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Cecilia è sobriamente abbigliata e non porta vistosi gioielli; ella ostenta una controllata

eleganza che valorizza la sua fresca bellezza e la giovanissima età. Colpisce l’elaborata
acconciatura, con i lisci capelli castani divisi da una riga centrale in due bande aderenti
raccolte sul retro da una coda infilata in una guaina e con una ciocca passata sotto il mento:
un’estrosità, molto di moda in quegli anni. I capelli sono tenuti fermi da
una cuffia sottilissima e trasparente, dall’ orlo ricamato che arriva a sfiorare le sopracciglia,
trattenuta da una striscia sulla fronte, allacciata dietro, probabilmente con un gioiello. La
lunga collana, stretta intorno alla gola e lasciata pendere sul seno, è composta di grandi
grani che potrebbero essere di ambra nera, onice, corallo nero o agata.

Leonardo superò lo schema quattrocentesco della figura a mezzo busto e di tre quarti con quello
del torace in una duplice rotazione. L’innovazione sta anche negli sguardi dei due soggetti,
che rivolgono la loro attenzione come se osservassero qualcuno giunto nella stanza. L’ermellino e
la dama sembrano accomunati dai tratti e dalle espressioni candide e vivide, ma allo stesso tempo
distaccate, maestose, forti e decise. Lo sguardo simboleggia tre qualità della
dama: intelligenza, raffinatezza ed eleganza. La donna e l’animale sono messi alla pari anche da una
certa armonia. Si nota un accenno di sorriso, tratto tipico di Leonardo che prediligeva una lieve
esternazione delle emozioni a un’eclatante esplicitazione di quest’ultime.
La mano è accentuata dalla luce, i movimenti dell’arto sono segno di grazia e delicatezza. Da
essa traspare la cura dei particolari come i contorni delle unghie, le rughe intorno alle nocche e
il tendine, denotano la grande maestria del superbo studioso di anatomia quale era Leonardo.
L’abito è curato nei minimi dettagli, ma non è troppo sontuoso, il che rispecchia l’umiltà della
dama. L’unico gioiello è la collana di Granato, probabilmente un regalo del suo amante Ludovico
che simboleggia l’amore fedele. I colori scuri della collana creano un meraviglioso contrasto con
l’incarnato chiaro. Le maniche dell’abito sono protagoniste per complessità, come era solito in
quell’epoca. Esse sono di due colori diversi, impreziosite da nastri adibiti al loro cambio. Nel viso si
nota una striscia di tessuto nero che cinge la fronte, permettendo la stabilità di uno stretto velo sotto
il mento, fatto di lana, con alcuni punti ricamati in oro, dello stesso colore dei
suoi capelli, acconciati in una lunga treccia che cade morbida sulla spalla.

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