Corso di Farmacia
Modulo di
Farmacoterapia e Fitoterapia
Dott. Daniele Lecca
AA 2020/21
Piante Medicinali utilizzate nel trattamento
complementare dei disturbi del FEGATO
- Mucillagini
- Pectine
- Tannini
- Inulina
Carciofo
ATTIVITÀ FARMACOLOGICA
La droga ha azione:
Digestiva (principi amari)
Ipocolesterolemizzante e Ipolipidemizzante (Luteolina,
Cinaroside)
Carciofo
Azione digestiva del Carciofo: stimolazione della secrezione
gastrica (principi amari: cinaropicrina) e della secrezione biliare
(cinarina,…).
Carciofo
STUDI CLINICI- Azione digestiva (Carciofo)
[Fintelmann et al. (1998)]
Carciofo
Azione ipocolesterolemizzante
La luteolina ed il cinaroside, inibiscono la biosintesi del colesterolo.
Carciofo
Azione ipocolesterolemizzante
Carciofo
Azione ipocolesterolemizzante
Carciofo
STUDI CLINICI- Azione ipocolesterolemizzante (Carciofo vs
placebo) [Englisch et al. (2000)]
Studio in doppio cieco, randomizzato e placebo controllato
Campione: 143 pazienti affetti da ipercolesterolemia
Trattamento: estratto acquoso di carciofo vs placebo
Durata: 6 settimane
Risultati:
Gruppo trattati: riduzione del colesterolo totale del 18% e del
colesterolo LDL del 23%;
Gruppo di controllo (placebo) la riduzione è stata non significativa
(rispettivamente 9% e 6%).
Carciofo
STUDI CLINICI (Azione ipolipidemizzante e ipocolesterolemizzante)
Estratti di carciofo vs fibrati.
Alla dose più alta il carciofo ha determinato una riduzione dei trigliceridi
simile a quella indotta dai fibrati (10-15%). Questo dimostra la validità dell’uso
del prodotto nel trattamento dell’iperlipidemia (Dorn, 1995)
Carciofo
Azione ipocolesterolemizzante: luteolina e cinaroside
Carciofo
Riso rosso fermentato
Il riso rosso fermentato si ottiene dalla fermentazione del
comune riso su cui è stato fatto crescere un particolare ceppo
di lievito (monascus purpureus).
Ipercolesterolemia
Studio multicentrico, in doppio cieco, condotto su 8.245 pazienti con ipercolesterolemia
moderata. I pazienti di entrambi i sessi con valori di colesterolo totale compresi tra 240
e 300 mg/dl e colesterolo LDL >160 mg/dl sono stati randomizzati a placebo o a
lovastatina al dosaggio di 20 o 40 mg, una o due volte al giorno2.
Dopo 48 settimane di trattamento, la lovastatina ha prodotto una diminuzione
statisticamente significativa verso placebo, dose-dipendente, del colesterolo totale, del
colesterolo LDL, dei trigliceridi e un aumento del colesterolo HDL .
Lovastatina
Effetti indesiderati
Gli effetti indesiderati della lovastatina, generalmente lievi e transitori, sono gli
stessi delle altre statine e interessano principalmente l'apparato gastrointestinale:
nausea (2%), dispepsia (2%), dolori addominali (2%), diarrea (3%), stitichezza
(3%), flatulenza (4%). Altri eventi avversi possibili sono rappresentati da cefalea
(2%), rash cutanei (2%), vertigini (1%), visione alterata (1%) e disturbi del sonno.
In numerosi studi, spesso entro 6 settimane dall'inizio del trattamento, sono stati
osservati frequenti, lievi, aumenti delle transaminasi (soprattutto ALT) dose-
dipendenti, privi di significato clinico; nello studio EXCEL della durata di 48
settimane, un innalzamento delle transaminasi oltre 3 volte la norma, protratto nel
tempo, ha interessato lo 0,1% dei pazienti con 20 mg/die di lovastatina, lo 0,9%
con 40 mg/die e l'1,5% con 80 mg/die2. Sono stati segnalati alcuni casi di epatite
acuta sintomatica9,10.
Come con le altre statine, la terapia con lovastatina si accompagna ad un
accertato, anche se modesto, rischio di miopatia dose-dipendente.
Il rischio di miopatia grave aumenta nei pazienti con insufficienza renale e in
seguito alla somministrazione contemporanea di fibrati e di farmaci inibitori del
citocromo P-4502.
Lovastatina
Bibliografia
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Carciofo
Carciofo
Statine Fitosteroli
Monacolina
Fibrati
Carciofo
AZIONE EPATOPROTETTIVA:
La frazione fenolica esplica azione di
svavanger dei radicali liberi
A) Controlli:
Normale Microstruttura del fegato.
B) Effetti epatici indotti dal CCl4.
Carciofo
Azione gastroprotettiva del Carciofo
Mucosa gastrica:
A: mucosa normale;
B: gastrite acuta da alcool
C: effetto della somministrazione
di cinaropicrina
Carciofo
Azione gastroprotettiva del Carciofo
ratti sani
ratti lesionati
Muco gastrico in ratti sani, trattati con Muco gastrico in ratti trattati con alcool:
estratti di Carciofo e con cinaropicrina effetto degli estratti di Carciofo e della
cinaropicrina
Carciofo
Azione gastroprotettiva del Carciofo
Carciofo
Azione gastroprotettiva del Carciofo
Risultati:
la somministrazione di estratti di carciofo previene i danni gastrici
acuti (modello da alcool e da stress) almeno in parte attraverso la
stimolazione della produzione del muco gastrico;
l’azione gastroprotettiva è dovuta fondamentalmente alla presenza
della cinaropicrina anziché all’ac. Clorogenico.
Carciofo
INDICAZIONI TERAPEUTICHE
1) La droga è indicata nell'ipercolesterolemia,
nell’ipertrigliceridemia, nei disturbi digestivi (gonfiore e dolore
gastrico, flatulenza, senso di sazietà, nausea, vomito), e per
regolare la funzionalità intestinale nelle stipsi di lieve entità.
2) La droga è indicata nei programmi dietetici nel trattamento
complementare del controllo del peso, per la sua azione favorente la
digestione, la funzionalità intestinale e ipolipidemizzante a livello
epatico.
Carciofo
POSOLOGIA E MODALITÀ DI SOMMINISTRAZIONE
Estratto idroalcolico: 20 gtt in poca acqua 1-2 volte al dì prima o
dopo i pasti.
Estratto secco: 120 mg, 1-2 volte al dì.
INTERAZIONI
Non è stata segnalata alcuna interazione con i farmaci.
Carciofo
Silybum marianum (Cardo mariano)
Silybum marianum (Cardo mariano)
La Silimarina:
1. antiossidante (riduce la
produzione di radicali
liberi e la perossidazione
lipidica).
2. Antifibrotica
3. Antitossica (inibisce
l’azione delle tossine a
carico degli epatociti
Silibina: azione
antitumorale???
Cardo mariano
COMPOSIZIONE CHIMICA
Flavonolignani: isolati sottoforma di miscela di prodotti di condensazione
chiamata silimarina (1-3%), contenenti almeno 3 componenti: silibina,
silicristina, silidialina (3:1:1). In percentuale minore gli isomeri isosilibina,
isosilicristina e silandrina.
Cardo mariano
COMPOSIZIONE CHIMICA
Flavonolignani: isolati sottoforma di miscela di prodotti di condensazione
chiamata silimarina (1-3%), contenenti almeno 3 componenti: silibilina,
silicristina, silidialina (3:1:1). In percentuale minore gli isomeri isosilbilina,
isosilicristina e silandrina.
Steroli (b-sitosterolo)
Cardo mariano
COMPOSIZIONE CHIMICA
Flavonolignani: isolati sottoforma di miscela di prodotti di condensazione
chiamata silimarina (1-3%), contenenti almeno 3 componenti: silibilina,
silicristina, silidialina (3:1:1). In percentuale minore gli isomeri isosilbilina,
isosilicristina e silandrina.
Steroli (b-sitosterolo)
Cardo mariano
AZIONE FARMACOLOGICA
1) Epatoprotettiva/antiepatotossica,
2) Antiossidante (effetto "scavenger" di radicali liberi) con azione
di protezione della membrana degli epatociti dalla
lipoperossidazione indotta dai radicali liberi.
3) Azione antinfiammatoria.
Cardo mariano
AZIONE EPATOPROTETTIVA/ANTIEPATOTOSSICA
Cardo mariano
AZIONE EPATOPROTETTIVA/ANTIEPATOTOSSICA
Sia nei diversi modelli animali che nei pazienti con epatopatia da
alcool o danno epatico causato da epatite virale tipo A, tipo B o tipo
C, l'estratto di cardo mariano determina un miglioramento degli
indici di funzionalità epatica, con riduzione delle transaminasi, della
gGT, della lattico deidrogenasi (LDH) e della bilirubina.
Cardo mariano
AZIONE EPATOPROTETTIVA/ANTIEPATOTOSSICA
Gruppi sperimentali:
1) Controllo normale (trattato solo con salina)
2) Controllo positivo (trattato con CCl4)
3) Trattato con CCl4 + Silimarina
4) Trattato con CCl4 + estratto etilacetato
5) Trattato con CCl4 + estratto etanolico
Cardo mariano
AZIONE EPATOPROTETTIVA/ANTIEPATOTOSSICA
Il rilascio degli enzimi intracellulari, quali le
transaminasi, e l’aumento della fosfatasi
alcalina, per effetto della perdità delle
proprietà funzionali della membrana degli
epatociti costituisce uno degli indicatori più
sensibili del danno epatocitario indotto dal
trattamento con CCl4
Effetto del CCl4 e dei trattamenti sulle transaminasi e sulla fosfatasi alcalina
SGOT: aspartato
transaminasi;
SGPT: alanina
CCl4
transaminasi,
ALP: fosfatasi
alcalina.
I tre estratti riducono l’aumento delle transaminasi, ma solo gli estratti etil-acetato e
etanolico prevengono l’aumento della fosfatasi alcalina. La stabilizzazione di questi
enzimi è un’indicazione del miglioramento del funzionamento del fegato.
Cardo mariano
AZIONE EPATOPROTETTIVA/ANTIEPATOTOSSICA
Effetto del CCl4 e dei trattamenti sui livelli di glutatione (GSH) e di malondialdeide (MDA)
glutatione (GSH)
CCl4 malondialdeide
(MDA)
Il trattamento con CCl4 ha determinato una riduzione dei livelli di GSH, non contrastati
dal trattamento con gli estratti di C., ma i benefici sono correlati alla riduzione
significativa dei livelli di MDA.
Cardo mariano
AZIONE EPATOPROTETTIVA/ANTIEPATOTOSSICA
CCl4
Nonostante il trattamento con CCl4 non abbia indotto un aumento del marker di
sviluppo tumorale, è interessante osservare come il trattamento con estratto standard
di CM abbia determinato una riduzione della fucosidasi, in accordo con l’efficacia
antitumorale della silimarina, e soprattutto della silibina negli esperimenti in vitro e in
vivo. Cardo mariano
AZIONE EPATOPROTETTIVA/ANTIEPATOTOSSICA
Effetto del CCl4 e dei trattamenti sui livelli di trigliceridi (TG), colesterolo (Chl), HDL e LDL
Cardo mariano
AZIONE EPATOPROTETTIVA/ANTIEPATOTOSSICA
Azione epatoprotettiva nella fibrosi
epatica indotta dal metotrexato nel
ratto (agente chemioterapico che può
indurre alterazione della funzionalità
epatica)
Cardo mariano
AZIONE EPATOPROTETTIVA/ANTIEPATOTOSSICA DA VIRUS
Meccanismo d’azione:
Cardo mariano
CARDO MARIANO
RIGENERAZIONE
EPATICA
EFFETTO EPATOPROTETTIVO
Cardo mariano
INDICAZIONI TERAPEUTICHE
La droga è indicata nel trattamento complementare delle epatiti e nelle
dispepsie.
INTERAZIONI
Non si sono state messe in evidenza interazioni con i farmaci.
Cardo mariano
CONTROINDICAZIONI E PRECAUZIONI D'IMPIEGO
Come per tutte le droghe amare si sconsiglia di utilizzare la droga in
gravidanza, durante l'allattamento e nell'infanzia. Controindicata
nell'ulcera gastrica, gastriti, esofagiti, reflusso gastro-esofageo.
Cardo mariano
Altre piante ad azione epatoprotettiva
Cardo mariano