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Lo scontri tra israeliani e palestinesi

cerchiamo di capire innanzitutto in che zona del mondo ci troviamo, ci troviamo nel
medio oriente è una zona che è abitata principalmente da arabi musulmana
fino alla fine della prima guerra mondiale questi territori erano dell'impero ottomano
dopo la prima guerra mondiale con il crollo dell'impero ottomano vengono invece
divisi tra le grandi potenze europee principalmente della gran bretagna e francia
proprio alla gran bretagna viene affidata quella zona della palestina ma anche la
giordania o per esempio l'iraq nel frattempo dobbiamo parlare della situazione degli
ebrei in questi anni infatti c'era una fortissima emigrazione ebraica in palestina a
causa anche della diffusione tra gli ebrei del sionismo il
Teoria sionista: è un movimento politico, un'ideologia che mirava a costruire uno
stato indipendente agli ebrei che da sempre erano dispersi in giro per il mondo, ed
individuava nella Palestina il luogo dove sarebbe dovuto sorgere, senza contare la
popolazione che era già insediata lì.
gli ebrei quindi avvertivano la palestina come la loro regione storica quella dell'antica
terra promessa e spinti da questa idea sionista ma anche dalle grandi persecuzioni
che poi avvennero durante la seconda guerra mondiale penso chiaramente la shoah
cioè si fa riferimento allo sterminio del popolo ebraico
Nel 1917 il Ministro degli esteri inglese Balfour pubblica la Dichiarazione di
Balfour, che riconosce agli ebrei il diritto di formazione di uno stato per il loro
popolo in Palestina

ebrei emigrarono in massa verso questi territori e questa grande ondata migratoria
provoca la reazione degli arabi palestinesi che vivevano in quei territori ormai da
secoli, sia gli ebrei consideravano quindi la palestina la loro patria e non erano
disposti quindi a trovare un punto d'intesa
ci furono una serie di violenze e di conflitti tant'è che appunto la situazione passò
direttamente in mano all’ONU, con la risoluzione 181 nel 1947 decide di dividere la
palestina in due territori
 uno stato israeliano: a cui sarebbe spettato il 55% del territorio, con una
popolazione di circa 600.000 abitanti,
 uno stato palestinese: a cui sarebbe spettato il 45% del territorio, con una
popolazione di circa un milione di abitanti
per quanto riguarda invece la città di gerusalemme cara ad entrambe le popolazioni
questa venne sottoposta direttamente al controllo internazionale, ma questa
trattativa fu rifiutata dai palestinesi
già nei mesi tra l'accettazione della risoluzione e la proclamazione di indipendenza di
israele
Gli ebrei procedettero all'espulsione di centinaia di migliaia di arabi palestinesi dal
territorio ormai da loro considerato proprio o in molti casi furono gli stessi arabi più
o meno forzatamente ad andarsene fatto sta che questo processo associato purtroppo
a scontri a numerose vittime e definito dagli arabi nakba catastrofe e disegnò un
disastro umanitario che tutt'oggi non si è ancora risolto una
i problemi veri e propri cominciano nel 1948 quando gli ebrei proclamano tutti i
territori che erano stati dati dall'onu stato d'israele, successivamente Israele fu
riconosciuto dalle più gradi potenze del mondo, Gli USA avevano degli interessi a
riconoscere lo stato avrebbero avuto un alleato filoccidentale
quest'ultima infatti fu considerato come un atto di guerra dai paesi arabi circostanti
la palestina che peraltro si erano riuniti da poco organizzazione chiamata lega araba
la lega araba quindi decise di attaccare direttamente il nuovo stato di israele di
invadere quei territori con le loro truppe questo primo conflitto dura circa un anno e
termina con la vittoria di israele tuttavia questo conflitto purtroppo fu il primo di una
lunga serie ne ricordiamo altri per esempio nel 1956 la crisi di suez nel 1967 la guerra
dei 6 giorni nel 1973 la guerra del kippur tutti questi conflitti vennero comunque
sempre viti da israele annettendo parte dei territori occupati durante il contropiede
passando così dal 55 per cento del territorio palestinese al 78 per cento.
•L'ONU intervenne,imponendo il ritiro delle forze israeliane dai territori
conquistati,ma Israele si rifiutò di obbedire:non intendeva lasciare scoperti i propri
confini per paura di improvvisi attacchi nemici;anzi favorì l'insediamento dei coloni
ebrei nelle zone occupate,con lo scopo di farne terre israeliane.

Nel frattempo nacquero moltissimi movimenti per la liberazione palestinese


ricordiamo per esempio l'olp organizzazione per la liberazione della palestina
l'obiettivo di questi movimenti è di liberare la palestina
i conflitti tra israele e paesi arabi di questi anni vanno anche interpretati
ricordandoci che siamo in piena guerra fredda cioè unione sovietica da una parte
stati uniti dall'altra di volta in volta si inseriscono in delicate questioni internazionali
scontrandosi confrontandosi anche, in questo caso se per esempio la forte presenza
degli stati uniti in appoggio allo stato di israele, le comunità ebraiche negli stati uniti
erano molto grandi e quindi erano anche disposto ad appoggiare economicamente
israele in queste continue guerre quello che c'è da dire che in questi anni israele e
diventa una grande potenza si arricchisce molto la sua popolazione cresce a
dismisura dall'altra parte rifugiati palestinesi spesso raccolti in grandi campi
profughi allestiti dall’onu stessa vivono ormai da anni in una posizione
estremamente precaria
Nel 1987, dopo l’uccisione di quattro palestinesi a Gaza, scoppia la Prima Intifada:
questi movimenti spontanei di intifada cioè risveglio rivolta combattuti dai
palestinesi. Pochi mesi dopo viene fondato Hamas una organizzazione per la libertà
ma considerata come una organizzazione terroristica dagli stati uniti

Ancora oggi si parla di questione palestinese come di un problema di difficile


risoluzione: più si va avanti negli anni, più la politica degli insediamenti
israeliani, condannata più volte dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, crea
ostacoli alla creazione di un futuro Stato palestinese e al un ritorno dei rifugiati
palestinesi nelle loro terre, perché questo vorrebbe dire obbligare migliaia di coloni
ebrei a tornare in patria e alla presenza di un nemico giurato pienamente padrone di
sé sull'uscio di casa

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