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Questione palestinese

Contesto storico:

-In un libro edito nel 1896 Theodore Herzl ipotizza la creazione


di uno stato ebraico e sostiene che l’esistenza di quest’ultimo
porterebbe ad una progressiva scomparsa del antisemitismo.
-Nel 1905 il concilio sionista delibera che la Palestina e’ la
patria degli ebrei ed in quanto tale deve essere il territorio
dello stato ebraico.
-Nel 1907-1908 gli arabi palestinesi gia’ temono che la palestina
diventi uno stato ebraico.
-Tra il 1908 ed il 1913 molti terreni palestinesi vengono venduti
agli ebrei che iniziano a stanziarsi in palestina.
-Nel 1917 il ministro degli esteri inglese promette, in una
lettera, l’assegnazione al popolo ebraico di una nazione.
-Dal 1920 gli arabi palestinesi iniziano a protestare contro
l’incessante immigrazione di ebrei.
-Nel 1929 vengono uccisi 133 ebrei in una sola settimana.
-Dal 1933 a causa dell’ascesa al potere di Adolf Hitler molti
ebrei emigrano dall’europa in palestina.
-Il Mufti’ era filonazista ed amico di Adolf Eichmann e vuole
instaurare una “filiale” delle SS in palestina per porre fine al
problema degli ebrei, anche se ad Hitler importa poco o niente.
-Dal 1945 a causa della fine della guerra e dello smantellamento
dei campi di concentramento e di sterminio 100.000 ebrei sono
senza un posto dove potersi stabilire.
-Dato che la palestina era sotto il protettorato inglese, questi
ultimi danno il via all’operazione “Igloo” che consiste nel
deportare gli ebrei immigranti in palestina all’isola di Cipro
dove sarebbero stati in alcuni campi di “raccolta”.
-Nel 1946 l’inghilterra decide formalmente di lasciare la
palestina.
-Dopo il 1945, in particolare nel 1947, il mondo occidentale “si
sente in colpa” per come sono stati trattati gli ebrei durante il
terzo Reich e decide che bisogna trovare un modo per risarcirli
dell’enorme danno materiale e morale subito. Cosi’, nel 1947, Le
Nazioni Unite indicono una votazione per dividere la palestina in
due e lasciarne una parte al popolo ebraico.
-Truman fa pressione per votare la suddivisione e con una scusa
riesce a far rimandare la votazione e nel mentre convince due
nazioni a votare a favore della scissione.
-Un rappresentante sovietico fa un discorso nel quale afferma che
la Russia e’ completamente a favore del risarcimento verso il
popolo ebraico, anche se di vero in quel discorso c’era ben poco;
la Russia, infatti, ha contribuito allo sterminio degli ebrei
deportandoli nei gulag siberiani e l’unico motivo per il quale
L’Unione Sovietica si e’ dimostrata a favore della divisione e’
per riuscire a controllare il medio oriente prima che ci riesca
l’occidente (gli americani).
Guerre:

Contestualizzazione:
A causa dell’ apertura del canale di Suez nel 1869 il medio
oriente diventa oggetto di grande interesse da parte
dell’occidente, e lo diventa ancor di piu’ quando vengono scoperti
i pozzi di petrolio (risorsa utile allo sviluppo industriale e
tecnologico). A causa dell’arrivo di stranieri nella loro terra,
(occupazione britannica, accordo di Sykes) gli Arabi, hanno
sviluppato un nazionalismo che li spingera’ a non volere gli ebrei
in “casa loro” soprattuto dopo il grande aumento demografico della
popolazione ebraica (11% nel 1922, 33% nel 1947) avvenuto per le
ragioni di cui sopra.
A seguito della risoluzione 181, con la quale l’ONU deliberava la
spartizione della palestina in due territori (più un territorio
controllato dall’ONNU stessa che comprendeva Gerusalemme), gruppi
sionisti e gruppi arabi che non accettavano la risoluzione
rispettivamente perchè non avevano avuto abbastanza territorio e
perchè gli altri ne avevano troppo, iniziarono una serie di
attentati terroristici gli uni agli altri.
La guerra tra arabi e palestinesi ha inizio il giorno dopo la
dichiarazione di indipendenza dello stato di israele da: Siria,
Egitto, Libano, Iraq e Transgiordania.

Prima guerra:
Da una parte c’erano gli Arabi che volevano liberare la palestina
dagli ebrei e dall’altra c’erano I sionisti che volevano far
diventare la palestina completamente ebrea, scoppia così la prima
gurra. (1948-oggi)
In questa guerra le forze ebree sono molto più ingenti di quanto
gli arabi si aspettassero, creando così uno svantaggio per questi
ultimi durante gli scontri.

Guerra di Suez 1956


A seguito della nazionalizzazione del Canale di Suez da parte del
presidente egiziano Nasser, scoppiò un conflitto tra arabi (che si
ritirarono), inglesi e francesi (proprietari del Canale) e
Israeliani.

Guerra dei sei giorni 1967


A seguito dell’attacco aereo israeliano ai danni di Egitto, Siria
e Giordania, israele occupa la penisola del Sinai, la striscia di
Gaza, la cisgiordania e le alture di golan.

Guerra del Kippur 1973


Le forze egiziane e siriane sottraggono il canale di Suez dal
controllo israeliano.

Prima intifada 1987


Dopo anni di occupazione israeliana gli arabi si vogliono
ribellare e nasce il movimento chiamato “prima intifada” che usa
disobbedienza civile e armi rudimentali (lancio sassi).
Successivamente nasce ufficialmente, e viene riconosciuta all’ONU,
lo stato della palestina.

Seconda Intifada
Rivolta palestinese dopo la visita di Sharon.

Riflessioni personali

Essendo a conoscenza dei fatti di cui sopra come si può biasimare


il popolo arabo palestinese per come ha reagito agli eventi?
Considerando che i sionisti hanno scelto arbitrariamente la
Palestina anche mentre stavano considerando altri paesi, come
l’argentina, come si parteggiare per il popolo ebraico?
Io considero profondamente anti-storico l’aver concesso la
divisione della Palestina, poiché ormai quel territorio era
abitato da arabi da più di 2000 anni; considero anche molto
ipocrita il comportamento dell’occidente del dopoguerra, infatti
la vera ragione che ha portato alla scissione è che l’Europa si
sentiva in colpa per quello che era successo durante l’olocausto.
Credo che tutta questa vicenda sia un ottimo esempio di come la
religione possa diventare, e diventa, uno strumento politico.

Per fare un paragone, cosa accadrebbe se domani arrivassero gli


etruschi e decidessero di re-insediarsi nel Lazio uscendo anche
fuori dai confini del loro territorio? Probabilmente scoppierebbe
una guerra.
Io, personalmente, sono dalla parte degli arabi palestinesi per
due motivi:
Il primo è che trovo assolutamente ingiusto che una popolazione
decida di insediarsi in un posto che ha lasciato da 2000 anni.
Il secondo è che anche gli ebrei sono stati molto ipocriti: il 5
comandamento dice non uccidere.

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