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STORIA DELLA SCIENZA IN OCCIDENTE

Il Vi sec. A.C segna l’avvio di scienza e filosofia. Espansione iniziata nel VIII sec. A.c: la Grecia passa da
un’economia agricola a una in cui prevaleva il commercio; inizia la colonizzazione di quasi tutto il bacino del
Mediterraneo (prima colonna Pitecusa, ossia Ischia ora) -> colonie erano indipendenti politicamente dalla
madre patria ma benefici economici arricchirono la Grecia. Si formano nuove classi sociali e c’è
un’evoluzione in senso democratico. Si affermano le città-stato: via i regimi aristocratici a favore delle
tirannidi, che appoggiano opere pubbliche, tra cui corti in cui si rifugiavano artisti e poeti. Innovazione
tecnica fondamentale: ALFABETO GRECO -> consente il sorgere della prosa (prima ci si esprimeva con la
poesia) che a sua volta consente la nascita della riflessione scientifica e filosofica -> nasce la filosofia e con
essa la scienza, intesa come teoria, contemplazione disinteressata della natura.

I naturalisti Ionici
I pensatori di Mileto (Talete, Anassimandro, Anassimene) ricevettero dall’Oriente molte conoscenze
scientifiche (aritmetica, geometria, astronomia) ma si possono considerare i fondatori della scienza per due
motivi:
1) a loro si deve la scoperta della natura: essi distinguono naturale e soprannaturale, riconoscendo che i
fenomeni naturali sono regolati da successioni di cause ed effetti. Non erano atei ma nelle loro spiegazioni
del funzionamento della natura omisero ogni riferimento a cause soprannaturali. Questo naturalismo
potrebbe derivare dalla visione del mondo contenuta nell’Iliade, composta in Ionia nel nono secolo: il
destino dell’uomo è nelle sue mani e non in quelle del Fato, degli dèi. Influenza importante.
2) i milesi introducono l’esercizio di un dibattito critico-razionale: discussioni critiche, confronto con altri
filosofi, cercano le spiegazioni migliori tra quelle disponibili; anche se erano profondamente dogmatici
(presentavano loro soluzioni ai problemi come quelle definitive)
Perché Mileto dunque? Come in ogni altra città greca, cittadini abituati alla libera discussione e alla
pubblica conoscenza dei dati.

TALETE
Talete è per molti un politico, non un filosofo. Molte scoperte (ex: ellissi del 584 a.C.) attribuite a lui
erroneamente. La sua importanza: nuovo atteggiamento nei confronti della natura -> vuole dare a essa una
spiegazione riconducendola ad un solo elemento materiale, vuole ricondurre le molteplici manifestazioni
della natura ad un solo principio esplicativo che sta dentro la natura stessa: l’acqua. È l’archè (principio di
tutte le cose). Ciò che esiste ha tre forme: vapore, acqua e terra: e il vapore e la terra sono solo
modificazioni dell’acqua. Tutto riconducibile all’acqua: stelle, terremoti (dato che la Terra poggia sull’acqua
essi si verificano quando la terra viene scossa dai sussulti ondulatori dell’acqua su cui galleggia). Non spiega
come la sostanza primordiale persista negli oggetti reali.

ANASSIMANDRO
Anche per lui ricerca del principio esplicativo del mondo: si rifiuta di concretizzare la sostanza primitiva e
afferma in astratto l’esistenza di un principio non determinato: l’infinito, indefinito. (apeiron). Non è un
concetto ma una realtà non sensibile, afferrabile solo con mente. Non indica una sostanza materiale perché
si pone il problema ad es: come può fuoco essere nato dall’acqua se acqua distrugge fuoco?

L’Indeterminato è dotato di un movimento circolare, produce un primo stadio di determinazione


rappresentato dalla separazione caldo-freddo. Da questo primo universo a due strati nasce il mondo.
Primo modello quasi meccanico del cosmo: corpi celesti sono cerchi di fuoco, avvolti da una foschia che li
rende invisibili; li vediamo attraverso dei fori rotanti in questa foschia. Tre cerchi: uno per il sole, uno per la
luna, uno per le stelle. Terra immobile in mezzo ai cerchi (cilindro chiuso alle estremità) -> riesce a rimanere
isolata nello spazio senza cadere per ragioni di simmetria, poichè ha eguale distanza da tutte le cose.
X Anassimandro uomo nasce da un’altra specie perché bimbi ci mettono tanto a crescere e rendersi
autosufficienti.
Prima sintesi geografica: tripartizione delle terre conosciute (Europa, insieme di tutte le terre al di qua del
fossato Mediterraneo-Mar Nero, Asia insieme di tutte le terre al di là, Libia al Sud come blocco indistinto).

ANASSIMENE
Sostanza primordiale è l’aria, poiché può trasformarsi, per rarefazioni e condensazioni in acqua, terra,
fuoco. Si pone il problema del modo in cui la sostanza primordiale si trovi presente in quelle derivate. Per
questo aria, per i suoi principi di trasformazione.

Eupalino -> ingegnere di Mileto: costruisce galleria lunga più di 1 km che portava alla città di Samo acqua
dell’Ampelo attraverso la montagna.

ERACLITO DI EFESO
Sensi insufficienti per conoscere. Saggezza non è dono dei sensi, ma della ragione. L’unica guida per il
saggio è il LOGOS (legge del mondo, ragione che comprende questa legge e dunque anche il discorso stesso
su ciò). La identifica con una sostanza materiale: fuoco che esprime l’unità del mondo; l’anima è una
particella incandescente della materia di cui sono fatti i corpi celesti. Materia prima è animata da un eterno
moto (tendenza ascendente e discendente): ogni cosa è in equilibrio tra due opposte forze, una che spinge
verso il corso ascendente, l’altra verso quello discendente -> ogni cosa è unità di opposti, risultato
dell’equilibrio tra contrari. Ma questo equilibrio viene continuamente rotto e tutto cambia incessantemente
(PANTA REI)

Eraclito usa un linguaggio oscuro: alla conoscenza chiara fondata sull’esperienza contrappone idea di una
conoscenza dura, difficile ma anche più profonda.

IL PITAGORISMO
Sotto Pisistrato Atene (seconda metà del Vi sec. A.c) si trasforma da grosso borgo agricolo a grande centro
industriale e commerciale (flotta) + riforma democratica di Clistene: tuttavia il centro della riflessione
filosofica e scientifica si sposta nella Magna Grecia.
Risultato di questa migrazione intellettuale: SCUOLA PITAGORICA
Pitagora si allontana da Samo e fonda scuola italica a Crotone; molte scoperte della scuola attribuite a lui
(ipse dixit), fondatore che diventa sorta di leggenda.

Pitagora è religioso (orfismo prende piede nelle colonie del sud Italia) e reagisce all’impostazione ionica
laica: la filosofia è per lui la strada per la purificazione che prepara la futura reincarnazione: l’anima si lava
contemplando le armonie ideali-> musica e matematica. Lo studio della matematica è la via per giungere
alla conoscenza del divino.

CONTRIBUTI: alla matematica, ex: vari teoremi che riguardano la geometria euclidea del piano (teorema di
Pitagora) + nuovo modo di intendere matematica: primo esempio di lunghe catene di deduzioni, che a
partire da osservazioni semplici portano passo dopo passo alla scoperta di proprietà significative (quindi
prime dimostrazioni, il marchio caratteristico della razionalità matematica). Per i Pitagorici il numero non è
un’astrazione: la matematica non si distingue dalla fisica e i numeri sono la materia delle cose, le cose sono
numeri (che sono l’essenza primordiale di tutto l’universo fisico).
Ricerche di acustica (scoperta relazione tra altezza del suono prodotto da una corda vibrante e la sua
lunghezza): rapporto tra matematica e note musicali viene generalizzato all’esistenza di un’armonia
esprimibile numericamente tra le varie parti del cosmo.
Tutto l’universo è armonia e numero; la Terra è una sfera e movimento attorno al fuoco centrale dei corpi è
circolare (cerchio e sfera figure perfette). Al centro del cosmo (tardo pitagorismo) è posto un fuoco centrale
attorno a cui ruotano oltre che le stelle fisse, Terra, Sole, Luna, 5 pianeti e un decimo corpo: Antiterra, che
noi non vediamo perché la faccia della Terra da noi abitata è rivolta in senso opposto (posto solo per
arrivare a 10, numero sacro). Gli intervalli tra un corpo e l’altro corrispondono a quelli della scala musicale,
così che nel compiere il loro eterno giro i corpi celesti producono un grande diapason, una “musica delle
sfere”. Pitagorici primi a descrivere movimento dei pianeti.
Numeri hanno un valore fisico, morale e religioso: associazioni pari con illimitato, femminile, male e buio;
associazione dispari con limite, maschile, luce, bene.
Pitagorismo: merito di aver indicato studio della natura che impiega la matematica, che diventa strumento
di conoscenza: l’ordine del mondo è ordine matematico, la divinità è un gran esperto della matematica e il
filosofo deve decifrare numericamente la natura.
L’edificio pitagorico cade con la scoperta degli irrazionali: radice di 2 (diagonale del quadrato). Verità tenuta
segreta e Ippaso di Metaponto che svelò il segreto colpito dalla collera degli dei (leggenda).

L’UNO E IL MOLTEPLICE
Guerre Persiane si concludono nel 479: vittoria grazie a flotta ateniese -> predominio di Atene.
Iniziano a prendere potere ceti compositi che costituirono il DEMOS (commercio, flotta..) -> demos prende
potere nelle città ioniche influenzate da Atene. Mentre in Magna Grecia ancora egemonia dell’aristocrazia.
A Elea (vicino Napoli) fondata scuola filosofica che rappresenterà ispirazione culturale di tendenze
aristocratiche. Fondatore: Parmenide

PARMENIDE
l’iniziatore del razionalismo: negazione del valore dei sensi nel fondare la conoscenza; la vera conoscenza è
quella che otteniamo con l’applicazione delle nostre riflessioni. Due vie di ricerca: la via della Verità (indaga
l’esistente con la ragione partendo dal principio “l’Esistente è e non può non essere Niente” cioeè
l’esistente non può derivare dal niente; ergo l’essere è uno, eterno, immutabile; nega contro la
testimonianza dei sensi ogni forma di molteplicità, cambiamento, divenire) e la via dell’Opinione che si
occupa della conoscenza sensibile e può produrre solo una scienza apparente. Il divenire del mondo è
opinione.
Processo cosmico è spiegato ricorrendo a due principi opposti (derivazione pitagorica): fiamma eterea o
luce, sempre uguale a se stessa vs tenebra oscura ed ineguale, grave, pesante. Terra sferica al centro della
sfera celeste. Contributi alla geografia (basi per la geografia matematica!): divide sfera celeste in 5 zone
fondamentali divise da due circoli tropicali e due circoli artici e le trasporta sulla sfera terrestre (zone
climatiche): le due fasce di Terra abitabili sono delimitate a nord e a sud dai paralleli corrispondenti ai
tropici e circoli artici.
Distinzione tra fisica e geometria: la GEOMETRIA si occupa delle proprietà di enti di ragione, non di
proprietà di corpi: enti geometrici hanno carattere puramente ideale.

ZENONE
Allievo di Parmenide. Naturale ideale della Matematica.
Difende il suo maestro lanciando una polemica contro la “pluralità” che si manifesta nella concezione
pitagorica delle grandezze geometriche costituite da unità indivisibili eppure estese. VEDI 4 ARGOMENTI SE
NECESSARIO A PAG. 35. Pone questione dell’ infinito e della continuità, attraverso i paradossi sul
movimento.
Usa il metodo di dimostrazione per assurdo: si svolge nel pensiero e lì rimane, non offre possibilità di
controlli esterni (l’esperienza sarebbe limitante), la sua forza sta nel rigore delle concatenazioni logiche e
nella chiarezza e sicurezza delle deduzioni. Natura degli enti geometrici è ideale, vanno indagati con la
ragione, i sensi causano confusione e inganno.
Pitagorici accolgono critica e lasciano cadere concezione fisica dei numeri, passando ad una associazione tra
numeri e oggetti vicina alla simbolizzazione: Filolao primo pitagorico a dire “le cose non sono numeri, ma
posseggono numeri”
Ora c’è il problema di come giustificare il movimento. Se ne occupano Empedocle e Anassagora con il
pluralismo della materia.

EMPEDOCLE D’AGRIGENTO
Si crede poeta ispirato dalla divinità (scrive in versi).
Accetta presupposto di Parmenide: se materia è una, allora non vi può essere mutamento. Se si
trasformasse l’essere diventerebbe un non-essere. Per salvare il divenire: ammettere una pluralità della
materia.
Dall’unione dei quattro elementi, le radici, (aria, acqua, terra, fuoco) (essi permangono inalterati ed eterni
quando si uniscono agli altri) nascono tutti i fenomeni fisici, Il mutamento è composizione e disgregazione
di sostante già esistenti. Le radici di Empedocle sono originarie (esistenti da sempre) e semplici, nel senso
che non possono essere ridotte ad altro. Esse si combinano in proporzioni differenti dando origine alla
varietà delle cose. Due cause del mutamento: amore, che tende a far mescolare le radici; odio, che tende a
separarli nuovamente. (amore e odio sono comunque materia, anche se attiva)

Empedocle interessato allo sperimentalismo (esperimenti anche di tipo fisico)

ANASSAGORA DI CLAZOMENE
Prosatore scientifico. Pluralità della materia: infinità di principi: SEMI, sono infiniti per numero e varietà e
ognuno di essi contiene una porzione di tutte le sostanze che conosciamo empiricamente. Ogni cosa è
mescolanza infinita di semi: in ogni cosa c’è parte di ogni cosa. Le sostanze sono presenti nei semi in
diverse proporzioni -> ciò spiega le differenze tra le cose. Tra i semi comprende sostanze naturali (capellim
carne, pietra, oro…) ma anche qualità (freddo, caldo, secco, umido..). La causa del movimento che va a
organizzare il miscuglio indistinto di semi presente all’inizio dell’universo è la forza centrifuga del
movimento rotatorio, la cui origine è affidata ad un ente differente, separato dalla materia: NOUS
(pensiero, intelligenza, ragione) imprime all’inizio di tutto ad un piccolo frammento un moto rotatorio
dando l’impulso primitivo all’universo. Anche se lui concepisce il Nous come sostanza materiale, la più
sottile e rarefatta, che si trova accanto alla materia confusa all’inizio di tutto.

L’ATOMISMO
Leucippo di Mileto: vuole risolvere problema del mutamento postulando esistenza di un’infinita pluralità di
enti uguali all’uno eleatico, quindi increati, indistruttibili, inalterabili ma troppo piccoli per cadere sotto i
nostri sensi: materia è formata da piccole parti: ATOMI, separate le une dalle altre dal vuoto entro cui esse
si muovono (esiste il non essere quindi) -> atomi si combinano e ricombinano tra di loro -> differenze negli
oggetti. Il suo prosecutore fu DEMOCRITO.
Democrito viaggiò molto, contatto con le civiltà orientali e quindi molte conoscenze. Conoscenza illegittima
quella fornita dai sensi (conoscenza sensibile), legittima e pura quella dalla mente (conoscenza razionale).
Proporne nel dettaglio come movimenti degli atomi generino i nostri sapori, odori, colori: ex: associa al
sapore acido l’opera di atomi angolosi, piccoli, sottili; il dolce a atomi sferici di media grandezza.
Afferma un primo principio di conservazione della materia (nulla è creato né si distrugge nel nulla) e un
principio deterministico (tutto avviene per ragione e necessità).
Teoria dell’universo basata sui concetti di atomo e di vuoto: atomi in movimento naturale nel vuoto (albore
dell’ idea del movimento per inerzia dei corpi). Combinarsi degli atomi più grossi danno origine alle
sostanze terrestri più pesanti al centro del mondo. Atomi più piccoli acqua, aria e fuoco. Nella fascia
esterna rimangono alcuni atomi grossi che vanno a formare Sole, Luna, stelle.
Geometria: scoperta volume piramide
Anatomia: distingue animali con sangue (vertebrati) e senza sangue (invertebrati).

LA MEDICINA – IPPOCRATE
Nel V secolo non esisteva un titolo che autorizzasse l’esercizio della medicina. Medici imparavano presso
professionisti. Vere e proprie scuole poi si formano in Magna Grecia e Grecia.
esercitavano in privato, ma spesso si occupavano di tutte le classi sociali.
Eliminazione con Ippocrate del sovrannaturale dalla medicina. Polemica contro coloro che ritenevano
Epilessia una malattia di origine divina. La malattia ha cause obiettive, dev’essere spiegata in termini
naturalistici. Nella medicina ippocratica ATTENZIONE ALL’OSSERVAZIONE PUNTUALE E SISTEMATICA nella
diagnosi della malattia.

Prognostico -> cura osservativa nello studio di malati con febbre alta
Epidemie -> cartelle cliniche dettagliate con andamento giornaliero della malattia
La natura dell’uomo -> tesi dei quattro umori VEDI APPUNTI
Malattia come squilibrio tra i 4 umori. Condizioni essenziali della vita sono il calore innato che diminuisce
con l’età e ci abbandona con la morte e il pneuma (spirito vitale)
Scarse conoscenze di anatomia -> vedi appunto o pag. 53 sottolineato
Il compito essenziale è osservare i sintomi, caratterizzare la malattia, proporre una cura.
Curare = ristabilire la turbata armonia degli umori, i quali tendono naturalmente a uno stato di equilibrio . Il
medico si assicura dello svolgimento favorevole della malattia nel periodo critico, dopodichè il malato è
salvo. Le finalità terapeutiche (pratiche) sono ciò che distingue la medicina dalla filosofia. Lo scopo ultimo
del medico è ottenere la guarigione, quella del filosofo la conoscenza.

Oltre a scuola ippocratica, Filistione:


- traduce in senso biologico gli elementi empedoclei (ex: terra è espressa dalla qualità secco, acqua da
umido, aria da freddo, fuoco da caldo) -> meglio per medicina -> I quattro umori di Ippocrate corrispondono
a queste 4 qualità individuate
- fonda concetto di PNEUMA, principio vitale che anima la struttura elementare sia del corpo umano che del
cosmo. Patologie causate anche da sua anomala circolazione.
- Natura organizzata in funzione di un sistema di fini: la biologia deve occuparsi del perché finale dei
fenomeni. Finalismo biologico ripreso da Platone e Aristotele.

PLATONE E LA SCIENZA
Dopo morte di Socrate (399 a.C.) difficoltà per Atene: però fiorisce ricerca filosofica.
Platone elabora progetto politico per rispondere a gravi problemi della società di quel momento in cui si
coniugassero potere e sapere, politica e filosofia.
Dalla riflessione sulla natura degli enti geometrici risale alla teoria delle idee -> sono qualità che esistono
come oggetti di un mondo ideale, esprimono ciò che vi è di comune tra classi di oggetti materiali. La scienza
deve individuare i caratteri fissi della specie. Ogni genere si divide in due specie, formate dagli oggetti che
possiedono non possiedono la differenza specifica: queste suddivisioni sono colte dalla mente con un atto
intuitivo, l’esperienza non c’entra.
Critica astronomia osservativa, in favore di un’astronomia teorica (via per abituare i re-filosofi a passare dal
mondo delle sensazioni a quello della ragione)
Mette in risalto valore dell’acustica in quanto esprime relazioni matematiche, ma considera inutile ricerche
acustiche sperimentali dei pitagorici,
Nel platonismo: difficoltà di fondo a conciliare razionalismo e esperienza, verità e opinione, l’essere dal
divenire (la scienza si occupa solo dell’essere). Il mito può servire per spiegare il divenire (per lui è una
forma di discorso importante perché il divenire non può essere oggetto di un discorso rigoroso). Lo studio
del mondo del divenire è per Platone uno svago e anche se è contrapposto al mondo delle idee, è
comunque indicato come il migliore dei mondi creati poiché fatto a imitazione del modello più perfetto.
Cosmologia del Timeo: concezione matematica della materia. I quattro elementi sono ricondotti a figure
geometriche (vedi pag.60) e questa cosmologia rimanda comunque a un dio, il Demiurgo, che ha plasmato
la materia secondo un disegno ideale di semplicità e armonia.
Astronomia nel Timeo: distingue due tipi di movimento-> quello della sfera delle stelle fisse e i movimenti
autonomi dei vari pianeti. Platone influenza soprattutto per aver distinto astronomia empirica da
matematica e poi pone al centro dell’attenzione questa questione: come combinare i movimenti circolari
uniformo in modo che i movimenti risultanti corrispondano ai movimenti apparenti dei pianeti?

ARISTOTELE
Crisi ateniese dal pov economico e politico verso la metà del IV sec. + invasione macedone. Filosofia di
Aristotele riflette questa situazione: straniero in Atene e perciò escluso dalla politica: per lui nessun
progetto politico (differentemente da Platone); etica e politica sono solo una parte della filosofia. Fonda
una nuova scuola: il Liceo. Nuova forma letteraria: trattato scolastico.
Rivalutazione del ruolo dell’esperienza (conoscenza del che) nel processo di conoscenza. In essa avviene la
prima percezione dell’universale (ciò che è presente uno e medesimo in una molteplicità di oggetti e che
accomuna un gruppo di oggetti, distinguendoli dagli altri). L’universale è già presente nella percezione ->
l’esperienza è una tendenza all’universale ma non ne è ancora conoscenza -> consente solo una conoscenza
inconscia dell’universale, è conoscenza dei singolari mentre la scienza, l’arte degli universali. Gli universali si
formano a partire dal disordinato fluire delle conoscenze sensibili. Il Nous coglie gli universali
intuitivamente ma questo atto è anteriore e prima della scienza (conoscenza dei perché). Il sapere si fa
scienza quando è in grado di dimostrare un legame necessario tra un che e la sua causa: scienza significa
conoscenza necessaria. La necessità è un tratto caratteristico del sapere scientifico, si ottiene con la
dimostrazione che per Aristotele coincide con il SILLOGISMO scientifico (processo deduttivo, dalle premesse
ne scaturisce deduttivamente una conclusione)
I principi da cui parte la scienza devono essere indimostrabili, non deducibili da altro (scienza aristotelica
subordinata alla metafisica? Solo la metafisica si occupa dell’essere in quanto tale oppure: ogni scienza ha
principi propri che la caratterizzano -> in alcuni casi questi principi sono dimostrabili a partire da un’altra
scienza, ma generalmente è come detto precedentemente. Principi comuni a tutte le scienze: assiomi.
La scienza non può giungere all’unità del sapere, solo la filosofia lo fa: essa è l’attività teoretica per
eccellenza, capace di raccogliere la trama unitaria che collega le varie scienze e riconoscere attraverso esse
la struttura e l’ordine del mondo

Aristotele e la scienza della natura: rivendica piena dignità filosofica all’indagine naturalistica.
Bisogna studiare ogni creatura vivente, in quanto in ognuno c’è un elemento di bellezza.
Finalismo soprattutto in biologia (la causa finale riveste più importanza rispetto alle altre tre che aveva
individuato: materiale, formale, efficiente). Ogni conformità in natura è teleologica: tutto è indirizzato ad
uno scopo -> lo scienziato deve indagare le leggi della natura con questa prospettiva.
Si basò molto su sua osservazione (minuziosa) diretta della natura ed esperienza di altri.
Anatomia umana: cuore (e non nel cervello) sede della sensibilità umana -> serie di esperimenti mal
interpretati. Studio animali; classificazione dei viventi. Nel DE ANIMA: tutti gli organismi compongono una
gerarchia di forme che ha al proprio vertice l’uomo (si esclude ogni evoluzione dalle forme inferiore a quelle
superiori) -> fu impossibile per lui fare una classificazione univoca e coerente dal pov logico (troppi dati
disponibili). Individua generi fondamentali: animali con sangue (vertebrati) e senza sangue (invertebrati).
Uomo specie isolata. (classificazione a pag. 82)

Storia degli animali: descrive individualità animali, loro abitudini ecc.


Parti degli animali: si occupa dei diversi organi e delle loro correlazioni
Trattati di fisiologia: funzioni dell’organismo
In uno dei trattati: classifica gli animali secondo le modalità di generazione
Fisica: anch’essa finalistica -> grande spazio all’osservazione empirica. Al centro della fisica aristotelica è la
dottrina del movimento (cambiamento, mutamento); introduce il concetto dell’ “essere in potenza” e dell’
“essere in atto”: ogni essere vivente è un essere in atto, ma esistono esseri potenziali che attendono di
realizzarsi -> il mutamento è il passaggio dalla potenza all’atto. Ogni elemento dei quattro (acqua, aria,
terra, fuoco) è la combinazione delle qualità formanti le due antitesi caldo-freddo, secco-umido. (p.83 riga
sottolineata). Sostituendo una qualità con il suo opposto, si può passare da un elemento all’altro: sono
vicendevolmente trasformabili l’uno nell’altro.

Cosmo: antitesi tra il mondo eterno, perfetto (il mondo dei cieli è costituito da etere, elemento capace di
moto circolare) dei cieli e movimenti irregolari dei corpi terrestri (mondo terrestre formato dai 4 elementi
che hanno tendenza a muoversi in modo rettilineo, verso il basso i terrestri (terra e acqua), verso l’alto i
leggeri (aria, fuoco) -> luoghi naturali verso cui tendono sempre e dove l’elemento è contenuto in quantità
preponderante. I corpi terrestri, oltre che al moto vs alto o basso, si muovono anche di moti violenti (la
causa è il movimento del Sole che riscalda così in modo non uniforme la terra provocando squilibri termici
che turbano il movimento naturale degli elementi.
Aristotele: velocità di caduta di un corpo proporzionale al suo peso e inversamente proporzionale alla
densità del mezzo con cui avviene la caduta. -> fino a XVII secolo non riferimento al concetto moderno di
velocità (fatica ad ammettere un rapporto tra grandezze non omogenee ex. Spazio e tempo)
Leggi dinamiche aristoteliche suggerite dall’osservazione di fenomeni propri dell’esperienza quotidiana.
Per Aristotele inoltre la causa del movimento deve essere sempre presente a agente sul corpo mosso,
fintanto che questo si mantiene in movimento: al cessare della causa cessa anche l’effetto. E i proiettili?
Aristotele attribuisce all’aria il ruolo di motore congiunto: l’aria si apre spinta innanzi dal proiettile, forma
una sorta di vortice che trasmette al retro del proiettile quella spinta che esso le aveva comunicato con la
parte interiore (quindi ancora non esistenza del vuoto) -> teoria oggetto di varie critiche
Aristotele in astronomia si occupò di come il movimento dalle sfere più esterne possa trasferirsi a quello
delle sfere più interne (nel dettaglio su libro)

Teofrasto, allievo di Aristotele: critiche al maestro che contribuiscono a far dimenticare fisica di Aristotele.
Trattato sui minerali rilevante: dati, osservazioni, classificazioni. Anche trattati di botanica.
Stratone: si occupa di fisica, critica alla teoria aristotelica della non-esistenza del vuoto.
Entrambi critica al finalismo.

L’ELLENISMO E ROMA
Conquiste di Ale Magno e formazione dei regni delle dinastie macedoni mutarono le condizioni sociali,
politiche ed economiche della Grecia. Sorgono nuove città in Oriente che attraggono cultura greca: uno dei
grandi centri: Alessandria d’Egitto -> nasce qui il Museo, organizzato da Demetrio del Falero; qui compare la
figura dello scienziato di professione. Individualismo tratto tipico di questa cultura (per la situazione politica
intellettuali persero passione vs la politica e si dedicarono all’introspezione). Studio e ammirazione per gli
autori del passato. Scienza e Filosofia si distaccano, scienziati divengono specialisti. Fioritura della
matematica, astronomia, medicina.
Studi matematici: Euclide, Archimede, Apollonio.

EUCLIDE
Elementi di geometria -> prosegue linea di studi della cultura greca dal V secolo; espone sistematicamente
serie di dimostrazioni matematiche fondamentali, che sono alla base di tutte le proprietà geometriche
concepibili. I teoremi elaborati dai geometri precedenti sono organizzati deduttivamente in un sistema che
parte da poche proposizioni generali dalle quali tutte le altre derivano logicamente. Sistemazione rigorosa
dunque di tutte le conquiste geometriche dei secoli precedenti.
Distingue tre tipi di principi: le definizioni (dei termini impiegati), le nozioni comuni (proposizioni a
fondamento di ogni ragionamento matematico), i postulati (principi propri della geometria) -> 5 postulati.
5° postulato non appare evidente e darà luogo a tentativi di dimostrarlo da parte di altri (vedi appunti
anche) -> unicità della parallela, ma non c’è nessun riferimento esplicito alle rette parallele.
Vuole creare spazio alla geometria di modo che non sia oggetto di dibattiti filosofici.

ARCHIMEDE
Utilizza dimostrazioni deduttive rigorose in tutti i campi in cui fa ricerca.
Geometria -> calcolo di superfici e volumi di figure complesse (con il metodo di esaustione, se non è citato
negli appunti balza). Considera superfici come formate da un n° infinito di linee, i volumi come formato da
un ° infinito di superfici.
Statistica e idrostatica: trattato Dei corpi galleggianti
Scoperta della corona di Ierone, se era d’oro o no, immergendola nell’acqua.
Grande ingegnere: contributo alle machine belliche utilizzate nella difesa di Siracusa durante l’assedio dei
Romani. Sempre attraverso l’applicazione di matematica e geometria.
Il resto su appunti.

APOLLONIO
Ricerca ad Alessandria. Trattato: Sulle coniche. (ellisse, parabola, iperbole).
Epicicli: ogni pianeta si muove lungo un’orbita circolare (epiciclo) il cui centro geometrico si muove a sua
volta lungo una seconda orbita circolare (deferente) che ha come centro la Terra. Movimento risultante
presenta dei periodi in cui il pianeta sembra tornare indietro rispetto all’usuale senso di rotazione,
compiendo un percorso a cappio e avvicinandosi alla Terra.
Eccentrici: per studiare il moto del sole (approfondire solo se citati negli appunti, p.108-109).
Combinate queste due procedure per giustificare vari fenomeni.

ARISTARCO
Delle dimensioni e le distanze del Sole e della Luna
Aristarco (testimonianza di Archimede) fu primo a sostenere teoria eliocentrica: Sole immobile al centro e
Terra ruota attorno ad esso, oltre a ruotare su se stessa ogni 24 h. (possibile modello, ipotesi che inserisce
nell’insistere sull’enorme distanza tra Terra e stelle fisse, dunque anche ammettendo che Terra ruoti
intorno al Sole, raggio di quest’orbita sarebbe infinitamente più piccola rispetto a quello della sfera delle
stelle fisse.
Rifiuto di questa teoria, anche per motivi religiosi e filosofici.

LA MEDICINA ALESSANDRINA: su appunti


Erofilo di Calcedonia
Erasistrato di Ceo
Conoscenze anatomiche grazie a dissezione del corpo umano (e anche vivisezione… poi condannata)

TECNICA: compenetrazione tra scienza e tecnica ad Alessandria.


Testo di Filone: Sulla Costruzione dell’artiglieria -> informazioni sulle macchine da guerra, settore
importante per gli ingegneri alessandrini
Scuola di ingegneria ad Alessandria fondata da Ctesibio: inventò pompa, orologio ad acqua e
perfezionamenti della catapulta

LA DIVULGAZIONE SCIENTIFICA
Si trasforma figura dello scienziato: diventano letterati enciclopedici.
Arato espose in versi il sistema astronomico eudossiano -> offre possibilità di comprendere teoria
scientifica attraverso un poema e diventa l’astronomo per antonomasia.
Eratostene: testi di divulgazione di alto livello: manuali di geografia.

LA BREVE RINASCITA DELL’ETA’ IMPERIALE


Agrippa -> organizza servizio di rilevamento topografico. Contributo scientifico importante ma latini
continuarono a scrivere testi geografici usando trattati dell’ellenismo greco -> tipico per navigatori, regione
interne più ignorate. Geografia matematica trascurata.
De Architectura di Vitruvio sicuramente importante per il Rinascimento.
Romani molte capacità pratiche, ma poco interesse per la trattazione teorica. Quindi non troppi trattati.
Livello mediocre della scienza romana del I sec. d.C. -> secolo successivo arresto per la trattatistica latina.
Per scienza ellenistica momento di grande splendore invece, grazie a Tolomeo e Galeno, ultimo bagliore
prima di un lungo periodo di decadenza degli studi.

TOLOMEO: integrazione con appunti


Capolavoro: Sistema matematico -> l’ALMAGESTO: contenuti i risultati dell’astronomia antica;
Sistema astronomico su appunti. Argomentazione contro l’ipotesi del movimento terrestre: se la Terra si
muovesse in linea retta, lascerebbe indietro tutti i corpi che le stanno sopra, se essa ruotasse nuvole e
uccelli si muoverebbero sempre verso ovest, corpi pesanti non cadrebbero verticalmente.
Riconduce gli irregolari movimenti apparenti dei corpi celesti a combinazioni di moti circolari uniformi:
riprende il modello formato da epicicli ed eccentrici con modifiche: il centro dell’epiciclo si muove lungo il
deferente in modo da avere una velocità angolare costante non rispetto al centro del cerchio deferente ma
rispetto a un altro punto (l’equante, la novità introdotta) così che la sua velocità lineare lungo la
circonferenza non risulta più costante -> violazione dei movimenti circolari uniformi -> ipotesi iniziano a
diventare complesse e ce ne si accorge. Dal testo derivabili conclusioni fisiche inaccettabili. Però questo
modello matematico “salvava i fenomeni”.

GALENO: integrazione con appunti


Accetta fegato come organo in cui viene prodotto il sangue però distingue sangue venoso da arterioso;
nega credenza che aria circoli nelle arterie; traeva conoscenze dalla dissezione sui corpi, spesso su animali
(anche vivisezione); schema a p. 133 fisiologia.
Per spiegare come sangue passasse da lato dx a sx aveva ipotizzato esistenza di fori nel setto
interventricolare (invisibili a occhio nudo e paragonabili ai capillari); le postula teoricamente senza la
certezza dell’osservazione diretta.
Finalismo: nulla accade in natura senza uno scopo.

NUMEROLOGIA: interesse per questa disciplina influenzato da Nicomaco -> scrive “Introduzione
all’aritmetica” e “Teologia dei numeri”. Grazie a lui ritornato interesse per l’aritmetica nella cultura latina
(fu tradotto da Aputelio)

IL DECLINO DELLA SCIENZA ANTICA


III sec d.C. -> crisi impero, economia e politica, arresto della scienza.
Clima culturale non favorevole alla scienza: diffusione del neoplatonismo (Plotino, egiziano che si sposta a
Roma; questa corrente si mescola a tradizioni mistiche e magiche provenienti dall’Oriente; l’Uno e il
molteplice; concezione filosofica pagana) e del cristianesimo (causa principale del declino scientifico) -> La
Chiesa divenne un’istituzione fortissima, il pensiero cristiano entrò nell’organizzazione dello Stato; il
governo aveva una cultura anti-scientifica. Editto di Giustiniano del 529: chiusura dell’Accademia di Atene;
proibito ai pagani l’insegnamento.
Le uniche cose buone: Agostino vedeva nelle arti liberali (geometria, astronomia, musica) strumento per
essere preparati intellettualmente e culturalmente ad un’interpretazione profonda delle Sacre Scritture
(vedi qu.); + rivalutazione dell’idea di Infinito (per i pitagorici associato al male; i cristiani lo associano a Dio,
quindi al Bene supremo).

IL XIII SECOLO: L’IRRUZIONE DELLA SCIENZA ARISTOTELICA


Trecento crisi dell’ideale universalistico di Chiesa e Impero (decisi a imporre influenza su tutta Europa.
Ambito politico poi si sottrarrà a sfera della religiosità: incapacità del papato di creare attorno a sé politica
operante). Scontro di queste due istituzioni con i Comuni, desiderosi della propria autonomia.
Emergere prepotente delle città caratterizzato dall’apparizione di un’istituzione culturale nuova:
l’Università. Cultura XIII secolo connessa con esse e trasformazione istituzioni scolastiche. Si formano
associazioni, corporazioni spontanee e dunque Università. Non esisteva più figura del maestro che si
occupava di tutto il sapere, ma docenti diventano specializzati (si concentravano su un campo culturale
delimitato). Le varie università assunsero questa struttura: quattro facoltà (Arti, medicina, diritto, teologia).
Alcune università si specializzano in un ramo: Bologna celebre per il diritto, Parigi per la teologia cristiana.

UMANESIMO E RINASCIMENTO
Il Trecento fu secolo di crisi per l’Occidente: calo demografico e diminuzione della prod. agricola e
commerciale, carestie, pestilenze, guerra dei Cent’anni tra Francia e Inghilterra. Solo dopo 1450 si inverte la
tendenza, con la fine guerra dei Cent’anni periodo anche pacifico.
Prima del termine di questa crisi, la coscienza delle difficoltà profonde dell’epoca e la percezione degli
elementi innovativi (crollo delle vecchie istituzioni) diede origine a un moto culturale che si originò al di
fuori delle università (qui cultura ancora profondamente legata a quella medievale, alla Scolastica) e
nacque nei saloni e nelle piazze di alcune città italiane, e rimase un fenomeno tipicamente italiano a lungo:
Umanesimo.

UMANESIMO E SCIENZA
L’esperienza dei Comuni era stata intensa in Italia nella lotta contro il papato e l’Impero, però i Comuni
avevano dei limiti nel garantire stabilità politica quindi avvenne in forma pacifica passaggio da Comuni a
Signorie (forma di governo meno democratica, più accentratrice, volevano espander città, stabilità politica
adatta alla borghesia commerciale e affaristica). A Firenze tardò questo passaggio per vita democratica
tipica dei comuni: per il XIV secolo aspre lotte in cui si distingue un nuovo tipo di intellettuale: impegnato
nella vita attiva, interessato a capire gli uomini piuttosto che Dio, atto a organizzare al meglio la vita civile:
rivolta contro la cultura delle università. Anche la scienza della natura (prodotto di una cultura
contemplativa) fu bersaglio di questa polemica che era antiaristotelica e antiscolastica. Rivendicazione di
una nuova cultura basata sui problemi della vita civile: ma questa (l’alternativa alla Scolastica) fu ricercata
nello studio dell’antichità -> intensa opera di ricerca degli umanisti, trascrizione e pubblicazione di opere
letterarie, filosofiche, scientifiche del periodo classico, sconosciute nel Medioevo.
Riscoperta della cultura classica, non più rivista secondo la prospettiva della verità rivelata; viene assunta
un’autentica prospettiva storica; lavoro di restauro filologico di manoscritti porta alla luce anche testi
fondamentali per la scienza: Geografia di Tolomeo, trattato sull’architettura di Vitruvio, opera medica di
Celso… e anche continue traduzioni di Platone e Aristotele (si crea disputa): Platone è l’alternativa ad
Aristotele: viene messa in crisi autorità aristotelica e questo fu contributo per rinnovare cultura nel
profondo. Diffusione di un nuovo Platone (non quello rielaborato e contaminato che veniva studiato prima,
ma il Platone della Repubblica e anche il suo pensiero “religioso”). Diffuso da Ficino, che tradusse tutto il
corpus platonico e fondò Accademia platonica (Firenze). Dalla realtà umana si passa anche a interesse per
realtà naturale anche nell’umanesimo. Grazie a recupero platonismo cresce anche interesse per la
matematica, che però entra anche attraverso un’altra corrente abbastanza autonoma: quella degli artisti-
ingegneri.

IL MONDO DELLE TECNICHE E LEONARDO


Cambio di mentalità e modifica del ruolo sociale di artisti e tecnici nel Quattrocento. Fusione tra attività
artistico-tecniche e conoscenze scientifiche nelle botteghe fiorentine (il Verrocchio, il Ghirlandaio, il
Brunelleschi). L’arte si erge come scienza, pittura diventa quasi arte meccanica.
Leonardo Da Vinci è l’emblema di ciò: usa metodo preciso di raffigurazione e descrizione della realtà (si
vede nei suoi disegni anatomici e in quelli di macchine) che giustificava con la superiorità dell’occhio sulla
mente, dell’osservazione diretta rispetto allo studio teorico.
Leon Battista Alberti dà il via a una concezione scientifica dell’arte, in cui la matematica (teoria della
prospettiva e delle proporzioni) è terreno comune per il pittore e per lo scienziato.
Alberti: Trattato della pittura (applicazione della geometria alla pittura) e De re aedificatoria (applicazione
geometria all’architettura); legame forte tra pittura e geometria anche nel De perspectiva pingendi di Piero
della Francesca. L’artistica si innalza di rango lavorando alle corti e al servizio dei principi; ergo
ravvicinamento tra artisti e studiosi di lettere. Interesse per la tecnica in molte città, scuola di ingegneri
italiani del Rinascimento. Corti centri di ricerca scientifica e tecnica.
Leonardo: primo periodo di vita a Firenze, influenzato dal neoplatonismo; amore per arti e macchine dal
Verrocchio ma poi formazione ingegneresca a Milano dagli Sforza. Conoscenze teoriche apprese più dagli
amici che dalle letture; conoscenze impiegate nel risolvere problemi ingegneristici -> due elementi metodici
nuovi: delimitazione del campo di indagine a un problema preciso e parziale e l’impiego della matematica, il
linguaggio più adatto a dare risposte precise: Leonardo fondamentale per avvicinamento tra pratica
ingegneristica e cultura matematica.

LA NASCITA DELLA MODERNITA’


XVI secolo eventi che segnano fine Medioevo e inizio nuova fase. Avanzano ceti medi. Inghilterra, Spagna,
Francia potenze in espansione (questi ultimi due si contendono l’Italia). Scoperte geografiche ed
esplorazioni danno avvio a economia mondiale e allargano visione del mondo dal pov geografico e
culturale. Scissione della cristianità a causa della riforma luterana -> concilio di Trento: conclusioni della
risposta cattolica alla sfida protestante con accentramento poteri a Roma e nelle mani del pontefice,
supremazia del clero sul laicato. Problematiche religiose al centro degli studi filosofici. In parallelo interessi
naturalistici, svincolati dalle preoccupazioni teologiche, soprattutto a Padova e Bologna -> aristotelismo
rinascimentale: indagine sulla natura è compito primario della filosofia; separazione netta tra fede e
ragione -> piena conoscibilità razionale della realtà. Gesuiti del Collegio Romano: origine della scienza
galileiana? (leggere per approfondire)
Cinquecento: non ancora nascita di una nuova mentalità scientifica ma presa di coscienza dei limiti della
cultura antica (che era stata riscoperta nel Quattrocento). Necessità di andare oltre.

IL RINNOVAMENTO DELL’ASTRONOMIA: COPERNICO


La ricerca di Copernico (tranquillo uomo di chiesa, studioso a Cracovia di astronomia) può essere
considerata un vero e proprio commento all’opera tolemaica, l’Almagesto, che conosce grazie ai suoi
maestri in Italia, dove era giunto per perfezionare la sua preparazione astronomica.
Bisognava riformare calendario, ma astronomia del tempo era inadeguata -> difficoltà palesi e Copernico
porterà sua nuova teoria, incominciando dal rispolverare secondo il principio umanistico conoscenze
dell’astronomia greca antica oscurate dal sistema tolemaico: esse saranno punto di partenza del suo nuovo
sistema. Tenne nascosta sua opera per oltre trent’anni e la pubblicò nel 1543 poco prima della sua morte:
De Revolutionibus orbium coelestium. Tardò così tanto perché temeva che idea della mobilità della Terra
fosse ritenuta assurda e ridicola dal vasto pubblico impreparato che lo avrebbe giudicato; non pareva
temesse disapprovazione ufficiale della Chiesa e del contrasto che avrebbe potuto aprire (e che fu).
Preoccupazione invece presente nella prefazione all’opera, introdotta senza che Copernico lo sapesse, dal
pastore luterano Osiander, dove la teoria veniva presentata solo come un’ipotesi matematica utile per i
calcoli ma che non poteva entrare in contraddizione con le verità rivelate.
Parallelismo di struttura del De revolutionibus con l’Almagesto: stesse sezioni, stessi metodi di calcolo ma
enormi differenze tra i due sistemi. Idea della mobilità della terra appariva troppo assurda per il senso
comune ergo timore del ridicolo. Questa riforma astronomica poneva il problema di una riforma radicale e
più ampia della cultura. Terra aveva moto circolare e per tanto diventava ‘corpo celeste’: viene meno
distinzione tra mondo celeste e mondo terrestre che aveva dominato filosofia per molto tempo (vedi il
sottolineato pag. 214 per approfondire). Terra tolta dal centro dell’universo: la gravità non è più tendenza
verso il centro dell’universo ma richiede una spiegazione. Sole al centro dell’universo. Alcuni elementi
dell’antico universo tenuto: epicicli e deferenti, universo finito anche se molto grande, sfere celesti
sussistono, il fatto che il Sole non sia una delle tante stelle.
Copernico spiega il sorgere e tramontare del Sole con la rotazione diurna della Terra. Ecc.
Con Copernico semplificazione dei calcoli: risulta un’idea di cosmo più semplice, armonica, ordinata. È il
merito principale che rivendica Copernico col proprio lavoro (e la sua principale accusa è la mancanza di
armonia e ordine dell’universo tolemaico, troppo complesso)

L’ASTRONOMIA DOPO COPERNICO


Diffusione del sistema copernicano abbastanza rapida; aveva fornito agli astronomi strumento calcolistico
efficiente per il calcolo delle posizioni dei pianeti e che entrò presto nell’insegnamento universitario; fornite
tavole planetarie che furono completate da Reinhold.
Astronomi non si sentirono in dovere di schierarsi pro o contro a Copernico; dibattito sul coprnicanesimo
avvenne più tra gli uomini di cultura non specialisti.
Giordano Bruno scorse nel copernicanesimo un sostegno importante alla propria concezione epicurea e
panteistica di un universo infinito e animato, comprendente una pluralità di mondi: non abiurò nulla e per
ordine dell’Inquisizione fu bruciato sul rogo nel 1600.
Attacchi a Copernico da molti teologi luterani “Giosue ordinò di fermarsi al Sole e non alla Terra”, mentre
teologici cattolici grazie a interpretazione allegorica della Bibbia, potevano conciliare le due cose.

Altri sviluppi dell’astronomia che smantellarono vecchia cosmologia:


TYCHO BRAHE
comparsa di una nuova stella (De Stella Nova) nella costellazione di Cassiopea attira la sua attenzione:
anche il mondo celeste è soggetto a mutamento, ergo non è perfetto.
Le sfere cristalline non esistono: le traiettorie delle comete intersecano le sfere cristalline al di là della luna,
ma come potrebbero attravesarle se queste hanno una realtà materiale??
Nel “De mundi aetherei recentioribus phaenomenis” inizia a parlare di orbite, ossia di traiettorie circolari, al
posto di sfere. Cosa mantiene però i pianeti sulle loro traiettorie? Problematica che anticipa l’elaborazione
della teoria della gravitazione universale di Newton.
Tycho doveva mettere insieme: spazio adatto per movimento delle comete + in accordo con verità rivelata,
terra ferma (rifiuta sia sistema tolemaico che copernicano): nuova ipotesi ripresa da Eraclide in cui Terra
ferma al centro e attorno ad essa ruota (24h) l’ottava sfera (l’unica solida che conserva). Il sole ruota con un
periodo di un anno attorno alla Terra, mentre i pianeti attorno al Sole.
Teoria divenne popolare e fu adottato dagli anticopernicani, a preferenza di quello tolemaico.

Digges: primi passi verso accettazione di universo infinito (scompare sfera stelle fisse, mondo non più come
sistema chiuso)

VERSO UNA NUOVA MEDICINA (più dettagliato su appunti)


Cinquecento: riscoperta opera di Galeno e si iniziano a scorgerne i limiti, però fa da guida ai nuovi studiosi
di anatomia che ne commentano il pensiero attraverso i loro testi.
Negli stessi anni si affermò tendenza alla rappresentazione artistica del corpo umano, sempre più basata su
conoscenze anatomiche precise (Leonardo fu solo il nome di maggior spicco di questo vasto movimento
pittorico che si interessò all’anatomia) -> rappresentazione naturalistica del corpo umano. Figure assunsero
importanza teorica e colmavano la mancanza di un vocabolario tecnico appropriato.

ANDREA VESALIO
Intenso lavoro di dissezione a Padova i cui risultati furono pubblicati nel “De humani corporis fabrica”,
trattato fondamentale per la storia della medicina (1543). Testo in continuo confronto con Galeno.
Descritti struttura di organi collegata a funzioni di essi (sfuma distinzione tra anatomia e fisiologia).
Similarità a Galeno: vene si originano dal fegato, produttore di sangue, e trasportano sangue nutritivo alle
varie parti del corpo, arterie partono dal cuore e distribuiscono spirito vitale. Nega però esistenza dei pori
nel setto che separa parte dx da sx del cuore.

BARTOLOMEO EUSTACHI: anatomia dell’orecchio


GABRIELE FALLOPPIO: sistema riproduttivo femminile

Progressi dell’anatomia furono utili per i chirurghi (che si formavano con la pratica ospedaliera e trattavano
di medicina esterna: ferite, amputazioni, fratture; mentre delle malattie interne si occupavano i medici) che
iniziarono a scriverne e interessarsene.
Anatomia, fisiologia e chirurgia in crescita; meno la conoscenza delle malattie: medici capaci di
diagnosticare un’infermità ma non potevano fare nulla per curarla.
Studio sulle malattie contagiose (tisi, tifo) di Fracastoro: De contagione et contagiosis morbis (1546) -> alla
fine cura è raccomandazione dell’isolamento.
Uso di medicinali di origine chimica e erbe: disputa su quale usare per la sifilide, la malattia del secolo, che
si diceva essere stata importata dalle Americhe.
Iatrochimici: sostenitori della nuova medicina basata sull’uso di farmaci chimici destinata ad essere
fondamentale per ricerche di chimica e per pratica terapeutica

LA RIVOLUZIONE SCIENTIFICA
XVII secolo: rivoluzione scientifica: nasce la scienza moderna.
Clima culturale in Italia: società rigida, sotto la stretta del papato e della Spagna, intellettuali parte della
classe dirigente mercantile emergente; scomparsa vitalità delle corti cinquecentesche.
Clima culturale nel Nord Europa: società più fluida, aperta, dinamica; scontri sociali, intellettuali parte dei
ceti borghesi in ascesa. Per i puritani inglesi la scienza e le sue applicazioni erano viste come un dovere
religioso da compere, per realizzare l’esistenza.
L’Italia dunque, per il clima culturale, perse, dopo Galileo, l’egemonia culturale che aveva caratterizzato
l’Umanesimo-Rinascimento.

L’UNIFICAZIONE TRA CIELO E TERRA: KEPLERO E L’ASTRONOMIA


momento decisivo di passaggio da cultura medioevale a moderna: abbandono del dualismo mondo celeste
e mondo terrestre nella fisica.

Keplero, personalità complessa tra misticismo e matematica, metafisica e attenzione ai dati sperimentali:
Mysterium cosmographicum (1596) -> armonia del cosmo riflette la natura della divinità e si esprime in
relazioni fisico-matematiche. Mette in evidenza relazioni matematiche soggiacenti alle dimensioni delle
orbite planetarie e vuole dimostrare verità della teoria eliocentrica in base al n° dei pianeti. Universo con
sei pianeti (copernicano) per armonia geometrica: cosmo come sistema di sfere e solidi regolari inscritti le
une negli altri. Solidi regolari soltanto 5 dunque si può costruire un sistema di sole sei sfere.
Anche se alla base dell’opera c’è neoplatonismo rinascimentale e dunque mistica numerologica, keplero è
attento ai dati osservativi -> raccolse materiali osservativi di Brahe e lavorò su calcoli riguardo orbite
planetarie. Nota orbita irregolare di Marte e anche della Terra: variazione del moto risolta con la seconda
legge di Keplero: il raggio vettore che congiunge il Sole e il pianeta descrive aree uguali in tempi uguali. -> la
variazione di velocità lungo l’orbita doveva risiedere in qualche proprietà inerente al Sole o al pianeta:
elaborò che essi possiedono una forza simile al magnetismo e queste forze del Sole e dei Pianeti si
combinano producendo quella variazione; + danno spiegazione anche alla gravità -> passo importante verso
teoria della gravitazione universale.
Scoperta che le orbite dei pianeti sono ellittiche. Prima legge: un pianeta descrive un’ellisse, di cui il Sole
occupa uno dei due fuochi. Addio orbite circolari. Tutto ciò descritto nell’Astronomia Nova.
Harmonices mundi libri V -> terza legge, afferma che per ogni pianeta il rapporto tra il quadrato del periodo
di rivoluzione e il cubo della sua distanza media dal Sole è costante.

GALILEO GALILEI
Concezione alternativa che scalza le antiche metodologie e la scienza antica: inizia scienza moderna, anche
se elementi innovatori si intrecciarono a elementi del passato, ma rappresenta figura di transizione per
eccellenza dall’antico al moderno.

De Motu: Galileo prende come modello scientifico il modello idrostatico di Archimede (che a differenza del
Collegio Romano viene posto in un’ottica antiaristotelica da Galileo).
Mantiene distinzione tra moti naturali e violenti: direzione moto dipende dal rapporto che esiste tra gravità
del corpo e gravità del mezzo in cui si trova; i movimenti naturali avvengono per effetto della gravità del
corpo e del mezzo, i movimenti violenti richiedono un altro agente. Esistono anche movimenti neutri: corpo
disposto su un piano parallelo all’orizzonte, cioè su una porzione di circonferenza concentrica al centro
dell’universo, che muovendosi non si avvicina né si allontana dal centro dell’universo. In relazione a
movimento dei proiettili: anche per lui serve impetus, ossia per mantenere una velocità uniforme è
necessaria una forza.
legge di caduta dei gravi: appunti o pag. 256 , in opposizione a Aristotele. Corpi della stessa natura, quindi
della stessa gravità, cadono nello stesso modo.
Limite tra teoria ed esperienza per Galileo: i suoi teoremi possono essere realizzati solo in un modello
ideale.

Nei primi anni padovani mise a punto e costruì il compasso geometrico-militare.

dal 1601: ancora interesse per il movimento. Discesa dei corpi lungo un piano inclinato.
Fece rotolare sfere lungo un piano inclinato e misurò distanza percorse durante la caduta nel corso di
intervalli di tempo uguali (per capire regola di aumento della velocità durante la caduta) -> legge dei numeri
dispari come legge caratteristica dei moti uniformemente accelerati.
Mise a punto orologio afluido per misurare un intervallo temporale attraverso la msiura del fluido (acqua o
chicchi di grano) defluito attraverso un orifizio nel corso di tale intervallo: metodo preciso.
Ricerche sulle teorie del movimento furono distratte dalle scoperte con il cannocchiale che lo portarono a
concentrarsi sulla difesa del copernicanesimo. Progetto di grande opera sul movimento troverà poi
attuazione ne I Discorsi.

La battaglia per il copernicanesimo: la fase osservativa


Osservazioni astronomiche con il cannocchiale, strumento già costruito nei Paesi Bassi, perfezionato da
Galileo e usato da lui a fini scientifici.
Sidereus Nuncius (1610): Via Lattea è un ammasso confuso di minutissime stelle, la Luna presenta
montuosità e avvallamenti (colpo duro per la convinzione sulla perfezione dei corpi celesti), attorno a Giove
ruotano 4 satelliti, scoperte macchie solari (addio a distinzione tra perfezione del mondo celeste e
imperfezione del mondo terrestre). Per i satelliti di Giove sconvolta astrologia (gli elementi del sistema
solare passavano da 7 a 11 -> significato mistico del n° 7 addio) e poi mostravano che esisteva un
movimento circolare che non aveva come centro la Terra (per Aristotele tutti i movimenti celesti dovevano
avere un unico centro di rotazione). Dedicò i satelliti di Giove alla potente damiglia dei Medici -> diventa
matematico primario di Pisa e filosofo del Duca, stipendio anche senza insegnare). Venere presenta fasi
come la Luna. Galileo, libero dall’obbligo dell’insegnamento, si dedica alla ricerca.
Non riuscì mai a dimostrare teoria convincente sul funzionamento del cannocchiale, perciò molte critiche e
diffidenze dal mondo scientifico. Alcuni strumenti più imperfetti: c’è chi definì il cannocchiale una
“coglioneria”.

Il primo processo:
Galileo essendo entrato in buoni rapporti con molte personalità della Chiesa, pensava sarebbe stato facile
far accogliere copernicanesimo a autorità religiose. Lettera a Madama Cristina di Lorena: Galileo affronta
rapporto tra copernicanesimo e Rivelazione sostenendo che la Bibbia non è un testo scientifico e dunque
non bisogna cosiderare le sue affermaioni come enunciati scientifici, in quanto la Scrittura ha scopi
differenti dalla natura: come si vadia al cielo e non come vadia il cielo (Cesare Baronio). Ma per molti
questa ipotesi andava a rendere false le Sacre Scritture. Il Sant’Uffizio esaminò scritti di Galileo che fu
ammonito dal cardinal Bellarmino di non sostenere le opinioni copernicane. Nel 1616 la Congregazione
dell’Indice dichiara erronea e falsa l’opinione secondo cui la Terra non è immobile al centro dell’universo e
Copernico messo all’indice.
La battaglia per il copernicanesimo: fase teorica
Però Galileo non si sentì colpito direttamente dall’Inquisizione. Con l’ascesa di Urbano VIII come Papa, suo
amico, tentò nuova azione di convincimento. Il papa gli assicurò libertà a patto che la teoria eliocentrica
fosse portata come ipotesi -> Galileo scrive e pubblica nel 1632 il Dialogo sopra i due massimi sistemi del
mondo, tolemaico e copernicano. Opera in forma dialogica con intervento di 3 personaggi: Salviati, il
copernicano; Simplicio, l’aristotelico e lo scettico intelligente convertito al copernicanesimo Sagredo.
Andamento del dialogo va a favore della teoria copernicana e ultima argomentazione che Galileo presenta
è una spiegazione delle maree fondata sul movimento terrestre (erronea). Introdotto anche principio
d’inerzia, con le quali Galileo pone basi per la nuova dinamica e rende possibile dal pov fisico il movimento
di rotazione terrestre. Principio d’inerzia afferma persistenza di una velocità in assenza dell’azione di una
forza motrice-> movimento diviene come la quiete uno stato stabile che non ha bisogno di una causa che lo
mantenga. Scardinata così la fisica aristotelica. No prove empiriche perché si tratta di un principio astratto,
in un mondo ideale privo di attriti. Dimostrazioni teoriche: prove dei piani inclinati: qui i corpi accelerano
(piano in discesa, declive) o rallentano (piano in salita, acclive); su uno orizzontale non potrà né accelerare
né rallentare ergo si muoverà spontaneamente di moto uniforme. Per Galileo ancora concezione
aristotelica che corpi accelerano andando verso centro terra (piano declive) e rallentano se si allontanano
dal centro (piano acclive). Movimento né acclive né declive sarà moto in cui non ci si avvicina né ci si
allontana dalla terra: moto circolare lungo una circonferenza che ha come centro la Terra.
Corpi hanno dunque tendenza a mantenere costantemente un movimento circolare attorno al centro della
Terra -> quindi tutti i corpi ruotano attorno alla terra e a noi appaiono come se Terra fosse ferma -> scalza
le obiezioni al movimento terrestre.
Il dialogo si concludeva dicendo che il mondo di Copernico sarebbe stata un’altra bella soluzione per Dio,
ma che non era così: non bastava -> Galileo accusato di non aver rispettato patti col Papa + ammonizione
del 1616 di Bellarmino + Dialogo proibito nel 1633 : Galileo abiurò e promise di non sostenere di nuovo
quelle tesi eretiche; condannato al carcere, poi si trasformò in arresti domiciliari.
1638: Discorsi e dimostrazioni matematiche intorno a due nuove scienze.
Studiati molti aspetti della fisica. Teoria dei movimenti accelerati e legge di caduta dei gravi. Vedere da
appunti perché troppo dettagliato su libro.
Movimento di caduta è un movimento uniformemente accelerato che si deve combinare con un moto
uniforme orizzontale. Galileo dimostra che il percorso di un grave scagliato orizzontalmente è una parabola.
Un proiettile si muove non perché possiede un certo impeto (tipo forza) che lo fa muovere, ma all’opposto,
un proiettile possiede un impeto come conseguenza del proprio movimento. Il termine impeto subisce una
trasformazione.

Nei Discorsi anche dimostrazione: legge di caduta dei gravi, in assenza di attriti, è identica per tutti i corpi
Contro tesi aristotelica: velocità di caduta proporzionale al peso dei gravi. Dimostrazione è una reductio ad
absurdum. (p.276 leggere).
Galileo consapevole di non poter dimostrare sue tesi perché valgono in un modello ideale, senza
impedimenti della materia. Inoltre vanno contro esperienza del quotidiano dunque scienza Galileo aveva
carattere astratto (oggi abbiamo gli strumenti per fare anche queste dimostrazioni!)

Con Galileo: abbandono del perché dei fenomeni per concentrarsi sul COME essi avvengano: non si
concentra tanto sulle cause dei fenomeni, quanto sulle leggi che legano tra loro i fenomeni. Distinta
cinematica e dinamica in Galileo. Passaggio dalla legge di caduta dei gravi a secondo principio della
dinamica fatto da alcuni suoi allievi: Baliani e Torricelli: movimento uniforme non ha bisogno di alcuna forza
per mantenersi e l’intervento di una forza produce una variazione di velocità.

Il metodo della scienza


Galileo indica un nuovo metodo scientifico, anche se gli aspetti metodologici sono intrecciati alle sue idee e
non sempre da lui seguiti. Sicuramente un’aspetto di innovazione è l’abbandono della ricerca di essenze
della natura e cause ultime, per abbracciare la descrizione dei nessi costanti tra i fenomeni (passaggio dal
perché al come); questo significa studiare solo settori delimitati, parziali dell’esperienza, in cui raggiungere
una conoscenza divina: Dio conosce tutti i dettagli della natura, l’uomo solo alcuni. Scoperta delle leggi a
partire dall’osservazione e analisi dell’esperienza, variare le condizioni osservative al fine di isolare gli
aspetti rilevanti e solo poi formulare teorie generali, che vanno poi dimostrate come vere o false mediante
l’esperimento. Gli elementi analizzati dall’esperienza, per quanto possibile, devono essere espressi in
termini matematici, quindi devono essere sottoponibili a misurazioni precise (avvio della matematizzazione
attraverso la misurazione) anche se Galileo in molte dimostrazioni rimarrà sul teorico: le sue affermazioni
non erano immediatamente riscontrabili nell’esperienza, quindi procedimenti astratti: il processo di
astrazione consente di individuare gli aspetti determinanti della natura, che a loro volta sono entità
matematiche: la matematica è il linguaggio con cui è scritto il mondo, la natura (matematizzazione della
natura apre alla scienza moderna)

LA FILOSOFIA DELLA SCIENZA: IL MECCANICISMO


Teoria del moto locale (spostamento da un punto a un altro) , nell’aristotelismo insignificante, diventa la
teoria fondante di tutte le altre: l’universo inizia a essere concepito come una grande macchina, un insieme
composto da parti in movimento, determinato in tutti i suoi componenti dalle leggi del moto e
comprensibile attraverso esse.

CARTESIO
Cartesio afferma questa visione meccanicistica del mondo. Distingue res cogitans e res extensa, pensiero e
materia, separò questioni che riguardano anima e quelle del corpo, indica alla ricerca scientifica compito di
comprendere il mondo attraverso i concetti di estensione e movimento. La scienza naturale, che studia la
materia, deve abolire dalla propria teoria ogni entità extra-materiale (forme aristoteliche, idee platoniche,
simpatie della magia rinascimentale). Per il mondo fisico vale solo come attributo l’estensione: il mondo
fisico non è necessariamente simile al mondo sensibile, la scienza non tratta di oggetti definiti dai sensi
(qualità secondarie), ma si occupa prioritariamente delle qualità primarie. Il mondo cartesiano è una
macchina composta da corpi privi di principi attivi, corpi inerti soggetti alla necessità fisica. Poiché inerte la
materia non può causare il proprio moto: infatti l’origine del movimento è Dio, che ha conferito ai corpi il
movimento alla creazione, movimento che si mantiene grazie al principio d’inerzia (fondamentale x
Cartesio: mondo materiale inerte ma grazie a ciò è costantemente in movimento). Cartesio concepisce il
moto inerziale come rettilineo: ogni corpo si muove con velocità rettilinea e uniforme fino a quando non
urta un altro corpo (urto è unica forma di interazione nel mondo cartesiano). Studio degli urti come punto
di partenza x C. x trovare leggi sulla natura.
Il mondo cartesiano è un mondo pieno di materia, non vuoto: un movimento qualsiasi avviene solo se lo
spazio lasciato libero da un corpo è immediatamente occupato da un altro corpo che a sua volta lascia
libero uno spazio dietro sé: ogni particella in un pieno deve partecipare di una catena chiusa di materia in
movimento cioè deve inscriversi in un moto vorticoso: l’universo è il risultato di un n° infinito di vortici.
Vortice particolarmente importante è quello del sistema solare che ha al proprio centro il Sole. L’orbita
percorsa di un pianeta non deriva da un movimento naturale come x Galileo, ma risultato di un equilibrio
tra una tendenza a sfuggire vs esterno (tendenza ad allontanarsi dal centro attorno al quale ruota) e una
controtendenza a riportare il pianeta vs il centro (data dalla materia in rapido movimento nella parte più
esterna del vortice). Facendo ricorso ai vortici Cartesio spiega leggi della riflessione della rifrazione e anche
gravità (è.285).
Cartesio elabora questi modelli meccanici per mezzo della ragione, in via teoretica, aprendo così la
possibilità a più vie teoriche; solo a questo punto l’esperimento può servire, per scegliere.

Alternativa: Pierre Gassendi: esistenza di particdlle indivisibili che si muovono in spazi vuoti (concezione
atomistica) . In comune il connotato della posizione meccanicistica: la natura è comporta da materia priva
di attributi qualitativi e tutti i fenomeni naturali sono prodotti da parti di materia in movimento. Differenza
metodologica: per Cartesio procedendo razionalmente la scienza può raggiungere conoscenza certa
dell’essenza della materia, mentre per Gassendi solo Dio può e c’è un limite alla conoscenza per l’uomo.

Solo in Newton fusione tra razionalismo ed esperienza: culmine riv. Scientifica.

LA CONOSCENZA DEL VIVENTE


Nuove conoscenze nel Seicento grazie a dati empirici, strumenti come il microscopio, esplorazioni
geografiche.
Ci si rese conto della necessità di classificare i viventi. Ray, botanico, classifica piante (sulla base di quelle
che germinano con una o due foglie) e anche animali. Secondo lui specie non sono soggette ad alcuna
evoluzione, n° fisso e limitato di specie in natura.

Scoperta della circolazione del sangue


Con Galeno: sangue non circola, esso continuamente prodotto dal fegato e consumato nelle varie parti del
corpo; sistema venoso e arterioso separato.

Vesalio: impossibilità dei pori


Colombo: teoria circolazione polmonare del sangue
Fabrici d’Acquapendente: nota esistenza valvole nelle vene che ostacolano flusso sanguigno nelle vene dal
cuore vs la periferia (De venarum ostiolis)

HARVEY
(allievo di Fabrici)
De motu cordis (1628): circolazione del sangue trattata con argomentazioni razionali e prove sperimentali,
e anche ragionamenti quantitativi (interessante).
Cuore è un muscolo attivo durante la sistole e non durante la diastole, dunque non aspira sangue ma lo
espelle (fa da pompa e spinge sangue attraverso arterie sino a periferie dell’organismo).
Mota che la quantità di sangue inviata dal cuore nelle arterie in mezz’ora è maggiore della quantità di
sangue contenuta in tutto il corpo e che in un giorno il cuore espelle una massa di sangue superiore a quella
dell’intero corpo: dunque necessità di pensare a una circolazione; e considerando legature che occludono
vene e arterie prova che in questi vasi il sangue si muove dalla periferia al centro (ok alla disposizione
valvole nelle vene) e dal centro alla periferia. Come avviene passaggio di sangue da arterioso a venoso?
Harvey, senza osservazioni possibili, postula esistenza di comunicazioni piccolissime tra le più piccole
arterie e le più piccole vene (vasi capillari. Spoileri: esistono)
La circolazione del sangue per Harvey non è pura meccanica, ma rappresenta un ciclo di declino e
rinnovamento: è nel microcosmo la rappresentazione del ciclo cosmico di generazione e corruzione.
Il cuore è paragonato al sole, re e ordinatore del microcosmo e il sangue è considerato una sostanza
spirituale (riscaldato dal cuore, sangue lo lascia per portar vita alle estremità e torna esaurito per essere
ripristinato).

Harvey reinterpretato da Cartesio in termini meccanicistici. (Esposta nel Traite de l’homme)


Interpretazione meccanicistica di Cartesio su Harvey e su gran parte della fisiologia galena dà origine a una
scuola di biologia meccanicistica nota come IATROMECCANICA.
Esponente più prestigioso fu Giovanni Alfonso Borelli. Applica i principi delle macchine semplici allo studio
di diversi movimenti dell’uomo, di uccelli e pesci.

La fisiologia iatromeccanica venne abbadonata nel corso del Settecento tranne un aspetto che aprì a
progressi: studio della respirazione umana come un fenomeno chimico simile alla combustione -> ricerche
sperimentali di Boyle, Hook e Lower: durante respirazione avviene nei polmoni una reazione chimica che
serve a rivitalizzare il sangue. Rimaneva oscuro di quale sostanza si dovesse arricchire durante respirazione
quindi anche il suo impoverimento.

Harvey contributo al problema della generazione dei viventi (De generatione animalium): epigenesi:
processo di formazione dalla materia omogenea dell’uovo (di cui aveva un concetto elastico: poteva essere
il sacco amniotico dei mammiferi o bozzolo della farfalla) stimolata dal seme maschile e diretta da un
principio formativo innato. Cartesio reinterpreta spiegando meccanicisticamente la generazione.

Marcello Malpighi: introdusse uso microscopio in embriologia. Riprende teoria di Gassendi (p.319):
nell’uovo l’animale appare subito già quasi formato -> il pulcino è presente nell’uovo fin dall’inizio come
rudimento, preformato. (preformismo). Per alcuni anni dottrina dell’ovismo (tutti gli organismi derivano da
un uovo), poi Leeuwenhoek scopre l’esistenza degli spermatozoi, animalculi che hanno funzione attiva e
fondamentale per la generazione (animalculismo)
LA MECCANICA DI NEWTON
Newton riesce a combianre due tradizioni scientifiche del Seicento non armonizzate: la amtematizzazione
dei fenomeni (Keplero e Galileo: Platone e Archimede come fonte di ispirazione) e la corrente cartesiana,
con alle spalle Aristotele, che cercava spiegazioni sistematiche dei fenomeni. Espressione matemstica e
spiegazione vengono a coincidere, così come strumenti predittivi e esplicativi: insieme scienza sturmentale
e scienza esplicativa.
newton arricchì filosofia della natura del meccanicismo e linguaggio matematico, elaborando il calcolo
infinitesimale.

Opticks: forze a distabza tra i corpi celestri attarverso il ricorso a un etere pervadente tutto l’universo, a sua
volta fondato sull’azione a distanza, in quanto formato da particelle mutuamente respingentesi senza
contatto. La più celebre delle forza a distanza è la forza gravitazionale, che agisce tra qualsiasi coppia di
corpi. Forze a distanza erano di difficile comprensione: sembravano un ritorno al magismo. Ma per
spiegazione astronomica l’ipotesi vorticistica fondata sull’azione per contatto tra parti della materia poteva
essere accettabile: inutile “fingere ipotesi” prive di connotati scientifici; bisognava accettare come dato di
fatto esistenza di una azione gravitazionale universale, anche se poteva sembrare assurda. Impiego del
concetto di forza necessario per conciliare la meccanica matematizzata di Galileo con la filosofia
meccanicistica di Cartesio.
Esiste un’unica forza, che dimiuisce con il quadrato delle distanze, la quale spiega la caduta dei corpi
pesanti e i movimenti celesti. (gravitazione universale) P.328 per dettagli o seguire appunti.
Hooke: prima enunciazione della teoria della gravitazione universale, ma non fu mai in grado di elaborarla
matematicamente -> tutti i corpi celesti possiedono un’attrazione, o potere gravitazionale, grazie alla quale
attraggono tutte le loro parti e tutti i corpi presenti nella loro sfera d’azione. Si vantò di aver determinato
sperimentalmente (!) la legge di diminuzione dell’azione gravitazionale con la distanza. Tensione con
Newton.

Per un favore di una dimostrazione che doveva ad Halley, scrisse un trattato sul moto, pubblicato nel luglio
1687 che divenne il libro più importante dell’intera storia della scienza: PHILOSOPHIAE NATURALIS
PRINCIPIA MATHEMATICA. Testo organizzato secondo un rigoroso sistema assiomatico.
Qui Newton introduce la sua nuova nozione di forza intesa come agente su un corpo e non proprietà del
corpo.
Distinzione tra massa e peso di un corpo.
PRIMO LIBRO: applicazione delle leggi del moto ai punti materiali, particolarmente a quelli che ruotano
intorno a centri attrattivi.
Dimostra che leggi di Keplero possono essere ricavate dai principi della dinamica: culmine studio dei moti
rotatori.

SECONDO LIBRO: si occupa di corpi che sono in moto in mezzo a fluidi resistenti e dei movimenti di questi
stessi fluidi. Newton fondatore della dinamica matematica dei fluidi. Dimostra che i vortici cartesiani non
possono sussistere come idea.

TERZO LIBRO: teoria dinamica applicata al sistema solare. Scopo è dimostrare che tutte le forze che
mantengono in orbita i pianeti, i satelliti attorno Giove o Terra sono identiche, e sono identiche anche alla
forza di gravità terrestre.
Dopo che dimostra teorema per corpi composti da particelle dotate di forze attrattive (p.332) può
enunciare legge della gravitazione universale: esiste una forza di gravità che appartiene a tutti i corpi
proporzionale alle diverse quantità di materia che essi contengono. -> impiegata nel resto del libro per
spiegare fenomeni complessi come maree, anomalie del moto lunare, orbita delle comete ecc.
Con quest’opera: unificazione tra fisica celeste e terrestre, connessione tra matematizzazione e
meccanicizzazione della natura, quella tra strumenti di previsione e spiegazioni causali.

Scienza e religione: per Newton dio non era il dio cristiano ma il costruttore intelligentissimo e perfettissimo
della macchina del mondo. Rapporto intimi tra sistema del mondo newtoniano e religione: alcuni concetti
scientifici (spazio e tempo) rinviano alla divinità.
Le forze d’inerzia sono la manifestazione sensibile dell’azione dello spazio assoluto sui corpi, consentono di
stabilire cosa è fermo e cosa si muove in senso assoluto (contro l’idea cartesiana di un universo in cui i
movimenti sono tutti relativi e quindi neppure Dio può stabilire cosa sia in movimento e cosa in quiete.
Bestemmia x Newton). Pianeti del sistema solare possiedono una forza d’inerzia altrimenti cadrebbero sul
Sole: moti planetari sono assoluti, mentre Sole e stelle sono fissi. Il mondo è copernicano in senso assoluto.

IL SETTECENTO: TRIONFO DEL NEWTONIANESIMO


Settecento complesso e variegato per la scienza, anche se meno movimentato del Seicento.
Durante il XVIII secolo centro dell’attività scientifica di sposta dall’inghilterra (Newton) alla Francia, che
diede forte sostengo alle Académie: qui all’inizio del secolo non fu sostenuta una scienza innovratrice o
impiego tecnologico delle ricerche scientifiche (queste istituzioni isolavano la scienza dalla cultura e dalla
socetà) ma poi il movimento illuminista fece della scienza l’asse portante del proprio programma di
trasformazione della cultura e della società: tentativo di estendere il modello metodologico di Newton dalla
fisica alla natura, all’uomo e alla società.

LA COMPLESSITA’ DEL PENSIERO NEWTONIANO


Per due secoli scienza e filosofia si sono evolute assumendo come punto di riferimento Newton:
espressione più alta della cultura moderna nata dalla rivoluzione scientifica. Periodo variegato e multiforme
per la scienza, che traeva la sua complessità dalla ricchezza lasciata dal lascito di Newton: ha fonrito
elementi per sviluppo di programmi di ricerca in contraddizione e competizione tra loro; i multiformi aspetti
della produzione di Newton non furono mai unificati in un unico schema coerente.
Già differenza di metodologia nelle sue opere:
OPTICKS -> scienza non deduttiva. Poteva essere compreso da tutti i colti. Problemi non ancora maturi né
tradotti in linguaggio matematico (si occupa di ottica, elettricità, magnetismo, chimica…). Qui matematica
compare con funzioni sussidiarie all’esperienza e alle considerazioni fisiche: la matematica si lascia guidare
dall’esperimento. Teoria e modello si confondono o identificano: il modello non fa da tramite tra teoria e
relatà, ma è applicato esso stesso direttamente all’ordinamento dell’esperienza. Coloro che si ispiravano
all’Opticks identificarono la costruzione di teorie con la csotruzione di modelli.
PRINCIPIA -> scienza deduttiva. Astronomia e meccanica avevano già tradizione robusta alle spalle ed eran
già matematizzate, pronte per una sistematizzazione. Qui matematica come strumento ordinatore
dell’esperienza; matematica impone proprio ordine ai fenomeni e ordine dei fenomeni è matematico.
Distinzione chiara tra teoria (meccanica) e modello a cui tale teoria è applicata; modello fa da tramite tra
teoria ed esperienza (permette di applicare teoria alla comprensione dell’esperienza) ed è una libera
costruzione matematica, sciolta dai vincoli della metafisica e dell’esperienza, con cui si confronta solo a
posteriori.

Inoltre fisica di newton contiene serie di dualismi non risolti che danno origine a grosse ambiguità.
Ad esempio: -azione a distanza e azione per contatto, legato alla spiegazioen della gravità. (newton stesso
nel corso delle opere assume posizioni differenti, tra etere e varie)

- opposizione materia e forza -> vedi teoria del guscio di noce (concezione puramente dinamista della
realtà)
- quantità e qualità: all’inizio N. sostiene che materia è omogenea, qualitativamente indifferenziata e
differenziabile solo quantitativamente, ma poi non motiva ciò e si contraddirà.
- rapporto tra scienza, metafisica e religione: N. non voleva mescolarle ma critiche recenti sottolineano
influenze varie. Diffusione del pensiero avvenne in un ambiente dominato da interessi metafisici e relgiosi,
in cui N, aiutava teologi a sistemare le nozioni nei Principia entro una fisica pia, da contrapporre alla fisica
empia dei cartesiani. Dà il via a grande fioritura di testi in Inghilterra che esaltavano lo studio della natura
come via per scoprire e glorificarne l’artefice: Dio. La scienza newtoniana diventava apologetica (fisica-
teologia) (opere a pag. 344).
Meccanica di Newton ha sfondo metafisico, con l’intervento di Dio costante senza il quale il mondo e il suo
ordine non potrebbero mantenersi. C’è chi (Toland) vuole smantellare questa concezione che era pasto per
gli apologeti.

IL PASSAGGIO SUL CONTINENTE: LA SCIENZA OLANDESE

Periodo di grande splendore per la scienza in Olanda nel terzo decennio del Settecento: ponte importante
tra Inghilterra e resto d’Europa per il newtonianesimo.
Olandesi empiristi: verità delle leggi della fisica dimostrata direttamente dall’esperienza, anche se critici
verso questa posizione comunque: scienza empirica ragiona per analogia e non gode della stessa evidenza
della matematica.
Reintrodotte spiegazioni fluidistiche e l’idea di materia composta da elementi qualitativamente differenti
(influenzati da chimica tedesca: Georg Stahl che supporta idea di elementi chimici qualitativamente
differenziati e portatori di qualità specifiche.
Impostazione di Stahl ripresa dal maggior chimico olandese: Boerhaave che scrisse gli Elementa Chemiae,
dove tratta del problema chimico del fuoco, sostanza a sé stante e che diventerà il modello per la
trattazione sostanzialistica delle varie qualità della materia e l’antecedente di tutti i vari fluidi sottoli.

LA NASCITA DELLA CHIMICA MODERNA


LAVOISIER
Nascita della chimica moderna. Due elementi aristotelici fondamentali: aria e fuoco.
Processo di combustione studiato: si comprende che aria non è un singolo elemento ma uno stato fisico che
molte sostanze chimiche possono assumere e che l’aria atmosferica è una mescolanza di varie e differenti
sostanze, tutte allo stato aereiforme o vaporoso. Ergo differenti stati fisici della materia non sono associati
con alcun specifico elemento chimico ma sono tutti possibili per ogni elemento chimico, se esso può essere
portato alle temperature adatte.
Lavoisier -> dal 17712 si occupa di distruzione del diamante mediante calore e calcinazione dei metalli.
(scopre che tutti i metalli aumentano di peso durante calcinazione)
studiando la combustione, riconobbe un’aria estremamente buona capace di mantenere la combustione
con grande vivacità: l’aria atmosferica è un miscuglio di differenti sostanze chimiche allo stato vaporoso
(gas) e la combustione non è un processo di separazione del flogisto (?) dal combustibile, ma una
combinazione. Quell’aria buona, eminentemente respirabile, oltre a responsabile della combustione, è
anche fonte dell’acidità. Quest’aria prese il nome di: ossigeno, o generatore di acidi.
Residuo della combustione cercato da Lavoisier: acqua, frutto della combinazione di aria infiammabile e
ossigeno; acqua non è un elemento ma composto. Aria infiammata diviene “idrogeno” o generatore
d’acqua.
Méthode de nomenclature chimique: nuovo linguaggio della chimica dove nome di ogni sostanza deve
descrivere la sua composizione chimica. Nomenclatura e teoria dell’ossigeno strettamente legate.
Traité élémentaire de chimie: definizione di elemento chimico: sostanze che non abbiamo potuto
decomporre con nessun mezzo sono elementi.
Lavoisier individua una trentina di elementi, ai quali vanno aggiunti luce e calore (fluido).
Le reazioni chimiche tramite le quali questi elementi si ricombinano sono soggette al principio di
conservazione del peso dei reagenti, il quale consente lo studio quantitativo delle reazioni chimiche ed
esprime in termini operativi il principio di conservazione della materia. Abbandono idea di Newton dell’
omogeneità inerziale della materia: la materia con Lavoisier esplode in una pluralità di materie
qualitativamente differenziate. Nuova chimica contribuisce al crollo della concezione razionalista di scienza.

L’OTTOCENTO: IL TRIONFO DELLO SPECIALISMO


Rivoluzione Francese: molti scienziati impegnati nella lotta politica e militare, per la Repubblica.
Governi repubblicani video nella scienza importantissima forza per la realizzazione dei loro programmi di
trasformazione della società. Scienziato, nuovo ruolo: oltre a far fronte agli immediati bisogni dati dalla
guerra, dovevano preparare le forze intellettuali necessarie all’edificazione della nuova Francia (astronomi,
ingegneri, meccanici, geometri). Subentra lo scienziato professore, che si dedica all’insegnamento nei nuovi
istituti di istruzione superiore. Famoso: Ecole Polytechnique -> modello per le scuole di tutti gli altri paesi.
Creato l’Institute National, che consentì ripresa delle pubblicazioni scientifiche (riconciliazione Stato e
comunità scientifica). Anche Napoleone favorì ricerche e sostenne scienziati. In queste istituzioni però
attività di insegnamento e di ricerca ancora separate (conservano caratteristica settecentesca) ergo
debolezza dopo il 1830 -> nuove università tedesche (e inglesi per la fisica) domineranno. La nuova
università tedesca rifiutava empirismo e matematizzazione puntando alla costruzione di una cultura
unitaria e globale che aveva la filosofia al proprio vertice. Scienza tedesca separata da quella del resto
d’Europa ma: ruolo di docente diviene inscindibile da quello di ricercatore; università tedesca divenne
centro di ricerca dove i docenti facevano ricerca e gli studenti venivano preparati alla ricerca; si
costituiscono i primi gruppi di ricerca sempre più specializzati -> scienza tedesca assunse primato in quasi
tutti i settori, si svolse come attività pura e disinteressata, senza molto legami con le applicazioni pratiche.
Dal 1870 richieste pressanti dall’economia tedesca che si stava sviluppando velocemente in due settori,
quello chimico e quello elettrotecnico, dunque rapporti sempre più stretti tra università e industria. Crescita
scienza tedesca prosegue fino a I guerra mondiale; Germania come modello da imitare.

Scienza ottocentesca: aumento della specializzazione scientifica -> si creano campi disciplinari nettamente
separati.Si arriva a discutere sull’unità della scienza. Chimica e fisica separati. Biologia e medicina separate:
biologia diventa scienza della vita, aperta alla complessità del vivente, svincolata da studio corpo umano;
matematica e fisica definiscono propri contorni. Anche se influenze le une sulle altre, si va verso
parcellizzazione del sapere. Ogni studioso studia una porzione limitata di una disciplina (e non si muove più
fra tante).

LA BIOLOGIA NELL’OTTOCENTO
XIX secolo: nascita biologia,
Treviranus e Lamarck: indagine sui processi funzionali degli organismi, estesa fisiologia del corpo umano ai
processi vitali di piante e animali, trascurati fino ad allora. All’inzio del secolo fisiologia e biologia quasi
sinonimi poi biologia si separò, si ampliò. All’inizio studiosi francesi, poi sopravvento scienza tedesca:
laboratori tedeschi e organizzazione scientifica tedesca come modelli da imitare, sino a II Guerra Mondiale.
Teoria biologica più influente del secolo però dovuta a un inglese: Darwin, con teoria dell’Evoluzione.

LA NUOVA FISIOLOGIA
Meccanicismo anche in fisiologia: portato avanti da Helholtz. Si collega a studi energetici: principio di
conservazione dell’energia, avvio di una scienza fisiologica basata sullo studio degli scambi energetici.
Studio del sistema nervoso, degli organi di senso e dei muscoli sulla base di concetti chimico-fisici,
attraverso misurazioni e modelli fisici.

Muller cerca di studiare a livello fisiologico le sensazioni: indagine su attività sensoriale dell’uomo e animali
come mezzo diretto di indagine metodologica, mezzo per cogliere in concreto la procedura fondamentale di
conoscenza della natura. Fechner anche si occupò di fisiologia delle sensazioni e di derivare da questo
campo di studi scientifici una nuova filosofia. Elemente der Psycophysik -> concezione monistica dei
rapporti tra fisica e psicologia: esiste un’unica realtà e ogni processo naturale può essere fisico in quanto
osservato esternamente nella sua azione oggettiva, mentre risulta in sé psichico se considerato dal suo
interno, soggettivamente. Vita dell’anima: è solo il lato interno di un processo cerebrale.

Fisiologia ottocentesca fu la chimica della respirazione.


Lavoisier aveva sostenuto respirazione come processo di combustione che avviene nei polmoni, ma Hunter
sostenne che la combustione avviene nel sangue, in particolare nei capillari: sangue sede della respirazione.
Helmhotz tesi: sede della respirazione sono i tessuti: cellule principali respondabili del consumo di ossigeno.
Sangue trasporta l’ossigeno. Serviva una fisiologia naturale che studiasse il denominatore comune di tutti
gli esseri viventi: la cellula. Claude Bernard, fisiologo francese, sintesi del pensiero fisiologico.
Liebig: Chimica animale
Louis Pasteur: scopre la fermentazione anaerobica che dimostrava la possibilità di produrre calore, entro la
cellula, senza presenza di ossigeno.

VITALISMO, RIDUZIONISMO E POSITIVISMO


Germania, Vitalismo: Goethe: ispirato dalla filosofia della natura tedesca, idea di conoscenza aderente
all’esperienza che s sviluppa autonomamente dalla fisica e dalla chimica considerando la forma dei viventi
nella sua totalità, dei legami tra le sue parti.
Liebig: idee vitalistiche più meccaniche: funzioni corporee sono risultato dell’interazione tra forze chimiche
e forze vitali.
Idee vitalistiche persero vigore quando fu realizzata da Wohler in laboratorio una sostanza organica, l’urea
(prima di spensava che le sostanze organiche si formassero solo dentro l’organismo grazie alla “forza vitale”
Riduzionismo: lanciato da Du Bois.Reymond: necessità di studiare i viventi in termini chimico-fisici
eliminando ogni riferimento alla forza vitale. (spiegare l’essenza della vita in termini chimico-fisici) In realta
dopo 1870 diviene chiaro che complessità dei fenomeni vitali era troppo ambia peer essere ridotta ai
concetti base della chimica-fisica. (ex come problema: processi psichici)

Positivismo, Claude Bernard: concentrarsi su sperimentalismo. Fisiologia deve concentrarsi sui fenomeni e
condizioni (manipolandole) che li determinano, non sulle cause ultime.

LA TEORIA DELL’EVOLUZIONE
All’inizio dell’Ottocento studio specie vegetali e animali concepito all’interno della teologia naturale: le
specie erano testimonianza del divino. Non presa in considerazione capacità della natura di produrre da
sola organismi adatti ad assolvere determinate funzioni. Stimolo a riflettere sulla possibile esistenza di
trasformazioni naturali in grado di dare origine alla varietà del regno vegetale e animale venne dalla
geologia. Dai fossili: si scopre passata esistenza di vertebrati ora istinti, dinosauri; fossili suggerivano
mutamento delle forme viventi però ancora indizi insufficienti per sostenere la teoria di una storia evolutiva
delle specie viventi.
LAMARCK sostenitore di una concezione evoluzionista: la natura è un eterno divenire, un flusso dinamico di
qualità cangianti ed entità instabili. Materia fonte di attività per mezzo dell’azione di fluidi sottili (luce e
calore). Ogni organismo è capace di rispondere alle sollecitazioni dell’ambiente modificandosi, attraverso
un processo caratterizzato da fattori psicologici e fisiologici e in sintesi: l’uso sviluppa l’organo, il non uso lo
atrofizza. Modificazione in un individuo può diventare patrimonio genetico e condurre ancora più
ampliamente a una modificazione della specie. La sua opera Philosophie zoologique fu però criticata o
ignorata.
Al centro del dibattito opera di Chambers “Vestiges of the natural history of creation”: pone al centro
dell’attenzione la questione dell’origine delle specie.
CHARLES DARWIN in quel periodo aveva già elaborato teoria dell’evoluzione senza pubblicarla.
Osservazioni durante un viaggio di circumnavigazione del globo tra il 1831 e 1836:
1) distribuzione geografica degli animali: somiglianze tra specie affini (discendenza da progenitori comuni)
laddove non esistevano barriere naturali insormontabili (tipo oceani); derivazione da progenitori diversi
laddove c’erano ostacoli,
2) resti fossili che testimoniano esistenza di animali estinti ma molto somiglianti ad animali attualmente
esistenti: i loro discendenti
3) in ambienti molto simili ma separati tra di loro da barriere naturali, fauna differenziata caratterizzante
ogni singolo ambiente -> perché? L’ambiente esterno non era quindi la causa primaria dell’evoluzione e
variazioni da una specie all’altra casuali?
Darwin si dedica poi allo studio del meccanismo evolutivo studiando allevamento piccioni, in cui per
ottenere specie interamente nuova, si seleziona gli individui con quella particolare caratteristica che
interessa e li si fa accoppiare; di generazione in generazione quella caratteristica diventerà sempre più
rilevante. Processo simile in natura probabilmente: le specie evolvono per effetto di una selezione delle
variazioni. Ruolo fondamentale alla lotta per l’esistenza: gli individui dotati di variazioni favorevoli alla lotta
per l’esistenza hanno maggiori possibilità di sopravvivere e trasmettere propri caratteri alle nuove
generazioni; ad ogni generazione sono scelti gli individui con variazioni più adatte; la lotta causa mutamenti
sempre maggiori nella specie fino a farne una diversa da quella di partenza.
Idea della Selezione Naturale spiega l’adattamento delle specie al loro ambiente e fa crollare idea
dell’esistenza di un progetto creativo divino della natura. Diventava più immagine di un crudele processo, in
cui tutti gli individui che non appaiono utili vengono lasciati perire.
On the origin of species (1859) -> Darwin pubblicò le sue idee. Anche se conscio delle lacune delle
testimonianze paleontologiche e prove incerte su cui si basava. Evoluzione divenne tema unificante di
botanica e zoologia, ma poi invase anche altre discipline (sociologia, teologia, antropologia). Paleontologia
(parte della biologia) fu investita da queste idee: testimonianze fossili raccolte però sembrano parlare a
favore di un processo di evoluzione sì, ma non continuo, ma piuttosto segnato da profonde fratture. Anche
l’embriologia fu influenzata dalle teorie darwniniane: Haeckel sostenne che il corso ello sviluppo individuale
(ontogenesi) ripete o ricapitola (teoria della ricapitolazione) in sequenze corrispondenti gli stadi progressivi
della storia evolutiva della vita sulla Terra (filogenesi). Questo tipo di embriologia cricticata perché c’era
necessità di un’embriologia fisiologica (indagine delle condizioni fisico-chimiche dello sviluppo embrionale),
realizzata negli anni Novanta.

Uomo inizia a essere considerato all’interno di una concezione gradualistica che ammetteva continuità tra
uomo e resto degli animali; studio razze umane aveva introdotto l’idea di varietà del genere umano, con
alcune razze considerate inferiori. Dal 1856 riportati alla luce fossili umani nella valle di Neander.
Neanderthal- -> Cro-Magnon . Bisognava trovare anello mancante tra scimmie antropoidi e ominidi:
scoperta Pitecantropo spostò all’indietro origini dell’uomo. Chiesa vide pericolo in teoria Darwin. Si
sviluppò darwinismo sociale che sfruttò analogia tra evoluzione società umana e evoluzione naturale per
esaltare l’individualismo (le variazioni individuali generano il progresso! Bisogna essere i migliori)

Dalla forma alla funzione


trattazione sperimentale in biologia prende il posto della spiegazione storica, che era applicata allo studio
delle forme organiche (cellule, tessuti, organi…) ma poi assume importanza studio delle funzioni organiche
(quindi meglio utilizzare chimica, fisica, indagine strumentale).
Ciò successe anche per teoria darwiniana, in cui alcuni concetti apparivano vaghi e non empirici.
Rigoroso sperimentalismo si afferma.

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