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- La psicologia scientifica: criterio clinico-empirico usato da Freud è stato ritenuto troppo impreciso per
fornire risultati generalizzabili e attendibili; oggi psicologia si deve attenere a criteri rigorosi (ricerca in
laboratorio, misurazioni oggettive, elaborazioni statistiche, verifiche di possibili errori ecc.). Nell’ottocento
metodo clinico sia in medicina che psicologia si basava sull’osservazione individuale e sull’esperienza
personale (il medico operava “artigianalmente”). Però la psicoanalisi di oggi necessita di una valutazione
strettamente personale in ambito clinico, quindi di un rapporto esclusivo tra chi porge aiuto e chi lo chiede.
Caratteristiche di riservatezza, di empirismo, di unicità, di preziosa intimità psicologica. Intensità psicologica
dell’incontro.
- Il campo clinico-terapeutico in generale: influsso di Freud in questo campo maggiore e più fecondo. Si
intende per “campo clinico” sia studio e cura dei disturbi mentali sia più in generale l’ambito della
psicologia clinica (si occupa dei problemi di valutazione psicologica degli individui). Influenza anche su
psichiatria. Influenza però settoriale, ossia, idee di Freud prese come una “scuola”, quindi un filone parziale,
non una base fondativa universalmente applicabile. Influenze anche da altri autori (Adler e Jung in primis,
ma anche Maslow in area umanistica, Binswanger di area fenomenologico-esistenziale, ecc.): vaste idee e
tecniche di intervento psicoterapeutico. Negli Stati Uniti più filoni orientati secondo scuole diverse da
quella freudiana. Nonostante ciò, senza Freud, psichiatria e psicologia clinica non sarebbero come oggi.
Psichiatria a partire dalla metà degli anni Settanta si è separata dalle idee psicoanalitiche e in generale dalla
psicologia per volgersi all’ambito della biologia generale, fisiologia e fisiopatologia umane.
- la psicoanalisi come istituzione: “società psicoanalitiche”: scuole cliniche di osservanza freudiana,
federate tra loro a livello internazionale (International Psychoanalytic Association) e discendenti dalla
primitiva società psicoanalitica freudiana. Si mantengono indipendenti dal settore clinico pubblico e da
università e grandi istituti di ricerca. Fedeltà a Freud, anche se grande ventaglio di posizioni all’interno di
esse. Solo in anni recenti negli Stati Uniti (per influenza David Rapaport) e in Gran Bretagna (influenza di
Bowlby) parte delle società psicoanalitiche si sono aperte alle altre correnti dell’area psicodinamica e alle
ricerche moderne su cause e cure dei disagi psichici.
IL SUCCESSO DELLE IDEE FREUDIANE COME TEORIA CRITICA ALL’INTERNO DELLA CULTURA NON
SPECIALISTICA
Fra le due guerre mondiali idee di Freud trovano spazio all’interno del mondo artistico-letterario (meno in
quello scientifico, un po’ negli USA). Minore nell’ambito delle arti figurative (mediata dal surrealismo) e
ancor minore presente nelle scienze umane tipo sociologia. Influenza su mondo filosofico-letterario come
parte di un processo di revisione della concezione della natura umana, che aveva avuto in Schopenhauer e
Nietzsche i suoi principali esponenti filosofici, e in Darwin il precursore nelle scienze biologiche. Freud
avvicinato alla “scuola del sospetto”: in crisi la superiorità razionale, il primato dell’Io, illusione che morale
dell’uomo civilizzato sia superiore a quella del bambino (revisione materialista, pessimista, anti-idealistica
della persona).
- la metapsicologia in rapporto alla psicologia pre-freudiana della coscienza: psicologia sperimentale era
ancora psicologia dei contenuti della coscienza, considerati nella loro oggettività e misurabilità: sottoporre a
indagine e valutazione quantitativa idee, percezioni, emozioni. Freud lancia necessità di tener presente
l’inconscio anziché solo i contenuti consci; chiama la sua teoria della mente metapsicologia.
- vita mentale e sessualità: per Freud chiave del comportamento adulto e dell’origine della vita intellettuale
vanno ricercati nella più intima natura biologica della specie e nelle spinte primarie, che modificano le
forme della coscienza e agiscono sulla razionalità. Tra queste, la fondamentale spinta è quella riproduttiva
che si esprime non solo nei comportamenti finalizzati all’atto sessuale, ma anche negli atteggiamenti che
esprimono affettività, ricerca di un oggetto di investimento, spinta alla soddisfazione vitale. La coscienza di
cui disponiamo non è disposta ad accettare la forza reale di questa spinta perché la vita civile dell’uomo
vuole nascondere la propria origine istintuale. Importanza della sessualità in Freud.
LA METAPSICOLOGIA
Metapsicologia (1915): insieme di modelli e ipotesi di base della teoria psicoanalitica. Intento è costruire
una psicologia che vada al di là della coscienza. Propone psicologia che descrive e spiega processi psichici da
tre punti di vista:
- pov dinamico: fenomeni psichici determinati dal conflitto tra forze psichiche contrastanti -> sintomi isterici
e ossessivi sono la risultante di deformazioni scaturite dal compromesso delle forze in conflitto.
Nel conflitto psichico ruolo centrale è giocato dalla rimozione che consiste nell’espellere e tener lontano
qualcosa dalla coscienza. Idea rimane inconscia anche se si presenta sotto le vesti di una formazione
sostituiva o come sintomo nevrotico.
-pov topico: l’apparato psichico costituito da tre sistemi (preconscio, conscio, coscienza). Al confine tra
questi sistemi “censure” che controllano e impediscono il passaggio da un sistema all’altro.
Inconscio sede dei desideri infantili, in esso contraddizioni, in esso opera il processo primario che è proteso
all’appagamento immediato dei desideri ed è completamente dominato dal principio di piacere, che ha la
funzione di evitare il dispiacere e di procurare piacere. Processi psichici atemporali, non seguono alcun
ordine di successione, e qui nell’inconscio energia psichica fluisce liberamente.
Preconscio: si trova tra il sistema inconscio e coscienza, caratterizzato dal processo secondario in cui la
mente tiene conto del principio di realtà (tiene presente esigenze della realtà).
Sistema percezione-coscienza: costituito dalla percezione del mondo esterno e dalla realtà interna (es
sensazioni piacere/dispiacere). Poi a partire dagli anni Venti con Al di là del principio di piacere e L’Io e l’Es
propone una seconda topica: tre istanze -> Io, Es, Super-Io
- pov economico: legato al concetto di pulsione, un concetto limite tra lo psichico e il corporeo. Pulsioni
come processi energetici. L’apparato psichico sollecitato dall’eccitazione dal mondo esterno, dall’interno
del corpo e dall’energia pulsionale, ha compito di mantenere al livello più basso possibile la quantità di
eccitazione che in esso vi circola (principio di costanza) trasformando l’energia libera in energia legata, con
scarica controllata.
IL NARCISISMO
1914: Introduzione al narcisismo. Con esso sovverte la Teoria delle pulsioni, che era un’asse portante della
sua psicanalisi. Freud separa il narcisismo dalle perversioni e lo mette in luce come presente nello sviluppo
psicologico normale dell’individuo anche se più nelle nevrosi e psicosi. Ipotizza esistenza di un narcisismo
primario (investimento libidico originario dell’Io – bimbo assume sé stesso come oggetto d’amore,
investendo tutta la libido su di sé) e narcisismo secondario (disinvestimento della libido dagli oggetti con il
relativo ripiegamento sull’Io, presente nel soggetto normale ma soprattutto negli stati psicotici).
Distingue libido dell’Io (narcisistica) e libido oggettuale. (differenza dell’oggetto verso cui è rivolto).
LA TECNICA PSICOANALITICA
La tecnica psicoanalitica è rappresentata da quell’insieme di regole e prescrizioni che caratterizzano e
delimitano il modo di condurre la terapia psicoanalitica. Regole rigide nella loro definizione, flessibili nella
loro applicazione. Metafora del gioco degli scacchi: al di là di alcune mosse necessarie di apertura e
chiusura, c’è la possibilità di usare scelte tattiche diverse. Alcune regole all’inizio del trattamento (Freud
stesso alcune non le rispetta): ad es. tra analista e paziente nessun legame di amicizia / parentela, né
frequentazione al di fuori del rapporto terapeutico. No appunti per far sì che in memoria dell’analista solo
ciò che è significativo. Indicazione tecnica centrale per il lavoro analitico: libere associazioni -> comunicare
quanto viene in mente, rinunciando a mettere ordine e dare logica ai propri pensieri. L’interpretazione
dell’analista restituisce ad essi un nuovo significato.
In Dinamica della Traslazione (1912) affronta l’aspetto delle resistenze e l’aspetto centrale è il transfert,
cioè sorta di innamoramento nel corso dell’analisi tra paziente e analista. Può essere negativo (sentimenti
ostili nei confronti dell’analista) oppure erotico (amore appassionato) -> agisce la resistenza. Solo il
transfert amichevole può funzionare come aiuto del processo analitico. In “Osservazioni sull’amore di
traslazione” questo argomento continua; anche serie di raccomandazioni orientate a un comportamento
corretto dal punto di vista dell’etica professionale, anche che riguardano la neutralità del medico (“opaco”)
-> anche se Freud non le osservava tutte, oggi queste prescrizioni restano un riferimento imprescindibile
nella tecnica psicoanalitica e condizione stessa del lavoro terapeutico.