Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
9 ΑΝΑΛΕΚΤΑ ΚΡΥΠΤΟΦΕΡΡΗΣ
9
∆Anavlekta Kruptofevrrh"
MONASTERO ESARCHICO
Corso del Popolo, 128
00046 Grottaferrata - Roma
Tel. 06.945.93.09
bollettino@abbaziagreca.it
In sopracopertina:
Grottaferrata, A.g. II (a. 1280)
ISBN 978-88-89345-05-4 Grottaferrata 2010 Tavola dei segni zodiacali
2010
FRANCESCO ZANETTI STAMPATORE, COPISTA E INSTAURATOR
DI MANOSCRITTI GRECI*
Anna Gaspari
––––––––––
*
Il presente lavoro vuole essere un omaggio al Prof. Stefano Parenti, in quanto l’editio
princeps delle divine liturgie di Giovanni Crisostomo, di Basilio Magno e dei Presantifi-
cati ad uso dei monaci italogreci (Sacrae liturgiae, seu Missae, sanctorum Ioannis Chry-
sostomi, Basilii Magni, et quae praesanctificatorum donorum dicitur. Quibus utuntur toto
anni tempore, etiam pro sanctis, monachi Italograeci Ordinis Sancti Basilii, iuxta ritum
ordinarii typici, Sacri Monasterii Cryptae Ferratae), testimonianza delle tradizioni cala-
bresi, è stata pubblicata per i tipi della famiglia Zanetti, precisamente da Luigi (Romae,
apud Aloysium Zannettum, 1601), probabilmente figlio di Francesco. Si segnala, d'altron-
de, che nel medesimo volume, lo stesso Francesco Zanetti ha curato la stampa del “Breve
raccolto delle constitutioni monastiche di santo Basilio Magno, molto utile a tutti quelli
che hanno eletto di fare vita monastica” (1578), seguita dalla versione in greco.
1
Sono stata messa sulla pista da un’indicazione presente in Index of Manuscripts in the
British Library, X, Cambridge 1986, 575, tuttavia s.v. Zanetti Franco, anziché Francesco,
per via di un mancato scioglimento dell’abbreviazione per contrazione del nome (Franco)
apposto in calce alla lettera. Francesco Zanetti è altresì menzionato in un indice di corri-
spondenti di Piero Vettori, che è in Cecil Roth, “I carteggi volgari di Piero Vettori nel
British Museum”, Rivista storica degli Archivi Toscani, 1 (1929), 3-34; in particolare, a p.
27: Zanetti Francesco «scrittore greco e stampatore 13 giugno 1573 (Add. 10273, f.
336rv)». La segnatura del codice, da me individuato alla British Library nell’estate 2001, è
stata divulgata da mgr Canart (P. Canart, “Varia palaeographica”, in Miscellanea Biblio-
thecae Apostolicae Vaticanae X (ST 416), Città del Vaticano 2003, 119-126: p. 120 e n.
12), non a caso immediatamente dopo la lettura della tesi di dottorato di chi scrive, A. Ga-
spari, Il copista Camillo Zanetti alias Camillus Venetus. Studio paleografico e codicolo-
gico, discussa nel luglio 2003 presso l’Università di Roma “La Sapienza”.
156 Anna Gaspari
f. 336v
3
Le littere s’ hanno à | indirizare alla botega | de m. D(ome)nego Basa | libraro
del Ziglio
a
in tutto: aggiunto nell’interlineo.
b
in parte, ripetuto, è stato depennato.
c
à: aggiunto nell’interlineo mediante ^ posto al di sotto del rigo di base.
d
la sarà: è scarsamente leggibile per danno della carta. Ma cfr. supra.
e
corretto da dalla.
f
il 7 è stato corretto su 3.
––––––––––
2
Con buona probabilità il testo menzionato si riferisce all’edizione a stampa, in -16°, Del-
l’Iliade d’Homero tradotta da M. Bernardino Leo da Piperno, libri dodeci. All’Illustriss(i-
mo) et Reverendissimo Monsignor il Signor Ferdinando Medici Cardinale di Fiorenza, In
Roma, appresso Bartholomeo Toso Bresciano, MDLXXIII. D’altronde, la collaborazione
fra i due tipografi, Francesco Zanetti e Bartolomeo Tosi è ben attestata: nella marca tipo-
grafica figura un albero fruttifero sradicato e, ai lati, drago e lupo affrontati (ovvero Fran-
cesco Zanetti e Bartolomeo Tosi); il motto è Uterque simul, la sottoscrizione delle edi-
zioni a stampa: Apud Franciscum Zanettum et Bartholomaeum Tosium socios. «Può darsi
che sia una marca creata apposta come simbolo della società che i due tipografi avevano
concluso proprio in quell’anno 1576, che con l’aiuto del motto si potrebbe spiegare come
una intesa a spartirsi i frutti» (E. Vaccaro, Le marche dei tipografi ed editori italiani del
sec. XVI nella biblioteca Angelica di Roma [Biblioteca di Bibliografia Italiana 98], Firen-
ze 1983, 207). Cfr. anche G. Zappella, Le marche dei tipografi e degli editori del Cinque-
cento. Repertorio di figure, simboli e soggetti e dei relativi motti, I (Grandi opere 1),
Milano 1986, 44.
3
Su D. Basa, in società con Francesco Zanetti a partire dal 1580, vd. Dizionario dei tipo-
grafi e degli editori italiani. Il Cinquecento, a cura di M. Menato - E. Sandal - G. Zappel-
la, I (Grandi opere 9), Milano 1997, s.v.
Francesco Zanetti 157
––––––––––
4
É. Legrand, Bibliographie hellénique des XVe et XVIe siècles ou description raisonné des
ouvrages publiés en grec par des Grecs aux XVe et XVIe siècles, I-IV, Paris 1885-1906
(rist. Paris 1972), I, 179.
5
Per la sua attività di copista e stampatore lo studio più esaustivo è in A. Cataldi Palau,
“Bartolomeo Zanetti stampatore e copista di manoscritti greci”, in
15° 16° (
7), 2000 [= The Greek Script
in the 15th and 16th centuries, Athens 2000], 83-144, con rimandi a bibliografia prece-
dente.
6
Circa la vita e le varie fasi dell’attività scrittoria di Camillo Zanetti si rinvia alla già
menzionata tesi di dottorato Gaspari, Il copista Camillo Zanetti alias Camillus Venetus,
con bibliografia retrospettiva. Inoltre, utile contributo per far luce sulla eccessiva prolifi-
cità del nostro scriba: A. Gaspari, “Le ‘mani’ di Camillo Zanetti: il caso di scriba C
(sigma), ‘occidental arrondi’ e Francesco Zanetti”, in ´ -
! "# o
! (, 21-27 $! 2003),
-
.
-.
, I-III, 2008, I, 347-358; III, 1089-1098
(tavv. I-IX).
7
Su Francesco Zanetti stampatore vd. É. Legrand, Bibliographie hellénique [sopra, nota
4], I, 314; II, 28, 33, 52, 224; IV, 94-96, 210, 239.
158 Anna Gaspari
––––––––––
8
M. Vogel - V. Gardthausen, Die griechischen Schreiber des Mittelalters und der Renais-
sance (Zentralblatt für Bibliothekswesen. Beiheft 33), Leipzig 1909.
9
E. Gamillscheg - D. Harlfinger - H. Hunger, Repertorium der griechischen Kopisten
800-1600, I-III, Wien 1981-1997. Si segnala che in questo repertorio compare, invece, al-
meno il nome di Cristoforo, figlio di Bartolomeo e fratello di Camillo, conosciuto per la
sua attività tipografica.
10
P. Canart, “Les manuscrits copiés par Emmanuel Provataris (1546-1570 environ). Essai
d’étude codicologique”, in Mélanges Eugène Tisserant, VI (ST 236), Città del Vaticano
1964, 173-287, in particolare p. 187 n. 57.
11
G. De Gregorio, Il copista greco Manouel Malaxos. Studio biografico e paleografico-
codicologico (Littera antiqua 8), Città del Vaticano 1991, 19.
12
M. L. Agati, Giovanni Onorio da Maglie copista greco (1535-1563), Supplem. 20 al
BollClass (Accademia Nazionale dei Lincei), Roma 2001, 42: si sottolinea la differenza di
trattamento economico tra un copista della Vaticana e un copista incaricato occasional-
mente, come per esempio Malaxos.
13
Per ragioni di ordine cronologico, per Francesco Zanetti si è subito pensato ad un fratel-
lo o ad un cugino di Camillo, piuttosto che allo zio, nato nel 1493 (cfr. polizza d’estimo
della famiglia Zanetti del 1517, conservata nella Queriniana di Brescia, Estimi di Brescia,
1517, pubblicata da R. Cessi, “Bartolomeo e Camillo Zanetti tipografi e calligrafi del
’500”, Archivio veneto-tridentino, 8 (1925), 174-182: 175): nel 1575, infatti, data del do-
cumento che si prenderà in esame, sarebbe stato un po' troppo avanti negli anni per
esercitare ancora il mestiere di copista: avrebbe avuto, infatti, 82 anni.
14
J. Bignami-Odier, La Bibliothèque Vaticane de Sixte IV à Pie XI. Recherches sur l’hi-
stoire des collections de manuscrits (ST 272), Città del Vaticano 1973, 291: «Le scriptor
grec Francesco Zannetto est payé le 12 février 1575, sur l’ordre de Sirleto (chirographe du
9 février 1575: Archivio di Stato di Roma [in seguito ASR], Camerale I 928, f. 123v) pour
une copie».
Francesco Zanetti 159
D. Fran(cis)co Zannetto
Aloysius etc.1 Camer(ariu)s
Mag(nifi)co d(omino) Bernardo Olgiato pecu(ni)ar(um) Cam(er)ae Ap(ostoli)-
cae g(e)n(er)ali deposit(ari)o | de m(anda)to etc. et auc(torita)te etc. tenore
p(rese)ntium co(m)mittimus et mand(amu)s ut | de dictis pecuniis solvas et
numeres d(omino) Francisco Zannetto | scriptore graeco scuta tresdecim m(o-
ne)tae de iuliis17 decem p(ro) quol(ibe)t | scuto sine ret(entio)ne p(ro) p(re)tio
unius operis sermonu(m) Cirilli p(er) eum in | servitium Bibliothecae Vatica-
nae Graec facti, p(ro)ut Ill(ustrissi)mus et | r(everendissi)mus d(ominus)
meus, d(ominus) Gul(ie)lmus Car(dina)lis Sirletus Bibliothecarius, suo chi-
ro|grapho r(everendo) p(atri) d(omino) thes(aurari)o ap(ostoli)co g(e)n(er)ali
directo sub die 9 p(rese)ntis mensis | facto et penes infra(scrip)tum n(ost)rum
et d(ic)tae Cam(er)ae not(ariu)m dimisso attesta|tus est quae sic soluta etc.
contrariis etc. Dat(um) Romae in Cam(er)a Ap(ostoli)ca | die XII mensis
februarii 1575.|
Aloy(siu)s Cor(naru)s Car(dina)lis Camer(ariu)s
Th(omas) G(iglio)2 Sorae ep(iscopu)s Thes(aurariu)s
Andreas Martini3
1
Aloysius tituli s(anc)ti Marci presbyter cardinalis Cor(naru)s S. R. E. Camerarius.
Cfr. Schedario Baumgarten. Descrizione diplomatica di bolle e brevi originali da
Innocenzo III a Pio IX, IV: Eugenio IV – Pio IX (an. 1431-1862), a c. di S. Pagano,
Città del Vaticano 1986, p. 506. Cfr. K. Eubel, Hierarchia Catholica medii et
recentioris aevi, III, Münster 1923, p. 33 n. 15.
2
Thomas Lilius (Giglio), Sorae episcopus. Cfr. ibidem, p. 302.
3
Andreas Martini, not. cam. ap. et reg., an. 1567-1585. Cfr. Schedario Baumgarten,
cit., IV, p. 508.
––––––––––
15
Guglielmo Sirleto, custos della Biblioteca Vaticana insieme con Fausto Sabeo dal 1554
al 1557, divenne cardinale bibliotecario nel 1572 e conservò tale incarico fino alla morte
(1585).
16
Archivio di Stato di Roma, Camerale I 928, f. 123v. Circa il pezzo d’archivio vd. P.
Cherubini, Mandati della Reverenda Camera Apostolica (1418-1802) (Quaderni della
Rassegna degli Archivi di Stato 55), Roma 1988, 25: La serie Mandati del fondo Came-
rale I dell’Archivio di Stato di Roma conserva la registrazione delle spese camerali da
Martino V a tutto il secolo XVIII. Il mandato, o più esattamente la bullecta è il documento
con cui viene autorizzata una spesa («mandamus quatenus… solvatis aut solvi faciatis»)
ed insieme avviato il relativo processo di contabilizzazione, annunciato con la formula
finale «… in vestris computis admittetis». Per la descrizione del registro Camerale I 928,
vd. ibidem, p. 121: «Liber tertius mandatorum extraordinariorum d. Gregorii pape XIII
(1574 marzo 4 - 1576 gennaio 10)».
17
Il giulio prende il nome da papa Giulio II. Cfr. A. Martini, Manuale di metrologia ossia
misure, pesi e monete, Roma 1883, 603 n. 1. Per l’esattezza, 1 scudo (per lo più scritto
‘’ o D) = 10 giulii.
160 Anna Gaspari
––––––––––
28
Canart, “Provataris”, cit., 203.
29
Ibidem.
30
Si consideri anche il caso degli imitatori di Giovanni Onorio: cfr. M. L. Agati, “Giovan-
ni Onorio da Maglie e il problema dei suoi imitatori”, in %&. Studi in onore di mgr
Paul Canart per il LXX compleanno, a cura di S. Lucà e di L. Perria, BBGG, n.s. 51
(1997), 243-275, ed Ead., Giovanni Onorio, cit., 232 ss.
Francesco Zanetti 163
- Ott. gr. 446, ff. 1-2v, 7v (l. 4)-9v, 17 (l. 13)-24v, in collaborazione
con Probatares31.
- Ott. gr. 449
- Reg. gr. 7
- Vat. gr. 960, ff. 10 (l. 4)-173v 32
- Vat. gr. 1902, f. 90
- Vat. gr. 1949, ff. 318-325v (con integrazioni di Sirleto), f. 385 (a
integrare lacuna testuale in fogli vergati da Probatares)
- Vat. gr. 1269, ff. 46-62 33
- Vat. gr. 1862, ff. 35-36v (?)
- Vat. gr. 1898, ff. 75-84; 119-126.
- Vat. gr. 2645, ff. 52-53, ff. 146rv 34
- Casan. 931, ff. 1-34 35
- Casan. 1080, ff. 1-150v 36
- Bonon. B. U. 2048, I-III, IV ff. 1-89, V37
- Laur. 28, 28, ff. 2rv, 9-33
––––––––––
31
L’Ott. gr. 446, peraltro, è databile 1559-1560, perché è la copia fatta eseguire da Fran-
cesco Torres per correggere l’esemplare di Nathanaël in vista dell’edizione. Cfr. P. Ca-
nart, “Jean Nathanaël et le commerce des manuscrits grecs à Venise au XVIe siècle”, in
Venezia centro di mediazione tra Oriente e Occidente (secoli XV-XVI). Aspetti e problemi.
Atti del II Convegno internazionale di storia della civiltà veneziana (Civiltà veneziana.
Studi 32), II, Firenze 1977, 417-438, specialmente 429-430.
32
Nei ff. 169 ss. e passim si registra anche la grafia latina del copista, da mettere a con-
fronto con la scrittura della lettera autografa a Piero Vettori.
33
Possessore del codice fu Antonio Carafa, cardinale dal 1568 al 1591.
34
Diversamente S. Lilla, Codices Vaticani Graeci. Codices 2644-2663 (Bibl. Apost. Vat.
codices manu scripti recensiti), in Bibliotheca Vaticana 1986, 45, attribuisce a Camillo
Veneto il f. 146rv.
35
Cfr. S. Lucà, “Il Casan. 931 e il copista criptense Michele Minichelli (sec. XVI). Libri,
testi ed eruditi nella Roma di Gregorio XIII”, RSBN, n.s. 41 (2004), 181-259: 213-215;
tavv. 5-6.
36
Cfr. ibidem, 210, 228 e tav. 12.
37
Da G. Derenzini, “Camillo Zanetti copista: tra vivere e scrivere”, Annali della Facoltà
di Lettere e Filosofia, Università di Siena 9 (1988 [1989]), 19-43: 30-32, ritenuto il mano-
scritto copiato dal Marc. gr. Z. 518, preso in prestito da Camillo Veneto e restituito circa
un mese dopo. Cfr. Marc. lat. XIV, 23, f. 9 e C. Castellani, “Il prestito dei codici mano-
scritti della Biblioteca di S. Marco in Venezia ne’ suoi primi tempi e le conseguenti perdi-
te dei codici stessi. Ricerche e notizie”, Atti del R. Istituto Veneto di scienze, lettere ed ar-
ti, 8 (1896-1897), 311-377: 352. In realtà, credo piuttosto che il Matrit. 4744, ff. 394-563,
o il Monac. gr. 76, ff. 277-453, sia l’Apollonio di Perge in questione. Il codice, inoltre, è
stato vergato su carta con la medesima filigrana del Bonon. B. U. 2048 III, probabilmente
a Venezia nello stesso atelier. Cfr. anche Phill. 1545 di mano di Bartolomeo Zanetti:
stesso contenuto, su carta con identica filigrana, con note marginali di mano di Camillo.
164 Anna Gaspari
––––––––––
38
B. Mondrain, “Copistes et collectionneurs de manuscrits grecs au milieu du XVIe siè-
cle: le cas de Johann Jakob Fugger d’Augsbourg”, BZ 84-85 (1991-1992), 354-390: 378
n. 36. Per la scrittura cfr. anche Monac. gr. 81, ff. 459-462 l. 12 in collaborazione con
Bartolomeo Zanetti (ff. 443-457v, 462 l. 13-479).
Francesco Zanetti 165
––––––––––
39
Su Cristoforo Zanetti stampatore vd. G. Castellani, “Per Cristoforo Zanetti: proposta di
frazionamento”, Bibliotheca 3 (2004), 159-188.
40
La menzione di Cristoforo Zanetti non è casuale, ma tiene conto delle analogie della
scrittura dei pinakes con i caratteri delle edizioni a stampa.
166 Anna Gaspari
––––––––––
41
Nel marg. inf. del f. 1r, nota di mano del committente e possessore del codice, Jean
Hurault de Boistaillé: “Transcriptus ex antiquo exemplari Bibliot(hecae) Divi | Marci
Venetiarum: impensa facta aureorum 7. | Scripsit Camillus Venetus. | 1562”.
42
Repertorium der griechischen Kopisten, cit., 2A, 119 (n° 299).
Francesco Zanetti 167
––––––––––
43
Mondrain, “Copistes et collectionneurs”, 358. In realtà, alla mano di Camillo Zanetti si
deve la copiatura dei ff. 1-100r, 232-326v, mentre alla mano di Francesco i ff. 101v-231.
44
Si è osservato che tra l’esemplare tipografico autografo e l’epistola dedicatoria a stampa
c’è una divergenza: Graecis litteris apprime erudito (nell’autografo); quem semper Grae-
carum litterarum studia mirifice delectarunt (nel testo stampato).
168 Anna Gaspari
––––––––––
45
Francesco Zanetti ha lavorato per il cardinale Sirleto, come attestano i ff. 318-325v del
Vat. gr. 1949, che contengono una copia mutila della liturgia di Giovanni Crisostomo. A
Francesco Zanetti si deve il testo delle preghiere, mentre le rubriche sono di mano del
cardinale Guglielmo Sirleto: Canart, “Provataris”, cit., 203.
Francesco Zanetti 169
Franciscus Zannettus
Typographus
––––––––––
50
Cfr. anche A. M. Raugei, Gian Vincenzo Pinelli et Claude Dupuy. Une correspondance
entre deux humanistes, I-II, Firenze 2001, II, 556: «Parmi les volumes que Dupuy recher-
che dans les lettres 122, p. 316, et 138, p. 346, figurent les deux éditions 1. $ _%
` {
} ~+ $
…
" … $ } "-
"
[grec], Romae, apud Franciscum Zanettum, 1581, 8°, pp. 214 […]; 2. $
_% ` {
} ~+ $
…
" … ">
[grec, éd. Giovanni Battista Gabio], Romae, apud Franciscum Zanettum, 1581, 4°, pp. [8],
211, [5]».
Francesco Zanetti 171
––––––––––
51
Sul Collegio greco, rifondato nel 1576 per iniziativa di papa Gregorio XIII, vd. C.
Korolevskij, “Les premiers temps du Collège grec de Rome (1576-1622)”, Stoudion 4
(1927), 81-97 e ib. 6 (1929-1930), 40-48. Per la bibliografia sul Collegio greco vd. V.
Peri, “Inizi e finalità ecumeniche del Collegio Greco in Roma”, Aevum 44 (1970), 1-71,
in special modo p. 4 n. 11. Cfr. inoltre A. Meschini, Teodoro Rendios (Studi bizantini e
neogreci 11), Padova 1978, 7, e Z. N. Tsirpanlis, “` ` %
(1576-1700).
!
>+
$ $” (AB 32),
1980. Vd. inoltre G. De Gregorio, “Costanti-
nopoli-Tubinga-Roma, ovvero la ‘duplice conversione’ di un manoscritto bizantino (Vat.
gr. 738)”, BZ 93 (2000), 37-107, soprattutto p. 92 ss.
172 Anna Gaspari
reipsa experiemini; tum vero et maximas vos illi debere gratias intelligetis, et
Deum non desistetis orare, ut a quibus tanta haec beneficia accipitis, et in dies
maiora speratis, illos diutissime servet incolumes: atque in primis Patris nostri
Beatiss(imi) Gregorii XIII gloriosis faveat incoeptis, qui quam sibi sint huius-
cemodi grati labores, tanta liberalitate cu(m) summa pietate coniuncta decla-
rat, quantam verbis exprimere potest nemo. Valete, et quas Graecas nunc acci-
pitis orationes, easdem propediem Latinas expectare. Verum quia neque
exemplar, unde haec descripta sunt, satis erat emendatum, et fieri non potest,
quin ab impressoribus aliquando vel vigilantissimis erretur, errata nonnulla ut
corrigenda videntur, in fine libri apposuimus.
––––––––––
di Guglielmo dai due nipoti di quest’ultimo, Pietro Antonio e Giacomo, quando passarono
alla guida della tipografia». Cfr. ASR, 30 Notai Capitolini, Uff. 15, Not. Tommaso Salva-
tori, N. 135, c. 420v.
59
E. Layton, The sixteenth century Greek book in Italy. Printers and publishers for the
Greek world (Library of the Hellenic Institute of Byzantine and Post-Byzantine Studies
16), Venice 1994, 522. E inoltre, sempre nella sezione dedicata a Cristoforo, p. 526 s.:
«Another Zanetti, Francesco, used the augustine grecque of Pierre Haultin when he print-
ed in Venice a single work, >
> $ ! ", '! -
* +
! / ;<</, 1563 (BH I no. 140 and BH IV no. 617 [BH =
É. Legrand, Bibliographie hellénique]). With the exception of this one book, Francesco
Zanetti is associated with printing in Rome where he had a long and distinguished career.
It is interesting to note that on the title page of this work the mark used – three darts held
together by a ribbon with their tips pointing up and their stems touching the ground – is
none other than the one frequently used and associated with the imprints of Cristoforo
Zanetti (fig. 247). It is found in a great number of the Greek works he printed. Thus,
Francesco Zanetti must have been a close relative of Cristoforo, perhaps a younger
brother or a son, and early in his training days in Venice was associated with him. When
Francesco Zanetti began printing Greek in Rome, he used the Haultin augustine grecque
to print all of his Greek books. He also adopted a close variation of the mark with the
three darts as his own device (Vaccaro no. 236; Zappella no. 434)».
IX
LIST OF ABBREVIATIONS
SC = Sources chrétiennes
SIFC = Studi italiani di filologia classica
SOC = Studi sull’Oriente Cristiano
ST = Studi e Testi
S&T = Segno e Testo
˝MP = ˝urnal Moskovskoj Patriarxii