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ORMONI VEGETALI

Concetti generali

Le piante sono organismi sessiliquindi le piante devono adattare crescita e sviluppo alle condizioni
ambientali in continuo mutamento. Infatti hanno crescita indefinita.

Gli ormoni integrano i segnali provenienti dall’esterno, li interpretano e li combinano con quelli interni della
pianta, legati sempre a ormoni (segnali endogeni) legati allo sviluppo. Segnali che devono essere integrati
lo fanno gli ormoni.

Esempi:

Fototropismo= cambiamento della direzione di crescita di fusto in funzione della luce. Sorta di movimento,
la pianta cambia direzione. Fototrpismo positivo. Cambia la direzione di crescita, piante dette filate, fusto
più sottile si allunga di più cresce molto verso quella direzione. Inoltre avendo poca luce sono poco verdi, i
cloroplasti si trasformano in ezioplasti. Tutto sotto il controllo degli ormoni.

Germinazione del seme soprattutto dei cereali.

Stimolo condizioni favorevoli trasmissione stimolo giberellina diffusa e arriva allo strato aleuronico
che si attiva producendo enzimi idrolitici come amilasi per digerire amido nell’endosperma risposta allo
stimoloembrione recettore dello stimolo.

Funzioni degli ormoni:

 Coinvolti nella divisione cellulare


 Azione specifica sulla distensione cellulare
 Altri implicati nel differenziamento cellulare.
 Fotosintesi in parte controllata da ormoni
 Maturazione dei semi (acido abscissico) e dei frutti, germinazione del seme (giberellina).
 Traspirazione, apertura e chiusura degli stomi.
 Molti altri..

Nel loro insieme fanno parte della crescita e sviluppo della pianta

 Risposte di difesa come la produzione dei metaboliti secondari che sono prodotti dopo stimoli
ambientali

Esempio:

in primavera un ramo con gemma apicale chiusa nella veste invernale, la temperatura aumenta, giorno più
lungo schiusura della gemma. Quando vengono percepiti questi stimoli esterni viene prodotta auxina
dalla gemma apicale va giu lungo tutta la pianta, auxina agisce a livello della gemma portando alla
riattivazione del meristema del germoglio e andando giu lungo il fusto fino al cambio cribro-
vascolareproducono nuovi strati di xilema/floema aumenta lo spessore del fusto. Perciò c’è sia una
crescita apicale in lunghezza che in spessore. Ciò significa coordinazione, coordinazione a livello della
gemma e del fusto.

DEFINIZIONE DI ORMONE VEGETALE

 Messaggeri chimici (si spostano trasmettendo informazioni da una parte all’altra) di natura
organica, naturali e di sintesi, fatti in lab. Per usarli nella ricerca.
 ATTIVI A BASSE/BASSISSIME CONCENTRAZIONI fondamentale, ad es si escludono ioni nitrato,
ammonio, potassio o zucchero stesso, alte concentrazioni. Si parla di picomoli.
 Regolano e coordinano la crescita e lo sviluppo a partire dalla singola cellula
 Quasi tutti possono essere presenti in forma libera attiva, o coniugata inattiva quando
l’ormone si lega ad es a un amminoacido, uno zucchero etc.. così si può regolare la concentrazione
di ormone attivo nella pianta.
 Sito di produzione e sito di azione spesso, ma non sempre separati vengono traslocati da cellula a
cellula o tramite xilema/ floema, a seconda dell’ormone. Il sito dove viene prodotto l’ormone può
anche essere il sito dove esso agisce, però agisce anche a distanza.

Ormoni animali

- Sito di produzione e di azione separati


- Altamente specifici, bersaglio preciso, e fa una cosa precisa sul bersaglio.
- Attivi a basse concentrazioni
- Steroli o polipeptidi es. ormone della crescita, corticosteroidi etc… molecole grandi.

Ormoni vegetali SPECIFICITA’:


- Sito di produzione e di azione talvolta uguali A differenza di ormoni animali, gli ormoni vegetali
- Poco specifici non sono così specifici. Infatti lo stesso ormone è
- Attivi a basse concentrazioni prodotto da organi e tessuti diversi, organi che
- Piccole molecole e di varia natura. preferenzialmente produce quell’ormone ma
comunque non è l’unico. Inoltre agisce su organi e
tessuti diversi come l’auxina. Inoltre uno stesso
ormone può produrre effetti diversi.

Tuttavia…

- Cellule diverse rispondono diversamente allo stesso ormone


- Alcuni effetti invece sono molto specifici come la distensione cellulare in cui agisce solo auxina
- Un ormone non può sostituirne un altro. Se si genera un mutante senza un certo ormone, anche se
magari ormoni diversi possono avere lo stesso effetto non può sostituirlo TUTTI GLI ORMONI
SONO NECESSARI! Più che aspecifici sono altamente complessi.

Principali categorie di ormoni:

- Auxine
- Citochinine distensione cellualre etc
- Gibberelline
- Acido abscissico senescenza abiscissione etc
- Etilene
- Giasmonani
- Brassinosteroidi
- Poliammine nuovi, scoperti recentemente
- Acido salicilico
- Strigolattoni

Gli studi sui fitormoni si basano su:

variazioni nel contenuto endogeno (se possibile a livello di singole cellule) di un ormone in associazione con
un determinato processo di crescita/sviluppo= dati correlativi. Si misura la concentrazione di un ormone
durante un processo. Statistica ci aiuta molto, ma sono sempre dati correlativi, stare attenti talvolta
correlazioni assurde. Misuro il contenuto dell’ormone e vedo che la pianta sta crescendo ipotizzo che
l’ormone sia correlato alla crescita ma non è una prova.

Come provo la correlazione?

Somministrazione di ormone esogeno curva dose-effetto

Uso di inibitori (biosintesi dell’ormone, così la pianta non lo produce più e si vede effetto, inibitori del
trasporto dell’ormone come auxina, inibitori dell’azione

Mutanti o piante transgeniche con alterati livelli ormonali. Se un mutante non ha un ormone o ha un c
troppo alta vedo cosa accade nella piana è provante

 Quali effetti sul FENOTIPO o sulla capacità di resistere a uno stress?

Acido abscissico in cosa è convolto? Si misura la concentrazione di ABA nelle foglie in diversi momenti
dell’anno picco in autunno durante la senescenza, poi cala e rimane basso in primavera durante la
schiusura della gemma, dato correlativo tr asenenscenza e aumento di ABA

Somministrazione esogena domanda esame

Curva dose-rsposta

In ordinata una crescita, es in lunghezza del fusto, ascisse la concentrazione molare di auxina. Se fccio un
esperimento di questo tipo devo avere un bianco come controllo, zero auxina, acqua. Nell’acquaa se lascio
li qualche gg il fusto puo crescere ma con l’auxina magari cresce di piu. Crescita riferita la controllo acqua
riga piatta perché io pongo artificalmetne a zero quello. Vedo cosa succede aumentando la concentrazione
dia uxina, a basse concentrazioni non accde nulla poi inizia ad aumentare. Sia rriva a un picco poi la curva
decresce a un c alta di auxina prima situazione di stallo ossia cresce come quanto nell’acqua o addirittura
cresce meno crescita è inibita. La curva ci dice quale sia il valore ottimale di auxina per il mio modello.

Indicata dal picco.


Curva dose-risposta modo anche per confrontare diversi ormoni della stesa classe.

Es. due citochinine differenti fanno la stesa cosa, stimolano la crescita del callo ( c in attiva proliferazione)
devo decidere se usare la zeatina o cheatina.  per saperlo uso una curva dose risposta e poi valuto la
crescita (anceh solo una pesata).
Si confrontano molecole diverse. La zeatina è migliori perché ha concentrazioni minori ha una risposta del
callo nella crecita più elevata.

Principali obiettivi di ricerca..

-
- Cpire i componenti della Catena di trasmissione dell’informazione del segnale
- -Capire quale si ail bersaglio di solito sono geni alla fine di questa catena regolando l’espressione di
quel determinato gene

L’uso di mutanti molto importante per identificare i recettori e i componenti delle vie di segnalazione
MUTANTI DELLA SINTEESI E DELLA RISPOSTA

Posso usare inibitori della sintesi o dell’azione.

Si parte da un mutane nano, più corto della pianta normale. Ho due tipi di mutanti.

Predno il mutante A E GLI SOMMINISTRO L’ORMONE CHE STO STUDINADO vedo che la paiantulina
cresce tornnoo normale

Do il b e vedo che la pianta non cresce. Interpreto dicendo che il mutante a è incapace di sintetizzare
ormone. Non ha ormone ma unaod lo fornisco pianta cresce mutante della biosintesi

Il mutante B ANCHE SE FORNISCO ORMNONE è UN MUTANTE DELLA RISPOSTA ANCHE SE gli do


l’ormone l apainta nonc resce. Mancanza di recettore o blocco della via di trasduzione del segnale.

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