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CAMPUS DI
RAVENNA
Accertamento:
La signora V.F. nata il 30/12/48 residente a Faenza, viene agganciata all’assistenza
domiciliare integrata in data 16/09 in regime di dimissione protetta post ricovero. La
patologia prevalente è la SLA, è coniugata e vive con la famiglia e con l’aiuto di una
assistente. La paziente è orientata nello spazio e nel tempo e non ha dolore. È
dipendente in alimentazione, igiene, bagno, spostamenti ed è incontinente a feci e
urine. Si avvale di ausili quali letto articolato con materasso antidecubito, sedie a rotelle.
Presenta appetito diminuito, disfagia a liquidi e solidi, cavo orale integro e cute integra,
fa uso abituale di clisteri per andare di corpo. Fa una nutrizione enterale totale tramite
PEG, vengono infuse flebo di soluzione fisiologica tramite accesso vascolare PICC, è
ventilata 24H tramite tracheostomia, non presenta tosse, non ha edemi.
La paziente è portatrice di PEG dal 3/07, di PICC dal 26/08, cannula Shiley n6 dal 10/09
e catetere vescicale silicone 14 dal 14/09. Una settimana dopo la prima visita
domiciliare le urine appaiono ipercromiche, maleodoranti e la paziente fa intendere che
ha bruciore in sede di catetere vescicale, picchi di ipertermia nella notte. Contattato il
medico curante. La famiglia appare stanca e molto stressata per il carico assistenziale.
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-incoraggiare l’assistito ad
affrontare la paura
DI SD deficit della cura L’assistito -identificare i fattori eziologici e Obiettivo raggiunto
di sé correlata a riceverà aiuto contribuenti fino al ricovero
degenerazione nelle attività -definire gli obiettivi assistenziali
progressiva motoria relative condivisi e preferenze
secondaria a SLA all’alimentazione, -dare il tempo di eseguire le attività
al vestirsi, senza aiuto, favorire l’indipendenza
all’igiene ma aiutare l’assistito qualora non
personale, avrà sia in grado di svolgere un’attività.
una condizione -rivalutare frequentemente la
igienica ottimale capacità dell’assistito di partecipare
a ciascuna attività di cura di sé,
variando il livello di autonomia
assegnato.
-garantire accurate cure igieniche.
DI compromissione L’assistito -individuare la modalità di Obiettivo raggiunto
della comunicazione utilizzerà metodi comunicazione che permetta fino al ricovero
verbale correlata agli di comunicazione all’assistito di esprimere i suoi
effetti della alternativi per bisogni
tracheostomia sulla riferire i propri -valutare la capacità di parlare,
capacità di parlare bisogni. leggere, scrivere e di comprendere.
-Fornire o utilizzare strumenti di
comunicazione alternativa
(movimenti degli occhi, supporti
informatici, tabelle comunicative
alfabetiche e simboliche)
-usare un linguaggio da adulti e non
modificare il linguaggio in quanto la
capacità di comprensione
dell’assistito non sono menomat
-rassicurare e mantenere un
atteggiamento calmo e positivo
-leggere le labbra
DI tensione nel ruolo di i caregiver -incoraggiare i caregiver a Obiettivo
caregiver correlato stabiliranno un esprimere i propri sentimenti parzialmente
all’esigenza di piano per -riconoscere le difficoltà derivanti raggiunto fino al
un’assistenza continua diminuire il carico per la competenza dimostrata ricovero
e complessa di lavoro, -discutere degli aspetti positivi
esprimeranno le dell’attività di caregiver
frustrazioni -aiutare i caregiver a identificare le
relative al ruolo di attività per le quali desiderano un
caregiver, sostegno
identificheranno -sottolineare la necessità per i
una fonte di caregiver di tutelare la propria
sostegno salute
-informare i caregiver delle risorse
disponibili
-fornire assistenza infermieristica
educativa e fare ricorso ad altri
operatori o servizi (di sostegno,
counseling)
Altre identificate:
-DI stipsi
-DI mobilità compromessa
-DI deglutizione compromessa
-DI rischio disturbo dell’immagine corporea
-DI incontinenza fecale
-DI incontinenza urinaria totale
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-DI rischio compromissione integrità cutanea