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L’insonnia è il disturbo del sonno più diffuso in tutto il Definizione e tipi di insonnia
mondo. Secondo le definizioni utilizzate, ne è affetto da
un terzo ad un quarto della popolazione mondiale. Circa Il termine insonnia definisce l’esperienza soggettiva del
il 10% della popolazione generale soffre di una forma paziente di un sonno insufficiente o di scarsa qualità.
di insonnia tale da richiedere un intervento terapeutico. L’insonnia si caratterizza per uno o più di questi indica-
Nonostante tutto questo, però, l’insonnia rimane scarsa- tori notturni:
mente riconosciuta dai medici e quindi sotto-diagnosti- • difficoltà ad iniziare a dormire;
cata o non trattata correttamente. Si stima che circa il • difficoltà a mantenere la continuità del sonno;
60% degli insonni non abbia mai parlato dei disturbi del • risveglio precoce al mattino;
sonno con il proprio medico. • sonno non ristoratore.
Il mancato riconoscimento e il mancato trattamento del-
l’insonnia determinano importanti ripercussioni mediche
e sociali, riducendo significativamente le performance Tali difficoltà si manifestano nonostante vi siano oppor-
occupazionali del paziente e in generale riducendone la tunità e circostanze favorevoli per poter dormire.
qualità della vita. Oltre agli indicatori notturni, il paziente può riferire anche
Il medico di medicina generale (MMG) è il primo e prin- sintomi diurni, quali:
cipale interlocutore del paziente che soffre d’insonnia ed • sensazione generica di fatica o malessere, cefa-
è quindi il medico che prima di ogni altro può e deve lea, sintomi gastrointestinali non attribuibili ad altre
diagnosticarla e pianificarne il trattamento. cause, se non alla “perdita di sonno”;
Alla luce di questo i MMG e gli specialisti della medicina • ridotte energie e motivazione per svolgere i compiti
del sonno hanno sentito l’esigenza di collaborare forte- abituali;
mente per realizzare un documento volto alla corretta • difficoltà di attenzione, concentrazione o deficit di
gestione dell’insonnia. memoria;
Da questa stretta e fattiva collaborazione, si concretizza • facilità a compiere errori sul lavoro o incidenti stra-
una guida pratica elaborata a due voci (SIMG e AIMS), dali;
che speriamo possa rappresentare un agile strumento • alterazioni delle “funzioni” sociali;
di lavoro per diagnosticare e trattare correttamente l’in- • disturbi del tono dell’umore ed irritabilità;
sonnia nella pratica ambulatoriale di tutti i giorni. • sonnolenza diurna.
INSONNIA DI
Agli indicatori notturni si associano sintomi diurni
SECONDO LIVELLO
ACUTA CRONICA
di breve durata: i sintomi sono presenti da
pochi giorni o qualche settimana almeno un mese
Dossier insonnia
Sesso femminile siva sonnolenza diurna. In questi casi, gli incidenti
Presenta maggiore prevalenza d’insonnia rispetto al stradali tendono a verificarsi preferenzialmente nelle
sesso maschile con picchi di maggiore incidenza nel prime ore del mattino e nelle prime ore del pomerig-
periodo del menarca e della menopausa e, talvolta, gio. Alcuni farmaci comunemente usati a scopo seda-
durante la gravidanza. tivo (per esempio le benzodiazepine a lunga emivita),
possono indurre un aumento della sonnolenza diurna
e quindi aumentare il rischio d’incidenti.
Comorbidità • Sul lavoro: l’insonnia aumenta di 8 volte il rischio
È stata rilevata una maggiore prevalenza d’insonnia di incidenti sul lavoro rispetto ai soggetti con sonno
in pazienti con malattie psichiatriche (soprattutto la regolare.
depressione), neurodegenerative e in pazienti affetti da
sindromi dolorose croniche. Conseguenze economiche
• L’insonnia è correlata con elevati costi per la società,
Condizioni di disagio sociale sia diretti che indiretti, tra cui: calo della produtti-
L’insonnia si riscontra con maggior frequenza tra i soggetti vità dell’individuo, assenteismo dal posto di lavoro,
con basso reddito o bassa scolarizzazione e in situazioni di spese per visite mediche, maggiore consumo di far-
disagio familiare (divorzi, separazioni, vedovanze). maci, alcool e altre sostanze.
Dossier insonnia
Le insonnie primarie non sono causate da una malattia frammentato e possono essere risvegliati da incubi.
organica, da un disturbo psichiatrico o dall’uso di farma- Oltre il 90% dei pazienti depressi riferisce di dormire
ci o sostanze. Sono insonnie primarie: male e di avere un sonno di cattiva qualità, caratte-
• insonnia psicofisiologica spesso derivata dalla rizzato da frequenti risvegli notturni e da un precoce
cronicizzazione di un’insonnia acuta. Una volta risveglio al mattino. L’insonnia può essere un segno
cessato il fattore di disturbo situazionale, queste prodromico di uno stato maniacale.
persone continuano a essere afflitte dall’insonnia
attraverso l’instaurarsi di un circolo vizioso: la paura L’insonnia quindi deve essere sempre indagata e
di passare un’altra notte insonne non fa altro che trattata se il paziente è affetto da una patologia psi-
accrescere la tensione che a sua volta impedisce un chiatrica.
adeguato rilassamento;
• insonnia paradossale, detta anche insonnia sog- È bene ricordare che i pazienti insonni, inoltre, pur senza
gettiva: il paziente riferisce di dormire cronicamente disturbi psichiatrici, presentano un elevato rischio di
poco e male, anche se la testimonianza dei familiari manifestare depressione maggiore dopo pochi anni dal-
e il monitoraggio polisonnografico e/o actigrafico l’esordio dell’insonnia.
evidenziano lunghi periodi di sonno. Studi recenti • Insonnie associate a malattie neurologiche.
hanno dimostrato la presenza di lunghi tratti di sonno Questo tipo d’insonnia è frequente nelle malattie
superficiale, tempestato da numerosi microrisvegli degenerative (demenze corticali e sub-corticali,
che determinano, in questi pazienti, la sensazione di malattia di Parkinson). Tra queste insonnie è inol-
una veglia prolungata durante la notte; tre presente la cosiddetta “insonnia fatale familiare”
• insonnia idiopatica, insorge sin dall’infanzia senza una malattia progressiva dovuta alla degenerazione
apparente relazione con eventi specifici, traumi psi- di alcuni nuclei del talamo. L’insonnia può accompa-
cologici o disturbi mentali. A causa della sua pre- gnare anche alcune forme di cefalea e le epilessie
coce insorgenza e stabilità attraverso le varie fasi con crisi notturne.
della vita, si ipotizza una base congenita o genetica • Insonnie associate a malattie internistiche. Sono
del disturbo. definite non situazionali in quanto l’alterazione del
sonno è intrinsecamente connessa alla patologia
Le insonnie secondarie compaiono in relazione ad una di base. Si tratta per lo più d’insonnie associate a
malattia organica, ad un disturbo psichiatrico o all’uso di patologie cardiovascolari, renali, scompensi presso-
farmaci o sostanze. ri, compromissioni croniche del flusso dell’aria, ma
Dossier insonnia
L’insonnia che si associa alle diverse patologie, però, non e preparare l’esordio del sonno REM. Sonno non-REM e
è sempre e solo secondaria ad esse, secondo un lega- sonno REM si alternano con un periodismo di 90 minuti
me unidirezionale (per esempio, dormire male aumenta che si ripete dalle 4 alle 6 volte ogni notte.
la vulnerabilità al dolore). Per questo motivo, il termine Man mano che passano le ore, la quantità di sonno pro-
d’insonnia “comorbida” può descrivere meglio il concet- fondo tende ad attenuarsi mentre prevalgono progressiva-
to che l’insonnia è una delle manifestazioni cliniche di mente il sonno non-REM più superficiale e il sonno REM.
una patologia più complessa. All’interno degli stadi non-REM sono presenti fasi di
sonno instabile (denominato CAP) caratterizzato da
L’insonnia influenza il decorso delle malattie con- microrisvegli periodici.
comitanti.
L’insonnia, associandosi alle diverse patologie (cardio- La qualità del sonno si basa su 4 fattori fondamen-
vascolari, psichiatriche, neurologiche, ecc.), ne influenza tali:
il decorso e la prognosi. Pertanto il suo riconoscimento • durata (tempo totale di sonno);
e il suo corretto trattamento migliorano la probabilità di • intensità (quantità di sonno profondo);
successo della terapia della malattia di base. • continuità (risvegli notturni);
• stabilità (microrisvegli periodici).
L’insonnia deve essere sempre indagata e trattata se
il paziente è affetto da altre patologie. Nei pazienti insonni uno o più di questi fattori sono
alterati determinando fenotipi clinici diversi.
Anche quando la durata del riposo è oggettivamente
Come trattare l’insonnia e l’igiene nella norma (almeno 6 ore), il sonno può comunque
del sonno essere stimato di scarsa qualità se risulta poco intenso e
troppo instabile. Esistono pertanto basi neurofisiologiche
È eccitante gestire con successo una varietà di sfide,
quantificabili per considerare l’insonnia un disturbo non
ma per dormire dobbiamo sapere che siamo stanchi, e
unicamente mentale.
se non riusciamo a riconoscere la stanchezza, il risultato
Il prezzo biologico dell’insonnia è stato di recente confer-
sarà un aumento dei disturbi del sonno unito all’incapa-
mato da studi che hanno indicato un aumentato rischio
cità di individuarne la causa.
d’ipertensione in pazienti insonni che per anni dor-
L’insonnia è una risposta perfettamente comprensibile
mono 5 ore o meno per notte.
a un mondo in cui la vita è tutta incentrata su “fare un
In questa prospettiva, curare l’insonnia anche precoce-
sacco di cose”, mentre nello stesso tempo desideriamo
mente diventa strategico per impedire le complicanze
finirne ciascuna per passare a qualcos’altro.
che possono derivare dalla cronicizzazione del disturbo.
Il sonno non può arrivare quando noi glielo permettiamo,
Oltre ad una fisiologica struttura intrinseca del sonno,
perché ci è ignota l’esatta natura del suo contratto con
il riposo di qualità deve avvenire in orari non casuali
l’energia che spendiamo ogni giorno.
(rispettando le porte del sonno) e in condizioni ambien-
Il sonno non può rinfrancare le nostre energie se non
tali adeguate, tenendo conto anche del cronotipo (“gufo”
siamo disposti ad accettare i limiti connaturati al suo
o “allodola”) del singolo soggetto.
potere rigeneratore.
Il sonno ha le proprie fasi e temporalità.
Non possiamo interamente dominare il suo rapporto con Le principali regole d’igiene
il nostro mondo. E poiché il nostro mondo ha perso così del sonno
tanta competenza sulle attività dell’inconscio, come pure • Assecondare il profilo cronobiologico del paziente.
dei meccanismi circadiani, il risultato sarà una veglia • Non trattare come insonne chi ha un disturbo circa-
tormentata e un’ambiguità inafferrabile. L’insonnia è diano (in particolare una fase di sonno ritardata).
l’incapacità di abitare inconsciamente la notte. • Indossare occhiali scuri a partire dalle ore 18.
Eluned Summers-Bremner • Ridurre al minimo le stimolazioni luminose e psico-
sensoriali a partire dalle ore 21.
Quando ci addormentiamo, si avvia un processo che pre- • Se si decide di somministrare la melatonina questa
vede una successione di stadi e cicli che rappresentano va assunta prima delle ore 21.
il software del sonno umano. Dopo i primi mesi di vita, • Esporsi alla luce intensa appena sveglio (10.000 lux
l’addormentamento avviene sempre in sonno non-REM, si per almeno 20-30 minuti anche non consecutivi).
approfondisce gradualmente, raggiunge il massimo grado Se si decide di trattare il paziente insonne con un ipno-
d’intensità dopo 25 minuti, rimane profondo e consolida- tico è preferibile somministrare un farmaco a emivita
to per circa un’ora per poi improvvisamente alleggerirsi breve.
Dossier insonnia
Per una valutazione corretta del problema, è neces- Gestione delle criticità
sario considerare la situazione clinica di ogni singo- • Tentare la sospensione graduale dei farmaci una
lo paziente, in relazione a certezza/non certezza dia- volta verificato che il disturbo del sonno è migliorato
gnostica, durata, gravità, tipo e cause di insonnia, in modo significativo e duraturo.
terapia farmacologica/non farmacologica, comorbi- • Prevenire il rischio di tolleranza/dipendenza:
dità. – scoraggiare l’autogestione della terapia farmaco-
logica;
Parametri di valutazione – evitare l’assunzione di farmaci per tempi eccessi-
• Monitoraggio degli indicatori notturni (qualità/quan- vamente lunghi;
tità del sonno). – evitare incrementi di dosaggio;
• Monitoraggio dei sintomi diurni. – proporre l’uso non quotidiano dei farmaci.
• Controllo adeguato di comorbidità. • Riconsiderare la diagnosi ed eventualmente invia-
• Aderenza terapeutica. re il paziente a consulenza specialistica in caso di
• Efficacia della terapia. persistenza/peggioramento dei disturbi o in caso di
• Presenza di effetti collaterali. comparsa di sintomi aggiuntivi.
Il corretto riconoscimento dell’insonnia e il suo trattamento efficace costituiscono una sfida per ogni medico ma
soprattutto per il MMG. La possibilità di individuare precocemente l’insonnia si traduce nella ricaduta pratica di
evitare la cronicizzazione del disturbo e di migliorare in modo significativo la qualità di vita e la salute in generale
dei nostri pazienti.