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Divina commedia

struttura :
La Divina Commedia è divisa in 3 cantiche che comprendono un totale di cento canti: la prima cantica
(Inferno) è di 34 canti (il primo canto è il proemio dell'opera), le altre due cantiche, Purgatorio e
Paradiso, sono di 33 canti ciascuna. Il primo canto dell'Inferno viene considerato un prologo a tutta
l'opera: in questo modo si ha un canto iniziale più 33 canti per ciascuna cantica. Come si può notare,
l'opera è impostata sulla simbologia cristiana del numero 3 (la Trinità) e dei suoi multipli, dell'1 (Dio
unico) e del 100 (totalità di Dio).
Tutti i canti sono scritti in terzine incatenate di versi endecasillabi. La lunghezza di ogni canto va da
un minimo di 115 versi ad un massimo di 160; l'intera opera conta complessivamente 14.233 versi.
L'aldilà è descritto da Dante secondo un ben preciso schema architettonico. Tutto l'oltretomba si
dispone intorno a un asse ideale che parte dal centro di Gerusalemme e, attraverso la voragine
infernale che si apre sotto la città, giunge al centro della Terra. Da qui, prolungato sino all'altro
emisfero, diventa l'asse di un tronco di cono (Purgatorio), andando a finire al centro di un piano
(Paradiso terrestre) dove termina, che è quindi diametralmente opposto a Gerusalemme.
Prolungandosi ancora, l'asse ideale sale, di cielo in cielo, sino al centro della rosa dei beati, cioè
dell'Empireo.
Allegoria :
L'allegoria è una figura retorica di pensiero.Viene utilizzata per trasmettere concetti astratti e significati
morali attraverso immagini concrete.
Il canto I dell’Inferno fa da introduzione a tutto il poema ed è ricco di allegorie:
● La selva oscura simboleggia il peccato ossia uno stato di smarrimento
● La diritta via è l'avere fede, è la vita secondo gli insegnamenti cristiani, ovvero la strada giusta
che bisogna intraprendere per poter arrivare a dio.
● Le tre fiere che sbarrano a Dante il cammino raffigurano i tre peccati che maggiormente
avvincono l’umanità:la lupa-l’avarizia,la lonza-la lussuria,il leone-la superbia.
● La figura di Virgilio che viene in soccorso di Dante è la ragione che lo aiuta a uscire dall'intrigo
dei peccati per avviarlo sul sentiero della retta via.
Legge del contrappasso :
Le pene che affliggono i dannati dell'Inferno e gli espianti del Purgatorio sono assegnate in base alle
colpe commesse in vita. La corrispondenza tra colpe e pene, fra peccato e punizione, è spesso
regolata dalla legge del contrappasso.
Il contrappasso può essere di due tipi:
● Per ANALOGIA:la pena è l’equivalente del peccato commesso → lussuriosi, che si sono
lasciati travolgere dalla passione amorosa, ora sono travolti da una bufera
● Per CONTRARIO:la pena è il contrario del peccato commesso → ignavi (coloro che non si
sono mai schierati) sono costretti a correre per l’eternità dietro ad un vessillo bianco
ovviamente c’è l’eccezione:nel 4 canto Dante entra nel LIMBO, il contrappasso di questo luogo è
l’unico contrappasso dove la pena non è fisica ma psicologica, gli abitanti del limbo vivono sospesi tra
il desiderio di conoscere dio e la conoscenza del fatto che non potranno mai conoscerlo.

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