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1 CAUSE E INIZIO GUERRA
CAUSE_GUERRA POLITICHE POLITICHE MILITARI CULTURALI OCCASIONALE_SCINTILLA
SISTEMA_ALLEANZE TERRE_IRREDENTI
PRIME_FASI_DEL_CONFLITTO FRONTE_OCCIDENTALE_E_ORIENTALE
GUERRA_DI_POSIZIONE DIFF_GUERRA MOVIMENTO/POSIZIONE
RESPONSABILITA_DEGLI_STATI

2 ITALIA ENRA IN GUERRA


ITALIA_NEUTRALE_O INTERVENTISTA NEUTRALISTI INTERVENTISTI
PATTO_DI_LONDRA ITALIA_ENTRA_IN_GUERRA

3 LA GRANDE GUERRA
GRANDE_GUERRA_DEFINIZIONE AVVENIMENTI SUL FRONTE_ITALIANO
BATTAGLIE_FRONTE_ITALIANO DOMANDA PROF
1915/16 VICENDE_ALTRI_FRONTI BLOCCO_NAVALE AVVENIMENTI_IN_ORIENTE

8 LA SVOLTA DEL 1917 E LA CONCLUSIONE DEL CONFLITTO


LA_SVOLTA_DEL_1917 (usa _ Russia)INGRESSO_GUERRA_STATI_UNITI RIV_RUSSA
CAPORETTO_LA_DISFATTA CAPORETTO_CAUSE_DISFATTA
CAPORETTO_ESPRESSIONE SIGNIFICATO
1918 LA CONCLUSIONE_DEL CONFLITTO CADUTI_PRIMA_GUERRA_MONDIALE

9 I TRATTATI DI PACE
TRATTATI_DI_PACE QUATTORDICI_PUNTI_WILSON SOCIETA_DELLE_NAZIONI
OBIETTIVO_CONFERENZA_PER_LA_PACE LINEA_PUNITIVA
NUOVA_CARTA_EUROPEA CONSEGUENZE_FINE_GUERRA FINE_CENTRALITA_EUROPEA
SOC_DELLE_NAZIONI_FALLIMENTO PERCHE’
MITO_VITTORIA_MUTILATA QUESTIONE_DI_FIUME DI D’ANNUNZIO

4 L’INFERNO DELLE TRINCEE


TRINCEE_CONDIZIONI_VITA PRESENZA_MORTE
NEVROSI_DI_GUERRA_SCEMI_DI_GUERRA PERCHE_COMBATTERE

5 LA TECNOLOGIA AL SERVIZIO DELLA GUERRA


GAS E NUOVE TECNOLOGIE NUOVI_STRUMENTI_PER_LA_GUERRA

6 IL FRONTE INTERNO E LA GUERRA TOTALE


CIVILI_COINVOLGIMENTO FRONTE_INTERNO
PREDOMINIO_DELLO_STATO_E DEL POTERE_ESECUTIVO
IL_NEMICO_INTERNO_E LA PROPAGANDA PROPAGANDA_DEFINIZIONE
DIVISIONE_MOVIMENTO_SOCIALISTA

7 IL GENOCIDIO DEGLI ARMENI


VICENDE_POPOLO_ARMENO UN MILIONE_DI_MORTI_META’_ARMENI
NEGAZIONE_GENOCIDIO
DOMANDE INTERROGAZIONI
CAUSE_PRIMA_GUERRA_MONDIALE_E SISTEMA DELLE ALLEANZE
PRINCIPALI DIFFERENZE_TRA NEUTRALISMO_E INTERVENTISMO
PRINCIPALI_BATTAGLIE_FRONTE_ITALIANO
ILLUSTRA I TRATTATI DI PACE E I NUOVI ASSETI TERRITORIALI CHE SI VENNERO A CREARE
DOMANDE
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1. CAUSE E INIZIO DELLA 1 GUERRA MONDIALE


La prima guerra mondiale (1914-18) ebbe CAUSE REALI o REMOTE e una causa OCCASIONALE cioè
SCINTILLA che fece effettivamente scatenare la guerra..Le cause CAUSE REALI o REMOTE erano le situazioni e
tensioni già presenti in Europa da molto tempo cioè:1 politico, 2 economico, 3 militare e 4socioculturale:
A) LE CAUSE POLITICHE
1) il DESIDERIO DI RIVINCITA della FRANCIA riguardo alla grave sconfitta subita dai Tedeschi nella guerra del
1870-71, con la conseguente rivendicazione dei territori dell'Alsazia e della Lorena;
2) la SECOLARE RIVALITÀ FRA AUSTRIA E RUSSIA per il predominio nell'area dei Balcani: dopo le guerre
balcaniche. L’Impero Turco-ottomano aveva perso quasi tutti i territori balcanici, l’Austria-Ungheria si era annessa
la Bosnia, si erano costituiti come Stati indipendenti la Bulgaria, la Romania, il Montenegro, l’Albania e la Serbia, la
quale aspirava a unire in un grande Stato “pan-serbo” tutti i popoli slavi della penisola balcanica, ma questo avrebbe
causato contrasti con l’impero austro-ungarico, che dominava alcuni di questi popoli e che a sua volta aspirava a
espandersi nella penisola balcanica. La Russia era alleata della Serbia e ne sosteneva le aspirazioni; la Turchia, da
sempre nemica della Russia, si era pertanto avvicinata all’Austria.
3) L’ASPIRAZIONE ALL’INDIPENDENZA DELLE VARIE NAZIONALITÀ PRESENTI ALL'INTERNO
DELL'IMPERO AUSTRO-UNGARICO e in particolare degli SLAVI (Boemi e Moravi, Sloveni, Croati, Bosniaci) e
degli Italiani del Trentino e della Venezia Giulia;
4) la presenza di DUE SCHIERAMENTI DI STATI CONTRAPPOSTI: la TRIPLICE ALLEANZA (Germania, Austria,
Italia) con scopi DIFENSIVI solo nel caso ce n paese fosse stato attaccato l’Allenza sarebbe interventa; e la TRIPLICE
INTESA (Gran Bretagna, Francia, Russia), patto MILITARE E ECONOMICO contro la Germania sempre più potente
DOMANDE
B) LE CAUSE ECONOMICHE
1) LA RIVALITÀ ECONOMICA, riguardante anche le colonie, fra Gran Bretagna e Germania, provocata dalla rapida
crescita industriale della Germania, che mirava a superarla nel commercio internazionale e sottrarle mercati INTER
2) le potenze industriali volevano espandere I loro mercati e garantirsi il rifornimento delle MATERIE PRIME.
A questo scopo avevano creato dei grandi imperi coloniali che dovevano difendere ed ampliare, che causarono motivi
di conflitto in quelle zone e dove c’era possibilità di incrementare le attività commerciali.
C) LE CAUSE MILITARI
1) LA POLITICA MILITARISTA delle grandi potenze e B) la CORSA AGLI ARMAMENTI dei paesi europei più
industrializzati.
2) L’ ILLUSIONE DELLA GUERRA BREVE- LAMPO , convinzione sbagliata condivisa da molti governi a causa
della potenza distruttiva dei nuovi armamenti.
3) la spinta dei forti gruppi industriali, soprattutto dei proprietari delle fabbriche di MATERIALE BELLICO e delle
industrie pesanti
DOMANDE
D) LE CAUSE CULTURALI
1) forte NAZIONALISMO che, alimentato anche da intellettuali e stampa, esaltava la potenza militare e la necessità di
affermare la propria superiorità sulle altre nazioni;
2) DIFFUSIONE del DARWINISMO applicato alle relazioni internazionali, cioè dalla convinzione che la guerra
tra gli Stati era equivalente alla lotta per la sopravvivenza nella natura. La guerra, dunque, avrebbe deciso
quali nazioni sarebbero state dominatrici e quali ai margini della Storia;
3) MOLTI GIOVANI, appartenent soprattutto borghesi, vedessero nella guerra l'unica possibilità di cambiamento
della situazione sociale e politica e l'occasione di riscatto e di realizzazione;
4) Erano nati nuovi MOVIMENTI CULTURALI, come il FUTURISMO, secondo i quali la guerra avrebbe ripulito il
mondo da una grande massa di uomini mediocri: LA GUERRA ERA LA SOLO IGIENE DEL MONDO
pronunciata da Marinetti
LA CAUSA OCCASIONALE (SCUSA , la SCINTILLA)
Nella situazione internazionale fu sufficiente una «SCINTILLA» per far esplodere il conflitto , quando un nazionalista
serbo, GAVRILO PRINCIP, il 28 giugno 1914 uccise a Sarajevo (capital della Bosnia) l'erede al trono d'Austria,
l'arciduca Francesco Ferdinando, e sua moglie, che erano in visita alla città (allora appartenente all'Impero austro-
ungarico). L'attentato era stato organizzato in Serbia: L’austria così accuse la Serbia dell’attentato e ne approffittò per
dichiarare guerra alla Serbia
Il 23 luglio l’Austria inviò alla Serbia un ULTIMATUM (ULTIMO AVVISO) che richiedeva entro 48 ore:
 la soppressione delle organizzazioni irredentistiche slave;
 il divieto di ogni forma di propaganda antiaustriaca;
 l'apertura di un'inchiesta sull'attentato, condotta da una commissione mista serbo-austriaca.
Erano richieste deliberatamente umilianti; il governo serbo le respinse e il 28 luglio l'Austria dichiarò guerra alla Serbia.
DOMANDE
Irredentista: coloro che volevano la liberazione dei territori irredenti e che ritornassero al paese a cui appartenevano (Italia:
Trento e Trieste) Terre irredenti: quelle che erano ancora sotto al domino straniero
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LE PRIME FASI DELLA GUERRA


Subito scattarono tutte le alleanze e in soli 2 giorni, dal conflitto fra Austria e Serbia si passò a una guerra
europea, infatti:
1) la RUSSIA (Triplice Intesa) si mobilita in appoggio della Serbia il 29 luglio, così
2) la GERMANIA (Triplice Alleanza), dichiarò guerra prima alla Russia (1° agosto) e poi alla FRANCIA (3 agosto),
perché la Germania pensava che la Francia intervenisse a fianco dell’alleato russo).
Le TRUPPE TEDESCHE attuarono immediatamente il «PIANO SCHLIEFFEN» che prevedeva un attacco
fulmineo e massiccio alla Francia , passando dal Belgio per avere una rapida soluzione del conflitto, violando
la NEUTRALITA’ DEL BELGIO perché volevano sorprendere I francesi
3) L’occuzione di questo paese neutrale determinò l'immediato intervento della GRAN BRETAGNA, a fianco della
Francia e della Russia contro l'Austria e la Germania (4 agosto).
4) Fra gli aderenti ai due schieramenti (Triplice Intesa e Triplice Alleanza), solo L'ITALIA rimase NEUTRALE.perchè
la Triplice Alleanza aveva uno scopo difensivo ed era stata l’Austria ad attaccare.
5) Intanto, sul FRONTE OCCIDENTALE, in Francia, l'esercito tedesco arrivò a soli 35 chilometri da Parigi, ma i
Francesi riuscirono a bloccare i nemici sul FIUME MARNA e durante la battaglia morirono 500.000 soldati ma
nessun esercito ebbe la meglio. I due eserciti così si trincerarono l’uno di fronte all’altro, nella Francia
orientale, lungo una linea lunga circa 800 km, dal Mare del Nord alla Svizzera.
6) Sul FRONTE ORIENTALE i Tedeschi sconfissero i Russi nelle battaglie di TANNENBERG (agosto
1914) e dei LAGHI MASURI (settembre 1914) e presto anche qui si giunse a una situazione di stallo, per
l’equilibiro delle forze in campo.
7) Il 31 ottobre entrava in guerra anche la TURCHIA, in appoggio degli Imperi centrali (Austria e Germania)
DOMANDE
GUERRA DI POSIZIONE o DI TRINCEA
 L'uso dell'artiglieria delle mitragliatrici rendeva inutili e sanguinosi gli attacchi della fanteria e per difendersi
furono create le TRINCEE, cioè dei fossati scavati nel terreno che, col passare del tempo, furono allargati,
dotati di ripari e di reticolati di filo spinato. Ormai svanita la possibilità di sconfiggere gli avversari con una
GUERRA DI MOVIMENTO (spostamento delle truppe rapido, uso di mezzi pesanti, ecc) , si era passati a una
GUERRA DI POSIZIONE (nessuno esercito prevalse sull’altro, vi era un equilibrio tra gli esercito)
LE RESPONSABILITÀ DEGLI STATI
Dopo l'attentato di Sarajevo il conflitto era inevitabile? Probabilmente in un diverso contesto internazionale,
quell'evento avrebbe avuto effetti limitati all'area balcanica o all'Europa centrale.
Perché invece le grandi potenze europee non furono in grado di gestire la situazione? Le responsabilità
vanno suddivise fra tutti gli Stati coinvolti, anche se un ruolo particolare venne svolto dalla Germania, che per
prima passò all'azione con il «piano Schlieffen»
DOMANDE
2. L’LTALIA IN GUERRA
L'ITALIA FRA NEUTRALITÀ E INTERVENTO
Con la dichiarazione di guerra dell'Austria alla Serbia, le forze politiche italiane e l'opinione pubblica (popolo) si
divisero sull'atteggiamento da tenere di fronte al conflitto. Nell'agosto 1914, il governo presieduto da SALANDRA
PROCLAMÒ LA NEUTRALITÀ appellandosi ALLE CLAUSOLE DELLA TRIPLICE ALLEANZA, che
prevedevano solo guerre difensive. In questo caso l'Austria e la Germania erano gli aggressori, non gli aggrediti.
Dopop la decisione di non intervenire nella guerra a fianco di Austria e Germania, si aprì un acceso dibattito sulla
possibilità di un intervento contro l'Austria, che avrebbe permesso di riunire all'Italia Trento e Trieste.
Si formarono quindi due schieramenti contrapposti: i neutralisti e gli interventisti.
I NEUTRALISTI
La maggioranza della popolazione e dei parlamentari desideravano che l'Italia non partecipasse alla guerra,come:
1) I liberali con Giovanni Giolitti (Capo del Governo) che per ottenere dall'Austria Trento e Trieste davano in cambio la
neutralità dell'Italia. ERANO CONVINTI DI OTTENEREI I TERRITORI CON LA DIPLOMAZIA
2) la maggioranza dei socialisti, che ritenevano la guerra uno scontro fra opposti interessi capitalistici
3) la maggior parte dei cattolici rifiutava l’idea della guerra. Papa Benedetto XV aveva condannato ogni tipo di conflitto e
aveva invitato più volte i governi a trovare accordi per mantenere la pace. Il pontefice parlò di «orrenda carneficina
[...] che disonora l'Europa» e nel 1917, a guerra finita con milioni di vittime «un'inutile strage»
DOMANDE
GLI INTERVENTISTI Si distinguono gli INTERVENTISTI DI DESTRA E QUELLI DI SINISTRA
A) GLI INTERVENTISTI DI DESTRA erano convinti che la violenza bellica fosse un segno di vitalità della nazioni:
1) NAZIONALISTI 2) IRREDENTISTI che avevano come obiettivo la liberazione di Trento e Trieste dal
dominio austriaco;3) Molti intellettuali che davano voce a quest'ideologia vi erano D'Annunzio e Papini.
4)GLI ALTI UFFICIALI DELL'ESERCITO 5) L'AMBIENTE DELLA CORTE del re Vittorio Emanuele III,
vedevano nella guerra un'occasione per ottenre maggiore prestigio e potenza. 5)LA PICCOLA BORGHESIA
6) i GRANDI INDUSTRIALI che pensavano la guerra fosse un’occasione per ottenere elevate profitti.
B) GLI INTERVENTISTI DI SINISTRA erano esponenti 1)democratici,2) repubblicani e 3) socialisti, I quali
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volevano che l’Italia si schierasse a fianco dei paesi democratici dell'Intesa (Gran Bretagna-Francia e Russia)
IL quotidiano «Il Popolo d'Italia», diretto da BENITO MUSSOLINI, un importante dirigente del Partito
Socialista. Egli divenne direttore dell' «AVANTI! » nel 1912 e da questo giornale attuò una forte campagna a favore
del neutralismo, ma dopo pochi mesi si schierò a favore dell'interventismo, così venne espulso dal partito
socialista e successivamente fondò «Il Popolo d'Italia».
Gli INTERVENTISTI ERANO UNA MINORANZA, MA MOLTO ATTIVA E «RUMOROSA, ma potevano
contare sull'appoggio del re e molti giornali (il Corriere della Sera, espressione della borghesia industriale milanese).
DOMANDE
IL PATTO DI LONDRA
In Italia, il dibattito PRO o CONTRO contro la guerra, il governo italiano agiva per vie diplomatiche per cercare
di ottenere l’annessione delle terre irredenti ancora sotto il dominio austriaco, dato che l’Austria non sarebbe mai
scesa a patti prima della fine della guerra con nessun paese.
Così, il 26 aprile 1915 il ministro degli Esteri Sonnino sottoscrisse, a nome del governo, il PATTO DI LONDRA, un
patto segreto tra Italia e Triplice Intesa (Gran Bretagna, Francia e Russia) ignorando la volontà neutralista della
maggioranza del Parlamento. Con il Patto di Londra, A) l’Italia si impegnava a entrare in guerra entro UN MESE
a fianco dell’Intesa B) in cambio, in caso di vittoria dell’Intesa, Trento e Trieste, il Sud Tirolo (l'Alto Adige),
l'Istria (esclusa la città di Fiume), la Dalmazia; e la possibilità di partecipare all'eventuale spartizione delle
colonie tedesche. Per l’Italia era un accordo vantaggioso perchè il paese avrebbe voluto solo Trento e Trieste.
L'ITALIA IN GUERRA
. Il 24/5/1915 l'Italia dichiarò guerra all'Austria-Ungheria, e le truppe italiane varcarono il Piave (scorre
principalmente in Veneto) e avanzarono fino alle Alpi e al fiume Isonzo.(Friuli) ma l’esercito italiano non era pronto
DOMANDE
3. LA GRANDE GUERRA
1915-16: GLI AVVENIMENTI SUL FRONTE ITALIANO
 Il 24 maggio 1915 l'esercito italiano non era ancora pronto per un conflitto impegnativo.per :
A) l'inefficienza organizzativa, B)le carenze nell'armamento (soprattutto dell'artiglieria e dell'aviazione),
C)la scarsa preparazione tecnica D) l'incapacità di molti ufficiali. E)per diversi mesi, molti soldati non avevano in
dotazione l'elmetto per proteggersi
 Inoltre, la LINEA DEL FRONTE ITALO-AUSTRIACO, che andava dal passo dello Stelvio alle foci del fiume
Isonzo, era più svantaggiosa per le nostre truppe, dato che era più ripido, rispetto a quello austriaco più pianeggiante ;
 Comandante dell'esercito italiano era generale LUIGI CADORNA, che attuò una durissima disciplina verso I
soldati. Non si fidava dell'esercito di massa, formato da militari di leva, applicò gravi punizioni per ogni mancanza:
1) chi cercava di disertare, veniva punito con la fucilazione 2)per i reati collettivi (gruppi di soldati) gli ufficiali
erano obbligati si estrraeva a sorte tra gli indiziati alcuni militari evenivano puniti con la pena di morte.
 Il generale Cadorna decise di sferrare un attacco frontale alle posizioni tenute dagli Austriaci lungo l'Isonzo e sul
Carso (montagne del Friuli) , che sfociò Tra giungo e dicembre 1915 nelle BATTAGLIE DELL'ISONZO, che
provocarono migliaia di vittime, ma non modificarono le posizioni del fronte, infatti per tutto il 1915 gli schieramenti
rimasero immobili. (GUERRA DI TRINCEA/POSIZIONE)
 Nel 1916 il fronte italo-austriaco nel giugno del 1916 gli Austriaci scatenarono la LA SPEDIZIONE PUNITIVA
contro l’Italia, ex alleato ritenuto colpevole di tradimento (aveva tradito la Triplice Alleanza) . Gli austriaci
penetrarono nel nostro territorio, ma l'offensiva si arrestò, per A) la resistenza italiana e perché B) l'esercito austriaco
dovette affrontare l'attacco russo sull'altro fronte..
 Cadorna decise allora di sferrare una controffensiva, ancor sull'Isonzo che portò alla liberazione di Gorizia (9 agosto).
Poi si ritornò alla guerra di posizione, di trincea
DOMANDE
LE PRINCIPALI BATTTAGLIE AVVENUTE SUL FRONTE ITALIANO:
1) Tra il giugno e dicembre 1915 si svolsero le BATTAGLIE DELL’ISONZO: generale Cadorna decise un attacco
frontale alle posizioni tenute dagli Austriaci lungo l'Isonzo e sul Carso. Queste che provocarono migliaia di
vittime, ma non si ebbe nessun successo rilevante, infatti per tutto il 1915 gli schieramenti rimasero immobili.
2) nel giugno del 1916 gli Austriaci scatenarono la LA SPEDIZIONE PUNITIVA contro l’Italia, l’ex alleato ritenuto
colpevole di tradimento. Gli austriaci penetrarono nel nostro territorio, ma presto l'offensiva si arrestò, per la
resistenza italiana e perché l'esercito austriaco dovette affrontare l'attacco russo sull'altro fronte.. Cadorna decise
allora di sferrare una controffensiva, ancora sull'Isonzo, che portò alla liberazione di Gorizia (9 agosto). Poi si
ritornò alla guerra di posizione, di trincea
3) 24 ottobre 1917 gli austriaci appoggiati dai tedeschi sfondarono le linee italiane a CAPORETTO in Slovenia – e
ritirata delle truppe italiane divenne in breve tempo una vera e propria disfatta e l'esercito nemico penetrò in Italia
per 150 chilometri, causando la perdita di circa 400.000 uomin. Dopo questa umiliante sconfitta, venne formato un
nuogo governo presieduto da Vittorio Emanuele Orlando (ottobre 1917-giugno 1919); il generale Cadorna dovette
lasciò il commando dell’esercito e fu sostituito dal generale ARMANDO DIAZ, che decise di sistemare una nuova
linea di difesa sul fiume PIAVE dove, il 12 novembre, fu bloccata l'offensiva austriaca
4) il 29 ottobre 1918 l'esercito austriaco fu sconfitto nella battaglia di Vittorio Veneto e costretto alla ritirata. Il 3
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novembre, a Villa Giusti, nei pressi di Padova, venne firmato l'armistizio che siglava la vittoria dell'Italia.
DOMANDE
LA GRANDE GUERRA. L'immane conflitto combattuto dal 1914 al 1918 fu chiamato «prima guerra mondiale» o
«Grande guerra». La portata mondiale dello scontro, combattuto quasi esclusivamente sul suolo europeo, fu
determinata dall'intervento del Giappone e degli USA,e anche dal coinvolgimento delle colonie dinglesi e tedesche.
DOMANDE
1915-16: LE VICENDE SUGLI ALTRI FRONTI
 Le vicende belliche del 1915 furono complessivamente favorevoli agli Imperi centrali (Austria e Germania) perchè.
I Tedeschi, occuparono importanti zone industriali della Francia e controllare le attività produttive ed estrattive
del Belgio.
 Sul fronte orientale LA RUSSIA subì una sconfitta nella seconda battaglia dei LAGHI MASURI (febbraio 1915),
mentre l'entrata in guerra della Bulgaria favorì il crollo completo della Serbia, occupata dalle truppe austro-
bulgare nel novembre del 1915.
 All'inizio del 1916, i Tedeschi attaccarono l’esercito francese nella BATTAGLIA DI VERDUN (pron VERDAN)che
provocò più di 500.000 vittime, ma gli alleati anglo-francesi risposero con la BATTAGLIA DELLA SOMME,
(SOMM) che consentì la tenuta del fronte francese, provocando però la morte di circa un milione di uomini.
Entrambe le battaglie combattute in Francia furono delle carneficine)
 Sin dall'inizio del conflitto la Gran Bretagna aveva attuato un BLOCCO NAVALE con lo scopo di impedire
rifornimenti di materie prime, armi , cibo nei porti tedeschi e dopo quasi 2 anni di blocco danneggiò l’economia
degli Imperi centrali.
 Per cercare di interrompere il BLOCCO NAVALE,la flotta tedesca attaccò quella inglese nel Mare del Nord, nella
BATTAGLIA NAVALE DELLO JUTLAND (3 maggio 1916), infliggendo agli inglesi notevoli perdite ma non
riuscirono a sottrarre all’Inghilterra l dominio dei mari e ad eliminare il blocco navale.
DOMANDE
IN ORIENTE
 Gli Inglesi e I francesi attaccarono l’Impero turco ottomano allo STRETTO DEI DARDANELLI,(Turchia) ma i
soldati inglesi, francesi, neozelandesi e australiani, sbarcati sulle sponde dello Stretto (BATTAGLIA DI GALLIPOLI)
furono respinti dai Turchi ed ebbero gravissime perdite (circa 300.000 uomini tra morti e feriti).
 Gli Inglesi allora, per indebolire l’Impero Turco, favorirono la rivolta delle tribù arabe del Medio-Oriente
(Arabia, Palestina, Giordania, Libano, Mesopotamia-Iraq);dove ebbe un ruolo importante il colonnello LAWRANCE
un agente dei servizi segreti britannici, inviato nelle corti arabe per provocare ed organizzare la rivolta .
 Per questo il governo inglese si impegnò con lo Sceriffo della Mecca a favorire la costituzione di un grande
Stato arabo indipendente al termine della Guerra.
 Questo impegno fu tradito, perché inglesi e francesi si accordarono con un ACCORDO SEGRETO per spartirsi il
Medio-Oriente.
 Poi gli Inglesi nel con la dichiarazione Balfour, si impegnarono con gli Ebrei a far nascere uno STATO EBRAICO in
Palestina. Gi inglesi parlarono di FOCOLARE EBRAICO, questo termine era ambiguo, ma di fatto era un impegno
che gli inglesi sostenevano per creare uno stato ebraico.
 gli Inglesi fecero questa dichiarazione per ottenere l’appoggio degli ebrei e per spingere coloro che vivevano
neghli Stati Uniti a far pressioni sul presidente Wilson perché intervenisse in guerra.
DOMANDE
8. DALLA SVOLTA DEL 1917 ALLA CONCLUSIONE DEL CONFLITTO
LA SVOLTA DEL 1917 (ENTRANO IN GUERRA GLI STATI UNITI CON L’INTESA- RUSSA ESCE PER LA
RIVOLUZIONE )
A) ENTRATA IN GUERRA DEGLI STATI UNITI
1) Dato che su tutti I fronti vi era una situazione di STALLO, nessun esercito prevaleva su un altro, si prospettava
una guerra di lunga durata che avrebbe sicuramente peggiorato la crisi economica gli Imperi centrali così
2) DAL FEBBRAIO 1917, I TEDESCHI,in grande difficoltà economica per I grandi costi del conflitto, decisero
DI RIPRENDERE LA GUERRA SOTTOMARINA, colpendo anche navi di paesi neutrali (come gli Stati
Uniti) per A)bloccare tutti i rifornimenti ai paesi dell’Intesa e B)isolare economicamente la Gran Bretagna.
3) Proprio la GUERRA SOTTOMARINA, spinse gli Stati Uniti ad entrare nel conflitto in Europa a fianco dell’Intesa
nell’APRILE DEL 1917. L'ingresso in guerra fu preceduto da un acceso dibattito,perché intervenire in Europa
significava abbandonare la POLITICA D'ISOLAMENTO. (fino ad allora aveva dichiarata che non sarebbero
interventuti in questioni che non gli riguardavano) . Alla fine però prevalsero gli interessi economici, perché gli
Stati Uniti temevano di perdere in caso di sconfitta A) crediti nei confronti dell’Intesa (avevano prestato soldi o
mandato aiuti per la guerra) , B) i contratti d'esportazione verso l'Europa (gli scambi commerciali)
4) Il 1917 fu un anno decisivo per le sorti del conflitto, non solo per l'intervento degli USA.
B) In RUSSA
1) NEL MARZO IL REGIME ZARISTA RUSSO FU ROVESCIATO E SOSTITUITO DA UNA REPUBBLICA,
il cui governo provvisorio, guidato da KERENSKIJ, decise di proseguire la guerra, anche se l’esercito russo si
stava dissolvendo a causa delle diserzioni in massa. (smettere di combattere)
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2) La situazione interna divenne sempre più confusa sino alla RIVOLUZIONE DELL'OTTOBRE 1917, quando il
potere fu assunto dai comunisti guidati da Lenin e il nuovo governo decise di uscire dalla guerra
3) e avviò con gli Imperi centrali le trattative di pace, che si conclusero con L'ACCORDO DI BREST-LITOVSK
(MARZO 1918). Con il quale la RUSSIA USCIVA DALLA GUERRA E fu obbligata a pesanti concessioni:
A) la Germania ottenne la Polonia e B) i paesi baltici (Finlandia, Estonia, Lituania, Lettonia).
DOMANDE
CAPORETTO: LA DISFATTA DELL'ESERCITO ITALIANO
 L’USCITA DALLA GUERRA DELLA RUSSIA ebbe effetti negativi per tutti gli alleati ma soprattutto per l’ITALIA
perchè , l'Austria e la Germania spostarono le truppe sul fronte occidentale e su quello italiana così
 24 ottobre 1917 gli austriaci appoggiati dai tedeschi sfondarono le linee italiane a CAPORETTO in Slovenia
 LA ritirata delle truppe italiane divenne in breve tempo una VERA E PROPRIA DISFATTA e l'esercito nemico
penetrò in Italia per 150 CHILOMETRI, causando la perdita di circa 400.000 uomini tra morit, feriti e prigionieri.
 Dopo questa umiliante sconfitta, venne formato un nuovo governo presieduto da Vittorio Emanuele Orlando
(ottobre 1917-giugno 1919); il generale Cadorna dovette lasciò il commando dell’esercito e fu sostituito dal generale
ARMANDO DIAZ, che decise di sistemare una nuova linea di difesa sul fiume PIAVE (IN Veneto vicino a Treviso)
dove, il 12 novembre, fu bloccata l'offensiva austriaca, Nonostante questa sconfitta pesante
 Diaz attuò una disciplina meno rigida verso i soldati perché ormai stachi e demoralizzati, infatti
A) curò meglio l'addestramento.B)evitò tutte le azioni e le offensive che potevano causare un inutile sacrificio dei
suoi uomini C) promise riforme a favore dei ceti popolari e distribuzione di terre ai contadini a fine guerra.
L'ESPRESSIONE «È STATA UNA CAPORETTO» indica un fallimento totale, una sconfitta disastrosa,
anche al di fuori del linguaggio militare. Deriva dalla località dove le truppe italiane nell'ottobre 1917 furono
travolte dall'offensiva austriaca. Questa espressione è diventata un simbolo anche nel linguaggio quotidiano
DOMANDE
CAUSE MILITARI DELLA DISFATTA DI CAPORETTO sono diversi gli errori militari:
1) L’OFFENSIVA DEGLI AUSTRIACI FU BEN CONDOTTA
2) LA CONFORMAZIONE DEL TERRENO ERA FAVOREVOLE AGLI ATTACCANTI, perché il versante
austriaco era più facile e più pianeggiante rispetto a quello italiana molto più ripito e difficile
3) l’esercito italiano aveva impostato in modo sbagliato la battaglia difensiva e la ritirata
4) I SOLDATI ERANO ORMAI LOGORATI, dall'interminabile guerra di trincea, dalle angherie dei comandanti ,
5) Aumentavano sempre di più Le DISERZIONI , FUGHE, simulavano MALATTIE e attuavano la pratica
dell’AUTOLESIONISMO cioè volutamente si mutilavano per giustificare l’esenzione del servizio al fronte.
6) Vi furono anche fenomeni d'insubordinazione collettiva, veri e propri ammutinamenti,
DOMANDE
1918: LA CONCLUSIONE DEL CONFLITTO
Fondamentale per concludere la guerra fu l’intervento degli STATI UNITI a fianco delle truppe anglo-francesi.
 Tra luglio e Agosto del 1918 ci furono sul FRONTE OCCIDENTALE le BATTAGLIE DELLA MARNA E DI
AMIENS (AMIE’) dove le truppe dell’INTESA ebbero la meglio
 Successivamente tutti i fronti degli Imperi centrali crollarono:
A) La BULGARIA si arrese Il 29 settembre a un esercito franco-serbo;
B) L’ UNGHERIA, LA CECOSLOVACCHIA E LA IUGOSLAVIA SI dichiararono indipendenti dall'Austria, e
i soldati di queste nazioni abbandonarono l’esercito austriaco, che dovette subire la controffensiva italiana, infatti
C) il 29 ottobre 1918 l'esercito austriaco fu sconfitto dall’esercito italiana nella BATTAGLIA DI VITTORIO
VENETO e costretto alla ritirata. Il 3 novembre, a VILLA GIUSTI, vicino a Padova, venne firmato
L'ARMISTIZIO che siglava la vittoria dell'Italia; l’11 novembre l'imperatore Carlo I abdicò (lascia il trono)e in
Austria venne proclamata la Repubblica
D) IL 30 OTTOBRE SI ARRESE LA TURCHIA,
E) mentre la GERMANIA si preparava, a sua volta, alla resa definitiva. In Germania scoppiarono proteste popolari,
ci furono ammutinamenti nella flotta e nell’esercito e il 9 novembre l'imperatore Guglielmo II lasciò il trono e anche
a Berlino fu proclamata la repubblica. IIl nuovo governo tedesco iniziò subito le trattative che portarono alla
firma DELL'ARMISTIZIO l’ 11 NOVEMBRE).
TERMINAVA COSÌ, DOPO PIÙ DI QUATTRO ANNI, LA PRIMA GUERRA MONDIALE.
DOMANDE
I CADUTI DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE
 I numeri delle vittime della prima Guerra mondiale sono impressionanti: CIRCA 8 MILIONI E MEZZO DI MORTI,
di cui 615.000 italiani, a questi occore aggiungere 21 milioni di feriti più o meno gravi , molti rimasti invalidi.
 ben 500.000 soldati morirono subito dopo la guerra in seguito a malattie contratte in trincea (colera, malaria)
 la prima guerra mondiale ebbe profondi effetti sulla demografia della popolazione europea perché causò molti
A) molte vedove B) e di conseguenze bambini orfani C) in Francia molte vedove rimasero nubili (nsenza marito)
non per loro scelta ma perché era notevolmente calato il numero di uomini adulti.

DOMANDE
7

9. I TRATTATI DI PACE
TRATTATI
 IL 18 GENNAIO 1919 A PARIGI si riunirono i ministri dei paesi vincitori nella CONFERENZA PER LA PACE;
 I protagonisti delle trattative furono i rappresentanti delle quattro potenze vincitrici:
1)CLEMENCEAU (clemensò) per la Francia, 2) LLOYD GEORGE per la Gran Bretagna,
3) il Presidente WILSON per gli Stati Uniti e 4) il Ministro ORLANDO per l'Italia.
A. Relativamente ai princìpi che dovevano ispirare gli accordi di pace, fin dal gennaio 1918 il presidente
americano Wilson aveva presentato QUATTORDICI PUNTI cioè I progetti , le idee americane per le future
relazioni internazionali. In questi 14 punti richiamava:
 al RISPETTO DELL'AUTODETERMINAZIONE DELLE NAZIONI cioè ogni popolo ha A) la capacità di
disporre per se stesso B) ogni ha il diritto di scegliere la propria forma di governo..
 della libertà dei mari
 libertà dei commerci e
 PROPONEVA LA COSTITUZIONE, dopo la guerra, di UNA SOCIETÀ DELLE NAZIONI, cioè di un
organismo internazionale che avrebbe dovuto garantire il rispetto del diritto internazionale,risolvere i
contrasti tra gli Stati per via diplomatica per impedire lo scoppio di nuove guerre. (antenata dell’ONU)
B. In realtà ogni stato voleva tutelare I propri interessi per esempio:
 La FRANCIA puntava a indebolire la Germania per assumere una posizione dominante in Europa.
 La Gran Bretagna voleva invece evitare la rovina della Germania per evitare che la Francia diventasse troppo
potente. .
 L'ITALIA pretendeva I territori promessi da Francia e Gran Bretagna col Patto di Londra
 Wilson con l'introduzione del libero commercio e la soluzione dei contrasti attraverso pacifiche trattative erano
la via per affermare la superiorità economica e politica degli Stati Uniti.
DOMANDE
IL PREVALERE DELLA LINEA PUNITIVA
L'OBIETTIVO DELLA CONFERENZA per la PACE era
1) DI TROVARE UN EQUILIBRIO TRA LA NECESSITÀ DI PENALIZZARE GLI SCONFITTI E
2) QUELLA DI RISARCIRE I VINCITORI.
3) Contemporaneamente occorreva rispettare i princìpi di nazionalità e autodeterminazione proposti dal
presidente americano Wilson.
Nel corso delle trattative si scontrarono due strategie politiche:
A) quella di Clemenceau (Francia) che intendeva piegare la Germania per consentire alla Francia di
sostituirla nel ruolo di grande potenza europea;
B) quella del presidente americano Wilson che proponeva un modello democratico di convivenza
pacifica, fondato sull'equilibrio delle nazioni e sul rispetto dei popoli.
C) Alla fine prevalse la linea punitiva proposta dalla Francia. La pace «democratica», cercata da Wilson,
incontrò invece la diffidenza degli altri paesi vincitori che non vollero rinunciare alle loro ambizioni nazionali.

DOMANDE
LA NUOVA CARTA D'EUROPA
I trattati di pace furono firmati tra il 1919 e il 1920 nelle cittadine francesi di Versailles, Saint-Germain,
Le decisioni più significative furono le seguenti.
1) Vennero riconosciuti indipendenti alcuni nuovi Stati europei: l’Ungheria, la Cecoslovacchia (che erano incluse
prima nell’Impero Austro-ungarico) , la Iugoslavia, la Polonia e le repubbliche baltiche, cioè, la Lettonia, la
Lituania e l'Estonia più la Finlandia ( prima della guerra facevano parte dell’Impero russo)
2) L'AUSTRIA perse circa i 7/8 dei territori dell'antico impero e rimase senza sbocchi sul mare.
3) LA GERMANIA, con il trattato firmato a Versailles il 28 giugno 1919, venne riconosciuta come principale
responsabile del conflitto. Pertanto:
A) fu costretta a pagare i danni di guerra molto alti (132 miliardi di marchi-oro) che causò una grave crisi
economica , soprattutto alla Francia e al Belgio, stati maggiormente danneggiati,
B) fu costretta a ridurre la flotta e l’esercito : venne quindi SMILITARIZZATA
C) fu privata di tutte le colonie e divise tra I paesi vincitori
D) l’Alzazia e la Lorena ritornarono alla Francia, che venne anche autorizzata a occupare e sfruttare per 15
anni la regione tedesca della Saar una zona mineraria
E) ; la regione tedesca della Renania fu smilitarizzata.
F) altri territori tedeschi passarono alla Danimarca e alla Polonia alla quale venne garantito uno sbocco
al mar e(il CORRIDOIO POLACCO) mediante una sstriscia di territorio che separava la Prussia
orientale dal resto della Germania e la città di DANZICA venne dichiarata città libera sotto il controllo
internazionale;
G) Vennero creati dei CORDONI SANITARI cioè dei nuovi stati per isolare la RUSSIA
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4) L'ITALIA ricevette dall'Austria il Trentino, l'Alto Adige, Il Friuli Venezia Giulia e Trieste.
Il primo ministro Orlando però chiese anche i territori promessi dal Patto di Londra cioè la città di Fiume in
Dalmazia (zona costiera della Croazia) e in aggiunta chiese la città di Fiume perché abitata soprattutto da italiani
ma le altre potenze si opposero a questa richiesta. Per protesta, la delegazione italiana abbandonò la Conferenza
e questo fu un grave ererore perché le ex colonie tedeschi vennero spartite tra Francia e Inghilterra.
5) LA TURCHIA perse tutti i territori europei, tranne la città di Istanbul; dallo smembramento dell'Impero
ottomano fu creata la Grande Armenia
6) La Giordania, la Palestina e l'Iraq furono affidati agli Inglesi, la Siria e il Libano alla Franciat
DOMANDE

FINE DELLA CENTRALITÀ EUROPEA


LA GERMANIA riteneva che le punizioni inflittale fossero tropppo dure, il paese era in ginocchio, l’INFLAZIONE
era alle stelle (la sua moneta non valeva più nulla) e portò a violente contestazioni con la nascita delle DESTRE
ESTREME con Hitler I tedeschi davano la colpa alla FRANCIA la quale invece non era soddisfatta e considerava
insufficienti le sanzioni imposte alla Germania.
L'ITALIA non ebbe tutto ciò che sperava (soprattutto Fiume) e questo fatto causò il risentimento nei confronti
degli alleati e grandi proteste, soprattutto da parte di nazionalisti ed ex interventisti come D’ANNUNZIO
IN CONCLUSIONE,
con l'applicazione dei trattati di pace, la situazione internazionale mutò profondamente.
1) I QUATTRO IMPERI ERANO CROLLATI: l austro-ungarico, il tedesco, il russo e il turco;
2) ERANO NATE MOLTE NUOVE NAZIONI.
3) IL PRIMATO DELL'EUROPA si era indebolito sia dal punto di vista politico sia da quello economico
4) GLI STATI UNITI FURONO I VERI VINCITORI DELLA GUERRA : infatti divennero A)la prima potenza
politica ed economica del mondo e I B) principali creditori degli Stati europei dato che avevano prestato soldi
alle varie potenze europei. Prima della guerra gli Stati Uniti dovevano 5 miliardi di dollari all'Europa; nel
1919 alla fine della guerra l'Europa doveva circa 7 miliardi di dollari agli Stati Uniti.
DOMANDE
LA SOCIETÀ DELLE NAZIONI VOLUTA DAL PRESIDENTE WILSON FU FALLIMENTARE PERCHÉ?
1) Gli Stati Uniti non vi entrarono perché non volevano essere troppi coinvolti nelle questioni europee
2) Non evitò lo scoppio di nuove guerre (Seconda Guerra Mondiale)
3) Entrarono solo le potenze vincitrici della guerra (Germania e Russia NO)
4) Divenne un gioco nelle mani solo della Francia e Inghilterra

In Italia nacque perciò il mito della “Vittoria mutilata” , fu inventata da D’Annunzio


Significava che era una vittoria INCOMPLETA perché l’Italia era stata sconfitta al tavolo delle trattative di pace
di Parigi. D’Annunzio era convinto che nella COnferenza Per la Pace e I rappresentanti italiani avessero tradito
gli ideali risorgimentali e il sacrificio dei soldati italiani caduta in guerra..L’Italia era stata privata dei legittimi frutti
della sua vittoria soprattutto per quanto riguarda la città di FIUME.
DOMANDE
QUESTIONE FIUME di D’ANNUNZIO
C. Dato che lo Stato italiano non era riuscito a risolvere la questione di FIUME, con la DIPLOMAZIA, nella
COnferenza per la Pace, D’ANnunzio si mise a capo nel settembre 1919 di un gruppo di legionali che prima
erano soldati volontari poi si unirono anche le truppe regolari per andare a conquistare la città di Fiume.
D. La spedizione di D’Annunzio entrò a Fiume nel settembre 1919 e proclamò l’ANNESSIONE DELLA CITTÀ
AL REGNO D’ITALIA ,nonostante che il governo fosse coontrario
E. Nell’agosto 1920 D’Annunzio trasformò il territorio di Fiume in uno STATO INDIPENDENTE e proclamò la
REGGENZA ITALIANA DEL CARNARO.
F. Tra I primi atti ci fu la promulgazione della CARTA DEL CARNARO, una specie di Costituzione redatta da
alcuni giurati e D’Annunzio.
G. Nel frattempo VENIVA FIRMATO IL TRATTATO DI RAPALLO nel novembre 1920 che stabiliva che FIUME
diventava una CITTÀ LIBERA
H. A Natale del 1920 l’esercito italiana entrò a Fiume per evitare che scoppiasse un caso internazionale , per liberare
la città e fare rispettare il Trattato.
I. D’Annunzio così fu costretto ad arrendersi e a interrompere la REGGENZA DEL CARNARO.
4. L’INFERNO DELLE TRINCEE
UN ANTICHISSIMO SISTEMA DIFENSIVO
1) La prima guerra mondiale fu caratterizzata dall'uso della trincea, un antichissimo sistema difensivo utilizzato nelle
guerre di posizione. Si trattava di un fossato, più o meno profondo, scavato nel terreno, utilizzato inizialmente per
offrire riparo dal fuoco nemico e poi come u vero e rproprio rifugio.
2) I militari erano costretti a viverci per lungo tempo, con continua minaccia di un attacco nemico. Erano esposti alle
intemperie dalle quali era impssibile difendersi, infatti soffrivano per il caldo, il freddo, il vento, la pioggia e talvolta
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erano immersi nel fango fino a mezza coscia.


3) Su tutti i fronti di guerra i soldati erano costretti a sopportare condizioni estreme di vita, soprattutto d'inverno per
la neve e il gelo. Anche l'approvvigionamento del cibo nelle trincee di prima linea (quelle di fronte al nemico) era
spesso difficoltoso e se arrivava, dopo parecchi chilometri a piedi, raramente era caldo.
4) Le condizioni igieniche erano pessime: i soldati tenevano gli stessi vestiti per parecchie settimane, prendendo pulci
e pidocchi. Per i bisogni fisiologici venivano scavate le LATRINE (buche) che col passare dei giorni e le piogge, si
trasformavano rapidamente in grandi fogne puzzolenti.Spesso però, per disgusto, per pigrizia o per paura di allontanars I
troppo dal riparo della tricnea, i soldati facevano I loro bisogni in qualsiasi angolo della trincea.
5) La mancanza d'igiene trasformò ben presto le trincee in covi di topi, che rosicchiavano i cadaveri e tormentavano
i vivi, danneggiando l'equipaggiamento e le riserve di cibo.
6) Frequenti erano le epidemie, in particolare di COLERA; ma anche la malaria e la dissenteria causavano vittime.
DOMANDE

ALLA COSTANTE PRESENZA DELLA MORTE


1) LA PRESENZA DELLA MORTE fu una carattereistica fondamentali della 1° GM, con la quale i soldati dovevano
costantemente convivere. Numerosi cadaveri di compagni e di nemici restavano nell'area compresa fra le opposte
trincee per più giorni, talvolta per sempre. Quando finalmente i corpi senza vita venivano seppelliti, poteva
accadere che le granate colpissero i cimiteri improvvisati, riportavano alla luce i corpi e a volte li mutilivano
nuovamente determinando uno spettacolo orribile e sconvolgente.
2) La presenza della morte traumatizava e deprimeva I soldati, infatti vivevano fra paure individuali e panico collettivo.
La loro resistenza nervosa era spesso messa a dura prova dai bombardamenti dell'artiglieria, il cosiddetto «FUOCO
DI PREPARAZIONE» che precedeva l'attacco nemic e in quei minuti i soldati rimanevano addossati gli uni agli
altri in preda al panico.
3) Il MOMENTO PEGGIORE DELLA GUERRA era quello DELL'ASSALTO ALLE TRINCEE DEI NEMICI.
Perché tra l’annuncio dell'azione e l'uscita effettiva dalla trincea poteva essere di pochi minutia alcune ore e proprio
l'attesa creava un'angoscia diffusa. Tutti sapevano che i varchi aperti dall'artiglieria nei reticolati posti a difesa delle
trincee avversarie sarebbero stati insufficienti e che molti sarebbero rimasti impigliati nel filo spinato, diventando un
perfetto bersaglio per i tiratori nemici. Passare per quei varchi era assai rischioso, perché i soldati vi si accalcavano
offrendosi facilmente al fuoco delle micidiali armi automatiche.
4) La paura non risparmiava nessuno, colpiva in modo diverso i soldati a seconda delle circostanze e del carattere:
A) singhiozzo, B) tremori, C) diarrea, D) vomito, nei casi più gravi, E)ribellione e rifiuto di obbedire, F)diserzione,
G) follia o H)suicidio.
5) La diffusione delle «NEVROSI DI GUERRA» (SCEMI DI GUERRA) con vomito, tremor, , follia, istinti suicidi,
causati dalla vita in trincea : Era forte quando giungeva l'ordine, l'attacco veniva sferrato e se riuscivano a raggiungere le
trincee della prima linea avversaria, subivano il contrattacco dei reparti della seconda linea e spesso erano
ricacciati alle posizioni di partenza e le probabilità di morire durante l'assalto erano altissime.
DOMANDE
PERCHÉ COMBATTERE?
1) Fra i soldati esisteva una grande solidarietà che permise ai soldati di continuare a lottare nonostante tutto.
2) Lo spirito di corpo, l’unione erano il legame fra le piccolo unità combattenti
3) La straordinaria tenacia dei soldati viene spiegata anche con il loro attaccamento alla nazione. Ma si trattava di vero
patriottismo, oppure i soldati obbedivano solo perché non potevano agire diversamente?
4) Sul campo di battaglia il COMANDANTE del reparto aveva diritto di vita o di morte sui suoi subordinati e poteva
uccidere sul posto chi cercava di fuggire. Spesso i comandanti dei reparti trasformavano le esecuzioni capitali
con fucilazione in vere e proprie cerimonie, di fronte alle truppe schierate, perché svolgessero una funzione
esemplare e allontanassero ogni velleità di disobbedienza. Si procedette anche alle DECIMAZIONI e furono
istituiti NUMEROSI PROCESSI DI FRONTE ALLE CORTI MARZIALI.
5) Per la maggioranza dei soldati, passati i primi giorni, la guerra perdeva ogni alone di eroismo e venne accettata
con rassegnazione come flagello naturale; solo per piccoli gruppi di combattenti, come le Sturmtruppen
(truppe d'assalto) tedesche o gli Arditi italiani, impiegati per le azioni più rischiose, la guerra rimase fonte di
esaltazione.
6) I soldati subivano una pressione psicologica che li indusse in maggioranza a continuare a combattere: chi
avesse deciso di disertare avrebbe trovato difficilmente rifugio, e ancora più difficile sarebbe potuto tornarsene a
casa. E in questo caso, avrebbe potuto essere denunciato, o non avrebbe trovato lavoro: DISERTARE non
significava solo coprire di vergogna la propria famiglia, ma anche ridurla in miseria.
DOMANDE
5. LA TECNOLOGIA AL SERVIZIO DELLA GUERRA
UN'ARMA SCIENTIFICA: I GAS
 Oltre alle ARMI TRADIZIONALI - artiglieria pesante, fucili automatici e mitragliatrici – vennero utilizzate
nuove armi e tecnoclogie messe a disposizione dai grandi progressi della scienza nei decenni precedenti.
 LE ARMI CHIMICHE sconvolsero I combattenti e l’opinione pubblica internazionale: I GAS, inizialmente sotto
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A) FORMA DI BOMBOLE che venivano aperte in direzione del vento e poi di B) ORDIGNI che venivano
lanciati verso le trincee avversarie
B) L'EFFETTO DEI GAS ERA LA MORTE PER SOFFOCAMENTO O AVVELENAMENTO e nel
caso del «GAS MOSTARDA» o iprite si aggiungevano piaghe e ustioni.
 I TEDESCHI utilizzarono per primi I gas nel 1915 poi anche gli altri esercito: Causarono grande impressione per la
loro azione subdola e i loro tremendi effetti: 1) chi inalava il gas moriva fra atroci sofferenze o 2) poteva rimanere
invalido per sempre –
 Presto gli eserciti presero le opportune difese, come LA DOTAZIONE DI MASCHERE ANTIGAS PER TUTTI I
SOLDATI. L'efficacia dei mezzi di difesa e la non piena affidabilità dei gas - che il vento poteva disperdere o
rimandare indietro - ne limitarono sempre più l'uso.
 Si svilupparono così alcuni settori industriali e scientifici
1) l'industria automobilistica fornì alle forze armate mezzi per il trasporto più rapido di truppe o rifornimenti,
o dei feriti grazie alle autoambulanze.
2) LA RADIOFONIA permise lo sviluppo di mezzi di telecomunicazione, essenziali per coordinare le azioni e
accelerare le catene di comando o l'invio di informazioni.
DOMANDE
NUOVI STRUMENTI PER LA GUERRA
1) L’AVIAZIONE ebbe un impatto più limitato nel corso della guerra furono costruiti circa 20.000 velivoli militari,
utilizzati per 1) OSSERVARE dall'alto i luoghi di battaglia o 2)per bombardamenti su settori circoscritti,
senza mai essere utilizzati con continuità nelle battaglie
2) IL CARRO ARMATO, fu scarsamente utilizzato anche perché furono sottovalutate le sue potenzialità.(molto
usato invece nella Seconda Guerra Mondiale)
A) Prima comparvero LE AUTOBLINDO cioè autocarri riparati da piastre d'acciaio e dotati di mitragliatrici
La loro utilittà era limitata perché adatti solo alla circolazione su strada.
B) Vennero sostituite LE RUOTE CON CINGOLI , che permettevano ai mezzi blindati di muoversi su
qualunque terreno. Impiegati dagli Inglesi a partire dal 1916, i carri armati furono utilizzati csoprattutto alla
del 1917:.
3) Nella guerra NAVALE fece la sua comparsa il SOTTOMARINO: furono i Tedeschi a utilizzarlo maggiormente,
sia A) per attaccare le navi nemiche B) sia per colpire di sorpresa le navi mercantili, anche di nazioni neutrali,
che portavano rifornimenti ai paesi dell'Intesa (Austriaci attaccarono la flotta americana e causaronola loro
entrata in guerra ) La qualità dei sottomarini e l’abilità dei marinai fecero dei sommergibili tedeschi, per
quanto esigui di numero, delle armi micidiali.
4) Tuttavia la guerra sottomarina causò le proteste degli Stati Uniti che ritenevano minacciati il principio della
libertà di commercio e il loro interesse economico: l'affondamento ad opera DEI TEDESCHI NEL MAGGIO
1915 DEL TRANSATLANTICO INGLESE LUSITANIA con 140 passeggeri americani a bordo - ma anche
armi destinate all'Inghilterra - provocò tali proteste da parte degli Stati Uniti da indurre i Tedeschi a
sospendere momentaneamente la guerra sottomarina illimitata
DOMANDE
6. IL FRONTE INTERNO E LA GUERRA “TOTALE”.
IL COINVOLGIMENTO DEI CIVILI
ANCHE LE POPOLAZIONI CIVILI, OLTRE AI SOLDATI, FURONO COINVOLTE NEL CONFLITTO.
1) GLI ABITANTI DELLE ZONE DOVE SI SVOLGEVANO I COMBATTIMENTI, furono I primi a subire danni e
perdite perché per molti chilometri attorno al fronte cadevano bombe, quindi dovevano lasciare le case e le terre.
2) Ogni spostamento del fronte comportava fughe di profughi e occupazioni da parte delle truppe nemiche.
3) Le minoranze etniche che in passatovolevano l’indipendenza furono sottoposte a rigidi controlli perché sospettate di
possibile tradimento.
4) le popolazioni che vivevano lontano dal fronte subironoa nch’esse le conseguenze del conflitto: A) limitazioni
della libertà personale, B)razionamento del cibo, C) rialzo dei prezzi, D)diffusione di epidemie, E) aumento dei
carichi di lavoro. Infatti il settore settore industriale doveva garantire ai militari tutte le risorse di cui avevano
bisogno. Le industrie siderurgiche, meccaniche, chimiche e anche tessili ebbero uno sviluppo imponente.
5) I TURNI DI LAVORO DIVENNERO PIÙ DURI, grazie anche al clima di mobilitazione che caratterizzò le
fabbriche e la società del tempo di guerra. In pratica tutta la POPOLAZIONE FU MILITARIZZATA: non
solo, ovviamente, i soldati che combattevano e che costituivano il fronte esterno, ma anche le persone che senza
imbracciare le armi lavoravano nelle fabbriche a sostegno dello sforzo bellico e che formavano IL
FRONTE INTERNO. Il peggioramento delle condizioni di vita causò proteste in particolare in Francia,
Germania e Italia, soprattutto nel 1917: nell'agosto di quell'anno a Torino vi furono dimostrazioni e scioperi,
causati dalla scarsità di generi alimentari e seguiti da violenti scontri che provocarono decine di vittime.
DOMANDE
IL PREDOMINIO DELLO STATO E DEL POTERE ESECUTIVO
La riorganizzazione dell'assetto produttivo avvenne grazie a un massiccio intervento dello Stato, con un
serie di misure che il liberismo di stampo ottocentesco non avrebbe mai previsto: 1) settori industriali sottoposti a
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controllo governativo,2) requisizione e 3) controllo dei prezzi per i prodotti agricoli, 4)razionamento dei beni di
consumo.
La Germania operò una tale pianificazione economica da far parlare di «SOCIALISMO DI GUERRA».
1) I grandi imprenditori privati non erano però esclusi dai profitti: partecipavano insieme ai militari ai
progetti di gestione economica e alla fine del conflitto godettero di grandi entrate e di un maggior peso politico.
2) Anche il settore pubblico dovette adeguarsi alla guerra: gli apparati statali con compiti sempre più numerosi,
aumentarono le file della burocrazia. I governi presero il sopravvento sui parlamenti, poco adatti alla
segretezza e alla rapidità di decisione necessari in tempo di guerra.
3) Il potere politico doveva però confrontarsi con le pretese dei militari: per tutto quello che riguardava la condotta
della guerra, gli stati maggiori cercavano di imporre le proprie decisioni ai governi, assumendo una sorta di
potere assoluto.
4) In Germania si formò di fatto una dittatura militare guidata dal capo di stato maggiore Paul von Hindenburg e
dal suo collaboratore Erich Ludendorff.
5) In altri paesi il potere politico mantenne la preminenza, ma anche qui in condizioni simili a una dittatura: LA
FRANCIA venne governata da un'unione nazionale comandata con pugno di ferro da Georges Clemenceau,
mentre IN GRAN BRETAGNA si era formato un «gabinetto di guerra» sotto David Lloyd George.
Anche in Italia dopo Caporetto si formò un governo di unità nazionale.
A giustificare queste misure politiche eccezionali non erano solo le difficoltà incontrate dagli eserciti sui fronti;
MA IL PROTRARSI DELLA GUERRA che durò ben quattro anni invece di essere di breve durata.si del
conflitto aveva accresciuto enormemente i problemi interni e occorreva mobilitare tutta la popolazione
nell'ultimo sforzo per la vittoria.
DOMANDE
IL NEMICO INTERNO E LA PROPAGANDA
Per ottenere l'obiettivo del successo finale i governi sottoposero le popolazioni a uno sforzo di mobilitazione totale:
tutte le forze del paese dovevano puntare alla vittoria.
1) Venne imposta una stretta censura su tutte le voci che A) rivelavano le difficili situazioni dei fronti o le
B) reali condizioni di vita dei soldati, come pure quelle C) che richiedevano la fine del conflitto, tutte accomunate
sotto la definizione di «DISFATTISMO».
 I DISFATTISTI erano posti, dai sostenitori del conflitto, sullo stesso piano dei sabotatori:
 I SABOTATORI erano nemici che minavano la stabilità della nazione agendo SLEALE all'interno
dello Stato.
2) LA PROPAGANDA venne usata per mobilitare la popolazione, rivolta alle truppe per sostenere il morale
ma anche ai civili
A) ) Vennero stampati grandi quantità manifesti e cartoline che esaltavano le doti e le vittorie del proprio
esercito oppure prospettavano disastri e violenze di ogni genere in caso di vittoria nemica.
B) Vennero organizzate manifestazioni di sostegno ai combattenti, istituiti comitati per la resistenza
contro il nemico interno.
C) Anche il cinema, arte che da poco comparsa, venne posto al servizio della causa nazionale.
D) I bambini divennero oggetto di indottrinamento, a partire dalla scuola per arrivare ai libri e ai
giocattoli, tutti di carattere bellico.
 L'insistenza della propaganda governativa si fecero sempre più pressanti man mano che passavano i
mesi e la stanchezza cresceva al fronte e fra i civili.
 In realtà era naturale che si rafforzasse l'opposizione alla guerra, perché ormai evidente a tutti che gli
annunci di strepitose vittorie e di una rapida conclusione delle ostilità erano solo invenzioni propagandistiche.
Propaganda. In suo significato odierno indica la diffusione deliberata e sistematica di messaggi e informazioni,
con lo scopo di costruire un'immagine - negativa o positiva a seconda degli interessi - di un evento, di una
persona, di un gruppo.
Con l'avvento della società di massa e con la prima guerra mondiale la propaganda fu una componente
essenziale della vita politica, grazie all'utilizzo dei nuovi mezzi di comunicazione (stampa, radio, cinema,
televisione). Le potenzialità che tali mezzi offrivano sono state impiegate poi dai regimi totalitari - che ne
possiedono il monopolio - come strumento di persuasione. La parola ha assunto pertanto un significato
negativo, poiché richiama l'idea di manipolazione e di informazione distorta

DOMANDE
LE DIVISIONI DEL MOVIMENTO SOCIALISTA
Di fronte a un conflitto di così vaste proporzioni, aebbe una grande importanza l'atteggiamento dei socialisti.
Negli anni immediatamente precedenti la guerra, la Seconda Internazionale socialista prese posizione contro un
evento considerato estraneo agli interessi del proletariato e voluto dai capitalisti, per portare a termine i loro
progetti imperialisti. In questa prospettiva l'Internazionale lanciò numerosi appelli per la pace, fra cui lo slogan «guerra
alla guerra». A livello locale, però, le scelte furono diverse e in molti partiti socialisti, nell'estate del 1914,
prevalsero le ragioni degli interessi nazionali rispetto a quelle dell'internazionalismo operaio.
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II caso più clamoroso fu quello del Partito Socialdemocratico Tedesco, che il 4 agosto 1914 votò a favore dei crediti di
guerra, e lo stesso fecero i Socialisti francesi e i Laburisti inglesi. I Socialisti italiani invece, come abbiamo visto,
furono contrari alla guerra, con alcune eccezioni (p.e. Mussolini). Tuttavia, già nel settembre 1915, i socialisti
pacifisti (in genere in minoranza nei loro paesi) e quelli dei paesi neutrali (Olanda, Svizzera, Svezia) organizzarono
una conferenza internazionale a Zimmerwald (Svizzera), dove si ribadì con forza la condanna della guerra e si chiese
una pace «senza annessioni e senza indennità» (cioè una pace senza vincitori né vinti).
Nel documento conclusivo del congresso si prospettava anche l'idea di trasformare la guerra in rivoluzione proletaria.
Questa tesi, sostenuta soprattutto dal socialista russo Lenin, ebbe ancora più consensi nella conferenza di
Kienthal (Svizzera) dell'aprile 1916. Anche il gruppo tedesco degli spartachisti - dal nome di Lega di Spartaco del loro
movimento, fondato da Rosa Luxemburg e Karl Liebknecht - si pose su queste posizioni.
L'opposizione alla guerra crebbe, comunque, in tutti i paesi coinvolti nel grande conflitto e assunse talvolta il
carattere di sollevazione popolare.
Il culmine fu raggiunto in Russia con l'abbandono in massa del fronte e con la rivoluzione d'ottobre (1917),
grazie all'azione dei bolscevichi guidati da Lenin.
DOMANDE
7. IL GENOCIDIO DEGLI ARMENI
LE VICENDE DEL POPOLO ARMENO
Il coinvolgimento delle popolazioni civili nella guerra raggiunse il culmine con il GENOCIDIO degli Armeni,
una vicenda le cui radici affondano nel NAZIONALISMO e NELL'INTOLLERANZA RELIGIOSA.
L'origine remota di questo evento è la progressiva crisi dell'Impero ottomano: abitato in gran parte da musulmani,
l'Impero dovette concedere l'indipendenza alle minoranze cristiane: Greci, Rumeni, Bulgari e Serbi.
Gli Armeni abitavano un territorio diviso fra Impero russo e Impero ottomano, dove erano in diverse città.
Gli Armeni ERANO CRISTIANI e rivendicarono a loro volta l'autonomia. Ma il governo turco rifiutò
Contro le rivendicazioni degli Armeni, il sultano turco sfruttò anche la tensione esistente fra loro e altri popoli
musulmani dell'Impero, come i Curdi. Negli anni 1894-95 vi furono vere e proprie sommosse popolari contro gli
Armeni che causarono più di 100.000 morti.
L'avvento al potere dei «Giovani Turchi», nazionalisti, non aveva migliorato la situazione: non essendo Turchi, gli
Armeni andavano perseguitati. Nel 1914, allo scoppio del conflitto mondiale, gli Armeni sudditi dell'Impero
ottomano si trovarono a dover combattere contro i loro fratelli cittadini della Russia.
Alcuni disertarono e il governo turco ebbe seri motivi per dubitare della lealtà degli altri.
DOMANDE
UN MILIONE DI MORTI, METÀ DEGLI ARMENI
 Nel febbraio del 1915 fu decisa dal governo turco l'eliminazione sistematica della popolazione armena. Gli Armeni
furono vittime di un genocidio che coinvolse dapprima coloro che erano concentrati alla frontiera nord,
poi quelli che si trovavano nelle principali città dell’Impero.
 a partire da maggio, fu ordinata la DEPORTAZIONE di tutti i superstiti verso alcune zone periferiche
dell'Impero, lontano da sguardi indiscreti.
 Lo smistamento degli Armeni avvenne ad Aleppo, dove furono raggruppati e inseriti in vari convogli.
 I poliziotti incaricati della sorveglianza bastonavano le persone senza pietà, impedivano alle donne incinte di
riposarsi e lasciavano che saccheggiatori senza scrupoli attaccassero la carovana.
 Molti Armeni sparirono nel deserto della Mesopotamia o della Siria, vittime della fame, del tifo e del colera,
nonché delle violenze dei militari e dei briganti.
 La morte certa attendeva chi, nonostante tutto, giungevano al termine del viaggio, per essere internati in appositi
campi di concentramento.
 Molti diplomatici tedeschi, liberi di circolare per l'Impero narravano di donne seviziate e uccise, di uomini gettati vivi
dai dirupi, di mani di bambini tagliate. Per quanto il numero delle vittime sia oggetto di controversie, una stima seria
non può scendere, in ogni caso, complessivamente sotto il milione di morti, ossia la metà degli Armeni
presenti nel 1914 nell'Impero ottomano.
LA NEGAZIONE DEL GENOCIDIO
Il primo governo turco del dopoguerra sostenne che gli Armeni morti durante la guerra erano circa 300.000,
individuando le cause dei decessi nell'insicurezza e nelle privazioni, comuni a tutti i cittadini in tempo di guerra.
Questa tesi è sostenuta anche dal governo attuale della Turchia, che nega il genocidio e vieta la pubblicazione di
studi e ricostruzioni su di esso.
Perseguitati nella loro terra, gli Armeni emigrarono e si sparsero nel mondo. In Europa la maggioranza degli
Armeni fu accolta dalla Francia (300.000 persone circa). Un consistente numero di persone fuggì negli Stati
Uniti d'America, nel Canada, nell'America meridionale e in Australia.
DOMANDE
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DOMANDE PRIMA GUERRA MONDIALE


CAUSE DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE E SISTEMA DELLE ALLEANZE
Ci furono CAUSE REALI o REMOTE cioè le situazioni già presenti in Europa da molto tempo cioè:1 politico, 2
economico, 3 militare e 4socioculturale:e una causa OCCASIONALE cioè SCINTILLA che fece scatenare la guerra..Le
cause CAUSE REALI o REMOTE erano
A) LE CAUSE POLITICHE
1) il DESIDERIO DI RIVINCITA della FRANCIA per la grave sconfitta subita dai Tedeschi nella guerra del
1870-71, con la conseguente rivendicazione dei territori dell'Alsazia e della Lorena;
2) la SECOLARE RIVALITÀ FRA AUSTRIA E RUSSIA per il predominio nell'area dei Balcani: dopo le
guerre balcaniche..
3) L’ASPIRAZIONE d’INDIPENDENZA delle varie nazionalità presenti all'internO DELL'IMPERO
AUSTRO-UNGARICO e in particolare degli SLAVI e degli Italiani del Trentino e Venezia Giulia;
B) LE CAUSE ECONOMICHE
1) LA RIVALITÀ ECONOMICA, riguardante anche le colonie, fra Gran Bretagna e Germania, provocata
dalla rapida crescita industriale della Germania, che mirava a superarla nel commercio internazionale
2) le potenze industriali volevano espandere I loro mercati e garantirsi il rifornimento delle MATERIE PRIME
C) LE CAUSE MILITARI
1) A) LA POLITICA MILITARISTA delle grandi potenze e B) la CORSA AGLI ARMAMENTI dei paesi europei
più industrializzati.
2) L’ illusione della GUERRA BREVE- LAMPO condivisa da molti governi per la potenza distruttiva delle nuove armi
3) la spinta dei forti gruppi industriali, soprattutto dei proprietari delle fabbriche di MATERIALE BELLICO
D) LE CAUSE CULTURALI
1) forte NAZIONALISMO che esaltava la potenza militare e la necessità di affermare la propria superiorità sulle
altre nazioni;
2) DIFFUSIONE del DARWINISMO applicato alle relazioni internazionali, cioè la guerra tra gli Stati equivalente
alla lotta per la sopravvivenza nella natura. La guerra avrebbe deciso quali nazioni sarebbero state dominatrici e
quali ai margini della Storia;
3) MOLTI GIOVANI borghesi, vedevano nella guerra la possibilità di cambiamento della situazione sociale e politica
4) Erano nati nuovi MOVIMENTI CULTURALI, come il FUTURISMO, secondo i quali la guerra avrebbe ripulito
il mondo da una grande massa di uomini mediocri: LA GUERRA ERA LA SOLO IGIENE DEL MONDO
LA CAUSA OCCASIONALE (SCUSA , la SCINTILLA) Il 28 giugno 1914 un nazionalista serbo GAVRILO PRINCIP
uccise a Sarajevo (capital della Bosnia) l'erede al trono d'Austria, l'arciduca Francesco Ferdinando, e sua moglie,
L’Austria accusò la Serbia dell’attentato e ne approffittò per dichiarare guerra alla Serbia
Il 23 luglio l’Austria inviò alla Serbia un ULTIMATUM (ULTIMO AVVISO) che richiedeva entro 48 ore:
 la soppressione delle organizzazioni irredentistiche slave;
 il divieto di ogni forma di propaganda antiaustriaca;
 l'apertura di un'inchiesta sull'attentato, condotta da una commissione mista serbo-austriaca.
Erano richieste deliberatamente umilianti; il governo serbo le respinse e il 28 luglio l'Austria dichiarò guerra alla Serbia.
DOMANDE
Irredentista: coloro che volevano la liberazione dei territori irredenti e che ritornassero al paese a cui appartenevano (Italia:
Trento e Trieste) Terre irredenti: quelle che erano ancora sotto al domino straniero

SISTEMA ALLEANZE si crearono DUE SCHIERAMENTI DI STATI CONTRAPPOSTI:


A) la TRIPLICE ALLEANZA (Germania, Austria, Italia) con scopi DIFENSIVI solo nel caso ce n paese fosse
stato attaccato l’Allenza sarebbe interventa;
B) e la TRIPLICE INTESA (Gran Bretagna, Francia, Russia), patto MILITARE E ECONOMICO contro la
Germania sempre più potente

ANALIZZA LE PRINCIPALI DIFFERENZE TRA NEUTRALISMO E INTERVENTISMO


I NEUTRALISTI erano la maggioranza della popolazione e desideravano che l'Italia non partecipasse alla guerra,come:
A) I liberali con Giovanni Giolitti (Capo del Governo) che per ottenere dall'Austria Trento e Trieste davano in cambio
la neutralità dell'Italia. ERANO CONVINTI DI OTTENEREI I TERRITORI CON LA DIPLOMAZIA
B) la maggioranza dei socialisti, che ritenevano la guerra uno scontro fra opposti interessi capitalistici
C) la maggior parte dei cattolici rifiutava l’idea della guerra..
GLI INTERVENTISTI Si distinguono gli INTERVENTISTI DI DESTRA E QUELLI DI SINISTRA
A) GLI INTERVENTISTI DI DESTRA erano convinti che la violenza bellica fosse un segno di vitalità della nazione come
1) NAZIONALISTI 2) IRREDENTISTI che avevano come obiettivo la liberazione di Trento e Trieste dal
dominio austriaco;3) Molti intellettuali che davano voce a quest'ideologia vi erano D'Annunzio e Papini.
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4)GLI ALTI UFFICIALI DELL'ESERCITO 5) L'AMBIENTE DELLA CORTE del re Vittorio Emanuele III,
vedevano nella guerra un'occasione per ottenre maggiore prestigio e potenza. 5)LA PICCOLA BORGHESIA
6) i GRANDI INDUSTRIALI che pensavano la guerra fosse un’occasione per ottenere elevate profitti.
B) GLI INTERVENTISTI DI SINISTRA erano esponenti 1)democratici,2) repubblicani e 3) socialisti, I quali
volevano che l’Italia si schierasse a fianco dei paesi democratici dell'Intesa (Gran Bretagna-Francia e Russia)
Gli INTERVENTISTI ERANO UNA MINORANZA, MA MOLTO ATTIVA E «RUMOROSA, ma potevano
contare sull'appoggio del re e molti giornali (il Corriere della Sera, espressione della borghesia industriale milanese

LE PRINCIPALI BATTTAGLIE AVVENUTE SUL FRONTE ITALIANO:


1) Tra il giugno e dicembre 1915 si svolsero le BATTAGLIE DELL’ISONZO: generale Cadorna decise un attacco
frontale alle posizioni tenute dagli Austriaci lungo l'Isonzo e sul Carso. Queste che provocarono migliaia di
vittime, ma non si ebbe nessun successo rilevante, infatti per tutto il 1915 gli schieramenti rimasero immobili.
2) nel giugno del 1916 gli Austriaci scatenarono la LA SPEDIZIONE PUNITIVA contro l’Italia, l’ex alleato ritenuto
colpevole di tradimento. Gli austriaci penetrarono nel nostro territorio, ma presto l'offensiva si arrestò, per la
resistenza italiana e perché l'esercito austriaco dovette affrontare l'attacco russo sull'altro fronte.. Cadorna decise
allora di sferrare una controffensiva, ancora sull'Isonzo, che portò alla liberazione di Gorizia (9 agosto). Poi
si ritornò alla guerra di posizione, di trincea
3) 24 ottobre 1917 gli austriaci appoggiati dai tedeschi sfondarono le linee italiane a CAPORETTO in Slovenia – e
ritirata delle truppe italiane divenne in breve tempo una vera e propria disfatta e l'esercito nemico penetrò in Italia
per 150 chilometri, causando la perdita di circa 400.000 uomin. Dopo questa umiliante sconfitta, venne formato un
nuogo governo presieduto da Vittorio Emanuele Orlando (ottobre 1917-giugno 1919); il generale Cadorna dovette
lasciò il commando dell’esercito e fu sostituito dal generale ARMANDO DIAZ, che decise di sistemare una nuova
linea di difesa sul fiume PIAVE dove, il 12 novembre, fu bloccata l'offensiva austriaca
4) il 29 ottobre 1918 l'esercito austriaco fu sconfitto dall’esercito italiana nella BATTAGLIA DI VITTORIO VENETO
e costretto alla ritirata. Il 3 novembre, a VILLA GIUSTI, vicino a Padova, venne firmato L'ARMISTIZIO che
siglava la vittoria dell'Italia; l’11 novembre l'imperatore Carlo I abdicò (lascia il trono)e in Austria venne
proclamata la Repubblica

ILLUSTRA I TRATTATI DI PACE E I NUOVI ASSETI TERRITORIALI CHE SI VENNERO A CREARE


1) L'ACCORDO DI BREST-LITOVSK (MARZO 1918). Con cui la RUSSIA USCIVA DALLA GUERRA E fu obbligata
a pesanti concessioni: A) la Germania ottenne la Polonia e B) i paesi baltici (Finlandia, Estonia, Lituania, Lettonia
2) IL 18 GENNAIO 1919 A PARIGI si riunirono i ministri dei paesi vincitori nella CONFERENZA PER LA PACE;
I protagonisti delle trattative furono i rappresentanti delle quattro potenze vincitrici:
1)CLEMENCEAU (clemensò) per la Francia, 2) LLOYD GEORGE per la Gran Bretagna, 3) il Presidente
WILSON per gli Stati Uniti e 4) il Ministro ORLANDO per l'Italia.
Il presidente americano Wilson aveva presentato QUATTORDICI PUNTI cioè I progetti , le idee americane
per le future relazioni internazionali. In questi 14 punti richiamava:
A) al RISPETTO DELL'AUTODETERMINAZIONE DELLE NAZIONI cioè ogni popolo ha A) la capacità di
disporre per se stesso B) ogni ha il diritto di scegliere la propria forma di governo..
B) della libertà dei mari e dei commerci e
C) PROPONEVA LA COSTITUZIONE, dopo la guerra, di UNA SOCIETÀ DELLE NAZIONI, cioè di un
organismo internazionale che avrebbe dovuto garantire il rispetto del diritto internazionale,risolvere i
contrasti tra gli Stati per via diplomatica per impedire lo scoppio di nuove guerre. (antenata dell’ONU)
In realtà ogni stato voleva tutelare I propri interessi per esempio:
 La FRANCIA puntava a indebolire la Germania per assumere una posizione dominante in Europa.
 La Gran Bretagna voleva evitare la rovina della Germania per evitare che la Francia diventasse troppo potente.
 L'ITALIA pretendeva I territori promessi da Francia e Gran Bretagna col Patto di Londra
 Wilson con l'introduzione del libero commercio e la soluzione dei contrasti attraverso pacifiche trattative erano
la via per affermare la superiorità economica e politica degli Stati Uniti.
L'OBIETTIVO DELLA CONFERENZA per la PACE era
1) TROVARE UN EQUILIBRIO TRA LA NECESSITÀ DI PENALIZZARE GLI SCONFITTI E
2) RISARCIRE I VINCITORI.
3) rispettare i princìpi di nazionalità e autodeterminazione proposti dal presidente americano Wilson.

LA NUOVA CARTA D'EUROPA


1) Vennero riconosciuti indipendenti nuovi Stati europei: l’Ungheria, la Cecoslovacchia la Iugoslavia, la Polonia e le
repubbliche baltiche, cioè, la Lettonia, la Lituania e l'Estonia più la Finlandia
2) L'AUSTRIA perse circa i 7/8 dei territori dell'antico impero e rimase senza sbocchi sul mare.
3) LA GERMANIA, con il trattato di Versailles del 28/6/19, fu riconosciuta come principale responsabile del conflitto.
A) fu costretta a pagare i danni di guerra molto alti che causò una grave crisi economica , soprattutto alla Francia
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e al Belgio, stati maggiormente danneggiati,


B) venne SMILITARIZZATA cioè costretta a ridurre la flotta e l’esercito
C) fu privata di tutte le colonie e divise tra I paesi vincitori
D) l’Alzazia e la Lorena ritornarono alla Francia, che venne autorizzata a occupare e sfruttare per 15 anni la
regione tedesca della Saar una zona mineraria E); la regione tedesca della Renania fu smilitarizzata.
E) altri territori tedeschi passarono alla Danimarca e alla Polonia alla quale venne garantito uno sbocco
al mar e(il CORRIDOIO POLACCO) mediante una striscia di territorio che separava la Prussia orientale
dal resto della Germania e la città di DANZICA venne dichiarata città libera;
F) Vennero creati dei CORDONI SANITARI cioè dei nuovi stati per isolare la RUSSIA
4)L'ITALIA ricevette dall'Austria il Trentino, l'Alto Adige, Il Friuli Venezia Giulia e Trieste. Il primo ministro
Orlando chiese anche i territori promessi dal Patto di Londra cioè la in e la città di Fiume perché abitata
soprattutto da italiani ma le altre potenze si opposero a questa richiesta. Per protesta, la delegazione italiana
abbandonò la Conferenza e questo fu un grave ererore perché le ex colonie tedeschi vennero spartite tra
Francia e Inghilterra.
5) LA TURCHIA perse tutti i territori europei, tranne la città di Istanbul; dallo smembramento dell'Impero ottomano
fu creata la Grande Armenia
6)La Giordania, la Palestina e l'Iraq furono affidati agli Inglesi, la Siria e il Libano alla Franciat

DOMANDE RIVOLUZIONE RUSSA

DOMANDE PRIMO DOPOGUERRA


a.

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