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Durante gli anni Venti, cioè dopo la Prima Guerra Mondiale, si ebbe negli Stati Uniti d’America un grande
sviluppo economico che venne chiamato “I RUGGENTI ANNI VENTI” (in inglese Roaring Twenties).
Ruggenti nel senso che furono anni caratterizzati da una intensa ed euforica ricerca di successo e benessere.
I simboli dei ruggenti anni Venti furono infatti lo sviluppo dell’aviazione, del cinema muto, della musica
jazz e del ballo del charleston.
LE CAUSE DELLO SVILUPPO FURONO:
1) un grande sviluppo industriale dovuto all’allargamento dei consumi grazie
A) alla diffusione della produzione in serie, cioè la CATENA DI MONTAGGIO
B) l’uso DELLA PUBBLICITA’
C) VENDITE RATEALI e così si diffusero i BENI DUREVOLI come le AUMOBILI FORD:
2) Un grande sviluppo dell’agricoltura e la crescita delle esportazioni agricole perché durante la Guerra,
l’Europa impegnata nel conflitto, non poteva produrre per il proprio fabbisogno così doveva importare.
Gli USA furono tra i più importanti fornitori per l’Europa in guerra e l’agricoltura era divent
3) Le BANCHE erogarono molti PRESTITI agli agricoltori per l’acquisto di nuovi terreni e macchinari
4) Questo grande sviluppo economico, creò un diffuso OTTIMISMO che determinò uno sviluppo degli
investimenti in borsa. Consiste nell’investire in borsa prevedendo che le azioni che si comprano renderanno
bene. Le azioni sono piccole quote di imprese di cui, come azionisti, si diventa in parte proprietari: se queste
imprese venderanno bene i propri prodotti, le azioni aumenteranno di valore e perciò aumenteranno anche i
guadagni degli azionisti. Prevedendo che le imprese si sarebbero sviluppate, durante gli anni Venti, gli
azionisti aumentarono. Tutti investivano in borsa i propri risparmi: comprare le azioni di una certa industria
–prevedendo che quell’azienda avrebbe aumentato il proprio fatturato – era diventata una cosa comune e
diffusa, ma a un certo punto le aziende smisero di guadagnare e le azioni crollarono.
LA SOCIETÀ E LA POLITICA NEGLI ANNI VENTI portarono a una chiusura degli USA agli altri
Paesi perché dopo la guerra erano diventati la prima potenza mondiale e desideravano conservare il proprio
benessere; rifiutavano ogni coinvolgimento per paura di essere nuovamente coinvolti in altre guerre:
1) i repubblicani vinsero le elezioni e perseguirono una politica di ISOLAZIONISMO, secondo la quale il
paese avrebbe dovuto badare solo alle proprie questioni interne
2) dal punto di vista economico si diffuse una politica di chiusura e di PROTEZIONISMO cioè proteggere
i propri prodotti e mercati vietando di importare prodotti esteri;
3) la volontà di difendere il benessere raggiunto portò all’intolleranza verso il diverso, soprattutto
verso gli stranieri:
A) si accentuò il fenomeno della xenofobia (come il caso Sacco e Vanzetti: due anarchici italiani condannati
e giustiziati per omicidio, ma in realtà innocenti, il cui processo ebbe una valenza politica e si svolse in
un clima di isteria collettiva xenofoba); xenofobia = paura dello straniero
B) la società segreta del Ku Klux Klan contro afroamericani, cattolici, socialisti e comunisti;
C) si diffuse il proibizionismo (dal 1920 al 1933) cioè il divieto di produrre, trasportare e vendere
bevande alcoliche (contro la piaga dell’alcolismo che affliggeva i ceti più poveri); il proibizionismo
generò però il commercio illegale e la malavita (sono questi gli anni del gangster Al Capone
B) IL SETTORE INDUSTRIALE
1) La depressione economica investì anche il settore dei consumi di beni durevoli, che a un certo punto non
venivano più acquistati sia perché il mercato ne era saturo e le persone avevano meno possibilità di
acquistare
Il ristagno economico generale causò il crollo della fiducia nelle prospettive di sviluppo del mercato.
IL PROGRAMMA DI RIFORME elaborato dal presidente Roosevelt per far fronte alla crisi si ispirava
alle teorie economiche del celebre economista britannico Keynes (1883-1946), che sosteneva che lo STATO
HA IL DIRITTO E IL DOVERE DI INTERVENIRE NEL MERCATO, con il sostegno ai redditi medio-
bassi, con il credito alle imprese, con lotta alla disoccupazione, ecc
Inoltre, Keynes affermava che, contrariamente a quello che si potrebbe pensare, il risparmio può essere nocivo
per un'economia in recessione (normalmente infatti si è portati a pensare che poiché c’è la reces-
LA SPESA PUBBLICA può risollevare l'economia creando posti di lavoro e opportunità di sviluppo anche
aumentando il debito pubblico. Tutto ciò è ben espresso con il FAMOSO PARADOSSO DELLE BUCHE,:
in tempi di crisi è lo Stato che deve intervenire nell’economia e fare di tutto per creare occupazione, come
ad esempio assumere alcuni disoccupati per scavare buche e altri disoccupati per riempirle. I lavoratori
avrebbero così un salario e potrebbero spenderlo e così intorno alla buca si creerebbero negozi e osterie e
infine l’economia potrebbe risollevarsi.
IL NEW DEAL
E’ il nuovo programma di riforme di Roosevelt incentrato su una forte presenza dello Stato nell’economia, tanto
che il presidente fu accusato di essere comunista
Il New Deal si articolò nei seguenti interventi:
A) AGRICOLTURA - vennero varate leggi che incoraggiavano la riduzione delle eccedenze agricole per
evitare che i prodotti rimanessero invenduti o fossero venduti a prezzi bassissimi: venivano quindi posti dei
limiti oltre i quali gli agricoltori non potevano produrre.
B) INDUSTRIA venne deciso la realizzazione di una serie di LAVORI PUBBLICI come la costruzione di
strade, ponti, ferrovie e in generale infrastrutture. Che in effetti vennero realizzati negli anni Trenta, creando
strutture utili per il paese e occupazione per i disoccupati. Venne creata ad esempio dal governo la Tennessee
Valley Authority (TVA), una società che aveva il compito di costruire dighe, produrre elettricità e
fertilizzanti, promuovere lo sviluppo economico della valle del fiume Tennessee, area che era stata
particolarmente colpita dalla Grande Depressione. La costruzione delle dighe e le altre attività promosse
dalla società davano lavoro agli operai disoccupati e nello stesso tempo contribuivano a dotare la regione di
infrastrutture utili a un futuro sviluppo, dando avvio così ad un circolo virtuoso.
C) FINANZA
1) vennero chiuse le banche pericolanti e tenute aperte quelle sane –
2) venne imposto un rigido controllo sulla Borsa e sul mercato azionario, punto d’origine della grande crisi
3) il dollaro venne svalutato del 40% per favorire le esportazioni E fare acquistare i loro prodotti
4) sul piano fiscale, vennero aumentate le imposte sui redditi più elevati quini chi guadagnava tanto
pagava di più e per questo Roosevelt fu accusato di essere socialista , accusa che poi indusse la Corte
Suprema ad annullare alcuni dei provvedimenti che erano stati presi.
D) SINDACATI E WELFARE:
1) vennero presi PROVVEDIMENTI A TUTELA DEI LAVORATORI dando importanza ai
SINDACATI e venne introdotto l’obbligo della contrattazione sindacale e la settimana lavorativa
di 40 ore e non oltre.
2) venne introdotto un sistema di previdenza sociale (o WELFARE STATE, letteralmente: “stato del
benessere” con il quale lo Stato si impegnava a tutelare le necessità fondamentali dei cittadini come
A) cioè un sistema di previdenza sociale lo Stato si impegnava a tutelare le necessità fondamentali dei
cittadini come il sistema pensionistico ; B) l’indennità di disoccupazione; C) della tutela degli
inabili).
BILANCIO E RISULTATI DEL NEW DEAL
Il New Deal ottiene ottimi risultati , ma non risolutivi , tuttavia segnò profondamente le linee della
politica economica americana negli anni successivi introducendo elementi di novità nella società
americana che prima non erano presenti (controllo dell’economia da parte dello Stato, ruolo dei
sindacati, previdenza sociale, ecc.)., ma tutti questi provvedimenti erano contrari alla tradizione liberista
americana e Roosevelt fu accusato di essere un socialista e la Corte suprema che ostacolò a lungo il
presidente perché alcune leggi da lui promosse vennero dichiarate incostituzionali.