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ven 26 ago 2011

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GRECIA, IRLANDA, LUSSEMBURGO, MALTA, MONACOP., OLANDA, PORTOGALLO, SLOVENIA, SPAGNA 2,00; CANADA$1; CROAZIAKN15; EGITTOEP16,50; REGNOUNITOLST 1,80; REPUBBLICACECACZK61; SLOVACCHIASKK80/2,66; SVIZZERAFR3,00 (CONDOIL VENERD FR3,30); TURCHIAYTL 4; UNGHERIAFT 495; U.S.A$ 1,50
Fondatore Eugenio Scalfari Direttore Ezio Mauro
1,50in Italia - Numero 202 Anno 36 venerd 26 agosto 2011
Lo sport
ANDREA
SORRENTINO
Ecco la Champions
subito
Barcellona-Milan
La cultura
BOJANIC, FLORES DARCAIS
LEGRENZI E ROVATTI
Siamo ancora
nellera
del pensiero debole?
Il reportage
ANGELO
AQUARO
Luragano Irene
spaventa New York
Pronti alla fuga
1 2 www.repubblica.it
I ribelli: abbiamo trovato Gheddafi, nascosto in una buca con i suoi. Ma la tv trasmette un suo messaggio: Purificate la citt
Battaglia a Tripoli, caccia al ras
Liberati i 4 giornalisti italiani. Gli insorti: 20mila morti nella guerra
BERNARD GUETTA
Q
UANTO accaduto in Li-
bia non soltanto la cadu-
ta di un tiranno lunatico e
sanguinario. Nonostante le dif-
ficolt e il caos interno che im-
mancabilmente seguiranno di
qui a poco, la caduta di Ghedda-
fi segna di fatto una triplice rot-
tura storica, la somma delle cui
componenti sconvolger il pa-
norama internazionale. La pri-
ma che lEuropa in Libia ha ri-
preso liniziativa sullo scacchie-
re mondiale, non soltanto senza
gli Stati Uniti.
SEGUE A PAGINA 32
IL RISVEGLIO
DELLEUROPA
Il reportage
TRIPOLI
H
ANNO sul viso unespres-
sione incredula e qualche
ammaccatura, si muovono
lenti e parlano piano, quasi assa-
porando ogni respiro. Sono vivi,
sono liberi. I quattro giornalisti
italiani hanno visto la morte vici-
na, hanno visto massacrare a fred-
do il loro autista, ma ora sono in
salvo. Ladrenalina lentamente
fluisce via, il corpo contratto co-
mincia a rilassarsi, Claudio Moni-
ci, Domenico Quirico, Elisabetta
Rosaspina e Giuseppe Sarcina tro-
vano anche la voce per raccontare.
SEGUE ALLE PAGINE 6 E 7
Usciti dalla prigionia
grazie a due angeli
Penati, corruzione gravissima ma prescritta
Il Gip dice no al carcere per lex presidente della Provincia. Altri due arresti. Ecco le carte dellaccusa
MILANO Ci sono gravi indizi
di colpevolezza per Filippo Pe-
nati, ex presidente della Provin-
cia di Milano, e numerosi e gra-
vissimi fatti di corruzione com-
messi, ma i reati sono prescritti.
Cos il gip ha detto no al carcere
per lesponente Pd. E si registra-
no due nuovi arresti.
GALBIATI E DE RICCARDIS
ALLE PAGINE 14 E 15
dal nostro inviato
GIAMPAOLO CADALANU
Si spara ancora a Tripoli SERVIZI DA PAGINA 2 A PAGINA 13
TRIPOLI
A
L CHECK-point che
blocca la strada che por-
ta allhotel Rixos il gio-
vane towar alza due dita in se-
gno di vittoria ma poi consiglia:
meglio passare da unaltra
parte, pi avanti si spara.
SEGUE A PAGINA 2
dal nostro inviato
MEO PONTE
Il racconto
TRIPOLI
L
UNED si diffusa la
notizia che Seif Al
Islam, il figlio del co-
lonnello Gheddafi che pen-
savamo fosse stato catturato,
era ancora libero.
SEGUE A PAGINA 13
La nuova bandiera
in mano a mio figlio
KHALED DARWISH
La lettera
C
ARO direttore, ci sono momenti, nel-
la storia collettiva, in cui la campana
suona per tutti. Il disordine, figlio dei
cambiamenti, spaventa e mette alle corde.
SEGUE A PAGINA 19
Il riformismo che salva lItalia
WALTER VELTRONI
La Lega: una patrimoniale
contro gli evasori
C ancora lipotesi condono
ALLE PAGINE 16 E 17
Dio
e il capitale
alla festa
di Cl
RIMINI
E
ADESSO voi relativi-
sti come la mette-
te?. Incrocia le brac-
cia, si dondola sulla sedia, strin-
ge gli occhi e aspetta la risposta.
La mettiamo, cosa? Con Fuku-
shima. Con Oslo. Col crollo del-
le borse. Un terremoto, un
pazzo assassino, una crisi eco-
nomica: scusa, che centra il re-
lativismo? Filippo sfodera un
sorriso beffardo da qui ti vole-
vo, studia filosofia a Milano, ci
sa fare con le parole: Come fa-
te a cavarvela con il vostro pen-
siero debole, il vostro scettici-
smo sistematico? Vi siete co-
stretti a dubitare di tutto, e
adesso avete paura di tutto.
Lauditorium B7 della Fiera
di Rimini si riempie come un
uovo, e sono diverse migliaia di
posti. Da tre decenni il Meeting
lecclesa ferragostana di Co-
munione e liberazione, il movi-
mento pi autosufficiente e so-
lido della Chiesa cattolica, po-
tenza che ama spesso ospitare i
potenti, oggi Elkann e Mar-
chionne, ieri Berlusconi e lal-
troieri Tanzi e Gardini, che pre-
ga Dio e applaude il Capitale.
ALLE PAGINE 37, 38 E 39
R2
Il meeting di Cl chiude domani
dal nostro inviato
MICHELE SMARGIASSI
Che ne sar di Apple
senza il guru Steve Jobs
Il caso
Cos ho combattuto
con la mia anoressia
Il libro
NEW YORK
L
AZIENDA Apple
forse pu sopravvi-
vere alluscita di
scena del suo fondatore Ste-
ve Jobs. Ma il fenomeno Ap-
ple resister alla scomparsa
del fantastico stregone?
Jobs non solo un impren-
ditore, un artista.
SEGUE A PAGINA 25
SERVIZI
ALLE PAGINE 24 E 25
P
ENSAVO che non ne
avrei mai parlato. Che
sarebbe rimasto per
sempre il mio segreto. Che
non avrei permesso a nessuno
di sfiorare le mie fratture e le
mie debolezze. Poi, pian pia-
no, raccontare la mia storia
diventata una necessit. Per-
ch lanoressia non una cosa
di cui ci si deve vergognare.
SEGUE A PAGINA 47
CON UN ARTICOLO
DI DARIA GALATERIA
MICHELA MARZANO
PAGINE 26 E 27
II circo dei 1800
premi letterari
Business milionario
dal nostro corrispondente
FEDERICO RAMPINI
Braccio di ferro nella maggioranza sulla manovra
MONDO
I2
VENERD 26 AGOSTO 2011
laRepubblica
LA GUERRA IN LIBIA
(segue dalla prima pagina)
DAL NOSTRO INVIATO
MEO PONTE
TRIPOLI
L
A SCENA si ripete allincrocio succes-
sivo. I ragazzi della rivoluzione sorrido-
no ma avvertono: Aspettate, stiamo
cercando di snidare un cecchino. Gli sni-
per di Gheddafi sono annidati in tutta la
citt. Uno tiene sotto tiro le vie che por-
tano al Corinthia, lalbergo dove si in-
stallata la stampa internazionale che
da giorni continua ad affluire a Tripo-
li. I ribelli cercano di eliminarlo con
brevi raffiche mirate, ad altri incroci
sono pi sbrigativi e usano lancia-
razzi Rpg e cannoni senza rinculo
montati sulle tecniche.
Lultima battaglia per la liberazio-
ne di Tripoli si combatte casa per ca-
sa a caccia di Gheddafi e della sua fa-
miglia. Il bunker di Bab
Al Aziziya caduto, e i ri-
belli portano i giornalisti
ad esplorare i cunicoli
per le sortite, saccheg-
giano i magazzini ma lo
fanno tenendo la testa
bassa perch la linea del
fronte si solo spostata
pi in l. Fra le macerie
del bunker sono emersi anche strani cimeli: cera anche
un album pieno di foto dellex segretario di Stato ameri-
cano Condoleezza Rice. Le foto sono immagini scattate
durante eventi ufficiali a cui aveva partecipato lex capo
della diplomazia Usa per la quale il colonnello aveva un
debole. La amo molto,
confesso una volta.
Lo scontro finale ora ad
Abu Salim, pochi passi a
sud ovest da Bab Al Aziziya
e a Ghargour, dalla parte
sud di quella che sino a due
giorni fa era lultima ridotta
di Gheddafi. I ribelli sono
convinti che almeno due fi-
gli si siano rifugiati a Ghar-
gour. Per tutta la giornata
paiono certi di chiudere de-
finitivamente la partita con il colonnello. Si rifugiato
nel buco di un palazzo di Abu Salim, lo stiamo per pren-
dere, stasera nella piazza dei Martiri ci sar una sorpre-
sa dicono ringalluzziti dallappoggio degli specialisti
del Sas inglese e delle forze dlite francesi. Gli scontri di
Abu Salim sono stati durissimi con un numero ancora
imprecisato di vittime. Lassalto alla roccaforte ghedda-
fiana partito nel pomeriggio e la battaglia proseguita
per lunghe ore, fino a quando in serata i ribelli sono riu-
sciti ad entrare, aiutati anche da un bombardamento
della Nato. Ma a quel punto Gheddafi non cera pi: brac-
cato per tutto il giorno, secondo le testimonianze, il ras
sarebbe fuggito verso sud, lungo la Airport Highway che
conduce fuori della capitale e dove Gheddafi ha delle fat-
torie.
E mentre intorno ad Abu Salim si combatteva il ras ha
sorpreso tutti di nuovo con un messaggio audio in cui
chiama alla battaglia i fedelissimi incitandoli a ripulire
Tripoli dai ratti, dai crociati e dagli infedeli. Il colon-
nello dice che ci vuole una Jihad, una guerra santa per li-
berare la Libia dai servitori di Italia e Francia che vo-
gliono strappare il potere al popolo. Mentre un porta-
voce del regime Moussa Ibrahim secondo quanto ha
riferito Al Jazeera ha detto che Gheddafi si trova in Li-
bia, che guida la battaglia contro i ribelli ed in buo-
na salute e al sicuro. Il suo morale alto. Aspri combat-
timenti fra le forze fedeli a Gheddafi e gli insorti ci sono
stati anche allaeroporto di Tripoli. Nel tardo pomeriggio
in ribelli hanno affermato di aver preso il controllo to-
tale dello scalo, da sud, nord, est e ovest; c ancora fumo
da uno degli aerei dato alle fiamme la notte scorsa dai lea-
listi.
Laltro ieri Gheddafi sarebbe sfuggito per un pelo alla
cattura nascosto in una casa comunissima nel pieno
centro di Tripoli: lo sostiene la rivista francese Paris Mat-
ch, citando informazioni confidenziali dei propri in-
viati, ottenute da cellule di servizi segreti arabi. Verso
le 10 del mattino scrive Paris Match i servizi hanno
ottenuto uninformazione da una fonte fidata, che ha
consentito di localizzare un nascondiglio: una casa del-
la massima discrezione, senza ostentazioni n confort,
situata nel cuore di Tripoli. Muammar Gheddafi vi ha tra-
scorso almeno una notte. Il fuggiasco continua il re-
soconto era per gi scomparso quando un comman-
do speciale dei ribelli ha fatto irruzione nella casa. Sono
state trovate prove del passaggio dellex dittatore libico.
Mousa, 19 anni, studente in medicina ha passato lin-
La caccia
Gheddafi nascosto in una buca
ma il Colonnello beffa gli insorti
e proclama la guerra santa
Ventimila morti dallinizio della rivolta. Liberati i giornalisti italiani
Leuforia

fuggito da qualche
parte ma lo
prenderemo, prima
o poi siamo certi
che lo prenderemo
NEL BUNKER
Gli insorti in uno dei sotterranei del
compound di Bab Al Azizya e nella
casa di Saadi Gheddafi. A destra
il manifesto di Gheddafi wanted,
ricercato, che circola sul web

T R I P O L I
Ma r
Me d i t e r r a n e o
Bab Al Aziziya
Al Mansoura
Aeroporto
di Mitiga
Porto
Urada
Fashloom
Al Jamahiriya Street
Souk Al Jumaa
Piazza Verde
Tv d Stato
Hotel Rixos
Abu Salim
Aeroporto internazionale
Lavanzata
dei ribelli
4
3
r.trinchieri@repubblica.it
1
2
5
Abu Salim
Pesanti scontri nel quartiere
che ospita una prigione
che nel 1996 fu teatro
di un massacro di detenuti
2 km
Presenza
di forze lealiste
Scontri
1
2
Hotel Rixos
Ospitava la stampa
straniera tenuta
in ostaggio dai ribelli
e liberata mercoled

Quinto giorno di battaglia
Bab Al Aziziya
Sporadici scambi di spari vicino
al compound di Gheddafi
espugnato marted
3 Piazza Verde
Nei pressi della piazza
controllata dai ribelli vengono liberati
i giornalisti italiani rapiti
4 Aeroporto
internazionale
I ribelli annunciano
nel pomeriggio
di controllarne
tutti gli accessi
5 Hotel Corinthia

Scontro a fuoco
di almeno unora davanti
allhotel che ospita
numerosi
giornalisti,
tra cui gli italiani liberati
Sul nostro
sito la
cronaca
dettagliata
della guerra
in Libia
e la diretta
twitter con i
messaggi
provenienti
da Tripoli
REPUBBLICA.IT
Le foto di Condoleezza
a Bab Al Aziziya
La curiosit
Nel suo bunker di Bab al Aziziya
Gheddafi conservava un album
di fotografie dellex segretario
di Stato Usa Condoleezza Rice.
Lex dittatore libico aveva un
debole per la Rice che aveva
manifestato pubblicamente.
Una volta disse: La amo
molto
I3
@
VENERD 26 AGOSTO 2011
laRepubblica
PER SAPERNE DI PI
www.libyafeb17.com
www.ntclibya.com
tera giornata di ieri a sparare contro i palazzi di Abu Sa-
lim. ormai sera quando stanco appoggio il fucile das-
salto di fabbricazione belga al muro e sospira: Tripoli
libera al novanta per cento, resta Abu Salim, il dieci per
cento. Un compagno per gli risponde: Il 10 per cento
di Gheddafi un cinquanta per cento.
In citt arrivano voci che a Sirte le forze di Gheddafi ab-
biamo sparato contro i ribelli almeno quattro missili
Scud e che potrebbero anche usare i gas-mostarda per
sterminare le brigate dei ribelli. Mousa per giura che
larsenale chimico del ras gi stato trovato ma non si
capisce se una certezza o una speranza.
Basta andare negli ospedali per rendersi conto della
rabbia con cui stanno combattendo i fedelissimi del ras.
Nellobitorio dellospedale del centro, ci sono diciasset-
te cadaveri allineati uno accanto allaltro e coperti con un
telo di plastica verde. Tutti hanno un cartellino con il no-
me scritto sopra legato alle dita dei piedi. Secondo i me-
dici che li hanno visti sono stati uccisi tutti insieme.
Unesecuzione di massa, non ci sono dubbi sottolinea
il dottor Rashid. Cadaveri trapassati da proiettili sparati
a bruciapelo sono stati trovati in diversi punti della citt
e ci bastato a convincere la gente che di notte dai cu-
nicoli dei bunker ancora inespugnati partano squadre
della morte che uccidono chi trovano sulla loro strada.
I corpi dei caduti di questultima e infinita battaglia arri-
vano anche a el Tori, un ospedale pi decentrato. Li
aspetta una folla di pa-
renti, amici, anche sem-
plici conoscenti che con
le bocche protette dalle
mascherine igieniche
intona il nuovo inno na-
zionale che poi quello
in voga al tempo della
monarchia eliminato
dal ras. I capi dei mili-
ziani parlano di 400 feri-
ti e di oltre duemila feri-
ti in questo scontro per
la liberazione finale di Tripoli. Dallinizio del conflitto
precisa Jalil, il capo del Cnt le vittime sarebbero pi di
ventimila. Mousa sogna: Spero di ora in ora che mi di-
cano che Gheddafi stato catturato o ucciso. Io preferi-
rei che lo ammazzassero.
RIPRODUZIONE RISERVATA
Il messaggio

Non permettete che i


topi lascino Tripoli
agli stranieri, la Libia
non n dellItalia n
della Francia
Sparatoria al Corinthia tra ribelli e lealisti
Raffiche di colpi
40 minuti di paura
nellhotel degli inviati
DAL NOSTRO INVIATO
GIAMPAOLO CADALANU
TRIPOLI Quando si sentono i primi spari, nella hall dellhotel Co-
rinthia solo pochi inviati girano lo sguardo. Siamo in guerra, qualche
detonazione in lontananza roba di tutti i giorni. E poi saranno que-
sti benedetti ribelli, che vogliono continuare a festeggiare. Poi per
si sentono raffiche: vicine, molto vicine. Gli operatori tv si affacciano
sulla porta, i fotografi si spintonano per puntare il teleobiettivo fra le
colonne dellingresso. Arrivano diversi miliziani del Consiglio na-
zionale di transizione, si vede che sono agitati. Sparano continua-
mente. Verso uno dei palazzi vicini, sembrerebbe. Lhotel Corinthia
una costruzione massiccia, solitaria in una posizione elevata. A
due-trecento metri, per, ci sono altri palazzi molto alti, pieni di fi-
nestre. Sono la postazione ideale per un cecchino, se fra i fedelissimi
di Gheddafi ci fossero cecchini intenzionati a far del male ai giorna-
listi occidentali. E ieri qualcuno cera: alcuni colpi sono arrivati, per
fortuna senza colpire nessuno.
Dallingresso del Corinthia,
i miliziani ribelli hanno conti-
nuato a sparare per una qua-
rantina di minuti, davanti agli
operatori, ricaricando il mitra-
gliatore letteralmente a mezzo
metro dalle telecamere, con
scarsa efficacia militare ma in-
dubbia capacit scenografica.
A un certo punto, forse spinti
dal sibilo di un proiettile troppo vicino, anche i pi imprudenti
hanno rinculato di corsa, resi goffi fra il giubbetto antiproiettile
e lelmetto. Gli altri si sono rifugiati nelle scale, mentre un colle-
ga terrorizzato gridava in inglese: Are they in? Are they in?, so-
no entrati?, immaginando forse un assalto dei lealisti allalber-
go. I miliziani si sono anche affacciati sulle terrazze per indivi-
duare il cecchino, ma senza esito. Pochi minuti dopo, gli invia-
ti tv li intervistavano e facevano gli stand-up esattamente nello
stesso punto da cui poco prima erano fuggiti a gambe levate.
Vista da dietro il muretto basso della sala da t del Corinthia,
la sparatoria di difficile interpretazione. Quanto cera di reale
e quanto di sceneggiato, non si sa. Era un episodio di guerra, o
uno show di machismo, non raro da queste parti, aggravato dal-
lesplosione ormonale dei miliziani adolescenti? Uno fra i pi
esperti corrispondenti di guerra italiani si arrabbiava per la pau-
ra dei colleghi: E tutta una messa in scena. Altri segnalavano
che qualche pallottola era finita anche sul soffitto di una stanza
occupata da un giornalista tv. Per il momento, comunque, me-
glio spostare la scrivania lontano dalla finestra.
RIPRODUZIONE RISERVATA
Il caso
GLI SCONTRI
A sinistra,
latrio
dellHotel
Corinthia.
A destra,
una vittima
nelle strade
di Tripoli
Lalbergo nel
mirino dei cecchini
Le tv di tutto il
mondo riprendono
gli scontri in diretta
MONDO
I4
@
VENERD 26 AGOSTO 2011
laRepubblica
LA GUERRA IN LIBIA
PER SAPERNE DI PI
www.english.aljazeera.net
www.english.alarabiya.net
RIPRODUZIONE RISERVATA
DAL NOSTRO INVIATO
PIETRO DEL RE
BENGASI Infuria la battaglia del deserto at-
torno a Sirte, citt natale di Muhammar Ghed-
dafi e sua ultima roccaforte, ma anche a Ben
Jawad e nel porto petrolifero di Ras Lanuf. Sul
cosiddetto fronte orientale si combatte
aspramente da due giorni, da quando gli insor-
ti hanno riconquistato Brega e lentamente ri-
preso la loro marcia verso Tripoli. Tuttavia, pri-
ma di raggiungere la capitale, dovranno supe-
rare uno scoglio duro, durissimo: Sirte, appun-
to, dove in questi giorni ha riparato buona par-
te delle truppe lealiste, che sono i soldati scon-
fitti non solo attorno a quelle sabbie, ma anche
in buona parte della Tripolitania. E proprio Sir-
te, ieri sera, sarebbe stata nel mirino della Nato
che, secondo lemittente libica Al Uruba, schie-
rata dalla parte del regime, avrebbe bombarda-
to a lungo gli schieramenti lealisti.
Questo porto situato quasi a met strada tra
Tripoli (da cui dista 450 chilometri) e Bengasi
(che si trova 550 chilometri pi a Nord-Ovest), e
fu qui, in una tenda nel vicino deserto, che vide
la luce Gheddafi, probabilmente nel 1942. Nes-
suno certo dellanno preciso, perch prima del
1950 in Libia non era obbligatorio denunciare le
nascite. Attorno a Sirte vive la sua trib, che lo
protegge e lo sostiene, ricambiata, da pi di
quattro decenni. Non un caso che il suo ulti-
mo, farneticante messaggio audio per sconfig-
gere il nemico, quello lanciato ieri dalla rete te-
levisiva Al-Uruba, il ras labbia indirizzato pro-
prio alla popolazione di Sirte.
lei che al momento blocca con una resi-
stenza che gli insorti hanno definito inattesa
la loro marcia verso la capitale. Siamo sorpre-
si, credevamo che dopo la caduta del quartiere
generale di Gheddafi si sarebbe arresa, dice
Fawzi Boukatif, comandante militare delle for-
ze democratiche di Bengasi. Le truppe lealiste
hanno invece eretto barriere per difendere la
citt portuale e non hanno accolto le proposte
di negoziato avanzate dagli insorti, anche ai lea-
der delle trib locali, per evitare i combattimen-
ti. Spiega ancora Boukatif: Sembra che non si
vogliano arrendere ma noi vogliamo risparmia-
re la citt e per questo cerchiamo di ottenere di
accedere liberamente con il patteggiamento,
evitando ulteriori spargimenti di sangue.
Intanto, il Consiglio nazionale transitorio di
Bengasi ha chiesto ai lavoratori di riaprire gli im-
pianti petroliferi di Brega. E soprattutto di rico-
minciare a pompare il petrolio pi a Sud, nei
pozzi del deserto, per giungere al pi presto a
quei 400mila barili al giorno senza i quali nelle
casse della nuova Libia non entrer neanche un
dinaro.
Battaglia nel deserto di Sirte
La citt di Gheddafi blocca la marcia degli insorti
La storia
DAL NOSTRO INVIATO
MEO PONTE
TRIPOLI Il carcere di Abu Sa-
lim stato conquistato dagli uo-
mini del Consiglio di Transizio-
ne ma, come tutto a Tripoli,
ancora sotto il tiro dei fedelissi-
mi di Gheddafi. una corsa
contro il tempo sfidando i cec-
chini. Gran parte dei detenuti
sono stati liberati, tra loro ci sa-
rebbe anche Matthew
VanDyke, un giornalista ameri-
cano che era scomparso in Libia
lo scorso marzo. Ma ora si cer-
cano le fosse, le celle sotterra-
nee. C solo un buco per re-
spirare, so che ci sono decine di
persone detenute in quelle
tombe segrete. Se non si trova-
no in tempo moriranno dice
Reda Omar Ali Jernaz, 34 anni,
che da Abu Salim evaso mar-
ted scorso. Ha il polso frattura-
to in pi punti Reda e sul resto
del corpo i segni delle torture
che si sono state inflitte duran-
te circa sei mesi di detenzione
ma ieri tornato in pri-
ma linea a combattere.
la battaglia finale
contro il tiranno, non
potevo non esserci. Pri-
ma per dobbiamo trovare
i nostri compagni sepolti vivi
dice mostrando lingessatura
artigianale che si fatto fare per
impugnare il fucile.
Reda berbero ma abita a
Tripoli dove lavorava alluffi-
cio di collocamento, le guardie
di Gheddafi lo hanno arrestato
il 17 marzo mentre con quattro
amici cercava di raggiungere
Natul, un villaggio berbero a 30
chilometri dalla frontiera tu-
nisina e di unirsi ai primi nu-
clei di insorti. Ci hanno legato
e bendato gli occhi ricorda
poco dopo ero ad Abu Salim
ed ho capito di essere finito al-
linferno. Ed l che Reda vie-
ne a sapere delle fosse, le cel-
le scavate nella terra e riserva-
te a quelli che il regime consi-
dera i nemici pi pericolosi.
Io sono stato pi fortunato
dice con un sorriso. Finisce in
una cella di cinque metri con
altre trentacinque persone. Il
vitto un pugno di riso crudo,
un uovo da dividere con nove
compagni di sventura e da be-
re c solo acqua che sa di ter-
ra. Non si pu lavare, per sei
mesi veste gli abiti che aveva
addosso il giorno dellarresto
anche se sono a brandelli.
Quello per era il meno ri-
corda con un sorriso ci pic-
chiavano tutti i giorni. Arriva-
vano uomini mascherati e ti
strappavano dalla cella. Un
mio compagno morto dopo
uno spintone tanto violento
da fargli battere la testa a terra.
Gli gridavano di alzarsi e conti-
nuavano a prenderlo a calci
pensando che facesse finta di
aver perso i sensi.
Nelle salette dove si svolgo-
no gli interrogatori i torturato-
ri hanno ideato strumenti fan-
tasiosi per tormentare i dete-
nuti. Si cominciava con le ba-
stonate poi con le scosse elet-
trice. Perch fossero pi effica-
ci ci bagnavano con secchiate
dacqua. Poi cera una strano
strumento, una specie di cas-
setta sui cui si era incatenati
con un ferro tra le
gambe e poi pe-
stati per ore.
Le domande
e r a n o
sempre
d u e :
Quanti ne ha uccisi dei nostri?
Chi ti paga?. Lo scopo delle lo-
ro torture era chiaro: volevano
una confessione che eravamo
al soldo di Al Qaeda o di chiss
chi da farci ripetere in televi-
sione. Gridavo che ero ber-
bero, che non avevo fatto
nulla, che stava
solo andan-
do a trova-
re la mia
trib e soprattutto che non
parlavo bene larabo e quindi
non potevo andare in tv,
spiega Reda che per non riu-
scito a convincere i suoi carce-
rieri ed stato torturato quasi
tutti i giorni. Ero ferito come
gran parte dei miei compagni e
dato le condizioni delle celle la
cancrena dilagava. Ne respira-
vi lodore opprimente chie-
dendoti quando sarebbe toc-
cato a te marcire lentamen-
te rammenta Rea.
Daltronde finire allospe-
dale era ancora peggio. L ce-
rano i soldati di Gheddafi feriti
quando vedevano arrivare
uno in manette e capivano che
era un ribelle lo strangolava-
no. Nellinferno di Abu Sa-
lim Reda vede cose inimmagi-
nabili. Bimbi di tredici anni
picchiati e torturati con il fra-
tello di quindici, figli martiriz-
zati davanti ai padri e vicever-
sa. E poi ho saputo questa sto-
ria delle fosse. Gran parte dei
secondini scappata, nessuno
sa dove sono quelle celle sot-
terranee. Dobbiamo trovarle
al pi presto, non importa se
occorre sfidare i cecchini. Se
arriviamo tardi troveremo so-
lo delle tombe, sottolinea con
una smorfia di disgusto.
Il 21 agosto con altri detenu-
ti, approfitta di un allenta-
mento della sorveglianza e
tenta la prima evasione ma
non riesce a raggiungere il mu-
ro di cinta e deve tornare in cel-
la. Sar libero soltanto il giorno
dopo con la complicit di un
guardiano nel frattempo pas-
sato con gli insorti ma dopo
aver superato ancora un peri-
coloso ostacolo. Racconta: Ci
avevano fatto sapere da fuori
che avrebbero sfondato il mu-
ro con un caterpillar poi per il
sorvegliante diventato dei no-
stri ha aperto le celle. Erano le
22. Siamo usciti in massa ma
molti secondini erano fedelis-
simi di Gheddafi e hanno spa-
rato a raffica. I pi lenti sono
morti, io sono vivo perch cor-
ro veloce anche con un polso
rotto. E dopo quello che ho vi-
sto non posso far altro che cer-
care le fosse e combattere. Per
me e per i miei compagni mor-
ti ad Abu Salim.
RIPRODUZIONE RISERVATA
Reda, sei mesi di torture
nelle carceri del ras
In prima linea per la libert
Evaso tre giorni fa: Ho vissuto in una cella sotto terra
Un buco per
respirare, ci
sono decine di
persone in quelle
tombe segrete
Un mio compagno
morto dopo uno
spintone violento
che gli fatto battere
la testa
Il caso
Il video
Sopra, immagini del video della
liberazione dei prigionieri dal
carcere di Abu Salim.
Tra loro anche un reporter
Usa scomparso a marzo
Sul nostro sito, i
video e le foto
dalla Libia, la
diretta minuto
per minuto,
i reportage
audio degli inviati
REPUBBLICA.IT
MONDO
I6
VENERD 26 AGOSTO 2011
laRepubblica
LA GUERRA IN LIBIA
I giornalisti
Liberi dopo un giorno da incubo
Volevano tagliarci la gola
siamo stati salvati da due angeli
Il racconto dei cronisti: Pensavamo di non farcela
Colpito col fucile
Ci gridavano contro. Poi mi
hanno dato un colpo in testa
con il calcio di un fucile e mi
hanno preso tutto prima di
caricarci su un pick-up
DOMENICO QUIRICO
Inviato de La Stampa
Lesecuzione di Mahdi
Ho visto Mahdi in piedi. Poi
ho un vuoto dei suoni. Non
ricordo raffiche. Ricordo solo
una figura che si inchina, si
ribalta e cade a terra
CLAUDIO MONICI
Inviato de LAvvenire
(segue dalla prima pagina)
DAL NOSTRO INVIATO
GIAMPAOLO CADALANU
TRIPOLI
C
LAUDIO Monici, inviato
dellAvvenire, rievoca la
giornata pi lunga: Era-
vamo arrivati a Tripoli in tarda
mattinata, abbiamo visto arriva-
re i convogli dei ribelli di Misura-
ta nella piazza Verde, ormai pie-
na di gente, abbiamo visto la fe-
sta, la frenesia. Poi abbiamo pre-
so lauto per andare allhotel, ci
siamo diretti verso il Rixos, pren-
dendo la strada che costeggia il
complesso di Bab Al Aziziya, do-
ve c il bunker di Gheddafi. Sia-
mo passati vicino al centro com-
merciale propriet di Aisha, la fi-
glia del colonnello. A un certo
punto ci siamo trovati su una
strada larga, completamente
vuota, senza traffico, silenziosa.
Io ero seduto davanti, accanto ad
Al Mahdi, il nostro autista. Ho
avuto limpressione che ci fosse
qualcosa che non andava, ho
chiesto di fermarci, ma prima che
riuscissimo a tornare indietro da
una via laterale sbucato un
gruppo di armati. Pensavamo
fossero ribelli, che tutto fosse a
posto, invece ci hanno bloccati, ci
hanno costretti con i kalashnikov
puntati a scendere dallauto, e ci
hanno spinto in un angolo.
A quel punto cominciato lin-
cubo: domande urlate in arabo,
la scoperta che erano italiani, e
giornalisti, spintoni, pugni, calci.
Io avevo addosso questa ma-
glietta del Paris St Germain, rac-
conta Domenico Quirico, inviato
della Stampa, e allinizio mi
hanno preso per francese. Mi gri-
davano Sarkozy assassino, mi
hanno dato un colpo in testa con
il calcio di un fucile. Riesce a tro-
vare la voglia di scherzare: Mi
hanno preso tutto, spero che La
Stampa non mi licenzi per aver
perso un altro computer, dopo
quello finito in fondo al Mediter-
raneo quando sono naufragato
sul barcone tunisino diretto a
MURI anneriti, auto incendiate, intere sale sac-
cheggiate, cantina dei vini compresa: questo lo
stato in cui tre mesi fa venne ridotta lambasciata
italiana a Tripoli, dopo che teppisti vicini al regi-
me obbedirono allordine di Gheddafi di devasta-
re le sedi diplomatiche nemiche, nel frattempo
abbandonate dal personale e affidate a guardiani
locali. Ora Repubblica ha ottenuto in esclusiva le
immagini che danno il senso della selvaggia di-
struzione avvenuta nella notte tra il 30 aprile e il 1
maggio nelledificio che era stato da poco restau-
rato. Dopo aver devastato lambasciata, i ghedda-
fiani colpirono anche la residenza in stile raziona-
lista dellambasciatore Vincenzo Schioppa.
Lampedusa. Giuseppe Sarcina,
inviato del Corriere, ha sul viso le
tracce dei pugni e i pantaloni con
tracce delle ferite: Non erano so-
lo soldati, cerano miliziani, ne ri-
cordo uno vestito con la maglia
del Milan.
Caricati a forza su un pick-up
sporco di sangue, i quattro italia-
ni e lautista sono stati portati via
solo per pochi metri. Poi il fuori-
strada si fermato, lautista libico
stato strappato fuori. Eravamo
schiacciati in cinque su due posti.
Mahdi era seduto accanto a me,
rannicchiato, a testa bassa. Ho vi-
sto le sue labbra che si muoveva-
no, ho avuto come un lampo, ho
capito. Stava pregando. Sapeva
che lavrebbero ucciso, raccon-
ta Monici. Poi la sua voce si rom-
pe un momento. Quando ripren-
de a parlare lo sguardo un po
velato: Non so come, a un certo
punto lho visto fuori, in piedi, a
una decina di metri da noi. Ecco,
su quello che successo dopo ho
come un vuoto dei suoni. Non ri-
cordo raffiche, non mi viene in
mente nemmeno un rumore. Ri-
cordo una figura che si inchina, si
ribalta, cade a terra. stato il
passaporto con su scritto Zintan
a costare la vita al giovane. Veni-
va dal feudo dei ribelli. I fedelissi-
mi del colonnello lhanno ucciso
a freddo con una sventagliata di
kalashnikov.
Gli italiani sono stati portati in
una strada chiusa del quartiere,
dove subito si riunito un centi-
naio di persone urlanti. Non ce-
ra nemmeno un comandante,
tutti gridavano, qualcuno spara-
va in aria, qualcuno per terra.
Chiss, forse la mia presenza ha
fatto arrabbiare ancora di pi i
gheddafiani, dice la Rosaspina
del Corriere, unica donna del
gruppo, ancora incredula di esse-
re viva. Ma forse vero il contra-
rio: probabilmente la sua presen-
za servita a spiazzare i pi ar-
rabbiati.
stato quello il momento deci-
sivo, quando sono intervenuti
gli angeli, come li chiama Sarci-
na: diversi civili, fra cui due giova-
ni sulla ventina, hanno fermato i
miliziani pi accaniti, li hanno
convinti a portare i prigionieri
davanti a un alto ufficiale, perch
decidesse della loro sorte. I quat-
tro sono stati rinchiusi in un gara-
ge seminterrato. Anche allora
cera qualcuno che si affacciava
alla finestrella, ci guardava, face-
va cenno di tagliarci la gola, rac-
conta Quirico. Poi i due giovani,
evidentemente legati ai clan pi
potenti, hanno utilizzato lin-
fluenza tribale per raffreddare gli
animi, sono riusciti a ottenere di
trasferire i prigionieri nella casa
di uno dei due: L la musica
cambiata, siamo diventati ospiti.
Ci hanno offerto il caff, da man-
giare, ci hanno dato persino un
letto per dormire. Ma io non sono
riuscito a chiudere occhio, rac-
conta Sarcina.
Alla fine i due ragazzi sono riu-
sciti a trovare la via duscita: cari-
cati su un camion gli italiani, len-
tamente, con un lungo giro, li
hanno portati allhotel Rixos,
controllato dai ribelli. Anche qui,
evidentemente, i legami familia-
ri sono serviti ad evitare uno
scontro. Spiega Domenico Quiri-
Sono in salvo ma
hanno sul viso
unespressione
incredula e i segni
dei pugni
La scheda
ROSASPINA
La milanese 53enne,
fino a qualche mese
fa corrispondente da
Madrid, linviata del
Corriere della Sera
SARCINA
Linviato del
Corriere della Sera,
49 anni, anche lui
milanese, ha seguito
la rivolta tunisina
MONICI
Linviato de
LAvvenire, 53 anni,
lavora sia in zone di
guerra che nel Sud
del mondo
QUIRICO
Linviato de La
Stampa, 60 anni,
ha lavorato anche
in Russia, Asia
Centrale e Parigi
Il caso
E i lealisti distruggono lambasciata italiana
I7
@
VENERD 26 AGOSTO 2011
laRepubblica
PER SAPERNE DI PI
www.esteri.it
www.dovesiamonelmondo.it
co: Per un momento ho persino
creduto che volessero usare lop-
portunit della nostra presenza
per passare dallaltra parte. Inve-
ce no. Erano gheddafiani, sono
tornati dalla loro parte. Ma erano
comunque persone straordina-
rie, persone per bene. Io credo
che Dio esista nelle azioni degli
uomini: noi abbiamo incontrato
due persone che lhanno dimo-
strato, hanno concretizzato la
presenza del divino nel mondo.
A quel punto, liberi e ospiti dei
ribelli, i quattro ex prigionieri so-
no diventati anchessi oggetto di
giubilo, in una sfilata per ogni po-
sto di blocco, con i ragazzi a fare la
V di Churchill. Ma non cera gioia,
il pensiero tornava a Mahdi, ucci-
so a freddo. E anche ai due libera-
tori. Racconta Monici: Quando
ci hanno liberato, sono finito da
solo in una macchina dei ribelli, i
colleghi erano tutti e tre in unal-
tra vettura. Mi chiedevo che cosa
fosse successo, che cosa fosse in-
tervenuto a salvarci. Me lha spie-
gato lautista della mia macchi-
na, che guidava continuando a
girarsi per sorridere nella mia di-
rezione. A lui i due angeli lave-
vano detto in modo esplicito: lo
facciamo in segno di rispetto per
il nome di Dio.
RIPRODUZIONE RISERVATA
Due giovani legati
ai clan pi potenti
hanno usato la loro
influenza tribale
per farci rilasciare
IL SEQUESTRO
la mattina di
mercoled quando
i quattro giornalisti
italiani vengono rapiti
e rinchiusi in una
casa di Tripoli
I CONTATTI
Oltre alle due
telefonate potute fare
in Italia, ieri mattina
un contatto con
il console italiano
a Bengasi
LA LIBERAZIONE
Ieri mattina i cronisti
vengono salvati da
due lealisti di un
gruppo diverso da
quello che ha
compiuto il sequestro
Le tappe
SULLESPRESSO
La resa di Tripoli
e lo spettro di un nuovo
Iraq che incombe
sulla Libia del dopo-Gheddafi
Il personaggio
Per chi aiuta gli inviati in terreni di guerra, c sempre il pericolo di essere considerati collaborazionisti del nemico
Al Mahdi, professione stringer
cos si muore per la verit
DAL NOSTRO INVIATO
TRIPOLI Non riuscivano a sorridere, i
quattro giornalisti italiani appena liberati.
Prima di tutto, prima ancora di mettermi
a scrivere, voglio andare dalla famiglia di
Mahdi. Ci tocca, a tutti noi. Dobbiamo
spiegare ai suoi che il nostro amico mor-
to solo perch aveva deciso di darci una
mano. Al Mahdi, libico di Zintan, morto
a 42 anni su una strada di Tripoli mentre la-
vorava per un gruppo di giornalisti che ave-
va conosciuto appena poche ore prima.
un rischio professionale diffuso fra la
gente che aiuta i giornalisti allestero: si di-
vide il rischio, si divide il ricavato, al gior-
nalista quel minimo di vanit soddisfatta,
al suo braccio destro una sommetta ade-
guata. Fixer,stringer, traduttori, autisti: de-
vono fare tutto e in fretta, farsi capire in una
lingua che non la loro e allo stesso tempo
mediare fra la cultura locale e quella del-
lospite. Chiunque lavori allestero ha avu-
to modo di verificarlo: un inviato che ha la
fortuna di trovare il fixer bravo pu porta-
re a casa i risultati migliori. E molto spesso
un collaboratore bravo pu salvare la vita a
chi si infila in situazioni difficili. Tecnica-
mente, il fixer un collaboratore factotum
che sistema ogni problema (le tv hanno per
lo stesso incarico la figura del producer), lo
stringer un giornalista locale, o aspirante
tale, che fornisce anche contatti, informa-
tive di base, background sulle vicende del
suo paese. Linterprete, com ovvio, si oc-
cupa di tradurre e lautista di guidare. La
realt concreta fatta di collaboratori tro-
vati per caso che fanno tutto, o di fixerpro-
fessionali che persino nelle zone di conflit-
to rendono il lavoro una passeggiata.
Ma per chi aiuta i giornalisti c sempre
il pericolo di essere considerati collabora-
zionisti del nemico. successo ad Adnan
Al Bayati, traduttore iracheno di Tg3, Tg4e
Panorama, ucciso a Bagdad perch aiuta-
va gli infedeli. successo ad Adjmal Nash-
qbandi, assassinato dai sequestratori di
Daniele Mastrogiacomo in Afghanistan.
successo a un traduttore del New York Ti-
mes, a collaboratori dei giornali francesi. A
volte invece arrivano le minacce: a Bagdad
un traduttore di Repubblica ha trovato
scritto Tu sarai il prossimo sulla serran-
da del suo negozio. Il libico Al Mahdi aveva
preso 1200 dollari per portare gli italiani dal
confine, a Dehiba, fino a Tripoli. Davvero
tanti soldi, per guidare mezza giornata.
Davvero pochissimi per morire.
(g.cad.)
RIPRODUZIONE RISERVATA
Quarantadue anni, di
Zintan, era stato pagato
1200 dollari per portare
i reporter da Dehiba,
al confine, sino a Tripoli
CATTURATO
Gli insorti catturano
un combattente
lealista a Tripoli
Kufra
Bengasi
Ajdabiya
Raf Lanuf
Bu Attifel
Sarir
Brega
Tobruk
Derna
Shahat
Al Baida
TRIPOLI
Mar Mediterraneo
Sabha
Hariga
Marsa
Murzuq
Elephant
100 km
TUNISIA
Le risorse energetiche in Libia
Sirte
Zawiya
Ben Jawad
Yafran
ALGERIA
EGITTO
L I B I A

Wafa

Adri

Awbari

Ghat

Tmassah

Misurata
Ghadames
Oleodotti
Gasdotti
Giacimenti
Impianti
di liquefazione gas
Terminal
per l'esportazione
Rafnerie
Le citt controllate
dai ribelli
Le citt controllate
dal regime
Giacimenti
petroliferi dellEni
8 mila
i barili
al giorno
prodotti
a Brega

20 mila
i barili
al giorno
prodotti
a Tobruk

prodotti al giorno
nelle zone
controllate
dai ribelli
i barili al giorno
prodotti a
Ras Lanuf
1,6 milioni
i barili al giorno
prodotti in Libia
prima dellinizio
della rivolta,
pari al 2%
dellofferta
mondiale
1,3 milioni
i barili al giorno
esportati dalla Libia
prima dellinizio
della rivolta,
pari all85%
della
produzione
220 mila
100-130
mila
46 mld
di barili
le riserve
petrolifero
dellintero
Paese

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MONDO
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VENERD 26 AGOSTO 2011
laRepubblica
LA GUERRA IN LIBIA
PER SAPERNE DI PI
www.governo.it
www.eni.com
La diplomazia
LItalia offre 350 milioni per la nuova Libia
Patto Berlusconi-Jibril: scongelata una tranche di beni. Il Cnt: Li useremo per lemergenza
CARLO BRAMBILLA
MILANO Arrivano gli aiuti italiani per
la nuova Libia. Li annuncia Silvio Berlu-
sconi dopo avere incontrato, ieri matti-
na, nella Prefettura di Milano, il primo
ministro del Consiglio nazionale transi-
torio (Cnt) Mahmud Jibril, reduce dal-
lincontro parigino con Sarkozy. Fuori,
nel caldo africano che scioglie la citt, ra-
gazze libiche sventolano festose le ban-
diere tricolori della nuova Libia, reggono
cartelli di benvenuto a Jibril e una scritta
contro il vecchio regime: Gheddafi ga-
me over.
Berlusconi scuro in volto, concede
pochi sorrisi e non risponde a nessuna
domanda nel corso della conferenza
stampa congiunta. Si limita a fare alcune
dichiarazioni. La pi concreta: Abbia-
mo dato la disponibilit del nostro go-
verno allo scongelamento dei beni fi-
nanziari libici bloccati nei nostri istituti
bancari. Abbiamo cominciato con una
prima tranche di 350 milioni di euro. Il
primo ministro del Cnt ringrazia lItalia
per il sostegno: Con questo denaro po-
tremo avviare le prime attivit di emer-
genza per i cittadini, cominciare la rac-
colta di armi per strada e pagare i salari a
famiglie che da mesi non percepiscono
lo stipendio. In unaltra conferenza
stampa, a Roma, Abdel Saleem Jalloud,
ex numero due del regime libico, nega di
essere luomo che garantir la presenza
dellItalia in Libia e avverte che Ghedda-
fi potrebbe essere scappato da tempo da
Tripoli ed essersi forse rifugiato al confi-
ne algerino.
Berlusconi annuncia che il governo
italiano e il governo transitorio libico
hanno deciso di dare vita a un comitato
di raccordo tra i due governi. Per parte
italiana sar il ministro degli Esteri, Fran-
co Frattini, a guidare il nuovo comitato.
Abbiamo espresso la volont di essere
vicini al popolo libico ha spiegato il
presidente del Consiglio. E dare rispo-
ste, per quanto ci possibile, alle richie-
ste che ci vengono presentate dal gover-
no transitorio.
Jibril lancia un appello allOccidente
perch dia una mano alla Libia. Il go-
verno si trasferito da Bengasi a Tripoli
spiega ma non pu erogare i neces-
sari servizi se non disporr del denaro ne-
cessario. E indica le priorit necessarie:
Avviare un sistema di giustizia transito-
rio e muovere i primi passi per costruire
un esercito nazionale. E poi preparare
lapertura delle scuole il mese prossimo
e fornire assistenza e cure alle persone fe-
rite. Per non parlare della ricostruzione
di tutte le infrastrutture distrutte dai
bombardamenti. Berlusconi sottolinea
la disponibilit italiana alladdestra-
mento di forze di polizia e militari del
nuovo stato libico. A Jibril il compito di
tranquillizzare lOccidente assicurando
che non ci sar nessun atteggiamento
vendicativo nei confronti dei perdenti.
RIPRODUZIONE RISERVATA
Il caso
Corsa agli appalti per la ricostruzione
le nostre imprese sfidano lEst
LEni in prima fila. Scaroni: In un anno saremo pi forti di prima
Vertice con il premier
del Consiglio nazionale
transitorio. E lex
numero 2 di Gheddafi
avverte: Sar fuggito
LUCA PAGNI
MILANO Le grandi aziende
quotate in Borsa come Eni, Fin-
meccanica e Impregilo dovranno
vedersela con i colossi francesi
Total e Dassault o i britannici del-
la Shell. Ma per le piccole e medie
imprese italiane, per cui potreb-
bero aprirsi nuove opportunit, il
pericolo viene da Est, dalla Tur-
chia fino alla Thailandia, econo-
mie in grande espansione e azien-
de molto aggressive. Mentre nel-
le strade delle citt libiche ancora
si combatte, in Europa e non solo
ci si organizza per quello che sar
il grande business della ricostru-
zione. Con le aziende italiane che,
per retaggio storico e appalti in
corso prima dellinizio della guer-
ra civile, si dicono gi pronte a
riattivare cantieri e impianti.
A cominciare dallEni, che dai
giacimenti della Libia dove
presente dagli Anni 50 ottiene
oltre il 13 per cento del suo fattu-
rato. Oltre ad avere la propriet
dello strategico gasdotto Green-
stream che dalla costa africana
approda a Gela e garantisce ogni
anno tra il 10 e il 12% dei consumi
di metano del nostro paese. LEni
ha appena rinnovato gli accordi
per lo sfruttamento dei giacimen-
ti di petrolio fino al 2042 e per il gas
fino al 2047. Sulla carta, come ha
detto il nuovo governo di Tripoli,
i contratti in essere verranno ri-
spettati. Ma gli analisti del settore
non escludono che ci avvenga
nellambito di una rinegoziazio-
ne pi generale. Con il rischio che
si possano inserire altri colossi
petroliferi, francesi, inglesi, ma
anche americani e cinesi. Anche
perch i contratti erano stati fir-
mati con la vecchia societ di sta-
to (Noc) legata al clan Gheddafi,
mentre gli insorti hanno dato vita
alla Arabian gulf oil company
(Agoco).
Non a caso ieri lamministrato-
re delegato di Eni Paolo Scaroni
al Financial Times aveva detto
che nel giro di un anno lazienda
torner in Libia nella posizione
di forza che aveva prima si
premurato nellincontro milane-
se con il premier del Consiglio na-
zionale transitorio (Cnt) dei ribel-
li Mahmud Jibril di offrire benzi-
na e gasolio quindi prodotti gi
raffinati per la ripresa delle at-
tivit economiche del paese a
fronte di un pagamento futuro
che riceveremo in petrolio, quan-
do i campi si rimetteranno in fun-
zione.
Ma alle spalle di Eni si muovo-
no alcune centinaia di aziende.
Sono pi di 500 quelle che hanno
avuto rapporti daffari con la Libia
nel corso degli ultimi due anni se-
condo la Camera di commercio
italo-libica. Alcune speranzose di
riprendere i lavori l dove si erano
interrotti. Come il consorzio gui-
dato da Saipem che ha vinto il pri-
mo lotto da 800 milioni dellauto-
strada da 1.750 chilometri lungo
la costa tra Tripoli e Tobruk. Op-
pure come Impregilo, che ha do-
vuto interrompere la realizzazio-
ne di un centro congressi e Tripo-
li. O ancora, come Sirti e Prysmian
che stavano posando linee per le
comunicazioni a banda larga.
Ma la fine della guerra, porter
con s linizio delle opere di rico-
struzione. E una fetta delle com-
messe potrebbe finire alle Pmi
italiane che sulla carta par-
tono da una posizione di vantag-
gio, essendo al quinto posto per
valore delle esportazioni nel pae-
se e con un interscambio com-
merciale che nel 2010 era pari a
11,6 miliardi (ma era di 20 miliar-
di nel 2008, prima della crisi e del
calo del prezzo del greggio).
Ma bisogna far presto. Il presi-
dente delle Camera di commer-
cio italo-libica Antonio de Capoa
sta organizzando una prima tra-
sferta per met settembre. I veri
concorrenti delle nostre Pmi
avverte De Capoa saranno le
imprese turche e tailandesi le cui
banche si sarebbe detto gi pron-
te a garantire finanziariamente i
progetti. Meno favoriti, per ora, i
cinesi: nonostante sia loro il pi
grande progetto in corso dopera,
la ferrovia che arriver fino in Ni-
ger, rischiano di pagare il tiepido
appoggio agli insorti.
RIPRODUZIONE RISERVATA
Tailandesi e turchi
i concorrenti pi
agguerriti. Meno
favorite le aziende
cinesi
AMMINISTRATORE DELEGATO
Lad di Eni Paolo Scaroni
al termine dellincontro con
il premier del Cnt Jalil
LINCONTRO
La stretta di mano
tra Mahmud Jibril
e Silvio Berlusconi
a Milano. Alle loro
spalle la bandiera
dei ribelli libici
LA BANDIERA
Si tratta della
stessa del Regno
di Libia e i colori
simboleggiano le
tre regioni di
Tripolitania,
Fezzan, Cirenaica
MONDO
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VENERD 26 AGOSTO 2011
laRepubblica
LA GUERRA IN LIBIA
PER SAPERNE DI PI
www.washingtonpost.com
www.whitehouse.gov
Gli Stati Uniti
l tesoro
della famiglia
Gheddafi
I settori in cui hanno interessi
i membri della famiglia:
telecomunicazioni, costruzioni,
media, distribuzione, turismo
e soprattutto, energia
del greggio rappresenta
l'incasso dell'export libico
Buona parte dei profitti
della National Oil Company
e delle altre sussidiarie
petrolifere confluiscono
probabilmente nelle ricchezze
private del Colonnello
e di tutti i suoi figli
Petrolio
Fondi d'investimento
Investimenti immobiliari
Gestiscono asset stimati in 70
miliardi di dollari nominalmente
intestati al governo
Acquisto di una villa di lusso
a Hampstead, Londra,
da 11.8 milioni di euro
Acquisto di un complesso
commerciale a Oxford Street,
Londra
Costruzione di un hotel
di lusso con beauty center
e cento sportivo e impianto
di imbottigliamento dell'acqua
a Antrodoco, Italia
Detiene, tra le altre cose:
Lybian investment authority
(Lia)
Detiene in Italia:
Lybian arab foreign
investment company (Lafic)
95%
3%
22%
15%
7,5%
2%
2,5%
2%
Pearson*
azienda tessile
Olcese
Retelit
Juventus
Fiat
* il gruppo che possiede il Financial Times
Finmeccanica
Unicredit
Sms, smart-phone e vertici segreti
lezioni ai ribelli per il dopo-Gheddafi
I piani di Washington. E lOnu scongela 1,5 miliardi: il tesoro del ras
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
FEDERICO RAMPINI
NEW YORK Arriva laiuto pi
atteso per gli insorti: lOnu sbloc-
ca 1,5 miliardi di dollari di Ghed-
dafi, congelati dopo le sanzioni.
Gli Stati Uniti ce lhanno fatta a
strappare il s del Consiglio di si-
curezza, un prezioso salvagen-
te per il governo provvisorio che
ha appena annunciato il trasferi-
mento della sua sede a Tripoli. An-
che se i fondi sequestrati a Ghed-
dafi solo negli Usa sono venti vol-
te superiori, il primo anticipo di
1,5 miliardi potr servire ad atti-
vare aiuti umanitari essenziali per
la popolazione libica. Laccordo
al Palazzo di Vetro raggiunto ieri
sera corona una serie di iniziative
americane meno visibili, in ap-
poggio alle forze del Tnc. Le avan-
guardie degli insorti penetrate a
Tripoli, insieme con le armi ave-
vano degli smart-phone e una se-
rie di sms gi pronti da inviare alla
popolazione. Non danneggiate
gli edifici pubblici, servono al fu-
turo della Libia: questo uno de-
gli sms partiti in simultanea verso
decine di migliaia di cellulari degli
abitanti di Tripoli. Lo rivela il Wa-
shington Post in un retroscena
sulla conquista della capitale: c
una rega anglo-americana, frutto
di preparativi durati molti mesi.
Con un obiettivo: Evitare Bagdad
2003. Dalla prevenzione di atti di
sabotaggio e vandalismo, fino ai
piani demergenza per installare
rapidamente unamministrazio-
ne locale funzionante: tutto fa
parte di una preparazione che ha
coinvolto il governo provvisorio
del Tnc, la diplomazia americana
e inglese, e la collaborazione del
Qatar. Siamo a uno snodo cru-
ciale nella transizione dichiara
al Washington Post Jeffrey Felt-
man, numero uno per il Medio
Oriente al Dipartimento di Stato
ci sono molte sfide impellenti e
la sicurezza solo una di queste.
La pianificazione del dopo-Ghed-
dafi ha avuto inizio a met marzo,
ancor prima che lOnu approvas-
se la risoluzione sulla no-fly zone.
E ad aprile gli emissari di Wa-
shington e Londra hanno comin-
ciato a fare la spola tra Bengazi (la
prima citt liberata dagli insorti
nonch sede del Tnc) e Doha nel
Qatar dove spesso si ritrovavano i
capi della rivolta. Lattenzione
prioritaria ha rivelato un alto
esponente dellAmministrazione
Obama che partecipava a quegli
incontri era dedicata allinclu-
sione di ampie forze della societ
libica, insieme coi problemi della
sicurezza e dellordine pubblico.
La priorit evitare la disgrega-
zione tribale, nonch il caos che
segu alla caduta di Saddam Hus-
sein in Iraq. Americani e inglesi
hanno presentato al Tnc proposte
dettagliate anche su aspetti prati-
ci: come ripristinare la corrente in
caso di sabotaggi alle centrali elet-
triche di Tripoli; attivare circuiti
alternativi per lapprovvigiona-
mento alimentare; fornire stipen-
di e benzina ai dipendenti pubbli-
ci per impedire interruzioni nei
servizi essenziali. In quei meeting
segreti nata anche lidea degli
sms, per prevenire un clima di
anarchia nel dopo-Gheddafi in-
viando segnali di stabilit alla po-
polazione di Tripoli. Le triangola-
zioni di Doha hanno messo in lu-
ce il ruolo prezioso svolto dal Qa-
tar. Da tempo questo emirato del
Golfo si distinto dalle monarchie
petrolifere pi reazionarie, ab-
bracciando la causa della prima-
vera araba. Il Qatar stato il pri-
mo Stato arabo a partecipare alla
no-fly zone offrendo cos una co-
pertura politica importante alla
Nato. Ha ospitato i leader ribelli a
Doha, li ha aiutati a crearsi una re-
te televisiva. Dallinizio della pri-
mavera araba decisivo il ruolo
di Al Jazeera, la rete tv del Qatar
che diventata la voce della pro-
testa contro le dittature.
RIPRODUZIONE RISERVATA
Inviati da Usa
e Gran Bretagna
per istruire gli
insorti ed evitare
una Bagdad 2003
IL COLONNELLO
Muhammar Gheddafi
A lato, lealisti arrestati
I11
@
VENERD 26 AGOSTO 2011
laRepubblica
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DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
ANAIS GINORI
PARIGI La vittoria in Libia,
seppure ancora fragile, lascer un
segno profondo ed un potente
monito agli altri despoti dei Paesi
arabi. Il direttore di Le Monde,
Erik Izraelewicz, ha pubblicato
un lungo retroscena su come il
presidente francese ha guidato la
coalizione contro Gheddafi e sui
possibili scenari internazionali
nelle prossime settimane.
una vittoria di Nicolas
Sarkozy?
Penso sia soprattutto una vit-
toria dei ribelli e della loro deter-
minazione. Ma vero che in que-
sta guerra Sarkozy ha giocato un
ruolo importante, tutta la comu-
nit internazionale lo riconosce.
Si speso personalmente per ac-
celerare lintervento militare, ha
fatto pressione su altri paesi e sul-
la Nato.
Il modello Libia pu essere
replicato in altre rivoluzioni, per
esempio in Siria?
Le rivoluzioni in Tunisia, Egit-
to e Libia fanno capire ad altri de-
spoti che gli occidentali non re-
steranno inattivi davanti agli ecci-
di. Ma ogni paese un caso a par-
te. Sulla Libia c stata una risolu-
zione Onu. E al momento Sarkozy
esclude di intervenire in Siria.
Cosha convinto il presidente a
guidare la coalizione contro
Gheddafi?
Probabilmente ha capito che
non bisognava ripetere le esita-
zioni e gli errori della diplomazia
francese durante la prima fase
delle rivoluzioni arabe, in partico-
lare in Tunisia ed Egitto. Inoltre,
c stato un altro elemento che ha
pesato nella sua scelta.
Quale?
Il presidente stato molto cri-
ticato per aver accolto qualche
anno fa in pompa magna Ghed-
dafi a Parigi. Ma dietro allacco-
glienza regale, le discussioni tra i
due non sono andate bene, il rap-
porto tra i due si guastato. Pro-
babilmente si anche voluto ven-
dicare.
Potr riconquistare consensi
in vista della campagna elettora-
le?
I successi politici internazio-
nali pesano poco in unelezione. I
cittadini guardano di pi a pro-
blemi come la disoccupazione, il
potere dacquisto, la sicurezza,
limmigrazione. Bisogna per
ammettere che Sarkozy ha dimo-
strato la volont e la capacit di
gestire le grandi crisi internazio-
nali. Labbiamo visto con la Geor-
gia, poi con la crisi finanziaria, e
oggi con la Libia. Non sono sicuro
che baster a garantirgli la riele-
zione.
Tra qualche giorno si terr a
Parigi la conferenza internazio-
nale sulla Libia. Come organiz-
zare la transizione verso la de-
mocrazia?
Non sappiamo quanto ancora
ci vorr per allontanare Gheddafi.
Sono convinto che Sarkozy conti-
nuer a mantenere comunque la
pressione internazionale, anche
se la transizione diventasse pi
lunga del previsto.
Lo scenario
La transizione di potere sar delicata
Al Qaeda potrebbe approfittarne
JASON BURKE
AL QAEDA potrebbe cercare di sfruttare
linstabilit politica dellattuale transizione
di potere, anche se al momento la presen-
za dellorganizzazione non molto signifi-
cativa. La Libia intrattiene rap-
porti di lunga data con il terrori-
smo islamico: llite di Al Qae-
da conta tra le sue fila molti libi-
ci e in passato i militanti del
paese hanno partecipato al
jihad iracheno. Molto per di-
pender dal tipo di governo che
il Consiglio nazionale di transi-
zione (Cnt) sar capace di instaurare. So-
prattutto un prolungato vuoto di potere po-
trebbe accrescere la possibilit di una de-
riva estremista ma certamente la Libia non
si trasformer nel nuovo Afghanistan.
Corrispondente dellObserver
autore di Al Qaeda. La vera storia
Il terrorismo
Assad sparer con pi ferocia
per scongiurare una Bengasi siriana
JOSHUA LANDIS
DOPO il successo dei ribelli con il fonda-
mentale aiuto della Nato, anche loppo-
sizione siriana considerer pi seria-
mente lopzione militare. Unopzione
tanto pi probabile dal mo-
mento che presto le sanzioni
imposte inizieranno a stran-
golare economicamente i cit-
tadini, come accaduto in Iraq,
e le potenze occidentali sen-
tiranno lobbligo morale di in-
tervenire. Al momento, per,
quel che certo che, dopo
aver visto che fine ha fatto il Colonnello,
il presidente Assad sparer con ancora
pi ferocia. Per evitare che citt ribelli co-
me Hama o Homs si trasformino in una
Bengasi siriana.
Autore della newsletter
Syria Comment
Damasco
Bisogna evitare un altro Iraq
inviando forze di peacekeeping
BILL EMMOTT
FRANCIA, Gran Bretagna e Stati Uniti trar-
ranno benefici dal loro ruolo nellintervento,
mentre lItalia non sar in una posizione fa-
cile, per via della sua associazione a Ghed-
dafi, anche se probabilmente
questo svantaggio sbiadir col
tempo. Ma a nessun Paese che
ha preso parte allintervento Na-
to la vittoria dei ribelli riserver
un regalo smagliante. Quel che li
aspetta ora sono principalmen-
te nuove responsabilit, per evi-
tare che vengano commessi gli
stessi errori fatti in Iraq. Si tratta di far fronte
al rischio di insurrezioni armate, offrire assi-
stenza umanitaria e, soprattutto, forze di
peacekeeping, sempre che il nuovo gover-
no e le Nazioni Unite saranno daccordo.
Direttore del settimanale The
Economist dal 1996 al 2006
La Nato
Si scatener un terremoto
le scosse pi forti in Algeria
BRUCE RIEDEL
UN SISMA. La caduta del pi longevo
dittatore del mondo arabo scatener un
terremoto nella regione. Perch il crollo
di Muhammar Gheddafi dimostra che
anche i regimi pi repressivi
possono essere deposti. I
manifestanti in Siria e Yemen
riceveranno nuova forza dalle
immagini simboliche che arri-
vano da Tripoli. Tuttavia, pro-
babilmente, le scosse pi for-
ti del sisma si sentiranno in Al-
geria. Il governo Bouteflika,
terrorizzato di fronte alle bombe Nato
gettate sul suolo del suo vicino, ora far
bene a temere la voglia di democrazia
che busser alle sue porte con rinnova-
ta energia.
Ex-consigliere di Obama per
lAfghanistan e il Pakistan
Il mondo arabo
Berlino sta gi pagando lastensione
ha perso la sua leadership morale
MICHAEL STRMER
PRIMA di tutto, dobbiamo chiederci chi
pi forte tra i ribelli, quanto contano Al
Qaeda e gruppi islamisti, come nascer
una forma di Stato di diritto. Nascer,
spero, uno Stato secolare, ma
il confronto tra militari e movi-
menti politici al Cairo diver-
so dal confronto tra trib ed ex
mercenari a Tripoli. Quanto
alla Germania, i leader degli
insorti non dimenticheranno
facilmente lastensione tede-
sca dalla missione Nato. Con
una miserabile politica estera di tattici-
smi di cui Angela Merkel responsabile
e non solo Guido Westerwelle, la Ger-
mania si giocata il ruolo di leadership
morale che aveva con Helmut Kohl.
Ex-consigliere di Helmut Kohl
e primo editorialista di Welt
La Germania
La partita cruciale post-Gheddafi
sar la riconciliazione interna
JONATHAN LAURENCE
NEL dopo-Gheddafi la strategia umanita-
ria e quella diplomatica della Nato devono
essere strettamente complementari. Laiu-
to pi consistente ai fini umanitari pu ve-
nire dallo scongelamento degli
attivi finanziari del regime colpi-
ti dalle sanzioni e messi sotto
sequestro. Dal punto di vista di-
plomatico la partita cruciale si
gioca sul come disaggregare le
varie componenti del Cnt senza
innescare una guerra civile.
Lostacolo pi grosso sincon-
trer quando si dovr decidere come rein-
tegrare almeno una parte degli ex-seguaci
di Gheddafi. Diventa decisiva la riconcilia-
zione interna. Gli Stati Uniti dovranno met-
tere alla prova la loro diplomazia tribale.
Analista della Brookings
Institution di Washington
La diplomazia
Il ruolo di Sarkozy
Il presidente francese
Sarkozy ha giocato un
ruolo importante, lo
riconosce tutta la
comunit internazionale
Il messaggio ai dittatori
Lintervento ha fatto
capire agli altri dittatori
che gli occidentali non
resteranno inerti dinanzi
ad altri eccidi
IL SIMBOLO
La bandiera adottata dal
Consiglio nazionale
transitorio dei ribelli
Erik Izraelewicz, direttore di Le Monde
Erik Izraelewicz
direttore di Le Monde
Testi raccolti da
VALERIA
FRASCHETTI,
FRANCESCA
FUOLI,
FEDERICO
RAMPINI e
ANDREA
TARQUINI
LA GUERRA IN LIBIA
PER SAPERNE DI PI
www.lemonde.fr
www.joshualandis.com/blog/
Il modello Libia
un segnale profondo
per gli altri regimi
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2
da I07 a I29 _/|m. le veLLu|e |n cLc pc::cnc ccnLene|e acce::c|| a pa_amenLc.
MONDO
I13
@
VENERD 26 AGOSTO 2011
laRepubblica
LA GUERRA IN LIBIA
PER SAPERNE DI PI
kaleddarwish.blogspot.com
www.nytimes.com
Il racconto
Le immagini
DIZIONARIO LIBICO
Piscine e divani doro
la dissacrazione
del kitsch di regime
I
MUTAMENTI di potere violenti por-
tano sempre con s anche la dissacra-
zione dei luoghi privati del despota e
dei suoi familiari. Penetrarli, devastarli, e
oggi soprattutto mostrarli, diventa parte
del rituale simbolico di rovesciamento.
La distruzione di immagini o di oggetti
innanzitutto la distruzione di una gerar-
chia, di un ordine odiato e temuto che ora
non spaventa pi. Passare il confine che
delimitava quei luoghi separati ed esclu-
sivi appare liberatorio, non solo utile alla
razzia. Unincursione in territorio nemi-
co che svela una realt prima solo imma-
ginata dai sudditi dei satrapi: quella per-
messa dallarbitrio e dal privilegio. Come
ricordano le immagini del pacchiano pa-
lazzo dagli infissi dorati di Saddam Hus-
sein; lo sfarzo di rapina della villa di Ben
Ali; gli arredi della moglie del Faraone
Mubarak. Avviene cos anche in Libia,
con gli insorti che violano la casa di
Gheddafi e quella dei suoi figli.
Il palazzo del Colonnello appare quasi
austero, in sintonia con il resto del com-
pound di Bab Al Azizya, luogo dominato
dallimperativo della sicurezza. Una mo-
rigeratezza, ovviamente relativa, pi il li-
nea con lo spirito beduino, simboleggia-
to dalla vicina tenda nel quale il Qaid ri-
ceveva i suoi ospiti stranieri, che con le-
sibizione di una ricchezza cospicua che
certo ha trovato altre vie. Una sola debo-
lezza, nella casa del Colonnello, un letto
enorme: quasi a voler evocare quella mu-
ruwwa, virilit anche fisica, che i capi be-
duini hanno sempre esaltato.
Diverse le abitazioni dei figli, meno le-
gati allobbligo di mostrarsi austeri e con
una biografia che coincide totalmente
con quella del potere sin qui indiscusso.
La villa di Aisha, la figlia prediletta, la bel-
la avvocatessa che sino allultimo ha in-
vocato la resistenza del popolo libico
contro la Nato, quella che colpisce di
pi. Il voyeurismo politico vendicatore
mostra piscine
dallo stile arabo-
hollywodiano e
jacuzzi, biliardi e
megaschermi .
Ma anche un di-
vano a forma di
sirena, che raffi-
gura il volto della
stessa Ai sha:
quanto di pi kit-
sch si possa im-
maginare.
Della villa di
Saadi, il calciato-
re-produttore trattativista a cui poco
pare interessare la politica e molto la bel-
la vita, balza agli occhi un enorme dipin-
to pop di una Ferrari gialla. Luomo
aveva un debole per lOccidente oggi ne-
mico. Sognava di fare della Libia un pa-
radiso fiscale e ha fondato una casa di
produzione a Hollywood: oggi, mentre il
padre incita al jihad, gli basterebbe so-
pravvivere.
RIPRODUZIONE RISERVATA
KHALED DARWISH
IL GIORNO IN CUI LA LIBIA HA MESSO LE ALI
(segue dalla prima pagina)
TRIPOLI
Q
UESTE notizie su Seif, laspi-
rante erede al trono, luomo
che ha avuto limpudenza di
gongolare per luccisione di quei li-
bici che cercavano di scalzare la co-
rona dalla sua testa pelata, ci ha
scioccato tutti. Ma i giovani ribelli,
che non avevano pi altra scelta che
avanzare, hanno gridato: Chi se ne
importa! Dio dalla nostra parte!.
Lo shock svanito e una frenetica
eccitazione ha preso il sopravven-
to, accompagnata dal desiderio in-
tenso di mettere fine una volta per
tutte al dolore che affligge cronica-
mente il nostro Paese. Sentivo le ur-
la e le acclamazioni delle donne che
davano il benvenuto ai ragazzi che
avevano occupato il quartiere e si
erano accampati nelle scuole.
Oltre a liberare Tripoli dalla mor-
sa di Gheddafi, i ribelli hanno spez-
zato le catene del passato. I nomi
dei nostri martiri saranno scritti in
lettere doro sul libro dellindomita
storia del popolo libico. Sento i
bambini e le donne che scandisco-
no Dio grande nelle moschee,
mentre ascolto stazioni come Ra-
dio Misurata Liberae Radio Tripoli
Libera, ora nelle nostre mani dopo
violenti combattimenti. Cercavo le
radio controllate dallo Stato, che
hanno avvelenato le menti di una
generazione che non si formata
allUniversit, ma nei locali nottur-
ni di Bab Al Aziziya, il compound di
Gheddafi, cantando le lodi blasfe-
me di quellempio sterminatore del
suo popolo.
I bombardamenti sono conti-
nuati. Sentivo delle voci e vedevo
volute di fumo. Sentivo gli aerei che
passavano su in alto, e colpi di arti-
glieria da una direzione che non
riuscivo a identificare. Sentivo dire
che via Al Sarim era piena di cada-
veri, anche donne e bambini, colpi-
ti dalle pallottole dei cecchini e ri-
masti in strada perch nessuno
osava avvicinarsi a raccoglierli.
Verso le due arrivata la conferma
che Bab Al Aziziya era stata bom-
bardata. Ho sentito levarsi gli ap-
pelli alla preghiera, le acclamazioni
e le invocazioni: Dio grande, La
vittoria di Dio si avvicina. Poi ab-
biamo sentito dire che i ribelli era-
no penetrati nel cuore delledificio.
Era la presa della Bastiglia libica.
A quel punto ho lasciato lappar-
tamento e mi sono diretto al quar-
tiere centrale di Fashlum, portan-
domi dietro la macchina fotografi-
ca. Ho visto dei ragazzi che comu-
nicavano tramite walkie-talkie. Ho
trovato tutti in preda alla gioia. I ri-
belli avevano raccolto cibo e coper-
te per aiutare le famiglie che erano
fuggite dai combattimenti. Aveva-
no registrato i nomi delle persone e
delle famiglie che avevano cercato
rifugio da loro, nel caso qualcuno
chiedesse notizie. I ribelli oscura-
vano il cielo di Fashlum, con il fumo
dei colpi sparati in aria. Gli uomini
liberi di Tripoli gridavano di gioia.
Mio figlio Mohammad sventolava
la nostra nuova bandiera di indi-
pendenza, e con laltra mano innal-
zava la foto di un martire scanden-
do: Il sangue dei martiri non sta-
to versato invano.
The New York Times
La Repubblica
Traduzione di Fabio Galimberti
RIPRODUZIONE RISERVATA
IL POETA
Nato a Tripoli
nel 1972,
Darwish
scrittore,
poeta e
professore
di Letteratura
araba
LATRIO
In alto, il
divano dorato
a forma di
sirena con i
lineamenti del
volto di Aisha
Gheddafi
A destra,
lingresso
della sua villa
IL LOFT
Linterno del
salone
allultimo
piano della
villa di Saadi
Gheddafi,
dove sono
ben visibili i
segni della
battaglia
LE AUTO
I murales nel
parcheggio
della casa di
Saadi
Gheddafi,
raffigura
unauto di
lusso, grande
passione
della famiglia
LA JACUZZI
In alto, la
stanza relax
di Aisha
Gheddafi
dotata di
grande
piscina e
Jacuzzi. A
sinistra, la
biblioteca
LA SCALINATA
Linterno
della casa di
Aisha
Gheddafi
dove
troneggiano
grandi
specchi e
lampadari
pendenti
LA FIAT
La famosa
Fiat 500
verde
senza porte,
del valore di
100mila euro,
che Gheddafi
si fece
costruire
a Torino
RENZO GUOLO
LA VILLA DI SADDAM
Nella residenza del
dittatore iracheno
cerano colonne di
marmo e piscine
POLITICA INTERNA
I14
VENERD 26 AGOSTO 2011
laRepubblica
POLITICA E GIUSTIZIA
Fatti gravi di corruzione, ma prescritti
il Gip: Penati non pu essere arrestato
Respinta la richiesta dei pm: forti gli indizi di colpevolezza
MILANO Gli episodi di corru-
zione sono numerosi e gravissi-
mi, le tangenti sono state pagate
a milioni, ci sono gravi indizi di
colpevolezza e anche le esigen-
ze cautelari. Ma a salvare dal car-
cere lex sindaco di Sesto ed ex
presidente Pd della Provincia di
Milano, Filippo Penati, e il suo ca-
po di gabinetto Giordano Vimer-
cati la prescrizione, perch le
tangenti dellimprenditore Giu-
seppe Pasini per gli appalti sulle
ex aree Falck e Marelli e dellaltro
grande accusatore Piero Di Cate-
rina, sarebbero state pagate fino
al 2002.
Il gip di Monza Anna Magelli ha
lasciato Penati in libert, ma ha
accolto invece la richiesta dei pm
Walter Mapelli e Franca Macchia
per altri due indagati, lex asses-
sore allEdilizia Pasqualino Di Le-
va e larchitetto Marco Magni, in-
dagati per episodi di corruzione
pi recenti, relativi ad autorizza-
zioni edilizie a Sesto San Giovan-
ni. Per il gip possono ancora com-
mettere reati. A salvare invece Fi-
lippo Penati, fino a nove mesi fa
capo della segreteria di Pierluigi
Bersani, e il suo braccio destro
Giordano Vimercati la decisio-
ne del gip di derubricare il reato di
corruzione ipotizzato dalla
procura in concussione, con
un conseguente riduzione dei
termini di prescrizione. Le tan-
genti sarebbero frutto di un ac-
cordo con i costruttori, non di un
ricatto. In pi, per il gip non pro-
vato che la caparra della finta
vendita immobiliare tra Bruno
Binasco, manager del gruppo Ga-
vio, e Piero Di Caterina sia un rim-
borso di Penati per precedenti fi-
nanziamenti al partito, il Pd.
Nonostante questo, limpian-
to accusatorio confermato: per
il tribunale, le dazioni ci sono sta-
te. Che Penati abbia chiesto a Pa-
sini il pagamento di una tangente
di venti miliardi di lire circo-
stanza che emerge da plurime di-
chiarazioni convergenti scrive il
gip Magelli. Per la procura gli ar-
resti di Penati e Vimercati, chiesti
lo scorso 24 giugno, erano neces-
sari dopo attivit di inquina-
mento istruttorio, dopo che nei
mesi scorsi lex sindaco di Sesto
ha chiesto e ottenuto un incontro
con il suo accusatore Giuseppe
Pasini, e Vimercati avvisa diversi
indagati e soggetti vicini alle in-
dagini di telefoni sotto control-
lo. Una fuga di notizie che pote-
va pregiudicare il buon esito del-
le indagini.
Nelle telefonate intercettate
dal Nucleo di polizia tributaria di
Milano tra Penati e Di Caterina, il
gip riconosce una perdurante
disponibilit, anche in epoca re-
cente, da parte di Penati a inter-
venire nellinteresse di Di Cateri-
na, per soddisfarne le richieste
presso i pubblici amministrato-
ri. La Caronte, lazienda degli
autobus di Di Caterina, ha diffi-
colt in alcuni comuni della pro-
vincia e limprenditore minac-
cia di rivolgersi alla procura. Pe-
nati ricostruisce il gip rassi-
cura il suo interlocutore dicendo-
gli: adesso io, adesso io, comun-
que la chiamo, anche se precisa,
con riferimento al sindaco di Ci-
nisello, che nessuno la governa,
ti posso garantire che nessuno,
che nessuno...
Si sgretola e va ulteriormente
in pezzi la credibilit dei miei ac-
cusatori, il commento di Filip-
po Penati, che consigliere regio-
nale Pd, alla decisione del gip di
Monza. Nei giorni scorsi ha
aggiunto erano gi apparse
evidenti le contraddizioni e
linfondatezza delle ricostruzioni
dei fatti unilaterali e falsi dei due
imprenditori inquisiti, che sono il
pilastro su cui si regge limpianto
accusatorio. Ora anche il gip ne
ha riconosciuto linattendibilit,
smentendoli nei fatti. Continuo a
ribadire la mia totale estraneit ai
fatti che mi sono addebitati.
(w. g. s. d. r.)
RIPRODUZIONE RISERVATA
Fuga di notizie
Penati, nei mesi scorsi,
incontra il suo
accusatore Giuseppe
Pasini. Vimercati avvisa
gli indagati: Avete i
telefoni sotto controllo
LINCHIESTA
Linchiesta della
procura di Monza
scoperchia il Sistema
Sesto, tangenti e
corruzione per appalti
LA SERRAVALLE
Sospetta anche la
vendita della quota
dellautostrada del
gruppo Gavio alla
Provincia
Lindagine
LAgenzia delle entrate
Documenti dalla finestra
lanciati da contribuenti
NOTIZIA infondata e lesiva dellimmagine dellA-
genzia dellEntrate. Cos lEnte risponde alla no-
tizia di una perquisizione delle Fiamme Gialle du-
rante la quale il personale avrebbe lanciato docu-
menti fuori dalle finestre. La Finanza non ha mai
effettuato perquisizioni presso lAgenzia. A met
luglio sono stati alcuni contribuenti sottoposti a
controlli a lanciare i fascicoli per sottrarli allispe-
zione. Ma la documentazione stata recuperata.
Dalla richiesta dei
pm al Gip
Attilio
Befera
I15
@
VENERD 26 AGOSTO 2011
laRepubblica
PER SAPERNE DI PIU
filippopenati.it
www.repubblica.it
EDITORE
Valter
Lavitola,
direttore-
editore
dellAvanti!
Il caso
Lavitola: A Tarantini piccole somme
poi Berlusconi mi rimborsava
DARIO DEL PORTO
NAPOLI La Procura d la caccia alla
talpa, ma intanto anche il direttore ed
editore dellAvanti! Valter Lavitola, co-
me gi Silvio Berlusconi, esce allo sco-
perto dopo le anticipazioni di Panora-
mae definisce come privi di rilevanza
penale i fatti sui quali, come rivelato
dal settimanale, indagano i pm di Na-
poli Francesco Curcio. Henry John
Woodcock e Vincenzo Piscitelli: une-
storsione ai danni del premier che
avrebbe pagato mezzo milione pi al-
tre somme mensili allimprenditore
barese Gianpaolo Tarantini, luomo
che port Patrizia DAddario a Palazzo
Grazioli. In cambio, Gianpi, avrebbe
dovuto confermare ai magistrati che il
premier non sapeva di aver ospitato
escort e, soprattutto, scegliere il pat-
teggiamento per evitare al presidente
del Consiglio di essere indirettamente
danneggiato da un processo pubblico.
Afferma Lavitola che Tarantini e la
moglie gli chiesero se potevo aiutarli
con piccoli prestiti perch erano in pe-
santissime difficolt economiche. Co-
sa che ho fatto. E aggiunge che le som-
me, di importo molto pi modesto dei
500 mila euro ipotizzati, gli sarebbero
state rimborsate dal presidente Berlu-
sconi in piccole tranche. Interpellato
da Panoramail premier, che secondo il
periodico il 13 luglio scorso sarebbe
stato intercettato con Lavitola su una
scheda telefonica argentina conse-
gnata a un suo collaboratore attraver-
so un factotum delleditore, aveva for-
nito una versione analoga: Attraverso
Lavitola ho aiutato una persona e una
famiglia con bambini che si trovava in
gravissime difficolt economiche, non
ho nulla di cui pentirmi. Lavitola nega
inoltre di aver raggirato Tarantini trat-
tenendo 400 mila dei 500 mila euro e
assicura di essersi gi chiarito con lui.
RIPRODUZIONE RISERVATA
Viaggi allEst pagati
Con Penati, Princiotta,
Vimercati abbiamo fatto
viaggi in Ucraina,
Romania e Russia. Gli
pagavo il soggiorno,
ristoranti, locali notturni
Nuova giunta, altri affari
Con la nuova giunta
cercai di aprire un
colloquio col neo
assessore Di Leva. Lui
mi disse che avremmo
fatto buoni affari
La proposta di svendita
Non riuscivo a iniziare i
lavori. Saviotti, di Banca
Intesa, mi propose di
cedere larea a Zunino ad
un prezzo di 200 milioni.
Mi opposi, era molto poco
Limprenditore Giuseppe Pasini
Piero Di Caterina, dai verbali
Limprenditore Piero Di Caterina
Le carte
SANDRO DE RICCARDIS
WALTER GALBIATI
MILANO Larea Falck, un
grande business immobiliare al-
la periferia di Milano, dove tutti
volevano guadagnare. Cos una
ex zona industriale, tanto opero-
sa e gloriosa da essere sopranno-
minata la Stalingrado italiana si
trasformata in un crocevia di
corruzione. Negli ultimi 15 anni
il governo di quel territorio sta-
to in mano alle giunte di centro-
sinistra, in particolare allex sin-
daco di Sesto San Giovanni, Fi-
lippo Penati, diventato poi pre-
sidente della Provincia di Mila-
no, e poi al suo successore Gior-
gio Oldrini, ma soprattutto
allassessore allEdilizia, Pa-
squalino di Leva. Con loro ope-
rava anche Giordano Vimercati,
presidente del Consorzio tra-
sporti pubblici e braccio destro
di Penati in provincia.
Gli imprenditori, invece, che
si sono mossi sullarea e sugli af-
fari che ruotavano intorno a Se-
sto si possono definire trasver-
sali, pronti ad aver rapporti di
lavoro con qualsiasi ammini-
strazione. La Risanamento del-
limmobiliarista Luigi Zunino, la
societ di trasporti Caronte e le
altre immobiliari di Piero Di Ca-
terina, il re delle bonifiche Giu-
seppe Grossi, da sempre vicino a
Comunione e Liberazione, il
gruppo Gavio, le cooperative
rosse rappresentate da Omar
degli Esposti e il gruppo Pasini.
Sullo sfondo, i soldi, i finanzia-
menti e le operazioni transfron-
taliere curate da Banca Intesa, la
banca di sistema che doveva ad-
dirittura spostare la propria sede
a Sesto.
Dammi una mano che poi li
recuperi
La crescita della mia azienda
dipesa sostanzialmente dalla
vicinanza di Penati e Vimercati,
ha messo a verbale Di Caterina.
Penati mi ha chiesto soldi per la
sua carriera politica. Il rapporto
era a tre nel senso che anche Vi-
mercati mi chiedeva denaro per
conto di Penati. In cambio, Di
Caterina riceveva commesse e
protezione politica per le sue
aziende di trasporto, anche se il
pi delle volte pretendeva i soldi
delle tangenti indietro. Io ero
sicuro che le somme che antici-
pavo allo stesso mi sarebbero
state restituite dalle tangenti di
Pasini, limprenditore che fino
al 2005 aveva in mano lo svilup-
po dellarea Falck.
I riscontri bancari cristallizza-
no un passaggio di denaro in
Lussemburgo di circa un milio-
ne di euro tra Pasini e Di Cateri-
na, mentre le testimonianze di
Angiolina Navoni, la moglie di Di
Caterina parlano delle frequenti
visite serali di Penati negli uffici
della Caronte: Ho incontrato
Penati credo quattro cinque vol-
te negli uffici della Caronte. Per
quanto posso ricordare questi
incontri sono avvenuti nel tardo
pomeriggio o di sera. la stessa
Navoni poi a preparare i contan-
ti per il marito, soldi per pagare
- dice Di Caterina - i conti di tan-
te serate e nottate passate in
Svizzera. In precedenza sempre
con Princiotta, Penati, Vimerca-
ti e Maggi avevamo fatto viaggi in
Ucraina, Romania, Russia e Li-
tuania. A loro pagavo il soggior-
no, necessit varie, ristoranti e
locali notturni. Non collego quei
pagamenti a Penati in quanto
nel 2008 non veniva pi con me
in Svizzera e in viaggi vari.
I soldi di Penati a Montecarlo,
Dubai e Sudafrica
Penati - ha dichiarato Di Ca-
terina - mi ha parlato dellacqui-
sto da parte della Provincia di
Milano della partecipazione
nella Milano Serravalle, dicen-
domi che gli avrebbe consentito
la restituzione dei soldi che mi
doveva. Altri particolari sullo-
perazione da 240 milioni con cui
la Provincia diventa azionista di
maggioranza della Serravalle ri-
levando il 15% dal gruppo Gavio
li avrebbe raccontati Antonio
Princiotta, allepoca segretario
generale della Provincia allo
stesso Di Caterina. Mi disse che
stavano trattando limporto che
sarebbe stato retrocesso a loro,
Penati e Vimercati. Un importo
RIPRODUZIONE RISERVATA
I personaggi
PIERO DI CATERINA
E limprenditore che, con
le sue dichiarazioni, ha dato
il via allinchiesta sugli appalti
di Sesto San Giovanni
PASQUALINO DI LEVA
Lassessore allEdilizia Privata
del Comune di Sesto San
Giovanni sotto il sindaco
Giorgio Oldrini. Arrestato ieri
MARCO MAGNI
Larchitetto che faceva da
intermediario tra Di Caterina e
lassessore Di Leva per le
tangenti. Agli arresti da ieri
Voleva soldi per darmi commesse
poi me li ridava con altre tangenti
Nei verbali di Di Caterina i conti delle serate in Svizzera
per milioni di euro, che non mi
stato mai indicato. Limporto
stato pagato dal sovrapprezzo
che la Provincia ha pagato al
gruppo Gavio. Penati avrebbe ri-
cevuto il suo guadagno dallope-
razione a Montecarlo, Dubai e
Sud Africa. Dice che i soldi in
quei posti glieli ha portati lar-
chitetto Renato Sarno, il quale
fin dai tempi di Sesto ha attiva-
mente collaborato con lui.
Princiotta avrebbe consegnato
anche un documento a Di Cate-
rina con il testo delle trattative
per la cessione della Serravalle.
Il documento sempre a detta di
Princiotta stato oggetto di di-
scussione nel corso di alcuni in-
contri presso lo studio commer-
cialista Ferruccio di Milano via
Pontaccio nellaprile 2005. Prin-
ciotta mi ha riferito che a quegli
incontri partecipavano lui, Vi-
mercati, Binasco (gruppo Gavio
n.d.r.) e un rappresentante di
Banca Intesa, tale Pagani e che si
anche parlato di un sovrap-
prezzo da pagare a favore di Pe-
nati e Vimercati.
Una Toyota Corolla per las-
sessore Di Leva
Cambiano gli uomini, ma non
i metodi. Dopo che Penati - di-
ce Di Caterina - fin il mandato di
sindaco, cercai di aprire un col-
loquio con il neo assessore Di Le-
va. Di Leva mi disse apertamen-
te che avremmo fatto buoni affa-
ri e di sostituire i miei architetti
con larchitetto Magni. Le tan-
genti venivano pagati sotto la
voce oneri conglobati, ma non
mancavano nemmeno altre uti-
lit. Nellagosto 2006, io (Di Ca-
terina n.d.r.), Magni e Di Leva ci
recammo presso la concessio-
naria Spotorno Car di Sesto dove
Magni pag in contanti unauto-
vettura Corolla. Magni si oc-
cup anche della assunzione
della figlia di Di Leva e del gene-
ro. Agli inquirenti non sono
sfuggite poi le spese di Di Leva. A
fronte di stipendi per 46mila eu-
ro, la famiglia Di Leva ha speso
nel 2008 ben 320mila euro. Sul
loro conto, in 10 mesi sono arri-
vati oltre 400mila euro senza una
valida giustificazione.
Limposizione di Banca Inte-
sa
Limprenditore Giuseppe Pa-
sini si lamenta con gli inquirenti
di non essere mai riuscito a ini-
ziare i lavori a Sesto. Saviotti (di
Banca Intesa n.d.r.) mi propose
alla fine di cedere larea ad un
immobiliarista che non cono-
scevo, Luigi Zunino. La presen-
tazione fu fatta dalla banca e fu
Saviotti ad assicurarmi che que-
sta persona avrebbe pagato in
contanti. Il prezzo era di 200 mi-
lioni, mi opposi fermamente era
davvero poco. Alla fine ho strap-
pato 218 milioni con i quali ho
estinto il debito contratto con il
finanziamento erogato a suo
tempo da Banca Intesa.
BATTUTO DA FORMIGONI
Filippo Penati. Battuto nel
2010 da Formigoni come
presidente della Regione
GLI APPALTI
Tangenti pagate per la
riqualificazione
dellarea Falck ma
anche per piccole
pratiche edilizie
GLI ARRESTI
Il gip autorizza due
provvedimenti, mentre
per Penati e Vimercati
riconosce la
prescrizione
POLITICA INTERNA
I16
VENERD 26 AGOSTO 2011
laRepubblica
LE SCELTE DEL GOVERNO
La manovra
Lega: tagli alle pensioni delle vedove
E ora la patrimoniale antievasori
Riduzione province, no del Pdl in commissione. Torna il condono
SILVIO BUZZANCA
ROMA Una patrimoniale che
non una patrimoniale: una
tassa sugli evasori. Un interven-
to sulle pensioni di reversibilit
delle vedove e lassegno di ac-
compagnamento. Roberto Cal-
deroli si presenta al meeting di
Rimini con nuove proposte e
vecchie chiusure. Il ministro del-
la Semplificazione, infatti, riba-
disce che sulle pensioni non ci
sono margini di manovra. Direi
proprio di no. Il punto di com-
promesso sull'et pensionabile,
frutto di una mediazione lunga e
laboriosa tra Lega e Pdl, conte-
nuto nella manovra bis.
Ma i soldi bisogna trovarli da
qualche parte. Non si esclude
neanche il ritorno del condono.
Sia pure legato alla delega in ma-
teria fiscale e allavvio del nuovo
regime. E il ministro leghista
porta ulteriore scompiglio nel
gi confuso dibattito sulla ma-
novra con unaltra proposta
choc: Bisogna andare a interes-
sarsi delle pensioni di chi non ha
mai lavorato che forse il caso di
andare a rivedere. Spiega me-
glio Calderoli che bisogna occu-
parsi di chi ha pensioni di rever-
sibilit eccessivamente alte o
prende accompagnamenti che
oggi vengono dati indistinta-
mente a tutti senza dei limiti le-
gati al proprio reddito.
Proposta che fa insorgere le
opposizioni. Calderoli chieda
scusa ai disabili e alle vedove,
intima subito il portavoce del-
lIdv Leoluca Orlando. Si vuol
colpire in questo modo una pla-
tea di persone a basso reddito e
socialmente pi deboli, com-
menta Cesare Damiano, ex mi-
nistro del Pd.
Calderoli per annuncia
unaltra novit: Ci siamo in-
ventati una sorta di tassa patri-
moniale sui patrimoni evasi. Ci
sta lavorando un gruppo di
esperti della Lega per mettere a
punto un meccanismo che,
spiega il ministro si applicher
soltanto a chi su quel patrimonio
non ha pagato le tasse o le ha pa-
gate in misura minore al dovu-
to.
Nel gruppo di esperti che lavo-
ra alla proposta ci sono lo stesso
Calderoli, Giancarlo Giorgetti e
Massimo Garavaglia, convinti
che la loro proposta dar un in-
casso significativo e superiore
al gettito del contributo di soli-
dariet. Tanto da renderlo inu-
tile. In pratica il terzetto sta stu-
diando come e quanto tassare il
patrimonio. Una volta stabilit
lentit del prelievo chi ha di-
chiarato tutto il patrimonio pu
detrarre limporto delle tassa
dalla dichiarazione dei redditi.
Chi non ha rivelato al fisco il rea-
le patrimonio dovr versare la
tassa.
Dunque la Lega prosegue nel
braccio di ferro con il Pdl. Calde-
roli dice no infatti anche alla to-
tale abolizione delle province. E
ieri la commissione Bicamerale
per gli affari regionali, su propo-
sta del relatore di centrodestra e
con il voto favorevole del Pdl, ha
votato per lo stralcio dalla mano-
vra di anche quella scrematura
parziale prevista al momento.
Fioccano intanto le altre pro-
poste. Dai frondisti del Pdl,
guidati dal sottosegretario Gui-
do Crosetto, per esempio, arriva
un emendamento che propone
di tagliare dalle piante organi-
che, entro alcuni anni, un dipen-
dente pubblico su quattro. An-
che Popolo e territorio ha le sue
idee e Silvano Moffa chiede un
vertice di maggioranza. Si parla
anche di un tetto agli stipendi dei
manager pubblici che non po-
trebbero guadagnare pi del
presidente della Corte di Cassa-
zione. Tutti nodi che dovrebbe-
ro essere sciolti luned in vertice
fra Bossi e Berlusconi.
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Emendamento
dei frondisti
di Crosetto:
via un dipendente
pubblico su quattro
IL DUBBIO
Umberto Bossi,
fratturato. E
caduto o
scivolato?
ALBERTO DARGENIO
ROMA La situazione inso-
stenibile, lunica cosa di cui lIta-
lia avrebbe bisogno un governo
di salvezza nazionale. Il nume-
ro due di Futuro e Libert, Italo
Bocchino, lancia un appello a
tutte le forze responsabili del
Paese per uscire dalla crisi. Si
rivolge al Pd, ma soprattutto a
una parte del Pdl. Partito al
quale dice: Liberatevi di Ber-
lusconi e riformiamo il Paese in-
sieme, poi ognuno per la sua
strada.
Onorevole Bocchino, per-
ch lancia proprio ora lidea di
un nuovo governo?
Perch stiamo vivendo una
situazione insostenibile con Ber-
lusconi che ha perso il consenso
nazionale e internazionale, il Pdl
che una polveriera pronta a
esplodere e la Lega che ha un
fronte interno aperto dal quale
emerge che Bossi debole e che
c una corsa alla sua successio-
ne. Ecco perch non ci sono le
condizioni affinch questa mag-
gioranza e questo governo possa-
no risolvere una crisi cos profon-
da. E Berlusconi anzich pren-
derne atto preferisce laccani-
mento terapeutico, preferisce fa-
re il record del premier che ha da-
to vita a pi governi di legislatura.
Un comportamento egoista.
Non pericoloso chiedere le
dimissioni del governo nel bel
mezzo dellapprovazione di
questa manovra?
Questa manovra inutile,
non risolve i problemi e non tran-
quillizza i mercati. Il giorno dopo
la sua approvazione sar come il
giorno prima, per cui pi in fretta
si fa meglio .
Con chi immagina questo go-
verno?
Deve essere aperto a tutti co-
loro che vogliono salvare il Paese,
a tutti quelli che vogliono fare
scelte radicali sulle riforme. Parlo
di liberalizzazioni, privatizzazio-
ni, provvedimenti duri su evasio-
ne e corruzione. E ancora mi ri-
volgo a chi vuole cambiare le pen-
sioni e il mercato del lavoro. Cose
che quando c una rissa politica
permanente non puoi fare.
Ripeto la domanda: pu indi-
care nome e cognome di chi vor-
rebbe in questo nuovo governo?
Lidea di un governo di sal-
vezza nazionale alberga nel cer-
vello di tutto il Terzo Polo, cos co-
me allinterno di buona parte del
Pd e di buona parte del Pdl. Il pun-
to che nel Pdl hanno un proble-
ma del quale noi ci siamo gi libe-
rati: Silvio Berlusconi. lui il pro-
blema per Alfano e soci: sanno
che manda il Paese alla deriva e
che con lui non vinceranno pi,
ma non hanno la forza di dirgli di
fare un passo indietro. Al contra-
rio necessario che una parte co-
spicua del Pdl dica a Berlusconi
che il momento di farsi da parte.
A quel punto avremmo un anno e
mezzo per lavorare e poi divider-
ci di nuovo in base alle apparte-
nenze politiche, programmati-
che e di leadership.
Sarebbe anche un passo verso
la nascita di un cartello elettora-
le Terzo Polo-Pd?
Per dare vita a un cartello elet-
torale sulla logica della salvezza
nazionale ci dovrebbero essere le
condizioni di emergenza che al
momento non ci sono, fortuna-
tamente siamo solo in una si-
tuazione molto critica. Oltretutto
se un governo pu nascere da
unoperazione dei gruppi parla-
mentari, un cartello nasce dal-
lappello di una figura di alto pro-
filo - o di numerosi personaggi di
alto profilo - che decida di scen-
dere in campo per aiutare il Pae-
se a uscire dalle secche.
Potrebbe essere Montezemo-
lo?
Se Montezemolo decidesse di
scendere in campo con una lista
civica aperta allenergia della so-
ciet civile per dare vita a una coa-
lizione di salvezza nazionale lo-
perazione sarebbe interessante.
Se invece la sua si rivelasse unul-
teriore offerta del panorama po-
litico per noi sarebbe inutile.
Onorevole Bocchino, in que-
sti giorni finito nella polemica
per la vacanza in costiera in auto
blu con Sabina Began, lape re-
gina delle feste del premier.
Non ho alcuna auto di servi-
zio, anche se sono costretto dalle
disposizioni di altri a viaggiare
con la scorta. Del resto il mio ri-
gore noto.
RIPRODUZIONE RISERVATA
Allo
studio
Patrimoniale
La Lega studia una
patrimoniale che
colpisca i patrimoni non
dichiarati al fisco. Chi ha
rivelato i beni potr
detrarre la tassa dalla
dichiarazione dei redditi.
Gli incassi renderebbe
inutile il contributo di
solidariet
Reversibilit
Il ministro
Calderoli propone
anche di andare a
toccare le pensioni di
chi non ha mai
lavorato. Ovvero la
reversibilit delle vedove
e le indennit di
accompagnamento.
Lopposizione insorge
Condono
Torna a circolare lidea
di un condono fiscale.
Questa volta sarebbe
legato alla delega in
materia fiscale chiesta
dal governo al
Parlamento e alle nuove
norme che entrerebbero
in vigore dopo
lemanazione dei decreti
Il personaggio
Bossi si frattura il gomito a casa
Caduto dal letto. No, scivolato
GEMONIO Caduto dal letto, co-
me avrebbe raccontato lui stesso ai
medici; oppure scivolato stanotte
in casa, come dice il figlio Renzo.
Sta di fatto che Umberto Bossi, a
neppure un mese dallintervento
subito agli occhi, si fratturato il go-
mito sinistro. Ieri mattina lo hanno
portato allospedale di Cittiglio, vi-
cino a Gemonio ( lo stesso dove-
ra stato ricoverato in quella notte
tragica del marzo 2004, quando fu
colpito da ictus). I medici non han-
no optato per il gesso: solo una vi-
stosa steccatura, in attesa di ca-
pire - riferiscono - se si render ne-
cessario un intervento chirurgico.
Dopo un paio dore il leader della
Lega tornato a casa a Gemonio.
Di ritorno dal tour in Trentino, Pon-
te di Legno e Cadore, Bossi ha ri-
preso a girare le feste della Lega, tra
insulti ai giornalisti e vagheggia-
menti secessionisti, fermandosi
anche in un bar di Laveno Mombel-
lo a chiacchierare con la gente. Il
programma delle prossime stato
modificato e stamattina non sar a
Camogli. Drastico il socialista Bo-
bo Craxi: Non si capisce perch
un uomo ridotto nelle sue condizio-
ni non si ritiri dalla scena politica,
c qualcosa di crudele e di cinico
nel voler perseverare a mantenere
in una funzione pubblica una per-
sona in evidente difficolt.
(r.s.)
Italo Bocchino, numero due di Fli: intesa dagli azzurri al Pd, riforme e poi ognuno per la sua strada
Governo di salvezza nazionale
il premier lasci campo libero
Italo Bocchino

,,
Presto per pensare a un
cartello elettorale, ma se
si facesse avanti un
personaggio di alto
profilo non lo escludo
Lintervista
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I17
@
VENERD 26 AGOSTO 2011
laRepubblica
PER SAPERNE DI PIU
www.italobocchino.com
www.governo.it
ANNALISA CUZZOCREA
ROMA Noi siamo e saremo presenti in
tutte le manifestazioni e in tutte le mobilita-
zioni fatte da forze che criticano la manovra.
Pier Luigi Bersani vuole essere chiaro sulla
posizione del Pd rispetto allo sciopero gene-
rale indetto dalla Cgil per il 6 settembre. Ci
sarebbe da stupirsi - spiega parlando alla fe-
sta del partito a Reggio Emilia - che davanti a
una manovra cos non ci fossero reazioni. C'
questo sciopero e ci saranno anche altre ma-
nifestazioni e altre iniziative: nell'incontro
con le forze sociali non ho trovato uno che
fosse d'accordo il decreto. Manda un mes-
saggio fuori e dentro il suo partito, il segreta-
rio pd. Perch se resta convinto che in questo
momento la cosa pi utile ad affrontare la
crisi del Paese sia lunit delle parti sociali,
non vuole certo contribuire a isolare la Cgil.
E invece, tra i democratici circola un do-
cumento che chiede un passo indietro al sin-
dacato di Corso dItalia. Lha stilato Stefano
Esposito, deputato torinese, tessera Cgil nel
portafoglio, acceso sostenitore della Tav in
Piemonte. Si intitola Non ora. Rinviare lo
sciopero generale per dare pi forza alla bat-
taglia sociale e politica e - in sostanza - chie-
de al sindacato guidato da Susanna Camus-
so di riflettere sulla cosa giusta da fare in
questo momento per evitare il rischio che la
motivazione abbia una natura politica. Lo
sciopero dovrebbe essere usato come arma
finale, rinviato alla fine della battaglia parla-
mentare dopo un tentativo di recupero di un
percorso unitario con le altre sigle sindacali.
La novit che liniziativa non nasce dal-
larea bianca del Pd. E distante da quel
Beppe Fioroni che ha accusato la Cgil di ir-
responsabilit. I primi firmatari sono Anto-
nio Misiani, laurea in Economia politica al-
la Bocconi, da due anni tesoriere del partito,
e Antonio Boccuzzi, l'operaio scampato al
rogo della Thyssen a Torino e oggi deputato.
Il Paese sotto a una tenda a ossigeno - di-
ce Misiani - lo
spread con il
bund tedesco
non impazzisce
solo perch la
Bce compra i
nostri ti tol i .
Questa mano-
vra disastrosa,
iniqua, sbaglia-
ta, ma per cam-
biarla e affron-
tare la crisi non
serve lo sciope-
ro generale, ser-
ve il dialogo
chiesto dal pre-
sidente della
Repubblica a
Rimini. Ritie-
ne sbagliata la
mossa del do-
cumento Stefa-
no Fassina: A
che serve? -
chiede il responsabile economico del Pd -
Solo a dividerci. Ma anche Fassina con-
vinto che ci siano spazi per cambiare la ma-
novra insieme a tutte le parti sociali: So-
prattutto larticolo 8 sui contratti, per il qua-
le perfino la Cisl propone emendamenti sul-
la base dellaccordo del 28 giugno.
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Il parlamentare
pd scampato alla
Thyssen: La
Camusso non pu
scioperare adesso
Il retroscena
Berlusconi e la tentazione del video-appello
Ma prima un compromesso con Umberto
Il Cavaliere studia poche proposte forti. Alfano non convince Calderoli
CARMELO LOPAPA
ROMA Va a rotoli il faccia a fac-
cia Calderoli-Alfano, che nei pia-
ni del Cavaliere avrebbe dovuto
spianare la strada al vertice di Ar-
core con Bossi. Lappuntamento
ancora in calendario per luned,
anche se lincidente occorso al
Senatur diventa un altro ostacolo
sul cammino gi problematico
della manovra e della difficile in-
tesa tra Pdl e Lega. Tutto questo
accade mentre a sorpresa preci-
pita la borsa di Francoforte e alla
vigilia della delicata asta per i tito-
li di Stato italiani.
Poco tempo da perdere, biso-
gna fare in fretta, Berlusconi lo va
ripetendo in queste ore. Ieri mat-
tina ha chiamato il leader del Car-
roccio per accertarsi delle sue
condizioni dopo le dimissioni
dallospedale di Cittiglio, ma si
dovuto accontentare di parlare
col figlio Renzo: il padre stava ri-
posando, stata la risposta del
Trota. Pessimo segnale. Tra le
due sponde della maggioranza i
rapporti restano tesi. Anche se il
presidente del Consiglio resta
convinto che alla fine il Senatur
dovr accettare un compromes-
so, se si vorr approvare il decreto
e portare avanti la legislatura.
Tuttavia sul nodo pi spinoso,
quello delle pensioni, il ministro
Calderoli sembra abbia chiuso
ogni spiraglio di trattativa (sebbe-
ne avesse aperto in mattinata su
invalidit e reversibilit), nellin-
contro di due ore avuto nel tardo
pomeriggio nella sede Pdl di via
dellUmilt. Per uscire dallim-
passe, il premier tentato da un
predellino in video. Un appello,
forse in tv, forse via web, da lan-
ciare nel fine settimana. Sono i
falchi del partito a suggerire una
sortita alla Berlusconi, sotto
forma di messaggio agli italiani di
ritorno dalle vacanze. Per spiega-
re quanto sia grave la crisi, ma co-
me la si possa trasformare in
unoccasione unica per realizzare
la grande rivoluzione liberale.
Quella promessa in questi 17 anni
ma mai realizzata. Due giorni fa,
al direttivo Pdl, stato lo stesso
Angelino Alfano ad annunciare ai
parlamentari un pacchetto di mi-
sure che il premier avrebbe co-
municato nel fine settimana. Ed
proprio con il segretario del parti-
to che Berlusconi da Arcore sta
mettendo a punto i 4-5 punti for-
ti sui quali vorrebbe puntare. A
frenarlo racconta un ministro
che gli ha parlato ieri il timore
che loperazione venga percepita
come uno strappo dal Carroccio.
Allo stato, i punti messi a fuoco sa-
rebbero un ampio piano di di-
smissioni del patrimonio dello
Stato (vale 350 miliardi), di libera-
lizzazioni delle attivit imprendi-
toriali e delle professioni, priva-
tizzazioni di societ pubbliche.
Ma anche lincremento di un
punto Iva e un innalzamento del-
let pensionabile: comunque su
base volontaria e incentivato eco-
nomicamente. Ieri il Cavaliere
stato tutto il giorno in contatto te-
lefonico con Alfano, per essere ag-
giornato passo passo degli incon-
tri con i vertici dellAnci (Osvaldo
Napoli), dellUpi (Giuseppe Ca-
stiglione) e infine del faccia a fac-
cia col ministro Calderoli. Resta la
preoccupazione di fondo. Il parti-
to brancola nel caos, tra frondisti
che con Crosetto tornano allat-
tacco del Carroccio e altri che at-
taccano Tremonti, mentre i co-
muni pressano per una revisione
dei tagli. Le Province diventano
un gran pasticcio: Alfano incon-
tra il presidente Castiglione che le
rappresenta e nega di aver mai
parlato della loro cancellazione,
come invece risulta abbia fatto la
sera prima parlando ai parlamen-
tari del gruppo e dando ragione a
Cicchitto (Vanno eliminate tut-
te). La Lega resta contraria alla
cancellazione e in commissione
al Senato il Pdl vota lo stralcio del
punto dal decreto. un tira e mol-
la quotidiano. Gaetano Quaglia-
riello resta fiducioso: I contatti
con gli alleati continuano serrati e
il vertice di luned potr essere ri-
solutivo. Ma il tempo stringe e
fuori dal Parlamento, oltre ai sin-
dacati, adesso anche Confindu-
stria incalza e chiede che la ma-
novra cambi volto.
RIPRODUZIONE RISERVATA
Dismissioni,
liberalizzazioni,
aumento dellIva e
previdenza per una
rivoluzione liberale
Ieri il capo del
governo non
riuscito a parlare
col Senatur, luned
il vertice
SULLESPRESSO
Dopo di me il diluvio.
LEspresso dedica un articolo
al ministro dellEconomia
Giulio Tremonti: Se cado io
cade anche Berlusconi
SENATRICE
Anna
Finocchiaro,
capogruppo
al Senato Pd
Il caso
Commissione per i tagli alla politica
Proposta della Finocchiaro. Pdl cauto
ROMA Una Commissione speciale in
Parlamento per elaborare un testo di riforma
costituzionale che contenga la riduzione dei
parlamentari, la riformulazione dell'articolo
81 sul pareggio di bilancio e il riassetto degli
enti locali. la proposta formulata da Anna
Finocchiaro, capogruppo del Pd al Senato.
La Commissione sarebbe composta pro-
prio dai capigruppo di maggioranza e op-
posizione per portare un testo in aula entro
tre mesi. La proposta piace a Idv e Terzo Po-
lo. Aprono anche i pidiellini Gasparri e Qua-
gliariello, pur non condividendo lo strumen-
to proposto, perch una commissione for-
mata dai capigruppo non sarebbe rappre-
sentativa degli equilibri nell'assemblea.
Il caso
Da Bersani mano tesa alla Cgil
nel Pd cresce il fronte antisciopero
Pierluigi Bersani
LITIGIO A RIMINI
Calderoli con Alemanno.
Il ministro ha polemizzato
con il sindaco di Roma
ieri a Rimini
RIPRODUZIONE RISERVATA
La lettera
(segue dalla prima pagina)
M
A COSTRINGE anche a fare salti e a
riprogettare, a pensare in grande ,
a ritrovare profondit. Solo
ventanni fa nelle case non esistevano i
computer ed invece esistevano lUrss e la
Jugoslavia e ,in Italia, la Dc e il Psi. La fab-
brica era ancora il centro del ciclo produtti-
vo e la struttura sociale era solida e aggre-
gata. E nata una nuova dimensione del sa-
pere e del comunicare, la rete, che ha com-
pletamente mutato le dinamiche delle re-
lazioni umane e sociali. Si fatta strada , in
Occidente, la precarizzazione del lavoro e
della vita di intere generazioni per le quali-
come la mano di uno di loro ha scritto furti-
va - non c pi il futuro di una volta.
Il mondo ha dischiuso comunicativa-
mente tutto il catalogo delle sue possibi-
lit, la ricchezza e i viaggi e il successo e la fe-
licit delimitata a questa dimensione, e
contemporaneamente ha negato a una in-
tera generazione la possibilit di raggiun-
gere persino la minima sicurezza sociale. Ci
si pu meravigliare poi se dei ragazzi della
periferia di Londra pensino che una rivolta
non serva a scalare il cielo di una societ
migliore per tutti , a cominciare dagli altri,
ma a rubare un televisore al plasma per ve-
dersi meglio il Chelsea?
Il mondo cambia, mutano modi di pen-
sare e di agire, ma la politica arranca. Ha ri-
nunciato a grandi progetti, se non alla loro
declamazione, ed portata a cercare solo
consenso facile e immediato. Prevale ,
ovunque, una parola breve e facile: no. E
una parola che ha avuto nella storia dei si-
gnificati elevati: il no allo schiavismo o al
razzismo, il no alla discriminazione contro
le donne o quello dei pochi, coraggiosi, do-
centi italiani che si sottrassero al giura-
mento di fedelt al fascismo e risposero, co-
me Bartleby lo scrivano ,Preferirei di no.
Ma il no anche la parola preferita dei
conservatori. Riflettevo sulla contempora-
nea esplosione in molte parti del mondo di
proteste giovanili e studentesche, dal Cile
al Nord Africa alla Spagna. E inevitabile ri-
pensare al sessantotto. Ma quel movimen-
to voleva cambiare radicalmente le cose e la
sua spinta originale, carica di utopia e di
energia civile, produsse ,ad un tempo, mu-
tamenti straordinari dei costumi e spazi
nuovi di libert e , con la deriva delle sue
ideologie autoritarie, la barbarie del terro-
rismo.
La differenza che oggi prevalgono mo-
vimenti che sembrano fare del no la ragio-
ne stessa della propria identit. Il no si
diffonde pi velocemente e facilmente dei
si, rassicurante e identitario. Ma finisce
col concorrere al caos e ai pericoli che il caos
genera. Perch la natura stessa dei pro-
cessi tecnologici, la loro velocit, richiede
costanti aggiornamenti e sistemazioni. E
una situazione inedita, nella storia dellU-
manit. E si comincia a palesare, nel cuore
di una recessione giustamente paragonata
su questo giornale a quella del 1937, una al-
ternativa che pu diventare drammatica: o
riformismo radicale o un nuovo autoritari-
smo.
Destra e sinistra non sono due invenzio-
ni, due collocazioni geo-
grafiche. Sono un insie-
me di sensibilit e di
aspirazioni, sono co-
scienza e gerarchia delle
ingiustizie, e , almeno
nella situazione italiana,
concezione del potere e
cultura delle regole. In
fondo la drammatica
crisi americana non
servita a ricordarci proprio questo? La cul-
tura democratica e i tea party non sono due
variabili sfumate di un pensiero unico, so-
no due radicali letture della societ e dei
suoi valori. Attenzione, radicalmente di-
verse, ma egualmente legittime. Perch va
ritornando, uno dei lasciti negativi del ses-
santotto, una certa intolleranza per le opi-
nioni diverse dalle proprie. La rete un me-
raviglioso laboratorio di legami e di saperi ,
uno strepitoso strumento di giustizia so-
ciale conoscitiva ma , nel suo discorso pub-
blico, alimenta semplificazioni e il suo stes-
so linguaggio formale , pollice in su o in gi,
rimanda a banalizzazioni esasperate, ad un
mondo di tifosi in cui lo spazio per la razio-
nalizzazione e la costruzione si fa pi esile.
Tutto tende ad essere corto, emotivo, estre-
mo. Proprio quando avremmo pi neces-
sit di pensieri lunghi , di progetti grandi, di
tempo per realizzarli.
Il riformismo , ai miei occhi, il bisogno
assoluto di questo tempo di caos. Il riformi-
smo che non moderatismo , che si ali-
menta della curiosit del futuro e non della
nostalgia del passato, il riformismo che
parla a chi pi giovane, che non accetta
come un sentenza inappellabile lidea che
il perimetro angusto del suo lavoro sia la di-
fesa di ci che esiste. Che ha il coraggio di di-
re che ora i pi deboli devono avere qual-
cosa e i pi forti debbono cedere qualcosa.
Un patto nazionale per ridare al nostro pae-
se, stanco e sfiduciato, il desiderio di rico-
minciare ad investire, a creare, a crescere, a
considerare lItalia come il miglior posto
del mondo in cui vivere e lavorare.
Ma occorre proporre al paese una au-
tentica rivoluzione democratica. Il cui pri-
mo passo la riduzione del macigno del de-
bito pubblico .A gennaio al Lingotto dissi
che una volta fatto un piano industriale del-
la pubblica amministrazione che collochi
al punto di maggiore efficienza il bench-
marking della spesa, una volta snellita la
elefantiaca macchina politico amministra-
tiva, una volta valorizzato il patrimonio
pubblico e raggiunto il pareggio di bilancio
bisogno del vostro aiuto: vi chiedo un con-
tributo per tre anni per far scendere il debi-
to in modo rapido e liberare risorse per la
crescita. E aggiunsi ,citando Olof Palme,
Noi democratici non siamo contro la ric-
chezza ma contro la povert. La ricchezza
,per noi, non una colpa da espiare, ma un
legittimo obiettivo da perseguire.Ma la ric-
chezza non pu non essere anche una re-
sponsabilit da esercitare. Anche nel Pd ci
fu chi obiett ma io rimango dellidea che,
come fu fatto con lEurotassa, un governo
autorevole, il che esclude Berlusconi,
avrebbe il dovere di proporsi di portare al-
lottanta per cento il debito entro il 2020.
E poi : un nuovo patto del lavoro che, se-
condo la proposta Ichino, giustizi la preca-
riet e elevi la produttivit, una riforma fi-
scale che contrasti levasione in un contesto
di pagare meno, pagare tutti. La rinuncia
allidea che lo Stato debba fare tutto e la fi-
ducia nelle risorse sociali diffuse da attivare
in un contesto di sussidiariet, la fine della
occupazione partitica della Rai e delle
aziende locali, luna affidata a meccanismi
tipo Bankitalia e le altre ad un mercato re-
golato e orientato a valorizzare forze pro-
duttive innovative. Il dimezzamento da su-
bito dei parlamentari e un sistema elettora-
le bipolare e uninominale , lo snellimento
radicale di tutta la diffusa professionaliz-
zazione della politica oggi smisuratamen-
te pi grande che nel passato. Partiti pi lie-
vi possono ritrovare il senso della loro pas-
sione ed essere pi aperti, come da proget-
to originale del Pd. E poi la fine delle scan-
dalose retribuzioni e liquidazioni di mana-
ger pubblici e privati, la lotta contro ogni
forma di corruzione e contro quei poteri
criminali che irrompono tra le maglie di
una crisi economica forte e di uno Stato de-
bole. Giustizia pi rapida, meno carcere,
diritto di voto agli immigrati per le ammi-
nistrative, norme di sostegno al lavoro del-
le donne e alle politiche familiari. Scelta
netta per gli Stati Uniti dEuropa e lelezio-
ne diretta del loro Presidente , pi forti po-
litiche comuni di difesa e di bilancio, a co-
minciare dagli eurobond. Diritti dei gay , a
cominciare dalle unioni civili,e scelta netta
per le energie rinnovabili, defiscalizzazio-
ne dei contributi privati per ricerca e cultu-
ra e investimento pubblico forte e selettivo
su scuola e universit. E poi individuazione
delle dieci opere strutturali fondamentali
per il paese e affidamento del potere di rea-
lizzazione a persone oneste e stimate che
possano definire tempi certi e regole per la
loro realizzazione.Non manovre ogni sei
mesi, ma riforme. Per spezzare il pi peri-
coloso elemento di continuit della storia
italiana: l'immobilismo rissoso.
Per me questo, e altro, il riformismo dei
democratici. Quello che questo paese non
ha conosciuto in tutta la sua storia. Salvo la
ricostruzione e il primo centrosinistra e la
breve primavera del governo Prodi, troppo
autonomo per essere tollerato. Anche a si-
nistra. Perch anche a sinistra si fatta stra-
da la pi pericolosa delle malattie possibi-
li: la confusione di mezzi e fini. Vincere le
elezioni per me non un fine, un mezzo.
Se non si in grado di operare svolte radi-
cali si finisce col contribuire al declino di un
paese. LItalia stremata da quindici anni
di Berlusconismo, di totale assenza di pro-
getto e gestione, di riduzione della cosa
pubblica a cosa privata. Per questo oggi il
centrosinistra deve saper assicurare non
solo un nuovo governo ma una svolta rifor-
mista.
Il riformismo non una passeggiata di
salute. E la pi dura e rischiosa sfida che si
possa ingaggiare. E lidea di armonizzare
crescita e giustizia sociale, diritti e qualit
della vita delle persone, democrazia e lega-
lit. Per questo servono schieramenti non
per vincere le elezioni ma per cambiare il
paese. Non c pi tempo per furbizie e per-
sonalismi. Il riformismo coraggio, non
conformismo, anche il coraggio di dire pa-
role scomode. Non devo riandare a De Ga-
speri o al Partito dAzione. Penso al partito
nel quale sono cresciuto, alle persone da
cui ho imparato a fare politica. Il Pci, per me
che non ero ideologicamente comunista,
era il paese pulito nel paese sporco. For-
se non era proprio cos, ma cos la pensava,
non dimentichiamolo, un italiano su tre.
Quella storia finita e, grazie al coraggio di
Achille Occhetto, non sotto le macerie. Ma
anche nella durezza di quel tempo Giusep-
pe Di Vittorio sapeva restare da solo, nella
direzione del partito che discuteva i fatti del
56, a difendere con dignit le ragioni degli
insorti di Ungheria e Berlinguer sapeva
proporre il compromesso storico o dire, tra
gli insulti di chi lo marchiava di tradimen-
to, che si viveva pi sicuri sotto lombrello
della Nato che sotto quello del patto di Var-
savia e Luciano Lama faceva della Cgil il sin-
dacato dellunit dei lavoratori e Bruno
Trentin firmava laccor-
do sulla politica dei red-
diti e poi si dimetteva. E,
lo si ricordi, Giorgio Na-
politano insegnava il
valore dellancoraggio
europeo della sinistra.
Tutti hanno incontrato
resistenze e si sono
scontrati contro il muro
dei No e contro i conser-
vatorismi facili.
Perch la politica , nella sua forma pi
alta, la convinzione in un progetto, in un di-
segno. Non la popolarit di un momento,
non il potere come fine. Ma il rischio rac-
chiuso nella pi alta forma di missione civi-
le e di sfida intellettuale: il cambiamento
radicale del proprio paese. Che oggi, per lI-
talia, coincide con la sua stessa salvezza.
POLITICA INTERNA
I19
@
VENERD 26 AGOSTO 2011
laRepubblica
LE SCELTE DEL GOVERNO
PER SAPERNE DI PIU
www.partitodemocratico.it/gw
www.camera.it
strutturale non ci sarebbe nulla di male se
il potere pubblico, forte della sua autorifor-
ma, dicesse a quel dieci per cento della po-
polazione che detiene il 48% del patrimo-
nio privato : Il debito pubblico un cancro
che divora il presente e il futuro del nostro
paese, per abbatterlo pi rapidamente ho
WALTER VELTRONI
Il riformismo pu salvare lItalia
ecco i punti del cambiamento
FONDATORE
Walter
Veltroni, il
segretario del
Pd fino al
febbraio 2009
Le riforme
Sistema elettorale
bipolare e uninominale,
parlamentari dimezzati,
sprofessionalizzazione
della politica
Un patto nazionale
Bisogna ridare al nostro
paese, stanco e sfiduciato,
il desiderio di ricominciare
ad investire e a creare
Le proposte
RAI E AZIENDE LOCALI
Basta con la presenza
dei partiti nella Rai (sul
modello Bankitalia) e
nelle aziende locali
GIUSTIZIA
Riformare davvero la
giustizia per avere
processi pi rapidi
e meno carcere
RIFORMA FISCALE
Riformare il fisco contro
levasione in modo tale
da pagare tutti,
pagare meno
PATTO DEL LAVORO
Un patto del
lavoro che metta fine
alla precariet e
aumenti la produttivit
La patrimoniale
Un contributo per tre anni
da parte dei pi ricchi per
abbattere il debito pubblico
e liberare risorse
ECONOMIA
I20
VENERD 26 AGOSTO 2011
laRepubblica
Il dossier
Come cambierebbe il contributo di solidariet (tassa triennale in euro)
Reddito
complessivo (euro)*
95.000
105.000
115.000
125.000
150.000
210.000
250.000
300.000
400.000
500.000
Ipotesi 1
Prelievo del 5% sui redditi
oltre 100 mila euro
428
-
1.283
2.138
4.275
9.405
12.825
17.100
25.650
34.200
Ipotesi 2
Prelievo del 10% sui redditi
oltre 100 mila euro
-
855
2.565
4.275
8.550
18.810
25.650
34.200
51.300
68.400
Ipotesi 3
Prelievo del 5% sui redditi
oltre 120 mila euro
-
-
-
428
2.565
7.695
11.115
15.390
23.940
32.490
Ipotesi 4
Prelievo del 10% sui redditi
oltre 120 mila euro
-
-
-
855
5.130
15.390
22.230
30.780
47.880
64.980
Ipotesi 5
Prelievo del 5% sui redditi
oltre 200 mila euro
-
-
-
-
-
855
4.275
8.550
17.100
25.650
Soluzione attuale
Come previsto dal decreto
138 (manovra dagosto)
428
1.283
2.138
2.993
5.130
15.390
22.230
30.780
47.880
64.980
al netto della deduzione
*Reddito imponibile pi rendita catastale immobiliare (compresa prima casa)
RIPRODUZIONE RISERVATA
VALENTINA CONTE
ROMA La solidariet al Paese
assomiglia sempre pi a un af-
fare per pochi. Il contributo
chiesto ai redditi medio-alti
dalla manovra bis, per il pareg-
gio di bilancio nel 2013, insegue
ogni giorno asticelle superiori.
Lultima ipotesi, vagliata dai
tecnici, pone il limite di reddito
annuale a 200 mila euro, oltre il
quale applicare unaliquota
unica del 5%, calcolata sempre
sulla parte eccedente quel limi-
te e deducibile, cos come pre-
visto per la versione attuale del-
la tassa. Ma non lunica alter-
nativa possibile. Le soglie, di-
fatti, potrebbero salire a 100,
120 o 150 mila euro e le aliquote
al 5 oppure al 10%, tenendo
conto del quoziente familiare.
In tutti i casi, dopo mille pro-
teste (la Marcegaglia, presiden-
te di Confindustria, ha definito
leurotassa una follia), la for-
mula attuale - cos come appa-
re nel decreto 138, ovvero la ma-
novra dagosto: oltre i 90 mila
euro si versa il 5%, oltre i 150 mi-
la il 10% - dovrebbe essere su-
perata. Ma alzare la soglia di
reddito pone almeno due pro-
blemi. Primo, i saldi: la misura
deve assicurare 3,8 miliardi en-
tro il 2013, dice la Relazione tec-
nica al decreto, ora non pi si-
curi perch si assottiglia il nu-
mero dei contribuenti solida-
li. Tra laltro, lufficio studi del
Senato reputa quella stima ol-
tremodo generosa e valuta leu-
rotassa un invito allelusione.
Secondo, lequit: cosa dire ai
dipendenti pubblici e ai pen-
sionati che gi da gennaio (i pri-
mi) e dal primo agosto (i secon-
di) pagano la supertassa e la ver-
sano a partire per dai 90 mila
euro? Tralasciando il fatto che il
contributo colpisce il reddito
dichiarato e non quello evaso.
Tornando ai conti, il prelievo
del 5% sui redditi complessivi
(dunque comprensivi anche
della rendita catastale, prima
casa inclusa) superiori ai 200
mila euro riguarderebbe circa
72 mila contribuenti, lo 0,17%
di quanti pagano le tasse. Per
l86,3% si tratta di lavoratori di-
pendenti e pensionati. Solo 37
usufruiscono di detrazioni fa-
miliari. Il quoziente, in questo
caso, sembrerebbe inutile. Ma
come raccogliere 3,8 miliardi in
tre anni da 72 mila privilegia-
ti? Impossibile, visto che quel-
la cifra parametrata su
511.534 contribuenti, tutti co-
loro cio sopra la soglia dei 90
mila (lipotesi attuale scritta nel
decreto). Non andrebbe meglio
con le altre soglie: sopra i 100
mila euro troviamo circa 400
mila contribuenti (lo 0,95% del
totale), sopra i 120 mila euro ve
ne sono quasi 250 mila (lo
0,6%), sopra i 150 mila euro ne
contiamo poco pi di 143 mila
(lo 0,35%). Qualcuno li ha defi-
niti i soliti noti, quelli che an-
cora dichiarano i redditi.
Come si osserva dalle tabelle
in pagina, se il governo sceglies-
se alla fine lipotesi 5 (il 5% oltre
i 200 mila euro) lo sconto ri-
spetto alla soluzione attuale sa-
rebbe evidente. Un reddito pa-
ri a mezzo milione di euro, ad
esempio, verserebbe 25 mila
euro in tre anni anzich quasi 65
mila euro. Lo stesso contri-
buente, per, sarebbe addirit-
tura danneggiato, rispetto al-
lattuale, con lipotesi 2 (il 10%
oltre i 100 mila euro): 68 mila
euro di solidariet, meglio la
manovra bis cos com. Un sol-
lievo alle famiglie (Giovanardi
propone lesclusione dal pre-
lievo per chi ha pi di tre figli)
deriverebbe dallintroduzione
del quoziente. Ma questo assot-
tiglierebbe ancor di pi la pla-
tea dei solidali e dunque i sal-
di. Un gran pasticcio, mettere le
mani nelle tasche degli italiani.
RIPRODUZIONE RISERVATA
MAURIZIO RICCI
ROMA LItalia potrebbe incassare da
un minimo di 3 miliardi ad un massimo di
30, se trovasse un accordo con la Svizzera
per tassare i capitali clandestini detenuti
da cittadini italiani nelle banche elvetiche.
Ma dovrebbe rinunciare come, peral-
tro, gi avvenuto con lo scudo Tremonti
a conoscere nome e cognome degli eva-
sori. Un accordo del genere, in questi gior-
ni, stato raggiunto, infatti, dopo la Ger-
mania, anche dal Tesoro britannico. Il go-
verno di Londra stima di ricavarne fra i 5 e
i 6 miliardi di euro in tasse, sinora, evase da
cittadini britannici, che saranno pagate
nel 2013, ma verranno parzialmente anti-
cipate dalle stesse banche svizzere.
In sostanza, per gli evasori inglesi, come
per quelli tedeschi, si tratta di una sanato-
ria, il cui conto, peraltro, risulta pi salato
di quello pagato, ad esempio, dagli evaso-
ri italiani con lo scudo fiscale che ha con-
sentito loro di chiudere ogni pendenza
con il fisco, versando il 5% dei soldi clan-
destini. Gli inglesi, invece, dovranno pa-
gare, una tantum, a titolo di sanatoria, una
cifra oscillante fra il 19 e il 34% del capita-
le non dichiarato in patria e detenuto in
Svizzera. Contemporaneamente, scat-
ter la tassazione per il futuro: il 48% sul
reddito degli investimenti (e, quindi, ce-
dole di obbligazioni, dividendi azionari,
interessi passivi) pi il 27% sui capital gain
dei conti titoli appoggiati alle banche.
Quanto potrebbe ricavare lItalia da un
accordo simile? Nessuno sa quanti soldi
gli italiani abbiano in Svizzera. Una stima,
per, si pu tentare. Alla Banca dItalia si
valuta che gli italiani detengano illegal-
mente allestero circa 50 miliardi di euro in
depositi bancari e fra 80 e 130 miliardi di
euro in azioni, obbligazioni, fondi. Quin-
di, fra i 130 e i 180 miliardi di euro. Dai da-
ti dello scudo fiscale, si ricava che due ter-
zi dei fondi erano in Svizzera. Se questa
proporzione si potesse applicare anche ai
capitali rimasti illegali, ne risulterebbero
fra gli 85 e i 120 miliardi, ancora nascosti
nelle banche elvetiche. Unaliquota effet-
tiva del 25% consentirebbe, dunque, di in-
cassare circa 20-30 miliardi. Questo, tutta-
via, presuppone che lintero ammontare
di capitali illegali emerga effettivamente.
In via prudenziale, i tedeschi stimano di
non recuperare, a titolo di sanatoria, pi di
4 miliardi, ogni 100 miliardi di soldi clan-
destini. Adottando la cautela tedesca, lin-
casso italiano della sanatoria si ridurreb-
be ad una cifra fra i 3 e i 5 miliardi di euro.
Una cifra comunque consistente. Ma il
punto chiave degli accordi con inglesi e te-
deschi la concessione che Berlino e Lon-
dra hanno fatto a Berna e alle sue banche.
In buona sostanza, la tassazione dei capi-
tali clandestini sar gestita direttamente
dagli istituti di credito svizzeri, che tratter-
ranno limposta, su ogni conto che riten-
gano appartenere a qualcuno residente in
Germania o in Gran Bretagna. Londra e
Berlino avranno, dunque, i soldi, ma non
sapranno nome e cognome dellevasore.
La leggendaria privacy delle banche sviz-
zere salva. E il punto su cui, in Inghilter-
ra, sono esplose le polemiche, con il go-
verno Cameron accusato di favorire, di
fatto, gli evasori. Ed il punto su cui il mi-
nistro dellEconomia, Tremonti, ha deci-
so, per una volta, di fare la faccia feroce, di-
menticare lo scudo e rifiutarsi di accettare
le condizioni delle banche svizzere, bloc-
cando ogni ipotesi di accordo, sulla falsa-
riga anglo-tedesca. In questo modo, Tre-
monti si , in effetti, schierato sulla posi-
zione della Ue, che aveva iniziato a nego-
ziare con la Svizzera un accordo assai me-
no compiacente, in materia di privacy. Il
problema che Londra e Berlino, con
scarso spirito europeo, hanno preferito
incassare i soldi, subito e comunque. E,
dopo aver portato dalla loro parte Gran
Bretagna e Germania, assai difficile che
le banche svizzere finiscano per accettare
un accordo pi intrusivo.
LItalia potrebbe incassare da 3 a 30 miliardi se si accordasse con Berna
Anonimato per i soldi in Svizzera
Roma non segue Berlino e Londra
Il caso
Lipotesi pi
probabile coinvolge
solo lo 0,17% di chi
paga le tasse, 72
mila contribuenti
Resta il nodo dei
dipendenti pubblici
e dei pensionati:
pagano gi i redditi
sopra i 90 mila euro
Giulio Tremonti
LE SCELTE DEL GOVERNO
Soglia pi alta per leurotassa
tre opzioni: 100, 120 o 200mila
Il governo studia le modifiche, ma cos il gettito sar ridotto
LEspresso
Nel numero in edicola oggi
linchiesta sui privilegi fiscali e
le sovvenzioni accordati ai
beni della Chiesa
CRONACA
I22
VENERD 26 AGOSTO 2011
laRepubblica
Ci mancherai molto
Zio Lello
con tanto affetto siamo vicini ad Andrea,
Elena e Arianna.
Elisabetta, Paolo, Beatrice, Wolfgang,
Olivia, Matthias e Maria Vittoria
Roma, 26 agosto 2011
Pia Cavasola
da un anno in cielo.
Ferdinando, Marcella, Roberto, Nicolet-
ta
Roma, 26 agosto 2011
Francesca Di Donna abbraccia con af-
fetto Maura e la famiglia di
Renato Perez
amico generoso e sincero di una vita.
Roma, 26 agosto 2011
Ieri si spento, dopo lunga malattia, il
Dottor
Enrico Pucci
Addolorati lo annunciano la moglie Ma-
ria Grazia Fantino, i figli Marco e Claudia,
la sorella Annamaria e suo marito Giu-
seppe Brighenti.
Bologna, 26 agosto 2011
Nel trigesimo della morte la famiglia ri-
corda
Antonino Messina
a quanti lo conobbero e ne stimarono
doti e professionalit. Vivi ringraziamen-
ti a chi stato vicino in tanto inatteso lut-
to.
Marsala, 26 agosto 2011
Pronta a incontrare lo zio Michele
ma su Sarah deve dirmi la verit
Avetrana un anno dopo. La madre: per chi lha uccisa non basterebbe la pena di morte
MARIO DILIBERTO
AVETRANA La giustizia degli
uomini non prevede una pena
adeguata per chi ha assassinato
mia figlia. Mamma Concetta
parla piano. Si affaccia appena
dalla scalinata della sua casa di
Avetrana.
Su quei gradini ha visto per
lultima volta sua figlia Sarah. Un
anno fa, il 26 agosto 2010, da quel-
la palazzina in vicolo Verdi II, la
piccola Sarah usciva per andare
al mare. Ma in realt lattendeva
la morte. Undici mesi di indagini
hanno portato allincriminazio-
ne della cugina Sabrina Misseri e
di sua zia Cosima Serrano.
I pm non hanno dubbi: sono
loro le assassine. Mentre suo zio
Michele, il primo ad addossarsi il
delitto, accusato di averne na-
scosto il cadavere in un pozzo di
campagna.
Un anno dopo Avetrana si pre-
senta proprio come quel pome-
riggio di agosto in cui Sarah sem-
brava fosse stata ingoiata da un
mistero. I quaranta gradi tengo-
no la gente lontana, anche se nei
luoghi del dramma, divenuti ce-
lebri grazie alle telecamere, c
un traffico sospetto. Sono i turisti
dellorrore. Gente che piomba
nella piccola cittadina del Salen-
to per vedere la casa di Sabrina, la
ragazza che ha strangolata la cu-
ginetta del cuore. E il giardino de-
gli zii complici, capaci di parteci-
pare allomicidio di una ragazzi-
na che li riteneva una seconda fa-
miglia. Luned 29 agosto gli aguz-
zini della quindicenne compari-
ranno dinanzi al gup Pompeo
Carriere per ludienza prelimina-
re, trascinandosi dietro conte-
stazioni da ergastolo. Il processo
per loro davvero alle porte.
Mi aspetto giustizia per mia
figlia dice Concetta Serrano
Spagnolo. Quella gente stata in
grado di calpestare sentimenti
nobili. Mia figlia li amava e loro
lhanno ripagata uccidendola.
Quale pena sarebbe giusta per
Sabrina e sua sorella Cosima?
Ne sono convinta, la giustizia
umana non la prevede la pena
adeguata per scontare una colpa
cos grave. Neanche la pena capi-
tale basterebbe. Perch se Sabri-
na pagasse con la vita quello che
ha fatto questo non potrebbe re-
stituirmi la mia Sarah.
Sono parole durissime.
quello che penso. Sono cer-
ta, per, che chi ha assassinato
Sarah sar punita dalla giustizia
divina.
In una storia zeppa di tradi-
mento, da chi si sentita davve-
ro tradita?
Dalle mie sorelle. E soprattut-
to da Cosima. Le avevo affidato
con fiducia la mia bambina. E
nella sua casa stata uccisa sen-
za piet.
Intende seguire il processo in
aula?
S, il processo deve portare a
galla tutta la verit. Davanti ai
giudici verranno accertate le col-
pe di ognuno di loro. Ed io voglio
sapere tutta la verit sulla morte
di mia figlia.
Ritiene che ci sia altro da sco-
prire?
Il processo servir a questo. A
comprendere tutto quello che
accaduto quel pomeriggio.
Vuole guardare negli occhi gli
assassini di Sarah?
Di certo non mi fanno paura.
Oramai ho imparato a conoscer-
li, insieme alle loro bugie.
Prima del ritrovamento del
corpo di Sarah e dellincrimina-
zione dei Misseri, sua sorella Co-
sima e sua nipote Sabrina le so-
no state accanto per tanti giorni.
Cosa prova, ripensando a quei
momenti?
Penso che si pu essere falsi
ed ipocriti in maniera davvero
spregevole.
Suo cognato Michele conti-
nua a professarsi colpevole e
scagiona la moglie e la figlia. Ora
libero e aveva anche accenna-
to alla volont di incontrarla.
Lo sto ancora aspettando. Ca-
sa mia qui. Ma io voglio la verit.
Se deve continuare a ribadire le
sue frottole pu starsene tran-
quillamente da solo o con la sua
famiglia.
Sua figlia stata uccisa un an-
no fa. Il suo dramma ha colpito
tutta Italia ed oggi in molti ven-
gono a pregare sulla tomba di
Sarah. La sente la vicinanza del-
la gente?
Vorrei davvero credere nella
sincerit di tutti.
Ma...
In realt temo che molte per-
sone siano spinte solo dalla vo-
lont di mettersi in evidenza. Il
dolore di Sarah lo portiamo noi
nel cuore. Noi che sentiamo ogni
giorno il peso della sua mancan-
za.
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I personaggi
MICHELE
Lo zio di Sarah
il primo ad
essere arrestato,
il 6 ottobre
scorso. Cambia
versione 7 volte.
Il 30 maggio
viene scarcerato
dal gip Rosati di
Taranto
SABRINA
La figlia di
Michele Misseri
inizialmente
accusata dal
padre che poi
per ritratta.
Viene arrestata
per omicidio
il 15 ottobre
scorso
COSIMA
La madre di
Sabrina
lultima della
famiglia ad
essere accusata
di complicit
nellomicidio di
Sarah. Finisce
in carcere il 26
maggio scorso
Con il Suv contromano uccide tre ventunenni
Un malore, ma la polizia non gli crede
SANREMO Dopo un salto di corsia, un Suv si scontrato con
due auto uccidendo tre ragazze e ferendone gravemente una
quarta. Lincidente avvenuto laltra notte in una galleria sul-
lAurelia allaltezza di Sanremo. Ho avuto un malore, ho perso
il controllo dellauto si giustificato il guidatore del Suv, un av-
vocato civilista di 44 anni. Ma la polizia stradale, pur escluden-
do che fosse drogato o ubriaco, non ha trovato alcun riscontro
allipotesi del malore. Le tre vittime avevano tutte 21 anni e tor-
navano da una fiera dellartigianato. I genitori di una delle gio-
vani si sono scagliati contro il guidatore del Suv: Ha ammaz-
zato tre ragazze e non sappiamo niente. Vogliamo giustizia.
Il sito di Saya: Cappio al collo pronto per te
minacce nazi contro giornalista di Repubblica
Tbc, altri quattro neonati contagiati a Roma
ROMA Non temere Pasqua, un cappio al collo lo riservia-
mo anche per il tuo collo. solo una delle numerose e farne-
ticanti minacce comparse sul sito del Partito nazionalista ita-
liano guidato da Gaetano Saya contro il giornalista di Repub-
blica Marco Pasqua, che ha denunciato nei suoi articoli le idee
razziste e omofobe del movimento di estrema destra. LAsso-
ciazione stampa romana ieri ha difeso Pasqua con un comu-
nicato: Condanniamo le minacce e le intimidazioni delle
quali stato oggetto il collega, vittima di unaggressione ver-
bale da parte di Gaetano Saya, leader del neonato partito na-
zionalista italiano, movimento di ispirazione nazifascista.
AVEVA QUINDICI ANNI
Sopra, Sarah Scazzi,
la quindicenne
scomparsa il
26 agosto 2010 ad
Avetrana. Fu uccisa lo
stesso giorno, il corpo
gettato in un pozzo
Il processo
Luned prima udienza davanti al giudice
in tredici rischiano il rinvio a giudizio
TARANTO Prima udienza preliminare per lomicidio
di Sarah Scazzi. Luned 29 agosto si presenteranno da-
vanti al gup del Tribunale di Taranto Pompeo Carriere
i 13 indagati della storia che per mesi ha imperversato
su giornali e televisioni. I principali accusati, tuttora in
carcere, sono Sabrina Misseri, cugina della vittima, e
la zia di Sarah Cosima Serrano. Dovranno rispondere
dellaccusa di omicidio. A rischiare il processo, oltre a
loro, anche Michele Misseri, marito di Cosima, Carmi-
ne Misseri e Cosimo Cosma, rispettivamente fratello e
nipote di Michele, quattro avvocati (accusati a vario ti-
tolo di favoreggiamento personale, intralcio alla giusti-
zia, soppressione di atti veri e infedele patrocinio) e al-
cuni familiari e conoscenti di Giovanni Buccolieri, il fio-
raio che sostenne - salvo poi ritrattare - di aver visto Co-
sima costringere Sarah a salire sulla sua auto il giorno
dellomicidio. Sono accusati di favoreggiamento.
Voglio guardarli negli occhi
Seguir il processo in aula: voglio
guardare negli occhi gli assassini di
mia figlia. Ormai non mi fanno paura
La giustizia
umana non prevede
una punizione
adeguata per una
colpa cos grave
In tanti vengono
a pregare sulla
sua tomba, ma
temo che molti
non siano sinceri
ROMA Con i nuovi 4 positivi al test della tuber-
colosi sale a 17 il numero dei bambini nati al Gemelli
e contagiati da uninfermiera che, a fine luglio, si
scoperta malata di tbc. Dei 17, solo una bimba ha
sviluppato la malattia ed attualmente ricoverata
al Bambin Ges. Secondo le previsioni della Regio-
ne Lazio che coordina lunit di crisi, entro il 31 ago-
sto finir lo screening sui 1.271 bambini potenzial-
mente contagiati, nati tra marzo e luglio al Gemelli.
18 38 39 45 57 90
69 13
2.468.392,99
81 47 78 27 20
78 43 31 27 72
30 2 23 19 62
71 5 6 86 72
59 79 38 64 63
12 89 44 56 76
76 58 61 84 12
46 10 11 25 44
81 44 65 23 61
9 40 6 12 41
51 16 82 66 24 NAZIONALE
Superenalotto
Nessun vincitore con punti 6
Nessun vincitore con punti 5+
Ai 10 vincitore con punti 5 37.025,90
Ai 1.137 vincitori con punti 4 325,64
Ai 44.151 vincitori con punti 3 16,77
Superstar
Nessun vincitore con punti 5
Ai 4 vincitori con punti 4 32.564,00
Ai 230 vincitori con punti 3 1.677,00
Ai 3.560 vincitori con punti 2 100,00
Ai 23.392 vincitori con punti 1 10,00
Ai 51.230 vincitori con punti 0 5,00
PROSSIMO CONCORSO
IL JACKPOT CON PUNTI 6
55.800.000,00
Concorso n. 102 del 25 -08-2011
10 e LOTTO
COMBINAZIONE VINCENTE
2 5 9 10 12
30 31 40 43 44
46 47 58 59 71
76 78 79 81 89
ATTUALIT
I24
VENERD 26 AGOSTO 2011
laRepubblica
ARTURO ZAMPAGLIONE
NEW YORK Rimasta orfana del
suo leader carismatico, Steve Jobs,
dimessosi improvvisamente per
ragioni di salute, la Apple ha mos-
so ieri i primi passi della nuova era
in un clima di incertezza, di in-
quietudine, quasi di paura, ma pur
sempre confortata dai lusinghieri
commenti di esperti e concorren-
ti, e soprattutto dalla reazione di
Wall Street.
Erano in molti a temere un crol-
lo del titolo dopo luscita di scena
di Jobs, che per un quarto di seco-
lo stato il motore creativo e im-
prenditoriale della Apple, oltre
che il suo volto pubblico. Ma la-
zienda di Cupertino, che ormai
contende alla Exxon il primo posto
per capitalizzazione di Borsa, ha
retto al colpo. I titoli erano gi del
5% in apertura e hanno ridotto la
flessione ad appena lo 0,65% in
chiusura, nonostante landamen-
to negativo degli indici americani.
La realt, spiega Bill Kreher, ana-
lista della Edward Jones, che nel
corso dellultimo anno gli investi-
tori si sono abituati allidea di una
Apple senza Jobs e hanno comin-
ciato ad apprezzare le qualit di
Tim Cook. Cio del manager cin-
quantenne che, dopo essere rima-
sto per anni allombra di Jobs, co-
me coordinatore delle attivit
quotidiane del gruppo e come so-
stituto nei lunghi mesi di assenza
del capo, ne eredita adesso il ruolo
di chief executive.
Cook ha cercato ieri di lanciare
messaggi tranquillizzanti. In una
mail inviata a tutti i dipendenti, ha
ricordato che Jobs ha costruito
una societ e una cultura azienda-
le uniche nel mondo e che la Ap-
ple manterr queste caratteristi-
che perch fanno parte del nostro
Dna. Ma al di l dellimpegno di
Cook non sar un compito facile,
specie nel medio-lungo periodo.
Nellimmediato la Apple ha gi
molta carne al fuoco: prima della
fine dellanno saranno presentati
il nuovo iPhone e una nuova ver-
sione del iPod. Si parla con insi-
stenza di un annuncio nel corso
del 2012 di un prodotto televisi-
vo. Ma che cosa succeder pi in
l? Sar in grado, Tim Cook, di in-
tuire i desideri latenti dei consu-
matori mondiali, come faceva
Jobs, e di guidare nuove rivoluzio-
ni tecnologiche? Riuscir a man-
tenere vivi gli stessi entusiasmi di
Wall Street che dal 1997 a oggi han-
no fatto crescere del seimila per
cento le quotazione della Apple? A
Cupertino ricordano che gi da
tempo c stata una decentralizza-
zione delle responsabilit ai verti-
ci aziendali. E dal 2004, infatti, che
Jobs combatte contro una forma
di cancro al pancreas che lo ha co-
stretto a prendere lunghe aspetta-
tive e a sottoporsi a un trapianto di
fegato nel 2009. Dal 17 gennaio di
questanno ha sospeso il suo lavo-
ro di chief executive, limitandosi a
due sole uscite pubbliche: in occa-
sione del lancio del nuovo iPad e
della cena di Barack Obama con i
leaders della Silicon Valley. E
quando laltro ieri arrivato lan-
nuncio dellabbandono definitivo
dellincarico, a soli 56 anni, per as-
sumere quello onorifico di presi-
dente, tutti hanno capito che do-
veva esserci stato un improvviso
peggioramento della sua salute.
Jobs stato il chief executive di
maggior successo dellultimo
quarto di secolo, ha commentato
Carl Schmidt, presidente di Goo-
gle, al tempo stesso suo amico e ri-
vale. Mettendo assieme il suo
tocco dartista e ingegnerie da-
vanguiardia ha continuato Sch-
midt riuscito a creare una so-
ciet straordinaria. Giudizi, que-
sti, condivisi da tutti gli osservato-
ri, che paragonano Jobs ad altri
grandi della storia economica
americana, da Henry Ford a Walt
Disney.
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Apple volta pagina dopo laddio di Jobs
a Wall Street il titolo regge il colpo
Cook: Siamo unici al mondo, il nostro dna non cambia
Il gruppo
informatico si era
gi preparato da
tempo al cambio
della guardia
DAL NOSTRO INVIATO
ANGELO AQUARO
NEW YORK Jobs? E stato il nostro
Edison. Il pap del Mac e delliPhone co-
me il mago del fonografo e delle inven-
zioni che hanno fatto la modernit? Ken
Auletta, firma del New Yorker e autore di
Effetto Google il miglior reporter
della techno-revolution dice la Colum-
bia University non ha dubbi. Anche se
nella Mela di Steve intravede un piccolo
baco.
Oggi tutti a sperticarsi nelle lodi. Ma
come si pu inquadrare, storicamente,
la sua importanza?
E il 1984 e Steve Jobs presenta il pri-
mo computer da tavolo consumer
friendly, cio di facile utilizzo. E il primo
ad avere il mouse. E il primo ad avere co-
mandi a riconoscimento istintivo.
Basta a fare il miracolo? Anche gli al-
tri marchi trasformano subito i vecchi
pc.
Ma dal primo giorno Jobs sostiene
che fondamentale provvedere non so-
lo allhardware, allapparecchio fisico,
ma anche al software, ai programmi. E di
offrire il tutto impacchettandolo allin-
segna del bello e del design.
Anche questa una novit?
Fino ad allora lindustria dei compu-
ter non aveva mai creduto in queste si-
nergie. Compagnie come Microsoft si
occupavano del software. E colossi come
Hp e Dell facevano lhardware. Contava
pi tenere i prezzi bassi che offrire un de-
sign cool: moderno e fresco.
Insomma anche i colossi del nuovo, i
giganti dellhi-tech, prima di Jobs conti-
nuavano a ragionare con logica vecchia:
il pc prodotto come un altro. Senza per-
sonalit.
Beh, vero che lui riuscito, con una
grande operazione di marketing, a pre-
sentare i prodotti Apple, pi costosi, co-
me cool. Ma loperazione non sarebbe
potuta riuscire se quei prodotti non fos-
sero stati cool davvero.
Mac, iPhone, iPad. Che visione li lega?
Continua a fare cose semplici. E falle
belle.
Ma il modello di splendido isola-
mento da lui creato sar ancora soste-
nibile? O ci avviamo alla lenta ma ineso-
rabile integrazione tra sistemi? Apple,
Google, Microsoft e chiss cosaltro...
Jobs ha sempre creduto che per offri-
re un servizio migliore bisognasse con-
trollare appunto hardware e software.
Ma non lasciando la possibilit di instal-
lare il sistema Mac sugli altri computer ha
ammanettato Apple nella competizione
con Microsoft: e alla fine ai computer Ap-
ple non rimasto che il 5% del mercato.
E il limite del modello-Mela?
La stessa cosa successa con i telefo-
nini. Vendendo, allinizio, il suo iPhone a
un solo operatore, ha aperto le porte ai te-
lefonini Android di Google: che adesso
hanno gi superato gli iPhone. Lui ha
scommesso sul fatto che i consumatori
preferissero il modello chiuso. Google su
un modello pi aperto. E anchio credo
che quello aperto prevarr.
La storia di Apple una storia trava-
gliata: ascesa, caduta, resurrezione. La
vicenda Microsoft pi lineare. Anche
questo pu aver contribuito alla simpa-
tia per il brand?
Apple si sempre presentata come lo
sfidante coraggioso. Riguardiamoci i 30
secondi del famoso spot del SuperBowl
1984: Apple che combatteva per la libert
contro Big Brother, il Grande Fratello, al-
lora lIbm. Poi si present come la pala-
dina dei consumatori contro Big Micro-
soft. La trasmissione di un messaggio
continuata col ritorno di Jobs nel 93, do-
po lallontanamento nella seconda met
degli 80: e la resurrezione del marchio.
E adesso? C qualcuno che pu con-
tinuarne la lezione? O ci avvieremo a
una gestione pi collettiva?
Steve Jobs il Thomas Edison della
nostra epoca. E di personaggi cos non ne
saltano fuori spesso.
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Ken Auletta, guru tecnologico, spiega: il controllo totale di hardware e software lo ha limitato
il moderno Edison, ma ha anche sbagliato
LESPERTO
Ken Auletta,
firma del New
Yorker, un
profondo
conoscitore
della techno-
revolution
Lintervista

ATTUALIT
I26
VENERD 26 AGOSTO 2011
laRepubblica
Inchiesta italiana
In un anno 1800 concorsi. E lesordiente paga
Sogni di carta a peso doro
ecco il business milionario
della premiopoli dei libri
1
milione
di euro
SPESE
Circa un milione di
euro fra spese di
segreteria e tasse
di iscrizione
5-50
euro
QUOTA INDIVIDUALE
Tra 5 e 50 euro la
quota discrizione
richiesta a ogni
partecipante
10
milioni
di euro
CONTRIBUTI
Pari a 10 milioni
di euro i contributi
pubblici ai premi
letterari
3,4
miliardi
di euro
FATTURATO
Circa 3,4 miliardi
il fatturato delle
oltre 7000 case
editrici italiane
Il record dellItalia
Lontano dai riflettori
centinaia di gare
sfornate in serie
da professionisti
e case editrici:
il mondo dello
scrivi, paga e vinci
Il giro daffari
Cinque competizioni
al giorno dove tra
tasse discrizione
spese di segreteria
e contributi pubblici
il giro daffari supera
11 milioni di euro
Manoscritti a perdere
Decine di
riconoscimenti
collezionati
nei curricula
dagli scrittori
in realt non
valgono nulla
STEFANIA PARMEGGIANI
ROMA Oggi una giornata importante per le-
ditoria italiana: si assegnano cinque premi lettera-
ri. Uno per la poesia e un altro per i racconti brevi.
Poi c quello per i romanzi inediti, quello per i sag-
gi e lo storico Viareggio. Anche domani una gior-
nata importante: in cartellone ci sono altri cinque
premi, tra cui il Capalbio. E cos dopodomani e do-
podomani ancora. Perch ogni anno in Italia si
tengono ben 1800 concorsi letterari, un numero
arrotondato per difetto che sembrerebbe rendere
giustizia a un popolo di poeti, scrittori e romanzie-
ri. Eppure, ascoltando chi ha passato anni a invia-
re opere a misteriose giurie, si scopre una realt di-
versa, tuttaltro che limpida. Lontano dai riflettori
dei premi che contano, dallo Strega al Campiello,
dal Bagutta al Calvino, lontano dai concorsi poco
qualificati ma tutto sommato innocui, emerge una
girandola di gare improbabili, sfornate in serie da
professionisti e minuscole case editrici, un mondo
dove i sogni di carta si pagano a caro prezzo e do-
ve, tra tasse discrizione, spese di segreteria e con-
tributi pubblici, il giro daffari supera 11 milioni di
euro. Chi sono gli organizzatori di questa premio-
poli tutta italiana? Che cosa promettono e a chi si
rivolgono? E perch gli esordienti, riuniti in grup-
pi di guerriglia editoriale, puntano il dito contro il
mercato?
LINDUSTRIA DEI PREMI LETTERARI
LItalia il paese al mondo con pi premi lette-
rari. Lo era gi nel 99 quando Giuliano Vigini,
esperto del mercato del
libro, decise di farli cen-
sire. Ne catalogammo
1200, scoprendo che
crescevano al ritmo di
una novantina lanno.
Anche tenendo conto di
quelli che muoiono nel
giro di poche edizioni
oggi arriviamo a 1800.
Nella lista troviamo con-
corsi illustri come lo
Strega, vinto 24 volte dalla Mondatori, 12 dalla Riz-
zoli e 11 dallEinaudi. Prestigiosi come il Campiel-
lo, il Bancarella, il Bagutta e il Viareggio, che dopo
avere attraversato il Novecento con alterne fortu-
ne rischia lo sdoppiamento per una lite tra gli sto-
rici organizzatori e il Comune. Fino a qualche an-
no fa cera anche il Grinzane, oggi rinato grazie al-
la fondazione Bottari Lattes, ma al tempo trasci-
nato nella polvere dal suo fondatore, il professore
universitario Giuliano Soria. Sotto processo, ac-
cusato di avere trasferito denaro dalle casse del
premio alle sue personali, distraendo fondi per ol-
tre un milione e mezzo di euro. Poi ci sono con-
corsi nati per emulazione continua Vigini e i
premi organizzati per animare la vita culturale di
una provincia, per ricordare un autore del posto o
per invitare alla lettura. Ognuno ha una sua di-
gnit e una ragione di esistere, ma anche som-
mandoli tutti non arriviamo a quota 1800. Il Cen-
tro per il libro e la lettura, in una indagine promos-
sa tre anni fa, ne selezionava un centinaio come in-
teressanti. E gli altri 1700?
SCRIVI, PAGA E VINCI
Mimetizzato nel sottobosco dei micro premi si
nasconde il mondo dello scrivi, paga e vinci in cui
si aggirano ogni an-
no gli aspiranti scrit-
tori, i protagonisti di
quella che Umberto
Eco quarantanni fa
chiamava la quarta
dimensione. Gio-
vani con ambizioni
letterarie e insospet-
tabili vicini di casa,
disposti a pagare pur
di pubblicare libri
destinati allinvisibilit. Si aggirano nervosi ai mar-
gini di una industria che fattura quasi tre miliardi
e mezzo di euro lanno. Bussano alle porte delle ol-
tre settemila case editrici con un unico chiodo fis-
so: come mostrare al mondo di avere talento. Da
qui ai concorsi il passo breve e alla portata di tut-
ti, bastano pochi euro. Paola Campanile, poetessa
il cui talento stato riconosciuto dopo lunghi anni
di gavetta da un editore come Marsilio, ha vissuto
nel sottobosco dei premi letterari per circa un de-
cennio. Scriveva, pagava la tassa di lettura, vince-
va. E ricominciava da capo: Ho accumulato un
baule di pergamene e medaglie. Che piacere sta-
to buttare tutto, liberarmi di quellinutile testimo-
nianza. Inutile ed esasperante visto che dopo le
sue prime partecipazioni, ha iniziato a essere con-
tattata per concorsi di cui ignorava lesistenza. Ho
avuto limpressione che esistesse una specie di in-
dirizzario, che alcuni organizzatori si scambiasse-
ro i nomi dei partecipanti. Se i nominativi degli
esordienti valgono tanto da essere schedati in un
computer, qual il guadagno?
LA TASSA DI ISCRIZIONE
Miriam Benda, autrice di un libro che qualche
anno fa fece clamore Editori a perdere (Stampa
Alternativa) individua due livelli: Il primo
quello rappresentato dalle tasse di lettura o dalle
spese di segreteria. Le cifre richieste non sono al-
tissime, variano da 5 a 50 euro e lincasso dipende
dal numero di concorrenti. Spulciando i siti spe-
cializzati nella promozione dei concorsi si nota co-
me pi del 70% dei micro premi preveda un con-
tributo economico. Calcolando una media di 10
euro e ipotizzando 100 partecipanti a concorso
(ma non mancano le eccezioni con migliaia di
iscritti) si pu stimare un volume di affari superio-
re al milione di euro. Cifra ragguardevole, ma in-
sufficiente a descrivere il vero business. Che le-
gato alleditoria a pagamento. Chi partecipa a un
concorso continua Benda spesso riceve una
lettera in cui gli si comunica che la sua opera pu
essere pubblicata,
ma solo con il suo
contributo econo-
mico. Qualcosa di
simile succede con il
principale editore a
pagamento dItalia,
Albatros-Il filo, an-
che se in questo caso
non si parla di con-
corso ma di selezio-
ne. Gli aspiranti
scrittori riuniti nel sito Writers Dream hanno ten-
tato la sorte inviando un fritto misto di cento pagi-
ne, un copia e incolla volutamente sconclusiona-
to di blog e articoli di giornale. Risultato? Una let-
tera in cui si proponeva loro la pubblicazione, a pa-
gamento ovviamente. I sognatori si sono presi una
rivincita: nel 2010 al salone del libro di Torino han-
no sventolato contratto e manoscritto sotto il na-
so della direttrice editoriale. Immancabilmente il
tutto finito su YouTube. E non era neanche la pri-
ma volta, visto che un esperimento simile era sta-
to gi raccontato dalla giornalista Silvia Ognibene
nel suo Esordienti da spennare (Terre di Mezzo), li-
bro-inchiesta sulleditoria corsara.
I CONTRIBUTI PUBBLICI
Moltissimi i concorsi patrocinati da Comuni,
province e regioni, organizzati dalle Pro Loco e dal-
le parrocchie come nel caso Madonna dellArco
a Castellamare di Stabia. Ci sono poi i derby poeti-
ci, le competizioni in estemporanea e decine di al-
tre fantasiose varianti come quelle organizzate
dallAccademia Francesco Petrarca di Capranica
(Viterbo). Un mondo in continua moltiplicazione
che spesso si avvale di sostegni pubblici. Il caso pi
Chi sono gli organizzatori,
che cosa promettono e
a chi si rivolgono? Cosa
ci guadagnano gli autori?
I protagonisti
Se i nominativi dei debuttanti
valgono tanto da essere
schedati in un computer,
qual la convenienza?
Nomi schedati
IL MERCATO
Sul sito RE
delle inchieste
di Repubblica
gli approfondimenti
sui riconoscimenti
per aspiranti poeti
e romanzieri
I27
@
VENERD 26 AGOSTO 2011
laRepubblica
PER SAPERNE DI PI
www.cepell.it
www.danaelibri.it/rifugio/rifugio.asp
25
milioni
LETTORI
Sono 25 milioni
gli italiani che
leggono almeno
un libro lanno
60
mila
TITOLI
Sono 60mila i titoli
che ogni anno
vengono pubblicati
in Italia
RIPRODUZIONE RISERVATA
TRIBUNALE DI ROMA SEZ. FALLIMENTARE
PER QUESTA PUBBLICIT: 06/51462.5826 TUTTI GLI ANNUNCI LI TROVATE SU: www.entietribunali.it
LE VENDITE GIUDIZIARIE
Tutti possono partecipare alle vendite giudiziarie. Non occorre las-
sistenza di un legale o altro professionista. Ogni immobile stimato
da un perito del Tribunale. Oltre al prezzo si pagano i soli oneri fiscali
(IVA o Imposta di Registro), con le agevolazioni di Legge (1 casa,
imprenditore agricolo, ecc.). La vendita non gravata da oneri nota-
rili o di mediazione. La propriet trasferita dal Giudice con decreto
dopo saldo prezzo. Le spese di trascrizione, previste nellordinanza
sono a carico dellaggiudicatario. Di tutte le ipoteche e pignoramen-
ti, se esistenti, ordinata la cancellazione. Per gli immobili occupati
dai debitori o senza titolo opponibile alla procedura il Giudice emet-
ter ordine di liberazione immediatamente esecutivo.
COME PARTECIPARE
Domanda in carta legale con indicazione del bene, del prezzo offer-
to e dei termini di pagamento, da presentare secondo le modalit del-
lordinanza di vendita. Nella domanda lofferente deve indicare le pro-
prie generalit (allegando fotocopia doc. identit ovvero visura ca-
merale per le societ), il proprio cod. fisc., se intende avvalersi del-
lagevolazione fiscale per la 1 casa e, nel caso in cui sia coniugato,
se si trova in regime di separazione o comunione dei beni. Prima di
fare lofferta leggere la perizia e lordinanza del Giudice. A CHI IN-
TESTARE LASSEGNO: a nome di Procedura aggiungendo le pa-
role in calce ad ogni annuncio dopo lindicazione Rif. (per es. Pro-
cedura RGE 100/99 Rossi) DOVE PRESENTARE LA DOMANDA:
in Tribunale presso la Cancelleria Fallimentare. COME VISITARE
LIMMOBILE: rivolgersi al curatore o al custode giudiziario indicati in
calce allannuncio almeno 7 giorni prima della data dellasta.
MUTUI
Gli acquirenti possono pagare il saldo prezzo ricorrendo a finanzia-
menti a condizioni agevolate, per importi fino all80%, garantiti con
ipoteche sui beni oggetto delle vendite. Spese di istruttoria fisse di
Euro 51,64. Nessuna spesa di perizia.
FALL. N. 403/04 - GENOVA, Via S. Ber-
nardo n. 17 - Trib. Fallimentare di Roma -
G.D. De Renzis ud. 26.10.2011 h. 12,00
vende appartamento sito in Genova - Via S.
Bernardo, 17 - 2 p. int. 4 distinto al
N.C.E.U. di Genova, foglio GEA/84 parti-
cella 359 sub. 23, Cat. A/4 vani 5,5 stima-
to in Euro 80.000,00 offerte in aumento Eu-
ro 5.000,00.
FALL. N. 206/2009 - ARICCIA, Via Rufel-
li n. 36 - Viaggi Doc srl vende il 18 ottobre
2011 ore 11 Nuda Propriet del compendio
immobiliare composto da un fabbricato A/7
pi accessori (A/6- C/6) con corte di mq
6.550 in Ariccia via Rufelli n. 36 Euro
710.600,00 offerte 25%. Info Dott. Russo
06/9914378 e sul sito www.astegiudizia-
rie.it.
FALL. N. 64106/99 di FTRA IMMOBI-
LIARE SRL - Tribunale Civile di Roma - Se-
zione Fallimentare - G.D. Dott. Umberto
Gentili. Vendita con incanto del 13 Ottobre
2011 - ore 11,00. Complesso immobiliare
composto da N 50 lotti nel Comune di Apri-
lia, in area destinata a Piano Zona 167/62
3 comprensorio comparto RM/10.
BLOCCOEST Via Bruxelles 1/9 Via Bel-
gio 33. N 23 unit immobiliari e loro perti-
nenze, di cui N 2 appartamenti da vendersi
singolarmente (Lotti N 1, 4, 6, 7, 8, 10, 11,
12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22,
23, 24, 25, 26, 27); N 31 posti auto coperti
da vendersi in unico blocco (Lotto N28);
N 26 piazzole area mercato da vendersi
in blocco (Lotto N29); N 5 locali ma-
gazzino da vendersi in blocco (Lotto
N30); BLOCCO OVEST - Via Belgio
1/24; N 22 unit immobiliari e loro perti-
nenze, di cui N 5 appartamenti da vendersi
singolarmente (Lotti N 31, 33, 34, 35, 36,
39, 40, 41, 42, 43, 44, 45, 46, 47, 48, 49,
50, 51, 52, 53, 54, 55); N1 scuola compo-
sta da locali per complessivi mq.1.200,83
oltre posto auto scoperto (Lotto N56); N
7 locali magazzino da vendersi in blocco
(Lotto N 57); La vendita con incanto
avr luogo avanti al Giudice Delegato
Dott. Umberto Gentili in unaula della Se-
zione Fallimentare del Tribunale di Roma
in viale delle Milizie 3/E il giorno 13 otto-
bre 2011 alle ore 11,00. Lavviso di vendi-
ta, lordinanza di vendita in versione inte-
grale (contenente i prezzi base dei singoli
lotti, le condizioni di vendita e le modalit
di svolgimento del procedimento), le peri-
zie del CTU con la descrizione dei singoli
beni e le planimetrie sono visibili sul sito
web www.astegiudiziarie.it. Ulteriori infor-
mazioni presso la cancelleria del Tribuna-
le di Roma Sezione Fallimentare in viale
delle Milizie 3/E. Fallimento Futura Immo-
biliare Srl N 64106/99
Il Curatore
Prof. Avv. Emmanuele F.M. Emanuele
PROSSIMA PUBBLICAZIONE 23/09/2011
eclatante? Il vecchio Grinzane, che incassava dal-
la Regione Piemonte, dalle fondazioni bancarie e
da altri enti quasi cinque milioni di euro. Quei tem-
pi sono finiti e oggi si stima, facendo una media di
5.500 euro a premio, che i concorsi ricevano con-
tributi per complessivi dieci milioni. Ma sono ve-
ramente gli aspiranti poeti o scrittori a beneficiare
di un simile flusso di denaro? Leggendo Il rifugio
degli esordienti, un sito che da 14 anni raccoglie
le testimonianze degli autori, la risposta un sec-
co no. Racconta il fondatore Maurizio J. Bruno: Si
rivolgono a noi autori che dopo avere vinto innu-
merevoli premi, si ritrovano il garage pieno di libri,
pubblicati a pagamento e mai arrivati sugli scaffa-
li delle librerie. Perch, a dispetto della logica, c
chi continua a collezionare riconoscimenti fragili
come carta?
GLI ORGANIZZATORI DI CONCORSI
Gli americani la chiamano vanity press, la vanit
dellautore che si ritiene appagato nel vedere il suo
nome stampato su una rivista o sulla copertina di
un libro. In Italia si accompagna alla vanity prizee
leffetto combinato delle due debolezze umane
rappresenta un mercato inesauribile. Accade cos
che sempre pi spesso facciano la loro comparsa
associazioni culturali e accademie attivissime nel
sottobosco dei micro premi. C la salernitana Gli
occhi di Argo che
organizza Lalma-
nacco dei cicli cele-
sti (50 euro per la
pubblicazione) e un
calendario delle
pin-up da comporre
grazie a inedite poe-
sie sul nudo femmi-
nile (chi viene sele-
zionato simpegna
allacquisto di 10 co-
pie versando 80 euro per il collettivo o 150 per il
monografico). Decisamente prolifica la Hermes
Academy di Taranto. Il direttore creativo chiede ai
partecipanti 10 euro di spese di segreteria per sva-
riati premi: Anima di Latta, Funambolo del cie-
lo, Rette parallele, La freccia di Cupido... Altre
associazioni legano la poesia al turismo: il caso
degli Amici dellUmbria che ne organizzano una
dozzina nellintento di riproporre il messaggio
damore e di pace degli uomini pi illustri della no-
stra terra. E spesso non serve neanche vincere,
basta cercare uno dei tanti concorsi in cui limpor-
tante partecipare. Ad esempio in Ciociaria il ban-
do della quinta edizione del premio di poesia
Giorgio Belli riserva premi in denaro ai primi
classificati, ma pubblica in una antologia tutte le li-
riche inviate. A parziale copertura delle spese gli
organizzatori chiedono un contributo di dieci eu-
ro. Stesso discorso in Toscana con il premio il For-
te 2011 dedicato a poesie e racconti.
EDITORIA A PAGAMENTO
Leditoria a pagamento non editoria, cos co-
me i premi che propongono la pubblicazione a
spese dellautore non sono veri premi letterari.
lapidario Marco Polillo, presidente dellAssocia-
zione italiana editori. E le sue parole la dicono lun-
ga sul peso che le case editrici assegnano ai curri-
cula infarciti di riconoscimenti degli esordienti:
solo carta. Lopinione condivisa anche da picco-
li editori che cercano di fare il loro lavoro seria-
mente, anche se stretti in un imbuto: da una parte
i giganti delleditoria che si dividono il 93% del fat-
turato, dallaltra chi si ricavato un mercato sulla
pelle (e sulle aspirazioni) degli esordienti. Aldo
Moscatelli della casa editrice I sognatori ha de-
dicato al meccanismo dei concorsi un capitolo del
pamphlet Le invio un manoscritto, attendo con-
tratto, pubblicato su Internet e in un anno scari-
cato gi 1800 volte. I premi lasciano quasi sempre
lamaro in bocca. Quelli pi prestigiosi non sono
accessibili ai piccoli editori, gli altri, nel migliore
dei casi, tendono a
premiare gli autori
gi famosi per via del
ritorno dimmagi-
ne. Spesso, linap-
pellabile giudizio
della giuria risulta
del tutto incom-
prensibile. Il desi-
derio di scrivere ta-
le da autoalimenta-
re il mercato. E cos
si crea un corto circuito tra domanda e offerta. Ed
questo il rischio vero che corre chi ha sogni di car-
ta, il gioco sporco di premiopoli. Gli esordienti de-
vono interrompere la catena, rifiutarsi di parteci-
pare a questo tipo di concorsi, evitare di pubblica-
re a pagamento, dice Mirian Benda. O forse ba-
sterebbe ricordare come Montale reag quando
per telefono gli comunicarono che aveva vinto il
Nobel. Lo scrisse Giulio Nascimbeni, che insieme
a Gaspare Barbiellini Amidei, quel giorno era pre-
sente. Dovrei dire cose solenni immagino. Mi vie-
ne invece un dubbio: nella vita trionfano gli imbe-
cilli. Lo sono anche io?.
Perch, a dispetto della logica,
c chi continua a partecipare
e a pubblicare pagando
un compenso?
La corsa alla pubblicazione
I28
ECONOMIA
VENERD 26 AGOSTO 2011
FINANZA&MERCATI
laRepubblica
Titolo Pr. Rif FTSE MIB Var.%
Principali titoli del Mercato azionario
I peggiori
I migliori Ieri
FTSE MIB....................14944,61 (-0,25%)
FTSE IT ALL.................15784,40 (-0,18%)
FTSE IT STAR................9774,05 (+0,77%)
FTSE IT MID ................19565,08 (+0,95%)
COMIT.............................811,87 (+1,31%)
FUTURE.......................14934 (-0,31%)
A2A.............................................0,915 -0,33
Ansaldo Sts .................................6,130 0,16
Atlantia .....................................10,580 2,22
Autogrill ......................................8,295 0,79
Azimut ........................................4,796 0,97
Banca Generali ............................6,540 2,91
Banco Popolare ...........................1,155 2,85
Bca Pop.Milano ...........................1,522 -3,06
Bulgari ......................................12,190 -
Buzzi Unicem ..............................6,385 -1,62
Campari ......................................5,350 -0,83
Diasorin ....................................28,600 -1,62
Enel ............................................3,326 -1,71
Enel Green Pw.............................1,521 -1,93
Eni ............................................13,300 -1,19
Exor ..........................................15,480 1,71
Fiat .............................................4,274 1,42
Fiat Industr. .................................5,965 -0,91
Finmeccanica..............................4,906 -0,69
Fondiaria-Sai ..............................1,385 -1,00
Generali ....................................12,140 0,33
Impregilo.....................................1,628 -0,67
Intesa Sanpaolo...........................1,138 1,61
Lottomatica...............................10,430 -2,43
Luxottica...................................19,340 0,21
Mediaset .....................................2,548 -2,23
Mediobanca ................................6,235 0,81
Mediolanum................................2,414 -0,25
Monte Paschi Si...........................0,447 2,90
Parmalat .....................................1,639 0,31
Pirelli & C.....................................5,200 -1,33
Prysmian ..................................10,290 3,94
RCS Mediagroup .........................0,826 5,90
Saipem.....................................28,660 -1,44
Snam Gas....................................3,284 -0,91
STMicroelectr..............................4,278 -1,52
Telecom IT ..................................0,803 -1,77
Tenaris .....................................10,920 -1,18
Terna ..........................................2,500 -0,40
Tods ........................................73,550 -0,34
UBI Banca ...................................2,654 0,76
Unicredit .....................................0,907 1,68
RCS Mediagroup.....................................5,90
Prysmian ................................................3,94
Banca Generali .......................................2,91
Monte Paschi Si. .....................................2,90
Banco Popolare.......................................2,85
Bca Pop.Milano .....................................-3,06
Lottomatica...........................................-2,43
Mediaset ...............................................-2,23
Enel Green Pw.......................................-1,93
Telecom IT ............................................-1,77
Bernanke agita le Borse, Francoforte va gi
Oggi gli annunci Fed. Buffett punta su Bofa. Crisi, la Merkel annulla viaggio in Russia
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
FEDERICO RAMPINI
NEW YORK Non bastato il
colpo a sorpresa del saggio di
Omaha, Warren Buffett, che ha
puntato 5 miliardi di dollari sulla
Bank of America proprio quando
altri investitori fuggivano dai tito-
li bancari. Nonostante questo
voto di fiducia del pi autore-
vole finanziere americano verso
la pi grossa banca nazionale,
leffetto-Buffett ieri durato po-
co. I mercati hanno esaurito
leufora dei primi giorni della set-
timana. Lattesa salvifica di nuovi
interventi della Federal Reserve
forse infondata fin dallinizio si
smorzata alla vigilia dellatteso
discorso di Ben Bernanke. Oggi il
banchiere centrale americano
chiude il tradizionale meeting
estivo di Jackson Hole. Allinizio
della settimana proprio le illazio-
ni sui suoi possibili annunci ave-
vano diffuso ottimismo. Altri se-
gnali negativi ieri sono venuti dal-
leconomia reale, con un nuovo
rialzo della disoccupazione Usa.
E si riaperto di colpo un fronte di
paura nelleurozona. La giornata
stata agitata da alcune dimissio-
ni nel governo greco, e soprattut-
to da voci poi smentite di un inau-
dito downgrading della Germa-
nia. Non ha rasserenato il clima
lannuncio di Angela Merkel che
ha cancellato un viaggio in Rus-
sia. La cancelliera deve rimanere
in patria per preparare il dibattito
parlamentare sullo European
Stability Mechanism. La Borsa di
Francoforte dopo una caduta del
4% ha chiuso a meno 1,7%, Mila-
no ha perso lo 0,25%.
A Wall Street, dove lindice
Dow Jones ha perso l1,5%, lin-
versione di tendenza stata netta
rispetto allinizio della settimana.
Nonostante Buffett, il cui inter-
vento salva-banche stato para-
gonato a quello dei fondi sovrani
cinesi e arabi durante la crisi del
2008 (ma i cinesi investirono al
momento sbagliato, Buffett
convinto di avere azzeccato i
tempi), i mercati hanno iniziato a
prepararsi alle possibili delusioni
di oggi. Lottimismo dei giorni
precedenti era appeso a una
scommessa: che la Fed annunci
nuovi interventi di emergenza a
sostegno delleconomia ameri-
cana. Si tratterebbe di riprendere
quella terapia definita quantita-
tive easing (rilassamento
quantitativo) a base di massicci
acquisti di titoli di Stato. Per com-
prare i titoli la Fed di fatto stampa
moneta e quindi inonda di liqui-
dit leconomia. Inoltre i suoi ac-
quisti fanno salire il prezzo dei
buoni del Tesoro, e inversamente
scendono i tassi dinteresse. Gi
in due occasioni la Fed ha fatto ri-
corso a questa manovra eccezio-
nale, per scongiurare la recessio-
ne. Poich i segnali di una possi-
bile ricaduta in recessione sono
evidenti, i mercati avevano co-
minciato a sperare in una terza
puntata. Ma non affatto detto
che Bernanke oggi annunci il
tris. Le iniezioni di liquidit in
passato hanno forse evitato disa-
stri peggiori, ma non hanno ri-
messo leconomia americana su
un sentiero di crescita vigorosa e
durevole. La spiegazione sta in un
limite della pompa Bernanke:
quella liquidit finisce a chi ne ha
gi, non a chi ne avrebbe bisogno.
Le imprese sane rigurgitano di li-
quidit ma non la usano per assu-
mere. Le famiglie che hanno ac-
cesso al credito stanno aggiu-
stando i propri bilanci per ridurre
i debiti, anzich consumare di
pi.
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Segnali negativi
dalleconomia
reale: ieri un nuovo
rialzo della
disoccupazione
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IL DIARIO DELLA CRISI
K
ARL Marx, a quanto pare, era nel giusto quando diceva che la globalizza-
zione, lintermediazione finanziaria sfrenata e la redistribuzione degli
ricchezza dal lavoro al capitale avrebbe portato il capitalismo ad autodi-
struggersi (sebbene la sua veduta che il socialismo era meglio si rivelata al-
trettanto sbagliata). Per rendere possibile alle libere economie di operare come
devono e possono, dobbiamo tornare a un giusto bilanciamento fra mercato e
concessione di beni pubblici. Ci significa sganciarsi sia dal modello anglosas-
sone di laissez-faire e voodoo economy che dal modello europeo di welfare gra-
vante sul deficit. Entrambi non funzionano pi. Il bilanciamento richiede la
creazione di lavoro attraverso stimoli fiscali mirati a investimenti infrastruttu-
rali produttivi, tasse pi progressive, disciplina finanziaria a lungo termine,
supporto dalle autorit monetarie per evitare rovinosi fallimenti di banche (e lo
spezzettamento di quelle troppo grandi per fallire nonch dei trust oligopoli-
stici), riduzione del peso debitorio per i proprietari di casa insolventi e altri agen-
ti economici in disgrazia, pi stretta regolazione del sistema finanziario.
(testo raccolto da Eugenio Occorsio)
NOURIEL ROUBINI
FRA MARX E VOODOO TROVARE LEQUILIBRIO
I mercati
Vendite allo scoperto vietate a settembre
Oggi 8,5 miliardi di Bot e Btp allasta
MILANO La Consob proroga fino al 30 settembre la stretta sulle
vendite allo scoperto. Una decisione presa di concerto con le au-
torit francesi, spagnole e belghe nel tentativo di dare un indiriz-
zo europeo alla lotta contro la speculazione. E, di fatto, ricalcando
il provvedimento gi varato in Germania a maggio dello scorso an-
no. Per un altro mese, quindi, gli investitori non potranno fare
scommesse al ribasso. Con le vendite allo
scoperto, infatti, si cede un titolo senza
averlo in portafoglio confidando su un calo
del prezzo che ne permetta il riacquisto a va-
lori inferiori. Con notevoli plusvalenze. Il di-
vieto Consob, in pratica, non fa che mettere
al bando le vendite effettuate su titoli bancari di cui non si sia in
possesso. Resta poi in vigore, fino al 14 ottobre, lobbligo di comu-
nicazione delle posizioni nette corte su titoli azionari.
Per il momento, per, le mosse dellauthority non sono bastate
a garantire la stabilit dei mercati. Meglio, in questo senso, la de-
cisione della Bce di acquistare titoli di Stato di Paesi periferici. Una
mossa che ha limitato gli attacchi speculativi e che fa ben sperare
per lasta di oggi. Il ministero del Tesoro mette sul mercato 10,5 mi-
liardi: BoT semestrali per 8,5 miliardi, oltre allemissione di 2 mi-
liardi di CTz zero coupon. Marted sar poi la volta dei CcT indi-
cizzati allEuribor e dei BTp triennali e decennali: unoccasione
per verificare la fiducia dei mercati sui Paesi con il maggior debito.
RIPRODUZIONE RISERVATA
LA FIDUCIA DI BUFFETT
Uniniezione di fiducia in
Bank of America e anche
negli Stati Uniti. Cos
Warren Buffett ha definito
il suo investimento da 5
miliardi nella banca
americana
COMUNE DI VENEZIA
Direzione Contratti e
Atti Amministrativi Opere Pubbliche
ESTRATTO GARA N. 47/2011
Il Comune di Venezia rende noto che intende cedere nelle forme dellevi-
denza pubblica lintera quota del pacchetto azionario detenuto nella Societ
delle Autostrade di Venezia e Padova s.p.a., composta da n. 67.436 azioni,
pari al 3% del capitale sociale. Il prezzo a base dasta pari a , per
oni azione ed a 3.4., per lintera partecipazione azionaria. Le of-
ferte e i relativi alleati dovranno pervenire entro le ore 12.00 del giorno
19/09/2011, esclusivamente al Protocollo Generale del Comune di Venezia
- San Marco 46, 324 Venezia. Il bando interale e il relativo disciplinare
di ara sono disponibili sul sito Internet: http://www.comune.venezia.it/are
IL DIRIGENTE DEL SETTORE GARE Dott. abio Cacco
CITT DI
VENEZIA
I29
VENERD 26 AGOSTO 2011
laRepubblica ORO EMONETE AUREE
VALUTE
EURIBOR BORSE INTERNAZIONALI BORSE EUROPEE
Paese/Indice 25-08 Var.%
DJ Stoxx Euro........................218,93 -0,87
Hong Kong HS...................19752,48 +1,47
Johannesburg ..................25910,92 -1,24
New York (S&P 500) ............1159,25 -1,56
New York (DJ Ind.).............11149,59 -1,51
Nasdaq Comp. ....................2419,63 -1,95
Singapore ST ......................2765,74 +1,69
Sydney (All Ords) .................4280,53 +1,06
Tokio (Nikkei)......................8772,36 +1,54
Paese/Indice 25-08 Var.%
Amsterdam (Aex) ..................278,49 -1,10
Bruxelles-Bel 20 .................2181,30 -0,87
Francoforte (Xet Dax)...........5584,14 -1,71
FTSE Eurotrack 100 ............1927,35 -1,29
Londra (FTSE 100)...............5131,10 -1,44
Madrid Ibex35.....................8299,10 -0,84
Oslo Top 25...........................329,89 -1,42
Parigi (Cac 40) ....................3119,00 -0,65
Vienna (Atx) ........................2148,52 +0,30
Zurigo (SMI) ........................5298,18 -0,57
25 AGOSTO MATTINO SERA
Oro Milano (Euro/gr.) - -
Oro Londra (usd/oncia) 1.716,50 1.729,00
Argento Milano (Euro/kg.) - -
Platino Milano (Euro/gr.) - -
Palladio Milano (Euro/gr.) - -
25 AGOSTO DENARO LETTERA
Sterlina (v.c) 255,65 289,22
Sterlina (n.c) 260,81 291,80
Sterlina (post.74) 260,81 291,80
Krugerrand 1.146,69 1.229,17
Marengo Italiano 212,01 232,41
SCADENZA TASSO 360 TASSO 365
1 mese 1,3490 1,3677
CORONA DK...............................7,4496 -0,004
CORONA N.................................7,7880 -0,695
CORONA S.................................9,1099 -0,148
DOLLARO AUS...........................1,3750 -0,123
DOLLARO CDN...........................1,4219 -0,329
DOLLARO USA...........................1,4424 -0,062
FRANCO CH...............................1,1466 +0,552
STERLINA UK.............................0,8812 +0,467
YEN J ....................................111,3100 +0,724
DAL NOSTRO INVIATO
ANAIS GINORI
PARIGI Lideologia finanziaria
continua a dominare, e a farci pau-
ra. Bisogna ritrovare un equilibrio
tra la politica, leconomia e le esi-
genze sociali, come fu agli albori
della costruzione europea. Nel-
lufficio del nono
arrondissement,
Jacques Delors
sta studiando gli
ultimi dettagli
del suo immi-
nente viaggio in
Germania. Vo-
glio spiegare agli amici tedeschi che
avranno molto pi da perdere che
da guadagnare se continueranno a
rifiutare le obbligazioni europee,
racconta Delors, 86 anni, seduto
nellappartamento dellassociazio-
ne Toute lEurope, tra cartelle e pile
di libri. Padre dellEuropa e vec-
chio social-democratico, ama de-
finirsi. E sotto la sua guida che la
Commissione europea, tra il 1985 e
il 1994, ha lanciato il mercato unico.
Purtroppo, ha prevalso laspet-
to monetario su quello eco-
nomico contrariamente al-
lo spirito del rapporto De-
lors del 1989, lunione ha
camminato azzoppata
con le conseguenze che
vediamo oggi. Sono
giorni di frenetica atti-
vit per Delors, che ri-
fiut di candidarsi al-
lEliseo e ora sostiene
la figlia Martine Au-
bry, possibile sfidante
di Nicolas Sarkozy tra
qualche mese. Dalla
Francia dice pu
partire un risveglio della
sinistra per tutto il conti-
nente. Chi lo conosce sa
che non ama i riflettori.
Ma ho deciso che era il mo-
mento di lanciare lallarme:
leuro sullorlo del precipizio e
tutti fanno finta di niente.
Panico e mancanza fiducia,
sono le due parole che si ripetono
in questi giorni. Dove nasce la
paura?
Lo spirito dei tempi non buo-
no. Da una parte, ci sono i timori
della globalizzazione che alimenta-
no il populismo e il nazionalismo.
Daltra parte, cresciuto a dismisu-
ra lindividualismo, manca lo slan-
cio verso un impegno collettivo e
solidale. Infine, c uninsufficienza
di leadership. Oggi non ci sono pi
in Europa quattro o cinque dirigen-
ti politici capaci di avere una visione
che superi il brevissimo periodo. I
sondaggi dopinione dettano legge.
Ricordo invece che quando Helmut
Kohl ha fatto entrare la Germania
nelleuro aveva il 60% dei tedeschi
contrari allabbandono del deut-
schmark. Anche Helmut Schmidt e
Valery Giscard dEstaing, creando il
sistema monetario europeo, sono
riusciti a sormontare ostacoli diffi-
cili. C, insomma, un deficit di po-
litica e dunque di coraggio.
Il potere di nuovi soggetti finan-
ziari, come i mercati e le agenzie di
rating, una minaccia per le istitu-
zioni democratiche?
E troppo facile fare discorsi
contro il denaro. Preferisco avere
un approccio pragmatico. I mercati
finanziari vanno presi sul serio, sen-
za dar credito a tutte le voci che li ali-
mentano. Il problema la mancan-
za di regolamentazione. E come
giocare una partita di calcio senza
arbitro, nella quale i giocatori fanno
ci che vogliono. Da quando co-
minciata la crisi, il G20 non ha sapu-
to imporre un minimo di regole. Ad
esempio, obbligare le banche a se-
parare i servizi alla clientela dalle at-
tivit sui mercati, sempre speculati-
ve. Per questo sono favorevole alla
Tobin Tax. Non credo alla fuga di ca-
pitali allestero o nei paradisi fiscali,
che tra laltro esiste gi. E un ri-
schio? Vale la pena di correrlo.
Come siamo arrivati a questo
punto?
I primi dieci anni delleuro sono
stati un formidabile successo. Ab-
biamo avuto una crescita economi-
ca del 2,1% annuale, linflazione ri-
masta stabile, sono stati creati oltre
16 milioni di posti di lavoro. Ma ce-
ra gi, alla base, un difetto di costru-
zione nellunione perch laspetto
monetario ha prevalso su quello
economico. Ho sempre detto che
leuro non stimola ma protegge. Ci
ha protetto anche dai nostri errori
come si visto negli ultimi anni.
Dalla Grecia in poi nessuno
riuscito a fermare la crisi dei debiti
pubblici. Chi ha sbagliato?
I tedeschi denunciano gli ingan-
ni dei precedenti governi della Gre-
cia, le condizioni che hanno favori-
to leccessivo indebitamento in
Spagna, la negligenza degli irlande-
si sul sistema bancario. Ma io chie-
do: doverano in questi anni i mem-
bri dellEurogruppo? Nessuno ha
visto o voluto vedere. Esiste oggi
una responsabilit collettiva dei
membri dellEurogruppo per la si-
tuazione in cui siamo precipitati. E
quello che dico anche agli amici te-
deschi.
Nicolas Sarkozy e Angela Merkel
sono allaltezza della sfida?
Hanno deluso molti, non sol-
tanto me. Quando c un incendio
bisogna chiamare i pompieri. Solo
dopo si pu pensare a degli archi-
tetti per costruire un nuovo sistema.
La Banca centrale europea sta fa-
cendo un buon lavoro, ma non pu
essere sola. Il Fondo di Stabilit de-
ve intervenire al pi presto. Intanto,
bisogna procedere verso la mutua-
lit parziale e progressiva dei debiti
dei paesi delleuro, per esempio con
lemissione di eurobond fino al 60%
dei Pil com previsto nei trattati.
LUe dovrebbe anche lanciare un
prestito di 20 miliardi di euro per in-
vestimenti di ricerca, infrastrutture,
sviluppo sostenibile. Gli Stati devo-
no praticare il rigore, lUnione euro-
pea il rilancio. Lo slogan non mio,
ma di Tommaso Padoa-Schioppa.
LItalia diventata lanello de-
bole dellEurozona?
La situazione delleconomia
italiana sempre la stessa, con
uguali forze e debolezze. Il proble-
ma dellItalia il malgoverno. Ma la
preoccupazione di far avanzare
lEuropa deve essere messa davanti
a quella di parte. LEuropa deve
dunque aiutare lItalia, a prescinde-
re da chi siede al governo.
I piani di rigore imposti da
Bruxelles non rischiano di rendere
ancora pi impopolare lEuropa?
Dallinizio della crisi della Gre-
cia, ci sono degli economisti che so-
stengono che bisogna fare uscire il
paese dalleuro e ristrutturare il de-
bito. Io invece sono convinto che
una svalutazione renderebbe i gre-
ci pi poveri di quanto non potran-
no essere se continueranno il loro
piano di risanamento.
La crisi economica penalizza la
sinistra e la corsa socialista verso
lEliseo?
Non c nulla di automatico. E
vero che attualmente i socialisti in
Europa attraversano difficolt, e
quasi ovunque sono allopposizio-
ne. Ma sono convinto che andiamo
verso un risveglio se la sinistra sapr
incarnare la speranza di una societ
migliore e pi giusta. Il partito so-
cialista francese lo sta gi facendo.
Per la prima volta da tempo, ha pre-
sentato un programma unitario, ra-
gionevole e coerente. Ripongo la
mia fiducia nella prossima scaden-
za elettorale.
RIPRODUZIONE RISERVATA
Lintervista
Leuro sullorlo del precipizio
ma tutti fanno finta di niente
Delors: con le obbligazioni Ue la Germania ci guadagner

,,
La Merkel e Sarkozy
hanno deluso. Ora
necessario un piano
di investimenti
per il rilancio
m
e
rca
t
i




d
e
m
ocr
a
z
i
a

&
MINISTRO FRANCESE
Jacques Delors stato ministro delle
Finanze dall81 al 1984
PRESIDENTE DELLA UE
Per 10 anni, dall85 al 94, stato
presidente della Commissione Ue
IL NO ALLELISEO
Nel 94 il Partito socialista vuole
candidarlo allEliseo, ma rifiuta
Nuova tassazione
S alla Tobin Tax. Non
credo alla fuga di
capitali allestero o nei
paradisi fiscali, che tra
laltro esiste gi
Bisogna ritrovare un
equilibrio tra la politica,
leconomia e le esigenze
sociali, come fu agli
albori dellEuropa
ANAS S.p.A.
Compartimento della viabilit
per il Veneto
VIA MILLOSEVICH, 49 - 30173 VENEZIA
Tel. 041/2911411 - Fax 041/5317321 sito internet www.stradeanas.it
ESITO DI GARA PER PROCEDURA APERTA
Sul foglio inserzioni della G.U.R.I n. 100 del giorno 26/08/2011 pubblicato lesito
della seguente gara appaltata da questo Compartimento ANAS.
Procedura Aperta n 68/2009
COD. SIL: VEMS09H050/1 - COD. CUP: F57H09000600001 - COD CIG:
0408424225.
S.S. 50 del Grappa e Passo Rolle
Lavori di eliminazione della strettoia del ponte sul torrente Cordevole in localit
Bribano (comune di Sedico BL), dal Km 20+465 al Km 20+795
Importo complessivo dellappalto: 2.521.310,94
L'esito di cui sopra visibile presso l'Albo del Compartimento e pubblicato sul Sito
Internet ANAS S.p.A.: www.stradeanas.it - Sito Regionale: www.rveneto.bandi.it -
Sito informatico del Ministero delle Infrastrutture: www.serviziocontrattipubblici.it.
IL DIRIGENTE AMMINISTRATIVO
(avv. Ermanno LIUZZO)
Capannori Servizi S.r.l. -
a Socio Unico
Estratto di Gara con Procedura Aperta
E' indetta n. 1 procedura aperta per affidamento del
servizio di pulizia della Piscina Comunale di
Capannori. Importo a base di gara 110.000,00
oltre I.V.A. di cui 2.850,00 per oneri sicurezza.
Aggiudicazione con il criterio offerta economica-
mente pi vantaggiosa. Termine per la presenta-
zione delle offerte 12/09/2011 - Apertura plichi:
Il giorno e l'ora saranno resi noti sul sito
www.comune.capannori.lu.it pagina bandi-gare-
appalti e sulla Pagina della Capannori Servizi-
sezione Piscina. Copia del bando integrale e
del Capitolato reperibili sul sito internet:
www.comune.capannori.lu.it. Info: dott.ssa Beatrice
Mancini e.mail: capannoriservizi@comune.capan-
nori.lu.it (Tel. 0583.407911).
Il Direttore Generale
Dott.ssa Giuseppina Cruso
DIREZIONE CONTROLLI E GOVERNO SSR
MODIFICA DOCUMENTI DI GARA E PROROGA TERMINI
Si rende noto che con decreto della Direzione Controlli e Governo SSR n. 56 del
9/0/20 sono stati parzialmente modificati i documenti Allegato 1 al Disciplinare di
gara Capitolato tecnico e Allegato 2 al Disciplinare di gara Elementi per la formula-
zione dellofferta relativi alla gara a mezzo procedura aperta per la fornitura per un periodo
di due anni di Aghi Speciali in fabbisogno alle Aziende Sanitarie della Regione Veneto. I pre-
detti documenti sono disponibili sul sito www.regione.veneto.it/Bandi. Pertanto la sca-
denza per la presentazione delle offerte stata prorogata alle ore 12,00 del giorno
29/09/2011 (anzich del giorno 9/09/20) e la seduta pubblica di ammissione delle im-
prese alla gara alle ore 10,00 del giorno 05/10/2011 (anzich del giorno 23/09/20). Ri-
mangono inalterate tutte le altre clausole e prescrizioni di cui al bando integrale, gi
pubblicato nella G.U.R.I. e nella G.U.U.E. Ulteriori informazioni possono essere richieste via
e-mail al Centro Regionale Acquisti per la Sanit al seguente indirizzo: centroregionaleac-
quisti.sanita@regione.veneto.it telefono 04/2793064-62, Fax 04/2793069.
Il Responsabile del Procedimento Dott. Francesco Dotta
SERVIZIO SANITARIO REGIONE TOSCANA
Ente per i Servizi Tecnico-Amministrativi di Area Vasta
(AOU Careggi AOU Meyer Ausl 11 Empoli
Ausl 10 Firenze Ausl 4 Prato Ausl 3 Pistoia)
BANDO DI GARA PER ESTRATTO
ESTAV Centro, con sede legale in Viale Miche-
langelo, 41 50125 Firenze, in esecuzione della
deliberazione n 241 del 11/08/2011 indice una
procedura per la conclusione di un Accordo
Quadro con un unico operatore, per laffida-
mento del SERVIZIO DI GESTIONE DELLATTIVIT DI
ASSISTENZA INFERMIERISTICA DI PRELIEVI DOMICI-
LIARI nellarea fiorentina, da aggiudicarsi allof-
ferta economicamente pi vantaggiosa, per un
importo complessivo stimato in 3.000.000,00
omnicomprensivi per la durata di quattro anni
(CIG 313692613A). Le offerte redatte con le mo-
dalit previste dal Bando di Gara, inviato alla
G.U.U.E. il 12/08/2011, dovranno pervenire
entro il termine perentorio del giorno
29/09/2011 ore 12,00 al seguente indirizzo:
ESTAV CENTRO S.S. Generi alimentari, pro-
getti speciali ed altri servizi - Via di San Salvi,
12 , Palazzina 13, 50135 Firenze.
Gli atti di gara sono a disposizione dei parteci-
panti sul sito internet:
https://start.e.toscana.it/estav-centro/.
Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Respon-
sabile del Procedimento, Dott. Marcello Faviere
fax 0556933253 e-mail:
marcello.faviere@estav-centro.toscana.it.
Il Direttore Generale Dott.ssa Monica Piovi
Ritorno al passato
Jacques
Delors
ECONOMIA
I30
@
VENERD 26 AGOSTO 2011
laRepubblica
PER SAPERNE DI PI
www.bpm.it
www.unionepetrolifera.it
Popolare Milano, via allaumento da 1,2 miliardi
Il cda lo approva allunanimit. Nei primi sei mesi utili in calo del 39%
VITTORIA PULEDDA
MILANO Finalmente un con-
siglio tranquillo. Esordisce cos
Enzo Chiesa, direttore generale
della Popolare Milano, dopo lap-
provazione della semestrale e, so-
prattutto, lesercizio della delega
sullaumento di capitale fino ad
un massimo di 1,2 miliardi. Il vo-
to stato allunanimit - sottoli-
nea - non c stato un solo consi-
gliere che sia intervenuto per chie-
dere il rinvio delloperazione.
Dunque, nonostante i nervosi-
smi della vigilia e la crisi dei mer-
cati, alla fine ha prevalso la ragio-
nevolezza; quella che induce a se-
guire le indicazioni di Bankitalia e
a rafforzare il patrimonio, ora fer-
mo al 5,7% di Core tier 1 e proiet-
tato all8,3% con laumento da 1,2
miliardi. Ma non un mistero che
i vertici della banca puntano ad
uno sconto da parte di Via Na-
zionale; difficile ipotizzare che si
scenda sotto il miliardo, ma forse
improbabile che si giunga a 1,2
miliardi; con 1,1 miliardi il Core
tier 1 si attesterebbe all8,1%, con
un miliardo sarebbe circa il 7,9%.
La misura dellaumento non avr
comunque impatti sulla politica
di dividendi (pay out tra il 40 e il
50%).
In ogni caso un aumento mon-
stre rispetto alla capitalizzazione
di 631,74 milioni (1,52 euro il prez-
zo per azione, -3,06% rispetto al
giorno prima). Gioca contro la
gravissima instabilit delle Borse,
tuttavia Chiesa professa ottimi-
smo: Con uno sconto di mercato
non mi aspetto inoptato; lau-
mento verr proposto anche negli
Stati Uniti. Lammontare definiti-
vo non stato ancora discusso con
Bankitalia (lo sar pi a ridosso del
cda decisivo, forse del 13 settem-
bre) e molto dipender dalle con-
dizioni di mercato del momento.
Il consorzio, invece, dir lultima
sul prezzo; per, anche su quel
fronte non ci sono novit o marce
indietro. Le banche estere non
mi hanno cercato e con Medio-
banca (capofila del consorzio che
garantisce il collocamento, ndr)
ho parlato laltro giorno: sono
molto tranquilli e costruttivi,
spiega Chiesa. Bankitalia, invece,
a fine luglio ha ricevuto il primo re-
port con il calendario sulla risolu-
zione delle criticit sollevate dal-
lispezione. Lobiettivo della ban-
ca di risolverne l80% entro la fi-
ne dellanno. Stessa data entro cui
dovrebbe essere concluso lau-
mento, la conversione anticipata
del bond convertendo e, di conse-
guenza, la restituzione dei Tre-
monti bond.
Sul fronte dei conti, invece, la
semestrale appena approvata ve-
de un utile netto di 42,7 milioni
contro i 70 di un anno fa, che tut-
tavia comprendevano molte po-
ste straordinarie; lutile norma-
lizzato si attestato a 49,3 milio-
ni, in crescita del 39,9% rispetto al-
lanno prima. In miglioramento
anche il cost income, sceso di 100
punti base, al 73,2%. Sono aumen-
tare le rettifiche nette su crediti e
altre operazioni, che si attestano a
113 milioni di euro (+ 9,9% rispet-
to al primo semestre 2010) e sono
passate da 42 a 70 milioni dal pri-
mo al secondo trimestre 2011; in
particolare, nel secondo trimestre
2011 ci sono state rettifiche di va-
lore per 25 milioni riconducibili
allesposizione verso due posizio-
ni corporate classificate tra i
crediti ristrutturati della capo-
gruppo. Nessun problema sotto il
profilo della liquidit: La banca -
ha spiegato Chiesa - non ha biso-
gno di rivolgersi al mercato per al-
meno 15 mesi, ossia per tutto il
2012.
RIPRODUZIONE RISERVATA
Il dg Chiesa:
Restituiremo
i Tremonti
bond per la
fine dellanno
5,7%
Il Core Tier 1
al 5,7% con le
ponderazioni di
Bankitalia: senza
al 7,2%. Dopo
laumento all8,3%
42,7 MLN
Bpm ha chiuso il
primo semestre
con un utile netto
di 42,7 milioni, in
calo del 39%
rispetto al 2010
-3,06%
Il titolo Bpm ha
chiuso la seduta in
Borsa a 1,52 euro,
perdendo il 3,06%:
da inizio anno il
calo del 42%
Le cifre
Il caso
Carburanti, consumatori allattacco:
Spazio per un taglio di 7 centesimi
ROMA Adusbef e Federconsu-
matori hanno rifatto i conti sul ca-
ro benzina e sulla doppia velocit
petrolio-carburanti, utilizzando
le quotazioni del Brent. Hanno
calcolato che i cittadini pagano 7
centesimi di troppo per ogni litro
di benzina. In questi giorni la
quotazione del Brent si attesta sui
108 dollari al barile (cambio dolla-
ro-euro a 1,44). Per trovare un
identico punto di confronto biso-
gna considerare il periodo gen-
naio-febbraio 2011, con identica
quotazione rettificata con il cam-
bio euro-dollaro a 1,35/1,36. In
quei giorni la benzina veniva ven-
duta a 1,46 euro e il gasolio a 1,34
euro. Oggi la benzina a 1,60 eu-
ro, il gasolio a 1,48 euro al litro: 14
cent in pi rispetto a gennaio-feb-
braio, di cui 7 per laumento delle
accise e dellIva gli altri 7 sono do-
vuti a quella che si pu definire la
doppia velocit del prezzo della
benzina, incamerati dalla filiera
petrolifera. A quando controlli,
sanzioni e le necessarie riforme
strutturali?. Una domanda che si
pone anche il segretario della Cisl
Raffaele Bonanni: Al di l della
sua qualit e provenienza, la quo-
tazione del petrolio si abbassata
nelle ultime settimane, mentre il
prezzo alla pompa non altret-
tanto calato. LAntitrust deve da-
re una risposta convincente e ra-
pida ai cittadini, stufi delle giusti-
ficazioni dei petrolieri. E una di-
minuzione dei prezzi sembra sfu-
mata, sottolinea Quotidiano
Energia, a causa del recupero del-
le quotazioni internazionali dei
due prodotti e il ridimensiona-
mento dei margini delle compa-
gnie, un fenomeno recente che
cozza invece con un lungo perio-
do di vacche grasse (quasi tutto
agosto), neanche in minima parte
scalfito dai ribassi di circa 2,5 cent
registrati prima del ponte di ferra-
gosto. Cos, nota ancora QE, la dif-
ferenza tra i prezzi italiani con il
resto della Ue l8 agosto ha tocca-
to il record di 5,7 cent sulla benzi-
na e di 4,7 sul diesel. LUp replica
che il riferimento per il confronto
lindice Platts, che, rispetto ai
primi mesi del 2011, aumentato
da 0,470-480 a 0,562 cent al litro e
non sono stati i petrolieri a esser-
si messi in tasca i centesimi in pi
dice il direttore generale Piero de
Simone. Coldiretti fa notare che le
famiglie italiane destinano il
19,2% della spesa mensile a tra-
sporti, combustibili ed elettricit,
il 19% allalimentazione.
(ag. an)
RIPRODUZIONE RISERVATA
Le compagnie:
Rincari giustificati
dallaumento delle
quotazioni
internazionali
14 cent
AUMENTO
Da febbraio la benzina
verde costa 14
centesimi in pi
7 cent
TASSE
La met del rincari
dovuta ad un aumento
delle accise
9 cent
COSTO ALLINGROSSO
Lindice europeo Platts
dei carburanti cresciuto
di 9 cent nel periodo
IMPRESE&MERCATI
I31
VENERD 26 AGOSTO 2011
laRepubblica
A
A.S. Roma 0,673 - -36,21 0,637 1,256 91
A2A 0,915 -0,33 -12,74 0,866 1,467 2900
Acea 5,800 1,84 -32,32 5,198 9,064 1233
Acegas-Aps 3,750 2,46 3,38 3,346 4,630 203
Acotel Group 27,000 0,78 -38,62 26,219 72,282 113
Acque Potabili 0,901 0,45 -37,25 0,781 1,947 33
Acsm-Agam 0,870 2,35 -19,67 0,827 1,183 67
AdF-Aerop.Firenze 9,865 - -8,91 9,865 14,309 89
Aedes 0,110 -2,65 -42,92 0,085 0,253 83
Aeffe 0,691 -1,29 36,02 0,285 1,463 77
Aicon 0,120 0,84 -32,17 0,120 0,349 13
Alerion 4,534 -1,73 -14,21 4,349 6,357 206
Amplifon 3,860 0,94 2,12 2,889 4,532 855
Ansaldo Sts 6,130 0,16 -33,22 5,680 11,002 872
Antichi Pell 0,379 0,82 -19,53 0,352 0,784 17
Apulia Pront 0,227 -8,00 -35,78 0,215 0,459 54
Arena 0,010 - -60,94 0,010 0,041 14
Arkimedica 0,093 - -79,45 0,090 0,741 9
Ascopiave 1,494 0,34 -5,50 1,440 1,719 347
Astaldi 4,092 -0,39 -17,42 3,751 6,248 411
Atlantia 10,580 2,22 -28,24 10,404 17,195 6719
Autogrill 8,295 0,79 -22,11 7,920 10,956 2121
Autostrada To-Mi 6,970 - -31,73 6,771 11,489 623
Autostrade Mer. 19,800 - -13,16 15,870 24,442 86
Azimut 4,796 0,97 -29,00 4,670 9,624 695
B
B&CSpeakers 2,662 -2,20 -29,20 2,457 3,997 29
Banca Generali 6,540 2,91 -28,60 6,286 11,529 734
Banca Ifis 4,190 -2,56 -20,79 4,223 5,913 228
Basicnet 2,070 0,49 -26,07 1,915 3,302 126
Bastogi 1,212 -3,04 -21,04 1,158 2,219 22
BBBiotech 42,500 0,71 -12,55 39,936 55,079 -
Bca Carige 1,484 0,54 -5,48 1,270 2,023 2413
Bca Carige r 2,020 5,76 -27,21 1,907 2,990 350
Bca Finnat 0,384 -0,26 -22,50 0,379 0,619 140
Bca Intermobiliare 3,300 0,61 -21,05 3,151 4,371 521
Bca P.Etruria e Lazio 1,727 -3,47 -43,38 1,619 4,198 133
Bca P.Milano 1,522 -3,06 -42,89 1,328 5,567 653
Bca P.Spoleto 2,490 0,32 -27,72 2,177 4,951 74
Bca Profilo 0,313 1,13 -28,98 0,300 0,677 210
Bco Desio-Brianza 3,060 -5,85 -24,44 3,170 4,348 371
Bco Desio-Brianza rnc 2,974 2,55 -19,89 2,826 4,127 39
Bco Popolare 1,155 2,85 -53,14 1,089 3,973 2026
Bco Santander 6,080 -1,86 -22,84 5,784 12,059 -
Bco Sardegna rnc 7,385 -0,07 -21,85 6,928 10,903 48
Bee Team 0,405 -0,64 0,87 0,351 0,555 27
Beghelli 0,468 0,15 -31,86 0,460 0,760 96
Benetton Group 4,514 -0,49 -9,72 4,373 6,738 837
Beni Stabili 0,484 -0,12 -24,49 0,450 0,764 947
Best Union Co. 1,380 7,14 - 1,062 1,600 13
Bialetti Industrie 0,265 -2,00 -25,14 0,237 0,645 20
Biancamano 1,440 -1,17 9,09 1,252 2,026 50
Biesse 3,280 -2,84 -39,03 2,935 7,879 93
Bioera 0,509 1,29 -49,65 0,468 1,709 15
Boero Bart. 21,000 - 5,00 19,000 21,500 91
Bolzoni 1,950 - -8,56 1,365 2,344 51
Bon.Ferraresi 24,250 -1,02 -17,60 20,726 35,352 137
Borgosesia 1,055 - -18,28 0,881 1,413 47
Borgosesia rnc 1,290 - -4,37 1,056 1,530 1
Brembo 6,700 5,10 -14,60 4,446 10,258 452
Brioschi 0,119 1,89 -14,79 0,117 0,240 93
Bulgari 12,190 - 49,20 5,372 12,322 4104
Buone Societ 0,348 - -10,77 0,302 0,735 4
Buongiorno 1,001 -3,10 -14,00 0,783 1,455 112
Buzzi Unicem 6,385 -1,62 -26,48 6,375 12,034 1081
Buzzi Unicemrnc 3,540 -0,11 -35,05 3,477 7,651 145
C
CadIt 3,750 - -8,42 3,465 5,824 34
Cairo Comm. 2,542 - -6,29 2,164 3,275 203
Caleffi 1,200 1,69 3,72 0,946 1,414 15
Caltagirone 1,610 0,06 -8,99 1,565 2,454 192
Caltagirone Ed. 1,299 -0,08 -24,43 1,282 2,172 161
Cam-Fin 0,283 -1,26 -24,36 0,239 0,430 194
Campari 5,350 -0,83 9,74 3,505 5,909 3132
Cape Live 0,140 1,38 -44,33 0,135 0,428 7
Carraro 2,396 0,67 -38,37 2,204 4,450 112
Cattolica As 16,710 -4,84 -12,74 15,183 24,257 932
CDC 1,479 -0,40 -9,87 1,288 2,460 18
Cell Therap 0,803 -2,55 -28,22 0,751 5,057 -
Cembre 7,350 -0,54 18,36 4,398 8,731 125
Cementir Hold 1,880 1,62 -11,01 1,674 3,354 298
Cent. Latte Torino 2,050 - -16,33 1,960 4,080 21
Ceram. Ricchetti 0,211 1,34 -16,28 0,196 0,527 17
CHL 0,084 0,96 -36,63 0,081 0,189 13
CIA 0,240 -3,88 -18,82 0,238 0,350 22
Ciccolella 0,502 1,91 -22,89 0,475 1,033 91
Cir 1,420 -0,14 3,42 1,330 1,929 1145
Class Editori 0,295 -0,17 -34,70 0,266 0,695 31
Cobra 0,941 3,07 -29,13 0,821 2,161 38
Cofide 0,647 -0,46 -3,93 0,592 0,790 470
Cogeme Set 0,128 -5,81 -65,28 0,100 0,954 8
Conafi Prestito 0,696 -3,00 -30,31 0,704 1,200 33
Cred. Artigiano 1,120 1,82 -13,71 1,094 1,910 322
Cred. Bergamasco 23,250 - 12,97 20,328 25,646 1403
Cred. Emiliano 2,860 -3,12 -38,79 2,786 5,714 980
Cred. Valtellinese 2,450 2,94 -26,04 2,287 5,690 662
Crespi 0,041 2,00 -57,81 0,040 0,221 7
Csp 1,007 1,26 -6,41 0,754 1,295 33
D
DAmico 0,690 -1,15 -30,21 0,690 1,386 105
Dada 2,330 -1,02 -52,35 2,008 6,134 38
Damiani 1,064 2,80 26,67 0,734 1,246 87
Danieli 15,440 0,65 -36,20 13,854 24,692 641
Danieli rnc 8,235 -1,20 -37,47 7,650 13,658 342
Datalogic 6,105 0,33 0,66 2,995 6,544 354
DeLonghi 6,635 6,76 13,61 2,763 9,239 988
Dea Capital 1,299 - 12,96 1,107 1,594 399
Diasorin 28,600 -1,62 -9,35 23,514 35,892 1614
Digital Bros 1,193 2,32 -22,03 0,909 2,334 17
Dmail Group 2,500 - -14,24 2,268 5,698 19
DMT 17,730 1,31 15,28 11,536 23,286 199
E
Edison 0,789 -0,94 -8,84 0,744 1,156 4148
Edison r 0,862 -2,10 -29,44 0,850 1,566 96
EEMS 0,849 1,56 -35,58 0,754 1,719 37
El.En. 10,090 - -20,30 10,021 15,099 49
Elica 1,076 4,77 -25,28 0,991 1,996 68
Emak 3,350 - -24,12 3,216 4,562 92
Enel 3,326 -1,71 -11,89 3,268 4,828 31639
Enel Green Pw 1,521 -1,93 -3,24 1,489 2,050 7688
Enervit 1,980 2,27 59,16 1,102 2,301 35
Engineering 21,100 0,14 -1,81 18,948 27,750 263
Eni 13,300 -1,19 -19,00 12,278 18,634 53652
Erg 8,080 -1,46 -21,93 7,886 10,776 1224
Ergy Capital 0,333 -0,27 -31,56 0,311 1,162 31
Esprinet 3,418 -1,16 -39,61 3,046 9,840 183
Eurotech 1,782 3,91 -4,71 1,547 2,918 63
Eutelia 0,215 - - 0,100 0,396 14
Exor 15,480 1,71 -37,91 10,937 25,701 2518
Exor priv 13,810 0,44 -26,54 6,116 21,275 1087
Exor risp 11,650 2,55 -37,70 8,215 20,231 108
Exprivia 0,699 -3,25 -26,69 0,708 1,267 37
F
Falck Renewables 0,750 -1,06 -55,22 0,757 2,986 226
Ferragamo 11,460 -0,95 15,18 9,715 13,586 1984
Fiat 4,274 1,42 -39,16 3,337 8,084 4793
Fiat Ind. priv 3,010 -0,46 -51,84 2,977 7,304 321
Fiat Ind. risp 3,158 -0,82 -48,90 3,043 7,250 259
Fiat Industr. 5,965 -0,91 -33,72 5,744 10,443 6764
Fiat prv 3,042 3,19 -42,50 2,218 6,418 318
Fiat rnc 3,168 3,66 -40,06 2,375 6,399 257
Fidia 3,040 -1,17 -17,56 2,765 4,758 15
Fiera Milano 3,960 0,41 -8,97 3,780 5,030 168
Finarte C.Aste - - - - - -
Finmeccanica 4,906 -0,69 -43,02 4,619 11,359 2880
FNM 0,383 1,00 -24,26 0,377 0,597 96
Fondiaria-Sai 1,385 -1,00 -62,09 1,338 7,016 519
Fondiaria-Sai rnc 0,878 -0,17 -65,92 0,801 5,316 114
Fullsix 1,790 -1,65 62,73 1,054 3,240 20
G
Gabetti Pro.Sol. 0,064 -1,08 -70,86 0,063 0,424 17
Gas Plus 2,460 -1,13 -37,72 2,250 6,472 109
Gefran 3,900 - -12,95 2,028 5,277 56
Gemina 0,627 -0,16 16,02 0,448 0,758 928
Gemina rnc 0,890 - -6,32 0,825 1,701 3
Generali 12,140 0,33 -15,69 10,824 19,099 19201
Geox 2,746 -0,65 -20,23 2,713 5,316 720
Greenvision 4,920 1,53 4,74 4,253 7,340 28
Gruppo Coin 6,475 - -16,77 3,997 7,866 927
Gruppo Ed.LEspresso 1,360 1,49 -20,51 1,301 2,428 562
Gruppo Minerali M. 2,970 -6,60 -33,56 2,962 5,411 18
H
Hera 1,173 1,12 -24,32 1,111 1,756 1283
I
I Grandi Viaggi 0,887 - 8,18 0,776 1,085 39
IGD 1,295 3,60 -11,90 1,007 1,735 404
Il Sole 24 Ore 0,855 -2,90 -38,71 0,854 1,958 37
Ima 13,800 6,24 -7,82 12,827 15,186 485
Immsi 0,649 0,31 -21,87 0,583 0,954 221
Impregilo 1,628 -0,67 -24,10 1,597 2,605 666
Impregilo rnc 7,500 - -3,23 7,280 8,649 12
Indesit 5,015 1,15 -38,80 4,678 10,303 575
Indesit rnc 5,180 3,60 -24,76 4,948 8,491 3
Industria e Inn 2,000 - -17,18 1,724 2,800 48
Intek 0,325 1,88 -17,53 0,315 0,636 43
Intek r 0,730 - 6,50 0,586 0,965 4
Interpump 4,106 2,19 -28,40 3,156 6,158 408
Intesa Sanpaolo 1,138 1,61 -40,95 1,093 2,998 18085
Intesa Sanpaolo rnc 0,985 2,39 -41,30 0,954 2,314 933
Invest e Sviluppo 0,630 -2,40 - 0,507 3,811 8
Irce 1,950 2,15 22,72 1,299 2,663 54
Iren 0,929 1,20 -26,04 0,870 1,517 1097
Isagro 2,758 - -20,69 2,346 4,005 49
IT WAY 1,583 13,07 -38,50 1,222 3,586 12
Italcementi 4,890 2,34 -25,91 4,627 10,280 875
Italcementi rnc 2,410 1,43 -33,93 2,191 5,455 255
Italmobiliare 22,280 -0,71 -13,44 20,610 32,985 494
Italmobiliare rnc 14,920 1,15 -16,60 13,939 23,365 243
Italy 1 Invest. 9,830 -0,15 9,53 8,768 9,950 147
J
Juventus FC 0,793 -0,88 -16,92 0,764 0,981 159
K
K.R.Energy 0,032 2,56 -53,69 0,029 0,199 32
Kerself 1,371 1,71 -60,58 1,281 9,128 25
Kinexia 1,450 -2,03 -32,08 1,358 2,881 31
KMEGroup 0,278 -0,89 -16,04 0,261 0,381 126
KMEGrouprnc 0,600 0,76 3,18 0,500 0,720 26
L
La Doria 1,580 1,94 -15,60 1,530 2,497 49
Landi Renzo 1,827 0,88 -38,74 1,810 3,962 209
Lazio 0,620 5,35 -18,53 0,301 1,478 41
Lottomatica 10,430 -2,43 10,84 9,002 15,381 1816
Luxottica 19,340 0,21 -15,58 17,871 23,486 9081
M
M&C 0,220 0,46 -1,79 0,130 0,230 103
Maire Tecnimont 0,823 -1,08 -75,58 0,777 3,591 275
Marcolin 4,114 -1,11 -9,93 1,314 5,488 259
MARR 7,980 -2,21 -8,70 5,907 9,437 539
Mediacontech 1,790 0,06 -23,83 1,675 3,348 33
Mediaset 2,548 -2,23 -43,94 2,471 6,487 3065
Mediobanca 6,235 0,81 -7,77 5,429 8,827 5391
Mediolanum 2,414 -0,25 -22,81 2,273 4,568 1802
Meridiana Fly 0,051 -0,20 12,17 0,040 0,120 71
Meridie 0,130 15,97 -61,99 0,116 0,600 6
MidIndustry Cap 10,200 - 2,00 9,250 15,490 39
Milano Ass. 0,278 -2,22 -63,47 0,235 1,388 559
Milano Ass. rnc 0,270 - -65,36 0,235 1,385 28
Mirato - - - - - -
Mittel 2,136 -1,75 -30,42 2,029 4,136 154
MolMed 0,540 -3,66 31,75 0,319 1,298 116
Mondadori 1,933 -1,33 -28,27 1,817 3,228 485
Mondo HE 0,551 0,27 247,10 0,110 0,720 11
Mondo Tv 5,045 0,90 6,83 4,676 8,095 23
Monrif 0,343 -1,97 -14,55 0,340 0,481 51
Monte Paschi Si. 0,447 2,90 -38,41 0,423 1,127 4812
Montefibre 0,132 1,69 -12,46 0,119 0,206 17
Montefibre rnc 0,274 -3,35 -7,19 0,244 0,521 7
Monti Ascensori 0,250 12,82 -70,52 0,214 1,457 3
Mutuionline 4,260 -1,66 -13,60 4,100 5,980 168
N
Nice 2,760 1,10 -9,29 2,503 3,394 321
Noemalife 5,400 -1,73 -15,49 5,316 6,752 23
Novare 1,090 - -6,84 1,090 1,190 15
O
Olidata 0,394 4,68 -34,89 0,335 0,931 13
P
Panariagroup 1,140 -0,44 -25,73 1,073 2,200 51
Parmalat 1,639 0,31 -20,82 1,522 2,638 2856
Piaggio 2,450 0,74 1,14 1,816 3,020 919
Pierrel 1,730 4,09 -47,85 1,603 5,101 26
Pininfarina 3,594 1,53 -6,65 1,635 7,378 110
Piquadro 2,230 2,76 15,54 1,048 2,926 112
Pirelli &C. 5,200 -1,33 -15,24 3,780 7,654 2519
Pirelli &C. rnc 4,268 -3,22 -25,12 3,983 6,274 52
Poligr. S.Faustino 7,035 2,70 -22,56 6,285 12,321 8
Poligrafici Editoriale 0,415 -2,12 -15,22 0,382 0,542 54
Poltrona Frau 0,990 3,23 2,17 0,676 1,451 140
Pop.Emilia Romagna 7,390 4,23 -22,21 6,173 11,380 1861
Pop.Sondrio 5,650 2,91 -8,87 5,028 7,604 1729
Pramac 0,887 4,29 -14,76 0,694 2,361 27
Prelios 0,241 2,86 -47,11 0,234 0,586 208
Premafin Finanziaria 0,320 4,14 -58,21 0,279 1,080 128
Premuda 0,598 - -20,53 0,591 1,036 112
Prima Industrie 6,805 1,34 -6,14 5,901 9,738 59
Prysmian 10,290 3,94 -20,23 9,652 16,037 2209
R
R. De Medici 0,203 -0,05 -14,39 0,172 0,273 77
R. Ginori 1735 0,336 -0,18 -4,03 0,291 1,096 15
Ratti 1,952 -0,36 -8,79 1,492 2,850 53
RCF 0,729 1,32 -13,88 0,700 0,981 23
RCSMediagroup 0,826 5,90 -21,18 0,756 1,419 595
RCSMediagrouprisp 0,669 1,60 -7,92 0,605 0,880 20
RDB 0,480 2,15 -76,35 0,420 2,298 21
Recordati 6,505 -1,96 -8,25 5,112 7,733 1376
Reply 18,440 0,55 -6,73 14,721 21,402 169
Retelit 0,349 0,81 -1,69 0,328 0,612 57
Risanamento 0,125 -2,72 -43,46 0,128 0,436 106
Rosss 1,030 3,00 -26,01 0,656 1,839 12
S
Sabaf S.p.a. 14,930 -2,48 -40,96 15,171 26,756 175
Sadi 0,253 1,73 -23,36 0,230 0,509 23
Saes 6,375 -2,07 -6,25 4,806 8,731 96
Saes rnc 4,500 0,09 -9,09 3,795 6,106 33
Safilo Group 8,495 2,35 -38,08 6,110 13,700 482
Saipem 28,660 -1,44 -23,94 23,078 38,607 12796
Saipemrisp 37,800 - 3,56 23,000 39,250 5
Saras 1,102 -0,63 -31,12 1,023 2,311 1067
Sat 9,645 1,53 -3,74 8,504 10,832 94
Save 6,975 2,42 -7,86 5,755 8,129 382
Screen Service BT 0,500 -1,19 -21,45 0,423 0,736 68
Seat PG 0,049 - -39,95 0,045 0,207 94
Seat PGr 1,195 0,42 45,73 0,725 1,750 1
Servizi Italia 5,135 -0,68 -13,70 4,729 7,328 82
Seteco International 0,299 - - 0,297 0,299 8
SIAS 5,595 -0,27 -22,93 5,538 8,760 1291
Snai 2,186 4,19 -17,35 2,046 3,116 251
SnamGas 3,284 -0,91 -11,66 3,218 4,285 11803
Sogefi 2,048 -1,06 -18,24 1,797 2,931 245
Sol 5,270 -0,85 6,46 3,620 6,039 478
Sopaf 0,047 -1,27 -39,22 0,039 0,131 20
Sorin 1,659 2,41 -3,27 1,195 2,102 800
Stefanel 0,405 -3,55 -17,35 0,409 7,776 35
Stefanel risp 166,700 - - 3,412 177,000 -
STMicroelectr. 4,278 -1,52 -46,79 4,229 9,596 -
T
Tamburi 1,470 0,07 4,70 1,163 1,580 196
TAS 0,760 -2,56 11,36 0,492 4,533 32
TelecomIT 0,803 -1,77 -18,20 0,807 1,144 10907
TelecomIT Media 0,171 -2,46 -28,53 0,168 0,528 252
TelecomIT Media rnc 0,280 0,11 -13,05 0,260 0,780 2
TelecomIT rnc 0,717 -0,76 -12,78 0,714 1,014 4347
Tenaris 10,920 -1,18 -40,97 10,834 18,734 -
Terna 2,500 -0,40 -21,63 2,402 3,463 5061
TerniEnergia 2,630 -2,95 -27,95 1,707 4,863 75
Tesmec 0,390 0,52 -39,77 0,359 0,708 42
Tiscali 0,050 -1,19 -37,58 0,047 0,187 94
Tods 73,550 -0,34 -0,43 43,470 96,373 2268
Toscana Fin 1,665 - 15,95 1,234 1,720 47
Trevi Fin.Ind. 7,520 -1,31 -30,76 6,992 13,152 496
TXT e-solution 8,630 1,89 59,81 5,065 9,533 23
U
UBI Banca 2,654 0,76 -57,31 2,519 9,776 2423
Uni Land 0,504 - 1,61 0,476 0,950 80
Unicredit 0,907 1,68 -42,77 0,888 2,336 17881
Unicredit risp 1,659 -1,25 -13,37 1,612 2,949 41
Unipol 0,334 0,42 -28,69 0,287 0,862 712
Unipol pr 0,261 0,77 -27,90 0,228 0,570 340
V
Valsoia 4,208 2,09 0,73 3,800 4,789 44
Viaggi Ventaglio 0,138 - - 0,138 0,139 20
Vianini Industria 1,240 - -5,63 1,153 1,501 37
Vianini Lavori 3,890 -1,72 -2,75 3,561 4,731 172
Vittoria Ass. 3,100 -3,73 -13,53 3,107 4,113 211
Y
Yoox 9,600 1,91 -3,13 5,113 13,274 512
Yorkville Bhn 2,140 1,61 -60,00 1,896 18,650 2
Z
Zignago Vetro 5,350 9,18 10,59 3,799 5,678 403
Zucchi 0,886 -3,17 91,98 0,389 1,509 22
Zucchi rnc 0,731 -1,15 44,08 0,465 1,125 3
Rif
Var % Cap.
TITOLO
ieri
inizio 2009- 2010 in mil.
ieri anno min max di
IL PUNTO
Rif
Var % Cap.
TITOLO
ieri
inizio 2009- 2010 in mil.
ieri anno min max di
Rif
Var % Cap.
TITOLO
ieri
inizio 2009- 2010 in mil.
ieri anno min max di
Rif
Var % Cap.
TITOLO
ieri
inizio 2009- 2010 in mil.
ieri anno min max di
FONDI COMUNI APERTI - SICAV ITALIANI E LUSSEMBURGHESI DEL 24 AGOSTO 2011
Val. Val. Diff.%
TITOLI oggi ieri 12 mesi
Val. Val. Diff.%
TITOLI oggi ieri 12 mesi
Val. Val. Diff.%
TITOLI oggi ieri 12 mesi
Val. Val. Diff.%
TITOLI oggi ieri 12 mesi
Val. Val. Diff.%
TITOLI oggi ieri 12 mesi
Val. Val. Diff.%
TITOLI oggi ieri 12 mesi
MILANO Piazza Affari parte in territorio positivo fino a gua-
dagnare il 2,7% prima di chiudere in calo dello 0,25% sulle in-
certezze di tutto il Vecchio Continente. Brillano soprattutto le
banche con Mps e il Banco Popolare che recuperano rispettiva-
mente il 2,9% e il 2,85%. Unicredit avanza dell1,68%, Intesa
Sanpaolo dell1,61%, Mediobanca dello 0,81%. Denaro anche su
Atlantia in rialzo del 2,22% sulla speranza che la Robin Tax non
venga estesa al di fuori del comparto energetico. Bene anche Pry-
smian (+3,94%) che oggi annuncia i conti semestrali. Lettera, in-
vece, su Telecom Italia che cede l1,77%. Finale lontano dai mas-
simi anche per Fiat (+1,42%) e dopo la mattinata sugli scudi
chiude persino in negativo Fiat Industrial (-0,91%), nonostante
un giudizio outperform da parte degli analisti di Bernstein.
Banche in ripresa
con Mps e Unicredit
Rimbalza Atlantia
Male Telecom
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AcomeA(EXL) ItalianOpportunity7,041 6,959 -13,84
AcomeA(ex L) Monetario .............5,955 5,969 -2,09
AcomeA(EXL) Obbligazionario....7,311 7,334 -4,13
AcomeA(EXL) Trend....................5,862 5,873 -1,33
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AcomeAAmerica A1..................10,161 10,066 -7,57
AcomeAAmerica A2..................10,212 10,116 -
AcomeAAsia Pac. A2...................2,999 3,013 -
AcomeAAsia PacificoA1 .............2,997 3,011 -8,91
AcomeABreve Term. A1............11,426 11,451 -0,64
AcomeABreve Term. A2............11,433 11,459 -
AcomeAEtf AttivoA1....................3,486 3,466 -
AcomeAEtf AttivoA2....................3,484 3,464 -
AcomeAEurobb. A1...................12,386 12,421 -4,29
AcomeAEurobb. A2...................12,396 12,432 -
AcomeAEuropa A1 ......................8,576 8,455 -13,28
AcomeAEuropa A2 ......................8,595 8,473 -
AcomeAGlobale A1......................7,275 7,222 -10,33
AcomeAGlobale A2......................7,300 7,246 -
AcomeAItalia A1........................12,929 12,746 -17,73
AcomeAItalia A2........................12,951 12,767 -
AcomeALiquidita A1 ...................7,696 7,710 -
AcomeALiquidita A2 ...................7,696 7,710 -
AcomeAObblig.Corp. A1.............6,152 6,197 -8,75
AcomeAObblig.Corp. A2.............6,162 6,207 -
AcomeAPaesi Em. A1..................5,592 5,602 -8,46
AcomeAPaesi Em. A2..................5,600 5,610 -
AcomeAPatr. Aggr. A2.................3,066 3,046 -
AcomeAPatr. Aggr.A1..................3,059 3,039 -10,45
AcomeAPatr. Dinam.A1...............4,102 4,098 -6,22
AcomeAPatr. Prud. A1.................4,832 4,842 -2,46
AcomeAPatr. Prud. A2.................4,837 4,847 -
AcomeAPerform. A1..................16,678 16,716 -5,36
AcomeAPerform. A2..................16,699 16,737 -
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ANMAmeriche .............................8,478 8,408 -0,31
ANMAnima America ....................3,721 3,685 -2,44
ANMAnima Asia...........................5,687 5,729 -6,42
ANMAnima Convertibile ..............5,912 5,926 -4,86
ANMAnima EmergingMkts .........9,206 9,279 -9,75
ANMAnima Europa......................3,535 3,469 -7,00
ANMAnima Fondattivo..............12,882 12,818 -3,88
ANMAnima Fondimpiego..........18,406 18,500 -8,53
ANMAnima FondoTrading........11,344 11,212 -7,24
ANMAnima Liquidit....................6,634 6,637 0,12
ANMAnima Obbl.Euro .................6,971 7,008 -2,78
ANMAnima ObiettivoRend..........5,684 5,711 -2,69
ANMAnima TragII 2016...............5,050 5,050 -
ANMAnima Traguardo2016........4,945 4,945 -
ANMAnima Traguardo2018........4,873 4,873 -
ANMCapitalePiComp.Az. .........4,168 4,134 -7,93
ANMCapitalePiComp.Bil.15.....5,125 5,128 -3,08
ANMCapitalePiComp.Bil.30.....4,771 4,765 -4,87
ANMCapitalePiComp.Obb. ......5,434 5,448 -1,25
ANMCorporate Bond...................7,090 7,129 -4,81
ANMEmergingMkts Bond...........6,640 6,647 1,97
ANMEmergingMkts Equity..........6,119 6,178 -14,55
ANMEuropa...............................11,467 11,339 -7,68
ANMIniziativa Europa ..................6,032 5,929 -7,43
ANMItalia...................................11,715 11,523 -18,49
ANMMonetario..........................11,921 11,944 -1,71
ANMPacifico................................4,418 4,471 -9,76
ANMPianeta ..............................10,060 10,084 -2,81
ANMRisparmio ............................7,450 7,471 -1,65
ANMSforzesco.............................9,854 9,870 -3,25
ANMTesoreria..............................6,860 6,868 -0,61
ANMValore Globale...................17,299 17,130 -10,35
ANMVisconteo ..........................33,244 33,153 -4,45
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Azimut Bil. ..................................21,738 21,637 -5,33
Azimut Garanzia.........................12,188 12,200 -0,95
Azimut RedditoEuro ..................15,425 15,475 -2,15
Azimut RedditoUsa......................5,598 5,628 -12,05
Azimut Scudo ...............................7,237 7,243 -6,24
Azimut Solidity..............................7,598 7,598 -4,14
Azimut Str. Trend..........................4,732 4,701 -5,55
Azimut Trend..............................17,623 17,302 -4,10
Azimut TrendAmerica ..................8,327 8,275 -4,67
Azimut TrendEuropa..................10,002 9,904 -15,85
Azimut TrendItalia......................11,394 11,178 -18,54
Azimut TrendPacifico...................5,841 5,896 -8,07
Azimut TrendTassi .......................8,780 8,810 -2,01
Formula 1Absolute.......................5,923 5,933 -7,44
Formula 1Conservative................6,135 6,138 -4,48
Formula 1Target 2013..................6,373 6,384 -3,92
Formula 1Target 2014..................5,949 5,962 -6,58
tel.02-88101
ECFocus CapPro12/14 ..............4,777 4,781 -6,28
EurizonAz. Asia Nuove Economie9,605 9,756 -10,48
EurizonAz. Finanza....................13,730 13,581 -19,23
EurizonAz. Int. Etico.....................5,089 5,060 -7,61
EurizonAz. Salute e Amb. ..........13,722 13,641 -5,42
EurizonAz. Tecn.Avanz................3,612 3,596 -3,32
EurizonAz.EnMatPrime................8,309 8,242 -4,25
EurizonAz.PMI Amer. ................19,131 18,940 0,82
EurizonAz.PMI Europa.................7,417 7,331 -6,43
EurizonAz.PMI Italia.....................3,813 3,767 -11,55
EurizonAzioni America.................8,055 7,983 -2,28
EurizonAzioni Area Euro............20,400 20,035 -15,32
EurizonAzioni Europa...................7,131 7,020 -9,71
EurizonAzioni Internazionali .........6,512 6,466 -6,78
EurizonAzioni Italia.......................9,159 9,004 -17,18
EurizonAzioni Pacifico .................3,459 3,510 -11,03
EurizonAzioni Paesi Emergenti ....8,013 8,086 -11,53
EurizonBilan.EuroMultimanager33,492 33,350 -5,64
EurizonDiversEtico.......................7,759 7,768 -2,48
EurizonF. Garantito03/13............5,092 5,094 -1,96
EurizonF. Garantito06/12............5,099 5,102 -0,99
EurizonF. Garantito09/12............5,064 5,066 -1,40
EurizonF. Garantito12/12............5,066 5,069 -1,65
EurizonF. Garantito2sem06 ........5,222 5,222 -0,57
EurizonF. Garantito2tri07............5,097 5,099 -0,76
EurizonF. Garantito3tri07............4,951 4,953 -0,50
EurizonF. Garantito4tri07............5,138 5,143 -1,72
EurizonF. GarantitoItri07 .............5,119 5,121 -1,04
EurizonLiquidit cl. A....................7,294 7,296 0,26
EurizonLiquidit cl. B ...................7,495 7,496 0,55
EurizonOb. Internaz. ....................8,758 8,802 -3,25
EurizonObb. EuroBreve T. ........15,104 15,113 -0,38
EurizonObb. EuroCorp. BreveT. .7,517 7,525 -0,42
EurizonObb. EuroCorporate .......5,568 5,591 -2,93
EurizonObb. EuroHighYield .......7,170 7,213 -2,65
EurizonObblig. Etico ....................5,411 5,426 -3,31
EurizonObbligazioni Cedola ........5,976 5,988 -2,45
EurizonObbligazioni Emergenti .12,139 12,164 3,66
EurizonObbligazioni Euro..........14,126 14,171 -0,82
EurizonObiettivoRend.to.............7,994 7,994 -1,52
EurizonProfiloConservativo ........5,419 5,420 -0,79
EurizonProfiloDinamico ..............5,138 5,120 -1,97
EurizonProfiloModerato..............5,282 5,278 -1,14
EurizonRend. Assoluto2Anni......5,207 5,210 -0,71
EurizonRend. Assoluto3Anni......5,361 5,365 -2,15
EurizonRendita ............................5,818 5,805 -2,05
EurizonSoluzione 10 ....................6,728 6,728 -2,28
EurizonSoluzione 40 ....................5,838 5,820 -4,26
EurizonSoluzione 60..................22,238 22,096 -5,69
EurizonStrat.Protetta III trim20115,251 5,250 -1,17
EurizonTeam1.............................5,951 5,955 -1,13
EurizonTeam1Cl G .....................5,951 5,955 -1,13
EurizonTeam2.............................5,635 5,636 -1,28
EurizonTeam2Cl G .....................5,643 5,644 -1,05
EurizonTeam3.............................4,654 4,649 -2,45
EurizonTeam3Cl G .....................4,698 4,693 -2,02
EurizonTeam4.............................3,912 3,896 -2,08
EurizonTeam4Cl G .....................3,956 3,940 -1,57
EurizonTeam5.............................3,740 3,721 -1,94
EurizonTeam5Cl G .....................3,783 3,763 -1,43
EurizonTesoreria Dollaro...........11,560 11,573 -11,17
EurizonTesoreria Dollaro($).......16,657 16,655 -11,82
EurizonTesoreria EuroA ..............7,701 7,702 0,57
EurizonTesoreria EuroB ..............7,768 7,769 0,84
Passadore Monetario...................7,163 7,168 0,53
TeodoricoMonetario....................7,524 7,529 0,76
Unibanca AzionarioEuropa..........5,112 5,041 -12,47
Unibanca Monetario.....................5,769 5,773 0,59
Unibanca ObbligazionarioEuro....5,818 5,829 -1,14
tel.800-546961
FideuramBilanciato ...................11,379 11,321 -6,15
FideuramItalia............................17,182 16,877 -15,92
FideuramLiquidit .....................16,831 16,835 -0,07
FideuramMoneta.......................14,688 14,690 0,47
FideuramRendimento..................9,038 9,073 -4,46
FMS- Absolute Return .................8,674 8,695 -4,66
FMS- Eq.Glob.Resources.........10,252 10,122 -2,45
FMS- Equity Asia..........................7,633 7,735 -12,03
FMS- Equity Europe.....................7,857 7,778 -8,54
FMS- Equity Gl EmMkt .............11,216 11,223 -10,52
FMS- Equity NewWorld............14,242 14,338 -14,75
FMS- Equity Usa..........................7,406 7,184 -3,93
tel.800-551-552
Pion. Eur Gov BT(ex Mon.).........13,335 13,341 0,95
Pioneer Az. Crescita ..................10,195 10,064 -15,62
Pioneer Az Area Pacifico...............3,256 3,284 -7,53
Pioneer Az Valore Eur Dis..............6,140 6,068 -4,82
Pioneer Az. Am. ............................6,575 6,502 5,61
Pioneer Az. Europa.....................13,267 13,133 -4,22
Pioneer Az. Paesi Em. ...................9,664 9,738 -10,71
Pioneer Liquidita Euro..................5,107 5,107 0,77
Pioneer O.EuroC.Et. Dis...............4,639 4,660 -2,49
Pioneer Obb. EuroDis ..................6,629 6,653 0,27
Pioneer Obb. Paesi E. Dis.............9,592 9,622 -2,04
Pioneer Obb. PiDis.....................8,209 8,224 -0,36
Pioneer Target Controllo...............5,327 5,332 -1,57
Pioneer Target Equilibrio ..............5,277 5,281 -1,70
Pioneer Target Sviluppo.............22,218 22,208 -0,68
UniCredit Soluzione 20A...............4,925 4,927 -
UniCredit Soluzione 20B ..............4,918 4,920 -
UniCredit Soluzione 40A...............4,796 4,784 -
UniCredit Soluzione 40B ..............4,788 4,776 -
UniCredit Soluzione 70A...............4,610 4,583 -
UniCredit Soluzione 70B ..............4,603 4,576 -
UniCredit Soluzione BTA..............4,954 4,955 -
UniCredit Soluzione BTB..............4,947 4,948 -
tel.800-614614
BimAz. Small CapItalia................6,015 5,946 -9,29
BimAzionarioEuropa...................7,780 7,643 -16,19
BimAzionarioGlobale ..................3,298 3,248 -13,78
BimAzionarioItalia .......................5,393 5,311 -16,21
BimAzionarioUsa ........................5,048 4,948 -12,69
BimBilanciato ............................20,219 20,094 -7,98
BimCorporate Mix........................5,521 5,536 -1,29
BimFlessibile................................3,615 3,622 -4,16
BimObblig. Breve Term................6,548 6,551 -0,32
BimObblig. Globale......................5,880 5,884 -4,65
BimObbligazionarioEuro.............6,982 6,998 -0,95
Symphonia MSAdagio.................5,659 5,647 -4,91
Symphonia MSAmerica...............3,488 3,416 -8,76
Symphonia MSAsia .....................4,783 4,813 -8,60
Symphonia MSEuropa.................4,743 4,696 -10,63
Symphonia MSLargo...................5,209 5,177 -7,76
Symphonia MSP. Emer. ............11,921 11,870 -8,75
Symphonia MSVivace..................4,561 4,510 -9,32
Symphonia SCAsia Flessibile ......5,523 5,539 -10,88
Symphonia SCAz. Euro ...............4,365 4,289 -17,72
Symphonia SCAz. Italia................8,236 8,110 -17,28
Symphonia SCBil. Equil. Italia......5,024 5,006 -4,85
Symphonia SCEuropa Flessibile .4,523 4,494 -7,14
Symphonia SCFortissimo............2,084 2,037 -20,24
Symphonia SCMonetario ............7,476 7,477 0,35
Symphonia SCObblig. Area Eur...9,502 9,525 -2,35
Symphonia SCPatrim.Glob.Redd.7,051 7,052 -0,56
Symphonia SCPatrim.Globale.....4,627 4,594 -10,10
Synergia Az. Europa .....................4,840 4,756 -16,48
Synergia Az. Globale ....................5,089 5,007 -14,07
Synergia Az. Italia..........................4,459 4,388 -17,94
Synergia Az. Sm.CapIt. ................4,735 4,679 -10,96
Synergia AzionarioUsa.................5,252 5,152 -13,30
Synergia Bilanciato15..................5,136 5,133 -3,73
Synergia Bilanciato30..................5,139 5,124 -6,21
Synergia Bilanciato50..................5,090 5,057 -9,59
Synergia Monetario ......................5,028 5,030 0,18
Synergia Obbl Corporate..............5,425 5,439 -1,24
Synergia Obbl. EuroBT ................5,041 5,044 -0,83
Synergia Obbl. EuroMT................5,213 5,226 -1,64
Synergia Tesoreria........................5,075 5,076 0,48
Synergia Total Return ...................5,051 5,046 -3,64
LETTERE,COMMENTI&IDEE
I32
VENERD 26 AGOSTO 2011
laRepubblica
(segue dalla prima pagina)
M
a addirittura contro di lo-
ro, in quanto sono gli eu-
ropei ad aver reso possibi-
le questa vittoria del movi-
mento insurrezionalistico libico per-
suadendo le Nazioni Unite a dargli
pieno appoggio. LEuropa dunque ha
saputo imporsi come protagonista au-
tonoma e determinata della scena in-
ternazionale, mentre lultima volta in
cui ci si era cimentata risale al 1956,
quando Francia e Gran Bretagna si
lanciarono con il sostegno di Israele in
unoperazione militare contro lEgit-
to, dopo che Nasser ebbe nazionaliz-
zato il Canale di Suez.
Gli Stati Uniti avevano immediata-
mente posto fine a quellimpresa, in-
giungendo ai suoi alleati di rinunciar-
vi. Le due ex superpotenze del XIX se-
colo ne erano uscite umiliate pi che
mai. La Gran Bretagna era giunta alla
conclusione di non poter pi aver pe-
so e influenza nel mondo se non re-
stando nella scia dellAmerica. La
Francia aveva compiuto invece una
scelta opposta, uscendo dal comando
integrato della Nato e affermando una
propria peculiarit politica in Occi-
dente, ma in ogni caso - n nelluna n
nellaltra, n nelle proprie componen-
ti n nel suo insieme - lEuropa non ha
pi avuto un ruolo diplomatico pro-
prio per quasi sessantanni.
Tutta occupata a costruirsi, lEuro-
pa dal punto di vista politico era un
non-essere, tutto fuorch quellEu-
ropa potente vagheggiata dalla Fran-
cia. Ma quando David Cameron e Ni-
colas Sarkozy hanno visto cadere Mu-
barak dopo Ben Ali, e gli abitanti dello
Yemen e del Bahrein scendere in stra-
da a manifestare, hanno subito capito
che qualora non avessero colto locca-
sione di prendere le distanze dalle dit-
tature arabe, sostenendo le popola-
zioni che si stavano sollevando contro
di esse, i rispettivi paesi avrebbero per-
so lautorevolezza che ancora restava
loro a sud e a est del Mediterraneo.
La Primavera araba, ritenuta ormai
irreversibile a Parigi come a Londra,
era in marcia. Era indispensabile
prendere quel treno in corsa, gettare le
basi di unalleanza mediterranea, in-
vestire sul futuro e non limitarsi ad at-
tendere sulla banchina, restando ag-
grappati al passato. E la Libia ha offer-
to loccasione a lungo sperata di intra-
prendere la svolta. Motivati da un in-
teresse a lungo termine, agevolati dal-
la loro conoscenza del mondo arabo,
francesi e britannici si sono apprestati
a passare allazione, ed stato allora
che successo limponderabile. A
fronte di una diplomazia americana
che non voleva aprire un terzo fronte,
visto che gi stenta enormemente a ti-
rarsi fuori dallIraq e dallAfghanistan,
la coppia formata dalle due ex super-
potenze, Francia in testa, molto sem-
plicemente ha ricattato la Casa Bian-
ca, facendo comprendere a Barack
Obama che n lui n gli Stati Uniti sa-
rebbero usciti indenni da un eventua-
le massacro a Bengasi. Da ogni possi-
bile punto di vista, quindi, si trattato
di un caso di Suez alla rovescia, e pro-
prio come lavventura del 1956 aveva
lasciato scorgere un nuovo rapporto
tra le forze internazionali, cos lado-
zione della risoluzione libica e ora la
caduta di Muammar Gheddafi fanno
intendere chiaramente fino a che pun-
to le cose stiano cambiando su en-
trambe le sponde dellAtlantico.
Indebitata in modo esorbitante, in
crisi di crescita, spossata dagli inter-
venti militari allestero e disorientata
dalla sfilza di insuccessi incassati nel
mondo musulmano, lAmerica sem-
pre pi tentata di rinchiudersi in se
stessa, di lasciare le redini a unEuropa
che non le pone pi problemi strategi-
ci, per dedicarsi in via prioritaria allA-
sia dove deve assolutamente trovare
un difficile equilibrio con Pechino.
Quanto allEuropa, anchessa altret-
tanto indebitata. Le sue difficolt eco-
nomiche non sono certo di minor en-
tit, ma lo sgomento americano, la
tentazione nei confronti dellisolazio-
nismo, i tentennamenti del suo appa-
rato diplomatico restituiscono alle
due potenze politico-militari dellU-
nione europea Francia e Gran Breta-
gna ambizioni tanto pi grandi, al
punto che la Ue non pu pi ignorare
la necessit di rendere immediata-
mente stabili i paesi circostanti.
Che lo voglia o meno, per quanto
forti siano le reticenze della Germania
e della maggioranza dei Ventisette,
lEuropa non pu pi restare indiffe-
rente al mondo arabo in pieno fer-
mento, come pure allevoluzione del-
la Russia o alla battaglia aperta che si
scatenata tra chi ostile e chi favore-
vole a mettere radici in Europa. Gli
sconvolgimenti in corso nel pianeta
obbligano lUnione a dotarsi di una
politica estera di nome e di fatto, per la
quale la questione libica diverr la pri-
ma concretizzazione, nel momento
stesso in cui, summit dopo summit, i
governi europei sono obbligati la cri-
si lo rende indispensabile ad armo-
nizzare le loro politiche economiche.
Ci troviamo a vivere un cambiamento
epocale. La seconda rottura storica
che la questione libica mette in risalto
la forza assunta dalla globalizzazione
della libert. Purtroppo, le democra-
zie non sono ancora diventate pi nu-
merose delle dittature. N si pu ra-
gionevolmente affermare che le vec-
chie democrazie sono irreprensibili, o
molto lontane da quelle, ma a ventan-
ni dal tracollo del blocco sovietico, la
libert si rimessa in marcia dopo aver
esitato a lungo e segnato semplice-
mente il passo. La caduta del muro di
Berlino le ha permesso di dilagare nel-
lEuropa centrale e di estendersi allA-
merica Latina. La sua avanzata stata
spettacolare, ma il modo in cui gli an-
ni Novanta lhanno assimilata alla li-
beralizzazione economica aveva fatto
s che la Russia, il paese pi grande del
mondo, ne provasse quasi ripugnan-
za, prima che gli attentati dell11 set-
tembre rinnovassero la polizza vita di
tutte le dittature disposte ad aiutare gli
occidentali nella guerra contro il terro-
rismo. Al Qaeda aveva fatto compiere
al pianeta, e alle democrazie stesse,
una regressione completa, ma ora la
terza vittoria che la caduta di Ghedda-
fi offre alla Primavera Araba non porta
speranza di libert soltanto nel Magh-
reb e nel Machrek.
Per comprendere che le due ditta-
ture pi grandi al mondo non si sento-
no pi al riparo dal contagio della li-
bert sufficiente prendere atto della
collera che ha scatenato in Vladimir
Putin il rifiuto di Dmitri Medvedev di
opporre il veto russo alla risoluzione li-
bica; dellestrema freddezza con la
quale la Cina ha accolto la nascita di un
movimento democratico arabo; del-
lostinazione di Mosca e Pechino nel
proteggere il regime siriano dalle con-
danne delle Nazioni Unite.
Il vento della libert araba alimenta
i sogni dei blogger cinesi; d ragione a
quei dirigenti del paese pi popoloso
al mondo che come Hu Jintao affer-
mano che la Cina necessita di libert
politiche; e convince sempre pi le
grandi fortune russe che la nascita di
uno stato di diritto, il programma ri-
vendicato da Dmitri Medvedev, or-
mai una necessit vitale. Quanto alla
terza rottura storica introdotta dalla
svolta libica, ormai evidente al di l
di ogni ragionevole dubbio che le
speranze sbocciate a Tunisi avranno la
meglio e prevarranno in tutto il mon-
do arabo-musulmano. Ci non acca-
dr, naturalmente, dalla sera alla mat-
tina, e neppure in un anno. Assistere-
mo a passi indietro e ripiegamenti, a
lunghi periodi di insoddisfazione, di
despotismo e di violenza. La Libia non
si stabilizzer in tempi rapidi n facil-
mente. Il clan Assad non porr fine ai
propri massacri, se non allultima car-
tuccia disponibile. Lesercito egiziano
non rientrer pi nelle caserme, non
pi di quanto i generali algerini si la-
sceranno facilmente sottrarre la loro
manna petrolifera. In Africa del Nord
come nel Vicino Oriente la battaglia
appena allinizio, ma una nuova gene-
razione sta muovendo i primi passi e si
sta affermando in paesi nei quali la po-
polazione di et inferiore ai trenta an-
ni costituisce oltre i due terzi della stes-
sa. La posta in gioco a Tripoli superava
di gran lunga quella libica. Era una sfi-
da macroscopica e averlo capito mo-
tivo donore e di nuova forza per lEu-
ropa.
Traduzione di Anna Bissanti
BERNARD GUETTA
IL RISVEGLIO DELLEUROPA
Il negoziante di Iesolo
e lo scontrino scontato
Maria Elda Muzzani
Selvazzano Dentro (Padova)
LA settimana scorsa ero a Ieso-
lo, localit balneare del Veneto.
Mio marito vede in un negozio
delle belle polo in svendita.
Entra e se ne compra tre. Sugli
scaffali vede delle borse di pa-
glia colorate e decide di regalar-
mene una, dato che sa che sono
la mia passione. Quanto co-
stano?, chiede al negoziante.
Risposta: 30 euro. Ma poi mio
marito tira un po sul prezzo, e
riesce a pagare tre magliette e la
borsa 70 euro. Ma quando il ne-
goziante gli d lo scontrino, lo
guarda con un sorriso un po
complice. Mio marito guarda
meglio e si accorge che era uno
scontrino di 10 euro.
I lucchetti dellamore
vivacizzano Venezia
Cristian Camillo
camillocristian@yahoo. it
NON sono daccordo con
quanto scritto da Francesco
Merlo il 23 agosto nellarticolo
riguardante i lucchetti della-
more che stanno invadendo il
ponte di Rialto veneziano. Ve-
nezia un simbolo universale
di bellezza e maestosit, ma la
citt muore sotto il suo stesso
peso (la citt ricca di musei a
pagamento, di turisti irrispet-
tosi, di pochi abitanti ed de-
turpata dalle concessioni pub-
blicitarie). I lucchetti saranno
anche invasivi e frutto di uno
stereotipo, ma necessita di
cambiamenti che non siano
solo quelli di un famoso archi-
tetto, ma anche di coloro che vi-
vono e abitano nel cuore la
citt.
Io, fiera di essere italiana
come la Levi Montalcini
Elisa Boscolo
Venezia
QUANDO penso che Rita Levi
Montalcini all'et di 101 anni
siede al Parlamento della Re-
pubblica Italiana, come don-
na, come cittadina italiana e
come contribuente, provo un
profondo senso d'orgoglio: la
rettitudine morale della signo-
ra, la sua onest intellettuale,
l'elevata cultura, il suo impe-
gno nello studio e nella ricerca
scientifica (dei cui risultati tut-
ti noi possiamo godere), fanno
di lei una rappresentante del
genio e dell'impegno proprio
di molti italiani, conosciuti e
onorati pi all'estero che a casa
nostra, oltre che un esempio
per i tanti giovani che, pur col-
tivando competenze e impe-
gno, non trovano n ascolto n
spazi. questa la forte valenza
ed il contributo politico della si-
gnora Levi Montalcini al nostro
Parlamento.
Piero della Francesca
non per noi disabili
Adele Fiorenza
Napoli
SONO una cittadina italiana
che si muove sulla sedia a rotel-
le. Questestate ho trascorso le
vacanze nellAppennino to-
sco-romagnolo, e ho visitato i
borghi medievali. Dopo la visi-
ta al Museo Civico di San Sepol-
cro, avevo voglia di ammirare la
Resurrezionee la Pala della Mi-
sericordia di Piero della Fran-
cesca. Ma mio marito, dopo
aver chiesto alla biglietteria,
tornato dicendomi che la strut-
tura espositiva non era accessi-
bile ai disabili, in quanto prov-
vista di due rampe di quattro
scalini ciascuna e di nessun in-
gresso alternativo. Come si pu
definire tutto questo? Una di-
scriminazione. Vorrei che chi
ha il potere di eliminare i pro-
blemi di noi disabili compren-
desse a sua volta quanto fru-
strante essere fermati da un
ostacolo che potrebbe essere
facilmente rimosso.
Aggredito dai bagnanti
solo perch nudista
Romolo Ricapito
Rosa Marina, Ostuni (Brindisi)
NOTIZIE di cronaca da trafilet-
to: un giovane si denudato
nella spiaggia barese di Pane e
Pomodoro e, un gruppo di ba-
gnanti ha tentato di picchiarlo.
Ma dove finita la civilt? Nudi
in spiaggia non si pu stare, esi-
stono le spiagge di nudisti. Gli
stessi picchiatori avrebbero
agito nella stessa maniera asse-
diando un ladro, uno scippato-
re? Ho i miei seri dubbi. Non so-
stituiamoci alle forze dellordi-
ne per farci giustizia da noi. Nel
caso da me citato, sarebbe ba-
stato allertare i vigili. Trasfor-
marsi picchiatori per un nudo
non gradito mi sembra una ma-
nifestazione dincivilt di gran
lunga superiore allatteggia-
mento che si vuole censurare.
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00147 Roma

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Direttore generale: Corrado Corradi
RIPRODUZIONE RISERVATA
H
o letto lintervista alla Marcega-
glia su Repubblica. Dice che chi
guadagna 90mila euro non ric-
co. Per un breve periodo della vita il mio
reddito famigliare ha sfiorato tale cifra
e mi sono sentito privilegiato. Non so
quale sia il suo parametro per giudicare
la ricchezza, ma come dovrebbero sen-
tirsi quelli che guadagnano un terzo ed
ai quali stanno tagliando i servizi essen-
ziali? Ai tempi del prelievo sui conti cor-
renti del governo Amato, da dipenden-
te, ho pagato non posso dire con gioia
ma consapevole che fosse un sacrifi-
cio necessario. In Francia il prelievo
bene accetto, forse perch lo Stato ef-
ficiente? Mi sembra una giustificazione
debole. Abbiamo lo Stato che ci siamo
scelti o dobbiamo pagare le tasse solo se
il governo ci piace? Per diverso tempo
ho lavorato offrendo servizi a grandi
clienti ovvero ad importanti societ
italiane ed estere. Spiace dirlo, ma non
ho visto in Italia queste grandi profes-
sionalit. Discutendo con i colleghi os-
servavamo che mentre allestero ci ve-
niva chiesto cosa e come offriamo?,
nel ricco e progredito Settentrione lu-
nico pensiero era quanto costa?. La
summa di tale concetto stato un clien-
te che ha esordito dicendo: Per me pu
portare via la mia merce anche con la
carriola basta che costi poco. Ho visto
societ che spedivano la merce alle loro
filiali estere e non sapevano che erano
chiuse per ferie ed altre che speculando
sul prezzo delle materie prime acqui-
stavano talmente tanto da non riuscire
a scaricare i costi per il vettore finale. So-
no solo due episodi, ma il mio quader-
no degli appunti pieno di aneddoti.
Lettera firmata
Trieste
C
on riferimento alla proposta sul
contributo di solidariet, molti di
noi comuni mortali si sentono fe-
riti nellorgoglio. Non ci si rende conto
di come vivono tanti italiani. Io che ho
un lavoro, mi sento un privilegiato: tan-
te volte penso a chi non riesce a pren-
dere nemmeno la met del mio stipen-
dio che rispetto ai 90.000 euro annui
una miseria. Quando leggo o ascolto in
tv che c un gran fermento per alzare il
tetto a 100mila, mi sale la rabbia. Qual-
cuno mi dir che la mia invidia, ebbe-
ne s. Con quel reddito annuo vorrei pa-
gare volentieri il 5% di tasse in pi. A vol-
te mi chiedo, se sono impazzito com-
pletamente io o non ho capito cosa mi
accade intorno. Ho chiesto alla vec-
chietta sotto casa e non sa come si scri-
vono 90mila euro, ho chiesto ai miei
colleghi di lavoro e quasi mi linciavano.
Allora c qualcosa che non va, se qual-
cuno mi vuole offrire un contratto da
90mila euro mi contatti.
Donato la Torre
d. latorre28@gmail. com
LASTICELLA DELLE TASSE A QUOTA 90MILA EURO
LAMACA
N
asce un nuovo partitucolo fascista e sul suo sito promette un
cappio al cronista di Repubblica, Marco Pasqua, che ne ha
raccontato le intenzioni omofobe, antisemite, anticostituzio-
nali. Come sempre il ridicolo (uniformi da nazista fai-da-te e un lea-
der che sembra uscito da Springtime for Hitler di Mel Brooks) ri-
schia di fare ombra alle atroci idee di purificazione che agitano
quelle menti violente. Dopo i fatti di Norvegia dovremmo avere im-
parato, noi europei, che non folklore, odio paranoico ci che muo-
ve certi ambienti. Ma in Italia, per adesso, solo la comunit ebraica e
i due principali partiti della sinistra, Pd e Sel, hanno levato la loro vo-
ce contro il prossimo raduno nazionale che quel partitucolo mi-
naccia di tenere a Genova, in settembre.
Ha proprio ragione Aldo Cazzullo, che qualche settimana fa ricor-
dava all'opinione pubblica italiana, inorridita dal fascismo scandi-
navo, che il fascismo l'abbiamo inventato noi, e si vede. Prospera
nelle curve degli stadi, nel linguaggio e nel ceffo tracotante di troppi
politici, nel priapismo del Capo (quello di adesso), lambisce e conta-
mina lo stesso governo di centrodestra. E la si nota, questa familiarit,
questa dimestichezza storica, anche dalla facilit con la quale il no-
stro paese lo tollera e lo giustifica. Un abbraccio affettuoso a Marco
Pasqua, la solidariet, in casi come questi, non mai una formalit.
MICHELE SERRA
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La tiratura de la Repubblica di gioved
25 agosto 2011 stata di 605.534 copie
I33
@
VENERD 26 AGOSTO 2011
laRepubblica
PER SAPERNE DI PI
temi.repubblica.it/micromega-online
www.libertaegiustizia.it
Q
uella che viene spac-
ciata per una ciclica
crisi economica e fi-
nanziaria invece
qualcosa di assai pi serio e sto-
ricamente inedito. in realt le-
sito di una vera e propria contro-
rivoluzione del capitale che, di-
venuto globale, ha ridotto a
brandelli i po-
teri che le rivo-
luzioni dei se-
coli scorsi ave-
vano conferito
alle democra-
zie nazionali,
cio i poteri di
controllo sul mondo degli affari e
la forza di imporre agli Stati un
generoso welfare a difesa delle
classi pi deboli. La crisi attuale
dunque il crepuscolo della poli-
tica democratica delle nazioni
decaduta da baluardo dei diritti
sociali a passivo strumento del
nuovo potere capitalista senza
frontiere.
Ne prova la decadenza, nella
piccola Italia come nei grandi
Stati Uniti, di governi, parlamen-
ti e partiti, insomma delle istitu-
zioni tradizionali della democra-
zia. Ormai pi che i governi elet-
ti sono le maggiori banche e i fon-
di privati della finanza mondiale
a decidere le sorti delleconomia,
perch la politica ha smarrito la
capacit di contrastare lingordi-
gia degli affari con una forza al-
laltezza dei tempi in cui vivia-
mo. Quelli cio della transizione
dallera moderna allera
globale, limmensa meta-
morfosi che ha reso la politi-
ca una docile preda del capi-
tale.
Nellera globale il pro-
gressivo cadere delle barrie-
re nazionali ha prodotto lu-
nificazione mondiale dei
mercati e con essa il paralle-
lo tramonto delle ideologie
sia democratiche che auto-
ritarie (nazionalismo, libe-
ralismo, socialismo, comu-
nismo, ecc.). Al loro posto il
capitalismo ha insinuato
nelle coscienze una pervasi-
va religione sociale ispirata
alletica del guadagno e al
culto del denaro.
Per indebolire la demo-
crazia il capitale non lha at-
taccata frontalmente, ma
con una duplice sfida tra-
sversale. In primo luogo, per
riprendersi il suo pieno po-
tere, ha assunto la forma
globale e la democrazia, perdute
le frontiere nazionali, ha smarri-
to il suo habitat naturale. In se-
condo luogo ha minato il cuore
stesso del sistema democratico
insinuando di soppiatto al suo
interno un nuovo assolutismo,
quello delle aristocrazie del capi-
tale che abrogano il potere dei
governi eletti di imporre un limi-
te alla rapacit del mondo degli
affari. Disarcionando la politica
quelle aristocrazie hanno mina-
to il potere sia dei partiti di sini-
stra difensori dei bisogni e diritti
collettivi, sia dei partiti di destra
fautori del liberalismo indivi-
dualista, riducendo entrambi a
esercitare - i primi loro malgrado
e i secondi a loro vantaggio - un
potere delegato dal sistema degli
affari mondiali che mira soltanto
alla massimizzazione dei profit-
ti.
La restaurazione del predomi-
nio capitalista sulla democrazia
politica inoltre la maggiore
causa delle perverse alleanze fra
poteri di governo e poteri di affa-
risti, come avviene in Italia con
Berlusconi e Mediaset, in Inghil-
terra con Cameron e la Sky di
Murdoch e negli Usa con i con-
servatori del Congresso e gli affa-
risti di Wall Street.
Per riconquistare un ruolo
coerente con la nuova realt del
capitalismo globale non suffi-
ciente che le democrazie dei pic-
coli Paesi assumano dimensioni
pi ampie e integrate, per in una
rinnovata Unione europea.
Quella continentale degli Usa
non la rende immune dagli at-
tacchi trasversali del capitali-
smo. Ci vuol altro. Occorre cio
una trasformazione che riguardi
in primo luogo i soggetti della de-
mocrazia che, prima della con-
trorivoluzione del capitale, era-
no i singoli cittadini che elegge-
vano parlamenti democratica-
mente attivi, mentre ora votano
per assemblee ridotte a casse di
risonanza di interessi affaristici.
Per ripristinare un efficace po-
tere di controllo sul capitalismo
occorrono nuovi soggetti, nuove
forze collettive di giovani gene-
razioni che per riappropriarsi del
proprio futuro devono, mi sem-
bra, fare due cose. In primo luo-
go rinunciare ai vecchi strumen-
ti della rivolta e dello scontro
frontale che sono diventati armi
spuntate. Si rivelato di nuovo
pi efficace lapproccio trasver-
sale se attuato dalle forze collet-
tive in rete aventi una potenza
durto democratica assai mag-
giore degli asfittici partiti e parti-
tini di vecchio conio. Ne abbia-
mo viste allopera molte, giova-
nili e femminili, audaci portatri-
ci di spinte anti-autoritarie in Ita-
lia, Israele, Spagna, Libia, Tuni-
sia, Egitto, Siria, India e Brasile.
In secondo luogo quelle forze
devono liberarsi dallinquina-
mento culturale imposto dalla
propaganda capitalista. Cio
convincersi che la sopraffazione
dei diritti democratici, da parte
di un capitalismo lasciato senza
freni, massimamente dovuta
alle lusinghe di quella onnipre-
sente religione sociale che si ispi-
ra alletica del guadagno e al cul-
to del denaro, inculcata dal mon-
do degli affari per raggiungere i
suoi scopi. Che sono principal-
mente i seguenti.
Primo: legittimare nellopi-
nione pubblica qualsiasi impre-
sa, anche illegale, che favorendo
loccupazione genera redditi e
quindi soddisfa bisogni indivi-
duali spesso al prezzo della di-
struzione di bisogni collettivi,
come per esempio la sicurezza e
la difesa dellambiente. Sono
esemplari i casi del disastro nu-
cleare giapponese, dei catastro-
fici inquinamenti da perdite dei
pozzi petroliferi e del fenomeno
generale della selvaggia specula-
zione edilizia.
Secondo: anestetizzare la pro-
testa e le lotte delle classi sfrutta-
te ed emarginate, illudendole
che la soluzione dei loro proble-
mi si trovi solo nella crescita
economica e non esiga invece la
preliminare difesa dei loro diritti
democratici, compreso quello di
poter controllare se un dato tipo
di crescita sia benefico o nocivo
per la collettivit.
Terzo: indebolire lo Stato fa-
cendolo apparire come il re-
sponsabile delle crisi anzich co-
me la maggiore risorsa per supe-
rarle, come era stato dimostrato
ampiamente in passato
dallintervento della spesa
pubblica nelle fasi di debo-
le congiuntura economica.
Occorrer dunque una
vera e propria rivoluzione
culturale democratica per
sottrarre alla religione del
guadagno e del denaro la
supremazia su ogni altro
valore etico e senso della vi-
ta, sia individuale che col-
lettiva. Un compito im-
menso per le nuove genera-
zioni che dovranno recupe-
rare la politica dal suo at-
tuale forzato esilio affinch
nel mondo del capitale glo-
balizzato non abbia il so-
pravvento una crescita eco-
nomica che sia principal-
mente basata sulla corrut-
trice brama dei profitti, sul-
la speculazione finanziaria
e immobiliare e sulla deva-
stazione dellambiente.
A
nessun italiano pu far piacere che sul
Washington Post si legga: In Italia c
un buffone come Silvio Berlusconi.
Fa male scoprire quale sia il nostro
contributo al generale deficit di leader nel mon-
do contemporaneo. Nella crisi attuale finan-
ziaria, economica e politica delle democrazie
occidentali, c una domanda di leadership po-
litica. Lopinione pubblica si risveglia dal sonno
della fiducia nelle forze spontanee dellecono-
mia e della finanza e sente il bisogno di uomini
di Stato capaci di dire verit amare e di assu-
mersi le loro responsabilit. Ma c un aspetto
tutto italiano di questa crisi: lavere un leader
che nessuno prende sul serio nel vasto mondo.
Lautore che ha formulato quella sprezzante de-
finizione leconomista Nouriel Roubini, colui
che Tremonti defin con lepiteto sprezzante di
Nostradamus quando anni fa segnal lavvi-
cinarsi della tempesta a cui lo stesso Tremonti
guarda ora con occhio smarrito e impotente.
Non che la ricetta di Roubini sia facile da appli-
care: ma il suo merito quello di chiarire quan-
to sia stata sbagliata la strada seguita finora.
Bisogna scrive Roubini rimettere il la-
voro e il capitale umano al centro della politica,
ricostruire un giusto equilibrio tra funziona-
mento dei mercati e produzione di beni, ab-
bandonare il modello anglosassone del laissez-
faire e quello europeo del welfare pagato con
lirresponsabile incremento del deficit statale.
La corsa drogata alla intermediazione finanzia-
ria e la redistribuzione della ricchezza dal lavo-
ro al capitale conducono il capitalismo allauto-
distruzione. La politica fiscale dovrebbe punta-
re alla creazione di posti di lavoro e investire ri-
sorse nelle infrastrutture necessarie alla cresci-
ta; e le risorse dovrebbero essere raccolte con
una tassazione progressiva sulla ricchezza rea-
le (non certo come si fa in Italia colpendo pigra-
mente il lavoro dipendente, lunico costretto a
dichiarare i redditi). E bisogna soprattutto inve-
stire nel capitale umano perch crescano gene-
razioni capaci di competere nel mondo globa-
lizzato. Lalternativa ha molti nomi tutti cupis-
simi: si chiama stagnazione, depressione, cre-
scita della disuguaglianza, della povert, della
disoccupazione, della disperazione: con pro-
spettive di instabilit politica e sociale, come
quella che si annuncia nel brontolio di tuono di
tante agitazioni di massa.
Amara la soddisfazione che lanalisi di Rou-
bini pu dare alle minoranze che in Italia prote-
stano da anni contro i tagli alla scuola pubblica
e alla ricerca, contro una politica del lavoro tesa
solo a cancellare i diritti dei lavoratori, contro un
liberismo parolaio fatto di condoni a ripetizio-
ne per le ricchezze accumulate illegalmente e di
misure vessatorie contro lesercito del lavoro,
quello regolare e quello di riserva dellimmigra-
zione clandestina. Sono anni e anni che si ero-
dono le fondamenta intellettuali e morali del
Paese, affamando la ricerca, disprezzando le
istituzioni di cultura, impoverendo gli inse-
gnanti, diffondendo quotidiane iniezioni di vol-
garit nei canali televisivi monopolizzati dal no-
stro casalingo tycoon. Oggi, nel mezzo della cri-
si, si continua per quella via, come mostra il col-
po di penna che cancella in cambio di un mi-
croscopico risparmio istituzioni come lAcca-
demia della Crusca ma si arresta timoroso
davanti alle penali per i capitali esportati illegal-
mente. In questo momento le forze politiche
che finora si sono dimostrate capaci solo di far
crescere levasione e la corruzione si presenta-
no con aria umile (qualcuno dice di avere anche
un cuore che sanguina) a chiedere il contributo
delle opposizioni nel riformulare qualche det-
taglio minore della manovra finanziaria. Una
manovra come questa non pu essere figlia di
nessuno. Nei momenti di crisi un Paese deve sa-
pere se c qualcuno che lo governa o no. A me-
no che il popolo italiano non si senta rassicura-
to dalla canottiera nazionalpopolare di Bossi
esibita nel sinedrio leghista riunito in Cadore
per il compleanno di Tremonti. Ma forse ci vuo-
le altro per rassicurare i pensionati sulla sorte
dei loro risparmi; altro per riaccendere nei gio-
vani la fiducia nel loro futuro.
GUIDO CARANDINI
ADRIANO PROSPERI
LESILIO DELLA POLITICA
UN PAESE SENZA GUIDA
RIPRODUZIONE RISERVATA
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CRONACA
I36
VENERD 26 AGOSTO 2010
laRepubblica
LELM
a cura di Stefano Bartezzaghi
EDIP
O O
di
PER OGNI QUINQUENNIOO LUSTRO DELLA STORIA DELL'ITALIA UNITA, DAL 1861-1865 AL 2006-2010, ABBIAMO SCELTOIL PROTAGONISTADI UN EVENTO IN CAMPO STORICO,
POLITICO, SPORTIVO, CULTURALE, ECONOMICO O SOCIALE. IL SUO NOME RISULTA DAGLI INCROCI DEL CRUCIVERBA E ANCHE GLI ALTRI GIOCHI HANNO ATTINENZA CON IL
PERSONAGGIO O CON LA SUA EPOCA.
ORIZZONTALI:
1. Citt incantata per il mito orientale, per Coleridge e
Welles. 6. Formidabili dormitori. 11. Una provincia
marchigiana (targa). 13. Giro in centro. 14. Personag-
gi fra i pi affermati. 15. Segue l'hip. 16. Il cognome di
Prince. 19. Iniziali di Teocoli. 21. Produce energia alla
luce del sole. 22. Assiste bambini e madri (sigla). 24.
Nel tennis sono al massimo cinque. 25. Ha reso possi-
bile la civilt egizia. 27. Titolo di un horror americano e
di un documentario politico italiano. 28. La classe del-
l'Ape. 31. In primavera ha eletto sindaco Pisapia (tar-
ga). 32. Il suo filo decretava un vincitore. 33. Il sito del
Labirinto. 34. Nel centro di Pisa. 35. Vetro molto sotti-
le e resistente. 37. Verrebbe dal settimo pianeta. 39.
Un personaggio che nel quinquennio 1981-85 ha vinto
il titolo pi ambito. 41. L'air che si gonfia all'improvvi-
so. 43. Ha perso una famosa partita di scopa assieme
a Pertini. 44. Un elemento della fauna. 46. Soffoca
uno scoppio. 48. La nazione di Masqat. 49. Galleggia
sull'acqua. 50. C' chi ci mena il cane. 51. Nord Est.
52. Concime proveniente dai volatili.
I l p e r s o n a g g i o d e l q u i n q u e n n i o E n z o B e a r z o t
1 . I l f a t t o f u o r i p o s t o
I l f a t t o c h e n o n a p p a r t i e n e a l q u i n q u e n n i o i l n . 3 ; M i n a h a f a t -
t o l e s u e u l t i m e a p p a r i z i o n i p u b b l i c h e n e l 1 9 7 8 .
2 . L a n e l l o e n i g m a t i c o
S o l u z i o n e : G O L ; G E L ( c a m b i o d i v o c a l e ) ; G E L O ( a g g i u n t a
f i n a l e ) ; I N V E R N O ( a t t i n e n z a ) ; E S T A T E ( c o n t r a r i o ) ; S O L E
( a t t i n e n z a ) ; S O L ( s c a r t o f i n a l e ) ; G O L ( c a m b i o d i i n i z i a l e ) .
3 . I l r e f u s o f u o r v i a n t e
1 . N o n a l i e n a r e m a a l l e n a r e ; 2 . N o n V o c i o m a V e c i o ; 3 . N o n
F o n d o m a M o n d o .
4 . D i s t i c o a n a g r a m m a t i c o
L a n a g r a m m a d i n o t o - , e b r e z z a E n z o B e a r z o t
La voce di enciclopedia sul personaggio del quin-
quennio contiene un refuso in ogni riga. Trova e cor-
reggi l'errore, tenendo conto che in ogni riga c' una
sola lettera da cambiare, da scartare o da aggiungere.
1. Ha incominciato ad alienare i giocatori del Torino.
2. Il suo soprannome era il Vocio.
3. Il suo capolavoro stato vincere il Campionato del
Fondo.
Trova il nome del personaggio del quinquennio
anagrammando la parte in corsivo:
Quando quel tuo ricordo ci accarezza
c allegria leggera - noto -, ebrezza.
IL FATTO FUORI POSTO
LANELLO ENIGMATICO
Ogni giorno parliamo degli eventi di uno
dei quinquenni della storia dell'Italia Unita
Oggi consideriamo gli anni fra il 1981 e il 1985.
Quale dei fatti seguenti non si colloca in tale periodo?
1. Rino Gaetano muore in un incidente stradale.
2. Muore a Vermicino il piccolo Alfredo Rampi.
3. Mina fa le sue ultime apparizioni pubbliche, in tv e in
concerto.
4. Viene arrestato Licio Gelli.
5. Bettino Craxi presiede il suo primo governo.
Partendo da una parola-chiave, che in rapporto con il
personaggio del quinquennio, devi formare una catena di
parole legate da cambio, scarto, aggiunta di lettere, ana-
gramma o associazione di idee. Se la parola-chiave fosse
SPORT la catena potrebbe essere: SPORT - SPORTA (ag-
giunta di lettera) - MANICO (per attinenza) - CAMINO
(per anagramma) - FUMO (per attinenza) - SUMO (per
cambio di lettera) - SPORT (per appartenenza di catego-
ria).
Nota: la catena valida anche se letta in senso contrario
(Sport, sumo, etc.).
La parola chiave di oggi GOL
Forma una catena con sei parole scelte fra
le seguenti
BARCA, ESTATE, GEL, GELATAIO, GELO,
HOTEL, INVERNO, SOL, SOLCO, SOLE
GOL
primo anello _______________________________
secondo anello _______________________________
terzo anello _______________________________
quarto anello _______________________________
quinto anello _______________________________
sesto anello _______________________________
GOL
IL REFUSO FUORVIANTE
IL DISTICO ANAGRAMMATICO
SOLUZIONI
VERTICALI:
1. Il penultimo Pio del Novecento. 2. La corrente di un
famoso pittore doganiere. 3. Il poeta tra i Bertolucci
(iniz.). 4. Il basket l'ha praticata prima del calcio. 5. Un
celebre ragioniere. 6. Il writer che in Italia chiamato
"Negro". 7. L'imbarcazione che non tocca acqua. 8.
Muscolo in rilievo, sotto il mignolo. 9. Ora la si compie
anche tramite computer. 10. Il marito del Segretario di
Stato americano. 11. Un gruppo di inquirenti. 12. Uni-
ted Nations (sigla). 17. La fine dell'idea. 18. Quelle di
profumo non si vedono. 20. Un movimento fuori con-
trollo. 22. Una citt sul Danubio tedesco. 23. A Milano
ci sono quelle di San Lorenzo. 26. Si pu averlo anche
in tenda. 29. Girare attorno a una ragazza. 30. Azzar-
dati con coraggio. 36. La coraggiosa principessa di
Guerre Stellari. 37. A essa intitolata una coppa di
consolazione. 38. Il cognome da sposata di Michelle
Robinson. 40. Si usa per maledire il mondo o il freddo.
42. Un Ford dei fumetti. 43. Non andrebbe nominato
invano. 45. Una caramella. 46. Il Benni scrittore (iniz.).
47. Siedono in una camera bassa (abbreviaz.).
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I37
VENERD 26 AGOSTO 2011
Gli spettacoli
ERNESTO ASSANTE
Il nuovo album
di Giorgia
Il mio ritorno
dopo quattro anni
Lo sport
BIANCHI E PINCI
La mediazione
fallita
salta la prima
di campionato
Musica
Estate live
tutti i concerti
della settimana
Interattivit
Viaggi
Vista... da paura
Guida al belvedere
sospesi nel vuoto
OGGI SUREPUBBLICA.IT
LA APPLE SENZA STEVE JOBS, DITE LA VOSTRA
Spazio
Scoperto
un pianeta
di diamante
Immagini iPad
Nella fabbrica
degli ombrelli
dautore
Consumi
Caro-scuola
le strategie
per risparmiare
Al Meeting di Rimini tra i militanti di Comunione e Liberazione: fede, passione civile e la potenza economica di una holding
DAL NOSTRO INVIATO
MICHELE SMARGIASSI
RIMINI
E
adesso voi relativisti come la met-
tete?. Incrocia le braccia, si don-
dola sulla sedia, stringe gli occhi e
aspetta la risposta. La mettiamo,
cosa? Con Fukushima. Con Oslo.
Col crollo delle borse. Un terremoto, un pazzo as-
sassino, una crisi economica: scusa, che centra il rela-
tivismo? Filippo sfodera un sorriso beffardo da qui ti
volevo, studia filosofia a Milano, ci sa fare con le paro-
le: Come fate a cavarvela con il vostro pensiero debo-
le, il vostro scetticismo sistematico? Vi siete costretti a
dubitare di tutto, e adesso avete paura di tutto.
Lauditorium B7 della Fiera di Rimini si riempie come
un uovo, e sono diverse migliaia di posti. Da tre decenni il
Meeting lecclesaferragostana di Comunione e libera-
zione, il movimento pi autosufficiente e solido della
Chiesa cattolica, potenza che ama spesso ospitare i po-
tenti, oggi Elkann e Marchionne, ieri Berlusconi e lal-
troieri Tanzi e Gardini, che prega Dio e applaude il Capi-
tale. Ma adesso migliaia di famigliole, di ragazzi, stanno
correndo ad ascoltare un filosofo, Costantino Esposito,
cantare le lodi di qualcosa che il denaro e i potenti non san-
no pi garantire: la Certezza. Unora di escursione sulle ci-
me ostiche del pensiero (Mi capite? Mi state seguendo?)
fino alla vetta: La vera certezza appartenere a Qualcu-
no. Ho capito solo questo, ma per me abbastanza, ap-
plaude convinta linfermiera Ilaria di Padova.
pi che abbastanza. una rivincita. Lungamente
attesa. Alla trentaduesima edizione, il Meeting di Ri-
mini mette da parte i titoli astrusi del passato per una
frase trasparente e definitiva: E lesistenza diventa una
immensa certezza. Ripetuta ovunque, sulle pareti,
sulle magliette, nei titoli delle conferenze, la certezza
della scienza, la certezza nellinformazione Frase
pescata da un libro del fondatore don Giussani, fu
scritta diversi anni fa, ma venuto solo adesso il mo-
mento giusto per giocarla, calandola sul tavolo come
una briscola nellanno dello spaesamento globale,
nellestate del nostro scontento planetario.
SEGUE NELLE PAGINE SUCCESSIVE
Noi,ilpopolo
VENERD
IL FASCINO VERTICALE DELLE DONNE
ANAIS GINORI
G
li uomini usano le gambe per camminare, le
donne per farsi strada diceva il poeta francese
Alphonse Allais all'inizio del Novecento, quan-
do ancora la minigonna non esisteva. Nei corsi e ricorsi del-
la seduzione, di nuovo il momento di ostentare le gambe,
muscolose, affusolate, con tacchi vertiginosi o infradito, av-
volte da tecnologici collant ma anche da antiche gupire,
meglio se nude. Sguardo in basso. La scollatura diventata
il massimo del kitsch, scrive Le Parisien che incorona l'attri-
ce Mila Kunis, oltre un metro di perfezione dai piedi allin-
guine, considerata l'erede di Cyd Charisse che negli anni
Cinquanta era soprannominata The Legs e si era fatta assi-
curare la parte bassa del corpo per cinque milioni di dollari.
Gli intenditori cercano il dettaglio, dalle caviglie sottili alla
forma del ginocchio, la compatezza delle cosce, il profilo dei
polpacci, una bellezza naturale che la chirurgia estetica fa-
tica a riprodurre. Il fascino verticale non conosce fine.
RIPRODUZIONE RISERVATA
Dio

di
FONDAZIONE BRUNO KESSLER Via S. Croce, 77 Trento
ESTRATTO DI BANDO DI GARA
La Fondazione Bruno Kessler ha indetto una procedura aperta, ai sensi dellart. 55 del D.Lgs. 163/2006, per la fornitura
di apparecchiature per fabbricazione semiconduttori. Unit forni di processo e LPCVD. Criterio di aggiudicazione: offerta
economicamente pi vantaggiosa ex art. 83 del D. Lgs. 163/2006. Importo complessivo dellappalto di 1.200.000,00, al
netto di IVA. Luogo di fornitura sito nel Comune di Trento. Il termine di ricezione delle domande di partecipazione il giorno
03/10/2011 alle ore 12,00, presso il Servizio Patrimonio in Via Sommarive n. 18, 38123 giorno 08/08/2011 ed in corso di
pubblicazione sulla GURI. Tutti i documenti di gara sono reperibili sul sito internet: http://www.fbk.eu.
Responsabile del Procediento, ing. Andrea Simoni
DIREZIONE CONTROLLI E GOVERNO SSR
ESTRATTO DI BANDO DI GARA
La Regione Veneto Giunta Regionale indice gara dappalto, a mezzo proce-
dura ristretta accelerata, per laffidamento, per un periodo di due anni, del Ser-
vizio di Revisione Legale di Bilancio delle Aziende ULSS e Ospedaliere del
Veneto, dellIRCCS Istituto Oncologico Veneto e dellIstituto Zooprofilattico
Sperimentale delle Venezie, ai sensi del D.Lgs. 12 aprile 2006, n. 16 e ss.mm.ii.
(Numero di gara: 152241). La gara suddivisa in cinque lotti territoriali, da
aggiudicarsi secondo il criterio dellofferta economicamente pi vantaggiosa,
ai sensi dellart. 8 del D.Lgs. n.16/2006 e ss.mm.ii. Limporto complessivo
biennale posto a base dasta di 2.00.000,00 Euro, IVA esclusa. Le domande
di partecipazione, redatte in lingua italiana, dovranno pervenire alla Regione
Veneto Segreteria Regionale Sanit e Sociale Centro Regionale Acquisti
per la Sanit, Palazzo olin 2514, 012 Venezia, entro le ore 12,00 del giorno
12/0/2011. Il bando di gara stato inviato alla G.U.U.E. in data 19/08/2011,
mentre la documentazione di gara (fac-simile Istanza di partecipazione e di-
ciarazioni) disponibile sul sito internet .regione.veneto.it/Bandi.
Il Responsabile del Procedimento Dott. rancesco Dotta
Sono ragazzi, rispondono di-
stinto. Curioso: da queste parti ti
aspetteresti che la risposta alla do-
manda del cronista, qual la tua
certezza?, fosse un nome, anzi il
Nome: Ges Cristo risorto. E forse
questa la risposta implicita, per
la prima a venir fuori unaltra: la
vera certezza lappartenenza a
una comunit, a unidentit. Ro-
berto e Patrizia, coniugi torinesi,
trovano la sintesi: Ti d certezze
far parte di un movimento che
non guidato solo da menti uma-
ne. Come tanti, spendono a Ri-
mini un po di ferie, non vedono il
mare, si chiudono in questa citta-
della ad aria condizionata dove
possono ascoltare santi e politi-
canti, asceti e tycoon, potenti e
spossessati, ma soprattutto fare il
pieno di un senso di affidamento,
di un abbraccio collettivo che sol-
leva la vita e rassicura lanima. La
maglietta pi venduta al Meeting
lo dice con parole pi semplici del
filosofo Esposito: Dio c, ma non
sei tu: rilassati!.
Eppure Cl non un movimento
misticheggiante, non c lasceti-
(segue dalla copertina)
DAL NOSTRO INVIATO
MICHELE SMARGIASSI
RIMINI

la sottile rivalsa sugli


allegri nichilisti e i lo-
ro sberleffi postmoder-
ni, subiti per decenni.
Come dire: adesso toc-
ca a voi, i cultori del relativo, patire
la tortura invisibile dellincertez-
za, stando a un titolo dellOsser-
vatore Romano dellinizio di que-
sta estate di sconquassi. Gli uomi-
ni con una certezza incidono nella
storia, lincertezza fa soffrire, ri-
badisce la presidente del Meeting
Emilia Guarneri con vago compia-
cimento. cos: a Rimini, a centi-
naia di migliaia, sono arrivati i pel-
legrini dalle certezze salde.
Brillano di certezze, per esem-
pio, gli occhi azzurri di Miriam.
Viene dallUmbria, al suo primo
Meeting, le hanno messo in mano
una ramazza e per sette giorni pu-
lir la moquette dalle cartacce. Ep-
pure felice come se le avessero
fatto un regalo: Faccio la quarta
liceo, non so se trover un lavoro,
ma finch sono qui mi sento cir-
condata da persone che hanno
qualcosa in pi. Squilla di certez-
ze la trombetta di plastica di Igna-
zio, viene da Torino, gli toccato
fare il banditore del catalogo: Va-
do male a scuola, ma sono fortu-
nato: nella vita so a chi chiedere
consiglio prima di fare una scelta.
Il movimento fondato da don Giussani
ha attraversato cinquantanni di storia italiana
alternando simpatie politiche e veloci distacchi
Questanno al Meeting di Rimini ha applaudito
Napolitano, ha scaricato la Gelmini
e ha ospitato gli uomini del grande capitale
smo neocatecumenale, non c il
fervore dei Focolarini, qui le ra-
gazzine hanno gli shorts e i ragaz-
zini le bragone larghe come tutti,
si digitano sms compulsivi e si as-
saltano i fast-food, e preti e suore
sono quasi invisibili. Ed difficile
negare che questo evento che fat-
tura quasi nove milioni di euro,
questa impresa ultratrentennale
che vanta di essere il pi grande
festival culturale dEuropa, sia la
vetrina di un mondo assai mate-
riale, il ramificato arcipelago ciel-
lino, che tante cose insieme: una
lobby politica scaltra, capace di
eleggere o silurare un sindaco,
una holdingdegli affari e degli ap-
palti disinvolta e spesso discussa,
un impero no-profitche mira a oc-
cupare ogni angolo del sociale.
Ma chi passi qualche giorno al
Meeting non pu non ammettere
che nulla di tutto questo esiste-
rebbe se non poggiasse su una sor-
prendente capacit di mobilita-
zione di coscienze, di sincero
coinvolgimento intimo, su una le-
va di massa di entusiasmi come
ormai pochi movimenti in Italia
sanno suscitare, e nessuno da al-
trettanto tempo.
Cl forse lattore pi longevo
sulla scena politico-sociale italia-
na, sopravvissuto anche al crollo
della Prima Repubblica. Adriano e
Paola, di Jesi, si conobbero da atti-
visti ciellini universitari ormai
tanti anni fa, e continuano a veni-
re al Meeting anche oggi che han-
no tre figli: Siamo preoccupati
per il loro futuro, ma chi ha la cer-
tezza di una prospettiva di infinito
ha meno paura. Le certezze a
quanto pare allungano la vita an-
che dei movimenti. E lorgoglio di
questa continuit scivola fatal-
mente in una sorta di ambizione
storica. Napolitano e Amato, tuto-
ri della Nazione e della sua memo-
ria storica, si saranno accorti sicu-
Ragazzi e intere
famiglie affollano
la cittadella dove si
corre da un
dibattito allaltro
La trentaduesima
edizione del raduno
celebra la
certezza che
deriva dalla fede
I numeri di Comunione
e Liberazione
I numeri
del 32 Meeting di Rimini
3.270
volontari (tra cui 200 dallestero)
8,5 milioni di euro
bilancio previsto
200
sponsor e sostenitori privati e pubblici
115
332
incontri
relatori
11 mila
camere prenotate in 450 hotel
30 milioni di euro
spesa complessiva
per alberghi, ristoranti e servizi
300 mila
aderenti nel mondo di cui:
140 mila
militanti attivi
70
Paesi
in cui presente Cl
41
sedi in Italia di cui:

nel Sud
nel Veneto
8%
14%
70 miliardi
di euro
fatturato
di
Il mondo
CL
R2LETTERE,COMMENTI&IDEE
I38
VENERD 26 AGOSTO 2011
laRepubblica
LINCHIESTA
ramente che la mostra che hanno
visitato, dedicata ai 150 anni di
sussidiariet, non una celebra-
zione dello Stato unitario, ma al
contrario della resistenza a quel-
lo Stato, a partire dallopposizio-
ne cattolica al regime liberale,
dalla costruzione del contropo-
tere nella societ, dai santi so-
ciali come Murialdo, Cottolen-
go, don Bosco, da quellOpera dei
Congressi di cui la Compagnia
delle Opere ciellina si sente la re-
surrezione contemporanea.
E di quella autentica realt del
popolo, fatta di corpi interme-
di, di auto-organizzazione dal
basso, avversa allindividuali-
smo come al collettivismo, ora
larcipelago ciellino rivendica
lintera eredit. Anche perch gli
altri sono scomparsi. Altre volte
nella sua storia lItalia ha vissuto
gravi crisi, gracchia al microfono
la lezioncina della giovane uni-
versitaria che fa da cicerone a una
comitiva, ma allora era pi diffu-
sa la capacit di reagire. Erano
popolo anche i socialisti con le
loro mutue e i loro sindacati, per-
fino i comunisti con le loro Case
del popolo, peccato che non ci
siano pi, onore delle armi a Pep-
pone che non sopravvissuto a
don Camillo, forse perch non
aveva abbastanza certezze, o non
aveva quelle giuste. E c una sod-
disfazione un po beffarda in que-
sto omaggio postumo, dove per-
fino a Togliatti, a proposito del
primato dellindividuo sullo Sta-
accantonare definitivamente la
domanda-tormentone di ogni an-
no, con chi sta Cl?. Cl, da sempre,
sta con Cl. Ma in attesa della defini-
tiva riscossa trasversale ai partiti,
sceglie a chi concedere i propri fa-
vori. Andreottiani, Berlusconiani
lo sono stati, per convenienza e
perfino per convinzione. Ma le pla-
tee del Meeting sono facilmente
infiammabili, se il cerino buono,
qualunque colore abbia. Lex co-
munista Napolitano ha centrato le
parole giuste e adesso quasi un
obbligo citarle allinizio di ogni di-
battito. Il giovane signor Fiat, John
Elkann, sembra invece aver perso
loccasione: mercoled doveva es-
sere la sua giornata, ma ha dato ri-
sposte laconiche, formali, e la pas-
sione non scattata. E dire che la
gente del Meeting, che non ricca
ma non neppure pauperista, ha
un debole per le storie di successo
e di ricchezza, se condite da qual-
che emozione: un altro signore de-
gli Agnelli, Umberto, giusto dieci
anni fa commosse la platea parlan-
do della morte di suo figlio.
Passionali, appassionabili, ma
capaci di revoche di fiducia altret-
tanto furenti. Il Meeting, che ha
unossessione per la scuola, que-
stanno non ha invitato il ministro
Gelmini, scaricata a sorpresa co-
me statalista. Stima s, deleghe
no, spiega Giuseppe, studente
fiorentino di Giurisprudenza, vo-
lontario nellarena bambini, in
politica esiste solo la fiducia nelle
persone. Io non distribuisco nep-
pure un volantino di Formigoni se
non mi convince. Gi, Formigo-
ni, il Celeste: una sua giganto-
grafia sorridente spunta proprio
dietro lo stand della Regione Lom-
bardia, lunico spazio politico del
Meeting, anzi lunico uomo poli-
tico ad avere diritto a un affaccio
personale. Per la sua avventura
post-berlusconiana il governato-
re cerca lappoggio dei suoi antichi
compagni di strada, ammicca, si
proclama ciellino fin nel midol-
lo ma non che ci sia proprio la
ressa per aggiudicarsi le sue ma-
gliette autografate o i braccialetti
tricolori col suo nome. Chi riscuo-
ter i prossimi voti del movimen-
to, lui o lantagonista Lupi?
Pfff sbotta irritato Andrea,
maglia verde da volontario, i poli-
tici passano, i popoli restano. Ba-
sta con queste domande. La poli-
tica in ribasso questanno al Mee-
ting. Non d abbastanza certezze.
to, si fanno dire quasi le stesse co-
se che diceva Dossetti.
questa in fondo la forza dei ni-
potini del Gius. Loro s che han-
no la vocazione maggioritaria e
la applicano. Amano annettersi
con civetteria culturale i territori
pi inattesi e impervi, meglio se ri-
masti disabitati. Arruolano Sartre,
Pasolini, Pavese, preferiscono il
tormentato Dostoevskij al morali-
sta Tolstoj. La colonna sonora del
Meeting di un cantautore cuba-
no fotografato davanti al ritratto
del Che. C la coda davanti alla
mostra su Pasternak, scrittore cri-
stiano s, per di un genere molto
speciale, in fondo leroe del suo
grande romanzo uno che tradi-
sce la moglie, ma vuoi mettere
che slancio del cuore, che amore
per la vita, trilla una giovane si-
gnora con aria da professoressa.
Come salamandre, passano in-
denni attraverso tutti i fuochi, pro-
tetti dalla corazza della propria fi-
ducia in s. Quando sei molto cer-
to di quel che sei, giustifichi sem-
pre quel che fai.
Anche in politica. Forse bisogna
La maglietta pi
venduta quella
con la scritta: Dio
c ma non sei tu:
rilassati!
Piacciono Sartre,
Pasolini e Pavese
e si fa la coda
per la mostra
su Pasternak
RIPRODUZIONE RISERVATA
LA NASCITA
Cinquanta anni fa nasce
Giovent studentesca.
Don Luigi Giussani la
figura di riferimento
LA PRIMA VOLTA DI CL
Il movimento appare per la
prima volta con il nome di
Comunione e Liberazione
nel 1969 a Milano
IL RAPPORTO CON WOJTYLA
Con Giovanni Paolo II
CL viene riconosciuta
come realt cattolica
internazionale
IN TUTTO IL MONDO
Il movimento oggi ha migliaia
di aderenti in almeno
70 paesi e in tutti i continenti
CATECHESI SETTIMANALE
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degli aderenti
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VENERD 26 AGOSTO 2011
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LE PAROLE DEL PRESIDENTE
Lintervento di Napolitano al
Meeting ha lasciato il segno
tanto che viene citato di continuo
R2MONDO
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VENERD 26 AGOSTO 2011
laRepubblica
LA STORIA
PER SAPERNE DI PI
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Met della costa orientale ha gi dichiarato lo stato demergenza per il pi potente tornado degli ultimi anni
Nella Grande Mela ci si prepara a un evento raro per la citt. Molti consigli utili. E un bel po di scaramanzia
DAL NOSTRO INVIATO
ANGELO AQUARO
NEW YORK
A
nno 2011, fuga da
New York. Arriva
luragano e la capi-
tale del mondo si
scopre vulnerabile
come la costa da Haiti a Portori-
co, schiaffeggiata dai venti a 200
chilometri allora che fanno gi i
primi morti. C poco da scher-
zare.
Michael Bloomberg annun-
cia i piani di evacuazione per
quellospite inaspettato che
nessuno vorrebbe accogliere
qui domenica e ricorda che nel
peggiore degli scenari possibili il
sindaco ha il potere di ordinare
le partenze con la forza. Un re-
porter fa lo spiritoso: chi rifiuta
di non abbandonare la citt sar
arrestato? Il sindaco miliardario
lo gela: nel peggiore degli scena-
ri possibili rischia di morire.
Che succede? Si chiama Irene
luragano che sta facendo girare
la testa agli Usa e che ha gi co-
stretto levacuazione di mezza
costa orientale, con lo stato de-
mergenza straordinario e pre-
ventivo dichiarato gi in quattro
stati, dal Maryland alla North
Carolina. Dalla vacanza a
Marthas Vineyard, Barack Oba-
ma tiene riunioni su riunioni di
emergenza mentre gli States si
preparano al peggio. Anche la
sua isola nel mirino ma il presi-
dente non ha nessuna intenzio-
ne di accorciare le ferie per rituf-
farsi in quel ciclone di Washing-
ton prima del rientro previsto di
sabato: del resto perfino la capi-
tale nel mirino, anche se i se-
guaci di Martin Luther King non
vogliono rinviare lapertura del
mausoleo attesa da 48 anni.
La Fema, la protezione civile
di qui, avverte che la furia di Ire-
ne potrebbe scatenarsi fino al-
linterno. E i calcoli sono da bri-
vido. Pi di 55 milioni di persone
a rischio per il pi potente ura-
gano degli ultimi anni e il primo
sulla terraferma da quando Ike
sferz il Texas tre anni fa. Una-
rea di quasi 500 chilometri che
avanza inesorabilmente risa-
lendo verso nord allontanando-
si dalle Bahamas dove la Cnn ha
gi spedito un inviato a dispe-
rarsi in ammollo. Nella classifica
da 1 a 5 della gravit, siamo gi a
quota 3: ma Irene potrebbe di-
ventare ancora pi pericolosa.
In mezza America corsa alle
provviste, lente per laviazione
si prepara a cancellare centinaia
di voli, la marina ordina alla na-
vi di allontanarsi dalla costa per
evitare il disastro.
A New York luragano York
dovrebbe colpire a forza 2. Ma se
non vira un tantino pi a Est, an-
dando a sfogarsi al largo, pu es-
sere davvero lapocalisse: come
nel 1938, quando mezza
Manhattan fin sottacqua per
luragano nel New England e su
tutta la costa i morti si contarono
a centinaia. Bloomberg suona
lallarme e ricorda che Madre
Natura si gi scatenata una vol-
ta questa settimana alludendo
al terremoto che rispetto a Irene
ora pare una barzelletta: E non
sembra abbia ancora finito.
In tv tutti gli show diventano
corsi di sopravvivenza: rifornite
le abitazioni di 80 litri dacqua,
tenete pronto il contante perch
i bancomat sono i primi a essere
svuotati, procuratevi batterie e
radio demergenza. I turisti ve-
nuti a godersi lagosto di
Manhattan non sanno pi come
tirarsi fuori dalla trappola, si te-
me il tilt degli aeroporti e non
aiuta che larea di LaGuardia e
Jfk sarebbero le prime a finire
sottacqua: insieme alla parte
meridionale di Manhattan, cio
la zona di Wall Street, la spiaggia
di Coney Island col Luna Park fa-
moso in tutto il mondo e le pas-
seggiate di Brooklyn che si affac-
ciano sui grattacieli.
Fate un piano di evacuazione,
consiglia il sindaco, salite nei
piani pi alti delle abitazione,
pensate dove potreste andare in
caso di necessit. Gi, ma dove?
Altro che Katrina, altro che New
Orleans. Chi ha mai evacuato
una metropoli di 8 milioni, di
abitanti, per lo pi arroccati su
unisola, con una manciata di
ponti e un paio di tunnel che sa-
rebbero ingolfati fino a scoppia-
re? Luragano potrebbe provo-
care inondazioni di 9 metri al-
te tre piani e la metropolitana
andrebbe chiusa per evitare di
pompare ancora pi acqua sul-
lisola assediata. Per non parlare
delleffetto-canyon nelle vie ta-
gliate dei grattacieli, col vento
che accelera e frantuma le fine-
stre, riempiendo le strade di gi-
gantesche schegge assassine,
raccontano gli esperti al Wall
Street Journal. 2011, fuga da
New York: sembra un film, e spe-
riamo cos sia.
Lultima paura di New York
weekend con luragano Irene
I precedenti
ANDREW
Nel 1992
Andrew, il primo
uragano ad
essere chiamato
con un nome di
persona, caus
milioni di danni
in Florida
KATRINA
Luragano
Katrina, che nel
2005 devast
New Orleans,
considerato il
pi costoso
disastro naturale
della storia
GUSTAV
A soli tre anni di
distanza da
Katrina, nel 2008
luragano
Gustav colpisce
nuovamente gli
Stati Uniti
meridionali
Nelle tv abbondano
i corsi
di sopravvivenza
Lanciato il piano
di evacuazione
La furia della
natura dovrebbe
arrivare attenuata
Ma c il ricordo del
disastro del 1938
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Gli esperti del sito
CareerBuilder.com
hanno fatto un
decalogo per chi si
rifocilla in pubblico
Avanzi, odori e
rumori di chi
mangia spesso
irritano i colleghi
pi vicini
zolente consuma cibi dallo-
dore pungente, che a non tutti
possono andare bene: sandwi-
ch al tonno, sardine in scatola,
formaggi anche troppo matu-
ri, spandendo un effluvio che
i colleghi trovano rivoltante. Il
Rumoroso sgranocchia patati-
ne, cioccolata, caramelle, ca-
rote o ogni altro cibo su cui
mette i denti, creando una co-
lonna sonora che infastidisce
i vicini di scrivania. Lo Spor-
caccione lascia in giro i resti
delle sue libagioni, dagli avan-
zi ai contenitori, insozzando lo
spazio proprio e altrui. Il Rom-
piscatole invece il collega che
vuole assaggiare il cibo che gli
altri hanno sul tavolo, e finisce
invariabilmente per rovescia-
re qualcosa su documenti o
computer.
Da questi diffusi comporta-
menti possibile ricavare una
sorta di decalogo delletichet-
ta per mangiare in ufficio: se
uno deve proprio farlo, alme-
no coprire il computer con
una copertina di plastica, non
leccarsi le dita, non produrre
rumori e odori sgradevoli, non
sporcare, non invadere lo spa-
zio del vicino, non continuare
a lavorare (tanto non si com-
bina granch). Ma il coman-
damento pi importante, se-
condo gli esperti, lultimo: se
possibile, non pranzate in uf-
ficio. Restare incollati alla
scrivania per lintera giornata,
anche durante la pausa pran-
zo, svuota di energie e riduce
la produttivit anzich au-
ment ar l a, di ce Tony
Schwartz, consulente e autore
di libri su come tenere con-
centrati i dipendenti. Concor-
da Alllison Hemming, direttri-
ce di unagenzia di colloca-
mento: Per anni ho sempre
pranzato in ufficio, poi ho ca-
pito che deleterio. Se vedo
uno dei miei impiegati con un
panino alla scrivania, lo esor-
to ad andare a mangiarlo fuo-
ri, su una panchina. Sar un
caso, ma da quando faccio co-
s gli affari vanno meglio.
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
ENRICO FRANCESCHINI
LONDRA
C
chi si porta il
panino o lin-
salata da casa.
Chi ordina la
pizza al telefo-
no. Chi fa un salto al bar, al su-
permercato, alla bancarella, e
torna carico di commestibile.
Pi di met dei colletti bian-
chi, come erano chiamati un
tempo, insomma degli impie-
gati e dipendenti di ogni tipo
che lavorano seduti a una scri-
vania, davanti a un computer,
consumano il loro pranzo in
ufficio, su quella medesima
scrivania ingombra di scartof-
fie, biro, foto ricordo di coniu-
ge e figli. Ma cosa ne pensa
laltra met, quella che prefe-
risce pranzare fuori? E che be-
nefici ha per la produttivit, se
ne ha, questa presunta dedi-
zione alla causa dello stakano-
vismo, che spinge a non allon-
tanarsi dal posto di lavoro
nemmeno per la tradizionale,
sacrosanta pausa per lo spun-
tino di mezzod?
La risposta alla prima do-
manda semplice: gli altri sono
spesso disgustati, irritati, incre-
duli, per il modo in cui tanti la-
voratori mangiano in ufficio. E
la risposta alla seconda che i
benefici per la produttivit sono
pressoch zero, o sottozero: la
telefonata fatta, lemail inviata,
linformazione letta con la boc-
ca piena, raramente sono ac-
compagnate dalla concentra-
zione necessaria per fare bene il
proprio lavoro. Rinunciare alla
distrazione di due passi alla-
perto e di un pranzetto fuori dal-
lambiente di ufficio, pu anzi
risultare controproducente per
il rendimento, quando finisce la
pausa lunch e il lavoro rico-
mincia sul serio.
Sono le conclusioni a cui
giunge unindagine della so-
ciet di consulenze Career-
Builder, pubblicata dal Wall
Street Journal. Dai risultati
emergono almeno quattro di-
stinte categorie di mangiatori
in ufficio, ciascuna con i pro-
pri caratteristici difetti. Il Puz-
Arriva il galateo
per chi pranza
alla scrivania
Ufficio
Boom dimpiegati che consumano il loro spuntino di mezzod al tavolo di lavoro
Ma uno studio dimostra che labitudine non piace ai colleghi. E non aiuta la produttivit
RIPRODUZIONE RISERVATA
Lintervista
No a sandwich e maionese
meglio pane e prosciutto
facendo il giro dellisolato
ROMA Professor Michele
Carruba, fa male mangiare in
ufficio?
Lo sconsiglio sempre, si-
gnifica non evadere, rimanere
con la testa colle-
gata al lavoro.
Mangiare in que-
sto modo signifi-
ca fare solo un at-
to meccanico,
ingurgitare qual-
cosa, non soddi-
sfa n la parte
edoni st a, n
quella nutrizionale e psicolo-
gica e alla fine danneggia.
Cosa meglio mangiare
nella pausa pranzo?
Il pasto ideale di mezzo-
giorno contiene sempre una
dose di carboidrati perch sa-
ziano quanto basta ad arrivare
fino allora di cena. Per chi non
pu fare un pasto di questo ti-
po anche il classico panino va
bene, stato da sempre il pasto
tipico di molti lavoratori, an-
che nelle campagne. Pane e
companatico. Un panino con il
prosciutto accettabile per la
dose di carboidrati, grassi e
proteine, in questo caso an-
drebbe bene anche perch
un al t ernat i va val i da al
sandwich del bar carico di
maionese.
E saltare il pasto, le sembra un
atteggiamento consigliabile?
In genere no, soprattutto
per le persone che hanno pro-
blemi di peso. Per il resto di-
pende da individuo a indivi-
duo ma saltare il pranzo non
mai consigliabile, allora me-
glio frutta o insalata.
(m. c.)
RIPRODUZIONE RISERVATA
R2CRONACA
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VENERD 26 AGOSTO 2011
laRepubblica
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VENERD 26 AGOSTO 2011
laRepubblica
D
opo la Greina, lalpeggio pi ar-
cano delle Alpi, la brava Valenti-
na Scaglia mi riport a valle per
altri sentieri e liber altri aquilo-
ni nel cielo ticinese. Poi, in di-
scesa verso Blenio, mi condusse come un
palombaro sulle pendici scorticate del lago
di Luzzone, semivuoto per imperscrutabili
ragioni idroelettriche. Il terreno scintillava
di cristalli come il fondotinta brillantato di
una donna, e i ceppi della foresta estinta, con
le loro radici contorte, parevano anime del
purgatorio. La luce desertica di quel fondale
a secco ci aveva offeso
un po gli occhi e cos,
quando per arrivare
alla diga ci infilammo
in una galleria scavata
nella roccia viva, Valen-
tina sospir e disse: Ah,
avevo voglia di buio.
Buttai una frase: Ti ci
vorrebbe una miniera.
Lei rispose: Ma Brosso
la conosci?. No, non la
conoscevo. E cos, cam-
minando nella pancia
delle Alpi svizzere, Vale
raccont di un favoloso
labirinto minerario ab-
bandonato presso Ivrea.
180 chilometri di galle-
rie, 63 ingressi, centi-
naia di camini di aera-
zione nella foresta. Era
sbarrata da quarantan-
ni, e i cacciatori di mine-
rali non avevano smesso
di infilarcisi come topi
del formaggio. Cristalli
di Brosso stavano in mo-
stra nei musei di mezzo
mondo e nel sottosuolo cera ancora di tut-
to: carbonati, quarzo, ferro in tutte le forme,
rarit come la canavesite, e ancora titanio,
alluminio, tungsteno e il misteriosissimo ru-
tilio. Evocati da Valentina in quella goccio-
lante galleria, parvero i nomi dei nani mina-
tori che popolano le fiabe del Nord. Eravamo
davanti a unaltra casa degli spiriti.
Detto, fatto. Chiamammo il sindaco di
Brosso, ci facemmo dare il permesso
e scendemmo in Piemonte. Il sinda-
co, Mauro Nicolini, non era mai stato
nella miniera e questa ammissione ci
stupiva. Sembrava impossibile che
un caposaldo della mineralogia
mondiale, un sotterraneo che aveva
inghiottito uomini dai tempi pre-ro-
mani, fosse sconosciuto agli abitanti.
Ma lItalia era cos, estranea ai suoi te-
sori. Questo ovviamente raddoppia-
va la nostra curiosit. Cera anche ri-
schio di crolli; le gallerie si erano
riempite dacqua con le piogge di giu-
gno. Ma non era un problema. Nico-
lini ci aveva promesso una buona gui-
da. Io cercai stivali di gomma in un
negozio di ferramenta. Il caschetto
protettivo (egualmente giallo) me la-
vevano dato giorni prima gli amici
dellAquila per farmi entrare nella
proibitissima Zona Rossa.
Lindomani ci trovammo di
buonora davanti al municipio. Una-
rietta valdostana scendeva dalle
montagne e in piazza cera una briga-
ta posseduta da unallegria da gita
scolastica. Il sindaco, massiccio e ra-
pato a zero, sera portato dietro un
druido dai lunghi capelli dargento, di
nome Teodoro Barbera. Era lui il Vir-
gilio delle nostre Malebolge. Con loro
cera anche lex sindaco e un suo ro-
busto amico cultore di minerali. Tut-
ti volevano essere della partita. Pare-
vano anzi felici che dei forestieri li ob-
bligassero a rimetter piede l dentro.
Dopo un po compresi che Valentina
ed io eravamo dei passepartout, per-
ch gli accessi migliori del labirinto
erano in concessione a un torinese di
una poltiglia rossiccia, menando sciabolate
di luce fra rotaie e stalattiti.
Eravamo in un mondo di bivi; sembrava
impossibile muoversi senza un filo dArian-
na. Le lampade frontali illuminavano salite,
discese, piccoli torrenti, laghetti dacqua
rosso carminio. Le gallerie erano sorrette da
travi di castagno che, ci disse il Barbera, era-
no ben pi robuste del ferro. Allesterno ave-
vano uno strato come di plastilina bianca-
stra, ma allinterno erano dure come il mar-
mo. Stagionate dal freddo umido, erano sta-
te caramellate dal ferro e dal calcio. E intan-
to la masnada fluttuava
nel buio, frastornata dal
rimbombo delle sue stes-
se parole, dallodore sul-
fureo della lampada a
carburo di Valentina e dal
riflesso infernale di quel-
la roccia ferrosa che su-
dava sangue da secoli.
Poi gli umori della
montagna divennero
ocra e fecero una cascata
verso una galleria pi
bassa. Oltre, le rotaie e le
gallerie andarono a in-
crociarsi in una foresta di
scambi battezzato Porta
Nuova, come la stazione
di Torino. Ma la stazione
somigliava a una catte-
drale, e questa si ramifi-
cava in una foresta vergi-
ne di absidi, navate, crip-
te e colonne. Su una pare-
te cera scritto A. Rosso
infame, forse un anate-
ma contro uno sleale cac-
ciatore di geodi. Eravamo
nella pancia ferrosa di
madre terra, un posto che smagnetizzava gli
orologi e faceva impazzire le bussole. Oltre
un lago improvvisamente cristallino e un
grande crollo, proseguimmo verso altri ine-
stricabili labirinti e Teodoro mi sussurr:
Ho girato anni qui sotto, e so che sempre un
minimo di ansia di perdersi rimane.
Quando uscimmo, calcolai di essere sta-
to l sotto due ore, invece ne erano passate
cinque. Il buio aveva ucciso la dire-
zione e anche il tempo. Non aveva-
mo pi niente di pulito addosso e ci
rivestimmo l sul sentiero. La ma-
snada si sciolse, e Gino accompagn
Valentina e me alla sua casa-museo.
Aveva salvato dalla distruzione og-
getti, disegni e mappe. Ma lesterno
era meglio ancora. Sui terrazzamen-
ti i segni di decine di binari. Il bosco
cosparso di manufatti che parevano
usciti dal Medioevo e invece appar-
tenevano al nostro tempo. Poco in l
il torrente Assa, color ocra, portava
verso la Dora lo sfiato di 180 chilo-
metri di gallerie. Sulla destra orogra-
fica cera lo scarico materiali, un pia-
no inclinato in pietra di duecento
metri di dislivello. Un monumento
al lavoro su cui la mano pubblica
non aveva speso un centesimo.
Sorseggiammo birre nel tramon-
to, sazi di fantasmi. Ma quando Va-
lentina cerc di ricordare il titolo di
un racconto minerario di Primo Le-
vi ne Il sistema periodico degli ele-
menti, con la massima naturalezza,
la moglie del Giolitto se ne usc dalla
biblioteca col libro in mano e disse
Nickel. Tale era il titolo della sto-
ria. Roberta Anau si chiamava, une-
brea ferrarese che aveva appena
scritto unintrigante autobiografia,
Asini, oche e rabbini, con finale
minerario in quel di Brosso. Fu come
abbattere un diaframma, e di nuovo
la macchina della memoria si mise
in moto nel suo labirinto pieno di
ombre.
( 23 - continua)
Le case degli spiriti / 23
Un sottosuolo ricco di pietre rare, dai quarzi
al misterioso rutilio. Un mondo di bivi: 180
chilometri di gallerie, 63 ingressi, centinaia di
camini di aerazione. Dallodore sulfureo
Un favoloso dedalo minerario si cela dalle
parti di Ivrea. Sbarrato da quarantanni,
comunque meta di cercatori di pietre preziose
che sinsinuano di nascosto nelle sue viscere
IL LABIRINTO DI CRISTALLO
SU REP.IT - RE LE INCHIESTE
video, foto, mappe e archivio
del viaggio di Paolo Rumiz
RIPRODUZIONE RISERVATA
PAOLO RUMIZ
La pancia della Terra
I cristalli di Brosso, paesino piemontese
di appena 480 abitanti, sono in mostra
nei musei di mezzo mondo. Il suo
sottosuolo come una sorta di pancia
ferrosa di madre Terra, che smagnetizza
gli orologi e fa impazzire le bussole
cristalli. Era un tipo forte, con due zampac-
ce da lavoratore. Un chilometro pi in l ave-
va trasformato in museo e ospitalit rurale il
complesso direzionale della defunta minie-
ra, spendendoci del suo. La cosa mi parve lo-
devole, e con il resto della gita mi lasciai pi-
lotare nel mondo del silenzio, che subito
echeggi dei nostri richiami. Valentina mar-
ciava davanti a tutti, immersa alle caviglie in
nome Gino Giolitto, al quale fino ad allora la
banda aveva evitato di rivolgersi per un mi-
sto di diffidenza e timore. Ora finalmente il
ghiaccio si rompeva.
Il temuto Giolitto ci aspettava come Ca-
ronte davanti allo sfiato gelido delluscita
(una delle 63) dove una coppia di operai bo-
sniaci stava sistemando una porta di ferro,
indispensabile a tener lontani i predatori di
Strambino
Mongrando
Bollengo
Salusso
Cavag
Settimo Vittone
Brosso
Oglianico
Caluso
Samone
Pont Canavese
Agli
Ivrea
Biell
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edizione
2011
Programma completo,
informazioni e prevendita,
biglietti 3.50- 7.00
www.festivaldellamente.it
Come e perch
nascono le idee.
Interventi sulla
creativit, spettacoli,
incontri con scienziati,
artisti, letterati,
storici e loso.
Venerd, sabato e domenica
incontri per bambini e ragazzi
ore 17.30 Massimo Caleo
Sindaco di Sarzana
Giulia Cogoli
Direzione e Progetto
del Festival della Mente
Matteo Melley
Presidente della Fondazione
Cassa di Risparmio della Spezia
Apertura festival
1
ore 17.45
Chiara Saraceno
Troppa disuguaglianza
un freno al benessere di tutti
15
ore 15.00
Adam Phillips,
Gabriele Romagnoli
A proposito dellequilibrio
14
ore 15.00
Gian Carlo Calza
approfonditaMente
Estetica e creativit
tra Asia e Occidente
28
ore 11.30
Michela Marzano
Mente e corpo: lanoressia
o lenigma del desiderio
13
ore 14.45
Francesca Marzotto Caotorta
approfonditaMente
Il giardino nella mente
27
ore 10.30
Giuseppe Bertolucci,
Emanuele Trevi
Le parole e le immagini:
cinema e letteratura
12
ore 12.00
Adriano Prosperi
Delitto e perdono 26
ore 10.00
Franco Borgogno
Nel cuore e nella mente propri
e altrui. Il percorso di un analista
fra tradizione e creativit
29
ore 12.00
Alfonso Berardinelli
Tipi, stili e poteri intellettuali
2
ore 19.00
Giuseppe Penone, Sergio Risaliti
Scorrere nel tempo
come pietra di fiume
16
ore 16.30
Marco Belpoliti
Come lhai visto in tv 30
ore 15.00
Luca Scarlini
approfonditaMente
Il potere delle immagini,
le immagini del potere
3
ore 19.00
Franca DAgostini
Tipi di menzogna 17
ore 17.00
Salvatore Veca
Limmaginazione filosofica 31
ore 15.00
Felice Cimatti
approfonditaMente
Mente, comunicazione e
linguaggio negli animali
4
ore 19.30
Edoardo Boncinelli
Che cos la vita?
Pu esistere una vita artificiale?
18
ore 17.30
Vittorio Gregotti
Citt, metropoli e disegno
urbano
32
ore 15.30
Gianpiero Dalla Zuanna
Non ci sono pi le famiglie
di una volta?
5
ore 21.15
Giuseppe Battiston
e Gianmaria Testa
Italy
19
ore 18.30
Enzo Bianchi
Vie di umanizzazione 33
ore 16.30
Alberto Manguel
La Musa dellImpotenza
6
ore 21.15
Zygmunt Bauman
Sul concetto di comunit e rete,
sui social network e facebook
20
ore 19.00
Patrizia Cavalli
La poesia sa gi tutto 34
ore 17.00
Ennio Peres
La matematica
il gioco della vita
7
ore 23.15
Alessandro Barbero
Come pensava un uomo
del Medioevo? Il frate
21
ore 19.30
Edoardo Boncinelli
Che cos la vita?
La vita comunicazione
22
ore 21.00
Pippo Delbono
e Balanescu Quartet
Amore e carne
36
ore 19.30
Edoardo Boncinelli
Che cos la vita?
Vita ieri, oggi e domani
35
ore 19.00
Luce Irigaray
Salvare lenergia umana.
Il respiro: fonte per una
condivisione universale
sabato 3 settembre
8
ore 10.00
Francesco Piccolo
approfonditaMente
Come si scrive un film
23
ore 21.30
Silvio Orlando
Diderot, Rameau e altri
paradossi
37
ore 21.15
Sonia Bergamasco
e Fabrizio Gifuni
Attilio Bertolucci e Pier Paolo
Pasolini, unamicizia in versi
9
ore 10.00
Enzo Mari
Lanima del design
domenica 4 settembre
10
ore 10.30
Maurizio Bettini
Forme mitiche della memoria
in Grecia e a Roma
11
ore 11.30
Almudena Grandes,
Ranieri Polese
La storia vista dalle donne
25
ore 10.00
Gianfranco Capitta,
Pippo Delbono
approfonditaMente
Il passo di Pina
venerd 2 settembre
38
ore 21.15
Francesco Tesei
Mind Juggler - Il giocoliere
della mente
39
ore 23.00
Alessandro Barbero
Come pensava un uomo
del Medioevo? Il cavaliere
24
ore 23.15
Alessandro Barbero
Come pensava un uomo
del Medioevo? Il mercante
*
I47
VENERD 26 AGOSTO 2011
laRepubblica
CULTURA
Esce il nuovo libro autobiografico della studiosa Volevo essere una farfalla
Una confessione dei suoi disturbi alimentari e del disagio che ha vissuto
DARIA GALATERIA
Diario della mia
O
ra che Michela
Marzano pubbli-
ca il romanzo
della sua anores-
sia (Volevo essere
una farfalla, Mondadori,
pagg. 210, euro 17,50) diventa
palese e affascinante luso let-
terario che aveva fatto della
malattia gi nei saggi filosofi-
ci. La Marzano ha dissemina-
to nei suoi studi centinaia di
sintomi. Usa spesso la parola
disincarnato, smaterializ-
zato, e anche, per il mondo
modellato dalle imprese
(Estensione del dominio della
manipolazione), il termine
gabbia, che nel romanzo
associato al corpo anoressi-
co. Volevo essere una farfalla
si propone come una scrittu-
ra scucita. Ma non puoi rac-
contare una storia? le chiede il
compagno; ma lei vuole usare
una scrittura ellittica, disin-
carnata appunto; quando si
ha una bella idea non si riesce
a darle carne, a farla vivere.
Michela Marzano ha inizia-
to il suo racconto molti anni
prima di questa Farfalla, che
dice gli anni passati con la fa-
me, a punirmi per ogni caloria
ingoiata, a mangiare e vomi-
tare tutto, e suggerisce il ruo-
lo (il peso) delle aspettative
del padre - voglio scrollarmi
di dosso il peso del dovere, vo-
glio sentirmi leggera; Con
me pap sempre stato trop-
po pesante - per anni, ho fatto
di tutto per diventare leggera
come una farfalla In termi-
ni di chili, sintende: un pa-
dre che compare, letteral-
mente a ogni pagina, a chie-
dere la perfezione.
Sotterraneamente, gi nei
saggi Michela Marzano si
trovata a assumere argomen-
ti e metafore dal suo passato
anoressico. Negli interventi
sullabietto per esempio:
da ab e jectus, i lemmi di re-
pulsione, ribrezzo rinviano
alle nozioni di sporcizia, rifiu-
to e impurit, che troviamo
spesso associate al corpo e al-
le sue escrezioni. La parola
puro designa al contrario ci
che pulito, immacolato, im-
peccabile. Ha scritto (La filo-
sofia del corpo) che il corpo
impuro per antonomasia
perch ingerisce, digerisce,
assimila, espelle e secerne.
Ha studiato la body-art del-
lartista Orlan, che con le sue
performances chirurgiche si
serve della sua carne per esi-
bire limmagine ideale che ha
di se stessa.
La pornografia (Malaise de
la sexualit) mette avanti un
corpo smaterializzato, im-
mune da invecchiamento e
imperfezioni. Il corpo il
luogo di interrogativi esisten-
ziali; lo strumento tramite il
quale possiamo dimostrare
quale specie di essere morale
noi siamo. Per costruire la
sua nuova filosofia del cor-
po (Penser le corps, Diction-
naire), la Marzano ha attra-
conosce: il nostro corpo),
Amos Oz, il cyberspazio- in cui
gli avatar non sono pi infa-
stiditi dalla pesantezza del
corpo.
Ma a un gioco, a uno svela-
mento pi pericoloso siamo
chiamati dal romanzo. Pre-
ferisco lasciare delle tracce.
Degli indizi. Tutto collegato.
versato levangelista Matteo
(tutto ci che entra nella
bocca passa nel ventre e va a
finire nella fogna; tutto que-
sto rende immondo luo-
mo), Nietzsche, Proust
(quando siamo ammalati, ci
rendiamo conto che viviamo
incatenati a un essere di una
specie differente che non ci
Basta mettere insieme i pezzi
e il puzzle si fa da solo. Dun-
que, questa storia un puzzle.
Lautrice non dir tutto, lo av-
visa in esergo. E allora eccoci
autorizzati a indagare tra le ri-
ghe del racconto che si vuole,
inutile dirlo, esile, frantu-
mato e leggero. Mio padre il
francese lo capisce appena;
e: di filosofia non ne capisce
molto: quasi che le scelte di
fondo di Michela Marzano, fi-
losofa di grande seguito in
Francia, siano state forme di
fuga e scelte di autonomia ri-
spetto allonnipotente pap;
certo, una sfida.
La sua scrittura non appar-
tiene al genere del mcontem-
porain, praticato, in Francia,
dagli scontenti del presente,
gli scontemporanei vitupe-
ratori del mondo. La protago-
nista-farfalla esibisce i suoi
successi - non capita a tutti
vincere il concorso alla Nor-
male di Pisa: anche se la tesi,
cui si presenta a quota 35 chi-
li, avr come tema (ancora il
problema della perfezione)
lessere e il dover essere.
Semmai il testo si apparenta
al genere dellautofiction, tra
biografia e racconto; e replica
i brevi capitoli di Passione
semplice di Annie Ernaux o di
Incesto di Christine Angot,
storie incandescenti narrate
in termini oggettivi e spogli.
Ma la Marzano sceglie di
esprimere larea dei senti-
menti con formule codificate,
a volte dolcemente adole-
scenziali o datate, come le ci-
tazioni da cantilene, canzoni
o poesie di scuola (Pascoli,
Cocciante, Cyrano): tessuto
linguistico infilzato a tratti,
per inchiodare la farfalla, e
poterla studiare, da un termi-
ne filosofico. Lintento vigile
tradito dalle riprese dalla let-
teratura dellanoressia, la
Nothomb (si sente un imbu-
to attraversato dal cibo), Isa-
belle Caro, la modella foto-
grafata da Toscani, la prosti-
tuta Nelly Arcan, la piccolina
di pap suicida dopo il suc-
cesso di Putain.
Scorrono a lampi le ami-
chette, la tbc, la casa avita, le
terapie di gruppo, le analisi, i
concorsi, gli amori, le confe-
renze (quando la filosofa si in-
ceppa e invece di dire peur,
paura, dice pre). Un profes-
sore, da bambina, profittava
di lei; perch il padre non se ne
accorto? Forse, nellanores-
sia, non c nulla da capire;
avvisava la Sontag di non in-
terpretare la malattia come
metafora. Certo per ha tutto
di un sintomo. Certo c
stato un non-amore. Che co-
sa non ci viene detto? C an-
che, bellissima, una ricetta,
per vivere veramente do-
vremmo smettere di voler ri-
parare il passato. Come ab-
biamo letto allinizio, sono
anni che ho smesso di cercar
di cambiare mio padre.
RIPRODUZIONE RISERVATA
ANORESSIA
Lautrice
suggerisce il ruolo
(e il peso) delle
aspettative
del padre
Rivela gli anni
passati con la
fame, quando mi
punivo per ogni
caloria ingoiata
LA FILOSOFA MICHELA MARZANO RACCONTA LA SUA STORIA
Il libro e il festival
Volevo essere una farfalla di
Michela Marzano (Mondadori)
Lautrice sar al Festival
della Mente di Sarzana
domenica 4 settembre
per un incontro (alle 11 e 30)
RIPRODUZIONE RISERVATA
(segue dalla prima pagina)
L
anoressia non n una scelta, n
uninfamia. Lanoressia un
sintomo. Che porta allo scoper-
to quello che fa veramente male
dentro. La paura, il vuoto, labbandono, la
violenza, la collera. un modo per protegger-
si da tutto ci che sfugge al controllo. Anche
se a forza di proteggersi si rischia di morire. E
per imparare a vivere si deve avere il coraggio
di dare un senso a tutta questa sofferenza.
Certo, per uscirne non esistono formule
magiche. Come pretendono alcuni. Come
forse sarebbe bello che fosse. Ma esiste qual-
cosa che pi forte delle semplici formule: la
forza delle parole. Quelle che permettono di
ripercorrere mille e mille volte sempre le stes-
se cose. Gli stessi attimi. Le stesse incertezze.
Gli stessi rimpianti. E poi, come per magia, il
pensiero riappare. E ci aiuta a ritrovare il ban-
dolo della matassa. Quellistante preciso in
cui qualcosa si interrotto. E che prima ci si
illudeva di poter dimenticare per fare come
se nulla fosse mai accaduto. Barricandosi
dietro ad un pensiero razionale capace, cer-
to, di spiegare tutto, ma in realt incapace di
aprire la porta ai perch della vita. E allora ho
capito come mai avessi deciso di diventare
una filosofa. Perch se c una disciplina che
fa dei perch il punto di partenza e di arrivo
proprio la filosofia. Non quella astratta n
quella perentoria. Ma quella incarnata che si
costruisce intorno allevento, come direbbe
Hannah Arendt. Quellevento che appare nel
mondo e lo trasforma. E che obbliga, nono-
stante tutto, a trovare alcune risposte.
Io queste risposte le ho trovate. Ed anche
attraverso la mia anoressia che ho imparato a
vivere. Senza quella sofferenza, forse, non sa-
rei diventata la persona che sono. Probabil-
mente non avrei capito che la filosofia un
modo per raccontare la finitezza e la gioia. Gli
ossimori e le contraddizioni. Il coraggio im-
menso che ci vuole per smetterla di soffrire e
la fragilit dellamore che d senso alla vita.
questo che ho voluto raccontare nel mio li-
bro. Per condividerlo con gli altri. Per mo-
strare che c un modo per uscirne. Una filo-
sofia della resistenza e della speranza.
LE PAROLE PER COMBATTERE LA PAURA
MICHELA MARZANO
LIMMAGINE
Act against
colored
material
di Egon Schiele
R2CULTURA
I48
VENERD 26 AGOSTO 2011
laRepubblica
N
ella psicologia circolata per molto
tempo lidea che quel che conta sono le
interpretazioni, e non i fatti. Anzi, sono
le interpretazioni stesse a creare i fatti. In una
variante di psichiatria sociale, il matto era,
semplificando (ma non tanto), il risultato di chi
lo classificava come tale. Cambiata la societ,
eliminata letichetta, trattati i matti da persone
normali, il problema si sarebbe ridotto, se non
dissolto. In forme meno grossolane, questa
stessa idea permeava altre scienze
umane.
Oggi il vento cambiato. Due
grandi tradizioni di ricerca, levolu-
zionismo e lo studio del cervello, an-
che grazie a nuove tecniche di osser-
vazione, stanno occupando la scena.
Luomo un pezzo della natura bio-
logica, e non poi cos speciale. Li-
dea che sia lui a costruire il mondo,
con le sue categorie di osservazione e dinter-
pretazione, al tramonto. Si celebra cos la fine
del presunto primato dellinterpretazione sui
fatti. Non ci si era mai spinti ad affermare che
leggi scientifiche come, poniamo, la legge dei
gas , fossero interpretazioni del comporta-
mento dei gas. E tuttavia per le scelte indivi-
duali e le societ era cos. Circola poi, ancor og-
gi, una variante politica, nel senso che chi de-
tiene il potere politico e i media pu costruire
la realt. Era questo cui alludeva Donald Rum-
sfeld, il segretario alla difesa del secondo Bush,
quando affermava, dopo la caduta del comuni-
smo: Ora il mondo lo facciamo noi.
Questa versione forte del credo interpre-
tativo fallita miseramente. I fatti si vendica-
no nella politica estera americana. I fatti pre-
sentano il conto. Il potere politico pu, anche
per molto tempo, far s che lopinione pubblica
riconosca un fenomeno da un certo punto di
vista, ma non pu fare di pi.
Quando sinsegna psicologia, al primo anno
di studi, si deve contrastare lo spontaneo rea-
lismo ingenuo degli studenti. Esso consiste
nel pensare che noi vediamo il mondo cos
com, semplicemente perch fatto cos. In
realt il nostro sistema percettivo un intrec-
cio di meccanismi inconsapevoli che ci resti-
tuisce il mondo in seguito a una complessa
elaborazione di ipotesi su quello che c l fuo-
ri. E anche il pensiero umano funziona cos.
Questo per non implica sposare la tesi che la
mente crea il mondo. Al contrario, la mente
delluomo e degli altri animali fa ipotesi su co-
me funziona il mondo e le aggiorna continua-
mente perch lazione umana cambia il mon-
do. Questa la tensione che sbrigativamente si
etichetta con il binomio natura/cultura.
Agli psicologi cognitivi piace che in filosofia
stia emergendo una posizione chiamata nuo-
vo realismo. Non possono concordare n con
il realismo ingenuo, n con la rozza idea che sia-
mo noi a creare i fatti con le nostre interpreta-
zioni. Per quanto concerne la versione politica,
questa tesi si sconfitta da sola.
P
ostmoderni o neorealisti? O anche: pensiero
debole o pensiero forte? Interpretazioni o fat-
ti? Sono alcuni degli interrogativi che stanno
animando il dibattito filosofico, dopo la pub-
blicazione su Repubblica, lo scorso 8 agosto, del ma-
nifesto con cui Maurizio Ferraris ha presentato il New
Realism, il nuovo realismo filosofico, con lintento
di sorpassare limpasse del postmoderno e le sue de-
rive ermeneutiche. Da quel primo intervento ne
scaturito un dialogo tra Ferraris e Gianni Vattimo, tra
chi vuole riportare la concretezza della realt al centro
della riflessione e il padre del pensiero debole. Ed al-
lora partendo proprio da quel dialogo, pubblicato su
queste pagine il 19 agosto, che abbiamo deciso di ospi-
tare interventi di filosofi e studiosi. Scrive Paolo Le-
grenzi, psicologo cognitivo alluniversit Ca' Foscari
di Venezia: Oggi il vento cambiato. Due grandi tra-
dizioni di ricerca, levoluzionismo e lo studio del cer-
vello, stanno occupando la scena. E Petar Bojanic, al-
lievo di Derrida, tra i fautori di un ritorno al realismo fi-
losofico, mette in guardia dagli eccessi delle interpre-
tazioni, perch in questo modo finisce che anche il
passato pu essere riscritto. Cos se Pier Aldo Rovatti
ricorda linizio di quel percorso che trentanni fa port
alla nascita del pensiero debole, difendendo lanima
politica delle posizioni di allora: Nasceva come uno
strumento di lotta contro ogni violenza metafisica,
Paolo Flores dArcais rintraccia in Abbagnano, Bobbio
e Geymonat i precedenti che hanno avuto il merito di
riportare la filosofia su un terreno neo-illuminista.
Il New Realism sar oggetto di una tavola rotonda il
prossimo novembre a New York, allIstituto Italiano di
Cultura, mentre a primavera previsto un convegno
internazionale a Bonn, organizzato dallo stesso Ferra-
ris insieme a Umberto Eco, John Searle, Markus Ga-
briel e Petar Bojanic.
Raffaella De Santis
PAOLO LEGRENZI
Lintervento/1
A CHE PUNTO
Postmoderno o neo-realismo? Su questo
tema ecco le idee di quattro studiosi
Per capire dove va la filosofia. E non solo
DEBOLE, FORTE
OESISTENZIALE ?
PENSIERO
IL
Il dialogo
Sulle pagine di Repubblica
del 19 agosto uscito il
dialogo tra Ferraris e Vattimo
sul tema Postmoderni o
neo-realisti?
Il dibattito
Siti e riviste di filosofia e
giornali italiani (Il Foglio)
hanno ripreso il dibattito che
coinvolge anche riviste
straniere, inglesi e francesi
RIPRODUZIONE RISERVATA
LA VISIONE CHE CI RESTITUISCE IL MONDO
I
n Italia, non sai mai cosa ti aspetta. Ogni campanile na-
sconde una storia sorprendente. Talvolta, pi duna.
Prendete Zelbio: 810 metri s.l.m. (sopra il livello del ma-
re, ndr) come si legge sulle felpe blu col cappuccio sti-
le Ivy league orgogliosamente esibite dagli autoctoni che si
scaldano col grappino serale nella veranda del baretto e
200 anime (qualcosa di pi, in tempo di villeggiatura), sopra
quellaltroramo del lago di Como, il comune pi piccolo del-
la provincia. Vale la pena di affrontare i venti minuti di tor-
nanti, e non solo per il paesaggio da fiordi norvegesi. Scopro
che lhotel-ristorante, lunico sullunica piazza, per esem-
pio, si chiama National in onore dellAmericano. No, non
il solito George Clooney che monopolizza la riva sotto-
stante e le cronache mondane, ma James Jesus Angleton, la-
gente segreto fondatore della Cia immortalato dal film The
good shepard: complici il fascino della valle, la vicinanza col
confine svizzero e la strenua insistenza di don Mos Petru-
sini, fiero parroco di guerra fredda (meglio primo a Zelbio
che secondo a Roma) pi adatto alle pagine di Ken Follett
che di Guareschi, Angleton costru qui la casa-vacanze per i
dipendenti della sua sedicente ditta di calcolatori, la Natio-
nal Cash Register. E chiss cosa non passato tra queste mu-
ra. Non sono da meno le stanze della canonica adiacente, i
cui armadi celavano un San Girolamo che legge la bibbia,
preziosa copia depoca del Caravaggio conservato a Malta,
che stato al
centro di un
piccolo ca-
so, un paio
destati fa do-
po una tempe-
stosa irruzio-
ne di Vittorio Sgarbi con Carabinieri e soprintendente al se-
guito.
Mi ha portato qui tra spie, pizzoccheri e caravaggeschi la
curiosit per lultima sorpresa del luogo: il festival lettera-
rio pi piccolo (almeno fino a prova contraria) dItalia. Na-
to quattro anni fa da una scommessa di un giornalista, che
ci viene in vacanza fin da bambino, con un budget quasi ine-
sistente, nelle serate di punta riesce a raddoppiare la popo-
lazione: erano in quattrocento per il cabaret di Nanni Svam-
pa, quasi altrettanti per Gioele Dix. Fedele allo spirito del
luogo, il microfestival gioca con le contaminazioni: grande
affluenza per linedita doppietta di Ferragosto, la modella e
il vescovo, lindossatrice-scrittrice Francesca Lancini e
monsignor Diego Coletti che dismette i panni pastorali per
raccontarsi attraverso la musica, il cinema e la politica. Altro
che La pupa e il secchione.
La recensione pi lusinghiera per Arianna Scommegna,
rivelazione della scena teatrale milanese che ha recitato un
testo arduo come il monologo Cleopatrs di Tesori, riscrit-
tura della tragedia classica in ambientazione brianzola. Gi
vincitore del premio nazionale della critica 2010, ha con-
quistato un applauso interminabile e il placet del sindaco
del vicino comune di Sormano (paese dorigine della fami-
glia Testori): Signorina pensavo che mi sarei rotto le : in-
vece, sono felice!. Vale la pena fare un piccolo sforzo.
BENEDETTA TOBAGI
RIPRODUZIONE RISERVATA
ZELBIO, LA PATRIA
DEI MINI-EVENTI
R CULTU ISMI
FESTIVAL E DINTORNI
RIPRODUZIONE RISERVATA
I49
@
VENERD 26 AGOSTO 2011
laRepubblica
PER SAPERNE DI PI
www.repubblica.it
www.feltrinelli.it
I
l pensierodebole, nato 30 anni fa grazie a un reading curato
da Gianni Vattimo e da me, ha avuto una imprevedibile dif-
fusione internazionale. Certo, anche le sciocchezze possono
andare in giro per il mondo e trovare ascolto. Non so se questo
sia il caso, e comunque non mi affretterei a darlo per morto.
In autonomia dallo stesso Vattimo, con il quale tuttora con-
divido lo stile, la funzione e il senso di questo modo di pensare,
e soprattutto la sua potenzialit emancipatoria, ci ho lavorato
sopra da allora, puntando sui temi del gioco e del paradosso,
senza di cui credo che si possa capire poco della difficile realt
in cui viviamo (e spesso ci dibattiamo).
Lamico Ferraris lavorava gomito a gomito con me e con Vat-
timo, poi ha ritenuto opportuno andare per la sua strada che og-
gi chiama nuovo realismo. Ho letto con molta attenzione il
suo dialogo con Vattimo e sono rimasto come molti alquan-
to perplesso. Vi ho trovato uneccessiva semplificazione. Come
accade quando si vuole tirare troppo la coperta dalla propria
parte, si rischia di deformare un poco le cose.
Innanzi tutto, pensiero debole e postmodernit non possono
essere sovrapposti. Forse la postmodernit ha fatto il suo tem-
po, mentre il pensiero debole era e rimane una ma-
niera di leggere lintera filosofia, mettendovi decisa-
mente al centro la questione del potere. Nasceva in-
fatti come uno strumento di lotta contro ogni vio-
lenza metafisica e di conseguenza sospettava di ogni
fissazione oggettivistica della Verit (con la iniziale
maiuscola). Non si presentava come un semplice di-
scorso teorico, aveva una valenza esplicitamente
politica, e il carattere di una mossa etica che Vatti-
mo chiamava pietas (cio, sostanzialmente, un
ascolto del diverso) e che per me era un contrasto tra pudore e
prepotenza per guadagnare uno spazio di gioco nelle maglie
strette delluso dominante della teoria.
Quando, oggi, si riduce tutto ci a una querelle semplificata tra
fatti e interpretazioni, si corre il pericolo di evacuare proprio questa
sostanza etico-politica e di ridurre il pensiero debole a una specie di
barzelletta. Non esistono fatti nudi e crudi che non abbiano a che fa-
re con qualche interpretazione, questo un fatto, cos come sono
fatti (duri e provvisti di effetti) le singole interpretazioni. Che oggi ci
sia il sole o piova non mi dice niente sulla realtin cui stiamo viven-
do e nella quale temiamo di soccombere. Anzi, c da chiedersi per-
ch qualcuno abbia bisogno di costruirsi questo paraocchi lascian-
do fuori dalla vista le cose pi importanti. Il pensiero debole nasce-
va, poi, in una particolare consonanza con il pensiero critico di Mi-
chel Foucault e con le sue analisi del potere microfisico e della so-
ciet disciplinare. Ora, che abbiamo potuto conoscere meglio le sue
ultime ricerche, il debito si allargato, e non un caso che Foucault
non trovi nessuna cittadinanza nel cosiddetto new realismdi Fer-
raris.
Un punto fa da spartiacque, e riguarda la verit. Foucault ci ha
insegnato, con un gesto nietzschiano, che la storia (s, la storia!)
un susseguirsi di giochi di verit, il che significa che i valori del ve-
ro e del falso si trasformano, sono la posta in gioco di un pesante e
determinato conflitto, vengono di volta in volta innalzati sulle
bandiere dentro una lotta di posizioni e per ottenere vantaggi. Dal
dispositivo di potere (reale) non si evade con un semplice colpo di
filosofia, e quando si eternizzano le categorie, cercando di fissare
cosa veramente reale, non si fa altro che assumere una posizio-
ne dentro il dispositivo, che lo sappiamo oppure no. Mi chiedo co-
sa abbia da dire il nuovo realismo a questo riguardo, una volta che
si sia sgombrato il campo da contrapposizioni un po di scuola e
un po artificiose, dato che nessuno dubita che la realt abbia una
consistenza e produca effetti. Sicuramente non lo dubitano colo-
ro che hanno trovato nel pensiero debole molti attrezzi per la loro
cassetta.
PIER ALDO ROVATTI
LIDOLATRIA DEI FATTI
Lintervento/3
N
el gennaio scorso Ferraris e io erava-
mo a Parigi, e al termine di una sua
conferenza sul futuro della decostru-
zione qualcuno gli ha chiesto: Ma perch
senti tutta questa necessit di richiamarti al
realismo e ai fatti? In fondo, le interpreta-
zioni possono dare libert. Ferraris ha ri-
sposto: vero. Ma possono anche negare
tutto, comprese le peggiori tragedie della
storia. Ripensandoci, l che nata lidea di
un convegno sul New Realism.
Il realismo la grande novit fi-
losofica dopo trentanni di post-
moderno, ed un punto a cui sono
arrivato, per parte mia, lavorando
su una fenomenologia dellisti-
tuzionale che, rispetto a Ferraris,
pi aperta alle proposte di Fou-
cault. Sullessenziale per siamo
daccordo. Derrida, il nostro co-
mune maestro, ci ha resi attenti al-
la necessit di decostruire, di smontare, di
non fermarsi alle apparenze (perch ovvia-
mente non tutto quello che appare reale, ci
sono anche le allucinazioni, lo sappiamo
bene). Ma di farlo con una prospettiva di
speranza, la speranza, appunto, che la de-
costruzione potesse portare emancipazio-
ne e verit. Se trascuriamo questa circo-
stanza, si finisce nel nichilismo, una posi-
zione che costituisce un problema non solo
dal punto di vista teorico (perch una ne-
gazione del sapere) ma anche, e soprattut-
to, dal punto di vista morale, perch se si so-
stiene che tutto fluido e tutto interpreta-
bile anche il passato pu essere riscritto.
C un altro segnale importante che, se-
condo me, viene dal Nuovo Realismo, e
che particolarmente significativo per chi,
come me, si trovato a vivere e a lavorare in
situazioni culturali molto diverse e a volte
contrapposte (dallInghilterra alla Francia
alla Serbia). Il postmodernismo, malgrado
la sua pretesa di cosmopolitismo filosofico,
era in effetti una teoria che si limitava alla co-
siddetta filosofia continentale. Con la
svolta realistica si sta facendo esperienza di
un dialogo tra scompartimenti un tempo
non comunicanti, per esempio fra temi che
vengono da filosofi analitici, come Searle, e
temi che vengono da filosofi continentali,
come Derrida.
Questo aspetto non mi sembra puramen-
te formale, e tocca la sostanza del lavoro fi-
losofico. Perch Nuovo Realismo signifi-
ca confrontarsi sulle cose, senza limitarsi a
chiedersi lun laltro da dove parli?, il gio-
co postmoderno che spesso riduceva i con-
fronti filosofici alla deferenza nei confronti
dei rituali della propria trib di appartenen-
za.
(Lautore direttore dellInstitute of
Philosophy and Social Theorydi Belgrado. Tra
le sue pubblicazioni recenti: World
Governance uscito nel 2010 per Cambridge).
PETAR BOJANIC
Lintervento/2
RIPRODUZIONE RISERVATA
RIPRODUZIONE RISERVATA
S
e lesoterismo iper-metafisico di Heidegger e la
traduzione pi casareccia fornita da Gadamer
degli inconcludenti e compiaciuti labirinti ini-
ziatici del mago di Messkirch avesse nutrito la cul-
tura di destra, non vi sarebbe stato alcun problema.
Ma quel forsennato vaticinare ha invece colonizzato
la cultura democratica in Italia fin dallinizio degli an-
ni Sessanta, sia in versione neo-teologica, sia erme-
neutica (fratelli coltelli, ma entrambi heideggeriani
anti-illuministi perinde ac cadaver), ristabilendo una
egemonia spiritualistico-idealistica sulla filosofia che
invece era stata finalmente mandata in frantumi dal-
la consapevolmente variegata vague neo-illumini-
sta cui avevano dato impulso Abbagnano, Bobbio e
Geymonat. Se si aggiunge il marxismo eretico di Del-
la Volpe e della sua scuola, cerano gi allora tutti gli
elementi per costruire quella filosofia di New Reali-
sm che Maurizio Ferraris, ora caldeggia contro il suo
maestro e gli esiti prevedibilissimi dellermeneutica
nichilista e del post-moderno. Mezzo secolo buttato.
Comunque, meglio tardi che mai.
Il fenomeno come noto stato euro-
peo, e ha riempito anche gli scaffali di ol-
treatlantico. In Francia avevano a dispo-
sizione i lavori di Camus e Monod, son-
tuosi di grande pensiero sobrio, per dar vi-
ta a quella sintesi di esistenzialismo e na-
turalismo empirico che costituisce la spe-
ranza di una filosofia dellavvenire, ma
la moda irrazionalistica ha imposto ge-
nealogie e microfisiche di Foucault e torrenziali elu-
cubrazioni autoreferenziali di Derrida, mentre negli
Usa Rorty, in nome di Dewey, faceva piazza pulita del
razionalismo di quel grande pensatore riformatore. Il
tutto giustificato dalla necessit di liberarsi dalla op-
pressione di un essere inteso staticamente, troppo
autoritario, si detto. Eppure, bastava farne proprio
a meno, dellEssere, comunque declinato e sbarrato,
questa personificazione del predicato pi generico e
dunque pi vuoto, questa Ipostasi che costituisce il
tributo della filosofia allanimismo.
E invece, tutti a indebolire lessere per meglio sal-
vaguardarlo rispetto a neo-illuminismi e scienti-
smi. Per evitare il punto cruciale dello scoglio su cui
la tradizione di Hume e del giovane Marx antihegelia-
no e di Freud (e della riflessione filosofica su Darwin)
aveva gi portato a far naufragare ogni spiritualismo e
antimaterialismo: riconoscere alle scienze della natu-
ra lindagine sullessere e allesistenza individuale e
collettiva la sovranit sul dover-essere. Ma con un esi-
stenzialismo cos sobrio, naturalista-scientista, sa-
rebbero stati liquidati i barocchismi sullinvio del-
lessere, questi s ad alto potenziale autoritario (tota-
litario, anzi), visto che qualsiasi aspirante Fhrer po-
tr arrogarsi il ruolo di Unto dellessere. parados-
sale, perci, che Vattimo, per tenere aperta la pro-
spettiva dellemancipazione e delleguaglianza (pi
che legittima), anzich scegliere la via maestra e diret-
ta della separazione quasi manichea tra fatti e valori,
dunque tra scienze della natura e ideologie dello spi-
rito (solo le componenti scientifiche delle discipline
socio-storiche rientrano nel primo ambito), continui
ad insistere sulla linea non ci sono fatti, solo inter-
pretazioni. Perch ogni menzogna viene cos santifi-
cata.
PAOLO FLORES DARCAIS
LA TERZA VIA DI CAMUS
Lintervento/4
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PERCH SERVE UNA PROSPETTIVA DIVERSA
I50
VENERD 26 AGOSTO 2011
laRepubblica
SPETTACOLI
&TELEVISIONE
Mamma mia
Lattrice al Lido in
due ruoli di donna
adulta, seria: nella
fiction tv Sangue
freddo e inCavalli
di Michele Rho, ma
a ottobre torna
ribelle, in un film
dove si fidanza con
Charlotte Gainsbourg
MARIA PIA FUSCO
ROMA
S
ul tappeto rosso del Pa-
lazzo del Cinema la sera
dell1 settembre Asia Ar-
gento sfiler accanto a
Manuela Arcuri, che, per
una scelta ardita, sono madre e fi-
glia in Sangue caldo: la fiction di
Canale 5, in onda a settembre, sar
lanciata proprio dal Lido di Vene-
zia. Non ci crede nessuno che io
possa essere la madre di Manuela,
ma nella fiction neanche recitia-
mo insieme, lei appare da adulta
quando io sono gi morta, chiari-
sce subito la Argento che comun-
que nel programma ufficiale della
Mostra c, e curiosamente sem-
pre nel ruolo di una madre in Ca-
valli di Michele Rho, uno dei film
di Controcampo italiano.
vero che, placata la bufera con
Morgan per via della figlia Anna
Lou, Asia Argento non compare
pi cos spesso nelle cronache
pettegole. vero che, dopo il ma-
trimonio con Michele Civetta or-
mai una moglie che con tono ap-
pagato e naturale cita spesso mio
marito e che nella vita madre di
due figli... Ma fa impressione ve-
dere lex- dark lady del cinema ita-
liano, lex-ragazza cupa, provoca-
toria e ribelle trasformata, e a 36
anni non ancora compiuti pre-
sentarsi come una placida mam-
ma.
Asia che successo?
Forse anche il cinema si ac-
corto che sono cresciuta. A me
piace fare la madre. Nella vita cre-
do di averlo dimostrato. E sullo
schermo un modo per conosce-
re mondi femminili lontani e di-
versi. Cavalli, per esempio, am-
bientato alla fine dellOttocento
in un paesino degli Appennini e, in
una famiglia dominata da un pa-
dre padrone, io interpreto una
donna daltri tempi, che non ce la
fa a ribellarsi al marito ma cerca di
compensare la sua severit con at-
teggiamento protettivo verso i fi-
gli, li avvolge di dolcezza e di tene-
rezza. Non sar alla presentazio-
ne del film perch voglio lasciare
spazio ai ragazzi protagonisti, Vi-
nicio Marchioni e Michele Alhai-
que. Anche perch io ho il festival
di Toronto.
Per Isole il film di Sandro
Chiantini? L torna un po ai supio
personaggi diversi.
S, Isole un film a cui tengo
tantissimo, sono fiera di averlo
fatto. Marta, la protagonista,
uno di quei personaggi che capi-
tano raramente. Una ragazza mu-
ta, orfana, che ama solo occuparsi
delle api. Il legame forte con il pre-
te che lha cresciuta, Giorgio Co-
langeli, mi ricorda il film di Peter
Del Monte Compagna di viaggio
che ho fatto con Michel Piccoli, un
lungo rapporto silenzioso tra due
persone di diverse generazioni.
un film senza tempo, abbiamo gi-
rato alle Tremiti, in pochi giorni,
ed una storia che tutti abbiamo
vissuto con grande commozione.
Mi commuove soprattutto lin-
contro con lemigrato clandesti-
no, Ivan Franek, che come Marta
non ha voce.
Due simboli?
Per diverse ragioni sono en-
trambi oggetto di scherno e di vio-
lenza. Io mi stupisco ogni giorno
del mondo orribile in cui viviamo,
della violenza continua contro gli
stranieri, i pi deboli, chi sta male,
chi non pu difendersi perch
non ha voce, non ha documenti.
Senza retorica e quasi senza paro-
le il film parla di tutto questo.
Che legame c tra Asia Argen-
to di Isolee Asia Argento di Sangue
caldo, una fiction tv, la sua prima,
superpopolare?
Mi sono divertita come una
matta a fare la tv. Avevo costumi e
acconciature bellissime. tutto
diverso dal cinema. Sangue caldo
comincia nel 1958 quando la leg-
ge Merlin fece chiudere le case di
appuntamenti e io, prostituta, de-
cido di cambiare vita. Con i soldi di
una rapina fatta dal mio uomo,
Gabriel Garko, che poi muore,
apro un bar e divento una donna
onesta, madre amorosa della sua
bambina che da grande sar Ma-
nuela Arcuri. Un drammone ricco
di eventi.
Prima faceva solo film sceltis-
simi, adesso lavora tantissimo.
Fa meno scelte?
Questanno ho fatto sei film,
tante occasioni non mi erano mai
capitate nella mia carriera. Ho ap-
pena finito di girare con mio padre
Dracula 3Ded sempre unespe-
rienza faticosa ma bella lavorare
con lui, a cui mai avrei detto no.
Prima avevo partecipato a Gli sfio-
rati di Matteo Rovere dal libro di
Sandro Veronesi e finalmente
una commedia a Baciato dalla
fortuna di Paolo Costella con due
compagni come Giovanna Mez-
zogiorno e Alessandro Gassman.
E poi?
Ci sono i miei figli e mio mari-
to. Ho voglia di stare con loro. Ma
pi in l in autunno, realizzo uno
dei miei sogni, quello di lavorare
con Charlotte Gainsbourg: sare-
mo due fidanzate in un film sullo-
mosessualit. Un film scandalo?
Perch no?.
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Maternit
Forse cinema e tv si
sono accorti che sono
cresciuta. A me piace
fare la madre , anche
nella vita
La storia gay
Questanno ho fatto un
mucchio di cose, ma il
mio sogno sar il
prossimo lavoro su due
donne omosessuali
Asia Argento
Che dramma, mia figlia
Manuela Arcuri
FINZIONE E VERIT
Asia Argento, 36 anni, con il marito e i due
figli; a sinistra, dallalto, lattrice in Cavalli di
Michele Rho alla Mostra in Controcampo e
nella fiction tv Sangue caldo
!
VERSO
VENEZIA
2011
Back to black
Amy Winehouse, suo lalbum pi venduto del secolo
Back to black di Amy Winehouse lalbum pi
venduto del secolo nel Regno Unito. Lultimo lavoro
della cantante inglese, con 3,26 milioni di copie, ha
battuto il record di Back to Bedlam di James Blunt
La Grande Storia
In tv lossessione di Hitler per il corpo
La Grande Storia, oggi su Rai3 alle 21.05,
propone il documentario 'Il corpo di Hitler' di Tiziana
Pellegrini che racconta lossessione del Fuhrer e del
Terzo Reich per il corpo perfetto .
I51
VENERD 26 AGOSTO 2011
laRepubblica
Levento
Sky Go, la televisione senza televisore
Da domani 20 canali disponibili sulliPad, tutto lo sport, le news, ma anche X-Factor
ANDREA MORANDI
MILANO
N
on solo un costante aumento di turisti
stranieri, ma anche un continuo import
di artisti di altri Paesi: lascesa della Pu-
glia fa registrare un altro piccolo prima-
to, ovvero quella della regione italiana in grado di
attrarre sempre pi musicisti dallestero, arrivan-
do a organizzare un cartellone estivo di portata in-
ternazionale. Una tendenza che ha raggiunto uno
degli apici questa sera con quello che stato certa-
mente uno degli eventi dellestate: il concerto del
genio dellelettronica Aphex Twin che, per cele-
brare il suo quarantesimo compleanno, ha deciso
di fare la sua unica data italiana alla Masseria Tor-
cito di Cannole, in provincia di Lecce, allinterno
della seconda giornata del Day Off Festival. Lo stra-
no connubio tra il Dj irlandese, solitamente abi-
tuato a scenari come Barcellona, Detroit o Tokyo,
e una location tradizionale come una masseria,
stato per solo linizio di unimportante serie di
date nella regione pugliese, visto che nei giorni
successivi, grazie anche alla partenza della nuova
edizione della Notte della Taranta, sono arrivati tra
Gallipoli e Martignano molti artisti stranieri. Una
piccola grande invasione che andata a coprire la
quasi totalit dei generi: dal folk celtico dei leggen-
dari Chieftains alla musica etnica del polistru-
mentista turco Mercan Dede, dal reggae di nomi
storici come Toots and the Maytals e di nuove leve
come General Levy e Fantan Mojah. Una fiera di
nomi iniziata gi da alcune settimane con le esibi-
zioni di Asian Dub Foundation, Kaiser Chiefs e Lou
Reed e si concluder sabato 27 agosto quando Lu-
dovico Einaudi nei panni del Maestro Concertato-
re porter in piazza a Melpignano, per la conclu-
sione della Notte della Taranta, un altro piccolo
esercito di artisti: dal maliano Ballak Sissoko al
duo del chitarrista inglese Justin Adams e dal griot
Juldeh Camara oltre ancora ai Chieftains e al per-
cussionista giapponese Joji Hirota con il collettivo
dei Taiko Drummers e quello che oggi forse il pi
grande cantore flamenco, Diego El Cigala.
FLAMENCO
Diego El
Cigala, una
delle pi belle
voci del
flamenco di
oggi
ERNESTO ASSANTE
ROMA
N
ellera digitale tutto
si smaterializza,
tende a diventare
portatile, a cambia-
re natura e spesso
forma. Anche la televisione, che
sempre pi spesso abbandona il
televisore. A imboccare questa
strada oggi Sky, che da doma-
ni, lancia Sky Go, un nuovo ser-
vizio che consente la visione in
streaming di sport, calcio, news
e intrattenimento su iPad e
iPad2 ed entro poche settimane
anche su altri tablet di nuova ge-
nerazione. Sky Go solo il pri-
mo passo di Sky verso lestensio-
ne dei suoi migliori contenuti e
dei suoi servizi alle piattaforme
alternative e ai device portatili
emergenti, dice Andrea Scro-
sati, vice presidente di Sky Italia,
facendoci capire che la rivolu-
zione della tv senza televisore
appena iniziata, che siamo solo
ai primi passi di una storia che ci
riserver ancora molte sorprese.
Che cos Sky Go? una appli-
cazione scaricabile gratuita-
mente da iTunes che permet-
ter a chi gi abbonato a Sky di
seguire la programmazione di
20 i canali, 5 di Sport, 10 di Cal-
cio, le news e gli approfondi-
menti di SkyTG24 e SkySport24,
lintrattenimento di Sky Uno e 2
canali realizzati con contenuti
extra/interattivi. Il cuore dellof-
ferta chiaramente quello spor-
tivo, con uno sguardo verso il fu-
turo. Sono lontani, insomma, i
tempi in cui per seguire le parti-
te in diretta se si era fuori casa si
doveva avvicinare allorecchio
la classica radiolina a transistor:
lapp di Sky Go permette di ve-
dere in mobilit la Serie A, la Se-
rie B (solo tramite rete Internet
wifi una limitazione legata agli
attuali accordi contrattuali) e
tutto il meglio del calcio mon-
diale in diretta sui canali Sky Cal-
cio da 1 a 10 e su Sky SuperCal-
cio, tutta la UEFA Champions
League, ma anche il ennis, il
rugby, il golf, il ciclismo e molto
altro, su Sky Sport 1, Sky Sport 2,
Sky Sport 3, Sky Sport Extra, Sky
Sport 24 ed Eurosport.
Ma anche per chi in cerca di
intrattenimento portatile lof-
ferta pu essere assai interes-
sante, con Sky Uno che per la
nuova stagione offre la nuova
edizione di X Factor o una serie
di grande impatto come quella
di Spartacus, prodotta da Sam
Raimi, oltre allinformazione e
gli approfondimenti 24 ore su 24
di Sky Tg24. Ogni abbonato po-
tr anche consultare i dettagli
della programmazione attra-
verso lapposita Guida TV, sce-
gliendo i propri canali preferiti e
creando un palinsesto fatto su
misura; una volta scelta la pro-
grammazione, grazie alla fun-
zione Promemoria, lutente ri-
cever un avviso poco prima
dellinizio del programma sele-
zionato.
Lapplicazione Sky Go si sca-
rica gratuitamente da iTunes
ma per vedere la programma-
zione, dopo un periodo gratuito
che andr avanti fino al 31 di-
cembre, gli abbonati dovranno
pagare un sovrapprezzo, dai 3 ai
7 euro al mese a seconda del pro-
prio abbonamento. Fin dalli-
nizio ci siamo impegnati nellin-
novazione tecnologica, dice
Nicola Brandolese, vicepresi-
dente marketing di Sky, il no-
stro obbiettivo quello di rende-
re lesperienza di Sky sempre
pi semplice e personalizzata,
su tutte le piattaforme.
RIPRODUZIONE RISERVATA
I venti canali saranno visibili
agli abbonati alla tv
satellitare. E presto
i contenuti arriveranno
anche su altre piattaforme
IPAD
Due schermate
dellapplicazione Sky
Go, disponibile su
iTunes per liPad
il tablet della Apple
Per il concerto di sabato 27 arriva anche il grande Diego El Cigala
La taranta incontra il flamenco
nel festival della world music
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MAESTRO
Ludovico
Einaudi
Maestro
concertatore
della Notte
della Taranta
R2SPETTACOLI & TV
I52
@
VENERD 26 AGOSTO 2011
laRepubblica
PER SAPERNE DI PI
www.giorgia.net
www.bolerofilm.it/studentservice
Il caso
Vietato ai 18
il film visto
in tv in Francia
ROMA - Mentre in Fran-
cia andato in onda in
prima serata, in Italia,
Student Services, il film-
denuncia di Emmanuel-
le Bercot, che uscir do-
mani nelle sale, stato
vietato ai minori di 18 an-
ni. Tratta da un romanzo
a u t obi o-
grafico, la
pellicola af-
fronta l o
sconcer -
tante e at-
tuale realt
delle giova-
ni studen-
tesse che si
pr ost i t ui -
scono per mantenersi
agli studi o per permet-
tersi capi firmati. Il feno-
meno sta dilagando in
maniera esponenziale
anche in Italia, come te-
stimoniano crescenti
casi di cronaca: Sulla
base di questi dati ci
sembra assolutamente
doveroso - dicono dalla
casa di distribuzione Bo-
lero - che il cinema, at-
traverso film come Stu-
dent Services, diventi
uno strumento di denun-
cia e testimonianza,
senza peraltro voler con-
dannare n giustificare i
comportamenti delle
persone coinvolte.
Il ritorno di Giorgia
Canto per passione
e ritrovo la mia libert
Dopo quattro anni esce Dietro le apparenze
ROMA
Q
uasi venti anni di carrie-
ra alle spalle, una straor-
dinaria quantit di suc-
cessi e soprattutto un
lunghissimo percorso fatto di
canzoni e di emozioni, di melodie
e sentimenti, di passione e ritmo,
e oggi, dopo una pausa durata
ben quattro anni, di un nuovo al-
bum, Dietro le apparenze, che in
qualche modo cambia tutto, in
cui Giorgia prova a dar corpo alle
emozioni in maniera diversa dal
passato. Un disco con un anima e
soprattutto un suono ben precisi,
frutto della collaborazione con il
produttore Michele Canova, ma
anche della sua nuova vita da
mamma del piccolo Samuel.
Allora, Giorgia, tutto cambia,
ancora una volta...
Si tutto diverso e la cosa mi
piace molto. Innanzitutto per la
prima volta dopo tanto tempo mi
sono completamente affidata a
un produttore, e questo mi ha
permesso di non essere sempre in
studio durante la realizzazione.
Facevo i provini in casa, parlavo
con Canova al telefono, via mail,
nei momenti in cui Samuel mi la-
sciava libera. Cos quando anda-
vo a Milano e entravo nellatmo-
sfera dello studio cera spazio so-
lo per la creativit della musica.
Una forma di distacco dalla parte
pratica e angosciante del lavoro
per recuperare solo la passione
per la musica. Sentivo allinizio
lansia di non avere il controllo su
tutto, ma mi ha fatto bene.
Meno controllo e pi libert,
dunque...
Una libert senza la quale non
avrei potuto fare il disco, non
avrei avuto il tempo di fare tutto
insieme. Ma al di la di questo ave-
vo davvero bisogno di cambiare,
volevo confrontarmi con altre
persone, mollare la parte decisio-
nale, pratica, il marketing, la pro-
duzione, e pensare solo alla mu-
sica, parlare solo di musica.
E cos ha iniziato a cantare in
una maniera diversa. Per scelta?
No, ho iniziato a cantare cos
perch mi sembrava naturale. Mi
sono trovata in studio e non mi ri-
conoscevo: Adesso canto cos?.
E successo che la mia parte che
ha paura, quella che cerca dispe-
ratamente un riconoscimento, si
assopita, andata via, lasciando
spazio a quella che canta per il
piacere di farlo. Mi sono concen-
trata non sulla nota, ma sullin-
terpretazione, con una sensazio-
ne di liberazione totale, assolu-
ta.
La nascita di suo figlio stata
determinante in questo cambia-
mento?
Completamente. Cambia il
modo di pensare, esco di casa e
penso a quando torno, pappa,
bagnetto, biberon. Adesso penso
vado in tour e porto il figlio, ma
non so come sar, devo imparare
sul campo.
Cosa canta a suo figlio?
Beh, gli ho cantato di tutto, so-
prattutto i primi tempi perch
non dormiva. Ma lui vuole ritmo,
non la melodia. Pensi che quando
gli ho cantato Ribbon in the sky
di Steve Wonder si messo a ride-
re.....
(ernesto assante)
RIPRODUZIONE RISERVATA
Mamma
Esco di casa e penso a
quando torno, pappa,
bagnetto, biberon. Adesso
penso vado in tour e
porto il figlio
Distacco
Ho avuto una forma
di distacco dalla parte
pratica e angosciante del
lavoro per recuperare solo
lamore per la musica
DIVA
Giorgia, una delle
cantanti italiani di
maggior successo.
Ha esordito nei
primi anni Novanta
e ha vinto molti
premi, tra i quali il
Festival di Sanremo
Dborah
Franois
R2PROGRAMMI
I53
@
VENERD 26 AGOSTO 2011
laRepubblica
RAI 1 RAI 2 RAI 3 DEEJAY TV CANALE 5 ITALIA 1 RETE 4 LA SETTE
MTV
PER SAPERNE DI PI
tv.repubblica.it
www.rai3.rai.it
DAVVERO sorprende la scelta di RaiTre
di sbolognare nelle terze serate dagosto
(il luned) lo scrigno pieno dei sei film-tv
del Wallander interpretato da Kennet
Branagh. Progetto prima proposto da
Sky, ma solo a met, e ora ripreso per in-
tero dalla rete di cui solitamente ci van-
tiamo. Del commissario svedese creato
da Henning Mankell esiste ledizione-
telefilm, replicata ogni tanto da Media-
set: questa invece una produzione
Bbc, decisa a volare molto pi in alto. E
che in ogni episodio riprende le trame
effettive dei libri di Mankell: unica con-
troindicazione proprio quella per chi
conosce i libri, davvero impossibili da
rendere nella loro complessit nello-
retta e mezza del film-tv. Ma Branagh
vale il biglietto e oltre, prestando se stes-
so, ispido e stropicciato alla perfezione,
alla figura mai banale del commissario.
Con le nefandezze criminali da com-
battere allinfinito, con ritmo lento e av-
volgente mentre il mondo, tutto intor-
no, impazzisce per fatti suoi.
LARTISTA
Kenneth
Branagh in
Wallan-
der
CANAL GRANDE DI ANTONIO DIPOLLINA
MENO MALE CHE RAITRE SCOPRE WALLANDER E BRANAGH
RIPRODUZIONE RISERVATA
MEDIASET PREMIUM
S
A
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L
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T
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D
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G
I
T
A
L
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T
E
R
R
E
S
T
R
E
I cinema I intrattenimento
RAI
IRIS CIELO
SKY [servizioapagamento]
I cinema mattina I cinema pomeriggio I cinema sera I cinema notte
I sport
FOX
I RAI 4 I PREMIUM
I MOVIE
I RAI 5
ALBUM
Arte, donne e impe-
gno, il mio rock ro-
mantico. Videofo-
rum con la rock star
italiana Gianna Nan-
nini che risponde al-
le domande dei let-
tori sulla sua musica
e su quello in cui cre-
de. Conduce Pietro
DOttavio
Oggi
6.30 Tg1
Previsioni sulla viabilit
6.45 Unomattina Estate: Allin-
terno: Che tempo fa / 7.00-
8.00-9.00-10.00 Tg1 /
7.30Tg 1 L.I.S. / - Che tem-
po fa / 7.30Tg 1 L.I.S. 9.30
Tg 1 Flash / 9.55 Appunta-
mento al cinema
10.45 Un ciclone in convento - Tf
11.30 Provaci ancora Prof - con V.
Pivetti, E. Decaro
13.30 Telegiornale
14.00 Tg1 Economia
14.10 Verdetto finale
15.00 Un medico in famiglia 6 -
con G. Scarpati, L. Banfi
Previsioni sulla viabilit
16.55 Che tempo fa
17.00 Tg1
17.15 Heartland - Tf
17.55 Il commissario Rex - Tf
18.50 Reazione a catena
20.00 Telegiornale
20.30 Calcio. Supercoppa Uefa:
Barcellona-Porto
Tg1 60 secondi
23.20 Tv7
0.25 Lappuntamento Scrittori
in Tv
0.55 Tg1 Notte
Che tempo fa
1.30 Appuntamento al cinema
1.35 Sottovoce
2.05 S.O.S. tenibilit
2.35 Mille e una notte - Teatro
Questi fantasmi - di E. De
Filippo
6.00 Rai News Morning News
6.30 Il caff di Corradino Mineo
8.00 Rai 150 anni. La Storia sia-
mo noi
9.00 Film: Tot cerca casa - di
Steno e M. Monicelli, con
Tot, A. Mangimi, A. Tieri
10.20 Cominciamo bene
11.10 Tg3 Minuti
12.00 Tg3 Rai Sport Notizie
Meteo3
12.15 Cominciamo bene
13.00 Cominciamo bene - Con-
dominio Terra
13.10 La strada per la felicit - Tf
14.00 Tg Regione
Tg Regione Meteo
14.20 Tg3
Meteo3
14.45 Tgr Piazza Affari
14.50 Tg3 L.I.S.
14.55 Figu Album di persone no-
tevoli
15.00 The Lost World - Tf
15.45 Film: Son contento - di M.
Ponzi, con F. Nuti
17.25 GeoMagazine 2011
18.55 Meteo3
19.00 Tg3
19.30 Tg Regione
Tg Regione Meteo
20.00 Blob
20.15 Alice Nevers - Tf
21.05 La Grande Storia
23.15 Tg Regione
23.20 Tg3 Linea Notte Estate
Meteo3
23.55 Blu notte - Misteri italiani
0.50 Appuntamento al cinema
0.55 Cult Book
1.25 Fuori orario. Cose (mai) vi-
ste
6.00 Bla bla bla
6.45 Tracy & Polpetta
7.00 Carton Flakes
9.50 American Dreams - Tf
10.30 Tg2 punto.it estate
Tg2 / Meteo2
10.45 Medicina 33
10.55 Achab
11.00 Tg2 S, viaggiare
11.05 Tg2 Eat Parade
11.10 Tg2 E...state con Costume
11.25 Il nostro amico Charly - Tf
12.10 La nostra amica Robbie - Tf
13.00 Tg2 Giorno
13.30 Tg2 E...state con Costume
13.50 Eat Parade
14.00 Ghost Whisperer - Tf
14.50 Army Wives - Tf
15.35 Squadra Speciale Colonia-
Tf
16.20 The Good Wife - Tf
17.05 Life Unexpected - Tf
Meteo2
17.45 Tg2 Flash L.I.S.
17.50 Rai Tg Sport
18.15 Tg2
18.45 Cold Case - Tf
19.35 Senza traccia - Tf
20.30 Tg2 20.30
21.05 N.C.I.S. - Tf
23.25 Tg2
23.40 Terra Meravigliosa - con-
duce F. Paluffo
0.30 Master of Magic The se-
cret - con W. Rolfo
1.15 Meteo2
1.20 Appuntamento al cinema
1.35 Secondo Canale
1.50 Atletica. Campionati Mon-
diali
14.00 Summer Hits
15.55 Deejay Tg
16.00 Dvj Rotazione
17.00 Summer Hits
18.45 Believers Best of
18.55 Deejay Tg
19.00 Vacanze Romagne Best of
20.00 Jack Osbourne - No Limits
21.00 Fino alla fine del mondo
22.00 Uomini che studiano le
donne Best of
23.00 Via Massena
23.30 Nientology Il peggio di..
0.00 DVJ by Night
2.00 The Club
12.00 Mtv News
12.05 My SuperSweet 16
13.00 Mtv News
13.05 Disaster Date
14.00 Mtv News
14.05 The City
15.00 Mtv News
15.05 Jersey Shore
16.00 Pimp my Ride
16.30 Mtv at the Movies
17.00 Coca-Cola Lip Dup at Mtv
17.15 Made
18.00 Mtv Mobile Chat
19.00 Mtv News
19.05 Inuyasha The Final Cut
20.00 Jersey Shore
21.00 Hard Times
22.00 Blue Mountain State
23.00 Speciale Mtv News
23.30 I Soliti Idioti
0.30 Jersey Shore
1.30 Loveline
6.00 Prima pagina
7.55 Traffico / Meteo5 / Borse e
monete
8.00 Tg5 Mattina
8.50 Finalmente soli - Sitcom
9.20 Miracoli degli animali
9.40 Tvm: Festa di fine estate
con A. Louis Eriksen, S. So-
fie Lund, T. Meilstrup
11.00 Forum
13.00 Tg5
Meteo5
13.40 Beautiful - Soap
14.10 Centovetrine - Soap
14.45 Tvm: Alla scoperta di
mio padre - di S. Pillsbury,
con T. Matheson, S. Young
16.20 Il mammo - Sitcom
16.50 Tvm: Cake - Ti amo, ti
mollo... ti sposo. Matro-
monio da copertina - di
N. Ganatra, con H. Graham,
D. Sutcliffe, T. Diggs, S. Oh
18.50 La stangata
20.00 Tg5
Meteo5
20.40 Paperissima Sprint
21.20 O Professore - con S. Ca-
stellitto, L. Ranieri - Mini-
serie
23.30 Tg5 numeri in chiaro
0.00 Tvm: La profezia di Avi-
gnone - di D. Delrieux, con
L. Monot, G. Cramoisan
1.15 Tg5 Notte
Meteo5 Notte
1.45 Paperissima Sprint (r)
2.15 Tg5 numeri in chiaro
2.45 Nati ieri - Tf
3.50 Media Shopping
6.40 Media Shopping
7.00 Vita da strega - Tf
7.30 Miami Vice - Tf
8.30 Nikita - Tf
9.25 Riassunto The Mentalist
9.55 Pi forte ragazzi - Tf
10.50 Ricette di famiglia
11.30 Tg4. Allinterno: 11.55 Me-
teo
12.00 Vie dItalia notizie sul traffi-
co
12.05 Wolff un poliziotto a Berlino
- Tf
13.00 Distretto di polizia - Tf
13.50 Il Tribunale di Forum - An-
teprima
14.05 Sessione Pomeridiana: Il
Tribunale di Forum
15.20 Riassunto The Mentalist
15.35 Sentieri - Soap
16.10 Film: Assassinio sullO-
rient Express - di S. Lu-
met, con A. Finney, L. Ba-
call, I. Bergman, M. Bal-
sam
18.55 Tg4. Allinterno: Meteo
19.35 Tempesta damore
20.30 Renegade - Tf
21.10 Film: Vento di passioni di
E. Zwick, con A. Hopkins,
B. Pitt, A. Quinn, H. Tho-
mas, J. Ormond
0.00 Film: Cuore in Atlantide -
di S. Hicks, con A. Hopkins,
A. Yelchin, M. Boorem
1.55 Tg4 Night News
2.20 Film: La polizia ha le ma-
ni legate - di L. Ercoli
6.40 Baywatch - Tf
8.20 Cartoni animati
10.25 Nin - Telenovela
11.25 Una mamma per amica - Tf
12.25 Studio Aperto
Meteo
13.00 Studio Sport
13.40 Detective Conan - Cartoni
14.10 I Simpson
15.00 How I Met Your Mother -
Sitcom
15.30 Gossip Girl - Tf
16.20 O.C. - Tf
17.10 Hannah Montana - Sitcom
18.05 Love Bugs - Sitcom
18.30 Studio Aperto
18.55 Meteo
19.00 Studio Sport
19.25 C.S.I. Miami - Tf
20.20 Standoff - Tf
21.10 Film: Il principe cerca
moglie - di J. Landis, con
E. Murphy, A. Hall, J. E. Jo-
nes, M. Sinclair
23.40 Film: Blade - Trinity - di
D. S. Goyer, con W. Snipes,
K. Kristofferson, R. Rey-
nolds J. Biel
2.00 Grand Prix - Prove sintesi
2.45 Studio aperto - La giornata
2.55 Poker1mania
3.40 Ciak speciale Lanterna
verde
3.50 Media Shopping
4.05 Film: La poliziotta della
squadra del buon co-
stume- di M. M. Tarantini,
con E. Fenech, A. Vitali
5.25 Media Shopping
5.40 Drake & Josh - Sitcom
06.00 Tg La7
meteo
oroscopo
traffico - Informazione
06.55 Movie Flash
07.00 Omnibus
07.30 Tg La7
09.45 In Onda. Conducono Lui-
sella Costamagna e Luca
Telese - Estate (R)
10.25 Le vite degli altri. Conduce
Tiziana Panella - replica
11.25 Chiamata d'emergenza -
Tf
12.30 Da un giorno all'altro - Tf
13.30 Tg La7
13.55 Film: OP Center - di L. Tea-
gue, con H. Hamlin, P. Bau-
chau, K. Bedi
16.20 Movie Flash
16.25 La7 Doc: "Shamwari Sava-
na Hospital"
17.00 L'ispettore Barnaby - Tf
19.00 Relic Hunter - Tf
20.00 Tg La7
20.30 In Onda. Conducono Lui-
sella Costamagna e Luca
Telese - Estate
21.10 Film: Nikita - di L. Besson,
con A. Parillaud, J. H. An-
glade, T. Karyo
23.30 Tg La7
23.40 Movie Flash
23.45 Film: Verdetto finale - di
R. Mulcahy, con D. Wa-
shington, J. Lithgow, Ice T,
Kevin Pollack
01.45 La7 Colors
09.20 Sud- di G. Salvatores
Sky Cinema Comedy
09.30 Unamore all'improvviso
di R. Schwentke
Sky Cinema Hits HD
10.30 Nat e il segreto di Eleonora
di D. Monfry
Sky Cinema Family HD
11.15 Io sono l'amore - di L. Guadagnino
Sky Cinema Passion
12.05 Crocevia della morte - di J. Coen
Sky Cinema Max HD
13.15 Prova a prendermi - di S. Spielberg
Sky Cinema Hits HD
13.15 L'uomo nero - di S. Rubini
Sky Cinema Passion
14.00 Timeline - Ai confini del tempo
di R. Donner
Sky Cinema Max HD
14.25 Cado dalle nubi - di G. Nunziante
Sky Cinema Comedy
15.15 InAmerica - Il sogno che nonc'era
di J. SheridanSky Cinema Passion
16.10 Il padre di mio figlio - di C. Dunye
Sky Cinema Comedy
17.05 Unuomo da vendere - di F. Capra
Sky Cinema Classics
18.35 RobinHoodprincipe dei ladri
di K. Reynolds
Sky Cinema Family HD
18.55 L'uomo che verr - di G. Diritti
Sky Cinema Passion
19.20 L'inverno dei sogni infranti
di E. Mandelbaum
Sky Cinema Max HD
21.00 La voglia matta - di L. Salce
Sky Cinema Classics
21.00 MeanGirls - di M. Waters
Sky Cinema Family HD
21.00 Legion- di S. Stewart
Sky Cinema Max HD
21.00 Paura d'amare - di G. Marshall
Sky Cinema Passion
21.00 Tutto l'amore del mondo-di R. Grandi
Sky Cinema Comedy
21.10 Tre uomini e una gamba-di M. Venier
Sky Cinema 1HD
21.10 Auto Focus - di P. Schrader
Sky Cinema Hits HD
22.40 Rat Race - di J. Zucker
Sky Cinema Family HD
22.40 Ghostbusters II - di I. Reitman
Sky Cinema Comedy
22.45 Nameless - Entit nascosta
di J. Balaguer
Sky Cinema Max HD
22.55 I guerrieri della notte - di W. Hill
Sky Cinema Classics
23.00 Paycheck - di J. Woo
Sky Cinema 1HD
23.05 Piovono polpette - di P. Lord
Sky Cinema Hits HD
23.05 Chloe-Tra seduzione e...-di A. Egoyan
Sky Cinema Passion
00.30 Ballata macabra - di D. Curtis
Sky Cinema Classics
00.35 Shrek - di A. Adamson
Sky Cinema Family HD
18.45 Calcio Highlights Sky Supercalcio HD
19.00 Speciale Napoli Serie ARemix
Replica Sky Supercalcio HD
19.30 Bollettino Sportivo Eurosport 2
19.30 Wrestling: WWENXTSky Sport 2HD
20.00 Biliardo: Players Tour
Championships Finals Diretta
EuroSport HD
20.00 Ciclismo: Almadn- Talavera de la
Reina. 185kmVuelta di Spagna
Replica Eurosport 2
20.00 Sky Calcio prepartita Diretta
Sky Sport 1HD
20.00 Futbol Mundial
Sky Sport 3HD
20.00 Sky Calcio prepartita Diretta
Sky Supercalcio HD
20.30 Tennis: Torneo WTAdi NewHaven
Diretta Eurosport 2
20.30 Wrestling: WWESuperstars
Sky Sport 2HD
20.30 Calcio: Herta Berlino - Stoccarda
Bundesliga Diretta Sky Sport 3HD
20.45 Calcio: Barcellona - Porto
Supercoppa Europea Diretta
Sky Sport 1HD
20.45 Calcio: Barcellona - Porto
Supercoppa Europea Diretta
Sky Supercalcio HD
21.00 Golf: Johnnie Walker Championship
PGAEuropeanTour Replica
Sky Sport Extra
21.30 Wrestling: WWEDomestic
Smackdown! Sky Sport 2HD
22.15 Tennis: Torneo WTAdi NewHaven
Replica Eurosport 2
22.30 Calcio Highlights Sky Sport 3HD
22.45 Sky Calcio postpartita Diretta
Sky Sport 1HD
22.45 Calcio: Barcellona - Porto
Supercoppa Europea Replica
Sky Sport 3HD
22.45 Sky Calcio postpartita Diretta
Sky Supercalcio HD
23.00 Tennis: Torneo WTAdi NewHaven
Differita EuroSport HD
23.00 Salto congli sci: HS131Summer
GrandPrix Replica Eurosport 2
23.00 Calcio: Herta Berlino - Stoccarda
Bundesliga Replica Sky Sport Extra
23.15 Speciale Calciomercato Diretta
Sky Sport 1HD
23.15 Ciclismo: GranFondo Pinarello
2011Replica Sky Sport 2HD
23.15 Speciale Calciomercato Diretta
Sky Supercalcio HD
10.20 TorchwoodFox HD
10.30 Il Commissario Cordier
Fox Crime HD
11.05 Giudice Amy Fox Life
11.15 Buffy Fox HD
12.15 Law&Order - I due volti della
giustizia Fox Crime HD
12.30 Tre cuori inaffitto Fox Retro
13.00 Brothers &Sisters - Segreti di
famiglia Fox Life
13.00 Tre nipoti e unmaggiordomo
Fox Retro
13.05 Detroit 1-8-7Fox Crime HD
13.30 Il mio amico ArnoldFox Retro
13.55 C.S.I. NewYork Fox Crime HD
14.00 I SimpsonFox HD
14.00 I Jefferson Fox Retro
14.40 Incinta per caso Fox Life
14.50 Scientificamente pazzi Fox HD
14.50 C.S.I. NewYork Fox Crime HD
15.10 Dr. Botox Fox Life
15.15 La vita secondo JimFox HD
15.35 Will &Grace Fox Life
15.45 Buffy Fox HD
15.45 N.C.I.S. Anthology - Unit
anticrimine Fox Crime HD
16.25 T.J. Hooker Fox Retro
16.40 I SimpsonFox HD
17.15 Brothers &Sisters - Segreti di
famiglia Fox Life
17.20 Love Boat Fox Retro
18.00 La vita segreta di una teenager
americana Fox HD
18.25 Law&Order - I due volti della
giustizia Fox Crime HD
19.05 Will &Grace Fox Life
19.15 Detroit 1-8-7Fox Crime HD
19.20 I GriffinFox HD
19.35 Dharma e GregFox Life
19.45 I Simpson Fox HD
20.05 N.C.I.S. Anthology - Unit
anticrimine Fox Crime HD
20.05 Incinta per caso Fox Life
20.30 Dr. Botox Fox Life
21.00 90210Fox HD
21.00 C.S.I. NewYork Fox Crime HD
21.00 L'ora di AlfredHitchcock Fox Retro
21.30 Hot inCleveland Fox Life
21.50 Melrose Place Fox HD
21.55 C.S.I. NewYork Fox Crime HD
21.55 Three Rivers Fox Life
22.00 L'ora di AlfredHitchcock Fox Retro
22.45 White Collar Fox HD
22.45 Bones Fox Life
22.50 C.S.I. Miami Fox Crime HD
23.00 I Jefferson Fox Retro
23.30 Happy Days Fox Retro
23.35 I GriffinFox HD
23.40 The BigCFox Life
23.45 Detroit 1-8-7Fox Crime HD
6.30 La situazione comica
6.45 Beverly Hills 90210- Tf
7.30 Roswell
8.15 Streghe - Serie Tv
9.00 Alias - Serie Tv
9.45 La malinconia di Haruhi (film
animazione)
10.10 Lovely Complex (filmanimazione)
11.00 Tokyo Magnitude (filmanimazione)
11.25 Star Trek - Tf
12.15 4400- Serie Tv
13.00 The Invisible Man- Tf
13.45 Flashpoint - Tf
14.30 Alias - Serie Tv
15.15 DeadZone - Serie Tv
15.55 Roswell - Tf
16.40 The Invisible Man- Serie Tv
17.25 Streghe - Tf
18.05 Star Trek - Serie Tv
18.55 DeadZone - Tf
19.40 Alias - Tf
20.25 Flashpoint - Serie Tv
21.10 Film: Specie mortale - di Roger
Donaldson
23.05 Wonderland- Magazine
23.20 Film: Nightmare VI La fine - di R.
Talalay, conR. Englund, L. Zane
0.45 Film: Pulse - di JimSonzero
2.15 Sanctuary - Serie Tv
3.00 4400- Tf
3.45 The Invisible Man- Serie Tv
4.30 Streghe - Serie Tv
5.15 Stingers - Serie Tv
7.25 Diritto di difesa - Tf
8.20 Cuori rubati - Soap
8.45 Capri - Tf
9.40 I ragazzi del Muretto - Tf
10.45 Terapia durgenza- Miniserie
12.30 Unposto al sole- Tf
13.30 Capri- Tf
14.25 Diritto di difesa - Tf
15.20 Linda e il Brigadiere - Tf
17.05 I ragazzi del Muretto - Tf
18.10 Diritto di difesa - Tf
19.05 Unposto al sole - Tf
20.05 Capri - Tf
21.00 La caccia - Miniserie
22.45 Amanti e segreti - Miniserie
0.30 La caccia - Miniserie
2.15 Amanti e segreti - Miniserie
6.30 Film: Pianura rossa - di R. Parrish, con
G. Peck, B. De Banzie
8.10 CineItalia
8.35 Film: Belle ma povere - di D. Risi, con
M. Arena, R. Salvatori
10.20 Film: Ipcress - di S. J. Furie, conM.
Caine, N. Green
12.10 Film: Dio come ti amo - di M. Iglesias,
conG. Cinquetti, M. Damon
14.00 Film: Hollywood Filies - di F. Segatori,
conV. Jones, B. Guaccero
15.30 Film: Tre uomini e una culla - di C.
Serreau, conR. Giraud, M. Boujenah
17.20 Film: Bon Voyage - di J.P. Rappeneau,
conI. Adjani, G. Depardieu
19.15 Film: Monster Thursday - di A. Ostin,
O. Ommundse
21.00 Film: Non dirlo a nessuno - di G.
Canet, conF. Cluzet, A. Dussollier
23.10 Film: Assassins - di M. Kassovitz, M.
Serrault, M. Kassovitz
1.10 Film: Ladybird - di K. Loach, conc.
Rock, V. Vega
2.50 Film: Mosche da bar - di S. Buscemi,
conS. Buscemi, E. Bracco
4.30 Film: Tre supermen a S. Domingo -
di I. Martinenghi, conS. Borgese, G. Gas
14.35 DavidLettermanShow
15.25 Dreams Road
16.15 Eric Clapton: StandingAt The
Crossroads
17.15 Cool Tour
17.45 Spain... onthe roadagain
18.45 Emporio Daverio
19.40 Dreams Road
20.30 Passepartout
21.05 DavidLettermanShow
21.55 Les Nouveaux Explorateurs
22.45 Lonely Planett. Le vie dellavventura
23.40 Luniverso di KeithHaring
0.35 DavidLettermanShow
1.25 Dreams Road
2.10 SevenAges of Rock
9.20 Catewoman- di Pitof
PremiumCinema Energy
10.20 Al di la delle nuvole - di M. Antonioni
PremiumCinema Emotion
11.45 NewPort South- K. Cooper
PremiumCinema
11.50 Il tesoro di Sierra Madre - di J. Huston
Studio Universal
12.15 Kamasutra - di M. Nair
PremiumCinema Emotion
13.20 Io sono la leggenda - di F. Lawrence
PremiumCinema Energy
15.20 Femme Fatale - di B. De Palma
PremiumCinema
15.55 Mystic Pizza - di D. Petrie
Studio Universal
16.05 Marpiccolo - di A. Di Robilant
PremiumCinema Emotion
17.05 The calling-la chiamata - di R. Caesar
PremiumCinema Energy
17.20 Omicidio indiretta - di B. De Palma
PremiumCinema
17.55 55giorni a Pechino - di N. Ray
Studio Universal
18.35 Ogni maledetta domenica - di O. Stone
PremiumCinema Energy
19.05 Quel treno per Yuma - di J. Mangold
PremiumCinema
21.15 The Losers - di S. White
PremiumCinema
21.15 Driver limperdibile - W. Hill
Studio Universal
21.15 La vendetta di Carter - di S. Kay
PremiumCinema Energy
21.15 Changeling- di C. Eastwood
PremiumCinema Emotion
22.55 Uncolpo da dilettanti-di W. Anderson
Studio Universal
23.00 Decisione critica - di S. Baird
PremiumCinema Energy
23.40 Le regole del gioco - di C. Hanson
PremiumCinema Emotion
1.35 La vendetta della ... - di D. Lee
PremiumCinema Energy
1.45 Edgar andElizabeth- di R. Webster
PremiumCinema Emotion
08.10 Squadra antimafia 2- Tf Steel
09.25 Jack & Robby - Tf Joi
10.00 Love Notes- TvmMya
11.35 I 7guerrieri del KungFu- FilmSteel
11.50 E.R. - Tf Joi
12.40 Heist - Tf Joi
13.25 Le furie umane del KungFu- FilmSteel
13.45 Lamore nonha prezzo - TvmMya
15.20 Una mamma per amica - Tf Mya
16.20 Monk- Tf Joi
17.10 Justice - Tf Joi
17.15 Le cose che amo di te - SitcomMya
17.40 Baywatch- Tf Steel
17.40 Moonlight Serenade - FilmMya
19.40 E.R. - Tf Joi
20.25 HumanTarget - Tf Steel
21.15 One Tree Hill - Tf Mya
21.15 Friday Night Lights - Tf Joi
21.15 Supernatural - Tf - Steel
22.50 Into the Mirror - FilmSteel
23.00 Undivano a NewYork - FilmMya
23.00 The Pacific - Tf Joi
12.44 Film: Il vincitore - di A. Cox, conV. D'Onofrio, R. De Mornay, R.
Edson, S. Guerra
14.20 Film: Nemico pubblico n. 1 - di R. Connolly, conD. Wenham, A.
Lapaglia, S. Budd, S. Rodgers
16.10 Film: Italiani a Rio - di M. M. Tarantini, conS. Spaccesi, M. Di
Francesco, L. Gullotta
17.50 Tvm: Urban Legends: Bloody Mary - di M. Lambert, conK.
Mara, R. Vito, T. Lifford, EdMarinaro
19.30 BostonLegal - Tf
20.20 Law& Order: Unit Speciale - Tf
21.05 Film: Il grande colpo - di C. K. Wong, conM. Wahlberg, L.
DiamondPhillips, C. Applegate
22.45 Film: Brainscan-Il gioco della morte - di J. Flynn, conE.
Furlong, F. Langella, T. Rider Smith
0.30 Salento Finubus Terrae
12.00 Cielo TG24giorno
13.00 TopChef
14.00 Film: L'amore una cosa meravigliosa
15.45 Sei pibravo di unragazzino di 5a?
16.00 Inviaggio conNational Geographic
16.35 Strega per amore
17.25 Two Guys anda Girl
17.45 Dharma e Greg
18.45 Vite da crociera
19.30 Most Dangerous
20.15 TopChef
21.00 Film: L'innocenza del diavolo
23.00 Lady D. - La principessa buona
00.00 Cielo TG24notte
00.30 Il vizio dell'amore
I54
SPORT
VENERD 26 AGOSTO 2011
laRepubblica
La Federcalcio
offre 20 milioni
come fondo per i
contenziosi coi
calciatori, ma i
club rifiutano:
salta la prima
di campionato
UNA CRISI
DI GOVERNO
EMILIO MARRESE
S
TAVOLTA ce lha messa
davvero tutta, il presidente
della Federcalcio Abete. E
forse unaggravante, pi
che unattenuante. Ci ha messo so-
prattutto la faccia, incassando il
ceffone pi sonoro della sua gi cri-
ticabile gestione. Ha provato perfi-
no a parlare lunica lingua cono-
sciuta da tutti gli abitanti del pia-
neta palla: quella dei soldi. Come
dire, le supertasse ve le paghiamo
noi, purch facciate rotolare sto
pallone. Niente da fare. Lespe-
diente (disperato, opinabile e ben
poco ortodosso) stato rimbalzato
dai presidenti in due minuti con ar-
roganza offensiva. Demenziale,
gli hanno addirittura detto. Dop-
pia umiliazione.
Sopravviveremo tutti benissi-
mo allo slittamento di una giorna-
ta di campionato, per carit (un po
meno Sky grazie alla quale le so-
ciet, colpite da amnesia, campa-
no): il vero problema del calcio ita-
liano non questo, ma la profonda
crisi di leadership e governo che la
vicenda grottesca (manca ancora
lufficialit...) apre. un ammuti-
namento contro il comandante del
Titanic. Esagerando: un golpe. I
padroni del gioco, cio i presiden-
ti, non potevano dire in modo pi
inequivocabile che della Figc, del
suo n.1 ma anche del massimo di-
rigente dello sport italiano - Pe-
trucci, al fianco di Abete - non glie-
ne importa un accidente. Non si
sono spostati di un millimetro: qui
comandiamo noi, facciamo, e fare-
mo sempre pi, quello che ci pare.
Le istituzioni (fate conto che il Co-
ni sia il Quirinale, anzi lEliseo, del-
lo sport) sono state spernacchiate.
Abete delegittimato: la pi frago-
rosa sconfitta di un presidente fe-
derale che nel suo mandato ne ave-
va gi collezionate troppe. Tale af-
fronto genera uno scontro di pote-
ri senza precedenti. Se ne fregano,
i presidenti, anche delle leggi dello
Stato che regolano lo sport e che il
Coni ora minaccia di imporre.
Quel che invece arriva allopi-
nione pubblica quanto di pi
fuorviante i gallianidi han fatto fil-
trare, in modo subdolo: quelle di-
vette ingrate e irresponsabili dei
calciatori scioperano, in sfregio ai
poveri tifosi e alla povera patria,
perch non vogliono pagare le tas-
se. E vai con la demagogia pi be-
cera. Non conta che la vertenza
fosse aperta da 14 mesi, molto pri-
ma cio che a Sherwood sinven-
tassero il contributo di solidariet.
I presidenti avrebbero comunque
perseguito con sorda determina-
zione, e altri pretestuosi cavilli, lu-
nico loro scopo originario: far sal-
tare il banco.
Alla fine pagano sempre i pove-
ri tifosi, si dir. Vero: pagano an-
che la loro ottusit o dabbenaggine
nellingoiare qualsiasi porcheria,
da anni a questa parte. Quando si
dice che il calcio la metafora di un
Paese...
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Sciopero, mediazione fallita
la Figc oggi ferma la serie A
schiaffo
Lo
FULVIO BIANCHI
MATTEO PINCI
ROMA
N
eanche lultima, dispe-
rata opera di mediazio-
ne firmata Abete servi-
ta a evitare quello che da
due giorni era ormai diventato
inevitabile: il campionato di serie
A, a meno di clamorose sorprese,
non inizier domani. Tra Lega e
Assocalciatori la tensione non
scema, con i signori del calcio ita-
liano fermi sulla richiesta di inte-
grare larticolo 7 e il punto 4 del
contratto collettivo firmato dai
giocatori, che a loro volta non so-
no disposti a rinegoziare. Senza
firma non giochiamo, il messag-
gio del presidente dellAic, Tom-
masi. Per la Lega, invece, si gio-
cher, almeno fino a quando non
verr comunicato il contrario.
Potrebbe farlo oggi il presidente
federale Abete, che ha gi ricevu-
to allunanimit il mandato per
rinviare linizio ufficiale della sta-
gione: con lo stop, si partirebbe
l11 settembre dalla seconda gior-
nata. La prima, invece, slitterebbe
al 21 dicembre, a una manciata di
giorni dal Natale. O all11 gen-
naio, posticipando il calendario
di coppa Italia.
Nel giorno in cui in Spagna lA-
fe trovava laccordo con la Liga da-
re il via al campionato dalla se-
conda giornata (prima gi salta-
ta), in Italia ha provato Abete a ri-
durre la distanza tra le parti. In
mattinata, lincontro con Petruc-
ci: unora di colloquio al Coni in
cui il leader dello sport italiano ha
spronato Abete a mostrare deter-
minazione, grinta e soprattutto
progetti per scongiurare lo scio-
pero.
La risposta, tutta nel tentativo
estremo proposto dal numero
uno Figc: mettere a disposizione
della Lega di A un fondo contribu-
tivo da 20 milioni in favore delle
societ per eventuali contenziosi
sul contributo di solidariet, no-
nostante la manovra sia ancora in
attesa del visto parlamentare. Sul
piatto, quindi, un quinto dei qua-
si 100 milioni che entrano da
sponsorizzazioni e marketing.
Proposta per irricevibile (anche
la Corte dei Conti avrebbe mosso
qualche obiezione) e, soprattut-
to, rigettata da chi ne avrebbe do-
vuto beneficiare, i presidenti di
serie A: La proposta di Abete per
noi non conta, la posizione di Be-
retta. Demenziale, la bolla Zam-
parini. Respinta, anche, lipotesi
di nominare un commissario ad
actaalla Lega per riscrivere il con-
tratto collettivo: le leghe riunite
erano pronte a porre in minoran-
za il presidente federale per co-
stringerlo alle dimissioni, se aves-
se insistito su quel tasto. Messag-
gio altrettanto diretto, quello fil-
trato da Sky, titolare dei diritti del
campionato: la partenza in ritar-
do della stagione, nel momento in
cui pi alto il flusso di abbona-
menti, peserebbe sul numero dei
contratti tv con danni economici
evidenti. Anche per questo, con la
rinegoziazione dei diritti tv allo-
rizzonte, lemittente il consi-
glio aveva gi minacciato di ridur-
re lesborso per la serie A in caso di
scandali che ne indeboliscano
limmagine ha voluto far leva
sulla propria posizione, rivolgen-
do un appello al senso di respon-
sabilit e un invito a non tradire le
aspettative di milioni di sportivi.
Appello inascoltato al momento.
Lo stop che salvo colpi di scena
verr ufficializzato stamattina
Incomprensibile e insostenibi-
le, per il Coni, che attacca en-
trambe le parti, ma soprattutto le
societ: Dovranno assumersi la
responsabilit dei provvedimenti
che verranno presi, il mondo del-
lo sport continuer a respingere
ricatti e prevaricazioni. Posizio-
ne forte che sembra annunciare
interventi diretti dellistituzione
(hanno strumenti di legge che
glielo consentono), e che potreb-
be portare a nuovi scenari. Il pre-
sidente della Lega di A Beretta
per scarica la responsabilit sui
giocatori: Se non partir il cam-
pionato lAssocalciatori se ne as-
sumer le responsabilit. Evi-
dentemente Beretta vive su Mar-
te, la replica del sindacato: Si
tratta di pretesti che nascondono
un tentativo di delegittimare Abe-
te.
Nonostante tutto, oggi a Cover-
ciano in programma lapertura
ufficiale della stagione sportiva
con tutte le componenti e gli arbi-
tri sono gi stati designati. Diven-
terebbe la surreale cerimonia del
non si gioca.
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2
a
Giornata
CATANIA-SIENA
CESENA-NAPOLI
CHIEVO-NOVARA
FIORENTINA-BOLOGNA
GENOA-ATALANTA
JUVENTUS-PARMA
LECCE-UDINESE
MILAN-LAZIO
PALERMO-INTER
ROMA-CAGLIARI
1
a
Giornata
SIENA-FIORENTINA
CAGLIARI-MILAN
NAPOLI-GENOA
ATALANTA-CESENA
BOLOGNA-ROMA
INTER-LECCE
LAZIO-CHIEVO
NOVARA-PALERMO
PARMA-CATANIA
UDINESE-JUVENTUS
Margini ormai
ridottissimi
per un accordo
in extremis, Abete
rinvier il turno
Lega
La proposta Figc
non conta, le
nostre condizioni
e posizione
non cambiano
Sindacato
Senza firma non
giochiamo. La
Lega venuta
meno alla parola
data otto mesi fa
Coni
Situazione
incomprensibile e
insostenibile. Non
accettiamo ricatti
n prevaricazioni
LE PRIME DUE GIORNATE
In caso di sciopero si partir
il 10-11 settembre con la
2a giornata (anticipi da
stabilire) e la prima sar
recuperata il 21/12 o l11/1
Recupero a Natale o
a gennaio, Sky
sinfuria. E in
Spagna invece
trovano lintesa...
sabato27/8ore18
ore20.45
domenica28/8 ore18
ore20.45
domenica11/9ore15
I55
Le
reazioni
RobertoFormigoni
ZdenekZeman
MaurizioZamparini
SERVE UN PONTE
Facciamo un accordo
di qui a giugno poi
cambiamo completamente
un contratto che nasce gi
vecchio. Ne ho parlato a
Tommasi, ma non so
quanto abbia capito
AurelioDe Laurentiis
Champions
ANDREA SORRENTINO
MILANO
I
l ritorno di Ibrahimovic e
del Milan al Camp Nou, su-
bito, gi il 13 settembre. Il
girone pi duro per il Napo-
li, vaso di coccio come non mai.
E almeno due avversarie fasti-
diose per lInter, che pure era
lunica italiana testa di serie.
Non andato benissimo, il sor-
teggio di Champions League. Il
Milan partiva dalla seconda fa-
scia e ha pescato il Barcellona
pi forte di tutti i tempi, contro
cui si sempre a rischio di figu-
racce: affrontarlo alla prima
giornata, pur esibendo un
Ibrahimovic motivatissimo,
pu essere scioccante. Anche se
i rossoneri possono consolarsi
con le altre due avversarie, di li-
vello molto inferiore: i bielorus-
si del Bate Borisov e i campioni
cechi del Viktoria Plzen, esor-
dienti nella competizione. La
qualificazione insomma non
in pericolo, ma ci mancherebbe
altro, infatti Allegri concede: Il
passaggio del turno ampia-
mente alla nostra portata. Non
vacilla neppure lInter, che dalla
greppia della sua prima fascia
non poteva incontrare squadre
impossibili, ma il Cska Mosca
comunque al comando del
campionato russo e nel pieno
della stagione agonistica (prima
sfida a Mosca il 27 settembre),
mentre il Lille ha appena vinto di
slancio il torneo francese e ha
due uomini che hanno ingolosi-
to lInter sul mercato: il talenti-
no Hazard e il tecnico Garcia.
UnInter senzaltro pi debole
dopo laddio di Etoo potrebbe
rischiare, anche se il terzo avver-
sario sono i turchi del Trabzon-
spor, che hanno sostituito in ex-
tremis il Fenerbahce coinvolto
in uno scandalo di partite com-
prate. Gasperini si mostra vaga-
mente preoccupato: Un girone
insidioso. Cska e Lille sono
squadre ostiche, quanto al
Trabzonspor dico che giocare in
Turchia non mai semplice.
Al Napoli, invece, andata de-
cisamente male. Entra nel giro-
ne di ferro della Champions, in
cui ci sono una tedesca (Bayern
Monaco), una spagnola (il Vil-
larreal di Giuseppe Rossi che gi
lo elimin dallEuropa League
lanno scorso) e uninglese,
lambiziosissimo City di Manci-
ni, che era lo spauracchio della
terza fascia e contro cui il Napo-
li esordir il 14 settembre allE-
tihad Stadium. Tutte e quattro si
sono classificate terze nei ri-
spettivi campionati, e daranno
vita a partite equilibratissime,
ma il Napoli non ha lesperienza
internazionale di Bayern e Vil-
larreal, n il talento del City. Sar
durissima, ma almeno la grande
ribalta europea si schiuder di
fronte al club di De Laurentiis,
che lha presa bene: Bel sorteg-
gio, dice, forse pensando agli
incassi, e Mazzarri gli fa eco: Gi-
rone difficile ma affascinante.
Chi non sar felicissimo, proba-
bilmente, Mario Balotelli: il 22
novembre c Napoli-Manche-
ster City, e stavolta gli toccher
rimanersene chiuso in albergo.
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Mazzarri in un
girone proibitivo:
c anche il City di
Mancini. LInter ha
Cska, Lille e turchi
Europa League
Totti sostituito, Roma eliminata
lOlimpico contro Luis Enrique
ALESSANDRO DI MARIA
ROMA
E
uropa gi svanita. Il pri-
mo traguardo della Ro-
ma iberico-americana
si spegne su uno scivo-
lone di Cassetti che regala la pal-
la a Stepanovsky solo davanti a
Stekelenburg: per il giocatore
dello Slovan non ci vuole molto
a segnare il gol dell1-1 e trasfor-
mare una serata che avrebbe do-
vuto essere una festa in qualco-
sa che somigli a un incubo. Il tut-
to pochi minuti dopo che Luis
Enrique aveva sostituito Totti
tra gli assordanti fischi dei tifosi,
con il capitano che ha abbando-
nato il campo senza nemmeno
guardare la fine della gara insie-
me al resto della squadra. Film
visto e rivisto nella passata sta-
gione. Anche se c da dire che
forse la sostituzione stata fin
troppa frettolosa. Quanto basta
per scaraventare la Roma nel
caos, ed solo linizio. Le mie
decisioni non possono essere
condizionate dai tifosi o dalla
stampa. Non gi tempo di bi-
lanci. Non si rovescia questa si-
tuazione in due-tre mesi. Se la
squadra non dovesse seguirmi,
la mia presenza qui non avrebbe
senso. Luis Enrique ha capito
che non finisce qui.
Lo Slovan a parte il gol ha fat-
to poco altro, la partita era co-
minciata con il piede giusto: pal-
la buona per Bojan, che davanti
a Putnocky calcia male e debole.
Sar il primo di una lunga serie,
fino a quello a pochi istanti dalla
fine, tiro sparato addosso alle-
stremo difensore. All11 il gol
che sembra spalancare le porte a
una serata da ricordare, la prima
allOlimpico di DiBenedetto,
cominciata con un messaggio
su maxischermo che fa molto
yankee-style. Ci pensa Perrotta
in scivolata a concretizzare un
angolo di Totti, pallone sotto le
gambe di Putnocky. Per la Roma
sembra annunciarsi una gara in
discesa, lo Slovan non impen-
sierisce pi di tanto i giallorossi.
La palla, anche se non velocissi-
ma, gira. I giocatori stanno pro-
vando a entrare nella mentalit
del gioco di Luis Enrique e tenta-
no di mettere in pratica i suoi in-
segnamenti. Risultato vano,
quando c da concretizzare gli
errori sono troppi: i tentativi di
Simplicio, Angel e Rosi finisco-
no nel niente.
Nel secondo tempo la Roma
cerca il gol qualificazione. Le oc-
casioni non mancano, ma la pal-
la non entra. Triangolazioni,
passaggi al limite dellarea, tutto
si spegne l. E si spegne pure la
Roma, fuori dallEuropa per la
prima volta dal 1997/98, un pri-
mato di cui la gestione avrebbe
fatto volentieri a meno.
Magra consolazione, ieri
stato annunciato lacquisto del-
lattaccante Osvaldo, pagato al-
lEspanyol 15 milioni pi i bo-
nus, per lui accordo di cinque
anni. Mentre oggi il giorno di
Kjaer, arrivato ieri sera a Fiumi-
cino. Per adesso c altro a cui
pensare. Perch la serata di ieri
ha gi lanciato un campanello
dallarme per quella che sar la
stagione della Roma. E lo sguar-
do di Luis Enrique, perso nel
vuoto nel sottopassaggio, non
un buon segnale.
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ROMA-SLOVAN BRATISLAVA 1-1
ROMA (4-3-3)
Stekelenburg 6 Cicinho sv (8 pt Rosi
5.5), Cassetti 5, Burdisso 6, Jos Angel
6.5 Perrotta 6, Viviani 5, Simplicio 5
Caprari 6 (23 st Verre 5.5), Totti 5 (28 st
Okaka sv), Bojan 5.5.
SLOVAN (4-1-4-1)
Putnocky 6 Cikos 5.5, Dobrotka 5.5,
Had 5.5, Pauschek 5.5 Kladrubsky 6
Bagayoko 5.5, Gued 5.5, Grendel 6
(20 st Stepanovsky 6.5), Zofcak 6 (45 st
Dosoudil sv) Sebo 5 (42 st Lacny sv).
Arbitro: Ozkahya (Tur) 6.
Reti: 11 pt Perrotta, 37 st Stepanovsky.
Note: ammoniti Angelo, Viviani. Spettatori
47.302
RABOTNICKI-LAZIO 1-3
RABOTNICKI (4-3-1-2)
Dimitrievski 6 (44 st Siskovski sv) Bog-
danovic 5.5, Lazarevski 5.5, Kumbev 6, Ma-
nevski 5.5 (18 st Trajkovski 5.5) Vujcic 6,
Micevski 5.5, Muarem 6 (15 st Nastevski 6)
Velkoski 6 Todorovski 5, Petkovski 5.
LAZIO (4-4-2)
Bizzarri 5 Scaloni 6, Diakite 6, Dias 6 (36
pt Biava 6), Zauri 6 Lulic 6, Cana 6, Ma-
tuzalem 6, Mauri 6.5 (12 st Hernanes 6.5)
Rocchi 6.5, Kozak 5.5 (25 st Ledesma sv).
Arbitro: Masiah (Isr)
Reti: 23 pt e 31 st Rocchi, 39 pt Lazarevski,
28 st Hernanes
Note: ammoniti Micevski, Diakite, Kozak
Resta solo la Lazio
oggi conosce le rivali
Subito Bara-Milan, Napoli nei guai
Buon sorteggio per le milanesi, si parte col ritorno di Ibra al Camp Nou
SKOPJE Dopo il 6-0 dellandata,
vittoria anche in trasferta della La-
zio per 3-1. Con la doppietta di ieri
al Rabotnicki, Rocchi si porta a 99
gol in maglia biancazzurra. Sulla re-
te dei macedoni errore di Bizzarri.
Annullato anche un gol a Matuza-
lem. Oggi il sorteggio dei gironi del-
la prossima fase di Europa League:
la Lazio la sola italiana in corsa.
Vantaggio Perrotta,
fischi al cambio del
n. 10 e pari Slovan.
Il tecnico: Ma non
mi condizionano
Francesco Totti ieri sera sostituito al 74 per Okaka
Serie B
Samp, solo pari al debutto. Oggi Verona-Pescara
Supercoppa
Stasera Barcellona-Porto, Messi premiato
MONTECARLO Va in scena stasera (20.45, Skysport 1) a
Montecarlo la Supercoppa Uefa: in campo Barcellona-Porto,
rispettivamente i club che ha vinto Champions League ed Eu-
ropa League. Leo Messi Uefa best player, miglior giocatore
europeo della passata stagione premiato ieri da Platini (foto).
GENOVA Il campionato di B parte con una delusione per la Sampdoria, che
a Marassi si fa raggiungere due volte dal Padova (2-2): gol di Bertani e Palombo
su punizione (foto), per i veneti Milanetto e Schiavi. Espulso nel finale il doriano
Pozzi. Suonato linno di Mameli prima del via. Stasera alle 19 secondo anticipo
della 1 giornata: Verona-Pescara. Domani (ore 19) il resto del programma.
Gruppo A Gruppo B Gruppo C
Bayern M.
Germania
Lille - Cska Mosca
Inter - Trabzonspor
Villarreal
Spagna
Man. City
Inghilterra
Prima giornata 14 settembre
Man. City - Napoli
Villarreal - Bayern M.
Prima giornata 14 settembre
Napoli
Italia
Chelsea
Inghilterra
Valencia
Spagna
Bayer L.
Germania
Chelsea - Bayer L.
Genk - Valencia
Prima giornata 13 settembre
Genk
Belgio
Arsenal
Inghilterra
Marsiglia
Francia
Olympiacos
Grecia
Olympiacos - Marsiglia
Borussia D. - Arsenal
Prima giornata 13 settembre
Borussia D.
Germania
Porto
Portogallo
Shakhtar D.
Ucraina
Zenit
Russia
Porto - Shakhtar D.
Hapoel - Zenit
Prima giornata 13 settembre
Hapoel
Israele
Barcellona
Spagna
Milan
Italia
Bate B.
Bielorussia
Barcellona - Milan
V. Plzen - Bate B.
Prima giornata 13 settembre
V. Plzen
Rep. Ceca
Inter
Italia
Cska Mosca
Russia
Lille
Francia
Trabzonspor
Turchia
Basilea - Otelul
Benfica - Man.Utd
Prima giornata 14 settembre
Man.Utd
Inghilterra
Benfica
Portogallo
Basilea
Svizzera
Otelul
Romania
D.Zagabria-Real Madrid
Ajax - Lione
Prima giornata 14 settembre
Real Madrid
Spagna
Lione
Francia
Ajax
Olanda
D.Zagabria
Croazia
Gruppo D
Gruppo E Gruppo F Gruppo G Gruppo H
CALCIATORI EVASORI
I calciatori paghino
il contributo di
solidariet. Se non lo
faranno saranno da
considerare degli evasori
fiscali
BRUTTO MESSAGGIO
Fatto antipatico che
allontanerebbe ancora di
pi i tifosi dal calcio
moderno. Non so chi avr
da perderci: sicuramente i
calciatori che gi
guadagnano tanto
PROPOSTA DEMENZIALE
Il fondo di Abete
demenziale. Ha perso la
trebisonda, sarebbe ora di
finirla con queste
stupidaggini. La Lega non
esiste, siamo un branco di
20 presidenti dissociati
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VENERD 26 AGOSTO 2011
laRepubblica
PER SAPERNE DI PI
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www.juventus.com
In breve
Vuelta
Tappa a Sagan
Nibali guadagna 16
CORDOBA Spettacolare azio-
ne della Liquigas alla 6 tappa del-
la Vuelta: Nibali scappa con 3
compagni, tappa a Sagan, lui
guadagna 16 sul leader Chava-
nel e sul grande rivale per la vitto-
ria finale Rodriguez. Ora il sicilia-
no terzo in generale a 16, ma c
malumore con il compagno
Agnoli che gli ha portato via lab-
buono. Oggi a Talavera de la Rei-
na.
ALONSO Oggi prove libere per
il gp di Belgio. Il ferrarista: Ma-
gari la volta buona per vincere a
Spa. Nessuna resa, ma la rimonta
difficile.
VOLLEY Azzurre fuori dalle se-
mifinali al World Grand Prix di
Macau: ko con gli Usa 3-2. Frattu-
ra alla mano e operazione per la
libero Cardullo. Oggi con il Giap-
pone per il 5 posto.
TENNIS Wta New Haven, 2
turno: Pavlyuchenkova b. Vinci
6-2, 6-4.
BASKET Torneo Acropolis,
Italia-Grecia 82-81 dts.
FIFA Mohamed Bin Ham-
mam, radiato per corruzione, ha
deciso di presentare appello.
HOWE Tolto il gesso messo do-
po lintervento di ricostruzione
del tendine dAchille sinistro. Tra
due settimane nuovo controllo.
CALCIO DONNE Cinque gio-
catrici della Nord Corea ed una
della Colombia squalificate per
doping nei casi riscontrati duran-
te il Mondiale di calcio femmini-
le in Germania 2011.
RIPRODUZIONE RISERVATA
P
rima di scappare verso 20 milioni di euro netti allan-
no dicendo non lo faccio per i soldi (certo, lui cam-
bia squadra per il clima del Daghestan, per la cucina,
per il paesaggio, per imparare la lingua, per ascoltare
i cori razzisti, per incontrare amici terroristi), Samuel Etoo
ha scritto una letterina nella quale ringrazia: il presidente
Moratti, la famiglia Moratti, Jos Mourinho e gli allenatori
avuti allInter, il direttore dellarea tecnica, il direttore spor-
tivo, il team manager, tutto il personale del club e di Appia-
no Gentile, i medici, i fisioterapisti, gli accompagnatori, i
cuochi, i camerieri, i magazzinieri, i giardinieri, i dipendenti
di Inter Channel, tutti i tifosi e in particolare Mauro (?), il suo
manager, la sua mama italiana Ciacia (??), quel testone di
Materazzi, perfino i giornalisti. Sarebbe bastato uno sguar-
do, un ciao balbettato, sempre molto meglio di questo fred-
do elenco del telefono. Invece Etoo ha fatto come quelli che
si mollano con un sms, ha lasciato un bigliettino sotto la por-
ta e poi pi niente. Come tutti quelli che si nascondono nel-
le belle parole, spesso false, invece di sporcarsi con la vita.
DOPPIO PASSO
SMS DAL DAGHESTAN
MAURIZIO CROSETTI
Chelsea su Sneijder, Moratti ci pensa
Da Londra 25 mln pi Malouda, seguito anche dalla Juve
GIULIO CARDONE
ROMA
Q
UELLA risposta di Ga-
sperini, intervistato
qualche giorno fa da Re-
pubblica, faceva pensa-
re: Il ruolo di Sneijder? Dipende
dagli ultimi giorni di mercato.
Dipende da chi arriva in attacco,
si poteva intendere. Ma anche: di-
pende se resta. E lolandese sar
infatti in bilico fino alle 19 del 31
agosto. Da Londra arrivano noti-
zie che confermano i dubbi (so-
spetti?) del tecnico nerazzurro: se
non riuscir a chiudere la trattati-
va per Modric, che il presidente
del Tottenham non vuole liberare
neanche per 35 milioni di euro, il
Chelsea prover a prendere in ex-
tremis proprio Sneijder. La nuova
idea uno scambio con Florent
Malouda, ala sinistra che piace a
Gasperini, pi ovviamente lauto
conguaglio (circa 25 milioni) per
lInter. Perdere nel giro di pochi
giorni due mostri come Etoo e
Sneijder un trauma che Moratti
eviterebbe volentieri ai tifosi ne-
razzurri (e a se stesso, nonostante
la priorit del fair play finanzia-
rio), ma lolandese ha voglia di
cambiare aria e quindi tutto an-
cora possibile. Per linquieto Wes
c anche lArsenal, per il club di
Wenger non abituato a certi in-
gaggi: Sneijder guadagna 6,2 mi-
lioni netti a stagione, cifra che in-
vece non spaventa invece il na-
babbo Abramovich. Si decider
tutto in questo week end: se Mo-
dric perder la sua battaglia con il
Tottenham e non riuscir a trasfe-
rirsi al Chelsea, Villas-Boas chie-
der di puntare con decisione su
Sneijder. A quel punto loperazio-
ne con Malouda potrebbe decol-
lare.
Ma attenzione: sul 31enne
francese c pure la Juve, alla di-
sperata ricerca di un top player,
anche stagionato, per acconten-
tare Conte. Un contatto c stato
gi mercoled sera, lingaggio
per da brividi: 4,7 milioni netti
a stagione. Il cartellino valutato
8 ma, con lesterno Mata appena
acquistato dal Chelsea, si pu
chiudere a 4-5. Di sicuro linten-
zione della Juve non fermarsi a
Giaccherini ed Estigarribia. Da
parte sua, lInter ha trovato lac-
cordo con Forlan (biennale da 4
milioni netti a stagione) e con lA-
tletico, ma lannuncio arriver
quando luruguaiano avr siste-
mato alcune pendenze con il club
spagnolo. I nerazzurri non perdo-
no le speranze per Tevez e intan-
to offrono contropartite tecniche
rifiutate alla Lazio per Zara-
te. Proposto anche lex Pandev,
che invece potrebbe andare al
Napoli in prestito: ma il sogno di
De Laurentiis resta Pepito Rossi.
Pi concreta, dopo il vertice di ie-
ri con il Genoa, la possibilit per
lInter di prendere subito Kucka.
Cos come la Roma, acquistati
Osvaldo e Kjaer, vicina a Gago:
arriver in prestito dal Real. E a
proposito di Real: il Milan e i mila-
nisti non smettono di pensare a
Kak, che pu diventare la sorpre-
sa di fine mercato (ma il brasilia-
no interessa pure a Psg e Arsenal).
Con noi tornerebbe grande, as-
sicura Thiago Silva. Prime parole
da rossonero per Aquilani: Que-
sta la svolta della mia carriera.
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Abramovich pronto
alla maxi-offerta
per lolandese
Forlan nerazzurro
biennale da 8 mln Kak tra Psg, Milan
e Arsenal. Pandev
forse in prestito al
Napoli, che sogna
ancora Pepito Rossi
La diretta del
mercato
minuto per
minuto: le
trattative e il
punto sulle
grandi
manovre in
serie A
REPUBBLICA.IT
Affari
in corso
ZARATE
LInter ha
offerto varie
contropartite
tra cui
Pandev: no
della Lazio
MALOUDA
Centro-
campista
francese di
31 anni del
Chelsea: tra
Juve e Inter
KAK
Il suo ritorno
potrebbe
essere la
sorpresa
finale del
Milan
Lolandese Wesley Sneijder, 27 anni
COMUNE
DI GROSSETO
Si rende noto che stata avviata
procedura di gara aperta in mo-
dalit telematica per lappalto del
servizio di noleggio full-service di
macchine multifunzione e stam-
panti CIG 3128566E52. Entit
complessiva dellappalto pari a
Euro 626.250,00. Termine offerte
ore 12,00 del 26/9/2011. Apertu-
ra offerte ore 10 del 27/9/2011.
Tutta la documentazione di gara
e le istruzioni necessarie per la
partecipazione e formulazione
delle offerte sono disponibili al
seguente indirizzo web:
https://start.e.toscana.it/rtrt.
Il Rup: Rag. Claudio Cini
PROVINCIA DI PESCARA
ESTRATTO ESITO
Progetto di finanza MR03_I PFI fase progetta-
zione per polo regionale delle eccellenze cultu-
rali, enogastronomiche e turistiche dellAbruzzo
c/o Stella Maris. Importo complessivo Euro
6.000.000,00. Procedura deserta. Pubblicato su
GURI n. 99/24.08.11 e www.provincia.pescara.it.
RUP (Geom. M. Lattanzio)
Sede operativa di Crema
Via Libero Comune, 5 - 26013 Crema (CR)
Sede legale in San Donato Milanese (MI)
Cap. soc. Euro 152.205.500,00 i.v.
Reg. Imp. di Milano, Cod. Fisc. e
P. IVA 13271380159
R.E.A. Milano n. 1633445
Societ soggetta allattivit
di direzione e coordinamento
dellEni S.p.A.
Societ con unico socio
Stogit S.p.A.
Estratto di Bando di Gara
Settori Speciali
Ente Aggiudicatore: Stogit S.p.A., sede legale in San Donato Milanese, rappresentata nella
presente e nel relativo svolgimento del processo di approvvigionamento da Snam Rete Gas
S.p.A. Piazza Santa Barbara, 7- San Donato Milanese. Societ soggetta allattivit di direzione
e coordinamento dellEni S.p.A.
Oggetto dellappalto: fornitura di gas naturale per Stogit S.p.A. per un quantitativo totale pari
a circa 11 430 000 GJ (pari a 300 000 000 Sm3 0.0381) nei tempi e con le modalit che
verranno indicate nella lettera di invito a offrire. CIG 3102217E70.
Tipo di appalto: fornitura.
Luogo di consegna/di esecuzione delle prestazioni: Italia.
Tipo di procedura: negoziata.
Criterio di aggiudicazione: prezzo pi basso.
Termine per il ricevimento delle domande di partecipazione: 19.09.2011 ore 12:00.
Condizioni di partecipazione: le condizioni di partecipazione sono riportate sul testo integrale
del Bando pubblicato sulla G.U.U.E n. 2011/S 151-251333 del 09.08.2011. Il suddetto testo
disponibile sul sito www.snamretegas.it.
Snam Rete Gas S.p.A.
COMM Ing. Maria Luisa Cassano
COMUNE
DI MONTE ARGENTARIO
(Provincia di Grosseto)
Avviso relativo ad appalto aggiudicato
Procedura aperta C.I.G.:1211048C69
Oggetto: Opere di sistemazione del versan-
te franoso in localit Le Scorpacciate in Por-
to Ercole; Atto e data di aggiudicazione:
det. n. 320 del 22/06/2011; Criterio di ag-
giudicazione: criterio del prezzo pi basso,
inferiore a quello posto a base di gara (al net-
to degli oneri per la sicurezza), determinato
mediante ribasso percentuale sullelenco
prezzi posto a base di gara sensi dellart.82,
comma 2, del D. Lgs. 163/2006 e ss.mm.ii.;
Imprese partecipanti: 104; Imprese am-
messe: 104; Impresa Aggiudicataria: BE-
TA COSTRUZIONI S.r.l., C.da Scalepicchio
snc, Teramo; Percentuale offerta in ribas-
so sulla base dasta: 29,310%; Soglia di
anomalia: 29,363%; Importo di affidamen-
to (comprensivo di oneri per la sicurezza):
Euro 506.287,19.
Il Dirigente Ufficio LL.PP.
F.to Ing. Luca Vecchieschi
TRIBUNALE di LIVORNO - Proc. Esec. n 168/06
- Fondo commerciale (negozio) della supercie lorda di mq. 153,
posto al piano terra, locato.
- Porzione immobiliare ad uso ufci pubblici della supercie
totale lorda di metri quadri 4198, compreso piano primo interrato
ad uso archivio, locato.
- Porzione immobiliare ad uso ufci della supercie lorda di me-
tri quadri 1769, libero.
- Porzione immobiliare ad uso ufci della supercie lorda di me-
tri quadri 1009, libero.
- Abitazione avente supercie lorda di metri quadri 100, libero.
- Abitazione avente supercie lorda di metri quadri 100, libero.
- Abitazione avente supercie lorda di metri quadri 80, libero.
- Abitazione avente supercie lorda di metri quadri 58, libero.
- Abitazione avente supercie lorda di metri quadri 100, libero.
- Abitazione avente supercie lorda di metri quadri 100, libero.
- Abitazione avente supercie lorda di metri quadri 80, libero.
- Abitazione avente supercie lorda di metri quadri 58, libero.
- Abitazione avente supercie lorda di metri quadri 54, libero.
- Abitazione avente supercie lorda di metri quadri 50, libero.
- Abitazione avente supercie lorda di metri quadri 108, libero.
- Abitazione avente supercie lorda di metri quadri 75, libero.
A84680 - Lotto unico - Comune di Livorno,
via Campo di Marte, 12, 13, 35, 39 e 41/43 - 57100.
Intera piena prop. su Complesso Polifunzionale
denominato La Torre costituito da 19 piani fuori terra,
tre piani interrati adibiti ad autorimesse, fondi ad uso
magazzino e locali tecnici, oltre area scoperta circostante,
cos suddiviso:
Prezzo Base di vendita: 6.328.125,00 - rilancio minimo: 100.000,00
- Abitazione avente supercie lorda di metri quadri 50, libero.
- Abitazione avente supercie lorda di metri quadri 54, libero.
- Fondo ad uso magazzino di circa metri quadri 100, libero.
- orzione immobiliare ad uso autorimessa della consistenza di metri
quadri 900, ubicata al piano secondo interrato, libero.
- Porzione immobiliare ad uso autorimessa della consistenza di
metri quadri 630, sita al piano secondo interrato, libero.
- Porzione immobiliare ad uso autorimessa della consistenza di
metri quadri 900, sita al piano secondo interrato, libero.
- Fondo ad uso magazzino di circa metri quadri 450, sito al piano
secondo interrato, libero.
- Porzione immobiliare ad uso autorimessa della consistenza di
metri quadri 900, sita al piano terzo interrato; il bene risulta libero.
- Porzione immobiliare ad uso autorimessa della consistenza di
metri quadri 900, sita al piano terzo interrato, libero.
- Porzione immobiliare ad uso autorimessa della consistenza di
metri quadri 600, sita al piano terzo interrato, libero.
- Fondo ad uso magazzino di circa metri quadri 330, sito al piano
terzo interrato, libero.
Vendita soggetta ad IVA.
Vendita senza incanto 12/10/2011 ore 9.00, avanti a G.E. Dott.ssa Emilia Grassi c/o Tribunale di
Livorno, via De Larderel; presentazione domande entro ore 10 del 11/10/2011, presso la Cancel-
leria del Tribunale, unitamente ad assegno circolare non trasferibile intestato a Procedura esecu-
tiva n. 168/06, pari al 10% del prezzo offerto. Vendita con incanto 25/01/2012 ore 9.00 allo stes-
so prezzo base e aumento minimo; presentazione offerte entro le ore 10 del 24/01/2012.
Maggiori informazioni presso il custode: Dott. Francesco Carpana
Tel. 0586/898887 335/6456396 o sui siti www.astegiudiziarie.it e www.entietribunali.it
IL CANCELLIERE C1 (Marcella Curcio)
R2SPORT
I58
@
VENERD 26 AGOSTO 2011
laRepubblica
PER SAPERNE DI PI
www.daegu2011.org
www.fidal.it
Lo show di Bolt pu iniziare
anche Powell si fa da parte
Forfait di Asafa, via domani con molte star in crisi
Mondiali
di atletica
20 km marcia
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DAL NOSTRO INVIATO
DAEGU
U
n anno fa il suo azzurro
era stinto. Agli europei
di Barcellona non aveva
neanche voglia di anda-
re a ritirare la medaglia dargento.
Non mi diceva niente. Ora Alex
Schwazer, campione olimpico,
sembra meno nauseato. Domeni-
ca sar impegnato nella 20 km di
marcia. al suo quarto mondiale,
a Berlino si ritir (nella 50 km) e fu
linizio della crisi. Tanti i cambia-
menti: non pi a Saluzzo, ha la-
sciato il tecnico Sandro Damila-
no, che a sua volta ha lasciato lin-
carico federale, non si impone pi
ritmi massacranti da prigioniero
della fatica. Dice il presidente fe-
derale, Franco Arese: Il suo recu-
pero importante. Ad alti livelli se
salti un giro rischi di non riuscire
pi a rientrare. Alex sembra lon-
tano da certi tormenti. Questo
mondiale pi tranquillo. Sto ab-
bastanza bene ma non devo fare
niente di super, finalmente que-
stinverno sono riuscito a pren-
dermi una bella pausa. Poi ho avu-
to lincidente con gli sci a febbraio,
per fortuna il ginocchio non d pi
noia e sono riuscito a lavorare con
tranquillit. Abbiamo valutato
che per la 50 km si rischiava di non
far bene e cos ho puntato sulla 20.
Ho trovato un bravissimo tecnico
in Michele Didoni e un buon grup-
po con i miei compagni di club
Giupponi e Cafagna. Alterniamo
raduni a momenti di preparazio-
ne a casa. Penso che sia la strada
migliore per i prossimi anni. Non
ho una aspettativa precisa, que-
stanno non ho fatto una 20 km
importante, ma solo un buon die-
cimila in pista. Questo lavoro sul-
la velocit mi servir per Londra
2012. Quattro anni fa sono arriva-
to nono ad Osaka, domenica mi
piacerebbe non prendere troppi
minuti dal primo perch il mio or-
goglio sempre alto. Quando ve-
de la sua foto di Pechino, con un
ragazzo sorridente e con loro al
collo, si riconosce? Non guardo
mai troppo indietro, per mi fa
piacere che quella foto ci sia, tan-
te cose sono cambiate, allora ero
ingenuo, non mi preoccupavo
quasi di niente, non sapevo che
pi si va forte e pi si mangia mer-
da. Venivo dalla montagna, da un
ambiente di gente onesta, e non
mi sono pi ritrovato nel mondo,
sentivo tante pressioni, quasi do-
vessi rispondere a tante aspettati-
ve, fare record del mondo, non de-
ludere. Ora ho 26 anni, ho capito
molte cose, sono pi sereno, non
credo di essere uno nato per vin-
cere e rivincere, ho bisogno di
prendere un po di pause. Resta
molta amarezza per il rapporto in-
terrotto con Damilano. Non lo
sento da mesi, dal mio infortunio
al ginocchio, ho provato a chia-
marlo, mi ha risposto a monosilla-
bi, allora ho lasciato perdere.
Con lui in gara anche Giorgio Ru-
bino, recuperato dopo un infortu-
nio: Ringrazio la federazione per
lassistenza in questi ultimi due
anni. A febbraio ho incontrato
Alex a Pavia, lui con le stampelle e
io che pesavo 76 kg. Non ero sicu-
ro di venir fuori da un periodo
buio, ho quasi pensato di smette-
re. Lentamente ho recuperato e
insieme ai miei compagni di alle-
namento cinesi ho fatto il massi-
mo che si possa fare in sei mesi. E
per ritrovare un orizzonte.
(e. a.)
Schwazer oltre la nausea
Bello, non ho pressioni
DAL NOSTRO INVIATO
EMANUELA AUDISIO
DAEGU
V
ia libera. Ai mondiali
Usain Bolt correr e bal-
ler da solo. Senza fratel-
lastri pronti a farlo in-
ciampare. I suoi cento metri
si svuotano di nubi. Lotter
contro i suoi eredi, contro
la nuova generazione,
non contro il suo grande
avversari o. Asafa
Powell, 28 anni, luomo
pi veloce dellanno
con 978, non ci sar. Per
un problema agli addut-
tori. Se ce la far a recupe-
rare in nove giorni correr
la staffetta. Lo dichiara il suo
manager Paul Doyle: molto
arrabbiato, ma sa anche che non
c nulla da fare. Sta male da luglio,
per questo ha saltato il meeting di
Londra, stato sfortunato. Men-
tre la federazione giamaicana ri-
fiuta di dare conferme. Cos i cen-
to metri perdono pezzi e diventa-
no la ricerca degli sfidanti perduti:
via lamericano Tyson Gay, infor-
tunato e operato allanca, via il gia-
maicano Steve Mullings e laltro
statunitense Mike Rodgers, fer-
mati dallanti-doping, e ora az-
zoppato anche Powell, che voleva
tornare re della foresta, dopo esse-
re stato primatista mondiale dal
2005 al 2008, nellera pre-Bolt.
Era la grande sfida dei
mondial i, annunciata
ovunque, e sembrava lan-
no buono: mai Bolt era sta-
to un dio della velocit co-
s ferito e cos lento, solo
986, sesto tempo stagiona-
le, molto lontano dal suo
958. Tanto che Powell a Ro-
ma lo aveva lasciato indie-
tro, salvo poi aspettarlo
quasi prima del tra-
guardo, e farsi fre-
gare ancora una
volta. Powell ci te-
neva a risalire sul
trono, a miglio-
rare i due bronzi
dei precedenti
mondiali, a far
vedere al
mondo che
lui quel fra-
tellino, cos
gigante, non
l o soffre.
Prima di lui
cero io, e senza di
me non ci sarebbe lui.
Sono stanco di stare
nellombra, e ogni vol-
ta che Usain si sbronza
viene da me a dirmi:
Asafa, tu sei lunico che
puoi battermi. Pecca-
to per lui che in pista
Bolt sia sobrio e sem-
pre pronto a lasciarselo
alle spalle. E peccato
per questo mondiale
alla tredicesima edizio-
ne che nella sua gara
pi prestigiosa perde
brividi caldi. La Gia-
maica che si presenta
come the fastest coun-
try in the world, il pae-
se pi veloce del mon-
do, forte dei sette ori
vinti a Berlino, ha gioca-
to con il mistero. Infatti
lassenza di Powell sta-
ta dichiarata per sbaglio
in conferenza-stampa dal
compagno Michael Frater:
Sono molto contento di
correre i cento, perch sfor-
tunatamente Asafa non po-
tr farlo. Imbarazzo, occhi
bassi, silenzio. Fraser si reso
conto del guaio, ha rifiutato di
dare altre risposte, rigidi come
baccal pure gli altri due sprin-
ter Nesta Carter e Yohan Blake, e
gi perch la Giamaica
schiera quattro con-
correnti visto che Bolt
qualificato di diritto. A
quel punto anche la lo-
ro federazione diceva di
non avere infor-
mazioni e
B o l t
e r a
sorpreso (o faceva finta): Powell
non corre? la prima volta che lo
sento. E poi: Questanno non
posso fare miracoli per ricordo a
tutti che sono imbattuto. Voglio
passare alla storia come uno dei
pi grandi atleti di tutti i tempi, per
questo devo riuscire a vincere an-
che questi mondiali, mi sento in
ottima forma, ho buoni ricordi le-
gati a questo continente, e anche
senza record mondiale, voglio
aiutare il mio paese a stare in alto
nel medagliere.
Tra i rivali anche il francese Le-
maitre, che ammette: Senza
Powell ho una possibilit in pi.
Se Bolt si ripeter sui 100 e 200 sar
il primo a riuscirci. Ha la testa per
farlo, la star resta sempre lui, an-
che con un cronometro mediocre.
Questione di fiducia, anche se di-
mezzato, vale di pi di quelli inte-
ri. Ormai non solo un campione,
ma un brand, anche in Corea tutti
si mettono in posa nel suo gesto.
Eppure questo un paese di 43 mi-
lioni di abitanti che non ha mai
vinto una medaglia in atletica. In
un mondiale cos vicino allap-
puntamento olimpico qualche
stella spenta, qualche altra in
officina o appannata, in attesa che
le nuove inizino a brillare. Per la
zarina dellasta Isinbayeva qui per
riprendersi quel titolo che a Berli-
no le scivolato via per un eccesso
di confidenza, perch era ormai
annoiata dalla sua stessa superio-
rit, guadagna 1 milione e 800 mi-
la dollari lanno, cifra che la rende
la donna dellatletica pi pagata al
mondo. Per il guerriero Masai
David Rudisha, re degli 800, im-
battuto da due anni, recordman
mondiale, dice: Prima o poi arri-
va qualcuno che ti porta via il pri-
mato, mentre un titolo mondiale o
olimpico restano per tutta la vita.
S, se hai fiato.
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Gaffe Giamaica, la
rinuncia rivelata
dal suo compagno
Frater. Lemaitre:
Ho una chance
A NOTTE FONDA
A sin. Alex
Schwazer, in
gara nella notte
fra sabato e
domenica (alle
2.20) con
Rubino. Altre
speranze con il
martellista
Vizzoni (finale
luned),
Antonietta Di
Martino nellalto
(finale sabato 3),
il triplista Donato
(domenica 4)
Le gare
da non
perdere
400 UOMINI
Batterie con Pistorius
(foto), il primo atleta
paraolimpico a correre con
i normodotati. Dopo lo
stop doping torna Merritt.
Finale marted 30 (14.45)
Domenica ore4.45
110 OSTACOLI
Sfida fra il cubano Robles
e gli ultimi primatisti del
mondo, il cinese Liu Xiang
e lo statunitense Oliver
(foto), attuale detentore del
record (1287)
Luned ore14.25
SALTO CON LASTA DONNE
In pausa dallaprile 2010
fino a 6 mesi fa, la russa
Elena Isinbayeva prova a
riprendersi la corona. Ma
stavolta deve battere la
statunitense Suhr
Marted ore12.05
800 UOMINI
Il keniota Rudisha (foto),
che un anno fa batt il
record mondiale 2 volte
in 7 giorni, contro il
22enne sudanese Kaki,
campione iridato indoor
Marted ore14.00
TV RAI ED EUROSPORT
Senza Powell (nel tondo)
batterie dei 100 domani
(14.45); semifinali (11.30)
e finale (13.45) domenica
Larrivo vincente di Usain Bolt ai mondiali di Berlino del 2009 col record mondiale di 958
METEO
I59
@
VENERD 26 AGOSTO 2011
laRepubblica
PER SAPERNE DI PI
meteo.repubblica.it

Mare e venti oggi
Mattino: L'alta pressione seppur in fase di cedimento, garantisce tempo soleggiato su gran parte
del Paese. Fanno eccezione nuvole in aumento sui settori alpini e prealpini, specie centro-
occidentali, qualche nube anche su Liguria, Piemonte ed Ovest Lombardia. Addensamenti marittimi
sulle coste tirreniche di Campania, Calabria e Sicilia, in rapido dissolvimento. Minime pressoch
stabili. Venti deboli a regime di brezza, in rinforzo da Sud sul Mare di Sardegna.
Pomeriggio: Sviluppo di rovesci e temporali su Alpi e Prealpi, in sconfinamento serale verso le
alte pianure lombardo-piemontesi. Fenomeni anche di forte intensit su alto Piemonte, zona laghi
lombardi ed alta Brianza. Persiste il bel tempo altrove, salvo addensamenti cumuliformi sui rilievi
appenninici, associati a qualche occasionale acquazzone o temporale. Massime in lieve calo al Nord
Ovest, stazionarie altrove. Venti moderati-tesi da Sud sul Mar di Sardegna.
km/h Prov.
IN EUROPA
Domani Oggi
Rovesci e temporali su Alpi e Prealpi
con interessamento delle medio-alte
pianure lombarde. Qualche piovasco
sull'Appennino ligure e toscano, nonch
sul Nord Ovest della Sardegna. Discreto
altrove. Minime in calo. Venti moderati-
tesi da NO sulla Sardegna.
Residua instabilit su Alpi orientali e
pedemontana veneto-friulana, qualche
temporale sull'Appennino calabro e sui
rilievi siculi. Poco nuvoloso altrove, con
tendenza ad ampie schiarite da Ovest.
Massime in deciso calo. Venti moderati-
tesi di Maestrale.
Soleggiato pur con velature in marcia
da Ovest verso Est al Centro-Nord.
Addensamenti pomeridiani sui rilievi,
associati a qualche acquazzone
sul l ' Appenni no meri di onal e.
Temperature in ulteriore calo. Venti
moderati-tesi di maestrale sui bacini
occidentali.
Amsterdam
Atene
Barcellona
Belgrado
Berlino
Berna
Bratislava
Bruxelles
Bucarest
Budapest
Chisinau
Copenhagen
Dublino
Edimburgo
Francoforte
Helsinki
Istanbul
Kiev
Larnaca
Lisbona
Londra
Lubiana
Lussemburgo
Madrid
Malaga
Minsk
Mosca
Oslo
Parigi
Praga
Reykjavik
Riga
S. Pietroburgo
Sarajevo
Skopje
Sofia
Stoccolma
Tallinn
Tirana
Valletta
Varsavia
Vienna
Vilnius
Zagabria
Zurigo
dati a cura di 3BMeteo.com - Elaborazione grafica: Centimetri.it
Min Max
Condizioni di bel tempo, con cieli in
prevalenza sereni. Dal pomeriggio nubi
in sviluppo sui rilievi associati a qualche
acquazzone su Alpi orientali ed
Appennino meridionale. Temperature in
calo. Venti moderati-tesi di maestrale sui
bacini occidentali.
Campobasso
Perugia
Aosta
Reggio Calabria
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Bari Campobasso
LAquila
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Citt del Capo
Citt del Messico
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Gerusalemme
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Johannesburg
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Fronte freddo
Fronte caldo
A
A
A
A
B
B
B
B
Reykjavik Reykjavik
Belfast
Dublino
Birmingham
Londra
Amsterdam
Oslo
Stoccolma
Gteborg
Copenaghen
Amburgo
Bruxelles
Lussemburgo
Parigi
Nantes
Bordeaux
Tolosa
Bilbao
Gijon
Porto
Lisbona
Malaga
Valencia
Algeri Tunisi
Valletta
Roma
Milano
Berna
Monaco
Francoforte
Praga
Varsavia
Kaliningrad
Vilnius
Tallinn
Riga
Helsinki
Minsk
Bratislava
Vienna
Budapest
Zagabria
Lubiana
Sarajevo
Belgrado
Bucarest
Istanbul
Salonicco
Sofia
Skopje
Tirana
Smirne
Larnaca
Iraklion
Atene
Chisinau
Kiev
Colonia
Berlino
Barcellona
Marsiglia
Lione
Madrid
Tours
Edimburgo
Come si gioca: Completare il diagramma in modo che ciascuna riga,
colonna e riquadro 3x3 contenga una sola volta tutti i numeri da 1 a 9.


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1

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8 6 1 4 2
1 4 7 5 9 6
8 6
3 4 9 5
1 2
Tutto qui?
S, tutto qui.
tutto Gran Soleil. Mica aria montata...
Il cuore dei nostri
limoni.
I mandarini del
Mediterraneo.
Gli ananas dei
Tropici.
Inimitabile arte
pasticcera Ferrero.
Solo Gran Soleil... ...e via, via tutta laria!

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