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Statuto e Struttura organizzativa Regione Sardegna

Lo Statuto è la Carta fondamentale della Sardegna.


Sin dal 1948, l´articolo 116 della Costituzione ha previsto speciali condizioni di autonomia per la nostra isola e per altre
quattro regioni.
Lo Statuto speciale, approvato con legge costituzionale nel 26 febbraio 1948, ha disciplinato il potere di legiferare in
maniera esclusiva su alcune materie elencate dallo Statuto (ad esempio: ordinamento degli enti locali, edilizia urbanistica,
agricoltura e foreste). In altre materie(come sanità, assistenza pubblica), la Regione può legiferare nell'ambito dei principi
stabiliti con legge dello Stato.

La Riforma del Titolo V


Tali competenze sono state di recente ampliate dalla Riforma del Titolo V della Costituzione che, nel confermare la
posizione costituzionale di autonomia speciale, attribuisce alla Sardegna nuove materie (ad esempio, ricerca e formazione
professionale).
Accanto alla possibilità di approvare leggi proprie, "specialità" significa esercitare funzioni amministrative dimensionate
rispetto al territorio.

Cosa disciplina lo Statuto


Lo Statuto disciplina i tre organi necessari della struttura rappresentativa e costituzionale della Sardegna. Sono organi della
Regione: Consiglio regionale, Giunta regionale e Presidente della Regione.
Il Presidente della Regione e la Giunta sono organi esecutivi della Regione.
Il Presidente, a seguito della Riforma introdotta con Legge Costituzionale n. 2 del 31 gennaio 2001, è eletto a suffragio
universale e diretto, contestualmente all'elezione del Consiglio. Rappresenta la Regione ed è responsabile dell’indirizzo
politico regionale.
Il Consiglio regionale è l’organo legislativo e di rappresentanza politica della Regione.

Lo Statuto disciplina i rapporti con lo Stato e con il sistema delle autonomie locali in Sardegna. Disciplina inoltre l’assetto
della finanza pubblica, nonché le modalità per la sua revisione e la sua attuazione.

In applicazione dell’art. 15 dello Statuto speciale, la Sardegna potrà confermare o modificare la forma di governo e la legge
elettorale mediante una “semplice” legge regionale approvata a maggioranza assoluta dei suoi componenti. Su questa legge
vi è la possibilità di un ricorso del Governo alla Corte costituzionale e, eventualmente, di un referendum approvativo.
Il testo storico dello Statuto è stato modificato nel tempo da numerose leggi costituzionali.
Il testo vigente dello Statuto contiene le disposizioni della L.C. 26 febbraio 1948, n. 3 (Statuto speciale per la Sardegna),
così come da ultimo modificate dalla L.C. 31 gennaio 2001, n. 2.
Il tutto va letto alla luce delle novità introdotte dalla L.C. 18 ottobre 2001, n. 3, che trova applicazione alla Regione
Sardegna nella parte in cui introduce forme di autonomia più ampie rispetto a quelle previste dallo Statuto stesso.

Le “Norme di attuazione” sono disposizioni legislative emanate dal Governo nazionale su proposta di una Commissione
paritetica, sentito il Consiglio regionale, con le quali sono trasferite competenze e potestà alla Regione. Attraverso le norme
di attuazione è possibile valorizzare e specificare la specialità della Sardegna.

Presidente della Regione


Lo Statuto regionale attribuisce al Presidente il ruolo di garante dell'autonomia regionale e di rappresentante della Regione
Sardegna in tutti gli ambiti, compreso quello dei rapporti internazionali.
Il Presidente ha la responsabilità di formare la Giunta regionale e dirigerne l'operato: nomina i componenti della Giunta (e li
revoca, se necessario); convoca, presiede e fissa l´ordine del giorno delle riunioni della Giunta; garantisce la collegialità;
vigila sull'attuazione delle deliberazioni della Giunta; assicura l'indirizzo politico amministrativo dell'esecutivo.

Indice le elezioni del Consiglio regionale, del Presidente della Regione e i referendum regionali. Convoca la prima seduta
del Consiglio regionale e può richiederne la convocazione in via straordinaria. Cura i rapporti con l'Assemblea legislativa e
promulga le leggi regionali e i regolamenti.
In presenza di una delega del governo, il Presidente della Regione può esercitare le funzioni di tutela dell’ordine pubblico.

E' componente della Conferenza Stato-Regioni, della Conferenza Unificata e della Conferenza dei Presidenti; convoca e
presiede la Conferenza permanente Regione-Enti locali.

In ambito internazionale sottoscrive accordi internazionali e trasfrontalieri, con altri Stati e le intese con enti territoriali
interni ad altri stati; fa parte della delegazione italiana chiamata a definire la posizione dell’Unione Europea o dello Stato
italiano quando gli accordi internazionali riguardino interessi rilevanti per la Sardegna; partecipa alle delegazioni del
governo per la formazione degli atti comunitari, eventualmente come capo delegazione nelle materie di esclusiva
competenza regionale.
Giunta
La Giunta regionale è l'organo di governo della Regione. È formata dal Presidente e da dodici Assessori, nominati dal
Presidente.
Dal 2004, cioè da quando il Presidente della Regione è stato eletto direttamente dai cittadini e non dal Consiglio regionale,
Presidente e Giunta non devono più ottenere il voto di fiducia dell'Assemblea per esercitare le proprie funzioni.

Composizione della Giunta


Gli Assessori presiedono al funzionamento degli uffici e dei servizi dell'Assessorato di competenza, preposto a uno specifico
ramo di amministrazione della Regione.
Gli Assessorati sono i seguenti: Affari generali, Personale e Riforma della Regione; Programmazione, Bilancio, Credito e
assetto del territorio; Enti locali, Finanze e Urbanistica; Difesa dell'ambiente; Agricoltura e Riforma agro-pastorale;
Turismo, Artigianato e Commercio; Lavori pubblici; Industria; Lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza
sociale; Pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport; Igiene e Sanità e dell'assistenza sociale;
Trasporti.

I compiti della Giunta


Il Governo regionale agisce su base collegiale sotto il coordinamento del Presidente per attuare il programma politico della
maggioranza consiliare.
Delibera sull’indirizzo politico, amministrativo, economico e sociale della propria attività. Approva i disegni di legge che
verranno presentati al Consiglio regionale, approva le delibere presentate dagli Assessori e provvede all'esecuzione delle
deliberazioni del Consiglio.
Il Governo regionale ha poteri di indirizzo e di direttiva su obiettivi, programmi e priorità, nonché quelli di vigilanza sulla
coerenza della gestione amministrativa con le direttive impartite; delibera sull´attività di enti, istituti e aziende regionali e
vigila sulla loro gestione; mette a punto gli atti di programmazione, gli schemi di bilancio pluriennale, il bilancio annuale e
sue eventuali varianti che dovranno poi essere approvati dal Consiglio regionale.

Per quanto tempo governa la Giunta


La Giunta regionale rimane in carica per i cinque anni della legislatura, a meno che il Consiglio regionale non voti a
maggioranza la sfiducia nei confronti del Presidente (con conseguenti cessazione dalla carica, dimissioni dell'esecutivo e
scioglimento del Consiglio stesso). Allo stesso modo, la rimozione, l'impedimento permanente, la morte o le dimissioni del
Presidente sono causa di dimissioni "automatiche" della Giunta, dello scioglimento del Consiglio regionale e di nuove
elezioni.
Il Presidente, in virtù del suo potere di nomina della Giunta, può decidere autonomamente di revocare la delega a singoli
Assessori e nominare sostituti.

Consiglio

I compiti del Consiglio Regionale


Il Consiglio regionale è l´organo legislativo della Regione sarda. In altre parole, è il Parlamento regionale: approva le leggi
regionali e ha la facoltà di modificare lo Statuto della Regione.
Viene eletto ogni cinque anni, ed è costituito da 60 consiglieri, che rappresentano, in maniera proporzionale alla
popolazione, le otto circoscrizioni provinciali in cui è ripartita la Sardegna.
Oltre alla funzione più propriamente legislativa, il Consiglio ha il compito di indirizzare e controllare l'attività esecutiva
della Giunta.

Il Presidente del Consiglio Regionale

Nella prima seduta dopo le elezioni, il Consiglio elegge il proprio presidente.


Il presidente del Consiglio è il rappresentate dell’intera Assemblea, ed è il garante imparziale e indipendente dei diritti dei
consiglieri. Ha il compito di convocare il Consiglio, moderare la discussione, amministrare l'assemblea, imporre l
´osservanza del regolamento interno. Presiede anche l'Ufficio di Presidenza, che è l'organo collegiale che collabora col
presidente per la gestione amministrativa del Consiglio: è formato da due vicepresidenti (che fanno le veci del Presidente in
caso di assenza o impedimento), da tre questori (che provvedono alla gestione dei fondi del Consiglio e ne stilano il
bilancio) e da quattro segretari, tutti nominati tra i consiglieri.
Il presidente presiede anche la Conferenza dei Presidenti di Gruppo (che sono i rappresentanti di ciascun gruppo politico
presente nel Consiglio), che ha compiti consultivi sullo svolgimento dei lavori consiliari.

Le Commissioni Consiliari
Al proprio interno, il Consiglio è ripartito in sei Commissioni consiliari permanenti, costituite dai vari consiglieri regionali.
Le Commissioni hanno il compito di esaminare i progetti di legge presentati dalla Giunta o dai consiglieri e tutti i documenti
da discutere nell'Assemblea. I testi dei progetti di legge possono essere modificati dalle Commissioni prima di essere
presentati all'Aula. Inoltre, le Commissioni hanno un compito consultivo e di controllo: devono esprimere pareri sulle
materie di rispettiva competenza e controllare l´operato della Giunta regionale, verificando l'attività degli Assessorati e
svolgendo interpellanze e interrogazioni.

Struttura organizzativa della Regione


Si compone:
a) della Presidenza
b) degli Assessorati:
1. Affari generali, personale e riforma della regione
2. Agricoltura e riforma agro-pastorale
3. Difesa dell’ambiente
4. Enti locali, finanze e urbanistica
5. Igiene e sanità e dell’assistenza sociale
6. Industria
7. Lavori pubblici
8. Lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale
9. Programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio
10. Pubblica istruzione, beni culturali, informazione spettacolo e sport
11. Trasporti
12. Turismo, artigianato e commercio
c) di Enti:
• ERSU - Ente regionale per il diritto allo studio universitario (uno per Cagliari e uno per Sassari)
• ENAS - Ente acque della Sardegna
d) di Istituti:
• ISRE Istituto superiore regionale etnografico
• Istituto zooprofilattico sperimentale della Sardegna “G.Pegreffi”
e) di Agenzie:
1. Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro (ASPAL)
2. Agenzia conservatoria delle coste della Sardegna
3. Agenzia per la ricerca in agricoltura (Agris Sardegna)
4. Agenzia regionale per l’attuazione dei programmi in campo agricolo e per lo sviluppo rurale (Laore)
5. Agenzia regionale per la gestione e l’erogazione degli aiuti in agricoltura (Argea Sardegna)
6. Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Sardegna(Arpas)
7. Agenzia regionale per l’edilizia abitativa (Area)
8. Agenzia regionale Sardegna ricerche
9. Agenzia forestale regionale per lo sviluppo del territorio e l’ambiente della Sardegna (FoReSTAS)
10. Agenzia sarda delle entrate (ASE)
e infine della Fondazione SARDEGNA film Commission.
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La presidenza della Regione

Gli Uffici della Presidenza della Regione svolgono l’attività di supporto per lo svolgimento delle competenze istituzionali
del Presidente (il Presidente presiede la Giunta Regionale, ne dirige la politica generale e ne garantisce la collegialità,
mantiene ed assicura l’unità di indirizzo politico e amministrativo, vigila sull’attuazione delle deliberazioni della Giunta,
coordina l’attività degli Assessori e degli Enti Strumentali della Regione, riconducendo la loro azione all’indirizzo politico-
amministrativo della Giunta) e hanno competenza in materia di:
• Coordinamento inter-assessoriale;
• Segreteria della Giunta;
• Rapporti con lo Stato, le Regioni, con l’Unione Europea ed Internazionali;
• Coordinamento Uffici Relazioni con il Pubblico dell’Amministrazione Regionale;
• Comunicazione Istituzionale;
• Regionale;
• Volontariato;
• Organi Enti strumentali, Istituti e Aziende regionali;
• Commissione Regionale Pari Opportunità;
• Elezioni Regionali;
• Attività legislativa e legale della Regione.

➢ DG della Presidenza - Il Direttore generale della Presidenza della Regione coordina e dirige le funzioni
amministrative che fanno capo alle strutture in cui si articola la Presidenza della Regione nonché tutte le funzioni
non espressamente assegnate ad altri uffici dell’amministrazione regionale. Esercita un’attività di collaborazione e
di consulenza giuridico-amministrativa con il presidente della Regione e con la Giunta regionale di cui è segretario.
In esecuzione delle direttive del presidente della Regione, il Direttore svolge un’azione di coordinamento delle
strutture, degli uffici e degli enti che fanno capo all'amministrazione regionale al fine di assicurare l’unità di
indirizzo delle attività e delle funzioni. Il Direttore generale esercita un’attività di coordinamento delle strutture
dell’amministrazione regionale anche per ciò che concerne i rapporti con gli apparati e gli uffici del potere centrale,
con il sistema delle autonomie locali e con gli organismi comunitari ed internazionali.

Alla Direzione fa capo l'Ufficio del Direttore Generale e segreteria della Giunta.
L'Ufficio svolge i seguenti compiti:
• Segreteria della Giunta
• Attività di segreteria amministrativa del Direttore Generale
• Comitato di coordinamento delle Direzioni generali (art. 13 bis L.R. n. 31/1998)
• Affari istituzionali
• Supporto tecnico-burocratico alle attribuzioni amministrative del Presidente della Regione
• Analisi e approfondimento delle attività di competenza della Direzione generale (rapporti con Ministeri, Consiglio
Regionale, Prefetture ed Enti Locali)
•Attività legali e consulenza giuridico amministrativa
• Supporto e coordinamento amministrativo interdirezionale e del sistema Regione in merito ad accordi,
convenzioni e protocolli d’intesa
• Studio e coordinamento dell’attività legislativa e regolamentare
• Assistenza giuridico-amministrativa nella predisposizione dei disegni di legge
• Commissione paritetica - Rapporti con lo Stato in materia di servitù militari, Comitato misto paritetico e
trasferimento beni ex art 14 Statuto sardo
•Attività di supporto alla Commissione regionale per le Pari Opportunità
• Monitoraggio dei dati statistici a supporto della DG Presidenza
•Autorità di Gestione della programmazione FSC: programmazione, monitoraggio e gestione
• Attività del consegnatario e logistica.

➢ La DG della ''Centrale Regionale di Committenza'' istituita presso la Presidenza, ai sensi della legge regionale n. 31
del 1998 articolo 13, funge da sistema unitario di aggregazione e centralizzazione che, in base alle differenti e
diversificate specializzazioni e competenze, svolge le seguenti funzioni: centrale di Committenza (artt. 3, comma 1,
lettera i, e 37, comma 7, del D.Lgs. n. 50/2016) a favore del Sistema Regione, degli enti locali (legge regionale n. 2
del 2016) e delle altre pubbliche amministrazioni interessate aventi sede nel territorio regionale - ''soggetto
aggregatore'' (articolo 9 del D.L. n. 66/2014, convertito con legge n. 89/2014 e all'articolo 3, comma 1, lett. n), del
D.Lgs. n. 50/2016);
• gestione e sviluppo della piattaforma telematica regionale per la gestione delle gare e per la gestione degli elenchi
di operatori economici qualificati per l’affidamento di lavori e di servizi di ingegneria e architettura;
• gestione e sviluppo della Centrale acquisti territoriale - CAT Sardegna;
• gestione e sviluppo del Mercato elettronico regionale (articolo 3, comma 1, lett. b), del D.Lgs. n. 50/2016);
• promozione e sviluppo della diffusione dell'e-procurement verso gli Enti attraverso il supporto, la consulenza e la
formazione sull'utilizzo delle piattaforme e degli strumenti innovativi di acquisto;
• aggiudicazione di appalti di forniture e servizi;
• responsabile dell'Anagrafe unica delle stazioni appaltanti (AUSA) ex art. 33-ter del D.L. 18.10.2012, n. 179, nella
persona del Direttore generale.
Inoltre, sulla base della programmazione regionale della spesa e con riferimento alla programmazione del tavolo dei
Soggetti Aggregatori, tenuto conto delle esigenze degli enti locali e delle altre pubbliche amministrazioni interessate
aventi sede nel territorio regionale, la Centrale regionale di Committenza dovrà provvedere a:
• programmare l’attività negoziale del Sistema Regione ed eventuali sue estensioni;
• aggiudicare appalti di lavori e servizi di ingegneria e architettura, destinati al sistema Regione e agli enti che
vorranno avvalersi della Centrale, anche attraverso il ricorso alle gare telematiche;
• aggiudicare gli appalti di forniture e servizi e lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, destinati al sistema
Regione e agli enti che vorranno avvalersi della Centrale, attraverso il ricorso agli strumenti telematici di
negoziazione;
• aggiudicare gli appalti di forniture e servizi attraverso il ricorso agli strumenti di acquisto e di negoziazione, anche
telematici previsti dalle vigenti disposizioni in materia di contenimento della spesa;
• stipulare convenzioni (articolo 26 della legge n. 488/1999);
• concludere accordi quadro ed istituire sistemi dinamici di acquisizione destinati agli enti;
• favorire il ricorso agli strumenti contrattuali per gli approvvigionamenti, anche in forma aggregata, degli enti;
• aggiudicare appalti relativi a servizi di ricerca e sviluppo, concessioni di servizi, nonché ogni altra procedura, ivi
incluse quelle per il dialogo competitivo e le procedura competitiva con negoziazione;
• contribuire alla promozione ed allo sviluppo degli appalti pre-commerciali, secondo le linee di indirizzo regionali;

• promuovere lo sviluppo del green public procurement in Sardegna, in stretto raccordo con le competenti direzioni
regionali;
• garantire il monitoraggio dei livelli qualitativi delle forniture e dei servizi relativamente alle procedure di gara
aggregata direttamente gestite.
• supportare la predisposizione dei contratti e verificare i capitolati disposti dagli Assessorati;
• coordinare le proprie attività con l’Azienda della Tutela della Salute.
La Direzione generale rafforza pienamente l’adempimento della condizionalità ex ante ''Appalti pubblici'', che
costituisce, assieme alle altre condizionalità ex ante, uno strumento per la realizzazione degli obiettivi della politica
di coesione 2014-2020, tra i quali rientra il miglioramento dell’efficacia e della performance dell’utilizzazione dei
fondi comunitari. In particolare le condizionalità ex-ante sono previste per garantire che sussistano le condizioni
quadro (programmatiche, di regolazione, di pianificazione e strumentazione operativa) necessarie ad assicurare
l’efficacia degli investimenti cofinanziati con le risorse europee e in definitiva per un uso efficace delle risorse
dell’Unione europea.
➢ DG dell’area legale. Sono definiti dagli art.23 e 24 della L.R. 31/98 e sono comuni a tutte le Direzioni Generali nei
rispettivi ambiti di competenza.
• Art. 23 Compiti del dirigente 1. Il dirigente:
a) cura la combinazione ottimale delle risorse umane, finanziarie, tecnologiche e temporali assegnategli, allo scopo
di perseguire l'efficienza e l'efficacia dell'azione amministrativa;
b) controlla costantemente il grado di raggiungimento dei risultati, identificando gli scostamenti rispetto agli
obiettivi assegnati ed agendo per la soluzione dei problemi che sorgono;
c) promuove la semplificazione e l'ottimizzazione delle procedure e l'innovazione, anche facilitando l'adozione di
modalità sperimentali nella realizzazione delle attività;
d) favorisce l'integrazione della propria struttura nel sistema amministrativo regionale e la comunicazione con i
diversi soggetti, istituzionali e non, interessati alla sua attività;
e) promuove e incentiva la crescita professionale e la motivazione delle risorse umane impegnate nella struttura;
f) svolge i procedimenti disciplinari di competenza.
• Art. 24 Compiti del direttore generale 1. Il dirigente cui sono conferite funzioni di direttore generale, oltre a
quanto previsto dall'articolo 23:
a) collabora con gli organi di direzione politica, esprimendo pareri, formulando proposte e fornendo le informazioni
utili per la decisione;
b) cura l'attuazione delle direttive generali, dei piani e dei programmi definiti dagli organi di direzione politica,
affidandone di norma la gestione ai direttori dei servizi, in conformità alle rispettive competenze, e ripartendo fra di
essi le risorse strumentali assegnate alla direzione generale;
c) dirige, controlla e coordina l'attività dei direttori dei servizi e degli altri dirigenti facenti capo alla direzione
generale cui è preposto, anche con potere sostitutivo in caso di inerzia;
d) propone la promozione e la resistenza alle liti e le relative conciliazioni, rinunce e transazioni;e)richiede i pareri
agli organi consultivi dell'Amministrazione e risponde ai rilievi degli organi di controllo sugli atti di competenza;
f) decide sui ricorsi gerarchici contro gli atti e i provvedimenti amministrativi non definitivi dei dirigenti;
g) tenuto conto delle risultanze emergenti dalla periodica rilevazione dei carichi di lavoro e sentiti i direttori dei
servizi, assegna e trasferisce ai medesimi servizi o direttamente alla direzione generale il personale a questa
attribuito;
h) adotta gli atti di competenza inerenti l'organizzazione e la gestione del personale e, nel rispetto dei contratti
collettivi, provvede all'attribuzione dei trattamenti economici accessori per quanto di competenza.
➢ DG Agenzia regionale del distretto idrografico della Sardegna. Per garantire l’unitarietà della gestione delle attività
di pianificazione, programmazione, regolazione nei bacini idrografici della regione è istituita dalla legge regionale
n. 19 del 2006, art. 12, l’Agenzia regionale del distretto idrografico della Sardegna quale direzione generale della
Presidenza della Giunta.
Ha la funzione di segreteria tecnico-operativa, di struttura di supporto logistico-funzionale dell’Autorità di bacino e
di struttura tecnica per l’applicazione delle norme previste dalla direttiva comunitaria n. 2000/60/CE; a tal fine
svolge compiti istruttori, di supporto tecnico, operativo e progettuale alle funzioni di regolazione e controllo proprie
della Regione e realizza una attività di ricerca e sviluppo.
L’attività dell’Agenzia è finalizzata a:
• proteggere e migliorare lo stato degli ecosistemi acquatici e degli ecosistemi terrestri e delle zone umide
direttamente dipendenti dagli ecosistemi acquatici per il fabbisogno idrico;
• agevolare un utilizzo idrico sostenibile fondato sulla protezione a lungo termine delle risorse idriche sostenibili;
• mirare alla protezione rafforzata e al miglioramento dell’ambiente acquatico;
• assicurare la graduale riduzione dell’inquinamento delle acque sotterranee;
• contribuire a mitigare gli effetti delle inondazioni e delle siccità;
• contribuire a garantire una fornitura sufficiente di acque superficiali e sotterranee di buona qualità per un utilizzo
idrico sostenibile, equilibrato ed equo.
➢ La DG della protezione civile. Istituita con la legge regionale n. 3 del 7 agosto 2009 esercita le seguenti funzioni:
• predisposizione dei programmi di previsione e prevenzione dei rischi, sulla base degli indirizzi nazionali;
• attuazione di interventi urgenti in caso di crisi determinata dal verificarsi o dall'imminenza di eventi naturali o
connessi con l'attività dell'uomo che per loro natura ed estensione comportano l'intervento coordinato di più enti o
amministrazioni competenti in via ordinaria, avvalendosi anche del Corpo nazionale dei vigili del fuoco;
• indirizzi per la predisposizione dei piani provinciali di emergenza in caso di eventi naturali o connessi con
l'attività dell'uomo che per loro natura ed estensione comportano l'intervento coordinato più enti o amministrazioni
competenti in via ordinaria;
• attuazione degli interventi necessari per favorire il ritorno alle normali condizioni di vita nelle aree colpite da
eventi calamitosi;
• dichiarazione dell'esistenza di eccezionale calamità o avversità atmosferica, ivi compresa l'individuazione dei
territori danneggiati e delle provvidenze previste dal fondo di solidarietà nazionale;
• interventi per l'organizzazione e l'utilizzo del volontariato.
Coordina, inoltre, le attività di protezione civile delle strutture della Regione, delle Province, dei Comuni e delle
Associazioni di volontariato. Il Presidente svolge le proprie funzioni anche mediante delega all'Assessore della
difesa dell'ambiente. Nella Direzione saranno trasferiti il personale, le risorse finanziarie e i mezzi allocati nel
Corpo forestale
➢ L’Ufficio ispettivo svolge i compiti indicati dall’art. 27 della Legge regionale 13.11.1998, n. 31, in riferimento a:
ispezioni presso l’amministrazione e gli enti, volte ad accertare la regolare applicazione delle leggi e dei
regolamenti e la regolarità amministrativo-contabile, nonché l’adeguata e corretta utilizzazione del personale e
l’andamento generale dell’ufficio sottoposto a ispezione, tenendo anche conto delle segnalazioni dell’utenza e delle
organizzazioni di categoria;
inchieste e ispezioni di carattere straordinario che si renda necessario effettuare in determinati uffici
dell’Amministrazione e degli enti.
➢ L’Autorità di Audit dei Programmi Operativi FERS edFSE, istituita con decreto del Presidente della Regione n.37
del 22 aprile 2015, ha il compito di vigilare sull’efficace funzionamento dei sistemi di gestione e controllo dei
programmi comunitari e, a partire dalla programmazione comunitaria 2014/2020 è chiamata anche a esprimere un
parere di conformità sui requisiti di designazione delle Autorità di Gestione e di Certificazione, valutandone il
rispetto dei criteri relativi all’ambiente di controllo interno, alla gestione del rischio, alle attività di gestione e
controllo e alla sorveglianza.
➢ Ufficio dell’autorità di gestione del programma operativo ENI CBC Bacino del mediterraneo. stituito con la Legge
Regionale 29 maggio 2007, n. 2 per gestire il Programma operativo congiunto ENPI CBC Bacino del Mediterraneo
2007 – 2013, l’Ufficio è stato autorizzato a proseguire la propria attività a supporto del programma operativo
congiunto ENI CBC Bacino del Mediterraneo dall’art. 60 della Legge regionale 11 gennaio 2019, n° 1 – Legge di
semplificazione.

L’Ufficio temporaneo, di livello dirigenziale generale, svolge le funzioni e i compiti di Autorità di gestione e
dispone di un proprio contingente organico, approvato con deliberazione della Giunta regionale, in modo da
assicurare al suo interno le funzioni di gestione operativa e autorizzazione della spesa e quelle relative alla
contabilità e ai pagamenti, come previsto dalla normativa comunitaria per l’esecuzione di programmi di
cooperazione transfrontaliera finanziati nel quadro del Regolamento (UE) n. 232/2014 e del Regolamento di
esecuzione (UE) n. 897/2014.
➢ L'Autorità di bacino regionale della Sardegna è stata istituita per l’insieme dei bacini regionali con la legge
regionale n. 19 del 2006 L’Autorità di bacino regionale persegue l’unitario governo dei bacini idrografici, indirizza,
coordina e controlla le attività conoscitive, di pianificazione, di programmazione e di attuazione. Fra i suoi obiettivi:

• la conservazione e la difesa del suolo da tutti i fattori negativi di natura fisica e antropica;
• il mantenimento e la restituzione ai corpi idrici delle caratteristiche qualitative richieste per gli
usi programmati;
• la tutela delle risorse idriche e la loro razionale utilizzazione;
• la tutela degli ecosistemi, con particolare riferimento alle zone d’interesse naturale, forestale
e paesaggistico e alla promozione di parchi fluviali, ai fini della valorizzazione e del riequilibrio
ambientale. Essa opera in collaborazione con gli enti locali territoriali e gli altri enti pubblici e di
diritto pubblico operanti nel bacino idrografico.
L'Autorità di bacino si avvale dei seguenti organi:
1) il Comitato istituzionale;
2) l’Agenzia regionale del distretto idrografico della Sardegna.Il Comitato istituzionale
presieduto dal Presidente della Regione, è composto dai seguenti componenti:
• quattro Assessori regionali competenti in materia di lavori pubblici, difesa dell’ambiente,
agricoltura e sviluppo produttivo;
• tre amministratori locali indicati, con voto limitato a due, dal Consiglio delle autonomie locali.
I compiti del Comitato:
a) definire i criteri, metodi, tempi e modalità per l’elaborazione del Piano di bacino distrettuale e
lo adotta;
b) approvare i programmi d’intervento attuativi del Piano di bacino, degli schemi previsionali e
programmatici e ne controlla l’attuazione;
c) adottare il Piano per il recupero dei costi relativi ai servizi idrici;
d) adottare il Piano di gestione del distretto idrografico della Sardegna, da svilupparsi con le
modalità e i contenuti previsti dall'articolo 13 della direttiva n. 2000/60/CE;
e) proporre e adottare normative omogenee relative a standard, limiti e divieti, inerenti alle
finalità di cui all'articolo 1;
f) predisporre indirizzi, direttive e criteri per la valutazione degli effetti sull'ambiente degli
interventi e delle attività con particolare riferimento alle tecnologie agricole, zootecniche ed
industriali;
g) attivare forme di informazione e partecipazione pubblica al fine di favorire un adeguato
coinvolgimento dei portatori di interesse nella formazione degli atti di pianificazione.
➢ Ufficio regionale del referendum. l Presidente della Regione nomina con decreto, entro tre mesi dall'inizio di ogni
legislatura, l'Ufficio regionale del referendum.L'Ufficio dura in carica per tutta la durata della legislatura ed in ogni
caso fino alla sua sostituzione ed è composto da:
• un magistrato della Corte d'appello di Cagliari;
• un magistrato del Tribunale di Cagliari;
• un magistrato del Tribunale amministrativo regionale per la Sardegna;
• un magistrato della sezione giurisdizionale sarda della Corte dei Conti;
• il coordinatore generale della Presidenza della Regione;
• un segretario, in servizio presso la Presidenza.Ai sensi dell’art. 6 della L.R. 17 maggio 1957, n.
20 la valutazione sull'ammissibilità e sulla legittimità dei quesiti referendari regionali compete
all'Ufficio Regionale dei Referendum.
Tale competenza comprende:
• Referendum abrogativo di una legge regionale;
• Referendum abrogativo di un regolamento, un atto o un provvedimento amministrativo regionale;
• Referendum consultivo su un progetto di modificazione dello Statuto ai sensi dell'art. 54 dello statuto speciale per
la Sardegna-Referendum consultivo su progetti di legge ovvero di regolamenti o atti
e provvedimenti amministrativi di competenza del Consiglio o della Giunta regionale, prima della loro
approvazione;
• Referendum consultivo su questioni di particolare interesse sia regionale che locale
• Referendum approvativi della “legge statutaria” di cui all’art. 15 dello Statuto Speciale, come previsto dall'art. 7
della L.R. 28 ottobre 2002, n. 21
• Referendum sull'istituzione di nuove province e sulla fusione di province esistenti.
L’Ufficio del Referendum agisce in totale autonomia non dipendendo né gerarchicamente, né funzionalmente
dall'Amministrazione Regionale.
L’Ufficio svolge una funzione neutrale, vale a dire non opera una valutazione basata sul perseguimento di un
determinato interesse pubblico finalizzato di amministrazione attiva, ma è chiamata ad applicare solamente la legge,
prescindendo da qualsiasi valutazione di natura politica.
L’Ufficio Regionale del Referendum esprime le proprie determinazioni sotto forma di deliberazioni.
➢ Unità di progetto per l’eradicazione della peste suina. Con l'obiettivo di contrastare la Peste suina africana (PSA),
nasce con delibera n. 47/3 del 25 novembre 2014, l'Unità di progetto per l'eradicazione della peste suina africana.
Una nuova forma organizzativa che consente di affrontare in modo innovativo e coordinato le problematiche
sanitarie, economiche, sociali e ambientali che concorrono al perdurare della peste suina africana in Sardegna,
anche per consentire il rientro della suinicoltura sarda a pieno titolo nell’ambito del mercato comunitario e
internazionale.L’Unità di progetto, incardinata presso la Presidenza della Regione, è coordinata da vari componenti
e in particolare dal Direttore generale della Presidenza, con funzioni di responsabile, da un delegato
dell’Assessorato dell’Igiene e Sanità e dell'Assistenza Sociale, dal Direttore generale dell’Agricoltura e riforma
agro-Pastorale, da un delegato dell’Assessorato della Difesa dell’Ambiente, da un delegato del Direttore generale
del Corpo forestale e di Vigilanza Ambientale, dal Direttore generale dell’Istituto Zooprofilattico della Sardegna, da
un responsabile del Centro de Investigacion Visavet di Madrid, dal Commissario straordinario dell’Ente Foreste
della Sardegna, dal Direttore generale della Sanità animale e dei farmaci veterinari, del Ministero della Salute, da
un referente del Centro nazionale di referenza sulle il Pesti suine e da un referente dell’Università di Sassari della
Facoltà di Medicina Veterinaria .
➢ L’Unità di progetto Iscol@, istituita con delibera n. 49/2 del 6 ottobre2015, resa operativa con decreto del
Presidente della Regione n. 52 del16 settembre 2016 e prorogata con delibera n. 22/47 del 3 maggio 2017,ha un
ruolo strategico ed operativo nella gestione del progetto Iscol@.L’Unità opera quale unico Centro di responsabilità
amministrativa per ilprogramma triennale di edilizia scolastica, con i seguenti compiti: programmazione degli
interventi di riqualificazione degli edifici scolastici sardi secondo la logica della programmazione territoriale
delineata nel Piano Regionale di Sviluppo 2014-2019 e gestione delle relative risorse già individuate e
programmabili a partire dall'annualità 2015; supporto alle dinamiche associative degli enti locali per la
riqualificazione degli edifici scolastici; impulso e coordinamento delle strutture competenti degli Assessorati
deputati alla gestione degli interventi di riqualificazione dell’edilizia scolastica; individuazione e ricognizione delle
fonti di finanziamento e degli interventi finanziati in materia di edilizia scolastica e monitoraggio dello stato di
attuazione di questi ultimi; individuazione delle problematiche connesse alla mancata attuazione degli interventi
finanziati e formulazione delle proposte di soluzione; accertamenti e verifiche, di natura amministrativa e contabile,
sull’utilizzo dei fondi avvalendosi di personale e/o assistenza tecnica opportunamente individuata, anche
proponendo, ove necessario, il definanziamento e la riprogrammazione delle risorse assegnate; supporto tecnico
amministrativo agli enti attuatori anche tramite la predisposizione di modelli di riferimento; individuazione di
procedure speciali per l’attuazione rapida degli interventi ed elaborazione delle relative proposte normative per
favorire la progettualità sostenibile nell’edilizia scolastica; istruttoria delle richieste di finanziamento per interventi
di somma urgenza negli edifici scolastici; adozione degli atti necessari al trasferimento delle risorse agli Enti
beneficiari del Piano triennale di edilizia scolastica. Con deliberazione n. 23/31 del 9 maggio 2017, all'Unità di
progetto iscol@ è stata conferita la delega per la gestione e coordinamento amministrativo del “Piano Straordinario
di rilancio del Nuorese”, con il compito specifico di procedere alla chiusura della fase istruttoria, con l’adozione dei
necessari atti formali, per sottoporla alla Cabina di Regia della Programmazione unitaria.
➢ Unità di progetto denominata “responsabile della protezione dei dati per il sistema Regione” con il compito di dare
attuazione ai molteplici adempimenti previsti dalla normativa europea e nazionale in materia.Con deliberazione n.
21/8 del 24 aprile 2018, la Giunta regionale, per addivenire a soluzioni uniformi rispetto alle problematiche
applicative della normativa in esame in relazione all'amministrazione regionale e agli enti e agenzie che
costituiscono il sistema Regione, ha dato indirizzo agli enti e le agenzie di potersi avvalere, tenuto conto della loro
struttura organizzativa e dimensione, del responsabile protezione dati (RPD) unico e di fornire, in tal caso, supporto
e collaborazione con lo stesso, mettendo a disposizione personale necessario con la supervisione di un referente
specificamente designato. Con la stessa deliberazione a Giunta regionale ha stabilito che, in fase di primo
funzionamento, l’unità di progetto sia formata da un contigente di sei unità.L’unità di progetto ha il compito di
supportare il responsabile della protezione dati nello svolgimento delle funzioni di impulso, proposta e raccordo tra
le strutture dell’amministrazione regionale, finalizzate all'attuazione dei compiti posti in capo al titolare del
trattamento, nonché nella tenuta del registro dei trattamenti. Il RPD funge, inoltre, da punto di contatto per l’autorità
di controllo per questioni connesse al trattamento. Gli interessati possono contattare il responsabile della protezione
dei dati per tutte le questioni relative al trattamento dei loro dati personali e all'esercizio dei loro diritti derivanti dal
regolamento europeo.
➢ L’Unità di Progetto “Razionalizzazione ed efficientamento delle operazioni elettorali ” è stata istituita ai sensi
dell'articolo 26 della legge regionale 13 novembre 1998, n. 31 (Disciplina del personale regionale e
dell'organizzazione degli uffici della Regione) con deliberazione della Giunta regionale n. 36/13 del 17 luglio
2020.Ha il compito di avviare il processo normativo regionale volto a disciplinare organicamente l’intero
procedimento inerente le elezioni dei Sindaci e dei consigli comunali e collabora col proprio personale
all’organizzazione delle elezioni regionali e amministrative, nonché dei referendum regionali.

1. Assessorato degli affari generali, personale e riforma della Regione


• Affari generali dell'Amministrazione Regionale.
• Riforma della Regione e degli Enti regionali.
• Affari e gestione del personale.
• Revisione della legislazione.

➢ DG innovazione e sicurezza. Nell’ambito delle materie di competenza dell’Assessorato (affari generali


dell'Amministrazione regionale - riforma della Regione e degli Enti regionali - revisione della legislazione -
sviluppo della società dell'informazione) i compiti del Direttore Generale sono definiti dagli articoli 23 e 24 della
legge regionale n. 31 del 1998, ed in particolare:
• collabora con gli organi di direzione politica, esprimendo pareri, formulando proposte e fornendo le informazioni
necessarie ed utili per l’assunzione di decisioni e l’adozione di atti;
• cura l'attuazione delle direttive generali, dei piani e dei programmi definiti dagli organi di direzione politica;
dirige, controlla e coordina l'attività dei direttori dei servizi e degli altri dirigenti facenti capo alla direzione generale
cui è preposto, anche con potere sostitutivo in caso di inerzia;
• adotta gli atti di competenza inerenti l'organizzazione e la gestione del personale e, nel rispetto dei contratti
collettivi, provvede all'attribuzione dei trattamenti economici accessori.
• Inoltre, allo scopo di perseguire l'efficienza e l'efficacia dell'azione amministrativa, cura la combinazione ottimale
delle risorse umane, finanziarie, tecnologiche e temporali assegnategli e favorisce la comunicazione con i diversi
soggetti, istituzionali e non, interessati alla attività della Regione;
• promuove e incentiva la crescita professionale e la motivazione delle risorse umane impegnate nella struttura
verificando costantemente il grado di raggiungimento dei risultati.
• Coordinamento in materia di innovazione tecnologica e per le tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni.
➢ DG personale e riforma. Nell’ambito delle materie di competenza dell’Assessorato Affari generali e riforma della
Regione la Direzione si occupa di affari e gestione del personale. I compiti del Direttore Generale sono definiti
dagli articoli 23 e 24 della legge regionale n. 31 del 1998, ed in particolare:
• collabora con gli organi di direzione politica, esprimendo pareri, formulando proposte e fornendo le informazioni
necessarie ed utili per l’assunzione di decisioni e l’adozione di atti;
• cura l'attuazione delle direttive generali, dei piani e dei programmi definiti dagli organi di direzione politica;
• dirige, controlla e coordina l'attività dei direttori dei servizi e degli altri dirigenti facenti capo alla direzione
generale cui è preposto, anche con potere sostitutivo in caso di inerzia;
• adotta gli atti di competenza inerenti l'organizzazione e la gestione del personale e, nel rispetto dei contratti
collettivi, provvede all'attribuzione dei trattamenti economici accessori.
• Inoltre, allo scopo di perseguire l'efficienza e l'efficacia dell'azione amministrativa, cura la combinazione ottimale
delle risorse umane, finanziarie, tecnologiche e temporali assegnategli e favorisce la comunicazione con i diversi
soggetti, istituzionali e non, interessati alla attività della Regione;
• promuove e incentiva la crescita professionale e la motivazione delle risorse umane impegnate nella struttura
verificando costantemente il grado di raggiungimento dei risultati.
➢ Ufficio del controllo interno di gestione, istituito nel 2002, svolge un insieme di attività a supporto delle decisioni
politiche e direzionali, sia in fase di definizione dei piani e dei programmi (ex ante) e in fase di verifica intermedia
dei risultati gestionali (in itinere) sia in fase di verifica dei risultati conseguiti (ex post). Mediante tali attività di
supporto gli organi di governo possono verificare che le azioni svolte e i risultati ottenuti siano in linea con gli
obiettivi stabiliti ai vari livelli decisionali. Le attività previste dall’art. 10 e dall’art. 65 della legge regionale n.
31/98 sono integrate fra loro e articolate nelle seguenti funzioni: controllo strategico; controllo di gestione; supporto
alla valutazione dei dirigenti; contrattazione integrativa. Dal punto di vista organizzativo le attività dell’Ufficio
centrale sono interconnesse con i processi produttivi che si svolgono presso le Direzioni generali. In questo senso,
l’Ufficio opera in armonia con le Direzioni, fornendo a ciascuna di esse un supporto tecnico-metodologico specifico
alle diverse attività. La struttura organizzativa del sistema di controllo così realizzata è detta ''a matrice''. Infatti, per
consentire un collegamento di tipo continuo con le diverse Direzioni generali, ciascuna di esse dispone di un
referente esperto nella materia del controllo interno (controller) che funge da raccordo con l’Ufficio centrale.
L’attivazione dell’Ufficio del controllo interno di gestione, nell’ambito dell’applicazione del nuovo sistema del
controllo interno, ha consentito la predisposizione del primo rapporto di gestione con riferimento all’esercizio 2003
e la redazione di quelli relativi agli esercizi successivi (scaricabili dall’area Pubblicazioni nelle pagine del sito). Il
rapporto di gestione espone in dettaglio l’esito delle analisi finanziarie ed economiche svolte al fine di monitorare
l’utilizzo delle risorse da parte dei centri di responsabilità. L’analisi è condotta in parte attraverso l’impiego di
informazioni prodotte dai sistemi contabili istituzionali. Il rapporto espone, infine, gli aspetti gestionali più
significativi dell’attività degli assessorati secondo la tecnica dell’auto-valutazione, evidenziando gli aspetti
finanziari ed economici rilevanti, ponendo in evidenza l’esame delle attività e dei risultati conseguiti.
➢ Comitato per la rappresentanza negoziale della regione sarda. Rappresenta legalmente la Regione nella
negoziazione dei contratti collettivi regionali, per i dipendenti ed i dirigenti, del comparto di contrattazione che è
unico per il personale dell’Amministrazione e degli enti.
• Accerta la rappresentatività delle organizzazioni sindacali e ammette alla contrattazione collettiva quelle che
abbiano nel comparto, ovvero nella separata area di contrattazione per la dirigenza, una rappresentatività non
inferiore al 5%, nonché le confederazioni sindacali alle quali le organizzazioni sono affiliate.
• Svolge le trattative contrattuali, ne informa costantemente l’Assessore competente in materia di personale ed
esercita ogni attività relativa alla negoziazione dei contratti collettivi.
• Quantifica gli oneri diretti e riflessi che ne conseguono a carico dell’Amministrazione e degli Enti e acquisisce il
parere della Giunta sulle ipotesi contrattuali e le trasmette alla Corte dei Conti, con la quantificazione dei costi, ai
fini della certificazione di attendibilità dei costi e della loro compatibilità con i limiti della legge finanziaria, della
legge di bilancio e degli strumenti della programmazione economica approvati dal Consiglio regionale.
• Sottoscrive definitivamente i contratti collettivi, dopo la certificazione positiva da parte della Corte dei Conti.
• Promuove l’interpretazione autentica dei contratti, presta assistenza, su richiesta, ai fini della contrattazione
integrativa e fornisce, a richiesta della direzione generale competente in materia di personale, indicazioni a valenza
generale sull’applicazione dei contratti collettivi.

2. Assessorato dell’agricoltura e riforma agro pastorale
Nell’ambito delle materie di competenza dell’Assessorato rientrano la riforma dell'assetto agro-pastorale, la produzione
agricola ed allevamento del bestiame, l'assistenza tecnica, la valorizzazione e la tutela dei prodotti agricoli, la
ricomposizione fondiaria, le bonifiche, trasformazioni e miglioramenti fondiari ed agrari, la programmazione della
viabilità rurale, le incentivazioni creditizie, le funzioni amministrative sull'applicazione del regime delle quote latte (in
particolare attività di indirizzo e monitoraggio sull'attuazione delle disposizioni normative e rapporti di natura non
gestionale con l'Unione europea, Ministero per le politiche agricole alimentari e forestali, Agenzia per le erogazioni in
agricoltura ed altre regioni), l'arboricoltura e forestazione produttiva e gli usi civici.
➢ DG dell’agricoltura e riforma agro-pastorale. Nell’ambito delle materie di competenza dell’Assessorato rientrano la
riforma dell'assetto agro-pastorale, la produzione agricola ed allevamento del bestiame, l'assistenza tecnica, la
valorizzazione e la tutela dei prodotti agricoli, la ricomposizione fondiaria, le bonifiche, trasformazioni e
miglioramenti fondiari ed agrari, la programmazione della viabilità rurale, le incentivazioni creditizie, le funzioni
amministrative sull'applicazione del regime delle quote latte (in particolare attività di indirizzo e monitoraggio
sull'attuazione delle disposizioni normative e rapporti di natura non gestionale con l'Unione europea, Ministero per
le politiche agricole alimentari e forestali, Agenzia per le erogazioni in agricoltura ed altre regioni), l'arboricoltura e
forestazione produttiva e gli usi civici.
I compiti del Direttore Generale sono definiti dagli articoli 23 e 24 della legge regionale n. 31 del 1998, ed in
particolare:
• collabora con gli organi di direzione politica, esprimendo pareri, formulando proposte e fornendo le informazioni
necessarie ed utili per l’assunzione di decisioni e l’adozione di atti;
• cura l'attuazione delle direttive generali, dei piani e dei programmi definiti dagli organi di direzione politica;
• dirige, controlla e coordina l'attività dei direttori dei servizi e degli altri dirigenti facenti capo alla direzione
generale cui è preposto, anche con potere sostitutivo in caso di inerzia;
• adotta gli atti di competenza inerenti l'organizzazione e la gestione del personale e, nel rispetto dei contratti
collettivi, provvede all'attribuzione dei trattamenti economici accessori.
Inoltre, allo scopo di perseguire l'efficienza e l'efficacia dell'azione amministrativa, cura la combinazione ottimale
delle risorse umane, finanziarie, tecnologiche e temporali assegnategli e favorisce la comunicazione con i diversi
soggetti, istituzionali e non, interessati alla attività della Regione;
• promuove e incentiva la crescita professionale e la motivazione delle risorse umane impegnate nella struttura
verificando costantemente il grado di raggiungimento dei risultati.
➢ Comitato Tecnico Consultivo Regionale per la Pesca di cui alla L.R. 5 luglio 1963, n. 14 è ricostituito con Decreto
del Presidente della Giunta Regionale n. 94 del 12 agosto 2015.
Il Comitato:
• esprime il proprio parere nei casi previsti dalle leggi regionali e ogni qualvolta ne sia richiesto dagli organi della
Regione;
• può presentare di propria iniziativa, ai competenti organi della Regione, voti e proposte diretti a potenziare la
pesca in Sardegna sia nelle acque interne che in quelle marittime; ovvero suggerire provvedimenti riguardanti la
tutela e l’incremento del patrimonio ittico isolano.
Il Comitato è composto da:
• un membro esperto nelle discipline giuridiche;
• tre membri scelti fra gli studiosi ed esperti in materia di pesca e di attività ad essa connesse;
• cinque membri designati rispettivamente dall'assessorato regionale all'industria e commercio, da quello
all'agricoltura e foreste, da quello alle finanze, da quello al lavoro e da quello alla rinascita;
• un membro in rappresentanza della Direzione marittima della Sardegna, previo benestare del competente
Ministero;
• un rappresentante per ciascuno dei sindacati lavoratori addetti alla pesca, due degli artigiani, due degli industriali e
due degli armatori della pesca;
• quattro membri, dei quali due in rappresentanza delle cooperative di lavoratori della pesca marittima e due in
rappresentanza delle cooperative della pesca interna operanti in Sardegna;
• due membri in rappresentanza delle aziende di acquacoltura intensiva;
In base all'art. 6 della L.R. 5 luglio 1963, possono essere chiamati a partecipare alle riunioni del Comitato, con voto
consultivo, altri esperti che abbiano specifica competenza su questioni da trattare, o rappresentanti della Presidenza
della Giunta regionale e degli Assessorati che non siano membri di diritto del Comitato stesso.
➢ Unità di progetto task force è stata istituita a seguito dell’approvazione della Legge Regionale 23 dicembre 2019, n.
24, che, all’art. 1 c. 3, che ne prevede la creazione al fine di monitorare il Piano straordinario per il disbrigo delle
pratiche arretrate relative a premi, contributi ed erogazioni di qualsiasi natura nel settore agricolo.
L’Unità di progetto denominata “Task Force” è posta alle dirette dipendenze dell'Assessore dell'Agricoltura e
Riforma Agro-Pastorale e opera presso il medesimo Assessorato.
La Legge 24/2019 prevede che l’Unità di Progetto è istituita ai sensi dell'articolo 26 della legge regionale 13
novembre 1998, n. 31 (Disciplina del personale regionale e dell'organizzazione degli uffici della Regione).
L’Unità di Progetto è stata formalmente istituita con deliberazione della Giunta regionale n. 6/12 del 18.02.2020.

3. Assessorato della difesa dell’ambiente


• Controllo dell’inquinamento atmosferico, elettromagnetico e acustico;
• disinquinamento aree ad elevato rischio di crisi ambientale;
• gestione rifiuti e bonifica dei siti inquinati;
• valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.);
• salvaguardia e valorizzazione della flora e della fauna selvatica;
• regolamentazione dell’esercizio dell’attività venatoria;
• autorità ambientale.
• gestione fondi strutturali;
• foreste e parchi.
• prevenzione e repressione degli incendi;
• realizzazione di attività informative, educative e divulgative sullo stato dell’ambiente;
• rilascio degli atti autorizzatori e delle concessioni e indennizzi relativi alle materie di competenza;
• attività legate alla riduzione delle emissioni di CO2.
Con decreto n. 56 del 26 maggio 2014, l’Assessore è stato delegato all'esercizio delle funzioni in materia di protezione
civile previste dall'art. 11, comma 6 della legge regionale 7 agosto 2009, n. 3.
➢ DG difesa e ambiente. Nell’ambito delle materie di competenza dell’Assessorato (Controllo dell’inquinamento
atmosferico, elettromagnetico e acustico. Disinquinamento aree ad elevato rischio di crisi ambientale. Gestione
rifiuti e bonifica dei siti inquinati. Valutazione di Impatto Ambientale - VIA. Salvaguardia e valorizzazione della
flora e della fauna selvatica. Regolamentazione dell’esercizio dell’attività venatoria. Autorità ambientale. Gestione
fondi strutturali. Foreste e parchi. Prevenzione e repressione degli incendi Realizzazione di attività informative,
educative e divulgative sullo stato dell’ambiente. Rilascio degli atti autorizzatori e delle concessioni e indennizzi
relativi alle materie di competenza. Attività legate alla riduzione delle emissioni di CO2.) i compiti del Direttore
Generale sono definiti dagli articoli 23 e 24 della legge regionale n. 31 del 1998, ed in particolare: egli collabora
con gli organi di direzione politica, esprimendo pareri, formulando proposte e fornendo le informazioni necessarie
ed utili per l’assunzione di decisioni e l’adozione di atti; cura l'attuazione delle direttive generali, dei piani e dei
programmi definiti dagli organi di direzione politica; dirige, controlla e coordina l'attività dei direttori dei servizi e
degli altri dirigenti facenti capo alla direzione generale cui è preposto, anche con potere sostitutivo in caso di
inerzia; adotta gli atti di competenza inerenti l'organizzazione e la gestione del personale e, nel rispetto dei contratti
collettivi, provvede all'attribuzione dei trattamenti economici accessori. Inoltre, allo scopo di perseguire l'efficienza
e l'efficacia dell'azione amministrativa, cura la combinazione ottimale delle risorse umane, finanziarie, tecnologiche
e temporali assegnategli e favorisce la comunicazione con i diversi soggetti, istituzionali e non, interessati alla
attività della Regione; promuove e incentiva la crescita professionale e la motivazione delle risorse umane
impegnate nella struttura verificando costantemente il grado di raggiungimento dei risultati.
➢ DG corpo forestale e vigilanza ambientale. Svolge funzioni di indirizzo, coordinamento e controllo degli interventi
dei servizi territoriali e delle stazioni forestali e marittime.
Si occupa di pianificazione, previsione e coordinamento in materia di antincendio boschivo e nelle campagne; di
statistica antincendio e forestale.
Gestisce gli impianti di comunicazione e telerilevamento.
Svolge funzioni relative agli affari generali, al bilancio, all'acquisizione di beni e servizi, alla gestione del personale
; si occupa di comunicazione e trasparenza amministrativa, di contenzioso, affari
legali e contratti.
Cura l'equipaggiamento, la formazione, l'addestramento e l'aggiornamento del personale del Corpo e delle
procedure di rilascio dei tesserini e delle patenti di servizio.
➢ Consulta regionale per le politiche forestali è stata istituita con legge regionale n. 8 del 27 aprile 2016, presso
l'Assessorato regionale competente in materia di ambiente.
Svolge funzioni consultive e propositive in materia di programmazione forestale e in particolare:
a) esprime alla Giunta regionale le proprie valutazioni e proposte in merito alle politiche forestali;
b) esprime parere sul Piano forestale ambientale regionale (PFAR);
c) esprime parere sul Documento esecutivo di programmazione forestale(DEPF).
La Consulta è nominata con decreto del Presidente della Regione ed è composta da:
• l'Assessore regionale competente in materia di ambiente, o un suo delegato, con funzioni di presidente;
• due esperti qualificati in materia forestale o agricola, provvisti di titolo di laurea ed esperienza maturata
nell'amministrazione di enti od organismi pubblici o privati, designati dalla Giunta regionale;
• due esperti qualificati in materia forestale o agricola, provvisti di titolo di laurea ed esperienza maturata
nell'amministrazione di enti od organismi pubblici o privati, designati dal Consiglio delle
autonomie locali;
• due esperti qualificati in materia forestale o agricola, provvisti di titolo di laurea ed esperienza maturata
nell'amministrazione di enti od organismi pubblici o privati, designati dal Consiglio regionale;
• un esperto in materia forestale o agricola designato d'intesa tra le associazioni ambientaliste maggiormente
rappresentative a livello regionale;
• un esperto in materia forestale o agricola designato d'intesa tra le organizzazioni imprenditoriali del settore
agroforestale maggiormente rappresentative a livello regionale;
• un rappresentante delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative nel settore agroforestale, designato
d'intesa tra le stesse.
La Consulta resta in carica cinque anni e, comunque, per un periodo non eccedente i centottanta giorni dal termine
della legislatura regionale. I pareri della Consulta sono espressi entro trenta giorni dalla data della richiesta, decorsi
i quali si prescinde dagli stessi. I componenti della Consulta svolgono i compiti previsti a titolo gratuito.
➢ Autorità ambientale. A livello comunitario, la figura dell’Autorità Ambientale (A.A.) è nata con il ciclo di
programmazione dei fondi europei 1994 – 1999, ed è stata confermata dal Quadro Comunitario di Sostegno 2000-
2006 che ne definisce così il ruolo: “Le autorità ambientali, ognuna nei propri ambiti di competenza, hanno il ruolo
di operare ai fini dell’integrazione della componente ambientale in tutti i settori d’azione dei Fondi, in una
prospettiva di sviluppo sostenibile, nonché per assicurare la conformità di tali azioni con la politica e la legislazione
comunitaria in materia di ambiente”.
L'Autorità Ambientale ha pertanto il compito di garantire l'integrazione della componente ambientale in tutte le fasi
di attuazione dei PO FESR. L'Autorità viene inoltre coinvolta anche nella stesura di alcuni documenti
programmatici, nella stesura degli atti attuativi del Programma Operativo e nelle commissioni di valutazione dei
progetti. Essa suggerisce criteri di selezione, punteggi, documentazione da presentare a corredo dei progetti, in
maniera tale da assicurare la sostenibilità ambientale degli interventi.
L’Autorità Ambientale Regionale è stata individuata nel Direttore Generale pro tempore della Difesa dell’Ambiente,
mentre al Servizio Sostenibilità Ambientale, Valutazione Strategica e Sistemi Informativi (SVASI) è stata affidata
l’attività di supporto tecnico all'Autorità.
Sono compiti dell’Autorità Ambientale Regionale:
• Cooperare sistematicamente con le autorità di gestione degli interventi e i responsabili degli assi prioritari e delle
misure, in tutte le fasi del processo di programmazione e degli interventi (definizione,
selezione, attuazione, sorveglianza, monitoraggio e valutazione delle azioni), ai fini dell’implementazione di
obiettivi, criteri e indicatori di sostenibilità ambientale, nonché al fine di garantire la corretta
applicazione delle normative comunitarie, nazionali e regionali in materia di ambiente;
• supportare nella valutazione degli aspetti di tutela ambientale, di tutela del patrimonio storico-architettonico,
archeologico e paesaggistico;
• coordinarsi con il nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici della Regione per la definizione
degli indirizzi tecnici e metodologici inerenti alla valutazione degli aspetti ambientali;
• aiutare alla predisposizione, in collaborazione con gli organismi competenti, di adeguate sintesi, aggiornate
periodicamente, dei dati di base sullo stato dell’ambiente, pertinenti con le azioni finanziate dai fondi;
• collaborare alla redazione del rapporto annuale di esecuzione dei programmi operativi, curandone in particolare
gli aspetti relativi al perseguimento degli obiettivi ambientali e di sostenibilità
ambientale degli interventi, nonché la compatibilità con la politica e la normativa comunitaria in materia di
ambiente (il rapporto annuale di esecuzione conterrà un’analisi del ruolo svolto dalle autorità ambientali e della sua
efficacia ai fini della sostenibilità ambientale degli interventi);
• supporto agli uffici competenti per l'integrazione delle tematiche della strategia di adattamento ai cambiamenti
climatici (SRACC) e dell’approccio della strategia di sviluppo sostenibile (SRSvS) all'interno della
programmazione e attuazione dei fondi strutturali e di investimento europei.

Approfondimenti :
Strategia Regionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici
Programmazione Europea 2021 – 2027
Strategia di Sviluppo Sostenibile
Deliberazione della Giunta Regionale n. 23/10 del 12.5.2015
Rete delle Autorità Ambientali
4. Assessorato Enti locali, finanze e urbanistica

• Affari relativi all'ordinamento e circoscrizione dei Comuni, Province, Comunità montane e organismi
comprensoriali;
• affari generali relativi al controllo sugli Enti locali;
• polizia locale, urbana e rurale;
• logistica, manutenzione degli stabili e degli impianti degli Uffici regionali;
• demanio e patrimonio;
• provveditorato regionale, cassa ed economato;
• recupero crediti, tributi ed entrate;
• animazione comunitaria rivolta agli Enti locali.
• piani regolatori generali e strumenti urbanistici di attuazione;
• cartografia e sistema cartografico;
• espropriazioni.
➢ DG enti locali e finanze. a Direzione generale ha competenze in:
• materia di ordinamento Enti Locali, Unioni di Comuni, ambiti territoriali ottimali, scioglimento degli organi degli
enti locali e nomina dei commissari straordinari. gestisce la L.R. 16/2010 relativa al Patto
di stabilità territoriale;
• ha competenza in materia di polizia locale, urbana e rurale;
• gestisce il fondo unico per il finanziamento del sistema delle Autonomie locali;
• programma le attività di formazione, consulenza e assistenza a favore degli Enti Locali;
• provvede alla pubblicazione 'Sardegna Autonomie Locali';
• svolge, inoltre, le funzioni relative alla gestione, vigilanza e coordinamento generale del demanio regionale e del
demanio marittimo;
• gestisce il patrimonio immobiliare di proprietà regionale, programmandone la valorizzazione o la dismissione;
• cura l'acquisizione di beni immobili occorrenti agli uffici regionali. Tramite l'Ufficila erogante riceve gli atti di
competenza della Direzione che vengono stipulati sotto la forma pubblica amministrativa,
provvedendo ai relativi adempimenti amministrativi, tributari e fiscali;
• cura la manutenzione ordinaria e straordinaria dei beni immobili e degli impianti tecnologici degli uffici regionali
e degli immobili di proprietà della Regione;
• si occupa della organizzazione logistica degli uffici regionali;
• acquisisce in locazione immobili da destinare ad uffici dell’Amministrazione e gestisce tutte le utenze pubbliche
necessarie al funzionamento degli uffici regionali;
• provvede all'acquisizione, conservazione, distribuzione e manutenzione ordinaria e straordinaria dei beni mobili
occorrenti al funzionamento degli uffici regionali; all'acquisizione dei servizi, di sistemi
informativi e di telecomunicazioni per il funzionamento degli uffici regionali;
• cura la tenuta dell'inventario dei beni mobili della Regione;
• redige i conti del patrimonio immobiliare e mobiliare e svolge attività di ricognizione delle partecipazioni
regionali;
• svolge un’attività di promozione nei confronti degli enti locali coinvolgendoli in qualità di partner attuatori in
progetti a livello comunitario.
➢ DG pianificazione urbanistica territoriale e della vigilanza edilizia. La Direzione fornisce :
• assistenza tecnica all'Organo di Governo per l’esercizio delle funzioni di definizione degli obiettivi e dei
programmi da attuare;
• cura l’attività di coordinamento e indirizzo ai Servizi in conformità agli obiettivi ricevuti dall'Organo Politico.
Le materie di competenza della Direzione sono le seguenti:
• pianificazione urbanistica e qualità della vita in ambito urbano;
• verifica di coerenza degli strumenti urbanistici degli Enti Locali e gestione dell’archivio urbanistico;
• consulenze, studi e aggiornamenti legislativi in tema di urbanistica;
• pianificazione territoriale e paesaggistica regionale;
• organizzazione delle conoscenze territoriali, attivazione e gestione del Sistema Informativo Territoriale Regionale
(SITR);
• predisposizione, aggiornamento e gestione degli strumenti cartografici alle diverse scale e in formato digitale;
vigilanza sulle attività edilizie e urbanistiche, e prevenzione e repressione dell’abusivismo edilizio.
➢ Comitato tecnico regionale per l’urbanistica (C.T.R.U.). Istituito con legge regionale 45 del 22 dicembre 1989, è un
organo tecnico - consultivo della Giunta in materia urbanistica ed assetto del territorio.
Il Comitato è costituito da:
• l’Assessore regionale competente in materia di urbanistica o un funzionario dell’Assessorato suo delegato, che lo
presiede;
• un funzionario per ogni Assessorato designato dall'Assessore competente;
• cinque esperti in materia urbanistica, paesistica, tutela dell’ambiente e materie giuridiche connesse designati dalla
Giunta regionale;
• i Soprintendenti per i beni architettonici ed artistici o loro delegati;
• i Soprintendenti per i beni archeologici o loro delegati. I componenti del CTRU sono nominati con Decreto del
Presidente della Regione previa conforme deliberazione della Giunta Regionale e durano in carica per l'intera
legislatura.
Il Comitato viene convocato dalla Direzione Generale della Pianificazione Urbanistica Territoriale e della Vigilanza
Edilizia ed è chiamato, ai sensi della Legge regionale n. 7 del 22 aprile 2002, ad esprimere il proprio parere sulla
coerenza degli atti di programmazione urbanistica generale degli enti locali con gli strumenti sovraordinati di
governo del territorio e con le direttive regionali in materia urbanistica.
Il Servizio pianificazione paesaggistica e urbanistica della Direzione Generale della Pianificazione Urbanistica
Territoriale e della Vigilanza Edilizia è responsabile della segreteria e del supporto tecnico al Comitato.

5. Assessorato dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale

L'Assessorato è competente in:


• materia di programmazione sanitaria, di indirizzo, coordinamento e controllo delle attività delle Aziende Sanitarie per
l'erogazione dei livelli uniformi di assistenza nel campo della prevenzione collettiva, dell'assistenza sanitaria territoriale ed
ospedaliera;
• cura l’integrazione sociosanitaria;
• cura l'acquisizione e la elaborazione di dati statistici ed epidemiologici nell'ambito del sistema informativo regionale in
materia sanitaria;
• assicura il controllo di gestione, di qualità e quello sugli atti, relativi alle attività delle Aziende USL e delle Aziende
Ospedaliere.;
• svolge funzioni di programmazione delle politiche sociali, di indirizzo e monitoraggio del sistema integrato dei servizi alla
persona, nonché di verifica di conformità della programmazione locale agli indirizzi regionali. Registro regionale delle
associazioni di promozione
sociale. Attività connesse alla Consulta regionale della disabilità. Osservatorio per la povertà. Nomina delle guardie
zoofile.
➢ DG sanità. Nell'ambito delle materie di competenza dell’Assessorato – programmazione sanitaria ed economico
finanziaria, controllo di gestione, assistenza ospedaliera, assistenza sanitaria di base e specialistica, prevenzione,
sistema informativo regionale in materia sanitaria, nomina delle guardie zoofile – i compiti del Direttore Generale
sono definiti dagli articoli 23 e 24 della legge regionale n. 31 del 1998, ed in particolare: egli collabora con gli
organi di direzione politica, esprimendo pareri, formulando proposte e fornendo le informazioni necessarie ed utili
per l’assunzione di decisioni e l’adozione di atti; cura l'attuazione delle direttive generali, dei piani e dei programmi
definiti dagli organi di direzione politica; dirige, controlla e coordina l'attività dei direttori dei servizi e degli altri
dirigenti facenti capo alla direzione generale cui è preposto, anche con potere sostitutivo in caso di inerzia; adotta
gli atti di competenza inerenti l'organizzazione e la gestione del personale e, nel rispetto dei contratti collettivi,
provvede all'attribuzione dei trattamenti economici accessori. Inoltre, allo scopo di perseguire l'efficienza e
l'efficacia dell'azione amministrativa, cura la combinazione ottimale delle risorse umane, finanziarie, tecnologiche e
temporali assegnategli e favorisce la comunicazione con i diversi soggetti, istituzionali e non, interessati alla attività
della Regione; promuove e incentiva la crescita professionale e la motivazione delle risorse umane impegnate nella
struttura verificando costantemente il grado di raggiungimento dei risultati. Inoltre fanno capo alla Direzione
Generale le funzioni di comunicazione interna ed esterna e l’Ufficio relazioni con il pubblico.
➢ DG politiche sociali. Nell'ambito delle materie di competenza dell’Assessorato in materia di assistenza sociale, i
compiti del Direttore Generale sono definiti dagli articoli 23 e 24 della legge regionale n. 31 del 1998, ed in
particolare: • collabora con gli organi di direzione politica, esprimendo pareri, formulando proposte e fornendo le
informazioni necessarie ed utili per l’assunzione di decisioni e l’adozione di atti;
• cura l'attuazione delle direttive generali, dei piani e dei programmi definiti dagli organi di direzione politica;
dirige, controlla e coordina l'attività dei direttori dei servizi e degli altri dirigenti facenti capo alla direzione generale
cui è preposto, anche con potere sostitutivo in caso di inerzia;
• adotta gli atti di competenza inerenti l'organizzazione e la gestione del personale e, nel rispetto dei contratti
collettivi, provvede all'attribuzione dei trattamenti economici accessori. Inoltre, allo scopo di perseguire l'efficienza
e l'efficacia dell'azione amministrativa, cura la combinazione ottimale delle risorse umane, finanziarie, tecnologiche
e temporali assegnategli e favorisce la comunicazione con i diversi soggetti, istituzionali e non, interessati alla
attività della Regione;
• promuove e incentiva la crescita professionale e la motivazione delle risorse umane impegnate nella struttura
verificando costantemente il grado di raggiungimento dei risultati.
➢ Osservatorio regionale sulle povertà. E’ stato istituito con la legge regionale n. 23 del 23 dicembre 2005 art. 34
presso la Presidenza al fine di operare per l'individuazione di efficaci politiche di contrasto alla povertà in Sardegna.
Con il decreto n. 43 del 22 aprile 2015 le competenze sono state trasferite alla Direzione delle politiche sociali
dell'Assessorato dell'Igiene e sanità e dell'assistenza sociale. Le finalità dell'Osservatorio sono le seguenti:
• raccogliere i dati relativi alle persone in situazioni di difficoltà e ai bisogni generali del territorio (rilevazione dei
bisogni);
• raccogliere e aggiornare informazioni relative ai servizi, pubblici e privati, presenti sul territorio (mappatura dei
servizi);
• fornire supporto informativo e linee di orientamento per la Regione e per gli enti locali, nella predisposizione di
specifiche leggi, del Piano sociale e dei Piani locali unitari dei servizi alla persona (Plus) in un'ottica di
programmazione partecipata;
• curare la programmazione, la formazione, l'organizzazione, il lavoro di rete, i collegamenti con i vari servizi
esistenti sul territorio;
• avanzare suggerimenti per l'adozione di azioni di contrasto volte ad arginare il fenomeno della povertà.
L'Osservatorio dura in carica due anni e i componenti possono essere rinnovati per due volte consecutive. La
composizione dell'Osservatorio, che in ogni caso deve prevedere la rappresentanza delle organizzazioni sindacali,
della Caritas, del terzo settore e delle principali organizzazioni impegnate nel contrasto alla povertà, deve
prevedere:
• Presidente (il Presidente della regione o un suo delegato);
• componenti tra cui gli Assessori regionali dell'Igiene e sanità e dell'assistenza sociale e del Lavoro, formazione
professionale e sicurezza sociale o loro delegati;
• due componenti designati dall'Associazione nazionale Comuni Italiani (Anci Sardegna) di cui uno in
rappresentanza dei piccoli Comuni;
• il presidente regionale della Caritas o un suo delegato;
• due rappresentanti delle Associazioni di volontariato che operano nel settore, designati dall'Osservatorio del
Volontariato;
• un rappresentante delle Associazioni di promozione sociale che operano nel settore;
• quattro rappresentanti delle organizzazioni sindacali regionali.

6. Assessorato dell’industria
• Produzione industriale.
• Miniere, cave e saline.
• Acque minerali e termali.
• Utilizzazione delle fonti energetiche.
• Programmazione delle infrastrutture industriali.
• Incentivazioni creditizie nelle materie di competenza dell'Assessorato.
• Promozione degli investimenti nel campo delle energie rinnovabili e in generale della cosiddetta Green economy.
➢ DG industria. Nell'ambito delle materie di competenza dell’Assessorato quali produzione industriale, miniere, cave
e saline, acque minerali e termali, utilizzazione delle fonti energetiche, programmazione delle infrastrutture
industriali, incentivazioni creditizie, i compiti del Direttore Generale sono definiti dagli articoli 23 e 24 della legge
regionale n. 31 del 1998, ed in particolare:
• collabora con gli organi di direzione politica, esprimendo pareri, formulando proposte e fornendo le informazioni
necessarie ed utili per l’assunzione di decisioni e l’adozione di atti;
• cura l'attuazione delle direttive generali, dei piani e dei programmi definiti dagli organi di direzione politica;
• dirige, controlla e coordina l'attività dei direttori dei servizi e degli altri dirigenti facenti capo alla direzione
generale cui è preposto, anche con potere sostitutivo in caso di inerzia;
• adotta gli atti di competenza inerenti l'organizzazione e la gestione del personale e, nel rispetto dei contratti
collettivi, provvede all'attribuzione dei trattamenti economici accessori.
Inoltre, allo scopo di perseguire l'efficienza e l'efficacia dell'azione amministrativa:
• cura la combinazione ottimale delle risorse umane, finanziarie, tecnologiche e temporali assegnategli e favorisce
la comunicazione con i diversi soggetti, istituzionali e non, interessati alla attività della
Regione;
• promuove e incentiva la crescita professionale e la motivazione delle risorse umane impegnate nella struttura
verificando costantemente il grado di raggiungimento dei risultati.

7. Assessorato dei lavori pubblici


• Programmazione e attuazione degli interventi nelle materie della difesa del suolo e delle risorse idriche, con
esclusione del Servizio idrico integrato (programmi di spesa comunitari, nazionali e regionali);
• attività di vigilanza, istruttoria e controllo delle opere idrauliche di sbarramento (c.d. piccole dighe) comunque
finanziate;
• programmazione e coordinamento degli interventi di viabilità statale e di viabilità di interesse regionale;
• programmazione e coordinamento interventi di prevenzione e soccorso del rischio idrogeologico;
• programmazione e coordinamento delle opere pubbliche di interesse degli enti locali (infrastrutture di trasporto
di interesse locale, abbattimento barriere architettoniche, edilizia di culto, sanitaria, cimiteriale e più in generale
edilizia di interesse locale);
• programmi integrati d'area e patti territoriali di pertinenza assessoriale;
• programmazione ed attuazione delle infrastrutture portuali di interesse regionale;
• programmazione ed attuazione degli interventi in materia di edilizia patrimoniale regionale e demaniale statale;
• programmazione e coordinamento degli interventi di edilizia residenziale pubblica;
• coordinamento attività di gestione del patrimonio abitativo residenziale;
• attività di controllo sulla gestione degli enti strumentali dell'assessorato;
• prezzario regionale opere pubbliche;
• unità tecnica regionale per i lavori pubblici (UTR), albo regionale appaltatori, elenchi di operatori economici per
l’affidamento dei servizi tecnici di ingegneria, architettura e collaudo.
In ambito provinciale, attraverso gli uffici periferici (geni civili) vengono svolte le funzioni istruttorie e di
attuazione degli adempimenti connessi alle materie di competenza assessoriale ed in particolare gli adempimenti
inerenti le concessioni di derivazioni acque pubbliche e le autorizzazioni per opere idrauliche.

➢ DG lavori pubblici. Nell'ambito delle materie di competenza dell’Assessorato (opere pubbliche, edilizia, edilizia
residenziale,viabilità, acque pubbliche e opere idrauliche) i compiti del Direttore Generale sono definiti dagli
articoli 23 e 24 della legge regionale n. 31 del 1998, ed in particolare:
• collabora con gli organi di direzione politica, esprimendo pareri, formulando proposte e fornendo le informazioni
necessarie ed utili per l’assunzione di decisioni e l’adozione di atti;
• cura l'attuazione delle direttive generali, dei piani e dei programmi definiti dagli organi di direzione politica;
• dirige, controlla e coordina l'attività dei direttori dei servizi e degli altri dirigenti facenti capo alla direzione
generale cui è preposto, anche con potere sostitutivo in caso di inerzia;
• adotta gli atti di competenza inerenti l'organizzazione e la gestione del personale e, nel rispetto dei contratti
collettivi, provvede all'attribuzione dei trattamenti economici accessori.
Inoltre, allo scopo di perseguire l'efficienza e l'efficacia dell'azione amministrativa, cura la combinazione ottimale
delle risorse umane, finanziarie, tecnologiche e temporali assegnategli e favorisce la comunicazione con i diversi
soggetti, istituzionali e non, interessati alla attività della Regione; promuove e incentiva la crescita professionale e
la motivazione delle risorse umane impegnate nella struttura verificando costantemente il grado di raggiungimento
dei risultati.
➢ Unità di progetto “Interventi per l’efficientamento energetico”, istituita ai sensi dell’articolo 26 della L.R. n.
31/1998.
L’Unità di progetto “Interventi per l’efficientamento energetico” ha iniziato a svolgere la propria attività ad aprile
2018 a seguito dell’individuazione del Coordinatore, al quale è stato assegnato un contingente di personale
altamente qualificato di n. 5 unità. Per la specificità della materia trattata e la continua evoluzione dei sistemi di
efficientamento energetico, è stato sottoscritto un apposito Accordo con l’Agenzia regionale Sardegna Ricerche che
fornisce un supporto tecnico-scientifico.
L’Unità di progetto ha un ruolo strategico e operativo nell’attuazione del programma “Interventi di efficientamento
energetico negli edifici pubblici e di realizzazione di micro reti nelle strutture pubbliche nella regione Sardegna”,
finanziato nell’ambito del POR FESR 2014-2020 - Asse IV “Energia e qualità della vita”. La durata dell’Unità di
progetto è fissata per l’intero ciclo di attuazione del programma POR FESR 2014-2020. I Beneficiari del
Programma sono i Comuni, singoli o associati, le Province, i Consorzi Industriali e le Università.
Il bando pubblico per l’accesso ai finanziamenti ha avuto una straordinaria partecipazione da parte degli Enti
pubblici coinvolti nell’iniziativa regionale, che hanno presentato 259 istanze di finanziamento, di cui un numero
pari a 231 sono state valutate ammissibili. In totale il costo degli interventi potenzialmente ammissibili è pari a oltre
164 milioni di euro, di cui quasi 125 milioni di euro a valere sul PO FESR 2014-20.
Le risorse finanziarie destinate al Programma di intervento di efficientamento energetico ammontano a circa 60
milioni di euro. Con tale la dotazione finanziaria, sono stati finanziati i primi 87 Enti in graduatoria, per un totale di
174 interventi, di cui la metà per la realizzazione di opere di efficientamento energetico degli edifici (finanziate
sull’Azione 4.1.1) e l’altra metà per la realizzazione di microreti (finanziate sull’Azione 4.3.1). L’investimento
complessivo generato, considerato l’apporto del cofinanziamento pubblico e dei capitali privati (grazie al
coinvolgimento delle Esco), ammonta a oltre 85 milioni di euro.
L’Unità di progetto, oltre a supportare gli Enti beneficiari in tutte le fasi del procedimento e dare impulso alla
spendita delle risorse comunitarie da parte degli stessi Enti, provvede a tutti gli adempimenti contabili, tecnici e
amministrativi necessari al conferimento del finanziamento, all’attività di monitoraggio su SMEC e alla verifica
dell’attuazione degli interventi fino alla loro conclusione, nonché agli adempimenti connessi all’attuazione del POR
FESR 2014-2020, in stretta connessione con l’Autorità di Gestione presso il Centro regionale di Programmazione.
L’Unità di progetto svolge, inoltre, accertamenti e verifiche di natura amministrativa e contabile sull’utilizzo dei
fondi, anche mediante sopralluoghi presso gli Enti beneficiari, avvalendosi del proprio personale e, per gli aspetti
tecnico-scientifici connessi all’attuazione del programma, di Sardegna Ricerche.
In ragione dei molteplici compiti richiesti e delle diverse professionalità necessarie, l’Unità di progetto segue criteri
di funzionamento fondati sulla massima flessibilità organizzativa e ordina le attività per gruppi di lavoro ovvero
conferisce direttamente la competenza allo svolgimento di talune attività a ciascun funzionario, sulla base delle
differenti professionalità possedute.

8. Assessorato lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale

• Politiche attive del lavoro.


• Formazione Professionale. Interventi per favorire l'occupazione.
• Difesa dei diritti dei lavoratori.
• Cooperazione.
• Emigrazione.
• Immigrazione.
• Previdenza Sociale.
• Servizio civile sardo e nazionale.
• Agenzia Regionale del Lavoro.

➢ DG. Nell’ambito delle materie di competenza dell’Assessorato (Politiche attive del lavoro. Formazione
Professionale. Interventi per favorire l'occupazione. Difesa dei diritti dei lavoratori. Cooperazione. Emigrazione.
Immigrazione. Previdenza Sociale. Servizio civile sardo e nazionale.) i compiti del Direttore Generale sono definiti
dagli articoli 23 e 24 della legge regionale n. 31 del 1998, ed in particolare: collabora con gli organi di direzione
politica, esprimendo pareri, formulando proposte e fornendo le informazioni necessarie ed utili per l’assunzione di
decisioni e l’adozione di atti;
• cura l'attuazione delle direttive generali, dei piani e dei programmi definiti dagli organi di
direzione politica;
• dirige, controlla e coordina l'attività dei direttori dei servizi e degli altri dirigenti facenti capo alla
direzione generale cui è preposto, anche con potere sostitutivo in caso di inerzia;
• adotta gli atti di competenza inerenti l'organizzazione e la gestione del personale e, nel rispetto
dei contratti collettivi, provvede all'attribuzione dei trattamenti economici accessori.
Inoltre, allo scopo di perseguire l'efficienza e l'efficacia dell'azione amministrativa, cura la combinazione ottimale
delle risorse umane, finanziarie, tecnologiche e temporali assegnategli e favorisce la comunicazione con i diversi
soggetti, istituzionali e non, interessati alla attività della Regione; promuove e incentiva la crescita professionale e
la motivazione delle risorse umane impegnate nella struttura verificando costantemente il grado di raggiungimento
dei risultati.

9. Assessorato lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale

Programmazione generale, predisposizione bilancio e finanziaria regionale, politiche del credito e rapporti con le
istituzioni creditizie e finanziarie, politiche in materia di entrate tributarie e rapporti con l'Amministrazione finanziaria
statale, monitoraggio e analisi della finanza regionale, Autorità di pagamento FERS, monitoraggio risorse assegnate agli
enti locali, Patto di stabilità, partecipazioni azionarie.

➢ DG. Nell’ambito delle materie di competenza dell’Assessorato (Politiche attive del lavoro. Formazione
Professionale. Interventi per favorire l'occupazione. Difesa dei diritti dei lavoratori. Cooperazione. Emigrazione.
Immigrazione. Previdenza Sociale. Servizio civile sardo e nazionale.) i compiti del Direttore Generale sono definiti
dagli articoli 23 e 24 della legge regionale n. 31 del 1998, ed in particolare: collabora con gli organi di direzione
politica, esprimendo pareri, formulando proposte e fornendo le informazioni necessarie ed utili per l’assunzione di
decisioni e l’adozione di atti;
• cura l'attuazione delle direttive generali, dei piani e dei programmi definiti dagli organi di
direzione politica;
• dirige, controlla e coordina l'attività dei direttori dei servizi e degli altri dirigenti facenti capo alla
direzione generale cui è preposto, anche con potere sostitutivo in caso di inerzia;
• adotta gli atti di competenza inerenti l'organizzazione e la gestione del personale e, nel rispetto
dei contratti collettivi, provvede all'attribuzione dei trattamenti economici accessori.
Inoltre, allo scopo di perseguire l'efficienza e l'efficacia dell'azione amministrativa, cura la combinazione ottimale
delle risorse umane, finanziarie, tecnologiche e temporali assegnategli e favorisce la comunicazione con i diversi
soggetti, istituzionali e non, interessati alla attività della Regione; promuove e incentiva la crescita professionale e
la motivazione delle risorse umane impegnate nella struttura verificando costantemente il grado di raggiungimento
dei risultati.

10. Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport

• Istruzione di ogni ordine e grado ed ordinamento degli studi.


• Scuole materne. Assistenza scolastica.
• Beni culturali. Biblioteche e Musei.
• Antichità e belle arti. Problemi della gioventù.
• Promozione e diffusione della cultura.
• Problemi dell'informazione e delle comunicazioni di massa.
• Spettacolo e sport.

➢ DG beni culturali, informazione, spettacolo e sport. La Direzione generale dei beni culturali, informazione,
spettacolo e sport coordina le funzioni amministrative che fanno capo ai Servizi in cui si articola, in materia di:
• bilancio, personale, assistenza giuridica e contenzioso, supporti direzionali e Ufficio relazione con il pubblico,
controllo enti, controlli di primo livello fondi comunitari, interventi a favore di enti e
istituzioni culturali e scientifiche;
• promozione e valorizzazione della lingua sarda, Sportello linguistico regionale, manifestazioni identitarie,
promozione e sviluppo attività musicali popolari, editoria e informazione;
• valorizzazione e promozione beni culturali, istituti e luoghi della cultura, organizzazione e valorizzazione sistema
museale regionale, restauro di beni culturali, Catalogo regionale dei beni culturali;
• coordinamento e gestione del Catalogo regionale delle biblioteche, esercizio di funzioni e compiti di
Soprintendenza Beni librari, promozione del libro e della lettura, Biblioteca regionale e deposito
legale per la Sardegna, Centro regionale tutela e restauro, Archivio storico regionale;
• promozione e sviluppo della pratica sportiva, impiantistica sportiva, spettacolo dal vivo, cinema, film
Commission, scuole civiche di musica;
• programmazione e coordinamento fondi comunitari e Accordi di programma quadro.
➢ DG pubblica istruzione. Presidia le seguenti competenze:
• gestione del Personale;
• archivio, Protocollo ed Economato;
• assistenza giuridica e contenzioso;
• gestione del bilancio;
• programmazione strategica, controllo e verifica dei programmi della Direzione;
• dimensionamento scolastico e piano dell'offerta formativa;
• coordinamento dei lavori dell’Osservatorio sulla dispersione scolastica;
• programmazione operativa dei fondi assegnati al Servizio;
• programmazione scolastica e politiche per l’istruzione;
• istruzione dell'obbligo e superiore;
• scuole dell'infanzia paritarie;
• diritto allo studio ordinario e calendario scolastico;
• lotta alla dispersione scolastica e innovazione didattica;
• edilizia scolastica e innovazione degli ambienti scolastici;
• formazione integrata nella scuola secondaria;
• orientamento;
• supporto alle attività per il dimensionamento scolastico;
• programmazione operativa dei fondi assegnati al Servizio;
• servizi universitari e spese di funzionamento ERSU;
• diritto allo studio universitario;
• assegni di merito e borse di studio;
• sostegno all’Università Pubblica e Privata;
• formazione universitaria permanente;
• politiche giovanili e Consulta regionale giovani;
• azioni di internazionalizzazione; Istruzione Tecnica Superiore (ITS);
• controllo Enti sottoposti a vigilanza;
• sostegno alla ricerca scientifica;
• edilizia universitaria.

11. Assessorato trasporti

• Trasporti su linee automobilistiche, filoviarie e tranviarie.


• Trasporti ferroviari.
• Linee di Navigazione marittima ed aerea di interesse regionale.
• Attuazione degli interventi infrastrutturali pertinenti le varie modalità di trasporto previsti in singole disposizioni
normative regionali di finanziamento.

➢ DG. Nell’ambito delle materie di competenza dell’Assessorato (Trasporti su linee automobilistiche, filoviarie e
tranviarie. Trasporti ferroviari. Linee di Navigazione marittima ed aerea di interesse regionale. Attuazione degli
interventi infrastrutturali pertinenti le varie modalità di trasporto previsti in singole disposizioni normative regionali
di finanziamento.) i compiti del Direttore Generale sono definiti dagli articoli 23 e 24 della legge regionale n. 31 del
1998, ed in particolare:
• collabora con gli organi di direzione politica, esprimendo pareri, formulando proposte e fornendo le informazioni
necessarie ed utili per l’assunzione di decisioni e l’adozione di atti; cura l'attuazione delle direttive generali, dei
piani e dei programmi definiti dagli organi di direzione politica;
• dirige, controlla e coordina l'attività dei direttori dei servizi e degli altri dirigenti facenti capo alla direzione
generale cui è preposto, anche con potere sostitutivo in caso di inerzia; adotta gli atti di competenza inerenti
l'organizzazione e la gestione del personale e, nel rispetto dei contratti collettivi, provvede all'attribuzione dei
trattamenti economici accessori.
• Inoltre, allo scopo di perseguire l'efficienza e l'efficacia dell'azione amministrativa, cura la combinazione ottimale
delle risorse umane, finanziarie, tecnologiche e temporali assegnategli e favorisce la comunicazione con i diversi
soggetti, istituzionali e non, interessati alla attività della Regione;
• promuove e incentiva la crescita professionale e la motivazione delle risorse umane impegnate nella struttura
verificando costantemente il grado di raggiungimento dei risultati.

12. Assessorato turismo, artigianato e commercio.

• Attività di promozione e propaganda per lo sviluppo turistico.


• Industria alberghiera.
• Programmazione delle infrastrutture di interesse turistico.
• Promozione e sviluppo delle attività artigiane.
• Commercio.
• Disciplina annonaria.
• Fiere e mercati.
• Incentivazioni creditizie nelle materie di competenza dell'Assessorato.

➢ DG. Svolge le seguenti attività:


• Attività di controllo interno di gestione
• Attività di segreteria
• Attività preparatoria conferenze nazionali
• Relazioni sindacali
• Coordinamento bilancio
• Organizzazione degli uffici dell'assessorato
• Referente aiuti di stato

ERSU Cagliari
E.R.S.U., l'ente regionale per il diritto allo studio universitario di Cagliari, istituito con legge regionale n. 37 del 14
settembre 1987,ha personalità giuridica di diritto pubblico ed è dotato di autonomia amministrativa, contabile e gestionale.
L'Ente di Cagliari ha il compito di assistere gli studenti universitari che frequentano i corsi istituiti dall'Ateneo cagliaritano.
Il fine istituzionale dell'ente è quello di realizzare interventi per la promozione e l’accesso ai corsi universitari e post
universitari e permettere il raggiungimento dei più alti gradi d’istruzione e di preparazione professionale agli studenti più
capaci e meritevoli, con incentivi economici, interventi di carattere sociale, orientamento verso Facoltà, istituti di istruzione
superiore, corsi post universitari, in armonia con gli indirizzi della programmazione regionale e in collaborazione con le
università. L'attività istituzionale dell' Ersu è regolata da norme che trovano la loro fonte nella Costituzione la quale, all'art.
34, afferma che gli studenti capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli
studi. Questo diritto viene reso effettivo con l'erogazione di borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze
attribuite per concorso. All'inizio di ogni anno accademico vengono pubblicati i bandi di concorso per l'erogazione delle
borse di studio, i prestiti d'onore, i posti alloggio, la mensa, e i contributi monetari in favore della mobilità, l'orientamento, le
integrazioni di esperienze formative, i contributi per i trasporti e i fondi per le attività culturali, attraverso il coordinamento
del Ministero dell'Istruzione. Gli organi dell'ente sono: il consiglio di amministrazione; il collegio dei revisori dei conti.

ERSU Sassari
E.R.S.U., l'ente regionale per il diritto allo studio universitario di Sassari, istituito con legge regionale n. 37 del 14 settembre
1987,ha personalità giuridica di diritto pubblico ed è dotato di autonomia amministrativa, contabile e gestionale.
L'ente ha lo scopo di attuare e promuovere gli interventi per il diritto allo studio universitario a favore degli studenti capaci e
meritevoli iscritti all'Università degli studi di Sassari, al Conservatorio di Musica, all' Accademia di Belle Arti e all'Istituto
superiore di Scienze religione.
Gli interventi dell'Ersu consistono sia in azioni specifiche, che si attuano per concorso, per studenti capaci e meritevoli ma
in condizioni economiche disagiate, che in servizi rivolti alla generalità degli studenti universitari.
Gli organi dell'ente sono:
• il consiglio di amministrazione;
• il collegio dei revisori dei conti.
Il Consiglio di Amministrazione è l’organo esclusivo di conduzione politico – strategica nelle materie finalizzate
all'assistenza e al sostegno degli studi universitari e per la loro attuazione affidate dalla legislazione vigente all’ERSU di
Sassari.
Il Collegio dei Revisori dei Conti, composto da tre membri eletti dal Consiglio regionale fra gli iscritti nel registro dei
revisori contabili, vigila sulla regolarità contabile e finanziaria della gestione dell’ERSU di Sassari.

ENAS - Ente acque Sardegna


L’Enas è l’ ente pubblico non economico strumentale della Regione che gestisce il sistema idrico multisettoriale dell’isola.
Creato con la Legge regionale n. 19 del 2006 che ha trasformato l’Ente Autonomo del Flumendosa (istituito con Regio
Decreto Legislativo n. 498 del 17 maggio 1946) integrandolo e potenziandolo con importanti opere idrauliche e con il
contributo di esperienza e capacità del personale proveniente dal soppresso ESAF (Ente Sardo Acquedotti e Fognature) e dai
Consorzi di Bonifica.
L’Enas si occupa di:
• gestione unitaria del sistema idrico multisettoriale regionale sia in modo diretto che indiretto;
• progettazione, realizzazione, gestione dei relativi impianti ed opere, manutenzione ordinaria e straordinaria e
valorizzazione delle infrastrutture, degli impianti e delle opere, del sistema idrico
multisettoriale regionale;
• predisposizione dei programmi di interventi e del relativo piano finanziario inerenti al servizio di approvvigionamento
idrico multisettoriale regionale;
• riscossione dei corrispettivi per il recupero dei costi del servizio idrico, per il sistema di approvvigionamento
multisettoriale dell'acqua all'ingrosso, dalle utenze idriche settoriali sulla base del Piano di
recupero dei costi;
• progettazione, realizzazione, gestione di impianti di produzione di energia idroelettrica e, in generale, di impianti di
produzione di energia da fonti rinnovabili finalizzati alla riduzione dei costi di
produzione ed erogazione della risorsa idriche del sistema multisettoriale regionale;
• monitoraggio qualitativo dei corpi idrici direttamente gestiti appartenenti al sistema multi-settoriale, per la salvaguardia e il
miglioramento del livello qualitativo della risorsa idrica per le diverse finalità
d'uso;
• promozione, sviluppo e partecipazione ai programmi di cooperazione internazionale nell'ambito delle attività specifiche
oggetto dei propri compiti istituzionali;
• promozione, sviluppo e partecipazione a programmi e progetti volti a favorire lo sviluppo e la cultura della risorsa idrica
nell'ambito nazionale e regionale;
• espletamento di ulteriori compiti, funzioni e attività conferiti dalla Regione, dagli enti locali e da altri soggetti pubblici e
privati, in ambito nazionale ed internazionale, coerenti con la propria attività e
con riferimento alle attività di realizzazione delle opere pubbliche.

I.S.R.E. - Istituto superiore regionale etnografico

L'Istituto Superiore Regionale Etnografico (ISRE), istituito con la legge regionale n. 26 del 5 luglio del 1972; ha sede a
Nuoro e, in quanto centro di ricerca sui movimenti reali che hanno come fine il progresso economico, sociale, politico e
culturale della Sardegna si propone principalmente:
• di promuovere lo studio della vita dell'Isola nelle sue trasformazioni, nelle sue manifestazioni tradizionali e nelle relazioni
storicamente intrattenute con i popoli dell'area mediterranea;
• di raccogliere la documentazione idonea alla conservazione, allo studio, alla divulgazione delle attività produttive, della
vita popolare della Sardegna e del suo patrimonio etnografico;
• di promuovere la conoscenza della lingua, delle tradizioni popolari e della storia della Sardegna, attraverso tutte quelle
iniziative e manifestazioni culturali (convegni, seminari, stages, nazionali ed internazionali, inchieste sul campo, ecc.) da
esso ritenute idonee;
• di promuovere con iniziative adeguate i rapporti con istituzioni nazionali ed internazionali aventi come finalità la
salvaguardia dei patrimoni regionali nei processi di aggregazione internazionale e di fronte ai fenomeni di rapida
trasformazione;
• di favorire la conoscenza degli usi, delle tradizioni popolari e della storia di quelle popolazioni dell'area mediterranea che
hanno avuto e hanno con la Sardegna comunità di interessi culturali. (Art. 1 del D.P.G. 14 maggio 1975, n. 144) .
In particolare, porta avanti la propria missione istituzionale attraverso un'articolata serie di compiti e attività:
• gestione e cura del Museo regionale della Vita e delle Tradizioni popolari sarde, del Museo Deleddiano/Casa natale di
Grazia Deledda a Nuoro;
• gestione e cura del Museo Deleddiano/Casa natale di Grazia Deledda;
• gestione e cura del Museo Etnografico Regionale /Collezione Luigi Cocco;
• gestione e cura della Biblioteca specialistica di carattere etnoantropologico e museologico e dell'Archivio storico di Nuoro;

• gestione e cura della Cineteca e Archivio fotografico d'antropologia visuale;


• organizzazione del SIEFF/Festival internazionale biennale di film etnografici e il SIEFF in Tour;
• organizzazione dell'ETNU/Festival italiano dell'Etnografia;
• organizzazione di mostre, convegni e incontri di studio sui temi di interesse istituzionale anche in collaborazione con altri
organismi scientifici e culturali, sia a Nuoro che in diverse altre località non solo sarde;
• studi e ricerche condotte direttamente o mediante collaborazioni con le Università sarde ed extraisolane, anche attraverso
l'erogazione di borse di studio;
• consulenza e assistenza scientifiche, gratuite, alle amministrazioni e associazioni locali nell'ambito delle iniziative museali
d'interesse etnografico e in generale nelle materie d’interesse istituzionale;
• produzione audiovisiva e cinematografica principalmente incentrata sulla vita e sulla cultura tradizionali della Sardegna,
sia attraverso il proprio personale sia mediante coproduzioni;
• organizzazione di AViSa (Antropologia Visuale in Sardegna): concorso annuale riservato ad autori e antropologi sardi che
non abbiano superato i 40 anni d’età;
• organizzazione della Giornata Deleddiana e del Certamen Deleddiano;
• produzione editoriale, finalizzata prioritariamente a rendere fruibili i risultati degli studi e delle ricerche promossi dall'ente,
a diffondere la conoscenza del proprio patrimonio museale ed a documentare lo studio del mondo popolare della Sardegna
in ambito Mediterraneo;
• collaborazione al Catalogo regionale dei Beni culturali di interesse demoetnoantropologico.

Istituto zooprofilattico sperimentale della Sardegna “G. Pegreffi”

L'Istituto zooprofilattico sperimentale (IZS) svolge attività di ricerca scientifica sperimentale veterinaria, di accertamento
dello stato sanitario degli animali e di salubrità dei prodotti di origine animale. La Regione definisce nella programmazione
sanitaria gli obiettivi generali, le priorità e l'indirizzo per l'attività dell'Istituto zooprofilattico sperimentale, prevedendo
inoltre le modalità di raccordo con i dipartimenti di prevenzione delle ASL, con l'Agenzia regionale della sanità, con
l'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente della Sardegna (ARPAS), nonché con le istituzioni o aziende di sviluppo
e di ricerca sperimentali zootecniche presenti sul territorio regionale. L'Istituto zooprofilattico sperimentale, conformemente
a quanto stabilito dal decreto legislativo n. 270 del 1993, e dal decreto ministeriale n. 190 del 1994, provvede in via primaria
ai seguenti compiti:
a) ricerca sperimentale sulla eziologia, patogenesi e profilassi delle malattie infettive e diffusive degli animali;
b) servizio diagnostico delle malattie degli animali e delle zoonosi;
c) accertamenti analitici e supporto tecnico-scientifico ed operativo necessari alle azioni di polizia veterinaria e
all'attuazione dei piani di profilassi, risanamento ed eradicazione;
d) ricerca in materia di igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche e supporto tecnico-scientifico ed operativo
per le azioni di difesa sanitaria e di miglioramento delle produzioni animali;
e) supporto tecnico-scientifico ed operativo all'azione di farmaco-vigilanza veterinaria;
f) sorveglianza epidemiologica nell'ambito della sanità animale, igiene delle produzioni zootecniche, igiene degli alimenti di
origine animale, anche mediante l'attivazione di centri epidemiologici;
g) esecuzione degli esami e delle analisi necessari all'attività di controllo sugli alimenti di origine animale;
h) esecuzione degli esami e delle analisi necessari all'attività di controllo sull'alimentazione animale;
i) studio e sperimentazione di tecnologie e metodiche necessarie al controllo sulla salubrità degli alimenti di origine animale
e dell'alimentazione animale;
l) formazione del personale specializzato nel campo della zooprofilassi, anche presso istituti e laboratori di paesi esteri;
m) attuazione di iniziative statali o regionali, anche in collaborazione con l'università, per la formazione, l'aggiornamento e
la specializzazione di veterinari e di altri operatori;
n) effettuazione di ricerche di base e finalizzate per lo sviluppo delle conoscenze nell'igiene e sanità veterinaria, secondo
programmi e anche mediante convenzioni con università e istituti di ricerca
italiani e stranieri, nonché su richiesta dello Stato, di regioni ed enti pubblici e privati;
o) cooperazione tecnico-scientifica con istituti anche esteri del settore veterinario;
p) elaborazione ed applicazione di metodi alternativi all'impiego di modelli animali nella sperimentazione scientifica in
collaborazione con l'università;
q) informazione, promozione, consulenza e assistenza ai soggetti istituzionali preposti per la bonifica zoosanitaria e per lo
sviluppo ed il miglioramento igienico e nutrizionale delle produzioni animali;
r) attività di supporto tecnico-scientifico e di ricerca nell'ambito della sicurezza alimentare;
s) produzione, commercializzazione e distribuzione di medicinali e prodotti occorrenti per la lotta contro le malattie degli
animali e utili all'espletamento delle funzioni di sanità pubblica veterinaria, su
incarico dello Stato e della Regione; t) assolvimento di ogni altro compito di interesse veterinario che gli venga
demandato dalla Regione o dallo Stato, compresa la collaborazione con gli Uffici veterinari ministeriali per gli adempimenti
comunitari (UVAC) e i Posti ispezione frontaliera (PIF). L'Istituto
zooprofilattico sperimentale opera come strumento tecnico scientifico e di supporto operativo della Regione nell'ambito dei
piani nazionali per la profilassi delle epizoozie nonché nell'ambito dei piani
di risanamento, miglioramento ed incremento della zootecnia e delle produzioni disposti dalla Regione. L'Istituto
zooprofilattico sperimentale contribuisce al funzionamento dell'Osservatorio
epidemiologico veterinario regionale, anche tramite proprio personale tecnico. L'Istituto zooprofilattico è integrato nel
Sistema informativo sanitario integrato regionale (SISAR).

1. Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro (ASPAL)

L'Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro con sede a Cagliari (ex Agenzia regionale per il lavoro) ora denominata
(ASPAL) è stata istituita con la legge regionale n. 9 del 17 maggio 2016, quale organismo tecnico della Regione dotato di
personalità giuridica, autonomia organizzativa, amministrativa, patrimoniale e contabile. All'ASPAL è attribuita l'erogazione
dei servizi per il lavoro e la gestione delle misure di politica attiva connesse alle funzioni e ai compiti della Regione
disciplinati dalla presente legge, nonché, tutti gli altri compiti in materia di lavoro a essa affidati dalla Giunta regionale.
L'ASPAL svolge la propria attività in conformità alla programmazione regionale e agli indirizzi deliberati dalla Giunta
regionale ed è soggetta al controllo e alla vigilanza. Sulla base degli indirizzi l'Assessore competente in materia di lavoro
assegna all'Agenzia, con proprio decreto, gli obiettivi e le risorse e definisce le modalità di verifica del raggiungimento dei
risultati. L'Agenzia è articolata in uffici territoriali aperti al pubblico denominati Centri per l'impiego (Tzentros pro
s'impreu) nei quali confluiscono i Centri dei servizi per il lavoro (CSL), già istituiti presso le province, i Centri servizi
inserimento lavorativo (CESIL), già istituiti presso i comuni e le agenzie di sviluppo locale. Essi erogano i servizi per il
lavoro e le misure di politica attiva e rappresentano poli territoriali nei quali possono convergere una pluralità di servizi
anche di natura socio-assistenziale e previdenziale. L'ASPAL svolge, nell'ambito della Rete nazionale dei servizi per le
politiche del lavoro, le funzioni di collegamento con l'Agenzia nazionale ANPAL. L'Agenzia, nell'esercizio delle sue
funzioni, può operare in regime di convenzione con le università e con qualificati organismi di ricerca pubblici e privati e, su
richiesta di soggetti pubblici o privati, è autorizzata a svolgere servizi non istituzionali con oneri a carico dei richiedenti.
L'Agenzia, attraverso i centri per l'impiego, eroga i servizi per l'inserimento o reinserimento lavorativo delle persone
disoccupate o a rischio di disoccupazione, dei lavoratori beneficiari di strumenti di sostegno al reddito in costanza di
rapporto di lavoro e occupati in cerca di nuova occupazione e delle imprese. In particolare, i centri per l'impiego svolgono le
seguenti attività:
• presa in carico, profilazione per la determinazione del profilo personale di occupabilità, analisi delle competenze in
relazione alla situazione del mercato del lavoro locale e orientamento di base;
• stipula del patto di servizio personalizzato;
• ausilio alla ricerca di una occupazione, anche con sessioni di gruppo, entro tre mesi dalla registrazione;
• orientamento specialistico e individualizzato, mediante bilancio delle competenze e analisi degli eventuali fabbisogni in
termini di formazione, proposte di lavoro o altre misure di politica attiva, con riferimento all'adeguatezza del profilo alla
domanda di lavoro;
• orientamento e assistenza all'autoimpiego e all'attività di lavoro autonomo e tutoraggio per le fasi successive all'avvio
dell'impresa e gestione, anche in forma indiretta, dei relativi incentivi;
• avviamento alla formazione ai fini della qualificazione e riqualificazione professionale, dell'autoimpiego e dell'inserimento
lavorativo;
• accompagnamento al lavoro, anche attraverso l'utilizzo dell'assegno di ricollocazione;
• promozione di esperienze lavorative ai fini di un incremento delle competenze, anche mediante lo strumento del tirocinio,
dell'apprendistato e di iniziative di mobilità nazionale e transnazionale;
• gestione di incentivi alla mobilità territoriale;
• gestione di strumenti finalizzati alla conciliazione dei tempi di lavoro con gli obblighi di cura nei confronti di minori o di
soggetti non autosufficienti;
• promozione di prestazioni di pubblica utilità ai sensi dell'articolo 30;
• attivazione di servizi mirati a favore delle fasce deboli;
• fornitura di servizi alle imprese quali, tra gli altri, la facilitazione dell'incontro tra domanda e offerta di lavoro, l'assistenza
alla preselezione in ragione dei fabbisogni professionali, l'accesso agli incentivi e la rilevazione e l'analisi dei fabbisogni
occupazionali e formativi;
• individuazione delle imprese attrattive per il mercato del lavoro regionale alle quali fornire servizi individualizzati;
• tutti gli altri compiti in materia di servizi per il lavoro e politiche attive a essi affidati dall'Agenzia.
I centri per l'impiego inoltre:
• svolgono i compiti e le funzioni previste dalla legge n. 68 del 1999, e successive modifiche ed integrazioni, garantendo i
servizi per il collocamento mirato delle persone con disabilità;
• provvedono all'avviamento a selezione presso le amministrazioni pubbliche del personale da adibire a qualifiche per le
quali è richiesto il solo requisito della scuola dell'obbligo (legge n. 56 del 1987, art. 16)
Sono organi dell'Agenzia:
• il direttore dell'Agenzia;
• il collegio dei revisori dei conti.

2. Agenzia conservatoria per le coste della Sardegna

L’Agenzia regionale Conservatoria delle coste della Sardegna, istituita con la legge regionale n. 2 del 29 maggio 2007, art.
16, ha personalità giuridica di diritto pubblico ed è dotata di autonomia regolamentare, finanziaria, organizzativa,
amministrativa, patrimoniale, contabile e gestionale. L'Agenzia ha la finalità di salvaguardare, tutelare e valorizzare gli
ecosistemi costieri e la gestione integrata delle aree costiere di particolare rilevanza paesaggistica ed ambientale.
In particolare, le funzioni dell'Agenzia riguardano:
• il coordinamento delle iniziative regionali in materia di gestione integrata delle zone costiere nei rapporti con le altre
regioni italiane e con le autorità locali dei paesi rivieraschi del Mediterraneo;
• il coordinamento delle iniziative in materia di gestione integrata delle zone costiere poste in essere dall'amministrazione
regionale, dagli enti locali e dagli organismi di gestione di aree protette o di
altre aree e siti di interesse comunitario;
• la promozione e diffusione delle tematiche relative alla tutela ambientale e paesaggistica ed allo sviluppo sostenibile delle
aree costiere;
• l’elaborazione degli indirizzi e criteri generali degli interventi in materia di protezione ed osservazione delle zone costiere
(legge regionale 9/2006, art. 43, comma 1 lett. a);
• l’esercizio del diritto di prelazione sugli atti di vendita di terreni ed immobili e l’acquisizione a titolo gratuito degli
immobili relativamente ai beni che ricadono nella fascia costiera dei due chilometri dal mare;
• l’esproprio e/o l’acquisto di aree e beni immobili la cui qualità ambientale, paesaggistica e culturale è tale da ritenere
necessaria la loro conservazione e salvaguardia;
• l’esercizio delle competenze regionali in materia di demanio marittimo e costiero nelle aree demaniali immediatamente
prospicienti le aree di conservazione costiera e sui singoli beni ad esso affidati;
• l’esercizio delle competenze demandate alla Regione, per i beni del patrimonio culturale immobiliare ricadenti nelle aree
di conservazione costiera ad essa affidate;
• attivare forme di collaborazione con i Comuni singoli o associati al fine di; - garantire la predisposizione dei piani di
valorizzazione delle terre civiche, aventi ad oggetto gli ambiti costieri, in coerenza con
le finalità dell’Agenzia; - privilegiare l’adozione degli atti di disposizione dei terreni civici ove ricompresi negli ambiti
costieri, a favore dell’Agenzia.
• determinare forme e strumenti di collaborazione e reciproca informazione con il sistema delle autonomie e con le altre
istituzioni ed enti preposti alla gestione del territorio.
Gli organi dell'Agenzia sono:
• il Direttore esecutivo;
•il Comitato scientifico;
• il Collegio dei revisori dei Conti.
3. Agenzia per la ricerca in agricoltura (Agris Sardegna)

L'Agenzia per la ricerca in agricoltura della Regione autonoma della Sardegna, denominata AGRIS Sardegna, istituita con
legge regionale 13 del 2006, è la struttura tecnico-operativa della Regione per la ricerca scientifica generale nelle filiere
agricole, agro-industriale e forestale. Ha personalità giuridica di diritto pubblico, è dotata di autonomia finanziaria,
organizzativa, amministrativa, patrimoniale, contabile e gestionale.
In particolare Agris Sardegna svolge i seguenti compiti:
a) sviluppa percorsi di innovazione tecnologica e organizzativa appropriati alle specificità delle realtà locali in cui essi
vengono applicati e in grado di favorire la competitività dei sistemi territoriali di impresa;
b) sostiene obiettivi di qualificazione competitiva dei sistemi agricoli, agroindustriali, silvoforestali attraverso il
trasferimento dei risultati ottenuti alle imprese, in collaborazione con le Agenzie regionali e con altri soggetti
pubblici e privati preposti a tali funzioni;
c) presta, a richiesta, consulenza alle istituzioni e ad altri organismi nazionali ed internazionali, nel quadro di accordi
stipulati con gli stessi e approvati dalla Giunta regionale;
d) fornisce, a richiesta, consulenza scientifica e tecnologica alle imprese che operano nei settori di competenza;
e) favorisce l’integrazione delle conoscenze provenienti da differenti ambiti di ricerca e stimola sinergie con le attività di
ricerca a carattere regionale, nazionale, comunitario e internazionale, anche al fine di assicurare
tempestività nel trasferimento dei risultati;
f) promuove il dibattito su temi scientifici di particolare interesse per il sistema delle imprese agricole, agroindustriali,
forestali della Sardegna;
g) promuove e sviluppa rapporti con le istituzioni, con le rappresentanze della comunità scientifica e tecnologica, delle parti
sociali ed anche dell’associazionismo e del terzo settore;
h) collabora con le Università, il CRA, il CNR e con altre istituzioni pubbliche o private di ricerca e assistenza tecnica
nazionali o internazionali per la realizzazione di programmi di ricerca scientifica e di sviluppo tecnologico
congiunti ovvero, sulla base di apposite convenzioni, secondo quanto dettagliato nel regolamento di organizzazione e
funzionamento;
i) collabora con le Università, le Imprese e le Istituzioni di formazione superiore prevalentemente Sarde, ma anche nazionali
e internazionali, alla formazione e all'alta formazione del personale scientifico e tecnico nonché
concorre, attraverso appositi programmi o convenzioni, con i su elencati soggetti, al trasferimento dei risultati della ricerca e
delle abilità tecnologiche a studenti, laureati e ricercatori anche attraverso propri programmi di
assegnazione o di cofinanziamento di borse di dottorato di ricerca o di altra forma di sostegno allo studio;
j) svolge, nel rispetto delle norme che regolano i principi di libera e leale concorrenza e sulla base di apposite convenzioni,
attività di ricerca per conto delle imprese dei settori agricolo, agroindustriali, forestale;
k) svolge attività scientifica di supporto alla certificazione di qualità delle produzioni locali della Sardegna; l) elabora, con
metodologie scientifiche, i dati di filiera dei settori agricolo, agroindustriale, forestale e, in collaborazione
con LAORE Sardegna, redige appositi rapporti;
m) instaura, sulla base di convenzioni quadro approvate dalla Giunta Regionale, rapporti di collaborazione, consulenza,
servizio e promozione con Agenzie, enti regionali, enti locali e altre pubbliche amministrazioni;
n) supporta, sotto l’aspetto scientifico, le funzioni fitosanitarie regionali e predispone studi scientifici e di sviluppo
tecnologico su richiesta dell’Amministrazione regionale per le materie di competenza.
Sono organi dell’Agenzia:
• il Direttore generale con funzioni di direzione e coordinamento;
• il Comitato scientifico con ruolo di indirizzo e coordinamento il Collegio dei revisori che provvede alla vigilanza sulla
regolarità contabile e finanziaria.

4. Agenzia regionale per l’attuazione dei programmi in campo agricolo e per lo sviluppo rurale (LAORE)

L'Agenzia regionale per l’attuazione dei programmi in campo agricolo e per lo sviluppo rurale, denominata LAORE
Sardegna, è stata istituita con la legge regionale n. 13 del 2006.
Promuove lo sviluppo dell’agricoltura e delle risorse ittiche, lo sviluppo integrato dei territori rurali, la compatibilità
ambientale delle attività agricole; favorisce la multifunzionalità delle aziende agricole, le specificità territoriali, le
produzioni di qualità e la competitività sui mercati. A tal fine l’Agenzia:
• fornisce assistenza tecnica a soggetti sia pubblici che privati, nel rispetto delle norme che regolano i principi di libera e
leale concorrenza;
• cura l’informazione, la divulgazione, la valorizzazione e la formazione nel settore dell’agricoltura, della zootecnia e delle
risorse ittiche;
• coordina l’attività di integrazione all'interno delle filiere agricole e delle risorse ittiche, dei distretti agroalimentari e dei
distretti rurali;
• favorisce la valorizzazione delle produzioni agroalimentari, delle biodiversità regionali e dei prodotti tipici;
• promuove la diffusione della cultura d’impresa;
• agisce da intermediario tra il sistema produttivo e la ricerca al fine di favorire un efficace trasferimento sul territorio delle
innovazioni di processo e di prodotto nonché trasferire alle istituzioni deputate alla ricerca le esigenze evidenziate dal
sistema delle imprese;
• promuove e divulga l’attuazione delle normative relative alla disciplina delle coltivazioni, degli allevamenti e delle risorse
ittiche, all'igiene delle produzioni agricole e alla tutela dell’ambiente, all'adozione di marchi di tutela dell’origine delle
produzioni agricole ;
• promuove e partecipa, anche in accordo con altri enti e soggetti pubblici e privati, a progetti di interesse regionale,
interregionale, nazionale e comunitario in materia di servizi di sviluppo agricolo integrato, nell'ambito di accordi di
programma e di apposite convenzioni, privilegiando forme di progettazione partecipata e di associazionismo tra imprese;
• svolge ogni altro compito affidatole dalla Regione nell'ambito della programmazione regionale agricola;
• svolge i compiti di cui alla legge regionale 6 settembre 1976, n. 44 (Riforma dell’assetto agro-pastorale) e, ad esaurimento,
i compiti assegnati dalla legge di riforma fondiaria.
L’Agenzia può, sulla base di convenzioni quadro approvate dalla Giunta regionale, instaurare rapporti di collaborazione,
consulenza, servizio e promozione con le altre pubbliche amministrazioni e con le Agenzie.
L’Agenzia può, mediante apposite convenzioni, istituire forme di collaborazione con soggetti pubblici e privati già operanti
nel campo dell’assistenza tecnica a favore degli imprenditori agricoli, zootecnici e del settore delle risorse ittiche.
L’Agenzia inoltre ha il compito di:
• promuovere la divulgazione a favore di operatori e delle imprese di norme, regolamenti, bandi, procedure regionali,
nazionali e comunitarie a supporto dell’applicazione delle politiche regionali di comparto, di filiera e per lo sviluppo rurale;
• promuovere forme di aggregazione delle produzioni agroalimentari;
• fornire assistenza tecnologica a supporto dei processi di trasformazione dei prodotti;
• curare la raccolta e l’elaborazione dei dati statistici nel comparto agricolo e di quello delle risorse ittiche;
• svolgere il ruolo di autorità designata allo svolgimento di interventi di consulenza aziendale;
• fornire, attraverso lo strumento dello sportello unico informazione e assistenza nella presentazione di pratiche e istanze;
• svolgere, attraverso lo strumento dello sportello unico, il ruolo di front-office dell’Amministrazione Regionale nei
procedimenti, fornendo informazioni sullo stato degli stessi;
• fornire supporto alle Amministrazioni Locali nella attuazione di programmi e progetti di sviluppo territoriali anche
attraverso la partecipazione a processi di progettazione integrata di filiera e di territorio e ogni forma di programmazione
negoziata;
• svolgere attività di assistenza tecnica per lo sviluppo del comparto dell’acquacoltura e della pesca;
• promuovere lo sviluppo agricolo e rurale anche attraverso un utilizzo razionale del suolo e delle risorse idriche, in un
contesto di compatibilità ambientale delle attività agricole.

5. Agenzia regionale per la gestione e l’erogazione degli aiuti in agricoltura (Argea Sardegna)

L'Agenzia regionale per la gestione e l'erogazione degli aiuti in agricoltura , istituita con la legge regionale n. 13 del 2006, è
lo strumento tecnico - specialistico che supporta l'Amministrazione regionale in materia di politiche agricole, pesca e
acquacoltura, svolgendo tutte le funzioni ed i compiti ad essa attribuite in materia. L'Agenzia esercita le funzioni di
organismo pagatore dei fondi agricoli comunitari Feasr e Feaga. In particolare, in qualità di organismo pagatore regionale,
l'Agenzia svolge le funzioni di seguito elencate:
a) raccolta, gestione e istruttoria delle domande di aiuto/pagamento dei fondi agricoli comunitari Feaga e domande di
pagamento dei fondi agricoli comunitari Feasr per l'autorizzazione dei relativi pagamenti, fissando gli importi da erogare ai
richiedenti, conformemente alla normativa comunitaria;
b) esecuzione dei pagamenti dei fondi agricoli comunitari Feasr e Feaga per erogare ai richiedenti l'importo autorizzato;
c) contabilizzazione dei pagamenti per registrare (in formato elettronico) gli stessi nei conti dell'organismo, riservati
distintamente alle spese del Feaga e del Feasr e preparazione di sintesi periodiche di
spesa, incluse le dichiarazioni mensili, trimestrali (per il Feasr) e annuali destinate alla Commissione; nei conti vanno altresì
registrati gli attivi finanziati dai Fondi, segnatamente per quanto concerne le
scorte d'intervento, gli anticipi non liquidati, le cauzioni e i debitori;
d) attività ispettive e di controllo degli aiuti dei fondi agricoli comunitari Feaga e Feasr;
e) attività di controllo interno di Argea organismo pagatore e soggetti delegati.
Inoltre, l'Agenzia, nello svolgimento delle funzioni di organismo pagatore:
a) assicura il raccordo operativo con l'Amministrazione regionale, con l'Amministrazione statale, con l'Agenzia per le
erogazioni in agricoltura (AGEA) e con la Commissione europea;
b) assicura il raccordo con l'Amministrazione statale e con AGEA relativamente alle anticipazioni di cassa;
c) predispone le periodiche relazioni alla Giunta regionale, all’AGEA e alla Commissione europea sull'andamento della
gestione;
d) gestisce il fascicolo aziendale, la cui gestione può essere delegata ad altri soggetti.
L'Agenzia, nell'esercizio delle sue funzioni di organismo pagatore regionale opera esclusivamente secondo quanto disposto
dalle norme comunitarie e nazionali in materia di organismo pagatore dei fondi comunitari agricoli Feasr e Feaga. L'Agenzia
ha altresì la competenza in materia di ricezione, autorizzazione, liquidazione e controllo delle domande di aiuto inoltrate
dalle imprese agricole e ittiche in ambito regionale, nonché ogni altra attività gestionale ed ispettiva specificamente
demandata dalla Giunta regionale.
L'Agenzia esercita funzioni ispettive e di controllo in materia agricola, sulla base delle direttive impartite dall'Assessorato
competente in materia di agricoltura.
L'Agenzia, sulla base delle direttive impartite dalla Giunta regionale, gestisce l'anagrafe delle aziende agricole e il registro
degli aiuti, unitamente ad elenchi, albi e registri istituiti con norma comunitaria, nazionale e regionale.
L'Agenzia gestisce le banche dati relative ai potenziali di produzione nei settori regolamentati dalla normativa comunitaria.
Sono organi dell’Agenzia:
il Direttore generale con funzioni di direzione e coordinamento e competenze amministrative, finanziarie e di bilancio
previste dalle norme comunitarie, nazionali e regionali ;
il Collegio dei revisori che provvede alla vigilanza sulla regolarità contabile e finanziaria.

6. Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Sardegna (Arpas)

L'Arpas, istituita con la legge n. 6 del 2006, è un'agenzia regionale che opera per la promozione dello sviluppo sostenibile e
per la tutela e miglioramento della qualità degli ecosistemi naturali e antropizzati. L'Agenzia è l'organo tecnico che supporta
le autorità competenti in materia di programmazione, autorizzazione e sanzioni in campo ambientale, a tutti i livelli di
governo del territorio: la competenza tecnico-scientifica è la sua componente distintiva e qualificante. L'Agenzia regionale
per la protezione dell'ambiente della Sardegna esercita in particolare funzioni di:
• controllo delle fonti di pressioni ambientali determinate dalle attività umane che, prelevando risorse ed interagendo con
l’ambiente circostante, producono degli impatti sull'ambiente (scarichi, emissioni, rifiuti, sfruttamento del suolo, radiazioni,
ecc.);
• monitoraggio dello stato dell'ambiente determinato dal livello di qualità delle diverse matrici (acqua, aria, suolo, ecc.);
• supporto tecnico alla pubblica amministrazione nel definire le risposte messe in atto per fronteggiare le pressioni e
migliorare così lo stato dell'ambiente (Piani, progetti, ecc.).
Ai sensi della Legge Regionale n. 6/2006 sono organi dell’Agenzia:
• Comitato regionale di coordinamento
• Direttore generale
• Collegio dei revisori dei conti.
Il Comitato regionale di coordinamento è nominato con Decreto del Presidente della Regione e resta in carica per il periodo
coincidente con la legislatura regionale; è composto dall'Assessore regionale della Difesa dell'ambiente (Presidente),
dall'Assessore regionale dell'Igiene e sanità e dell'assistenza sociale e da tre componenti in rappresentanza degli enti locali
designati dal Presidente del Consiglio delle autonomie locali.
Il Direttore generale è nominato con Decreto del Presidente della Regione previa Deliberazione della Giunta regionale.
Il Collegio dei revisori dei conti è nominato con Decreto del Presidente della Regione previa Deliberazione della Giunta
regionale, dura in carica cinque anni ed è composto da tre membri iscritti al Registro dei Revisori ufficiali.
L'ARPAS si articola in una Struttura centrale, in cinque Dipartimenti territoriali e in due Dipartimenti specialistici. La
Struttura centrale è costituita dalla Direzione Generale, deputata al presidio dei processi strategici, dall’Area Tecnico
Scientifica e dall’Area Amministrativa con funzioni di supporto, integrazione e coordinamento dei processi operativi delle
strutture dipartimentali.
I cinque Dipartimenti territoriali -
Dipartimento Cagliari e Medio Campidano;
Dipartimento Sulcis;
Dipartimento Nuoro e Ogliastra;
Dipartimento Oristano;
Dipartimento Sassari e Gallura - rappresentano l’Agenzia sul territorio, lo presidiano acquisendo tutti gli elementi di
conoscenza ed erogano i servizi richiesti fissati dai mandati.

7. Agenzia regionale per l’edilizia abitativa

L'Azienda regionale per l'edilizia abitativa (AREA) istituita con la Legge regionale n. 12 del 2006, è un ente pubblico
economico dotato di personalità giuridica e autonomia imprenditoriale, gestionale, patrimoniale e contabile. Ha un proprio
statuto ed è sottoposta a vigilanza della Regione. Costituisce lo strumento attraverso cui la Regione risponde alla domanda
abitativa di soggetti in condizioni economiche e sociali disagiate. Ha l’obbligo del pareggio del bilancio, da perseguire
attraverso l’equilibrio dei costi e dei ricavi. L’Area è articolata per distretti territoriali periferici, corrispondenti a ciascuna
delle circoscrizioni provinciali ovvero a più circoscrizioni provinciali in relazione all’entità del patrimonio gestito. L'Area
svolge le seguenti attività:
• attuazione degli interventi di edilizia residenziale sovvenzionata a totale finanziamento pubblico, da assegnare in locazione
a canone sociale alle categorie sociali a minor reddito, mediante programmi di nuova edificazione, di recupero e di acquisto
e recupero;
• promozione di interventi di manutenzione e di recupero del patrimonio edilizio esistente nei centri storici dei comuni da
destinare a finalità di edilizia residenziale pubblica;
• attuazione degli interventi di edilizia residenziale, anche sostenuti da agevolazioni pubbliche, da destinare alla locazione a
canone moderato, ovvero alla locazione ed alla successiva vendita mediante programmi di nuova edificazione, di recupero e
di acquisto e recupero;
• gestione e alienazione del patrimonio di proprietà sulla base della normativa di riferimento e delle direttive della Giunta
regionale;
• gestione del patrimonio abitativo appartenente allo Stato e agli enti locali e ad essa affidato mediante convenzioni;
• attuazione, per conto proprio oppure di altri enti e soggetti pubblici, di interventi edilizi e urbanistici, anche complessi,
compresi i piani di riqualificazione urbana e gli interventi di contenuto innovativo con riferimento alle tecniche costruttive;
• erogazione, ad enti e soggetti pubblici, di servizi di progettazione, studio, analisi, assistenza tecnica e amministrativa, nel
campo dell’edilizia, dell’urbanistica e dei lavori pubblici;
• promozione o partecipazione, previa autorizzazione della Giunta regionale, a società di scopo per l’esercizio dei compiti
istituzionali, fermo restando il ricorso a procedure ad evidenza pubblica secondo la normativa vigente per la scelta dei soci
privati anche di minoranza;
• svolgimento di ogni altra attività, non ricompresa nelle precedenti lettere, già attribuita alla competenza degli IACP.
Gli organi dell’Area sono:
• il consiglio di amministrazione;
• il presidente;
• il collegio sindacale.
8. Agenzia regionale ricerche

Sardegna Ricerche è stato istituito dalla Regione Sardegna nel 1985, con il nome ''Consorzio Ventuno'' e ha assunto l'attuale
denominazione nel gennaio 2007. Con la Legge Regionale n. 20 del 5 agosto 2015 è stata trasformata in Agenzia regionale.
L'agenzia persegue le finalità istituzionali di promozione della ricerca, dell'innovazione e dello sviluppo tecnologico, di
assistenza alle imprese e di erogazione di servizi e gli obiettivi di efficacia, efficienza, imparzialità, semplificazione,
partecipazione e promozione delle imprese e degli organismi di ricerca. Nell'ambito dei compiti previsti dall'art. 2 della
legge istitutiva, l'agenzia può:
• sviluppare azioni istituzionali volte a facilitare l'incontro tra domanda e offerta di innovazione, a orientare la ricerca e le
relative applicazioni verso fabbisogni reali del sistema economico regionale e a
favorire i processi di trasferimento tecnologico verso le imprese;
• realizzare azioni finalizzate a migliorare il posizionamento competitivo del territorio nel contesto internazionale;
• erogare servizi finalizzati all'introduzione di soluzioni innovative di prodotto, di processo, organizzative e di mercato;
• realizzare, a favore delle nuove imprese innovative programmi di agevolazione finalizzati a promuovere il rafforzamento
delle potenzialità tecnologiche, l'accompagnamento e il sostegno nello sviluppo
dei piani aziendali;
• predisporre idonee condizioni infrastrutturali ed organizzative che favoriscano la nascita delle nuove imprese innovative;
• promuovere, gestire e favorire lo sviluppo del parco scientifico e tecnologico della Sardegna;
• realizzare iniziative di animazione economica, di diffusione dell'innovazione tecnologica e di divulgazione scientifica,
attraverso programmi, laboratori scientifici ed eventi capaci di favorire la
comunicazione con il mondo della ricerca e della produzione, così da far crescere una diffusa consapevolezza
sull'importanza della scienza e della tecnologia per lo sviluppo sostenibile della società e
dell'economia regionale;
• supportare la Regione nel coordinamento degli enti privati di ricerca di emanazione regionale con la funzione di
valorizzare l'integrazione del sistema regionale della ricerca e l'attuazione efficace delle
politiche regionali in materia di ricerca e innovazione;
• fornire supporto tecnico e amministrativo alla Regione e ad altre pubbliche amministrazioni per l'applicazione di
normative e per la realizzazione di programmi rivolti alla promozione della ricerca, del
trasferimento tecnologico e della promozione imprenditoriale;
• collaborare con le università, i centri di ricerca, le imprese e le istituzioni di istruzione e formazione sarde, nazionali e
internazionali, alla formazione e all'alta formazione del personale scientifico e
tecnico attraverso programmi o convenzioni finalizzati a promuovere, congiuntamente con i su elencati soggetti, il
trasferimento dei risultati della ricerca e delle abilità tecnologiche a studenti, laureati
e ricercatori, l'assegnazione o il cofinanziamento di borse di ricerca o di altre forme di sostegno alla qualificazione del
capitale umano;
• erogare benefici e agevolazioni a imprese centri di ricerca e persone fisiche per la promozione della ricerca in ambito
aziendale dell’innovazione e del trasferimento tecnologico;
• stipulare accordi e convenzioni, partecipare all'attività di centri di ricerca, anche internazionali, collaborare con
amministrazioni pubbliche e istituzioni scientifiche e compiere ogni atto utile al
perseguimento delle finalità e alla realizzazione dei compiti assegnati dalla legge istitutiva e dal presente statuto;
• partecipare, nel rispetto della normativa vigente, ad imprese, associazioni, enti ed organismi di ricerca.
Sardegna Ricerche si avvale di una struttura operativa che ha la sede principale nel Parco tecnologico, a Pula, in provincia di
Cagliari. Sono inoltre presenti uffici a Cagliari, a Macchiareddu (comune di
Uta) e a Nuoro, presso l'AILUN, Associazione per l'Istituzione della Libera Università Nuorese. Il Parco tecnologico ha
anche una sede ad Alghero gestita dalla società Porto Conte Ricerche e una sede a
Torregrande (OR) gestita dalla Fondazione IMC Onlus Centro Marino Internazionale.
9. Agenzia forestale regionale per lo sviluppo del territorio e l’ambiente della Sardegna (FoReSTAS)

Per conseguire il miglioramento, l'ammodernamento, l'incremento e la maggiore efficienza delle politiche forestali, con
particolare riferimento alle esigenze di innovazione e di valorizzazione, anche economica e sociale, del patrimonio naturale
e dei beni prodotti, è istituita, con legge regionale n. 8 del 27 aprile 2016, l'Agenzia forestale regionale per lo sviluppo del
territorio e dell'ambiente della Sardegna (FoReSTAS). L'Agenzia subentra nella titolarità dei rapporti giuridici attivi e
passivi dell'Ente foreste della Sardegna oramai soppresso. L'Agenzia ha per missione l'attuazione dei programmi in campo
forestale-ambientale e opera in conformità con le direttive della Giunta regionale e nell'ambito degli indirizzi contenuti negli
strumenti per la pianificazione e la programmazione supporta la Regione sui temi della gestione forestale ambientale, della
multifunzionalità e della tutela del paesaggio forestale e rurale, della ricerca e del trasferimento dell'innovazione
tecnologica. L'Agenzia, quale struttura tecnico-operativa della Regione, è un ente di gestione, di promozione e di supporto
tecnico e amministrativo, di ricerca e sperimentazione, nel settore forestale e ambientale, dotata di personalità giuridica di
diritto pubblico, ha potere regolamentare e gode di autonomia statutaria, patrimoniale, contabile e finanziaria.
L'Agenzia attua i propri compiti istituzionali sul territorio regionale operando, con tutti gli altri soggetti regionali
competenti, nei sotto indicati ambiti di intervento:
a) gestione forestale;
b) gestione di ambiti forestali insistenti su ecosistemi costieri terrestri;
c) gestione della rete ecologica regionale negli ambiti forestali, in accordo con gli enti di gestione e i comuni interessati,
individuando le più opportune forme associative consentite dalla legge;
d) manutenzione del tessuto rurale;
e) protezione civile e salvaguardia del patrimonio forestale dalla minaccia degli incendi;
f) ricerca, innovazione, trasferimento tecnologico e formazione.
L'Agenzia, svolge le seguenti funzioni:
a) cura, tutela e conservazione del patrimonio forestale, della biodiversità e del paesaggio e, in particolare: - svolgimento di
tutte le attività strumentali finalizzate alla conservazione del patrimonio, con azioni volte alla tutela della biodiversità e alla
promozione dei vivai conservazionistici, nonché al contrasto ai cambiamenti climatici, attraverso una gestione forestale
pianificata, orientata alla preservazione e conservazione della qualità dei sistemi ecologici in tutte le loro componenti fisiche
e biologiche; - attuazione di piani, programmi e progetti, in collaborazione con altri soggetti, finalizzati al ripristino
funzionale e strutturale dei sistemi forestali in contesti litoranei e dunali; - diffusione faunistica e gestione dei centri di
allevamento e recupero della fauna selvatica; - attuazione di interventi forestali e fitosanitari; - espressione di pareri
obbligatori sugli interventi previsti da terzi che interessano i beni amministrati, nei casi previsti dal regolamento generale di
organizzazione;
b) difesa dei sistemi forestali e silvo-pastorali dai rischi ambientali e, in particolare: - esecuzione di opere di manutenzione
ordinaria e straordinaria dei territori a rischio, opere di difesa del suolo, sistemazione idraulico-forestale, rimboschimento e
rinsaldamento in ambiti territoriali soggetti a intensa erosione, rischio di desertificazione e dissesto, ovvero sottoposti a
regime vincolistico ai sensi del regio decreto n. 3267 del 1923; - attuazione in tutto il territorio regionale delle attività di
protezione civile, con particolare riferimento alle campagne antincendio, alle attività di presidio idraulico e idrogeologico di
livello regionale e alla lotta contro i parassiti delle piante forestali;
c) valorizzazione produttiva, turistico-ricreativa e culturale del patrimonio naturale e, in particolare: - esecuzione di opere
finalizzate alla crescita economica e al benessere sociale del territorio agroforestale attraverso la realizzazione di interventi
selvicolturali e di arboricoltura da legno, la valorizzazione economica delle foreste e la promozione dell'impresa forestale in
un'ottica di gestione forestale sostenibile, con particolare riferimento alle filiere foresta-legno e foresta-prodotti non legnosi
e filiera foresta-sughero, ivi compresa la regolamentazione dell'utilizzo sostenibile delle risorse ambientali gestite (raccolta
di prodotti legnosi e non legnosi, fide e concessioni); - svolgimento di attività vivaistica forestale anche a fini promozionali
nei confronti degli enti pubblici e privati assicurando la gestione, regolamentazione e registrazione del materiale di
propagazione forestale, nei termini e secondo le modalità da definirsi con deliberazione della Giunta regionale; -
svolgimento di attività strumentali finalizzate alla valorizzazione e promozione del patrimonio con azioni volte alla tutela
del paesaggio, della cultura e tradizioni locali quali i sistemi agro-silvo-pastorali tradizionali e i parchi, anche attraverso
interventi di conservazione e valorizzazione delle infrastrutture rurali; - realizzazione e manutenzione di aree e parchi
attrezzati e di opere finalizzate alla promozione di attività di turismo rurale e ricreative, quali infrastrutture per la mobilità
lenta, la sentieristica attrezzata e le attività sportive e turistico-ricreative ecocompatibili, nonché tutte le attività collaterali
utili per il miglior utilizzo economico di beni, opere e risorse dell'Agenzia; - promozione della certificazione della gestione
forestale, partendo dal livello aziendale per estendersi alla dimensione territoriale e favorendo le partnership pubblico-
private; - azione di impulso della crescita e dell'associazione delle imprese forestali e dello sviluppo di consorzi, cooperative
e forme utili ad accrescere la sussidiarietà pubblico-privato nel settore forestale per l'attuazione delle politiche e dei piani a
livello territoriale; - promozione delle produzioni artigianali tipiche di qualità e delle attività forestali e silvo-pastorali,
condotte secondo i criteri di sostenibilità;
d) promozione della ricerca scientifica, sperimentazione, innovazione tecnologica e della cultura nel settore forestale e
sostegno delle attività di informazione, sensibilizzazione ed educazione ambientale e, in particolare: - collaborazione a
ricerche e studi mirati allo sviluppo di attività produttive e ricreative ecocompatibili, complementari e connesse alla gestione
forestale e alle attività di ricerca scientifica, di sperimentazione, di innovazione e trasferimento tecnologico nei settori di
competenza; - promozione e divulgazione dei valori naturalistici, storici e culturali del patrimonio forestale regionale,
nonché delle proprie attività istituzionali, anche attraverso attività di educazione ambientale, in raccordo con gli altri
soggetti istituzionalmente competenti; - implementazione dei sistemi informativi tramite la gestione e l'aggiornamento dei
dati ambientali di propria pertinenza, in raccordo con l'Assessorato regionale competente in materia di ambiente; -
promozione di percorsi di innovazione tecnologica e sperimentazione in grado di favorire la competitività nel settore
forestale; - consulenza e assistenza tecnica a soggetti pubblici e privati in materie forestali e ambientali. L'agenzia, inoltre,
può sottoscrivere convenzioni con gli enti locali per l'utilizzo del proprio personale finalizzato alla manutenzione e pulizia
delle strade e dei siti di importanza storico culturale.
Sono organi dell'Agenzia: -
l'amministratore unico; -
il collegio dei revisori dei conti; -
il comitato territoriale.

10. Agenzia sarda delle entrate (ASE)

L'Agenzia è stata istituita con LR n.25 del 28 ottobre 2016. All'Agenzia sono attribuite le seguenti competenze:
a) gestione accentrata delle attività di vigilanza, controllo e riscossione dei tributi regionali propri;
b) monitoraggio delle entrate da tributi devoluti, compartecipati e regionali derivati;
c) verifica, anche tramite visualizzazione diretta dei movimenti dei conti correnti regionali, dei versamenti delle quote di
gettito erariale spettanti alla Regione Sardegna, inclusi quelli previsti dall’art. 2, comma 1 del D.Lgs. 9.6.2016 n. 114,
effettuati mediante riversamento diretto delle relative somme sui conti di tesoreria unica, e trasmissione dei flussi
informativi agli uffici regionali competenti per l’accertamento contabile delle somme;
d) attività ispettiva nei confronti del contribuente e conseguente accertamento e riscossione dei tributi compartecipati e
regionali derivati;
e) gestione dei rapporti con l'amministrazione finanziaria per le attività di cui all'articolo 3, commi 2 e 3 della legge
istitutiva;
f) collaborazione con l'Assessorato regionale della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio per la
predisposizione degli strumenti normativi, regolamentari ed operativi per l'implementazione della fiscalità e per lo sviluppo
della politica regionale delle entrate, ai sensi degli articoli 8, 9 e 10 dello Statuto speciale per la Sardegna e delle relative
norme di attuazione;
g) riscossione spontanea e coattiva delle entrate extra-tributarie dell’Amministrazione regionale e delle sue articolazioni
organizzative, direttamente o tramite il soggetto incaricato, e gestione, eventuale, del relativo contenzioso;
h) coordinamento della riscossione spontanea e coattiva del sistema Regione di cui all’art. 4 delle legge istitutiva;
i) supporto tecnico e informatico agli enti locali per la gestione delle proprie entrate e per il coordinamento dei propri
adempimenti tributari sulla base di apposite convenzioni;
j) collaborazione con la centrale regionale di committenza secondo le modalità previste dall ’art. 5, comma 2 della legge
istitutiva:
k) osservatorio sulla finanza e fiscalità regionale e locale, anche in collaborazione con l'ufficio competente in materia di
statistica regionale.
L’Agenzia esercita tali funzioni svolgendo in particolare seguenti compiti:
• monitoraggio delle entrate tributarie ed extratributarie della Regione, ivi incluse le entrate derivanti dal recupero dei crediti
effettuato da soggetti terzi convenzionati per la gestione dei fondi di
rotazione e assimilati;
• raccolta, messa a sistema e analisi dei dati di bilancio degli enti locali anche ai fini di supportare l'attuazione delle intese di
cui all'articolo 10 della legge 24 dicembre 2012, n. 243 (Disposizioni per
l'attuazione del principio del pareggio di bilancio ai sensi dell'articolo 81, sesto comma, della Costituzione)
• valutazione ex ante ed ex post degli effetti della leva fiscale regionale e locale, avendo riguardo alle specifiche categorie e
dimensioni di contribuenti, ai settori economici interessati e agli ambiti
territoriali di ubicazione delle attività;
• predisposizione di studi e analisi nella materia della finanza e fiscalità regionale e locale.
Per tali finalità, l'Agenzia mette a sistema, in un portale della finanza regionale e locale, le banche dati periodicamente
trasmesse dall'amministrazione finanziaria e le altre banche dati acquisite o create ai sensi dell'articolo 4 del presente statuto.
L'Agenzia cura la formazione e l'aggiornamento del personale che svolge tali funzioni, si raccorda costantemente con
l'Agenzia delle entrate e il Ministero dell'economia e delle finanze e si attiva per garantire la partecipazione del proprio
personale a riunioni, tavoli di lavoro e lavori preparatori di leggi di rilievo nazionale che hanno impatto sulla finanza
regionale e locale.

Fondazione SARDEGNA film Commission


La Fondazione SARDEGNA Film Commission, istituita con la legge regionale n. 15 del 20 settembre 2006 “Norme per lo
sviluppo del cinema in Sardegna”, sotto forma di organismo associativo, non ha fini di lucro e ha lo scopo di promuovere e
valorizzare il patrimonio artistico ed ambientale, le risorse professionali e tecniche e creare le condizioni per attrarre in
Sardegna produzioni cinematografiche, audiovisive e televisive mediante:
• l’informazione e la divulgazione delle opportunità e dei servizi offerti alle produzioni nel territorio regionale;
• l’erogazione di servizi, informazioni, facilitazioni logistiche e organizzative;
• la promozione di opere cinematografiche ed audiovisive che valorizzano l’immagine e la conoscenza della Sardegna;
• la collaborazione con enti locali, soggetti pubblici e privati, organismi di produzione e di servizi operanti in Sardegna e
anche con altri organismi nazionali e internazionali.
Gli organi della Fondazione sono:
• il Consiglio generale;
• il Consiglio di amministrazione;
• il Presidente;
• il Direttore;
• il Revisore dei Conti.

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