Sei sulla pagina 1di 8

1 SSN - livelli di responsabilità

In base al “principio di sussidiarietà” costituzionale, il servizio sanitario è articolato


secondo diversi livelli di responsabilità e di governo:
•Livello Centrale - lo Stato ha la responsabilità di assicurare a tutti i cittadini il diritto
alla salute mediante un forte sistema di garanzie, attraverso i Livelli essenziali di
assistenza;
•Livello Regionale - le Regioni hanno la responsabilità diretta della realizzazione del
governo e della spesa per il raggiungimento degli obiettivi di salute del Paese.
Le Regioni hanno competenza esclusiva nella regolamentazione ed organizzazione di
servizi e di attività destinate alla tutela della salute e dei criteri di finanziamento delle
Aziende sanitarie locali e delle aziende ospedaliere (anche in relazione al controllo di
gestione e alla valutazione della qualità delle prestazioni sanitarie nel rispetto dei
principi generali fissati dalle leggi dello Stato).

2 Le ASL
Le ASL fanno parte del servizio sanitario nazionale;
sono aziende con personalità giuridica pubblica, dotate di autonomia organizzativa,
gestionale, tecnica, amministrativa, patrimoniale e contabile nonché centri di
imputazione di autonomia imprenditoriale; infatti secondo l'art. 3 del Dlgs 30
dicembre 1992, n. 502:

« in funzione del perseguimento dei loro fini istituzionali, le Unità Sanitarie Locali si
costituiscono in Aziende con personalità giuridica pubblica e autonomia
imprenditoriale»

I servizi sanitari erano originariamente gestiti delle casse mutualistiche (risalente


all'istituzione dell'INAM nel 1943 e recepito dalla Repubblica Italiana nel 1947) che
avevano evidenti disparità di trattamento tra lavoratori e disoccupati o sottoccupati.
Con l'istituzione del Servizio sanitario nazionale attraverso la legge 23 dicembre
1978, n. 833 i servizi sanitari, divenivano totalmente a carico statale e si erogavano in
tutto il territorio nazionale in ottemperanza di quanto già predisposto dall'articolo 32
della Costituzione della Repubblica Italiana, ed erano di competenza delle "Unità
Sanitarie Locali" (U.S.L.) istituite dalla stessa legge del 1978.
Successivamente col d.lgs. 30 dicembre 1992, n. 502 le U.S.L. vennero trasformate in
A.S.L. (aziende sanitarie locali), dotate di autonomia e svincolate da
un'organizzazione centrale a livello nazionale, poiché dipendenti dalle regioni italia
sono aziende con personalità giuridica pubblica, dotate di autonomia organizzativa,
gestionale, tecnica, amministrativa, patrimoniale e contabile nonché centri di
imputazione di autonomia imprenditoriale; infatti secondo l'art. 3 del Dlgs 30
dicembre 1992, n. 502:

« in funzione del perseguimento dei loro fini istituzionali, le Unità Sanitarie Locali si
costituiscono in Aziende con personalità giuridica pubblica e autonomia
imprenditoriale»

I servizi sanitari erano originariamente gestiti delle casse mutualistiche (risalente


all'istituzione dell'INAM nel 1943 e recepito dalla Repubblica Italiana nel 1947) che
avevano evidenti disparità di trattamento tra lavoratori e disoccupati o sottoccupati.
Con l'istituzione del Servizio sanitario nazionale attraverso la legge 23 dicembre
1978, n. 833 i servizi sanitari, divenivano totalmente a carico statale e si erogavano in
tutto il territorio nazionale in ottemperanza di quanto già predisposto dall'articolo 32
della Costituzione della Repubblica Italiana, ed erano di competenza delle "Unità
Sanitarie Locali" (U.S.L.) istituite dalla stessa legge del 1978.
Successivamente col d.lgs. 30 dicembre 1992, n. 502 le U.S.L. vennero trasformate in
A.S.L. (aziende sanitarie locali), dotate di autonomia e svincolate da
un'organizzazione centrale a livello nazionale, poiché dipendenti dalle regioni
italiane.
3 Organi e organizzazioni delle ASL
Sono organi dell'ASL:
-il Direttore generale ( è il rappresentante legale dell’ente, ne assicura il
perseguimento della missione, e il governo unitario nel rispetto dei principi di
imparzialità e trasparenza. E’ responsabile delle scelte gestionali , nomina i Dirigenti
responsabili delle diverse articolazioni organizzative) ;

-il collegio di direzione ( opera in modo collegiale con finalità di definire le strategie
aziendali e perseguire la missione e gli obiettivi dell’azienda);

-il collegio sindacale ( è l’organo di controllo degli atti aziendali).

Ciascuna ASL è organizzata in tre macrostrutture territoriali - strutture tecnico-


funzionali complesse:
Presidio ospedaliero;
Distretto ospedaliero;
Dipartimento.
-Presidio ospedaliero; ( che comprende una o più strutture ospedaliere, è dotato di
autonomia tecnico gestionale ed economico finanziaria, garantisce la erogazione di
prestazione e servizi specialistici );
distretto ospedaliero -distretto sanitario ( dotato di autonomia tecnico-gestionale ed
economica finanziaria, assicura alla popolazione l’accesso ai servizi e alla prestazioni
sanitarie e sociali di primo livello);

Dipartimenti(Secondo l'art. 17-bis, comma 1, del d.lgs. 530 dicembre 1992, n. 502,
"l'organizzazione dipartimentale è il modello ordinario di gestione operativa di tutte
le attività" delle medesime.
secondo il comma 2 del medesimo articolo, il direttore di dipartimento, preposto allo
stesso, è nominato dal direttore generale dell'azienda sanitaria fra i direttori
delle strutture complesse aggregate nel dipartimento e continua a svolgere anche le
funzioni di direzione della struttura alla quale è preposto.
La preposizione al dipartimento – che può essere ospedaliero, territoriale o di
prevenzione – comporta l'attribuzione sia di responsabilità professionali in materia
clinico-organizzativa e della prevenzione, sia di responsabilità di tipo gestionale in
ordine alla razionale e corretta programmazione e gestione delle risorse assegnate per
la realizzazione degli obiettivi attribuiti.

A tal fine, il direttore di dipartimento predispone annualmente il piano delle attività e


dell'utilizzazione delle risorse disponibili, negoziato con la direzione generale
nell'ambito della programmazione aziendale.

La macro struttura organizzativa definisce le modalità di divisione del lavoro e di


coordinamento tra le principali unità organizzative dell’impresa;
• la micro struttura definisce la modalità di aggregazione di attività e compiti in
mansioni attribuibili a “unità” rappresentate da posizioni di lavoro e singole persone.
• I meccanismi di coordinamento costituiscono il “lubrificante” tra le strutture che
interagiscono all’interno dell’organizzazione (tra posizioni e tra unità organizzative)
• I sistemi di gestione del personale, incentivazione, sistemi di valutazione e di
carriera

Unità organizzative => attività ed attori in cui l ’impresa si suddivide


• Posizione => collocazione organizzativa
• Mansione => insieme di compiti/operazioni attribuiti ad una posizione
• Ruolo => insieme di comportamenti attesi da chi svolge date mansioni, finalizzato
alla copertura di un grado di responsabilità definito

Il Distretto
• è l’articolazione organizzativo-funzionale dell’ASL
• è individuato con atto aziendale
• prevede un bacino di utenza di popolazione minima di 60.000 abitanti
• ha autonomia tecnico-gestionale
• ha autonomia economico finanziaria
• ha risorse in rapporto agli obiettivi di salute della popolazione Funzioni affidate al
Distretto
• Assistenza primaria (prevenzione, diagnosi, cura, riabilitazione e medicina legale)
ivi compresa la continuità assistenziale – attraverso l’erogazione diretta delle
prestazioni richieste ovvero il necessario coordinamento e l’approccio
multidisciplinare, in ambulatorio e a domicilio, tra medici di medicina generale,
pediatri di libera scelta, servizi di guardia medica notturna e festiva e i presidi
specialistici ambulatoriali
• Il coordinamento dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta con
– le strutture operative a gestione diretta, organizzate in base al modello
dipartimentale – con i servizi specialistici ambulatoriali – e le strutture ospedaliere ed
extraospedaliere accreditate
• L’erogazione delle prestazioni sanitarie a rilevanza sociale – connotate da specifica
ed elevata integrazione – nonché delle prestazioni sociali di rilevanza sanitaria, se
delegate dai Comuni

Servizi e attività del Distretto


• Medicina generale (medico di base, pediatra di base)
• Unità Valutativa Geriatrica (valutazione bisogni di assistenza dell’ anziano ed
individuazione iter di soddisfacimento degli stessi nel territorio )
• Medicina dei Servizi
• Poliambulatori
• Assistenza Domiciliare
• Integrazione servizi socio-sanitari
• Supervisione sulle Residenze Sanitarie Assistite e strutture ex art.26-833/78
• Promozione ed educazione alla salute. Il Distretto deve garantire:
• L’assistenza specialistica ambulatoriale • Le attività o i servizi per la prevenzione e
la cura delle tossicodipendenze
• Le attività o i servizi consultoriali per la tutela della salute dell’infanzia, della
donna e della famiglia
• Le attività o i servizi rivolti a disabili e anziani
• Le attività e i servizi di assistenza domiciliare integrata
• Le attività o i servizi per le patologie da HIV e per le patologie in fase terminale

Dichiarazione di Alma Ata (1978)


• l'assistenza sanitaria di base è quella assistenza sanitaria essenziale, fondata su
metodi pratici e tecnologie appropriate, scientificamente valide e socialmente
accettabili, resa universalmente accessibile agli individui e alle famiglie nella
collettività, attraverso la loro piena partecipazione, a un costo che la collettività e i
paesi possono permettersi ad ogni stadio del loro sviluppo nello spirito di
responsabilità e di autodeterminazione.
• L'assistenza sanitaria di base fa parte integrante sia del sistema sanitario nazionale,
di cui è il perno e il punto focale, sia dello sviluppo economico e sociale globale della
collettività. E' il primo livello attraverso il quale gli individui, le famiglie e la
collettività entrano in contatto con il sistema sanitario nazionale, avvicinando il più
possibile l'assistenza sanitaria ai luoghi dove le persone vivono e lavorano, e
costituisce il primo elemento di un processo continuo di protezione sanitaria.
4 L' Unità Operativa e denominazioni delle ASL
L’unità operativa è l’unità organizzativa semplice che ha una autonomia relativa alle
linee di indirizzo del comitato di dipartimento . Può essere clinico-assistenziale dei
servizi diagnostici e terapeutici.

Ciascuna regione indica una propria denominazione per queste aziende. In Abruzzo,
Campania, Lazio, Liguria, Piemonte e Puglia sono denominate azienda sanitaria
locale (ASL). Anche in Sicilia fino all'anno 2009 erano denominate in tale modo
precedente chiamate USL - Unità Sanitaria Locale e dal 2009 rinominate in ASP -
Azienda Sanitaria Provinciale.

Hanno invece diverse denominazioni nelle seguenti altre regioni:


Alto Adige: azienda Sanitaria dell'Alto Adige (ASDAA)
Basilicata: Azienda Sanitaria locale di Potenza (ASP) e Azienda Sanitaria locale di
Matera (ASM)
Calabria e Sicilia: Azienda Sanitaria Provinciale (ASP)
Emilia-Romagna, Toscana e Umbria: Azienda - Unità Sanitaria Locale (AUSL)
Friuli-Venezia Giulia: Azienda per l'assistenza sanitaria (AAS) e Azienda sanitaria
universitaria integrata (ASUI)
Lombardia: Agenzia di Tutela della Salute (ATS)
Marche: Azienda Sanitaria Unica Regionale (ASUR)
Molise: Azienda Sanitaria Regionale del Molise (ASREM)
Sardegna: Azienda per la Tutela della Salute (ATS)
Trentino: Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari (APSS)
Valle d'Aosta: Azienda - Unità Sanitaria Locale della Valle d'Aosta (AUSL VDA)
Veneto: Azienda - Unità Locale Socio Sanitaria (Azienda ULSS)

Assetto territoriale
Le ASL sono organizzate in servizi sanitari territoriali, dipartimenti e presidi
ospedalieri. In particolare una ASL può comprendere:
Consultorio;
Dipartimento di prevenzione;
Servizio di continuità assistenziale;
Servizio per le dipendenze patologiche;
Ambulatori visite ed esami specialistici;
Assistenza domiciliare e in residenze socio sanitarie;
Servizi per la salute mentale;
Sert;
Servizio veterinario;
Hospice;
Servizi prenotazione prestazioni (CUP);
Medico di famiglia convenzionati;
Pediatra di libera scelta

Potrebbero piacerti anche