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Il Presidente della Repubblica è la più alta carica dello Stato e come dice l’art. 87 della Cost. rappresenta
l’unità nazionale (funzione rappresentativa= è un punto di riferimento stabile e personale per i cittadini).
ATTRIBUZIONI PRESIDENZIALI
Il P.d.R. non è titolare di una specifica funzione, ma ha un potere sia pure limitato di intervento su tutte le
funzioni dello Stato.
Il P.d.R. è eletto dal Parlamento in seduta comune dei suoi membri, da tre delegati (eletti dal Consiglio
regionale) per ogni regione, ad eccezione della Valle d'Aosta che ne invia solo uno.
Dato che si deve eleggere un organo imparziale si richiede il raggiungimento di maggioranze molto elevate:
nelle prime votazioni deve essere raggiunta la maggioranza QUALIFICATA (due terzi dei componenti
dell’intera assemblea). Se le tre votazioni non conducono al raggiungimento del limite richiesto, dal quarto
scrutinio è sufficiente la maggioranza assoluta (metà più uno dei componenti l’intera assemblea)
Il P.d.R. resta in carica 7 anni e può essere rieletto. Trenta giorni prima che scada il mandato, il Presidente
della Camera dei deputati convoca in seduta comune il Parlamento ed i delegati regionali per eleggere un
nuovo Presidente. Se le Camere sono sciolte, o mancano meno tre mesi dalla loro cessazione, l'elezione ha
luogo entro 15 giorni dalla riunione delle nuove Camere. Nel frattempo sono prorogati i poteri del
Presidente in carica, sia pure limitatamente ai poteri di ordinaria amministrazione e di urgenza..
Qualora l’impedimento abbia natura permanente (morte, malattia invalidante) si procede all'elezione di un
nuovo Presidente.
Atti formalmente presidenziali: sono quegli atti che il P.d.R. compie su proposta o su deliberazione di altri
organi; sono atti sostanzialmente governativi (decreti legge, decreti legislativi, regolamenti), che il P.d.R. con
l’apposizione della propria firma conferisce loro piena legittimità. Questi atti si caratterizzano però per
essere controfirmati da uno o più ministri. Quindi il potere di emanare questi atti spetta al Governo e
l'intervento del Capo dello Stato è solo formale.
Atti sostanzialmente presidenziali: atti che rientrano nella competenza esclusiva e autonoma del P.d.R e
non richiedono il consenso del Governo. Anche in questo caso è richiesta la controfirma dei ministri, ma in
un rapporto inverso a quello degli atti formalmente presidenziali, cioè è il P.d.R. che emana ed il Governo
attraverso la controfirma si limita a riconoscere la validità degli atti (un esempio di atto sostanzialmente
presidenziale è la CONCESSIONE DELLA GRAZIA, LA NOMINA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO, LA NOMINA
DEI GIUDICI COSTITUZIONALI ECC...)
IRRESPONSABILITA' POLITICA DEL CAPO DELLO STATO: esso non è mai responsabile dei suoi atti. Né il
Parlamento né il Governopossono togliergli la fiducia e costringerlo alle dimissioni
RESPONSABILITA’ PENALE: sotto l'aspetto penale il P.d.R. sarebbe punibile come ogni altro cittadino se
commettesse un reato al di fuori delle sue funzioni.
Nell'ambito delle sue funzioni, la Costituzione prevede l’irresponsabilità del Presidente tranne nell’ipotesi
che lui commetta due reati speciali:
In questi casi il P.d.R. viene messo in stato d’accusa dal Parlamento in seduta comune e successivamente
giudicato dalla Corte costituzionale, che in questo caso si riunisce in una composizione allargata: ai 15
giudici costituzionali sono aggiunti 16 cittadini estratti a sorte da un elenco compilato ogni 9 anni dal
Parlamento.
CORTE COSTITUZIONALE
È un organo INDIPENDENTE cui è affidata la funzione di garantire il rispetto delle norme costituzionali
L'art. 134 della Cost. afferma”La Corte costituzionale giudica: sulle controversie relative alla legittimità
costituzionale delle leggi e degli atti aventi forza di legge dello Stato e delle regioni...”
La Corte costituzionale è composta di 15 giudici che rimangono in carica 9 anni e non possono essere
riconfermati nell’incarico.
I giudici sono AUTONOMI rispetto agli altri poteri dello Stato e sono INAMOVIBILI, cioè solo la Corte può
sospenderli o rimuoverli dall’incarico per gravi mancanze nell'esercizio delle loro funzioni o per
sopravvenuta incapacità fisica.
Inoltre i giudici godono delle stesse garanzie dei parlamentari e cioè dell’INSIDACABILITA’ E
DELL’IMMUNITA' DAGLI ARRESTI.
Inoltre il ruolo del giudice è INCOMPATIBILE con qualsiasi incarico pubblico e impiego pubblico o privato.
La Corte costituzionale delibera con la presenza di almeno 11 undici giudici e a maggioranza assoluta (metà
più uno dei componenti).
Le deliberazioni della Corte hanno la NATURA GIURIDICA DI SENTENZE e si caratterizzano per la loro
OBBLIGATORIETA’ VERSO TUTTI.