Sei sulla pagina 1di 3

RICORSO ALLA CORTE EUROPEA DEI DIRITTI DELLUOMO

I sottoscritti Mario Assirelli quale Operatore di Polizia Locale ed in qualit di Segretario Generale del
Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale (acronimo S.u.l.p.l.); Claudio Mascella quale operatore di
Polizia Locale e segretario Sulpl; Giuseppe Bonfilio quale Operatore di Polizia Locale ed in qualit di
Segretario Regionale della Calabria del Sulpl; Ponchia Michele quale operatore di Polizia Locale e
dirigente sindacale per il Veneto del Sulpl; Gagliardi Marco quale operatore di Polizia Locale e dirigente
sindacale per le Marche del Sulpl; Sarasini Paolo quale operatore di Polizia Locale e segretario regionale
per lEmilia Romagna Sulpl; Gatto Domenico operatore di Polizia Locale e dirigente sindacale per la
Toscana del Sulpl; Spadaro Francesco quale operatore di Polizia Locale e segretario Regionale per la
Sicilia Sulpl; Primucci Piero, quale operatore di Polizia Locale e segretario per il Piemonte del Sulpl;
Vincini Daniele quale operatore di Polizia Locale e segretario regionale per la Lombardia del Sulpl,
Marchetti Alessandro, quale operatore di Polizia Locale e segretario aggiunto del Sulpl, Guglielmo
Marchetti quale operatore di polizia locale e dirigente regionale Sulpl Lazio, Bonora Giovanni operatore
di Polizia Locale e dirigente Sulpl regione Campania, Luigi Sabatelli operatore di Polizia Locale e
segretario Sulpl regione Molise, Zitoli Miche operatore di Polizia Locale e dirigente Sulpl regione puglia,
Walter Falzani operatore di Polizia Locale e segretario regionale Sulpl abruzzo, Music Claudio
operatore di Polizia Locale e segretario Sulpl regione Liguria, Brutti Gianluca operatore di Polizia Locale
e dirigente Sulpl regione Umbria, Nicola De Vincenziis dirigente Sulpl regione Basilicata, Giorgio De
Sogus operatore di Polizia Locale e segretario regionale Sulpl Sardegna, tutti, ai fini del presente atto,
rappresentati e difesi dallo Studio Legale Avv. Tiziana Ghedini e domiciliati presso lo studio legale in
Bologna.
Premesso che
Lordinamento della Polizia Locale Italiana, Municipale e Provinciale, regolato dalla Legge
N.65/86;
Ai sensi della legge precitata gli appartenenti alle Polizie Locali italiane rivestono, al pari delle
altre forze di Polizia ad ordinamento statuale, tutte le qualifiche occorrenti allo svolgimento di
tutte le funzioni di Polizia: Giudiziaria, Pubblica Sicurezza, Stradale, Commerciale, Annonaria,
Veterinaria, Zoofila;
Dette funzioni derivano dalla legge de qua e anche da varie norme di Legge tra cui il Codice di
Procedura Penale (art.57), Codice della Strada (Art.12) etc;
Lo Status giuridico degli appartenenti ai Corpi ed ai Servizi di Polizia Locale controverso poich
sebbene essi svolgano tutte le funzioni di Polizia a loro riservato dallordinamento un Contratto
di Lavoro, di diritto Comune, dal 1993 ( ai sensi del Codice Civile vigente) previsto per la totalit
dei dipendenti degli Enti Locali;

La Polizia Locale non pu essere soggetta a privatizzazione e sul punto la sentenza del TAR Lazio,
Sezione II bis - Sentenza 3 luglio - 30 settembre 1997, n.1512 (confermata dal Consiglio di Stato,
Sez.V, 12 agosto 1998 n.1261) in modo puntuale, rigoroso ed incontestabile afferma che lattivit
di polizia, quale quella assolta dai Corpi e Servizi di Polizia Municipale, configura lesercizio di
una pubblica funzione e non di un pubblico servizio;
Larticolazione oraria per la totalit dei Corpi e Servizi avviene con prestazione resa in forma
turnata, anche notturna, al fine di garantire la continuit del servizio di Pubblica Sicurezza,
Polizia Giudiziaria, Polizia Amministrativa e Protezione Civile ed in tal senso lordinamento
italiano ha emanato il D. Lgs. n.66/2003, in attuazione della direttiva europea n.93/104 e
successive modifiche, il quale si applica a tutti i settori di attivit, pubblici e privati, in relazione a
rapporto di lavoro subordinato.
Tale disciplina non si applica qualora altri strumenti comunitari contengano prescrizioni pi
specifiche in materia di organizzazione dellorario di lavoro per determinate occupazioni o
attivit professionali ;
LArt.2 D. Lgs. 8 aprile 2003 n.66- Attuazione della direttiva 93/104 CE e della direttiva
2000/34/CE concernenti taluni aspetti dellorganizzazione dellorario di lavoro, pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale 14 aprile 2003, n.87, S.O. non si applica nei confronti dei servizi di protezione
civile, nellambito delle strutture giudiziarie e penitenziarie e di quelle destinate per finalit
istituzionali alle attivit degli organi con compiti in materia di ordine e sicurezza pubblica e
quindi non trova applicazione per i Corpi ed i Servizi di Polizia Locale al pari delle altre Forze di
Polizia dello Stato Italiano;
Gli appartenenti alle Polizie Locali, al pari delle altre forze di Polizia dello Stato, dei Carabinieri e
della Guardia di Finanza, sono chiamati ad assicurare in tutti i Comuni lordinato convivere
civile, ad assicurare alla giustizia chi commette reati, ad assicurare le fonti di prova e che i reati
non vengano portati ad ulteriori conseguenze, tanto in aderenza allart.55 del c.p.p. e che al pari
delle altre forze di Polizia nello svolgimento della qualifica di agente ed ufficiale di Polizia
Giudiziaria sono posti alle dirette dipendenze dellAutorit Giudiziaria;
Il Consiglio Europeo ha gi emanato provvedimenti non cogenti nei confronti degli stati membri e
dello Stato Italiano, quali: Raccomandazione 80 (2000) sulla criminalit ed insicurezza urbana in
Europa: il ruolo degli enti locali, Risoluzione 180 (2004) sulla polizia locale in Europa,
Raccomandazione Rec (2001)10 del Comitato dei Ministri del Consiglio dEuropa agli Stati
membri Adottata dal Consiglio dei Ministri il 19 settembre 2001, in occasione della 765 seduta
dei delegati ministeriali, recante il codice etico delle forze di Polizia, in questultimo: lettera D. I
diritti del personale di polizia 31. Il personale di polizia, in via generale, gode degli stessi diritti
civili e politici degli altri cittadini. Restrizioni a questi diritti possono essere operate
esclusivamente se sono necessarie per l'esercizio delle funzioni di polizia in una societ

democratica, in conformit con la legge e con la Convenzione europea dei diritti dell'uomo. 32. Il
personale di polizia gode dei diritti sociali ed economici, in quanto funzionari pubblici, nella
misura pi ampia possibile. In particolare, il personale deve godere dei diritti sindacali o di
partecipare ad organizzazioni rappresentative, di ricevere una remunerazione adeguate, del diritto
alla previdenza sociale e di accedere a specifiche misure di protezione della salute e della
sicurezza, tenendo conto del carattere particolare del lavoro della polizia;
Gli operatori di Polizia Locale Italiana sono deputati agli stessi compiti ed hanno le stesse funzioni
delle altre forze di Polizia Statali, sovente il servizio svolto in sinergia ed insieme, ma a fronte
delle stesse funzioni ed impiego, contra legem, artt.3 e 36 Cost. ital., per i primi non prevista
nessuna tutela in caso di mutilazione o invalidit patita nello svolgimento del servizio, mentre per
le forze di Polizia Statale tali forme di previdenza sono ampiamente previste dal nostro
ordinamento, tanto a partire dal 2011 con lentrata in vigore delle misure previste dal governo
Monti, Art.6

D.L. nr. 201 del 06.12.11 ( disposizioni urgenti per la crescita, lequit e il

consolidamento dei conti pubblici ) convertito in L. n.214 del 2011 e prima a causa del mancato
inserimento degli Operatori di Polizia Locale nel comparto sicurezza italiano poich non
ricompresa nella Legge 121/81, in contrasto e violazione del codice etico per la Polizia;
La Costituzione (artt. 3 e 36), prevede che a parit di funzioni deve corrispondere parit di

trattamento e nel caso degli appartenenti alla Polizia Locale appare evidente una
violazione della Carta Costituzionale Italiana con palese disparit di trattamento e
discriminazione tra lavoratori;
Pi volte i fatti prenarrati sono stati portati a conoscenza dei governi italiani, con

proclamazione di Stati di Agitazione, di Scioperi e Manifestazioni;


Progetti Legge, anche di iniziativa popolare, prevedenti riforma della Polizia italiana in tal

senso, giacciono da tempo presso la Camera dei Deputati e Presso il Senato italiani, senza
mai arrivare ad una loro promulgazione in forma legislativa;
Conclusioni
Voglia ladita Corte, per le motivazioni in premessa, riconoscere che gli appartenenti delle
Polizie Locali Italiani sono discriminati a causa di norme di legge vigenti nello Stato italiano del
mancato riconoscimento di provvedimenti europei e della mancata adozione di norme atte ad
eliminare le discriminazioni e disparit di trattamento in atto in Italia e riconoscere quindi i
Poliziotti Locali italiani meritevoli delle stesse forme di tutele e previdenziali previste per le altre
forze di Polizia dello Stato Italiano cos come anche previste per le altre forze di Polizia Locale
Europee.
Voglia quindi riconoscere i giusti diritti qui rivendicati.

Potrebbero piacerti anche