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EDGAR DEGAS

Nasce il 19 luglio 1834 a Parigi.


A differenza degli altri impressionisti, Degas non lavora “en plein-
air” ma preferisce gli ambienti chiusi e la luce artificiale.
I paesaggi non lo attraggono e di conseguenza non appaiono nei suoi
dipinti, egli è principalmente attratto da un’accurata ricerca mirata
ad una raffigurazione psicologica dei personaggi che desidera
ritrarre.
Nel 1872 cominciò a frequentare l’Opera e cominciò a rappresentare
le ballerine parigine.
Non dipinge solamente gli spettacoli ma anche la preparazione dietro
le quinte e le lezioni.
Osservando le opere di Degas si ha l’impressione che siano
testimonianze fedeli della realtà, come se il pittore si fosse limitato a
riprendere una scena a cui aveva assistito, come avrebbe fatto un
fotografo. Niente di tutto questo! In realtà Degas ritraeva le modelle singolarmente nel suo atelier per poi
unire questi soggetti nell’opera conclusa.

La lezione di danza
(La Classe de danse) è un dipinto del pittore
francese Edgar Degas, realizzato nel 1873-1875, è
un olio su tela di 85 cm x 75 cm ed è conservato al
Musée d'Orsay di Parigi.
È tra le prime opere del pittore a rivolgersi al tema
delle ballerine e, come si può dedurre dal titolo,
raffigura una lezione di danza.
Seppur realizzato in studio, l'opera conserva la
freschezza delle opere nate di getto, dando
l'illusione di grande immediatezza, quasi di
un'istantanea fotografica.
La scena mostrata nel dipinto ha luogo nella sala
prova dell'Opera di Parigi, dove Degas poteva
accedere grazie alla conoscenza del direttore di
orchestra.
In quest'opera viene raffigurata una giovane ballerina che si appresta a eseguire gli esercizi al centro sotto
gli occhi del maestro: si tratta di un celebre coreografo francese, colto mentre osserva con attenzione i passi
dell'allieva con in mano la lunga bacchetta autoritaria.
Le altre ballerine, invece, sono disposte a semicerchio intorno al maestro e alla ballerina.
Quest'opera coglie un attimo fuggente, per cui è possibile trovare espressioni estremamente naturali e
spontanee: infatti una delle caratteristiche principali della pittura di Degas è l’indagine di questi aspetti
marginali ma significativi della quotidianità.
La ballerina con il fiocco rosso tra i capelli - la prima sulla quale si sofferma lo sguardo dello spettatore - è
sorpresa mentre si sta facendo aria con un ventaglio, e ai suoi piedi troviamo anche un annaffiatoio e un
cagnolino.
Alla sua sinistra, seduta sul pianoforte, troviamo una ballerina con il fiocco giallo che si gratta la schiena
con la mano sinistra e sul volto ha una smorfia di fastidio.
Tra le altre vi è chi si aggiusta i capelli, chi ha le braccia conserte, chi allunga le gambe, chi si sistema il
costume da ballo, l'orecchino, il nastro, chi ride e chi appoggia il viso alla mano, a sottolineare proprio
l'affaticamento per la lezione.
Sullo sfondo le allieve approfittano dell'atmosfera più rilassata e informale (evidentemente la lezione sta quasi
finendo), per chiacchierare. La ballerina sullo sfondo, invece, è seduta per riposarsi ed ha i piedi divaricati,
secondo una posa usuale per i danzatori.

Tecnica

Lo spazio è ottenuto in modo ancora tradizionale, mediante la diminuzione progressiva delle figure a distanza
e con la convergenza delle linee prospettiche verso il punto di fuga, il quale cade all'esterno della tela, sulla
destra, e istintivamente conduce l'occhio dell'osservatore verso quella direzione. Degas accentua questo
scorcio mediante le congiunture del parquet, cui è dedicato ampio spazio in primo piano; infatti viene data
notevole rilevanza ai pavimenti proprio perché si tratta del principale strumento di lavoro delle ballerine.

Schema prospettico

L’opera riassume le varie divergenze che ci furono tra Degas e gli Impressionisti.
Non solo Degas ricorre alla prospettiva grazie all'aiuto delle assi del pavimento, ma riprende l’utilizzo del
bianco e nero, che erano considerati non-colori dall’impressionismo.
Bianca è infatti la stoffa velata dei tutù, mentre neri sono i nastrini intorno ai colli delle ballerine:
nell'apparato cromatico del dipinto, tuttavia, intervengono altri colori - come il bruno del parquet, la tinta
verdolina delle pareti, la variopinta vivacità dei fiocchi indossati dalle fanciulle - che, anche grazie al taglio
fotografico dell'immagine dal basso verso l’alto, contribuiscono a delineare questa atmosfera naturale e
realistica.
Degas fa entrare la luce del dipinto in parte da una grande finestra dal fondo e in parte da destra e dedica
un'attenzione particolare ai colori, con i quali definisce il movimento delle ragazze e le particolarità degli
abiti e delle figure.
Il colore è steso con zone ampie e pennellate sintetiche e non descrive, ma evoca materie e volumi. Un'altra
peculiarità è la sensazione di estensione oltre i margini della tela; questo effetto suggerisce la volontà
dell'autore di superare l'immobilità della normale pratica accademica e renderla più naturale e veritiera e
mostrare anche un’aspetto sconosciuto di questo mondo (della danza).

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