Sei sulla pagina 1di 3

VITA DI EPICURO

Epicuro nacque a Samo nel 341 a.C. Cominciò ad occuparsi di filosofia fin da giovanissimo, a 14
anni, assistendo alle lezioni del platonico Pànfilo e del democriteo Nausìfone. Trasferitosi ad Atene
a 18 anni frequentò probabilmente le lezioni di Aristotele. Nel 321 a.C. lasciò la città per alcuni anni
e cominciò l’attività di maestro. Tornato ad Atene fondò la sua scuola, dove insegnò fino alla morte
nel 271 a.C. .

LA SCUOLA DEL PENSIERO DI EPICURO DETTO “DEL GIARDINO”

La scuola filosofica che Epicuro fondò ad Atene aveva sede in una casa nei sobborghi della città
con un grande giardino, per tale motivo i numerosissimi allievi di Epicuro vennero chiamati i
filosofi del “Giardino”. Come altre scuole anche quella epicurea era un’associazione di carattere
religioso e l’ascendente di Epicuro sui suoi discepoli era fortissimo.
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
ASKESIS=L’etica epicurea si basa su una scelta iniziale alla quale deve seguire un continuo
esercizio(askesis), per raggiungere una giusta comprensione di quali siano i desideri vuoti.

QUADRIFARMACO
[Per Epicuro il compito della filosofia è quello di liberare gli uomini dalle passioni e condurli alla
[felicità. Tale aspirazione è sintetizzata dal filosofo nel paragone che il filosofo fa tra la filosofia e
[un quadrifarmaco in grado di:

[-liberare gli uomini dal timore degli dei;


[-liberare gli uomini dal timore della morte;
[-dimostrare la facilità con cui si può raggiungere il piacere;
[-dimostrare la brevità e la provvisorietà del dolore.
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
ATOMISMO PER EPICURO (FISICA)
Secondo Epicuro la realtà è composta da 2 elementi:
 i corpi= la cui esistenza è evidente. Questi non possono essere infinitamente indivisibili,
perché poi si raggiunge il non essere. | ||
 il vuoto=la cui esistenza permette ai corpi di muoversi | \/
Quindi i corpi devono essere fatti da una parte indivisibile che Epicuro chiama atomi.
Il cosmo è formato da infiniti atomi che si muovono nell’infinito, perché nulla nasce da nulla e nulla
finisce nel nulla.
Gli atomi sono illimitati, di varie forme, in continuo movimento dotati di massa peso e
volume,ovvero le proprietà primarie.

GLI ATOMI E LE LORO PROPRIETÀ’


Epicuro recupera l'atomismo di Democrito per spiegare la natura, ponendosi così in contrasto con le
interpretazioni della filosofia classica. Rispetto a Democrito, però, Epicuro afferma che gli
atomi indivisibili sono comunque formati da parti minime che ne determinano la forma grandezza.
Epicuro invece pone il peso come causa del movimento degli atomi verso il basso. Consapevole che
in un universo Infinito non è possibile determinare il basso.

NON SONO GLI DEI A PRESIEDERE L’UOMO


Non esistono gli dei a presiedere il cosmo, l'uomo può liberarsi dal timore che le divinità gli
suscitano e che è fonte di turbamento dell'animo.

Il pensiero epicureo si distingue in tre ambiti del sapere: logica, fisica ed etica. Il punto di
partenza è la logica, perché fondamento di tutti i criteri per stabilire la verità.
L’ORIGINE DELLA CONOSCENZA PER EPICURO

Sulla base dell'atomismo Epicuro spiega come si giunga alla conoscenza. La conoscenza nasce
dalla percezione sensibile che si attua quando le configurazioni superficiali degli atomi che
compongono gli oggetti si staccano e colpiscono gli organi di senso.

La teoria della conoscenza per Epicuro si basa sull'esperienza sensibile a fondamento dell'atto
conoscitivo. La sensazione è concepita da Epicuro su base fisica.
LA CRITICA DEGLI SCETTICI
Gli scettici criticano questa dottrina perché non esiste un criterio per stabilire se la rappresentazione
sia errata o conforme alla realtà, dunque non esiste un criterio di verità che renda salda la
conoscenza. Epicuro però risponde alla critica degli scettici affermando che si devono prendere per
vere solo le rappresentazioni chiare ed evidenti.
-------------------------
I CARATTERI PRINCIPALI DI TALE DOTTRINA:
 materialismo=per cui tutto ciò che esiste è sostanza corporea
 corpuscolarismo=per cui la materia è composta di particelle (atomi)
 meccanicismo= sono i fenomeni che sono riconducibili a cause meccaniche e non finali
 LE QUALITÀ OGGETTIVE=(forma/dimensione/ordine) / QUALITÀ SOGGETTIVE
(CALDO,FREDDO,UMIDO…).DIPENDONO DA SOGGETTO
 DETERMINISMO=per cui tutto avviene in modo necessario. L'idea secondo cui gli eventi
sono relazionati in una catena. Epicuro esclude questa teoria dicendo che, altrimenti, il
futuro sarebbe prevedibile e la vita non avrebbe più un senso. Per negare il
determinismo, Epicuro dice che gli atomi viaggiano nel vuoto senza sosta trascinati dal
loro peso.
 CLINAMEN= Ogni tanto avviene, però, una DEVIAZIONE CASUALE (clinamen)
che fa declinare alcuni atomi facendoli aggregare. Quindi le cose esistono per una
casualità e non perché qualcuno le ha volute in quel modo.
 Finalismo: se gli atomi si aggregano casualmente, allora le creature non vengono create per
uno scopo.
LOGICA
Per Epicuro non esistono opinioni assolutamente vere o false, ma non è escluso che siano prive
di errori e quindi diventano inaffidabili. Facendo un parallelo fra le sensazioni e le opinioni si
potrebbe avere un risultato errato. Soltanto delle nostre sensazioni possiamo fidarci
ciecamente.
La gnoseologia epicurea non vuole diffondere verità complicate, ma semplici certezze per la
vita.

ETICA→amicizia
Epicuro parla del piacere come lo scopo di una vita felice. L’uomo tende ad evitare il dolore e ad
inseguire la serenità. Per farlo ha bisogno di completare la sua anima.
Infatti, per Epicuro ci sentiamo infelici, abbiamo paura o siamo ansiosi ogni volta che ci sentiamo
incompleti, sappiamo che manca qualcosa. L’amicizia diventa fondamentale perché l’anima serena
ha bisogno di rapportarsi con qualcun’altro. Quando siamo felici di stare insieme ad altri, anche la
felicità stessa è nelle nostre mani.
Filosofia: per Epicuro serve a curare l’uomo da tutti i suoi mali. Conoscere non vuol dire
scoprire cose nuove riguardo la natura, ma sapersi auto controllare. Dato che la filosofia è
sinonimo di conoscenza, il suo obiettivo è aiutare l’uomo a cacciare paura, ansia e depressione.
L’ignoranza fa l’esatto contrario.

LA FELICITA' PER EPICURO


Epicuro afferma che il solo vero piacere è in quiete e caratterizzato dall’assenza di dolore, che
permette all’uomo di raggiungere la felicità. Secondo Epicuro la felicità inizia stando bene con se
stessi.
La felicità è strettamente legata all'imperturbabilità che consente un’autentica libertà.
Epicuro sottolinea l’importanza dei dell’uso della ragione per gerarchizzare i piaceri
(Classificazione piaceri: Piaceri naturali e necessari, piaceri naturali non necessari e piaceri
non necessari e non naturali.)
La felicità si lega ai piaceri naturali e necessari [quelli che hanno a che fare con la propria
condizione e di cui ho bisogno per mantenermi in vita (bere il necessario e mangiare il
necessario--> Lo stretto indispensabile).

EPICURO IL PIACERE
Quindi diventa essenziale per Epicuro l’indipendenza dai piaceri e dai desideri.
Secondo il filosofo la felicità è strettamente legata alla virtù in quanto la virtù è l’unico mezzo
per conseguire il piacere. La virtù, inoltre, è un’attitudine individuale che permette di scegliere
con accortezza il piacere.

I desideri e i piaceri
Epicuro dice che il piacere non è una continua corsa verso il benessere, ma bisogna comprendere
come essere soddisfatti in ogni momento, seguendo il desiderio catastematico, cioè fisso, stabile.
Questo piacere si realizza quando si verificano queste condizioni:

-Assenza di sofferenze (aponia): cioè quando non si soffre di acciacchi vari.


-Assenza di turbamenti dell’anima (imperturbabilità)(atarassia)(felicità): non si ha paura degli
dei, della morte, del dolore e non si aspira a trovare a tutti i costi la felicità.
-Assenza di desideri superflui.

Soddisfacendo i desideri sbagliati si giunge a paure e angosce irrazionali. Epicuro separa i desideri
in:
-Desideri naturali e necessari: sono quelli per la sopravvivenza e allontano le sofferenze fisiche.
Si tratta ad esempio della sete e del freddo;
-Desideri naturali e non necessari: Epicuro fonda qui l’utilitarismo, secondo cui bisogna calcolare
se è giusto o no soddisfare alcuni desideri. Questa tipologia include quei desideri che danno qualche
soddisfazione in più ma non devono essere eccessivi, come comprare bei vestiti ma non vestirsi solo
con essi, oppure mangiare solo cibi prelibati;
-Desideri non naturali e non necessari: sono quei desideri che nocciono alla salute dell’animo,
come ambire al potere o alla bellezza fisica per l’eternità.

Epicuro, inoltre, era consapevole che l’uomo è, per natura, un essere socievole, ma la società è così
marcia da spingerlo a credere che l’isolamento sia la migliore soluzione al problema. Infine,
considerava la politica come uno dei mali peggiori per la vita, perché non convince il popolo con
tesi argomentate e si prefigge il bene comune come obiettivo sulla base delle elezioni popolari. Al
contrario, la politica è un potere che sfrutta gli altri incutendo terrore e sottomissione, seminando la
discordia.

Potrebbero piacerti anche