Tetrafarmaco
Gli dei non devono essere temuti
Non bisogna temere la morte
Il piacere è facilmente procurabile
Il dolore è facilmente sopportabile
1) Gli dei non devono essere temuti perché sono individui perfetti
e, proprio per la loro natura perfetta, si disinteressano alle
faccende degli uomini, non intervenendo in alcun modo.
2) La morte non deve essere temuta perché dopo la morte non c’è
vita; se la vita è fatta di dolore costante derivante da una
moltitudine di situazioni, la morte è la negazione della vita.
Se la morte è la negazione della vita allora dopo la morte non
c’è nulla, nemmeno dolore. Perché temere la morte allora?
3) Il piacere è facilmente procurabile ma dev’essere indirizzato nel
modo giusto. Epicuro distingue 3 tipi di piaceri:
- Naturali e necessari come ad esempio bere, mangiare e
respirare
- Naturali e non necessari il mangiare in abbondanza, il
bere vino, mangiare le ostriche, il sesso, …
- Non naturali e non necessari creati dall’uomo, come ad
esempio l’orgoglio, l’ambizione, il desiderio di gloria e
ricchezze…
Questi ultimi sono per Epicuro i più pericolosi poiché allontanano gli
uomini dalla felicità e dall’Autarkeia (autosufficienza).
L’Autarkeia è raggiungibile preferendo i bisogni naturali e necessari.