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Descartes e Spinoza - Prof.

ssa Scribano (Ca’ Foscari)


Prof.ssa Giacomoni
Tesi della Scribano: Spinoza sia un Cartesiano e che i suoi debiti a Cartesio siano maggiori di quelli
che vengono riconosciuti.
Spinoza: percezione e immaginazione  perché Spinoza usa sempre il termine immaginazione e
non sensazione?

Scribano
Ruolo dell’immaginazione in Spinoza. Spinoza distingue nella seconda parte dell’etica 3 generi di
conoscenza: 1) quello inadeguato (conoscenze erronee) e S lo qualifica come livello della
immaginazione. Il tema dell’immaginazione è un tema tutto dell’etica. Nell’opera precedente (breve
trattato) lasciata incompiuta/ma in realtà è inedita. Il materiale viene poi rifuso nell’etica,
ristrutturato secondo il metodo geometrico. L’etica presenta dei cambiamenti, inversioni e novità
importanti rispetto al breve trattato che legittimano il sospetto che S. avesse ritenuto superata la
filosofia del breve trattato. Una delle innovazioni è l’emergenza della IMMAGINAZIONE  filo
conduttore del blocco centrale della parte dell’etica.

1) Conoscenza erronea = conoscenza immaginativa. Cosa è?  Conoscenza che passa


attraverso i Sensi. Sulla scia di cartesio, spinoza la tiene inadeguata e erronea. Ma perché
definita conoscenza immaginativa e non conoscenza sensibile? Nella tradizione aristotelica,
il senso è la parte che non erra, l’immaginazione è la parte errata. Quindi perché la
sensibilità viene inserita nella immaginazione da S.? Per spiegare questo assorbimento di
sensazione nella immaginazione, dobbiamo capire cosa era successo prima di S. tra
sensazione e immaginazione, quindi in CARTESIO e la pubblicazione de L’UOMO di
Cartesio (presente nella biblioteca di Spinoza)  Spinoza trae spunto da de l’homme.

CARTESIO aveva posto tutte le premesse per l’assimilazione della sensazione alla immaginazione.
Cartesio propone una vera rivoluzione nella teoria della percezione: questa rivoluzione si concentra
in due punti
1) percezione è fenomeno psichico e non fisico. La mente è quella che sente. Come avviene la
sensazione nella mente?? Avviene grazie al contatto della mente con il corpo in un luogo particolare
 nel cervello. La sensazione si produce nella mente per un contatto nella mente per il cervello, e
solo per il cervello  modificazioni cerebrali = sensazioni, possono essere prodotti in più modi. Il
cervello è il luogo collettore del sistema nervoso, che ha degli apici periferici (organi di senso),
queste modificazioni cerebrali si producono per sollecitazioni del sistema nervoso da parte di
contatti esterni  flusso interno (SPIRITI ANIMALI) al sistema nervoso stesso attraverso il senso
che provoca una modificazione nel cervello che causa nella mente la SENSAZIONE, ma questa
stessa modificazione cerebrale può essere prodotta in un altro modo, ovvero da un movimento di
spiriti animali non necessariamente prodotto dallo stimolo esterno di un oggetto, per esempio
quando SOGNAMO  spiriti animali vivono liberi e riproducono sensazioni anche quando non
tocchiamo/sentiamo nulla di fisico. Stessa cosa avviene nella FOLLIA. (Dubbi sull’esistenza del
mondo esterno nella Metafisica. Argomenti utilizzati: sogno e follia  Cartesio: potrei sognare,
potrei essere folle allora il mondo esterno potrebbe essere solo una apparenza  dietro i dubbi
cartesiano c’è il CARTESIO SCIENZIATO. Contrariamente alla filosofia estetica, la percezione è
prodotta solo da modificazione cerebrale è prodotta non solo da sensazioni esterne. Quello che so è
che io senso qualcosa, non so se provocato da qualcosa di fisico o da altro  causa fisica della
percezione non è un processo esterno, ma sempre e solo una modificazione cerebrale che deriva da
qualsiasi modificazione cerebrale. Coinvolgimento della fisiologia Cartesiana.

FOLLIA NON COME DEVIAZIONE DAL MECCANISMO PERCETTIVO STANDARD,


ma appare la pietra di paragone di come il meccanismo percettivo funziona. Folle e dormiente sono
la prova che la percezione non è prodotta da oggetti esterni, ma da una modificazione cerebrale
perché folle e dormiente vedono e sentono anche cose che non esistono  follia pietra della
normalità e non della deviazione.
[cit. “l’anima vede, e non l’occhio, grazie alla intermediazione del cervello. Ne consegue che pazzi
e dormienti vedono o pensano diversi oggetti che tuttavia non sono affatto davanti ai loro occhi.”]
Si può risalire dalla modificazione cerebrale agli oggetti esterni? Problema  dubbio scettico sulla
presenza del mondo.

Altra cit di cartesio: spesso quando si dorme e talvolta anche da svegli, immaginiamo così
fortemente queste cose che si pensa di averle davanti agli occhi e sentirle nel corpo senza esserci
affatto  RISUCCHIAMENTO di SENSAZIONE E IMMAGINAZIONE.

Se accettiamo la teoria cartesiana, è impossibile distinguere una percezione causata da una


modificazione cerebrale causata da oggetto esterno, da una percezione causata da stessa
modificazione cerebrale non causata da oggetto esterno.

Primo erede della mossa cartesiana è SPINOZA. Dobbiamo accertarci che Spinoza accetti questa
teoria cartesiana.

Seconda parte ETICA di Spinoza: proposizione 17  pilastro di assimilazione di sensazione a


immaginazione. Quello che interessa è il tipo di modificazione del corpo: se è identica a quella
prodotta da un oggetto, allora quell’oggetto sarà percepito come esistente, anche se non esiste.
Quando parti esterne determinano … PARTI LIQUIDE  spiriti animali cartesiano ?!?

Quali ricadute filosofiche importanti ha questo assorbimento della sensazione nell’immaginazione?


Il mondo potrebbe essere solo apparenza.

3 Luoghi dove la proposizione 17 emerge e gioca un ruolo centrale (assieme alla proposizione 18,
trascinamento del tutto neurofisiologico della 17)

1) Teoria dell’errore di Spinoza (II parte)


a. Proposizione 17  punto di partenza (?) per la teoria dell’errore. Dunque tutte le
nostre percezioni sono erronee perché mi inganno non sapendo se ciò che immagino
è vero o meno? L’ERRORE E’ INEVITABILE. La preposizione ha introdotto una
domanda immediata: dunque tutte le nostre percezioni sono erronee? “La mente non
erra per il fatto di immaginazione, ma soltanto perché si considera priva dell’idea che
esclude l’esistenza di quelle cose che immagina a se presenti. Se infatti la mente,
come immagina cose non esistenti, sapesse che quelle in realtà non ci sono, davvero
attribuirebbe quella potenza di immaginare non ad un vizio, ma ad una virtù della
sua natura.” Proposizione 35 e Proposizione 49. Spinoza sa che quello che ha
sostenuto in 17 sembra implicare che tutte le nostre percezioni sono erronee e che
l’errore è inevitabile. La necessità dell’errore in spinoza si basa sulla 17, o meglio
che incide sulla teoria del rapporto mente – corpo  tesi: la mente non ha autonomia
dal corpo (in Spinoza), tutte le nostre sensazioni e percezioni sono risvolti mentali di
eventi fisici. Da cui una conseguenza inevitabile sulla teoria dell’errore  rifiuto tesi
cartesiana della evitabilità dell’errore (cartesio: i sensi ci danno delle impressioni
deformate del nostro esterno, ma poiché la mente è indipendente dal corpo possiamo
giudicare se è verità o meno)  non c’è modo, in Spinoza, di pensare la
indipendenza del corpo e con la teoria del libero arbitrio di Cartesio. Per Cartesio,
l’errore era SEMPRE evitabile. Per Spinoza: l’Errore nella conoscenza immaginativa
è NECESSARIO. Ciò significa che la mente è occupata da credenze erronee
inevitabili.
……..
……..
Giudizio  per Spinoza non è relativo ad una sola percezione, ma all’insieme delle
percezioni avuto in presente e passato che si sono depositate nel corpo sotto forma di tracce.
La mente produce un giudizio necessario quando le percezioni/informazioni sono poche.
(Teoria dell’errore anticipata nella 17). La mente risponde ad una modificazione fisica
uguale all’insieme delle modificazioni che il corpo ha depositato nel passato.

Linguaggio immaginazione pervasivo nella III parte  la mente per quanto può tende a
immaginare, quando la mente immagina, per il solo fatto di immaginare… ecc.

2) Ricaduta su teoria delle emozioni (III parte)


Assimilazione di sensazione a immaginazione crea una base fisiologica importante per spiegare il
fenomeno emotivo che, come quello della percezione, si basa su modificazioni fisiche. Esattamente
come la percezione, anche con le passioni queste modificazioni fisiche provocano risvolti fisici e
emotivi anche quando eventi e oggetti, che producono modificazioni, non sono presenti. Bisogna
spiegare il fatto che noi reagiamo emotivamente anche a semplici ricordi, associazioni di idee
(proposizione 18).
Tutta l’architettura emotiva si legge alla autoconservazione dell’organismo e al potenziamento
dell’organismo  quando il conatus è soddisfatto, la mente prova gioia, quando è frustrato prova
tristezza.
Proposizione 12 – evoca la proposizione 17 della seconda parte – “La mente per quanto può tende
ad immaginare le cose che accrescono o favoriscono la potenza di agire del corpo”
Le emozioni non necessariamente si riferiscono al possesso diretto di un oggetto o al suo
allontanamento. Una dinamica interessantissima della dinamica emotiva è la deformazione che la
realtà subisce a seconda che ci procuri o meno piacere. Il nostro conatus ci porta a immaginare tutto
quello che aumenta la nostra potenza (del corpo e della mente) che questo esista o meno, perché
l’immaginazione equivale a una sensazione, quindi immaginare qualcosa che non esiste equivale a
renderlo esistente  questo produce una deformazione completa della realtà tutta determinata dal
conatus.
Proposizione 25 (dove torna anche la 17 della II parte) e 26

3) Ricaduta sulle nostre credenze sul mondo


Proposizione 18 della II parte  fenomeno associazione delle idee su base fisiologica
Fenomeno associativo delle idee si produce a seconda delle nostre esperienze. Le nostre aspettative
sul mondo variano a seconda delle nostre esperienze del mondo e quindi alle esperienze del
fenomeno associativo  produce un sistema di credenze totalmente diverso dagli altri
(proposizione 44 della II parte). Nella proposizione 44 S. si dedica a spiegare come si costruisce il
nostro sistema di aspettative.
Fenomeno associazione di idee + fenomeno immaginazione (Pietro Paolo e Simeone)  non mi
limiterò a pensare a Paolo e Simeone ma immaginerò L’ESISTENZA di Paolo e Simeone.
Produrrò credenze sul futuro in base ad associazione delle idee prive di qualunque carattere
scientifico. Tutto il meccanismo delle credenze erronee, della superstizione, sono credenze dovute
alla 17: ad associazione di idee

Ci sono dati scientifici e fisiologici dietro le emozioni

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