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CAPITOLO 4: LE FORZE

LA COSTANTE ELASTICA DI UNA MOLLA


Che relazione c’è fra la forza applicata a una molla e l’allungamento prodotto?

LA FISICA DELL’ESPERIMENTO
Quando applichiamo una massa campione all’estremità inferiore di una molla appesa
verticalmente, la molla si allunga finché il peso applicato è bilanciato dalla forza
elastica della molla. Il sistema è in equilibrio: la forza-peso Fp e la forza elastica Fe
hanno la stessa direzione (cioè verticale), la stessa intensità e verso opposto.
In un dato luogo, la forza-peso Fp di una massa campione m, espressa in kg, è
direttamente proporzionale a m, cioè: Fp = mg. La sua unità di misura è il newton e la
costante di proporzionalità g vale al livello del mare 9,8 N/kg.

PER FARE L’ESPERIENZA

STRUMENTI E MATERIALE
Molla elicoidale, asta di sostegno, asta graduata dotata di due indici, 10 masse tarate,
ognuna con massa m = 10,00 g (valore fornito dal costruttore, con incertezza trascurabile).
STRUMENTI SENSIBILITÀ PORTATA
metro 1 mm 1m
Bilancia 1g 2 kg

Prepara l’apparato sperimentale.


- Aggancia la molla all’asta di sostegno, e posiziona lì accanto un’asta graduata dotata di due
indici.

- Sistema l’indice superiore accanto all’estremità inferiore della molla, il più vicino possibile
per evitare errori di allineamento.
PROCEDIMENTO
- Prima di iniziare a sospendere le masse tarate, registra il valore l0 della posizione della molla

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a riposo sulla scala graduata (posizione 0). Mentre esegui le misure, posizionati in modo che i
tuoi occhi siano alla stessa altezza della posizione considerata.
- Applica alla molla una massa, sposta l’indice inferiore dell’asta graduata in corrispondenza
della nuova posizione di equilibrio (posizione 1) e misura il valore l della posizione della
molla sulla scala graduata.
- Ripeti le operazioni precedenti appendendo successivamente alla molla due (posizione 2),
tre, quattro, … masse tarate, senza superare i limiti di elasticità della molla.

DATI RACCOLTI
- La lunghezza della molla a riposo è l0 = …
Ora registra i dati nella tabella.
Colonna 1: contiene il numero N delle masse tarate utilizzate.
Colonna 2: contiene il valore, in chilogrammi, delle masse m appese alla molla.
Colonna 4: contiene i valori delle posizioni l, in cm, della molla sulla scala graduata.

1 2 3 4 5 6
N m (kg) Fp = mg l(cm) l (cm) k = Fp/ l (N/cm)
(N)
0 0,000 0,00 18,1±0,1 0,0±0,2
1 0,035±0,001 0,34±0,01 33,1±0,1 15,0±0,2 0,022
2 0,050±0,001 0,49±0,01 39,4±0,1 21,3±0,2 0,023
3 0,075±0,001 0,74±0,01 50,1±0,1 32,0±0,2 0,023
4 0,100±0,001 0,98±0,01 61,1±0,1 43,0±0,2 0,023
5 0,125±0,001 1,23±0,01 71,5±0,1 53,4±0,2 0,023
6 0,150±0,001 1,47±0,01 82,2±0,1 64,1±0,2 0,023
7 0,175±0,001 1,72±0,01 92,8±0,1 74,7±0,2 0,023
8 0,200±0,001 1,96±0,01 103,5±0,1 85,4±0,2 0,023
kmedio = 0,023
Δk = 0,001

L’incertezza sulle misure di lunghezza è la sensibilità del metro utilizzato.


ELABORAZIONE DEI DATI
- Completa la tabella precedente con l’elaborazione dei dati raccolti.
Colonna 3: contiene il valore della forza-peso (in newton)
Colonna 5: contiene la differenza l fra la lunghezza l riportata nella colonna 4 e la
lunghezza l0 della molla a riposo; in questo modo determini di quanto si è allungata la
molla rispetto al valore iniziale.
Colonna 6: contiene il rapporto k = Fp/ l tra le forze applicate e gli allungamenti della
molla.
- Calcola il valor medio di k e la sua incertezza:
k k ...k8
kmedio = 1 2
8

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k max k min
k
2
- Riporta in un grafico cartesiano l’allungamento l (in ordinata) in funzione della forza-peso
Fp (in ascissa), scegliendo opportunamente la scala su entrambi gli assi cartesiani per ottenere
un grafico proporzionato.
- Traccia la curva passante per i punti sperimentali, indicando l’incertezza sull’allungamento.

y.net.au snnhS t.mil3N


8

747
1,6
6ha
2,5
53,4 3,3
43
32 5,7
21,3
6,5
ns union

CONCLUSIONI Ih ohi deh disse t.rs ha ira Ia IN


1) Come sono fra loro i dati riportati nella colonna 6?sonoquasicostanti d0,3 0,34
2) Che tipo di curva passa per i punti del grafico? Passa per l’origine?
si
émarettachepassaperl'origine
3) Confronta il valore medio di k con il reciproco della pendenza della retta ottenuta nel
grafico. Che cosa puoi osservare? chesaranno uguali

4) Osservando il grafico ottenuto, che tipo di relazione esiste fra l’allungamento della molla e
il peso delle masse appese?esiste relazione
una lineare

TEST
1) Durante l’esperimento hai misurato i valori di l con un’incertezza di 1 mm. Quanto vale
l’incertezza associata a l ?

e
a) 2 mm
b) 1 mm
c) 0,5 mm
d) 0,1 mm

2) Come puoi verificare se durante l’esperimento hai superato i limiti di elasticità della molla?
a) Pesando la molla all’inizio e alla fine dell’esperimento.
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b) Misurando la lunghezza della molla scarica alla fine dell’esperimento e confrontando
questo valore con quello ottenuto all’inizio.
c) Confrontandola a occhio con una molla identica.
d) Non è possibile verificarlo.

3) Nella figura è rappresentato il grafico di l in funzione di Fp relativo a due diverse molle.


Quale delle due ha una costante elastica maggiore?

a) La molla 1.
b) La molla 2.
c) Hanno entrambe lo stesso valore di costante elastica.
d) Per rispondere, occorre sapere di che materiale sono fatte le molle.

4) La costante elastica di una molla è 80 N/m. Per allungare la molla di 10 cm occorre


applicare una forza:
a) di 0,08 N
b) di 0,8 N
c) di 8,0 N
d) impossibile da determinare con i dati forniti.

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