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3° lezione Linguistica generale e sociolinguistica
posizione eretta. La posizione eretta si è portata dietro una serie di cambiamenti fisiologici e
neuropsicologici. Quindi cambiamenti inferiori e cambiamenti superiori.
Tra i CAMBIAMENTI INFERIORI quello FONDAMENTALE è l'ABBASSAMENTO DELLA
LARINGE e lo SVILUPPO DELL’EPIGLOTTIDE e di tutto il sistema delle pliche che è
fondamentale quando produciamo suoni. Per la nostra specie che cosa ha implicato
assumere la posizione eretta? Inizio a rappresentarmi e a percepire il mondo come una cosa
fatta di sei lati: davanti e dietro, sinistra destra e alto, basso. Questo è un continuum (una
cosa fatta senza soluzione di continuità) di tipo antropologico chiamato dei “sei lati del
mondo”, ci ha portato ad avere con il mondo circostante un rapporto che conduce a
concettualizzazioni diverse a seconda del grado di facilità che abbiamo col mondo stesso. In
un mondo che ha sei lati io mi troverò meglio con alcuni di questi sei lati, con quelli rispetto
ai quali agisco più facilmente per mezzo dei sensi. La vista, per lo spettro di frequenze che
l’occhio è in grado di analizzare, mi porta a sentirmi più a mio agio non solo con il giorno
rispetto alla notte, ma anche con quello che mi sta davanti rispetto a quello che mi sta dietro.
Perché non ho un occhio che mi permette di vedere a 360 gradi. Questo mi ha portato a
pensare che davanti sia meglio di dietro e quindi quando diciamo che una persona “ci ha
preso alle spalle”, dietro a quel modo di dire che per noi è solo un modo di dire, c’è un
retaggio ancestrale di quella fase in cui assunta la posizione eretta è cambiato il nostro
rapporto con il mondo circostante. Perché assumere la posizione eretta significa CAMBIARE
LA PERCEZIONE della REALTÀ che si ha intorno a noi. Perché è il sinistro ad essere
collegato al male e non il destro? Perché la maggior parte delle persone superati i primi
semestri di vita inizia a prediligere una mano piuttosto di una mano rispetto all’altra (si
chiama LATERALIZZAZIONE). La lateralizzazione per la maggior parte di noi prevede la
scelta della destra. Qual è la conseguenza di tutto ciò? Che sinistro è meno buono di destro,
quindi la cosa da correggere, il male è sinistro.
Tutto quello che pensiamo del mondo lo mediamo attraverso la percezione del mondo e
nelle lingue ci rimangono queste spie percettive. Quindi da quando assumiamo la stazione
eretta iniziano una serie di trasformazioni che riguardano sia la fisiologia che la
neuropsicologia (corpo, mente, cervello). Tutte queste trasformazioni le chiamiamo (in
riferimento al linguaggio) FUNZIONE ADATTIVA DEL LINGUAGGIO. Abbiamo cambiato,
adattato il cervello perché ci consentisse di fare meglio e con più facilità una cosa che
facevamo anche prima ma in maniera diversa: COMUNICARE. Perché si comunicava anche
prima (basta andare a vedere le specie a me più vicine perché condividiamo il 98% del
genoma) ma c’è qualcosa di diverso: l’APPARATO FONATORIO. L’apparato FONATORIO
che si è modificato nella nostra specie dopo l’assunzione della posizione eretta, ci deve
essere una chiave che ci rende così speciali grazie all’uso delle lingue.
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Quindi il punto di svolta è stato l’assunzione della posizione eretta. Una volta che ho
assunto la posizione eretta ho dato il via, come specie, ad una serie di trasformazioni
che nel loro complesso chiamiamo FUNZIONE ADATTIVA o EXAPTATION. La funzione
adattiva è quell’insieme di trasformazioni anatomiche e funzionali che hanno reso
possibile al nostro corpo di usare l’aria per esprimere dei significati. Se non fosse partito
questo sistema di trasformazioni che ha il suo momento iniziale, il suo incipit nell’assunzione
della posizione eretta, oggi useremmo ancora i gesti come i primati antropomorfi. Che
comunicano ma hanno un modo di farlo diverso, tale da non consentire l’astrazione. Quindi
l’assunzione della posizione eretta ha dato via a quel processo che chiamiamo
EXAPTATION o AD ATTIVITIVITÀ (rispetto al quale il linguaggio ha funzione adattiva). La
parte che usavamo per respirare e per mangiare la adattiamo anche comunicare. Quindi
trasformazioni periferiche e trasformazioni centrali, dobbiamo sviluppare la corteccia
cognitiva e la sottocorteccia. Perché la corteccia cognitiva è un ponte di civiltà, un ponte di
civilizzazione, cioè grazie alla corteccia il dentro va in connessione con il fuori e, se non ci
fosse stata la corteccia, noi oggi non staremmo qui a parlare. Il motivo per cui i pappagalli
riescono a riprodurre la nostra voce è perché hanno una laringe molto simile alla nostra ma
non riescono a parlare, il pappagallo riesce solo a imitare, a riprodurre quello che noi
diciamo. Quindi il pappagallo è la dimostrazione di quello che saremmo stati se la
trasformazione avesse riguardato solo la laringe ma a quel punto non avremmo messo in
moto tutto il meccanismo. Il meccanismo funziona e la lingua è diventata la FORMA DI
LINGUAGGIO SPECIE SPECIFICA. Che si intende con forma di linguaggio SPECIE
SPECIFICA? Che noi ne usiamo contemporaneamente diversi, ma ce n’è uno che prevale
sugli altri ed è il LINGUAGGIO VERBALE. Quindi posizione eretta, si innescano le
trasformazioni del cervello e della mente, quale sarà il risultato? La NATURA FONETICA
DELL’ESPRESSIONE del LINGUAGGIO VERBALE, cioè il risultato di tutto questo processo
è che la mia forma speciale di linguaggio ha per espressione dell’aria. c’è un linguaggio
dovunque c’è un segno è c’è un segno dovunque ci sia espressione e contenuto. Tra tutti i
linguaggi che cosa rende la lingua così potente? La natura della sua espressione. E
com’è la natura della sua espressione? Fonetica. O meglio fonetico/articolatorio
acustico.
Noi gestiamo SINCRETICAMENTE (sincretismo= una fusione di cose differenti, sincretismo
dei linguaggi significa che nel momento stesso in cui parli senza rendertene conto non puoi
fare a meno di usare microespressioni facciali, intonazione, movimento, deglutimento
etc..cioè di utilizzare più linguaggi) più LINGUAGGI (gesti, espressioni, micro espressioni
facciali, orientamento nello spazio etc).
Del processo di acquisizione della lingua quando ancora la grammatica mentale non è
arrivata ad un livello sufficiente per permettermi di capire e parlare, su cosa si appoggia la
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mia sopravvivenza relazionale? Sul fatto di prendere informazioni dagli altri linguaggi,
perché da subito ho una predisposizione al sincretismo dei linguaggi. Inizio piano piano a
costruirmi dei segni: tono minaccioso (espressione), si menano o litigano (contenuto) è una
cosa brutta intorno a me. è impossibile separare dal contesto la porzione linguistica perché
quando imparo a parlare la recupero, la filtro dal contesto. Quando mi espongo alla
comunità parlante, non è che gli altri sensi ce li ho ottenebrati, quindi assisto a una sorta di
pièce teatrale da cui filtro delle regole e le regole mi diventano grammatica: grammatica
delle emozioni, g. delle distanze, g. dei ruoli, grammatica di tutto quello che facciamo senza
rendercene conto. Ecco perché sincretismo. è grazie al sincretismo che imparo a parlare
perché se non ci fossero gli altri linguaggi a farmi da supporto, da guida nel filtro dei
significati, io non riuscirei, per imitazione dei suoni, a parlare, riuscirei solo a imitare le frasi
di chi mi sta intorno (come il pappagallo). Quindi parlare, dal momento che metto in moto più
grammatiche, è un’operazione complessa, sofisticata e quando ci viene a mancare ci
rendiamo conto di quanto è importante.
Perciò a seguito di quel complesso processo di trasformazioni che abbiamo chiamato
EXAPTATION o FUNZIONE ADATTATIVA DEL LINGUAGGIO, a un certo punto della
nostra evoluzione, abbiamo iniziato a sfruttare il FLUSSO DI ARIA INSPIRATORIO (da
fuori verso dentro) per poter veicolare idee, concetti e significati. Abbiamo quindi iniziato
a usare una forma di linguaggio la cui espressione ha NATURA FONETICA.
A seguito dell’adattività abbiamo potuto iniziare a FONARE, cioè USARE L’ARIA (carica di
anidride carbonica che dai polmoni deve andare verso fuori perché altrimenti soffochiamo),
per poter COMUNICARE (inspirare da fuori verso dentro, espirare da dentro verso fuori).
Questo significa che tutto il processo articolatorio, in tutte le lingue del mondo e in tutte le
culture, per poter FONARE cioè PRODURRE SUONI della lingua di riferimento, ci deve
essere la COMPRESSIONE degli ALVEOLI POLMONARI.
La PROPRIOCEZIONE è quella cosa che si fa quando per esempio si va in palestra e ti
dicono “per far lavorare il quadricipite devi fare questo esercizio, lo senti? Se lavora ti deve
tirare in questo modo”, questa è la propriocezione corporea, noi facciamo
PROPRIOCEZIONE FONETICA. Come faccio a capire dov’è la laringe e che cosa succede
quando le pliche sono accostate? Cerco il punto in cui trovo maggiore sonorità mentre parlo.
Questo mi rivela dove ho la laringe e esattamente in quale punto della laringe ho le pliche.
Se le pliche, un sistema complesso di cartilagini, sono chiuse, l’aria come sarà? Sonorizzata
o non sonorizzata? Sonorizzata. Pliche chiuse sonorizzata, pliche aperte non
sonorizzata. Per le VOCALI le pliche sono CHIUSE sempre, perché altrimenti non le
chiameremmo vocali, hanno più voce, più sonorità.
PLICHE ADDOTTE/CHIUSE il flusso di aria SONORIZZATO/FONI SONORI
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concreto ti accorgi che le N si modificano a seconda dei suoni con cui si devono unire,
COARTICOLARE. Chiami la prima percezione LA LINGUA NELLA SUA DIMENSIONE
DISCRETA (entità discreta) dove una A è sempre una A, dove consideri quello che ti evoca
non effettivamente quello che hai fatto. c’è poi una DIMENSIONE CONTINUA che è quella
PRODOTTA DAL CORPO è lì hai tante N quante sono le combinazioni in cui N viene
articolata.
Chiamiamo quindi la PRIMA PROPRIETÀ della lingua DISCRETEZZA, tutto ciò che è
astratto, modello mentale, sistema. Tutto quello che è continuo non è astratto ma è
CONCRETO, è senza soluzione di continuità. Con il cervello la percepisci come modello,
con il corpo la esperisci come tanti modi diversi di realizzare il modello.