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LE P0R3STIER
&
TERZO LIBRO
(Trad. di C.II.Aceti)
LIBRO TERZO
do di Réau-Croix.
o o
Oriente di Lione.
amen +
0\
- 6 -
o o
tà di Noè» (1,103/4).
Il nome di Noachiti e la loro identificazione con i Massoni
erano stati diffusi nelle Logge dal Libro dèlie Costituzioni,
Bibbia della Freemasonry inglese; nella sua seconda edizione,
datata 1738 (la prima era apparsa nel 1723)» raccontava che Ma
tusalemme si era ritirato,con il figlio Lameth ed il nipote Noè,
dal mondo corrotto e questi tre giusti avevano conservato in
tutta la sua purezza l'antica religione,come l'Arte Reale (del,
la Masonry) sino al diluvio;dopo questo i figli di Noè,che era
no stati istruiti da Matusalemme,a loro volta erano diventati
i depositari della vera tradizione religiosa e massonica,sicché,
quando si stabilirono nella pianura di Sennar,vi vissero da "veri
Noachiti",nome che avevano portato prima i Massoni,secondo cer
tredici anni per uno dei nostri anni ordinari" (1,106/7) (2);
poi non operando che "una volta alla settimana ... aumentavano
o o
rezione dell'associazione..
(1) Gli stessi titoli dei gradi non furono mai costantemente
fissi:il 4 marzo 1771»Saint-Martin fa seguire la sua firma dalla
qualifica di Commendatore d'Oriente (III,83),allorché questa de,
signazione non figura in nessuna delle nomenclature posteriori"
al 1768.
Gradi Azzurri
soni.
(2) (Le virgolette segnano i passi che Thory dice di aver copia
to dal manoscritto di Savalette).La Massoneria Azzurra accordava
lo stesso privilegio al "lupetto".Sembra che questo termine sia
stato preso dagli scalpellini presso i quali designava 1' "uljL
velia",attrezzo per sollevare blocchi di pietra;il figlio del"
Massone in tal modo era elevato dalla influenza paterna alla di
gnità di membro della Loggia prima dell'età legale.Il termine ~
"lufton",usato con la stessa accezione dai Massoni inglesi,derji
vava probabilmente dal francese.I due termini,inglese e francese,
appaiono nei documenti massonici solo a partire dal 1738.
- 20 -
visa in tre ripiani con tre, cinque e sette gradini di cui l'ul^
società "che tendeva solo alla virtù ed era nemica delle vani
tà di questo mondo perituro". Alla sua risposta affermativa
il Ven.mo Maestro diceva ai Tegolatori: "Disponete questo u£
mo affinchè descriva alla presenza dei Fratelli che stanno
nel Tribunale lo spettacolo di quanto avvenne all'inizio dei
tempi al centro dell'universo". A queste parole i Tegolatori
gli toglievano tutti i metalli e lo spogliavano in modo che
lo della creazione".
renze'raisteriose".
mentej
r D. Perché?
R. Perché ero privo dell'uso dei sensi.
D. Quali sono le condizioni del vostro ricevimento?
R. Infiniti cùbiti.
D. La sua profondità?
R. Dalla superficie al centro.
R. Dodici cùbiti. ■
D. Che età avete?
R. Tre anni.
D. Avete dei gioielli nel vostro Tempio?
R. Sì,(Potentissimo Maestro),ve ne sono tre,cioè la squadra,
il compasso e la tavola da tracciare.
D, Qual è la qualità di un Apprendista?
R. Essere uomo libero uguale ai re e ad ogni uomo purché
sia virtuoso.
suo Ordine.
Le dirette allusioni alle teorie ed alle pratiche della So
emissari: Adamo,Noè,Melchisedec,Abramo,Mosè,Salomone,Zoro
babele ed il Cristo,cioè i principali Eletti di cui parlava
la Reintegrazione,la lunga lista dei personaggi storici o mi^
di proposito.
cipitati e 2 lenti.
Il catechismo si aderge,apparentemente,da interprete del m^
sticismo specificatamente cristiano proprio alla famiglia dei
Gradi Scozzesi,dei quali quello di Rosa-Croce con la Cena M^
stica ed i suoi simboli: pellicano che nutre i suoi piccoli
rore di Adamo.
Insegna al nuovo Compagno che Due,"numero di confusione",è
rappresentato dalle due colonne erette nel Portico e che signi
ficano "l'azione con quella di Settentrione e la contrazione
(azione contraria) con quella di Mezzogiorno"; che il Quinario
"indica la degradazione del Primo Uomo Eletto a causa della
Maestro Particolare
vazione".
restre".
J0f**
- 40 -
Secondo Capitolo
e Réau-Croix.
(jp
Grandi Maestri Coen
(11,263/271).
(2) Là parola esprimeva in modo adeguato lo scopo e le prete,
se dei primi Maestri Scozzesi che sembrano esser stati dei ri
formatori bene intenzionati. Qualificandosi Architetti,essi ~
si attribuivano la parte di guide e di capi dei Massoni Sirab£
liei,incapaci,se fossero stati abbandonati ai soli loro Iumi7
di costruire il Tempio ideale della società umana.Il termine,
presto superato da titoli più ambiziosi,tuttavia non era cadu
to del tutto in dimenticanza e numerosi gradi scozzesi lo por
tarono sino alla Rivoluzione. "~
(1) Questa apparente indifferenza poteva essere suggerita dal
timore che il quaderno potesse cadere in mano di profani o di
massoni "apocrifi". La stessa riserva è mantenuta riguardo al
rituale: Alla domanda: "Quali sono le condizioni per l'ammis,
sione di un Gran Maestro Coen?",, il catechismo si limita a ri
sponder.e: "Si dicono solo se il Gran Maestro l'esige". Tutto"
ciò che concerne il rituale doveva essere trasmesso oralmente,
sicché il cerimoniale dell'ordinazione ci è noto solo tramite
la corrispondenza confidenziale degli adepti.
/P
-So
107).
La "semplice ordinazione" (1) era conferita in un solo cerchio
illuminato da una candela posta "tra le due parole che vi erano
di Pasqually.(4)
ai Figli di Dio".
tura senza essere confuso con la terra" (1) "ciò è stato con
B
- 55 -
aero il culto divino tra gli uomini sono Zalmun,tra gli Ismae
/$\
nel "Tribunale dei Sovrani delle Logge" per "regnare sugli ope_
rai come Salomone,Hiram e Moabon".
depositario.
ricostruzione".
/
- 63 -
blema.
favore degli Ebrei" . Mosé fece loro conoscere una Legge divi,
na ma che "non era come la prima". Si riconosce l'inferiorità
di questa dal fatto che "il pensiero e la raano dell'uomo non
che Mosè mise sul suo viso quando diede la seconda Legge a
Israele allude al velo che lo Spirito prende quando vuole
comunicare con colui che lo desidera sotto velo corporeo
mini del mondo privati del culto della Divinità i quali sono
erranti spirituali come lo è Israele (dopo la dispersione
degli Ebrei) nel temporale"? così il recipiendario dichiarava
di non appartenere "alle tribù di Giuda e di Beniamino ed in
parte a quella di ^evi che furono prigioniere a Babilonia,
appartenente (perché appartiene) ad una tribù che ha sempre
goduto della libertà,quella di Efraim,l'ultimo degli Ebrei ed
città dell'Egitto".
L'iniziazione concessa ai Grandi Eletti non sembra esser
della doppia potenza spirituale divina". E' vero che l'età mi_
stica di 77 anni ad essi attribuita nel Tempio (Loggia) ricor
da quella che aveva Zorobabele quando ricondusse gli Ebrei a
Gerusalemme,poiché "aveva sette anni quando fu fatto schiavo
per settanta anni",e questi 77 anni "alludono allo spirito
doppiamente potente che regna su questo basso mondo,rappreseli
(1) Anche qui Pasqually fa uso di uno dei suoi prudenti sotter
fugi che a più riprese abbiamo visto far uso per premunirsi "~
contro una eventuale accusa di eresia: il catechismo aggiunge
che "gli avvèrsari di Assiria della libertà di Israele sono il
tipo delle inique operazioni degli Ebrei ai opposero a quelle
del Redentore",chiarissima allusione alle accuse fatta dai pre_
ti e dagli scribi contro Gesù Cristo.
/$
- 67 -
Réau - Croix
del Rinascimento.(11,57)
/S&*
- 69 -
Terzo Capitolo
fantasia.
emblemi.
In Francia,la Massoneria Scozzese si era impossessata di que.
zione.
Sopra un'ara triangolare,posta ad Oriente,un trasparente
/
- 72 -
piegando il ginocchio.
ro credo.
Croce.d )
o o
di Coen. (2)
Questi tre gradi avevano come base la leggenda della Sacra
(1) Una cerimonia simile figurava nel rituale dei gradi di Pie,
colo Architetto o Apprendista Scozzese e di Compagno ScozzeseT
(2) I quaderni di questi gradi sono stati pubblicati integrai
mente nel testo francese alle pp.388/393,t.II dell' "AllgemeT
nes Handbuch der Preimaurerei" (ed.1865) secondo un'edizione"
privata che ne aveva fatto per la sua collezione il massone t<5
desco Bode che recitò un1importante parte nella Stretta Osser
vanza Templare e nell'Ordine degli Illuminati di Baviera. Bode,
razionalista diffidente e protestante intransigente,accusava i
Gesuiti di avere introdotto nelle logge gli Alti Gradi ed im
particolare i gradi a tendenza occultistica,per far propendere
ì Fratelli al Cattolicesimo. Aveva stampato con l'aiuto di una
pressa a mano tutti i gradi che gli sembravano tali da compie,
tare il dossier che metteva insieme in appoggio della sua tes"i.
Quelli che aveva riunito sotto il titolo di "Massoneria Misti
- 75 -
za del suo nome che fu data ai soli eletti. Enoo aveva inciso
il nome ineffabile su due colonne,l1una di pietra e l'altra di
mattoni che,dietro suo ordine,erano state nascoste in volte
(1) Abbiamo visto nel precedente capitolo che il grado dei Gran
di Eletti di Zorobabele disquisiva sul significato mistico dei"
sette archi del ponte gettato sul fiume Starbuzanai.
(2) La leggenda di queste due colonne risaliva alle "Antichità
Giudaiche" di Flavio Giuseppe secondo le quali i figli di Set
vi avevano scritto "omnem disciplinam rerum coelestium" per
salvarla dalla distruzione che,secondo una predizione di Adamo,
doveva,prima con l'acqua,poi con il fuoco,annientare la razza
umana pervertita. Questa tradizione,assai diffusa nel Medio Evo
che chiamava i due monumenti: "colonne di Set",era stata arric,
- 76 -
Salomone non potè penetrare nel sesto e nel settimo cerchio del_
la potenza suprema.
operazione".
Il Maestro d'Oriente "invocava i quattro Quarti di Cerchio
con i nomi del Grande Architetto che sono assegnati a ciascuno
di essi". Egli diceva: "Preghiamo il Grande Architetto dell'Uni
verso con i nomi che egli stesse diede a Mosè nel Koveto Arden
te,ordinandogli di pronunciarli ogni volta che avesse voluto
O 0
li. Si accusarono "di esser stati troppo ingiusti per aver ere,
ci". (1)
Queste due serie di cause convergenti: curiosità e sospetti
delle donne,rammarichi e rimorsi dei Fratelli dal cuore sensi,
bile,portarono alla creazione di società androgine: Ordine del
le Mopse,della Felicità,dei Cavalieri dell1Ancora,dei Cavalieri
e delle Ninfe della Rosa,degli Spaccalegna,della Perseveranza,
sentimentale.
Re.
i#
- 84 -
maschili.
nio delle Sorelle prima di far subire loro quello dei Fratel,
narsi dalle rigorose leggi del loro Ordine e,tutti presi dallo
ma Reale:
1°.Loggia alle 3 esatte (tenuta puramente massonica alla quale
assistevano solo i Fratelli).2°.Alle 5,30 introduzione delle
dame per una tenuta di adozione;ricevimento di una Sorella;let_
tura di alcuni brani di eloquenza e di poesia. 3°Concerto ese~
guito da celebri virtuose.4° Banchetto con musica militare.
5° Ballo.
- 86 -
no dei demoni.
(111,147).
Pasqually,del resto,non ebbe premura nel redigere il rituale
di quelle straordinarie ricezioni. A Willermoz il quale, desi,
deroso di iniziare la sorella,richiedeva nel mese di giugno
1771,le necessarie istruzioni,Saint-Martin rispondeva il 17
- 88 -
vostra sorella e prima che gli errori che ella o voi potreste
Quarto Capitolo
(1760-1765)
schalis.
servitù nella terra d'Egitto dalla quale non uscirai che alla
fine dei tempi" (1,190),Israele vedrà "la manifestazione della
gloria e della giustizia dell'Altissimo per la soddisfazione
dei giusti,a vergogna dei demoni criminali e dei minori colpe,
/***N voli non riconciliati" (1,190). Pàsqually non è perciò un pre_
cursore del Sionismo,né un millenarista nel senso stretto del
termine,ma la fierezza e l'invincibile speranza che trapelano
da queste righe,tradiscono il figlio di un popolo il cui org£
glio atavico e la fede nella grandezza dei suoi destini non
sono mai stati abbattuti dalle prove più rudi.
Infine,la lingua delle sue lettere,del Trattato e dei quader
ni dei gradi è quella di uno straniero che ha praticato il
- 94 -
per non fare professione che della verità delle cose spirituali
divine e spirituali temporali" (1,123).
Un aneddoto che Willermoz racconta ingenuamente dimostra in
che egli aveva scelto per conferirmi gli ultimi gradi,mi conv£
tnonie magione.
/SS&S O
0 0
0 0
(IV,p.XXII).
La protezione di questa piccola falange ben presto gli fu
_^ ed una a Cayenne.
funambulo o ciarlatano".(3)
febbraio.d)
1765 (V,409).
La consacrazione ufficiale che seppe ottenere da parte della
di prendere posto tra gli altri Sistemi Scozzesi. Per poter ca_
Quinto Capitolo
Loggia tramite due suoi membri di cui l'uno era in pari tempo
I-are.
o 0
t 113 -
più una base. Per potergli dare un prestigio che gli consenti^
se di vivere una esistenza indipendente,occorreva creare nella
(1) Certamente per errore Thory (X,II,362) data quel decreto dal
12 dicembre 1765»poiché cita per riferimento i registri manoscrit^
ti delle deliberazioni della Grande Loggia contenenti i verbali ~"
delia seduta del 16 novembre 1766.
- 115 -
nire.
L'interdizione non menzionava le Logge di Parigi,né quelle
di provincia e,secondo 1' "Almanach des Franc-Macons" per il
1768,esse "erano attive come prima" (Klossrop.cit.1,105). Le
misure prese dall'autorità reale favorivano,tutto sommato,i
raggiri dei Sistemi particolari sopprimendo la sola autorità
che,sebbene indebolita,dava alla Massoneria Azzurra una specie
di coesione impedendo al più potente di essi,quello degli Im
peratori,di impadronirsi della direzione generale della Società.
D'altra parte la cura con la quale le Logge dovevano dissimu
lare d'ora innanzi,dopo un tale scandalo,la propria esistenza
rendeva più agevole il lavoro sotterraneo dei Massoni occulti
sti. Infatti nel periodo durante il quale le riunioni della
Grande Loggia furono sospese,dal 1767 al 1771,fu fondato a Pa
rigi il primo di quei Capitoli Rosa-Croce il cui Rito aveva
di Foix (II,24;IV,p.XXVIII;V,247).
L'anno 1768 fu segnato da un avvenimento felice: la nascita
sare alcuni giorni a casa sua "per essere istruiti e per rice.
vere le patenti per la fondazione dei Templi nei paesi dove
passeranno alla fine di settembre o agli inizi di ottobre"
(11,31).
Nell'aprile 1769,Pasqually poteva annunciare a V/illermoz la
tori della bolla (la querela inviata nel 1765 alla Grande
Loggia) contro me e l'Ordine hanno fallito ed hanno abbando
11,174/175).
A partire dal 1770 (1) l'opera di ^asoually non subì più at,
tacchi esterni. Scriveva il 7 aprile al Supremo Tribunale:
gravi che il tal du Guers aveva loro aetto sul mio conto e gli
Sesto Capitolo
zioni,sia dal punto di vista dei lavori mistici sia per quanto
abbastanza lungo.
che il loro zelo nel volersi istruire e dai quali "ci si aspet_
tava qualche sacrificio" (IV,p.XXXII).
- 131 -
ri dell'ardine".
Willermoz ricordava allora a Pasqually in che modo si era fat_
d'anche non aveste altri mezzi per conoscere gli uomini tranne
(1) II senso generale della frase rivela che questa "buona vo_
lontà" non si limitava alla scrupolosa osservazione delle istru
zioni,ma si -era già palesata in modo tangibile col denaro invia
to a Bordeaux.
- 134 -
de Balzaceli, 174/175).
Sembrava che la calma apposta da Paqually ai rimproveri,al_
(2) Agli inizi del 1770,e'erano a Lione solo sei Eletti Coen,com
preso V/illermoz(IV,p.XXXIII), il gruppo non aveva fatto alcuna
affiliazione dal 1759.
- 136 -
dato che la tariffa era di due luigi d'oro per grado (11,170 e
- 138 -
179).
Pasqually ben presto fu informato su quest'ultimo argomento;
cuore".
La situazione finanziaria di Pasqually,dopo tutto,non era
così critica come l'aveva descritta G-rainville.Doveva circa
3000 franchijne aveva pagati la maggior parte e non doveva
\
- 143 -
di questo mondo.
l'informa che "sta lavorando più che mai alle istruzioni e at^
tualmente si sta occupando di un'opera che soddisferà non solo
gli uomini giusti,ma sarà molto adatta per emendare gli scelle_
rati dai loro errori riconducendoli al colmo della felicità".
Egli non scrive quest'opera (il Trattato della Reintegrazione)
con un fine egoistico "poiché le cose che sa gli bastano",ma
- 145 -
Settimo Capitolo
/
- 148 -
/f\
- 149 -
più esatti che potremo. Spero che tutto ciò sia tale da sodd^
sfare tutte le domande che avevate fatto al Maestro in prec£
denza;metteremo la stessa cura nel redigere gli altri argomen
ti; ci mettiamo molto zelo tanto più che il nostro Maestro
ogni giorno ci assicura di non poter fare nulla di troppo per
lezze" (111,102/103).
Le ultime spedizioni da Bordeaux avevano provocato altre os_
servazioni da parte del coscienzioso Willermoz. Questi faceva
era più che sufficiente per quel che doveva fare e che i C£
pisti di Bordeaux dovevano lavorare anche "per gli altri capi"
(111,105).
Quell'afflusso di documenti di ogni genere tuttavia non riu
in profitti e perdite.
amici" (11,51/52).
Poiché Pasqually fece ritorno direttamente a Bordeaux,dobbia
mo supporre che il grandioso e misterioso progetto sorto dalla
sua fertile fantasia sia restato per sempre sepolto tra gli
per lui.
Pasqually non frequentò soltanto i ministri;rivide l'abate Ito
zier,che raccomandava di nuovo a Willermoz e fu oggetto di "nu
l'operante (111,110/114).
Tuttavia Willermoz non era ancora soddisfatto. Sin dal 5 feb
braio rivolgeva ancora quattro domande relative al posto delle
cora di prima forza" (1) non esigeva una preparazione molto r:i
gorosa.Perciò gli consigliava di dedicarsi tranquillamente ai
piaceri familiari del carnevale poiché "sarebbe stato meglio
per salvare la singolarità". Tutt'al più,se i divertimenti raon
dani dei giorni grassi fossero tali da turbare il suo raccogli
mento,Willermoz avrebbe avuto sempre la risorsa di "fingere una
propri doveri con gli obblighi mondani di cui non poteva ass£
suo debitore per un paese così lontano: "Non datevi pena al_
cuna per il debito di duecentoquaranta franchi,che vi devo,
Tour» (11,59).
Il 5 maggio 1772 Pasqually si imbarcava a Bordeaux per Port-
Ottavo Capitolo
guore.
rità.
Tuttavia il Maestro si ostinava a mantenere il contatto con i
discepoli ed a redigere nuovi quaderni. Inviava da San Domingo
a de Serre una filza di carte contenenti tutte le istruzioni
dei vari gradi di Loggia,dalla Classe del Portico sino a quella
di Réau-Croix,i diversi quadri (tracciati) delle Operazioni e
le Invocazioni relative ai gradi, il repertorio generale dei np_
poter finire alla fine del 1774 con l'affare della successi£
ne,benché progredisse molto lentamente "nonostante l'autorità
di grandi protezioni" e ritornare allora in Francia,"per vivere
Cosa".
Timbaie.
re all'egemonia.
della parte di primo piano che essi recitavano nel nuovo orga.
maggior parte delle logge di San Domingo erano "del tutto abban
poca fiducia che si può avere nel) loro animo,non sanno ciò
che fanno". Sicché non si faceva alcuna illusione sul valore
dell'impegno che gli Emuli apostati avrebbero contratto nel,
l'apporre le proprie firme,come egli richiedeva,in calce agli
Statuti Generali portati dal Fr. Timbale,ma pare che abbia
provato una amara soddisfazione nel costringere quei disertori
a farsi spergiuri: "Ciò non li impegnerà molto,diceva,ma vo
glio che tutti lo firmino» (IV,p.LVI,citato dall'ex archivio
Villaréal,D.XVII).
La lettera,datata 3 agosto 1774,giunse ad suo indirizzo,come
le (111,153).
Ma pare che questa eredità del loro defunto Maestro non aves_
le.
persuaso a non far nulla per lei sino a quando la Cosa non avrà
^ parlato affermativamente,sia a me,sia a quei Fratelli che hanno
l'iniziazione" (111,207/8).
- 180 -
che "ciò che gli Eletti Coen avevano era troppo complicato e p<>
teva essere solo inutile e pericoloso,poiché solo la semplicità
è sicura e indispensabile" (IV,p.LXXXVIII-XCII) ♦■
Questa campagna,che il Potente Maestro Salzac,del Tempio di
altro .... che una macchinazione nuova del nostro nemico" (il
demonio) (IV,p.XCI,XCV).
Tuttavia la predica di un Fratello titolare del grado supremo
0 O
Nono Capitolo
Leggende e Statistiche
dine nella quale "si insegna agli iniziati,in base alle loro
Gli errori che per lungo tempo sono circolati sulle teorie
XIX.
IV secolo.(1)
Daruty facendo riferimento a Pindel,Clavel,Bézuchet,agli Ar
chivi del Grande Oriente ed ai "Documenti Massonici" di Pran
JIS
(1) Qui forse la parola indica il corpo delle dottrine che era
il vangelo degli Eletti Coen.
(2) Daruty, op.cit., 229/230.
C3) Questo termine non si trova nella Reintegrazione né nella
corrispondenza degli adepti,ma caratterizza assai bene la colpa
o "prevaricazione" di Adamo la cui conseguenza fu la formazione
dell'involucro materiale del Minore;perciò è possibile che sia
stato usato dagli Eletti Coen dai quale J.de Maistre aveva ri
cevuto gli insegnamenti. ~"
- 198 -
molto meno i veri Eletti Coen quanto coloro che seguivano "il
più istruito ed il più elegante dei moderni teosofi le cui
opere furono il codice dei Martinisti" (4). J« de Maistre at
tribuisce ai partigiani del "seducente errore" che altro non
era "in tutto ciò che dicevano di vero che il catechismo pie_
no di parole strane", la più utile influenza che hanno esercì
tato nei paesi scismatici ed anche nelle contrade cattoliche,
diritto.(2)
Perciò,per il momento,dobbiamo limitarci ad osservare che il
numero degli Eletti Coen "probabili",indicato dai documenti n£
sufficienti ragguagli. La
conoscenza integrale degli archivi
ci
rimasti inaccessibili sino ad oggi consentirebbe forse di poter
schiarire alcuni piccoli problemi:economia della Cena Mistica
che terminava l'ordinazione del Réau-Croix,rituale della rice_
zione ai vari gradi (4)j ci metterebbe in condizione di dare
uno sguardo sulla vita intima dei Templi e di redigere la lista
Decimo Capitolo
Profili di Emuli
(1) Matter non sapeva che spesso si tratta di Fournié nella cor
rispondenza di Saint-Martin e di Willermoz.Essa ci fa capire che
Fournié nel maggio del 1771 aveva portato a Bordeaux le istruzi£
ni redatte in latino di cui Willermoz richiedeva la traduzione ""
(111,93);il messaggero veniva probabilmente da Lione che Matter
ritiene sia stata la sua diocesi.Nel mese seguente l'abate colla
borava alle copiature a cui si dedicavano gli adepti bordolesi;""
- 207 -
Per questa ragione si merita la metà del primo posto che gli
accorda Matter;egli è il più puro prodotto dell'istituzione
mistica fondata da Pasqually.
e che intitolò: "Ce que nous avons été,ce que nous sommes et ce
que nous deviendrons",riconosce con sincerità e modestia comm£
venti che la sua cultura intellettuale era elementare ed espone
i dubbi che risentiva la sua necessità di fede. Non aveva "mai
letto altri libri eccetto la Sacra Scrittura,l1Imitazione del
stato preso dall' "ardente idea che la vita futura fosse una
s-embra nel Vangelo che Gesù Cristo dava a coloro che lo seguiva
no" (1), si chiedeva alle volte se il suo istruttore fosse "rea
le o falso,buono o cattivo,angelo di luce o demonio". Torturato
da nuove crisi di fede "gridava con più ardore verso Dio e senza
interrompersi non dormendo quasi più e leggendo le Sacre Scrittu
recon grande attenzione,senza tentare mai di capirle da solo"(2).
Gli capitava,di tanto in tanto,di ricevere "dall'alto lumi e
zioni.
Infine, dopo cinque anni di "estenuanti incertezze miste a
in direzione della voce, cioè dal lato del grande giardino adia_
cente alla casa e subito vedo de Pasqually che mi parla e con
sia più tranquillo,non c'è giorno che non sia guidato come un
bambino in ogni sua azione.La prescrizione della messa alle
sei del mattino è ciò che gli impedisce di uscire dal paese (1)
perché,non possedendo una vettura,non può disporre del suo
Emulo.
chio universale".(3)
I confratelli di questo mistico appassionato non furono lonta
santo crisma.(VII,167).
Le più svariate malattie erano soggette al trattamento magico;
Gleichen afferma di essere stato testimone di parecchie guarigi£
parte che Cazotte era stato iniziato a Lione (2) ed alla "Scuola
di.(1)
Questa novella,secondo una tradizione riportata da Gerard de
Nerval,avrebbe attirato su Cazotte l'attenzione degli "Illumi
egli non era ancora iniziato, in quel periodo,ai misteri dei ca^
é*s scritti dogmatici degli Eletti Coen poiché fa uso delle espres,
sioni favorite da Pasqually,quando scrive: "Legherò sulla terra
ciò che mi sembrerà opportuno legare per la maggior gloria di
Dio e per la necessità delle sue creature" (2). Ma nulla prova
che abbia partecipato alle pratiche peculiari dell'Ordine,né
ricercato le stesse manifestazioni. Le operazioni alle quali si
in una stanza isolata una giovane che era "in visione con uno
Spirito"; egli ordina,facendo il segno delle croce sulla fronte
f^ della fanciulla,allo Spirito di farsi vedere. Allora scorge
"una donna; di quattordici o quindici anni,non brutta,con l'ab
bigliamento,l'aspetto e il contegno di un monello";egli la lega,
la figura protesta per essere legata. Appare una seconda donna
ugualmente ossessa ed alla quale fa lo stesso servizio. I due
come ciascun movimento del nostro corpo scuote l'aria che so£
curezza del sovrano e dei suoi anche di altre armi: diverse dal^
la spada. Al momento della sua partenza M.me de La Croix si unì
a Cazotte per dargli ciò che essi chiamavano "poteri magici".
Ella fece sulla fronte,sulle labbra e sul cuore del giovane tre
misteriosi segni accompagnati da una invocazione segreta e così
consacrò colui che chiamava "figlio del suo intelletto".(2)
Dopo la festa dell'anniversario della Federazione,Scevola fece
sapere al padre come aveva eseguito i suoi ordini: "Mio caro pa.
pà,il 14 luglio è passato,il re è rientrato sano e salvo.Ho com
piuto alla meglio la missione di cui mi avevate incaricato ...
/fl$s
- 236 -
/0
- 237 -
Coen.
Adozione.
del 1766-177C