Sei sulla pagina 1di 1

CAPITOLO 3

"Eliche immortali"

All’inizio di questo capitolo l’autore introduce il DNA, una lunga catena di unità, che piccole
molecole chiamate nucleotidi; essa consiste in una coppia di catene nucleotidiche avvolte insieme in
un'elegante spirale, la "doppia elica", "elica immortale". Le unità nucleotidiche sono soltanto di
quattro tipi, sempre gli stessi in tutti gli animali e le piante, la differenza sta nell'ordine in cui essi
sono attaccati insieme.

Poi tratta della selezione naturale nella sua forma generale, che significa la sopravvivenza
differenziale di entità. Alcune entità vivono e altre scompaiono ma, perché la morte selettiva abbia
qualche impatto sul mondo, deve verificarsi una condizione ulteriore. Ciascuna entità deve esistere
sotto forma di un gran numero di copie e almeno alcune delle entità devono essere potenzialmente
capaci di sopravvivere per un periodo significativo di tempo evolutivo.
Inoltre dice che gene può essere considerato come un'unità che sopravvive passando attraverso un
gran numero di corpi successivi. Ai livelli di questo, l'altruismo deve essere cattivo e l'egoismo
buono. Qualunque gene che si comporti in modo tale da aumentare le proprie probabilità di
sopravvivenza nel pool genetico a spese dei suoi alleli tenderà, per definizione, a sopravvivere. Il
gene è l'unità base dell'egoismo e sono potenzialmente immortali, mentre i corpi e le altre unità
superiori sono temporanei. Ciò si basa su due fatti: la riproduzione sessuale e del crossing-over e la
mortalità individuale.

Potrebbero piacerti anche