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RASSEGNE La Ventilazione Meccanica Non Invasiva RASSEGNE

La Ventilazione Meccanica Non Invasiva sistema cardiocircolatorio: diminuisce il ritorno - Copiose secrezioni bronchiali*
venoso (precarico) riducendo quindi la pressione - Addensamento focale alla radiografia del torace*
Silvio Perrotta, Pasquale Guarini*, Valentina Ragosa§, Cosma Casaburi§, Fabio Numis§, transmurale del ventricolo sinistro. Ciò ha come - PNX non drenato*
Filomena Liccardi§, Domenico Maresca*, Manlio Cocozza#, Franco Caiazza$, Fabio Franculli°, conseguenza un aumento della gittata cardiaca.
Pertanto gli effetti emodinamici della CPAP sono * La NIV può essere utilizzata malgrado la presen-
Mario De Michele+, Giampiero Foccillo§ più favorevoli in pazienti con alte pressioni di riem- za di queste condizioni quando è considerata il
U.O.C. Riabilitazione Cardiologia, PSI Napoli Est, ASL Napoli 1 pimento e scarsa performance ventricolare rispetto a trattamento limite.
* U.O.C. di Cardiologia, Villa dei Fiori, Acerra (NA) quelli con relative basse pressioni di riempimento e
§ U.O.C. P.S./Medicina D’urgenza, Ospedale “G. Moscati” - Aversa (CE)
buona performance ventricolare6. La NIV nell’insufficienza respiratoria
# Divisione di Cardiologia, Ospedale di Mercato S. Severino (SA)
È la metodica di scelta nell’edema polmonare acuto da BPCO riacutizzata
$ U.O.C. Cardiologia, Ospedale “G. Moscati” - Aversa (CE)
cardiogeno, insufficienza respiratoria acuta ipossie- Nei pazienti con riacutizzazione di BPCO il tempo
° Divisione di Cardiologia Clinica Sanatrix - Napoli
+ Divisione di Cardiologia Clinica Trusso - Ottaviano (NA)
mica non ipercapnica, sindrome da apnea ostruttiva inspiratorio si accorcia portando alla riduzione del
del sonno, trattamento di zone atelettasiche. volume corrente e all’aumento della frequenza re-
BiPAP: modalità vera e propria di ventilazione mec- spiratoria (respiro rapido e superficiale), con au-
canica non invasiva a differenza della CPAP in quan- mento del lavoro dei muscoli della respirazione. La
Riassunto to prevede due livelli di pressione positiva: una EPAP NIV permette di incrementare la ventilazione al-
in espirazione e una IPAP in inspirazione. Essa è indi- veolare aumentando il volume corrente e riducendo
La ventilazione non invasiva (NIV) è una tecnica ventilatoria che utilizza come interfaccia ventilatore-paziente una ma-
cata soprattutto nella BPCO riacutizzata, insufficien- la quota di lavoro compiuta dal paziente.
schera (nasale, oronasale o facciale) oppure uno scafandro per erogare una pressione positiva nelle vie aeree. Negli ulti-
mi anni, la sua popolarità è enormemente cresciuta e si sono moltiplicati i trials e le metanalisi sul suo uso. za respiratoria acuta nei pazienti immunocompro- Da oltre 10 anni, diversi trials controllati randomiz-
messi, nel weaning dalla IOT nei pazienti con BPCO. zati hanno dimostrato l’efficacia della NIV per trat-
Summary tare lo scompenso respiratorio acuto dovuto ad esa-
cerbazione di BPCO, incoraggiando il crescente uti-
Non-invasive ventilation (NIV) refers to the provision of positive airway pressure using a face or nasal mask or a helmet.
Over the last decade, NIV has been increasingly used and a number of studies were performed to look at the effects of Indicazioni e controindicazioni alla NIV 7 lizzo di questa metodica, divenuta trattamento di
positive pressure. scelta8-10 e, per alcuni, terapia di prima linea11.
Indicazioni In una review sistematica condotta da Lightowler e
Parole chiave: Ventilazione non invasiva, Edema polmonare, Insufficienza respiratoria - BPCO riacutizzata con pH 7,25-7,35 coll. si afferma che paragonando la NIV a terapia
- Insufficienza respiratoria ipercapnica secondaria a medica convenzionale vi è una minore incidenza di
Key words: Non-invasive ventilation, Pulmonary oedema, Respiratory failure
deformazioni della parete toracica (es. scoliosi) o intubazione orotracheale e di mortalità con una netta
malattie neuromuscolari riduzione dei giorni di degenza. In pazienti trattati
- Edema polmonare acuto (CPAP) precocemente si associa inoltre ad una minore fre-
- Svezzamento dall’intubazione orotracheale nei quenza di complicazioni e a un più rapido migliora-
Introduzione delle vie aeree superiori, la compromissione della pazienti con BPCO mento di parametri quali FR, pCO2 e pH nella 1ª
parola e della deglutizione e soprattutto le polmoniti - Insufficienza respiratoria acuta nei pazienti immu- ora12.

L a ventilazione non invasiva (NIV) è una tecnica


ventilatoria che utilizza come interfaccia venti-
latore-paziente una maschera (nasale, oronasale o
associate al ventilatore, che hanno un’incidenza del
30% con una mortalità pari al 40-80% nei vari studi.
Esistono varie modalità di ventilazione; le più uti-
nocompromessi
- Trattamento domiciliare della insufficienza respi-
ratoria cronica
Ad analoghe conclusioni è giunto Keenan13 analiz-
zando 15 trials randomizzati controllati: tali benefi-
ci non sono però dimostrati in pazienti con esacer-
facciale) oppure uno scafandro per erogare una pres- lizzate nei nostri ospedali sono: bazione di lieve grado.
sione positiva nelle vie aeree. PSV (Pression Support Ventilatory): metodica di Controindicazioni 7
Una delle prime descrizioni sull’uso della NIV con ventilazione parziale in cui ogni atto respiratorio - Trauma o ustione facciale CPAP ed edema polmonare acuto
una maschera nasale risale al 1987 quando fu utiliz- spontaneo del paziente riceve un supporto pressorio - Recente chirurgia facciale, delle vie aeree supe- Numerosi trials randomizzati e controllati hanno
zata per trattare l’ipoventilazione notturna in pa- e la pressione inspiratoria delle vie aeree è mante- riori o del tratto gastrointestinale superiore* dimostrato l’efficacia della CPAP in pazienti con
zienti con malattie neuromuscolari1, 2. nuta costante a un livello stabilito dall’operatore. - Ostruzione fissa delle vie aeree superiori edema polmonare acuto. Il primo trial randomizzato
Negli ultimi anni, a cominciare da uno studio effet- CPAP (Continous Positive Airway Pressure): è ca- - Inabilità a proteggere le vie aeree* fu ad opera di Rasanen et al., i quali dimostrarono
tuato da Meduri3 che dimostrò i benefici della NIV ratterizzata dall’applicazione di una pressione positi- - Ipossiemia pericolosa per la vita* un netto miglioramento dei parametri respiratori e
nell’insufficienza respiratoria acuta, la sua popola- va prefissata, superiore a quella atmosferica, costante - Instabilità emodinamica* cardiocircolatori, con riduzione significativa della
rità è enormemente cresciuta e si sono moltiplicati i per tutto il ciclo respiratorio. Essa migliora l’ossi- - Comorbilità severe* pressione arteriosa media e della frequenza cardiaca
trials e le metanalisi sul suo uso4, 5. genazione e riduce il lavoro respiratorio favorendo il - Alterato stato di coscienza* rispetto al gruppo trattato con ossigenoterapia. Nel
La NIV offre numerosi vantaggi riducendo la neces- reclutamento alveolare, migliorando il rapporto ven- - Confusione/agitazione* 1995 Lin e collaboratori hanno dimostrato che la
sità di intubazione orotracheale e gli effetti collatera- tilazione/perfusione e la capacità funzionale residua. - Vomito CPAP migliora l’ossigenazione e riduce la necessità
li a quest’ultima connessi come ad esempio il trauma La CPAP presenta inoltre degli effetti benefici sul - Ostruzione intestinale* di intubazione endotracheale nell’edema polmonare

14 Per la corrispondenza: guarini@iol.it CARDIOLOGY SCIENCE CARDIOLOGY SCIENCE 15

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acuto quando comparata a terapia convenzionale14. to numerosi tentativi di weaning tradizionale. L’ap- - ARDS Bronchiectasie/fibrosi cistica
In seguito nel tentativo di fornire un supporto venti- plicazione della NIV consentì a 20 pazienti di respi- - Pazienti da non intubare Non esistono trials randomizzati controllati che di-
latorio inspiratorio in grado di ridurre il lavoro mu- rare autonomamente e in seguito di essere trasferiti mostrino l’efficacia della NIV in tali pazienti, che,
scolare sono stati avviati degli studi in cui i pazien- in una divisione medica; due di questi furono rein- Trauma toracico peraltro, presentano di frequente abbondanti secre-
ti venivano trattati con Bilevel. Il primo, risalente al tubati a distanza di due giorni22. Un trial randomizzato effettuato in 69 pazienti con più zioni mucose.
1997, confrontava CPAP e NIV in pazienti con Nava et al. in uno studio condotto su 50 pazienti in di due fratture costali isolate e ipossiemia in cui si
edema polmonare acuto15: nei pazienti trattati con cui viene comparata una strategia tradizionale di confrontava CPAP e analgesia regionale con IOT ARDS
NIV si verificava un’aumentata incidenza di infarto svezzamento a una che prevede l’utilizzo della NIV seguita da IPPV (intermittent positive pressure venti- Sebbene vi sia qualche studio promettente sull’uso
del miocardio. L’incrementato rischio di infarto del dimostra un chiaro vantaggio nel secondo caso in lation) dimostrava che il primo gruppo richiedeva della NIV in pazienti con ARDS, al momento non
miocardio e di morte, dimostrato anche da altri termini di successo di svezzamento, durata di assi- meno giorni di terapia (4,5 vs 7,3), una minore per- esistono trials controllati che ne dimostrino
studi, non è stato confermato da un recente trial in stenza ventilatoria, permanenza in terapia intensiva, manenza in terapia intensiva (5,3 vs 9,5) e una ridu- l’efficacia nel ridurre morbilità e mortalità.
cui pazienti trattati con NIV vengono comparati a sopravvivenza, incidenza di polmoniti23. zione dei giorni di degenza in ospedale (8,4 vs 14,6)30.
pazienti in terapia convenzionale più ossigenotera- Altri studi non controllati hanno dimostrato che vie- Beltrame e al. hanno evidenziato in uno studio con- Pazienti da non intubare
pia. Nel primo gruppo si è osservata una riduzione ne ridotta la necessità di reintubazione in pazienti dotto da 46 pazienti con fratture costali multiple un L’uso della NIV è possibile in pazienti che rifiutano
del tasso di intubazione (5% vs 33%) e del tempo di trattati con NIV dopo una iniziale estubazione fallita, rapido miglioramento nello scambio dei gas con un l’intubazione orotracheale. Nel 1994 Meduri e coll.
risoluzione dell’insufficienza respiratoria (30 vs 105 soprattutto in soggetti affetti da BPCO24, 25. Alcuni tasso di successo del 72%31. Malgrado questi pro- descrissero in uno studio gli effetti della NIV in sog-
min): non vi sono state differenze nella mortalità e autori, invece, contraddicono tali benefici26, 27. mettenti presupposti la CPAP dovrebbe essere usata getti affetti da patologie terminali che per motivi
nei tempi di degenza tra i due gruppi16. Un altro stu- Pertanto, si può concludere col dire che la NIV è in pazienti con trauma toracico che rimangono ipos- personali ed etici non furono intubati nonostante
dio condotto in Italia, in cui la terapia veniva inizia- indicata in tali casi quando le metodiche tradiziona- sici malgrado adeguata terapia antidolorifica e flus- grave insufficienza respiratoria. Sette degli undici
ta nel dipartimento di emergenza, si dimostrava una li di svezzamento sono fallite. si elevati di ossigeno, tenendo presente l’elevato pazienti (63%) vennero trattati con successo e di-
riduzione della frequenza di intubazione solo nei rischio di barotrauma e quindi di PNX. messi dalla terapia intensiva. Nei restanti pazienti si
pazienti ipercapnici17. La NIV nel paziente immunocompromesso ottenne un miglioramento della qualità di vita nelle
Alcune linee guida (ved BTS) indicano, pertanto, la La necessità di evitare le complicanze infettive lega- Polmoniti ultime ore, con riduzione della dispnea soggettiva,
CPAP come trattamento iniziale in corso di edema te all’intubazione orotracheale nei pazienti immuno- In un trial randomizzato su 56 pazienti affetti da garantendo al contempo un discreto grado di auto-
polmonare acuto e di aggiungere una pressione di compromessi ha indotto alcuni autori a utilizzare la BPCO effettuato da Confalonieri et al.32 si è dimo- nomia e di comunicazione verbale36.
supporto ventilatorio (PSV) solo in caso di insuc- NIV in caso di insufficienza respiratoria. Antonelli et strato che la NIV è in grado di ridurre la necessità di In un lavoro apparso su Critical Care Medicine nel
cesso o di ipercapnia ingravescente. al. hanno dimostrato un beneficio della NIV (ridu- intubazione, (21% VS 50%), la permanenza in tera- 2001 in cui venivano presi in considerazione 113
zione delle complicanze, mortalità, tempi di degen- pia intensiva (1,8 vs 6 giorni), e la mortalità a due pazienti do-not-intubate trattati con NIV, la percen-
La NIV nell’insufficienza respiratoria za, tasso di IOT) in 40 pazienti sottoposti a trapianto mesi rispetto al gruppo di controllo. Invece in uno tuale di sopravvissuti dimessi dall’ospedale fu del
secondaria a deformità di parete toracica di organo solido che sviluppavano insufficienza re- studio retrospettivo multicentrico33 condotto su 354 72% per i pazienti con edema polmonare acuto e del
o a malattie neuromuscolari spiratoria28. Il risultato positivo in tale studio è anche pazienti ipossiemici in terapia intensiva, la presenza 52% per pazienti affetti da BPCO37.
Malgrado la mancanza di trials controllati e rando- da correlarsi alla accurata selezione dei pazienti trat- di polmonite era un fattore indipendente predittivo
mizzati sull’uso della NIV in tali pazienti, vi sono tati. Infatti sono stati trattati pazienti con insufficien- di fallimento del trattamento non invasivo.
buone evidenze sulla sua efficacia a lungo termine za respiratoria di grado lieve ed esclusi quelli che In base a questi e altri dati presenti in letteratura la Dove effettuare la NIV?
quando applicata a domicilio nel paziente croni- presentavano una insufficienza multiorgano. Breve è NIV è consigliata in pazienti con BPCO e polmonite,
co18, 19; inoltre studi retrospettivi suggeriscono che stato, inoltre, il tempo di utilizzo della NIV. dubbio è il beneficio al di fuori di questo contesto. Trials randomizzati e controllati hanno dimostrato
la NIV migliora lo scambio di gas e riduce il tasso Più recentemente, un altro trial randomizzato con- Secondo le linee guida BTS la CPAP migliora la efficacia della NIV nei dipartimenti di emergen-
di intubazione in pazienti con malattie neuromu- dotto su 52 pazienti immunocompromessi, affetti in l’ossigenazione in pazienti con polmonite che za, nelle medicine d’urgenza, nei reparti intensivi di
scolari20 e cifoscoliosi21 in caso di insufficienza prevalenza da malattie ematologiche, ha mostrato rimangono ipossici malgrado ottimale terapia medi- terapia respiratoria, in medicina generale. Non vi
respiratoria acuta. una riduzione della percentuale di intubazione e ca (livello C di evidenza). La NIV può essere utiliz- sono, però, studi che confrontino l’efficacia della
della mortalità nei pazienti trattati con NIV rispetto zata in alternativa quando il paziente è ipercapnico NIV nei diversi reparti. Sostanzialmente si può dire
La NIV nello svezzamento da intubazione a quelli sottoposti a trattamento convenzionale29. (livello B di evidenza). che essa può essere praticata dovunque vi sia uno
orotracheale staff, spazi e attrezzature adeguate. Nei casi in cui
La NIV può aiutare lo svezzamento in pazienti intu- Asma bronchiale l’uso della NIV non sia chiaramente stabilito (esem-
bati affetti da patologie polmonari croniche riducen- NIV: nuove possibili indicazioni In alcuni pazienti l’attacco asmatico può essere re- pio nell’ARDS, nell’asma bronchiale) è opportuno
do il tempo di intubazione e quindi gli effetti colla- frattario alla terapia medica e in questi casi la NIV che venga effettuata in un dipartimento di emergen-
terali derivanti dalla ventilazione invasiva. - Trauma toracico potrebbe avere un ruolo nell’evitare l’intubazione. za in modo da non ritardare l’intubazione orotra-
Undawia e coll. hanno impiegato questa tecnica di - Polmoniti Sebbene alcuni lavori34, 35 dimostrino l’utilità della cheale nel caso di un suo fallimento.
svezzamento in 22 pazienti ventilatore-dipendenti - Asma bronchiale NIV durante l’attacco acuto di asma, al momento I benefici della NIV si manifestano nelle prime 2 ore
ventilati per una media di 31 giorni dopo aver falli- - Bronchiectasie/fibrosi cistica non esistono evidenze sul suo uso di routine. e pertanto non si deve ritardare l’intubazione orotra-

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cheale se dopo tale periodo di tempo persiste SpO2 cmH2O; obiettivo: Vt esp > 5-7 ml/Kg, SpO2 > 88- - Complicanze maggiori: presenti in meno del 5% essa non rappresenterebbe il trattamento ottimale.
< 90%, PaO2 < 60 mmHg, pH < 7,30, P/F < 180, FR 90% nella BPCO e > 95% nelle patologie neuromu- dei casi sono rappresentate da ipotensione, aspira- Negli ultimi anni la NIV è stata utilizzata in numero-
> 30 a/m (ATS Consensus Conference 23-28 mag- scolari. zione e pneumotorace41. se altre cause di insufficienza respiratoria (ARDS,
gio 2001). - Complicanze minori: comprendono secchezza asma bronchiale, fibrosi cistica) ma al momento non
4) Maschere nasale, congestione nasale, eritema o ulcerazioni vi sono degli studi controllati che ne autorizzino l’uso.
- Nasali: da preferire nella terapia domiciliare e non cutanee a livello del dorso del naso, distensione Numerosi recenti trials ne hanno esteso l’utilizzo a
Selezione dei pazienti in acuto quando il paziente respira a bocca aperta. gastrica, irritazione congiuntivale. domicilio per casi di insufficienza respiratoria iper-
- Oro-nasali. capnica secondaria a patologie restrittive, per riacu-
Il successo della NIV dipende da una appropriata - Facciali. tizzazioni da BPCO o semplicemente per incapacità
selezione dei pazienti, dall’uso di una interfaccia - Scafandro: da preferire in CPAP in quanto molto Conclusioni allo svezzamento dalla stessa NIV (Tab. 3).
confortevole, da un adeguato settaggio dell’apparec- difficile da impostare in Bilevel.
chio, da un attento monitoraggio e, soprattutto, dal- La NIV costituisce una terapia avanzata per alcune
l’esperienza e capacità dello staff medico-infermieri- 5) Monitoraggio forme di insufficienza respiratoria. A tutt’oggi molti La NIV a domicilio: indicazioni
stico. Alcuni studi hanno individuato degli indici pre- - Pulsossimetria. studi hanno confermato la sua validità nel ridurre la
1) Fallimento dello svezzamento dalla NIV
dittivi di successo e insuccesso38-40 (vedi Tab. 1 e 2). - ECG. morbilità e la mortalità in pazienti affetti da BPCO
2) Insufficienza respiratoria ipercapnica secondaria a:
In particolare uno stato neurologico tale da permet- - Paziente: sensorio, comfort, adattamento al venti- riacutizzata, nel ridurre il ricorso all’intubazione - Lesioni del midollo spinale
tere al paziente di collaborare e di proteggere le vie latore. orotracheale in BPCO affetti da polmonite, in im- - Malattie neuromuscolari
aeree e l’assenza una severa acidosi respiratoria munocompromessi con insufficienza respiratoria. - Deformità della parete toracica ( scoliosi, toracoplastica)
sono fattori predittivi di successo. Inoltre una rispo- Indici predittivi di successo Sebbene la NIV possa essere utilizzata per trattare - Obesità patologocica (BMI > 30)
sta del paziente, dimostrata da miglioramento del l’edema polmonare acuto, in tale caso è consigliato 3) BPCO associata a:
- PaCO2 elevata associata a basso gradiente alveolo-capillare - Ricorrenti episodi di insufficienza respiratoria che richiedono
pH, PaCO2 e dello stato neurologico a un’ora dal- in prima istanza l’uso della CPAP. Sempre maggiori
- pH > 7,1 NIV
l’inizio del trattamento sono altrettanto indicatori di - Miglioramento del pH, PaCO2 e frequenza respiratoria a un'ora evidenze, inoltre, supportano la ventilazione mecca- - Intolleranza alla somministrazione di ossigeno supplementare
un buon outcome. dall'inizio della NIV nica non invasiva per un breve periodo nell’insuffi- (a causa della ritenzione di CO2) con disturbi del sonno
- Buon livello di coscienza cienza respiratoria post-operatoria, per facilitare lo sintomatici
svezzamento da IOT in pazienti affetti da BPCO, per
Tab. 1
Protocollo operativo per l’uso di CPAP pazienti che rifiutano l’intubazione o nei casi in cui Tab. 3
e NIV
Indici predittivi di insuccesso
1) Valutazione del paziente Bibliografia first-line treatment for acute respiratory failure: “real life” experience in
- APACHE score elevato
- Anamnesi, diagnosi, criteri di inclusione ed esclu- - Coesistenza di polmonite the emergency department. Emerg Med J 2005; 22: 772-77.
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BiPAP: prevede una IPAP di10-12 cmH2O con in- Cochrane systematic review and meta-analysis.BMJ 2003; 326: 185. 1995; 50: 604-9.
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