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esplosione: la normativa
ATEX
2. Ossigeno dell'aria
Per esempio, nel caso del riempimento di silos da granaglie, la concentrazione di polveri è
molto elevata. L’atmosfera diventa quindi pericolosa: l'aumento della temperatura o una
semplice scintilla può causare un'esplosione.
Quando si individua un rischio di esplosione in un ambiente (gas o polveri), gli viene
collegato un requisito di sicurezza che impone l'utilizzo di dispositivi specifici
detti antideflagranti. Questi dispositivi garantiscono varie modalità di protezione finalizzate
ad eliminare i rischi di esplosione.
La normativa ATEX
Cos'è l’ATEX?
La normativa ATEX è una direttiva europea che richiede a tutti i datori di lavoro di
controllare i rischi relativi all'esplosione di alcune atmosfere. Per questo è necessaria una
valutazione del rischio di esplosione nell'azienda per consentire l'individuazione di tutti i
luoghi in cui possono formarsi atmosfere esplosive e dotarsi così dei mezzi per evitare le
esplosioni.
Zona 1 (gas)
Categoria 2
Zona 21 (polveri)
LIVELLO DI PROTEZIONE ELEVATO
RISCHIO FREQUENTE
Zona 2 (gas)
Categoria 3
Zona 22 (polveri)
LIVELLO DI PROTEZIONE NORMALE
RISCHIO OCCASIONALE
Non è probabile la formazione di una miscela esplosiva e, qualora si verifichi, sarà di breve
durata.
Quali sono le particolarità delle lampade certificate?
I prodotti classificati nei vari gruppi possono avere modalità differenti di protezione contro
l'esplosione. Queste modalità sono immaginate in funzione della zona in cui è previsto
l'utilizzo dell'apparecchio. Esempi: zone 1/21, zone 2/22.
Più restrittiva è la modalità di protezione di una lampada frontale (zone 1/21, zone 0/20),
meno potente è l'illuminazione. Le intensità e le tensioni consentite possono essere basse
per garantire che l'apparecchiatura non possa produrre arco, scintilla o temperatura
pericolosa.
Per i materiali del gruppo II, la pericolosità dei gas coperti dal prodotto aumenta dalla
suddivisione IIA, la meno pericolosa, alla suddivisione IIC, la più pericolosa.
Per determinare, per tipo di sito, i gas potenzialmente presenti e le relative suddivisioni,
consultare la tabella della suddivisione dei gas e dei vapori per il gruppo II (installazione di
superficie).
La temperatura massima di superficie del materiale deve sempre essere ben al di sotto
della temperatura di autocombustione delle polveri e dei gas presenti.
Esempio di marcatura:
gas;
vapori;
nebbie;
polveri
In Italia, queste due direttive europee sono state recepite rispettivamente da:
Le categorie del secondo gruppo sono, invece, identificate con i numeri 1,2 o 3 e
seguite dalla lettera G (Gas) o D (Dust). Esse indicano apparecchi o sistemi che
garantiscono livelli di protezione:
Nella classificazione delle zone con pericolo esplosione per la presenza di gas,
nebbie o vapori infiammabili, vengono individuate:
Come avviene per i gas, anche nella classificazione delle zone con polveri
combustibili vengono individuate tre aree, sulla base di criteri quali tipologia,
quantità e grado delle sorgenti di emissione:
zona 20: area in cui è presente un'atmosfera esplosiva, sotto forma di nube di polvere
combustibile nell'aria, in continuazione, per lunghi periodi o frequentemente;
zona 21: area in cui la formazione di un'atmosfera esplosiva, sotto forma di nube di
polvere combustibile nell'aria, è probabile avvenga occasionalmente;
zona 22: area in cui la formazione di un'atmosfera esplosiva, sotto forma di nube di
polvere combustibile, non è probabile oppure avviene solo per brevi periodi.
Valutazione rischio esplosione e obblighi del datore
di lavoro
In base a quanto stabilito all’art.289 del D.Lgs. 81/08, il datore di lavoro ha l’obbligo
di adottare le misure tecniche e organizzative adeguate alla natura dell'attività svolta,
sulla base della valutazione dei rischi, per la prevenzione del rischio esplosioni.
Per quanto riguarda, invece, la valutazione del rischio esplosione, l'art.294 stabilisce
che il datore di lavoro debba provvedere a elaborare (e aggiornare costantemente)
un ”documento sulla protezione contro le esplosioni".
Offriamo anche una gamma di servizi aggiuntivi per Hazardous Area a livello
globale, compresi servizi specifici per assemblamenti di attrezzature e accesso al
mercato per es. USA, Canada e Brasile.
Sia per i produttori esperti di apparecchiature che per i neofiti del settore, il
percorso e il processo di valutazione della conformità possono essere complessi.
In DNV GL opera una rete di esperti a livello globale disponibili per supportarvi
attraverso il processo di certificazione.
I nostri servizi IECEx Certification Body e ATEX Notified Body Hazardous Area
sono rilasciati da DNV GL Presafe AS a Oslo, Norvegia.
Zona 2 Un'area in cui un'atmosfera esplosiva di gas non è probabile che si verifichi
nel funzionamento normale, ma se si verifica, esisterà solo per un breve
periodo.
Zona 20 Area in cui un'atmosfera di polvere esplosiva, sotto forma di una nube di
polvere nell'aria, è presente continuamente, o per lunghi periodi o
frequentemente.
IIA Propano
IIB Etilene
IIIB Polveri non conduttrici come farina, grano, legno & plastica
< 450°C T1
< 300°C T2
< 200°C T3
< 135°C T4
< 100°C T5
< 85°C T6
Zone 0 1G Ga
Zone 1 2G Gb
Zone 2 3G Gc
Zone 20 1D Da
Zone 21 2D Db
Zone 22 3D Dc
Norme comuni
Le seguenti norme definiscono i concetti di protezione più comuni che possono
essere utilizzati per raggiungere il livello appropriato di protezione,
representative gas e temperature class.
ISO/EN 80079-37