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DM 10 MARZO 1998
CRITERI GENERALI DI SICUREZZA ANTINCENDIO E PER LA GESTIONE DELL'EMERGENZA NEI LUOGHI DI
LAVORO
L’incendie et la prévention Incendie (2 Heures)
Principes sur la combiustion et l’incendie
Les agents extinctifs
Triangle de feu
Les pricipales causes d’incendie
Risques aux personnes en cas d’incendie
principales Précautions et mesures de prevention des incendies
Rischio
Incendio Presenza Possibilità di Possibilità di
Durata
combustibile innesco propagazione
Basso 4 ore
Medio 8 ore
Elevato 16 ore
L’incendio e la Prevenzione Incendi
Incendio:
rapida ossidazione di materiali con notevole sviluppo di calore, fiamme,
fumo e gas caldi.
Combustione
Combustione:
È una reazione chimica di una sostanza combustibile con un comburente
che da luogo allo sviluppo di calore, fiamma, gas, fumo e luce.
Nota: sono possibili incendi di sostanze che contengono nella loro molecola un
quantità di ossigeno sufficiente a determinare una combustione, quali ad
esempio gli esplosivi e la celluloide
Combustione
L’energia risparmiata col nuovo assetto viene emessa sotto forma di luce e calore
ESEMPI:
un atomo di carbonio (C) bruciando (cioè legandosi con l’ossigeno) forma una molecola di
anidride carbonica (CO2) ed energia
C + O2 CO2 + Energia
Una molecola di idrogeno (H2) bruciando forma una molecola d’acqua (H2O) ed energia
H2 + O H2O + Energia
Energia di attivazione
LE SOSTANZE COMBURENTI:
LE SOSTANZE COMBUSTIBILI:
Combustibili solidi
I più comuni sono il legno e i prodotti similari (es. carta, cartone, canapa, cotone,
iuta, vegetali, ecc.).
Normalmente necessitano di una prolungata esposizione al calore prima di dar
vita alla combustione e sono in grado di bruciare con fiamma viva o senza fiamma,
nonché di carbonizzarsi.
Grande importanza riveste la pezzatura in cui il materiale si trova, infatti tanto più
è suddiviso finemente più è alta la sua combustibilità. Estremizzando, le polveri
fluttuanti nell'aria come segatura, farine, fibre tessili vegetali possono provocare,
qualora innescate da un arco elettrico o da un comune accendino, rapidissime
combustioni con effetti addirittura esplosivi.
Trovano molta diffusione negli ambienti ricettivi e nelle scuole anche le materie
plastiche (nylon, pvc, polistirolo, bachelite, ecc.) usate spesso negli arredi; questi
materiali bruciando provocano fumi scuri e molto densi, nocivi e in qualche caso
tossici.
Combustione
LE SOSTANZE COMBUSTIBILI:
Combustibili liquidi
Presentano il più alto potere calorifico e vengono impiegati sia nei motori a
combustione interna, negli impianti di riscaldamento e in vari prodotti utilizzati per
la pulizia.
I più comuni sono la benzina, il gasolio, gli alcoli, gli oli combustibili. L'indice della
maggiore o minore combustibilità di un liquido è fornito dalla temperatura di
infiammabilità. Per questo è utile conoscere il significato di questi valori, per
scegliere i prodotti detergenti meno pericolosi dal punto di vista della temperatura
di infiammabilità.
Combustione
LE SOSTANZE COMBUSTIBILI:
Combustibili gassosi
Sono generalmente conservati all'interno di recipienti atti ad impedirne la
dispersione incontrollata nell'ambiente. Lo stoccaggio può essere eseguito con
diverse modalità dando luogo a gas compressi (conservati sotto pressione allo
stato gassoso alla temperatura ambiente) e gas liquefatti (conservati alla
temperatura ambiente in parte allo stato liquido ed in parte allo stato di vapore
sotto una pressione relativamente bassa).
Sistemi per lo spegnimento dell’incendio
Nota: non rientra nel campo di applicazione della norma UNI EN 3-7 in relazione ai focolari di prova
(non c’è fuoco rappresentativo ai fini delle prove di efficacia estintori che è quindi stabilita caso per caso)
Caratterizzazione dei fuochi
per tipo di combustibile
Caratterizzazione dei fuochi
per tipo di combustibile
Caratterizzazione dei fuochi
per sorgente di innesco
Caratterizzazione dei fuochi
per sorgente di innesco
Caratterizzazione dei fuochi
per sorgente di innesco
Caratterizzazione dei fuochi
per sorgente di innesco
Caratterizzazione dei fuochi
per sorgente di innesco
I prodotti della combustione
Combustione:
È una reazione chimica di una sostanza combustibile con un comburente che
da luogo allo sviluppo di calore, fiamma, gas, fumo e luce.
EFFETTI DELL’INCENDIO SULL’UOMO
GAS DI COMBUSTIONE
1% incoscienza e decesso dopo pochi minuti
0,15% incoscienza e decesso dopo circa 1 ora
Fumi
ESPLOSIONI
EFFETTI DELL’INCENDIO SULL’UOMO
ESPLOSIONI
I PARAMETRI FISICI DELLA COMBUSTIONE
SOSTANZE Temperatura
di Infiammabilità (°C)
Gasolio 65
Acetone -18
Benzina -20
Alcool Metilico 11
Alcool Etilico 13
Toluolo 4
Olio lubrificante 149
Kerosene 37
LA COMBUSTIONE, PARAMETRI SIGNIFICATIVI
Temperatura di
SOSTANZE Autoaccensione (°C)
(valori indicativi)
Acetone 535
T > 250°C
Benzina 250
Gasolio 338
Idrogeno 560
Alcool Met. 455
Carta 230
Legno 220 – 250
Gomma 300
Metano 537
I PARAMETRI FISICI DELLA COMBUSTIONE
CAMPO DI
INFIAMMABILITÀ
(Possibilità di innesco)
0% 100%
Concentrazione %
Acetone 2,5 13
Benzina 1 6,5
Gasolio 1 7,5
Idrogeno 4 75,6
Metano 5 15
LEL UEL
Innesco non possibile Innesco non possibile
(miscela “magra”) CAMPO DI (miscela “grassa”)
INFIAMMABILITÀ
0% (Possibilità di innesco) 100%
I PARAMETRI FISICI DELLA COMBUSTIONE
LEL UEL
Innesco non possibile Innesco non possibile
(miscela “magra”) CAMPO DI (miscela “grassa”)
INFIAMMABILITÀ
LEL UEL
Innesco non possibile Innesco non possibile
(miscela “magra”) (miscela “grassa”)
0% 100%
Video Distributore
LA COMBUSTIONE, PARAMETRI SIGNIFICATIVI
1) GAS LEGGERO
LA COMBUSTIONE, PARAMETRI SIGNIFICATIVI
2) GAS PESANTE
LA COMBUSTIONE, PARAMETRI SIGNIFICATIVI
1) GAS COMPRESSO
2) GAS LIQUEFATTO
3) GAS REFRIGERATO
4) GAS DISCIOLTO
LA COMBUSTIONE, PARAMETRI SIGNIFICATIVI
1) GAS COMPRESSO
LE SOSTANZE ESTINGUENTI
LE SOSTANZE ESTINGUENTI
LE SOSTANZE ESTINGUENTI
LE SOSTANZE ESTINGUENTI
ACQUA
LE SOSTANZE ESTINGUENTI
SCHIUME
SCHIUME
LE SOSTANZE ESTINGUENTI
POLVERI
LE SOSTANZE ESTINGUENTI
POLVERI
Modalità di Azione:
• principale azione di soffocamento;
• moderata azione di raffreddamento;
• azione meccanica di separazione sul combustibile.
Campo di impiego:
CLAS S I DI FUOCO POLVERI A BAS E DI
B-C BICARBONATO DI SODIO O DI POTASSIO
A-B -C FOSFATO MONOAMMONICO
D CLORURO DI SODIO
GAS INERTI
LE SOSTANZE ESTINGUENTI
IDROCARBURI ALOGENATI
LE SOSTANZE ESTINGUENTI
Utilizzo su
ESTINGUENTE I azione II azione III azione Classi di Fuoco apparecchi in
tensione
Se senza
Polvere Chimica Soffocamento Raffreddamento ABC
simbolo
CO2 Soffocamento - BC SI
FASE DI IGNIZIONE
Variabili significative
LA DINAMICA DELL’INCENDIO
FASE DI PROPAGAZIONE
Variabili significative
LA DINAMICA DELL’INCENDIO
Variabili significative
Variabili significative
LA DINAMICA DELL’INCENDIO
PREVENZIONE INCENDI
LA PREVENZIONE ANTINCENDIO
Accorgimenti comportamentali
ANALISI DELLE CAUSE D’INCENDIO PIU COMUNI
INFORMAZIONE e FORMAZIONE
CONTROLLI DI SICUREZZA PERIODICI
LA PROTEZIONE ANTINCENDIO
LA PROTEZIONE ANTINCENDIO
MURI TAGLIAFUOCO
MISURE DI PROTEZIONE PASSIVA
RESITENZA AL FUOCO
COMPARTIMENTAZIONE
MISURE DI PROTEZIONE PASSIVA
COMPARTIMENTAZIONE
MISURE DI PROTEZIONE PASSIVA
COMPARTIMENTAZIONE
MISURE DI PROTEZIONE PASSIVA
COMPARTIMENTAZIONE
MISURE DI PROTEZIONE PASSIVA
COMPARTIMENTAZIONE
MISURE DI PROTEZIONE PASSIVA
COMPARTIMENTAZIONE
MISURE DI PROTEZIONE PASSIVA
D. M 10/03/98
Allegato 3-5. Numero e larghezza delle uscite di piano
In molte situazioni è da ritenersi sufficiente disporre di una sola uscita di piano.
Eccezioni a tale principio sussistono quando:
a) l’affollamento del piano è superiore a 50 persone;
b) nell’area interessata sussistono pericoli di esplosione o specifici rischi di incendio e pertanto,
indipendentemente dalle dimensioni dell’area o dall’affollamento, occorre disporre di almeno
due uscite;
c) la lunghezza del percorso di uscita, in un’unica direzione, per raggiungere l’uscita di piano, in
relazione al rischio di incendio, supera i valori stabiliti al punto 3.3 lettera e).
MISURE DI PROTEZIONE PASSIVA
D. M 10/03/98
Allegato 3.3 Criteri Generali per le vie d’uscita
Dove è prevista più di una via d’uscita, la lunghezza del percorso per raggiungere la via
d’uscita di piano deve essere non superiore a:
- 15 e 30 metri (tempo max di evacuazione 1 minuto) per aree a rischio di incendio elevato;
- 30 ÷ 45 metri (tempo max di evacuazione 3 minuti) per aree a rischio di incendio medio;
- 45 ÷ 60 metri (tempo max di evacuazione 5 minuti) per aree a rischio di incendio basso.
MISURE DI PROTEZIONE PASSIVA
Portatili
ESTINTORI
Carrellati
MISURE DI PROTEZIONE ATTIVA
Portatili
ESTINTORI
Carrellati
MISURE DI PROTEZIONE ATTIVA
RIVELATORI D’INCENDIO
MISURE DI PROTEZIONE ATTIVA
In questo senso è bene segnalare che, ad oggi, la nuova normativa UNI EN ISO
7010:2012 sulla segnaletica di sicurezza non vieta la circolazione dei segnali già
contenuti nel Decreto legislativo 81/2008 (da allegato XXIV a XXXII).
E dunque riguardo alla segnaletica già installata non c’è obbligo di modifica.
È tuttavia possibile sostituirla con i nuovi cartelli e pittogrammi in conformità
con quanto indicato dal Testo Unico in materia di tutela della salute e della
sicurezza nei luoghi di lavoro (All. XXV, punto 1.3)
SEGNALETICA DI SICUREZZA
Cartelli di divieto
Caratteristiche intrinseche:
- forma rotonda,
- pittogramma nero su fondo bianco;
bordo e banda (verso il basso da
sinistra a destra lungo il simbolo, con
un’inclinazione di 45°) rossi
SEGNALETICA DI SICUREZZA
Cartelli di avvertimento (o di
pericolo)
Caratteristiche intrinseche:
- forma triangolare,
- pittogramma nero su fondo
giallo, bordo nero
SEGNALETICA DI SICUREZZA
Cartelli di prescrizione (o di
obbligo)
Caratteristiche intrinseche:
- forma rotonda,
- pittogramma bianco su
fondo azzurro
SEGNALETICA DI SICUREZZA
Cartelli di salvataggio
Caratteristiche intrinseche:
- forma quadrata o
rettangolare,
- pittogramma bianco su fondo
verde
SEGNALETICA DI SICUREZZA
ILLUMINAZIONE DI SICUREZZA
MISURE DI PROTEZIONE ATTIVA
Prevenzione incendi
Obiettivo:Conseguire le sicurezza contro gli incendi
Come?
PROTEZIONE PROTEZIONE
PREVENZIONE
PASSIVA ATTIVA
SICUREZZA EQUIVALENTE
LA PREVENZIONE INCENDI
I lavoratori addetti alla prevenzione incendi devono effettuare regolari controlli sui luoghi di
lavoro finalizzati ad accertare l'efficienza delle misure di sicurezza antincendio.
I lavoratori devono segnalare agli addetti alla prevenzione incendi ogni situazione di potenziale
pericolo di cui vengano a conoscenza.
Procedure da adottare
in caso di incendio
IL PIANO DI EMERGENZA
IL PIANO DI EMERGENZA
IL PIANO DI EMERGENZA
IL PIANO DI EMERGENZA
IL PIANO DI EMERGENZA
IL PIANO DI EMERGENZA
IL PIANO DI EMERGENZA
IL PIANO DI EMERGENZA
IL PIANO DI EMERGENZA
IL PIANO DI EMERGENZA
IL PIANO DI EMERGENZA
LA GESTIONE DELL’ EMERGENZA
Esercitazioni pratiche
ESTINTORI PORTATILI
ESTINTORI PORTATILI
ESTINTORI PORTATILI
ESTINTORI PORTATILI
ESTINTORI PORTATILI
ESTINTORI PORTATILI
ESTINTORI PORTATILI
ESTINTORI PORTATILI
ESTINTORI PORTATILI
ESTINTORI PORTATILI
ESTINTORI PORTATILI
ESTINTORI PORTATILI
ESTINTORI PORTATILI
ESTINTORI PORTATILI
ESTINTORI PORTATILI
ESTINTORI PORTATILI
ESTINTORI PORTATILI
ESTINTORI PORTATILI
ESTINTORI PORTATILI
REGOLE IN CASO D’INCENDIO
REGOLE IN CASO D’INCENDIO
REGOLE IN CASO D’INCENDIO
REGOLE IN CASO D’INCENDIO
REGOLE IN CASO D’INCENDIO
REGOLE PER USO IMPIANTI IDRICI
REGOLE PER USO IMPIANTI IDRICI
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE