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5 - Pericolo di incendio ed

esplosione 2° parte
SSST pap1
Contenuti

• N.B Ci occuperemo ora degli aspetti legati all’incendio


• Organi di riferimento
• Prevenzione
• Incendio
• Il triangolo del fuoco
• Il triangolo d’estinzione
• Limiti d’infiammabilità
• Punto di accensione
• Pareti tagliafuoco e materiali
• Esercizi
• Attenzione che gli argomenti trattati necessitano per una migliore comprensione di
competenze che stanno a monte dell’argomento. Dove possibile ho introdotto delle
spiegazioni
• N.B La presentazione è pensata per 4 ore lezione quindi lezione del 29 aprile e
6 maggio Rimango volentieri a disposizioni per chiarimenti. Se è il caso inviatemi un
post nel canale di Teams della nostra materia
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Organi di riferimento
• Importantissime sono le disposizioni SUVA
• Una fonte di informazioni puntuali con numerosi rimandi
è la guida CFSL (Commissione federale di
coordinamento per la sicurezza sul lavoro)
• Per la valutazione dei pericoli

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Organi di riferimento

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Associazione degli istituti cantonali di
assicurazione antincendio AICCA

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Esempio
formulario di
dichiarazione
di conformità

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CFSL guida ricerca per parola chiave

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CFSL guida ricerca per parola chiave

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OPI – alcuni riferimenti

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OPI – alcuni riferimenti

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CFSL – alcuni riferimenti

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CFSL – alcuni riferimenti

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Combustione
Comburente
elettronegativo attrae
gli elettroni (si riduce)
Combustibile li perde (
si ossida)
Ricorda: è una
reazione chimica

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La combustione è una
reazione esotermica
Le frecce rappresentano dell’energia, la lunghezza delle frecce la quantità di
energia. Nei reagenti l’energia è presente nei legami chimici delle molecole
coinvolte. Nei prodotti di reazione che in una combustione teorica sono
sempre acqua e CO2 ritroviamo una parte di questa energia; il resto è calore
che si disperde nell’ambiente

È importante
riflettere sul
significato delle
frecce a fianco

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Incendio
• L'incendio è una combustione che si manifesta in maniera non
controllabile dall'uomo
REAZIONE CHIMICA DI UNA
SOSTANZA COMBUSTIBILE CON UNA
SOSTANZA COMBURENTE CON SVILUPPO
DI:

CALORE
FIAMMA
FUMO
GAS DI COMBUSTIONE
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Fasi

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Il triangolo del fuoco
La combustione è un fenomeno molto
complesso che può essere schematizzato,
attraverso il cosiddetto “triangolo del fuoco”
cui fa riscontro il “triangolo di estinzione”.
In corrispondenza, dei vertici del triangolo
del fuoco sono indicati tre parametri
essenziali del fenomeno della combustione:

- il COMBUSTIBILE (legno, carta, benzina,


gas, ecc.),
- il COMBURENTE (l'ossigeno contenuto
nell'aria che respiriamo)
- ed il CALORE (fiammifero, accendino,
corto circuito, fulmine, che costituiscono
Due esempi di
l'innesco del fuoco),
triangolo del fuoco

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Il triangolo del fuoco
• Affinché sia possibile il fenomeno della
combustione è necessario che tutti e tre gli
elementi suddetti siano
contemporaneamente presenti.
E’ sufficiente, quindi, riuscire a contrastare
efficacemente anche uno solo degli elementi
stessi per evitare che la combustione abbia
luogo e quindi che si verifichi un incendio.
Tali considerazioni costituiscono un principio
fondamentale di prevenzione degli incendi.

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Il combustibile
• Il combustibile è la sostanza in grado di bruciare.
In condizioni normali di ambiente esso può essere allo stato Solido (carta, legna,
carbone, ecc...) Liquido (alcol, benzina, gasolio, ecc...) o Gassoso (propano, metano,
idrogeno, ecc...).
Affinché la reazione chimica avvenga, di norma il combustibile deve trovarsi allo stato
gassoso.
Il legno, per esempio, distilla, per effetto del calore della sua fiamma stessa, tutti i
suoi prodotti volatili lasciando da ultimo solo il carbone che arde come brace senza
fiamma trattandosi di combustione diretta di un solido.
• La sottrazione del combustibile, quale misura preventiva per evitare un incendio, si
estrinseca nel sottrarre il combustibile dalle zone potenzialmente suscettibili di inizio
di una combustione o di riscaldamento localizzato. Quale misura atta a contrastare
un incendio già in atto, essa si estrinseca, invece, nell’allontanare dall’azione del
fuoco i materiali combustibili non ancora raggiunti dallo stesso.
Alcuni importanti suggerimenti basati su tali concetti sono i seguenti:
evitare sempre di deporre materiali combustibili in prossimità di fiamme libere o di
potenziali forme di calore o di elementi suscettibili di riscaldamento, quali : fornelli da
cucina, posacenere, stufe, prese elettriche, cavi elettrici in vista, apparecchiature
elettriche funzionanti

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Attenzione spesso fonti diverse
riportano dati diversi . È sempre
meglio avvalersi di schede Combustibili
tecniche di fornitori validi

È importante capire il significato dell’informazione presente nella colonna


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Il comburente
• Il comburente è la sostanza che permette al combustibile di bruciare. Generalmente
si tratta di ossigeno contenuto nell'aria allo stato di gas.
• Il “soffocamento” consiste nel togliere l’afflusso dell’ossigeno, ovvero nello stabilire
una barriera fisica tra il combustibile e l’ossigeno eliminandone ogni possibile
reciproco contatto.
Elementari accorgimenti basati sul principio del soffocamento per l’estinzione di un
inizio di incendio possono essere , a titolo di esempio , i seguenti:
- rotolarsi con prontezza e con decisione sul pavimento per spegnere un principio di
incendio che abbia interessato i vestiti indossati, onde contrastare il contatto tra gli
abiti e l’ossigeno, interponendovi il pavimento;
• - impiegare una coperta, una giacca o altro per coprire la parte coinvolta da un
principio di incendio.
E’ necessario, sottolineare a tal riguardo, che l’efficacia del soffocamento è molto
variabile in funzione delle condizioni e dell’estensione dell’incendio e, soprattutto, del
tipo di materiale combustibile interessato.
Esistono infatti alcuni combustibile che richiedono poco ossigeno per bruciare; In tali
casi , l’azione del soffocamento deve essere completa e persistente per garantire lo
spegnimento della combustione.

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L’innesco - il calore
• LA TEMPERATURA D'INFIAMMABILITÀ'
La temperatura di infiammabilità è, per tutti i combustibili che
partecipano alla reazione come emettitori di gas, la minima
temperatura alla quale il combustibile emette vapori in quantità tale
da formare con il comburente una miscela incendiabile. Tale
temperatura si individua al corrispondente livello in cui la superficie
del combustibile è in grado di interagire con l'ossigeno dell'aria.
• Esercitando un’efficace azione di raffreddamento, con l’impiego,
ad esempio, di idonei getti d’acqua, si ottiene lo spegnimento
dell’incendio.
Bisogna però tener presente , a tal riguardo, che non deve essere
mai lanciata acqua su parti elettriche sotto tensione.

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Limite inferiore di
infiammabilità
• rappresenta la minima
concentrazione di combustibile nella
miscela aria-combustibile a
pressione e temperatura standard,
che consente a quest'ultima, se
innescata, di reagire dando luogo ad
una combustione in grado di
propagarsi a tutta la miscela.

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Limite superiore di
infiammabilità
• Il limite superiore di infiammabilità
rappresenta la concentrazione
massima di combustibile nella
miscela aria-combustibile a
pressione e temperatura standard
che consente a quest'ultima, se
innescata, di reagire dando luogo ad
una combustione in grado di
propagarsi a tutta la miscela

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Temperatura di
autoaccensione
1. TEMPERATURA DI ACCENSIONE 0 AUTOACCENSIONE
E’ LA MINIMA TEMPERATURA DI UNA SOSTANZA SOLIDA, LIQUIDA O GASSOSA ALLA QUALE LA
SOSTANZA DEVE ESSERE RISCALDATA PER PRENDERE FUOCO E CONTINUARE A BRUCIARE IN
ASSENZA DI SCINTILLA O FIAMMA.

In altre parole è la temperatura richiesta perché:


• Una sostanza venendo a contatto con l’aria possa accendersi da sola;

• Una miscela combustibile-aria possa accendersi da sola per riscaldamento della massa.

Temperatura di accensione
SOSTANZE (°C)
valori indicativi
acetone 540
benzina 250
gasolio 220
idrogeno 560
alcool metilico 455
carta 230
legno 220-250
gomma sintetica 300
metano 537

LA TEMPERATURA DI ACCENSIONE PUO’ VARIARE PER I MATERIALI SOLIDI IN FUNZIONE DELLA LORO SUPERFICIE
ESPOSTA PER UNITA’ DI PESO (GRANULATI FINI O POLVERI); IN ALTRI CASI DIMINUISCE IN PRESENZA DI SOSTANZE
OSSIDANTI QUALI PEROSSIDI ECC.

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Temperatura di
autoaccensione

La temperatura di autoaccensione
rappresenta la temperatura minima
alla quale un combustibile in presenza
di aria, brucia senza necessità di
innesco

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Temperatura di
combustione
2. TEMPERATURA TEORICA DI COMBUSTIONE
E’ IL PIU’ ELEVATO VALORE DI TEMPERATURA RAGGIUNTO DAI PRODOTTI DELLA
COMBUSTIONE DI UNA DETERMINATA SOSTANZA CHE VIENE OSSIDATA CON LA MINIMA
QUANTITA’ DI ARIA (TEORICA) E IN CONDIZIONI IDEALI

In altre parole :
• È la temperatura massima raggiunta dai prodotti di combustione di una sostanza che brucia (cioè che si
si ossida) con una quantità di aria definita in un determinato ambiente

Temperatura di
SOSTANZE combustione
(°C teorici)
idrogeno 2205
metano 2050
petrolio 1800
propano 2230

ui
DI FATTO, IL VALORE EFFETTIVO DELLA TEMPERATURA DI COMBUSTIONE DIPENDE DALLE MODALITA’ REALI CON CUI
TALE FENOMENO SI SVILUPPA, CIOE’ SE:

• ALL’INTERNO DI UNA CALDAIA


• IN LOCALE CHIUSO
• ALL’APERTO

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Dati
TEMPERATURA DI COMBUSTIONE
Sostanza
Massima teorica Massima reale

Metano 2.218°C 1.880°C

Etano 2.226°C 1.895°C

Propano 2.232°C 1.925°C

Butano 2.237°C 1.895°C

Fiammifero - Oltre 1.000°C

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Il triangolo di estinzione
• Ai parametri considerati fanno riscontro i tre
corrispondenti parametri antagonisti, costituenti
il “triangolo d’estinzione” in quanto necessari per
contrastare l’incendio:
• - la SOTTRAZIONE DEL COMBUSTIBILE in
antitesi alla presenza del combustibile,
• - il SOFFOCAMENTO in antitesi al comburente
• - ed il RAFFREDDAMENTO in antitesi alla
temperatura.

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Il triangolo d’estinzione:
separazione

Sottrarre
all’incendio le
materie
combustibili che lo
alimentano

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Il triangolo d’estinzione:
soffocamento

Impedire il
contatto tra l’aria
o l’ossigeno ed i
materiali
incendiati

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Il triangolo d’estinzione:
raffreddamento

Abbassare la
temperatura al di
sotto di quella di
accensione dei
materiali

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Prodotti della

combustione
Durante un incendio, oltre a fiamme e calore, si sviluppano VAPORE e FUMO;
quest'ultimo non è assolutamente da sottovalutare, perché la maggior parte delle
vittime degli incendi non è provocata dalle fiamme, ma dalle sostanze tossiche
contenute nei fumi, che dipendono dalle caratteristiche del materiale combusto.
• La combustione dà come risultato il fuoco (che fornisce grandi quantità d'energia
sotto forma di calore ad elevata temperatura con emissione di luce) ed una serie di
prodotti secondari che, nella combustione dei più comuni materiali infiammabili,
risultano essere:
• - ANIDRIDE CARBONICA (CO2)
Per combustione completa (abbondanza di ossigeno per la combustione)
• - OSSIDO DI CARBONIO (CO)
Per effetto di combustione incompleta (carenza di ossigeno)
• - VAPORE ACQUEO (H2O)
• - CENERI
Costituite da prodotti vari mescolati in genere con materiali incombusti;
• una parte si disperde nell'aria sotto forma di aerosol con effetti a volte visibili e
configurati come fumo.

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Prodotti della
combustione
Diossido di CO2 E’ il gas che si sviluppa maggiormente. Non è tossico
carbonio ma, sostituendosi all’ossigeno dell’aria impedisce la
normale respirazione, determinando asfissia.

Monossido di CO Deriva dalla combustione incompleta in carenza di


carbonio ossigeno. E’ inodore e incolore. Sempre presente
negli incendi è molto tossico.

Acido cianidrico HCN Si forma durante la combustione incompleta di


materiali organici contenenti azoto quali la lana, la
seta, fibre e diverse resine sintetiche. Caratteristico
odore di mandorle amare, è molto tossico.

HCL Si forma negli incendi in cui vengono coinvolte


Acido cloridrico sostanze clorurate contenute nelle materie plastiche,
nei solventi e propellenti, nei materiali degli arredi.
Fortemente irritante, pungente corrosivo è molto
tossico

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Prodotti della
combustione
Sostanza Prodotti tossici Prodotti
maggiormente
tossici
PVC CO-CO2-HCl-Benzene-Toluene HCl-CO

Poliammidi CO-CO2-HCN HCN-CO


Poliesteri CO-CO2- HCN –HCl(per i HCN-CO
materiali clorurati)
Resine fenoliche CO-CO2-Fenolo e derivati CO-Fenolo

Poliacrilici CO-CO2-Metacrilato di metile CO-Metacrilato di


metile
Polistirene CO-CO2-Toluene-Stirene- CO - Idrocarburi
Benzene-Idrocarburi aromatici aromatici
Legno e derivati CO-CO2 CO
Lana CO-CO2-HCN CO-HCN

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Insegnamento dalle 2 slide
precedenti
• Da notare che non sapendo nell’incendio
cosa stia bruciando bisogna essere cauti e
di solito i preposti allo spegnimento
indossano DPI atti a prevenire il massimo
danno.
• Notate che vi sono prodotti della
combustione completamente diversi dalla
sostanza e magari poco immaginabili ma
pericolosi!
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Monossido di carbonio
L’esposizione in ambienti contenenti l’1,3% di
monossido di carbonio produce incoscienza
quasi istantaneamente e la morte dopo pochi
minuti. La percentuale dello 0,15% per 1 ora o
dello 0,05% per 3 ore può risultare mortale. La
percentuale dello 0,4% è fatale in meno di 1 ora.

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Ricorda

La maggior parte delle


combustioni avviene
in fase gassosa

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Casistica
Il rischio maggiore negli
incendi è proprio dovuto
all’inalazione dei gas
prodotti;
sono questi che
determinano il maggior
numero di vittime!
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- Interrompere
l’alimentazione del gas
- Scaricare la pressione o il
gas dall’installazione (per
esempio facendo defluire in
modo sicuro all’aperto)
- Assicurare la ventilazione
- Evitare fonti di accensione
- Prima di far affluire il gas
chiudere tutti i raccordi
- Non usare mai fiamme per
controllare la tenuta stagna

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Combustione di liquidi
infiammabili

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Resistenza al fuoco

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Significato sigla

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Distinzione dei materiali al fuoco
ed al fumo

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Materiali

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Classificazione

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Esercizi
• Si può usare acqua con impianti elettrici sotto
tensione?

• Come può essere accaduto l’incidente del


video?
https://www.youtube.com/watch?v=wvfbo82e3vI
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Esercizi
• Si può usare acqua nel caso di presenza
di sostanze che reagiscono con acqua?
(per esempio acidi forti)

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Esercizi
• Cosa si può dedurre dal diagramma allegato?

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Caso reale 1

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Caso reale 2 e 3
• http://www.youreporter.it/video_Incendio_in_galleria_sull
a_E45?refresh_ce-cp
• È un esempio legato alla visibilità durante un incendio
• http://www.ilgiornaledivicenza.it/home/video/mondo/melb
ourne-incendio-pneumatici-apos-oscura-apos-cielo-
1.4562011?ot=it.athesis.pagelayout.EmptyPageLayout.o
t
• È un esempio di incendio di pneumatici in Australia;
purtroppo di quello avvenuto a Bedano qualche anno fa
è stato rimosso il video che quindi non vi posso
presentare

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Bibliografia e sitografia
• SUVA 2153i Prevenzione e protezione contro le esplosioni
• http://guida.cfsl.ch/
• Lavori su istallazioni per gas infiammabili. Consigli per la sicurezza. SUVA

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