DISCIPLINA:TECNOLOGIA MECCANICA
ad uso del triennio di meccanica
DIAGRAMMI DI STATO
INDICE
Pag. 3 4 5 7 9 10 12 15 17 19 20 22 26 27 GENERALIT SUI METALLI ANALISI METALLOGRAFICA CURVE DI RAFFREDDAMENTO DEI METALLI PURI CURVE DI RAFFREDDAMENTO DELLE LEGHE RAME - NICHEL GENESI DEL DIAGRAMMA DI STATO DEL SISTEMA Cu - Ni STUDIO DEI DIAGRAMMI DI SOLUBILITA TOTALE CURVE DI RAFFREDDAMENTO DELLE LEGHE BISMUTO - CADMIO GENESI DEL DIAGRAMMA DI STATO DEL SISTEMA Bi - Cd STUDIO DEI DIAGRAMMI DI NESSUNA SOLUBILIT PROVA PRATICA: PREPARAZIONE E RAFFREDDAMENTO DI UNA LEGA PIOMBO - STAGNO DIAGRAMMA DI STATO DEL SISTEMA MAGNESIO CALCIO ESERCIZI SUI DIAGRAMMI DI STATO ALLEGATO UNO ALLEGATO DUE
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Quando gli atomi che costituiscono un metallo sono tutti dello stesso elemento ( per es tutti di Fe) si parla di METALLO PURO; osserviamo per che il metallo perfettamente puro in realt non esiste, perch anche i pi sofisticati processi di depurazione lasciano una certa quantit di atomi estranei detti IMPUREZZE. Ai metalli puri pu essere associato un titolo, cio un numero che consente di stabilire la percentuale in peso delle impurezze. Per es se un metallo puro ha titolo del 99%, vuol dire che 100g di metallo contengono 1 g di impurezze I metalli puri hanno scarsa applicazione come materiali da costruzione, perch hanno scarse propriet meccaniche. Propriet migliori hanno i metalli costituiti da atomi di vari elementi, che vengono chiamati LEGHE
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METALLICHE. Se il metallo contiene, escluse le impurezze, solo atomi di due elementi, si parla di LEGHE BINARIE, se contiene atomi di 3 elementi si parla di leghe ternarie e cos via. Lelemento preponderante da il nome alla lega. Quando si parla per es. di una lega del Fe, vuol dire che in quella lega il Fe lelemento preponderante; gli altri elementi che essa contiene, che non siano impurezze, sono gli ELEMENTI LEGANTI
ANALISI METALLOGRAFICA
una tecnica usata per studiare i metalli osservando la superficie di un pezzo con uno strumento detto MICROSCOPIO METALLOGRAFICO che consente un forte ingrandimento. Il MICROSCOPIO METALLOGRAFICO OTTICO (esiste anche quello ELETTRONICO che non vedremo) costituito, come il MICROSCOPIO OTTICO COMPOSTO, da due sistemi di lenti convergenti chiamato OBIETTIVO ed OCULARE. Se indichiamo con Iob ed Ioc lingrandimento dellobiettivo e delloculare, lingrandimento del microscopio dato da I=Iob Ioc. Se si osserva un oggetto di lunghezza A B , esso ci appare come se avesse una maggiore lunghezza A B tale per cui I = A B / A B. Se un microscopio ottico caratterizzato da Iob = 100x e da Ioc = 50x, avremo che I = 5000x, ed un oggetto lungo 0,01 mm si vede come se fosse lungo 50 mm. Si parla di ingrandimento lineare. Lo strumento contiene un dispositivo per lilluminazione del pezzo, ed altri dispositivi secondari quali diaframmi, filtri, ecc. Dato che i pezzi non sono trasparenti alla luce, la sorgente luminosa posta sopra il pezzo, che viene illuminato per riflessione. Per eseguire lanalisi metallografica occorre spianare la superficie da osservare, e smerigliare con tela via via pi fine. Occorre quindi lucidare con panni o feltri umidi dopo aver interposto polvere abrasiva. Osservando la provetta cos preparata si possono vedere soltanto i grani che comportano una superficie irregolare, come inclusioni non metalliche e i grani di grafite, che risultano pi scuri perch riflettono la luce in tutte le direzioni. Per poter vedere i grani che costituiscono la struttura policristallina dei metalli,
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occorre bagnare la superficie con un preparato chimico, normalmente di tipo acido, che provoca una corrosione localizzata nelle zone tra grano e grano. Dato che le parti corrose non riflettono la luce come le altre parti, i contorni dei grani risultano visibili perch pi scuri
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Se dopo il raffreddamento riaccendiamo il forno, possiamo registrare un diagramma temperatura/tempo, chiamato curva di riscaldamento, con il seguente andamento. Essa presenta una discontinuit, dovuta alla liquefazione, alla temperatura Tl. Le curve di riscaldamento e di raffreddamento con landamento discontinuo (o che abbiamo visto, CON vengono ARRESTO dette DI RAFFREDDAMENTI TEMPERATURA. Tutti i metalli puri hanno curva di raffreddamento e di riscaldamento con arresto di temperatura, perch solidificano alla temperatura costante Ts detta TEMPERATURA DI SOLIDIFICAZIONE e liquefanno alla temperatura costante Tl detta TEMPERATURA DI LIQUEFAZIONE. Se i riscaldamenti e i raffreddamenti sono sufficientemente lenti Ts coincide con Tl RISCALDAMENTI)
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Dopo
aver
spento
il
forno,
possiamo
registrare
una
curva
di
raffreddamento con il seguente andamento. Allistante t1 inizia la solidificazione, che prosegue fino allistante t2 di completa solidificazione. Le temperature di inizio e di fine solidificazione sono rispettivamente Ti=1186 C e Tf=1133C. Osserviamo che lintervallo Ti Tf interno allintervallo TNi TCu. Questa lega metallica con il 20% in peso di Ni, costituita da grani di soluzione solida. Le soluzioni solide contengono gli atomi del solvente che costituiscono le celle elementari, e gli atomi del soluto sparsi casualmente entro tali celle. Nel nostro caso abbiamo gli atomi di Ni sparsi casualmente entro le
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celle CFC del Cu e si parla di SOLUZIONE SOLIDA di Ni in Cu. Il reticolo, cio la disposizione delle celle, si presenta verosimilmente come indicato
Introduciamo nel crogiuolo 20g di polvere di Cu e 80g di polvere di Ni e, procedendo come nel caso precedente, si registra una curva di raffreddamento, con il seguente andamento. La solidificazione inizia alla temperatura Ti=1415 e termina alla temperatura Tf=1386. Anche in questo caso Ti e Tf sono comprese tra TNi e Tcu. Anche questa lega metallica, con l 80% in peso di Ni, costituita da grani di soluzione solida. In questi grani, gli atomi di Cu minoritario sono sparsi casualmente entro le celle CFC del Ni preponderante, e si parla di SOLUZIONE SOLIDA di Cu in Ni. Il reticolo si presenta verosimilmente come indicato
Tutte le curve di raffreddamento che presentano una variazione di pendenza durante la solidificazione, vengono dette CON VARIAZIONE DI
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VELOCIT. Se consideriamo materiali con altre percentuali di Ni, le curve di raffreddamento risultano sempre con variazione di velocit, e solidificano sempre leghe costituite da grani di soluzione solida. Le temperature Ti e Tf sono via via pi elevate allaumentare della %Ni, ma sempre comprese tra TNi e Tcu.
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costituito da piccole particelle solide e liquide ben mescolate tra loro. Il digramma di stato Rame / Nichel riportato, con maggior precisione nel foglio ALLEGATO UNO Le leghe Cu-Ni hanno unimportante utilizzazione. Quelle con %Ni=45-50, dato che hanno resistenza elettrica costante al variare della temperatura, vengono trafilate per ottenere fili di COSTANTANA, usati per costruire strumenti elettrici e termocoppie. Le leghe con tanto Cu e poco Ni vengono solitamente chiamate CUPRONICHEL, mentre quelle con tanto Ni e poco Cu vengono solitamente chiamate MONEL. Questi materiali vengono usati per costruire laminati o getti con alto fattore estetico, perch hanno notevole resistenza alla corrosione anche in ambiente marino e industriale.
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atomi del solvente, che mantengono le loro celle elementari, e atomi del soluto sparsi casualmente entro tali celle Il diagramma di solubilit totale degli elementi generici A e B si presenta con la forma seguente. Con TA e TB si indicano le temperature di solidificazione dei componenti puri. Consideriamo un pezzo di lega, avente peso P. Trascurando le impurezze avremo che P=PA+PB, dove PA e PB indicano il peso di tutti gli atomi del componente A e del componente B. Indicando con %A e con %B le percentuali in peso di tali componenti, avremo che %A=100PA/P, %B=100PB/P e quindi %A+%B=100 Consideriamo un materiale avente composizione BM alla temperatura TM, e tracciamo la verticale per BM e lorizzontale per TM; si individua un punto M ( la M sta per materiale ). A seconda della zona in cui cade M si pu stabilire lo stato fisico del materiale. La linea superiore si chiama LINEA DEL LIQUIDO perch tutti i punti sopra questa linea corrispondono a materiale liquido. La linea inferiore si chiama LINEA DEL SOLIDO perch tutti i punti sotto questa linea corrispondono a materiale solido. Se M cade nella zona intermedia il materiale PASTOSO. Il liquido si pu considerare un materiale chimicamente omogeneo perch, se ben mescolato, tutte le piccole gocce che lo compongono hanno la stessa composizione chimica. Anche il solido si pu ritenere un materiale chimicamente omogeneo perch, con una corretta solidificazione risulta costituito da piccole parti aventi tutte la stessa composizione chimica. Il materiale pastoso invece un materiale chimicamente eterogeneo, perch costituito da particelle solide e da gocce liquide che, pur ben mescolate, hanno composizione chimica distinta. La retta TM interseca le linee del solido e del liquido nei punti S ed L che rappresentano lo stato fisico di queste due parti. Il punto S, di composizione BS, rappresenta la parte solida, mentre il punto L, di composizione BL rappresenta la parte liquida. Consideriamo un pezzo di materiale pastoso, avente peso P, corrispondente al punto M. Avremo che P=PS+PL, dove PS e PL indicano il peso della parte solida e il peso della parte liquida. Si pu dimostrare che PS (BM BS) = PL (BL BM)
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Indichiamo con PBS e PBL il peso di B nel solido e nel liquido; avremo BM = 100 PB/P BS = 100 PBS/PS e BL = 100 PBL/PL. Poich PB = PBS + PBL P BM/100 = ( PS BS/100 ) + ( PL BL/100 ) PBL BM (PS+PL) = BS PS + BL PL BM PS + BM PL = BS PS + BL PL per cui PS (BM BS) = PL (BL BM)
Questa espressione viene chiamata REGOLA DELLA LEVA; consideriamo una ipotetica leva lunga da S ad L con fulcro in M, e carichiamo lestremo S con il peso PS e lestremo L con il peso PL, per cui la reazione vincolare in M vale P=PS+PL. Dallequazione di equilibrio dei momenti intorno ad M si ottiene proprio lespressione data. Dallequazione di equilibrio dei momenti, prima intorno al punto S e quindi intorno al punto L, si ottengono le seguenti espressioni: PL (BL BS) = P (BM BS) PS (BL BS) = P (BL BM)
Dalla prima di esse si pu ricavare PL e dalla seconda si pu ricavare PS, che risultano rispettivamente: PL = P (BM BS) / (BL BS) rapporto tra le lunghezze PS = P (BL BM) / (BL BS) Osserviamo che non contano le lunghezze reali dei bracci, ma soltanto il
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prima comprende otto atomi ai vertici di un cubo schiacciato, per cui i lati, pur essendo uguali, non sono ortogonali. La seconda comprende atomi in tutti i vertici di un prisma esagonale, pi un atomo al centro di ogni esagono e 3 atomi disposti a triangolo equilatero nel piano intermedio, come nello schema
Introduciamo nel crogiuolo 40g di polvere di Cd e 60g di polvere di Bi e riscaldiamo fino ad ottenere, alla temperatura To, soluzione liquida. Spegnendo il forno si registra una curva di raffreddamento che risulta con arresto di temperatura, come se il metallo fosse puro. Questo avviene soltanto con la %Cd=40, che viene definita PERCENTUALE EUTETTICA. La solidificazione avviene alla temperatura costante di 145C, inferiore sia a TBi che a TCd, che viene detta TEMPERATURA EUTETTICA. Questa lega con 40% in peso di Cd costituita da un solido chiamato eutettico. Gli eutettici sono miscugli molto intimi di grani finissimi di specie diversa. Nel nostro caso leutettico un miscuglio intimo tra grani finissimi di Cd e di Bi, che possiamo cos rappresentare. Gli atomi di Cd si raggruppano in celle esagonali rifiutando quelli di Bi, che a loro volta si raggruppano in celle trigonali rifiutando quelli di Cd. Pertanto il materiale non chimicamente omogeneo. Il termine EUTETTICO deriva dal greco e significa facile a fondersi. Se riscaldiamo lentamente questo solido vediamo infatti che esso fonde alla bassa temperatura di 145C. Consideriamo la curva di raffreddamento di un materiale con %Cd=30, che risulta con il seguente andamento. La solidificazione inizia nel punto 1, prosegue con abbassamento di temperatura fino al 2 e quindi procede a temperatura costante, uguale a quella eutettica, fino al 3. Le curve di questo
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tipo vengono dette CON VARIAZIONE DI VELOCIT ED ARRESTO DI TEMPERATURA. Nel tratto da 1 a 2 solidifica Bi puro. Man mano che aumenta il quantitativo di Bi solido, con avvicinamento al punto 2, la %Cd nel liquido aumenta finch, nel punto 2, la temperatura e la %Cd del liquido assumono i valori eutettici. La restante parte di liquido solidifica nel tratto 2-3 e diventa eutettico. Questa lega con 30% in peso di Cd costituita da grani di Bi puro e da eutettico
Consideriamo la curva di raffreddamento di un materiale con %Cd=20. Risulta come nel caso precedente, ma Ti=200C ( maggiore di prima), lintervallo t1-t2 un po maggiore e lintervallo t2-t3 un po minore di prima. La solidificazione avviene come nel caso precedente ma si ottiene una maggior quantit di Bi puro ed una minor quantit di eutettico. Se consideriamo raffreddamenti di materiali aventi %Cd via via inferiore, le curve risultano sempre con lo stesso andamento e risulta un solido dello stesso tipo. Per aumenta Ti e la quantit di Bi puro, mentre diminuisce la quantit di eutettico. Consideriamo la curva di raffreddamento di un materiale con %Cd=50. Anche questo risulta CON VARIAZIONE DI VELOCIT ED ARRESTO DI TEMPERATURA. Nel tratto da 1 a 2 solidifica Cd puro. Man mano che aumenta il quantitativo di Cd solido, con avvicinamento al punto 2, la %Cd nel liquido
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diminuisce finch, nel punto 2, la temperatura e la %Cd del liquido assumono i valori eutettici. La restante parte di liquido solidifica nel tratto 2-3 e diventa eutettico. Questa lega con 50% in peso di Cd costituita da grani di Cd puro e da eutettico
Consideriamo la curva di raffreddamento di un materiale con %Cd=60. Risulta come nel caso precedente, ma Ti maggiore di prima, mentre lintervallo t1-t2 un po maggiore e lintervallo t2-t3 un po minore di prima. La solidificazione avviene come nel caso precedente ma si ottiene una maggior quantit di Cd puro ed una minor quantit di eutettico. Se consideriamo raffreddamenti di materiali aventi %Cd via via maggiore, le curve risultano sempre con lo stesso andamento e risultano solidi dello stesso tipo. Per aumenta Ti e la quantit di Cd puro, mentre diminuisce la quantit di eutettico.
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percentuale in peso di uno dei componenti, per es la %Cd. Ogni punto di questa scala indica una delle possibili composizioni chimiche delle leghe Bi-Cd. Per costruire il diagramma occorre conoscere le curve di raffreddamento di una serie di leghe aventi composizione chimica diversa. Riportiamo su questa scala i punti che rappresentano la composizione chimica di quelle che conosciamo. Abbiamo visto le leghe con %Cd=0, 20, 30, 40, 50, 60 e 100, e riportiamo i punti corrispondenti. Tracciamo quindi le verticali per questi punti, e segniamo sulle rette i punti corrispondenti alle temperature critiche. Congiungendo questi punti, che potrebbero essere anche pi numerosi, si ottengono delle linee che dividono il piano in cinque zone e che costituiscono il diagramma cercato. Alla zona in alto corrisponde lo stato liquido, alla zona inferiore sinistra corrisponde un solido costituito da Bi pi Eutettico, a quella inferiore destra un solido costituito da Cadmio pi Eutettico, alla zona intermedia sinistra uno stato pastoso costituito da particelle di Bi e liquido e alla zona intermedia destra uno stato pastoso costituito da particelle di Cd e liquido
Le leghe Bi Cd non hanno una importante utilizzazione, ma possono essere usate per trattamenti termici nel metallo liquido. Le leghe con %Cd intorno alla composizione eutettica possono essere usate, data la bassa temperatura di fusione, per brasature. Il diagramma di stato Bismuto / Cadmio riportato in scala nel foglio ALLEGATO DUE
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La linea superiore si chiama LINEA DEL LIQUIDO perch tutti i punti sopra questa linea corrispondono a materiale liquido. La linea inferiore si chiama LINEA DEL SOLIDO perch tutti i punti sotto questa linea corrispondono a materiale solido. I punti sotto la linea del solido corrispondenti a Be indicano eutettico puro. I punti del rettangolo a sinistra corrispondono ad A+E, mentre quelli del rettangolo a destra corrispondono a B+E. I punti tra le due linee corrispondono a materiale PASTOSO. Nel triangolo a sinistra scriveremo L+A, mentre in quello di destra scriveremo L+B. Solo la zona del liquido corrisponde a un materiale chimicamente omogeneo Consideriamo un pezzo di materiale pastoso, avente peso P, a composizione BM e temperatura TM tali per cui il punto M cada nella zona L+A. Avremo che P=PL+PA, dove PL e PA indicano il peso della parte liquida e il peso della parte solida. La retta Tm interseca la linea del solido in un punto S che rappresenta la parte solida e interseca la linea del liquido in un punto L che rappresenta la parte liquida. Data una leva lunga da S ad L con fulcro in M,
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carichiamo PA e PL nei punti S ed L. Dalle equazioni di equilibrio dei momenti si possono ricavare le quantit PA e PL Consideriamo un pezzo di lega, avente peso P, a composizione BM e temperatura TM tali per cui il punto M cada nella zona E+A. Avremo che P=PA+PE, dove PA e PE indicano il peso della parte A e il peso della parte eutettico. La retta Tm interseca la verticale per il punto 0 nel punto X che rappresenta la parte A e la verticale per il punto BE nel punto Y che rappresenta la parte eutettico. Data una leva lunga da X ad Y con fulcro in M, carichiamo PA e PE nei punti X ed Y. Dalle equazioni di equilibrio dei momenti si possono ricavare le quantit PA e PE
Consideriamo un pezzo di lega, avente peso P, a composizione BM e temperatura TM tale per cui il punto M cada nella zona E+B. Avremo che P=PB+PE, dove PB e PE indicano il peso della parte B e il peso della parte eutettico. La retta Tm interseca la verticale per il punto BE nel punto X che rappresenta la parte eutettico e la verticale per il punto 100 nel punto Y che rappresenta la parte B. Data una leva lunga da X ad Y con fulcro in M, carichiamo PE e PB nei punti X ed Y. Dalle equazioni di equilibrio dei momenti si possono ricavare le quantit PE e PB
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Esercizio
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molecole Mg2Ca. Possiamo generalizzare dicendo che tutti i composti intermetallici puri, solidificano con arresto di temperatura, come i metalli puri e gli eutettici puri. Vediamo di costruire il diagramma di stato Mg-Ca. Tracciamo un asse verticale con una scala di temperature, ed un asse orizzontale su cui riportiamo una scala da zero a cento che indica %Ca. Ogni punto di questa scala indica una delle possibili composizioni di questa lega binaria. Riportiamo sulle 3 verticali per i punti 0, 45 e 100 le temperature critiche note e tracciamo il diagramma, che passer per questi tre punti. Il diagramma del tipo di nessuna solubilit e risulta il seguente. Abbiamo due eutettici: il primo costituito da grani finissimi di Mg e di composto Mg2Ca, e fonde a 517 C, mentre il secondo costituito da grani finissimi di composto Mg2Ca e di Ca e fonde a 445C. Le curve di raffreddamento sono tutte con variazione di velocit e arresto di temperatura, tranne che i due metalli puri, i due eutettici puri e lintermetallico puro, che solidifica con arresto di temperatura. Sono chimicamente omogenei soltanto i metalli puri, il composto intermetallico puro e le soluzioni liquide. Sotto la linea del solido abbiamo 4 zone rettangolari costituite da Mg+ E1, composto + E1, composto + E2 e Ca + E2. Tra la linea del liquido e quella del solido vi sono 4 zone corrispondenti allo stato pastoso, nella prima avremo liquido + Mg, nellultima liquido + Ca e nelle altre due liquido + composto Mg2Ca.
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11) Dati P = 20g di lega Bi / Cd a composizione eutettica (%Cd = 40), stabilire la %Cd della lega che si ottiene aggiungendo la quantit P = 20g di Bismuto. 12) Dati P = 30g di Piombo, stabilire quanto Stagno occorre aggiungere per ottenere una lega con %Sn = 35.
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8) Stabilire la quantit di eutettico presente, alla temperatura ambiente, in P = 100g di lega Mg / Ca avente %Ca=12. 9) Stabilire la quantit di eutettico presente, alla temperatura ambiente, in P = 100g di lega Mg / Ca avente %Ca=24. 10) Stabilire la quantit di eutettico presente, alla temperatura ambiente, in P = 100g di lega Mg / Ca avente %Ca=48. 11) Stabilire la quantit di eutettico presente, alla temperatura ambiente, in P = 100g di lega Mg / Ca avente %Ca=86. 12) Stabilire la quantit di solido presente, a temperatura appena superiore a 517 C, in P=100g di lega Mg / Ca avente %Ca=10. 13) Stabilire la quantit di solido presente, a temperatura appena superiore a 517 C, in P=100g di lega Mg / Ca avente %Ca=40. 14) Stabilire la quantit di solido in P=100g di lega Mg / Ca con %Ca = 60, a temperatura appena superiore a 445 C. 15) Stabilire la quantit di solido in P=100g di lega Mg / Ca con %Ca = 90, a temperatura appena superiore a 445 C.
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