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DIME
Dipartimento di Ingegneria meccanica, energetica,
gestionale e dei trasporti
Rischio incendio
Agenda
Incendio
OSSIGENO
COMBUSTIBILE
CALORE
Incendi e rischio di incendio
COMBUSTIBILE
COMBURENTE
SOSTANZE
CO2
H 2O
(vapore)
e
+ + +
+
CONDIZIONI
Incendi e rischio
Principi della di incendio
combustione
tipo di combustibile
tipo di sorgente d’innesco.
TEMPERATURA DI ACCENSIONE
TEMPERATURA D ’INFIAMMABILITA’
ENERGIA DI ACCENSIONE:
INNESCO:
Dinamica dell’incendio
Incendi e rischio di incendio
Ustioni
Perdita di conoscenza
Asfissia
Classe A
Classe B
Classe C
Classe D
Classe F
Ex classe E
Accensione diretta
Accensione indiretta
Attrito
Autocombustione o riscaldamento spontaneo
Le sorgenti d’innesco
Accensione diretta
Accensione indiretta
Attrito
Gas di combustione
Rimangono allo stato gassoso alla temperatura ambiente
di riferimento di 15 °C.
Nella maggioranza dei casi, la mortalità per incendio è
da attribuire all’inalazione di questi gas che
producono danni biologici per anossia o per tossicità.
I prodotti della combustione
Fiamme
Sono costituite dall’emissione di luce dovuta alla
combustione di gas.
Nell’incendio di combustibili gassosi è possibile
valutare approssimativamente il valore raggiunto dalla
temperatura di combustione dal colore della fiamma
I prodotti della combustione
Fumi
L'elemento più caratteristico dell'incendio. Sono formati da
piccolissime particelle solide (aerosol), liquide (nebbie o vapori
condensati).
Le particelle solide sono sostanze incombuste e ceneri. Rendono
il fumo di colore scuro.
Le particelle liquide (nebbie o vapori condensati) sono costituite
da vapor d’acqua che sotto i 100 °C condensa dando luogo a fumo
di color bianco.
Calore
È la causa principale della propagazione degli incendi.
Il calore è dannoso per l'uomo potendo causare:
disidratazione dei tessuti,
difficoltà o blocco della respirazione,
scottature.
Le sostanze estinguenti
Acqua
Schiuma
Polveri
Gas inerti
Idrocarburi alogenati (HALON)
Agenti estinguenti alternativi all’halon
Le sostanze estinguenti
Acqua
È la sostanza estinguente principale per la facilità con cui può
essere reperita.
Azione estinguente:
Raffreddamento;
Soffocamento per sostituzione dell’ossigeno con il vapore
acqueo;
Diluizione di sostanze;
Imbevimento dei combustibili solidi.
Idonea per incendi di combustibili solidi (classe A).
Non deve essere utilizzata su apparecchiature elettriche.
Le sostanze estinguenti
Schiume
Costituite da una soluzione in acqua di un liquido
schiumogeno, che per effetto della pressione di un gas
fuoriesce dall’estintore e passa all’interno di una lancia
dove si mescola con aria e forma la schiuma.
L’azione estinguente avviene per soffocamento
(separazione del combustibile dal comburente) e per
raffreddamento in minima parte.
Idonee per incendi di liquidi infiammabili (classe B).
Non è utilizzabile su apparecchiature elettriche e sui
fuochi di classe D.
Le sostanze estinguenti
Polveri
Sono costituite da particelle solide
finissime a base di bicarbonato di
sodio, potassio, fosfati e sali
organici.
L'azione estinguente è di tipo
chimico (inibizione tramite catalisi
negativa), di raffreddamento e di
soffocamento.
Possono essere utilizzate su
apparecchiature elettriche in
tensione.
Possono danneggiare
apparecchiature e macchinari.
Le sostanze estinguenti
Gas inerti
non è tossica;
è più pesante dell’aria;
è dielettrica (non conduce elettricità);
è normalmente conservato come gas liquefatto;
Ha anche un’azione estinguente per raffreddamento.
Può essere utilizzata su apparecchiature elettriche in
tensione.
Le sostanze estinguenti
Idrocarburi alogenati
Installazione di impianti
parafulmine
Creano una via preferenziale per la
scarica del fulmine a terra evitando
che esso possa colpire gli edifici o le
strutture che si vogliono proteggere.
Prevenzione incendi
Ilpersonale deve essere istruito sul corretto uso delle attrezzature elettriche in
modo da riconoscere difetti.
Le prese multiple non devono essere sovraccaricate per evitare
surriscaldamenti.
In caso di alimentazione provvisoria di un’apparecchiatura, il cavo elettrico
deve
avere la lunghezza strettamente necessaria.
Le riparazioni elettriche devono essere effettuate da personale qualificato.
IL FUMO E L'UTILIZZO DI PORTACENERE
Identificare le aree dove il fumo delle sigarette può costituire pericolo di incendio
e disporne il divieto.
Analisi delle cause di incendio più comuni
Prevenzione incendi
Prevenzione
propriamente detta
(riduzione Protezione
occasioni di
rischio)
PASSIVA ATTIVA
La protezione antincendio
La protezione passiva
La protezione attiva
Richiedono l’azione di un uomo o l’azionamento di un
impianto, finalizzate alla precoce rilevazione dell’incendio,
alla segnalazione e all’azione di spegnimento.
Estintori
Rete idrica antincendio
Impianti di rivelazione automatica
d’incendio
Impianti di spegnimento automatici
Dispositivi di segnalazione e d’allarme
Evacuatori di fumo e calore
La protezione antincendio
Resistenza al fuoco
La resistenza al fuoco rappresenta il comportamento
al fuoco degli elementi portanti o separanti.
Gli elementi costruttivi vengono classificati da un
numero che esprime i minuti per i quali conservano le
caratteristiche di resistenza meccanica (R), tenuta ai
prodotti della combustione (E), e di isolamento termico
(I).
Es. REI 90
La protezione antincendio
Resistenza al fuoco
Resistenza al fuoco
Compartimentazione
Ilcompartimento antincendio è una parte di edificio
delimitata da elementi costruttivi (muri, solai, porte etc) di
resistenza al fuoco predeterminata.
Di norma gli edifici vengono suddivisi in compartimenti,
anche costituiti da più piani, di superficie non eccedente
quella indicata nelle varie norme specifiche.
La protezione antincendio
Porte incernierate
Porte munite di sistemi di chiusura automatica che in caso
d’incendio fanno chiudere il serramento;
Porte scorrevoli
Estintori a polvere
Estintore a schiuma
Idrante a muro
Apparecchiatura antincendio composta essenzialmente da:
cassetta, o da un portello di protezione;
supporto della tubazione;
valvola manuale di intercettazione;
tubazione flessibile completa di raccordi;
lancia erogatrice.
La protezione antincendio
Idrante sottosuolo
Naspi
Impianti a schiuma
Rivelatori d’incendio
Classificazione in base al fenomeno chimico-fisico rilevato:
Rivelatore di calore sensibile all'aumento della temperatura.
Rivelatore di fumo sensibile alle particelle dei prodotti della
combustione.
Rivelatore di gas sensibile ai prodotti gassosi della combustione
e/o della decomposizione termica.
Rivelatore di fiamme sensibile alla radiazione emessa dalle
fiamme di un incendio.
Rivelatore multi-criterio: sensibile a più di un fenomeno.
La protezione antincendio
Rivelatori d’incendio
Segnaletica di sicurezza
Cartelli di divieto
Forma rotonda
Pittogramma nero su
fondo bianco; bordo e
banda (verso il basso
da sinistra a destra
lungo il simbolo, con
un’inclinazione di 45°)
rossi (il rosso deve
coprire almeno il 35%
della superficie del
cartello).
Vieta un
comportamento
Normativa di riferimento
Cartelli di avvertimento
Forma triangolare
Pittogramma nero su
fondo giallo, bordo
nero (il giallo deve
coprire almeno il 50%
della superficie del
cartello).
Avverte di un pericolo
Normativa di riferimento
Cartelli di prescrizione
Forma rotonda
Pittogramma bianco
su fondo azzurro
(l’azzurro deve coprire
almeno il 50% della
superficie del cartello).
Prescrive un
comportamento
Normativa di riferimento
Cartelli di salvataggio
Forma quadrata o
rettangolare
Pittogramma bianco
su fondo verde (il
verde deve coprire
almeno il 50% della
superficie del cartello).
Fornisce indicazioni
(es. sulle uscite di
sicurezza)
Normativa di riferimento
Cartelli per le
attrezzature
antincendio
Forma quadrata o
rettangolare Lancia
Scala Estintore
Pittogramma bianco antincendio
su fondo rosso (il
rosso deve coprire
almeno il 50% della
superficie del cartello).
Fornisce indicazioni
(su attrezzature
antincendio)
Telefono Direzione da seguire
Illuminazione di sicurezza
Piano di emergenza;
Procedure da adottare quando si scopre un incendio;
Procedure da adottare in caso di allarme;
Piano di evacuazione;
Procedure di chiamata dei servizi di soccorso;
Collaborazione con i Vigili del Fuoco in caso di intervento.
Piano di emergenza
Linee guida
Procedure comportamentali che rappresentano le migliori
azioni da intraprendere in emergenza.
(Procedure Operative Standard)
In mancanza di appropriate procedure un incidente diventa
caotico, causando confusione ed incomprensione.
Piano di emergenza
Verifica
Il Piano di Emergenza deve individuare persone o gruppi -
chiave, dei quali descrivere le azioni da intraprendere e
quelle da non fare.
Deve tener conto anche della presenza di eventuali clienti, i
visitatori, i dipendenti di altre società di manutenzione
etc.
Il gestore dell’emergenza
http://www.vigilfuoco.it/informazioni/uffici_territorio/
GestioneSiti/downloadFile.asp?s=85&f=28008
http://www.isismontaletradate.it/appunti-per-casa/volpi/
sicurezza/6_rischio%20incendio.ppt