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La normativa ATEX
Quando una miscela è esplosiva?
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La normativa ATEX
Normativa ATEX
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La normativa ATEX
Direttiva 99/92/CE
1° passo Applicabilità della Norma.
Definizione caratteristiche delle sostanze infiammabili
Dati del luogo e del (nome, formula, parametri chimico‐fisici come massa molare
progetto (M), densità (ρ), limite inferiore esplodibilità (Lower Explosive
Limit, LEL), calore specifico a volume costante (cv), temperatura di
infiammabilità (Ti), …)
Definizione parametri di funzionamento del processo (come
temperatura T, pressione P, ...).
Definizione degli ambienti e delle condizioni ambientali
(ambienti aperti o chiusi, con sistema/i di pressurizzazione o
inertizzazione, ventilazione, ...).
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La normativa ATEX
Normativa EN 60079-10: processo classificazione delle zone pericolose
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La normativa ATEX
Normativa EN 60079-10: processo classificazione delle zone pericolose
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La normativa ATEX
Normativa EN 60079-10: processo classificazione delle zone pericolose
4° passo (ultimo)
Calcolo delle emissioni
potenziali e
classificazione dei
φ: rapporto critico del flusso (uguale a 1 per flusso turbolento, altrimenti
luoghi si calcola con l’equazione in basso a sinistra);
c: coefficiente di efflusso (fornito dal costruttore, oppure 0.97 per valvole
di sfioro e sicurezza, 0.80 negli altri casi);
A: area della sorgente di emissione [m2];
M: massa molare della sostanza [kg/kmol];
P: pressione assoluta di processo [Pa]; Pa: pressione ambiente [Pa];
T: temperatura assoluta [K];
R: costante universale dei gas = 8.314 J/kmolK;
β: esponente che tiene conto della frazione molare, = (γ+1)/(γ-1);
γ: rapporto tra i calori specifici, = cp/cv. 11
La normativa ATEX
Normativa EN 60079-10: processo classificazione delle zone pericolose
Per distanza pericolosa dz si intende la distanza dalla SE a partire dalla quale la
concentrazione dei gas o vapori infiammabili nell’aria è inferiore a kdz*LELv.
4° passo (ultimo)
Qg: portata di emissione [kg/s], per il calcolo si veda slide precedente;
φ: rapporto critico (si veda slide precedente);
Calcolo delle emissioni c: coefficiente di efflusso (fornito dal costruttore, oppure 0.97 per valvole
potenziali e di sfioro e sicurezza, 0.80 negli altri casi);
classificazione dei M: massa molare della sostanza [kg/kmol];
luoghi T: temperatura assoluta [K];
β: esponente che tiene conto della frazione molare (si veda slide
precedente);
γ: rapporto tra i calori specifici, = cp/cv;
kdz: safety factor (0.25-0.5 per fonti di emissione di grado continuo e
primo, 0.5-0.75 per grado secondo).
LELv: limite inferiore di esplodibilità in aria, espresso in % su volume. 12
La normativa ATEX
Normativa EN 60079-10: processo classificazione delle zone pericolose
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La normativa ATEX
Normativa EN 60079-10: processo classificazione delle zone pericolose
4° passo (ultimo) ∙
Calcolo delle emissioni Qg: portata di emissione [kg/s], per il calcolo si veda slide precedente;
potenziali e Ta: temperatura ambiente [K];
classificazione dei k: fattore di sicurezza applicato la LEL per la definizione della portata
minima di ventilazione (0.25 per fonti di emissione di grado continuo e
luoghi
primo, 0.5 per grado secondo).
LELv: limite inferiore di esplodibilità in aria, espresso in % su volume.
Attenzione: i valori di k non sono vincolanti! A seconda del grado di certezza dei dati a disposizione, il
tecnico preposto alla classificazione può assumere valori compresi tra 0,25-0,5 per il grado continuo e
primo e tra 0,5-0,75 per il grado secondo.
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La normativa ATEX
Normativa EN 60079-10: processo classificazione delle zone pericolose
L’efficacia di un sistema di ventilazione dipende oltre che dal grado anche dalla
disponibilità. La presenza di una ventilazione VH potrebbe, infatti, essere vanificata dalla
su scarsa disponibilità (es. un ventilatore guasto). Anche in questo caso la norma CEI EN
60079-10-1 fornisce alcune definizioni:
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La normativa ATEX
Normativa EN 60079-10: processo classificazione delle zone pericolose
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La normativa ATEX
Normativa EN 60079-10: processo classificazione delle zone pericolose
N.B: il certificatore utilizza software dedicati per i calcoli e per la redazione della
relazione di classificazione.
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La normativa ATEX
Normativa EN 60079-10 – esempi estratti dalla norma
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La normativa ATEX
Normativa EN 60079-10 – esempi estratti dalla norma
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La normativa ATEX
Normativa EN 60079-10 – esempi estratti dalla norma
Stima delle dimensioni dei fori di emissione derivanti da guasti: la norma
definisce dei valori in base alla tipologia di elemento oggetto della rottura.
Tipologia di elemento Dimensione foro di emissione Nota
Flangia con guarnizione in Spessore di 1 mm Foro lungo quanto la sezione della guarnizione tra
fibra compressa due fori di serraggio. Guasto grave (mancata
manutenzione).
2,5 mm2 Se prevista attenta manutenzione.
Flangia con guarnizione Spessore di 0,5 mm Foro lungo quanto la sezione della guarnizione tra
spirometallica due fori di serraggio. Guasto grave (mancata
manutenzione).
0,25 mm2 Se prevista attenta manutenzione.
Flangia con giunto ad anello 0,5 mm2 Guasto grave (mancata manutenzione).
metallo su metallo (ring joint)
0,1 mm2 Se prevista attenta manutenzione.
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La normativa ATEX
Normativa EN 60079-10
esempi estratti dalla norma
Emissioni strutturali:
dati statistici.
Emissioni strutturali sono
quelle che possono
avvenire durante l’attività
dell’impianto dai punti di
discontinuità dei
componenti del sistema
di contenimento delle
sostanze infiammabili,
quali ad esempio le
flange sulle tubazioni, le
giunzioni tra parti di
apparecchi e macchine,
gli sfiati di valvole di
sicurezza, di sfioro e
simili chiuse, …
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La normativa ATEX
Normativa EN 60079-10
esempi estratti dalla
norma
Emissioni strutturali:
dati statistici.
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Agenda
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HENERGIA: Impianto idrogeno
HENERGIA – Laboratorio Fossil Fuel Free
Impianti fotovoltaici
Solar cooling
Idrogeno: elettrolisi, compressione e PEM fuel cell
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Impianto idrogeno: Process Flow Diagram
Riduttore
H2 pressione
Elettrolizzatore Compressore Fuel cell
Stoccaggio Stoccaggio
O2 Bassa Energia elettrica Alta Vapor d’acqua
pressione pressione
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Impianto idrogeno: i locali
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Impianto idrogeno: descrizione locali
Il locale di produzione e utilizzo dell’idrogeno (container 2) è costituito da un
container di 20 m3 circa, contenente:
Swagelok
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Impianto idrogeno: descrizione locali
Il locale di compressione dell’idrogeno (container 1) è costituito da un container
di 20 m3 circa, contenente:
- compressore idrogeno;
- tubazioni, valvole di intercettazione, strumentazione di misura e connessioni
realizzate con tecnologia di marca Swagelok;
- impianto di aspirazione: all’esterno del container è presente una tubazione
centrale in alto per l’estrazione dell’aria e 2 ingressi di mandata in basso. La
tubazione di estrazione è collegata a n.2 ventilatori di estrazione in parallelo
(uno di riserva all’altro) di portata pari a 4.000 m3/h ciascuno.
All’interno del container si considera una ventilazione artificiale garantita con
continuità (disponibilità BUONA).
N.B. La quantificazione delle portate di ventilazione
viene determinata per tentativi, ovvero si verifica
qual è la classificazione risultante per un
determinato ambiente in presenza di una
determinata ventilazione, e si verifica che il tipo di
classificazione raggiunga quella desiderata. Se la
classificazione non è soddisfacente (ad esempio,
Zona 0), occorre incrementare la portata di
ventilazione.
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Impianto idrogeno: descrizione locali
RICORDIAMO LA SLIDE 17:
Normativa EN 60079-10: processo classificazione delle zone pericolose
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Impianto idrogeno: descrizione locali
Nelle aree esterne prossime al laboratorio
sono posizionati i corpi tecnici e le tubazioni a
servizio del laboratorio stesso. Tra questi si
citano:
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Classificazione ATEX HENERGIA
RICORIDAMO LA SLIDE 7:
Normativa EN 60079-10: definizione delle zone pericolose
Medio
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Classificazione ATEX HENERGIA
Classificazione ATEX HENERGIA – classificazione dei luoghi
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Impianto idrogeno: impatto della sicurezza
Energia
Elettrolizzatore O2
elettrica
Lavaggio con azoto –
Acqua H2 Azoto
inertizzazione linee
demineralizzata Filtro
DEOXO
Acqua raffreddamento
Filtro Bassa
Essicatore pressione
Ventilazione
forzata con
ambiente in Energia
depressione – Compressore
elettrica
doppio
ventilatore Sensore
idrogeno Alta
pressione
Vapor d’acqua
Fuel cell
Energia
elettrica
Sensore
Serbatoi
idrogeno
esterni
Container 1 Container 2
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Agenda
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Apparecchiature per area classificata ATEX
La direttiva ATEX prodotti
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Apparecchiature per area classificata ATEX
La direttiva ATEX prodotti
Categoria Nota
Apparecchi o sistemi di protezione che garantiscono un
M1
livello di protezione molto elevato.
GRUPPO I
Apparecchi o sistemi di protezione che garantiscono un
M2 livello di protezione elevato; devono poter essere messi fuori
tensione in presenza del gas.
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Strumentazione per area classificata ATEX
La direttiva ATEX prodotti
Per gli apparecchi di superficie (gruppo II) esistono tre categorie, in funzione del
livello di protezione richiesto, ovvero alla classificazione della zona di utilizzo.
Nel caso di impiego in ambienti con gas la categoria è individuata con la lettera
G, nel caso di polveri con la lettera D, nel caso di gas e polveri GD.
Categoria Nota
Apparecchi o sistemi di protezione che garantiscono un
1 (G,D,GD)
livello di protezione molto elevato.
GRUPPO II Apparecchi o sistemi di protezione che garantiscono un
2 (G,D,GD)
livello di protezione elevato.
Apparecchi o sistemi di protezione che garantiscono un
3 (G,D,GD)
livello di protezione normale.
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Strumentazione per area classificata ATEX
La direttiva ATEX prodotti
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Strumentazione per area classificata ATEX
La direttiva ATEX prodotti
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Strumentazione per area classificata ATEX
La direttiva ATEX prodotti
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Strumentazione per area classificata ATEX
La direttiva ATEX prodotti: modi di protezione
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Strumentazione per area classificata ATEX
La direttiva ATEX prodotti: modi di protezione
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Strumentazione per area classificata ATEX
La direttiva ATEX prodotti: modi di protezione
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Strumentazione per area classificata ATEX
La direttiva ATEX prodotti: modi di protezione
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Strumentazione per area classificata ATEX
La direttiva ATEX prodotti: modi di protezione
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Strumentazione per area classificata ATEX
La direttiva ATEX prodotti: modi di protezione
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Strumentazione per area classificata ATEX
La direttiva ATEX prodotti: classe di temperatura
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Strumentazione per area classificata ATEX
La direttiva ATEX prodotti: grado di protezione degli involucri
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Strumentazione per area classificata ATEX
La direttiva ATEX prodotti: grado di protezione degli involucri
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