Sei sulla pagina 1di 4

Cognome e classe dell’alunno/a ___Lampitelli

5B__________________________________________

Comprendere e analizzare
(risposta max 5/6 righe)

1.Rileggi il testo di La ginestra

1. Per quali sue caratteristiche la ginestra rappresenta allegoricamente l'uomo di animo nobile?

Nella canzone si parla della coraggiosa e allo stesso tempo fragile resistenza, che nella
ginestra oppone alla lava del vesuvio, simbolo della natura crudele e distruttiva.
Inoltre, nella prima e ultima strofa, come cornice, troviamo la personificazione di questo
fiore, che rappresenta le qualità che l’animo nobile dovrebbe avere. La ginestra infatti
è rappresentato come un fiore umile, che nonostante le circostanze distruttive, emana il suo
profumo e cerca, dove può, di offrire conforto agli animi afflitti.

1. La prova dell'umana fragilità Qual è l'argomento principale con cui il poeta dimostra la
fragilità della condizione umana?

La potenza distruttiva del vulcano come prova concreta dell’indifferenza della natura alle
sorti dell’uomo. La canzone infatti si apre proprio sull’immagine del Vesuvio, vulcano
che sta a rappresentare una minaccia costante, in grado di distruggere in un attimo tutti
gli uomini e l’intera città.

2. Una lunga similitudine La quinta strofa è occupata dalla similitudine tra l'uomo e le
formiche. Nella parte conclusiva il poeta afferma che muoiono più formiche che uomini: è
questa una prova della maggiore importanza attribuita all'uomo dalla natura? Cita il testo
nella tua risposta.

Leopardi nella quinta strofa, mette a paragone un frutto maturo che cade su un formicaio,
uccidendo tutte le formiche, e il Vesuvio, che eruttando è stato in grado di distruggere intere
città antiche romane, dove ora ci sono quelle nuove, uccidendo tutte le persone.
Con questo Leopardi vuole far capire che l’uomo non è per nessun motivo superiore alle
formiche, infatti, la natura non ha nessun riguardo maggiore per l’uomo rispetto alla formica.
“non ha natura al seme dell’uom più stima o più cura…” (vv.231-233)
3. Le tre parti della sesta strofa e il loro valore dimostrativo in base al tema trattato, la sesta
strofa può essere divisa in tre parti; individuale nel testo e spiega qual è lo scopo
dimostrativo dei due esempi riportati.

La prima parte (vv.237-257) riguarda l’esplosione distruttiva del vesuvio di circa 1800 anni
fa, e fa capire come la lava ha raggiunto diverse zone di Napoli. La seconda parte
(vv.258-279) mostra come le famiglie, durante l’esplosione avevano paura, e di quando dopo
l’esplosione torna la luce e tornano a vedersi alcune zone, come Pompei. La terza parte
(vv.289-296) parla della natura “giovane”, la quale non tiene conto di tutto il tempo che
passa e dell’andare avanti col tempo, quindi di tutte le cose che cambiano e si modificano.

6. Nel testo l’importanza attribuita al vero è confermato da molte frasi ed espressioni.


* Nei seguenti esempi, tratti dal testo, la parola "vero" è sostantivo o aggettivo?
- «Così ti spiacque il vero», v. 78; _____sostantivo_______________________________
- «Fa stima al vero uguale», v. 97; ______aggettivo______________________________
- «Nulla al ver detraendo», v. 115; _____sostantivo_______________________________
- «Siccome è il vero», v. 128; _______aggettivo_________________________________
- «Con vero amor», v. 132 . ______aggettivo____________________________________

∙ La superbia dei contemporanei è manifestata attraverso il campo semantico della


presunzione, ricco di iperboli. Individuare almeno quattro.
<<ti vanti>>, <<secol superbo>>,<< superbe fole>>, <<esaltar con lode>>.
<<fetido orgoglio>>

∙ Infine, risuonano dolci come una carezza le parole rivolte alla ginestra e gli epiteti
affettuosi con cui il poeta la interpella. Individuale
<<odorata ginestra>>, <<o fior gentile>>, <<lenta ginestra>>
Interpretare e sviluppare il pensiero critico

Una «comunità di resistenza» Nel passo che segue, tratto da un articolo pubblicato nel 2015 sulla
rivista di letteratura comparata dell'Università di Cagliari "Between", lo studioso Francesco Giusti
esamina il modo in cui l'Io lirico nella Ginestra propone il suo messaggio ai lettori per facilitarne la
condivisione e la diffusione. Dopo avere letto il testo, rispondi alle domande che seguono.
" L'io lirico propone la sua esperienza come singolare - condotta in prima persona e secondo le
proprie modalità - ma non come unica -l'irripetibilità del particolare individuale. La sua singolarità
presuppone una ripetibilità dell'esperienza, un'interattività che è alla base della sua condivisibilità.
Ognuno incarna la condizione umana a suo modo e soffre in prima persona delle leggi a essa imposte,
ma tale condizione è condivisa da tutti. [ ... ] L'esemplarità di questo soggetto lirico non è tanto nel
proporsi come modello etico di cui condividere i pensieri già maturati e imitare fedelmente le re-
azioni, quanto come guida in un'esperienza comune e ripetibile da tutti. L'io può forse rilevare il vero
prima degli altri, ma certamen te non al loro posto. La sua etica non si basa sulla comunicazione di
dottrine. Tale guida vorrebbe indi care non tanto la particolare verità da abbracciare, quanto una
strenua resistenza alle edulcorazioni' o contraffazioni dell'ideale nei confronti del reale'. Se si sfugge a
esse, allora il vero è a portata di chiun que. Dando forma verbale all'esperienza vissuta, il poeta può
facilitarne il riconoscimento, niente di più; dopotutto, anche il «vìllanello intento ai vigneti» (240-
241) è a suo modo perfettamente conscio della precarietà della propria esistenza. [ ... ] Affinché si
maturi la consapevolezza individuale della condizio ne umana e si possa di conseguenza costituire una
solidarietà sociale fondata su di essa, l'uomo deve fare singolarmente esperienza dell'estrema
precarietà della sua condizione. Una comunità di resistenza fondata sulla constatazione di un male
attuale, rispetto a una comunità di affermazione fondata sulla pro messa di un bene futuro, necessita
che tutti soffrano gli stessi mali e che ne abbiano coscienza."
(F. Giusti, Per un 'etica del discorso lirico: una lettura della Ginestra di Leopardi. in "Between", vol.
V, n. 10, novembre 2015)

1. edulcorazioni: addolcimenti.
2. contraffazioni ... reale: falsificazioni della realtà da parte dì un modello ideale.

Max 5/6 righe

a. Qual è, secondo il critico il modo in cui l’io lirico della Ginestra propone la propria esperienza?
b. Secondo Il critico, l'io lirico si propone come un esempio da imitare? Spiega la tua risposta.
c. Qual è il comportamento che l'io lirico indica agli altri uomini?
d. In che modo il poeta può facilitare il riconoscimento della realtà da parte degli altri uomini?
e. Alla fine del passo, lo studioso distingue la «comunità di resistenza» dalla «comunità di
affermazione»; spiega di che cosa si tratta. Quale delle due è proposta da Leopardi nella Ginestra?

a.L’io critico della ginestra propone la sua esperienza come singolare, poichè è condotta in prima
persone, ma non come unica. La singolarità dell’esperienza presuppone perciò una sua ripetibilità,
che è motivo della sua condivisibilità. Infatti l’esperienza della sofferenza non è solo del singolo
individuo, ma accomuna tutto il genere umano.
b. L’Io non deve essere considerato come un modello esemplare da seguire, bensì come una guida in
un'esperienza comune e ripetibile da tutti. Egli risulta essere la guida, nonostante la sua etica sia
priva di comunicazione di dottrine. Infatti questa si basa su una strenua resistenza nei confronti
delle contraffazioni dell’ideale al reale.

c. Il comportamento che l’Io lirico indica agli altri uomini, non è la verità da accogliere
necessariamente per vera, ma una resistenza a quelle che sono tutte le falsificazioni dell’ideale
nei confronti del reale. Quando queste ultime vengono a mancare, è qui che il vero diviena alla porta
di tutti gli esseri umani.

d.La comunità di resistenza è quella che si fonda sulla constatazione di un male comune attuale,
prende dunque in considerazione la prospettiva relativa al presente. La comunità di affermazione è
quella che si fonda sulla promessa di un bene futuro, quindi al presente decadente contrappone
la prospettiva di un futuro migliore.

e.La comunità di resistenza citata dall’autore nel discorso, rappresenta una comunità fondata
sulla constatazione di un male attuale, vivo nel presente. Mentre la comunità di affermazione
rappresenta una comunità fondata sulla promessa di un futuro migliore, affermando che tutti
debbano soffrire gli stessi mali. Nella Ginestra, viene rappresentata la comunità di resistenza, perchè
nel fiore Leopardi vede un simbolo di coraggio e di estrema resistenza di fronte a un destino
inevitabile, quasi come se fosse un rifiuto al presente. A differenza dell’uomo, infine, vediamo che il
fiore accetta umilmente il suo destino affidandosi completamente alla sorte.

Potrebbero piacerti anche