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contabile è 40 e ipotizziamo che ho nel bilancio della controllata un valore di 40

20/02/2019
(impianto 40 e quindi patrimonio netto 40). Consolido e nel bilancio della controllante
Le partecipazioni immobilizzate il valore 100 della partecipazione scompare e subentra 40 (valore dell’impianto che si
somma ai miei impianti). Questa differenza è positiva o negativa? Si tratta di una
Il metodo del patrimonio netto è importante perché apre la vista sul cosiddetto differenza positiva in quanto faccio la differenza tra quanto ho pagato e il valore del
consolidato. Il consolidato riguarda l’economia dei gruppi (di aziende). Quando patrimonio netto: 100-40=+60 (differenza positiva di consolidamento). Questo 60
abbiamo un gruppo di aziende, per gli americani e gli inglesi non esiste il bilancio andrà in dare: prima ipotesi, avviamento; seconda ipotesi, maggior valore dell’attivo o
separate della singola azienda, ma esiste solo quello dell’intero gruppo. Per esempio, minor valore del passivo; terza ipotesi, ho fatto un cattivo affare e quindi costo
considerando FCA, viene preso in considerazione il bilancio dell’intero gruppo FCA e straordinario. Supponiamo ora che avvenga il contrario, pago 50 una cosa che
non delle singole componenti, per questo si chiama bilancio consolidato. Ora, però, contabilmente vale 80, in questo caso avrò una differenza negativa di
non possiamo parlare del bilancio consolidato in quanto ci vorrebbe un corso a parte, consolidamento 50-80=-30. Questi 30 devono andare in avere: prima ipotesi,
ma parleremo quindi del consolidamento sintetico che avviene nel caso in cui le l’impianto non vale 80, ma 50 quindi sommo agli impianti 50; seconda ipotesi, valeva
partecipazioni sono trattate con il metodo del patrimonio netto (in inglese equità 80 ma l’ho pagata 50 e quindi ho fatto un ottimo affare e ho un ricavo straordinario
method). Questo metodo del patrimonio netto, anche conosciuto come metodo del che lo metto a riserva nel patrimonio netto; terza ipotesi, ho pagato 50 una cosa che
consolidamento sintetico, per la valutazione delle partecipazioni non si utilizza più, a vale 80 perché so già che quell’azienda avrà perdite future per cui quei 30 andranno
livello internazionale, salvo in specifici casi come quello delle joint ventures (quando in fondo rischi ed oneri volto ad assorbire le perdite future.
due soci non fanno una società unica ma fanno un affare insieme). Ad esempio,
nissan e renault decidono di costruire delle auto insieme e fanno una joint venture, in Il secondo problema da affrontare riguarda le operazioni infragruppo. Supponiamo
questo caso per i principi internazionali si potrebbe applicare l’equity method. In tutti che ho una merce acquistata a 100 e che si trova nel mio magazzino (valutazione al
gli altri casi, a livello internazionale, si usa solo il consolidamento integrale. In Italia, costo 100). A fine anno, il socio della controllante decide di comprarlo e glielo vendo
invece, il codice civile consente ancora di utilizzare nel bilancio della capogruppo il a 150 e rimane nel magazzino della controllante per 150. Il problema, però, è che ho
metodo del patrimonio netto quando ho un titolo (titoli di stato, obbligazioni o venduto ad uno del gruppo e non ad uno esterno. Quando andiamo a consolidare è
partecipazioni di controllo e collegamento- le partecipazioni seguono il costo ma in come se i magazzini si unissero perché unisco il tutto. Per cui ciò che io ho maturato
questi due casi seguono il metodo del patrimonio netto-). Una partecipazione è di è solo un utile infragruppo che in realtà non viene considerato perché ho venduto alla
controllo se per legge (art 2359) ho più del 10% di una quotata o 20% di una non mia capogruppo. Quindi, quei 50 in più vanno stornati perché sono frutto di
quotata. Il controllo può avvenire sia di fatto che di diritto (diritto di votare in un’operazione infragruppo. L’utile che viene considerato è solo quello che riguarda
assemblea): in Algeria, ad esempio, si stanno diffondendo i matrimoni tra cinesi e delle vendite fatte con l’esterno che quindi mi permettono di creare un margine.
algerini in modo che questi cinesi possano costruire nuove società e controllarle
Se ad esempio la capogruppo ha ricevuto un dividendo di 50 da parte di una
direttamente in Algeria.
controllata, questo dividendo deve essere rettificato perché anch’esso fa parte di
Seguire il metodo del patrimonio netto significa sostituire al costo della partecipazione un’operazione infragruppo.
il valore della frazione di patrimonio netto della controllata, tenuto conto delle
Ricapitolando, quando attuo un consolidamento integrale vado a sommare tutte le
differenze di consolidamento, della distribuzione dei dividendi e delle operazioni
operazione line by line, elimino il costo di partecipazione dal bilancio della
infragruppo. Quest’operazione si chiama consolidamento sintetico (OIC 17) perché
capogruppo, lo sostituisco con i valori attivi e passivi della controllata e vado a
avviene che nel bilancio consolidato io sono la capogruppo e ho una società
redigere il bilancio consolidato. Facendo quest’operazione nasce il problema degli
controllata al 100%. Come si fa il consolidamento? Prendo i valori del mio attivo e del
interessi di minoranza, delle differenze positive e negative di consolidamento, dei
mio passivo e del mio netto e del mio conto economico della mia società e di quella
dividendi e delle operazioni infragruppo.
controllata e li sommo voce per voce (line by line). Dal bilancio delle due aziende
separate ne esce un unico che consolida (somma) i valori, da qui il nome bilancio Ma quindi qual è la differenza con l’equity method? In quest’ultimo non faccio la
consolidato (consolidate financial statement). Quando viene fatta quest’operazione somma line by line: ho una partecipazione che ho pagato 100, questa rimane 100 e
(consolidamento integrale) è come se nel bilancio della capogruppo eliminassimo la viene sostituita dalla frazione del valore del patrimonio netto della controllata (se
voce del costo delle partecipazioni per metterci tutte le attività e le passività della posseggo il 100% va questo, se no l’80% e così via). Quindi il metodo consiste nel
società controllata. Ad esempio, nel patrimonio della controllata c’è 100 (impianti per sostituire il costo di acquisto della partecipazione con il valore sintetico del patrimonio
150 e debiti per 50). La voce partecipazioni per 100 scompare, consolido ed escono netto della controllata, senza fare alcuna somma. Nel fare questo, ogni anno
impianti per 150 che si sommano ai miei e debiti per 50 che si sommano ai miei. In ovviamente se ho perdite o utili il patrimonio netto della controllata cambia e così
questo caso, però, stiamo ipotizzando che si tratti di società che controllo al 100%, anche la voce nel mio bilancio consolidato.
ma nel caso in cui posseggo solo l’80% mi dovrei portare nel mio bilancio solo l’80%.
Nel consolidamento integrale, però, io porto sempre il 100% di cui ne faccio
scomparire solo 80%, quei 20 in più aumentano il patrimonio netto e si iscrivono tra
gli interessi di minoranza (quota di patrimonio netto del bilancio consolidato di
competenza della minoranza). Però ci possono essere vari problemi: quando compro
una partecipazione non pago il valore contabile ma il valore di mercato. In genere,
questo valore è più alto rispetto al patrimonio netto e per questo si genera 25/02/2019 Rainone
l’avviamento. Facendo un esempio, pago 100 una partecipazione il cui valore netto
Riclassificazione bilancio: introduzione aree gestionali. (caratteristica/operativa – gestione caratteristica;
patrimoniale/accessoria e finanziaria – gestione extra-caratteristica).
La riclassificazione del bilancio ci permette di ottenere quelle informazioni che ci
consentono di valutare le performance reddituali e lo stato di tenuta dell’azienda. Esempio. Investo e acquisto delle partecipazioni di controllo di una società che
Così facendo,è possibile effettuare anche una valutazione nel medio periodo commercializza i prodotti che produce in questo caso la partecipazione è tipica non
dell’azienda, in modo di capire se questa è in grado di creare ricchezza in futuro e accessoria, perché anche attraverso queste partecipazioni riusciamo a svolgere il
tracciare una determinata rotta, di conseguenza. Avere una solida base di dati core business (fatturato -> utile).
contabili ben strutturati e classificati permette di sapersi orientare nel momento in cui
si presentano determinate difficoltà. Si considerano le passività finanziarie che sono suscettibili di produrre interessi
passivi espliciti nella riclassificazione dello stato patrimoniale (mutui, debiti finanziari)
Ma perché è necessario effettuare questa riclassificazione se il bilancio si presenta in funzione al costo opportunità -> costo derivato dal mancato sfruttamento di
già come rappresentazione veritiera della situazione aziendale? Il bilancio, in effetti, un’opportunità è il sacrificio che un operatore economico deve compiere per
non è di sé idoneo per quest’analisi accurata. Innanzitutto, già quando parliamo di effettuare una scelta economica.
risultato di reddito di esercizio, parliamo di un risultato unico ed oggettivo. Il bilancio
di esercizio, invece, risulta essere una valutazione soggettiva in cui si decide di Gli aggregati dello stato patrimoniale riclassificato. Attivo (impieghi): attività di
cristallizzare una dinamica in continua evoluzione. Quando si decide di fare ciò, gestione caratteristica corrente (materie prime e rimanenze; crediti; denaro in cassa;
alcuni fenomeni economici non si sono ancora realizzati, come ad esempio alcune ratei e risconti attivi), attività gestione caratteristica non corrente (costi di sviluppo;
materie prime non sono ancora diventate prodotti finiti così come questi ultimi non software; terreni e fabbricati; attrezzature industriali e commerciali) e attività gestione
sono diventati ricavi, i crediti non sono stati incassati e così. Così nasce un’esigenze, extra-caratteristica (fabbricati non strumentali; depositi bancari e postali; ratei e
ovvero quella della valutazione. Appena parliamo di valutazione, introduciamo un risconti attivi). Passivo (fonti): passività connesse alla gestione caratteristica corrente
forte elemento soggettivo. Per questo motivo, infatti, il legislatore si è impegnato a ( debiti verso fornitori; TFR; debiti tributari; debiti verso istituti; altri fondi), passività
fornire alcune regole che possano rendere la valutazione un po’ più oggettiva, connesse alla gestione caratteristica non corrente ( debiti verso fornitori per acquisto
standardizzando il processo il più possibile affinchè sia possibile un confronto nello immobilizzazioni; fondo imposte), passività connesse alla gestione extra-caratteristica
spazio e nel tempo tra i vari bilanci. Tra i primi criteri di valutazione vi è la prudenza: (ratei e risconti; debiti verso banche; mutui ipotecari), mezzi propri (capitale sociale;
gli utili si scrivono solo quando sono realizzati ed è meglio avere un patrimonio riserva legale; altre riserve; utile d’esercizio).
sottostimato con plusvalenze latenti piuttosto che un patrimonio annacquato. Un rateo è una quota di entrata o uscita futura che misura ricavi o costi già maturati
Nella riclassificazione, quando parliamo di attività tipica cosa vogliamo dire? La ma non ancora rilevati perché la loro manifestazione finanziaria avrà luogo in esercizi
tipicità è un elemento che non è assoluto, ma relativo nel senso che dipende dal tipo futuri. I ratei attivi misurano quote di ricavi, i ratei passivi misurano quote di costi.
di azienda che stiamo prendendo in esame. Il nostro compito, attraverso la Il risconto è una quota di costo o di ricavo non ancora maturata ma che ha già avuto
riclassificazione, è proprio quello di distinguere i vari tipi di investimenti, capendo la sua manifestazione finanziaria. Affinchè si parli di ratei e risconti è necessario che i
cosa genera o meno valore o genera o meno fabbisogno finanziario. costi e i ricavi siano comuni a due o più esercizi, se sono di pertinenza solo di un
Quando, invece, prendo in considerazione le altre aree, come quella patrimoniale o esercizio si parla di debiti o crediti.
accessoria (investimenti di natura patrimoniale), ma che non si legano Il capitale circolante netto sono le attività non finanziarie correnti al netto delle
immediatamente alla gestione caratteristica dell’azienda in questione. L’acquisto di passività non finanziarie legate esclusivamente ai processi della gestione tipica o
un appartamento, ad esempio, potrebbe anche non essere strumentale per la caratteristica.
gestione dell’attività e ciò va inserito negli investimenti non tipici. L’acquisto di un
fabbricato, invece, che potrebbe essere funzionale, va inserito nella gestione tipica. Politica delle scorte: quando concediamo a dilazione stiamo finanziando un nostro
Se ho un eccesso di liquidità e lo investo in fondi, azioni, invece, si tratta di una cliente, stiamo assorbendo liquidità ( il credito deve essere finanziato dalle nostre
attività tipica. fonti di finanziamento). Quando invece otteniamo una dilazione di pagamento da un
nostro fornitore stiamo liberando liquidità. Quanto più ampia è la scorta minima che
Riclassificazione dello stato patrimoniale: criterio della pertinenza gestionale. Lo decido di avere, maggiore è il fabbisogno finanziario.
scopo è evidenziare gli impieghi e le fonti generati dall’attività tipica d’impresa e
separarli dalle altre aree di gestione. Il criterio della pertinenza gestionale ha il
vantaggio di permettere la separazione tra le aree di gestione, distinguendo
nettamente quelli che sono gli investimenti operativi (o caratteristici o tipici) dagli
investimenti estranei alla gestione caratteristica (extra caratteristici / non operativi).
La tipicità è un elemento relativo: dipende dal tipo di azienda presa in esame,
considerare quegli elementi funzionali al core business (è la principale attività
aziendale operativa ove il compito fondamentale è creare un fatturato con un
conseguente guadagno).
Si ricorre a tale prospetto patrimoniale per evidenziare la composizione dell’attivo e
del passivo patrimoniale in funzione del contributo degli elementi e ciascuna delle
economico non coincide con il risultato finanziario.
Dunque ci sono: 1. Degli eventi che nel conto economico incidono in un modo e dal
punto di vista finanziario incidono in un altro, perché dal punto di vista economico
applichiamo il matching principles mentre dal punto di vista finanziario contano le
entrate e le uscite di cassa. 2. Ci sono degli eventi che dal conto economico non
passano proprio. 3. Ci sono le movimentazioni di capitale circolante.
27/02/2019 Supponiamo che io venda 2 matite al 31/12 per 2 euro. Crediti verso clienti a merci
conto vendite per 2. Se guardiamo la situazione finanziaria e invece di guardare la
Rendiconto finanziario di cassa cassa guardiamo il capitale circolante netto (differenza tra attivo corrente e passivo
Abbiamo studiato quello che è il bilancio con le varie voci, analizzando i criteri di corrente, l’attivo corrente sono le rimanenze, i debiti a breve, la cassa, mentre il
iscrizioni e valutazioni con le varie differenze dei principi contabili. Il bilancio, però, è passivo corrente sono i debiti a breve): non ho rimanenze e debiti, ho crediti a breve
composto anche da un altro documento, ovvero il rendiconto finanziario. Si tratta di per 2, passività 0. Quel 2 di ricavo ha corrisposto ad un incremento del capitale
un documento che in pratica fanno in pochi, ma siccome è obbligatorio (trascurando circolante netto di 2. A Questo punto avviene che al 31/12 avviene uno di quelli a cui
le piccole e medie imprese), i commercialisti utilizzano un programma per elaborarlo. ho venduto e mi da 1 euro. In automatico registro cassa a crediti verso clienti, 1 euro
Conseguenza della storia è che il rendiconto finanziario non è corretto. Al contrario, va in cassa e l’altro resta tra i crediti. Nel capitale circolante netto c’è stato lo
se prendiamo un revisore americano, la prima cosa che fa è chiedere il rendiconto spostamento di un euro dai crediti verso clienti a cassa. Quel ricavo di 2 non
finanziario in quanto valuta l’azienda in base ai flussi di cassa che questa è in grado corrisponde più a due di crediti, ma corrisponde a uno di crediti e a uno di cassa. Il
di generare, flussi di cassa non desumibili dal conto economico o dallo stato capitale circolante netto non è cambiato, ma è cambiata la sua composizione, ovvero
patrimoniale. Questi due, dunque, per essere compresi fino in fondo devono essere la sua suddivisione tra cassa e crediti. Ma se uno il 01/01 viene e chiede un
connessi all’informazione di carattere finanziario. Queste informazioni sono importanti pagamento di 2 euro, io 2 euro non ce li ho in cassa in quanto ho solo 1 euro e non
perché permettono di capire se l’azienda è in buono stato di salute o in crisi. C’era posso dirgli di pagare anche con il credito. Questa è la differenza sostanziale tra
l’azienda Ericsson che svolgeva tutti i lavori per il ministero dell’interno e creava i cassa e capitale circolante netto (differenza tra crediti a breve, disponibilità liquide,
ponti radio. C’era l’intero settore metalmeccanico che dipendeva da quello. Ad un rimanenze e passivo corrente). Ogni evento di gestione, nella gestione operativa
certo punto, i ritardi negli incassi della fattura principale che aveva dato i subappalti a corrente, porta ad una variazione di crediti e debiti e rimanenze e può portare anche
tutte le società del settore erano diventati così lunghi da impedire alle società del ad una variazione di cassa se tutto questo si traduce in cassa. Il problema è che la
settore di pagare con regolarità i dipendenti, i contributi e lo Stato. Conseguenza cassa non compone tutto il capitale circolante netto, ma solo una parte. Non sempre
della storia, pur essendo tutte società con una buona marginalità, quindi con bilanci il capitale circolante netto si traduce in cassa ed è per questo che esistono vari tipi di
apparentemente positivi, sono fallite tutte perché il ritardo nell’incasso dei crediti è rendiconti finanziari, uno che guarda al capitale circolante netto e uno che guarda un
stato così lungo che gli ha impedito di onorare e pagare in maniera plausibile i debiti sottoinsieme di questo, ovvero la cassa. Analizzeremo solo questo secondo tipo di
che aveva. Questo tipo di informazione non si riesce ad ottenere dallo stato rendiconto finanziario. Vedremo che ci sono delle misure finanziarie molto simili alla
patrimoniale e dal conto economico perché se leggo io trovo i crediti e immagino che variazione di capitale circolante netto che si chiamano margini operativi lordi
nell’arco di 3-4-5 mesi io incasso i crediti. Ma se vado a leggere il rendiconto (EBTDA). Per questo molto spesso nelle valutazioni d’azienda troviamo che si
finanziario mi accorgo che invece il tempo di incasso di quei crediti è molto più lungo utilizzano dei multipli dell’EBTDA, in quanto questo è un valore economico molto
di quei 4 mesi e quindi capisco che quest’azienda probabilmente non sarà in grado di simile al valore finanziario, ovvero al flusso di capitale circolante netto, ma non il
avere un flusso di cassa sufficiente a coprire i debiti che rientrano nei mesi vicini. flusso di cassa perché questo è più piccolo o uguale al flusso di capitale circolante.

Il primo problema è il conto economico, il secondo problema è lo stato patrimoniale. Il conto economico, così come è fatto, non prevede la riclassificazione per aree
Guardiamo il conto economico e facciamo un’ipotesi semplice: compro una materia gestionali. Lo stato patrimoniale, invece, può essere anche definito in un altro modo,
prima e la pago un euro (articolo di partita doppia, materie conto acquisti a debiti ovvero prospetto impieghi e fonti. Facciamo un esempio, totale dell’attivo 100
verso fornitori, debiti verso fornitori a banca), entra nel mio conto economico, al 31/12 composto da immobilizzazioni per 60 e attivo circolante per 40. Patrimonio netto 60 e
questa matita resta in magazzino per cui non rilevo la perdita ma l’aumento delle debiti a medio lungo termine 20 e il resto sono debiti a breve termine.
rimanenze in magazzino, però ho cassa -1 perché io l’ho pagata e quindi ho avuto Apparentemente la situazione è equilibrata ma in realtà ciò non significa che sono in
l’uscita; compro il motorino nuovo e lo pago 2000, arrivo al 31/12 e mi trovo costo per grado di pagare tempo per tempo tutti i debiti. Ciò perché il prospetto fonte e impieghi
l’acquisto di 2000, essendo un fattore a fecondità ripetuta faccio l’ammortamento del non mi dice quanto è il flusso di cassa e da dove viene questo. Allora non solo devo
20%, quindi il mio costo è di 400 mentre l’uscita è stata di 2000. In applicazione del capire se riesco a pagare in tempo i miei debiti (solvibilità), ma anche da dove
principio di competenza economica (i costi devono trovare i corrispettivi ricavi, vengono i soldi, se dalla gestione caratteristica corrente, da un aumento di capitale,
matching principles), assegno nel conto economico i costi che trovano i corrispettivi da un prestito. Tutto questo non riesco a capirlo dallo stato patrimoniale, in quanto
ricavi. Il problema è che dal punto di vista finanziario non è così, perché la mia uscita questo è mi da una rappresentazione di stock e non dinamica.
è stata di 2000 mentre il costo solo di 400. Supponiamo che decidiamo di fare un Quindi, i dati finanziari non si riescono ad ottenere dal conto economico in quanto
aumento di capitale e di mettere 100 nella società (banca a capitale sociale per 100) questo è fatto per il principio di competenza economica e perché ci sono costi e ricavi
dal conto economico non passa niente, la cassa è aumentata per 100 mentre il che non hanno incidenza di carattere finanziario e ci sono operazioni che hanno
reddito no perché non è un evento che incide sul reddito, dunque il risultato incidenza di carattere finanziario ma non passano per il conto economico. Ci sono
operazioni che incidono sul netto e non si traducono in cassa. Non posso avere le La gestione caratteristica corrente è quella che ci interessa maggiormente perché
stesse informazioni dallo stato patrimoniale in quanto questo da sicuramente più dovrebbe essere la fonte delle maggiori risorse che l’azienda è in grado di produrre.
informazioni finanziarie rispetto al conto economico ma mi permette di capire le fonti
e gli impieghi al 1 gennaio e al 31 dicembre, fornendomi immagini ferme e non Esempio 1. L’azienda Bialetti è andata in crisi perché non si è protetta con degli
dinamiche. Per questo abbiamo bisogno del rendiconto finanziario. strumenti opportuni dalle differenze che si sarebbero potute generare in futuro dal
tasso di cambio attuale. Se compro il caffè in Colombia e sono Nespresso, lo pago in
A questo punto, a che serve il rendiconto finanziario? Nell’azienda esiste una cosa dollari. È evidente che tra 6 mesi devo riapprovvigionarmi di caffè. Oggi lo posso
chiamata fabbisogno finanziario e tra le prime cose da valutare è capire qual è il pagare con 1000 (con il tasso di cambio attuale euro/dollaro) ma se tra 6 mesi devo
fabbisogno finanziario complessivo necessario per l’esercizio d’impresa. Il fabbisogno pagare 1200 è perché il tasso di cambio è mutato (poiché il dollaro è stato svalutato
finanziario viene alimentato tramite capitale proprio, di terzi o autofinanziamento per politiche attuate da Trump ad esempio). In automatico perdo 200 euro
dell’azienda. indipendentemente dal costo di acquisto delle materie prime, lo perdo per il cambio di
tasso di cambio. Ecco perché si utilizzano degli strumenti di copertura del tasso di
Il fabbisogno finanziario può essere considerato complessivo o residuale (al netto cambio.
dell’autofinanziamento). Le fonti per soddisfare il fabbisogno finanziario sono: capitale
proprio, capitale di terzi e l’autofinanziamento. Il fabbisogno finanziario complessivo è Nelle aziende questi fattori che incidono sulla gestione finanziaria sono diventati
la somma di tutte le risorse finanziarie di cui ho bisogno per soddisfare gli quasi più importanti della gestione operativa. Prima la gestione finanziaria era
investimenti complessivi, in cui va tutto tutto l’attivo dello stato patrimoniale e quindi considerata completamente secondaria e accessoria, adesso in molte aziende tale
anche il capitale circolante (al netto dei debiti correnti). Questo è il fabbisogno gestione (che riguarda gli investimenti in titoli, derivati, partecipazioni non operative) è
finanziario complessivo in senso lato. Come si finanzia? Con il capitale proprio, di diventata una parte sempre più importante. Infatti, oggi nelle banche ci sono due
terzi o con l’autofinanziamento. Siccome sto considerando anche i crediti e le settori, uno dove si svolge l’attività tradizionale tipica (prestare soldi) e l’altro settore è
rimanenze, l’autofinanziamento che considero non considera solo il flusso di cassa puramente speculativo (investimenti sul mercato finanziario).
ma anche il flusso di capitale circolante netto (rimanenze, crediti a breve, cassa e
banca, debiti correnti). L’autofinanziamento è il flusso di cassa o di capitale circolante L’autofinanziamento più importante è quello della gestione caratteristica corrente, ma
netto prodotto in un arco di tempo. Il flusso di capitale circolante si chiama studieremo altre aree, cioè l’area finanziaria e l’area dei finanziamenti e dei rimborsi,
autofinanziamento potenziale ed è dato dalla differenza tra le rimanenze iniziale e che assumono nell’azienda un’importanza sempre più elevata man mano che si
quelle finali. Il flusso reale, invece, è dato solo dalla cassa e dalla banca (sempre evolve il mercato. Per comprendere la gestione finanziaria non posso avvalermi solo
dalla differenza). Quando prendo il fabbisogno finanziario complessivo in senso lato di stato patrimoniale e conto economico, e premesso che ci sono alcune operazioni
considero tutti i finanziamenti, pure quelli in capitale circolante, la fonte è data che non impattano o il conto economico o stato patrimoniale, l’obiettivo del nostro
dall’autofinanziamento potenziale; con il fabbisogno finanziario complessivo in senso studio sarà -> il rendiconto finanziario di cassa.
stretto, invece, escludo il capitale circolante netto e quindi la fonte è Esempio 2. Cassa a inizio anno 100, cassa a fine anno 110. Incremento di cassa 10,
l’autofinanziamento reale. Noi analizzeremo il flusso di cassa e quindi impiego per 10. Il fatto che la cassa sia aumentata di 10 non mi dice affatto che la
l’autofinanziamento reale e ciò partendo dai dati dello stato patrimoniale e del conto situazione finanziaria sia in equilibrio, che l’azienda sia stata in grado di pagare i
economico per capire qual è stato il flusso di cassa. Per fare ciò distingueremo le debiti (può darsi che ho incassato i 10 ma non ho pagato nessun creditore) e non ci
aree gestionali in area operativa corrente e non corrente, area della gestione dice da dove sono venuti questi 10. Partendo dal dato oggettivo cassa (banca/titoli
finanziaria, composta dall’area delle remunerazioni finanziarie assimilati) o cassa e banca è aumentata di 10. Possono essere provenuti da:
gestione operativa/caratteristica (circuito di produzione); gestione finanziaria /
accessoria (circuito di capitale proprio/di terzi).
28/02/2019
Nell’area operativa vi è una seconda divisone: corrente e non corrente (connessa
Rendiconto finanziario (continuo) generalmente al conto economico). Per il rendiconto finanziario la distinzione è tra le
operazioni ripetitive e non ripetitive (che non si ripetono costantemente), ovvero
Abbiamo imparato che ogni evento aziendale, salvo alcuni eventi che sono gli rispettivamente correnti e non correnti. Nell’area della gestione operativa non
ammortamenti, l’imputazione delle variazioni delle rimanenze, rivalutazioni e corrente vanno le operazioni quali: comprare un impianto, vendita di un immobile
svalutazioni e risconti attivi, non hanno impatto finanziario perché si tratta di eventi (disinvestimento), compro una merce. Quindi la gestione operativa non corrente è
puramente economici, puramente di rilevazione del principio di competenza o per anche chiamata gestione degli investimenti e disinvestimenti. Per le partecipazioni o
l’aumento di una posta del netto ma non hanno impatto né sul circolante né sulla alcuni crediti vi è una difficoltà a distinguere tra operativo e non operativo perché
cassa. Ci sono eventi in azienda che non hanno alcun impatto sul circolante (impianti anche alcuni investimenti finanziari possono essere considerati operativi, ma non
a riserva di rivalutazione, utile d’esercizio a riserva legale, ammortamento a fondo presteremo attenzione ora su questo.
ammortamento). Altri eventi hanno impatto sul circolante ma non sulla cassa, altri
sulla cassa come parte del circolante. L’area finanziaria e accessoria si distingue in una parte che tiene conto di
finanziamenti e rimborsi (ad esempio la diminuzione di capitale payback di azioni
L’autofinanziamento reale è il flusso di cassa generato dalla gestione caratteristica appartiene all’area dei finanziamenti e rimborsi -> mutui, rimborso quota capitale,
corrente. L’autofinanziamento potenziale è il flusso di capitale circolante generato aumenti /diminuzioni di capitale).
dalla gestione caratteristica corrente.
L’area delle remunerazioni finanziarie (e delle gestioni accessorie) riguarda ad
esempio: fitti attivi (gestione accessoria all’attività caratteristica) che va nella voce a5 1000+5-0=1005.
altri ricavi e proventi dove vengono collocati anche plusvalenze e minusvalenze di
gestione; oneri diversi di gestione (b14). Ricavi 1000, crediti iniziali 5 e crediti finali 2. In cassa ho 1000, sommo i crediti iniziali
che provengono dall’ano precedente, 1005 ma sottraggo i crediti finali 1005-2=1003.
Le remunerazioni finanziarie sono ad esempio gli interessi attivit/passivi e i dividendi.
Queste possono trovarsi nel conto economico per quanto riguarda gli interessi Le entrate correnti sono uguali ai ricavi di vendita+crediti iniziali-crediti finali. Le uscite
attivi/passivi o i dividendi quando sono proventi finanziari; un’altra parte passa solo correnti sono uguali ai costi+ debiti iniziali – debiti finali.
per lo stato patrimoniale , ovvero i dividendi erogati nel caso delle partecipazioni, o Esempio 4. Ipotesi 1. I costi sono 500. Pago tutti i 5, non ho debiti iniziali né finali
l’erogazione mia dei dividendi ai miei soci. verso fornitori. Uscita=costo. Supponiamo che dal fornitore ottenga credito e non
Infine c’è l’area fiscale che riguarda le imposte seguita poi dall’OCI (Other pago tutti i 500. Costi 500, uscite 500-10=490, debiti finali 10. Quando ottengo credito
Comprehensive income) comprende una serie di operazioni che non hanno effetto di il mio fabbisogno finanziario si riduce.
carattere finanziario come le svalutazioni e le rivalutazioni. L’ultima voce del conto Ipotesi 2. Costi 500, banca -520, debiti iniziali -20. Quindi l’amministratore oltre ad
economico sono le imposte. aver pagato tutte le uscite ha anche pagato i debiti dell’anno prima (iniziali).
Esempio 1. Ricavi gestione operativa 1000, Costi gestione operativa 900. Quant’è Flusso di autofinanziamento reale = entrate correnti –uscite correnti.
l’utile o reddito operativo? 100. Se l’aliquota fiscale è il 24%, le imposte da pagare
sono 24% di 100-> cioè 24. Il flusso di cassa della gestione caratteristica prevede Il discorso del delta crediti o delta debiti vale per tutto: investimenti, disinvestimenti,
che in cassa non abbiamo più 100, ma 100-24=76. Ma in cassa invece di 76 troviamo proventi accessori, proventi finanziari. Se ho delle uscite è costo +delta debiti, se ho
80 poiché le imposte che ho pagato non sono state 24 ma 20. Supponiamo che delle entrate ricavo + delta crediti. Se ho un investimento: investimento + deltat debiti.
questa azienda abbia preso in prestito con interesse passivo di 20. Quando vado a Se ho un disinvestimento: disinvestimento + delta crediti.
calcolare le imposte l’interesse passivo si riduce, quindi pago le imposte su 100-
20=80. Se applico al 20 il 24% (facciamo che esca 4), invece di pagare 24 che Investimenti -> costi della gestione operativa corrente. Investimenti =costi + debiti
sarebbe quello che avrei dovuto pagare considerando il reddito solo dell’attività iniziali – debiti finali. Il problema è capire quali sono questi costi.
operativa, pago 20 perché riduco gli interessi passivi. Ciò vuol dire che: 24 è l’uscita
Esempio 5. Ho nello stato patrimoniale 10 a inizio anno, 12 a fine anno. Pensi di aver
imputata alla gestione corrente, 4 è l’entrata imputata alla gestione finanziaria.
fatto un investimento di 2, ma se per esempio ho un aumento capitale di 1 e ho quindi
Ogni area, quindi, genera un effetto fiscale che può essere sia positivo che negativo, 1 di investimento . 0 se per esempio ho un ammortamento di 0,5, vuol dire che
l’area caratteristica è in genere quella che permette di pagare le imposte e dovrebbe l’investimento vero da 10 è passato a 12,5 e avendo fatto l’ammortamento e da 12,5
produrre un utile, quindi il valore è positivo, mentre l’area finanziaria che produce più è passato a 12 (12,5-0,5=12). L’investimento è stato 2,5.
costi che ricavi generalmente dovrebbe permettere di risparmiare le imposte. Per
Per capire quant’è stato l’investimento devo eliminare le operazioni non finanziarie,
quanto riguarda le imposte la parte che va nell’area caratteristica è negativa, la parte
devo considerare gli ammortamenti, quando ho fatto ciò ottengo il costo
che va nell’area finanziaria è positiva –> splitting fiscale.
dell’investimento a cui va aggiunto il delta debiti. Il costo dell’investimento a volte può
Lo splitting fiscale è l’imputazione di una parte delle imposte alla gestione variare (se per esempio ho un collaudo è un costo della gestione operativa non
caratteristica e dall’altra parte alla gestione finanziaria. Dal punto di vista operativo corrente), non prendo i costi di acquisto di materia in b6, o prendo il valore nello stato
nello scritto non lo faremo, però benché scorretto, prendiamo tutta l’uscita dall’area patrimoniale, mentre per i valori di conto economico ho i flussi per i valori di stato
fiscale e la mettiamo nell’area operativa. patrimoniale, ho valori di inizio e fine anno (valori stock) e facendo la differenza ho il
flusso.
Esempio 2. Produco bottigliette d’acqua, ne ho vendute 1000 a 1 euro ciascuna.
Ricavi 100. Quante sono state le entrate? Non quelle di capitale circolante ma le
entrate di cassa) 1000 perché entrate correnti=ricavi. Supponiamo che l’ultima
bottiglia la vendo al 31/12 ma non ricevo il pagamento, i miei ricavi al 31/12 sono
1000 perché l’ho venduta, ma le entrate saranno 999. Il fatto di aver concesso credito
ha aumentato il mio fabbisogno finanziario di 1, quando ottengo credito il mio
fabbisogno finanziario si riduce. Kunz vuole sapere le entrate connesse con la
vendita dei ricavi operativi “bottigliette d’acqua” per l’anno 2018. Ricavi 1000 conto
economico entrate: crediti a inizio 0, crediti a fine 2. (supponiamo che due bottigliette
non sono state pagate al 31/12, quindi 1000-2=998 entrate). Il credito che rimane a
fine anno riduce la cassa. Se parliamo di capitale circolante è 1000 se incasso tutto 06/03/2019
ed è 1000 se incasso tutto -2 perché quei 2 si chiamano crediti vs clienti (i crediti a
breve rientrano nel concetto di capitale circolante netto). La gestione caratteristica corrente (continuo)
Esempio 3. Ricavi 1000. Crediti vs clienti 5 01//01, al 31/12 crediti vs clienti 0. In Che cosa abbiamo fatto finora. Dopo aver spiegato il patrimonio netto, compreso le
banca ho 1005, ho incassato i crediti dell’anno prima-> aumenta la cassa. Se voglio problematiche del consolidamento integrale e del consolidamento proporzionale o
sapere le entrate correnti devo sommare i crediti iniziali e sottrarre i crediti finali. sintetico, abbiamo capito cos’è una differenza positiva di consolidamento, una
differenza negativa di consolidamento. A quel punto abbiamo analizzato cos’è il monetario e per questo non ci interessano perchè guardiamo solo le operazioni
metodo del patrimonio netto e siamo andati a vedere cos’è il rendiconto finanziario. monetarie), che è 0; prendo il valore di fine anno delle immobilizzazioni che è 100 ->
Abbiamo prima capito perché si redige il rendiconto finanziario e la risposta sta nel il valore dell’investimento e quindi l’uscita è 100. Ma se io dico di aver fatto un
fatto che nel conto economico chi ha valori di flussi economici, questi spesso non si accordo con i fornitori e decido di pagare a 60 giorni (che scadono al 31/12) una metà
traducono in risorse finanziarie o se si traducono in risorse finanziarie spesso non si e a 120 giorni l’altra metà, al 31/12 io pago 50 e l’anno successivo pago gli altri 50.
traducono in risorse monetarie. Abbiamo, per questo, imparato a distinguere i flussi di Costo (100) + debiti iniziali (0) – debiti finali (50), l’uscita è stata di 50. Gli altri 50
capitale circolante netto (riguarda crediti, debiti e rimanenze e cassa) dai flussi di saranno imputati nell’anno successivo. Quindi questo costo ha generato un flusso di
cassa (SOLO cassa). Lo stato patrimoniale, invece, che mi da valore di stock, mi cassa negativo, ovvero uscite per investimenti, in entrambi gli anni. Il calcolo,
permette di capire la differenza fra in inizio e fine e quindi il flusso (differenza tra dunque, è simile a quello della gestione caratteristica corrente, l’unica complicazione
cassa iniziale e cassa finale) ma non mi dice da dove viene l’aumento o la è che possiamo avere aumenti di capitale in natura, rivalutazione, ammortamenti,
diminuzione o perché si sono creati. Ciò perché attraverso questi due documenti non costruzioni in economia che non devono essere considerate perché sono poste che
so quali sono le aree gestionali dell’azienda che generano cassa e quelle che si movimentano non per un motivo finanziario, ma per un motivo economico
mangiano cassa. Andando avanti abbiamo allora capito che c’era bisogno del connesso al principio di competenza economico (perché capitalizzo? Perché si tratta
rendiconto finanziario che può essere un rendiconto di capitale circolante oppure un di un costo di competenza degli anni successivi).
rendiconto di cassa (quello su cui ci soffermeremo). Abbiamo imparato cos’è
l’autofinanziamento reale: il flusso di cassa generato dalla gestione caratteristica Il problema si ha con i disinvestimenti.
corrente, ovvero la cosa più importante in un’azienda perché questa gestione Esempio. Ho un cellulare che voglio vendere a 500 euro, ma che ho pagato 800.
dovrebbe produrre cassa e non consumarla. Se decido di impiantare una nuova Facciamo che ho ammortizzato per 150 , quindi il mio valore contabile netto è 650 e
pizzeria, questa consumerà il capitale proprio o di terzi ma poi mi aspetto che tramite adesso lo voglio vendere a 500, che incasso tutti. Quanto è stato il disinvestimento?
gli introiti io sia in grado di pagare tutte le uscite connesse con la pizzeria, di pagare i Vado in bilancio e trovo scritto che a inizio anno il valore contabile è 800-150=650, a
debiti che ho contratto con il mutuo, e di ottenere anche degli utili (flusso di cassa fine anno il valore contabile è 650. Quindi il valore del flusso in diminuzione del
positivo) che mi permetta di vivere. L’autofinanziamento potenziale, invece, disinvestimento è 650, ma in realtà non è così perché devo anche considerare i
comprende e riguarda anche il flusso di capitale circolante netto (operativo) ed è crediti a inizio e fine anno connessi con quell’evento. Crediti a inizio anno 0, crediti a
potenziale perchè il fatto che abbia dei crediti non significa che questi si fine anno 0 perché i 500 li ho incassati subito. Quante sono le entrate connesse con
trasformeranno effettivamente in cassa (nell’anno in corso), in quanto non sono la vendita del cellulare? 500, ma perché il mio flusso è 650? Come faccio da 650 ad
sicura che me li pagheranno (questo discorso vale anche per i debiti e le rimanenze arrivare all’entrata corrente? Devo sottrarre la minusvalenza. Quindi l’entrata
sempre contenuti nel capitale circolante netto). connessa con il disinvestimento non è solo pari al valore contabile del
Per questo motivo dobbiamo dividere le varie aree di gestione: gestione caratteristica disinvestimento + crediti iniziali – crediti finali, ma devo sottrarre anche la
(attività tipica svolta dall’azienda) corrente (ripetitiva). Se io concedo credito il mio minusvalenza o aggiungere la plusvalenza (nel caso in cui avessi disinvestito ad un
fabbisogno finanziario aumenta, se io ricevo credito il mio fabbisogno finanziario si valore maggiore di quello contabile netto).
riduce e tradotto nei conti significa che per andare a capire qual è il flusso di cassa Esempio 2. Supponiamo che ho un’automobile, valore contabile 20000, fatti gli
partendo dai ricavi, devo considerare almeno altre due voci ovvero i crediti a inizio ammortamenti il valore scende a 8000. La vendo a 12000, ma 10000 me li danno
anno e quelli a fine anno. Per questo le entrate correnti sono pari ai ricavi + i crediti di subito e 2000 me li danno l’anno successivo. Quant’è il flusso di cassa connesso con
inizio anno – i crediti di fine anno(ricavi + delta crediti). Allo stesso modo, le uscite il disinvestimento? Il valore contabile netto è 8000 + crediti a inizio anno (0) – crediti a
correnti sono pari ai costi operativi + i debiti di inizio anno – i debiti di fine anno (costi fine anno (2000) + plusvalenza (4000). Il mio incasso è stato 10000.
+ delta debiti).
Eliminato questo problema, non ne abbiamo altri specifici che riguardano la gestione
Area della gestione caratteristica non corrente (investimenti e disinvestimenti). In degli investimenti e dei disinvestimenti. A questo punto abbiamo altre due aree:
teoria gli investimenti e i disinvestimenti comprenderebbero anche le partecipazioni, quella delle remunerazioni finanziarie della gestione accessoria (fitti attivi, fitti passivi,
ovvero gli investimenti di carattere finanziario, e anche i disinvestimenti di carattere oneri e proventi diversi), i cui ricavi vanno riepilogati nella voce a5 altri ricavi e
finanziario. In genere, quando si fa il rendiconto finanziario si separano gli proventi, mentre i costi vanno nella voce b14 oneri diversi di gestione, ovviamente
investimenti e i disinvestimenti di carattere operativo da quelli di carattere finanziario. non tutti i ricavi e i costi in queste voci provengono dalla gestione accessoria ed è per
Ma nella pratica noi questo non lo facciamo e quindi consideriamo tutti gli questo che dobbiamo fare la distinzione; nella gestione finanziaria abbiamo due aree:
investimenti e i disinvestimenti come se fossero di carattere operativo. Ora, fatta remunerazioni del circuito del capitale proprio e remunerazioni del circuito del
eccezione per le spese di collaudo e d’installazione che tutti i costi finch’è l’impianto capitale di terzi. Mentre le remunerazioni del circuito del capitale di terzi stanno tutte
non è collaudato vengono capitalizzati, così come tutte le uscite che derivano da quei nel conto economico (interessi passivi e interessi attivi, voci c16 e c17 del CE). Per
costi non si considera che sono collegati con quei costi, non si considerano nella esempio, ora le banche sono costrette a calcolare gli interessi annualmente e pur
gestione caratteristica corrente, ma in quella non corrente (operativamente non lo essendo questi di competenza del 2019, questi interessi sono addebitati all’azienda
facciamo). Capire quanto è stato l’investimento è semplice: quali sono le uscite al 28 febbraio 2020. Quindi, mentre prima l’interesse di competenza lo trovavamo
connesse con l’investimento? Prendo il valore di stato patrimoniale di inizio anno imputato ogni anno, ora lo troviamo l’anno dopo ma è di competenza dell’anno
dell’immobilizzazione, supponendo che non ho fatto ammortamenti o conferimenti in precedente. Facciamo un esempio concreto. Linea M deve pagare degli interessi
natura o rivalutazioni oppure costruzioni in economia (si tratta di cose che fanno passivi per 7000 (interessi passivi a debiti verso banca), nell’estratto conto non sono
aumentare la posta delle immobilizzazioni perché sono operazioni di carattere non passati perché adesso vengono addebitati all’anno successivo e quindi non ho uscite
(costi 7000 + debiti iniziali 0 – debiti finali 7000 = 0). Nel 2020, pago i 7000 dell’anno aumenta il flusso di cassa, l’incremento dei crediti riduce il flusso di cassa. Nel
precedente (debiti verso banca a banca) e ho interessi passivi dell’anno in corso per metodo diretto quando parliamo dei ricavi di vendita si prendono solo i ricavi che
8000, che pagherò l’anno successivo quindi la mia uscita sarà solo di 7000 (costi hanno un effetto di carattere monetario, quindi la variazione positiva delle rimanenze
8000 + debiti iniziali 7000 – debiti finali 8000 = 7000), ovvero quella connessa agli di lavori in corso è un ricavo (non generano un flusso finanziario): la vendita
interessi passivi dell’anno precedente che ho pagato quest’anno. dell’appalto con l’incasso dei soldi genera l’influsso finanziario.
Possiamo avere, però, dei problemi per quanto riguarda i dividendi. Quelli percepiti Le uscite correnti prevedono i costi monetario: costi industriali, amministrativi e
sono più semplici perché li trovo nella voce c16 proventi finanziari (supponendo che commerciali (b7)-> costi della produzione. Se abbiamo un costo non monetario
non c’è il problema del metodo del patrimonio netto). Se mi ha pagato subito ho un (ammortamento, svalutazioni…) non viene considerato, perché sono tutte poste che
dividendo per 100 e quindi un incasso per 100. Il problema sta nei dividendi erogati non hanno un impatto di carattere finanziario. Questi costi poi vanno rettificati con il
perché questi li trovo nella parte di stato patrimoniale che riguarda il patrimonio netto delta debiti: se ho un decremento dei debiti ho più uscite -> il fabbisogno finanziario si
e quindi non ho il riscontro nel conto economico. A questo punto non posso partire riduce; se ho un incremento dei debiti ho meno uscite -> il fabbisogno finanziario
dal conto economico ma dallo stato patrimoniale e devo partire dalla posta dell’utile aumenta.
dell’anno prima. L’utile dell’anno precedente è 100, che fine ha fatto? 30 sono andati
a riserva e il resto scompare perché ho fatto un dividendo. Naturalmente anche qui Costi di acquisto+costi monetari industriali+ incremento (decremento) debiti correnti +
c’è il meccanismo dei debiti in quanto possono esserci dividendi che pago ora e altri incremento (decremento) fondi correnti = uscite correnti
che pago dopo.
L’ultima area di gestione sono i finanziamenti e i rimborsi. Anche qui ho uscite legate Fondi correnti: fondi rischi e oneri
ai rimborsi ed entrate legate ai finanziamenti. Se l’actalis decide di fare un aumento di
capitale di 315 milioni, si tratta di una forma di finanziamento ma dal conto economico L’accantonamento per rischi e oneri è misurato da un fondo rischi (che è una
non riesco a leggere niente e quindi l’unico modo è di vedere lo stato patrimoniale, variazione finanziaria presunta) quindi quel costo è un costo monetario. A differenza
nel quale a inizio anno ho un capitale e a fine anno ne ho un altro con 315 milioni in delle svalutazioni, degli ammortamenti, della variazione rimanenze hanno un impatto
più. Ipotizzando che non ci siano stati aumenti di capitale in natura o crediti, vuol dire monetario, il problema è che noi non sappiamo quanto è grande questo impatto.
che ho avuto un flusso di cassa. Il mutuo però ha una quota capitale e una quota
interessi. La quota interessi non è gestione dei rimborsi, ma gestione delle Esempio. Supponiamo che io faccia un accantonamento per rischi /oneri di efficienza
remunerazioni; mentre la quota capitale fa parte della gestione dei rimborsi. per 100 e il fondo dell’anno prima era 0. Accantonamento 100, fondo inizio anno 0,
fondo fine anno 100 -> costo monetario 100 – incremento fondi 100 = 0 -> uscita di
L’interpretazione, dunque, è importante per capire da dove sono arrivati i soldi delle 4 cassa = 0. Anno successivo: accantonamento fondi 150. Fondo iniziale 100
aree e questi dove sono andati. Il flusso di cassa della gestione caratteristica (dell’anno prima). Il fondo dovrebbe essere 100+150= 250, ma è pari a 180, cosa è
corrente, cioè l’autofinanziamento reale è quella più importante delle 4 aree. Per successo? Poiché le spese di manutenzione generano un’uscita di 70 io ho: costo
calcolare il flusso di cassa della gestione caratteristica corrente si possono seguire monetario 150 + fondo a inizio anno 100 – fondi fine anno (150+30)= 70. 70 (uscita) è
due metodi: uno diretto (quello che useremo) e l’altro indiretto che passa per la differenza cioè la parte del fondo che ho utilizzato. Fondo inizio anno 100+
l’EBITDA. accantonamento 150- spese manutenzione 70 =180. L’uscita non è stata 0 ma 70.
Tutto questo serve anche a calcolare il free cash flow: flusso di cassa 8disponibile
per gli azionisti e finanziatori), rappresenta l’effettivo flusso monetario (cassa)
07/03/2019 generato da un’azienda tenuti conto gli investimenti in capitale circolante e gli
investimenti necessari all’operatività e al mantenimento o accrescimento dell’attività
Rendiconto finanziario (continuo)
nel lungo periodo.
Abbiamo due tipi di rendiconto finanziari: quello che ha per oggetto una quantità
Partendo dall’autofinanziamento reale, che è il flusso di cassa della gestione
finanziaria (il flusso di capitale circolante netto) e quello che riguarda il flusso di
caratteristica corrente, si può arrivare a capire cos’è il free cash flow (è la parte free e
cassa. Noi analizziamo il secondo tipo di rendiconto, quello che riguarda il flusso di
quindi disponibile dell’autofinanziamento, che non è bloccata da impegni già presi:
cassa. Tendenzialmente la cosa più importante per capire il flusso di cassa
come pagamenti di tasse, interessi passivi, pagamenti di bond in corso; i dividendi e
complessivo è capire soprattutto quant’è la parte del flusso di cassa che deriva
gli investimenti sono discrezionali non obbligatori).
dall’autofinanziamento e quindi il flusso di cassa della gestione più importante ->
gestione caratteristica corrente (il nostro autofinanziamento reale). Per capirlo Il metodo indiretto, invece, può essere analitico o sintetico. Abbiamo visto che il
possiamo seguire due metodi: il metodo diretto e quello indiretto. flusso di cassa della gestione caratteristica corrente è una parte di un flusso
finanziario più grande che sarebbe il flusso di capitale circolante (-> attività correnti +
Il metodo diretto, cioè quello che seguiamo noi, segue per tutte e 4 le aree (ma nello
rimanenze + cassa – passività correnti caratteristiche). Lo stato patrimoniale da valori
specifico per calcolare il flusso di cassa più importante -> della gestione caratteristica
di stock, quindi per calcolare il flusso: prendo il valore di capitale circolante netto
corrente) una situazione molto semplice: prende i ricavi di vendita e li rettifica con il
operativo a inizio anno, sottraggo il valore di capitale circolante netto operativo a fine
delta crediti ( +crediti iniziali –crediti finali) -> entrate correnti. Se i crediti iniziali >
anno e ottengo il flusso di capitale circolante netto. Quindi prendo il valore: crediti vs
crediti finali -> decremento dei crediti. Questo decremento fa sì che il flusso di cassa
clienti + rimanenze + banca (o cassa) – debiti vs fornitori ->questo è il valore di
sia maggiore del flusso economico (dei ricavi). Quindi: il decremento dei crediti
capitale circolante netto a inizio anno (cioè al 1 gennaio) non è il flusso. Prendo il sul medio/lungo termine ci preoccupiamo che l’impresa sia in grado di assolvere le
valore dello stesso aggregato al 31 dicembre e faccio la differenza (tra quello di inizio proprie obbligazioni a prescindere dalla puntualità -> problema di struttura
anno e quello di fine anno) e otterrà il flusso. Questo è il metodo analitico, ovvero che patrimoniale.
parte dallo stato patrimoniale.
Relazione tra impieghi e fonti. Se il fabbisogno è destinato a investimenti a breve
Il secondo metodo è quello sintetico e parte dal conto economico siccome cerchiamo termine, le fonti a cui ricorrere devono essere a breve, se invece è destinato
il flusso di cassa della gestione operativa corrente dobbiamo eliminare la gestione all’acquisto di beni strumentali le fonti devono essere a lungo termine.
finanziaria dalle voci c e d del conto economico perché non hanno effetti finanziari Al fine di garantire l’equilibrio della gestione le
sulla gestione caratteristica corrente (perché li avranno sulla parte finanziaria). risorse finanziarie impiegate devono essere sempre “omogenee” rispetto ai
Rimangono le voci a (valore della produzione) – b (costi della produzione). fabbisogni da coprire. Gli impieghi durevoli (immobilizzazioni) devono essere
finanziati con capitale permanente (patrimonio netto e passività consolidate). Gli
Ma si devono eliminare ulteriormente i costi e ricavi della gestione accessoria (con investimenti in attivo circolante devono essere finanziati con capitale proprio e
annessi di minusvalenze e plusvalenze che riguardano investimenti e disinvestimenti) passività a breve termine (passività correnti).
quindi vanno eliminate le voci a5 e b14. Quindi togliendo i valori della gestione
accessoria e i costi dell’area finanziaria, la differenza senza questi valori si chiama Gli aggregati dello SP patrimoniale.
reddito operativo, cioè il reddito della gestione caratteristica. Ma non basta, vanno
eliminati: i costi della gestione che sono non monetari ammortamenti e svalutazioni.
Prendo il reddito operativo senza ammortamenti delle immobilizzazioni materiali ATTIVO
(depraciation), e senza svalutazioni, senza interessi, siccome non faccio lo splitting Attivo corrente (12 mesi dell’esercizio)
fiscale, lascio l’area fiscale altrimenti avrei dovuto toglierla.
· Liquidità immediate (cassa, banca, titoli di stato)
A questo punto ho la somma di tutte le poste della gestione operativa corrente che
hanno avuto un effetto finanziario non sulla cassa, ma sul capitale circolante netto. · Liquidità differite (crediti liquidabili entro l’esercizio)
Questo importo sarebbe il flusso del capitale circolante netto operativo ed equivale
all’ EBITDA: earnings before interests, taxes, depraciation (ammort. Imm. Mat.) and · Disponibilità o rimanenze (risorse trasformabili in numerari: magazzino o
amortization (ammort. Immob immat.) In Italia lo chiamiamo MOL: margine operativo rimanenze e risconti).
lordo. In assenza del flusso di cassa che è più complicato da calcolare, gli americani
Attivo immobilizzato
usano l’EBITDA (è il valore reddituale più vicino a un valore finanziario cioè al flusso
di capitale circolante netto operativo). Prendiamo il valore ottenuto simile all’EBITDA, · Immobilizzazioni materiali (impianti, fabbricati, attrezzature..)
però levano anche le tasse loro, noi no; noi togliamo le variazioni dei crediti e le
variazioni dei debiti, consideriamo la variazione rimanenze otteniamo la ->variazione · Immobilizzazioni immateriali (costi di impianto e ampliamento…)
(flusso) di cassa della gestione caratteristica corrente.
· Immobilizzazioni finanziarie (partecipazioni…)
PASSIVO
11/03/2019 Rainone · Passività correnti (debiti esigibili entro l’esercizio successivo)
La riclassificazione dello Sp: lo SP secondo il criterio finanziario
· Passività consolidate (debiti oltre l’esercizio successivo)
Il criterio finanziario ha come finalità della riclassificazione ottenere delle informazioni
· Patrimonio netto (mezzi propri, riserve di utili/di capitale)
sulla struttura finanziaria e patrimoniale dell’impresa. L’obiettivo è fornire la base
informativa per svolgere l’analisi circa il grado di affidabilità finanziaria dell’impresa All’interno di questa macro distinzione vanno fatte ulteriori considerazioni. Nell’attivo
nel breve e nel medio/lungo periodo. corrente abbiamo una riclassificazione in cui il grado di liquidità è di volta in volta
decrescente.
· Breve periodo (12 mesi) –> permette di indagare il grado di liquidità
dell’impresa Sono anche presenti alcuni titoli immediatamente liquidabili (es. bond) -> la
partecipazione non è prontamente liquidabile.
· Medio/lungo periodo (più di 12 mesi) -> permette di valutare il grado di solidità
patrimoniale dell’impresa Nelle liquidità differite vano collocati i crediti di funzionamento e di finanziamento che
sono esigibili nei 12 mesi. Nelle disponibilità o rimanenze troviamo anche i risconti. Le
Le attività si dividono in non correnti e correnti in base alla prevista trasformazione in
liquidità differite sono crediti, il fenomeno economico si è verificato devo solo incassare
numerario (criterio della liquidità).
(non sono soldi ma lo diventeremo), viceversa le rimanenze sono un fattore della
Le passività sono distinte in base al grado di esigibilità a breve (12 mesi) oppure produzione: le ho comprate, devo ancora venderle e poi devo incassare.
esigibili oltre l’esercizio (criterio dell’esigibilità). Guarda la classificazione sul quaderno. Casi particolari
Mentre l’analisi a breve vuole stabilire se l’impresa è in grado di adempiere le proprie
obbligazioni con puntualità (nei 12 mesi). Quando spostiamo il nostro fronte di analisi
· I titoli che hanno un proprio mercato vanno nelle disponibilità immediate; titoli
che non hanno un proprio mercato quindi si deve vedere se e quando riuscirò a
venderli -> immobilizzazioni finanziarie.
· Azioni proprie (che non hanno mercato proprio), più che iscriverle nelle
immobilizzazioni finanziarie, si iscrivono a rettifica del patrimonio netto (come i
crediti vs soci)
· Nelle rimanenze potrebbero esserci delle rimanenze che rappresentano una
quota stabile del mio investimento (concetto di scorta minima) oppure disponibilità
materiali che posso trasformare in denaro e le vado a iscrivere tra le immob mat.
(rimanenze fisiche). Viceversa, quando prendiamo in considerazione le rimanenze
contabili (risconti attivi) -> se riguardano i 12 mesi vanno tra le disponibilità, ma se
quel costo diventerà di competenza e lo riceverò ad esercizi successivi oltre
l’esercizio successivo (risconti attivit pluriennali -> l’eccedenza cioè degli anni
successivi) va nelle immobilizzazioni immateriali

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