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Il gruppo di imprese è un insieme di imprese delle quali una, la capogruppo, detiene il controllo
delle altre.
L’elemento determinante nella configurazione di gruppo è, quindi, il controllo.
Per stabilire quando c’è il controllo abbiamo l’articolo 2359 e l’art 26 del dgl 26 del ’91. L’art.
2359 definisce la nozione di controllo diretto di diritto e controllo diretto di fatto. Nel primo caso
abbiamo una società che detiene in un’altra società la maggioranza di voti possibili in una
assemblea ordinaria. Controllo diretto di fatto ossia quando una società dispone di voti sufficienti
per esercitare una influenza dominante in una assemblea ordinaria ossia maggioranza relativa. Se
l’impresa A il 42% dei voti che non è la maggioranza ma all’assemblea partecipa solo il 60% degli
aventi diritto al voto, allora la mia influenza sarà comunque dominante anche se non ho la
maggioranza assoluta. Nel controllo di fatto invece una impresa ha su un’altra il diritto in virtù di
un contratto o una clausola statutaria il diritto di esercitare un’influenza dominante. Oppure le
imprese nella quali un’altra controlla la maggioranza di diritti di voto sulla base di accordi con gli
altri soci.
Quindi. Un insieme di imprese che hanno un unico soggetto economico e tanti soggetti giuridici
quante sono le imprese che lo compongono.
*Non tutte le aggregazioni di imprese costituiscono gruppi aziendali! Vi possono essere infatti
gruppi aziendali ma anche altre aggregazioni come consorzi, associazioni di categoria, joint
Ventures*.
Tipologia di partecipazioni
In relazione alla CONSISTENZA delle partecipazioni:
Concetto di Controllo Il
controllo diretto può essere:
DI DIRITTOLe società in cui un’altra società dispone della maggioranza dei voti esercitabili
nell’assemblea ordinaria (maggioranza assoluta);
DI FATTO Le società in cui un’altra società dispone di voti sufficienti per esercitare un’influenza
dominante nell’assemblea ordinaria (maggioranza relativa).
Concetto di Collegamento
Le società collegate non rientrano nel confine di gruppo in quanto non sono dominate!
Art 2359 cod. civ. Comma 3.
Sono considerate collegate le società sulle quali un'altra società esercita un'influenza notevole.
L'influenza si presume quando nell'assemblea ordinaria può essere esercitato almeno un quinto
dei voti o un decimo (se la società ha azioni quotate in mercati regolamentati).
Il Bilancio Consolidato
Normativa di riferimento:
DLgs num 127 del 9 Aprile ‘91
DLgs num 139/2015
OIC 17
1. Sopperire alle carenze informative e valutative dei bilanci delle società che detengono rilevanti
partecipazioni di maggioranza (in virtù del processo di integrazione dei loro bilanci);
2. Ottenere una visione globale delle consistenze patrimoniali-finanziarie del gruppo e delle sue
variazioni, incluso il risultato economico;
3. Misurare tali consistenze e risultati secondo corretti principi contabili, eliminando gli utili e le
perdite infragruppo non realizzati nei confronti di terzi.
Area di consolidamento
L’area di consolidamento è l’insieme delle imprese oggetto di consolidamento nel bilancio
consolidato predisposto dalla società controllante (OIC 17).
Definire l’area di consolidamento significa individuare:
-Quali sono i soggetti obbligati a redigere il bilancio consolidato e quali sono i casi esonero;
-Quali sono le imprese da consolidare cioè quelle da inserire nel bilancio consolidato;
-Quali sono le imprese da escludere dal consolidamento. (Esclusione ossia il gruppo non deve
redigere il bilancio consolidato, l’esonero solo una società non viene inserita nel bilancio
consolidato)
Casi di esonero
Le ragioni dell’esonero devono essere indicate nella NI del bilancio di esercizio della controllante
esonerata dalla redazione del bilancio consolidato. I casi di esonero devono essere inseriti nella
nota integrativa del bilancio di esercizio della controllante.
(Questo non è applicabile a enti di interesse pubblico e enti sottoposto a regime intermedio come
le società di gestione dei mercati regolamentati, o le società ce hanno emesso strumenti finanziari
tra il pubblico)
Ai sensi del Lgs 127/91 esiste la possibilità (facoltativo) di escludere dall’area di consolidamento:
ECCEZIONE: data diversa, purché tale data coincida con quella di chiusura dell’esercizio della
maggior parte delle imprese incluse nel consolidamento o delle più importanti di esse.
In caso di data del bilancio di esercizio ≠ data bilancio consolidato, l’impresa (controllata o
controllante) è inclusa nel consolidato sulla base di un bilancio annuale intermedio.
I METODI DI CONSOLIDAMENTO
La redazione del bilancio consolidato richiede la scelta del metodo di consolidamento:
Le modalità di redazione dei bilanci consolidati, la struttura ed il contenuto degli stessi, nonché i
criteri di valutazione, non possono essere modificati da un esercizio all’altro, se non in casi
eccezionali!
A quale data?
Per il D.Lgs. 127/1991 alla DATA DI ACQUISIZIONE o alla DATA in cui l’IMPRESA è INCLUSA per la
PRIMA VOLTA nel CONSOLIDAMENTO.
Secondo il principio contabile OIC 17 devono essere eliminate le partecipazioni in imprese incluse
nell’area di consolidamento contro il patrimonio netto (o frazione del patrimonio netto in caso di
controllo non totalitario) della controllata.
Al momento dell’eliminazione delle partecipazioni (e quindi al momento del confronto tra il costo
di acquisto e il patrimonio netto contabile della partecipata) si possono verificare tre situazioni:
- Nessuna differenza (partecipazione = % PN)
- Differenza positiva (partecipazione >% PN)
- Differenza negativa (partecipazione < %PN)
Differenza positiva
Differenza negativa
Se ad 1) la scrittura sarà:
Se a 2), (ad esempio 100 immobilizzazioni e 50 avviamento):
Se a 3):
Se ad 1):
Se a 2):
Secondo quanto disposto dal D.lgs. num 127/91 è prevista l’eliminazione degli utili e delle perdite
conseguenti ad operazioni effettuate tra imprese del gruppo relative a valori compresi nel
patrimonio, a patto che siano però diversi dai lavori in corso su ordinazione di terzi.
b) Trasferimenti di immobilizzazioni
Un’operazione tra imprese di un gruppo che può originare degli utili/perdite interne è la
compravendita di immobilizzazioni (es: macchinari, attrezzature, automezzi).
A tal proposito occorre distinguere:
1) Vendite di immobilizzazioni che rappresentano, per il cedente, l’alienazione di un bene
patrimoniale e quindi determinano nel bilancio di esercizio plusvalenze o minusvalenze;
2) Vendite di immobilizzazioni effettuate da società che hanno come oggetto specifico la
produzione di tali beni e quindi originano nel bilancio di esercizio ricavi di vendita.
c) Dividendi
Rappresentano una problematica che si verifica in anni successivi al primo.
I dividendi che la società controllata distribuisce alla controllante non rappresentano, a
livello del consolidato, né un reddito per la società che li riceve, né una riduzione di PN per
la società che li ha erogati.
Tali dividendi hanno infatti già interessato il CE consolidato dell’esercizio in cui si sono
formati gli utili distribuiti, attraverso il consolidamento integrale di tutti i costi e di tutti i
ricavi della società controllata.
A livello di gruppo essi non rappresentano nient’altro che un trasferimento di denaro da
una società consolidata ad un’altra e, come tali, non devono comparire nel bilancio
consolidato.
Obbiettivi del bilancio consolidato
Rappresentare una visione complessiva delle consistenza patrimoniali e finanziare del gruppo e il
risultato economico del gruppo ma anche quello di misurare i risultati conseguiti dal gruppo
eliminando gli utili e perdite relative alle operazioni infragruppo. L’obbiettivo è il risultato
economico del gruppo rispetto all’ambiente esterno quindi eliminare tutte quelle operazioni poste
in essere da membri dello stesso gruppo in quando sono utili realizzati internamente.
È trattato dal principio contabile n.17, in passato però tutte le società dovevano attenersi all’unico
decreto inerente al bilancio consolidato ossia il decreto legislativo n. 127 del ’91. Nel 2005 è stato
introdotto l’obbligo di redigere bilanci consolidati per alcune società a seguito degli IAS IFRS, ossia
1 le società che hanno titoli quotate nei mercati regolamentati, 2 le società che hanno emesso
strumenti finanziari diffusi tra il pubblico,3 le banche e gli intermediari finanziari vigilati, 4 le
assicurazioni, le società consolidate dalle precedenti (incluse nel bilancio di consolidamento), le
società che sono obbligate a redigere il bilancio consolidato ma non rientrano nelle categorie
precedenti e c’è un divieto per le imprese minori. Tutte quelle che non hanno questo obbligo lo
redigono secondo la normativa italiana ossia il principio contabile n. 17.