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UNITÀ
CAMPIONE
PER RIPASSARE...
Alfabeto latino: comprende le 21 lettere di quello italiano più K (pronuncia c dura,“cane”),
Y (pron. i) e X (pron. cs, anxia, o gs, auxilium).
¡ Come si pronuncia: come l’italiano, tranne:
• nei dittonghi ae, oe (pron. e); le due vocali però talvolta non formano dittongo e
vanno pronunciate separate (es. po-ë-ta);
• il gruppo ph si pronuncia f (philosophus, pron. filosofus);
• il gruppo ti seguito da vocale e non accentato si pronuncia zi (negotium,pron.negozium),
rimane ti nella pronuncia se è accentato o preceduto da t, s, x (bestia, pron. bestia).
• La lingua latina distingue tra vocali brevi (es. ă, ĕ) e lunghe (es. aˉ, ˉ
e), che rendono
la sillaba breve o lunga; l’accento della parola cade sempre sulla penultima sillaba se
questa è lunga (pueˉlla, pron. puélla); se invece la penultima è breve, l’accento cade
sulla terzultima sillaba (discipŭla, pron. discípula).
• In latino è fondamentale la flessione delle parole, cioè il cambiamento della parte
finale (per i nomi, i pronomi e gli aggettivi): essa indica non solo il numero (singolare o
plurale) e il genere (maschile, femminile o neutro), ma anche il caso, cioè la funzione
logica della parola nella frase.
¡ I nomi latini sono raccolti in 5 declinazioni, ciascuna delle quali presenta 6 casi:
• NOMINATIVO: caso del soggetto e di tutto ciò che a esso si riferisce;
• GENITIVO: complemento di specificazione;
• DATIVO: complemento di termine;
• ACCUSATIVO: caso del complemento oggetto e di tutto ciò che a esso si riferisce;
• VOCATIVO: complemento di vocazione;
• ABLATIVO: diversi complementi (mezzo, causa, agente...).
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LIVELLO 1
2. Nelle seguenti parole latine troverai indicata la quantità della penultima sillaba: segna la vocale
su cui cade l’accento tonico e prova a pronunciarle.
Intellĕgo (capisco); occıˉdo (uccido); occı̆do (tramonto); praedıˉco (predìco); praedı̆co (prédico); omıˉtto
(ometto); revŏco (richiamo); recu ˉso (ricuso); edŭco (educo); edu ˉco (faccio uscire); mone ˉre (ammonire); di-
cĕre (dire); perfŭga (disertore); praeclaˉrus (illustre); postĕrus (seguente); pedı̆tes (fanti).
3. Nelle seguenti parole, invece, è indicata la sillaba su cui cade l’accento tonico: prova a segnare
la quantità della penultima sillaba.
Ímpero (comando); recédo (mi ritiro); redúco (riconduco); scríbere (scrivere); légere (leggere); habére (avere);
nuntiáre (annunciare); puélla (fanciulla); discípula (allieva); epístula (lettera); réditus (ritorno); serénus (sere-
no); amícus (amico); pórticus (portico); gémitus (gemito); futúrus (futuro).
4. Unisci con una freccia i casi della declinazione latina alle funzioni logiche corrispondenti (attento:
per ogni caso ci può essere più di una funzione).
a. Nominativo complemento di causa
b. Genitivo complemento oggetto
c. Dativo nome del predicato
d. Accusativo complemento di mezzo
e. Vocativo complemento predicativo del soggetto
f. Ablativo complemento di termine
complemento di specificazione
complemento predicativo dell’oggetto
soggetto
complemento di vocazione
Quasi gemelli...
Hai notato come, nell’esercizio 2, alcune parole sono apparentemente
uguali, ma vengono distinte proprio dalla quantità della sillaba, che determina
il diverso significato?
Per esempio, occˉı do (uccido) e occı̆do (tramonto). Per questo motivo è impor-
tante badare alla quantità delle vocali. Se hai dubbi, ricorda che il dizionario ti
aiuta, segnando le quantità più importanti di ogni parola.
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MONDO 1
LIVELLO 2 – Il verbo
PER RIPASSARE...
Sum e verbi della 1a e 2a coniugazione: indicativo presente, imperfetto,
futuro
Il verbo latino si flette (cioè modifica la parte finale) in base alla forma (attiva, passiva e
deponente o media), al modo (indicativo, congiuntivo, imperativo: questi sono i modi “finiti”),
al numero (singolare e plurale), alla persona (1a, 2a, 3a) e al tempo. I modi finiti latini presen-
tano un sistema di tempi simile a quello italiano, ma con alcune importanti differenze (per
esempio il perfetto). Se si escludono il verbo sum, esse (sono, essere) e altri verbi irregolari, i
verbi latini sono suddivisi in quattro coniugazioni:
¡ 1a coniug.: infinito -are (es. amare)
¡ 2a coniug.: infinito -eˉre (es. moneˉre)
¡ 3a coniug.: infinito -ĕre (es. legĕre)
¡ 4a coniug.: infinito -ire (es. audire)
Un gruppo di verbi (i cosiddetti verbi in -io) segue in parte la 3a e in parte la 4a coniugazione.
1a coniugazione
Indicativo presente Indicativo imperfetto Indicativo futuro
io amo/sono amato io amavo/ero amato io amerò/sarò amato
am-o am-or am-a
ˉbam am-a
ˉbar am-a
ˉbo am-a
ˉbor
am-as am-a
ˉris am-a
ˉbas am-aba
ˉris am-a
ˉbis am-abĕ ris
am-at am-a
ˉtur am-a
ˉbat am-aba
ˉtur am-a
ˉbit ˘tur
am-abı
am-aˉmus am-a
ˉmur am-aba
ˉmus am-aba
ˉmur ˘mus
am-abı am-abı˘mur
am-aˉtis am-amı˘ni am-aba
ˉtis am-abamı˘ni ˘tis
am-abı am-abimı˘ni
am-ant am-a
ˉntur am-a
ˉbant am-aba
ˉntur am-a
ˉbunt am-abuˉntur
2a coniugazione
Indicativo presente Indicativo imperfetto Indicativo futuro
io ammonisco/sono ammonito io ammonivo/ero ammonito io ammonirò/sarò ammonito
mon-ĕo mon-ĕor mon-eˉbam mon-eˉbar mon-eˉbo mon-eˉbor
mon-es mon-eˉris mon-eˉbas mon-ebaˉris mon-eˉbis mon-ebĕris
mon-et mon-eˉtur mon-eˉbat mon-ebaˉtur mon-eˉbit mon-ebı̆tur
mon-eˉmus mon-eˉmur mon-ebaˉmus mon-ebaˉmur mon-ebı̆mus mon-ebı˘mur
mon-eˉtis mon-emı˘ni mon-ebaˉtis mon-ebamı ˘ni mon-ebı̆tis mon-ebimı̆ni
mon-ent mon-eˉntur mon-eˉbant mon-ebaˉntur mon-eˉbunt mon-ebuˉntur
[
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LIVELLO 2
Sum
Indicativo presente Indicativo imperfetto Indicativo futuro
io sono io ero io sarò
sum eram ero
es eras eris
est erat erit
sumus eraˉmus erı̆mus
estis eraˉtis erı̆tis
sunt erant erunt
Come in italiano, il verbo sum può avere funzione copulativa e formare il predicato nomi-
nale (Puella pulchra est, La fanciulla è bella) oppure avere funzione predicativa, con il
significato di “esistere, esserci, stare” (Domina in villa est, La padrona è alla fattoria).
2. Segna l’accento tonico sugli infiniti che seguono e indica a quale coniugazione appartengono.
a. nescire ..............................................................................................................................................
b. doceˉre ..............................................................................................................................................
c. petĕre ...............................................................................................................................................
d. superare ...........................................................................................................................................
e. ducĕre ..............................................................................................................................................
f. praebe ˉre ...........................................................................................................................................
g. mollire ..............................................................................................................................................
h. curare ...............................................................................................................................................
i. time
ˉre ...............................................................................................................................................
l. colĕre ...............................................................................................................................................
m. necare...............................................................................................................................................
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MONDO 1
3. Prestando attenzione alle terminazioni personali, inserisci nella tabella le seguenti voci verbali
della 1a coniugazione, ordinandole in base alla forma (attiva o passiva) e alla persona.
donabar – putabantur – putabam – pugnabamini – pugnabas – laudabaris – parabamur –
honorabat – parabant – honorabatur – laudabamus – donabatis
4. Prestando attenzione alle terminazioni personali, inserisci nella tabella le seguenti voci verbali
della 2a coniugazione, ordinandole in base alla forma (attiva o passiva) e alla persona.
videbit – monebimini – timebitis – monebor – timebitur – timebo – monebis – teneberis –
monebunt – delebimur – tenebimus – delebuntur
2a
3a
pl. 1a
2a
3a
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LIVELLO 2
6. Analizza e traduci le seguenti voci verbali (sono impiegati i verbi moveo, moveˉre, muovere, e
paro, parare, preparare).
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MONDO 1
Affrontiamo ora le prime due declinazioni, cioè i primi insiemi di sostantivi latini che
presentano le stesse desinenze. Ogni declinazione si caratterizza per il genitivo
singolare, tanto che sul dizionario troverai il sostantivo latino presentato con il
nominativo singolare seguito immediatamente dal genitivo singolare (seguito poi
dall’indicazione del genere m./f./n.). In particolare, la 1a declinazione presenta il
gen. sing. in -ae (rosa, rosae, f.) e la 2a declinazione in -i (bellum, belli, n.). A partire
dalle prime due declinazioni si forma anche la 1a classe di aggettivi.
PER RIPASSARE...
1a e 2a declinazione e gli aggettivi della 1a classe
I sostantivi della 1a declinazione per la maggior parte sono di genere femminile (pochi
maschili: es. poeta, nauta; nessun neutro).
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LIVELLO 3
L’aggettivo concorda in genere, numero e caso con il sostantivo al quale si riferisce; gli
aggettivi della 1a classe seguono le terminazioni della 1a declinazione (femminile) e della
2a (maschile e neutro): bonus, bona, bonum, buono; miser, misera, miserum, misero; pulcher,
pulchra, pulchrum, bello.
Alcuni aggettivi, detti “pronominali” (alius, alter, nullus, solus, totus, ullus, unus, uter) hanno
il genitivo singolare in -ius e il dativo singolare in -i per i tre generi (nullius, di nessuno; nulli,
a nessuno), come i pronomi.
Il locativo: alcuni nomi di città e di piccola isola mantengono un antico caso che esprime lo
stato in luogo. Per la 1a declinazione locativo in -ae (Romae, a Roma); per la 2a declinazione
locativo in -i (Mediolani, a Milano). Alcune espressioni in locativo: domi militiaeque, domi belli-
que, in pace e in guerra; humi (da humus), in terra.
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MONDO 1
1. Analizza e traduci i sostantivi della 1a e 2a declinazione. Quando sono possibili più traduzioni,
scrivile tutte.
Hai notato?
La 1ª declinazione presenta molte desinenze uguali: il nominativo e vocativo singo-
lare (-a); il genitivo e dativo singolare, il nominativo e vocativo plurale (-ae); il dativo e
ablativo plurale (-is). Lo stesso accade per alcune desinenze dei sostantivi della 2ª decli-
nazione: in particolare ricorda che nel neutro le terminazioni dei tre casi diretti
(nominativo, accusativo e vocativo) sono sempre uguali, in tutte le declinazioni.
Devi prestare attenzione per non confonderti: talvolta aiuta il segno della quantità
(rosă è nominativo, rosaˉ invece ablativo, ma spesso la quantità non è riportata sui libri).
Però rosis sarà dativo o ablativo? La vera guida è il contesto della frase, che ti aiuterà
a interpretare nel modo corretto le diverse funzioni logiche.
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LIVELLO 3
3. Traduci i seguenti sostantivi e sintagmi (sulle principali particolarità delle prime due declinazioni
e sul caso locativo).
a. domi militiaeque ...............................................................................................................................
b. servis et servabus ..............................................................................................................................
c. nuptiarum .........................................................................................................................................
d. humi .................................................................................................................................................
e. dii .....................................................................................................................................................
f. copiam .............................................................................................................................................
g. Mediolani .........................................................................................................................................
h. filiis et filiabus ...................................................................................................................................
i. copiis ................................................................................................................................................
l. Romae ..............................................................................................................................................
m. diis .................................................................................................................................................
n. castra ...............................................................................................................................................
o. divitias ..............................................................................................................................................
p. armorum ...........................................................................................................................................
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MONDO 1
5. Traduci le seguenti frasi, quindi distingui gli attributi, le apposizioni e il nome del predicato.
a. Deus Mercurius filius Maiae erat. .......................................................................................................
.........................................................................................................................................................
b. Matrona bonis puellis amica est. ........................................................................................................
.........................................................................................................................................................
c. Viarum Romanarum tabernae multae erant. ........................................................................................
.........................................................................................................................................................
d. Livius magister discipulis doctis donum dabit. .....................................................................................
.........................................................................................................................................................
e. In Germania obscurae silvae sunt. ......................................................................................................
.........................................................................................................................................................
f. Multis plaustris agricolae magnam frumenti copiam portabant. ...........................................................
.........................................................................................................................................................
6. Traduci le seguenti frasi ed evidenzia gli aggettivi usati come sostantivi (aggettivi sostantivati).
a. Sapientes humana et divina spectabunt. .............................................................................................
b. Multa vera non sunt. .........................................................................................................................
c. Magistri discipuli verum et bonum amabunt. ......................................................................................
d. Dei honestos probosque amant. .........................................................................................................
7. Inserisci opportunamente nelle frasi i vocaboli elencati in ordine casuale qui di seguito e
traduci: aegrotis, sapientiam, dominis, belli, pericula, servi, poetas, puellae, frumento.
a. Pericula ....................................... terrent populos.
.........................................................................................................................................................
b. Philosophus constantiam et ....................................... docet.
.........................................................................................................................................................
c. Plaustrum ....................................... oneratur.
.........................................................................................................................................................
d. Romani semper claros ....................................... onorabant.
.........................................................................................................................................................
e. Romae multi ....................................... sunt.
.........................................................................................................................................................
f. Caelum umidum ....................................... nocet.
.........................................................................................................................................................
g. Pavidus ....................................... timet.
.........................................................................................................................................................
h. Pueri et ............................... terrentur a colubris (dai serpenti).
.........................................................................................................................................................
i. Famuli ......................................................... parent.
.........................................................................................................................................................
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LIVELLO 3
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MONDO 1
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LIVELLO 4
PER RIPASSARE...
Alcune congiunzioni e alcuni complementi
¡ Congiunzioni copulative (e, anche): et (la più usata); atque o ac; -que enclitica (attac-
cata in coda al secondo termine): magister et studia, magister atque/ac studia, magister
studiaque. Et può significare “anche” (Timeo et dona Graecorum, Temo anche i doni dei
Greci); se ripetuta,“sia... sia...”.
Altre congiunzioni copulative (anche): etiam, quoque (posposto al termine cui si riferisce).
¡ Congiunzioni avversative (ma): la più comune è sed (Non Flaminia ˉ, sed Appia
ˉ via ˉ, Non
per la via Flaminia, ma per la via Appia).
Altre avversative: verum,“ma, al contrario”; at/atqui, “ma, eppure”; vero/autem,“ma, inve-
ce”; tamen,“tuttavia”; ceterum,“del resto”.
¡ La negazione più comune è non. Nec, neque significano “né, e non”. Haud nega di soli-
to una sola parola; ne... quidem,“neppure”; minime,“affatto, per niente”.
¡ Congiunzioni disgiuntive (o, oppure): aut, se i due termini si escludono (Vivus aut mor-
tuus), vel se sono intercambiabili.
¡ Nam (a inizio frase) ed enim (mai a inizio frase) significano “infatti”.
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MONDO 1
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LIVELLO 4
3. Inserisci nelle frasi i complementi di luogo e denominazione (tra parentesi in italiano), quindi
traduci.
a. (Nella Gallia) .......................... Romani pugnabant et Gallorum oppida obsidebantur.
.........................................................................................................................................................
b. Multa oppida (nella provincia dell’Acaia) ........................................................ sunt.
.........................................................................................................................................................
c. (A Brindisi) .................................... cras (domani) erimus et amicos videbimus.
.........................................................................................................................................................
d. Nautae (verso l’Ellesponto) ............................................. navigant.
.........................................................................................................................................................
e. (A Milano) .......................... multi amici sunt: .......................... (a Milano) appropinquabo.
.........................................................................................................................................................
f. (A Roma) ............................. (nel foro) .......................... miliarium aureum erat.
.........................................................................................................................................................
g. Equi a veterinariis saepe (nelle stalle) .......................... curantur.
.........................................................................................................................................................
h. (L’isola di Paro) ................................................... candidas lanas exportabat.
.........................................................................................................................................................
i. Agricolae (in campagna) .......................... hordeum seminant.
.........................................................................................................................................................
l. (In pace e in guerra) ......................................................... arma a Romanis parabantur.
.........................................................................................................................................................
m. Perfugae (a casa) .......................... remeant.
.........................................................................................................................................................
n. Rhenus (nell’oceano) .......................... influit.
.........................................................................................................................................................
o. Saepe dominus (da Roma) .......................... (in campagna) .......................... venit.
.........................................................................................................................................................
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MONDO 1
Per tradurre
Come hai notato, la differenza fondamentale tra la frase latina e quella italiana
sta nel fatto che, nella struttura della frase latina, la collocazione delle parole
è più libera. Dunque, per tradurre, bisogna compiere due operazioni distinte:
1) analizzare la frase parola per parola, collegando gli elementi tra di loro: è
opportuno partire dal predicato, risalire al soggetto, individuare un eventuale
complemento oggetto (o, se la frase è passiva, un eventuale complemento
d’agente/causa efficiente), quindi gli altri complementi indiretti;
2) s montare la frase latina e rimontarla secondo la più rigida struttura della frase
italiana (soggetto – predicato – complemento oggetto – altri complementi).
Tieni presente che vi sono delle costanti:
• il predicato è collocato di solito in ultima posizione;
• il soggetto appare spesso in prima posizione (ma può essere sottinteso);
• il complemento oggetto di solito precede il predicato;
• il complemento di termine e di specificazione di solito precedono il
termine a cui si riferiscono;
• l’avverbio di solito è collocato davanti all’elemento cui si riferisce;
• le preposizioni precedono di norma il nome a cui si riferiscono.
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LIVELLO 4
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MONDO 1
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LIVELLO 4
Il ragazzo dispettoso
Puer in agro agnos caprosque pascebat. Erat puer contumeliosus atque molestiis bestias
fatigabat: bestias enim lapillis et virgˉa saepe verberabat. Repente in agrum viri peregri-
ni perveniunt (giungono): viris ignotă viă erat, ideoque (e perciò) puerum interrogant.
Advenis falsă viă a puero contumelioso indicatur. Ita advenae frustra et diu errant. Postre-
mo ad puerum viri remeant defessi atque irae pleni. Tum puer ridet contentus, sed viri
peregrini puerum acriter compellant, deinde virgˉa verberant. Tandem (Finalmente) agni
caprique exsultant propter (per, regge l’acc.) pueri poenam.
Fai attenzione!
In latino non esistono gli articoli. Perciò spetta a te scegliere di volta in volta l’articolo
determinativo o indeterminativo da premettere al sostantivo. Per esempio, nella versio-
ne 8 la prima volta che appare il puer protagonista dovrà essere tradotto “un ragazzo”,
ma in seguito sarà “il ragazzo”!
Le ricchezze di Atene
Attică Graeciae pulchră et laboriosă terră erat. Atticae incolae nautarum peritiˉa et prae-
sertim agricolarum sollertiˉa pecuniam comparabant. Ibi magnă copiă olivarum agnorum-
que erat, ideo olivarum et lanae mercaturˉa incolarum divitiae duplicabantur. In silvis cer-
vos captabant plagis, vaccas et capras saginabant. Athenae autem philosophiae cunae
erant, ab Athenarum incolis Minervă Herăque, sapientiae deae, adorabantur. Dearum be-
nevolentiam viri matronaeque sacris victimis, choreis rosarumque coronis implorabant.
Athenae etiam patriă athletarum ac poetarum erant: nam athletae bigis certabant et poe-
tarum tragoediis ac comoediis incolae advenaeque delectabantur.
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