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VERBI
1. Coniugazioni
In giapponese i verbi sono piuttosto semplici dal punto di vista delle coniugazioni, in quanto:
non c’è distinzione tra presente e futuro: il futuro viene reso dal verbo presente e
dall’aggiunta di avverbi di tempo ed espressioni che ne conferiscono resa futura;
esistono solo i tempi presente e passato;
non c’è distinzione tra prima, seconda e terza persona, singolare o plurale.
La vera difficoltà sta nell’esistenza di due forme:
forma piana o informale: il verbo termina sempre in -u;
forma cortese o formale: il verbo termina sempre in -masu;
… e nella categorizzazione dei verbi in tre macro famiglie, ciascuna delle quali racchiude
particolari terminazioni e modi di coniugazione:
Ichidan: possiedono una sola forma (dan), uguale per qualsiasi inflessione del verbo.
Terminano in -iru o -eru.
Godan: possiedono cinque forme (dan). Terminano in -u (-bu, -gu, -mu, -nu, -ku, -ru, -su,
-tsu, -u).
Kuru e suru (irregolari).
Possono esserci dei verbi Godan, come Kaeru ad es., che terminano in -eru e -iru; ciò può
portare a confusione e al dubbio sull’appartenenza del verbo al gruppo Ichidan o Godan. Per
distinguerli abbiamo due aiuti:
1. Gli Ichidan terminano sempre in -iru o -eru e non solo in -ru.
2. Nei verbi Ichidan la -i e la -e solitamente compaiono nei kana finali e non sono inclusi nel
kanji della radice (ad es.: taberu si scrive 食べる, dove -e è inclusa nel kana べ e non nel
kanji 食).
Questi due aiuti, però, non sono sufficienti. Il problema è quando il verbo è composto proprio
da due sole sillabe Ad es. miru, 見る: dato che la -i è inclusa nel kanji, penseremmo con certezza
che sia un Godan; invece, è un Ichidan, perché è inevitabile che la -i sia inclusa nel kanji. Non
esiste, infatti, un kanji che venga letto solo con il suono M e, data la brevità della parola, la -i
viene inglobata nella lettura del kanji (MI).
Di conseguenza, quando le due regole sopra non aiutano, solo lo studio e la pratica possono
aiutarci a memorizzare quali verbi appartengono all’uno o all’altra gruppo.
FINALE DELLA
# BASE
BASE SCOPO DESINENZA ESEMPIO
BASE (SOLO
GODAN)
-nai
B1 Mizenkei Negativa -A NomAnai
(-nakatta)
Attributiva/relativa
B4 Rentaikei -U NomU
Prima dei sostantivi
Nel caso dei verbi ICHIDAN, la base rimane sempre la stessa, ovvero la forma B3 sottratta del -
RU finale (es.: Taberu -> Tabe).
Presente
B3 B2 + -MASU
affermativo