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E-Grammatica Fonologia, Dittonghi, trittonghi, iati

DITTONGHI, TRITTONGHI E IATI

Dittongo, trittongo e iato


Per esperienza saprete che nel parlato esistono delle combinazioni di due e tre vocali che vengono
espresse mediante un'unica emissione di voce: sono i dittongo e i trittonghi.
A volte, invece, troviamo due vocali contigue che vengono pronunciate separatamente: questo è uno
iato. Per comprendere però cosa siano i dittonghi e i trittonghi dobbiamo prima comprendere il
concetto di semiconsonanti e semivocali.

Il dittongo
Si può definire dittongo l'unione delle vocali "i" e "u" non accentate con una seconda vocale; questa
unione porta al formarsi di gruppi vocalici che vengono
pronunciati con un'unica emissione di voce.
I dittonghi si ottengono quando:
 la "i" o la "u" atone sono unite ad una seconda
vocale forte (poi, andai)
 le due vocali deboli "i" o "u" sono tra loro unite ed
una di esse è tonica (piuma, guida).
La "i" e la "u", nei dittonghi, si appoggiano all'altra vocale
comportandosi in modo abbastanza simile alle consonanti.
In questo caso si dice che funzionano come
semiconsonanti.
Ricorda: nella divisione in sillabe i dittonghi non si dividono mai!

Lo iato
Per iato si intende anche la successione di due vocali che non
formano dittongo all'interno della parola. Queste due vocali
appartengono quindi a due sillabe diverse: per esempio, nella
parola paese (divisa in sillabe pa-e-se). Lo iato si verifica:
• quando si incontrano le vocali a, e, o ( b-o-a-to, te-a-tra-
le)
• quando le vocali i ed u sono accentate e si incontrano
con altre vocali (pa-ù-ra, zì-o)
• nelle parole composte con i prefissi ri-, bi- e tri- (ri-a-ma-
re, bi-en-na-le, tri-an-go-la-re)..

C. Graziani, V. Paiano, P. Pippia, F. Soracco - 24 - © Garamond 2009

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