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CAPITOLO 1
duare l'interse- h
zione H con una
retta inclinata
Figura 3
dell'angolo µmin
prefissato; il segmento B2H è la lunghezza l da assegnare alla biella. Un
arco di cerchio di raggio l e centro in B2 intercetterà la guida del moto
in A2, ed un successivo arco di cerchio di raggio r e centro in A2 inter-
cetterà ancora la guida del moto in quello che dovrà essere il punto O1.
Il manovellismo risulta così completamente definito; e se la manovella
ruota con velocità angolare ω costante, nello stesso tempo T in cui es-
sa compie un giro, (T = 2π ω ) , il piede di biella B avrà percorso sia
la corsa di andata che quella di ritorno.
3
SINTESI DEI MECCANISMI
Sarà quindi:
α + β 2π
T = ts + ta = =
ω ω
avendo indicato con α l’angolo di rotazione della manovella che porta
il piede dal p.m.e. al p.m.i, e con β l’angolo di rotazione della mano-
vella che porta il piede dal p.m.i. al p.m.e.
Se prendiamo come riferimento l’angolo β, vale quindi la relazione:
β 2π
=
ta ta + ts
e quindi, se è β=π, ne segue:
2t a = t a + t s ⇒ ta = ts
Figura 4
δ della manovella si mantenga (fig. 4) entro il tratto BsB2.
In tal caso basterà riportare su B1B2 il cerchio di manovella di
raggio h/2 e tracciare, simmetricamente rispetto alla guida, l’angolo δ: il
raggio S1K dell’arco di cerchio passante per Bs e per le intersezioni S1
ed S2 è la lunghezza della biella che risolve il problema, e la posizione
della coppia rotoidale fissa è quella del punto a distanza l dal centro
della circonferenza per B1 e B2.
Si comprende dalla fig. 4 che i due triangoli BS1K e O1A'Bs risultano
uguali, così come sono uguali i due segmenti BsB2 e K'A2; si noti inoltre
che, se il piede di biella B deve muoversi alla destra del cerchio di ma-
novella, il punto Bs deve necessariamente trovarsi alla sinistra della
4
CORSO DI M ECCANICA DEGLI AZIONAMENTI
E darebbe:
PB1 = (l − r ) > e
e
e quindi il piede B non po-
trebbe compiere l'intera
corsa senza bloccarsi. h
un’ulteriore condizione:
quella che il valore del-
l'angolo di trasmissione
non scenda, durante il
funzionamento, al di
sotto di un determinato
valore.
Come si può osservare
dalla fig.9, il valore
dell'angolo di trasmis-
sione µ, formato dalla
direzione della biella
con la perpendicolare
alla guida, varia con la h
posizione del piede B:
Figura 9
è maggiore al p.m.e.,
minore al p.m.i.; il valore minimo si ha quando la manovella è disposta
perpendicolarmente alla guida fissa.
La condizione che si può porre è quella che l’angolo di trasmissione al
p.m.i., µ1, non sia minore di un prefissato valore µlim. Imponendo
quest’ulteriore condizione si desume (fig. 10) che il campo di variabilità
di β diminuisce.
Supponendo che
sia µ1=µlim, e se
quest’angolo deve
mantenere il suo valore,
la direzione della biella e
π
B2 F = O1 B2 sin (β − π ) = B1 B2 sin − µ1
2
e per il quale è pur vero che quando
O1 → B1 ⇒ (β − π ) → π − µ1
2
3π
Pertanto imporre che sia µ1=µlim comporta che sia β < − µ1 .
2
Il limite vero, di fatto, è ancora più basso perché, come si è visto
(fig.9), è µmin<µ1.
Queste limitazioni fanno sì che questo tipo di meccanismo non
si presta bene per la realizzazione di meccanismi "a ritorno rapido".
Dalla stessa fig. 10 si possono infine ricavare le relazioni analiti-
che utili per la progettazione del meccanismo.
Prendendo in esame il triangolo O1B1B2, in cui è O1B1=(l-r) ed
O1B2=(l+r), si può scrivere:
l−r l +r h
= = (1)
sin γ sin δ sin (β − π )
π π
essendo γ = − µ 2 e δ = + µ1 .
2 2
Avremo quindi le due relazioni:
h sin γ
l−r =
sin (β − π)
(2)
h sin δ
l+r =
sin (β − π)
da cui si ricava:
h sin δ − sin γ
r= ⋅
sin (β − π) 2
(3)
h sin δ + sin γ
l= ⋅
sin (β − π) 2
Inoltre, dovendo essere (β-π)+γ+δ=π, tenendo conto delle posizioni
fatte, ne segue:
δ + γ = π − (β − π); δ − γ = µ 1 + µ 2 = 2µ 0 ; (4)
Si ha allora:
9
SINTESI DEI MECCANISMI
sin δ − sin γ δ +γ δ −γ β −π
= cos ⋅ sin = sin ⋅ sin µ 0
2 2 2 2 (5)
sin δ + sin γ δ +γ δ −γ β −π
= sin ⋅ cos = cos ⋅ cos µ 0
2 2 2 2
per cui le (3) si scriveranno:
h β−π h sin µ 0
r= ⋅ sin ⋅ sin µ 0 =
sin (β − π) 2 2 β−π
cos
2 (6)
h β−π h cos µ 0
l= ⋅ cos ⋅ cos µ 0 =
sin (β − π) 2 2 β−π
sin
2
L'eccentricità del manovellismo è poi:
e = (l − r ) cos µ 1
mentre il valore di µmin si determina (fig.9) da:
e + r r + (l − r ) cos µ1
cos µ min = = (7)
l l
70
60
µ min (°)
50 β=180°
40 β=200°
30
20 β=220°
10
β=260° β=240°
0
0 20 40 60 80 100
µ 1 (°)
Il grafico mostra, per diversi valori di β, come varia il valore minimo
dell'angolo di trasmissione al variare dell'angolo µ1=µlim.
10
CORSO DI M ECCANICA DEGLI AZIONAMENTI
precedente, la circon- 2
2 2
2 2 0
1 2 1 2
1 2
2
1 2 1 2
1 1 1
2
2
1 1 1
Figura 14
problema non ammette soluzione. Con l'aiuto della fig.15 è possibile
desumere questo limite dell'angolo β per assegnato angolo ψ del bilan-
ciere; e per i due casi in cui la coppia rotoidale fissa O2 si trova dalla
stessa parte di P2 o dall'altra.
Considerando, per ciascuno dei due casi, i due triangoli rettangoli
OB1O2 e OB1O'2, e confrontandoli con il corrispondente triangolo iso-
scele P2OB1, si ha:
π ψ
B1Oˆ O2 = − = π − ( β − π ) = 2π − β
2 2
da cui:
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CORSO DI M ECCANICA DEGLI AZIONAMENTI
3π ψ
β= +
2 2
se P2 e O2 stanno dalla stessa parte;
mentre, se P2 e O2 stanno da parti opposte, si ha:
π ψ
B1Oˆ O '2 = − = β − π
2 2
e quindi:
3π ψ
2
β= −
2 2 2
2
ψ
O1B1 = (l − r1 ); O1B2 = (l + r1 ); B1 B2 = 2r2 sin ; (8)
2
ma anche:
π ψ π ψ
δ = µ 1 + − ; γ = − − µ2 ; (9)
2 2 2 2
Allora sommando, e poi sottraendo, le (9), si ha:
δ + γ = π − ψ + µ 1 − µ 2 = π − (β − π)
(10)
δ − γ = µ 1 + µ 2 = 2µ 0
d'uscita è destinato ad
essere braccio motore 1
1
di un altro meccani-
2
smo che richiede in
10 20
2 d
r2
(τ 0 − 1) sin ϑ2
tan γ = d (17)
r
1 − 2 (τ 0 − 1) cos ϑ 2
d
β
r2
(τ 0 − 1) cos ϑ 2 tan β
tan π − ϑ1 + = d 2 (18)
2 r β
1 + 2 (τ 0 − 1) sin ϑ 2 tan
d 2
da cui le lunghezze delle aste:
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CORSO DI M ECCANICA DEGLI AZIONAMENTI
r1 τ sin γ
= 0 ⋅
d τ 0 − 1 sin (ϑ1 + γ )
(19)
l r sin ϑ1 − r2 sin ϑ2
=⋅ 1 (20)
d d sin γ
Per il progetto è consigliabile che sia 1<τ0<1.7, e che sia anche:
β r2 1
− tan < <
2 d τ 0 −1