Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
RADIOLOGIA TRADIZIONALE
ECOGRAFIA
TOMOGRAFIA COMPUTERIZZATA
RISONANZA MAGNETICA
STRUMENTI FISICI PER LA FORMAZIONE DELL’IMMAGINE
RX
A. RADIAZIONI IMPIEGATE
RADIOLOGIA TRADIZIONALE
IN DIAGNOSTICA PER IMMAGINI
ULTRASUONI
- Ecografia
SORGENTI ESTERNE
RAGGI X
- Radiologia convenzionale
RADIAZIONI ELETTROMAGNETICHE
- Radiologia digitale
- Tomografia Computerizzata
RADIOFREQUENZE
- Risonanza Magnetica
SORGENTI INTERNE
- Termografia
RAGGI
- Scintigrafia
- Tomografia a Emissione di
Positroni
B. RADIAZIONI IMPIEGATE IN
RADIOTERAPIA ONCOLOGICA
ELETTROMAGNETICHE
RAGGI X
- Macchine Acceleratrici
RX
RAGGI
TOMOGRAFIA COMPUTERIZZATA
RADIAZIONI
-Sostanze emittenti
naturali (Radium) o artificiali
CORPUSCOLARI
RADIAZIONI
(Cobalto- Cesio-137, ecc.)
Cobalto-70, Cesio-
ELETTRONI, PROTONI,
NEUTRONI, RAGGI
- Macchine Acceleratrici
1. spiralina di tungsteno(catodo)
2. riflettore focalizzante
3.anticatodo(anodo:parte metallica,
in genere una lamina di tungsteno, che
assicura l’arresto degli elettroni
accelerati; la superficie rivolta verso gli e.
accelerati si chiama “fuoco del tubo”.
All’anodo è collegato un dispositivo di
raffreddamento che ha il compito di
disperdere il calore)
La corrente che circola nella spiralina si misura in mA; dalla sua variazione
dipende la QUANTITA’ di raggi X prodotti. Aumentando l’intensità della corrente si
può aumentare in numero di elettroni emessi dalla spiralina nell’unità di tempo e
di conseguenza il numero di fotoni X che verranno prodotti a seguito degli urti
nell’anticatodo
La forza che accelera gli elettroni dipende dalla tensione applicata al tubo
radiogeno fra la spiralina(catodo) ed il bersaglio(anodo); da tale d.d.p. (kV)
dipende la QUALITA’ dei raggi X, cioè la loro forza di penetrazione. Aumentando
la d.d.p. aumenterà la l’energia cinetica del singolo elettrone e di conseguenza
verranno prodotti fotoni X di maggiore energia, più penetranti, più “duri”
RADIOLOGIA TRADIZIONALE
• metallica bianco
RADIOLOGIA TRADIZIONALE
T
2 proiezioni: PA e LL
ST
T CL
BLD
BLS
BPD
BPS
ED
ES
BOLLA GASSOSA
GASTRICA
RADIOLOGIA TRADIZIONALE
c corticale
a compatta
Radiologia tradizionale: alterazioni radiologiche
fondamentali dell’osso
OSSO
OSSO NORMALE OSTEOPOROTICO
Radiologia tradizionale: alterazioni radiologiche
fondamentali dell’osso
P
T A
R T
A O
U L
M O
A G
T I
I C
C H
A E
UROGRAFIA
Metodica radiologica contrastografica utilizzata per lo studio
morfologico delle vie escretrici urinarie; introduzione di mdc e.v. che
viene escreto attraverso l’emuntorio renale e conseguentemente
opacizza l’urina
Fase nefrografica
Fase calico-pielografica
Fase cistografica
URO-TC
RADIOLOGIA TRADIZIONALE: altre applicazioni
La finestra si stabilisce in modo tale che i muscoli, i vasi ed il piano adiposo In tal caso è
siano ben rappresentati nei toni ottimali di grigio. La finestra è centrata necessario abbassare
intorno a 50UH con un’ampiezza di circa 350UH. Si avrà una il centro della finestra
rappresentazione dei valori di densità compresi tra -125 e +225 UH; quindi
tutti i tessuti con densità inferiori a -125 (come il polmone) sono
rappresentati in nero, mentre quelli con densità maggiori di +225 in
bianco e la loro struttura interna non potrà essere distinta.
TC Finestra per il parenchima
TC polmonare
polmonite lobare superiore e
media destra da S. pneumoniae
1 3
2
TC in ambito osteoarticolare
Ottima rappresentazione delle
strutture ossee
-Iperecogeno
-Isoecogeno
-Ipoecogeno
+ -
spin
E’ un nucleo dotato di un
MOMENTO MAGNETICO
Il MOMENTO MAGNETICO
• dipende dal NUMERO dei
PROTONI (dispari)
• è indipendente dal numero
dei neutroni
Idrogeno 1
Carbonio 13
Azoto 15
Ossigeno 17
Fluoro 19
Sodio 23
Fosforo 31
Imaging del nucleo di
IDROGENO
• il PIU’ ABBONDANTE
• ELEVATA MAGNETIZZAZIONE
+
+ =
-
…se sottoposti a campo
magnetico…
B0
+
+
+ +
+ +
+
+
+ +
i PROTONI si ALLINEANO
…con verso PARALLELO o
ANTIPARALLELO
B0
+ +
Magnetizzazione netta +
+
+ +
+
B0
precessione
w=B 0
Frequenza di
precessione
w=B 0
Invio di un impulso di RF
La magnetizzazione netta non può essere rilevata
in quanto ha la stessa direzione del campo quindi
si utilizzano impulsi di RF che perturbano l’equilibrio.
++ +
scomparsa della ML
+ +
+ +
+ +
+ +
+ +
a) Eccitazione nucleare
scomparsa della ML
b) Sincronizzazione di fase dei
protoni
(i protoni non puntano più in qualsiasi direzione
ma precedono in sincronia: sono “in fase”)
RF
Magnetizzazione TRASVERSALE
RF
Ritorno dei protoni ad un
livello energetico più basso,
più stabile
ML ML
MT MT
I L’ampiezza è massima
quando il segnale di
FID eccitazione (onda
elettromagnetica, RF) viene
t creato ma decade
velocemente
“free induction decay”
Principali Determinanti del
segnale RM
1. Tempo di rilassamento T1
2. Tempo di rilassamento T2
3. Densità protonica
Tempo di rilassamento T1
- velocità con cui viene recuperata la ML
- tempo necessario a raggiungere il 63% della ML
ML% 100
63%
0
Ambiente molecolare
(H2O libera e legata,
proteine, lipidi aggregati
T1
t
macromolecolari)
grasso
Intensità T1
muscolo
tempo
Tempo di rilassamento T2
- velocità con cui decade la MT (essa
decresce nel tempo)
- tempo necessario a perdere il 63% della MT
0
MT%
63% 37%
100
T2 t
-- spin-spin (ogni protone è influenzato dai campi magnetici dei nuclei
vicini)
Differenza tra il T2
del fegato e della
milza
Intensità T2
milza
fegato
tempo
Il T1 dipende
• Dalla capacità dei protoni di
dissipare l’energia all’interno del
tessuto (reticolo)
Il T2 dipende
• Dalla velocità di defasamento dei
protoni all’interno del tessuto
Il segnale dipende dalla Sequenza applicata
TR TE
breve breve T1 pesata