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RISCHIO ELETTROMAGNETICO
NEGLI APPARATI SPERIMENTALI
E TECNOLOGICI DELL’INFN
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
Paolo Rossi
p.rossi@dil.ispesl.it
RADIAZIONI Diagnostica a raggi X
m Hz
IONIZZANTI Radioisotopi
10-7 3 x 1015
Sterilizzazione
UV
FREQUENZE
Laser
OTTICHE
10-6 3 x 1014 Vis
Lampade
Radiazione
infrarossa
Sorgenti termiche
Telecomandi
10-3 3 x 1011
Impianti radar
Microonde
Radarterapia
Lunghezza
Frequenza
Telefonia cellulare
Radiofrequenze
Forni a microonde
d’onda
Marconiterapia
Radioamatori
Saldatura e incollaggio
Riscaldamento a induzione
104 3 x 104 Metal detector
Basse frequenze
Videoterminali
Magnetoterapia
Elettrodomestici
Linee telefoniche
CAMPI RMN
0 STATICI Elettrolisi
Effetti biologici e effetti sanitari
reattori nucleari
acceleratori di particelle
NMR
camere a bolle
esposizioni a lungo termine a campi d’induzione magnetica minori di 200 mT non sembrano
avere conseguenze sullo stato di salute
se il campo d’induzione magnetica supera qualche millitesla, possono sussistere potenziali rischi
sanitari in portatori di pacemaker, impianti ferromagnetici e altri dispositivi elettronici
LIMITI D’ESPOSIZIONE ICNIRP
PER I CAMPI MAGNETICI STATICI
Lavoratori
- Media pesata sull’intera 200 mT
giornata lavorativa (TWA)
- Valore massimo 2 T
- Esposizione solo degli arti 5 T
Popolazione
- Esposizione continua 40 mT
CAMPI MAGNETICI E DISPOSITIVI
ELETTRONICI IMPIANTATI
Densità di corrente
(mA/m2) EFFETTI
E = 1 kV/m
B = 100 T
Meccanismi di interazione
©2001 IFMSA
La molecola dell’acqua
con l’aumentare della
frequenza diventa prevalente
l’assorbimento di energia nei
tessuti attraverso il rapido
movimento oscillatorio di ioni
e molecole di acqua:
SAR (W/kg) Implicazioni biomediche ed aspetti radioprotezionistici dell’esposizione alle NIR
a frequenze superiori a circa 10 MHz questo effetto è
l’unico a permanere
al di sopra di 10 GHz l’assorbimento è esclusivamente
superficiale
SAR mediato sul corpo intero (medio) o circoscritto a specifici
distretti corporei (locale) in relazione all’induzione di effetti
biologici nocivi nell’animale
f1 < f2 < f3
per concessione Istituto Superiore di Sanità
ANDAMENTO DEL SAR
E MORFOLOGIA DEL SOGGETTO ESPOSTO
Restrizioni fondamentali sulle
grandezze di base
densità di corrente (A/m2) nella testa e nel tronco
dipendente dalla frequenza
base temporale istantanea
assorbimento di energia (SAR, W/kg) mediato sul corpo intero e locale
(testa e tronco, arti)
indipendente dalla frequenza
mediato su intervalli di 6 minuti
ampi fattori di riduzione tra le soglie di rischio e le restrizioni adottate
fattori di riduzione più elevati per la protezione della popolazione
RESTRIZIONI SULLE CORRENTI INDOTTE
(4 Hz - 1 kHz)
2
Lavoratori J < 10 mA/m
2
Popolazione J < 2 mA/m
dipendono dalla frequenza
garantiscono il rispetto delle restrizioni di base ma:
non proteggono dall’assorbimento locale di energia (sono intesi come media spaziale sul volume occupato dal
soggetto esposto)
non proteggono da scosse e ustioni per contatto
LIVELLI DI RIFERIMENTO ICNIRP PER
L'ESPOSIZIONE LAVORATIVA
restrizioni sulle correnti indotte (mA) negli arti
(10 - 110 MHz)
garantiscono il rispetto delle restrizioni sul SAR locale
negli arti
restrizioni sulle correnti di contatto (mA) con oggetti conduttori (0
Hz - 110 MHz)
RADIOMETRIA E DOSIMETRIA
“sulla base della letteratura attuale, non c’è nessuna evidenza convincente che l’esposizione
a campi elettromagnetici a radiofrequenza abbrevi la durata della vita, né che induca o
favorisca il cancro”
(Organizzazione Mondiale della Sanità, 1998)
NORMATIVA
D.lgs. 626/94
definizione di esposizione dei lavoratori
specifica attività lavorativa
determinazione dei limiti, valori, e obiettivi, nonchè del regime di sorveglianza
medica
decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministero della
Sanità, sentiti i Ministeri dell’Ambiente e del Lavoro
norma di raccordo con il D.lgs. 626/94
promozione di intese ed accordi di programma
funzioni di controllo e vigilanza nei luoghi di lavoro
Legge n.36 22 febbraio 2001
sanzioni pecuniarie e amministrative nei confronti dei
contravventori al rispetto dei limiti di esposizione e valori
di attenzione
sanzioni per le inadempienze nei confronti delle attività di
risanamento, che nella legge sono definite e articolate solo
per l’esposizione della popolazione
per il pubblico sono in vigore le disposizioni dei D.P.C.M. 8
luglio 2003, che sono espressamente non applicabili alle
esposizioni professionali
Attuazione della legge 36/2001
a differenza delle comuni esposizioni ambientali, negli ambienti di
lavoro può sussistere la realistica esigenza di protezione dagli
effetti acuti
unico strumento: livelli dei campi ambientali
protezione dal SAR locale ?
protezione dalle correnti di contatto ?
l’assenza di restrizioni nei confronti delle grandezze di base può
tradursi in un quadro meno protettivo rispetto all'adozione
completa delle prescrizioni ICNIRP, specie per esposizioni
disomogenee o localizzate
Attuazione della legge 36/2001
restrizioni sulle correnti di contatto, in relazione alla
possibilità di scosse e ustioni dovute al contatto con
oggetti conduttori
restrizioni sulle correnti indotte negli arti, che
rappresentano l’unico strumento di protezione da
assorbimenti di energia localizzati nelle caviglie
Attuazione della legge 36/2001
definizione di valori di attenzione
arbitrarietà
valori tecnologicamente fattibili
la previsione dei tempi e dei modi di raggiungimento dei valori di
attenzione è intrinseca alla definizione stabilita nella legge 36/2001
la previsione è definita per quel che riguarda i valori di attenzione
per la popolazione (art.9) mentre nulla è stabilito in merito ai
tempi e modi di raggiungimento dei valori di attenzione per i
lavoratori, il cui superamento è sanzionato al pari del superamento
dei limiti di esposizione
La direttiva 2004/40/CE
nel 1993 la Commissione Europea presentò una proposta di
direttiva, ai sensi della 89/391/CEE sulla sicurezza dei
lavoratori nei confronti dell’esposizione ad agenti fisici, che
prendeva in considerazione rumore, vibrazioni, e radiazioni
non ionizzanti non ottiche (campi elettromagnetici 0 Hz – 300
GHz) e ottiche (infrarosso, visibile, e UV).
la proposta fu modificata nell’anno successivo a seguito di
parere del Parlamento Europeo, ma l’iter rimase fermo
La direttiva 2004/40/CE
la Commissione ha ripresentato al Consiglio l’esame della direttiva
scorporando i singoli agenti fisici
direttiva sulle vibrazioni (2002/44/CE)
direttiva sul rumore (2003/10/CE)
alla fine del 2002 è stato posto all’ordine del giorno del gruppo
“Affari sociali” l’esame di un draft di direttiva sui campi
elettromagnetici non ionizzanti (0 - 300 GHz)
la discussione del documento è stata finalizzata sotto la presidenze
italiana alla fine del 2003 ed approvata anche dal Parlamento nei primi
mesi del 2004
La direttiva 2004/40/CE
punti fondamentali:
scopo della direttiva
protezione dagli effetti considerati accertati
linee guida ICNIRP 1998 quale riferimento tecnico-scientifico
per la definizione dei limiti di esposizione (Raccomandazione sulla
protezione della popolazione del luglio 1999)
a differenza della Raccomandazione la direttiva affronta il merito
degli obblighi datori di lavoro, dei provvedimenti per ridurre
l’esposizione, e della sorveglianza sanitaria
indicazione della titolarità delle azioni
General concept
• the exposure limit values are those limits that can never be
exceeded in any condition of exposure
al di sotto dei valori di azione non è necessario intraprendere
alcuna iniziativa
ove questi siano superati, l’azione è quella di verificare
se sono superati o rispettati i limiti di esposizione
La direttiva 2004/40/CE
a differenza dalla normativa quadro nazionale (legge 36/2001) la
direttiva prevede che in alcuni casi si proceda alla valutazione
dell'esposizione in termini delle grandezze di base, e non solo in
termini delle intensità dei campi ambientali
problema di armonizzazione
le valutazioni dosimetriche sono notevolmente complesse e
richiedono metodi di calcolo molto sofisticati, disponibili solo
presso centri di ricerca altamente specialistici
La direttiva 2004/40/CE
il datore di lavoro, nell’ambito della valutazione del rischio, deve
prendere in considerazione anche la possibilità di rischi
indiretti per la salute quali:
interferenza con attrezzature e dispositivi medici elettronici
(compresi stimolatori cardiaci e altri dispositivi impiantati)
rischio propulsivo di oggetti ferromagnetici per campi magnetici
statici con induzione magnetica superiore a 3 mT
innesco di dispositivi elettro-esplosivi (detonatori)
incendi ed esplosioni dovuti all'accensione di materiali
infiammabili provocata da scintille prodotte da campi indotti,
correnti di contatto o scariche elettriche
Implications