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Giornate di studio “Sicurezza degli apparati sperimentali e tecnologici dell’INFN

Frascati 25-27 ottobre 2004

RISCHIO ELETTROMAGNETICO
NEGLI APPARATI SPERIMENTALI
E TECNOLOGICI DELL’INFN

NORMATIVA DI RIFERIMENTO
 
Paolo Rossi 

Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro


(ISPESL) Monte Porzio Catone - Roma

p.rossi@dil.ispesl.it

 
RADIAZIONI Diagnostica a raggi X
m Hz
IONIZZANTI Radioisotopi
10-7 3 x 1015
Sterilizzazione
UV

FREQUENZE
Laser

OTTICHE
10-6 3 x 1014 Vis
Lampade

RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Radiazione
infrarossa
Sorgenti termiche

Telecomandi
10-3 3 x 1011
Impianti radar

Microonde
Radarterapia
Lunghezza

Frequenza
Telefonia cellulare

Radiofrequenze
Forni a microonde
d’onda

FREQUENZE NON OTTICHE


Ponti radio
100 3 x 108
Emissioni radiotelevisive

Marconiterapia
Radioamatori
Saldatura e incollaggio
Riscaldamento a induzione
104 3 x 104 Metal detector

Basse frequenze
Videoterminali
Magnetoterapia
Elettrodomestici

107 3 x 101 Linee elettriche

Linee telefoniche

CAMPI RMN

 0 STATICI Elettrolisi
Effetti biologici e effetti sanitari

i campi elettromagnetici possono indurre effetti biologici che in


alcuni casi possono portare ad effetti di danno alla salute

è importante comprendere la differenza tra i due effetti


 un effetto biologico si verifica quando l'esposizione
provoca qualche variazione fisiologica notevole o
apprezzabile in un sistema o organo
 un effetto di danno alla salute si verifica quando l’effetto
biologico è al di fuori dell’intervallo in cui l'organismo può
normalmente compensarlo, e ciò porta a qualche condizione
di detrimento della salute

Organizzazione Mondiale della Sanità - Progetto Internazionale CEM


Promemoria n. 182 - Proprietà fisiche e effetti sui sistemi biologici
www.who.int/peh-emf
Linee guida
ICNIRP (International Commission on Non Ionizing Radiation Protection)

riconoscimento ufficiale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS),


dell’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (International Agency for
Research on Cancer, IARC), e dell’Unione Europea

vengono presi in considerazione tutti gli effetti per i quali la letteratura


scientifica fornisca basi razionali per la definizione un sistema di protezione
CAMPI STATICI
(0-1 Hz)
CAMPI MAGNETICI STATICI
NELLA RICERCA

 reattori nucleari
 acceleratori di particelle
 NMR
 camere a bolle

• i livelli tipici di esposizione al campo magnetico


statico non sono correlati a effetti diretti nei
confronti dell’organismo, ma possono comportare
interferenze con gli stimolatori cardiaci, e
problemi per i portatori di protesi metalliche
CAMPO MAGNETICO STATICO
EFFETTI SANITARI

 assenza di effetti significativi su parametri fisiologici, connessi allo sviluppo e al


comportamento per valori d’induzione magnetica fino a 2 T

 esposizioni a lungo termine a campi d’induzione magnetica minori di 200 mT non sembrano
avere conseguenze sullo stato di salute

 se il campo d’induzione magnetica supera qualche millitesla, possono sussistere potenziali rischi
sanitari in portatori di pacemaker, impianti ferromagnetici e altri dispositivi elettronici
LIMITI D’ESPOSIZIONE ICNIRP
PER I CAMPI MAGNETICI STATICI

TIPO D’ESPOSIZIONE INDUZIONE MAGNETICA

Lavoratori
- Media pesata sull’intera 200 mT
giornata lavorativa (TWA)
- Valore massimo 2 T
- Esposizione solo degli arti 5 T

Popolazione
- Esposizione continua 40 mT
CAMPI MAGNETICI E DISPOSITIVI
ELETTRONICI IMPIANTATI

 potenziali rischi dovuti all'interferenza di campi


magnetici con dispositivi elettronici:

 si dovrebbe evitare che persone con pacemaker


impiantati possano risultare esposti a induzioni
magnetiche superiori a 0.5 mT
 segnali di avvertimento nei luoghi con induzione
magnetica superiore a 0.5 mT
CAMPI MAGNETICI
E MATERIALI FERROMAGNETICI

 rischi dovuti al movimento o allo spostamento di


dispositivi o materiali ferromagnetici impiantati
 rischi per schegge metalliche
 le aree caratterizzate da livelli d’induzione magnetica

al di sopra di 3 mT devono essere indicate da specifici


segnali di avvertimento

 persone con stimolatori cardiaci, impianti ferromagnetici


e dispositivi medicali impiantati potrebbero non essere
protette dai limiti raccomandati.
 persone con pinze per aneurismi non amagnetiche non
dovrebbero essere esposte a campi superiori a pochi
millitesla
Tomografi a risonanza magnetica nucleare
(RMN)

 campo magnetico statico molto intenso, fino a 2


Tesla per gli apparati di uso diagnostico

 campo elettromagnetico in radiofrequenza oscillante


nell’intervallo circa tra 1 e 100 MHz

 gradiente di campo magnetico variabile nel tempo


(picchi fino a 20 Tesla/s)
CAMPI VARIABILI NEL
TEMPO
(fino a 300 GHz)
Meccanismi di interazione
fino alla frequenza di circa 1 MHz prevale
l’induzione di correnti elettriche nei tessuti
elettricamente stimolabili (nervi e muscoli)
Principali effetti biologici in relazione all’induzione
di corrente nell'intervallo di frequenza 1- 300 Hz

Densità di corrente
(mA/m2) EFFETTI

> 1000 Extrasistole e fibrillazione ventricolare: rischi


per la salute ben determinati

100 – 1000 Stimolazione dei tessuti eccitabili: possibili rischi


per la salute

10 – 100 Possibili effetti sul sistema nervoso

1 – 10 Effetti biologici minori


Stimolazione dei tessuti muscolari
e nervosi elettricamente eccitabili

•si tratta di effetti a soglia: perché si verifichi la


stimolazione la densità di corrente elettrica deve
essere maggiore di un determinato valore.

questa circostanza permette di fissare limiti di


esposizione finalizzati alla totale prevenzione di
questi effetti
  Campi a 50 Hz e pacemaker

L’American Conference of Governmental Industrial


Hygienists (ACGIH) raccomanda i seguenti livelli di
sicurezza allo scopo di prevenire interferenze dei campi
elettrici e magnetici a 50 Hz con dispositivi cardiaci
impiantati (valori efficaci rms):

E = 1 kV/m

B = 100 T
Meccanismi di interazione
©2001 IFMSA

La molecola dell’acqua

con l’aumentare della
frequenza diventa prevalente
l’assorbimento di energia nei
tessuti attraverso il rapido
movimento oscillatorio di ioni
e molecole di acqua:
SAR (W/kg) Implicazioni biomediche ed aspetti radioprotezionistici dell’esposizione alle NIR


a frequenze superiori a circa 10 MHz questo effetto è
l’unico a permanere


al di sopra di 10 GHz l’assorbimento è esclusivamente
superficiale
SAR mediato sul corpo intero (medio) o circoscritto a specifici
distretti corporei (locale) in relazione all’induzione di effetti
biologici nocivi nell’animale

100 W/kg (medio) Ipertermia generalizzata, insufficienza dei


meccanismi termoregolatori

100 W/kg (locale) Rapida induzione di cataratta nell’animale

10 - 100 W/kg (medio) Ipertermia generalizzata o localizzata, risposta


termoregolatoria di grado variabile;
Inibizione temporanea o permanente della
spermatogenesi;
Induzione di aborto e malformazioni fetali;
Risposte neuroendocrine ed immunologiche
collegate allo stress termico

1 - 4 W/kg (medio) Soglia di induzione di effetti comportamentali e di


risposte fisiologiche collegate a stress nell’animale
ORGANI CRITICI

per concessione Istituto Superiore di Sanità


ANDAMENTO DEL SAR IN FUNZIONE
DELLA FREQUENZA
SPESSORE DI PENETRAZIONE

f1 < f2 < f3
per concessione Istituto Superiore di Sanità
ANDAMENTO DEL SAR
E MORFOLOGIA DEL SOGGETTO ESPOSTO
Restrizioni fondamentali sulle
grandezze di base

densità di corrente (A/m2) nella testa e nel tronco

dipendente dalla frequenza

base temporale istantanea


assorbimento di energia (SAR, W/kg) mediato sul corpo intero e locale
(testa e tronco, arti)

indipendente dalla frequenza

mediato su intervalli di 6 minuti


ampi fattori di riduzione tra le soglie di rischio e le restrizioni adottate

fattori di riduzione più elevati per la protezione della popolazione
RESTRIZIONI SULLE CORRENTI INDOTTE
(4 Hz - 1 kHz)

2
Lavoratori J < 10 mA/m
2
Popolazione J < 2 mA/m

il limite di base per i lavoratori incorpora un fattore


di protezione pari a 10 rispetto agli effetti da
prevenire (stimolazione dei nervi periferici).
il limite di base per la popolazione incorpora un
fattore di sicurezza aggiuntivo pari a 5
Restrizioni sul SAR
la sperimentazione su animale indica come soglia di danno alla salute un innalzamento
costante della temperatura di 1°C
ciò corrisponde ad un valore di SAR medio di 4 W/kg
limite accettato per i lavoratori:
0,4 W/kg
limite accettato per la popolazione:
0,08 W/kg

per il SAR locale nella testa e nel tronco si accetta:


10 W/kg (lavoratori)
per il SAR locale negli arti si accetta:
20 W/kg (lavoratori)
Livelli derivati di riferimento

insieme di restrizioni sulle grandezze monitorabili nell’ambiente

campo elettrico (V/m)

campo magnetico (A/m)

induzione magnetica (T)

densità di potenza (W/m2)


dipendono dalla frequenza


garantiscono il rispetto delle restrizioni di base ma:

non proteggono dall’assorbimento locale di energia (sono intesi come media spaziale sul volume occupato dal
soggetto esposto)

non proteggono da scosse e ustioni per contatto
LIVELLI DI RIFERIMENTO ICNIRP PER
L'ESPOSIZIONE LAVORATIVA

Intervallo di Intensità Intensità Induzione Densità di


frequenza del del campo magnetica potenza
campo magnetico (T) dell'onda
elettrico (A/m) piana
f come indicato nella colonna
(V/m) equivalente dell’intervallo delle frequenze
Peq
(W/m2) I valori d’intensità di campo
possono essere superati nel
fino a 1 Hz - 1.63 x 105 2 x 105 - caso siano rispettati i limiti di
base e possa essere esclusa
1-8 Hz 20000 1.63 x 105/f2 2 x 105/f2 - la presenza di effetti indirett
8-25 Hz 20000 2 x 104/f 2.5 x 104/f -
Per tutte le frequenze
0.025-0.82 kHz 500/f 20/f 25/f - comprese tra 100 kHz e 10
0.82-65 kHz 610 24.4 30.7 - GHz, Peq, E2,H2, e B2 devono
essere mediati su ogni
0.065-1 MHz 610 1.6/f 2.0/f - intervallo di sei minuti
1-10 MHz 610/f 1.6/f 2.0/f -
10-400 MHz 61 0.16 0.2 10
400-2000 MHz 3f1/2 0.008f1/2 0.01f1/2 f/40
2-300 GHz 137 0.36 0.45 50
Ulteriori livelli di riferimento


restrizioni sulle correnti indotte (mA) negli arti
(10 - 110 MHz)

garantiscono il rispetto delle restrizioni sul SAR locale
negli arti


restrizioni sulle correnti di contatto (mA) con oggetti conduttori (0
Hz - 110 MHz)
RADIOMETRIA E DOSIMETRIA

per concessione Istituto Superiore di Sanità


E gli effetti a lungo termine ?
“i campi magnetici ELF sono possibili cancerogeni (2B) per l’uomo, sulla base di una
coerente associazione statistica tra elevati livelli residenziali e un raddoppio del rischio di
leucemia infantile. Non si è trovata nessuna evidenza coerente che l’esposizione residenziale
o professionale degli adulti a campi ELF aumenti il rischio di alcun tipo di cancro”
(IARC 2001)

“sulla base della letteratura attuale, non c’è nessuna evidenza convincente che l’esposizione
a campi elettromagnetici a radiofrequenza abbrevi la durata della vita, né che induca o
favorisca il cancro”
(Organizzazione Mondiale della Sanità, 1998)
NORMATIVA
D.lgs. 626/94

Valutazione del rischio !!


Obbligo “erga omnes” del tutto generale e
inderogabile
Legge n.36 22 febbraio 2001

a) assicurare la tutela della salute dei lavoratori, delle lavoratrici, e della


popolazione dagli effetti dell’esposizione a determinati livelli di campi
elettrici, magnetici ed elettromagnetici, ai sensi e nel rispetto dell’articolo
32 della Costituzione
b) promuovere la ricerca scientifica per la valutazione degli effetti a lungo
termine e attivare misure di cautela da adottare in applicazione del
principio di precauzione di cui all’articolo 174, paragrafo 2, del Trattato
istitutivo dell’Unione Europea
c) assicurare la tutela dell’ambiente e del paesaggio e promuovere
l’innovazione tecnologica e le azioni di risanamento volte a minimizzare
l’intensità e gli effetti dei campi elettrici, magnetici, ed elettromagnetici
secondo le migliori tecnologie disponibili
Legge n.36 22 febbraio 2001
il limite di esposizione è il valore di campo elettrico, magnetico ed elettromagnetico
definito ai fini di tutela della salute da effetti acuti, che non deve essere superato
in alcuna condizione di esposizione della popolazione e dei lavoratori
il valore di attenzione è il valore di campo che non deve essere superato negli
ambienti abitativi, scolastici e nei luoghi adibiti a permanenze prolungate;
costituisce misura di cautela ai fini della protezione da possibili effetti a lungo
temine e deve essere raggiunto nei tempi e nei modi previsti dalla legge
gli obiettivi di qualità sono
1) criteri localizzativi, standard urbanistici, prescrizioni e incentivazioni per
l’utilizzo delle migliori tecnologie disponibili, indicati dalle leggi regionali
2) valori dei campi definiti dallo Stato ai fini della progressiva minimizzazione
dell’esposizione ai campi medesimi
Legge n.36 22 febbraio 2001


definizione di esposizione dei lavoratori

specifica attività lavorativa

determinazione dei limiti, valori, e obiettivi, nonchè del regime di sorveglianza
medica

decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministero della
Sanità, sentiti i Ministeri dell’Ambiente e del Lavoro

norma di raccordo con il D.lgs. 626/94

promozione di intese ed accordi di programma

funzioni di controllo e vigilanza nei luoghi di lavoro
Legge n.36 22 febbraio 2001


sanzioni pecuniarie e amministrative nei confronti dei
contravventori al rispetto dei limiti di esposizione e valori
di attenzione


sanzioni per le inadempienze nei confronti delle attività di
risanamento, che nella legge sono definite e articolate solo
per l’esposizione della popolazione


per il pubblico sono in vigore le disposizioni dei D.P.C.M. 8
luglio 2003, che sono espressamente non applicabili alle
esposizioni professionali
Attuazione della legge 36/2001

a differenza delle comuni esposizioni ambientali, negli ambienti di
lavoro può sussistere la realistica esigenza di protezione dagli
effetti acuti


unico strumento: livelli dei campi ambientali

protezione dal SAR locale ?

protezione dalle correnti di contatto ?


l’assenza di restrizioni nei confronti delle grandezze di base può
tradursi in un quadro meno protettivo rispetto all'adozione
completa delle prescrizioni ICNIRP, specie per esposizioni
disomogenee o localizzate
Attuazione della legge 36/2001


restrizioni sulle correnti di contatto, in relazione alla
possibilità di scosse e ustioni dovute al contatto con
oggetti conduttori


restrizioni sulle correnti indotte negli arti, che
rappresentano l’unico strumento di protezione da
assorbimenti di energia localizzati nelle caviglie
Attuazione della legge 36/2001

definizione di valori di attenzione

arbitrarietà


valori tecnologicamente fattibili


la previsione dei tempi e dei modi di raggiungimento dei valori di
attenzione è intrinseca alla definizione stabilita nella legge 36/2001

la previsione è definita per quel che riguarda i valori di attenzione
per la popolazione (art.9) mentre nulla è stabilito in merito ai
tempi e modi di raggiungimento dei valori di attenzione per i
lavoratori, il cui superamento è sanzionato al pari del superamento
dei limiti di esposizione
La direttiva 2004/40/CE

nel 1993 la Commissione Europea presentò una proposta di
direttiva, ai sensi della 89/391/CEE sulla sicurezza dei
lavoratori nei confronti dell’esposizione ad agenti fisici, che
prendeva in considerazione rumore, vibrazioni, e radiazioni
non ionizzanti non ottiche (campi elettromagnetici 0 Hz – 300
GHz) e ottiche (infrarosso, visibile, e UV).


la proposta fu modificata nell’anno successivo a seguito di
parere del Parlamento Europeo, ma l’iter rimase fermo
La direttiva 2004/40/CE

la Commissione ha ripresentato al Consiglio l’esame della direttiva
scorporando i singoli agenti fisici

direttiva sulle vibrazioni (2002/44/CE)

direttiva sul rumore (2003/10/CE)


alla fine del 2002 è stato posto all’ordine del giorno del gruppo
“Affari sociali” l’esame di un draft di direttiva sui campi
elettromagnetici non ionizzanti (0 - 300 GHz)


la discussione del documento è stata finalizzata sotto la presidenze
italiana alla fine del 2003 ed approvata anche dal Parlamento nei primi
mesi del 2004
La direttiva 2004/40/CE
punti fondamentali:

scopo della direttiva

protezione dagli effetti considerati accertati

linee guida ICNIRP 1998 quale riferimento tecnico-scientifico
per la definizione dei limiti di esposizione (Raccomandazione sulla
protezione della popolazione del luglio 1999)


a differenza della Raccomandazione la direttiva affronta il merito
degli obblighi datori di lavoro, dei provvedimenti per ridurre
l’esposizione, e della sorveglianza sanitaria


indicazione della titolarità delle azioni
General concept

• the exposure limit values are those limits that can never be
exceeded in any condition of exposure

•the action values are intended as practical threshold levels:

• when they are exceeded, the employer must


undertake some action
La direttiva 2004/40/CE

definizione di “limiti di esposizione” e di “valori di azione”
valori limite di esposizione: limitazioni all’esposizione a campi
elettromagnetici che sono direttamente basate su effetti sanitari
accertati e su considerazioni biologiche. Il rispetto di questi limiti
assicura che i lavoratori esposti siano protetti da tutti gli effetti nocivi
noti;
(restrizioni di base ICNIRP)

valori di azione: il valore di parametri direttamente misurabili a cui si
devono intraprendere una o più delle misure specificate in questa
direttiva. Il rispetto di questi valori assicura il rispetto dei pertinenti
limiti di esposizione.
(livelli di riferimento (ICNIRP)
La direttiva 2004/40/CE

il datore di lavoro deve in primo luogo valutare e, se
necessario, misurare e calcolare i livelli di campo
elettromagnetico a cui i lavoratori sono esposti, e se su tale
base i valori di azione risultano superati, si deve stabilire e,
se necessario, calcolare se vengono superati i limiti di
esposizione


al di sotto dei valori di azione non è necessario intraprendere
alcuna iniziativa

ove questi siano superati, l’azione è quella di verificare
se sono superati o rispettati i limiti di esposizione
La direttiva 2004/40/CE

a differenza dalla normativa quadro nazionale (legge 36/2001) la
direttiva prevede che in alcuni casi si proceda alla valutazione
dell'esposizione in termini delle grandezze di base, e non solo in
termini delle intensità dei campi ambientali

problema di armonizzazione


le valutazioni dosimetriche sono notevolmente complesse e
richiedono metodi di calcolo molto sofisticati, disponibili solo
presso centri di ricerca altamente specialistici
La direttiva 2004/40/CE

il datore di lavoro, nell’ambito della valutazione del rischio, deve
prendere in considerazione anche la possibilità di rischi
indiretti per la salute quali:

  interferenza con attrezzature e dispositivi medici elettronici
(compresi stimolatori cardiaci e altri dispositivi impiantati)

   rischio propulsivo di oggetti ferromagnetici per campi magnetici
statici con induzione magnetica superiore a 3 mT

   innesco di dispositivi elettro-esplosivi (detonatori)

   incendi ed esplosioni dovuti all'accensione di materiali
infiammabili provocata da scintille prodotte da campi indotti,
correnti di contatto o scariche elettriche
Implications

• no clear arrangement for health surveillance is given


(noise and vibration: exceeding of action values)

•medical examination when exposure above limit values is


detected

•what is the meaning of the action level for exposure to


static magnetic fields (200 mT), when no limit of exposure
is given ?
Il ruolo del CENELEC

•il CENELEC, più volte richiamato nel testo della


direttiva 2004/40/CE, si è riservato un periodo di
quattro anni per mettere a punto le norme tecniche
di attuazione della direttiva, come richiestogli in
apposito mandato della Commissione Europea

•la standardizzazione sui prodotti riguarderà anche


le attrezzature di lavoro che producono esposizione
•già è in corso di messa a punto un documento
sulle saldatrici ad arco (bassa frequenza)

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