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8mSv/h 4mSv/h 2mSv/h 1mSv/h
La Compressione
•Riduzione della dose data dalla radiazione diffusa
•Notevole miglioramento dell’immagine.
•Con una buona compressione si può arrivare a
ridurre la dose anche del 50%.
Elementi di tecnica radiologica
Riduzione della radiazione
diffusa:
La Griglia
Tipi di Griglie
•Parallele.
•Focalizzate.
•Mobili.
RISCHIO / BENEFICIO
L’uso della griglia impone un aumento di dose
MA
risulta indispensabile per l’ottenimento di una
immagine diagnostica
SE
usata con buona tecnica
1897
1895
Specifico: Generalmente
Deterministici Si Il Danno proporzionale certo
alla dose
Beneficio economico netto Costo base per l’introduzione della nuova pratica
L’ampio range dinamico dei rilevatori e le potenzialità del post processing richiedono
che l’utilizzatore individui metodologie e tecniche di esame atte ad ottenere la
qualità d’immagine sufficiente a soddisfare il quesito diagnostico e la relativa dose
necessaria al rilevatore. Svantaggi
Vantaggi • Elevati costi di installazione e di
•Riduzione dei costi di esecuzione. manutenzione
•Compensazione dell’esposizione. • Attenzione con i valori di dose
•Elaborazione (luminosità e contrasto).
•Archiviazione.
•Riduzione dei costi pellicola Fattori che influenzano la dose
di radiazioni
La Pubblicazione ICRP 93 affronta il problema della
“gestione della dose” nell’introduzione dei sistemi digitali
affermando che, pur avendo essi il potenziale di una
riduzione della dose, nella pratica si osserva che più
frequentemente la transizione da un sistema analogico
ad uno digitale comporta un incremento della dose al
paziente. Ciò è stato recentemente dimostrato in Italia
dall’ ”Indagine nazionale AIFM-SIRM per l’aggiornamento
dei LDR”.
Dose di ingresso media per la radiografia digitale ed
analogica valutata su campioni di 100 sale radiografiche
nel corso di indagine AIFM-SIRM
Ottimizzazione
impianti Corpi estranei Controllo dopo espianti
“ UN APPROCCIO DI QUESTO TIPO POTREBBE CONDURRE IN MODO SEMPLICE
AD UN MIGLIOR IMPIEGO DELLA TECNOLOGIA DIGITALE. “
P. Padovani , Fisica Sanitaria Ospedale s. Maria della Misericordia, Udine
“SENTINEL Project” 2007
OTTIMIZZAZIONE nella PRATICA della TECNICA RADIOLOGICA
Nella diagnostica, l’esame deve essere condotto in modo tale che sia
raggiunto il miglior compromesso ragionevolmente ottenibile fra dose al
paziente e qualità diagnostica dell’immagine ottenuta.
Mentre la dose deve essere mantenuta più bassa possibile, la qualità
dell’immagine deve essere più elevata possibile.
1) Scelta dei parametri di alimentazione del tubo radiogeno
2) La qualità del fascio x dipende però in modo significativo anche dal materiale di cui
è costituito l’anodo del tubo radiogeno
3) La qualità effettiva del fascio dipende inoltre dal generatore di alta tensione
4) Elevati mA permetteranno di utilizzare tempi bassi, con conseguente eliminazione
degli eventuali artefatti da movimento.
5) La distanza fra il paziente ed il tubo radiogeno è essenziale nella riduzione della dose
al paziente
6) La diaframmazione del fascio è essenziale nella
riduzione della dose la paziente
7) Condizioni di osservazione dell’immagine radiologica
8) Buon programma di controlli di qualità è elemento
indispensabile
Variazione della dose di ingresso al
variare della tensione
Ottimizzazione
Ottimizzare: qual’è la migliore tecnica radiologica, dal
punto di vista della radioprotezione del paziente,
tecnica a basso o alto potenziale?.”
La variazione della Carica del tubo (mAs)
al variare del Potenziale applicato (kVp)
per ottenere una dose di uscita costante:
il valore di kV è inversamente proporzionale
al numero di mAs ottenuti.
Rx Torace:
Variazione della dose alle gonadi (ovaie
e testicoli) in funzione della tensione
applicata al tubo (kVp)
Ottimizzaz
ione
La dose in Radiologia Diagnostica e TC:
Dosi efficaci relative ad alcune fra le indagini con radiazioni ionizzanti
(NRPB 1990)
Ente nazionale protezione
radiologica (GB)
Si valuta che le
probabilità di
contrarre leucemia
e tumore sia di 5
casi su 100.000
persone esposte
ad una dose di un
mSv nell’arco della
vita.
Ottimizzazione
è evidente come gli organi del paziente estranei al fascio, pur collimato, non
siano esenti da dose da radiazione diffusa.
IVP 5,5 2,69 1,16 1,16 0,35 0,35 0,49 6,36 8,14
Pelvi 1,3 0,68 0,27 0,27 0,011 0,011 0,57 1,48 1,94
Anca ( una ) 2,0 0,39 0,17 0,17 3,68 0,78 1,28
Rachide in toto 1,0 0,81 2,71 0,35 0,35 1,49 1,17 0,1 1,0 1,28 2,34
Mammografia 2,0 2,12
Ottimizzazione
Dunque nel corretto
bilancio di rischi e
benefici l’uso dei mezzi di
protezione al paziente ha
sicuramente un bilancio
positivo.
condizioni di organo Dosi organo senza Dosi organo con
esame protezioni mGy protezioni
(occhiali, collarino,
grembiule)
condizioni di esame organo Dosi organo senza protezioni Dosi organo con protezioni
mGy mGy
(occhiali, collarino, grembiule)
mGy
Opt Cristallino 0.115 0.086
Opt Cristallino 0.115 0.086
Midollo
Midollo C2C2 0.699
0.699 0.063 0.063
Cavità orale 0.736 0.554
Cavità orale
Tiroide 0.736
0.206 0.053 0.554
Tiroide
Ovaie 0.206
0.033 0.015 0.053
Testicoli 0.041 0.015
Ovaie 0.033 0.015
Testicoli 0.041 0.015
Ottimizzazione
Ottimizzazione
La dosimetria ed il controllo della dose in TC
•Dose Efficace E ( mSv); (per esame) : esprime il rischio relativo alla dose
( intensità di dose x estensione x sensibilità dei tessuti). Dipende dalla dose
totale, dalla massa del paziente, dalla regione corporea. Relativo agli organi
compresi o vicini alla zona di acquisizione.
Sistemi di modulazione
della dose ( in base alla
corrente) : fissare la qualità
dell’immagine e mantenerla
costante:
TC Pediatrica: Coefficienti di rischio per cancro fatale a parità di esposizione (ICRP 60)
TC Ottimizzazione
L’USO RESPONSABILE DELLA TC
richiede di porre
attenzione alle problematiche dosimetriche
la figura del TSRM non DEVE essere quella di un mero esecutore dell’esame,
ma di un professionista che deve offrire un servizio privo di rischi al paziente
l’utilizzo della modulazione dell’intensità della corrente, l’uso delle
protezioni, sono alcuni dei metodi con cui si può raggiungere questo scopo.
TC Ottimizzazione
Protezioni in Bismuto
Attenurad F&L Medical Products,
Vandergrift, PA
Riduzione dose al seno 34% a 120 kV
TC Ottimizzazione
IL RISCHIO e L’ETA’
Ottimizzazione
I fattori di rischio sono normalmente espressi come probabilità di
contrarre un cancro letale per una esposizione di 1000 mSv. L’ICRP
fornisce alcune stime dei rischi di induzione di cancri mortali:
Tessuto o Organo Fattore di rischio (Sv -1)
Vescica 0.003
Midollo osseo (leucemia) 0.005
Superficie ossea 0.0005
Mammella 0.002
Colon 0.0085
Fegato 0.0015
Polmone 0.0085
Esofago 0.003
Ovaie 0.001
Pelle 0.0002
Stomaco 0.011
Tiroide 0.0008
In altre parole, se 1000 persone sono esposte ad una dose di 1000 mSv, il numero
stimato di leucemie indotte nel futuro è di 5 casi.
Questi 5 casi devono essere sommati ai circa 200 – 300 carsi di cancro indotto per
altre cause, che per statistica, sono attesi in quel gruppo di 1000 persone
Ottimizzazione
Estrapolando il dato, nell’ipotesi, di dipendenza lineare
senza soglia, in caso di esposizione di 1 mSv di Dose
Efficace a singola persona, la probabilità di induzione di un
tumore aggiuntivo è di circa 0.005%.
“L’accettazione di questa ipotesi
in ambito medico-legale, analogamente
a quanto avviene in ambito preventivo,
appare lecita in assenza di indicazioni
contrarie.”
G. Trenta - Istituto Nazionale di
Fisica Nucleare, Frascati (RM).
“ la linea di condotta per la
protezione delle radiazioni in
medicina è che l’esposizione alle
radiazioni sia proporzionata allo
scopo medico”
Ottimizzazione
Alpinismo 30
Motofalciatrici 24
Calcio scolastici 23
Sci 18
Vaccinazioni 10
Coloranti e conservanti per alimenti 2
Pesticidi ed antibiotici 2
Bombolette spray 1
E’ evidente quanto la Radioprotezione,
disciplina radicata fra le discipline scientifiche,
acquista una dimensione sociale sempre più
riconosciuta inserendosi fra questioni etiche e
sociali che riguardano: salute, ambiente, economia,
legislazione e mondo del lavoro.
In questo contesto etico, sociale e giuridico, le figure
del Medico Prescrivente, nell’atto della prescrizione,
del Fisico Sanitario, nel controllo costante delle apparecchiature e
delle dosi erogate (controlli di qualità)
del Tecnico di Radiologia, nell’atto dell’esecuzione dell’esame
radiologico o medico nucleare, della terapia radiante o della
gestione di un processo fluoroscopico (IB),