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I CEM fanno male alla salute?

Di cosa parleremo
• Cosa sono i campi elettromagnetici
• Come interagiscono con il corpo umano
• Sono pericolosi per la salute?
• Quali sono i limiti di legge?
• In Italia ci sono norme molto restrittive
rispetto all’UE
• Chi controlla il rispetto dei limiti?
Cosa sono i campi della radiazione
elettromagnetica?
• Sono zone dello spazio in cui esistono
ONDE elettromagnetiche
• Cosa è un’onda e.m.?
• E’ un’onda che trasporta energia di tipo
elettrico e insieme anche di tipo magnetico
Come è fatta un’onda e.m.?
Esempio di un’onda
di tipo sinusoidale

Sono generate da cariche elettriche oscillanti:


tipicamente da una corrente alternata
Grandezze che definiscono un’onda

Ad un’onda elettromagnetica, è associata una lunghezza d’onda


(distanza fra due picchi consecutivi), una frequenza (intervallo di
tempo occorrente per compiere un ciclo), un’ampiezza (altezza dei
picchi) e una fase (posizione dell’onda a t=0)
periodo (T)
lunghezza d’onda (λ)

m t
ampiezza

Rappresentazione Rappresentazione
dell’onda in un dato dell’onda in un dato
istante punto

s=vt = cT Si definisce ν
come ν =1/T = c/ν
Le equazioni di Maxwell
Nel vuoto Nel mezzo
materiale

μr e εr descrivono le caratteristiche del mezzo


Le sorgenti dei campi
• Le sorgenti naturali dei campi e.m. sono ad es.
il Sole (sostanzialmente al suolo arriva rad.visibile e infrarosso),
il cosmo (onde radio, visibile, fossile a 3°K,
lampi gamma…), la Terra (campo magnetico ed
elettrico statico e radioattività (radiazione
Gamma)

• Le sorgenti artificiali sono ad es. le antenne


RTV e di Telefonia mobile, gli elettrodotti e tutte
le apparecchiature elettriche - Tv, Pc,impianto di
cablaggio elettrico delle nostre case,
apparecchiature elettriche industriali, ecc…
LO SPETTRO ELETTROMAGNETICO (1) λ = 30 cm
ν = 1 GHz
Telefonia
(fm) (pm) (nm) (m) (mm) mobile
 (m)
10–14 10–12 10–10 10–8 10–6 10–4 10–2 1 102

RAGGI RAGGI da 1 a 400 nm da 700 nm a 1 mm MICRO ONDE


GAMMA X ULTRAVIOLETTO INFRAROSSO
ONDE RADIO
da 0.01 a 1 nm UVC UV B UVA RF da 3kHz a 300 GHz
l
22
 (Hz) 1010
16
10 1020 1018 10 1014 1012 108 106
1mm=300 GHz
3 108 Hz
VISIBILE circa 1 μ m
E = h Diametro globuli rossi alcuni μm
diametro capello da 10 a 100 μm
cioè da 1/10 a 1/100 di mm

= c/ν
λ(nm) 400 500 600 700
LO SPETTRO ELETTROMAGNETICO (2)
Suddivisione delle onde radio (1)
• Tra 0 e 3 kHz (secondo altri 300 kHz)
onde radio a bassa frequenza - ELF
• Tra 300 kHz e 300 MHz RF
• Tra 300 MHz e 300 Ghz Microonde
Suddivisione delle onde radio (2)
• Basse frequenze: tra 0 e 100 kHz solo
effetti di stimolazione del sistema nervoso
• Medie frequenze: tra 100 kHz e 10 MHz
sia effetti di stimolazione che di
riscaldamento
• Alte frequenze: tra10 MHz e 300 GHz
solo effetti di riscaldamento dei tessuti
Il corpo umano è conduttore?

• Il corpo umano è un buon conduttore per


• Per frequenze intermedie
frequenze inferiori a 1 MHz esso sarà un dielettrico tanto
• Per frequenze maggiori di 30 GHz è un più cattivo quanto minore è la
frequenza.
buon dielettrico
Interazione con il corpo umano (1)

Ad esempio, l’addensamento di cariche alle


estremità delle cel- lule nervose dà luogo a
una sca- rica che, a sua volta, determina la
stimolazione nervosa. Come altro esempio, il
passaggio di cariche elettriche, sotto forma
di ioni, attraverso la membrana cel- lulare
costituisce il veicolo per la
trasmissione di segnali tra la cellula e
l’ambiente che la circonda. Correnti elettriche
interne sono anche create dal flusso del
sangue, che è molto ricco di ioni e quindi
trasporta con sé un gran numero di cariche.
Interazione con il corpo umano (2)
• Le cariche elettriche libere possono
essere messe in moto da un campo
elettrico o magnetico esterno. Si
creano in tal modo delle correnti
elettriche indotte, che si
sovrappongono a quelle endogene,
cioè generate dallo stesso
organismo umano. Ad alta
frequenza, il movimento delle
cariche viene però ostacolato
dall’attrito con le molecole
circostanti e l’energia ceduta dal
campo esterno viene così
trasformata in un moto disordinato
delle molecole, cioè in calore. Per
questo motivo, i rela tivi effetti
vengono detti effetti termici.
Interazione con il corpo umano (3)
• Riassumendo, i campi elettrici e magnetici a
bassa frequenza creano nel corpo umano
delle correnti indotte, mentre nel caso dei
campi ad alta frequenza (maggiore di 100 kHz)
l’energia elettromagnetica viene assorbita dai
tessuti e dissipata come calore, con un
aumento della temperatura generale o locale,
secondo- ché venga esposto l’intero corpo o
solo alcuni organi.

• L’effetto che ne scaturisce è dunque un aumento della


temperatura che entro certi limiti viene compensato dal
sistema di termoregolazione corporeo senza che
questo si traduca in un danno all’organismo. Il grado di
assorbimento del campo elettromagnetico a
radiofrequenza da parte di un organismo dipende dalla
frequenza, dall’energia e dalla polarizzazione dell’onda
incidente, dal tipo di tessuto irradiato dalla sua
geometria e dalla sua posizione nello spazio.
Gli effetti dei campi magnetici
•I campi
magnetici
invece
B provocano la
circolazione di
deboli correnti
all’interno del
corpo, sotto
un elettrodotto
ad es. i valori
di tali correnti
sono molto al
di sotto di
quelli
necessari per
innescare le
prime reazioni
muscolari e/o
nervose.
Gli effetti dei campi elettrici
•I campi
elettrici
E agiscono
esattamente
come su
qualsiasi altro
mezzo
composto di
cariche,
influenzando la
distribuzione
delle cariche
sulla loro
superficie e
provocando un
flusso di
cariche che
tende a
scaricarsi
verso terra.
Gli effetti dei campi
Cosa succede quando siamo esposti ai CEM

• Nel corpo umano esistono anche in


assenza di campi esterni, piccolissime
correnti dovute a reazioni chimiche che
sono parte delle normali funzioni
fisiologiche dell’organismo, ad es. nel
sistema nervoso, durante la
digestione,durante l’attività cerebrale,
l’attività cardiaca.
Sono pericolosi per la salute?
Domanda equivoca!!!!!

• Boh!!! E chi lo sa???


• Forse…
• Studi epidemiologici difficili, in quanto è
arduo discriminare l’effetto dei cem dagli
altri fattori concorrenti che determinano
patologie.
• Comunque sono effetti piccoli…..
I campi elettromagnetici sono pericolosi per la salute? (1)

• I campi elettromagnetici sono pericolosi per la salute?


• Un campo elettromagnetico provoca sempre e comunque una
risposta dell’organismo umano. Questa non è una proprietà
particolare dei campi elettromagnetici: il nostro organismo reagisce
a qualunque stimolo ambientale, come il rumore, la luce (che, tra
l’altro, è una forma di radiazione elet- tromagnetica), i cambiamenti
di temperatura, la presenza di sostanze chimiche, naturali o
artificiali. Il problema che si pone è quello di determinare se queste
risposte costituiscano o meno un pericolo per la salute. In questo
senso è importante distin- guere tra effetti biologici e effetti di danno
alla salu- te (o effetti sanitari). Secondo l’Organizzazione Mondiale
della Sanità (OMS), un effetto biologico si verifica quando
l’esposizione provoca qualche variazione fisiologica notevole o
rilevabile in un sistema vivente. Un effetto di danno alla salute si
verifica quando l’effetto biologico è al di fuori del- l’intervallo in cui
l’organismo può normalmente compensarlo, e ciò porta a qualche
condizione di detrimento della salute.
I campi elettromagnetici sono pericolosi per la salute? (2)

• La ricerca scientifica ha individuato con chiarezza alcuni


effetti sanitari dei campi elettromagnetici, dovuti ad un
eccessivo aumento della temperatu- ra, superiore alle
normali variazioni fisiologiche. Questi effetti termici si
manifestano solo quando l’intensità del campo supera
determinati livelli di soglia su cui si basano le norme di
protezione. Questi livelli sono superiori a quelli che si
incon- trano normalmente nella vita quotidiana e molto
superiori, in particolare, a quelli a cui si può esse- re
esposti da parte di antenne di trasmissione radio o
televisiva e, ancor più, da parte delle antenne(dette
stazioni radio base) della telefonia cellulare e di altre
tecnologie emergenti, come il WiFi e il WiMax.
I campi elettromagnetici sono pericolosi per la salute? (3)

• Negli ultimi anni, si è molto discusso sulla possibili- tà


che un’esposizione anche a bassi livelli di campo
elettromagnetico, ma prolungata nel tempo (ad esempio
se si hanno campi apprezzabili in casa, oppure se si
utilizza molto il telefono cellulare), possa dare luogo a
malattie degenerative, ed in modo particolare al cancro.
Questa ipotesi trae ori- gine da alcune indagini
epidemiologiche che riguar- davano però i campi
magnetici generati da linee ad alta tensione e dispositivi
elettrici alla frequenza di rete (50 Hz) e i cui risultati non
possono essere estra- polati ai campi a radiofrequenza
(RF) che, oscillan- do a milioni di hertz, hanno
caratteristiche fisiche e meccanismi di interazione del
tutto diversi.
I campi elettromagnetici sono pericolosi per la salute? (4)

• Per quanto riguarda questi ultimi, infatti, le ampie


ricerche condotte da diversi decenni non hanno
evidenziato effetti biologici di rilievo, e a maggior ragione
effetti di danno alla salute, ai normali livel- li di
esposizione del pubblico. A seguito del rapido sviluppo
della telefonia cellulare, le ricerche in questo settore si
sono enormemente intensificate negli ultimi anni,
portando alla pubblicazione di centinaia di studi a
carattere fisico, biologico e epi- demiologico. Anche se
alcuni di questi studi hanno suggerito la possibilità di
qualche effetto biologico, peraltro da verificare, una
valutazione complessiva dei dati non indica rischi per la
salute, confermando ulteriormente le valutazioni già
espresse da diverse fonti.
I campi elettromagnetici sono pericolosi per la salute? (5)

• Significativi in proposito sono i “Promemoria” per il pubblico prodotti


dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e disponibili al sito www.who.int/
emf.
• Già nel 1998 l’OMS osserva- va che:“una revisione dei dati scientifici […] ha
conclu- so che, sulla base della letteratura attuale, non c’è nessuna evidenza
convincente che l’esposizione a RF abbrevi la durata della vita umana, né che
induca o favorisca il cancro”.
• Nel 2006 la stessa organizzazione confermava la“negli ultimi 15 anni, sono stati
pubblicati vari studi
• che esaminavano una possibile relazione tra tra- smettitori a radiofrequenza e
cancro. Questi non hanno fornito nessuna evidenza che l’esposizione ai campi
generati dai trasmettitori aumenti il rischio di cancro. Così pure, gli studi a
lungo termine su ani- mali non hanno accertato aumenti nel rischio di cancro
dovuti all’esposizione a campi a radiofre- quenza”.

propria valutazione notando che:
• Analoghi giudizi sono stati espressi da numerose altre
• organizzazioni o gruppi di esperti internazionali.
Gli organismi internazionali
Quante antenne ci sono?
Effetti biologici e effetti sanitari
i campi elettromagnetici possono indurre effetti biologici che in
alcuni casi possono portare ad effetti di danno alla salute
è importante comprendere la differenza tra i due effetti
– un effetto biologico si verifica quando l'esposizione
provoca qualche variazione fisiologica notevole o
apprezzabile in un sistema o organo
– un effetto di danno alla salute si verifica quando l’effetto
biologico è al di fuori dell’intervallo in cui l'organismo può
normalmente compensarlo, e ciò porta a qualche
condizione di detrimento della salute

• Organizzazione Mondiale della Sanità - Progetto Internazionale CEM


• Promemoria n. 182 - Proprietà fisiche e effetti sui sistemi biologici
• www.who.int/peh-emf
CAMPO MAGNETICO STATICO
EFFETTI SANITARI

 assenza di effetti significativi su parametri fisiologici, connessi


allo sviluppo e al comportamento per esposizioni a breve tempo
a valori d’induzione magnetica fino a 2 T (una risonanza
magnetica espone ad un campo magnetico statico tipicamente di
1.5 T mentre stanno diffondendosi apparecchi a 3 T , se ne
prevedono fino a 7 T

 esposizioni a lungo termine a campi d’induzione magnetica


minori di 200 mT non sembrano avere conseguenze sullo stato di
salute
 se il campo d’induzione magnetica supera qualche millitesla,
possono sussistere potenziali rischi sanitari in portatori di
pacemaker, impianti ferromagnetici e altri dispositivi elettronici
 Campo magnetico statico terrestre da 20 μT (equatore) a 70 (poli)
μT
Gli effetti delle RF

• Il riscaldamento dei tessuti è il principale effetto


biologico delle alte RF. Nei forni a microonde ciò
è sfruttato per cuocere i cibi. Il livello oltre il quale possono verificarsi
effetti sanitari –oltre un grado - si hanno per SAR di 4 W/Kg al quale corrisponde una densità di
potenza di 100 W/m2 pari (nelle condizioni di campo lontano) a un campo elettrico di 200V/m, tali
valori si hanno solo in prossimità (pochi metri) da trasmettitori con potenze di 10 kW!!

• I valori dei campi RF ai quali siamo normalmente


esposti (dell’ordine di qualche V/m) sono molto
al di sotto dei valori necessari per indurre un sia
pur minimo effetto di riscaldamento significativo
(dell’ordine dei centinaia di V/m).
• I campi RF al di sopra di 10 GHz vengono assorbiti dalla superficie
della pelle, e pochissima energia penetra nei tessuti sottostanti. La
grandezza dosimetrica fondamentale per i campi RF al di sopra di
10 GHz è l'intensità del campo, misurata come densità di potenza
in watt al metro quadro (W/m2) o, nel caso di campi deboli, in
milliwatt al metro quadro (mW/m2) o in microwatt al metro quadro
(mW/m2). • Affinché si verifichino effetti di danno alla salute, come
cataratte oculari e ustioni della pelle, per effetto dell'esposizione a
campi RF al di sopra di 10 GHz, occorrono densità di potenza
superiori a 1000 W/m2 Questi livelli non si riscontrano nella vita
quotidiana. Essi esistono invece nelle immediate vicinanze di radar
di potenza. Le attuali normative di esposizione impediscono la
presenza dell'uomo in queste aree.
• I campi RF tra 1 MHz e 10 GHz penetrano nei tessuti esposti e producono calore a
seguito
• dell'assorbimento di energia in questi tessuti. La profondità di penetrazione dei
campi RF nel
• tessuto dipende dalla frequenza del campo ed è maggiore alle frequenze più basse.
• • L'assorbimento di energia a campi RF da parte dei tessuti è misurato come tasso
di
• assorbimento specifico (SAR) entro una data massa di tessuto. L'unità del SAR è il
watt al
• chilogrammo (W/kg). Il SAR è la grandezza dosimetrica fondamentale per i campi
RF tra circa 1
• MHz e 10 GHz.
• • Occorre un SAR di almeno 4 W/kg per produrre effetti nocivi per la salute, come
cataratte oculari e
• ustioni della pelle, in persone esposte a campi RF entro questo intervallo di
frequenza. Energie
• simili si riscontrano a decine di metri di distanza da potenti antenne FM, che sono
installate in cima
• a torri elevate, rendendo queste aree inaccessibili.
I tre campi di indagine
• Primo – Ricerche di laboratorio su sistemi cellulari
mirano a chiarire i meccanismi fondamentali
sottostanti ad un eventuale collegamento tra
esposizione ai CEM ed effetti biologici.
• Secondo – Ricerche su animali (che sono più
direttamente collegate a situazioni reali).
• Terzo – Ricerche sull’uomo mediante studi
epidemiologici, sono indagini statistiche su gruppi di
popolazione o mirate a gruppi professionali omogenei,
che cercano di mettere in evidenza possibili relazioni
di causa-effetto. Essendo la problematica molto
complessa è molto difficile rilevare effetti piccoli
(come quelli dei CEM)
VALUTAZIONE DELL’OMS per le RF

Una rassegna della letteratura ha concluso


che non esiste nessuna chiara evidenza che
l’esposizione a campi a radiofrequenza
abbrevi la durata della vita umana, né che
induca o favorisca il cancro.
(WHO 1998)
Classificazione IARC
Esempi di classificazione
Esempi di classificazione (segue)

(2002)

Campi RF (2011)
Piccola considerazione

• Secondo un rapporto dell’OMS, una


esposizione continua al benzene-
classificato in prima classe (leucemico
certo) - entro i limiti di legge
(10μg/m3 – D.M. del 25/11/1994 poi modificato dal
D.Lgs. 155 del 13/8/2010 in 5 μg/m3 da intendersi come media giornaliera su base annuale)

comporta in Italia 2500 nuovi casi di


leucemia.
Puntualmente arrivano sui giornali e in televisione segnali di allarme
sull'uso dei cellulari, che secondo alcuni potrebbero favorire lo
sviluppo di tumori, soprattutto al cervello.Sono timori fondati?
L'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro di Lione (IARC)
ha annunciato il 31 maggio 2011 che un gruppo di 31 scienziati
esperti di radiazioni elettromagnetiche e provenienti da 14 paesi, si è
riunito a Lione per valutare i risultati di tutti gli studi già pubblicati,
volti ad accertare "il rischio cancerogeno potenziale dovuto
all'esposizione a campi elettromagnetici a radiofrequenza" (per
intenderci, quelli provocati dalle radiazioni non ionizzanti emesse dai
telefoni senza fili, ma anche dai segnali radio-televisivi, dai radar e
dai forni a microonde).
I risultati di questa analisi approfondita sono stati pubblicati in una
monografia della IARC e sulla rivista The Lancet Oncology il primo
luglio.
Il gruppo di lavoro "ha classificato i campi elettromagnetici a
radiofrequenza come possibilmente cancerogeni per gli esseri umani
(gruppo 2B), in base a un aumentato rischio di sviluppare un glioma,
un tumore maligno del cervello, associato all'uso di telefoni senza
fili".
Per comprenderne il significato è importante chiarire che cosa
significano i termini utilizzati. Il gruppo 2B comprende i
cosiddetti "possibili" cancerogeni: si tratta di un ampio
insieme di sostanze e agenti sotto osservazione, che
attualmente non sono ritenuti né cancerogeni "probabili" (
gruppo 2A), né cancerogeni "certi" (gruppo 1). Per mettere le
cose in prospettiva, il gruppo 2B comprende anche il caffè.
È importante anche notare che i tumori al cervello e al
sistema nervoso sono estremamente rari: la bassa incidenza
a livello mondiale, attestata sui 3,5 casi ogni 100.000 abitanti,
rende gli studi particolarmente incerti. Tuttavia, data la
bassissima incidenza, anche un eventuale aumentato rischio
comporterebbe a livello individuale un incremento minimo
della probabilità di sviluppare un tumore di questo tipo. La
segnalazione della IARC ha un significato in termini di salute
pubblica, dal momento che gli utilizzatori di cellulari al mondo
sono stimati in circa 5 miliardi o una persona su due.
.
Ad esempio, uno studio svolto l'anno dopo in Danimarca
dopo l'uscita della monografia della IARC non ha trovato
alcuna correlazione tra l'aumento dei tumori del sistema
centrale nervoso e l'uso dei telefoni cellulari, ma è
necessario continuare a studiare nel tempo gli effetti di questa
abitudine.

Nell'attesa di risultati più certi, la IARC suggerisce di "ridurre


l'esposizione, utilizzare gli auricolari e scrivere sms" ogni volta
che è possibile evitare una telefonata. La cautela è
particolarmente importante per i giovani, che hanno
tessuti cerebrali più sensibili di quelli degli adulti e che, a
differenza dei più anziani, hanno davanti un'intera vita di
esposizione
.
QUAL’E’ L’OGGETTO DEL DIBATTITO?

• Il fatto che i campi CEM possano agire sull’organismo umano dando


luogo a effetti biologici di vario tipo è quasi ovvio, considerando il
ruolo che tensioni e correnti elettriche interne al corpo svolgono in
numerosi processi fisiologici. Ciò che è tuttora oggetto di dibattito
scientifico è la possibilità che questi effetti biologici si traducano, per la
loro natura ed entità, in effetti sanitari a lungo termine per esposizioni a
bassi livelli prolungate nel tempo.
• Gli effetti sanitari a breve termine sono invece ben documentati e
compresi e costituiscono la base per la definizione dei limiti di
esposizione, sui quali si registra un largo consenso della comunità
scientifica. Sono infatti oltre una ventina i Paesi che hanno adottato in
qualche forma, i limiti di esposizione raccomandati dalla ICNIRP, l’OMS
ha avviato da parte sua un’azione di armonizzazione delle varie
normative nazionali, mentre l’UE nel 1999 ha varato una
raccomandazione per l’adozione del quadro suggerito dalle linee guida
dell’ICNIRP del 1998 (approvata da tutti gli stati membri eccetto l’Italia).
25.000 articoli in 30 anni
• Infatti un certo numero di studi epidemiologici
suggerisce piccoli aumenti di rischio di leucemia
infantile, per le ELF, però gli scienziati non sono
in genere giunti alla conclusione che questi
risultati riflettano una relazione di causa –
effetto, a questa conclusione si è giunti perché
essa è la più ragionevole, tenendo conto di
TUTTI i fattori in gioco. Infatti gli studi su
animali e su cellule in vitro non hanno
messo in evidenza relazioni certe di
cancerogenesi.
Giudizio dei ricercatori sulle ELF
• La situazione più difficile di tutte, che purtroppo si è
verificata con gli studi epidemiologici sui campi
elettromagnetici, è quella in cui un complesso di studi
fornisce deboli risultati positivi, che sono però
incoerenti tra loro. In questa situazione, è verosimile che
gli stessi scienziati si dividano sulla significatività dei dati.
Comunque, per le ragioni esposte in precedenza, la
maggior parte degli scienziati e dei medici
concordano nell’affermare che qualunque tipo di effetto
sanitario dei campi elettromagnetici di bassa intensità,
ammesso che esista effettivamente, è verosimilmente
piccolo anche in relazione agli altri rischi (inquinamento
chimico dell’aria e dei cibi) che si incontrano nella vita
quotidiana.
I CEM SONO DANNOSI ALLA
SALUTE?
• Nonostante molti studi, le evidenze di
effetti cancerogeni di qualsiasi genere
restano molto controverse.
• E’ comunque accertato che, qualora i
CEM avessero un effetto sanitario a
lungo tempo per esposizioni continue a
valori bassi, l’aumento di rischio,
sarebbe estremamente basso.
La norma di riferimento
LA NORMATIVA DI RIFERIMENTO sulla protezione dalle esposizioni ai campi e.m.
Nell’anno 2001 è stata emanata la Legge Quadro n.36 del 22/02/2001 (pubblicata su G.U. n.55
del 07/03/2001). La legge si applica a tutti gli impianti, i sistemi e le apparecchiature per usi civili e militari che possono produrre
l’esposizione della popolazione e dei lavoratori ai campi elettromagnetici compresi tra 0 Hz e 300 GHz.

Essa definisce tre livelli di riferimento per l’esposizione:

• 􀂃 Limite di esposizione: è il valore di campo elettrico, magnetico ed


elettromagnetico, definito ai fini della tutela della salute da effetti acuti, che non deve
essere superato in alcuna condizione di esposizione della popolazione e dei
lavoratori;

• 􀂃 Valore di attenzione: è il valore di campo elettrico, magnetico ed


elettromagnetico, che non deve essere superato negli ambienti abitativi,
scolastici e nei luoghi adibiti a permanenze prolungate. Esso costituisce misura
di cautela ai fini della protezione da possibili effetti a lungo termine;

• 􀂃 Obiettivo di qualita: è il valore di campo elettrico, magnetico ed


elettromagnetico, da conseguire al fine di minimizzare le esposizioni.

• La normativa nazionale inerente alla tutela della popolazione dagli effetti dei campi
elettromagnetici disciplina separatamente le basse frequenze e le alte frequenze.
Ecco i limiti
La normativa nazionale inerente alla tutela della popolazione
dagli effetti dei campi elettromagnetici disciplina separatamente le
basse frequenze e le alte frequenze. Vediamo i limiti per le alte
frequenze ossia per frequenze tra 100 kHz e 300 GHz
Riepilogando:
Esempio emittivo di antenne SRB
Municipio di Alanno

Fin quanto lontano vanno i lobi a 6 V/m?


Per funzionare i
Lobo a 6 V/m cellulari devono avere
un campo almeno di un
60 m milionesimo di V/m

Lobo a 20 V/m
10 m
In Italia ci sono norme molto restrittive rispetto
all’UE

20 è il limite di esposizione ; 6 è l’obiettivo di qualità


Impatto ambientale (3)
Impatto ambientale (2) - Traliccio palazzo ENEL - Pescara
Impatto ambientale (1) - Sito trasmittente RTV composito
Trasmissione dei segnali

Gli apparati per telecomunicazione sono sistemi che per svolgere la loro funzione devono
emettere verso l’esterno, con la massima efficienza, l’energia elettromagnetica generata e
amplificata da un trasmettitore; questa emissione avviene attraverso un trasduttore, anche
chiamato antenna trasmittente.Le antenne sono quindi dispositivi aventi la funzione di
trasduttori per operare la trasformazione di un segnale elettrico in energia elettromagnetica
irradiata nello spazio libero (antenne trasmittenti) oppure effettuare la conversione inversa
(antenne riceventi).
La trasmissione può essere di tipo broadcasting oppure di tipo direttivo: nel primo caso
l’antenna deve diffondere il segnale su aree abbastanza vaste per raggiungere il maggior
numero di utenti possibile, mentre nel secondo le antenne costituiscono un ponte radio, cioè un
collegamento tra due punti in vista.
Antenne broadcasting e direttive
(ponti radio)

Antenne SRB Antenne direttive:


ponti radio (è
Antenne
necessario la
radio Antenne TV visibilità ottica tre le
due antenne)
Diffusione dei cellulari
7.2 miliardi di persone nel mondo 2014

• Circa 3.6 miliardi utenti (51%)


• In Italia 1.22 telefonini per persona

• Internet circa 3 miliardi di utenti (71%)


Mappa della distribuzione dei cellulari nel mondo
Divisione territoriale a celle: sistema cellulare
Chi controlla il rispetto dei limiti?
I compiti dell’ARTA

I compiti dell'ARTA in materia di CEM sono:

• Controllo dell'inquinamento elettromagnetico


“motu proprio” o a seguito di esposti di enti
pubblici o di privati cittadini
• Rilascio di “pareri” per nuove installazioni
SRB/RTV o nuove costruzioni in vicinanze di
elettrodotti
• Piani di risanamento ove il caso lo richieda
• Monitoraggio territoriale
La situazione Regionale
per gli impianti SRB (al 31/12/2004)
Grafico della densità degli impianti SRB

0.250
0.203
0.200

0.150 0.138
0.116
n./kmq
0.100 0.086

0.050

0.000
L’AQUILA CHIETI PESCARA TERAMO
Superamenti trovati anno 2004
Simulazione di calcolo con il software Vicrem
Grazie per l’attenzione

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