Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
sa eenssn
DI ELETTRONICA - RADIO - TELEvisioNE
PRATICA
ll
PERIODICO MENSILE - SPED. IN ABB. POST. GR. 3170
ANNO XIII- N. 1- GENNAIO 1984 L. 2.000
In questo numero
la prima puntata
del CORSO sugli
INTEGRA TI DIGITALI
NO VITA'
ASSOLUTA!
Questo generatore, data la sua larga banda di frequen-
za consente con molta facilità l'allineamento di tutte
le apparecchiature operanti in onde medie, onde lun-
ghe, onde corte, ed in tutta la gamma di VHF. Il qua- interamente protetto
drante delle frequenze è di grandi dimensioni che con-
sente una facile lettura. da qualsiasi
Dimensioni: 250x170x90 mm errore di manovra
CARATTERISTICHE TECNICHE
Tensioni continue 100 mV- 2 V - 5 V- 50 V - 200 V - 1.000 V
Tensioni alternate 10 V - 25 V - 250 V - 1.000 V
Correnti continue 50 A - 0,5 mA - 10mA - 50 mA - 1A
Correnti alternate 1,5 mA - 30 mA - 150 mA - 3 A
m 2x1-2x100 - 2x1.000 Ottimo ed originale strumento di misure appositamente stu-
Volt output 1 O Vca - 25Vca - 250 Vca - 1.000 Vca diato e realizzato per i principianti.
ecibel 22 d- 30 dB - 50 dB - 62 dB La protezione totale dalle errate ins·eni-oni e ottenuta me-
2cita da O a 50 F - da O a 500 F diante uno scaricatore a gas e due fusibili.
CARATTERISTICHE GENERALI
ssoluta protezione dalle errate manovre dell'operatore. - Scala a specchio, sviluppo scala mm. 95. - Garanzia di fun-
vento elettrico anche in condizioni ambientali non favorevoli. - Galvanometro a nucleo magnetico schermato con-
ampi magnetici esterni. - Sospensioni antiurto. - Robustezza e insensibilità del galvanometro agli urti e al tra-
isura balistica con alimentazione a mezzo batteria interna.
(Generatore di segnali)
e versioni per Radio e Televisione. Particolarmente adatto per localizzare velocemente i guasti nei ra-
ificatori, fonovaligie, autoradio, televisori.
CARATTERISTICHE
MOD. RADIO L. 14.500 CARATTERISTICHE TECNICHE,
MOD. TELEVISIONE .900
Frequenza 1 KCc Frequenza
Armoniche fino a 50 Mc Armoniche fino a
Uscita 10,5 V e Uscita
30 V pr
Dimensioni 12x160 mm Dimensioni
Peso 40 grs. Peso
Tensione massima
applicabile al ·puntale 500 V
Corrente della batteria 2 mA
L'ABBONAMENTO A
ELETTRONICA
PRATICA
È UN'IDEA VANTAGGIOSA
Perché abbonandosi si risparmia sul prezzo di copertina
e perché all'uscita di ogni numero
Elettronica Pratica viene recapitata direttamente a casa.
Canoni d'abbonamento
Per l'Italia L. 20.000
Per l'estero L. 30.000
L'abbonamento a Elettronica Pratica dà a tutti il diritto
di ricevere dodici fascicoli della rivista.
S 11 ■
QUESTO ECCEZIONALE VOLUME È RISERVATO
ESCLUSIVAMENTE Al NUOVI E VECCHI ABBONATI
Copertina in similpelle
Vademecum con incisioni in oro
del tecnico
radio-tv
272 pagine - 25 abachi
formato: cm. 21 x 30
In omaggio il righello di plastica
per l'uso degli abachi e dei grafici
CONDIZIONI DI RICHIESTA
Tramite abbonamento: abbonamento + libro L. 30.000
Lettori con abbonamento in corso: il solo libro L. 10.000
LE ADESIONI SI CHIUDONO CON L'ESAURIMENTO
DEI VOLUMI DISPONIBILI
ELETTRONICA
PRATICA
Via Zurettl, 52 Milano • Tel. 6891945
Sommario
editrice
ELETTRONICA PRATICA
direttore responsabile
ZEFFERINO DE SANCTIS
ARRETRATO L. 2.500
LE PAGINE DEL CB 26
PREAMPLIFICATORE
ABBONAMENTO ANNUO (12
numeri) PER L'ITALIA L. 20.000
- ABBONAMENTO ANNUO (12 CORSO SUGLI INTEGRATI 34
numeri) PER L'ESTERO L. DIGITALI - PRIMA PUNTATA
30.000.
La sua installazione
può essere realizzata
anche in auto o nella roulotte.
L'esplosione della malavita, verificatasi in questi l'antifurto è ridotto alla messa in funzione di un
ultimi anni, ha indotto tutti noi a prendere le segnalatore ottico od acustico, i risultati possono
opportune difese ed ha dato luogo ad un'in- essere soltanto due: o il lestofante si intimorisce
gente proliferazione di dispositivi di antifurto e si allontana immediatamente, oppure ricorre
di ogni genere e di tutti i prezzi, più o meno alla propria esperienza personale e provvede a
sofisticati e più o meno efficaci. Ma la no- tacitare l'allarme per continuare indisturbato la
stra opinione è che non convenga spendere sua opera delittuosa. In entrambi i casi, tuttavia,
somme elevate per un congegno che può offrire
il successo o l'insuccesso dell'antifurto non dipen-
gli stessi risultati di un antifurto autocostruito
con pochi quattrini, a meno che il circuito non dono in gran misura dalla sofisticazione del cir-
sia di quelli che rimangono costantemente colle- cuito. Ecco perché il nostro consiglio è quello di
gati con gli Istituti di Vigilanza, il cui intervento optare per una soluzione economica, la cui ese-
rapido e deciso può sicuramente sventare l'attua- cuzione venga peraltro attuata con furbizia e
zione di una rapina. Ma quando il compito del- bravura.
4
ANNULLAMENTO DEGLI ANTIFURTI Le due lamine magnetiche distano l'una dall'altra
di alcuni decimi di millimetro; quando esse ven-
L'inconveniente di ogni tipo di antifurto sta nella gono immerse in un campo magnetico, generato
possibilità di essere più o meno facilmente neu- da magneti permanenti od elettrocalamite, anche
tralizzato. Ma questo è necessario, se si vuol se il valore dell'intensità del campo magnetico è
permettere al proprietario di una casa, di un molto debole, le lamine si attraggono, stabilendo
appartamento, di un magazzino o di un'autovet- un contatto elettrico fra i terminali del reed.
tura, di poter usufruire liberamente dei propri Il dispositivo è molto piccolo e, per tale motivo,
beni con tutto il tempo necessario per disinserire molto sensibile, tanto che è possibile eccitarlo
l'antifurto prima che il dispositivo d'allarme con una normale piccola calamita anche attra-
scatti. li segreto sta invece nell'occultare intelli- verso un corpo solido, purché non di materiale
gentemente un comando di annullamento e di ferromagnetico.
messa in servizio dell'antifurto, la cui ubicazione
sia nota soltanto a poche persone. Ma di questo
parleremo più avanti, in sede di interpretazione CIRCUITO DELL'ANTIFURTO
del montaggio del nostro circuito.
Detto tutto sui contatti reed, passiamo ora al-
l'analisi del circuito elettronico dell'antifurto, il
CONTATTI REED cui progetto è riportato in figura 1.
Compito principale della sezione elettronica è
Diciamo subito, invece, che gli elementi fonda- quello di realizzare un temporizzatore, in grado
mentali dell'antifurto presentato in queste pagine, • di disinnescare l'antifurto dopo un certo tempo
sono costituiti da piccoli ed efficientissimi con- dalla sua entrata in funzione, in modo che, una
tatti magnetici, che sono conosciuti con il nome volta esaurita l'opera di segnalazione acustica,
di contatti o relé reed. Vediamo dunque di che le batterie di alimentazione, se questo è il tipo
cosa si tratta. di alimentazione prescelta, non debbano facil-
Il relé reed è composto da due lamine magnetiche mente scaricarsi.
sottili racchiuse in un'ampolla di vetro, nella La funzione di temporizzazione è affidata al
quale sono contenuti dei gas inerti che impedi- gruppo composto dalla resistenza R 1 e dal con-
scono l'ossidazione delle lamine e conferiscono densatore elettrolitico C 1. Quest'ultimo, in. condi-
al dispositivo una durata di funzionamento pres- zioni di riposo, deve rimanere completamente
soché illimitata. scarico,
5
]
>N
...
I ':i !6 4Ì 'a
u e
a, o o
:: .., "N a.
ORI ::S
e e ;:
..!!!- o
4> ::s e!::
É C. ,- cii
o
:a
E
Il
8
:-
m
.S--
R1 Cli
z:t:: e±.s
o e cn
RIO Glcij
':i .g
u ... a,
cn cn e
R1 Cli O
-a,GIU
ai O
E ± g
o;: 8!I- D,.a,a:
...........
... ::so ..
zz1111n cu ... ""C ·-
=cu ....
4i 4)-;;
o
e e cn
·- ,- a,
,:i = E a,
O ::S RI aj
> Cli..., Cli
=G.
°
cn ""C G> ...
$5g&
58=?
-6g8%
Gl c •-C. C
z%.
8 il ·u t ·!::!
·.::i::_ .. E
o o·-
a, RI a, C
- ·->E
cn;: ... o
u
0
- -m
5u e
9%5
• u
.!::: a, ,_ ,:i e
(,) E Cli·- RI
.·zx#i=
.... cn .. e-;
s5% 8 E
·- ·- a,
U..""C ... _ o
u
y y r'
...
ua:a:01-
6
SCA TO LA DI PLASTICA
Quando uno qualsiasi dei contatti reed o, equi- RL che, essendo ora attraversato da corrente,
valentemente, dei microinterruttori meccanici provoca la chiusura di tutti i suoi contatti, com-
adottati in sostituzione dei relé reed, viene chiuso, preso quello dell'alimentazione di cui avevamo
anche per un solo momento, il circuito elettronico parlato poc'anzi.
viene alimentato dalla tensione continua di 12 V. Trascorso un certo tempo, il condensatore elettro-
Abbiamo detto che l'alimentazione del circuito litico C1, che come abbiamo detto è attraversato
di figura 1 si ottiene anche se uno o più contatti da corrente, si carica completamente attraverso
reed vengono chiusi per un solo momento. Infatti, la resistenza R 1. Ma mentre si carica, esso pro-
in tal caso, anche i contatti di alimentazione del voca una riduzione sempre maggiore della ten-
relé RL, quelli del secondo scambio, si chiudono sione applicata alla base del transistor TR 1 e,
e la linea di alimentazione negativa rimane in conseguentemente, di quella applicata alla base
funzione, pure in caso di apertura successiva dei di TR2 e del relé RL.
contatti reed. Quando la tensione applicata alla bobina del relé
scende al. di sotto di un certo valore di soglia, il
componente si diseccita ed il circuito della sezio-
DISECCITAZIONE DEL RELE' ne elettronica dell'antifurto si riporta alle con-
dizioni originali. In tali condizioni, dunque, vie-
Poiché il condensatore elettrolitico C 1 è inizial- ne a cessare la funzione di allarme.
mente scarico, esso si comporta per un certo Se al condensatore elettrolitico C 1 viene attri-
tempo come un elemento conduttore di corrente. buito il valore di 470 F, come prescritto nel-
Ma essendo esso collegato con la base del tran- l'elenco componenti, il tempo in cui il relé RL
sistor TR1, mette quest'ultimo in conduzione e rimane eccitato dura un minuto primo. Se invece
questo, a sua volta, provoca la conduzione del al condensatore C 1 si attribuisce il valore di
transistor TR2. 220 F, allora la temporizzazione si riduce a
Sull'emittore del transistor TR2 è inserito il relé soli trenta secondi, cioè alla metà.
7
Fig. 3 - Disegno in grandezza
reale del circuito stam pato sul
quale si deve com porre la se-
zione elettronica del m illi volt-
m etro.
8
Flg. 4 • Esempio pratico di applicazione su porta o
finestra di un contatto reed. All'atto dell'apertura,
il piccolo magnete permanente passa sopra il vetro
del relé reed, provocando la chiusura del contatti e
mettendo In funzione l'allarme.
CONTATTO
molto semplice. Esso si esegue secondo quanto REE
illustrato in figura 2 e nella foto di testa del -. 3
9
MILLIVOLTMETRO BF
Portate: 100 mV e 1 V fondo-scala.
La possibilità di rivelare tensioni elettriche al- questi tester non offrono la possibilità di precise
ternate molto basse, dell'ordine dei millivolt, rap- misure nel settore dei decimi di volt. Anche
presenta un grande vantaggio nel laboratorio di- l'impedenza di tali strumenti, sulle portate ora
lettantistico, in cui l'operatore avverte assai spes- citate, è troppo bassa per poter definire il tester
so la necessità di conoscere i valori delle tensioni un~trumento di misura universale.
dei segnali audio degli stadi di un preamplifica-
tore, oppure quelli delle tensioni fornite da un
pick-up o da un microfono. SENSIBILITA'
Ma queste tensioni sono talmente basse da non
poter essere rilevate dal tester per uso hobbysti- La principale caratteristica che contraddistingue
co. Il quale dispone di portate voltmetriche che tra loro i voltmetri è la sensibilità. La quale indi-
ben raramente scendono al di sotto dei 10 m V ca l'attitudine del voltmetro alla misura di deboli
in continua e di 0,1:1 V in alternata. Pertanto correnti; essa non viene espressa in microampere,
10
Posslbllltà di misura
di segnali a basso livello.
,
~ r,
-' y-,
• 7 T
ma in « ohm per volt ». E con tale espressione si ma si rischia di alterare notevolmente ogni altro
indica la resistenza interna complessiva del volt· tipo di misura. E' questo, ad esempio, il caso
metro commutato sulla portata normalizzata di della misura dell'amplificazione di un sistema
1 V. Questa resistenza, sulle portate superiori, fonografico, composto da testina magnetica e am-
aumenta proporzionalmente; così, ad esempio, plificatore di bassa frequenza. Perché la misura
un comune tester, da 20.000 ohm per volt, pre- della tensione d'uscita della testina magnetica,
senta una resistenza interna di 20.000 ohm se con uno strumento a bassa impedenza, non solo
commutato sulla portata di 1 V; il valore della appare imprecisa a causa delle cadute di tensione
resistenza sale a 40.000 ohm, se il tester è com- ché esso provoca addizionalmente, ma carica il
mutato sulla portata di 2 V. trasduttore con una impedenza di valore diverso
I tester più comunemente usati hanno una sen- da quello tipico, variandone il responso in fre-
sibilità che si aggira fra i 4.000 e i 40.000 ohm quenza. E l'insorgere di questo ulteriore incon-
per volt. I modelli più diffusi sono quelli con veniente presenta all'osservatore un andamento
sensibilità di 20.000 ohm per volt, perché questi dell'amplificazione, corrispondentemente alla
modelli presentano, oltre che una buona sensibi- frequenza, diverso da quello reale.
lità, anche un'eccellente robustezza meccanica.
La bassa resistenza d'entrata dei tester, soprattut-
to sulle portate inferiori, è dunque un difetto UN ESEMPIO PRATICO
dello strumento, perché assorbe corrente dai cir-
cuiti in esame e falsa le letture. Dopo queste brevi note introduttive sulle insuffi-
cienze tecniche del tester, possiamo concludere
dicendo che una misura voltmetrica, su segnali
MISURE COMPLESSE di bassa frequenza e a basso livello, per potersi
ritenere valida, implica la necessità di un elevato
Quando la misura, che si deve effettuare, implica valore dell'impedenza d'ingresso dello strumento.
una certa complessità di intervento tecnico, im- Tuttavia, per chiarire ancor di più questi concetti,
ponendo dei precisi adattamenti di impedenza, prima di passare all'esame del progetto del milli-
non solo divengono impossibili le misure precise, voltmetro presentato in questo articolo, riteniamo
11
,------------------------------7
I I
I
I
I
52 ] $R3 SI
I
I
ENTR.
e
PILA 9V
R2 T
+
I ?cs
I c2
I c3
I
I
L
I ~I
Fig. 1 • Circuito elettrico del millivoltmetro per la misura delle basse tensioni
alternate. Le linee tratteggiate racchiudono tutti gli elementi che debbono
essere montati sulla basetta del circuito stampato. L'alimentazione avviene
tramite pila da 9 V. Il trimmer R4 serve per tarare il circuito a lavoro di mon-
tagglo ultimato.
-----COMPONENTI-----
Condensatori R3 = 330.000 ohm
C1 = 5F (non elettrolitico) R4 1.000 ohm (trimmer)
C2 = 470pF Varie
C3 = 220 F - 16 VI (elettrolltlco)
C4 = 100.000 pF IC1 = Integrato A741
C5 = 220F - 16 VI(elettrolltlco) D1- D2- D3 - D4 = quattro diodi al
germanio
Resistenze .A = mlcroamperom. (100 A fondo-scala)
R1 = 1,5 megaohm S1 = Interruttore
R2 = 330.000 ohm s2 =
commutatore
PILA = 9 V
12
PILA
9V
MOLTIPL.
x1o'
lelo ad una delle due resistenze da 4 megaohm, porsi a spese elevate, ogni lettore può risolvere
si leggerebbe il valore di 0,1 V circa. il problema della misura delle piccole tensioni,
Questo risultato negativo, purtroppo, si verifica realizzando il millivoltmetro per basse tensioni
assai spesso, mentre non dovrebbe mai apparire alternate di cui ora analizzeremo il circuito
quando si effettuano misure di tensioni sui cir- teorico.
cuiti interessati da segnali a basso livello e di
bassa frequenza.
Un altro esempio dell'insufficienza del tester può ANALISI DEL CIRCUITO
essere il seguente. Quando si misura la tensione
di base-collettore di un transistor, è possibile Il circuito teorico del millivoltmetro in alternata
far variare il punto di lavoro del componente è quello riportato in figura 1. L'elemento prin-
tanto da bloccare il funzionamento del circuito cipale del progetto è costituito dall'amplificatore
in cui questo è inserito. operazionale I C 1, per il quale si è fatto uso del
Dunque, quando il principiante supera la prima comunissimo integrato A741.
fase di dilettantismo, quella in cui sono suffi- L'uso di un integrato operazionale, oltre che con-
cienti le misure grossolane, esso si orienta deci- sentire una notevole costanza di prestazioni,
samente verso l'acquisto di uno strumento con evita il problema della selezione dei componenti
impedenza d'ingresso elevatissima, tale da non elettronici, sempre necessaria nella realizzazione
perturbare in alcun modo le condizioni elettriche di un apparato di misura.
dei circuiti sotto misura. Tuttavia, senza sotto· \ Il segnale, che si vuol misurare, viene applicato
:
13
7
I
6 e
e
r.
a +-,
r
Fig. 3 - Disegno in grandezza
reale del circuito stampato sul
quale si deve comporre la se-
zione elettronico del millivolt-
metro.
all'ingresso non invertente dell'amplificatore ope- di compensare la caduta di tensione provocata dal
razionale attraverso il condensatore Cl ed even- ponte di diodi al germanio D1 - D2 - D3 - D4,
tualmente attraverso anche la resistenza R1, qua- permettendo misure di tensione anche di pochi
lora la portata selezionata sia quella di 1 V fon- millivolt.
do-scala, dato che l'interruttore S2 consente di Il trimmer potenziometrico R4 regola il guadagno
commutare il dispositivo sulle due possibili por- del circuito, consentendo all'operatore di adat-
tate di fondo-scala: quella di 100 mV e quella tarlo al particolare strumento disponibile per A,
di 1 V. per il quale è prescritto uno strumento ad indice
E' evidente che la. presenza della capacità Cl da 100 A fondo-scala.
consente l'ingresso alle sole componenti alternate Facciamo notare, per ultimo, che l'amplificatore
dei segnali, bloccando invece qualsiasi livello in presenta un guadagno unitario in corrente conti-
continua. Per esempio, se si misura la tensione nua e che ciò ottimizza la stabilizzazione del pun-
su un circuito alimentatore, non si rileva il valo- to di lavoro. Il guadagno reale si manifesta sol-
re della tensione continua da questo fornita, tanto con segnali alternati in virtù della presenza
bensì quello del « ripple » alternato, sovrapposto del condensatore elettrolitico C3.
alla tensione continua.
L'ingresso non invertente dell'integrato IC1, rap-
presentato dal piedino 3, è polarizzato al valore ALIMENTAZIONE
metà di quello dell'alimentazione tramite le due
resistenze R2- R3. E ciò permette di stabilizzare Per evitare qualsiasi problema di ripple, è consi-
automaticamente l'uscita dell'integrato, ossia il gliabile un'alimentazione del circuito di figura 1
piedino 6, sul valore metà di quello dell'alimen- tramite normale pila da 9 V. La quale, tenuto
tazione, in modo da ottenere una buona linearità conto del ridottissimo consumo di corrente del
di misura. circuito, è in grado di consentire una lunga auto-
nomia di funzionamento. Non è quindi il caso
di ricorrere all'inserimento di pile di grossa ca-
LA RETROAZIONE NEGATIVA pacità.
Di notevole importanza risultano le funzioni dei
L'amplificatore funziona come un classico cir- due condensatori C4 - C5, che riducono il valore
cuito con retroazione negativa. La quale consente dell'impedenza interna della pila ed evitano la
14
manifestazione di oscillazioni spurie da parte
dell'amplificatore operazionale.
REALIZZAZIONE
IL PACCO
La realizzazione del progetto del millivoltmetro
inizia con l'approntamento del circuito stampato,
il cui disegno in grandezza reale è riportato in
DELL'HOBBYSTA
figura 3. Poi, sulla basetta del circuito stampato Per tutti coloro che si sono resi conto
si compone il circuito elettronico del millivoltme- dell'inesauribile fonte di progetti con-
tro, secondo quanto illustrato nella foto di aper- tenuti nei fascicoli arretrati di Elettro-
tura del presente articolo e nel disegno di figura 2. nica Pratica, abbiamo preparato que-
Come si può notare, sulla basetta dello stampato, sta Interessante raccolta di pubblica-
che ha le dimensioni di 9 ,5x7,5 cm, vengono zioni.
montati i due condensatori elettrolitici C3- C5,
i tre condensatori normali C1- C2- C4, i quat- Le nove copie della rivista sono state
tro diodi al germanio del ponte raddrizzatore scelte fra quelle, ancora disponibili,
(D1- D2- D3- D4), lo zoccolo dell'integrato ma in rapido esaurimento, in cui sono
I C 1, il trimmer potenziometrico R4 e 6 capicor- apparsi gli argomenti di maggior suc-
da, necessari per l'attuazione dei collegamenti del cesso della nostra produzione edito-
circuito stampato con gli elementi esterni. riale.
Ai lettori principianti rivolgiamo le consuete
raccomandazioni da tenere in massimo conto du-
rante il montaggio del circuito elettronico: esatto
inserimento dei condensatori elettrolitici, dei dio-
di e dell'integrato.
Una volta realizzato il circuito elettronico sulla
CB~
e.,'
-.,
•--·-···-
'>
BLBTTBO•IGA' BLBffBOIIGA BLETTBOl'IGA
"=Pii r-fii€i :i
rrurA
CBS;,"',~ CB::.-
1es
CON
FET:-... n
e-'
-
basetta dello stampato, questo dovrà essere inse- ELETTRONICA
rrzzr -FRITTA
"8' [LETTRONICA
E
PSICHEuCH .s-PRATICA
rito in un contenitore ·metallico, da collegare poi 7"" - O"", gg= a
".°
1
COMMUTATORE S2
Sul pannello frontale, in corrispondenza della le-
vetta del commutatore S2, è stata posta l'indica-
zione « X 10 ». Questa sigla, chiaramente indi-
15
SO NDA
10o STAGNARE
A
cata in figura 4, sta ad indicare la portata più invece necessario che il cavo sia di tipo per alta
alta del millivoltmetro, quella di 1 V fondo-scala. frequenza, anche se questo garantisce una mag-
Ovviamente, con la levetta di S2 spostata nella giore affidabilità nelle misure di tensione con il
posizione opposta, la portata dello strumento è millivoltmetro.
quella di 100 mV fondo-scala, ossia di 0,1 V Per evitare che la mano dell'operatore possa in
fondo-scala (0,1 V = 100 mV). qualche modo influenzare negativamente le mi-
Il lettore, anziché la sigla ora menzionata, potrà sure di tensione, conviene costruire una semplice
apportare sul pannello le due sigle di 1 V e di sonda, come quella rappresentata sulla destra del
100 m V, ricordando che, con S2 aperto, la sensi- disegno di figura 4. In pratica si tratta di un tu-
bilità dello strumento è quella di 1 V fondo betto metallico che, con un tappo di sughero,
scala, con S2 chiuso la sensibilità è quella di funge da supporto del puntale e da elemento
100 m V fondo-scala. di schermo elettromagnetico. Il tubetto deve es-
sere collegato elettricamente con la calza metal-
lica del cavo schermato. Ai principianti ricordia-
LA SONDA mo che per realizzare le saldature a stagno, il tu-
betto deve essere di ferro o di ottone e non di
Data la notevole impedenza del circuito d'ingres- alluminio.
so, è indispensabile che il collegamento tra il Volendo si potranno inserire, direttamente nella
punto di misura ed il millivoltmetro venga effet- sonda, sia la resistenza R1 che il commutatore
tuato tramite cavo coassiale schermato. Non è s2.
16
TARATURA resistivi si ottiene, sui terminali della resistenza
da 1.000 ohm, una tensione pari ad 1 / 1 O del
Ultimato il lavoro costruttivo, il millivoltmetro valore totale, ossia di 1 V, che può essere appli-
necessita di un 'adeguata taratura. Che potrà es- cata all'entrata del millivoltmetro e che consente
sere effettuata utilizzando la tensione di rete, ma di tarare lo strumento sulla portata di 1 V fondo-
ridotta a 1 O V circa tramite un opportuno tra- scala agendo sul trimmer R4.
sformatore. Quindi, ci si potrà servire di un Il metodo di taratura ora descritto può essere
semplice partitore resistivo, composto da resistori adottato da ogni principiante. Ma disponendo
di precisione e di valore noto, ed eseguire la ta- dei due valori esatti di 1 V e di O, 1 V, le opera-
ratura dello strumento sulla portata di 1 V fondo- zioni di taratura divengono ancor più semplici.
scala oppure direttamente su quella di 100 mV
fondo-scala e regolando opportunamente il trim- E questi valori possono essere disponibili presso
mer R4. qualche laboratorio professionale ospitale.
Disponendo di un trasformatore con avvolgimen- Ricordiamo infine che, dopo le operazioni di ta-
to primario a 220 V e secondario a 1 O V (pre- ratura, in assenza di segnali all'ingresso, l'indice
cisi) dopo aver controllato questo valore con un del microamperometro potrà fermarsi sui valori
tester, si chiude l'avvolgimento secondario con di tensione di 2 0 3 m V. Ma queste piccole
due resistenze, collegate in serie, una da 9.000 indicazioni sono provocate dal rumore generato
ohm ed una da 1 .000 ohm. Con questi valori dall'integrato.
17
Rubrica del principiante
elettronico
RIMI
I CIRCUITI
STAMPATI
Che cosa siano i circuiti stampati ormai lo sanno la isolante, in cui compaiono soltanto i fori per
tutti. Perché si tratta di componenti quasi sem- il loro inserimento.
pre presenti nei montaggi elettronici di piccole, E' inutile dire che l'avvento del circuito stampato
medie e grandi dimensioni. Il loro supporto è ha risolto una grande quantità di problemi tecni-
normalmente costituito da una basetta di bache- ci come, ad esempio, il guadagno di spazio, la
lite o vetronite recante, su una delle due facce, miniaturizzazione dei dispositivi, la compattezza
un disegno composto da tante striscioline di un e la stabilità circuitale, nonché la celerità di mon-
sottile velo di rame, denominate « piste », E taggio. Ed è inutile dire che ogni dilettante ha
questo disegno rappresenta l'insieme dei collega- recepito con grande entusiasmo il concetto di
menti dei vari terminali dei componenti che ven- circuito stampato come punto di partenza di ogni
gono sistemati sull'altra faccia del supporto. quel- programma realizzativo. Tanto è vero che. da
18
molti anni a questa parte, quasi tutti i progetti PREPARAZIONE DEI CIRCUITI
presentati su Elettronica Pratica, sono confortati
dalla presenza del disegno, riportato in grandezza Quei lettori che volessero evitare l'acquisto dei
reale, del necessario circuito stampato. kit ora menzionati, preferendo una realizzazione
personale, con materiale proprio, potranno ugual-
mente raggiungere lo scopo dopo aver conosciu-
DISPONIBILITA' DEI KIT to il procedimento costruttivo, che è quasi sem-
pre lo stesso e che consiste nel preparare dap-
Se è vero che tutti i nostri lettori sanno che cosa prima una basetta di bachelite neile dimensioni
sono i circuiti stampati, è altrettanto vero che necessarie, ne! ritagliarla dal laminato con un
non tutti sanno come si possono realizzar, op- seghetto da traforo (per laminato si intende una
pure ritengono l'impresa di approntamento di lastra di bachelite, o di vetronite, con una super-
un circuito stampato troppo ardua per un princi- ficie nuda e l'altra completamente ricoperta da
piante di elettronica. un sottile strato di rame), nel disegnare il circuito
Attualmente, i circuiti stampati, vengono costrui- vero e proprio, ricoprendolo poi con smalto o
ti dall'industria con procedimenti che non pos- vernice e nell'incidere, infine, il rame con il per-
sono essere adottati nel piccolo laboratorio del- cloruro di ferro o altro acido diluito in acqua
l'hobbysta. Anche se questa categoria di appas- nelle. giuste proporzioni. Ma vediamo ora molto
sionati non è stata dimenticata da alcune ditte, dettagliatamente come si realizza nel laboratorio
che hanno allestito e messo in vendita appositi dilettantistico il circuito stampato. •
kit contenenti tutti gli elementi necessari per
comporre un circuito stampato nelle dimensioni
e nella forma desiderate. Gli stessi elementi ven- PREPARAZIONE DEL DISEGNO
gono pure venduti separatamente, nel quantita-
tivo voluto, presso i migliori negozi di compo- Quando si decide di realizzare un circuito stam-
nenti elettronici. pato, la prima operazione da fare consiste nel-
,{
19
Fig. 1 - La prima operazione del procedimento
di realizzazione di un circuito stampato consiste,
dopo aver tagliato la piastrina nelle esatte di-
mensioni, in una energica pulizia della superficie
ramata, il cui risultato si propone di rivelare Il
rame in tutta la sua brillantezza.
l'eseguire una fotocopia della pagina della no- strina di laminato (figura 1) con il seguente pro-
stra rivista sulla quale è pubblicato, in dimen- cedimento.
sioni naturali, il disegno del circuito stampato Per mezzo di un seghetto da traforo, si taglia la
necessario per costruire un determinato progetto. piastrina nelle identiche dimensioni del disegno
E ciò perché ritagliando il disegno stesso dalla riprodotto sulla rivista. Poi, servendosi di una
rivista si distruggerebbe parte dell'articolo della comune polvere per pulizie di piastrellati, bagni
pagina seguente o l'eventuale schema in questa e maioliche o di un normale detergente per luci-
presentato. dare parti metalliche, si strofina ben bene la
Una volta fatta la fotocopia, la si ritaglia lungo i superficie ramata fino a renderla lucida. Infine si
lati del disegno e la si unisce ad un foglio di ripassa tutta la superficie con un batuffolo di co-
carta-carbone, per copie a macchina da scrivere, tone impregnato di acetone.
delle stesse dimensioni. Quindi si prepara la pia- Sulla faccia ramata della piastrina, ora completa-
Fig. 2 • Sulla parte ramata della piastrina (3) si pone un foglietto di carta-
carbone (2), con la faccia attiva rivolta verso la superficie di rame. Sopra la
carta si mette la fotocopia del disegno del circuito stampato (1). li tutto viene
bloccato mediante due pezzetti di nastro adesivo (4). Per riprodurre il dise-
gno basta percorrere le piste dello schema della fotocopia con la punta di
una matita.
20
Fig. 3 - Per agevolare le operazioni di fo-
ratura tutti I punti in cui si dovranno in-
filare I terminali dei componenti debbono
essere Incisi con un punteruolo, altrimenti
la punta del trapano può scivolare e rovi-
nare le piste di rame del circuito.
mente pulita, si sovrappone, con la sua parte agevolare il lavoro di foratura con il trapano,
attiva, la carta-carbone e sopra questa il disegno perché altrimenti la punta perforata (figura 4)
del circuito stampato, nel modo preciso indicato potrebbe scivolare e danneggiare il rame nella
in figura 2. Queste tre parti mobili si fissano poi zona circostante il foro. Ma coloro che hanno
con due pezzetti di nastro adesivo. avuto occasione di adoperare il trapano normale
Giunto a tal punto del procedimento, il lettore su parti metalliche sanno bene che, prima di
può adesso cominciare a ricalcare, con la punta forare una lamiera, occorre munirsi di martello
di una matita, tutte le tracce del disegno, in mo- e punteruolo e con questi incidere il metallo per
do che queste vengano riprodotte dalla carta- creare un piccolo incavo di alloggiamento della
carbone sulla superficie ramata della piastrina. punta perforante. Ovviamente, sui circuiti stam-
pati il martello non serve, perché la pressione
esercitata dalla mano sul punteruolo è più che
OPERAZIONE PUNTERUOLO sufficiente per raggiungere lo scopo. E non ser-
ve neppure il normale trapano, troppo pesante
Senza toccare con le dita la superficie ramata ed ingombrante per questo tipo di lavori, men-
della piastrina, allo scopo di non asportare le tre necessita il minitrapano, che ha formato l'ar-
tracce del disegno lasciate dalla carta-carbone, gomento di un articolo presentato nel fascicolo
servendosi di un punteruolo, nel modo indicato di maggio dello scorso anno.
in figura 3, si segnano, con una leggera pressione,
tutti quei punti del circuito in cui si dovranno
praticare i fori per l'introduzione dei terminali OPERAZIONE PENNELLO
dei componenti.
Questa operazione è assolutamente necessaria per Dopo questa serie di lavori si può dar inizio
21
6, ma agli effetti del risultato elettrico ciò non
assume alcuna importanza.
Per completare il lavoro di approntamento del
circuito stampato, si dovrà affrontare ora l'ultima
operazione, quella dell'asportazione dalla piastri-
na della parte di rame esuberante. Tuttavia, pri-
ma di iniziare quest'ultima operazione, si dovrà
lasciar trascorrere un po' di tempo, per dar modo
alla vernice o allo smalto di asciugarsi bene.
Normalmente è sufficiente un'oretta.
22
minimi dettagli, pur con un modesto supple-
mento di spesa.
Queste speciali penne, il cui aspetto esteriore è o
simile a quello di una normale penna a sfera,
contengono un particolare tipo di inchiostro, che
garantisce una completa resistenza agli attacchi
di soluzione di cloruro ferrico ed altre soluzioni
X
corrosive normalmente usate. Il particolare in-
chiostro contenuto in queste penne aderisce per-
fettamente al rame. Ma anche in questo caso,
dopo aver composto il disegno, occorre lasciar
asciugare la lastra per una quindicina di minuti.
Quindi basta immergere la lastra asciutta nella
soluzione corrosiva, nel modo che diremo più
avanti, per realizzare un perfetto circuito stam-
pato.
o
OPERAZIONE FINALE
.
i. •.. oa .i.a
23
KIT PER CIRCUITI
STAMPATI 1o.ooo L.
Dotato di tutti gll elementi necessari per
la composizione di circuiti stampati su
vetronlte o bachelite, con risultati tali da
soddisfare anche I tecnici più esigenti, que-
sto kit contiene pure la speciale penna
riempita di inchiostro resistente al perclo-
ruro e munita di punta di riserva. Sul di-
spensatore d'inchiostro della penna è pre-
sente una valvola che garantisce una lunga
durata di esercizio ed impedisce l'evapo-
razione del liquido.
24
'OSCILLATORE
MORSE
Necessario a tutti i candidati alla patente di
radioamatore. Utile per agevolare lo studio e
la pratica di trasmissione di segnali radio in
codice Morse.
25
LE PAGINE DEL
CB
27
PREAMPLIFICATORE
CON FET
Non sempre il ricetrasmettitore CB, di cui si è tica con i montaggi elettronici di circuiti interes-
in possesso, è in grado di captare correttamente sati da segnali di alta frequenza.
le emittenti desiderate con una sensibilità sufi-
ciente. E ciò costringe l'appassionato della Banda
Cittadina ad acquistare un opportuno dispositivo CARATTERISTICHE
preamplificatore di alta frequenza, da inserire fra
l'antenna e l'apparato ricetrasmittente, in modo Il circuito, di cui proponiamo la realizzazione
da ampliare la rete di collegamenti ed intensifi- pratica a coloro che ne avessero necessità, è
care l'attività operativa. Ma questo problema quello di un preamplificatore di alta frequenza
della sensibilizzazione del ricevitore può essere di tipo accordato, ossia selettivo in frequenza.
ugualmente risolto, in forma molto economica, Per esso si fa uso di due transistor di tipo FET,
autocostruendo lo stadio preamplificatore, con montati in configurazione cascode, con lo scopo
l'ulteriore vantaggio di arricchire notevolmente il di ottenere un buon guadagno, un'elevata reie-
proprio bagaglio di esperienza nel settore delle zione dei segnali disturbati (intennodulazione)
radiofrequenze. Tale, dunque, è l'argomento trat- ed un basso rumore di fondo.
tato nel presente articolo che, come è facilmente Il guadagno tipico è quello di 25 dB il quale,
prevedibile, viene indirizzato a coloro che, nel con opportuni e successivi aggiustaggi, può arri-
tempo passato, hanno già acquisito una certa pra- vare sino ai 30 dB. E a tale proposito ricordiamo
26
Apporta un guadagno di 25 dB.
che il decibel rappresenta un'unità di misura stazione CB è di tipo commerciale e non autoco-
relativa; più esattamente, il dB esprime il rap- struita.
porto tra due grandezze omogenee. Esso è defi- La necessaria esclusione del preamplificatore du-
nito così: rante le fasi di trasmissione (il preamplificatore
V2 serve soltanto per esaltare la sensibilità della se-
zione ricevente) è ottenuta tramite due relé ausi-
dB - 20 Logo
V1 liari, comtmdati dal pulsante PTT (push - to •
talk) del microfono, quello che effettua la com-
ovvero, il decibel è pari a venti volte il logaritmo mutazione dei circuiti interni delle sezioni rice-
decimale del rapporto tra il valore della tensio- venti e trasmittenti della stazione CB.
ne d'uscita V2 e quello della tensione d'entrata
V1. Si noti che il rapporto V2/V1 misura il gua-
dagno del circuito del preamplificatore. ANALISI DEL CIRCUITO
Dunque, quando si afferma che il guadagno del
nostro preamplificatore è di 25 dB, ciò equivale Veniamo ora all'esame del progetto del preampli-
a dire che il rapporto V2/V1 è pari a 17,78 ficatore di alta frequenza, il cui schema elettrico
volte. Ma quello di 25 dB è soltanto il valore ti- è riportato in figura 1.
pico del guadagno del preamplificatore, perché, Il segnale AF, captato dall'antenna, attraversa il
come abbiamo detto, apportando alcuni accorgi- contatto di scambio del relé RL 1 (posizionato
menti al circuito originale, esso può raggiungere come nel disegno) e raggiunge la presa intermedia
facilmente i 30 dB. E in tal caso il rapporto V2/ della bobina L 1, che costituisce il primo circuito
V 1 sale addirittura a 31,62 volte, cioè ad un accordato del preamplificatore.
valore veramente notevole. La bobina L 1 si comporta pure da trasforma-
Un'altra importante caratteristica del nostro cir- tore di impedenza, per consentire il massimo
cuito preamplificatore è quella di poter essere sfruttamento del segnale.
collegato direttamente sul bocchettone d'uscita li primo circuito accordato, così come il secondo,
del ricetrasmettitore, senza richiedere all'opera- rappresentato dalla bobina L2, debbono essere
tore alcuna manomissione all'apparato ricetra- regolati, in sede di taratura del circuito, su una
smittente. E ciò è molto importante quando la frequenza centrale della banda CB.
27
C IR CU IT O S TA M P A T O
,-------------------------------------7
I I
I --SCHERMO [
I ' I I
I I I
I I RS I
] l M{ I p
I ls I I
n-i eg
1· .
±
° =! e
_
I
I
a T ·d
'
I
}
? »
C6 I
i ';
Plr
I R7 1
{
l.I!ili'';i
I
)
l
'-
I...
I
i3=
+ I
L: _-,
: SI
!
:
6)
i
I
- - - - - - - - - - -- --- - • - -- - --- - -- - --- ---- -- --- - - --- - --- --- - - - - -- -·-•-·-·----,..---- - -- ---- - - -- - - - -- -- - - -- __ J
RLI
PTT
COMPONENTI
Condensatori Resistenze Varie
c1 27pF= R1 =
220.000 ohm TR1 = 2N3819 (Texas)
C2 =
1.000 pF R2 =
18ohm TR2 = 2N3819 (Texas)
C3 10.000 pF= R3 =
150ohm L1- L2 = bobine con ferrite (vedi testo)
C4 27pF= R4 =
10.000 ohm RL1 = relé (12 V - 1 scamblo)
es 10.000 pF= R5 =
18ohm RL2 = relé (12 V - 1 scambio)
c6 =
1.000 pF R6 =
33.000ohm D1 = diodo al slllclo (1N4004)
R7 =
100 ohm s1 = lnterrutt.
ALIM. = derivata dall'RX-TX
La funzione del primo circuito accordato L1 L'accoppiamento con il secondo transistor FET
d'ingresso è molto importante, perché questo fil- (TR2) viene effettuato attraverso la connessione
tro è in grado di selezionare i soli segnali a fre- Drain - Source (D - S). Questo secondo transistor,
quenza utile, scartando tutti gli altri anche quelli come si può notare, è montato nella configura-
di potenza elevata. zione con gate (G) comune. E ciò, in pratica,
Il segnale selezionato da L1 viene applicato al significa che il gate del transistor TR2 si com-
gate del primo transistor FET (TR 1), nel quale porta, rispetto al segnale, come se fosse collegato
subisce un primo processo di amplificazione. a massa.
28
RG58
PRESA
ENTR. PTT use
Anche il carico di Drain (D) del secondo transi- CB. !l suo valore deve essere compreso fra i 12
stor FET è rappresentato da un circuito accor- ei!4 Vcc.
dato, composto dalla bobina L2 e dal condensa- Anche il comando di pilotaggio dei due relé
tore C4. Questo circuito deve essere regolato, in RLJ - RL2 dovrà giungere direttamente dal rice-
sede di taratura del preamplificatore, sullo stesso trasmettitore. Questi due elementi si eccitano
valore di frequenza su cui è stato tarato il primo collegando a massa il catodo del diodo D l , cor-
circuito accordato L1-C 1). rispondentemente alla chiusura del pulsante PTT
Il condensatore C6 preleva il segnale d'uscita da (parlo-ascolto).
una presa intermedia della bobina L2 e io invia,
attraverso il contatto del relé RL2, al connettore
d'uscita del circuito del preamplificatore. REALIZZAZIONE
29
Flg. 3 • Disegno in grandezza naturale del circuito stampato su cui va com•
posta la sezione elettronica del preamplificatore di alta frequenza.
3 e, successivamente, con la costruzione delle all'altra. Per intenderci meglio, una dovrà rima-
due bobine L1 - L2, che debbono essere compo nere in piedi, l'altra adagiata sulla basetta del
ste nel seguente modo. circuito stampato.
Considerando che le due bobine L 1- L2 sono Se si osserva attentamente il disegno di figura
perfettamente uguali, serviranno due supporti di 2, potrà sembrare che l'avvolgimento della bobi-
materiale isolante, di forma cilindrica e del dia- na L2 sia stato eseguito con spire spaziate. Ma
metro, esterno, di 8 mm. Su di essi si avvol- così non è, perché entrambi gli avvolgimenti
geranno 11 spire di filo di rame smaltato del vanno eseguiti con le spire compatte, ossia una
diametro di 0,6 mm, ricavando una presa inter- aderente all'altra.
media alla 3° spira contata a partire dal lato
freddo, che sarebbe poi quello che rimane più
vicino elettricamente alla linea di massa, cioè I COMPONENTI
alla linea di alimentazione negativa.
Una volta in possesso di tutti i componenti elet- I componenti, che partecipano alla formazione
tronici, si potrà cominciare il lavoro di montag- del circuito del preamplificatore, debbono essere
gio sulla basetta del circuito stampato, nella tutti di ottima qualità. In particolar modo, i con-
quale, come si può osservare in figura 2, è inserito densatori, che in questo caso assumono grande
un lamierino con funzioni di schermo elettrosta- importanza, debbono necessariamente essere di
tico ed elettromagnetico, che divide praticamente tipo ceramico, preferibilmente multistrato per
tra loro i due stadi amplificatori, quello che fa C3 e per C5, allo scopo di minimizzare l'indut-
capo al transistor TR 1 e quello pilotato dal tran- tanza di tali componenti.
sistor TR2. Facciamo notare che questo elemento Si tenga presente che un condensatore del tipo
di schermo è indicato, nello schema elettrico di di quelli avvolti potrebbe influenzare negativa-
figura 1, tramite una linea tratteggiata disegnata mente il corretto funzionamento del preamplifi-
fra i due transistor. catore.
Tutti i componenti debbono essere sistemati sul I connettori d'entrata e d'uscita, inseriti sulla
circuito stampato nell'identico modo con cui parte frontale del contenitore metallico, che deve
sono stati disegnati in figura 2. Non si dovranno essere preferibilmente di lamiera stagnata, vanno
apportare dunque delle varianti se non a ragione scelti fra i tipi più adatti per i circuiti di alta
veduta e soltanto da chi si ritiene esperto di mon- frequenza e i collegamenti debbono essere ese-
taggi di alta frequenza. Per esempio le due bo- guiti con cavetto schermato di tipo RG58. Al
bine L1 - L2 debbono essere assolutamente mon- contrario, la presa per il pulsante PTT potrà
tate in posizione perpendicolare l'una rispetto essere di qualsiasi tipo.
30
Al CIRCU ITI
DELL' RTX
31
E VE N T. AM P L.
LI N E AR E
RICE TRASM.
ALI M .
ULTERIORI PERFEZIONAMENTI
MESSA A PUNTO
I lettori più esperti potranno elaborare ulterior-
Una volta ultimato il lavoro di montaggio del mente il progetto del preamplificatore con lo
preamplificatore, esso richiede qualche elemen- scopo di conquistare qualche decibel in più. A
tare intervento di messa a punto. costoro, dunque, consigliamo innanzitutto di sele-
32
zionare accuratamente i due transistor FET, le attraverso prove e grandezze successive, fino a
cui caratteristiche dovranno risultare il più possi- 4 7 .000 ohm, oppure diminuendolo, con la stessa
bile simili. Accade spesso, infatti, che la corrente progressione, fino a 15 .000 ohm.
nel tratto Drain-Source del transistor FET vari I transistor 2N3819 potranno essere sostituiti con
in misura sensibile tra un esemplare e l'altro, altro FET caratterizzati da un maggior guadagno
anche della stessa marca. Perciò, tenendo conto sulle alte frequenze (2N3823-2N4416-2N5484-
che il 2N3819 è un transistor che costa poco, 2N5485-2N5486).
occorrerà acquistare un certo numero di questi Un ulteriore perfezionamento del circuito origi-
componenti e conservare e montare sul circuito nale del preamplificatore consiste nel collegare
del preamplificatore quelli che, nel punto di unio- un condensatore ceramico da 10.000 pF in paral-
ne del Drain di TR1 con la Source di TR2, de- lelo con la resistenza R3 ed eliminando la resi-
terminano un valore di tensione pari alla metà di stenza RS. Inoltre si potrà provare a sostituire
quello dell'alimentazione. Ma questa condizione il condensatore C6 con altri di valore capacitivo
potrà essere raggiunta anche diversamente, ele- via via decrescente, fino ad individuare quello
vando ad esempio il valore della resistenza R6, che determina il massimo della resa.
33
CORSO
DI AVVIAMENTO ALL'USO DEGLI
INTEGRATI DIGITALI
La diffusione degli integrati digitali è stata tal- vuol dimostrare questo corso teorico-pratico, che
mente rapida da coinvolgere, in breve tempo, si propone di smentire decisamente troppe errate
anche il piccolo laboratorio dilettantistico. E il convinzioni, ed informare adeguatamente gli hob-
perché del successo di questi componenti è fa. bysti che gli integrati consentono di ottenere
cilmente intuibile: gli integrati digitali costano soluzioni molto semplici a problemi che, fino a
relativamente poco, mentre la loro versatilità nel qualche tempo fa, potevano ritenersi insolubili,
realizzare interessantissimi circuiti professionali che gli integrati non sono più fragili dei tran-
e dilettantistici è veramente grande. Pure la faci- sistor, che vanno trattati come tutti gli altri semi-
lità di impiego e di autoprogettazione di apparati conduttori, che il loro uso può essere lievemente
su misura è a tal punto alla portata di tutti da meno facile soltanto per la presenza di un mag-
proclamare l'integrato digitale un circuito a ca- gior numero di terminali e per la vicinanza
rattere universale. Eppure, a volte, gli aggettivi tra questi.
« logico », « digitale », « aritmetico », « epitas-
siale », rendono i nostri lettori refrattari all'im-
piego pratico degli integrati, perché ad essi si CHE COSA SONO GLI INTEGRATI
pensa come ad elementi riservati ad un numero
limitato e privilegiato di tecnici, a coloro che pos- Ogni circuito integrato si presenta sotto l'aspetto
seggono basi matematiche e svolgono attività di un componente di piccole dimensioni. Ed è
scientifiche ad alto livello. Ma così non è. E lo costituito principalmente da diodi, transistor,
34
PRIMA PUNTATA
35
costituire una guida di orientamento nella lettura
di tutte le sigle impresse sugli involucri esterni
degli integrati.
L'esempio pratico prende in considerazione il
ben noto circuito integrato SN7404N riprodotto
in figura 3. Nel quale, come si può notare, sono
stampate due sigle, una superiore ed una infe-
riore. Ebbene, la vera sigla del componente è Fig. 1 - Aspetto esteriore di un modello molto co-
quella inferiore: SN7404N. mune di circuito integrato digitale. La disposizione
Il numero riportato al di sopra della sigla (7440) dei terminali, disposti su due file parallele, è del
tipo dual In line.
sta ad indicare, con le prime due cifre, l'anno di
fabbricazione, ossia il 1974, con le seconde due
cifre, la settimana di produzione, ossia la qua-
rantesima. Concludendo, il numero 7440 signi-
fica: 40 settimana del '74, ossia la data esatta tegrato e notiamo che essa ,termina con una let-
di fabbricazione dell'integrato. tera alfabetica, più esattamente con ìa lettera N.
Ma ritorniamo alia sigla vera e propria dell'in- La quale assume un significato preciso e può
CASE 607
CASE 606
F Sottx
CAS E 801 Carmic Pcoge
G Su ff x
MIUI Packege
CASE 626
P satfix
«%
Pienlc PacQIIS
CASE 620
L Suffoi:
Cararle Pc kage CASE 632
LSuffix
Ot ramic Packagl
PSuflix 1
Pfenlc Packagl
CASE 6A6
P sutt
Ptic Pckae
CASE 648
PSuffl:ii:
Pasti Pckage
CASE 693
%mir#tir
U Su ttix
Carnic Peka
c4Geco
L Suffo:
Ca rsi c Pckage
mm
Flg. 2- Esempi di Integrati digitali
con forme e dimensioni diverse. Le
espressioni di llngua Inglese CASE
601 - CASE 606, ecc., vogliono si-
gnificare CONTENITORE 601 - CON·
TENITORE 606, ecc.
mm%? CASE 701
P Sufflx
Planìc Packagl
CAS E 726
36
essere sostituita dalle altre tre seguenti lettere:
J-T- W. Ma, ecco il significato di queste let-
tere:
SN 74H04N
SN 74L04N
SN 74S04N SN7404N, che possiamo chiamare 7404, comin-
SN 74LS04N ciando ad omettere nella pronuncia della sigla
le due lettere iniziali e quella finale (SN ed N)
Le quali, tutte, contengono una lettera interme- diventa, se costruito da altre case:
dia in più (l'ultima contiene due lettere in più).
Esse sono: H-L-S-LS ed assumono i seguenti DM 7404 NA TIONAL
significati: T 7404 SGS/ATES
9N 04 FAIRCHILD
H = Alta velocità di lavoro con elevato consu-
mo di corrente.
Come si vede, in queste nuove sigle, vengono ri-
L = Bassa velocità di lavoro con basso consumo prese le due ultime cifre, che contraddistinguono
di corrente.
S = Schohky: altissima velocità di lavoro con
elevato consumo di corrente.
LS= Low Sch. = alta velocità di lavoro con
basso consumo di corrente.
modello
Pot. diss.
mW
Freq. max.
MHz
I
I
i=1 7
I 7404 10 35 I
74H04 22 50
74L04 1 3
74S04 19 125
74LS04 2 45
I
37
7404 diventa in tal caso FJH241, sebbene at-
tualmente si usi riportare, assieme alla sigla
europea, anche quella americana.
A parte la difficoltà di lettura di certe sigle, la
piedinatura, la costruzione e le caratteristiche
elettriche del componente sono sempre le stesse.
GLI ZOCCOLI
38
I I
' I
" PIEGARE I
PIE DINI
\
Fig. 7 - Allo scopo di consentire l'esatto inserimento
degli Integrati sui relativi zoccoli, in sede di co-
struzioni elettroniche industriali, dove i componenti
In scatola di montaggio
vengono trattati per mezzo di macchine speciali, l'in-
clinazione dei terminali è quella Indicata a linee in-
tere nel disegno. Ma il itrinclplante, dovendo Inse-
L1. 62.000
rire manualmente l'integrato nello zoccolo, deve prl-
ma ripiegarne I terminali nel modo Indicato dalle·
linee tratteggiate.
mm7m779
,eowu o»
RADDRIZZARE
39
CIRCUITO
INTEGRATO
maggiore quanto più elevato si presume possa contro una superficie piana, tutti assieme i pie-
essere il numero delle sostituzioni del com- dini dell'integrato prima da un lato e poi dal-
ponente, come avviene nei montaggi sperimenta- l'altro.
li, di prova e in quelli hobbystici. Qualche piedino, tuttavia, anche negli integrati
nuovi può apparire come indicato in figura 8,
ossia piegato non parallelamente agli altri. In
INSERIMENTO ED ESTRAZIONE tal caso, l'operazione di raddrizzamento si ottiene
tramite una pinzetta.
L'inserimento dell'integrato nell'apposito zocco-
lo si effettua nel seguente modo: dapprima si ap-
poggia il componente sopra lo zoccolo, control-
lando che i piedini si trovino tutti in corrispon- CONSERVAZIONE DEGLI INTEGRATI
denza delle relative imboccature; poi si esercita
una lieve pressione sulla parte superiore tramite Gli integrati, contrariamente a quanto avviene
l'indice della mano destra, come indicato in fi- per le resistenze, i condensatori e gli altri semi-
gura 5; successivamente si agisce con una pres- • conduttori, non possono essere conservati alla
sione maggiore in modo da incastrare fino in rinfusa in un cassetto o in una scatola, mescolati
fondo tutti i piedini. Ovviamente, durante que- più o meno assieme. Perché in questo modo si
sta operazione, occorre sempre controllare che corre il rischio di rovinare i piedini e far scom-
nessun piedino si sia piegato internamente od parire la sigla.
esternamente, scivolando fuori dal proprio foro. Quando si tratta di conservare pochi esemplari,
Per estrarre un integrato dallo zoccolo, ci si deve il metodo più razionale cui si deve ricorrere è
comportare nel modo illustrato in figura 6. Con quello illustrato in figura 9. In un piccolo ret-
un piccolo cacciavite si fa leva, prima su una tangolo di polistirolo espanso, che funge da rac-
estremità, poi sull'altra. I professionisti usano, coglitore, si possono infilare molti integrati, bene-
per questa operazione, delle apposite pinze. ficiando del vantaggio di una facile ed immedia-
ta identificazione della sigla del componente e
di una sicura protezione da accidentali piega-
PIEGATURA CORRETTA ture dei suoi piedini.
40
Avevamo detto all'inizio che in un solo integrato dire « numerico », cioè che tratta i numeri e non
possono essere concentrate principalmente alcu- le grandezze variabili.
ne centinaia o migliaia di resistori, diodi e transi- Assai spesso, in sostituzione dell'aggettivo « di-
stor. Ebbene, tutti questi componenti non sono di- gitale », si suol dire « logico » e, talvolta, « arit-
metico » e ci si riferisce sempre allo stesso con-
stribuiti ordinatamente all'interno dell'integrato,
cetto.
come quello riprodotto in figura 1, ma occupano I circuiti integrati digitali, che sono quelli che
soltanto una superficie di 1+2 mm quadrati, sempre verranno trattati nel presente CORSO,
così come indicato in figura 10. Le dimensioni, si differenziano dai circuiti integrati lineari per-
relativamente grosse, del contenitore, sono rese ché questi vengono realizzati essenzialmente per
necessarie soltanto dal problema pratico di sup- amplificare tensioni variabili a larga: banda.
portare i piedini del componente. Ma esistono numerose famiglie di circuiti inte-
Al termine « integrato » abbiamo aggiunto spes- grati digitali. Le più note sono 1a DTL e la TTL
so l'aggettivo « digitale », che potrebbe far pen- (transistor - transistor - logic). La prima è di più
sare ad una certa relazione del componente con vecchia realizzazione, la seconda è la più dif-
le dita della mano. Ma ciò è assolutamente erra- fusa attualmente sul mercato, è quella che vanta
to. Perché « digitale » è una parola che, in que- il costo più accessibile ed è anche quella cui
sto caso, deriva dall'inglese « digit », che vuol sono rivolte le nostre attenzioni.
Pur non potendosi definire un vero e proprio stroboscopio, questo apparato consente di trasfor-
mare il normale procedere delle persone in un movimento per scatti. Le lampade per illuminazione
domestica sembrano emettere bagliori di fiamma, cosi da somigliare a candele accese. E non
sono rari gli effetti ipnotizzanti dei presenti, che, possono avvertire strane ma rapide sensazioni.
-
m g
Contenuto del kit:
I»o[% +
n. 3 condensatori- n. 6 resistenze- n. 1 po-
tenziometro - n. 1 impedenza BF- n. 1 zoccolo
per circuito integrato - n. 1 circuito integrato -
41
Serve per rivelare
la presenza
o l'assenza di cariche
positive o negative.
ELETTROSCOPIO
L'elettroscopio è principalmente uno strumento trizzato allo stesso modo, esse si aprono maggior-
didattico, che viene presentato nelle aule scola- mente; al contrario, tendono a chiudersi, se alla
stiche durante le lezioni di fisica e che ha il sferetta si avvicina un corpo elettrizzato di segno
compito di interpretare, visivamente, la presenza opposto.
ed il comportamento delle cariche elettriche.
Quello più vecchio fra tutti, che appartiene ormai
alla storia dell'elettricità, è composto da due ATTUALITA' DELLO STRUMENTO
sottili striscioline d'oro, racchiuse in un conteni-
tore di vetro che le protegge dall'agitazione del- Se il celebre elettroscopio è rimasto per anni
l'aria. Le striscioline rimangono sospese all'estre- relegato negli armadi scolastici quale strumento
mità di un'asticella metallica, con la quale forma- di studio e di curiosità, senza trovare mai una
no un unico conduttore. Il tutto viene isolato per pratica applicazione nei laboratori professionali
mezzo di un tappo di ambra, di ebanite o di altra ed hobbystici, è giunto ora il momento di riesu-
sostanza isolante che chiude l'imboccatura del mare quell'apparecchio, conferendogli ovviamen-
contenitore. L'asticella termina esternamente con te un aspetto più attuale, per affidarlo alle molte-
una sferetta. - plici esigenze degli sperimentatori e dei dilettanti
Quando si comunica alla sferetta una debole ca- a causa dell'uso, sempre più crescente, della com-
rica elettrica, questa si diffonde alle striscioline ponentistica in tecnologia MOS. Come si sa, in-
d'oro le quali, elettrizzandosi, si respingono. fatti, oltre ai transistor MOSFET, esiste oggi una
Con l'elettroscopio si esplora, con tutta facilità, vastissima gamma di integrati, spesso complessi
il segno di un corpo elettrizzato. Infatti, se si e costosi, come i microprocessori o gli elaboratori
caricano le striscioline, per esempio positivamen- di segnali, che si rivelano estremamente sensibili
te, toccando la pallina con un bastoncino di vetro alle cariche elettrostatiche e che meritano, quin-
strofinato con la lana, si osserva che, avvicinando di, di essere adeguatamente protetti. Ed il primo
da lontano lo stesso vetro elettrizzato, le striscio- sistema di protezione è certamente quello del-
line si aprono di più; ma se si avvicina un baston- l'individuazione delle eventuali cariche elettriche,
cino di ceralacca, ugualmente strofinato con la per la cui rilevazione si rende appunto necessa-
lana, le striscioline tendono invece a chiudersi. rio l'uso di un elettroscopio.
Dunque, essendo le striscioline cariche positiva- Ma quello a striscioline d'oro non è certo un
mente, se si avvicina alla sferetta un corpo elet- elettroscopio realizzabile a livello dilettantistico,
42
anche se, come noi lo abbiamo descritto all'inizio
di questo articolo, esso è uno strumento sempli-
cissimo e di facile costruzione. Perché gli elemen-
ti irreperibili sono in questo caso, evidentemente, Rappresenta
le due striscioline d'oro. una versione moderna
ed elettronica
dello storico
ELETTROSCOPIO ELETTRONICO strumento didattico.
Meglio dunque approntare uno strumento affine,
che richieda una minima spesa e che sia ugual-
mente funzionale come quello il cui progetto è
riportato in figura 1.
Utilizzando particolari modelli di transistor MO-
SFET, è possibile realizzareun moderno elettro-
scopio « solid-state ». Ma un dispositivo così versa, quando il rubinetto è appena aperto o
concepito viene a costare molto e gli stessi tran- chiuso, il flusso idrico è minimo o interrotto.
sistor possono rivelarsi irreperibili oltre che estre-
Allo stesso modo, nella valvola, in certe condi-
mamente delicati, tanto che un accidentale so- zioni elettriche della griglia, il flusso di corrente,
vraccarico potrebbe divenire per loro fatale. Ecco che scorre tra il catodo e l'anodo, può essere
quindi il motivo per cui nel nostro progetto si è elevato; in altre condizioni, questo flusso di cor-
fatto ricorso ad una vecchia valvola elettronica, rente elettrica, più precisamente di elettroni, può
che molti lettori forse posseggono già e che altri essere debole o nullo. Ma perché la valvola possa
potranno ancora acquistare presso qualche riven- funzionare occorre, per prima cosa, che tra anodo
ditore di parti vecchie di ricambio per ricevitori e catodo esista una forte differenza di potenziale
radio. Sì, perché la valvola da noi adottata è (anodo positivo rispetto al catodo) in modo che
il classico pentodo, amplificatore RF, di tipo gli elettroni, emessi dal catodo riscaldato dal
6BA6, che è composto da un anodo, tre griglie, filamento (piedini 3 - 4), siano attratti con molta
un catodo e un filamento da accendersi con la forza dall'anodo.
tensione di 6,3V. Ma vediamo subito di inter- Se non si applica alcuna tensione alla griglia del-
pretare il comportamento del circuito elettrico la valvola, questa si comporta come un diodo.
del nostro elettroscopio riportato in figura 1. Se la tensione applicata alla griglia, rispetto al
catodo, è positiva, la griglia si comporta un po'
da anodo attirando parte degli elettroni che esco-
ANALISI DEL CIRCUITO no dal catodo. Se si applica alla griglia una ten-
sione lievemente negativa rispetto al catodo, si
Sulla griglia controllo della valvola V1, e preci- nota che questa debole tensione fa variare di
samente sul piedino 1 del suo zoccolo, si applica molto la corrente che fluisce internamente alla
un elemento captatore di piccole cariche elettri- valvola, in quanto la griglia negativa rimanda
che, che è stato indicato con la dicitura ASTA. verso il catodo parte degli elettroni emessi. Se
La griglia controllo può essere paragonata ad un poi la tensione di griglia diventa sempre più ne-
rubinetto dell'acqua. Quando il rubinetto è aper- gativa rispetto al catodo, la diminuzione della
to del tutto, il flusso d'acqua è massimo; vice- corrente nella valvola è sempre più sensibile;
43
ASTA
. rl
DI
, ,,=-------'I 125V
~ +
LN Cl
63V
RE TE
Tl
-----COMPONENTI
C1 = 16F - 250 VI (elettrolitico) LN = lampada al neon (senza resist.)
R1 == 50.000 ohm (potenz. a varlaz. lln.) D1 = 1N4007 (diodo al silicio)
R2 = 220.000 ohm T+ = trasf. (220 V - 125 V : 20 mA - 6,3
V1 == 6BA6 V : 0,5 A)
44
RETE
basetta isol. m
to si è detto poco fa, la corrispondente diminu- La lampada indicatrice al neon LN può essere
zione della corrente tra catodo e anodo. Ma ad sostituita, a piacere, con uno strumento ad indi-
una diminuzione della corrente, internamente al- ce, che dovrà essere di tipo molto sensibile, per
la valvola, corrisponde anche un aumento della esempio un voltmetro da 100 V fondo-scala,
differenza di potenziale tra anodo e catodo, cioè dotato di una sensibilità superiore ai 20.000 ohm
un aumento di tensione sui terminali della lam- per volt.
padina al neon che si accende.
Regolando opportunamente il potenziometro R1,
si può far in modo che, in condizioni di riposo, ALIMENTAZIONE
ossia in condizioni di assenza di cariche in pros-
simità dell'asta, la lampadina al neon rimanga Il circuito dell'elettroscopio, per poter funziona-
accesa. E' possibile così rilevare la presenza di re, necessita di un adatto alimentatore, come
cariche positive le quali, provocando un au- quello presente sulla destra dello schema elet-
mento della conduzione di elettroni fra catodo trico di figura 1. Il quale è composto dal tra-
e anodo della valvola Vl, determinano una di- sformatore di alimentazione T1, dal diodo rad-
minuzione della tensione presente fra catodo e drizzatore D 1, dal condensatore di filtro C 1 e
anodo e quindi fra i terminali della lampadina al dalla resistenza di protezione R2. L'avvolgimen-
neon che è costretta a spegnersi. to primario del trasformatore T1 è adatto ovvia-
Da questa semplice e breve analisi del funziona- mente a sopportare la tensione di rete di 220 V.
mento del circuito di figura 1 è facile ora com- Gli avvolgimenti secondari sono due: quello che
prendere come, per rivelare la presenza di cariche eroga la tensione di 6,3 V ed una corrente di
elettriche positive o negative, occorre intervenire 0,5 A necessaria a provocare e mantenere l'ac-
sul potenziometro R1, posizionandolo nell'uno o censione del filamento della valvola e quello a
nell'altro modo. 125 V - 20 mA in grado di erogare la tensione
45
u
0
o
v)
z
u
v)
BOCCOLA
SERRAFILO
di alimentazione anodica e della lampadina al costruttivo di figura 2 per avere la certezza del
neon. successo.
La tensione alternata di 125 V viene raddrizzata li contenitore dovrà essere di tipo metallico, allo
dal diodo al silicio D1; si tratta di un raddrizza- scopo di non influenzare con un eventuale accu-
mento di tipo a singola semionda. mulo di cariche, tipico delle materie plastiche
Il livellamento della tensione raddrizzata viene ed isolanti in genere, le operazioni di rilevazione
ottenuto tramite il condensatore elettrolitico Cl dello strumento.
che, tenuto conto della ridottissima corrente as- Si faccia bene attenzione ad isolare perfettamente
sorbita dal circuito, può avere un valore capaci- i due conduttori della tensione di rete di 220 V,
tivo relativamente piccolo, compreso fra 10 e i dal loro ingresso nel contenitore metallico, attra-
22 F, con tensione di lavoro di 250 V. Nell'elen- verso un gommino-passante, fino al raggiungi-
co componenti abbiamo prescritto il valore di mento dei terminali dell'avvolgimento primario
16 F. del trasformatore di alimentazione Tl.
I collegamenti ai vari piedini dello zoccolo della
valvola Vl debbono essere eseguiti tenendo con-
to della posizione dell'elemento guida, che con-
COSTRUZIONE sente di effettuare la numerazione indicata nello
schema elettrico di figura 1.
Dato il ridottissimo numero di componenti, il Si faccia ancora bene attenzione a non scambia-
progetto dell'elettroscopio è da considerarsi rea- re tra loro i terminali degli elementi polarizzati,
lizzabile da tutti, anche dai meno esperti. E' come il condensatore elettrolitico Cl ed il diodo
sufficiente infatti seguire attentamente il piano al silicio D I .
46
LA SONDA elettriche captate. Perché, se il filo terminasse
con una punta, questa svolgerebbe la sua natu-
La sonda, che abbiamo pure denominato asta e rale funzione di disperdere le cariche elettriche,
sensore, deve essere costruita nel modo indicato che è poi quella dei parafulmini e che va sotto
in figura 3. Si dovrà far uso di uno spezzone di il nome di « potere delle punte ». In sostituzione
filo di rame nudo e rigido, di un certo diametro, dell'anellino, si potrà infilare sull'asta una pic-
della lunghezza di 1 O+ 20 cm. Questo verrà fis- cola sfera.
sato sulla parte superiore del contenitore metal- A questo punto la realizzazione dell'elettroscopio
lico, in corrispondenza dell'apposita boccola- può considerarsi ultimata e al lettore non resta
sensore presente nello schema di figura 2,e stret- che constatarne l'efficienza, avvicinando all'asta
to mediante una boccola-serrafilo. un pettine, una bacchetta di vetro, una penna od
Con le dimensioni da noi attribuite al sensore, altri oggetti strofinati sulla lana. L'accensione o
la presenza delle cariche elettriche viene avver- lo spegnimento della lampadina al neon confer-
tita pure ad una certa distanza. merà il buon comportamento dell'elettroscopio
Osservando il disegno di figura 3, si nota che elettronico, che potrà poi essere conservato in
il filo di rame termina con un anellino. Ebbene, laboratorio, per constatare la presenza o meno
questo anellino svolge una funzione assai impor- di cariche elettrostatiche sui delicatissimi inte-
tante, quella di non lasciare sfuggire le cariche grati di cui si è parlato all'inizio dell'articolo.
SERVIZIO BIBLIOTECA
IMPIEGO RAZIONALE I CIRCUITI INTEGRATI I SEMICONDUTTORI NEI
DEI TRANSISTORI Tecnologia e applicazioni CIRCUITI ELETTRONICI
L. 12.000 L. 9.000 L. 13.000
J.P. OEHMICHEN
222 pagine 262 illustrazioni
P. F. SACCHI
--
176 pagine - 195 Illustrazioni
formato cm 15 x 21 - stampa
RENATO COPPI
488 pagine - 367 illustrazioni
formato cm 14,8 x 21 - copertina
formato cm. 21 x29,7- legatura a 2 colori- legatura In brossu- plastificata a due colori
in tela con Incisioni in oro ra - copertina plastificata
sovraccoperta plastificata. Gli argomenti trattati possono
Il volume tratta tutto quanto essere succintamente cosi in-
Tutta la pratica dei semicon- riguarda questa basilare realiz- dicati: fisica dei semiconduttori
duttori è trattata in questo li- zazione: dai principi di funzlo- - teoria ed appllcazione del
bro con molta chiarezza e sem- namento alle tecniche di produ- transistor - SCR TRIAC DIAC
pllcità, dagli amplificatori ai cir- zlone, alle applicazioni e ai me- UJT FET e MOS - norme dl cal-
cuiti logici. con i più recenti todi di Impiego nei più svariati colo e di funzionamento- tecni-
aggiornamenti tecnici del settore. campi della tecnica. che di collaudo.
47
lenite - Misti- Permute
VENDO corso • Tecnica Elettronica Sperimentale • VENDO consolle per video giochi Phllips G7000 +
Scuola Radio Elettra, 24 volumi (senza materiali ma cassette: cannibal rischia e vinci- i due ge-
completo di elenchi) L. 70.000 trattabili. nerali. Prezzo reale L. 330.000, vendo a L. 250.000,
MODENA ANDREA - Via G. Giusti, 5 - 20052 MON- trattabili.
ZA (Milano)) GUARINI GIOVANNI • Via Fantuzzi, 10 - FORLI' •
Tel. 52229
CERCO disperatamente un lnte_:grato ICM 7216 D per
li frequenzimetro 10 MHz. Pago anche L. 50.000. VENDO kit da montare (fornisco circuito stampato
Ringrazio fln d'ora chi ml aiuterà. serigrafico e componenti): decorder stereo L. 13.000
CINOTTI PIERGIORGIO • Via Marco Foscarinl, 8 - alimentatore stabilizzato variabile 0+18 V L.
30126 LIDO VENEZIA - Tel. (041) 763781 20.000 amplificatore BF 10 W L. 21.000.
CATTANEO MARCO - Via Lago di Nemi, 21 - 20142
MILANO - Tel. 817053
VENDO barca a vela radiocomandata blcanale con
deriva In ghisa, nuovissima a L. 60.000. Velocissima
con spinnaker. ECO schema elettrico + elenco componenti +
C
PREZIOSA GIOVANNI - Via Carrara Bocchino, 4 - disegno del circuito stampato di un ricetrasmetti-
70052 BISCEGLIE (Bari) - Tel. (080) 922437 dopo 21,30 tore della potenza compresa fra 1 W e 3 W. Offro
L. 2.500 escluse spese postali.
PERITO TECNICO esperto In montaggi e riparazione DONA' LUCA • Via A. Costa, 20 - 10093 COLt.EGNO
circuiti elettronici, si offre per ditte o principianti. (Torino) - Tel. (011) 783505
BOROZZINO ENZO • Vla Marco Polo, 31 - 80124 NA-
POLI VENDO cuffia stereo Mellow HIFI 2 Way stereo con
4 altoparlanti, Impedenza 4 - 150 ohm, max Input
VENDO antifurto con awlsatore acustico a distanza 0,25 W, frequency response 20 - 20.000 Hz a sole
funzionante, In ottime condizioni, al miglior offe- L. 35.000, o cambio con alimentatore funzionante
rente. Massima serietà. da 0 - 14 max Vcc regolabile da 2 A massimo.
BROGGI STEFANO - Vlale Marazza, 30 • 28021 BOR- PUNZO CLAUDIO • Via XXIV Magglo, 34 - 04023
GOMANERO (Novara) - Tel, (0322) 81355 ore pasti. FORMIA (Latina)
Di questa Rubrica potranno avvalersi tutti quei lettori che sentiranno la necessità di offrire
in vendita, ad altri lettori, com ponenti o apparati elettronici, oppure coloro che vorranno
rendere pubblica una richiesta di acquisto od un'offerta di permuta.
Elettronica Pratica non assume alcuna responsabilità su eventuali contestazioni che po-
tessero insorgere fra i signori lettori e sulla natura o veridicità del testo pubblicato. In
ogni caso non verranno accettati e, ovviamente, pubblicati, annunci di carattere pubblici-
tario.
Coloro che vorranno servirsi di questa Rubrica, dovranno contenere il testo nei limiti di
40 parole, scrivendo molto chiaramente (possibilmente in stampatello}.
48
VENDO centinaia di progetti di elettronica da 500 a
3.000 lire: radio, mixer, effetti speciali ed altri con
circuito stampato, schema montaggio, elenco com-
ponenti.
CHAPELLE LUIGI - Piazza Europa, 7 - 10063 PEROSA
IL SERVIZIO E' ARGENTINA (Torino)
CERCO fascicolo Elettronica Pratica settembre 1982, OCCASIONE, vendo al miglior offerente un trasfor-
pago L. 1.000, e agosto 1977 pago L. 1.500. matore 200 W 12+12 V con primario a 220, 270 op-
PERILLO LUIGI · Via Unità Italiana, 40 - 81100 CA- pure 380 V. 6 faretti colorati da 60 W, un faretto
SERTA colorato da 75 W, un saldatore istantaneo EIto 100
W .Il tutto perfettamente funzionante.
COMPRO, per Il massimo di L. 2.500 al pezzo, radio e TRIODO LUCIO - MESSINA Tel. (090) 361135
registratori rotti. Scrivere prima per Indicarne le ca-
ratteristiche (marca, modulazione di ricezione, tipi di VENDO riviste Elettronica Pratica n. 6, 11, 12 '73;
comando ... ) e il tipo di guasto. Rispondo a tutti. 1, 3, 6, 7, 9, 12 '74; 1, 2, 4. 5, 6, 7, 9, 10, 11 '75; 5.
FERRETTI ROBERTO . Corso R. Scagliola, 79 • 12057 10 '76; 9 '79. Tutte in ottimo stato a L. 20.000 in
NEIVE (Cuneo) blocco.
PESCO FRANCESCO . Via del Servi di Maria, 99 -
VENDO centralina di luci psichedeliche nuova com- 96100 SIRACUSA • Tel, (0931) 701776 ore pasti
pleta di 12 mesi di garanzia e tre faretti glallo - blu -
rosso componfblll, tutto In blocco L. 70.000. OFFERTISSIMA! Cedo i seguenti kit già montati: si-
OLIVERI MIRKO . Via Sampolo 145 • 90143 PALER-
rena elettronica americana + controllo batterla a led
MO - Tel. (091) 361919 dalle 15 alle 22,30, per auto + sunstain per chitarra + Interruttore
crepuscolare con relé + generatore di nota + tem-
VENDO scopo ampliamento VCS Atari 2600 + 10 porizzatore per tergi cristallo completo di poten-
cassette tipo: scacchi, asteroidi, lnvaders + 6 mono- ziometri e relé. Il tutto perfettamente funzionante
pole; Il tutto a L. 580.000. a sole L. 40.000.
FRANCESCHELLI GIANCARLO . Vla Spello, 2o • AL- DI CELLO GIUSEPPE • Via Fosso, 25 • 88040 PLATA-
FONSINE (Rapallo) - Tel. (0544) 81747 NIA (Catanzaro) • Tel. (0968) 45319
49
STUDENTE di elettronica cerca • CB • da riparare ma OCCASIONISSHMA, vendo computer ZX81, nuovissi-
in buone condizioni. Pago massimo L. 5.000. mo, ancora in garanzia, completo di alimentatore
CONTI CLAUDIO • Vla Mazzolari, 42 . 24040 PAGAZ. Sinclai r 1,2 A, cavi e manuale, inoltre fornito di e-
ZANO (Bergamo) spansione da 32 Kbyte, al prezzo di L. 230.000 tratt.
+ spese postali (valore reale L. 320.000).
VENDO mini booster per autoradio « Trevi » pot. GRAMENZI PIERAMATO . Via Nazionale, 178 - 64020
30+30 W in offerta a L. 50.000 Inoltre fornisco schemi RIPATTONI • Tel. (0861) 610134 ore pasti
elettrici di qualsiasi TV color e b/n, radio, autoradio.
CB, fono ecc. VENDO amplificatori con IC da 5 W, 7 W, 10 W,
ANTIMO PAPALE • Plazza 1 ottobre, 4 • 81055 S. 20 W, 50 W già montati a L. 16.000 - 15.000 - 17.000 -
MAR!A CAPUA VETERE (Caserta) • Tel. (0823) 811468. 18.000 - 25.000. Luci psichedeliche 3 vie 1.000 W ca-
nale già montate L. 28000. Regolatore di potenza dai
LABORATORIO attrezzato esegue montaggio e co- 1.500 W e 1.000 W già montati da L. 15.000 e 8.000.
struzione di apparecchiature elettroniche di qualsiasi Inoltre prescaler per frequenzimetri alimentatori e
genere, per serie ditte. altri kit montati.
BL di BOTTOSSO LUCIANA • Via Umberto Grosso, 1 MEN CHINI SERGIO • Viale XX Settembre, 262 CAR-
10060 BRICHERASIO (Torino) RARA
IN SCATOLA DI MONTAGGIO
L. 14.750 (senza altoparlante)
L. 16.750 (con altoparlante)
CARATTERISTICHE:
Controllo sintonia: a condensatore variabile • Controllo volume: a potenziometro- 1' Entrata BF:
500 ±-50.000 ohm • 2 Entrata BF: 100.000±1 me gaohm • Alimentazione: 9 Vcc • Impedenza d'u-
scita: 8 ohm - Potenza d'uscita: 1 W circa.
Il kit contiene: 1 condensatore variabile ad aria • 1 potenziometro di volume con interruttore in-
corporato • 1 contenitore pile- 1 raccordatore collegamenti pile • 1 circuito stampato • 1 bobina
sintonia- 1 circuito integrato - 1 zoccolo porta integrato - 1 diodo al germanio • 1 commutatore
- 1 spezzone di filo flessibile- 10 pagliuzze capicorda- 3 condensatori elettrolitici • 3 resistenze
- 2 viti fissaggio variabile.
50
VEND O a L. 6.000 I seguenti progetti (circuito elet- VECCHIE valvole UX226 - RCA + ECH4 acquisto.
trico + c.s. 1: 1 + spiegazioni): Sintetizzatore mo- Gradirei inoltre ricevere elenco di vecchie valvole se
nofonico - Sintetizzatore di percussione - Generatore qualcuno vuole disfarsene.
di suoni spaziali - Harmonlzer per strumenti - Con- BRUGNONI ENRICO -. Via Po, 8 - 21100 VARESE •
vertitore A/D per ZX81 e Spectrum, generatore di Tel. (0332) 225977
riverbero del suono.
RUGHI RODOLFO - Va Mozart, 1 - 06024 GUBBIO - CERCO facile schema ricevitore FM + disegno del
Tel. (075) 9273094 dalle 13,30 alle 14,30 circuito stampato + cablaggio componenti + lista
componenti. Rispondo a tutti.
ECCEZIONALE, vendo registratore Asakl TR1100, PEREGO ENRICO • 'J!a Tiepolo, 4 - TREVIOLO (Ber-
Slim Line, nuovissimo, mal usato, ancora Imballato gamo) - Tel. (035) 691667 ore past! escluso sabato
L. 60.000 (adatto per registratore programmi col
computer). Binocolo professionale Zenith 12x50 nuo- CERCO ZX81 In cambio di clneprolettore sonoro su-
vissimo ancora Imballato L. 65.000, inoltre circa 100 per 8 + 50.000 + regalo penna con orologio digi-
riviste di elettronica a L. 50.000. tale, tutti nuovi, o vendo i due articoli a L. 75.000.
ARCIERI GIANNI • Vla Nazionale, 168 - 64020 RPPAT. MERHI BASSAM • VIa La Spezla, 23 • 00055 LADI-
TONI SPOLI (Roma)
►
Corrente controllabile max per ogni canale: 4 A
Potenza teorica max per ogni canale: 880W
Potenza reale max per ogni canale: 100 : 400 W
Alimentazione: 220 V rete-luce
51
VENDO vldeogames a colori completi di 3 videocas- OCCASIONISSJMA! Vendo a L. 50.000 (comprese spe-
sette (6 glochi- rodrace - motorcycle) marca « Co- se di spedizione) ozonizzatore In scatola di montaggio
nic , usati pochissimo, L. 100.000 trattabili. Vendo completo di elegante contenitore In mogano, circui-
glradlschl « Europhon » 3+3 W + cuffie « Phillps ». Il teria, lampada, trasformatore e Istruzioni. Efficienza
tutto !n ottimo stato a L. 100.000 trattabili. Radiore- 200 mc. tensione d'ingresso 220 V, consumo 6 W.
gistratore • Tetronic » mono (2 W) L. 50.000. Spedizione In contrassegno.
ZAGO EMILIO • Vie 3 Martiri, 77 • 45100 ROVIGO • TIOZZO DANlLO • Via Orti Est 183B • 30019 SOTTO-
Tel. (0425) 31866 MARINA {Venezia)
-~--- - - - - -- -- - - - - - -- - -- - - -
--
52
LA FUSTA DEL LETTURE
Tutti possono scriverci, abbonati
o no, rivolgendoci quesiti tecnici
inerenti a vari argomenti presen-
tati sulla rivista. Risponderemo
nei limiti del possibile su questa
rubrica, senza accordare prefe-
renza a chicchessia, ma sce-
gliendo, di volta in volta, quelle
domande che ci saranno sem-
brate più interessanti. La regola
ci vieta di rispondere privata-
mente o di inviare progetti esclu-
sivamente concepiti ad uso di
un solo lettore.
lP
220v 24V
TRIAC
ICI
R8
51
RE TE
Condensatori R4
i = 4.700 ohm (trimmer)
= 390 ohm
C1 = 100.000 pF R5
C2 = 10.000 pF R6 = 1 megaohm
C3 = 220 F - 26 VI (elettrolitico) R7 = 1
1
megaohm (potenz. a var. Iin.)
megaohm (potenz. a var. lin.)
C4 = 220 F - 26 VI (elettrolitico) R8 =
es = 220 F - 26 VI (elettrolitico) Varie
Resistenze IC1 = L120I (SGS)
R1 = 100.000 ohm TRIA = 220 V - 3 A
R2 = 10.000 ohm
LP = lampada utilizz. (200 W max.)
R3 = 1 megohm Ti = trast. (0,5 A)
S1 = comm. (1 via - 2 poslz.)
54
VISUALIZZAZIONE FUSIBILI la quale segnala la rottura del fusi bile attraverso
una serie di lampeggìi. Quando invece viene a
Avrei bisogno di realizzare un dispositivo in gra- mancare la tensione di alimentazione, la lampada
do di segnalare l'eventuale rottura di un fusibile. rimane spenta. Se tutto va bene, invece, la lam-
PASSERINI ETTORE pada rimane normalmente accesa.
Como
C1 = 220.000 pF
R1 = 2 megaohm
Quello che pubblichiamo è un dispositivo che R2 = 150.000 ohm
provoca l'accensione della lampada al neon LN, D1-D2 = 2x1N4001
FUS
FASE
{}
qq
RE TE
LN
NEUTRO
55
INIETTORE E SIGNAL TRACER AUDIOSTOP
Senza ricorrere all'acquisto di uno strumento Vorrei applicare al mio televisore un dispositivo
commerciale, vorrei costruire io stesso un iniet- in grado di sopprimere l'audio a piacere tramite
tore di segnali e signal tracer con componenti un comando qualsiasi.
comuni. Disponete di uno schema di questo tipo? URSO FERDINANDO
SILlGATO SALVATORE Catania
Messina
Il temporizzatore 555 (I1) vien fatto scattare
Eccolo, ed è davvero elementare. Jl passaggio da attraverso un sensore a tocco, realizzato con una
una funzione strumentale ali'altra si effettua piastrina di materiale conduttore. Jl tempo in
tramite il commutatore S2. L'uscita è in grado cui l'altoparlante rimane interrotto è regolabile
di pilotare un auricolare piezoelettrico. tramite R 1. Il ripristino dell'audio avviene ov-
viamente in modo automatico.
Condensatori
C1 = 3.300 pF C1 = 100.000 pF
C2 = 3.300 pF C2 = 1 F - 16 VI (elettrolitico}
C3 = 3.300 pF - C3 = 10.000 pF
C4 = 100 µF -16 VI (elettrolitico) C4 = 33 F - 16 VI (elettrolitico)
Resistenze
R1 = 1 megaohm (trlmmer)
R2 = 8.200 ohm
R1
R2
R3
R4
Varie
=
=
=
1
2.700
1
2.700
megaohm
ohm
megaohm
ohm
R3
D1
IC1
TR1
RL
=
= 1N4001
= 555
== BC107
8,2 ohm (a filo)
SI
use.
RI
+
e
9V
PUNTA
e
Cl
} + }<
e
TR! TR2
DI
MASSA
56
ras
SENSORE
L. 36.500
KIT - BOOSTER BF
Una fonte di energia complementare in scatola di montaggio
L. 15.500
PER ELEVARE
LA POTENZA DELLE
RADIOLINE TASCABILI
DA 40 mW A 10 W!
58
TRI
I
e,_
ci
CJ
n 05 T
~es 12V
ad 01 ,
02 ~
ci -
C?
06
_c
5
l j
e
:
l / I ere 'i
RETE Il ' TR2
SALDATORE
ISTANTANEO
A PISTOLA
L. 13.500
CARATTERISTICHE:
Tempo di riscaldamento: 3 secondi
Al i mentazione: 220 V
E dotato di punta di ricambio e di
Potenza: 100W
istruzioni per l'uso. Ed è particolar-
Illuminazione del punto di saldatura mente adatto per lavori intermittenti
professionali e dilettantistici.
RIVELATORE DI TEMPORALI radio e sintonizzarla su un punto libero da emit-
tenti, nella gamma delle onde lunghe o in quella
Mi interesserebbe poter rilevare, con un certo delle onde medie. L'attività temporalesca viene
anticipo, l'approssimarsi di un temporale. Esiste avvertita in forma di crepiti attraverso l'alto-
un sistema semplice, che non richiede apparec- parlante. Ma per evitare di lasciare sempre in-
chiature da meteorologo, ma che ogni princi- serito quest'ultimo, conviene sostituirlo con il
piante di elettronica può realizzare? circuito qui riportato, che metterà in funzione il
BERGAMASCHI GIULIO rivelatore luminoso ( DLI - DL2) e quello so-
Monza noro ( buzzer) quando le onde elettromagneti-
che dell'attività temporalesca superano un certo
Il sistema più semplice è quello di accendere la valore di soglia regolabile con R2.
DI
+
e
ENTR BE
+ BUZZER
Cl PIE ZOEL
Q''
In scatola
ALIMENTATORE STABILIZZATO di montaggio
Caratteristiche
Tensione regolabile 5+ 13 V
Corr. max. ass. 0,7A
Corr. picco 1A
Rlpple 1mV con 0,1A d'usc.
5mV con 0,6A d'usc.
Stabilizz. a 5V d'use. 100mV
60
IMPEDENZE VK200
UL TRAPREAMPLIFICATORE
con circuito integrato
In scatola di montaggio
a L. 6.000
CARATTERISTICHE
Amplificazione elevatissima
Un semplice sistema per elevare Ingresso inverting
notevolmente il segnale provenien- Elevate impedenze d'ingresso
te da un normale microfono Ampia banda passante
Utile ai dilettanti, agli hobbysti, ai CB e a tutti coloro che fanno uso di un mi-
crofono per amplificazione o trasmissione
61
INTERRUTT ORE CREPUSCOLA RE ficata da TRJ che, a sua volta, pilota il relé RL.
Il trimmer R2 regola la sensibilità, cioè la soglia
Per far credere ai malintenzionati che la mia del rivelatore.
casa al mare è costantemente abitata, vorrei che,
al calar della sera, si potesse accendere automati- C1 = 1.000 F - 25 VI (elettrolitico)
camente una lampadina. R1 = 3.900 ohm
CARRONE PIER ANTONIO R2 = 47.000 ohm (trimmer)
Bari D1-D2-D3 = 3x1N4004
TR1 = BC107 [)
Rl = relé (16 V)
A lei necessita un interruttore crepuscolare come T1 = trasf. (220 V - 12+12 V)
quello qui riportato. Il controllo viene efjettuato LP1-LP2 = lampade (220 V)
dalla fotoresistenza FR, la cui corrente è ampli- FR = fotoresistenza
PROTEZlONE DI TTL
Per evitare di distruggere gli integrati digitali con Il sistema più semplice consiste nell'uso di un
tensioni errate, vorrei costruire un dispositivo di relé, il quale interrompe, nel tempo di qualche
protezione contro gli eventuali errori manuali. millisecondo, l'alimentazione, quando questa su-
BERRUTI FURIO pera un valore prestabilito.
Brescia
5V T T T l_[
"'Ut
t-:
G
rS i5g
"'1
2-.J
t .....
j u
-.J
u
3 ;:::
5
1g
•• %-
u, DLI
~
3
MASSA
e
62
RI
TRl
RETE
REGOLATORE DI POTENZA
IN SCATOLA
Con questo dispositivo è possibile
DI MONTAGGIO
controllare:
3- La temperatura di un saldatore.
ELETTRONICA
·PllATICA
G
E
N
E
A
A
T
Q
"
GENERATORTRACE
'ELETTRONICA
CBE
::z -· -
: ±zz-PRATICA
_,_
RVEL
A TORE
o cne [s
E.l.E:TTRO
STATICI • •
~
L. 12.000
Per agevolare l'opera di chi, per la prima volta, è impegnato nella ricerca degli elementi
didattici introduttivi di questa affascinante disciplina che è l'elettronica del tempo libero,
abbiamo approntato un insieme di riviste che, acquistate separatamente, verrebbero a
costare L. 3.000 ciascuna, ma che in un blocco unico, anziché L. 36.000, si possono avere
per sole L. 12.000.
IN SCATOLA
ALIMENTATORE DI MONTAGGIO
PROFESSIONALE L. 34.000
e STABILIZZAZIONE PERFETTA FRA 5,7 e 14,5 Vcc e CORRENTE DI LAVORO: 2,2 A
CARATTERISTICHE
Tensione d'entrata: 220 Vca
Tensione d'uscita (a vuoto): regolabile fra 5,8 e
•
14,6 Vcc
Tensione d'uscita (con carico 2A): regolabile fra
5,7 e 14,5 Vcc
5P Stabilizzazione: - 100 mV
LI«EeNTATOHE STABIZZA Corrente di picco: 3 A
Corrente con tensione perfettamente stabilizzata.
2,2 A (entro - 100 mV)
Corrente di cortocircuito: 150 mA
~·- t
- n. 3 Transistor
- n. 1 Diodo zener
n. 1 Raddrizzatore
n. 1 Dissipatore termico (con 4 viti, 4 dadi, 3 rondelle
e 1 paglietta) 8 e
n. 1 Circuito stampato
•
n. 1 Bustina grasso di silicone
n. 1 Squadretta metallica (4 viti e 4 dadi)
n. 1 Voltmetro (con due resistenze presaldate)
- n. 1
il
',=
t'-
Cordone di alimentazione (gommino-passante}
- n. 2 Boccole (rossa-nera)
- n. 1 Lampada-spia (graffetta fissaggio)
- n. 1 Porta-fusibile completo
- n. 1 Interruttore di rete
- n. 1 Manopola per potenziometro
- n. 1 Potenziometro (rondella e dado)
n. 1 Trasformatore di alimentazione (2 viti, 2 da
rondelle)
n. Contenitore in ferro verniciato a fuoco (2
tofilettanti)
- n. 1 Pannello frontale serigrafato
- n. 7 Spezzoni di filo (colori diversi)
- n. 2 Spezzoni tubetto sterling
in scatola di montaggio
L 12.700
Gli elementi fondamentali, che ca-
ratterizzano il progetto del microtra-
smettitore tascabile, sono: la mas-
sima semplicità di montaggio del
circuito e l'immediato e sicuro fun-
zionamento. Due elementi, questi,
s E che sicuramente invoglieranno tut-
ti i principianti, anche quelli eh-e
sono privi di nozioni tecniche, a
costruirlo ed usarlo nelle occasio-
ni più propizie, per motivi profes-
sionali o sociali, per scopi protet-
tivi e preventivi, per divertimento.
erra.nae±r .sgeessn.su
DI ELETTRONICA - RADIO - TELEvisioNE
PRATICA
ll
PERIODICO MENSILE - SPED. IN ABB. POST. GR. 3°/70
ANNO Xlii - N. 2 - FEBBRAIO 1984 L. 2.000
OPTO ISOLAMENTO
Tutti gli strumenti
di misura e di
controllo pubblicizzati
in ques ta pagina
po ssono essere
richiesti a:
NO VITA'
ASSOLUTA!
Questo generatore, data la sua larga banda di frequen-
za consente con molta facilità l'allineamento di tutte
le apparecchiature operanti in onde medie, onde lun-
ghe, onde corte, ed in tutta la gamma di VHF. Il qua- interamente protetto
drante delle frequenze è di grandi dimensioni che con-
sente una facile lettura. da qualsiasi
Dimensioni: 250x170x90 mm errore di manovra
CARATTERISTICHE TECNICHE
Tensioni continue 100 mV- 2 V - 5 V- 50 V - 200 V - 1.000 V
Tensioni alternate 10 V - 25 V - 250 V - 1.000 V
Correnti continue 50 A - 0,5 mA - 10mA - 50 mA - 1A
Correnti alternate 1,5 mA - 30 mA - 150 mA - 3 A
m 2x1-2x100 - 2x1.000 Ottimo ed originale strumento di misure appositamente stu-
Volt output 1 O Vca - 25Vca - 250 Vca - 1.000 Vca diato e realizzato per i principianti.
ecibel 22 d- 30 dB - 50 dB - 62 dB La protezione totale dalle errate ins·eni-oni e ottenuta me-
2cita da O a 50 F - da O a 500 F diante uno scaricatore a gas e due fusibili.
CARATTERISTICHE GENERALI
ssoluta protezione dalle errate manovre dell'operatore. - Scala a specchio, sviluppo scala mm. 95. - Garanzia di fun-
vento elettrico anche in condizioni ambientali non favorevoli. - Galvanometro a nucleo magnetico schermato con-
ampi magnetici esterni. - Sospensioni antiurto. - Robustezza e insensibilità del galvanometro agli urti e al tra-
isura balistica con alimentazione a mezzo batteria interna.
(Generatore di segnali)
e versioni per Radio e Televisione. Particolarmente adatto per localizzare velocemente i guasti nei ra-
ificatori, fonovaligie, autoradio, televisori.
CARATTERISTICHE
MOD. RADIO L. 14.500 CARATTERISTICHE TECNICHE,
MOD. TELEVISIONE .900
Frequenza 1 KCc Frequenza
Armoniche fino a 50 Mc Armoniche fino a
Uscita 10,5 V e Uscita
30 V pr
Dimensioni 12x160 mm Dimensioni
Peso 40 grs. Peso
Tensione massima
applicabile al ·puntale 500 V
Corrente della batteria 2 mA
L'ABBONAMENTO A
ELETTRONICA
PRATICA
È UN'IDEA VANTAGGIOSA
Perché abbonandosi si risparmia sul prezzo di copertina
e perché all'uscita di ogni numero
Elettronica Pratica viene recapitata direttamente a casa.
Canoni d'abbonamento
Per l'Italia L. 20.000
Per l'estero L. 30.000
L'abbonamento a Elettronica Pratica dà a tutti il diritto
di ricevere dodici fascicoli della rivista.
S 11 ■
QUESTO ECCEZIONALE VOLUME È RISERVATO
ESCLUSIVAMENTE Al NUOVI E VECCHI ABBONATI
Copertina in similpelle
Vademecum con incisioni in oro
del tecnico
radio-tv
272 pagine - 25 abachi
formato: cm. 21 x 30
In omaggio il righello di plastica
per l'uso degli abachi e dei grafici
CONDIZIONI DI RICHIESTA
Tramite abbonamento: abbonamento + libro L. 30.000
Lettori con abbonamento in corso: il solo libro L. 10.000
LE ADESIONI SI CHIUDONO CON L'ESAURIMENTO
DEI VOLUMI DISPONIBILI
ELETTRONICA
PRATICA
Via Zurettl, 52 Milano . Tel. 6891945
ANNO 13- N. 2- FEBBRAIO 1984
IN COPERTINA • appaiono due montaggi di grande
interesse, scelti fra quelli presentati e descritti
in questo numero del periodico: il monitor di
sovrammodulazione, a barra luminosa, per gli
appassionati CB e il dispositivo che consente
di isolare gli apparati di pilotaggio digitali dai
disturbi e potenziali di rete.
,,,/
editrice
ELETTflONICA PRATICA
direttore responsabile
ZEFFERINO DE SANCTIS
Sommario
disegno tecnico OPTOISOLAMENTO CON FA4N33 68
CORRADO EUGENIO PER PROTEGGERE I CIRCUITI
stampa DAI CARICHI DI POTENZA
TIMEC
ALBAIRATE • MILANO
LE PAGINE DEL CB 74
Distributore esclusivo per l'I- MONITOR DI MODULAZIONE
talia:
A. & G. Marco • Vla Fortez-
CON BARRA LUMINOSA
za n. 27 • 20126 Milano tel.
2526. autorizzazione Tribu-
nale Civile di Milano - N. 74 PRIMI PASSI 84
del 29-2-1972 . pubblicità in- RUBRICA DEL PRINCIPIANTE
feriore al 25%.
TECNICA DELLA SALDATURA
UNA COPIA L. 2.000
ARRETRATO L. 2.500 PIU' LUCE IN AUTO 90
ABBONAMENTO ANNUO (12 CON CIRCUITO DI RITARDO
numeri) PER L'ITALIA L.
20.000 • ABBONAMENTO AN-
NUO (12 numeri) PER L'E- STRUMENTO PROVADIODI 96
STERO L. 30.000. PER ZENER Si- Ge
DIREZIONE AMMINISTRA-
ZIONE - PUBBLICITA' -
VIA ZURETTI 52 . 20125 CORSO SUGLI INTEGRATI 104
MILANO, DIGITALI - SECONDA PUNTATA
Tutti i diritti di proprietà let-
teraria ed artistica sono ri-
servati a termine di Legge per VENDITE - ACQUISTI - PERMUTE 112
tutti i Paesi. I manoscritt-i, i
disegni, le fotografie, anche
se non pubblicati, non si re. LA POST A DEL LETTORE 117
stituiscono.
OPTOISOLAMENTO
lema che ci proponiamo di risolvere in il quale, rivelandosi utile nei sistemi di pilo-
ste pagine è quello del completo isolamento taggio a comando saltuario, non lo è più quan·
dispositivo elettronico di comando ed un do gli interventi di chiusura ed apertura richiesti
uelsiasi carico di potenza alimentato con la diventano frequentissimi. Perché l'eccessivo lo-
tensione di rete. Un problema, dunque, di pri- gorio dei contatti comprometterebbe certamen-
maria importanza nella tecnologia attuale, che te l'affidabilità del sistema di controllo, perché
mUera assolutamente la presenza dei con- la lentezza nella risposta ai comandi sarebbe
sueti disturbi che affollano le linee di distribu- inaccettabile e perché il rumore prodotto, in
dell'energia elettrica o, peggio, certe extra- particolar modo quando i relé in funzione sono
tensioni generate da organi elettromeccanici. So- molti, potrebbe divenire fastidioso.
rto quando le apparecchiature di control- Si potrebbe dunque pensare di far uso di un di-
ntengono circuiti digitali o microprocessori. spositivo più rispondente alle necessità della
j] si può quindi ricorrere al tradizionale relé tecnica moderna, quale ad esempio il TRIAC,
68
che viene definito come un relé « solid-state ». mento e talvolta distruggendone alcuni compo-
Ma anche questo componente quasi sempre sol- nenti.
leva alcune difficoltà applicative. Perché il suo Uno dei sistemi migliori per risolvere questo
collegamento diretto introduce il potenziale di importante problema dell'isolamento del cir-
rete nell'apparato di controllo, con grave peri- cuito di controllo da quello di carico, in grado
colo per l'operatore e per certe delicate appa- di cautelare qualsiasi delicata apparecchiatura
recchiature, dato che tutti i disturbi generati contro ogni tipo di disturbo o di potenziale di
dal carico pilotato a TRIAC o comunque pre- rete, è certamente quello dell'uso di un fotoac-
senti nella rete, entrano direttamente nel cir- coppiatore, che è pure conosciuto col nome di
cuito di pilotaggio, bloccandone il funziona- optoisolatore e che è ormai disponibile in com-
69
SG N. Or [
COMANDO
TRIAC
0z
RETE
-----COMPONENTI-----
Condensatori R4 = 100 ohm - 1 W
c1 = 100 F . 16 VI (elettrolltico) R5 = 2.200 ohm - 10 W
C2 = 100.000 pF - 600 VI
Varle
Resistori F.A. = fotoaccopplatore (4N33)
R1 = vedi testo D1 = diodo al slllclo (1N4007)
R2 = 1.000 ohm - /, W DZ = diodo zener (10 V- 1 W)
R3 = 47 ohm - /, W TRIAC SC14ID (TXAL 388B)
70
TRIAC
e 7+
1 o o
2r
sé ,iP»
k
e 8 s
° ti]
Fig. 3 . Disegno in grandezza reale del
circuito stampato sul quale deve essere
-composto il progetto del relé optoelettro-
nico.
sibilità di pilotaggio. Bastano infatti pochi milli- necessità alcuna di ricorrere a costosi ed intro-
ampere (2: 5 mA) per far accendere il led e vabili modelli con SCR TRIAC incorporati ed
mettere in conduzione il TRIAC. idonei ad una connessione diretta con la tensione
di rete di 220 V.
72
Fig. 4 - li modello di fotoaccoppiatore da noi
prescritto nell'elenco componenti è dotato di
sei piedini, la cui corrispondenza è citata nel
testo. Internamente il componente è formato da
un diodo led e da un fototransistor in collega-
mento darlington.
mando è di 5 V, come normalmente si usa sto nel modo indicato dal disegno riportato in
nei circuiti digitali, ponendo rispettivamente figura 3 in scala unitaria, cioè in grandezza
I = 5 mA e I = 20 mA, si ha: naturale.
Sulla basetta del circuito stampato, che è di
Rt = 600 ohm forma rettangolare e le cui dimensioni sono di
R1 == 150 ohm 4,5x7,9 cm, verranno applicati, nei rispettivi
fori e sulla parte opposta a quella in cui sono
Con una tensione di comando di 12 V, suppo- presenti le piste di rame del circuito, i termi-
nendo che le correnti richieste siano ancora di nali dei componenti elettronici, tenendo sott'oc-
5 mA e 20 mA, si ha: chio il piano costruttivo riportato in figura 2.
Naturalmente si • dovrà prestare attenzione al
R1 =
2.000 ohm verso di inserimento del diodo raddrizzatore DI,
RI = 500 ohm del diodo zener DZ, del condensatore elettroli-
tico Cl, del fotoaccoppiatore F.A. e del TRIAC:
Con la tensione di comando di 24 V ed attri- E a proposito di quest'ultimo componente, ricor-
buendo ancora ad I i valori di 5 mA e 20 mA, diamo che, per ottenere il controllo di correnti
si ha:
superiori ai 2 A, è necessario dotare il TRIAC
di un opportuno dissipatore di calore. Con l'uso
R 1 = 4.400 ohm di un buon radiatore, il TRIAC è in grado di
Rt =1.100 ohm sopportare correnti fino a 6 A con la tensione
di rete di 220 V, sia con carichi induttivi che
In pratica, ovviamente, si dovranno utilizzare i con carichi resistivi.
valori resistivi commerciali più vicini a quelli
Possiamo ora concludere questo argomento, ri-
teorici individuati mediante la legge di Ohm.
cordando ai nostri lettori che in commercio
esistono attualmente dei moduli elettronici che
esplicano funzioni analoghe a quelle del dispo-
COSTRUZIONE sitivo qui descritto. Ma questi hanno un prezzo
assai elevato e non sono quindi accessibili a
Prima di iniziare il montaggio del nostro fo. tutte le borse. Inoltre sono privi di ogni con-
toaccoppiatore, il lettore dovrà procurarsi tutti tenuto didattico e pertanto assai meno entusia-
gli elementi necessari alla costruzione, a partire smanti di questo pur semplice fotoaccoppia-
dal circuito stampato, che dovrà essere compo- tore.
73
LE PAGINE DEL
CE
27
MONITOR
DI MODULAZIONE
Assai spesso gli appassionati della banda cit- ranza di migliorare la qualità della modulazione
tadina o, come si dice più abbreviatamente, i delle emissioni. Mentre, il più delle volte, que-
CB, attratti da certi microfoni di prestigio, dotati sti elementi vengono male utilizzati o si rivelano
di amplificatore interno, montano questi mo- inadatti al tipo di ricetrasmettitore posseduto,
delli nelle proprie apparecchiature, con la spe- al punto da creare scompensi tali da annullare
74
Consente di visualizzare tramite una barra luminosa, i diversi
livelli di modulazione.
SEGNALI IN AM
75
Fig. 2 • Piano costruttivo com pleto del monitor
di sovram m odulazione. Il contenitore può essere
di m etallo o di plastica trasparente; in questo
secondo caso si evitano le operazioni di fo ratura
non sem pre gradite dal principianti.
"')
)
-J
COMPONENTI
Condensatori
C1 = vedi testo
C2 = 10.000 pF
C3 = 500.000 pF
Resistore
R1 = 33.000 ohm
Varie
L1 = bobina sintonia (vedi testo)
D1 = diodo al germanio (qual&. tipo)
si = lnterrutt.
76
BARRA FORO REG. SENS.
LUMINOSA BARRA LUMIN.
77
RG58
I I
dr
si
Fig. 4 • La piccola parte del segnale di alta
RACC. frequenza, necessaria per far funzionare
A4'7" il monitor di sovrammodulazione, viene
prelevata dall'antenna tramite un apposito
raccordo. Dentro il connettore è montata
una resistenza, il cui valore dipende dalla
potenza d'uscita del trasmettitore e che
provvede a dosare la giusta quantità di
~ ALL'ANTENNA segnale da inviare al monitor.
tal caso, il segnale, pur essendo ben rivelato diodi led, il quale, a differenza di quanto avviene
dai ricevitori radio di coloro che sono all'a- negli strumenti tradizionali, consente di elimi-
scolto, appare poco incisivo. Al contrario, nare totalmente l'inerzia meccanica dell'indice,
quando l'entità del segnale di bassa frequenza permettendo di rilevare pure i più veloci picchi
supera quella della portante, si verifica il fe- di sovrammodulazione.
nomeno di « sovrammodulazione », che dà luo- Quei lettori che avessero già acquistato la barra
go, in ricezione, ad un ascolto notevolmente luminosa pubblicizzata e venduta nel tempo
distorto e quindi incomprensibile. A volte, anzi, passato dalla nostra organizzazione, potranno
la sovrammodulazione è tale da invadere i ca- servirsi di quel componente per semplificare il
nali su cui stanno dialogando altri CB, creando programma costruttivo. Altrimenti, si dovrà prov-
un deprecabile sconfinamento di frequenza che vedere ad acquistare presso un grosso rivendito-
molti CB assai spesso lamentano. re di materiali elettronici tutti i componenti ne-
cessari per comporre quel modulo.
INDICATORE DI MODULAZIONE
ESAME DEL CIRCUITO
Lo strumento quasi sempre presente in ogni ri-
cetrasmettitore CB non indica la profondità di li progetto del· monitor di sovrammodulazione,
modulazione. Esso infatti si limita a segnalare, riportato in figura 1, è principalmente composto
durante le trasmissioni, la potenza d'uscita e, da un circuito risonante, accordato sulla fre-
durante le ricezioni, l'entità della sola portante. quenza di trasmissione, che si identifica nella
Se si vuol rilevare, dunque, la profondità di bobina L l e nel condensatore C 1.
modulazione, si deve costruire a parte un appo- Il circuito accordato seleziona il solo segnale
sito strumento, che abbiamo denominato monitor utile rispetto ad altri eventualmente presenti.
di modulazione. Il diodo al germanio D 1 rettifica il segnale men-
Quello presentato in queste pagine è uno stru- tre il condensatore C2, cortocircuitando a mas-
mento indicatore a barra luminosa, composta da sa l'alta frequenza, consente di applicare alla
78
@
79
-- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -,
I
I
BARRA LUMINOSA
I
E M M @
01
lI H.'
1
RI R2
1<
...
2F==i=======1~===l==~I~
J
CIRC. STAMPATO
-- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- --
-----COMPONENTI-----
R1 4.700 ohm (trimmer) D1 = diodo al germanlo (quals. tipo)
R2 = 100.000 ohm
DI
-
BARRA LUMINOSA
ALIM.
•
+
ENTR.
80
stenza, collegata in serie al cavo di prelievo del
segnale e sistemata direttamente dentro il con-
nettore coassiale di alta frequenza, come indicato
in figura 4.
IL PACCO
COSTRUZIONE DELL'HOBBYSTA
La realizzazione pratica del monitor e impresa Per tutti coloro che si sono resi conto
facile per tutti, anche per chi non dispone di dell'Inesauribile fonte di progetti con-
particolare esperienza nel settore dell'alta fre- tenuti nel faaclcoli arretrati di Elettro-
quenza. Il lavoro prende le mosse dalla compo- nica Pratica, abbiamo preparato que-
sizione del circuito stampato, il cui disegno in sta interessante raccolta di pubblica-
grandezza naturale è riportato in figura 3. zioni.
Quindi si passa alla realizzazione della bobina
L1 di sintonia, che si effettua avvolgendo 11 Le nove copie della rivista sono state
spire di filo di rame smaltato, del diametro di scelte fra quelle, ancora disponibili,
0,5 mm, su un supporto di materiale isolante, ma in rapido esaurimento, in cui sono
munito di nucleo di ferrite, di forma cilindrica, apparsi gli argomenti di maggior suc-
come visibile in figura 2, del diametro esterno cesso della nostra produzione edito-
di 8 mm. Una presa intermedia deve essere ri- riale.
cavata alla 3° spira a partire dal lato massa
(vedi schema elettrico di 'figura 1).
Sulla basetta del circuito stampato si applicano
EE
TTARI!
- ·--- -
A
. F
ETTA%RISA
- - ... EUTTMI±
---- .
gli altri pochi elementi necessari per completare
il progetto, ossia il diodo al germanio, i tre
condensatori C1- C2-C3 e la resistenza R l.
"e,"gr-
f,'
y
IP
----------
TIMER
coi
m~
u oo.s ro o
-
._
Jl valore esatto del condensatore CI dipende HFTA ee
... 'H
UTTM9A
dalla frequenza su cui si desidera far funzionare
CB- • -• POR1'ATIJ ca- •
il monitor. Per esempio:
28 MHz Cl 22 pF
onani
s@, io !@
27 MHz Cl 27 pF wi - •
........
STEREO LUCI PSICHEDELICHE LUCCIOLA ELETTRONIC A
B8LANCI OAMENT
21 MHz Cl 47 pF
14 MHz Cl 68 pF
~-.·
·-·-~
e.
ii4 s
,I" dg.
y
E' possibile, soltanto al radioamatore e non al RIVELA TORE D GAS UNA RAMPA LUMINOSA TRASMETTITORE PER O
CB che deve lavorare sulla frequenza dei 27
MHz, sostituire il condensatore fisso CI con un
condensatore variabile da 100 pF, che dovrà
essere regolato col cambio-gamma.
L. 7.500
Il valore della resistenza, da inserire dentro il
Il pacco dell'hobbysta è un'offerta spe-
connettore di alta frequenza, dipende essenzial-
ciale della nostra Editrice, a tutti i
mente dalla potenza d'uscita del trasmettitore
nuovi e vecchi lettori, che ravviva l'in-
nel seguente modo:
teresse del dilettante, che fa rispar-
miare denaro e conduce alla realizza-
sino a 20 W 1.200 ohm • W zione di apparecchiature elettroniche
sino a 80 W 2.200 ohm - W di notevole originalità ed uso corrente.
sino a 150 W 3.300 ohm w
Questa resistenza dovrà essere prodotta con un
tubetto di materiale isolante (plastica o sterling),
onde evitare contatti accidentali con il corpo
metallico del connettore,
81
VU·82
o«
..,_3•
-I
Fig. 9 • Disegno in grandezza naturale del circuito stampato sul quale si rea-
lizza il semplice plano costruttivo della barra luminosa.
abbonatevi a:
MESSA A PUNTO
ELETTRONICA Il sistema più corretto per la messa a punto
del monitor di sovrammodulazione imporrebbe
PRATICA l'uso dell'oscilloscopio, che consentirebbe di ri-
levare il diagramma del segnale d'uscita del tra-
smettitore. Ma non si può pretendere che un
lettore principiante si trovi in possesso di que-
82
sto importante strumento e quindi la taratura Giunti a tal punto delle operazioni di taratura,
dell'apparato deve essere raggiunta attraverso si provvederà a regolare il trimmer montato
altra via. nel circuito della barra luminosa. Ma per far
Per la regolazione del nucleo della bobina di ciò, occorre chiedere ad un collega CB o OM
sintonia LI si procede nel modo seguente. In se il livello di modulazione delle proprie tra-
parallelo alla resistenza R 1 si collega un tester smissioni è buono. Avutane conferma, oppure
commutato nella scala voltmetrica con fondo- dopo opportuno intervento sul MIKE GAIN, si
scala di IO V, ricordando che il puntale positivo regolerà il trimmer della barra luminosa fino ad
deve essere connesso dalla parte del diodo al ottenere, durante la modulazione, l'accensione
germanio. Quindi, premendo il pulsante PTT, si di tutti i diodi led verdi, che sono esattamente
regola il nucleo in modo da raggiungere la i primi sette, mentre i rimanenti tre sono rossi.
massima deviazione dell'indice del tester. Ovvia- E' ovvio che i diodi led verdi più vicini a quelli
mente questo intervento va fatto senza parlare rossi, che indicano un valore di tensione supe-
nel microfono. Nel caso in cui il trasmettitore riore, si accenderanno soltanto raramente duran-
fosse idoneo alle emissioni in SSB, questo verrà te i picchi di modulazione. Se si regola il
commutato in AM, perché la SSB è priva di MIKE GAIN in modo da raggiungere un va-
portante. Nel frattempo la barra luminosa ri- lore eccessivo di modulazione, si potrà osser-
marrà spenta, tranne che nell'attimo in cui si vare l'accensione dei diodi rossi, che denun-
preme il pulsante PTT. ciano i I fenomeno di sovrammodulazione.
(
RIMI
JASSI
TECNICA
DELLA SALDATURA
Il tema della saldatura a stagno è da conside- CHE COS'E' LA SALDATURA
rarsi di basilare importanza per tutte le tecniche
applicative dell'elettronica. Ed anche se esso è Con la parola « saldatura » si designa in generale
stato da noi altre volte trattato, è necessario ri- l'unione, attraverso un procedimento termico, di
prenderlo, svilupparlo ed aggiornarlo, soprattutto due metalli. Portando a temperatura di fusione
in considerazione del continuo progresso della lo stagno interposto fra due superfici metalliche,
componentistica, che ha portato tutti noi ad ef- si ottiene l'intima unione fisica delle parti. E la
fettuare saldature a stagno su elementi nuovi e temperatura di fusione dello stagno è rappresen-
delicati, come sono, ad esempio, molti di quelli tata da quel valore della scala centigrada per il
che appartengono al mondo dell'elettronica digi- quale lo stagno stesso passa dallo stato solido a
tale. Ma cèrchiamo di esporre la materia con or- quello liquido. Esso è di 23 l ,9°C. Ma quello
dine, cominciando col dire che cosa si intende usato per le saldature non è stagno puro, bensì
per saldatura. una lega di stagno e piombo. nella quale le
84
Esponiamo, In queste pagine gli elementi basilari, necessari
per realizzare quell'operazione meccanica, termica e chimica,
insieme, che è la saldatura a stagno e che i più ritengono
cosa facile, ma dalla quale dipende, quasi sempre, l'esito finale
di un qualsiasi montaggio elettronico.
quantità dei due metalli variano, facendo variare mente ottone, rame, ferro, e dove l'azione dell'a-
la temperatura di fusione della lega, fra i 190°C nima disossidante del filo di stagno sia chiara-
e i 280°C. mente insufficiente, è spesso opportuno ricorrere
La saldatura a stagno non offre grande resistenza, a disossidanti aggiuntivi, come ad esempio le
ed è quindi utilizzata per unire tra loro parti paste leggermente acide o i disossidanti liquidi
metalliche destinate ad essere sottoposte a de- più penetranti; questi ultimi non debbono asso·
boli sollecitazioni metalliche. ·Ecco perché essa lutamente essere usati durante il normale lavoro
trova largo impiego in quasi tutti i settori dell'e- di montaggio dei componenti elettronici, perché
lettronica, dove costituisce la soluzione migliore sono corrosivi.
per ottenere collegamenti elettrici affidabili. Il filo-stagno rappresenta il materiale di apporto
Non tutti i metalli possono essere sottoposti al d'elezione nel procedimento di saldatura a sta-
processo di saldatura a stagno. L'alluminio, ad gno in elettronica. Esso è composto da un filo
esempio, per la sua natura chimico fisica, non cavo in tutta la sua lunghezza. L'interno del
consente la saldatura a stagno, mentre si possono filo è riempito di una sostanza che, a caldo, cola
effettuare saldature perfette sul rame, ferro, ar- con lo stagno e reagisce chimicamente sulle su-
gento, che sono i metalli che maggiormente in- perfici da saldare, disossidandole. Questo speciale
teressano i nostri lettori. tipo di stagno, che nella migliore qualità appare
85
una vasta gamma di modelli, a seconda delle ap-
plicazioni e che vien denominato saldatore elet-
trico. Questo deve essere proporzionato, in po-
tenza e dimensioni, al tipo di saldature che si
vuol eseguire. La potenza si misura in watt ed
- indica la quantità di energia elettrica assorbita
in un'ora dal saldatore. \
± -- L'energia elettrica viene trasformata in calore
dalla resistenza elettrica, che è rappresentata da
un filo di nichel-cromo, che ha la proprietà di
diventare incandescente al passaggio della cor-
rente elettrica. Viene prodotto quindi del calore,
una parte del quale si disperde nell'ambiente,
mentre la maggior quantità si condensa sulla
punta saldante.
Un buon saldatore è concepito in modo da conte-
nere al minimo tutte le dispersioni, cioè in modo
da trasformare in calore la maggior parte di ener-
gia elettrica assorbita.
Fig. 2 - II filo-stagno è il materiale di saldatura uni. Una punta saldante troppo piccola, non avendo
versalmente adottato nel mondo dell'elettronica. Esso una superficie di dissipazione proporzionata alla
viene venduto in blocchetti di varie dimensioni ed è
lucente e flessibile. In pratica si tratta di un tubicino, -potenza del saldatore, non può contenere né tra-
nella cui cavità interna è contenuto il disossidante smettere tutto il calore fornito dalla resistenza:
inerte, cioè non corrosivo. essa si surriscalda, si ossida facilmente per l'ec-
cessiva temperatura e mette la resistenza in fa.
ciii condizioni di bruciatura, ossia di interru-
zione elettrica.
Per la saldatura dei terminali dei semicondut-
tori, dei resistori e dei piccoli condensatori, sono
sufficienti saldatori da 15 : 30 W, con punta di
lucente e flessibile, viene venduto in rocchetti di rame del diametro di I ---;- 2 mm. I saldatori di
varie dimensioni. Naturalmente non si tratta di maggiore potenza, per esempio quelli da 100 W,
stagno puro, ma di una lega di stagno e piombo sono usati soltanto per saldature di parti mec-
(figura 2). caniche di grosse dimensioni, come ad esem-
pio i telai, i bocchettoni, le piastre metalli-
che, ecc. Infatti, per questi tipi di saldature,
IL SALDATORE occorrono utensili con punte saldanti più
grandi e più pesanti, dato che, quanto più
Per effettuare una saldatura a stagno si utilizza grandi sono i pezzi da saldare, tanto più gran-
normalmente un utensile, che viene prodotto in de è il calore da questi assorbito o dissipato.
86
Fig. 4 - I saldatori elettrici con punta sottile sono i più adatti per saldare i
terminali dei componenti elettronici miniaturizzati sulle piste di rame dei
circuiti stampati. La figura illustra il metodo tipico di saldatura a stagno: la mano
destra impugna il saldatore, la sinistra tiene il filo-stagno.
87
Fig. 6 • M odello di saldatore elet-
trico istantaneo leggerissim o, ma-
neggevole e quindi ideale per il di-
lettante e il professionista che la-
vorano con piccoli componenti e-
lettronicl.
DISOSSIDAZIONE
Flg. 8 • Quando per la prima volta si usa un saldatore
nuovo, è consigliabile ricoprire di stagno la punta
L'uso di un saldatore di potenza adeguata al tipo
lungo le sue superfici utili, In modo da evitare ogni di saldatura che si deve eseguire, non è suffi-
fenomeno di ossidazione, ciente se non si prendono alcune precauzioni
prima e durante l'operazione di saldatura. Per
esempio, se le due parti da saldare non sono
88
pulite, la saldatura sarà senz'altro fredda. La poggia la punta sul punto di saldatura, facendo
pulizia delle parti si esprime, nella terminolo- sciogliere contemporaneamente una adeguata
gia tecnica appropriata, con il termine « disossi- quantità di stagno impugnato con la mano sini-
dazione ». Occorre, dunque, prima di ogni salda- stra. Lo stagno si scioglie soltanto quando si
tura, provvedere all'eliminazione totale dell'ossi- trova in intimo contatto con la punta del salda-
do che ricopre le parti metalliche. E l'ossido può tore. Ma il passaggio dallo stato solido a quello
essere tolto con due sistemi diversi: meccanica- liquido dello stagno, non deve considerarsi come
mente o chimicamente. un segnale di saldatura avvenuta e, quindi, di
Nel primo caso ci si serve di una lametta da sollevamento della punta saldante dal punto di
barba o della lama di un temperino, con cui si saldatura, perché è necessario attendere che il
raschiano energicamente i conduttori elettrici o calore possa distribuirsi uniformemente e nella
le parti metalliche, fino ad evidenziarne l 'origi- maggiore quantità sulle parti metalliche; per que-
nale lucentezza metallica (figura 7). Per esempio, sto processo fisico sono richiesti alcuni secondi.
il filo di rame deve assumere il suo colore giallo- Ci si accorgerà, infatti, che lo stagno andrà a ri-
oro lucente, la lamiera deve anch'essa divenire lu- coprire, durante il suo stato liquido, tutta la zona
cente. Naturalmente, quando si tratta di pulire da saldare, diffondendosi con uniformità su di
fili conduttori molto sottili, non si deve esagerare essa. Soltanto allora si potrà togliere la punta
con la raschiatura, perché in questo caso si corre del saldatore e, senza sottoporre le parti saldate
il pericolo di indebolire eccessivamente il con- a sollecitazioni meccaniche o movimenti, si atten-
duttore o, peggio, di spezzarlo. derà ancora per qualche istante per concedere
Sul secondo caso ci siamo già intrattenuti all'i- allo stagno il tempo necessario per rapprendersi,
nizio. Si tratta infatti del processo di pulizia cioè per solidificare. La saldatura a stagno, a
chimica, per il quale si fa uso della speciale questo punto, deve considerarsi eseguita. Ma
pasta disossidante che, nel gergo, viene denomi- per constatarne la buona qualità, è sempre bene
nata pasta saldante. La pulizia delle parti si ot- esercitare una leggera trazione sui conduttori,
tiene applicando ad esse, una porzione di questa muovendoli un po' da una parte e un po' dall'al-
pasta e sovrapponendo poi a questa la punta tra, così da accertarsi del loro perfetto fissaggio.
ben calda del saldatore. Il calore scioglie la L'esercizio pratico diverrà in ogni caso il miglior
pasta, che elimina contemporaneamente gli os- maestro per tutti e col passare del tempo le ope-
sidi. Ad ogni modo, consigliamo al principiante razioni di saldatura appariranno sempre più
di eseguire, almeno nei primi tempi, tutti e due semplici ed istintive. Ma la regola fondamentale
i metodi di disossidazione, per avere la certezza rimane sempre la stessa: pulizia perfetta delle
di realizzare saldature perfette; consigliamo cioè parti da saldare, impiego di stagno di ottima
di raschiare in un primo tempo le parti con la qualità ed esecuzioni relativamente lente delle
operazioni di saldatura.
lametta o la lama del temperino. e di cospargere
su queste la pasta disossidante.
COME SI SALDA
89
Un accessorio originale
per la vostra autovettura.
90
Mantiene accesa la luce
nell'abitacolo anche dopo
aver chiuso le portiere.
le portiere della macchina sono state chiuse. l'altro di tipo N PN, da un potenziometro, due
In pratica, con il nostro dispositivo, succede que- diodi, un relé e pochi altri componenti.
sto: quando si apre una portiera, la luce interna In condizioni di riposo, quando le portiere del-
dell'autovettura si accende normalmente ed auto- l'auto sono chiuse, ossia quando gli interruttori
maticamente come sempre; ma quando la si PI - P2, montati sulle due portiere (si suppone
chiude, la luce non si spegne subito, perché che le portiere siano due, ma il ragionamento
rimane accesa ancora per alcuni secondi prima si estende anche al caso di quattro portiere e
di spegnersi nuovamente e sempre in modo auto- quindi di quattro interruttori), sono aperti, come
matico. Pertanto, l'apparato descritto in queste indicato nello schema di figura I, il transistor
pagine può essere classificato come un prolunga- TRI non riceve corrente in base e quindi non con-
tore di segnale. duce. Supponendo poi che il condensatore elettro-
litico CI sia scarico, per essersi completamente
scaricato attraverso la resistenza R2 e il poten-
ESAME DEL CIRCUITO ziometro R5, si può dire che la tensione sulla
base del secondo transistor TR2 è pressoché
Prima di vedere come il dispositivo debba essere nulla. Non fluisce quindi corrente attraverso la
inserito in parallelo con gli interruttori auto- giunzione collettore-emittore e neppure attraver-
matici, montati sulle portiere dell'auto, cerchia· so la bobina di eccitazione del relé RL, che ri-
mo di interpretarne il funzionamento. Facciamo mane pertanto diseccitato. I suoi contatti utili ri-
quindi riferimento allo schema teorico riportato sultano dunque aperti e la lampada dell'auto ri-
in figura 1, nel quale le linee tratteggiate deli- mane spenta.
mitano la parte elettronica vera e propria dell'ap- Non appeno uno degli interruttori a pulsante (Pl-
parato che, come si può notare, è principalmente P2) viene chiuso e ciò accade quando si apre
composta da due transistor, uno di tipo PNP. una portiera dell'autovettura, il transistor TR I
91
+12V8A7I
,-------------------------------------7
I I
I I
I I
I
I
I
CO N TATTI PO RT IERE
p) 2 LAMP AUTO
TR2
'+
MASSA AUTO
I
I
I
I
I
I I
L
I s
_ -
---------COMPONENTI----
Condensatore Varie
C1 = 1.000 F - 16 IV (elettrolitico) TR1 = 2N29054
TR2 2N1711
Resistenze D1 1N4004 (diodo al silicio)
R1 = 2.700 ohm D2 = 1N4004 (diodo al silicio)
R2 = 820 ohm RL = relé (12 V - 200 i 1.000 ohm)
R3 = 10.000 ohm (trimmer)
riceve corrente sulla sua base attraverso la· resi- In queste nuove condizioni elettriche, il relé RL
stenza R I, la quale viene a trovarsi collegata si eccita e provoca la chiusura dei suoi contatti
con la massa dell'auto, cioè con la linea della utili, consentendo alla lampada di accendersi.
tensione negativa a 12V della batteria. Come si può notare, infatti, il relé rimane ali-
Sottoposto a corrente in base, il transistor TR I mentato con la tensione presente sulla base del
conduce e, attraverso il diodo O I, carica il con- transistor TR2, ma il cui valore risulta diminuito
densatore elettrolitico CI quasi istantaneamente. dei 0,6 V della giunzione base-emittore.
Una volta caricato, il condensatore elettrolitico
Cl presenta, sui suoi terminali, una differenza
di potenziale quasi pari a quella della batteria, INTERVENTO DI C1
cioè di 12 V. Non può essere infatti esattamente
di 12 V perché a ridurre questo valore concor- Ora, finché la portiera dell'auto rimane aperta,
rono le cadute di tensione tra emittore e col- la lampada dell'abitacolo continua ad essere
lettore nel transistor TR I e sul diodo al silicio accesa, come se il circuito elettronico di figura 1
DI. non ci fosse. Infatti, esso introduce i suoi appor-
92
Fig. 2 . Piano costruttivo dell'ap parecchio che consente di ritardare lo spe-
gnim ento della lam pada che illum ina l'abitacolo dell'autovettura. Il punto 1
deve essere colle gato con i contatti delle portiere, il punto 2 con la massa
della macchina, il punto 3 con la linea a 12 V e il punto 4 con la lampada
interna dell'auto.
ti benefici nel circuito elettrico di aecensione si spegne. Ma i risultati introdotti dal nostro
della lampada soltanto quando ]a portiera viene circuito elettronico si sono già fatti apprezzare,
chiusa. Consideriamo dunque questa seconda perché il condensatore Cl, prima di scaricarsi,
condizione elettrica del circuito di figura 1. impiega alcuni secondi, che possono essere più
Quando la portiera dell'auto viene chiusa, gli in- che sufficienti per l'automobilista per una sua
terruttori a pulsante P 1- P2 si riaprono ed in- ottima sistemazione a Il 'interno dell 'abitacolo
terrompono il flusso di corrente sulla base del della macchina.
transistor TR 1, il quale ritorna ovviamente allo
stato di interdizione, cioè di non conduzione.
In tal caso, il diodo al silicio D1, che rivolge il TEMPO DI RITARDO
suo catodo verso il morsetto positivo del conden- li tempo di ritardo, cioè il tempo in cui la luce
satore elettrolitico CI, si comporta da elemento nell'abitacolo della macchina rimane accesa dopo
isolatore fra il transistor TR1 e il condensatore che sono state chiuse le portiere, è regolabile
CI, che è il condensatore di temporizzazioné. Ma tramite il potenziometro R3. E questo tempo
questo componente è tuttora carico e sostituisce, varia fra I secondo e 7 secondi circa. Più precisa-
in un certo qual modo, il comportamento del mente, se R3 viene completamente escluso dal
transistor TR I, mantenendo eccitato il relé RL, circuito, ossia se il cursore è spostato tutto verso
il quale è costretto a tenere chiusi i suoi contatti la resistenza R2, il tempo di ritardo è di I se-
utili e a conservare accesa la lampada, anche conòo. Se invece il potenziometro R3 è tutto
dopo che le portiere dell'autovettura sono state inserito (cursore spostato verso massa), allora il
chiuse. tempo di ritardo è di 7 secondi circa.
Quando la scarica del condensatore elettrolitico l tempi di ritardo ora citati hanno in pratica un
Cl, avvenuta attraverso la resistenza R2 ed il valore essenzialmente indicativo, in quanto essi
potenziometro R3, provoca una caduta di ten- dipendono dalle forti tolleranze capacitive del
sione che va al di sotto del valore di mante- condensatore elettrolitico C1 e dalle tolleranze
nimento in eccitazione del relé RL, la lampada del relé RL.
93
larizzati secondo il loro senso esatto. Ma sarà
difficile commettere errori di questo tipo se
I
si eseguirà attentamente il piano costruttivo di
figura 2, nel quale il terminale positivo del con-
densatore elettrolitico Cl è indicato con una
crocetta, mentre i catodi dei due diodi al si-
3
licio D1-D2 sono contrassegnati con una fa-
scetta riportata sul corpo esterno del compo-
i o nente.
La distribuzione dei tre elettrodi, di collettore -
base - emittore, nei due transistor TR1-TR2.
L è facilmente individuabile, facendo riferimento
alla piccola tacca metallica, riportata sul corpo
Fig. 3 • Disegno in grandezza naturale del circuito esterno di questi componenti, in prossimità
stampato sul quale si deve comporre la sezione e· dell'elettrodo di emittore.
lettronica del dispositivo descritto nel testo. Ricordiamo che la numerazione citata lungo i
lati minori del rettangolo della basetta del cir·
cuito stampato è la stessa che si legge nello
schema elettrico del circuito di figura 1. Per
esempio, sui terminali 1-2, dove è riportata
la scritta Al CONT ., si dovranno effettuare i
collegamenti con la massa dell'auto (terminale
Coloro che volessero ottenere tempi di ritardo
superiori a quelli dichiarati, dovranno aumentare
il valore capacitivo di Cl. Tuttavia, essendo
tale valore già elevato, si può raggiungere lo
stesso risultato intervenendo su quello del po-
tenziometro R3, per esempio utilizzando, in so-
stituzione del modello da noi indicato da 10.000
ohm, un potenziometro da 100.000 ohm, che +12V
più che un potenziometro potrà essere un trim-
mer dotato di un piccolo perno di regolazione.
Eseguendo questa sostituzione, peraltro, ci si
dovrà ricordare di selezionare, per TR2, un
transistor ad elevato guadagno, montando, per
esempio, un transistor Darlington tipo TIP 121
o similare. LAMP AUTO
COSTRUZIONE
94
2) e con i contatti dei pulsanti delle portiere mento che va alla lampadina e fissare i due
( term inale 1). terminali, che così vengono a formarsi, uno sul
punto contrassegnato col numero 4 nel cir-
cuito stampato e l'altro sul punto 1. Questa
INSTALLAZIONE è l'unica variante da apportare al circuito ori-
ginale. Ma per completare a !avoro si dovranno
L'installazione nell'auto del nostro dispositivo ancora collegare il punto 2 con la massa dell'au-
si effettua ovviamente dopo aver ultimato il to ed il punto 3 con la tensione positiva di
lavoro di montaggio illustrato in figura 2. E di- 12 V della batteria. E' ovvio che la lunghezza
ciamo subito che questo tipo di lavoro non ri- dei conduttori dipenderà dal punto in cui si
chiede l'apporto di grosse varianti al circuito vorrà applicare il dispositivo che potrà essere
elettrico originale di accensione, tramite gli in- racchiuso in un contenitore di plastica, in cui
terruttori posti nelle portiere, della lampada sia accessibile il perno del potenziometro di
che illumina l'abitacolo. regolazione di ritardo dei tempi di spegnimento
Il circuito originale in questione, prima dell'in- della lampada dell'abitacolo dell'autovettura.
serimento del nostro dispositivo, è quello di Concludiamo ricordando che l'assorbimento di
figura 4, nel quale abbiamo riportato la dicitura corrente da parte del nostro circuito, allo stato
PRIMA. Questo circuito si trasforma, dopo l'ap- di riposo, si aggira intorno a 1+ 2A. Si tratta
plicazione del dispositivo di ritardo, nel cir- quindi di un consumo di corrente assolutamente
cuito di figura 5, nel quale abbiamo posto la insignificante, che non interferisce in alcun
scritta DOPO. modo sulla efficienza e sulla normale durata
In pratica si tratta di interrompere il collega- della batteria.
9. ·
+12V
95
PROVAZENER
Non è raro il caso in cui la sigla impressa sul deve dimenticare che la tolleranza in questi com-
corpo esterno dei diodi diviene illeggibile, sia per ponenti si aggira normalmente intorno al 10
una eccessiva manipolazione del componente, sia + 20%.
per l'usura provocata dal tempo. E anche quan- Per tutti i motivi ora citati abbiamo ritenuto utile
do la sigla è perfettamente leggibile, capita per i nostri lettori la presentazione di uno stru-
spesso che questa non basti ad identificare il mento in grado di controllare l'efficienza e la
diodo, perché da essa non si possono dedurre tensione di lavoro dei diodi, in generale, e dei
le caratteristiche o la precisa destinazione del diodi zener in particolare. Non prima, tuttavia,
semiconduttore. di aver ricordato le principali caratteristiche di
Talvolta il buon senso può aiutare a distinguere questo importante semiconduttore, che prende
un diodo da un altro. Per esempio, se il compo- il nome di diodo zener e che sta alla base del
nente è racchiuso in un contenitore metallico, funzionamento di tutti gli alimentatori stabilizzati
si arguisce facilmente che questo può essere e di innumerevoli altri apparati.
interessato da correnti relativamente elevate,
mentre un diodo con involucro di vetro è a-
datto ai segnali più deboli. Ma il buon senso DIODO ZENER
non basta più quando si ha a che fare con i
diodi zener, nei quali il dato più interessante, Il diodo zener è un particolare tipo di diodo a
ossia il valore della tensione di zener, non è semiconduttore, dotato di anodo e di catodo,
comprensibile attraverso un'analisi esteriore del normalmente montato nei circuiti con polariz-
contenitore, mentre il sistema più sicuro di i- zazione inversa. Ciò significa che l'anodo rimane
dentificazione, almeno quando non si posseg- rivolto verso la tensione negativa del circuito in
gono specifici manuali, è quello della misura cui viene montato, mentre il catodo è collegato
diretta della tensione di zener. E tale necessità con la linea della tensione positiva. Dunque il
è risentita pure con i diodi zener di cui si diodo zener viene montato in senso contrario
conoscono tutte le caratteristiche, ma di cui si a quello dei normali diodi e vediamo ora di
vuol fare una precisa selezione. Perché non si capire il perché.
96
Consente di rilevare il valore esatto della tensione di zener.
Quando un qualsiasi diodo a semiconduttore stante al variare della corrente che attraversa
è polarizzato in senso diretto, esso favorisce il il diodo ed è questo il motivo per cui tali com-
flusso della corrente, perché aumenta la cosid- ponenti trovano la loro più naturale colloca-
detta tensione di barriera. Ma ciò vale fino a certi zione nei circuiti stabilizzatori di tensione.
valori della tensione di polarizzazione, perché In commercio si possono trovare diodi zener
da un preciso valore di tensione in poi si verifica con tensioni che variano fra i 2 V e i 100 V ed
la distruzione del diodo. Si suole anche dire oltre, con potenze comprese fra I/ 4 W ed oltre
che, una volta superata la massima tensione in- 10 W. Ma negli impieghi pratici, sia per motivi
versa, si incontra una zona di forte conduzione di reperibilità, sia per motivi di costi, si cerca di
che, generando una reazione a catena, porta ra- evitare lo zener di alta tensione e di elevata
pidamente il diodo alla distruzione. La tensione potenza, ricorrendo al collegamento di più ze-
di distruzione o di rottura è chiamata « tensione ner in serie tra loro oppure a transistor ampli-
di break-down ». ficatori.
Drogando opportunamente il cristallo di silicio,
cioè aggiungendo ad esso talune impurità, è
possibile controllare la reazione a catena in PRATICHE APPLICAZIONI
modo da evitare la distruzione del componente;
ma è ovvio che il drogaggio del silicio non basta, Per meglio capire quali siano gli impieghi pra-
perché occorre anche limitare la corrente che tici del diodo zener, riteniamo necessario un
scorte attraverso il diodo tramite adatte resi- rapido sguardo ai più elementari circuiti appli-
stenze. cativi del componente.
II componente così concepito prende il nome di Il circuito che interpreta l'impiego più classico
« diodo zener » e la tensione inversa massima del diodo zener è senza dubbio quello riportato
viene denominata « tensione di zener ». Dunque, in figura I, che costituisce Io schema del più
nei diodi zener non si manifesta alcun effetto semplice tipo di circuito stabilizzatore di ten-
distruttivo, a patto di mantenere la corrente en- sione. li valore della resistenza R dipende es-
tro i limiti di dissipazione di potenza del com- senzialmente dalla differenza del valore della
ponente. Ma una delle proprietà caratteristiche tensione di ingresso e di quella d'uscita, oltre
dei diodi zener è che la tensione di zener, che dalla corrente che scorre attraverso il cir-
entro limiti abbastanza ampi, si mantiehe co- cuito. Il valore della tensione d'uscita è pari a
97
quello della tensione zener del diodo utilizzato.
I circuiti riportati nelle figure 2-3 interpretano
il modo con cui è possibile prelevare diversi va-
lori di tensioni stabilizzate quando la tensione
d'entrata è una sola. Ovviamente, per raggiun-
V. Usc. gere tale risultato, si debbono utilizzare due o
tre diodi zener. Anche in questi casi il valore
della resistenza R deve essere calcolato nel modo
precedentemente citato.
L'applicazione illustrata in figura 4 interpreta il
modo con cui è possibile ridurre il valore della
Fig. 1- Il collegamento, in parallelo con l'uscita, di un tensione d'entrata ad un valore costante, pari a
diodo zener, consente di ridurre Il valore della tensione
d'entrata a quello costante della tensione di zener. quello della tensione di zener del diodo DZ
collegato in serie.
Lo schema riportato in figura 5 è quello classico
di un alimentatore stabilizzato, nel quale l'ampli-
ficazione del transistor TR consente di control-
lare una corrente maggiore di quella che può
scorrere nel circuito riportato in figura 1.
Con il diodo zener è anche possibile regolare il
punto di lavoro dei transistor tramite il sem-
plice circuito riportato in figura 6. Ma si può
pure stabilizzare la corrente di accensione del
filamento di una valvola elettronica o di un ci·
nescopio, come indicato nello schema di figura
7, rendendo, ad esempio, un VFO valvolare,
stabile quasi quanto un oscillatore quarzato.
) COM
CIRCUITO PROVAZENER
Fig. 2 - L'inserimento di due diodi zener in serie, sul
circuito d'uscita, consente di prelevare due tensioni Dopo tutte queste doverose premesse, è giunto
stabilizzate di valore diverso. ora il momento di analizzare il circuito del pro-
vazener riportato in figura 8.
Per poter provare i diodi zener, si deve dispor-
re di un alimentatore in grado di fornire una
tensione continua di 70 + 80 V circa, con una
corrente di pochi milliampere, in modo da con·
sentire la determinazione corretta anche dei
diodi zener da 50 V ed oltre. Tuttavia, un norma-
le alimentatore da rete appare poco pratico per
questo scopo, essendo esso vincolato alla dispo-
G nibilità dell'alimentazione in tensione alternata.
V.Igr. Mentre una migliore soluzione del problema
e
N
consiste nella composizione di un apparato elet-
tronico che, usufruendo di una alimentazione
a pile, derivi da questa una tensione di valore
adeguato. E ciò è quanto si è ottenuto nel cir-
COM cuito di figura 8, il quale si presenta essenzial-
mente come un convertitore DC - DC, composto
da un oscillatore bloccato che, tramite un av-
Fig. 3 - Collegando tre diodi zener in serie tra loro, volgimento secondario, ricavato da un trasfor-
sul circuito d'uscita, è possibile disporre di tre
valori diversi di tensioni stabilizzate. Il conduttore matore di reazione, consente di trasformare la
della tensione negativa è comune per tutte le uscite. tensione continua di 9 V, dapprima in un se-
gnale variabile e in un secondo tempo in una
tensione di valore elevato nei punti contrasse·
98
TR
o
"/
V.Ingr V. Use.
e
Fig. 4 - Esempio di circuito di impiego di dio-
do zener molto comune. La tensione applica-
ta in entrata esce stabilizzata in uscita.
RI $
?
e?e
+
k
99
T1 S2a
SI
~+
C2
t=ll==O
,=
E'
o
9V
R3' LN© +<&
"2g" :' so
e Il - (O
Il Il
-+c3
$2
----COMPONENTI-----
Condensatori Varie
C1 = 150.000 pF TR1 = 2N1711
C2 = 10 F - 63 VI (elettrolitico) D1 = diodo al sillclo (1N4004)
C3 = 10 F - 63 VI (elettrolitico) D2 = diodo al silicio (1N4004)
LN = lampada-spia al neon
Resistenze s1 = interrutt.
R1 = 15.000 ohm S2 = doppio comm.
R2 = 1.500 ohm T1 = Vedi testo
R3 = 33.000 ohm
R4 = 6.800 ohm
gnati con le lettere E - F nel circuito di figura 8. senza resistenza interna, oltre che fungere da
I diodi al silicio D1- D2, unitamente ai con- elemento indicatore di presenza della tensione,
densatori elettrolitici C2 - C3, formano un cioè da lampada-spia, provvede pure a stabiliz-
sistema duplicatore e livellatore di tensione, che zare la tensione al valore tipico di innesco di
consente di ottenere, in uscita, una tensione 70-80 V.
continua del valore di 80 V circa. Il circuito Il circuito di misura dei diodi zener è comple-
di figura 8, dunque, è un convertitore DC - DC, tato con la resistenza limitatrice di corrente
ossia un circuito che converte la tensione con- R4, che risulta collegata in serie con il diodo
tinua a 9 V in una tensione ancora continua zener inserito fra i morsetti di prova (DIODO).
ma elevata al valore di 80 V. Naturalmente, le indicazioni utili vengono of-
La lampada al neon LN, che deve essere di tipo ferte da un normale tester, con sensibilità di
100
o
20.000 ohm/volt, collegato sulle previste boc- mite l'ausilio di pochi ancoraggi. Questa la-
cole. Esso fornisce, con buona precisione, la stra, che potrà essere indifferentemente di la-
tensione di zener del diodo in prova. miera o di alluminio, fungerà poi da coperchio
Per agevolare le manovre di controllo dei diodi, di chiusura di un contenitore, anche dii plasti-
il circuito d'uscita è stato dotato di un doppio ca, per rappresentarne il pannello frontale.
commutatore S2a - S2b, che consente di effettua- Sulla parte anteriore della lastra metallica ret-
re l'inversione di polarità del diodo in prova, tangolare si dovranno praticare i fori per l'inse-
senza che sia necessario disinserirlo dai morsetti rimento delle due boccole in cui si innesteranno
per reinserirlo poi in senso inverso. Vedremo i puntali del tester, quelli per i morsetti di fissag-
comunque più avanti come si analizzano i diodi gio dei diodi in prova, quello della lampada-
zener e come si usa quindi il commutatore S2. spia LN e quelli per l'interruttore S1 e per il
Per ora preferiamo indicare al lettore gli ele- commutatore S2. Serviranno ancora quattro pic-
menti costruttivi del dispositivo provadiodi. coli fori per il fissaggio di viti e dadi in cor-
rispondenza dei terminali estremi angolari della
morsettiera e del trasformatore T 1.
REALIZZAZIONE PRATICA Allo scopo di semplificare il cablaggio, si sfrut-
ta la lastra metallica come conduttore della li-
Il piano costruttivo dell'apparato provazener è nea di massa del circuito, che coincide con la
quello riportato in figura 9. Esso viene comple- linea della tensione continua negativa, sia a 9
tamente realizzato su una lastra di metallo tra- V che a 80 V.
101
DIODO IN PROVA
e • DIODO IN PROVA
O DIODO IN PROVA
@ DIODO IN PROVA
G e
102°
Fig. 10 - Quando i diodi zener in prova sono di tensione: quello della tensione di zener (fi-
efficienti, si debbono verificare le condizioni e- gura 1 O A) e quello di 0,7 V (figura 1 O B).
lettriche illustrate in A e in B, a seconda della
posizione del commutatore S2. Per i diodi nor-
Se invece il diodo zener in prova si trova in cor-
mali integri, invece, si debbono verificare le due tocircuito, allora in entrambe le posizioni del
condizioni elettriche illustrate in C e in D (ten- commutatore S2 si dovranno rilevare i valori
sione massima e tensione di 0,7 V). identici di tensione di 0,7 V.
Infine, nel caso in cui il diodo zener in prova
fosse interrotto, allora in entrambe le posizioni
del commutatore S2 si dovranno rilevare i mas-
simi valori di tensione.
Analogamente per. i diodi comuni, cioè per i
diodi non di tipo zener, si dovranno rilevare i
della polarizzazione diretta, oppure in quello valori di tensione massimi e di 0,7 V, a seconda
della polarizzazione indiretta. Ma ciò non ha della posizione del commutatore S2 e nel caso in
importanza, perché se il diodo zener è efficiente, cui il diodo in prova sia integro, come indicato
manovrando nei due sensi il commutatore S2, si nelle figure 1 O C e 1 O D. Per diodi guasti in·
dovranno leggere sul tester due diversi valori vece vale quanto detto per i diodi zener.
(
li kit contiene: N" 1 saldatore (220 V- 25 W) N" 1 spiralina di filo-stagno -
N° 1 scatolina di pasta saldante - N" 1 poggia-saldatore_ N 2 boccole isolate
- N" 2 spinotti _ N" 2 morsetti-coccodrillo _ N" 1 ancoraggio - N" 1 basetta per
montaggi sperimentali_ N" 1 contenitore pile-stilo _ N" 1 presa polarizzata per
pila 9 V - N° 1 cacciavite miniatura - N° 1 spezzone filo multiplo multicolore.
103
CORSO
DI AVVIAMENTO ALL'USO DEGLI
INTEGRATI DIGITALI
J
Tra le più vecchie famiglie di circuiti integrati La famiglia degli SSI comprende i modelli più
digitali, meritano di essere ricordate la RTL e semplici di circuiti integrati, quelli che, interna-
la DTL. La prima si basava essenzialmente su mente, contengono il minor numero di com-
logiche resistive (Resistor-Transistor-Logic), la ponenti. Un numero che, normalmente, si ag-
seconda su logiche a diodi (Diode-Transistor-Lo- gira intorno al centinaio,
gic). La famiglia TTL, invece, fu realizzata Alla famiglia degli MSI appartengono quegli
soltanto in tempi successivi, attraverso l'evolu- integrati che, internamente, contengono un nu-
zione delle tecnologie, e rimane ancor oggi la mero medio di componenti: press'a poco un
più utilizzata, quella cui è rivolto il nostro più migliaio. Ma quando l'integrazione è più spin-
completo interesse nel presente corso di avvia- ta, e i componenti contenuti nell'integrato rag-
mento all'uso degli integrati digitali, Tuttavia, giungono le decine di migliaia, allora si parla
prima di procedere con l'analisi degli integrati di famiglia LSI. Comunque, ciò che si trova
TTL (Transistor-Transistor-Logic), riteniamo ne- dentro l'integrato non deve riguardare il prin-
cessaria la citazione della famiglia ECL (Emit- cipiante di elettronica, che può invece limitarsi
ter-Coupled-Logic, ossia, logica ad accoppia- a sapere che il circuito integrato è un piccolo
mento di emittore) che, per la sua elevatissima componente elettronico, dotato di 14 o più
velocità, trova tuttora impiego in precise e spe- piedini e che svolge un certo lavoro quando
ciali applicazioni. ad esso vengono applicati appositi segnali e-
lettrici.
DENSITA' DI INTEGRAZIONE
TENSIONE DI ALIMENTAZIONE
Se si considerano gli integrati TTL sotto l'aspetto
costruttivo, vale a dire per la quantità di diodi, Il valore standard della tensione di alimenta-
transistor, resistenze, in essi contenuti, essi si zione dei circuiti integrati, appartenenti alla
possono suddividere in tre famiglie famiglia TTL, è di 5 V ± 5 % . Ciò significa
che il corretto funzionamento è garantito per
SSI = Small Scale Integration (integrazione a tutti i valori di tensione compresi fra i due li-
bassa scala) miti estremi di 4,75 V e 5,25 V, mentre l'in-
tensità di corrente assorbita dipende dal mo-
MSI = Medium Scale Integration (integrazio- dello di integrato di cui si fa uso.
ne a media scala) Al di sotto del limite inferiore di 4,75 V, le
LSI = Large Scale Integration (integrazione a funzioni logiche non esplicano esattamente le
larga scala) loro mansioni, mentre al di sopra del limite su-
104
SECONDA PUNTATA
periore dei 5,25 V si corre il rischio di danneg- cuito sotto tensione, può verificarsi un corto-
giare il componente. Si può anche dire che, in circuito verso terra, in particolar modo se la
pratica, ogni integrato TTL è in grado di sop linea di alimentazione negativa del circuito è
portare, per qualche secondo, tensioni di va- collegata a massa. Dunque, anche coloro che
lore superiore ai 5,25 V, fino ai 7 V. Ma, al posseggono un saldatore con il terzo condut-
di sopra di questo valore e del tempo citato, la tore dovranno collegare in serie a questo la resi-
distruzione dell'integrato è immediata. Quindi, stenza da I .000 ohm - I W.
per distruggere un integrato TTL, basta com-
portarsi così o lo si alimenta con tensioni su-
periori ai 5,25 V, oppure lo si alimenta con UNO SGUARDO ALL'INTERNO
tensioni invertite. Invece, quando si commettono
errori di montaggio, come ad esempio lo scam- Abbiamo detto che, per il principiante, l'inte-
bio di piedini o l'errata numerazione di questi, grato deve rimanere un componente con una sua
oppure un cortocircuito fra gli stessi, l'integrato precisa espressione esteriore, in grado di svol-
non si danneggia mai purché non vi sia inver- gere certe funzioni e null'altro. Tuttavia, un ra-
sione di polarità. pido sguardo allo schema elettrico interno di
qualche funzione TTL è necessario per capire
alcuni concetti.
UN PERICOLO COSTANTE
105
ALLA
SPINA
1000
IW
STRINGERE ÌI
STRETTO NASTRO
ADESIVO TERRA
_)
Fig. 1 - La punta del saldatore può rappresentare un pericolo di distruzione
degli integrati, se non rimane elettricamente collegata, tramite una resistenza
di contenimento della corrente, con una tubatura dell'acqua.
rerre e r-r r
orru ne al/e
seon
E 1; A
Osserviamo lo schema elettrico di figura 2. Esso anche di più. Per esempio, nel modello 7430,
riproduce una sola delle quattro sezioni iden- il transistor d'ingresso è dotato di ben otto
tiche contenute nell'integrato 7408, il cui sche- emittori, come si può vedere nello schema di
ma a blocchi è riportato in figura 3. Come si figura 4.
può notare, ognuna delle quattro sezioni pre- Nel circuito d'entrata sono presenti pure due
senta due entrate: ENTR. A - ENTR. B. Le diodi, che garantiscono l'eliminazione di segnali
quali vengono quasi sempre menzionate col negativi eventualmente presenti.
termine anglosassone INPUT. Ciascuna delle L'uscita Y è collegata, internamente, alla ten-
quattro sezioni poi è dotata di una sola uscita: sione di alimentazione positiva, tramite una
USCITA Y, che viene normalmente denomi- resistenza RC, un transistor (TR6) e un diodo
nata con il termine OUTPUT. (figura 2). Ciò significa che la resistenza di ca-
Le due entrate fanno capo ad un transistor mu- rico è già inserita dentro l'integrato.
nito di due emittori. Ma questi possono essere Le lettere Vcc e GDN stanno a significare, ri-
106
4° SEZIONE 3° SEZIONE
7408
+ Vcc
TRJ
I CON 8 EMETTITORI)
A----===◄
e':,
a--------
[
De
~ E--==
:-LE,[]y
BEE
Flg. 4 • Nell'integrato 7430, il transi-
stor d'ingresso è dotato di otto emitto-
ri. Gli otto diodi provvedono all'eliml• GND
nazione di segnali negativi eventual-
DIODI DI PROTEZIONE
mente presenti all'entrate dell'integrato.
107
== = =4 F = = = = = = = = = = = = = +Vcc
TR4
%
~~~
USCITA Y
Ge
@àe
Fig. 5 - Nell'integrato 7409 l'ultimo transistor
(TR5) ha il collettore libero. In tal caso si suole
dire che l'integrato è dotato di uscita con col-
l3,'/) lettore aperto (open collector). i
Il valore della resistenza RC, dianzi citata, as- Un altro elemento importante, da tenere in mas-
sume valori diversi a seconda del tipo di in- sima considerazione, è rappresentato dalla cor-
tegrato. Ecco alcuni esempi: rente che ogni ingresso assorbe e da quella che
ogni uscita può erogare. Pertanto, quanto più
I
elevata è la dissipazione energetica che un
Integrato Resistenza RC integrato può sopportare, tanto maggiori sono
--
le correnti d'entrata e d'uscita. Ma questi sono
7408 130 ohm dati che interessano il progettista e non il dilet·
74H08 58 ohm tante di elettronica.
74508 50 ohm
74LS08 100 ohm
I SOGLIE LOGICHE
Quando si tratta di circuito integrato con collet-
La principale differenza che intercorre fra i
tore aperto, allora la resistenza RC deve essere
circuiti analogici e quelli digitali sta nel fatto
inserita dall'operatore.
che nei primi i segnali sono caratterizzati, ad
Un altro elemento importante da segnalare ai
un certo istante, dal valore della tensione o
nostri lettori è la velocità con cui il segnale
della corrente, mentre nei secondi sono caratte-
applicato all'ingresso raggiunge l'uscita. E que-
rizzati soltanto da due livelli logici, detti « O »
sta velocità varia ovviamente da modello a mo-
e « 1 », i quali sono identificabili elettricamente
dello. Ricordando che la sigla « nS » significa
tramite due bande di valori di tensioni. Ed è
« nanosecondi » e che un nanosecondo vale un
importante notare che un segnale è classifi-
miliardesimo di secondo, riportiamo qui di se-
cabile come un « l », oppure uno «O» non
guito alcuni dati in proposito:
soltanto quando acquista un ben determinato
valore, ma soprattutto se rimane compreso in
una certa banda di valori.
Ora, considerando che la tensione di alimenta-
10 nS zione degli integrati TTL è di 5 V, è chiaro
13 nS che tra O V e 5 V si possono identificare varie
6 s bande alle quali corrispondono altrettante zone
larghe, come indicato in figura 6.
3 nS
9,5 nS In pratica, dunque, un segnale è riconosciuto
come uno «O» logico soltanto se è inferiore
108
V
5V
ZONA DI
VALORE AU O O/ I o allo ( HIGH)
2 ,4 V
ZONA INCERTA
2V
ZONA IN CUI
UN /C NON
DE VE LAVORARE
@ Vcc
+5V
ZERO
• 51
ENTR
JC 5V ALIM.
51
e
5V
" 8LAMP
~
109
V SI IN POSIZ.
+5/cc
STATO I ( o alto)
5V lo
STATO 0 (o basso)
/ > TeMuro
l
SI IN POSIZ.
MASSA
l Fig. 9 • Andamento della tensione re-
latlvo al punto A dello schema di va-
lore simbolico riportato In figura 8.
Allo stato ALTO corrisponde Il valore
di 5 V, • quello BASSO corrisponde il
valore di 0 V.
a 0,4 V, mentre risulta un « 1» solo nei livelli questione, altrimenti questa non riesce a garan·
superiori a 2,4 V. I livelli al di fuori di tali tire un corretto livello logico sugli ingressi.
valori possono venir erroneamente riconosciuti o
condurre a cattivi funzionamenti, come ad e-
sempio alle oscillazioni. SEGNALI ALTI E BASSI
110
V
l~ LAMP ACCESA
5V
f II .
•
rr TEMPO
l_I
+
Fig. 1 O - Se gli stati di ALTO e BASSO variano alla cadenza di 1 secondo, ossia
con la frequenza di 1 Hz, si crea un treno di impulsi che prende il nome di
orologio o, più comunemente, di clock.
e
Un'idea vantaggiosa:
l'abbonamento annuale a
ELETTRONICA PRATICA
111
lenite -pisi- Permte
CERCO amplificatore valvolare di qualsiasi marca VENDO. possibilmente in blocco registratore Natio-
purché funzionante. Vendo e baratto valvole anni nal Panasonic a L. 50.000; radio Phonola onde medie
50-60. Acquisto anche valvole EL503. a L. 10.000 funzionante, da revisionare + 2 fari com-
TAROZZI ALBERTO • Via Lombardia, 25 - 40139 BO- pleti di lampade da 1.000 W 220 V L. 100.000 entram-
LOGNA bi. Spese postali a carico dell'acquirente.
CESTI MASSIMO - V.le Paganini, 18 - 41049 SASSUOLO
(Modena) Tel. (0536) 871721
VENDO corso di Sperimentatore Elettronico della
S.R.E. a L. 60.000 solo parte teorica (comprese spese
di spedizione). Vendo inoltre televisore b/n della URGENTE, cerco oscilloscopio doppia traccia con
Philips a valvole a L. 75.000 (comprese spese di spe- quadrante 5 pollici almeno 10 MHz banda passante.
dizione). Vendo tester normale un mese di vita L. BRIZZI PAOLO • Via Terra Rossa F, 108 - 51011 BOR-
20.000 (comprese spese di spedizione). Rispondo a GO A BUGGIANO (Pistoia) Tel. (0572) 30245 dopo
tutti. le 21,15
DI NISIO LUCA • V.le Europa, 13 - 66100 CHIETI Tel.
(0871) 41988
VENDO « compatto stereo » della Milani Hi-FI com-
pleto di casse 20 + 20 W a L. 240.000 composto di
VENDO mixer 6 canali (di cui 4 stereo) preascolto amplificatore, giradischi, registratore, sintonizzatore
per cuffia su ogni canale, funzionamento a 9 V (even- FM, tre anni di vita. ottimo stato. Vendo inoltre casse
tualmente vendo anche alimentatore). Il tutto in acustiche per auto radio 30 + 30 W 2 vie a L. 65.000.
perfetto stato. Ottimo ascolto, un mese di vita.
ROGGIO MAURO • Via Ferretton, 20/A - 31100 TRE- ENNIO - TORINO Tel. (0124) 666392 qre pasti
VISO Tel. (0422) 20948 ore pasti
17ENNE cerca filtro al quarzo accordato a 455 KHz,
CERCO schema elettrico + elenco componenti di inoltre vende nuove e vecchie valvole di radio tele-
un amplificatore per chitarra basso, massimo 25 W. visore a L. 1.500 cad.
Offro L. 3.000. VANOSSI FRANCESCO . Via Buonarroti, 12 - MON-
GASBARRO MAURIZIO • Via Cavadini, 138 • 86012 TESIRO DI BESANA BRIANZA (Milano) Tel. (0362)
BOIANO (Campobasso) 940012 ore serali escluso sabato e domenica
Di questa Rubrica potranno avvalersi tutti quei lettori che sentiranno la necessità di offrire
in vendita, ad altri lettori, componenti o apparati elettronici, oppure coloro che vorranno
rendere pubblica una richiesta di acquisto od un'offerta di permuta.
Elettronica Pratica non assume alcuna responsabilità su eventuali contestazioni che po-
tessero insorgere fra i signori lettori e sulla natura o veridicità del testo pubblicato. In
ogni caso non verranno accettati e, ovviamente, pubblicati, annunci di carattere pubblici-
tario.
Coloro che vorranno servirsi di questa Rubrica, dovranno contenere il testo nei limiti di
40 parole, scrivendo molto chiaramente (possibilmente in stampatello).
112
VENDO libri rari di radiotecnica pubblicati dal 1910
al 1950. Richedere elenco. Compro collezione di libri
di argomento storico e militare.
BERGOGLIO PIERO - Via Baiamonti, 15 - 10131 TO-
RINO
SERVIZIO BIBLIOTECA
IMPIEGO RAZIONALE I CIRCUITI INTEGRATI I SEMICONDUTTORI NEI
DEI TRANSISTORI Tecnologia e applicazioni CIRCUITI ELETTRONICI
L. 12.000 L. 9.000 L. 13.000
114
VENDO contrassegno a L. 65.000 + spese postali i VENDO In blocco, L. 700.000, 3 TX- RX CB funzio-
seguenti fascicoli di Elettronica Pratica: Anno 1975 nanti: Great 418 (23 ch), PACE 8030 (40 eh). Alpha
5 fascicoli: 1976 tutti tranne luglio; 1977 tranne ago- (40 eh + 40SSB); Rosmetro, antenna tipo Sigma
sto novembre e dicembre; 1978 6 fascicoli; 1979 tran- più materiale elettronico vario. Preferibilmente zona
ne gennaio e marzo. Regalo inoltre 22 fascicoli di Napoli e dintorni.
Radioelettronica. SAGGESE ALBERTO - 2' Trav. Tommaso De Amicis,
CONCILIO GIULIO - Via Roma, 32 - 80014 GIU- 10 - 80145 NAPOLI • Tel. 258.031
GLIANO (Napoli) • Tel. (081) 8952769 dopo le 21
VENDO alimentatore professionale, variabile in ten-
COMPRO fascicoli Elettronica Pratica fino settembre sione e corrente, doppia regolazione in tensione,
1983 (in blocco o meno) esclusi i numeri: 11/1977; corrente min, 150 mA • max 3 A, tensione variabile
3- 6/1978; 10- 11- 12/1980; 1-3-5- 12/1981; da zero a trenta volt, completo di contenitore e volt-
2- 3- 4-5- 11/1982; 3 - 7/1983 al prezzo più metro, amperometro da laboratorio. Prezzo molto in-
basso che mi chiederete. teressante.
FIORIN MARINO • Via Trento Trieste, 2 - 21053 CA· BERNARDI CLAUDIO • Via Comissetti, 15 • PIANEZZA
STELLANZA (Varese) (Torino) Tel. (011) 9674275
Pur non potendosi definire un vero e proprio stroboscopio, questo apparato consente di trasfor-
mare il normale procedere delle persone in un movimento per scatti Le lampade per illuminazione
domestica sembrano emettere bagliori di fiamma, cosi da somigliare a candele accese. E non
sono rari gli effetti ipnotizzanti dei presenti, che, possono avvertire strane ma rapide sensazioni.
115
VENDO corso della Scuola Radio Elettra di Torino sul VENDO a L. 40.000 « Manuale per circuiti integrati
transistor, completo di dispense e materiale, tare TV colore e b/n » per le sezioni F.1. • video - B.F. •
offerta. Inoltre vendo il volume Pratica Microproces- elaborazione sincronismi - deflessione verticale .
sors della Jackson Italiana Editrice (in lingua ita- sincronismo orizzontale- crominanza R.V.B. - corre-
liana). come nuovo, prezzo di copertina L. 35.000 zione est - ovest - alimentazione. A chi mi scrive
(fare offerta). invio gratis dettagliata documentazione tecnica.
BRUZZANESE ALFREDO • Fondo Fucile Pal. G1/34 . PALUMBO VINCENZO • Via Paisiello, 32 . 74100 TA-
98100 MESSINA RANTO
~ ------------
-.--.-
116
LA FUSTA DEL LETTURE
Tutti possono scriverci, abbonati
o no, rivolgendoci quesiti tecnici
=
inerenti a vari argomenti presen-
tati sulla rivista. Risponderemo
nei limiti del possibile su questa
-
rubrica, senza accordare prefe-
renza a chicchessia, ma sce-
gliendo, di volta in volta, quelle
domande che ci saranno sem-
brate più interessanti. La regola
ci vieta di rispondere privata-
mente o di inviare progetti esclu-
sivamente concepiti ad uso di
un solo lettore.
117
RICEVITORE PER ONDE MEDIE manovrando C2, inverta i collegamenti sulla bo-
bina L2.
Sono un principiante di elettronica e vorrei co-
minciare con la realizzazione di un semplice
ricevitore radio in onde medie con ascolto in Condensatori
cuffia. Potete pubblicare un circuito di questo C1 = 15: 150 pF
tipo? C2 = 350 pF (variabile) - contr. reaz.
C3 = 350 pF (variabile) - contr. sint.
GHIDONI RICCARDO C4 = 10.000 pF
Milano C5 = 470 pF
C6 = 50+330 pF
Realizzi questo circuito a reazione con amplifi- C7 = 10.000 pF
cazione a FET. La sintonia è regolata tramite il
Varie
condensatore variabile C3. Gli avvolgimenti L1-
L2 si effettuano, uno poco distante dall'altro, R1 2,2 megaohm
TR1 2N3819
su uno stesso supporto cilindrico di ferrite del J1 imp. AF (1 mH)
diametro di 8 mm. Per L1 occorrono 80 spire di L1-L2= bobina
filo di rame smaltato del diametro di 0,3 mm. Cuffia 2.000 ohm
Per L2 servono 10 spire dello stesso tipo di filo. S1 interrutt.
Se la reazione non dovesse innescare pur Pila = 9 V
118
t ANTENNA
CUFFIA
l Cl ii I 1========~==9t==t
C7
TR1
C6
LI L2
9V
RI e
CJ
C2
L'OSCILLATORE Per evitare di far uso del tester nei semplici con-
trolli di tensione nel circuito elettrico dell'auto,
vorrei sostituire questo strumento con un sem-
IN SCATOLA DI MONTAGGIO
L. 15.500 FILO A
TRl
CARATTERISTICHE
Controllo di tono
Controllo di volume DZI
Ascolto in altoparlante
Alimentazione a pila da 9 V
9..
@/
Fl[) B ob
di
TR1 BC107
D1 1N4001 (diodo al silicio)
DZ1 diodo zener (6 V- 1 W)
LP1-LP2 =
lampade da 6 V a bassa corrente
120
PROVATRANSISTOR
afa
K"t ;
un termometro di precisione
9, =» t
una radiosveglia
un interruttore elettrico temporizzato
AP
C1 = 50.000 pF
R1 = 100.000 ohm (potenz. a variaz. lin.)
R2 = 10.000 ohm
AP == altoparlante (16 : 40 ohm)
121
TRASFORMATORE DI IMPEDENZA C2 = 50 F - 16 VI (elettrolitico)
c3 = 10 F - 24 VI (elettrolitico)
Ho cercato di realizzare un interfono per mezzo C4 = 50 F - 16 VI (elettrolitico)
di un amplificatore in mio possesso. Purtroppo, C5 = 4,7 F - 24 VI (elettrolitico)
con l'uso dell'altoparlante in funzione di mi- Resistenze
crofono, il segnale è risultato estremamente de- R1 1.200 ohm
=
bole. E' possibile ovviare a tale inconveniente? R2 = 12.000 ohm
FURASI TINO R3 = 12.000 ohm
Torino R4 = 120.000 ohm
R5 = 120.000 ohm
Lei deve adattare l'impedenza di pochi ohm R6 = 12.000 ohm
R7 = 1.000 ohm
dell'altoparlante a quella di alcune decine di mi- R8 = 10.000 ohm
gliaia di ohm dell'amplificatore. Realizzi quindi R9 = 1.000 ohm
questo circuito, che bene si adatta a qualsiasi R10 = 10.000 ohm (potenz. a variaz. log.)
tipo di amplificatore. R11 = 22.000 ohm
Varie
Condensatori TR1 = BC109
C1 = 220 F- 24 VI (elettrolitico) TR2 = BC109
R5 ~
USC.1
RI
• d@
e
0,
R2 I.A! Il b Il 9V
R2
TR1 0
ENTR.
SEGN
l RG
@
USC2
r@
122
R8
rI
5
R4
TRl TR2 I
Cl
+
=1] 4%
%% b
c3
I R/1
.....
e
e
12-18 V
e![; J
ENTR. Rl
-z imi"
R9
RIO
Il (è)se
R2
SALDATORE
ISTANTANEO
A PISTOLA
L. 13.500
CARATTERISTICHE:
IN SCATOLA DI MONTAGGIO
L. 14.750 (senza altoparlante}
L. 16.750 (con altoparlante}
CARATTERISTICHE:
Controllo sintonia: a condensatore variabile • Controllo volume: a potenziometro -t Entrata BF:
500±50.000 ohm - 2' Entrata BF; 100.000 ±1 megaohm - Alimentazione: 9 Vcc - Impedenza d'u-
sclta: 8 ohm - Potenza d'uscita: 1 W circa.
Il kit contiene: 1 condensatore variabile ad aria - 1 potenziometro di volume con Interruttore In-
corporato- 1 contenitore. pile - 1 raccordatore collegamenti pile - 1 circuito stampato- 1 bobina
sintonia- 1 circuito integrato - 1 zoccolo porta integrato- 1 diodo al germanio- 1 commutatore
- 1 spezzone di filo flessibile- 10 pagliuzze capicorda - 3 condensatori elettrolitici- 3 resistenze
- 2 viti fissaggio variabile.
+i
124
51
$
R/$ ;,:;RJ
-I CJ
R9
Il Il !~
12V
r]4a o ! i T .o
USCITA
.-" .# # 02
L. 36.500
STAMPATI L. 16.000
Dotato di tutti gli elementi necessari per
zatore, non di tipo a relé, che disinneschi il ca-
rico dopo un certo tempo.
PEZZANI RAUL
la composizione di circuiti stampati su Modena
vetronlte o bachelite, con risultati tali da
soddisfare anche I tecnici più esigenti, que- Quello che le proponiamo di realizzare e che
sto kit contiene pure la speciale penna
qui pubblichiamo fa uso di due SCR di cui il
riempita di inchiostro resistente al perclo-
ruro e munita di punta di riserva. Sul di- . primo controlla il carico di potenza, mentre il
spensatore d'inchiostro della penna è pre- secondo controlla il temporizzatore e la disec-
sente una valvola che garantisce una lunga citazione di SCR 1 attraverso il condensatore C 1.
durata di esercizio ed impedisce l'evapo-
razione del liquido. Condensatori
C1 = 6,8 uF - 100 Vi (non elettrolitico)
C2 = 47 4F 25 VI (elettrolitico)
Resistenze
R1 1.000 ohm
R2 10 ohm
R3 2.200 ohm
R4 47.000 ohm
R5 6.800 ohm
R6 = 2.200 ohm
Varie
=
SCR1 = C106A (100 V- 4 A)
SCR2 = C103A (100 V- 0,8 A)
D1 diodo al silicio (quals. tipo)
DZ1 diodo zener (6,8 V. 1 W)
Consente un controllo visivo conti- DZ2 = diodo zener (20 V- 1 W)
nuo del processo di asporto.
Evita ogni contatto delle mani con
il prodotto finito.
E' sempre pronto per l'uso, anche
dopo conservazione illimitata nel
tempo.
il contenuto è sufficiente per tratta-
re più di un migliaio di centimetri SIRENA OTTICA
quadrati di superfici ramate.
Su un giocattolo di mio figlio, più precisamente
su un trenino, vorrei installare una sirena elet-
tronica con emissione sonora variabile in fun-
zione della luce raccolta da un sensore.
UBOLDI VITTORIO
Firenze
126
CARICO
Cl R3
À
N
R2 R
.7l4
SEGN
CONANDO RI
Triti s
+
2c?
51
R.2 R5
o
•. sv
~
RI
'--1
I.W?
Condensatori Varie
c1 = 100.000 pF TAi = BC108
C2 = 220.000 pF TR2 = BC108
TR3 = BC108
Resistenze TR4 = BC108
R1 = 10.000 ohm (trimmer) FA = fotoresistenza
R2 = 1.000 ohm AP = altoparlante (16 ohm)
R3 = 4.700 ohm S1 = interrutt.
R4 = 10.000 ohm
R5 = 1.000 ohm
127
offerta speciale!
ELETTRONICA
·PllATICA
G
E
N
E
A
A
T
Q
"
GENERATORTRACE
'ELETTRONICA
CBE
::z -· -
: ±zz-PRATICA
_,_
RIVllATOl!f
o cne [s
E.l.E:TTRO
STATICI • •
~
L. 12.000 _
Per agevolare l'opera di chi, per la prima volta, è impegnato nella ricerca degli elementi
didattici introduttivi di questa affascinante disciplina che è l'elettronica del tempo libero,
abbiamo approntato un insieme di riviste che, acquistate separatamente, verrebbero a
costare L. 3.000 ciascuna, ma che in un blocco unico, anziché L. 36.000, si possono avere
per sole L. 12.000.
IN SCATOLA
ALIMENTATORE DI MONTAGGIO
PROFESSIONALE L. 34.000
e STABILIZZAZIONE PERFETTA FRA 5,7 e 14,5 Vcc e CORRENTE DI LAVORO: 2,2 A
CARATTERISTICHE
Tensione d'entrata: 220 Vca
Tensione d'uscita (a vuoto): regolabile fra 5,8 e
•
14,6 Vcc
Tensione d'uscita (con carico 2A): regolabile fra
5,7 e 14,5 Vcc
5P Stabilizzazione: - 100 mV
LI«EeNTATOHE STABIZZA Corrente di picco: 3 A
Corrente con tensione perfettamente stabilizzata.
2,2 A (entro - 100 mV)
Corrente di cortocircuito: 150 mA
~·- t
- n. 3 Transistor
- n. 1 Diodo zener
n. 1 Raddrizzatore
n. 1 Dissipatore termico (con 4 viti, 4 dadi, 3 rondelle
e 1 paglietta) 8 e
n. 1 Circuito stampato
•
n. 1 Bustina grasso di silicone
n. 1 Squadretta metallica (4 viti e 4 dadi)
n. 1 Voltmetro (con due resistenze presaldate)
- n. 1
il
',=
t'-
Cordone di alimentazione (gommino-passante}
- n. 2 Boccole (rossa-nera)
- n. 1 Lampada-spia (graffetta fissaggio)
- n. 1 Porta-fusibile completo
- n. 1 Interruttore di rete
- n. 1 Manopola per potenziometro
- n. 1 Potenziometro (rondella e dado)
n. 1 Trasformatore di alimentazione (2 viti, 2 da
rondelle)
n. Contenitore in ferro verniciato a fuoco (2
tofilettanti)
- n. 1 Pannello frontale serigrafato
- n. 7 Spezzoni di filo (colori diversi)
- n. 2 Spezzoni tubetto sterling
in scatola di montaggio
L 12.700
Gli elementi fondamentali, che ca-
ratterizzano il progetto del microtra-
smettitore tascabile, sono: la mas-
sima semplicità di montaggio del
circuito e l'immediato e sicuro fun-
zionamento. Due elementi, questi,
s E che sicuramente invoglieranno tut-
ti i principianti, anche quelli eh-e
sono privi di nozioni tecniche, a
costruirlo ed usarlo nelle occasio-
ni più propizie, per motivi profes-
sionali o sociali, per scopi protet-
tivi e preventivi, per divertimento.
vieta.eess re.guerce
Di ELETTRONICA - RADIO - cB • 27 MHz
PRATICA
nll
PERIODICO MENSILE - SPED. IN ABB. POST. GR. 3/70 L. 2.000
ANNO XIII -N. 3 - MARZO 1984
MISURATORE INDOVINI
DI CAMPO CHIAMATI
PORTATILE ALLA PROVA
WAA
WAA AUTOMATICO
Tutti gli strumenti
di misura e di
controllo pubblicizzati
in questa pagina
possono essere
richiesti a:
STOCK RADIO
OSCILLATORE MODULATO
mod. AM/FM/30 L. 154.400 CARATTERISTICHE TECNICHE
GAMME A B c D
RANGES 100+400Kc 400+- 1200Kc 1,1+3,8Mc 3,5:12Mc
GAMME E F G
RANGES 12±40Mc 40+130Mc 80+ 260Mc
NO VITA'
ASSOLUTA!
Questo generatore, data la sua larga banda di frequen-
za consente con molta facilità l'allineamento di tutte
le apparecchiature operanti in onde medie, onde lun-
ghe, onde corte, ed in tutta la gamma di VHF. Il qua- interamente protetto
drante delle frequenze è di grandi dimensioni che con-
sente una facile lettura. da qualsiasi
Dimensioni: 250x170x90 mm errore di manovra
o di
CARATTERISTICHE TECNICHE
Tensioni continue 100mV-2V-5V-50 V - 200 V- 1.000 V
Tensioni alternate
Correnti continue
1 O V-25V-250 V- 1 .000 V
50 (A - 0,5 mA - 1 O mA - 50 mA - 1 A
L 39.500
orrenti alternate 1,5 mA - 30 mA - 150 mA - 3 A
m 2x1-Ox 1 oo - n x 1 .ooo Ottimo ed originale strumento di misure appositamente stu-
Volt output diato e realizzato per i principianti.
1 O Vca - 25 Vca - 250 Vca - 1.000 Vca
Decibel 22 B- 30 dB - 50 d- 62 dB La protezione totale dalle errate inserzioni e ottenuta me-
Capacità da O a 50 uF - da O a 500 F diante uno scaricatore a gas e due fusibili.
CARATTERISTICHE GENERALI
ssoluta protezione dalle errate manovre dell'operatore. - Scala a specchio, sviluppo scala mm. 95. - Garanzia di fun-
:z.x:im,menco elsttrico anche in condizioni ambientali non favorevoli, - Galvanometro a nucleo magnetico schermato con-
campi magnetici esterni - Sospensioni antiurto. - Robustezza e insensibilità del galvanometro agli urti e al tra-
sport o. - Misura balistica con alimentazione a mezzo batteria interna.
(Generatore di segnali)
ersioni per Radio e Televisione. Particolarmente adatto per localizzare velocemente i guasti nei ra-
fonovaligie. autoradio, televisori.
CARATTERISTICHE TECNICHE,
MOD. RADIO L. 14.500 CARATTERISTICHE TECNICHE,
MOD. TELEVISIONE
L 14 900
1 1
r= +"
e '(
o!
Canoni d'abbonamento
Per l'Italia L. 20.000
Per l'estero L. 30.000
L'abbonamento a Elettronica Pratica dà a tutti il diritto
di ricevere dodici fascicoli della rivista.
S 11 ■
QUESTO ECCEZIONALE VOLUME È RISERVATO
ESCLUSIVAMENTE Al NUOVI E VECCHI ABBONATI
Copertina in similpelle
Vademecum con incisioni in oro
del tecnico
radio-tv
272 pagine - 25 abachi
formato: cm. 21 x 30
In omaggio il righello di plastica
per l'uso degli abachi e dei grafici
CONDIZIONI DI RICHIESTA
Tramite abbonamento: abbonamento + libro L. 30.000
Lettori con abbonamento in corso: il solo libro L. 10.000
LE ADESIONI SI CHIUDONO CON L'ESAURIMENTO
DEI VOLUMI DISPONIBILI
ELETTRONICA
PRATICA
Ha Zurenti, 52 Milano - Tel. 689194s
ANNO 13- N. 3- MARZO 1984
LA COPERTINA- è interessata questo mese
dall'esposizione dei prototipi di due progetti
ricchi di motivi singolarmente nuovi e Inte-
ressantl: quello di controllo, tramite segnala-
zioni ottiche ed acustiche, dell'eventuale pos-
sesso di facoltà extrasensoriali e quello per
il raggiungimento dell'effetto waa-waa.
editrice I
ELETTRONICA PRATICA
d I rettore responsabil e
ZEFFERINO DE SANCTIS
Sommario
disegno tecnico \ CONTROLLO ELETTRONICO 132
CORRADO EUGENIO I TRAMITE LED E AP
stampa DELL'EXTRASENSORIALITA'
TIMEC
ALBAIRATE • MILANO
WAA-WAA AUTOMATICO 140
Distributore esclusivo per l'I- PER CHITARRA ELETTRICA
talia:
A. & G. Marco • Via Fortez-
ORCHESTRE E DISCOTECHE
za n. 27 - 20126 Milano tel.
2526. autorizzazione Tribu-
nale Civile di Milano- N. 74 CARICABATTERIE 148
del 29-2-1972. pubblicità in- PER IL LABORATORIO
feriore al 25%.
E L'AUTOMOBILISTA
UNA COPIA L. 2.000
Dimostrate, tecnicamente,
la disponibilità
di poteri extrasensoriali.
r
INDOVINI
ALLA PROVA
Chi sospetta di possedere facoltà divinatorie, può divinatore che, senza l'intervento dei sensi, av-
autoesaminarsi con questo semplice apparato elet- verte delle precise percezioni su quanto avviene
tronico. Ma con questo dispositivo può anche di- o sta per avvenire nel mondo esterno.
mostrare, agli increduli e agli scettici, di essere Ovviamente, trovandoci in un campo che non è
veramente un extrasensibile, ossia un individuo quello delle scienze esatte, ognuno di noi può
132
L'apparecchio potrà essere usato come strumento
per divertenti giochi di società.
credere e non credere alla validità di certi espe- collaboratore, in una stanza attigua, sfogliava
rimenti. Tuttavia, se per una volta abbiamo vo- delle carte, con la frequenza di una ogni venti
luto addentrarci in un settore per noi insolito, secondi, talune completamente bianche, altre re-
come è quello della divinazione, lo abbiamo canti nomi più o meno collegati con la vita so-
fatto per dimostrare l'universalità di questa me- ciale dell'individuo sottoposto alla prova. Ebbe-
ravigliosa disciplina che è l'elettronica che non ne, quell'esperimento ha rilevato una totale as-
conosce confini nel tempo e nello spazio. senza di emotività in concomitanza con la mani-
polazione dei fogli di carta bianchi ed una ac·
centuata reazione con quella dei fogli di carta
PARTECIPAZIONI SCIENTIFICHE scritti. E la reazione è apparsa tanto più sensi-
bile quanto più diretto risultava il legame fra
Il nostro è un progetto molto semplice che, nel il nome scritto sul foglio e la persona esaminata.
momento previsto e apertamente dichiarato da Successivamente l'esaminando si è trasferito in lo-
un veggente, determina l'accensione di un diodo alità anche lontane dalla macchina rivelatrice
led e l'emissione di un segnale attraverso un con risultati sperimentali sempre positivi.
altoparlante. Ma in quegli ambienti in cui si ap- Evidentemente, non può essere proprio questo
profondiscono tutti i fenomeni relativi ai poteri esperimento ad avvalorare, al di là di ogni dub-
extrasensoriali, sono stati appositamente costrui- bio e perplessità, le tesi della extrasensorialità.
ti degli apparati elettronici di grande comples- Ma esso rappresenta, comunque, un dato di fatto,
sità. Sappiamo, ad esempio, che E. Duglas Dean, che può far meditare coloro che si ritengono e-
eminente studioso del Newark College of En- stranei all'esercizio delle arti divinatorie e può
geneering, tramite sofisticate e sensibili appa- offrire un ulteriore contributo scientifico all'at-
recchiature, ha registrato interessanti reazioni di tività di chi crede nell'esistenza di certi feno-
soggetti in possesso di qualità extrasensoriali. In meni.
uno di quegli esperimenti, lo scienziato ha re- Lasciamo ora da parte altre possibili citazioni di
gistrato le reazioni di un veggente, mentre un fatti e avvenimenti realmente accaduti e veniamo
133
+
RIO
SI
i ll\ AP
o
9V
I e
Fig. 1 - Circuito teorico del dispositivo che consente di mettere alla prova le
facoltà divinatorie dell'operatore. Il trimmer R9 consente di regolare, entro
l'arco di tempo di cinque minuti, il periodo utile in cui possono verificarsi le
casuali segnalazioni ottiche ed acustiche.
-----COMPONENTI-----
Condensatori R8 = 1 megaohm
C1 = 47.000 pF R9 = 1 megaohm (trlmmer)
c2 = 10 F (al tantallo) R10 = 220 ohm
c3 = 22 F (al tantalio)
Varie
C4 = 220 F - 16 VI (elettrollco)
TR1 = BC177
Resistenze TR2 = 2N2646
R1 = 220 ohm TR3 = 2N3819
R2 = 4.700 ohm TR4 = BC177
R3 = 4.700 ohm TR5 = 2N2646
R4 = 4.700 ohm D1 = 1N4148 (diodo al silicio)
R5 -a 1.200 ohm DL1 = diodo led
R6 = 220.000 ohm AP = altoparlante (8 ohm)
R7 == 100.000 ohm s1 = Interruttore
ALIM. = 9 Vcc
al nostro progetto che, al di fuori dei controlli tempo libero in allegria, ridendo e scherzando.
del possesso di facoltà, più o meno profonde, Se poi il dispositivo sarà in grado, per taluni,
dei poteri extrasensoriali, potrà servire come di- di assumere un rigore scientifico, questo lo giu-
vertente gioco di società, per trascorrere il dicheranno coloro che ci leggono.
134
Fig. 2 - Piano costruttivo del modulo elettronico esegulto su una basetta rettan-
golare in cui è composto il circuito stampato, che deve intendersi visto in
trasparenza in questo disegno. La numerazione, riportata sul lato destro del
rettangolo, trova precisa corrispondenza con quella presente nello schema
elettrico del dispositivo.
135
Fig. 3 - Disegno del circuito stam pato riprodotto nelle sue m isure reali.
corrente di carica. Nel nostro circuito, però, per rilassamento, che viene pilotato dal transistor
ottenere la casualità temporale dell'impulso, si unigiunzione TR2 ed il cui segnale a dente di
è fatto in modo di far variare, nella maniera me- sega viene separato da] transistor FET TR3.
no uniforme possibile, la corrente di carica del Questo secondo oscillatore a rilassamento, dun-
condensatore C3. E questo risultato è stato rag· que, non soltanto influenza la carica del conden-
giunto ricorrendo all'inserimento, nel circuito o- satore C3, attraverso il diodo al silicio DI e la
scillatore primario, di un secondo oscillatore a resistenza R4, ma è influenzato, a sua volta,
yw
LJ LJ
TEMPO
Fig. 4 - Con questi due diagrammi si vuole interpretare l'Irregolarità con cui
gli eventi elettronici si succedono nel dispositivo descritto nell'articolo, in
corrispondenza con altrettante regolazioni del trimmer di controllo dei tempi
di ricorrenza.
136
LED
ACCESO O
p
SPENTO
dalla stessa carica del condensatore C, in quan- inserito, consente manifestazioni di eventi con ca-
to il segnale, presente su tale condensatore, vie- denze medie entro l'arco di tempo di cinque
ne riportato indietro, attraverso la resistenza R5 minuti. Regolando R9, fra i suoi valori di minimo
ed il condensatore al tantalio C2, sul generatore e di massimo, le cadenze si manifestano nel
di corrente pilotato dal transistor TR I, che con- tempo compreso fra i trenta secondi e i cinque
trolla la corrente di carica di C 1 e, conseguente- minuti. Ma questo tempo può essere variato in
mente, la frequenza di oscillazione del relativo misura considerevole, purché si intervenga sul
stadio. valore capacitivo del condensatore C3. Infatti,
un maggior valore capacitivo è in grado di al-
lungare i tempi, mentre valori capacitivi minori
INFLUENZE RECIPROCHE accorciano i tempi.
Un altro sistema, altrettanto valido, di prolunga-
Si può ora concludere dicendo che nel progetto mento dei tempi, può essere quello di aumentare
di figura 1 si è creato un intreccio di influenze il valore resistivo del trimmer R9, elevandolo
reciproche fra i vari stadi in esso inseriti e che, da quello prescritto di I megaohm fino a quello
proprio da questo intreccio, scaturisce una im- di 2 megaohm.
possibile stabilità del sistema, che continua ad Per la precisione, dobbiamo dire che il tempo
autoinnescarsi in maniera del tutto imprevedibile, dipende pure dalle caratteristiche del transistor
ma che il veggente deve essere in grado di pre- TR4 e che viene influenzato dalla temperatura
vedere, se veramente vuol ritenersi un autentico che agisce sul guadagno di tale transistor. Non
veggente. Perché la sua abilità deve manifestarsi piteniamo, tuttavia, che quest'ultima variabile
in una precisa sensazione della carica del conden- possa interessare direttamente i costruttori del
satore C3 e nel prevedere, di conseguenza, l'i- progetto di figura 1. Ma se qualcuno volesse rea-
stante di scarica corrispondente al lampeggio del lizzare una stabilizzazione del circuito, dovrà in-
diodo led DLI e al «tac» emesso dall'altopar- serire, in serie con l'emittore di TR4, una resi-
lante. stenza di valore compreso fra i 1.000 ohm e i
10.000 ohm, diminuendo eventualmente il va-
lore resistivo di R8, con lo scopo di raggiungere
TEMPI DI RICORRENZA un più ampio campo di regolazione.
Coloro che volessero agire anche sull'altro cir-
Utilizzando i componenti prescritti nell'elenco cuito oscillatore, sempre allo scopo di poter ul-
riportato in corrispondenza dello schema elet- teriormente regolare i tempi in cui si verificano
trico di figura 1, il trimmer R9, quando è tutto gli eventi, potranno effettuare una sola variante,
137
BC177 LED 2N2646 2N3819 1N914 CON. TANI.
R
b2
$ b
«$ CD
bl
S
G
D
f ~ #%
4
intervenendo sul valore capacitivo del conden- scelto; occorrerà star bene attenti a non scam-
satore e 1. biare, erroneamente, il morsetto positivo di ali-
In ogni caso ci si dovrà ricordare che la ripe- mentazione con quello negativo.
tizione degli eventi, con una cadenza minima
e media di uno ogni due secondi, diverrà neces-
saria in sede di controllo dell'esatto funziona- I SEMICONDUTTORI
mento del dispositivo.
1 diagrammi riportati in figura 4 interpretano il Prima di iniziare il lavoro costruttivo, occorre-
concetto della ricorrenza degli eventi in corri- rà procurarsi tutti i componenti necessari, com-
spondenza delle due regolazioni estreme, di mi- presi i semiconduttori, le cui piedinature sono
nimo e di massimo, del trimmer R9. deducibili dall'osservazione dei disegni ripor-
tati in figura 6. Nella quale, la piedinatura cor-
rispondente al transistor FET, modello 2N3819,
si riferisce al transistor prodotto dalla TEXAS.
ALIMENTAZIONE Altre case produttrici di semiconduttori realiz-
zano questo transistor con piedinature diffe-
li consumo di corrente del circuito di figura 1 renti. E ciò significa che, all'atto dell'acquisto
è alquanto esiguo e si aggira intorno ai 4 o 5 del componente, sarà bene consultare il riven-
mA. Pertanto, anche la sola pila a 9 V, del tipo ditore per accertarsi, con la massima precisione,
di quelle montate nelle radioline tascabili, po· sull'esatta distribuzione dei tre terminali.
trà essere utilizzata per il nostro dispositivo. Per quanto riguarda i due transistor unigiunzio-
Tuttavia, coloro che vorranno tenere acceso per ne TR2-TR5, per i quali è stato prescritto
lungo tempo l'apparato, potranno sostituire util- il modello 2N2646, la posizione dei tre termi-
mente la pila piccola a 9 V con due pile piatte nali di base 1- base 2 - emittore è rilevabile
da 4,5 V ciascuno, collegate in serie tra loro, nel disegno di figura 6 ma anche in quello
in modo da erogare la tensione di valore com- di figura 2, dove si può notare che la pic-
plessivo di 9 V. Coloro infine che sono in pos- cola tacca metallica, ricavata nel corpo del
sesso di un semplice alimentatore e non vogliono componente, funge da elemento guida per l'or-
sottoporsi al consumo di pile, prevedendo pure dine distributivo degli elettrodi.
un lungo esercizio di funzionamento del circui- Per i due transistor TR 1- TR4 non vi sono
to, potranno collegare lo stesso alimentatore sui particolari degni di rilievo, dato che si tratta
terminali 1-4 della basetta del circuito stam- di due elementi molto comuni e certamente
pato, interponendo, fra il morsetto positivo e ben noti ai nostri lettori.
il, terminale 4, l'interruttore S1. Ad ogni modo, Nel diodo al silicio DI, come si può notare in
qualunque sia il sistema di alimentazione pre- figura 6, in corrispondenza del modello 1N914,
138
è riportato un anellino di riferimento in pros- codice a colori, tenendo conto che la prima
simità dell'elettrodo di catodo: l'altro elettrodo striscia è quella presente sulla parte più alta
è ovviamente quello di anodo. del condensatore.
I condensatori al tantalio, che non sono con- Il montaggio del modulo elettronico si esegue
densatori elettrolitici, ma che sono componenti tenendo sott'occhio il piano costruttivo ripor-
polarizzati, meritano qualche parola interpreta- tato in figura 2, dopo aver ovviamente realizzato
tiva. Soprattutto perché nel progetto ne vengono il circuito stampato, il cui disegno in misura
montati due (C2 - C3). naturale è riportato in figura 3.
In commercio si possono reperire principal- Per conferire all'apparecchio un aspetto profes-
mente due tipi di condensatori al tantalio: quelli sionale, converrà introdurre il modulo elettro-
in cui il valore capacitivo e la posizione dell'e- nico, l'altoparlante e la pila di alimentazione
lettrodo positivo sono deducibili dall'applicazio- dentro un contenitore, sulla cui parte anteriore
ne dell'apposito codice di lettura e quelli in si comporrà il pannello frontale, rappresentato
cui tali dati sono chiaramente impressi sul cor- da una lastra di alluminio e in cui si potranno
po del componente. I primi si presentano come apporre le opportune diciture in corrispondenza
il penultimo componente disegnato a destra di dei vari elementi, così come indicato nel disegno
figura 6, i secondi come l'ultimo a destra della di figura 5. •
stessa figura. E proprio su questi non v'è nulla In sostanza, sul pannello frontale, sono pre-
da dire, perché i numeri e i simboli riportati sul senti l'interruttore, che inserisce o disinserisce
corpo del condensatore non 'ammettono equi- la pila di alimentazione del circuito, la manopo-
voci. Per gli altri, invece, occorre dire che il Iina innestata sul piccolo perno del trimmer R9,
terminale positivo si trova sulla destra del com- che consente di regolare la velocità con cui si
ponente osservando il condensatore frontalmente susseguono casualmente gli eventi, il diodo led
dalla parte in cui è riportato un punto colorato, destinato a lampeggiare in occasione degli eventi
indicato dalla piccola freccia del disegno di fi- stessi e infine i fori attraverso i quali l'alto-
gura 6. Le varie strisce colorate, invece, deter- parlante può emettere le sue segnalazioni con-
minano il valore capacitivo, tramite l'apposito temporaneamente alle accensioni del diodo led.
s?
.- ,}JI
,
.
$
••
139
Particolarmente adatto
per chitarra elettrica.
WAA
WAA
AUTOMATICO
A differenza di molti altri progetti, già pubbli- tato in abbinamento con qualsiasi generatore di
cati in passato in questo periodico, il circuito segnali a bassa frequenza, come, ad esempio,
che stiamo per presentare è un poco più com- il giradischi, il mixer, il microfono e il regi-
plesso, ma gli effetti ottenibili sono di gran stratore. E tutto ciò senza imporre manomissione
lunga maggiori, certamente in grado di far fe- alcuna alle apparecchiature originali.
lici gli appassionati di musica moderna, costan- Una delle caratteristiche principali del nostro
temente protesi alla ricerca di colorazioni mu- waa-waa, che libera il musicista dalla costri-
sicali sempre nuove ed originali. zione di dover agire su un pedale di comando
Diciamo subito che il dispositivo è stato ori- per poter variare ritmicamente l'ampiezza del
ginariamente concepito per l'accoppiamento con suono, senza tuttavia variarne la tonalità, è
la chitarra elettrica, ma esso potrà essere adot- rappresentata dall'automatismo del circuito, il
140
Utile nelle piccole orchestre
e nelle discoteche.
Può servire ai CB
e nelle emittenti radiofoniche private.
141
Fig. 2 - Piano costruttivo del modulo
elettronico per effetto waa-waa. Il trim-
mer R11 deve essere regolato soltanto
in sede di messa a punto del circuito,
in modo da evitare l'autoosclllazlone
del transistor TR4. Sui terminali utili
del circuito si debbono inserire del
normali capicorda.
u
r
142
TRI TR2 TR3 TRA
< COMPONENTI I
Condensatori R6 = 47.000 ohm
C1 = 5 F- 16 VI (elettrolitico) R7 = 1 megaohm
c2 = 5 F-16 V (elettrolitico) R8 = 5.600 ohm
c3 = 680.000 pF R9 = 47.000 ohm
C4 - 100 uF- 16 VI (elettrolitico) R10 = 47.000 ohm
es = 4.700 pF R11 = 220 ohm (trimmer)
C6 = 4.700 pF R12 = 1 megaohm
C7 == 100.000 pF R13 = 33.000 ohm
C8 = 10.000 pF R14 = 33.000 ohm
C9 = 100.000 pF
C10 = 100.000 pF Varie
- TR1 = BC237
Resistenze TR2 = BC237
R1 = 100.000 ohm (potenz. a variaz. lin.) TR3 = BC237
R2 = 12.000 ohm TR4 = BC108
R3 = 10.000 ohm D1 = 1N4148 (diodo al slliclo)
R4 = 10.000 ohm D2 = 1N4148 (diodo al silicio)
R5 = 4.700 ohm S1a S1 b = doppio commutatore
la frequenza di oscillazione per mezzo di un uni- stivo-capacitiva, alla base del transistor TR3.
co potenziometro (R I), mantenendo la simmetria Al circuito di filtro, composto dalla resistenza R6
dell'onda quadra generata. e dal condensatore C3, è assegnato il compito di
Il potenziometro R l regola in pratica la fre- arrotondare l'onda quadra prodotta dal multivi-
quenza fra I Hz e 25 Hz. L'uscita del circuito bratore astabile, in modo da non produrre bru-
multivibratore è rappresentata dal collettore del sche variazioni nel waa-waa ma, al contrario, di
transistor TR2. Da essa viene prelevato il segnale ottenere un passaggio continuo dalla frequenza
ed applicato. attraverso una semplice rete resi- minima a quella massima del filtro passa-banda.
143
l
Fig. 3 • Disegno in grandezza naturale del circuito stampato sul quale deve
essere composto il modulo elettronico del waa-waa.
144
scatola metallica
dei due diodi al silicio D1 - D2, dei condensa- que, collegate in serie tra di loro in modo da
tori elettrolitici e degli elettrodi dei transistor. erogare una tensione di valore complessivo di 9
Il contenitore metallico assume pure le funzioni V, è più che sufficiente per alimentare il no-
di schermo elettrostatico, con lo scopo di evi- stro waa-waa.
tare la captazione di ronzii. Esso verrà quindi Con le pile, poi, si evita ogni pericolo di insor-
elettricamente collegato a massa, la quale coin- genza di ronzii, ground-loop ed altri problemi
cide con la linea di alimentazione negativa. pratici derivanti dalla presenza della tensione
Per ultimo ricordiamo che in tutti e tre gli sche- di rete.
mi riportati nelle figure 1-2-4 è stata apposta
una numerazione di riferimento, che è sempre la
stessa in ogni disegno. Una tale numerazione, TARATURA
quindi, facilita il lavoro di montaggio del mo-
dulo e, in particolare, quelle dell'assiemaggio Prima di iniziare la messa a punto del circuito,
totale riportato in figura 4. il lettore dovrà accertarsi che esso funzioni per-
fett'amente. E a tale scopo, anzitutto, si dovrà
constatare che i due transistor TR 1- TR2 o-
ALIMENTAZIONE scillino regolarmente, con frequenza compresa
tra 1 Hz e 25 Hz. Pertanto si provvederà a di-
Il circuito del waa-waa deve essere alimentato sinserire, momentaneamente, dal circuito, il tran-
con la tensione continua di 9 V. Ma non occorre sistor TR3 ed inserire, fra i punti nei quali do-
un particolare alimentatore per questo circuito, vrebbero essere applicati i terminali di collettore
perché l'assorbimento di corrente è molto mode- ed emittore, un potenziometro da 100.000 ohm.
sto, dato che si aggira intorno ai 2+ 3mA. L'im- Poi, all'entrata del waa-waa, si introduce un se-
piego di due pile piatte da 4,5 V ciascuna, dun- gnale e si agisce manualmente sul perno del po·
145
ALTOP.
%
GENERAI. BF WAA WAA )
rr I,%
(qualsiasi tipo)
E u •E • o L/
ila
la
" %@@eFsé±ics
146
tenziometro, ora montato in forma provvisoria, INTERCONNESSIONI
per constatare che l'effetto waa-waa viene ripro-
dotto regolarmente. Ovviamente questo effetto, Lo schema riportato in figura 5 interpreta il
che assume un valore di prova, apparirà al- modo con cui il dispositivo dovrà essere inter-
quanto rallentato. Tuttavia, questa semplice pro- connesso in una catena di riproduzione audio.
va potrà consentire la precisa localizzazione del- Ossia, tra apparato preamplificatore, se questo
lo stadio malamente funzionante qualora insor- esiste, ed amplificatore finale.
gesse un tale problema. Soltanto quando si è certi In assenza di apparato preamplificatore, il dispo-
che tutto funziona a dovere, si passerà all'unica sitivo waa-waa dovrà essere collocato direttamen-
operazione di taratura necessaria per il corretto te dopo il microfono. Ma in ogni caso tutte le in-
comportamento del waa-waa. Ed essa consiste in terconnessioni dovranno essere effettuate con ca-
una regolazione attenta del trimmer potenzio- vetti schermati per segnali di bassa frequenza,
metrico R 11. servendosi degli adatti connettori coassiali.
Questo trimmer andrà regolato in modo che il Concludiamo dunque questo argomento, ricor-
transistor TR4 non oscilli. La regolazione quindi dando ancora che il waa-waa è un dispositivo
va fatta immediatamente al di sotto del punto di che può divenire assai utile ai musicisti in
innesco dell'autooscillazione, che rimane chia- genere, nelle piccole orchestre per musica leg-
ramente evidenziata da un suono che potrem- gera, nelle emittenti radiofoniche private e nelle
mo definire come un « tuc-tuc-tuc » e che si discoteche. Ed anche quegli oratori che vorran-
presenta nitido in assenza di segnale all'ingres- no conferire alla propria voce una colorazione
so, quando il circuito del waa-waa rimane col- particolare potranno sfruttare questo originale
legato con un amplificatore di bassa frequenza. effetto sonoro.
SALDATORE
ISTANTANEO
A PISTOLA
L. 13.500
CARATTERISTICHE:
Tempo di riscaldamento: 3 secondi
Alimentazione: 220V
E dotato di punta di ricambio e di
Potenza: 100W
istruzioni per l'uso. Ed è particolar-
Illuminazione del punto di saldatura mente adatto per lavori intermittenti
professionali e dilettantistici.
r
147
CARICABATTERIE
AUTOMATICO
Per realizzare un caricabatterie elementare, ba- può danneggiare,' anche in misura grave, la
stano soltanto tre componenti: un trasformatore, batteria. Appare dunque evidente la notevole
un diodo raddrizzatore e una resistenza. Ma se differenza di prestazioni che si possono raggiun-
si va a ricaricare una batteria con un dispo- gere con un caricabatterie circuitalmente sem-
sitivo così concepito, tutta l'operazione di ri- plificato al massimo ed uno di tipo automatico,
carica deve essere seguita attentamente, senza in grado di interrompere, senza alcun inter-
mai distrarsi un momento. Perché un periodo vento da parte del! 'operatore, la corrente di ri-
di ricarica, prolungato oltre il tempo stretta- carica quando l'accumulatore raggiunge le sue
mente necessario, quando già l'accumulatore ha condizioni elettriche ottimali. E questo secondo
raggiunto i valori della tensione di esercizio, tipo di caricabatterie viene presentato e descrit-
148
Ricarica le batterie a 12V.
Utile in laboratorio, necessario all'automobilista.
Disinserimento automatico del circuito a batteria carica.
to nel corso dell'articolo, con la speranza che del circuito elettronico del caricabatterie, il cui
esso possa interessare una gran parte dei no- progetto è riportato in figura 1 .e la cui realiz-
stri lettori. zazione pratica può essere affrontata da tutti,
anche perché i componenti necessari al mon-
taggio sono di facile reperibilità commerciale
UTILITA' DEL CARACABATTERIE e di costo accessibile a tutte le borse.
149
RI
Tl
R2
SCR2G
RETE
3e
R5
COMPONENTI
Condensatori Varie
C1 = 100 F - 16 VI (elettrolltlco) SCR1 = C137
SCR2 = C103
Resistenze D1 = 1N4004 (diodo al silicio)
R1 = 27 ohm-5 W DZ1 = 12 V-1 W (diodo zener)
R2 = 47 ohm-1 W P1 = ponte raddrizz. (10 A)
R3 = 500 ohm (potenz. a fllo) T+ = trasf. (220 V-15 V- 150 wW)
R4 = 27 ohm-5 W
R5 == 1.000 ohm-1 W
ben giustificate dal comportamento dei due com- Applicando all'anodo una tensione negativa ri-
ponenti. spetto al catodo, non si ha conduzione di cor-
L'SCR e composto internamente da tre giunzioni, rente, cosl come avviene in un comune diodo;
che formano un semiconduttore di tipo P-N-P-N, in tal caso l'SCR è rappresentabile come un
simile a due diodi collegati in serie. interruttore aperto. Invertendo la polarità della
Il terminale relativo all'anodo fa capo al semi- tensione, I'SCR rimane ancora bloccato, con-
conduttore P più esterno, mentre il catodo ri- trariamente a quanto avviene in un normale dio-
sulta collegato con il semiconduttore N situato do, nel quale si avrebbe conduzione elettrica;
dalla parte opposta. Al secondo settore di ma- ma il blocco rimane fi-nché non arriva sul gaie
teriale P è collegato l'elettrodo rappresentativo un impulso positivo rispetto al catodo e di am-
del « gate » che, nello schema di figura I, è piezza tale da mettere il diodo controllato in
indicato con la lettera G. completa conduzione.
150
T1
%.e.I .7
SCR1
BATTERIA
La commutazione avviene in un tempo estrema- ottenuta riducendo a zero la tensione fra anodo
mente breve, dell'ordine del mezzo milionesimo e catodo.
di secondo. Anche un normale transistor può comportarsi
Una volta innescato, l'SCR rimane conduttore come un interruttore; ma con il transistor si
senza bisogno di alcuna tensione di comando possono commutare soltanto le piccole potenze,
sul gate e rimane conduttore anche quando mentre con il diodo SCR si possono facilmente
sul gaie vengono applicati nuovi impulsi di co- commutare potenze dell'ordine delle migliaia
mando, positivi o negativi. di watt. li transistor inoltre necessita di un co-
Per diseccitare un diodo SCR, ossia per ripor- mando continuativo, mentre l'SCR commuta
tare l'SCR allo stato di interdizione, esistono due per mezzo di impulsi.
sistemi: si può ridurre a zero la tensione fra
anodo e catodo, oppure si può far diventare
l'anodo negativo rispetto al catodo. CONTROLLO AUTOMATICO
Concludiamo dicendo che il diodo SCR si com-
porta come un interruttore elettronico, il cui Nel circuito di figura 1, il controllo auto-
comando di chiusura è rappresentato da un matico della corrente di ricarica della batteria
impulso positivo, mentre l'apertura può essere viene effettuato dal diodo SCR2. Infatti, il par-
151
AIK Fig. 3 • Questi sono i due tipi di diodi controllati
G prescritti per il montaggio del caricabatterie: a si-
nistra quello di pilotaggio, a destra quello di po-
Cc 103 Cc137 tenza.
titore di tensione, formato dalla resistenza R2 zione del diodo zener DZ 1 e fa scorrere quindi
e dal potenziometro a filo R3, collegato in pa- la corrente attraverso il gate del diodo control-
rallelo ai morsetti della batteria sottoposta al lato SCR2, il quale si innesca divenendo in tal
processo di ricarica, preleva una piccola por- modo conduttore. Conseguentemente, la tensio-
zione di tensione della stessa batteria e la ap- ne presente sull'anodo del diodo al silicio D1
plica, tramite il diodo zener DZ1, al gate del scende ad un livello inferiore a quello della
diodo controllato SCR2. Ma la tensione di zener tensione finora presente sul gate del diodo con-
del diodo DZ 1 è di 12 V. Pertanto, quando il trollato di potenza SCR1, il quale si diseccita,
valore della tensione presente sul cursore del ossia si comporta come un interruttore aperto
potenziometro R3 scende al di sotto di tale che non conduce più la corrente di ricarica sul-
valore, il diodo zener non conduce più e nep- la batteria.
pure sul gate del diodo SCR2 scorre più cor- L'abbassamento di tensione sull'anodo del diodo
rente. Ora, tenendo conto che la tensione fra al silicio D1 si verifica, oltre che in virtù della
anodo e catodo di SCR2 è di tipo pulsante, cioè conduzione del diodo controllato SCR2, anche
formata da sole semionde positive, che dal va- a causa della presenza del partitore di tensione
lore zero raggiungono quello massimo positivo composto dalle due resistenze R1 ed R4.
un 'infinità di volte, si può concludere afferman- Abbiamo così ultimata l'interpretazione del si-
do che, in tali condizioni, il diodo controllato stema automatico di attacco e stacco della cor-
SCR2 si disinnesca, ossia si trasforma in un in- rente di ricarica del caricabatterie. Ma dobbia-
terruttore aperto. Ed è questo lo stato elettrico mo ovviamente concludere l'argomento dicendo
in cui il circuito di figura 1 svolge il suo com- che, la ricarica, può riprendere automaticamen-
pito di ricarica della batteria. Perché la cor- te, non appena, per effetto di autoscarica, la
rente non potendo attraversare la resistenza R4, tensione della batteria dovesse scendere nuova-
passa dall'anodo al catodo del diodo al silicio mente al di sotto del livello ottimale.
DI e da questo al gate del diodo controllato
SCR 1 che si innesca, divenendo in tal modo
conduttore e provvedendo alla ricarica della REALIZZAZIONE
batteria.
La realizzazione del caricabatterie non richie-
de l'approntamento del circuito stampato, per-
BLOCCO DI CORRENTE ché la composizione cablata è certamente la più
idonea per questo tipo di apparati. Ciò non si-
La batteria, sottoposta al processo di ricarica, gnifica, tuttavia, che il circuito stampato rap
continua a caricarsi finché la tensione sui suoi presenti un elemento negativo agli effetti dei ri-
morsetti non supera il valore di 12,6 V circa sultati pratici del caricabatterie. Chi vorrà, dun-
(12 V = tensione di zener + 0,6 V = ten- que, potrà realizzarlo. Ma noi consigliamo di
sione della giunzione gate-catodo), il quale è costruire il dispositivo secondo quanto illustra-
presente pure sul cursore del potenziometro R3. to in figura 2, componendo il circuito dentro
Questo valore di tensione provoca la condu- un contenitore di metallo, al quale viene pure
152
affidato il compito di conduttore della linea di
massa.
Su uno dei lati maggiori del contenitore si com-
porrà il pannello frontale del caricabatterie, nel
quale verranno applicati l'amperometro, i mor-
setti per i collegamenti con la batteria da sot-
toporre al processo di ricarica e la manopola
innestata sul perno del potenziometro R3 di ta- VETRONITE ]
ratura del circuito.
Il trasformatore T 1, come abbiamo detto, deve
poter ridurre la tensione di rete dal valore di
db
220 V a quello di 15 V, ma deve essere in
grado di sopportare l'erogazione di correnti di SUPERE B RAMATA
notevole intensità. Sarà bene quindi che questo
componente venga sovraddimensionato; ecco
perché nell'elenco componenti abbiamo pre-
scritto un trasformatore con potenza di 150 W.
Soltanto coloro che costruiranno il caricabatte-
rie con lo scopo di assorbire una corrente di
carica limitata di 2+3 A potranno utilizzare
b
un trasformatore con potenza di 50 -+-- 60 W,
inserendo però, in serie con l'avvolgimento se-
condario, delle resistenza di limitazione per com-
plessivi 1,5 : 2 ohm circa, con potenza di dis-
sipazione di 20 W. Fig. 4- Poiché l'anodo del diodo controllato di potenza
è rappresentato da tutto l'Involucro metallico esterno
Il ponte raddrizzatore P 1 dovrà risultare pro- del componente, è necessario che questo venga oppor-
porzionato alla massima corrente che si vorrà tunamente isolato, dalla lamiera del contenitore, tra-
assorbire dal caricabatterie. Pertanto, consiglia- mite una piastrina di vetronlte. Le due piastrine di
mo di servirsi di un modello da IO -+-- 25 A in rame, superiore ed inferiore, agevolano la disper-
custodia metallica,. da fissare su un fianco del sione dell'energia termica erogata da diodo In fase
di attivazione.
contenitore, così come illustrato in figura 2.
Anche 1 'SCR 1 è un diodo controllato di po-
tenza, che deve poter disperdere agevolmente
il calore prodotto. Per esso occorrerà quindi co-
struire un apposito diffusore termico, per esem-
pio come quello disegnato in figura 4, nel quale
si fa uso di una lastra di vetronite per isolare
l'anodo del componente dalla superficie di la- ta in modo che la corrente di ricarica si inter-
miera del contenitore. Infatti, l'anodo del diodo rompa automaticamente quando la batteria rag-
giunge un certo valore di tensione.
controllato SCRI è rappresentato da tutto il
suo involucro metallico esterno. In pratica si dovrà regolare R3 in modo che,
quando la tensione misurata sui morsetti della
L'amperometro è uno strumento che indica co-
batteria raggiunge il valore di 16 V circa, il
stantemente l'entità del flusso di corrente che
caricabatterie rimanga disattivato. A questa con-
raggiunge la batteria sotto carica. Ma questo
dizione corrisponde una misura di tensione, fra
non è uno strumento necessario e coloro che
anodo e catodo del diodo controllato SCR2, di
vorranno risparmiare sul costo complessivo del
0,5 V -+-- 1 V. Invece, finché il circuito sta ca-
caricabatterie potranno tranquillamente farne
a meno. ricando la batteria, il valore di . tale tensione
sale a 12 + 14 V,
Se si dispone di una batteria perfettamente ca-
rica, la taratura di R3 diviene semplicissima.
TARATURA
Basterà infatti collegare questa batteria sugli
appositi morsetti di ricarica e ruotare lenta-
Una volta ultimato il lavoro costruttivo, occor- mente la manopola del potenziometro R fino
rerà regolare il potenziometro R3 per effettuare al punto in cui l'amperometro non segnala al-
l'unica manovra di taratura necessaria per un cun passaggio di corrente, oppure fino a che il
corretto funzionamento del dispositivo. valore della tensione rilevabile fra anodo e ca-
La regolazione di tale elemento deve essere fat- todo di SCR2 sale ai valori ora citati.
153
CORSO
DI AVVIAMENTO ALL'USO DEGLI
INTEGRATI DIGITALI
154
TERZA PUNTATA
gura 1 si verifica una terza condizione, cioè se aperto) e l'ingresso 2 allo stato logico « 1 » (in-
tutti e due gli interruttori 'sono chiusi, ossia terruttore S2 chiuso), l'uscita raggiunge lo sta-
quando entrambe le entrate del circuito si tro- to logico « 1» (lampada LP1 accesa).
vano allo stato logico «1 ». A questo punto sca-
turisce spontanea la composizione di una sem-
plice tabella, che va sotto il nome di « Ta- FUNZIONE AND
bella della verità ». In essa sono riportati tutti
i possibili stati del dispositivo, ovvero le com- Anche per questa seconda funzione, diciamo
plete relazioni tra i due ingressi e l'uscita. Ec- che in lingua inglese la parola AND corrisponde .
cola: alla nostra congiunzione «e ». E diciamo pure
che la funzione AND è quella in cui l'uscita
diviene «vera», ossia raggiunge lo stato logico
Ingr. 1 Ingr. 2 Use. « 1», quando tutti gli ingressi sono « veri»,
(S1) (S2) LPD) cioè quando tutti gli ingressi si trovano allo sta-
to logico «1 ».
o o o Lo schema riportato in figura 2 interpreta il
o I 1
I o 1
I I I
155
LPT
modo con cui è possibile realizzare una semplice Pure la « lettura » di questa tabella della verità
funzione ANO a due ingressi, per mezzo di due si effettua sempre allo stesso modo di quella
interruttori (S1 -S2) e una lampadina (LP 1). prima riprodotta, cioè in senso orizzontale. Per
In questo caso la lampada LPt si accende, cioè esempio, facendo riferimento alla quarta ri-
raggiunge lo stato logico «1 », quando l'inter- ga, si può osservare che, rimanendo chiusi en-
ruttore S 1 «e» l'interruttore S2 rimangono con- trambi gli interruttori S 1- S2, cioè trovandosi
temporaneamente chiusi, ossia quando entrambi le due entrate atlo stato logico « 1», la lam-
si trovano allo stato logico « 1 ». pada LPl si accende, ossia raggiunge lo stato
Anche in questo caso è facile comporre la ta- logico « 1 ».
bella della verità, dalla quale si deduce lo Graficamente, la funzione ANO viene rappre-
stato logico dell'uscita in relazione ai due stati sentata con il simbolo riportato in figura 5, al
logici delle due entrate. Eccola: centro della prima fila in alto.
LPT
+,a
57 52
T) vcc @
156
r T (3VCc
r #T (OVcc
LP1
TR1
Fig. 4 • Il comportamento di una logica
NAND è interpretabile per mezzo di questo
circuito. Come si può facilmente arguire, in-
fatti, per spegnere la lampada LP1, è ne-
cessario che entrambi gli interruttori S1 .
S2 rimangono chiusl. L i {(GGND
cibile della sua tabella della verità, che è la Il simbolo grafico di una funzione NOT è quello
seguente: contrassegnato con la scritta INVERTER alla
estrema destra della seconda fila dei grafici ri-
portati in figura 5.
Ingr. Use.
o 1 FUNZIONE NOR
I o
Molto spesso la logica NOT rimane associata ad
157
E [>
BUFFER
altre funzioni elementari, delle quali inverte i di figura 1, con il quale avevamo interpretato la
segnali relativi. Così, ad esempio, una fun- funzione OR, si ottiene la funzione NOR, la
zione OR seguita da una funzione NOT deter- quale è rappresentata dallo schema elettrico di
mina una funzione NOR (NOT + OR = NOR). figura 3.
li comportamento di una logica NOR è inter- Come si può osservare, quando uno soltanto dei
pretabile con la seguente tabella della verità: due interruttori S1 - S2 è chiuso, la lampada
LPl rimane spenta. Infatti, finché i due inter-
ruttori dello schema di figura S sono aperti, la
base del transistor TR 1 rimane polarizzata tra-
mite la resistenza R 1; il transistor è quindi sa·
turo e conduce corrente attraverso il collettore
che, alimentando la lampada LP 1, la mantiene
accesa. Ma appena si chiude « o » S 1, « o »
S2, la lampada LP1 si spegne. In tal caso il
transistor TR 1 inverte l'effetto della funzione
logica di S1 - S2 su LP 1. E questa funzione
Aggiungendo un transistor allo schema elettrico di inversione, in lingua inglese. assume la de-
nominazione di NOR.
Il circuito di figura può anche essere realiz-
zato, attribuendo ai componenti i seguenti va-
lori: VCC = 6 Vcc; LPI = lamp. da 6 V - 50
mA; R1 = 1.000 ohm; TR1 = BC1O7. La si-
gla GND, riportata in corrispondenza della li·
nea di alimentazione negativa, nello schema
di figura 3, sta a significare « terra » (ground).
Il simbolo grafico della funzione logica NOR si
ottiene aggiungendo una pallina sul terminale di
uscita del simbolo rappresentativo della fun-
zione logica OR. Esso è riportato all'estrema si-
Fig. 6 - Simbolo grafico dell'OR esclusivo, denomi- nistra, nella seconda fila in basso del disegno
nato XOR. Una tale funzione logica è meno fre- di figura 5.
quente di quelle descritte nel testo, ma non meno In generale, quando si aggiunge una pallina sui
importante fra tutte. simboli grafici delle funzioni logiche, sia sugli
ingressi che nelle uscite, si vuol significare che
il relativo segnale va invertito. Ecco perché la
158
funzione logica NOT viene anche comunemente
denominata « INVERTER ».
IL BUFFER
ao«re '
@
-5.i-..y
BANCIAMENTO STEREO LUI PSIC HEDELICHE LUCCIOLA ELETTRONICA
In elettronica digitale si fa uso di un elemento,
denominato BUFFER, che non effettua alcuna o-
perazione logica sul segnale d'ingresso, ma lo
rafforza.
Una tale funzione, anche se inutile sotto l'aspetto
logico, nella pratica rimane ampiamente utiliz-
zata quando il numero di componenti di un si-
stema diviene grande ed è necessario amplificare L. 7.500
certi segnali, onde consentire un corretto pilo-
taggio degli stadi interconnessi. Il pacco dell'hobbysta è un'offerta spe-
Il simbolo grafico del BUFFER è quello molto ciale della nostra Editrice, a tutti i
semplice di un piccolo triangolo. Esso è riporta- nuovi e vecchi lettori, che ravviva l'in-
to all'estrema destra della prima fila di simboli teresse del dilettante, che fa rispar-
di figura 5. miare denaro e conduce alla realizza-
zione di apparecchiature elettroniche
di notevole originalità ed uso corrente.
FUNZIONE XOR
160
Per i'ANO esistono i seguenti modelli:
7408
7409
(4 AND
(4 AND
a 2 ingressi)
a 2 ingressi ma open
KIT PER CIRCUITI
7411
collector)
(3 AND a 3 ing ressi) STAMPATI L. 16.000
Dotato di tutti gli elementi necessari per
7415 (3 AND a 3 ingress i ma open
la composizione di circuiti stampati su
co llector)
vetronlte o bachelite, con rlsultatl tali da
7421 (2 AND a 4 ingressi) soddisfare anche I tecnici più esigenti, que-
sto kit contiene pure la speciale penna
riempita di inchiostro resistente al perclo-
ruro e munita di punta di riserva. Sul di-
spensatore d'Inchiostro della penna è pre-
Al NOR appartengono i segu enti modelli: sente una valvola che garantisce una lunga
durata di esercizio ed impedisce l'evapo-
7402 (4 NOR a 2 ingressi) razione del liquido.
7427 (3 NOR a 3 ingressi)
7433 (4 NOR a 2 ingressi ma open
collector)
7404 (6 NOT)
7405 (6 NOT ma open collector)
7406 (6 NOT - alto voltaggio)
7416 (come il 7406 ma open coUector)
MISURATORE
DI CAMPO
Quando si parla di radiocomando, vien quasi portante è certamente il trasmettitore, dato che
spontaneo abbinare questo termine con il mo- dalla precisione e dalla forza dei segnali da
dellino aereo, navale o automobilistico, perché questo emessi dipende l'esatto comportamento
in questi veicoli esso trova la sua più naturale del circuito ricevente. Il trasmettitore, dunque,
applicazione pratica. Eppure, oggi, il radioco- è un elemento che deve sempre essere tenuto
mando lo si trova un po' dappertutto, nei can- sotto controllo e non soltanto quando esso fa
tieri industriali, in edilizia, nel settore privato, parte di un radiocomando, ma anche quando
dove serve per avviare motori elettrici di mac- esso lavora singolarmente, come ad esempio in
chine operatrici, per aprire porte e cancelli, funzione di radiomicrofono, microspia o cerca-
per pilotare a distanza, senza fili, circuiti di persone. Ecco quindi emergere la necessità di
illuminazione, per far divertire i bambini con disporre di uno strumento di controllo rapido e
i più svariati tipi di giocattoli radiocomandati. sicuro, da usare in casa e all'aperto, che possa
In ogni dispositivo a radiocomando vi sono due indurre l'operatore, qualora ve ne sia bisogno,
apparati elettronici: un trasmettitore a radiofre- ad intervenire sugli elementi di taratura e messa
quenza e un ricevitore. Ma fra i due, il più im- a punto dei piccoli trasmettitori.
162
E' un semplicissimo ricevitore radio.
163
Fig. 1 • Circuito elettrico del misuratore di campo. L'entità del
segnale captato dall'antenna viene indicata dal microampero-
metro. La cuffia consente invece di ascoltare ogni eventuale
modulazione del segnali di alta frequenza.
ANT
R4
C2 Il $
%-
TR1
e
-----COMPONENTI-----
Condensatori R3 = 10.000 ohm (potenz. a varlaz. Iin.)
C1 = 2.200 pF R4 -· 1 megaohm
C2 = 500.000 pF
C3 = 10.000 pF Varie
TR1 = BC107
Resistenze D1 = diodo al germanio (quals. tipo)
R1 = 3.300 ohm .A = mlcroamperom. (100 µA fondo-scala)
R2 == 3.300 ohm PILA = 4,5 V
vengono montate nelle radioline tascabili. Dal- stesso. Pertanto, in corrispondenza di segnali
l'antenna, il segnale passa alla resistenza R 1, sui forti, la differenza di potenziale sarà elevata, in
cui terminali viene a formarsi una differenza di corrispondenza di segnali deboli, la differenza
potenziale proporzionale alla forza del segnale di potenziale sarà bassa.
164
basetta
isolante
o
ANT.
4,5V
o o
165
bia il tipo di trasmettitore in esame o la distan-
za del misuratore di campo dall'antenna trasmit-
tente.
'OSCILLATORE
MORSE STADIO AMPLIFICATORE
166
sito sicuramente positivo, anche cuffie di tipo to, perché in ogni pila piatta, in corrispondenza
stereofonico, da 8 + 8 ohm. del morsetto positivo, viene sempre impressa
una crocetta. Ad ogni modo basta ricordare la
regola generale che alla lamina più corta corri-
REALIZZAZIONE sponde il morsetto positivo, a quella più lunga
il morsetto negativo.
La realizzazione pratica del monitor deve es-
sere effettuata nel modo indicato dal piano co-
struttivo riportato in figura 2, sfruttando pochi USO DEL MONITOR
ancoraggi isolati, fissati ad esempio sul pannel-
lo frontale di un contenitore metallico. La realizzazione del misuratore di campo si com-
A coloro che seguono fedelmente il nostro pe- pleta con l'inserimento, nell'apposita boccola, di
riodico e che sono abituati a vedere i progetti una piccola antenna a stilo, del tipo di quelle
con la linea di alimentazione negativa a massa, montate nelle radioline portatili a modulazione
ricordiamo che questa volta, contrariamente al di frequenza. Non è necessario, infatti, utilizza-
solito, la linea di alimentazione, negativa e re un'antenna appositamente calcolata per la
linea di massa non còincidono. Infatti, il mor- frequenza che si vuol ricevere, dato che non si
setto negativo della pila a 4,5 V è collegato con pretendono dal monitor particolari caratteristi-
uno dei terminali di cuffia; l'altro terminale di che di resa. Ma veniamo all'uso dello stru-
cuffia è collegato a massa. Pertanto, se non si mento che, come è facilmente intuibile, divie-
inserisce la cuffia, il consumo di corrente è nul- ne alquanto semplice. Basta infatti sistemare
lo. Ma il microamperometro funziona ugualmen- il monitor ad una certa distanza dal trasmet-
te, anche senza la pila di alimentazione, la titore, con l'antenna completamente estratta, e
quale serve soltanto ad alimentare il circuito regolare il potenziometro R3 in modo da otte-
amplificatore pilotato dal transistor TR 1. In- nere una discreta deviazione dell'indice del mi-
fatti, l'energia necessaria a far deviare l'indice croamperometro. Eventuali aggiustamenti del
dello strumento viene prelevata direttamente dal trasmettitore, come ad esempio un adattamento
segnale a radiofrequenza captato dall'antenna. di antenna, potranno ora essere immediatamen-
Ai principianti raccomandiamo di non commet- te controllati con lo strumento indicatore, che
tere errori in fase di inserimento nel circuito potrà valutarne l'opportunità.
del microamperometro A, del transistor TR1,
del diodo al germanio D 1 e della pila di alimen-
tazione.
Il microamperometro, come si può notare nel
piano costruttivo di figura 2, è dotato di due
morsetti, quello positivo e quello negativo, che
non debbono in alcun modo essere scambiati
fra loro, perché il morsetto negativo va colle-
gato a massa, quello positivo alla resistenza
R2 e al potenziometro R3.
Il transistor TRt è dotato di tre terminali,
che sono contrassegnati con le lettere alfabeti-
che minuscole c (collettore), b (base), e (emit-
tore). Questi tre terminali sono ben individua-
bili, se si fa riferimento alla piccola tacca me-
tallica riportata sul corpo esterno del compo-
nente e che si trova in corrispondenza dell'e-
mittore; dalla parte opposta si trova il terminale
di collettore e in mezzo quello di base.
Il diodo al germanio D1 è un semiconduttore
dotato di catodo e anodo. In corrispondenza
del terminale di catodo, sul corpo esterno del
diodo, è presente un anello che non dà luogo
ad equivoci di sorta. L'anodo del diodo deve
essere collegato con il morsetto di antenna.
Per quanto riguarda la pila possiamo dire che
è molto difficile commettere errori di inserimen-
167
CONDENSATORI
SURPLUS
La maggior parte degli apparati di provenienza tori, spesso di ottima qualità, taluni di costo
surplus è idonea soltanto alla demolizione. Ma lo elevato se acquistati separatamente in commer-
smantellamento di tali dispositivi è sicuramente cio, come quelli a carattere professionale o a
una miniera inesauribile di componenti, destinati mica, che stanno diventando sempre più rari sul
ad impinguare i cassetti del laboratorio del prin- nostro mercato. Eppure, fra la preziosità di que-
cipiante che, con poca spesa, deve disporre di
sti condensatori e il loro uso pratico, è presente
un vasto assortimento di materiali elettronici, se
vuole agevolate la propria attività sperimentale. un ostacolo che, il più delle volte, il dilettante
E tra gli elementi recuperabili da questo parti- non riesce a superare, ossia la conoscenza degli
colare tipo di raccolta, vi sono valvole elettro- esatti valori capacitivi, delle tensioni di lavoro,
niche, cristalli di quarzo, altoparlanti, cuffie, mi- delle tolleranze o di altri elementi generici, che
crofoni, bobine, trasformatori, medie frequenze, vengono sempre espressi tramite un particolare
zoccoli e resistenze. E vi sono pure i condensa- codice di lettura a colori.
168
Codici di letture capacitive particolari.
Varietà di tipi di condensatori.
Metodi di adattamento e conservazione.
Ripristino delle qualità originali.
169
o sol
, -l FRECCIA
· ® ® ®
<;
Fig. 2-Le due frecce, riportate in alto e in basso,
fuori dal disegno del condensatore, stanno ad indi-
care che il senso di lettura in codice coincide con
quello orario.
B
@
)
@ e
> I==-
A Il e
® © @ ([/J)@
o
.E" NON COLORATO
primo tipo di codice, che è conosciuto sotto il
nome di « Codice a sei punti colorati ».
Fig. 4 • Il codice di lettura dei valori capacitivi del
Ed ecco la precisa corrispondenza fra le lettere ccndensatori varia a seconda che li quinto punto
alfabetiche, riportate in figura 3, e i sei punti sia o no colorato.
del condensatore, che in pratica sono sei di-
schetti colorati:
170
A = 1 cifra significativa
B = 2 cifra significativa A 8 C
C = 3 cifra significativa
D = tensione di lavoro
E = tolleranza
F = moltiplicatore
Questo primo tipo di codice è valido se tutti i Fig. 5 - Per questo tipo di condensatore si deve
sei punti sono colorati. Se invece il punto cui usare il « Codice a tre punti colorati ». In esso è
corrisponde la lettera E (figura 4) non è colorato, presente una sola fila di tre punti colorati.
allora il codice subisce alcune variazioni e pren-
de il nome di « Codice a cinque punti colorati ».
In tal caso la corrispondenza fra i cinque punti
colorati e le lettere alfabetiche riportate in figura
4 è la seguente:
A 8 e
A
B
=
=
e =
1 cifra significativa
2 cifra significativa
moltiplicatore
•e
~
e
@)
Do
>
O
D = tolleranza F E D
E = non colorato
F = tensione di lavoro
Fig. 6 - Quando Il primo punto è nero, come nel caso
Praticamente si tratta di un sottocodice del pri- di questo condensatore, allora il componente è di tipo
mo tipo di codice che fa riferimento ad un con- a mica.
densatore con doppia fila di tre punti colorati
ciascuna.
A 8 C
SECONDO TIPO DI CODICE
A = 1 cifra significativa
B = 2 cifra significativa
e = moltiplicatore
Poiché in questo secondo tipo di codice non
vengono espressamente indicate la tensione
di lavoro e la tolleranza, si deve tacitamente ri-
tenere che la prima sia di 500 VI e la seconda
del 20%. 680242-2
.5MFD ARovox [
TERZO TIPO DI CODICE 600VDC R
171
I Fig. 9 - Il condensatore riportato in
figura 8 può essere di tipo singolo
L __ oppure doppio. Nel secondo caso esl-
ste un terminale comune, che è rap-
presentato dalla carcassa metallica del
componente e che rappresenta il termi-
nale negativo di entrambi i conden-
.5MFD 2x.5MFD satori.
Iorati, la corrispondenza fra le lettere alfabeti- Anche in questo caso, trattandosi di un conden-
che e gli stessi punti colorati è la seguente: satore a tre punti colorati, il valore della ten-
sione di lavoro è da ritenersi nella misura di 500
A = NERO (mica) VI; quello della tolleranza, nell'ordine del 20%.
B = 1 a cifra significativa Comunque avvertiamo i lettori che quest'ulti-
C = 2 cifra significativa mo tipo di codice, valido per i condensatori a
D = moltiplicatore mica con tre punti colorati e per quelli con sei
E = tolleranza punti odorati, è limitato ai soli condensatori
di piccola capacità, di valore inferiore ai 100 pF.
F = caratteristica elettrica
NERO NERO
I
Fig. 10 - Esempi di condensatori poco usati, ma molto interessanti per chi la-
vora con le alte frequenze. Quello a sinistra si fissa al telaio mediante vite,
quello a destra è un condensatore passante, che si applica al telaio tramite
due dadi. Entrambi i modelli sono a mlca e presentano Il valore capacitivo
espresso In codlce.
172
Moltiplicatore
Colore Primo punto Secondo punto (numero degli zeri
(prima cifra) (seconda cifra) da aggiungere)
Nero o o
Marrone l l o
Rosso 2 2 00
Arancio 3 3 000
Giallo 4 4 0.000
Verde 5 5 00.000
Blu 6 6 000.000
Viola 7 7 0.000.000
Grigio 8 8 00.000.000
Bianco 9 9 000.000.000
Naturalmente, nel nostro caso, il valore indivi- Per quanto riguarda il colore del punto che
duato rimane espresso in pF (picofarad). Faccia- stabilisce il valore della tensione di lavoro, val-
mo un esempio pratico. Supponiamo che i co- gono le seguenti corrispondenze:
lori delle due cifre significative siano il rosso e
il verde, mentre il colore del moltiplicatore sia
l'arancio. Ebbene, il valore capacitivo di quel
condensatore è di 25.000 pF. Colore Tensione di lavoro
Per quanto riguarda il colore del punto riferito
alla tolleranza, questo trova precisa corrisponden- Marrone 100 VI
za con i valori percentuali qui di seguito elen- Rosso 200 VI
cati: Arancio 300 VI
Giallo 400 VI
Verde 500 VI
Colore Percentuale Blu 600 VI
Viola 700 VI
Marron e 1%
Grigio 800 VI
Rosso 2% I
173
TUBETTO STERLING STAGNARE
Si tratta quindi delle escursioni termiche tolle- In fase di demolizione di apparecchiature sur-
rate dal condensatore ed espresse in PPM grado plus si possono reperire condensatori come quel-
centigrado. lo riportato in figura 8, nel quale il valore ca-
pacitivo rimane stampato sulla fiancata metal-
lica del componente. Ma occorrerà un po' di
INDICAZIONI VARIE pazienza per distinguere i dati elettrici fra quel-
li inutili per il principiante, sempre che questi
Esistono pure condensatori di fabbricazione a- ultimi ci siano. Ciò che importa è che nel caso
mericana e di provenienza surplus nei quali il in cui il condensatore riportasse, ad esempio,
valore capacitivo, anziché essere espresso in co- l'indicazione .SMFD - 600VDC, si consideri che
dice, rimane impresso in cifre sul corpo del questa corrisponde. a 500.000 pF - 600 VI e che i
componente. Per esempio si possono leggere le reofori del componente sono rappresentati dai
seguenti espressioni: uF33, .005, .2, le quali due bottoni in alto. Se invece il condensatore
vogliono significare, nell'ordine: 33 pF - 500 pF recasse la sigla 2x5 MFD, questa starà a signifi-
e 200.000 pF (si tenga conto che la sigla uF care che i condensatori sono due e che uno
corrisponde a pF). Le ultime due espressioni ora dei tre reofori è comune per entrambi i conden-
citate equivalgono a 0,005 F - 0.2 F. satori, ed è rappresentato dall'involucro metal-
In pratica manca il primo zero e la virgola è lico del componente, che deve essere collegato
sostituita da un punto. Su questi stessi conden- a massa (figura 9).
satori è pure chiaramente indicato il tipo a tutte Un tipo di condensatore poco usato, ma molto
lettere. Per esempio: interessante per chi lavora in VHF o UHF, è il-
lustrato in due modelli nella figura 10. Quello
MICA CAPACITOR = condensatore a mica riportato a sinistra si fissa al telaio tramite una
PAPER CAPACITOR = condensatore a carta vite. Quello a destra è di tipo passante e si fissa
CERAMIC CAPACITOR = condensatore al telaio mediante due dadi. Le frecce indicano
ceramico il senso (orario) di lettura. Entrambi questi con-
densatori sono di tipo a mica: il primo punto
Alcuni condensatori recano, oltre alle indicazioni colorato, infatti, è sempre nero. Il valore capa-
ora citate, quelle relative alla tensione di lavoro citivo si deduce, anche in questi casi, per mezzo
o di test. Per esempio: 3 A to 3,5 MHz, che si- del codice a colori. Se i colori sono quattro l'ul-
gnifica che il condensatore, alla frequenza di 3,5 timo individua il moltiplicatore. Facciamo un
MHz, sopporta una corrente di 3 A a radiofre- esempio: supponiamo di dover individuare il
quenza. Ma in questo caso si tratta di conden- valore capacitivo di uno di questi tipi di con-
satori idonei alla trasmissione di potenze elet- densatori in cui la successione dei colori è la
triche. seguente: nero - marrone - nero - rosso. La cor-
174
rispondenza in codice è: nero = mica, marrone varli in tutta la loro originale lunghezza. Se que-
= 1, nero = O, rosso = x 100. Pertanto, il va- sti, sfortunatamente, saranno troppo corti, al-
lore capacitivo è di 1.000 pF. lora si provvederà ad allungarli nel modo indi-
cato in figura 11.
Se i condensatori estratti appaiono molto spor-
SUGGERIMENTI UTILI chi, si provvederà a pulirli mediante alcool e
mai con acetone, che farebbe scomparire i co-
Chiudiamo questo interessante argomento citan- lori.
do alcuni accorgimenti pratici di grande utili- Molti tipi di condensatori risultano ricoperti con
tà per il principiante che viene a trovarsi in pos- un sottile strato di cera, che a lungo andare di-
sesso di una apparecchiatura di provenienza sur- viene un ricettacolo di sporcizia. Per eliminarlo,
plus inservibile. basta introdurre il condensatore in un forno alla
Quando si procede con la demolizione del circui- temperatura di 100C e non di più e quando è
to, allo scopo di ricavarne il maggior numero di ancora caldo togliere la cera mediante una pez-
componenti utilizzabili, ci si dovrà ricordare di zuola. Dopo questa semplice operazione, il con-
non accorciare mai i terminali, ma di conser· densatore ritornerà bello e lucente come nuovo.
175
lendite -pisi- Permute
OCCASIONE cambio con piastre registrazione stereo VENDO centinaia di programmi per ZX80 - ZX81-
bobine cassette stereo 7 di pari valore. Rak stereo CBM - VIC2O - VIC64 - Texas e Spectrum. Prezzi ec-
N.E. colore nero composto da: LX 400 sintonizz. LX cellenti. Solo su listato. Esempi SO programmi per
300 Preamp. LX 399 finale 30 + 30 W 8 Ohm G.V.H. ZX81 a sole L.10.000.
valore att. L. 630.000. Vendo L. 400.000 in blocco. YURI SIMIONE - Via Ferruccl, 99 - 04023 FORMIA
Vendo e cambio anche singoli.
CALZA FRANCO - Via Centro, 189- VERONA . Tel.
(045) 505.005 VERO affare Autoradio con mangianastri e autore-
vers amplificatore equalizzato coppla casse sound
barrier 404 40 watt. 2 vie plancia estraibile e mobi-
VENDO regolatore di velocità per motori in c.a. le per ascolto in casa vostra tutto a L. 180.000. Mon-
montato a regola d'arte (kit. KT303 Platkits) lnusato taggio gratuito.
perché inutile regalo. Telefon\e ore pasti allo (0548) 391.889
Funzionamento perfetto. 600 W di carico. Mantiene
coppia costante L. 22.000. VENDO impianto Interfono, consistente in un ampli-
VITALI ROBERTO - Via Tagliacozzi, 18 - 40141 BOLO- ficatore primario, uno secondario, un cavo di colle-
GNA - Tel. (051) 478.561 gamento (10 mt) tripolare con spina. A L. 25.000.
I FABBIETTI FABIO • Viale Marino, 81 - 00043 CIAMPI-
NO (Roma) - Tel. (06) 611.96.58
VENDO trasmettitore telegrafico della C.T.Er/ funzio-
nante a L. 11.500. Inoltre vendo numerosi schemi
elettronici completi di disegno c.s. 1 -;. 1, schema REGALO, per cessata attività, diverse valvole, da
elettrico, elenco componenti e relativo m ntaggio. classificare, (un bravo tecnico lo può fare.) Diver-
Per ricevere il catalogo inviare L. 500 per s~ese po- so materiale: radio elettrico. Spese postali a carico
stali. (Possibilmente in francobolli). dell'interessato.
ANTINOZZI ENRICO • Corso Europa, 26 . 20127 NA. SAMPIETRI GIANCARLO . Via Primula, 10 • CUSA-
POLI NO MILANINO (MIiano)
Di questa Rubrica potranno avvalersi tutti quei lettori che sentiranno la necessità di offrire
in vendita, ad altri lettori, componenti o apparati elettronici, oppure coloro che vorranno
rendere pubblica una richiesta di acquisto od un'offerta di permuta.
Elettronica Pratica non assume alcuna responsabilità su eventuali contestazioni che po-
tessero insorgere fra i signori lettori e sulla natura o veridicità del testo pubblicato. In
ogni caso non verranno accettati e, ovviamente, pubblicati, annunci di carattere pubblici-
tario.
Coloro che vorranno servirsi di questa Rubrica, dovranno contenere il testo nei limiti di
parole, scrivendo molto chiaramente (possibilmente in stampatello).
176
CERCO 2 laser da discoteca in buono stato, già
montati. Prezzo da concordare.
VALLE FRANCESCO - Via S. Vito, 3 - 86100 CAM-
POBASSO • Tel. (0874) 90.341
177
VENDO eccitatore FM professionale 25 Watt a nor- galena e altoparlanti a spillo da 2000 ..;- 4000 ohm di
me CCIR nuovo L. 850.000. Ponte FM 1 GHZ con pa- impedenza.
rabole L. 1.350.000. Filtro passabasso FM 300 W L. C. CORIOLANO • Via S. Spaventa, 6 - 16151 GENOVA
60.000. Antenna omnidirezionale FM larga banda G = SAMPIERDARENA Tel. (010) 412862
3 dB 500 W L. 220.000. Altro materiale AF e BF per
radio privata nuovo e usato disponibile.
BRUNETTI GIOVANNI - Via Nemorense, 188 • 00199 AFFARONE: visualizzatore per RX-TX della N.E.
ROMA (LX180) L. 60.000 - Convertitore tensione frequenza
N.E. (LX316) L. 40.000 • Oscillatore modulato della
S.R.E. L. 40.000. Il tutto nei contenitori originali.
VENDO generatore di reticolo per tv L. 55.000 + s.p. PUGLIELLI LUCIANO • Via Conflenti, 44 - 00040 MO-
rigeneratore TRC B/N e color L. 65.000 + s.p. gene- RENA (Roma) Tel. 6132459 ore pasti
ratore di alta tensione per foto Kirlian L. 65.000 +
s.p, tutto in blocco L. 180.000 + s.p. costruzione CEDO, a prezzi vantaggiosi, trasformatori d'alimen-
artigianale. tazione per montaggi elettronici per recupero lamie-
LEGATI PAOLO - Via S. Maffeo, 45 · 22070 RODERO rini magnetici da trasformatori industriali. Precisatemi
(CO) - Tel. (031) 984.114 i dati di funzionamento per poterli riavvolgere.
GOFFREDO - MILANO • Tel. 271.32.40 nel pomeriggio
ACQUISTO. vendo, baratto radio e valvole anni
20 --:- 30. Ricompenso chi mi procura schemi della CERCO CB (qualsiasi tipo) anche da riparare, anche
Radio Philips mod. 2514 del 1930 e della Tele. autocostruito; urgente!! Posso arrivare a pagare
funken mod. Little Casting del 1928 o per lo meno L. 60.000 + condensatori + diodi + resistenze
mi sa dire le sigle delle valvole montate in origine. + transistor per un valore di circa L. 35.000.
Acquisto libri, radio, riviste radio e schemarl dal Telefonare allo (02) 5693789 dalle 13 alle 18 e chie-
1920 al 1933. Acquisto piccole radio a valvole e a dere di ALESSIO
178
·y ,
VENDO frequenzimetro B.F. - N.E. LX404 perfetta- VENDO o permuto una batteria di moto, un accorda-
mente tarato e funzionante. completo di mobile e tore d'antenna, tre faretti colorati e ventisette val-
strumento visualizzatore a L. 35.000 non trattabili, vole radio TV miste, il tutto a L. 90.000 o cambio con
spese di spedizione a carico del destinatario. apparato CB 40 eh.
CAMPEDELLI WILLIAM • Via Montecarlo, 6 . 41012 MURA RAFFAELE - Via Marconi, 265 . 09045 OUARTU
CARPI (Modena) Tel. (059) 695957 S. ELENA (Cagliari) Tel. (070) 885812 ore pasti
VENDO un saldatore della « Elto » 25 W (adatto per VENDO ZX81+ 16 K + alimentatore (il tutto nuovo
circuì}stampati) a L. 15.000 non trattabili, vendo due e garanzia da spedire) + manuali in inglese e ita-
portalampade per lampadine piccole e un interrut- liano + listati vari + cassetta contenente favolosi
tore, una presa 2 mamut a L. 5.000. programmi (Mad kong. Pac-Man, Frogger...) + cavi
SUPPA PAOLO • Via del Porto, 157 - 10022 CARMA- di collegamento. Il tutto vendo a L. 345.000.
GNOLA (Torino) PINTUS DAVID . Via Nuoro, 3 • 09042 MANDAS (Ca-
gliari) • Tel (070) 984068
VENDO riviste Elettronica Pratica . Elettronica viva
- Selezione - Cinescopio.
FEDELE BRUNO • Via Pisanelli, 7- 70125 BARI VENDO impianto Hl-FI mono autocostruito in ottime
condizioni contenente amplificatore 30 W RM.S, +
equalizzatore + mixer 3 entrate + preamplificatore
VENDO coppia altoparlanti per la macchina • Road- microfono + loudnes il tutto in una scatola a L.
star > mod. RS - 920X - 25 W nuovissimi L. 59.900: 170.000 trattabili. Vendo alimentatore stabilizzato
vendo ministereo con cuffia • Unisef • Z1. usato po- 5/30 V 4 A regolabili con strumenti di controllo.
chissimo, a sole L. 71.950 (compreso spese postali). Il tutto a L. 110.000 non trattabili.
GRAUSO VINCENZO • Vie Deledda, 49 • 22100 CO. BILOTTA GIANVITO - Via dell'Autostrada, 8 - 21040
MO Tel, (031) 542716 ORAGO (Varese) • Tel. (0331) 212550
REGOLATORE DI POTENZA
IN SCATOLA
Con questo dispositivo è possibile
DI MONTAGGIO
controllare:
3- La temperatura di un saldatore.
179
VENDO schemi elettrici completi di schema del cir- VENDO saldatore istantaneo 100 W 220 V a L. 14.000
cuito stampato, del cablaggio, elenco componenti, comprese spese postali. Con il saldatore è compresa
caratteristiche + vendo componenti elettronici pre- la chiave per sostituire la punta. Vendo Inoltre parte
levati da TV e radio. Vendo valvole di ogni tipo a teorica del corso « Sperimentatore Elettronico • del-
L. 1.000 cadauna e molti schemi di TV a valvole, la S.R.E. a L. 70.000 comprese spese di spedizione
ibridi a transistor e a circuiti integrati a L. 1.000. e fotocopiaggio.
DI TOMMASO GIAMPAOLO - PESCARA - Tel. (085) DI NISIO LUCA . Viale Europa, 13 - 66100 CHIETI
888185 lei. (0871) 41988
-~-- - - - - - -- - - - - - - - -- - ·- - - -
180
LA POSTA DEL LETTORE
Tutti possono scriverci, abbonati
o no, rivolgendoci quesiti tecnici
inerenti a vari argomenti presen-
tati sulla rivista. Risponderemo
nei limiti del possibile su questa
rubrica, senza accordare prefe-
renza a chicchessia, ma sce-
gliendo, di volta in volta, quelle
domande che ci saranno sem-
brate più interessanti. La regola
ci vieta di rispondere privata-
mente o di inviare progetti esclu-
sivamente concepiti ad uso ,di
un solo lettore. \I
I
I
181
GIOCO ELETTRONICO spegne, casualmente. a seconda della tensione
presente su C2.
In tutta fretta vorrei costruire un giochino e-
lettronico con cui, azionando un interruttore, C1 50 F - 12 VI (elettrolitico)
possa verificarsi l'accensione o lo spegnimento C2 10 F - 12 VI (elettrolitico)
casuale di una lampadina. R1 10.000 ohm
MISANO EMILIO R2 10.000 ohm
Bologna R3 10.000 ohm (trimmer)
R4 10.000 ohm
Ecco il progetto che la riguarda, nel quale, a- R5 = 270.000 ohm
DL1 diodo led
gendo su S2, si può inserire R3 e generare IC1 µA741
un segnale ad onda quadra che fa lampeggiare S1 interrutt.
il led DLI. Quando S2 è commutato verso R4, S2 comm. (1 via - 2 posiz.)
l'oscillazione si ferma e il led si accende o si 1-D2= diodi al silicio (1N914)
SI
RI
Il
3
+ ",Il
01
6
+
Cl Il Il 1 1 R4
/
--- I9V
a I
DLI
1
R3 Il 1
M ~ S2
R2 +
182
ADATTATORE D'ANTENNA
Z=J00.11
INTERRUTTORE ELETTRONICO
E, possibile
'b'I pilotare
·1 • ( un segnale au-
a distanza .: .:,:. .:
dio, in modo che questo venga \applicato ad un tato verso la tensione positiva, la resistenza tra
amplificatore piuttosto che ad un altro, senza drain e source scende a valori che si aggirano
introdurre rumore a causa della lunghezza attorno al centinaio di ohm, attenuando di mol-
dei cavi? "e"- to il segnale. Il circuito di comando potrà ri-
TESSARO ITALO manere anche molto distante. senza necessità
Venezia alcuna di schermare i cavi.
c2
EN,Rr•
TRl
R3 use.
TE NS.
COMANDO
183
II\IDICATORE DI PICCO Condensatori
C1 uF - 16 VI (elettrolitico)
Potreste pubblicare un semplice progetto in gra- c2 uF - 16 VI (elettrolitico)
do di rilevare, tramite indicazione ottica, even-
Resistenze
tuali picchi di modulazione in un vecchio regi-
stratore a bobine, ancora valido? R1 100.000 ohm (potenz. a variaz. lin.)
R2 12.000 ohm
TORREGlANI ANDREA R3 100.000 ohm
Torino R4 8.200 ohm
R5 220 ohm
Il principio di funzionamento del circuito qui R6 47.000 ohm
riportato è semplice. Quando il segnale d'in- R7 1 megaohm
gresso supera un certo livello, interviene lo ze- R8 1.000 ohm
ner che fa condurre TR2. Il quale fa scaricare Varie
C2 portando all'interdizione TR3- TRA e fa- TR1- TR2 - TR3 - TRA4 = 4xBC107
cendo accendere DLI. Il potenziometro R I re- DZ1 = diodo zener (8,2 V- 1 W)
gola la soglia di intervento del feci. DL 1 =
diodo led
R7 R8
e
12:14
ENIR
e
I
ALIMENTATORE STABILIZZATO In scatola
di montaggio
Caratteristiche
Tensione regolabile 5+ 13 V
Corr. max. ass. 0,7A
Corr. picco 1A
Ripple 1mV con 0,1A d'use.
5mV con 0,6A d'usc.
Stabilizz. a 5V d'use. 100mV
184
FILTRO CROSS-OVER strati di 10 spire ciascuno di filo di rame smal-
tato da 1 mm, più uno strato di 6 spire per un
Allo scopo di ottenere una buona separazione totale di 96 spire. li potenziometro R 1 va rego-
fra suoni gravi ed acuti, vorrei dotare il mio lato in modo da ottenere 1 ohm in serie a Cl.
amplificatore di casse acustiche con filtri cross-
over. C1 7,5 F (non elettrolitico)
DE BLASIO FRANCESCO c2 7,5 F (non elettrolitico)
Roma R1 3 ohm - 6 W (potenziometro)
J1 0,374 mH
J2 0,374 mH
Ecco lo schema di un buon filtro cross-aver. Cia- AP1 = altoparlante da 5 ohm
scuna bobina I 1 si realizza avvolgendo, su un AP2 altoparlante da 8 ohm
supporto cilindrico del diametro di 3 cm, 9 AP3 = altoparlante da 8 ohm
JI
Lo..
o Il a 9 01
qo
.....
o..
xq
34 k
C2 !!!!!!! I Il IIIAPI
+
73
...J
q
--
lT 3 J2
I Il IIIAP2 I Il II\ AP3
185
RIVELATORE DI RUMORI C3 100 µF - 16 VI (elettrolitico)
C4 100 F - 16 VI (elettrolitico)
Avete a disposizione dei lettori uno schema di
Resistenze
rivelatore di rumori con segnalazione ottica?
R1 500 ohm (potenz. a variaz.
ZANA TT A BRUNO R2 2,2 megaohm
Vicenza R3 3.300 ohm
R4 27.000 ohm
Il circuito che pubblichiamo è composto da un R5 2.200 ohm
amplificatore a singolo stadio, seguito da un R6 220.000 ohm
flip-f [op a due transistor. Quando il livello del R7 1.500 ohm
R8 47 ohm
segnale d'ingresso, captato da un microfono, su-
pera un certo valore, si verifica la commutazione
R9 = 4.700 ohm
del flip-flop, che fa accendere la lampada LP. Varie
Per ripristinare le condizioni iniziali, basta chiu- BC177
TR1
dere momentaneamente l'interruttore SI. TR2 BC177
TR3 BC177
Condensatori D1 = diodo al germanio
C1 10 F 16 VI (elettrolitico) LP lampada segnalatrice (6 V- 50 mA)
C2 10 F 16 VI (elettrolitico) S1-S2= interrutt.
e
ENTR. 9V
e
Cl
+ ò
USC.1,5V
c2 6
TR2
186
$2
Cc 4
e
9V
+
CJ
+
R9
L. 36.500
Una scorta di energia
utile in casa
necessaria in barca,
in roulotte, in auto,
in tenda.
lEGag.Eade±fGaE@zt e- "
TEMPORIZZATORE - 0,5 100 SEC. Condensatori
C1 = 100 F 16 VI (elettrolitico)
Mi servirebbe un temporizzatore a 12 Vcc in c2 1.000 F 16 VI (elettrolitico)
grado di diseccitare un relé dopo un certo
Resistenze
tempo regolabile fra 10 secondi e 1 minuto
primo.
R1 = 500.000 ohm (potenz. a variaz. lin.)
MARANO GABRIELE
R2 = 47.000 ohm
R3 = 3.300 ohm
Cosenza R4 = 1.500 ohm
R5 == 3.300 ohm
Il circuito qui riportato è quello di un frigger di R6 == 4.700 ohm
Schmitt, che controlla la carica di C 1 • C2. L'u- R7 = 3.900 ohm
scita del trigger è amplificata da TR3, che pilota
Varie
il relé RL. La gamma dei ritardi va da 0,5 sec.
a 100 sec. ed è suddivisa in due sottogamme tra- TR1 = BC177
mite SI. Lo start-stop è comandato da S2 che, in
TR2 = BC177
posizione « a » mantiene carico il condensatore,
TR3 = 2N2905A
D1 == 1N4004
mentre in posizione «b » provoca la scarica il D2 = 1N4004
cui tempo è controllato dal potenziometro R 1. S1 comm. (1 via - 3 posiz.)
S2 comm. (1 via -3 posiz.)
S3 = interrutt.
RL = relé (12 V- 300 ohm)
188
R2
:---.
53
p9« , . DI
R3
R1 'd Ìi" i!A) 7R3
51 e
•
PILA 12V
e
J, .,I
•
I D t :
I
~
\
\
'\
7 a
o=
ec
b
R5
k
D2
1
RL
52
\
IN SCATOLA DI MONTAGGIO
L. 14.750 (senza altoparlante)
L. 16.750 (con altoparlante)
CARATTERISTICHE:
Controllo sintonia: a condensatore variabile - Controllo volume: a potenziometro - 1' Entrata BF:
500+50.000 ohm - 2 Entrata BF: 100.000+ 1 megaohm - Alimentazione: 9 Vcc - Impedenza d'u-
scita: 8 ohm - Potenza d'uscita: 1 W circa.
Il kit contiene: 1 condensatore variabile ad aria - 1 potenziometro di volume con interruttore in-
corporato - 1 contenitore pile - 1 raccordatore collegamenti pile - 1 circuito stampato - 1 bobina
sintonia - 1 circuito integrato - 1 zoccolo porta Integrato - 1 diodo al germanio - 1 commutatore
- 1 spezzone di filo flessibile - 10 pagliuzze capicorda - 3 condensatori elettrolitici - 3 resistenze
- 2 viti fissaggio variabile.
ROSMETRO
In scatola di montaggio
1,1
1,2
190
PROVA TRANSISTOR
E' mia intenzione realizzare un semplice prova- Il circuito qui riportato evidenzia il tipo di
transistor, in grado di rilevare pure il guadagno transistor (PNP o NPN) tramite l'accensione
dei componenti. Quale, fra i tanti progetti da di due distinti led, senza necessità alcuna di
voi pubblicati, mi consigliate di realizzare? regolazioni o commutazioni. ll guadagno viene
MORGANTINI ORESTE evidenziato dal microamperometro, il cui fondo-
Firenze scala si tara per mezzo del potenziometro R2.
TR! TR2
RI
2V
==---<~ TR IN PROVA
Un'idea vantaggiosa:
l'abbonamento annuale a
ELETTRONICA PRATICA
191
offerta speciale!
ELETTRONICA
PRATICA
ELETTRONICA
- E7 PRATICA
G
E
t
E
A
A
T
o
D
CE=
L. 12.000
Per agevolare l'opera di chi, per la prima volta, è impegnato nella ricerca degli elementi
didattici introduttivi di questa affascinante disciplina che è l'elettronica del tempo libero,
abbiamo approntato un insieme di riviste che, acquistate separatamente, verrebbero a
costare L. 3.000 ciascuna, ma che in un blocco unico, anziché L. 36.000, si possono avere
per sole L. 12.000.
IN SCATOLA
ALIMENTATORE DI MONTAGGIO
PROFESSIONALE L. 34.000
e STABILIZZAZIONE PERFETTA FRA 5,7 e 14,5 Vcc e CORRENTE DI LAVORO: 2,2 A
CARATTERISTICHE
Tensione d'entrata: 220 Vca
Tensione d'uscita (a vuoto): regolabile fra 5,8 e
14,6 Vcc
Tensione d'uscita (con carico 2A): regolabile fra
5,7 e 14,5 Vcc
Stabilizzazione: - 100 mV
Corrente di picco: 3 A
Corrente con tensione perfettamente stabilizzata.
2,2 A (entro - 100 mV)
Corrente di cortocircuito: 150 mA
n.
n.
1
2
il
Boccole (rossa-nera)
',-
•
t -
Cordone di alimentazione (gommino-passante)
in scatola di montaggio
L 12.700
Gli elementi fondamentali, che ca-
ratterizzano il progetto del microtra-
smettitore tascabile, sono: la mas-
sima semplicità di montaggio del
circuito e l'immediato e sicuro fun-
zionamento. Due elementi, questi,
s E che sicuramente invoglieranno tut-
ti i principianti, anche quelli eh-e
sono privi di nozioni tecniche, a
costruirlo ed usarlo nelle occasio-
ni più propizie, per motivi profes-
sionali o sociali, per scopi protet-
tivi e preventivi, per divertimento.
vieta.eess re.guerce
Di ELETTRONICA - RADIO - cB • 27 MHz
PRATICA
nll
PERIODICO MENSILE - SPED. IN ABB. POST. GR. 3/70
ANNO Xlii - N. 4 - APRILE 1984
L. 2.000
PERSONAL TERMOSTATO
SUPER ELETTRONICO
- MICRO CON TERMISTORE
ELETTRORE
Tutti gli strumenti
di misura e di
controllo pubblicizzati
in ques ta pagina
po ssono essere
richiesti a:
NO VITA'
ASSOLUTA!
Questo generatore, data la sua larga banda di frequen-
za consente con molta facilità l'allineamento di tutte
le apparecchiature operanti in onde medie, onde lun-
ghe, onde corte, ed in tutta la gamma di VHF. Il qua- interamente protetto
drante delle frequenze è di grandi dimensioni che con-
sente una facile lettura. da qualsiasi
Dimensioni: 250x170x90 mm errore di manovra
CARATTERISTICHE TECNICHE
Tensioni continue 100 mV- 2 V - 5 V- 50 V - 200 V - 1.000 V
Tensioni alternate 10 V - 25 V - 250 V - 1.000 V
Correnti continue 50 A - 0,5 mA - 10mA - 50 mA - 1A
Correnti alternate 1,5 mA - 30 mA - 150 mA - 3 A
m 2x1-2x100 - 2x1.000 Ottimo ed originale strumento di misure appositamente stu-
Volt output 1 O Vca - 25Vca - 250 Vca - 1.000 Vca diato e realizzato per i principianti.
ecibel 22 d- 30 dB - 50 dB - 62 dB La protezione totale dalle errate ins·eni-oni e ottenuta me-
2cita da O a 50 F - da O a 500 F diante uno scaricatore a gas e due fusibili.
CARATTERISTICHE GENERALI
ssoluta protezione dalle errate manovre dell'operatore. - Scala a specchio, sviluppo scala mm. 95. - Garanzia di fun-
vento elettrico anche in condizioni ambientali non favorevoli. - Galvanometro a nucleo magnetico schermato con-
ampi magnetici esterni. - Sospensioni antiurto. - Robustezza e insensibilità del galvanometro agli urti e al tra-
isura balistica con alimentazione a mezzo batteria interna.
(Generatore di segnali)
e versioni per Radio e Televisione. Particolarmente adatto per localizzare velocemente i guasti nei ra-
ificatori, fonovaligie, autoradio, televisori.
CARATTERISTICHE
MOD. RADIO L. 14.500 CARATTERISTICHE TECNICHE,
MOD. TELEVISIONE .900
Frequenza 1 KCc Frequenza
Armoniche fino a 50 Mc Armoniche fino a
Uscita 10,5 V e Uscita
30 V pr
Dimensioni 12x160 mm Dimensioni
Peso 40 grs. Peso
Tensione massima
applicabile al ·puntale 500 V
Corrente della batteria 2 mA
L'ABBONAMENTO A
BLITTBOIICA
PRATICA
È UN'IDEA VANTAGGIOSA
Perché abbonandosi si risparmia sul prezzo di copertina
e perché all'uscita di ogni numero
Elettronica Pratica viene recapitata direttamente a casa.
Canoni d'abbonamento
Per l'Italia L. 20.000
Per l'estero L. 30.000
ELETTROUfCA· PRAJIC·A
s ! Il/
u II," r, . s ,
Via Zuretti, 52 • Milano •
Telefono 6891945.
NO ' I·
____________________ CHI NON SI ABBONA o NON È ABBONATO
NON PUO' RICHIEDERLO! ..
S 11 ■
QUESTO ECCEZIONALE VOLUME È RISERVATO
ESCLUSIVAMENTE Al NUOVI E VECCHI ABBONATI
Copertina in similpelle
Vademecum con incisioni in oro
del tecnico
radio-tv
272 pagine - 25 abachi
formato: cm. 21 x 30
In omaggio il righello di plastica
per l'uso degli abachi e dei grafici
CONDIZIONI DI RICHIESTA
Tramite abbonamento: abbonamento + libro L. 30.000
Lettori con abbonamento in corso: il solo libro L. 10.000
LE ADESIONI SI CHIUDONO CON L'ESAURIMENTO
DEI VOLUMI DISPONIBILI
ELETTRONICA
PRATICA
Via Zurettl, 52 Milano - Tel. 6891945
editrice
ELETTRONICA PRATICA
direttore responsabile
ZEFFERINO DE SANCTIS
Sommario
disegno tecnico ELETTRORELAX SALUBRE 196
CORRADO EUGENIO CON RONZIO ECOLOGICO
stampa PER IL SISTEMA NERVOSO
TIMEC
ALBAIRATE • MILANO
IL RIPOSO CONTROLLATO 204
Distributore esclusivo per l'I- CON L'OSCILLATORE BF
talla:
A. & G. Marco • Via Fortez-
PER MOLTEPLICI USI
za n. 27 • 20126 Milano tel.
/
2526 . autorizzazione Tribu-
nale Civile di Milano - N. 74 TERMOSTATO ELETTRONICO 212
del 29-2-1972 - pubblicità in- PER CONTROLLI TERMICI
feriore al 25%.
CON TERMISTORE E IC
UNA COPIA
ARRETRATO
. L. 2.000
RUMORE
RILASSANTE
Purtroppo, buona parte della vita di noi tutti ciliare il sonno o, quanto meno, la distensione
scorre attraverso una successione di stati di a- del sistema nervoso: E questo particolare ru-
gitazione che, assai spesso, sfociano in quella more è un prodotto dell'elettronica moderna;
affezione che va sotto il nome di nevrosi. E dalla per la verità un prodotto che il più delle volte
quale non è sempre facile liberarsi. Eppure, è ritenuto un nemico da combattere, soprattutto
senza voler entrare nel merito di una scienza dagli appassionati dell'alta fedeltà, dato che si
che ci è estranea, un suggerimento pratico a tratta del ben noto fruscìo di fondo generato
coloro che soffrono di questo malanno lo vo- dagli attuali semiconduttori.
gliamo dare pure noi. Con la certezza di non
recare danno a chicchessia, perché non si tratta
di assumere un farmaco o di sottoporsi a certe IL RUMORE
applicazioni di efficacia più o meno discuti-
bile, bensì di ascoltare un rumore rilassante, Il concetto di rumore è abbastanza intuitivo, in-
almeno così noi Io definiamo, in grado di con- tendendosi con esso definire tutto ciò che, nella
196
formazione di un segnale acustico od elettrico, tare il fruscìo generato da un normale amplifi-
non viene intenzionalmente generato, ma è il ri- catore di bassa frequenza, ma non tutti si sa-
sultato di una serie di interazioni, interne od ranno resi conto della causa vera di questo in-
esterne, quasi sempre sgradevole e indesiderato. conveniente, che si accompagna, disturbandole,
Noi tutti viviamo di continuo in un mondo alle riproduzioni audio. Ebbene, nella maggio-
pieno di rumori: quelli provenienti dal traffico ranza dei casi, il fruscìo trova la sua origine nel
stradale, aereo, navale, dalle industrie, dalla movimento disordinato degli elettroni durante il
convivenza sociale e dalle forze della natura. loro percorso attraverso i conduttori e i compo-
nenti elettronici che compongono un circuito.
Ma questi sono rumori che nessuno vorrebbe.
Ma entriamo maggiormente nel merito della
ascoltare, mentre ve ne sono altri, come ad e·
questione.
sempio quello dello stormire delle foglie mosse
Quando si fa riferimento ad una corrente con-
dal vento o quello della caduta lenta della piog-
tinua, generalmente si pensa che questa, nel
gia sulla superficie di uno specchio d'acqua, che
percorrere un qualsiasi circuito, rimanga rigoro-
per l'organismo umano possono rivelarsi davve-
samente continua e costante. E così è se il fe-
ro rilassanti o che, comunque, fanno piacere
nomeno della corrente continua viene analizzato
ascoltare.
sotto un aspetto macroscopico, quello che i no-
Non sempre, dunque, il rumore è da conside- stri sensi possono cogliere direttamente. Infatti,
rarsi inopportuno; anzi, da alcune parti del
se si pensa al comportamento di un amperome-
mondo della scienza, si è rilevato che il vivere
tro, si arguisce facilmente che questo non potrà
nel più completo silenzio può condurre l'uomo
mai segnalare le variazioni microscopiche della
alla follìa. Ma il rumore deve essere, come si corrente continua, che in realtà esistono e sono
suol dire oggi, di tipo ecologico o, perlomeno,
attribuibili al movimento disordinato degli elet-
di natura tale da essere piacevolmente accettato,
troni, che danno luogo ad una corrente statisti-
come lo è quello generato dal dispositivo de-
camente continua, ma microscopicamente di-
scritto in queste pagine.
scontinua.
Il movimento disordinato degli elettroni, che
provocano il flusso della corrente continua. è
RUMORE ELETTRICO da attribuirsi a svariati motivi, fra i quali ve
ne sono almeno tre degni di menzione.
A molti lettori sarà certamente capitato di ascol- Primo fra tutti è da considerarsi quello pro-
197
+
o
2
7 1e 3 B3 c3
,---
G C2 B2
77] [al [is n7a 13 al m7 fTo
o VISTO DA SOPRA o
o
1) 12 4 5
__, 6 7 8
'--
g
use. (±) G 1 Cl BI EI E2
Flg. 2 - Schema pratico dell'integrato LM389, nel quale, attraverso simboli, nu•
meri e lettere alfabetiche, sono indicate le precise corrispondenze tra i di-
ciotto piedini e le funzioni elettriche del componente.
dotto dai moti di agitazione termica degli atomi carsi, ad esempio, nelle giunzioni dei semicon-
che compongono i conduttori e che si deve at- duttori. Ma non vogliamo addentrarci ulterior-
tribuire alla temperatura. Poi c'è quello dovuto mente in questa parte della fisica teorica, che ci
alle impurità della materia ed infine quello de- condurrebbe inevitabilmente al1'analisi spettrale
terminato dal superamento delle barriere di po· e quantitativa del rumore, mentre vogliamo ri-
tenziale, le quali rappresentano per gli elettroni cordare che, generalmente, quello dovuto alle
dei veri e propri ostacoli, che possono identifi- giunzioni è di gran lunga il più significativo.
198
L'INTEGRATO LM389
SIMBOLISMO E PIEDINATURA
+
+ s1
c8 I
I
I
I
I
j
',
e
9y
6
m
.i
\'1111
TR1 TR2 JC
!Cl
Flg. 6. Schema teorico completo del generatore di fruscio. La prima parte del
circuito, quella riportata a sinistra e comprendente I simboli dei due transi-
stor e quello triangolare dell'amplificatore di bassa frequenza, rimane tutta con-
globata nel contenitore dell'integrato IC1. La graffa, riportata a piè di dise-
gno, interpreta esattamente tale concetto.
-----COMPONENTI----
Condensatori R2 = 15.000 ohm
c1 = 50 F - 16 VI (elettrolltlco) R3 = 1.000 ohm
c2 = 500.000 pF R4 = 150.000 ohm
C3 =
100.000 pF R5 = 10.000 ohm (trimmer)
C4 = 100.000 pF R6 = 560 ohm
es =
47.000 pF R7 = 2,2 ohm
C6 =
50.000 pF Varie·
C7 =
50.000 pF
=
Cc8 = 100 F - 16 VI (elettrolitico) IC1
=
LM389N
altoparlante (8 ohm)
c9 = 200 F - 16 VI (elettrolitico) AP
PILA = 9 V
Resistenze S1 = lnterrutt.
R1 == 470.000 ohm
I piedini 5 e 16, sui quali sono riportate le Abbiamo già detto che l'integrato LM389 in-
lettere I, rappresentano gli ingressi, in parti- corpora, oltre che un amplificatore di bassa
colare I - rappresenta ,i'ingresso inverting, frequenza, anche tre transistor liberamente uti-
mentre I + quello non inverting. 11 piedino lizzabili di cui, nel nostro progetto di genera-
2, sul quale è riportata una crocetta (+), co- tore di rumore, ne vengono impiegati soltanto
stituisce l'entrata della tensione positiva di ali- due.
mentazione. Quello 3, indicato con DIS, è il I tre transistor sono dotati di tre elettrodi cia-
piedino di disaccoppiamento. scuno, quello di collettore, di base e di emittore .
200
R5
E questi tre elettrodi, dato che i transistor sono denza con altrettanti piedini dell'integrato nel
tre. diventano nove e trovano precisa corrispon- modo seguente:
li1
•
2
201
1C1
%o Fig. 9 - Al fine dl conferire un a-
spetto esteriore gradevole al ge
o CIRC. ELETTR. neratore di fruscio, è consigllabile
racchiudere tutte le parti circul-
tali in un unico contenitore, sulla
cui parte frontale compaiono gli
elementi di comando: la manopola
PILA che regola l'entità del rumore rl-
9V prodotto, l'interruttore di accen-
sione e il bocchettone per ll pre-
llevo del segnale da appllcare ad
un altoparlante o ad una cuffia.
Mentre lo schema elettrico di figura 1 interpreta che i tre transistor indipendenti di tipo NPN
il circuito interno dell'intero integrato LM389, presentano un guadagno di ben 250 volte. La
quelli riportati nelle figure 3 - 4 - 5 illustrano i loro corrente di collettore è di 25 mA max,
circuiti parziali inseriti nel componente. In parti- mentre la tensione fra collettore ed emittore
colare, quello di figura 3 rappresenta la sezione può assumere il valore massimo di 20 V.
relativa ai tre transistor indipendenti, quello di
figura 4 interpreta la sezione preamplificatrice
di bassa frequenza, mentre quello riportato in ESAME DEL GENERATORE DI RUMORE
figura 4 costituisce lo stadio amplificatore del-
l'integrato. Prima di interpretare il funzionamento del cir-
cuito del generatore di rumore riportato in fi-
gura 6, dobbiamo spiegare al lettore l'esatta di-
CARATTERISTICHE DELL'INTEGRATO stribuzione dei simboli elettrici che compongono
lo schema.
La sezione amplificatrice di bassa frequenza Contrariamente al solito, accanto ai simboli dei
dell'integrato LM389 è in grado di erogare una due transistor NPN, non sono state riportate
potenza di 0,5 W, con il 10% di distorsione. le consuete sigle TR. Queste infatti sono pre-
Inoltre essa offre un guadagno di 200 volte, senti a piè di schema (TR1 - TR2), sulla parte
una estesissima banda passante, che va da O a sinistra, assieme alla sigla IC e il tutto è rag-
250 KHz ed una impedenza di ingresso di 50.000 gruppato in una graffa, sul cui apice è ripor-
ohm. E questi dati dimostrano chiaramente che, tata l'indicazione IC 1. Dunque, con tale siste-
con un tale integrato, si possono realizzare ma grafico, abbiamo inteso presentare, nello
moltissimi progetti, nei tipi più svariati, soprat- schema di figura 6, l'integrato IC1, dentro il
tutto se si tiene conto della disponibilità di tran- quale sono presenti quelle parti che vengono
sistor NPN. Inoltre, ogni traguardo può essere sfruttate per il funzionamento del nostro dispo-
raggiunto con l'inserimento di pochi componenti sitivo, ossia i primi due transistor indipendenti
esterni, facilitando il lavoro costruttivo ed alleg- e l'amplificatore di bassa frequenza che, come
gerendo la spesa complessiva, almeno per quanto al solito, viene indicato con il simbolo del trian-
riguarda l'amplificatore di bassa frequenza. golo.
Per coloro che volessero conoscere altri dati E veniamo ora all'interpretazione del circuito
tecnici relativi all'integrato LM389, ricordiamo di figura 6, la cui uscita è rappresentata da un
202
altoparlante da 8 ohm, che può essere sosti- Per l'applicazione dell'integrato, consigliamo di
tuito da una cuffia. servirsi di un adatto zoccoletto a 18 piedini, ri-
Come si può notare, il collettore del primo cordando che il piedino 1 è quello che si trova
transistor, che fa capo al piedino 13 dell'inte- in corrispondenza del dischetto di riferimento
grato, rimane non collegato (NC), mentre si impresso sulla parte superiore del contenitore,
utilizza la sola giunzione base-emittore (piedini su una delle due estremità. Una volta realizzato
14- 15 dell'integrato) per ottenere il massimo il montaggio di figura 7, questo potrà essere in-
rumore. Il quale trova la sua ragione d'essere serito in un contenitore di qualsiasi tipo nel
anche nel fatto che tale giunzione rimane pola- modo indicato in figura 9, creando un pannello
rizzata inversamente; il piedino 14, infatti, è frontale del dispositivo, nel quale saranno pre-
collegato a massa tramite la resistenza di po- senti la manopola di regolazione dell'entità del
larizzazione R I, sui cui terminali è presente la fruscìo prodotto, la levetta dell'interruttore S1 e
tensione rappresentativa del segnale-rumore,
che viene applicato alla base del secondo tran-
sistor (piedino 7 dell'integrato).
Questo secondo transistor funge da elemento
preamplificatore del segnale-rumore. Sul suo col-
lettore è presente il trimmer potenziometrico R5,
con il quale si dosa manualmente l'entità del
fruscìo presente in uscita.
STEREO
Il segnale-rumore viene poi definitivamente am-
plificato dalla sezione amplificatrice di bassa
frequenza dell'integrato, la cui uscita è rappre-
sentata dal piedino 1. .
Il condensatore elettrolitico di accoppiamento MO NO
C9 collega l'uscita dell'integrato con l'altopar-
lante AP, che deve avere un'impedenza di 8
ohm.
Sullo schema di figura 6, all'estrema destra, è
i
presente una linea tratteggiata verticale, che se-
para la parte circuitale, che deve essere com- Fig. 10 - Gli spinotti, inseriti sul cavo proveniente
posta su una basetta di materiale isolante, in dalla cuffia, possono essere di due tipi, stereofonici
cui è realizzato il circuito stampato, dagli ele- o monofonici ed assumono l'aspetto esteriore ripor-
menti esterni, che sono: l'altoparlante, l'interrut- tato In questo disegno.
tore S1 e la pila di alimentazione a 9 V.
Per questo tipo di circuito è assolutamente vie-
tato l'uso di alimentatori da rete, perché questi
potrebbero introdurre, nella riproduzione del
fruscìo, fastidiosi ronzii e rumori vari. Del re-
sto, se si tiene conto che l'assorbimento di cor- il bocchettone d'uscita per l'innesto di uno spi-
rente dell'intero circuito di figura 6 è limitato notto che fa capo, dalla parte opposta, ad un al-
a soli 2 mA, con la tensione di 9 V e a 3 mA toparlante o ad una cuffia.
con quella di 13,5 V, si può comprendere come Coloro che vorranno riprodurre il fruscìo in cuf-
l'uso delle pile possa consentire una lunga au- fia dovranno far bene attenzione al tipo di spi-
tonomia di funzionamento. notto di cui è dotata la cufa stessa. Se questo
si presenta sotto l'aspetto dello spinotto dise-
gnato in alto di figura 10, allora si tratta di una
MONTAGGIO cuffia stereo e in questo caso i due terminali
del bocchettone, contrassegnati con le lettere A
Il montaggio del generatore di fruscio si effet- e B in figura 9, dovranno essere collegati assie-
tua secondo quanto illustrato nel piano costrut- me. Se invece lo spinotto è come quello dise-
tivo di figura 7, servendosi quindi di un cir- gnato in basso di figura 1 O, allora si tratta di
cuito stampato, il cui disegno è riportato in una cuffia monofonica e in questo caso occor-
grandezza reale in figura 8. Le dimensioni della rerà individuare sperimentalmente quale dei due
basetta di bachelite o vetronite di forma rettan- contatti A o B è quello da utilizzare, ricordando
golare, sulla quale si compone il circuito stam- che nessun danno può subire il circuito del
pato, sono le seguenti: 8 cmx 4 cm. dispositivo durante queste semplici prove.
203
Controllate
elettronicamente
lo stato di relax
del vostro organismo.
Munitevi di un monitor
rivelatore degli
stati climatici.
RIPOSO
CONTROLLATO
Le applicazioni pratiche, cui può essere desti- natura. Ma anche l'umidità dell'aria, della terra
nato il dispositivo presentato in queste pagine, contenuta nei vasi e nelle serre, dei suoi effetti
sono veramente molteplici. E si estendono dal nel mondo animale e vegetale potranno essere
controllo elettronico delle condizioni più o meno avvertiti con questo apparato che, in una certa
rilassate dell'organismo umano, a quello degli misura, può fungere pure da primordiale mac-
stati emozionali di piante e fiori, quando su di china della verità.
questi agisce, nel bene o nel male, l'uomo o la Visto sotto l'aspetto elettronico, il progetto che
204
Divertitevi
con questa semplicissima
ma sufficientemente valida
macchina della verità.
stiamo per analizzare, deve catalogarsi come un di ricarica del condensatore C2 è determinata
rilevatore resistivo o, meglio, un sensore acu- univocamente dal valore della resistenza R7,
stico, che consente di ascoltare le variazioni di oltre che dal suo stesso valore, non altrettanto
resistenza fra due punti del nostro corpo, di accade per il condensatore CI, nel quale la cor-
un arbusto, di una manciata di terra o dell'atmo- rente di carica e scarica rimane influenzata sia
sfera. E da queste variazioni ci è concesso trarre dal valore della resistenza R che dalla maggiore
alcune conclusioni veritiere che avremo modo di o minore conduzione del transistor TR 1.
citare più avanti. In sostanza, dunque, il transistor TR 1 si com-
porta da elemento di controllo della frequenza
generata dall'oscillatore astabile.
UN CIRCUITO OSCILLATORE
205
-1
R.2 L
5
R6 R7 R8
c2 Il Il e1 I
e Il
I
, TR1 Il
~
TR2 ~
'ITRJ
u, I
1o»
@ 9Jc
PRESA
ELE TIR
I
R5
E3Ed l
_ _,
-----COMPONENTI-----
Condensatori R6 = 10.000 ohm
C1 == 4.700 pF R7 = 33.000 ohm
C2 = 4.700 pF R8 10.000 ohm
C3 = 50.000 pF
Varie
Resistori TR1 == BC177
R1 = 10.000 ohm TR2 = BC107
R2 = 5 megaohm (trlmmer) TR3 = BC107
R3 = 3.300 ohm TRASD.= microfono piezoelettrico
R4 = 2.200 ohm S1 = interrutt.
R5 = 2.200 ohm ALIM. = 9 Vcc
Si disporrebbe in tal modo di oscillazioni con- inserita fra i punti 1-2. E ciò è molto impor-
trollate tramite una tensione anziché per mezzo tante in fase di applicazione pratica del di-
di una resistenza. spositivo, perché è proprio applicando una re-
La resistenza R 1, collegata in serie fra l'entrata e sistenza sulla presa elettrica d'entrata del cir-
la base del transistor TR1, è stata inserita a cuito che si effettuano prove e controlli con
scopo protettivo, per evitare che un eventuale questo originale dispositivo.
cortocircuito fra i punti 1-2 possa danneggiare
il transistor stesso.
L'analisi del circuito elettrico di figura 1 si può IL TRASDUTTORE
ora ritenere conclusa, affermando ancora una
volta che la frequenza dell'oscillatore astabile Il segnale audio, generato dal circuito, viene
rimane controllata dal valore della resistenza applicato, tramite il condensatore C3, ad un tra-
206
a SI
.._
o TRASD.
o
r.....
.....
u
l
u
- ALIM.
sduttore che rende udibile la nota prodotta. E perfettamente udibile. Tuttavia, coloro che vo-
nel nostro caso il trasduttore è rappresentato da lessero aumentare il livello del ronzìo, perché
un microfono piezoelettrico in veste di altopar- è questo il tipo di segnale che si ascolta attra-
lante. verso il microfono, potranno collegare l'uscita
Si è fatto ricorso ad un microfono, anziché ad con un piccolo amplificatore di bassa frequenza
un altoparlante, per poter inserire, in uscita, un e far uscire i segnali attraverso un altoparlante.
trasduttore ad alta impedenza, che evita di ca-
ricare il transistor TR3 e non falsa, quindi, la
frequenza di oscillazione. REALIZZAZIONE
Il suono emesso dal microfono o, più precisa-
mente, dalla capsula piezoelettrica, è leggero, ma Il progetto riportato in figura 1 è facilmente rea-
207
SCATOLA IN PLASTICA
PILA 9V
CIRC. ELETTR.
CAVO SCHERM.
ELETTRODI
208
lizzabile. E qualsiasi soluzione circuitale può
ritenersi valida. Tuttavia, l'impiego del circuito
stampato è da preferirsi al sistema del montag-
gio cablato, perché consente di comporre un di-
spositivo assai compatto, di grande affidabilità,
senza possibilità di errori.
Sulla basetta del circuito stampato, il cui dise-
gno in grandezza reale è riportato in figura 3, il
progetto deve essere realizzato secondo il piano
costruttivo di figura 2, nel quale le piste di rame
debbono intendersi viste in trasparenza, cioè
dalla parte opposta a quella in cui vengono ap
plicati i componenti.
Una volta realizzato il montaggio sulla basetta
del circuito stampato, questa potrà essere in-
serita, come indicato in figura 4, in un conte- @
nitore di plastica o metallico, unitamente alla
pila da 9 V, che è da considerarsi una fonte
Fig. 6 - Sonda per analizzare le variazioni degli stati
di energia più che sufficiente per alimentare di umidità dell'atmosfera. E' composta da due pia-
l'intero circuito di figura 2, tenendo conto che strine di rame o di ottone (1), da qualche strato di
l'assorbimento di corrente si aggira intorno ai carta assorbente imbevuta di acqua salata (2) e
2± 4 mA. dal conduttori elettrlc'I (3).
PANNELLO FRONTALE
ISOLATORI
\
<l i
2
PUNTE
#\
CAVO
h»
SCHERMATO
Flg. 7 - Sonda per analizzare le variazioni degli stati di umidità del ter-
reno. I due Isolatori debbono essere di bachelite o plexlglass, ma non di legno.
209
poltrona, si avvertirà un suono sempre più gra-
ve che cesserà del tutto quando il rilassamento
del corpo sarà totale. Se ciò non accadrà, si
dovrà arguire che lo stato d'ansia non si sarà
ancora esaurito.
Ovviamente, come indicato in figura 5, ognuno
potrà stabilire su quale valore della scala com-
posta sulla manopola del trimmer inizia lo stato
di rilassamento fisico.
Le indicazioni ottenute con questo metodo non
possono essere rigorosamente precise, perché
molto dipende dalla sistemazione degli elettrodi
sulle dita delle mani. Una cosa è comunque
certa: quando la frequenza diminuisce, inizia
lo stato di rilassamento, altrimenti permane un'e-
vidente eccitazione nervosa.
Questa stessa applicazione del dispositivo può
servire per controllare se una persona afferma
il vero o il falso. A chi è sdraiato sulla poltrona,
infatti, possono essere applicati gli elettrodi e
formulate delle domande. Se le risposte saranno
veritiere, nessun cambiamento di frequenza del
suono emesso dal microfono sarà avvertito. Al
contrario, in corrispondenza di risposte menda-
ci, si riconoscerà una precisa alterazione della
flg. 8 . Per condurre uno studio sugli stati emo- nota acustica.
zlonali delle piante, si debbono infilare due spilli In
due punti poco distanti fra loro ( 1) . I conduttori e-
lettrici (2) appartengono al cavo che ragglunge
l'entrata dell'oscillatore di bassa frequenza, Il quale RIVELATORE DI UMIDITA'
rlleva le variazioni resistive della pianta In rela-
zlone agli stimoli esterni. Due tipi di umidità potranno essere tenuti sotto
controllo con questo dispositivo: quello atmo-
sferico e quello del terreno.
Per controllare lo stato di umidità dell'aria, si
no, allora gli elettrodi saranno rappresentati da dovrà comporre la sonda riprodotta in figura 6,
due anelli, di rame o di ottone, di diametro pari la quale è formata da due piastrine di rame o
a quello delle dita delle due mani dell'operatore, di ottone, di forma quadrata e delle dimensioni
come indicato in basso di figura 5. di 20 mm x 20 mm, fra cui è interposto qualche
Per questo tipo di prova ci si deve avvicinare strato di carta assorbente imbevuta di acqua sa-
con l'apparecchio ad una poltrona. Poi, senza lata. Sulle due facce esterne delle due piastrine
sedersi, si infilano due dita nei due anellini (un quadrate, di materiale buon conduttore di elet-
dito della mano destra e un dito della mano si- tricità, sono saldati a stagno, i terminali di due
nistra e non due dita nella stessa mano) e si ac- conduttori, che debbono poi essere connessi con
cende l'apparecchio agendo sull'interruttore S 1. lo spinotto destinato ad essere inserito sulla
Quindi si regola il trimmer R2 in modo da a- presa d'entrata del dispositivo.
scoltare, attraverso la capsula microfonica, un In fase di controllo dello stato di umidità della
leggero ronzìo; ci si accorgerà che la nota varierà atmosfera, questa particolare sonda verrà espo-
col mutare di posizione della manopola inse- sta in luogo aperto, in modo che la sua resi-
rita sul perno del trimmer. Il quale, una volta stenza possa variare con le variazioni dello stato
bloccato in una precisa posizione, che deve as- dell'aria. Per esempio, quando essa rimarrà espo-
sumere valore individuale, non dovrà più es- sta al sole, l'acqua salata, assorbita dagli strati di
sere rimosso prima di sdraiarsi sulla poltrona. carta assorbente, si asciugherà e la resistenza fra
La conducibilità della pelle è legata alla sudora- le due piastrine aumenterà. Quando invece farà
zione che, a sua volta, dipende dallo stato brutto tempo, la resistenza fra le due piastrine
ansioso del soggetto. Pertanto, finché si rimane diminuirà. E queste variazioni verranno rivelate
in piedi, attraverso il trasduttore si ascolterà dal nostro monitor attraverso un cambiamento
una nota acuta, poi, dopo essersi sdraiati sulla della frequenza del ronzio emesso dalla capsula
210
microfonica. EMOTIVITA' DELLE PIANTE
Per rilevare i cambiamenti degli stati di umi-
dità del terreno, basta costruire un altro tipo Con il nostro progetto di monitor delle varia-
di sonda, perché il comportamento del monitor zioni resistive, è possibile pure condurre qualche
rimane sempre lo stesso. In figura 7 è riportato studio sugli stati emozionali delle piante. Per
questo diverso tipo di sonda, composto da due esempio, sarà possibile controllare come rea-
punte metalliche e da due isolatori. Le due pun- gisce una pianta quando questa viene spostata
te possono essere rappresentate da due aghi da dall'ombra al sole, oppure quando viene annaf-
calza e i due isolatori possono essere in bachelite fiata. E si potranno ancora ascoltare le reazioni
o in plexiglass, ma non di legno. La distanza di un alberello quando in esso si brucia una
tra le due punte metalliche sarà di 2 o 3 cm. In foglia o si distrugge una gemma.
sede di applicazione della sonda, questa dovrà Ovviamente, non tutto il mondo vegetale si ri-
essere infilzata ed affondata nel terreno che si vela sensibile agli stimoli esterni, ma una buona
vuol tenere sotto controllo, mentre il cavo scher- parte di questo, in misura più o meno marcata,
mato dovrà raggiungere lo spinotto da innestare certamente sì. E per riscontrare queste verità,
sulla presa d'entrata del circuito oscillatore. si deve operare nel modo indicato in figura 8,
È ovvio che questo tipo di controllo potrà inte- Ossia, si dovranno conficcare, fra due punti vi-
ressare i floricoltori e coloro che intendono con- cini di una stessa pianta, due spilli, collegati a
servare in maniera corretta le piante d'apparta- loro volta al cavo schermato che deve raggiun-
mento. gere l'entrata del circuito oscillatore.
211
Servitevi del termostato
per le vostre serre,
per gli acquari,
per le incubatrici.
Conservate
a temperatura costante
i liquidi contenuti in piccoli
e grandi recipienti.
TERMOSTATO
ELETTRONICO
La funzione di ogni termostato è quella di ri- applicazione si addice il nostro termostato, la cui
velare il raggiungimento di un certo valore di uscita è rappresentata da un relé, con il quale
temperatura, in modo da controllare automati- è possibile pilotare la fonte di calore. Per esem-
camente il comportamento della sorgente ter- pio, con il dispositivo descritto in questo ar-
mica. ticolo, si potranno conservare a temperatura
Talvolta i termostati vengono utilizzati soltanto costante i recipienti contenenti bevande (tè, caffè,
per definire certe soglie di allarme, mentre as- bibite, ecc.), oppure i bagni fotografici nelle
sai spesso sono usati per mantenere costante camere oscure o, ancora, il liquido con cui si
la temperatura d'ambiente. E a quest'ultima realizzano i circuiti stampati, tenendo conto
212
Tenete sotto controllo le più diverse sorgenti di calore.
Controllate la temperatura
dei bagni fotografici in camera oscura.
che la temperatura di questo liquido deve ag- valori di temperatura ora citati coincidessero, si
girarsi intorno ai 40 +: 50°C. L'apparato inol- verificherebbe un continuo intervento del relé
tre potrà controllare la temperatura interna delle che, al di là del logorlo subìto dalle sue parti
piccole serre, quella dell'acqua nelle piscine o mobili, creerebbe un fastidioso rumore e non
negli acquari oppure quella dell'aria negli alle- consentirebbe di fatto il controllo della sorgente
vamenti animali, nelle incubatrici e in moltis- termica. Si pensi, ad esempio, al caso tipico
sime al tre circostanze. di un impianto di regolazione della temperatura
di un ambiente in cui il relé controlla il funzio-
namento di un bruciatore!
DUE REGOLAZIONI Pertanto, se non si fissassero, soprattutto come
in quest'ultimo caso, dei precisi valori di iste-
Le regolazioni possibili con il nostro apparato resi, si verificherebbero degli interventi troppo
sono due: la prima consente la determinazione ravvicinati del relé, tali da mandare in « blocco »
della temperatura di intervento, la seconda per- il sistema di riscaldamento.
mette il controllo dell'isteresi, ovvero la regola-
zione della differenza tra il valore della tempe-
ratura di scatto e quella di disinserimento del relé ELEMENTI SENSORI
ossia, conseguentemente della sorgente termica.
La necessità di questa seconda regolazione sca- Alla base del funzionamento di ogni termostato
turisce dal fatto che, nel caso incui i due vi è un elemento sensibile alle variazioni della
213
1r----------------
~ -- - -- ---- -- ------------,
h. • + , 4k« · [
I
•
RI I I
#
I
I
I
I
RJ
.AI?
I
I
TRI
R2
"'
R6
5
±
03
] 1?ve
I
I
I
L-----------------------fÌ1--------------J
-----COMPONENTI-----
Condensatori R6 = 2,2 megaohm
C1 =
50 µF - 12 VI (elettrolltlco) R7 = 4,7 megaohm (trlmmer)
C2 == 100.000 pF R8 = 33.000 ohm
C3 =
100.000 pF
Varie
Resistenze IC1 = A741
R1 =
47.000 ohm (N.T.C.) TR1 = 2N1711
R2 1.000 ohm D1 = 1N4004
=
a
R3 =
47.000 ohm D2
=
1N4004
R4 =
220 ohm D3 1N4004
R5 =
2.200 ohm (trlmmer) RL == relé (12 V)
temperatura. Il quale può essere costituito da Nel settore industriale, dove sono richiesti ter-
una semplice lamina bimetallica, come avviene mostati di notevole precisione e di grande affi-
in molti tipi di termostati elettromeccanici, op- dabilità, si fa largo uso delle termocoppie, chia-
pure da sensori assai più sofisticati, a seconda mate pure termoresistenze, che presentano tut-
delle pratiche applicazioni. tavia lo svantaggio di richiedere un circuito di
214
•v
O D
e
4
Fig. 4 - Disegno in grandezza reale del circuito stampato sul quale si deve
comporre la sezione elettronica del termostato elettronico descritto nel testo.
DI
!Cl
m spyp, ] + @v
C3 M es
+
SI CI
24V
ov
24V +
C2
C6
l [ I T• 4 l
p T » l
RETE D2
Tl
IC2
Fig. 5 - Esempio di alimentatore a 12 V + 12 V, adatto per l'accoppiamento
con il circuito del termostato elettronico descritto nel testo. I due regolatorl
di tensione IC1 - IC2 sono di tipo moderno e a tte piedini.
-----COMPONENTI-----
Condensatori Varie
C1 = 2.200 pF - 36 VI (elettrolltlco) IC1 = 7812
c2 = 2.200 pF - 36 VI (elettrolitico) IC2 = 7912
c3 =
100.000 pF D1 = 1N4004
C4 =
100.000 pF D2 = 1N4004,
C5 = 100.000 pF T = trast. (220 V - 24 + 24 V - 0,5 A)
C6 = 100.000 pF s1 = lnterrutt.
216
Per le loro caratteristiche elettriche, le resi-
stenze NTC vengono utilizzate in numerose ap-
plicazioni: misura e regolazione della tempe-
ratura, misura del flusso di gas e liquidi, com-
pensazione del coefficiente di temperatura di bo-
bine e avvolgimenti, temporizzazione di relé,
IL PACCO
compensazione di circuiti transistorizzati.
DELL 'HOBBYSTA
SCHEMA DI PRINCIPIO Per tutti coloro che si sono resi conto
dell'inesauribile fonte di progetti con-
tenuti nei fascicoli arretrati di Elettro-
Il sensore NTC viene utilizzato nel nostro pro-
nica Pratica, abbiamo preparato que-
getto in un collegamento di tipo a ponte. come
sta Interessante raccolta di pubblica-
indicato nello schema di figura 1.
zioni.
Il ponte, composto da quattro bracci resistivi,
viene alimentato da una tensione stabilizzata e
rimane bilanciato quando si verifica la nota con- Le nove copie della rivista sono state
dizione: scelte fra quelle, ancora disponibili,
ma in rapido esaurimento, in cui sono
R 1 x (R4 + R5) = R2 x R3 apparsi gli argomenti di maggior suc-
cesso della nostra produzione edito-
riale.
Il bilanciamento del ponte si realizza agendo
sulla resistenza variabile R5, in modo che, tra i
punti A e B, la tensione sia pari a 0 V.
Quando, a causa di una variazione di tempe-
ratura, il termistore R 1 (resistenza NTC) dimi-
nuisce la propria resistenza, il punto A diviene
positivo rispetto al punto B. Viceversa, quando
il valore resistivo di R 1 aumenta, è il punto B
che diviene positivo rispetto al punto A. Queste
variazioni di tensione vengono amplificate in
misura notevolissima dal circuito integrato colle-
gato sulla diagonale del ponte. E l'integrato è un
amplificatore operazionale. All'integrato, fra l'u-
scita e il piedino 3, è applicata la rete di rea-
zione composta dalla resistenza fissa R6 e da
quella variabile R7. Questa rete di reazione
positiva consente di ottenere un sensibilissimo
trigger di Schmitt nel quale, variando la resi-
stenza di reazione R7, varia l'isteresi tra la
tensione di commutazione positiva e quella ne-
gativa. In pratica, dunque, manovrando oppor- L. 7.500
tunamente la resistenza variabile R7, che è un
trimmer, si evitano gli interventi troppo ravvi- Il pacco dell'hobbysta è un'offerta spe-
cinati del relé. ciale della nostra Editrice, a tutti i
nuovi e vecchi lettori, che ravviva l'in-
teresse del dilettante, che fa rispar-
ESAME DEL PROGETTO miare denaro e conduce alla realizza-
zione di apparecchiature elettroniche
Il progetto definitivo del termostato elettronico di notevole originalità ed uso corrente.
è una diretta derivazione dello schema di prin-
cipio riportato in figura I e che ora abbiamo
analizzato.
Anche nel progetto di figura 2, la tensione di
eccitazione del ponte è dello stesso valore di
0,7 V. Che si ottiene sfruttando la conduzione
del diodo al silicio D t.
217
TERMISTORE
Flg. 6 • Esistono in commercio diversi tipi di
/_ruerro_or_vero termistori. Quello a forma di pasticca, riprodotto
=a.e.oH-_ in A, è il più comune ed economico fra tutti.
Quello riportato in B è di tipo " corazzato ,. e
costituisce una vera e propria sonda, perché
A B il termistore rimane racchiuso ermeticamente
In un tubetto di vetro. Ovviamente, questo se-
condo tipo è più costoso del primo e di non
facile reperibilità commerciale.
Allo scopo di ottenere la massima sensibilità, la Coloro che vorranno alimentare il termostato con
resistenza R3 dovrà essere selezionata in un va- le pile dovranno far uso di sei pile piatte, da
lore quasi pari a quello della resistenza NTC 4,5 V ciascuna, collegate in serie tra di loro. Fra
utilizzata. Tuttavia, volendo aumentare ulterior- i morsetti liberi di questo collegamento si do-
mente la sensibilità, si potranno utilizzare due o vranno misurare 27 V (13,5 + 13,5). Pertanto
tre diodi al silicio, collegati in serie tra di loro, lo zero centrale sarà derivato dal punto di in-
in sostituzione del solo diodo D1, allo scopo di contro del primo gruppo di tre pile con l'altro
elevare il valore della tensione di alimentazione gruppo di tre pile ossia, in pratica, dal punto
del ponte. in cui si misura una differenza di potenziale di
L'uscita dell'amplificatore operazionale I Cl, che 13,5 V con le due estremità libere dell'insieme
è di tipo µA741, pilota, attraverso la resistenza di pile.
R8, la conduzione del transistor TRl che, a sua In sostituzione delle pile si potrà far uso di un
volta, controlla l'eccitazione del relé RL sui cui alimentatore stabilizzato, che molti lettori forse
contatti utili deve essere collegato il carico. già posseggono e che altri potranno facilmente
Il diodo al silicio D3, collegato fra base ed e- realizzare servendosi dello schema di figura 5,
mittore del transistor TRl, impedisce con la sua nel quale si fa uso di due regolatori di tensione
presenza che la tensione di base di TR 1 divenga (IC1 - 1C2) di tipo moderno a tre terminali.
eccessivamente negativa quando diviene nega-
tiva la tensione d'uscita dell'integrato operazio-
nale. Con l'uso del' diodo D3, la tensione ne- COSTRUZIONE DEL TERMOSTATO
gativa viene limitata al valore di soli 0,7 V in
modo da salvaguardare il transistor TRl. Per la realizzazione del termostato è necessario
Concludiamo la descrizione del progetto del ter- servirsi di un circuito stampato, di cui riportia-
mostato, riportato in figura 2, ricordando che le mo il disegno in grandezza naturale in figura 4.
linee tratteggiate racchiudono la parte circuitale Il circuito elettronico va composto sulla basetta
del dispositivo che deve essere composta intera- dello stampato tenendo sott'occhio lo schema di
mente su circuito stampato. figura 3, dal quale si deduce l'esatta posizione
del condensatore elettrolitico e dei terminali dei
semiconduttori.
ALIMENTAZIONE Allo scopo di facilitare eventuali operazioni di
sostituzione dell'integrato I Cl, con altri modelli
L'alimentazione del circuito del termostato elet- ritenuti più idonei, consigliamo di montare tale
tronico è di tipo duale, ossia positiva e nega- componente servendosi di un apposito zoccoletto,
tiva rispetto a massa, considerata al valore di anche se questo non è stato disegnato nello sche-
tensione di O V. Nello schema elettrico di figura ma costruttivo di figura 3.
2 ciò è indicato con + 12 Vcc e -12 Vcc. Facciamo notare che tra i due schemi, quello
La tensione di alimentazione potrà essere deri- teorico di figura 2 e quello costruttivo di figura
vata sia dalle pile come da un semplice alimen- 3, esiste una precisa corrispondenza di nume-
tatore da rete-luce. Quel che importa è che i va- razione dei terminali utili, quelli di alimenta-
lori delle tensioni di alimentazione rimangano en- zione, quelli per il collegamento del sensore (ter-
tro i limiti di ± 9 V e ± 15 V. mistore) e quelli di utilizzazione del relé RL.
218
COSTRUZIONE DEL SENSORE
Un'idea vantaggiosa:
l'abbonamento annuale a
ELETTRONICA PRATICA
219
LE PAGINE DEL
CB
27
SUPERMICROFONO
li microfono è un dispositivo che serve a tra- voro, non lo è sempre anche per un altro. Nel
sformare le onde sonore in correnti elettriche settore delle radiotrasmissioni CB ed amatoriali,
e che viene utilizzato per la trasmissione te- ad esempio, il microfono, più che assicurare una
lefonica della voce, per le trasmissioni radio- riproduzione ad alta fedeltà, deve essere in
foniche, per le registrazioni sonore, per l'inci- condizioni di garantire la massima comprensi-
sione di dischi fonografici, ecc. Ma il tipo di bilità del parlato e la maggiore penetrazione
microfono che bene si adatta per un certo la- del segnale. In altre parole, in questi partico-
220
lari campi della radiofonia, è assolutamente su- niente dal microfono viene effettuato all'interno
perfluo trasmettere segnali ad alta fedeltà, per- dell'apparato, tramite circuiti più o meno sofi-
ché questi comporterebbero soltanto una sot- sticati. Ma ciò non si verifica nella maggior parte
trazione di potenza reale al segnale utile, a tutto delle apparecchiature commerciali, in cui, tal-
scapito della penetrabilità. Infatti, durante un volta, l'assenza di tali accorgimenti viene ele-
collegamente radio, è preferibile filtrare le fre- vata, da una pubblicità alquanto discutibile, al
quenze al di sopra dei 3.000 Hz e al di sotto rango di virtuosismo, per identificarla con una
dei 300 Hz, per evitare di trasmettere delle ar- inesistente possibilità di trasmissioni radiofoni-
moniche vocali le quali, pur essendo le dirette che ad alta fedeltà. Mentre con simili trasmetti-
responsabili della caratterizzazione timbrica tori, se si vuole inviare un buon segnale il più
della voce umana, non offrono alcun contributo lontano possibile, si deve intervenire con un
positivo alla comprensibilità dell'espressione vo- trattamento esterno sul segnale stesso, prima che
cale. Trasmettendo, dunque, una sola porzione questo giunga al trasmettitore.
di frequenze, si ottiene certamente una voce al- Allo stato attuale, il progresso dell'elettronica ap-
quanto anonima, ma sicuramente mol'to com- plicata consentirebbe la realizzazione di ottimi
prensibile, soprattutto perché tutta la potenza ed efficacissimi filtri attivi, in grado di delimi-
disponibile viene concentrata sul segnale utile, tare, con sufficiente precisione, la gamma utile
mentre si evita di sprecare energia radioelettrica per le trasmissioni vocali. Ma tali filtri, proprio
per una effimera riproduzione audio ad alta per la loro complessità circuitale, non potreb-
fedeltà. bero essere realizzati dalla maggior parte dei
nostri lettori. Ecco perché abbiamo pensato di
ricorrere ad un comunissimo tipo di micro-
fono, dotato naturalmente di una risposta limi-
UTILITA' DELL'ALTOPARLANTE
tata in frequenza e quindi in grado di sempli-
ficare, il più possibile, quel trattamento elettro-
In molti modelli di trasmettitori professionali e nico esterno di cui si è parlato in precedenza. E
semiprofessionali, il filtraggio del segnale prove- questo microfono altro non è che ... l'altoparlante!
221
cavo Ecco-- 9V
I
ie-! [gé
c5
s1
I
@[
I
I
I
I
J
,E./'1q- "l\ere
I
l PTT
BOCCHETTONE
ll
MASS A MICROFONO
COMPONENTI
Condensatori R2 = 4.700 ohm (potenz. a variaz. log.)
C1 = 10.000 pF Varie
C2 = 470.000 pF
C3 = 3.300 pF TR1 = BC109
== 470.000 pF s1 = doppio Interruttore
C4
= 3.300 pF AP = altoparlante (8 ohm)
C5
T1 = trasf. (vedi testo)
Resistenze PILA == 9V
R1 = 3,3 megaohm
GOMMINI ANTIVIBR.
TRl NON
COLEG.
BASETTA
ISOLANTE
struttiva deriva dal fatto che gli altoparlanti sono il cono (membrana mobile) a dei piccoli spo-
chiamati a trasformare elevate quantità di ener- stamenti, in avanti e all'indietro, colpendolo con
gia elettrica in energia acustica, i microfoni inve- un dito. Si potrà così notare che l'indice del
ce lavorano su livelli energetici di gran lunga tester, con i suoi movimenti, segnalerà il pas-
inferiori e vengono quindi realizzati con mate- saggio di corrente. In pratica è avvenuto que-
riali assai più delicati e sensibili. sto: la bobina mobile, composta da un certo
numero di spire, si è mossa nel campo ma-
gnetico permanente dell'altoparlante e sui suoi
MICROFONO MAGNETODINAMICO terminali si è creata una differenza di potenziale
che ha promosso il flusso di corrente.
Abbiamo detto che il principio di funziona- Il microfono magnetodinamico, a differenza dei
mento è lo stesso nell'altoparlante e nel mi- microfoni a carbone, piezoelettrici, a riluttanza
crofono magnetodinamico. Ma per capire me- variabile, è molto simile, costruttivamente,
glio tale concetto possiamo invitare il lettore all'altoparlante, la cui struttura interna è ripor-
ad un semplice esperimento, quello indicato tata in figura 4. L'unica differenza sta nella na-
in figura 3. Si tratta di applicare i puntali del tura del cono che, invece di essere rappresen-
tester, commutato nella misura di correnti e tato da una membrana di normali dimensioni,
nella scala più sensibile, sui terminali dell'al- è realizzato con una piccola e sottile membrana.
toparlante e di sottoporre contemporaneamente Ma la similitudine è tale che, spesso. i due
223
ALTOP TESTER
SERVIZIO BIBLIOTECA
IMPIEGO RAZIONALE I CIRCUITI INTEGRATI I SEMICONDUTTORI NEI
DEI TRANSISTORI Tecnologia e applicazioni CIRCUITI ELETTRONICI
224
componenti divengono intercambiabili. Nei ra-
diotelefoni di tipo portatile, ad esempio, l'alto-
parlante con il quale si ricevono i messaggi,
funge anche da microfono, cioè da elemento di
trasmissione dei messaggi, con notevole ri-
sparmio di spazio.
Il microfono magnetodinamico è caratterizzato
da una risposta uniforme su una vasta gamma
delle frequenze audio. Offre inoltre il vantaggio
di non essere sensibile agli sbalzi di temperatura e
all'umidità. E' caratterizzato da una bassa impe-
denza, così come è basso il livello del segnale
d'uscita.
ADATTAMENTO DI IMPEDENZA
225
@
@%. LIVELLO
O,
·,=5 I
O
Il
A,» o
L I @
o o o o Fig. 5 . Composizione di una normale
stazione ricetrasmittente, nella quale
si fa uso del supermicrofono descritto
RICETRASM. nel testo e che è rappresentato dal-
i l'apparecchio posizionato in alto a si-
PRESA MICRO nistra.
tazione del ricetrasmettitore nelle sue due fun- nali estremi, che nello schema elettrico di f6-
zioni di ricevitore e trasmettitore: push-to-talk gura 1 e in quello pratico di figura 2 abbiamo
(commutatore parlo-ascolto). contrassegnato con le lettere alfabetiche A e C.
Mentre il terminale contrassegnato con la lettera
B è quello centrale, che rimane inutilizzato e
COSTRUZIONE che nello schema pratico di figura 2 appare sal-
dato a stagno ad un ancoraggio libero ed isolato.
La realizzazione pratica del supermicrofono si Se qualche lettore' avesse dei dubbi nella di-
ottiene seguendo attentamente il piano costrut- stinzione fra avvolgimento primario e avvolgi-
tivo in figura 2. mento secondario del trasformatore T1, ricor-
Come si può notare, per questo tipo di realiz- diamo ancora che l'avvolgimento secondario,
zazione non è necessario l'approntamento del che nella nostra applicazione funge da avvol-
circuito stampato, dato che il cablaggio a fili gimento primario, quello collegato con i ter-
conduttori meglio si addice alla composizione minali dell'altoparlante, è composto da un mi-
del circuito. Per il quale conviene invece ser- nor numero di spire di filo di rame a sezione
virsi di una basetta isolante, munita di cinque più grossa, mentre l'altro avvolgimento appare
ancoraggi, che garantisce una distribuzione più realizzato con filo di rame molto più sottile.
razionale e compatta dei componenti elettro- Poiché non esistono problemi di fase, nella
nici ed irrigidisce il circuito. realizzazione del supermicrofono i conduttori del
Il trasformatore TI potrà essere recuperato da trasformatore d'uscita possono essere scambiati
un ricevitore radio portatile di vecchio tipo, di tra loro indifferentemente. Vale a dire che i
quelli cioè che ancora utilizzano il trasformatore conduttori contrassegnati con D e E possono
d'uscita. E nel caso in cui questo componente essere comunque saldati sui terminali della bo-
fosse dotato di un avvolgimento secondario a bina mobile dell'altoparlante, senza tener con-
tre terminali, occorrerà lasciar inutilizzato il to di alcun ordine di precedenza di un condut-
terminale centrale, che potrà essere facilmente tore sull'altro. E questa stessa osservazione si
individuato mediante un tester commutato nelle estende ai conduttori contrassegnati con le let-
misure ohmmetriche; quei terminali, fra i tre tere A e C.
presenti sull'avvolgimento secondario, che fan- L'altoparlante da utilizzare per questo particolare
no segnalare sulla scala dello strumento il mas- tipo di applicazione deve essere, come già detto,
simo valore resistivo, sono certamente i termi- di tipo magnetodinamico, con impedenza di 8
226
ohm. Non deve trattarsi di un componente a terruttore S 1 funge da comando PTT ed esclude
grande cono. Un altoparlante del tipo di quelli l'alimentazione quando la ricetrasmittente è
montati nelle radioline portatili, con diametro di commutata nella funzione di ricevente.
40 + 60 mm, consentirà di ottenere una rispo-
sta ottimale in bassa frequenza. Per quanto ri-
guarda il transistor TR 1, abbiamo consigliato COLLEGAMENTO CON L'RX-TX
di far uso del modello BC 109, in virtù del
suo basso rumore; ma ciò non significa che altri In figura 5 è riportata una veduta d'assieme di
transistor, di tipo NPN al silicio, non possano una normale stazione ricetrasmittente che fa uso
validamente sostituire il modello prescritto. del nostro supermicrofono, che è posizionato
Il circuito del supermicrofono, secondo quanto sopra il ricetrasmettitore, in alto a sinistra. Que-
indicato in figura 2, è composto su una lastra sto, come si può notare, è collegato con il ri-
metallica, che funge da coperchio di chiusura cetrasmettitore mediante un cavo, composto da
di un contenitore che può anche essere di pla- tre conduttori di cui, quello relativo al segnale
stica o di altro materiale isolante. Quel che im- di bassa frequenza è di tipo schermato. Il se-
porta è che tutti i punti del circuito contras- condo conduttore è quello di massa e il terzo
segnati con « m» (massa) vengano collegati corrisponde al comando PTT. Per realizzare il
tra loro mediante filo conduttore di rame di un collegamento fra il supermicrofono e il rice-
certo spessore, in modo da comporre una vera trasmettitore, occorre un opportuno connettore,
linea di massa. che si adatti alla presa per microfono presente
Il contenitore potrà essere di materiale isolante sul pannello frontale del ricetrasmettitore. Su
soltanto nel caso in cui l'altoparlante risultasse questo connettore si saldano le estremità dei
sufficientemente schermato, come accade nella tre conduttori prima menzionati. Ma per ese-
maggior parte di questi componenti. In caso guire correttamente tale operazione, ci si dovrà
contrario, il contenitore dovrà essere di lamiera e munire dello schema elettrico del ricetrasmet-
non di alluminio e collegato anch'esso con la li- titore, in modo da individuare esattamente, sul-
nea di massa del circuito. Il suo fissaggio, sul la presa per microfono i reofori MICRO -
pannello frontale, verrà fatto tramite viti e dadi, MASSA - PTT. Il contatto MICRO dovrà pre-
ma interponendo dei gommini antivibrazione. levare il segnale BF tramite cavetto schermato,
Per quanto riguarda l'alimentazione del dispo- quello di MASSA dovrà collegarsi con la massa
sitivo, la pila da 9 V si rivelerà più che suffi- del nostro dispositivo e quello PTT andrà a rag-
ciente, dato che il consumo di corrente si ag- giungere il doppio interruttore S1, come chia-
gira intorno ad l mA e poiché il doppio in- ramente illustrato in figura 2.
227
CORSO
DI AVVIAMENTO ALL'USO DEGLI
INTEGRATI DIGITALI
Ogni realizzazione di tipo digitale richiede gene- ponente e gli elementi esterni come, ad esempio,
ralmente una grande quantità di interconnes- le resistenze, i condensatori, i diodi led, ecc.,
sioni. E ciò a causa dell'impiego degli integrati, oppure i collegamenti tra un modulo ed un al-
nei quali il numero dei piedini varia normal- tro similare.
mente fra quattordici e quaranta. Si spiega così Questi comodissimi moduli per montaggi speri-
il motivo per cui, quando si lavora con questi mentali vengono venduti in kit di cinque ele-
componenti elettronici, è quasi sempre neces- menti ciascuno dalla nostra Organizzazione,
sario l'impiego di circuiti stampati. Tuttavia, in come ampiamente pubblicizzato in altra parte
sede sperimentale, non è sempre cosa agevole della presente puntata del corso.
il dover ricorrere, di volta in volta, alla com- ln figura 1 abbiamo riportato il disegno in gran-
posizione del circuito stampato di prova. dezza reale di un 'modulo, realizzato su una
Nei laboratori di progettazione e sperimenta- basetta di materiale isolante delle dimensioni di
zione, ad esempio, si applica assai spesso la 6 cm x 5,5 cm. In questo disegno, come si può
tecnica del « wire - wrap » (filo avvolto), che notare, ogni terminale dello zoccolo per inte-
consiste nell'uso di zoccoli particolari, dotati di grato fa capo ad una piazzola di più grosse di-
terminali di lunghezza relativamente notevole, mensioni, sulla quale è assai facile saldare e dis-
di uno o due centimetri, sui quali, per mezzo saldare fili conduttori o componenti elettronici.
di uno speciale attrezzo, di solito a comando Le rimanenti piazzole (cerchietti), contrassegna-
pneumatico od elettrico, viene avvolto un sottile te con lettere alfabetiche, servono per la realiz-
filo conduttore utilizzato poi per le intercon- zazione di ancoraggi ausiliari. Facciamo notare,
nessioni. Ma questa tecnica, pur molto comoda, è infine, che le alimentazioni, positive e negative,
assai costosa, sia per le necessarie attrezzature, sono distribuite su due grandi piste che ab-
sia per il materiale d'uso (zoccoli e filo). bracciano l'intero modulo.
Per consentire ai nostri lettori di seguire con Il modulo deve essere utilizzato sempre allo
profitto il presente corso e quindi per condurre stesso modo, al contrario cioè del modo con cui
i vari esperimenti suggeriti fin da questa quar- vengono sempre usati i circuiti stampati. Perché
ta puntata, abbiamo sviluppato dei semplicis- nel nostro caso i componenti vengono saldati
smmi moduli di circuito stampato, in grado d1 direttamente sulla parte del modulo in cui sono
ricevere uno zoccoletto per integrato e permet- presenti le piste di rame. E ciò offre almeno
tere i collegamenti tra i vari piedini del com- tre indiscutibili vantaggi.
228
QUARTA PUNTATA
229
Lo schema elettrico da reaiizzare in pratica è
quello riportato in figura 5. Con esso è possi-
bile portare ciascuno dei due ingressi A e B
dell'OR allo stato « O » oppure allo stato « 1 »
logico, collegandoli rispettivamente alla linea
positiva o a quella negativa dell'alimentazione.
Lo stato dell'uscita Y rimane evidenziato dal
comportamerito del diodo led DLl, dotato della
relativa resistenza di limitazione della corrente
R 1, che ha il valore di 150 ohm.
li diodo led DL1 si accende soltanto quando l'u-
scita Y si trova allo stato logico « 1 », in rispetto
con la seguente tabella della verità:
Ingressi Uscita
A B y
Fig. 1 - Questo è il disegno del modulo, In grandez-
za reale, consigliato per la realizzazione del circuiti o o o
di prova descritti nel testo. Esso viene venduto 1 o 1
dalla nostra organizzazione In un kit contenente o 1 1
cinque esemplari Identici. 1 1
1
COLO
PIEDINI
un integrato, se non ad una sua parte logica 'I
P EGAI
elementare.
VERIFICA PRATICA
PIEDINI STAGNO
G/A' STAGNATI SOTTILE
230
@ cc
r--
14
14
CONT. 7
Fig. 5 • Circuito teorico da
realizzare in pratica per la
constatazione dell'esattezza
della corrispondenza fra gll
stati logici d'entrata e d'u-
scita della funzione OR e la
relativa tabella della verità.
r CONT.2
A
B
O.
/
5V
e
Lo stato logico dell'uscita ri-
mane evidenziato dall'accen-
sione o dallo spegnimento
del diodo led.
231
Quando si applica l'alimentazione al circuito
di figura 6, il diodo led si accende spontanea-
D1 mente, senza che nessuno dei due terminali A e
B tocchi le piste di rame delle linee di alimen-
A K tazione. Infatti, quando gli ingressi degli in-
tegrati TTL vengono lasciati liberi, essi assu-
mono la condizione logica « 1 ».
ln sede di prove pratiche ci si accorgerà che.
toccando con i due fili A e B le linee di alimen-
PILA tazione, nelle quattro condizioni possibili det-
tate dalla tabella della verità, che corrispon-
6V
dono agli stati « O» e « I» dei due ingressi,
sì noterà che il diodo led DLI si accende ogni
spento quando entrambi gli ingressi sono allo
stato logico « 1 ». Il diodo led invece rimane
spento quando entrambi gli ingressi sono allo
stato logico « 0 ». Si può anche dire, in accordo
con quanto spiegato nella precedente puntata
Flg. 7 - Coloro che vorranno alimentare i circuiti di
prova con la tensione di 6 V derivata da uno o più
pile collegate in serie, dovranno preoccuparsi di far
cadere la tensione al valore di 5,3 V mediante l'in-
terposizione di un diodo al silicio di tipo 1N4004 o
simllare.
5V
=====a====
SCHEMA PRATICO
CONI.1
B
e
5V
e
funzione NOR, che la diffe.
renzia da quella di una fun-
zione OR. Anche l'ordine nu-
merico dei piedini è in que-
sto caso cambiato.
del corso, che è sufficiente che uno o (OR) loro che, per questo esperimento, vorranno ser-
l'altro dei due ingressi si trovi allo stato logico versi delle pile, potranno collegare in serie tra
«1» perché l'uscita Y raggiunga lo stato lo- di loro due elementi da 3 V in modo da di-
gico « 1 », che nel nostro esperimento corri- sporre del valore di .tensione di 6 V, il quale
sponde all'accensione del diodo led. non può essere utilizzato direttamente, ma do-
vrà venir ridotto mediante l'interposizione di un
diodo al silicio, in grado di assicurare una ca-
ALIMENTAZIONE duta di tensione di 0,6 + 0,7 V, come indicato
nello schema di figura 7, nel quale la tensione è
Il circuito di prova di figura 6 deve essere ali- lievemente al di sopra del limite tollerabile ma
mentato con la tensione continua e stabiliz- che, tenuto conto delle ulteriori cadute di ten-
zata di 5 V. La quale potrà essere derivata da sione circuitali, bene si presta all'alimentazione
un alimentatore stabilizzato oppure da un op- del modulo di prova.
portuno collegamento di pile, ma ricordando Il diodo al silicio DI può essere di tipo I N4004
sempre che i valori della tensione di alimenta- o similare. Ovviamente questo dovrà essere in-
zione non debbono superare i limiti di 4,75 V serito nel circuito nel senso esatto, ossia con
e 5,25 V, pena la distruzione dell'integrato. Co- l'anodo rivolto verso il morsetto positivo della
233
POR TE
B A
pila. In pratica, l'anodo si trova da quella parte invertiti rispetto all'applicazione verso massa.
del componente in cui è presente un anello Infatti, soltanto con una simile applicazione è
impresso sul corpo esterno del diodo. possibile ottenere una buona luminosità del dio-
do led. Tuttavia, se così ci fossimo comportati
nel concepire il circuito di prova riportato in fi-
UN COLLEGAMENTO ERRATO gura 6, avremmo ottenuto l'accensione del diodo
led nella condizione logica di uscita « O », an-
Il collegamento del diodo led, così come è stato ziché in quella di « 1».
realizzato nel circuito di prova di figura 6 è er- Concludiamo dicendo che mai il tipo di colle-
rato, ma tollerabile ai fini didattici del montag- gamento del diodo led realizzato nel circuito di
gio. Infatti, la struttura dello stadio d'uscita dei prova dovrà essere usato in applicazioni reali
dispositivi logici, riportata in figura 8, è tale da più complesse. Nel nostro caso si tratta di gra-
non consentire l'erogazione di forti correnti su vare una sola funzione interna dell'integrato
carichi verso massa. E ciò a causa della pre- 7432. Ma se tutte e quattro fossero state così
senza della resistenza RC, che funge da ele- appesantite, il componente sarebbe rimasto dan-
mento limitatore di corrente. Il diodo led in- neggiato.
vece, per una uscita logica, costituisce un carico
pesante, che non solo provoca il surriscalda-
mento della resistenza di limitazione RC, del PRATICA CON UN NOR
transistor TR 1 e del diodo D1, ma soprattutto
riduce considerevolmente la tensione d'uscita Una prova del tutto analoga a quella già inter-
« Y », che impedisce il funzionamento di even- pretata, può essere condotta con l'integrato
tuali altri circuiti collegati con l'uscita stessa. 7402, che esplica le funzioni di NOR a doppio
Il modo corretto di impiego del diodo led è ingresso.
quello di un suo collegamento verso la linea di II circuito elettrico di prova è quello riportato
alimentazione positiva, ma con anodo e catodo in figura 10, mentre la sua espressione pratica
234
evidenzia come l'uscita risulti complementare
rispetto alla precedente prova con l'integrato
7432. Infatti, l'accensione del diodo led DLl
si raggiunge quando entrambi gli ingressi sono
collegati a massa, ossia quando gli ingressi si
trovano allo stato logico « O», mentre lo spe-
gnimento del diodo si ottiene quando tutti e
due o almeno uno dei due ingressi si trova allo
Fig. 12 • I simboli elettrici delle due funzioni OR e stato logico « 1 » (diodo spento = stato lo-
NOR si differenziano per la diversa corrispondenza
fra i piedini, gli ingressi e le uscite, ed anche per
gico d'uscita « 0 »).
la presenza di un pallino presente sull'uscita della Nel realizzare il circuito di prova di figura 11,
funzione NOR. si sarà notato come siano cambiati i collega-
menti sui terminali dell'integrato. E ciò è evi-
denziato in figura 12, nella quale si nota come
la funzione NOR si distingua dalla funzione OR
per la presenza di un pallino sull'uscita, che cor-
risponde con il piedino uno del componente.
Coloro che acquisteranno il nostro kit, conte-
è quella di figura 11 la quale, rispetto alla pre- nente ben cinque moduli, non avranno bisogno
cedente prova pratica, impone una rapida ma di smontare, di volta in volta, il circuito di prova
semplice rielaborazione, allo scopo di adattare precedente per realizzare quello successivo. An-
correttamente ingressi ed uscite. La verifica della zi, potranno conservare a lungo ogni funzione,
seguente tabella della verità con il vantaggio di trovarle già pronte quando,
in futuro, sarà necessario collegare fra loro due
Uscita o più moduli.
Ingressi Concludiamo affermando che, in questa quarta
y puntata del corso, le prove sono state eseguite
A B
con funzioni logiche dotate di due ingressi e
che questo stesso metodo verrà seguito in futu-
o o 1 ro, ma nella pratica di ogni giorno si opera con
1 o o un maggior numero di ingressi: il funzionamento
o 1 o rimane sempre lo stesso, aumentano invece le
1 1 o combinazioni in entrata.
I
5 CIRCUITI STAMPATI 5
Per consentire a tutti i lettori che vo-
gliono seguire con profitto il CORSO DI
:
AVVIAMENTO ALL'USO DEGLI INTEGRA-
TI DIGITALI, la nostra Organizzazione ha
approntato questo kit di cinque moduli
identici, con i quali è possibile realizzare
la maggior parte degli esperimenti che
verranno via via presentati e descritti. L. 10.000
235
Aprite una grande finestra
sul mondo delle onde radio.
ANTENNA
AMATORIALE
L'antenna non è un semplice accessorio della preferiscono realizzare da sé anche l'antenna,
stazione ricetrasmittente, di cui si può anche nella convinzione, peraltro giustificata. di aprire
fare a meno o che può essere rappresentato da una finestra più grande sul mondo delle onde
un comune spezzone di filo o, peggio, dell'an- elettromagnetiche e di esaltare maggiormente le
tenna collegata al televisore. Assolutamente no, caratteristiche tecniche dei propri apparati ri-
se si vuole operare in condizioni ottimali e, cetrasmetti tori.
soprattutto, se si vogliono realizzare i collega-
menti sulle lunghe distanze. Lo sanno bene i
nostri lettori e, in particolar modo, gli appas- DIMENSIONI FISICHE
sionati della banda cittadina, delle onde corte
e del radiantismo allo stato iniziale. I quali, ri- Le dimensioni fisiche dell'antenna, di cui offria-
nunciando in parte al pregio della sensibilità, mo in questa sede i dati costruttivi, sono rag-
si accontentano di installare sui tetti delle loro guardevoli. E ciò significa che non tutti po-
case di città, là dove lo spazio è alquanto ri- tranno beneficiare dei vantaggi presentati da tale
stretto, quei prodotti commerciali che sono in realizzazione. D'altra parte, le leggi della fisica
grado di risolvere molti problemi di ordine non possono tenere in considerazione tutte le
pratico e tecnico. Eppure, coloro che operano con esigenze degli appassionati alle ricetrasmissioni,
apparati autocostruiti ed hanno la fortuna di abi- che assai spesso si vedono costretti ad operare
tare in località in cui abbonda lo spazio aereo, fra le quattro pareti di un piccolo locale d'ap-
236
Soltanto l'antenna di grandi dimensioni è in grado di esaltare
le qualità intrinseche di un ricetrasmettitore, di qualunque tipo
esso sia. Perché con essa anche I segnali più deboli possono
essere captati e perché con essa si possono realizzare i mi-
gllorl collegamenti sulle lunghe distanze.
ISOLATORE
TIRANTE I nATTORCIGL.
]E STAGNARE
TIRANTE TIRANTE
B D e
CAVO 50 0 , ALL'RTX
237
menti radiali verticali, accordati su un quarto
di lunghezza d'onda, di cui uno centrale e
due laterali, come chiaramente visibile in f-
gura 1. / O) ANI.
L'antenna è completata dall'inserimento di un
trasformatore di impedenza, che permette di
adattare perfettamente l'antenna stessa al cavo
coassiale di discesa, evitando ogni sorta di di-
sadattamenti che, in trasmissione, potrebbero
generare un elevato ROS ed in ricezione limi-
tare la sensibilità.
Il progetto riportato in figura 1, dunque, va
suddiviso in due parti: quella relativa all'in-
stallazione dell'antenna vera e propria e quella
che si riferisce alla costruzione elettronica del-
l'adattatore di impedenza.
INSTALLAZIONE DELL'ANTENNA
238
SCATOLA METALLICA
Cl
l'.
u
<{
p.
ct
u
(..)
&
I
<{
:.3:
massa
PRESA DI TERRA
importanza. Per realizzarlo, occorrerà fissare sul A questo stesso circuito di terra dovrà essere
terreno, in prossimità dei tiranti, almeno tre di- collegato pure il contenitore metallico dell'adat-
spersori, che gli operatori in gergo chiamano tatore di impedenza sul quale, come si può no-
« puntazze ». Questi altro non sono che tre pa- tare in figura 3, è prevista una apposita presa
letti di ferro, che debbono essere poi elettrica- di terra, costituita da una vite con dadi.
mente collegati tra di loro tramite un filo di L'installazione dell'antenna, come si deduce dallo
rame di grosso diametro. schema di figura 1, necessita di un certo nume-
239
KIT PER CIRCUITI
STAMPATI L. 16.000
Dotato di tutti gll elementi necessari per Fig. 4 - Isolatore ceramico da uti-
la composizione di circuiti stampati su lizzarsi per il collegamento fra Il
vetronlte o bachelite, con risultati tali da radiale centrale D dell'antenna e
soddisfare anche I tecnici più esigentl, que- l'entrata dell'adattatore dl impe-
sto kit contiene pure la speciale penna denza.
riempita di Inchiostro resistente al perclo-
ruro e munita di punta_ di riserva, Sul di-
spensatore d'Inchiostro della penna è pre-
sente una valvola che garantisce una lunga
durata di eserclzlo ed Impedisce l'evapo-
razione del liquido.
240
Per i lettori principianti, che ancora non lo sa- costruisce secondo i dati elencati nella quinta e
pessero, ricordiamo che rosmetro significa esat- sesta colonna dell'apposita tabella, servendosi di
tamente misuratore del rapporto di onde sta- filo di rame nudo o, meglio, argentato, del dia-
zionarie e che questo strumento è anche cono- metro di 1,5 mm circa ed avvolgendolo su un
sciuto con il termine equivalente inglese di supporto cilindrico del diametro di 5 cm circa,
SWR-meter (Standing - Wave - Ratio). con spire spaziate tra di loro di 1,5 mm. Il
Le onde stazionarie rappresentano un particolare numero delle spire, a partire dal lato massa, sul
fenomeno caratteristico dei trasmetti tori. Esso quale si deve effettuare la presa intermedia, per
si origina in tutti quei casi in cui non esiste un il collegamento della bobina con il cavo coas-
perfetto adattamento di impedenza tra la linea siale di discesa, è rilevabile dalla sesta colonna
di trasmissione, che è rappresentata dal cavo della tabella. Facciamo un esempio pratico e
coassiale e il carico, cioè l'antenna. In pratica, supponiamo di dover realizzare la bobina cor-
quando un segnale elettrico attraversa una linea rispondente alla frequenza di lavoro di 3,6 MHz.
di trasmissione e raggiunge un carico, viene da Ebbene, dalla quinta colonna della tabella si
questo completamente assorbito soltanto se il rileva che si dovranno avvolgere complessiva-
valore di impedenza del carico è pari a quello mente 35 spire. Quindi, a partire dal lato mas-
della linea di trasmissione. In caso contrario, sa, si contano otto spire e in quel punto si rea-
parte del segnale ritorna indietro, generando un lizza la saldatura per la connessione con il boc-
segnale riflesso, che è causa di notevoli incon- chettone d'uscita.
venienti come, ad esempio, la distorsione del E passiamo infine al condensatore variabile C 1, i
segnale o, peggio, il sovraccarico del generatore cui valori capacitivi massimi, in relazione a
che, nel nostro caso, è rappresentato dal tra- quelli delle frequenze di lavoro, sono elencati
smettitore. E questo fenomeno è tanto più evi- nella settima colonna della tabella ed espressi
dente quanto maggiore risulta, la discordanza di in picofarad. Facciamo tuttavia presente che il
impedenza tra la linea di trasmissione ed il modello di condensatore dovrà essere scelto fra
carico. quelli con lamine tanto più spaziate quanto mag-
giore sarà la potenza del trasmettitore. Per esem-
pio, con potenze superiori ai 100 W, la spa-
COSTRUZIONE DELL'ADATTATORE ziatura tra una lamina e 1 'altra dovrà essere su-
periore ad un millimetro. Con potenze fino a 10
La realizzazione pratica dell'adattatore di impe- W, la spaziatura potrà ridursi a meno di un
denza è riportata in figura 3. La bobina Ll si millimetro.
In scatola
ALIMENTATORE STABILIZZATO di montaggio
Caratteristiche
Tensione regolabile 5± 13 V
Corr. max. ass. 0,7A
Corr. picco 1A
Rlpple 1mV con 0,1A d'usc.
5mV con 0,6A d'usc.
Stabillzz. a 5V d'usc. 100mV
.
241
a«
eJr'
ad=
••
•
h#ti@fe=%,
CERCO corso di Elettronica S.R.E. senza materiale VENDO per sole L. 120.000 videogiochi Vctory a cas-
o cambio con tutto il seguente materiale: corso di sette con 4 giochi incorporati (bowling, black Jack.
chitarra, violino con custodia. sirena americana 30 • disegnamo •, ghirigori) + cassetta gioco di me-
W, booster 20 + 20 W. moria. Acquistato nel febbraio '83.
BAGATIN CLAUDIO. Piazza Mercato, 24 - 13014 COS- FUMIENTO DANILO - Via G. Chiovenda, 36 • 00174
SATO (Vercelli) - Tel. (015) 921681 ROMA
VENDO, causa passaggio a sistema superiore, micro- CERCO giochi elettronici tascabili in buono stato.
computer Z-80 (IK) ottimo per chi vuole imparare a Pago da L. 8.000 a L. 12.000.
programmare. Vendo a sole L. 110.000 + alcuni pro- CAVAZZONI STEFANO . VILLASTRADA (Mantova)
grammi su cassetta + tutti i cavetti di collegamento. Tel. (0376) 89462 ore pasti
FENARA FRANCO - Via Guidotti 1/3 . 40134 BO-
LOGNA.
VENDO ZX81 ancora in garanzia con alim. 1,2 A e ma-
nuale a L. 95.000. In omaggio un nastro con vari gio-
OCCASIONISSIMA, vendo corso S.R.E. elettrotecnica chi. Vendo inoltre RTX CB 40 ch AM + 40 LSB
L. 300.000 trattabili, vendo inoltre alimentatore di Elet- con microfono a L. 150.000 trattabili. Lineare da 50 W
tronica Pratica già usato ma funzionante, a L. 28.000. + preampli-micro L. 60.000. Cerco urgentemente RTX
E in più schemi di tutti i tipi. omologato non funzionante (pago max. L 50.000).
ALESSANDRA VINCENZO . Vie Roma, 4€2 - ENNA • TARTARO CARLO • Via Marche, 24 - 73013 GA-
Tel. 27223 LATINA (Lecce) . Tal. (0836) 63092 (ore 10-14)
Di questa Rubrica potranno avvalersi tutti quei lettori che sentiranno la necessità di offrire
in vendita, ad altri lettori, componenti o apparati elettronici, oppure coloro che vorranno
rendere pubblica una richiesta di acquisto od un'offerta di permuta.
Elettronica Pratica non assume alcuna responsabilità su eventuali contestazioni che po-
tessero insorgere fra i signori lettori e sulla natura o veridicità del testo pubblicato. In
ogni caso non verranno accettati e. ovviamente, pubblicati, annunci di carattere pubblici-
tario.
Coloro che vorranno servirsi di questa Rubrica, dovranno contenere il testo nei limiti di
40 parole, scrivendo molto chiaramente (possibilmente in stampatello).
242
VENDO videogiochi Soudic 4 games hockey - foot-
ball squash - handball pratice tennis - table ten-
nis a L. 65.000. Anche mixer 3 eh stereo dalla
Unitronlc - phono magnetico ausiliare microfono
L. 35.000. A chi compra tutti e due L. 90.000.
IL SERVIZIO E' NISCHIO GIOVANNI • Via G. Casaregis, 20/14 SA.
16129 GENOVA - Tel. (010) 583190 ore 20-22
243
CERCO oscilloscopio da 20 MHz in ottime condizioni URGENTISSIMO! Cerco riviste di Elettronica Pratica
di funzionamento. Pago fino a 300.000 contanti o in di marzo e luglio 1983. Pago prezzo di copertina.
6 rate. CIAVARDINI ALESSIO - Via Cassia, 1280 - 00189
LA VENIA MICHELE - Via Ragusa Moleti, 5 - 90129 ROMA - Tel. (06) 3765662
PALERMO
VENDO sirena elettronica americana 30 W (RS 18)
VENDESI registratore di cassa seminuovo (Ughin) a autocostruita a L. 15.000, autoradio AM con stereo
L. 100.000 trattabili. otto a L. 20.000. Cerco inoltre basetta sperimentale.
CIAMPA PASQUALE - Via G. Leopardi, 5/C - FALCO- Pago massimo L. 5.000.
NARA (Ancona) - Tel. 9172980 LEGROTTAGLIE ANGELO - Stazione F.S. - 72022 LA-
TIANO (Brindisi)
PER MOTIVI SCOLASTICI cerco u-n computer ZX81
VIC 20 o altri in buone condizioni, complete di tutto. VENDO schemi, elenco componenti, discgnohircuitl
Cedo all'offerta un preamplificatore stereo + due stampati di 200 progetti elettronici, difficili /e facili,
altoparlanti + un filtro cross-aver. li preampllfica- professionali o per principianti. Per avere, la lista
tore costa circa L. 300.000 con mobile. inviare L. 1.000. 1
SOMMA ALFONSO • Via Sodano, 20 . 84087 SARNO DE BENEDETTIS FABIO · Via Oreste Mattlrolo. 23 -
(Salerno) 00171 ROMA
\
--
IN SCATOLA DI MONTAGGIO
L. 14.750 (senza altoparlante)
L. 16.750 (con altoparlante)
CARATTERISTICHE:
Controllo sintonia: a condensatore variabile - Controllo volume: a potenziometro - 1 Entrata BF:
500±-50.000 ohm - 2° Entrata BF; 100.000±1 megaohm -Alimentazione: 9 Vcc - Impedenza d'u-
cita: 8 ohm - Potenza d'uscita: 1 W circa.
Il kit contiene: 1 condensatore variabile ad aria - 1 potenziometro di volume con interruttore in-
corporato- 1 contenitore pile - 1 raccordatore collegamenti pile - 1 circuito stampato - 1 bobina
sintonia - 1 circuito Integrato - 1 zoccolo porta Integrato - 1 diodo al germanio - 1 commutatore
- 1 spezzone di filo flessibile - 10 pagliuzze capicorda - 3 condensatori elettrolitici- 3 resistenze
- 2 viti fissaggio variabile.
-<'
244
CERC O urgentemente uno schema o un kit di un VENDO video giochi • LEM • 2000 a L. 180.000 trat-
orologio digitale, sono disposto anche a pagare. tabili + 4 cassette, come nuovo.
CALABRESE MAURIZIO • Via G. Chiabrera, 169 · BUSATO CLAUDIO • Via Montà, 316 - PADOVA . Tel.
00145 ROMA (049) 713137
PRINCIPIANTE nel campo dell'elettronica cerca ra- CERCO urgentemente mixer 7 canali stereo con
dioricevitori, registratori, fuori uso pagando spese preascolto e regolazione alti e bassi su ogni canale.
postali. Grazie. Vendo amplificatore telefonico con Cambio con TRX CB President 120 canali come nuo-
controllo volume a L. 25.000 completo di conteni- vo + alimentatore Alpha elettronica mod. AL722 SE.
tore. Tratto solo con Roma. PERDICHIZZI GIUSEPPE • Via Trieste, 1 - CASTRO-
PROIETTI CIANI STEFANO • Via Tommaso Smith, 16 REALE (Messina) • Tel. (090) 9761084 ore pasti
00159 ROMA - Tel. 430917
OFFERTISSIMA! Programmi per Spectrum a sole L.
VENDO pianola Bontempi HF 201 con 6 ritmi, usata 5.000. Cassette doppie, triple ecc. sconto L. 500 per
pochissimo L. 125.000 trattabili. Vendo mixer mono ogni programma in più registrato su una stessa cas-
5 Ingressi, kit autocostrulto nuovo L. 30.000. setta.
BERTONI ROBERTO • Via G. Marconi, 23A - 25020 SE- Telefonare allo (06) 432810 dalle 14 alle 17 chiedere
NIGA (Brescia) • Tel. (030) 955002 d] GIANNI (esclusl sabato, domenica, lunedì)
L. 36.500
~ ,
245
r
VENDO oscilloscopio (Scuola Radio Elettra) come VENDO modulo orologio digitale per realizzare radio-
nuovo a metà prezzo oppure cambio con altro. sveglia, timer, puoi collegare la batteria in tampone.
SIGAUDO CARLUCCIO - Corso Barale, 7 - BORGO S. Marca • National > MA1022, a sole L. 15.500.
DALMAZZO (Cuneo) - Tel. (0171) 760736 SEVERI MARINO - Piazza lsel, 28 - 47023 CESENA
VENDO 14 riviste importanti di Elettronica Pratica a CERCO corso • Radio Stereo a valvole» della S.R.E.
L. 14.000. senza materiali.
COVONE GAETANO ANTONIO· Via Fellce Frasi, 24 • DE LUCA MARIO • Via Tiburtine, 595 • 00159 ROMA -
29100 PIACENZA Tel. (06) 4373359
-~-- - - - - - -- - - - - - - - -- - -- - - -
- ·
247
PIEDINATURE DI COMPONENTI nale, simile al più famoso A741. Richiede però
un condensatore di compensazione tra i piedini 1
Entrato in possesso di alcune schede elettroni- e 8 (es. 30 : 200 pF). L'integrato LM349 è
che, ho ricavato da queste degli integrati di invece un operazionale quadruplo, nel quale cia-
tipo LM3O1 ed LM349, nonché i transistor scun amplificatore è del tutto simile al A741.
2N381 9 di cui non conosco dati di impiego e Gli amplificatori vanno utilizzati con guadagno
piedinature. maggiore di 5, essendo a larga banda (4 MHz),
CORTESI SILVANO onde evitare autooscillazioni. li transistor 2N
Brescia 819 è un FET a canale N. Come vede, di tutti
e tre i componenti abbiamo riportato le piedi-
L'integrato LM01 è un amplificatore operazio- nature.
e
VISTO LATO
PIEDINI
6.
0 G S
2N3819
TEXAS
REGOLATORE DI POTENZA
IN SCATOLA
Con questo dispositivo è possibile
DI MONTAGGIO
controllare:
3 - La temperatura di un saldatore.
248
FILTRO PER TV1 tro controlli l'adattamento dell'impianto. Ritari
poi il filtro d'uscita e nel caso in cui i disturbi
Dopo aver acquistato e messo in funzione un dovessero perdurare, inserisca, sull'uscita del TX,
ricetrasmettitore CB d'occasione, mi sono accorto il filtro qui presentato, che garantisce un'atte-
che dall'apparecchio esce una grande quantità nuazione di 42 dB/ ottava con una frequenza di
di segnali spuri, che disturbano le ricezioni te- taglio di 40 MHz. Dati costruttivi: L1- L3 =
levisive del vicinato. Come debbo comportarmi 8: 9 spire di filo da 0,8 mm su supporto (sen-
per eliminare tale guaio? za nucleo) da 6 mm. Per L2 occorrono 8-+- 9
MALIPIERO DONATO spire dello stesso filo su supporto da 8 mm.
Venezia Tutte le bobine dovranno essere costruite con
spire spaziate, su una lunghezza di 10 mm. Il
filtro dovrà essere racchiuso in un contenitore
Analizzi accuratamente l'intero impianto d'an- di lamiera stagnata e realizzato con collegamenti
tenna ( connettori, cavi coassiali, ecc.). Installi cortissimi. I sei condensatori sono tutti dello
l'antenna lontano da quelle TV e con un rosme- stesso valore di 47 pF e di tipo a mica.
L7 L2 L3
.III
@ , Ti, /
Tn, ,, r..
T, T,<
-±=
I
KIT PER LUCI PSICHEDELICHE
IN SCATOLA DI MONTAGGIO
\
AL. 19.500
CARATTERISTICHE
Circuito a tre canali
Controllo toni altl
Controllo toni medi
Controllo toni bassi
Carico medio per canale: 600 W
Carico max. per canale: 1.400 W
Alimentazione: 220 V (rete-luce)
Isolamento a trasformatore
249
ELEVATORE DI IMPEDENZA Condensatori
C1 = 100.000 pF
Disponendo di un amplificatore BF e di una te- C2 = 2.200 pF
stina piezoelettrica, mi servirebbe il progetto di C3 = 100 pF
un preamplificatore, da interporre fra i due e- C4 = 1.000 pF
lementi e da alimentare con la tensione di 15 V. C5 = 1 F (non elettrolitico)
C6 = 25 F - 25 VI (elettrolitico)
CREMASCHI EDMONDO
Piacenza Resistenze
R1 = 1 megaohm (pot. a var. log.)
Con le testine piezoelettriche non è necesaria, R2 470.000 ohm
in genere, una amplificazione di tensione, dato R3 - 270.000 ohm
che questi trasduttori generano segnali che si R4 270.000 ohm
aggirano attorno al volt. E' invece indispensabile R5 1 megaohm (pot. a var. lin.)
R6 1,5 megaohm
aumentare notevolmente l'impedenza d'ingresso.
R7 1.000 ohm
Realizzi quindi il circuito qui riportato, il quale
è pure in grado di effettuare una equalizzazione Varie
della curva di risposta della testina e consen- TR1 = BC108
tire una regolazione di tonalità tramite R5. TR2 = BC108
S1 = interrutt.
SALDATORE
ISTANTANEO
A PISTOLA
L. 16.500
CARATTERISTICHE:
Tempo di riscaldamento: 3 secondi
Alimentazione: 220 V
E dotato di punta di ricambio e di
Potenza: 100W istruzioni per l'uso. Ed è particolar-
Illuminazione del punto di saldatura mente adatto per lavori Intermittenti
professionali e dilettantistici.
L. 16.500
comprese
MILANO - Va CASTALDI 20 (Telet.
P. anticip atamente l'Importo di
6891945), Inviando
250
R6
TR7 e
R2 CJ
C6Il+
ENTR.
12%18V
R5 R7
e
l=-
Cc4
Le richieste del CORREDO DEL PRINCIPIANTE debbono sssere fatte a: STOCK RADIO - 20124
MILANO • Via P. Castaldi, 20 (telef. 6891945), inviando anticipatamente l'importo di L. 14.500 a
mezzo vaglia postale, assegno clrcolare, assegno bancar lo o c.c.p. N. 46013207 {le spese di spe
dizione sono comprese nel prezzo).
BOOSTER A 24 V Condensatori
C1 47 F- 35 VI (elettrolitico)
F-
A bordo del mio autocarro faccio uso di un
mangianastri portatile a pile, la cui potenza d'u-
C2
-- 1.000 35 VI (elettrolitico)
Resistenze
scita assai spesso diviene insufficiente per il fra- 47 ohm
R1
stuono della strada. Potreste voi fornirmi lo R2 820 ohm
schema di un booster alimentabile a 24 V, in R3 270 ohm
grado di risolvere questo mio problema? R4 = 10 ohm
BAGGIO PIETRO R5 130 ohm (resist. NTC)
Milano R6 68 ohm
R7 0,5 ohm
R8 0,5 ohm
Lo schema dell'amplificatore, qui riportato, for- 47.000 ohm (trimmer di reg. poi. TR1)
R9
nisce una potenza d'uscita di 8 W. Si tratta di
un circuito a simmetria complementare, che uti- Varie
lizza una resistenza NTC (R5) per ottenere TR1 = 2N1711
automaticamente la stabilità termica e la regola- TR2 = MUE520 (Motorola)
zione della corrente di riposo nei due transistor TR3 =- MJE370 (Motorola)
finali. La NTC dovrà essere fissata direttamente D1 -- 1N914
sul radiatore di calore di TR2. TR3. D2 = 1N914
AP = altoparlante (8 ohm)
S1 = interrut.
Pur non potendosi definire un vero e proprio stroboscopio, questo apparato consente di trasfor-
mare il normale procedere delle persone in un movimento per scatti. Le lampade per illuminazione
domestica sembrano emettere bagliori di fiamma, così da somigliare a candele accese. E non
sono rari gli effetti ipnotizzanti dei presenti, che, possono avvertire strane ma rapide sensazioni.
I
Contenuto del kit:
n. 3condensatori- n. 6 resistenze- n. 1 po-
tenziometro - n. 1 impedenza BF - n. 1 zoccolo
per circuito integrato- n. 1 circuito integrato -
n. 1 diodo raddrizzatore- n. 1 SCR- n. 1 cor-
done alimentazione con spina- n. 4 capicorda -
n. 1 circuito stampato.
252
s7
\
<r + l 4{@) 1Rs
KIT •BOOSTER BF
Una fonte di energia complementare in scatola di montaggio
L. 15.500
PER ELEVARE
LA POTENZA DELLE
RADIOLINE TASCABILI
DA 40 mW A 10 W!
Resistenze
R1 = 500.000 ohm (potenz. a variaz. lin.)
R2 = 1.000 ohm
R3 = 1.000 ohm
R4 = 470 ohm
Varie
FR -= fotoresistenza (quals. tipo)
TR1 = BC108
< SCR
D1
=
C106 (General Electric)
= 1 N4004
CAMP. = campanello per corrente continua
p1 =
pulsante normalmente chiuso
254
PI
DI R4
FR
e
L 4%a• G
12 V
e
Rl
NTC R6
8 SI
255
offerta speciale!
ELETTRONICA
PRATICA
ELETTRONICA
- E7 PRATICA
G
E
t
E
A
A
T
o
D
CE=
L. 12.000
Per agevolare l'opera di chi, per la prima volta, è impegnato nella ricerca degli elementi
didattici introduttivi di questa affascinante disciplina che è l'elettronica del tempo libero,
abbiamo approntato un insieme di riviste che, acquistate separatamente, verrebbero a
costare L. 3.000 ciascuna, ma che in un blocco unico, anziché L. 36.000, si possono avere
per sole L. 12.000.
IN SCATOLA
ALIMENTATORE DI MONTAGGIO
PROFESSIONALE L. 34.000
e STABILIZZAZIONE PERFETTA FRA 5,7 e 14,5 Vcc e CORRENTE DI LAVORO: 2,2 A
CARATTERISTICHE
Tensione d'entrata: 220 Vca
Tensione d'uscita (a vuoto): regolabile fra 5,8 e
•
14,6 Vcc
Tensione d'uscita (con carico 2A): regolabile fra
5,7 e 14,5 Vcc
5P Stabilizzazione: - 100 mV
LI«EeNTATOHE STABIZZA Corrente di picco: 3 A
Corrente con tensione perfettamente stabilizzata.
2,2 A (entro - 100 mV)
Corrente di cortocircuito: 150 mA
~·- t
- n. 3 Transistor
- n. 1 Diodo zener
n. 1 Raddrizzatore
n. 1 Dissipatore termico (con 4 viti, 4 dadi, 3 rondelle
e 1 paglietta) 8 e
n. 1 Circuito stampato
•
n. 1 Bustina grasso di silicone
n. 1 Squadretta metallica (4 viti e 4 dadi)
n. 1 Voltmetro (con due resistenze presaldate)
- n. 1
il
',=
t'-
Cordone di alimentazione (gommino-passante}
- n. 2 Boccole (rossa-nera)
- n. 1 Lampada-spia (graffetta fissaggio)
- n. 1 Porta-fusibile completo
- n. 1 Interruttore di rete
- n. 1 Manopola per potenziometro
- n. 1 Potenziometro (rondella e dado)
n. 1 Trasformatore di alimentazione (2 viti, 2 da
rondelle)
n. Contenitore in ferro verniciato a fuoco (2
tofilettanti)
- n. 1 Pannello frontale serigrafato
- n. 7 Spezzoni di filo (colori diversi)
- n. 2 Spezzoni tubetto sterling
in scatola di montaggio
L 12.700
Gli elementi fondamentali, che ca-
ratterizzano il progetto del microtra-
smettitore tascabile, sono: la mas-
sima semplicità di montaggio del
circuito e l'immediato e sicuro fun-
zionamento. Due elementi, questi,
s E che sicuramente invoglieranno tut-
ti i principianti, anche quelli eh-e
sono privi di nozioni tecniche, a
costruirlo ed usarlo nelle occasio-
ni più propizie, per motivi profes-
sionali o sociali, per scopi protet-
tivi e preventivi, per divertimento.
vieta.eess re.guerce
Di ELETTRONICA - RADIO - cB • 27 MHz
PRATICA
nll
PERIODICO MENSILE - SPED. IN ABB. POST. GR. 3°/70 L. 2.000
ANNO Xlii - N. 5 - MAGGIO 1984
L'ASCOLTO MIXER
DELLA A DUE VIE
SSB PER PICCOLI TX
IMPEDENZIMETRO
Tutti gli strumenti
di misura e di
controllo pubblicizzati
in ques ta pagina
po ssono essere
richiesti a:
NO VITA'
ASSOLUTA!
Questo generatore, data la sua larga banda di frequen-
za consente con molta facilità l'allineamento di tutte
le apparecchiature operanti in onde medie, onde lun-
ghe, onde corte, ed in tutta la gamma di VHF. Il qua- interamente protetto
drante delle frequenze è di grandi dimensioni che con-
sente una facile lettura. da qualsiasi
Dimensioni: 250x170x90 mm errore di manovra
CARATTERISTICHE TECNICHE
Tensioni continue 100 mV- 2 V - 5 V- 50 V - 200 V - 1.000 V
Tensioni alternate 10 V - 25 V - 250 V - 1.000 V
Correnti continue 50 A - 0,5 mA - 10mA - 50 mA - 1A
Correnti alternate 1,5 mA - 30 mA - 150 mA - 3 A
m 2x1-2x100 - 2x1.000 Ottimo ed originale strumento di misure appositamente stu-
Volt output 1 O Vca - 25Vca - 250 Vca - 1.000 Vca diato e realizzato per i principianti.
ecibel 22 d- 30 dB - 50 dB - 62 dB La protezione totale dalle errate ins·eni-oni e ottenuta me-
2cita da O a 50 F - da O a 500 F diante uno scaricatore a gas e due fusibili.
CARATTERISTICHE GENERALI
ssoluta protezione dalle errate manovre dell'operatore. - Scala a specchio, sviluppo scala mm. 95. - Garanzia di fun-
vento elettrico anche in condizioni ambientali non favorevoli. - Galvanometro a nucleo magnetico schermato con-
ampi magnetici esterni. - Sospensioni antiurto. - Robustezza e insensibilità del galvanometro agli urti e al tra-
isura balistica con alimentazione a mezzo batteria interna.
(Generatore di segnali)
e versioni per Radio e Televisione. Particolarmente adatto per localizzare velocemente i guasti nei ra-
ificatori, fonovaligie, autoradio, televisori.
CARATTERISTICHE
MOD. RADIO L. 14.500 CARATTERISTICHE TECNICHE,
MOD. TELEVISIONE .900
Frequenza 1 KCc Frequenza
Armoniche fino a 50 Mc Armoniche fino a
Uscita 10,5 V e Uscita
30 V pr
Dimensioni 12x160 mm Dimensioni
Peso 40 grs. Peso
Tensione massima
applicabile al ·puntale 500 V
Corrente della batteria 2 mA
L'ABBONAMENTO A
BLBTTBOIIGA
PRATICA
È UN'IDEA VANTAGGIOSA
Perché abbonandosi si risparmia sul prezzo di copertina
e perché all'uscita di ogni numero
Elettronica Pratica viene recapitata direttamente a casa.
Canoni d'abbonamento
Per l'Italia L. 20.000
Per l'estero L. 30.000
L'abbonamento a Elettronica Pratica dà a tutti il diritto
di ricevere dodici fascicoli della rivista.
MODALITA' D'ABBONAMENTO
Per sottoscrivere un nuovo abbonamento, o per rinnovare quello scaduto, oc-
corre inviare il canone tramite vaglia postale, assegno bancario, assegno
circolare o a mezzo c.c.p. n. 916205 intestati e indirizzati a: ELETTRONICA
PRATICA - 20125 MILANO - Via Zuretti, 52. Si prega di scrivere con la mas-
sima chiarezza, possibilmente in stampatello, citando con grande precisione:
cognome, nome, indirizzo e data di decorrenza dell'abbonamento.
all
CHI NON SI ABBONA o NON È ABBONATO
NON PUO' RICHIEDERLO!
111
S · ■
QUESTO ECCEZIONALE VOLUME È RISERVATO
ESCLUSIVAMENTE Al NUOVI E VECCHI ABBONATI
Copertina in similpelle
Vademecum con incisioni in oro
del tecnico
radio-tv
272 pagine - 25 abachi
formato: cm. 21 x 30
In omaggio il righello di plastica
per l'uso degli abachi e dei grafici
CO DIZIONI DI RI HIESTA
Tramite abbonamento: abbonamento + libro L. 30.000
Lettori con abbonamento in corso: il solo libro L. 10.000
LE ADESIONI SI CHIUDONO CON L ESAURIMENTO
DEI VOLUMI DISPONIBILI
mmario
editrice
ELETTRONICA PRATICA
direttore responsabile
ZEFFERINO DE SANCTIS
260
,.
I
.!,
-~
e\e
·,
,e
7
?
inserire trasduttori acustici con identici valori La resistenza R, secondo la legge di Ohm,
di impedenza. Non si può infatti montare un esprime il rapporto tra la tensione continua e la
altoparlante ad alta impedenza se l'uscita è di corrente continua:
tipo a bassa impedenza, perché così facendo la
riproduzione audio verrebbe alterata. Ecco per- R = V:I
ché quando viene prescritto un tipo di altopar-
lante, oltre alla sua potenza, viene pure citato il L'impedenza Z esprime lo stesso rapporto, ma
valore dell'impedenza, che è espresso in ohm, riferito alla tensione e alla corrente variabile:
ma che nulla ha a che vedere con la ben nota
resistenza ohmmica, almeno sotto un aspetto Z= V:I
rigorosamente scientifico.
A complicare un poco le cose, subentra peral-
tro il fatto che questa seconda formula è di tipo
CHE COS'È L'IMPEDENZA vettoriale, in quanto, a causa della natura dei
componenti elettronici, non sempre tensione e
Quello di impedenza è un termine assai ricor- corrente sono tra loro in fase.
rente in elettronica e rappresenta una delle Un altro importante elemento da tenere in
grandezze che caratterizzano il comportamento considerazione è che, mentre la resistenza, per
i molti componenti quando vengono interes- un dato componente, risulta una grandezza
sati da correnti variabili. Si potrebbe anche dire costante, non così avviene per l'impedenza Z,
che l'impedenza costituisce l'equivalente della che è una grandezza legata al valore della
resistenza, quando si ha a che fare con tensioni frequenza del segnale considerato, quando il
e correnti variabili anziché continue. E come componente è del tutto o in parte di natura
avviene per la resistenza, che viene indicata induttiva o capacitiva. Dunque, finché i com-
con la lettera R, l'impedenza viene segnalata ponenti elettronici o i circuiti da essi formati
n la lettera Z. sono interessati da tensioni e correnti continue,
261
Fig. 1- Il progetto del circuito di
misura dei valori di impedenza
=
può essere validamente sintetiz-
pa) ZK zato con questo schema, che
F F
B
= 4=
Q
consente di interpretare facil-
mente Il principio di funziona-
mento.
REATTANZE
Fig. 2 - Il generatore di tensione alternata consente un
flusso di corrente, attraverso la resistenza R, il cui Quando si tratta di rilevare il valore di una
valore è determinato dalla legge di Ohm. induttanza pura o di una capacità pura, l'impe-
denza prende il nome di reattanza. E per indut-
tanza e capacità pure si intende un componente
o un circuito nei quali sono presenti soltanto
grandezze induttive o capacitive. Ma questi
nella realtà non esistono, mentre possono esse-
re considerati soltanto in teoria. Infatti, quando
si prende in esame una bobina o un condensa-
tore, in questi predominano i valori induttivi e
z capacitivi, ma ad essi, si accompagnano sempre
altri valori. Facciamo un esempio: la grandezza
che caratterizza principalmente una bobina è
l'induttanza, ma questa non è la sola, perché il
filo conduttore della bobina presenta pure un
certo valore di resistenza ohm mica ed anche un
certo valore capacitivo. In ogni caso, sotto
Fig. 3- Quando nel circuito alimentato da un generato-
re di tensione alternata è presente una impedenza Z, il l'aspetto puramente teorico, l'impedenza di
valore della corrente dipende, oltre che dalla resistenza una induttanza pura, che come abbiamo detto
ohmmica del circuito, anche dall'induttanza dell'avvol- prende il nome di reattanza induttiva, rimane
gimento. espresso dalla seguente relazione:
X1 = 2f L
262
----------------------------------------,
1
--·· 1 +
a/
I
r ·lò,,,
M-
nella quale «f» misura il valore della frequenza definitivo dell'impedenzimetro, che è un po'
della corrente che percorre l'induttanza pura, più complicato ed appare riprodotto in figura
mentre «L» valuta appunto quello dell'indut- 4. Comunque, lo schema di figura I consente di
tanza indicato nell'unità di misura «henry». sintetizzare il funzionamento dello strumento a
Analogamente, quando si tratta di considerare grandi linee.
la reattanza capacitiva pura, vale la seguente
relazione:
Xc = 27f C
?
quello presentato e descritto in questo articolo,
che pur non consentendo valutazioni rigorosa- 12}
11 MASSA
mente precise, come avviene negli strumenti 10
altamente professionali, può offrire indicazioni
ENTR. 6 9 NC
attendibili sui valori del le impedenze di com-
ponenti e circuiti, costituendo un utilissimo MASSA 7 8 USCITA
dispositivo nel laboratorio del dilettante elet-
tronico. LM 380
263
" - - -- -- "no r ---- - ---]
I I
I
R2 R3 R4 5
R8
A
B $2
c1
I _ zx
• @ +
----COMPONENTI----
Condensatori R5 1.000 ohm
R6 10 ohm
C1 = 100 F - 16 VI (elettrolitico) R7 10 ohm
C2 = 100 F - 16 VI (elettrolitico) 1O ohm (potenz. a variaz. lin.)
= 100.000 pF R8
C3 100 ohm (potenz. a variaz. lin.)
R9
C4 200.000 pF 1.000 ohm (potenz. a variaz. lin.)
R10
C5 = 200.000 pF
C6 = 200.000 pF
C7 = 200.000 pF Varie
ca = 100.000 pF IC1 = LM380
T1 = trasf. d'uscita (0,5 1 W)
Resistenze D1 = 1N4004
R1 2,2 ohm DG = diodo al germ. (quals. tipo)
R2
--
= 1.000 ohm S1 = interrutt. alim.
R3 = 1.000 ohm S2 = commutatore (1 via - 3 posiz.)
R4 = 1.000 ohm A = microamperometro (100 ± 500 A)
Diciamo subito che il circuito ora citato ricorda inserito il potenziometro RN. Altri due rami
molto da vicino quello di un «ponte resistivo», sono costituiti dai due avvolgimenti secondari
nel quale tuttavia un solo ramo è rappresentato del trasformatore TI. Il quarto ramo è rappre-
da una resistenza ohmmica, quello nel quale è sentato dall'impedenza incognita, di cui si vuol
264
2 PILE
4,5 V
conoscere il valore, indicata con la sigla ZX. generatore di tensione alternata è collegato con
Nei punti contrassegnati con le lettere «a» e una impedenza Z. In questo caso il valore della
«b» sono presenti due tensioni uguali in am- corrente che fluisce attraverso il circuito non è
piezza ma in opposizione di fase. Ora, misuran- determinato soltanto dal valore resistivo del
do il valore della tensione alternata presente fra carico ma anche dalla particolare resistenza che
il terminale centrale dell'avvolgimento secon- l'avvolgimento oppone al passaggio della cor-
dario del trasformatore TI e il punto «C» del rente alterata. E questa particolare resistenza
ponte di figura I, è possibile ottenere una aumenta coll'aumentare del valore della fre-
valida indicazione sull'impedenza incognita quenza della tensione del generatore.
ZX. Infatti, il perfetto annullamento del ponte
avviene quando l'impedenza del ramo RN
uguaglia quella del ramo ZX. E poiché l'impe- ANALISI DEL CIRCUITO
denza nota è costituita in realtà da una resisten-
za (RN), il voltmetro, inserito sulla diagonale Anche se da un punto di vista teorico, la
del ponte, indica uno zero reale, quando pure sezione principale dell'impedenzimetro è certa-
ZX risulta essere una resistenza di pari valore. mente quella del circuito di misura, sotto
Negli altri casi non è possibile ottenere un l'aspetto pratico la parte più importante è quel-
perfetto azzeramento del voltmetro, pur mano- la del generatore di tensione alternata. Il quale
vrando il potenziometro RN, ma ci si deve è stato da noi ottenuto sfruttando quel versatile
accontentare della minima deviazione dell'in- amplificatore audio che è l'LM380 e di cui
dice dello strumento. presentiamo in figura 4 il circuito interno,
Gli schemini riportati nelle figure 2 e 3 inter- mentre in figura 5 riportiamo tutti gli elementi
pretano i concetti di resistenza ed impedenza corrispondenti ai quattordici piedini del com-
prima analizzati. ponente.
Nello schema di figura 2, il generatore di ten- L'integrato LM380 vien fatto funzionare, nel
sione alternata è collegato con una resistenza nostro progetto di figura 6, come oscillatore
R. che viene attraversata da una corrente di sinusoidale di potenza.
valore I V: R. Nello schema di figura 3, il Il circuito dell'integrato ICI è reazionato attra-
265
che una rielaborazione più completa del circui-
to schematizzato in figura I.
La resistenza nota RN, costituita da una por-
•
zione di potenziometro nello schema di figura
1, è ora rappresentata da tre potenziometri (R8
o - R9 - R I 0), che consentono la suddivisione
4 della misura di impedenza in tre gamme, per
mezzo di un commutatore ad una via e tre
posizioni (S2).
e-El
3
Potenz. Posiz. S2 Max.Z
R8 = IO ohm A IO ohm
R9 = 100 ohm B 100 ohm
R 10 = 1.000 ohm e 1.000 ohm
266
(Jlllllill lii
trasformatore, che nel nostro progetto viene con ZX (vedi figura 9), alcune resistenze di
utilizzato come avvolgimento primario, deve valore noto e ruotare le manopole dei potenzio-
avere un'impedenza di 8 ohm. L'avvolgimento metri in modo da azzerare, di volta in volta, lo
primario, che in questo caso diviene avvolgi- strumento ad indice, segnando sulla scala il
mento secondario, deve essere di tipo a presa valore ohmmico inserito. Ovviamente, queste
centrale, adatto quindi per uscite in push-pull. operazioni vanno fatte per tutte tre le posizioni
La basetta del circuito stampato, assieme ai del commutatore S2 e su tutti tre i potenziome-
restanti elementi, deve essere inserita in un tri, ossia sulle tre possibili portate dell'impe-
contenitore di materiale isolante o metallico, denzimetro, che sono quelle di I O ohm - I 00
indifferentemente. ohm - 1.000 ohm.
Poiché 1 'integrato ICI non necessita di alcun Le resistenze da utilizzare per la taratura delle
dissipatore di energia termica, conviene evitare scale saranno tutte da 0,5 W. E, in pratica, si
la sua diretta applicazione sulla basetta del comincerà con una resistenza da I O ohm, poi
circuito stampato, interponendo un adatto zoc- con una da 8 ohm e così via, ovviamente con
coletto. Ma in ogni caso si dovrà far bene S2 posizionato in A.
attenzione ad inserire esattamente questo com-
ponente sul circuito, tenendo conto che il pie-
dino I è quello che si trova in prossimità di un IMPIEGO DELL'APPARECCHIO
puntino di riferimento impresso sul corpo
esterno dell'integrato. Il collaudo dell'impedenzimetro può essere fat-
Trattandosi di uno strumento che deve lavorare to con una bobina, per esempio con la bobina
con segnali variabili, consigliamo di realizzare mobile di un altoparlante, che costituisce il
un cablaggio con conduttori molto corti o, caso più comune di misura di impedenza di
comunque, di non esagerare con la lunghezza laboratorio.
di questi. Sui terminali dell'altoparlante si collegheranno
due conduttori, terminanti con due spinotti, da
inserire sulle boccole ZX dell'impedenzimetro.
TARATURA SCALE Quindi si cercherà di individuare, per successi-
vi tentativi, con quale dei tre potenziometri si
Una volta montato l'impedenzimetro, occorre- raggiunge la minima indicazione dello stru-
rà procedere alla taratura delle scale in corri- mento ad indice. Individuato così, sulla corri-
spondenza delle tre manopole innestate sui tre spondente scala del potenziometro, il valore
potenziometri R8 - R9 - RIO. E per far ciò, si ohmmico, si potrà concludere che questo è il
debbono inserire, sulle boccole contrassegnate valore dell'impedenza di quell'altoparlante.
267
=:
E Antifurti
a
sbarramento
2A
o
CIRCUITI
FOTOSENSIBILI
Con la fotoresistenza si possono realizzare mol- Il primo di questi è costituito da una normale
te pratiche applicazioni, che si estendono dagli fotoresistenza al solfuro di cadmio, il secondo
interruttori crepuscolari agli antifurto a sbarra- da un diodo controllato SCR. Dunque, si tratta
mento, dai relé fotosensibili ai rivelatori di di due elementi molto noti ai nostri lettori, in
livello luminoso. Ma in questo articolo ci limi- particolar modo a quelli che ci seguono da un
teremo a presentare due circuiti elettronici che certo tempo, ma che coloro che, proprio in
hanno in comune due elementi fondamentali: il questi tempi, hanno cominciato ad occuparsi di
sensore e l'elemento di-controllo. elettronica sotto il profilo dilettantistico, anco-
268
ra non conoscono e necessitano quindi di alcu- delle fotocellule con la realizzazione delle foto-
ne elementari nozioni. resistenze.
Questi componenti, visti sotto l'aspetto elettri-
co, possono considerarsi come delle resistenze
LA FOTORESISTENZA il cui valore ohmmico varia in rapporto con la
luce incidente. In pratica, al buio, le fotoresi-
Non si può dire che la fotoresistenza sia un stenze si comportano quasi come un isolante,
componente dell'ultima generazione; infatti, assumendo valori resistivi che superano spesso
fin dai tempi delle valvole elettroniche, si pote- il milione di ohm, raggiungendo talvolta anche
va disporre di un elemento fotosensibile che i dieci megaohm. Man mano che la luce inci-
poteva considerarsi l'antenato della fotoresi- dente aumenta, la fotoresistenza diviene sem-
stenza: la fotocellula, i cui principi di funziona- pre più conduttrice, sino a raggiungere, sotto
mento furono studiati e analizzati dal celebre una luce intensa, valori di poche centinaia di
fisico Einstein. ohm o, addirittura, di qualche decina di ohm.
Le fotocellule erano allora composte da due Dunque, si può concludere dicendo che il cam-
elettrodi metallici, racchiusi in un tubo a vuoto po di variazione della resistenza è veramente
spinto, fra i quali veniva applicata una certa notevole e ciò fa della fotoresistenza un compo-
differenza di potenziale elettrico. E quando uno nente ricco di grandi possibilità di impiego
dei due elettrodi, più precisamente il catodo, pratico.
veniva colpito da una variazione luminosa, si
poteva notare un passaggio di corrente nel
circuito.
Su questo fenomeno, per vario tempo, si tenta- STRUTTURA DELLE FOTORESISTENZE
rono molte formulazioni teoriche, ma alla fine
proprio il fisico Einstein dette una chiara inter- Sotto il punto di vista costruttivo, la fotoresi-
pretazione, asserendo che la luce, anzi i fotoni, stenza si presenta con la seguente struttura: su
che sono particelle di energia luminosa, col- un supporto isolante, che può essere di cerami-
pendo il catodo metallico, mettevano in libertà ca, mica o altro materiale isolante, appare de-
degli elettroni che, attratti dall'anodo positivo, positato un sottile strato di solfuro di cadmio,
generavano una corrente rilevabile con gli stru- che costituisce l'elemento sensibile alla luce.
menti inseriti nel circuito. Sopra questo strato viene poi depositato, gene-
Il progresso dell'elettronica, così come ha potu- ralmente a forma di doppio pettine, uno strato
to soppiantare i tubi elettronici, sostituendoli di materiale altamente conduttivo che, quasi
con i transistor, ha portato alla sostituzione sempre, è l'argento, ma talvolta è l'oro, proprio
Interruttori crepuscolari
Fotocomandi a distanza
E
Relé fotopilotati .i
's.,«'
3in
•"2
i
269
72
evcc
e Fig. 1- Circuito elettrico del pri-
mo tipo di progetto impiegante
una fotoresistenza (FR) e un dio-
do controllato (SCR). Quando la
fotoresistenza viene colpita dalla
luce, il diodo si innesca ed il relé
scatta. Il potenziometro R1 serve
a controllare la soglla di innesco
dell'SCR. Il pulsante P1, di tipo
normalmente chiuso, consente di
disinnescare manualmente Il dio-
do.
----COMPONENTI----
c1 = 100.000 pF SCR = C103 (BRX47)
FR = fotoresistenza (quals. tipo) RL 1 = relé (12 Vcc)
R1 = 10.000 ohm (potenz. a variaz. lin.) P1 = interrutt. a pulsante (normalm. chiuso)
per le sue caratteristiche di inerzia chimica. Fra questa sede è il diodo controllato SCR, di cui i
le due bande conduttrici, che costituiscono gli nuovi lettori vorranno certamente avere noti-
elettrodi della fotoresistenza, si viene così a zia. Diciamo subito, quindi, che fra il diodo
generare una serpentina di materiale fotosensi- SCR e il più comune diodo esistono delle
bile. affinità, che sono ben giustificate dal comporta-
La fotoresistenza non è un componente pola- mento dei due componenti.
rizzato e ciò significa che non è necessario L'SCR è composto internamente da tre giun-
rispettare alcuna polarità in sede di applicazio- zioni P-N, che formano un semiconduttore di
ne del componente stesso nel circuito utilizza- tipo P-N-P-N, simile a due diodi collegati in
tore; ma ciò è perfettamente intuibile in virtù serie.
della perfetta simmetria di costruzione del Il terminale relativo all'anodo fa capo, interna-
componente. mente, al semiconduttore P più esterno, mentre
il catodo rimane collegato con il semicondutto-
re N situato dalla parte opposta. Al secondo
IL DIODO SCR settore di materiale P è collegato l'elettrodo
rappresentativo della «porta» o «gate».
Il secondo elemento di fondamentale importan- Applicando all'anodo una tensione negativa
za nelle applicazioni pratiche presentate in rispetto al catodo, non si ha conduzione di
270
corrente in nessun caso, così come avviene in RA
un comune diodo e l'SCR si comporta come un
interruttore aperto.
Invertendo la polarità della tensione, TSCR
rimane ancora bloccato, contrariamente a
quanto avviene in un normale diodo, nel quale
si avrebbe conduzione elettrica; ma il blocco
rimane finché non arriva sul «gate» un impul-
so, positivo rispetto al catodo, di ampiezza tale
da mettere il diodo controllato in completa
conduzione.
La commutazione avviene in un tempo estre-
mamente breve, dell'ordine di 0,5 microsecon-
di, cioè in un mezzo milionesimo di secondo. E
questo tempo è ovviamente molto più breve di
quello richiesto dagli analoghi sistemi meccani- k p
ci.
Una volta innescato, l'SCR rimane conduttore
senza bisogno di alcuna tensione di comando
sul «gate» e rimane conduttore anche quando
sul «gate» vengono applicati nuovi impulsi di FR
comando, positivi o negativi. Ma come è possi-
bile diseccitare un diodo controllato SCR? Con
due diversi sistemi: riducendo a zero la tensio- C
ne fra anodo e catodo, oppure facendo divenire
negativo l'anodo rispetto al catodo. E qui la Fig. 2 - Apportando ai circuiti delle figure 1 e 4 questa
tensione alternata si rivela molto utile, perché semplice variante circuitale, che consiste nell'inversio-
passa attraverso lo zero ed inverte la propria ne di posto dei due elementi FR e R1 e nell'aggiunta
della resistenza R2 da 1.000 ohm, Il comportamento
polarità ad ogni semiperiodo: la commutazione dei circuiti stessi cambia: i diodi si innescano ed i relé
avviene in un tempo molto breve, dell'ordine scattano quando la fotoresistenza rimane al buio.
dei dodici microsecondi.
Dunque, il diodo SCR si comporta come un
interruttore elettronico, il cui comando di chiu-
sura è rappresentato da un impulso positivo,
mentre l'apertura può essere ottenuta riducen-
do a zero la tensione fra anodo e catodo.
Anche un normale transistor può comportarsi commutare potenze dell'ordine del kilowatt. Il
come un interruttore; ma nel transistor si pos- transistor inoltre necessita di un comando ap-
sono commutare soltanto le piccole potenze, plicato in modo continuativo. mentre l'SCR
mentre con il diodo SCR si possono facilmente commuta per mezzo di impulsi
271
A
07
t :v
sa I~ r5 e::i
i
+
RL7 O
2 c1l o 72VAC
9 Fig. 4 - Schema elettrico del se-
condo tipo di progetto descritto
nel testo. Il quale è alimentato in
corrente alternata e che, a diffe-
SCR Il renza del primo progetto, è privo
di memorizzazione. Infatti, appe-
na viene a mancare la luce inci-
p7 8 Il g
n Il dente sulla fotoresistenza, il dio-
do ed Il relé si disinnescano auto-
maticamente, senza alcun inter-
vento esterno.
e
-----COMPONENTI-----
C1 100.000 pF FR = fotoresistenza (quals. tipo)
c2 100 µ F - 24 VI (elettrolitico) RL1 = relé (12 Vca)
R1 = 10.000 ohm (potenz. a variaz. lin.) SCR = C103 (BRX47)
D1 = 1N4004 (diodo al silicio)
272
basetta isol.
12VAC
RL1
nello scambio di posizione tra il potenziometro La resistenza R3 dovrà avere il valore di 100
R I di regolazione della sensibilità del dispositi- ohm e la potenza di dissipazione di I W. Il
vo e la fotoresistenza FR. condensatore C3 avrà il valore capacitivo di
Il valore della resistenza R2, collegata in serie I 00.000 pF, con una tensione di lavoro di
con la linea di alimentazione positiva è di 1.000 V.
1.000 ohm.
Coloro che volessero utilizzare il circuito di Il secondo tipo di progetto, che fa uso di una
figura I per il controllo di carichi fortemente fotoresistenza e di un diodo controllato SCR, è
induttivi, come ad esempio i motori elettrici o i quello riportato in figura 4. Esso non differisce
trasformatori, faranno bene ad apportare al di molto da quello riportato in figura I, dato
circuito originale di figura I la variante illustra- che la diversità sostanziale che intercorre fra i
ta in figura 3, che consiste nell'inserimento, in due consiste nel tipo di alimentazione. Infatti,
parallelo con i contatti del relé, di un gruppo mentre nel progetto di figura 1 l'alimentazione
resistivo-capacitivo in grado di attenuare lo avviene in corrente continua a 12 V, in quello
scintillìo che inevitabilmente si verifica fra i di figura 4, di cui proponiamo pure il piano
contatti stessi. In-pratica si tratta di un'opera- costruttivo in figura 5, l'alimentazione è otte-
zione che garantisce l'integrità nel tempo del nuta con la corrente alternata a 12 Vca, la
relé RLI. quale deve essere sottoposta ovviamente ad un
273
processo di rettificazione tramite la cellula di
raddrizzamento composta dal condensatore
elettrolitico C2 e dal diodo raddrizzatore DI.
SCR La trasformazione della corrente alternata in
corrente continua è necessaria per il funziona-
mento del circuito di controllo.
Vediamo ora il comportamento del circuito di
figura 4 quando la luce colpisce la fotoresisten-
za FR. Ebbene, in presenza di luce, la resisten-
za interna della fotoresistenza FR raggiunge i
suoi valori minimi, consentendo il flusso di
k a corrente nel circuito composto dal diodo rad-
drizzatore al silicio D 1, dalla stessa fotoresi-
g stenza e dal potenziometro R 1, dal cui cursore
viene prelevato l'impulso di tensione da appli-
care al gate del diodo SCR. Questo diodo dun-
Fig. 6 - Tramite questo disegno, il lettore potrà agevol- que si innesca ed inizia a condurre la corrente,
mente individuare l'esatta posizione degli elettrodi di
catodo (k), gate (g) e anodo (a) uscenti dal diodo che attraversa pure il relé RLl provocando la
controllato SCR citato nell'elenco componenti. chiusura dei contatti utili.
274
Dunque, il funzionamento del circuito di figura
4 dipende dalla quantità di luce incidente sulla
superficie sensibile della fotoresistenza e dalla
posizione del cursore del potenziometro R I o,
se si vuole, dalla taratura di questo.
L'innesco del diodo controllato SCR e del relé
RLI rimane finché la fotoresistenza rimane
esposta alla luce. Tuttavia, non appena viene a
mancare lo stimolo luminoso nella misura suf-
ficiente a mantenere funzionante il circuito, al
primo passaggio attraverso lo zero della tensio-
ne alternata di alimentazione, il diodo SCR ed
il relé si disinnescano automaticamente e con-
trariamente a quanto avviene nel progetto di progetto, che appare leggermente più comples-
figura 1, nel quale il disinnesco di questi ele- so del primo. E questo è riportato in figura 5.
menti è ottenuto tramite l'interruzione circui- La versione cablata, in questo caso, è stata
tale effettuata per mezzo di un interruttore a preferita a quella con circuito stampato e i
pulsante. li circuito di figura 4, dunque, non componenti elettronici fanno capo ad una pia-
memorizza lo stato di conduzione, ma si com- strina munita di cinque ancoraggi. Il tutto viene
porta esclusivamente da interruttore crepusco- inserito in un contenitore, che può essere indif-
lare, che fa accendere e spegnere le luci al ferentemente di metallo o di materiale isolante,
crepuscolo e al levar del sole. dato che ad esso è conferita la sola funzione di
Le varianti circuitali, suggerite negli schemi supporto meccanico del circuito.
delle figure 2-3, debbono essere adottate pure Per quanto riguarda l'SCR raccomandiamo di
nel progetto di figura 4 qualora ve ne sia la scegliere questo componente fra quei modelli
necessità. I terminali contrassegnati con le let- dotati di spiccata sensibilità nel gate: i due
tere A-B-C nello schema di figura 2, infatti, consigliati nell'elenco componenti sono molto
trovano precisa corrispondenza con quelli con- comuni e particolarmente adatti per questo
trassegnati con le stesse lettere negli schemi tipo di costruzione. In figura 6 sono chiaramen-
delle figure 1 e 4. te indicate le connessioni di tale componente.
Per la fotoresistenza possiamo dire invece che
tutti i modelli, attualmente in commercio, bene
REALIZZAZIONE PRATICA si adattano alla composizione dei due progetti.
Tuttavia, se questa verrà sistemata ad una certa
Del primo progetto, quello riportato in figura distanza dal contenitore, è consigliabile colle-
1, non abbiamo approntato lo schema pratico, gare, in parallelo con la presa d'uscita, un
tenendo conto che l'esiguo numero di compo- condensatore di valore capacitivo compreso fra
nenti non poteva creare alcuna difficoltà in fase i 10.000 pF e i 100.000 pF, con lo scopo di
di realizzazione del dispositivo. Abbiamo inve- filtrare eventuali disturbi captati dai collega-
ce illustrato il piano costruttivo del secondo menti.
Un'idea vantaggiosa:
l'abbonamento annuale a
275
MIXER A DUE VIE
Con il termine mixer, di estrazione anglosasso- registrazione, che utilizza decine di circuiti in-
ne, si designa un dispositivo elettronico, noto tegrati e di controlli.
anche come miscelatore, in grado di mescolare Tra gli elementi che dovrebbero caratterizzare
tra loro i segnali acustici provenienti da sorgen- un buon mixer possiamo ricordare, per primo,
ti diverse, che nel nostro caso sono due, in la possibilità di agire indipendentemente sui
modo da ottenere, in uscita, un unico segnale. canali d'ingresso, poi quello della regolazione
In commercio si possono trovare innumerevoli del livello d'uscita e, quindi, la non interazione
tipi di mixer, più o meno efficienti, più o meno tra i canali, ossia la mancanza di interferenze
complessi, che vanno da quello più semplice a tra i canali d'ingresso. Nessun mixer, inoltre,
due vie all'apparato presente negli studi di come avviene negli apparati audio ad alta fe-
276
Accoppiatelo
con i vostri
microtrasmettitori in FM.
deità, dovrebbe introdurre apprezzabili distor- Poiché la resistenza di drain è regolabile, essen-
sioni del segnale o limitazioni della banda pas- do rappresentata dal trimmer R5, è possibile
sante o, ancora, peggiorare il rapporto segnale- con essa controllare il valore massimo del gua-
rumore della catena di riproduzione sonora. dagno dello stadio. E ciò contribuisce pure al
Ai requisiti ora elencati, pur rivelandosi note- raggiungimento di un valore corretto di tensio-
volmente semplice, è in grado di soddisfare ne sul drain, che deve aggirarsi intorno ai 5 + 6
pienamente il circuito presentato in questa se- V.
de. Il segnale presente sul drain viene prelevato dal
condensatore C4, che lo applica al trimmer
d'uscita R7, il quale consente di regolare il
segnale uscente dal mixer fra un valore zero e
ANALISI DEL CIRCUITO
quello massimo possibile.
li circuito del mixer a due vie, riportato in
figura I, è pilotato da un transistor FET che, ALIMENTAZIONE
grazie alla sua elevatissima impedenza d'ingres-
so, e al buon guadagno raggiungibile, consente L'alimentazione prevista per il circuito del mi-
di ottenere delle ottime prestazioni. xer è a 9 Vcc. Ed è derivata dall'impiego di due
Con le sigle EI - E2 vengono indicate le due pile piatte da 4,5 V ciascuna, collegate in serie
entrate del mixer. Le quali possono essere au- tra di loro, le quali sono certamente in grado di
mentate fino a raggiungere il numero di canali garantire una lunga autonomia di funziona-
desiderato. Infatti, il circuito d'ingresso è costi- mento del dispositivo.
tuito, molto semplicemente, da un condensato- L'alimentazione a pile rimane disaccoppiata
re di accoppiamento, un potenziometro per la tramite il condensatore elettrolitico C5 e la
regolazione manuale del livello del segnale en- resistenza R8, che evitano ogni possibilità di
trante e una resistenza di miscelazione, che formazione di oscillazioni parassite.
applica al gate di TR I il segnale opportuna- Non sono consigliati, per questo tipo di realiz-
mente e preventivamente dosato. zazione, le alimentazioni da rete-luce, perché
li transistor FET funge da stadio sommatore e queste potrebbero introdurre, nella riproduzio-
amplificatore dei segnali applicati alle entrate. ne del segnale, il ronzio caratteristico delle
Infatti, il transistor TR I opera la somma dei tensioni alternate ed imporrebbero, in ogni ca-
segnali provenienti dalle due resistenze R3-R4 so, delle accurate schermature dei conduttori.
e, contemporaneamente, amplifica i segnali L'interruttore SI consente di inserire e disinse-
stessi, rendendoli poi disponibili sul drain (d) rire, a piacere, la tensione di alimentazione nel
sotto forma di un unico segnale composito, circuito; questo componente è di tipo a levetta,
risultante, pari alla somma dei due segnali. come chiaramente indicato in figura 2.
277
■el
4 r ±mww. e± es+
~
R8
TR1
l C6
T
°
o d
(g
I
s 9V
e
I l' use.
E2r~ ......
~ .
R6
I,
Fig. 1- Circuito elettrico del miscelatore di due segnali provenienti da due sorgenti
audio diverse. Il trimmer R5 va regolato in modo da raggiungere il valore di 6 V sul
drain di TR1. Il trimmer R7 regola il livello del segnale miscelato uscente. I due
potenziometri R1-R2 a slitta servono per controllare i livelli dei segnali d'ingresso.
-----COMPONENTI-----
Condensatori R3 = 100.000 ohm
R4 = 100.000 ohm
C1 = 200.000 pF R5 4. 700 ohm (trimmer)
C2 = 200.000 pF 560 ohm
C3 = 10 F-16VI (elettrolitico) R6
R7 = 10.000 ohm (trimmer)
C4 = 500.000 pF = 390 ohm
es = 50 F - 32 VI (elettrolitico) R8
Varie
Resistenze TR1 = 2N3819
R1 = 1 megaohm (potenz. a variaz. log.) s1 = interrutt.
R2 = 1 megaohm (potenz. a variaz. log.) ALIM. = 9 Vcc
NOZIONI SUL FET FET che coloro i quali, soltanto da poco tem-
po, si sono avvicinati all'hobby dell'elettronica,
Prima di procedere con la descrizione del mon- ancora non conoscono.
taggio e della successiva messa a punto del La sigla FET trova origine nel linguaggio an-
mixer, riteniamo utile, per i lettori principianti, glosassone e significa «Field - Effect - Transi-
una breve esposizione teorica sulla natura e stor», cioè «Transistor ad Effetto di Campo».
sulle caratteristiche peculiari del transistor Il transistor FET è costituito, nella sua forma
278
ET ET use.
più semplice, da una sbarretta di materiale puramente teorico e faticoso che, alla fine,
semiconduttore di tipo P o di tipo N. Il suo risulterebbe inutile per la semplice applicazio-
simbolo elettrico è quello riportato per TR 1 in ne del componente nel mixer a due canali.
figura I. Se la freccia del gain (g) è rivolta verso Occorre invece sapere che, polarizzando inver-
l'interno, come nel caso dello schema del mi- samente la giunzione del FET, si ottiene una
xer, allora si tratta di un FET a canale N, zona di svuotamento delle cariche elettriche, in
viceversa, quando la freccia è rivolta verso grado di trasportare la corrente e ciò corrispon-
l'esterno, il FET è di tipo a canale P. de ad un assottigliamento del canale e ad una
Nella sbarretta di materiale semiconduttore corrispondente riduzione del flusso di corrente.
viene ricavata una giunzione tramite una por- I FET a canale N, come quello da noi utilizzato
zione di materiale di polarità opposta, che nel progetto del mixer, debbono essere polariz-
forma una fascetta la quale circonda la sbarret- zati negativamente, cioè il gate deve risultare
ta del semiconduttore. negativo rispetto alla source; nei transistor FET
Polarizzando inversamente la giunzione, si crea a canale P, il gate deve risultare positivo rispet-
una strozzatura del canale, con il risultato di far to alla source.
diminuire la corrente che viene fatta scorrere L'impedenza d'entrata dei transistor FET rag-
attraverso la strozzatura stessa che, più comu- giunge valori molto elevati, che si· aggirano
nemente, viene chiamata «canale». intorno alle decine di megaohm, se questa vie-
Per comprendere il meccanismo intimo della ne misurata in corrente continua. Essa varia
strozzatura occorrerebbero precise nozioni di invece al variare della frequenza applicata al-
fisica dei cristalli impuri; ma non è questa la i 'ingresso, a causa della presenza di capacità
sede per sollecitare il lettore ad uno studio parassite non del tutto eliminabili.
279
INT.
'rj ELETTRONICA
PRATICA
e MIXER 2 VIE
I Fig. 3 - I due potenziometri a slitta, che
'
controllano i livelli dei segnali d'ingres-
so, possono essere contrassegnati con i
1 2 numeri 1-2, in modo da agevolare il
compito dell'operatore durante la ripro-
duzione audio, soprattutto quando si
utilizza un'entrata per la voce e l'altra
E1 E2 USC. per la musica.
280
COLLEGAMENTI ste nel regolare i due trimmer R5 - R7. Più
precisamente, con il trimmer R5 si deve far in
Dato il basso rumore di fondo del FET, il mixer modo che la tensione, misurata sul drain di
può essere utilizzato in collegamento diretto TRI, oscilli intorno ai 5 + 6 V. Ciò si rende
con segnali a basso livello, come ad esempio necessario per il fatto che le caratteristiche del
quelli provenienti da microfoni, giradischi, re- FET modello 2N38 l 9, da noi utilizzato e pre-
gistratori, ecc. E di qui proviene il vantaggio di scritto ai lettori, variano notevolmente tra com-
evitare particolari interventi sugli apparati au- ponenti apparentemente identici. Occorre dun-
dio, in quanto le interconnessioni andranno que, allo scopo di raggiungere il massimo gua-
effettuate attraverso le già presenti prese di dagno, tarare la resistenza di drain, che è rap-
entrata e di uscita. presentata appunto dal trimmer R5.
Tutti i collegamenti, fra le uscite dei generatori li trimmer R 7 deve essere anch'esso regolato
audio e le entrate del mixer e fra l'uscita di una volta per tutte, in modo che il livello del
questo e l'entrata dell'amplificatore di bassa segnale uscente sia quello adatto all'apparato
frequenza o il trasmettitore in modulazione di cui il mixer verrà collegato. Questa regolazione
frequenza, dovranno essere realizzati con del deve essere fatta dopo aver collegato le entrate
buon cavetto schermato, allo scopo di evitare il del mixer con le due sorgenti audio. In partico-
pericolo di captazione di ronzìi. lare, se il mixer viene abbinato ad un microtra-
smettitore in modulazione di frequenza, que-
st'ultima regolazione deve essere effettuata con i
due potenziometri a slitta R I- R2 posizionati
MESSA A PUNTO sul punto di massimo livello del segnale entran-
te e in modo da ottenere, nel trasmettitore, una
La messa a punto del circuito del mixer consi- modulazione perfetta.
REGOLATORE DI POTENZA
IN SCATOLA
Con questo dispositivo è possibile
DI MONTAGGIO
controllare:
3- La temperatura di un saldatore.
La scatola di montaggio del REGOLATORE DI POTENZA costa L. 13.500. Per rtchlederla occorre
inviare anticipatamente l'importo a mezzo vaglla postale, assegno bancario o c.c.p. n, 46013207
citando chiaramente II tipo di klt desiderato e Intestando a: STOCK RADIO - 20124 MILANO -
Via P. Castaldi, 20 (Telef. 6891945). Nel prezzo sono comprese le spese di spedlzione.
281
LE PAGINE DEL
CB
27
ADATTATORE
PER SSB
Per raggiungere il maggior rendimento della una banda fonica di 300 : 3.000 Hz, sono
propria stazione ricetrasmittente, molti radio- necessari almeno 6.000 Hz di banda passante,
amatori preferiscono il sistema di collegamenti mentre in SSB sono sufficienti soltanto 2.700
in SSB. Il quale offre innegabili vantaggi rispet- Hz. Dunque, in virtù di questi ed altri vantaggi,
to ad ogni altro tipo di emissione. Infatti, se TSSB si è notevolissimamente diffusa, tanto da
confrontata con la modulazione d'ampiezza, interessare ormai su vasta scala anche i CB.
l'SSB vanta il pregio di sollecitare il trasmetti- Eppure ci sono almeno due ostacoli che si
tore a rendere il doppio, con una sostanziale oppongono allo sviluppo della SSB nel settore
riduzione della banda occupata. E quest'ultimo della CB: il costo abbastanza elevato delle ap-
elemento assume notevolissima importanza nel parecchiature e il divieto della SSB per usi e
settore amatoriale, dove si deve sfruttare al trasmissioni non autorizzate. Ma l'apparato,
massimo la piccola porzione di banda di fre- presentato e descritto in queste pagine, non
quenza concessa per la trasmissione, per far contiene alcun elemento illegale, perché si trat-
entrare in essa il maggior numero di canali ta di un semplice dispositivo ausiliario, che
possibili. Facciamo un esempio pratico e ricor- ognuno potrà accoppiare al proprio ricevitore
diamo che, per trasmettere una informazione radio con lo scopo di demodulare i segnali SSB
col sistema della modulazione di ampiezza, con trasmessi da altri, anche su bande diverse da
282
Un progetto per ricevitori
privi di B.F.O. e con F.I. a 455 KHz.
283
----1
re fo
RI
r
MF1 R9
l _-1
8 I
I
- II
I
I
ID
1
s1
t
R2 I I
I I.
TR1 OZI
-4%
uz e
13,5 V
"
°
I
: R3
IIC2
e p4
c« I [por
==Il
4 R8
R7
Il Il
COMPONENTI ]
Condensatori R5 = 100.000 ohm
C1 = 100.000 pF (ceramico) R6 = 1.000 ohm
C2 = 100.000 pF (ceramico) R7 = 5.000 ohm (potenz. a variaz. lin.)
C3 = 68 pF (a mica) R8 = 1.000 ohm
C4 = 60 pF (capacimetro) R9 = 1.000 ohm
C5 = 68 pF (a mica)
C6 = 100.000 pF (ceramico) Varie
TR1 = 2N2222
Resistenze D1 = BA 102 (diodo varicap)
R1 = 100 ohm D21 = 6 V - 1W (diodo zener)
R2 = 100.000 ohm s1 = interrutt.
R3 = 47.000 ohm MF1 = trasf. MF (vedi testo)
R4 = 120 ohm ALIM. = 13.5 V (tre pile da 4,5 V)
284
c3
Fig. 2 - Piano costruttivo della sezione elettronica del B.F.O. eseguito su circuito
stampato. L'alimentatore, che deve essere collegato sui terminali 1-3, è formato da
tre pile piatte da 4,5 V ciascuna, collegate in serie tra di loro. Il bocchettone d'uscita
va collegato sui terminali 1-2. Il terminale 1 fa capo alla linea di massa del
dispositivo.
285
Fig. 3 - Disegno in grandezza reale del
circuito stampato sul quale si deve com-
porre la sezione elettronica del B.F.O.
generato localmente all'interno del ricevitore e lare sia la LSB (Lower Side Band = banda
durante la miscelazione vengono prodotti se- laterale inferiore), sia la USB (Upper Side Band
gnali «somma» e segnali «differenza». E questi = banda laterale superiore), con un processo del
ultimi, in definitiva, altro non sono che i segna- tutto analogo a quanto avviene nel trasmettito-
li audio puri. Infatti, rifacendoci all'esempio re.
numerico prima citato, nel quale si è presa in Negli apparati appositamente progettati per la
considerazione una portante di IO MHz, con rivelazione della SSB, esistono circuiti che fan-
una nota audio a 1.000 Hz, il segnale in USB è no uso di FET, MOSFET, circuiti integrati o
di I O MHz + 1.000 Hz. Ma, durante il processo demodulatori bilanciati del tutto analoghi a
di demodulazione, al segnale USB viene sot- quelli del trasmettitore.
tratta la frequenza portante, in modo che il Come abbiamo detto, è comunque possibile
risultato sia il seguente: rivelare, sia pure in modo non perfetto, l'SSB,
anche nei normali ricevitori previsti per lascol-
(10 MHz + 1.000 Hz)- 10 MHz = 1.000 Hz to dei soli segnali a modulazione di ampiezza.
E ciò si ottiene iniettando, in prossimità degli
stadi di rivelazione, un segnale proveniente da
L'OSCILLATORE EST
ERNO un oscillatore (B.F.O.) di frequenza pari a quel-
la della media frequenza del ricevitore, in mo-
Nei ricevitori radio ad ampiezza modulata, il do da ottenere dei battimenti risultanti dalla
rivelatore a prodotto non esiste. Ma se ad essi somma e dalla differenza dei valori di frequen-
viene accoppiato un oscillatore estero, in gra- za dei segnali.
do di generare un segnale a radiofrequenza, si Poiché il valore risultante dalla frequenza som-
possono ottenere dei battimenti con il segnale ma è molto elevato, non si effettua amplifica-
in arrivo, che consentono la demodulazione del zione alcuna della frequenza stessa da parte
segnale in SSB, anche se questa non può defi- degli stadi di bassa frequenza; mentre la fre-
nirsi ottimale. In altre parole, poiché la portan- quenza risultante dalla differenza dei valori dei
te, nella SSB, non viene trasmessa assieme al segnali costituisce il segnale utile, che viene
segnale, occorre costruire una portante artifi- amplificato e rivelato normalmente così come
ciale servendosi di un oscillatore di notevole si fa per i segnali ad ampiezza modulata.
stabilità, dal quale viene ricavato un battimen-
to con il segnale uscente dall'ultimo stadio di
media frequenza del ricevitore. E proprio que- CIRCUITO DEL B.F.O.
sto battimento rappresenta il segnale di bassa
frequenza. li circuito elettrico dell'oscillatore, da accop-
Spostando il valore della frequenza dell'oscilla- piare al ricevitore ad ampiezza modulata (AM),
tore, che prende il nome di B.F.O., attorno al è riportato in figura I. Esso consente la demo-
valore di media frequenza, è possibile demodu- dulazione dei segnali in SSB.
286
L'oscillatore vien fatto funzionare ad una fre-
quenza regolabile attorno al valore di media
frequenza del ricevitore, che normalmente è di CONO. DA
455 KHz. La variazione di frequenza è ottenuta TOGLIERE
tramite un diodo DI a capacità variabile, ossia
per mezzo di un diodo varicap, che consente A e
una comoda regolazione, anche a distanza, con
l'ausilio di un comune potenziometro a varia-
zione lineare (R 7).
Il circuito di figura I è di tipo classico. La
frequenza di oscillazione è stabilita sia dalla
capacità del diodo varicap (DI), sia dall'indut-
tanza dell'avvolgimento del trasformatore di
media frequenza MFI.
Facciamo notare che la tensione di polarizza-
zione del diodo varicap rimane stabilizzata in
virtù della presenza del diodo zener DZ I e che
questa stabilizzazione garantisce l'assenza di
slittamenti di frequenza durante il funziona-
mento.
La regolazione della tensione di polarizzazione,
effettuabile attraverso il potenziometro R 7,
consente di spostare la frequenza di oscillazio-
ne dalla banda USB a quella LSB, sino ad
ottenere una demodulazione ottimale del se- Fig. 4 - Se il trasformatore di media frequenza è provvi-
sto di condensatore, è necessario provvedere alla sua
gnale ricevuto. eliminazione frantumandone il supporto mediante un
L'alimentazione del circuito si effettua con la cacciavite.
tensione continua di 13,5 V, derivabile dal
collegamento in serie di tre pile pi 3 da 4,5 V
ciascuna.
REALIZZAZIONE PRATICA
287
TESTER
2V 1s.
I
2l -ii DG
I
. I
I
I
I
fuse: I-nero
Fig. 5 - Coloro che non dispongono di un
7 frequenzimetro per le operazioni di taratura
I del B.F.O., dovranno realizzare questa sonda
per alta frequenza, da collegare all'uscita del-
I l'oscillatore, sui terminali 1-2 del circuito.
di figura I. Quindi vanno bene i trasformatori trà aumentare leggermente il valore delle resi-
con nucleo color giallo, bianco o nero, purché stenze R6 ed R8, oppure sostituire il potenzio-
sprovvisti di condensatore di accordo. Se invece metro R7 con un modello multigiri.
questo fosse presente, come indicato in figura 4,
aUora si dovrà procedere alla sua eliminazione.
E poiché si tratta di un condensatore di tipo TARATURA
ceramico, basterà frantumarne il supporto con
l'aiuto di un cacciavite, senza neppure tentare Una volta montato il B.F.O., occorrerà provve-
l'operazione di dissaldatura dei reofori, che può dere alla sua taratura, prima di poterlo utilizza-
essere assai poco agevole e, talvolta, pericolosa re correttamente. Che non è affatto difficoltosa
per l'integrità dei sottili fili conduttori con cui per chi possiede un frequenzimetro o per chi
sono avvolte le bobine. riesce a farsi prestare da un amico questo stru-
Il potenziometro R7, che nello schema pratico mento. Mentre richiede un po' di pazienza a
di figura 2 rimane inserito direttamente sulla coloro che vorranno tarare l'oscillatore serven-
basetta del circuito stampato, potrà essere mon- dosi soltanto del ricevitore o, eventualmente, di
tato o posizionato dove si vuole, anche a di- una sonda per alta frequenza.
stanza dall'oscillatore, tramite collegamenti Per chi può servirsi del frequenzimetro;il pro-
con fili conduttori abbastanza lunghi, perché cedimento di taratura è il seguente. Si collega lo
questi non vengono interessati da segnali ad strumento sull'uscita del B.F.O., cioè sui termi-
alta frequenza. nali contrassegnati con i numeri 1- 2. Si
Soltanto nel caso in cui si presentasse una certa posiziona a metà corsa il potenziometro R 7 e si
difficoltà nella «centratura» del segnale, si po- regola dapprima il compensatore C4, poi il
288
nucleo della media frequenza MFI, in modo da un condensatore da IO0 pF e ripetere le opera-
ottenere un segnale con valore di frequenza zioni fin qui elencate.
pari a quello della media frequenza del ricevi-
tore cui si vuole accoppiare il B.F.O. A questo
punto, se tutto funziona regolarmente, spostan-
do il cursore del potenziometro R7 da entram- IMPIEGO DEL B.F.O.
be le parti, ci si accorgerà che la frequenza
aumenta o diminuisce. Ultimate le operazioni di taratura, si ricollega
A coloro che non riusciranno in alcun modo a l'antenna all'entrata del ricetrasmettitore o del
procurarsi un frequenzimetro, consigliamo di ricevitore e si collega pure la linea di massa di
adottare il seguente metodo di taratura. Si rea- questi apparati con la linea di massa del B.F.O.
lizzi e si applichi sui terminali 1-2 del circuito Sul terminale 2 dell'oscillatore si applica uno
del B.F.O. la sonda per alta frequenza il cui spezzone di filo conduttore della lunghezza di
schema elettrico è riportato in figura 5. Se un metro, l'altra estremità del quale va posta
l'oscillatore funziona, si dovrà subito notare nelle vicinanze del ricevitore o addirittura av-
una certa deflessione dell'indice del tester com- volta, con due o tre spire, attorno all'apparec-
mutato nella scala delle misure di tensioni più chio stesso. Ciò evita di manomettere il ricetra-
basse. Quindi si disinserisce l'antenna del rice- smettitore o il ricevitore radio di tipo commer-
trasmettitore, o dal ricevitore, e con del cavo ciale.
coassiale si collega l'uscita dell'oscillatore con Con quest'ultima operazione, il segnale genera-
l'entrata del ricevitore. Poi si regolano il com- to dall'oscillatore entra nel ricevitore e crea il
pensatore C4 ed il nucleo del trasformatore battimento. Ora, trovato un canale con emis-
MFl sino ad ottenere la massima deviazione sione in SSB, occorre ruotare lentamente il
dell'indice dell'SMETER, se si tratta di un potenziometro R 7 fino a demodulare chiara-
ricetrasmettitore in cui è presente questo stru- mente il segnale.
mento, oppure facendo in modo di raggiungere Nel caso in cui la regolazione del segnale fosse
la massima deviazione dell'indice del tester giudicata un po' difficile o, come si dice in
della sonda collegata all'uscita del B.F.O. gergo, «stretta», si potranno sostituire le due
Se tale condizione non dovesse verificarsi, si- resistenze R6 - R8, collegate in serie con il
gnifica che, per qualche motivo, si è fuori potenziometro R 7, con altre di valore più ele-
frequenza. E in questo caso si può provare a vato, per esempio: 2.200 ohm - 3.300 ohm -
collegare, in parallelo con il compensatore C4, 4,700 ohm.
289
CORSO
DI AVVIAMENTO ALL'USO DEGLI
INTEGRATI DIGITALI
Con l'esame di un'altra funzione logica fonda- modello 7408, internamente al quale, simil-
mentale, riprende il nostro impegno mensile mente agli integrati già analizzati nella prece-
con quei lettori che, fin dal mese di- gennaio, dente puntata del corso, sono racchiuse quattro
seguono con passione lo svolgimento del corso funzioni logiche elementari ANO a doppio
sugli integrati digitali. ingresso.
Occupiamoci dunque dell'AND e del suo corri- Lo schema riportato in figura I interpreta la
spondente NANO con uscita invertita. corrispondenza tra i piedini dell'integrato 7408
Dalla tabella della verità, è facile dedurre come e le sue funzioni logiche, tenendo conto che il
un circuito ANO esplichi le funzioni associate disegno riproduce il componente visto dall'alto.
alla congiunzione grammaticale «e». Infatti, in In particolare, con le lettere maiuscole A e B
un ANO a doppio ingresso, si ha l'uscita ad« I» vengono indicati i due ingressi di ogni funzione
(vera), soltanto quando l'uno «e» l'altro dei due logica elementare ANO. Con la lettera Y sono
ingressi si trovano contemporaneamente ad indicate le uscite. Con GND (ground = terra)
«I». Negli altri casi, l'uscita rimane sempre allo viene indicato il piedino che nei nostri esperi-
«O» logico. menti deve essere collegato con la linea della
tensione negativa di alimentazione, mentre con
+ Vcc si indica il terminale da collegarsi con la
tensione positiva continua di alimentazione.
I
Tabella della verità AND Il circuito elettrico di prova dell'AND è quello
riportato in figura 2, il quale va composto su
l ingr.
O 2 ingr. Usc. circuito stampato e di cui, nella precedente
puntata del corso, abbiamo pubblicato il dise-
o o o gno in grandezza reale ed abbiamo pure pubbli-
o I o cizzato un kit di cinque circuiti, che possono
I o o essere richiesti alla nostra organizzazione com-
I I I merciale e che agevolano il compito di chi
segue attentamente e con interesse la descrizio-
ne delle prove pratiche con i diversi integrati
digitali. Ovviamente, per il completamento dei
vari esperimenti, il lettore deve provvedere au-
PRATICA CON L'ANO tonomamente all'acquisto degli altri elementi
necessari che, ad esempio, per le due prove
Il circuito integrato della famiglia TTL che descritte in queste pagine, sono: uno zoccolo,
svolge le funzioni di AND a due ingressi è il due integrati, una resistenza e un diodo led.
290
UIN PUNTATI
291
4A 4B 4Y 3A 3B 3Y
14
CONT.7
R1 O
/
5V
y
~
A e Fig. 2 - Circuito teorico da realiz-
zare in pratica per constatare
l'esattezza della corrispondenza
fra gli stati logici d'entrata e
d'uscita della funzione AND e la
relativa tabella della verità.
292
@cc 4A 4B 4Y 34A 3 3Y
negli integrati della famiglia TTL, per le carat- cambia di stato e provoca lo spegnimento del
teristiche circuitali interne, un ingresso lasciato diodo led.
libero si polarizza automaticamente ad un «l» In definitiva si può constatare che l'uscita di
logico. E la riprova di tale affermazione può una porta AND risulta ad «I», quando contem-
essere facilmente verificata collegando entram- poraneamente tutti i suoi ingressi sono ad« I».
bi gli ingressi A e B al morsetto positivo del- 'Nella prova pratica di figura 6, l'esperimento è
l'alimentatore, perché in tal caso non si ottiene stato condotto su una sola funzione AND del-
alcun cambiamento dello stato d'uscita, che l'integrato 7408, più precisamente su quella
rimane costantemente ad «I», mantenendo' ac- che fa capo ai piedini 1-2 - 3, di cui i primi
ceso il diodo led DLI. due corrispondono alle due entrate 1 A - 1 B,
Viceversa, portando a «O», ossia collegando mentre il terzo rappresenta l'uscita 1 Y. Tutta-
con il morsetto negativo dell'alimentatore an- via, spostando semplicemente le connessioni di
che uno soltanto dei due ingressi A e B, l'uscita entrata e di uscita, nello schema di figura 6, in
293
Ar..
I"rr ÉE»B
Fig. 5 - Per realizzare una funzione NOT o INVERTER,
le due entrate delle funzioni NANO e NOR debbono
essere collegate assieme.
accordo con lo schema logico interno del com- Lo schema riportato in figura 3 interpreta la
ponente (figura 1 ), l'esperimento può essere corrispondenza fra i piedini dell'integrato 7400
esteso alle rimanenti tre funzioni logiche AND e le sue funzioni logiche, ricordando che il
dell'integrato. disegno riproduce il componente visto dall'alto.
Ed anche in questo caso, con le lettere maiu-
scole A e B vengono indicati i due ingressi di
PRATICA CON IL NAND ogni funzione elementare NAND, mentre con
la lettera Y sono indicate le uscite.
Una prova del tutto analoga a quella già inter- Con la sigla GND, al solito, si indica il piedino
pretata può essere condotta con l'integrato di terra (ground), quello che negli esperimenti
7400, che esplica le funzioni di NAND a due consigliati in queste pagine del corso va colle-
ingressi e dentro al quale, similmente agli inte- gato con la linea della tensione negativa di
grati fin qui analizzati, sono racchiuse quattro alimentazione, che deve essere una tensione
funzioni logiche elementari NAND a doppio continua e stabilizzata a-5 V.
ingresso. Il circuito elettrico di prova del NAND è quel-
B A
294
lo riportato in figura 4. Esso deve essere com- CIRCUITO DI PROVA (7400)
posto sul circuito stampato in modo da poter
agevolmente verificare la corrispondenza delle La realizzazione del circuito di prova è riporta-
varie prove pratiche con la tabella della verità. ta in figura 6 ed è la stessa valida per le prove
con l'integrato 7408. Pertanto, quella composi-
zione circuitale, precedentemente approntata,
Tabella della verità NANO non deve subire alcuna variazione. Mentre oc-
corre soltanto sostituire l'integrato con il nuovo
l' ingr. 2° ingr. Usc. 7400, che deve essere inserito nello zoccolo a
basso profilo nel verso esatto, tenendo conto
o o 1 che il piedino 1 si trova da quella parte del
o 1 I componente in cui è presente un contrassegno
1 o 1 di riconoscimento. Nel circuito stampato, in
I o prossimità di questo piedino, è riportato il
1 I numero I.
Le richieste del CORREDO DEL PRINCIPIANTE debbono essere fatte a: STOCK RADIO - 20124
MILANO • Via P. Castaldi, 20 (telef. 6891945), inviando anticipatamente l'importo d L. 14.500 a
mezzo vaglia postale, assegno circolare, assegno bancario o cc.p. N. 46013207 (le spese di spe.
dizione sono comprese nel prezzo).
295
ESPERIMENTI CON IL 7400 FUNZIONE DI INVERTER
Gli esperimenti con questo tipo di integrato Le funzioni NANO e NOR (queste ultime sono
consentono di verificare come lo stato dell'usci- state prese in considerazione nella precedente
ta divenga esattamente l'opposto di quanto ap- puntata del corso) possono essere utilizzate per
purato in precedenza con l'altro integrato. E svolgere, assieme, una terza funzione, quella di
ciò in accordo con la tabella della verità del INVER TER. Infatti, collegando assieme i due
NANO. Si potrà constatare infatti che l'uscita ingressi dei due dispositivi logici NAND e
di una porta NAND risulta a «» quando uno NOR, si ottiene in uscita un segnale logico
soltanto dei suoi ingressi si trova a «I». Mentre invertito rispetto a quello applicato all'ingres-
raggiunge lo stato «O» quando tutti e due gli so. Ciò del resto viene confermato tecnicamen-
ingressi si trovano allo stato logico «I». te da un esame attento delle tabelle della verità,
Facendo riferimento all'accensione o allo spe- oppure, praticamente, collegando assieme gli
gnimento del diodo led DLI, si può concludere ingressi A e B come indicato negli schemi di
dicendo che, con una funzione ANO, il diodo figura 5 e servendosi, ancora una volta, della
si accende soltanto quando entrambi gli ingressi solita basetta con circuito stampato.
vengono collegati con il morsetto positivo del- Le prove pratiche consentono, pure in questo
l'alimentatore, ossia quando vengono portati caso, di verificare l'esattezza della tabella della
allo stato logico «I». verità della funzione NOT e INVERTER.
Al contrario, con una funzione NANO, il dio-
do led si accende sempre quando i due ingressi,
o almeno uno di essi, viene collegato con il
morsetto negativo dell'alimentatore, cioè viene I
portato allo stato logico «O». Mentre rimane Funzione INVERTER
spento quando entrambi gli ingressi vengono
lngr. A e B Use. Y
collegati con il morsetto positivo dell'alimenta-
tore, ossia quando entrambi vengono portati o I
allo stato logico «I». E tutto ciò in perfetta
corrispondenza con le due tabelle della verità.
I o
5 CIRCUffl STAMPATI 5
Per consenti re a tutti i lettorl che vo-
g I iono seguire con profitto il. CORSO DI
AVVIAMENTO ALL'USO DEGLI INTEGRA-
TI DIGITALI, la nostra Organizzazione ha
approntato questo kit di cinque moduli
identici, con i quali è possibile realizzare
la maggior parte degli esperimenti che
verranno via via presentati e descritti. L. 1a.
II KIT DI CINOUE MODULI deve
staldl, 20
essere richiesto a: STOCK RADIO - 20124 MILANO - VIa P. Ca-
(Telef. 6891945), Inviandoanticipatamente l'importo dl L. 10.000 (nel prezzo sono
pure compresele spese di spedizione ) a mezzo vaglia postale, assegno circolare, assegno ban-
cario o c.c.p. N. 4613207.
296
KIT PER CIRCUITI IL PACCO
STAMPATI L. 16.000
Dotato dJ tutti gll elementi necessari per
la composizione di circuiti stampati su
vetronlte o bachelite, con risultati tali da
DELL'HOBBYSTA
soddisfare anche I tecnici più esigenti, que- Per tutti coloro che si sono resi conto
sto kit contiene pure la speciale penna dell'lnesaurlblle fonte di progetti con-
riempita di Inchiostro resistente al perclo- tenuti nel fascicoli arretrati di Elettro-
ruro e munita di punta di riserva. Sul di- nica Pratica, abbiamo preparato que-
spensatore d'Inchiostro della penna è pre- ta Interessante raccolta di pubbllca-
sente una valvola che garantisce una lunga zloni.
durata di esercizio ed Impedisce l'evapo-
razione del liquido.
Le nove copie della rivista sono state
scelte fra quelle, ancora disponibili,
ma in rapido esaurimento, in cui sono
apparsi gli argomenti di maggior suc-
cesso della nostra produzione edito-
riale. •
E
IET
TO9RIAETTI±EIETTA9
IMA
°
·
CB~.- ~ CB~~ ca::.
.} 1eR
";
--o·
FET l-
BLETTB011c1
r:::':;;::"';""'.:...~Rll'ZI
,ua
PSICHEOE.UCHf.
ELETTBom1cA
,-:=l'l.&flC,l
:r;.·!!;:;-':~·
g"
-
z-
... -.......
-••• . ~--
Ud W-.
e",gg==
.
,
-·-
k
:::=-
..#.: ~
'
Consente un controllo visivo conti- 1
' «
tempo. l'III •
RIVELA TORE GAS WA RAM PA L UNNOS.A 11llSIE1ITIIIE Pf11 111
Il contenuto è sufficiente per tratta-
re più di un migliaio di centimetri
quadrati di superfici ramate. L. 7.500
Il pacco dell'hobbysta è un'offerta spe-
,
RICHIESTE
I .......
.
ciale della nostra Editrice, a tutti i
nuovi e vecchi lettori, che ravviva l'in-
teresse del dilettante, che fa rispar-
ante miare denaro e conduce alla realizza-
LP zione di apparecchiature elettroniche
.E
:7%
di notevole originalità ed uso corrente.
fette Inviando
RADIO -20124
6891945)
Rtehledeteci subitoL PACCO DEl,L'ffOBBY•
inviandoel l'importo anticipato di L 7.500
- • " s«segno o c.c.p. N. 916205
■t ~ .PIIATICA •
Controllate
caratteri
dei vostri transistor
Evidenziate
le differenze
di comportamento
nei semiconduttori
apparentemente
uguali
MISURE
NEI TRANSISTOR
Non è raro il caso in cui un circuito elettronico, causa del mancato funzionamento di una appa-
in fase di sperimentazione, presenti delle ano- recchiatura.
malìe impreviste e certamente provocate da Ma un dispositivo elettronico, perfettamente
componenti dal funzionamento insospettabile. funzionante, può guastarsi per molti motivi
Eppure è risaputo che molti transistor, anche tecnici ed è quindi necessario che ogni hobby-
dello stesso tipo, a causa delle tolleranze e, sta impari, un po' alla volta, a cercare i guasti,
soprattutto, della dispersione delle caratteristi- servendosi del la poca strumentazione a sua
che, possono assumere comportamenti diversi. disposizione che, il più delle volte, si identifica
Le case costruttrici, in genere, fatta eccezione nel solo tester. Pertanto, nel corso del presente
per pochi componenti di tipo professionale, articolo, analizzeremo i metodi con cui vanno
garantiscono le diverse caratteristiche, ufficial- condotte le misure in alcuni stadi tipici di
mente dichiarate, soltanto nei loro valori mini- amplificatori di bassa e di alta frequenza, a
mi. Cosi, per esempio, può accadere che un transistor comuni e a transistor FET, cercando
transistor, con un guadagno affermato nella di individuare quei valori che debbono essere
misura di cento, presenti in realtà un valore di ritenuti corretti, per distinguerli da altri sicura-
quattrocento. Il quale può essere certamente la mente anomali.
298
Con questo articolo, di carattere principalmente teorico, ma
parzialmente pratico, si vuol avviare il lettore alla conoscenza e
al controllo dei valori di tensioni più comuni, sugli elettrodi dei
transistor bipolare e di quelli ad effetto di campo, nei più
semplici tipi di stadi amplificatori di bassa, media ed alta
frequenza.
299
? R5
RJ
SI
R/ @--}--ll-
.+i
cond use.
condentr.
i~
o
+
c2
e
9V
=-
e
massay
@ = +8,SV
@ = +l,4V
@ =+sv
@ = +0,8V
-----COMPONENTI-----
Condensatori R3 = 4.700 ohm
C1 = 10 F - 16 VI (elettrolitico) R4 = 1.000 hm
C2 = 100 F - 25 VI (elettrolitico) R5 = 560 ohm
Resistenze Varie
R1 = 47.000 ohm S1 = interruttore
R2 = 10.000 ohm ALIM. = 9 Vcc
300
Fig. 2 - Piano costruttivo del circuito dello stadio amplificatore a transistor con
emittore a massa. In sede di verifica della teoria esposta nell'articolo, il transistor
TR1 potrà essere sostituito con vari modelli di tipo NPN, ad esempio BC107 o
2N1711. Volendo analizzare i transistor PNP, si dovranno invertire le polarità
dell'alimentatore e quelle dei due condensatori elettrolitici.
In sede di controlli, se si rilevano valori troppo quindi costante la caduta di tensione, indipen-
bassi rispetto a quelli teorici ora indicati, si può dentemente dalla corrente circolante.
ritenere che la giunzione base-emittore si trovi La corrente di emittore quindi può essere facil-
in cortocircuito, oppure che si siano alterate le mente calcolata tramite la legge di Ohm:
resistenze R I - R2. Analogamente, un rilievo di
valori troppo elevati, rispetto a quelli teorici, le = Ve : R4
starà ad indicare un guasto nelle resistenze di
polarizzazione oppure un cortocircuito nel la E poiché nel caso dello schema di figura I il
giunzione base-collettore del transistor. valore della resistenza R4 è di 1.000 ohm
Una volta individuato il valore della tensione mentre quello della tensione di emittore Ve è di
di base, è possibile calcolare immediatamente 0,8 V (1,4 V - 0,6 V = 0,8 V), applicando la
quello di emittore, che deve necessariamente precedente formula si ha:
risultare di 0,6 V inferiore rispetto a quello di
base, nei transistor al silicio e di 0,2 V inferiore le = 0,8 V : 1.000 ohm = 0,8 mA
a quello di base nei transistor al germanio.
Ciò dipende dal fatto che la giunzione base- Per quanto riguarda la tensione di collettore
emittore è polarizzata direttamente e mantiene Ve, se si trascura la debolissima corrente che
30'
R5
SI
R3
+
c2
e
9V
~
R2
@ = +8,5V
@) =+a
@ = +1,6V
@ = zero V
302
anomalìe nel funzionamento del circuito. Per stenza R l. Al contrario, un valore della tensio-
esempio, se la tensione di emittore dovesse ne di collettore troppo bassa starà ad indicare
essere di O V, questo dato starà ad indicare un cortocircuito tra collettore ed emittore, op-
certamente la rottura dello stesso emittore. Vi- pure una eccessiva corrente di base, imputabi-
ceversa, nel caso in cui la tensione di emittore le, ad esempio, ad una interruzione della resi-
dovesse risultare pari o superiore a quella di stenza R2 o, diversamente, ad un cortocircuito
base, ciò starà a significare la rottura della della resistenza R4 o del condensatore Cl.
giunzione di base. Ma qui occorre star bene
attenti, perché in taluni circuiti digitali è possi-
bile che la base sia negativa rispetto all'emitto-
re, ovviamente facendo sempre riferimento a STADIO CON FET
transistor di tipo NPN. In tale circostanza, il
transistor, anziché lavorare in regime lineare, Lo stadio amplificatore a FET non differisce di
lavora in quello di interdizione-saturazione. molto, strutturalmente, dal circuito ora analiz-
Infine, rilevando un valore della tensione di zato. Esiste tuttavia una differenza tra questi
collettore Ve pari a quello dell'alimentazione, due circuiti di rilevante importanza. Infatti,
si dovrà arguire che il collettore è interrotto, mentre il transistor bipoJare lavora in corrente,
oppure che manca la corrente in base, per il FET lavora in tensione. Ossia, nel transistor
esempio a causa di un'interruzione della resi- bipolare la conduzione è controllata dalla cor-
SERVIZIO BIBLIOTECA
IMPIEGO RAZIONALE I CIRCUITI INTEGRATI I SEMICONDUTTORI NEI
DEI TRANSISTORI Tecnologia e appllcazlonl CIRCUITI ELETTRONICI
L. 12.000 L. 9.000 L. 13.000
Le richieste di uno o più volumi devono essere fatte inviando anticipata mente i relativi importi a
mezzo vaglia postale, assegno bancario, assegno circolare o c.c.p. n. 46013207 intestato a STOCK
RADI O - Via P. Castaldi, 20 - 20124 MILAN O (Telet. 6891945).
303
0 = 8,5V
R4
@
®
= +l,4V
&
e.
= +l4V
@- ss
-
@- sv
i&"
+
ri 9V
e
# Tentr. z2
e
ic zo
2
i
%
Fig. 4 - Esempio di stadio amplificatore a frequenza medio-alta. Con i valori attribuiti
ai componenti nell'apposito elenco, si possono rilevare le tensioni elencate in alto a
sinistra dello schema, che sono poi quelle tipiche di un circuito di questo genere e
che conviene tenere bene a mente in sede di sperimentazione con i montaggi
elettronici transistorizzati.
COMPONENTI
Condensatori R2 = 10.000 ohm
C1 = 10 F- 16 VI (elettrolitico) R3 = 1.000 ohm
C2 = 100 F - 25 VI (elettrolitico) R4 = 470 ohm
C3 = 10F - 16 VI (elettrolitico)
Varie
Resistenze S1 = interruttore
R1 = 47.000 ohm ALIM. = 9 Vcc
rente di base, in quello ad effetto di campo lo Poiché il gate rimane generalmente collegato a
stesso controllo è affidato alla tensione applica- massa (0 V), il componente che influenza esclu-
ta al gate. Inoltre, nel FET, non esiste un sivamente il punto di lavoro del FET è la
vincolo fisso tra tensione di gate e tensione di resistenza R4 (vedi figura 3). Dunque è su
source, a differenza del transistor bipolare in questo componente che si deve intervenire in
cui questo vincolo esiste fra tensione di base e caso di sostituzione del FET, se si vogliono
tensione di emittore. Nel transistor FET a ca- riportare i valori delle tensioni degli elettrodi
nale N, il gate è negativo rispettoalla source e del componente entro i limiti di normale lavo-
la tensione Vgs (tensione fra gate e source) ro.
dipende dalle caratteristiche del FET utilizzato
e dai valori delle resistenze del circuito, ricor- La tensione di drain, similmente a quella di
dando che possono considerarsi accettabili collettore nel caso di transistor bipolare, deve
quelle misure di Vgs che si aggirano intorno a di norma risultare compresa tra 1/3 e 2/3 del
0,5 + 3 V. valore di quella di alimentazione.
304
STADI AD ALTA FREQUENZA
costa L. 19.500. Per richlederlo occorre Inviare anticipatamente l'importo a mezzo vaglia po-
stale,assegn o b ancarlo o c c.p. n . 4801 3207 intestato a : STOC K RAD IO - 201 24 M I LAN O -
305
lendie - pisi- Permte
VENDO gioco elettronico (calcio) 12 velocitàdella Mattel VENDO annata 1983 di Elettronica Pratica, assoluta-
Electronics praticamente nuovo. Completo di custodia mente nuovi, a prezzo di copertina - riviste varie e riviste
originale e istruzioni. Dimensioni: lung. 15 cm - larg. 9 di Elettronica Pratica 32 pezzi L. 20.000 nette.
cm. - alt. 3 cm. L. 40.000. VALERI PIETRO - Viale A. SCHIVARDI VITALIANO - Via Roma, 20-31100 TREVI-
Chigi, 5 - 00040 ARICCIA (Roma) - Tel. 9331150 SO
VENDO set di videoregistrazione portatile SABA (siste- CERCO un provavalvole degli anni '60 con istruzione.
ma VHS) comprendente: videoregistratore portatile + COPPOLA NUNZIO - Corso della Repubblica, 40 -
sintonizzatore + alimentatore a rete + accessori. In ga- 15057 TORTONA (Alessandria)
ranzia, imballi originali. Prezzo da trait.
DIODORO LUCIO - Vicolo Siena, 5- 64026 ROSETO VENDO amplificatore N.E. LX 114 (40 W) fornito di
DEGLI ABRUZZI (Teramo) dissipatore a L. 25.000 - alimentatore LX 115 per sud-
detto (60 V 2,5 A) adatto anche per versione stereo, con
VENDO componenti elettronici di ogni genere a poco contenitore L. 30.000. Volume automatico LX 485 L.
prezzo esclusi integrati e triac. Vendo guida per ZX81 e 9.000 - Woofer 20 W diam. 18 cm. L. 10.000.
ZX80 con più di 60 programmi, nuovo a sole L. 8.000 CASELLI ALESSANDRO - Via Margotti, 32 - 18038
(prezzo reale L. 12.000). SANREMO (Imperia)
Telefonare allo (011) 263138 chiedere di GIUSEPPE
VENDO o cambio Yashica FXD quart 2 + obiettivo Yashi-
VENDO TX-RX in ottìmo stato, 3 mesi di vita, 40 eh. ca 200 M 80 - 200 + borsa + accessori, con materiale o
potenza d'uscita 3 W,aL. 120.000. apparecchiature elettroniche.
MASCIANGELO FRANCESCO - Via Marina, 40- FOS- LAURELLI FRANCESCO - Via Cisterna dell'Olio, 5 -
SACESIA 8O134 NAPOLI - Tel. (081) 328296
306
VENDO temporizzatore elettrico, interruttore bipolare da
incasso, cassettiera minuteria, paranco 250 Kg, aeromo-
dello motore elettrico volo circolare vincolato, scatole
montaggio plastimodelli aeroplani Concorde, Bronco,
B.N. Islander, Nieuport elicottero Sea King, libri elettroni-
307
Piccolo mercato del lettore Piccolo mercato del lettore
CERCO RTX AM/SSB da riparare ma completo di ogni VENDO oscilloscopio «Hameg HM 207» completo sonda;
sua parte, compro o scambio con «nuovo» materiale CB. manuale istruzioni, imballo originale L. 240.000.
Cerco gommone mt. 3 circa ottimo stato e affare. Massi- PUCITTA CARLO - RIOLO TERME (Ravenna) - Tel.
ma serietà. Vendo amplificatore AF CB o scambio. (0546) 70690
SCIACCA GIUSEPPE - Via Villanova, 67 -91100 TRA-
PANI
VENDO riviste di Elettronica Pratica: annata completa
VENDO ZX81 + espansiÒne Sinclair 16 K + alimentatore '83 a L. 15.000 n. 1,2, 5, 6, 8, 9, 11, 12 '82 a L. 1.250
+ Guida allo ZX81 + cassetta «chess» (scacchi a 6 livelli cadauna. Le riviste sono tutte in ottimo stato.
interamente in L.M.) + cassetta programmi vari + tastiera RUSSO CARLO ALBERTO - Via Ronco, 10 - CESENA
«vera», L. 200.000. (Forli)
Telefonare ore pasti allo (051) 333332
CAUSA lavoro estero vendo: BC638 - telescrivente
CERCO urgentemente fascicolo Elettronica Pratica di T2BCN + demodulatore - provavalvole e oscillatore mo-
febbraio 83. Pago prezzo di copertina. dulato della S.R.E. - materiale nuovo e di recupero.
TOMMASI DAVIDE - Via G. Leopardi, 127 -LECCE - Tel. Tratto di persona con Modena e provincia.
(0832) 55753 Tel. (059) 3544323 - ore 20-22
L. 36.500
Una scorta di energia
utile in casa
necessaria in barca,
in roulotte, in auto,
in tenda.
308
= nte I
9" dervpren op» t_6.so._ e
,et! $,pç,"" _ che@ero _serre_ere_ne±
. • a ....... _...~ .._... bucarlo o c.c.p. n. a13207 rnte.tato a:
. RADIO • 20124 MILANO - Ve P. Castaldi, 2o (Teli. 6891945).
Piccolo mercato del lettore Piccolo mercato del lettore
URGENTE vendo 2 casse Inno Hit 15 W+ rosmetro 5 - VENDO centinaia di progetti di elettronica a lire 1.500
150 Akigawa mai usato + 3 luci psichedeliche (blu - cad.: radio, mixer, alimentatori ecc, con circuito stampa-
rosso - giallo) + alimentatore commtel 6 V + carica pile to, schema montaggio, elenco componenti. Inoltre, per
della Universa NI-DC + saldatore Eletrex 25 W. Tutto in principianti di elettronica, vendo teoria sui componenti
perfetto stato a L. 69.000. elettronici. Prezzo di ogni argomento L. 2.000 + spese
MASSAROTTI RICCARDO - Via Bostone, 10 - 25089 postali.
VILLANUOVA (Brescia) - Tel. (0365) 34486 ore pasti ROGNINI ALESSANDRO - Via Livornese 379/L- locali-
tà «LA VETTOLA» - 56010 PISA - Tel. (050) 960120
VENDO luci psichedeliche della Sectima mod. LP20, VENDO urgentemente trasformatore GBC 220 -15 + 15
funzionanti, complete di centralina e tre faretti (rosso - 0,12 A perfettamente funzionante L. 7.000 o scambio
verde - giallo) imballo originale a L. 50.000 e computer con trasformatore 220 12412 0,12 A. Vendo inoltre i
ZX81 dicembre '83 completo di manuale italiano, alimen- seguenti numeri di Elettronica Pratica: marzo '75 - mag-
tatore + cassetta con 5 programmi, funzionante, a L. gio '81 - dicembre '78 - agosto '76 a L. 1.000 cad.
200.000. Spedisco in contrassegno.
MASCHERONI FIORENZO - Vie. Mirandola, 11 - 21052 ACCINNI FRANCESCO - Via Mongrifone, 3/25 - 17100
BUSTO ARSIZIO (Varese) SAVONA-/801249
IN SCATOLA DI MONTAGGIO
L. 14.750 (senza altoparlante)
L. 16.750 (con altoparlante)
CARATTERISTICHE:
Controllo sintonia: a condensatore variabile - Controllo volume: a potenziometro - 1' Entrata BF:
500+50.000 ohm - 2 Entrata BF: 100.000+-1 megaohm - Alimentazione: 9 Vcc - Impedenza d'u-
scita: 8 ohm - Potenza d'uscita: 1 W circa.
Il kit contiene: 1 conde..-.satore variabile ad 'aria - 1 potenziometro di volume con interruttore in-
corporato - 1 contenitore pile - 1 raccordatore collegamenti pile - 1 circuito stampato - 1 bobina
sintonia - 1 circuito integr.:to - 1 zoccolo porta integrato - 1 diodo al germanio - 1 commutatore
. 1 spezzone di filo flessibile - 1 O pagliuzze capicorda - 3 condensatori elettrolitici - 3 resistenze
- 2 viti fissaggio variabile.
Tutti i componenti necessari per la realizzazion e del moderno ricevitore del principiante sono con-
tenuti in uria scatoledi montsg99 PP97ate in due diverseversioni: a L 14.750 senza altoparia n-
te, aL 16.750 con altoparlante. Le ieste debbono essere fatte inviando anticipatam ente gli im-
porti a mezzo vaglia postale, assegno bancario,assegno circolare o c.c.p. n. 46013207 intestato a:
STOCK RADIO - 20124 MILANO - Ve P. Castaldi, 20 (Telet. 6891945).
309
VENDO ricetrasmettitore FR50B e FL50B Sommerkamp VENDO RX Marconi Electra 0,250 - 25 mc sei gamme
50 W PEP - AM - SSB - CW10-11-15- 20 - 40 - 80 m filtri CW e RX Marconi 0,015- 25 mc sei gamme filtri CW
+ transverter electronics system per 45 m + rosmetro 1 - - professionali - L. 200.000 ciascuno. Vendo BC342 1,5
50 MHz della Playkits + portatile 3 eh 2 W CTE tutto a L. - 18mc e BC314 O, 150- 1,5 mc. L. 150.000 ciascuno.
500.000. BIANUCCI RENATO - Tel. (0584) 52670 ore serali
APUZZO CLAUDIO - 74100 TARANTO - Tel. (099)
23960
~ - - - - - - - - - - - - - - - - - - ·- - - -
.
TESTO (scrivere a macchina o in stampatello)
-- -·
ELETTRONICA PRATICA
I
I
310
LA PISTA BEL LETTORE
Tutti possono scriverci, abbonati
o no, rivolgendoci quesiti tecnici
inerenti a vari argomenti presen-
tati sulla rivista. Risponderemo
nei limiti del possibile su questa
rubrica, senza accordare prefe-
renza a chicchessia, ma sce-
gliendo, di volta in volta, quelle
domande che ci saranno sem-
brate più interessanti. La regola
ci vieta di rispondere privata-
mente o di inviare progetti esclu-
sivamente concepiti ad uso di
un solo lettore.
311
DENTI DI SEGA
MORSE Napoli
C1 = 100.000 pF
R1 = 2.200 ohm
R2 = 10.000 ohm (trimmer)
IN SCATOLA DI MONTAGGIO
R3
R4
D1
DL1
-
=
= 1N914
52 ohm
860 ohm
= diodo led
L. 15.500
TR1 = AC128
1C1 = 555
S1 = interrutt.
= 12 Vcc
\
I
ALIM.
I
Hl kit contiene: n. 5 condensatori ceramici <
n. 4 resistenze - n. 2 transistor - n. 2 trimmer
potenziometrici - n. 1 altoparlante - n, 1 cir-
cuito stampato - n. 1 presa polarizzata - n. 1
pila a 9 V-n. 1 tasto telegrafico- n. 1 matas-
sina filo flessibile per collegamenti - n. 1 ma-
tassina filo-stagno.
GIOCO Al PULSANTI
CARATTERISTICHE
Da alcuni. amici mi è stata richiesta la realizza-
Controllo di tono zione di un semplicissimo gioco ai pulsanti, del
Controllo di volume tipo di quelli adottati in molte trasmissioni
Ascolto in altoparlante televisive.
BENVEGNÙ ETTORE
Alimentazione a pila da 9 V
Udine
312
R22
e>
Il
Il
Il $.
a 57
07 I
8
l
e
Il e
e
2
IC1
3
e
12V
e
Rl Cl n
USC.2
770V
RETE
313
STABILIZZATORE PER AUTO 12V n
@)} + #,
Il mio problema consiste nell'alimentare un
registratore a 9 V con la batteria dell'auto a 12
V. Quale resistenza di caduta potrei inserire per b" TR7
ridurre la tensione al valore prescritto?
GAGGINI ENZO 9V
e
Pavia e
Nessuna resistenza di caduta, ma un alimenta-
tore stabilizzato in grado di conservare il valore
di 9 V in ogni condizione di carico, anche
durante l'avviamento del motore.
massa autom.
KIT - BOOSTER BF \
L. 15.500
PER ELEVARE
LA POTENZA DELLE
RADIOLINE TASCABILI
DA 40 mW A 10 W!
La scatola dl montagglo costa L. 15.500. Per rchlederla occorre Inviare anticipatamente l'importo a
mezzo vaglla _postale, assegno bancario o cc.p. n. 46013207 citando chiaramente i'indicazione « BO0.
STER BF» ed intestando a: STOCK RADIO • 20124 MILANO • Va P. Castaldi, 2o (Telel. 6891945), nel
prezzo sono comprese le spese dl spedizione,
314
METRONOMO LUMINOSO Realizzi questo circuito oscillatore, che fa uso
di una lampadina al neon quale elemento indi-
Per impiego in camera oscura, mi servirebbe un catore di frequenza. E per non influenzare il
metronomo, alimentato a pila, in condizioni di materiale fotografico sensibile alla luce bianca,
fornire brevi lampi di luce con la frequenza di si serva di una lampada al neon color arancio-
un secondo circa. ne. Con Rl potrà regolare a piacere la frequen-
BOARETTO VITTORIO za.
Rovigo
T1
LN
\
C1 = 22 µF - 16Vl (elettrolitico) S1 = interrutt.
R1 = 1megaohm (potenz. a variaz. lin.) PILA=4,5V
R2 = 100.000 ohm T1 = trasf. (6 + 6 V- 220 V -1+3W)
TR1 = 2N1711 LN = lampada al neon (senza res. incor.)
In scatola
ALIMENTATORE STABILIZZATO di montaggio
Caratteristiche
Tensione regolabile 5 ± 13 V
Corr. max. ass. 0,7A
Corr. picco 1A
Ripple 1mV con 0,1A d'usc.
5mV con 0,6A d'usc.
Stabillzz. a 5V d'usc. 100mV
315
TEMPORIZZATORE CON CA3018 Condensatore
Pur non potendosi definire un vero e proprio stroboscopio, questo apparato consente di trasfor-
mare il normale procedere delle persone in un movimento per scatti. Le lampade per illuminazione
domestica sembrano emettere bagliori di fiamma; cosi da somigliare a candele accese. E non
sono rari gli effetti ipnotizzanti dei presenti, che, possono avvertire strane ma rapide sensazioni.
II kit per luci stroboscopiche, nel quale sono contenuti tutti gll elementi riprodotti nella foto,
costa L. 16.850. Per richiederlo occorre inviare anticipatamente l'importo a mezzo vaglia po-
stale, assegno bancario o cc.p. n. 46013207 intestato a: STOCK RADIO • 20124 MILAN •
Via P. Castaldl, 20 (Telefono 6891945).
316
.l..
PI
+
::,
■
Cl
I
Il Il I
e::~
1.s""~
/
R2
R3
I Il,/ s> • ~
-
.. Il
RLI 7
12V
e
LN
07
RETE STAGN.
317
LO SCACCIAZANZARE
.,----...._
SALDATORE
ISTANTANEO
A PISTOLA
L. 16.500
CARATTERISTICHE:
Tempo di riscaldamento: 3 secondi
Alimentazione: 220 V
E dotato di punta di ricambio e di
Potenza: 100 W
istruzioni per l'uso. Ed è particolar-
Illuminazione del punto di saldatura mente adatto per lavori intermittenti
professionali e dilettantistici.
Le richieste del SALDATORE ISTANTANEO A PISTOLA debbono essere fatte a: STOCK - RA-
DIO - 20124 MILANO - Via P. CASTALDI 2O (Tele4. 6891945), Inviando anticipatamente l'importo dl
L. 16.500a mezzo vaglia postale, bancario
a ss e gno o n, 48013207 (spese dl spedizione
c c.p.
comprese).
318
R2
51
4 8 I Il IIIAP
7 I ...L CJ
Il
6
!Cl .. I Il J__J è
9V
e
C2
Cl
2 l
I ·H
►
Corrente controllabile max per ogni canale: 4 A
Potenza teorica max per ogni canale: 880 W
Potenza reale max per ogni canale: 100 --,- 400 W
Alimentazione: 220 V rete-luce
Tutti I componenti necessari per la realizzazione del sistema dl « LAMPEGGI PSICHEDELICI so-
no contenuti in una IClltola dl lltlhl laggk, ~ al.p,eao cl a.. auao. Le rchleste deb-
fatte inviando ' a ' vqlla bancario
bono • '
E";
sl
#:. aea:.
2o (Telet. 6891945).
a% +5%2.%- i
1
t w " •
offerta speciale!
E
Una collezione di dodici fascicoli arretrati accuratamente selezionati fra quelli che hanno
riscosso il maggior successo nel tempo passato.
ELETTRONICA
::
zz. PRATICA ELETTRONICA
PRATICA
ELETTRONICA
z PRATICA
. _
vqpan
E=:: us t! i a ud
G
E
N P.:t=
E
R
A
T
Q
:>
GENERATORTRACE
ELETTRONICA
: :- PRATICA
:7-=
%.
O\ CAMPI
EL!i:TTR.0
S"fATICf
ORIGINALE
•
RICEVITORE OC-OM
~
•
. 12.000 .
Per agevolare l'opera di chi, per la prima volta, è impegnato nella ricerca degli elementi
didattici introduttivi di questa affascinante disciplina che è l'elettronica del tempo libero,
abbiamo approntato un insieme di riviste che, acquistate separatamente, verrebbero a
costare L. 3.000 ciascuna, ma che in un blocco unico, anziché L. 36.000, si possono avere
per sole L. 12.000.
CARATTERISTICHE
Tensione d'entrata: 220 Vca
Tensione d'uscita (a vuoto): regolabile fra 5,8 e
•
14,6 Vcc
Tensione d'uscita (con carico 2A): regolabile fra
5,7 e 14,5 Vcc
5P Stabilizzazione: - 100 mV
LI«EeNTATOHE STABIZZA Corrente di picco: 3 A
Corrente con tensione perfettamente stabilizzata.
2,2 A (entro - 100 mV)
Corrente di cortocircuito: 150 mA
~·- t
- n. 3 Transistor
- n. 1 Diodo zener
n. 1 Raddrizzatore
n. 1 Dissipatore termico (con 4 viti, 4 dadi, 3 rondelle
e 1 paglietta) 8 e
n. 1 Circuito stampato
•
n. 1 Bustina grasso di silicone
n. 1 Squadretta metallica (4 viti e 4 dadi)
n. 1 Voltmetro (con due resistenze presaldate)
- n. 1
il
',=
t'-
Cordone di alimentazione (gommino-passante}
- n. 2 Boccole (rossa-nera)
- n. 1 Lampada-spia (graffetta fissaggio)
- n. 1 Porta-fusibile completo
- n. 1 Interruttore di rete
- n. 1 Manopola per potenziometro
- n. 1 Potenziometro (rondella e dado)
n. 1 Trasformatore di alimentazione (2 viti, 2 da
rondelle)
n. Contenitore in ferro verniciato a fuoco (2
tofilettanti)
- n. 1 Pannello frontale serigrafato
- n. 7 Spezzoni di filo (colori diversi)
- n. 2 Spezzoni tubetto sterling
in scatola di montaggio
L 12.700
Gli elementi fondamentali, che ca-
ratterizzano il progetto del microtra-
smettitore tascabile, sono: la mas-
sima semplicità di montaggio del
circuito e l'immediato e sicuro fun-
zionamento. Due elementi, questi,
s E che sicuramente invoglieranno tut-
ti i principianti, anche quelli eh-e
sono privi di nozioni tecniche, a
costruirlo ed usarlo nelle occasio-
ni più propizie, per motivi profes-
sionali o sociali, per scopi protet-
tivi e preventivi, per divertimento.
vieta.eess re.guerce
DI ELETTRONICA - RADIO - CB • 27 MHz
PRATICA
A&
PERIODICO MENSILE - SPED. IN ABB. POST. GR. 3°/70 L. 2.000
ANNO XIII -N. 6 - GIUGNO 1984
SEMPLICE INSETTIFUGA
PROVA ELETTRONICO
QUARZI ULTRASONICO
MINI TX FM 1W
Tutti gli strumenti
di misura e di
controllo pubblicizzati
in ques ta pagina
po ssono essere
richiesti a:
NO VITA'
ASSOLUTA!
Questo generatore, data la sua larga banda di frequen-
za consente con molta facilità l'allineamento di tutte
le apparecchiature operanti in onde medie, onde lun-
ghe, onde corte, ed in tutta la gamma di VHF. Il qua- interamente protetto
drante delle frequenze è di grandi dimensioni che con-
sente una facile lettura. da qualsiasi
Dimensioni: 250x170x90 mm errore di manovra
CARATTERISTICHE TECNICHE
Tensioni continue 100 mV- 2 V - 5 V- 50 V - 200 V - 1.000 V
Tensioni alternate 10 V - 25 V - 250 V - 1.000 V
Correnti continue 50 A - 0,5 mA - 10mA - 50 mA - 1A
Correnti alternate 1,5 mA - 30 mA - 150 mA - 3 A
m 2x1-2x100 - 2x1.000 Ottimo ed originale strumento di misure appositamente stu-
Volt output 1 O Vca - 25Vca - 250 Vca - 1.000 Vca diato e realizzato per i principianti.
ecibel 22 d- 30 dB - 50 dB - 62 dB La protezione totale dalle errate ins·eni-oni e ottenuta me-
2cita da O a 50 F - da O a 500 F diante uno scaricatore a gas e due fusibili.
CARATTERISTICHE GENERALI
ssoluta protezione dalle errate manovre dell'operatore. - Scala a specchio, sviluppo scala mm. 95. - Garanzia di fun-
vento elettrico anche in condizioni ambientali non favorevoli. - Galvanometro a nucleo magnetico schermato con-
ampi magnetici esterni. - Sospensioni antiurto. - Robustezza e insensibilità del galvanometro agli urti e al tra-
isura balistica con alimentazione a mezzo batteria interna.
(Generatore di segnali)
e versioni per Radio e Televisione. Particolarmente adatto per localizzare velocemente i guasti nei ra-
ificatori, fonovaligie, autoradio, televisori.
CARATTERISTICHE
MOD. RADIO L. 14.500 CARATTERISTICHE TECNICHE,
MOD. TELEVISIONE .900
Frequenza 1 KCc Frequenza
Armoniche fino a 50 Mc Armoniche fino a
Uscita 10,5 V e Uscita
30 V pr
Dimensioni 12x160 mm Dimensioni
Peso 40 grs. Peso
Tensione massima
applicabile al ·puntale 500 V
Corrente della batteria 2 mA
L'ABBONAMENTO A
ELETTRONICA
PRATICA
È UN'IDEA VANTAGGIOSA
Perché abbonandosi si risparmia sul prezzo di copertina
e perché all'uscita di ogni numero
Elettronica Pratica viene recapitata direttamente a casa.
Canoni d'abbonamento
Per l'Italia L. 20.000
Per l'estero L. 30.000
L'abbonamento a Elettronica Pratica dà a tutti il diritto
di ricevere dodici fascicoli della rivista.
S 11 ■
QUESTO ECCEZIONALE VOLUME È RISERVATO
ESCLUSIVAMENTE Al NUOVI E VECCHI ABBONATI
Copertina in similpelle
Vademecum con incisioni in oro
del tecnico
radio-tv
272 pagine - 25 abachi
formato: cm. 21 x 30
In omaggio il righello di plastica
per l'uso degli abachi e dei grafici
CONDIZIONI DI RICHIESTA
Tramite abbonamento: abbonamento + libro L. 30.000
Lettori con abbonamento in corso: il solo libro L. 10.000
LE ADESIONI SI CHIUDONO CON L'ESAURIMENTO
DEI VOLUMI DISPONIBILI
-' si.}e
L-
ELETTRONICA
PRATICA
Via Zuretti, 52 Milano - Tel. 6891945
ANNO 13- N. 6- GIUGNO 1984
LA COPERTINA - Presenta i due montaggi che
formano gll argomenti trattati nella prima parte
del presente fascicolo: l'insettifuga ultrasonico, in
basso e Il trasmettitore In modulazione di frequen-
za, con potenza d'uscita di un watt, con cui è
possibile comporre una radio emittente libera, più
in alto.
editrice
ELETTRONICA PRATICA
direttore responsabile
ZEFFERINO DE SANCTIS
Sommario
disegno tecnico TRASMETTITORE -1W 324
CORRADO EUGENIO PER EMITTENTI LIBERE
stampa
PRIVATE E DI QUARTIERE
TIMEC
ALBAIRATE- MILANO
INSETTIFUGA ULTRASONICO 333
Distributore esclusivo per l'Ita- AD AZIONE NON INQUINANTE
lia: SU OGNI SPECIE D'INSETTO
A. & G. Marco - Via Fortezza n.
27 - 20128 Milano tel. 2526 -
autorizzazione Tribunale Civile
di Milano - N. 74 del CAMPANELLO ELETTRONICO 340
29- 2-1972 - pubblicità infe- A FREQUENZA SLITTANTE
riore al 25%.
FRA NOTE GRAVI ED ACUTE
UNA COPIA L. 2.000
ARRETRATO L. 3.000
LE PAGINE DEL CB 346
ABBONAMENTO ANNUO (12 PROVAQUARZI ECONOMICO
numeri) PER L'ITALIA L.
20.000 - ABBONAMENTO AN- PORTATILE E AUTONOMO
NUO (12 numeri) PER L'ESTE-
RO L. 30.000.
CORSO SUGLI INTEGRATI 354
DIREZIONE - AMMINISTRA-
ZIONE - PUBBLICIT A - VIA SESTA PUNTATA
ZURET
TI 52 - 20125 MILANO.
o = I
POTENZA DI EMISSIONE: 1W
RAGGIO D'AZIONE: ALCUNI CHILOMETRI QUADRATI
POTENZA DELL'OSCILLATORE: 100± 150 mW
ALIMENTAZIONE: 12±18Vcc
ASSORBIMENTO: 200+ 250 mA
324
semplici. Ed anche perché il segnale a modula- zione di ampiezza, mentre non riesce certa-
zione di frequenza si presta ottimamente al mente a far variare la frequenza del segnale
conseguimento di trasmissioni ad alta fedeltà, originale. E se il ricevitore è di buona qualità,
proprio in virtù dell'ampiezza di banda asse- non può ovviamente rimanere influenzato da
gnata ad ogni canale di emissione. Inoltre, per eventuali variazioni di ampiezza del segnale,
sua natura, un segnale modulato in frequenza, perché estrarrà completamente l'informazione
molto difficilmente viene disturbato da agenti audio dalle sole variazioni di frequenza.
esterni, quali ad esempio i campi elettromagne-
tici, le scariche elettriche, gli impianti di accen-
sione di motori a scoppio, ecc., che interferisco- DESCRIZIONE CIRCUITALE
no invece molto negativamente sui segnali a
modulazione di ampiezza. Infatti, come è facile Il progetto del trasmettitore, il cui schema elet-
intuire, ogni disturbo di origine esterna, sovrap- trico è riportato in figura I, fa uso di due
ponendosi al segnale radio, provoca una varia- transistor bipolari (TR2 - TR3) di tipo NPN e
325
>
op0 1
-r- ~ -i
E E
.e.e
00
i - - "' - - - - - - - B - - .,
ON
NN
N
I u Il Il
I I
I I ,.. ,..
Or
v ]
I __, ~ I a:a:
I s
} ip$), =o- MM} f
-5 --
€
00
ca
e e
ca
Cl) Cl)
G> G>
a.a.
-.E
G>
E
EE
00
·;:
±%
........
uu
EEEEEEEEE
., w LI.LI. .c.c.c.c.c.c.c.c.c
c
z a.a. 000000000
88888888g
N
c
o
c..
00
coco
..........
,.. ,..
00
OIOMr--
g vg 6si
CON.-
G> IO ,..
5
o
(J
Il Il
,.. ,..
"lt IO
(..)(.)
-
~ Il Il Il Il Il Il Il Il Il
G>
Cl)
çga: -voto+-6o
a: a: a: a: a: a: a: a: a:
O,
1 (J
LL LL LL LL LL LL LL LL LL LL LL LL LL
0. 0. :::t :::t 0. 0. 0. 0. 0. 0. 0. :::t 0.
38"8888888
-
. . • CO • • • •
-;:
0 8
N
" 8
,...
8,... 8,...
ca
Cl) Il Il Il Il Il Il Il Il Il Il Il Il Il
e
a,
ovo
0 .-NM"ltlOCOr--coo,,-,-,-,-
(.) (.) (.) (.) (.) (.) (.) (.) (.) (.) (.) (.) (.) (.)
326
USc,
RF
MASSA
TR3 TR2
- ALIM.
Fig. 1- Circuito elettrico del trasmettitore FM con potenza d'uscita di 1 W.I valori
delle tensioni riportati nello schema sono quelli rilevati con una tensione di
alimentazione stabilizzata di 15 V. Le linee tratteggiate racchiudono la parté
elettrica che deve essere interamente montata sulla basetta del circuito stampato.
di un transistor FET (TR l ). Ciascuno di questi te di segnali BF. Ma, a coloro che vorranno
componenti attivi svolge un ruolo ben preciso, costruire questo trasmettitore per comporre
che ora analizzeremo dettagliatamente pren- una emittente di quartiere, consigliamo di ac-
dendo le mosse proprio dal primo, cioè dal coppiare l'entrata con un miscelatore, più pre-
transistor FET. cisamente quello presentato a pagina 276 del
Al transistor TRl è affidato il compito di precedente fascicolo di maggio, appositamente
amplificare il segnale di bassa frequenza prove- concepito per questo scopo, e quindi in grado
niente dalla boccola d'entrata. di miscelare, nella giusta misura, peraltro con-
Il segnale di bassa frequenza che, attraverso il trollata tramite due potenziometri, la voce del-
condensatore di accoppiamento Cl e l'impe- lo speaker con della musica.
denza di alta frequenza J1, viene applicato al L'impedenza di alta frequenza J l e il condensa-
gate (g) del transistor TR l, può essere quello tore C2 hanno lo scopo di bloccare eventuali
proveniente da un microfono o da altra sorgen- segnali spuri a radiofrequenza che, uscendo
327
Fig. 3 - Disegno in grandezza reale del circuito stampato sul quale deve essere
composto il modulo elettronico del trasmettitore.
dall'antenna, potrebbero rientrare nel circuito varicap DV I fa parte del circuito accordato di
attraverso la presa d'entrata. Ma questa azione uno stadio oscillatore, è possibile affermare che
di impedimento si esercita pure su occasionali ad ogni variazione di capacità corrisponde una
altri tipi di segnali, diversi da quelli di bassa variazione della frequenza generata. Inoltre,
frequenza provenienti da microfoni, registrato- dato che la tensione di controllo del diodo
ri, giradischi o mixer. In ogni caso, la presenza varicap DV I si identifica con il segnale audio
di questi due componenti non provoca alcuna da trasmettere, si intuisce come la frequenza
alterazione dei segnali applicati all'ingresso del generata dal transistor TR2 possa variare in
trasmettitore, che conservano intatta la loro sincronismo con lo stesso segnale audio.
tonalità e l'eventuale caratteristica hi-fi.
Il segnale amplificato dal transistor TR I è pre- Abbiamo visto ora in che modo si sia ottenuto
sente sul suo elettrodo di drain (d); da questo il segnale AF modulato in frequenza. Ma oc-
viene prelevato tramite la resistenza R5 di corre aggiungere che la frequenza centrale di
elevato valore ohmmico ed applicato al diodo oscillazione è determinata principalmente dalla
varicap DV 1. Il quale può essere considerato bobina LI, dal valore capacitivo del compensa-
come un vero e proprio condensatore variabile tore C6 e da quello del diodo varicap DVI.
a controllo elettronico. Infatti, variando la ten- Facciamo notare che, a riposo, cioè in assenza
sione di polarizzazione inversa del componen- di segnali di bassa frequenza applicato all'in-
te, varia la capacità tra gli strati P ed N di gresso, il valore dell'alta frequenza generata
semiconduttori che compongono il diodo, in dall'oscillatore rimane influenzato pure dalla
quanto viene a crearsi una zona di svuotamento regolazione del trimmer R4. Il quale dovrà
di cariche elettriche, in corrispondenza della essere tarato in modo che sul drain del transi-
giunzione, del tutto analoga a quella del dielet- stor TR I il valore della tensione sia pari a metà
trico di un condensatore. E poiché il diodo circa di quello della tensione di alimentazione.
328
TESTER
10V 4s.
329
f,c f.c fc f,c
d'arte, su terminali molto corti dei componenti, re, quello riportato in figura 2, occorrerà rac-
con stagno di qualità. Ovviamente, durante il chiuderlo in un contenitore metallico, possibil-
lavoro di montaggio del circuito, occorrerà pre- mente in lamiera stagnata, da collegarsi elettri-
stare la massima attenzione nell'applicare i camente con la massa del circuito che, come si
componenti polarizzati, onde non commettere vede nello schema di figura l, coincide con la
errori di inserimento. E questa raccomandazio- linea di alimentazione negativa, che fa capo ai
ne si estende ai condensatori elettrolitici, al terminali contrassegnati con i numeri 2 - 3 in
diodo varicap, al fet e ai transistor bipolari TR2 entrambi gli schemi elettrico e pratico del tra-
- TR3. In particolare, il transistor amplificatore smettitore.
di alta frequenza TR3, che è un transistor di Dal contenitore metallico dovranno fuoriuscire
potenza ed è quindi soggetto a riscaldarsi du- esclusivamente i conduttori destinati a colle-
rante il funzionamento del trasmettitore, dovrà garsi con l'alimentatore stabilizzato.
essere dotato di radiatore di tipo a raggiera, per Per i collegamenti con la sorgente di segnali di
poter disperdere nell'aria il calore prodotto. bassa frequenza e con l'antenna, si dovranno
applicare, su una delle facce del contenitore
metallico, due adatti connettori, in grado di
COSTRUZIONE DELLE BOBINE accettare cavi coassiali; il primo deve essere di
tipo per bassa frequenza, il secondo per alta
Le due bobine LI - L2 non sono componenti frequenza. Ma senza ricorrere ai costosi,connet-
che si possono acquistare già pronti presso i tori coassiali, di tipo professionale, converrà far
rivenditori di materiali radioelettrici, ma deb- uso di quelli per televisione, facilmente reperi-
bono essere realizzati autonomamente da ogni bili un po' dovunque e a basso costo.
lettore. Comunque si tratta di un lavoro assai
semplice, perché le due bobine sono perfetta-
mente uguali e richiedono una modesta quanti- MESSA A PLINTO
tà di filo conduttore, che deve essere di rame
smaltato o, meglio, argentato, del diametro di Il trasmettitore, come è ovvio pensarlo, dopo
0,6 mm. essere stato costruito, richiede da parte del-
Gli avvolgimenti debbono essere del tipo «in l'operatore un intervento di messa a punto,
aria», ossia privi di supporto, con diametro prima di potersi ritenere pronto per l'uso. Rite-
interno di 6 mm. nendo che i nostri lettori, o almeno una buona
Per ogni avvolgimento occorrono 7 spire leg- parte di essi, siano sprovvisti di una strumenta-
germente spaziate tra di loro.- zione adatta alla taratura di apparati funzio-
nanti con tensioni e correnti ad alta frequenza,
indicheremo, qui di seguito, le varie operazioni
IL CONTEN'ITORE di messa a punto necessarie per le quali ci si
dovrà servire esclusivamente di un tester e di
Una volta composto il modulo del trasmettito- un comune ricevitore commerciale a modula-
330
zione di frequenza, meglio se dotato di stru- continue, sul fondo-scala di IO V, sarà in grado
mento indicatore della forza del segnale ricevu- di valutare l'entità del segnale d'uscita di alta
to. frequenza.
Prima di alimentare il circuito del trasmettito- Ora occorre alimentare il circuito del trasmetti-
re, si dovrà approntare il carico fittizio, da tore, collegandolo con un adatto alimentatore
collegare sul bocchettone di antenna, in sostitu- stabilizzato e regolare il trimmer R4 in modo
zione dell'antenna vera e propria. E questo che la tensione di drain di TR I assuma il
carico deve essere realizzato nel modo indicato valore di 7 V circa, come indicato nello schema
in figura 4. La resistenza, che ha il valore di 68 elettrico di figura I. Questo trimmer, una volta
ohm, non deve assolutamente essere di tipo a regolato, non dovrà essere più toccato.
filo, ma deve essere una normale resistenza A questo punto si accende il ricevitore a modu-
chimica di I W. Il diodo DG, che è un qualsiasi lazione di frequenza e lo si sintonizza in una
diodo al germanio, compone, assieme al con- zona della gamma libera da emittenti o, co-
densatore da 1.000 pF, una semplicissima son- munque, poco disturbata. Quindi si regola il
da di alta frequenza. compensatore C6 molto lentamente, sino ad
Il tester, commutato nella misura di tensioni udire, sul ricevitore FM, il segnale di alta fre-
5
•2 3
•
4
Flg. 6 - Cosi si compone In pratica una radio libera di quartiere. Gli elementi illustrati
in figura sono: sorgenti di segnali a bassa frequenza (1-1), miscelatore (2), trasmet-
titore (3), alimentatore stabilizzato (4), cavo coassiale (5), antenna (6), che può
essere rappresentata da una qualsiasi antenna di tipo commerciale adatta per la
ricezione delle emissioni a modulazione di frequenza (a stilo, dipolo o ground-
plane).
331
quenza emesso dal trasmettitore. Soltanto nel 5. Ora, se la deviazione FM è bassa rispetto alla
caso in cui, pur ruotando completamente la frequenza centrale (fc), come nel particolare 2
vite di regolazione del compensatore, non si di figura 5, si verifica una perdita di segnale
riuscisse ad ascoltare chiaramente il segnale di utile e nel ricevitore si ascolterà un segnale
alta frequenza, allora si proverà ad aumentare o debole. Se invece la deviazione è eccessiva,
a diminuire di poco la spaziatura delle spire come nel particolare 4 di figura 5, allora si
della bobina Ll. disturbano le emittenti vicine e si ricevono
Le operazioni descritte presuppongono che segnali fortemente distorti. La deviazione idea-
l'oscillatore funzioni correttamente, ma ciò può le di ± 75 KHz è quella diagrammata nel
essere controllato tramite le segnalazioni offerte particolare 3 di figura 5. La quale, non dispo-
dal tester collegato alla sonda di alta frequenza. nendo di opportuna strumentazione, dovrà es-
In caso contrario si dovrà ricontrollare accura- sere raggiunta ad orecchio, regolando il segnale
tamente l'esattezza del montaggio. d'ingresso in modo che la ricezione sia forte e
chiara, cioè priva di distorsioni.
PROFONDITÀ DI MODULAZIONE È chiaro che per regolare il livello del segnale
di bassa frequenza, occorre collegare con l'en-
Dopo la centratura della frequenza di oscilla- trata del trasmettitore un apparato dotato di
zione, si dovrà passare alla regolazione del regolatore di volume, come lo è, ad esempio, il
filtro d'uscita, che consiste in un intervento di mixer da noi consigliato all'inizio del presente
taratura alternativo sui due compensatori CI4 - articolo.
CI5, fino a che in uscita si ottiene il massimo Per quanto riguarda l'antenna, ricordiamo che
segnale indicato dal tester. questa può essere acquistata presso un rivendi-
Il trasmettitore, a questo punto, può conside- tore di materiali radioelettrici, tenendo conto
rarsi tarato. Tuttavia, prima di poter considera- che tutte le antenne adatte a ricevere i segnali a
re pienamente realizzata la stazione trasmitten- modulazione di frequenza possono essere colle-
te, si rende necessaria un'ulteriore operazione: gate con l'uscita del trasmettitore.
occorre sostituire il carico fittizio con l'antenna Andranno bene, dunque, le piccole antenne a
trasmittente e, ovviamente, applicare all'ingres- stilo, quelle montate nei ricevitori portatili, le
so il segnale da trasmettere. Il quale dovrà antenne bipala e le ground-plane.
risultare regolabile nel livello, in modo da evi- Tutte le operazioni di messa a punto e taratura
tare emissioni di segnali audio troppo deboli o sono sempre perfezionabili con il passare del
distorti. E a questo proposito ricordiamo che, ai tempo e con l'esperienza pratica. Quel che
segnali in FM su banda commerciale, è conces- importa è cominciare a muovere i primi passi
sa una larghezza di banda di ± 7 5 KHz ( 150 in questo meraviglioso mondo delle emissioni
KHz), come indicato nel particolare 1 di figura radiofoniche.
Un'idea vantaggiosa:
l'abbonamento annuale a
ELETTRONICA PRATICA
332
INSETTIFUGA
ULTRASONICO
Tra poco, con l'arrivo della stagione estiva, settore della chimica, si sono rivolti a quello
tutti noi saremo chiamati a difenderci dagli dell'elettronica, per chiedere una risposta reale,
insetti molesti. Alcuni lo faranno coi sistemi valida e, soprattutto, igienica. E l'elettronica ha
più tradizionali, altri vorranno provare nuovi offerto a costoro un'arma che, fin dalle prime
metodi, ritenuti più efficaci e meno pericolosi prove sperimentali, si è rivelata efficientissima,
per la salute o, comunque, facilmente sopporta- pur mantenendo pulita l'aria che respiriamo.
bili. Ma è difficile, ancor oggi, poter disporre di Un'arma che prende il nome di «ultrasuoni»,
un insetticida che non inquini l'aria o che non che non è micidiale, ma agisce inesorabilmente
provochi qualche reazione di intolleranza. Ec- su quasi tutti gli insetti che cercano di insediar-
co perché i cultori dell'ecologia, abbandonato il si nelle nostre case, facendoli allontanare.
333
RS
+
C/2T
9H5V
TRT
·R1 R2+
I
7
334
Ai cultori dell'ecologia, che si rifiutano di inquinare chimica-
mente gli ambienti o di sterminare gli insetti domestici, offria-
mo l'occasione di realizzare un semplice generatore di fre-
quenze ultrasoniche, quale strumento di riprova delle più at-
tuali teorie insettifughe.
TRI R1 R2 R
<
Condensatori
COMPONENTI
R2 = 10.000 ohm (trimmer)
C1 = 5 F - 16 VI (elettrolitico) R3 = 10.000 ohm
5 F - 16 VI (elettrolitico) R4 = 1 megaohm
C2 =
C3 = 5 F - 16 VI (elettrolitico) R5 = 5.000 ohm (trimmer)
C4 =500.000 pF R6 = 10.000 ohm
C5 =500.000 pF R7 = 1.200 ohm
C6 = 10.000 pF R8 = 1.200 ohm
C7 = 10.000 pF R9 = 1.200 ohm
C8 = 10.000 pF R10 = 390 ohm
C9 = 10.000 pF R11 = 5.000 ohm (trimmer)
C10 =100.000 pF R12 = 2,2 ohm
C11 = 50 F - 16 VI (elettrolitico)
C12 = 470 F - 16 VI (elettrolitico) Varie
IC1 = LM380
s1 = interrutt.
Resistenze ALIM. = 9±15V
R1 = 10.000 ohm AP = 8ohm
335
Fig. 3 - Disegno in grandezza naturale del circuito stampato che il lettore dovrà
comporre prima di iniziare il lavoro costruttivo del generatore di ultrasuoni.
Gli ultrasuoni sono rappresentati da comuni Dopo questa breve introduzione di carattere
vibrazioni meccaniche, la cui frequenza non teorico, peraltro necessaria per ben assimilare il
consente all'uomo alcuna sensazione uditiva. concetto di ultrasuoni, passiamo ora all'esame
La loro gamma si estende fra i 20.000 Hz e i del circuito del generatore riportato in figura I.
limiti delle frequenze radio ad onda lunghissi- li quale, come si può subito notare, consta di
ma. Per generarli si può ricorrere ad un gran due oscillatori, di cui quello a frequenza più
numero di sistemi che tengono conto del parti- elevata, di valore compreso fra i 12.000 Hz e i
colare tipo di applicazione che se ne vuol fare e 22.000 Hz, rappresenta l'oscillatore principale
della potenza che si vuol raggiungere. Ma in di potenza, mentre l'altro modula, con un se-
ogni caso il sistema più semplice di produzione gnale a bassissima frequenza, di valore compre-
di ultrasuoni fa ricorso ad un oscillatore audio, so fra I Hz e 5 Hz, il segnale ultrasonico
seguito da un amplificatore e da un altoparlan- principale.
te tweeter in grado di riprodurre frequenze sino Si può ora concludere dicendo che i due oscil-
ed oltre i 20.000 Hz. Al di sopra di questo latori generano entrambi frequenze che l'orec-
valore limite non si può salire troppo con il chio umano non è in grado di percepire: uno a
sistema ora citato, a meno che non si voglia frequenza ultrasonica e l'altro a frequenza sub-
ricorrere all'impiego di altoparlanti tweeter di sonica.
tipo particolare e di costo elevatissimo, che
finiscono col rendere antieconomico ogni di-
spositivo. OSCILLATORE SUBSONICO
Per generare ultrasuoni molto potenti, con fre-
quenza dell'ordine dei 30.000 50.000 Hz, in L'oscillatore subsonico è realizzato mediante
sostituzione degli altoparlanti tweeter, vengono un circuito a sfasamento, pilotato da un singolo
impiegate le ceramiche piezoelettriche, oppure transistor amplificatore di tipo NPN (TR I).
dei materiali denominati «magnetorestrittivi», Questo tipo di oscillatore è alquanto semplice
che sono in grado di contrarsi quando vengono ed affidabile e genera un segnale sinusoidale
interessati da un campo magnetico. Ma si può con buone caratteristiche di ampiezza e bassa
ricorrere anche all'uso più generale di quei distorsione.
sistemi il cui funzionamento si basa sulla messa La frequenza deli'oscillatore subsonico è rego-
in risonanza di parti meccaniche. labile, entro una certa gamma di valori, tramite
336
il trimmer R2. Ma essa dipende, per il resto, dal ultrasonica. Ma questa volta, l'amplificatore,
valore dei componenti che formano la rete di anziché essere rappresentato da un solo transi-
reazione e che sono i condensatori elettrolitici stor, si identifica in un unico circuito integrato,
Cl - C2 - C3 e le resistenze Rl - R3 - R4. in grado di fornire in uscita un segnale capace
Naturalmente, della rete di reazione fa parte di pilotare direttamente un piccolo altoparlante
anche il trimmer R2, ma di questo abbiamo già a bassa impedenza.
detto. Nel circuito dell'oscillatore principale, le reti di
Il principio di funzionamento degli oscillatori a sfasamento sono in totale quattro, invece che le
sfasamento si può brevemente interpretare. In tre usuali.
pratica, infatti, si tratta di realizzare una rete Il trimmer R l l consente di regolare, in una
resistivo-capacitiva che, ad una ben determina- certa misura, la frequenza di oscillazione. Fac-
ta frequenza, produca sul segnale uno sfasa- ciamo notare che, oltre a produrre l'oscillazio-
mento di 180' in modo che, collegando questa ne ultrasonica, l'integrato ICI amplifica il se-
rete tra ingresso ed uscita di un amplificatore gnale a bassissima frequenza proveniente dal-
invertente, si generi, per quella ben determina- l'oscillatore subsonico in modo da erogare, in
ta frequenza, una reazione positiva anziché una uscita, un segnale modulato il cui diagramma è
controreazione. Ma una sola rete capacitivo- presentato in basso di figura 4.
resistiva non è sufficiente a produrre uno sfasa-
mento di 180' e si deve quindi ricorrere all'uso
di tre gruppi R - C collegati in cascata, affidan- ALIMENTAZIONE
do a ciascuno di essi uno sfasamento di 60°.
Per alimentare il circuito di figura l, conviene
ricorrere ad un alimentatore da rete-luce, in
OSCILLATORE PRINCIPALE grado di fornire una tensione continua di valore
compreso fra i 9 V e i15V, tenendo conto che
Questo stesso principio di funzionamento è il circuito assorbe una corrente che si aggira
applicato all'oscillatore principale a frequenza intorno ai l 00 + 150 mA.
1:5Hz
SEGN. GEN.
DA TRI
12:22KHz 1•111<1•1•
Fig. 4 - Questi tre diagrammi interpretano le tre diverse forme del segnali presenti
nel circuito del dispositivo descritto nel testo: quello subsonico, In alto, quello
ultrasonico, al centro e quello mod ulato uscente dal generatore, In basso.
337
Non è necessario che l'alimentazione sia di tipo
stabilizzato, poiché il dispositivo non è destina-
DEL'HOBBYSTA REALIZZAZIONE
338
non si bada troppo alla spesa, conviene dare la trimmer R 11 in modo che l'oscillazione sia la
preferenza ai tweeter che, per questo particola- più bassa possibile, ossia udibile, e ciò si ottiene
re tipo di applicazione degli ultrasuoni, sono inserendo nel circuito tutta la resistenza del
certamente i più efficaci fra tutti. trimmer. Poi si regola il trimmer R5 in modo
che il suo cursore rimanga spostato tutto verso
il collettore del transistor TR I. E in questa
MESSA A PUNTO nuova condizione si dovrà avvertire chiara-
mente una variazione dell'intensità del suono
Una volta montato, il dispositivo richiede qual- emesso dall'altoparlante, però ancora alla fre-
che semplice intervento di messa a punto che quenza udibile di 12.000 Hz, con un effetto
ora descriveremo. acustico un pò simile a quello del tremolo. La
Dopo aver collegato l'altoparlante sui terminali variazione della frequenza del tremolo potrà
contrassegnati con i numeri 2 - 3 nello schema essere constatata variando la posizione del cur-
elettrico di figura I e in quello pratico di figura sore del trimmer R2 e ciò starà a significare che
2, occorrerà inserire l'alimentatore, facendo in l'oscillatore subsonico esplica correttamente le
modo che il morsetto positivo rimanga connes- sue funzioni. Soltanto ora si potrà intervenire
so con il terminale I del circuito e il morsetto nuovamente sul trimmer RII riducendo al mi-
negativo con il terminale 3. nimo la sua resistenza, per far uscire dall'alto-
Ora, poiché è impossibile udire il suono emesso parlante un suono non udibile dall'orecchio
dal dispositivo, conviene dapprima regolare il umano, ossia un ultrasuono.
339
La frequenza acustica slitta dolcemente
e gradualmente dalle note
gravi a quelle acute.
Sostituisce vantaggiosamente,
con un suono piacevole, il tradizionale
campanello elettromeccanico.
CAMPANELLO
ELETTRONICO
Il modello di campanello elettronico, presenta- brevemente il suo schema, che è riprodotto in
. to e descritto in questo articolo, si differenzia figura 1.
da ogni altro, in precedenza pubblicato, per La parte principale del campanello elettronico
l'originalità dell'emissione sonora attraverso a slittamento di frequenza è rappresentata da
l'altoparlante. Il suono, infatti, in questo caso, un oscillatore di bassa frequenza, realizzato
iniziando con una nota grave, slitta gradual- mediante due transistor complementari (TR 1 -
mente e gradevolmente verso le note acute, TR2) di cui uno è di tipo NPN, l'altro è di tipo
evitando il fastidioso impatto con il violento ed PNP.
improvviso squillo del campanello elettrico tra- L'oscillazione viene prodotta dalla reazione po-
dizionale. Ovviamente, questo richiamo acusti- sitiva ottenuta con l'inserimento del condensa-
co, che può essere installato in prossimità della tore C3, collegato fra il collettore del transistor
porta d'ingresso di un appartamento, oppure TR2 e la base del TR 1. Ma la frequenza delle
dovunque si voglia inserire un segnale di avver- oscillazioni non dipende soltanto dalla presen-
timento o di allarme, viene a costare qualcosa za di questo condensatore, bensì anche dalla
di più dei normali campanelli, ma i risultati «resistenza equivalente» che interessa la base
sono di gran lunga superiori, per qualità, per del transistor TRl. Pertanto, il valore della
originalità e per rispetto dei timpani altrui. frequenza dipende pure da quello della «resi-
stenza equivalente» relativa al condensatore
elettrolitico C2.
CIRCUITO ELETTRICO In ogni caso, il valore della «resistenza equiva-
lente» non rimane costante in tutte le condizio-
Per comprendere il funzionamento del circuito ni elettriche circuitali, ma varia, per effetto dei
del campanello elettronico, occorre analizzare diodi Dl - D2-D3, in funzione del valore della
340
tensione di carica del condensatore elettrolitico in parallelo con la resistenza R4, provocando
Cl. una diminuzione della «resistenza equivalente»
globale. Ma, giunti a questo punto della nostra
analisi circuitale, riteniamo che alcuni lettori
RESISTENZA EQUIVALENTE non riusciranno a concordare con noi sul fatto
che la resistenza R I venga a trovarsi, dopo un
Vediamo ora di interpretare meglio questi con- certo tempo dall'inizio di carica del condensa-
cetti di «resistenza equivalente» e di variabilità tore Cl, in parallelo con la resistenza R4.
della frequenza di oscillazione. E supponiamo Eppure, per convincersene, basta pensare che,
di considerare il condensatore elettrolitico agli effetti dei segnali audio considerati, il con-
completamente scarico. Orbene, in tali condi- densatore elettrolitico CI può ritenersi come
zioni, la sola resistenza che interessa il conden- un elemento in cortocircuito e ciò è sufficiente
satore elettrolitico C2 è la R4, giacché i tre a spiegare l'affermazione che poteva anche es-
diodi D 1-D2- D3, essendo polarizzati con sere ritenuta un po' azzardata.
una tensione di valore inferiore a quello di
soglia di conduzione di 0,6 V, isolano le resi-
stenze Rl ed R3 dalla resistenza R4. AUMENTO DI FREQUENZA
Dopo un certo tempo dall'inizio dell'alimenta-
zione del circuito, il condensatore elettrolitico Quando la «resistenza equivalente» diminuisce,
CI si carica attraverso la resistenza R2 e rag- si ottiene un aumento della frequenza di oscil-
giunge il valore di tensione di 0,6 V. Conse- lazione del circuito. Ma una nuova variazione
guentemente, la resistenza R l viene a trovarsi della frequenza di oscillazione si manifesta
341
R7
.
+
1
C4
al
I
+ I
Cl I
Fig. 1 - Circuito del modulo elettronico generatore di suono con frequenza variabile
gradualmente fra le note gravi e quelle acute. Sui terminali contrassegnati con i
numeri 3 - 4, si applica la tensione alternata a12Vca prelevata da un trasformatore
riduttore della tensione di rete di 220 Vca.
-----COMPONENTI-----
Condensatori R5 = 33.000 ohm - 0,5 W
C1 = 220 F - 16 VI (elettrolitico) R6 = 100.000 ohm (trimmer)
C2 = 220 F - 16 VI (elettrolitico) R7 = 330 ohm - 1W
C3 =500.000 pF
C4 = 470 F - 24 VI (elettrolitico)
Varie
Resistenze TR1 = 2N1711
R1 = 47.000 ohm (trimmer) TR2 = 2N2905
R2 = 3.300 ohm - 0,5 W P1 = ponte raddrizz. (60 V - 800 mA)
R3 = 47.000 ohm (trimmer) D1- D2 - D3 = 3 x 1N4004
R4 =100.000 ohm - 0,5 W AP = 8 ohm - 1W
quando la tensione, presente sui terminali del tra di loro (0,6 V + 0,6 V = 1,2 V).
condensatore elettrolitico C 1, sempre per effet- In queste condizioni, anche la resistenza R3
to del progredire della carica attraverso la resi- viene a trovarsi in parallelo con la resistenza
stenza R2, supera il valore di 1,2 V circa, che R4 e ciò provoca una diminuzione ulteriore
corrisponde al valore di soglia totale di condu- della «resistenza equivalente», con un conse-
zione dei due diodi D2 - D3 collegati in serie guente aumento della frequenza di oscillazione.
342
$
12 V
r
343
1Us
V, che di solito viene prelevata a valle di un particolare effetto, dovranno evitare di inserire
piccolo trasformatore di tensione da 220 V a 12 nel circuito la resistenza R 7.
V e che è presente in quasi tutti i campanelli
elettrici. Naturalmente, poiché il nostro elettro-
nico necessita di una tensione di alimentazione REALIZZAZIONE DEL MODULO
continua, si è dovuto provvedere al raddrizza-
mento della tensione alternata a 12 V e al Il campanello elettronico si realizza in due
conseguente suo livellamento. tempi; dapprima si montano i vari componenti
Il raddrizzamento della tensione alternata di 12 sul circuito stampato e in un secondo tempo si
V viene effettuato dal ponte raddrizzatore P l, inserisce il modulo elettronico nel circuito del
per il quale abbiamo prescritto un modello da campanello elettrico, in sostituzione di que-
60 V- 800 mA, cioè un componente con valori st'ultimo.
al di sopra di quelli richiesti dal circuito, sia per La composizione del modulo elettronico va
rimanere abbondantemente entro i margini del- effettuata su circuito stampato, il cui disegno in
la maggior sicurezza, sia perché il modello è grandezza reale è riportato in figura 3, seguen-
più facilmente reperibile in commercio. Co- do attentamente lo schema di figura 2 nel
munque, se fosse più semplice l'acquisto di un quale, la numerazione riportata sul lato destro,
raddrizzatore a ponte per tensioni superiori ai è la stessa citata nello schema elettrico di figura
60 V, questo potrà essere ugualmente utilizza- I.
to, perché la cosa più importante è non avvici- Il solo altoparlante rimane fuori dal circuito
narsi al valore limite dei 12 V o, peggio, scen- stampato. Infatti, nello schema elettrico di fi.
dere al di sotto di tale valore. gura I, esso è disegnato al di là della linea
Il livellamento della tensione raddrizzata da PI tratteggiata che delimita la sezione modulare.
viene effettuato dal condensatore elettrolitico
C4, che ha un valore molto elevato. L'altoparlante dovrà avere una bassa impeden-
La resistenza R7, che è l'unica fra tutte ad za, di valore compreso fra gli 8 e i 16 ohm. La
imporre il valore di dissipazione di I W, colle- potenza potrà essere di I W.
gata in parallelo al condensatore elettrolitico A lavoro ultimato, il modulo elettronico potrà
C4, provoca una veloce scarica di questo com- essere inserito in un contenitore di materiale
ponente nel momento in cui viene interrotta isolante a scopo protettivo. Da esso usciranno
l'alimentazione in alternata: in pratica, quando ovviamente i conduttori che debbono raggiun-
si abbandona il pulsante del campanello. gere l'alimentatore e l'altoparlante.
Se non ci fosse questa resistenza, si otterrehbe L'alimentatore, come abbiamo detto, potrà es-
un prolungamento del suono, anche dopo aver sere l'avvolgimento secondario a 12 Vca di un
cessato di premere il pulsante del campanello. trasformatore per campanelli, ma potrà, anche
Dunque, coloro che volessero introdurre nel consistere in un dispositivo in grado di erogare
sistema di segnalazione audio anche questo la tensione continua di 12 V.
344
I.PUs.
12 V
VI
T I ## I
I
I CIRC. ELETIR I
FIg. 5 -Schema di sostituzione di un campanel- I
lo elettrico di tipo elettromeccanico con quello
elettronico descritto nel testo. I
INSTALLAZIONE REGOLAZIONI
Gli schemi riportati nelle figure 4-5 interpreta- Il dispositivo ora presentato non richiede alcu-
no le varie operazioni di installazione del cam- na operazione di taratura per il suo funziona-
panello elettronico, in sostituzione di quello mento, ma impone tre semplici regolazioni
elettrico già preesistente. delle tonalità dei suoni emessi dall'altoparlante.
La figura 4 illustra, in pratica, l'impianto elet- E queste regolazioni, che si effettuano girando
trico del campanello di casa. In esso abbiamo le viti dei tre trimmer RI - R3 - R6, sono
inserito due pulsanti, collegati in parallelo, intuitive per chi ha seguito attentamente la
supponendo che uno di questi si trovi in prossi- descrizione del funzionamento del circuito elet-
mità della porta d'ingresso, Faltro al di fuori del trico di figura 1. Ma per coloro che avessero
portone o del cancello. evitato la lettura di quella parte dell'articolo,
La suoneria rimane collegata fra i punti che diciamo che, ruotando la vite di regolazione del
abbiamo contrassegnato con i numeri l - 2 e trimmer R6, si controlla la nota di inizio. Per
che da questi punti dovrà essere rimossa. effettuare questa regolazione, si dovrà cortocir-
Facciamo ora riferimento allo schema di figura cuitare il condensatore elettrolitico Cl, serven-
5, nel quale sono ancora citati i numeri l - 2 dosi di una pinzetta o di uno spezzone di filo
della figura 4 e che ora, dopo aver eliminato il conduttore.
campanello, dovranno essere collegati con i Agendo poi sul trimmer R3, si regola l'emissio-
terminali contrassegnati con i numeri 3 - 4 del ne delle note acute, mentre intervenendo sul
modulo elettronico. trimmer Rl si interferisce sul valore della fre-
Sui terminali l - 2 dello stesso modulo, invece, quenza intermedia.
si provvederà a collegare l'altoparlante, che Ripetiamo il significato delle regolazioni secon-
potrà essere installato, dopo averlo montato in do il presente schema:
una cassettina di protezione, nello stesso punto
in cui si trovava la suoneria.
Come si può facilmente arguire, le operazioni
Trimmer Reg. note I
di installazione del campanello elettronico so-
no abbastanza semplici e possono essere esegui- Rl medie
te da chiunque, perché non implicano modifi- R3 acute
che di rilievo all'impianto originale. R6 gravi
Soltanto nel caso in cui l'alimentazione origi-
nale della memoria fosse di tipo a 220 V ca, Per ottenere a piacere una diversa velocità di
allora si dovrà interporre, fra i conduttori origi- variazione della frequenza dei suoni emessi, si
nali dell'alimentazione e i terminali 3 - 4 del dovrà intervenire sulla resistenza R2 o sul con-
circuito stampato, un piccolo trasformatore da densatore elettrolitico Cl, variandone i valori
3 W (220 V - 12 V). prescritti con altri scelti dal lettore.
345
LE PAGINE DEL
CE
27
PROVAOUARZI
ECONOMICO
Il provaquarzi è uno strumento di controllo quarzo non è poi tanto proibitivo, ma è altret-
dello stato elettrico dei cristalli di quarzo che tanto vero che per un dilettante questo può
normalmente vengono montati nei circuiti elet- rappresentare un onere non indifferente, so-
tronici. In commercio ne esistono di molti tipi prattutto quando si fa un largo uso di tali
e in questa stessa rivista, nel tempo passato, componenti. È infatti molto diffusa, fra i radio-
abbiamo avuto occasione di presentare svariati amatori e i CB, la tendenza ad utilizzare i
progetti di tali dispositivi. Ma quello riportato quarzi di seconda mano, quelli reperibili a
in queste pagine si differenzia da ogni altro per basso costo presso molti attuali commercianti.
la semplicità e per il basso costo che, con il Purtroppo, essendo i quarzi dei componenti
ricorso a qualche componente di recupero, non solidi di provenienza mineralogica, essi si com-
supera le tremila lire. Vale dunque la pena, per portano come elementi soggetti a rotture, e la
ogni appassionato della banda cittadina, entra- loro convenienza economica può tradursi facil-
re in possesso di questo apparato, che è di tipo mente in un danno. E per premunirsi contro
portatile e che consente quindi di effettuare una questa frequente eventualità, basta controllare,
prova sicura di ogni tipo di quarzo acquistabile direttamente all'atto dell'acquisto, l'integrità
presso un mercato surplus o in altro punto di del cristallo di quarzo, verificando se questo
rivendita di materiali elettronici d'occasione. oscilla o si rivela del tutto insensibile ad ogni
Perché è vero che il prezzo dei cristalli di stimolo elettronico.
346
È uno strumento di controllo portatile.
CHE COSA SONO I QUARZI ne dei quarzi. Quelli montati negli orologi
digitali da polso, ad esempio, non sono più
Esteriormente, il cristallo di quarzo si presenta grossi della capocchia di un fiammifero. Quelli
come un contenitore metallico di varie dimen- inseriti nei contenitori metallici e normalmente
sioni, dal quale fuoriescono due terminali che usati dagli OM e dai CB si presentano sotto
rappresentano gli elettrodi del componente. forma di scatoline delle dimensioni di 3 x 3 x l
Questo è l'aspetto più comune dei quarzi, ma cm (quarzi surplus americani).
esistono altri modelli di foggia diversa per ap- Internamente, ogni quarzo è costituito da una
plicazioni particolari. Si conoscono, ad esem- piastrina di cristallo, metallizzato su entrambe
pio, quarzi di precisione inseriti in contenitori le facce, sulle quali sono saldati i terminali del
di vetro, con atmosfera inerte o sotto vuoto, che componente, come chiaramente illustrato in
assomigliano alle vecchie valvole termoioniche figura 3. I terminali a loro volta sono saldati sui
e il cui impiego esclusivamente professionale piedini, che rimangono affogati nella base iso-
non desta alcun interesse hobbystico. Anche le lante di chiusura della capsula metallica conte-
dimensioni variano, a seconda della destinazio- nitrice.
347
R2 R4
RJ
C3
e
DG1
c1
c5
e
h;°
ZOCC.
XTAL R3
C2 0G2
-----COMPONENTI-----
Condensatori R4 = 120 ohm
C1 = 150 pF (ceramico) R5 = 470 ohm
C2 = 22 pF (ceramico)
C3 = 100.000 pF (ceramico) Varie
C4 = 1.000 pF (ceramico) TR1 = BC109 (BC239)
C5 = 100.000 pF (ceramico) TR2 = BC109 (BC239)
DG1 = diodo al germanio (quals. tipo)
Resistenze DG2 = diodo al germanio (quals. tipo)
R1 = 47.000 ohm DL1 = diodo led
R2 = 100.000 ohm (trimmer) P1 = pulsante (normai. aperto)
R3 = 1.000 ohm ALIM. = 9 Vcc
348
SCATOLA METALLICA
PILA 9V
BASETTE ISOLANTI
349
mensioni, acquista una ben determinata fre-
quenza di risonanza meccanica, così come av-
viene per tutti i corpi solidi. Per esempio,
quando si colpisce un bicchiere con una posata,
si produce un suono che possiede un preciso
valore di frequenza, che è determinato dalle
caratteristiche fisiche e dalle dimensioni del
bicchiere. Allo stesso modo, percuotendo un
cristallo di quarzo o, meglio, sottoponendolo a 1
delle sollecitazioni meccaniche, si manifestano
delle vibrazioni la cui frequenza è pari a quella
di risonanza del quarzo stesso e che dipende
dalla sua conformazione fisica, dalle dimensio-
ni e dal modo con cui è stato tagliato. E mentre 2
il quarzo vibra, sui suoi terminali, in virtù del
fenomeno della piezoelettricità, si forma un
segnale elettrico alternato, che ha lo stesso
valore di frequenza di quello meccanico.
In pratica, il segnale ora menzionato, si esauri-
sce dopo breve tempo, a causa delle dispersioni.
Ma se con un circuito elettronico si provvede 5
ad amplificarlo e, attraverso una reazione posi-
tiva, lo si rinvia al quarzo, in modo da produrre
una nuova deformazione meccanica, allora si
ottiene un perfetto dispositivo oscillatore, con
frequenza di oscillazione estremamente stabile,
garantita da quella meccanica del cristallo.
Il quarzo si comporta dunque come un vero e
proprio circuito accordato L - C ad elevatissi-
mo fattore di merito «Q». Esso rappresenta il Fig. 3 - Vista in "esploso" di un comune crlstallo di
quarzo per operatori CB e OM. Gli elementi che lo
sistema più comodo e, assai spesso, più econo- compongono sono: contenitore metallico (1), cristallo
mico per realizzare i circuiti oscillatori di alta di quarzo (2), armatura argentata (3), collegamenti e
frequenza estremamente stabilii. supporti flessibili (4), piedini dello zoccolo (5), base
Qualcuno a questo punto potrà obiettare che il isolante di chiusura (6).
quarzo consente di generare una sola frequen-
Za, anche Se molto stabile. E cj è vero. [la è -
anche vero che, tramite i dispositivi sintetizza-
tori è possibile raggiungere, con un ridotto
numero di quarzi, sia per somma, sia per sottra- avariato. Ma il tester, che tutti i nostri lettori
zione di frequenze, un elevato numero di fre- posseggono, non serve a questo scopo, mentre
quenze che presentano le stesse caratteristiche occorre un dispositivo provaquarzi come quel-
di stabilità di quella di un singolo cristallo, e lo che ora stiamo per descrivere.
tutto ciò con un costo inferiore a quello neces-
sario per disporre dello stesso numero di canali
con un solo quarzo ciascuno. Tale differenza ESAME DEL PROGETTO
poi è tanto più sensibile quanto maggiore risul-
ta il numero dei canali. Il circuito del provaquarzi, di cui riportiamo lo
Purtroppo, come accade per tutti i componenti schema elettrico in figura 1, altro non è che un
elettronici, anche i quarzi vanno soggetti a oscillatore seguito da un rivelatore di alta fre-
rotture. Anzi, i quarzi, assai più degli altri quenza in grado di segnalare la presenza delle
componenti, si rivelano molto sensibili agli urti oscillazioni.
meccanici, che possono essere la causa di incri- Il circuito dell'oscillatore, che fa capo al transi-
nature o fratture della sottile lamina di cristal- stor TR 1, è di tipo aperiodico, ossia privo di
lo, oppure di distacco dei conduttori di connes- circuiti accordati.
sione con le parti metallizzate. È quindi assai Il vantaggio di tale soluzione consiste nell'eli-
importante poter controllare accuratamente se minazione di qualsiasi operazione di taratura e
un quarzo è da ritenersi perfettamente integro o messa a punto, soprattutto di regolazione di
350
frequenza che, altrimenti, diverrebbe partico- Il transistor TR 1, che è di tipo NPN, funge da
larmente fastidiosa, dovendo sottoporre a prova elemento oscillatore. Esso è di tipo BC109, e
cristalli di quarzo con frequenze di oscillazione può essere sostituito con il più economico, ma
che possono variare fra le poche decine di anche più delicato modello BC239.
chilohertz, come quelli montati negli orologi, Il trimmer R2, collegato fra il collettore di TRl
fino ai trenta e più megahertz. e la linea di alimentazione positiva, consente di
Il progetto di figura 1 evidenzia la notevole regolare la tensione di polarizzazione di base,
semplicità circuitale, che si identifica con una in modo da facilitare l'innesco de!Je oscillazioni
spesa di realizzazione alquanto modesta e che con qualsiasi modello di cristallo di quarzo
fa di questo dispositivo uno strumento partico- sottoposto a prova, qualunque sia la sua fre-
larmente adatto ai principianti. quenza di oscillazione.
. - --
19 26730
,. 18
,.• 27175
9
• 25 • 28830
26820 • 24 9 27285
.26 •
,.• 25 • 27275
• 27 28850 28 90 27285
.
)
• 28 26860 • 27 • 27305
•• 30
29 • 28870
• 28880
•
•
28 lt 27315
29 • 27325
• 31 9 26900 9 30 • 27335
• 32 • 26920
28910
. • 31 • 27355
• 34
33 • 32 • 27385
• • 26930 • 33 • 27375
• 35 9 26950 • 34 • 27385
• 35 • 27405
a
- - - - - - .. ,
351
viene a determinarsi una tensione continua
che, applicata alla base del transistor TR2,
provoca la conduzione di questo secondo tran-
sistor e la conseguente accensione del diodo led
DLI collegato sul circuito di collettore.
li diodo led, dunque, viene utilizzato, in questo
progetto di provaquarzi, quale elemento indica-
tore dello stato di salute del quarzo. Se si
accende, il cristallo di quarzo in prova è da
ritenersi buono, se rimane spento, il quarzo
deve essere considerato difettoso o rotto. L'ali-
mentazione del circuito del provaquarzi si ot-
tiene con la tensione continua di 9 V, che può
essere quella generata da due pile da 4,5 V
ciascuna, collegate in serie tra di loro, in modo
da attribuire allo strumento la caratteristica
della portatilità, non disgiunta da quella di una
lunga autonomia di funzionamento. Ma il con-
sumo di corrente del dispositivo è insignificante
se si considera che esso avviene soltanto quan-
do si preme il pulsante PI, che deve ovviamen-
te essere di tipo normalmente aperto.
352
KIT PER CIRCUITI
STAMPATI L. 16.000
Dotato dl tuttl gll elementi necessari per
la composizione di circuiti stampati su
vetronlte o bachellte, con risultatl tali da
soddisfare anche tecnlcl plù eslgentl, que-
sto klt contlene pure la speclale penna
riemplta dl Inchiostro resistente al perclo-
ruro e munlta dl punta dl riserva. Sul di-
to, preferendo la soluzione cablata riportata spensatore d'inchiostro della penna è pre-
nello schema pratico di figura 2. sente una valvola che garantisce una lunga
Il circuito viene interamente composto dentro durata di eserclzlo ed impedlsce l'evapo-
un contenitore, che può essere di lam iera sta- razlone del llquldo.
gnata o di plastica. Nel primo caso, il conteni-
tore, oltre che da schermo elettromagnetico,
fungerà pure da conduttore unico della linea di
massa che, nel nostro cas o, coincide con la
linea di alimentazione negativa. Nel secondo
caso occorrerà comporre una linea di massa,
tramite un conduttore di rame nudo di sezione
non troppo piccola.
Il disegno riportato in figura 2 mostra come,
servendosi di due morsettiere, dotate ciascuna
di otto ancoraggi, si possa real izzare, pur rinun-
ciando al circuito stampato, una composizione
circuitale abbastanza compatta e razionale che,
essendo interessata da segnali di alta freq uenza,
deve essere priva di conduttori lungh i. E ciò
significa che i terminali dei componenti do- Consente un controllo visivo conti-
vranno essere tagliati nella misura più corta nuo del processo di asporto.
possibile. - Evita ogni contatto delle mani con
Affinché il circuito del provaquarzi sia in grado il prodotto finito.
di controllare lo stato elettrico di quasi tutti i - E' sempre pronto per l'uso, anche
cristalli di quarzo, sia quelli adottati dai CB che dopo conservazione illimitata nel
quelli dei radioamatori, occorre dotare il dispo- tempo.
sitivo di almeno due tipi di zoccoli portainte-
grati, di due dimensioni diverse, come quelli - Il contenuto è sufficiente per tratta-
disegnati nello schema di figura 2. Anche se di re più di un mlglìaio di centJmetrl
essi, per motivi di economia costruttiva, si quadrati di superfici ramate.
potrebbe far benissimo a meno, facendo fuoriu-
scire dal contenitore due conduttori di breve
lunghezza, muniti, alle loro estremità, di pin-
zette a bocca di coccodrillo.
In fase di realizzaz ione pratica del provaquarz i,
sare bbe opportuno montare il trimmer poten-
ziometrico in modo che la sua vite di regolazio-
ne fosse acce ssibile dalla parte esterna superio-
re del contenitore metallico, così da agevolare
le operazioni di controllo dell'oscillatore. Può
capitare, infatti, di dover esaminare dei cristalli
di quarzo particolarmente «duri», come si suol
dire in gergo, che difficilmente provocano l'in-
nesco delle oscillazioni e per i quali si deve
necess ariamente intervenire sul trimmer R2.
353
CORSO
DI AVVIAMENTO ALL'USO DEGLI
INTEGRATI DIGITALI
Prima di dar inizio a questa sesta puntata del approntare un kit di cinque circuiti stampati,
corso di avviamento all'uso degli integrati digi- identici, con i quali è possibile sperimentare i
tali, vogliamo ricordare a tutti coloro che, in vari progetti descritti nelle passate, in quella
questi ultimi tempi, ci hanno scritto e conti- presente e nelle future puntate e che viene
nuano a scriverci per chiederci informazioni in mensilmente pubblicizzato alla fine di ogni
merito, che il corso stesso ha avuto inizio il trattazione dell'argomento preso in esame.
mese di gennaio di quest'anno e che i relativi Fatte queste precisazioni, che ci consentono di
fascicoli arretrati, nei quali sono state pubblica- rispondere pubblicamente alle domande di mi-
te le prime cinque puntate, possono essere gliaia di lettori, iniziamo lo svolgimento del
richiesti a Elettronica Pratica, Via Zuretti, 52, tema-del mese di giugno, con il quale si conclu-
20125 Milano, inviando anticipatamente l'im- de l'analisi dei circuiti logici fondamentali di
porto di lire 3.000 per ogni fascicolo che si vuol tipo «combinatorio», vale a dire di quei circuiti
ricevere a domicilio attraverso i consueti servizi in cui le condizioni in uscita dipendono esclusi-
postali. E vogliamo ancora ricordare che la vamente da quelle in entrata. E cominciamo
nostra Organizzazione, per consentire a tutti di con la funzione logica di INVERTER, di cui
seguire con profitto il presente corso, ha voluto pubblichiamo la tabella della verità.
354
SESTA PUNTATA
o 1 NAND
1 o
Ingr. Use.
A B
o o 1
t l o
INVERTER - BUFFER - XOR
o t 1
1 o 1
PROVE CON L'INTEGRATO 7404
NOR
OSCILLATORI AD ONDA QUADRA Ingr. Usc.
LE FREQUENZE DI CLOCK A B
o o 1
DIAGRAMMI CARATTERISTICI 1 t o
o 1 o
1 o o
355
c- E>»
Fig. 1 - Collegando assieme le due entrate A - B di
A una funzione logica NANO, oppure quelle di una fun-
zione logica NOR, si ottiene la funzione logica di
inverter, la quale associa all'uscita uno stato opposto
8 8 a quello d'ingresso.
Come si può notare, le condizioni in cui i due 7416, che sono dotati di un'uscita di tipo «open
ingressi sono tra loro diversi, sono quelle ripor- collector», come quella riportata in figura 4.
tate nella terza e quarta riga di entrambe le Tutti gli integrati ora citati presentano la stessa
tabelle. E se si eliminano queste due righe e si piedinatura del modello 7404.
accomunano le prime due, si ottiene la tabella Il simbolo elettrico dell'inverter è costituito
della verità della funzione logica INVER TER molto semplicemente da un piccolo triangolo,
precedentemente riportata. dotato di un cerchietto al vertice rappresentati-
In pratica, ai collegamenti dei due ingressi di vo dell'uscita (pallino), che simboleggia l'inver-
un circuito NANO o NOR si ricorre quando in sione del segnale (figura 5).
un integrato rimangono delle parti non utiliz- Le espressioni di lingua anglosassone, che ca-
zate. Ma nella famiglia digitale TTL esistono ratterizzano le uscite dei due modelli di integra-
comunque dei componenti integrati apposita- ti ora menzionati sono le seguenti: per il 7404,
mente concepiti per svolgere le funzioni di che ha il collettore collegato internamente, si
INVERTER. E il più popolare fra questi è il dice TOTEM POLE OUTPUT, per il 7405, il
ben noto 7404, la cui piedinatura è quella cui collettore non è collegato internamente, si
riportata in figura 2. In esso sono contenute sei dice OPEN COLLECTOR OUTPUT.
funzioni inverter identiche, il cui stadio d'usci- Osservando gli schemi delle figure 3 - 4, si può
ta tipico è quello riportato in figura 3. osservare che, nel primo, la resistenza RC (resi-
Oltre al popolare 7404, esistono altri circuiti stenza di collettore) rimane internamente al-
inverter, quali ad esempio il 7414, che possiede l'integrato, nel secondo, la resistenza RC è
gli ingressi con caratteristica del trigger di esterna e in questo caso si ha la possibilità di
Schmitt, oppure il 7405 o, ancora il 7406 e il realizzare carichi di diversa entità.
6A 6Y 5A 5Y 4A
356
=
RC
I
I
I RC
I
I
I
1
ny}ii
use.
357
me ad esempio i diodi led, i piccoli relé, ecc. Si
tratta dunque di un componente amplificatore
di corrente.
II simbolo logico del BUFFER assomiglia mol-
to a quello dell'inverter, ma è privo del pallino
riportato sul vertice, come chiaramente indica-
to in figura 6.
Fig. 5 - Simbolo elettrico della funzione logica inverter. Anche per il buffer esistono vari modelli di
Si noti la presenza di una pallina sul vertice del triango- integrati che svolgono tale funzione. I più po-
lo rappresentativo dell'uscita. polari sono il 7407 ed il 7417, la cui piedinatu-
ra, analoga a quella dell'inverter, è riportata in
figura 7.
Entrambi i modelli ora citati presentano
un'uscita di tipo «open collector».
y
FUNZIONE LOGICA DI OR ESCLUSIVO
Fig. 6 - Il simbolo elettrico della funzione logica buffer Quella dell'OR ESCLUSIVO, detta pure XOR,
assomiglia a quello dell'inverter, ma si differenzia per è una delle funzioni meno utilizzate, ma non
l'assenza della pallina posta sul vertice del triangolo. meno importante delle altre fin qui interpreta-
te. L'OR ESCLUSIVO, infatti, è alla base della
maggior parte dei circuiti «aritmetici», come i
sommatori e i moltiplicatori, con i quali vengo-
no realizzate le unità aritmetiche dei microcal-
colatori.
FUNZIONE LOGICA DI BUFFER Un'altra applicazione degli OR ESCLUSIVI o
XOR è quella della realizzazione di circuiti
La funzione BUFFER non è una vera e propria comparatori digitali.
funzione logica, in quanto non effettua alcuna L'OR ESCLUSIVO presenta una tabella della
elaborazione del segnale d'ingresso. verità simile a quella dell'OR, con la particola-
Il BUFFER ha la sola funzione di rafforzare il rità, come dice lo stesso nome, di «escludere» le
segnale al fine di consentire il pilotaggio di più condizioni di uguaglianza tra i due ingressi.
circuiti o di carichi relativamente notevoli, co- Essa è comunque la seguente:
6A 6Y 5A 5Y 4Y
358
Il simbolo logico dell'OR ESCLUSIVO o XOR
è quello riportato in figura 8; in esso si può
notare l'analogia con il simbolo della funzione
logica OR.
L'integrato che svolge le funzioni di OR
ESCLUSIVO è il 7486, di cui riportiamo in
figura 9 la piedinatura. Come si può notare, si
Fig. 8- Simbolo elettrico della funzione logica di OR tratta di un integrato contenente quattro distin-
ESCLUSIVO o XOR, nel quale si intravede il rapporto di te funzioni XOR elementari. Esso viene usato
somiglianza con il simbolo della funzione logica OR.
assai raramente.
359
---
14
e
D- INV. 1
A
5V
r
e Fig. 10 - Realizzando questo cir-
cuito, il lettore può verificare
l'esattezza della tabella della ve-
rità di una funzione logica inver-
7 ter dell'integrato 7404. La resi-
stenza R1 assume il valore di 150
ohm ed il diodo led può essere di
qualsiasi tipo.
tz:
14
e
5V
e Flg. 11- Con la realizzazlone di
questo circuito si vuol ripetere la
prova condotta con Il circuito ri-
portato In figura 10, ma questa
volta Il controllo della tabella del-
la verità si effettua coinvolgendo
le prime due sezioni dell'integra-
to 7404.
diodo led DLI si accende. Ora proviamo a cui uscita dovrà trovarsi allo stato «O». E
portare l'ingresso 3 allo stato logico «I», colle- infatti così avviene, perché il diodo led DLI
gandolo con il piedino 14 (+ VCC). Questa rimane spento. Viceversa, collegando il piedino
volta, in accordo con la tabella della verità, I (entrata della prima sezione I) con il piedino
l'uscita 4 deve assumere lo stato «O» e il diodo 14 (+ VCC), ossia portandolo al livello logico
led spegnersi, come in realtà avviene. «I», tutti gli stati si invertono e il diodo led
Ripetiamo ora l'esperimento con due sezioni questa volta si accende, comprovando lo stato
dell'integrato, collegando l'uscita della sezione logico «I» in uscita della seconda sezione del-
1 con l'entrata della sezione 2, come indicato l'integrato.
nello schema elettrico di figura 11. Colleghia-
mo con un ponticello il piedino I dell'integrato
con il piedino 7 (GND), in modo da portare OSCILLATORI AD ONDA QUADRA
l'ingresso della sezione I allo stato logico «O».
In pieno accordo con la tabella della verità, Un'applicazione interessante degli inverter, co-
l'uscita 2 viene a trovarsi allo stato logico «I» e munemente adottata nella pratica dell'elettro-
così pure l'entrata 3 della seconda sezione, la nica, consiste nella realizzazione di circuiti
360
---
R2
14
O
/
COMPONENTI
C1 100 µF - 16 VI (elettrolitico) IC = 7404
R1 = 150 ohm DL1 = diodo led (quals. tipo)
R2 = 1.000 ohm
361
P/N 1
PI N23
362
oscillatori ad onda quadra, i quali, nelle logi- pratico di figura 13, dove sono indicati con la
che, assumono la denominazione di CLOCK, dicitura PONT.
ossia di «orologio». Raccomandiamo di inserire esattamente nel
Un circuito di clock può essere quello riportato circuito di prova il diodo led DLI e il conden-
in figura 12, che utilizza l'integrato modello satore elettrolitico CI, che sono elementi pola-
7404. Di esso abbiamo pure composto il dise- rizzati e che debbono essere montati tenendo
gno realizzativo riportato in figura 13. Nel conto delle loro esatte polarità.
quale si notano i due conduttori, nero e rosso, Una volta realizzato questo circuito, si vedrà il
che debbono essere collegati con il generatore diodo led lampeggiare alla cadenza di quattro
di tensione continua stabilizzata a 5 V, facendo volte al secondo, ossia di 4 Hz circa. Ma questa
bene attenzione a non scambiare tra loro le due cadenza può essere diminuita aumentando il
polarità. Questa tensione potrà essere derivata valore capacitivo del condensatore Cl, mentre
da un alimentatore stabilizzato, oppure da un diminuendo tale valore si possono ottenere fre-
opportuno collegamento di pile, ricordando pe- quenze di CLOCK dell'ordine di parecchi me-
rò che non si debbono mai superare i limiti di gahertz.
4,75 V e 5,25 V, pena la distruzione dell'inte- Le forme d'onda ottenute assumono gli aspetti
grato. riportati nei diagrammi di figura 14. Esse sono
Sulla basetta del circuito stampato si dovrà presenti sui piedini dell'integrato i cui numeri
fissare uno zoccolo a basso profilo e realizzare sono riportati in corrispondenza di ogni curva.
poi i due ponticelli identificabili nello schema
5
CIRCUITI
STAMPATI
L. 10.000
363
lenite - cpisi- Permute
VENDO oscilloscopio Philips L. 250.000 - frequenzime- CAUSA lavoro estero vendo: BC638 - telescrivente
tro Philips da 30 Hz a 512 MHz L. 250.000 - 100 valvole T2BCN + demodulatore - provavalvole e oscillatore mo-
vecchie funzionanti a L. 1.000 l'una - saldatore elettrico dulato della S.R.E. - materiale nuovo e di recupero.
da 50 W a 450 W a L. 100.000 o permuto con RIC/TX. Tratto di persona con Modena e provincia.
Telefonare ore pasti allo (071) 714311- OSIMO (Anco- Tel. (059) 354432 - ore 20 - 22
na)
CERCO materiale guasto come: radio - autoradio - am-
VENDO rivista Elettronica dal '75 ad oggi al prezzo di plificatori - equalizzatori - CB o qualunque apparecchio
copertina. Vendo o permuto materiale elettronico inte- elettronico con prezzi ragionevoli.
ressato permuta con VOC 20 o Spectrum - Vendo ZX81 MAURO - FIESCO (Cremona) Tel. (0374) 70488
+16K (da riparare) + programmi ecc. a L. 150.000.
CICALÒ ARNOLDO - Via di Pratale, 103 - 56100 PISA VENDO RTX CB 23 ch AM - USB - LSB 5WAM 25 W
LSB marca Tokai in ottime condizioni completo di micro
CERCO corso di tecnica elettronica sperimentale oppure a L. 130.000 o permuto con mat. elettronico.
il corso di TV radio transistor, anche senza materiale TODARO STEFANO - Piazza Martiri, 2 - 22043 GALBIA-
purché ad un prezzo ragionevole. TE (Como) Tel. (0341) 540497 ore 19
FULCHINO ANTONIO - Via Cilento, 41/C - 50047 PRA-
TO (Firenze) Tel. (0574) 798675 chiedere di Antonio VENDO annata completa 1983 di Elettronica Pratica a L.
15.000. Spese di spedizione a mio carico.
VENDO motore a scoppio Supertiger 70 cc 2,5 con ERRANTE PARRINO DANIELE - Via Pasquino di Matt-eo,
carburatore per radiocomando, completo di elica e pa- 9 - PRATO (Firenze)
raelica rodaggio quasi finito, funzionante, + altro motore
a scoppio Supertiger 70 cc 2,5 d'a montare. VENDO tre volumi nuovi rilegati di schernì elettrici TV
SANTONI GIORGIO - Via B. Luini, 14 - 22100 COMO color e bianco-nero voi. 27 - 28 - 29 a L. 30.000 l'uno.
Tel. 265838 GIOVANNONI PAOLO - FIRENZE Tel. (055) 586677
Di questa Rubrica potranno avvalersi tutti quei lettori che sentiranno la necessità di offrire
in vendita, ad altri lettori, componenti o apparati elettronici, oppure coloro che vorranno
rendere pubblica una richiesta di acquisto od un'offerta di permuta.
Elettronica Pratica non assume alcuna responsabilità su eventuali contestazioni che po-
tessero insorgere fra i signori lettori e sulla natura o veridicità del testo pubblicato. In
ogni caso non verranno accettati e, ovviamente, pubblicati, annunci di carattere pubblici-
tario.
Coloro che vorranno servirsi di questa Rubrica, dovranno contenere il testo nei limiti di
40 parole, scrivendo molto chiaramente (possibilmente in stampatello).
364
CERCO apparato CB 80 eh massimo, a modico prezzo.
REINA GIUSEPPE - Via Case Popolari, 58 - SAN PIETRO
CLARENZA (Catania) Tel. (095) 619551 tranne il saba-
to
VENDO schemi, elenco componenti, disegno. circuiti URGENTE cerco disegno di circuito FM (non complicato
stampati di molti progetti elettronici per professionisti o perché sono un principiante) + elenco componenti e loro
per principianti. Per avere la lista inviare L. 1.000. caratteristiche.
ORSINI FRANCESCO - Via C. Cattaneo, 7 - 56010 SPANÒ RICCARDO - C.so Traiano, 88 - 10135 TORINO
ARENA METATO (Pisa)
CERCO trasformatore: entrata 125 V - uscita 220 V -
VENDO generatore di barre TV montafo e perfettamente minimo 500 W.
funzionante a L. 28.000 trattabili + spese postali. ZANARDI WALTER - Via Regnoli, 58 - 40138 BOLO-
VIANELLO FABIO - Castello 6660/d - 30122 VENEZIA GNA
Tel. (041) 709325
CEDO francobolli in cambio di materiale elettrico.
PERITO ELETTRONICO specializzato, radio riparatore, LUALDI RENATO - Via XX Settembre, 78/B - 27058
esegue montaggi per ditte e privati. VOGHERA (Pavia)
LUONGO RENATO - Via Adamello, 7/6- 16159 GENO-
VA-RIVAROLO Tel. (010) 441180 CERCO espansione 16K RAM o più per Sinclair ZX81,
ma solo se occasionissima.
VENDO Sinclair ZX81 con 16 K + 2 libri in omaggio a L. AVOLIO GIUSEPPE - Via Machiavelli, 12 - 87065 CORI-
200.000 trattabili. GUANO SCALO (Cosenza) Tel. (0983) 89348 (pome-
GERMINO ADRIANO - Via D. Riccardi, 93 - 80040 riggio)
CERCOLA (Napoli) Tel. (081) 7333764 ore 16- 19
CERCO trasformatore d'uscita per push-pull di El84 -
PERITO elettrotecnico iscritto all'albo esegue montaggio impedenza primario 800 ohm con tre prese intermedie
e cablaggio pannelli e cassoni elettrici per serie ditte. centrali.
Esperienza nel settore quinquennale. Prezzi bassi. GIUNTINI ALESSANDRO - Via della Croce, 16 - 56030
DE BONIS GIUSEPPE - Via Imbriani, 110 - 71013 S. TERRICCIOLA (Pisa) Tel. 658322 dalle 16 alle 18
GIOVANNI ROTONDO (Foggia) Tel. (0882) 854373
CERCO schema elettrico+ elenco componenti+ disegno
ELETTRONICA Pratica N. 8-9-10-11del 1982 vendo del circuito stampato per laser da 10 mW offro L. 5.000.
a L, 8.000. Vendo interruttore fotosensibile in kit funzio- MANSI SAYED - Casella Postale, 702 - 16100 GENOVA
nante a 12 Vcc da montare, a L. 8.000. Kit montato L.
10.000. Spese postali a carico dell'acquirente. CERCO urgentemente TX-RX 40 o più canali 5 W in
CASIERI RAFFAELE - V.le Millini 1a trav. 8 - 25032 buone condizioni ad un prezzo modico.
CHIARI (Brescia) Tel. (030) 7100222 GIUSTINA MASSIMILIANO - Via Turati, 29 - 05100
TERNITel.(0744)284569
CERCO urgentemente un convertitore che permetta di
ascoltare con comune ricevitore ad onde medie la gam- VENDO 64 KBYTE RAM memoteck per ZX81 a L.
ma dei CB da 26 a 28 MHz anche in kit o autocostruito. 240.000.
PALUMBO GENNARO - V.le T. Seneca, 13 - 62032 Tel. (0434) 26278 chiedere del Slg. ROLANDO (ore 8 -
CAMERINO (Macerata) Tel. (0737) 2963 dalle 21 in poi. 14 escluso domenica)
365
VENDO amplificatore autocostruito da 15 W a sole L. VENDO personal computer ZX81 con alimentatore Sin-
15.000. clair 1,2 A, cavetti collegamento TV e registratore, ma-
RUSSO GIAMPAOLO - via Manzoni, 5 - 00012 SETTE- nuale istruzioni; lavagna elettronica per scrivere sullo
VILLE DI GUIDONIA (Roma) Tel. (0774) 390254 dopo schermo di un qualsiasi TV (da cambiare la memoria del
le ore 18 - chiedere di Paolo costo di L. 2.000/3.000) + istruzioni. Il tutto in blocco a L.
350.000 non trattabili. All'acquirente regalo un amplifica-
VENDO 2 casse amplificate Binson mod. CA100G 100 W tore stereo 18 + 18 W + istruzioni.
cad. a L. 1.200.000 di tutto non trattabili solo contanti; SPERA GIACOMO - Via Pretatti, 50 - 67100 L'AQUILA
multimetro digitale a L. 90.000.
Tel. (0862) 27055 dalle 13.30 alle 14.00
IEPPARIELLO NICOLA - C.so Roma, 92 - 20075 LODI
(Milano) Tel. (0371) 64638 FORNISCO schemi di ogni tipo a L. 2.500; schema e
disegno c.s. L. 3.500; realizzo c.s. L. 200 cm2 su vetronite
VENDO o permuto ricetrasmettitore CB 80 ch AM, SSB L. 180 su bachelite. Inviare richiesta + l'importo + L.
completo di alimentatore con persona! computer Vic20 o 1.000 per spese postali.
Sinclair ZX81 (a colori) o simili (prezzo trattabile). FAVETTI BENEDETTO - Via Villagrazia, 100/B - 90125
GIGLIONI SANDRO - Via dell'lmpruneta, 9 - 00146 PALERMO Tel. (091) 443923 (ore 20.30 - 21)
ROMA Tel. 5265128 (ore pasti e serali)
VENDO vecchie radio, valvole, condensatori, pezzi di
ATTENZIONE, vendo, per proiettori super-8 e/o normale mangianastri, contenitori in plastica e tanti altri pezzi
8,7 bobine super 8 b.n. 15 m + 2 bobine super 8 b.n. 60 surplus. Solo zona Venezia - Mestre.
m + 1 bobina normale 8 b.n. 45 m, riguardanti comiche, MANENTE MAURIZIO - Via Castellana, 158- ZELARINO
cartoni animati ecc. Vendo preferibilmente in blocco. (Venezia-Mestre) Tel. (041) 908853
RAGGIRI GIUSEPPE - Via Bosco, 11 - 55030 VILLA
COLLEMANDINA (Lucca) Tel. (0583) 68390 ore pasti OCCASIONE: vendo carillon elettronico con 24 motivi +
schema per collegamenti L. 25.000; calcolatrice solare
15ENNE alle prime armi, vorrei corrispondere con miei Sharp L. 38.000; microprocessore MP3318 L. 10.000;
simili per scambio schemi e componentistica. Rispondo integrato SN764 77 L. 5.000. Tutto in blocco L. 76.000.
a tutti.
CALSOLARO MAURIZIO - Via M. Ruta, 59 - CASOLLA
PALELLA SEBASTIANO - Via Salvatore Vigo, 117 - (Caserta) Tel. (0823) 442605
95024 ACIREALE (Catania)
VENDO RX BC342 mc. 1.5- 18 alim. 115 V L. 140.000;
APPARECCHIATORE elettronico esegue lavori di mon-
taggio e collaudo di circuiti elettronici. RX BC314 mc. 0.150-1,5 alim. 115 V L. 140.000 - ottimi
- ambedue L. 250.000. RX galena completa di cuffia a L.
LUCCHINI MARIO - Via Lamarmora, 19 A - 20037
PADERNO DUGNANO (Milano) Tel. (02) 9182479 100.000. Antenna - amplificatore elettronico efficientis-
sima da interni fino a 25 mc, valvolata, L. 120.000.
BIANUCCI RENATO - Quartiere Diaz, 21 - VIAREGGIO
OFFRO per la costruzione di luci a 10 canali psicorotanti Tel. (0584) 52670 ore serali
e psicolineari, n 10 circuiti stampati e 10 pannelli già
disegnati + schema elettrico, valore complessivo L. VENDO urgentemente corso senza materiali S.R.E.
25.000, oppure permuto con materiale elettronico vario a «Sperimentatore Elettronico» a L. 120.000 trattabili +
vostra scelta. s.p, + video gioco soundig nuovo TV color b/n 6 giochi +
LANERA MAURIZIO - Via Pirandello, 23 - PORDENONE pistola fucile a L. 70.000 + s.p.
Tel. (0434) 960104 ZANIBONI DANIELE - Via Uccellino, 9 - 40141 BOLO-
GNA Tel. 473985
CEDO circa 400 riviste di elettronica anni 1971/1976 e
1983 in cambio di un RX BC603, alimentazione 220 V. VENDO 60 riviste di Elettronica Pratica dal 1977 al 1982
Oppure cedo al miglior offerente. Tratto preferibilmente (1978- 79 - 80 - 81 complete). Il tutto a L. 50.000.
di persona. Possibilmente zona Catania.
GREMMO LUCIANO - Via Oglio, 14- 50047 PRATO Tel. MUSCIANISI GIOVANNI - Via P. Verri, 7 - 95123 CATA-
(0574) 24496 NIA Tel. (095) 443274
VENDO amplificatore per chitarra Montarbo 50 W a L. VENDO schemi di: semplice ed economico variatore luce-
270.000, in ottimo stato; altoparlante per basso della sirena programmabile - oscillofono - sirena elettronica
«Giare», 60 W O cm 38 - 40 ohm, completo di compatta americana 10 W - allarme capacitivo - temporizzatore
cassa acustica autocostruita, nuovo, pochi mesi di vita, 0-60 minuti primi - variatore crepuscolare in alternata
a L. 60.000. In blocco prezzo speciale di L. 300.000. con fotocellula 2.000 W,. Tutti a L. 2.500 cadauno +
Massima serietà. spese postali, pagamento anticipato, massima serietà.
PICCOLO RENATO - Via N. Fabrlzi, 215 - 65100 PE- DE LUCA GIUSEPPE - Via G. Mazzaglia, 7 - 95123
SCARA CATANIA
366
CERCO semplice schema + elenco componenti e istru- VENDO programmi originali inglesi (circa 130) per ZX
zioni per il montaggio di un alimentatore 12 V2 + 3 A. spectrum, meno di 5.000 lire l'uno. Vendo inoltre centra-
Pago fino a L. 2.500 quelli da me guidicati idonei gli altri li lina luci psichedeliche 2.000 W a L. 80.000 trattabili.
restituisco. FASIELLO GIOVANNI - LECCE - Via G. Leopardi, 33
DI GIANVITTORIO FRANCESCO - Via Carlo, 13 - GIU- Tel.(0832)46010
LIANOVA LIDO (Teramo)
VENDO campanello musicale programmabile L. 25.000,
CERCO Elettronica Pratica novembre 82. Pago prezzo di sirena americana 30 W L. 19.000, generatore di suonl L
copertina. 10.000. A chi acquista in blocco L. 50.000, e in regalo
BIANCHI OSCAR - Via Trento, 20 - 25050 PROVAGLIO cuffia stereo.
D'ISEO (Brescia) BAGATIN CLAUDIO - P.zza Mercato, 24 - 13014 COS-
SATO (VC) - Tel. (015) 926346 dopo le 21
VENDO ZX81 a L. 120.000 trattabili; è corredato di
manuali, programmi, alimentatore, cavetti, cassette. So- VENDO Consolle per videogiochi Intellivision a L
no eventualmente disposto ad aggiungere vari kit monta- 480.000 (trattabili) con le cassette: Beamrider, poker,
ti e funzionanti per cambio con RTX. Burgertime, Armar Battle, Soccer, Nova Blast. Oppure
FASIELLO GIOVANNI - LECCE - Tel. (0832) 46010 vendo la consolle con Poker e Beamrider a L. 300.000.
Vero affare. Massima serietà. Pagamento in contrasse-
VENDO a L. 90.000 registratore nuovissimo per VIC 20 e gno.
C64. MANDARINI FABIO - Via Torrazza. 2- 16010 S'OLCESE
ARNOLDO - Tel. (050) 570384 (GE) - Tel. (010) 409448 dalle 19 alle 20
SALDATORE
ISTANTANEO
A PISTOLA
L. 16.500 [
CARATTERISTICHE:
Tempo di riscaldamento: 3 secondi
Alimentazione: 220V
E dotato di punta di ricambio e di
Potenza: 100 W istruzioni per l'uso. Ed è particolar-
111,uminazione del punto di saldatura mente adatto per 'lavori Intermittenti
professionali e dilettantistici.
367
CERCO preciso schema elettrico, circuito stampato ed VENDO - SCAMBIO un Trasmettitore FM 2 W + progettc
elenco componenti di un trasmettitore FM (qualunque di antenna con un lineare 3-4 W per CB + regalo 5 riviste
frequenza minimo 2 W). Offro L. 2.000. ' di sperimentare + 2 di CQ elettronica + il materiale pel
TALPO MAURIZIO - Via Cernala, 9 - 10024 MONCALIE- costruire un ricevitore onde medie. Il solo trasmettitore L
RI (Torino) 15.000.
DE ROSSI GIANNI -Via G. Verdi, 55 - 35010 LIMENA
VENDO organo elettronico e calcolatore VL-TONE della (PD) - Tel. (049)
76 7480
Casio completo di contenitore più istruzioni; un mese di
vita a L. 120.000. VENDO ZX81 più espansione 16 K, più libro 66 program-
DEL GROSSO BRUNO - Via Pantanlelll, 28 - CAMPOLI mi, più 7 cassette, più tastiera a L. 250.000.
DEL MONTE TABURNO (BN) - Tel. (0824) 873180 CORSARO GAETANO - Via M. Palestinesi, 7/A -CINI
SELLO B. (MI) - Tel. (02) 6127346
VENDO organo elettronico mod. Bravo Farfisa; 9 voci,
batteria elettronica più sezione accompagnamento; 4 VENDO diversi schemi di impianti elettronici (con elencc
ottave. Cedo ancora imballato a sole L. 250.000. prezzi), per informazioni e per ricevere il catalogo inviare
ROTONDI ANDREA - Via Vecchia Traversara, 5 - 48012 L. 2.000.
BAGNACAVALLO (RA) DELLE FAVE ROBERTO - Via Vittorio Emanuele, 317 .
18012 BORDIGHERA (Imperia) - Tel. (0184) 264332
VENDO grammofono antichissimo a manovella. ore 18-19,30-23-24
PARISI GIUSEPPE - ENNA - Tel. (0933) 25344 ore VENDO rosmetro osker block con frequenze dai 3,5 MH;
serali a 144 (150) MHz, con capacità di wattaggio di 2 KW, ma
usato; prezzo L. 60.000. Inoltre vendo Tweeter 45 W
VENDO Tester Scuola Radio Elettra originale del corso Ohm; L 18.000 la coppia - Tel. (0773) 240490 - 041 OC
"Tecnica Elettronica Sperimentale". Misure 1 V 10 V LATINA
100 V- 1mA 10mA 100mA fondo scala e prova batterie
L. 20.000 trattabili. VENDO amplificatore stereofonico "WILSON" 25 + 25 W
MODENA ANDREA - Via Giuseppe Giusti, 5 - 20052 5 ingressi (phono magnetico e piezo, tape, turnar, aux)
MONZA (Ml) regolazione volume e toni alti e bassi separati cor
comandi a slider., Mobile elegante esecuzione di colo
VENDO gioco elettronico ottimo stato (space invader) nero con mascherina in alluminio satinato nero. Prezzo L
dimensioni cm. 25x10 L. 30.000. 75.000 + spese di spedizione.
LAFORTEZZA STEFANO - Via Nicola Palmieri, 8 - MI- PASCUCCI PASQUALE - Via Guido Dorso, 4 - 8310
LANO - Tel. 8494278 (tratto solo con Milano) AVELLINO
In scatola
ALIMENTATORE STABILIZZATO di montaggio
Caratteristiche
Tensione regolabile 5± 13 V
Corr. max. ass. 0,7A
Corr. picco 1A
Rlpple 1mV con 0,1A d'usc.
5mV con 0,6A d'usc.
Stablllzz. a 5V d'use. 100mV
368
VENDO per ZX-81 1KRAM: cassetta "super programs POSSESSORE di VIC 20 cerca persone disposte a
7" con 6 programmi (racetrack, chase, nim, tower of scambi e compra-vendita di accessori ma, soprattutto,
hanoi, docking the spaceship, golf) del valore di L. programmi. Cerco quindi programmi (anche fotocopie) di
20.000 a L. 15.000 trattabili. tutti i generi persino in cassetta.
BENVEGNIÙ ANDREA - Via Bonafede, 13 - PADOVA - PASSUTI ROBERTO - Via Michetti, 3- 40134 BOLO-
Tel. (049) 751155 ore pasti GNA - Tel. (051) 433843 ore pasti
VENDO saldatore istantaneo 100 W completo di punte VENDO accensione elettronica per auto che vi permette
nuove sostituibili con chiavetta compresa. L. 11.000 di consumare meno benzina e miglior rendimento del
comprese spese postali. Vendo inoltre vari schemi di TV motore ripresa e accelerazione aumenta, facili partenze
a colore o b/n. Prezzo da concordarsi. anche da freddo. Vendo con garanzia di un anno a L.
DI NISIO LUCA - V.le Europa, 13 - 66100 CHIETI 130.000 con antifurto incorporato.
STAGNI ANGELO - Via Don Minzoni, 42 -S. LAZZARO
CERCO RIVISTA N.50/51 anno 1983 di Elekcor. Prezzo DI SAVENA (Bologna) - Tel. (051) 468369
trattabile.
CAMPANELLI ALESSANDRO - Via Solfanuccio, 76 - S, VENDO schema di circuito di una spia luminosa inseribi-
COSTANZO (Pesaro) le a 220 V. Funzionamento assicurato, facile costruzio-
ne, basso costo di realizzazione. lo vendo a L. 1.000 +
PERITO ELETTRONICO con proprio laboratorio e con spese postali.
esperienza nel settore, disponibile per montaggi di pic- PALMA ALESSIO - V.le dell'Unità d'Italia, 6/ - 66013
cole serie e prototipi. Massima serietà. CHIETI SCALO
BALDAZZA MAURO - Via IV Novembre, 6 - 47020
LONGIANO (Forll) - Tel. (0547) 55318 CERCO schema di mixer stereo, di equalizzatore stereo,
o di registratore stereo con prese input - output, o di
COMPRO per ZX-Spectrum copie su cassetta di VU- radio AM-FM (si intende schema con circuito stampato
FILE-PAGAZZINO-CONTO CORRENTE della Rebit. ed elenco componenti).
Prezzi ragionevoli. GROSSI FRANCO - Tel. (041) 81060 ore pasti
PESCE VALERIO - Via Zara, 79- 85100 POTENZA
VENDO da L. 15.000 variatori di luminosità montati o in
PER CESSATA attività vendo centralino Urmet, con IO kit+ schema elettrico del cablaggio e istruzioni per l'uso.
telefoni nuovi applicabili anche a mezzo telefono. Posti IO Vendo a L. 600 schemi di televisori b/n-color di qualsiasi
diversi intercomunicanti. marca e radio a valvole e a transistor.
DA ROS SANTE - Via Mazzini, 1 - VITTORIO VENETO DI TOMMASO GIAMPAOLO - 65020 PIANO D'ORTA
(Treviso) (Pescara) - Tel. (085) 888185 dalle 15 alle 18,30
369
CERCO corso di Tecnica elettronica sperimentale oppu- VENDO motore a scoppio Supertiger 70 cc 2,5 con
re il corso di TV radio transistor, anche senza materiali carburatore per radiocomando, completato di elica e
purché ad un prezzo ragionevole. paraelica rodaggio quasi finito, funzionante + altro moto-
FULCHINO ANTONIO - Via Cilento, 41/C - 50047 PRA- re a scoppio Supertiger 70 cc 2,5 da montare.
TO (Firenze) - Tel. (0574) 798675 chiedere di ANTO- SANTONI GÌORGlO-Vta B. Luini, 14- 22100 COMO -
NIO Tel. 265838
-~--------------
--
---
I
- Rubrica « Vendite - Acquisti - Permute »
370
LA PSIA DEl LETTIERE
Tutti possono scriverci, abbonati
E
o no, rivolgendoci quesiti tecnici
inerenti a vari argomenti presen-
tati sulla rivista. Risponderemo
nei limiti del possibile su questa
=
=-:;::-
371
INTERFONO C3 = 100 F - 25 VI (elettrolitico)
C4 = 220.000 pF
Possedendo un integrato di tipo PA234, vorrei C5 = 100.000 pF
con questo realizzare un interfono. C6 = 47.000 pF
C7 = 220 F - 25 VI (elettrolitico)
SUSA T EZIO
Trento
Resistenze
Questo è il circuito amplificatore che lei potrà pi = 10.000 ohm
realizzare con li suo integrato. In esso non R2 = 1 megaohm
abbiamo inserito il sistema di commutazione R3 = 10.000 ohm (potenz. a variaz. log.)
parlo/ascolto, che le sarà facile comporre, te- p4 = 100.000 ohm
nendo conto che nel circuito, così come esso R5 = 3.300 ohm
appare, API funge da microfono e AP2 da R6 = 680.000 ohm
altoparlante. Il transistor TRJ funge da adatta- R7 ) = 100.000 ohm
tore di impedenza. La potenza d'uscita è di 2
W. / •
Varie
Condensatori TR1 = BC107
C1 = 4.700 pF IC1 = PA234
C2 = 10 F - 16Vl (elettrolitico) AP1}- AP2 = altoparlanti da 8 ohm (50 mm)
Vorrei inserire in un congelatore, da me riatti- Realizzi questo circuito nel quale la resistenza
vato, un sistema di allarme, alimentato a pile, Rl (termistore o NTC) funge da sensore della
che possa entrare in funzione non appena la temperatura. Con R2 si controlla la soglia d'in-
temperatura, in seguito ad un eventuale guasto nesco del diodo controllato SCR che, a sua
o interruzione della corrente, scende al di sotto volta, pilota il buzzer. Premendo Pi (normal-
di un preciso valore prestabilito. mente chiuso) si disattiva l'allarme.
MONTALBERTICARLO
Firenze
BUZZER
SCR
e9V
e
372
s1
+ 5
R1
TR1 Ie e
12V
e
Cl
AP2
REGOLATORE DI POTENZA
IN SCATOLA
Con questo dispositivo è possibile
DI MONTAGGIO
controllare:
3 - La temperatura di un saldatore.
373
INTEGRATO TAA263
r O3
IN SCATOLA DI MONTAGGIO
L.15.500
Il kit contiene: n. 5 condensatori ceramici -
n., 4 resistenze - n. 2 transistor- n. 2 trimmer
potenziometrici- n. 1 altoparlante- n, 1 cir-
cuito stampato- n. 1 presa polarizzata - n. 1
TR2
pila a 9 V - n. 1 tasto telegrafico - n, f matas-
slna filo flessibile per collegamenti - n. 1 ma-
tassina filo-stagno.
CARATTERISTICHE
Controllo di tono '------- •' --- - -11- ----------'
Controllo di volume
Ascolto in altoparl'ante 6
Alimentazione a pila da 9 V
C1 = 16 F- 16Vl (elettrolitico)
C2 = 25 F- 16VI (elettrolitico)
R1 = 12.000 ohm
R2 = 22.000 ohm
R3 = 15.000 ohm
R4 = 8.200 ohm
R5 = 500 ohm (trimmer)
IC1 = TAA263
374
RICEVITORE PER ONDE CORTE
IN SCATOLA DI MONTAGGIO L.16.200
375
ALIMENTA TOR E - 5 Vcc
KIT -BOOSTER BF
Una fonte di energia complementare in· scatola di montaggio
L. 15.500
PER ELEVARE
LA POTENZA DELLE
RADIOLINE TASCABILI
DA 40 mW A 10 WI
376
Sia FI
E u
ICI
RETE Slb
T1
+
C2 c3
-
,+
USCITA
SERVIZIO BIBLIOTECA
IMPIEGO RAZIONALE I CIRCUITI INTEGRATI I SEMICONDUTTORI NEI
DEI TRANSISTORI Tecnologia e applicazioni CIRCUITI ELETTRONICI
L. 12.000 L. 9.000 L. 13.000
377
REGOLA TORE DI LUMINOSITÀ MISURA DEGLI ELETTROLITICI
Senza ricorrere all'acquisto di un dispositivo A parte il tester, con quale altro sistema è
commerciale, vorrei costruirmi un regolatore di possibile valutare la capacità dei condensatori
luminosità di due faretti, collegati in parallelo. elettrolitici con sufficiente approssimazione?
ciascuno da 200 W. SOLDARINI FEDERICO
PASINETTI GILDO Novara
Bologna
Per esempio tramite la misura di un tempo,
Circuiti di questo tipo sono stati più volte pub- quello di temporizzazione dell'impulso genera-
blicati sulla nostra rivista. Comunque la accon- to da un integrato 555, come in questo circuito,
tentiamo e ne presentiamo ancora uno. Tenga nel quale il diodo led fornisce il tempo di durata
presente che il TRIAC deve essere dotato di un dell'impulso. Le misure si effettuano per para-
piccolo radiatore. gone, con un condensatore (C4) di valore capa-
citivo noto.
LPI
Cl
RETE
378
p3e I SI
RI .é i
•J
I
e
8
Il
,
b TRl
+ Il
!Cl 7 c6
4.5V
Il I
T
Cl
6
+ +
4' .±i I 5 C4
T
•
L. 36.500
'
Trasforma la tensione continua della batteria d'auto in tensione alternata a 220 V.
Con esso tutti possono disporre di una scorta di energia elettrica, da utilizzare
in caso di interruzioni di corrente nella rete-luce.
379
SIRENA PER AUTO Condensatori
C1 = 47 F - 16 VI (elettrolitico)
Perché non pubblicate il progetto di una sirena C2 = 47 F - 16 VI (elettrolitico)
per auto con emissioni sonore simili a quelle C3 = 100.000 pF
della polizia americana? C4 = 100.000 pF
MARCHESI GIOVANNI es = 47 µF - 16 VI (elettrolitico)
• Torino C6 = 100.000 pF
DALL'AMPLIF BF ALTOP
Cl
01 R25- i
380
- [C1--
IN SCATOLA DI MONTAGGIO
L. 14.750 (senza altoparlante)
L. 16.750 (con altoparlante)
CARATTERISTICHE:
Controllo sintonia: a condensatore variabile • Controllo volume: a potenziometro - 1 • Entrata BF:
500+50.000 ohm. 2 Entrata BF: 100.000+1 megaohm - Alimentazione: 9 Vcc - Impedenza d'u-
scita: 8 ohm - Potenza d'uscita: 1 W clrca.
Il kit contiene: 1 condensatore variabile ad aria - 1 potenziometro di volume con interruttore in-
corporato - 1 contenitore. pile - 1 raccordatore collegamenti pile- 1 circuito stampato - 1 bobina
sintonia- 1 circuito integrato - 1 zoccolo porta integrato- 1 diodo al germanio- 1 commutatore
- 1 spezzone di filo flessibile - 10 pagliuzze capicorda- 3 condensatori elettrolitici- 3 resistenze
- 2 viti fissaggio variabile.
381
AMPLIFICATORE A LA RGA BANDA Condensatori
c1 = 100.000 pF
Per il mio laboratorio vorrei realizzare un am- C2 = 10 F (non elettrolitico)
plificatore a guadagno limitato, ma in grado di C3 = 47 pF
lavorare indifferentemente sia con segnali di C4 = 10.000 pF
bassa frequenza, sia con quelli di alta frequen- C5 = 22 F (al tantalio)
za. C6 = 22 F (al tantalio)
GRUBER AMBROGIO Resistenze
Bolzano R1 • = 910.000 ohm
R2 = 110.000 ohm
R3 = 250.000 ohm (potenz. a variaz. log.)
R4 = 910.000 ohm
L'integrato ICI è un amplificatore operaziona- R5 = 36.000 ohm
le (4702) particolarmente veloce, che garanti- R6 = 18.000 ohm
sce una banda passante da 2 Hz a 4 MHz Varie
circa, con un guadagno pari a 20 dB. Realizzi IC1 = A702
un montaggio compatto con collegamenti molto S1 = interrutt.
corti. ALIM. = 12Vcc
Pur non potendosi definire un vero e proprio stroboscopio, questo apparato consente di trasfor-
mare il normale procedere delle persone in un- movimento· per scatti. Le lampade per illuminazione
domestica sembrano emettere bagliori di fiamma, cosi da somigliare a candele accese. E non
sono rari gli effetti ipnotizzanti dei presenti, che, possonoertire avvstrane ma rapide sensazioni.
382
R3
I
- f
Rs
~l
•
}
18y
e
Cl
Il I 1/ Il Il i
.k. 6Il! l
II
"3 cs
2 Il+
383
offerta speciale!
ELETTRONICA
PRATICA
ELETTRONICA
- E7 PRATICA
G
E
t
E
A
A
T
o
D
CE=
L. 12.000
Per agevolare l'opera di chi, per la prima volta, è impegnato nella ricerca degli elementi
didattici introduttivi di questa affascinante disciplina che è l'elettronica del tempo libero,
abbiamo approntato un insieme di riviste che, acquistate separatamente, verrebbero a
costare L. 3.000 ciascuna, ma che in un blocco unico, anziché L. 36.000, si possono avere
per sole L. 12.000.
IN SCATOLA
ALIMENTATORE DI MONTAGGIO
PROFESSIONALE L. 34.000
e STABILIZZAZIONE PERFETTA FRA 5,7 e 14,5 Vcc e CORRENTE DI LAVORO: 2,2 A
CARATTERISTICHE
Tensione d'entrata: 220 Vca
Tensione d'uscita (a vuoto): regolabile fra 5,8 e
•
14,6 Vcc
Tensione d'uscita (con carico 2A): regolabile fra
5,7 e 14,5 Vcc
5P Stabilizzazione: - 100 mV
LI«EeNTATOHE STABIZZA Corrente di picco: 3 A
Corrente con tensione perfettamente stabilizzata.
2,2 A (entro - 100 mV)
Corrente di cortocircuito: 150 mA
~·- t
- n. 3 Transistor
- n. 1 Diodo zener
n. 1 Raddrizzatore
n. 1 Dissipatore termico (con 4 viti, 4 dadi, 3 rondelle
e 1 paglietta) 8 e
n. 1 Circuito stampato
•
n. 1 Bustina grasso di silicone
n. 1 Squadretta metallica (4 viti e 4 dadi)
n. 1 Voltmetro (con due resistenze presaldate)
- n. 1
il
',=
t'-
Cordone di alimentazione (gommino-passante}
- n. 2 Boccole (rossa-nera)
- n. 1 Lampada-spia (graffetta fissaggio)
- n. 1 Porta-fusibile completo
- n. 1 Interruttore di rete
- n. 1 Manopola per potenziometro
- n. 1 Potenziometro (rondella e dado)
n. 1 Trasformatore di alimentazione (2 viti, 2 da
rondelle)
n. Contenitore in ferro verniciato a fuoco (2
tofilettanti)
- n. 1 Pannello frontale serigrafato
- n. 7 Spezzoni di filo (colori diversi)
- n. 2 Spezzoni tubetto sterling
in scatola di montaggio
L 12.700
Gli elementi fondamentali, che ca-
ratterizzano il progetto del microtra-
smettitore tascabile, sono: la mas-
sima semplicità di montaggio del
circuito e l'immediato e sicuro fun-
zionamento. Due elementi, questi,
s E che sicuramente invoglieranno tut-
ti i principianti, anche quelli eh-e
sono privi di nozioni tecniche, a
costruirlo ed usarlo nelle occasio-
ni più propizie, per motivi profes-
sionali o sociali, per scopi protet-
tivi e preventivi, per divertimento.
vieta.eess re.guerce
Di ELETTRONICA - RADIO - cB . 27 MHz
PRATICA
nll
PERIODICO MENSILE - SPED. IN ABB. POST. GR. 3°/70 L. 3.000
ANNO XIII- N. 7/8 - LUGLIO/AGOSTO 1984
SULLA C A DA PESCA
Tutti gli strumenti
di misura e di
controllo pubblicizzati
in ques ta pagina
po ssono essere
richiesti a:
NO VITA'
ASSOLUTA!
Questo generatore, data la sua larga banda di frequen-
za consente con molta facilità l'allineamento di tutte
le apparecchiature operanti in onde medie, onde lun-
ghe, onde corte, ed in tutta la gamma di VHF. Il qua- interamente protetto
drante delle frequenze è di grandi dimensioni che con-
sente una facile lettura. da qualsiasi
Dimensioni: 250x170x90 mm errore di manovra
CARATTERISTICHE TECNICHE
Tensioni continue 100 mV- 2 V - 5 V- 50 V - 200 V - 1.000 V
Tensioni alternate 10 V - 25 V - 250 V - 1.000 V
Correnti continue 50 A - 0,5 mA - 10mA - 50 mA - 1A
Correnti alternate 1,5 mA - 30 mA - 150 mA - 3 A
m 2x1-2x100 - 2x1.000 Ottimo ed originale strumento di misure appositamente stu-
Volt output 1 O Vca - 25Vca - 250 Vca - 1.000 Vca diato e realizzato per i principianti.
ecibel 22 d- 30 dB - 50 dB - 62 dB La protezione totale dalle errate ins·eni-oni e ottenuta me-
2cita da O a 50 F - da O a 500 F diante uno scaricatore a gas e due fusibili.
CARATTERISTICHE GENERALI
ssoluta protezione dalle errate manovre dell'operatore. - Scala a specchio, sviluppo scala mm. 95. - Garanzia di fun-
vento elettrico anche in condizioni ambientali non favorevoli. - Galvanometro a nucleo magnetico schermato con-
ampi magnetici esterni. - Sospensioni antiurto. - Robustezza e insensibilità del galvanometro agli urti e al tra-
isura balistica con alimentazione a mezzo batteria interna.
(Generatore di segnali)
e versioni per Radio e Televisione. Particolarmente adatto per localizzare velocemente i guasti nei ra-
ificatori, fonovaligie, autoradio, televisori.
CARATTERISTICHE
MOD. RADIO L. 14.500 CARATTERISTICHE TECNICHE,
MOD. TELEVISIONE .900
Frequenza 1 KCc Frequenza
Armoniche fino a 50 Mc Armoniche fino a
Uscita 10,5 V e Uscita
30 V pr
Dimensioni 12x160 mm Dimensioni
Peso 40 grs. Peso
Tensione massima
applicabile al ·puntale 500 V
Corrente della batteria 2 mA
L'ABBONAMENTO A
ELETTRONICA
PRATICA
È UN'IDEA VANTAGGIOSA
Perché abbonandosi si risparmia sul prezzo di copertina
e perché all'uscita di ogni numero
Elettronica Pratica viene recapitata direttamente a casa.
Canoni d'abbonamento
Per l'Italia L. 20.000
Per l'estero L. 30.000
L'abbonamento a Elettronica Pratica dà a tutti il diritto
di ricevere dodici fascicoli della rivista.
S 11 ■
QUESTO ECCEZIONALE VOLUME È RISERVATO
ESCLUSIVAMENTE Al NUOVI E VECCHI ABBONATI
Copertina in similpelle
Vademecum con incisioni in oro
del tecnico
radio-tv
272 pagine - 25 abachi
formato: cm. 21 x 30
In omaggio il righello di plastica
per l'uso degli abachi e dei grafici
CONDIZIONI DI RICHIESTA
Tramite abbonamento: abbonamento + libro L. 30.000
Lettori con abbonamento in corso: il solo libro L. 10.000
LE ADESIONI SI CHIUDONO CON L'ESAURIMENTO
DEI VOLUMI DISPONIBILI
ELETTRONICA
PRATICA
Via Zuretti, 52 Milano - Tel. 6891945
editrice
ELETTRONICA PRATICA
direttore responsabile
ZEFFERINO DE SANCTIS
Sommario 388
ACCESSORIO PER PESCATORI
disegno tecnico SONNOLENTI E DISTRATTI
CORRADO EUGENIO
RICEVITORE SPERIMENTALE 396
stampa
TIMEC CON ASCOLTO IN CUFFIA
ALBAIRATE - MILANO
INTERRUTTORI DI POTENZA 403
Distributore esclusivo per l'Ita-
lia:
A. & G. Marco - Via Fortezza n. MONITOR PER MICROGUASTI 410
27 - 20126 Milano tel. 2526 -
autorizzazione Tribunale Civile
di Milano- N. 74 del REOSTATO ELETTRONICO 416
29-2-1972 - pubblicità infe-
riore al 25%.
\.RANSISTOR PROGRAMMABILE 424
UNA COPIA L. 3.000
Si può utilizzare
in acque
tranquille o mosse.
Un arricchimento tecnico
della canna da pesca .
CHI DORME...
..PIGLIA PESCI
Chi è appassionato di pesca, non conosce limiti re il vecchio adagio «chi dorme non piglia
dli tempo o di stagione per praticare questa pesci». Perché questa volta è vero il contrario,
attività ricreativa e sportiva insieme. Ma in cioè «chi dorme piglia pesci»!
estate, i pescatori che affollano le rive dei laghi '
o le sponde dei fiumi, sono certamente in
numero maggiore. E tra essi vi sono pure molti PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO
nostri lettori, i quali non possono nascondere le
loro ambizioni elettroniche nemmeno in questo L'hobby della pesca, in mare o in acqua dolce,
settore, con lo scopo di primeggiare con qual- è uno dei più diffusi e piacevoli. Lo si esercita
che semplice arricchimento tecnico dei metodi muovendosi, ossia spostandosi spesso da un
tradizionali. Ovviamente senza alcuna viola- punto ad un altro, alla ricerca delle zone mag-
zione delle regole che vigono in questo campo, giormente pescose, oppure rimanendo fermi
bensì nell'ambito della lealtà sportiva e del per ore ed ore, seduti o sdraiati all'ombra di un
rispetto di tutte le norme di legge. Abbiamo cespuglio, una siepe o un albero, in un comple-
così interpretato il motivo per cui si è aspettato to rilassamento dei muscoli e della psiche,
questo fascicolo del periodico, un fascicolo che talvolta in uno stato di sonnolenza. Ma se si
possiamo definire estivo, per pubblicare il pro- vogliono prendere i pesci, occorre prestare at-
getto di un piccolo dispositivo da collegare alla tenzione sollecita ed assidua, altrimenti si deve
canna da pesca e in grado, come vedremo in rendere vigile la lenza utilizzando l'apparec-
de descrittiva del circuito teorico, di sovverti- chio presentato e descritto in queste pagine. li
388
quale consiste in un segnalatore acustico a parte dell'operatore, ma siamo certi che ai
mezzo di auricolare magnetico. In pratica, pescatori una tale dote non può mancare, giac-
quando il pesce abbocca, provoca una leggera ché è insita nello spirito stesso di questa attivi-
tensione della lenza che, in prossimità dell'im- tà.
pugnatura della canna, determina la chiusura In pratica si tratta di applicare alla canna da
di un contatto elettrico e, quindi, la messa in pesca il circuito dell'oscillatore, sulla cui uscita
funzione di un oscillatore, che genera una nota si inserisce lo spinotto di un auricolare e di
nell'auricolare ed avverte in questo modo il comporre, in prossimità del circuito stesso, una
pescatore della presenza della preda. semplice leva, che avverte il movimento della
lenza tesa tra il mulinello ed il primo anello.
Quando il pesce sta per abboccare, si verifica
una leggera variazione della tensione del filo,
DUE PARTI COSTRUTTIVE che fa muovere il braccio della leva e chiudere,
conseguentemente, l'interruttore di alimenta-
li progetto di cui ci stiamo occupando si artico- zione del circuito elettronico dell'oscillatore. A
la in due parti distinte, una propriamente elet- questo punto, attraverso l'auricolare, il pesca-
tronica e l'altra essenzialmente rrieccanica. tore avverte il segnale d'allarme ed inizia le
Quest'ultima,per essere realizzata in modo per- manovre di cattura del pesce.
fetto, richiede una buona dose di pazienza da Come si può fin d'ora intuire, in tutto ciò non
389
L.F-,J !
1
CM I
I!
I
R1 I /51
I
%»
I
ii I2
II e
R2
b
e
TR2
b
9V
e
I
I
I
'
uu
"" Cl
I=
L
I
R3
- C2
±
4
I
I
I %
Fig. 1 - Circuito teorico dell'oscillatore di bassa frequenza in grado di produrre, in
auricolare magnetico, un suono di richiamo per il pescatore. Le tre forme d'onda,
presenti in altrettanti punti del circuito, sono chiaramente riportate nello schema.
L'interruttore interno reed è indicato con la sigla CM. Gli elementi esterni, interrutto-
re S1 ed auricolare, sono disegnati alla destra della linea tratteggiata.
-----COMPONENTI-----
Condensatori Varie
C1 = 1 F- 12 VI (elettrolitico) TR1 = BC237
C2 = 1 F-12 VI (elettrolitico) TR2 = BC237
CM = interrutt. magnetico
Resistenze s1 = interrutt.
R1 = 2.200 ohm PILA = 9 V
R2 = 1.000 ohm AURIC. = magnetico
R3 = 2.200 ohm
390
fascetta
nylon
PILA
9V
391
7
quello interno al circuito CM (contatto magne- tore aperto}, non vi è alcun assorbimento di
tico), noto anche sotto la denominazione cli relé corrente. In pratica, l'assorbimento di corrente
reed. Quest'ultimo si chiude quando il magnete dalla pila avviene soltanto quando la lenza
collegato con la leva meccanica, di cui parlere- entra in tensione a causa dell'abboccamento del
mo più avanti, viene avvicinato all'ampolla di pesce. Ecco perché l'impiego di una piccola
vetro del relé reed. In tal caso l'assorbimento di pila da 9 V è stato ritenuto più che sufficiente'
corrente è di 5 -,- 6 mA, mentre quando i per l'alimentazione del circuito dell'oscillatore.
contatti reed sono distanziati tra loro (interrut-
RELÉ REED
392
CANNA
s
scat. circ. elettr.
Fig. 5 - Con questo disegno viene interpretato l'intero piano di montaggio dell'ac-
cessorio da pesca descritto nel testo. Si tenga presente che la leva, contrariamente
a quanto illustrato nel disegno, deve trovarsi in posizione quasi parallela alla lenza,
ossia a quel filo di nylon che i pescatori, in gergo, chiamano "bava".
dove i contatti reed vengono spesso ontatimper stampato, una resistenza del valore di un centi-
comporre dei validi circuiti di antifurti, è im- naio di ohm.
mediata. Coloro che volessero fare a meno dell'interrut-
tore ausiliario SI, dovranno star bene attenti,
quando la canna da pesca rimane inutilizzata, a
MONTAGGIO ELETTRONICO non mantenere alimentato il circuito dell'oscil-
latore a causa di un accidentale avvicinamento
È assai importante che la sezione elettronica del magnete permanente al relé reed. Tuttavia,
del dispositivo venga realizzata in un supporto eliminando questo interruttore, ci si dovrà ri-
rigido, dato che, ai fini del funzionamento, è cordare di cortocircuitare, tramite un pezzetto
fondamentale la stabilità di posizionamento del di filo conduttore, i punti 1 - 2 del circuito
contatto magnetico. A tale scopo, infatti, abbia- stampato.
mo suggerito Fuso di un circuito stampato, di Ai principianti raccomandiamo di inserire esat-
cui in figura 3 riportiamo il disegno in grandez- tamente nel circuito i due condensatori elettro-
za reale. litici Cl - C2, tenendo conto delle loro polarità,
Sulla basetta rettangolare del circuito stampato. così come indicato nel piano costruttivo di
le cui dimensioni sono di 9 x 3,5 cm, vengono figura 2.
montati i vari componenti nel modo indicato in Per quanto riguarda i due transistor TR 1 -
figura 2, che rappresenta il piano costruttivo TR2, avvertiamo che i terminali di base-emit-
della sezione elettronica. tore-collettore sono facilmente individuabili fa-
La presa per auricolare serve per l'innesto dello cendo riferimento alla smussatura, peraltro ben
spinotto che fa capo ai conduttori di un aurico- evidenziata nello schema pratico di figura 2, di
lare di tipo magnetico. Tuttavia, volendo utiliz- cui questi componenti sono dotati.
zare un auricolare di tipo piezoelettrico, occor- La presa polarizzata, da applicare ai morsetti
rerà collegare, fra i terminali 3 - 4 del circuito della pila da 9 V, è dotata di due conduttori,
393
uno di color rosso, l'altro di color nero. Il scorre la lenza (filo di nylon). Quando la lenza
conduttore rosso deve essere collegato con la subisce una lieve tensione, la leva si sposta
pista di rame del circuito stampato che raggiun- verso l'alto ed il magnete M si sposta verso il
ge il terminale contrassegnato con il numero 1 basso provocando la chiusura dei contatti del
(linea della tensione positiva di alimentazione). relé reed.
Il conduttore nero deve essere collegato con la
pista di rame del circuito che raggiunge il
terminale contrassegnato con il numero 4. REALIZZAZIONE DELLA FRIZIONE
394
NO
sa. Mentre per ridurre al minimo lo sforzo zionare perfettamente il magnete permanente
necessario al movimento della leva, questo trat- M davanti all'interruttore reed, facendo in mo-
to deve essere quasi parallelo alla lenza. E ciò è do di ridurre al minimo la distanza fra questi
chiaramente indicato nel disegno riportato in due elementi, in relazione alle due condizioni
figura 6. Dunque, il tratto di leva ora menzio- elettriche di interruttore aperto e interruttore
nato deve essere abbastanza lungo (20 -i- 30 cm chiuso.
circa) e quasi parallelo al filo di nylon. Il galletto si regola per ultimo, dopo aver getta-
Prima di chiudere il coperchio del contenitore ta l'esca in acqua e in modo da ottenere il
meta\lico del circuito elettronico, si dovrà posi- giusto livello di frizione.
Un'idea vantaggiosa:
l'abbonamento annuale a
ELETTRONICA PRATICA
395
RICEVITORE
SPERIMENTALE
Il progetto del ricevitore radio, che stiamo per circondati o, meglio, investiti da un grandissi-
presentare, è certamente un traguardo ambito mo numero di onde radio, invisibili e assoluta-
da molti lettori principianti, ma è pure una mente innocue. Nessuno di noi le vede o le
elementare lezione di radiotecnica per chi vuol sente, ma queste sono sempre presenti. E la
imparare. Perché ci offre l'opportunità di inter- loro presenza può essere controllata accenden-
pretare, attraverso il percorso di vari segnali, i do un apparecchio radio, che è il solo strumen-
processi di sintonia, rivelazione, amplificazione to in grado di avvertirne l'esistenza.
e alimentazione che stanno alla base del funzio- Quasi sempre le onde radio contengono un
namento di ogni dispositivo radioricevente. messaggio e questo si identifica nella musica o
Contemporaneamente, offriremo al lettore l'oc- nella parola. Un messaggio, che viene estratto
casione di sperimentare tutta una serie di prove tramite un processo denominato «rivelazione»,
e combinazioni divertenti ed istruttive, il cui dopo aver selezionato il segnale radio preferito
risultato non sarà certo quello di entrare in per mezzo di un altro processo, chiamato «sin-
possesso di un apparato di grandi prestazioni, tonizzazione».
adatto all'ascolto della gamma delle onde me- Entrambi i processi ora menzionati, assieme ad
die in cuffia, bensì quello più importante del- altri di pari importanza, verranno esaminati nel
l'assimilazione di molte nozioni, che diverran- corso del presente articolo. con lo scopo di
no utili in successive prove, durante la costru- formare notevole bagaglio didattico da conser-
zione di progetti più interessanti e maggior- vare nella piccola biblioteca dell'appassionato
mente impegnativi. di elettronica dilettantistica.
Tutti noi, in ogni momento del giorno e della Quando si parla di sintonia, ci si riferisce in
notte. in qualunque posto ci troviamo. siamo pratica a quell'operazione manuale che ognuno
396
Consente l'ascolto in cuffia della gamma delle onde medie.
di noi esercita sul proprio ricevitore radio, caso, invece, possono essere variate leggermen-
facendo ruotare una manopola e con l'intento te utilizzando alcune prese intermedie dell'av-
di ascoltare questa o quella emittente radiofoni- volgimento.
ca. Ma quando si ruota quella manopola, si fa Abbiamo detto che le grandezze elettriche del
ruotare pure il perno di un componente che circuito di sintonia mutano col mutare della
prende il nome di condensatore variabile. Il posizione delle lamine mobili. Ma è meglio
quale, a differenza di quello fisso, è composto dire che, per ogni posizione delle lamine mobi-
da più lamine metalliche affacciate fra di loro; li, il circuito di sintonia assume un diverso
una parte di queste lamine rimane ferma e valore della frequenza di risonanza. Ciò signifi-
compone lo «statore», l'altro gruppo di lamine ca che i segnali radio, captati dall'antenna,
è invece mobile e forma il «rotore». Quando ,si possono circolare nel circuito di sintonia sol-
agisce sulla manopola di sintonia, si mette in tanto quando il valore della loro frequenza è
movimento il rotore del variabile, cioè si fa in pari a quello della frequenza di risonanza del
modo che le lamine mobili si affaccino, più o circuito di sintonia.
meno, sulle lamine fisse. Con tale sistema varia, Taluni chiamano il circuito di sintonia con
in continuità, il valore capacitivo del condensa- l'espressione «circuito trappola», perché esso è
tore, che prende appunto il nome di condensa- in grado di «intrappolare» un solo segnale radio
tore variabile, proprio perché è variabile la sua fra i molti che investono l'antenna o il circuito
capacità al ruotare del perno di comando. d'entrata del ricevitore.
Il circuito di sintonia, nella sua espressione più Facendo riferimento al progetto di figura l, il
elementare, è composto da un avvolgimento, circuito di sintonia è rappresentato dal conden-
che prende il nome di «bobina» e dal condensa- satore variabile Cl e dalla bobina L2. In questo
tore variabile. La bobina è un componente le circuito scorre la debolissima corrente rappre-
cui caratteristiche elettriche rimangono costan- sentativa di un segnale proveniente da una
ti nella maggior totalità dei casi. Nel nostro emittente radiofonica.
397
O) ANT
80
Ll
c1
A
K..
DI
O) TERRA
C OMPONENTI-
Condensatori R4 = 2.200 ohm (potenz. a variaz. log.)
C1 = 300 pF (variabile) R5 = 120 ohm
C2 = 10.000 pF Varie
C3 = 50 F - 16 VI (elettrolitico)
C4 = 10.000 pF TR1 = BC107
C5 = 10 F- 16VI (elettrolitico TR2 = BC177
TR3 = BC107
Resistenze L1-L2 = bobine (vedi testo)
R1 = 470 ohm (trimmer) CUFFIA= 600 : 4.000 ohm
R2 = 33.000 ohm S1 = interrutt.
R3 = 3.300 ohm DG = diodo al germanio (quals. tipo)
398
SCATOLA DI PLAS TICA
PILA 4,5
399
!!
.,
d
% Fig. 3 - Per la realizzazione degli avvol-
,!!!
gimenti delle bobine del ricevitore, si
consiglia di far uso di fascette di nylon
autobloccanti, che debbono essere tira-
te con le pinze e ridotte di misura nelle
parti eccedenti.
400
Per la bobina LI occorrono IO spire, mentre
per la bobina L2 servono ben 80 spire. Il filo
onduttore è dello stesso tipo per entrambi gli
avvolgimenti, di rame smaltato del diametro di
0,3 mm.
Le prese intermedie debbono essere ricavate
alla quinta, decima, ventesima spira, dopo aver
ben ripulito il conduttore dallo smalto che lo
ricopre e lo isola.
Gli avvolgimenti debbono essere eseguiti nel
modo indicato in figura 3, servendosi di fascette
di nylon autobloccanti. Le quali, per chi non le
.ud.a.li.a,
conoscesse, si presentano come dei legacci zi-
grinati che, una volta stretti, non si allentano
mai più. E per stringerle, debbono essere tirate
con le pinze; successivamente si eliminano con
le forbici gli eccessi ingombranti.
//
L'avvolgimento LI si realizza su una delle due
estremità della ferrite; sull'altra estremità si
realizza la bobina L2, come si può notare
osservando lo schema pratico di figura 2. Fa-
cendo riferimento allo schema di figura 1, le
corrispondenze fra i numeri di spire e i termi-
nali contrassegnati con lettere alfabetiche sono
le seguenti:
e = 5 spire
/
b = 10 spire
a = 20 spire
Fig. 4 - Queste sono le curve caratteristiche che inter-
Ciò significa che fra la linea di massa e la presa pretano la natura dei vari segnali presenti nei diversi
intermedia «c» vi sono 5 spire; fra la presa punti del circuito dell'apparecchio radio. Esse si riferi-
intermedia «c» e la presa «b» vi sono 5 spire; scono, dall'alto in basso, ai segnali radio di alta fre-
fra «b» e «a» vi sono IO spire. Mentre global- quenza, a quelli raddrizzati tramite diodo o transistor, a
quelli rilevati di bassa frequenza e, infine, a quelli
mente le spire sono in numero di 80. amplificati di bassa frequenza.
Una volta realizzata la bobina di sintonia, si parte del componente in cui è presente una
potrà iniziare la costruzione del ricevitore spe- linguetta metallica sporgente; l'elettrodo di ba-
rimentale tenendo sott'occhio il piano costrut- se si trova al centro, quello di collettore al-
tivo riportato in figura 2. 1 'estremità opposta.
O contenitore deve essere di plastica od altro Anche la pila da 4,5 V, qualora il contenitore
materiale isolante, in modo da favorire l'ingres- sia dotato di una certa profondità, potrà essere
so delle onde radio nei circuiti di entrata. inserita nel modo indicato nel piano costruttivo
Due piccole morsettiere agevolano il cablaggio di figura 2, ricordando che la lamina più lunga
del circuito, rendendolo più rigido e compatto. è quella del morsetto negativo, mentre quella
I primi elementi che si dovranno fissare sul più corta corrisponde al morsetto positivo.
contenitore sono: la ferrite con i suoi avvolgi- La parte frontale del contenitore funge da pan-
menti, il condensatore variabile CI, il poten- nello di comando, perché in essa sono presenti
ziometro di volume R4 e le due morsettiere tutti gli elementi regolabili del circuito: il perno
rmalmente, vengono vendute in strisce del variabile, che costituisce il comando di
ghe e dovranno quindi essere ritaglia-
» 4,
sintonia, quello del potenziometro R4, che rap-
usta misura. presenta la regolazione manuale di volume del
principianti facciamo notare che l'elettrodo ricevitore, l'interruttore SI, che consente di
eminore dei tre transistor si trova da quella accendere e spegnere l'apparecchio radiorice-
401
TU.
PPIM.
Fig. 5 - Coloro che disponessero di una cuffia da 8 ohm e volessero evitare la spesa
di una nuova cuffia nel valore prescritto dall'elenco componenti, dovranno eseguire
questo montaggio, utilizzando un trasformatore d'uscita per ricevitori radio e
lasciando inutilizzato il terminale centrale dell'avvolgimento primario, quello che nel
disegno è contrassegnato con la sigla NC. Se la cuffia è di tipo stereo il collegamen-
to deve essere fatto come indicato nel particolare in basso. Con cuffie da 16 ohm,
il collegamento va fatto tra C e A + B(coll. in parallelo). Con cuffie stereo da 8 ohm,
il collegamento si esegue fra A e B, lasciando libero C. Nel dubbio, si consiglia di
provare entrambe le soluzioni.
vente, le prese di antenna e di terra e le boccole condensatore variabile. Appena si ode qualco-
per l'innesto degli spinotti di cuffia. Rimane sa, entrambi gli elementi CI - R I vanno regola-
invece all'interno del circuito il trimmer Rl, ti in modo da raggiungere il miglior rendimen-
che deve essere regolato una volta per tutte in to. Fatto ciò si proverà a spostare il collega-
sede di messa a punto del ricevitore. mento di C2 sulle varie prese intermedie della
bobina L2, con lo scopo di individuare quella
presa che determina i migliori risultati.
MESSA IN FUNZIONE Subito dopo si potranno iniziare le varie prove
citate nel corso del presente articolo, inserendo
Prima di collaudare il ricevitore, si dovrà effet- il diodo al germanio DG, oppure collegando il
tuare un accurato controllo per accertarsi del- condensatore C4 nel modo già descritto, ed
l'esattezza dei collegamenti. Quindi si provve- anche dotando l'emittore del transistor TR3 di
derà a collegare la cuffia, l'antenna e la terra. condensatore elettrolitico (CS).
Poi, facendo ruotare il perno del condensatore Ricordiamo per ultimo che i migliori risultati si
variabile CI, si tenterà di ricevere qualche ottengono utilizzando antenne molto lunghe,
segnale, anche debolissimo, ovviamente mante- installate nella parte più alta dell'edificio in cui
nendo al massimo il volume tramite R4. Se non ci si pone all'ascolto del ricevitore radio. Per
si ode nulla, si agisce sul trimmer R I, facendo- quanto riguarda invece la terra, questa potrà
ne ruotare la vite di comando, fino a sentire essere rappresentata da un conduttore di rame
qualche segnale in cuffia. Questa operazione va di sezione molto grossa, collegato ad una con-
ovviamente abbinata a quella ora citata sul duttura dell'acqua o del termosifone.
402
INTERRUTTORE
DI POTENZA
L 'accensione di una lampada normale non co- minare ambienti domestici, uffici, mostre, ne-
stituisce certamente un problema elettronico. gozi e magazzini, si deve necessariamente ricor-
Dato che un modesto e poco costoso interrotto- rere all'uso di interruttori di grosse dimensioni,
e può rappresentare, nella quasi totalità dei a meno che non ci si sottoponga ad un frequen-
casi, la miglior soluzione. Tuttavia, quando si te ricambio, a causa di usura, del piccolo e ben
vogliono controllare con sicurezza lampade di noto interruttore domestico.
tipo moderno, come ad esempio le alogene, che Dunque, affinché un impianto elettrico di illu-
oggi vengono abbondantemente usate per illu- minazione venga correttamente realizzato,
403
È necessario quando gli impianti di illuminazione
richiedono forti correnti di spunto o di esercizio.
quando in esso sono in gioco elevate potenze sicurezza dell'impianto di illuminazione elet-
elettriche, occorre dimensionare opportuna- trica. Consideriamo, ad esempio, il comporta-
mente, oltre che i conduttori, anche gli inter- mento di una lampada alogena all'atto della
ruttori. sua accensione. Non prima, tuttavia, di averne
ricordato le maggiori caratteristiche, che sono
le seguenti:
UNA SOLUZIONE PIÙ COSTOSA
1 - Elevata potenza d'esercizio.
Sono diversi i motivi che talvolta indirizzano 2 - Elevato rendimento luminoso.
l'installatore verso una soluzione elettronica 3 - Elevata temperatura del filamento.
dell'interruttore. Anche se questa si rivela più 4 - Fragilità del filamento.
costosa nel conteggio della spesa complessiva
iniziale. Ma in determinate circostanze, ad un Da questo breve elenco di elementi fisico-elet-
maggior esborso di denaro corrisponde un eser- trici, è facile arguire che il divario di tempera-
cizio più duraturo, più efficiente e di maggior tura del filamento, nel passaggio dallo stato
I
s1
, TRACL
404
freddo a quello caldo, è enorme e che il fila-
mento stesso può essere danneggiato sia da
sollecitazioni meccaniche che da quelle elettri-
che. Dunque, il piccolo interruttore domestico
non è assolutamente in grado di pilotar-e questi
ed altri tipi di lampade, che mettono in gioco
notevoli potenze elettriche. Ad esso quindi è da
preferirsi un più moderno interruttore elettro-
nico allo stato solido, privo di contatti mecca-
nici, realizzabile in un contenitore di piccole
dimensioni e nel qual'e l'usura dell'interruttore
di comando non costituisce un elemento da
prendere in considerazione, proprio in virtù
della debole corrente di controllo.
Per offrire ai nostri lettori l'opportunità di
risolvere nel migliore dei modi i loro problemi
di accensione di lampade elettriche di ogni
tipo, abbiamo voluto presentare, qui di seguito,
due circuiti di interruttori elettronici allo stato
solido, uno di concezione assai elementare,
l'altro con aspetto circuitale più complesso.
405
CARICO
R1 R2 $ R3
u
02 Il 03 Il , % ±
5;
a2
al
RETE Il 77»7 -
p
Cl
:¼ 0/AC
D4
Fig. 3 - Circuito di interruttore elettronico allo stato solido nel quale gli elementi a
monte dell'elettrodo di gate consentono il preriscaldamento della lampada rappre-
sentativa del carico. Aumentando il valore della resistenza R2, si ritarda il tempo di
innesco del TRIAC, ma questo valore non può scendere al di sotto dei 10.000 ohm.
Eventualmente la resistenza R3 potrà essere sostituita con un trimmer da 220.000
ohm, collegato con una resistenza da 10.000 in -serie. Il trimmer potrà essere
regolato a piacere in rapporto al preriscaldamento desiderato.
-----COMPONENTI-----
Condensatori Varie
C1 =100.000 pF TRIAC = SC141D
DIAC = qualsiasi tipo
Resistori D1-D2-D3-D4 = 4 x 1 N4007
R1 = 33.000 ohm- 1 W S1 = interruttore normale
R2 = 33.000 ohm - 1/4 W
R3 = 33.000 ohm- 1 W
R4 = 100 ohm - 1/4 W
406
TRIAC vite in nylon
I
s1
basetta isolante
queste stesse condizioni, è perfettamente non danno luogo a poco piacevoli sbalzi di lumino-
conduttore. Infatti, il circuito a monte garanti- sità.
sce un passaggio di corrente di piccola intensi- Chiudendo l'interruttore S 1, il circuito che ga-
tà. E questa corrente rimane essenzialmente rantisce lo stato di preriscaldamento del fila-
determinata dal valore della resistenza R2 e da mento della lampada o, comunque, il passaggio
quello del condensatore C 1. Perché, quando la di una debole corrente attraverso il TRIAC,
tensione sui terminali del condensatore CI su- viene automaticamente escluso dalla resistenza
pera un certo valore, il DIAC si innesca la- R4, la quale pilota la completa conduzione del
sciando via libera alla corrente che, raggiungen- TRIAC e, conseguentemente, la piena accen-
do il gate (g) del TRIAC, innesca a sua volta sione della lampada (CARICO).
questo componente.
Le resistenze R 1 - R3, assieme ai diodi O 1-D2
- D3- D4, hanno lo scopo di scaricare comple- REALIZZAZIONE
tamente il condensatore C 1 ad ogni passaggio
attraverso lo zero della tensione alternata di Come abbiamo già detto, in considerazione
alimentazione. E ciò garantisce la presenza di della grande semplicità circuitale dello schema
una corrente costante di preriscaldamento, evi- del primo tipo di interruttore elettronico, ripor-
tando allo stesso tempo quelle continue varia- tato in figura 1, non abbiamo pubblicato il
zioni riscontrabili con analoghi ma incompleti piano costruttivo di questo progetto, mentre
circuiti di interruttori allo stato solido, che abbiamo ritenuto doveroso pubblicare quello
407
Fig. 5- Esatta distribuzione degli elettrodi di primo anodo (A1), di
secondo anodo (A2) e di gate (G) nel TRIAC modello SC141 D
consigliato nel testo per la realizzazione degli interruttori elettroni-
ci descritti.
del progetto di figura 3, che è riprodotto in Trattandosi di un circuito interessato dalla ten-
figura 4. sione di rete, occorrerà far bene attenzione a
Qualsiasi tecnica realizzativa può essere adotta- realizzare un isolamento circuitale perfetto, on-
ta per questo tipo di montaggio, compresa quel- de evitare pericolose scosse elettriche. Ecco
la del circuito stampato. Noi tuttavia abbiamo perché è consigliabile far uso di un contenitore
preferito suggerire il sistema del circuito cabla- di materiale isolante, che tuttavia impone un
to, che è il più semplice ed evita, ai meno intervento realizzativo particolare, come ora
esperti, la composizione dello stampato. diremo. per assicurare al TRIAC il necessario
-
2
408
sistema di raffreddamento durante il suo fun- Lo schema riportato in figura 6 interpreta il
zionamento. I più esperti, peraltro, potranno sistema di montaggio, nel contenitore di mate-
montare il circuito in un contenitore metallico, riale isolante, della piastrina di alluminio dissi-
che verrà sfruttato per dissipare in via diretta il patrice dell'energia termica prodotta dal TRI-
calore prodotto dal TRIAC. AC. Tutte le viti (particolare I) debbono essere
Il piano costruttivo, riportato in figura 4, sugge- di nylon. Il doppio capocorda, applicato al-
risce l'uso di un contenitore di tipo isolante, di l'aletta di raffreddamento del componente, con-
plastica. In esso si compone l'intero circuito di sente di prelevare la conduzione del secondo
figura 3, servendosi di una basetta (morsettiera) anodo. Ma in ogni caso, i terminali del capo-
munita di sei ancoraggi, che consentono di corda e quelli degli altri elettrodi, una volta
irrigidire e razionalizzare il cablaggio. effettuate le saldature a stagno, dovranno essere
Il problema del raffreddamento del TRIAC, protetti con spezzoni di tubetti isolanti (sterlin-
con l'uso di un contenitore di materiale isolan- gati), come dimostrato nel particolare 4 di fi-
te, si risolve mediante il montaggio di una gura 6.
lastra di alluminio e con un TRIAC dotato di La distribuzione esatta degli elettrodi, sulla
aletta di raffreddamento in intimo contatto base del TRIAC modello SCI 41 D è quella
elettrico con il terminale centrale, rappresenta- indicata nei disegni riportati nelle figure 4 e 5.
tivo del secondo anodo (a2). E a questo propo- Ai principianti ricordiamo che i quattro diodi
sito ricordiamo che i TRIAC possono essere al silicio DI-D2-D3- D4, che sono tutti di
diversamente costruiti; in alcuni l'aletta di raf- tipo I N4007, debbono essere inseriti nel circui-
freddamento è perfettamente isolata elettrica- to tenendo conto delle loro esatte polarità di
mente dai tre elettrodi di cui è dotato il compo- catodo e di anodo. Tuttavia, per non commet-
nente, in altri questa aletta è in contatto elettri- tere errori, basta affidarsi allo schema pratico di
co con il terminale centrale. Quello disegnato figura 4, nel quale il catodo di questi compo-
nello schema di figura 4, ad esempio, è un nenti è segnalato tramite un anellino, che in
TRIAC con l'aletta di raffreddamento in con- pratica rimane pure impresso, in prossimità
tatto elettrico con il terminale centrale, ossia dell'elettrodo ora citato, in ogni diodo polariz-
con il secondo anodo (a2). zato. Questo problema non sussiste invece nel
L'uso dei TRIAC con aletta isolata rispetto ai DIAC, che è un componente privo di polariz-
tre elettrodi è da preferirsi nel caso in cui si zazione e che può quindi essere comunque
utilizzi un contenitore metallico. inserito nel circuito.
409
MONITOR
CERCAGUASTI
ppena qualche anno fa, la presentazione di un alle complessità circuitali dei persona} compu-
,pparato come quello che stiamo per descrivere ter, nei quali le piste di rame conduttrici dei
non avrebbe avuto molto senso. Ma oggi, con la vari moduli sono sottili quasi come capelli,
grande diffusione di circuiti elettronici com- dove abbondano centinaia di elementi, ai quali
plessi e sofisticati, nei quali abbondano gli sono affidate mansioni elettriche di fondamen-
integrati ed altri componenti in dimensioni tale importanza e che, molto spesso, si sottrag-
,uasi microscopiche per ogni operatore, mon- gono alla vista del tecnico per la loro eccessiva
tatore o riparatore che sia, il problema della miniaturizzazione. Ebbene, nella maggior parte
precisa individuazione dei guasti si è fatto assai di queste apparecchiature moderne, le tecniche
difficile un po' per tutti. Si pensi, ad esempio. tradizionali difficilmente riescono ad indivi-
410
Rileva
le microcadute di tensione
lungo le piste di rame
dei circuiti stampati.
duare, con sicurezza, la causa che determina un tanto a vista, se non proprio quando la saldatu-
difetto di funzionamento. È certo che l'oscillo- ra è stata effettuata da un principiante alle
scopio è in grado di localizzare il punto in cui prime armi con l'elettronica; il che è impossibi-
un segnale rimane bloccato, ma questo stesso le nelle apparecchiature di tipo commerciale e
trumento non può individuare la causa del moderno.
locco, che a volte dipende dalla rottura di un La saldatura a stagno non perfetta viene rileva-
componente, a volte è provocata da un difetto ta, con il nostro dispositivo, attraverso il rico-
della piastra di supporto, altre volte ancora noscimento di una elevata resistenza ohmmica
trova la sua origine in una saldatura a stagno tra la pista di rame del circuito e il componente
fredda o in un cattivo contatto fra un piedino di in essa inserito.
un integrato ed il corrispondente zoccoletto. Ovviamente, le prestazioni di un tale strumen-
to non si riducono alle sole misure delle micro-
tensioni e alle conclusioni elettriche che da esse
CADUTE DI TENSIONE se ne possono trarre. Perché un difetto circuita-
le può anche essere individuato, dopo un'atten-
Lo strumento, di cui in queste pagine propo- ta valutazione delle indicazioni fomite, con
niamo la costruzione a tutti coloro che hanno a l'ausilio di altre informazioni acquisite attra-
che fare con i circuiti elettronici miniaturizzati, verso l'impiego del tester e dell'oscilloscopio.
si presta ottimamente alla misura di cadute di Ma in ogni caso, l'intervento dell'apparato di
tensione estremamente ridotte, di pochi micro- misura, che ci accingiamo a descrivere, assume
volt. Ciò che non è assolutamente possibile precisa e fondamentale importanza.
rilevare con un comune tester.
Dalla misura delle piccolissime cadute di ten-
sione si può facilmente rilevare se, in una pista ESAME DEL CIRCUITO
di rame di un circuito stampato, scorre corrente
e in quale direzione questa è diretta. Inoltre Il progetto dello strumento di misura delle
sarà possibile riconoscere una saldatura fredda, microtensioni è quello riportato in figura l. La
cosa questa assai difficilmente giudicabile sol- sezione principale di esso è costituita dall'inte-
411
R6 R7
Rl R2
-: o2me
O -
u
u
c
D
VERDE
02
-----COMPONENTI-----
Condensatori R7 = 100.000 ohm
C1 = 100.000 pF R8 220 ohm
C2 = 100.000 pF R9 = 220 ohm
Varie
Resistenze ---
IC1 = A741
R1 = 10.000 ohm 1c2 = 74LS04
R2 = 10.000 ohm DLR = diodo led (rosso)
R3 = 50.000 ohm (potenz. a variaz. lin.) DLV = diodo led (verde)
R4 = 10.000 ohm D1 = diodo al silicio (1 N4004)
R5 = 10.000 ohm D2 = diodo al silicio (1 N4004)
R6 = 100.000 ohm S1a - S1b = doppio interrutt.
grato operazionale IC l che, come ogni altro Sovente si impiegano circuiti di retroazione per
operazionale, è dotato di un elevatissimo gua- ottenere particolari doti di stabilità o speciali
dagno. Il quale, in teoria, può essere considera- caratteristiche di ingresso ed uscita. Nel nostro
to infinito, ma in pratica si può dire che rag- caso, l'amplificatore operazionale viene utiliz-
giunge le 200.000 volte circa. Un simile, enor- zato ad «anello aperto», in modo da sfruttare
me guadagno, offre notevoli possibilità circui- l'intera amplificazione dell'integrato. E in tale
tali. applicazione l'amplificatore si trasforma in un
412
PILA
6V
CIRC, STAMP
PILA
6V
vero e proprio comparatore di tensione, dato quella di comandare i due led di visualizzazio-
che basta una piccolissima differenza di poten- ne DLR e DLV (diodo led rosso e diodo led
ziale elettrico, applicata sui due ingressi del verde), che sono protetti dalle due resistenze
componente, per raggiungere un elevato valore R8 - R9.
di tensione in uscita. In particolare, quando La diversa colorazione con cui sono stati scelti i
l'ingresso «non invertente», corrispondente al due diodi led consente di evidenziare, con im-
piedino 3 dell'integrato ICI, viene portato ad mediatezza e senza dar adito ad equivoci, lo
un valore di tensione leggermente superiore a stato logico dell'uscita. In particolare, l'accen-
quello al quale si trova l'ingresso «invertente», sione del diodo led verde DLV starà ad indicare
corrispondente al piedino 2 di ICI, l'uscita del che l'uscita dell'integrato operazionale ICI si
componente, ossia il piedino 6, diviene positi- trova a livello logico basso. Al contrario, l'ac-
va. Al contrario, quando il piedino 2 viene a censione del diodo led rosso DLR indicherà che
trovarsi ad un potenziale superiore a quello l'uscita dell'operazionale ICI si trova a livello
presente sul piedino 3, allora l'uscita 6 diviene alto. La prima condizione si verifica quando il
negativa. piedino 3 di ICI si trova a potenziale elettrico
inferiore a quello presente sul piedino 2 dello
stesso integrato. Nella condizione opposta, in-
vece (diodo rosso acceso), sarà il potenziale
L'INTEGRATO IC2 presente sul piedino 2 ad apparire inferiore a
quello presente sul piedino 3.
L'uscita dell'operazionale ICI è collegata con Allo stato di riposo del circuito di figura I,
l'entrata dell'integrato IC2, che appartiene alla ossia quando i puntali dello strumento non
famiglia dei TTL ed è rappresentato dal model- prelevano alcuna tensione dai circuiti in esame,
lo 74LS04 (INVERTER). Dunque l'uscita di gli ingressi dell'amplificatore operazionale sono
ICI pilota l'entrata di IC2, la cui funzione è polarizzati sul valore di tensione di 1,4 V circa.
413
r 7
3y
Fig. 3 - Disegno in grandezza reale del circuito stampato sul quale deve essere
composta la sezione elettronica dello strumento descritto nel testo.
414
della quarta. I due morsetti che rimangono Ai principianti raccomandiamo di non com-
liberi rappresentano i terminali utili della bat- mettere errori all'atto dei collegamenti dei due
teria di pile. diodi al silicio DI - D2, tenendo conto che il
Facciamo ora notare che, sui quattro terminali diodo DI rivolge l'anodo verso l'interruttore,
del doppio interruttore S 1; sono collegati i mor- ossia verso il morsetto positivo dell'alimentato-
setti liberi dalle pile di alimentazione, da una re, mentre il diodo D2 rivolge il catodo (termi-
parte, e i terminali di due diodi al silicio, di nale in prossimità dell'anello di riferimento)
tipo 1 N4004, dall'altra. verso l'interruttore S l; ossia verso il morsetto
La presenza di questi due diodi si è resa neces- negativo dell'alimentatore.
saria per proteggere il circuito dello strumento Anche i due diodi led DLR e DLV sono com-
da eventuali errori di inversione dell'alimenta- ponenti polarizzati, che non possono essere
zione. Essi infatti provocano una caduta di inseriti a caso nel circuito, bensì tenendo conto
tensione di 0,7 V circa, facendo cadere la ten- della esatta posizione del terminale di catodo e
sione di alimentazione dal valore originale di 6 di quella del terminale di anodo. In particolare,
V a quello di 5,3 V, idoneo ad essere applicato l'elettrodo di catodo, cioè il terminale che va a
agli integrati della famiglia TTL, come lo è collegarsi con le resistenze R8 ed R9, è ricono-
l'integrato operazionale ICI. scibile per il fatto di presentare una maggiore
superficie all'uscita dal componente.
Per ultimo ricordiamo a tutti di non dimentica-
MONTAGGIO DELLO STRUMENTO re l'inserimento dei due ponticelli, ben eviden-
ziati nello schema di figura 2, che sono costitui-
La realizzazione del circuito del monitor di ti da due spezzoni di filo rigido di rame e che
microguasti va fatta su un basetta di forma assicurano la continuità elettrica fra quattro
rettangolare, di materiale isolante e delle di- punti dello stampato. Uno di questi unisce la
mensioni di IO cm x 6,5 cm. Su questa si dovrà pista in cui sono collegati gli anodi dei due
comporre il circuito stampato, il cui disegno in diodi led con quella che fa capo al terminale 6.
grandezza naturale è riportato in figura 3. L'altro collega la pista che fa capo al terminale
La composizione del dispositivo si esegue te- 4 con il piedino 4 dell'integrato ICI.
nendo sott'occhio il piano costruttivo di figura
2, che può essere realizzato, indifferentemente,
su un contenitore di materiale isolante o metal- USO DEL DISPOSITIVO
lico.
Sulla parte frontale del contenitore verranno Da quanto finora detto, l'uso del monitor di
applicati tutti gli elementi di comando, i quali, microtensioni è abbastanza intuitivo. Possiamo
in figura 2, visti nell'ordine, da sinistra a destra, tuttavia ricordare che, per gli usi normali, i
sono: le tre boccole rossa, nera e verde per puntali rosso e nero dovranno essere collegati
l'inserimento dei puntali, la manopola del co- con le boccole dello stesso colore, lasciando
mando di bilanciamento degli ingressi, i due inutilizzata la boccola verde di riferimento alla
diodi led rosso e verde e l'interruttore S1. Tutti massa elettrica del circuito di misura.
gli altri elementi, fatta eccezione per i due diodi In pratica, i due puntali rosso e nero dovranno
al silicio D 1-D2, le resistenze R I- R5- R4- essere posizionati su due diversi punti di una
R2 e le pile di alimentazione, sono montati stessa pista di rame di un circuito stampato in
sulla basetta del circuito stampato. esame, per accertarsi se questa è percorsa o
Facciamo presente che, trattandosi di un appa- meno da corrente. Ma questo è soltanto un
recchio destinato ad essere frequentemente spo- esempio pratico di applicazione dello strumen-
stato e trasportato, tutti i collegamenti dovran- to, che il lettore, dopo aver assimilato la descri-
no essere eseguiti in forma razionale e compat- zione teorica del progetto, saprà adattare ai più
ta con saldature a stagno perfette. svariati tipi di misura e controllo.
Per quanto riguarda i due integrati ICI - IC2, Per trasformare il nostro circuito in quello di
questi potranno essere collegati direttamente una sonda logica, con una soglia di commuta-
sulle corrispondenti piste di rame del circuito zione intorno a 1,4 V, in grado di rilevare livelli
stampato, senza ricorrere all'uso degli zoccolet- «O» e « 1 » su circuiti integrati TTL, si dovrà
ti. E questo tipo di inserimento è suggerito pure collegare la boccola verde, tramite apposito
nello schema pratico di figura 2. Naturalmente, puntale o in altro modo più comodo, con la
in tal caso, occorrerà servirsi di adatto saldatore massa del circuito in prova, utilizzando uno
ed eseguire saldature rapide e precise senza solo dei due puntali principali, quello rosso o
troppo riscaldare i componenti. quello nero.
415
Può essere usato
come variatore di veloc ità
dei motorini elettrici
in corrente continua.
Utilissimo ai camperisti
che dispo ngono
di piccoli elettrodomestici,
sia In veste di alimentatore
che di filtro. •
Si realizza
con pochissimi elementi
e può costituir
un prezioso dispo sitivo
nel piccolo laboratorio
REOASTATO
ELETTRONICO
Un tempo, per dosare la tensione continua di valido esempio, dato che le prestazioni pratiche
alimentazione di piccoli motori elettrici o di alle quali si presta sono veramente molteplici,
altri tipi di carichi, ci si serviva di quei vecchi estendendosi dal controllo della velocità dei
avvolgimenti a filo che ormai appartengono motorini elettrici in corrente continua, di pic-
alla storia della fisica e che erano denominati cola e media potenza, fino al settore del ferro-
«reostati». modellismo e, ancora, dal campo dei giocattoli
Oggi invece, per risolvere lo stesso problema, si a quello degli elettrodomestici. Ma siamo certi
ricorre all'uso di dispositivi elettronici, allo che, nella stagione in corso, le maggiori appli-
stato solido, che possono essere realizzati, mol- cazioni del reostato elettronico interesseranno
to semplicemente e con grande economia, tra- la roulotte, il camper e l'imbarcazione da di-
mitè due soli transistor. E quello presentato e porto. Perché proprio su tali mezzi di trasporto
descritto nel corso del presente articolo ne è un si fa uso di batterie alle quali è necessario, assai
416
spesso, collegare dei piccoli elettrodomestici, trollati è sconsigliabile, se non proprio impossi-
degli apparati di riproduzione audio ed altri bile. E qui possiamo ricordare che i diodi con-
tipi di apparecchiature elettroniche da alimen- trollati, per la loro caratteristica di funziona-
tare in corrente continua. mento, che interrompe periodicamente e molto
bruscamente la corrente, provocano certi di-
PREFERENZA AI TRANSISTOR sturbi di alta frequenza che non sempre posso-
no essere tollerati. Questi disturbi interessano il
Il controllo della velocità dei piccoli motori sistema di ricezione dei programmi radiotelevi-
elettrici è ottenuto, attualmente, quasi sempre sivi e possono falsare il funzionamento dì molti
per mezzo di diodi controllati. Con questi com- dispositivi elettronici che non sono insensibili
ponenti, infatti, molto semplici e abbastanza al rumore elettrico.
economici, si può raggiungere un elevato rendi- Ma esistono altri motivi per cui è sconsigliabile
mento, sottoponendo gli organi di regolazione l'uso dei diodi controllati. Per esempio, nel
ad una minima dissipazione della potenza elet- processo di regolazione dell'avviamento o del-
trica posta sotto controllo. Eppure esistono l'arresto progressivo di piccoli motori elettrici,
degli apparati per i quali l'uso dei diodi con- per i quali il circuito di controllo a transistor si
417
b
LP1
e I+ + d
ENTR.
@
1
c1 c3
a
+
c2
-----COMPONENTI-----
Condensatori Varie
C1 = 500 F - 36 VI (elettrolitico) TR1 = 2N1711
C2 = 220 F - 36 VI (elettrolitico) TR2 = 2N3055
C3 = 500 F - 36 VI (elettrolitico) LP1 = lampada monitor (vedi testo)
F1 = fusibile (10 A)
Resistenze s1 = interrutt.
R1 = 1.000 ohm (potenz. a variaz. lin.)
418
----- J
TR1
la tensione di alimentazione del motore elettri- le quali le brusche potenze rischiano di inter-
co a tutto regime, mentre all'avviamento, cioè rompere o rovinare il lavoro. In questi casi,
ad un basso numero di giri del motore, essa dunque, è necessario ricorrere all'uso di un
assume un piccolo valore e non riesce a limita- dispositivo elettronico, in grado di produrre un
re sufficientemente il flusso di corrente. avviamento progressivo del motore, limitando
Ma la caratteristica di cui stiamo parlando contemporaneamente l'intensità della corrente
diviene un pregio per i motori elettrici, perché di spunto a tutto vantaggio del sistema di ali-
essa si esprime attraverso un apporto notevole mentazione.
di potenza che permette un avvio quasi violen-
to del motore. È una qualità questa che, pur CARATTERISTICHE DEL PROGETTO
apprezzata in talune applicazioni, come ad
esempio nel settore dell'attrazione elettrica, è Prima di iniziare la descrizione del funziona-
mal tollerata in certi tipi di apparecchiature, mento del regolatore di tensione continua, il
come ad esempio le macchine avvolgitrici, nel- cui circuito teorico è quello riportato in figura
419
B
sa oc.o.
RADIAT.
2N3055
CARICABATT. t
~ REG, I FILTRO
RETE
•
use.
Fig. 3 - Servendosi del caricabatterie e del regolatore di tensione descritto nel testo,
è possibile trasformare. la tensione alternata in una tensione perfettamente continua
e regolabile fra i valori di O V e 11 Vcc.
l, vogliamo ricordare brevemente quali sono le entrata viene applicata la tensione continua
principali caratteristiche elettriche che questo erogata da una batteria d'auto, che ha il valore
può vantare. di 12 V cc, in uscita è possibile disporre di tutti i
Innanzitutto diciamo che il dispositivo può valori di tensione continua compresi fra O V e
assolvere due compiti contemporaneamente. Il 11 Vcc.
primo è ovviamente quello di regolare, in usci- La corrente che si può assorbire dal circuito
ta, il valore della tensione continua mediante può raggiungere svariati ampère e rimane limi-
un potenziometro, il secondo consiste nello tata soltanto dalla dissipazione di potenza che
svolgimento di una efficace azione di filtraggio si verifica sul transistor TR2. L'entità della
delle correnti unidirezionali ma variabili. E con corrente erogabile dal circuito, dunque, dipen-
questa seconda caratteristica il dispositivo può de dalla differenza fra la tensione applicata
essere utilizzato per trasformare un qualsiasi all'ingresso e quella presente in uscita. Se vo-
caricabatterie in un alimentatore per apparec- gliamo citare un esempio applicativo, possiamo
chiature elettroniche. Infatti, occorre ricordare ricordare che con il nostro dispositivo si posso-
che ogni caricabatterie rettifica le due semionde no alimentare piccoli motori elettrici con po-
della tensione a'iternata, ma non interviene su tenze comprese fra i pochi watt e i trenta-
queste con alcuna azione filtrante. Dunque, quaranta watt. Ma su questo concetto saremo
oltre che regolare a piacere le tensioni continue più espliciti in sede di analisi del circuito teori-
in uscita, il circuito di figura I trasforma le co del regolatore di tensione.
correnti variabili, purché unidirezionali, in cor-
renti continue. Per quanto riguarda la funzione
di regolatore della tensione continua, ricordia- ESAME DEL CIRCUITO
mo che, all'entrata del circuito di figura I, si
possono applicare tutte le tensioni continue di Il circuito del regolatore dì tensione, riportato
valore compreso fra i 3 V cc e i 16 V cc circa. in figura I, si compone di due transistor NPN
La tensione in uscita è regolabile, tramite il collegati in configurazione Darlington, i quali
potenziometro R I, fra il valore di O V e quello formano un dispositivo inseguitore d'emittore
massimo della tensione applicata all'entrata ma (emitter follower), in cui il carico costituisce la
diminuito di 1 V. Facciamo un esempio: se in resistenza di emittore.
420
La connessione Darlington, che consiste nel
collegamento diretto tra base ed emittore dei
due transistor TR 1- TR2, in circuito a collet-
tore comune, è stata utilizzata allo scopo di
elevare il guadagno dello stadio. Infatti, poiché
IL PACCO
il collegamento diretto della base di TR2 con
l'emittore di TRl consente di comporre un solo
transistor virtuale, il guadagno di questo unico
DEL'HOBBYSTA
transistor è pari al prodotto dei guadagni dei Per tutti coloro che si sono resi conto
due singoli transistor. dell'lnesaurlbile fonte di progetti con-
Per meglio capire quanto ora asserito, facciamo tenuti nei fascicoli arretrati di Elettro-
un esempio pratico. Supponiamo che il guada- nica Pratica, abbiamo preparato que-
gno del transistor TR I sia fissato nella misura sta Interessante raccolta di pubblica-
di 100, mentre quello di TR2 sia di 30. Ebbene, zioni.
la connessione Darlington diviene nel nostro
caso equivalente ad un unico transistor con
guadagno uguale a 3 .000 (I 00 x 30 = 3 .000). E Le nove copie della rivista sono state
tutto ciò si verifica pur conservando le caratte- scelte fra quelle, ancora disponibili,
ristiche di dissipazione del transistor di poten- ma in rapido esaurimento, in cui sono
za. apparsi gli argomenti di maggior suc-
cesso della nostra produzione edito-
Utilizzando il transistor virtuale ora descritto
riale.
in una configurazione «emitter followeD», si
ottiene una buona regolazione della tensione
d'uscita in funzione del valore di tensione cui
viene portata la base del transistor TR 1.
Tenuto conto dell'elevato guadagno raggiunto
dal transistor virtuale, la corrente di base risulta
estremamente ridotta, tanto che un semplice
potenziometro (RI) a bassa dissipazione con-
sente di far variare, fra il valore di zero volt e
quello massimo di alimentazione, la tensione di
base, imponendo all'uscita di assumere valori,
che vanno da zero volt a quello massimo della
tensione d'entrata ma, come abbiamo già detto,
diminuito di un volt.
AZIONE FILTRANTE
421
una corrente d'uscita di 3 ..,.. 5 A, con una
dissipazione di potenza sul carico di 36 + 60
W. Al contrario, se si desidera una tensione in
uscita di soli 3 V, non si può assorbire dal
circuito una corrente superiore a I A, con una
conseguente dissipazione sul carico di soli 3 W.
In ogni caso, per raggiungere le migliori presta-
zioni possibili con il circuito di figura I, è
importante limitare a pochi volt la caduta di
tensione sul transistor di potenza.
REALIZZAZIONE
422
La lampada LP I dovrà avere una tensione di raddrizzata, ossia ancora pulsante, quale è ad
lavoro pari a quella della tensione di alimenta- esempio quella erogata da un caricabatterie,
zione. Essa servirà ad indicare, con la sua allora si dovrà utilizzare un condensatore elet-
maggiore o minore luminosità, il punto di lavo- trolitico di elevata capacità, onde ridurre il più
ro del circuito. possibile il ripple, cioè l'ondulazione residua in
Per quanto riguarda il valore capacitivo del uscita.
condensatore elettrolitico C 1, questo potrà va- In figura 3 abbiamo interpretato proprio questo
riare fra i 500 F e i 5.000 F in relazione alle particolare tipo di applicazione del regolatore
caratteristiche della tensione d'ingresso. Infatti, di tensione, che consente di alimentare un'au-
se la tensione d'ingresso è già perfettamente toradio, un televisore per auto od altra apparec-
livellata, è sufficiente per Cl un condensatore chiatura elettronica alimentabile con la tensio-
elettrolitico di basso valore capacitivo. Vicever- ne continua, tramite la tensione alternata di
sa, se la tensione applicata all'entrata è soltanto rete.
L. 14.500
Per agevolare il compito di chi inizia
la pratica dell'elettronica, intesa come
hobby, è stato approntato questo uti-
lissimo kit, nel quale sono contenuti,
oltre ad un moderno saldatore, legge-
ro e maneggevole, adatto a tutte le e-
sigenze dell'elettronico dilettante, sva- ■ • • • • • • • • • • • • • • • •
423
Elementi teorici
e pratici sul
transistor unigiunzione
programmabile.
Un componente
poco conosciuto,
che può essere utilizza
in molte occasioni.
TRANSISTOR P.U.T.
Per la prima volta, su questa rivista, ci occupia- unigiunzione UJT e che i nostri lettori già
mo del transistor unigiunzione programmabile, conoscono per essere stato più volte utilizzato
ossia di un componente poco diffuso a livello in molti progetti e per aver formato l'argomen-
hobbystico, ma del quale riteniamo necessaria to di qualche trattazione teorica.
la conoscenza. Il transistor PUT, che nello studio e nelle
Cominciamo col dire che il PUT (programma- applicazioni dilettantistiche occupa a torto un
ble - unijunction - transistor) è un componente posto di secondo piano, può essere utilizzato da
elettronico allo stato solido, strutturalmente solo o in abbinamento con altri semiconduttori,
più simile ad un diodo controllato SCR che al ma le sue applicazioni si estendono un po' a
transistor unigiunzione. Ed anche il simbolo tutti i settori dell'elettronica. Ed è questo il
elettrico, riportato al centro di figura 1, rispec- motivo per cui abbiamo ritenuto necessario
chia questa somiglianza. introdurre/i lettori anche in tale argomento, in
La denominazione di «unigiunzione program- modo da fornire loro tutte quelle notizie neces-
mabile» deriva dalle possibilità di impiego di sarie e sufficienti a comprendere il funziona-
questo elemento, che sono quelle tipiche degli mento del semiconduttore, con la possibilità di
424
progettare o rielaborare circuiti che lo conten-
gono.
Sulla destra di figura 1 abbiamo riportato la
struttura fisica dell'unigiunzione programmabi-
le che, come si vede, è composto da elementi di
tipo P ed N e dai quali vengono ricavati i tre
elettrodi di anodo (a), gate (g) e catodo (k).
L'innesco della conduzione, nei PUT, viene
controllato tramite il gate, così come accade nei
diodi controllati.
Fatte queste premesse, cominciamo subito con
la presentazione di una serie di circuiti applica-
tivi, per i quali vien sempre fatto uso di uno
stesso PUT, il più popolare ed economico fra
tutti, cioè il modello 2N6027, che viene attual-
mente prodotto da molte industrie ed è quindi
il più reperibile commercialmente.
OSCILLATORE A RILASSAMENTO
425
R2
RI
e
12V Fig. 2 - Circuito di oscillatore a
e rilassamento, con il quale il letto-
re potrà facilmente sperimentare
il funzionamento del PUT. La fre-
quenza di oscillazione varia attri-
buendo valori diversi al conden-
satore C1. Lo stesso risultato si
ottiene intervenendo sul valore
ohmmico di R1 che, in ogni caso,
R3 non deve mai scendere al di sotto
Cl u dei 500.000 ohm.
c1 = 10.000 pF R3 47 ohm
R1 = 0,5+3,3 megaohm R4 100.000 ohm
R2 100.000 ohm PUT 2N6027
#±
RI
Il
@
12V
■
■
Cl
PUT
%
e ~
426
Valore di soglia
PUT
±
R3
e,
I\.
ENTR. /"\
I I
I
.
I I I I
na Il
I I I I I I
I
I I I I I I I
E 5>
R2 7 Il %- ILI ti l USCITA
...
Hr c1 a
R3
D1
427
1 o0
R3
~ LLLe
Cl RJ IIR2
e
72V
ee c
a
Il
e b
TR1
4. NC
k [.9 Il Ilu1 U2
T T I R4
cando l'aumento progressivo della tensione di PUT si innesca divenendo un completo con-
catodo nella misura di un «gradino». La veloci- duttore.
tà di questo aumento è determinata dal valore Nello stesso schema di figura 4 sono pure
di C2. Infatti, più elevata è la capacità di C2, riportate le curve caratteristiche relative ai se-
minare risulta l'aumento di tensione di ciascun gnali d'entrata e d'uscita. In particolare si nota
gradino. come il segnale uscente sia di tipo ad onda
quadra.
RIVELATORE DI SOGLIA
TEMPORIZZATORE
Il transistor PUT può essere utilizzato in fun-
zione di discriminatore di soglia programmabi- Con il transistor unigiunzione programmabile
le. Quella di figura 4, infatti, costituisce una si possono comporre dei semplici circuiti tem-
tipica applicazione pratica in tal senso. porizzatori sul tipo di quello riportato in figura
li potenziometro R3 permette di regolare il 5. Vediamone subito il comportamento.
valore della tensione anodo-catodo alla quale si Quando si preme il pulsante P 1, che deve
verifica l'innesco del componente. Dunque, al essere di tipo normalmente aperto, il condensa-
di sotto del valore di soglia stabilito, il PUT si tore, che è già caricato dal diodo al silicio D 1,
comporta come un interruttore aperto, fornen- si carica ulteriormente con una tensione di
do conseguentemente una tensione d'uscita pa- valore pari al doppio di quella di alimentazione
ri a O V. Quando si supera il valore di soglia, il ed inizia contemporaneamente a scaricarsi at-
428
Fig. 7 - Applicazione circuitale di
+5V
un transistor unigiunzione pro-
grammabile in funzione di ele- R1
mento soppressore dei rimbalzi
generati dall'interruttore S 1, con R4
scopo protettivo di un circuito di- 57
gitale TTL.
= u
C1
R1 =
100.000
10.000
pF
ohm
k TT[
R2 = 47 ohm
R3 = 1 megaohm R3
R4 = 330.000 ohm
PUT = 2N6027
s1 = interrutt.
traverso la resistenza Rl e la resistenza R2. frequenza, ma limitati nel tempo. Questi segna-
Durante il tempo di scarica, la giunzione di li, ad esempio, sono utili durante le prove degli
gate rimane polarizzata inversamente ed il altoparlanti o per analizzare la risposta di am-
PUT si comporta come un interruttore aperto, bienti acustici. Dunque, il poter disporre di un
facendo diseccitare il relé RL. apparato generatore di tal tipo, denominato
Quando il condensatore CI si riporta alle con- pure «oscillatore interrotto», può essere molto
dizioni originali, il transistor PUT ritorna ad utile nel laboratorio dilettantistico e in quello
innescarsi, interessando nuovamente il relé RL, semiprofessionale. E con il PUT un simile
cioè facendolo eccitare. apparato si può facilmente realizzare.
A coloro che vorranno realizzare questo circui- Quello riportato in figura 6 è un semplice
to, ricordiamo che il condensatore Cl, pur progetto di oscillatore interrotto in grado di
avendo un valore capacitivo abbastanza eleva- produrre un segnale a 1.000 Hz per la durata di
to, di 25 F, non è di tipo elettrolitico, ossia un secondo. In esso il PUT funge da oscillatore
non polarizzato. Dunque, nel caso in cui que- a 1.000 Hz, mentre il transistor TR I viene
sto componente non fosse facilmente reperibi- utilizzato in funzione di diodo zener. Si noti,
le, si dovrà ricorrere al collegamento in paralle- infatti, come la base di TR I sia rimasta non
lo di più condensatori in modo da raggiungere collegata (NC), mentre vengono utilizzati sol-
il valore capacitivo prescritto. Con questo siste- tanto gli elettrodi di collettore ed emittore.
ma, inoltre, si potrà risparmiare sulla spesa Premendo il pulsante PI, che deve essere di
complessiva necessaria per la realizzazione del tipo normalmente aperto, si carica il condensa-
dispositivo. tore elettrolitico Cl, il quale blocca la condu-
zione attraverso il transistor TR I e consente
all'unigiunzione programmabile PUT di oscil-
OSCILLATORE INTERROTTO lare liberamente.
Dopo un secondo circa, il condensatore elettro-
Molto spesso, quando si debbono collaudare litico Cl si scarica attraverso la resistenza Rl e
amplificatori audio nuovi od usati, che hanno il transistor TRI diviene nuovamente condut-
subìto un particolare intervento tecnico, ci si tore, provocando il blocco dell'unigiunzione
serve dei cosiddetti «burst oscillator», ovvero di programmabile a causa dell'eccessivo carico
segnali caratterizzati da particolari valori di presente sull'anodo.
429
Rl R2 R5 R6
a g e
e
12V
e .fi
i
u
e
3 k
s
e
u
R3
Fig. 8 - Progetto di oscillatore ad onda quadra nel quale vengono utilizzati un PUT e
un transistor di tipo NPN. La simmetria dell'onda può essere controllata tramite le
due resistente R1 ed R5.
Caratteristiche
Tensione regolabile 5 + 13 V
Corr. max. ass. 0,7A
Corr. picco 1A
Ripple 1mV con 0,1A d'usc.
5mV con 0,6A d'usc.
Stabilizz. a 5V d'use. 100mV
430
Le due uscite U I e U2 mettono a disposizione onda quadra o multivibratore ad una sola capa-
dell'operatore due segnali di forma diversa che, cità.
nello schema di figura 6, sono disegnati in alto Come si vede, osservando lo schema di figura 8,
a destra. concorrono alla formazione del circuito due
elementi attivi: un transistor PUT e un transi-
stor di tipo NPN, che formano un oscillatore ad
UN'APPLICAZIONE DIGITALE onda quadra nel quale è possibile controllare la
simmetria dell'onda tramite le resistenze Rl ed
L'unigiunzione programmabile può anche esse- R5.
re utilizzata per eliminare i rimbalzi di un La frequenza di oscillazione può venir variata
normale interruttore, quando con esso si vuole modificando il valore del condensatore C 1, che
pilotare, ad esempio, un circuito digitale. Il dovrà essere scelto fra modelli a bassa perdita,
circuito riportato in figura 7 costituisce un per esempio fra i condensatori «mylar».
esempio di come sia possibile ottenere un se- Quando il circuito di figura 8 viene posto sotto
gnale «pulito» che rispecchi lo stato dell'inter- tensione, il transistor PUT è bloccato, mentre il
ruttore S 1. In pratica questo circuito ripropone transistor TRI, che è di tipo 2N2222, conduce
quello del rivelatore di soglia, al quale si è ed il condensatore Cl si carica attraverso la
aggiunto il condensatore Cl, che filtra i rimbal- resistenza R I fino ad un valore di tensione
zi meccanici dell'interruttore, preservando da tale da avviare alla conduzione il PUT, mentre
essi il circuito digitale TTL collegato sul catodo si blocca TR 1. Il diodo DI e la resistenza R4
(k) dell'unigiunzione PUT. forniscono la corrente di mantenimento della
conduzione del PUT fino a quando la scarica di
CI non rende la base di TR I positiva portando
OSCILLATORE AD ONDA QUADRA in conduzione il transistor. A questo punto la
corrente nel PUT diviene insufficiente e il
Completa la breve rassegna di circuiti, che transistor programmabile si blocca. Successiva-
utilizzano il transistor unigiunzione program- mente il ciclo riprende il suo andamento nel
mabile, un semplice progetto di oscillatore ad modo ora descritto.
II kit per lucl psichedeliche, nel quale sono contenuti tutti gll elementi riprodotti nella foto,
costa L. 19.500. Per richlederlo occorre inviare anticip atamente l'Importo a mezzo vaglla po-
stale, assegno bancarlo o c.cp. n. 46013207 Intestato a: STOCK RADIO - 20124 MILANO -
Va P. Castaldl, 20 - Tel. 6891945.
431
Un dispositivo valido
per stabilire
lo stato elettrico delle pile,
di qualsiasi
tipo esse siano.
IL CONTROLLO
DELLE PILE
Molti modelli di radioapparati, amplificatori e rirsi. Perché la sua tensione nominale tende a
registratori, di produzione moderna, sono dota- diminuire sensibilmente soltanto quando la
ti di uno strumento ad indice il quale, su scarica sta per completarsi, senza aver mai
comando dell'operatore, segnala in qualsiasi prima manifestato, in qualche modo, il suo
momento lo stato di carica delle pile di alimen- stato di vecchiaia. Per esempio, facendo riferi-
tazione. È un accessorio di grande utilità prati- mento ad un registratore a cassette, sprovvisto
ca, ovviamente presente in quei dispositivi che di strumento indicatore dello stato delle pile, ci
traggono la loro energia di funzionamento dalle si può accorgere del deterioramento di queste
comuni pile, o che prevedono il sistema misto appena quando il motorino stenta a girare.
di alimentazione, in alternata e in continua. Ossia quando può essere troppo tardi per salva-
Senza questo strumento, purtroppo, è assai dif- guardare l'integrità del circuito di alimentazio-
ficile accorgersi quando una pila sta per esau- ne. Eppure, se dopo qualche ora di riposo, si
432
TG
osanna
waa o,,
o raa +
=
o1 asv
misurasse con un tester la tensione di quelle carico, ossia, come si dice in gergo, a circuito
pile, ci si accorgerebbe che le misure effettuate aperto. Questo tipo di misura è chiaramente
rivelerebbero dei valori non molto lontani da illustrato ne Ilo schema a sinistra di figura 3.
quelli nominali, sorprendendo l'operatore e su- Qualcuno potrebbe obiettare, a questo punto,
scitando in questo dei legittimi dubbi. Quelle che l'inserimento del voltmetro può costituire
pile, dunque, sono buone o sono da gettare? Per di per sé, un carico elettrico. E ciò in parte è
rispondere a una tale domanda, è necessario vero, ma il carico è di valore talmente insignifi-
richiamare alla memoria alcune nozioni ele- cante da poter essere trascurato nella valutazio-
mentari di elettrologia. ne della tensione nominale. La resistenza inter-
na dei generatori di tensioni elettriche è eviden-
te, ad esempio, nelle dinamo e negli alternatori,
CARATTERISTICHE ELETTRICHE che sono costruiti con avvolgimenti di filo di
rame il quale, come si sa, assume un suo
La pila, così come tutti i generatori di tensioni preciso valore resistivo. Meno evidente appare
reali, è caratterizzata da due importanti ele- invece nelle pile, nelle quali non esiste alcun
menti elettrici: avvolgimento e dove la resistenza interna è
rappresentata dall'elettrolita impiegato e da al-
1° - Forza elettromotrice tri fenomeni chimico-fisici che interferiscono
2°- Resistenza interna sulla conducibilità della pila.
Purtroppo, mentre nelle dinamo e negli alter-
La forza elettromotrice è rappresentata da quel natori la resistenza interna costituisce un dato
valore di tensione che si misura sui morsetti costante, che dipende dalle caratteristiche co-
della pila quando ad essa non è collegato alcun struttive delle macchine, nelle pile la resistenza
433
pila sotto carico, assume il seguente valore:
V= E- RI
Da questa formula è facile dedurre che, con
una R molto bassa, la tensione V non differisce
di molto dalla tensione a vuoto E. Ma quando
R assume valori elevati, in particolar modo con
carichi che richiedono forti correnti di eserci-
zio, quali i motorini elettrici, il prodotto RI
diventa rilevante e la reale tensione utile dimi-
nuisce sensibilmente.
434
dal tester, commutato nella opportuna scala
delle tensioni continue, collegato in parallelo
con le due pinze.
Sulla linea di prelievo della tensione positiva
della pila vi sono due commutatori. II primo di
questi, SI, sul quale sono state poste le scritte
«senza» e «con», consente di misurare la ten-
sione della pila senza carico e sotto carico. Il
secondo, S2, che è di tipo ad una via e cinque
posizioni, permette di selezionare il tipo di
carico più adatto per la pila in esame.
Per i carichi più robusti, quelli che di solito
vengono collegati sulle pile da 1,5 V-3V-4,5
V-6 V, è previsto l'inserimento, in qualità di
carico elettrico della pila, di una lampadina.
Per i carichi più deboli, che normalmente son
quelli applicati alle pile da 9 V, viene inserito
nel circuito di carico un diodo led munito di
resistenza di limitazione di corrente.
Ogni pila, conformemente alle proprie caratte- Fig. 2 - Tutte le pile con valore superiore a 1,5 V sono
composte da più elementi da 1,5 V ciascuno. Per
ristiche, deve essere caricata opportunamente. esempio, le pile da 4,5 V, di cui la foto mostra la parte
Ma in genere le dimensioni stesse della pila interna, costituiscono un collegamento in serie di tre
indicano la possibilità di questa di erogare cor- elementi da 1,5 V.
voltmetro voltmetro
@ @
PILA PILA
Fig. 3- II metodo di controllo dello stato elettrico delle pile consiste nella misura
della tensione a circuito aperto (a sinistra) e a circuito chiuso (a destra). Se la
differenza fra le due segnalazioni è minima, lo stato della pila è da considerarsi
buono.
435
AL TESTER
•
9V
6V
senza
con 4,5y
AL POS. S7 $2 3v
AL NEG.
Fig. 4 - Circuito teorico del dispositivo con il quale è possibile effettuare un rapido e
sicuro controllo della carica delle pile, di qualunque tipo esse siano. Il commutatore
S1 consente di posizionare il circuito nelle due condizioni di circuito aperto e circuito
chiuso. Con 52 si seleziona Il carico più adatto per il tipo di pila sotto esame.
-----COMPONENTI-----
R1 = 470 ohm LP4 = lampadina (6 V - 50 mA)
LP1 = lampadina (1,5 V - 200 mA) DL1 = diodo led (quals. tipo)
LP2 = lampadina (3 V - 100 mA) S1 = comm. (1 via- 2 posiz.)
LP3 = lampadina (4,5 V - 100 mA) S2 = comm. (1 via - 5 posiz.)
quella che definisce una delle grandezze elettri- MONTAGGIO DEL DISPOSITIVO
che fondamentali dei condensatori. La capacità
di una pila, infatti, sta ad indicare la possibilità La costruzione del dispositivo che consente un
di erogare una certa corrente continua per un preciso controllo delle pile è talmente semplice
certo numero di ore. Quando si dice, ad esem- da non richiedere particolari interpretazioni da
pio, che la capacità di una pila è di un ampère- parte nostra. Il lettore potrà comunque attener-
ora, si intende dire che quella pila è in grado di si allo schema costruttivo di figura 5, per il
erogare una corrente continua, dell'intensità di quale si utilizza un contenitore di materiale
1 A, per la durata di 1 ora, prima di esaurirsi isolante il cui coperchio, che è quello riportato
completamente. Ma come abbiamo già fatto in figura 5, ma visto dalla parte interna, fungerà
capire, la capacità di una pila, a parità di da pannello frontale del dispositivo. Infatti,
modello, pile a secco, al mercurio, al nichel- sulla faccia anteriore del contenitore sono pre-
cadmio, al manganese, ecc. è in stretta relazio- senti: il deviatore S 1, il commutatore multiplo
ne con le dimensioni dell'elemento. Una pila di S2, le due boccole per l'inserimento dei puntali
grosse dimensioni, quindi, avrà una capacità del tester ed il foro da cui escono i due condut-
notevolmente superiore a quella di una pila di tori diversamente colorati, sui cui terminali
piccole dimensioni, pur erogando entrambe sono applicate le pinzette a bocca di coccodril-
una tensione continua dello stesso valore. Con lo da fissare sui morsetti delle pile di prova.
una pila di maggiori dimensioni, ad esempio, Sulla parte superiore del contenitore sono mon-
una lampadina rimarrà accesa per una durata tate le quattro lampadine, che rappresentano i
di tempo più lunga; con una pila di piccole carichi per quattro tipi diversi di pile sottoposte
dimensioni, la lampadina rimarrà accesa per un a controllo. Anche il diodo led DLI trova posto
tempo più breve. sulla parte superiore del contenitore, sulla stes-
437
sa linea delle lampadine ed allineato con que- effettuati con altri valori di tensioni e di corren-
ste. ti.
Coloro che volessero evitare le indicazioni lu-
minose tramite lampadine a diodo led, potran-
no costituire questi elementi con delle resisten- USO DELL'APPARATO
ze, il cui valore verrà individuato applicando la
legge di Ohm: L'uso dell'apparato di controllo delle pile, in
base alla descrizione fatta, è facilmente intuibi-
R=V:I le. Una volta scelto il tipo di carico, tramite il
attribuendo a V il valore della tensione nomi- commutatore S2, si effettua la misura della
tensione della pila sia a vuoto che a circuito
nale della pila, ad I il valore della corrente che
chiuso, ossia nelle due possibili posizioni di SI.
si desidera far scorrere attraverso la resistenza
Si tratta dunque di effettuare due prove, dalle
di carico. Per esempio, se da una pila da 3 V si
quali ci si potrà accorgere immediatamente se
vuol assorbire la corrente di 150 mA, il valore
una pila è ancora in ottimo stato o sta per
della resistenza di carico R sarà:
esaurirsi o è completamente esaurita. Nel pri-
mo caso la differenza di valori di tensione, a
3 V : 0,150 A = 6 ohm
vuoto e con carico, sarà insignificante, nel se-
condo caso assumerà un certo rilievo, nel terzo
La potenza dissipabile da questa resistenza do-
caso apparirà senz'altro considerevole. Tutto
vrà risultare dedotta dalla formula P = VI. Per-
dipende quindi dall'entità degli spostamenti
tanto si avrà:
dell'indice del tester fra una condizione di mi-
3 V x 0,15 A = 0,45 W sura e l'altra, come indicato nei due schemi di
figura 3, ossia, a circuito aperto e a circuito
Ovviamente, calcoli analoghi dovranno essere chiuso.
REGOLATORE DI POTENZA
Con questo dispositivo è possibile
IN SCATOLA
controllare:
DI MONTAGGIO
3 - La temperatura di un saldatore.
438
ANNAFFIATURA
DELLE PIANTE
Sono pochi coloro che sanno rinunciare al vole. Ma se il problema può ridursi alla sola
piacere di conservare in casa propria qualche umidità incontrollata della terra contenuta nel
pianta ornamentale. Anche se tutti sanno che, vaso, allora si può ricorrere all'aiuto che, pure
prima o poi, la pianta muore, sia per mancanza in questo settore, l'elettronica può offrire. E il
di acqua o per siccità, comunque per non circuito presentato e descritto in queste pagine
condurre la sua vita nell'ambiente più favore- ne è un valido esempio. Ma cominciamo col
439
• J [
SONDA
l•
~I
9V
~
DZ1
Fig. 1- Circuito elettrico del dispositivo rlvelatore dello stato di umidità del terreno
in cui vegetano piante e fiori. I due trimmer R1-R2 debbono essere tarati saltuaria-
mente con riferimento alla natura della terra posta sotto controllo.
COMPONENTI
Condensatori R5 = 390.000 ohm
c1 = 2 uF (non elettrolitico) R6 = 1.000 ohm
C2 = 10.000 pF R7 = 3.900 ohm
Varie
Resistenze
IC1 = A741
R1 = 10.000 ohm (trimmer) DZ1 = diodo zener (5,1V-1W)
R2 = 4 7 .000 ohm (trimmer) DL1 = diodo led (quals. tipo)
=
R3 = 470 ohm P1 = pulsante normalmente aperto
R4 = 10.000 ohm PILA 9V
440
• i I
SONDA
premettere che l'esame approssimativo del ter- gono offerte da un diodo led, possiamo dire che
reno, condotto dalla massaia sui vasi con piante il nostro dispositivo indica tre diverse condizio-
e fiori o sulle aiuole del giardino, non porta a ni, le seguenti:
risultati attendibili, soprattutto quando i conte-
nitori sono di grandi dimensioni o quando si Led acceso = eccesso di umidità
tratta di un appezzamento di terreno vero e Led lampeggiante = umidità normale
proprio. Può infatti accadere che la parte su-
perficiale della terra si riveli abbastanza secca, Led spento = siccità
ad esempio a causa del vento, mentre in pro-
fondità il terreno può essere molto umido. E Nella prima condizione, dunque, la pianta non
può accadere pure il contrario. Ossia, un terre- deve essere annaffiata per nessun motivo. Nel
no da poco tempo bagnato dalla pioggia o da secondo caso, essendo normale l'umidità del
una parziale annaffiatura, può risultare abba- terreno, l'annaffiatura potrebbe essere nociva.
stanza secco in profondità, là dove albergano le Nel terzo caso bisogna provvedere subito al-
radici e lo stato di salute dell'organismo vivente 1 'annaffiatura.
vegetale deve essere maggiormente curato. Né, Queste sono quindi le segnalazioni ottenute
d'altra parte, è pensabile di poter sondare il con un semplice circuito elettronico che, peral-
terreno con uno scavo ad ogni annaffiatura! tro, è caratterizzato da una grande precisione,
tanto grande da poter essere utilizzato con
sicurezza anche dai coltivatori professionisti,
TRE INFORMAZIONI UTILI dai giardinieri e dai rivenditori di piante.
441
} I o +
-I- -+
Fig. 3 - Disegno in grandezza reale del circuito stampato consigliato per la
realizzazione del dispositivo descritto nel testo.
la resistività elettrica. La quale, come si sa, è può notare che tutte le funzioni fondamentali
una grandezza dipendente dalla umidità del sono affidate all'integrato ICI, che è il ben
terreno stesso, che può rivelare lo stato di noto operazionale A741 il quale, a seconda
annaffiamento. delle condizioni, funge da comparatore o da
In pratica, l'apparecchio può essere utilizzato oscillatore. Ma vediamo subito nei suoi dettagli
in modi diversi. Per esempio, si possono affon- il comportamento del circuito di figura I, pren-
dare i puntali metallici in un vaso in perma- dendo l'avvio dagli ingressi dell'integrato ope-
nenza, per controllare lo stato di umidità in razionale.
continuazione, giorno e notte. Ma si può son- I puntali-sonda. collegati sui punti 1-2 del
dare il terreno contenuto in tutta una serie di circuito, formano. assieme al trimmer R I, un
vasi in breve tempo, per rendersi conto se è partitore resistivo nel quale il rapporto di parti-
giunto il momento di procedere con le opera- zione, ovvero la tensione sul punto comune,
zioni di annaffiatura. varia in funzione della resistenza della sonda.
È certo che l'adattamento ai diversi metodi di Quèsta tensione di controllo viene prelevata
controllo va fatto a seconda delle esigenze di attraverso il trimmer R2 e la resistenza R3 ed
chi costruirà questo apparato e che le piccole, inviata all'ingresso non invertente (piedino 2)
conseguenti varianti tecniche, da apportare al dell'operazionale ICI, che rimane a sua volta
progetto originale, non potranno costituire un controreazionato per mezzo della resistenza
problema insolubile per nessuno, anche perché. R5; questa resistenza, infatti, collega l'uscita
nel corso dell'articolo, avremo modo di comu- (piedino 6) con l'entrata non invertente (piedi-
nicare al lettore ogni particolare suggerimento no 2) dell'integrato.
in proposito. La regolazione del trimmer R2 determina delle
variazioni del guadagno e serve, in pratica, a
stabilire entro quali valori resistivi del terreno
ESAME DEL CIRCUITO sondato si dovrà ottenere il lampeggio del dio-
do led DLI.
Osservando lo schema elettrico del dispositivo L'ingresso non invertente del led è polarizzato
rivelatore di umidità, riportato in figura I s ad una tensione di riferimento, tramite il diodo
442
zener OZI, il cui valore è di 5,1 V circa. Questa
stessa tensione viene applicata al piedino 3 di
ICI, che rimane reazionato tramite il conden-
satore CI. Si possono così verificare tre di verse
KIT PER CIRCUITI
condizioni di funzionamento del circuito, che
corrispondono ai tre comportamenti del diodo STAMPATI L. 16.000
led inizialmente citati. Dotato di tutti gli elementi necessari per
Sotto l'aspetto elettrico, queste tre condizioni la composizione di circuiti stampati su
sono: vetronite o bachelite, con risultati tali da
soddisfare anche I tecnici più esigenti, que-
sto kit contiene pure la speciale penna
1° - Tensione sul puntale 2 superiore a 5.1 V
riempita di inchiostro resistente al perclo-
2"° - Tensione sul puntale 2 pari a circa 5.1 V ruro e munita di punta di riserva. Sul di-
spensatore d'Inchiostro della penna è pre-
3° - Tensione sul puntale 2 inferiore a 5,1 V sente una valvola che garantisce una lunga
durata di esercizio ed Impedisce l'evapo-
Naturalmente, nella prima e nella terza condi- razione del liquido.
zione, la tensione presente sul puntale collegato
col punto 2 del circuito di figura I deve essere
molto maggiore e nettamente inferiore a 5, I V.
Comunque, nel primo caso, l'amplificazione
rimane tale da mantenere in saturazione 'am-
plificatore, facendo assumere all'uscita un valo-
re prossimo allo zero ed il diodo led DLI
rimane costantemente acceso. In pratica questa
condizione corrisponde ad una bassa resistenza
della sonda, ovvero ad un terreno eccessiva-
mente umido.
Nel secondo caso, l'integrato operazionale ICI
rimane libero di funzionare entro la zona linea-
re. La presenza del condensatore CI, però pro-
voca l'innesco di oscillazioni di bassa frequen-
za, che portano alternativamente l'uscita (pie- Consente un controllo visivo conti-
dino 6) da O V circa sino al valore della tensio- nuo del processo di asporto.
ne di alimentazione o quasi, facendo lampeg- Evita ogni contatto delle mani con
giare il diodo led. il prodotto finito.
Nell'ultimo caso, infine, corrispondente ad una E' sempre pronto per l'uso, anche
elevata resistenza della sonda, in pratica a ter- dopo conservazione illimitata nel
reno secco, si verifica ancora la saturazione tempo.
dell'amplificatore, ma con polarità inversa ri-
Il contenuto è sufficiente per tratta-
spetto al primo caso. L'uscita dell'operazionale
re più di un migliaio di centimetri
(piedino 6) pertanto, rimane sempre alta ed il
quadrati di superfici ramate.
diodo led è spento.
3
umpugn.
444
tutt'uno col dispositivo, come indicato in figura
4.
Facciamo presente ai lettori che il condensato-
re Cl presenta un valore capacitivo assai eleva-
to, che sarà alquanto difficile reperire in com-
L'OSCILLATORE
mercio. Perché non si tratta di un condensatore
elettrolitico, bensì di un componente non pola-
rizzato. Ad ogni modo, se tale elemento fosse
MORSE
veramente irreperibile, lo si potrà agevolmente Necessario a tutti i candidati alla patente di
radioamatore. Utile per agevolare lo studio e
comporre, collegando in parallelo fra di loro la pratica di trasmissione di segnali radio in
più condensatori ceramici, di valore elevato il codice Morse.
più possibile, in modo da raggiungere quello
prescritto nell'elenco componenti di 1 µF.
I due puntali potranno essere rappresentati da
due spilloni d'acciaio, del tipo di quelli adottati
in cucina per le vivande allo spiedo. Oppure si
potranno utilizzare due spezzoni di filo rigido
di ottone del diametro di 2 mm.
L'adozione di un interruttore a pulsante (PI),
come quello da noi suggerito nei nostri schemi,
rappresenta una soluzione molto comoda, che
evita di dimenticare chiuso il circuito di ali-
mentazione. Con questo sistema, la piccola e
comune pila da 9 V è in grado di assicurare
una lunga autonomia di funzionamento del
dispositivo. Ma il professionista, vale a dire il
giardiniere o il negoziante, potranno sostituire IN SCATOLA DI MONTAGGIO
il pulsante PI con un normale interruttore e
derivare l'alimentazione del circuito di figura 1 L. 18.500
dalla rete-luce tramite adatto alimentatore.
445
LE PAGINE DEL
CE
27
RICEZIONI
DISTURBATE
Sin dagli albori delle comunicazioni via radio, radiofonìa, ma molto resta ancora da fare. Per-
il problema dell'eliminazione dei disturbi di ché talune mete raggiunte sono state poi nuova-
varia origine, che hanno sempre accompagnato mente allontanate dall'incremento continuo di
la ricezione dei segnali, ha coinvolto in ogni fonti di disturbi proliferate, soprattutto in que-
epoca e in ogni dove tecnici e scienziati. E per sti ultimi tempi, con il progresso tecnologico.
la verità molto si è fatto in questo campo della Nuove macchine elettriche, moderni apparati
446
elettromedicali, sofisticati dispositivi elettronici
ed anche utilissimi ed originali elettrodomestici
sono stati di recente prodotti dall'industria e
disseminati un po' dovunque, sollevando grossi Clipper e Noise Blanker
problemi fra i radioamatori, gli S.W.L. o i CB.
Fortunatamente, anche la tecnologia della
componentistica si è notevolmente evoluta, Restringimento di banda
consentendo la realizzazione di alcuni disposi-
tivi in grado di ridurre a livelli accettabili taluni
e circuito tosatore
fastidiosi o forti disturbi associati alle radiorice-
zioni. Ed è questo il tema che vorrà avere un
suo breve svolgimento nel presente articolo, Difese antidisturbo in autovettura
per informare il lettore sulle più comuni tecni-
che di riduzione dei disturbi, senza tuttavia
entrare nel merito delle diverse concezioni cir-
cuitali che, ovviamente, variano da un appara-
to all'altro. Le ultime pagine invece toccheran-
cammino delle onde radio. In pratica, la forma
caratteristica del segnale puro originale viene
alterata da una serie di fenomeni di natura
elettromagnetica quasi sempre presenti nello
spazio e nei conduttori. E i più noti sono quelli
che si manifestano durante i temporali o nelle
vicinanze di apparecchiature interessate da cir-
cuiti elettrici. In sostanza, il segnale puro si
trasforma in altro segnale il cui diagramma è
quello riportato in B di figura 1. Nella quale
sono evidenziati i picchi di tensione che rispec-
chiano i tipi di disturbi più fastidiosi, percetti-
bili sotto forma di ticchettìi.
Analizzando la curva riportata in B di figura 1,
si può desumere che i picchi di disturbo non
hanno relazione di tempo o di fase, né tra di
loro, né con il segnale trasmesso. Ciò a causa
della totale casualità del fenomeno di disturbo,
no un argomento di grande interesse per i CB:
quello dell'intervento pratico sui vari elementi
del circuito elettrico dell'autovettura allo scopo
di soffocare, alla fonte, ogni tipo di radiodistur-
bo.
IL RUMORE ELETTRICO
447
la cui eliminazione appare certamente difficile.
Pur tuttavia, esistono alcuni metodi di inter-
vento sugli apparati radioriceventi che sono in
grado di attenuare questi fenomeni e che ora
analizzeremo.
RESTRINGIMENTO DI BANDA
[3> I •I 4
[>I
Fig. 2 - Con questo schema a blocchi si interpreta Il comportamento dei ricevitori
radio muniti di dispositivo noise blanker.
448
fs '
UT!LIZZ.
UTILIZZ.
CIRCUITO TOSATORE
Nei ricevitori per radioamatori e in quelli per Fig. 5- Anche i rimedi ai disturbi provocati dall'alterna-
l'ascolto della banda cittadina vengono inseriti tore ricalcano le orme di quelli adottati per i disturbi
dei circuiti speciali con lo scopo di ridurre il generati dalle dinamo. Normalmente si applica un con-
rumore. E il più semplice tra questi prende il densatore (C1), da 500.000 pF -1.000 VI, sulla presa di
corrente.
nome di «circuito tosatore».
Il tosatore è un circuito molto semplice; per
realizzarlo infatti sono sufficienti talvolta pochi
diodi, che impediscono al segnale in ingresso di
superare un prefissato valore di soglia. Tutti i
picchi eccedenti tale valore, dunque, vengono
1° - Quando il segnale è molto basso rispetto al
inevitabilmente tosati dal circuito, che riduce
in tal modo l'entità dei disturbi stessi. livello di taglio, i disturbi rimangono co-
All'uscita del circuito tosatore, chiamato anche munque nella loro totale ampiezza.
«clipper» con denominazione anglosassone, il 2°- Al contrario, quando il segnale è molto
segnale assume la forma proposta in C di figura forte, questo può superare il livello di clip-
I. Nella quale la lettera T vuole indicare l'enti- ping e subire un taglio con conseguenti,
tà della tosatura dei picchi dei segnali-disturbo. notevoli effetti di distorsione.
I circuiti di clipper eccessivamente semplici
nella loro concezione circuitale denunciano al- Un notevole miglioramento si ottiene nei cir-
meno due gravi inconvenienti: cuiti tosatori a livello variabile, sia manual-
449
NOISE BLANKER
450
viene prelevato attraverso due strade, quella del di fase. La curva C è la risultante della sovrap-
blocco 2 e quella del blocco 3. posizione delle due curve A e B.
li blocco 2 rappresenta il tradizionale stadio Con questo sistema, dunque, il blocco 3 prov-
amplificatore a media frequenza. Il blocco 3 vede ad invertire nella fase i segnali-disturbo e
interpreta la presenza di un circuito elaboratore ad inviarli al blocco 4, dove vengono miscelati
di segnali, in grado di riconoscere i picchi con il segnale originale allo scopo di ottenerne
provocati dai segnali-disturbo. l'eliminazione.
L'elaboratore di segnali (blocco 3) produce in
uscita una tensione di controllo in grado di
comandare l'interruttore elettronico del blocco DISTURBI NELLE AUTOVETTURE
4.
In presenza di un disturbo, il circuito elabora- Per uscire dal campo teorico ed entrare in una
tore di segnali (3) blocca l'interruttore elettroni- certa misura in quello pratico, vogliamo ora
co (4), impedendo il passaggio del segnale pro- ricordare al lettore alcuni accorgimenti da
veniente dal blocco 2 e quindi del disturbo che adottare sulle autovetture per scongiurare il
si sta verificando in quell'istante. All'uscita dal fenomeno dei segnali-disturbo, perché proprio
blocco 4 il segnale subisce poi il normale pro- in auto questo fenomeno è più frequente e
cesso di amplificazione tipico di tutti i radiori- maggiormente risentito dagli utenti delle radio-
cevitori. trasmissioni.
Facciamo notare, a questo punto, che assai Da alcuni anni a questa parte, l'uso di apparec-
spesso il blocco 3 è costituito da un vero e chiature elettroniche in auto ha conosciuto
proprio ricevitore accordato su di una frequen- un 'espansione spettacolare, sia nel settore pub-
za libera, non molto dissimile da quella che si blico che in quello privato. Ma l'efficacia del
riceve. li ricevitore ausiliario capta praticamen- loro funzionamento rimane tuttora condiziona-
te gli stessi disturbi che accompagnano il segna- ta dalla qualità degli interventi tecnici su quelle
le principale, pur non ricevendo il segnale utile parti dell'autovettura che sono fonti di campi
e bloccando l'interruttore elettronico in sincro- elettromagnetici parassiti e, conseguentemente,
nismo coi disturbi stessi. di rumorosità parassite. Per esempio, per sop-
Un diverso comportamento del blocco 3 è quel- primere i disturbi provocati dalla dinamo, si
lo interpretato dai diagrammi riportati in figura deve realizzare l'intervento chiaramente illu-
3. Nella quale il diagramma A interpreta il strato in figura 4. Sulla presa di corrente del
segnale radio arricchito con i picchi di segnali- generatore, molto vicino al morsetto, è consi-
disturbo, mentre il diagramma B rappresenta lo gliabile l'inserimento di un condensatore pas-
stesso concetto con i segnali-disturbo invertiti sante da 500.000 pF - 1.000 Vl. li corpo metal-
451
lico esterno del componente deve rimanere ben
stretto a massa, facendo attenzione a non inse-
rire mai il condensatore sul morsetto di eccita-
zione.
I rimedi contro i disturbi sull'alternatore sono
in linea di massima quelli adottati per la dina-
mo.
Soltanto se si dovesse verificare una ondulazio-
ne residua nell'alimentazione dell'autoradio o
del ricetrasmettitore, è consigliabile inserire in
serie alla linea stessa di alimentazione, un filtro
induttivo-capacitivo, per esempio di 50 mH e
di una capacità elevatissima, ovviamente dopo
aver verificato il comportamento della batteria.
In ogni caso l'uso del condensatore da 500.000
pF, collegato sulla presa di corrente, così come
appare in figura 5, può considerarsi sufficiente
per l'eliminazione dei disturbi provenienti dal-
l'alternatore.
Per l'eliminazione dei disturbi causati dal rego-
Fig. 8 - I moderni cavi resistivi, adottati per la riduzione latore si inseriscono, in prossimità dei morsetti,
degli effetti radianti dei campi elettromagnetici nelle due condensatori passanti da 500.000 pF - 600
autovetture, sono composti come illustrato in questo VI, come indicato nello schema di figura 6. Il
disegno: filo tessile impregnato di grafite, ossia filo
resistivo (1); trecciola in rajon (2) conduttore in neopre-
collegamento si effettua sulle linee «batteria» e
ne (3); isolante in caucciù (4); trecciola in rajon (5); «utilizzatore».
guaina In neoprene (6). Anche in questo intervento le carcasse metalli-
452
Fig. 10 - Esempi di comporta-
mento dei campi elettromagneti-
ci generati dalle candele nei vari
sistemi di impianti elettrici delle
autovetture. La candela normale
(1), priva di alcuna protezione, .-RESISI
genera un intenso campo elettro-
magnetico ad alta frequenza. La
candela con resistenza incorpo- @
rata (2) riduce di molto l'intensità
del campo elettromagnetico.
Questa stessa riduzione si ottie-
ne anche collegando, in serie al
cavo, una resistenza aggiuntiva CAND. CAND CAND.
(3). NORM. CON NORM.
RESISI.
che dei condensatori dovranno risultare salda- inserire nel circuito alcune resistenze di smor-
mente connesse al telaio dell'autovettura. zamento, inserendole, più precisamente, lungo
Nei casi più critici si potrà inserire un filtro i cavi di distribuzione. La soluzione più moder-
sulla linea di «eccitazione», utilizzando una na ed efficace consiste nell'uso di appositi cavi
resistenza da 4,7 ohm -0,5 W, collegata in serie «resistivi», come quello illustrato in figura 8.
ad un condensatore da 2.200 pF - 1.000 VI. In alternativa, si potranno aggiungere, in serie
Questi elementi verranno collegati fra morsetto ai normali cavi in dotazione alle autovetture,
di «eccitazione» e massa (telaio dell'autovettu- alcune resistenze, sia in prossimità del distribu-
ra). tore, sia sulle candele (figura 9). In particolare,
Per minimizzare le perturbazioni prodotte dal- si potrà inserire una resistenza da I 0.000 ohm
la bobina verso l'impianto elettrico è consiglia- su I cavo centrale del distributore ed altre da
bile realizzare l'accorgimento illustrato in fi- 5.000 ohm nei punti prescelti.
gura 7. Esso consiste nell'inserimento di un Una soluzione ancora più moderna, in grado di
condensatore passante da I 00.000 pF - 1.000 offrire risultati migliori, consiste nell'uso di
VI sulla linea positiva di alimentazione della candele con elemento resistivo interno (figura
bobina. Attenzione però a non inserire tale 10).
condensatore sul morsetto negativo che si colle- Possiamo così concludere dicendo che lim-
ga con il ruttore! pianto ad alta tensione dell'auto richiede la
A tale morsetto si potrà invece collegare un maggior schermatura possibile e che i rimedi al
condensatore ceramico (Cl) da 5.000 pF - contenimento dei campi elettromagnetici ra-
1.000 Vl, con lo scopo di sopprimere i disturbi dianti possono essere molteplici. Essi vanno
rapidi. dall'uso di componenti specifici, come quello
Per eliminare i disturbi provenienti dalle punti- di cavi e candele resistive, all'impiego dei nor-
ne platinate basterà sottoporre queste a soventi mali materiali in dotazione ma integrati con
controlli. I quali garantiscono un corretto fun- elementi resistivi, facilmente reperibili nei ne-
zionamento meccanico del motore dell'auto- gozi di rivendita di autoaccessori.
vettura unitamente ad un minor numero di Attualmente esistono in commercio, per la so-
scintillìi e, conseguentemente di disturbi. luzione di casi particolarmente critici, delle
calotte schermate da adattarsi al distributore e
dei cappucci schermati per le candele, nonché
L'IMPIANTO AT IN AUTO degli elementi schermanti per i cavi di distribu-
zione dell'alta tensione. Questi elementi non
L'impianto ad alta tensione dell'autovettura si sono di norma necessari e, salvo casi particola-
comporta come un vero e proprio trasmettito- ri, sono troppo costosi se rapportati ai modesti
re. Per ridurre gli effetti radianti, è necessario miglioramenti raggiunti.
453
CORSO
DI AVVIAMENTO ALL'USO DEGLI
INTEGRATI DIGITALI
Ricorrendo ancora al «modulo universale» che, si riferiva ad un solo NANO, mentre in questa
to ripetiamo, è sempre disponibile presso la sede avremo occasione di utilizzare addirittura
nostra organizzazione in kit di cinque unità, tre dei quattro NANO che compongono il ben
come da pubblicità riportata a fine di ogni noto circuito integrato 7400.
puntata del «Corso di avviamento all'uso degli
integrati digitali», realizzeremo, questa volta,
un semplice montaggio con l'integrato modello ALCUNI RICHIAMI TEORICI
7400, ovviamente ricordando sempre alcuni
elementi teorici che non possono essere assimi- Per agevolare il compito didattico del lettore e
lati dopo una sola rapida e mensile lettura di per comodità nostra di trattazione, riportiamo
queste elementari esposizioni. In particolare, ancora una volta lo schema logico interno del-
faremo riferimento al concetto di NANO. l'integrato 7400 nel quale, come si vede nel
In altra occasione si è consigliato di utilizzare disegno di figura 1, è indicata pure la zoccola-
l'integrato 7400, che è un quadruplo NANO a tura del componente con la numerazione pro-
due ingressi, per verificarne praticamente la gressiva dei piedini. Con le lettere A e B si
funzione di inverter, in accordo con la tabella indicano al solito le due entrate del NANO,
della verità, sia collegando assieme due ingres- con la lettera Y si indica invece l'uscita. Con+
si, sia mantenendone soltanto uno allo stato VCC si designa il piedino sul quale deve essere
logico «I». Ma in ogni caso l'esercizio pratico applicata la tensione di alimentazione positiva,
con GDN si indica il piedino di terra (ground),
quello che nell'esperimento descritto più avanti
va collegato con la linea della tensione negativa
di alimentazione, che deve essere una tensione
Richiami teorici negativa continua e stabilizzata a-5 V.
I quattro NANO, schematizzati in figura 1,
sono perfettamente identici tra loro. Pertanto,
Circuito oscillatore ai fini applicativi, non riveste alcuna importan-
za il fatto di scegliere, fra le quattro, tre funzio-
Ingressi diversamente ni NANO a caso, anche se nel nostro circuito
polarizzati sperimentale si sono utilizzate le prime tre
funzioni, lasciando inutilizzata la quarta (all'in-
terno del rettangolo del disegno di figura I i
Esperimenti quattro NANO sono indicati con i numeri 1-2
con l'integrato 7400 -3-4).
li primo NANO, quello contrassegnato con il
454
SETTIMA PUNTATA
numero I, è dotato dei due ingressi I A e I B e le uscite sia delle funzioni NAND negli schemi
dell'uscita I Y, che fanno capo ai piedini I - 2 - relativi all'integrato 7400 sia di quelle citate in
3. E questa precisazione si estende chiaramen- sede applicativa.
te, nell'ordine, ai rimanenti tre NAND.
Giunti a questo punto ricordiamo che, per
valutare il funzionamento di un circuito logico, Tabella della verità NAND
è necessario aver ben presente la tabella della
verità degli elementi in esso contenuti, nella Ingr. A Ingr. B Use. Y
quale vengono elencate le precise corrispon- I
4A 48 4Y 3A 3 3Y
455
C1
I [}
R1
14
1
2
/C1 3 Ic2e
<;
9
IO
Ic3
CONI 1
~
CONT. 2
z r
'1'p'99" 'T'f o
--------COMPONENTI-----
Condensatore R3 = 150 ohm
c1 = 470 F - 12 V (elettrolitico) Varie
Resistenze DL1 = diodo led (rosso)
R1 = 1.000 ohm DL2 = diodo led (verde)
R2 = 150 ohm IC = integrato mod. 7400
CIRCUITO OSCILLATORE
Prima di iniziare l'esame del circuito sperimen- Analizzeremo ora il circuito di figura 2 in due
tale di figura 2 vogliamo menzionare un con- diverse condizioni logiche, ossia con polarizza-
cetto fondamentale cui abbiamo già accennato zione degli ingressi dei due NANO ICI e IC2
all'inizio di questa settima puntata del corso. allo stato logico «I» e con polarizzazione allo
Un concetto che assume grande importanza stato logico «O».
perché consente di interpretare il comporta- Le due diverse condizioni circuitali si raggiun-
mento dello schema applicativo di figura 2. Il gono spostando i contatti elettrici CONT. I e
quale è lo schema di un circuito oscillatore con CONT. 2 fra lo stato logico «I» e lo stato logico
cadenza che si aggira intorno all'hertz ( I Hz). «O». In pratica, come vedremo più avanti, non
In particolare, le sezioni ICI e IC2 controllano occorre utilizzare alcun elemento deviatore, ma
propriamente l'oscillatore, mentre la sezione basterà spostare a mano due comuni condutto-
IC3 funge esclusivamente da elemento pilota ri, come del resto si è suggerito di fare in altre
del diodo led DL2. occasioni.
456
CONT.2 CONT.1
457
DL7 DL2
ROSSO
-
VERDE
\
-O
i- Fig. 4 - Il lettore potrà constatare, durante le prove, come
allo stato elettrico di acceso di un diodo led corrisponda
SPENTO ACCESO quello di spento dell'altro diodo.
mani i terminali contrassegnati con CONT. I e l'uscita di ICl si porta ad «l», mentre l'uscita
CONT. 2 nello schema teorico di figura 2. di IC2, funzionando da inverter, si porta allo
Mantenendo l'ingresso 5 al livello logico «I» e stato logico «O», facendo accendere il diodo led
portando al livello logico «O» l'ingresso 2, co- DL2 e mantenendo spento il diodo led DLl.
me si può dedurre dalla tabella della verità. Viceversa. portando al livello logico «O» l'in-
458
gresso 2 della sezione ICI, l'uscita di questa, MONTAGGIO SPERIMENTALE
indipendentemente dalle condizioni dell'entra-
ta I, passa al livello logico «I», facendo accen- Il montaggio sperimentale, il cui piano costrut-
dere il diodo led DLI e mantenendo spento il tivo è riportato in figura 3, si realizza come al
diodo led DL2. solito inserendo, per prima cosa, sullo stampa-
Più che la teoria, quanto ora detto potrà essere to, lo zoccolo a basso profilo i cui piedini,
sperimentato in pratica utilizzando il solito contrariamente a quanto avviene nei normali
circuito stampato, che abbiamo voluto chiama- montaggi, non entrano nei corrispondenti fori
re «modulo universale». Ma ancora una volta (in questo caso del tutto assenti), ma debbono
ricordiamo che l'impiego di diodi led, collegati essere ripiegati a 90 e saldati a stagno, tramite
verso massa, cioè sulla linea negativa dell'ali- saldatore dotato di punta sottile, sulle apposite
mentazione, non è molto corretto, in quanto piste. Dunque, lo zoccolo, i due diodi led, le tre
tende a sovraccaricare l'integrato. Dunque, nel- resistenze, il condensatore elettrolitico e i vari
la pratica di ogni giorno, questo tipo di inseri- conduttori vanno inseriti, come nei precedenti
mento non deve mai essere realizzato, anche se. circuiti sperimentali, direttamente sulle piste di
nel nostro caso, appare molto comodo per rame del circuito stampato e non dalla parte
visualizzare direttamente lo stato logico del- opposta, giacché la basetta è completamente
'uscita (0 = spento; l = acceso). priva di fori.
SERVIZIO BIBLIOTECA
IMPIEGO RAZIONALE I CIRCUITI INTEGRATI I SEMICONDUTTORI NEI
DEI TRANSISTORI Tecnologia e applicazioni CIRCUITI ELETTRONICI
459
ROSSO VERDE
DL1 DL2
\L
-O-
/
;I \
' @
ACCESO SPENTO
\ I /
@ O'
/
I
Fig. 5 - Com m utando variam ente i contatti relativi agli SPENTO ACCESO
ingress i delle funzioni NANO, si verificano le condizio-
ni elettriche riportate in questo schema.
Dopo aver fissato sulla basetta del circuito Nell'inserire l'integrato 7400 sullo zoccolo, rac-
stampato Io zoccolo a basso profilo, si provve- comandiamo di tener presente che il piedino I
derà a realizzare i due ponticelli (PONT.), che del componente si trova da quella parte in cui è
consentono di raggiungere la continuità circui- presente un contrassegno di riconoscimento:
tale e che sono rappresentati da due piccoli sul circuito stampato è riportato invece il nu-
spezzoni di filo di rame rigido. Per gli altri tipi mero I.
di collegamenti si userà del filo rigido ricoperto
di plastica.
Per quanto riguarda i due diodi led DLI e DL2. ALIMENTAZIONE
ricordiamo che questi sono componenti pola-
rizzati, dotati di anodo e catodo, che debbono Sui terminali «nero-rosso», contrassegnati con i
quindi essere inseriti nel circuito soltanto in un simboli della tensione continua, occorre ora
preciso senso, cioè con gli anodi rivolti verso le applicare la tensione continua e stabilizzata a 5
resistenze R2 ed R3 e con i catodi collegati con V, facendo bene attenzione a non scambiare tra
la linea di alimentazione negativa (GDN). Il loro le due polarità. Questa tensione potrà
terminale di catodo in un diodo led è riconosci- essere derivata da un alimentatore stabilizzato.
bile per il fatto di apparire leggermente più oppure da un opportuno collegamento di pile.
grosso di quello di anodo. ricordando però che non si debbono superare i
limiti di 4,75 e 5.25 V, pena la distruzione
dell'integrato.
Quei lettori che per questo esperimento vorran-
no far uso delle pile, potranno collegare, in
serie tra loro, due elementi da tre volt ciascuno,
abbonatevi a: in modo da disporre del valore di tensione
complessivo di 6 V, il quale, per quanto ora
detto, non potrà essere utilizzato direttamente.
ELETTRONICA ma dovrà venir ridotto mediante l'interposizio-
ne di un diodo al silicio, in grado di operare
PRATICA una caduta dì tensione di 0,6 -;- 0,7 V. Come
diodo al silicio si potrà montare un modello
1 N4004.
460
PROVE PRATICHE do led rosso DLI rimane spento, mentre si
accende il diodo led verde DL2, come indicato
Se tutti i collegamenti sono stati eseguiti corret- in figura 4.
tamente, alimentando il circuito di figura 3, si Colleghiamo ora CONT. 1 con la linea «D» e
potrà ora realizzare un lampeggio, alla cadenza CONT. 2 con la linea «l». Ebbene, in tal caso
di 1 Hz circa, dei due diodi led DLI - DL2. il diodo led DLI rosso rimane spento, ma si
Oppure si potrà far in modo che, mentre uno accende se CONT. 2 viene collegato con la
rimane spento, l'altro si accenda. Ma vediamo linea «O». Ovviamente il diodo led DL2 verde
come debbono essere collegati i due contatti darà sempre indicazione opposta. Quindi, si
liberi CONT. 1 e CONT. 2 per realizzare le può concludere dicendo che, mentre l'ingresso
diverse condizioni descritte in sede di analisi 2 di IC 1 pilota la partenza dell'oscillatore,
teorica del circuito di figura 2. l'ingresso 5 di IC2 da un risultato di blocco sia
Per far in modo che i risultati siano più appari- sulla condizione di acceso che in quella di
scenti consigliamo di servirsi di due diodi led di spento del diodo.
colore diverso, per esempio uno di color rosso e Se si desidera che l'oscillatore continui a fun-
l'altro di color verde. zionare nel tempo, i piedini 5 e 4 di IC2
Cominciamo con il collegare CONT. I con la debbono essere collegati assieme. In ogni caso il
linea «O» e CONT. 2 con la linea «I». Ebbene, lettore potrà provare a realizzare tutte le condi-
si potrà notare che in queste condizioni circui- zioni possibili per constatare i vari comporta-
tali l'oscillatore rimane bloccato. Infatti, il dio- menti del circuito.
5
CIRCUITI
STAMPATI
l. 10.000
- .
a
461
lemndite- Misti - Permute
VENDO girandola per luci psychedeliche a 6 uscite in CERCO meccaniche a cassette di registra
ottimo stato per L. 40.000 e inoltre vendo anche centrali- dio o di Walkman purché perfettamente funzionanti
na per luci psychedeliche a 4 uscite costruita da me ma go fino a L. 10.000.
funzionante al 100%. AMANTE ANTONIO - Via Rudiae, 28- 73100 LECCE
BEL TRAMINI PAOLO - Via Angeli, 27 - ADRIA (Rovigo)
- Tel. (0426) 40.118 ore pasti VENDO giradischi Thorens TD 166 testina S
160.000.
CERCO, causa recupero componenti elettronici, radiori- Vendo amplificatore Orion 1001 50 + 50
cevitori registratori o altri strumenti elettronici fuori uso. trait. Casse acustiche a tre vie isolate inte
VALENTINI ANDREA - Via G. Mazzini, 59 - 35030 lana di vetro L. 70.000 (la coppia).
SARMEOLA DI RUBANO (Padova) PACELLI PIERO - Viale Piana, 1 - 01034 FA
ROMA (VT) - Tel. (0761) 515.066
VENDO set completo per piccolo laboratorio, composto
da, 50 componenti (misti), 2 contenitori a 24 celle, 10 CERCO circuito stampato (schema) + schea
scatole P1 per montaggi misti, ed un signal traker per elettrico + elenco componenti di LASER di pote
controllo circuiti. Tutto a L. 30.000 + SP a mezzo con- inferiore a 10 W. Pago L. 1.000 (spese posta
strassegno postale. Dispongo di altro materiale. carico).
LANERA MAURIZIO - Via Pirandello, 23 - 33170 POR- DE VECCHI GIULIO - Via Colombera, 13 - FALZE
DENONE - Tel. (0434) 960.104 PIAVE (Treviso) - Tel. (0438) 895.465
CERCO «Dinamotor» - qualsiasi tensione di lavoro. Pur- VENDO ZX-81 1K con cavetti, testo inglese - '
ché uscita a 50 Hz. italiano + libro «Programmi di matematica e starst
PLATINO PAOLO - Via Nazionale, 145 - 09040 MARA- Inbasic» mai usati: L. 120.000 tutto compreso.
CALAGONIS (CA) Tel. (0331) 684.361 dopo le ore 20.00
Di questa Rubrica potranno avvalersi tutti quei lettori che sentiranno la necessita di offrire
in vendita, ad altri lettori, componenti o apparati elettronici, oppure coloro che vorranno
rendere pubblica una richiesta di acquisto od un'offerta di permuta.
Elettronica Pratica non assume alcuna responsabilità su eventuali contestazioni che po
tessero insorgere fra i signori lettori e sulla natura o veridicità del testo pubblicato. In
ogni caso non verranno accettati e, ovviamente, pubblicati, annunci di carattere pub blici-
tario.
Coloro che vorranno servirsi di questa Rubrica, dovranno contenere il testo nei limiti di
40 parole, scrivendo molto chiaramente (possibilmente in stampatello).
462
PRINCIPIANTE Elettronico cerca CB guasto possib. da
aggiustare. Pago fino a L. 10.000 e radioline tascabili da
aggiustare L. 3.000.
DE PASCALE GIUSEPPE - Via Verdi, 11 - VENTICANO
(AV)
l a
463
CERCO rivista di Elettronica Pratica di gennaio '83 in VENDO: cuffia koss con controlli di toni separati per ogni
ottimo stato, offro L. 2.000. canale L. 95.000; cuffia soun design L. 25.000; radioregi-
BEL TRAMMI ALDER - Via Lipparini, 15 - 47037 RIMINI stratore Philips (mono) L. 135.000 mod. RR.644; Wal-
(Forlì) kmen ne L. 85.000.
FASCIOLO FRANCO - Via A. De Gasperi, 29- 15100
VENDO 1 portatile di marca Midland canali 2 a L. 50.000 ALESSANDRIA - Tel. (0131) 44.16.01 ore pasti
(sono nuovi), vendo inoltre tester digitale a L. 100.000 (è
nuovo e usato pochissime volte). VENDO a L. 15.000 l'una cassette con giochi per Vie 20
DELLE FAVE ROBERTO - Via Vittorio Emanuele, 317 - tra cui: (rana saltellante, ranocchio, space invaders,
18012 BORDIGHERA (Imperia) atterraggio lunare, ecc.).
BOEMI MARIO - Via Cherubino Pilli pal. T se. Bn 18-
ACQUISTEREI corso Radio-TV completo di materiali del- CAMARO SAN PAOLO 98100 MESSINA - Tel. (090)
la Scuola Radio Elettra. 77.26.43
Tel. (081) 81.82.946 QUALIANO (Napoli)
VENDO RX-TX 27 MHz Ham International (multimode 3)
VENDO gioco scacciapensieri MG-9 game + quartz al- 4 bande (AM - FM - USB - LSB) 200 ch per banda,
larm clock nuovissimo (o permuto con mixer 3 o più comprato un mese fa, garantito, a L. 300.000 non tratta-
canali). Prezzo richiesto L. 25.000 + spese postali. bili (tratto solo con zona Napoli).
PLACIDO GIOVANNI - Via Papa Giovanni XXIII n• 29 - AL TOBELLI GAETANO - Via Palerno, 2- 80011 ACER-
66100 CHIETI -Tel. (0871) 63.626 ore cena RA (Napoli)
KIT - BOOSTER BF
Una fonte di energia complementare in scatola di montaggio
L. 15.500
PER ELEVARE
LA POTENZA DELLE
RADIOLINE TASCABILI
DA 40 mW A 10 WI
464
CERCO RTX di alta potenza compreso di antenna di VENDO corso di Elettrotecnica - impianti elettrici, di
qualunque marca. livello professionale, in 80 fascicoli, nuovo, a L. 120.000
SESSA MARCO - Via S. Anna, 123 - 84014 NOCERA trattabili.
INFERIORE (Salerno) GAVINELLI MAURIZIO - Via Bottini, 4 - BELLINZAGO
(NO) - Tel. (0321) 985.291
CERCO urgentemente schema elettrico con relativo cir-
cuito stampato e lista componenti (in Italia reperibili) e VENDO componenti per casse acustiche a modici prezzi
tubo per ripresa televisiva con tipo di obiettivo da usare, e di buona affidabilità. Vendo anche centralina strobo-
di una telecamera a circuito chiuso, provato e funzionale. scopica con lampada a L. 25.000 e un piccolo registrato-
Compenso da stabilire per posta o telefono. re riproduttore Toshiba a L. 20.000. Cerco mixer stereo
FALIVENE ROBERTO - Via del Rombo, 4 - 30021 di buona qualità e di efficiente funzionamento:
CAORLE (Venezia) - Tel. (0421) 83.789 REMOR NICOLA - Via Contea, 50/B - 30037 SCORZÈ
(Venezia) - Tel. (041) 445.730
CALCOLATRICE portatile da tavolo Genesonic con roto-
lo carta, 12 cifre, funzionante a pile ed elettrica con VENDO modulo orologio digitale MA 1022 con descrizio-
trasformatore incluso, nuova, perfetta, vendo causa dop- ne tecnica, puoi realizzare utilissime apparecchiature:
pio acquisto, a sole L. 60.000, Consegna pacco contras- Timer, radiosveglia, ecc. prevede la batteria per tenere
segno, spese a mio carico. l'ora anche in mancanza di corrente. L. 17.900 + spese
RAFFAELLI - Via Crispi - CREMA - Tel. (0373) 84.886 postali. Spedizione in contrassegno. Rispondo a tutti.
ore pasti SEVERI MARINO - Piazza Isei, 28 - CESENA (Forli)
TuttiI componenti necessari per la realizzazione del sistema di « LAMPEGGI! PSICHEDELICI » so-
no contenuti in una scatola di montaggio posta in vendita al di L. 22.500. Le richieste deb-
bono essere fatte inviando anticipatamente l'importo s mezzo vaglls postale, assegno bancario,
e». n.
prezzo
465
VENDO CB 40 eh AM modello Intek M 400 nuovo L. CERCO apparecchi non funzionanti per recupero compo-
80.000 + lineare da macchina 100 W modello Zetagi B nenti elettronici. Pago spese postali e cedo progetto
150 L. 50.000 + spese di spedizione. completo con descrizione fasi di costruzione + disegno
Telefonare allo (0331) 805.150 chiedere di CLAUDIO circuito stampato di Ohmmetro IC. + dispensa completa
diodi led + idem diodi zener. contattare prima di spedire.
VENDO lineare 1000 Watt, valvolare per RTX 27 MHz, LAZZERINI MASSIMILIANO - Via Milano, 30 - 53040
con commutatore per AM/SSB; e con commutatore Wat- MONTEPULCIANO SCALO (Siena)- Tel. (0578)
taggio 500/1000 Watt. 738.210
CERASOLA FRANCESCO - Casella Postale, 87 - 90040
VILLAGRAZIA DI CARINI (PA) CERCO schema di costruzione per luci stroboscopiche
pago L 3.000.
VENDO alimentatore digitale 8 A O 30 VI L. 90.000; ATTENNI ASCENZO - S. ANGELO DI AMATRICE (Rieti)
orologio parlante con VAA 1003-3L. 60.000; Strobosco- - Tel. (0746) 85.101
pio 3 canali L. 80.000; luci da soffitto con 2716 L
100.000; APEL 8000 Memory L. 80.000; frequenzimetro VENDO autocostruiti da tarare TX 2 CH + RX 1 CH
500/1 G L. 290.000; Megaohmmetro 0,1% L. 140.000; • diocomando, TX FM 2 W, preamplimicro, 2 ampli BF 2
capacimetro 0,1- 100 F L. 150.000; oscilloscopio 10 , amplistereo BF 10 W, micro TX FM 88 --:- 108 MHz,
MHz L. 350.000. ~ lore L. 203.000 vendo a L. 130.000 o cambio con CB
POZZI MARCO - Via Mazzini, 89 - 50019 SESTO FIO- Palmare 3 CH + 5 W o lineare 160 W CB.
RENTINO (FI) - Tel. (055) 449.29.23 VERRUA GIOVANNI - Tel. (011) 415.07.15 ore pasti
SALDATORE
ISTANTANEO
A PISTOLA
L. 16.500
CARATTERISTICHE:
Tempo di riscaldamento: 3 secondi
Alimentazione: 220V
E dotato di punta di ricambio e di
Potenza: 100 W istruzioni per l'uso. Ed è particolar-
Illuminazione del punto di saldatura mente adatto per lavori intermittenti
professionali e dilettantistici.
Le rchleste del SALDATORE ISTANTANEO A PISTOLA debbono essere fatte a: STOCK - RA-
DIO - 20124 MILANO - Va P. CASTALDI 20 (Telet. 6891945), Inviando anticipatamente l'Importo dl
L. 16.500 a mezzo vaglla postale, assegno bancario o c.cp. n. 46013207 (pese di spedizione
comprese).
466
- . - - .
ATTENZIONE: con modica spesa chi possiede un Vic 20 VENDO ZX81, espansione 16 K ram, manuali inglese e
può registrare programmi con qualsiasi tipo di registrato- italiano, libro «66 programmi per ZX81» molto software
re, grazie all'interfaccia che fornisco su ordinazione. su listati e cassette, cavetti, alimentatore con batteria
BARZAGHI DAVIDE - Via Carroccio, 16 - GAGGIANO tampone. Tutto a L. 250.000 trattabili.
(MI) - Tel. (02) 908.52.77 PARIGI PAOLO - Via S. Paolo, 1 - 24067 SARNICO
(Bergamo) - Tel. (035) 910.393
VENDO computer lntellivision E.C.S. formato da: tastiera,
adattatore. alimentatore e cavetti collegamento registra- VENDO saldatore istantaneo 100 W 220 V con punte di
tore, Circa 16 ik tutto a L. 200.000. A chi compra ricambio nuove e chiavetta per la sostituzione a L.
regalo cassetta «Scooby D00» «Maze Chase» (N.B. il 12.500 compreso spese di spedizione. Vendo inoltre
computer E.C.S. funziona solo se attaccato ad una con- saldatore a becco 45 W 220 V a L. 4.500. In blocco unico
solle intellivision). " li vendo tutti e due a L. 15.000 compreso spese di
FREQUENTI PAOLO - TORVAIANICA (Roma) - Tel. (06) spedizione.
915.80.52 ore pasti DI NISIO LUCA - V.le Europa, 13 - 66100 CHIETI - Tel.
(0871) 419.88
VENDO: antenna CB «Ground Plane» in ottimo stato
modello recente impedenza 50 Ohm e dimensioni ridotte CERCO RTX AM/SSB da riparare, d'occasione, compro
L. 30.000; vendo psico-tv mai usato con 5 possibilità di o permuto, frequenzimetro CB funzionante. Vendo, video
regolazione alimentazione 9 Vcc L. 18.000 costo reale L. giochi con pistola, amplificatore BF, amplificatore d'an-
25.000; vendo centralina per luci stroboscopiche L. tenna, registratore a bobine, radio registratore a casset-
10.000; fotocellula crepuscolare per luci esterne L. te, o permuto.
15.000; sirena elettromeccanica 220 V L. 20.000 (spese SCIACCA GIUSEPPE - Via Villanova, 67-91100 TRA-
postali a metà). PANI
LORENZONI SIMONE - Via M. Pertica, 1 - 36020 POVE
(Vicenza) VENDESI TRX CB 40 eh AM + alimentatore stabilizzato
13,8 V 5 A, rosmetro wattmetro 1 KW (ZG) accordatore
VENDO programmi per il Vie 20: atterraggio, roulette antenna (RMS), il tutto a L. 200.000 oppure cambio il
russa, forza 4, labirinto, vie invaders, rinoceronte col tutto con RTX minimo 40 eh con banda USB -LSB.
Jostick, quanto è bello fare il ferroviere, pokerissimo Telef. ore pasti (091) 238.320
dadi, etc. altri per Sinclaire, commodore 64, ZX 80, etc.
Inoltre condensatori, resistore, diodo, altoparlante, elet- VENDO ZX81 con accessori e memopak 32 K manuali
trocalamite istruzioni per esperimenti. istruzione inglese italiano, oltre 120 programmi con
PARRINO VITTORIO - Via Diomede Marvasi, 8/A - schedina, rubrica telefonica, labirinto. Tutto nuovo, usato
REGGIO CALABRIA poche ore, per L. 300.000.
Telef. a GIOVANNI (091) 751.377 dalle 17 alle 20
CERCO schema radio Olimpia o Operetta del 1935-40 escluso festivi, mercoledì e sabato
con le valvole WE 33 - 37 - 39 - 40 - 53 e 2 x 35.ie
giusto, offro L. 30.000. VENDO ZX spectrum 48 K + stampante Alphacom 32 +
CARETTI ADRIANO - Via Caponelli, 29 - 6604 LOC R- Joystick intelligent + manuali + cavi + alimentatore. Ac-
NO - TICINO - SVIZZERA quistando tutto in omaggio 63 cassette con 250 pro-
grammi. Accetto qualsiasi prova a casa mia.
CAUSA realizzo, vendo TV portatile Telefunken 9 come NERANTZULIS EMMANUELE - Via Gramsci, 35 - 20037
nuovo L. 110.000 + s.p., Automodello della- Mantua tele- PADERNO DUGNANO (Milano)
comandato con motore benzina 3,5 cm}, completa, appe-
na provata, dimensioni cm 28 x 60 a L. 250.000 + s.p. VENDO CB Great 838 40 CH GW con antenna da
Ricevitore 50 : 200 MH2 12 Vcc L. 90.000. Calcolatrice balcone o tetto tipo Bazoka a L. 160.000. Inoltre vendo
scrivente da tavolo L. 80.000. Radiosveglia con program- Timer con tempi da 3 a 2 ore a L. 50.000, amplificatore
matore L. 60.000. per auto 50 + 50 W a L. 80.000 e Voltmetro digitale per
STUDIO RADIO GEMINIK - Casella Postale 05 - 60040 auto a L. 20.000. Tutto in blocco L. 300.O00.
AVACELLI (Ancona) BARTOLI MARCO - Via Abamonti, 1 - 20129 MILANO
467
VENDO doppia traccia per oscilloscopio - generatore di VENDO una coppia di altoparlanti 10 W+ 10 W8 ohm+
frequenze da 200 minuti a 100 KHz - frequenzimetro un faro colorato da 100 W+ un mixer con due ingressi. Il
analogico BF con abbinato prova zener. tutto mai usato, per L. 45.000.
TORTI GIOVANNI - Vic. F. Monza, 21 - 15053 CASTEL- CERAVOLA ANTONELLO - Via Mazzini, 28 - 09170
NUOVO SCRIVIA (Alessandria) - Tel. (0131) 855.180 ORISTANO -Tel. 72.464
-~--------------
ELETTRONICA PRATICA
- Rubrica « Vendite - Acquisti - Permute »
I
Via Zuretti, 52 - MILANO. I
468
LA PISTA DEL LETTURE
Tutti possono scriverci, abbonati
o no, rivolgendoci quesiti tecnici
inerenti a vari argomenti presen-
tati sulla rivista. Risponderemo
nei limiti del possibile su questa
rubrica, senza accordare prefe-
renza a chicchessia, ma sce-
gliendo, di volta in volta, quelle
domande che ci saranno sem-
brate più interessanti. La regola
ci vieta di rispondere privata-
mente o di inviare progetti esclu-
sivamente concepiti ad uso di
un solo lettore.
PIÙ GUADAGNO NEL MIXER Il guadagno del mixer, da noi progettato, di-
pende principalmente da due componenti: dal
Volendo allestire una piccola discoteca, assie- modello di transistor ad effetto di campo e dalla
me ad alcuni amici che, come me, non possono resistenza di carico di questo, per la quale
sopportare grosse spese, ho pensato di servirmi abbiamo prescritto l'uso di un trimmer, con cui
di un mio vecchio amplificatore, in accoppia- è possibile regolare e controllare il guadagno
mento con il miscelatore a due vie da voi dello stadio attraverso la messa a punto della
presentato sul fascicolo di maggio di quest'an- tensione sull'elettrodo di drain. Certamente, in-
no. Mi sono quindi messo all'opera ed ho tervenendo su questi elementi, lei potrà incre-
presto realizzato, ad onor del vero con esito mentare, anche se non di molto, il guadagno
positivo, il progetto del mixer. Tuttavia, non già ottenuto. E se di tale incremento dovesse
sono rimasto soddisfatto del guadagno raggiun- accontentarsi, le conviene sostituire il transistor
to con i due dispositivi. Credevo infatti che il con altri tipi di FET, conservando quello che, a
circuito del mixer, con la sua possibilità di suo avviso, provoca il maggior guadagno. Co-
regolazione annuale della tensione di lavoro sul me lei saprà, infatti, oltre che da elemento
drain del transistor, contribuisse ad un sensibile sommatore dei segnali applicati alle entrate, il
aumento del guadagno, purtroppo assai scarso, transistor TRl funge pure da elemento amplifi-
prodotto dall'amplificatore da me utilizzato. catore. Successivamente, sostituisce anche il
Nel quale, l'insufficienza ora citata si rivela trimmer R5 con una resistenza fissa di valore
anche regolando al massimo i controlli di livel- compreso fra i 10.000 e i 15.000 ohm ed elevi il
lo. La domanda che vi pongo è dunque la valore della tensione di alimentazione del cir-
seguente: è possibile, apportando qualche va- cuito dai 9 V previsti ai 12 15 V. Per ultimo,
riante, da voi suggerita, pretendere dal circuito le consigliamo di sostituire pure la resistenza si
del miscelatore un maggior guadagno? source R6 con un trimmer da 2.000 ohm, col
quale potrà agevolmente regolare, sul valore di
BONALUMI ROBERTO 6 V, la tensione di drain, senza interferire sul
Como guadagno dello stadio.
469
DUPLICATORE DI IMPULSI
L. 36.500
La scatola di montagglo dell'INVERTER costa L. 36.500. Per richiederla occorre invlare anticl-
patamente l'importo a mezzo vaglia postale, assegno bancario o c.c.p. n. 46013207 intestato a:
STOCK RADIO - 20124 MILANO • Via P. Castaldi, 20 (Telef. 6891945).
470
R2 «
Cl rr' 02
I
Il Il II e
sv
e
~ • • Il • ~ ~ I l 5
I T
~
ENTR
iS) 3 <R3
IN SCATOLA DI MONTAGGIO
L. 14.750 (senza altoparlante) {
L. 16.750 (con altoparlante)
CARATTERISTJCHE:
Controllo sintonia: a condensatore variabile - Controllo volume: a potenziometro - 1' Entrata BF:
S00+50.000 ohm -2 Entrata BF: 100.000+1 megaohm - Alimentazione: 9 Vcc - Impedenza d'u-
scita: 8 ohm - Potenza d'uscita: 1 W circa.
Il kit contiene: 1 condensatore variabile ad aria - 1 potenziometro di volume con interruttore In-
corporato - 1 contenitore pile - 1 raccordatore collegamenti pile - 1 circuito stampato - 1 bobina
sintonia - 1 circuito lntegr.:to - 1 zoccolo porta Integrato - 1 diodo al germanio - 1 commutatore
- 1 spezzone di filo flessibile - 10 paglluzze capicorda - 3 condensatori elettrolitici - 3 resistenze
• 2 viti fissaggio variabile.
Tutti I componenti necessari per la realizzazione del moderno ricevitore del principiante sono con-
tenuti in una scatola di montaggio approntata In due diverse versioni : a L. 14.750 senza altoparlan-
te, aL. 16.750 con altoparlante. Le richieste debbono essere tette inviando anticipatamente gli im-
portl a mezzo vaglia postale, assegno bancario, asseg no circolare o c.c.p. n. 46013207 intestato a:
STOCK RADIO • 20124 MILANO • Via P. Castaldi, 20 (Telet. 6891945).
471
OSCILLATORE CON UJT Ecco lo schema di un circuito oscillatore a
rilassamento di tipo classico, nel quale la fre-
Con un transistor unigiunzione, modello quenza di oscillazione è regolabile, tramite il
2N2646, vorrei realizzare un oscillatore in gra- potenziometro R2, fra i valori di 250 e 4.000
do di pilotare un altoparlante da 8 ohm. Gradi- Hz. Variazioni diverse si ottengono cambiando
rei inoltre poter regolare la frequenza di oscilla- il valore di C 1. L'uscita va collegata diretta-
zione mediante un potenziometro. mente con l'altoparlante. Con frequenze basse
FILIPPINI FELICE conviene aumentare il valore di C2, sostituen-
Ancona dolo, all'occorrenza, con un elettrolitico con il
terminale positivo rivolto verso R4.
S7
e
9V
=
e
c2
Cl
R4
use.
472
ALIMENTATORE BILANCIATO Certamente sì. servendosi di un 474I in veste
di controllore della conduzione di una coppia di
É possibile derivare dal mio alimentatore stabi- transistor complementari, con lo scopo di man-
lizzato, con uscita O - 30 Vcc, un certo numero tenere sugli emittori lo stesso valore di tensione
di tensioni duali per alimentare correttamente presente nel cursore del potenziometro di bilan-
gli amplificatori operazionali? ciamento. La linea nera, riportata nello sche-
FARA EDOARDO ma, indica la massa fittizia alla quale si riferi-
Savona sce la tensione intermedia.
+
TR1
@ le
ENTR. VCC
@ Tcr
gndO
--
@
o j
out
+
Cl
473
AMPLIFICATORE A PONTE Uno dei pochi sistemi per disporre di una
elevata potenza d'uscita in un amplificatore per
Nella mia autovettura, vorrei aumentare la po- auto consiste nel ricorrere ad un circuito a
tenza sonora di una radiolina, accoppiandola ponte come quello qui presentato, che fornisce
con un amplificatore ed utilizzando una coppia ben 30 W su un carico di 4 ohm. Per realizza-
di altoparlanti da 4 ohm - 30 W già in mio zioni stereo, si dovranno comporre due amplifi-
possesso. catori indipendenti. Il trimmer RIO deve essere
AMATI BRUNO regolato in modo che le due tensioni sui piedini
Caserta 4 siano uguali.
4•. 1 = 7 i e
12V
e
R2 R8 3] 2 l T
E
ul- -{
c2 C7
Il
R3 R7
Condensatori R3 = 22 ohm
C1 = 1O µF - 16 VI (elettrolitico) R4 = 1 ohm
C2 = 220 F - 12 VI (elettrolitico) R5 = 2.200 ohm
c3 = 100.000 pF R6 = 1 ohm
C4 = 100.000 pF R7 = 22 ohm
C5 = 100.000 pF R8 = 2.200 ohm
C6 = 100.000 pF R9 = 47.000 ohm
C7 = 220 F - 16 VI (elettrolitico) R10 = 10.000 ohm (trimmer)
C8 = 1O F - 16 VI (elettrolitico) R11 = 47.000 ohm
C9 = 500 F - 24 VI (elettrolitico) ~
Varie
Resistenze IC1 = TDA2003
R1 = 22.000 ohm (potenz. a variaz. log.) IC2 = TDA2003
R2 = 2.200 ohm AP = altoparlante (4 ohm - 50 W)
474
ESPOSIMETRO SONORO
Nella camera oscura, dove per la scarsa lumi- Il circuito qui riportato soddisferà certamente le
nosità la visione di uno strumento diviene pre- sue esigenze. Si tratta infatti di un oscillatore
caria, avverto la mancanza di un esposimetro astabile, la cui frequenza di oscillazione è con-
sonoro, possibilmente in grado di variare la trollata da una fotoresistenza.
frequenza della nota emessa e consentire quindi
una valutazione ad orecchio della luminosità.
PAGANO ARRIGO
Taranto
51
FR R3 R5
AP
R2 Cl Il
l I
Condensatore Varie
C1 = 10.000 pF FR = fotoresistenza (quals. tipo)
TR1 = BC177
Resistenze TR2 = BC177
TR3 = BC177
R1 = 22.000 ohm (trimmer taratura sensibi- AP = altoparlante (16 o più ohm)
lità)
S1 = interrutt.
R2 = 4.700 ohm
PILA = 1,5 V
R3 = 2.200 ohm
R4 = 100 ohm
5 = 10.000 ohm
475
CONTROLLO DI LUCI dalle luci del corridoio mette in conduzione il
TRIAC e viceversa. Faccia attenzione però che
Mi capita spesso di lasciar accese le luci della le lampadine della cantina non illuminino la
cantina per semplice dimenticanza. Come pos- FR e monti il TRIAC su un radiatore.
so fare per pilotare automaticamente queste
lampadine tramite le luci del corridoio?
SQUILLANTE DA VIDE
Napoli R1 = 100 ohm - 1 /2 W
FR fotoresistenza (quals. tipo)
Realizzi questo circuito, in cui la FR colpita TRIAC quals. tipo (I=3 : 5A)
R7 CARICO
r MM- # {O O)
A2
FR
RETE
476
AMPLIFICATORE PER NOTE GRAVI
Con una coppia di transistor tipo B0266 e Con la coppia di transistor complementari dar-
B036 7, vorrei realizzare un amplificatore par- lington in suo possesso e un operazionale, il
ticolarmente adatto alla riproduzione dei bassi. programma è realizzabile. E la costruzione del
È possibile ciò? circuito qui riportato glielo testimonierà. Tenga
CA TT ANEA EMILIO presente che la potenza d'uscita è di 20 W circa
Milano e che, eliminando il condensatore C2, la rispo-
sta in frequenza si estende pure alle note acute.
R
MM
mi ]. Il Il+
I_ la
R22..10.-l Il
»e. Il
l
@@
I/C6
r
312V
COM Q
+
::i
R7 Jl
+ c3
e
e
! 5
Il Il @12v
I l
(6)E
-r2
T
e
T I±
7
Il Il Il
Condensatori Resistenze
c1 = 10 µF - 16 VI (elettrolitico) R1 = 1.000 ohm -,
C2 = 22 F - 16 VI (elettrolitico) R2 = 10.000 ohm (potenz. a variaz. log.)
C3 = 100.000 pF R3 = 4.700 ohm
C4 = 100.000 pF R4 = 10.000 ohm
es = 100.000 pF
Varie
C6 = 2.200 F - 16 VI (elettrolitico)
C7 = 2.200 F - 16 V (elettrolitico) IC1 = A741
TR1 = BD266
TR2 = 80367
AP = altoparlante (8 ohm - 20 W)
477
TRANSISTOR BD137
Tensione collettore-emittore: 60 V
Tensione inversa base-emittore: 5 V
Corrente di collettore: 1,5 A
Corrente di base: 0,2 A )
E C B
I valori citati sono ovviamente quelli-massimi
Pur non potendosi definire un vero e proprio stroboscopio, questo apparato consente di trasfor-
mare il normale procedere delle persone in un movimento per scatti. Le lampade per illuminazione
domestica sembrano emettere bagliori di fiamma, così da somigliare a candele accese. E non
sono rari gli effetti ipnotizzanti dei presenti, che, possono avvertire strane ma rapide sensazioni.
478
EQUALIZZ ATORE RIAA
Volendo sostituire la testina ceramica del gira- Un circuito a due transistor, come quello qui
dischi con una più fedele di tipo magnetico, ma pubblicato, potrà risolvere il suo problema.
non prevedendo il mio amplificatore un'entrata L'alimentazione potrà essere derivata dallo
per questo nuovo tipo di segnali, mi servirebbe stesso amplificatore, purché stabilizzata e di
un circuito equalizzatore RIAA. valore compreso fra i 12 Ve i 24 V.
PERSIANO PASQUALE
Bari
RIO
R11
rii-+ r 7 Tfyy
} l Ti-
C7
c2 c3 Cc4 R9
USCITA
R3 R6 R12
= BC109
R3 = 56.000 ohm TR2 = BC179
479
offerta speciale!
ELETTRONICA
PRATICA
ELETTRONICA
- E7 PRATICA
G
E
t
E
A
A
T
o
D
CE=
L. 12.000
Per agevolare l'opera di chi, per la prima volta, è impegnato nella ricerca degli elementi
didattici introduttivi di questa affascinante disciplina che è l'elettronica del tempo libero,
abbiamo approntato un insieme di riviste che, acquistate separatamente, verrebbero a
costare L. 3.000 ciascuna, ma che in un blocco unico, anziché L. 36.000, si possono avere
per sole L. 12.000.
IN SCATOLA
ALIMENTATORE DI MONTAGGIO
PROFESSIONALE L. 34.000
e STABILIZZAZIONE PERFETTA FRA 5,7 e 14,5 Vcc e CORRENTE DI LAVORO: 2,2 A
CARATTERISTICHE
Tensione d'entrata: 220 Vca
Tensione d'uscita (a vuoto): regolabile fra 5,8 e
•
14,6 Vcc
Tensione d'uscita (con carico 2A): regolabile fra
5,7 e 14,5 Vcc
5P Stabilizzazione: - 100 mV
LI«EeNTATOHE STABIZZA Corrente di picco: 3 A
Corrente con tensione perfettamente stabilizzata.
2,2 A (entro - 100 mV)
Corrente di cortocircuito: 150 mA
~·- t
- n. 3 Transistor
- n. 1 Diodo zener
n. 1 Raddrizzatore
n. 1 Dissipatore termico (con 4 viti, 4 dadi, 3 rondelle
e 1 paglietta) 8 e
n. 1 Circuito stampato
•
n. 1 Bustina grasso di silicone
n. 1 Squadretta metallica (4 viti e 4 dadi)
n. 1 Voltmetro (con due resistenze presaldate)
- n. 1
il
',=
t'-
Cordone di alimentazione (gommino-passante}
- n. 2 Boccole (rossa-nera)
- n. 1 Lampada-spia (graffetta fissaggio)
- n. 1 Porta-fusibile completo
- n. 1 Interruttore di rete
- n. 1 Manopola per potenziometro
- n. 1 Potenziometro (rondella e dado)
n. 1 Trasformatore di alimentazione (2 viti, 2 da
rondelle)
n. Contenitore in ferro verniciato a fuoco (2
tofilettanti)
- n. 1 Pannello frontale serigrafato
- n. 7 Spezzoni di filo (colori diversi)
- n. 2 Spezzoni tubetto sterling
in scatola di montaggio
L 12.700
Gli elementi fondamentali, che ca-
ratterizzano il progetto del microtra-
smettitore tascabile, sono: la mas-
sima semplicità di montaggio del
circuito e l'immediato e sicuro fun-
zionamento. Due elementi, questi,
s E che sicuramente invoglieranno tut-
ti i principianti, anche quelli eh-e
sono privi di nozioni tecniche, a
costruirlo ed usarlo nelle occasio-
ni più propizie, per motivi profes-
sionali o sociali, per scopi protet-
tivi e preventivi, per divertimento.
vieta.eess re.guerce
DI ELETTRONICA - RADIO - CB • 27 MHz
PRATICA
A&
PERIODICO MENSILE - SPED. IN ABB. POST. GR. 3°/70 L. 2.500
ANNO Xlii - N. 9 - SETTEMBRE 1984
TELE
VISION
INTERFERENCE TUTTI I SEGRETI
PER L'ASCOLTO
DELLE
ONDE CORTE
OSCILLATORE CW
Tutti gli strumenti
di misura e di
controllo pubblicizzati
in ques ta pagina
po ssono essere
richiesti a:
GAMME E F G
RANGES 12+40Mc 40+130Mc 80+260Mc
I
\ TiESTiER ANALIZZATORE - ed. ALFA
~.... I
. èi
(sensibilità 20.000 oh )
e
'
Questo generatore, data la sua larga banda di frequen-
0VITA'
ASSOLUTA!
provoca
CARATTERISTICHE TECNICHE
Tensioni continue 100 mV-2V-5V-50 V - 200 V- 1.000 V
Tensioni alternate
Correnti continue
1 O V- 25V- 250 V- 1 .000 V
50 A- 0,5mA - 1 O mA - 50 mA - 1 A
L 39.500
Correnti alternate 1,5 mA - 30 mA - 150 mA - 3 A
2x1-2x 1 00- 2x1.000 Ottimo ed originale strumento di misurs. appositamente stu-
diato e realizzato per i principianti.
1 O Vca - 25Vca - 250 Vca - 1.000 Vca
22 dB- 30 dB - 50 d- 62 dB La protezione totale dalle errate insertioni è ottenuta me-
da O a 50 uF - da O a 500 µF diante uno scaricatore a gas e due fusibili,
CARATTERISTICHE GENERALI
= Iuta protezione dalle errate manovre dell'operatore. - Scala a specchio, sviluppo scala mm. 95.- Garanzia di fun-
zxx-.a."rnénlo eJE,ttrico anche in condizioni ambientali non favorevoli, - Galvanometro a nucleo magnetico schermato con-
camp i magnetici esterni. - Sospensioni antiurto. - Robustezza e insensibilità del galvanometro agli urti e al tra-
o.- Misura balistica con alimentazione a mezzo batteria interna.
(Generatore di segnali)
o nelle due versioni per Radio e Televisione. Particolarmente adatto per localizzare velocemente i guasti nei ra-
ioricevitori, amplificatori, fonovaligie, autoradio, televisori.
CARATTERISTICHE TECNICHE,
MOD. RADIO L. 14.500 e»rase,,
MOD. TELEVISIONE
1cwo L. 14.900 •
frequenza 1 Frequenza
Armoniche fino a 50 Armoniche fino a
Uscita ef Uscita
pp.
Dimensioni 12x160 mm Dimensioni
Peso 40 grs. Peso
Tensione massima Tensione mass
applicabile al puntale 500 V applicabile al puntale
Corrente della batteria 2 mA Corrente della
L'ABBONAMENTO A
ELETTRONICA
PRATICA
È UN'IDEA VANTAGGIOSA
Perché abbonandosi si risparmia sul prezzo di copertina
e perché all'uscita di ogni numero
Elettronica Pratica viene recapitata direttamente a casa.
Canoni d'abbonamento
Per l'Italia L. 20.000
Per l'estero L. 30.000
L'abbonamento a Elettronica Pratica dà a tutti il diritto
di ricevere dodici fascicoli della rivista.
MODALITA' D'ABBONAMENTO
Per sottoscrivere un nuovo abbonamento, o per rinnovare quello scaduto, oc-
corre inviare il canone tramite vaglia postale, assegno bancario, assegno
circolare o a mezzo c.c.p. n. 916205 intestati e indirizzati a: ELETTRONICA
PRATICA - 20125 MILANO - Via Zuretti, 52. Si prega di scrivere con la mas-
sima chiarezza, possibilmente in stampatello, citando con grande precisione:
cognome, nome, indirizzo e data di decorrenza dell'abbonamento.
111■
S QUESTO ECCEZIONALE VOLUME È RISERVATO
ESCLUSIVAMENTE Al NUOVI E VECCHI ABBONATI
Copertina in similpelle
Vademecum con incisioni in oro
del tecnico
radio-tv
272 pagine - 25 abachi
formato: cm. 21 x 30
In omaggio il righello di plastica
per l'uso degli abachi e dei grafici
CONDIZIONI DI RI HIESTA
Tramite abbonamento: abbonamento + libro L. 30.000
Lettori con abbonamento in corso: il solo libro L. 10.000
LE ADESIONI SI CHIUDONO CON L'ESAURIMENTO
DEI VOLUMI DISPONIBILI
editrice
ELETTRONICA PRATICA
direttore responsabile
ZEFFERINO DE SANCTIS
Sommario
LO STUDIO IN COPPIA 484
disegno tecnico
CORRADO EUGENIO DELL'ALFABETO MORSE
CON L'AUDIO IN CUFFIA
stampa
TIMEC
ALBAIRATE - MILANO L'ASCOLTO DELLE OC 493
GRANDEZZE ELETTRICHE
Distributore esclusivo per I lta- CONSIGLI E SEGRETI
lia:
A. & G. Marco - Via Fortezza n.
27 - 20126 Milano tel. 2526 - MISURATE I MEGAOHM 500
autorizzazione Tribunale Civile
di Milano- N. 74 del TRAMITE IL CONTEGGIO
29-2-1972 - pubblicità inferio- DEI LAMPI DI LUCE
re al 25%
484
ATTUALITÀ DEL CODICE Va ricordata, infatti, l'universalità del codice
Morse, noto in ogni parte del mondo, ed utiliz-
Prima di entrare nel vivo dell'argomento, che zabile, tra l'altro, oltre che con i segnali radio,
consiste nella presentazione del progetto del- anche in altri tipi di trasmissioni, come ad
l'oscillatore, vogliamo rispondere a quei lettori esempio nelle segnalazioni ottiche. Per quel
che, giustamente, si domanderanno come mai che riguarda la tecnica, invece, va considerata
alle soglie del duemila, nell'era dei calcolatori, l'estrema semplicità circuitale dei trasmettitori
sopravviva ancora l'uso di un codice le cui e dei ricevitori in codice Morse, con i quali si
origini risalgono agli albori della radiotelegra- raggiunge il massimo rendimento di trasmissio-
fia. ne, dato che tutto il segnale di alta frequenza
I motivi sono fondamentalmente due: il primo costituisce l'informazione utile da trasmettere.
di ordine sociale, il secondo di natura tecnica. Un altro elemento a favore delle trasmissioni in
485
codice Morse è rappresentato dalla comprensi-
bilità del segnale ricevuto, che rimane integro
A = di daa pure in presenza di fenomeni atmosferici. Per
B = daa di di di tutte queste sue caratteristiche, il codice Morse
e daa di daa di
diviene molto utile in occasioni di emergenza.
D daa di di
E di quando è necessario contenere al massimo il
F di di daa di consumo di energia, pur conservando una ele-
G daa daa di vata penetrazione del segnale.
H di di di di
I di di
J di daa daa daa
daa di daa
QUALITÀ DEL CODICE
K
L di daa di di
M daa daa A grandi linee abbiamo ora citato le maggiori
N daa di caratteristiche del codice Morse, ma per chi
o daa daa daa volesse rendersi maggiormente conto della so-
p di daa daa di pravvivenza di un tale sistema di collegamenti.
Q daa daa di daa
R di daa di universalmente noto con la sigla CW (continu-
s di di di ous waves = onde continue) e che rimane am-
T daa piamente utilizzato nel settore amatoriale. in
u di di daa quello commerciale e militare, vogliamo anco-
V di di di daa ra elencare qualcuno dei moltissimi motivi che
-- ·-- di daa daa
daa di di daa
concorrono a mantenere vivo il codice Morse.
X
y daa di daa daa Abbiamo già detto che gli apparati per radioco-
z daa daa di di municazioni in codice sono di gran lunga più
1 di daa daa daa daa semplici di quelli per le comunicazioni in fo-
2 di di daa daa daa nia. Il loro prezzo, dunque, è assai più basso, gli
3 di di di daa daa apparati sono più leggeri e facilmente traspor-
4 di di di di daa
5 di di di di di
tabili.
6 daa di di di di Le trasmissioni in codice, a parità di potenza
7 daa daa di di di con quelle in fonia, sono molto più penetranti e
8 daa daa daa di di risentono assai meno dei disturbi atmosferici.
9 daa daa daa daa di Possono inoltre venir totalmente filtrate, ren-
o daa daa daa daa daa
dendo l'ascolto assai più pulito ed esente da
disturbi. Niente scariche, dunque, niente di-
Fig. 1 - Metodo didattico consigliato per un rapido e storsioni e niente inflessioni dialettali degli
preciso apprendimento del codice Morse. operatori.
4A 4B 4Y 3A 3 3Y
486
y
Fig. 3 - Schema elettrico di una delle
quattro funzioni NAND dell'integrato
7400. Come si può notare, in essa sono
contenuti quattro transistor, tre diodi e
quattro resistenze di cui, a titolo di cu- R3
riosità, riportiamo i valori ohmmici: R1 =
4.000 ohm - R2 = 1.600 ohm - R3 = GND
1.000 ohm - R4 = 130 ohm.
La maggior penetrazione delle ricetrasmissioni all'antenna del trasmettitore per un tempo più
in Morse permette di servirsi di apparati di o meno lungo.
potenza modesta, ma in grado di coprire distan- Attualmente, a tutti i candidati alla patente di
ze considerevoli, facendo degli apparati Morse radioamatore viene consigliato un particolare
dei dispositivi imbattibili in casi di emergenza e metodo didattico, chiamato metodo fonico, che
quando si desideri una lunga autonomia di consiste nell'associare ad ogni lettera un suono.
esercizio affidata all'alimentazione di batterie Cioè interpretando la linea con il suono «daa»
anche di modesta capacità. (la doppia «a» serve ad allungare il suono).
Le trasmissioni in Morse richiedono una lar- Con il metodo fonico il normale alfabeto Morse
ghezza di banda praticamente trascurabile. E viene interpretato come indicato in figura 1.
questo ulteriore requisito appare estremamente Durante l'esercizio pratico occorre tener pre-
importante nelle gamme amatoriali e in quelle sente che il suono corrispondente ad una linea
commerciali, dove il progressivo affollamento deve durare tanto quanto quello relativo a tre
dei giorni nostri sta creando problemi sempre punti; l'intervallo di tempo tra i punti e le linee
più grossi. di una stessa lettera deve durare quanto un
Per ultimo ricordiamo che la codificazione dei punto, mentre l'intervallo tra le varie lettere
segnali inviati nello spazio in una particolare deve superare quello di una linea.
maniera garantisce la segretezza delle comuni- Nell'iniziare lo studio del codice Morse, consi-
cazioni. gliamo di mandare a memoria, in un primo
tempo, le lettere più semplici, in un secondo
tempo quelle più complicate e, per ultimi i
DIDATTICA MORSE numeri. Durante la prima fase di studio, co-
munque, si riusciranno a ricevere dieci-quindi-
Il codice Morse consiste in una corrispondenza ci caratteri al minuto.
tra le lettere dell'alfabeto e la successione di Un ottimo esercizio può essere quello di leggere
note, cioè di segnali radiofonici più o meno un libro, un giornale o una rivista, scandendo
prolungati, chiamati «punti» e «linee». Questa mentalmente le parole in codice Morse. Ad
stessa corrispondenza vale anche per i numeri. esempio la parola «ROMA» dovrà essere così
L'invio nello spazio di punti e linee si ottiene interpretata: di daa di, daa daa daa, daa daa, di
per mezzo della sola portante di alta frequenza daa. Con questo sistema si riuscirà in breve
di un trasmettitore, inviando la portante stessa tempo ad assimilare il codice e ci si potrà
487
c1
D1
I
I
I
R5
1 !
OPERAI. 1 OPERAI 2
Fig. 4 - Circuito teorico dell'oscillatore audio, in grado di abilitare una delle due
stazioni di ascolto (cuffia) indicate con le lettere "C". L'eventuale ponticello,
collegabile fra i punti 4 e 7, consente all'allievo, durante le prime fasi di studio, di
ascoltare direttamente le proprie emissioni. I testi telegrafici vanno inseriti sulle
boccole contrassegnate con le lettere "T".
ENTI-----
Condensatori R5 820 ohm
R6 150 ohm
C1 = 200.000 pF
C2 = 200.000 pF
Varie
IC1 integr. 7400
Resistenze D1 1N4004 (diodo al silicio)
R1 = 1.500 ohm S1 interrutt.
R2 = 1.500 ohm e cuffia (bassa imp.)
R3 = 820 ohm T tasto telegr.
R4 = 150 ohm ALIM. 6 Vcc
ritenere pronti per passare alla fase successiva abituarsi a riconoscere e decodificare. Ovvia-
dello studio. Le difficoltà inizieranno verso la mente l'allievo non dovrà scoraggiarsi al sorge-
barriera delle venti lettere al minuto, perché a re delle prime delusioni; dato che agli inizi le
questa velocità il cervello umano non è più in confusioni sono inevitabili. Con il passare del
grado di contare i punti e le linee, sconfinando tempo e con l'esercizio continuato ci si accor-
in una tremenda confusione. Ecco il motivo per gerà poi di comprendere bene tutto. E soltanto
cui, oggi, si tende ad abbinare ad ogni sequenza quando si riusciranno a distinguere i vari suoni
di linee e di punti un determinato suono, per- del Morse, si potrà aumentare gradualmente la
ché è proprio questo suono che il cervello deve velocità di ricezione. portandola sino a quaran-
488
+
COLLEGATE IN SERIE
C\j
sa
5
di\l o
T z
H.
<t
a::Lu I
i~--~ H'
<
a::
Q
o e e :li --
~a. •9R2 A
Lu
Q
o
ta-cinquanta caratteri al minuto, perché questa due cuffie a bassa impedenza, consente a due
è la velocità media richiesta, in ricezione, ai allievi di esercitarsi, contemporaneamente, in
candidati all'esame di radioamatore. Per la tra- coppia, nella ricezione e nella trasmissione in
smissione, invece, sono sufficienti venti caratte- codice Morse. Naturalmente, il circuito del-
ri al minuto. l'oscillatore audio, da noi progettato, è di tipo
Attualmente esistono vari sistemi per lo studio modernissimo, perché fa uso di un integrato
del codice Morse. Ma noi riteniamo che il digitale modello 7400, che abbiamo avuto mo-
migliore sia sempre quello di comunicare diret- do di trattare ampiamente nel corso che attual-
tamente con un amico radioamatore che, me- mente viene presentato in varie puntate in
glio di ogni altro, potrà dare precisi giudizi, questo periodico. Ma del quale conviene ricor-
offrendo consigli e correggendo eventuali erro- dare alcune caratteristiche basilari assieme ai
n. due schemi pratico e teorico riportati nelle
figure 2 e 3. Più precisamente, Io schema di
figura 2 è quello applicativo dell'integrato, per-
OSCILLATORE AUDIO ché in esso sono riportate le corrispondenze fra
le quattro funzioni NANO e i quattordici pie-
Se :10n si dispone di uno strumento a carattere dini di cui è dotato il componente, mentre
d:dattico. non è possibile seguire un corso di quello di figura 3 può costituire soltanto una
studio dei codice Morse. Pertanto, dopo aver curiosità per il lettore, dato che si tratta del
consigliato ed avviato il lettore vèrso l'appren- circuito teorico interno dell'integrato, anzi di
dimento di questa materia scolastica, passiamo una sola delle sue quattro sezioni. Osservando
ora a presentare un semplice progetto di oscil- lo schema di figura 2,si intuisce come l'integra-
latore audio che, tramite due tasti telegrafici e to 7400, ma coloro che seguono il nostro corso
489
Fig. 6- Disegno in grandezza naturale del circuito
stampato adatto alla realizzazione del piano co-
struttivo dell'oscillatore audio.
lo sanno già, sia composto da quattro NANO a In entrambi i NANO, uno dei due ingressi
due ingressi. Con le lettere A e B si indicano le rimane polarizzato al livello logico basso «O»
due entrate del NANO, con la lettera Y si tramite una resistenza che, per la sezione «c», è
indica invece l'uscita. Con + VCC si designa il rappresentata da R3, mentre per la sezione «d»
piedino sul quale deve essere applicata la ten- si identifica con la R5.
sione di alimentazione positiva. Con GDN si All'altro ingresso (piedini 13e9) viene applica-
indica il piedino di terra (ground). to il segnale audio ad onda quadra, generato
I quattro NANO, schematizzati in figura 2, dalle prime due sezioni NANO.
sono perfettamente identici tra loro. In queste condizioni, le uscite 11 e 8 rimango-
no entrambe ferme al livello logico «b», come
si può facilmente dedurre dalla apposita tabella
CIRCUITO TEORICO della verità di una porta NANO.
490
Fig. 7 - Il tasto va premuto con i polpastrelli del dito indice e del dito medio, ai quali
il movimento viene impresso dal polso con mano e avambraccio molto sciolti.
Fra i punti 4 e 7 del circuito di figura 4 appare tensione costante, pressoché indipendente dalla
una linea di congiunzione tratteggiata, sulla corrente assorbita e tale da garantire all'integra-
quale è riportata la scritta EVENT. PONT. e to un normale funzionamento. È noto infatti
che vuole indicare la possibilità di inserire fra che gli integrati digitali debbono essere alimen-
questi stessi punti un ponticello, ossia un filo tati con il valore di tensione standard di 5 V ±
conduttore. Con questa correzione l'operatore, 5%. II che significa che il corretto funziona-
durante la prima fase di studio, potrà ascoltare mento è garantito per tutti i valori di tensione
le proprie emissioni per rendersi conto dei compresi fra i due limiti estremi di 4,75 V e
progressi raggiunti, mentre, senza l'inserimento 5,25 v. Al di sotto del limite inferiore di 4,75
del ponticello, chi trasmette non ascolta quanto V, gli integrati TTL non esplicano esattamente
sta comunicando in codice e ciò è molto impor- le loro mansioni, mentre al di sopra del limite
tante verso la fine dello studio. superiore di 5,25 V si corre il rischio di danneg-
giare il componente. Si potrebbe anche dire
che, in pratica, ogni integrato TTL è in grado
ALIMENTAZIONE di sopportare, per qualche secondo, tensioni di
valore superiore ai 5,25 V, fino ai 7 V. Ma, al
L'alimentazione del circuito di figura 4 si ottie- di sopra di questo valore e del tempo citato, la
ne con la tensione continua di 6 V, che può distruzione dell'integrato è immediata.
essere quella erogata da un insieme di pile
collegate in serie tra di loro, oppure da un
opportuno alimentatore. Si potranno quindi REALIZZAZIONE
inserire nel circuito quattro pile da 1,5 V cia-
scuna, collegate in serie in modo da erogare la La realizzazione dell'oscillatore audio si ottiene
tensione di 6 V; oppure si potranno utilizzare seguendo attentamente il piano costruttivo ri-
due pile da 3 V. Ovviamente, con un maggior portato in figura 5, dopo aver composto il
numero di pile, l'autonomia di funzionamento circuito stampato il cui disegno in grandezza
del circuito diviene maggiore. reale appare in figura 6.
In serie alla linea positiva dell'alimentazione è Coloro che volessero evitare la composizione
collegato il diodo al silicio DI, che è chiamato del circuito stampato, potranno utilizzare una
a svolgere due precise funzioni: quella di pro- di quelle piastrine che vengono vendute in kit
teggere il circuito contro errate ed involontarie di cinque elementi ciascuna dalla nostra orga-
inversioni della polarità di alimentazione e nizzazione e che sono pubblicizzate mensil-
quella di provocare la necessaria caduta di mente alla fine di ogni puntata del corso sugli
491
Fig. 8 - Ogni tasto telegrafico e dotato di viti di
regolazione della corsa del tasto stesso e della durez-
za nei movimenti di pressione.
integrati digitali. Ovviamente, servendosi d ca, quindi, si abbassa 1l polso. Ma in ogni caso
una di quelle piastrine. si etTettuerà un cablag- la mano, il polso e l'avambraccio debbono
gio volante dei pochi componenti passivi che rimanere sempre sciolti e mai irrigiditi come se
partecipano alla formazione dell'oscillatore. dovessero compiere un'azione di forza.
Per evitare di danneggiare l'integrato ICI in Con la figura 8 dimostriamo come ogni tasto
fase di saldatura dei suoi piedini. consigliamo telegrafico sia dotato di opportune viti di rego-
di utilizzare un adatto zoccoletto. lazione, con le quali è possibile far variare a
Il contenitore del circuito dell'oscillatore potrà piacere la corsa del tasto e controllare la durez-
essere inditTerentemente di materiale isolante o za dei movimenti di pressione.
di metallo, dato che nessuna misura di scher- Per uno studio corretto e ordinato delle tra-
matura viene imposta dalle caratteristiche cir- smissioni in codice Morse, consigliamo di fissa-
cuitali del progetto. re rigidamente il tasto telegrafico su una tavo-
letta di legno pesante, la quale, aumentando la
distanza fra il pulsante e la superficie di appog-
USO DEL TASTO gio, facilita Ml movimento del polso della mano
che trasmette la sequenza di pressioni sul tasto
La figura 7 interpreta la posizione esatta del- tramite il dito indice e il dito medio.
l'impugnatura del tasto telegrafico. Come si
vede, il polso deve rimanere sollevato dal piano
di lavoro. li tasto va premuto con i polpastrelli CUFFIA A BASSA IMPEDENZA
del dito indice e del dito medio, ai quali il
movimento viene impresso dal polso. In prati- Concludiamo questo articolo ricordando che
sulle prese contrassegnate con le lettere «C»
debbono essere inseriti gli spinotti che fanno
capo a due cuffie a bassa impedenza. ossia di
valore compreso fra gli 8 ohm e i 16 ohm. Ciò
non significa. tuttavia, che non si possano uti-
lizzare anche cuffie con valori di impedenza
più elevati, giacché questi non rappresentano
un elemento circuitale critico. Quel che impor-
ta è che. la cuffia deve essere di tipo monofoni-
abbonatevi a: co, altrimenti l'ascolto avviene in un solo padi-
glione. Ma le cuffie stereofoniche potranno
ELETTRONICA essere utilmente montate nel circuito se verran-
no equipaggiate con uno dei tanti dispositivi.
attualmente in vendita presso i negozi di com-
PRATICA ponenti elettronici, che consente la trasforma-
zione della cuffia dalla funzione stereo a quella
mono. Chi invece è pratico nella realizzazione
di collegamenti, potrà effettuare agevolmente la
trasformazione senza ricorrere all'uso di alcun
dispositivo, ma intervenendo direttamente sui
conduttori e sui loro collegamenti.
492
ONDE
CORTE
Le onde corte hanno il potere di diffondersi particolareggiata di tutte le bande, perché
nello spazio su distanze enormi, perché la fre- l'estensione di gamma è alquanto ristretta. E
quenza della corrente che percorre le antenne tale considerazione diviene immediata anche
trasmittenti è molto elevata, intorno alle decine dopo aver gettato uno sguardo rapido alle fre-
di milioni di cicli al secondo. L'ascolto, quindi, quenze radiantistiche, che sono quelle che inte-
di messaggi provenienti da Paesi lontani è ressano maggiormente. Il primo passo, pertan-
un'attività che affascina una parte di nostri to, che il lettore deve compiere, consiste nella
lettori e che altri vorrebbero iniziare. Ed è scelta del radioricevitore col quale poter svolge-
proprio a coloro che vogliono, a partire da re l'attività preliminare di ascoltatore delle on-
questo momento, aprire una finestra sul parti- de corte o, come si suol dire con la sigla
colare mondo delle onde corte, che dedichiamo internazionale, di SWL (Short - Wave - Liste-
il presente articolo, per esporre tutta una serie ner). E questo ricevitore radio deve essere in
di notizie utili, di consigli vari e suggerimenti, grado di coprire una gamma di frequenze abba-
anche a carattere didattico. stanza vasta, anche se non proprio tutta l'intera
Cominciamo dunque col dire che, assai spesso, gamma delle onde corte.
un normale ricevitore radio, dotato della gam- In molti casi, l'interesse dell'SWL si orienta
ma delle onde corte, permette questo tipo di verso ricevitori di provenienza surplus che,
ascolto. Ma non consente invece la ricezione seppure tecnologicamente superati, offrono.
493
Frequenze, lunghezze d'onda, consigli e segreti per ottenere
i migliori risultati.
con una spesa relativamente modesta, un siste- scientifici, che recano a bordo gli strumenti
ma di ricezione molto ampio. In ogni caso, adatti al rilevamento delle radiazioni.
facendo riferimento alle varie illustrazioni ri- In base ai dati di previsione sulla ionosfera, i
portate in questa stessa sede, il lettore potrà vari centri ad onde corte predispongono il pia-
formarsi un'idea abbastanza valida sul tipo di no delle frequenze da utilizzare per le varie
radioricevitore che desidera acquistare. destinazioni.
Per tener conto delle variazioni ionosferiche
stagionali, questo piano viene modificato più
LE MIGLIORI BANDE volte nel corso dell'anno. E i cambiamenti
vengono annunciati e ripetuti nel corso delle
Per poter stabilire quali siano le migliori bande trasmissioni.
da utilizzare nelle diverse ore del giorno e della Dato che la migliore frequenza utilizzabile può
notte, si debbono conoscere le condizioni della essere soggetta ad affievolimenti, le trasmissioni
ionosfera. E a tale scopo, in varie parti del ad onde corte sono in genere di breve durata,
mondo, sono stati aperti dei centri che effettua- soprattutto quando il destinatario è molto lon-
no indagini sullo stato e l'altezza degli strati tano, e sono costituite prevalentemente da noti-
ionizzati. A questi poi si aggiungono i satelliti z1ar1.
494
FREQUENZE E LUNGHEZZE D'ONDA
BANDE E FREQUENZE OM
Fig. 3 - I vecchi ricevitori, di provenienza surplus, come
ad esempio il modello BC 348 qui raffigurato, sono in
l Banda (metri) Frequenza (MHz)
I
grado di offrire ottime prestazioni con un costo iniziale
assai contenuto.
80 metri 3,5 ± 3,8 I
40 metri 7 7,1
20 metri 14 + 14,35
15 metri 21 + 21,45
10 metri 28 + 29,7
BANDE E FREQUENZE OC
495
2 IO ~ OMHZ
Uw 8o
L!_,L_ L
40 20 15 Il IO mt
Fig. 5 - La gamma delle onde corte si estende fra le due frequenze limite di 2 MHz e
30 MHz. Sulla scala qui riportata sono indicate pure, tramite rettangollni punteggia-
ti, le bande riservate ai radioamatori. Quella dei CB è fissata sulla lunghezza d'onda
degli 11 metri.
Nella scala riportata in figura 5, le bande ama- metro, mentre l'unità di misura della frequenza
toriali sono indicate con dei piccoli rettangoli è il "ciclo al secondo", che viene anche deno-
punteggiati. Quella riservata ai CB è situata minato "hertz", abbrev. Hz.
sulla lunghezza d'onda degli undici metri. Tra il metro e l'hertz vi è una stretta relazione,
Al di là delle frequenze amatoriali esistono che permette di conoscere la lunghezza delle
pure delle bande di frequenze preferenziali, onde radio quando sia riota la frequenza e,
delle quali elenchiamo a parte le corrisponden- viceversa, consente di determinare la frequenza
ze fra lunghezze d'onda in metri e frequenza in delle onde radio quando di essa sia nota la
megahertz. lunghezza d'onda. Questa relazione si esprime
L'unità di misura della lunghezza d'onda è il dicendo che la lunghezza d'onda è pari alla
496
NUCLEO
velocità della luce divisa per la frequenza del- Per ottenere il massimo risultato, l'asse della
l'onda radio. In ogni caso, la relazione matema- ferrite dovrebbe rimanere posizionato sul piano
tica più nota è la seguente: Z - Y, perpendicolarmente a Il 'asse Z.
2=300:f
ANTENNE DIRETTIVE
in cui «f» misura la frequenza espressa in mega-
ertz del segnale radio, mentre la lunghezza Purtroppo, il segnale emesso dall'origine O nel
onda rimane determinata in metri. diagramma di figura 6 non si propaga in una
La formula ora citata sta anche a dimostrare sola direzione ma, a seconda del tipo di anten-
che la lunghezza d'onda è inversamente pro- na adottata, in tutte le direzioni o in una fascia
porzionale alla frequenza e ciò significa che. più o meno allargata, provocando una rapida
più lunga è l'onda, più bassa è la frequenza e. dispersione dell'energia irradiata dall'emitten-
viceversa, più elevata è la frequenza, più corta te. E ciò obbliga il ricorso a segnali di una certa
è la lunghezza d'onda. potenza, se si vuole che questi siano ancora
individuabili ad una certa distanza. Tuttavia,
per ottimizzare la portata del segnale in rappor-
ONDE ELETTROMAGNETICHE to alla potenza emessa, S1 puo ricorrere alluso
di antenne direttive, che possono concentrare
Le onde radio, tutte, siano esse lunghe, medie. la maggior parte del segnale verso una ben
corte o cortissime, altro non sono che radiazio- precisa direzione.
ni di natura elettromagnetica, ossia una combi- L'antenna direttiva per eccellenza, dalla quale
nazione di onda elettrica e onda magnetica, che derivano poi tutte le altre, è rappresentata dal
vibrano su piani tra loro perpendicolari, come classico dipolo che, come indicato in figura 8, è
indicato nel grafico riportato in figura 6. Nel caratterizzato da una direzionalità di tipo ad
quale con O viene indicato il punto in cui uovo, che assicura nei diversi punti A-B-C
prende origine l'emissione dell'onda radio, con uno stesso valore del campo elettromagnetico.
Z l'asse di propagazione dell'onda elettroma- Ovviamente, il punto A, essendo in posizione
gnetica e con X quello dell'onda elettrica. In perpendicolare rispetto al dipolo D, costituisce
sostanza, il campo elettrico E oscilla sul piano il punto più lontano raggiungibile a parità di
Z - X, mentre il campo magnetico H oscilla sul campo elettromagnetico.
piano Z - Y. Pertanto, in qualsiasi punto del-
l'asse X è possibile captare a distanza il segnale
emesso dal trasmettitore posto nell'origine O, PORTATA OTTICA
sfruttando il campo elettrico e magnetico. Per
esempio, posizionando una ferrite, munita di Quanto finora affermato, in relazione alla por-
avvolgimento, lungo le linee di forza H, in tata di un trasmettitore, è da ritenersi valido
modo che queste vengano convogliate all'inter- finché le due antenne, quella trasmittente e
no del nucleo stesso, sui terminali dell'avvolgi- quella ricevente, rimangono incluse entro uno
mento, a causa del fenomeno dell'induzione stesso raggio ottico, ossia finché si «vedono».
magnetica, è possibile raccogliere un segnale Le cose cambiano, invece, quando fra le due
elettrico e radiofrequenza valutabile in micro- stazioni di emissione e di ricezione si infrap-
volt, come indicato in figura 7. pongono ostacoli naturali od artificiali, oppure
497
radio, quando attraversano gli strati di atmosfe-
ra più o meno densi, subiscono taluni fenomeni
Tx che ne alterano notevolmente il cammino.
4 Inoltre, nell'incontrare gli ostacoli, possono es-
sere da questi riflessi o assorbiti, assumendo
direzioni diverse o, addirittura, scomparendo.
Uno degli aspetti di maggior importanza, con
-.:ui si interpreta la possibilità dei collegamenti
sulle lunghe distanze, spesso con potenze assai
modeste, è quel lo relativo alla riflessione iono-
I ' sferica.
i : I Negli strati alti e rarefatti dell'atmosfera, in una
I fascia compresa tra i 90 e i 400 Km di altezza,
per effetto delle radiazioni solari, si creano dei
veri e propri banchi di gas ionizzati, che hanno
la proprietà di comportarsi da buoni conduttori
elettrici e di formare, nei confronti delle radia-
zioni elettromagnetiche, degli specchi che ri-
flettono, verso terra, i segnali radio che li colpi-
$cono.
Purtroppo, questi banchi non sono stabili e si
rivelano selettivi in frequenza. Ciò significa che
non tutte le frequenze subiscono lo stesso trat-
tamento. Vi sono quindi segnali radio che ven-
gono maggiormente riflessi, altri meno ed altri
ancora che vengono assorbiti. E poiché la for-
mazione di tali strati riflettenti è legata allatti-
vità solare e, più in generale, a quella atmosfe-
rica, soprattutto alle quote più basse, il loro
comportamento è abbastanza bizzarro ed im-
prevedibile. Può accadere infatti che, sfruttan-
do le riflessioni della ionosfera, un segnale
radio trovi una facile via per coprire distanze di
Fig. 8 - Il dipolo costituisce l'antenna direttiva per eccel- migliaia di chilometri.
lenza. Il campo elettromagnetico, che da esso (D) si
diparte. assume una conformazione ovoidale. sulla cui
I fenomeni di riflessione sono tipici delle onde
superficie periferica i valori di intensità sono uguali sia corte, ossia di quei segnali la cui frequenza è
in A, come in B e in C. compresa fra i 2 e i 30 MHz. Ma è ovvio che.
variando di molto la frequenza dei segnali.
questi non si comportano tutti allo stesso mo-
do.
498
Fig. 9 - Buona parte dei rice vitor i radio di tipo co m -
m erciale e portatile è priva della presa d'antenna
(l'antenna a stil o serve per la ricezione dei segnali
in FM}. Pertanto, allo scopo di esaltare le presta-
zioni dell'apparecchio, si può sempre ricorrere
all'accorgimento illustrato in figura, avvolgendo
3 --;- 10 spire di filo conduttore di qualsiasi qualità
e collegando un terminale all'antenna, l'altro ad un
condensatore variabile da 500 pF, con la carcassa
connessa ad una tubazione dell'acqua.
si ottengono collegamenti superiori agli 800 radio caratterizzati da questi valori di frequen-
chilometri. Nella gamma dei 40 metri, poi, in za ( 14 e 21 MHz) subiscono spesso delle rifles-
presenza di buone condizioni atmosferiche, si sioni multiple all'interno degli strati della iono-
raggiungono, di giorno, distanze fino a 1.500 sfera, viaggiando quasi incanalati per centinaia
chilometri che, di notte, possono estendersi di chilometri, per poi ritornare a terra. E la
lino ai 6.000 chilometri. propagazione è generalmente favorevole in tut-
Le bande più usate per i collegamenti sulle te le ore del giorno, divenendo ottima verso le
lunghe distanze sono quelle dei 31 e dei 25 prime ore del mattino.
metri. Con queste, infatti, anche di giorno si Ricordiamo infine la banda dei I O e degli 11
raggiungono distanze di 1.000 ---;- 4.000 chilo- metri, che è destinata ai collegamenti sulle
metri. Ma in Europa i migliori risultati si han- brevi distanze, perché è la più bizzarra, sfrut-
no durante le notti invernali, quando è più tando il fenomeno di riflessione degli strati più
ridotta l'attività delle macchie solari. bassi della ionosfera che, come abbiamo avuto
Le bande dei 20 e 15 metri consentono collega- occasione di dire, sono assai sporadici. Per
menti sulle lunghissime distanze, con potenze queste lunghezze d'onda le ore più favorevoli
di trasmissione relativamente basse. I segnali sono quelle attorno al mezzogiorno.
Un'idea vantaggiosa:
l'abbonamento annuale a
ELETTRONICA PRATICI
499
LA MISURA
DEI MEGAOHM
Un nostro affezionato lettore ci suggerisce la nica e del! 'elettrotecnica, a livello hobbystico e
pubblicazione di questo semplicissimo disposi- professionale, per individuare eventuali perdite
tivo, con il quale è possibile effettuare una nei condensatori, per controllare l'isolamento
rapida valutazione delle grandezze resistive ele- di un trasformatore, di un elettrodomestico, di
vate ed elevatissime, quelle che si aggirano un dielettrico o per constatare la non condutti-
intorno alle decine, centinaia e migliaia di vità di un corpo isolante, ma anche per cono-
megaohm e che nessun tester di tipo normale è scere, sia pure approssimativamente, il valore
in grado di misurare. ohmmico dei resistori di tipo a carbone che i
L'utilità di questo strumento, dunque, può es- principianti utilizzano per i loro montaggi elet-
sere avvertita in moltissimi settori dell'elettro- tronici sperimentali.
500
Gli alti valori resistivi vengono rilevati attraverso il conteggio
dei lampeggìi di una lampada al neon.
501
Il
A
°a
Il R2
A1
ne
LN Il -<
l
~
RETE Il +l a
C1
R3
Fig. 1 - Circuito teorico del dispositivo che consente di valutare le più elevate
grandezze resistive. Il commutatore S1 offre l'opportunità di scegliere la portata più
adatta, quella che permette di contare agevolmente il numero dei lampeggii emessi
dalla lampada al neon LN e tramite i quali si risale al valore resistivo sotto misura.
ENTI-----
Condensatori R2 1 megaohm - 1 /2 W
C1 = 100 F - 350 VI (elettrolitico) R3 1 megaohm - 1 /2 W
C2 4.700 pF - 600 VI
C3 47.000 pF - 600 VI
C4 470.000 pF - 600 VI Varie
D1 1 N4007 (diodo al silicio)
Resistenze LN = lampada al neon (senza resist.)
R1 1.000 ohm - 1 W s1 comm. mult. (1 via - 3 posiz.)
è l'aria, che in condizioni normali può essere di una candela, oppure colpendo la spazio
considerata come un elemento isolante. Infatti. interelettrodico con raggi ultravioletti o con
applicando una tensione elettrica fra due elet- altri simili sistemi.
trodi distanziati tra loro, ben difficilmente si Aumentando fortemente la tensione elettrica
verifica il passaggio della corrente elettrica. applicata ai due elettrodi, coe aumentando
Mentre un debole flusso di corrente potrebbe fortemente il campo elettrico, si giunge ad un
essere ottenuto ionizzando l'aria con la fiamma punto in cui gli eventuali ioni presenti vengono
502
-- /
scatola in plastica
Fig. 2 - Poiché il dispositivo di misura delle alte resistenze funziona con la tensione
di rete, è consigliabile montare il circuito in un contenitore di materiale isolante,
irrigidendo il cablaggio tramite alcune basette munite di capicorda.
notevolmente accelerati; questi urtano contro viene creata una depressione estraendo parte
gli atomi dell'aria producendo nuovi ioni e dell'aria contenuta.
generando una reazione a catena che provoca il li valore della tensione, necessario per provoca-
passaggio di corrente sotto forma di una scarica re la scarica, assume la denominazione di "ten-
luminosa che, con valori di pressione normale, sione d'innesco" e costituisce forse la caratteri-
si manifesta soltanto se l'intensità di campo stica fondamentale delle lampadine al neon.
elettrico raggiunge i 24.000 V /cm, cioè quando Una seconda caratteristica è invece determinata
fra i due elettrodi, distanziati di un centimetro, dalla presenza o meno della resistenza interna
si applica una differenza di potenziale di limitatrice di corrente. La lampadina utilizzata
24.000 V. nel progetto qui presentato è del tipo senza
L'elevatissimo valore di tensione, che deve es- resistenza.
sere applicato fra i due elettrodi per provocare Possiamo ora riassumere questa breve esposi-
la scarica, può essere notevolmente ridotto sino zione teorica sulle lampade al neon dicendo
a valori prossimi al centinaio di volt se il gas, che, alle basse tensioni, questi componenti ap-
che circonda gli elettrodi, anziché trovarsi ad paiono come degli isolanti, mentre quando vie-
un valore di pressione normale, viene ridotto ne raggiunto il valore della tensione d'innesco.
sino a pochi decimi di millimetri di mercurio. si verifica una ionizzazione del gas con conse-
E per raggiungere tale condizione, è necessario guente passaggio di corrente e illuminazione
racchiudere ermeticamente gli elettrodi dentro della lampadina.
un'ampolla di vetro o di plastica. nella quale Una volta ionizzati. i gas tendono a condurre
503
h
1O RES. DA 10M
CIRCUITO
corrente anche se viene ridotta la tensione ap- Dopo aver innestato la spina in una presa-luce
plicata sugli elettrodi della lampada. Per spe- a 220 V, il condensatore elettrolitico CI si
gnerla, invece, è necessario ridurre notevol- carica attraverso la resistenza Rl ed il diodo al
mente la tensione. silicio DI. Mentre i tre condensatori C2 - C3 -
C4, inseriti nel sistema di commutazione a una
via e tre posizioni pilotato da SI; rimangono
COMPORTAMENTO DEL CIRCUITO scarichi. Tuttavia, quando i puntuali dello
strumento vengono applicati ad una resistenza
Fatte queste premesse di carattere informativo, incognita R, il condensatore selezionato da SI
riteniamo certamente più agevole l'interpreta- comincia a caricarsi; in particolare, facendo
zione del funzionamento del circuito riportato riferimento al disegno di figura l, è il condensa-
in figura I. tore C2 che comincia a caricarsi. Quindi, la
504
tensione sui terminali di C2 e della lampada al
neon LN, che inizialmente presentava il valore
zero, comincia ora a salire. Anzi, più basso è il
valore della resistenza incognita R sulla quale
sono fissati i puntali, più breve sarà il tempo di
Il PACCO
carica del condensatore C2, che tenderà ad
assumere lo stesso valore di tensione acquisito
in precedenza dal condensatore elettrolitico CI.
DEL'HOBBYSTA
Quando il condensatore C2 raggiunge il valore Per tutti coloro che si sono resi conto
tipico della tensione d'innesco della lampada al ell'inesauribile fonte di progetti con-
neon LN, che dipende dal tipo di lampada tenuti nei fascicoli arretrati di Elettro-
usata, ma che normalmente si aggira intorno ai nica Pratica, abbiamo preparato que-
90 V, la lampada LN si accende, provocando la ta Interessante raccolta di pubblica-
conseguente scarica del condensatore C2 e il zioni.
raggiungimento della tensione di disinnesco
della lampada che, ovviamente, si spegne. Le nove copie della rivista sono state
A questo punto il sistema è pronto per iniziare scelte fra quelle, ancora disponibili,
un nuovo ciclo di carica e scarica del condensa- ma in rapido esaurimento, in cui sono
tore C2 e di accensione e spegnimento della apparsi gli argomenti di maggior suc-
lampada LN. E tali cicli si ripetono finché il cesso della nostra produzione edito-
condensatore elettrolitico CI non è più in gra-
riale.
do di fornire l'energia necessaria alla ripetizio-
ne ciclica ora descritta. Ciò corrisponde ad un
abbassamento della tensione di carica di CI al EET9IEA METTA9MIA'EETTO9AI
I. -·-- - ~ ·-
A - ... - ... ,.
COSTANTE DI TEMPORIZZAZIONE
immise "e'sirmen
CE
. E.. ""cE,_ SE
505
M POLLA
CON NEO N
ELETTRODI
' /
z0cc0O
RESISTENZA
Fig. 5 - Le lampade al neon si differenziano tra loro per la
forma e la grandezza, ma la maggior differenziazione
consiste nella presenza, o meno, di una resistenza colle-
gata in serie con un elettrodo e contenuta internamente
alla lampada stessa. A questa resistenza è affidato il
compito di limitare la corrente di accensione.
506
ra prima di poter essere considerato pronto per corrispondenti numeri di lampeggìi osservati.
l'uso. E a tale scopo occorre collegare, in serie La tabella così ottenuta potrà essere applicata
tra di loro, ben dieci resistenze da dieci megao- sulla parte superiore del contenitore del dispo-
hm ciascuna, come indicato nello schemino di sitivo.
figura 3. Quindi si commuta SI sul condensato- È evidente che, spezzettando in più valori resi-
re C3, ossia sulla portata delle medie resistenze stivi il collegamento di figura 3, la tabella potrà
e si fissano i puntali dello strumento sulle due essere composta in modo più dettagliato.
estremità del collegamento, in modo da misura- Commutando SI su C2, il numero dei lampeg-
re il valore resistivo complessivo di I 00 megao- gii sarà uguale a quello ora contato soltanto se
hm. Contemporaneamente si osserva la lampa- la resistenza totale avrà un valore dieci volte
da al neon LN e si contano i lampeggìi. Poi si superiore a quello di 10 megaohm. Viceversa,
sposta gradualmente uno dei due puntali in commutando SI su C4, il numero dei lampeggìi
modo da ridurre il valore della resistenza totale della lampada LN sarà ancora uguale se la
a 90-80- 70 ... megaohm e nello stesso tempo si resistenza totale avrà un valore dieci volte infe-
appronta una tabella nella quale, su due colon- riore a quello del collegamento di taratura
ne, si riportano i valori resistivi ora citati e iniziale.
507
OSCILLATORI TTL
Per coloro che si occupano di integrati TTL e mento di un oscillatore realizzato con integrati
per quelli che seguono il nostro corso a puntate TTL, anche se le applicazioni possono apparire
sugli integrati digitali, presentiamo in queste diverse. In essi si fa uso di un 7404, che è un
pagine alcuni progetti, di facile realizzazione integrato appositamente concepito per svolgere
pratica, che vogliono mettere alla prova la le funzioni di inverter. Ma in una parte dei
preparazione teorica, fin qui acquisita dal letto- circuiti si utilizza pure l'integrato 7400, che è
re, ma che possono divenire utili, nel laborato- ancora un componente appartenente alla fami-
rio dell'hobbysta, in moltissime occasioni. glia TTL e le cui sezioni vengono trasformate
In realtà, i vari circuiti pubblicati in questo in inverter tramite il collegamento fra di loro
articolo non si differenziano di molto l'uno dei due ingressi. In ogni caso, dei due integrati
dall'altro. perché tutti si basano sul funziona- ora citati vengono sempre e soltanto collegate
508
Circuito base Rivelatore di continuità
Oscillatore bloccato
CIRCUITO DI BASE
509
Cl
R1
2
IC1
3 -t sezioni dell'integrato digitale. Il segnale
uscente è di tipo a bassa frequenza e ad
onda quadra.
use. BF C1
R1
10.000 pF - 1
220 ohm
F
1C1 7404
«O» I'uscita di ICla e a «I» quella di ICIb. A Sull'elenco componenti abbiamo attribuito ad
questo punto si innesca il processo opposto R 1 il valore fisso di 220 ohm, mentre per CI
che, dopo un certo periodo di tempo, sempre abbiamo lasciato al lettore l'opportunità di
legato alle costanti di temporizzazione R-C, fa scelta fra i valori limite di 10.000 pF e 1 µF.
ritornare i livelli alla condizione di partenza. Il
ciclo poi si ripete allo stesso modo.
In pratica, sui terminali d'uscita del circuito di OSCILLATORE OUARZATO
figura I, è disponibile un treno di onde quadre,
il cui valore di frequenza dipende da quello Se nello schema di figura l, in sostituzione del
attribuito al condensatore CI e alla resistenza condensatore di reazione CI, si applica un
Rl. cristalllo di quarzo. l'oscillazione viene auto-
m p[VA ]
Rl
IC1
3
.I 5V
e
Fig. 2 - Schema teorico di oscillatore
quarzato m grado di generare frequenze
di riferimento o di clock, utilissime in
tutte le applicazioni digitali.
JUUUUUUL
use. RF XTAL quarzo (100-:- 10 MHz)
R1 = 220 ohm
IC1 = 7404
510
j'
Fig. 3 - Oscillatore con trasduttore acu-
stico (altoparlante) ed ottico (diodo led). IC1 1
Può servire come ronzatore oppure co-
me lampeggiatore. a b
7
c1 = 10.000 pF : 10 F
R1 = 220 ohm
R2 = 150 ohm Il R1
DL = diodo led (quals. tipo)
Ic1 = 7400
AP = 8ohm- 1/2 W
511
Fig. 4 - Rivelatore logico audio. Con il
controllo del livello logico del punto X è
possibile bloccare od avviare le oscilla-
zioni generate dal circuito.
X e
5V
e C1 = 500.000 pF
3o
0)
R1 R1
R2
=
=
4.700 ohm
220 ohm
y IC1 = 7400
AP = 8 o'hm - 1/2W
valore didattico ai vari circuiti proposti nel modello 7404, dato che, pur essendo adattata
corso del presente articolo. alla funzione di inverter la seconda sezione, la
prima si comporta da NAND.
L'ingresso 2 del primo NAND appare collegato
OSCILLATORE BLOCCATO ad un'ipotetica sonda esterna, in modo che, con
il controllo del livello logico del punto X, sia
Una variante al circuito ora presentato è quella possibile bloccare od avviare l'oscillatore. Più
riportata nello schema di figura 4. In esso precisamente, quando il punto X viene portato
l'integrato ICI è ancora di tipo 7400, ma questa al livello logico «O», il primo NAND commuta
volta senza possibilità di sostituzione con il la sua uscita 3 al livello logico « 1 », Il secondo
X y
C1 = 500.000 pF
--- - -
RX
-- R1
IC1
AP
=
=
100 ohm
7400
8 ohm -1/2W
512
NAND inverte questo livello in quello di «O»
fisso. Ma trovandosi l'uscita di ICI b al livello
«O», l'oscillatore rimane bloccato. Al contrario,
quando il punto X si porta al livello logico «I»,
KIT PER CIRCUITI
l'uscita di IClb raggiunge lo stato logico «I»,
dando luogo all'oscillazione come nel caso dei STAMPATI L. 16.000
circuiti precedentemente esaminati. Dotato di tutti gli elementi necessari per
la composizione di circuiti stampati su
vetronlte o bachelite, con risultati tali da
RIVELATORE DI CONTINUITÀ soddisfare anche i tecnici più esigenti, que-
sto kit contiene pure la speciale penna
riempita di Inchiostro resistente al perclo-
Il circuito di base dell'oscillatore, riportato in ruro e munita di punta di riserva. Sul di-
figura 1, può trasformarsi, all'occorrenza, in un spensatore d'Inchiostro della penna è pre-
validissimo ed utile rivelatore di continuità sente una valvola che garantisce una lunga
circuitale da impiegare, ad esempio, in sostitu- durata di esercizio ed Impedisce l'evapo-
zione dell'ohmmetro, in tutti quei casi in cui razione del liquido.
appare più comoda e pratica una segnalazione
acustica, rispetto a quella tradizionale offerta
dall'indice del tester commutato nelle misure
ohmmetriche.
Il circuito dell'ohmmetro acustico è quello ri-
portato in figura 5 e, come si può notare, deriva
direttamente dal circuito oscillatore di base, del
quale rappresenta una interessante applicazio-
ne. Perché applicando i puntali X-Yai termi-
nali di una resistenza, se questa non è interrot-
ta, si dovrà ascoltare un suono attraverso l'alto-
parlante. In pratica, mettendo i puntali del-
l'ohmmetro in cortocircuito, ossia unendoli fra
loro come si fa con il tester quando si deve
azzerare l'indice, attraverso l'altoparlante esce
un suono con il più alto valore di frequenza, il Consente un controllo visivo conti-
quale diminuisce poi progressivamente man nuo del processo di asporto.
mano che per RX si inseriscono resistenze di - Evita ogni contatto delle mani con
valore ohmmico sempre più elevato, a patto il prodotto finito.
tuttavia di non superare il valore di 1.000 ohm, - E' sempre pronto per l'uso, anche
per non provocare il blocco dell'oscillatore. dopo conservazione illimitata nel
Questo circuito, dunque, oltre che segnalare la tempo.
continuità elettrica di una resistenza, ne fa pure
intuire il valore attraverso la tonalità del suono - Il contenuto è sufficiente per tratta-
emesso dall'altoparlante, la quale diminuisce re più di un migliaio di centimetri
quando la resistenza aumenta. quadrati di superfici ramate.
Anche per il circuito di figura 5 si è fatto uso di
un integrato modello 7400, nel quale le due --.·+-_,gl o
sezioni NAND svolgono le funzioni di inverter, ·" I
to '
\':· ·----· j
a. ... -li
CAPACIMETRO SONORO
513
cx
"z X
C1
y
1
e
Fig. 6 - Capacimetro sonoro. Le varia-
zioni di frequenza del suono sono diret-
tamente proporzionali ai valori della ca-
pacità dei condensatori CX.
a b 5V
7
e
C1 = 100.000 pF
R1 = 220 ohm
R1 IC1 = 7400
AP 8 ohm- 1/2 W
questa volta il valore della frequenza dei suoni se il condensatore CX è interrotto, nessuna
emessi dall'altoparlante varia al variare del va- variazione del suono si potrà avvertire attraver-
lore capacitivo del condensatore C 1. In paralle- so l'altoparlante. Se è sano, esso produrrà una
lo al quale si possono collegare quei condensa- variazione della frequenza acustica in relazione
tori di cui si vuol constatare l'efficienza e quali- con il suo valore capacitivo. Più precisamente,
ficare. in linea di massima, la capacità. Infatti. le variazioni di frequenza acustica saranno di-
AP
e
a %
±
e
514
rettamente proporzionali ai valori delle capaci- dell'oscillatore, il cui principio di funziona-
tà dei condensatori CX. In pratica, le possibili- mento rimane sempre lo stesso, quello già espo-
tà di giudizio offerte da questo circuito sono sto per tutti gli altri progetti.
limitate dalle qualità acustiche dell'altoparlan- Ancora una volta l'integrato 7400, del quale
te e da quelle dell'orecchio dell'operatore. vengono utilizzate le prime due sezioni ICI a e
Anche per il circuito del capacimetro sonoro si ICI b, svolge con queste le funzioni di in verter,
è fatto uso di un integrato tipo 7400, del quale perché gli ingressi sono collegati fra di loro.
vengono utilizzate le prime due sezioni ICI a e
ICI b in veste di in verter, dato che gli ingressi
sono collegati fra loro.
INTERVENTI COSTRUTTIVI
515
LE PAGINE DEL
CB
27
FUGHE RF E TVI
Descriveremo in queste pagine un apparato frequenza, che riducono la potenza di emissio-
cercafughe di energia a radiofrequenza, meglio ne di un trasmettitore e disturbano gli apparati
conosciuto con il nome di rivelatore di segnali elettronici posti nelle vicinanze, quali i televi-
di alta frequenza dispersi e dannosi. Prima. sori, i ricevitori radio, gli apparati stereofonici.
tuttavia, vogliamo destinare un certo spazio ad i registratori, i computer e molti altri ancora.
un grosso problema, che investe l'attività dei
CB e che è quello che deve indurre l'operatore
a far uso dello strumento ora preannunciato: il ONDE STAZIONARIE
problema del TVI (Tele-Vision-Interference).
ossia di quell'insieme di falsi segnali di alta Siamo certi che non tutti i principianti sanno in
516
che modo si formano le onde stazionarie e da
dove traggono la loro origine. Per chiarire que-
sti concetti, quindi, supponiamo di applicare.
sui terminali di un cavo coassiale della lughez- Con un semplice rivelatore
za di 300 metri, una tensione di 10 V. Orbene. di alta frequenza si possono
a causa della velocità di propagazione degli individuare fughe di energia
elettroni, che non è infinita, questa tensione e onde stazionarie.
non può essere rilevabile immediatamente al-
l'estremità opposta del cavo, ma soltanto dopo
un microsecondo. Che non rappresenta un
tempo del tutto trascurabile, se si pensa che ad
esso corrispondono ben I O periodi di un segna- L'eliminazione del TVI è un preciso
le alla frequenza di I O MHz. obbligo civile e morale che
Consideriamo ora un altro elemento, dipenden-
te dalla natura fisica e costruttiva del cavo investe ogni operatore
coassiale: la sua impedenza caratteristica. della gamma cittadina.
Nei confronti del segnale che lo percorre, il
cavo coassiale si comporta come se fosse com-
posto da tutta una serie di piccole induttanze e
capacità, che oppongono al segnale stesso una
particolare resistenza denominata "impedenza Il ROSmetro è forse il più classico
caratteristica", che rimane definita dalla se- degli strumenti di misura
guente formula:
finora adottati, ma di esso
Zo = L/C non sempre ci si può fidare.
ANT.
50 .Il..
TX
50 n CAVO 50n
517
O) SENS.
DLI
DI
,i4
a "j
le l l z. TRI
L15 il llc2 Il •
9V
@
Fig. 2 - Circuito teorico del rilevatore di energia ad alta frequenza dispersa da una
stazione ricetrasmittente. L'accensione del diodo led DL1 denuncia la presenza di
segnali a radiofrequenza captati da un sensore.
----CO ENTI-----
C1 33 pF DL1 diodo led (quals. tipo)
C2 100.000 pF p1 pulsante
R1 470 ohm L1 bobina
D1 = diodo al germanio {quals. tipo) PILA 9V
TR1 BC109
518
FORO
TARAI. )
TR1
u PILA
z 9V
uu
BASETTA
ISOLANTE
stazione trasmittente e, secondariamente, pro- in cui '"E" rappresenta l'energia diretta, mentre
vocano fenomeni di interferenza e disturbi agli "e" misura l'energia riflessa dal carico. Dalla
apparati elettronici posti nelle vicinanze. È semplice osservazione della formula ora citata.
quindi motivo di interesse di ogni CB, oltre che risulta evidente che l'energia riflessa è nulla (e=
un preciso obbligo civico e legale, eliminare O) quando il ROS è pari all'unità (ROS = I).
tutte le dispersioni, o fughe di alta frequenza, mentre aumenta coll'aumentare del disadatta-
che sono causa di quel TVI di cui abbiamo mento.
parlato ali 'inizio. Per avere una visione grafica di quanto ora
asserito, facciamo riferimento al disegno ripor-
tato in A di figura I. Nel quale l'impedenza
ROSmetro d'uscita del trasmettitore è di 50 ohm e quella
del cavo coassiale e dell'antenna presenta lo
Fortunatamente esistono vari mezzi per indivi- stesso valore. Ebbene, in questo caso, il perfetto
duare la presenza di onde stazionarie, ma tra e costante adattamento in ogni punto del siste-
questi il più classico rimane tuttora quello ma consente di misurare un uguale valore di
dell'impiego di un ROSmetro, ossia di un misu- tensione in tutti i punti, che abbiamo supposto
ratore del Rapporto Onde Stazionarie. Il quale nella misura di IO V. E ciò significa che l'ener-
consente di valutare l'entità dell'onda riflessa e
gia riflessa è nulla, che il ROS è pari all'unità e
rimane generalmente conglobato nella stessa che di onde stazionarie non si può proprio
stazione trasmittente. parlare.
II ROS esprime l'entità del disadattamento, tra Al contrario, lo schema riportato in B di figura
l'impedenza della linea di trasmissione ed il 1, nel quale il collegamento fra l'antenna e il
carico, secondo la relazione: cavo coassiale appare interrotto, interpreta il
ROS +e caso di una infinita presenza di onde staziona-
E-e rie. E dimostra pure il fatto che. se si andasse a
519
misurare la tensione a radiofrequenza lungo il
cavo, in diversi punti, questa assumerebbe va-
BC107 lori variabili tra un massimo ed un minimo
attraverso un valore pari a quello citato nel-
l'esempio grafico precedente di IO V, relativo
cioè ad un perfetto adattamento del sistema.
traendo così in inganno l'operatore. Del RO-
Smetro, dunque, bisogna fidarsi, ma non trop-
po. Perché può facilmente capitare che questo
segnali una condizione apparentemente norma-
le, mentre in realtà esistono delle notevoli onde
stazionarie. E ciò dipende dal fatto, ora dimo-
strato graficamente, che la distribuzione di ten-
sione e corrente dei segnali a radiofrequenza
può non essere costante su tutta la linea. Le
E e variazioni che si possono presentare lungo il
cavo coassiale dipendono dalla lunghezza d'on-
da del segnale trasmesso. Nella banda CB si
ottengono dei minimi di corrente o tensione
RIF. ogni quarto di lunghezza d'onda, cioè, tenuto
conto del fattore 0,67 di correzione della velo-
Fig. 4 - Questa è la disposizione dei tre elettrodi di cità di propagazione del segnale lungo il cavo
emittore - base - collettore nel transistor adottato nel
circuito del rivelatore di segnali ad alta frequenza. La coassiale, ogni:
piccola tacca metallica funge da elemento di riferimen-
to per il riconoscimento dei terminali del componente. 11 : 4 x0.67 = 1.8 metri
520
Analogamente, tale osservazione si estende ai
valori massimi di corrente o tensione.
PIASTR. CIRC. STAMP
30x30 mm
Rivelatore RF
521
Fig. 7 - In questo schem a sono indicati i vari punti
della stazione ricetrasm itt ente ai quali si deve
avv icinare il rivelatore a radiofreq uenza per cons ta-
tare la presenza di eventuali fughe di segnali o di
onde stazionarie.
ALIM. LIN.
3
o o o
522
fra la piastrina e lo spinotto (banana) si ottiene
mediante uno spezzone di filo di rame rigido
del diametro di 2 mm almeno.
Quando si fa uso del rivelatore di alta frequen-
za, lo spinotto deve essere innestato nella boc-
cola collegata con il circuito accordato del
abbonatevi a:
dispositivo, nel modo indicato in figura 5.
EILETTRONICA
Taratura del circuito
523
CORSO
DI AVVIAMENTO ALL'USO DEGLI
INTEGRATI DIGITALI
Nelle precedenti puntate del «Corso di avvia- Diciamo subito che la denominazione ora cita-
mento all'uso degli integrati digitali", abbiamo ta trova la sua esatta giustificazione negli stati
conosciuto alcuni componenti, denominati delle uscite, che sono sequenzialmente subordi-
combinatori, nei quali l'uscita rappresentava in nati alla presenza di un segnale di clock (orolo-
ogni istante, una diretta conseguenza degli stati gio). Il quale funge da elemento di sincronizza-
d'ingresso, secondo una relazione tipica del zione del circuito.
componente stesso, che poteva essere un ANO.
un OR, uno XOR, ecc.
Ora inizieremo ad analizzare dei componenti FLIP - FLOP
digitali un po' più complessi appartenenti ad
una categoria diversa da quella fin qui trattata e L'elemento base di tutti i dispositivi sequenziali
comunemente conosciuti come circuiti sequen- è il bistabile, cioè quel circuito meglio cono-
ziali. sciuto sotto il nome di «flip - flop».
La caratteristica fondamentale di questo com-
ponente consiste nel mantenere l'uscita, indefi-
nitamente, in uno stato stabile di «O» o di «I».
finché non interviene una opportuna confi-
gurazione degli ingressi, in concomitanza con
una transizione del clock, a modificarne lo
Circuiti sequenziali stato. In altre parole si può dire che il flip- flop
è un elemento di memorizzazione unitario.
ossia un bit, la cui uscita rimane stabile in
FIip - Flop R-S assenza di impulsi di clock, anche quando si
verificano delle variazioni di stato logico degli
Flip - Flop J-K ingressi. Dunque, a differenza dei circuiti com-
binatori, il flip - flop, per garantire un determi-
L'integrato 7473 nato stato logico delle uscite, non richiede la
permanenza dei segnali d'ingresso. Esso si com-
porta quindi come una MEMORIA.
Circuito sperimentale Nella realtà pratica, esistono diversi tipi di flip
- flop, che si differenziano tra loro per le
modalità con cui avvengono i cambiamenti di
stato del le uscite.
524
OTTAVA PUNTATA
k F] FF use. e
sv
~
I g
R1
R2
=
=
470 ohm
220 ohm
I Do
DL = diodo led
P1 = pulsante
FF = flip - flop
525
Q
CLOCK Q CLOCK
FF FF
Q
Fig. 2 - Simbolo elettrico di un flip - flop con un solo Fig. 3 - Cosi si rappresenta graficamente il simbolo che
ingresso di clock ed una uscita. definisce un flip - flop ad un ingresso (clock) e a due
uscite.
CLOCK
s - Q FF
- Q
FF Q
R 4
- I
CLEAR
Fig. 4 - Questo è il simbolo elettrico del flip - flop R - S, Fig. 5 - Simbolo teorico di un flip - flop con ingresso di
che è caratterizzato dalla presenza di due entrate, condizionamento di clear.
quella di Set e quella di Reset.
PRESET
quella di Set e quella di Reset, le quali, quando
sono attivate, portano l'uscita Q allo stato logi- ,,
co «I» (il Set) o allo stato logico «O» (il Reset).
J Q
L'uscita Q rimane stabile nell'ultimo stato logi-
co assunto, anche dopo la cessazione dell'im-
-
pulso di commutazione, finché non interviene e L0CK
un impulso, applicato all'altro ingresso (R), che
fa commutare l'uscita.
FF
Attualmente esistono dispositivi flip - flop R-S Q
i cui ingressi sono sensibili ai livelli alti; altri
invece sono sensibili ai livelli bassi. Ciò signifi- K
ca, in pratica, che per ogni applicazione occor- 4#
re sempre accertarsi, consultando gli appositi
manuali, sul livello logico «attivo» di tali flip -
flop. CLEAR
526
IMPULSO e:::,
I
DI G
COMANDO o
~
Fig. 7 - La commutazione di un flip - flop N
J - K avviene in due tempi: durante il
fronte di salita dell'impulso commuta il
master, durante il fronte di discesa la ~
condizione del master viene trasferita
allo slave. T
do», è un bistabile nel quale l'uscita viene ogni transizione attiva dell'ingresso, per esem-
commutata, in concomitanza con ogni impulso pio al passaggio dallo stato logico «O» a quello
di clock, ad un livello logico uguale a quello di «I», si verifica una commutazione delle
dell'ingresso D. uscite su un livello complementare a quello
Eventuali variazioni dell'ingresso, non accom- precedente. Il flip - flop T funge in tal modo da
pagnate da un impulso di clock, non provocano divisore per due della frequenza del segnale
alcuna variazione delle uscite. d'ingresso.
Questo tipo di flip - flop è molto impiegato In pratica, un flip - flop T può venir realizzato
nella realizzazione di «registri», con lo scopo di collegando l'uscita Q (con trattino sovrapposto)
ottenere ritardi del segnale (delay = ritardo), all'ingresso D di un flip - flop D.
oppure nella sincronizzazione tra due segnali.
INGRESSI DI CONDIZIONAMENTO
FLIP - FLOP T
Molti flip - flop, oltre ai normali ingressi sin-
È un dispositivo flip - flop dotato del solo croni, cioè gli ingressi legati al sincronismo di
ingresso di clock. denominato TRIGGER. Ad clock, possiedono altri ingressi asincroni, che
527
R1 Il
r
o
jl O
::::,,..
J r,/ 4
CLOCK
}
I EF 73~
USCITE
l
"
r @
5V
@
•
P1 Il 11
Cl
z
DO
-----COMPONENTI-----
R1 470 ohm DL diodi led
R2 220 ohm P1 = pulsante
R3 220 ohm FF 1 /2 sez. 7473
528
Fig. 10 - Piano costruttivo del modulo
con cui, per mezzo dell'accensione dei
due diodi led verde e rosso o del loro
spegnimento, si constata praticamente
il comportamento delle uscite di una
delle due sezioni flip - flop dell'integrato
7473.
529
portamento di memoria del flip - flop. Comun-
que, coloro che volessero ugualmente realizza-
re il circuito di figura 1, avranno modo di
convincersi che, premendo il pulsante P l, si
provoca l'accensione o lo spegnimento del dio-
do led DL e che in tale stato il diodo rimane
anche dopo aver abbandonato il pulsante. Rea-
lizzando il circuito di figura 9, di cui riportia-
mo in figura IO il piano costruttivo, le possibi-
lità di controllo del comportamento di un flip -
flop aumentano. Perché con esso si analizzano
visivamente, tramite l'accensione o lo spegni-
mento di due diodi led diversamente colorati, le
uscite del flip - flop.
Le prove consistono nel premere i I pulsante PI.
ovviamente dopo aver dato corrente al circuito.
Con questa operazione ci si aspetterebbe la
Fig. 11 - Abbiamo fotografato e riprodotto il modulo commutazione immediata delle uscite nel loro
sperimentale, costruito nei nostri laboratori, per offrire stato complementare, in quanto le entrate J e K
al lettore un ulteriore ausilio alla sua opera realizzativa. sono entrambe collegate alla linea della tensio-
ne positiva di alimentazione e quindi si trovano
allo stato logico «I». Ma ciò in realtà può
accadere e può non accadere, facendo sorgere
dei dubbi nella mente dello sperimentatore per
me il suo circuito di prova, deve essere alimen- quel che riguarda il rigore delle teorie esposte
tato con la tensione continua e stabilizzata a 5 in precedenza. Ebbene, occorre dire subito che
V. La quale potrà essere derivata da un alimen- la teoria non sbaglia, mentre può sbagliare la
tatore stabilizzato, oppure da un opportuno pratica. Perché i dispositivi integrati sono tal-
collegamento di pile, ma ricordando sempre mente veloci da rispondere ad impulsi di co-
che i valori della tensione di alimentazione non mando della durata di poche decine di nanose-
debbono superare i limiti di 4,75 V e 5,25 V. condi. E un pulsante meccanico, come quello
pena la distruzione dell'integrato. montato nello schema di figura I O, non invia al
Servendosi di pile, si potranno collegare in serie circuito un solo impulso, quando lo si preme
tra loro due elementi da 3 V, in modo da anche per un attimo, come sarebbe logico pen-
disporre del valore di tensione di 6 V, il quale sare. Ma, a seconda dei casi, gli impulsi posso-
non potrà essere utilizzato direttamente, ma no essere in un numero ridotto o in un numero
dovrà venir ridotto mediante l'interposizione di estremamente grande, rarissimamente in nume-
un diodo al silicio, in grado di assicurare una ro di uno. Quindi, in pratica, quando si preme
caduta di tensione di 0,6 -:- 0,7 V la quale, pur il pulsante P 1, la commutazione del dispositivo
determinando un valore di tensione di alimen- sembrerà del tutto casuale, mentre in realtà non
tazione complessivo lievemente superiore al lo è. Infatti, se il numero di «rimbalzi», provo-
limite tollerabile, bene si presta alla realizza- cati da P 1, è di ordine dispari ( 1-3-5-7, ecc.)
zione del modulo di prova. si ottiene una reale commutazione, mentre se il
numero dei «rimbalzi» è di ordine pari (2-4-6
- 8, ecc.) pur verificandosi le commutazioni in
CIRCUITI DI PROVA un tempo brevissimo, alla fine queste si esauri-
scono, determinando una condizione uguale a
L'uscita o le uscite di un flip - flop si possono quella iniziale, senza alcun apparente cambia-
facilmente controllare realizzando i circuiti mento dello stato logico delle uscite e quindi
teorici riportati nelle ligure l e 9. delle condizioni dei led. Ma collegando a mas-
Quello di ligura I serve per dimostrare pratica- sa, ossia con la linea di alimentazione negativa,
mente che un flip - flop mantiene nel tempo il ora l'ingresso J, ora quello contrassegnato con
comando ricevuto, anche se questo è stato di K, ci si potrà rendere conto del corretto funzio-
brevissima durata. Ma di tale circuito non ab- namento del componente.
biamo approntato il piano costruttivo, ritenen- Portando a massa, sia pure momentaneamente,
dolo complementare a quello di fiura IO, con il l'ingresso di clear, si ottiene l'accensione incon-
quale si riesce ugualmente a dimostrare il com- dizionata del diodo led rosso.
530
MONTAGGIO DEL MODULO sono componenti polarizzati, dotati di anodo e
catodo, i quali debbono essere inseriti nel cir-
Il montaggio sperimentale, di cui riportiamo il cuito soltanto in un preciso senso, cioè con gli
piano costruttivo in figura IO e l'immagine anodi rivolti verso le resistenze R2 - R3.
fotografica del prototipo montato nei nostri Il terminale di catodo in un diodo led è ricono-
laboratori in figura 11, si realizza inserendo, scibile per il fatto di apparire leggermente più
come primo elemento, sullo stampato, lo zoc- grosso di quello di anodo.
colo a basso profilo i cui piedini, diversamente Nell'inserire l'integrato 7473, di cui nel nostro
da quanto avviene nei normali montaggi, non circuito sperimentale viene utilizzata una sola
entrano nei corrispondenti fori, che in questo sezione, raccomandiamo di tener presente che
modulo sono del tutto assenti, ma debbono il piedino I del componente si trova da quella
essere ripiegati ad angolo retto e saldati a sta- parte in cui è presente un contrassegno di
gno, tramite saldatore dotato di punta sottile, riconoscimento (dischetto).
sulle apposite piste. Dunque, lo zoccolo, i due A conclusione dell'argomento fin qui trattato,
diodi led verde e rosso, le tre resistenze, il vogliamo appena ricordare, se ancora ce ne
pulsante e i diversi ponticelli (PONT.) vanno fosse bisogno, che le applicazioni pratiche de-
inseriti, come nei precedenti circuiti sperimen- scritte debbono essere condotte servendosi del
tali, direttamente sulle piste di rame del circui- modulo disponibile presso la nostra organizza-
to stampato e non dalla parte opposta, giacché zione in kit di cinque unità, come si legge nello
la basetta è completamente priva di fori. spazio pubblicitario riportato in chiusura della
Informiamo i principianti che i diodi led DL presente puntata del corso.
5
CIRCUITI
STAMPATI
L. 10.000
531
lendie -puisii- Perle
VENDO apparecchietto per luci psichedeliche, 1 canale. CERCO schemi trasmettitori FM mmmmmo I W preferibil-
funzionante a 220 V con 2 prese per lampade fino a 500 mente semplici, essendo un giovane apprendista. Offro L.
W max (per il funzionamento basta avvicinare l'apparec- I .000 a schema.
chio ad una fonte sonora) a L. 14.000. Vendo inoltre un SPAGNOLI PARIDE - Via Firenze, 64-65100 PESCARA
proiettore panoramico episcopico (proietta ingranditi im- - Tel. (085) 24067
magini o piccoli oggetti) a L. 12.000. Nei prezzi sono
comprese le spese postali. VENDO telecomando 2 canali quarzato a 40 MHz con il
COLLA MASSIMO - Via Stazione, 21 - 28025 GRAVEL- suo ricevitore e due servi. L. 150.000.
LONA TOCE (Novara) BINAMÉ GERY - 6611 BERZONA - SVIZZERA - Tel.
(093) 851739. Chiedere di Gery
VENDO computer ZX81 con espansione 16K + vari
programmi (alcuni originali inglesi) tra cui: "city patrol". VENDO numerose riviste di elettronica al prezzo di coperti-
tiranno sauro", "flight simulation', "frogger'' e motti a. Pagamento contrassegno + s.p. Richiedere elenco in-
altri. Inoltre un libro con 66 programmi, il tutto a L viando busta indirizzata e affrancata.
250.000 (trattabili). Tratto solo con zona Milano. FALZONI ANTONIO - Via Derna, 36 - 20132 MILANO
PANICI MARCO - Via Passo di Brizio, 6- MILANO Tel.
4047151 VENDO corso S.R.E. radiostereo a valvole rilegato in
volumi aL. 200.000. provavalvole, provacircuiti, più oscil-
VENDO due trasmettitori, causa potenziamento emitten- atore modulato a L. 200.000, misuratore di campo semi-
'e, lineari FM ltelco in 3 W out 250 W prezzo L. 2.000.000 nuovo della TES mod. MC775B completo di custodia e
·rattabili come nuovi. batteria incorporate L. 500.000.
RADIO UNO - c/o ALIMENTI PAOLO - C.so Garibaldi, TRIPODI GUERRINO - Via Madonnina - NOVA MILANE-
19- 06049 SPOLETO (Perugia) SE - Tel. (0362) 40484
532
SCAMBIO gioco elettronico per TV a colori + 2 cassette
(ancora imballato), con CB minimo 40 canali, completo d
antenna/casa.
MAINIERI CARMINE - Via Mar Nero, 15/C - 20152
MILANO - Tel. (02) 4564979
533
VENDO corso Radio Stereo SRE L. 50.000. Accordatore VENDO amplificatore per chitarra "Montarbo" 50 W, vari
27 MHz L. 10.000. Millivoltmetro UK 430 L. 15.000 RX anni di vita ma in condizioni più che buone a L. 230.000
multibanda supertech L. 50.000. Antenna Veicolare HF (nuovo L. 590.000); altoparlante per basso da 60 W e
da 10 a 80 MHz L. 25.000. Corso elettronica 1ST con cm. 38 nuovissimo a L. 50.000 (con elegante cassa
materiale nuovo L. 200.000; all'acquirente regalo: RX acustica autocostruita a L. 70.000); cassa acustica au-
Surplus Marelli, RTX FM Marino, oscillatore modulato, tocostruita 10 WL. 25.000.
provacircuiti e altro materiale. PICCOLO RENATO - Via N. Fabrizi, 215 - 65100 PE-
FERRUCCIO - GENOVA - Tel. (010) 710.379 SCARA
~ - - - - - - - - - - - - - - - - - - -- - - -
--
534
LA FUSTA DEL LETTORE
Tutti possono scriverci, abbonati
o no, rivolgendoci quesiti tecnici
inerenti a vari argomenti presen-
tati sulla rivista. Risponderemo
nei limiti del possibile su questa
rubrica, senza accordare prefe-
renza a chicchessia, ma sce-
gliendo, di volta in volta, quelle
domande che ci saranno sem-
brate più interessanti. La regola
ci vieta di rispondere privata-
mente o di inviare progetti esclu-
sivamente concepiti ad uso di
un solo lettore.
535
AMPLIFICATORE MICROFONICO
IN SCATOLA DI MONTAGGIO
Condensatori
L. 18.500
c1 = 4, 7 F-12Vl (elettrolitico)
C2 = 560 pF
C3 = 100 µF - 12 VI (elettrolitico)
C4 = 22 F- 16VI (al tantalio)
II kit contiene: n. 5 condensatori ceramici
n. 4 resistenze - n. 2 transistor - n. 2 trimmer
C5 = 22 F- 16 VI(al tantalio)
potenziometrici - n. 1 altoparlante - n. 1 cir-
cuito stampato - n. 1 presa polarizzata - n. 1
pila a 9 V - n. 1 tasto telegrafico - n. 1 matas- Resistenze
sina filo flessibile per collegamenti - n. 1 ma-
tassina filo-stagno. R1 = 100.000 ohm
R2 = 220.000 ohm
R3 = 100 ohm
CARATTERISTICHE R4 = 220.000 ohm
R5 = 1.000 ohm
Controllo di tono R6 = 10.000 ohm
Controllo di volume R7 = 150 ohm
Ascolto in altoparlante R8 = 1.000 ohm
R9 = 10.000 ohm
Alimentazione a pila da 9 V
R10 = 10.000 ohm [potenz. a variaz. in.)
R11 = 47.000 ohm
Varie
TR1 = BC109
IC1 = 741
DZ1 = zener (10 V- 1 W)
536
Sia
6 7r
C5
Il 'j
9-12V
S1b
ENIR.
R7
Pur non potendosi definire un vero e proprio stroboscopio, questo apparato consente di trasfor-
mare il normale procedere delle persone in un movimento per scatti. Le 'lampade per illuminazione
domestica sembrano emettere bagliori di fiamma, cosi da somigliare a candele accese. E non
sono rari gli effetti ipnotizzanti dei presenti, che, possono avvertire strane ma rapide sensazioni.
SALDATORE
ISTANTANEO
A PISTOLA
L. 16.500
CARATTERISTICHE:
Tempo di riscaldamento: 3 secondi
Al i mentazione: 220 V
E dotato di punta di ricambio e di
Potenza: 100W istruzioni per l'uso. Ed è particolar-
mente adatto per lavori intermittenti
Illuminazione del punto di saldatura professionali e dilettantistici.
538
RS R6-7-8
eIJV
e
+I
C7 CJ
"%7%ig;;
·
-=-- .,. .,. ._.
Tutti I componenti necessari per la realizzazione del slstems di • LAMPEGGI! PSICHEDELICI » so-
,2??_"!·ut by una scatola di monte99loon ' vendita al pwreneo l L. 22.500. Le rlchl1111. .._
es
....,. fatltl hiVlllldo
,2o (Telet. 6891945).
i$ "T%: Go
IIMillò V'lglla postale, assegno b e lD.
RADIO • 201-. MILANO • Via P. c..
AMPLIFICATORE CON TBA800
Trovandomi in possesso dì alcuni integrati mo- L'integrato da lei citato è stato più vole da noi
dello TBA800, vorrei con questi realizzare dei adottato nella progettazione di semplici ampli-
semplici amplificatori di bassa frequenza. ficatori. Trattandosi comunque di un compo-
APREA ARRIGO nente di grande interesse, ripubblichiamo vo-
Napoli lentieri uno schema applicativo.
Condensatori Resistenze
c1 47 pF R1 = 100.000 ohm (potenz. a variaz. log.)
C2 100 µF - 16 VI (elettrolitico) R2 = 3.900 ohm
C3 2.700 pF R3 = 56 ohm
C4 330 pF R4 = 1 ohm
C5 220 F - 16 VI (elettrolitico)
C6 100.000 pF ~\
In scatola
ALIMENTATORE STABILIZZATO di montaggio
Caratteristiche
Tensione regolabile 5± 13 V
Corr. max. ass. 0,7A
Corr. picco 1A
Ripple 1mV con 0,1A d'usc.
5mV con 0,6A d'usc.
Stabilizz. a 5V d'usc. 100mV
OMISSIS
Sul fascicolo di giugno dell'anno in corso, a scusiamo quindi con i lettori per questa involon-
pagina 335, non compare, nell'elenco compo- taria omissione, ricordando a tutti che si tratta
nenti relativo al progetto dell'insettifuga ultra- del BC237.
sonico, il modello di transistor adottato. Ci LA REDAZIONE
540
R2 Cl
"T
12
ENTR.
C7 9'cl2V
~
REGOLATORE DI POTENZA
IN SCATOLA
Con questo dispositivo è possibile
DI MONTAGGIO
controllare:
3 - La temperatura di un saldatore.
La scatola dl montagglo del REGOLATORE DI POTENZA costa L. 13.500. Per rchlederl a occorre
invlare anticipatame nte l'importo a mezzo vaglia postale, assegno bancario o c.c.p. n, 46013207
citando chiaramente Il tipo dl kit desiderato e Intestando a: STOCK RADIO - 20124 MILANO -
Via P. Castaldi, 20 (Telef. 6891945). Nel prezzo sono comprese le spese dl spedlzione.
542
c -- .
e
Il
SI
I
u
b/~· ll
C-'
RJ J.C2 ~.
(g
3s# # % ~
9V
KIT - BOOSTER BF
Una fonte di energia complementare in scatola di montaggio
L. 15.500
PER ELEVARE
LA POTENZA DELLE
RADIOLINE TASCABILI
DA 40 mW A 10 W!
la
o _..L.,.,_,~....,.. ~--~
_veolls po·tal·, ··eone_nero o .,. ,g27 a"g. 22"";çgç? gei±ey,' .esoo,
sr _sr.@'esue sg%!$ PPg!g; 3a ii5io "v i.
·@
,.... .............. .... ....
io .W. ..._,,
cout,
• •
offerta speciale!
ELETTRONICA
::::=:~-::::--::::.PRATICA ELETTROIIC.I ELETTBOIIC.I
-
:
3= : PRATICA
:7:"
:=: PRATICA
727-.
ELETTBOIIC.I ...._,.,
..........
"PRATICA ut+ ITo Di eu
G
E
N
E
R
A
T
Q
:>
GENERATOJITRACE
ELETTRONICA
:w== PATIA
\.
RIVllATORE
o\ CAMPI
EL~TTRO • •
STATICI
~
ORIGINALE
RICEVITORE OC OM
L. 12.000
Per agevolare l'opera di chi, per la prima volta, è impegnato nella ricerca degli elementi
didattici introduttivi di questa affascinante disciplina che è l'elettronica del tempo libero,
abbiamo approntato un insieme di riviste che, acquistate separatamente, verrebbero a
costare L. 3.000 ciascuna, ma che in un blocco unico, anziché L. 36.000, si possono avere
per sole L. 12.000.
Richiedeteci oggi sjeaso IL PACCO DEL PRINCIPIANTE inviando anticip atamente l'importo di L.
12.000 a mezzo vaglia postale, assegno o cc.p. n. 916205, indirizzando a: Elettronica Pratica -
- .
IN SCATOLA
ALIMENTATORE DI MONTAGGIO
PROFESSIONALE L. 34.000
e STABILIZZAZIONE PERFETTA FRA 5,7 e 14,5 Vcc e CORRENTE DI LAVORO: 2,2 A
CARATTERISTICHE
Tensione d'entrata: 220 Vca
Tensione d'uscita (a vuoto): regolabile fra 5,8 e
14,6 Vcc
Tensione d'uscita (con carico 2A): regolabile fra
5,7 e 14,5 Vcc
Stabilizzazione: - 100 mV
Corrente di picco: 3 A
Corrente con tensione perfettamente stabilizza
~ 2,2 A (entro - 100 mV)
Corrente di cortocircuito: 150 mA
- n. 1
t'
Cordone di alimentazione (gommino-passante
- n. 2 Boccole (rossa-nera)
- n. 1 Lampada-spia (graffetta fissaggio)
- n. 1 Porta-fusibile completo
- n. 1 Interruttore di rete
- n. 1 Manopola per potenziometro
- n. 1 Potenziometro (rondella e dado)
- n. 1 Trasformatore di alimentazione (2 viti, 2 dadi
rondelle)
- n. Contenitore in ferro verniciato a fuoco (2
tofilettanti)
- n. 1 Pannello frontale serigrafato
- n. 7 Spezzoni di filo (colori diversi)
- n. 2 Spezzoni tubetto sterling
in scatola di montaggio
L 12.700
Gli elementi fondamentali, che ca-
ratterizzano il progetto del microtra-
smettitore tascabile, sono: la mas-
sima semplicità di montaggio del
circuito e l'immediato e sicuro fun-
zionamento. Due elementi, questi,
s E che sicuramente invoglieranno tut-
ti i principianti, anche quelli eh-e
sono privi di nozioni tecniche, a
costruirlo ed usarlo nelle occasio-
ni più propizie, per motivi profes-
sionali o sociali, per scopi protet-
tivi e preventivi, per divertimento.
vieta.eess re.guerce
Di ELETTRONICA - RADIO - cB • 27 MHz
PRATICA
nll
PERIODICO MENSILE - SPED. IN ABB. POST. GR. 3/70
ANNO XIII - N. 10- OTTOBRE 1984
L. 2.500
ON RIPETITORE
AIR TELEFONICO
READY CON SCR
FILTRO
PER COMPUTER
Tutti gli strumenti
di misura e di
controllo pubblicizzati
in questa pagina
possono essere
richiesti a:
GAMME E F G
RANGES 12+40Mc 40+130Mc 80 :- 260Mc
~"?l -~ ":,{,XJ-~·
•• , • ~
» ~ 77CO
• !/}
(t
TESTER ANALIZZATORE - mod. ALFA
(sensibilità 20.000 ohm/volt)
--..... -~
s
---~. -,,, . V
..$. -°
_
r:3·'è
,. .à "•·,_1
,
CARATTERISTICHE GENERALI
Assoluta protezione dalle errate manovre dell'operatore. - Scala a specchio, sviluppo scala mm. 95.- Garanzia di fun-
zionamento elettrico anche in condizioni ambientali non favorevoli. - Galvanometro a nucleo magnetico schermato con-
tro i campi magnetici esterni. - Sospensioni antiurto. - Robustezza e insensibilità del galvanometro agli urti e al tra-
sporto. - Misura balistica con alimentazione a mezzo batteria interna.
-
-«+ annr [AUNHER
---
. - I
- - --
È UN'IDEA VANTAGGIOSA
Perché abbonandosi si risparmia sul prezzo di copertina
e perché all'uscita di ogni numero
Elettronica Pratica viene recapitata direttamente a casa.
Canoni d'abbonamento
Per l'Italia L. 20.000
Per l'estero L. 30.000
L'abbonamento a Elettronica Pratica dà a tutti il diritto
di ricevere dodici fascicoli della rivista.
Copertina in similpelle
Vademecum con incisioni in oro
del tecnico
radio-tv
272 pagine - 25 abachi
formato: cm. 21 x 30
In omaggio il righello di plastica
per l'uso degli abachi e dei grafici
o DIZIO I DI RI HIEST
Tramite abbonamento: abbonamento + libro L. 30.000
Lettori con abbonamento in corso: il solo libro L. 10.000
L uHIU v +MENTO
DEI VOLUMI DISPONI
editrice
ELETTRONICA PRATICA
direttore responsabile
ZEFFERINO DE SANCTIS
ARRETRATO L. 3.000
LE PAGINE DEL CB 570
ABBONAMENTO ANNUO (12 INDICATORE LUMINOSO
numeri) PER L'ITALIA L.
20.000 - ABBONAMENTO AN- DI REALE TRASMISSIONE
NUO ( 12 numeri) PER L'ESTE-
RO L. 30.000.
CORSO SUGLI INTEGRATI 578
DIREZIONE - AMMINISTRA-
ZIONE - PUBBLICITÀ - VIA NONA PUNTATA
ZURETTI 52 - 20125 MILANO.
548
Proteggete dai disturbi di rete le vostre apparecchiature digitali.
549
' .
I I
I I
DISTI. IMPULS.
Anche i motori elettrici, in particolar modo te. Perché la percorrenza di tali, dannosi segna-
quelli con collettore, possono costituire una li, all'interno delle varie apparecchiature, assu-
fonte di disturbi per le apparecchiature digitali. me aspetti diversi, che generano differenze di
Tutti noi, del resto, constatiamo ogni giorno potenziale tra le varie alimentazioni dei bloc-
come i nostri apparati radioriceventi e televisi- chi, con conseguenti passaggi di correnti indesi-
vi vengano disturbati dagli elettrodomestici ad derate.
elevato consumo di energia, come le lavatrici, Talvolta, per eliminare i cattivi funzionamenti
le lavastoviglie, i ferri da stiro, gli scaldabagno e dovuti alle interconnessioni ora menzionate, si
i frigoriferi. provvede, oltre che ad una perfetta schermatu-
Dunque, sulla rete di alimentazione, sono pre- ra dei dispositivi con relativi collegamenti di
senti, in gran numero, segnali spuri, talvolta di terra, anche ad una separazione ottica dei se-
grande ampiezza, le cui frequenze si estendono gnali di interscambio, isolando galvanicamente
sino ai limiti delle radiofrequenze. Ma i più tra loro le apparecchiature.
pericolosi, come abbiamo detto, sono quelli a Alcuni tipi di computers, inoltre, sono di per sé
frequenza elevata ed è appunto verso tali di- fonti di segnali-disturbo anche di notevole enti-
sturbi che si rivolgono gli appositi filtri attual- tà. E per constatarlo basta avvicinare ad essi un
mente reperibili in commercio, oppure quelli ricevitore radio in funzione, commutato sulle
costruiti dai dilettanti di cui, in questa sede, onde medie o, meglio, su quelle corte, per
riteniamo di offrire al lettore un valido esempio sentire subito un crescente friggìo in altoparlan-
circuitale. te. Occorre quindi evitare ogni tipo di disturbo
agli utenti radiotelevisivi che possono trovarsi
nelle vicinanze in cui è sistemato il computer
GLI APPARATI INTERCONNESSI colpevole. Ed occorre pure rispettare l'attività
di ogni CB o radioamatore che opera nelle
Un ultimo cenno, prima di iniziare la presenta- adiacenze immediate.
zione del filtro, merita il terzo tipo di disturbi, Disturbi ed interferenze, quindi, debbono esse-
quelli generati dalla interconnessione di più re combattuti, sia quando questi provengono
apparati. I quali si dimostrano ben più sensibili dall'esterno, sia quando sono generati dal com-
ai disturbi di quando funzionano singolarmen- puter.
550
o
a2 D a 0 a o
DODO0a
aao□□□□
aaaa
o
c1
COMPUTER
[6 5]2
LIIIIIIJ
FILTRO
Fig. 2-Con questo schema si interpreta il preciso collocamento del filtro antidistur-
bo fra la presa di corrente e le varie apparecchiature digitali.
551
I
--JI JJ
I
i LN
o e
VT
I 6 @
I
{'E
I
I
l
I_ ,
--
12
,_,-------·
J
l
PRESE
LERRA
7
Fig. 3 - Circuito teorico del filtro a larga banda descritto nel testo. La sezione
elettronica è quella racchiusa fra linee tratteggiate. Essa va composta su circuito
stampato.
1--=-----
Condensatori Varie
tensione rimane limitata a pochi millivolt, os- relativi a questo componente che molti lettori
sia a valori sicuramente trascurabili rispetto a ancora non conoscono.
quello di 220 V di rete. I varistori, denominati anche resistenze V.D.R.
Il circuito d'entrata del filtro è composto dal- (voltage dependent resistor), sono componenti
1 'interruttore S1; dal fusibile Fl e dal varistore elettronici rappresentativi di una vasta gamma
VT, che è un elemento soppressore dei picchi di elementi non lineari e realizzati con tecniche
di tensioni, comunemente detti "transitori". svariate. Normalmente ci si riferisce a quel
componente il cui valore intrinseco resistivo
diminuisce quando aumenta il valore della ten-
IL VARISTORE sione applicata ai suoi terminali. La maggior
parte delle tecniche applicative dei varistori si
Prima di procedere con l'analisi del circuito di estendono dalla soppressione dei picchi di so-
figura 3, vogliamo ricordare alcuni elementi vratensione, su linee disturbate, a quella degli
552
FASCETTE
IN NYLON
13
•J>° <._
0
V)
o C8
::::,
J1 TERRA
Fig. 4- Composizione circuitale del filtro a larga banda. Le due induttanze J1- J2
sono autocostruite, le altre due, J3 - J4, sono di tipo commerciale.
archi voltaici che vengono spontaneamente a Nelle tecniche applicate si incontrano oggi di-
formarsi fra i contatti dei relé, degli interruttori versi tipi di varistori, ma i più comuni sono
e, più in generale, degli apparati con parti soltanto tre: i varistori al carburo di silicio, i
soggette a movimento. varistori al selenio e quelli all'ossido di zinco.
,. 45 7
!
-4
'
Fig. 5 - Disegno in grandezza reale del
h
_e o •
circuito stampato sul quale si deve com-
porre il filtro antidisturbi. ,O
• _J
553
.,.·
u
2
Ero ] @
r-
a
3\
S1
/ SCATOLA METALLICA
Fig. 6 - Esecuzione completa del box di protezione di ogni tipo di dispositivo digitale
dai disturbi presenti lungo le linee di alimentazione.
Ciascuno di questi tre tipi di varistori risulta la dei diodi zener, tanto da poter essere ritenuti
caratterizzato da un indice di non linearità . quasi degli elementi stabilizzatori in alternata.
Quanto più elevato è l'indice di non linearità, Un ulteriore notevole vantaggio, derivante dal-
tanto maggiore risulta la variazione di resisten- l'uso dei varistori all'ossido di zinco, è costitui-
za intrinseca del componente al variare della to dalla possibilità di sopprimere le sovraten-
tensione applicata ai suoi terminali. I varistori sioni e di assorbire correnti di intensità sino a
al carburo di silicio attualmente non sono più 4.000 A, nei modelli più piccoli, e sino a
utilizzati; la loro presenza sul mercato tecnolo- 25.000 A, ed oltre, nei modelli più grossi.
gico, infatti, è cessata almeno da una decina Questo vantaggio è ancor più appariscente se si
d'anni. ricorda che in un diodo zener, di grosse dimen-
I varistori al selenio si ritrovano tuttora in sioni, si possono tollerare, al massimo, picchi
molti circuiti. Essi presentano un indice di non di corrente di 50 A.
linearità praticamente doppio di quello dei va- I varistori all'ossido di zinco possono lavorare
ristori al carburo di silicio. Ma presentano lo con tensioni nominali che si estendono entro la
svantaggio di essere ingombranti e di richiedere gamma che va dai 22 V sino ai 1.800 V. I diodi
il collegamento di due elementi contrapposti se zener, al contrario, possono tollerare tensioni
si vuole raggiungere l'effetto bidirezionale. massime di poche centinaia di volt.
Le migliori caratteristiche tecnologiche sono
presenti, allo stato attuale della tecnica, nei
varistori all'ossido di zinco. L'indice di non AZIONE DEL VARISTORE
linearità di questi componenti è superiore a 30
e la loro caratteristica si avvicina molto a quel- Il modello di varistore da noi prescritto nel-
554
SELEZIONE
TENSIONE
NOMINALE
ENERGIA
Fig. 7 - Sul corpo esterno dei varistori è generalmente
impressa una particolare sigla, che permette di cono-
scere immediatamente le principali caratteristiche
del componente. TIPO
555
spire) di filo di rame smaltato del diametro di
0,3 mm su uno spezzone di ferrite cilindrica
della lunghezza di 6,5 cm circa e del diametro
di 8 --;- 10 mm. Le estremità degli avvolgimenti
dovranno essere fissate mediante fascette di
nylon.
I valori citati, relativi alla costruzione delle
bobine, non sono critici e potranno scostarsi,
sia pure di poco, da quelli elencati. Per esem-
pio, il diametro del filo da avvolgere potrà
oscillare fra 0,3 e 0,4 mm.
Coloro che pensassero di reperire in commer-
cio le due induttanze J 1 - J2, dovranno chiede-
re ai rivenditori due induttanze per radiofre-
quenze da 300 ± 500 H.
Per quanto riguarda le altre due induttanze J3 -
J4, queste sono di tipo commerciale, mod. VK
200 della Philips.
Il soppressore di transitori VT potrà essere di
qualsiasi marca. Noi abbiamo utilizzato il GE-
MOV tipo V250 LA40A. Ma ciò che importa è
che il componente sia adatto a funzionare con
tensione di rete di 220 V.
Il circuito del filtro, una volta realizzato secon-
do lo schema pratico di figura 4, dovrà essere
inserito in un contenitore metallico elettrica-
dell'energia elettrica ai vari dispositivi presenti mente collegato con la terra.
nel laboratorio e che si vuol proteggere. Lo schema di figura 6 interpreta la rappresenta-
Il circuito del filtro, che è quello racchiuso fra zione del piano costruttivo completo, al quale
linee tratteggiate in figura 3, verrà montato su ogni lettore potrà apportare le varianti che
circuito stampato, di cui presentiamo il disegno crederà più opportune. Per esempio, sulle tre
in grandezza reale in figura 5. prese d'uscita della tensione di alimentazione,
Dopo aver approntato il circuito stampato, il si potranno inserire degli interruttori o delle
lettore dovrà costruire le due induttanze J 1 - J2 lampade-spia, così da esaltare le prestazioni
avvolgendo un centinaio di spire (100 --;- 110 tecniche del filtro antidisturbo.
Un'idea vantaggiosa:
556
Per un apparecchio telefonico,
due campanelli di chiamata,
anche molto lontani fra loro.
L'installazione rispetta
tutte le norme emesse
dalla società telefonica.
RIPETITORE
TELEFONICO
Un solo apparecchio telefonico con due cam- Ebbene, a costoro possiamo dire che è possibile
panelli di chiamata, anche assai distanti fra disporre di un secondo campanello di chiamata
loro, rappresenta una comodità richiesta da in due modi diversi: chiedendone l'installazio-
molti lettori. E in particolar modo da coloro ne direttamente alla società che gestisce l'uten-
che sono soliti trascorrere alcune ore della za, oppure provvedendo da sé, ma in maniera
giornata fuori dal proprio appartamento, nel del tutto legale.
giardino, nel magazzino, nello scantinato, do- La prima soluzione del problema è alquanto
vunque la suoneria telefonica non è più udibile. limitativa, perché la società telefonica applica
557
DI
Il
#
+
c2
R2' ••
--
c3
Il
Il
Il
73
Il
-
'
7p use.
-u
e
ENTR~
MICRO
: R3
TR1
+
C4
L_#», k SCR1
1
Fig. 1 - Circuito elettrico del ripetitore di chiamata telefonica. La presa d'entrata va
collegata con la capsula microfonica applicata sul telefono, quella d'uscita con il
campanello ausiliario. In sostituzione della resistenza R7 si può inserire una
lampadina da 4 V - 300 mA, allo scopo di disporre di un'indicazione ottica.
COMPONENTI
Condensatori R6 = 2.200 ohm
c1 = 1 F (non elettrolitico) R7 = 4,7 ohm - 1W
C2 = 470 F - 16 VI (elettrolitico)
C3 = 1 F (non elettrolitico) Varie
C4 = 10 F - 16VI (elettrolitico) TR1 = BC107
TR2 = BC177
Resistenze SCR1 = C103
R1 = 4,7 megaohm (vedi testo) D1 = 1N4004
R2 = 68.000 ohm D2 = 1N4004
R3 = 27.000 ohm Micro = piezoelettrico
R4 = 2.200 ohm s1 = interutt.
R5 = 100 ohm ALIM. = 9 Vcc
558
SCATOLA DI PLASTICA
Fig. 2 - Il contenitore di plastica è il più consigliabile fra tutti, perché evita ogni
possibilità di falsi contatti e cortocircuiti. Le due pile da 4,5 V ciacuna, collegate in
serie tra di loro, in modo da erogare la tensione di 9 V, rappresentano un
alimentatore in. grado di garantire una lunga autonomia di funzionamento del
circuito.
559
ne accesa finchè non si interviene sull'interrut-
tore di alimentazione SI. In sostanza, con l'uso
della lampadina, per provocare la diseccitazio-
ne del carico, occorre agire, anche per un solo
istante, sull'interruttore di alimentazione, in
modo da interrompere l'alimentazione sul cir-
cuito anodico dell'SCRl.
Questo stesso comportamento del circuito lo si
ottiene sostituendo l'eventuale lampadina con
un relé, un ronzatore elettronico o altro carico
di tipo analogo che, per intenderci, potremmo
chiamare "costante".
Coloro che vorranno collegare in uscita un relé,
Fig. 3 - Piedinatura relativa al diodo controllato C103 potranno sfruttare i terminali utili di tale com-
prescritto nell'elenco componenti. Si tenga presente
che, cambiando modello di SCR, può cambiare la di- ponente per montare un circuito elettrico con
sposizione degli elettrodi di catodo (K), gate (G) e tensione di rete e campanello in corrente alter-
anodo (A). nata. Ma questo non è lo scopo principale per
cui abbiamo progettato il circuito di figura l. Il
quale è invece in grado di pilotare un campa-
nello in corrente continua e far sì che questo
squilli assieme al campanello del telefono e si
ESAME DEL CIRCUITO fermi, senza alcun intervento manuale del-
l'operatore, quando il campanello del telefono
Vediamo ora di conoscere il comportamento cessa di squillare.
del circuito teorico del ripetitore telefonico, il
cui schema elettrico è riportato in figura l. E
diciamo subito che questo si compone di un IL CAMPANELLO ELETTRICO
amplificatore di bassa frequenza, che prevede
un ingresso per microfono piezoelettrico, e di Il campanello elettrico di tipo classico sostitui-
un interruttore elettronico con diodo controlla- sce automaticamente l'interruttore Sl quando
to SCR, il quale pilota la suoneria ausiliaria. il campanello del telefono finisce di squillare.
Il segnale proveniente dalla capsula microfoni- In pratica, ad ogni battuta del martelletto la
ca viene applicato, tramite il condensatore di corrente anodica sull'SCRl si interrompe e la
accoppiamento C 1, alla base del primo transi- diseccitazione del circuito del diodo controllato
stor amplificatore TRl, che è di tipo NPN. avviene in modo automatico. Il successivo o,
La polarizzazione del primo stadio amplificato- meglit1, i successivi inneschi del diodo avvengo-
re è ottenuta con la sola resistenza R l, allo no finché TR2 continua ad essere conduttore,
scopo di mantenere elevata l'impedenza d'en- ovvero finché è presente in entrata il segnale
trata, perché questa è la richiesta di ogni micro- uscente del microfono.
fono di tipo piezoelettrico. Per capire bene questo comportamento del cir-
Il segnale amplificato, uscente. dal collettore di cuito utilizzatore, occorre analizzare, anche
TRI, viene applicato per mezzo del condensa- brevemente, lo schema di principio di un cam-
tore di accoppiamento C3, alla base del transi- panello elettromagnetico di tipo tradizionale,
stor amplificatore TR2, che è di tipo PNP. come quello schematizzato in figura 4.
La corrente di collettore del transistor TR2, in In condizioni normali, il martelletto rimane
presenza del segnale d'ingresso, ossia quando il posizionato, a causa della presenza di una mol-
campanello del telefono squilla, assume un'in- la M, sulla campana C, in modo da chiudere il
tensità tale da far scorrere attraverso la resisten- circuito elettrico composto dalla pila di ali-
za R5 e, quindi, attraverso il gate del diodo mentazione a 6 V, dal pulsante P l, dalla molla
controllato SCR, una corrente in grado di pro- M, dalla campana C e dalla bobina B la quale,
vocare l'innesco di SCRl. In tali condizioni, se essendo avvolta su un nucleo ferromagnetico
sulla presa d'uscita è applicato un carico, per N, costituisce una elettrocalamita.
esempio una lampadina, questa si accende e Quando si preme il pulsante P l, attraverso la
rimane accesa anche quando viene a cessare il bobina B scorre corrente, che magnetizza il
segnale d'ingresso. Ciò significa che, appena il nucleo N il quale, a sua volta, attrae la molla M
campanello del telefono si mette a suonare, interrompendo il circuito elettrico ora descrit-
questa eventuale lampadina si accende e rima- to. Ma l'interruzione del circuito elettrico, cor-
560
risponde ad una sospensione dell'alimentazio-
ne, ossia ad una interruzione della corrente. Di
conseguenza, il nucleo N si magnetizza e la
molla M riporta il martelletto nella sua posizio-
ne originale, cioè in contatto elettrico con la
campana C. E quando il martelletto ritorna
sulla campana, questa emette uno squillo.
Se si tiene premuto il pulsante PI, il ciclo ora
descritto si ripete in continuazione e il campa-
nello elettrico continua a squillare.
Riportiamoci ora sullo schema elettrico di fi-
gura I per concludere che, se all'uscita viene
inserito il campanello elettrico del tipo ora
descritto, l'apertura del circuito di alimentazio-
ne avviene automaticamente ad ogni ciclo, pro-
vocando la diseccitazione del diodo controllato
SCR, che si rieccita subito se la corrente di gate
è di intensità sufficiente per l'innesco.
Facciamo notare per ultimo che il circuito di
figura I è stato concepito in modo da consuma-
re pochissima corrente, così da vantare una
lunghissima autonomia di funzionamento, an-
che con pile di bassa capacità. Per esempio, il
diodo al silicio DI isola, durante l'innesco Fig. 4 - Circuito interpretativo del comportamento di un
campanello elettromeccanico di tipo tradizionale, ali-
dell'SCRl, il circuito dell'amplificatore di bas- mentato in corrente continua.
sa frequenza, senza che questo assorba corrente
dalla batteria.
IL DIODO CONTROLLATO
561
Fig. 5 - Con questa foto interpretiamo il sistema più
idoneo per applicare la capsula microfonica nella parte
inferiore dell'apparecchio telefonico, in prossimità dei
fori dai quali fuoriescono gli squilli del campanello. Una
porzione di nastro adesivo è sufficiente per fissaggio
stabile del componente. Il collegamento deve essere
effettuato tramite cavetto schermato.
562
difficoltà di ordine tecnico. L'unico elemento COLLEGAMENTO DEL MICROFONO
ritico potrà essere costituito dalla resistenza di
olarizzazione del transistor TR I, cioè dalla Il microfono piezoelettrico dovrà essere fissato
resistenza R I , che dipende in una certa misura sotto l'apparecchio telefonico, in modo da cap-
al guadagno del transistor stesso. Questa infat- tare il suono emesso dal campanello interno
ti potrà richiedere al montatore di essere sele- all'apparecchio. Naturalmente ci si dovrà servi-
zionata in modo che la tensione presente sul re di una capsula piezoelettrica di dimensioni
collettore del transistor TR I si aggiri intorno ai ridotte, onde non creare problemi alle opera-
3,5±6,5 V. zioni di fissaggio meccanico. La figura 5 inter-
In figura 3 abbiamo riportato le connessioni preta chiaramente questo particolare. Si tenga
dell 'SCR prescritto nell'elenco componenti nel presente che il collegamento, fra la capsula
modello CI 03. Coloro che non riuscissero a microfonica e l'entrata del circuito di figura 2,
reperire in commercio tale componente, sap- dovrà essere realizzato tramite cavetto scher-
piano che potranno sostituirlo con qualsiasi mato, mentre per il collegamento con la suone-
altro diodo controllato da 200 V - 0,8 A e con ria ausiliaria si potranno utilizzare fili condut-
una corrente di gate di 200 A. tori di qualsiasi tipo e lunghezza.
R ic h ied et ec i il
og g i s tess o DEL
MA N U A L E ELETTR ONICO
P R IN C IP IA N TE in v a nd o a nti c ip a tam en te
T'importo di L. 7.500 a mezzo vaglia, assegno o c.c.p. n. 916205, indirizzando a: Elettronica Pratica -
20125 Milano - Via Zuretti, 52.
563
Analisi di uno stadio
di impiego comune.
Punto di lavoro
e polarizzazione
del transistor.
Impedenza d'ingresso
e guadagno di uno stadio
amplificatore.
NOZIONI
DI PROGETTAZIONE
La progettazione di un circuito costituisce cer- Ovviamente, la validità di tali affermazioni si
tamente una delle mète più ambite per un estende ai circuiti più semplici, come ad esem-
tecnico elettronico. Che si raggiunge soltanto pio gli stadi amplificatori di bassa frequenza ad
dopo anni di studio e di esperienza, ma che in un solo transistor, che formeranno l'oggetto di
molti casi richiede soltanto un certo spirito questo articolo. E per i quali cercheremo di
inventivo ed una buona acquisizione di pratica analizzare i vari elementi che li compongono,
costruttiva. Giacché le leggi da applicare si sia per capire il loro funzionamento e quello di
riducono alle poche formule di Ohm o a qual- circuiti più complessi, sia per farli funzionare
che altra espressione matematica di basilare correttamente, quando vengono realizzati per
importanza e notorietà. la prima volta, oppure quando sono in ripara-
zione o in fase di modifiche.
564
STADI AMPLIFICATORI
B=Ic:Ib
in cui le rappresenta il valore della corrente di
collettore, mentre lb riporta il valore della
corrente di base.
Un'altra grandezza da tener in considerazione è
costituita dalla tensione base-emittore che, per
i transistor al silicio, è di 0,6 V, mentre per i
transistor al germanio è di 0,2 V, indipendente-
mente dalla corrente di funzionamento.
R4 = 4.700 ohm
TR = BC237
565
Fig. 2- Com unissim o circuito am -
plificatore di bass a frequenza,
nel quale la polarizzazione del
transist or TR è raggiunta, m olto
sem plicem ente, tram ite la sola
resistenza R2.
c2
ri T
é
"
O
USCITA
6 c1 = 500.000 pF
C2 = 500.000 pF
R1 = 1 megaohm
R2 = 4.700 ohm
TR BC237
566
Fig. 3 - Circuito di base sul quale
il lettore potrà esercitarsi a di- + 12V
mensionare i vari elementi pren-
dendo lo spunto dall'esempio ci- 93V
tato nel testo. Facciamo notare
che la presenza della resistenza RI 2
R4 garantisce la stabilità dello
stadio rispetto alle variazioni di T
temperatura e di guadagno.
Cl
.'
A
O
use.
c1 = 500.000 pF @
C2 = 500.000 pF R2
R1 = 270.000 ohm
R2 = 100.000 ohm
R3 = 2.700 ohm
R4 = 2.700 ohm
TR = BC237
V, è di 9,3 V, come lo dimostra la seguente richiesta dalla base. Si può scegliere, ad esem-
operazione di sottrazione: pio, il valore di 30 A, che consente di attribui-
re al la resistenza R2 il valore ohmmico di:
Valim. - VR3 =12 V-2,7 V=9,3 V
R2 = Vb : Ipolarizz. = 3,3 V: 30 A = 110.000
ohm
POLARIZZAZIONE DI BASE
e per il quale, in pratica, conviene assumere il
I calcoli fin qui eseguiti si sono basati sulla valore commerciale di 100.000 ohm. Corri-
assunzione di una corrente di collettore e di spondentemente, sulla resistenza R l si dovrà
emittore pari ad I mA. Ma per ottenere questo verificare una caduta di tensione pari a:
valore di corrente, si deve polarizzare la base
del transistor TR in modo che in essa scorra 12V-3,3 V=8,7 V
una corrente di intensità pari a:
che consente di attribuire alla resistenza Rl il
1 mA: /3 valore ohmmico di
567
m--+l2/
RI
-,
Cl
D+=u b
r l R2
r2,
O
use.
(Q
Fig. 4 - L'aumento di guadagno di
uno stadio amplificatore di bassa
frequenza, come quello preso in
considerazione in queste pagine,
può essere facilmente raggiunto
collegando, in parallelo con la re-
sistenza di emittore R4, un grup-
po RC.
p-+12/ )
.± $
111' +n1
CJ
CI
r
ENTR.
6
R2
~·m
R4
o
use.
(Q
Fig. 5 - Il massimo guadagno rag-
giungibile nello stadio amplifica-
tore preso in esame nel testo si
ottiene cortocircuitando la resi-
stenza di emittore con un con-
densatore.
568
quello finora preso in esame è determinata, appare chiaro che, per aumentare il guadagno
oltre che dalla reale resistenza d'ingresso dello dello stadio, basta aumentare il valore della
stadio transistorizzato, anche dalle resistenze di resistenza R3 oppure diminuire quello della
polarizzazione. resistenza R4. Tuttavia, intervenendo sui valori
La resistenza d'entrata può considerarsi pari al reali di queste resistenze, si provoca una varia-
seguente prodotto. • zione del punto di lavoro del transistor TR,
cosa questa che intendiamo evitare assoluta-
R4x~ mente. Anche perché l'aumento di guadagno
dello stadio può essere raggiunto ugualmente
che nel nostro caso è superiore ai 500.000 ohm. ricorrendo ad un semplice accorgimento, che
Infatti si ha: consiste nel far diminuire il valore della resi-
stenza R4 soltanto nei confronti dei segnali
2.700 ohm x 200 = 0,54 megaohm variabili, collegando, in parallelo a tale resi-
stenza, un gruppo RC (resistivo capacitivo),
Il valore complessivo della resistenza d'ingresso composto da un condensatore che blocca la
ammonta pertanto a: tensione continua e da una resistenza che deter-
1 1 1 1 mina il guadagno. Tutto ciò è rappresentato
----=---+---+---- nello schema di figura 4, in cui il condensatore
Rtot. RI R2 Ripgr. in oggetto è indicato con C3, mentre la resisten-
za porta la sigla R5.
Il valore della resistenza R5 deve essere calco-
lato in modo che il collegamento in parallelo
1 1 delle due resistenze R4 - R5 dia un valore
-------+-------+
270.000 ohm 100.000 ohm ohmmico pari a:
1 1 R3:G
+------=------
540.000 ohm 64.000 ohm
in cui G misura il guadagno che si desidera
dalla quale si deduce che il valore della resi- raggiungere nello stadio considerato. Nel nostro
stenza totale, che coincide con quello dell'im- esempio (figura 4), se si pone G = IO, si dovrà
pedenza d'entrata dello stadio, è di: avere:
Rtot. = 64.000 ohm 1
R5 = x R4= 300 ohm
9
Per quanto riguarda invece il valore dell'impe-
denza d'uscita del circuito, si può affermare che In pratica, poiché il valore della resistenza R5
questo è pari al valore della resistenza di collet- potrebbe rimanere influenzato sia dall'impe-
tore del transistor TR, cioè: denza del condensatore elettrolitico C3 che
dalla resistenza interna di emittore del transi-
R3 = 2.700 ohm stor TR, per raggiungere realmente il guadagno
di IO, occorre diminuire leggermente il valore
ora calcolato di 300 ohm, portandolo ad esem-
GUADAGNO DELLO STADIO pio a 270 ohm, come riportato nell'elenco
componenti.
Il guadagno dello stadio, che indichiamo con la Il più alto guadagno raggiungibile nello stadio
lettera G, può essere definito mediante la se- preso in esame è ottenibile cortocircuitando
guente relazione: direttamente la resistenza R4 tramite un con-
densatore, senza l'inserimento di alcuna resi-
G = R3: R4 stenza addizionale, come chiaramente indicato
nello schema di figura 5.
oss1a: Con quest'ultimo intervento, il guadagno dello
stadio dipende tuttavia in larga misura dal tipo
G = 2.700 ohm: 2.700 ohm= 1 di transistor utilizzato e dalla temperatura in
cui il circuito lavora. Può accadere quindi che
Lo stadio in questione, dunque, presenta un una sostituzione del transistor TR, con altro
guadagno unitario, che non è adeguato ai nostri modello, determini differenti comportamenti
usi. Ma osservando la relazione ora presentata, circuita] i.
569
LE PAGINE DEL
CE
27
INDICATORE
DI TRASMISSIONE
I nostri lettori non appartengono a quella schie- un apparato che permette di controllare in
ra di appassionati che si limitano ad acquistare modo semplice, ed anche suggestivo, l'emissio-
l'apparato ricetrasmittente per conversare su ne dei segnali radio.
argomenti futili con amici e conoscenti. Essi, In pratica si tratta di comporre un pannello
infatti, avvertono la necessità di accoppiare, al luminoso, visibile in ogni momento e recante la
piacere di trasmettere via radio, un particolare scritta "ON AIR", che vuol dire "in aria" e che
interesse tecnico per i radioapparati e i loro. avverte, costantemente, che il trasmettitore si
accessori, con lo scopo preciso di raggiungere trova sicuramente in trasmissione e che l'alta
una buona padronanza dei fenomeni radioelet- frequenza viene correttamente irradiata.
trici, talvolta presi dall'ambizione di poter di-
venire, in futuro, dei validi radioamatori. E un
tale interesse tecnico si esprime spesso attraver- COMMUTAZIONE PARLO-ASCOLTO
so la costruzione di molti dispositivi marginali
di una emittente vera e propria, con il fine di La quasi totalità degli apparati ricetrasmittenti
migliorare la qualità dei collegamenti e comu- sfrutta il sistema P.T.T., push to talk, ovvero,
nicare ad altri i risultati raggiunti. A coloro, "premere per parlare". Ma la commutazione
dunque, vogliano consigliare la costruzione di parlo-ascolto,
.. in pratica,
. - .
viene attuata tramite
570
Un utile accessorio per l'emittente CB.
uno o pu relé, pilotati da un pulsante che, particolari dispositivi, tra i quali, il più comune
nella maggior parte dei casi, èt montato sul fra tutti è il wattmetro per alta frequenza, ma
microfono. Eppure succede spesso che, pur che, in un certo senso, non può godere le
premendo questo pulsante, nessun segnale preferenze rispetto all'apparato qui presentato
radio si liberi nello spazio attraverso l'antenna. e descritto, la cui principale caratteristica sta
E i motivi di tale inconveniente possono essere nella sua accensione, che non viene pilotata dal
molteplici; per esempio, può trattarsi di un pulsante P.T.T., bensì direttamente e automati-
cattivo inserimento dello spinotto nel microfo- camente dal segnale di alta frequenza. Dunque,
no, di una rottura del cavo interno, di saldature con questo accessorio della stazione trasmitten-
male eseguite sullo spinotto o di altri inconve- te, qualsiasi tipo di guasto che impedisce un
nienti. Comunque, l'ultimo inconveniente cita- corretto funzionamento del trasmettitore viene
to, quello della saldatura dello spinotto, è forse immancabilmente segnalato.
il più comune, perché si verifica spesso in tutti
quei casi in cui si è abituati ad inserire e
disinserire il microfono all'inizio e alla fine LO SCHEMA ELETTRICO
della trasmissione. Tuttavia, i motivi della
mancata trasmissione possono essere anche al- Lo schema circuitale dell'indicatore di trasmis-
tri. Può verificarsi, infatti, il mancato funziona- sione è quello riportato in figura I. Come si
mento di un relé a causa dell'ossidazione di può notare, esso si presenta sotto le vesti di un
uno dei contatti, oppure, e questa è una delle rivelatore aperiodico di alta frequenza. Non è
cause più gravi, può avvenire la rottura di uno presente, infatti, alcun circuito accordato, per
degli stadi amplificatori del trasmettitore. In- cui il progetto è in grado di funzionare senza
somma, per una causa o per l'altra, si può alcuna regolazione entro una vasta gamma di
essere convinti di trasmettere senza che alcun frequenze.
segnale di alta frequenza venga irradiato nello La resistenza R 1, collegata in serie con la linea
spazio. di entrata del segnale, rimane inserita diretta-
L'inconveniente della mancata emissione di se- mente nel connettore d'ingresso. E un tale ac-
gnali radio può essere evitata servendosi di corgimento si rivela necessario per impedire
571
- - --1
I
# 4L
R3
I e
RI
I TR1 TR2 TR3
I
zar;
aaaaa I
l-,I l l l i l à- À
I
______ j
I --------
572
TR3 TR2 TR1 R2
573
•• o
_J
Fig. 3 - Disegno del circuito stampato, riprodotto in grandezza naturale, che il
lettore dovrà comporre su una piastrina di bachelite, di forma rettangolare, delle
dimensioni di 13 cmx5 cm.
574
crRcuro [[7>,o /1,/
PxrGLAss [ [[j [7/
-
9
l han'hf' f
BOCCH.
575
ALL'ANT.
O LINEARE
t RACCORDO 4"7°
RG58
8
• ONAIR
RTX o
o V)
$ D
?]RsA a: V)
o ' ANT. Lu o
z a: ALIMENT.
ON
ROSSO ~
0F7
NERO
576
RESISTENZA
SALDARE
R1
CAVO
COASSIALE
trimmer, conviene spostare ancora un poco il V o I endo evitare tale effetto, pera! tra piacevole,
perno per assicurarsi che le lampade rimangano basterà. collegare, in parallelo con il condensa-
accese. Ciò vuol anche significare che occorre tore CI un condensatore elettrolitico da
far in modo che le due lampade siano sicura- 100 µF - 16 VI, con il terminale positivo rivol-
mente al massimo della loro luminosità, per to verso la base del transistor TR I e con il
evitare che il transistor TR3 si surriscaldi. terminale negativo connesso con la linea di
Nelle emissioni in SSB le lampade seguono, massa.
con la loro luminosità, la modulazione audio.
II kit per luci psichedeliche, nel quale sono contenuti tutti gll elementi riprodotti nella foto,
costa L. 19.500. Per richlederlo occorre inviare anticipatamente l'importo a mezzo vaglla po-
stale, assegno bancarlo o c.c.p. n. 46013207 intestato a: STOCK RADIO - 20124 MILANO •
Via P. Castaldl, 20 - Tel. 6891945.
577
CORSO
DI AVVIAMENTO ALL'USO DEGLI
INTEGRATI DIGITALI
Nella precedente puntata del corso sugli inte- dell'ormai noto flip-flop, ovvero del multivi-
grati digitali abbiamo analizzato il più impor- bratore bistabile, che può assumere stabilmente
tante dei circuiti sequenziali: il flip - flop. Ma le due configurazioni binarie di «O» e di «I» in
questo, pur assumendo configurazioni e aspetti uscita, il multivibratore monostabile, come si
diversi, quali il set-reset, il trigger, il J-K, ecc., può facilmente arguire dalla sua denominazio-
non è il solo che il lettore deve conoscere. ne, può assumere una sola configurazione in
Infatti, in ordine di importanza, subito dopo il condizioni stabili; mentre la configurazione op-
flip-flop, merita una particolare attenzione il posta appare instabile. Infatti, lo stato di insta-
multivibratore monostabile, che formerà ap- bilità dura soltanto per un certo tempo che
punto l'oggetto di studio della presente puntata dipende dalle caratteristiche costruttive del cir-
del corso. cuito e dai componenti di temporizzazione.
Cominciamo quindi col dire che, a differenza Trascorso questo tempo, il circuito ritorna
spontaneamente, senza che sia necessario alcun
comando esterno, nello stato originario «stabi-
le».
578
PU TATA
579
IMP ENTR. IMP USC.
- -7
7
7- - MONOSTABILE
T- (07.R·C)
Fig. 2 - L'impulso applicato all'entrata del monostabile attiva l'uscita per un tempo
• stabilito dai valori resistivo-capacitivi del circuito di applicazione.
L'integrato 74121 dispone di due uscite tra loro tutto esatto, in quanto gli OR - AND d'ingresso
complementari Q e Q le quali, in condizioni di condizionano il segnale in misura tale che la
riposo si trovano allo stato logico di «O» e «I», funzione del monostabile venga svolta soltanto
rispettivamente. E tali stati vengono invertiti in alcune condizioni. Le quali possono essere
durante l'impulso di temporizzazione. desunte molto facilmente dalla apposita tabella
In figura 1 abbiamo riportato lo schema logico della verità, in cui la lettera H indica uno stato
interno dell'integrato 74121, nel quale è pure logico alto («!»), mentre la lettera L designa
indicata la zoccolatura del componente con la uno stato logico basso («0»). Con la lettera X si
numerazione progressiva dei piedini. Il blocco indica l'indifferenza rispetto a qualunque stato;
A svolge le funzioni di OR, con gli ingressi con la freccia rivolta all'insù si definisce una
negati (si noti la presenza dei due pallini che transizione dallo stato logico «O» a quello «I»;
interpretano tale condizione). Il blocco B è un con la freccia rivolta all'ingiù, invece, si inter-
AND, mentre il monostabile vero e proprio è preta la transizione contraria, dallo stato logico
rappresentato dal blocco C. «I» a quello_«0».
Per poter svolgere le funzioni di temporizzato- Sull'uscita Q, in corrispondenza degli impulsi
re, l'integrato necessita di alcuni collegamenti su Q, si ottengono dei corrispettivi impulsi
esterni. Più precisamente, si deve inserire un complementari, da «I» a «O» e da «O» a «I».
condensatore tra i piedini I O e 11 ed unire
assieme il terminale + 5 V (+ VCC) con il
piedino 9, sfruttando la resistenza interna da Tabella della verità (74121)
1.700 ohm. In alternativa, è anche possibile
collegare, in serie con il piedino 9, una resisten- Ingr. A1 Ingr. A2 Ingr. B Uscita Q
za esterna tra il piedino 11 e la linea dell'ali-
mentazione positiva. H H 1 Impulso J""L
X L t Impulso
L L X Nessuna use.
TABELLA DELLA VERITÀ
L X L Nessuna use.
Giunto a questo punto, il lettore potrà pensare L H H Impulso __n_
che, per ottenere un impulso temporizzato in L L X Nessuna usc.
uscita, sia sufficiente alimentare il monostabile X L L Nessuna use.
ed applicare un impulso in ingresso, così come H L H Impulso _n_
schematizzato in figura 2. Ma ciò non è del
580
READY.
10 PR I NT "QUANTI KOHM ..
20 INPUT R
3 PRINt" QUANTI MICROFARAD"
4 INPUT C
50 LET T=0.0007xRxC
6 PRINT "TEMPO IN SECONDI"
70 PRINT T
80 GOT010
Fig. 3 - Coloro che possiedono un persona! REDY
computer potranno calcolare rapidamente e RUN-RE TURN
automatlca,nente i tempi di durata degli impul-
si con il semplice programma di cui riportiamo
la precisa traccia. REDY.
C-R.EST. C.EST._
@Vcc
.----
14
581
(._)
Il e[
J3 l
14
Cl:)
5
Cl
@
e I 70 I. 5V
JC1 Il ~
7 Q
A2 L,
7 I
g
Clii l'.)
z
l'.)
I.e
Fig. 5 - Circuito sperimentale con il quale è possibile visualizzare, tramite due diodi
led diversamente colorati, le funzioni del monostabile citate nel testo.
-----0
C1 100 F - 16 VI (elettrolitico} IC1 = 7 4121 (monostabile}
R1 33.000 ohm P1 = pulsante
R2 220 ohm DLV - DLR = diodi led (quals. tipo}
R3 220 ohm
Coloro che possiedono un persona! computer cendo a risultati alquanto diversi da quelli
potranno divertirsi a calcolare automaticamen- calcolati.
te i tempi con il semplice programma di cui in
figura 3 forniamo una precisa traccia.
Tutti i tempi citati e calcolati hanno un preciso RETRIGGERABILE -
valore teorico, mentre in pratica le cose cam- NON RETRIGGERABILE
biano a causa delle tolleranze dei componenti, i
cui valori nominali non corrispondono mai Con il termine retriggerabile, che si deve legge-
esattamente a quelli reali. E tale osservazione si re «retriggherabile», si designa la possibilità, da
estende in modo particolare ai condensatori parte di certi monostabili, di far ripartire da
elettrolitici, i cui valori nominali possono va- zero il tempo ad ogni impulso valido d'ingres-
riare fino al 40% rispetto ai valori reali, condu- so, anche quando è già in corso un impulso di
582
~r
DLV
"r%,2 0
k Pl
«t
I
1C1'0i
583
Tabella della verità (74122)
L X X X X Nessuna uscita
X I L X X Nessuna uscita
X l X L X Nessuna uscita
H l H H H Impulso n
X X X 1 L Nessuna uscita
X H H 1 X Nessuna uscita
H L X 1 H Impulso _5_
1 L X H H Impulso _5L I
I
584
da 1.000 -;- 4.000 ohm. In ogni caso, anche ripiegati a 90' e saldati a stagno, tramite salda-
senza questa resistenza il circuito di figura 5 tore dotato di punta sottile, sulle apposite piste.
funziona ugualmente, ma non in maniera cor- Dunque, lo zoccolo, i due diodi led diversa-
retta. mente colorati, il condensatore elettrolitico CI,
La necessità di questa resistenza di polarizza- le resistenze Rl - R2 - R3, il pulsante PI e i
zione è risentita in tutte quelle circostanze in quattro ponticelli (spezzoni di filo di rame),
cui il dispositivo potrebbe rimanere esposto ai vanno inseriti direttamente sulle piste dello
disturbi esterni e prendere l'avvio senza che stampato nel modo indicato nello schema di
l'operatore abbia trasmesso alcun impulso. figura 6.
Per realizzare il circuito di figura 5, secondo il Quando si alimenta il circuito, il diodo led
piano costruttivo riportato in figura 6 e nella rosso DLR si accende. Quindi, premendo in
foto di figura 7, il lettore dovrà servirsi della modo veloce e per un attimo il pulsante PI, il
solita basetta di circuito stampato reclamizzata diodo led rosso DLR si spegne e si accende
a fine puntata. Su di essa si applica, per primo, quello verde DLV, che rimane acceso per un
lo zoccolo a basso profilo i cui piedini, contra- tempo stabilito dalla formula prima citata. Con
riamente a quanto avviene nei normali montag- i valori attribuiti ai componenti esso è di 2,31
gi, non entrano nei corrispondenti fori, nel secondi circa.
nostro caso del tutto assenti, ma debbono essere
E CHI EGUE IL CO 01
Per consentire a tutti i lettori che voglio- approntato questo kit di cinque moduli
no seguire con profitto il CORSO DI AV- identici, con i quali è possibile realizzare
VIAMENTO ALL'USO DEGLI INTEGRATI la maggior parte degli esperimenti che
DIGITALI, la nostra Organizzazione ha verranno via via presentati e descritti.
5
CIRCUITI
STAMPATI
L. 10.000
Il KIT DI CINQUE MODULI deve essere richiesto a: STOCK RADIO - 20124 MILANO - Via P. Castaldi,
20 (Tel. 6891945), inviando anticipatamente l'importo di L'10.000 (nel prezzo sono pure comprese le
spese di spedizione) a mezzo vaglia postale, assegno circolare, assegno bancario o c.cp. N.
46013207.
585
lemdite - Misti- Perte
CERCO materiale guasto come: radio - autoradio - CB - VENDO video gioco a cassette Hanimex + 3 cassette
amplificatori - equalizzatori (qualsiasi apparecchio elet- (PAC - MAN, SPACE - SQUADRON, SPACE - ATTAC), a
tronico). Prezzi moderati. L. 200.000. Video gioco a cassette della RE - EL + 2
LORETI PAOLO - Via del Molino, 16 - 06030 BELFIORE cassette; una con 1 O giochi (tennis, hockey, soccer
DI FOLIGNO (Perugia) ecc.) l'altra con corsa di automobili a L. 70.000.
ALCANTERINI FABRIZIO - Via delle Amadriadi, 3
VENDO saldatore istantaneo Ello 100 W + minitrapano + 00133 ROMA (Torre Angela) - Tel. 6146659
2 trasformatori 5 + 5 V + materiale elettronico vario +
riviste di elettr. + Enc. di Elettr. e lnfor. Tutto a L. 250.000; VENDO a L. 90.000 ZX 81 completo di tutto, cioè cavi di
senza encicl. a L. 125.000. connessione alla TV e al registratore e alimentatore.
Telefonare allo (0882) 22863, chiedere di LUCIO (ore BRUNI ANDREA - Via Marconi, 19 - 56025 PONTEDE-
16-20) RA (Pisa) - Tel. (0587) 55501 - orario 13/14,30
20/21,30
VENDO antenna "Boomerang" della CT.E., frequenza
27 MHz guadagno 3 dB potenza max 300 W. Usata solo CERCO urgentemente schema trasmettitore stereofoni-
due volte. L. 25.000 + spese di spedizione (compresi co FM minimo 50 W.
attacchi) VADALÀ IGNAZIO - Via Conte di Torino lIs. 2 n.51-
DEL GAUDIO MICHELE - Via Morelli e Silvati, 90 - 98100 MESSINA
83100 AVELLINO
CEDO al miglior offerente riviste di Elettronica Pratica:
CERCO rivista maggio '84 di Elettronica Pratica. Prezzo annata 1977 (non completa) - annata 1978 (quasi com-
di copertina. pleta) - annata 1979 (non completa).
LIGUORI ARCANGELO - Via Confini, 41 - 50013 CAMPI DAMIANO MICHELE - Via Canne, 32 - 71043 MANFRE-
BISENZIO (Firenze) - Tel. 8960998 (055) ore pasti DONIA (Foggia)
586
VENDO componenti elettronici di ogni genere (dalle resi-
stenze ai condensatori, dai diodi ai circuiti integrati).
Inoltre vendo caricabatterie, alimentatori e variatori di
tensione per lampade e motori a spazzole.
MARCUCCI MASSIMO - Via Fratelli Cervi, 19- 05100
IL SERVIZIO E' TERNI Tel. (0744) 284580 (dopo le 15,30)
VENDO ozonizzatori da casa già montati in elegante COMPRO radio a valvole o pezzi sfusi di esse ed an
contenitore di mogamo, efficienza 200 metri cubi, consu- valvole radio TV solo se a buon prezzo; disposto an
mo 4 W circa a I. 50.000 + spese di spedizione e scambi con radio a transistor od IC o materiale
materiale elettronico nuovo. recente. Cerco grammofono con manovella o
DIOZZO DANILO - Via Orti Est, 183-B- 30019 SOTTO- Posso fornire qualsiasi schema elettrico di radio/TV/au-
MARINA (Venezia) toradio/CB e consulenza tecnica. Costruisco er os
stampati di qualsiasi genere.
CERCASI campanello elettronico alimentazione 9 Vcc. ANTIMO PAPALE - Pzza 1 Ottobre, 4 - 81055 - S
Telefonare a LUCA (0832) 33833 dalle 10 alle 14 MARIA CAPUA VETERE (Caserta).
CERCO urgentemente un radioricevitore AM/FM usato o CERCO schema+ elenco componenti di un can
da riparare di dimensioni piuttosto ridotte. Offro I. 15.0Q0 mixer che abbia almeno la regolazione del
trattabili e tratto solo con la zona di Milano. alti, medi, bassi, ecc. (Offro I. 5.000). Cerco
BENZONI ALESSANDRO - Via Don Orione, 13 - 20049 schema più elenco componenti di un ampli
CONCOREZZO (Milano) Tel. 649330 chitarra (offro I. 5.000).
ROTELLI STEFANO - Via S. Francesco, 5 - POTENZA
VENDO organo elettronico Farfisa con doppia tastiera e PICENA (Macerata).
pedaliera di tredici note 15 ritmi di batteria 3 ritmi di
chitarra con possibilità di accordo automatico; inseri- ACQUISTO libri radiotecnica - schemari - radio a vai;le
mento cuffie e diverse altre cose incorporate, con bellis- - valvole -radio.
simo mobile, a I. 500.000 non trattabili. GALLAZZI OTTAVO - Via Cambiasi, 14/4 - 2013
CALETTI ANTONIO - Via Carducci, 56 - CALALZO DI MILANO tel. (02) 2896969 ore pasti
CADORE (Belluno) Tel. (0435) 31229
CERCO un lineare per CB non superiore a» :
14ENNE alle prime armi, vorrei corrispondere con miei amplificatore d'antenna in buone condizioni a
simili per scambio schemi, componentistica ed esperien- co prezzo.
ze nel campo. Rispondo a tutti. FANTONI EMANUEL - Via Martiri Libertà, 10 - 54022
ZANINI PAOLO - Via Andrea Fantoni, 3 - 24047 TREVI- PONTREMOLI (Massa) Tel. (0187) 831314 (re
GLIO (Bergamo) 12,30- 13,30)
COSTRUISCO sirene elettroniche di potenza da 35 W VENDO eco Zetagi mod. EC51 e video gioco Conic con 3
con suono personalizzato per antifurto auto a L. 55.000
cassette e pistola tutto ricevuto in regalo per cui ancora
escluso altoparlante. Tratto solo con Roma.
nuovo, mai usato. Massima serietà, spedizione contras-
PROIETTI CIANI STEFANO - Via Tommaso Smith, 16 - segno. Eco L. 69.000 - video gioco L. 99.000.
00159 ROMA - Tel. 430917
DE VRIES LORIS - Via Stazione, 3 39043 CHIUSA
(Bolzano) - Tel. (0472) 47543
CERCO per Vie 20 modulo espansione 16 Kbytes RAM,
eventuale permuta con corso "Transistor" della Scuola
Radio Elettra (valore L. 300.000); cerco joystik per Vie VENDO RX Redifon 0.013 32.00 MC della Marina Militare
20 permuto con macchina fotografica Polaroid (val. L. Italiana targhettato. Vendo RX Lagier 0.075 - 17.00 MC
professionale ottimo.
50.000); cerco riviste Commodore Computer Club o Il
Mio computer, cambio con Elettronica Pratica. MARCHETTI - Via De Amicis, 68 - VIAREGGIO - Tel.
(0584) 49097 dopo le ore 21
FRUTTI GIUSEPPE - L.go Volontari del Sangue - 24069
TRESCORE BALNEARIO (Bergamo) - Tel. (035) 941543
VENDO 2 RX-TX CB 27 MHz Te neo 80 ch 10 W con
VENDO lineare CB da 26 a 30 MHz AM 70 W/SSB 140
comandi sul microfono ed avanzamento canali a pulsan-
W professionale, a L. 85.000. Vendo inoltre 15 faretti da
60 W di colore diverso a sole L. 45.000. te L. 180.000 trattabili + RX-TX CTE SSB 350 40 eh
AM-LSB-USB 1,8WL 200.000; lineare 150 W / AM 300
ROSA SEBASTIANO - Via Albanese, 38 - 96010 MELIL-
LI (Siracusa) SSB transistor Zetagi m 150 L. 150.000 trattabili.
PAOLO - Tel. (015) 670134
SALDATORE
ISTANTANEO
A PISTOLA
L. 16.500
CARATTERISTICHE:
Tempo di riscaldamento: 3 secondi
Alimentazione: 220V
E dotato di punta di ricambio e di
Potenza: 100 W istruzioni per l'uso. Ed è particolar-
mente adatto per lavori intermittenti
Illuminazione del punto di saldatura
professionali e dilettantistici.
Le richieste del SALDATORE ISTANTANEO A PISTOLA debbono essere fatte a: STOCK - RA-
DIO - 20124 MILANO - VIa P. CASTALDI 20 (Tele1. 6891945), inviando anticipatamente l'Importo dl
L. 16.500 a mezzo vaglla postale, assegno bancario o c.cp. n, 46013207 (spese di spedizione
comprese).
588
Piccolo mercato del lettore e Piccolo mercato del lettore
WS 19 mk Il° con dinamotor ed accordatore più modelli- ACQUISTO, vendo, baratto radio e valvole, libri radio e
no aereo con motore a scoppio per volo vincolato circo- riviste e schemari dal 1920 al 1933. Acquisto piccole
lare, il tutto cambio per accessori inerenti ZX Spectrum. radio a valvole e a galena, altoparlanti a spillo 2000 ;
ALBERTI MASSIMO - COMO - Tel. (031) 920832 4000 ohm impedenza a grammofono a manovella so-
prammobile legno. Cerco schema del Telefunken mod.
CERCO schema elettrico, circuito stampato ed elenco W9.
componenti di un INVERTER da 12 Vcc 220 Vca 60 W e CORIOLANO C. - Viale Parterre, 177 - 52044 CORTO-
di un trasmettitore FM superiore ai 2 w.Offro L. 3.000. NA (Arezzo)
LONGO ALESSANDRO - Corso Italia, 3 - 95024 ACI-
REALE (Catania) CERCO RTX CB 23 o più eh con AM - USB - LSB in
ottime condizioni completo di micro.
VENDO annate complete 1982/83 di Elettronica Pratica DI MARE FRANCO - Via Gelati, 30 - 28067 PERNATE
a L. 24.000 ciascuna. Per chi le compra in blocco, (Novara) - (rispondo a tutti)
entrambi a L. 45.000. Tutte in ottimo stato. Non vendo
riviste singole. Le spese di spedizione sono a mio carico. VENDO tre saldatori. Uno da 15 W- uno da 20 W- uno
DE FRANCO ANDREA - Via XXX Giugno, 11 - 60024 da 50 W, a L. 5.000 cadauno.
FILOTTRANO (Ancona) Telefonare ore serali (0837) 8418
VENDO schemi di VU-Meters a led, amplificatori BF, CEDO materiale elettronico e fornisco fotocopia ed elen-
effetti luce e molti altri (escluso alta frequenza) a L. co componenti di numerosi kit. Inviando L. 800 in franco-
5.000 cad. completi. Inoltre vendo minischemi a L. 1.000 bolli spedirò un elenco del materiale disponibile.
cad. e moltissime riviste di elettronica al 50% del prezzo CAPPELLA ANDREA - Via Calvi, 33 - 30175 MARGHE-
di copertina. Cerco RTX CB omologato anche non fun- RA - VENEZIA
zionante purchè a basso prezzo.
LAVAZZA CESARE - Via A. Di Dio, 54 - 20020 BUSTO VENDO programmi per commodore 64 a prezzi eccezio-
GAROLFO (Milano) nali! Tratto solo zone Roma e Tivoli.
Telefonare (0774) 23950 ore serali
CERCO schema elettrico (con lista componenti) di un TECNICI elettronici altamente specializzati e qualificati,
alimentatore da 60 V- 230 W - 3,83 A. eseguono qualsiasi lavoro o consulenza.
LEPORATTI RICCARDO - Via Girolamo Calvi, 3 - 50059 PROG. T.I.E.E. MAO DAVIDE • Via A. Manzoni, 3 -
VINCI (Firenze) - Tel. (0571) 56320 30170 MESTRE - VENEZIA - Tel. (041) 616971
CERCO circa 400 riviste di elettronica degli anni 70/76 e VENDO gioco elettronico break-out a luce solare o artifi-
82/83 in cambio di un RX BC 603 alimentato a 220 V. ciale, possibilità di escludere il suono, due livelli di
Oppure vendo in blocco a L. 100 cadauna a chi viene a difficoltà, il gioco è portatile con chiusura a portafoglio. Il
prenderle, in più regalo un corso della S.R.E. un po' prezzo è di L. 30.000 trattabile. (Gioco perfettamente
vecchiotto. funzionante).
GREMMO LUCIANO - Via Oglio, 14 - 50047 PRATO GALLI GIORGIO • Via Gradisca, 6- LECCO (Como) -
(Firenze) - Tel. (0574) 24496 Tel.(0341)498903
589
Piccolo mercato del lettore e Piccolo mercato del lettore
VENDO luci psichedeliche complete di cervelletto con VENDO per Commodore Vie 20 cassette con giochi ad
luci psichedeliche e luci stroboscopiche e in più quattro altissima risoluzione, esempio: ranocchio, rana saltellan-
faretti e quattro lampade in cassa, colore delle lampadi- te, invasione spaziale, attacco sottomarino, ecc. Cerco
ne: verde - rosso - giallo - blu. Tutto per L. 100.000 computer ZX80 oppure 2X81.
trattabili. BOEMI MARIO - Via Gerubino Pilli Camaro San Paolo
GROSSI GIUSEPPE - Via Adriano, 13 - 96100 SIRACU- Pal. T. se. B n. 18 - 98100 MESSINA - Tel. (090)
SA 772643
590
LA PISTA DEL LETTURE
Tutti possono scriverci, abbonati
o no, rivolgendoci quesiti tecnici
inerenti a vari argomenti presen-
tati sulla rivista. Risponderemo
nei limiti del possibile su questa
rubrica, senza accordare prefe-
renza a chicchessia, ma sce-
gliendo, di volta in volta, quelle
domande che ci saranno sem-
brate più interessanti. La regola
ci vieta di rispondere privata-
mente o di inviare progetti esclu-
sivamente concepiti ad uso di
un solo lettore.
591
PREAMPLIFICATORE PER I 144 MHz
La scatola di montaggio del ricevitore per onde corte, contenente gli elementi sopra elencati,
può essere richiesta inviando anticipatamente l'importo di L, 16.200 tramite vaglia postale,_ asse-
gno bancario, circolare o c.c.p. 46013207 a: STOCK RADIO - 20124 MILANO - Via P. Castaldi, 20
(Telefono 6891945).
592
I
t»
R2
I
o
&l
. D
]I
GI s
TR1 Il Il dil2 Il e12V
c7 11 C5 e
"
RI =c2 Il Il
tz
:r
( )e»
IN SCATOLA DI MONTAGGIO
L. 14.750 (senza altoparlante)
L. 16.750 (con altoparlante)
CARATTERISTICHE:
Controllo sintonia: a condensatore variabile - Controllo volume: a potenziometro - 1 • Entrata BF:
500+50.000 ohm - 2 Entrata BF: 100.000+1 megaohm - Alimentazione: 9 Vcc - Impedenza d'u-
scita: 8 ohm - Potenza d'uscita: 1 W circa.
Il kit contiene: 1 condensatore variabile ad aria - 1 potenziometro di volume con Interruttore, In-
corporato- 1 contenitore pile - 1 raccordatore collegamenti pile- 1 circuito stampato- 1 bobina
sintonia - 1 circuito Integrato - 1 zoccolo porta mte,grato - 1 diodo al germanio - 1 commutatore
- 1 spezzone di filo flessibile- 10 pagliuzze capicorda- 3 condensatori elettrolitici- 3 resistenze
- 2 viti fissaggio variabile.
Tutti i componenti necessari per la realizzazione del moderno ricevitore del principiante sono con-
tenuti in una scatola di montaggio approntata in due diverse versioni: a L. 14.750 senza altoparlan-
te, a L. 16.750 con altoparlante. Le richieste debbono essere fatte inviando anticipatamente gli Im-
porti a mezzo vaglia postale, assegno bancario, assegno circolare o c.c.p. n. 46013207 Intestato a:
STOCK RADIO - 20124 MILANO - Via P. Castaldi, 20 (Telef. 6891945).
593
CIRCUITO ANTIRIMBALZO corso. Comunque possiamo ricordarle che gli
integrati TTL, in virtù della loro estrema velo-
Sto seguendo con grande interesse il corso sugli cità di risposta, riescono a contare tutti gli
integrati digitali presentato mensilmente a pun- impulsi provocati dai rimbalzi meccanici dei
tate sul vostro periodico. Ed ho voluto pure normali pulsanti di comando, che sono in nu-
precorrere i tempi, impegnandomi in realizza- mero imprecisato, come imprecisata diviene la
zioni più complesse, quali i circuiti di conteg- risposta del contatore elettronico. Ma se lei vuol
gio e di comando di display a led. Ma debbo ottenere una corretta attivazione del circuito di
dire che i risultati pratici non rispecchiano i conteggio, realizzi questo circuito antirimbalzo
principi teorici, perché gli impulsi inviati, tra- con il quale, ad ogni commutazione di SI,
mite pulsanti, evidenziano uno qualsiasi dei corrisponderà uno ed uno solo impulso di con-
numeri tra O e 9, in modo del tutto casuale. teggio.
MIZZAU VITTORIO
Siracusa
R1 = 4.700 ohm
La pseudo casualità da lei riscontrata è stata R2 4.700 ohm
da noi già interpretata in una delle puntate del IC1 = SN7400
Le richieste del CORREDO DEL PRINCIPIANTE debbono essere fatta a: STOCK RADIO - 20124
MILANO • Via P. Castaldi, 20 (telef. 6891945), inviando anticipatamente l'Importo di L, 14.500 a
mezzo vaglia postale, assegno circolare, assegno bancario o c.c.p. N. 46013207 (le spese di spe
dizione sono comprese nel prezzo).
594
14
RI
ICI a
) O
51 use. 5V
a ~
R2 /Clb
s- n,<
L'INTEGRATO NE 565 A
gnetic (Philips), che svolge le funzioni di demo-
Dovendo riparare un ricevitore in cui è monta- dulatore FM con la tecnica PLL (Phase - Lo-
to l'integrato NE 565 A, di cui non conosco cked - Loop). Ossia, loop ad aggancio di fase.
piedinatura e dati tecnici, chiedo a voi notizie Esso consente di lavorare con frequenze sino a
in merito. 500 KHz. L'alimentazione è a 12 Vmax, con
NERI STEFANO un assorbimento di 12,5 m4. Il segnale d'uscita
Ancona arriva a 300 m V. L'impedenza d'ingresso è di
5.000 ohm e la reiezione dei segnali modulati
Si tratta di un componente costruito dalla Si- in ampiezza raggiunge i 40 dB.
-V 1
13
14]
ore[, NON UTILIZZ.
12
use. 4 11
5 10 + V
6 9
7 8
595
NOTIZIE SU TRANSISTOR Valori massimi assoluti
- e
R1 R2
e
5V
e
] ( J
596
ADATTATORE PER TESTINE PIEZO funzione dell'alimentazione disponibile, in mo-
do che su C4 si possano misurare tensioni di 12
Mi servirebbe un adattatore di impedenza da + 18 V.
interporre tra l'uscita del giradischi con testina 47 pF
c1 =
piezo e un mio vecchio amplificatore con po- 10 F - 36 VI (elettrolitico)
C2 =
tenza d'uscita di 12 + 12 W e sensibilità d'in- 10 F - 36 VI (elettrolitico)
C3 =
gresso di 600 mV, con impedenza di 22.000 47 F - 36 VI (elettrolitico)
C4 =
ohm. R1 1 megaohm
CARDILLO RAFFAELE =
R2 = 470.000 ohm
Palermo
R3 = 68.000 ohm
R4 = 270 ohm
Inserisca questo stadio transistorizzato, adatta- R5 = 15.000 ohm
tore di impedenza e preamplificatore. La resi- R6 = 15.000 ohm
stenza R6 potrà essere cambiata nel valore in TR1 = BC109
TR1
RI
e
5
. )
c>
R4
T4
e
2430V
e
Il kit deil'antlfurto costa L. 15.800 (nel prezzo sono comprese le spese di spedizione). Per richiederlo
occorre inviare anticipatamente l'Importo a mezzo vaglia posta le, assegno bancario, circolare o
c.c.p. N. 46013207 intestato a: STOCK RADIO - 20124 MILANO - Via P. Castaldi, 20 - Telef.
6891945.
597
ALLARME ANTIGHIACCIO Condensatore
C1 20.000 pF
Sull'autovettura di un mio conoscente, ho no-
tato la presenza di un sistema d'allarme anti-
ghiaccio di tipo commerciale. Il quale avverte il
conducente appena la temperatura esterna Resistenze
scende al punto di gelare la strada. Perché non R1 = 10.000 ohm (trimmer)
pubblicate un progetto di questo tipo? R2 = termistore (5.000 ohm a 25 °C)
MARCHI VITTORINO R3 = 2.200 ohm
Viterbo R4 470 ohm (trimmer)
R5 2.200 ohm
Non si fidi troppo di questi dispositivi, perché le R6 12.000 ohm
strade possono rimanere ghiacciate anche R7 10.000 ohm
R8 = 30.000 ohm
quando la temperatura sale al di sopra dello R9 = 220 ohm
0"C. Comunque, ecco il circuito che lei potrà R10 = 25.000 ohm (trimmer)
facilmente realizzare. Con Rl ed R4 si regola la R11 15.000 ohm
sensibilità, mentre con RIO si regola il punto R12 = 4.700 ohm
d'intervento dell'allarme. R13 = 100.000 ohm
Pur non potendosi definire un vero e proprio stroboscopio, questo apparato consente di trasfor-
mare il normale procedere delle persone in un movimento per scatti. Le lampade per illuminazione
domestica sembrano emettere bagliori di fiamma, così da somigliare a candele accese. E non
sono rari gli effetti ipnotizzanti dei presenti, che, possono avvertire strane ma rapide sensazioni.
II kit per luci stroboscopiche, nel quale sono contenuti tutti gli elementi riprodotti nella foto,
costa L. 16.850. Per richiederlo occorre inviare anticipatamente l'importo s mezzo vaglia po-
stale, assegno bancario o c.c.p. n. 46013207 intestato a: STOCK RADIO • 20124 MLANO .
Via P. Castaldi, 2O (Telefono 6891945).
598
$1
o
PILA 9V
3
°
Transistor TR3 = BC177 Varie
TR4 = 2N1711
TR1 = BC107 TR5 = 2N2905 A DL1 = diodo led (quals. tipo)
TR2 = BC107 AP = 8 ohm
REGOLATORE DI POTENZA
IN SCATOLA
Con questo dispositivo è possibile
DI MONTAGGIO
controllare:
3- La temperatura di un saldatore.
La scatola di montaggio del REGOLATORE DI POTENZA costa L. 13.500. Per richiederla occorre
Inviare anticipatamente l'Importo a mezzo vaglia postale, assegno bancario o c.c.p. n. 46013207
citando chiaramente Il tipo di kit desiderato e Intestando a: STOCK RADIO - 20124 MILANO -
Via P. Castaldi, 20 (Telef. 6891945). Nel prezzo sono comprese le spese di spedizione.
599
FOTORELÈ CON SOGLIE REGOLABILI
Necessario a tutti i candidati alla patente di Questo è il progetto che soddisfa i suoi desideri.
radioamatore. Utile per agevolare lo studio e Con R4 si controlla la soglia di intervento, con
la pratica di trasmissione di segnali radio in R8 l'isteresi del circuito, ossia la differenza tra
codice Morse.
il punto di eccitazione e quello di diseccitazione
del relé.
COMPONENTI
Condensatori
C1 = 470 F- 16 VI (al tantalio)
C2 = 1.000 pF
C3 = 100.000 pF
C4 = 22 F- 25 VI (elettrolitico)
IN SCATOLA DI MONTAGGIO
L. 18.500
LAMPEGGIATORE
II kit contiene: n. 5 condensatori ceramici - Vorrei far lampeggiare una lampadina inserita
n. 4 resistenze - n. 2 transistor - n. 2 trimmer
potenziometrici - n. 1 altoparlante - n. 1 cir- in un giocattolo, ovviamente tramite una pila.
cuito stampato - n. 1 presa polarizzata - n. 1 VAGHI ELVIO
pila a 9 V - n. 1 tasto telegrafico - n. 1 matas- Parma
sina filo flessibile per collegamenti - n. 1 ma-
tassina filo-stagno.
Costruisca questo semplice oscillatore astabile
e, nel caso sorgessero problemi di assorbimento
di corrente, sostituisca la lampadina LP 1 con
CARATTERISTICHE un diodo led dotato di resistenza in serie da 100
Controllo di tono
ohm ed aumentando il valore di R3 a 560 ohm
circa.
Controllo di volume
Ascolto in altoparlante
Alimentazione a pila da 9 V
600
RIO
d. !RJ UL l i D e~
L__.§
57
vvvv IVVVV
R1 ~ Il R6 1 Il :;s:: ~11 RLI
±
R2
Cl 12V
e
6
R12
Rl lH)LPl
C2
3 3° 57
IL
a 'a
+
3V
e
• ~a T .,@,
+
.=
T Il
601
MIXER A TRE VIE
REGOLATORE DI VELOCITÀ
602
+
CJ
RI R5 R7 e
9V
R6
e
Resistenze
Transistor
R1 68.000 ohm
R2 10.000 ohm (potenz. a variaz. log.) TR1 = BC109
2
I ii
R2.« u 1
o
TCA9/0
Il
'
ENTR.
~
m7
J.
Il
CI Il
">
R/
/
' 7 7 7
u U LI
2 3
603
FOTORELÈ SENZA ISTERESI Condensatori
Non soddisfatto dei circuiti fin qui realizzati, C1 = 47.000 pF
vorrei finalmente costruire un fotorelè molto C2 = 220 F - 16 VI(elettrolitico)
sensibile e in grado di commutare, con un ben c3 = 220 F - 16 VI (elettrolitico)
preciso valore di illuminazione, sia in un senso C4 = 470 F - 50 VI (elettrolitico)
che nell'altro. C5 = 1 µF - 600 VI (non elettroliti-
AMORUSO ANTONIO co)
Avellino
La scatola di montaggio dell'INVERTER costa L. 36.500. Per richiederla occorre inviare antici-
patamente l'importo a mezzo vaglia postale, assegno bancario o c.cp. n. 46013207 intestato a:
STOCK RADIO • 20124 MILANO - VIa P. Castaldi, 20 (Telef. 6891945).
604
R I2
SI
2201/
Caratteristiche
Tensione regolabile 5+ 13 V
Corr. max. ass. 0,7A
Corr. picco 1A
Rlpple 1mV con 0,1A d'usc.
5mV con 0,6A d'usc.
Stabilizz. a 5V d'usc. 100mV
605
OROLOGIO DIGITALE
Condensatori
606
0
(±)
Al CIRCUITI
DI/\. ~
RI
i TR2
DELL'OROLOGIO
C2
o) .. b ~
6V
TR1
s\• rf 2
RJ ~
R4
t==,
RS
i R6
I i=Rl
Il
j
R8
R9
Il '
use.
KIT - BOOSTER BF
Una fonte di energia complementare in scatola di montaggio
L. 15.500
PER ELEVARE
LA POTENZA DELLE
RADIOLINE TASCABILI
DA 40 mW A 10 W!
La ■catol■ di montaggio costa L. 15.500. Per rlchlttderla occorra Inviare anddpatanlente I'1111porto •
mezzo vaglia postale, assegno bancario o c.c.p. n. 46013207 citando chiaramente i'indicazione « BOO
STER BF • ed intestando a: STOCK RADIO - 20124 MILANO . Via P. Castaldi, 20 (Telet. 6891945), nel
prezzo sono comprese le spese di spedizione,
offerta speciale!
u OP o
Una collezione di dodici fascicoli arretrati accuratamente selezionati fra quelli che hanno
riscosso il maggior successo nel tempo passato.
ELETTRONICA
PRATICA ILffl'BOIICA
PRATICA
ELETTRONICA
E = PRATICA
=7±
G
E
N
E
R
A
T
Q
f
GENERATORTRACE
ELETTRONI
::z
CA
:±zz PRAT ICA - - _,_
#. CAMP
E.l..E:TTRO
STATICI • •
2
Per agevolare l'opera di chi, per la prima volta, è impegnato nella ricerca degli elementi
didattici introduttivi di questa affascinante disciplina che è l'elettronica del tempo libero,
abbiamo approntato un insieme di riviste che, acquistate separatamente, verrebbero a
costare L. 3.000 ciascuna, ma che in un blocco unico, anziché L. 36.000, si possono avere
per sole L. 12.000.
CARATTERISTICHE
Tensione d'entrata: 220 Vca
Tensione d'uscita (a vuoto): regolabile fra 5,8 e
14,6 Vcc
Tensione d'uscita (con carico 2A): regolabile fra
5,7 e 14,5 Vcc
Stabilizzazione: - 100 mV
Corrente di picco: 3 A
Corrente con tensione perfettamente stabilizzata,
2,2 A (entro - 100 mV)
Corrente di cortocircuito: 150 mA
- n. 3 Transistor
a t
- n. 1 Diodo zener
n. 1 Raddrizzato
-~
- t ttt
•· Jiiiiiii
- n. 1 Dissipatore termico (con 4 viti, 4 dadi, 3 rondelle
e 1 paglietta) 8 •#
_ "
- n. 1 Circuito stampato -
• "r I•
- n. 1 Bustina grasso di silicone
- n. 1 Squadretta metallica (4 viti e 4 dadi)
I y
- n. 1 Voltmetro (con due resistenze presaldate)
e
- n. 1 Cordone di alimentazione (gommino-passante)
- n. 2 Boccole (rossa-nera)
f}, 1 Lampada-spia (graffetta fissaggio)
- n. 1 Porta-fusibile completo
- n. 1 Interruttore di rete
- n. 1 Manopola per potenziometro
- rÌ. 1 Potenziometro (rondella e dado)
- n. 1 Trasformatore di alimentazione (2 viti, 2 dadi, 2
rondelle)
Il, Contenitore in ferro verniciato a fuoco (2 viti au-
tofilettanti)
- n. 1 Pannello frontale serigrafato
- n. 7 Spezzoni di filo (colori diversi)
- n. 2 Spezz.oni tubetto sterling
in scatola di montaggio
L 12.700
Gli elementi fondamentali, che ca-
ratterizzano il progetto del microtra-
smettitore tascabile, sono: la mas-
sima semplicità di montaggio del
circuito e l'immediato e sicuro fun-
zionamento. Due elementi, questi,
s E che sicuramente invoglieranno tut-
ti i principianti, anche quelli eh-e
sono privi di nozioni tecniche, a
costruirlo ed usarlo nelle occasio-
ni più propizie, per motivi profes-
sionali o sociali, per scopi protet-
tivi e preventivi, per divertimento.
vetu.naes±r .sa re sns.a
DI ELETTRONICA - RADIO - CB • 27 MHz
PRATICA
il
PERIODICO MENSILE - SPED. IN ABB. POST. GR. 3/70 L. 2.500
ANNO Xlii - N. 11- NOVEMBRE 1984
TENSIONI METRONOMO
COSTANTI AUDIO
IN AUTO VISIVO
RX MULTIGAMMA
Tutti gli strumenti
di misura e di
controllo pubblicizzati
in questa pagina
possono essere
richiesti a:
STOCK RADIO
GAMME E F G
RANGES 12+40Mc 40+-130Mc 80+ 260Mc
NOVITA'
ASSOLUTA!
Questo generatore, data la sua larga banda di frequen-
za consente con molta facilità l'allineamento di tutte Questo tester
le apparecchiature operanti in onde medie, onde lun- analizzatore è
ghe, onde corte, ed in tutta la gamma di VHF. Il qua- interamente protetto
drante delle frequenze è di grandi dimensioni che con-
da qualsiasi
sente una facile lettura.
Dimensioni:. 250x1 70x90 mm errore di manovra
o di misura,
che non provoca
alcun danno al
CARATTERISTICHE TECNICHE
circuito interno.
Tensioni continue 100 mV-2V-5V-50V-200 V - 1.000 V
Tensioni alternate
Correnti continue
1 O V-25V- 250 V- 1 .000 V
50 A - 0,5mA - 10mA - 50 mA - 1 A
L 46.500
Correnti alternate 1 ,5 mA - 30 mA - 150 mA - 3 A
Ohm 2x1-Ox100- Ox1.000 Ottimo ed originale strumento di misure appositamente stu-
diato e realizzato per i principianti.
Volt output 1 O Vca - 25Vca- 250 Vca - 1.000 Vca
Decibel 22 dB- 30dB - 50 dB - 62 dB La protezione totale dalle errate inserzioni è ottenuta me-
Capacità da 0 a 50 F - da 0 a 500 F diante uno scaricatore a gas e due fusibili.
CARATTERISTICHE GENERALI
Assoluta protezione dalle errate manovre dell'operatore. - Scala a specchio, sviluppo scala mm. 95.- Garanzia di fun-
zionamento elettrico anche in condizioni ambientali non favorevoli. - Galvanometro a nucleo magnetico schermato con-
tro i campi magnetici esterni. - Sospensioni antiurto. - Robustezza e insensibilità del galvanometro agli urti e al tra-
sporto. - Misura balistica con alimentazione a mezzo batteria interna.
CARATTERISTICHE TECNICHE,
L. 17.150 CARATTERISTICHE TECNICHE, L
MOD. RADIO
Frequenza 1 Kc
MOD. TELEVISIONE
Frequenza 250 Kc
20.600
Armoniche fino a 50 Mc Armoniche fino a 500 Mc
Uscita 10,5 V eff. Uscita 5 V eff.
30 V pp. 15 V eff.
Dimensioni 12 x 160 mm Dimensioni 12x160 mm
Peso 40 grs. Peso 40 grs.
Tensione massima Tensione massima
applicabile al puntale 500 V applicabile al puntale 500 V
Corrente della batteria 2 mA Corrente della batteria 50 mA
ELETTRONICA
PRATICA
È una rivista che in edicola si esaurisce presto
PER NON RIMANERNE SPROVVISTI
PER RICEVERLA PUNTUALMENTE A CASA VOSTRA
ABBONATEVI
CANONI D'ABBONAMENTO
PER L'ITALIA L. 25.000 (senza dono)
MODALITÀ D'ABBONAMENTO
Per effettuare un nuovo abbonamento, o per rinnovare quello scaduto, occorre
inviare il canone tramite vaglia postale, assegno bancario o circolare, oppure
a mezzo conto corrente postale N. 916205 intestati e indirizzati a: ELETTRO-
NICA PRATICA - 20125 MILANO - Via Zuretti, 52. I versamenti possono
effettuarsi anche presso la nostra sede.
Questa modernissima
CUFFIA
STEREOFONICA
viene inviata
IN REGALO
ai vecchi e nuovi abbonati
che invieranno il canone di
L. 30.000
CARATTERISTICHE
Trasduttore acustico tipo OPEN-AIR Peso: 50 gr.
Impedenza: 50 ohm a 1 KHz Spinotto tipo stereo 3,5 mm.
Risposta in freq.: 20 Hz + 20.000 Hz Lunghezza cavo: 1,5 m.
Hi-Fi fino a 150 mW di eccitazione Archetto regolabile
Sensibilità: 94 dB/mW Padiglioni in gomma-spugna
È necessaria per la realizzazione di gran parte dei progetti presentati su questo periodico. Ma
costituisce l'elemento ideale per chi fa dello jogging, per i CB, per gli OM, per gli SWL, perché la sua
ultraleggerezza non stanca neppure durante gli ascolti prolungati.
Con essa è possibile trasformare le modeste riproduzioni audio, ottenute con i piccoli altoparlanti, in
ascolti ad alta fedeltà, collegandola con le uscite di radioline, piccoli registratori o impianti di bassa
frequenza.
Consente un notevole risparmio delle pile di alimentazione, perché la cuffia, con il suo basso livello
sonoro, assorbe una minore quantità di corrente.
ELETTRONICA
PRATICA
Via Zuretti, 52 Milano - Tel. 6891945
editrice
ELETTRONICA PRATICA
direttore responsabile
ZEFFERINO DE SANCTIS
Sommario
disegno tecnico RICEVITORE MULTIGAMMA 612
CORRADO EUGENIO
ONDE LUNGHE MEDIE CORTE
stampa E PER SEGNALI CW RTTY CB
TIMEC
ALBAIRATE- MILANO
METRONOMO AUDIOVISIVO 622
Distributore esclusivo per l'Ita- DI GRANDE AFFIDAMENTO
lia: PER STUDENTI DI MUSICA
A. & G. Marco - Via Fortezza n.
27 - 20126 Milano tel. 2526-
autorizzazione Tribunale Civile
di Milano - N. 74 del CONDENSATORI ELETTROLITICI 628
29-2-1972 - pubblicità inferio-
re al 25%. TEORIA - PRATICA - ANALISI
COLLAUDO SEMPLICE E RAPIDO
UNA COPIA L. 2.500
ARRETRATO L. 3.000
LE PAGINE DEL CB 636
ABBONAMENTO ANNUO (12 APPARATO STABILIZZATORE
numeri) PER L'ITALIA L.
25.000 - ABBONAMENTO AN- PER TENSIONI IN AUTO
NUO (12 numeri) PER L'ESTE-
RO L. 35.000.
RICEVITORE
MULTIGAMMA
Dopo un breve periodo di studio, progettazione cevitore «multigamma», anche se esso possiede
e collaudo, abbiamo concepito il circuito di un tutte le più importanti caratteristiche di un
ricevitore che, inizialmente, doveva essere radioricevitore ad onde corte, particolarmente
adatto per l'ascolto delle sole onde corte, ma adatto a coprire la gamma che si estende fra i
che, in un secondo tempo, si è rivelato ottimo 3,5 MHz e i 15 MHz, ossia fra gli 85 metri e i
anche per la ricezione delle onde lunghe, me- 20 metri, comprendendo quindi le frequenze
die, mediocorte, corte, cortissime e ultracorte, sulle quali lavorano i radioamatori. Ma il cir-
con la sola sostituzione della bobina originale cuito, lo ripetiamo, può essere facilmente e
di sintonia e del condensatore variabile. Ecco rapidamente adattato alla ricezione di tutte le
perché abbiamo voluto denominare questo ri- frequenze comprese fra i 100 KHz e i 40 MHz,
612
Possibilità di ricezione dei segnali CW, RTTY
e di quelli dei radioamatori
cioè fra le lunghezze d'onda dei 3.000 metri e assumere un preciso orientamento verso una
7 ,5 metri che, iniziando dalle lunghe, giungono determinata banda, per la quale può bastare un
a toccare la gamma delle ultracorte. ricevitore monogamma di tipo autocostruito,
come quello qui presentato e descritto e in
grado di soddisfare le esigenze di tutti i dilettan-
L'ASCOLTO DELLE o.e. ti. Anche se da esso sarebbe illogico pretendere
quelle prestazioni che normalmente offrono i
Ci sono vari sistemi per ascoltare le emittenti corrispondenti ricevitori amatoriali, estrema-
ad onda corta. E il primo fra tutti è quello di mente più complessi e assai più costosi. Ciò
ricorrere all'acquisto di un apparato di classe, nonostante, con il nostro apparecchio, si po-
professionale o semiprofessionale. Tuttavia noi tranno captare parecchie emittenti di grande
abbiamo sempre sconsigliato tale soluzione. interesse, comprese quelle non troppo potenti e
Perché chi si avvicina per la prima volta al lontane, con una chiarezza davvero invidiabile.
mondo delle onde corte non può sapere a priori E questo piccolo miracolo è stato raggiunto
quale sviluppo futuro potrà assumere il suo ricorrendo a due elementi fondamentali: l'im-
interesse in questo settore di ascolto delle emis- piego di un transistor MOSFET a doppio gate,
sioni radiofoniche. Col passare del tempo, in- quale elemento attivo di amplificazione, e l'uso
fatti, la passione per le onde corte finisce per della tecnica circuitale a reazione.
613
nu
u
-,
I
I
I
I
I
1
614
RIO R2 Cl
SEZ. NON
UTILIZZ.
COMPONENTI
Condensatori R4 = 4.700 ohm
C1 = 300 pF (variabile ad aria) R5 = 470 ohm
C2 = 330 pF R6 = 1.000 ohm
C3 = 100.000 pF R7 = 220 ohm
C4 = 330 pF RB = 10.000 ohm
C5 = 100 F - 16 VI (elettrolitico) R9 = 10.000 ohm
C6 = 10.000 pF R10 = 220.000 ohm (trimmer - volume)
C7 = 100 F - 16 VI(elettrolitico) R11 = 4.700 ohm
C8 = 100.000 pF 6
C9 = 500.000 pF Varie
C10 = 100.000 pF TR1 = 40673 (MOSFET)
Cc11 = 100 µF - 16 VI (elettrolitico) 1c1 = A741 (integrato)
J1 = imp. AF - 470 H
Resistenze L1 = bobina (vedi testo)
R1 = 3,3 megaohm s1 = interruttore
R2 = 100.000 ohm (trimmer - reazione) ALIM. = 9V
R3 = 150.000 ohm CA == trimmer aereo (vedi testo)
615
r• "
r] 9-
+-
r I
Fig. 3 - Disegno in grandezza reale del circuito stampato sul quale deve essere
composta la sezione elettronica del ricevitore a reazione.
616
A
11
R2
L
T=]-Z -E, E,
Il BF
v' - Il
TR1
] ...
ti -
L. l]-l- - - -=
o)r
617
La massima sensibilità, almeno teoricamente, l'esame dello schema completo del ricevitore
verrebbe raggiunta se il segnale di ritorno fosse riportato in figura I. Nel quale si può subito
in grado di compensare esattamente le perdite riconoscere la struttura circuitale, or ora analiz-
di segnale. Ma tale condizione è praticamente zata nello schema di figura 4. Le sole varianti
irraggiungibile, a causa della sua estrema insta- riguardano le reti di polarizzazione R I - C2 e
bilità; variazioni di temperatura, anche mini- R5 - C4. Inoltre, sull'elettrodo C2, è presente il
me, ad esempio, trasformerebbero il circuito condensatore C3, che provvede a filtrare la
del ricevitore in quello di un oscillatore, inter- tensione di controllo dell'elettrodo da eventuali
rompendo in tal modo il processo di ricezione falsi segnali di alta frequenza.
dei segnali radiofonici. Ecco perché il comando Il segnale utile, presente sul drain (D) di TR I,
di reazione, in questi tipi di apparati, deve viene separato da quello di alta frequenza per
essere regolato al limite dell'innesco, così da mezzo dell'impedenza J I, che blocca la porzio-
raggiungere una sensibilità ugualmente ecce- ne di alta frequenza contenuta nel segnale,
zionale, ma senza incorrere nel pericolo di mentre lascia via libera al passaggio di quella a
instabilità del circuito. bassa frequenza.
Dobbiamo ancora segnalare che, in un ricevito- Sull'entrata 2 dell'integrato operazionale ICI
re a reazione, l'effetto introdotto dalle moltepli- giunge quindi il solo segnale di bassa frequenza,
ci amplificazioni del segnale non è solo quello che viene sottoposto, da questo componente, ad
di aumentare grandemente la sensibilità, ma un notevole processo di amplificazione prima
anche di elevare notevolmente la selettività del di essere inviato all'uscita, ossia al terminale 4
circuito. Un ricevitore a reazione, infatti, equi- e, attraverso il condensatore elettrolitico C 11,
vale a un ricevitore radio composto da numero- all'uscita.
sissimi stadi amplificatori, ciascuno dei quali è La regolazione del volume sonoro in cuffia è
dotato di un circuito accordato esattamente affidata al trimmer potenziometrico RIO, che
sullo stesso valore di frequenza, in modo da controlla l'amplificazione , dell'operazionale
esaltare il più possibile la selettività di un ICI montato in configurazione controreaziona-
singolo stadio. ta.
Un ulteriore vantaggio del circuito a reazione L'alimentazione del circuito può essere fatta
consiste nella mancanza di particolari interven- con una semplice pila da 9 V, del tipo di quelle
ti di taratura, perché in esso non sono presenti che vengono normalmente inserite nelle radio-
stadi convertitori, trasformatori di media fre- line tascabili. ma questa, se si vuol ottenere una
quenza o vari stadi amplificatori di alta fre- lunga autonomia di funzionamento, potrà esse-
quenza, con grande soddisfazione di tutti quei re sostituita con due pile piatte da 4,5 V ciascu-
principianti che non posseggono una strumen- na, collegate in serie tra di loro. L'assorbimento
tazione adatta e neppure la necessaria pratica di corrente del circuito del ricevitore è, infatti,
di intervento. assai ridotto e si aggira intorno ai 2 ---;-- 5 mA in
L'esposizione teorica, fin qui esposta, è stata relazione con la posizione del cursore del trim-
sintetizzata nello schema teorico di figura 4, mer di reazione R2.
che costituisce una estrazione circuitale del
progetto completo del ricevitore riportato in
figura 1. Le frecce indicano il percorso del COLLEGAMENTO ALLA CUFFIA
segnale dall'antenna al transistor TR I e da
questo al circuito accordato LI -_ CI attraverso L'uscita dell'amplificatore operazionale non è
la presa intermedia presente sulla bobina LI in grado di pilotare direttamente un altoparlan-
(circuito di reazione). Il processo delle successi- te, mentre può essere vantaggiosamente colle-
ve amplificazioni viene «frenato», quel tanto gata con una cuffia avente un'impedenza di
che basta per evitare l'insorgere di inneschi, per valore compreso fra gli 80 e i 600 ohm. Pertan-
mezzo dell'elettrodo di controllo G2 di TRl, la to, potranno essere utilizzate le moderne cuffie
cui polarizzazione è regolata dal trimmer R2. stereofoniche, quelle di tipo ultraleggero, che
Ma in pratica si suol dire che il contraile della vantano un'impedenza di 40 ohm per ciascun
reazione è rappresentato da R2. auricolare, purché si effettui il particolare col-
legamento suggerito nello schema di figura 5.
Nel quale, facendo riferimento alla presa oppu-
ESAME DEL CIRCUITO re, per meglio intenderci, alla «femmina», cioè
alla parte disegnata più in basso nel disegno,
Dopo queste doverose premesse di natura teori- occorre lasciare libero (non collegato) il termi-
ca, non ci resta che passare direttamente al- nale A, che di solito fa capo alla massa, serven-
618
dosi soltanto dei contatti B e C. Questa stessa
presa, qualora si voglia montare il ricevitore in
un contenitore metallico, dovrà rimanere isola-
II
ta dal contenitore, onde evitare contatti elettrici
fra il terminale A e la massa del circuito.
Coloro che volessero evitare l'uso dello spinot-
to e della presa, non incontreranno certo diffi-
coltà nel collegare in serie tra di loro i due
padiglioni della cuffia.
619
+9V
I I p Gn
100Ka
0,1F
Fig. 6 - Coloro che volessero realizzare una sintonia fine, allo scopo di facilitare la
manovra di ricerca delle emittenti radiofoniche, potranno comporre questa variante
circuitale, che fa uso di un diodo varicap e nella quale la sintonia fine si esercita
tramite il potenziometro da 10.000 ohm.
potranno essere superiori di qualche millimetro (D} e di source (S), per individuare agevolmente
a quelle ora citate. i rimanenti due elettrodi, ossia i due gate G 1 -
Sulla basetta del circuito stampato, il progetto G2.
va realizzato secondo il piano costruttivo ripor- I due trimmer potenziometrici R2- R 1 O po-
tato in figura 2, facendo bene attenzione ad tranno essere sostituiti con due potenziometri,
inserire i condensatori elettrolitici secondo le di tipo a variazione lineare per R2 (reazione) e
loro esatte polarità. In ogni caso consigliamo di logaritmica per R 1 O (volume sonoro). I loro
inserire dapprima tutte le resistenze e i conden- collegamenti con il circuito stampato possono
satori e poi gli altri componenti. essere effettuati con cavetti normali, non scher-
Si tenga presente che il piedino l dell'integrato mati, purché di lunghezza non eccessiva.
IC 1 si trova in corrispondenza del dischetto di Il condensatore variabile ad aria Cl, del valore
riferimento riportato sulla parte superiore del di 300 pF, potrà essere ricavato da un ricevitore
componente e ben visibile sullo schema di supereterodina fuori uso, lasciando inutilizzata
figura 2. Per quanto riguarda invece il transi- la sezione oscillatrice e servendosi soltanto di
stor TR 1, occorre far riferimento alla piccola quella d'aereo, cioè di quella formata da un
tacca metallica, situata fra gli elettrodi di drain maggior numero di lamelle. Ma in linea di
620
massima qualsiasi condensatore variabile ad perno del condensatore variabile. Per questo
aria potrà essere montato nel circuito del rice- motivo abbiamo già consigliato l'uso di un
vitore, ricordando che le capacità più elevate condensatore dotato di demoltiplica. Tuttavia,
vanno usate nel caso di adattamento del ricevi- per facilitare la centratura delle emittenti radio-
tore all'ascolto delle gamme d'onda più lunghe, foniche, si può anche ricorrere all'impiegò di
mentre le piccole capacità servono per l'ascolto un secondo condensatore variabile, per esem-
delle gamme d'onda più corte (alte frequenze). pio da 30 pF, collegato in parallelo a quello
Per esempio, volendo effettuare l'ascolto delle principale. Ma si può anche realizzare questo
onde lunghe, si dovrà sostituire la bobina L1 piccolo condensatore mediante l'inserimento,
con quella più adatta e i cui dati costruttivi nel circuito di figura 1, di un diodo varicap, che
sono riportati nell'apposita tabella, mentre per dovrà essere collegato secondo la variante cir-
Cl si dovranno collegare in parallelo le due cuitale riportata in figura 6. In tal caso, la
sezioni visibili in figura 2. sintonia fine è ottenuta per mezzo del potenzio-
Per facilitare la ricerca delle emittenti, il mi- metro da 10.000 ohm indicato in figura 6.
glior condensatore variabile è certamente quel-
lo dotato di demoltiplica.
L'impedenza Jl, da 470 H, può essere sosti-
tuita con altre impedenze di valore più alto, per COLLAUDO
esempio da 1 mH ed oltre, fino ad un massimo
di IO mH, soprattutto quando si intende utiliz- Ultimato il lavoro costruttivo, occorrerà proce-
zare il circuito per l'ascolto delle onde medie- dere al collaudo del ricevitore a reazione. Si
lunghe. provvederà quindi ad alimentare il circuito
Per quanto riguarda l'antenna, ricordiamo che, chiudendo l'interruttore SI(figura l) e control-
in serie ad essa è possibile inserire un trimmer lando subito il valore della tensione presente
capacitivo (compensatore) del valore di 100 + sul drain di TR 1, che deve aggirarsi intorno agli
200 pF, allo scopo di ottimizzare la resa del 8 + 5 V, come riportato sullo schema di figura
ricevitore. Tale componente, indicato con CA 1. Questa misura di tensione deve essere con-
nello schema di figura 1, va regolato, durante le dotta dopo aver ruotato completamente il cur-
ricezioni, in modo da rendere più forte e meglio sore del trimmer R2 verso massa. Se· i valori
comprensibile l'ascolto. L'antenna dovrà essere rilevati dovessero essere più bassi di quelli ora
realizzata con trecciola di rame, tesa in posizio- citati, ciò starà a significare che il MOSFET,
ne esterna nella lunghezza maggiore possibile. pur essendo integro, presenta caratteristiche
La terra invece sarà rappresentata da un filo di anomale. In tal caso occorrerà diminuire il
rame collegato ad un tubo dell'acqua o del valore della resistenza di drain R6, abbassando-
termosifone. lo da 1.000 ohm a 800 600 ohm.
Ricordiamo che, in virtù della presenza della Ruotando il cursore di R2 verso il massimo
resistenza R 11, collegata in serie al cursore del valore resistivo, la tensione rilevata sul drain
potenziometro di volume RIO, il livello audio dovrà scendere a5V circa.
non potrà mai scendere a zero. E se ciò non A questo punto si potranno controllare tutti gli
fosse gradito, allora si dovrà sostituire la resi- altri valori di tensione riportati sullo schema di
stenza R 11 con un ponticello, ossia cortocircui- figura 1, allo scopo di constatare l'esattezza del
tare in pratica la stessa resistenza R 11. lavoro costruttivo e la buona qualità delle sal-
Concludiamo questa parte relativa al montag- dature a stagno.
gio del ricevitore con una viva raccomandazio- Coloro che vorranno tarare un'eventuale scala
ne. Il transistor MOSFET, essendo un compo- parlante o numerica, potranno servirsi di un
nente molto sensibile alle cariche elettrostati- oscillatore modulato, da accoppiarsi terra con
che, deve essere saldato per ultimo sul circuito terra e con la presa d'antenna attraverso un
stampato, con l'avvertenza di utilizzare un sal- condensatore da 5 pF.
datore dotato di punta collegata a massa. Durante la ricerca delle emittenti, tramite la
rotazione del perno del condensatore variabile
Cl, il trimmer R2 va regolato su una posizione
SINTONIA FINE più bassa di quella in cui si manifesta il caratte-
ristico fischio della reazione. Poi, una volta
Pur essendo notevole la selettività di cm e centrata l'emittente, si ruota ancora il perno di
dotato il ricevitore a reazione, occorre avere R2 fino a riprodurre in cuffia il fischio, quindi
una mano molto ferma per sintonizzare perfet- lo si riporta lentamente all'indietro fermandolo
tamente le emittenti con la manopola fissata sul proprio quando il fischio scompare.
621
PRATICO
ECONOMICO
DI SICURO AFFIDAMENTO
METRONOMO
AUDIOVISIVO
Il metronomo audiovisivo, con circuito integra- si sono votati allo studio di uno strumento
to, rappresenta il risultato delle più avanzate musicale e che, fino ad alcuni anni or sono, si
tecnologie dell'elettronica. Il suo avvento, servivano del metronomo di tipo meccanico,
quindi, supera, per funzionalità e caratteristi- costituito principalmente da un pendolo azio-
che, ogni altro analogo modello del tempo nato da una molla. Ossia di quel dispositivo, in
passato, soprattutto nello studio della musica e grado di emettere un battito ben accentuato e
della danza. Lo testimonia l'interesse di quanti perfettamente ritmato, con il quale era possibi-
622
le valutare acusticamente il tempo, ma che Corrispondenze fra tempi musicali e
presentava due grossi svantaggi, di cui il primo battute al minuto del metronomo
era quello di richiedere periodicamente la rica-
rica della molla, con l'evidente rischio che
questa rimanesse scarica nel momento in cui il
metronomo diveniva più necessario. li secondo Tempi Battute al minuto
vantaggio era rappresentato dalla scomoda re-
golazione del periodo del battito, per il quale
era necessario cambiare la posizione della mas-
sa del pendolo lungo l'asse di sostegno.
Bastano dunque questi due soli elementi nega- Largo 40 ± 69
tivi del metronomo classico per indirizzare tutti
i nuovi studenti di musica verso il metronomo Larghetto 72± 96
audiovisivo, che consente di ottenere le stesse
prestazioni, ma ad un costo decisamente infe-
riore e senza gli inconvenienti ora ricordati. Adagio 100 ± 120
623
R3
R. 2 ,= . . 6
I
7 l sl «d Il I SI
T TR2
RI sl
TTT'
IC1
3
I
R5
R4 ,
e
__ .,
r e
#
" "
,'? è
9V
e~
(go w
~ Cl Il Il Il Il
/'
4
I I
AP
Fig. 1 - Circuito teorico del metronomo audiovisivo descritto nel testo. Con il
trimmer R1 si regola la frequenza delle battute, mentre con R4 si controlla il volume
sonoro in altoparlante. La linea tratteggiata sta ad indicare che tutti gli elementi
riportati a sinistra debbono essere applicati sul circuito stampato, mentre quelli
disegnati sulla destra rimangono fuori e possono trovare naturale alloggiamento in
un apposito contenitore.
-----COMPONENTI-----
Condensatori
C1 = 50 F - 25 VI (elettrolitico) R7 = 8.200 ohm
c2 = 220.000 pF
Varie
Resistenze IC1 = 555 (integrato)
R1 = 4. 700 ohm (trimmer) TR1 = BC1O7 (transistor)
R2 = 390 ohm TR2 = 2N 1711 (transistor)
R3 = 1.000 ohm DL1 = diodo led
R4 = 2.200 ohm (trimmer) DL2 = diodo led
R5 = 1.500 ohm 51 == interruttore
R6 = 220 ohm AP = altoparlante (8 - 16 - 22 - 40 ohm)
624
Fig. 2 - Piano costruttivo della sezione elettronica del metronomo eseguito su
circuito stampato. Si noti, a fianco dell'integrato IC1, la presenza di un ponticello
che garantisce la continuità del circuito fra il piedino 5 del componente e la linea di
massa, che coincide con quella dell'alimentazione negativa a 9 Vcc. I due trimmer
R1- R4 possono essere vantaggiosamente sostituiti con due potenziometri, di tipo a
variazione lineare.
L'uso del metronomo è principalmente riserva- delle lamine bimetalliche. Soltanto in un tem-
to a chi si interessa di musica o di danza, ma in po successivo l'elettronica permise il funziona-
pratica il suo impiego si estende ben oltre mento di questi rudimentali temporizzatori;
questi confini, dato che in molte occasioni può dapprima con l'impiego delle valvole termoio-
servire da strumento temporizzatore. Infatti, niche e poi con i più pratici e meno ingom-
una tipica utilizzazione del metronomo elettro- branti transistor. Oggi, invece, si ricorre al-
nico vien fatta nei laboratori fotografici, per l'avanzata tecnologia dei circuiti integrati i
stabilire il tempo di esposizione dei materiali quali, con una modesta spesa, permettono la
sensibili. Ma esso può servire pure per control- realizzazione di apparati con prestazioni eleva-
lare alcuni processi chimici, quando non è tissime e caratteristiche decisamente professio-
possibile tenere sott'occhio un orologio, se non nali.
si vuole perdere di vista una precisa reazione Nel settore specifico dei circuiti integrati tem-
chimica, oppure, più generalmente, quando si porizzatori esistono vari dispositivi, ma il più
desidera avere costantemente la nozione del diffuso fra tutti, ed anche il più reperibile ed
tempo in forma acustica od ottica. economico, è certamente l'integrato 555, che è
Ciò detto, vogliamo ritenere che la presentazio- stato progettato e realizzato, per la prima volta,
ne di questo progetto possa interessare una dalla Signetics. Successivamente esso è stato
grande quantità di lettori, ai quali, prima o poi, costruito da tutte le altre principali case pro-
può capitare di dover effettuare un conteggio duttrici di componenti integrati.
del tempo. Tale dispositivo, che è stato da noi adottato per
la realizzazione del metronomo audiovisivo,
incorpora due tipi di circuiti: uno lineare e uno
UN INTEGRATO TEMPORIZZATORE digitale.
In pratica si tratta di un timer di precisione,
Dopo i metronomi a pendolo, completamente regolabile per temporizzazioni che si estendono
meccanici, apparvero sul mercato quelli elettri- dal microsecondo fino ad un 'ora. Ma il limite
ci che, per il loro funzionamento, sfruttavano massimo può essere facilmente superato con
differenti principì, come ad esempio quello particolari accorgimenti.
dell'innesco delle lampade al neon o della cari- A seconda del collegamento dei suoi terminali,
ca e scarica dei condensatori, oppure quello l'integrato 555 può trasformarsi in oscillatore
625
a T T -+
= - €
}
Fig. 3 - Disegno del circuito stampato, qui riportato in grandezza reale, onde
facilitare il compito costruttivo riservato al lettore. La basetta, di materiale isolante
e di forma rettangolare, deve avere le dimensioni di 12,5 cm x 4 cm.
astabile o monostabile. Nel nostro caso, il Per concludere, possiamo ora dire che, in usci-
collegamento viene effettuato in modo da otte- ta, si genera un'oscillazione ad onda quadra,
nere un oscillatore astabile, che genera segnali alla quale corrispondono dei continui cicli di
ad onda quadra con frequenze comprese tra i carica e scarica, del condensatore elettrolitico
40 e i 208 battiti al minuto. di temporizzazione C 1, tra i valori di 1/3 e 2/3
della tensione di alimentazione.
626
e che consente di raggiungere una buona lumi- prossimità del quale, sul corpo superiore del-
nosità nei dispositivi ottici. l'elemento, è impresso un piccolo segno (cer-
E veniamo ora alla seconda sezione di rivela- chietto), che funge da guida per la lettura nu-
zione dei segnali uscenti da ICI, quella acusti- merica degli otto piedini nella loro ordinata
ca. La quale è controllata dal trimmer R4, con successione.
cui è possibile regolare a piacere la quantità di Per quanto riguarda i due transistor TR 1 -
segnale inviata all'amplificatore TR2. Per cui si TR2, ricordiamo che il riconoscimento degli
può dire che il trimmer R4 si comporta come elettrodi di collettore - base - emittore si effet-
un vero e proprio elemento di regolazione del tua facendo riferimento alla piccola tacca spor-
volume sonoro in altoparlante. gente dal corpo del componente e posizionata
Il segnale, opportunamente dosato in R4, viene fra l'emittore e il collettore, come indicato
prelevato dal cursore ed inviato alla base del nello schema di figura 2.
transistor NPN, di tipo 2Nl711, attraverso il Anche i due diodi led sono elementi polarizza-
gruppo resistivo-capacitivo C2-R 7. ti, che non possono essere inseriti casualmente
Il transistor TR2, poi, amplifica il segnale al nel circuito, ma in rispetto dell'esatta posizione
punto di costringere l'altoparlante AP ad emet- del catodo e dell'anodo, così come indicato in
tere un chiaro e distinto TOC, senza peraltro figura 2, in cui si può notare che l'elettrodo di
accusare lo svantaggio di un forte assorbimento catodo presenta una superficie maggiore in
di corrente, certamente non tollerato dalle pile prossimità dell'uscita dal diodo.
di alimentazione. Infatti, il valore della corren-Il condensatore CI, da noi indicato nell'elenco
te assorbita dai sistemi di rivelazione ottico e componenti come un elettrolitico da 50 uF- 25
acustico si aggira fra i 15 mA, a diodi led V 1, deve essere di ottima qualità, onde garanti-
spenti, e i 40 mA, con entrambi i diodi led re prestazioni sempre costanti nel tempo. Vo-
accesi ed in presenza del suono (TOC). E tale lendo, questo condensatore potrà essere sosti-
vantaggio deriva, ovviamente, dalla presenza tuito con analogo componente al tantalio, che
del gruppo R-C inserito sul circuito di base del assicura maggiori benefici di precisione.
transistor TR2. Il componente, che maggiormente incide sul
buon funzionamento del metronomo, è certa-
mente il trimmer R I, che dovrà essere di otti-
REALIZZAZIONE DEL METRONOMO
ma qualità, al fine di consentire un progressivo
La costruzione del metronomo audiovisivo non e regolare controllo delle battute fra le 40 e le
comporta alcuna difficoltà pratica e per tale 208 al minuto. Ma coloro che volessero ottene-
motivo essa si addice pure ai meno esperti. re una gamma di oscillazioni più ampia, po-
Tutti i componenti, infatti, sono di facile repe- tranno sostituire questo trimmer con un poten-
ribilità commerciale e l'ausilio del circuito ziometro, di tipo a variazione lineare, con valo-
stampato, di cui in figura 3 presentiamo il re resistivo di 10.000 ohm o 22.000 ohm.
disegno in grandezza reale, evita qualsiasi erro- Per raggiungere un sistema di regolazioni preci-
re di cablaggio. so, occorrerebbe sostituire il trimmer R I con
Sulla basetta del circuito stampato i componen- un potenziometro multigiro di tipo professio-
ti debbono essere applicati seguendo attenta- nale, ma ciò è sconsigliabile, perché il costo di
mente il piano costruttivo riportato in figura 2. questo componente supererebbe di gran lunga
Da essa rimangono esclusi l'altoparlante AP, quello di tutti gli altri componenti messi assie-
l'interruttore SI e le pile di alimentazione, che me. Meglio dunque ricorrere al semplice accor-
possono essere in numero di due, da 4,5 V gimento di dotare il potenziometro di una adat-
ciascuna, collegate in serie tra di loro, in modo ta demoltiplica, con lo scopo di raggiungere gli
da erogare la tensione di 9 V. stessi risultati.
L'integrato ICI può essere applicato, indiffe- L'altoparlante AP può essere di tipo comune,
rentemente, tramite uno zoccolo oppure me- con impedenza di 8 ohm, ma funzioneranno
diante saldature a stagno dei suoi piedini sulle meglio quegli altoparlanti con impedenze di
corrispondenti piste del circuito stampato. Ai valore superiore, di 16 ohm, 22 ohm o 40 ohm.
principianti, tuttavia, consigliamo l'uso dello Il diametro ottimale di questo componente sarà
zoccoletto, con il quale si evita di apporre la di 10 cm, ma questo non rappresenta comun-
punta del saldatore sui piedini del componente, que un elemento critico. È certo che, volendo
con il pericolo di danneggiarlo. In ogni caso, inserire il tutto in un contenitore, con funzioni
però l'integrato dovrà essere inserito nel verso di cassa acustica, il diametro dell'altoparlante
esatto, tenendo conto della posizione del piedi- rimarrà condizionato dalle dimensioni dello
no I, chiaramente indicato in figura 2 e in stesso contenitore.
627
Per la sicurezza
9
•
dei vostri apparati
Valutazione
della corrente di fuga
ELETTROLITICI
AL COLLAUDO
Fra i componenti elettronici, quelli che più di più condensatori possono denunciare il caratte-
tutti vanno soggetti a deterioramento, sono si- ristico fenomeno della perdita.
curamente i condensatori elettrolitici. Soprat- Normalmente i condensatori elettrolitici più
tutto quando vengono lasciati inoperosi per esposti ai rischi di danneggiamento sono quelli
lungo tempo. di filtraggio della tensione di rete-luce. Ma
È risaputo, infatti, che la miglior medicina, per anche altri condensatori possono subire danni,
conservare in perfetto stato di salute questi tipi più o meno gravi, provocando il mancato fun-
di condensatori, consiste nel tenerli costante- zionamento di un apparato elettronico od un
mente, o almeno saltuariamente, sotto tensio- suo comportamento anomalo.
ne, per impedire che l'elettrolita, in essi conte- È necessario, quindi, che ogni dilettante sia in
nuto, si deteriori. Ma questa condizione, pur- grado di collaudare, attraverso un semplice
troppo, non viene rispettata negli apparati ri- circuito di prova e controllo, lo stato elettrico
masti inutilizzati per mesi ed anni, in cui uno o dei condensatori elettrolitici, nuovi od usati che
628
I condensatori elettrolitici, quando rimangono inutilizzati per
lungo tempo, possono subire dei danni, che si riflettono nega-
tivamente sul buon funzionamento degli apparati in cui vengo-
no utilizzati. Conviene quindi sottoporli sempre ad un semplice
ma attento esame, prima dell'uso, seguendo i metodi descritti
in questa sede.
siano, ogni volta che ci si accinge ad utilizzarli tali componenti, unitamente alle loro principa-
ed anche durante il loro funzionamento nelle li proprietà.
diverse apparecchiature elettroniche. Facendo riferimento al disegno riportato in
figura 1, nella quale il condensatore elettroliti-
co è visto, in parte, attraverso una lente di
PROCESSO DI DETERIORAMENTO ingrandimento, possiamo assimilare questo
componente ad un condensatore piatto, com-
Prima di descrivere il semplice sistema di prova posto da due fogli di alluminio, fra i quali è
dei condensatori elettrolitici, vogliamo qui ri- interposto un foglio di carta impregnato di una
cordare il meccanismo di invecchiamento di sostanza chimica, che prende il nome di «elet-
629
tare, impunemente, precisi valori massimi di
tensione applicata agli elettrodi. Purtroppo, lo
strato di ossido non è sempre uniforme e perfet-
to e ciò determina in particolari condizioni,
quali un'elevata temperatura od una eccessiva
tensione applicata fra le armature, la cosiddetta
«corrente di fuga» del condensatore.
Attualmente esistono molto tipi di condensato-
ri elettrolitici, ma tutti sono componenti pola-
rizzati, cioè muniti di un terminale positivo e
di uno negativo. Invertendo l'ordine di applica-
zione delle due tensioni sui terminali, si corre il
rischio di distruggere in breve tempo il compo-
nente.
CORRENTE DI FUGA
630
V
70
60
V -- - - -~ e_
p 50
-
-5 • l
30 I
Fig. 3 - Con questo diagramma si interpreta l'andamen- 20
I
to tipico della corrente di fuga di un condensatore
elettrolitico. Una volta superato il valore della tensione 10
di picco Vp, la corrente di fuga aumenta considerevol- o
mente fino a raggiungere valori elevatissimi. 5 10 50 100 200µA I fuga
aumenti considerevolmente. Ciò vuol anche è di norma superiore del 10% + 15% a quello
significare che la tensione applicata sui termi- di Vl.
nali di un condensatore elettrolitico non deve Un altro elemento in grado di influenzare la
mai superare il valore della tensione di lavoro corrente di fuga è costituito dalla temperatura.
Vl. Ciò è interpretato dal diagramma di figura 4, in
Le nuove grandezze ora citate, quella della cui si ravvisa come, oltre un certo valore di
tensione di lavoro VI e quella della tensione di temperatura, la corrente di fuga aumenti note-
picco Vp, sono quasi sempre riportate sul cor- volmente. È quindi prudente far sempre lavora-
po esterno di ogni condensatore elettrolitico. re i condensatori elettrolitici lontano da fonti di
La prima sta ad indicare il massimo valore di calore.
tensione al quale si può far lavorare in conti- La corrente di fuga viene valutata pure nei
nuità il condensatore, senza che questo subisca condensatori al tantalio, che rappresentano una
danni. La seconda stabilisce il valore tempora- variante dei condensatori elettrolitici. In questi,
neo di tensione al quale può ancora funzionare uno dei due elettrodi è costituito da un materia-
il condensatore senza danneggiarsi. Tale valore le spugnoso con superficie di contatto apparen-
. \I
I tuga (uA]
400 I
I/
-
300
Fig. 4 - Anche la temperatura costituisce una grandez-
za fisica che può influenzare il comportamento del 200
/
condensatore elettrolitico. Il presente diagramma di-
mostra come, da un certo valore della· temperatura
(asse delle ascisse) in poi, la corrente di fuga aumenti
notevolmente.
100
o
20
-40
e
60 80 100
"c
631
uA
I <±-
vcc 1 <I GIUSTA
POLAR.
50
40
t T -- , R5
temente piccola, ma in realtà molto elevata. Il tantalio è soltanto un contatto elettrico per
materiale poroso (figura 8), che fa capo ad uno l'elettrolita il quale, essendo un conduttore, si
dei due elettrodi, è immerso nell'elettrolita e inserisce in tutti i pori del nucleo.
racchiuso in un contenitore di alluminio a Il criterio per valutare la corrente di fuga in
forma di goccia e ricoperto con resina colorata. questi tipi di condensatori è contenuto nella
L'armatura non ossidata del condensatore al seguente formula:
mA
+~mA 500
vcc
4 ERRATA 1 400
300
r
POLAR. 200
t 100
o T
632
If= 0,02 x exv+2
nella quale, essendo C valutato in microfarad e
V in volt, la corrente di fuga If rimane espressa
in microampere. IL PACCO
LA POLARIZZAZIONE
Abbiamo definito il condensatore elettolitico
DELL'HOBBYSTA
come un componente polarizzato. Ciò significa Per tutti coloro che si sono resi conto
che la tensione applicata ai suoi terminali deve dell'inesauribile fonte di progetti con-
tener conto delle precise polarità del compo- tenuti nei fascicoli arretrati di Elettro-
nente. In caso contrario, il condensatore, anzi- nlca Pratica, abbiamo preparato que-
ché comportarsi come un serbatoio di cariche ta Interessante raccolta di pubblica-
elettriche, diverrebbe un conduttore, con il zioni.
conseguente riscaldamento dell'elettrolita, con
la inevitabile dilatazione dei gas prodotti e Le nove copie della rivista sono state
l'esplosione del componente. A tale proposito scelte fra quelle, ancora disponibili,
va ricordato che tutti i condensatori elettrolitici ma in rapido esaurimento, in cui sono
dispongono di una valvola di sicurezza, rappre- apparsi gli argomenti di maggior suc-
sentata da «un punto debole» dell'elemento cesso della nostra produzione edito-
che, in caso di surriscaldamento, consente la riale.
fuoriuscita dell'elettrolita con uno scoppio al-
quanto modesto. Se questo «punto debole» non
ci fosse, il condensatore elettrolitico potrebbe E A METTA9RE
IETTA9MI MA ME
TTA9IMA
trasformarsi in una piccola bomba, come spes-
so è accaduto ai primordi dell'elettronica. Ma "e,gs"-
in.
,_j TIM ER .ooroo
o"",pg=
t
l'T:": ~ ~ ~ IIfiA
±
-
to di corretto inserimento, in un circuito, di un Uth.
-±-
E., wr z
te %-%
0ry.
condensatore elettrolitico. Il terminale positivo
di C è rivolto verso il morsetto positivo dell'ali-
mentatore in corrente continua, quello negati-
owosT wwi ·_ 'è
- •
vo verso il morsetto negativo dell'alimentatore. LANCIANE TO
N STEREO LUCI PSICHE DOELICHE LUCCIOLA ELETTRONIC A
All'atto dell'inserimento nel circuito, a conden- E
satore scarico, il microamperometro A segna-
la per un attimo un notevole passaggio di =-=T,-
ca
■- ,.
+jidi- a ...
corrente, ma poi l'indice dello strumento scen- t'uAu 0
RIV ELATORE DI GAS UNA RAMPA LUMINOSA TLSE PER
TTTOE
OA
de al valore naturale ed accettabile della cor-
rente di fuga e rimane stabile su tale nuovo
valore.
Nello schema di figura 6 il condensatore elet-
L. 9.000
trolitico C appare inserito in modo errato, per-
ché il terminale positivo è rivolto verso il Il pacco dell'hobbysta è un'offerta spe-
morsetto negativo dell'alimentatore in corrente ciale della nostra Editrice, a tutti i
continua; ovviamente, il terminale negativo ri- nuovi e vecchi lettori, che ravviva l'in-
mane erroneamente rivolto verso il morsetto teresse del dilettante, che fa rispar-
positivo dell'alimentatore. In tal caso la corren- miare denaro e conduce alla realizza-
te, già inizialmente intensa (si noti che il suo zione di apparecchiature elettroniche
valore è compreso fra O mA e 100 mA e quindi di notevole originalità ed uso corrente.
si aggira intorno ai 50 mA), aumenta progressi-
vamente col passare del tempo T (asse delle
ascisse). Infatti, a causa del riscaldamento del- Richiedeteci subito IL PACCO DELL'HOBBY-
l'elettrolita e per la concomitanza con altri STA inviando l'importo anticipato di L. 9.000
effetti elettrochimici, la temperatura del con- a mezzo vaglia, assegno o c.c.p. N. 916205
densatore aumenta fino al punto in cui si verifi- e indirizzando a: ELETTRONICA PRATICA -
ca l'esplosione del componente. 20125 MILANO - Via zuretti, 52.
633
TESTER
rosso
D1
D2
COND. IN
ESAME nero
R1
634
CONDENS, TANTALIO
O5S1DO
~
Fig. 8 - Il condensatore al tantalio costituisce una
variante del condensatore elettrolitico. Esso è compo- ANTALIO
sto da un nucleo di materiale spugnoso con superficie
di contatto apparentemente piccola, ma in realtà molto
elevata. Il materiale poroso, che fa capo ad uno dei due CONTENI
elettrodi, è immerso nell'elettrolita e racchiuso in un METALLICO
contenitore di alluminio, a forma di goccia, ricoperto NUCLEO
con resina colorata. Anche per esso, come detto nel POROSO 0
testo, occorre valutare l'intensità della corrente di fuga.
ritenersi definitiva. Perché occorre effettuare vi della tensione positiva e di quella negativa,
un'altra prova. È necessario infatti regolare l'individuazione dei terminali è cosa fatta, per-
nuovamente l'alimentatore su un valore di ten- ché è quella segnalata in figura 7. Al contrario,
sione pari a quello della tensione di lavoro del se il collegamento del condensatore viene fatto
condensatore in esame o, comunque, su quello in modo errato, l'indice del microamperome-
in cui il condensatore sarà chiamato a lavorare tro, anziché scendere fino a raggiungere il valo-
(valore della tensione di effettivo impiego del re della corrente di fuga, salirà costantemente,
condensatore). Ed ora, con la nuova indicazio- ma non in misura paurosa, in virtù della pre-
ne offerta dal microamperometro e servendosi senza della resistenza di limitazione di corrente
delle formule di calcolo relative alla valutazio- R 1 e dei due diodi al silicio O I- D2, che
ne della corrente di fuga prima citate, si valute- proteggono in ogni caso il tester dagli eccessi di
ranno le caratteristiche del componente, con- corrente.
cludendo se questo è da ritenersi ottimo, discre- Consigliamo di condurre questa prova pren-
to o da scartare. dendo le mosse da un valore della tensione di
alimentazione molto basso, ossia di pochi volt,
dopo aver opportunamente regolato l'alimenta-
PROVA DELLE POLARITÀ tore in corrente continua.
635
LE PAGINE DEL
TENSIONI COSTANTI
IN AUTO
Tutti coloro che montano ed utilizzano appa- in un alternatore, entrambi provvisti dei neces-
recchiature elettroniche in auto, derivando la sari elementi elettronici o meccanici di regola-
tensione di alimentazione dalla batteria, sono zione della carica della batteria. Infatti, come si
convinti che, trattandosi di una tensione conti- sa, all'atto dell'avviamento del motore, l'ener-
nua, questa rimanga perfettamente costante in gia elettrica necessaria per mettere in movi-
ogni momento. Ma poi, a lungo andare, ci si mento gli organi meccanici viene fornita dalla
convince che, nel circuito elettrico dell'auto- batteria, poi, una volta avviato il motore, inter-
vettura, vi sono tali e tanti problemi i quali, vengono la dinamo o l'alternatore a mantenere
rimanendo irrisolti, possono compromettere il attivo tutto il circuito elettrico, erogando pure
funzionamento di radiotelefoni, radioricevitori, una certa quantità di energia alla stessa batteria
mangianastri ed altri dispositivi fino ad intac- se questa necessita di ricarica. Ma tutti gli
carne seriamente l'integrità. elementi attivi del circuito elettrico dell'auto
L'impianto di alimentazione negli automezzi è sono in qualche modo dipendenti dalla velocità
costituito, oltre che nell'accumulatore, anche di rotazione dell'albero motore; ne consegue,
dal suo circuito di ricarica che, a seconda dei quindi, che la stessa tensione rimane influenza-
modelli d'auto, può consistere in una dinamo o ta da tale velocità, sia essa quella continua
636
Proteggete le vostre
apparecchiature elettroniche
in auto
generata dalla dinamo o quella alternata pro- quella superiore ai 14 V e sempre con la mede-
dotta dall'alternatore. La stessa batteria, dun- sima affidabilità.
que, a seconda del numero di giri del motore,
riceve più o meno corrente dal sistema di
ricarica. E il risultato finale è il seguente: sui
morsetti della batteria la tensione continua va- PERTURBAZIONI ELETTRICHE
ria fra i valori di 12 V e 14,5 V circa, in
funzione della velocità di rotazione del motore. A complicare ulteriormente la situazione, en-
Ciò significa, quindi, che gli apparati elettrici trano in gioco i molti apparati elettrici dell'au-
ed elettronici, che derivano la loro alimentazio- tovettura, collegati con l'impianto di alimenta-
ne dal circuito elettrico dell'autovettura, deb- zione, di cui, il primo fra tutti, è certamente
bono essere in grado di funzionare, non solo quello di accensione. Infatti, in questo circuito,
con la tensione continua di 12 V, ma anche con ad ogni scoccare di scintilla, si generano delle
637
,--
LI
Fl ROSSO I
d {O}
AL MORS.
POSITIVO
BATTERIA +
-
<
I
(J
V)
Cl DZ1 c2 c3 I :::,
I
NERO I
I
e
I
MASSA
AUTO
COMPONENTI
c1 = 100.000 pF - 200 VI (ceramico) DZ1 = diodo zener (15 V- 10 W)
C2 = 100.000 pF - 200 VI (ceramico) F1 = fusibile (3 A)
C3 = 100 F - 36 VI (elettrolitico) L1 = induttanza (vedi testo)
onde elettromagnetiche, che investono lo spa- scintilla del ruttore. Inoltre ci si preoccupa di
zio circostante, provocando quelle moleste per- eliminare i disturbi di commutazione della di-
turbazioni ben note ai radioamatori e ai CB, in namo o dell'alternatore, mentre non si dà ec-
particolar modo a coloro che per la prima volta cessiva importanza agli eventuali disturbi pro-
montano, sull'auto, un ricetrasmettitore. Per- venienti dalle parti elettriche minori, come ad
ché proprio costoro si accorgono che, pur aven- esempio il tergicristallo e le luci direzionali.
do schermato il sistema di accensione con gli Nei quali sono presenti un piccolo motorino e
appositi filtri soppressori, reperibili ormai do- un relé che, sovente, si rivelano fonti di distur-
vunque, i disturbi causati dal motore riescono bi.
ad entrare ugualmente. Quasi sempre invece si dimentica che la gene-
In pratica, quando si vuol montare un'apparec- razione della scintilla non produce soltanto un
chiatura elettronica in auto, ci si preoccupa campo elettromagnetico, che deve essere accu-
sempre di realizzare un'accurata schermatura ratamente smorzato e schermato, ma che dà
della sezione ad alta tensione. E ciò si ottiene luogo innanzitutto alla formazione di un note-
inserendo le opportune resistenze di smorza- vole picco di corrente nell'avvolgimento pri-
mento ed aggiungendo eventualmente, qua e là, mario della bobina e, quindi, nel circuito di
qualche condensatore, allo scopo di limitare la bassa tensione dell'auto.
638
AL MORS.
POSITIVO
SCATOLA METALLICA
Fl
r lli» jefw
3
n)
::i
A MASSA
Fig. 2 - Piano costruttivo del filtro antidisturbo per autovetture. Il fusibile deve
essere inserito in serie al conduttore della tensione positiva proveniente dalla
batteria e in prossimità del morsetto. La scatola metallica funge pure da elemento
dispersore del calore prodotto dal diodo zener.
Data la notevole ampiezza dei picchi di tensio- ci. Raccomandiamo quindi di prendere sempre
ne, lungo i cavi di alimentazione, che dalla la fondamentale precauzione di collegarsi diret-
batteria giungono alla bobina, si manifestano tàmente, almeno con il terminale positivo (per
delle cadute di tensione anche intense, dovute le autovetture con il morsetto negativo della
sia alla resistenza propria del filo, sia alla sua batteria a massa), al morsetto positivo della
induttanza. Ecco perché l'allacciamento del- batteria.
l'apparecchiatura elettronica con l'alimentato-
re deve essere effettuata esclusivamente in pa-
rallelo alla batteria, che funge da ottimo filtro, NECESSITA DELLA STABILIZZAZIONE
e mai in prossimità della bobina di accensione.
Anche se è facile soggiacere alla tentazione di Come è noto, la batteria è un generatore di
un collegamento diretto con il terminale a+ 12 tensione continua composto normalmente da
V della bobina per comodità di utilizzo. sei elementi, collegati in serie fra di loro e in
Sfortunatamente, anche se è vero che il termi- grado di erogare ciascuno la tensione di 2 Vcc
nale positivo della bobina risulta collegato con nominali, in modo da raggiungere il valore
il morsetto positivo della batteria, è altrettanto complessivo nominale della batteria di 12 Vcc.
vero che l'induttanza e la resistenza del filo di Ma questo valore di tensione, contrariamente a
collegamento sono tali da introdurre nei ricevi- quanto di solito si crede, non rimane rigorosa-
tori radio, nei trasmettitori e negli apparati mente costante, anche se la tensione generata è
audio in genere, disturbi di tale entità da non continua. Il valore di 12 V cc varia a seconda
essere facilmente eliminabili, pur ricorrendo delle condizioni di carica della batteria. Ma c'è
all'inserimento di circuiti di filtro molto effica- di più. Se si considera che, durante la marcia
639
V
;:._-+Ml,
l2 ['
11 !
I Fig. 3 - Con questo diagramma, di
I
I
I facile lettura, si interpreta l'anda-
I I mento della tensione rilevata sul
MOT. 1 {VELOCITÀ IN ' ACCENS. morsetto positivo della batteria du-
ERMO! AVVIAM. ' AUMENTO MOTORINI rante le varie fasi del motore e in
I I relazione all'avviamento degli acces-
0l 1 ! 4
sori elettrici di bordo.
640
dell'autovettura, il generatore elettrico proprio
dell'auto provvede a ricaricare in continuità la
batteria, è facile comprendere come sui termi-
nali di questa la tensione possa variare fra i 12
V cc nominali e i 17 V cc. E ciò si verifica in
modo particolare durante le accelerazioni del
motore. Ora, se si tiene conto che, al valore
della tensione della batteria si aggiunge quello
dei disturbi elettrici sempre presenti, si può
comprendere come la zona di sicurezza di fun-
zionamento dei componenti elettronici dei vari
apparati di bordo possa essere notevolmente
superata, con conseguenze anche disastrose per
radiotelefoni, ricevitori radio, amplificatori ste-
reo, ecc.
Ma per salvaguardare l'integrità delle apparec-
chiature elettroniche e per renderle meglio uti-
lizzabili in auto, proponiamo al lettore la rea-
lizzazione del dispositivo che illustreremo tra Fig. 4 - L'involucro metallico di tutto il diodo zener è
poco, il quale svolge la duplice funzione di rappresentativo dell'elettrodo di anodo, ma il suo vero
terminale è costituito dalla linguetta sporgente. La
assorbire i picchi di tensione eccedenti i15 V e rondella zigrinata serve a stabilire un perfetto contatto
di ridurre considerevolmente i disturbi presenti elettrico fra il componente e là lamiera del contenitore
nell'impianto originale elettrico dell'automez- del dispositivo.
641
~ - OCCH !ELLO
€g3-o»oeA
Fig. 6 - Il conduttore di massa del dispositivo deve
TELAIO formare un perfetto contatto elettrico con il telaio
metallico dell'autovettura. Servendosi del sistema qui
AUTO illustrato si potrà essere certi di non commettere errori
di cablaggio.
Facciamo notare che, pur essendo talvolta tura, in misura tale da far aumentare la tensio-
l'ampiezza dei picchi notevolmente elevata, la ne oltre il limite dei 15 V, e non soltanto per
loro durata è estremamente breve ed anche brevi periodi, il diodo zener provoca la fusione
l'energia in gioco è alquanto ridotta. Il diodo del fusibile Fl in modo da proteggere le appa-
zener, pertanto, è in grado di ridurre a 15 V il recchiature collegate all'uscita. Al diodo zener,
disturbo, evitando che il fusibile Fl possa inter- dunque, è affidato il compito primario di pro-
rompersi a causa dell'improvviso sovraccarico. teggere gli apparati elettronici da tensioni e
Quando invece si verifica una anomalia al picchi pericolosi. Esso non svolge invece alcu-
sistema di alimentazione elettrica dellautovet- na funzione limitatrice dei disturbi durante il
Un'idea vantaggiosa:
l'abbonamento annuale a
ELETTRONICA PRATICA
642
normale funzionamento, quando la tensione ri anodici, come chiaramente indicato nello
rimane comunque al di sotto dei 15 V. Perché a schema pratico di figura 2.
tale incombenza provvedono gli altri compo- Raccomandiamo vivamente di fissare molto
nenti de I circuito, ossia i tre condensatori CI - saldamente il dado sulla faccia interna del con-
C2-C3 e l'induttanza LI. I quali compongono tenitore, il quale si comporta pure da elemento
un filtro passa-basso, di tipo a «p greca», che radiante del calore prodotto dal diodo zener.
riduce in misura considerevole i disturbi provo- Coloro che non riuscissero a reperire in com-
cati dal sistema di accensione e dagli accessori mercio un diodo zener con le caratteristiche
elettrici dell'autovettura, migliorando la quan- prescritte, potranno «costruire» il diodo secon-
tità di ricezione dei ricevitori e quella di ripro- do lo schema di figura 5, cioè collegando in
duzione sonora degli apparati audio. serie tra di loro dei comuni diodi al silicio con
un diodo zener, dopo aver eseguito un facile
calcolo. Ossia tenendo conto che ogni diodo al
ANDAMENTO DELLA TENSIONE silicio da 3 A apporta un aumento della tensio-
ne di zener di 0,7 V circa.
Per meglio assimilare i concetti teorici fin qui L'esempio riportato in figura 5 dimostra come,
esposti, conviene analizzare brevemente l'an- utilizzando un diodo zener da 12 V e collegan-
damento della tensione, sui morsetti della bat- do in serie ad esso quattro diodi al silicio,
teria, in relazione ad alcune fasi tipiche del inseriti nel senso della conduzione, si possono
motore. Facciamo quindi riferimento al dia- realizzare un virtuale diodo zener da 14,8 V.
gramma riportato in figura 3, nel quale, in Infatti si ha:
forma sintetica, sono interpretate le fasi di com-
portamento del motore. 12+(0,7x 4)=14,8 V
A motore fermo, la tensione rimane costante- Naturalmente il diodo zener deve essere sempre
mente sul valore di 12 V, mentre al momento da IO W, mentre i quattro diodi al silicio
della messa in moto questo valore scende preci- debbono essere adatti a sopportare una corrente
pitosamente verso gli 11 V circa a causa del di 3 A.
grande assorbimento di corrente richiesto dal L'induttanza LI dovrà essere costruita utiliz-
motorino di avviamento. Poi la tensione sale zando un nucleo di ferrite cilindrica, del diame-
progressivamente con le accelerazioni del mo- tro di 8 mm e della lunghezza di I O mm, di
tore fino a raggiungere anche i 14 V. Ma se a quelle montate nei circuiti d'entrata dei ricevi-
questo punto si fanno entrare in funzione anche tori radio ad onde medie e facilmente reperibili
alcuni relé o motorini che pilotano i vari acces- presso i rivenditori di materiali radioelettrici.
sori dell'auto, allora la tensione, attraverso pic- Su questo nucleo si dovranno avvolgere 50
chi istantanei, raggiunge valori insopportabili spire di filo di rame smaltato del diametro di
per le apparecchiature elettroniche di bordo. 1,5 mm. Le due estremità della bobina verran-
Infatti, come si nota nel diagramma, si possono no fissate mediante fascette di nylon.
agevolmente raggiungere i 15 V circa. Come abbiamo detto, il prelievo della tensione
positiva dal morsetto della batteria va fatto in
prossimità di questa, avendo cura di inserire il
REALIZZAZIONE PRATICA fusibile F I nelle vicinanze dello stesso morsetto
positivo, onde evitare che eventuali ed acciden-
li piano costruttivo del circuito teorico di figura tali contatti del filo conduttore con la massa
I è quello riportato nello schema di figura 2 e, dell'autovettura possano provocare gravi corto-
come si vede, esso si addice anche ai princi- circuiti, con conseguente danneggiamento della
pianti, sia per il numero limitato di componen- batteria e possibilità di incendi nel vano motore
ti richiesti, sia per la semplicità del cablaggio. della vettura.
li circuito deve essere realizzato internamente li conduttore di massa dovrà essere connesso
ad un piccolo contenitore metallico. Sulla sua molto bene con il telaio dell'auto, realizzando
parte superiore va applicato il diodo zener da il sistema di collegamento suggerito in figura 6,
15 V - 10 W, del tipo a vitone, come quello per il quale si fa uso di una robusta vite, di un
riportato nel disegno di figura 4, nel quale buon capocorda terminante con occhiello o
l'anodo è rappresentato da tutta la parte metal- forcella e di una rondella zigrinata, la cui fun-
Jica del componente, mentre il catodo (K) ri- zione è quella di stabilire un perfetto contatto
mane isolato dal corpo metallico e fuoriesce elettrico con il telaio della macchina. Il tutto
dalla parte superiore. La linguetta sporgente potrà essere poi protetto da possibili ossidazio-
consente di effettuare la saldatura dei condotto- ni con una copertura di vaselina.
643
CORSO
DI AVVIAMENTO ALL'USO DEGLI
INTEGRATI DIGITALI
CARATTERISTICA DI SCHMITT
644
ICI p NTAT
cosa consiste esattamente questa già citata ca- riportati in figura 7 interpretano chiaramente
ratteristica di Schmitt. un tale comportamento, che si rivela come una
È noto che i dispositivi logici, per funzionare funzione squadratrice della tensione. In sostan-
correttamente, necessitano di livelli logici ben za, il dispositivo trasforma segnali «sporchi», o
definiti. Fin dalla seconda puntata del corso, addirittura di forma non quadra, in segnali
infatti, abbiamo parlato di livelli di segnali in «puliti» e ben squadrati, atti a pilotare qualsiasi
corrispondenza della tensione di alimentazione circuito logico collegato a valle.
degli integrati di 5 V. Ebbene, se questo è il Tutto ciò lo si può ottenere utilizzando, ad
valore della tensione applicata, i segnali che esempio, l'integrato 7414, il quale associa alla
entrano od escono debbono avere, più o meno, caratteristica di Schmitt la ben nota funzione
i valori di 5V, se sono segnali «alti», e di O V, invertente del segnale. Infatti, se si osserva il
se sono segnali «bassi». Ma quando si dice grafico in basso di figura 7, si può notare come i
segnale ALTO, è lo stesso dire HIGH o I. segnali in uscita presentino livelli logici opposti
Analogamente, quando si dice segnale BASSO, a quelli d'entrata (grafico in alto di figura 7). In
ciò equivale a dire LOW o O. Dunque, nei pratica, il segnale in uscita risulta «alto» quan-
circuiti di logica, il segnale elettrico può avere do quello d'entrata rimane al di sotto del valore
soltanto due condizioni, quelle di « l » o «O». E della tensione di soglia di 1,5 V. E viceversa, il
fra queste due condizioni esiste una zona inter- segnale in uscita diviene «basso» quando quello
media, corrispondente ad un livello non ben d'entrata supera il livello della soglia di 1,5 V.
definito, che non è in grado di stabilire alcun
riconoscimento sicuro del segnale. Ma in prati-
ca, quando all'ingresso di una funzione logica ISTERESI DI SOGLIA
TTL si applica un segnale, il cui fronte di salita
non è netto o ben definito, si possono verificare La caratteristica, che maggiormente distingue il
alcuni fenomeni di oscillazione, durante il pas- trigger di Schmitt, è senza dubbio l'isteresi della
saggio attraverso la zona intermedia, che falsa- soglia, che consente al circuito di «ripulire»
no totalmente il corretto funzionamento del segnali particolarmente «sporchi», quali, ad
circuito digitale. esempio, quelli provenienti dalle linee di tra-
smissione dati, da circuiti analogici o da quei
complicati circuiti che generano parecchio ru-
COMPARATORE DI TENSIONE more elettrico. Possiamo quindi dire che l'iste-
resi consiste in un diverso valore della soglia di
In un primo tentativo di definizione, il trigger intervento, a seconda della sequenza di passag-
di Schmitt potrebbe essere considerato come un gio, attraverso la soglia stessa, del segnale d'in-
comparatore di tensione, dotato di una soglia il gresso. Ma per chiarire meglio questo particola-
cui valore si aggira intorno ad 1,5 V. E i grafici re concetto occorre scendere sul terreno della
645
@vcc
,--
1
646
24 2Y
mer R I e la linea di massa, consente di verifica- nuando a ruotare il perno di R 1, fino al suo
re i valori delle tensioni in relazione agli spo- arresto, nella direzione opposta a quella di
stamenti del cursore stesso in sede sperimenta- partenza.
le. La seconda parte dell'esperimento consiste nel
A questo punto si comincia a ruotare lenta- ritornare indietro con la stessa manovra ora
men te il cursore del trimmer R 1, osservando effettuata, ossia nel far ruotare il perno di R I in
contemporaneamente l'indice del voltmetro, fi- senso inverso.
no a che questo segnala il valore di tensione di Con questa seconda operazione si può notare
soglia alta, di 1,8 V circa, che si usa definire un fenomeno a prima vista curioso, ossia si può
con la sigla VH. Quindi si continua a ruotare il constatare come il diodo led di segnalazione
perno del trimmer e si nota come, appena rimanga spento, non solo fino al raggiungimen-
abbandonato il valore VH, si verifichi una to del valore di tensione VH di 1,8 V, ma anche
repentina commutazione dello stato logico al di sotto di tale valore, più precisamente fino
d'uscita, il quale passa dallo «O» a «I», con il al punto denominato VL, al quale corrisponde
conseguente spegnimento del diodo led DLI. E il valore di tensione di 1,5 V circa. Soltanto al
tale stato, come indicato nel diagramma di di sotto di tale valore di soglia, il circuito
figura 9, viene conservato pur aumentando il commuta nuovamente in uscita dallo stato «O»
valore della tensione fino a 5 V, cioè conti- allo stato «I», provocando la riaccensione del
647
vcc
il
648
T. 5. SIMBOLO ISTERESI
Al
:1 s
D-
ENTR. \ INVERSIONE
Fig. 8 - Simbolo elettrico di una funzione logica nand
recante il «marchietto» indicativo dell'isteresi di
Schmitt. SIMBOLO NANO
3 ISTERESI
1,8
1,5
TEMPO
I
O DU acceso ' DU spento DL1 acceso
diodo led indicatore di stato. Ebbene, la diffe- attorno ad una sola soglia, non provocano alcu-
renza dei due valori di tensione di soglia: na variazione d'uscita del segnale, a differenza
di quanto avverrebbe in un circuito comparato-
VH - VL = 1,8 - 1,5 =0,3 V re.
viene definita come «Isteresi del circuito di
Schmitt». REALIZZAZIONE DEL CIRCUITO
Alla luce di quanto ora descritto e interpretato
attraverso i vari schemi e, soprattutto, attraver- Il circuito di figura l O si realizza tenendo sot-
so il diagramma di figura 9, si può finalmente t'occhio gli schemi costruttivi riportati nelle
ben capire come il trigger di Schmitt possa figure Il e 12.
«ripulire» perfettamente segnali particolarmen- Come al solito, si utilizza uno di quei circuiti
te «sporchi». La transizione in uscita, infatti, si stampati, reclamizzati alla fine di ogni puntata
ottiene soltanto se il segnale oltrepassa entram- del corso, che vengono venduti in confezioni di
be le soglie, mentre le eventuali oscillazioni, cinque pezzi dalla nostra organizzazione. Su di
649
5VCc
rT
7
T. 5.
Fig. 10 - Con questo circuito, più precisamente facen- R1 = 2.200 ohm (trimmer)
do opportunamente ruotare il perno del trimmer po- R2 = 100 ohm
tenziometrico, si possono evidenziare quei valori di R3 = 220 ohm
soglia delle tensioni che definiscono l'isteresi di
Schmitt.
T.S. 7413
DL1 = diodo led
650
essere inserito nel circuito soltanto in un preci-
so senso, cioè con l'anodo rivolto verso la
resistenza R3. In pratica, il terminale di catodo
si distingue da quello di anodo per essere rap-
presentato da un conduttore con superficie
maggiore.
A proposito dell'alimentazione, ricordiamo an-
cora una volta che questa potrà essere derivata
da un alimentatore stabilizzato, oppure da un
opportuno collegamento di pile, purché non si
superino i limiti di 4,75 V e 5,25 V, pena la
distruzione dell'integrato.
651
Rl
==IW
•
1
-' TS
~ _rr
i
5 Il, ~ ox ro
5V
6
+ Il la gY
Cl
652
Y, nello schema elettrico di figura 13, si collega Per questo tipo di montaggio valgono le osser-
una cuffia con una resistenza in serie da 330 vazioni e le raccomandazioni fatte in occasione
ohm, si udirà un fischio più o meno acuto, a della presentazione del circuito di figura 11.
seconda dei valori attribuiti alla resistenza R l e Possiamo solo aggiungere che il condensatore
al condensatore Cl. elettrolitico Cl deve essere inserito nel circuito
Le oscillazioni ad onda quadra, generate dal in rispetto delle sue polarità, ossia con il termi-
circuito di figura 13, possono raggiungere l'ele- nale negativo rivolto a massa e quello positivo
vatissimo valore di frequenza di alcuni mega- verso le entrate dell'integrato.
hertz. Le due frecce, riportate sul disegno, indicano i
punti contrassegnati con lettere X-Y sui quali
il lettore potrà eventualmente collegare la cuf-
fia per l'ascolto delle oscillazioni.
MONTAGGIO DELL'OSCILLATORE A conclusione della presente puntata del corso
facciamo notare che, ai fini didattici, sarebbe
Riportiamo in figura 14 il piano costruttivo opportuno che l'allievo eseguisse i montaggi
dell'oscillatore ad onda quadra, che deve essere descritti sostituendo l'integrato 74 I 3 con gli
montato, come al solito, sulla ormai nota pia- altri diversi tipi di trigger di Schmitt già citati,
strina, con circuito stampato, recante la sigla ovviamente cambiando nel modo corretto le
CX98. connessioni sul circuito stampato.
5
CIRCUITI
STAMPATI
L 1t0.000
II KIT DI CINQUE MODULI deve essere richiesto a: STOCK RADIO - 20124 MILANO - Via P. Castaldi,
20 (Tel. 6891945), inviando anticipatamente l'importo di L.10.000 (ne! prezzo sono pure comprese le
spese di spedizione) a mezzo vaglia postale, assegno circolare, assegno bancario o c.c.p. N.
46013207.
653
lendie -pisi- Fermte
VENDO videogioco (consolle) intellevision, nuovo, usato CAMBIO amplificatore marca N.E.C. stereo 135 W com-
poche volte, in più regalo 1 cassetta di poker & black plessivi, controlli separati dei toni alti e bassi con entrata
jack e una di calcio. Il tutto a sole I. 247.000. Garantisco microfono amplificata, con amplificatore per chitarra
l'assoluta funzionalità. elettrica minimo 50 W.
RUVOLO MARIO - Via Grazia Deledda, 47 COMO (Sa- PERANTONI GIORGIO - Via Cavour, 81 - PORTO TOR-
gnino) Tel. 542326 RES (Sassari) Tel.501392.
VENDO schemi di preamplificatore BF, luci programma- PRINCIPIANTE elettronico cerca strumenti per allesti-
bili, alimentatore stabilizzato 12 V - 2 A, trasmettitore FM mento laboratorio. Inoltre cambio o vendo vari montaggi
pot. 2 W, ricevitore onde medie amplificatori ed altri di elettronici (mando lista a richiesta). Corrisponderei con
questi illustro i circuiti stampati. Tutto a I. 2.000. chi, come me, è alle prime armi
ATTENNI ASCENZO - 02012 S. ANGELO DI AMATRICE MORELLI GIANFRANCO - Via Ferrovia, 5 - 87070 SIBA-
(Rieti) RI (Cosenza) Tel. (0981) 74492
VENDO videogioco Alari 2600 + 3 cassette tra le quali ACQUISTO per apparecchio radio anni '30 il seguente
Ma Pue Man. Il tutto a I. 220.000. tipo di valvole rosse Philips nuove: 2 tipo EBC3; 2 tipo
D'ATTI GIUSEPPE - P.zza U. Giordano - FOGGIA Tel. EL3/N; 2 tipo EF39.
(0881) 73538 COSTANZO GIORDANO - Via Salvatore Segrè, 16 -
34142 TRIESTE.
CERCO urgentemente Walkie Talkie potenza 3 W da
aggiustare, pago max 1.10.000. Oppure schema elenco REALIZZO circuiti stampati già progettati e disegnati per
componenti, disegno circuito di Walkie Talkie o mini RTX i principianti che non vogliono spendere troppo nel com-
di potenza non inferiore ai 3 W(pago max I. 3.500). perare un kit adatto.
RAHAMATI PATRICK - Via del Vigna, 147 - 57100 DRAGO LUCA - Via Gagini, 17 -MONTEOLIMPINO (Co-
LIVORNO. mo) Tel. 541995 (durante i pasti e dopo le 19)
Di questa Rubrica potranno avvalersi tutti quei lettori che sentiranno la necessità di offrire
in vendita, ad altri lettori, componenti o apparati elettronici, oppure coloro che vorranno
rendere pubblica una richiesta di acquisto od un'offerta di permuta.
Elettronica Pratica non assume alcuna responsabilità su eventuali contestazioni che po-
tessero insorgere fra i signori lettori e sulla natura o veridicità del testo pubblicato. In
ogni caso non verranno accettati e, ovviamente, pubblicati, annunci di carattere pubblici-
tario. •
Coloro che vorranno servirsi di questa Rubrica, dovranno contenere il testo nei limiti di
40 parole, scrivendo molto chiaramente (possibilmente in stampatello).
654
PRINCIPIANTE elettronico cerca CB guasto possibil-
mente con la parte ricevente funzionante. In cambio offro
un mixer ad una sola entrata a 4 canali presentato su
una rivista di Elettronica Pratica, funzionante+ trasmetti-
tore 88 -è- 108 FM potenza 0,36 W+ L. 5.000.
IL SERVIZIO E' RICOTTA FRANCESCO - Via Palmerino, 42 - PALERMO
Tel. (091) 484461
REALIZZO per principianti vari circuiti stampati-micro- CERCO urgentemente schema contagiri digitale 4 cifre
trasmetlitori ecc. e schemi di qualsiasi tipo. Chiedere i con preselezione a contraves con MK50395 della Mo-
prezzi. stek. Prezzo da concordare.
PATALOCCO ROBERTO - Loc. Pantano, 31- TERNI Tel. Telefonare allo (039) 484901 e chiedere di ROBERTO
(0744) 811831 (ore pasto serale)
COSTRUISCO luci psichedeliche 3 canali da 2.000 W CERCO schema elettrico+ elenco componenti+ disegno
cad. a L. 80.000 e sirene elettroniche francesi-italiane- del circuito stampato di un mixer stereo 4 + 2 ingressi (2
americane da 10W a L. 45.000 phono, 2 tape, 2 micro), se possibile con effetto eco e
PROIETTI CIANI STEFANO - Via Tommaso Smith, 16 - regolazione toni. Pago I. 4.000.
00159 ROMA Tel. 430917 ZARZANA ANTONINO· Via Vito la Mantia, 74 - 90138
PALERMO
CERCO schema ed elenco componenti (anche fotoco-
pie) di un equalizzatore di sicuro affidamento. Se compli- CERCO schemi di CB in FM massimo 3 W meglio se
cato desidererei anche il disegno del circuito stampato, corredati da disegno circuito stampato. Pago L2.000 a
pago sino a L. 7.500. schema.
ROSSI FABIO - Via Ortigara, 187 - 31015 CONEGLIA- DELLA LUCIA STEFANO - Via Ortles, 5 - 39100 BOL-
NO (Treviso) ZANO
f i
w r
la
655
CERCO schema elettrico+ elenco componenti e disegno ATTENZIONE! Massima urgenza. Cerco disperatamente
c.s. di alimentatore stabilizzato, variabile in tensione e integrato LM380 14 pin. Pago massimo L. 4.000 spese
corrente 3/ 4 A max. Offro L. 2.500 postali incluse. Tratto solo in Emilia Romagna.
SACCANI CARLO - Via Mosca, 7 - 43100 PARMA LELLI CLAUDIO - IMOLA Tel. (0542) 29389
CEDO corso radio stereo S.R.E. senza materiali, 1 prova- VENDO blocco di otto riviste di Elettronica Pratica piutto-
valvole, 30 valvole, 4 altoparlanti, 2 fonovaligie da revi- sto recenti (la più vecchia è del 1980), a sole L. 15.000
sionare, 100 cond. elettr, 100 resist., diodi, potenz. compreso spese postali. Pagamento contrassegno.
riviste, valore 250.000 lire, in cambio di proiettore sonoro FRANGIAMONE GIUSEPPE - Via L. Frati, 13- 40127
S/8 Silma Bauer o ottima marca da 180 mt e film BOLOGNA
funzionanti. i
OCCHI VINICIO - Via Trento, 3 - 21036 GEMONIO VENDO kit montati LX610, LX611L. 10.500. Generatore
(Varese) di reticolo TV L. 35.000. 57 valvole (in parte nuove)
L.1.000 cad. 6 altoparlanti seminuovi L. 10.000. Pacco di
VENDO ricetrasmettitore CB 40 eh mod. President AR 7, materiale elettronico da recuperare componenti L.
usato pochissimo,per sole L. 50.000. 25.000. Provavalvole L. 90.000. Borsa assistenza tecni-
MARINI MAURO - Via Roma, 24 - 20028 S. VITTORE ca L. 80.000.
OLONA (Milano) Tel. (0331) 516044 FALEO ANTONIO - V.le 24 Maggio, 98 - FOGGIA
656
Piccolo mercato del lettore e Piccolo mercato del lettore
VENDO raccolta completa Elettronica Pratica (prime sei VENDO videogioco "Atari 2.600' completo di 8 cassette
annate rilegate in tela) al miglior offerente. Tratto solo tra cui "Miss Pukman", 'Tarzan", "Mario Bros" ecc.
con Roma. Prezzo base L. 100.000. GAROFALO MARCO - Via Tiepolo, 12 - 33170 PORDE-
PETRIZZELLI ETTORE - Via Casole D'Elsa, 22 - 00139 NONE Tel. (0434) 27949 ore pasti
ROMA
IN SCATOLA DI MONTAGGIO
L. 14.750 (senza altoparlante)
L. 16.750 (con altoparlante)
CARATTERISTICHE:
Controllo sintonia: a condensatore var~
iabile - Con.trollo volume: a potenziometro i_ 1' Entrata BF:
500 ±50.000 ohm - 2 Entrata BF: 100. +1 megaohm - Alimentazione: 9 Vcc - Impedenza d'u-
scita: 8 ohm - Potenza d'uscita: 1 W lrca.
'·
Il kit contiene: 1 condensatore varrablle ad aria • 1 potenziometro di volume con Interruttore in-
corporato . 1 contenitore pile - 1 raccordatore collegamenti pile - 1 circuito stampato - 1 bobina
sintonia - 1 circuito lntegrnto - 1 zoccolo porta integrato - 1 diodo al germanio - 1 commutatore
- 1 spezzone di filo flessi bile - 1 O pagliuzze capicorda - 3 condensatori elettrolitici - 3 resistenze
- 2 viti fissaggio variabile.
Tutti i componenti necessa ri per la realizzazio ne del moderno ricevitore del princi piante sono con-
tenuti in una scatola di montaggio approntata in due diverse versioni:a L. 14.750 senza altoparlan-
te, a L. 16.750 con altoparlnte. Le richieste debbono essere fatte inviando anticipatamente gli im-
porti a mezzo vaglia postale, assegno bancario, assegno circolare o c.c.p. n. 46013207 intestato a:
STOCK RADIO -20124 MILANO - Ve P. Castaldi, 20 (Telet. 6891945).
657
Piccolo mercato del lettore @ Piccolo mercato del lettore
VENDO ZX81 con alimentatore+ spinotti per attacco TV VENDO gioco elettronico "Space lnvaders" a L. 40.000.
+ manuali inglese/italiano. Acquistato a gennaio '84 Gioco elettronico "Formula 1" a L. 20.000. Saldatore
pagato L. 150.000. Lo vendo per L. 100.000 trattabili. professionale a pistola 100 W a L. 10.000. Oppure
Eventualmente vendo anche programmi. cambio il tutto (aggiungo soldi) con VIC 20 o spectrum.
MUSCIO ENRICO - M. Compari ROMA - Tel. (06) REPETTO MARCO - Via A. Sant'Elia 194/9- 16153
9486106 GENOVA SESTRI Tel. (010) 605588
-~-- - - - - - -- - - - - - - - -- - -- - - -
ELETTRONICA PRATICA I
- Rubrica « Vendite - Acquisti - Permute »
658
LA FUSTA DEL LETTURE
Tutti possono scriverci, abbonati
o no, rivolgendoci quesiti tecnici
inerenti a vari argomenti presen-
tati sulla rivista. Risponderemo
nei limiti del possibile su questa
rubrica, senza accordare prefe-
renza a chicchessia, ma sce-
gliendo, di volta in volta, quelle
domande che ci saranno sem-
brate più interessanti. La regola
ci vieta di rispondere privata-
mente o di inviare progetti esclu-
sivamente concepiti ad uso di
un solo lettore.
659
OSCILLA TORE PER QUARZI
R3
Potendo disporre di un frequenzimetro digitale, 2 c5
X TAL
vorrei con questo individuare la frequenza di
r"
SI
oscillazione di alcuni quarzi, dai quali è scom-
parsa ogni indicazione. Quale circuito mi con-
sigliate di adottare per questo tipo di controlli?
OSSOLA ALESSANDRO
Macerata
",4 TR/
e
:
12
Condensatori
C1 = 50 pF (capacimetro)
C2 = 75 pF
c3 = 10.000 pF
C4 = 51 pF
c5 = 100 pF R3 1.000 ohm
R4 680 ohm
Resistenze
Transistor
R1 15.000 ohm
R2 8.200 ohm TR1 = 2N 706
mA
s1
t
660
CAPACIMETRO ACUSTICO condensatore campione che, nello schema qui
riportato, è stato indicato con la lettera C,
Senza far uso del tester o di strumenti specifici, mentre con la sigla CX viene indicato il con-
è possibile individuare approssimativamente il densatore sottoposto ad esame. Lei dovrà rego-
valore capacitivo dei piccoli condensatori? lare il potenziometro R4 in modo da 'tacitare, di
ABBA TE CLAUDIO volta in volta, l'auricolare. In quelle condizioni
Foggia il valore del condensatore campione C sarà
uguale a quello incognito CX.
Possiamo proporle la costruzione di questo
semplicissimo ponte di misura, nel quale l'ele- C1 = 3.300 pF
mento indicatore è rappresentato da un aurico- C2 = 3.300 pF
lare piezoelettrico. Con esso sarà possibile va- R1 = 10.000 ohm
lutare la capacità dei condensatori in una gam-
R2 .- 1 megaohm
R3 = 1 megaohm
ma compresa fra i pochi picofarad e le migliaia R4 = 10.000 ohm (potenz. a variaz. lin.)
di picofarad. E ciò si ottiene servendosi di un s1 = interrutt.
e
8
3 ?23
Cl
l
t t"©
;
UR/C{:
o, e
CX
i-! I
c2
D
TR1
In scatola
ALIMENTATORE STABILIZZATO di montaggio
Caratteristiche
Tensione regolabile 5± 13 V
Corr, max. ass. 0,7A
Corr. picco 1A
RIpple 1mV con 0,1A d'usc.
5mV con 0,6A d'usc.
Stabillzz. a 5V d'use. 100mV
{A!r
Per agevolare il compito di chi inizia
la pratica dell'elettronica, intesa come
l} lo
662
R3
TR1
Il 3
·1
Il 51
·ex-l
.e
E
w,(@) T e
MICRO so .<5 ~
1,5 V
e
Pur non potendosi definire un vero e proprio stroboscopio, questo apparato consente di trasfor-
mare il normale procedere delle persone in un movimento per scatti. Le lampade per illuminazione
domestica sembrano emettere bagliori di fiamma, cosi da somiglia-re a candele accese. E non
sono rari gli effetti ipnotizzanti dei presenti, che, possono avvertire strane ma rapide sensazioni.
Il kit per lucl stroboscopiche, nel quale sono cantenutl tutti gU elementi riprodotti nelle foto,
costa L. 16.850. Per richiederlo occorre Inviare anticipatamente l'importo a mezzo vaglia po,
stale, assegno bancario o cc.p. n. 46013207 intestato a: · STOCK RADIO - 20124 MANO •
Via P. Castaldl, 20 (Telefono 6891945).
ALIMENTATORE A 5 V è in grado di fornire una buona stabilizzazione
con una corrente di 1 A circa, con protezione
Avendo deciso di iniziare lo studio sugli inte- contro i cortocircuiti. L'integrato ICI dovrà
grati digitali attraverso il vostro corso a punta- essere montato su apposito radiatore se lei
te, desidererei costruire un semplice alimenta- vorrà sfruttare completamente la potenzialità
tore stabilizzato a 5 V per poter effettuare gli del componente.
esperimenti da voi presentati.
BAR TOLINI DARIO C1 = 100.000 pF
Bologna C2 = 1.000 F- 16 VI (elettrolitico)
C3 = 220.000 pF (ceramico)
La soluzione più conveniente consiste, senza C4 = 100.000 pF (ceramico)
dubbio, nell'uso di uno stabilizzatore a tre IC1 = 7805
terminali (!Cl), da utilizzare secondo lo sche- P1 = ponte raddrizz. (80 V-1A)
ma qui riportato. Tenga presente che il circuito T1 = trasf. d'alim. (9 V-1A-10W)
7805
T7 E i U
•-
M
4. IU
+
T
1
c2 IICJ Il Ic4
kit aera!f""g,ç2,ç3,,,z;%2
occorre inviare an """ e,e ero sono somerese eeseassegno
l'importo a mezzo vaglia
@ sese@zoe.Per gcne@erte
bancario, circolare o
posta
le,
c.c.p. N. 460
1 3207intestato a: STOCK RAD
IO - 20i24 MILANO - Vi P. Castaldi, 20 - Telet
.
6891945.
664
AMPLIFICATORE LOGARITMICO
MODALITA' DI RICHIESTE
II kit per circuiti stampatl è corredato di
un pleghevole, riccamente illustrato, in cul
sono elencate e abbondantemente inter-
pretate tutte le operazioni pratlche attra-
verso le quall, sl perviene all'approntamen-
to del circuito. Il suo prezzo, comprensivo
delle spese di spedizione, è di L. 16.000.
c1 = 100.000 pF Le richieste debbono essere fatte Inviando
R1 = 10.000 ohm l'importo iato a: STOCK RADIO • 20124
R2 = 100.000 ohm (trimmer) MILANO - Vla P. Cesteldl, 2O (Tel. 6891945)
D1 = 1N914 a mezzo vaglia postale, assegno bancario,
IC1 = A741 assegno circolare o c.c.p. n. 46013207.
TR1 = 2N2222
665
TENSIONI NEGATIVE nue comprese fra i 9 e i 12 V e dal quale si
possono assorbire ben 50 mA di corrente. La
Dovendo spesso alimentare integrati MOS ed tensione d'uscita negativa dipende da quella
operazionali con tensioni positive e negative e primaria positiva. La stabilizzazione si ottiene
disponendo di un solo alimentatore stabilizza- con il diodo zener DZ, la cui tensione deve
to, mi trovo talvolta in difficoltà, soprattutto corrispondere con quella d'uscita. Per esempio,
per le tensioni negative, con le quali l'assorbi- occorrerà uno zener da 5 V per uscita a 5 V,
mento di corrente si aggira generalmente intor- uno da 6 V per uscita a 6 V
no a pochi milliampere. Perché non presentate
un semplice progetto che, prelevando lalimen-
tazione da quella continua e positiva dell'ali- C1 = 470 pF
mentatore stabilizzato, la trasformi in tensione C2 = 22 µ F- 16 VI (elettrolitico)
negativa? C3 = 22 µF - 16 VI (elettrolitico)
CORSI MICHELE
Pesaro R1 = 4.700 ohm
R2 = 47.000 ohm
A lei occorre un convertitore DC - DC (Direct R3 = 4.700 ohm
Current) da continua a continua, di cui esistono
L1 = imp. AF (1 mH)
in commercio modelli appositamente concepiti. TR1 = 2N2905
Ma se preferisce l'autocostruzione del dispositi- TR2 = 2N1711
vo, allora prenda in considerazione il circuito D1 = 1N914
qui pubblicato, alimentabile con tensioni conti- D2 = 1N914
L. 36.500
Una scorta di energia
utile in casa
necessaria in barca,
in roulotte, in auto,
in tenda.
La scatola dl montagglo dell'INVERTER costa L. 36.500. Per richiederla occorre inviare antic!-
patamente l'importo a mezzo vaglia postale, assegno bancarlo o c.cp. n. 46013207 intestato a:
STOCK RADIO - 20124 MILANO - VI» P. Castaldi, 20 (Telef. 6891945).
666
R3
TR1
a
m e
b
[ Cl
Il Il
D2 (Q
9+12V
TR2 e 11 [ l'-J I I Il ~
4$
u è k
9+
# ~
v. neg.
@
R7 zR2
SALDATORE
ISTANTANEO
A PISTOLA
L. 16.500
CARATTERISTICHE:
Tempo di riscaldamento: 3 secondi
Alimentazione: 220 V
E dotato di punta di ricambio e di
Potenza: 100W istruzioni per l'uso. Ed è partico'lar-
mente adatto per lavori intermi,ttenti
Illuminazione del punto di saldatura
professionali e dilettantistici.
b
Mi sono accorto che le pile al nichel-cadmio
nuove, lasciate a riposo per parecchio tempo,
perdono la loro carica originale. Esiste un siste- SCR
ma di recupero di tali elementi che, come è
noto, costano assai? o Cl Il+
CALVINO ENRICO
LU
Napoli
•
Un sistema perfetto rigeneratore delle pile al
nichel-cadmio non esiste. Ma lei potrà servirsi
del dispositivo di cui pubblichiamo uno schema
e che è in grado di rinvigorire le pile difettose,
soltanto quelle al nichel-cadmio e non le pile di
altro tipo, attraverso un apporto violento di
energia, che potremmo definire come uno «sho-
ck». In questo modo si riesce a fondere even-
tuali microscopici cortocircuiti all'interno del- C1 10.000 F - 60 VI (elettrolitico)
l'elettrolita. Ripetendo lo «shock» per due o tre R1 250 ohm - 10W
volte si ottiene generalmente il ripristino della SCR 2,5 A - 400 V
funzionalità della pila. s1 deviatore
REGOLATORE DI POTENZA
IN SCATOLA
Con questo dispositivo è possibile
DI MONTAGGIO
controllare:
3 - La temperatura di un saldatore.
La scatola di montaggio del REGOLATORE DI POTENZA costa L. 13.500. Per richlederla occorre
lnvlare anticipatamente l'importo a mezzo vaglla postale, assegno bancario o c.c.p. n, 46013207
citando chiaramente Il tipo di kit desiderato e Intestando a: STOCK RADIO - 20124 MILANO •
Via P. Castaldi, 20 (Telef. 6891945). Nel prezzo sono comprese le spese di spedlzlone.
668
RX PER PRINCIPIANTI
IN SCATOLA DI MONTAGGIO
L. 18.500
# fGs
potenziometrici - n. 1 altoparlante - n. 1 cir-
cuito stampato- n. 1 presa polarizzata- n. 1
3
pila a 9 V - n. 1 tasto telegrafico- n. 1 matas-
sina filo flessibile per collegamenti - n. 1 ma-
tassina filo-stagno.
e
CARATTERISTICHE
Controllo di tono
Controllo di volume
Ascolto in altoparlante
T Alimentazione a pila da 9 V
669
SIRENA POLIVALENTE Condensatori
una bitonale.
PRADERIO PAOLO Resistenze
Varese
R1 = 2.200 ohm
Servendosi di un integrato operazionale, tipo
R2 = 100.000 ohm
556, che è un doppio timer, lei potrà ottenere i
R3 = 5.000 ohm
R4 = 5.000 ohm
tre diversi funzionamenti desiderati. Una delle R5 = 100.000 ohm
due sezioni di ICI, infatti, opera attorno ai R6 = 220 ohm
2.500 Hz, l'altra è invece regolata per oscillare
a 2 Hz circa. Commutando l'uscita di quest'ul-
tima si ottengono le tre differenti emissioni. In Varie
particolare, con SI in posizione 2, si ottiene un IC1 = 556 (integrato)
suono continuo, con SI su 3 il funzionamento AP = altoparlante (16 ohm - 0,5 W)
dell'oscillatore diviene intermittente, mentre in s1 = comm. mult. (1 via - 3 posiz.)
posizione I si ha un 'oscillazione bitonale da s2 = interrutt.
2.000 a 2.500 Hz. ALIM. = 6 Vcc
670
RI
Il 52
2 (ne)
3
----, Il
4 14 13 5 10
U
e
R2 I
2 6 3
IC1
7 11
#5
9
R6
aut
6V
@
+ AP
C2 C3 c4
Cl
Il Idi per lucl plloll ....... Ml quale IOIIO ...,.._. tutti gli elementi riprodotti nelle foto,
collil L. 19.500. Per richlederlo occorre
Imvlare anticipata mente l'importo a mezzo vaglia po-
stale, assegno bancario o c.c.p. n. 46013207 Intestato a: STOCK RADIO - 2O124 MILANO •
Va P. Castaldl, 20 - Tel. 6891945.
offerta speciale!
ELETTROIIC.&
.;;=•":'.:,-,;,-::PRATJCA
ELETTROIICA
E= 7: PRATICA a poso t vqtpnan
!!BI-_
«+ MT#AI!
liss sor
G
E
N
E
R
A
T
o
"'
GENERATORTRACE CA
nwTT9I,
~·-e··
RIVWHO~
E ~
t
E.U:.'.TTRO
STATICI
•
@
L. 12.000
Per agevolare l'opera di chi, per la prima volta, è impegnato nella ricerca degli elementi
didattici introduttivi di questa affascinante disciplina che è l'elettronica del tempo libero,
abbiamo approntato un insieme di riviste che, acquistate separatamente, verrebbero a
costare L. 3.000 ciascuna, ma che in un blocco unico, anziché L. 36.000, si possono avere
per sole L. 12.000.
ALIMENTATORE IN SCATOLA
DI MONTAGGIO
PROFESSIONALE L. 49.200
e STABILIZZAZIONE PERFETTA FRA 5,7 e 14,5 Vcc e CORRENTE DI LAVORO: 2,2 A
CARATTERISTICHE
Tensione d'entrata: 220 Vca
Tensione d'uscita (a vuoto): regolabile fra 5,8 e
14,6 Vcc
Tensione d'uscita (con carico 2 A): regolabile fra
5,7 e 14,5 Vcc
Stabilizzazione: - 100 mV
Corrente di picco: 3 A
Corrente con tensione perfettamente stabilizzata,
2,2 A (entro - 100 mV)
Corrente di cortocircuito: 150 mA
in scatola di montaggio
L 12.700
Gli elementi fondamentali, che ca-
ratterizzano il progetto del microtra-
smettitore tascabile, sono: la mas-
sima semplicità di montaggio del
circuito e l'immediato e sicuro fun-
zionamento. Due elementi, questi,
s E che sicuramente invoglieranno tut-
ti i principianti, anche quelli eh-e
sono privi di nozioni tecniche, a
costruirlo ed usarlo nelle occasio-
ni più propizie, per motivi profes-
sionali o sociali, per scopi protet-
tivi e preventivi, per divertimento.
vieta.eess re.guerce
DI ELETTRONICA - RADIO - CB • 27 MHz
PRATICA
A&
PERIODICO MENSILE - SPED. IN ABB. POST. GR. 3°/70
ANNO XIII- N. 12- DICEMBRE 1984
L. 2.500
GENERALITÀ RIVELATORE
SULLE DI
ANTENNE PROSSIMITÀ
ELETTRO
STIMOLATORE
Tutti gli strumenti
di misura e di STRUMENTI DI MISURA
controllo pubblicizzati
in questa pagina
possono essere
E DI CONTROLLO
richiesti a:
ELETTRONICI
STOCK RADIO
OSCILLATORE MODULATO
mod. AM/FM/30 L. 169.600 CARATTERISTICHE TECNICHE
GAMME A B D
RANGES 100 +400Kc 400 + 1200Kc 1,1+3,8Mc 3,5+ 12Mc
GAMME E F G
RANGES 12+40Mc 40+130Mc 80+ 260Mc
NOVITA'
ASSOLUTA!
Questo generatore, data la sua larga banda di frequen-
za consente con molta facilità l'allineamento di tutte Questo tester
le apparecchiature operanti in onde medie, onde lun- analizzatore è
ghe, onde corte, ed in tutta la gamma di VHF. Il qua- interamente protetto
drante delle frequenze è di grandi dimensioni che con-
da qualsiasi
sente una facile lettura.
Dimensioni: 250x170x90 mm errore di manovra
o dì misura,
che non provoca
alcun danno al
CARATTERISTICHE TECNICHE
circuito interno.
Tensioni continue 100 mV-2V-5V-50V- 200 V- 1.000 V
Tensioni alternate
Correnti continue
1 O V-25V- 250V- 1 .000 V
50 (A- 0,5 mA - 10mA - 50 mA - 1 A
L 46.50
Correnti alternate 1,5 mA - 30 mA - 150 mA - 3 A
Ohm 2x1-Ox100 - Ox1.000 Ottimo ed originale strumento di misure appositamente stu-
diato e realizzato per i principianti.
Volt output 1 O Vca - 25 Vca - 250 Vca - 1.000 Vca
Decibel 22 dB - 30 dB - 50 dB - 62 dB La protezione totale dalle errate inserzioni è ottenuta me-
Capacità da O a 50 F - da O a 500 F diante uno scaricatore a gas e due fusibili.
CARATTERISTICHE GENERALI
Assoluta protezione dalle errate manovre dell'operatore. - Scala a specchio, sviluppo scala mm. 95.- Garanzia di fun-
zionamento elettrico anche in condizioni ambientali non favorevoli. - Galvanometro a nucleo magnetico schermato con-
tro i campi magnetici esterni. - Sospensioni antiurto. - Robustezza e insensibilità del galvanometro agli urti e al tra-
sporto. - Misura balistica con alimentazione a mezzo batteria interna.
CARATTERISTICHE TECNICHE,
L. 17.150 CARATTERISTICHE TECNICHE, L
MOD. RADIO
Frequenza 1 Kc
MOD. TELEVISIONE
Frequenza 250 Kc
20.600
Armoniche fino a 50 Mc Armoniche fino a 500 Mc
Uscita 10,5 V eff. Uscita 5 V eff.
30 V pp. 15 V eff.
Dimensioni 12x160mm Dimensioni 12x 160 mm
Peso 40 grs. Peso 40 grs.
Tensione massima Tensione massima
applicabile al puntale 500 V applicabile al puntale 500 V
Corrente della batteria 2 mA Corrente della batteria 50 mA
ELETTRONICA
PRATICA
È una rivista che in edicola si esaurisce presto
PER NON RIMANERNE SPROVVISTI
PER RICEVERLA PUNTUALMENTE A CASA VOSTRA
ABBONATEVI
±$ a
CANONI D'ABBONAMENTO
PER L'ITALIA L. 25.000 (senza dono)
MODALITÀ D'ABBONAMENTO
Per effettuare un nuovo abbonamento, o per rinnovare quello scaduto, occorre
inviare il canone tramite vaglia postale, assegno bancario o circolare, oppure
a mezzo conto corrente postale N. 916205 intestati e indirizzati a: ELETTRO-
NICA PRATICA - 20125 MILANO - Via Zuretti, 52. I versamenti possono
effettuarsi anche presso la nostra sede.
Questa modernissima
CUFFIA
STEREOFONICA
viene inviata
IN REGALO
ai vecchi e nuovi abbonati
che invieranno il canone di
L. 30.000
CARATTERISTICHE
Trasduttore acustico tipo OPEN-AIR Peso: 50 gr.
Impedenza: 50 ohm a 1 KHz Spinotto tipo stereo 3,5 mm.
Risposta in freq.: 20 Hz ---;.- 20.000 Hz Lunghezza cavo: 1,5 m.
Hi-Fi fino a 150 mW di eccitazione Archetto regolabile
Sensibilità: 94 dB/mW Padiglioni in gomma-spugna
È necessaria per la realizzazione di gran parte dei progetti presentati su questo periodico. Ma
costituisce l'elemento ideale per chi fa dello jogging, per i CB, per gli OM, per gli SWL, perché la sua
ultraleggerezza non stanca neppure durante gli ascolti prolungati.
Con essa è possibile trasformare le modeste riproduzioni audio, ottenute con i piccoli altoparlanti, in
ascolti ad alta fedeltà, collegandola con le uscite di radioline, piccoli registratori o impianti di bassa
frequenza.
Consente un notevole risparmio delle pile di alimentazione, perché la cuffia, con il suo basso livello
sonoro, assorbe una minore quantità di corrente.
ELETTRONICA
PRATICA
Via Zuretti, 52 Milano - Tel. 6891945
editrice
ELETTRONICA PRATICA
direttore responsabile
ZEFFERINO DE SANCTIS
Sommario
disegno tecnico
CORRADO EUGENIO
ELETTROSTIMOLATORE 676
PER AGOPUNTURA
stampa IN SCATOLA DI MONTAGGIO
TIMEC
ALBAIRATE- MILANO
RIVELATORE DI VICINANZA 684
Distributore esclusivo per l'lta- ( DI PERSONE - ANIMALI - AUTO
lia: CON USCITA IN RELÉ
A. & G. Marco - Via Fortezza n.
27 - 20126 Milano tel. 2526 -
autorizzazione Tribunale Civile
di Milano- N. 74 del STRUMENTI DI MISURA 692
29-2-1972 - pubblicità interio- GALVANOMETRI - VOLTMETRI
re al 25%.
MILLIAMPEROMETRI
UNA COPIA L. 2.500
La stimolazione elettrica dei tessuti nervosi e veste circuitale alquanto semplice, esente da
muscolari, esercitata attraverso la cute, non è qualsiasi pericolo, perché alimentato a pila, e
certo una novità per nessuno. Nè per quei ad un prezzo accessibile a tutte le borse.
lettori che, in precedenti fascicoli di questa Diciamo subito a tutti che il campo dell'elettro-
stessa rivista, hanno già colto l'occasione per terapia si presenta, ancora oggi, vasto e confu-
realizzare alcuni apparati elettromedicali per so, soprattutto per l'enorme varietà di tipi di
usi eccitomotori, nè per coloro che seguono correnti introdotte nel settore sanitario negli
fedelmente i programmi televisivi delle emit- ultimi anni. Mentre rimane indiscusso l'effetto
tenti private che, proprio in questi tempi, stan- curativo di questo moderno metodo di inter-
no pubblicizzando una miriade di questi stru- vento sull'organismo umano. Perché, quale che
menti, variamente denominati, ma tutti con sia l'indicazione dell'elettrostimolazione tera-
finalità terapeutiche attraverso l'elettricità. peutica, l'obiettivo dell'applicazione è la con-
È invece una grossa novità l'approntamento in trazione del muscolo o di un gruppo di fibre sui
scatola di montaggio di un apparecchio del quali l'elettroterapia continua a rivelarsi un
genere, che viene proposto al pubblico in una mezzo terapeutico insostituibile.
676
IN SCATOLA
DI MONTAGGIO
L. 21.000
677
R1
Il Il Il Il
7 8 I Il R,~TR1
IC1 3l l J ??
e
r
6 2 use.
5
D1
I
LN
Cl
--·---1- 1
.-. ...
I
PILA
~ 13,5v G
Fig. 1 - Circuito elettrico dello stimolatore muscolare elettronico. Per usi diversi da
quelll terapeutici, la tensione di 13,5 V può essere ridotta a 9 V. La resistenza R6,
non contenuta nel kit, è incorporata con la lampada al neon LN. Con il trimmer R1 ai
regola la frequenza degli Impulsi, con quello siglato R4 si controlla l'ampiezza degli
impulsi in uscita.
--------COMPONENTI-----
Condensatore Varie
c1 = 500.000 pF IC1 = integrato mod. 555
TR1 = transistor mod. 2N2905
Resistenze D1 = diodo al silicio 1 N4004
R1 = 2,2 megaohm (trimmer) T1 = trasf. (6 v- 220 V - 80 mA)
R2 = 6.800 ohm (blu - grigio - rosso) LN = lampada al neon con R6 incorpor.
R3 = 47.000 ohm (giallo - viola - arancio) ALIM. = 13,5 V
R4 = 4.700 ohm (trimmer)
R5 = 2.700 ohm (rosso - viola - rosso)
R6 = resist, incorpor. con LN
la tecnologia attuale mette a disposizione degli degli impulsi, alla presenza e alla durata degli
operatori che esercitano attività terapeutiche, intervalli, alla direzione del flusso.
la cui intensità varia nel tempo secondo formu- Naturalmente, non potendo proporre un cir-
le diverse, in rapporto alla forma e alla durata cuito per ogni tipo di corrente, abbiamo voluto
678
~
•
)
v)
:::,
Fig. 2 - Piano costruttivo del modulo elettronico dello stimolatore muscolare. Tutti i
componenti necessari per la realizzazione del circuito, qui raffigurato, sono conte-
nuti nel kit. I cavi di conduzione della tensione di alimentazione debbono essere
saldati a stagno sui terminali 1-2, senza errori di scambio di polarità.
li circuito del convertitore di tensione, presen- L'elemento principale del circuito di figura 1 è
tato in figura 1, viene alimentato con la tensio- costituito da un oscillatore, realizzato per mez-
ne continua di 13,5 V, erogata da tre pile piatte, zo del noto integrato 555 il quale, come i nostri
da 4,5 V ciascuna, collegate in serie tra di loro. lettori sanno, è stato progettato principalmente
Questa tensione, tramite l'integrato IC l, il tran- per la realizzazione di apparati temporizzatori
sistor TR 1 e il trasformatore T 1, viene conver- di precisione, ma che può anche adattarsi a
tita in una tensione variabile, la cui forma moltissime altre applicazioni pratiche, in virtù
d'onda non è quella di una sinusoide e neppure della sua particolare architettura costruttiva. In
quella di, un'onda quadra, ma assume questo caso, infatti, il componente viene colle-
un'espressione di tipo impulsivo. gato in circuito multivibratore astabile. Nel
Questi impulsi possono essere visti ed analizza- quale, il condensatore Cl rappresenta l'elemen-
ti attraverso un oscilloscopio, ma la loro pre- to primario di temporizzazione, mentre la fre-
senza viene segnalata dalla lampada al neon quenza di ripetizione degli impulsi dipende,
LN la quale, con il suo lampeggiare, segue il oltre che da Cl, dalla resistenza R3 e dal
ritmo degli impulsi stessi, facendo capire al- trimmer R 1, la cui regolazione con i valori
679
Fig. 3- Disegno in grandezza naturale, ossia in scala unitaria, del circuito stampato
sul quale deve essere composto il modulo elettronico dello stimolatore muscolare.
680
2
5 •
Re
(o
y
o
ty
USCITA
MANOPOLE
681
trimmer Rl regolato al massimo, la lampada
LN non sembra più lampeggiare, ma offre la
sensazione di rimanere sempre accesa.
682
ne utilizzato (Non Collegato). In corrisponden- Tenendo conto dell'uso specifico cui è destuna
za di questo, sul circuito stampato, è presente to lo stimolatore muscolare elettronico,
un dischetto di rame isolato dalle altre piste del dovrà servire di cavetti conduttori di tipo molt
circuito. flessibile. Sulle loro estremità si applicherann
Coloro che, a lavoro ultimato, volessero con- due spinotti, per agevolare l'innesto con le
trollare alcuni valori di tensione e di corrente, apposite boccole disegnate in figura 5,
sappiano che l'assorbimento di corrente del costituiscono l'uscita del circuito.
circuito, regolato sul valore massimo di fre- Durante l'uso, i due chiodi andranno soltanto
quenza si aggira intorno ai 25 mA. Questo appoggiati sulla pelle la quale, se di natura
valore scende a circa 3 mA quando il dispositi- molto secca, potrà all'occorrenza essere legger-
vo è regolato sui valori delle frequenze più mente inumidita con un po' d'acqua, ma non
basse. bagnata.
Qualora si volessero rilevare l'entità della ten-
sione in uscita, servendosi di un tester da
20.000 ohm x volt, si potranno ottenere segna-
lazioni di 30 Vca, con il dispositivo regolato sul
massimo valore di frequenza degli impulsi. Ciò
contrasta apparentemente con quanto afferma-
to in sede di esposizione teorica, dove sono stati
IL KIT DELL'
segnalati picchi di tensione molto elevati, an-
che attraverso la presentazione delle forme ELETTROSTIMOLATORE
d'onda diagrammate in figura 4. Ma una tale
indicazione del tester è del tutto normale, in COSTA L. 21.000
quanto l'inerzia dell'indice dello strumento
non è assolutamente in grado di seguire l'anda-
mento dei rapidi impulsi di tensione positivi e
negativi.
Coloro che volessero conferire all'apparato un
aspetto esteriore semiprofessionale, potranno
inserire il modulo elettronico, le pile di alimen-
tazione, la lampada al neon LN, le due boccole
e l'interruttore SI in un adatto contenitore. In
figura 5 è riportato un esempio di tale soluzio-
ne costruttiva.
683
RIVELATORE
DI VICINANZA
II funzionamento del rilevatore di vicinanza, Bastano dunque queste poche parole per intui-
descritto in questo articolo, può essere breve- re quali e quante possibili applicazioni possa
mente così interpretato: quando si avvicina una trovare un tale rivelatore nell'ambito dei siste-
mano ad una piastra metallica di alcuni deci- mi di antifurto, in quello degli avvisatori di
metri quadrati, scatta un relé, i cui terminali presenza o di prossimità, per arrivare, infine,
possono fungere da interruttore del circuito di all'accensione automatica di luci in ambienti
alimentazione o, comunque, di avviamento, di oscuri, dove gli interruttori sono difficilmente
un qualsiasi apparato elettrico od elettronico. raggiungibili.
E:;
s! 1
-~
\ j
e» \-
Per brevità di commento, abbiamo detto che lo quelle interne, appena ci si avvicina con l'auto
scatto del relé del rivelatore viene attivato dal- al ritorno a casa. Ma lasciamo al lettore la
ravvicinarsi di una mano ad una piastra. Ma lo scelta più appropriata dell'applicazione di un
stesso risultato si verifica pure quando una tale sensitivo relé, ricordando che, una volta
persona, un animale o un automezzo si appros- che sia stata allontanata la mano dalla piastra,
simano all'elemento sensore. Ecco perché un oppure quando una persona o un veicolo sono
tale dispositivo viene spesso installato in musei, transitati, il dispositivo ritorna allo stato elettri-
in gallerie d'arte, nelle vetrine di oreficerie o co iniziale. Dunque, mentre per le applicazioni
accanto a quegli oggetti che si vuol proteggere di antifurto il rivelatore può essere utilizzato
da eventuali furti o danneggiamenti inferti da nella sua veste originale, collegando al relé un
malintenzionati. Ed ecco perché il rivelatore qualsiasi avvisatore ottico od acustico, per
iene applicato all'ingresso del garage, per far mantenere accese le luci o aperto un cancello
accendere automaticamente le luci di accesso, e d'accesso ad un garage, si dovrà collegare al relé
685
- I
I
a7- 'I [
I
I 12+14V
~
I
c5
_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ ___J
rg. 1- Schema elettrico del rivelatore di vicinanza, nel quale sono riportati i valori
esatti delle tensioni rilevate con il relé diseccitato. Le linee tratteggiate racchiudono
la parte del progetto che deve essere composta su circuito stampato. La tensione di
alimentazione è di tipo stabilizzato.
-----COMPONENTI-----
Condensatori R5 = 10.000 ohm
C1 = 100.000 pF R6 = 27.000 ohm
c2 = 100.000 pF R7 = 330 ohm
C3 = 10 pF R8 = 10.000 ohm
C4 = 6/60 pF (capacimetro) R9 = 10.000 ohm
C5 = 470 pF
C6 = 1.000 pF Varie
C7 = 100 pF TR1 = BC237
ca = 1.000 pF TR2 = 2N1711
9 = 1.000 pF TR3 = BC237
TR4 = 2N1711
Resistenze D1 = 1N914
R1 = 1.000 ohm D2 = 1N914
R2 = 470 ohm D3 = 1N4007
R3 = 27.000 ohm RL = relé (12 V - 300 + 800 ohm)
R4 = 10.000 ohm L1 = bobina (vedi testo)
686
TRI
vi UTIL/ZZ.
zu
V)
687
_J
Fig. 3 - Disegno in grandezza reale del circuito stampato che il lettore dovrà
realizzare prima di iniziare il lavoro di costruzione del rivelatore di vicinanza.
un timer, in grado di mantenere, per un certo principio di funzionamento del circuito di fi-
tempo lo stato di chiusura del circuito utilizza- gura I, per meglio comprenderne i dettagli
tore. circuitali e i loro comportamenti elettrici nel-
l'ambito dell'intero progetto che, possiamo dir-
lo fin d'ora, appare relativamente complesso,
VARIAZIONI CAPACITIVE soprattutto agli occhi di un principiante, in
particolar modo per il gran numero di compo-
Il comportamento del circuito riportato in fi- nenti che concorrono alla formazione del rive-
gura 1 si basa sul principio delle variazioni latore. Ma ciò non deve comunque spaventare i
capacitive di una piastra metallica, che funge meno esperti, dato che con un po' di attenzione
da elemento sensore, quando una persona, un sarà possibile a chiunque raggiungere dei risul-
oggetto o un animale si avvicinano ad essa. tati pratici del tutto positivi.
li sensore, che deve essere collegato con il
terminale 1, provoca delle variazioni nelle ca-
ratteristiche di funzionamento del punto di
lavoro di un circuito oscillatore, fino a farlo OSCILLATORE RF
bloccare. Successivamente, alcuni stadi ampli-
ficatori e rilevatori di alta frequenza, possono Lo stadio più importante fra tutti quelli che
facilmente discriminare la condizione di oscil- compongono il rivelatore di vicinanza è certa-
lazione normale da quella di oscillazione bloc- mente il primo, ossia lo stadio pilotato dal
cata. transistùr TR 1, di tipo NPN, modello BC23 7.
Abbiamo così spiegato in sintesi il funziona- Questo stadio è un completo oscillatore a ra-
mento del progetto riportato in figura 1 nel diofrequenza.
quale, lo ripetiamo, non appare l'elemento sen- Il circuito accordato, formato dalla bobina LI e
sore da collegarsi al terminale l. E ciò, ovvia- dal condensatore C3, nonché dalla capacità
mente, per motivi di semplicità di disegno, ma introdotta, tramite il collegamento 1, dalla son-
su questo argomento avremo modo di soffer- da metallica esterna, stabilisce, con le sue carat-
marci più avanti, in sede di interpretazione del teristiche, il valore della radiofrequenza.
procedimento costruttivo del rivelatore di vici- La reazione, necessaria per innescare l'oscilla-
nanza e della sua installazione più appropriata. zione, è ottenuta tramite il condensatore varia-
Per ora dobbiamo cercare di approfondire il bile semifisso C4, il quale applica parte del-
688
l'oscillazione, presente sul collettore di TRI,
all'emittore dello stesso transistor.
L'alimentazione dello stadio oscillatore rimane GIALLO
accuratamente disaccoppiata, dalla rimanente
parte del circuito di alimentazione del rivelato-
re, tramite il filtro passa-basso composto dalla
VIOLA I VIOLA
\ I
resistenza R2 e dal condensatore C2. Tale di- GIALLO
saccoppiamento impedisce alle oscillazioni di
propagarsi, attraverso la linea di alimentazione, A tir f K
agli stadi successivi e, allo stesso tempo, co-
stringe gli altri stadi a non influenzare in alcun
modo lo stadio oscillatore, evitando così ogni
forma di comportamento anomalo ed annul-
lando qualsiasi possibile sorgente di disturbi. IN ==A;;;:;i..J~K==-
IL CONDENSATORE-SONDA
914
Neo"" BIANCO
La piastra metallica, che costituisce la sonda e
che va collegata al terminale I del circuito, si
comporta come l'armatura di un condensatore,
di cui l'altra armatura è rappresentata dalla S/MB.
terra. In condizioni normali, il dielettrico di
TEOR.
questo condensatore si identifica prevalente-
mente con l'aria o, meglio, con la massa d'aria
presente fra la piastra e la terra. Quando un
'
corpo estraneo qualsivoglia si avvicina alla son- Fig. 4 - Riportiamo in questo disegno, a partire dal
da, la costituzione del dielettrico cambia e basso verso l'alto, il simbolo teorico del diodo a semi-
conduttore, l'espressione reale del diodo al siliclo
cambia di conseguenza il valore capacitivo del 1N914 e quella del corrispondente 1N4148. I diversi
condensatore sonda-terra. anelli colorati permettono di individuare esattamente le
Si capisce ora in che modo possa essere attivato posizioni degli elettrodi di catodo (K) e di anodo (A).
il funzionamento del circuito di figura I. Per-
ché è sufficiente regolare il compensatore C4
nella misura in cui, in condizioni normali, cioè
con il solo dielettrico aria, l'oscillatore si trovi
al limite dell'innesco, per ritenere il circuito
pronto per il funzionamento. Soltanto in queste to amplificatore delle oscillazioni di alta fre-
condizioni, infatti, le variazioni del dielettrico quenza applicate alla sua base. Alla quale i
e, conseguentemente, quelle capacitive del con- segnali, prelevati dall'emittore di TRI, perven-
densatore aria-terra, sono in grado di creare gono tramite il condensatore di accoppiamento
quello squilibrio circuitale che può bloccare C7.
l'oscillatore. Sul collettore di TR2 è quindi presente un
Concludendo, possiamo affermare che, in con- segnale notevolmente potenziato, capace di pi-
dizioni normali, sull'emittore del transistor lotare con sicurezza gli stadi successivi, il cui
TRl è disponibile un segnale a radiofrequenza, compito è quello di rivelare, in maniera chiara
il quale rimane del tutto assente in condizioni ed inequivocabile, lo stato del circuito oscilla-
di blocco dell'oscillatore. tore.
Per stabilire con precisione l'inserimento o me- Allo stadio amplificatore AF fa seguito un
no di elementi estranei fra le armature del circuito rivelatore a diodi (DI - D2), che rettifi-
condensatore piastra-terra, oppure soltanto in ca il segnale di alta frequenza e genera, sui
prossimità di esse, basta ora rivelare la presenza terminali del condensatore C9, ovviamente in
delle oscillazioni e tale funzione è affidata agli presenza delle oscillazioni AF, una tensione
stadi seguenti. continua che provoca la conduzione del transi-
stor TR3, pur esso di tipo NPN, modello
AMPLIFICAZIONE-RIVELAZIONE BC237.
Il transistor TR3 amplifica, a sua volta, la
Il transistor TR2, anch'esso di tipo NPN, mo- tensione continua rivelata dai diodi D 1- D2 e
dello 2Nl 711, funge essenzialmente da elemen- provvede a pilotare l'ultimo stadio amplificato-
689
I
I
\
Fig. 5 - Esempio di collegamento, sui
terminali 5-6 del relé, di una lampa-
dina alimentata con la tensione di
rete-luce. In tal caso il rivelatore di
3
vicinanza si comporta come un inter-
ruttore, la cui chiusura viene pilotata
dall'approssimarsi di una mano ad
una piastra metallica, che può esse-
RELÈ re sistemata in prossimità dell'ac-
cesso ad un locale buio, ma che può
RETE anche identificarsi con la maniglia di
220 V una porta.
re di potenza del circuito TR4, che è un NPN 4 - 5 formano un interruttore chiuso. Vicever-
modello 2Nl 711. sa, quando il relé si eccita, sono i contatti 5 - 6
Sul collettore del transistor di potenza TR4 è a rappresentare un interruttore chiuso. Orbene,
inserito un relé, del quale si sfruttano i contatti entrambi questi interruttori possono essere uti-
liberi per attivare qualsiasi utenza elettrica lizzati per le più svariate applicazioni pratiche.
esterna. E questi contatti del relé RL sono Si potrà ad esempio collegare una sirena ali-
indicati, nello schema elettrico di figura I, con i mentata a batteria, oppure una qualsivoglia
numeri 4 - 5 - 6. utenza elettrica alimentata con la tensione al-
In definitiva, quando sono presenti le oscilla- ternata di rete-luce di 220 V. La figura 5
zioni, che corrispondono alla condizione di interpreta il più semplice tipo di carico elettri-
riposo dell'intero sistema del rivelatore di vici- co, rappresentato dal circuito di accensione di
nanza, sui terminali del condensatore C9 è una comune lampadina da 220 V, che può
presente una tensione che provoca la conduzio- essere installata in un locale in cui è poco
ne del transistor TR3 e mantiene invece inter- agevole reperire un interruttore, mentre è più
detto il transistor TR4 a causa dell'azione in- comodo avvicinare una mano alla piastra-son-
vertente del transistor. Il relé RL, dunque, ri- da del rivelatore di vicinanza per illuminare
mane diseccitato. all'istante l'ambiente al buio.
Al contrario, quando l'oscillatore si blocca, a
causa della presenza di un corpo estraneo fra le
armature del condensatore piastra-terra, la ten- APPRONTAMENTO DEI MATERIALI
sione rivelata dai diodi e presente sui terminali
del condensatore C9, è di zero volt. Questa Prima di iniziare il montaggio del rivelatore di
tensione costringe il transistor TR3 all'interdi- vicinanza, il lettore dovrà interessarsi all'ap-
zione, mentre favorisce la conduzione del tran- prontamento di tutti gli elementi necessari alla
sistor amplificatore TR4 che fa eccitare il relé realizzazione del progetto e alla sua installazio-
RL rivelando in tal modo uno stato di allarme ne, tenendo conto che una parte dei componen-
del sistema. ti non è reperibile in commercio, ma deve
essere costruita direttamente dall'operatore. E
questi sono: il circuito stampato, la bobina
COMPORTAMENTO DEL RELÉ oscillatrice L l e la piastra sensore.
Per la realizzazione del circuito stampato, il
Quando il relé RL rimane diseccitato, i contatti lettore dovrà servirsi del disegno riportato in
690
figura 3, che viene pubblicato in grandezza che è di tipo 1 N4007, le polarità sono quelle
reale, al vero, ossia in scala unitaria. Esso dovrà normali: l'elettrodo di catodo si trova da quella
essere composto su una piastrina di bachelite o parte del componente in cui è presente un
di vetronite, di forma rettangolare, delle dimen- anello indicatore, così come accade nel diodo
sioni di 11 cm x 6 cm. 1N914.
La bobina oscillatrice LI è formata da 17 spire
di filo di rame smaltato, del diametro di 0,5
mm, avvolte in forma compatta su un supporto ISTALLAZIONE
di materiale isolante, di forma cilindrica, di
diametro (esterno) di 8 mm. Il supporto dovrà Una volta realizzato il circuito, secondo quanto
essere dotato di nucleo di ferrite regolabile, illustrato in figura 2, occorrerà, dopo aver con-
ossia avvitabile e svitabile dentro il supporto statato l'esattezza dei collegamenti e dell'inseri-
stesso, in modo da consentire una agevole tara- mento dei componenti, provvedere alla sua
tura del circuito dell'oscillatore. installazione, sistemando il circuito in luogo
Se la bobina LI verrà realizzata con i dati protetto dagli agenti atmosferici e ben occultato
costruttivi ora citati, la sua frequenza di oscilla- se questo è destinato a fungere da antifurto.
zione si aggirerà intorno ai 27 MHz. In sostituzione della piastra metallica, prece-
La piastra-sensore, che dovrà essere collegata dentemente descritta quale elemento sensore
con il terminale I del circuito, sarà rappresen- del circuito, si potranno utilizzare la maniglia
tata da una lastra conduttiva di 80 cm circa: di una porta, lo sportello metallico della casset-
per esempio una lastra rettangolare delle di- ta della posta, un lampione, una piccola tettoia
mensioni di 8 x 1 O cm. Ma la forma potrà od altri corpi metallici. Questi dovranno essere
essere di qualunque tipo, così come si potrà collegati con il circuito tramite un filo condut-
utilizzare, indifferentemente, il ferro, l'allumi- tore molto corto.
nio, il rame od altro metallo, anche un foglio di Soltanto ora il sistema di rivelazione di vici-
stagnola od una piastrina ramata, di quelle nanza potrà considerarsi pronto per un sempli-
adottate per la preparazione dei circuiti stam- ce intervento di taratura.
pati.
Soltanto dopo aver approntato i tre elementi
ora citati e dopo aver acquistato tutti i compo- MESSA A PLINTO
nenti elettronici riportati nell'elenco compo-
nenti, si potrà iniziare il montaggio del rivela- La messa a punto del rivelatore si ottiene ali-
tore di vicinanza seguendo fedelmente il piano mentando il circuito ed intervenendo sul com-
costruttivo di figura 2. pensatore C4 e sul nucleo di ferrite inserito nel
Ovviamente, nell'inserire sul circuito stampato supporto della bobina LI.
i diodi e i transistor, occorrerà far bene atten- L'alimentazione deve essere fatta con una ten-
zione alla piedinatura e alla polarità di tali sione stabilizzata di valore compreso tra i 12 e i
elementi. Per esempio, per i transistor TR 1 - 14 V.
TR3, che sono entrambi di tipo BC237, l'ele- In pratica, dapprima si chiude l'interruttore SI,
mento guida, che permette di individuare esat- poi si regola, con un piccolo cacciavite, il
tamente la disposizione degli elettrodi di emit- rotore del compensatore C4, in modo che il relé
tore-base-collettore, è rappresentato da una rimanga diseccitato in condizioni di riposo e si
smussatura laterale sul corpo del transistor stes- ecciti invece avvicinando una mano alla distan-
so. Mentre per i transistor TR2 - TR4, entram- za di 20 30 cm circa dal sensore. Il punto di
bi di tipo 2Nl 711, l'elemento guida è costituito maggior sensibilità dovrà essere cercato agendo
da una piccola tacca metallica presente sulla sul nucleo di ferrite della bobina LI. È ovvio
parte più bassa del componente. In prossimità che queste operazioni di messa a punto dovran-
di questa fuoriesce l'elettrodo di emittore. Ma no essere ripetute nel caso di spostamenti del
tutti questi elementi sono chiaramente indicati sensore o del circuito del rivelatore.
nel piano costruttivo di figura 2. Coloro che, a montaggio ultimato, non riuscis-
I due diodi al silicio DI - D2, di tipo 1N914, sero a riscuotere un immediato successo, do-
possono essere sostituiti con i corrispondenti vranno ovviamente rivedere la composizione
1N4148. Ciò che importa è il saper distinguere circuitale, misurando le tensioni nei vari punti
l'elettrodo di catodo da quello di anodo. E a del progetto e ricordando che i valori di queste,
tale scopo abbiamo pubblicato in figura 4 le riportati nello schema di figura 1, sono stati
due diverse espressioni esteriori di questi semi- rilevati con il transistor TRI in oscillazione e,
conduttori. Per il diodo al silicio D3, invece, quindi, con il relé RL diseccitato.
691
STRUMENTI
DI
MISURA
Tutti i nostri lettori, quando realizzano un molto tempo, sono stati ritenuti senza soluzio-
progetto o conducono un esperimento, si servo- ne.
no di alcuni strumenti di misura e controllo, Vogliamo quindi trattare, in queste pagine, un
più o meno frequentemente. Anche se non argomento di importanza fondamentale, che
sempre ne conoscono il principio di funziona- molti ci hanno richiesto e che ci obbligherà a
mento, la reale composizione circuitale, i limiti richiamare alla memoria alcuni concetti di elet-
di impiego; ossia, quegli elementi teorici che trologia, prima di arrivare alla descrizione più
non possono essere ignorati quando si vogliono intima e precisa di quel componente che, a
allargare i propri orizzonti conoscitivi e si è giusta ragione, è ritenuto il cuore di tanti stru-
decisi ad affrontare quei problemi che, per menti di misura: il galvanometro.
692
NOZIONI DI ELETTROMAGNETISMO
AZIONI ELETTROMAGNETICHE
693
soltanto dalla tensione del filo sottile di sospen-
s1one.
Nella maggior parte degli strumenti di tipo
commerciale, di uso comune, la bobina mobile,
anziché essere sospesa tramite fili, è imperniata
su due pietre dure, che possono essere zaffiri,
rubini o diamanti industriali. La coppia resi-
stente, invece, viene realizzata tramite una
molla elicoidale, denominata "molla antagoni-
sta", alla quale spetta pure il compito di inviare
la corrente elettrica dalla sorgente alla bobina
mobile.
R
GALVANOMETRO
694
RESISTENZA DI SHUNT
n = 100:1 = 100
si dovrà calcolare la resistenza di shunt tramite
la seguente relazione:
RS = Ri:(n-1) = 100: 99 = 1,01 ohm
Con la sigla RS abbiamo inteso definire la
resistenza di shunt, che altri definiscono invece
con RP, col significato di resistenza in paralle-
lo.
100V
<s"
RESISTENZA INTERNA 9 A"
200 V
Gli strumenti di misura di maggior pregio reca-
no, stampigliato sulla scala di lettura, il valore 0
della resistenza interna. Questo invece non è in 7 >
alcun modo rilevabile negli strumenti di tipo
più economico. Perché non è concepibile ricor-
rere ad un ohmmetro per conoscere tale dato,
soprattutto quando si ha a che fare con stru- B
p
menti sensibili, nei quali la corrente erogata
dall'ohmmetro potrebbe provocare danni irre-
parabili. Tuttavia, facendo ricorso ad un circui-
to transistorizzato, come quello riportato in Fig. 5 - Questo circuito consente di constatare, in
figura 3, che si presenta sotto l'aspetto di un pratica, come le indicazioni offerte da voltmetri con
generatore di corrente, anche il valore della sensibilità diversa differiscano tra loro, mentre nessuna
si può identificare con quella di 100 V reali presente fra
resistenza interna, di qualsiasi tipo di strumen- i punti A e B. Questa, infatti, potrebbe essere rilevata
to, diviene una grandezza acquisita. soltanto da un voltmetro ideale, cioè irreale.
Le misure si effettuano nel modo seguente.
Dopo aver inserita la pila piatta da 4,5 V con le
695
Fig. 6 - Simboli elettrici, normalmente adottati nella
composizione degli schemi teorici, di galvanometri,
denominatl anche milliamperometri (mA).
sue esatte polarità, si regola il trimmer R2 in re quello esatto, corrispondente, della resisten-
modo da introdurre nel circuito di misura tutta za interna dello strumento.
la sua resistenza, che provvede a limitare al
massimo il flusso di corrente. Successivamente
si regola il trimmer in modo da costringere VOLTMETRO
l'indice dello strumento in esame a raggiungere
il fondo-scala. Ciò fatto, si inserisce, in paralle- Oltre che nella funzione di milliamperometro,
lo allo strumento in esame, un potenziometro a il galvanometro può essere utilizzato pure in
variazione lineare, che deve essere da 5.000 quella di voltmetro, ossia di strumento misura-
ohm per strumenti molto sensibili, e da tore delle tensioni elettriche. E questo adatta-
500 + 1.000 ohm per quelli meno sensibili. Ora mento del galvanometro è interpretato nello
si regola questo potenziometro in modo che schema di figura 4, nel quale, come si vede, è
l'indice dello strumento si sposti esattamente al stata inserita, in serie con il galvanometro, la
centro-scala. A questo punto basta misurare, resistenza RS (resistenza in serie).
con un qualsiasi ohmmetro, il valore della Con la configurazione circuitale citata, le indi-
resistenza utile del potenziometro per conosce- cazioni offerte dal galvanometro risultano pro-
D2 C7
696
porzionali alla tensione applicata ai morsetti
dello strumento. E ciò rimane stabilito in base
alla legge di Ohm:
I
V = RI
in cui R rappresenta la somma delle resistenze
RS (resistenza in serie) e RI (resistenza interna).
Se vogliamo citare un esempio, possiamo dire
che uno strumento da I mA fondo-scala, dotato
di una resistenza addizionale RS di 100.000
ohm (si trascuri la resistenza interna), diventa
un voltmetro in grado di misurare, a fondo-
scala, il valore di:
100.000 10-3 100 volt
Come si vede, dunque, la conversione di un
galvanometro in uno strumento di misura delle V
tensioni elettriche, cioè in un voltmetro, è mol- 0,4 0,7
to semplice.
Fig. 8 - Nel sistema di protezione a diodi al silicio dei
galvanometri, si sfrutta la caratteristica di questi com-
SENSIBILITÀ ponenti, per cui la corrente rimane nulla fino alla soglia
di 0,4 V, mentre assume forti intensità al di sopra di
Per sensibilità di uno strumento si intende la tale valore, risparmiando in tal modo lo strumento.
corrente necessaria, che si deve far passare
attraverso lo strumento, per far deviare il suo
indice a fondo-scala. Ne consegue che, più alta
è la sensibilità, più piccola è la corrente neces-
saria a far deviare il suo indice a fondo-scala e
quindi maggiore è l'attitudine dello strumento a
rilevare piccole misure. E poiché nei circuiti
elettronici si ha spesso a che fare con grandezze
elettriche piccolissime, è necessario che gli
strumenti utilizzati rispondano alla qualità di DZ1
essere molto sensibili, ossia di possedere una
elevata sensibilità.
Se si fa riferimento ad un tester, possiamo dire
che la sensibilità di questo è modesta quando si
aggira intorno ai I O mA. Mentre è da conside-
rarsi elevatissima quando la corrente richiesta
per far deviare l'indice del tester a fondo-scala è DZ2
di 10 A.
Nel linguaggio tecnico corrente, la sensibilità di
uno strumento non si esprime in microampere
o in milliampere, ma in ohm per volt
(ohm/volt). Con questa espressione si vuol indi-
care il valore della resistenza posta in serie al
galvanometro, di cui è dotato lo strumento dli
misura, per far deviare l'indice a fondo-scala
con la tensione di un solo volt.
Conoscendo questa espressione è facile, me- Flg. 9 - l galvanometri sl possono proteggere pure con
diante la legge di Ohm, dedurre il valore della l'inserimento in parallelo agli strumenti, di due diodi
sensibilità espresso in milliampere, così come è zener contrapposti (DZ1 • DZ2).
facile risalire dalla sensibilità dichiarata in mil-
liampere, a quella in ohm/volt.
697
Fig. 10 - Negli strumenti di misura a ferro mobile, la
bobina è un componente fisso, che provoca un campo
elettromagnetico in grado di far ruotare, per induzione,
un cilindro di ferro mobile al quale è connesso l'indice.
Gli elementi principali sono: bobina fissa (1) terminali
della bobina (2); nucleo di ferro fisso (3); ferro mobile
con indice (4); quadrante (5); indice dello strumento (6);
scala di lettura (7).
Facciamo un esempio. Supponiamo che la sen- le sensibile per avvicinarsi allo strumento idea-
sibilità di un tester abbia il valore, peraltro le, quello che, soltanto teoricamente, non as-
molto comune, di 20.000 ohm/volt. Ebbene, sorbe alcuna corrente. In pratica, quindi, uno
dalla legge di Ohm si ottiene: strumento da 50 A, come quello citato prima
ad esempio, cui corrisponde la sensibilità di
I= V:R 20.000 ohm/volt, è da ritenersi sicuramente
migliore di uno strumento voltmetrico da I
ossia: mA, cui corrisponde la sensibilità di 1.000
ohm/volt.
1 : 20.000 = 0,00005 A = 50 A Quanto ora affermato è facilmente intuibile
osservando lo schema di figura 5, nel quale un
Ciò significa, dunque, che quel tester ha una voltmetro è chiamato a misurare la tensione di
sensibilità di 50 A; cioè è necessaria una 100 V teorici, ottenuta tramite un partitore
corrente di 50 A per far deviare il suo indice a resistivo ad alta impedenza.
fondo-scala. Un voltmetro ideale, inserito fra i punti A e B,
In linea di massima si può dire che uno stru- caratterizzato da resistenza interna infinita, do-
mento voltmetrico deve risultare il più possibi- vrebbe indicare effettivamente il valore di ten-
698
sione di 100 V, ma un voltmetro ideale, da Un altro tipo di protezione, adottato nei circui-
20.000 ohm/volt, dotato di una resistenza in- ti voltmetrici, è costituito dall'inserimento di
terna di 2 megaohm su una portata di 100 ohm due dioder zener contrapposti, come indicato
fondo-scala, indicherà soltanto il valore di 97 nello schema di figura 9. Questi diodi limitano
V. Un voltmetro da 1.000 ohm/volt, invece, al valore della tensione di zener quella presente
caratterizzato da una resistenza interna di soli sui terminali dello strumento.
100.000 ohm, offrirà un 'indicazione di 67 V,
ossia ben lontana dal valore effettivo.
STRUMENTI A FERRO MOBILE
Un'idea vantaggiosa:
l'abbonamento annuale a
ELETTRONICA PRATICA
699
CORSO
DI AVVIAMENTO ALL'USO DEGLI
INTEGRATI DIGITALI
Nelle precedenti puntate del presente corso con lo scopo di produrre dei piccolissimi ma
sugli integrati digitali, abbiamo avuto modo di complessi elaboratori elettronici.
analizzare ed esporre gli elementi teorici e In questa sede, dunque, nel proseguimento del
pratici delle funzioni elementari, ossia degli nostro programma didattico, che ci impone di
AND, degli OR, dei NOT, degli OR esclusivi percorrere sensatamente, a tappe ragionevoli,
(XOR), e di alcune associazioni di queste, per l'evoluzione degli integrati digitali, abbiamo
arrivare ai circuiti sequenziali, il cui elemento voluto presentare ai lettori uno di questi inte-
base è il bistabile, meglio conosciuto col nome grati, che viene attualmente considerato come
di flip-flop. Ma gli integrati, finora presi in un componente basilare per il calcolo e la
considerazione, sono stati i più semplici, i pri- visualizzazione: il contatore BCD 7490.
mi ad essere apparsi sul mercato e portati alla
conoscenza del grosso pubblico. Perché, in se-
guito, il continuo progresso tecnologico ha con- NUMERI BINARI E DECIMALI
sentito di integrare, in un unico chip, innume-
revoli funzioni elementari, tra loro associate, Prima di iniziare la presentazione dell'unità
logica di conteggio ora citata, riteniamo neces-
sario intrattenerci su alcuni importanti elemen-
ti che riguardano i numeri decimali e quelli
binari, soffermandoci brevemente sui concetti
fondamentali dell'algebra cosiddetta binaria. E
Numeri binari cominciamo con l'interpretazione della parola
"bit", che sta ad indicare l'unità elementare di
formazione binaria. Ossia, per dirla con parole
Contatore BCD 7 490 più semplici, l'equivalente del numero decima-
le.
Binary Coded Decimai Con l'aritmetica tradizionale il numero, così
come tutti lo intendiamo, rimane espresso da
Pratica di conteggio un insieme di cifre che possono variare tra O e
9. Nell'algebra binaria, invece, il numero è
composto da un insieme di bit, i quali sono
Conteggio visualizzato soltanto elementi rappresentativi di due precisi
valori, lo zero (O) e l'uno (I). Spieghiamoci
Divisori di frequenza meglio. Nel sistema decimale si può dire che un
numero costituisce il risultato di una somma di
potenze di I O.
700
UNDICESIMA PUNTATA
INGR,
A NC k' '' GND '' "c"
1 13 12 11 10
2
)18
NC +VCC R9
1
R9
2
701
Fig. 5 - Abbiamo fotografato e
riprodotto qui sopra il montaggio
sperimentale di conteggio sem-
pllficato realizzato nei nostri la-
boratori. Il modulo a sinistra è
quello dell'oscillatore ad onda
quadra, a destra è Invece ripro-
dotto Il modulo di conteggio. Da
questa foto il lettore potrà dedur-
re l'esatto sistema di collega-
mento tra i due moduli.
TABELLA BCD ingressi KU, oppure R9, dato che questi sono
internamente connessi con una porta logica di
tipo AND.
Numero binario Concludiamo dicendo che nel 7490 le commu-
tazioni dei flip-flop avvengono sempre sul fron-
Numero decimale D e B A te discendente del clock d'ingresso.
o o o o o
l o o o I CODICE BINARIO DECIMALE
2 o o I o
3 o o I l Abbiamo citato più volte la sigla BCD, ma non
4 o I o o abbiamo ancora detto che cosa essa significhi.
5 o I o I Ebbene, con questa sigla si vuol dire: Binary
6 o 1 I o Coded Decimal, cioè si vuole stabilire una
1 o 1 1 I corrispondenza tra la numerazione binaria e
8 I o o o quella decimale tramite un codice. E di codici
1 o o 1
ve ne sono molti, ma il più diffuso è certamente
9 quello ora menzionato, per il quale si utilizza
IO 1 o I o l'apposita tabella. Dalla quale si deduce pure
Il I o 1 1 che con quattro bit si possono rappresentare
12 I I o o tutti i numeri decimali compresi fra O e 15, cioè
13 I I o 1 ben 16 numeri.
14 I I I o
15 I I I 1
PRATICA DI CONTEGGIO
704
della durata di poche decine di nanosecondi. E
un comune pulsante meccanico, quale è J>l,
non invia al circuito un solo impulso, quando
6 8 9 1o lo si preme anche per un attimo, come sarebbe
logico pensare. Ma, a seconda dei casi, gli
E impulsi possono essere in un numero ridotto o
in un numero estremamente grande, rarissima-
u L....-------------'
mente in numero di uno.
La soluzione di questo problema si otterrebbe
interponendo, tra il pulsante PI e l'ingresso 14
dell'integrato 7490, un circuito elettronico sop-
Fig. 6- Nell'esperimento di conteggio semplificato, il pressore di rimbalzi. Ad ogni modo, il corretto
diodo led visualizza lo stato logico dell'ultlma uscita, funzionamento del contatore potrà essere rag-
che rimane a O (diodo led spento) per otto cicli di clock giunto inviando all'ingresso un segnale ad onda
di ingresso (diagramma U in basso) mentre si porta ad
1 per i rimanenti due cicli (diodo led acceso). li dia- quadra, ad esempio quello ottenuto dal circuito
gramma E interpreta i segnali d'entrata ad onda qua- dell'oscillatore presentato in figura 13 a pagina
dra. 652 della decima puntata del corso. Questo
segnale infatti viene diviso correttamente dal
contatore decadico per fornire in successione
tutti gli stati logici della tabella. Ma per non
impegnare troppo il lettore con montaggi prati-
ci abbastanza complicati, non abbiamo ritenuto
opportuno presentare questo particolare piano
decadico, in grado di fornire in ordinata succes- costruttivo, dando invece le nostre preferenze
sione tutti gli stati logici elencati nella tabella. ad una composizione circuitale più semplice,
Il circuito elettrico del contatore è quello ripor- che ora descriveremo.
tato in figura 2. Come si può notare, le quattro
uscite, piedini 11-8-9-12, sono coHegate con
altrettanti diodi led, che con la loro condizione CIRCUITO SEMPLIFICATO
di acceso e spento indicano lo stato logico di
"I" oppure "O". Più precisamente: led spento= Il circuito semplificato di verifica di conteggio è
O, led acceso = 1. quello riportato in figura 3. ln esso il solo diodo
Supponiamo che l'integrato ICI si trovi inizial- led DLI visualizza lo stato logico dell'ultima
mente nello stato 0000 che, secondo la tabella uscita "D", la quale, come si potrà facilmente
corrisponde al numero decimale O. Ora, pre- verificare in pratica e come appare evidente
mendo il pulsante P 1, si dovrebbe verificare la nella tabella degli stati, rimane a 0 (diodo led
transizione allo stato 0001, alla quale corri- DLI spento) per otto cicli di clock di ingresso,
sponde l'accensione del diodo led DLI, mentre mentre si porta ad 1 per i rimanenti due cicli
gli altri tre diodi rimangono spenti. Successiva- (diodo led DL1 acceso). In figura 6 sono dia-
mente una seconda pressione del pulsante PI grammati i rispettivi livelli. Quelli nella parte
dovrebbe provocare la transizione allo stato superiore sono i livelli del segnale applicato
0010, corrispondente, secondo la tabella, al all'ingresso dell'integrato (piedino 14), quello
numero decimale 2 e per il quale il diodo led più in basso è il livello del segnale uscente
DL2 si accende, mentre gli altri rimangono attraverso il piedino 11 dell'integrato.
spenti. Ulteriori pressioni del pulsante P 1 do- Di questo circuito riportiamo in figura 4 lo
vrebbero far funzionare il contatore progressi- schema pratico, in modo che il lettore possa
vamente allo stesso modo. sperimentare dal vero quanto affermato in teo-
Attenzione, però! Perché abbiamo detto "do- ria. Naturalmente, essendo necessario il segnale
vrebbe" e non "deve funzionare" nel modo di clock, in sostituzione del pulsante meccani-
descritto. E ciò è stato sottolineato nel corso co, il cui imp-iego non può essere fatto a causa
dell'ottava puntata; infatti, se il circuito venisse dei rimbalzi, occorrerà, come indicato nello
realizzato così come appare nello schema di schema elettrico di figura 3, servirsi di un
figura 2, esso rivelerebbe certamente un'appa- segnale ad onda quadra, che sarà quello genera-
rente anomalia di funzionamento. Perché la to dall'oscillatore con funzionamento basato
teoria non può sbagliare, ma la pratica sì. sull'isteresi di Schmitt e che è stato presentato
Come si sa, i dispositivi integrati sono talmente nella nona puntata del corso alla pagina 652
veloci da rispondere ad impulsi di comando attraverso le figure 13 e 14.
705
5
14
2
6 !C1 LI A"
5V
ENTR dl7
3 %a
10
use.
706
blocca il conteggio, facendo assumere a tutte le sione di frequenza è una forma di conteggio il
uscite la condizione "O". Analogamente, colle- cui scopo è quello di ottenere in uscita un
gando ad "l" entrambi i piedini 6 e 7, corri- impulso per un certo numero di impulsi appli-
spondenti al reset R9 (vedi figura D), il conteg- cati all'entrata. In pratica, impiegando più inte-
gio si blocca ugualmente e le uscite si portano grati, collegati in serie tra di loro, è possibile
nella configurazione 9; quindi: A "1", BeC= ottenere qualsiasi combinazione. Facciamo un
"O",D=1, esempio e supponiamo che, partendo dalla fre-
quenza di 50 Hz, si voglia ottenere una fre-
quenza di 1 Hz. Ebbene, in tal caso, si dovrà
utilizzare un divisore per 5, al quale dovrà
APPLICAZIONI PARTICOLARI seguire un divisore per 1 O.
Negli orologi elettronici, è necessario un diviso-
Sfruttando opportunamente gli ingressi di reset, re per 60 per ottenere un'ora partendo da 60
con l'integrato 7490 si possono ottenere alcune minuti. E ciò si ottiene con l'impiego di un
funzioni di conteggio particolari. Per esempio, divisore per IO seguito da un divisore per 6, o
collegando il componente nel modo indicato in viceversa.
figura 7, si ottengono delle divisioni della fre- Gli esempi ora citati sono sufficienti a far
quenza d'ingresso per 3. comprendere al lettore l'importanza dei diviso-
Possiamo dire, più generalmente, che la divi- ri di frequenza.
5
CIRCUITI
STAMPATI
L 10.000
707
LE PAGINE DEL
CE
27
a
GENERALITA
SULLE ANTENNE
Soltanto nei primi tempi di attività, il princi- conversazioni fra CB. Ma non tutti sanno esat-
piante può considerare l'antenna come un sem- tamente che cosa ciò significhi e quale relazio-
plice accessorio della stazione ricetrasmittente. ne tenga legata la lunghezza d'onda con le altre
Ma poi, con l'accrescimento delle informazioni grandezze fisiche.
tecniche, ogni CB conosce e sa valutare l'im- Quando si parla di onde elettromagnetiche o,
portanza assunta dall'antenna nella propria più particolarmente, di onde radio, non si può
emittente, non solo per il pieno sfruttamento di fare a meno di citare la frequenza, che rappre-
questa, ma anche per la diminuzione del QRM, senta la grandezza fisica di maggiore importan-
ossia dei disturbi in ricezione e per l'aumento za. La quale viene misurata in Hz (hertz), cioè
di sensibilità del ricevitore. L'antenna CB è in cicli al secondo.
dunque necessaria e deve essere realizzata se- Quando si parla di onde radio, è abbastanza
ndo precise regole, che molti conoscono ed spontaneo pensare ad una loro estensione nello
altri ancora ignorano. spazio. Ebbene, la lunghezza d'onda è la misura
in metri di un periodo d'onda.
Per meglio assimilare questo concetto conviene
pensare, per un momento, alle onde acustiche,
per le quali la lunghezza d'onda viene definita
lunghezza d'onda ricorre spesso nelle come la distanza tra due punti aventi la stessa
Onde radio
lunghezze d'onda e frequenze
709
un 'induttanza propria, mentre la capacità è
quella di un condensatore di cui un'annatura è
rappresentata dall'antenna vera e propria e l'al-
tra annatura dal piano di terra (figura 1). Ma la
prerogativa più importante di ogni antenna sta
nel fatto che essa è in grado di trasfonnare
l'energia, fomitale sotto fonna di oscillazioni
elettromagnetiche, in onde elettromagnetiche
in grado di viaggiare attraverso lo spazio.
VELOCITÀ DI PROPAGAZIONE
min.
Fig. 2 - La ripetizione di un clclo per
TEMPO un certo numero di volte al secondo
(tratto B) offre la misura della fre-
quenza dl un segnale radio, mentre
B la distanza tra due zeri, di lnlzlo e
fine ciclo, valutata in metri, dà la
lunghezza d'onda.
710
t = 1: f
À = V : f = 300.000.000
(m/s): f(Hz) = 300 : f(MHz)
L
L
e
711
Allungando l'antenna di multipli di mezza lun-
ghezza d'onda, si può constatare come l'anda-
+ mento periodico si ripeta ad ogni lunghezza
d'onda (figura 6).
ANTENNA DIPOLO
Fig. 5B- Quando l'antenna viene allmentata in una delle sue estremità, il valore della
corrente è massimo In prossimità del ricetrasmettitore ed è minimo al centro.
712
0,5 \ 0.5 X 0,5 A
713
LUGH. MIN. Dr 'h )
Fi. 7 - La lunghezza reale di un'an-
tenna può essere ridotta fino ad un
ottavo di lunghezza d'onda inseren-
do una bobina. Ma in tal caso dimi-
nuisce il potere radiante e, contem-
poraneamente, l'efficienza in ricezio-
BOBINA ne.
17 /2
E=lo
o o o
TX
714
PRESA DI TERRA maggiore, possono dar luogo a campi elettrosta-
tici, cioè a differenze di potenziali elettrici
L'utilità di una buona presa di terra è ormai talmente elevate da danneggiare seriamente i
universalmente nota ai fini antinfortunistici. La semiconduttori.
maggior parte dei nostri elettrodomestici, infat- Per evitare questa nefasta ma possibile conse-
ti, sono dotati del collegamento di terra, in guenza, si può ricorrere ad un accorgimento:
ossequio a quelle particolari leggi che regolano cioè si deve collegare fra i due terminali del
questi tipi di impianti. cavo schermato, un'impedenza di alta frequen-
Ma questo stesso accorgimento deve essere za, connettendo inoltre a terra la calza metalli-
esteso anche agli apparati ricetrasmittenti. E ca del cavo schermato.
non deve trarre in inganno il fatto che un Poiché la calza metallica del cavo schermato
ricetrasmettitore sia alimentato con la tensione risulta generalmente collegata con il telaio del
di 12-15 V soltanto, perché il ricetrasmettitore trasmettitore, il collegamento ora citato si ottie-
è normalmente alimentato con un alimentatore ne mettendo a massa il trasmettitore. Con tale
stabilizzato tramite la tensione di rete-luce. sistema tutti i punti dell'antenna risultano elet-
tricamente a massa, perché l'impedenza di alta
Può quindi accadere che, per una qualsiasi
frequenza non presenta alcuna resistenza alla
perdita di isolamento, la tensione di 12 V
corrente continua, mentre le cariche statiche,
raggiunga i 220 V, con grave pericolo per
accumulate sull'antenna, vengono disperse al
l'incolumità dell'operatore e per quella del tra-
smettitore. suolo senza interessare minimamente il tra-
smettitore. Ed occorre notare anche che l'impe-
È buona norma di sicurezza, quindi, collegare a denza di alta frequenza non altera in alcun
terra il telaio metallico del trasmettitore che, modo il funzionamento dell'antenna, perché
oltre all'incolumità dell'operatore, garantisce essa rappresenta un elemento di blocco per
una perfetta schermatura elettromagnetica del- l'alta frequenza.
le parti elettroniche. La piccola bobina, che rappresenta l'impeden-
La presa di terra serve anche per preservare il za di alta frequenza, dovrà essere realizzata a
trasmettitore da cariche statiche che, inevitabil- nido d'ape, servendosi di un filo conduttore di
mente, danneggerebbero i transistor. È noto, tipo litz, con sezione abbastanza elevata. Questi
infatti, che durante i temporali o, più general- tipi di bobine sono facilmente reperibili tra i
mente, quando l'atmosfera è carica di elettrici- materiali surplus, ma il lettore potrà reperirli
tà, l'antenna diviene un ... collettore di cariche pure presso i rivenditori di materiali per radio-
statiche che, accumulandosi in quantità sempre amatori.
715
LUGH. MIN. DI M1
Fig. 7 - La lunghezza reale di un'an-
tenna può essere ridotta fino ad un
ottavo di lunghezza d'onda Inseren-
do una bobina. Ma in tal caso dimi-
nuisce il potere radiante e, contem-
poraneamente, l'efficienza in ricezio-
BOBINA ne.
17 12
Ele
o0 O
TX
714
PRESA DI TERRA maggiore, possono dar luogo a campi elettrosta-
tici, cioè a differenze di potenziali elettrici
L'utilità di una buona presa di terra è ormai talmente elevate da danneggiare seriamente i
universalmente nota ai fini antinfortunistici. La semiconduttori.
maggior parte dei nostri elettrodomestici, infat- Per evitare questa nefasta ma possibile conse-
ti, sono dotati del collegamento di terra, in guenza, si può ricorrere ad un accorgimento:
ossequio a quelle particolari leggi che regolano cioè si deve collegare fra i due terminali del
questi tipi di impianti. cavo schermato, un'impedenza di alta frequen-
Ma questo stesso accorgimento deve essere za, connettendo inoltre a terra la calza metalli-
esteso anche agli apparati ricetrasmittenti. E ca del cavo schermato.
non deve trarre in inganno il fatto che un Poiché la calza metallica del cavo schermato
ricetrasmettitore sia alimentato con la tensione risulta generalmente collegata con il telaio del
di 12-15 V soltanto, perché il ricetrasmettitore trasmettitore, il collegamento ora citato si ottie-
è normalmente alimentato con un alimentatore ne mettendo a massa il trasmettitore. Con tale
stabilizzato tramite la tensione di rete-luce. sistema tutti i punti dell'antenna risultano elet-
tricamente a massa, perché l'impedenza di alta
Può quindi accadere che, per una qualsiasi frequenza non presenta alcuna resistenza alla
perdita di isolamento, la tensione di 12 V corrente continua, mentre le cariche statiche,
raggiunga i 220 V, con grave pericolo per accumulate sull'antenna, vengono disperse al
l'incolumità dell'operatore e per quella del tra- suolo senza interessare minimamente il tra-
smettitore. smettitore. Ed occorre notare anche che l'impe-
È buona norma di sicurezza, quindi, collegare a denza di alta frequenza non altera in alcun
terra il telaio metallico del trasmettitore che, modo il funzionamento dell'antenna, perché
oltre all'incolumità dell'operatore, garantisce essa rappresenta un elemento di blocco per
una perfetta schermatura elettromagnetica del- l'alta frequenza.
le parti elettroniche. La piccola bobina, che rappresenta l'impeden-
La presa di terra serve anche per preservare il za di alta frequenza, dovrà essere realizzata a
trasmettitore da cariche statiche che, inevitabil- nido d'ape, servendosi di un filo conduttore di
mente, danneggerebbero i transistor. È noto, tipo litz, con sezione abbastanza elevata. Questi
infatti, che durante i temporali o, più general- tipi di bobine sono facilmente reperibili tra i
mente, quando l'atmosfera è carica di elettrici- materiali surplus, ma il lettore potrà reperirli
tà, l'antenna diviene un ... collettore di cariche pure presso i rivenditori di materiali per radio-
statiche che, accumulandosi in quantità sempre amatori.
Di questa Rubrica potranno avvalersi tutti quei lettori che sentiranno la necessità di offrire
in vendita, ad altri lettori, componenti o apparati elettronici, oppure coloro che vorranno
rendere pubblica una richiesta di acquisto od un'offerta di permuta.
Elettronica Pratica non assume alcuna responsabilità su eventuali contestazioni che po-
tessero insorgere fra i signori lettori e sulla natura o veridicità del testo pubblicato. In
ogni caso non verranno accettati e, ovviamente, pubblicati, annunci di carattere pubblici-
tario.
Coloro che vorranno servirsi di questa Rubrica, dovranno contenere il testo nei limiti di
40 parole, scrivendo molto chiaramente (possibilmente in stampatello).
716
ATTENZIONE! Vendo progetti completi di laser per fori,
tagli ecc.; laser da discoteca; trasmettitore televisivo
economico. Tutti ottimi al prezzo di L. 6.000.
CASADIBARI DOMENICO - Via Granieri, 5/i- 70123
IL SERVIZIO F BARI
VENDO due microspie FM 88- 108 MHz, gia montate a RADIO PRIVATA vende apparecchiature di trasmissione
L. 5.000 cad. + schemi elettrici a L. 500 cad. + TX FM in blocco o separatamente: TX 3 W 88 + 108 MHz a L.
93 + 114 MHz 2 W completo di cavi e di piccola anten- 50.000; amplificatore RF 30 W L. 150.000; alimentatore
na, autocostruito a L. 36.000 + svariati altoparlanti, mo- 13,8 V 5 A L. 45.000; rosmetro-wattmetro L. 55.000;
torini, valvole, trasformatori, prezzo da convenire. antenna professionale FM, cavi, fili, collegamenti. Tratta-
SURSAIA DANIELE - Via Monti di Creta, 15 - ROMA - bile tutto.
Tel. (06) 6218523 dalle 14 alle 16 GOLIN ANGELO - Via S. Silvestro, 60 - 36100 VICENZA
- Tel. (0444) 44714 ore pasti
OROLOGIO digitale costituito da modulo MA1022, cir-
cuito stampato, trasformatore, pulsantini, resistenze e CERCO RTX surplus comprendente 26-28 MHZ; vendo
condensatori, vendo a L. 29.000. Per ulteriori informazio- C620 e Hammarlund Hq 140 X; compro linea BC603 +
ni inviare francobollo. 604 e 19 MKII oppure MKIII.
SEVERI MARINO - Piazza lsei, 28 - 47023 CESENA LEVO FABRIZIO - Gran Viale 8/A - LIDO VENEZIA - Tel.
(041) 763687
VENDO ZX Spectrum 48 KRAM del mese di febbraio
usato pochissimo, regalo più di 20 programmi inoltre COMPRO cercametalli o contatore di Geiger, specificare
vendo Appie Il E più programmi, causa servizio militare. potenza e costo.
Telefonare allo (02) 9623749 SARONNO (Varese) e MULAS MARIO - Casella Postale 99 - TORTOLI - Tel.
chiedere di ALESSANDRO (0782) 623037 dopo le ore 18
717
CERCO scatola per alimentatore con voltmetro, morsetti SPECTRUM 16/48 K cambio, vendo, compro software su
per uscita + e -, interruttore, buco per potenziometro. cassetta. Inviare propria lista. Rispondo a tutti.
Dimensioni circa 20x15 cm altezza cm 15 non di meno. MOROSI ROBERTO - P.zza IV Novembre, 9- 20035
BERGAMASCO ALESSANDRO - Via Roma, 68 - 11013 LISSONE (Milano) - Tel. (039) 484901
COURMAYEUR (Aosta) - Tel. (0165) 842265 solo saba-
to e domenica ACQUISTO, libri, schemari-radio, il radiomeccanico ecc.
GALLAZZI OTTAVIO - Via Cambiasi, 14/4 - 20131
VENDO 6 giochi per TV ancora nuovi a colori della RE-EL MILANO - Tel. (02) 2896969 ore pasti
aL. 40.000 + un libro di elettronica con 237 progetti a L.
8.500.
FAN TONI EMANUEL - Via Martiri Libertà, 10 - 54027 VENDO preamplificatore Pioneer spec 3 in ottimo stato;
PONTREMOLI (Massa) - Tel. (0187) 831314 ore notevole versatilità, impedenza e capacità fono regolabi-
li. Prezzo interessante.
20-20,30
Telef. ore serali (0141) 214155 - ASTI
VENDO i primi 16 volumi del corso di «Elettronica Radio
TV» della S.R.E. a L. 50.000, ottimo inizio per lo studio VENDO VIC 20 + registratore + 1 libro «Alla scoperta del
del televisore b/n. Inoltre cedo per L. 60.000 nuovo Vic 20» + 2 cartridge ed un'infinità di videogiochi e utility
provacircuiti a sostituzione sempre della S.R.E. a L. 250.000.
· GRASSI LANFRANCO - Via Padre Maj, 43 - 24020 Telefonare ore pasti serali a: MASSIMO - COMO - Tel.
SCHILPARIO (Bergamo) (031) 762591
L. 36.500
Una scorta di energia
utile in casa
necessaria in barca,
in roulotte, in auto,
in tenda.
718
VENDO giradischi «Europhon» stereo 3+3 W + cuffie CERCO alan 68 - CTE perfettamente funzionante. Scam-
«Philips» a L. 80.000 - auto telecomandata «Re-El.» bio con antenna auto Sigma dx 100 + cavo antenna +
giocattolo L. 15.000 - videogiochi bianco e nero 4 giochi attacco a gronda + dipolo 11 metri autocostruito
L. 15.000 - radio valvolare marca «EAR» mod. Alpha del 25,5 - 28,00 MHz + 10 metri cavo RG 58 + progetto per
1945/50 perfettamente funzionante e in buone condizio- l'autocostruzione di una cubica quad.2 elementi.
ni di conservazione L. 100.000. I prezzi vanno maggiorati CB RANGER - Op. STEFANO - SALÒ (Brescia) - Tel.
delle spese di spedizione. (0365) 41171
ZAGO EMILIO - Via Tre Martiri, 77 - 45100 ROVIGO -
Tel. (0425) 31866 RIVISTE Elettronica Pratica e Radio Rivista anni 1981 -
'82 - '83- '84 cedo L. 55.000 contanti.
VENDO, per cessata attività, finale FM (88-108MHz) in 6 CAMI ALESSANDRO - V.le Monza, 325 - 20126 MILA-
W out 80 W il tutto completo a L. 200.000. Inoltre vendo NO
finale a TR-FM (88-108 MHz) in 40 W out 300 W marca
ltaltelec a sole L. 700.000 (solo due mesi di vita). Per ACQUISTO radio galena complete o parti e componenti
zone limitrofe offro gratis assistenza. di esse, in particolare basette in bachelite, detector e
DI PILLO MASSIMILIANO - Tel. (085) 810270 ore serali bobine a nido d'ape.
DEL RIO DEMETRIO - Via E. Jenner, 72-00151 ROMA
VENDO corso tecnica digitale S.R.E. completo di lezioni, - Tel. (06) 5340144
materiale e centralina per esperimenti di circuiti integr. +
regalo saldatore istantaneo 220 V 100 W. Tutto a L. VENDO, da riparare, amplif. lineare 27 MHz della CTE
150.000. AM SSB 70 140 Wa L. 50.000. Giradischi Philips 33 45
CARDI UGO- P.le degli Eroi, 8 - 00136 ROMA - Tel. (06) 78 giri di alcuni anni fa a L. 30.000. Amplificatore Hl FI
3583840 ore 19,30 stereo 30 + 30 W, attacco per 4 altoparlanti bilancio e
reg. toni alti e bassi a L. 70.000.
CAMBIO urgentemente altoparlante della Pioneer 100 W BIANCHINI MARCO - Via Tremaiola, 136 TONFANO
0 cm 32 8 ohm sospensione pneumatica con altoparlan- (Lucca) - Tel. (0584) 23329 ore pasti
te per chitarra elettrica 80 W cm 32 4 ohm. Rispondo a
tutti. VENDO: amplificatore valvolare da 70 W funzionante a L.
BALESTRIERI SALVATORE - Via Mare, 22 - 07046 85.000; alimentatore stabilizzato con tensioni commuta-
PORTO TORRES (Sassari) bili 4,5 V, 6 V, 7,5 V, 9 V, 12 V, corrente massima
d'uscita 3 A a L. 33.000; spedisco in contrassegno.
URGENTE cerco CB RX TX minimo 10 eh 2 Wfuori uso VANOSSI FRANCESCO - Via Alle Fonti, 7- MADESIMO
offro L. 20.000 + un gioco elettronico (calcetto per una e (Sondrio) - Tel. (0343) 53076 ore pasti 12,30-14,30 -
due persone) + un trasformatore da 7-10 W+ alcuni 19-21
componenti elettronici ricavati da circuiti e anche circuiti.
FRANCO - Via Solferino, 7 -OLOGNO CMONZESE CERCO schema di dipolo dalle dimensioni contenute da
(Milano) - Tel. (02) 2533412 adattare con apparato yesu FT-7 B. Pago max L. 10.000.
Accetto anche dipolo già montato tarato e funzionante.
Pago m. 2 x L. 30.000.
VENDO corso elettronica radio stereo S.R.E. nuovissimo BIANCO GIUSEPPE - Via Faccolli, 38 - 73028 OTRAN-
imballato L. 950.000. Tratto solo Umbria, Marche e Ro- TO (Lecce) - Tel. (0836) 81329
magna.
ANTONIO - Tel. (0721) 863011 ore serali VENDO lineare per FM nuovissimo, potenza 80 W effetti-
vi in antenna funzionamento ottimo per L. 1.200.000
VENDO corso radio stereo valvole e trans.a L. 100.000, trattabili.
11 vol. rilegati; provavalvole a L. 150.000; 40 valvole PULICE ROSARIO - Via Garibaldi, 45 - 88050 FORESTA
funzion. 2 bobine scoth 27 cm di metallo cedo al miglior DI PETILIA POLICASTRO (Catanzaro)
offerente.
MAROSSA MAURIZIO - Via Boriando, 22C/4 16137 VENDO VIC-20 + registratore C2N + soystick + espan-
GENOVA - Tel. 889926 ore pasti sione 3K RAM + cartuccia «Omega Race» + 76 program-
mi listati + 15 su cassetta. Valore L. 450.000, a L.
VENDO lineare e microfono da tavolo amplificato a L. 300.000!
220.000. RISPOLI ROBERTO - Via C. Beccaria, 39 - 20099
TARGA DOMENICO - Tel. (0381) 96916 dopo le ore 14 SESTO S. GIOVANNI (Milano) - Tel. 2478280
719
PRINCIPIANTE elettronico offre 2 casse acustiche ste- VENDO ZX81 con cavetti e alimentatore, manuali libri
reo da 4 ohm 12 W seminuove ed un giradischi mono cassette di programmi+ ricezione RTTY con ZX81 inter-
della Europhon con altoparlante installato sul coperchio, faccia USART con tutti i componenti e schema elettrico
in cambio di un CB usato anche se non in buone da montare + regalo espansione da 16 K della BFW da
condizioni e anche se non di marca, purchè funzionante. riparare una RAM. Il tutto a L. 150.000 trattabili. Rispon-
Disposto a pagare anche più di L. 10.000. do solo per posta.
Telefonare dalle 18 alle 20 allo (02) 9085575 e chiede- SPEZIA MARIO- Via del Camminello, 2/1 - 16033 LA-
re di RICCARDO VAGNA (Genova)
-~-- - - - - - -- - - - - - - - -- - ·-- - - -
721
CELLULE SOLA RI 0,3 mm. La presa intermedia B è ricavata alla
trentesima spira contata a partire dal lato mas-
Essendo vissuto a lungo in Italia e conoscendo sa. L'avvolgimento deve essere effettuato su una
bene la vostra pubblicazione, vi scrivo per ferrite cilindrica di 8 mm di diametro. Ovvia-
chiedervi uno schema. Precisamente quello di mente, il funzionamento del ricevitore dipende
un semplicissimo ricevitore radio portatile ali- dalla qualità del circuito antenna-terra.
mentato con sei cellule solari, che ho ricavato Le posizioni di SI sono: P = eventuale alim. a
da una calcolatrice fuori uso. pile - SP = spento - CS = alim. a cellule solari.
HOFF FRANZ
Austria
COMPONENTI
Con sei cellule solari lei può disporre di una
tensione di 3 V circa ed assorbire una corrente C1 = 300 + 500 pF (variabile ad aria)
di pochi milliampere. Che sono sufficienti per C2 = 5.000 pF
alimentare il circuito qui riportato, il quale R1 = 100.000 + 220.000 ohm
consente l'ascolto di qualche emittente locale di TR1 = AC126
potenza ad onda media in auricolare magneti- DG = diodo al germanio (qualunque tipo)
co o in cuffia. La bobina LI è composta da 80 S1 /= comm. 3 posiz. - 1 via
spire di filo di rame smaltato del diametro di CUFFIA 1.000 ± 4.000 ohm
IN SCATOLA DI MONTAGGIO
L. 14.750 (senza altoparlante}
L. 16.750 (con altoparlante}
CARATTERISTICHE:
Controllo sintonia: a condensatore variabile- Controllo volume: a potenziometro - 1' Entrata BF:
500 ±-50.000 ohm - 2 Entrata BF; 100.000±1 megaohm - Alimentazione: 9 Vcc Impedenza d'u-
scita: 8 ohm - Potenza d'uscita: f W circa.
Il kit contiene: 1 condensatore variabile ad aria • 1 potenziometro di volume con interruttore, In-
corporato- 1 contenitore pile- 1 raccordatore collegamenti pile- 1 circuito stampato - 1 bobina
sintonia - 1 circuito integri:to - 1 zoccolo porta integrato- 1 diodo al germanio- 1 commutatore
- 1 spezzone di filo flessibile- 10 pagliuzze capicorda- 3 condensatori elettrolitici - 3 resistenze
- 2 viti fissaggio variabile.
722
Q
ANT
L1 R1
CUFFIA
C2 4,5V Lu
6 3
O
z- cd0
TERRA
In scatola
ALIMENTATORE STABILIZZATO di montaggio
Caratteristiche
I
Tensione regolabile 5 -;- 13 V
Corr. max. ass. 0,7A
Corr. picco 1A
Rlpple 1mV con 0,1A d'use.
5mV con 0,6A d'use.
Stabillzz. a 5V d'use. 100mV
723
SQUELCH
COMPONENTI
Condensatori
C1 = 2,2 F - 16 VI (elettrolitico)
C2 = 100.000 F
c3 = 100.000 F
C4 = 1 O F- 16 VI (elettrolitico)
C5 = 1 O µF - 16 VI (elettrolitico)
C6 = 2,2 F- 16 VI(elettrolitico)
C7 = 100 F - 16 VI (elettrolitico)
Resistenze
L. 9.000 R1
R2
= 500.000
= 390.000
ohm (trimmer)
ohm
R3 = 220.000 ohm
Il pacco dell'hobbysta è un'offerta spe- R4 = 560.000 ohm
ciale della nostra Editrice, a tutti i R5 = 10.000 ohm
nuovi e vecchi lettori, che ravviva l'in- R6 = 4.700 ohm
teresse del dilettante, che fa rispar- R7 = 4.700 ohm
miare denaro e conduce alla realizza-
zione di apparecchiature elettroniche Varie
di notevole originalità ed uso corrente. IC1 = CA3046
D1 = 0A91
D2 = OA91
ALIM. = 9± 12V
724
Il Il Il
Eh
R3
eI Il Il Il 7 6 5 4 3 2
IC1
I,Il[iII. r'I'
RI II Il R4
I
-
= i·
.. • • • U4
#fr-
22
c4
ENIR. 2R2 Il l=l J [ I]osc.(b) za7
SALDATORE
ISTANTANEO
A PISTOLA
L. 16.500
-------(
CARATTERISTICHE:
Tempo di riscaldamento: 3 secondi
Alimentazione: 220 V
E dotato di punta di ricambio e di
Potenza: 100W istruzioni per l'uso. Ed è particolar-
mente adatto per lavori intermittenti
Illuminazione del punto di saldatura
professionali e dilettantistici.
725
CURVA DEL DIODO
COMPONENTI
R1 = 100 ohm
R2 = 1.000 ohm
S1 = deviatore
T1 = trasf. (220 V-6 V)
726
01
T1 +
m
~ -- -
ORIZZ.
6,3V lOSCILL
Rl I i
• 1
2
R2 I
~VERT
S1
727
MONITOR PER AUTO quale entra in funzione all'atto dell'accensione
del motore, soltanto per comprovare la propria
In molte autovetture moderne è presente un efficienza. L'ingresso A va collegato con le luci
monitor di controllo dei principali elementi di posizione, il B alla bobina, il C al pressore
meccanici, elettrici e liquidi. Perché non pre- dell'olio, il D al sensore di temperatura l'E alla
sentate, a beneficio dei lettori automobilisti, un chiave di accensione, l'F al morsetto positivo
progetto di questo tipo? della batteria (12 V) e G a massa.
SERRA FULVIO
Brescia
Pur non potendosi definire un vero e proprio stroboscopio, questo apparato consente di trasfor-
mare il normale procedere delle persone in un movimento per scatti. Le lampade per illuminazione
domestica sembrano emettere bagliori di fiamma, così da. somigliare a candele accese. E non
sono rari gli effetti ipnotizzanti dei presenti, che, possono avvertire strane ma rapide sensazioni.
I""I '
r • n. 3 condensatori- n. 6 resistenze- n. 1 po-
tenziometro - n. 1 impedenza BF - n. 1 zoccolo
per circuito integrato - n. 1 circuito integrato -
n. 1 diodo raddrizzatore- n. 1 SCR n. 1 cor-
done alimentazione con spina - n. 4 capicorda -
n. 1 circuito stampato.
728
R9 F
2
a - .02
I l . Il I l Il
« 03
~ Il Il
l 5
Il ~
Il Il Il Il 6
D
e Il
v
A Il Il Il 8
D
l
05
D6
t i Il Il 9
E
Kte
kt
REGOLATORE DI POTENZA
IN SCATOLA
Con questo dispositivo è possibile
DI MONTAGGIO
controllare:
3 - La temperatura di un saldatore.
729
DOPPIA POLARIT A STRUMENTALE nello schema qui riportato. Soltanto in tal modo
lo strumento potrà rilevare valori di tensione di
Ho tentato di inserire un microamperometro da pochi millivolt. Il trimmer R2 regola il fondo-
50 A sulla diagonale di un ponte di diodi, con scala.
lo scopo di realizzare uno strumento di misura
di tensioni debolissime ma insensibile alle va-
riazioni di polarità. Purtroppo i risultati non COMPONENTI
sono stati soddisfacenti.
LOSITO LA VINI O C1 = 10 F- I6 VI (elettrolitico)
Bari C2 = 100 µF - 16 VI (elettrolitico)
R1 = 5.000 ohm
Per compensare la caduta di tensione di ben 1,2 R2 = 1.000 ohm (trimmer)
V di un ponte di diodi, è necessario inserire IC1 = 741
questo in una rete di controreazione di un A = microamperometro (50 A fondo-scala)
amplificatore operazionale, così come avviene D1... 04 = 4 x 1N4001
730
c2
+
ENTR. R1
R2
731
L'AUDIO NEL PROIETTORE
COMPONENTI
ct = 100.000 pF
R1/ = 1.000 ohm
R2 = 100.000 ohm (potenz. a variaz. lin.)
IC1 = 741
FD = fotodiodo
IN SCATOLA DI MONTAGGIO CUFFIA = 100 600 ohm
L. 18.500
732
R2
/MM
R1
FD
+
1 use.
BF
I t
Cc8
I
\
13
e
14V
e
733
INDICE DELL'ANNATA
AMPLIFICAZIONE mese pagina
734
1984
RADIORICEZIONE
Antenna amatoriale
mese
aprile
pagina
236
Ricevitore sperimentale luglio/agosto 396
Ricezioni disturbate luglio/agosto 446
Ascolto delle OC settembre 493
Ricevitore multigamma novembre 612
Millivoltmetro BF gennaio 10
Elettroscopio mod erno gennaio 42
Monitor di modulazione febbraio 74
Provadiodi Ge-Si-Zener febbraio 96
Misuratore di campo marzo 162
lmpedenzimetro per bobine maggio 260
Provaquarzi giugno 346
Elementi di misura dicembre 692
735
offerta speciale!
ELETTRONICA
·PllATICA
G
E
N
E
A
A
T
Q
"
GENERATORTRACE
'ELETTRONICA
CBE
::z -· -
: ±zz-PRATICA
_,_
RIVllATOl!f
o cne [s
E.l.E:TTRO
STATICI • •
~
L. 12.000
Per agevolare l'opera di chi, per la prima volta, è impegnato nella ricerca degli elementi
didattici introduttivi di questa affascinante disciplina che è l'elettronica del tempo libero,
abbiamo approntato un insieme di riviste che, acquistate separatamente, verrebbero a
costare L. 3.000 ciascuna, ma che in un blocco unico, anziché L. 36.000, si possono avere
per sole L. 12.000.
ALIMENTATORE IN SCATOLA
DI MONTAGGIO
PROFESSIONALE L. 49.200
e STABILIZZAZIONE PERFETTA FRA 5,7 e 14,5 Vcc e CORRENTE DI LAVORO: 2,2 A
CARATTERISTICHE
Tensione d'entrata: 220 Vca
Tensione d'uscita (a vuoto): regolabile fra 5,8 e
14,6 Vcc
Tensione d'uscita (con carico 2A): regolabile fra
5,7 e 14,5 Vcc
Stabilizzazione: 100 mV
Corrente di picco: 3 A
Corrente con tensione perfettamente stabilizzata,
2,2 A (entro - 100 mV)
Corrente di cortocircuito: 150 mA
•# ..
- n. 1 Dissipatore termico (con 4 viti, 4 dadi, 3 rondelle
e 1 paglietta)
- n. 1 Circuito stampato
- n. 1 Bustina grasso di silicone
- n. 1 Squadretta metallica (4 viti e 4 dadi)
- n. 1 Voltmetro (con due resistenze presaldate) hz tt
- n. 1 Cordone di alimentazione (gommino-passante)
- n. 2 Boccole (rossa-nera)
- n. Lampada-spia (graffetta fissaggio)
- n. Porta-fusibile completo
n. Interruttore di rete
- n. Manopola per potenziometro
- n. Potenziometro (rondella e dado)
- n. Trasformatore di alimentazione (2 viti, 2 dadi, 2
rondelle)
f, Contenitore in ferro verniciato a fuoco (2 viti au-
to filettanti)
- n. 1 Pannello frontale serigrafato
n. 7 Spezzoni di filo (colori diversi)
- n. 2 Spezzoni tubetto sterling
MICR0TRASMETTIT0RE
FM CON CIRCUITO
INTEGRATO
CARATTERISTICHE
Tipo di emissione in modulazione di frequenza
Gamma di lavoro 88 +- 108 MHz
Potenza d'uscita 10 + 40 mW
Alimentazione con pila a 9 V
Assorbimento 2,5 + 5 mA
Dimensioni 5,5 x 5,3 cm (esci. pila)
in scatola di montaggio
L 12.700
Gli elementi fondamentali, che ca-
ratterizzano il progetto del microtra-
smettitore tascabile, sono: la mas-
sima semplicità di montaggio del
circuito e l'immediato e sicuro fun-
zionamento. Due elementi, questi,
s E che sicuramente invoglieranno tut-
ti i principianti, anche quelli eh-e
sono privi di nozioni tecniche, a
costruirlo ed usarlo nelle occasio-
ni più propizie, per motivi profes-
sionali o sociali, per scopi protet-
tivi e preventivi, per divertimento.