Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
IN FM
NUOVO
MICROTRASMETTTTORE
STRU ENTI DI MISURA __
TESTER ANALOGICO
MOD. TS 271 · L. 24.500
, : ~ 7e
:::- '',;j
, n!! °
CARATTERISTICHE GENERALI
+e ] 5 Campi di misura - 19 portate
» Sensibilità : 10.000 wv o.e.
TS271 Dimensioni : mm 150 x 63 x 32
Peso : Kg O, 14
Pila : 1 elemento da 1,5 V
or Go C33
iii-
•
PORTATE
VOLT o.e. 0,25 V • 2,5 V • 25 V • 250 V • 1.000 V
VOLT A.C. 1 O V • 50 V • 250 V • 1.000 V
TESTER ANALOGICO
MOD. TS 260 - L. 59.000
CARATTERISTICHE GENERALI
7 Campi di misura - 31 portate
Sensibilità 20.000 Q/V D.O. - 4.000 /V A.C.
Dimensioni mm 103 x 103 x 38
Peso Kg 0,250.
Scala mm 95
Pile 2 elementi da 1,5 V
2 Fusibili
Spinotti speciali contro le errate inserzioni
PORTATE
VOLT D.C 100 m V - 0,5 V - 2 V - 5 V - 20 V - 50 V - 100
V-200V-1000V
VOLT A.C. 2,5 V - 10 V - 25 V - 100 V - 250 V - 500 V -
1000 V
OHM Q X 1 - 2x 10 - 2x 100 - 2x 1000
AMP. D.C. 50 A - 500 A-5 mA - 50 mA - 0,5 A - 5 A
AMP. A.C. 250 A- 1,5 mA - 15 mli - 150 mA - 1 ,5 A -
10 A
CAPACITÀ = O ~ 50 ,uF - O è- 500 F (con batteria interna)
dB 22 dB-30 dB-42 dB8-50 dB- 56 dB- 62 dB
ACCESSORI
Libretto istruzione con schema elettrico e parti accessorie -
Puntali
Gli strumenti pubblicizzati in questa pagina possono essere richiesti inviando anticipatamente
l'importo, nel quale sono già comprese le spese di spedizione, tramite vaglia postale, assegno
bancario o conto corrente postale n. 46013207 a: STOCK RADIO - 20124 MILANO - Via P. Castaldi, 20.
Ecco il dono
che premia chi si abbona
o rinnova l'abbonamento scaduto
Abbonatevi!
e lo riceverete
subito in dono
a casa vostra
ATTENZIONE!
Il manuale, illustrato alla pagina precedente, è un'opera editoria-
le appositamente approntata per premiare gli abbonati a Elettro-
nica Pratica. Non è quindi un prodotto commerciale e non può
essere acquistata, a parte, in alcuna libreria, né presso questa
Casa Editrice.
ELETTRONICA "
R.ANTICA
Via Zuretti, 52 Milano - Tel. 6697945
ANNO 17 N. 2 - FEBBRAIO 1988
LA COPERTINA - Riproduce il prototipo del mlcro-
trasmettitore, con modulazione di frequenza e
possibilità di estensione di gamma, realizzato nei
nostri laboratori e presentato nelle prime pagine
del fascicolo. L'apparecchio, approntato in scato-
la di montaggio, sostituisce quello della vecchia
microspia.
editrice
ELETTRONICA PRATICA n Somniario
direttore responsabile
ZEFFERINO DE SANCTIS
MICROTRASMETTITORE 68
disegno tecnico
CORRADO EUGENIO
FM - 52 MHz + 158 MHz
11 APPRONTATO IN KIT
stampa
TIMEC
ALBAIRATE • MILANO 11 VARIATORE DI LUCE 80
Distributore esclusivo per A SFIORAMENTO
l'Italia:
A.&G. Marco - Via Fortezza n.
11 PER USI DOMESTICI
27 - 20126 Milano tel. 25261
autorizzazione Tribunale Clvi-
le di Milano - N. 74 del 29-12- REGOLATORE DI TONO 90
1972- pubblicità inferiore al
25%.
PER NOTE BASSE
CON POTENZIOMETRO
UNA COPIA L. 3.500
52 MHz •
e 158 MHz
Approntato
in scatola di montaggio a
L. 24.000
Al lettore diligente, colui che dalle nostre esposi- solamente e completamente modulati in frequen-
zioni teoriche pretende l'assoluta precisione, non za, come avremo occasione di dimostrare più
sarà sicuramente sfuggita una volontaria inesat- avanti, in sede di analisi del circuito elettrico.
tezza quando, nel presentare i diversi progetti di Pertanto, fin d'ora appare evidente che, in questo
piccoli trasmettitori, che in passato hanno pur dispositivo, le prestazioni sono superiori a quelle
empre riscosso un clamoroso successo, abbiamo di ogni altro modello precedente, proprio perché
affermato che i segnali generati erano modulati in tutta l'energia disponibile viene modulata in fre-
frequenza. Mentre, nel rispetto del rigore scienti- quenza, con una conseguente esaltazione dell'ef-
fico, avremmo dovuto dire che le irradiazioni for- ficienza del trasmettitore. Eppure, una tale carat-
mavano una banda composita, ovvero, modulata teristica, se non è accompagnata da altri accorgi-
sia in frequenza che in ampiezza, con un parziale menti tecnici, non è sufficiente a qualificare posi-
ed inutile dispendio, quindi, di energia prodotta. tivamente il progetto. Per esempio, a nulla valgo-
La quale, con il ricevitore radio commutato in no talune preziosità circuitali, se la scelta del tra-
FM, non poteva essere trasformata in messaggi sduttore acustico non è fatta con intelligenza ed
intellegibili. Ora, invece, nel proporre al grosso oculatezza. Oppure, se il dimensionamento della
• pubblico degli appassionati alle ricetrasmissioni il componentistica non tiene conto del carattere di
più recente microtrasmettitore progettato dai tec- portatilità dell'oggetto, in cui una sola piccola pi-
nici del presente periodico, possiamo dichiarare, la costituisce l'unico serbatoio di energia, che de-
con piena consapevolezza, che i segnali inviati ve durare a lungo nel tempo, senza costringere
nello spazio, da questo minuscolo apparato, sono l'operatore a frequenti e dispendiosi ricambi. Ma
68
Funziona senza antenna
Possibilità di aumento
della portata
CARATTERISTICHE
69
--~-,.:_-·-·- -·
J
-·-·-·-·-·-·-·-·-!I
CO
u
,._
CO
I
rie
Cl::
tìl \
r
Il)
u
-..:- t--..
u
./tf,IN= ··' Il Cl::
IO
Cl:: Il\"-------''
::::..
Cl
"1
u
k
u
" I
I
I
I
=.@ì
I + Il ~
I
---[@ -·-------- ----~----·: ••
70
SPAZIO
PRESA
PILA
Fig. 2 • Piano costruttivo del mlcrotrasmettltore nel quale le piste di rame del circul-
to stampato debbono considerarsi viste in trasparenza. Sulla presa contrassegnata
con la lettera A va collegato uno dei due rami dell'antenna a dipolo in fase di mon-
taggio si applichi il ponticello (pont.), che garantisce la continuità elettrica della li-
nea positiva di alimentazione.
<_ COMPONENTI ]
74
\
I
I
\
di tutto ciò parleremo nei prosieguo dell'articolo, ro località di residenza, a stabilire dei collega-
con dovizia di particolari e mediante il ricorso alle menti radio puliti, esenti da interferenze e quindi
necessarie illustrazioni. Per il momento preferia- intellegibili. Ebbene, per costoro abbiamo escogi-
mo richiamare l'attenzione di chi ci segue sulle ca- tato un sistema alquanto semplice di estendere la
ratteristiche del progetto del microtrasmettitore. gamma di emissione, sempre in FM, fra i limiti
dei 52 MHz e i 158 MHz, con la sola e semplice
sostituzione della bobina oscillatrice. Anche se
PRESTAZIONI OPERATIVE l'invasione di tale gamma, riservata a taluni servi-
zi pubblici, è assolutamente proibita. Pur tutta-
Elenchiamo, qui di seguito, quelle che possono a via, considerando che la potenza d'uscita del tra-
giusta ragione definirsi le maggiori caratteristiche smettitore è assai ridotta, consentendo questa,
elettriche del microtrasmettitore, ovviamente ap- ovviamente senza l'uso dell'antenna, l'ascolto en-
prezzabili in fase operativa. tro il raggio di alcune centinaia di metri, abbiamo
ritenuto possibile un piccolo strappo alla regola.
Emissione in FM Più avanti, quindi, sono stati elencati i dati co-
Impiego di microfono a condensatore struttivi delle varie bobine, in riferimento alle lo-
Facoltà di uscire dalla banda commerciale ro frequenze di emissione, con un richiamo fermo
Minimo consumo di energia e preciso al buon senso e alla correttezza del letto-
Possibilità di ascolto con RX specifici re nel farne un impiego civile e richiamando Pat-
tenzione di tutti sul divieto assoluto di trasmette-
Sul processo di emissione in FM ci soffermeremo re segnali radio sulle gamme di frequenza qui di
più avanti. Per quanto riguarda invece l'utilizza- seguito elencate:
zione di un microfono a condensatore, possiamo
ricordare che questa non è una novità in assoluto, 110MHz 135 MHz
giacché in altre occasioni si è fatto uso di un tale 144 MHz 146 MHz
componente, che non mancheremo del resto di 155 MHz 160 MHz.
analizzare più avanti.
Meritano ora una particolare interpretazione la Prima di trasmettere, in una delle rimanenti por-
terza e l'ultima delle caratteristiche prima elenca- zioni di gamma, l'operatore dovrà controllare
te. Le quali sono state coralmente e ripetutamen- con la massima precisione, che in queste non sia
te richieste da quei lettori che, a causa dell'attuale in atto alcun collegamento radio. E ciò si effettua
affollamento della gamma commerciale a modu- tenendo il ricevitore acceso e sintonizzato sulla
lazione di frequenza, quella compresa fra gli 88 frequenza nella quale si vuol operare, almeno per
MHz e i 108 MHz, non sono mai riusciti, nelle lo- alcune ore.
72
Fig. 4 • Questa foto riproduce il prototipo di microtrasmettitore realizzato e collau-
dato nei nostri laboratori. Da essa si possono trarre utili indicazioni pratiche per la
realizzazione dell'apparato.
73
rosso
. vcc
Il
COND.
FET
3
verde p
BÉ
RES.
Flg. 5 • Schema elettrico della parte clrcui-
r tale Interna al microfono a condensatore. Il
transistor FET ampllflca I segnali di bassa
nero . frequenza applicati al gaie.
GND
75
K
2 7 B
3 6
A
/C 7 TR1 DV
Fig. 7 • I componenti elettronici, qui riportati ed Impiegati nel montaggio del micro-
trasmettitore, si intendono visti dall'alto. Le frecce segnalano gli elementi di riferi-
mento, che consentono di applicare al circuito, in modo esatto, l'integrato IC1, il
transistor TR1 ed il diodo varlcap DV.
nente, è individuabile da quella parte in cui è im- Nel kit è contenuta una matassina di filo stagna-
presso un anello di riferimento. to, con il quale si costruisce la bobina oscillatrice
Subito dopo si potranno inserire e saldare a sta- LI per leemissioni di gamma FM normale, oppu-
gno tutti gli altri componenti, tenendo conto che re guelfe per trasmettere, nei limiti della liceità,
resistenze e condensatori non sono elementi pola- fuori della gamma commerciale. I dati costruttivi
rizzati e possono comunque essere montati, senza delle bobine e i corrispondenti valori di emissione
alcuna considerazione per la posizione dei loro sono riportati in un'apposita tabella pubblicata a
terminali. parte. Nella quale è pure indicata la spira in cui si
BOBINA IN SPIRE PRESA ANTENNA Freq. con C7 min. Freq. con C7 ma»
NB. Le lettere maiuscole, indicative delle sette bobine, sono riportate nella foto di figura 8.
76
Fig. 8- Su questa basetta-supporto sono state fissate tutte le bobine necessarie per
far lavorare il microtrasmettitore nella gamma a modulazione di frequenza di 52
MHz + 158 MHz. I dati costruttivi di ognuna di esse sono riportati in apposita tabel-
la, nella quale ogni elemento è stato contrassegnato con la stessa lettera maiusco-
la qui riportata.
esegue la saldatura di uno dei due spezzoni di filo circuito stampato sono riportati i segni meno(-) e
che compongono il dipolo. più ( + ).
Nello schema di figura 2, in prossimità della bo- Il microfono a condensatore è dotato di tre fili
bina LI, sono presenti due capicorda (pagliuzze), conduttori diversamente colorati: rosso - nero -
sui quali si effettuano i collegamenti di antenna verde. I quali sono regolarmente citati in figura 2,
(A). mentre nello schema elettrico di figura 1 sono in-
I dati costruttivi riportati nella tabella sono validi dicati con le lettere maiuscole R-N- V. Nessun
per un circuito alimentato con la tensione di 9 V. errore di collegamento, dunque, può essere com-
Con valori di tensioni superiori, per esempio con messo durante l'applicazione di questo compo-
quello di 12 V, il diodo varicap DV presenterebbe nente, purché si tenga sott'occhio il piano co-
valori capacitivi inferiori e le frequenze si sposte- struttivo di figura 2.
rebbero verso l'alto. Riferendoci alla bobina G, Il microfono può essere montato indifferente-
che copre la gamma dei 135 : 150 MHz, con la mente con i terminali lunghi, oppure accorciati, a
tensione di 9 V, con una alimentazione di 12,5 V seconda delle preferenze del montatore, senza in-
coprirebbe la gamma dei 142 + 160 MHz. Ma fluenzare in alcuna misura il corretto funziona-
anche la distanza tra spira e spira influisce sulla mento del microtrasmettitore. La lunghezza dei
frequenza di emissione del microtrasmettitore. conduttori, infatti, è soltanto una questione di
Normalmente si impiega una spaziatura di 3 --e- 4 estetica e di esigenze pratiche, come nel caso di
mm. impiego del dispositivo in funzione di radiomi-
Ricordiamo che tutte le bobine, qualunque sia la crofono da tasca, con microfono omnidirezionale
frequenza di emissione, si realizzano avvolgendo infilato nell'occhiello della giacca.
il filo su un supporto cilindrico del diametro di 6 Il buon funzionamento del microtrasmettitore è
mm. Anche una punta da trapano, ovviamente condizionato dalla precisione con cui vengono ef-
nella sua parte liscia, può servire a questo scopo. fettuate le saldature a stagno. Ai principianti,
Gli ultimi elementi da inserire nella basetta del quindi, raccomandiamo, prima di infilare i termi-
circuito stampato sono la presa polarizzata per nali dei componenti nei rispettivi fori del circuito
l'innesto della pila a 9V ed i conduttori prove- stampato, di raschiarli con la lama di un temperi-
nienti dal microfono. La prima è dotata di due no o con una lametta da barba, in modo da far
conduttori, uno di color nero e l'altro di color apparire la lucentezza del metallo, ossia di elimi-
rosso. Il conduttore nero rappresenta la tensione nare ogni traccia di ossido o impurità, che non
negativa, quello rosso la tensione positiva. In cor- consentono di eseguire alla perfezione le saldatu-
rispondenza di queste tensioni, sulla basetta del re e che rappresentano sempre un ostacolo, più
77
+ gola il trimmer R3 a metà corsa e, possibilmente
con adatto cacciavite di plastica per operazioni di
taratura, si regola il compensatore C7 in modo da
FILO 1 Flg. 9 • L'antenna dipolo, ascoltare nel ricevitore un forte fischio. Se ciò ac-
necessaria per esaltare la cade, le operazioni di taratura possono conside-
portata del
mlcrotrasmettltore, può
rarsi grossolanamente concluse. Perché ora si
essere realizzata tratta di individuare, per successivi tentativi, la
mediante due fil] taratura preferibile di R3, che è quella in cui il se-
conduttori, Isolati In gnale ricevuto attraverso la radio appare chiaro,
plastica, del diametro di
0,5 cm. Sono preferibili
intellegibile e privo di distorsioni.
è,(;/ tuttavia I conduttori rigidi Durante la regolazione di R3 si potrà notare come
Cc»
sistemati in posizione la modulazione peggiori in condizioni di massima
vertlcale. amplificazione. E ciò può accadere per due preci-
MICROSPIA
si motivi: perché i rumori, anche quelli debolissi-
mi, diventano assai forti e perché entra in gioco il
soffio generato dai semiconduttori. Infatti, è ve-
ro che l'orecchio umano, con l'aiuto del cervello,
è in condizioni di selezionare un suono fra tanti
altri anche intensi, ma questo potere ha un limite.
Di notte, ad esempio, nel silenzio di una camera
FILO 2 da letto, è facile ascoltare il ronzio di una zanza-
ra. Ma di giorno, quando la camera si riempie di
brusìi, provenienti dall'esterno e ai quali l'orec-
chio è abituato, la zanzara non la si sente più. Al
contrario, il microtrasmettitore è più imparziale
dell'orecchio ed amplifica tutto in proporzione.
Ecco perché la taratura dell'amplificazione, tra-
mite il trimmer R3, deve adeguarsi al valore del
rumore di fondo. In conclusione, quando si vo-
gliono ascoltare debolissimi rumori in luoghi si-
precisamente, una resistenza al passaggio delle lenziosi, l'amplificazione può essere spinta al
deboli correnti che percorrono le varie parti del massimo, mentre sarà regolata al minimo là dove
circuito del microtrasmettitore. c'è molto rumore. Dunque, in ogni caso, il trim-
Tutti i componenti debbono rimanere adagiati mer R3 va usato con attenzione.
sulla superficie della basetta-supporto, mentre i
loro terminali debbono attraversare i fori ed esse-
re tranciati in giusta misura, onde consentire un LA PORTATA
preciso coinvolgimento della goccia di stagno fu-
so. La portata del microtrasmettitore varia col varia-
re delle condizioni ambientali e di quelle fisiche
ed elettriche del circuito. Per esempio, senza l'im-
MESSA A PUNTO E COLLAUDO piego dell'antenna, il raggio d'azione può mutare
fra il centinaio di metri, in città e qualche chilo-
Una volta ultimato il montaggio del microtra- metro in aperta campagna. Ma la portata aumen-
smettitore, dopo aver controllato attentamente il ta pure coll'aumentare della tensione di alimenta-
lavoro compiuto, si potrà procedere con alcune zione che, come è stato detto, può variare fra i 9
semplici operazioni di messa a punto e collaudo. Vcc ei15 Vcc, con la possibilità di impiego di una
Si comincerà quindi coll'accendere un ricevitore piccola pila da 9 V, oppure di tre pile piatte da 4,5
radio, commutato sulla gamma a modulazione di V ciascuna, collegate in serie tra di loro, in modo
frequenza (FM) e si cercherà in questo una zona da comporre un alimentatore da 12,5 V.
in cui non siano presenti segnali radiofonici, an- Un altro sistema per esaltare la potenza d'uscita
che se tale ricerca, in molti casi, potrà risultare consiste nel diminuire il valore della resistenza di
vana. Comunque, uno spazio poco affollato o emittore R8, riducendolo da 560 ohm ai valori di
con segnali di debole intensità lo si trova sempre. 470 ohm - 390 ohm - 330 ohm - 270 ohm e ricor-
Fatto ciò, si applica la pila da 9 V sul portapila, dando che, con i valori più bassi, assegnati alla
operando ad una certa distanza dal ricevitore ra- resistenza R8, la potenza in uscita aumenta. Ma
dio, ma sempre nel medesimo locale. Quindi si re- alla maggior potenza del microtrasmettitore cor-
78
risponde un aumento di consumo di energia elet- La lunghezza d'onda viene determinata applican-
trica, ossia delle pile di alimentazione. do la seguente formula:
Per quanto riguarda l'antenna, facciamo presen-
te che questa costituisce l'organo elettrico che ir- Lunghezza d'onda = 280 : F
radia le onde elettromagnetiche nello spazio. Per-
tanto un'antenna, realizzata con precisi criteri nella quale F indica la frequenza di trasmissione
tecnici e particolari attenzioni costruttive, contri- espressa in MHz. Ma facciamo un esempio e sup-
buisce ad aumentare la portata del trasmettitore poniamo di trasmettere sulla frequenza di 140
in misura notevole. MHz. Applicando la formula precedente si ha:
Uno dei due terminali, sui quali va collegato il di-
polo, è contrassegnato, nella basetta del circuito Lunghezza d'onda = 280 : 140 = 2 metri
stampato, con la lettera A, l'altro fa capo alla li-
nea + Vcc.
Buoni risultati si raggiungono collegando al ter- e quindi la lunghezza fisica di ogni ramo del dipo-
minale A il solo conduttore 1 di figura 9, ma que- lo è:
sti migliorano con il collegamento del secondo fi-
lo conduttore di figura 9 (FILO 2) alla linea + 2 :4= 0,5 = 50 cm
Vcc. Perché in tal modo si compone un vero e
proprio dipolo. I due conduttori del dipolo dovranno essere fissa-
I due fili, che costituiscono il dipolo, potranno ti in posizione verticale, lontano da conduttori
essere rappresentati da due conduttori isolati in elettrici e masse metalliche. Tuttavia, prima di
plastica, del diametro (interno) di 0,5 cm; la lun- considerare definitiva l'installazione dell'anten-
ghezza di ogni ramo va calcolata dividendo per 4 na, converrà fare qualche prova pratica per il rag-
la lunghezza d'onda sulla quale si trasmette. giungimento dei risultati migliori.
n° 7 condensatori
n° 1 compensatore
n° 7 resistenze
n° 1 trimmer potenz.
n° 1 transistor
n° 1 integrato
n° 1 microfono a condensatore
n° 1 presa polarizzata
n° 1circuito stampato
n° 1 matassina filo-stagno
n° 1 matassina filo conduttore
n° 2 capicorda
{
La scatola di montaggio del microtrasmettitore, nella quale sono contenuti tutti gll elementi illustrati nella foto,
costa L. 24.000. Per richiederla occone Inviare anticipatamente l'Importo, che è comprensivo delle spese di spedi-
zione, a mezzo vaglia, assegno bancario o clrcolare, oppure tramite conto corrente postale n° 46013207, intestato
a STOCK RADIO • 20124 MILANO • Via P. Castaldi, 20.
79
La quantità di luce emessa dalla lampadina
dipende dal tempo in cui il dito tocca il sensore
' A
VARIATORE DI LUCE
A SFIORAMENTO
Gli interruttori, a sensore pilotabile mediante uno attualmente in vendita presso i negozi di materiali
sfioramento col dito di una mano, non rappre- elettrici, hanno bene assimilato il principio di
sentano una novità in assoluto per i nostri lettori. funzionamento di questi dispositivi elettronici e
Dato che questo argomento è stato già, in passa- sanno come tali apparati, commercializzati nei
to, proposto con qualche interessante applicazio- modelli da muro e in quelli da comodino, quando
ne pratica. Ma il progetto qui presentato, pur ri- vengono attivati non consentono di ottenere, at-
velandosi un perfezionamento di altri in prece- traverso le lampadine da questi comandate, l'in-
denza pubblicati, è completamente nuovo e quin- tensità di luce desiderata, obbligando l'operatore
di inedito. ad una immediata manovra di regolazione, so-
Coloro che conoscono gli interruttori, regolatori prattutto se l'accensione delle luci avviene di not-
di luminosità, chiamati anche variatori di luce ed te, quando la funzione del regolatore dovrebbe
80
Basta sfiorare un sensore con un dito
per accendere una lampadina.
essere maggiormente apprezzata nel non creare nato inconvenienti e difetti. Ma c'è di più. Con il
disagio in locali adibiti al riposo. Ebbene, questo nuovo interruttore a sfioramento, che in lingua
inconveniente viene eliminato con il variatore di inglese viene chiamato "touch light dimmer", si
luminosità a sfioramento che ci accingiamo a de- possono realizzare o trasformare soprammobili
scrivere. Perché il comando non si esegue più con del tempo passato, senza alterarne l'estetica. Per-
una mano, ma soltanto con il polpastrello di un ché una sola parte metallica originale, dopo aver
qualsiasi dito della mano, col quale si tocca, più o occultato il circuito e i fili conduttori, può funge-
meno a lungo, a seconda della quantità di luce re da sensore.
che si vuol diffondere negli ambienti, un elemen- Un ulteriore vantaggio di questo regolatore di lu-
to sensore, che può essere un morsetto, una vite, ce, rispetto ai tradizionali variatori di luminosità
un capocorda, una piastrina metallica, uno spez- con potenziometro, degno di essere menzionato,
zone di filo conduttore od altro ancora. consiste nella possibilità di effettuare il comando
Molti lettori, oltre che i variatori di luminosità in più posti, dislocati in luoghi diversi. Non più,
ora citati, conosceranno pure gli interruttori a dunque, una sola manopola sul comodino da not-
sfioramento che in taluni modelli di vecchi televi- te o sul muro, in prossimità della porta di accesso
sori, privi di telecomando, servivano per commu- ad un locale, ma una sequenza di pulsanti appli-
tare il canale di ricezione. Oggi quegli interruttori cati nei punti di maggiore comodità e, se si vuole,
sono andati in disuso, anche se molto suggestivi, noti soltanto a poche persone.
perché a volte il loro comportamento appariva Si è fin qui parlato di pilotaggio di lampadine, ma
scorretto, in misura particolare quando dovevano il dispositivo si presta anche al comando di molti
operare in ambienti umidi o ricchi di disturbi. Ad altri carichi resistivi, come ad esempio le piccole
essi infatti si sono sostituiti i nuovi modelli, anca- stufe elettriche, le termocoperte, certi forni elet-
ra a sfioramento, ma molto meglio dimensionati trici, i termofori e tutta quella serie di elettrodo-
e realizzati, come quello che costituisce l'oggetto mestici in cui sia necessario graduare, nella misu-
del presente articolo e che dei vecchi interruttori ra auspicata, il flusso di corrente. Prendendo al-
conserva tutti i pregi e i vantaggi, avendone elimi- cune precauzioni, anche i carichi leggermente in-
81
·-·-·-·-·-·-1
cc,
82
SENSI B. TRIAC MORSETTI
~ SENSORE
< COMPONENTI I
83
realizzati con flip -flop, che mantengono inaltera-
to il loro stato logico (memorizzato) fino al suc-
cessivo evento. L'impostazione digitale, in sosti-
tuzione di quella analogica, adottata nei normali
dimmer, assicura altresì precisione e regolarità di
intervento altrimenti impossibili. Infatti, se si re-
gola l'angolo di conduzione di un triac con una
resistenza di carico, come avviene nei circuiti a
potenziometro, la potenza erogata dalla lampadi-
na non è lineare con la posizione del cursore, ma
assume un andamento assai complesso. E se si
considera poi che le nostre sensazioni luminose
non sono a loro volta lineari con la potenza ero-
gata dalla lampadina, si comprende facilmente
come sia impossibile linearizzare tale regolazione,
semplicemente agendo sulla caratteristica, lineare
Flg. 3 • Disegno in grandezza naturale del circuito stam -
o logaritmica, del potenziometro.
pato sul quale si realizz a Il dispositivo regolatore di lu- Progettando opportunamente il circuito logico, è
minosità a sfioram ento. invece possibile linearizzare il tempo di sfiora-
mento con la sensazione di luminosità, raggiun-
gendo un controllo incredibilmente gradevole.
Abbiamo già accennato, inizialmente, a quell'in-
conveniente per cui i regolatori di luminosità a
triac con comando a potenziometro non consen-
tono la gradualità di luce con partenza da un mi-
nimo valore. E ciò a causa della isteresi caratteri-
duttivi possono essere regolati con il circuito elet- stica che rende difficile la regolazione della lumi-
tronico qui di seguito descritto. nosità sulle basse intensità di luce. Infatti, come è
ben noto, con i normali light dimmer a triac biso-
gna prima accendere la lampada ad una certa lu-
CARATTERISTICHE DEL PROGETTO minosità e poi scendere, mediante la regolazione
del potenziometro, a quella più debole desidera-
Per realizzare le funzioni che il progetto si propo- ta. Il circuito digitale, invece, facilità notevol-
ne di attuare, si è ritenuto conveniente ricorrere mente questa manovra in virtù della sua precisio-
all'impiego di un circuito integrato in tecnologia ne di intervento.
PMOS. Infatti, per il funzionamento del sensore Possiamo ora concludere la prima parte descritti-
a sfioramento si deve comporre un circuito ad al- va del progetto considerando che con la tecnolo-
tissima impedenza, dell'ordine dei miliardi di gia PMOS, che è la stessa adottata nei microcal-
ohm! Il quale deve essere in grado di rivelare quei colatori, si possono realizzare, in forma molto
piccoli segnali che il nostro corpo capta dagli im- economica, sia circuiti ad altissima impedenza
pianti elettrici e da cui, in casa e dovunque si vuo- d'ingresso, sia circuiti logici e, in modo particola-
le installare il dispositivo è circondato. E si badi re, flip-flop. Dunque, la nostra scelta non poteva
bene, si tratta veramente di segnali di minima po- cadere che in uno di tali modelli di circuiti inte-
tenza elettrica, fra i quali il più forte è ovviamen- grati, esattamente il Siemens S 576 C (la lettera
te quello a 50 Hz, ossia alla frequenza di rete. Ma C è molto importante!). Il quale, anche se este-
il progetto, oltre che disporre di un tale circuito riormente appare racchiuso in una piccola custo-
rivelatore, deve pure comandare l'angolo di con- dia, nella realtà circuitale interna è molto com-
duzione di un triac, cioè stabilire con la massima plesso.
precisione il punto di innesco di questo compo-
nente rispetto al passaggio per lo zero della sinu-
soide rappresentativa della tensione di rete a 220 ESAME DEL CIRCUITO
V. Tale dato deve essere inoltre memorizzato, a
seconda del tempo in cui il polpastrello della ma- Lo schema elettrico del dispositivo regolatore di
no indugia sull'elemento sensore. Ma è evidente luminosità è riportato in figura 1. Come si può
che, se il circuito prescelto è di tipo digitale, divie- notare, il circuito è alimentato con la tensione ne-
ne facile mantenere i dati in memoria, perché i gativa di 15 V, derivata da un apposito alimen-
contatori necessari a svolgere tali funzioni sono tatore che descriveremo più avanti.
84
s
-..1I7r I I
I
I \
I
7rI
I
I
'
18o° i
50°
ANGOLO
DI 90°
CONDUZ
30°
0°
o 2 3 5 6 7 8 9 IO Il 12 13 15 TEMPO
IN SEC
85
JF========l2
+JOV-Aftr
+
ov-
-30/ - -
RC
A 220V
-{ y?
DZ
8 220V
ov
+ •
P!ED.l
~
+
ac3
, [g
47 C
-15V
T D1 Il nr
C4
220V
86
già per sua natura parzialmente protetto dalle mìtato. Volendo poi eliminare il sensore e far uso
scariche elettrostatiche e soltanto in casi eccezio- soltanto dei pulsanti, allora si dovrà collegare a
nali potrà rendersi necessario l'intervento ora de- massa il piedino 5 di ICI.
scritto. In caso di carico leggermente induttivo, conviene
Qualora il dispositivo dovesse essere installato in aumentare il valore capacitivo del condensatore
ambienti particolarmente disturbati da campi C5 e diminuire quello della resistenza R7, onde
elettrici ed elettrostatici, allora potrebbe divenire evitare un eccesso di riscaldamento.
necessario l'inserimento di un condensatore, del Se il circuito dovesse creare disturbi in altri deli-
valore capacitivo di alcuni nanofarad, in polipro- catissimi apparati posti nelle vicinanze, converrà
pilene o ceramico NPO, a bassissima perdita, fra inserire, fra i terminali 1 e 2 e fra la rete e la lam-
il piedino 5 di ICI e la linea di massa. pada, un filtro di rete di tipo commerciale.
Nel pilotaggio di potenze elettriche superiori ai
100 W, il triac deve essere opportunamente raf-
COMPORTAMENTO CIRCUITALE freddato con adeguato dissipatore di calore, fa-
cendo bene attenzione agli isolamenti.
Il diagramma riportato in figura 4 interpreta i va-
ri comportamenti del circuito di figura I quando
con il dito di una mano si tocca, più o meno a L'ALIMENTATORE
lungo, l'elemento sensore.
Con la lettera S sono indicati, sull'asse delle ascis- L'alimentatore del circuito integrato ICI è com-
se, i tempi in cui il dito tocca il sensore. Con la posto dai seguenti elementi: C4 - R6 - DZ - DI -
lettera S, sormontata da un trattino, sono indicati C3. Questi sono ben individuabili nello schema
i tempi in cui il sensore rimane libero, ossia isola- elettrico di figura 1, ma sono pure riportati
to dal corpo dell'operatore. nell'estratto di circuito a piè di figura 6, alla qua-
Con un angolo di conduzione di 180°, si ottiene le faremo ora riferimento per interpretare il com-
la piena luminosità della lampada. Il dispositivo, portamento dell'alimentatore.
attraverso la sua logica digitale, sente il tempo dì Con i valori attribuiti a C4 (220.000 pF) e ad R6
azionamento e programma i suoi circuiti in modo (1.000 ohm), si supponga di alimentare, come in-
da inviare l'impulso al triac, esattamente come dicato in alto di figura 6, un carico RC, pari a
indicato nel diagramma. 2678 ohm, tramite la tensione di rete a 220 V - 50
Per sincronizzarsi con la frequenza di rete, il di- Hz. Il valore totale del carico, in tal caso, è dato
spositivo dispone di un circuito di aggancio di fa- dalla somma delle tre grandezze XC - R6 - RC.
se PLL (Phase Locked Loop), che preleva il se- Ossia:
gnale a 50 Hz dal piedino 4 di ICI tramite la resi- Carico totale = XC + R6 + RC
stenza RS ed il condensatore C2. Il condensatore
Cl svolge una funzione capacitiva richiesta Ma il valore di XC è dato da·
dall'integratore interno. Il piedino 2 costituisce •
un ingresso non utilizzato per un dock esterno,
con frequenza massima di 500 Hz e allo scopo di XC = 1 = 1 = 15.923 ohm
ottenere effetti speciali, come ad esempio il lento 2nfC 0,0000628
ed automatico abbassarsi delle luci, che per ora . .
non è impiegato. Il piedino 6 è un altro ingresso, Dunque Ii canco totale CT vale:
che può essere utilizzato per pilotare il dispositivo
da più punti diversi, come è stato anticipato CT = 15.923 ohm + 1.000 ohm + 2.678 ohm =
all'inizio del presente articolo, ma non più col si- 19.601 ohm
stema del sensore, bensì con quello dei pulsanti.
E per questo scopo basta collegare, in serie con il Il valore della corrente che scorre nel circuito è:
piedino 6, una resistenza da 470.000 ohm ed
un'altra da 120.000 ohm verso la linea negativa I = V:R
dell'alimentazione, cioè sul piedino 7 di ICI. Il
punto di saldatura fra le due resistenze verrà col- 220 V: 19.601 ohm = 0,011 A
legato con uno dei terminali dei pulsanti, di cui il
secondo terminale sarà connesso con il condutto- Pertanto, sui terminali del carico RC, nel partico-
re di rete fissato al morsetto 2 del circuito di figu- lare A di figura 6, il valore della tensione è:
ra 1, cioè con quel morsetto in cui entra di retta-
mente una delle due fasi della tensione di rete. V = RxI
I pulsanti possono essere installati in numero illi- 2.678 ohm x 0,011 A = 30 Veff. circa
87
ALLA
SPINA
Sulla sinistra dello schema A di figura 6 è riporta- Per trasformare la tensione unidirezionale pul-
ta la corrispondente sinusoide della tensione ora sante, formata da sole semionde negative, in una
calcolata. tensione perfettamente continua, del valore nega-
Nello schema riportato in B di figura 6 si nota co- tivo di 15 V, necessaria per alimentare l'inte-
me il carico RC sia stato sostituito con un diodo grato ICl, si debbono aggiungere al circuito ri-
zener da 15 V (DZ). Il quale, per il modo in cui prodotto in B di figura 6, il diodo rettificatore al
esso rimane collegato, elimina completamente le silicio Dl ed il condensatore elettrolitico C3, co-
semionde positive e limita quelle negative al valo- me indicato nello schema C di figura 6.
re della tensione di zener cioè a15 V. II vantaggio ottenuto dall'impiego di un conden-
Sulla sinistra dello schema B di figura 6 è ripro- satore (C4) in funzione di elemento di caduta di
dotta la sinusoide della tensione così come questa tensione, deriva dall'assenza di perdite in presen-
si presenta dopo l'inserimento del diodo zener; le za di una reattanza pura o quasi e, conseguente-
semionde positive, eliminate, sono state indicate mente, dalla mancanza di riscaldamento.
mediante tratteggio. La resistenza R6, da 1.000 ohm, impedisce alle
88
aventuali correnti elevate di carica dei condensa- vradimensionare il componente, utilizzando un
tori C4 e C3 di danneggiare il circuito. modello da 25 A o più, inserendo inoltre un fusi-
bile rapido, di congrua portata, sui conduttori di
rete.
Lo schema riportato in figura 7 interpreta le ope-
MONTAGGIO E COLLAUDO
razioni di collaudo del dispositivo. Toccando per
un attimo il piedino S, nel modo indicato, la lam-
Il montaggio del regolatore di luce a sensore si pada LP si accende normalmente. Toccando nuo-
esegue nel modo indicato nel piano costruttivo ri- vamente lo stesso elemento, che in pratica è un
portato in figura 2, dopo aver costruito il circuito capocorda, indicato con la lettera S che è l'inizia-
stampato il cui disegno, in grandezza reale, è pre- le della parola SENSORE, la lampada LP si spe-
sentato in figura 3. gne.
Sullo schema elettrico di figura I, in prossimità Se il dito rimane appoggiato su S, la lampada si
della lampadina LP, è riportato il simbolo di pe- accende lentamente fino a quando il dito viene
ricolo di scossa elettrica. Infatti sui morsetti 1-2 tolto. A questo punto l'integrato ICI memorizza
del circuito sono applicati i conduttori della ten- e mantiene la quantità di luce prescelta. Poi, toc-
sione di rete, che si prolungano poi, attraverso le cando nuovamente per un attimo S, la lampada si
piste del circuito stampato, in molti settori spegne.
dell'apparato. Pertanto, durante il collaudo e Se si mantiene fermo il dito su S, la lampada rag-
l'impiego del regolatore di luminosità, bisogna giunge progressivamente, dalla condizione di
far attenzione a non toccare distrattamente le va- spenta, la massima luminosità, per poi ritornare a
rie parti circuitali e a non porre il dispositivo su spegnersi con un ciclo ripetitivo che dura finché il
un piano conduttore. Conviene quindi, durante le dito della mano rimane su S.
prime prove, inserire il circuito in una scatola di Il sensore, in fase di costruzione finale dell'appa-
cartone, per poi introdurlo definitivamente, a rato, potrà essere sostituito con una piastrina di
controllo avvenuto, dentro un piccolo contenito- rame, di forma quadrata, di un centimetro di la-
re di materiale isolante. to. Oppure, al posto del capocorda, si potrà ap-
Ai lettori principianti si raccomanda di collegare i plicare una vite di rame, una piccola sfera od al-
vari elementi polarizzati (DI-D2-DZ-C3) te- tro elemento conduttore. In ogni caso, la lun-
nendo conto dell'esatta posizione dei loro elettro- ghezza del collegamento, tra il sensore ed il punto
di, peraltro chiaramente indicati nello schema di S del circuito stampato, non deve superare la mi-
figura 2. sura di I --:-- 3 cm. Perché se il filo è lungo, potreb-
Per quanto riguarda l'integrato ICI, in figura 5 è be verificarsi l'attuazione del ciclo prima descrit-
disegnato tale componente nella sua parte supe- to dei successivi spegnimenti e delle continue ac-
riore, con la numerazione degli otto piedini di- censioni, attuando un effetto luminoso abbastan-
sponibili. za suggestivo ma accettabile in occasione di feste
Per evitare guasti al triac, in occasione di even- danzanti, nelle vetrine dei negozi e dovunque si
tuali avarie alla lampada LP, consigliamo di so- voglia attirare l'attenzione del pubblico.
Un'idea vantaggiosa:
l'abbonamento annuale a
89
ESALTATE
LE NOTE
BASSE
La maggior parte dei cultori dell'alta fedeltà e, tato in termini di denaro, mentre lo è un po' me-
più in generale, di coloro che si occupano di am- no per quanto attiene la pazienza di intervento, in
plificazioni audio, si augura di utilizzare dei pic- fase di messa a punto, da parte del costruttore.
coli trasduttori acustici, da sistemare in una libre- Ma la qualità dei risultati sicuramente raggiunti
ria, sopra un armadio o in altro luogo di un pic- ripaga largamente la fatica profusa.
colo locale, con la speranza di ottenere quelle pre- Prima di addentrarci nel vivo dell'argomento, vo-
stazioni che sono soltanto possibili con l'impiego gliamo appagare subito la curiosità dei lettori, in-
dei diffusori professionali. Ma i miracoli, nel terpretando brevemente le modalità d'uso del
mondo dell'elettronica, non si possono fare, an- progetto. Ricordiamo quindi che questo va inseri-
che se ad essi, in una certa misura, ci si può avvi- to, in un amplificatore BF, fra l'uscita del circui-
cinare. E questo, ad esempio, è il caso trattato nel to preamplificatore e l'entrata di quello di poten-
presente articolo. Nel quale si dimostra come, za, oppure, trattandosi di un ricevitore radio, fra
tramite l'inserimento, in un amplificatore di bas- il cursore del potenziometro di volume e lo stadio
sa frequenza, di uno speciale circuito, anche gli amplificatore BF. E questo stesso sistema di inse-
altoparlanti di piccolo diametro possono essere in rimento vale pure quando si ha a che fare con
grado di riprodurre, in modo eccellente, le note qualsiasi altro audioriproduttore equipaggiato
gravi. con altoparlante di piccola grandezza. Ovviamen-
Il prezzo da pagare è alquanto modesto, se valu- te, per applicazioni su amplificatori stereofonici,
90
Anche i piccoli altoparlanti possono riprodurre i toni gravi.
il dispositivo dovrà essere realizzato due volte, in- no, sono quelle alla frequenza di 16 Hz circa,
serendo un modello per ciascun canale. mentre un altoparlante, per essere efficiente al di
Gli effetti ottenuti sono a questo punto abbastan- sotto dei 70 -;- 80 Hz, necessita di voluminosi ma-
za intuibili. Il nostro circuito non interferisce sul- gneti, complesse costruzioni, grandi dimensioni
le note medie, sulle medio-alte e sulle alte, mentre ed è presente sul mercato a prezzi proibitivi. Ma
esalta incredibilmente quelle basse, che vengono per disporre di una riproduzione sonora realisti-
riprodotte anche se l'altoparlante è di media o ca, gli altoparlanti di qualità non bastano, perché
piccola grandezza. questi debbono essere accoppiati ad amplificatori
di potenza regolati sui massimi valori di volume.
Il che non è assolutamente tollerabile nelle nor-
CARATTERISTICHE DEGLI ALTOPARLANTI mali abitazioni, anche se attualmente il mercato
dei riproduttori audio abbonda di modelli con
Le note più basse, percettibili dall'orecchio urna- potenze di 20 W e più. Dunque, sia pure con l'im-
91
LI
piego di pochi watt, basta correggere la risposta ni, quelli a sospensione pneumatica, si aggira in-
del diffusore alle basse frequenze, fornendo a torno ai 20 Hz all'aria, mentre quando sono inse-
questo una potenza extra, con modalità che ne riti in custodia, la frequenza sale a 60 ..,. 80 Hz, a
compensino le perdite, per creare suoni più veri e seconda delle dimensioni. In considerazione dita-
maggiormente adatti agli ambienti domestici. Ed le fatto, dunque, d'ora innanzi, citando l'altopar-
il progetto, qui presentato e descritto, si propone lante, faremo riferimento sempre alla coppia
appunto di conquistare un tale risultato pratico, altoparlante-custodia in ambiente domestico.
anche se la potenza massima del sistema sarà ri- Sotto l'aspetto teorico, l'altoparlante può essere
dotta allo scopo di evitare eccessive distorsioni. visto come un filtro passa-alto, relativamente alla
Ma cerchiamo di esaminare, sotto il profilo cir- potenza in transito, perché esso blocca la potenza
cuitale, il comportamento dei trasduttori acustici. stessa alle frequenze che rimangono al di sotto del
Ogni diffusore acustico, soprattutto in riferimen- suo responso, come se si trattasse di un filtro a
to alle frequenze più basse, non può essere analiz- condensatore di piccola capacità, come indicato
zato prendendo le mosse dalle caratteristiche del in A di figura 1. Ma in generale, l'altoparlante
solo altoparlante immerso nell'aria libera, perché può essere assimilato ad una cella LC, come quel-
la frequenza di risonanza dei modelli più moder- la riportata in B di figura 1, che viene chiamata
92
u
Ca
'E
Re
Rb
u
Cc
cella del secondo ordine, contenendo due elemen- elementi reattivi, come indicato in C di figura 1,
ti reattivi indipendenti (Ll - C2). si possono ottenere, ovviamente entro certi limiti,
Sulla destra degli schemi di figura 1 sono riporta- diversi responsi, a piacere. Pertanto, al diffusore,
te le curve di risposta dei relativi filtri. Le quali inteso come un filtro passa-basso del secondo or-
variano a seconda delle caratteristiche e dei valori dine, si può accoppiare ancora un altro filtro
attribuiti ai componenti. Per esempio, se il circui- passa-basso, sempre del secondo ordine, con ca-
to ha un fattore di merito Q elevato, la risposta in ratteristiche complementari al primo, per com-
frequenza assume un andamento ripido, con la porre uno stadio equivalente a due Le due C, del
presenza di una certa ondulazione nella banda quarto ordine, con il responso desiderato. In pra-
passante; si tenga presente che il fattore di merito tica, tuttavia, si deve limitare allo spostamento di
Q è inversamente proporzionale a quello di smor- un'ottava verso il basso il taglio del filtro com-
zamento. Al contrario, se il fattore di merito Q si plessivo, rispetto a quello del solo diffusore, a
mantiene basso, per esempio al di sotto di 0,7, la causa delle limitazioni imposte dalla potenza trat-
risposta è morbida e monotona e l'ondulazione in tabile e dai livelli di distorsione accettabili. Ma
banda passante sparisce. l'aver aggiunto dodici note in più è di per sè un ri-
Aggiungendo al filtro di tipo più semplice altri sultato prodigioso, che non mancherà di impres-
93
• ·-·-IJ)1 u
Q:
:--·-·-·-·- -- - _ :Q~QQOO0~
I " i
I I
I i
II I
I
I I
I I
I
I
I
I
I
I
r
! I
I ==-
I
I r -[ lé
i
I
I
I
I
I
I
I
I
I
iI -· -
T·~~ .I
Lu
94
RETE
220V
< COMPONENTI I
Condensatori
C1 = 2,2 µF (non polarizzato) R2 = 56.000 ohm (vedi testo)
C2 = 100.000 pF R3 = 56.000 ohm (vedi testo)
C3 = 100.000 pF R4 = 470.000 ohm (potenz. a varlaz. lin.)
C4 = 100.000 pF R5 = 100.000 ohm (potenz. a variaz. lin.)
es = 100.000 pF R6 = 1.000 ohm
C6 = 2,2 µF (non polarizzato) R7 = 3.300 ohm
C7 = 47 µF - 35 VI (elettrolitico)
es = 47 µF - 35 VI (elettrolitico)
Varie
C9 = 4.700 µF - 35 VI (elettrolitico)
C10 = 10.000 pF IC1 = LF353
C11= 10.000 pF DZ1 = diodo zener (6 V - 0,5 W)
DZ2 = diodo zener (6 V • 0,5 W)
DL = diodo led (qualsiasi tipo)
Resistenze p1 = ponte raddrizz. (80 V · 1A)
R1 = 100.000 ohm Ti = trasf. (220 V - 24 V - 3 W)
sionare favorevolmente i lettori. In particolare, un responso fino a 30 Hz, che rappresenta appun-
utilizzando diffusori capaci di riprodurre fre- to il valore di frequenza più basso riproducibile in
quenze di almeno 60 Hz, sarà possibile ottenere ambienti di ridotte dimensioni.
95
o o
00
6
'I
5
o o
Fig. 5 • Disegno in grandezza reale del circuito stampato che il lettore dovrà ripro-
durre su una basetta di materiale isolante (bachelite o vetronite) di forma rettango-
lare.
dB 7
IL CIRCUITO TEORICO
la.
+10 p
.. . ... ~..·?
i-,, .. piccola o media grandezza e di poco costo, è ri-
o
-3 I .,, - portato in figura 3. In esso, come si può notare,
l
-20
V. i '
:
i
no critiche operazioni di taratura, a meno che
non si voglia raggiungere un responso di frequen-
za di grande precisione, per il quale si impone
'i/ i l'uso di una strumentazione laboratoriale. Perché
le regolazioni da effettuarsi sono due soltanto,
-30 ee :•
quella del livello del segnale uscente, mediante il
.3 .4 .5.6.7.8.9 1 2 3 4 potenziometro R5 e quella del fattore di merito
FREQUENZA del filtro passa-alto attivo, del secondo ordine,
tramite il potenziometro R4. Tuttavia, senza far
ricorso ad espressioni tecniche di non facile com-
prensione, in parole semplici diciamo che, con
Fig. 6 • Curve di risposta, con irregolarità opportuna- R5, si regola il volume d'ascolto in altoparlante,
mente accentuate, di un altoparlante funzionante in ac- con R4 si regola la frequenza dei suoni, come se si
coppia mento con il dispositivo presentato nel testo (li-
nea tratteggiata) di un altoparlante normale collegato trattasse di un normale controllo manuale di to-
all'uscita di un amplificatore BF (linea punteggiata) e nalità.
del solo filtro di tipo del secondo ordine. Il circuito di figura 3 si compone di tre stadi prin-
cipali. Il primo di questi, che è quello di un adat-
tatore di impedenza, utilizza una mezza sezione
di un integrato dual JFET, modello LF 353, il se-
96
condo, che funge da filtro vero e proprio, si serve
dell'altra metà dello stesso integrato, il terzo sta-
dio è rappresentato dall'alimentatore da rete.
I primi due stadi del circuito teorico di figura 3
sono stati riportati in figura 2, allo scopo di sem-
plificarne l'esame. Cominciamo quindi con lo
schema riportato in alto di figura 2, che si riferi-
sce allo stadio adattatore di impedenza a guada-
gno unitario, il cui scopo è quello di adattare la
sua entrata con l'impedenza d'uscita dello stadio
presente a monte, cui è destinato a collegarsi, os- TR2
sia con lo stadio preamplificatore di un amplifi-
catore di bassa frequenza. In pratica, il collega- TRI
mento si effettua sul cursore del potenziometro
regolatore di volume sonoro dell'amplificatore. R2
L'adattatore di impedenza, quello riportato in al- VEE
ti di figura 2, ripropone il filtro di primo ordine
pubblicato in A di figura 1, nel quale è stata ag-
giunta, in questa occasione, la resistenza Ra, allo
scopo di fornire al filtro di secondo ordine, quel- Fig. 7- Schema di principio di una sola sezione dell'in-
lo presentato in basso di figura 2, un segnale a tegrato LF353 utilizzato nel progetto presentato in que-
bassissima impedenza, per non alterarne il re- ste pagine. Con le sigle ST1 ed ST2 sono indicati i clr-
cuiti di stabilizzazione del punto di lavoro.
sponso.
Il filtro di secondo ordine costituisce il classico
stadio di filtro passa-alto attivo, nel quale la fre-
quenza di taglio, una volta fissato il valore dei
condensatori Cb e Cc, rimane stabilita dal valore
attribuito alle resistenze Rb ed Re, che debbono
essere uguali. verso la linea di massa, il fattore di merito Q au-
Assegnando alle due resistenze, ora citate, Rb ed menta ed aumenta pure il picco verso l'alto della
Re lo stesso valore ohmmico di 56.000 ohm, la caratteristica di risposta tensione-frequenza dello
frequenza di taglio è di 28 Hz. Queste due resi- stadio di IClb.
stenze, nello schema completo di figura 3 sono
segnalate con le sigle R2 - R3.
Ricordiamo ora che, aumentando il valore delle MONTAGGIO
due resistenze menzionate, la frequenza di taglio
diminuisce, diminuendolo, la frequenza di taglio Il montaggio del circuito di figura 3 si esegue su
aumenta. Nel nostro prototipo abbiamo utilizza- circuito stampato, nel modo indicato nel piano
to due resistenze da 56.000 ohm, come indicato costruttivo di figura 4.
nell'esempio, allo scopo di disporre di una fre- Il disegno del circuito stampato, in grandezza
quenza di taglio di 28 Hz. reale, è pubblicato in figura 5. La numerazione in
Il fattore di merito Q è regolato dall'amplifica- esso riportata stabilisce una precisa corrispon-
zione dell'integrato IC, indicato con ICI b nello denza con le stesse numerazioni citate nello sche-
schema generale di figura 3. Ma l'amplificazione ma elettrico di figura 3 e in quello pratico di figu-
di ICI b dipende in pratica dal rapporto delle due ra 4.
resistenze Re: Rd, collegate sull'entrata E inver- Anche l'alimentatore rimane completamente
tente di IC. Un tale rapporto è stabilito, nel no- montato sulla stessa basetta del circuito stampa-
stro progetto, dalla posizione del cursore di un to, che è di forma rettangolare e delle dimensioni
potenziometro, che sostituisce appunto le due re- di 16 cm x 6 cm. Per esso si fa impiego di un pic-
sistenze Re ed Rd e che reca la sigla R4. Questo colo trasformatore da 1 W, in grado di trasfor-
elemento consente di far variare il fattore di meri- mare la tensione di rete di 220 Vca in quella di 24
to Q a piacere, in qualsiasi momento, con la sola Vca. Poi, sull'avvolgimento secondario di Tl, la
rotazione del perno di comando, tenendo presen- tensione viene raddrizzata mediante un ponte da
te che con tale manovra si regola praticamente la 80 V - l A, sui cui terminali utili, positivo e nega-
tonalità dei suoni ad orecchio, secondo i propri tivo, la tensione assume il valore di 28 Vcc circa.
gusti. Successivamente, grazie alla presenza della resi-
Con il cursore di R4 progressivamente spostato stenza di caduta R6 e dei due diodi zener DZl e
97
vcc
p ,--------------.---...---...------.--------.------~
bo.
vcc
Fig. 8 • Schema elettrico completo di una sola sezione dell'integrato LF 353. I numeri
cerchiati si riferiscono ai collegamenti relativi alla seconda sezione.
DZ2, la tensione si stabilizza sul valore di 12 Vcc, Facciamo presente che, per semplificare il circui-
fra il catodo di DZl e l'anodo di DZ2, e su quello to stampato, si è fatto ricorso all'applicazione di
di 6 Vcc circa fra i due elettrodi di ciascun diodo alcuni ponticelli, visibili nel piano costruttivo di
zener. Ma questo valore dipende dal tipo di zener figura 4 in numero di tre; uno rimane accanto al
impiegato, che può essere da 6 V, 6,1 V, 6,2 V, diodo zener DZ2, gli altri due appaiono applicati
ecc. in relazione con la reperibilità commerciale fra il condensatore C3 e la resistenza R3. Questi
del componente. Naturalmente, avendo a che fa- elementi sono rappresentati da tre spezzoni di filo
re con potenze elettriche ridotte, gli zener potran- conduttore rigido di rame stagnato.
no essere da 0,5 W, ma da questa potenza in su A montaggio ultimato, dopo aver controllato
anche altri modelli potranno essere utilizzati. l'esattezza del lavoro compiuto, il dispositivo do-
Ai lettori principianti ricordiamo che i diodi ze- vrà essere introdotto in un contenitore metallico,
ner sono componenti polarizzati, ossia dotati di con funzioni di schermo elettromagnetico, onde
anodo e di catodo; per questo motivo, quindi, impedire che segnali-disturbo possano essere in
dovranno essere inseriti nel circuito nel loro verso qualche misura captati e trasmessi all'altoparlan-
esatto, ricordando che il catodo si trova da quella te. Ovviamente si dovranno curare attentamente
parte in cui sul corpo esterno è impresso un anello gli isolamenti del circuito, soprattutto nella sezio-
di riferimento. Ma questa stessa osservazione si ne alimentatrice, dove è presente la tensione di re-
estende pure ai condensatori elettrolitici, nei qua- te.
li il reoforo positivo è contrassegnato con una Gli stessi potenziometri R4 - R5 dovranno essere
crocetta e quello negativo con il segno (). Que- montati direttamente sul circuito stampato, come
sti stessi segni sono citati nello schema elettrico di indicato nello schema di figura 4, onde evitare
figura 3 e in quello pratico di figura 4. dannosi prolungamenti dei conduttori.
Il diodo led DL, di color rosso, avverte, con la L'apparato, inserito nel suo contenitore potrà es-
sua luminosità, che il circuito dell'alimentatore è sere collocato, in qualche modo, nella parte po-
in funzione. steriore dell'amplificatore di bassa frequenza cui
98
verrà accoppiato. I comandi, in tal caso, sporge- sore e l'entrata E del progetto di figura 4; il se-
ranno dalla parte di dietro dell'amplificatore, ma condo terminale rimasto libero, che è poi quello
in numero di due se questo è monofonico, in nu- che raggiunge gli stadi di potenza, va connesso
mero di quattro se si tratta di un amplificatore con l'uscita U.
stereofonico. Nessuna operazione di taratura è richiesta al prin-
Il collegamento interno con l'amplificatore di cipiante, che potrà regolare ad orecchio i due co-
bassa frequenza, lo abbiamo detto e ripetuto più mandi, quello di volume e quello di tonalità, se-
volte, si effettua in serie al collegamento del cur- condo i propri gusti musicali.
sore del potenziometro di volume dello stesso am- I lettori più esigenti, invece, potranno effettuare
plificatore. In pratica si interrompe la conduzio- la taratura del circuito servendosi di un generato-
ne elettrica del terminale centrale del potenziome- re di segnali audio, sinusoidali, con frequenze
tro ora menzionato e i due terminali così creatisi comprese fra i 20 Hz e i 200 Hz. Oppure, potran-
vanno a raggìungere, mediante un piccolo tratto no utilizzare un nastro magnetico o un disco con-
di cavo schermato, l'entrata E del circuito di figu- tenenti incisi tali segnali. Attualmente si trovano
ra 4; l'altro terminale va collegato, sempre con lo in commercio, anche in versione compact-disc,
stesso sistema, con l'uscita U del piano di cablag- tali dispositivi destinati alla verifica complessiva
gio di figura 4. Ovviamente, ci si potrà servire di dell'impianto e dell'acustica dell'ambiente. Il se-
appositi bocchettoni schermati, facendo in modo gnale uscente va misurato e regolato, mediante il
che le calze metalliche dei due spezzoni di cavo potenziometro R4, in modo da ottenere una cur-
schermato vadano a formare contatto elettrico va di risposta analoga a quella riportata con trat-
con la linea di massa del nostro progetto. Ma, si teggio in figura 6.
badi bene a non commettere errori di collegamen- Ricordiamo infine che con i valori molto alti di
to, ossia di non scambiare il conduttore d'entrata Q, ossia con il cursore di R4 molto spostato verso
con quello d'uscita. Pertanto, dopo aver trancia- massa, possono verificarsi inneschi o rimbombi
to il conduttore saldato sul terminale centrale del indesiderati. Soltanto nel caso in cui si dovessero
potenziometro di volume dell'amplificatore BF, ottenere risultati ottimi, allora si potrà tentare di
si faccia attenzione a stabilire la prima linea di elevare i valori ohmmici delle due resistenze R2
conduzione fra il terminale proveniente dal cur- -R3.
ELETTRONICA
PRATICA
sa.arrenarsene
DI ELETTRONICA - RADIO - OM - 27 MHz I
IL FASCICOLO ARRETRATO
ESTATE 1986
MANUALE-GUIDA
l prezzo di L. 4.000
------- e-
e,
----====
t----
Chi non ne fosse ancora in possesso, può richiederlo a:
ELETTRONICA PRATICA - 20125 MILANO - Via Zuretti,
MANUALE - GUIDA 52, inviando anticipatamente l'importo di L. 4.000 a
mezzo vaglia postale, conto corrente postale n. 916205
PER ELETTRODILETTANTI o assegno bancario.
99
Consente,
tramite l'osservazione di due led,
di controllare lo stato elettrico
degli operazionali.
PROVAINTEGRATI
OPERAZIONALI
Dopo il provadiodi e il provatransistor, ecco arri- opportunamente alimentato assieme a due diodi
vato, nel laboratorio del principiante, anche il led di colore diverso, giallo e rosso, dal cui com-
provaintegrati. Ovviamente non in grado cli effet- portamento ottico si deduce lo stato del compo-
tuare un controllo rigoroso sull'efficienza di tutti nente in esame. Ma ora ci resta da dire per quale
i circuiti integrati, ma capace di offrire valide in- motivo è stato progettato un apparato di control-
dicazioni, almeno sull'integrità di questi compo- lo di una sola branca di circuiti integrati, quella
nenti, certamente si. In particolare sugli opera- degli operazionali, trascurando tutte le altre, che
zionali di uso comune fra i nostri lettori. Sui qua- sono attualmente molto numerose e coinvolgono
li, come riteniamo doveroso, preferiamo soffer- pure i dilettanti.
marci con alcune considerazioni di ordine teori-
co, prima ancora di presentare il dispositivo, di
analizzarne il comportamento ed il metodo cli im- DIFFUSIONE DEGLI OPERAZIONALI
piego. Anche se, per appagare la naturale curiosi-
tà del lettore, possiamo anticipare subito qualche L'impiego degli operazionali, in questi ultimi an-
notizia. Ossia che l'integrato operazionale, sulla ni, ha ottenuto una grande diffusione fra gli hob-
cui efficienza si possono nutrire forti dubbi, deve bysti, soprattutto per le loro ottime prestazioni ed
essere inserito in apposito zoccolo portaintegrati il costo assai basso, che fanno di questo elemento
a otto piedini, applicato sulla parte di chiusura di elettronico un vero e proprio mattone elementare
un contenitore di materiale isolante, dove viene nella superba costruzione dei circuiti analogici,
100
Le prove si estendono pure agli integrati delle serie LF e TL.
con lo stesso successo raggiunto nel tempo passa- questo sistema non garantisce l'efficienza funzio-
to dallo stadio amplificatore a uno o due transi- nale nel circuito operativo. Con il tester, invece,
stor. Tuttavia, proprio a causa del largo impiego qualche valido responso lo si otterrebbe, appli-
del componente, agli operatori elettronici si sono cando il metodo ora citato al componente duran-
presentati alcuni problemi durante gli interventi te la sua reale attività nell'apparato di destinazio-
di riparazione sui vari apparati moderni. In prati- ne. Infatti, perfino i costruttori di integrati, nel
ca, a costoro, capita spesso di chiedersi se un de- passato, prima di immettere in commercio i com-
terminato integrato, contenente un amplificatore ponenti, sottoponevano questi a molte prove, tra
operazionale, sia funzionante oppure no. A mag- le quali erano comprese pure le misure dei para-
gior ragione, dunque, il problema si presenta ai metri in continua di tensioni, correnti e resisten-
principianti, i quali, nel dubbio, rivolgono il pri- ze, in condizioni circuitali di funzionamento ana-
mo pensiero al tester, come strumento universale loghe a quelle applicative.
di aiuto per qualsiasi tipo di controllo. Ma con il
tester è già difficile controllare il comportamento
dei transistor, anche se questi elementi possono FUNZIONAMENTO DELL'OPERAZIONALE
essere concepiti come l'insieme di due diodi colle-
gati in antiserie, che consentono la verifica della Ogni amplificatore operazionale, di tipo classico,
continuità elettrica. La quale, se trasferita sugli si compone di tre blocchi operazionali: lo stadio
integrati, può offrire soltanto poche e vaghe in- d'ingresso, l'amplificatore di tensione ed il buffer
formazioni, perché dentro gli integrati possono d'uscita.
essere presenti alcune decine di diodi e di transi- Lo stadio d'entrata è sempre di tipo differenziale,
stor. ovvero è dotato di due ingressi, di cui uno è chia-
Neppure la misura delle tensioni con il tester, mato NON INVERTENTE e l'altro INVER-
sempre che l'integrato sia montato in un circuito, TENTE. Applicando al primo una tensione posi-
può consentire agevoli interpretazioni sullo stato tiva rispetto al secondo ingresso, l'uscita si muo-
del componente, perché il tester altera le polariz- ve verso i valori positivi dell'alimentazione, cioè
zazioni e le impedenze. verso l'alto. Ma, ricordiamolo bene, la tensione
Si potrebbe invece condurre un semplice control- che conta è quella che si stabilisce tra gli ingressi,
lo dei parametri in corrente continua, ma anche mentre riveste poca importanza quella rispetto a
101
C3
Cl I IN I I I Il OLG
OLR
www} !
kfka Il
li' G
e Il lle- Ile+ Il-
R2
Il
u
C2 Il+
RI
FIg. 1- Circuito elettrico del dispositivo di prova e controllo degli integrati operazio-
nali e di quelli delle serie LF e TL. Durante l'esame del componente ICX occorre
chiudere S1 ed osservare il comportamento luminoso dei due diodi led di colore di-
verso.
-----COMPONENTI-----
Condensatori R3 = 1 megaohm
C1 = 33 pF R4 = 1.000 ohm
C2 = 2,2 F - 16 VI (elettrolitico)
C3 = 10.000 pF Varie
C4 = 10.000 pF
ICX = integrato In prova
DLG = diodo led giallo
Resistenze DLR = diodo led rosso
R1 = 100.000 ohm S1 = interruttore
R2 = 1 megaohm ALIM. = 9Vcc + 9 Vcc
102
o O
o + ov
Flg. 2 • Questo disegno, qui riportato in grandezza naturale, mostra come il cablag-
gio del dispositivo di controllo degli operazionali venga eseguito direttamente sulle
piste di rame del circuito stampato e non, come solitamente accade, nella parte op-
posta. Che è destinata a fungere da pannello frontale con la presenza dell'interrut-
tore S1, dei due diodi led e dello zoccolo portalntegrato.
massa, che può variare entro ampi limiti, senza si reaziona. ln pratica, nei modelli molto econo-
influenzare la tensione d'uscita; una tale caratte- mici, il guadagno vale 100.000 circa, mentre negli
ristica è denominata "reiezione alla tensione di integrati di tipo professionale raggiunge il milio-
modo comune". ne.
Un'ulteriore prerogativa dello stadio d'entrata Le configurazioni preferite per il primo stadio so-
consiste nel mantenere il più possibile vicino allo no basate sul collegamento differenziale di due
zero, nella misura di pochi millivolt o, addirittu- transistor, con specchio di corrente. Il secondo
ra, di alcuni microvolt, la tensione di riposo, stadio, invece, è normalmente rappresentato da
chiamata pure tensione di offset e presente tra i una configurazione Darlington, oppure da quella
due ingressi, che non deve essere confusa con di un FET ad emittore o source comune, con usci-
quella valutata rispetto a massa. ta su generatore di corrente.
Concludiamo l'interpretazione del primo stadio E passiamo al buffer, considerando che l'uscita
dell'operazionale ricordando che esso deve preve- dell'amplificatore di tensione è ad altissima impe-
dere una elevata impedenza d'ingresso, allo sco- denza e per questo motivo non collegabile con la
po di avvicinarsi alla condizione ideale che la vor- quasi totalità dei carichi pratici, senza alterarne
rebbe infinita. Tale impedenza è dell'ordine dei rovinosamente il funzionamento e le prestazioni.
megaohm, per i modelli di tipo standard, mentre Questi, dunque, sono i motivi per i quali si rende
raggiunge le centinaia di gigaohm in quelli con in- necessaria la presenza di uno stadio adattatore, in
gresso a FET o MOS. grado di ridurre drasticamente l'impedenza ai va-
E passiamo ora al secondo stadio dell'operazio- lori di poche decine di ohm, o meno ancora se si
nale, quello dell'amplificatore di tensione, che tratta di carichi di potenza. E questo stadio, de-
provvede ad offrire il richiesto guadagno di ten- nominato buffer, è normalmente rappresentato
sione all'operazionale, quando questo non è rea- da un amplificatore di corrente a guadagno di
zionato. Tale guadagno deve essere il più alto tensione unitario, quasi sempre realizzato con un
possibile, onde evitare errori e distorsioni quando circuito a simmetria complementare, ben noto
103
PANNELLO SCATOLA condensatore attraverso la resistenza R3, tra le
due soglie del ciclo di isteresi, nella perenne e va-
o 'I o na ricerca di un equilibrio statico.
L'uscita dell'integrato pilota due diodi led in an-
tiparallelo, collegati a massa, di colore diverso,
ZOCcOLO
PER IC
o6 giallo e rosso, DLG e DLR.
A
Il diodo giallo DLG segnala la presenza della cor-
! rente positiva uscente da ICX, che simboleggia
fine l'integrato sottoposto ad esame; il diodo rosso
DLR segnala la presenza della corrente negativa
c
o R
entrante in ICX.
La resistenza R4 stabilisce il valore di tale corren-
te ed il suo valore è calcolato in misura tale da
o o sollecitare, in maniera normale, il buffer d'uscita
dell'operazionale.
li condensatore C 1, collegato fra i due piedini 1
Fig. 3 • In corrispondenza della levetta dell'interruttore -8, rappresenta la compensazione richiesta da al-
S1 sono riportate le due lettere A (aperto) e C (chiuso). cuni operazionali, allo scopo di evitare oscillazio-
Accanto al piedino uno dello zoccolo è impresso il nu-
mero 1. Con DLG si Indica il led giallo, con DLR quello ni ad alta frequenza. Questo componente, ad
rosso. ogni modo, non nuoce quegli integrati che non ne
richiedono la presenza.
I due condensatori C3- C4 sono due normali
componenti by-pass dell'alimentazione, che deve
essere di tipo a pile, duale, derivata da due ele-
menti da 9 V ciascuno.
agli appassionati di amplificatori di bassa fre- L'alimentazione a pile è preferibile a quella deri-
quenza. vata da un alimentatore da rete. Anche se pure
quest'ultima, potrà essere adottata, purché per-
fettamente filtrata e stabilizzata.
ESAME DEL CIRCUITO L'alimentatore non prevede alcun interruttore,
perché in assenza di integrato in prova sullo zoc-
Ultimate le premesse di natura teorica e didattica, colo, tutti i circuiti rimangono aperti.
possiamo iniziare ora la descrizione del compor- Con Sl aperto le oscillazioni si bloccano.
tamento del circuito del provaintegrati riportato Gli otto piedini dell'integrato ICX in prova, con-
in figura 1. trassegnati nello schema elettrico di figura 1 con
Il dispositivo, come si può notare, è in grado di alcune sigle, trovano le seguenti corrispondenze:
sollecitare tutte le funzioni, o quasi, dell'amplifi-
catore operazionale. In pratica si tratta di un Piedino 1 = c (compensazione)
oscillatore astabile, ossia permanentemente inne- Piedino 2 e- (entrata inverting)
scato, purché l'interruttore Sl venga chiuso e Piedino 3 = e+ (entrata non inverting)
l'amplificatore funzioni. Piedino 4 = (alim. negativa)
Sull'uscita U, corrispondente al piedino 6 del Piedino 5 = non utilizz.
componente in esame, si stabilisce sia una reazio- Piedino 6 U (uscita)
ne positiva verso l'ingresso NON INVERTENTE Piedino 7 = + (alim. positiva)
(e+), che si identifica con il piedino 3, tramite le Piedino 8 = c (compensazione)
due resistenze Rl ed R2, sia una reazione negati-
va verso l'ingresso INVERTENTE (e-), che si In alcuni casi, durante la prova di un integrato
identifica con il piedino 2 del componente in esa- operazionale, il circuito potrebbe non funzionare
me, tramite la resistenza R3 ed il condensatore o riscaldarsi troppo. Se ciò si verificasse, non bi-
elettrolitico C2. Del resto, per innescare le oscilla- sognerà insistere con la prova, perché le pile po-
zioni controllate, in un amplificatore, è sufficien- trebbero scaricarsi, soprattutto quando l'integra-
te dotare il circuito di una certa isteresi, che in to in esame presenta un vistoso cortocircuito in-
questo caso vale il 10% circa della tensione di ali- terno. Si potrebbe comunque scongiurare questo
mentazione e che è ottenuta appunto con la rea- inconveniente, collegando in serie con le due linee
zione positiva; l'amplificatore deve essere inoltre di alimentazione, positiva e negativa, quindi pri-
controreazionato con una RC. Così facendo, si ma dei condensatori C3 e C4, due resistenze di
costringe l'amplificatore a caricare e scaricare il protezione da 220 ohm - 2 W.
104
CONTROLLO INTEGRATI COSTRUZIONE
Si è detto che lo strumento di analisi degli integra- Lo schema di montaggio del provaintegrati, ap-
ti, qui presentato e descritto, è valido come dispo- pare pubblicato, in grandezza reale, in figura 2.
sitivo di prova dei soli integrati operazionali, sia In esso, come si può notare, i componenti, fatta
di tipo normale che delle serie LF e TL, i quali eccezione per l'interruttore SI, lo zoccolo por-
debbono essere inseriti, secondo l'ordine in cui taintegrato e i due diodi led, sono tutti applicati
sono disposti i piedini, nello zoccolo presente sul direttamente sulle piste di rame del circuito stam-
pannello frontale dell'apparato. Ciò in pratica si- pato, contrariamente a quanto avviene di solito.
gnifica che, prima di innestare il componente sul- Questa volta, dunque, non occorrono i fori per
lo zoccolo, ci si deve accertare della posizione l'inserimento dei terminali dei reofori dei compo-
esatta del piedino I, dato che in corrispondenza nenti, ed il lavoro costruttivo diviene conseguen-
di questo stesso piedino, sullo zoccolo di figura 3, temente più semplice.
è stato riportato il numero uno. In pratica, lo schema a grandezza reale, riportato
Una volta inserito l'operazionale sullo zoccolo, si in figura 2, dovrà essere realizzato su una piastra
chiude l'interruttore SI e si osserva il comporta- di bachelite o vetronite, destinata a fungere da
mento ottico dei due diodi led, potendosi verifi- coperchio di chiusura di un contenitore, di tipo
care una delle cinque condizioni riportate sulla TEKO BLU, dal quale si dovrà eliminare la lastra
TABELLA CONTROLLI pubblicata a parte, metallica di chiusura, che normalmente viene uti-
che il lettore potrà ritagliare ed incollare su un lizzata come pannello del dispositivo inserito. E
fianco dell'apparecchio. Ma per citare qualche in sostituzione della lastra metallica originale di
esempio, possiamo affermare che, in caso di lam- chiusura, si applicherà il nuovo pannello, quello
peggiamento alternato, una volta al secondo cir- riprodotto in figura 2, dopo averlo ritagliato nelle
ca, dei due diodi led, l'integrato in prova è dari- giuste misure.
tenersi perfettamente integro. Se invece i due dio- La parte anteriore esterna della basetta di bache-
di rimangono entrambi spenti, allora si potrà ar- lite assumerà l'espressione riportata in figura 3
guire che l'uscita dell'operazionale è difettosa. nella quale, in prossimità del piedino uno dello
Per gli altri casi rinviamo il lettore alla lettura del- zoccolo portaintegrato è segnato il numero 1,
la già citata tabella. mentre in corrispondenza dell'interruttore SI so-
no riportate le lettere A (aperto) e C (chiuso).
TABELLA CONTROLLI
I
Comportamento dei led
Condizione dell'IC I Osservazioni
operazionale DLG DLR
(giallo) (rosso)
105
ELEMENTARE
ETTRONICA
RIMI
RESISTENZE
VARIABILI
I modelli più comuni, fra tutte le resistenze varia- deve interpretare uno schema o montare un di-
bili, sono sicuramente i potenziometri, ossia quei spositivo, di individuare con la massima certezza
componenti, che possono essere costruiti in for- le due estremità della resistenza (1 - 3) e la presa
me e dimensioni diverse, con i quali di solito si re- intermedia di questa (2).
gola il livello dell'audio nei ricevitori radio. Ma in I potenziometri possono essere privi o dotati di
generale si dice che con il potenziometro si con- interruttore. Negli apparecchi radio si utilizzano
trolla l'entità di un segnale. quasi sempre i potenziometri con interruttore, co-
In figura 1 sono riportati alcuni dei più noti po- me quello pubblicato in figura 2, che permette di
tenziometri a regolazione manuale adottati nei effettuare tre operazioni elettriche distinte, quella
circuiti elettronici moderni. E assieme ad essi, in di accensione della radio, di controllo del volume
posizione centrale, è pure riprodotto il simbolo sonoro e di spegnimento dell'apparecchio. Ovvia-
elettrico di questo componente, che assomiglia a mente, l'interruttore è una parte elettrica del po-
quello della resistenza a valore ohrnmico costan- tenziometro, munita di due terminali, completa-
te, ma con una freccia in più, che sta appunto ad mente separata e meccanicamente fissata sul co-
indicare la condizione di variabilità dell'elemen- perchio metallico di chiusura del componente.
to. La numerazione, riferita ai tre terminali di Ciò vuol dire che, in ogni caso, con o senza inter-
ciascun potenziometro di figura l, consente, a chi ruttore incorporato, la composizione meccanica
106
l
1
2
◄
Fig. 1-Alcuni esempi di resistenze varlabili di uso comune negli apparati elettronici.
I terminali contrassegnati con i numeri 1 • 3 indicano le due estremità della resisten-
za, mentre con il numero 2 è segnalato l'elemento mobile di scorrimento, detto an-
che cursore. In posizione centrale, in basso, è riportato il simbolo elettrico del com-
ponente.
delle varie parti del potenziometro è quella indi- nopola in grado di consentire la facile regolazione
cata in figura 3. Nella quale si nota come l'ele- manuale.
mento di comando sia rappresentato da un perno Sull'estremità interna del perno è fissata una ron-
di varia lunghezza, su cui viene innestata una ma- della munita di contatti striscianti (spazzola) sullo
107
reofori
grafite
)
spazzola
strato di grafite, elettricamente collegato con i mediante un fondello o coperchio metallico, che
due terminali estremi. La parte mobile, di scorri- funge pure da schermo elettromagnetico e con-
mento sulla grafite, prende pure il nome di curso- duttore di massa, assieme al perno di comando,
re ed è connessa con il terminale centrale del com- di tutto l'insieme.
ponente (reoforo 2). Il tutto viene poi racchiuso Lo strato di grafite, che con il tempo e l'usura si
Flg. 4 • Le variazioni resistive ottenute con I potenziometri possono essere di due ti-
pi, llnearl o logarltmlche. Nel primo caso, esempio riportato sulla sinistra, ad ogni
spostamento del cursore di una stessa misura, corrisponde una Identica variazione
resistiva. Nel secondo caso, esempio di destra, mano a mano che il cursore si spo-
sta da un'estremità all'altra, le variazioni resistive aumentano.
108
deteriora, può essere distribuito, sulla superficie
circolare, in modo dipendente dal sistema co-
struttivo.
LINEARI E LOGARITMICI
109
Fig. 7 • Esem pi m olto com uni di trim m er. I prim i tre sono a regolazione orizzontale,
perché in questa posizione viene applicato il cacciavite di taratura. Nei secondi tre,
dett i a regolazione vert icale, il cacciavite viene applicato verticalm ente.
reofori l I TRIMMER
110
Fig. 10 - Sulla sinistra è riportato il simbolo elettrico del fotoresistore, noto pure con Il no-
me di fotoresistenza. Sulla destra sono raffigurati tre modelli di impiego comune.
ECCEZI.ONALMENTE
IN VENDITA LE DUE ANNATE COMPLETE
1984 - 1985
AL PREZZO DI L. 18.500 CIASCUNA
-
immaginandone la vastità di
programmi tecnico-editoriali
svolti in passato, potranno
ora aggiungere, alla loro
iniziale collezione di riviste,
queste due annate proposte """
TAtNJ
in offerta speciale a tutti i
nuovi lettori.
me
--
lia
::--%
g
:;«I---
h?".j"~ -- -
:Z
".. t:-::.,
__ '-_ ..... ,
= ..
~
_w"o-
y""°
e~ ... ~-~
_, B=..
me.-
~== =-
..........11
=---= " - ._
r---•·
\
e es3, "
i ti.g, ée- -
---~ -dh'f l/ffA" ...
A
OSCIUATORE CW RX MULlllì
Richiedeteci oggi stesso una od entrambe le annate qui illustrate, inviando, per ciascuna di esse,
l'importo anticipato di L. 18.500 a mezzo vaglia postale, assegno bancario o conto corrente postale
n° 916205 ed indirizzando a: Elettronica Pratica • 20125 Milano • Via Zuretti, 52.
111
M E TA L LI Z Z A T E
SOLFURO
01 C A O M IO
S U P P O R TO
IS O L A N T E
te.
t@%'
51mm
-
io "
i Altro tipo di resistenza variabile, di potenza, con
cursore a vite, è quello riportato in figura 9. In
pratica si tratta di una resistenza a filo di grande
112
PTC
Fig. 13-A sinistra è riportato il simbolo elettrico di una resistenza PTC (Positive
Temperature Coefficient), sulla destra alcuni modelli di uso comune.
potenza, di valore intorno ai 50 W ed oltre. li cur- (finestra) assicura il contatto elettrico fra I 'avvol-
sore, una volta posizionato sul valore resistivo gimento resistivo e la slitta.
desiderato, viene bloccato mediante una vite. Il simbolo elettrico, che interpreta il trimmer resi-
L'avvolgimento filare resistivo è ricoperto con stivo negli schemi teorici, è quello indicato in fi-
vernice vetrosa cotta a fuoco. Una sola apertura gura 8.
NTC
113
..
25
2,5
Fig. 15 • Le caratteristiche elettrlche delle resistenze NTC e PTC sono facilmente ri-
scontrablli per mezzo di un tester commutato nella funzione ohmmetrica e sottopo-
nendo il componente ad alcune sensibili variazioni di temperatura. Nell'esempio di
figura è interpretato il controllo del comportamento di una resistenza NTC nel pas-
saggio dalla temperatura del ghiaccio a quella creata da una lampadina ad incande-
scenza.
114
aspetto costruttivo diverso e in figura 10 sono ri-
portati tre esempi molto comuni.
L'involucro esterno, nel quale è inserito il com- KIT PER CIRCUITI
ponente, deve essere ovviamente di materiale tra-
sparente, in modo da permettere ai raggi luminosi
di colpire il dispositivo interno.
STAMPATI • 1s.ooo
Nei modelli più recenti si ricorre all'incapsula-
mento in plastica che, agli evidenti vantaggi di ro-
bustezza, unisce una notevole dose di economia Dotato di tutti gli elementi necessari per
la composizione di circuiti stampati su
costruttiva, se paragonati ai modelli contenuti in vetronite o bachelite, con risultati tali da
bulbo di vetro sotto vuoto spinto. soddisfare anche i tecnici più esigenti,
Le dimensioni e le forme dei fotoresistori sono questo kit contiene pure la speciale pen-
tra le più disparate, ma sempre in funzione na riempita di inchiostro resistente al
dell'utilizzazione del componente. Le dimensio- percloruro.
ni, ad esempio, rimangono legate al valore massi-
mo della potenza dissipabile dal fotoresistore e
ciò significa che, prima di acquistare un modello
di fotoresistore, occorre avere idee chiare sulla
potenza che esso deve dissipare. Per esempio, se il
fotoresistore è chiamato a pilotare direttamente
un relé, è necessario servirsi di un modello di po-
tenza. Nei circuiti di polarizzazione di base dei
transistor, alimentati a bassa tensione, può andar
bene invece un modello a bassissima dissipazione.
In figura 11 è interpretata la struttura fisica inter-
na di un fotoresistore. Su un supporto isolante,
che può essere di ceramica, mica o altro materia-
le, viene inizialmente depositato un sottile strato
di solfuro di cadmio, che rappresenta l'elemento
sensibile alla luce. Questo, anziché liberare elet-
troni esternamente al materiale stesso, come ac- Consente un controllo visivo conti-
cadeva un tempo nelle fotocellule, li libera inter- nuo del processo di asporto.
namente, favorendo la conduzione elettrica, cioé
variando la propria resistenza. Evita ogni contatto delle mani con
Sopra lo strato di solfuro di cadmio viene ulte- il prodotto finito.
riormente depositato, di solito a forma di doppio - E' sempre pronto per l'uso, anche
pettine, come visibile nei modelli riportati in figu- dopo conservazione illimitata nel
ra 10, uno strato di materiale altamente condut- tempo.
tore, di argento e talvolta anche di oro per le sue - Il contenuto è sufficiente per tratta-
proprietà di inerzia chimica. Si genera così fra le re più di un migliaio di centimetri
due bande conduttrici, che rappresentano gli elet- quadrati di superfici ramate.
trodi del fotoresistore, una serpentina di materia-
le fotosensibile. In tal modo, in un piccolo spa-
zio, interposto fra i due elettrodi, è presente una
relativamente lunga striscia di materiale fotoelet- MOALITA' DIRICHIESTE
trico, che consente di raggiungere una grande
sensibilità del dispositivo, anche se le dimensioni
di questo sono alquanto ridotte.
:.<a
%:%::
no elencate e abbondantemente interpretate
II fotoresistore non è un componente polarizzato tutte le operazioni pratiche attraverso le
e ciò significa che, quando si monta il fotoresisto- quall, sl pervieneall'approntame nto del cir-
re in un qualsiasi circuito, non occorre tenere in culto. Il suo prezzo,comprensivo delle spese
alcuna considerazione la posizione dei terminali, di spedizione,è di L. 18.000.
così come si fa con le resistenze e con i condensa- Le richieste debbono essere fatte Inviando
tori non polarizzati. Ma ciò è facilmente intuibile l'importo citato a: STOCK RADIO • 20124
se si pensa alla perfetta simmetria di costruzione MILANO - Va P. Castaldi, 20 (Tel. 27.98.31)a
del componente.
mezzo vaglia postale, assegno bancario, as-
segno circolare o c.c.p. n. 46013207.
Al buio, il fotoresistore si comporta come un iso-
115
lante o quasi, assumendo valori resistivi che supe- duttrici, i quali vengono pressati assieme ad un le-
rano spesso il milione di ohm e raggiungono an- gante plastico e sinterizzati ad alta temperatura.
che i dieci megaohm. li valore nominale della resistenza viene normal-
Mano a mano che la luce incidente aumenta, il mente valutato alla temperatura di 25°C. Pertan-
fotoresistore diviene sempre più conduttore, sino to, ai fini dell'impiego pratico del componente, è
a raggiungere, sotto una luce intensa, valori di assai utile conoscere la variazione della resistenza
poche centinaia di ohm o, addirittura, di qualche al variare della temperatura; la dipendenza tra
decina di ohm. questi due parametri è di tipo logaritmico.
Concludiamo dicendo che il campo di variazione Per le loro caratteristiche, i termistori di tipo
della resistenza è veramente notevole e ciò fa del NTC vengono utilizzati in numerose applicazio-
fotoresistore un componente ricco di grandi pos- ni: nella misura e nella regolazione della tempera-
sibilità di impiego pratico. Ma una tale caratteri- tura, nella misura del flusso di gas e liquidi, nella
stica può essere facilmente constatata realizzando compensazione del coefficiente di temperatura di
l'esperimento illustrato in figura 12, nel quale il bobine ed avvolgimenti, nella temporizzazione
tester è commutato nella funzione ohmmetrica e dei relé e nella compensazione dei circuiti transi-
nella scala di misura ohm x 100, mentre sopra il storizzati.
fotoresistore FR è applicato uno schermo a for- li simbolo elettrico del termistore NTC è quello
ma di piccolo cilindro, con superficie interna an- riportato sulla sinistra di figura 14, mentre sulla
nerita, sopra il quale si fa variare la quantità di destra della stessa figura sono riprodotti alcuni
luce incidente, passando dal buio alla massima tra i più comuni tipi di queste resistenze a coeffi-
intensità luminosa. ciente negativo.
La figura 15 propone un esperimento, di facile
realizzazione, con il quale si può agevolmente
TERMISTORI PTC constatare la caratteristica fondamentale della re-
sistenza NTC.
Assieme alle resistenze variabili fin qui descritte, Il modello impiegato nell'esperimento presenta il
vanno ricordati i termistori PTC, ossia quegli ele- valore di 1.000 ohm alla temperatura di 25°C e
menti resistivi dotati della particolarità di presen- con questi dati il componente è commercializza-
tare un elevato coefficiente di temperatura positi- to. Immergendolo nel ghiaccio, il termistore pre-
vo, nei quali coll'aumentare della temperatura senta un valore resistivo di 3.000 ohm, mentre au-
esterna aumenta notevolmente il valore della resi- mentando la temperatura fino a 60°C, la resisten-
stenza. Infatti la sigla PTC sta a significare: Posi- za scende al valore di 100 ohm.
tive - Temperature - Coefficient. L'esperimento di figura 15 si effettua commutan-
I termistori PTC, con coefficiente di temperatura do il tester sulla funzione delle misure ohmmetri-
positivo, sono costituiti da un materiale ceramico che e nellavportata ohm x 100. I numeri 1-2, ri-
dotato di proprietà semiconduttrici. Le loro ap- portati sulla destra dello schema di figura 15 tro-
plicazioni avvengono principalmente nella misura vano precisa corrispondenza con gli stessi numeri
di temperature e nella temporizzazione di circuiti
indicati sopra le scale del tester. Nella prima pro-
a relé. va (1), quella relativa all'immersione del termi-
Il simbolo elettrico del termistore PTC è quello store nel ghiaccio, l'indice del tester raggiunge e
riportato sulla sinistra della figura 13, nella quale supera di poco i 3.000 ohm, nella seconda prova
sono pure raffigurati alcuni modelli di questo (2), quella dell'avvicinamento del componente al-
particolare componente.
la lampadina che esternamente si riscalda fino a
60°C, l'indice dello strumento ritorna indietro
TERMISTORI NTC per fermarsi sull'indicazione di 100 ohm circa.
Con questo esperimento, dunque, si dimostra
I termistori NTC (Negative-Temperature - Coef- che, contrariamente a quanto avviene nei termi-
ficient) sono elementi resistivi caratterizzati da un stori PTC, col diminuire della temperatura ester-
elevato coefficiente di temperatura negativo e si na al componente, la resistenza del termistore au-
comportano quindi in modo del tutto opposto a menta e, viceversa, coll'aumentare della tempera-
quello dei termistori PTC. In pratica, quindi, tura, la resistenza diminuisce.
all'aumentare della temperatura, in essi diminui-
sce notevolmente il valore della resistenza ohm-
mica. RESISTENZE VDR E MDR
I termistori NTC sono internamente composti da
una miscela di ossidi metallici, trattati chimica- In taluni circuiti elettronici si possono trovare tipi
mente in modo da presentare proprietà semicon- di resistenze variabili diverse da quelle fin qui
116
menzionate, come ad esempio le VDR e gli MDR. 1 ° - VDR al carburo di silicio
Le prime, denominate pure variatori, sono ele- 2°- VDR al selenio
menti in cui il valore della resistenza varia in mi- 3°. VDR all'ossido metallico (zinco).
sura non lineare al variare della tensione ad essi
applicata. Il significato della sigla indicativa è Ciascuno di questi tre tipi è caratterizzato da un
compreso nelle tre seguenti parole di espressione indice di non linearità il quale, quanto maggiore
anglosassone: Voltage Dependent Resistors. è, tanto più grande diviene la variazione di resi-
Normalmente, quando si cita una resistenza stenza intrinseca del componente al variare della
VDR, ci si riferisce a quei modelli nei quali il va- tensione applicata ai suoi terminali.
lore della resistenza diminuisce coll'aumentare Per quanto riguarda le resistenze di tipo MDR,
della tensione applicata. occorre ricordare che queste godono della pro-
La maggior parte delle tecniche applicative, di prietà di variare linearmente il proprio valore al
questi particolari elementi, si estende dalla sop- variare del campo magnetico in cui sono immer-
pressione dei picchi di sovratensione, su linee di- se.
sturbate, a quella degli archi voltaici che vengono La sigla che definisce queste resistenze è compo-
spontaneamente a formarsi fra i contatti dei relé, sta con le prime lettere delle seguenti tre parole
degli interruttori e più in generale, degli apparati inglesi: Magnetic Dependent Resistors.
con parti soggette a movimento meccanico. L'impiego maggiore delle resistenze MDR avvie-
Nelle tecniche applicate si possono incontrare di- ne nei circuiti convertitori per correnti continue
versi tipi di tali resistenze. Ma le più conosciute ed alternate, negli amplificatori galvanometrici e
sono soltanto tre: in taluni tipi di trasduttori di segnali.
L. 9.500
di misura- I condensatori - I resistori- I diodi
- I transistor - Pratica di laboratorio.
Viene inoltre esposta un'ampia analisi del prin-
cipall componentl elettronlci, con l'arricchimento
Edito in formato tascabile, a cura della di moltissimi suggerimenti pratici che, al dllet-
Redazlone dl Elettronica Pratica, com tante. consentiranno di raggiungere Il successo
posto di 128 pagine riccamente illustrate fin dalle prime fasi sperimentali.
a due colori.
117
ledile - Acquisti- erme
VENDO a buon prezzo 20 riviste di Elettronica Pratica. VENDO Commodore plus/4 + 2 Joystick + 20 cassette
ATZENI LUIGI - TORINO Tel. (011) 2167887 ore serall + registratore + manuale del software + manuale per
l'uso + cavi. Mai usato e in ottime condizioni. Prezzo L.
CAUSA doppio regalo vendo stereo compatto con dop- 400.000 trattabili.
pia piastra di registrazione, amplificatore da 25 Wa ca- BARGIGLI ALESSIO • Via Cassia, 41 - 52040 MONTA-
nale, equalizzatore grafico, rodio a tre frequenze e gira- GNANO (Arezzo) Tel. (0575) 848800 ore pasti
dischi. Il tutto completo di mobiletto a sole L. 500.000
trattabili. VENDO o cambio con materiale interessante, tastiere
SAVINO LUIGI - Via Aurelio Covotti, 14/6 • 83031 ARIA- telefoniche di colore grigio, fino ad esaurimento.
NO IRPINO (Avellino) Tel. (0825) 872479 ore pasti GAVIRAGHI ALBERTO • Via Rocchetta, 14 • 22074 LO-
MAZZO (Como) Tel. (02) 96371127 dopo le 19
VENDO TX RX Connex 3900, ant. direttiva 5 elementi
PKW, AlImode active filter Af 606K Daiwa compreso di VENDESI centralino telefonico 3 linee urbane 30 nume-
notch + alimentatore PS30 Kenwood (30 A). Prezzo da ri, ottimo stato.
concordare, tutto in blocco o separatamente. Tel. (080) 753330 • CONVERSANO (Bari) ore pasti
BERTOLINI SILVANO • Via Marconi, 54 • 38077 PONTE
ARCHE (Trento) Tel. (0465) 71228 DILETTANTE cerca schema elettrico di un amplificato-
re finale di potenza semlprofesslonale, con elenco e va-
VENDO riviste di elettronica, componenti elettronici, lori dei vari componenti.
sofisticati apparecchi per spionaggio, vetronite ramata PESTARINO FLAVIO - Via S.Damiano, 11/3/Sc. A - 17020
professionale a prezzo molto conveniente. ANDORA (Savona)
GIANGERI ENRICO· Via Giotto, 31 -52100 AREZZO Tel.
(0575) 353235 ore pasti IN PROVINCIA di Cagliari cerco apparati valvolari
escluso TV anche da riparare purché completi e a prez-
OCCASIONE! Vendo giradischi stereo Europhon 5 + 5 zi modici. Cerco libro "Schemi di apparecchi radio 1933
+ cuffie stereo Phllips. Tutto a sole L. 80.000 + spese - 1945 di Ravalico (Hoepli) pago fino a 10 volte il prezzo
di spedizione. Il tutto In perfette condizioni. di copertina L. 2000.
ZAGO EMILIO • Via S.Martlrl, 77 - 45100 ROVIGO Tel. ZARA MASSIMILIANO - Via F. Turati, 5/1 • 09013 CAR.
(0425) 33806 ore pasti BONIA (Cagliari)
DI questa Rubrica potranno avvalersi tutti quei lettori che sentiranno la necessità di offrire
in vendita, ad altri lettori, componenti o apparati elettronici, oppure coloro che vorranno
rendere pubblica una richiesta di acquisto od un'offerta di permuta.
Elettronica Pratica non assume alcuna responsabilità su eventuali contestazioni che po-
tessero insorgere fra i signori lettori e sulla natura o veridicità del testo pubblicato. In
ogni caso non verranno accettati e, ovviamente, pubblicati, annunci di carattere pubblici-
tario.
Coloro che vorranno servirsi di questa Rubrica, dovranno contenere il testo nei limiti di
40 parole, scrivendo molto chiaramente (possibilmente in stampatello).
118
VENDO stereo completo di giradischi registratore era-
dio a 4 gamme d'onda, perfettamente funzionante per 2
casse acustiche.
GIULIANELLI MASSIMO Tel. (0761) 476187 ore pasti
119
VENDO artigianale adattatore semlquadrifonico nuo- VENDO computer Sony HB 75 P MSX completo di cavi,
vo, per allacciare all'autoradio o allo stereo di casa, 4 trasformatore + 20 cassette + circa 100 video giochi
altoparlanti. Ottimi risultati sperimentati. L. 20.000 spe- manuali di istruzioni + corso di basic + Joystick. Il
se sped. Incluse. tutto a L. 500.000. Tutto nuovo.
MENICONI GIANCARLO • Via Umberto 1° n.64 . FOLI- CIRIELLO PIETRO· Via Pace Vecchia, 7 • 82100 BENE·
GNO Tel. (0742) 52888 ore pasti VENTO Tel. (0824) 43304 dalle 14 alle 17
-~ -------- --- -- .
·- g
--- y
--- -
---- -- -----
--
I
Inserite 11 tagliar.do in una busta e spedite a.
120
LA FUSTA DEL LETTURE
Tutti possono scriverci, abbonati
o no, rivolgendoci quesiti tecnici
inerenti a vari argomenti presen-
tati sulla rivista. Risponderemo
nei limiti del possibile su questa
rubrica, senza accordare prefe-
renza a chicchessia, ma sce-
gliendo, di volta in volta, quelle
domande che ci saranno sem-
brate più interessanti. La regola
ci vieta di rispondere privata-
mente o di inviare progetti esclu-
sivamente concepiti ad uso di
un solo lettore.
Il mio problema consiste nel valutare la quantità Realizzi il circuito qui pubblicato, con il quale
di luce che colpisce alcune piante da me coltivate. potrà misurare la quantità di corrente di colletto-
Faccio presente che una tale misura mi servirebbe re pilotata dalla fotoresistenza FR. Il potenzio-
a titolo di completamento di un corso di studi di metro R2 le permetterà di tarare il circuito a suo
botanica che sto seguendo nella mia città. piacimento. Il tester dovrà essere commutato nel-
AMADESI CLEMENTE la funzione di microamperometro e sulla scala di
Siena 500 A.
+
al tester
Resistenze
TR1 R1 = 10.000 ohm
O
/ R2 = 100.000 ohm (potenza variaz. lin.)
9V R3 = 330 ohm
e R4 = 470 ohm
Varie
FA = fotoresistenza (quals. tipo)
TR1 = BC 237
S1 = interrutt.
ALIM. = 9 Vcc
122
+IICI Ic2 Il 57.
'SIGLA
#
/C1
-.TI!17% RI 11 Il e
l
vcc
1° - Il tester
2°. Il voltmetro
3°. L'amperometro
4° - Il capacimetro
5° - Il provagiunzioni
6° - Oscillatore modulato
7° - Tutta la radio
8°. Supereterodina
9°. Alimentatori
123
AMPLIFICATORE TELEFONICO
SALDATORE
ISTANTANEO
A PISTOLA
L. 18.000
CARATTERISTICHE:
Tempo di riscaldamento: 3 secondi
Al i mentazione: 220V
E dotato di punta di ricambio e di
Potenza: 100W istruzioni per l'uso. Ed è particolar-
mente adatto per lavori intermittenti
Illuminazione del punto di saldatura
professionali e dilettantistici.
124
1-.° Il CB11+
I TR1
± Il C6
T Si
Cl Il
3
u ; clli- 2
IC 1
t!
- C7
li
©
•
R6 9V
P!CK
UP Il
R4 re
" ' 4
CONTENUTO:
~~---,~•fCX>J118)0'D11,.,:PRINCIPIANTE-tlebbono...... ·fatte;a;·.,.~~-
20124MILANO - Via P.Castaldi,20 (Tel. 279831) inviando anticipatamenteiml' portodi Li-
re 24.000
11..:
mezzo
a
.•..-...•.,cn· >@azio
postale, assegno circo lare,
-~-ne sono·· • · · • • se nel prezzo).
vaglia assegno bancario
o N. 46013207
c.c.p.
P>? compre
! • Pi
125
Serve a tiasfonnare la tensione di 12 V di una normale batteria per auto
in 220 Vca. Il massimo carico applicabile non deve superare i 100 W.
Senza carico la tensione di uscita è di circa 250 V mentre a piano carico
scende a circa 200 V. La frequenza è di circa 50 Hz con tonna d'onda
trapezoidale.
Il KIT è completo di circuito stampato. componenti e trasformatore. Il
montaggio è di estrema facilità.
!a>
È un simpatico dispositivo che p,JÒ trovare svariate applicazioni E una sirena elenronica di concetto modemissimo il cui cuore è tU11dispo1irivo11111ibdllllaluc1charicevu11da111f,p;po1i11lo1orui1tert1.Btd
quando si ha la necessità di avere una indicazione visiva del ttmpa coslituilo da un cirwilo integralo che ha il compito di generare un 1lltlof1l1ectit1odimci111111rllt.Poottser1p,!dispQi10P1rduldiv1rsimodi
trascorsa e un'indicazione acustica di fine tempo, specialm111te in di IUArionamtfi,o:
segnale di frequenza acustica vobulato (variabile in frequenza).
4il nel si eccita quando la fotoresistenza ree un naggo di iu e si diseccita
occasìon■ dì giochi di società. Premendo un apposito pulsante si Grazi, a questa particolarilà la sua efficacia è notevole. quando l bus ta ra
acandono e spengono Hl successione I O Led. Trascorso il lempo Par ralimentazione è p1evis1a una tensione di I 2 Vcc e il massimo 2 il nit si eccita quando h tetoreristana riceve un noggio d Juca I anch,
, che pr1ctden1emente era nato impostato .con un apposito assorbimento è di circa 800 mA. Per il suo hmzionamento occorre quando la bue arsa l nel resta eccita Pr dseccraro ocore un attro raggio
TRIMMER, un Led verde lampeggia e contemporaneamente si udrà applicare ah'uscila un attoparianle o tweeter con impedenza di 8 di,tut1.IIIIIDOl'landocosidlY1rotpropfioioterru1tor1
un breve wono emesso da un Bumr indicando eosl che il tempo è Ohm in grado di sopportare una potenze di akneno 15 W. La tensione di »lienta.ton, gaie od un particolare cacuito, po e±san
interamente trascorso. Par ralimentazione occorre lina ten1ione ccmpm1 Ira 9 • 24Wc ed il mesimo assorbimento i d circa 100 mA.. la
Grazie al basso consumo ed atto rendimento, l)ll0 essere impiegata tOlf-,11 fllNSÌml 1opponabilt dai COlllltti dli rll6 6 dr 2 A. f'u6 lfDVU1 SV1rllll
stabilizzata di 9 Vcc. l'assorbimenlo in tutti i sistemi di allarme o an!ifurti per richiamart rattanriona di p9lcanoni. toecomando nei do diversi mo d
Pi i di circa 30 mA. I !empi chi si chi si trova nei dinlorni. o. funzionamento, rivelatore per conto persona o
• - 1ssono imposlara va,iano - (\.- cotupi, a utuno a ta rs o umi0se
s2
a.3=va da un minimo di dua -'k/ ' .,_.
Conii IINl'Mt
·. 1'~1 (OINfllOIO
del rogge iumino sol può essere
•
11t
-
u1i~ut1• 001 normali lorcil
• g&4 ,," 4 o»u
."}yw g,'
~.~
() :,..
·-J·port11ile_alimen111111)11t0
-
qual.siasrlffro(isposrt1·
vie44va
~
- • utllaggioluminoso.
ACCEIIIII~
rr::' "
._,.,. ........ llloi PCINÌOM IUIO
Auto Blinlllf-11111,:ar di emergenza
!òonlllll!I •- . LEDI
E:E
±E.
Electronic test e-
per auto
Ridu ttore di tensione per auto
..._ ... --. • ..-....,..,,o
Conlftlll...._.,....,._.aucoadiaplay
Rt;
«s
n$
51
'.'IS
RI> 102
16
CO
52
68
Commutatore s
AllllluCD ~
uç
a:E.rz..
=
T1............~lildlll_...u10
ramentoper au IO
siche9etiche osr_euro con microtono
s 112
RS 119
RS 120
R6 130
RS 139
RS ISO
RS 161
R& 178
RS 180
l!S 181
RS 183
RS 184
AS 188
RS 205
RS 18
RS
R6
RS 80
11S
118
S
RS
IIS
RS
RS
.RS
offerta speciale!
ELETTROIICA
:z:722 PRATICA
3±
:
• e -e t
llHCU.WOU
VARIABILE wn
ELBTTBOIICA-
: PRATICA
:77e%
.2
.--
CONOEHSATilRI
le' VARABI
EOOIIPEN8ATORI
1111:ATIIIIE
•••• "=
ta
, ....7""1
i ittiu
PER TI
L. •
wouso IL CARnJOMONJTOR
GENERATORE DI BARRE
L. 12.000
Per agevolare l'opera di chi, per la prima volta è impegnato nella ricerca degli elementi didattici
introduttivi di questa affascinante disciplina che è l'elettronica del tempo libero, abbiamo ap-
prontato un insieme di riviste che, acquistate separatamente verrebbero a costare L. 3.500 cia-
scuna, ma che in un blocco unico, anziché L. 35.000, si possono avere per sole L. 12.000.
__ STRUMENTI DI MISURA
MULTIMETRO DIGITALE
MOD. TS 280 D - L. 132.000
CARATTERISTICHE GENERALI
7 Campi di misura - 31 portate - Visualizzatore cristallo liquido
a 3} cifre altezza mm 12,5 montato su elastomeri - Integrati
montati su zoccoli professionali - Balleria g V - Autonomia
1000 ore per il tipo zinco carbone, 2000 ore per la batteria
alcalina - Indicatore automatico di balleria scarica quando
rimane una autonomia inferiore al 10%- Fusibile di proiezione
- Bassa portala ohmmetrica (20 2)- 10 A misura diretta in D.C.
e A.C. - Cicalino per la misura della continuità e prova diodi -
Boccole antinfortunistiche - Dimensione mm 170x87 x42 -
Peso Kg 0,343
PORTATE
VOLT D.C 200 mv-2 V-20 V- 200 V- 1000 V
VOLT A.C. 200 mv - 2 V - 20 V - 200 V - 750 V
OHM 202-200 2-2KO- 20 KO- 200 K? -2 MO
- 20 MO
AMP. D. C. 200 A- 2 mA - 20 mA - 200 mA - 2000 mA
- 10 A
AMP. A.C. 200 A- 2 mA - 20 mA - 200 mA - 2000 mA
- 10A
ACCESSORI
Libretto istruzione con schema elettrico e distinta dei compo-
nenti - Puntali antinfortunistici - Coccodrilli isolali da avvitare
sui puntali.
MULTIMETRO DIGITALE
MOD. TS 240D · L. 73.000
CARATTERISTICHE GENERALI
Visualizzatore : a cristalli liquidi con indicatore di polarità.
Tensione massima 500 V di picco
Alimentazione : 9V
Dimensioni : mm 130 x 75 x 28
Peso . Kg 0,195
PORTATE
Tensioni AC 200 V - 750 V
Correnti CC 2.000 A-20 mA- 200 mA- 2.000 mA
Tensioni CC 2.000 mV-20 V-200 V. 1.000 V
Resistenza 2.000 2-20 K?- 200 K?- 2.000 KO
ACCESSORI
Libretto istruzione con schema eiettrico. Puntali
Gli strumenti pubblicizzati in questa pagina possono essere richiesti inviando anticipatamente
l'importo, nel quale sono già comprese le spese di spedizione, tramite vaglia postale, assegno
bancario o conto corrente postale n. 46013207 a: STOCK RADIO - 20124 MILANO - Via P. Castaldi, 20.
MICROSPIA
CARATTERISTICHE:
Tipo di emissione : FM
Gamma di emissione : 95 MHz+115 MHz
Alimentazione : 9 Vcc+13,5 Vcc
Assorbimento : 8 mA+24 mA
Potenza d'uscita : 7 mW+SO mW
Dimensioni : 5,2 cmx 8 cm
FM
Funziona bene anche senza antenna - Eccezionale sensibilità • Trasformabile in una emit-
tente di potenza.
25A
220 Vca
5 Vcc + 14 Vcc
ALIMENTATORE
STABILIZZATO
STRU E I DI MISURA __
TESTER ANALOGICO
MOD. TS 271. L. 24.500
CARATTERISTICHE GENERALI
5 Campi di misura - 19 portate
Sensibilità • 10.000 2/V D.C.
Dimensioni : mm 150 x 63 x 32
Peso : Kg O, 14
Pila : 1 elemento da 1,5 V
«es"ses Ca
"si
../
a e. PORTATE
VOLT o.e. 0,25 V • 2,5 V - 25 V • 250 V • 1.000 V
VOLT A.C. 1 O V • 50 V • 250 V • 1.000 V
10
AMP. o.e. 0,1mA- 10 mA- 500 mA
OHM x 10 ohm -x 100 ohm- x 1.000 ohm
dB - 20 dB + 62 dB
ACCESSORI
Libretto istruzione con schema elettrico - Puntali
TESTER ANALOGICO
MOD. TS 260 - L. 59.000
CARATTERISTICHE GENERALI
7 Campi di misura - 31 portate
Sensibilità 20.000 Q/V D.C.- 4.000 !/V A.C.
Dimensioni mm 103x 103 x 38
Peso Kg 0,250.
Scala mm 95
Pile 2 elementi da 1,5 V
2 Fusibili
Spinotti speciali contro le errate inserzioni
PORTATE
VOLT D.C 100 m V - 0,5 V - 2 V - 5 V - 20 V - 50 V- 100
V-200V-1000V
VOLT A.C. 2,5 V - 10V - 25 V - 100 V - 250 V - 500 V -
1000 V
OHM 2x1-2x10-2x100-2x1000
AMP. D.C. 50 A- 500 A-5 mA - 50 mA - 0,5 A - 5 A
AMP. A.C. 250 A- 1,5 mA- 15mA - 150 mA - 1,5 A-
10A
CAPACITÀ = 0- 50F-0 : 500 F (con batteria interna)
dB 22 dB - 30 dB - 42 dB-50 d8 - 56 dB- 62 dB
ACCESSORI
Libretto istruzione con schema elettrico e parti accessorie -
Puntali
Gli strumenti pubblicizzati in questa pagina possono essere richiesti inviando anticipatamente
l'importo, nel quale sono già comprese le spese di spedizione, tramite vaglia postale, assegno
bancario o conto corrente postale n. 46013207 a: STOCK RADIO - 20124 MILANO - Via P. Castaldi, 20.
Ecco il dono
che premia chi si abbona
o rinnova l'abbonamento scaduto
Abbonatevi!
e lo riceverete
subito in dono
a casa vostra
ATTENZIONE!
Il manuale, illustrato alla pagina precedente, è un'opera editoria-
le appositamente approntata per premiare gli abbonati a Elettro-
nica Pratica. Non è quindi un prodotto commerciale e non può
essere acquistata, a parte, in alcuna libreria, né presso questa
Casa Editrice.
ELETTRONICA
PRATICA
Via Zuretti, 52 Milano - Tel. 6697945
ANNO 17 N. 3 - MARZO 1988
LA COPERTINA • Viene destinata, questo mese,
alla presentazione dell'alimentatore di potenza
descritto nella prima parte del fascicolo. L'appa-
rato è stato principalmente concepito per trasfor-
mare la tensione alternata di rete in quella, conti-
nua, maggiormente utilizzata da OM, CB, speri-
mentatori, riparatori e dilettanti.
editrice
ELETTRONICA PRATICA
direttore responsabile
Sommario
ZEFFERINO DE SANCTIS
ALIMENTATORE STABILIZZ. 132
disegno tecnico A REGOLAZIONE CONTINUA
CORRADO EUGENIO
DI POTENZA • 25 A· 5+14 Vcc
stampa
TIMEC
ALBAIRATE - MILANO IGROMETRO ELETTRONICO 146
Distributore esclusivo per PER MISURE 10%RH + 90%RH
l'Italia: CON SENSORE PHILIPS
A.&G. Marco • Via Fortezza n.
27 · 20126 Milano tel. 25261
autorizzazione Tribunale Civi-
le di Milano - N. 74 del 29-12- SURVOLTORE DA VccAVcc 156
1972 - pubblicità inferiore al DI PICCOLA POTENZA
25%.
PER DILETTANTI
UNA COPIA L. 3.500
132
Caratteristiche Alimentazione = 220 Vca
Tensione d'uscita = 5 Vcc + 14 Vcc (regolab.)
Corrente massima = 25 A
Stabilizz. totale = sull'intera gamma
Per esaudire le frequenti richieste, pervenuteci nei se si tiene conto che da esso è possibile assorbire
primi mesi dell'anno, da parte di molti radioama- una corrente dell'intensità di 25 A. Dunque, colo-
tori, appassionati della banda cittadina, cultori ro che necessitano di una potenza adeguata, con
dell'alta fedeltà, sperimentatori e riparatori elet- la tensione oggi divenuta assai comune di 12 Vcc,
tronici, presentiamo, in queste prime pagine del con la quale si alimentano moltissimi trasmettito-
fascicolo, il progetto di un semplice, stabilissimo ri radio, ricetrasmettitori, amplificatori lineari,
e robustissimo alimentatore in continua, con apparati surplus e dispositivi montati su auto-
uscita variabile fra i 5 Vcc e i 14 Vcc, certamente mezzi, sono accontentati e possono ora evitare il
in grado di soddisfare ogni esigenza, soprattutto dispendioso impatto economico con i corrispon-
133
T1
c2 I p
:7. l
ii~
· !C1 u
Y'0 Ii 25A
/9~
-
."'
PI +
--
'V +
:,
T
C/3
±
R 'RIO
Rll
~ IIC15
r
•c3.. C/2 mi Cl
U
v
220V
-----COMPONENTI-----
Condensatori R10 = 330 ohm • 1/2 W
C1 = 100.000 pF R11 = 2.200 ohm (potenz. a variaz. lin.)
C2 = 100.000 pF R12 = 1.000 ohm • 1/2 W
C3 ... C12 = N° 10 condens. elettrolitici da R13 = 1.200 ohm • 1/2 W
4.700 µF • 50 VI
C13 = 100.000 pF Varie
C14 = 47 µF • 50 VI (elettrolitico)
C15 = 100.000 pF TR1 ... TR4 = N° 4 transistor MJ4502
C16 = 47 µF • 50 VI (elettrolitico) IC1 = LM338
P1 = ponte raddrizz. (35 A)
D1 = diodo al silicio (6 A • 50 V)
Resistenze DL = diodo led (tipo JUMBO)
R1... R4 = N° 4 resist. da 0,1 ohm• 10 W T1 = trasf. (475 W • 220 V- 19 V. 25 A)
R5 = 0,47 ohm - 5 W S1 = interrutt. a leva
R6 ... R9 = N° 4 resist. da 5,6 ohm• 5 W F1 = fusibile ritardato (5 A)
134
220V
T1
t.
PANNELLO FRONTALE
135
R E TE 22 0 V
R A D IA T.
TR 2
el
cl
bl
RADIAT.
TR4
IIH" %2
al circ.
stamp,
J
m
R
al potenz.
alla massa del pot,
denti modelli commerciali, il cui prezzo varia fra diano, in uscita, disturbi su tutta la gamma di fre-
le seicentomila e le ottocentomila lire e che diffi- quenze, basse ed alte, sconsigliandone l'uso nel
cilmente sopportano spunti di corrente elevata, laboratorio. Per esempio, nell'accoppiamento
come esige l'avviamento di un dynamotor di con le ricetrasmittenti, se non sono dotati di par-
qualche ricetrasmettitore surplus oppure quello ticolari accorgimenti, possono produrre segnali
di un'autovettura con batteria alquanto scarica. di interferenza che rendono critico o addirittura
Un altro vantaggio, peraltro, va esaltato in que- impediscono il corretto funzionamento delle ap-
sto progetto. Infatti, il circuito è di tipo "no swit- parecchiature.
ching", senza commutazioni, utilizzando i com-
ponenti attivi della regolazione in condizioni per-
fettamente lineari e per tale motivo esso genera CARATTERISTICHE CIRCUITALI
un rumore proprio assolutamente trascurabile e
blocca molti disturbi provenienti dalla rete di ali- L'elemento di maggior importanza di tutto il pro-
mentazione. Non così accade, generalmente, ne- getto dell'alimentatore, riportato in figura l, de-
gli apparati commerciali, che generano ed irra- ve essere individuato nell'integrato I Cl, che è di
136
t +
@@o
e3 e4
<<
0 c1 c2 u c3 c4
V ic1
l
1 Fig. 4 • Disegno in grandezza naturale del circuito stampato sopra il quale si appli-
cano nove resistenze, un diodo al silicio, un condensatore elettrolitico ed alcuni
conduttori di sezione elevata. Sulla faccia opposta si montano i dieci condensatori
elettrolitici di filtro, come indicato nel disegno di figura 9.
137
2
•
A
+a
-
Fig. 5 • Questa foto riproduce il pannello frontale dell'alimentatore di potenza. Si no-
tano: l'interruttore a leva (acceso-spento), la manopola innestata sul perno del po-
tenziometro R11 e sistemata in corrispondenza della scala di valori delle tensioni, il
diodo-spia, i due morsetti di prelievo delle tensioni ed il fusibile ritardato.
138
considera che, a valle del ponte raddrizzatore PI,
esattamente sul terminale positivo di questo, che
rimane collegato con i morsetti positivi dei dieci
condensatori elettrolitici C3 ...C12, il valore della
tensione è di 23 Vcc (27 Vcc a vuoto), si ottengo-
no le due differenze di potenziale:
9 V cc X 25 A = 225 W
18 Vcc X 25 A = 450 W
90 V x 30 A = 2. 700 V A
Fig. 7- Sulla piastra di chiusura del fondo dell'alimen-
I valori limite, che definiscono la cosiddetta area tatore si notano i quattro piedini di gomma di appoggio
di sicurezza o di funzionamento tollerato, posso- dell'apparato ed il circuito integrato IC1.
no essere raggiunti soltanto per brevissimi istanti,
praticamente durante le commutazioni, per non
provocare il fenomeno distruttivo del breakdown
secondario. Ma quando tale fenomeno non si ma-
nifesta, ossia con tensioni inferiori ai 20 V, si può
sempre operare su forti potenze, sia pure in tempi
brevi e con intervalli di riposo adeguati, onde
mantenere il livello di potenza media dissipata en- CIRCUITO DELL'ALIMENTATORE
tro il limite dei 200 W.
Facciamo ancora notare che la massima potenza Esaminiamo ora il circuito dell'alimentatore di fi-
dissipabile rappresenta un valore teorico, non gura 1, nel quale il trasformatore TI da 475 W ri-
raggiungibile in pratica e che serve a specificare la duce la tensione di rete di 220 Vca a quella di 19
resistenza termica della giunzione-custodia del V ca sull'avvolgimento secondario.
transistor. Esso imporrebbe l'impiego di un dissi- Per TI è stato da noi utilizzato un modello con
patore termico ideale, di efficienza assoluta, non nuclei ottenuti da un nastro continuo di ferro al
certo reale. L'operatore invece, per ogni tipo di silicio a grani orientabili, in modo che le linee di
impiego del componente, deve accontentarsi di flusso magnetico si dispongano lungo l'estensio-
un valore di potenza pratico pari alla metà, circa, ne della laminazione, minimizzando le perdite.
di quello teorico. li fusibile Fl, inserito sulla linea di rete, protegge
Possiamo così concludere la nostra breve analisi l'apparato da eventuali eccessi cli corrente. Ma Fl
sulle caratteristiche del transistor, con la certezza deve essere cli tipo ritardato, perché al momento
di aver dissipato ogni dubbio nella mente di quei dell'accensione si verifica un forte impulso di cor-
lettori che avessero potuto intravvedere una con- rente, necessaria per caricare i condensatori elet-
traddizione nei due valori di potenza, quello di 200 trolitici di elevato valore capacitivo e a causa del-
W e quello di 2. 700 W (90 V x 30 A = 2. 700 W). la magnetizzazione residua del nucleo, che può
139
E
TR1..4 I C 1
Fig. 8 • Elementi indicativi per l'identificazione degll
VISTI LATO PIEDINI elettrodi dei quattro transistor e dell'integrato.
dar luogo a brevi ma intensi picchi di corrente. duta di tensione nelle cinque resistenze RI-R2-
Se il trasformatore non riesce a bloccare, con la R3-R4- R5 deve essere sempre uguale. Le quat-
sua induttanza parassita, le interferenze di rete, tro basi di TR1-TR2- TR3- TRA, infatti, sono
come può accadere in zone particolarmente di- tutte collegate assieme e tutte raggiungono il ca-
sturbate (zone industriali e grandi città), allora è todo del diodo al silicio D1. E poiché la caduta di
consigliabile inserire, a monte di T1, un filtro di tensione sui terminali di D1 è quasi sempre uguale
rete da 5 A almeno, di buona qualità e facilmente a quella fra base ed emittore dei quattro transi-
reperibile in commercio. Per l'accoppiamento stor, vale a dire 0,7 V circa a temperatura am-
dell'alimentatore con ricetrasmettitori, ad esem- biente, tutte le cinque resistenze citate rimangono
pio, è consigliabile l'impiego di un modello a due sottoposte alla stessa tensione, anche durante
celle. eventuali variazioni dipendenti dal carico, che si
L'avvolgimento secondario di T1 provvede ad riflettono inevitabilmente sulle giunzioni base-
alimentare il ponte di diodi raddrizzatori (Pl) di emittore dei quattro transistor. Possiamo così
potenza ma di bassa caduta. Questo, a sua volta, concludere dicendo che le cinque resistenze RI -
raddrizza la tensione ad onda intera, mentre i due R2-R3-R4- R5, per effetto dell'azione dei quat-
condensatori Cl - C2 minimizzano il rumore ge- tro transistor, si comportano come se compones-
nerato dalla commutazione dei diodi. Soltanto in sero un collegamento in parallelo. Dunque, la
circostanze critiche si debbono aggiungere altri corrente che le attraversa è inversamente propor-
due condensatori, dello stesso valore, vale a dire zionale al loro valore ohmrnico.
da 100.000 pF - 100 VI, in parallelo con i dieci Al condensatore presente in uscita è stato asse-
condensatori elettrolitici è fra i due terminali di gnato un valore capacitivo relativamente basso;
Pl contrassegnati con i simboli caratteristici della ciò allo scopo di consentire un corretto funziona-
tensione alternata. Entrambi questi due conden- mento della limitazione di corrente interna ad
satori dovranno essere applicati vicino a Pl. ICI, che può intervenire soltanto dopo una certa
La tensione raddrizzata dal ponte P 1 viene livel- scarica del condensatore stesso. Con valori capa-
lata dal gruppo di dieci elettrolitici C3 ... C12, per citivi più elevati e in presenza di sovraccarichi o
alimentare il circuito di regolazione vero e pro- cortocircuiti, prima ancora dell'intervento del
prio, che è di tipo "serie" e funziona secondo le condensatore, si manifesterebbe un forte impulso
modalità più classiche di tali dispositivi, sotto il di corrente. Ma se tale impulso è accettabile e si.
controllo dell'integrato ICI. utilizzano carichi che richiedono una bassa impe-
denza di alimentazione su una estesa gamma di
Per aumentare la corrente d'uscita di ICI, è stato frequenze, come ad esempio negli impieghi audio
inserito, nel circuito di figura 1, un amplificatore di potenza o nei servomeccanismi, allora la capa-
di corrente, che moltiplica per 18,8 volte la cor- cità del condensatore potrà essere aumentata a
rente erogata dall'integrato. piacere, montando pure componenti di tipo a
Il principio di funzionamento dell'amplificatore film, in parallelo, con lo scopo di coprire even-
di corrente si basa sul concetto per il quale la ca- tualmente anche le radiofrequenze.
140
Fig. 9 • Così dovranno essere m ontati i dieci condensa-
tori elett rolitici di filtro sulla faccia del circ uito stam pa-
to opposta a quella in cui sono presenti le piste di ram e
stagnato. Il collegam ento è del tipo in parallelo.
Il circuito integrato ICI mantiene stabile la ten- Tuttavia, seguendo attentamente le indicazioni
sione nei punti in cui la resistenza RIO rimane col- qui di seguito riportate, l'impresa diverrà piace-
legata alla linea positiva e la Rl2 a quella negati- vole e di grande soddisfazione. Un secondo ele-
va. Ma se la stabilità di tensione non fosse ritenu- mento, da tenere sempre in massima considera-
ta accettabile lungo i tratti intermedi, tenendo zione, è rappresentato dalle saldature a stagno,
conto pure delle correnti in gioco, il circuito deve che il montatore dovrà effettuare con la massima
essere rifatto, inserendo le resistenze citate fra i precisione e la miglior tecnica possibile, ricordan-
punti in cui si vuol conservare stabile la tensione e do sempre la grande potenza in gioco durante il
realizzando un collegamento a quattro fili di tipo funzionamento dell'alimentatore. Basti pensare
Kelvin. In ogni caso si tenga presente che, al di là alla sola quantità di energia immagazzinata nei
di un certo valore di caduta di tensione, l'integra- condensatori di filtro, quelli da 47.000 F, carica-
to ICI non è più in grado di effettuare la regola- ti a 27 Vcc, per rendersi conto della necessaria ro-
zione. bustezza delle saldature.
L'alimentatore non deve mai essere fatto funzio- Fatte queste premesse, invitiamo il lettore a com-
nare con le due resistenze RIO ed Rl2 disinserite. piere la prima fase di montaggio, che consiste nel-
Eventualmente, in sostituzione di queste, si pos- 1 'applicare i quattro transistor TRl - TR2 - TR3 -
sono provvisoriamente collegare due resistenze TR4 su quattro radiatori delle dimensioni di 13
da 100 ohm, che rimangono poi cortocircuitate cm x 10 cm x 3,5 cm, ben visibili nelle fotogra-
dall'inserimento del carico. fie riprodotte, in successione, a partire da quella
Qualora sull'uscita dell'alimentatore si dovessero di apertura del presente articolo.
inserire grosse capacità, batterie od altri alimen- L'applicazione dei transistor, sulle piastre radian-
tatori in parallelo, occorrerà collegare, tra i ter- ti, si ottiene con la consueta tecnica dell'isola-
minali positivi del gruppo dei dieci condensatori mento del componente abbondantemente illu-
elettrolitici C3 ... Cl2 ed il morsetto positivo del strata in figura 10, ricordandosi di spalmare en-
condensatore elettrolitico C16, un diodo al silicio trambe le facce del foglietto di mica con grasso al
da 6 A - 100 V, con il catodo rivolto su C3 ... Cl2. silicone. Per quanto riguarda l'individuazione
Per il collegamento in serie di altri alimentatori si esatta dei piedini dei quattro transistor, basta os-
dovrà mettere, in parallelo a C16, un diodo dello servare il disegno di sinistra di figura 8 per rico-
stesso tipo, con il catodo collegato sul morsetto noscere subito la posizione dei tre elettrodi di
positivo del condensatore elettrolitico. emittore E, base Be collettore C; quest'ultimo si
identifica in tutta la parte metallica del compo-
nente e viene elettricamente prelevato mediante
MONTAGGIO DELL'ALIMENTATORE un terminale inserito fra un dado e la vite di fis-
saggio, sul quale si salda poi il filo conduttore.
Dunque, essendo in numero di tre gli elettrodi dei
Se il circuito teorico dell'alimentatore può essere transistor, da ciascuno di questi si dipartono tre
considerato alquanto semplice, il montaggio del- conduttori, che debbono essere tutti della stessa
l'apparato è da ritenersi abbastanza impegnativo.
141
PROTEZIONE
TRANSISTOR
.. .
P,, OIwrEGRAro
0
1
MICA
.
I I
-L
I .
o '
o 6
RADIATORE
T? E
%-.
$......
% 4 I
Fig. 10 . Vista "in esploso" del montaggio di uno dei
quattro identici transistor che concorrono alla forma-
zione circuitale dell'alimentatore stabilizzato. Il fogliet-
to di mica deve essere ricoperto, su ambedue le facce,
con grasso al silicone. Questo stesso procedimento di
montaggio deve essere applicato all'integrato.
lunghezza (15 +20 cm) e della stessa sezione (I gono il numero totale di dodici, nello schema pra-
mm). Nel nostro prototipo abbiamo utilizzato tico di figura 3 sono stati indicati, in corrispon-
conduttori di colore diverso, per agevolare il ca- denza di TR 1 - TR2 - TR3 - TR4, nel modo se-
blaggio e scongiurare il pericolo di errori di scam- guente:
bio. I colori da noi scelti sono stati i seguenti: TRl = bl - cl - el
TR2 = b2 - c2 - e2
B- base = conduttore giallo TR3 = b3 - c3 - e3
C - collettore = conduttore rosso TR4 = b4 - c4 - e4
E - emittore = conduttore marrone
Si tenga presente che, attribuendo ai quattro
I tre conduttori di ciascun transistor, che raggiun- gruppi di conduttori misure diverse, si correrebbe
142
TESTER
IN VOLT
s
R
LP
e
R
7
Fig. 11- Circuito di collaudo dell'alimentatore, da collegare all'uscita, sulle due boc-
cole presenti nel pannello frontale dell'apparato. Le resistenze sono tutte da 1 ohm .
25W.
il rischio di far lavorare alcuni transistor più di al- montati sul pannello frontale dell'apparecchio,
tri. come si può vedere in figura 2, nella quale i con-
Una volta realizzata questa prima operazione di duttori 1 - 2 sono gli stessi, indicati con i medesi-
montaggio, il lettore, munito di tester commutato mi numeri di figura 3.
nelle funzioni ohmmetriche, dovrà accertarsi del Dopo il trasformatore, si monta il ponte raddriz-
perfetto isolamento elettrico tra i piedini dei zatore P 1, per il quale si deve interporre, fra pia-
quattro transistor e le quattro piastre radianti. stra del contenitore e componente, un po' di gras-
so al silicone.
Su PI si applicano i due condensatori C1-C2 e i
MONTAGGIO DI T1.P1-ICI sei conduttori indicati in figura 3. Due dei quali
provengono dall'avvolgimento secondario di TI e
Per la composizione definitiva dell'alimentatore, debbono essere saldati a stagno sui terminali del
si consiglia di utilizzare un contenitore, ovvia- ponte segnalati con il simbolo caratteristico della
mente di metallo robusto, delle dimensioni di 28 tensione alternata; gli altri quattro, che compon-
cm x 15 cm x 13 cm, completamente scomponi- gono due coppie di conduttori, ciascuno della se-
bile. zione di 4 mm 2, sono saldati sul terminale positi-
Per mezzo di viti e dadi si fissa, sulla piastra di vo e su quello negativo di PI.
base, che è di forma rettangolare, il trasformato- Il motivo per cui si sono adottate due coppie di fi-
re di alimentazione e si comincia a collegare il li conduttori, va ricercato nella necessità di distri-
cordone di alimentazione con spina per presa-lu- buire meglio i flussi delle intense correnti che rag-
ce, come indicato in figura 3. Questo conduttore giungono i condensatori di filtro.
bipolare è connesso con i terminali dell'avvolgi- Trattandosi di saldature a stagno su conduttori di
mento primario a 220 V del trasformatore TI. grossa sezione, si consiglia l'impiego di un salda-
Ma uno dei due fili subisce una interruzione nei tore da 100 W.
punti contrassegnati con i numeri 1 - 2, allo scopo I conduttori provenienti dal ponte o, meglio, le
di raggiungere l'interruttore S 1 ed il fusibile Fl, due coppie di conduttori della tensione positiva e
143
negativa, vanno a collegarsi sui punti del circuito gono montati, con la testa all 'ingù, i dieci con-
stampato indicati in figura 2 e facilmente indivi- densatori elettrolitici di filtro.
duabili perché le coppie di conduttori sono con- A questo punto del montaggio, qualche lettore si
trassegnate con la stessa numerazione (3-4 e 5-6). sarà chiesto il motivo per cui in sostituzione dei
L'applicazione dell'integrato ICI si effettua nel dieci condensatori non se ne sia impiegato uno
medesimo modo con cui sono stati montati i soltanto. E noi rispondiamo che le ragioni sono
quattro transistor, secondo il piano costruttivo di due, una di ordine economico e l'altro di signifi-
figura 10 ed usando, anche in questo caso, il gras- cato tecnico. Sulla prima ogni commento sarebbe
so al silicone. La foto riportata in figura 7 mostra ovvio, sulla seconda ricordiamo che il condensa-
la parte inferiore dell'alimentatore, nella quale tore presenta un certo valore di resistenza valuta-
sono visibili l'integrato ICI, i quattro piedini di bile sul nastro d'alluminio interno e sui reofori
gomma di appoggio dell'alimentatore e i fori di del componente. Il collegamento in parallelo di
aerazione. più condensatori riduce questa resistenza e ciò as-
145
IGROMETRO
ELETTRONICO
L'umidità, presente nell'atmosfera in cui vivia- di climatizzazione. Per esempio, certe lavorazio-
mo, è una grandezza fisica di rilevante importan- ni, come quelle delle materie plastiche, tessili e
za, che deve essere costantemente controllata in cartarie, debbono svolgersi in ambienti con umi-
molti settori della vita sociale, in quello del lavo- dità su valori precisi; nelle cliniche e negli ospeda-
ro, della sanità, dell'assistenza, della conserva- li, il tasso di umidità dell'aria deve mantenersi en-
zione alimentare, dovunque insorgono problemi tro limiti stabiliti dalla scienza terapeutica; nelle
146
Rileva tutti i valori fra il 10% e il 90% di umidità relativa.
case di riposo, dove albergano persone deboli e freddo nessuno di noi si accorge dell'umidità,
sofferenti, occorre stabilire un'atmosfera idonea quando questa è presente, perché il nostro orga-
a trascorrere serenamente il tempo; nei grandi nismo, alle basse temperature, rimane insensibile
contenitori di frutta e verdura, per non danneg- al contenuto idrico dell'atmosfera e quindi privo
giare la merce, l'aria necessita di una precisa di stimoli e sollecitazioni ad intervenire là dove ce
quantità di vapore acqueo, mentre il latte in pol- ne sia bisogno. Occorre pertanto consultare uno
vere, la pasta e, più in generale, le sostanze igro- strumento di misura come quello, di tipo elettro-
scopiche, debbono rimanere immagazzinate in lo- nico, qui presentato e descritto. Tuttavia, prima
cali con scarsa umidità. Dunque, anche questa di entrare nel vivo dell'argomento, a beneficio di
grandezza fisica, come accade per la temperatura coloro che ancora non avessero le idee chiare in
e la pressione, deve essere controllata e valutata, materia, preferiamo soffermarci brevemente sul-
non attraverso sensazioni, ma con uno strumento l'interpretazione dei due fondamentali concetti di
che prende il nome di igrometro. umidità assoluta e umidità relativa.
È vero che noi stessi siamo almeno in parte, stru-
menti di segnalazione di eccesso di umidità nel-
1 'aria durante la stagione estiva, quando avvertia- CHE COS'È L'UMIDITÀ
mo una condizione di disagio fisiologico, con
sensazione di afa, oppressione di respiro, stato di Con il termine umidità si suole designare la quan-
angoscia. Ma è anche vero che, d'inverno, con il tità di acqua presente in un determinato corpo o
147
51
R2 3$ r::;")1
7 ;UCLEO
Cl Il ~~ Il Il
l( è
L1
DG
I
I
e
9V
@
25
RI [ [ Il Il
IO
----COMPONENTI-----
Condensatori Varie
C1 = 1.000 pF TR1 =
2N2222
C2 = 3.300 pF J1 =
lmp. AF (220 H)
C3 = 22pF L1 =
bobina (vedi testo)
C4 = 100.000 pF DG =
diodo al germanio (quals. tipo)
es = 100.000 pF µ,A microamperometro (50 A f.s.)
=
su = Sensore Umidità (Philips cat. 2322 691 90001)
S1 = lnterrutt.
Resistenze ALIM. = 9 Vcc
R1 = 10.000 ohm XTAL = quarzo (1 MHz)
R2 = 27.000 ohm
R3 = 220 ohm
R4 = 47.000 ohm (trimmer)
in un certo volume. Quella atmosferica, in parti- mente condizionano lo stato di umidità dell'aria,
colare, definisce il contenuto di vapore acqueo ma valuta soltanto la massa di vapore acqueo
nell'aria, ma ciò avviene in due modi diversi, at- contenuto nell'unità di volume di aria; normal-
traverso la valutazione dell'umidità assoluta e mente misura in grammi il peso di vapore conte-
dell'umidità relativa. nuto in un metro cubo d'aria. Si dice anche che
L'umidità assoluta è quella che non tiene conto l'umidità assoluta stabilisce l'effettiva quantità di
della temperatura e della pressione, che fisica- vapore per chilogrammo d'aria. Dunque, una ta-
148
NUCLEO LJ
+ . ... -t
Té G.._
r I
,
3 I
2
_ IP
+
Flg. 3- Disegno in grandezza naturale del circuito stampato sul quale deve essere
composto il cablaggio dell'igrometro elettronico.
149
vdiodo UMIDO SECCO
145pF (907RH) --3 120F (0]RH)
B
• \
\
\
\
\
I
t
t
' A
4
'
A
» •
OSCILL. 1MHZ
le grandezza è poco utile agli effetti pratici, men- gior parte di vapore acqueo. Allora si definisce
tre è assai più importante quella dell'umidità rela- come umidità relativa, la percentuale di vapore
tiva, dato che da questa, come è stato detto, di- d'acqua contenuto in un determinato volume
pendono in gran parte le sensazioni e i fenomeni d'aria, rispetto alla quantità di vapore che po-
fisiologici connessi con lo stato igrometrico del- trebbe essere contenuto se, a quelle condizioni di
1 'aria. Vediamo allora di che cosa si tratta. temperatura e pressione, il volume d'aria fosse
Cominciamo col ricordare che, per ogni valore di saturo di vapore. E questa grandezza fisica viene
temperatura e pressione, un certo volume d'aria comunemente valutata dagli igrometri di tipo
accetta una quantità massima di vapore acqueo. commerciale per uso domestico ed industriale ed
Se si cercasse di introdurne di più, l'eccesso di va- è pure quella che il nostro igrometro elettronico
pore condenserebbe, trasformandosi in acqua, misura.
ossia ritornando allo stato liquido. E il punto in L'umidità relativa, dunque, viene riferita, in uni-
cui avverrebbe questa trasformazione è detto tà percentuali, alla quantità necessaria per la sa-
"punto di rugiada". Ma si dice pure che in que- turazione completa. In pratica, ad una umidità
sto punto, ossia quando una massa d'aria contie- relativa dello 0% corrisponde una atmosfera per-
ne la massima quantità possibile di vapore ac- fettamente secca; a quella del 100% corrisponde
queo, a temperatura e pressione stabili, si rag- un'atmosfera satura di vapore acqueo.
giunge la saturazione. La misura dell'umidità relativa si effettua in uni-
Quella massa d'aria, quindi, è satura di umidità. tà RHO/o (Relative Humidity) tramite gli igrome-
Ovviamente in quelle determinate condizioni di tri, i cui modelli più diffusi sfruttano il principio
temperatura e pressione perché, ad esempio, se la della dilatazione dei capelli umani e per i quali
temperatura aumenta o la pressione diminuisce, il vengono preferiti i capelli di persone di origine
volume di aria considerato accetterebbe una mag- nordica, norvegese, finlandese e svedese.
150
Il capello umano si allunga o si accorcia sensibil- SENSORE DI UMIDITÀ
mente col variare dell'RH% su una scala che, ne-
gli igrometri, si estende fra 0 RHo e 10O RH . Il sensore di umidità è un componente prodotto
dalla Philips, attualmente immesso nel commer-
CIRCUITO DELL'IGROMETRO cio al dettaglio con il numero di catalogo 2322
691 90001. La sua composizione è ampiamente il-
Il circuito dell'igrometro elettronico, pubblicato lustrata nel disegno "esploso" riportato in figura
in figura 1, consta principalmente di un oscillato- 6. La parte sensibile è rappresentata da un di-
re a cristallo di quarzo da 1 MHz, che riteniamo schetto di plastica, metallizzato in ambedue le
reperibile in commercio a basso costo. Questo facce, che si comporta da condensatore di capaci-
componente, che garantisce un funzionamento tà variabile col variare dell'umidità presente nel-
ad altissima stabilità, è collegato con l'entrata l'aria. La metallizzazione del disco è ottenuta con
(base) del transistor TRI, in grado di funzionare due sottili pellicole d'oro.
fino a 200 MHz. Il disco-sensore rimane chiuso in un contenitore
L'XTAL funziona da elemento di esaltazione dei di plastica; il bloccaggio e la conduttività elettrica
segnali sul proprio valore di frequenza di risonan- vengono ottenuti mediante due molle di contatto
za. dorate, che fanno capo a due reofori per il mon-
II condensatore Cl riporta, dall'uscita di emittore taggio del componente su circuito stampato.
alla base, la reazione positiva, mentre il conden- li contenitore di plastica è dotato di piccole fine-
satore C2 svolge due diverse funzioni. Serve in- stre, che consentono il passaggio dell'aria e quin-
fatti per cortocircuitare la resistenza R3 per i se- di il contatto dell'umidità in essa contenuta con le
gnali di alta frequenza, allo scopo di mantenere due facce del disco.
elevato il guadagno, mentre in serie con Cl prov- Il costo del sensore si aggira attualmente intorno
vede ad eliminare le armoniche superiori del cri- alle 20.000 lire ed è reperibile presso i migliori ri-
stallo di quarzo, onde evitare inneschi accidentali venditori di componenti elettronici.
ed indesiderati. II sensore, in ordine ad alcuni rilevamenti eseguiti
Le resistenze Rl ed R2 compongono il partitore nei nostri laboratori, reagisce con i seguenti valo-
di tensione che polarizza la base del transistor ri capacitivi alle variazioni di umidità relativa:
TRl, stabilendone, assieme alla resistenza di
emittore R3, il punto di lavoro. Il quale rimane in
tal modo ottimizzato per quanto riguarda la sta- Umidità RH% Capacità (pF)
151
NASTRO
ADESIVO
I ~PPORTO
NUCLEO (L-56cm)
10 25 65
Fig. 5 • Dati costruttivi e piano realizzativo inerenti alla bobina L 1. I terminali del-
l'avvolgimento vengono fissati al supporto mediante nastro adesivo.
Ricordiamo che il sensore di umidità, essendo mia di esercizio dell'igrometro. Nel secondo, si
praticamente un condensatore normale, non è un realizza una forma di lettura costante dell'umidi-
componente polarizzato, e può essere comunque tà relativa, ma si consuma un po' più di energia
inserito nei circuiti utilizzatori, senza tener conto elettrica.
della posizione degli elettrodi, come si usa fare
con le resistenze.
MONTAGGIO
CIRCUITO D'USCITA
Il montaggio dell'igrometro elettronico inizia con
La frequenza dei segnali AF, presenti nel circuito l'approntamento del circuito stampato e della bo-
accordato LI - SU (Sensore di Umidità), varia col bina LI, dopo aver acquistato tutti gli elementi
variare del valore capacitivo di SU, in pratica con necessari.
l'umidità relativa presente nell'aria. E questi se- Per il circuito stampato si prende a modello il di-
gnali, di tipo sinusoidali, ossia alternati, vengono segno di figura 3, nel quale il circuito è riportato
rivelati dal diodo al germanio DG, che può essere in grandezza reale. Per la bobina LI occorre far
di qualsiasi tipo. Il condensatore C5 provvede poi riferimento a quanto indicato in figura 5. Quindi,
a livellarli, onde poterli applicare, sotto forma di ci si procura un'antenna di ferrite per radioricevi-
corrente continua, valutabile in microampère, al- tori, o se ne ricava una da un apparato fuori uso,
lo strumento di misura A, che è un microampe- purché dotata di nucleo cilindrico del diametro di
rometro da 50 A fondo-scala. 8 mm.
Il trimmer R4 serve per regolare la corrente di Ai principianti ricordiamo che con l'espressione
scorrimento attraverso lo strumento ad indice in "antenna di ferrite" si suole designare di solito la
sede di taratura dell'igrometro elettronico. bobina per onde medie, per radioricevitori, av-
Il circuito di figura 1 assorbe una corrente di volta su nucleo di ferrite.
1,5+2mA. Pertanto, l'alimentatore a 9 Vcc può Dal componente procurato si tolgono tutte le spi-
essere rappresentato da una qualsiasi pila con re di filo e sul supporto isolante si compone un
questo valore di tensione. nuovo avvolgimento, servendosi di filo di rame
L'interruttore S1 può essere indifferentemente di smaltato, di tipo autosaldante, del diametro di
tipo a pulsante o normale. Nel primo caso si ridu- 0,30 mm. Le spire compatte, come indicato in fi-
ce il consumo di corrente e si prolunga l'autono- gura 5, sono complessivamente 65, ma durante le
152
CONTEN. IN PLASTICA
operazioni di avvolgimento si dovranno ricavare lora le letture dell'umidità relativa, sul quadrante
due prese intermedie, alla decima e alla venticin- del microamperometro, saranno continue ed im-
quesima spira. mediate. Ma se, in sostituzione di questo, si uti-
Prima di montare la bobina sul circuito stampa- lizza un pulsante di tipo sempre aperto, allora ci
to, nella posizione indicata nel piano costruttivo si dovrà ricordare che il sensore è caratterizzato
di figura 2, conviene prestagnare i terminali di da una certa inerzia per cui, prima di ottenere
Ll, onde agevolare le successive operazioni di sal- un'indicazione esatta, occorrerà tener premuto il
datura a stagno. pulsante per alcune decine di secondi, durante i
I terminali di inizio e fine bobina di L1 dovranno quali l'indice dello strumento continuerà a muo-
essere fissati sul supporto isolante mediante na- versi prima di fermarsi definitivamente.
stro adesivo.
Una lunghezza di 5 +6 cm della ferrite è suffi-
ciente per la realizzazione del circuito accordato TARATURA DELL'IGROMETRO
L1 - SU. Pertanto, il nucleo originale dovrà esse-
re spezzato e ridotto nella misura ora citata. La taratura dell'igrometro consiste nell'accorda-
li valore prescritto per l'impedenza a radiofre- re il circuito L1- SU, tramite lo spostamento del
quenza Jl non è critico, anche se nell'elenco com- nucleo di ferrite lungo l'asse della bobina, quindi
ponenti è stato ad essa assegnato quello di 220 H. nel regolare il trimmer R4 in giusta misura. Si
Infatti, tutti i valori compresi fra i 330 H e i 470 tratta, dunque, di eseguire principalmente due
H potranno essere adottati, con la certezza di operazioni. Ma vediamo subito in che modo si
non influenzare il preciso funzionamento del- deve operare.
l'igrometro il quale, a montaggio ultimato, dovrà Con un po' di carta assorbente, avvolta in due o
funzionare subito perfettamente. tre strati, si realizza un cappuccio come quello di-
Se per S1 si fa uso di un normale interruttore, co- segnato in alto di figura 7. Con questo elemento
me quello disegnato nello schema di figura 2, al- si copre il sensore SU per realizzare la taratura
153
dell'igrometro sul valore di umidità relativa di
90% RH. Tuttavia, prima di inserire la copertura
ora descritta sul sensore, questa dovrà essere umi-
dificata con acqua, ma non in misura eccessiva.
Per dirla in altre parole, l'umidificazione del cap-
CARTA puccio non deve provocare sgocciolìo.
Il cappuccio, anziché con carta assorbente, può
UMIDIE essere costruito con garza o con cotone idrofilo.
Una volta inserito il cappuccio in SU, si fanno
trascorrere almeno 30 secondi, perché tale è
l'inerzia del sensore, il quale avverte l'umidità re-
lativa del 90%o. Questa misura viene segnalata
dall'indice del microamperometro, il quale, su ta-
le valore, cessa di spostarsi. Soltanto ora si inter-
viene sul nucleo di ferrite inserito nella bobina Ll
e lo si sposta in modo che lo strumento offra la
massima indicazione, corrispondente alla mag-
giore deviazione dell'indice. Quasi sempre, du-
rante questa operazione, l'indice del microampe-
SENSORE rometro tende a superare il fondo-scala. Occorre
dunque intervenire subito sul trimmer R4, rego-
landolo in modo che l'indice dello strumento si
localizzi in una posizione molto prossima a quella
di tale limite superiore. Fatto ciò, si tolga ora il
cappuccio dal sensore SU e, per abbreviare i tem-
pi di reazione, si riscaldi il componente nel modo
indicato in figura 8, servendosi della punta di un
saldatore, ma facendo bene attenzione che questa
non tocchi il sensore e senza indugiare troppo.
Fig. 7 • La prima parte del procedimento di taratura con- Tale operazione consente una rapida espulsione
siste nell'Inserire, sul sensore di umidità, un cappuccio dell'umidità dalla capsula del sensore, che verrà a
bagnato, reallzzato con carta assorbente, garza o coto-
ne idrofilo. trovarsi ora in un'atmosfera prossima al 50% RH.
154
Difficilmente fuori da laboratori particolarmente a forte ventilazione. Il termometro umido segnala
attrezzati sarà possibile creare un'atmosfera con una temperatura più bassa di quello secco, a cau-
valori inferiori al 50% RH. sa del calore sottratto dall'evaporazione forzata,
Come regola generale, con il valore più basso di che dipende dalla percentuale di saturazione del-
umidità ora citato, l'indice del microamperome- l'umidità dell'aria. Dalla differenza delle due
tro dovrebbe segnalare un flusso di corrente di temperature, attraverso apposite tabelle, si risale
15 -;- 20 µA. Ad ogni modo, il procedimento di ta- alla percentuale di umidità relativa.
ratura va ripetuto due o tre volte e soltanto quan- Per chi opera in casa, facciamo presente che i
do si è veramente sicuri di aver individuato i punti massimi valori di umidità, quelli di 90% RH,
di massimo e di minimo, si può bloccare, median- possono essere raggiunti nella stanza da bagno o
te cera, paraffina o vernice, in modo definitivo, il in prossimità di alcune pentole con acqua bollen-
nucleo della bobina L1 dentro il supporto isolante. te; quelli minimi, di 50% RH, si possono indivi-
I valori intermedi, fra 90% RH e 50 RH, po- duare in un forno, dopo che questo è stato ben ri-
tranno essere individuati col metodo di confronto scaldato. Tuttavia, volendo servirsi del forno per
per mezzo di un igrometro commerciale, ricor- la taratura dell'igrometro elettronico, occorrerà
dando che le misure di umidità relativa più preci- aspettare che la temperatura di questo sia scesa ai
se si eseguono mediante gli psicrometri, che sono valori di 60 ± 70°C, perché alle temperature supe-
strumenti composti da due termometri, uno secco riori il circuito dell'igrometro può subire danni ir-
e l'altro ricoperto con garza bagnata e sottoposta reparabili.
155
SURVOLTORE DI
PICCOLA POTENZA
Su richiesta di molti lettori, presentiamo il pro- Il dispositivo che ci accingiamo a presentare è in-
getto di un survoltore di bassa potenza che, in teramente elettronico e non utilizza costosi tra-
molte occasioni, può divenire utile nel laborato- sformatori con relativi elementi di rettificazione e
rio del dilettante, dell'hobbysta, del tecnico e del condensatori ad elevata capacità, peraltro non
radioamatore. Perché eleva la tensione continua sempre facilmente reperibili, ma impiega un co-
di pochi volt a quella, sempre continua di alcune mune integrato, in veste di oscillatore ad onda
centinaia di volt. Da una piccola pila, dunque, si rettangolare ed un transistor amplificatore comu-
può estrarre un impulso di tensione del tipo di nemente usato come finale di riga nei televisori.
quelli presenti negli elettrostimolatori. Il quale La frequenza dell'oscillatore si aggira intorno ai
non mette a repentaglio sicuramente l'incolumità 30.000 Hz e l'uscita rimane collegata, tramite re-
dell'operatore, ma in certi casi può creare fastidio sistenza, con la base del transistor, che può lavo-
ed insopportabilità se applicato all'epidermide. rare con una tensione di 800 V, una corrente mas-
156
Eleva le basse tensioni continue a tensioni di alcune centinaia di volt.
sima di collettore di 2 A ed una dissipazione di 40 Ovviamente, il valore ora calcolato, è stato rag-
W. Ma non si possono usare transistor con ten- giunto attribuendo alle due resistenze RI - R2 e al
sioni più basse, perché questi potrebbero distrug- condensatore Cl le grandezze citate nell'elenco
gersi o, nella migliore delle ipotesi, deteriorarsi in componenti.
misura inaccettabile. Quando Cl si sta caricando, l'uscita di ICI è alta
ed il transistor TRl si trova in conduzione. Quan-
do Cl si scarica, l'uscita di ICI è bassa e TRI ri-
ENERGIA DI SCARICA mane all'interdizione. Con i valori assegnati ai
componenti, TRl rimane in conduzione quasi per
L'integrato ICI, che è di tipo 555, è montato co- un terzo del ciclo. Ma quando TRl è in conduzio-
me oscillatore astabile, ossia ad oscillazione con- ne, la bobina LI si carica e la corrente che la at-
tinua e carica ripetutamente, attraverso le resi- traversa aumenta, con una pendenza determinata
stenze Rl - R2, il condensatore Cl, la cui scarica dal rapporto fra la tensione di alimentazione bt-
avviene lungo il piedino 7, la resistenza R2 e mas- VE (bassa tensione - tensione d'entrata) e la sua
sa. Dunque, la frequenza di oscillazione è stabili- induttanza. Successivamente, quando TRl si
ta dalla seguente formula: apre, tutta l'energia accumulata nella bobina LI,
che è pari a:
F= 1,44 = LI
34KHz nominali E =
(Rl +R2) x Cl 2
157
1-·-·-·-·....;·-·-·-·-· -·-·-·-·-·-·-·-·-·-·-,
l] arare I
orrore
7
4 8
I
o IC 1
ve
e 6
D1
Cl
C2
Flg. 1- Clrculto elettrico del survoltore. Sulle boccole d'entrata (bt • VE) si appllca
una tensione continua di valore compreso fra 4,5 Vcc e 16 Vcc. L'alta tensione viene
prelevata dalle boccole d'uscita VU • AT.
-----COMPONENTI-----
Condensatori R3 = 1.000 ohm
C1 = 10.000 pF
R4 = 47.000 ohm
C2 = 4,7 µF - 250 VI (non polarizzato)
C3 = 100.000 pF Varie
C4 = 100 F . 16 VI (elettrolitico) IC1 = integrato (555)
TR1 = transistor (BUX 84)
Resistenze D1 = diodo al silicio (BA 159)
= LN = lampada al neon
R1
R2 =
1.200 ohm
1.500 ohm
L1 = bobina (vedi testo)
in cui L misura l'induttanza di LI ed I la corren- alla notevole variazione del flusso magnetico in
te, si riversa, attraverso il diodo DI, sul conden- LI, provocato dalla brusca interruzione della cor-
satore C2. Pertanto il diodo DI entra in condu- rente di alimentazione, in base alla legge di Lenz
zione a causa del forte impulso di tensione provo- per cui, ad ogni variazione di flusso concatenato,
cato dall'extratensione di apertura del circuito in- si crea una tensione indotta ad esso proporzionale.
duttivo, ovvero dall'impulso di flyback della bo- Durante il ciclo di carica, il diodo DI è polarizza-
bina LI. E questa tensione elevata deve attribuirsi to inversamente e la carica acquisita da C2 non
158
TRI
e bt
VU-AT
159
l .2 »
6a
7
1
F}]I
+ +
Fig. 3 • Disegno in grandezza naturale del circuito stampato da realizzare su una pia-
strina di materiale isolante (bachelite o vetronite) di forma rettangolare.
laboratorio sperimentale. Ma in ogni caso sconsi- allorché questo commuta una corrente di alcune
gliamo il lettore a diminuire troppo l'induttanza centinaia di milliampère.
di LI (diametro del filo e numero di spire), perché L'aumento della corrente di base di TRI, conse-
in tal caso il circuito potrebbe divenire pericoloso guente alle modifiche menzionate, consente un
per un eccesso di energia trasferita, danneggian- impiego più efficiente del semiconduttore, che si
dosi e creando situazioni elettriche spiacevoli. traduce in pratica in un minor riscaldamento,
Per far variare la tensione in uscita conviene ridur- unitamente ad una maggiore quantità di energia
re il tempo in cui il transistor TRI rimane saturo, trasferita. Ma questo aumento di corrente impli-
cioè in conduzione. E questo si ottiene riducendo il ca l'inserimento, fra il collettore di TRI e massa,
valore della resistenza Rl, che può essere sostituita di un condensatore in propilene da 1.000 pF -
con un trimmer da 1.000 ohm, inserito nel circuito 1.000 VI e più, in grado di assorbire la corrente
con una resistenza in serie da 330 ohm. della bobina LI durante l'apertura di TRI. In ca-
Regolando il tempo di conduzione di TR1, si re- so contrario, tale corrente porrebbe il transistor
gola l'intensità di corrente nella bobina LI, ossia al di fuori della sua area di lavoro di sicurezza,
l'energia in questa accumulata e, in definitiva, conducendolo al sicuro degrado, se non proprio
l'energia trasferibile, tenendo conto che, a parità alla distruzione immediata. E a questo punto ri-
di carico, diminuendo l'energia trasferita, dimi- cordiamo al lettore che il carico in uscita diviene
nuisce pure la tensione d'uscita. ora più necessario che nel caso precedentemente
Se il circuito deve rimanere a lungo in funzione e analizzato.
in uscita si vuol disporre di una certa potenza, al- Il circuito di figura 1 è protetto contro i sovracca-
lora conviene sostituire la resistenza R3 con due richi, ma non lo è più quando la tensione in uscita
resistenze, collegate in serie, rispettivamente da è inferiore a quella di alimentazione, perché in tal
22 ohm e 56 ohm. In parallelo con la resistenza da caso il diodo DI collega il carico, tramite la bobi-
56 ohm, occorre inserire un condensatore elettro- na LI, direttamente con l'alimentatore. E questo,
litico da 10 µF - 25 VI, con il compito di assicura- se sprovvisto di fusibile, può subire danni anche
re una tensione negativa sulla base del transistor irreparabili.
TRI, in modo da poterlo interdire con sicurezza,
160
20V
Fig. 4- Andamento dei picchi di tensione presenti sul collettore del transistor TAL
161
1 8
2 7
3 6
4 5
555
b e Fig. 5 - Dall'osservazione di questi disegni, il lettore po-
trà trarre tutti gli elementi indicativi, necessari per un
preciso montaggio dei semiconduttori nel circuito del
e survoltore.
e=,
TR1
1 MICA
Flg. 6 • Piano esecutivo di appllcazio-
ne del transistor TR1 sul telaio di al-
luminio rappresentativo del conteni-
tore del survoltore. Sul foglietto di
mica, In ambedue le facce, deve es-
sere cosparso del grasso al silicone.
IL FASCICOLO ARRETRATO
ESTATE 1986
MANUALE-GUIDA
al prezzo di L. 4.000
163
Nessun collegamento,
via filo,
tra radiolina
ed antenna.
ANTENNA AUSIUARIA
Fino a qualche anno fa, per ricevere i programmi raggiungere una buona fedeltà, ma è altrettanto
radiofonici in modo perfettamente intellegibile e vero che l'hi-fi non è concepibile in una radiolina,
pulito, vale a dire senza che le ricezioni fossero sia pure a circuito supereterodina, ma equipag-
turbate da interferenze di segnali locali, prove- giata con un solo, piccolo altoparlante, di alcuni
nienti da fonti di disturbo vicine o convogliati centimetri di diametro. Del resto, per ascoltare
dalla rete di distribuzione dell'energia elettrica, si comunicati e notiziari, l'alta fedeltà non serve,
commutava il piccolo radioricevitore tascabile soprattutto quando si effettua un ascolto in luo-
sulla gamma a modulazione di frequenza. Ma ghi aperti o rumorosi, dove è prevalente il carat-
questa, oggi, è talmente affollata da rendere assai tere della portatilità dell'apparecchio. Eppure,
difficoltosa la manovra di sintonia e costringere anche le onde medie presentano un loro aspetto
l'ascoltatore a continui, successivi ritocchi della negativo, che deve necessariamente essere men-
posizione della relativa manopola, per riaggan- zionato e che è sopraggiunto col passare degli an-
ciarsi con l'emittente desiderata. Dunque, il van- ni, mentre una volta, prima dell'avvento della
taggio derivante dall'acquisto di un piccolo radio- modulazione di frequenza, non esisteva affatto.
ricevitore, dotato della cosiddetta FM, in una cer- E questo riguarda la potenza di irraggiamento
ta misura è venuto meno. E molti non utilizzano delle emittenti AM, ossia ad ampiezza modulata,
più questa gamma, rivolgendo le proprie prefe- che è rimasta la stessa con cui sono state installa-
renze a quella ad onda media o, come si suol dire te, mentre è continuato ad aumentare il numero
più abbreviatamente, alle OM. Si può quindi dire di elettrodomestici entrati nelle nostre case, il
che le onde medie, proprio in questi tempi, hanno traffico stradale, le apparecchiature industriali e
ritrovato una seconda vita, dato che soltanto in quelle d'ufficio. Pertanto, se da una parte le
queste la sintonia è agevole ed immediata, l'ascol- emittenti OM non hanno ricevuto alcun potenzia-
to è continuo e chiaro e le emittenti radiofoniche, mento, dall'altra sono invece aumentate le fonti
almeno di giorno, sono poche e poco potenti. di rumore elettromagnetico, che impongono, an-
È vero che, con il sistema della modulazione che nelle radioline tascabili, l'uso dell'antenna.
d'ampiezza, cioè quello delle OM, non è possibile Ma la maggior parte degli utenti della radio, non
164
Consta di un avvolgimento, di forma quadrata e poche spire di
filo, composto sulla parete di una stanza.
accetta collegamenti condizionatori della libertà pareti delle stanze. Purché queste non siano co-
di movimento, imposti da conduttori di discesa o struite in cemento armato e non contengano
da sistemi portatili di antenne e si rivolgono a noi strutture metalliche in grado di fungere da ele-
per chiederci una soluzione funzionale, ma como- menti di schermo elettromagnetico, ossia da osta-
da, del problema. colo per le onde radiofoniche. In ogni caso, le pa-
reti migliori sono quelle di legno o realizzate con
materiali sintetici.
Prima di comporre la grande bobina, cioè l'av-
L'AVVOLGIMENTO SUL MURO
volgimento di filo conduttore, nei modi e nelle
misure più avanti citati, occorre scegliere la pare-
La soluzione al problema sollevato dai nostri let- te più adatta. Questa, infatti, deve essere indivi-
tori c'è e proviene dalle famose equazioni di Max- duata fra quelle che rimangono in posizione per-
well, che regolano la teoria e la pratica dei campi pendicolare rispetto alla trasmittente ad onda me-
elettromagnetici. Ma noi, ovviamente, non citere- dia che si vuol ricevere più frequentemente. Per-
mo alcuna formula, nè esporremo le relative teo- ché l'antenna da muro, qui presentata e descritta,
rie, limitando la nostra opera descrittiva alla sola è abbastanza direttiva e presenta il vantaggio di
costruzione del sistema di potenziamento delle selezionare le emittenti radiofoniche, riducendo-
onde radio. ne le interferenze.
Per coloro che ancora non lo sapessero, ricordia-
mo che, nel processo di ricezione delle onde me-
die, conviene di più captare la componente ma- COSTRUZIONE DELL'ANTENNA
gnetica, piuttosto che quella elettrica delle onde
elettromagnetiche rappresentative dei segnali ra- Una volta scelta la parete più idonea ad accoglie-
dio. Perché le componenti magnetiche, al suolo, re la bobina-antenna, si traccia su questa, con
si propagano nettamente meglio di quelle elettri- gesso o matita, un quadrato con lato grande il più
che. E per captare queste componenti necessita possibile. Quindi, facendo riferimento all'apposi-
una bobina, di grandi dimensioni, che possa oc- ta tabella, si individua la misura del lato prescelto
cupare una vasta area. o quella che più si avvicina ad uno dei dieci valori
Nelle abitazioni civili, gli spazi più adatti ad acco- in essa riportati e, in corrispondenza di questo, si
gliere un tale avvolgimento sono certamente le legge il numero di spire con cui deve essere com-
165
COND. ~
SINT
166
nella quale L misura il lato del quadrato espresso ro, va regolato durante l'ascolto di una emittente,
in centimetri. in modo che la ricezione sia chiara e potente, ma
Qualora i risultati ottenuti con l'antenna quadra- conservi una buona efficienza pure su tutte le al-
ta non fossero soddisfacenti, allora si potrà tenta- tre emittenti. La taratura di questo componente
re di migliorare le ricezioni realizzando una bobi- potrà essere comunque ritoccata di volta in volta.
na di forma rettangolare. In tal caso, per stabilire Tecnicamente, la bobina-antenna diventa l'avvol-
il numero di spire della bobina-antenna, si calcola gimento primario di un trasformatore il cui se-
l'area del rettangolo, si esegue la radice quadrata condario è rappresentato dalla antenna di ferrite
del valore ottenuto e con questo nuovo dato si ap- contenuta nella radiolina.
plica la formula precedentemente citata. Ovviamente, per ottimizzare l'ascolto, l'utente
proverà ad orientare nel migliore dei modi la ra-
dio rispetto all'antenna composta sulla parete.
Ma le prove consistono pure nel controllare a
USO DELL'ANTENNA
quale distanza della bobina-antenna l'ascolto ra-
diofonico può ritenersi migliore, ricordando che,
Ripetiamo ancora che, per l'uso della bobina-an- un elevato accoppiamento radio-antenna, garan-
tenna, non è necessario alcun collegamento con il tisce il massimo segnale, ma anche la maggior se-
ricevitore radio. lettività, mentre l'accoppiamento più basso offre
Il condensatore variabile, sui cui terminali sono una minore potenza d'ascolto ma una banda più
saldati quelli dell'avvolgimento realizzato sul mu- ampia per ogni taratura.
1° . Il tester
2° -II voltmetro
7\[,
--
"e ,,
Jj-i}"
m
c ome,
a,led
py me9
tra
pyu
f{ isl" fama. Ilj
ge
-~
" • #,
3°. L'amperometro
4° • Il capacimetro
-.--
5°. Il provagiunzioni ·-
4
6° • Oscillatore modulato
7° • Tutta la radio
...-.;; ~-- RA
8. Supereterodina
9° • Alimentatori
%
"ge
ne, -;
.
.
167
e ELEMENTARE
ETTRONICA
RIMI
LA LEGGE DI OHM
Non è esagerato affermare che ignorando la legge iniziali di queste tre parole, nell'ordine stesso in
di Ohm nelle sue principali espressioni ed esten- cui si succedono, consentono di ricordare agevol-
sioni, nessun tecnico potrebbe esercitare la pro- mente la legge.
pria professione. Nemmeno i dilettanti potrebbe- La prima interpretazione della legge di Ohm,
ro sempre realizzare i loro apparati, ripararli o espressa nella formula citata, può essere la se-
migliorarne le caratteristiche elettriche, senza ri- guente: in ogni circuito, la corrente I èproporzio-
correre di frequente all'applicazione di tale legge. alela tensione
al y; queste sono quindi grandez-
La quale, nella sua forma più semplice, che è poi ze variabili,mentre la resistenza e una costante,
la più nota, assume la seguente espressione: É ciò significa che, quando in uno stesso circuito
si raddoppia, si triplica, si quadruplica, ecc., la
v = RI tensione V, anche la corrente che percorre ogni
tratto del circuito in oggetto diventa doppia, tri-
In cui la lettera V indica il valore della tensione, pla, quadrupla, ecc. Si suole anche dire che la re-
la R quello della resistenza e la I quello della cor- lazione matematica, rappresentativa della legge
rente. L'indicazione simbolica RI costituisce un di Ohm, è di tipo lineare fra l'andamento della
modo abbreviato, matematico, per segnalare il tensione V, misurata sui terminali di una resisten-
prodotto R X I. Dunque, RI significa R moltipli- za R, e quello della corrente I che la attraversa.
cato per I. In pratica, conoscendo il valore di due delle gran-
Ovviamente, la formula che interpreta la legge di dezze elettriche menzionate, è facile risalire alla
Ohm, deve essere ritenuta a memoria. E per ri- terza, applicando una delle tre formule:
cordarla si consiglia di memorizzare la seguente
locuzione: Viva Repubblica Italiana. Infatti, le V = RxI R = V:I I = V:R
168
Con la prima espressione matematica, conoscen- adottata, il lettore potrà ricomporre il circuito di
do i valori di R ed I e moltiplicandoli fra loro, si figura 1, sostituendo la resistenza da 47 ohm con
valuta la tensione V. Con la seconda, dividendo altre di valore diverso. Ma in questa stessa occa-
V per I si conosce subito il valore di R. Con la ter- sione converrà pure applicare le altre due espres-
za, dividendo V per R si calcola I. sioni della legge, per esempio supponendo di
Facciamo un esempio. Supponiamo di voler cal- ignorare il valore della tensione o quello della re-
colare il valore dell'intensità di corrente che attra- sistenza collegata in serie al circuito, con lo scopo
versa un circuito formato da due pile piatte colle- di calcolare queste grandezze elettriche.
gate in serie, in veste di generatore di corrente
continua di 9 V e da una resistenza da 47 ohm.
Per risolvere questo elementare problemino basta RESISTIVITÀ DEI CONDUTTORI
applicare la terza espressione della legge di Ohm:
La resistenza elettrica dei corpi conduttori, in
I = V:R pratica dei corpi metallici, dipende dalla natura
propria del metallo. Questo è dunque il motivo
I = 9 V:47 ohm = 0,191 A = 191 mA principale per cui esistono metalli che conducono
l'elettricità meglio di altri, come ad esempio
La validità del risultato ottenuto può essere facil- l'oro, l'argendo e il rame. E tale caratteristica fi-
mente controllata mediante il tester, che deve es- sica dei corpi conduttori può essere introdotta
sere commutato nella funzione di amperometro e nella legge di Ohm.
collegato in serie al circuito, come indicato nello Se si calcola sperimentalmente, tramite l'ohmme-
schema di figura 1. tro, la resistenza elettrica di alcuni fili conduttori
coloro che sono in possesso del modello di te- di uno stesso metallo, ma con lunghezze e sezioni
ster rappresentato in figura facciamo notare che diverse, ci si accorge ché la resistenza raddoppia
la manopola di questo è posizionata sul valore di uando si raddoppia la lunghezza del filo, mentre
500 mA, mentre il fondo scala di lettura, sul qua- si riduce a meta esira sddoppiala sezione. ci6 di-
drante dello strumento, indica la misura di 50 mA. mostra che la resistenza elettrica dei fili condutto-
Ciò significa che la segnalazione indicata deve es- ri di uno stesso metallo varia in proporzione di-
sere moltiplicata per 10. retta con la rispettiva lunghezza e in ragione in-
Per impratichirsi con l'uso della formula ora versa con la sezione.
169
191mA
Fig. 1 • Circuito di pratico esercizio per l'applicazione della legge di Ohm. È consi-
gllabile sostituire l'alimentatore da 9 V e la resistenza da 47 ohm con elementi diver-
si, onde impratichirsi con l'uso delle varie formule.
Prendiamo ora in considerazione alcuni condut- prende il nome di "resistenza specifica" o "resi-
tori di dimensioni unitarie, vale a dire di lunghez- stività'' e si indica con la lettera alfabetica p (ro).
za e sezione pari all'unità, controllandone la resi- I valori delle resistenze specifiche relative ai con-
stenza mediante l'ohmmetro. Ebbene, ci si accor- duttori più comunemente adottati in elettrotecni-
gerà subito che questa grandezza elettrica non è la ca ed elettronica sono riportati nella apposita ta-
stessa in tutti i conduttori, se questi sono di me- bella. Pertanto, conoscendo la lunghezza, la se-
tallo diverso. zione e la resistività del materiale di cui è compo-
La resistenza ohmmica di un conduttore di di- sto, è facile calcolare la resistenza ohmmica di un
mensioni unitarie e di un determinato metallo conduttore per mezzo della seguente formula:
170
R2
R1
171
o
NERO
Fig. 3 • Con questo schema pratico si invita il lettore a valutare l'intensità di corren-
te che fluisce attraverso un circuito, dapprima mediante la legge di Ohm e poi trami-
te il tester, collegato in serie e commutato nelle funzioni amperometriche.
nio della lunghezza di 1 Km (un chilometro), Se il conduttore, pur conservando le stesse di-
avente una sezione di 2 mm2 (due millimetri qua- mensioni fisiche, fosse di rame, la cui resistività è
aratu). La restsuvita aell alluminio, dedotta dalla di 0,016, la sua resistenza sarebbe di:
tabella, vale 0,029. Dunque, applicando la for-
mula prima citata, si ottiene: 1.000
R = 0,016 x = 8 ohm
1.000 2
R = 0,029 X = 14,5 ohm
2 Anche in questo caso, allo scopo di impratichirsi
172
g
R1 R3
LAMP
5V 0,54
Flg. 5 • Esempio di circuito nel quale, tramite l'applica-
zlone della legge di Ohm, si stabilisce sia il valore da
attribuire alla resistenza di caduta di tensione R1 sia Il
wattaggio del componente.
173
analizzati i due sistemi di collegamento di più re- si attribuiranno dapprima valori ohmmici uguali
sistenze, quello in serie e quello in parallelo, con e poi valori diversi. Quindi si potranno calcolare
la corrispondente interpretazione delle formule le tre cadute di tensione sui terminali di ciascuna
matematiche. Ma è giunto ora il momento di ap- resistenza, dopo aver ovviamente valutata la cor-
plicare la legge di Ohm a quei tipi di circuiti, che rente che percorre il circuito. Successivamente,
prendono. il nome di reti resistive, allo scopo di con il tester, si confronteranno i dati ottenuti tra-
conoscere i valori di tensione, di corrente e di re- mite l'applicazione delle formule con quelli di let-
sistenza, nei vari punti circuitali. Cominciamo tura sulle varie scale dello strumento. Un ulterio-
tuttavia col ricordare alcuni elementi in preceden- re esercizio di grande utilità pratica consiste nel
za citati. variare, oltre che i valori ohmmici delle resisten-
Nel collegamento in serie, come indicato in figura ze, anche quelli delle potenze.
2, le resistenze sono collegate una dopo l'altra; Con lo schema di figura 3 si invita il lettore a va-
nel collegamento in parallelo gli elementi sono lutare, mediante la legge di Ohm, nell'espressione
connessi parallelamente l'uno all'altro. Ma per- I = V : R, l'intensità di corrente che fluisce in un
ché si adottano questi sistemi resistivi, in sostitu- circuito elettrico composto da un alimentatore da
zione di una sola resistenza di valore ohmmico 9 V e da due resistenze da 39 ohm e 22 ohm, ri-
corrispondente? Non è possibile dirlo con una so- spettivamente. Su questo stesso circuito ci si po-
la risposta, perché i motivi possono essere di ordi- trà esercitare anche nel calcolo delle cadute di
ne elettrico e pratico. Per esempio, non sempre il tensione Vl e V2 sui terminali delle due resistenze
tecnico dispone, in un preciso momento della sua Rl ed R2. Ogni calcolo, successivamente, verrà
attività, di una resistenza di valore identico a controllato mediante il tester che, nella misura
quello del componente che deve sostituire, per della corrente, deve essere inserito in serie al cir-
cui, onde accelerare i tempi e allo scopo di rag- cuito, come indicato in figura 3. In particolare,
giungere il valore ohmmico necessario, deve unire con i valori citati in figura 3, il valore della cor-
assieme due o più resistenze, in modo tale che la rente I che percorre il circuito è di:
loro somma corrisponda alla grandezza richiesta.
Necessitando, ad esempio, una resistenza da 100 I = V:R
ohm, si possono collegare in serie due resistenze
da 50 ohm ciascuna, oppure una resistenza da 75 9 V: 61 ohm = 0,147 A = 147 mA
ohm ed una da 25 ohm. Ma si possono anche col-
legare in parallelo due resistenze da 200 ohm eco- Quelli delle cadute di potenziale Vl e V2 sonori-
sì via. Ovviamente, occorre applicare, di volta in spettivamente di:
volta, quelle formule che sono state pubblicate V = RXI
_nel fascicolo arretrato già citato.
Vi è un altro motivo fondamentale per il quale il 39 ohm x 0,147 A = 5,6V
tecnico elettronico ricorre talvolta ai collegamenti
di due o più resistenze in sostituzione di una sola 22 ohm x 0,147 A = 3,2A
di uguale valore. E ciò accade quando sussistono
motivi di esigenza imposti dalle potenze elettriche Allo scopo di agevolare ulteriormente il lavoro
di taluni punti di un circuito. Ad esempio, quan- del principiante, soprattutto di chi non vuole ave-
do la resistenza deve provocare una caduta di ten- re a che fare con la matematica, abbiamo pubbli-
sione, lasciando fluire una certa quantità di cor- cato in figura 6 un particolare grafico, che prende
rente, quella resistenza deve essere in grado di po- il nome di "nomogramma" e con il quale, entro
ter dissipare in calore una determinata quantità di certi limiti e senza applicare le formule, si può in-
energia; ma se questa resistenza non è caratteriz- dividuare il valore di una delle tre grandezze elet-
zata dalla prescritta potenza, può riscaldarsi ec- triche contemplate nella legge di Ohm, quando ne
cessivamente e andar presto distrutta. siano note almeno due.
Quando il tecnico deve sostituire una resistenza
della potenza di 2 W, mentre dispone soltanto di
resistenze della potenza di 1 W, può raggiungere CONFIGURAZIONI MISTE
il valore necessario mediante il collegamento di
due o più resistenze da 1 W. In molti circuiti elettronici si possono trovare al-
Dopo aver esposto i vari motivi per cui vengono cune configurazioni resistive miste, nelle quali gli
realizzate le reti resistive, non ci resta ora che in- elementi sono collegati in serie e in parallelo, co-
vitare il lettore ad esercitarsi, mediante l'applica- me nell'esempio riportato in figura 4.
zione della legge di Ohm, sul circuito pratico di Questi sistemi possono essere scomposti matema-
figura 2. Nel quale, alle tre resistenze R1 -R2-R3 ticamente nei due tipi di reti fondamentali, quello
174
scala
e
250 125 250
120
115
110 220
105 210
100 ,,,:Oo
95
90
85
/
/
#
/
i
90
o
/
80 /
/
75 #
7o
/~
65
scala scala
A B
Flg. 6 • Per mezzo di questo nomogramma li lettore sarà In grado di stablllre Il valore
risultante dal collegamento In parallelo di due resistenze di valore diverso. Sulla
scala A e sulla B si Individuano I due valorl resistivi noti, si congiungono questi due
punti con un righello e si legge Il valore resistivo risultante nel punto di Intersecazio-
ne del righello con la scala C. Nell'esempio di figura si tratta di stablllre Il valore ri-
sultante dal collegamento In parallelo di due resistenze da 100 ohm e 200 ohm, ri-
spettlvamente. Il valore dedotto è quello di 65 ohm circa.
175
Fig. 7 • Su questo cerchio, suddiviso in quattro parti, sono riportate le formule che
permettono di individuare i valori della resistenza, della tensione, della potenza e
della corrente. Per esempio, per Individuare il valore della resistenza, si possono ap-
plicare tre diverse espressioni dedotte dalla legge di Ohm, per le quali se debbono
conoscere la tensione e la corrente, oppure la tensione e la potenza, oppure la po-
tenza e la corrente.
176
l'esposizione delle formule della legge di Ohm, si Applicando la formula ora presentata si ottiene:
è più volte menzionata la potenza elettrica di dis-
sipazione di questi componenti, senza peraltro in- 7Vx0,5 A = 3,5 W
terpretare tale concetto. Il quale, per essere me-
glio assimilato, necessita di un riferimento prati- Nella pratica conviene far in modo che la resi-
co. Si su on a uindi di dis arre di una ila da stenza non trasformi troppa energia elettrica in
12VeG una lampadina da 5 V- ,5 A. Ebbene, calore e quindi si ricorre all'impiego di un valore
il problema da risolvere sia quello di accendere la ancora più elevato, per esemplo quello a1 3 W,
lampadina in modo normale. anche per disporre di un buon margine di sicurez-
Poiché la tensione della pila è di 12 V e quella del- za.
la lampadina è di 5 V, è chiaro che si deve inseri- Se nella formula W = V x I, in sostituzione di V e
re, in serie con il circuito di accensione, una resi- di I si traducono le corrispondenti equazioni di
stenza che provochi la caduta di tensione di 7 V Ohm: V= R x I e I -= V:R, si ottengono le nuove
12V5V= 7V), perché senza la resistenza la seguenti espressioni relative alla potenza elettrica:
lampadina brucerebbe, in pochi istanti. Occorre
dunque realizzare il circuito di figura 5. Ma quale W = RXIxI = RI
valore deve assumere la resistenza R1? Si sa che,
per funzionare regolarmente, la lampadina deve Va
essere alimentata con la tensione di 5 V, perché
W = VXV : R = V2 : R =
R
soltanto con questa tensione viene attraversata
dalla corrente di 0,5 A, così come imposto dalla
casa costruttrice. Dunque, si deve applicare la Anche queste due formule sono molto importanti
formula di Ohm: e debbono essere memorizzate dal lettore. In ogni
caso si potrà conservare, dopo averlo incollato su
R = V:I apposito cartoncino, il disco pubblicato in figura
7 nel quale, in corrispondenza delle quattro prin-
7 V : 0,5 A 14ohm cipali grandezze elettriche:
Un'idea vantaggiosa:
l'abbonamento annuale a
ELETTRONICA PRATICA
177
lendite -pisii- Permute
VENDO C128D + charge device + double side + kit CERCO programmi di utility per Commodore 128-D.
per visualizzare grafica 640 x 200 su TV con presa scart Vendo ZX spectrum completo di monitor fosfori verdi,
+ 50 dischi pieni + O.M.A. + hacker + hacker tape: L. interfaccia 1 più 1 microdrive, interfaccia Kempston, in-
800.000 trattabili. Compro drive 1541 max L. 150.000. terfaccia centronics "E", stampante GP 50 S Seikosha,
(Solo in zona). Compro PRG per Amiga 500. Compro ar- sistema di alimentazione con batteria tampone. Il tutto
retrati di riviste riguardanti elettronica e computer. a L. 700.000. Vendo anche pezzi separati.
DENICOLA MARCO - Via Cremosina, 47 - 28076 POGNO ANGELO - Tel. (0187) 560461 interno 471 ore serali (19
(Novara) Tel. (0322) 97154 ·23)
178
CERCO apparecchi elettromedicali autocostruiti da ri-
vati, pagabili in contanti; spedire descrizione dettagliata.
DANESI CESARE - Via Garibaldi, 37 - 52015 PRATO-
VECCHIO (Arezzo)
179
VEN DO Plus 4 +1 joystick + registratore + manuale+ ECCEZIONALE! Vendo enciclopedia "Basic" mai usa-
programma RTTY e progetto di Modem, fotocopie, ta L. 100.000. Enciclopedia "Elettronica e Informatica"
completo di tutto, veramente come nuovo, a L. 300.000 nuova da rilegare L. 150.000. Blocco 50 riviste di elettro-
trattabili. nica L. 50.000.
D'ONOFRIO MASSIMO· Via Ercole Cantone, 61 · 80038 VITTIELLO FRANCO· Via Morosini, 25 · 07024 LA MAD-
POMIGLIANO D'ARCO (Napoli) Tel. (081) 8841696 DALENA (Sassari) Tel. (0789) 737204
-~ - - - - - - -- - - - - - - - - - - •-- - - -
- ----- L o
- . o -
-------- - -
---
-- -
I
Inserite il tagliar.do in una busta e spedite a. I
ELETTRONICA PRATICA
- Rubrica « Vendite - Acquisti - Permute •
Via Zuretti, 52 - MILANO.
180
LA PSIA DEL LETTE
Tutti possono scriverci, abbonati
o no, rivolgendoci quesiti tecnici
inerenti a vari argomenti presen-
tati sulla rivista. Risponderemo
nei limiti del possibile su questa
rubrica, senza accordare prefe-
renza a chicchessia, ma sce-
gliendo, di volta in volta, quelle
domande che ci saranno sem-
brate più interessanti. La regola
ci vieta di rispondere privata-
mente o di inviare progetti esclu-
sivamente concepiti ad uso di
un solo lettore.
181
RX AD INDUTT ANZA VARIABILE Condensatori
l
",9
use. AUTOR.
4 IJ
•R1
••#a
'
AP1 = 8 ohm
AP2 = 8 ohm
R1 16 ohm - 10 W (a filo)
182
E Rl
!R2
Jl
- CUFFIA
t
L1 r;n.1 Il =;:es Il T~2ill
jz
u
:::,
<: +=."
T
Il
CJ l
r, +
u?
C6
R4
1
T
SALDATORE
ISTANTANEO
A PISTOLA
L. 18.000
CARATTERISTICHE:
Tempo di riscaldamento: 3 secondi
Alimentazione: 220 V
E dotato di punta di ricambio e di
Potenza: 100W istruzioni per l'uso. Ed è particolar-
mente adatto per lavori intermittenti
Illuminazione del punto di saldatura
professionali e dilettantistici.
Le richiesta del SALDATORE ISTANTANEO A PISTOLA debbono essere fatte a: STOCK· RADIO·
20124 MILANO· Via P. CASTALDI 20 (Telai. 279831), Inviando anticipatamente l'Importo di L. 18.000
a mezzo vaglla postale, assegno bancario o c.c.p. n. 46013207 (spese di spedizione comprese).
AMPLIFICATORE BF Condensatori
C1 = 10F-16 VI (elettrolitico)
Disponendo di un integrato di tipo LM386, vorrei C2 = 47.000 pF
con questo costruire un semplice amplificatore di C3 = 220 F -25 VI (elettrolitico)
bassa frequenza. Potete pubblicare lo schema C4 = 100 F - 25 VI (elettrolitico)
maggiormente consigliabile per un principiante?
Resistenze
ABBATE ALFIO
R1 = 22.000 ohm (potenz. a variaz. lin.)
Messina
R2 = 10 ohm
UJT
+
R2 Il .. _ 7r R5'
%%
e
o o
b2
UJT [[
b2
+
c1 il in'bl
DZ
q
c2
AP
184
B
2 7
3 6
s1
4 5
C4 l[4
E
R1 o
9V
AP e
ECCEZIONALMENTE
IN VENDITA LE DUE ANNATE COMPLETE
1984 • 1985
AL PREZZO DI L. 18.500 CIASCUNA
Richiedeteci oggi stesso una od entrambe le annate qui illustrate, inviando, per ciascuna di esse,
l'importo anticipato di L. 18.500 a mezzo vaglia postale, assegno bancario o conto corrente postale
n° 916205 ed indirizzando a: Elettronica Pratica • 20125 Milano • Via Zuretti, 52.
L'OSCILLATORE MELODIOSO
C1 = 100.000 pF
R1 = 47.000 ohm 100.000 ohm
TR1 =
BC 107
ALIM. =
9Vcc
R1
TR1
186
R8 SI
Rl <3 rr
bdTR2
ve;;
R5 li Il C2
è,- Cl
L,lm1
. .... SR7
r¾' SP
e
9V
e
CONTENUTO:
COMPONENTI
Condensatori
C1 = 10F-16VI (elettrolitico)
C2 = 100.000 pF
188
SI
e
9V
~
RETE
Resistenze Varie
R1 = 470 ohm TR1 = BC 237
R2 = 22.000 ohm SCR = BRX 7O
R3 = 100.000 ohm D1 = diodo al silicio (1 N4004)
R4 = 1.000 ohm DL1 = diodo led verde
R5 = 1.000 ohm DL2 = diodo led rosso
R6 = 680 ohm T1 = trasf. (220 V - 6 V -1W)
P1 = pulsante (normai. chiuso)
S1 = interrutt.
E u
IC1
C2
M
C3
Fl o
+
Cl
+
c%
I
use.
@
Il
1c1
IU
M
IV
Condensatori Varie
C1 = 10F- 24 VI (elettrolitico) D1 = 1N4004 (diodo al silicio)
C2 = 100.000 pF D2 = 1N4004 (diodo al silicio)
C3 = 100.000 pF DZ = 4,3 V -1W (diodo zener)
C4 = 10F- 24 VI (elettrolitico) F1 = fusibile (1 A)
IC1 = stabilizz. 5 V (7805)
189
C on que sto K IT :.1 rn,1lwa un preciso generatore di frequenze rampone controllato da un quarzo.
niullo add!lO alla 1arn1ura della scala d sintonia dee uevton per onde corte
l segnai generati, seiezonat da un commutatore, hanno una frequenza d 1MH; 500KH
lOOKHz 50KH2 20Kllt 10t<Hz.
Grave alla particolare 'orma d onda vengono emesse non salo :<J lreque,11;:i lrrnt!amema!e rna
numerose armomche. I seqnal cosi eressu vengono tevutt successane ad una distanza hssa
pan a quella dello frequenza fondamentae, permettendo gs; no prosa taratura della scala di
$intona
Pe1 l"all,nentazione occorre una tensicnc s1at11•aa1a com1iresa tra 9 e 12 Vcc
E un ot11mo alimenta101e con tensrnrie di uscila s!abdwa,ta dr 9 V. Può ero~<HC 111 111odo continuo
una corre1Jle di 500 mA e in molio dtsron1111uo correnti rl1 ul!:e \ A
E malto adatto ad alimentate tutti quet thspo satin che pvedono una tensione dr alimentazcne
di 9 Vcc con assorb1n1ento rnfcriore. 600 rnA. Pilli ,mchll! r:.:s-erp Vlillnli1J1J1os-,11ncn1e usa10 iA
<l
Una collezione di dieci fascicoli arretrati accuratamente selezionati fra quelli che hanno
riscosso il maggior successo nel tempo passato.
ELETTRONICA
:-:u:.:: ~.::.·:.t.-: PRATICA
e hoe te
Il:'
--
C0NDEJISA l0RI
VARABtI
EOOIIPEN8ATORI
•••• "=
o:,\LI.O
wer
iitnu
PER TV
l •
• __,_ IL CARDIOMONJTOR
GENERATORE DI BARRE
L. 12.000
Per agevolare l'opera di chi, per la prima volta è impegnato nella ricerca degli elementi didattici
introduttivi di questa affascinante disciplina che è l'elettronica del tempo libero, abbiamo ap-
prontato un insieme di riviste che, acquistate separatamente verrebbero a costare L. 3.500 cia-
scuna, ma che in un blocco unico, anziché L. 35.000, si possono avere per sole L. 12.000.
PORTATE
VOLT D.C 200 mv-2 V-20 V- 200 V- 1000 V
VOLT A.C. 200 mv - 2 V - 20 V - 200 V - 750 V
OHM 202-2009-2KO-20 KO- 200 K? -2 MO
- 20 MO
AMP. D. C. 200 A- 2 mA - 20 mA - 200 mA - 2000 mA
- 10 A
AMP. A.C. 200 A- 2 mA - 20 mA - 200 mA - 2000 mA
- 10A
ACCESSORI
Libretto istruzione con schema elettrico e distinta dei compo-
nenti - Puntali antinfortunistici - Coccodrilli isolali da avvitare
sui puntali.
MULTIMETRO DIGITALE
MOD. TS 240D · L. 73.000
CARATTERISTICHE GENERALI
Visualizzatore : a cristalli liquidi con indicatore di polarità.
Tensione massima 500 V di picco
Alimentazione : 9V
Dimensioni : mm 130 x 75 x 28
Peso . Kg 0,195
PORTATE
Tensioni AC 200 V - 750 V
Correnti CC 2.000 A-20 mA- 200 mA- 2.000 mA
Tensioni CC 2.000 mV-20 V-200 V. 1.000 V
Resistenza 2.000 2-20 K?- 200 K?- 2.000 KO
ACCESSORI
Libretto istruzione con schema eiettrico. Puntali
Gli strumenti pubblicizzati in questa pagina possono essere richiesti inviando anticipatamente
l'importo, nel quale sono già comprese le spese di spedizione, tramite vaglia postale, assegno
bancario o conto corrente postale n. 46013207 a: STOCK RADIO - 20124 MILANO - Via P. Castaldi, 20.
MICROTRASMETTITORE
Fll s + 1ss Ma
IN SCATOLA
DI MONTAGGIO
L. 24.000
,..
\ CARATTERISTICHE
4
EMISSIONE : FM
GAMME DI LAVORO : 52 MHz + 158 MHz
ALIMENTAZIONE : 9 Vcc -;. 15 Vcc
ASSORBIMENTO : 5 mA con alim. 9 Vcc
POTENZA D'USCITA: 10 mW -;. 50 mW
SENSIBILITÀ : regolabile
BOBINE OSCILL. : intercambiabili
DIMENSIONI : 6,5 cm x 5 cm
-
RIVISTA MENSILE PER GLI APPASSIONATI
DI ELETTRONICA - RADIO - TELEVISIONE
. -
PBl."'l"'A
--
U . ~-
PERIODICO MENSILE - SPED. IN ABB. POST. GR. 3°/70 - ANNO XVII - N. 4 - APRILE 1988
ED. ELETTRONICA PRATICA - VIA ZURETTI, 52-20125 MILANO L.3.500
TELECOMANDO
ULTRASONICO
STRUMENTI DI MISURA Ecco il dono
TESTER ANALOGIC
che premia chi si calolona
MOD. TS 271 • L. 24.500 o rinnova l'abbonamento scaduto
CARATTERISTICHE GENERALI
5 Campi dì misura - 19 portate
Sensibilità : 10.000 /V D.C.
Dimensioni : mm 150 x 63 x 32
Peso : Kg O, 14
Pila : 1elemento da 1,5 V
PORTATE
VOLT .C. = 0,25 V - 2,5 V - 25 V - 250 V - 1.000 V
VOLT A.C. = 10 V - 50 V - 250 V - 1.000 V
AMP. D.C. = O, 1 mA - 10mA - 500 mA
OHM = x 10 0hm - x 100 ohm - x 1.000 ohm
dB = - 20 dB + 62 dB
ACCESSORI
Libretto istruzione con schema elettrico - Puntali
Abbonatevi!
e lo riceverete
TESTER ANALOGICO subito in dono
MOD. TS 260 - L. 54.000 a casa vostra
CARATTERISTICHE GENERALI
7 Campi di misura - 31 portate
Sensibilità 20.000 O/VD.C.- 4.000 2/V A.C.
Dimensioni mm 103 x103x 38
Peso Kg 0,250
Scala mm 95
Pile 2 elementi da 1,5 V
2 Fusibili
Spinotti speciali contro le errate inserzioni
Questo prestigioso volume, di 160 pagine, con 85 illustrazioni e 75 tabelle relative
PORTATE
alle caratteristiche di circa 1.200 transistor, è un'opera inedita del corpo redazio-
VOLT D.C 100 m V-0,5V-2V-5V-20V-50 V- 100 nale del periodico. Essa vuol rappresentare una facile guida, di rapida consulta-
V- 200 V- 1000 V
VOLT A.C. 2,5 V-10V-25V-100 V- 250 V- 500 V- zione, per tutti i dilettanti che operano con i semiconduttori. Perché raccoglie e ca-
1000 V
OHM 2x1-0x10-0x100-2x 1000 taloga una consistente quantità di dati, notizie e suggerimenti pratici, la cui pre-
AMP. D.C. 50 A- 500 A- 5 mA- 50 mA-0,5 A-5 A
250 A- 1,5 mA- 15 mA- 150 mA- 1,5 A-
senza è assolutamente indispensabile nel moderno laboratorio.
AMP. A.C.
10 A
CAPACITÀ = O- 50F-0 500 F (con batteria interna)
dB 22 dB- 30 dB- 42 d8-50 dB- 56 d8- 62 dB
ACCESSORI
Libretto istruzione con schema elettrico e parti accessorie -
►
Puntali
direttore responsabile
ZEFFERINO DE SANCTIS
Sommario
TELECOMANDO ULTRASONICO 196
disegno tecnico
CORRADO EUGENIO AD UN SOLO CANALE
CON PORTATA 8 METRI
stampa
Per sottoscrivere un nuovo abbonamento, o per rin- TIMEC
novare quello scaduto, occorre inviare il canone ALBAIRATE • MILANO
ANTISCIPPO ELETTRONICO 212
tramite vaglia postale, assegno bancario, assegno Distributore esclusivo per CON FISCHIO ACUTISSIMO
circolare o a mezzo c.c.p. N. 916205 intestati e indi- l'Italia: REGOLABILE IN FREQUENZA
rizzati a: ELETTRONICA PRATICA - 20125 MILANO - A.&G. Marco • Via Fortezza n.
27 - 20126 Milano tel. 25261
Via Zuretti, 52. Si prega di scrivere con la massima autorizzazione Tribunale Civi-
chiarezza, possibilmente in stampatello, citando I le di Milano - N. 74 del 29-12-
1972 - pubblicità inferiore al
RIVELATORE ELETTROSTATICO 218
con grande precisione: cognome, nome, indirizzo e 25%. DI CAMPI E DI CARICHE
data di decorrenza dell'abbonamento. CON FINALITA' SPERIMENTALI
UNA COPIA L. 3.500
ARRETRATO L. 3.500
L'INTEGRATO 4060 B . 224
I FASCICOLI ARRETRATI TEORIA E APPLICAZIONI
DEBBONO ESSERE RICHIE-
STI ESCLUSIVAMENTE A:
ELETTRONICA PRATICA
Via Zurettl, 52 - 20125 MILANO PRIMI PASSI 236
DIREZIONE - AMMINISTRA- CORSO DI ELETTRONICA
ZIONE - PUBBLICITÀ- VIA ZU- I CONDENSATORI
ATTENZIONE! RETTI 52 - 20125 MILANO.
.I.d
P1 nero (-
l
I
e
L1
e e ]
] R1
AAAA
.a, te Il R3 TX
e
I ILA 9V
I C 1
11 7 Il R2
&I
u3
o
9V
e
-
I
12 8
L - - -- - - _I
schermo
Tra
C2 111P
c3
rosso @)
Fig. 1 • Circuito elettrico del modulo trasmettitore del telecomando. La bobina L 1 è Fig. 2 • La realizzazione del modulo trasmettitore del telecomando va interamente
rappresentata da una qualsiasi media frequenza per ricevitori radio, dalla quale oc- effettuata su una basetta-supporto, di materiale isolante, con circuito stampato.
corre eliminare il condensatore internamente contenuto. Con il nucleo di L 1 ed il L'integrato IC1 è montato tramite apposito zoccoletto. Con la pila di alimentazione
compensatore C2 si effettua la taratura del circuito. Premendo il pulsante P1, si in- da 9 V, il consumo di corrente, quando si preme il pulsante P1, di tipo normalmente
viano al ricevitore gli ultrasuoni di comando. aperto, è di 3,5 mA.
------COMPONENTI-----
Condensatori Varie
C1 = 56 pF (NPO) IC1 = CD 4060
C2 = 13pF (compens.) TR1 = BC 237
C3 = 100.000 pF (ceramico) L1 = bobina (vedi testo)
p1 = pulsante (normai. aperto)
TX = capsula trasmittente
Resistenze ALIM. = 9 Vcc
R1 = 27.000 ohm - 1/8 W
R2 = 220.000 ohm - 1/8 W
R3 = 1.000 ohm • 1/8 W
pied.15 (625HZ)
W
•I
I
ii
R3
B
+ I
F?@. e
Fig. 4- Disegno in grandezza reale del circuito stampato, da riprodursi su una baset-
ta di forma rettangolare prima di iniziare ogni operazione di montaggio del modulo
trasmettitore. v7e 4
73. e
«« E
gnd
dilatazione e della compressione, del materiale stesso tipo, uno in veste di trasmettitore e l'altro
ceramico, in presenza di una differenza di poten- in quella di ricevitore, realizza automaticamente
ziale elettrico applicato, tramite opportuni elet- un sistema di controllo a distanza molto selettivo,
Fig. 5-In questo schema sono rappresentati i diagrammi relativi ai diversi segnali
trodi, sulle due facce della piastrina. con una portata di alcuni metri. Un tale sistema presenti nel circuito del modulo trasmettitore del telecomando.
Quando la differenza di potenziale varia con una viene adottato nel nostro telecomando ad ultra-
frequenza molto elevata, superiore ai 20.000 Hz, suoni che, come è stato già detto, rimane suddivi-
le successive dilatazioni e compressioni del mate- so in due parti distinte: l'apparato trasmettitore e
riale ceramico producono degli ultrasuoni con quello ricevente, che verranno ora presentati se-
frequenza pari a quella della tensione applicata. paratamente.
Un'altra caratteristica molto importante di questi
trasduttori è rappresentata dalla frequenza di ri- biente in cui il telecomando opera. Sicuramente, mando. A questo punto, infatti, occorre ricorda-
sonanza, che rimane strettamente legata alle di- CIRCUITO DEL TRASMETTITORE quindi, il ricevitore risponde soltanto agli impulsi re che, un circuito oscillante, tanto più difficil-
mensioni fisiche del componente. Dunque, i com- inviati dal trasmettitore. mente si sposta dalla sua frequenza di oscillazio-
ponenti citati possono paragonarsi ai circuiti ac- Il circuito del modulo trasmettitore, di cui in fi- Facendo oscillare l'apposita sezione di ICI alla ne, quanto più elevato è il fattore di merito Q che
cordati LC, induttivo-capacitivi, con elevato fat- gura I si osserva il progetto, utilizza quello stesso frequenza di 640.000 Hz esatti, attraverso i piedi- lo caratterizza, il quale, come si sa, è proporzio-
integrato che costituisce l'argomento di un artico- ni 10- 11 dell'integrato, sul piedino 7 di questo, nale alle perdite del circuito. Mentre nei circuiti
tore di merito.
Da quanto è stato detto, è facile ora arguire co- lo, in parte teorico e in parte applicativo, riporta- dopo la divisione interna per 16, si dispone di un RC il fattore di merito non può raggiungere gli
me, eccitando il trasduttore con una frequenza to più avanti, in questo stesso fascicolo: l'integra- segnale alla frequenza di 40.000 Hz. Sul piedino stessi valori dei circuiti LC, dato che la resistenza
pari a quella di risonanza, si ottengano oscillazio- to CD 4060 che, in questa occasione, viene impie- 15, invece, il segnale a 640.000 Hz risulta diviso R costituisce sempre un elemento dissipativo di
ni acustiche di notevole entità, superiore a quelle gato per generare due segnali, con due diversi va- per 1024 e si presenta con un valore di frequenza energia.
generate dal trasduttore, quando questo viene lori di frequenza: di 625 Hz. Per disporre di un fattore di merito Q assai eleva-
sollecitato con tensioni di frequenza diversa da Come si può notare, sui piedini IO - 11 di ICI è to, è necessario far uso, nel circuito LC da noi
quella di risonanza del componente. E questa os- 1 ° segnale: 40.000 Hz collegato un circuito LC il quale, se paragonato suggerito, di componenti ad alta stabilità, resi-
servazione è valida sia per il trasduttore in tra- 2° segnale: 625 Hz con uno di tipo RC, garantisce una stabilità supe- stenti alle variazioni di temperatura e all'invec-
smissione, sia per quello in ricezione, cioè in en- riore, oltrepassabile soltanto con un circuito a chiamento.
trambe le funzioni di comportamento, quella di Il primo di questi, del valore di 40 KHz, serve per cristallo di quarzo. Tuttavia, un quarzo da 640.000 La ferrite, inserita in LI, che in pratica è una me-
altoparlante e quella di microfono. eccitare la capsula ultrasonica trasmittente, sul Hz non sarebbe reperibile in commercio ed occor- dia frequenza a 455 KHz per ricevitori radio, con-
Quando il trasduttore funge da microfono, ossia cui comportamento elettrico ci siamo intrattenuti rerebbe farlo costruire appositamente, affrontan- sente di effettuare una regolazione grossolana
da elemento ricevitore, esso rivela quasi esclusi- in precedenza; il secondo, del valore di 625 Hz, do un costo eccessivo per un dilettante. Inoltre, della frequenza del segnale destinato a sollecitare
vamente le frequenze di valore pari a quella di ri- modula il segnale a 40 KHz, allo scopo di ottene- con il quarzo, si correrebbe il rischio di irradiare il funzionamento della capsula ultrasonica. Per la
sonanza, comportandosi come un perfetto filtro re un terzo segnale modulato, dotato di caratteri- segnali a frequenza non perfettamente uguale a regolazione fine, invece, si agisce sul compensa-
selettivo. Pertanto, possiamo concludere dicendo stiche proprie, che non possono confondersi con quella di risonanza della capsula trasmittente, per tore C2.
che, l'accoppiamento di due trasduttori dello quelle di eventuali, altri segnali, presenti nell'am- la quale, una differenza di soli 1.000 Hz annulle- Quando si preme il pulsante PI, di tipo normal-
rebbe certamente il funzionamento del teleco- mente aperto, si chiude il circuito di alimentazio-
200
201
di conferire al montaggio il carattere della porta-
tilità.
La bobina L1, come abbiamo detto, è rappresen-
tata da una qualsiasi media frequenza di ricevito- 1
re radio a 455 KHz, non importa se questa è la
prima, la seconda o la terza. Importa invece, eli-
minare da questa il condensatore contenuto origi-
nalmente all'interno. Perché questo viene sosti-
tuito, funzionalmente, dal condensatore Cl, di
più basso valore capacitivo, il quale favorisce
l'oscillazione attorno ai 640 KHz e non più a 455
KHz. Ovviamente il valore di 640 KHz viene an-
che raggiunto tramite la regolazione del nucleo di
ferrite di LI.
Il nuovo condensatore Cl, diciamo nuovo nel
senso che sostituisce quello inserito dentro la me- Fig. 7 • Entrambe le capsule ultrasoniche, quella del tra-
dia frequenza ed ora eliminato, deve essere di ti- smettitore e quella del ricevitore, sono rappresentate
da cilindretti metallici muniti di due terminali. Uno di
po a mica o NPO, ossia ad alta stabilità termica. questi (2) è isolato elettricamente dal contenitore (3),
Non si possono quindi utilizzare i condensatori l'altro (1) si trova in perfetto contatto con il metallo del
ceramici o di altro tipo. Per quanto riguarda la componente e deve essere collegato a massa in fase di
capsula TX, ricordiamo che questa deve essere montaggio della capsula.
acquistata in coppia con la capsula RX. Ma ciò
non basta, perché occorre pure che le due capsule
siano della stessa marca, tenendo conto che in
commercio esistono modelli con maggiore o mi-
nore resa. Quelle da noi montate sui prototipi so-
no: SQ 40T (trasmettitore) - SQ 40R (ricevitore).
Fig. 6 • Circuito di taratura del modulo trasmettitore. Il tester deve essere commuta- Al rivenditore occorre quindi richiedere una cop- cordato sul ricevitore, in grado di azionare lat-
to nelle funzioni voltmetriche e nella scala di misura più bassa delle tensioni conti- pia di capsule ultrasoniche ad ottima resa, della
nue. La capsula ultrasonica RX è qui montata soltanto provvisoriamente.
tuatore di tale canale. Per realizzare i necessari
stessa marca, una per il trasmettitore e l'altra per collegamenti, occorre far uso di un commutatore
il ricevitore. Soltanto rispettando queste condi- ad una via e cinque posizioni.
zioni, i componenti possono vibrare sicuramente
alla stessa frequenza di sollecitazione.
Il montaggio del modulo trasmettitore potrà esse-
re inserito in una torcia elettrica, sistemando la
capsula al posto della lampadina e sfruttando in
ne del trasmettitore a 9 Vcc e dal piedino 7 di I Cl Con la sigla "gdn" si designa la linea di massa del tal modo la parabola riflettente della torcia che
esce un segnale alla frequenza di 40.000 Hz che, circuito. fungerà da proiettore ultrasonico. In ogni caso, il
attraverso la resistenza R2, raggiunge la base del Il circuito di figura 1 assorbe, da una pila da 9 V, modulo del trasmettitore deve essere introdotto
transistor TRl di tipo NPN, modello BC 237. la corrente di 3,5 mA. Ma il circuito del trasmetti- in un contenitore metallico, dal quale fuoriesce la
Contemporaneamente, sul collettore di questo se- tore può anche essere alimentato con la tensione capsula ultrasonica, come indicato in figura 8.
miconduttore perviene, attraverso la resistenza di 18 V, allo scopo di generare un segnale ultraso- Quando si monta la capsula, occorre distinguere
R3, il segnale uscente dal piedino 15 di ICI. Que- nico più forte e consentire al telecomando di fun- il piedino isolato di questa dal piedino elettrica-
sto segnale, avendo una frequenza di 625 Hz, in- zionare su distanze superiori a quella standard mente collegato con l'involucro metallico ester-
SCATOLA
terdice ed abilita, in successioni continue, il fun- degli otto metri. no. Quello isolato va a raggiungere il collettore di METALLICA
zionamento del transistor TRl, per 625 volte al TRl, quello di massa la linea di alimentazione ne-
secondo. gativa del circuito. La figura 7 interpreta ottima-
Quanto ora detto rimane chiaramente interpreta- mente questi particolari, che debbono essere ri-
to nei diagrammi riportati in figura 5, dove si ve- MONTAGGIO DEL TX spettati al momento del montaggio del compo-
de, ad esempio, come l'alimentazione di colletto- nente.
CAPSULA
re di TRl si identifichi con l'onda rettangolare Il montaggio del modulo trasmettitore si esegue Per trasformare il circuito di figura 1 ad un solo
uscente dal piedino 15 di ICI alla frequenza di su una piastrina-supporto di forma rettangolare, canale, in un telecomando a più canali, basta spo-
625 Hz e di ampiezza O V-9 V. delle dimensioni di 10 cm x 4,5 cm, sulla quale stare il collegamento di R3 tra i piedini 14-13- Fig. 8 • Ciascuno dei due moduli elettronici, quello del
deve essere composto il circuito stampato, il cui trasmettitore e quello del ricevitore, un volta realizzati,
Il segnale risultante, dopo la modulazione, èrap- 15-1 di ICI, in modo da ottenere un segnale mo- debbono essere inseriti in contenitori metallici, nei
presentato dal diagramma D. Quelli modulanti disegno in grandezza reale è riprodotto in figura 4. dulante di frequenza diversa (5.000 Hz- 2.500 Hz quali le capsule ultrasoniche rimangono fissate ester-
sono riscontrabili nei diagrammi B e C. Gli ultra- Su questa basetta, tutti i componenti debbono es- - 1.250 Hz - 625 Hz- 312 Hz). Ovviamente, a cia- namente.
suoni sono simboleggiati sulla destra della capsu- sere inseriti nel modo indicato nel piano costrutti- scun segnale dovrà corrispondere un circuito ac-
la trasmittente TX e segnalati con la lettera E. vo di figura 2, compresa la pila a 9 V, allo scopo
203
202
LIJ
.g
e:
IL RICEVITORE
a: <li
E
o
I-
UTILIZZAZIONE g
l'.)
T
Cl)
C)
>LIJ ai
:ao
o·--
-a:
(J
-
·- (J
e
o
-e·-·-
0
Il r11
-
E Cl)
(15 te
5 f
...J
><
Cl)
f::.. M::!:!.> ";:: U
gong
c-g ....
• ·- •
CI)
(J
RX A"! A I,AUU eUITR?
I W4.
II" Te I i"45at aie#TR3
a, ,- C.:, '<f' N~ U
,...r--.r--.r--.,...alCo,-~>
cor--.MMr--.r-,.... o-·r11c,,i
5r- lr i,
zc.>c.>Uzo 2- c
•Cl) C.,- I
c,,ialala:IN'<f'g,- !!:! U Il
Cl)
"i:
Il Il II Il Il Il,
,-,-Nc->-.::r-
<a 1-a:a:a:a:uC.:,,--1X-1
> 11.1-1-1-t--CCO::a:<(
,-
Il Il 11:iJ
-
11 I
I I I
lo a =I I /a
9e
@)o t.51
>E u II TY
I-LI
I
pontic.
Il -
(±)
o o
<li
g>EEg>EEEEEEEEE
o
<li
E-a-ae-a-a-a-a-a-a-a-a-s
-
.:::
Fig. 10 • Piano costruttivo eseguito su basetta-supporto di materiale isolant<o, con
circuito stampato, del modulo ricevitore del telecomando. I collegamenti con l'ali•
-or-oooooo mentatore si effettuano sui due terminali posti, a destra sotto la dicitura "pontic." e
NO OONOOOOLOO a sinistra sotto la capsula RX. L'integrato è inserito su apposito zoccoletto.
io oooooro
66
(J (J
o (J
E G
iiiN o._
--
6G
......
Cl) Cl)
i 7
"i: Q)
--
ai ai
5
_ca-
o-
c.-
Cl)
>
(0(0 C: CD
,...,...
3%
11. 11. 11. 11. 11. 11. 11. 11. 11.
C.C.C.C.::l...::l...C.::l...::l...
ooooooooor I
•;:: OOOOLOLOOM
o C!C!C!C! C!
~ 0000 O
ÌÌ, 0000 ,-
C: ,-,-,-,-
Cl)
Fig. 11 • La foto illustra il prototipo del modulo ricevitore da noi realizzato.
Il Il Il Il Il Il Il Il Il
-e
e:
o ,-NM'<f'LO<Dr---000>
(.) (.) (.) (.) (.) (.) (.) (.) (.) (.)
205
204
t 3 IIIL IIIIII IL IIIIL 1
MILI .
1n
Fig. 13 - Queste sono le diverse forme d'onda assunte
dal segnale elettrico durante il percorso del circuito del
ricevitore. Segnale generato dalla capsula RX (1); se-
+
gnale amplificato da FT1 • TR1 (2); segnale a valle di
Fig. 12- Disegno in grandezza reale del circuito stampato sul quale deve essere ca- DG1 • DG2 (3); segnale a valle di DG3 -DG4 (4). 0----------
blato il progetto del ricevitore del telecomando.
TARATURA DEL TX trollando la corrispondenza delle varie forme rato deve funzionare immediatamente e in modo DG2, viene inviato, tramite il condensatore C8,
d'onda con quelle riportate in figura 5. Vogliamo perfetto. Lasciamo comunque ogni ulteriore pre- verso i due diodi, anch'essi di tipo al germanio,
Per controllare e tarare il circuito del trasmettito- tuttavia precisare che il segnale, presente sul col- messa ed entriamo nel vivo dell'argomento, ossia DG3 e DG4.
re, si deve comporre lo schema riportato in figura lettore del transistor TRl, non è esattamente sim- nell'esame del comportamento del progetto. Il condensatore C8 blocca la componente conti-
6, nel quale è provvisoriamente inserita la capsula metrico, ma presenta dei picchi ad ogni attacco e I segnali ultrasonici, inviati nell'aria dalla capsula nua contenuta nel segnale rivelato a 625 Hz, men-
ultrasonica RX. li diodo al germanio DG può esse- stacco del segnale a 625 Hz. Ciò è imputabile alla del trasmettitore e captati da quella indicata con tre i diodi DG3 - DG4 ed il condensatore elettroli-
re di qualsiasi tipo. Il tester deve rimanere commu- presenza della capsula ultrasonica del trasmetti- RX nello schema di figura 9, vengono trasformati tico C9 compongono il dispositivo rettificatore-li-
tato nella funzione voltmetrica e sulla portata più tore, la cui configurazione elettrica è simile a in segnali elettrici; attraverso il condensatore Cl vellatore del segnale a 625 Hz, comportandosi al-
bassa, ossia in quella dei 100 mVcc o di 0,5 Vcc. quella di un circuito accordato (LC) ad altissimo vengono poi applicati al transistor FET e, succes- lo stesso modo dei normali rettificatori di tensio-
li modulo del trasmettitore deve essere rivolto fattore.di merito Q. sivamente a TRl per essere sottoposti al processo ne da alternata a continua. Dunque, fra i punti A
verso la capsula RX ad una distanza di 5 + 1b me- di amplificazione. li trimmer R6 regola la sensibi- e B del circuito del ricevitore, oppure, ma ciò è la
tri. Durante queste operazioni di taratura, i due lità dell'amplificatore, ma questa regolazione va stessa cosa, fra i terminali del condensatore elet-
circuiti debbono rimanere perfettamente fermi e CIRCUITO DELL'RX fatta in un secondo tempo, in fase di collaudo, trolitico C9, è presente una tensione continua, di
le due capsule esattamente affacciate tra loro. perché inizialmente il cursore deve essere mante- grandezza proporzionale a quella dell'onda ultra-
li circuito di taratura di figura 6 altro non è che Chi osserva per la prima volta il circuito teorico nuto tutto spostato verso il condensatore C4, in sonica, trasformata in segnale elettrico.
quello di uh elementare ricevitore radio a diodo del ricevitore del telecomando, riportato in figura modo da controllare un segnale di massima inten-
di germanio. 9, può essere indotto a pensare che il dispositivo sità.
Tramite un cacciavite, possibilmente di tipo isola- si riveli complesso nell'analisi e difficoltoso nella Il segnale disponibile sul cursore di R6 presenta
to, per operazioni di taratura, si regola il nucleo realizzazione pratica. Ma così non è, anche se i un valore di frequenza di 40 KHz ed è modulato a TRIGGER DI SCHMITT
di ferrite di L1 del modulo trasmettitore, con lo componenti sono certamente in numero di gran 625 Hz. Occorre dunque demodularlo e a ciò
scopo di ottenere la massima deviazione dell'indi- lunga superiore a quello del trasmettitore. E so- provvedono i due diodi al germanio DG 1 - DG2, Successivamente, il segnale presente sul punto A
ce del tester. Una tale condizione starà a signifi- prattutto per l'assenza di regolazioni critiche o alla stessa maniera con cui operano i diodi rivela- entra in un trigger di Schmitt, formato dai transi-
care che la frequenza del trasmettitore è in sinto- procedimenti di taratura complicati. Infatti, se tori nei circuiti di rivelazione degli apparecchi ra- stor TR2 e TR3, il quale elabora il segnale in mo-
nia con quella della capsula RX. Ma tutto diviene vengono rispettate le normali regole di montaggio dio. do che, quando la tensione continua in A supera
più facile disponendo di un oscilloscopio e con- e non si commettono errori di cablaggio, l'appa- Il segnale a 625 Hz, presente sul catodo del diodo un certo valore, praticamente quello di 1 V circa,
206 207
+vcc
[sf g_@]
7.71
C k
TR3
TR2
4a B- - - ~ -:1
f{i OGGETTO
[be=.{flprETTENTE
paca5 1i] a--
{PI} r 1} a
a
Fig. 15-La massima portata del telecomando viene raggiunta quando le due capsu-
Fig. 14- Su questo schema, ricavato da quello comple-
to del circuito del ricevitore, diviene facile l'interpreta- le si trovano sul medesimo asse e l'ambiente è privo di elementi riflettenti od assor-
GND zione del comportamento-del trigger di Schmitt. benti, come interpretato in alto di figura. Per sperimentare il fenomeno della rifles-
sione degli ultrasuoni, si può comporre il sistema di ricetrasmissione indicato in
basso.
il collettore di TR3 passi, con estrema facilità, interpretare come fossero degli impulsi di coman- te Pl del trasmettitore, questa si accende e rimane adeguato sistema di controllo, elettricamente iso-
dallo stato logico O allo stato logico 1. do, cambiando lo stato memorizzato da I Cl, che accesa. Quando si preme nuovamente il pulsante, lato dal circuito del ricevitore del telecomando,
I concetti ora esposti possono essere meglio inter- è un flip-flop e che sarebbe pertanto stabilito as- la lampadina si spegne e rimane spenta. Tutto av- realizzato con relé di potenza.
pretati osservando lo schema di figura 14, che co- sai più dal caso che dalla volontà di chi aziona il viene, quindi, come se si operasse con un normale Possiamo ora concludere questa parte dell'analisi
stituisce un particolare di quello più generale di telecomando. Abbiamo così interpretato l'impor- interruttore. teorica del circuito elettrico del ricevitore di figu-
figura 9. In questo circuito, quando la tensione tanza dell'inserimento del trigger di Schmitt, ve- Si tenga presente comunque, che pur assumendo ra 9, offrendo al lettore, attraverso la rappresen-
presente sulla base del transistor TR2 rimane al di diamo ora di valutare quella del flip-flop ICI. il relé le due condizioni imposte dal flip-flop, tazione dei diagrammi di figura 13, una visione
sotto di 1 V, come indicato dalla scritta inserita quella di eccitazione e l'altra di diseccitazione, il panoramica delle diverse forme assunte dal se-
nel rettangolo a linea intera, sul collettore del suo stato normale è quello di diseccitato. Ma ciò gnale elettrico, durante il suo percorso, iniziato
transistor TR3 la tensione assume il valore di O V, MEMORIZZAZIONE DEI SEGNALI può essere facilmente constatato mediante l'hom- dalla capsula ultrasonica ricevente ed ultimato a
corrispondente allo stato logico O (st.log.0). La metro. valle del secondo circuito rettificatore. Quello ri-
condizione opposta si verifica quando sulla base Si suole dire che il flip-flop memorizza il coman- Sui terminali disponibili del relé è possibile colle- portato in 1 è il diagramma relativo al segnale
di TR2 il segnale proveniente dalla rettificazione do ricevuto. Infatti, la presenza di ICI consente gare qualsiasi circuito utilizzatore, tenendo conto uscente dalla capsula ricevente. In 2 si può notare
dei due diodi al germanio DG3 - DG4, assume un di eccitare e mantenere eccitato il relé RL quando di non superare i valori di 220 Vca per la tensione il diagramma del segnale che ha subito l'amplifi-
valore di tensione superiore ad 1 V, come indica- arriva un primo impulso di comando nel ricevito- e quello di 5 A per la corrente. cazione ad opera dei due transistor Ffl e TRl. In
to a lettere maiuscole nel riquadro a linee tratteg- re. Ma appena giunge un secondo impulso, il relé Queste ultime considerazioni sono valide per il 3 quello a valle del primo rettificatore DG1 - DG2
giate di figura 14. In tal caso, sul collettore di si diseccita e rimane diseccitato. In pratica, qua- modello di relé da noi montato sul circuito del ri- e in 4 il segnale rettificato da DG3 - DG4, che se-
TR3, viene raggiunto lo stato logico 1 (ST.LOG. 1). lora sugli scambi del relé fosse inserito un circuito cevitore. Per altri tipi, ovviamente, i valori di ten- gnala una tensione di valore proporzionale all'in-
Il circuito composto da TR2 e TR3 presenta un elettrico di accensione di una lampadina, questa sioni e correnti massime sopportabili possono es- tensità del segnale ricevuto dalla capsula.
certo grado di reazione positiva, che stabilisce si accenderebbe inviando un impulso di comando sere diversi da quelli citati. Così come può essere
un'isteresi controllata all'ingresso. In questo mo- con il trasmettitore ultrasonico e rimarrebbe ac- diverso il numero di scambi del relé che ciascun
do le transizioni, da uno stato logico all'altro, so- cesa finché non si inviasse al ricevitore un secon- lettore potrà avere a disposizione. Ma è ovvio MONTAGGIO DELL'RX
no prive di rimbalzi ed oscillazioni, ossia di incer- do, successivo impulso. Dunque, facendo riferi- che, per il pilotaggio di apparati o circuiti di po-
tezze elettriche, che lo stadio successivo potrebbe mento alla lampadina, quando si preme il pulsan- tenza, occorre abbinare, agli scambi di RL, un Anche per il montaggio del modulo ricevitore val-
208 209
gono in gran parte le regole citate per la costru- stando verso massa il cursore di R6. In ambiente sere sperimentato realizzando il sistema ricetra- quello di C8 selezioneranno, ovviamente, i canali
zione del modulo trasmettitore. Soprattutto quel- in cui gli ultrasuoni subiscono assorbimenti, inve- smittente riprodotto in basso di figura 15. a frequenza più elevata e viceversa.
le che stabiliscono la scelta delle due capsule e il ce, il cursore di R6 va regolato verso la massima L'esempio interpretato graficamente in alto di fi- Per migliorare la selettività, conviene collegare,
loro montaggio sulla basetta-supporto, la quale, sensibilità, ossia verso il condensatore C4. Tutto gura 15, dimostra come, ponendo le due capsule, sui terminali dei diodi al germanio, dei condensa-
in questo caso, pur essendo di forma rettangola- dipende quindi dal luogo in cui si agisce. Ma la quella trasmittente e l'altra ricevente sulla stessa tori di capacità appena sufficiente ad eliminare i
re, presenta dimensioni diverse da quelle menzio- taratura del trasmettitore deve essere ritoccata linea, si possa raggiungere la massima portata del segnali dei canali a frequenza superiore.
nate per il TX. Queste, infatti, sono di 7 cm x con i due apparati funzionanti, procedendo nel telecomando. Concludiamo questo articolo ricordando che,
10,5 cm. modo seguente. Sui punti A - B del circuito del ri- Coloro che volessero ascoltare il segnale acustico con il nostro telecomando, si possono realizzare
Il disegno del circuito stampato, in grandezza na- cevitore di figura 9 si collega un tester, commuta- a 625 Hz, potranno collegare una cuffia sensibile sistemi di antifurto pilotati a distanza, serrature e
turale, è riportato in figura 12. to nelle funzioni voltmetriche e nella portata di 2 sui terminali del condensatore C7, a valle del pri- cancelli elettrici telecomandati, giocattoli telegui-
Il montaggio del modulo ricevitore si esegue te- Vcc fondo-scala. Quindi si cortocircuita provvi- mo circuito rettificatore. Ciò può essere utile per dati ed altro ancora. Abolendo poi il circuito di
nendo sott'occhio il piano costruttivo di figura 10 soriamente il pulsante Pl del trasmettitore, con lo un'eventuale trasmissione e relativo ascolto di se- memoria, si potranno effettuare, nel modo già
e la foto illustrativa del prototipo da noi realizza- scopo di tenerlo costantemente in funzione. Poi si gnali in codice Morse. detto, collegamenti in codice Morse assolutamen-
to in figura 11. sistemano i due apparati frontalmente, alla di- Per la realizzazione di un ricevitore a più canali, te segreti, oppure comporre dispositivi di rivela-
Qualsiasi alimentatore a 12+15 Vcc può essere stanza di un metro l'uno dell'altro. Successiva- si deve collegare, sull'anodo del diodo DG2, una zione della presenza di oggetti o sostanze liquide,
collegato sui due terminali, positivo e negativo, mente, tenendo fermo il trasmettitore con una serie di condensatori, in parallelo con C8, con va- se non proprio la posizione precisa dei primi od il
dello schema di figura 10. Il terminale positivo si mano, con l'altra si regola dapprima il nucleo di lori capacitivi inferiori e superiori e poi realizzare livello dei secondi, sfruttando pure la funzione di
trova immediatamente sotto la dicitura "pontic.", ferrite di L1 (media frequenza) e poi il compensa- altrettanti circuiti uguali a quello a destra di C8, memoria qualora si dovesse conservare un segna-
che segnala la presenza di uno spezzone di filo tore C2, con lo scopo di raggiungere la massima in corrispondenza di ogni condensatore aggiunto. le di allarme.
conduttore, il quale assicura la continuità del cir- deviazione dell'indice dello strumento. Il com- I condensatori di valore capacitivo più basso di
cuito stampato in quel punto; il terminale negati- pensatore, ovviamente, va regolato per gli sposta-
vo si trova sul lato minore del rettangolo della ba- menti micrometrici della frequenza di emissione
setta-supporto, nella parte in cui è collegata la del trasmettitore.
capsula RX. Durante questo procedimento di taratura defini-
Il transistor FTl deve essere il modello 2N3819
della Texas, perché soltanto questo rispetta la po-
sizione degli elettrodi indicata nello schema prati-
tiva del modulo trasmettitore, il trimmer R6 deve
rimanere regolato per la massima sensibilità.
Il circuito del ricevitore richiede, per il suo fun-
MANUALE DEL PRINCIPIANTE ELETTRONICO
co di figura 10. Utilizzando un 2N3819 di marca zionamento, due diversi valori di corrente, uno L'opera è il frutto dell'esperienza pluridecenna-
diversa, la piedinatura può cambiare. le della redazione e dei collaboratori di questo
con relé diseccitato e l'altro con il relé in eccita- periodico. E vuol essere un autentico ferro del
Una volta montato completamente il modulo del zione. Il primo, se la tensione di alimentazione si mestiere da tenere sempre a portata di mano,
ricevitore per telecomando, questo, come è stato aggira intorno ai 12+13 Vcc, è di 8± 10 mA, il una sorgente amica di notizie e informazioni,
suggerito per il modulo del trasmettitore, dovrà secondo è di 60 :80 mA, ma questo dipende in una guida sicura sul banco di lavoro del dilet-
essere inserito in un contenitore metallico, mante- tante.
gran parte dal modello di relé utilizzato. Il volumetto è di facile e rapida consultazione
nendo esposta la capsula ricevente. Prima, tutta- Alla stessa stregua dei telecomandi per televisio- per principianti, dilettanti e professionisti. Ad
via, bisognerà stabilire la posizione da attribuire ne, quello da noi progettato è in grado di coprire esso si ricorre quando si voglia confrontare la
al cursore del trimmer R6, che costituisce il solo distanze intorno ai cinque-otto metri, tenendo esattezza di un dato, la precisione di una for-
elemento di messa a punto del ricevitore. Una tale presente che gli ultrasuoni rimbalzano sulle su- mula o le caratteristiche di un componente. E
rappresenta pure un libro di testo per i nuovi
regolazione rimane condizionata dal luogo in cui perfici circostanti, come succede per la luce in appassionati di elettronica, che poco o nulla
si fa funzionare il telecomando. Infatti, operando prossimità di pareti riflettenti. I tessuti, ad esem- sanno di questa disciplina e non vogliono ulte-
in un locale in cui gli ultrasuoni subiscono molte pio, attenuano ed assorbono gli ultrasuoni, men- riormente rinviare il piacere di realizzare i proget-
riflessioni, occorrerà ridurre la sensibilità spo- tre le masse metalliche li riflettono. Ciò potrà es- ti descritti in ogni fascicolo di Elettronica Pra-
tica.
Tra i molti argomenti trattati si possono men-
zionare:
Il simbolismo elettrico - L'energia elettrica • La
tensione e la corrente- La potenza- Le unità
210
211
Lo scippatore, colto dal panico, non riuscendo ad annullare
con rapidità l'urlo elettronico, abbandona quanto è stato vio-
lentemente sottratto e fugge.
Al momento dello strappo dall'altra. Lo spinotto è inserito in una presa jack 3.000 Hz circa. Ma la sezione "b" oscilla soltan-
della borsetta o del borsello, dell'apparecchio in modo non troppo rigido, allo to quando il suo ingresso, rappresentato dal pie-
un piccolo altoparlante, scopo di potersi disinnestare con facilità, l'estremi- dino 5, riceve dal piedino 3 della sezione "a" il
tà opposta del filo di nylon può essere legata ad un tratto positivo dell'onda quadra, da questa gene-
in questi occultato, emette anelio, al cinturino dell'orologio, ad un braccialet- rata, alla frequenza di 2 Hz. Ma l'onda quadra è
un forte segnale d'allarme. to o, più semplicemente, ad un dito. Nella depre- presente se il circuito viene alimentato, in pratica
cabile evenienza di uno scippo, il derubato rimane quando si verifica lo scippo e la spina jack, sfilan-
con lo spinotto penzolante dal nylon, ma lo scip- dosi dalla relativa presa, chiude il circuito di ali-
patore porta con sè un involucro dal quale esce un mentazione.
urlo difficilmente annullabile con rapidità e che ri- Coloro che volessero far funzionare l'oscillatore
chiama l'attenzione della gente. con un leggero ritardo, allo scopo di scongiurare
il pericolo di eventuali reazioni violente da parte
dello scippatore, potranno collegare il condensa-
IL CIRCUITO ELETTRICO tore Cl, anziché nel modo indicato nello schema
originale di figura l , direttamente fra i piedini 1 -
L'intero funzionamento del circuito di figura 1 si 2 e 14 dell'integrato ICI. Il piedino 14 rappresen-
basa sul comportamento dello stadio oscillatore,
AN TI SCIPPO
ta l'ingresso della tensione positiva a 9 V nell'in-
che è realizzato tramite l'integrato ICI di tipo tegrato.
CMOS, il quale consuma assai poca energia. Il segnale a frequenza di 3 .000 Hz, generato dal
li quadruplo NAND (a-b-c-d), a doppio in- secondo oscillatore di ICI, corrisponde ad un fi-
gresso, è dotato di isteresi. Pertanto reazionando
ELETTRONICO
schio acutissimo e certamente fastidioso, che si
il dispositivo con un sistema resistivo-capacitivo manifesta a brevi intervalli alterni, la cui durata
o, come si suol dire tecnicamente, con un circuito dipende dal valore assegnato alla resistenza Rl.
RC, appena alimentato, l'integrato oscilla, cari- Pertanto, chi desidera variare il tempo di durata
cando e scaricando il condensatore attraverso la del fischio, dovrà cambiare il valore della resi-
resistenza e tra le due soglie del ciclo di isteresi. stenza Rl. Chi invece vorrà modificare la fre-
Per dirla con parole diverse, l'isteresi rappresenta quenza dei fischi, dovrà cambiare il valore della
una reazione positiva, che viene controllata dalla resistenza R2.
Una delle maggiori piaghe, che attualmente colpi- li rimane soltanto la magra consolazione di im- costante di tempo esterna. In pratica, la sezione
scono la nostra convivenza, è certamente quella precare contro il declino dei valori sociali e la Il transistor TRl amplifica la corrente rappresen-
"a" di ICI oscilla a 2 Hz circa, vale a dire due tativa del segnale, la cui ampiezza è quasi pari al
dello scippo. Non si sale, oggi, su un mezzo di scarsa solidarietà umana. Non è questa, tuttavia, volte al secondo, mentre la sezione "b'' oscilla a
pubblico trasporto, nè si cammina tra la folla a un'arma di valida difesa contro il moderno, de- valore della tensione della pila. Questo semicon-
cuor leggero, senza il timore continuo di subire la precabile sistema di furto. Occorre invece una
violenta sottrazione, a volte con strappo pericolo- concreta soluzione del problema, che sia econo-
so per l'incolumità fisica, di borse, borselli, con- mica ed efficace, che non crei difficoltà di impie-
tenitori di campionari anche preziosi ed altro an- go e sia poco ingombrante, come quella che vo-
cora. Le signore tengono strette, fra il braccio e la gliamo ora proporre ai lettori. I quali potranno 7
spalla, le loro borsette con documenti e denaro, riprodurla in più modelli, tutti uguali fra loro,
gli uomini collegano il polso della mano alla ma- per farne un regalo utile a parenti ed amici. Il segnale d'allarme, generato dal dispositivo presentato in
niglia della valigetta per mezzo di una catenella. Diciamo subito, prima di analizzare il circuito elet- queste pagine, può essere corretto, secondo le proprie esigen-
Insomma, chi più e chi meno, tutti cercano in tronico dell'antifurto, che il dispositivo qui pre- ze personali, in frequenza e in ampiezza, allo scopo di destina-
qualche modo di difendersi da un tale malcostu- sentato è quello di una sirena a strappo. Esso deve
me, che trova sicuramente un campo operativo rimanere occultato nella borsa che si vuol proteg- re il progetto ad impieghi pratici, diversi da quello dell'anti-
assai fertile nelle grandi città, dove a farne le spe- gere, mentre un tratto di filo di nylon, invisibile, scippo.
se sono quasi sempre le persone più indifese, de- rimane costantemente legato ad uno spinotto, da
boli, anziane, che non possono correre e alle qua- una parte e alla mano di chi vuol difendersi,
212 213
,...
EP88
t
Cli Cli
+po cu
o
-
fil
·- Cli
N•-
::, o
w. 3
eG
<a o
... a.
-
.
e a.
oui
<a
-o
:i e
5
Go
5
_(,)
- fil
6
0 3
·-
s fil
g
I EEE PRESA
%o
Cli
ai "ii
e
z .e.e.e
00 0
o fil
a.o
a.-
·- o
o
a. Cl)
ooo
ooo
ooo
oo...: Fig. 2 • Schema costruttivo dell'apparato antiscippo elettronico. Sulle boccole di ali-
---%5<a ..,.,...
r--o
-
N
e mentazione, positiva e negativa, si inserisce, tramite presa polarizzata, la pila a 9 V.
5
5 Cl)
Ma per impieghi diversi, la tensione dell'alimentatore può oscillare fra i 4,5V e i 15V.
- %] [ <a O"
o <a
>--
·- fil o
lii
"iii
Cl)
11 Il Il
,-('I C")
.:!:: f/J
&
fil
0) a
·-
o
o a: a:a:a:
O <a
-C
Cli Cli
-e E .
O..€
- <a u
duttore è montato in circuito con collettore co- di sopra dei 9 V, occorre modificare il valore del-
- <a
@2 a., mune e carico sull'emittore, dove è inserito l'alto- la resistenza R3, aumentandolo, con lo scopo di
8'lii<a 00 parlante con impedenza di 8 ohm.
y
~-- f/J
• D
• ca
... lii
i Q=
·- <a
u.. a. "'C
<a
O.
<a - --
6
Cli
N
N
·;:
uu
E=
00
l l
.!! .!!
Sui terminali dell'altoparlante è applicato, quin-
di, un segnale di potenza pari a:
non far riscaldare troppo il transistor TRl, che è
di tipo 2Nl 711 e che, in caso di impieghi prolun-
gati del dispositivo, deve essere montato su appo-
sito elemento radiatore del calore generato.
O Cli
=
-
(._) ~~ 9V X 0,2 A 1,8 W
0
a. 5
e
0 ,... ,...
CDCD dato che la tensione di alimentazione consigliata è MONTAGGIO
s. di 9 V e la corrispondente corrente del segnale è di
LLLLLLLL
3o33 0,2 A. Dunque, osservando questi pochi dati elet- Il circuito elettronico del dispositivo antiscippo
,-OC'IO trici, si può facilmente concludere che, in caso di deve essere composto nel modo indicato nel pia-
-
ct -
·;:
0
Cli
lii
e
Cl)
o
Il Il Il Il
"o
..... ('I ,...
'<t
allarme, la durata della pila è breve, ma per lo
scopo prefissato anche dieci soli minuti possono
rappresentare un'eternità.
no costruttivo di figura 2. Il cablaggio viene effet-
tuato su una basetta-supporto con circuito stam-
pato, il cui disegno in grandezza naturale è ripor-
"C
e
Il circuito di figura 1 può funzionare pure con tato in figura 3.
O tensioni di alimentazione di valore diverso da
0
(.)
r- o
(.) (.) (.) (.)
Il tutto va inserito in un piccolo contenitore di
quello prescritto, per esempio con tutti quelli materiale isolante, per esempio in quello di un
compresi fra i 4,5 V e i 15 V. Ma in ogni caso, vo- piccolo ricevitore radio fuori uso, dal quale sia
lendo aumentare la tensione di alimentazione al stato tolto il circuito ricevente. In questo caso, si
215
2N 1711, l'individuazione dei tre elettrodi di col-
lettore-base-emittore è alquanto semplicè, grazie
alla presenza di una linguetta metallica, ricavata
sul corpo del componente, nella parte esterna, in
prossimità del conduttore di emittore. Anche
questi particolari, inerenti il montaggio, potran-
no essere dedotti rapidamente dall'osservazione
del disegno di figura 2.
Ai lettori principianti raccomandiamo di non ac-
corciare eccessivamente i reofori di TRI prima
delle operazioni di saldatura a stagno di questi
sulle corrispondenti piste del circuito stampato.
La presa jack va collegata su un fianco oppure
sulla parte superiore del contenitore, in quella po-
N.C.O J
@
Fig 3- Disegno in grandezza naturale del circuito stam-
pato necessario per la costruzione del progetto descrit-
sizione che verrà ritenuta più idonea a favorire il
to nel testo. disinserimento dello spinotto jack. Il comporta-
mento esatto di questa presa è illustrato in figura
4. Nel particolare 1 rimane interpretata la condi-
zione di interruzione dell'alimentatore, collegato
sui terminali X-Y, quando lo spinotto è inserito.
potrà utilizzare lo stesso altoparlante originale Infatti, quando la spina è innestata, questa inter-
del ricevitore, sempre che tale componente sia ri- rompe i contatti X-Y e mantiene il CONTATTO
masto integro. Diversamente si dovrà utilizzare APERTO. Quando invece lo spinotto manca, i
un trasduttore acustico da 8 ohm di impedenza e contatti X-Y chiudono il circuito di alimentazio-
di 1+2 W di potenza. ne collegato in serie e dall'altoparlante dell'anti- Fig. 4-In questi due disegni rimane interpretata la fun-
scippo esce l'urlo di allarme. Tale condizione è il- zione della presa jack e del corrispondente spinotto. Il
Alimentando il circuito con una pila da 9 V, la circuito collegato sui terminali X - V rimane aperto,
potenza del segnale in altoparlante raggiunge il lustrata nel particolare 2 di figura 4, nella quale la quando la spina è inserita (part. 1), ma si chiude quan-
valore di 1,8 W. Ma un comune, piccolo altopar- sigla N.C. assume il significato di NON COLLE- do questa viene tolta (part. 2). La sigla N.C. significa:
lante, da 1 W, può essere ugualmente montato GATO, perché il terminale, in questo modo se- terminale non collegato.
nel dispositivo, dato che il suo funzionamento gnalato, non deve essere utilizzato nella composi-
non è troppo prolungato nel tempo. Se invece si zione circuitale del nostro dispositivo.
vuol destinare il progetto ad altri impieghi prati- Facciamo rilevare che, nello schema pratico di fi-
ci, diversi da quello dell'antiscippo, allora occor- gura 2, il conduttore che fa capo al terminale Y
re servirsi di un altoparlante di potenza superiore. della presa jack, rimane interessato dal collega-
Si tenga comunque presente che in commercio mento, in serie, dell'alimentatore, il cui morsetto
esistono altoparlanti di piccolo diametro e di po- positivo deve rimanere rivolto verso il terminale Coloro che volessero alimentare il circuito con volo. Ed anche tutte le volte che il piccolo aereo
tenza adeguata, i ben noti tweeter, i quali peraltro Y, mentre quello negativo va collegato con la li- tensioni superiori ai 9 Vcc, dovranno intervenire compie delle acrobazie, onde conferire maggiori
vengono a costare molto di più dei comuni tra- nea di alimentazione negativa del circuito. sul valore della resistenza R3, aumentandolo ade- effetti suggestivi alle varie manovre nel cielo. Eb-
sduttori acustici montati nelle radioline portatili. Sullo schema pratico di figura 2 non è stata indi- guatamente, onde evitare il surriscaldamento del bene, pure costoro possono ora soddisfare queste
Quando si montano i due condensatori elettroliti- cata la tensione di alimentazione di 9 Vcc, pre- transistor TRI. ambizioni tecniche, montando sul modello il pic-
ci C3 - C4, essendo questi due elementi polarizza- scritta nel corso dell'articolo come la più adatta colo apparato ora descritto, ma sostituendo la
ti, occorre prima individuare il terminale positi- per la funzione di antiscippo del circuito. Ciò per- presa jack ed il relativo spinotto con un interrut-
vo, che deve entrare nel foro del circuito stampa- ché, destinando il progetto ad altri impieghi, può tore al mercurio, in grado di chiudere ed aprire il
to contrassegnato con una crocetta nello schema essere necessaria una diversa alimentazione, che USI DIVERSI circuito di alimentazione, a seconda della posizio-
pratico di figura 2. va scelta fra i valori di 4,5 Vcc e15 Vcc. Ma nella ne assunta dall'aereo durante il volo.
L'integrato ICI, come abbiamo detto, è un funzione di antiscippo, dovendo ridurre al mini- Più volte, nel corso della presentazione dell'appa- Un altro importante impiego del progetto è certa-
CMOS, ossia un componente assai delicato, che mo le dimensioni dell'apparato, serve una piccola rato antiscippo, abbiamo ventilato la possibilità mente quello dell'antifurto generico, per il quale
non può assolutamente essere applicato diretta- pila alcalina da 9 V, del tipo quindi a lunga dura- di destinare il circuito ad impieghi diversi da quel- presa a spina jack possono essere sostituiti con in-
mente sul circuito stampato, ma tramite un appo- ta e dotata di ottima carica, la quale, in caso di lo principale per il quale esso è stato progettato. terruttori sensibili come, ad esempio, i contatti
sito zoccoletto a quattordici piedini. Il dischetto, operatività, deve scaricare tutta la sua potenza A chiusura dell'articolo, quindi, vogliamo ricor- reed, pilotati con calamite. Per questa applicazio-
impresso sulla parte superiore di ICI, in prossi- elettrica sull'altoparlante. dare almeno due delle molte possibilità di impie- ne, l'altoparlante di piccolo diametro deve essere
mità di una tacca di orientamento, funge da ele- L'uso di una pila a 9 V implica ovviamente l'inse- go del dispositivo. eliminato ed al suo posto va installata una mini-
mento guida per l'individuazione del piedino 1; rimento, fra i terminali positivo e negativo della Alcuni lettori, appassionati di aeromodellismo, ci tromba esponenziale molto efficiente, oppure un
questo numero, tuttavia, è riportato, in corri- alimentazione, di una adatta presa polarizzata. hanno chiesto un progetto che faccia fischiare altoparlante per autoradio, adatto alla riprodu-
spondenza del piedino citato sullo schema co- Quando il circuito dell'antiscippo rimane disecci- acutamente un altoparlante, quando il velivolo, zione di note medie a larga banda. Soltanto in
struttivo di figura 2. tato, ovvero quando lo spinotto è inserito nella su particolare comando da terra, o senza di que- questo modo si potrà disporre di un volume di
Per il transistor TRI, che è un NPN modello presa. il consumo di corrente è nullo. sto, si inclina sensibilmente rispetto al piano di suono veramente impressionante.
217
216
nanzitutto, di presentare, a chi ci segue con au-
tentica passione, un'interpretazione semplice,
chiara, facilmente assimilabile, dei significati più
elementari di campi elettrostatici, delle loro for-
mazioni e delle. conseguenze da questi esercitate Eseguite i primi esperimenti
su oggetti posti nelle vicinanze. strofinando un pettine o una penna
Le particelle elettriche più piccole esistenti in na- su un panno di lana
tura, vale a dire i protoni e gli elettroni, cioè le ca- ed avvicinandoli poi al sensore
riche positive, che risiedono nel nucleo dell'ato- del dispositivo.
mo e quelle negative che girano intorno a questo,
godono della proprietà di attirarsi reciprocamen-
te. Si suole anche esprimere tale fatto dicendo che
le cariche elettriche di nome diverso, positive e
negative, si attraggono, mentre quelle dello stesso Valutate la pericolosità
nome si respingono. Più precisamente, gli elettro- dei campi elettrostatici.
ni si respingono tra loro e lo stesso fenomeno si
manifesta per i protoni. Dunque esistono in natu-
ra due diverse forme di elettricità, che danno ori-
gine a due forze, una di attrazione e una di repul-
sione tra le particelle infime di elettricità. E que- Proteggete le
ste due manifestazioni hanno preso i nomi di elet- vostre sensibili apparecchiature
tricità positiva ed elettricità negativa.
Le forze di attrazione o di repulsione, nel loro in- da eventuali scariche
sieme, compongono un campo elettrico, esatta- elettriche esterne.
mente un campo di elettricità statica, detto pure
campo elettrostatico. Il quale esiste quando un
certo numero di cariche negative e positive si ac-
cumula sulle superfici di due corpi posti ad una Controllate, soprattutto durante
eo
V)
z
u
0)
I $
Il
°
R3 Il Il Il R4
t/)mA S1
\
FT1
3 'aé Ve
e
4,5V
e
assa
Fig. 1 • Circuito elettrico del rivelatore di campi elettrostatici, che consente al letto-
re di eseguire una lunga serie di esperimenti. Dalle segnalazioni offerte dal milliam-
@1sv @ @ sv @ @ sv @
perometro è facile risalire alla valutazione dell'intensità dei campi elettrostatici.
-----COMPONENTI Il
/
POR TAPILE
Resistenze Varie
R1 = 2,2 megaohm FT1 = 2N3819 Fig. 2- Piano di cablaggio dell'apparato descritto nel testo. Il circuito rimane intera-
R2 = 4.700 ohm TR1 = BC237 mente composto dentro un contenitore metallico, nel quale sono pure inserite le tre
R3 = 330 ohm TR2 = BC237 pile di alimentazione collegate in serie.
R4 = 820 ohm mA = milliamperometro (5 mA f.s.)
S1 = interrutt.
ALIM. = 4,5 Vcc
soltanto corpi che si lasciano attraversare dalla siano stati sottratti oppure aggiunti elettroni. stanza, una separazione netta di cariche elettriche L'INDICATORE DI CAMPO
elettricità in maggiore o minore misura. Per Ora, se il corpo è carico di elettricità positiva, positive e negative nei corpi conduttori elettrica-
esempio, quelli metallici sono in genere degli otti- cioè se si trova in uno stato di deficienza di elet- mente scarichi. Il fenomeno della triboelettricità si verifica spesso
mi conduttori. Ma per quale motivo fisico? Sem- troni, da questo si dipartono delle linee di forza È questo il fenomeno dell'induzione elettrostati- quando, nelle giornate secche, il vento strofina la
plicemente perché, in questi, esiste sempre una che esercitano una azione di richiamo sugli elet- ca, nel quale il corpo elettricamente carico, che carrozzeria degli autoveicoli. Oppure quando,
grande quantità di elettroni allo stato libero. Per- troni liberi che vagano lungo la superficie di un compie il lavoro di separazione di cariche nei cor- calzando scarpe con suole isolanti camminiamo
tanto, quando un corpo metallico, elettricamente corpo conduttore scarico. Gli elettroni si conden- pi conduttori scarichi, prende il nome di CORPO su pavimenti ricoperti con moquettes di tessuti
allo stato neutro, ossia non carico di elettricità, sano così nella parte superficiale del corpo con- INDUTTORE, mentre quello che subisce l'azio- sintetici o, ancora, quando ci vestiamo con indu-
viene avvicinato ad un altro positivamente carico, duttore elettricamente scarico che si trova più vi- ne esercitata dal corpo induttore assume la deno- menti di nylon. Gli esempi potrebbero continua-
dal quale si dipartono le già citate linee di forza, cino a quello elettricamente carico; contempora- minazione di CORPO INDOTTO. re, ma i pochi fin qui elencati sono sufficienti a
che compongono il campo elettrostatico, sulla su- neamente, nella parte opposta del corpo elettrica- Il corpo induttore, chiamato pure corpo inducen- mettere in guardia quegli operatori elettronici che
perficie del corpo metallico scarico si verifica un mente scarico, si verifica un addensamento di ca- te, può essere carico di elettricità positiva o nega- manipolano componenti delicati o si avvicinano
addensamento degli elettroni allo stato libero. riche elettriche di segno opposto, cioè positive. In tiva. Conseguentemente, sulla superficie più vici- ad apparecchiature sensibilissime, che non tolle-
Ma un corpo conduttore può essere carico di elet- altre parole si può dire che la vicinanza di un cor- na del corpo indotto, si addensano cariche negati- rano la presenza di cariche elettrostatiche nelle vi-
tricità positiva o negativa, a seconda che da esso po conduttore, elettricamente carico, opera, a di- ve o positive. cinanze, sia perché queste, a loro volta, possono
220 221
collegamento in serie di tre pile da 1,5 V ciascuna, cie ramata. Su questa parte si salda a stagno il
CMOS, di rimanere lontani da campi elettrostati- allo scopo di disporre della tensione di 4,5 V. conduttore di filo rigido (ASTA), della lunghezza
ci ed elettromagnetici e di evitare il contatto ma- di 20 cm circa e del diametro di 2 mm, che collega
nuale con questi componenti. la piastrina con il gate del transistor ad effetto di
Per quel che riguarda le finalità didattiche, speri- MONTAGGIO campo, attraverso la resistenza di protezione Rl.
mentali, cui destinare il nostro indicatore di ram- Una morsettiera, dotata di nove terminali, siste-
pi elettrostatici, consigliamo ai lettori di farne La realizzazione pratica del rivelatore di campi mata in posizione centrale, consente di irrigidire e
uso maggiore durante le manifestazioni tempora- elettrostatici va eseguita secondo quanto illustra- razionalizzare il cablaggio dell'apparato rivelato-
lesche, quando i fenomeni raggiungono dimen- to nel piano costruttivo di figura 2, servendosi di re di elettricità statica.
sioni macroscopiche e sono meglio valutabili. Ma un contenitore di metallo che, a montaggio avve- Per evitare che il dispositivo diventi sensibile alle
entriamo ora nel vivo dell'argomento e comincia- nuto, deve essere chiuso completamente e dal ricezioni radio, rivelate dal diodo d'entrata con-
mo con la presentazione del transistor d'ingresso quale, sulla parte superiore, deve affacciarsi la tenuto in FTl, nonché alle tensioni indotte dagli
l« ASTA del circuito di figura 1, che è un FET modello scala di lettura del milliamperometro. impianti industriali e di distribuzione dell'energia
20cm 2N3819, ossia un transistor ad effetto di campo. Su un fianco del contenitore si fissa una boccola elettrica, consigliamo di inserire, fra il gate e la
Il funzionamento del transistor FTl consiste nel isolante, nella quale si innesta poi lo spinotto elet- source di FTl, un condensatore ceramico di alcu-
modulare la larghezza del canale di conduzione di tricamente connesso con il sensore, come indicato ne migliaia di volt lavoro, di ottima qualità, pos-
una barretta di silicio, in corrispondenza con l'in- in figura 3. sibilmente NPO, con capacità di almeno 100 pF.
tensità della polarizzazione inversa del diodo for- La piastrina-sonda è di forma quadrata, di 3 cm In ogni caso è necessario, in fase costruttiva, ese-
mato dall'elettrodo di gate e dalla barretta stessa. di lato ed è ricavata da una piastra per circuiti guire isolamenti perfetti delle varie parti, ma in
L'impedenza d'ingresso, quindi, è quella di un stampati che, come è noto, possiede una superfi- particolar modo di quelle d'ingresso del circuito.
diodo polarizzato in inversa, il quale può rag-
giungere valori intorno alle migliaia di gigaohm.
SPINA La tensione elettrostatica, che si vuol misurare,
viene raccolta dalla piastrina rappresentativa del
sensore del dispositivo. Questa tensione viene ap-
Fig. 3 • La piastrina-sensore, di forma quadrata e di tre plicata, tramite la resistenza Rl, che svolge fun-
centimetri di lato, è ricavata da una piastra per circuiti
stampati, nella quale una delle due lacce è completa-
mente e uniformemente ramata. Il filo di rame nudo,
rappresentativo dell'asta di collegamento, fra il senso-
zioni protettive del circuito, al gate (g) di FTl.
Sulla resistenza di carico del drain (d), indicata
con la sigla R2, si stabilisce una caduta di tensio-
Raccolta PRIMI PASSI - L. 14.000
re e l'entrata del dispositivo, ha un diametro di due mil- ne proporzionale alla corrente di drain, valutabile
limetri ed una lunghezza di venti centimetri. attraverso il prodotto della tensione di gate per il Nove fascicoli arretrati di maggiore rilevanza didattica per il principiante elettro-
valore della transconduttanza del transistor FTl. nico.
Tale caduta di tensione stabilisce la corrente di Le copie sono state attentamente selezionate fra quelle in cui la rubrica « PRIMI
uscita dal successivo stadio Darlington ad eleva- PASSI» ha riscosso il massimo successo editoriale con i seguenti argomenti:
tissimo guadagno, che si identifica poi con la cor-
rente che attraversa il milliamperometro mA da 5
mA fondo-scala, che può essere sostituito con un 1° - Il tester
tester commutato su questa stessa portata.
creare altre cariche indotte, sia perché i relativi
campi elettrostatici possono assumere intensità
Pur essendo elevatissimo il processo di amplifica-
zione di corrente sviluppato dal circuito Darling-
2°-II voltmetro
•. z.
=-}
'oNIe,
Mn
tali da perforare il dielettrico interposto, quasi ton, formato dai due transistor TRl e TR2, in 3° .L'amperometro
sempre l'aria, dando luogo a scintille e scariche virtù della presenza della resistenza R4 da 820
elettriche vistose. Dunque, la presentazione da ohm, la corrente in scorrimento non può superare 4° - Il capacimetro
-e
I
parte nostra di un semplice dispositivo, in grado i 5 mA. Infatti, in base alla legge di Ohm, si ha: 5° .II provagiunzioni
di valutare l'entità della cariche elettrostatiche, è ome"·
più che giustificata, soprattutto se si tiene conto 4,5 V : 820 ohm = 5,48 mA 6°. Oscillatore modulato
"#4
che, nel settore industriale, si sta proponendo la iS %e2s -
6a2°
regola di produrre apparecchiature elettroniche Ma in pratica non si sale al di sopra dei 5 mA, 7.Tutta la radio
insensibili ai campi elettrostatici esterni fino a
25.000 V, mentre la semplice carica accumulata
in un vestito di tessuto sintetico può raggiungere e
superare i 40.000 V. Cariche così elevate, ovvia-
mente, non mettono in gioco potenze elettriche
perché nel calcolo si deve tener conto della tensio-
ne di emittore di TR2 e della resistenza interna
dello strumento ad indice.
Per aumentare le indicazioni offerte dal milliam-
perometro, ossia per valutare la presenza di cam-
8°. Supereterodina
9° .Alimentatori
Mumsonne,
pericolose per l'incolumità fisica, ma possono far pi elettrostatici molto intensi, occorre diminuire il
scoccare scintille in grado di distruggere buona valore della resistenza R4, portandolo a 390 ohm
parte della componentistica integrata attuale. Noi e sostituendo il milliamperometro da 5 mA
stessi, abbiamo più volte raccomandato ai lettori, fondo-scala, con altro da 10 mA fondo-scala.
durante l'impiego di delicatissimi integrati La tensione di alimentazione è ottenuta tramite il
222 223
Il 4060B è un oscillatore accoppiato a contatore binario a quat-
tordici stadi.
L'INTEGRATO
4060 - -
GE RIPPLE-CARRY BINARY COUNTER/DI-
VIDER AND OSCILLATOR, che in italiano si-
gnifica "oscillatore accoppiato a contatore bina-
gli asincroni, a parità di tecnologia di componenti
utilizzati, dato che il semiperiodo non può essere
più breve della somma dei diversi tempi di ritardo
Vogliamo presentare, per la prima volta sul no- di bassa frequenza di precisione, dock per circuiti rio asincrono a 14 stadi, in grado di dividere per dei vari stadi.
stro periodico, un interessante circuito integrato, logici, multivibratori a velocità rapida, media, due, quattordici volte, la frequenza dell'oscillato- I contatori asincroni, inoltre, hanno circuiti inter-
che abbiamo impiegato nella realizzazione di un lunga e lunghissima, temporizzatori. La sua sigla re". ni più semplici, in quanto le uscite dei singoli sta-
oscillatore a frequenza variabile, utilizzabile nelle è 4060 B e la sua denominazione, in lingua ingle- I contatori asincroni si distinguono da quelli sin- di non vengono condizionate dal segnale di dock
funzioni di calibratore di frequenza, generatore se, si esprime nella seguente espressione: 14 STA- croni per il fatto che la commutazione degli stadi per attuare le commutazioni sincrone.
successivi non avviene contemporaneamente alla L'integrato 4060 B è realizzato in tecnologia
transizione del segnale di dock; le commutazioni, MOS Complementare metal gate, nota come
infatti, si propagano, a partire dal fronte del CMOSB, in grado di funzionare anche con eleva-
dock, con un ritardo via via crescente da uno sta- te tensioni di alimentazione, fino a 18 Vcc, garan-
dio all'altro, ognuno dei quali aggiunge al segnale tendo così un'ottima immunità al rumore e rive-
Con questo integrato abbiamo realizzato un oscillatore a fre- un differimento di tempo valutabile intorno alle landosi adatto alle applicazioni industriali alta-
quenza variabile, utilizzabile in molti laboratori, dilettantistici decine di nanosecondi o più. Ciò non è accettabi- mente affidabili. Con esso, infatti, si possono co-
le in molte pratiche applicazioni, come ad esem- struire temporizzatori di precisione, anche dotati
e professionali, nelle molteplici funzioni di calibratore di fre- pio nei contatori a più stadi di segnali di sincroni- di più uscite e si possono realizzare sequenziatori
quenza, generatore BF di precisione, clock per circuiti logici, smo, mentre nel caso dei timer questo non provo- di comando di piastre logiche per impieghi indu-
multivibratore e temporizzatore. ca generalmente alcun inconveniente. Del resto, i striali ed hobbystici, ricordando che un sequen-
contatori sincroni non possono funzionare con ziatore può essere descritto come un circuito di
quelle frequenze molto elevate con cui lavorano pilotaggio di altri circuiti che svolgono funzioni
224 225
VDD
o '\.,J
= =
Q 12 I 7 I. (±) /bJ VDD
76 04
013 151010 9 7 :16
use. f ond. osc. Q5
5 ·32
Q14 14108 Q6
. ----- -, t= 10
4
6 07
:64
:128
Q6 4 9 1 compon. } Q8
·256
passivi 1 406013 Q9
Q5 5 RESET : oscillat. : ·512
QlO
4060
07 6 IOSC.2 ·-------
t F= 11 15
1 012
:1024
:4096
2 013
·6192
04 17 ~010sc.1 reset 014
72 8 3 :16384
vss 18 e 13/29&
OSC. Fig. 1 - Simbolo elettrico, con piedinatura, dell'integra-
to 4060 B presentato e descritto nel testo.
Fig. 2 • Schema funzionale dell'integrato
4060 B. Sul lato destro del rettangolo sono in-
dicate le dieci uscite disponibili, segnalate con
=-
le lettere a, unitamente ai divisori di frequen-
za. vss
logiche secondo una ben prefissata sequenza tem- disponibili, dalle quali si desume che, in pratica, latore RC, nel quale il condensatore Cl è di tipo Motivi analoghi consigliano di mantenere il valo-
porale e ad intervalli prestabiliti, come ad esem- mancano le divisioni per 2-4-8- 2048. elettrolitico soltanto nel caso in cui si vogliono ot- re della resistenza R2 superiore ai 10.000 ohm.
pio gli attuatori su comando. tenere frequenze molto basse. Il suo valore capa- La formula per calcolare la frequenza generata è
La piedinatura dell'integrato in esame è interpre- citivo, comunque, deve essere superiore alle cen- la seguente:
tata nel disegno di figura 1. I terminali contrasse- tinaia di picofarad, perché i valori inferiori, com-
gnati con le lettere Q rappresentano le uscite del OSCILLATORI binandosi con le elevate capacità d'ingresso del 1
flip-flop interno, che divide la frequenza. Il piedi- F =
circuito CMOS, bloccherebbero le oscillazioni. 2,2xRlxC1
no QlO, ad esempio, costituisce l'uscita del flip- Il circuito dell'oscillatore può accettare un grup- Meglio dunque utilizzare un modello non polariz-
flop n° 10. po RC, quando non sia necessaria una elevata zato, dato che questo funziona con tensioni alter-
Il piedino 12 è quello di RESET, il quale va colle- precisione, ma quando si deve disporre di grande nate applicate ai suoi terminali. Si può invece Per generare in fondamentale una frequenza di
gato normalmente a VSS, ossia con la linea di ali- stabilità e migliore esattezza, allora bisogna ricor- montare nel circuito un elettrolitico bipolare, 10 KHz, i valori da attribuire ai tre componenti
mentazione negativa o di massa. rere al circuito quarzato, mediante l'impiego di purché di tipo a bassa corrente di fuga e cablato sono i seguenti: Cl = 1.000 pF; RI = 39.000 ohm;
I terminali segnalati con le sigle OSC.1 e OSC.2 cristalli di quarzo termostabili, come quelli mon- con resistenze di valori non superiori alle decine R2 = 270.000 ohm.
rappresentano gli ingressi che fanno oscillare tati nei comuni orologi. di migliaia di ohm. Noi consigliamo di servirsi di Lo schema riportato in figura 5 propone l'oscilla-
l'apposito stadio contenuto internamente all'inte- L'oscillatore può anche essere di tipo LC, oppure condensatori a film per basse tensioni (25 VI). tore LC, che non oscilla a frequenze superiori ai 2
grato. cablato come trigger di Schmitt. In ogni caso, i Facendo sempre riferimento allo schema del- MHz con tensioni di alimentazione di 12 Vcc.
Il terminale 9, segnalato con USC. OSC., propo- quattro circuiti ora citati sono stati pubblicati l'oscillatore RC di figura 4, ricordiamo che la re- Il circuito oscillante è composto dalla bobina L1 e
ne la frequenza dell'oscillatore dopo uno stadio nelle figure 3-4-5-6. sistenza Rl deve avere un valore superiore a 1.000 dal compensatore Cl, mentre C2 rappresenta il
amplificatore separatore. In figura 3 è presentato l'esempio di circuito ohm, onde permettere una corretta escursione regolatore della sintonia fine.
Il circuito, riportato in figura 2, interpreta lo oscillatore con cristallo di quarzo, nel quale la all'uscita collegata al piedino 9. Infatti, resistenze Per la realizzazione di un oscillatore alla frequen-
schema funzionale dell'integrato 4060 B. In esso, massima frequenza è di 1,5 MHz, con una ali- di valore inferiore sovraccaricherebbero l'uscita e za di 1 MHz, i componenti dello schema di figura
la numerazione fa riferimento a quella analoga mentazione di 5 Vcc, mentre sale a 4 MHz con potrebbero anche innescare, sull'uscita 10, peri- 5 debbono assumere i seguenti valori: Cl = 20 +
dei piedini numerati nello schema di figura 1. Sul- l'alimentazione a 12 Vcc. colosi fenomeni, noti con l'espressione "latch- 100 pF (compensatore); C2 = 20 pF (compensa-
la destra del rettangolo sono citate le frequenze Lo schema di figura 4 propone il circuito dell'oscil- up", in grado di distruggere il dispositivo. tore); la bobina Ll è rappresentata da una comu-
226 227
VDD VDD
VDD
ncl9
I16
=
16
nc 9
o
--!
R1
o 10 o o
g
I
0
R2 I ! o
I
o
o --
0
U) l. I "'-3- 3 + ne
R2
10 o
o
"'-3-
't :::> ENTR.
X7AL LE R1
I 11
T ■ 11
8 E 49
C1
12 8
Fig. 3 • Sugli ingressi 10- 11, che fanno oscilla-
re l'apposito stadio interno all'integrato, è col-
legato un gruppo RC con cristallo di quarzo, = •°
I
4 f l l =
12 8
Fig. 5 - Quando in uscita necessitano frequenze non su- Fig. 6 • Applicando sul piedino 11 dell'integrato un se-
periori ai 2 MHz, il circuito d'entrata può essere di tipo gnale variabile in tensione, il circuito dell'oscillatore di-
induttivo-capacitivo. Il compensatore C2 regola la sin- venta quello di un trigger di Schmltt.
tonia fine.
VDD ne bobina d'antenna per ricevitori radio ad onda
media, nella quale la ferrite funge da nucleo scor-
revole dentro l'induttanza.
Possiamo ora concludere la presentazione dei cir-
16 zione comprese fra i 12 e i 15 Vcc, da applicare al bili da alcuni valori standard di frequenze, rinvia-
I
C1
9
cuiti elementari di oscillatori affermando che il
valore della frequenza generata aumenta con
l'aumentare della tensione di alimentazione VDD
piedino 16 (VDD).
Per offrire un esempio pratico di divisioni otteni-
mo il lettore alla consultazione dell'apposita ta-
bella. Nella quale, se le frequenze di dock sono
dell'integrato.
ESEMPI DI VALORI DI FREQUENZA D'USCITA
TRIGGER DI SCHMITT
228
229
..-.
r,i
"iii
0
o.
o
,...
,... .
ci
a:i
o:;!
---
• "S
E I:>
u, a, -e E a, a,
>za9E
..,.,..._ e,._ Il
s " Il Il Il 11:::!il
eu ...111 (.),-...J,-('I...J
>
,...
_CCCl)CI)<(
-
IJI
Q)
"C
~
:e
± (Il
>
(Il
? N
e:
Q) •
::, Cl)
..-.
e
....... cr e:
è? r,i
(/) • N 111
(Il~ ·;::
O) Cl).!::! 111
5 >
(Il
b
... 111
::<11
uu
g "
5"
?a>
_..,...,...,...,.
-
~ Q.
(Il
o----
"C (Il
S:":"":"":"":"
_g-; EEEEE
·; cn .s::. .s::..s::..s::.s::.
uO 00000
.±- a 00000
uO 00000
ai
"C
a.
Cl) a
o,-.ocx,ll)
éN.--
o e: N O '<I"
e: Il)
.
- Q)
Cl)·- QI
iii Il Il Il Il Il
2e
o (Il
"iii
QI
111.C
T'" ,... ('I C") ..,.
52
a: a: a: a: a: a:
°
E@
Q) "C
"fi Cl)
11)0
. cii
.... Cl)
6.
·- Q)
-
LL C:
Il li':,
Le
ii
sr .f +
0 LL
-
4o
o.
-Q ·-
... a>o
-o
et -
0
111
·- •
"CO
QI O
u,, ~ >,...
Fig. 8 • Piano costruttivo dell'oscillatore a frequenza variabile realizzato in conteni-
= {] . g Il tore metallico con funzioni di schermo elettromagnetico.
a:: e:
0 ,... ('I
(.) (.) (.)
230
231
1
T
8V
±
Fig. 11- Il segnale uscente dall'oscillatore a frequenza variabile, descritto nel testo,
assume la forma riprodotta in questo diagramma, con un valore di tensione di 8
12
"I ohm circa su carico ad alta impedenza.
Fig. 9 • Disegno in grandezza reale del circuito stampato sul quale si deve comporre
il modulo elettronico dell'oscillatore a frequenza variabile.
ECCEZION LME TE
sottomultipli decimali del valore elencato, basta Queste poche e semplici considerazioni offrono
dividere per 10 o per 100 i numeri che si trovano un'idea chiara delle enormi possibilità realizzati- IN VENDITA LE DUE ANNATE COMPLETE
sulla stessa riga in corrispondenza di quello di ve di circuiti nelle funzioni di temporizzatori. Ba-
clock. Ad esempio, per frequenze di 300 KHz o sti pensare al numero di frequenze che si possono 1984 • 1985
30 KHz, occorre dividere per 10 e per 100 i nume- ottenere, sulle uscite dell'integrato, se il clock, ad
ri presenti sulla linea, di 3 MHz. esempio, è cablato in modo da oscillare tra i 500 AL PREZZO DI L. 18.500 CIASCUNA
232
233
alimentate in continua, oppure motori elettrici a COSTRUZIONE DELL'OSCILLATORE
corrente continua.
Naturalmente, il valore della massima potenza Il montaggio dell'oscillatore RC si esegue nel mo-
elettrica della lampada LP, collegata in serie con do indicato nel piano costruttivo riprodotto in fi-
il collettore del transistor TR2, dipende da quello gura 8, dopo aver approntato il circuito stampa-
Rl attribuito alla resistenza Rl, secondo quanto qui to, il cui disegno in grandezza reale è pubblicato
@ di seguito indicato: in figura 9, su una basetta-supporto di forma ret-
tangolare, di materiale isolante, possibilmente di
~ : 4
u l 100 ohm - 2 W
50 ohm- 5 w
30W
60W
234 235
co ELEMENTARE
..ETTRONICA
236 237
fiI o 1
e -
piastra 2
Viceversa, la piastra 2 si carica di elet-
tricità di segno negativo. La carica si
svolge nel periodo di tempo che inter-
corre dal momento del collegamento e
fino a quando la differenza di potenzia-
le, tra le armature del condensatore, armatura l armatura 2
filo 2 non ha raggiunto il valore di 9 V, che è scia attraversare dalle correnti elettriche variabili
quello della tensione della pila. e non da quelle continue. Come accade nella
maggior parte delle sue applicazioni pratiche,
quando deve svolgere il duplice compito di arre-
stare la corrente continua di alimentazione di un
circuito e di lasciar passare quella rappresentativa filo1 II/II filo 2
capacità di un condensatore costituito da due costante, detti pure "condensatori fissi", che so-
dei segnali variabili. Ma andiamo per ordine eco-
minciamo con il simbolismo di questo importante
• '
piatti metallici posti a contatto. I tecnici e gli no tuttora largamente impiegati nel settore del- componente elettronico.
scienziati di allora designarono tale dispositivo l'elettronica. Nel linguaggio elettrico teorico, universale, il
col nome di "elettroforo'', ma il Volta preferì condensatore si indica disegnando due lineette
chiamarlo "condensatore" e da allora questo ter- parallele fra loro (figura 3), che trovano preciso
mine divenne di uso comune. GRANDEZZE FISICHE riferimento con la realtà in quanto il condensato-
Le esperienze e le scoperte scientifiche, ovvia- re più elementare è composto da due lamine af- isolante
mente, continuarono nel tempo, finché il fisico Buona parte delle nozioni fin qui esposte interes- facciate una di fronte all'altra. Questo simbolo è
italiano Carlo Matteucci costruì per primo, nel sano relativamente il lettore principiante, perché generico, perché subisce delle varianti quando il
lontano 1845, il condensatore a pacchetto, trami- le notizie di maggior rilievo sono le seguenti: il riferimento è fatto con un condensatore fisso o Fig. 4- Se le superfici delle due armature del condensa-
te foglietti di mica alternati con foglietti metallici, valore capacitivo del condensatore, la sua tensio- variabile, con uno di tipo elettrolitico o sernifisso, tore sono di misura ridotta, la capacità del condensato-
con un principio costruttivo che ancor oggi viene ne di lavoro e, cosa più importante di tutte, il fat- regolabile per mezzo di una vite o di un piccolo re è piccola. I due conduttori, filo 1 e filo 2, sono elettri-
ripetuto in molti tipi di condensatori a capacità to che il condensatore è un componente che si la- camente collegati con le due armature.
perno.
La carica elettrica che un dato condensatore viene
ad assumere dipende dalla sua costituzione fisica
e dalla tensione con cui viene caricato. Quindi, filo 1
due o più condensatori diversi, quando vengono rotolo
caricati fino a raggiungere la stessa tensione fra le
armature, acquisiscono delle quantità di elettrici-
;
fiIo 7 tà differenti. Si suole dire, in tal caso, che esisto-
no condensatori con maggiore o minore capacità.
D'altra parte, per uno stesso condensatore, la
quantità di elettricità, o carica elettrica, che si
+ trova addensata sulle armature, è proporzionale
+ + +
o
/
PILA 9V PAsTRE
~ 59V
e
Fig. 2 • Quando si disinseriscono i due
fili conduttori dai punti A e B, la diffe-
renza di potenziale di 9 V, acquisita dal-
la carica del condensatore, si mantiene Fig. 5-I condensatori a carta vantano valori capacitivi
filo 2 per un certo tempo. Ma poi si esaurisce elevati in virtù delle notevoli dimensioni delle superfici filo 2
lentamente, fino ad annullarsi del tutto, delle armature, rappresentate da fogli di alluminio arro-
B a causa delle perdite del componente. tolati.
238 239
MICA CERAMICA
Cl C2
positivo
lato negativo c3
M YLAR CARTA
Fig. 6 • Esempi di condensatori di vario tipo attualmente reperibili in commercio e
comunemente montati sui circuiti elettronici. I valori capacitivi più bassi sono pro-
pri dei condensatori a mica, quelli più alti si trovano nei modelli a carta.
in ogni caso alla tensione esistente fra un'armatu- sulle armature e la corrispondente tensione fra
ra e l'altra. Ossia, comunque si vari lo stato di ca- queste, aumentano o diminuiscono in proporzio-
rica di un dato condensatore, la carica elettrica ne. Dunque, il rapporto tra la carica elettrica e la
capacita
1000 PF
500 VL Fig. 9 • Il condensatore elettrolitico può essere assimilato ad un condensatore piat.
Fig. 7 • In molti tipi di condensatori, il valore capacitivo to, composto da due fogli di alluminio (part. 1 e 4) di cui uno, nella sua faccia inter•
e quello della tensione di lavoro, cioè il valore massimo na, è ossidato (part. 2); fra i due fogli di alluminio è interposta una striscia di carta
della tensione cui può essere sottoposto il condensa- impregnata di una sostanza chimica, che prende il nome di "elettrolita". Gli elemen-
tensione tore, sono riportati sull'involucro esterno del compo- ti che compongono il condensatore sono: striscia di alluminio internamente ossida-
massima nente. ta (1), faccia ossidata del foglio di alluminio (2), carta impregnata di elettrolita (3),
seconda striscia di alluminio (4), terminale positivo (5), terminale negativo (6).
240 241
è possibile comporre la seguente tabella:
capacità è alta. Lo spessore del dielettrico, inve-
ce, stabilisce il valore massimo di tensione cui F = farad = unità di misura
può essere sottoposto il componente. mF = millifarad = 1 miJlesimo di farad armat. ] ossido
Possiamo ora riassumere un concetto molto im- F = microfarad = 1 millesimo di millifarad isolante
portante per il principiante di elettronica, che de- nF = nanofarad = 1 millesimo di microfarad armat. 2
ve essere memorizzato e tenuto sempre in grande pF = picofarad = 1 millesimo di nanofarad
considerazione: la capacità del condensatore di-
pende dalle superfici affacciate delle armature, Facciamo qualche esempio: IO nF = 10.000 pF;
dalla distanza che separa le armature stesse e dal 100.000 pF = O, 1 F; 0,009 F = 9.000 pF; 1 pF
tipo di dielettrico interposto. = 0,000.001 F; 50 nF = 0,05 F.
I condensatori a mica, ad esempio, dei quali in fi- Normalmente, sul corpo esterno dei condensatori
gura 6 sono riportati due modelli, in alto a sini- sono stampati due valori, quello capacitivo e
stra, sono componenti di piccola capacità, men- quello della tensione di lavoro, come indicato in
tre quelli a carta, riportati in basso a destra della figura 7.
stessa figura, sono elementi con elevati valori ca- Quando il valore capacitivo di un condensatore è
pacitivi. Infatti i condensatori a carta vengono Fig. 11 - Disposizione interna degli elettrodi di un con-
sconosciuto, questo può essere agevolmente rile- densatore elettrolitico. Il dielettico è rappresentato dal-
costruiti nel modo indicato in figura 5, con dielet- vato tramite uno strumento di misura che prende la superficie di ossido isolante.
trici flessibili ed armature di alluminio arrotolato il nome di capacimetro. Tuttavia, per misure co-
su se stesse, con lo scopo di contenere in poco muni, anche molti tester analogici, di fabbrica-
spazio grandi superfici metalliche. Normalmente, zione moderna, sono in grado di offrire indica-
lo spessore di carta speciale, che funge da dielet- zioni attendibili su apposite scale capacimetriche.
trico, garantisce la funzionalità corretta del con- Non è possibile invece rilevare strumentalmente
densatore con tensioni fino a 1.000 V e addirittu- la tensione di lavoro del componente. Ma quando densatori elettrolitici, i quali si distinguono dai
ra anche a 2.000 V. Questi valori prendono il no- il componente viene montato in circuiti nei quali modelli fin qui analizzati per essere dei compo-
me di tensioni di lavoro e vengono indicati cori la le tensioni sono solitamente basse, questo dato nenti polarizzati. Ma spieghiamoci meglio. I con-
sigla VI. Esistono pertanto condensatori da 10 VI, non riveste una grande importanza. densatori a mica, ceramici, a carta ed altri anco-
da 16 VI, da 1.000 VI ed oltre. Nel settore della ra, sono dotati di due reofori, ovvero di due fili
elettronica, i valori più noti sono i seguenti: 3 VI - conduttori o terminali diversamente realizzati,
5 VI - 12 VI - 16 VI - 36 VI - 60 VI - 100 VI - 150 VI CONDENSATORI ELETTROLITICI che consentono il collegamento del componente
- 250 VI - 350 VI - 400 VI - 500 VI - 1.000 VI - nei circuiti utilizzatori. Sotto l'aspetto pratico,
Fig. 10 - Vista in "esploso" di un condensatore elettroli-
tico. Gli elementi che lo compongono sono: terminali 1.500 VI. In pratica si arriva sino ai 20.000 VI. Per disporre di condensatori ad elevata capacità, dunque, la loro applicazione non richiede parti-
positivo e negativo (1), tappo di gomma (2), contenitore l'industria settoriale ha prodotto i ben noti con- colari attenzioni, così come si usa fare con le resi-
di alluminio (3), condensatore vero e proprio ottenuto
dall'avvolgimento delle due striscie di alluminio (4), ri- VALORI CAPACITIVI
vestimento in plastica recante i dati elettrlci e le polari-
tà del componente (5).
Il valore capacitivò dei condensatori è una gran-
dezza elettrica costante, che praticamente non va-
ria mai in ogni tipo di condensatore fisso, mentre
• • -Tl
cambia a piacere nei condensatori variabili e nei
compensatori. pos{
tensione rimane sempre costante. Indicando con L'unità di misura della capacità elettrica è il "fa-
Q la carica e con V la tensione, la capacità C assu- rad", che abbreviatamente si indica con la lettera
vcc
f
me la seguente espressione: F. Ma questa unità è molto grande e non viene
mai usata in elettronica, mentre si utilizzano i @
C = Q:V suoi sottomultipli, ossia il "microfarad", il "na-
°
nofarad", il "picofarad", che vengono designati Il
La capacità di un condensatore è una grandezza con i tre simboli: F - nF - pF e che trovano le se-
fisica caratteristica di ogni componente. Essa di- guenti corrispondenze:
pende, per ogni modello di condensatore, dal mo-
do con cui questo è stato costruito. Per esempio, 1 F (un microfarad) = un milionesimo di farad
CORRETTO SBAGLIATO
se la superficie delle armature è piccola, la capaci- 1 nF (un nanofarad) = un milJesimo di milionesi-
tà è modesta e lo è anche quando le armature so- mo di farad
Fig. 12 - L'elettrodo positivo del condensatore elettrolitico C deve essere sempre
no ben distanziate fra loro. Mentre il valore capa- 1 pF (un picofarad) = un milionesimo di milione- collegato con la linea di alimentazione positiva, come correttamente interpretato
citivo è elevato quando le superfici delle armature simo di farad nello schema a sinistra. L'inversione delle polarità, effettuata nell'errato collega-
sono ampie e là distanza che le separa è minima. mento a destra, conduce alla rapida distruzione del componente.
Nel modello teorizzato in figura 4, la capacità è Ma se si tiene conto dell'esistenza di un quarto
bassa, in quello reale, presentato in figura 5, la sottomultiplo del farad. ossia del rnillifarad (mF),
242 243
I contatto di
,massa
f CONO. VARIABILE
lam ine
rotore
~©dado. CONO. VARIABILE DOPPIO
e grano SEMPLICE
~ sfera
Fig. 14 - Simbolo elettrico del condensatore variabile Fig. 15 - Simbolo elettrico del condensatore variabile
semplice, ossia ad una sola sezione. doppio, a due sezioni, dal quale si intuisce come il roto-
re sia rappresentato da un corpo unico collegato a
massa.
lamine statore
viti o rivetti
di fissaggio
statore
~---
Fig. 16 - Riproduzione di un modello di condensatore Fig. 17 Condensatore variabile ad aria di media gran-
variabile ad una sezione con dielettrico aria. dezza e a due sezioni. Questo componente viene solita-
mente montato nei ricevitori radio a circuito superete-
rodina.
Fig. 13- Vista in esploso di un condensatore variabile a due sezioni con dielettrico
4T
aria. In alto, a sinistra, si nota il rotore, che rimane elettricamente collegato a mas-
sa. In posizione centrale è riprodotto lo statore e, in basso, la carcassa di sostegno.
CONP.
stenze. Nello schema di figura 1, il filo 1 è stato tivo è in contatto elettrico con il contenitore me-
collegato al morsetto positivo della pila, ma nulla tallico esterno del componente.
sarebbe cambiato, sotto il profilo elettrico, se i Per quanto riguarda la composizione interna del Fig. 18- Esempio di piccolo condensatore variabile ad Fig. 19 - Simbolo teorico del compensatore.
due fili 1-2 fossero stati scambiati fra loro. Ecco condensatore elettrolitico, invitiamo il lettore a aria, montato su base ceramica, adatto per gli stadi di
quindi cosa significa, in realtà, l'espressione far riferimento alla figura 9, nella quale il compo- alta frequenza dei ricevitori radio VHF.
"condensatore non polarizzato", con la quale nente è visto, in parte, attraverso una lente di in-
vengono definiti i componenti fin qui esaminati. grandimento.
I condensatori elettrolitici, invece, sono elementi Come è facile notare, il condensatore elettrolitico
polarizzati, ossia dotati di un terminale positivo e presenta una costruzione simile a quella del con-
di uno negativo, che debbono essere tenuti nella densatore a carta illustrata in figura 5. Fra i due armatura è l'elettrolita e non il foglio di alluminio armature, la cosiddetta "corrente di fuga" del
massima considerazione quando il componente fogli di alluminio è inserito il dielettrico, impre- non ossidato. condensatore, che costituisce un parametro diffi-
viene montato in un circuito utilizzatore. gnato di una sostanza chimica denominata "elet- Costruttivamente, i due fogli di alluminio, fra i cilmente valutabile, dipendente, in grande misu-
Sulla sinistra di figura 8 è riportato il simbolo trolita conduttore". Una delle due facce interne quali è interposto l'elettrolita, sono avvolti ed in- ra, dal valore capacitivo e da quello della tensione.
elettrico del condensatore elettrolitico, sulla de- di uno dei due fogli di alluminio è ossidata e, co- seriti in un cilindretto contenitore, come indicato La disposizione interna degli elettrodi di un con-
stra della stessa figura appaiono alcuni modelli me è noto, l'ossido di alluminio rappresenta un in figura 10. densatore elettrolitico è chiaramente illustrata in
tra i più comuni attualmente in commercio: quel- buon isolante e realizza quindi, nel condensatore In corrispondenza con lo spessore di strato di os- figura 11.
lo a montaggio verticale (Cl), nel quale, su un la- elettrolitico, un dielettrico molto sottile, che con- sido isolante, i condensatori possono sopportare, Concludiamo questo argomento ripetendo anco-
to, sono impressi i simboli della tensione positiva, sente di raggiungere elevate capacità con ridotte impunemente, precisi valori massimi di tensione ra una volta che gli elettrolitici non possono esse-
quello simile (C2) con le sole indicazioni della dimensioni del componente. Si può così com- applicata agli elettrodi. Purtroppo, lo strato di re comunque inseriti nei circuiti utilizzatori, ma
tensione negativa e quello a montaggio orizzonta- prendere perché questi condensatori prendono il ossido non è sempre uniforme e perfetto e deter- soltanto in rispetto delle loro precise polarità, co-
le (C3) od assiale. In questi tre modelli il termina- nome di elettrolitici. In essi infatti, pur essendo mina, in particolari condizioni, quali l'elevata me indicato nello schema a sinistra di figura 12.
le positivo è completamente isolato, quello nega- presenti due fogli di alluminio, la seconda, vera temperatura o l'eccessiva tensione applicata fra le L'inversione delle polarità conduce, in tempi più
244 245
Ovviamente, variando la gamma capacitiva del In figura 19 è raffigurato il simbolo teorico del
condensatore variabile e l'uso cui questo è desti- compensatore, che si differenzia da quello del
nato, variano pure le dimensioni del componente. condensatore semplice per la presenza di un pic-
Infatti, i condensatori variabili per onde medie colo arco, terminante con una freccia, che vuol
sono di dimensioni maggiori, quelli per onde cor- appunto ricordare la semivariabilità del valore
te sono di piccole dimensioni (figura 18). Questi capacitivo del componente.
ultimi sono montati solitamente su una base cera- In figura 20 sono riportati alcuni modelli di com-
Fig. 20 • Alcuni modelli di compensatori. I primi tre, a mica fortemente isolante. pensatori tra i più comunemente usati nei circuiti
partire dalla sinistra, sono di tipo ceramico. L'ultimo è elettronici. I primi tre, a partire dalla sinistra, so-
il modello a botticella.
no compensatori ceramici, nei quali le variazioni
I COMPENSATORI capacitive si aggirano intorno ai 30 + 50 pF e sono
ottenute agendo, mediante cacciavite, sulla picco-
I compensatori sono dei piccoli condensatori va- la vite presente nella parte superiore del compo-
riabili, che si regolano di quando in quando, op- nente.
pure una volta per tutte, con lo scopo di introdur- L'ultimo modello, riportato sull'estrema destra
re, in certi circuiti elettronici, un'entità capacitiva di figura 20, è il cosiddetto compensatore a botti-
o meno brevi, alla distruzione del componente. circuito di sintonia, che fanno variare il valore cella o a chiocciola, nel quale le due armature so-
costante. La loro principale destinazione è quella
della frequenza di accordo. E ciò avviene quando dei circuiti accordati, dove rappresentano gli ele- no rappresentate da due cilindretti concentrici e
si ruota la manopola di sintonia di un ricevitore menti di taratura dei circuiti stessi e sui quali si in- la capacità può variare fra i 3 pFe i 30 pF. At-
CONDENSATORI VARIABILI radio allo-scopo di ricevere questa o quella emit- terviene mediante speciali cacciaviti isolanti, ap- tualmente è un compensatore poco usato e non
tente radiofonica. Si può quindi dire che il con- positamente concepiti per questo tipo di opera- più riprodotto industrialmente.
Quelli fin qui analizzati sono tutti condensatori a densatore variabile rappresenta la chiave in grado
capacità costante, chiamati pure condensatori a di aprire molte porte e di far entrare nel ricevitore zioni.
valore capacitivi fisso o, in gergo, condensatori radio il segnale preferito, quello della stazione.
fissi, per distinguerli da quelli a capacità variabi- trasmittente che si vuol ricevere. Negli apparecchi
le, detti appunto condensatori variabili. radio, a seconda del modello e delle possibilità di
li condensatore variabile, a seconda dell'impiego ricezione, vengono montati condensatori variabi-
pratico cui è destinato, può essere composto da li di piccola e media grandezza, con isolamento
una o più sezioni. Ma in ogni caso, ciascuna se- ad aria o a mica.
zione è formata da un gruppo di lamine metalli- Il simbolo elettrico del condensatore variabile
che fisse e da un gruppo di lamine metalliche mo- semplice è quello riportato in figura 14. In figura
SALDATORE
bili, che sono quelle che consentono di far variare 15, invece, è riprodotto il simbolo elettrico del
il valore capacitivo del componente. Il primo condensatore variabile doppio, detto anche a due ISTANTANEO
gruppo è chiamato "statore", il secondo "roto- sezioni. I corrispondenti modelli reali sono visibi-
re". Queste due parti principali del "variabile" li nelle figure 16 e 17.
sono visibili in figura 13.
A PISTOLA
Lo statore rimane isolato elettricamente dal roto-
re, il quale è collegato con la carcassa metallica
del condensatore. Facendo ruotare il perno di co- CAPACITÀ DEL VARIABILE L. 18.000
mando, collegato con il rotore, le armature mobi-
li vanno ad inserirsi più o meno profondamente Normalmente, quando si dichiara il valore capa-
in quelle fisse. Si ottiene in tal modo un aumento citivo di un condensatore variabile, ci si riferisce
o una diminuzione della capacità del condensato- a quello massimo, corrispondente alla condizione
re, nel rispetto del già interpretato concetto di ca- di variabile completamente chiuso, ovvero con le
CARATTERISTICHE:
Tempo di riscaldamento: 3 secondi
I
pacità, per il quale il valore capacitivo è maggiore lamine mobili e fisse totalmente affacciate tra lo-
quando le superfici metalliche, affacciate tra lo- ro. Ma in realtà la capacità elettrica di un conden- Alimentazione: 220V
ro, sono più ampie ed è minore quando queste so- satore variabile oscilla fra due valori estremi, uno E dotato di punta di ricambio e di
no più piccole. Dunque, il massimo valore capa- di minimo e l'altro di massimo, corrispondenti al- Potenza: 100 W
istruzioni per l'uso. Ed è particolar-
citivo si verifica quando il rotore è ruotato in mo- le due condizioni di condensatore aperto e chiu- mente adatto per lavori intermittenti
do che tutte le lamine rimangano affacciate tra so. Questi due valori estremi sono diversi fra un Illuminazione del punto di saldatura
professionali e dilettantistici.
loro, il valore capacitivo minimo è raggiunto con tipo di variabile ed un altro. La differenza più
...
tutte le lamine mobili estratte. sensibile si ha praticamente fra i modelli per onde
All'ingresso di ogni ricevitore radio è sempre pre- medie, quelli per onde corte e per VHF. In linea
sente un condensatore variabile che, unitamente di massima si ha:
ad una bobina, va a formare il circuito di sinto- .·, ~;-·•~-~-~~
nia. Le variazioni manuali di capacità del con- Onde Medie: 200 + 500 pF
densatore variabile creano delle corrispondenti Onde Corte: 50 + 200 pF -- - I_ . •• - . ~- •• ·-" • --• ~ -- " •
248 249
Piccolo mercato del ore Piccolo mercato del lettore
l signori lettori che intendono avvalersi della Rubrica « Vendite - Acquisti - Permu-
te » sono invitati ad utilizzare il presente tagliando.
IL LINGUAGGIO DEGLI UCCELLI quanto prima dei risultati più che lusinghieri, r-
spondiamo al suo quesito consigliandole quanto
TESTO (scrivere a macchina o in stampatello) Pur non essendo un ornitologo, sono sempre sta- segue. Consulti il fascicolo arretrato del giugno
to, fin da ragazzo, un osservatore attento ed un 1984 e realizzi il progetto di quel circuito oscilla-
ammiratore affascinato della varietà zoologica tore che è stato proposto ai lettori con il titolo
piumata che adorna, con tanti, diversi colori e 'Campanello elettronico'' e pubblicato a pagina
rallegra, con suoni incantevoli, i nostri boschi di 342. Come potrà constatare, quel dispositivo è di
pianura e montagna. Ora, nella certezza che, co- tipo a frequenza variabile ed è dotato di numero-
me accade per tutti gli altri animali, anche gli uc- se regolazioni, che consentono passaggi gradevoli
celli comunicano tra loro con un particolare lin- dei suoni dalle note acute a quelle gravi. Ma per
guaggio ed esprimono, attraverso i cinguettìi, sin- ottenere i suoi scopi, lei dovrà pilotare quell'ap-
golari stati di allegria, necessità, desideri o soffe- parato tramite un oscillatore ad onda quadra, co-
renze, vorrei analizzare elettronicamente la diver- me quello presentato a pagina 361 dello stesso fa-
sità dei messaggi acustici e rispondere direttamen- scicolo di Elettronica Pratica. Naturalmente do-
te a questi, con segnali analoghi, ma artificial- vrà eliminare il diodo led DLJ e sostituirlo con un
mente riprodotti. Faccio presente di essere già in diodo al silicio, modello JN4148, il cui anodo sa-
possesso di apparato captatore e registratore di rà collegato con la resistenza RJ ed il catodo con
suoni, nonché di oscilloscopio analizzatore dei se- il terminale positivo del condensatore elettrolitico
gnali, mentre mi occorrerebbe un generatore di Cl montato nell'oscillatore citato in precedenza.
z
cinguettìi. Potete aiutarmi a risolvere questo mio I vari componenti, ovviamente, dovranno essere
originale problema? dimensionati nel modo ricordato nel testo descrit-
Inserite il tagliando in una busta e spedite a: RIZZUTO NICOLA tivo dell'oscillatore a onde quadre, per raggiun-
Ferrara gere gli effetti acustici auspicati. Noi, tuttavia, le
ELETTRONICA PRATICA consigliamo di iniziare gli esperimenti con fre-
quenze di dock molto basse. Per quanto riguarda
- Rubrica « Vendite - Acquisti - Permute >
l'alimentazione, utilizzi pure, per entrambi i cir-
Via Zuretti, 52 - MILANO. Il suo programma ecologico è veramente lodevole cuiti, quattro pile in serie da 1,5 V ciascuna, eli-
e può condurre a sbocchi scientifici davvero inte- minando il ponte P1. Per l'altoparlante impieghi
ressanti. Augurandole, quindi, di raggiungere un modello da 4 ohm di impedenza.
250
251
OSCILLATORE BITONALE
Condensatori
Vorrei costruire un piccolo oscillatore bitonale,
in grado di pilotare un altoparlante di diametro C1 = 100.000 pF
ridotto e con alimentazione a9Vcc. C2 = 4.700 pF Cl Il c2
--
CRIVELLI GIUSEPPE
Torino
Questo è il circuito che lei ci chiede e nel quale,
Resistenze
R1 -- 1megaohm
R2 = 68.000 ohm A
1°
attribuendo ai due condensatori Cl - C2 valori di- R3 = 47 ohm
R4 = 4.700 ohm il
versi da quelli prescritti, cambia la tonalità dei
due oscillatori. I quali funzionano entrambi allo
stesso modo. Tuttavia, mentre il primo oscillato-
Varie
IC1 = 4011 B Il
7
12 Ms
M
e ee 9V
re è libero, ossia non condizionato da segnali, il
TR1 = 2N1711 I C 1
secondo può essere bloccato tramite l'ingresso 8 AP = 16 --;- 50 ohm
del NAND del primo stadio. Le oscillazioni sono S1 = interrutt.
governate dalla costante di tempo R x C. ALIM. = 9 Vcc
TERMOALLARME Condensatore
C1 = 100.000 pF
Tramite una resistenza NTC ed un relé a 12 V, Resistenze R2
vorrei costruire un semplice termoallarme, fun- R1 = 100.000 ohm (potenz. a variaz. lin.) NTC
zionante a scatti, a seconda della temperatura R2 = 10.000 ohm
raggiunta in ambienti o parti elettromeccaniche. R3 = 10.000 ohm
R4 = 4.700 ohm
D'AMBROSIO RICCARDO Varie
Taranto IC1 = A 741
TR1 = 2N1711
Il valore critico della temperatura, che deve essere
segnalata tramite lo scatto del relé, viene prefissa-
D1 = diodo al silicio (1N4148)
RL = relé (12 Vcc)
to per mezzo del potenziometro RI, che costitui-
sce quindi il regolatore di soglia.
S1 =
ALIM.
interrutt.
= 12 Vcc i.
252
SCATOLE
DI MONTAGGIO
ELE I· 1 -RONICHE
Con questo KIT si realizza un preciso generatore di frequenze campione controllato da un quarzo,
mollo adatto alla taratura della scalai di sintonia dei 1icevitor1 per onde corte. EFFE,!!,\, lUlìll•Ost ACCESSORI PER AUTO
I segnali generali, selezionati da un commulatore, hanno una frequenza di: 1MHz - 5001(H'z -
IDDl<Hz - 50KHz - 20KH, - I OKH,.
tz :3: 3:: 7%%%.
Luci rotanti sequenzali 10 vie 800W/canale
Lampeggiatore regolabile 6 - 12V
Vanator d» tuc per auto
Accensione automatica lui posizione auto
Grazie alla particolare fo1ma d"onda vengono emesse non solo la trequenza londamen1ale ma
numerose armoniche. I segnali cosi emessi vengono ricevuti in successione ad una distanza lissa
±:%.27%2«0 Auto 8llnk., • !am11G1111ìatore do emergerµ,a
Con t1t11 J" per alLlo (a d,qdi LEDI
Luci gsquenz. elattiche 6 ••• 400W/canaht Tomporiuatpre per 1e,011:na1allo
pari a quella della frequenza fondamentale, permeltendo cosi una precisa taratura della scala di Luci stroboscop ich a
Luct psich edeliche 3 vie 1 000W Avviatore acustico luci posiz ione per auto
sm1onia. Electronic test multifunzori per auto
Per l'alimentazione occorre una tensione s1abilizzata compresa tra 9 e 12 Vcc. Luci pswcho@etiche microfoniche 109
" 1_ Riduttore di tenine per auto
Indicatore etf. bantena e generatore per auto
cv«sii'ci""}., "
P~• n11eo.. elattron,eo
O LEO
ca
RS 147
a - Misuratore di Tempo
__ STRUMENTI DI MISURA
offerta speciale!
MUILTIIMETRO DIGITALE
MOD. TS 280 D -L 132.000
CARATTERISTICHE GENERALI
7 Campi di misura - 31 portate - Visualizzatore cristallo liquido
a 3~ cifre altezza mm 12,5 montato su elastomeri - Integrati
montati su zoccoli professionali- Batteria g V - Autonomia
Una collezione di dieci fascicoli arretrati accuratamente selezionati' fra quelli che hanno 1000 ore per il tipo zinco carbone, 2000 ore per la batteria
alcalina - Indicatore automatico di batteria scarica quando
riscosso il maggior successo nel tempo passato. rimane una autonomia inferiore al 10% - Fusibile di protezione
- Bassa portata ohmmetrica (20 2)- 10 A misura diretta in D.C.
e A.C. - Cicalino per la misura della continuità e prova diodi -
Boccole antinfortunistiche - Dimensione mm 170 x 87 x 42 -
Peso Kg 0,343
PORTATE
ELETTRONICA
3±± PRATICA
VOLT D.C
VOLT A.C.
200 mV- 2 V - 20 V- 200 V- 1000 V
200 mv - 2 V-20V-200 V- 750 V
OHM 20 0-200 0-2 KO-20 KO - 200 KO - 2 MQ
Ca ==~TICOl'E"A
SOVRATESI E AMP. D. C.
- 20 MO
200 A- 2 m4 - 20 mA- 200 mA - 2000 mA
- 10A
AMP. A.C. 200 A- 2 mA - 20 mA - 200 mA - 2000 mA
- 10 A
ACCESSORI
Libretto istruzione con schema elettrico e distinta dei compo-
nenti - Puntali antinfortunistici - Coccodrilli isolati da avvitare
sui puntali.
CARATTERISTICHE GENERALI
Visualizzatore a cristalli liquidi con indicatore di polarità.
Tensione massima 500 V di picco
Alimentazione 9V
Dimensioni mm 130 x 75 x 28
Peso Kg 0,195
PORTATE
Tensioni AC = 200 V- 750 V
Correnti CC = 2.000 A -20 mA - 200 mA- 2.000 mA
Per agevolare l'opera dii chi, per la prima volta, è impegnato nella ricerca degli elementi didattici Tensioni CC = 2.000 mV-20 V-200 V- 1.000 V
Resistenza 2.000 2-20 K- 200 K2- 2.000 K!1
introduttivi di questa affascinante disciplina che è il'elettronica del tempo libero, abbiamo ap-
prontato un insieme di riviste che, acquistate separatamente verrebbero a costare L. 3.500 cia-
INTERAMENTE PROTETTO DAL SOVRACCARICO
scuna, ma che in un blocco unico, anziché L. 35.000, si possono avere per sole L. 12.000.
ACCESSORI
Libretto istruzione con schema elettrico• Puntali
~. - · · i€.
_ °' PMX,:O 'QEL PRINèlPtAfl1'E lft_. • • - •• • - - • • cll .. t
~ie'd
VI
20125 MILANO -
sseoi6 o "
·co.
zuretti, 52. '
si@i6.
"?7%m''
Si! "- si6in» ewi- -
Gli strumenti pubblicizzati in questa pagina possono essere richiesti inviando anticipatamente
l'importo, nel quale sono già comprese le spese di spedizione, tramite vaglia postale, assegno
bancario o conto corrente postale n. 46013207 a: STOCK RADIO - 20124 MILANO - Via P. Castaldi, 20.
p
MICROTRASMETTITORE
F sa w + 1s4
@
IN SCATOLA
DI MONTAGGIO
L. 24.000
CARATTERISTICHE
EMISSIONE : FM
GAMME DI LAVORO: 52 MHz + 158 MHz
ALIMENTAZIONE : 9Vcc + 15 Vcc
ASSORBIMENTO : 5mAcon alim. 9 Vcc
POTENZA D'USCITA: 10 mW + 50 mW
79 j± - SENSIBILITÀ : regolabile
E \ w
BOBINE OSCILL.
DIMENSIONI
:
:
intercambiabili
6,5 cm x 5 cm
PRA&
- -
mweaereeues»a ATj{',A
DI ELETTRONICA - RADIO - OM - 27 MHz U
PERIODICO MENSILE - SPED. IN ABB. POST. GR 3°/70 - ANNO XVII - N. 5 - MAGGIO 1988
ED. ELETTRONICA PRATICA - VIA ZURETTI, 52- 20125 MILANO L. 3.500
GENERATORE
DI RETICOLO TV
STRUMENTI DI MISURA __ Ecco il dono
TESTER ANALOGICO
che premia chi si abbona
MOD. TS 271 • L. 24.500 o rinnova l'abbonamento scaduto
CARATTERISTICHE GENERALI
5 Campi di misura- 19 portate
Sensibilità : 10.000 ntv D.C.
Dimensioni : mm 150 x 63 x 32
Peso : Kg O, 14
Pila : 1 elemento da 1,5 V MANUALE
ai PORTATE
DEI
pODI E DEI TRANSISTOR
--.°'s,
VOLT D.C. = 0,25 V-2,5V-25 V-250 V • 1.000 V
VOLT A.C. = 10V-50V-250V-1.000V
2.s. -10 AMP. D.C. = 0,1 mA-10mA-500mA
OHM = x 10 ohm - x100 ohm - x 1.000 ohm
23 ", dB = 20 dB + 62 dB
1
Abb natevi!
ACCESSORI I
e lo ri 'everete
TESTER ANALOGICO
subito In don
MOD. TS 260 - L. 59.000 o s vostr
CARATTERISTICHE GENERALI
7 Campi di misura - 31 portate
Sensibilità 20.000 Q/V D.C. - 4.000 Q/V A.C.
Dimensioni mm 103x 103x 38
Peso Kg 0,250
Scala mm 95
Pile 2 elementi da 1,5 V
2 Fusibili
Spinotti speciali contro le errate inserzioni Questo prestigioso volume, di 160 pagine, con 85 illustrazioni e 75 tabelle relative
alle caratteristiche di circa 1.200 transistor, è un 'opera inedita del corpo redazio-
PORTATE nale del periodico. Essa vuol rappresentare una facile guida, di rapida consulta-
VOLT D.C 100 m V - 0,5 V - 2 V - 5 V - 20 V - 50 V - 100
V - 200 V - 1000 V
2,5 V - 10V - 25 V - 100 V - 250 V - 500 V -
zione, per tutti i dilettanti che operano con i semiconduttori. Perché raccoglie e ca-
VOLT A.C.
1000 V taloga una consistente quantità di dati, notizie e suggerimenti pratici, la cui pre-
OHM 2x1-2x10-2x100-2x 1000
AMP. D.C. 50 A-500 A-5 mA -50 mA -0,5 A-5A senza è assolutamente indispensabile nel moderno laboratorio.
AMP. A.C. 250 A- 1,5 mA - 15mA- 150 mA- 1,5 A -
10A
CAPACITÀ = 050 jF -0 2 500 F (con batteria interna)
dB 22 dB - 30 dB - 42 dB- 50 dB - 56 dB- 62 dB
ACCESSORI
Libretto istruzione con schema elettrico e parti accessorie -
Puntali
LEGGETE, ALLA PAGINA SEGUENTE,
Gli strumenti pubblicizzati in questa pagina possono essere richiesti inviando anticipatamente
LE PRECISE MODALITÀ
l'importo, nel quale sono già comprese le spese di spedizione, tramite vaglia postale, assegno
bancario o conto corrente postale n. 46013207 a: STOCK RADIO - 20124 MILANO - Via P. Castaldi, 20.
E I NUOVI CANONI D'ABBONAMENTO
NUOVI CANONI D'ABBONAMENTO LE
Per I' ltallia L. 37.000 Via Zuretti, 52 Milano - Tel. 6697945
direttore responsabile
ZEFFERINO DE SANCTIS
o
GENERATORE DI BARRE 260
disegno tecnico
CORRADO EUGENIO PER INTERVENTI TECNICI
SU MONITOR E TELEVISORI
Per sottoscrivere un nuovo abbonamento, o per rin- stampa
TIMEC
novare quello scaduto, occorre inviare il canone ALBAIRATE - MILANO
TERMOSTATO ELETTRONICO 270
tramite vaglia postale, assegno bancario, assegno
Distributore esclusivo per OPTOISOLATO DALLA RETE
circolare o a mezzo c.c.p. N. 916205 intestati e indi- l'Italia: SEMPLICE ED ECONOMICO
rizzati a: ELETTRONICA PRATICA - 20125 MILANO - A.&G. Marco • Via Fortezza n.
27 - 20126 Milano tel. 25261
Via Zuretti, 52. Si prega di scrivere con la massima autorizzazione Tribunale Civl-
chiarezza, possibilmente in stampatello, citando le di Milano - N. 74 del 29-12- RIVELATORE IDRICO 278
1972 - pubblicità inferiore al
con grande precisione: cognome, nome, indirizzo e 25%. CON SEGNALATORE AUDIO
data di decorrenza dell'abbonamento. PER MOLTI IMPIEGHI
UNA COPIA L. 3.500
ARRETRATO L. 3.500
TRANSISTORTESTER PNP • NPN 286
I FASCICOLI ARRETRATI INDIVIDUATORE DI ELETTRODI
DEBBONO ESSERE RICHIE-
STI ESCLUSIVAMENTE A:
ELETTRONICA PRATICA
Via Zuretti, 52 - 20125 MILANO PRIMI PASSI 294
DIREZIONE - AMMINISTRA- CORSO DI ELETTRONICA
ZIONE - PUBBLICITÀ - VIA ZU- COLLEGAMENTI CAPACITIVI
ATTENZI E! RETTI 52 - 20125 MILANO.
Sono molti gli apparati elettronici moderni che, Tra questi apparati, oltre che il televisore in bian-
per la loro messa a punto, dopo un qualsiasi in- co e nero e quello a colori, possiamo ricordare i
tervento tecnico, impongono l'uso del generatore videocitofoni, i visualizzatori di segnali prove-
di reticolo, ossia di quello strumento che, sullo nienti da microcalcolatori, le centraline di allar-
schermo del cinescopio, riproduce un insieme di me, i circuiti televisivi chiusi e così via. Per la cui
linee geometriche e che alcuni chiamano genera- assistenza tecnica occorre un buon corredo stru- re di reticolo. È quindi naturale che molti lettori tester, alle necessarie parti di ricambio e a pochi
mentale, nel quale non deve mancare il generato- abbiano chiesto la presentazione del progetto di utensili, è stato inserito, per la verità già da parec-
tore di barre. un siffatto strumento, la cui realizzazione non chi anni, il generatore di barre. Ma cerchiamo di
debba sottoporre il dilettante ad un esborso di capire subito con quali finalità pratiche.
grosse somme di denaro, eppure dotato di tutte Come è noto, nel cinescopio a colori, l'immagine
quelle caratteristiche che sono proprie dei corri- è il risultato di tre segnali monocromatici sovrap-
spondenti dispositivi di tipo commerciale, con i posti, proiettati da tre cannoni, presenti nel collo
quali è possibile intervenire pure sulle apparec- del tubo a raggi catodici, indipendenti tra loro e
La realizzazione dello strumento, presentato e descritto in que- chiature di videoregistrazione, nonché nei sistemi in grado di lanciare, sulla superficie sensibile in-
sta sede, è consigliata a tutti coloro che, per passione o profes- di ricezione di immagini da satelliti meteorologici terna del tubo stesso, altrettanti pennelli elettro-
sione, vogliono iniziare un'attività videotecnica, da estendere ai con scansione a bassa frequenza. nici i quali, eccitando puntini, nel vecchio sistema
a delta, o rettangolini, in quello moderno chia-
più svariati settori dell'elettronica moderna, da quelli della tele- mato "in line", rappresentati da fosfori di color
visione e della videocitofonìa, fino alle centraline di allarme e ai UTILITÀ DEL RETICOLO verde, rosso e blu, riescono a produrre quelle tre
visualizzatori di dati provenienti da microcalcolatori. immagini che, componendosi nel nostro occhio,
Con la comparsa dei primi modelli di televisori a consentono di osservare una sola figura colorata.
colori, nella valigetta del tecnico TV, assieme al Ma perché l'immagine possa formarsi perfetta-
260
261
mente, è necessario che ogni singolo pennello va- perficie e per tale ragione si trascurano le zone la-
da ad eccitare i fosfori del proprio colore. Se ciò terali, dove generalmente l'occhio non si soffer-
• non accade, compare subito un alone, ben loca- ma a rilevare l'irregolarità, mentre si ottimizza la
lizzato nel punto di sconfinamento, di colore in- parte centrale, nella quale l'angolo di deflessione
naturale. è inferiore e gli errori, conseguentemente, sono in
Eppure, un certo sconfinamento è inevitabile an- numero minore.
che nei migliori modelli di televisori, soprattutto I primi modelli di cinescopi sono nati senza il si-
in corrispondenza degli angoli del cinescopio e, stema di deflessione elettromagnetico incorpora-
±ni più generalmente, sui bordi di questo. Si tratta in- to e in questi tutte le imprecisioni, sia nel cinesco-
fatti di un'anomalia osservabile, durante una tra- pio che del giogo di deflessione, dovevano essere
smissione in bianco e nero, oppure a colori ma corrette mediante un gran numero di circuiti di
9g2 con il comando di crominanza azzerato, sulle li- compensazione degli errori. I quali, poi, necessi-
O
nee in prossimità dei bordi dello schermo televisi- tavano, di tanto in tanto, di alcune regolazioni, in
vo, dove compaiono dei piccoli contorni rossi, grado di recuperare le inevitabili derive e i leggeri
5
... _
s° a:
- blu o verdi, appena percettibili. Dunque, l'alli-
O) spostamenti causati dal campo magnetico terre-
O
-=ikw t I neamento non può essere perfetto su tutta la su- stre, ogni volta che il televisore veniva spostato o
o
. %
~
/1/oN"==
C")
"'
C)
262 263
subiva sollecitazioni meccaniche. Occorreva,
quindi, per effettuare il controllo dell'allinea-
mento e della messa a punto della convergenza,
disporre di un'immagine simile ad un reticolo. E
così nacque il generatore di barre, anche se le
A
emittenti televisive trasmettevano, sia pure per
breve tempo e talvolta con caratteristiche qualita-
tive insufficienti, un'immagine di questo tipo e
con tali finalità.
Successivamente lo strumento si rivelò assai utile
nel controllo di tutti i circuiti del televisore, da
quelli che determinano la linearità orizzontale e
B
verticale ai circuiti di sincronismo e di aggancio,
quali gli oscillatori verticale ed orizzontale, non-
ché tutta la catena del segnale video e di quello a
media frequenza. Anche il funzionamento del tu-
ner, cioè del sintonizzatore, veniva e viene con-
trollato con il generatore di barre, almeno nella
banda in cui agisce lo strumento. Crebbe così
l'entusiasmo per questo dispositivo, peraltro
e
semplice ed affidabile, la cui diffusione è aumen-
tata in questi tempi, in concomitanza con l'av-
vento dei calcolatori di tipo personale, gli ormai
famosi persona! computer i quali, praticamente,
sono dei piccoli televisori privi delle sezioni a me-
0
dia e radiofrequenza, ma in cui la precisione della D
geometria e dell'allineamento dei pennelli elettro-
--.= 4@? nici, soprattutto nel caso di monitor a colori, è
molto importante, sia per la ridotta distanza di
osservazione, sia per l'impiego di immagini molto
regolari, che evidenziano immediatamente ogni
difetto.
È vero che, oggi, i moderni cinescopi nascono E
con il sistema di deflessione incorporato e che
molte delle operazioni di allineamento e conver-
genza sono effettuate in sede di fabbricazione di
tali componenti, ma è altrettanto vero che sui te-
levisori, soprattutto dopo il trasporto di questi e Fig. 3-I cinque diagrammi, qui riportati, interpretano la
in tempi successivi a quelli di rodaggio, si rendo- forma d'onda di altrettanti segnali presenti nei punti
no necessarie alcune brevi operazioni di taratura, circuitali di maggior rilievo tecnico del generatore di re-
ticolo.
per le quali è necessario l'impiego del generatore
di barre, che diventa assolutamente indispensabi-
le quando il tecnico è chiamato ad intervenire su
un vecchio televisore con i cannoni elettronici di-
sposti a delta.
questa occasione, non esiteremo a ricordare.
ESAME DEL CIRCUITO Il circuito è in grado di riprodurre sullo schermo
del cinescopio, di qualsiasi televisore o monitor,
Il progetto del generatore di barre, pubblicato in un reticolo composto da dodici linee verticali ed
figura 1, può sembrare, a prima vista, relativa- otto righe orizzontali, con una precisione geome-
mente complesso, ma se si tiene conto che il cir- trica pressoché assoluta ed una stabilità garantita
cuito non necessita di particolari operazioni di ta- dalla risonanza di un cristallo di quarzo (XTAL).
ratura e messa a punto, ci si convince presto che Tutto il funzionamento del circuito di figura I
la sua realizzazione pratica può essere affrontata prende le mosse dall'oscillatore quarzato, che fa
da chiunque, anche dai principianti, purché ven- capo ai piedini 10-1 dell'integrato ICI, di tipo
gano rispettate le regole costruttive che, pure in CMOS, modello 4060 B, accuratamente analizza-
264 265
Fig. 5 • Disegno in grandezza reale del circuito stampato da realizzare'su una baset-
ta·supporto, di forma rettangolare, di vetronite o bachelite.
rano gli impulsi di quadro, che durano circa tre- dere le mosse dalla frequenza di 488 Hz, in modo
cento microsecondi e sono formati dal circuito da ottenere otto impulsi alla frequenza di 488 Hz
R3-DI-D2-D3-D4- D5. In pratica, quando le più un certo ritardo, corrispondente alle righe co-
uscite utilizzate dall'integrato IC2 sono contem- perte dal ritorno di quadro e dall'impulso di sin-
poraneamente "alte", il piedino 1 dell'integrato cronismo verticale. Si tenga conto, infatti, che
IC3 è "alto", ma soltanto in questa circostanza. ogni quadro viene trasmesso alla frequenza di 50
Quando l'impulso sta per esaurirsi, quindi verso Hz e che lo schermo viene percorso, in modo
to in un articolo costruttivo presentato nel prece- pulsi, di cui dodici sono visibili per ogm nga, la fine del suo fronte di discesa, il condensatore completo, ogni venticinquesimo di secondo; dun-
dente fascicolo di marzo, a pagina 224. mentre quattro rimangono mascherati dal tempo C6 applica un impulso negativo alla base del tran- que occorrono due immagini di 312,5 righe, inte-
L'integrato ICl, come era stato spiegato in quel- di ritorno della traccia del pennello elettronico sistor TR3 di tipo PNP, modello BC177, il quale rallacciate o sovrapposte, a 50 Hz, per ottenere
l'occasione, contiene, oltre che l'oscillatore, una del cinescopio e dalla durata dell'impulso di sin- va in saturazione, ossia diventa conduttore ed ap- tutte le 625 righe di uno schermo.
serie di divisori digitali, che realizzano divisioni cronismo di riga. Questi impulsi, ripetuti in ma- plica, sui piedini di reset dei due integrati ICl - I due integrati IC4 e ICS risolvono questo proble-
matematicamente esatte della frequenza dell'oscil- niera rigorosamente uguale per ogni riga, forma- IC2, un impulso positivo che provoca l'inizio di ma. Più precisamente, IC4 determina il ritardo,
latore. I segnali principali, quindi, sono sincroniz- no le dodici linee verticali del reticolo. un nuovo ciclo. mentre ICS stabilisce la durata dell'impulso che
zati con frequenze che derivano dallo stesso oscil- Il segnale a 250 KHz, applicato al piedino 10 del- provoca la formazione della riga orizzontale.
latore quarzato e sottoposti a divisioni precise. l'integrato IC2, che è dello stesso tipo di I C1, os- Successivamente, tutti i segnali generati vengono
Il quarzo XTAL, inserito nel circuito ora menzio- sia CMOS modello 4060 B, divide per sedici il se- LE OTTO RIGHE ORIZZONTALI miscelati sul collettore del transistor TRl e ade-
nato, ha il valore di 4 MHz, che è facilmente re- gnale e mette a disposizione, sul piedino 7, la fre- guatamente dosati tramite il trimmer R24, che
peribile in commercio. Da questo valore, con una quenza di riga a 15.625 Hz, necessaria per genera- Esaurito l'esame del comportamento circuitale funge pertanto da elemento di controllo del con-
divisione per sedici, si ottiene la frequenza di 250 re quegli impulsi di sincronismo di riga che il tele- del generatore di barre relativo alla formazione trasto o dell'ampiezza del segnale video. La lar-
KHz sul piedino 7 di I Cl, come riportato in figu- visore usa per sincronizzare il suo oscillatore oriz- delle dodici linee verticali, passiamo ora alla de- ghezza della riga orizzontale è regolata dal valore
ra 1 fra i piedini 7 di I Cl e 10 di IC2. Una tale fre- zontale. Tali impulsi debbono durare circa quat- scrizione dei concetti elettrici in base ai quali, sul attribuito alla resistenza R19. Aumentando il va-
quenza, essendo di valore pari a sedici volte quel- tro microsecondi e sono formati dalle sezioni "- reticolo del cinescopio, vengono a formarsi le ot- lore di R19, la riga si allarga, diminuendolo, si re-
la orizzontale di un televisore, che è appunto di d" dell'integrato IC3, di tipo 4001 B. to righe orizzontali. stringe.
15,625 KHz, consente di generare quattordici im- Le sezioni a-b''dello stesso integrato IC3 gene- Per raggiungere questo scopo, è necessario pren- I segnali uscenti dal collettore di TRl vanno a
266 267
scopo di generare una precisa frequenza di qua- spire debbono risultare spaziate tra loro in modo
dro a 50 Hz. In pratica si regola questo compen- che l'avvolgimento rimanga disteso su una di-
satore, onde consentire un ottimo sincronismo di stanza di 16 mm.
quadro su un televisore perfettamente funzionan- Il circuito stampato, il cui disegno in grandezza
te e regolato su una buona stabilità di quadro du- reale è riportato in figura 5, deve essere composto
rante le emissioni RAI. su una basetta-supporto di vetronite o bachelite,
di forma rettangolare e delle dimensioni di 7 ,5 cm
x 14,5 cm.
È consigliabile, in considerazione del modesto
MONTAGGIO
consumo di energia del generatore di barre, ali-
mentare il circuito con una batteria a 9 V, serven-
La foto di apertura del presente articolo e quella dosi di due pile piatte da 4,5 V, collegate in serie.
riprodotta in figura 4, offrono due immagini pre- Altrimenti occorre far uso di un alimentatore sta-
cise del montaggio del generatore di barre realiz- bilizzato a 9 Vcc.
+
zato nei nostri laboratori. Osservando quindi La buona riuscita dello strumento rimane in gran
Fig. 6 • Il reticolo, prodotto sullo schermo di quelle figure, naturalmente dopo aver acquistato parte condizionata dalla qualità delle saldature a
un cinescopio dal generatore di barre de-
tutti i componenti elettronici necessari, il lettore stagno, in modo particolare di quelle di massa.
-- scritto nel testo, si compone di dodici righe
verticali ed otto orizzontali. potrà iniziare il lavoro costruttivo dello strumento.
Il modulo elettronico, il cui schema pratico èri-
Inoltre, per R21, occorre far uso di un potenzio-
metro isolato in ceramica e pilotato con perno di
portato in figura 2, deve essere inserito in un con- plastica. Questo componente rimane fissato sulla
tenitore metallico delle dimensioni di 15 cm (lar- parte anteriore del contenitore metallico, come
ghezza), 6 cm (altezza) e 10 cm (profondità), dal visibile nella foto riprodotta in figura 4. Sul suo
quale fuoriescono il cavetto bicolore di alimenta- perno va inserita una manopola di materiale iso-
zione ed il cavo da 75 ohm, dello stesso tipo di lante.
quello normalmente utilizzato per le discese d'an- I cinque circuiti integrati, richiesti dalla realizza-
modulare in ampiezza l'oscillatore costituito dal sente sul piedino 7 dell'integrato IC2, che è di tenna TV. Sul terminale di questo cavo si applica zione circuitale dello strumento, debbono essere
transistor TR4 e dagli elementi ad esso collegati. forma rettangolare, con frequenza di 15.625 Hz. il connettore-maschio che, durante l'impiego del- tutti applicati mediante zoccoli porta-integrati.
Questo transistor oscilla alla frequenza stabilita Viene poi, in C, il segnale a 50 Hz rilevabile, tra- lo strumento, deve essere innestato sul corrispon- Ai principianti raccomandiamo di rispettare, in
anche dal valore della capacità assunta dal diodo mite oscilloscopio, sul piedino 1 della sezione dente connettore-femmina presente nel televiso- sede di montaggio del generatore di barre, le esat-
varicap DV, oltre che dalla tensione di polarizza- "a" dell'integrato IC3. re, ossia sulla presa d'antenna di questo. te polarità dei due condensatori elettrolitici CIO e
zione cui il componente viene sottoposto, ossia Il penultimo diagramma, quello pubblicato in D, La bobina L1 non è un componente reperibile in Cl 1, quelle dei diodi al silicio (anodo e catodo) e
dai valori attribuiti al circuito LC. si riferisce al segnale ad onda rettangolare e alla commercio e deve quindi essere costruito nel mo- del diodo varicap e di tener conto che il piedino
La tensione di polarizzazione del diodo varicap frequenza di 50 Hz presente sul piedino 4 dell'in- do seguente. Con un filo di rame argentato, ora- n ° 1 di ciascun integrato è facilmente individuabi-
DV rimane controllata per mezzo del potenzio- tegrato IC3b. Infine, in E, è riportato il segnale me stagnato, del diametro di 0,8 mm, si avvolgo- le per la presenza, nella parte superiore del com-
metro R21, che è di tipo a variazione lineare. video rilevabile sui terminali del trimmer R24, la no, in aria, tre spire di 1 cm di diametro. Le tre ponente, di una tacca (dischetto) segnalatrice.
Dunque, con questo elemento di regolazione ma- cui ampiezza si aggira intorno agli 8,5 V.
nuale, è necessario controllare la frequenza di Come abbiamo avuto modo di dire, parte dei se-
oscillazione del transistor TR4 in modo che non gnali riportati nei diagrammi possono essere cor-
debbano sorgere interferenze con le emissioni lo- retti intervenendo sui vari elementi regolatori,
cali della RAI, le cui ricezioni produrrebbero im- parte, invece, può essere sottoposta a modifiche
magini di non buona qualità. variando taluni valori dei componenti elettronici
Il compensatore C21 consente di centrare la fre- da cui dipendono.
quenza emessa sulla banda interessata dalle fre- A conclusione dell'esposizione teorica relativa al
quenze VHF, ossia dai segnali del primo pro- progetto del generatore di barre, elenchiamo, qui
gramma RAI. di seguito, i componenti circuitali sui quali il let- Ricordate il nostro indirizzo!
tore potrà manualmente intervenire per raggiun-
gere una immediata messa a punto dell'apparato
FORMA D'ONDA DEI SEGNALI
sono quindi i motivi per cui, assai spesso, si deve od elettromagnetica, come verrebbe subito da
PROBLEMI DI ISOLAMENTO
pensare, ma con fotoni, ovvero tramite un raggio
di luce.
Tale risultato è stato semplicemente raggiunto
mediante l'impiego di un moderno circuito inte-
ffl
SIGLA
R4
al g
a2
R9
ia
c3 #''
o
TRIAC
Fig. 1- Progetto del termostato elettronico allo stato solido. Le linee tratteggiate de-
limitano la parte circuitale interamente composta su circuito stampato e rappresen-
tativa del modulo elettronico del dispositivo.
-----COMPONENTI-----
Condensatori R6 = 560 ohm
C1 = 470.000 pF R7 = 56 ohm
C2 = 100 µF • 16 VI (elettrolitico) R8 = 56 ohm
C3 =
47.000 pF • 250 Vca R9 = 56 ohm - 1 W
Varie
Resistenze
IC1 = A741
R1 =3.300 ohm IC2 = Fototriac (MOC 3040)
R2 == 10.000 ohm (potenz. a variaz. lin.) D1 = 1N914
R3 =
47.000 ohm D2 = 1N914
R4 = 47.000 ohm TRIAC = BTA 08/700B
R5 = 47.000 ohm NTC = 10.000 ohm a 25°C
re della soglia di temperatura. Sui terminali 9-10 Riassumendo, il circuito di figura 1 regola l'ener-
si applica la tensione di rete, su quelli indicati con gia fornita al riscaldatore o al raffreddatore, os-
7-8 si collega il carico che, come abbiamo detto, sia al carico, secondo il principio del tutto o nien-
può essere la resistenza di un comune elettrodo- te, ovvero applica tutta la potenza di rete al ri-
mestico. Si alimenta quindi il circuito pilota con scaldatore o al raffreddatore fino a che la tempe-
la tensione stabilizzata a 12 Vcc e tutto funziona ratura del sensore, rappresentato dalla resistenza
alla perfezione. NTC, non raggiunge la soglia prestabilita me-
272 273
diante la regolazione del potenziometro R2, dopo Se il carico assorbe una corrente di intensità supe-
di che la toglie completamente. Sostituendo la re- riore ai 3 A, ovvero supera la potenza di 660 W
sistenza NTC con una PTC le funzioni ora de- (660 W: 220 V = 3 A), il triac deve essere colle-
scritte si invertono. gato, con la sua aletta di raffreddamento, ad un
Il vantaggio di utilizzare una regolazione ''tutto o adatto elemento radiatore del calore prodotto. A
70 niente" rispetto ad altra di tipo proporzionale, tale proposito ricordiamo che, nel considerare la
che applica una parte della tensione di rete, in potenza elettrica, quando si calcola il valore della
proporzione con l'errore di temperatura rispetto corrente assorbita, occorre distinguere fra carichi
al valore prefissato, consiste nella possibilità di resistivi e carichi induttivi. Per esempio, se si trat-
commutare la rete in corrispondenza del passag- ta della resistenza di un ferro da stiro, si è in pre-
gio della tensione alternata attraverso il valore ze- senza di potenza attiva, per la quale è sufficiente
ro, ovvero a potenza nulla, con il risultato di evi- eseguire la divisione dei watt per i volt per cono-
tare qualsiasi brusco transitorio elettrico in grado scere l'entità degli ampère assorbiti. Nel caso di
di sollecitare il carico o il TRIAC e provocare di- motori elettrici, invece, ossia di carichi induttivi,
sturbi a radiofrequenza, che contrastano con le si deve tener conto della potenza reattiva, la quale
norme CEI. Il prezzo da pagare, per questo van- implica una divisione della potenza reale per 220
Fig. 3- Disegno in grandezza reale del circuito stampato necessario per la composi- taggio, si quantifica in una risposta più lenta del- V x cos, ricordando che il cavallo (HP) corri-
zione del modulo del termostato elettronico. la regolazione che, nel caso del controllo della sponde a 750 W. Ma questi dati sono generalmen-
temperatura, rimane pur sempre rapida, almeno te rilevabili dalla targa applicata al motore elettri-
rispetto all'utilità pratica, aggirandosi intorno al- co o al compressore dove, alle volte, è chiaramen-
le decine di millisecondi, mentre le variazioni da te indicato il valore della corrente assorbita.
controllare sono dell'ordine dei minuti e, talvol-
ta, anche di più.
L'ingresso del circuito di figura 1 si adatta a qual- CIRCUITO DI CONTROLLO
MANUALE DEL PRINCIPIANTE ELETTRONICO siasi tipo di sensore a resistenza variabile. Per
esempio, la NTC può essere sostituita con una fo-
toresistenza od altro componente elettronico.
Il circuito di controllo del termostato, quello ri-
portato sulla parte sinistra dello schema di figura
L'opera è Il frutto dell'esperienza pluridecenna-
le della redazione e dei collaboratori di questo
periodico. E vuol essere un autentico ferro del
mestiere da tenere sempre a portata di mano,
una sorgente amica di notizie e informazioni,
una guida sicura sul banco di lavoro del dilet-
tante.
Il volumetto è di facile e rapida consultazione
per principianti, dilettanti e professionisti. Ad
esso si ricorre quando si voglia confrontare la FOTOTRIAC.
esattezza di un dato, la precisione di una for-
mula o le caratteristiche di un componente. E
rappresenta pure un libro di testo per i nuovi
appassionati di elettronica, che poco o nulla
sanno di questa disciplina e non vogliono ulte-
riormente rinviare il piacere di realizzare i proget-
ti descritti in ogni fascicolo di Elettronica Pra-
tica.
Tra i moltl argomenti trattati si possono men-
zionare:
Il simbolismo elettrico - L'energia elettrica- La
tensione e la corrente- La potenza- Le unità 6
L. 9.500
di misura- I condensatori- I resistori- I diodi
- I transistor - Pratica di laboratorio.
Viene inoltre esposta un'ampia analisi dei prin-
cipali componenti elettronici, con l'arricchimento
Edito In formato tascabile, a cura della di moltissimi suggerimenti pratici che, al dilet-
tante. consentiranno di raggiungere il successo
CIRCUITO
Redazione di Elettronica Pratica, è com-
posto di 128 pagine riccamente illustrate fin dalle prime fasi sperimentali. "ZERO CROSSING"
a due colori.
Fig. 4 • Sulla sinistra è schematizzato il circuito del fototriac della Motorola modello
MOC 3040 prescritto nell'elenco componenti; sulla destra è visibile il componente
Richiedeteci oggi stesso il MANUALE DEL PRINCIPIANTE ELETTRONICO inviando anticipatamente cosi come esso appare nella sua forma esteriore, dalla quale si rileva la posizione
l'importo di L. 9.500 a mezzo vaglia, assegno o c.c.p. n. 916205, indirizzando a: Elettronica Pratica• del piedino 1 dell'integrato.
20125 Milano • Via Zuretti, 52.
274 275
PIATORE. quisto e dalla qualità del negozio rivenditore.
Il diodo led illumina un fototriac, anch'esso con-
/C1 tenuto internamente a IC2, il quale commuta una
corrente massima di 100 mA a 400 V di picco. MONTAGGIO
SIGLA L'integrato IC2, dunque, è uno speciale dispositi- Il montaggio del termostato elettronico optoiso-
vo, che viene innescato da un raggio di fotoni lato si esegue nel modo indicato nel piano co-
S1 I JII 15V J emessi da un diodo led e che è dotato di particola- struttivo riportato in figura 2, dopo aver compo-
re circuito che consente l'innesco soltanto quan- sto il circuito stampato secondo il disegno pubbli-
E /C1 lu do la tensione di rete, applicata fra i terminali 6 - cato in grandezza reale in figura 3.
4, raggiunge il suo valore minimo, in modo da as- La tensione di alimentazione della sezione pilota
3
-
g3[g "' sicurare la commutazione al passaggio della ten- del progetto di figura 1 deve essere derivata da un
220 V Il sione alternata attraverso il valore zero. alimentatore stabilizzato, costruito secondo lo
e
l ,,a L'integrato IC2 viene anche chiamato "optoiso- schema riportato in figura 5.
I latore", proprio perché separa o, meglio, isola Dato che il dispositivo rimane interessato, sia pu-
T1 Il C1 C2 p,, ' elettricamente il circuito di pilotaggio riportato re in una sua piccola parte, dalla tensione di rete,
sulla sinistra di figura 1, da quello di utilizzazio- raccomandiamo di perfezionare, con la massima
ne, che si trova sulla destra dello stesso progetto. cura, gli isolamenti dei conduttori di rete e dei
Al fotoaccoppiatore IC2 sono collegati alcuni ele- componenti attraversati dalla corrente alternata.
menti, tre resistenze, un condensatore ed un Il tutto, a montaggio del modulo elettronico ulti-
Fig. 5- Schema elettrico dell'alimentatore a 12 Vcc stabilizzati, necessario per ali- TRIAC, i quali realizzano un relé "solid-state'', mato, dovrà essere racchiuso in un contenitore di
mentare la sezione di pilotaggio del termostato elettronico. ossia il circuito di potenza del termostato elettro- materiale isolante. Ovviamente, qualora il termo-
nico. Il triac, infatti, viene innescato dopo che il stato venisse destinato al controllo di elevate po-
raggio di fotoni emesso dal diodo led ha provoca- tenze elettriche, quelle che impongono un mon-
E to l'innesco del fototriac. Il triac, quindi, rappre- taggio del TRIAC su elemento raffreddatore, il
senta l'interruttore finale allo stato elettronico contenitore dovrà essere provvisto di opportuni
solido del circuito utilizzatore. fori di aerazione.
Condensatori Varie A colore che fossero interessati alla costruzione Il nostro progetto di termostato, realizzato con i
C1= 500 F - 36 VI (elettrolitico) P1 = ponte raddrizz. (80 V - 1A) del termostato presentato in queste pagine, ricor- componenti prescritti nell'apposito elenco, è in
C2 = 100.000 pF T1 = trasf. d'alim. (220 Vca - 15 Vca • 0,3 A) diamo che il prezzo dell'optoisolatore della Mo- grado di pilotare, con il triac munito di radiatore,
C3 = 100.000 pF IC1 = 7812 torola, citato nell'elenco componenti, si aggira un carico resistivo di 1.600 W ed uno induttivo di
intorno alle cinquemila lire. Piccole variazioni sul 1.000 W, come è generalmente quello di molti
prezzo base possono dipendere dal luogo di ac- motori elettrici.
276 277
Segnala ogni perdita d'acqua della lavatrice.
Non capita spesso, fortunatamente, che l'acqua grossi guai per chi abita nell'appartamento alla-
contenuta nella lavatrice si riversi, a causa di gato e, a volte, per coloro che si trovano nei piani
qualche improvvisa anomalìa tecnica dell'elettro- inferiori. Perché l'acqua, in misura maggiore
quella calda, penetra assai facilmente negli inter- traverso i solai e raggiunge i locali sottostanti, destinato ad altri impieghi, diversi da quello ora
domestico, sui pavimenti circostanti, inondando danneggiando suppellettili, mobili, parquets e
un po' tutta la casa. Ma quando ciò accade, sono stizi delle piastrelle, scorre sotto gli usci, filtra at- menzionato. Per esempio, potrà servire come ap-
moquettes di proprietà altrui. Conviene, quindi, parato rivelatore della presenza di pioggia, oppu-
mettersi al riparo da tali eventi, che possono co- re come indicatore di massimo livello in una ci-
stare fatica e denaro, sistemando, sotto la lavatri- sterna o in una botte o, ancora, quale sistema di
ce, un semplice sistema di allarme sonoro in gra- antifurto, ma sulle svariate applicazioni del pro-
do di avvertire anche la fuoriuscita di poche goc- getto avremo occasione di soffermarci più avanti.
ce d'acqua. Per ora preferiamo entrare nel vivo dell'argo-
Sono molti gli impieghi cui può essere assegnato questo origi- In pratica si tratta di porre sul pavimento, là dove mento ed iniziare con l'esame del circuito teorico
nale e sensibile sistema di allarme. Perché si estendono dalle si ritiene che l'acqua possa defluire all'esterno, dell'allarme idrico.
più comuni applicazioni di antifurto, a quelle di segnalatore di una piastrina-sonda, collegata ad un modulo elet-
acqua, pioggia, continuità elettrica circuitale, sirena su gio- tronico, il quale mette in funzione un buzzer atti-
vo in caso di necessità. E ciò si verifica quando COMPORTAMENTO ELETTRONICO
cattoli ed irrigatore automatico di orti e giardini. una sola goccia d'acqua inumidisce le piste di ra-
me stampate sulla basetta-sensore. Per coloro che non amano addentrarsi nella teo-
Ovviamente, il dispositivo di allarme potrà essere ria pura, relativa all'impiego degli integrati logici
278
279
r-·-·-·-·-·-·-· -·-·-· -·-·
RI
·1 ·
2
3
4
5
6
1
13
12
11
10
9
8
14 I C 1
I
I
R2
L-·-·- -·-·-·-·-·-·-·-·-·
.7-
220V RETE
Fig. 1- Circuito elettrico del dispositivo di allarme idrico. Quando una sola goccia
d'acqua cade sul sensore, il buzzer entra immediatamente in funzione. Il diodo led
DL segnala la presenza della tensione di alimentazione.
Fig. 2- Piano costruttivo del modulo elettronico dell'apparato di segnalazione di
presenza di acqua sul sensore. Questo circuito deve essere inserito in un contenito-
re di plastica, con funzioni di corpo isolante.
----COMPONENTI-----
Condensatori R6 = 1.800 ohm
C1 = 10 F - 16 VI (elettrolitico)
C2 = 1F (non polarizzato) Varie
C3 = 100 F · 16 VI (elettrolitico)
220 F • 35 VI (elettrolitico)
IC1 = 4093 B ta la sonda (ENTRATA SENSORE), è presente za, anche i piedini 5 e 6 di ICIb commutano sullo
C4 = D1 = 1N4004 (diodo al silicio) la tensione di 12 Vca. E questo stesso valore di stato logico O, per cui l'uscita 4 diventa alta (stato
D2 = 1N4004 (diodo al silicio)
DZ1 = 11V.1W (diodo zener) tensione è rilevabile fra i pettini di rame che com- logico 1). Anche i piedini 12-13-9 di ICld e IClc
Resistenze
D22 = 12V•1W (diodo zener) pongono il sensore illustrato in figura 5. Pertan- raggiungono lo stato logico 1. Ma queste due ulti-
R1 = 330 ohm B = buzzer attivo (MURATA) to, quando una sola goccia d'acqua cade sul sen- me sezioni, a causa della presenza del condensa-
R2 = 470.000 ohm sore, il circuito si chiude ed applica la tensione al- tore C2 e della resistenza R4 entrano in oscillazio-
DL = diodo led
R3 = 1megaohm T1 = trasf. d'alim. (220 V - 12V.1W) l'anodo del diodo al silicio DI, il quale la rettifica
R4 = 150.000 ohm
ne alla frequenza di 2 Hz, ossia di 2 cicli al secon-
R5 = 330 ohm
F1 = fusibile (0,5 A) e, assieme al condensatore elettrolitico Cl, la tra- do, come diagrammato in figura 4. In altre paro-
sforma in una tensione continua che raggiunge le le, le due uscite 10 e 11 passano dallo stato logico
porte 1 - 2 del NANO di ICI segnalato con "a". O allo stato 1 per ben due volte al secondo. Il buz-
Ma sui terminali 1-2 di ICla il valore della tensio- zer BZ, dunque, genera la sua caratteristica nota
ne continua, applicata in virtù dei vari elementi interrotta due volte al secondo. E il suono pro-
circuitali presenti fra il terminale 2 del circuito di dotto è quello penetrante di una sirena.
in tecnologia CMOS metal gate, riassumiamo per il quale è stato impiegato il modello 4093 B. figura 1 ed i piedini 1 - 2 di ICla, inizialmente di
brevemente, qui di seguito, il comportamento del Il circuito di figura 1 è alimentato con la tensione O V, sale progressivamente fino al raggiungimen-
circuito di figura 1. Successivamente ci intratter- alternata di 12 V, derivata dall'avvolgimento se- to del valore di 67 Vcc, allorché il NAND com- IL CIRCUITO TEORICO
remo in una analisi più rigorosa, sotto il profilo condario del trasformatore di rete Tl. Dunque, muta l'uscita dallo stato logico 1 a quello O, ossia
tecnico, del funzionamento dell'integrato ICI, sui ternùnali 1 - 2 del circuito, là dove va applica- da uno stato alto ad uno basso. In corrisponden- Passiamo ora ad un esame più dettagliato del
280 281
+ @e 1 SECONDO 1 SECONDO
g
2
' ~
S7Aro "1'
(12V)
I S7Aro 'g'
g , . ✓
av]
7 11
progetto di figura 1 e cominciamo con la presen- poi, come abbiamo detto, si aggiunge pure l'in-
tazione dell'integrato ICI, che appartiene alla se- sensibilità al rumore nella misura di circa due ter- ve o negative, soprattutto di tipo impulsivo. dell'ingresso di IClc, che viene in tal modo abili-
rie 4000 degli integrati logici ed è realizzato in tec- zi della tensione di alimentazione; in pratica, Pertanto, essendo gli ingressi di ICla esposti ver- tato.
nologia CMOS metal gate, la quale dispone, oltre dunque, per interferire sullo stato logico, il se- so l'esterno, ossia verso l'eventuale presenza di La sezione IClc realizza un oscillatore resistivo-
che della possibilità di una alimentazione a pila, gnale disturbo deve sovrapporsi al livello, nor- disturbi, di tensioni indotte e scariche elettrostati- capacitivo, cioè ad RC, estremamente affidabile.
grazie ai ridotti consumi, anche di una elevatissi- malmente esistente in entrata, per ben 8 V. che, è assolutamente necessario provvedere ad Infatti, l'isteresi dell'integrato e la reazione intro-
ma impedenza d'ingresso. La funzione logica espletata dall'integrato ICI è una efficace protezione di questi, mediante l'inse- dotta dalla resistenza R4 obbligano il condensa-
L'integrato può essere alimentato con tensioni fi- quella di NAND a due ingressi: quattro porte di- rimento, nel circuito di figura l, del diodo zener tore C2 a caricarsi o scaricarsi, tramite R4, fra le
no a 18 V, ma nel progetto di figura 1 si utilizza il sponibili nella stessa custodia. Ovvero, per di- DZl e della resistenza limitatrice di corrente Rl. due soglie d'entrata di IClc e con un tempo che
valore di 12 V, che consente un elevato margine sporre dell'uscita bassa, è necessario che entram- Soltanto in presenza di disturbi assai gravi, con- dipende dal valore assegnato ad RC e alla distan-
di sicurezza e di immunità ai disturbi e ai rumori. bi gli ingressi siano alti. E se questi sono collegati viene ridurre la tensione di zener di DZl dal valo- za fra le soglie stesse. Dunque, sul piedino 10 di
E ciò perché le tensioni applicate agli ingressi pre- assieme, come accade nel progetto di figura 1, il re di 11 V a quello di 10 V ed elevare la resistenza IClc è presente un segnale a bassa frequenza, ric-
sentano sensibili differenze di livelli, che vengono circuito inverte semplicemente lo stato logico pre- Rl da 330 ohm a qualche migliaio di ohm, ovvia- co di armoniche, che può eccitare, attraverso il
riconosciute come stati logici, alto e basso, dal di- sente all'entrata. mente rinunciando ad una parte di sensibilità del terminale 3 del circuito di figura 1, un buzzer (B)
spositivo. Ma l'immunità al rumore è pure accen- La tecnologia CMOS, in misura particolare quel- dispositivo. In ambienti molto rumorosi, inoltre, piezoelettrico, che emette il segnale acustico di al-
tuata dalla presenza di porte del tipo a trigger di la a metal gate, obbliga il progettista ad introdur- conviene inserire, in parallelo con i condensatori larme.
Schmitt, dotate di notevoli isteresi, ovvero di un re certi accorgimenti circuitali che, non venendo Cl - C3 - C4, dei condensatori ceramici da 100.000 La frequenza del segnale può essere variata inter-
certo tasso di reazione positiva in tensione sugli rispettati, possono condurre ad effetti disastrosi. pF, con lo scopo di sopprimere in misura mag- venendo sul valore capacitivo del condensatore
ingressi il quale, per far riconoscere lo stato logi- Ma vediamo subito di che cosa si tratta. giormente efficace i disturbi veloci. C2, che può anche essere di tipo al tantalio, con il
co precedente, costringe l'alimentazione a ridurre Per evitare la distruzione del sottile strato di ossi- La debole corrente, che lo stato di umidità stabili- terminale negativo collegato sulla linea di alimen-
di un terzo il suo originale valore. In altre parole, do, depositato sotto il gate dei transistor MOS, sce fra i terminali 1 - 2 del circuito di figura l, è di tazione negativa. La tensione di lavoro di un tale
mentre per le porte normali, una volta raggiunto sempre possibile in presenza di sovratensioni po- tipo alternato. E questo allo scopo di non corro- componente deve essere di 16 V, come valore mi-
il livello di scatto, basta ritornare indietro di po- sitive o negative, a causa delle elevatissime impe- dere la piastra del sensore; tuttavia, nel caso di nimo.
chi millivolt per riconoscere lo stato logico prece- denze in gioco, si debbono inserire, sui circuiti di alimentazione a pila, è sempre possibile utilizzare La sezione ICld dell'integrato viene lasciata con
dente, in questo caso occorre retrocedere per l'in- ingresso, dei diodi di protezione, realizzando pu- la corrente continua. Comunque, la corrente al- gli ingressi collegati con la linea di alimentazione
tero valore della tensione di reazione positiva. E re delle strutture parassite, equivalenti a degli ternata, una volta superato il circuito della pia- positiva e con l'uscita libera, onde evitare assor-
ciò è possibile nella tecnologia a MOS comple- SCR, che possono cortocircuitare l'alimentazio- strina-sonda, viene trasformata in corrente conti- bimenti parassiti ed eventuali distruzioni dell'ele-
mentari CMOS, con il vantaggio di evitare.incer- ne, provocando un fenomeno di sovracorrente e nua dal diodo raddrizzatore al silicio D 1 e dal mento.
tezze nello scatto, rimbalzi successivi o lente tran- la conseguente distruzione dell'integrato. Un tale condensatore elettrolitico Cl. Soltanto nel caso in cui fosse necessaria in uscita
sizioni in uscita, tenendo conto che proprio que- fenomeno, come è stato ricordato in altre occa- Quando la tensione accumulata dal condensatore una corrente di maggiore intensità, allora la se-
ste ultime sono particolarmente insidiose, perché sioni, viene designato con l'espressione "latch - elettrolitico Cl è sufficiente a far scattare il primo zione ICld potrà essere collegata in parallelo con
provocano il riscaldamento dell'integrato con ec- up"; esso si verifica quando, sui vari piedini dei quattro NANO, ossia IC1a, il segnale uscente la sezione IClc; gli ingressi dell'una vanno colle-
cessivi, conseguenti consumi di energia. A queste, dell'integrato, sono presenti sovratensioni positi- da questo viene invertito da IClb e lo stato logico gati con gli ingressi dell'altra e la stessa operazio-
"alto" si stabilisce sul piedino 9, rappresentativo ne deve essere effettuata sulle due uscite. Un tale
282
283
spettare le due polarità, positiva e negativa, nor- sensore. Se tutto il montaggio è stato realizzato
malmente individuabili dalla colorazione dei due
conduttori fuoriuscenti dal buzzer, rosso e nero.
senza commettere errori, l'allarme deve entrare
immediatamente in funzione. KIT PER CIRCUITI
Il rispetto delle polarità, in fase di montaggio del
modulo elettronico, si estende pure ai tre conden-
INSTALLAZIONE ED IMPIEGHI
STAMP1ATII L. 18.000
satori elettrolitici e ai diodi (anodo e catodo). La
corrispondenza fra i quattordici piedini dell'inte-
grato ICI ed il loro ordine numerico di successio- Per evitare spiacevoli inconvenienti, provocati
dalla tensione di rete, raccomandiamo di utilizza- Dotato di tutti gli elementi necessari per
ne è facilmente rilevabile dal particolare riportato la composizione di circuiti stampati su
sulla sinistra, in alto di figura I; dove si può nota- re, per Tl, un trasformatore nel quale l'avvolgi- vetronite o bachelite, con risultati tali da
re come il piedino I si trovi in prossimità di un di- mento primario sia sicuramente isolato da quello soddisfare anche i tecnici più esigenti,
schetto-guida, impresso sul corpo superiore del- secondario. Inoltre, si consiglia di non collocare questo kit contiene pure la speciale pen-
l'integrato. l'apparecchio sul pavimento, ma di sistemarlo ad na riempita di inchiostro resistente al
Il terminale 5 del circuito stampato, sul quale va una certa distanza da questo, da tubazioni del- percloruro.
collegato il catodo (k) del diodo led DL, deve pu- l'acqua, da conduttori elettrici e, ovviamente, da
re essere connesso con una tubatura dell'acqua, eventuali zone allagate. Nell'impiego con lavatri-
per motivi prudenziali, tenendo conto che il di- ci, il contenitore del modulo elettronico deve ri-
spositivo è alimentato con la tensione di rete e manere lontano dal sensore ed il collegamento
vien fatto funzionare principalmente in zone o con questo deve essere effettuato mediante cavo
luoghi che possono allagarsi. Nel tipico esempio schermato collegato a massa, quella stessa della
di impiego del dispositivo, in prossimità della la- lavatrice.
Fig. 5 • Il sensore è rappresentato da una basetta di ba- vatrice, conviene invece collegare il terminale 5 L'allarme idrico, presentato e descritto in questo
chelite o vetronite, sulla quale sono riprodotti, tramite del modulo con la parte metallica (massa) del- articolo, può essere utilizzato in veste di aziona-
sottili piste di rame, due "pettini", i cui denti si inter-
l'elettrodomestico. In ogni caso, questo collega- tore automatico di tergicristalli sugli automezzi.
pongono, gli uni sugli altri, senza formare contatto elet- Per questo impiego, tuttavia, occorre aumentare
trico. mento va fatto mediante cavo di rame del diame-
tro di 2 mm, ricoperto con materiale isolante di il valore capacitivo del condensatore C2, onde ge-
color verde-giallo, in rispetto delle norme inter- nerare impulsi di maggior durata. In pratica, si
nazionali che regolano le condutture di massa. deve sostituire il buzzer con un relé da 12 V e 10
A montaggio ultimato, il modulo elettronico an- mA e collegare in parallelo, come è stato detto in
drà introdotto in un contenitore di plastica od al- precedenza, i due nand IClc e ICld. Sui contatti
tro materiale isolante, impermeabile, dal quale utili del relé si collega l'interruttore del tergicri- Consente un controllo visivo conti-
dovranno fuoriuscire il cavo di alimentazione, i stallo. In questo modo si dosa pure la cadenza dei nuo del processo di asporto.
cavetti del buzzer, che potrà essere collocato in movimenti con l'intensità della pioggia, ovvia-
mente posizionando in modo corretto il sensore. Evita ogni contatto delle mani con
collegamento potrebbe essere richiesto dall'im- luogo diverso da quello in cui si sistema il disposi- il prodotto finito.
piego di relé sensibili, con assorbimenti di corren- tivo ed il diodo led, che tiene informato l'opera- Per quanto riguarda l'alimentazione, questa deve
te di I O mA circa, da inserire nel circuito di figura tore sulla regolarità di funzionamento dell'ali- essere derivata dalla batteria a 12V, applicandola E' sempre pronto per l'uso, anche
I al posto del buzzer. mentatore. direttamente sui terminali del condensatore elet- dopo conservazione illimitata nel
Il sensore, riportato in figura 5, potrà essere co- trolitico C4. Per disporre di un comando conti- tempo.
struito anche in maniera diversa da quella indica- nuo, basta eliminare il condensatore C2 e la resi- - Il contenuto è sufficiente per tratta-
MONTAGGIO ta. Ma per raggiungere una elevata sensibilità, è stenza R4 e collegare fra loro i piedini 8-9 di IClc. re più di un migliaio di centimetri
necessario che le piste di rame siano molto vicine Mettendo il sensore fuori dalla finestra, il dispo- quadrati di superfici ramate.
Il lavoro costruttivo del progetto fin qui descritto l'una all'altra, in modo che anche una piccola sitivo funziona da rivelatore di pioggia.
prende le mosse dall'approntamento del circuito goccia d'acqua possa formare il debole contatto Un'altra importante applicazione del progetto è
stampato, che deve essere composto su una baset- elettrico che avvia il passaggio della corrente al- quella dell'indicatore di continuità elettrica. Per
ta di vetronite, di forma rettangolare, delle di- ternata la quale, come abbiamo detto, a differen- il quale, al posto della sonda, si debbono impie- MODALITA' DI RICHIESTE
mensioni di IO cm x 4,5 cm, ricopiando il dise- za di quella continua, evita il pericolo di forma- gare due puntali, da porre in contatto, di volta in Il kit per circuiti stampati è corredato di un
gno pubblicato in grandezza reale in figura 3. zione di fenomeni elettrolitici sulla superficie del- volta, con i terminali I - 2 del circuito. Se il buz- pieghevole, riccamente illustrato, in cui so-
Sulla basetta-supporto del modulo elettronico, i la piastrina-sonda. zer entra in funzione, il circuito elettrico in esame no elencate e abbondantemente interpretate
vari componenti debbono essere inseriti secondo Un altro sistema, che consente di aumentare la deve considerarsi integro; altrimenti si rivela in- tutte le operazioni pratiche attraverso le
la disposizione illustrata dal piano costruttivo di sensibilità dell'apparato, è quello di elevare il va- terrotto. quali, si perviene all'approntamento del cir-
figura 2. lore della resistenza R2 da 470.000 ohm ad alcuni Utilizzando il dispositivo come antifurto, sui ter- culto. Il suo prezzo, comprensivo delle spese
minali I - 2 del circuito si debbono collegare degli di spedizione, è di L. 18.000.
Il buzzer deve essere di tipo attivo ed elettronico, megaohm. Le richieste debbono essere fatte inviando
ovvero non elettromeccanico. Ma è importante Il cavetto, che unisce il sensore con i terminali I - interruttori magnetici normalmente aperti.
l'importo citato a: STOCK RADIO • 20124
che la sua resa sia elevata e per questo motivo 2 del circuito elettronico, deve essere schermato, Concludiamo ricordando che questo progetto MILANO · Via P. Castaldi, 20 (Tel. 27.98.31) a
consigliamo di utilizzare un modello di marca qualora la sua lunghezza sia superiore ai 50 cm. può essere accoppiato ad una elettrovalvola, con mezzo vaglia postale, assegno bancario, as-
MURATA. Al momento dell'inserimento del Il collaudo dell'apparecchio si effettua facendo lo scopo di realizzare un impianto automatico di segno circolare o c.c.p. n. 46013207.
componente nel circuito, raccomandiamo di ri- cadere una goccia d'acqua fra le piste di rame del irrigazione di prati, orti e giardini.
285
284
QUALIFICAZIONE PNP o NPN?
funge da interruttore dell'alimentazione e si os- rie, cioè connessi con polarità opposte, con il
serva il comportamento ottico di due diodi led, punto in comune in corrispondenza della base,
uno di color rosso ed uno di color verde. Più applicando un puntale su questo elettrodo, si può
avanti avremo modo di interpretare i vari feno- controllare la conduzione verso gli altri due elet-
meni ottici che si manifestano in corrispondenza trodi, sempre che il transistor sia funzionante e
con le diverse caratteristiche dei componenti presi non interrotto. Conoscendo poi la polarità della
in considerazione. Per adesso vogliamo ancora ri- tensione, che il tester, nella funzione ohmmetri-
cordare che con questo strumento si possono ana- ca, applica durante l'esame del semiconduttore, è
lizzare pure i diodi, per controllarne lo stato otti- possibile sapere se si tratta di un modello di tipo
DEI TRANSISTOR male ed eventualmente quello di interruzione o PNP o NPN. Perché, nel primo caso, collegando
cortocircuito. Inoltre, per mezzo del collegamen- il puntale con tensione negativa sulla base, si mi-
to elettrico di due delle tre boccole disponibili, il sura un basso valore resistivo verso gli altri due
circuito del provatransistor e provadiodi si tra- elettrodi; naturalmente, per questo tipo di con-
sforma immediatamente in un piacevole lampeg- trollo, il tester, oltre che nella funzione ohmme-
giatore a due colori. Ma vediamo, per il momen- trica, deve essere commutato sulle portate infe-
to, di spendere qualche parola, con finalità didat- riori. Tutto il contrario si manifesta, invece, in
Realizzando questo semplice dispositivo, il dilet- de, trova: completa giustificazione nell'esame di tiche, per interpretare il sistema di controllo dei presenza di un transistor NPN.
tante potrà disporre di un valido strumento in transistor di recupero, nei quali è scomparsa la si- transistor mediante il comune tester, che noi stes- Putroppo, non sempre si è certi di conoscere le
grado di distinguere, rapidamente e con sicurez- gla di identificazione e di cui si presume di cono- si, in altre occasioni, abbiamo accuratamente de- esatte polarità della tensione applicata dal tester
za, un transistor di tipo PNP da un altro di tipo scere ben pochi elementi. Perché il modello nuo- scritto. sugli elettrodi del transistor. Ad esempio, una
NPN. Inoltre potrà agevolmente individuare la vo, appena acquistato, non richiede alcuna anali- volta, sul puntale rosso veniva applicata la tensio-
posizione dei tre elettrodi di collettore, base ed si di riconoscimento. ne negativa, mentre oggi, come avviene in tutti i
emittore e constatare se il semiconduttore presen- Nel progetto di figura 1, il controllo del transistor IMPIEGO DEL TESTER modelli di tester digitali, si preferisce inserire
ta cortocircuiti interni o interruzioni che lo fac- viene fatto inserendo i suoi tre terminali in altret- quella positiva. In ogni caso, pur conoscendo be-
ciano ritenere fuori uso. Ovviamente, l'impiego tante piccole prese, o serrafili o adeguate boccole. Generalmente, quando nelle mani di un tecnico ne il proprio tester ed essendo certi di non fare
dell'apparato, presentato e descritto in questa se- Quindi si preme per un attimo un pulsante, che capita un transistor bipolare, ossia non di tipo confusioni di sorta, dopo aver saputo se un tran-
FET o MOS, nel quale la sigla sia parzialmente o sistor è un PNP o un NPN e pur avendo indivi-
totalmente illeggibile, questi, tramite l'uso del te- duata la posizione dell'elettrodo di base, con
ster, commutato nelle funzioni ohmmetriche, cer- l'analizzatore universale non è assolutamente
ca di controllare lo stato delle giunzioni base- possibile sapere neppure in misura grossolana, se
emittore e base-collettore le quali, come si sa, il componente analizzato amplifica e se è qualco-
equivalgono, elettronicamente, a due comuni sa di più del semplice collegamento di un paio. di
Per analizzare un transistor, cioè per conoscerne gli elementi diodi. Ebbene, da questa prima operazione, il diodi. E non è nemmeno possibile distinguere con
fondamentali che lo caratterizzano, quando dal suo contenito- tecnico desume un giudizio sommario sui transi- l'impiego del tester, l'elettrodo di collettore da
stor, riuscendo a sapere se vi sono dei cortocircui- quello di emittore. Eppure, quello della localizza-
re è totalmente scomparsa la sigla, è sufficiente un solo, sem- ti o delle interruzioni. Ma con tale intervento zione dei terminali, è un problema molto impor-
plice strumento, economico e di facile impiego, come quello strumentale, si ha pure la possibilità di riconosce- tante per i dilettanti e non soltanto per questi.
presentato e descritto in questa sede. re l'elettrodo di base fra quelli di collettore e di Perché attualmente nel mondo si trovano semi-
emittore. Infatti, poiché le due giunzioni sono conduttori prodotti da centinaia di costruttori,
equivalenti al collegamento di due diodi in antise- che adottano metodi realizzativi spesso diversi e
286 287
l
p#
ROSSO VERDE K
R4 Il
R3
C2 9V
e
e
l
c b e R5 I Il
TRANSISTOR
IN PROVA 9V
~
Fig. 1 • Circuito teorico del dispositivo che, tramite il comportamento luminoso dei
due diodi led, è in grado di segnalare il tipo di transistor in esame e l'esatta posizio-
ne degli elettrodi di collettore e di emittore .
boccole
miniatura
OMPONENTI Fig. 2- Piano costruttivo, composto su circuito stampato, dello strumento di con-
trollo dei transistor bipolari e dei diodi. Questi ultimi vanno inseriti soltanto sulle
Condensatori R4 = 330 ohm due boccole "c • e".
C1 = 1F (non polarizzato) R5 = 330 ohm
C2 = 100.000 pF
Varie
Resistenze IC1 = 4011B
DL1 = diodo led rosso
R1 = 12.000 ohm DL2 = diodo led verde
R2 = 560.000 ohm p1 = pulsante normai. aperto buona efficienza del componente quando la cor- Il principio di funzionamento del provatransistor
R3 = 12.000 ohm ALIM. = 9 Vcc rente scorre, attraverso questa, verso l'emittore e consiste nell'applicare, ad un transistor bipolare,
non verso il collettore. Pertanto, se nell'apparato inserito nei terminali "c-b-e', una tensione col-
che valuta il guadagno vengono contrassegnati i lettore-emittore di valore inferiore ai 5 V, onde
punti di fissaggio dei tre elettrodi del transistor in evitare ogni possibilità di scarica sulle giunzioni
esame, è facile arguire che il maggior guadagno base-emittore e base-collettore le quali, come si
verrà segnalato quando l'elettrodo di emittore ri- suol dire, verrebbero condannate al breakdown.
sulterà inserito nel punto circuitale corrispondente. Con questo valore di tensione, il transistor in pro-
contradditori. Fino al punto che, uno stesso tran- VALUTAZIONE DEL GUADAGNO Nel nostro dispositivo, il controllo del guadagno va può funzionare in entrambi i sensi, cioè con la
sistor, dello stesso tipo e con identica sigla, può del transistor viene eseguito osservando le indica- corrente di base verso l'emittore, ossia nel senso
essere caratterizzato da una disuguale piedinatu- L'identificazione precisa dell'elettrodo di emitto- zioni luminose emesse da due diodi led diversa- corretto, oppure con la corrente di base verso il
ra. Di qui la necessità di disporre di uno strumen- re e di quello di collettore si raggiunge soltanto se mente colorati. In che modo, lo vedremo quasi collettore, nel cosiddetto senso "inverso". Ora,
to, semplice ma affidabile, con migliori possibili- si è in condizioni di valutare, in qualche modo, il subito, nel corso dell'interpretazione del compor- se la tensione applicata diviene alternativamente
tà di identificazione dei transistor PNP ed NPN guadagno del transistor. tamento del progetto. positiva e negativa, l'eventuale transistor in pro-
di quelle derivabili dal tester, soprattutto quando A tale proposito ricordiamo che, ogni transistor va di tipo NPN funziona durante il semiciclo po-
l'esame debba estendersi ad alcune centinaia di bipolare montato correttamente, vale a dire nel sitivo della tensione, mentre quello di tipo PNP
componenti, oggi facilmente recuperabili da vec- rispetto delle polarità di alimentazione, presenta ESAME DEL CIRCUITO funziona durante il semiciclo negativo della stessa
chie schede o moduli elettronici di scarto indu- un guadagno, tra la corrente di base e quella di tensione. Si selezionano in tal modo i modelli
striale o fuori produzione. Uno strumento, in- collettore, che oscilla fra le decine e le centinaia di Esaurite le varie esposizioni teorico-didattiche, NPN da quelli PNP.
somma, in grado di offrire una sommaria valuta- unità. Ma scambiando il collettore con l'emitto- che consentono di assimilare più agevolmente il Collegando una resistenza (R3) di adeguato valo-
zione del guadagno e, conseguentemente, una in- re, sempre mantenendo le stesse polarità, il gua- comportamento del progetto del nostro identifi- re fra i due terminali "c-b, si stabilisce una cer-
dicazione precisa sulle posizioni esatte degli elet- dagno crolla ad un valore quasi unitario. Infatti, catore di transistor bipolari, passiamo ora all'esa- ta corrente verso la base del transistor in prova, la
trodi di emittore e di collettore. la base del transistor è concepita per consentire la me del circuito del dispositivo riportato in figura 1. quale provoca una elevata corrente di collettore
288 289
LED ROSSO LED VERDE
b e b
f:\
+= o a oI
Fig. 3- Disegno in grandezza naturale del circuito stam-
pato necessario per la composizione del provatransi-
stor.
e e
i I
=%;
sçç
0 n o O n O
4
a i~ar"
i"
d ?M-"
l aNgk k Ia I
>-"Pueo,
9%2,9" IISCltl.ATOHE c;y
DIODI
Richiedeteci oggi stesso una od entrambe le annate qui illustrate, inviando, per ciascuna di esse, Fig. 5- In sede di esame dei diodi, il led rosso lampeggia quando l'anodo rimane
connesso con la boccola "c"; lampeggia invece il led verde quando l'anodo del dio-
l'importo anticipato di L. 18.500 a mezzo vaglia postale, assegno bancario o conto corrente postale do è collegato con la boccola "e".
n° 916205 ed indirizzando a: Elettronica Pratica - 20125 Milano - Via Zuretti, 52.
290
291
elettrodi di collettore e di emittore. maginato come una resistenza di alcune decine di MONTAGGIO DELL'APPARATO miniatura, oppure su tre clips o, ancora, su tre
I due diodi DLI (rosso) e DL2 (verde) sono colle- ohm, collegata con la linea positiva o con la mas- pinzettine-coccodrillo, fuoriuscenti dal circuito
gati in antiparallelo, in modo che possa accender- sa. Il montaggio del provatransistor e provadiodi mediante tre conduttori diversamente colorati.
si quello con polarità di alimentazione coinciden- L'integrato ICI contiene quattro NAND a due può essere effettuato in due modi, servendosi di Su queste si applica il transistor da esaminare, ri-
te con le polarità di alimentazione del transistor ingressi, che sono collegati come inverter. Due una basetta-supporto con circuito stampato, op- cordando che, qualora l'elettrodo di collettore
in prova. stadi quindi realizzano il classico oscillatore RC, pure di una basetta-supporto con piazzole forate. venga scambiato con quello di emittore, l'accen-
con frequenza stabilita dalla resistenza R2 e dal Nel primo caso occorre ovviamente comporre il sione del led che qualifica il tipo di transistor, se
condensatore Cl. Aumentando il valore capaciti- circuito stampato su una piastrina di bachelite di PNP o NPN, avviene con una luminosità meno
L'OSCILLATORE AD ONDA QUADRA vo del condensatore Cl, la frequenza di oscilla- forma rettangolare, riportando su questa il dise- intensa di quella che il diodo produce quando vie-
zione diminuisce e diminuiscono, conseguente- gno che in figura 3 è stato presentato in grandez- ne applicato in corrispondenza esatta con le tre
Per disporre della necessaria tensione di alimen- mente, i lampeggìi dei due diodi led. Con il valore za reale. Nel secondo caso si evita questo lavoro e boccole. Questo fenomeno è molto importante,
tazione, alternativamente positiva e negativa, con da noi assegnato a Cl, la frequenza si aggira in- si realizza un circuito cablato, seguendo la dispo- perché consente di distinguere il terminale di col-
una frequenza sufficientemente lenta da produrre torno a 1+2 Hz. sizione dei vari componenti elettronici riportata lettore da quello di emittore, qualora ciò non sia
lampeggìi visibili nei due diodi led, si è fatto uso I rimanenti stadi di ICI sono collegati in paralle- in figura 2, che riflette il piano costruttivo del possibile mediante la sola osservazione del com-
di un oscillatore ad onda quadra, per il quale è lo, con lo scopo di aumentare il valore dell'inten- provatransistor. ponente.
stato scelto un integrato logico della serie CMOS sità di corrente in uscita. Per la realizzazione delle tre prese, necessarie per In sostituzione delle boccole, delle clips e delle
in tecnologia metal-gate, capace di funzionare La tensione di alimentazione di riferimento di le connessioni con i terminali dei transistor in pinzette, si potranno pure utilizzare gli zoccoletti
anche con la tensione erogata da una piccola pila emittore, viene ricavata, sul valore metà della prova, la scelta può cadere su tre boccole di tipo per transistor, oppure le piccole morsettiere con
a 9 V, il modello 4011 B, la cui uscita può rag- tensione della pila, tramite il partitore di tensione serrafili a vite.
Comportamento dei led Valutazione del TR in prova Raccolta PRIMI PASSI - L. 14.000
DLI (ROSSO) DL2 (VERDE)
Spento NPN Nove fascicoli arretrati di maggiore rilevanza didattica per il principiante elettro-
Acceso nico.
Spento Acceso PNP
Spento Spento Interrotto Le copie sono state attentamente selezionate fra quelle in cui la rubrica « PRIMI
Acceso (alter.) Acceso (alter.) In cortocirc. PASSI» ha riscosso il massimo successo editoriale con i seguenti argomenti:
1 ° • Il tester
i
giungere i valori estremi della tensione di alimen- composto con le due resistenze R4 - R5, le quali 3° .L'amperometro
tazione. Lo stadio d'uscita, infatti, può essere im- limitano pure la corrente verso questo elettrodo,
evitando eccessivi assorbimenti dalla pila nel caso 4° • Il capacimetro
di transistor in cortocircuito.
Nell'apposita tabella sono indicate le diverse va- 5°. Il provagiunzioni @
ne°
lutazioni che, con il nostro dispositivo, si posso-
no assegnare ai transistor sottoposti ad esame. °. Oscillatore modulato i
val
#%%g -
2$
i4
292 293
CO ELEMENTARE
ETTRONICA
di tre condensatori è riportato in figura 2. Più Nell'esempio di figura 2, invece, i tre condensato-
precisamente, sulla sinistra di entrambe le figure ri collegati in parallelo hanno i seguenti valori:
è simboleggiato il collegamento in parallelo, sul!a Cl = 50 pF; C2 = 100 pF; C3 = 1.000 pF; dun-
destra il solo condensatore corrispondente al- que:
l'insieme di condensatori.
Questo tipo di collegamento è certamente il più C4 = 50 + 100 + 1.000 = 1.150 pF
semplice da valutare, perché richiede soltanto
COLLEGAMENTI IN SERIE
stema di collegamento, tutte le armature, con ca-
Tutti i condensatori, di qualunque tipo essi siano, a risolvere questi ulteriori problemi tecnici, dato riche elettriche di uno stesso segno, risultano elet- Mentre il calcolo della capacità risultante da un
possono essere collegati tra loro, come si fa per le che un tale compito rimane quasi sempre affidato tricamente connesse tra di loro e sono pure colle- insieme di due o più condensatori collegati in pa-
resistenze o per altri componenti elettronici. E i al progettista. Noi stessi, infatti, quando presen- gate tra loro le armature sulle quali sono conden- rallelo è assai semplice, perché si tratta di eseguire
collegamenti avvengono in tre modi diversi: in tiamo un circuito in cui, ad esempio, in sostitu- sate le cariche elettriche di segno opposto. Il risul- una normale operazione di addizione dei valori
parallelo, in serie, in serie-parallelo. I primi due zione di un solo condensatore ve ne sono due col- tato è dunque evidente: con questo collegamento capacitivi inseriti nel collegamento, per i conden-
sono certamente i più comuni, il terzo si verifica legati in parallelo, per non creare imbarazzo nella si compone un unico condensatore, composto da satori collegati in serie il calcolo, come già prean-
molto raramente. In ogni caso, gli scopi per cui, mente del lettore, ci premuriamo di giustificare il due sole armature, le cui superfici sono la somma nunciato, si presenta un po' più complesso. Oc-
anziché utilizzare un solo condensatore, si impie- fatto con ampie e doverose spiegazioni. Ma pas- delle superfici dei diversi condensatori che parte- corre infatti, in questo secondo caso, applicare
gano due o più elementi, diversamente connessi, siamo senz'altro all'esame dei diversi tipi di colle- cipano al cablaggio in parallelo. Quindi, indican- alcune formule algebriche, peraltro elementari e
sono molteplici. Il primo dei quali viene imposto gamenti di condensatori, anticipando la notizia do con C1, C2, C3, ... Cn i condensatori collega- facilmente risolvibili anche da coloro che non
dalla necessità di raggiungere un valore capaciti- che, per conoscere taluni valori risultanti, si deve ti, il valore della capacità risultante è dato da: hanno una specifica preparazione in materia.
vo non disponibile al momento nel proprio labo- ricorrere alla matematica e, in particolare, all'ap- Il calcolo della capacità risultante dal collega-
ratorio o difficilmente reperibile in commercio; il plicazione di certe espressioni algebriche. C = Cl + C2 + C3 + ... Cn mento di due o più condensatori in serie diviene
secondo scaturisce dalla necessità di ridurre le semplicissimo se tutti i componenti presentano lo
reattanze e poi, via via, vengono tutti gli altri, Nell'esempio di figura 1, i due condensatori colle- stesso valore capacitivo. Basta applicare la se-
quali l'aumento della tensione di lavoro, l'immu- COLLEGAMENTI IN PARALLELO gati in parallelo hanno i seguenti valori: guente formula per avere immediatamente il ri-
nità ai picchi di tensione, la resistenza agli agenti Cl = 250 pF; C2 = 1.000 pF; dunque: sultato:
esterni, l'insensibilità alle escursioni termiche. Il collegamento in parallelo di due condensatori è
Tuttavia, assai raramente il dilettante è chiamato rappresentato simbolicamente in figura 1. Quello C3 = Cl + C2 = 250 + 1.000 = 1.250 pF C = C1:n
294 295
c1 c2 c3 C3
250 1000 7250 Fig. 1- Il valore capacitivo, risultante
- 103pF
pF pF pF dall'accoppiamento di due conden-
satori collegati in parallelo, equivale
alla somma matematica dei singoli Fig. 3- Per stabilire il valore capacitivo risultante dal
valori dei condensatori che parteci- collegamento in serie di due condensatori, occor-
pano al collegamento. Quindi C1+ re applicare una semplice formula algebrica. Nel-
= = =
C2 C3 250pF + 1.000pF 1.250 pF. = =
l'esempio di figura C1+C2 C3 103 pF.
nella quale C identifica il valore capacitivo risul- tori collegati in serie sono soltanto due, allora va- plicare l'ultima formula pubblicata:
tante, Cl quello di un solo condensatore ed n il le la formula: C3 = 150 X 330 49.500 = 103,125 pF
numero dei condensatori, tutti dello stesso valo- 150 + 330 480 1
Clx C2 C4 = = 66,5 pF
re, collegati in serie. Per esempio, se si collegano C = 1 1 1
in serie tre condensatori del valore di 30 pF, la ca- C1 + C2 Un secondo esempio di collegamento in serie di + +
pacità risultante è di: tre condensatori è quello riportato in figura 4, nel 100 330 500
Un esempio di questo tipo di collegamento èri- quale i componenti assumono i seguenti valori:
C = 30 :3= 10pF portato in figura 3, nella quale i due condensatori Cl = 100 pF; C2 -= 330 pF; C3 = 500 pF. Ma questa formula raramente viene utilizzata dai
Cl e C2 hanno i seguenti valori capacitivi: 150 pF In questo caso, per stabilire il valore capacitivo principianti, i quali possono anche dimenticarla.
Ma se i valori capacitivi sono diversi e i condensa- e 330 pF. Applicando la formula ora citata, si ha: risultante dal collegamento in serie, occorre ap- Occorre invece tenere bene a memoria la prima e
50
C2
700
C3
7000 1150 Fig. 4-Il calcolo più complesso si verifica quando, co-
'
C2100pF
C3!30pF 66,5F
me in questo esempio di collegamento in serie di tre
pF pF pF pF
--
condensatori, i componenti che partecipano al ca-
Fig. 2- Qualunque sia il numero di
blaggio d'Insieme sono più di due, perché la formula
condensatori, che formano il colle-
da applicare, in tal caso, è abbastanza complicata
gamento in parallelo, il valore capa-
per chi non ha conservato l'esercizio pratico con le
citivo risultante è sempre dato dalla
somma matematica dei singoli valo- frazioni matematiche.
ri. In questo esempio C1+ C2 +C3 =
C4=50pF + 100pF + 1.000pF == 1.150pF.
296 297
9 9
o
Cr, DEV
o o o
[illi!1 1ID)
aE
e
9V
25 50
2 pile da 4,5V coll. in serie 250 _ 250
\
25 50
e 2,5
,25
0,1
10
2,5 10
1o x1 0,25
500 x0o ; 1
10 x1
500 10
4,5V
Fig. 5 • Tramite questo semplice circuito sperimentale, il lettore può verificare il pro-
cesso di carica e di scarica di un condensatore elettrolitico, ossia di elevata capacità.
la seconda formula relativa al collegamento in se- Per concludere, raccomandiamo, prima di ese-
rie, ossia quella in cui tutti i condensatori hanno guire qualsiasi operazione, vale a dire prima di
lo stesso valore capacitivo e quella in cui sono applicare le formule citate, di controllare che tutti
collegati due soli condensatori di diverso valore. i valori capacitivi dei condensatori, che formano
La validità dei calcoli eseguiti, con tutte le formu- sia il collegamento in parallelo, sia quello in serie,
le fin qui proposte, sussiste soltanto se viene ri- siano espressi in una stessa misura: microfarad
spettata la condizione che tutti i valori capacitivi (F), nanofarad (nF), picofarad (pF).
vengano espressi con la stessa misura. Per esem- Il picofarad si usa normalmente per valori fino a
pio, facendo riferimento allo schema di figura 1, i 100.000 pF. Per valori capacitivi più elevati si usa
valori di Cl e C2 sono formulati in picofarad (pF); il F. Ad ogni modo occorre ricordare che, a vol-
ma se uno soltanto di questi fosse stato indicato te, si fa uso del microfarad anche per valori non
con altra misura, ad esempio in microfarad (F), molto elevati. Pertanto conviene tenere bene a Fig. 7 • È buona regola, prima di riporre nel luogo
prima di eseguire l'operazione di addizione oc- di conservazione un condensatore elettrolitico,
memoria le seguenti corrispondenze: provvedere alla sua completa scarica, cortocircui-
correva eseguire la trasformazione da microfarad tando, con la lama di un cacciavite, i due terminali.
e picofarad. Al condensatore C2, infatti, si pote- 0,1 F = 100.000 pF
va attribuire il valore di 0,001 F, che è uguale a 0,01 F 10.000 pF
1.000 pF. 0,001 F = 1.000 pF
298 299
9 9
o o
o
s 0
™,.,~ @I, 1oo 9Ff ooo ]
e
9V
25
2,5 -
50
10
2 pile da 4,5Vcoll. in serie 250 250
e
\
25 50
2
2,5 ·10
0,25
1
10 x1
$ 0o x1o G
4,5V
Fig. 8 • Il processo di carica e scarica, di un condensatore elettrolitico, si sviluppa
più lentamente, collegando, in serie con Il morsetto positivo del condensatore, una
resistenza di adeguato valore ohmmico.
Il nanofarad, a differenza del picofarad e del mi- ne, questo importante concetto, che viene defini-
crofarad, è una misura poco usata nel settore di- to con l'espressione di "carica e scarica del con-
lettantistico. densatore", merita ora alcune particolari consi-
derazioni e, soprattutto, alcune pratiche applica- Quando si inserisce nel circuito la pila da 9 V, il viatore un'altra volta su O. Si potrà così notare
zioni. Prendiamo quindi in esame il circuito teori- deviatore deve rimanere posizionato sullo zero (O). che, pur essendo stato disinserito il generatore,
CARICA E SCARICA co di figura 5, composto da una pila da 9 V, da In tali condizioni circuitali, la lampada LP rima- cioè la pila, l'indice del tester rimane ancora fer-
un deviatore, una lampada, un condensatore elet- ne spenta ed il tester misura O V. Successivamen- mo sul valore di 9 V, confermando che il conden-
È stato detto che il condensatore, in modo parti- trolitico, ossia un componente di elevata capacità te si commuta il deviatore su C (carica) e si osser- satore C si è caricato in precedenza e conserva la
colare quando il valore capacitivo di questo è ele- ed un tester, commutato nella funzione di volt- va che la lampada LP si accende per un attimo, carica alla tensione di 9 V. Poi, lentamente, il va-
vato, si comporta come un serbatoio di cariche metro in continua e su una scala superiore al va- mentre il tester segnala il valore di 9 V. Si può lore di 9 V diminuisce col passare del tempo,
elettriche, che si accumulano sulle due armature lore della tensione della pila; con il modello di te- così arguire che l'accensione temporanea della principalmente perché il tester, per funzionare,
del componente dopo averlo collegato ad unge- ster impiegato, la commutazione è fatta sul valo- lampada è dovuta ad un rapido passaggio di cor- ossia per mantenere l'indice fermo sul valore di 9
neratore elettrico, per esempio ad una pila. Ed è re di 25 Vcc fondo-scala. rente, che è la corrente di carica di C, inizialmen- V, necessita di una piccola corrente, che viene
anche stato detto che il condensatore conserva, L'esperimento consiste nel caricare e scaricare, te intensa, tanto da accendere la lampadina, ma fornita dal condensatore carico. In ogni caso, con
per un tempo più o meno lungo, la carica, ma la tramite il deviatore, il condensatore C e nel con- successivamente e gradatamente debole, fino al- gli elementi prescritti per la composizione del cir-
restituisce quando i suoi terminali vengono corto- trollare gli effetti sulla lampadina LP e sull'indice l'estinzione completa. cuito di figura 5, il tester segnala ancora una ten-
circuitati o collegati con un circuito chiuso. Ebbe- del tester. L'esperimento continua posizionando ora il de- sione di qualche volt dopo due ore.
300 301
di conservazione, provvedere alla loro completa con una resistenza di maggior valore ohmmico:
V
scarica, cortocircuitandone i terminali con un R = 2. 700 ohm. Anche di questo schema presen-
cacciavite, come indicato in figura 7 e ripetendo tiamo il piano costruttivo in figura 9, che deve es-
9 più volte questa operazione nell'arco di tempo di sere realizzato con le medesime modalità con cui
8 ad alcuni minuti. è stato composto l'esperimento di figura 6.
7 1
,L_ Lo schema proposto in figura 6 rappresenta la Ripetendo l'operazione di carica del condensato-
6) L realizzazione pratica dello schema teorico di figu- re C, mediante commutazione del deviatore su C,
5 L ra 5. Il cablaggio del circuito si esegue su una ta- si potrà notare come la tensione, segnalata dal te-
4 X voletta di legno, facendo bene attenzione a colle- ster, dapprima sale rapidamente e poi continua a
L N Fig. 10- I due processi di carica e scarica di un con-
3
......... densatore, vengono interpretati analiticamente attra- gare il reoforo positivo del condensatore elettroli- salire in maniera sempre più lenta, mano a mano
2 1
I •.gaie3
verso le due curve qui riportate, che sono perfetta- tico, il cui valore è di 4. 700 F - 16 VI, su un ter- che ci si avvicina al valore di 9 Vcc. Anche il pro-
mente simmetriche pur presentando andamento op- minale della lampadina da 6 V- 50 mA. L'altro cesso di scarica di C, ottenuto con il deviatore
oi 7 posto.
terminale della lampadina va connesso con il commutato su S, si sviluppa allo stesso modo,
morsetto centrale (1) del deviatore. Il polo negati- dapprima rapidamente e poi sempre più lenta-
vo della batteria, composta da due elementi da mente e potrà essere ugualmente seguito osser-
4,5 V ciascuno, collegati in serie, rimane applica- vando il comportamento dell'indice del tester.
to, tramite filo conduttore, al morsetto S del de- I due fenomeni elettrici di carica e scarica, analiz-
viatore. zati praticamente attraverso l'esperimento di fi-
La seconda parte dell'esperimento consiste dap- infatti, rivela un guizzo luminoso, il secondo rag- I puntali del tester debbono essere utilizzati nel gura 8, vengono diagrammati, ovvero interpretati
prima nella ripetizione del processo di carica del giunge istantaneamente l'inizio scala, segnalando modo indicato in figura 6: puntale rosso sul reofo- analiticamente, attraverso le due curve riportate
condensatore, posizionando il deviatore su C e il valore di O V. Dunque, il condensatore C si è ro positivo di C e puntale nero su quello negativo. in figura 10. Come si può notare, le due curve so-
poi, dopo aver atteso per un po' di tempo, neces- ora scaricato, ossia ha ceduto tutta l'energia elet- li circuito teorico presentato in figura 8 ripropo- no perfettamente identiche, ma opposte; sull'asse
sario a completare la carica del condensatore, trica, assorbita in precedenza dalla pila, alla lam- ne, quasi interamente, quello di figura 5, con la orizzontale sono riportati i tempi, su quello verti-
nella commutazione del deviatore su S (scarica). padina che, per un attimo, si è accesa. sola differenza della sostituzione della lampadina cale i valori delle tensioni.
Con questa operazione si cortocircuita pratica- Ricordiamo che i condensatori di grande e media
mente il condensatore elettrolitico carico alla ten- capacità, quando sono carichi, possono conser-
sione di 9 V. Ed il risultato lo si nota osservando vare la carica per molti giorni; è buona norma,
sia la lampadina che l'indice del tester. La prima, quindi, quando questi vengono riposti nel luogo
IL CORREDO DEL PRINCIPIANTE
L. 26.000
ELETTRONI
PR
sweag reagisse
» ELETTRONICA - RADIO - OM-27 MH
TTE!
A
I lU,
LFA T Per agevolare il lavoro di chi inizia la pratica dell'elettronica è stato approntato
questo utilissimo kit, contenente, oltre che un moderno saldatore, leggero e ma-
neggevole, adatto per tutte le esigenze del principiante, altri elementi ed utensili,
offerti ai lettori del presente periodico ad un prezzo assolutamente eccezionale.
<«
Il contenuto e la materia trattata fanno di questo fascico- Spiralina filo-stagno
lo un vero
Scatola contenente pasta disossidante
Pinza a molla in materiale isolante
Tronchesino tranciaconduttori con impugna·
AN ALE- UID
al prezzo di L. 4.000
tura anatomica ed apertura a molla
Cacciavite micro per regolazioni varie 2~
302
s'
Z.E2.
-
#
2
% VENDO joystick spectravideo con codice ZV/6500 a Li-
re 20.000 + spese di spedizione. Inoltre vendo due rivi-
nr ste di elettronica e una di computer al prezzo di coperti-
na + spese di spedizione.
BRAGALINI ROBERTO • Via Caduti di Cefalonia - Scuo-.
lenite - cqisii- Permute GRATUITO CERCO schemi di circuiti elettrici di vario genere anche
in fotocopia; in cambio offro schemi di generatore BF
di fruscio, trasmettitore FM 2W,radiospia, amplificato-
re BF 10 W.
SONDA CRISTIAN - Via Venezia, 4 - 36050 CARTIGLIA-
NO (Vicenza)
I signori lettori che intendono avvalersi della Rubrica « Vendite - Acquisti - Permu-
te » sono invitati ad utilizzare il presente tagliando.
l: T
12/"P09"
e
VALLONE FRANCO
Pescara
Resistenze
10F- 16 VI (elettrolitico)
r
mer R2 consente di suddividere, esattamente a R3 = 10.000 ohm - 0,5 W 4 9jt c,; 11+
metà, la tensione in uscita.L'integrato ICI, aven- R4 = 0,5 ohm -0,5 W
do il punto di massa collegato con l'ingresso in- R5 = 0,5 ohm - 0,5 W
vertente, stabilisce una controreazione, che pilota
le basi dei due transistor TRI - TR2 in maniera
o ne1
-
opposta a quella delle sollecitazioni del carico, Varie
-
che tendono a spostare la tensione di massa dal IC1 = A 741
valore centrale. Si ricordi di equipaggiare i due
transistor con adatti elementi di raffreddamento.
TR1 = TIP 29
TR2 = TIP 30 •
308
INDICATORE DI CARICA CORRENTI DI FUGA NEGLI ELETTROLITICI LA PRESA SCART
Ho costruito un caricabatterie di tipo molto sem- Vorrei sapere se esiste un metodo semplice di con- Tempo fa ho acquistato un videoregistratore ed
plice, privo di indicatore di carica raggiunta. Ma trollo delle correnti di fuga nei condensatori elet- 2
ora una telecamera in bianco e nero, usata. Per 3
mi sono accorto che un tale elemento è assoluta- trolitici che sia adatto ad un dilettante come me. accoppiare i due apparati, devo sapere a cosa ser-
mente necessario. Disponete di un circuito di se- GASPAROTTO GUIDO vono i ventuno piedini della presa SCART.
gnalazione da inserire nel mio apparato? Treviso 5
6
CATTANEO ROMANO 7
ROCCHI CESARE Certamente quello che, con l'ausilio del circuito Ancona 8
Bari qui riportato, consente un controllo sufficiente- 9
mente attendibile. Quando si inserisce il conden- 10
Il progetto qui pubblicato potrà essere utilizzato satore CX nel circuito, il diodo led si accende per 11
per molte pratiche applicazioni, oltre che per un tempo più o meno breve, a seconda del valore 12=
quella segnalataci. Si tratta infatti di un elemen- capacitivo del condensatore in esame. Se rimane =13 , LATO
sempre acceso, CX si trova in cortocircuito. Ap- 14 = i STAGNATURE
tare amperometro ad indice luminoso, identifica- I
bile nel diodo led DL. Il transistor TRJ conduce pena spento DL, prema il pulsante Pi, di tipo =151
allorché la tensione sulla base è inferiore di O, 65 normalmente chiuso e controlli con il tester la SCART è una parola composta con le iniziali qui I
V di quella di emittore. E ciò accade finché la cor- corrente di fuga che, servendosi di uno strumento di seguito menzionate: Syndicat des Construc- 7
rente, che attraversa la resistenza RS, provoca la elettronico, in corrispondenza di alcune capacità, ire._." ,
teurs d'Appareils Radio et Televiseurs. Il signifi- Ii.
caduta di tensione di 0,65 V. Al di sotto di questo dovrebbe assumere i seguenti valori: cato dei ventuno piedini della presa è citato nella 19 !
valore, il diodo led si spegne perché TRJ non con- ,20 I
tabella, mentre lo schema rappresenta il connet- _----h
duce, segnalando la diminuzione della corrente di IO F = O0,1 A tore "maschio" visto dal lato saldature. _/ RIFERIM
-<
carica della batteria e, in sostanza, l'avvenuta ca- 47 F = 0,3 A
rica. Il trimmer RJ deve essere regolato in modo 100 F == 0,6 A
che il led si accenda al momento dell'inizio della 470 F = 2A
operazione di ricarica della batteria, ossia in cor- 1.000 F = 5 A
rispondenza con la corrente richiesta. Per calco- 4.700 F = 8A
PIEDINO FUNZIONE E DATI ELETTRICI
lare il valore di RS, si applica la formula V : I, Correnti superiori a quelle elencate indicano con-
nella quale V = O, 65 ed I rappresenta la corrente densatori in perdita. La resistenza RJ ha il valore I use. audio (canale destro) 0,5 V su I KO
di carica che, per una batteria, vale li 10 Ah. Il di 1.000 ohm ed il pulsante PI, come abbiamo 2 ENTR. audio (canale destro) 0,5 V su IO KO
procedimento di ricarica di una batteria dura non detto, deve essere di tipo normalmente chiuso.
meno di dieci ore. Tempi superiori, purché non L'alimentazione è ottenuta con la tensione di 12 3 USC. audio (canale sinistro) 0,5 V su I KO
elevati, non danneggiano il generatore. Vcc. 4 MASSA audio
$ MASSA "blu"
RS
6 ENTR. audio (canale sinistro) 0,5 V su IO KO
RI Il I Il DL 7 ENTR. "blu" - 0,7 V su 75 O
"
o
12V
-. L 8
9
Selezione per segnale VIDEO COMPOSITO 12 Vcc su IO KO
MASSA "verde" (GREEN)
e o-T
O
e
E
e[
ee , rR
e e
I
IO
11
12
13
14
USC. telecomando (invertita)
ENTR. "verde" (GREEN) O, 7 V su 75 O
use. telecomando (diretta)
MASSA "rosso" (REO)
MASSA telecomando
15 ENTR. A "rosso"(RED) 0,7 V su 75 O
16 Selezione rosso - verde - blu (RGB) 3 Vcc su IO KO
17 MASSA per segnale VIDEO COMPOSITO
18 MASSA selezione (rosso - verde - blu)
R1 == 100 ohm (trimmer)
R2 = 1.000 ohm 19 USC. segnale VIDEO COMPOSITO (I Vpp- 75 O)
R3 = 1.000 ohm 20 ENTR. segnale video composito (I Vpp- 75 O)
TR1= BC177
DL = diodo led 21 Schermo esterno, da collegare a massa
310
311
TEMPii E FREQUENZE Applichi la seguente formula: F = 1 : T, nella
PROGRESSI CON IL CC)MPU'TER quale T può essere indicato in secondi (S), in mil-
Assai spesso mi capita di veder indicate, su pub- lisecondi (mS), in microsecondi (S) o in nanose-
Dopo un certo tempo di studio e di pratica, sono Quando il PIN del computer diventa "I", il tran- blicazioni e strumenti, le caratteristiche dinami- condi (nS). Conseguentemente la formula assume
in grado di lavorare con la porta d'uscita del mio sistor TRJ va in saturazione ed il relé si eccita, ac- che di lavoro espresse in tempi anziché in fre- le seguenti espressioni: F (Hz) = 1 : S; F (Hz) =
computer. Con il tester mi sono accorto che alcu- cendendo la lampada LP. Alimenti il circuito qui quenze. Qual'è la via più agevole per risalire da 1.000:mS;F(KHz = 1.000:µ,S;F(MHz) = 1:
ni piedini assumono la condizione '' 1 '' in base ai pubblicato con la tensione di 12 Vcc derivata da una grandezza all'altra? S; F (MHz) = 1. 000 : nS. La tabella qui pubbli-
comandi del programma da me inserito. Ora però apposito alimentatore separato. Colleghi prima il cata, potrà aiutarla ad evitare alcuni calcoli, ma
vorrei accendere una lampada da 220 V. Come filo di massa e poi quello del segnale, ovviamente PINI STANISLAO si ricordi che la validità di quanto detto si estende
posso fare? con gli alimentatori inizialmente spenti. Bressanone soltanto ai circuiti semplici, ad una sola costante
di tempo.
MAGRI GIULIANO
Savona
TEMPO FREQ. TEMPO FREQ. TEMPO FEQ.
www-j»p
•
Rl D7. -
?<
@e R1 201-lz
o-·
u e 12V
50s
25ns -4 O H;z
I 50s
254s
20\<H:z
40KH
50 ns
25s
20MH
40 HH
e 220V 12,5s
I
SO Hz 12,5, 80KHa 42,5s SOHHz
I '
10 YTIS 100Hz 10,s 100KHz 0 ns 00 MHz
R1 = 47.000 ohm TR1 = BC107B 2,5s 400 Hz 2,5s LIOOKHz <,5 nS 4001Hz
D1 = 1N914 RL = relé (12 Vcc - 1.000 ohm)
D2 = 1N4004 1,25s 800 H 1,25,._s 800 H -i,t':1 .... 5 800 MHz
VOLTMETRO
S1 R1O
R3 R1
o.
57
Cl
e
alla presa
cuffia #- n k
t l] p1 R4
/C1 - 2
Condensatori Varie
C1 = 500.000 pF TR1 = BC 109
C2 = 500.000 pF SCR= BRX 7O
C3 = 100.000 pF D1 = diodo al silicio (1N914)
B = buzzer di tipo attivo
Resistenze DL = diodo led
P1 = pulsante normai. chiuso
R1 = 330 ohm S1 = interrutt.
R2 = 3,3 megaohm ALIM. = 9V
R3 = 4.700 ohm (potenz. a variaz. log.)
R4 = 10.000 ohm
R5 = 1.000 ohm
Varie
Via Zuretti 52 - 20125 Milano Resistenze IC1 = TL 081
R1 = 22.000 ohm IC2 = TL 081
R2 = 47.000 ohm ALIM. = 9 Vcc 15 Vcc
314 315
MISURE DI TENSIONE
CARATTERISTICHE:
Tempo di riscaldamento: 3 secondi
&,
Alimentazione: 220 V
4
d
i UE?
Potenza: 100W
LP
$
316 317
SCATOLE ■
DI ,IVIDNTAGGID ~
ELETTRDNICHE1
~:J.
offerta speciale! __ STRUMENTI DI MISURA
ULTIMETRO DIGITALE
ELETTRONICA
3
#= = PRATI CA
PORTATE
VOLT D.C
VOLT A.C.
OHM
200 mV - 2 V - 20 V - 200 V - 1000 V
200 mV - 2 V - 20 V - 200 V - 750 V
202-200 2-2 KO- 20 KO - 200 KO - 2 MQ
CEE±=: AMP. D. C.
-20 MQ
200 A - 2 mA - 20 mA - 200 mA - 2000 mA
- 10 A
,•• " w7 AMP. A.C. 200 A - 2 mA - 20 mA - 200 mA - 2000 mA
- 10A
Cl d d dd
e PRATI
e #9
ACCESSORI
Libretto istruzione con schema elettrico e distinta dei compo-
nenti - Puntali antinfortunistici - Coccodrilli isolati da avvitare
sui puntali.
2%9°
E COMPENSATORI
NOICAronE
Dlllffl. lO
CON CM0S
MULTIMETRO DIGITALE
MOD. TS 240D • L. 73.000
IL CARDIOMONI TOR
PER TV
GENERATORE DI BARRE
CARATTERISTICHE GENERALI
Visualizzatore a cristalli liquidi con indicatore di polarità.
Tensione massima 500 V di picco
Alimentazione 9V
L. 2.000 Dimensioni
Peso
mm 130 x 75 x 28
Kg 0,195
PORTATE
Tensioni AC = 200 V - 750 V
Correnti CC = 2.000 A- 20 mA - 200 mA - 2.000 mA
Per agevolare l'opera di chi, per la prima volta è impegnato nella ricerca degli elementi didattici Tensioni CC = 2.000 mV - 20 V - 200 V - 1.000 V
introduttivi di questa affascinante disciplina che è l'elettronica del tempo libero, abbiamo ap- Resistenza = 2.000 Il - 20 K2- 200 K?- 2.000 KO
prontato un insieme di riviste che, acquistate separatamente verrebbero a cosstare L. 3.500 cia-
scuna, ma che in un blocco unico, anziché L. 35.000, si possono avere per sole L. 12.000. INTERAMENTE PROTETTO DAL SOVRACCARICO
ACCESSORI
Libretto istruzione con schema elettrico - Puntali
±
±5±±$-.russa±3=
%.% Gli strumenti pubblicizzati in questa pagina possono essere richiesti inviando anticipatamente
l'importo, nel quale sono già comprese le spese di spedizione, tramite vaglia postale, assegno
bancario o conto corrente postale n. 46013207 a: STOCK RADIO - 20124 MILANO -Via P. Castaldi, 20.
MICROTRASMETTITORE
Fl s + 1ss Ma
IN SCATOLA
DI MONTAGGIO
L. 24.000
CARATTERISTICHE
Il EMISSIONE
GAMME DI LAVORO:
ALIMENTAZIONE
ASSORBIMENTO
POTENZA D'USCITA:
SENSIBILITÀ
BOBINE OSCILL.
DIMENSIONI
:
:
:
:
:
:
FM
52 MHz + 158 MHz
9 Vcc + 15 Vcc
5 mA con alim. 9 Vcc
10 mw + 50 mW
regolabile
intercambiabili
6,5 cm x 5 cm
rea.nane±r e.su eresse
DI ELETTRONICA - RADIO - OM • 27 MHz
PRATICA
A&
PERIODICO MENSILE - SPED. IN ABB. POST. GR. 3°/70 - ANNO XVII - N. 6 - GIUGNO 1988
ED. ELETTRONICA PRATICA-VIA ZURETTI, 52-20125 MILANO L. 3.500
SERRATURA
CODIFICATA
STRU E SURA __
TESTER ANALOGICO
MOD. TS 271. L. 24.500
CARATTERISTICHE GENERALI
5 Campi di misura - 19 portate
Sensibilità : 10.000 9/V D.C.
Dimensioni : mm 150 x 63 x 32
Peso : Kg O, 14
Pi la : 1 elemento da 1,5 V
PORTATE
VOLT D.C. = 0,25 V • 2,5 V • 25 V • 250 V - 1.000 V
VOLT A.C. = 10V-50 V-250 V. 1.000 V
AMP. D.C. 0,1 mA- 10 mA- 500 mA
OHM x 10 ohm - x 100 ohm- 1.000 ohm
dB = 20 d + 62 dB
ACCESSORI
Libretto istruzione con schema elettrico - Puntali
TESTER ANALOGICO
MOD. TS 260 - L. 59.000
CARATTERISTICHE GENERALI
7 Campi di misura - 31 portate
Sensibilità 20.000 Q/V D.C.- 4.000 !/V A.C.
Dimensioni mm 103 x 103 x 38
Peso Kg 0,250
Scala mm 95
Pile 2 elementi da 1,5 V
2 Fusibili
Spinotti speciali contro le errate inserzioni
PORTATE
VOLT D.C 100 m V - 0,5 V - 2 V - 5 V - 20 V - 50 V - 100
V-200V-1000V
VOLT A.C. 2,5 V - 10V - 25 V - 100 V - 250 V - 500 V -
1000 V
OHM 2x1-2x10-x100-2x 1000
AMP. D.C. 50 A- 500 A-5 mA4- 50 m4 -0,5 A-5 A
AMP. A.C. 250 A - 1,5 mA - 15 mA - 150 mA - 1 ,5 A -
10 A •
CAPACITÀ = O- 50F-0 : 500 F (con batteria interna)
dB 22 dB - 30 dB - 42 dB - 50 dB - 56 dB- 62 dB
ACCESSORI
Libretto istruzione con schema elettrico e parti accessorie -
Puntali
Gli strumenti pubblicizzati in questa pagina possono essere richiesti inviando anticipatamente
l'importo, nel quale sono già comprese le spese di spedizione, tramite vaglia postale, assegno
bancario o conto corrente postale n. 46013207 a: STOCK RADIO - 20124 MILANO - Via P. Castaldi, 20.
Ecco il dono
che premia chi si abbona
o rinnova l'abbonamento scaduto
MANUALE
DEI
p1ODI E DEI TRANSISTOR
·,a
Abbonatevi! I
e lo riceverete
subito in dono
,
a casa vostra ''
,.
ATTENZIONE!
Il manuale, illustrato alla pagina precedente, è un'opera editoria-
le appositamente approntata per premiare gli abbonati a Elettro-
nica Pratica. Non è quindi un prodotto commerciale e non può
essere acquistata, a parte, in alcuna libreria, né presso questa
Casa Editrice.
ELETTRONICA
PRATICA
Via Zuretti, 52 Milano - Tel. 6697945
ANNO 17 N. 6- GIUGNO 1988
LA COPERTINA • Riproduce i due elementi, di
maggior rilievo tecnico, che compongono il pro-
getto della serratura codificata: il modulo elettro-
nico e la pulsantiera. Con questo dispositivo si pi-
lota, conoscendo un numero segreto, qualsiasi ti.
po di serratura elettromeccanica.
editrice
ELETTRONICA PRATICA
direttore responsabile
Sommario
ZEFFERINO DE SANCTIS
SERRATURA CODIFICATA 324
disegno tecnico PER CASSEFORTI
CORRADO EUGENIO
CASSETTI E PORTE
stampa
TIMEC
ALBAIRATE - MILANO LAMPEGGIATORE AUTOMATICO 334
Distributore esclusivo per PER CAMPEGGI E PARCHEGGI
l'Italia: ALIMENTATO CON BATTERIA
A.&G. Marco • Via Fortezza n.
27 · 20126 Milano tel. 25261
autorizzazione Tribunale Civi-
le di Milano - N. 74 del 29-12- IL SALVALAMPADE A TRIAC 342
1972 - pubblicità inferiore al LIMITA I SALTI TERMICI
25%.
NEI FILAMENTI RESISTIVI
UNA COPIA L. 3.500
ARRETRATO L. 3.500
DUE TRANSISTOR DIVERSI 350
I FASCICOLI ARRETRATI PER UN ESPERIMENTO
DEBBONO ESSERE RICHIE-
STI ESCLUSIVAMENTE A:
ELETTRONICA PRATICA
Via Zuretti, 52 - 20125 MILANO PRIMI PASSI 358
DIREZIONE - AMMINISTRA-
CORSO DI ELETTRONICA
ZIONE - PUBBLICITÀ - VIA ZU- INDUZIONE
RETTI 52 - 20125 MILANO.
Proteggete
i vostri cassetti
da curiosi e da trafugamenti.
Difendete
denaro e preziosi
da incursioni ladresche.
SERRATURA
CODIFICATA
Il progetto, qui presentato e descritto, ripete, in circuito pilotato da una pulsantiera numerata, la
forma codificata, quel sistema di apertura di por- cui combinazione, opportunamente prestabilita e
te, portoni e cancelli che noi tutti conosciamo e di rinnovabile nel tempo, qualora ve ne fosse biso-
cui ogni giorno ci serviamo. E con il quale, quan- gno, è conosciuta da una o poche persone soltanto.
do qualcuno suona il campanello di casa, premia- Ovviamente, questo progetto, peraltro semplice e
mo un pulsante, per inviare corrente alla serratu- realizzabile pure dai principianti, potrà avere
ra elettromeccanica che, dopo aver ricevuto il co- molte altre applicazioni, oltre quella inizialmente
mando elettrico, scatta immediatamente ed apre citata. Per esempio potrà formare la serratura se-
l'uscio a chi deve o vuole entrare. greta di un mobile, di un cassetto o di un conteni-
In pratica, la codificazione consiste in una elabo- tore adibito a cassaforte. In ogni caso si rivelerà
razione elettronica del comune interruttore a pul- una valida protezione di oggetti di un certo valore
sante, che in questo caso viene sostituito con un contro azioni di individui malintenzionati.
324
Un ulteriore, grande vantaggio, derivante dalla tiera il numero segreto, il relé scatta e con i suoi
atura codificata, dopo quello della segretez- terminali mobili chiude il circuito elettrico di una
za, può essere riscontrato nel fatto che questa normale serratura elettromeccanica, che può es-
o di schede particolari o chiavi di fattura sere piccola o grande, di modesta od elevata po-
ma, come abbiamo detto, di una co- tenza, a seconda dell'impiego cui si destina il pro-
mune tastiera, su cui si compone il codice segreto, getto.
possibilità di trasmettere anche da lontano, L'insieme di elementi da noi fotografati deve es-
ono e quindi verbalmente, la combina- sere inserito in un contenitore, sulla cui parte su-
apertura a persone fidate, amici o parenti periore si fissa la pulsantiera ed eventualmente un
necessariamente, debbono entrare in un lo- diodo led. L'applicazione, poi, potrà avvenire in
prelevare cose, denaro e documenti da un qualsiasi punto, su un fianco di un tavolo, volen-
cassetto. Perché la ''chiave d'apertura'' si identi- do controllare l'apertura del cassetto di questo,
ero, che va ritenuto a memoria o, sulla portiera del mobile adibito a cassaforte o
t to con piccoli caratteri su un do- sullo stipite della porta, quando si vuol proibire
nale che si porta sempre con sè. l'accesso ad un locale. Non occorre quindi occul-
tare gli elementi di comando, anzi è bene lasciarli
in evidenza perché, come vedremo nel corso del-
ELLA SERRATURA l'esame del circuito elettrico del progetto, questi
possono tentare chiunque a formare il numero se-
entamente la foto di apertura del greto, per lasciarsi facilmente trarre in inganno
o, nota che il progetto della serra- dall'accensione di un led.
codificata consta di una tastiera composta La pulsantiera da noi adottata nella costruzione
pulsanti collegata, tramite un fascio di del prototipo presenta dieci pulsanti numerati
conduttori, diversamente colorati, ad un dallo zero al nove. Altri due pulsanti sono senza
nel quale è presente un picco- numero ma, a seconda della casa costruttrice,
opo aver formato sulla pulsan- questi possono essere segnalati con lettere o sim-
325
====$-è'.5
:,,.
..... ===►~
+
I
i I
Il Il ..
-
"
o e:
I
I e:
I I
+n à ll
~ n====R1 ii
I
I
I
I o Il
~..I.c==61I
<o_r_ I
Q ~ .., ~ O)
Cl: Q:
"' I
Q..:I..=====§1
E-
I
è]
<
a:
Lu
---
è' w I
i-..
<: è j I
< <:>..l., I
(/) Q ~
I
ci:..l..a===G===
I
èt_r_~
I .
n:..r..~ +uy
I
~
..!..
(J
I
I +
I, _
326
"e" comune
12VCA (trasf.)
elettromagnete
•
Fig. 2 • Piano costruttivo, realizzato su circuito stampato, del modulo elettronico
della serratura codificata. Il numero "chiave" è stabilito dalla posizione di un termi-
nale della resistenza R2 e da quelli dei tre ponticelli che stabiliscono altrettanti con-
tatti con tre pulsanti della tastiera. Si noti, in prossimità di R10, la presenza dei due
capicorda sui quali vanno fissati i conduttori di anodo (a) e catodo(k) del diodo led.
<
Condensatori
COMPONENTI
R8 = 330 ohm
I
C1 = 47F -16 VI (elettrolitico) R9 = 1.800 ohm
C2 = 220F ·16 VI (elettrolitico) R10 = 1.800 ohm
= 220 F • 16 VI (elettrolitico)
CC = 220 µF - 16 VI (elettrolitico)
Varie
Resistenze IC1 = 4082B (integrato)
TR1 = BC107 (transistor NPN)
47.000 ohm P1 = 80 V-0,5 A (ponte raddrizz.)
= 68 ohm DL = diodo led
= 47.000 ohm D1 == 1N4004 (diodo al silicio)
= 47.000 ohm RL = 12 Vcc (relé)
== 47.000 ohm PULSANTIERA = vedi testo
= 68 ohm EM = vedi testo
= 120.000 ohm ALIM. = 12Vca
327
+- +
boli. Nei nostri schemi, i due pulsanti privi di nu- con circuito stampato, mentre gli altri componen-
meri sono stati indicati con due lettere X. ti, ossia la pulsantiera e la serratura elettromecca-
Tutti i pulsanti, essendo questi dei semplici inter- nica EM, sono da considerarsi corpi esterni al
ruttori, sono dotati di due terminali, uno dei quali modulo.
fa capo ad un conduttore comune che, nei nostri Il componente di maggior spicco, presente nel mo-
disegni, è stato proposto con la lettera C. E cosi si dulo elettronico, è rappresentato dall'integrato
spiega perché, pur essendo dodici i pulsanti, dalla ICl, che è un CMOS metal gate modello 4082 B.
pulsantiera si dipartono tredici conduttori. Questo elemento, in particolari condizioni appli-
L'impiego della serratura elettronica consiste nel- cative, presenta una eccezionale immunità ai ru-
lo scegliere un numero preciso, da tenere bene a mori ed è caratterizzato da una vitalità pressoché
mente e nel comporre poi questo numero sulla ta- illimitata.
stiera. Facciamo un esempio. Il numero prescelto La tensione di alimentazione di I Cl, opportuna-
sia il 7410. Ora, se si premono le quattro cifre nel- mente scelta fra i valori alti, tali da garantire una
l'ordine citato, la serratura apre. Ma, attenzione, elevata soglia di sensibilità ai disturbi, viene fil-
occorre dapprima premere il pulsante relativo al trata dal condensatore elettrolitico CI e dalla re-
numero 7 per un tempo di due secondi circa e poi sistenza R8, che costituiscono appunto la neces-
gli altri tre, corrispondenti alle cifre 4-1-0, con- saria cellula di filtro della tensione. La seconda
temporaneamente, con tre dita di una stessa ma- cellula, quella composta dal diodo zener DZI e,
no. Ripetiamo. Inizialmente si preme per due se- ancora una volta, dal condensatore elettrolitico
condi P7, poi si premono contemporaneamente C8, rappresenta lo stabilizzatore della tensione di
P4- PI - PO. alimentazione dell'integrato ICI.
Come è stato detto, la scelta della chiave'' nu-
merica, che consente di far scattare il relé RL e,
ESAME DEL CIRCUITO quindi, di comandare l'apertura della serratura
codificata, è soggettiva. Ogni lettore, dunque,
Il circuito riportato in figura 1 rimane, in gran potrà scegliere il numero preferito, il quale corri-
parte racchiuso fra linee tratteggiate, le quali sponde ad un particolare collegamento con la
comprendono tutti gli elementi elettronici che ri- pulsantiera.
mangono inseriti in un'unica basetta-supporto, Di solito, se non si vuole scrivere il numero in
328
un'agendina promemoria o in un documento par- L'incauto malintenzionato, vedendo accendersi il
ticolare, quale il passaporto, la carta d'identità o led, è immediatamente portato a pensare di aver
la patente d'auto, si ricorre alle prime quattro ci- trovato la "chiave" di apertura della serratura
fre di un numero telefonico o a quelle dell'ann o codificata. E invece no! Perché il suo intervento è
di nascita, che rimangono più facilmente memo- ben lontano da quello necessario a produrre l'ef-
rizzate. Noi, per interpretare il comportamento fetto auspicato.
degli schemi pubblicati, abbiamo scelto il nume- Ovviamente, in sede di realizzazione pratica del
ro, in precedenza citato, 7410. Il quale rappresen- dispositivo, il diodo led, che potrà essere di color
ta la "chiave" che fa funzionare il circuito di fi- rosso o verde, con preferenza al verde, che nor-
gura 1. Infatti, il pulsante P7 è collegato, tramite malmente è il colore di via libera, verrà montato
la resistenza R2, al piedino 5 di ICla, il pulsante in posizione evidenziata sul contenitore del mo-
P4 è connesso col piedino 4 di ICla, Pl fa capo al dulo elettronico, attraverso due conduttori, di in-
piedino 3 della stessa sezione di ICI e PO interessa dividuazione dei due elettrodi di anodo e di cato-
direttamente il piedino 2. Dunque i quattro pul- do, diversamente colorati.
santi, corrispondenti alle quattro cifre che forma- Qualora nella mente del lettore principiante po-
no il numero 7410, sono tutti collegati con i quat- tessero sorgere dei dubbi, in ordine alla tensione
tro ingressi della sezione "a" di ICI. di alimentazione del diodo led e, conseguente-
Quando si preme per primo il pulsante P7, per la mente, alla sua corrente di accensione, ricordia-
durata di due secondi circa, si carica il condensa- mo che il piedino 14 di ICI, che è quello corri-
tore elettrolitico C2 il quale, quando è ben carico, spondente all'alimentazione del componente, è
eleva e mantiene allo stato logico 1 l'ingresso 5 unico per entrambe le sezioni ANO dell'integra-
dell'integrato. Subito dopo, premendo contem- to. Attraverso questo piedino, dunque, fluisce la
poraneamente con tre dita, i tre pulsanti P4-PI- corrente di accensione del led e quella di polariz-
PO, anche gli altri tre ingressi della sezione "a" di zazione di base del transistor TRl. Queste corren-
ICI raggiungono lo stato logico "alto". Ma an- ti provengono, attraverso la resistenza R8, dal
che l'uscita di ICla, rappresentata dal piedino 1, ponte raddrizzatore Pl, che deve essere alimenta-
si trova ora allo stato logico 1 ed è quindi in gra- to con la tensione alternata di 12 Vca, provenien-
do di alimentare, attraverso la resistenza di pola- te dall'avvolgimento secondario di un trasforma-
rizzazione R9, la base del transistor TRl, che può tore di rete per 220 V ca, che può essere lo stesso
condurre, perché raggiunge la saturazione. utilizzato per pilotare le comuni serrature elettro-
Quando TRl conduce, attraverso il suo carico di meccaniche, come indicato nello schema di figura
collettore, che è rappresentato dalla bobina del 1 e nel quale la serratura è simboleggiata per mez-
relé RL, scorre corrente ed i contatti commutano, zo dell'elettromagnete EM.
chiudendo il circuito di alimentazione della serra- Pertanto, allo scopo di semplificare il sistema di
tura elettromeccanica che, nello schema di figura alimentazione di tutta la serratura codificata, si
1, è indicata con la sigla EM. fa uso di un unico trasformatore della tensione di
rete in quella di 12 Vca. Dal secondario di questo
trasformatore, che è lo stesso che alimenta laser-
UN LED INGANNEVOLE ratura, si deriva l'alimentazione del circuito elet-
tronico.
La sezione "b" dell'integrato ICI svolge la fun-
zione, in precedenza appena accennata, di ingan-
nare coloro che, non conoscendo il codice segreto MONTAGGIO CIRCUITALE
di apertura della serratura, vedendo accendersi il
diodo led DL, credono di trovarsi sulla strada In figura 2 è riportato il piano costruttivo del mo-
buona per riuscire nell'intento. Il comportamen- dulo elettronico della serratura codificata. Que-
to di ICI b, dunque, assume una finalità pura- sto si realizza su una basetta-supporto di materia-
mente ingannevole. le isolante, di forma rettangolare, delle dimensio-
L'accensione del diodo led DL si verifica appena ni di 8 cm x 7 ,5 cm.
si preme uno dei due pulsanti PX, che sono en- Su una delle due facce della basetta-supporto va
trambi collegati, tramite la resistenza R6, ai quat- composto il circuito stampato, riportando in essa
tro ingressi di ICI b. Pertanto, basta premere uno il disegno esposto in grandezza reale in figura 3.
soltanto dei due tasti menzionati per elevare le en- Sullo schema di figura 2, cosi come accade in
trate della sezione "b" di ICI e, conseguente- quello di figura 1, il circuito compone la "chiave''
mente, l'uscita di questa che, attraverso la resi- in codice già citata, ossia il numero 7410. Il quale
stenza di limitazione di corrente RIO, alimenta il rimane fissato dal collegamento della resistenza
diodo DL. R2 e dai tre ponticelli (spezzoni di filo di rame) a
329
14
13
s
7
4082 B
er=I I ~
GNDI7 I I I8INC
Fig. 4 • Schema indicativo interno di collegamento delle due sezioni ANO contenute
nell'integrato CMOS metal gate, modello 4082 B. A destra è riportata l'esatta piedi-
natura del componente, con la segnalazione del dischetto-guida in prossimità del
terminale 1.
questa paralleli. Per comporre un numero diverso parato dagli altri dodici, sull'estrema sinistra, in
da quello da noi stabilito come esempio, basta basso della stessa figura. Riassumendo, ogni pul-
spostare il collegamento della resistenza R2 dalla sante è dotato di due terminali, uno dei quali rag-
pista di rame che raggiunge il terminale 7 su un'al- giunge, attraverso un circuito interno alla tastie-
tra; anche i ponticelli di codifica, ovviamente, ra, uno dei dodici terminali (X-7-4-1-0-8-5-
debbono essere spostati su altre piste di rame del 2-X-9-6-3) sistemati a breve distanza l'uno
circuito stampato, opportunamente composte e dall'altro, mentre il secondo va a collegarsi con
in sostituzione di quelle che, nello schema di figu- un unico conduttore, che raggiunge il terminale C.
ra 2, raggiungono le estremità di destra degli L'integrato 4082 B che, come è stato detto, è
spezzoni di conduttori (ponticelli). composto da due sezioni AND, internamente col-
Il terminale, contrassegnato con la lettera maiu- legate secondo lo schema di figura 4, deve essere
scola C, indica il conduttore comune, che non de- montato su apposito zoccoletto, tenendo conto
ve essere confuso con l'altro terminale, segnalato della esatta posizione del piedino 1 che, come è
con la stessa lettera maiuscola C e che indica il dato a vedere sulla destra di figura 4, si trova da
conduttore comune di alimentazione, in alterna- quella parte del componente nella quale è presen-
ta, del ponte Pl, e dell'elettromagnete EM. te un dischetto guida; gli altri piedini si succedo-
Il terminale C, al quale ora facciamo riferimento, no, nell'ordine, secondo la numerazione citata.
deve rimanere collegato con tutti i terminali liberi Per quanto riguarda la tastiera, ricordiamo che
dei dodici interruttori-pulsanti presenti nella ta- qualsiasi tipo, purché dotato del contatto comune
stiera. Ma questa, come si può notare osservando C, potrà essere utilmente impiegato per questa
il disegno pubblicato in figura 5, è internamente particolare applicazione.
composta in modo che il conduttore comune a Durante il lavoro di collegamento, fra i terminali
tutti i pulsanti faccia capo ad un unico terminale, della pulsantiera e i corrispondenti terminali del
contrassegnato con la lettera C, leggermente se- circuito stampato, si dovrà porre particolare at-
330
o
)
J 1si
te, ts
(T(NE
'
tenzione alle microsaldature a stagno, che non Il diodo led DL, i cui terminali circuitali si trova-
debbono assolutamente invadere, per eccesso di no in posizione quasi centrale nello schema di fi-
materiale di apporto, i terminali continui. gura 2, dove sono contrassegnati con "a" (ano-
La connessione, fra pulsantiera e modulo elettro- do) e "k" (catodo), verrà montato in prossimità
nico, si ottiene tramite piattina a tredici condut- della pulsantiera, allo scopo di svolgere comple-
tori diversamente colorati. Questo tipo di piattina tamente la sua funzione ingannevole. Quel che
può essere acquistata presso i rivenditori di mate- importa è il collegamento fra il componente e i
riali elettronici o, comunque, di componentistica terminali del circuito, perché questo deve essere
al dettaglio. eseguito con due conduttori di colore diverso, al-
Nello schema relativo al piano costruttivo di figu- lo scopo di non confondere il catodo con l'anodo.
ra 2 è presente un particolare tipo di relé, di di- Si è detto che l'impiego della "chiave" codifica-
mensioni adatte all'inserimento agevole sulla pia- ta, necessaria per aprire la serratura, si effettua
strina-supporto. Ma, in sostituzione di questo, si mediante una prima pressione, della durata di
potrà far uso di qualsiasi altro modello, purché qualche secondo, di un solo tasto della pulsantie-
adatto per la tensione di 12 Vcc (corrente conti- ra. Successivamente, dopo che il condensatore
nua) e con bobina di eccitazione del valore di elettrolitico C2 si è completamente caricato, si
300 + 600 ohm. Ovviamente, prima di comporre debbono premere, contemporaneamente, con tre
il circuito stampato, occorrerà accertarsi che iter- dita, altri tre pulsanti. Chi tuttavia volesse variare
minali destinati ad ospitare il relé trovino una la temporizzazione, dovrà intervenire sui valori
precisa corrispondenza con quelli di RL. Altri- delle resistenze Rl ed R2. Infatti, elevando il va-
menti, basterà correggere, nella giusta misura, il lore della resistenza R2 dal valore prescritto di 68
disegno del circuito stampato, per non creare poi ohm a quello di 330 ohm, 1.000 ohm o 3 .300 ohm,
problemi di montaggio durante la composizione non si fa altro che aumentare il tempo necessario
pratica del modulo elettronico. al condensatore elettrolitico C2 per caricarsi com-
331
pletamente e per commutare e mantenere com- tre pulsanti premuti contemporaneamente, che
mutato per qualche attimo l'ingresso 5 della pri- nell'esempio menzionato sono rappresentati da
ma sezione AND di ICI, portandolo dallo stato P4-PI- PO. Infatti, aumentando il valore ohm-
logico "O", in cui si trova naturalmente, a quello mico di Rl, aumenta il tempo di scarica del con-
"l ". Dunque, aumentando il valore di R2, oc- densatore elettrolitico C2 e, conseguentemente,
corre tenere premuto più a lungo il pulsante cui quello in cui l'ingresso 5 rimane allo stato logico
questa resistenza è collegata e che, nell'esempio "l".
citato della "chiave" 7410, si identifica con il ta- Qualsiasi nuova temporizzazione non influenza,
sto P7. Aumentando invece il valore della resi- in alcuna misura, il tempo in cui l'elettromagnete
stenza Rl, portandolo ad esempio dai 47 .000 ohm della serratura rimane eccitato, che corrisponde
prescritti al valore di 100.000 ohm, si aumenta il al tempo in cui i contatti utili del relé RL chiudo-
tempo in cui ICla è in condizioni di continuare no il circuito di alimentazione a 12 Vca, perché
ad accettare il comando simultaneo inviato dai appena si sollevano le tre dita, che premono i tre
ECCEZIONALMENTE
IN VENDITA LE DUE ANNATE COMPLETE
1984 • 1985
AL PREZZO DI L. 18.500 CIASCUNA
Richiedeteci oggi stesso una od entrambe le annate qui illustrate, inviando, per ciascuna di esse,
l'importo anticipato di L. 18.500 a mezzo vaglia postale, assegno bancario o conto corrente postale
n° 916205 ed indirizzando a: Elettronica Pratica • 20125 Milano • Via Zuretti, 52.
332
pulsanti contemporaneamente, l'uscita (piedino 1) di rivolgere le proprie preferenze verso i modelli
di I Cl a ritorna allo stato logico "O" ed interrom- con bobina per 12 Vcc e con potenza massima di
pe la corrente di base su TRl, riportando il relé 1 W. I contatti di questo, infatti, dovranno tro-
allo stato iniziale di riposo. varsi nella possibilità di commutare almeno una
corrente dell'intensità di 5 A, con una tensione di
24 V, anche se le condizioni di lavoro sono diver-
CONSIGLI UTILI se, perché occorre garantire al componente una
lunga vita di esercizio.
Qualora il dispositivo della serratura codificata Se ci si vuole salvaguardare da eventuali interru-
dovesse funzionare in presenza di forti disturbi a zioni dell'erogazione dell'energia elettrica, che
radiofrequenza, si consiglia di collegare, fra i pie- impediscono il funzionamento della serratura co-
dini 7-14 dell'integrato I Cl, un condensatore ce- dificata, occorre far uso di una batteria in tampo-
ramico del valore di 100.000 pF, con i terminali ne, la quale deve essere collegata, tramite una re-
molto corti. sistenza da 4. 700 ohm, in parallelo con il conden-
Gli stessi collegamenti, fra la pulsantiera ed il satore elettrolitico C4. Poi, in parallelo con que-
modulo elettronico, nel caso in cui fossero neces- sta stessa resistenza, si deve inserire un diodo al
sarie misure di lunghezza eccessiva, dovranno es- silicio di tipo 1N4007, con il catodo rivolto verso
sere schermati, avvolgendoli in una calza metalli- il terminale positivo del condensatore C4. La bat-
ca collegata a terra. teria in tampone deve essere scelta fra un modello
Se il trasformatore di rete, sul cui avvolgimento al nichel-cadmio di capacità di 1 Ah almeno.
secondario è presente la tensione ridotta di 12 Vca, Chi vorrà aumentare la sicurezza del sistema, po-
necessaria per alimentare contemporaneamente trà raddoppiare tutti gli elementi descritti, modu-
sia il circuito elettronico che l'elettromagnete del- lo elettronico, tastiera e serratura elettromagneti-
la serratura, non è in grado di sopportare even- ca. E se si vorrà evitare che una sola persona sia
tuali cortocircuiti, allora si renderà necessario in condizioni di pilotare la serratura codificata, si
l'inserimento, su uno dei due conduttori di rete potranno sistemare le due pulsantiere in posizioni
connessi con il primario, di un fusibile da 0,2 A - lontane l'una dall'altra, in modo che, per l'azio-
250V. namento del dispositivo, sia necessaria la presen-
Per quanto concerne il relé, consigliamo il lettore za contemporanea di due persone.
333
LAMPEGGIATORE
PER CAMPEGGIO
Applicato sul tettuccio della roulotte o del cam- di tener lontani, o quanto meno, di scoraggiare
per, questo lampeggiatore permette di individua- quei malintenzionati che avessero in mente di at-
re, con immediatezza, il proprio veicolo fra i tanti tuare un piano illegale. Tuttavia, se queste sono
parcheggiati nel campeggio. E lo stesso servizio le più congeniali applicazioni del progetto qui
viene ugualmente svolto, quando la lampada vie- presentato e-descritto, molte altre saranno le oc-
ne montata su una piccola imbarcazione da di- casioni nelle quali il dispositivo si rivelerà pari-
porto, ormeggiata lungo il molo, con il vantaggio menti utile, se non proprio necessario. Per esem-
334
Si accende automaticamente al sopraggiungere della sera.
·[yl· • • • • ·[hl •
I
"1
00
,__
o
r I t
t
-
(.)
o
(\j
COMPONENTI
Condensatori
lt) C1 = 22 F ·16 VI (elettrolitico)
& a:: C2 = 22 µF • 16 VI (elettrolitico)
Resistenze
R1 = 47.000 ohm (trimmer)
R2 = 820 ohm • 1/4 W
R3 = 150 ohm • 1/4 W
R4 = 6.800 ohm - 1/4 W
R5 = 47.000 ohm (trimmer)
R6 = 820 ohm • 1/4 W
R7 = 820 ohm • 1/4 W
a::
·- ·--· - ·--· -· -- Varie
TR1 = BC237
TR2 = MJ3001 (Darlington)
IC1 = 555
/!! FR
LP
= fotoresistenza (quals. tipo)
= lampadina (12 V• 30 W)
F1 = fusibile (10 A)
336
:::, 'l,
Il) I....
6e
Ili·~
a
-tu
e: Ili
o I....
E
337
5
■4
• •
3
+ l
Fig. 3 • Disegno, in grandezza reale, del circuito stampato, da riprodurre su una delle
due facce di una basetta-supporto, di forma rettangolare e di materiale Isolante.
rente, si verifica pure a lampeggiatore spento, ma considerevolmente e non può alimentare la base
questo raggiunge il massimo valore di 70 mA, as- di TRl, il quale va all'interdizione, cioè non con-
solutamente trascurabile per una batteria a 12 V cc duce più corrente, consentendo invece l'alimenta-
come è quella di alimentazione dei circuiti elettri- zione del piedino 4 di ICI, che diventa attivo.
ci degli automezzi. L'integrato, quindi, invia sulla base di TR2 la
Con la lampada accesa, ovviamente, il consumo corrente di polarizzazione per indurre il transistor
aumenta, ma se la potenza della lampada non è alla saturazione ed accendere la lampada LP.
quella massima tollerata dal progetto, anche que-
sto rimane contenuto entro limiti accettabili.
In sostituzione di una sola lampada, si potranno PARTICOLARI DEL FUNZIONAMENTO
collegare più lampade in parallelo, diversamente
colorate e con una.potenza complessiva non supe- Il transistor TRl agisce sull'ingresso di reset del-
riore ai 30 W, con lo scopo di adornare, con ef- l'integrato ICI, che è rappresentato dal comunis-
fetti luminosi suggestivi, la propria roulotte du- simo 555; questa sigla nella realtà viene completa-
rante le feste nei campeggi. Per esempio, si po- ta con due lettere iniziali, per esempio NE, le qua-
tranno collegare, in parallelo, trenta lampadine li variano a seconda della casa costruttrice.
da 1 W, oppure sessanta da mezzo watt, e così L'integrato_ 555 è stato appositamente concepito
via. Ma riprendiamo l'esame del circuito di figura per essere utilizzato in veste di oscillatore di preci-
1 per ricordarne, per ora a grandi linee, il com- sione a bassa e media frequenza, con uscita logica,
portamento elettronico. ovvero con segnale di forma rettangolare in uscita.
Quando la fotoresistenza FR viene colpita dalla Il piedino 4 di ICI, come abbiamo detto, funge
luce, per esempio durante il giorno, questa divie- da interruttore di funzionamento del componen-
ne conduttrice ed applica, sulla base del transistor te. Quando il transistor TRl è saturo, l'integrato
TRl, la necessaria corrente di polarizzazione, che rimane bloccato, quando TRl è all'interdizione,
consente al semiconduttore di raggiungere la con- ICI funziona.
dizione di saturazione, ossia di condurre corren- Supponiamo ora che la fotoresistenza si trovi im-
te. Ma quando TRl conduce corrente, esso toglie mersa nel buio. Ebbene, in questo caso, la resi-
la tensione dal piedino 4 di I C 1, il quale si blocca stenza di FR è elevatissima e non può assoluta-
e non invia corrente alla base del transistor TR2. mente applicare alla base di TRl la necessaria
Questo secondo transistor, dunque, rimane all'in- corrente di polarizzazione. Il transistor quindi ri-
terdizione e non può accendere la lampada LP mane all'interdizione e sul piedino di reset (4) di
collegata sul suo collettore. Viceversa, quando ICI è presente un segnale logico "alto", che av-
FR si trova al buio, la sua resistenza aumenta via il funzionamento dell'integrato. ICI quindi
338
Fig. 4 • Due esem pi assai com uni di radiatori, da utiliz-
zare durante il montaggio del transistor di potenza TR2.
comincia ad oscillare e la sua uscita, rappresenta- mente il loro valore capacitivo alle basse tempera-
ta dal piedino 3, tocca, alternativamente, i due ture, interferendo negativamente sul corretto
stati logici di "alto" e "basso", applicando ed funzionamento del progetto di figura I durante le
interrompendo, sulla base del transistor TR2, la stagioni fredde. Il condensatore al tantalio, al
corrente di polarizzazione. contrario, si comporta in maniera alquanto stabi-
Osservando lo schema elettrico di figura 1, il let- le durante le eventuali variazioni di temperatura
tore avrà notato che il simbolo del transistor TR2 esterna.
appare alquanto diverso da quello normale di Lo stadio Darlington TR2 presenta un sufficiente
identificazione di un semiconduttore di tipo NPN. guadagno per non caricare l'uscita (piedino 3)
E infatti il transistor TR2 è di tipo Darlington. dell'integrato e per pilotare carichi con correnti di
Ciò significa che in esso sono contenuti due tran- forte intensità, quali sono le lampadine ad incan-
sistor, tra loro collegati nella ben nota configura- descenza a 12 V.
zione Darlington.
Questo tipo di transistor, per il quale è stato adot-
tato il modello MJ 3001, sostituisce il più com- MONTAGGIO
plesso cablaggio di due transistor singoli. Nor-
malmente esso è rappresentato da un componente La foto di apertura del presente articolo e lo sche-
amplificatore di media potenza, seguito da un al- ma relativo al piano costruttivo di figura 2, costi-
tro di potenza maggiore. tuiscono due validi argomenti per guidare il letto-
Il vantaggio circuitale, che deriva dall'uso di TR2, re durante l'opera di montaggio del lampeggiatore.
è quello di semplificare il progetto nella sua at- Inizialmente, su una delle due facce di una baset-
tuazione pratica e di ottenere una amplificazione ta di forma rettangolare, delle dimensioni di 4 cm
ugualmente elevata, pari al prodotto dei coeffi- x 13 cm, ovviamente di materiale isolante, ba-
cienti di amplificazione dei due transistor conte- chelite o vetronite, si compone il circuito stampa-
nuti in TR2. to, ricopiando il disegno riportato in grandezza
Il ciclo di oscillazioni di I Cl è controllato dai due reale in figura 3. In un secondo tempo si montano
processi di carica e scarica del condensatore elet- i diversi componenti elettronici, ponendo partico-
trolitico Cl. In particolare, la carica di Cl avvie- lare attenzione al condensatore elettrolitico C2,
ne tramite le resistenze R3 - R4 ed il trimmer R5, che è un elemento polarizzato, dotato di un ter-
mentre la scarica si attua attraverso la resistenza minale positivo ed uno negativo. Per quanto ri-
R4, il trimmer R5 e ad opera di un transistor con- guarda invece i semiconduttori, basta osservare
tenuto internamente all'integrato e direttamente attentamente lo schema di figura 2 per individua-
collegato con il piedino 7. Dunque, per variare la re esattamente la posizione degli elettrodi di base-
gamma di frequenze, occorre modificare il valore collettore-emittore di TRI e TR2. Il piedino I del-
capacitivo del condensatore elettrolitico Cl, che è 1 'integrato ICI si trova in quella posizione dove,
bene sia del tipo al tantalio o, comunque, a bassa sulla parte superiore esterna del componente, è
corrente di dispersione. Si tenga presente, infatti, presente un dischetto-guida di riferimento.
che i condensatori elettrolitici riducono drastica- Il ponticello (pont.), posizionato fra ICI e TR.l,
339
INT. FUS.
[3)
+ (5)
Fig. 5 • I cavetti, che collegano il modulo elettronico del lampeggiatore alla batteria,
debbono essere diversamente colorati, in modo da scongiurare il pericolo di inver-
sione delle polarità. In serie con il conduttore della tensione positiva, si debbono in-
serire l'interruttore ed il fusibile.
consente di assicurare la continuità circuitale fra dei lampeggìi, invece si regola a piacere interve-
il piedino 4 dell'integrato ed il collettore di TRl, nendo sul trimmer R5.
semplificando il circuito stampato. Esso è rappre- In sede di installazione della lampada, si dovrà far
sentato da uno spezzone di filo di rame rigido, in modo che questa rimanga lontano dalla fotore-
applicato sulla faccia della basetta opposta a sistenza FR. Quest'ultima poi dovrà rimanere otti-
quella in cui sono presenti le piste di rame. camente isolata anche da altre eventuali sorgenti di
Il transistor TR2 deve essere montato su apposito luce. Meglio sarebbe introdurre la FR dentro un
elemento radiatore, onde favorire la dispersione tubetto cilindrico, internamente annerito e con
del calore erogato dal componente durante i lam- l'imboccatura libera rivolta verso il cielo.
peggìi. Il lettore potrà far cadere la scelta su uno Se la fotoresistenza viene colpita dalla luce pro-
dei due modelli illustrati in figura 4. dotta da lampade alimentate dalla tensione alter-
Per quanto riguarda il collegamento fra il modu- nata di rete, la lampadina LP può comportarsi in
lo elettronico di figura 2 e la batteria, questo va modo anomalo, commutando i lampeggii in sfar-
eseguito nel modo illustrato in figura 5, utilizzan- fallìi.
do del cavo flessibile bicolore, allo scopo di di-
stinguere esattamente il conduttore della tensione
positiva e quello interessato dalla tensione negati-
va. In serie con il conduttore rosso (positivo), CONSIGLI E SUGGERIMENTI
poi, si dovranno inserire un interruttore ed un fu-
sibile. Ma si faccia bene attenzione a non inverti- Coloro che volessero evitare i pericolosi picchi di
re le due polarità della tensione proveniente dalla corrente nella lampada lampeggiatrice, quelli
batteria a 12 V. che, a lungo andare, finiscono per indebolire la
La taratura del lampeggiatore consiste nel regola- consistenza del filamento fino a provocarne l'in-
re i due trimmer, dotati di perno di plastica, RI- terruzione, potranno collegare, tra l'elettrodo di
R2. La regolazione di Rl va fatta al tramonto, base del transistor TR2 e la linea di massa del cir-
quando la luce del sole si affievolisce e quella cuito di figura 1, un condensatore elettrolitico da
lampeggiante diventa appariscente. La frequenza 1F-6 VI, per costringere TR2 a dissipare un po'
340
più di calore, ma nello stesso tempo per graduare cuito di figura 1, un diodo zener da 18 V-5 W,
maggiormente le successioni delle accensioni e de- con il catodo rivolto verso il terminale 5, il quale
gli spegnimenti di LP. provvederà ad interrompere il fusibile in caso di
Volendo realizzare un ritardo sul tempo di inter- anomalìa o di inversione casuale di polarità. Infi-
vento del circuito, occorre inserire, tra la base del ne, per attenuare i disturbi più generici, è buona
transistor TRl e la linea di massa, un condensato- norma collegare, fra i terminali 3 e 5 del circuito,
re al tantalio da 470 F -6 Vl, ovviamente con il un condensatore ceramico da 100.000 pF.
terminale positivo rivolto verso la base del semi- Coloro che a bordo del loro autoveicolo hanno
conduttore. Così facendo, il circuito del lampeg- installato un ricetrasmettitore, potrebbero avver-
giatore non innesca in presenza di brevi oscura- tire alcune alterazioni sul corretto funzionamento
menti del componente fotosensibile, rimanendo del lampeggiatore. Per ovviare a tali inconvenien-
maggiormente protetto da eventuali disturbi. ti, è sufficiente collegare, tra la base e l'emittore
Per proteggere il circuito da sovratensioni presen- del transistor TRl, un condensatore ceramico da
ti sull'impianto elettrico di un automezzo, soprat- 50.000 pF; contemporaneamente occorrerà inse-
tutto in occasione di disinserimento della batte- rire, fra i terminali 1-2 del circuito, un identico
ria, conviene inserire, fra i terminali 5 e 3 del cir- condensatore ceramico.
341
Prolungate la vita
delle vostre lampadine.
Difendete i filamenti
delle lampade ad incandescenza
dai bruschi passaggi termici.
Graduate,
con un circuito elettronico,
le pericolose correnti iniziali
di accensione.
IL SALVALAMPADE
La lampadina ad incandescenza, quella dotata di la. Ma perché? E se questa è la causa, non è pro-
una spiralina in lega di tungsteno racchiusa in prio possibile intervenire in qualche modo sul cir-
un'ampolla di vetro, che comunemente illumina cuito elettrico domestico per prevenire l'inconve-
le nostre case e che è la più diffusa fra tutti i mo- niente e salvaguardare le economie dell'utente,
delli attualmente in commercio, come ogni cosa soprattutto oggi che la lampadina ad incande-
di questo mondo, ha una sua durata di vita. E scenza viene a costare parecchio? Oppure è dav-
quasi sempre, dopo un certo periodo di esercizio, vero giunto il momento di dare un addio alla vec-
si "brucia" nel momento in cui si va ad accender- chia lampadina inventata da Edison, per sosti-
342
tuirla con le più attuali lampade elettrofluore- CARATTERISTICHE DELLE LAMPADINE
scenti, al neon, ai vapori di mercurio o di altro ti-
po ancora? Ebbene, a tutte queste domande, af- La lampadina ad incandescenza è nata per prima
fettuosamente rivolteci, in tempi diversi, ma sem- ed è ovvio quindi che, proprio su di essa, tecnici
pre più frequentemente dai nostri lettori, rispon- ed industriali abbiano profuso studi, fatiche e
diamo, in questa sede con la presentazione di un mezzi economici al fine di migliorarne sempre più
semplice dispositivo, che possiamo chiamare il rendimento elettrico e la qualità di luce emessa.
"salvalampade", che non ha la pretesa di rendere Oggi, ad esempio, negli USA, è già stata annun-
eterna la lampadina, ma che certamente è in gra- ciata la prossima immissione sul mercato di un ti-
do di prolungarne la durata di funzionamento e po di lampada ad incandescenza assolutamente
di farla resistere ad una lunghissima serie di ac- nuova, di costo leggermente superiore a quello di
censioni, come possono essere quelle richieste da una normale lampadina di attuale produzione,
una luce lampeggiante. ma con durata addirittura maggiore di quella del-
Di questo apparato descriveremo dapprima il le lampade a scarica. È vero, dunque, che la lam-
comportamento elettronico e poi elencheremo le pada ad incandescenza è ben lontana dall'imboc-
varie fasi costruttive, soffermandoci infine sulla care il viale del tramonto, dato che continua a da-
sua installazione nell'impianto luce. Prima, tutta- re segni di forte vitalità e validità commerciale.
via, vogliamo rispondere alla domanda sul perché Si può anzi dire che, nei teatri e nel settore della
le lampadine ad incandescenza vengono preferi- fotografia, l'impiego di lampade ad incandescen-
bilmente bruciate all'atto della loro accensione. za di alta potenza e ad elevata temperatura, dette
Inoltre, per meglio assimilare alcuni importanti pure lampade survoltate, è praticamente insosti-
concetti elettrici, riteniamo utile elencare pure tuibile, perché soltanto quelle ad arco, peraltro
quelli che sono i pregi e i difetti delle comuni lam- abbastanza rumorose, costose e di non facile ma-
pade con filamento a spiralina. nutenzione, possono fare di più.
343
-
-é
"C
...
ca
"')
u Il I -
Q)
e
0
.e,
----~-lii
.!2 .!2
.!:U:!z
""c
o
== N
Il) Il),-
Q)
ID--x0
0caca -a
gg·g
• 0 0 11--
-
1-- Il Il
.:.:;: ..:. o
.! :n: a.
·- c,o E
:::, Il) ..
Cl) lii
o
a. u
5U
o-----
2et-tOeo 2
z2$s±
e
..
6?sa z
N
iz
Il ,.. ,.. • ..- >
1-- cn.:::.:'0
èg Il(.) Il Il~ Il Il
3
Q)
a55E ·;:: -$
-.e ca -, a: ,- N C'>• N ..-
> :::>t-CCCCt-
T
o: ~-- = 5=
~.,..,2>
- C". o
l:;:::,<'> ~
-!z
g: 111 ·;:: <a
C\j "C iv a, a,
u Il Il 111 u E:::,
~ 5> 3
~~ ai f!!
-
.!! ca ~ ';; 3:3:3:3:3:3:
- <a Il) Il) t:
w o±g
,.... ,....,.... ,- ,....
u
+n■ I Il Il
zc2o
<aOUla_
lii·;;:; Il) a.
z
o
o <a "C <a
> .... e ... EEEEEE
.c.c.c.c.c.c
= E,-g·-o
·- e <a_
0
Il) 000000
0--"C e CL 000000
000000
8 ~ Il Il it 'iii <a~
·-·-ca ...
-? 5 Q)
00 .... 0..-,-
i.ti ,...: ..i ci
o
o
N ..-N
ai <a•- u ..-
-
"C Il) "C ·;:: e
Q)
e <a •
o .- Il) 11 11 11 11 Il Il
E+
se (.) "iii
Q) ,- N C') ..,. Il) <0
=!42 I a: a:a:a:a:a:a:
58-
5g 9
oa.g>._
- <a- o
sag5
g,<'11,- f!!
... Cl) ....
■
a-,-+G
.:.==c-";"Cai
o
u
.2sé E
Cl._ 0 ·- lii
o...
U::EuEc
-
s
Q)
ca
u
>..,. >
o
Il)
N l
LL LL LL
::t c. c.
000
·;:: .... oc
--.,......,
::,,.
--.--
Q
-0 toO
ca
Il)
e
Q)
Il
cici
00
..-
Il Il
,..
~ "C
R '<:C
-J
e
0
(.)
,- N C')
(.) (.) (.)
344
Fig. 2 - Piano costruttivo del modulo elettronico di protezione dei filamenti delle
lampade ad incandescenza. Si notino le, dimensioni della resistenza da 5 W(R1)e
quelle del condensatore a carta C3 adatto a sopportare la tensione alternata di rete.
Forse uno dei maggiori pregi delle lampade a fila- ficie interna del vetro della lampadina, che via via
mento, quello che le fa preferire ad ogni altra, si annerisce coll'aumentare delle ore di esercizio.
consiste nella semplicità del loro montaggio, per Dunque, dal filamento incandescente si staccano
il quale sono richiesti soltanto un interruttore, un particelle di materiale, che vengono proiettate
portalampada e del filo conduttore. Tuttavia, an- sulle pareti dell'ampolla in cui è racchiuso e che
che questi tipi di lampade presentano alcuni difet- lo assottigliano sempre di più, fino a provocarne
ti, in parte tollerati e in parte non sempre tollera- l'interruzione, la rottura o, come si dice comune-
bili. Per esempio, queste lampade offrono un mente, la ''bruciatura''.
basso rendimento energetico, dato che dissipano È vero che una accurata scelta dei materiali, as-
una buona quantità di potenza elettrica in calore sieme ad una particolare tecnologia produttiva,
non richiesto. Ma il difetto maggiore è certamen- possono minimizzare il processo di deterioramen-
te quello già menzionato della limitata durata di to del filamento, ma ciò, almeno per ora, non è
funzionamento, causata dalla elevata temperatu- assolutamente pensabile per le lampade ad uso
ra cui deve essere portato il filamento per essere professionale, quelle ad altissima temperatura ed
in grado di produrre una gradevole emissione lu- elevata potenza.
minosa. Un ulteriore difetto, strettamente connesso con la
Pur essendo realizzato con materiali speciali ed natura propria delle lampadine ad incandescenza,
immerso in atmosfera rarefatta di gas inerti, il fi- consiste nella loro sensibilità alle sollecitazioni
lamento, reso incandescente, lentamente ''bru- meccaniche, che maggiormente si manifesta
cia" col passare del tempo. Lo dimostra la super- quando vengono impiegate su mezzi in movimen-
345
to, come autoveicoli, treni, aerei, ascensori, ecc. più o meno ordinatamente in seno al metallo stes-
Ma non è questo il caso, o almeno lo è in minima so, anche in assenza di tensioni. Se il metallo è
misura, degli impianti di illuminazione domesti- freddo, il movimento di questi è lento, se il metal-
ca, nei quali invece le lampadine si distruggono lo raggiunge una certa temperatura, i moti interni
quando si va ad accenderle. Ma vediamo subito il delle particelle infime della materia sono disordi-
perché di questo inconveniente. nati e rapidi. Del resto, la temperatura, definita
nel suo aspetto fisico, altro non è che la valuta-
zione della velocità media dei moti molecolari
BRUCIATURA DELLE LAMPADINE della materia. Pertanto, sotto il profilo elettrico,
ciò significa che un corpo conduttore freddo op-
Analizziamo dapprima il fenomeno sotto il profi- pone poca resistenza al movimento degli elettro-
lo fisico, successivamente lo interpreteremo nel ni, mentre i conduttori caldi, quelli caratterizzati
suo aspetto elettrico e matematico, appellandoci da elevata temperatura, presentano notevoli resi-
all'infallibile legge di Ohm. stenze elettriche al passaggio della corrente.
Le sollecitazioni meccaniche, più o meno bru- Si capisce ora come il filamento della lampadina,
sche, cui viene sottoposto il filamento della lam- all'atto della sua accensione, essendo freddo, op-
padina, non sono soltanto quelle di origine ester- ponga una lieve resistenza elettrica al flusso della
na prima menzionate, ma sono soprattutto quelle corrente che Io percorre, la quale, evidentemente,
di natura interna, determinate dai cicli termici cui raggiunge valori di intensità molto superiori a
il filamento non può sottrarsi durante le opera- quelli di esercizio, assai pericolosi per l'esile con-
zioni di accensione e di spegnimento. duttore che compone la spirale metallica genera-
Quando si va ad accendere una lampadina, il suo trice di luce.
filamento subisce un violento salto termico, che Al contrario, quando la temperatura del filamen-
lo porta dalla temperatura ambiente a quella di to raggiunge i valori più elevati, la resistenza elet-
incandescenza di molte centinaia di gradi centi- trica è massima ed il passaggio di corrente diventa
gradi. Conseguentemente, il metallo del filamen- minimo, ossia quello nominale di lavoro, oppor-
to si dilata repentinamente, in maniera non natu- tunamente calcolato in funzione della tensione
rale. applicata alla lampadina. Ma vediamo ora di
Viceversa, quando si agisce sull'interruttore, per quantificare tale fenomeno servendoci della legge
spegnere la lampadina, la conseguente contrazio- di Ohm.
ne del metallo avviene in modo decisamente più
dolce, senza provocare danni. VALUTAZIONI MATEMATICHE
Come si sa, la conduzione dell'elettricità nei me-
talli è realizzata dagli elettroni, che si muovono Per interpretare in numeri quanto fino a questo
346
Fig. 4 . I due diagrammi, qui riprodotti, interpretano, analiticamente, Il comporta•
mento elettrico del circuito del salvalampade. I valori citati, ovviamente, sono sol•
tanto indicativi, perché dipendono dalle costanti di tempo introdotte nel circuito
reale.
punto è stato affermato, riteniamo conveniente mentre all'atto dell'accensione il valore della cor-
esprimerci attraverso un esempio reale. Prendia- rente è:
mo quindi in considerazione una lampadina ad
incandescenza di tipo molto comune, sulla quale I = V : R = 220 : 40 = 5,5 A
sono impressi i seguenti dati: 220 V- 100 W.
Ebbene, se vogliamo conoscere il valore della re- Durante il passaggio dallo stato termico iniziale a
sistenza del filamento di questa lampadina me- quello di esercizio, vale a dire dalla condizione di
diante l'applicazione della legge di Ohm, dobbia- filamento freddo a quella di filamento caldo, il
mo servirci della formula: flusso di corrente, dal valore considerevole e qua-
si insopportabile di 5,5 A, si riduce a quello tolle-
R = V:W rabilissimo di 0,45 A.
Abbiamo così interpretato, con l'aiuto della ma-
ossia: tematica, il perché le lampadine ad incandescenza
hanno la tendenza a "bruciarsi" nel momento
220°: 100 = 48.400 : 100 = 484 ohm della loro accensione.
Cerchiamo ora di riscontrare il valore resistivo
calcolato con la legge di Ohm, con l'impiego di L'ACCENSIONE GRADUALE
un tester, possibilmente con un modello elettroni-
co o, meglio, digitale, commutato nella funzione Da quanto finora detto è facile dedurre che, per
delle misure resistive. Ebbene, il risultato che si proteggere le lampadine dalle pericolose opera-
ottiene è il seguente: il valore resistivo del fila- zioni di accensione, basta trovare un sistema in
mento della lampadina presa ad esempio vale sol- grado di limitare il flusso di corrente iniziale che
tanto 40 ohm! Che è un valore di gran lunga infe- percorre il filamento. Ma questo problema è già
riore a quello calcolato matematicamente e di- stato risolto con i ben noti regolatori di luminosi-
chiarato dalla casa produttrice. Un valore al qua- tà, attualmente in vendita presso tutti i negozi di
le, evidentemente corrisponde una diversa inten- materiali elettrici. I quali consentono di graduare
sità di corrente: quella a filamento freddo. la luminosità delle lampadine e, ovviamente, il
Sempre con l'ausilio della legge di Ohm, il valore flusso di corrente che le percorre. Basta quindi
della corrente a caldo, quello per il quale è stato sostituire il normale interruttore con un regolato-
concepito il filamento della lampadina da 100 W - re di luminosità ed il gioco è fatto. In pratica, tut-
220 Vca presa ad esempio, è: tavia, non sempre l'utente agisce su questo dispo-
sitivo in modo regolare, perché quando si ha fret-
I = V : R = 220 : 484 = 0,45 A ta e si vuole illuminare un locale a luce piena, si
347
o Fig. 5 • Piedlnatura dei due principali semiconduttori
impiegati nel montaggio del dispositivo salvalampade.
BTA TRIAC
08-700 B
I
del tempo la lampadina raggiunge automatica-
mente i suoi naturali valori di esercizio. Questo
al 9 tempo, peraltro, come vedremo in sede di analisi
a2 del circuito, può essere variato, almeno entro cer-
ti limiti, intervenendo sui valori di alcuni compo-
nenti.
Il montaggio del circuito del salvalampade si ef- Flg. 6 • Circuito di inserimento, nella linea di alimenta-
fettua su una basetta di materiale isolante, di for- zione di rete, del modulo elettronico descritto nel testo.
ma rettangolare, delle dimensioni di 5 cm x 8 cm,
dotata, su una delle sue facce, di circuito stampa-
to, il cui disegno in grandezza reale è presentato
in figura 3.
Tutti i componenti elettronici debbono essere in-
seriti sul circuito nel modo indicato dal piano co- per pilotaggio di TRIAC da UJT, con rapporto
struttivo di figura 2, facendo bene attenzione alle 3 : 1, come indicato, in corrispondenza dei due
polarità del condensatore elettrolitico, a quelle avvolgimenti, primario e secondario, nello sche-
dei vari diodi e all'esatta individuazione dei due ma teorico di figura 1. Nel quale è pure segnalato
principali semiconduttori, vale a dire del TRIAC che l'avvolgimento a maggior numero di spire va
e dell'UJT, le cui piedinature sono chiaramente collegato sulla base bl dell'UJT.
illustrate in figura 5. La figura 6 interpreta il sistema di inserimento,
Facciamo presente che per T1 potrà essere utiliz- sulla linea di rete a 220 Vca, del modulo elettroni-
zato qualsiasi trasformatore per impulsi, ossia co salvalampade.
349
DUE TRANSISTOR
PER
UN ESPERIMENTO
Per verificare la teoria che sta alla base del com- nato di elettronica, dovessero insorgere alcuni
portamento dei transistor, si deve realizzare il dubbi, vuoi sul tipo di polarizzazione di base,
semplice esperimento descritto in queste pagine. vuoi su quello di alimentazione dei vari elettrodi
Con il quale il principiante potrà agevolmente as- dei transistor NPN e dei PNP.
similare quei concetti fondamentali che, non sem- Per raggiungere questo scopo, non serve alcun
pre, i testi scritti consentono di memorizzare per circuito stampato, la cui realizzazione rappresen-
lungo tempo. Questa volta, quindi, non si vuole ta sempre un'impresa difficoltosa per il dilettan-
invitare il lettore a costruire un apparato di prati- te, ma bastano pochi componenti, una o più pile,
ca applicazione, ma si suggerisce la composizione con una spesa complessiva di qualche migliaio di
di un circuito con precise finalità didattiche, da lire, unitamente ad una certa dose di entusiasmo
conservare nel proprio angolo di studio e da con- da profondere in un'ora di piacevole e divertente
sultare ogni volta che, nella mente dell'appassio- lavoro.
350
Dispositivo didattico semplice ed economico.
351
P1
2°
Rl i TR1 l[ e
R3
+6V I bq
'I e
e tov
VCC(6V)
@
Àt
~
c1
9% TR2 SR2
Fig. 1- In questo circuito i due transistor si trovano all'interdizione, ossia non con-
ducono corrente e la lampadina LP rimane spenta a causa della non corretta pola-
rizzazione delle basi dei due semiconduttori.
-----COMPONENTI-----
Condensatore Varie
C1 == 100F • 16 Vl (elettrolitico) TR1 = BC177 (2N2905A)
TR2 = BC107 (2N1711)
p1 = pulsante (normalm. chiuso)
Resistenze P2 = pulsante (normalm. aperto)
R1 = 150 ohm • 1/4 W LP = lampada (6 V • 0,1A)
R2 = 470 ohm - 1/4 W ALIM. = 6Vcc
R3 == 1.000 ohm • 1/4 W
Se le due resistenze Rb, nei due schemi di figura re il circuito di figura 1, nel quale la lampadina
3, fossero state collegate verso l'emittore, in en- LP è spenta. E ciò perché, evidentemente, i due
trambi i circuiti le lampadine LP sarebbero rima- transistor TRl e TR2 si trovano all'interdizione,
ste spente. ossia non conducono corrente. Infatti, il transi-
Queste dunque sono le condizioni elettriche per le stor NPN, quale è il TR2 nello schema di figura
quali i transistor dei due tipi possono condurre l, può divenire conduttore se il suo collettore vie-
corrente, ovvero diventare saturi ed accendere la ne collegato alla linea di alimentazione positiva
lampadina LP. ed il collettore a quella negativa, come in realtà
Fatte tali considerazioni, ritorniamo ad esamina- accade nello schema citato, ma anche se sulla sua
352
VCC (6V)
base fluisce la necessaria corrente fornita da ap- teorico di figura 1, i due transistor TRl e TR2, il
posita resistenza collegata fra base e linea di ali- primo di tipo PNP, il secondo di tipo NPN, si
mentazione del collettore. Mentre sull'elettrodo trovano all'interdizione e si comportano quindi
di base di TR2 non può scorrere alcuna corrente, come due interruttori aperti collegati in serie tra
dato che la tensione in quel punto è di O V, come di loro, così come simboleggiato in 1 di figura 4.
indicato nello schema, essendo il pulsante P2 un
interruttore aperto.
Nemmeno il transistor TRl, che è di tipo PNP, LAMPADINA ACCESA
può condurre corrente. Perché se è vero che i suoi
elettrodi di emittore e di collettore sono corretta- Se si preme per un istante il pulsante P2, il circui-
mente collegati, rispettivamente alle linee di ali- to di figura 1 si trasforma in quello di figura 5 e la
mentazione positiva e negativa, è pur vero che lampadina LP si accende. Ma vediamone subito il
sulla sua base non scorre alcuna corrente, sia per- motivo.
ché manca la resistenza Rb di figura 3B, trovan- Premendo il pulsante P2, fra la base di TR2 e la
dosi il transistor TR2 all'interdizione, sia perché linea di alimentazione positiva viene inserita la re-
la resistenza Rl è collegata in modo inadatto, sistenza R3, che è l'equivalente della resistenza
cioè fra base e linea di alimentazione di emittore, Rb di figura 3A, la quale, facendo scorrere la cor-
anziché di collettore. rente attraverso l'elettrodo di base del transistor
Possiamo ora concludere la nostra semplice espo- NPN, lo satura, provocando l'accensione della
sizione didattica, affermando che, nello schema lampadina LP. Ebbene, lo stesso fenomeno si ve-
353
,
e
-3@es
rifica ora nel circuito di figura 5, dove il transi- che invece viene disinserita dal circuito appena si
stor TR2 diviene conduttore, per essere alimenta- abbandona la pressione sul pulsante P2. Dunque,
to correttamente attraverso i suoi elettrodi. la corrente di base di TR2 non può più scorrere
La resistenza R3, che durante la chiusura dell'in- attraverso la resistenza R3 ed il transistor dovreb-
terruttore-pulsante P2, consente il flusso di cor- be nuovamente riportarsi all'interdizione. Ma co-
rente attraverso la base di TR2, prende il nome di sì non è, perché la lampadina LP rimane sempre
resistenza di polarizzazione. accesa, anche dopo l'apertura dell'interruttore-
Tecnicamente si suole dire che, all'atto della pres- pulsante P2 ed il circuito di figura 5 si trasforma
sione sul pulsante P2, il transistor TR2 diventa in quello di una "memoria elettronica", che con-
saturo e la corrente può scorrere attraverso il serva il messaggio ricevuto attraverso la pressione
morsetto positivo della pila, la lampadina LP, il temporanea di P2. Infatti, per spegnere la lampa-
pulsante normalmente chiuso Pl, la resistenza Rl dina, occorre premere per un momento il pulsan-
e la giunzione collettore-ernittore di TR2, per te di tipo normalmente chiuso P 1, allo scopo di
rientrare attraverso il morsetto negativo della pila. interrompere la linea di alimentazione positiva
li risultato più appariscente, raggiunto in questa del circuito.
nuova condizione elettrica del circuito in esame, Cerchiamo di analizzare ora il motivo per cui,
consiste nell'accensione della lampadina LP. pur eliminando dal circuito la resistenza di pola-
Ma per rimanere saturo, il transistor TR2 deve rizzazione di base di TR2, la lampadina LP conti-
conservare la sua resistenza di polarizzazione R3, nua a rimanere accesa.
354
TR1 TR1
355
P1 + 0,7V
LP
R1 TR1
&
-~-
/
bll
4Ai
+02V11
'\
Il
e Tau
e.
vçc(6v) M
e E, ~b
Il
e TR2
Fig. 5 • Premendo per un solo istante il pulsante P2, il circuito teorico di figura 1 as-
sume la condizione elettrica qui rappresentata. La lampadina LP si accende e rima-
ne accesa finché non si preme per un momento il pulsante P1.
potrà riscontrare la corrispondenza fra i valori di uno stesso circuito in due condizioni elettriche di-
tensione citati nello schema di figura 5 e quelli verse, ricordando che la funzione del condensato-
presenti nel circuito reale composto secondo lo re elettrolitico Cl, collegato in parallelo con l'ali-
schema costruttivo di figura 2. Ovviamente, nel mentatore, è quella di evitare possibili autooscil-
corso di tali misure, il puntale nero dello stru- lazioni del dispositivo o, comunque, commuta-
mento rimarrà fissato in un punto qualsiasi della zioni non pilotate dei due transistor TRI-TR2. E
linea di alimentazione negativa, quello rosso ver- a tale proposito facciamo ancora presente che
rà spostato nei vari punti indicati negli schemi. l'apparato descritto non può essere considerato
Nello schema di figura 5, le tensioni di polarizza- affidabile in misura assoluta, nel senso che, fa-
zione delle basi dei due transistor TRl - TR2 sono cendolo lavorare in prossimità di fonti di distur-
le seguenti: bo, come ad esempio i forti campi elettromagne-
tici, può commutare spontaneamente, senza pre-
BASE TRl = + 0,2 V cisi impulsi di comando.
BASE TR2 = +0,7V
MONTAGGIO
Questi valori, come abbiamo detto, rimangono
gli stessi per qualsiasi valore della tensione di ali- Il circuito teorico di figura 1 è presentato pure,
mentazione. nella sua veste reale, in figura 2.
Possiamo ora chiudere l'esame dei due circuiti Come si può notare, il montaggio evita l'impiego
teorici di figura 1 e di figura 5, che propongono del circuito stampato ed è effettuato su una baset-
356
ta di bachelite di forma rettangolare, munita di simità del conduttore positivo, a volte sono indi-
terminali lungo i lati maggiori (morsettiera) o, cati i simboli della tensione negativa in corrispon-
più semplicemente, forata. In pratica, quindi, si denza del reoforo negativo.
tratta di realizzare una composizione circuitale Per quanto riguarda invece la posizione degli elet-
cablata, tramite spezzoni di fili conduttori di ra- trodi dei transistor, si tenga ben presente la regola
me rigido. generale per la quale il conduttore di emittore si
Poiché il montaggio di figura 2 è principalmente trova da quella parte del componente in cui è ri-
indirizzato ai principianti, a tutti costoro dobbia- cavata una piccola tacca-guida esterna; l'elettro-
mo raccomandare, prima di saldare a stagno iter- do di collettore è situato in posizione diametral-
minali del condensatore elettrolitico Cl e quelli mente opposta, quello di base rimane interposto
dei due transistor TRI-TR2, di riconoscerne con fra i due ora citati.
esattezza la denominazione. Con ciò vogliamo di- All'atto dell'acquisto dei pochi componenti ne-
re che il reoforo positivo di Cl deve essere colle- cessari per la composizione del dispositivo di fi-
gato con la linea di alimentazione positiva e, vice- gura 2, raccomandiamo di far bene attenzione ai
versa, quello negativo, con la linea di alimenta- due interruttori-pulsanti, che apparentemente
zione negativa. Per individuare l'esatta posizione possono sembrare uguali, ma in realtà sono di-
dei due terminali, basta osservare il corpo esterno versi nelle loro funzioni, giacché Pl è di tipo nor-
del componente, sul quale, a volte, sono riportati malmente chiuso, mentre P2 è di tipo normal-
i simboli della tensione positiva (crocette) in pros- mente aperto.
1 ° • Il tester
2°. Il voltmetro
3°. L'amperometro
4° • Il capacimetro
5° . Il provagiunzioni
7e . Tutta la radio
8°. Supereterodina
9°. Alimentatori
357
ELEMENTARE
ETTRONICA
RIMI
INDUZIONE
ELETTROMAGNETICA
Per interpretare il concetto di induzione elettro- ro volta, ossia diventano essi stessi calamite o ma-
magnetica, che sta alla base del comportamento gneti. Alcunidi questi, poi, in modo particolare
di tutte le macchine elettriche statiche, come ad l'acciaio temperato, rimangono magnetizzati sta-
esempio i trasformatori e di quelle dinamiche, co- bilmente o, almeno, per un tempo assai lungo e in
me i motori elettrici, si debbono conoscere i feno- tale stato costituiscono i "magneti permanenti";
meni magnetici ed elettromagnetici fondamenta- altri invece, come il ferro dolce, rimangono ma-
li. Cominciamo quindi con la presentazione e la gnetizzati solamente finché restano sotto l'in-
definizione di taluni elementi naturali o adegua- fluenza di un'altra calamita e in tale stato rappre-
tamente trattati, che costituiscono le sorgenti dei sentano i "magneti temporanei".
campi magnetici. Il minerale di ferro denominato ''magnetite'',
Con le parole "magnete" e "calamita", si desi- chimicamente composto da un ossido di ferro e di
gnano normalmente delle sbarrette di acciaio, che cui si hanno giacimenti naturali, ad esempio nel-
possono essere diritte o ripiegate e che hanno la l'isola d'Elba, si presenta magnetizzato natural-
proprietà di attrarre piccoli oggetti o frammenti mente; pertanto, un pezzo di questo minerale co-
di ferro, di acciaio, di ghisa e, in misura minore, stituisce un magnete naturale permanente.
anche di cobalto, nichel, cromo e di altri metalli. La fisica moderna ha dimostrato che le azioni
Tutti questi elementi, quando sono sottoposti al- magnetiche, ovvero i fenomeni magnetici, si ma-
1 'influenza di una calamita, si magnetizzano a lo- nifestano, sia pure in misura ridottissima, talvol-
358
ta neppure rilevabile dagli strumenti più sensibili, In pratica si definiscono cori' il nome di corpi ma-
anche nei corpi diversi da quelli citati, per esem- gnetici quelli nei quali le azioni magnetiche sono
pio in quelli gassosi e liquidi. Vi sono tuttavia del- particolarmente intense e fra questi assumono
le sostanze che manifestano fenomeni di magneti- importanza essenziale i materiali ferromagnetici.
smo complementare opposti a quelli che si mani-
festano nei corpi prima menzionati. Tra i quali ri-
cordiamo il bismuto, che ha la proprietà di essere POLI MAGNETICI
respinto dalle calamite anziché attratto.
I corpi del tipo del bismuto sono in numero assai È noto a tutti che le azioni magnetiche esercitate
limitato e vengono chiamati DIAMAGNETICI, da una calamita sono particolarmente sensibili in
mentre tutti gli altri sono denominati P ARAMA - corrispondenza delle estremità, che costituiscono
GNETICI. i POLI della calamita. È pure noto che una cala-
ATTRAZIONE
REPULSIONE
Fig. 1· Le forze di attrazione, tra due magneti perma
nenti, si manifestano sempre attraverso le polarità di
R1 R
nome diverso (N - S). Quelle di repulsione si sviluppano
invece tra polarità dello stesso nome, ossia, fra due
nord o fra due sud. N
=+
•• N
359
Fig. 2-Le linee di forza magnetiche, che si sprigionano
dai poli di qualsiasi tipo di calamita o magnete perma-
nente, escono sempre dal polo nord per convergere sul
polo sud.
CONDUTTORE
360
linee di forza,
mita allungata e liberamente sospesa si orienta una calamita ad un pezzo di ferro dolce o di altro
spontaneamente rivolgendo una precisa estremi- materiale magnetico, questo si magnetizza per in-
tà, che è sempre la stessa, verso il polo nord geo- fluenza, ossia per induzione magnetica. La cala-
grafico e l'altra verso il polo sud. I due poli delle mita prende il nome di "corpo inducente", il pez-
calamite, dunque, non sono equivalenti, ma sono zo di ferro dolce quello di "corpo indotto". Que-
nettamente distinguibili e vengono chiamati PO- sto fenomeno, tuttavia, poco o niente ha da vede-
LO NORD e POLO SUD. re con quello, assai più importante, interpretato
Il diverso comportamento di questi poli trova pu- più avanti e che viene chiamato "induzione elet-
re riscontro nel fatto che le attrazioni magnetiche tromagnetica''. Ma quel che importa, per ora, è
si verificano sempre fra i poli di nome contrario l'aver dimostrato che, nei corpi paramagnetici, il
(figura 1), mentre i poli di ugual nome si respin- fenomeno dell'induzione magnetica si manifesta
gono (figura 2). e si propaga sempre da un elemento ad un altro
Come è già stato accennato, quando si avvicina per polarità magnetiche di nome opposto, con il
361
Fig. 6- Il solenoide è un dispositivo cilindrico,
composto da un avvolgimento di filo condutto-
re, con spire più o meno serrate. Al passaggio
della corrente, dentro e attorno al solenoide, si
crea un campo elettromagnetico di forma
uguale a quella del campo magnetico generato
da una calamita delle stesse dimensioni.
risultato che il corpo indotto viene sempre attrat- cemente nell'orientare tutti i magnetini naturali
to dalla calamita inducente. Tale fenomeno, inol- vaganti disordinatamente nel corpo metallico se-
tre, dimostra che le forze magnetiche si esercitano condo una comune e precisa direzione. E così si
sempre ed esclusivamente tra corpi entrambi ma- spiega pure il fenomeno dell'induzione magnetica.
gnetizzati.
Dividendo un qualsiasi corpo magnetizzato in
due o più parti, si ottengono altrettanti magneti IL CAMPO MAGNETICO
più piccoli, rappresentativi di una calamita com-
pleta. Questo fatto induce a raffigurare la com- Ogni magnete origina un campo di forze magneti-
posizione di ogni corpo magnetizzato come un che che si sviluppano anche attraverso lo spazio
aggregato di magnetini elementari infinitamente vuoto, così come indicato in figura 2.
piccoli, tutti orientati nello stesso modo e disposti Lo spazio in cui noi tutti viviamo, ad esempio, è
in catene parallele formate da tanti magnetini, or- percorso da linee di forza magnetiche, perché si
dinatamente affacciati tra loro con le polarità op- trova immerso nel campo magnetico terrestre. Lo
poste. dimostra il fatto che l'ago della bussola volge
In realtà, tutti i corpi suscettibili di essere magne- spontaneamente le sue punte, che sono sempre le
tizzati posseggono questi magnetini elementari, stesse, verso il nord ed il sud geografico. Le linee
che non assumono un ordine preciso, con il risul- di forza, dunque, definiscono le direzioni che
tato che le loro azioni si annullano di continuo. Il vengono assunte dall'ago magnetico nei diversi
fenomeno della magnetizzazione consiste sempli- punti ed assumono un andamento pressoché elis-
soidale.
Per convenzione si è attribuito alle linee di forza
il verso che viene indicato dal polo nord dell'ago
liberamente orientato. Si dice quindi che le linee
di forza magnetiche divergono dal polo nord e
convergono sul polo sud della calamita che pro-
duce il campo, come segnalato in figura 2.
Praticamente, l'andamento delle linee di forza
magnetiche può essere meglio rilevato cospargen-
do un foglio di carta, o anche una lastra di vetro,
con della fine limatura di ferro; portando il foglio
orizzontalmente nel campo del magnete, i granelli
Fig. 7 • Simbolo elettrico, adottato nella composizione
di limatura si magnetizzano per influenza, cioè
circuitale degli schemi teorici, di un comune elettroma- per induzione, diventando altrettanti aghi magne-
gnete, denominato pure elettrocalamita. tici. Questi si orientano e compongono dei filetti
sufficientemente nitidi, che rispecchiano esatta-
mente l'andamento delle linee di forza nel campo
della sezione piana occupata dal foglio di carta.
362
li nostro pianeta offre un esempio naturale di
campo magnetico uniforme. Le sue linee di forza
si dipartono dal polo nord magnetico per concen- KIT PER CIRCUITI
trarsi sul polo sud.
STAMPATI L. 1e.ooo
CAMPI ELETTROMAGNETICI
L'esistenza di una relazione tra i fenomeni elettri- Dotato di tutti gli elementi necessari per
la composizione di circuiti stampati su
ci e quelli magnetici, ha formato oggetto di studio vetronite o bachelite, con risultati tali da
degli scienziati fin dagli inizi del secolo scorso, soddisfare anche i tecnici più esigenti,
dopo la scoperta della pila. Ma il primo fenome- questo kit contiene pure la speciale pen-
no che mise decisamente in rilievo tali relazioni na riempita di inchiostro resistente al
venne scoperto dal fisico danese OERSTED, che percloruro.
osservò il fatto seguente: avvicinando un ago ma-
gnetico, liberamente sospeso, ad un filo percorso
da corrente elettrica, l'ago tende sempre a dispor-
si nella direzione perpendicolare al conduttore.
Ciò significa che un conduttore rettilineo, attra-
verso il quale vien fatta scorrere la corrente elet-
trica, genera un campo magnetico, le cui linee di
forza sono circolari e concentriche al conduttore.
Questo campo può essere chiaramente evidenzia-
to ricavandone lo spettro magnetico su un foglio
di carta cosparso di limatura di ferro, come indi-
cato in figura 3. Naturalmente, dato che un tale
campo è generato dalla corrente elettrica, esso
viene denominato CAMPO ELETTROMAGNE-
TICO. Dunque, ogni corrente elettrica si contor-
na di un campo elettromagnetico, che si forma
assieme alla corrente e scompare quando la cor- Consente un controllo visivo conti-
rente si estingue. Le linee di forza del campo elet- nuo del processo di asporto.
tromagnetico sono, in ogni caso, delle linee chiu-
se attorno alla corrente e la loro forma dipende Evita ogni contatto delle mani con
dalla configurazione geometrica dell'intero cir- il prodotto finito.
cuito che concorre alla formazione del campo. E' sempre pronto per l'uso, anche
Ciascuna delle linee di forza è disposta, rispetto dopo conservazione illimitata nel
al circuito chiuso percorso da corrente, allo stesso tempo.
modo con cui sono disposti i due anelli consecuti- - 11 contenuto è sufficiente per tratta-
vi di una catena. Si esprime questo fatto dicendo re più di un migliaio di centimetri
che linee di forma elettromagnetiche sono sempre quadrati di superfici ramate.
"concatenate" con la corrente che le produce.
Lo schema riportato in figura 4 interpreta il feno-
meno della formazione delle linee di forza elettro-
magnetiche attorno ai conduttori durante il pas-
saggio della corrente. Ma per constatare concre-
tamente quanto ora affermato, occorre realizzare
il circuito riportato in figura 5, nel quale una bus-
sola viene sistemata in prossimità di un circuito
percorso da corrente. L'esperimento consiste nel
chiudere ed aprire, successivamente e più volte, il
circuito elettrico, alimentato da una pila da 1,5 V,
mediante il pulsante. Si potrà in tal modo consta-
tare che soltanto quando la corrente scorre nel
circuito, l'ago della bussola subisce una brusca
deviazione perché investito dalle linee di forza del
campo elettromagnetico.
363
B D
Flg. 8 • Fasi costruttive del piccolo elettromagnete necessario per condurre alcuni
pratici esperimenti descritti nel testo. La vite di ferro dolce (A) deve essere ricoper-
ta, nel suo gambo, con alcuni strati di carta o nastro adesivo. Su questi si compone
poi Il primo solenoide (B), mediante filo di rame smaltato del diametro di 0,5 mm.
Quindi si copre il primo avvolgimento con nastro adesivo (C) e, con lo stesso siste-
ma, si compongono altri due o tre solenoidi (D).
Il filo conduttore, con il quale si realizza il circui- na centrale le linee di forza che lo attraversano
to di figura 5 deve essere di rame e del diametro di sono disposte in posizione parallela; si può quindi
0,5 mm. Naturalmente, gli interventi sull'interrut- dire che un solenoide allungato realizza, nel suo
tore-pulsante, dovranno essere rapidi, perché la interno, un campo elettromagnetico uniforme.
pila subisce ogni volta un cortocircuito che la Il campo prodotto da un solenoide percorso da
conduce velocemente all'esaurimento. corrente, assume nello spazio esterno una confor-
mazione che è del tutto simile a quella del campo
che si riscontra attorno ad un magnete con uguale
SOLENOIDE forma e stesse dimensioni del solenoide.
Come nel campo di un magnete le linee di forza
Per rendere più intenso il campo elettromagneti- divergono dal polo nord, per convergere sul polo
co generato dal passaggio della corrente attraver- sud, così nel campo generato dal solenoide, le li-
so un circuito elettrico, si deve comporre il dispo- nee di forza, che escono da una estremità, si ripie-
sitivo riportato in figura 6, che è rappresentativo gano all'esterno e rientrano, convergendo, attra-
di un avvolgimento e che prende il nome di "sole- verso l'estremità opposta. Pertanto, anche nel
noide''. In questo, il campo elettromagnetico campo di un solenoide si denota col nome di polo
corrispondente, che si forma al passaggio della nord l'estremità dell'avvolgimento dal quale le li-
corrente I, si, compone principalmente di un fa- nee di forza escono, e con il nome di polo sud
scio centrale di linee di forza, che attraversano l'estremità opposta, nella quale rientrano.
tutto il solenoide, escono da una sua parte, per Se si piega l'asse di un solenoide opportunamen-
rientrare poi dall'altra. Queste linee di forza sono te, si può ottenere un campo del tutto simile a
concatenate con tutte le spire del solenoide; oltre quello di un magnete a forma di ferro di cavallo.
a queste, si hanno pure delle linee di forza perife- Completando la piegatura, sino a far combaciare
riche, le quali si concatenano soltanto con le spire le due estremità del solenoide, si ottiene un sole-
mediane. noide toroidale, nel quale le linee di forza magne-
Praticamente il solenoide può essere realizzato, tiche vengono a costituire un fascio che rimane
assai semplicemente, avvolgendo un filo condut- completamente incanalato all'interno, senza al-
tore ad elica cilindrica e a spire sufficientemente cuna dispersione laterale: nello spazio esterno il
serrate. campo è nullo.
Se il solenoide è abbastanza lungo, in tutta la zo- Dai fatti esposti si può trarre la conclusione che i
364
campi magnetici, che si riscontrano attorno ai lenoide e si magnetizza per induzione, assumendo
corpi magnetizzati, possono venire riprodotti an- sempre polarità concordi con quelle del solenoide
che mediante una corrente elettrica circolante in magnetizzante; si forma cosi un campo risultante
un complesso di spire, convenientemente disposte unico, nel quale si sommano le azioni magnetiche
e ripartite. proprie del solenoide e quelle del nucleo magne-
Ma l'analogia che si riscontra tra questi campi tizzato. Si esprime questo fenomeno dicendo an-
non si limita ad una semplice similitudine geome- che che il ferro rinforza le azioni magnetiche del
trica, nell'andamento delle rispettive linee di for- solenoide. Si ottengono cosi gli elettromagneti, di
za, perché assume il significato di una vera e pro- diversa potenza, nei quali il campo permane fin-
pria entità fisica: i campi prodotti dai corpi ma- ché permane la corrente magnetizzante e si estin-
gnetizzati e quelli generati dalle correnti elettri- gue quasi con essa. Infatti, il campo magnetico
che, si rivelano qualitativamente equivalenti in nel ferro si esaurisce con un certo ritardo. Se in-
tutte le manifestazioni fisiche. Cosi, ad esempio, vece il nucleo introdotto nel solenoide è di ac-
fra le estremità di due solenoidi si esercitano le ciaio, questo ritardo è assai maggiore.
stesse azioni di attrazione e repulsione reciproca Il simbolo elettrico dell'elettromagnete, normal-
che si riscontrano fra due magneti; azioni analo- mente adottato nella composizione degli schemi
ghe si esercitano pure fra un magnete e un sole- teorici, è quello riportato in figura 7, mentre una
noide: in particolare, un solenoide rettilineo, libe- delle possibili espressioni pratiche dell'elettroma-
ramente sospeso come un ago magnetico, si gnete può essere quella riportata in D di figura 8.
orienta col suo asse nella direzione del campo ter- In questa stessa figura, inoltre, sono interpretate
restre. le fasi successive che conducono alla realizzazio-
Se di fronte ad una delle polarità di un solenoide ne di un solenoide con nucleo di ferro dolce, cioè
si pone un pezzo di ferro dolce, il ferro si magne- di un elettromagnete, con il quale è possibile con-
tizza per induzione e viene attratto dal solenoide. durre l'esperimento illustrato in figura 9. Ma co-
minciamo con la descrizione del montaggio del
componente.
REALIZZAZIONE DEL SOLENOIDE Su una vite di ferro dolce, diametro 7 + 8 mm, se-
rie MA, lunga 4 cm, si avvolgono, come indicato
Quando si avvolge un solenoide attorno ad un in A di figura 8, alcuni strati di nastro adesivo,
nucleo di ferro dolce, questo si trova immerso nel con lo scopo di rendere liscio il gambo della vite e
campo generato dalla corrente che percorre il so- far scomparire la filettatura. Quindi si avvolgono
.l{
r
%
'=
e
EM
Fig. 9 . La deviazione dell'ago magnetico della bussola, che si manifesta ogni volta
che si preme il pulsante P, dimostra la presenza del campo elettromagnetico gene-
rato dall'elettromagnete EM.
365
EM
tante spire compatte di filo di rame smaltato, del Un altro interessante esercizio potrà essere quello
diametro di 0,5 mm, in modo da coprire intera- di avvicinare ad EM alcuni piccoli chiodi o fram-
mente il gambo della vite (figura 8B). Poi si rico- menti di ferro ed osservare come questi vengano
pre il primo strato di spire con del nastro adesivo attratti dall'elettromagnete ogni volta che si pre-
(figura 8 C) e si ripetono le stesse operazioni per me il pulsante P.
tre strati successivi, fino a comporre l'elemento Ovviamente, gli esperimenti fin qui suggeriti van-
riportato in figura 8D. no eseguiti celermente, altrimenti la pila da 1,5V,
I terminali dell'elettromagnete dovranno essere di tipo a torcia, 'si scarica rapidamente.
raschiati tramite la lama di un temperino o una
lametta da barba, in modo da eliminare lo smalto
isolante e favorire le saldature a stagno, necessa- INDUZIONE ELETTROMAGNETICA
rie per comporre il circuito sperimentale di figura
9. Il quale riflette in parte quello di figura 5, ma Si designa col nome di induzione elettromagneti-
questa volta con risultati più appariscenti, perché ca il fenomeno della produzione di una tensione
il campo elettromagnetico generato dal passaggio elettrica per mezzo di un campo magnetico, il
della corrente attraverso l'elettromagnete EM è in quale si manifesta facendo variare, in un modo
questo caso molto più intenso. qualunque, il numero o l'intensità delle linee di
Nel corso dell'esperimento proposto in figura 9, forza magnetiche abbracciate da un qualsiasi cir-
per il quale la bussola va posta sopra un tavolo, cuito elettrico immerso nel campo.
ad una distanza di 5 cm circa dall'elettromagnete, Questo campo viene chiamato CAMPO INDUT-
sarà interessante invertire i collegamenti di EM e TORE ed il circuito che vi è immerso CIRCUITO
notare come l'ago della bussola, essendo ora in- INDOTTO. La tensione che si genera in tale cir-
vertite le polarità dell'elettrocalamita, ruoti in cuito, quando varia il numero o l'intensità delle
senso inverso. linee di forza che esso abbraccia, costituisce la
366
TENSIONE INDOTTA. Con l'esperimento di figura 10 è possibile dimo-
Il fenomeno della tensione indotta o, più general- strare un altro importante fenomeno. Ossia tene-
mente, quello dell'induzione elettromagnetica, si re fermo il magnete permanente e muovere l'elet-
pone chiaramente in rilievo tramite un semplice tromagnete EM. Ebbene, anche in questo caso
esperimento, quello illustrato in figura 10. l'indice del voltmetro devia dalla sua posizione di
Per la realizzazione di questo esperimento, sono riposo, segnalando la presenza di una tensione in-
necessari un magnete permanente (calamita), un dotta.
solenoide EM, che può essere quello descritto in Dunque, la tensione elettrica indotta, segnalata
precedenza e riportato in figura 8 ed uno stru- dal voltmetro, sussiste finché uno dei due elemen-
mento di misura della tensione elettrica, ossia un ti che partecipano all'esperimento, il solenoide o
voltmetro. il magnete, si muove.
Dopo aver composto l'insieme di elementi di fi- Non appena il movimento cessa, anche la tensio-
gura 10 si può osservare quanto segue: finché il ne indotta scompare e l'indice dello strumento ri-
magnete ed il solenoide, pur essendo vicini fra lo- torna sul valore zero.
ro, rimangono fermi, il voltmetro non offre alcu- L'esperimento in esame mette in evidenza un al-
na indicazione di manifestazioni elettriche, cioè tro fatto importante. Si è parlato di avvicinamen-
dell'insorgenza di una tensione elettrica. Invece, to del magnete al solenoide o del solenoide al ma-
avvicinando il magnete al solenoide, oppure spo- gnete. Ma l'insorgere della tensione indotta si ve-
standolo verso l'alto o verso il basso, come indi- rifica pure quando i due elementi che partecipano
cato dalle frecce di figura 10, l'indice del voltme- all'esperimento vengono allontanati tra loro. In
tro devia lungo la scala di misura, segnalando la questo caso la tensione indotta è di verso contra-
presenza della tensione indotta. rio a quella segnalata nella prima fase dell'esperi-
Con i movimenti meccanici del magnete ora men- mento. E ciò spiega pure perché nello schema di
zionati, non si è fatto altro che variare il numero figura 10 si è fatto uso di un voltmetro di tipo a
di linee di forza magnetiche concatenate con il so- zero centrale, che consente al suo indice di spo-
lenoide. E questa variazione può essere compiuta starsi sia a destra che a sinistra.
in modo lento o veloce. Sperimentando in diversi altri modi, cioè spo-
ELETTRONICA
PRATI,A
sesse avesse
I ELETTRONICA - RADIO - OM -27 MH± Il lU
IL FASCICOLO ARRETRATO
ESTATE 1986
L 1500
MANUALE-GUIDA
al prezzo di L. 4.000
367
1
EM1 EM2
'
~
e
CONTENUTO:
369
lenite -pisii- Permte
VENDO radio MF stereo autocostruita della Scuola Ra- VENDO a L. 40.000 dispositivo che permette, in un im-
dio Elettra, funzionante, completa di schema elettrico pianto stereo, di ridurre del 50% ogni fastidioso rumore
L. 150.000. Vendo corso completo di radio MF stereo ri- di fondo (fruscii ecc.) senza nulla togliere alle caratteri-
legato in 5 volumi + 2 volumi raccolta schemi radio a stiche HI-FI dell'impianto e senza manomissioni dello
valvole e transistor L. 50.000. Disposto anche a baratto stesso.
con RTX 5 W. CONTI MASSIMO - Via Roma, 28 - 75100 MATERA • Tel.
AMERICO MICHELE · Via A. Mantegna, 1/13 - CASAR- (0835) 212950
SA (Pordenone) Tel. 869468 ore pasti
VENDO alimentatore stabilizzato modello "A.C. D.C.
adaptor MW98", rendimento: D.C. 3-4,5-6 7,5-9-12V; po-
ALLIEVO S.R.E. Radio TV esegue per Ditte qualsiasi ti- tenza: 12W; entrata: 110+ 220 V a L. 15.000. Oppure per-
po di montaggio elettronico. Eseguo anche montaggi muto con componenti (resistenze, condensatori ecc.) o
di strumentazione elettronica. Lavoro a mio domicilio.
con un iniettore di segnali per radio.
GRUDEN GIORGIO · fraz. Ceroglie, 41- 34019 SISTIANA GAGGIOLI STEFANO - Via Calabria, 7 • SENORBI (Ca•
(Trieste) gliari) • Tel. (070) 9808021
VENDO CB omologato 40 eh AM 40 eh FM + antenna CERCO urgentemente schema elettrico, videoregistra-
skilab + rosmetro, tutto in ottimo stato, L. 200.000 trat- tore Grundig 2000 e apparato radio AM FR Pacific 20-
tabili. S9lo Milano e provincia. 20W, e relativi apparati non funzionanti. Pago adegua-
LEONCAVALLO MASSIMO • Via Palmanova, 133 tamente secondo avaria.
20132 MILANO Tel. (02) 2563535 ore 14,30 - 17,15 DE CARLI GIOVAN PIETRO • 08048 TORTOLI (Nuoro) •
Tel. (0782) 622640 ore pasti
VENDO RTX CB Lafayette LMS 230 -200 canali per AM-
FM - USB · LSB-CW-7,5 W AM- 12W SSB • doppio cla- VENDO a marittimi Automatic Direction Finder mod.
rifier RX/TX + alimentatore 13,8 V-7 • 9 A + accorda- TO-A 258 marca Taiyo Musen, senza antenna L. 100.000
tore d'antenna SG M27 + Ros/wattmetro ZG201 + 25 + RX Sai lor tipo 66T funzionante L. 100.000 + TX Sai lor
metri cavi RG Z 13 U • ottimo stato L. 550.000 + spese tipo D-56 per pezzi di recupero L. 50.000.
postali. SPEZIA MARIO - Via Camminello, 2/1 - 16033 LAVAGNA
MAURIZIO Tel. (049) 601299 ore pomeridiane (Genova)
Di questa Rubrica potranno avvalersi tutti quei lettori che sentiranno la necessità di offrire
in vendita, ad altri lettori, componenti o apparati elettronici, oppure coloro che vorranno
rendere pubblica una richiesta di acquisto od un'offerta di permuta.
Elettronica Pratica non assume alcuna responsabilità su eventuali contestazioni che po-
tessero insorgere fra i signori lettori e sulla natura o veridicità del testo pubblicato. In
ogni caso non verranno accettati e, ovviamente, pubblicati, annunci di carattere pubblici-
tario.
Coloro che vorranno servirsi di questa Rubrica, dovranno contenere il testo nei limiti di
40 parole, scrivendo molto chiaramente (possibilmente in stampatello).
370
VENDO CB Lafayette LMS 200, lineare Zetagi 8300P,
microfono lntek amplificato, Eco Chamber, L. 350.000
anche separatamente.
BEVILACQUA GIOVANNI - Via C. Calabro, 53 - ROMA-
Tel. (06) 7993370 ore pasti
IL SERVIZIO E' CERCO trasmettitore FM LX492 stereo completo + ca-
vo + antenna perfettamente funzionante. Massima se-
rietà.
VENDO o scambio con le seguenti valvole (WE 17, WE VENDO programma di tipo professionale per la realiz-
15, WE 14, WE 53 o 56) le valvole di tipo americano zazione di circuiti stampati e un potente programma
(DY88, DY802, PCL805, PCL801, PCL85, PCL86, CV583, antivirus (entrambi girano su un qualsiasi compatibile
PCF802). IBM, MS-DOS).
MONTEMURRO VITTORIO . Via L. Da Vinci, 4 · 75100 FROSI MICHELE • Via Garzolini, 8 • 24058 ROMANO DI
MATERA LOMBARDIA (Bergamo)· Tel. (0363) 913036 dopo le ore 15
371
VENDO dipolo caricato 11+ 4,5 metri oppure 10+ 40 VENDO a L. 230.000 nuovo, ancora imballato, antifurto
metri; lunghezza 9 metri circa; vendo alimentatori da per auto a radiocomando con chiusure centrali senza
10-20-30A 10+ 15V oppure 0 + 30V di mia progettazione; installare moduli accessori, protezione elettrica contro
vendo valvole nuove (6146-6K7-6K8-41-43-5Y3) e al- inserimento a vettura in marcia. Valore L. 300.000. Ven-
tri 30 tipi a prezzo di favore. Cerco antenne verticali per do anche equalizzatore amplificato 30 + 30 W, controllo
i 10-80 metri a tre elementi e per i 10-15-20 m a due ele- potenza d'uscita tramite 10 led, controllo volume-fader
menti con rotore. 10 livelli di equalizzazione. Valore L. 130.000; vendo a L.
MARCHETTI ANTONIO • Via S. Janni, 19 · 04023 AC- 100.000.
QUATRAVERSA DI FORMIA (Latina)· Tel. (0771) 28238 LUIGI • Tel. (02) 9308700
~ - -- - - - - - - - - - - - - -- - - - - - -
-·
ELETTRONICA PRATICA I
- Rubrica « Vendite - Acquisti - Permute » I
372
LA PIGIA DE LETTE
Tutti possono scriverci, abbonati
o no, rivolgendoci quesiti tecnici
inerenti a vari argomenti presen-
tati sulla rivista. Risponderemo
nei limiti del possibile su questa
rubrica, senza accordare prefe-
renza a chicchessia, ma sce-
gliendo, di volta in volta, quelle
domande che ci saranno sem-
brate più interessanti. La regola
ci vieta di rispondere privata-
mente o di inviare progetti esclu-
sivamente concepiti ad uso di
un solo lettore.
373
PREA MPLIFICATORE PER VLF sentire lo scorrimento interno del nucleo stesso.
Sopra il tubetto si avvolgono 400 spire di filo di
Trovandomi in possesso di un ricevitore dotato del- rame smaltato del diametro di 0,25 mm, ricavan-
la gamma VLF, estesa fra i 1 O KHz e i 150 KHz, do una presa intermedia alla 80° spira contata dal
vorrei collegare a questo un preamplificatore lato massa. Il potenziometro RJ va regolato per
d'antenna in grado di rinforzare i molti segnali in ottimizzare i risultati.
arrivo.
BUTIÀ ARMANDO
Palermo
Le onde lunghe, anche se attualmente in disuso,
conservano sempre un certo fascino, almeno a li-
vello amatoriale, dato che fra esse sono presenti Condensatori
segnali campioni per operazioni di taratura, se-
gnali militari, in particolar modo per sommergi- C1 = 47.000 pF
bili, grazie alla loro facile propagazione attraver- C2 = 22.000 pF
C3 = 10.000 pF
so l'acqua e così via. Approviamo quindi questa C4 = 4.700 pF
sua passione e le presentiamo il circuito richiesto, C5 = 2.200 pF
che per la ricezione delle VLF è sempre necessa- C6 = 1.000 pF
rio, in sostituzione di quell'antenna che, per esse- C7 = 2.200 pF
re veramente efficiente, dovrebbe avere dimen- CB = 2.200 pF
sioni proibitive. La selezione della banda da am- C9 = 100.000 pF
plificare si ottiene tramite SI; spostando il nucleo C10 = 100.000 pF
di LI si effettua la regolazione della sintonia fine.
La bobina LI è avvolta su nucleo cilindrico di fer- Resistenze
rite del diametro di 10 mm e della lunghezza di 15 R1 = 220.000 ohm (potenz. a variaz. lin.)
cm. Questo deve essere inserito su un tubetto di R2 = 47.000 ohm
cartone o di plastica, di dimensioni tali da con- R3 = 470 ohm
INTEGRATI STABILIZZATORI
Mi è stato detto che, montandolo in una partico-
lare configurazione circuitale, l'integrato stabiliz-
zatore fisso 7812, in mio possesso, può funziona-
re con tensione variabile in uscita. È vero ciò?
REDAELLI ANDREA
Cremona
Entro certi limiti, la tensione in uscita, degli inte-
grati a tensione fissa della serie 78XY, come quel- Condensatori
lo da lei citato, può essere regolata. E il circuito C1 = 100.000 pF
qui pubblicato lo dimostra. Ma la spesa necessa- C2 = 100.000 pF
ria equivale a quella di acquisto di un integrato C3 = 100.000 pF
già predisposto per la tensione d'uscita regolabi-
le. In ogni caso, realizzando lo schema che pre- Resistenze
sentiamo, lei potrà disporre di una tensione mini-
ma in uscita di 12 Vcc e di una tensione massima R1 = 1.000 ohm
di 24 Vcc. La tensione d'entrata VE deve avere un R2 = 10.000 ohm (potenz. a variaz. lin.)
valore nominale, a vuoto, di 30 Vcc e deve essere
in condizioni di fornire una corrente di 1,5 A di Varie
picco. Lo stabilizzatore va montato su un grosso STAB. = 7812
dissipatore di calore. IC1 = A 741
374
Varie S2 = interrutt.
L1 = bobina J1 = imp. RF (330 H)
TR = BC108 J2 = imp. RF (330 H)
S1 = comm. (6 vie - 1 posiz.) Alim. = 9 Vcc
C3
375
COMMUTATORE DI LUCI
CHIAMATA ACUSTICA CB
Vorrei realizzare un circuito in grado di attivare Realizzi questo semplice circuito, il quale verrà
un comune campanello elettrico ogni volta che un sensibilizzato ogni volta che il corrispondente
mio amico CB mi chiama per dialogare. emetterà un fischio davanti al microfono, oppure
DAZZI MICHELE premerà il pulsante per l'emissione della nota di
Milano chiamata.
CAMP
a
SCR
R1
alla presa
auri c. o cuffia
12VCA
376
-
./$/FR Il Il
C7 S- r::),Rlot
----
e
!e
12 V
@e
e7,
e ■ .,_. Il,
R7
SALDATORE
ISTANTANEO
A PISTOLA
L. 18.000
CARATTERISTICHE:
Tempo di riscaldamento: 3 secondi
Alimentazione: 220 V
Potenza: 100 W
E dotato di punta di ricambio e di •
istruzioni per l'uso. Ed è particolar-
Illuminazione del punto di saldatura mente adatto per lavori intermittenti
professionali e dilettantistici.
377
RX ELEMENTARE
Abbiamo semplificato al massimo il circuito, pre- cleo cilindrico di ferrite del diametro di 8+ 10
vedendo l'alimentazione a pila e, in funzione di mm, ricavando una presa intermedia alla 30° spi-
interruttore, l'inserimento e il disinserimento del- ra. Con Cl si regola la sintonia e con RJ il volu-
la cuffia. La bobina LI consta di 50 spire di filo me sonoro in cuffia.
di rame, del diametro di 0,25 mm, avvolte Su nu-
OSCILLATORE A 'QUARZO
Gradirei realizzare un oscillatore a quarzo fun-
zionante sulla frequenza di 3.650 KHz, ma senza Condensatori
impiego di bobine. Inoltre, l'ampiezza del segnale
uscente dovrebbe essere regolabile fra zero ed il C1 = 1.000 pF (NPO)
valore massimo. Preferirei un circuito con ali- C2 = 22 pF (NPO)
mentazione a 9 V. C3 = 10 + 47 pF (compensatore)
MAGANZANI GIANCARLO C4 = 100 pF (NPO)
Piacenza
Resistenze
Pubblichiamo il progetto richiestoci ricordandole
che il compensatore C3 consente di spostare di al- R1 = 270.000 ohm
cune centinaia di hertz la frequenza di oscillazio-
R2 = 100 ohm
ne del quarzo Xl. L'oscillatore funziona per la
R3 = 1.000 ohm (potenza variaz. lin.)
378
CUFFIA
L7
Cl
sé
u
DG
9V
e
e
J
R1
C1 = 10215 pF (variabile)
C2 = 4.700 pF DG = diodo al germanio (quals. tipo)
C3 = 1F (non polarizzato) TR = BC107
R1 = 10.000 ohm (potenz. a variaz. log.) Pila = 9V
R2 = 1 megaohm CUFFIA = 100 + 600 ohm
Cl R2 R3
r= ~Rl T l 57
I·@2.
Xl b C3
u3, T
C2
379
AMPLIFICATORE RF
Condensatori
All'uscita del mio generatore a radiofrequenza
modulato, vorrei applicare un amplificatore dei C1 =
100.000 pF
segnali. Faccio presente che la banda di emissione C2 =
100.000 pF
si estende fra i 400 KHz e i 50 MHz. C3 = 100 pF
MARAGLIANO GIORGIO C4 = 100 pF
C5 =
100.000 pF
Salerno C6 = 100 pF
N.B. - Tutti i condensatori sono di tipo ceramico.
Provi a servirsi di questo circuito, ricordando che
i risultati dipendono soprattutto dal valore di im-
Resistenze
pedenza d'uscita del generatore. Il trimmer RI va
regolato per l'ottimizzazione del segnale. In fase R1 =10.000 ohm (trimmer)
costruttiva mantenga molti corti i terminali di R2 = 4.700 ohm
tutti i componenti e realizzi il circuito su un piano R3 = 470 ohm
di massa. I collegamenti debbono essere scherma- R4 = 10ohm
ti ed il carico, poiché il circuito è destinato ad au-
mentare l'ampiezza di tensione del segnale, deve Varie
avere un valore medio di impedenza, di alcune TR = 2N3819
centinaia di ohm. Alim. =9 + 12 Vcc
Condensatori
C1 = 6/60 pF (centraggio freq.)
R1 R3
C2 = 130 pF C6
C3 = 270 pF
C4 =
100.000 pF TR1 e
C5 = 5,6 pF
= 4a» "
C6 100.000 pF
Resistenze
E % e
e
12V
e
R1
R2
R3
R4
=== 39.000
=
ohm
22.000 ohm
1.000 ohm
330 ohm
I C7
R2
+--; R4
c5
Varie USC.RF
TR1 = BC 109
XTAL =cristallo di quarzo
ALIM. = 12 Vcc
380
R3
Il
c3 Il & +;
lae e
9r
e
R4
R1 CARICO
r) f
a2
eTR!AC
«g
C2 RETE
Cl
RS 218 MICR0TRASMETTITORE F.M. AD ALTA EFFICIENZA RS 219 AMPLIFICATORE 01 POTENZA PER MICRO TRASMETTITORE
È un trasmettitore F.M. di piccolissime dimensioni
(41x56 mm) che opera in una gamma di frequenza
compresa tra 70e 120 MHz Si può quindi ricevete con un
pili elevato.
normale ricevitore dotato di gamma F.M. le sue qualita sono
tali da poterlo senza dubbio definire ad "AIA EFFICIENZA" Applicato a!I" RS 218 si potranno raggiungere agevolmente
basso consumo {inferiore a 8 mA), grande stabilità in distanze di alcune centinaia di metri
frequenza, elevatissima sensibilità microfonica. La tensione di alimentazione è compresa tra 9 e l3V e
Può trasmettere senza antenna in un raggio di circa 20-30 il massimo assorbimento è di circa 100 mA
metri. La portata può essere aumentata applicando al Per facilitar-e i/ montaggio. il KIT è completo di bobina AF
disposi1ivounospezzonedifilochefungedaantenna.la
grande sensibilità microfonica è dovuta all'impiego di una
speciale capsula microfonica preamplificata che a sua volta
viene amplificata da un circuito integrato i! cui guadagno è
regolabile. Il dispositivo va alimentato con una batteria da
9 o 12 V. Con fuso di una batteria alcalina da 9 V per
radioline l'autonomia ad uso ININTERROTTO è di circa 95
ore!!! Il KIT è completo di capsula microfonica. Inoltre, per
facilitare al massimo il montaggio, viene fornita nel KIT la
bobina ad alta frequenza già costruita
L. 24.000 L. 21.000
RS
, EfFEm LUMINOSI
Luci psichedeliche 2 vie 750W /canafe L
L
ACC.ESSORI PER AUTO E MOTO
a I2
l h ile # JO
7.0
RS 10 Luci psi·chedelrche 3 vie 1500W/canale 00
RS 48 Luci rotantfsequenzìalì 10 vie 800W/cenale L. ilOStZ1.o ne auto
R9
RS
68
113
Strobo intermittenza regolabile L
L
!gf meroenne 10
9.5
RS 114
Semaforo eiettronico
Luci sequenz. elastiche 6 vie 400W/car,ale L o
RS 117 Luci 1troboscopiche L 1.ione per auto o
RS 135 per auto 000
Luci pslthede-tìche 3 vie 1 000W 0o
RS 172 Luci psichedaliclie mi.crofonlche 1000 W :o
eratore per auto 000
-- re auto a display so
000
APP. RICEVENTI-TRASMITTENTI E ACCESSORI ,rte:sia aUli'l
U500 000
RS a per auto
118
RS
19
40
k22.2727 U.000
15.liOO :on rnìcrcfono
00
43.000
Microricevitore FM 175<,,-
RS s2 Prova quarzi
13.500 per tergicristallo
RB lltl Trasmettitore FM 2W
27.600 uto
RS 112 Mini ricevitore AM supereterodina :ll.500
RB 1111 17.000
Radiomicrofono FM 111.000
RS 120 Amplificatore Beada 4 - 5 UHF
RS 130 Microtrasmettitore A. M
19.500
RS 13B Mini rlcevitore FM supereterodina 27.00
12.000
RS 180
RS 1111
Preamplificatore d antenna universale
Trasmetnto,e FM 90 - 150 MHz 0.5 W
23.000 s s
30500 IIS 63
RS 178 Vox. per apparat i Rice Trasmittenti Rs 123
RS 180 59.500
R6 111
Ricevitore pe.- Rad.loco mando a OUE. caoali
Tr.asmettitofe per R.adk>comando a DUE çanali 30000 ns 149
RS 183 Trasmettitore d BIP BIP
19.000 AS 195
ns 184 14.00C RS 2-03
Trasmettitore udo TV 21500
RS 188 Riceyitore a readon• per Onde Medie 500i.,{I,
ns 206 Mini Stuien.e Tra.anunent• F.M.
RS 21Z Super Microtrasm ettitore F M.
28.500 Ml
RS 211 Microtraamt1nt.offl F.M. ad alta etficien1a
24.000
RS 2111 Amphfleatore di Potenza per microtrasmettitore 21.000
Dispositivo per la registr, telefonica automatica
-- Chiav
RS
S
,.
80
EFFETTI SONORI
Sirena elett ronlce 3.0 W
Generatore di note musicali programmabile
Aut
--
APP. BF AMPLIFICATORI E ACCESSORI
Il Filtro cross-over 3 vìe SOW 00
15 Amptcatore BF 2W
19 Oo
28
27
.%±%%o
Preamplificatore con ingresso bassa impedenza
00
(Il)
36 Amplificatore BF 40W
00
38 Indicatore livello uscita a 16 LED
00
39 Amplìficatore s1ereo ·1 Of. 1 OW 00
46 Metronomo elettronico
00
61 Preamplificatore MI-FI 000
lii Pr@amplificatore stereo equalizzato R.LA.A. 000
81 V u-meter a 8 LE'O 000
72
73
per autoradio 20W
ir slereo oer autoradio 2.0+20W
ffj
106 \che .0011
10 001
11 000
24 ie 00
27
133 ra
·g&r
140 .&DI
1411 ivetto audtO Gigante 00
153 .00
113 00
171 ,w 1 .001
32
00
1111 16+8 W 34.000
197 con microfooo
11600
119
200
210
:.%r
per cuffie
23.000
,ae.ooo
214 (40 W max) 32.000
tu-rizzato
,o)
Hz -e 100
)aria
mvettore di ssqe!,,,campane 50 Hz
LE
ATTENUATOnE
..,...,.
CON
LUCI STROBOSC
PER T
GENERATORE DI BARRE
L. 12.000
Per agevolare l'opera di chi, per la prima volta è impegnato nella ricerca degli elementi didattici
introduttivi di questa affascinante disciplina che è l'elettronica del tempo libero, abbiamo ap-
prontato un insieme di riviste che, acquistate separatamente verrebbero a costare L. 3.500 cia-
scuna, ma che in un blocco unico, anziché L. 35.000, si possono avere per sole L. 12.000.
__ STRUMENTI DI MISURA
MULTI METRO DIGITALE
MOD. TS 280 D - L. 132.000
CARATTERISTICHE GENERALI
7 Campi di misura - 31 portate - Visualizzatore cristallo liquido
a 33 cifre altezza mm 12,5 montato su elastomeri - Integrati
montati su zoccoli professionali - Batteria 9 V - Autonomia
1000 ore per il tipo zinco carbone, 2000 ore per la batteria
alcalina - Indicatore automatico di batteria scarica quando
rimane una autonomia inferiore al 10%- Fusibile di protezione
- Bassa portata ohmmetrica (20 2)- 10 A misura diretta in D.C.
e A.C. - Cicalino per la misura della continuità e prova diodi -
Boccole antinfortunistiche - Dimensione mm 170x87 x 42 -
Peso Kg 0,343
PORTATE
VOLT D.C 200 mv-2 V- 20V- 200 V- 1000 V
VOLT A.C. 200 mv - 2 V - 20 V - 200 V - 750 V
OHM 202-2002-2KO- 20 KO- 200 KO - 2 MO
- 20 MO
AMP. D. C. 200 A- 2 mA- 20 mA - 200 mA - 2000 mA
- 10A
AMP. A.C. 200 A - 2 mA - 20 mA - 200 mA - 2000 mA
- 10A
ACCESSORI
Libretto istruzione con schema elettrico e distinta dei compo-
nenti - Puntali antinfortunistici - Coccodrilli isolati da avvitare
sui puntali.
MULTIMETRO DIGITALE
MOD. TS 240D · L. 73.000
CARATTERISTICHE GENERALI
Visualizzatore : a cristalli liquidi con indicatore di polarità.
Tensione massima 500 V di picco
Alimentazione :9V
Dimensioni : mm 130 x 75 x 28
Peso . Kg 0,195
PORTATE
Tensioni AC = 200 V - 750 V
Correnti CC = 2.000 A- 20 mA - 200 mA - 2.000 mA
Tensioni CC 2.000 mV20 V-200 V- 1.000 V
Resistenza = 2.000 2-20 K?- 200 K?-2.000 KO
ACCESSORI
Libretto istruzione con schema elettrico . Puntali
Gli strumenti pubblicizzati in questa pagina possono essere richiesti inviando anticipatamente
l'importo, nel quale sono già comprese le spese di spedizione, tramite vaglia postale, assegno
bancario o conto corrente postale n. 46013207 a: STOCK RADIO - 20124 MILANO - Via P. Castaldi, 20.
MICROTRASMETTITORE
[l sM + 158 MH±
IN SCATOLA
DI MONTAGGIO
L. 24.000
l \\ CARATTERISTICHE
EMISSIONE : FM
GAMME DI LAVORO: 52 MHz -;. 158 MHz
ALIMENTAZIONE : 9 Vcc -;. 15 Vcc
ASSORBIMENTO : 5 mA con alim. 9 Vcc
-
POTENZA D'USCITA: 10 mw + 50 mw
.... SENSIBILITÀ
BOBINE OSCILL.
:
:
regolabile
intercambiabili
DIMENSIONI : 6,5 cm x 5 cm
rea.nane±r e.su eresse
DI ELETTRONICA - RADIO - OM • 27 MHz
PRATICA
A&
PERIODICO MENSILE - SPED. IN ABB. POST. GR. 3°/70-ANNO XVII-N. 7/8 LUGLIO-AGOSTO 1988
ED. ELETTRONICA PRATICA - VIA ZURETTI, 52-20125 MILANO L.4.500
"
UN'INTERA RACCOLTA
DI SCATOLE DI MONTAGGIO
STRU E SURA __
TESTER ANALOGICO
MOD. TS 271. L. 24.500
CARATTERISTICHE GENERALI
5 Campi di misura - 19 portate
Sensibilità : 10.000 9/V D.C.
Dimensioni : mm 150 x 63 x 32
Peso : Kg O, 14
Pila : 1 elemento da 1,5 V
PORTATE
VOLT D.C. = 0,25 V-2,5 V • 25 V • 250 V • 1 .ODO V
VOLT A.C. = 10V-50V-250 V. 1.000 V
AMP. D.C. 0,1 mA - 10 mA- 500 mA
OHM x 10 ohm - x 100 ohm- 1.000 ohm
dB = 20 d + 62 dB
ACCESSORI
Libretto istruzione con schema elettrico - Puntali
TESTER ANALOGICO
MOD. TS 260 - L. 59.000
CARATTERISTICHE GENERALI
7 Campi di misura - 31 portate
Sensibilità 20.000 Q/V D.C.- 4.000 2/V A.C.
Dimensioni mm 103 x 103 x 38
Peso Kg 0,250
Scala mm 95
Pile 2 elementi da 1,5 V
2 Fusibili
Spinotti speciali contro le errate inserzioni
PORTATE
VOLT D.C 100 m V - 0,5 V - 2 V - 5 V - 20 V - 50 V - 100
V-200V-1000V
VOLT A.C. 2,5 V-10V - 25 V - 100 V - 250 V - 500 V -
1000 V
OHM 2x 1 -2x10-0x100-2x 1000
AMP. D.C. 50 A- 500 A-5 m4- 50 mA-0,5A-5A
AMP. A.C. 250 A- 1,5 mA - 15mA- 150 mA - 1,5 A-
10 A •
CAPACITÀ = O± 50F-0 : 500 F (con batteria interna)
dB 22 dB - 30 dB - 42 dB - 50 dB - 56 dB- 62 dB
ACCESSORI
Libretto istruzione con schema elettrico e parti accessorie -
Puntali
Gli strumenti pubblicizzati in questa pagina possono essere richiesti inviando anticipatamente
l'importo, nel quale sono già comprese le spese di spedizione, tramite vaglia postale, assegno
bancario o conto corrente postale n. 46013207 a: STOCK RADIO - 20124 MILANO - Via P. Castaldi, 20.
Ecco il dono
che premia chi si abbona
o rinnova l'abbonamento scaduto
MANUALE
DEI
ODI E DEI TRANSISTOR
Abbonatevi!
z I
e lo riceverete
subito in dono
,
a casa vostra ''
,.
I
circolare o a mezzo c.c.p. N. 916205 intestati e indi·
rizzati a: ELETTRONICA PRATICA· 20125 MILANO-
Via Zuretti, 52. Si prega di scrivere con la massima
chiarezza, possibilmente in stampatello, citando
con grande precisione: cognome, nome, indirizzo e
data di decorrenza dell'abbonamento.
ATTENZIONE!
Il manuale, illustrato alla pagina precedente, è un'opera editoria-
le appositamente approntata per premiare gli abbonati a Elettro-
nica Pratica. Non è quindi un prodotto commerciale e non può
essere acquistata, a parte, in alcuna libreria, né presso questa
Casa Editrice.
ELETTRONICA
PRATICA
Via Zuretti, 52 Milano • Tel. 6697945
Anno 17 N. 7-8 - Luglio/ Agosto 1988
editrice
ELETTRONICA PRATICA
direttore responsabile
Sommario
ZEFFERINO DE SANCTIS ALIMENTATORE STABILIZZATO 390
disegno tecnico
1,2 Vcc + 14Vcc·1,5 A
CORRADO EUGENIO
AMPLIFICATORE BF • 7 W 396
stampa
TIMEC
ALBAIRATE • MILANO CORRETTORE DI TONALITA' 402
E.
1[ »
}, '
0
-r:--=-LD
• • '
I
1
'
lç(' l
, I
L
388
LE SCATOLE DI MONTAGGIO
DEL PRINCIPIANTE
N.B. Le scatole di montaggio contengono tutti e soltanto gli elementi riprodotti nelle toto di
apertura di ciascun articolo Non sono inseriti, quindi, i contenitori, le pile e quanto potrebbe
ancora servire per eventuali abbellimenti degli apparati. Le basette-supporto, di vetronite,
hanno impresso, in una delle due tacce, il circuito stampato con piste di rame preslagnate,
che agevolano il compito di saldatura dei terminali dei componenti. Nei disegni relativi agli
schemi pratici, i circuiti stampati, riprodotti in colore, debbono intendersi visti in trasparenza
RICHIEDETELE
inviando anticipatamente l'importo, tramite vaglia, assegno circolare, as-
segno bancario o conto corrente postale n. 46013207, a:
STOCK RADIO
•
VIA PANFILO CASTALDI N° 20
20124 MILANO
389
PROGETTO 1
(non approntato in scatola di
montaggio)
1,2V«I4 V-1,5A
ALIMENTATORE
STABILIZZATO
L'alimentatore stabilizzato è uno strumento asso- approntarne una scatola di montaggio. Eppure,
lutamente indispensabile per ogni dilettante. Si si è dovuto tener conto che tutti i circuiti, presen-
potrebbe anche dire che la sua utilità sia pari a tati e descritti in questo fascicolo, necessitano di
quella del comune tester. Ecco perché tale appa- una alimentazione, che non sempre può essere de-
rato deve integrare la strumentazione del labora- rivata dalle comuni pile. Inoltre si è considerato
torio hobbystico. Ma la maggior parte dei nostri che, alcuni neofiti, si avvicinano soltanto adesso
lettori, già possiede questo dispositivo e la pre- alle nostre esposizioni didattiche e costoro, ovvia-
sentazione di un nuovo, ulteriore progetto di ali- mente, debbono cominciare a rifornirsi di tutto,
mentatore, potrebbe apparire ripetitiva e super- anche di un sistema di alimentazione, sia pure
flua per molti, al punto che si è ritenuto inutile semplice, economico ma funzionale, come quello
390
Lettura delle tensioni in scala voltmetrica.
+ LJllte
(..)
7"a
(..)
1 - Cl::
;J Il')
4e
(..)
COMPONENTI
+ Condensatori
C1 = 22.000 pF
C2 = 22.000 pF
C3 = 4.700F • 40 VI (elettrolitico)
C4 = 4.700F • 40 VI (elettrolitico)
C5 = 100.000 pF
C6 = 22 F . 24 VI (elettrolitico)
C7 = 22 F . 24 VI (elettrolitico)
Resistenze
R1 = 1.500 ohm - 1/4 W
R2 = 2.200 ohm (potenz. a variaz. lin.)
R3 = 220 ohm • 1/2 W
Varie
T1 = trasf. (220 V • 1 O V • 2 A)
IC1 = integr. stabilizz. (LM317K)
P1 = ponte raddrizz. (5 A)
DL = diodo led
D1 = diodo al silicio (1 N4004)
D2 = diodo al silicio (1 N4004)
VM = voltmetro (15 V f.s.)
392
Fig. 2 • Cablaggio del circuito dell'alimentatore stabilizzato interamente realizzato
dentro un contenitore metallico, che funge pure da conduttore della linea di massa
e di quella della tensione negativa uscente dal dispositivo.
La massima corrente, che si può assorbire in usci- d'uscita a valori compatibili con la sopravvivenza
ta,è di 1,5 A. La stabilizzazione è ottenuta me- del transistor finale in esso contenuto. A questo
diante l'integrato ICI, il quale limita la corrente tipo di protezione si aggiunge poi quella termica,
I C 1 visto
lato pied.
393
Fig. 4 • Il cablaggio dell'alimentatore stabilizzato, come si nota in questa foto, deve
essere eseguito con fili conduttori di diametro elevato.
che provvede ad interdire l'integrato quando la come il cablaggio venga effettuato dentro un con-
sua temperatura interna supera i 160°C. tenitore metallico, che funge da conduttore di
Il diodo al silicio D1 protegge il circuito da sovra- massa e dissipatore del calore erogato da ICI.
tensioni esterne. Il contenitore metallico potrà avere le dimensioni
Il diodo al silicio D2 difende l'integrato dalla cor- di 20 cm x 10 cm x 6 cm. Sulla sua parte fronta-
rente di scarica del condensatore elettrolitico C6, le, come è dato a vedere nella foto di apertura
la cui presenza scongiura ogni possibilità di insor- dell'articolo, sono presenti i seguenti elementi:
genza di ronzìo di rete. l'interruttore generale a levetta Sl, la manopola
La tensione alternata a 220 V viene ridotta al va- innestata sul perno del potenziometro regolatore
lore di 18V dal trasformatore Tl, sul cui avvolgi- della tensione d'uscita R2, la ghiera porta-led, la
mento secondario è inserito il ponte raddrizzatore scala del voltmetro per tensioni continue e i due
Pl. morsetti per il fissaggio dei conduttori delle cor-
Il diodo led DL tiene informato l'operatore sullo renti che si vogliono assorbire.
stato di "acceso" o "spento" dell'alimentatore. Il ponte raddrizzatore PI, montato nel prototipo
illustrato nelle varie foto, è in grado di erogare
COSTRUZIONE una corrente raddrizzata di ben 20 A. Ma questo
modello è stato da noi montato soltanto per i
La realizzazione dell'alimentatore stabilizzato si vantaggi che esso offre in sede di applicazione
esegue tenendo in continua visione lo schema pra- meccanica sul contenitore metallico, in quanto è
tico di figura 2 e le tre illustrazioni fotografiche fornito di quattro robuste linguette che agevola-
distribuite nelle varie pagine riservate alla presen- no le operazioni di saldatura a stagno di condut-
tazione dell'apparato. Da queste si può rilevare tori di grossa sezione. Ma si tenga ben presente
394
Fig. 5 • L'integrato IC 1 appare fissato nella part e di sotto del contenitore m etallico e
racchiuso con una corrispondente capsula di m ateriale isolante. Tra la superf icie
m etalli ca del contenitore ed il componente, si deve interporre un foglietto di mica
cosparso di grasso al silicone.
i i ponti per soli 5 A svolgono ottimamen- trodi E- R debbono essere larghi e sugli stessi
funzione qui richiesta. elettrodi si inseriscono due tubetti sterling isolanti.
montaggio dell'integrato stabilizzatore ICI ri- Consigliamo di acquistare e montare, assieme al-
alcune particolari spiegazioni. Questo, in- l'integrato ICl, anche la corrispondente capsula
e si può notare osservando la figura 5, è di copertura isolante del componente, normal-
sulla parte esterna, inferiore, del conte- mente di plastica nera.
_,.. nretallico, dal quale deve rimanere isolato Tutti i fili conduttori, usati per il cablaggio del-
mediante una piastrina di mica e del grasso al sili- l'alimentatore, debbono essere di rame, di alme-
avorisce la conduzione del calore. no 2-3 mm di diametro ed isolati. Gli stessi ter-
,"i::zgr:atu ICl è dotato di tre terminali, due dei minali dei vari componenti dovranno rimanere
rappresentati da altrettanti conduttori isolati tramite tubetti sterling. In ogni caso, i con-
la parte di sotto del componente e si ri- duttori di maggior sezione debbono essere quelli
elettrodi E - R, mentre il terzo U è che si dipartono dall'integrato e, ovviamente,
ripresentato da tutto il corpo metallico esterno quelli di uscita, che raggiungono i due morsetti
~- E questo è il motivo per cui le due per il prelievo delle tensioni stabilizzate, ossia i
dli fissaggio non debbono in alcun morsetti d'uscita dell'alimentatore.
contatto elettrico con il metallo A lavoro ultimato, il contenitore metallico deve
scatola in cui si compone il cablaggio del- essere chiuso con un corrispondente coperchio e
Talitatore. I fori passanti, dunque, debbono munito di quattro piedini di gomma, che lo di-
astanza larghi e su essi si debbono in- stanziano dalla superficie di appoggio in misura
mprede tubetti isolanti a garanzia del massi- tale che l'integrato ICl non debba toccare alcun
Anche fori passanti degli elet- corpo estraneo.
,
i
395
PROGETTO 2 - EP -A
AMPLIFICATORE BF
7W
L'amplificatore di bassa frequenza, qui presenta- Le grandezze elettriche menzionate sono raggiun-
to e descritto, è un dispositivo particolarmente gibili con una tensione di alimentazione, stabiliz-
adatto ad ogni tipo di impiego hobbystico. Nel la- zata, di 14 V circa, che può essere quella derivata
boratorio del dilettante, infatti, potrà fungere da dall'alimentatore precedentemente proposto ai
valido strumento di controllo di molte sorgenti lettori, ma non approntato in scatola di montag-
sonore, mentre nella pratica corrente sarà in gra- gio. Naturalmente, i segnali amplificati, uscenti
do di rappresentare il più importante anello di dall'apparato, sono totalmente privi di ronzìi ed
una catena di amplificazione audio. Perché in es- altri disturbi ed il funzionamento avviene in regi-
so va identificato uno stadio di potenza che eroga me di massima affidabilità.
ben 4 W efficaci, su un carico di 4 ohm, e 7 W ef- Coloro che vorranno elevare ulteriormente la po-
ficaci su uno di 2 ohm, ottenuto mediante il colle- tenza d'uscita, portandola a 14 W efficaci, anco-
gamento in parallelo di due altoparlanti da 4 ohm ra su un carico di 4 ohm, dovranno alimentare il
ciascuno, che sono i modelli attualmente più dif- circuitocon la tensione di valore doppio rispetto
fusi in commercio. a quella citata, cioè con 28 V, apportando alcune
396
Utilissimo in molti settori della riproduzione audio.
varianti al progetto originale, secondo quanto di 10 W, ma può dire il vero chi, riferendosi a
proposto più avanti. quello stesso apparecchio, afferma che la potenza
Dovremmo iniziare ora la descrizione del circuito d'uscita è di 50 W.
dell'amplificatore, che tuttavia riteniamo utile In realtà, i concetti elettrici e matematici, che go-
far precedere da alcune osservazioni chiarificatri- vernano i segnali presenti in un amplificatore au-
• sul concetto di potenza di uscita nei dispositivi dio, sono tanto complessi da rendere problemati-
elaboratori dei segnali audio. ca una formulazione dei dati caratteristici a chi
non possiede una profonda conoscenza in mate-
ria. Tuttavia, senza entrare nel merito delle teorie
LA POTENZA D'USCITA dello spettro di potenza e di quello di energia, che
sono tipiche dell'analisi armonica generalizzata
Sono molti i modi con i quali si esprime il concet- dei segnali di BF, cercheremo, qui di seguito, di
:o cli potenza d'uscita da un amplificatore di bas- offrire al lettore alcune idee intuitive in proposito.
sa frequenza. Talvolta troppi per non disorienta- Il segnale musicale o, più in generale, quello au-
re chi si appresta ad acquistare un riproduttore dio, è alquanto irregolare e può essere immagina-
udio. Infatti, sulla bocca dei commercianti e su to come la somma di un numero anche grandissi-
dei tecnici, ricorrono spesso le seguenti de- mo di segnali sinusoidali, solitamente sulla banda
frizioni: potenza effettiva, potenza musicale, dei 20 Hz..;- 20.000 Hz. Ebbene, la somma delle
po:enza di picco. E queste rappresentano soltan- potenze delle componenti sinusoidali, rappresen-
e delle tante espressioni di uso corrente, ta la potenza totale media considerata in un de-
cosi che ilnumero dei watt varia, anchein misura terminato intervallo di tempo. Ma quando si fa
siderevole, nella citazione della potenza riferimento ad un amplificatore audio, si usa cita-
ta di uno stesso apparato.
i re la massima potenza relativa di un segnale sinu-
aver ragione, infatti, chi dice che un amplifi- soidale, di specificata frequenza, che l'apparato
z:ore di bassa frequenza ha una potenza d'uscita può erogare su un carico di preciso valore, che di
397
-·-·-·-·-·- -·- -·- ·1
[51 i
[• p
i I • p= =M-=
y
I R4
D1
R3
I
I
i
cavi scherm.
e
vcc
e
R6
02
+
:i
■
C4 es c6
lerro plelioeleelrllolle(
I » #### . a • e
-----COMPONENTI-----
Condensatori R3 = 100.000 ohm (marrone • nero • giallo)
C1 = 2,2 F (non polarizzato) R4 = 100.000 ohm (marrone • nero • giallo)
C2 = 22F.16 VI (elettrolitico) R5 = 4.700 ohm (giallo - viola • rosso)
C3 = 2,2 µF • 16 VI (elettrolitico) R6 = 100.000 ohm (marrone - nero • giallo)
C4 = 100 µF • 63 VI (elettrolitico) R7 = 1 ohm (marrone • nero)
es =
100.000 pF
C6 = 200.000 pF
C7 = 2.200 F - 16 VI (elettrolitico)
Varie
IC1 = integrato (TDA 2030)
D1 = diodo al silicio (1N4001)
Resistenze D2 = diodo al silicio (1 N4001)
R1 = 22.000 ohm (potenz. a variaz. lin.) ALIM. = (vedi testo)
= altoparlante (4 ohm • 5+10 W)
R2 =100.000 ohm (marrone • nero • giallo) AP
solito è di 4 ohm. E questa potenza, per il motivo la proliferazione delle definizioni di potenza mu-
già detto, per il quale nel segnale musicale sono sicale, nessuna delle quali è facilmente valutabile,
presenti componenti a più frequenze, può assu- mentre la stessa interpretazione è assai dubbia.
mere diversi valori: più bassi per una singola si- Ma nel commercio, purtroppo, esse vengono ri-
nusoide, più alti per segnali complessi. petute a iòsa, con lo scopo di gonfiare le reali pre-
Tali considerazioni sono certamente la causa del- stazioni di un amplificatore.
398
radiatore
AP
-vcc
Alcuni si compiaciono di definire pure una poten- lo medio dell'intero ciclo della sinusoide.
za di picco, prendendo in considerazione un in- Quello che conta e al quale noi stessi facciamo ri-
allo di tempo brevissimo, ad esempio quello ferimento è invece il valore efficace della poten-
in cui il segnale raggiunge il suo valore di picco. E za, che è quello massimo del segnale uscente sen-
cosi la potenza si raddoppia, perché in quell'istan- za distorsione.
-·ò assumere un valore doppio rispetto a quel-
ii o
E
o»a P 4
399
L'INTEGRATO TDA 2030
IC1 Prima di iniziare la descrizione del montaggio
dell'amplificatore, vogliamo chiudere la parte
o Fig. 4 - Piedinatura dell'integrato teorica, aggiungendo ancora alcune notizie utili
TDA
operazionale montato nel circuito relative all'integrato I Cl, che è di tipo TDA 2030,
dell'amplificatore di potenza. I termi-
2030
nali, contrassegnati con i numeri 1 •2
in grado di fornire in uscita una corrente massima
-3.45, assumono le seguenti fun- di 3,5 A.
zloril: ingresso non invertente (1)- in- In figura 5 abbiamo riportato lo schema elettrico
gresso invertente (2) - alimentazione interno del componente affidatoci dalla casa co-
negativa (3) - uscita (4) - alimentazio-
1 3 5
2 4 ne positiva (5). struttrice, la SGS.
Come si può notare, il circuito è dotato di due
particolari sistemi di protezione, che provvedono
ad interdire gli stadi finali in caso di presenza di
temperature troppo alte, imputabili ad una errata
dissipazione termica del componente o ad una ec-
cessiva potenza prelevata in uscita. Ma l'interven-
CIRCUITO DELL'AMPLIFICATORE to dei circuiti di protezione si verifica pure in pre-
senza di correnti di intensità elevata, in relazione
Il segnale di bassa frequenza, applicato sull'en- con la tensione applicata, in quell'istante, al cor-
trata E del circuito di figura 1, viene inviato, tra- rispondente transistor finale. Dunque, per la pre-
mite il condensatore Cl, all'ingresso non inver- senza dei due circuiti menzionati, che nello sche-
tente, ossia al piedino 1 di I Cl, che è un integrato ma di figura 5 sono indicati mediante due piccoli
operazionale e che rappresenta l'elemento di rettangoli recanti le scritte in lingua inglese, l'in-
maggior importanza dell'intero progetto. tegrato è totalmente protetto contro i cortocircui-
Il condensatore Cl isola le tensioni continue di ti. E ciò costituisce un grosso vantaggio soprat-
polarizzazione e limita verso il basso la banda tutto negli impieghi di laboratorio.
passante, onde impedire il passaggio di segnali in- L'integrato operazionale dispone ancora di uno
desiderati come, ad esempio, le lente oscillazioni speciale circuito di polarizzazione degli stadi fina-
di giradischi e registratori. li, allo scopo di minimizzare la distorsione d'in-
Le resistenze R4 ed R2 provvedono a dividere a crocio, senza dissipare troppa potenza ed evitan-
metà il valore della tensione di alimentazione, do fastidiose operazioni di taratura alle quali in-
mentre R3 fissa su tale valore la tensione di ripo- vece è costretto l'operatore in presenza di circuiti
so dell'uscita dell'integrato. discreti.
Il guadagno è stabilito dalla reazione negativa in-
trodotta da R6 ed R5 soltanto per i segnali alter-
nati, a causa della prèsenta del condensatore elet- MONTAGGIO DELL'AMPLIFICATORE
trolitico C3. Dunque, se il guadagno è dato dal
rapporto R6/R5, per diminuirlo occorre abbassa- Per coloro che acquistano la scatola di montaggio
re il valore resistivo di R6; viceversa, per aumen- dell'amplificatore, il lavoro costruttivo rimane
tarlo, basta elevare il valore di R6. Ma il guada- alquanto agevolato dalla presenza, nel kit, del
gno non può essere elevato al di là di un certo li- circuito stampato. Per tutti gli altri lettori, il
mite, perché altrimenti diminuisce la banda pas- montaggio deve iniziare proprio con l'appronta-
sante ed aumenta la distorsione. In ogni caso, i mento di questo elemento, ricordando che il dise-
valori da noi prescritti nell'elenco componenti, gno relativo è pubblicato in grandezza naturale in
sono tali da garantire il miglior compromesso fra figura 3. Successivamente, tenendo sott'occhio il
il massimo di amplificazione' ed il minimo di di- piano costruttivo di figura 2, si comincerà ad in-
storsione, con la maggior estensione della banda serire, sulla basetta-supporto, nella faccia oppo-
passante. sta a quella in cui sono presenti le piste di rame
I due diodi al silicio D1 - D2 proteggono l'inte- del circuito stampato, i vari componenti, appli-
grato dalle extratensioni generate da carichi in- cando per ultimo l'integrato I Cl, il quale deve es-
duttivi durante le commutazioni. sere provvisto di radiatore. E in questo caso le so-
La rete R7 - C6 assicura stabilità, ovvero assenza luzioni possono essere due: o si fissa sulla parte
di oscillazioni dell'amplificatore, quando ad esso metallica del componente l'elemento radiante
vengono collegati carichi con componente indut- dell'energia termica, oppure si stabilisce un preci-
tiva, come ad esempio gli altoparlanti magnetodi- so contatto fra la zona metallica dell'integrato e
namici. una superficie metallica di un eventuale conteni-
400
Fig. 5 - Circuito elettrico interno
dell'integrato TDA 2030. I due rettan-
golini riportati sulla destra e conte-
nenti le scritte in lingua inglese, rap-
presentano i due sistemi di protezio-
ne del componente, che provvedono
ad interdire gli stadi finali in presen-
za di temperature elevate o potenza
eccessiva.
CORRETTORE DI
TONALITA'
La regolazione delle note acute e di quelle gravi è sposta piatta, assolutamente fedele. Perché, ad
necessaria in molte occasioni. Eppure la disponi- esempio, durante l'ascolto della musica classica,
bilità di questo tipo di controllo non sempre esiste ogni colorazione delle tonalità, introdotta artifi-
negli amplificatori di bassa frequenza e, più in ge- ciosamente, conferirebbe un carattere poco reale
nerale, nei riproduttori audio, soprattutto in alla riproduzione artistica. Quando invece si trat-
quelli autocostruiti dai principianti di elettronica. ta di musica leggera, l'uso dei correttori di tonali-
Anzi, alcuni appassionati e cultori dell'alta fedel- tà è indispensabile, almeno per due motivi. Per-
tà sono propensi ad eliminare questo particolare ché si deve-tener conto delle diverse modalità di
conforto tecnico, con lo scopo di ottenere una ri- registrazione dei dischi, per le quali a volte le note
402
Per regolare, a piacere, le note alte e quelle basse negli
amplificatori audio.
403
1-·-· -·-·-· -·-·-·-· -·-.
I
I R3 R7
'ln
I
I c3
C8
I c1
e
vcc
g
~
E
}. à} l Àl
1 là
essi
i-tà
ar_I
j . -· -· -· -·-·-· -· - ·-
-----COMPONENTI-----
Condensatori
c1 = 1F (non polarizzato) R2 = 560 ohm (verde • blu • marrone)
c2 = 22 F .16 VI (elettrolitico) R3 = 3.300 ohm (arancio - arancio - rosso)
C3 = 2,2 F • 16 VI (elettrolitico) R4 = 10.000 ohm (marrone • nero • arancio)
C4 = 47 µF • 24 VI (elettrolitico) R5 = 47.000 ohm (potenz. a variaz. lin.)
C5 =
22.000 pF R6 = 3.300 ohm (arancio • arancio • rosso)
C6 =
22.000 pF R7 = 330 ohm (arancio • arancio • marrone)
C7 = 2F (non polarizzato) R8 = 2.200 ohm (rosso • rosso • rosso)
C8 =
10.000 pF R9 = 47.000 ohm (potenz. a variaz. lin.)
C9 =
10.000 pF
Varie
Resistenze FT1 == 2N3819
R1 = 1megaohm (marrone • nero • verde) ALIM. =
14Vcc
valore di impedenza d'entrata e un basso valore Ma i problemi ora menzionati si risolvono age-
di impedenza d'uscita, non è cosa facile, se si vo- volmente, quando il circuito correttore di tonali-
gliono mantenere basse le distorsioni, alto il rap- tà, di tipo RC, come quello da noi concepito, fa
porto segnale disturbo, ampia la banda e sempli- uso di un transistor ad effetto di campo, più noto
ce la concezione circuitale. con la sigla FET.
404
ENTR .
use.
@vcc
Fig. 2- Piano costruttivo del modulo elettronico del dispositivo regolatore di tonali-
tà. I numeri riportati sul circuito stampato sono gli stessi dello schema teorico. I
due potenziometri e l'alimentatore rimangono separati dalla basetta-supporto, che
deve essere inserita in un contenitore metallico con funzioni di schermo elettroma-
gnetico.
minuisce, mentre vengono esaltate le frequenze tre che, ovviamente, dai cavi di collegamento con
basse con il potenziometro R5 e quelle alte con il la sorgente audio e con l'entrata dell'amplificato-
potenziometro R9. re di bassa frequenza, i quali debbono essere
Sull'uscita U si deve collegare un carico con im- schermati, con calza metallica elettricamente con-
pedenza medio-alta, come lo è generalmente nessa con la linea di massa che, in questi montag-
quella d'entrata degli amplificatori di bassa fre- gi, si identifica con la linea di alimentazione nega-
quenza. tiva.
Il circuito del correttore di tonalità è stato conce- Non esiste un ordine preciso di inserimento dei
pito per funzionare con una tensione di alimenta- vari componenti sulla basetta-supporto del circui-
zione continua di 14 V, che può essere derivata da to stampato; questi, infatti, possono essere appli-
un collegamento di pile, oppure erogata dall'ali- cati, uno dopo l'altro, a partire dal settore di sini-
mentatore presentato e descritto nelle prime pagi- stra dello schema di figura 2. Le sole raccoman-
ne del fascicolo. È bene comunque che la tensione dazioni, che si possono fare ai lettori principianti,
di alimentazione sia di tipo stabilizzato e, soprat- riguardano le saldature a stagno ed il rispetto del-
tutto, esente da rumori e disturbi. le polarità dei tre condensatori elettrolitici C2 - C3
- C4, i cui terminali positivi si trovano da quella
parte dei componenti nella quale, sull'involucro
MONTAGGIO esterno, sono impressi i segni + . Questi terminali
vanno infilati nei fori del circuito stampato in
Coloro che hanno fatto acquisto della scatola di prossimità dei quali sono riportate delle crocette.
montaggio, contenente tutti gli elementi necessari Per quanto riguarda le saldature a stagno, si con-
per la composizione del dispositivo di correzione siglia sempre di pulire i terminali dei componenti,
di tonalità dei segnali di bassa frequenza, sono prima dell'operazione di connessione delle parti,
certamente agevolati nel lavoro di montaggio del- servendosi di materiale di riporto di ottima quali-
1 'apparato. Gli altri, invece, dovranno comincia- tà, ossia di stagno in tubetto, denominato pure fi-
re con l'approntamento del circuito stampato, il lo-stagno, dentro il quale è contenuta una piccola
cui disegno in grandezza reale è riportato in figu- quantità di pasta disossidante.
ra 3. In figura 4 è riportata la piedinatura del transi-
Lo schema pratico di figura 2 propone il piano stor Frl, modello 2N3819 prodotto dalla Texas.
costruttivo del preamplificatore-correttore. Il disegno propone il componente visto dalla par-
Sulla basetta-supporto sono inseriti tutti gli ele- te inferiore, mentre sul piano costruttivo di figura
menti che, nello schema teorico di figura 1, ap- 2, questo semiconduttore è visto da sopra.
paiono racchiusi fra linee tratteggiate. I compo- Quei lettori che vorranno acquistare i vari com-
nenti esterni al circuito stampato sono rappresen- ponenti separatamente, senza ricorrere al benefi-
tati dai due potenziometri e dall'alimentatore, ol- cio della scatola di montaggio del dispositivo, po-
406
trann o imbattersi in un semiconduttore con piedi-
natura diversa da quella riportata in figur a 4, pur
trattandosi dello stesso modello di transistor. In
2N 3819
d[)
questo caso, prima di inserire il componente nel
circuito stampato, converrà interpellare il riven-
ditore per conoscere, dalla sua stessa voce, l'ordi-
ne in cui si succedono i reofori di source - gate -
drain. 9 o
I due condensatori C1-C7, pur essendo caratte-
rizzati da valori capacitivi relativamente elevati, S o
rispettivamente di 1 F e2 F, non sono compo-
nenti polarizzati, ossia non sono elettrolitici e LATO PIED.
vanno quindi inseriti nel circuito senza tener con-
to della posizione dei loro reofori.
Sul disegno del circuito stampato riportato in fi- Fig. 4 • Esatta posizione degli elettrodi di source (s), ga-
gura 3, si possono notare impressi i numeri 1-2- te (g) e drain (d) sul transistor FET 2N3819 prodotto dal-
3-4-5e la sigla EP - B. I numeri segnalano cin- la Texas.
que punti circuitali che, pur essendo indicati sullo
schema pratico di figura 2, trovano esatta corri-
spondenza con quelli riportati nello schema elet-
trico di figura 1. Pertanto, sulle due piazzole di
rame del circuito stampato, contrassegnate con i
numeri 1-2, si dovranno collegare i conduttori In sede di collaudo del dispositivo, qualora que-
provenienti dalla sorgente sonora, per esempio da sto dovesse trovarsi in prossimità di apparati rice-
un microfono o da un giradischi, mentre sul ter- trasmittenti generatori di disturbi, converrà inse-
minale 5 si collegherà il conduttore della tensione rire, tra il gate di FTI e la linea di massa, un con-
positiva proveniente dall'alimentatore, sul termi- densatore ceramico da 100 pF.
nale 3 quello negativo, unitamente ad uno dei A lavoro completamente ultimato, il preamplifi-
conduttori che uniscono l'uscita del correttore di catore-correttore di toni dovrà essere inserito in
tonalità con l'entrata dell'amplificatore di bassa un contenitore metallico, con funzioni di scher-
frequenza e, infine, sul terminale 4, l'altro con- mo elettromagnetico, sulla cui parte frontale
duttore dei segnali uscenti. compariranno i perni dei due potenziometri di re-
Per quanto riguarda la sigla EP - B, questa vuol golazione R5, per le note basse ed R9 per quelle
significare Elettronica Pratica, progetto B, che alte. Dai due lati del contenitore usciranno i due
rappresenta in pratica il secondo progetto ap- cavetti schermati conduttori dei segnali di entrata
prontato in scatola di montaggio proposto in e di uscita, nonché quelli della tensione stabilizza-
questo fascicolo. ta a 14 Vcc di alimentazione.
407
PROGETTO 4-EP-C
SIRENA UNITONALE
I settori in cui le sirene elettroniche trovano la lo- ne pratica. Ecco perché l'uscita deve essere colle-
ro più naturale applicazione sono quelli degli an- gata con qualsiasi amplificatore di bassa frequen-
tifurti e del modellismo. Oggi, tuttavia, molti ti- za, come può essere quello del progetto 2-EP-
fosi portano con sè la sirena allo stadio, altri la A, che è il primo, fra i tanti proposti in questo
montano su cicli e motocicli, altri ancora sulle stesso fascicolo, approntato in scatola di montag-
piccole imbarcazioni da diporto. Dunque, le oc- gio. Peraltro, senza ricorrere alla costruzione di
casioni per realizzare il semplice progetto, qui un apposito riproduttore audio, si può utilmente
presentato e descritto, sono molte e lo sono pure collegare l'uscita della sirena con l'entrata a bassa
le destinazioni in cui lo si vuol far funzionare. frequenza di un qualsiasi apparecchio radio,
Ma, Io diciamo fin d'ora, il segnale uscente da identificabile nel terminale attivo del potenziome-
questo apparato, pur essendo di elevato livello in tro di volume.
tensione, è caratterizzato da una bassa potenza,
sufficiente appena per collaudare il circuito, con
l'applicazione in uscita di un piccolo altoparlan- CIRCUITO ELETTRICO
te, attraverso il quale il suono è soltanto percetti-
bile, certamente inadatto per qualsiasi applicazio- Come si può notare, il circuito elettrico di figura
408
Funziona soltanto
se accoppiata con un
amplificatore di potenza.
1 consta di due oscillatori, ognuno dei quali uti- E qui i lettori più esperti riconosceranno certa-
lizza le due sezioni dell'integrato ICl, che è rap- mente la classica configurazione del multi vibrato-
presentato del modello 401 lB, ossia da un qua- re astabile. Ma vediamone subito il comporta-
druplo NAND della serie CMOS. mento e supponiamo che l'uscita 3 della sezione
La prima sezione, quella riportata sulla sinistra "a" si trovi allo stato logico basso. Ciò significa
dello schema di figura 1, oscilla a frequenza mol- che, trattandosi di una sezione collegata ad inver -
to bassa e determina la salita e la discesa della fre- ter, così come accade per le altre, l'entrata 1 è allo
quenza del segnale, che imita, molto fedelmente, stato logico alto. Dunque, quando l'ingresso di
quello delle sirene degli automezzi della Polizia di "a" è alto, la sua uscita commuta verso il basso e
Stato e dei Vigili del fuoco. tale stato viene applicato all'entrata della seconda
Il secondo oscillatore, quello composto dalle se- sezione "b", la quale commuta l'uscita 4 verso
zioni "c - d", genera il segnale e lo applica alla l'alto. Quindi il condensatore Cl non può far al-
uscita. Il trimmer R5 ottimizza l'effetto ottenuto. tro che riportare un "alto" sull'entrata della pri-
L'alimentazione deve essere fatta con la tensione ma sezione. Ma la carica di Cl, a causa della pre-
continua di valore compreso fra i 9 Vcc e i 14 Vcc. senza della resistenza Rl, che lentamente porta a
Si può quindi utilizzare l'alimentatore descritto massa i piedini 1-2 della sezione "a'', muta la
nelle prime pagine del fascicolo, oppure un qual- sua carica, forzando l'uscita 3 verso l'alto. Inizia
siasi altro alimentatore, ricordando che, in que- così il secondo semiciclo, analogo al precedente,
sto caso, la stabilizzazione non serve. per il quale, nel ragionamento ora fatto, basta so-
Abbiamo così descritto sommariamente il proget- stituire Cl ed Rl con C2 ed R2. Poi tutto ripren-
to della sirena elettronica, ma per coloro che vo- de nuovamente in modo perfettamente identico.
gliono saperne di più, prima di interpretare le va- E il risultato è quello della presenza di un'onda
rie fasi di montaggio del dispositivo, riteniamo quadra, sull'uscita 4 della sezione "b", la cui fre-
doveroso soffermarci un po' più dettagliatamente quenza dipende dai valori attribuiti ai condensa-
sul comportamento teorico del circuito di figura 1. tori Cl - C2. Più alto è il valore capacitivo di que-
Cominciamo quindi col dire che i due oscillatori, sti, più bassa è la frequenza del segnale.
che compongono complessivamente il generatore I due componenti R3-C3 trasformano l'onda
di segnali, sono simili, ovvero funzionano secon- quadra, uscente dalla sezione "b" di I Cl, in altra
do princìpi che si basano su identiche configura- di forma triangolare. Gli elementi R4- R5 - R6
zioni circuitali. Le quali si identificano con due compongono il circuito di un attenuatore variabi-
inversori, dotati di ingressi ed uscite collegati a le, che sposta, con andamento triangolare, il pun-
croce tramite condensatori, mentre le entrate so- to di lavoro del primo stadio del secondo oscilla-
no pure collegate a massa per mezzo di resistenze. tore, cioè della sezione "c" di ICl. In questo mo-
409
-- ] , l
·-·-·-·1
r lk 1
sn '
,. -T
c7
I e
I
1 13 C6
2
3 12 I use $
R1 4
5
1
10
2
• 9 I
7
•
1c1 Il vss
y y
Il
y
A
,] [il
·-·-·-_.I
-----COMPONENTI-----
Condensatori
R3 = 1 megaohm (marrone • nero • verde)
R4 = 220.000 ohm (rosso • rosso • giallo)
C1 = 2 F (non polarizzato) R5 = 1 megaohm (trimmer)
c2 = 2 F (non polarizzato) R6 = 22.000 ohm (rosso • rosso • arancio)
C3 = 1F (non polarizzato) R7 = 220.000 ohm (rosso • rosso • giallo)
C4 = 2.200 pF R8 = 330.000 ohm (arancio • arancio • giallo)
C5 = 2.200 pF R9 = 22.000 ohm (rosso • rosso • arancio)
C6 = 100.000 pF R10 = 22.000 ohm (rosso • rosso • arancio)
C7 = 100.000 pF R11 = 330 ohm (arancio • arancio • marrone)
Resistenze Varie
R1 = 2,2 megaohm (rosso • rosso • verde) IC1 =
integrato (4011 B)
R2 = 4,7 megaohm (giallo • viola • verde) ALIM. = 9Vcc + 14 Vcc
do il regime di carica e scarica del condensatore I due elementi RII e C7 costituiscono un filtro
C4 viene accelerato o rallentato, perché varia in che elimina i disturbi eventualmente provenienti
pratica la frequenza di oscillazione del segnale in dalla rete di alimentazione.
modo ritmico.
Le costanti di tempo, nel secondo oscillatore, so-
no più brevi e le oscillazioni sono centrate attorno MONTAGGIO
al kilohertz. Lo spostamento può essere tuttavia
raggiunto variando i valori capacitivi di C4 e C5,
ma conservando invariato il loro rapporto. Il montaggio della sirena elettronica si esegue su
La resistenza R9 e i condensatori C6 e CIO com- una basetta-supporto recante, in una delle sue su-
pongono una rete differenziatrice, che esalta le perfici, il circuito stampato, il cui disegno in
armoniche del segnale in uscita, fornendo una grandezza reale, è riportato in figura 3. Dunque,
qualità musicale più ricca e piacevole. la prima operazione costruttiva consiste nell'ap-
410
+VCC
use.
BF
-VCC
Fig. 2- Piano costruttivo del modulo elettronico della sirena monotonale. Le, istepdi
rame del circuito stampato, qui riprodotte in colore, debbono intendersi viste in tra-
sparenza.
prontare il circuito stampato, ma questa non ri- potenza, per esempio all'ingresso del progetto 2
guarda coloro che avranno acquistato il kit della EP A presentato in questo stesso fascicolo.
sirena, dentro il quale sono contenuti tutti gli ele- L'alimentazione, che va collegata ai terminali
menti disegnati nello schema pratico di figura 2. + VCC e VCC, può essere derivata dallo stesso
Successivamente, seguendo l'ordine distributivo alimentatore dell'amplificatore di bassa frequen-
dei componenti illustrato nel piano costruttivo di za. In ogni caso, qualsiasi valore, compreso fra i
figura 2, si applicano, sulla basetta, dalla parte 9 Vcc e i 14 Vcc, potrà essere utilizzato per ali-
opposta a quella in cui sono presenti le piste di ra- mentare questo progetto.
me, i vari elementi, compreso lo zoccoletto del- L'integrato I Cl va inserito nello zoccolo per ulti-
l'integrato. mo, orientandolo esattamente, ossia ricordando
I terminali d'uscita sono rappresentati dal capo- che il terminale 1 si trova da quella parte del com-
corda centrale, sulla destra dello schema di figura ponente in cui è presente un dischetto-guida. Il
2, che è stato contrassegnato con la sigla USC. numero 1 è impresso anche nel circuito stampato.
BF e da quello, in basso, VCC, al quale si ap- Il modulo elettronico di figura 2 potrà essere rac-
plica pure la linea della tensione di alimentazione chiuso nello stesso amplificatore di potenza cui
negativa. Su questi due terminali si collega un ca- verrà accoppiato, non prima di aver scelto la po-
vetto schermato che, all'altra estremità, deve es- sizione del cursore del trimrner R5 ritenuta più
sere applicato ali' entrata di un amplificatore di consona alle esigenze dell'operatore.
PROGETTO 5-EP -D
MONITOR
A BARRE LUMINOSE
Le barre luminose, a diodi led, sono componenti monitor in tensione dei segnali uscenti da un
elettronici relativamente nuovi, che molti lettori qualsiasi apparato di bassa frequenza. Più preci-
conoscono ed altri no. E proprio per questo moti- samente, dato che il progetto è dotato di due en-
vo abbiamo preferito riportare, alla fine della trate, esso potrà essere destinato alla valutazione
presente esposizione, tutto quanto concerne la in volt dei segnali uscenti da un amplificatore di
struttura fisica e le caratteristiche delle barre, per bassa frequenza di tipo stereofonico, oppure co-
dare spazio immediato alla presentazione di un me indicatore di equalizzazione o bilanciamento
modulo di visualizzazione, le cui possibili appli- sui due canali audio. In pratica, quindi, i due in-
cazioni pratiche possono considerarsi limitate gressi del dispositivo andranno collegati in paral-
soltanto dalla fantasia di ogni operatore e fra le lelo con gli altoparlanti del riproduttore, che po-
quali, in questa stessa sede, abbiamo preferito il- trà essere la sezione BF di un ricevitore radio,
lustrare la più comune fra tutte, ossia quella di quella finale di un amplificatore, monofonico,
412
La più comune applicazione
della barra a diodi led
è quella di voltmetro
in uscita di qualsiasi
apparato BF.
utilizzando una sola barra e stereofonico serven- scicolo e regolato sul valore di tensione uscente di
dosi di ambedue le barre, oppure di un registrato- 12,5 Vcc.
re, di un giradischi e di quanto ancora attiene I due terminali, segnalati con i numeri 2-4, costi-
l'amplificazione audio a bassa frequenza. tuiscono gli ingressi del modulo di visualizzazio-
ne, quelli sui quali si applica il segnale di cui si
vuol visualizzare la tensione.
Oltre che dalle due barre a led, il circuito di figura
IL PROGETTO I è formato da alcuni componenti aggiuntivi di ti-
po passivo, che servono in pratica ad adattare il
Il progetto del modulo di visualizzazione è ripor- dispositivo alle più svariate esigenze pratiche. I
tato in figura 1. Le linee tratteggiate stanno a si- due trimmer d'ingresso R2-R5, ad esempio, con-
gnificare che la parte circuitale da esse delimitata sentono di regolare la tensione di fondo-scala.
va composta su una basetta di materiale isolante Mentre i raddrizzatori ad una semionda (DG 1
con circuito stampato in una delle sue facce. Gli -DG2), seguiti da due celle di livellamento, con-
elementi esterni a queste linee, vale a dire il solo sentono la visualizzazione di segnali alternati. Si
alimentatore in tensione continua, rimane prati- noti, tuttavia, la posizione assegnata ai due diodi
camente fuori dal modulo. al germanio DG1 - DG2, il cui catodo è rivolto
Tutti i terminali del circuito di figura 1, quelli nu- verso l'entrata E di ciascuna barra, proprio per-
mericamente contrassegnati, trovano precisa cor- ché gli ingressi delle barre funzionano esclusiva-
rispondenza con gli stessi terminali dello schema mente con la tensione positiva.
realizzativo di figura 2. Le due barre a led sono L'impiego di diodi al germanio, in sostituzione
indicate con le sigle Bl - B2. dei più comuni componenti al silicio, è da attri-
Dei cinque terminali presenti nel circuito di figura buirsi al fatto che i primi sono assai più sensibili.
l, uno fa capo al morsetto positivo dell'alimenta- Infatti, per accendere i dieci led, di cui è compo-
tore ed è contrassegnato con il numero 5, altri sta ogni barra, occorre la tensione di 1 V cc.
due, indicati con i numeri 1-3, fanno capo alla li- Coloro che vorranno utilizzare il progetto di figu-
nea di massa, ovvero alla linea di alimentazione ra I per usi diversi da quello di monitor di tensio-
negativa. ne per amplificatori stereo, dovranno montare gli
L'alimentatore deve essere in grado di erogare elementi relativi ad una sola barra luminosa, vale
una tensione continua di valore compreso fra i 12 a dire: BI -DGI -R1 -R2-R3-CI-C2. Ma si
Vcc e i 14 Vcc. Questo, pertanto, può essere rap- potrà pure utilizzare il circuito di figura I colle-
presentato dal collegamento di tre pile piatte, da gando, in parallelo fra loro, le due entrate El
4,5 V ciascuna, collegate in serie tra di loro, op- -E2, con lo scopo di visualizzare, su due barre,
pure dall'alimentatore descritto all'inizio del fa- contemporaneamente, uno stesso segnale.
413
+
C2
B1 B2
R1z Il R2 I II I R5
Fig. 1- Circuito elettrico del progetto descritto nel testo. Le linee tratteggiate rac-
chiudono la parte relativa al montaggio su basetta-supporto con circuito stampato.
----COMPONENTI----
Condensatori R4 = 27.000 ohm (rosso • viola • arancio)
C1 = 2,2F .16 VI (elettrolitico)
R5 = 2.200 ohm (trimmer)
C2 =10 µF • 16 VI (elettrolitico)
R6 = 1.000 ohm (marrone • nero • rosso)
C3 = 2,2 µF • 16 VI (elettrolitico)
Varie
B1 = barra luminosa
Resistenze B2 = barra luminosa
R1 = 27.000 ohm (rosso • viola • arancio) DG1 = diodo al germanio
R2 = 2.200 ohm (trimmer) DG2 = diodo al germanio
R3 = 1.000 ohm (marrone • nero • rosso) ALIM. = 12 + 14 Vcc
414
B1
B2
Fig. 2 • Montaggio del modulo elettronico del dispositivo di visualizzazione dei se-
gnali uscenti da un amplificatore stereofonico.
pato" è stata impressa la sigla EP-D, il cui signi- dire le due coppie di terminali 1-2 e 3-4, che rap-
ficato è: Elettronica Pratica - progetto D, ossia presentando le due entrate El - E2, sono disposti
quinto progetto descritto nel presente fascicolo. in linea trasversale, così come lo sono i corrispon-
Non si possono commettere errori in fase di mon- denti fori presenti sul circuito stampato, che ob-
taggio delle barre luminose sul circuito stampato, bligano l'inserimento delle barre in un'unica e
perché i due terminali di queste, relativi all'in- precisa posizione.
gresso del segnale che si vuol visualizzare, vale a In corrispondenza dei terminali del circuito, con-
precedentemente descritto e che viene più comu- tensione d'ingresso di 0,1 V in 0,1 V si ottiene l'ac-
nemente chiamato barra luminosa, è pilotato da censione successiva dei dieci diodi led. Quindi,
due circuiti integrati similari, ognuno dei quali è applicando all'entrata della barra la tensione di
composto da cinque comparatori di tensione in 100 mV (0,1 V), si accende il primo led. Con 0,2
grado di comandare, attraverso dei transistor e V si accendono i primi due led e così via, fino
un generatore di corrente costante, altrettanti all'illuminazione completa della barra con la ten-
diodi led. sione di 1 V.
L'accensione dei diodi led è realizzata in modo Con tensioni di valore inferiore a O, 1 V, tutti i
che ogni incremento di 200 mV della tensione di diodi rimangono spenti. Con la tensione di 1 V
ingresso provochi l'accensione di un solo diodo tutti i diodi sono accesi e la barra diventa un volt-
led. Ciò significa, ad esempio, che al di sotto dei metro da 1 V fondo-scala, con incremento di O, 1
200 mV non si accende alcun diodo, mentre con V per led.
la tensione di 200 mV si accende il primo led; a
400 mV si accendono assieme il primo ed il secon-
do led e cosi via sino al valore di 1 V, con il quale COMPOSIZIONE DELLA BARRA
si accendono cinque led. Ma in precedenza aveva-
mo detto· che, con la tensione di 1 V, si accende- Abbiamo interpretato a sufficienza -il comporta-
vano tutti i dieci led della barra, mentre ora sem- mento elettrico circuitale interno della barra lu-
bra che si stia affermando un concetto diverso. minosa ed ora ci rimane da aggiungere soltanto
Eppure non è cosi e vedremo subito il perché. In- alcune annotazioni relative alla struttura fisica
tanto facciamo presente che, in figura 4, abbiamo della barra.
riportato lo schema teorico di uno solo dei due in- I due circuiti integrati sono deposti su un micro-
tegrati che pilotano, internamente alla barra, i circuito stampato, nel quale allo stesso modo so-
dieci diodi led. L'altro integrato, come abbiamo no stati inseriti i diodi led, così da formare
affermato, è similare. un'unica serie lineare di dieci visualizzatori.
I due integrati differiscono tra loro per il fatto Il disegno riportato in figura 6 interpreta chiara-
che, mentre uno è sensibile alle soglie di 200 - 400 mente ogni particolare costruttivo della barra lu-
- 600 - 800 - 1. 000 mV, l'altro rimane sensibile al- minosa.
le soglie di 100- 300- 500- 700-900 mV. Pertan- Facciamo presente che i due circuiti integrati
to, impiegando due integrati ed intercalando tra (particolare 5 di figura 6) sono montati senza al-
loro i dieci diodi led nel modo indicato nello sche- cun involucro protettivo di plastica, il che rende
ma elettrico di figura 5, si ottiene una serie di die- sconsigliabile, se non proprio proibitivo, ogni
ci led che si accendono a barra, con una risoluzio- eventuale intervento diretto all'apertura della
ne di 100 mV. Spieghiamoci meglio. Su ogni bar- barra tramite il disinnesto del coperchio (partico-
ra sono presenti dieci trattini, ognuno dei quali lare 1 di figura 6), del diffusore e del riflettore
viene illuminato da un diodo led. Aumentando la (particolari 2 - 3 della stessa figura).
417
PROGETTO 6-EP - E
SINTONIZZATORE
PER ONDE CORTE
A REAZIONE
Accoppiando questo' sintonizzatore con un qual- de radio è maggiormente agevolata dalle condi-
siasi amplificatore di bassa potenza, si realizza un zioni atmosferiche. Naturalmente, per questo ti-
buon ricevitore sulla gamma delle onde corte, di po di radioricezione, il circuito deve essere colle-
tipo a reazione. Con il quale il lettore potrà ascol- gato ad una antenna esterna, della lunghezza di
tare un gran numero di emittenti, soprattutto nel- tre o quattro metri e ad una presa di terra. L'ali-
le ore notturne, quando la propagazione delle on- mentazione, invece, potrà essere derivata dallo
418
Deve essere accoppiato con un amplificatore di potenza.
stesso alimentatore dell'amplificatore di potenza, tata dalla bobina LI e dal diodo varicap DVI, al
purché sia stabilizzata e di valore compreso fra i quale è collegato il potenziometro R3, che costi-
12 Vcc e i 14 Vcc. tuisce il comando manuale di sintonia.
La ricerca delle emittenti si effettua agendo sul Come si sa, variando la capacità dei diodi conte-
potenziometro R3, sul perno del quale è consi- nuti nel componente DVI, varia la frequenza di
gliabile inserire una manopola a grande diame- accordo del circuito d'entrata del sintonizzatore e
tro, con lo scopo di ottenere piccoli spostamenti cambia, quindi, la emittente ricevuta.
rotatori. Con il potenziometro R9 si controlla la I vantaggi che derivano dall'impiego del varicap,
reazione nel seguente modo: inizialmente, parten- in sostituzione del più costoso condensatore va-
do dai valori di minimo, si fa ruotare il perno del riabile, vanno individuati, prima di tutto, nella
componente fino a raggiungere quel valore di vo- minor spesa complessiva per la realizzazione del
lume massimo, assieme al quale subentra un forte circuito di figura 1, in secondo luogo nella possi-
fischio; quindi si ruota lentamente, in senso in- bilità di sistemare il comando manuale, ovvero il
verso, la manopola di comando, fino al punto in potenziometro R3, anche ad una certa distanza
cui il fischio scompare del tutto. dal modulo del sintonizzatore, senza dover allun-
gare i critici percorsi dei segnali ad alta frequen-
za.
CIRCUITO DEL SINTONIZZATORE Il condensatore Cl isola la tensione di polarizza-
zione, mentre Rl e C3 filtrano il segnale di pola-
Il circuito di sintonia, quello nel quale vengono rizzazione del varicap prelevato da R3.
selezionate le emittenti radiofoniche, è rappresen- Il segnale ad alta frequenza, presente nel circuito
419
---·-·-·-·-·-·-·-·-·-·-·-· -· -· -· -·-·-·-·-· -;,====1
A
C6 Jb #e I e
vcc
Il Il I e
cf
r. ««
" R9 Ice Ic9
C5
Il
W
R5
prrle ")prri l
i
T DV1 f FT1
d
Fig. 1- Circuito teorico del sintonizzatore per l'ascolto delle onde corte sulla gamma
di 5 MHz + 8 MHz. A piè di schema sono riportati gli elementi di individuazione de-
gli elettrodi del diodo varicap e del transistor, nonché i dati costruttivi della bobina
di sintonia.
-----COMPONENTI-----
Condensatori R3 = 22.000 ·ohm (potenz. a variaz. lin.)
C1 = 10.000 pF R4 = 18.000 ohm (marrone • grigio • arancio)
C2 = 100 pF R5 = 220 ohm (rosso • rosso • marrone)
C3 = 100.000 pF R6 = 330 ohm (arancio • arancio - marrone)
C4 = 100.000 pF R7 = 3.300 ohm (arancio • arancio • rosso)
es = 100 pF R8 = 100.000 ohm (marrone • nero • giallo)
C6 = 100.000 pF R9 = 22.000 ohm (potenz. a variaz. lin.)
C7 = 47 µF • 16 VI (elettrolitico) R10 = 10.000 ohm (marrone • nero - arancio)
es = 10.000 pF
C9 = 10.000 pF
Varie
FT1 = BF960
Resistenze DV1 = diodo varicap (BB204)
R1 = 100.000 ohm (marrone• nero• giallo) L1 = bobina (vedi testo)
R2 = 2,2 megaohm (rosso • rosso • verde) ALIM. == 12 Vcc + 14 Vcc (stabilizz.)
420
AN T.
+ vcc
use.
BF
VCC
Fig. 2 • Schema costruttivo del modulo elettronico del sintonizzatore per onde corte.
Con il potenziometro R3 si effettua la ricerca delle emittenti radiofoniche, con R9 si
controlla la reazione nel modo citato nel testo.
di sintonia, viene applicato, tramite il condensa- sente la tensione rappresentativa del segnale am-
tore C2, al gate "gl" di FT1, che è un transistor plificato e rivelato.
CMOS che amplifica il segnale ricevuto. I condensatori C8 e C9, assieme alla resistenza
Sull'elettrodo di source "s" di Ffl è presente il RIO, compongono un filtro passa basso, che eli-
segnale AF amplificato in corrente e a bassa im- mina, convogliandoli a massa, i residui a radio-
pedenza, il quale viene inviato, tramite il conden- frequenza ancora contenuti nel segnale rivelato
satore C5, ad una presa intermedia, pure a bassa ed uscente dal drain di FTI. Da questo filtro il se-
impedenza, della bobina di sintonia L1, da dove gnale viene poi inviato all'uscita BF, essendo ora
poi riparte per ripercorrere lo stesso ciclo di am- pronto per essere amplificato, in bassa frequen-
plificazione, già percorso in precedenza. Si suole za, da un qualsiasi amplificatore di potenza.
dire che, in questo modo, si è realizzata una rea- Il secondo gate di FTI, indicato con "g2" nello
zione positiva. In altre parole, ciò significa che, schema elettrico di figura 1, rimane polarizzato
uno stesso segnale ad alta frequenza subisce più attraverso la resistenza R9 ed il filtro R4- C4, in
volte il medesimo processo di amplificazione di modo da controllare, con precisione e senza diffi-
corrente. coltà circuitali, il punto di lavoro del transistor
Il transistor Ffl esercita pure, sui segnali radio, Ffl, che può così dosare la quantità di reazione
un lavoro di amplificazione non lineare, provve- ed il punto di demodulazione più efficiente. Il po-
dendo così alla demodulazione dei segnali stessi. tenziometro R9, dunque, rappresenta il comando
Pertanto, sull'elettrodo di drain "d" e, più preci- manuale di reazione, che può rimanere anche lon-
samente sulla sua resistenza di carico R7, è pre- tano dal!' elettrodo "g2" di FII .
421
s [El e
T!t.I.f5=
"Se?i' T,
::__;:=--o-
o --- ·~
o 0
Fig. 3- Disegno in grandezza reale del circuito stampato sul quale si deve comporre
il modulo del sintonizzatore per onde corte.
422
Si tenga presente che la sintonia, pilotata con il tare, si consiglia di collegare, in parallelo con il
potenziometro R3, potrà essere ritenuta un po' condensatore C7, un condensatore ceramico da
stretta da alcuni, estendendosi la gamma di fre- 100.000 pF ed un altro, dello stesso valore, fra i
quenze fra i limiti di 5 MHz e 8 MHz. Conviene terminali 5-7 del circuito stampato.
quindi far uso di un demoltiplicatore o di una L'alimentatore dovrà essere perfettamente stabi-
manopola di grande diametro infilata sul perno lizzato nei valori di 12 Vcc - 14 Vcc. L'uso del di-
di R3. spositivo, presentato nelle prime pagine del fasci-
Chi vorrà allargare la banda ricevuta, potrà colle- colo, quindi, è ancora una volta consigliabile, co-
gare, in parallelo con la bobina L1, un condensa- si come lo è quello dell'amplificatore di potenza
tore variabile da 200 pF. descritto immediatamente dopo il progetto
Per migliorare il disaccoppiamento dell'alimenta- dell'alimentatore.
Un'idea vantaggiosa:
l'abbonamento annuale a
ELETTRONICA PRATICI
PROGETTO 7-EP-F
SVEGLIA SOLARE
Chiunque abbia necessità di svolgere un lavoro mire un po' di tempo in più se il clima non è di
fin dalle prime ore del giorno, può tranquilla- quelli che permettono d'uscire di casa.
mente affidare la sveglia a questo originale dispo- La funzione di sveglia solare dell'apparato non è
sitivo. Il quale emette, attraverso un normale al- tuttavia la sola che possa giustificare la costruzio-
toparlante, dei tocchi sonori ripetitivi, soltanto ne. Perché il circuito può essere adottato come
quando la luce naturale comincia ad investire una antifurto, dispositivo di allarme o strumento di
fotoresistenza, mentre rimane muto se, pur essen- misure precise di luminosità. Se poi, con questo
do già sorto il sole, il cielo è molto nuvoloso e stesso progetto, tramite la semplice regolazione
l'atmosfera oscura. Dunque, stiamo per presen- manuale di un trimmer, si vogliono produrre de-
tare, in queste pagine, il progetto di un ... gallo gli ultrasuoni, allora il gallo elettronico si trasfor-
elettronico, di grande utilità per gli agricoltori, gli ma in uno scacciazanzare, scacciatopi e, persino,
escursionisti e i gitanti, di coloro insomma che in- in un deterrente contro l'avvicinamento di alcuni
tendono levarsi di buon mattino, se non proprio animali.
nelle ore antelucane, ma che vogliono pure dor-
424
Quando la fotoresistenza viene colpita dalla luce, l'altoparlante
si attiva emettendo segnali sonori intervallati da pause.
-- 5
,..._Q
O::: vo O
o
u
i-:.
h. oo ~ j
-Q Il,
I
..... ------- I
-- •------- 2
(._)
426
88988
?i?or
N O O T""
-
•
a.,
lii
"iii
a.,
N
o
T""
Il Il Il Il II Il Il
a:
6
CJ
--
E6
o
._ N
IQ
ii
aT
a.,_
- IQ
-O
> c.
·;:
CD C
:e
LL LL'LL
c.
I -
Q::
-
::I. ::I.
o ,.._ T'" o
IQ
..,. o
lii u
e i
a.,
"0 Il Il Il
e
o T"" N C'?
c.> c.> c.> c.>
427
e4
ti
5
6
A
a
Fig. 3 • Disegno in grandezza reale del circuito stampato da realizzare su una
basetta-supporto di forma rettangolare e di materiale isolante.
bip - bip - bip ... Nella sezione "a" di ICI, l'isteresi impedisce al
Con il potenziometro RI si regola la soglia di in- circuito di attivarsi o disattivarsi in continuazio-
tervento del circuito o, più precisamente, la quan- ne, durante il tempo, che può anche essere di una
tità di luce necessaria per sensibilizzare la fotore- buona mezz'ora, in cui la luminosità interessa la
sistenza FR. Con il trimmer R3, invece, si regola soglia di indecisione del dispositivo.
la frequenza dei suoni emessi attraverso l'altopar- Nella sezione "b" l'isteresi consente la realizza-
lante AP. zione di un oscillatore semplice, preciso e stabile.
L'integrato ICI è un dispositivo logico, in tecno- Infatti, il condensatore C2 si carica e scarica con-
logia CMOS, dotato di isteresi particolarmente tinuamente attorno al valore di soglia corrispon-
spinta, necessaria per il corretto funzionamento dente a quello dell'isteresi, impedendo alla sezio-
della sveglia solare, senza pregiudicare il compor- ne di bloccarsi a metà tensione di alimentazione e
tamento circuitale. funzionando in tal modo linearmente grazie alla
428
reazi one negativa stabilita dalla resistenza R2 fra lavoro realizzativo con l'approntamento del cir-
ingresso e uscita (piedini 4 - 6). cuito stampato, il cui disegno in grandezza reale è
L'entrata 5 della sezione "b" svolge la funzione pubblicato in figura 3.
di abilitatore, bloccando l'oscillatore quando è Prima di inserire sulla basetta-supporto, dalla
"basso", ossia forzando l'uscita "alta", indipen- parte opposta a quella in cui sono presenti le piste
dentemente dall'ingresso 6 che diviene "alto" e di rame del circuito stampato, l'integrato ICI ed
pronto ad iniziare un nuovo ciclo appena l'entra- il transistor TRl, invitiamo il lettore a prendere
ta 5 diventa "alta". attenta visione dei due disegni, riportati nella par-
La sezione "c" di ICI funziona allo stesso modo te più alta dello schema di figura 1, che interpre-
della sezione "b", ma con una minore costante di tano l'esatta posizione dei piedini.
tempo, che determina una più elevata frequenza La resistenza R7, a differenza delle altre, che so-
di oscillazione. no tutte di minima potenza, deve essere almeno
La sezione "d", in virtù dell'isteresi, pilota con da mezzo watt, onde sopportare la corrente, rela-
sicurezza e senza indecisioni il transistor finale tivamente intensa, che attraversa il transistor
TRl. TRl, il quale, soltanto se ci si accorge che duran-
te il funzionamento raggiunge valori elevati di
temperatura, verrà inserito in opportuno radiato-
COSTRUZIONE re. Inoltre, per proteggere il transistor dalle so-
vratensioni, è consigliabile, ma non necessario,
Il modulo elettronico della sveglia solare si realiz- applicare un diodo al silicio di tipo 1N4148 in pa-
za secondo quanto illustrato nel piano costruttivo rallelo con l'altoparlante, con il catodo rivolto
di figura 2, inserendo quasi tutti i componenti su verso la linea di alimentazione positiva.
una basetta-supporto con circuito stampato. Re- La frequenza dei suoni riprodotti dall'altoparlan-
stano invece fuori dalla basetta rettangolare il po- te verrà regolata una volta per tutte, in relazione
tenziometro Rl, la fotoresistenza, che deve rima- con il compito affidato alla sveglia solare, tramite
nere ben esposta alla sorgente di luce che si vuol R3. Il comando di controllo della soglia di inter-
assumere quale elemento di comando e l'alimen- vento, invece, effettuabile tramite il potenziome-
tatore, che può essere quello stesso descritto nelle tro Rl, deve rimanere accessibile dall'esterno di
prime pagine del fascicolo. un eventuale contenitore in cui il dispositivo ven-
Il modulo elettronico, a montaggio ultimato, ver- ga inserito.
rà inserito in un contenitore qualsiasi, dal quale Ovviamente, per applicazioni in cui sono necessa-
dovranno fuoriuscire Rl ed FR. ri segnali molto forti, come ad esempio nei siste-
Coloro che avranno acquistato la scatola di mon- mi di allarme, occorre accoppiare l'uscita del cir-
taggio della sveglia solare, troveranno in questa cuito con l'entrata di un amplificatore di poten-
tutti gli elementi necessari per la costruzione del za, come ad esempio quello pubblicato nel secon-
dispositivo, ad eccezione dell'alimentatore e del do progetto del fascicolo.
contenitore. Gli altri dovranno invece iniziare il
429
PROGETTO 8 - EP -G
AUDIOSPIA
L'amplificatore ad alta sensibilità, che costituisce la conversazione fra persone sottoposte ad inda-
l'argomento trattato in queste pagine, consente di gine. Perché è sufficiente orientare il microfono
selezionare una sorgente sonora lontana, fra altre verso colui che parla, regolare opportunamente
eventualmente presenti. È quindi un dispositivo un trimmer ed il gioco è fatto. Ma vediamo subito
allettante per quegli appassionati naturalisti che come funziona questo sistema di cattura dei suoni
cercano di registrare il canto degli uccelli allo sta- che, ovviamente, non deve essere utilizzato per
to libero, il ronzìo delle api, il verso di molti ani- scopi poco corretti o addirittura illegali.
mali selvatici, lo stormire delle foglie o il mormo-
rio dei ruscelli. Ma è pure un apparato di grande
interesse per quegli educatori che vogliono ascol- CIRCUITO DELL'AMPLIFICATORE
tare, a distanza, le conversazioni degli adolescen-
ti; un apparato che può divenire uno strumento di Sull'entrata E dell'amplificatore ultrasensibile,
lavoro per il detective che deve seguire, non visto, pubblicato in figura 1, si deve collegare un micro-
430
Per ascoltare, selezionandole, le voci della natura.
fono di impedenza compresa fra i 600 ohm e i sturbi indotti, soprattutto dai campi elettroma-
1.000 ohm. Niente microfoni piezoelettrici, quin- gnetici a 50 Hz e 100 Hz, è migliore.
di, per questa particolare applicazione, ma sol- Il partitore di tensione Rl - R2 polarizza a metà
tanto modelli magnetici o magnetodinamici. Fra i della tensione di alimentazione l'uscita di ICI
quali, per ogni specifica applicazione, alcuni si ri- (piedino 6) in condizioni di riposo, il che si rende
veleranno migliori di altri. necessario per disporre del massimo segnale indi-
Il condensatore Cl applica i segnali elettrici da storto. Questa polarizzazione è ottenuta forzan-
amplificare, all'ingresso 2 dell'integrato opera- do al valore menzionato l'ingresso non invertente
zionale ICI, rappresentato dal prescritto TL061, di ICI.
che può essere sostituito, accontentandosi di una Qualora si volesse limitare la banda verso l'alto,
resa inferiore, con un comunissimo A 741. onde ridurre il fruscìo di fondo ed aumentare
I motivi per cui l'impedenza d'uscita del microfo- l'insensibilità ai disturbi veloci, si può collegare,
no deve essere bassa, sono almeno due. Il primo tra i piedini 2 e 6 di ICI, un condensatore cerami-
di questi riguarda il guadagno dell'integrato, che co del valore di alcune decine di picofarad, tenen-
dipende dal rapporto tra R3 + R4 ed Ri (con tale do conto che, più alto è il valore di questo, più at-
sigla si definisce la resistenza interna del microfo- tenuati saranno i segnali ad alta frequenza. Sol-
no). Pertanto è facile intuire come il guadagno tanto in caso di presenza di disturbi a radiofre-
dell'amplificatore operazionale sia tanto più ele- quenza, converrà inserire, fra i piedini 2, 3, 7 di
vato quanto più basso è il valore della resistenza ICI e massa, tre condensatori ceramici da 100pF.
Ri. Il trimmer R4, munito di perno di comando, con-
Il secondo motivo va ricercato nel rapporto se- trolla il volume dei segnali riprodotti in cuffia.
gnale rumore, che è tanto più alto quanto più Questo elemento di regolazione va usato con deli-
bassa è l'impedenza applicata all'entrata. Perché catezza, perché l'amplificazione raggiunta trami-
soltanto con le basse impedenze la reiezione ai di- te ICl è elevatissima e molto raramente, con R4
431
il ~~~
O')
%s
V) ....
(11e:
E3
·[ò>
ai o
·-9E
=
-C
a,
-
-- 0
oc·-N
o]
I
. CL,
i66$e
,JR
. u
I
I
I
I
1-
. c..,
[-
I
I
432
-E
ci
111
(/)
(/)
111
,e.
0
(J
·e
111
e
-t:- =ge
e
.S .!!?
ai .e
e 0
111 Il) CIO
.._e 111"<:t
"E:!:-
5
111!!
,::....- (J Cl)
805
CO..- z
gz6
i u-
Cl>
·;::
Il Il.,.; g ii:LL
..- :: (.J
111 è:ja:...1:;;;:::>
> -1-<C..::CJ
00.-.
·-·- 0
(J (J ·- -
e e u --Cl>
111111c _00c
.._ .._ 111 Cl)= Il) 0
111111.... e 111 u, ....
, , 111 0·- 0 ....
0 0 ' .._ e,.._ 111
·-·-0 ...... E3:
g2_ ee.e
ccu, ............ 0_
111111 0 Cl>, Cl> Cl> ........
............ E e e Cl>
ss·2.·g
.e Cl)·- Cl) Cl) •
0 0 e .... , e e Cl> 0
·e:; ·e:;
0 :!::- Cl> 0 0 e e
E5e
111 111 111 .._ 111 111 .._ u,
liiliiE"§?.?EEliiC1>
._..._..._.. ca --- é
E EEEEE
.e.e.e Cli.e.e.e Eui
000E000.c•iii
0 Cl)
ooooooo'-
OOOc-J'COOOO Cl>
Cl> ooo inoo..--
N C">C">N ci,..: .!!
e
Cl)
(')(')..- o
....
-
::::J
~ Il Il Il Il Il Il Il Il~
:ll ..- N (') '<t CO r-- CO Cl:!
a: a:a:a:a:a:a:a:a:z
Il)
00 000
__
_.!:!.!:!_.!:!.!:!.!:!
or-0::::
.., .,.
11100111000
_
N'-'-N.,.'-'-
55e555
111-- 111---
- Cl>Cl>-CI> Cl)CI)
De
a55 0555
oo ooo
Lu
2:72:5-
..-r-- N ..- r-- N N
te{ t
Il Il Il Il Il Il Il
..- N (') '<t Il) CO r,..
(.J (.J (.J (.J (.J (.J (.J
433
+
Ilo
4
3
g
---F
a 9 ,2
Fig. 3 • Disegno in grandezza naturale del circuito stampato da realizzare su una del-
le due facce di una basetta-supporto, di forma rettangolare e di materiale isolante.
al massimo, i risultati possono apparire migliori. iniziare con l'approntamento del circuito stampa-
Il transistor TRl, per il quale è stato prescritto il to, il cui disegno è riportato in grandezza reale in
modello 2Nl 711, funge da amplificatore finale di figura 3. Su questo poi si applicano tutti i compo-
potenza, in grado di pilotare le moderne cuffie, nenti, rispettando la disposizione proposta nel di-
anche ad alta fedeltà e ad impedenza medio bas- segno del piano costruttivo e nella foto di apertu-
sa, le quali necessitano di correnti di intensità re- ra dell'articolo. Naturalmente, prima di applicare
lativamente elevata, che l'integrato operazionale l'integrato ICI, per il quale occorre servirsi di ap-
ICI non è in grado di erogare. posito zoccoletto portaintegrato, ci si dovrà ac-
Il collegamento di TRl nella configurazione ad certare dell'esatta posizione dei piedini del com-
emittore comune, con stabilizzazione termica di ponente, chiaramente indicata in basso, a sinistra
emittore, garantisce un funzionamento sicuro, dello schema teorico di figura 1. In questo stesso
unitamente ad un ulteriore aumento dell'amplifi- schema, in basso, ma in posizione centrale, è di-
cazione dei segnali. segnata la piedinatura del transistor di potenza
TRl.
Tutte le resistenze adottate sono di piccolo wat-
REALIZZAZIONE PRATICA taggio; si potranno quindi utilizzare componenti
da 1/8 W o da 1/4 W.
Tutta la parte dello schema elettrico di figura 1, Per quanto riguarda la cuffia, si consiglia di uti-
racchiusa fra linee tratteggiate, deve essere com- lizzare un elemento a padiglioni imbottiti, con lo
posta su una basetta-supporto con circuito stam- scopo di usufruire del miglior isolamento acusti-
pato. Rimangono quindi fuori dal modulo elet- co possibile. E poiché questi trasduttori acustici
tronico, riportato in figura 2, il microfono ma- sono sempre di tipo stereofonico, si dovranno in-
gnetodinarnico, la presa di cuffia e l'alimentatore teressare soltanto i due contatti utili estremi del
a 9 Vcc, che sarà rappresentato da due pile piatte loro spinotto d'ingresso, come indicato sulla de-
da 4,5 V, ciascuna, collegate in serie tra di loro, stra dello schema di figura 1. Il terzo contatto,
allo scopo di conferire al dispositivo il carattere quello che di solito va collegato a massa, deve ri-
della trasportabilità, mentre soltanto per impie- manere libero. Con questo sistema i due padiglio-
ghi in posti fissi, dove è presente una presa-luce, ni della cuffia rimangono collegati in serie tra di
si potrà utilizzare l'alimentatore presentato nelle loro e l'impedenza, che normalmente presenta il
prime pagine del fascicolo. valore di 40 ohm, si raddoppia, diventando 80
Il montaggio, per coloro che non hanno acquista- ohm.
to la corrispondente scatola di montaggio, deve Nello schema pratico di figura 2, il terminale
434
d'uscita, quello nel quale va applicata la presa di orientato verso la sorgente sonora che si vuol
cuffia, è indicato con la lettera U soltanto per una ascoltare in cuffia.
maggiore semplicità di disegno. Ma è chiaro che, Il collegamento, fra l'uscita del microfono e l'en-
fra il terminale U, cui corrisponde il numero 4 del trata E del modulo elettronico, dovrà essere ese-
circuito stampato e il termi nale di massa, indicato guito con cavo schermato, la cui calza metallica
con il numero 3, deve essere inserita una presa sarà connessa con la linea di massa, da una parte,
jack per cuffia, collegata soltanto con due fili e con la carcassa metallica del microfono, dall'al-
conduttori, ossia senza il terzo rappresentativo tra.
del conduttore di massa. A lavoro ultimato, il modulo elettronico verrà in-
Facciamo presente che pure le vecchie cuffie mo- trodotto in un contenitore metallico con funzioni
nofoniche, con impedenza di valore compreso fra di schermo elettromagnetico. Ovviamente, i ter-
i 40 ohm e i 600 ohm, potranno essere utilizzate in minali 2-3 del circuito stampato ed il contenito-
accoppiamento con l'apparato descritto, anche se re, dovranno rimanere collegati elettricamente.
la loro resa sarà di gran lunga inferiore. Tali condizioni vanno rispettate soprattutto se si
Per conferire al microfono magnetico, con impe- fa funzionare l'apparecchio in casa, dove abbon-
denza di 600 + 1.000 ohm, una funzione direzio- dano quasi sempre i campi elettromagnetici, op-
nale unica e precisa, in modo da poterlo orientare pure quando il circuito viene alimentato con la
su questa o quella sorgente di suoni e fungere così tensione di rete a mezzo opportuno alimentatore
da elemento selezionatore durante l'ascolto, si a 9 Vcc.
deve realizzare il seguente, piccolo accorgimento Concludiamo ricordando che se il collaudo del di-
pratico. Il microfono deve essere dapprima av- spositivo avviene senza collegamento del micro-
volto con una fascetta di gommapiuma o di spu- fono con l'entrata, oppure senza carico (cuffia)
gna sintetica e poi introdotto in un tubo cilindrico in uscita, il circuito dimostra una spiccata tenden-
di uguale diametro e della lunghezza di 20 cm. za ad autooscillare.
Questo tubo, durante l'uso del dispositivo, verrà
435
PROGETTO 9 • EP -H
RELE
AUDIOCOMANDATO
Questo dispositivo è in grado di porre fine, in la base del transistor TRl.
molte circostanze, al tradizionale interruttore I segnali che possono pilotare il dispositivo deb-
elettrico, in un campo di applicazioni così vasto bono avere una frequenza di valore compreso fra
da renderlo particolarmente interessante. Ma ve- 50 Hz e diversi MHz, con un'ampiezza di picco di
diamolo subito nei particolari circuitali, ovvero 0,8 ± 0,9 V circa. Il condensatore C2 ed il trim-
nel suo comportamento funzionale, per descri- mer R3 provvedono a stabilire il tempo di inerzia
verne poi, in un secondo tempo, la realizzazione del relè RL. In pratica R3 regola la sensibilità del
pratica. circuito.
Sull'entrata E, cui corrispondono i terminali 2-3 Il transistor TRl amplifica la tensione del segnale
del circuito elettrico di figura 1, va applicato un rettificato, mentre TR2 e TR3 amplificano il se-
microfono magnetodinamico, che trasforma i se- gnale in corrente.
gnali acustici in segnali elettrici e li applica, tra- Il diodo led DL visualizza, accendendosi, lo stato
mite il condensatore Cl, al diodo al germanio di eccitazione del relè. Il quale si diseccita appena
DG. Il quale rettifica il segnale alternato, conver- cessa il segnale in entrata. Tuttavia, volendo me-
tendolo in uno di tipo continuo, per applicarlo al- morizzare la presenza di un segnale acustico, ma-
436
Il relè commuta in presenza di un suono.
9V\1 } r pw f t f f {5 '
(i
I
u
E
T IIR2 IIC2
R9
"j
-· DL-·-·-·-·-·I
SCR
:o
TR1-2
bv
TRJC
e
o
O
o r'\
.e··
g
G)
VISTI DA SOTTO
Fig. 1 • Progetto del rel audiocomandato descritto nel testo. Le linee tratteggiate
racchiudono la parte circuitale che viene montata su una basetta-supporto con cir-
cuito stampato. Il pulsante di tipo normalmente chiuso, disegnato in alto a destra,
va utilizzato soltanto nel caso in cui si voglia sostituire il transistor TR3 con l'SCR,
allo scopo di memorizzare i segnali applicati all'entrata.
----COMPONENTI-----
Condensatori R8 = 1.000 ohm (marrone • nero • rosso)
R9 = 27 ohm (rosso • viola • nero)
C1 = . 1F (non polarizzato)
C2 = 47 JLF • 35 VI (elettrolitico)
C3 = 47 /LF • 35 VI (elettrolitico) Varie
C4 = 47 JLF • 35 VI (elettrolitico)
TR1 = BC107
TR2 = BC107
Resistenze TR3 = 2N1711
R1 = 4.700 ohm (giallo • viola • rosso) SCR = BRX71
R2 10.000 ohm (marrone • nero • arancio) DZ = diodo zener (9 V • 1 W)
R3 = 500.000 ohm (trimmer) D1 = diodo al silicio (1 N4004)
R4 = 220 ohm (rosso • rosso • marrone) DG = diodo al germanio (quals. tipo)
R5 = 100.000 ohm (marrone • nero • giallo) DL = diodo led (quals. tipo)
R6 = 10.000 ohm (marrone • nero - arancio) RL = relé (12 Vcc • 120 ohm min.)
R7 = 1.000 ohm (marrone • nero • rosso) ALIM. = 12 Vcc + 14 Vcc
438
<....>
(.J
UTIL!ZZ. >
I
439
PROGETTO 1 O • EP -1
TEMPORIZZATORE
CON IC 555
La varietà e la quantità dei circuiti integrati, in- adattato a moltissime altre applicazioni pratiche,
dustrialmente prodotti, sono ormai tali da creare grazie alla sua particolare concezione costruttiva.
qualche confusione nella mente dell'elettronico Ebbene, di questo particolare circuito integrato,
dilettante. Eppure, in questo vasto mare di com- che è più noto con la sigla completa NE 555, ma
ponenti, è presente una serie di modelli, realizzati che è pure reperibile con sigle iniziali diverse, nel-
in concomitanza da tutte le case costruttrici, in le quali si conserva tuttavia il numero 555, ci oc-
ogni parte del mondo, perché ritenuti di fonda- cuperemo in questa· sede, proponendo ai lettori
mentale importanza e di uso comune. Ne citiamo un semplice esempio di impiego in un circuito
uno per tutti: l'integrato 555, progettato princi- temporizzatore. Il quale, nella pratica di ogni
palmente per la realizzazione di apparati tempo- giorno, potrà interessare i fotografi, i modellisti,
rizzatori di precisione, ma che può anche essere le massaie, gli sperimentatori e quanti altri neces-
440
Un montaggio per
molte pratiche applicazioni,
con elevato
contenuto didattico.
L
W
±(
4 Il
7
e
vcc
2 IC1 6 ~
I.
p1f
yI
·-·-·-·I
-----COMPONENTI-----
Condensatori Varie
C1 = 22 µF • 16 VI (elettrolitico) IC1 = integrato 555
C2 = 22F. 16 VI (elettrolitico) DZ = diodo zener (9 V • 1 W)
D1 = diodo al silicio (1N4004)
TR1 = 2N1711
Resistenze DL = diodo led (quals. tipo)
RL = relé (12 Vcc)
R1 = 100.000 ohm (marrone• nero• giallo) P1 = pulsante (normai. aperto)
R2 = 2,2 megaohm (trimmer) ALIM. = 13 Vcc + 14 Vcc
R3 = 100.000 ohm (marrone • nero - giallo)
R4 = 1.500 ohm (marrone • verde • rosso)
R5 = 220 ohm (rosso • rosso - marrone)
ne utilizzato, come accade nel caso del temporiz- comparatore di reset e viene normalmente colle-
zatore presentato più avanti. gato con i terminali del condensatore esterno di
Il terminale 5, che nell'applicazione del temporiz- temporizzazione, allo scopo di ottenere lo scatto
zatore rimane inutilizzato, rappresenta una uscita dell'uscita quando la tensione, presente sul con-
dell'integrato che, in talune occasioni, può funge- densatore, supera il valore della tensione di con-
re da ingresso di controllo. Esso indica la tensio- trollo.
ne di riferimento del comparatore di reset. Il terminale 7 costituisce l'uscita di collettore del
Il terminale 6 fa capo all'ingresso "attivo" del transistor di scarica interno all'integrato. Questo
-
del circuito stampato da riprodursi
su una faccia di una piastrina di ma-
teriale isolante, di forma rettangola-
re.
443
/C1
(sopra)
1 8
2 7
3 6
4 5
o
33»
o
e O
Fig. 4 • Indicazioni pratiche significative sulle piedinature dell'integrato e
TR1 dei transistor impiegati nel montaggio del temporizzatore.
( sotto)
transistor rimane all'interdizione quando l'uscita po, il relé ritorna allo stato di riposo, aprendo i
è alta, mentre raggiunge la saturazione quando suoi contatti.
l'uscita si approssima al valore di OV. Esso viene Il tempo in cui il relè RL rimane eccitato dipende
quindi normalmente collegato con il condensato- principalmente dai valori attribuiti al condensa-
re esterno di temporizzazione, allo scopo di pro- tore elettrolitico Cl e alle resistenze R2 + R3.
vocare la scarica automatica nella condizione di Con i valori prescritti nell'elenco componenti, le
reset. temporizzazioni, a seconda della posizione assun-
Al terminale 8 si applica la tensione di alimenta- ta dal cursore di R2, variano fra un minimo di 2
zione positiva dell'intero circuito dell'integrato secondi ed un massimo di 1 minuto primo.
555. Ma conviene sempre stabilizzare la tensione Coloro che volessero comporre un temporizzato-
di alimentazione, soprattutto in tutti quei casi in re per il controllo di tempi più lunghi, dovranno
cui le variazioni, che si verificano durante le tem- ovviamente aumentare il valore capacitivo del
porizzazioni dell'integrato, possono interferire condensatore elettrolitico Cl, elevandolo, ad
negativamente sul funzionamento e sulla preci- esempio, da quello consigliato di 22 F all'altro
sione tipica di questo componente. di 47 F. Con questo nuovo valore capacitivo di
Cl, la gamma delle temporizzazioni si estende fra
4 secondi e 2 minuti primi.
Per garantire la massima precisione delle tempo-
CIRCUITO DEL TEMPORIZZATORE rizzazioni, si è provveduto a stabilizzare la tensio-
ne di alimentazione di 13 Vcc ± 14 Vcc tramite
L'analisi delle caratteristiche e la descrizione delle l'inserimento, nel circuito di figura 1, di un diodo
varie funzioni dei terminali dell'integrato 555, zener (DZ) da 9 V - 1 W. Ma la maggior precisio-
consentono di interpretare ora, molto agevol- ne di funzionamento si raggiunge impiegando,
mente, il comportamento del circuito del tempo- per Cl, un adatto condensatore per temporizza-
rizzatore riportato in figura 1. zioni, esente da correnti di fuga, le quali impedi-
Il funzionamento del dispositivo è ottenuto pre- scono la corretta carica del componente.
mendo per un istante il pulsante PI, che è di tipo Il diodo al silicio Dl serve a proteggere il transi-
normalmente aperto. stor TRl dalle extracorrenti che si manifestano
Fatta questa manovra, il relé RL scatta, chiuden- sulla bobina del relé RL.
do i suoi contatti utili per un tempo prestabilito Riassumiamo ora brevemente il comportamento
tramite il trimmer R2. Poi, trascorso questo tem- elettrico del circuito teorico di figura 1. Quando
444
si preme il pulsante Pl, sui termin ali della resi- conviene sincerarsene mediante l'impiego
stenza Rl si verifica una caduta di tensione, per la dell'ohmmetro. Questo problema, peraltro, non
quale, sul terminale 2 d'entrata di ICI, la tensio- sussiste per coloro che fanno acquisto della scato-
ne scende nella misura di un terzo del valore della la di montaggio del temporizzatore.
tensione di alimentazione, provocando, sul termi- Ai principianti facciamo presente che, mentre per
nale d'uscita 3 di ICl, un passaggio immediato l'inserimento delle quattro resistenze RI-R3-R4
dallo stato logico "O" a quello "1 ". In questo ca- - R5 non occorre rispettare alcun ordine di mon-
so la corrente fluisce attraverso la resistenza R4, taggio, nel senso che queste non rappresentano
il diodo led DL e la base del transistor TRl, il dei componenti polarizzati e che i loro terminali,
quale raggiunge lo stato di saturazione, ossia con- quindi, possono essere scambiati comunque, per i
duce corrente attraverso la bobina del relé RL, due condensatori elettrolitici Cl - C2, per il diodo
che si eccita e rimane eccitato per tutto il tempo in zener DZ, per quello al silicio D 1 e per il diodo
cui il transistor si trova in saturazione. led le cose cambiano, perché tutti questi sono ele-
Il diodo led DL rimane acceso per tutto il tempo menti polarizzati, che debbono essere inseriti nel
della temporizzazione e tiene informato l'opera- circuito tenendo conto della posizione dei loro
tore sulle condizioni elettriche del circuito. elettrodi. Per esempio, nei due condensatori elet-
trolitici, esiste un terminale positivo ed uno nega-
tivo e prima di montare questi componenti occor-
MONTAGGIO DEL TEMPORIZZATORE re far riferimento alla crocetta riportata nello
schema pratico di figura 2 in corrispondenza del
Il montaggio del temporizzatore si effettua inte- terminale positivo. Per i due diodi DZ e Dl, inve-
ramente su basetta-supporto, di materiale isolan- ce, occorre tener presente la' posizione del termi-
te, con circuito stampato riprodotto in una delle nale di catodo, che si trova da quella parte del se-
sue facce. Il solo alimentatore costituisce l'ele- miconduttore in cui, sull'involucro esterno, è im-
mento esterno. E questo potrà essere rappresen- presso un anello di riferimento, peraltro ben visi-
tato dal modello descritto nelle prime pagine del bile nello schema pratico di figura 2. Per il diodo
fascicolo, il quale tuttavia non è stato approntato led DL, l'individuazione dell'elettrodo di catodo
in scatola di montaggio. In ogni caso, la tensione rimane agevolata dalla presenza di una piccola
di alimentazione, derivata da pile o da alimenta- smussatura, in corrispondenza di tale conduttore.
tore da rete, deve assumere un valore compreso In figura 4 abbiamo riportato i disegni indicativi
fra i 13 Vcc e i 14 Vcc e deve essere correttamente delle piedinature dell'integrato 555 e del transi-
applicata sui capicorda contrassegnati con i nu- stor 2Nl 711. Per l'ICI, la posizione del piedino 1
meri 2 - 1 facendo bene attenzione che, sul termi- è segnalata dalla presenza di un dischetto-guida
nale 2 va connessa la linea di alimentazione posi- nella parte superiore del contenitore di plastica
tiva, sul terminale 1 quella negativa. del componente. Corrispondentemente, sul cir-
Quei lettori che non avessero fatto richiesta della cuito stampato, è riportato il numero 1.
scatola di montaggio del temporizzatore, dovran- Il disegno, in basso di figura 4, interpreta la di-
no costruire la basetta-supporto, di forma rettan- stribuzione esatta degli elettrodi uscenti dalla par-
golare e delle dimensioni di 9 cmx 3,5 cm, com- te inferiore del transistor TRl. La piccola tacca-
ponendo, in una delle sue facce, lo schema del guida, ricavata esternamente al cerchio metallico,
circuito stampato, il cui disegno in grandezza rea- consente una lettura precisa della posizione dei
le è riportato in figura 3. conduttori.
Le fasi di montaggio del modulo elettronico deb-
bono avvenire in due tempi; dapprima si applica-
no tutti i componenti di piccole dimensioni e, suc-
cessivamente, quelli di dimensioni maggiori, che
sono rappresentati dal relé RL, dal trimmer R2
munito di perno di comando e dal pulsante PI,
che deve essere di tipo normalmente aperto. Si
tenga presente che, in commercio, esistono pul-
santi con funzioni elettriche diverse, quelli che
mantengono sempre chiusi i loro contatti e quelli
che li conservano sempre aperti. Nei primi model-
li, quando si preme il bottone di comando, il cir-
cuito elettrico collegato si apre, nei secondi il cir-
cuito si chiude. Ma per essere certi di montare il
pulsante richiesto, di tipo normalmente aperto,
445
PROGETTO 11 - EP -L
LAMPEGGIATORE
SEQUENZIALE
Il risultato raggiunto con la realizzazione di que- integrati ICI e IC2, dai quali dipende il compor-
sto progetto è certamente suggestivo. Dato che, tamento circuitale dell'apparato.
con esso, si ottiene l'accensione successiva di die- La sezione "a" di ICI, per il quale si utilizza il
ci diodi led, diversamente colorati, con una velo- modello 4093B, oscilla ad una frequenza regola-
cità regolabile a piacere e un effetto globale di lu- bile con il trimmer R2. La sezione "b", invece,
ce che corre. funge da stadio pilota.
I componenti elettronici, che concorrono alla for- Le due sezioni "c" e "d" rimangono inutilizzate
mazione del circuito del lampeggiatore pubblica- o, come si suol dire in gergo, "appese" con i loro
to in figura 1, sono evidentemente pochi. Ma tra ingressi alla linea di alimentazione positiva, cioè
questi, i due più importanti sono certamente gli al + vcc.
446
Un suggestivo gioco di luci.
Il segnale di dock, uscente dal piedino 4 della se- Per rallentare ulteriormente la velocità delle ac-
zione 'b'' di ICI, entra, attraverso il piedino 14, censioni successive dei diodi led, al di là di quanto
nell'integrato IC2 che, a sua volta, lo ripropone concesso dal trimmer R2, occorre intervenire sul
sulle dieci uscite, con inizio dal piedino 3 e fino al valore capacitivo di C2, elevandolo a 10 F ed an-
piedino 11, per poi riprendere nuovamente il ciclo che a 22 F.
ad iniziare dal piedino 3.
Sulle uscite di ICI sono collegati i dieci diodi led
DLI, DL2 ... DLl0, che si accendono soltanto
quando l'uscita corrispondente di IC2 viene atti- MONTAGGIO
vata, mentre si spengono immediatamente dopo.
L'integrato IC2, dunque, per il quale è stato La maggiore difficoltà di montaggio del circuito
adottato il modello 4017, svolge le due funzioni del lampeggiatore sequenziale va riscontrata nelle
di contatore decimale e decodificatore, ovvero in- operazioni di saldatura dei terminali dei due zoc-
crementa i propri stati logici ad ogni fronte di coli portaintegrati. Perché le piste di rame del cir-
dock applicato al piedino 14, da zero fino a nove, cuito stampato sono talmente vicine in quei pun-
per un totale di dieci stati, per ritornare poi nuo- ti, da provocare, all'atto delle saldature a stagno,
vamente allo stato zero. Un circuito interno deco- una facile invasione delle piste contigue. Dunque,
difica lo stato attuale ed invia, sul corrispondente per evitare guai, ossia cortocircuiti, occorre ser-
piedino, un segnale logico "alto", mantenendo virsi di saldatore dotato di punta molto sottile.
"bassi" gli altri. Coloro che hanno rinunciato all'acquisto della
La tensione di alimentazione può assumere valori scatola di montaggio, debbono iniziare il lavoro
compresi fra i 5 Vcc e i 15 Vcc, ovviamente conti- costruttivo del lampeggiatore prendendo le mosse
nui, stabilizzati e ben filtrati. Tuttavia, con valori dall'approntamento del circuito stampato, il cui
inferiori ai 14 Vcc, la luminosità dei diodi led di- disegno in grandezza reale è riprodotto in figura
minuisce e può divenire inadatta per talune appli- 3.
cazioni pratiche. In questo caso occorre ridurre il Sulla basetta-supporto, nella faccia opposta a
valore della resistenza R3, portandolo dai pre- quella in cui sono presenti le piste di rame, si a
scritti 1.500 ohm a 1.000 ohm soltanto, se la ten- plicano i vari componenti elettronici nel modo in-
sione di alimentazione è di 10 Vcc e a 470 ohm, se dicato dal piano costruttivo di figura 2. 2
si utilizza una tensione di alimentazione di soli 5 si nota la presenza di 6 ponticelli, ott
Vcc. trettanti spezzoni di fili conduttori, i quali sta
Fig. 1- Circuito teorico del lam peggiatore sequenziale. Con il trimmer R2 si regola la
velocità delle accensioni del dieci diodi led. Sulla destra sono riportati gli schemi re-
lativi alle piedinature dei due integrati.
COMPONENTI-----
scono la continuità circuitale. suna ragione possono essere sostituiti con lampa-
In corrispondenza degli elettrodi di anodo e cato- dine e che per raggiungere effetti luminosi diversi
do del primo diodo led, montato all'estrema de- conviene inserire, al posto della resistenza Rl,
stra di figura 2, sono impresse le lettere "a-k; una qualsiasi fotoresistenza da esporre a variazio-
queste si intendono idealmente ripetute per tutti ni di luce esterna, oppure un microfono a carbo-
gli altri led. ne per trasformare il progetto in un audiolampeg-
Concludiamo ricordando che i diodi led per nes- giatore.
448
u -h
0
:::::,..
(g) [mm
f!
,8
ZII.
--..J CIO
Cl
-
Cl
..J
449
PROGETTO 12 -EP-M
REGOLATORE
DI POTENZE
Il controllo delle potenze elettriche può conside- consumano energia elettrica in misura eccessiva,
rarsi corretto quando i dispositivi, preposti a tale perché una buona parte di questa viene trasfor-
funzione, non trasformano energia elettrica in ca- mata in energia termica. Il problema, dunque,
lore. Come invece avveniva un tempo, quando si merita di essere risolto a livello dilettantistico, an-
impiegavano i reostati, oppure gli ingombranti che se parzialmente, dato che l'apparato, presen-
trasformatori variabili, che dovevano mantenere tato e descritto in questa sede, è in grado di rego-
il rendimento del sistema di regolazione entro li- lare le sole piccole potenze elettriche in corrente
miti accettabili. Anche recentemente, tuttavia, si continua. Pertanto, i carichi da porre sotto con-
è potuto notare che, alcuni apparati elettronici, trollo possono essere rappresentati da motorini
appositamente concepiti per controllare la lumi- elettrici, alimentati in corrente continua, o da
nosità delle lampade o la velocità di rotazione lampadine da alimentare con lo stesso tipo di cor-
della punta perforatrice di un piccolo trapano, rente. In pratica, quindi, il dispositivo potrà inte-
.
Questo semplice dispositivo consente di regolare, per mezzo
di un trimmer, la potenza elettrica di un piccolo carico, alimen-
tato in continua, senza trasformazione di energia elettrica in
calore.
450
+,
ressare molti modellisti e certamente tutti quegli semplice trimmer, di piccola potenza, facile con-
operatori che svolgono la loro attività nei labora- trollo e preciso in ogni manovra.
tori hobbystici, con utensili elettrici di piccola o Sono questi, dunque, i principali fattori che pos-
media potenza. sono scongiurare ogni inconveniente di pilotaggio
dei motori elettrici. Ma abbandoniamo per ora
ogni ulteriore considerazione inerente i pregi del
IL CIRCUITO ELETTRICO circuito di figura 1 e cerchiamo di analizzarne il
suo funzionamento.
Il circuito elettrico del regolatore di potenza è Il trimmer R2 regola la durata nel tempo dei se-
presentato in figura 1. In esso compaiono subito, gnali rettangolari uscenti dal piedino 3 dell'inte-
all'occhio dell'osservatore attento, due elementi grato. I quali possono essere rappresentati, anali-
di maggiore importanza: l'integrato ICI ed il ticamente, in tre grandezze diverse e alle quali
transistor TRl. Ma si può anche notare come la corrispondono altrettante potenze elettriche con-
tensione continua di alimentazione, il cui valore trollate. Perché il trimmer Rl agisce sia sulla fre-
può essere compreso fra i 12 Vcc e i 15 Vcc sia la quenza di oscillazione di ICI, sia sul duty-cycle.
stessa utilizzata pure dal carico il quale, come si è Vediamo ora di interpretare la funzione svolta
detto, può essere rappresentato da un motorino dal diodo al silicio Dl. E consideriamo il caso in
elettrico in corrente continua o da una lampadi- cui il segnale d'ingresso sia tale da provocare, sul
na. Le tensioni alternate, dunque, sono escluse piedino 2 di ICI, dei picchi di tensione positivi e
dall'impiego del progetto di figura 1 e sono pure di valore superiore a quello presente sulla linea di
escluse quelle continue di valore superiore ai 15 alimentazione positiva del dispositivo. Ebbene,
Vcc. Ma la precisione circuitale del dispositivo di una simile condizione può manifestarsi quando la
figura 1 e la sua regolazione progressiva rappre- durata dell'impulso di trigger misura un tempo
sentano due elementi di fondamentale importan- superiore a quello della costante di tempo R-C del
za, non solo per le caratteristiche elettriche del circuito d'ingresso. Conseguentemente, sull'in-
controllo, ma anche per quelle di ordine meccani- gresso 2 dell'integrato si otterrebbe un segnale
co. Infatti soltanto con questi principi è possibile caratterizzato dalla presenza di un picco positivo,
realizzare un comando di velocità attraverso un che potrebbe danneggiare l'integrato stesso.
451
8
t=====t ~ l======,1
<J
5w
z
EEEEE
.e.e.e.e.e
~
00000
00000
5 OCOOOC\I
oc?
o
u -
N
C N
a, ('Il
Il)
o or-
,-
Il Il Il Il Il
"iii
Cl)
a:
..Q
e,
6
Il 1-.- u
:E
s
k 4o
(J
o -Cl)
:!.
>
C0
,-
LLLLLL
0. 0. ::t
-
·-
... o
oo
Cli o
Il) o
e ,-
('Il
('Il ('Il
o o ('Il
.
go Il Il
,-('IIC')
O 000
452
RADIATORE
+ vcc
use.
CARICO
-vcc
Per evitare il fenomeno ora descritto, conviene I segnali che polarizzano la base del transistor
inserire il diodo D1, denominato pure "diodo di TRI, di tipo Darlington, modello B0681, sono
clamping", in grado di limitare l'ampiezza massi- stati illustrati nei tre diagrammi riportati in corri-
ma della tensione di alimentazione positiva. spondenza dell'uscita 3 di ICl. Quello in "a" è di
Il 3
o o --t
EPM-
■ a
6
o
I
_, I o
I
2
J
o
Fig. 3- Disegno In grandezza reale del circuito stampato, da riprodurre su basetta di
materiale isolante, necessario per la composizione del progetto 12. EP • M.
453
o
2
3
4#E 7
6
5
I 8D
681
555 .JJL
e
Fig. 4 . Disegni relativi alle pledinature dell'integrato e
del transistor montati nel circuito del regolatore di po-
tenza elettrica.
piccola potenza (impulsi brevi), quello in "b'' è ne teorica relativa alle varie funzioni elettriche
di media potenza (impulsi a media durata), quello svolte dai componenti che compongono il circui-
in "c" è riferito agli impulsi lunghi di potenza to di figura 1, ricordando che le linee tratteggiate,
elevata. riportate sulla destra del progetto, separano la se-
Ai lettori principianti facciamo presente che TRl zione del regolatore di potenza, che va montata
è un transistor che, internamente allo stesso con- su una basetta-supporto, da quella composta da-
tenitore, possiede due distinti transistor, collegati gli elementi esterni, vale a dire dal carico e
tra loro nella classica configurazione Darlington. dall'alimentatore, il quale potrà essere costituito
Questo semiconduttore sostituisce quindi il più dal modello presentato e descritto nelle prime pa-
complesso cablaggio di due transistor singoli. gine del fascicolo, ma che non è stato approntato
Di solito il transistor Darlington è composto da in scatola di montaggio.
un componente di media potenza, seguito da un
altro di potenza maggiore. Il vantaggio circuitale,
che proviene dall'impiego del transistor TRl nel- MONTAGGIO DEL VARIATORE
la versione Darlington, consiste nel semplificare il
progetto del regolatore di potenza nella sua attua- Coloro che hanno acquistato la scatola di mon-
zione pratica e di ottenere, nel contempo, una taggio del variatore di potenza elettrica non deb-
amplificazione di corrente ugualmente elevata, bono affrontare il lavoro di approntamento del
pari al prodotto dei coefficienti di amplificazione circuito stampato, perché questo, assieme a tutti
dei due semiconduttori conglobati in TRl. Il qua- gli altri elementi illustrati nel piano costruttivo di
le, in pratica, è in grado di tollerare tensioni con- figura 2, è contenuto nel kit. Gli altri, invece, do-
tinue di valore limite massimo di 100 V e correnti vranno riportare, su una faccia di una basetta-
di 4 A max. Il coefficiente di amplificazione di supporto di forma rettangolare, il disegno pub-
TRl è di 750. blicato in grandezza naturale in figura 3. E sol-
Poiché l'impiego maggiore del circuito di figura 1 tanto dopo aver compiuto tale operazione, po-
avviene in accoppiamento con carichi di natura tranno iniziare il lavoro di montaggio del disposi-
induttiva, come ad esempio gli avvolgimenti elet- tivo.
trici dei motori dei piccoli trapani o di quelli di A tutti invece, consigliamo di inserire dapprima i
trazione dei ferromodelli, allo scopo di evitare i componenti di dimensioni più piccole e per ultimi
pericoli derivanti dalla formazione di extratensio- gli altri.
ni, si è provveduto ad inserire, sulla linea di ali- Raccomandiamo inoltre di eseguire in modo pre-
mentazione di collettore di TRl, il diodo al silicio ciso le saldature a stagno dei terminali dei vari
D2. componenti, perché il buon esito del funziona-
La cellula composta dal diodo zener DZ e dal mento dell'apparato dipende soprattutto da que-
condensatore elettrolitico C3 provvede a stabiliz- ste.
zare la tensione di alimentazione dell'integrato Il circuito stampato, inserito nella scatola di
ICl. montaggio, presenta il vantaggio di possedere
Possiamo ora concludere questa breve esposizio- tutte le piste di rame ricoperte con un velo di sta-
454
gno o, come si usa dire, prestagnate, allo scopo di essere inseriti nel circuito senza tener conto della
agevolare le operazioni di saldatura. In ogni caso, posizione degli elettrodi.
prima di por mano al saldatore, conviene sempre Per l'integrato ICI occorre ricordare che il piedi-
pulire energicamente i terminali di tutti i compo- no 1, indicato con questo stesso numero nel dise-
nenti, raschiandoli con la lama di un temperino o gno di figura 2, si trova in posizione prossima al
con una lametta da barba, fino ad evidenziarne la piccolo dischetto-guida presente sulla parte supe-
lucentezza metallica. riore del contenitore, come.indicato pure sulla si-
Mentre le quattro resistenze R2- R3-R4- R5 nistra di figura 4.
possono essere inserite nel circuito senza tenere Il transistor Darlington, non richiede alcun radia-
conto della posizione dei terminali, ciò non è più tore di calore, perché, come è stato detto in sede
possibile per il condensatore elettrolitico C3 e per di descrizione teorica del progetto, il circuito non
i diodi D1-D2- DZ, che sono elementi polarizza- trasforma energia elettrica in energia termica.
ti e che vanno quindi applicati al circuito in un Tuttavia, a scopo cautelativo, onde prevenire in-
unico senso. Per esempio, per l'elettrolitico C3, il serimenti errati di alimentazione o di carichi, con-
terminale positivo va infilato in quel foro in pros- viene sempre, come è dato a vedere nello schema
simità del quale, sul circuito di figura 2, è riporta- costruttivo di figura 2, munire il semiconduttore
ta una crocetta. Per i tre diodi, invece, occorre te- di un piccolo radiatore.
ner conto della posizione dell'elettrodo di catodo, Per quel che riguarda la piedinatura di TRl, ri-
che si trova da quella parte del componente nella mandiamo il lettore alla figura 4 sulla cui parte di
quale, sull'involucro esterno, è presente un anello destra sono riportati tutti gli elementi necessari
di riferimento. per individuare l'esatta posizione dei tre elettrodi
I due condensatori ceramici Cl - C2 vanno consi- di emittore-collettore-base.
derati alla stregua delle resistenze, ossia possono
455
PROGETTO 13-EP -N
ELETTROSTIMOLATORE
MUSCOLARE
Gli apparati elettrostimolatori dei muscoli stanno un mezzo terapeutico insostituibile, in misura si-
riscuotendo, in questi tempi, un indubbio succes- gnificativa in quei soggetti che non tollerano l'as-
so, anche se il campo dell'elettroterapia si presen- sunzione di farmaci. In ogni caso, la stimolazione
ta tuttora vasto e confuso, soprattutto per l'enor- elettrica dei tessuti nervosi e muscolari, esercitata
me varietà di tipi di correnti introdotte nel settore attraverso la cute, non è certo una novità per nes-
sanitario negli ultimi anni. Rimane comunque in- suno. Sicuramente non per quei lettori che seguo-
discusso l'effetto curativo di questo moderno me- no attentamente, senza mai perdere un numero, il
todo di intervento sull'organismo umano. Per- programma di argomenti tecnici svolto in questo
ché, quale che sia l'indicazione dell'elettrostimo- periodico, nei cui fascicoli arretrati avranno già
lazione terapeutica, l'obiettivo dell'applicazione colto l'occasione per realizzare alcuni apparati
è la contrazione del muscolo o di un gruppo di fi- elettromedicali per impieghi eccitomotori. Può
bre, sui quali l'elettroterapia continua a rivelarsi essere invece una grossa novità per molti la pre-
456
9
Ih...- POTENZA {3
-·-·-·-·-·-·-·-·-·-·-·-·- i
-----COMPONENTI-----
Condensatore R5 = 47.000 ohm (giallo • viola • arancio)
C1 = 2,2F ·16 VI (elettrolitico)
Varie
Resistenze
TR1 =
BD681
UJT =2N2646
R1 = 47.000 ohm (giallo • viola • arancio) LN =lampada al neon
R2 = 100 ohm (trimmer) T1 =trasformatore (9 V • 220 V)
R3 = 470 ohm (giallo • viola • marrone) S1 =interrutt.
R4 = 470.000 ohm (trimmer) ALIM. =
9 Vcc
tensione desiderata, da inviare poi al seguente Questo tipo di transistor, per il quale è stato adot-
processo di amplificazione. tato il modello BD681, sostituisce il più comples-
so cablaggio di due transistor singoli. Normal-
mente esso è rappresentato da un componente
AMPLIFICAZIONE DEI SEGNALI amplificatore di media potenza, seguito da un al-
tro di potenza maggiore.
Chi osserva attentamente lo schema elettrico di Il vantaggio circuitale, che deriva dall'impiego di
figura 1, si accorge che il transistor TRl è rappre- TRl nella versione Darlington, consiste nel sem-
sentato tramite un simbolo teorico alquanto di- plificare il progetto dell' elettrostimolatore nella
verso da quello che normalmente identifica un sua attuazione pratica e di ottenere una amplifi-
transistor di tipo NPN. E infatti il semicondutto- cazione ugualmente elevata, pari al prodotto dei
re indicato con TRl è di tipo Darlington. Ciò si- coefficienti di amplificazione dei due transistor
gnifica che in esso sono contenuti due transistor, contenuti in TRl.
tra loro collegati nella ben nota configurazione Il pilotaggio di TRl, attraverso la sua base, avvie-
Darlington. ne tramite il componente R2, che è un trimmer,
458
Al PUNTALI
( usc. AT)
CADENZA
Fig. 2-Piano costruttivo del dispositivo atto a stimolare elettricamente i tessuti mu-
scolari e nervosi. Il circuito deve essere alimentato esclusivamente con pile, dato
che l'Impiego di alimentatori da rete può essere concesso soltanto alle persone
molto esperte.
dotato di perno di regolazione, del valore di 100 dell'ampiezza dei segnali uscenti dal circuito.
ohm. Questo elemento, come abbiamo detto, Il collettore di TRl pilota un piccolo trasforma-
consente di dosare la quantità di segnale, ovvero tore (Tl) elevatore di tensione, sul cui avvolgi-
di impulso, da applicare alla base di TRl, fun- mento secondario è disponibile un segnale la cui
gendo di conseguenza da elemento regolatore forma d'onda è riportata in figura 4 e che può
Flg. 3- Disegno In grandezza reale del circuito stampato necessario per la realizza-
zione del modulo elettronico dell'elettrostimolatore.
Il consumo di corrente del circuito di figura 1 è di
1,5 mA , ma nel brevissimo momento in cui è pre-
sente l'impulso, l'intensità di corrente assorbita
dal circuito assume valori più elevati. Un normale
tester, tuttavia, non può leggere questi valori ele-
vati di corrente, a causa del fenomeno dell'inerzia
dell'indice dello strumento.
Fig. 4- Questa è la forma d'onda degli impulsi elettrici L'uscita del circuito di figura 1, indicata con iter-
presenti in uscita del dispositivo descritto nel testo. minali 1-2 sull'estrema sinistra del progetto, de-
ve essere collegata con gli elettrodi stimolatori di
cui si parla più avanti. Per ora, a conclusione
dell'analisi del circuito teorico di figura 1, faccia-
mo notare che le linee tratteggiate, riportate in
raggiungere, a seconda della posizione assegnata questo stesso disegno, racchiudono la sezione
al trimmer R2, il valore massimo di 500 V. elettrica dell' elettrostimolatore che va montata su
Il trasformatore Tl non è un componente specia- una basetta-supporto, di materiale isolante, con
le, si tratta invece di un elemento di piccola po- circuito stampato in una delle due facce. Ricor-
tenza, del tipo di quelli impiegati per ridurre la diamo inoltre che, diminuendo l'ampiezza del se-
tensione di rete di 220 Vca al valore di 9 Vca e che gnale, per mezzo del trimmer R2, si raggiunge un
in questa occasione viene montato con rapporto punto in cui, nonostante il corretto funzionamen-
di trasformazione invertito, ossia con l'avvolgi- to del dispositivo, la lampada al neon LN non rie-
mento secondario in funzione di avvolgimento sce ad innescarsi, ossia rimane spenta. Mentre
primario. con il trimmer R2 regolato al massimo, la lampa-
La lampada al neon LN, con resistenza di prote- da LN non sembra più lampeggiare, ma offre la
zione Rl esterna, sostituisce un eventuale oscillo- sensazione di rimanere sempre accesa.
scopio per la visualizzazione degli impulsi d'usci- Il circuito racchiuso fra linee tratteggiate che, co-
ta. Questa stessa lampadina svolge pure il compi- me abbiamo detto, compone il modulo elettroni-
to di elemento stabilizzatore parziale della tensio- co dell'elettrostimolatore, potrà essere inserito, a
ne d'uscita che, diversamente, raggiungerebbe lavoro ultimato, in un contenitore di materiale
valori ben più alti, ma del tutto inutili. isolante, dentro il quale potrà essere introdotta
pure la pila o le pile di alimentazione per un valo-
re di tensione complessivo di 9 V.
Sulla parte esterna del contenitore compariranno
i perni dei due trimmer regolatori, sui quali si po-
tranno innestare due piccole manopole, l'inter-
ruttore S1 e i conduttori degli elettrodi, i cui ter-
minali potranno essere fissati, tramite due spinot-
ti, su due boccole isolanti.
2N2646
MONTAGGIO DEL CIRCUITO
o
BD Dato il numero ridotto di componenti, il circuito
681 dell'elettrostimolatore muscolare è di facile rea-
lizzazione pratica.
Tenendo sott'occhio lo schema costruttivo di fi-
e c b gura 2, si applicano, sulla basetta del circuito
stampato, ovviamente nella parte opposta a quel-
la in cui sono presenti le piste di rame, i compo-
Fig. 5 • Da questi disegni il lettore potrà trarre le indica-
zioni necessarie per individuare l'esatta posizione dei
nenti più piccoli: le tre resistenze Rl - R3 - R5, il
terminali dei due semiconduttori impiegati nel circuito condensatore elettrolitico Cl, il transistor UJT e
dell'elettrostimolatore. il TRl, sul quale occorre fissare il radiatore di ca-
lore, che favorisce la disoersione dell'energia ter-
460
mica prodotta dal componente durante il suo piano di montaggio dell'elettrostimolatore di fi-
funzi onamento. Poi si monta il trasformatore T1 gura 2, avrà notato che, in posizione parallela al-
e, per ultimi, si inseriscono i due trimm er, i quat- la resistenza R3, è presente un piccolo condutto-
tro capicorda (due per la tensione di alimentazi o- re, che unisce tra loro due piste del circuito stam-
ne e due per gli elettrodi o puntali) e i conduttori pato sulla faccia opposta della basetta-supporto.
uscenti dal contenitore della lampada al neon Si tratta in pratica di un ponticello, rappresentato
LN. da un piccolo spezzone di filo conduttore di ra-
Naturalmente, prima di inserire sulla basetta- me, che deve essere assolutamente inserito in fase
supporto i due semiconduttori UJT e TRl, si do- di montaggio dell'apparato e in assenza del quale
vrà consultare attentamente la figura 5, nella l'elettrostimolatore non funziona. A questo ac-
quale sono chiaramente riportate le piedinature corgimento pratico si è dovuto ricorrere per sem-
dei due componenti. Per esempio, per il modello plificare la composizione del circuito stampato
2N2646, occorre far riferimento alla posizione che, diversamente, sarebbe divenuta alquanto
della piccola tacca-guida metallica, ricavata sul complessa.
corpo del semiconduttore, la quale consente di in- Il ponticello, dunque, va applicato sulla faccia
dividuare esattamente l'ordine di distribuzione della basetta opposta a quella in cui è presente il
degli elettrodi del transistor. circuito stampato, mentre i due terminali vanno
Per l'UJT, invece, l'individuazione dei terminali saldati a stagno dall'altra parte.
si ottiene osservando il componente dalla parte in Facciamo rilevare, per ultimo, che sulle due estre-
cui è impressa la sigla BD 681, così come questo è mità opposte della basetta-supporto di vetronite,
disegnato in figura 5. sulla quale si compone il circuito del modulo elet-
Al contrario del modo di inserimento nel circuito tronico dell'elettrostimolatore, sono presenti due
delle resistenze, il cui orientamento non solleva fori di diametro superiore a quello dei normali
alcun problema, il condensatore elettrolitico Cl fori di inserimento dei terminali dei diversi com-
deve essere applicato tenendo conto delle esatte ponenti. Ebbene, questi fori potranno servire per
posizioni dei suoi reofori, il positivo ed il negati- un'eventuale introduzione di viti di sostegno, di-
vo. Sullo schema pratico di figura 2, in corrispon- stanziali, del modulo, nel caso in cui questo ven-
denza del terminale positivo di Cl, è riportata ga inserito in un contenitore.
una crocetta.
Sui capicorda, saldati in corrispondenza dei ter-
minali 4 - 3 del circuito stampato, si collegano i GLI ELETTRODI DI CONTATTO
conduttori della tensione di alimentazione positi-
va e negativa che, come è stato detto, può essere Gli elettrodi o puntali, sono gli elementi che ap-
derivata da una piccola pila da 9 V o da un colle- plicano gli impulsi elettrici direttamente sulla cute
gamento in serie di due pile piatte da 4,5 V ciascu- sovrastante la parte dell'organismo sofferente.
na. Questi non sono contenuti nella scatola di mon-
Coloro che faranno acquisto del kit dell'elettro- taggio, nella quale invece sono presenti tutti gli
stimolatore, potranno rilevare che, sulla faccia elementi necessari per la composizione del modu-
della basetta-supporto di vetronite in cui è realiz- lo elettronico riportato in figura 2. Il lettore quin-
zato il circuito stampato, sono presenti alcune si- di dovrà provvedere da sé alla realizzazione di tali
gle. Per esempio, nella zona sottostante a quella elementi, per i quali si potranno utilizzare, come
in cui è fissato il trasformatore T1, è riportata la soluzione più semplice, i due puntali di un tester,
sigla EP - N, il cui significato è: Elettronica Prati- cosi come appare disegnato nello schema di figu-
ca, progetto N. In corrispondenza dei fori in cui ra 1, sull'estrema sinistra. In sostituzione di que-
vanno introdotti i terminali del transistor Dar- sti si potranno utilizzare due grandi chiodi, di me-
lington TRl sono invece riportate le tre lettere al- die dimensioni e con aspetto dorato, ovvero otto-
fabetiche maiuscole E - C - B, che segnalano la nati.
posizione degli elettrodi di Emittore - Collettore Prima dell'applicazione sulla pelle dei due elet-
-Base del transistor. Nelle due posizioni opposte trodi, conviene umidificare leggermente la parte
del trasformatore Tl, poi, sono riportate le due con un po' di acqua.
lettere alfabetiche maiuscole S - P, che indicano Inizialmente, all'atto dell'applicazione delle scos-
la presenza, in quella parte del circuito dell'avvol- se elettriche, conviene regolare il trimmer R2 sui
gimento secondario e di quello primario. Infine valori più bassi di potenza, per poi elevarli lenta-
ricordiamo che, in corrispondenza dei terminali mente finché questi sono sopportabili.
di alimentazione e di collegamento dei puntali, I tempi di intervento possono variare fra i cinque
sono impressi i numeri 1 - 2 - 3 - 4. e i quindici minuti e vanno ripetuti a distanza di
Chi osserva attentamente il disegno relativo al alcune ore uno dall'altro.
461
AMPLIFICATORE
MONOFONICO
Accoppiando opportunamente alcuni dei progetti Lo schema, in parte teorico e in parte pratico, ri-
ordinatamente distribuiti attraverso le ottanta pa- portato in figura 1, interpreta la composizione
gine del presente fascicolo, si possono costruire circuitale dell'amplificatore monofonico o, me-
degli utili, interessanti apparati elettronici, che la glio, i vari collegamenti fra le parti.
fantasia del lettore potrà aver già prefigurato e di Coloro che volessero comporre un amplificatore
cui noi stessi, a chiusura del numero unico di stereofonico, dovranno ovviamente abbinare due
quest'anno, vogliamo ora descriverne un model- circuiti preamplificatori e due amplificatori di
lo. Ossia, un completo amplificatore monofoni- potenza, utilizzando potenziometri doppi per la
co, dotato di alimentatore, preamplificatore, cir- coppia di preamplificatori e correttori di tonalità
cuito di controllo di tonalità e di potenza, che è il e potenziometri separati, per gli amplificatori di
risultato dell'aggregazione dei tre seguenti pro- potenza, onde poter disporre di regolari comandi
getti: di bilanciamento. Naturalmente, per la versione
stereofonica, occorre un diverso alimentatore.
PROGETTO 1 (alimentatore stabilizzato) Nella foto, che riproduce la parte interna del pro-
totipo realizzato nei nostri laboratori, si può no-
PROGETTO 3 (correttore di tona1ità)
tare come i collegamenti, fra la boccola d'entrata
PROGETTO 2 (amplificatore BF - 7 W) dei segnali di bassa frequenza e i terminali 1-2
462
Un comune esempio di accoppiamento fra due moduli
elettronici.
del modulo preamplificatore, così come quelli fra sui terminali 3-5 del modulo dell'amplificatore
l'uscita dello stesso modulo e l'entrata del modu- di potenza. Il terminale 5 di questo stesso modu-
lo amplificatore di potenza, siano stati realizzati lo, infatti, è collegato con il terminale 5 del mo-
con cavetti schermati, le cui calze metalliche ap- dulo preamplificatore, assicurandone l'alimenta-
paiono saldate a massa. zione. Per la linea della tensione negativa non
Sulla boccola d'uscita AP si innesta la spina che sussistono problemi, giacché questa coincide con
fa capo ai conduttori provenienti dall'altoparlan- la linea di massa, ovvero con il metallo di tutto il
te. La linea di alimentazione a 14 Vcc va collegata contenitore dell'amplificatore.
14V
+ rosso
nero
ALIMENT
AP
2 5
pREAMPL. + TONI'
« 11 J
Flg. 1 • Schema a blocchi relativo all'accoppiamento dei due moduli elettronici del
preamplificatore, regolatore di tonalità e dell'amplificatore di potenza.
463
Fig. 2 • Questa foto illustra la parte
interna al contenitore dell'amplifica-
tore monofonico realizzato nei nostri
laboratori.
LE SCATOLE DI MONTAGGIO
presentate e descritte in questo nu-
mero debbono essere richieste, in-
viando anticipatamente l'importo,
tramite vaglia, assegno circolare,
assegno bancario o conto corrente
postale n. 46013207, esclusivamente
a:
STOCK RADIO
VIA PANFILO CASTALDI N° 20
20124 MILANO
464
__ STRUMENTI DI Ml u
MULTI METRO DIGITALE
MOD. TS 280 D - L. 132.000
CARATTERISTICHE GENERALI
7 Campi di misura - 31 portate - Visualizzatore cristallo liquido
a 33 cifre altezza mm 12,5 montato su elastomeri - Integrati
montati su zoccoli professionali - Batteria 9 V - Autonomia
1000 ore per il tipo zinco carbone, 2000 ore per la batteria
alcalina - Indicatore automatico di batteria scarica quando
rimane una autonomia inferiore al 10%- Fusibile di protezione
- Bassa portata ohmmetrica (20 2)- 10 A misura diretta in D.C.
e A.C. - Cicalino per la misura della continuità e prova diodi -
Boccole antinfortunistiche - Dimensione mm 170x87 x 42 -
Peso Kg 0,343
PORTATE
VOLT D.C 200 mv-2 V- 20V- 200 V- 1000 V
VOLT A.C. 200 mv - 2 V - 20 V - 200 V - 750 V
OHM 202-2000-2KO- 20 KO- 200 KO - 2 MO
- 20 MO
AMP. D. C. 200 A- 2 mA- 20 mA - 200 mA - 2000 mA
- 10A
AMP. A.C. 200 A- 2 mA- 20 mA - 200 mA - 2000 mA
- 10A
ACCESSORI
Libretto istruzione con schema elettrico e distinta dei compo-
nenti - Puntali antinfortunistici - Coccodrilli isolati da avvitare
sui puntali.
MULTIMETRO DIGITALE
MOD. TS 240D · L. 73.000
CARATTERISTICHE GENERALI
Visualizzatore : a cristalli liquidi con indicatore di polarità.
Tensione massima 500 V di picco
Alimentazione :9V
Dimensioni : mm 130 x 75 x 28
Peso . Kg 0,195
PORTATE
Tensioni AC = 200 V - 750 V
Correnti CC = 2.000 A - 20 mA - 200 mA - 2.000 mA
Tensioni CC 2.000 mv-20 V-200 V- 1.000 V
Resistenza = 2.000 2-20 K?- 200 K?-2.000 KO
ACCESSORI
Libretto istruzione con schema elettrico . Puntali
Gli strumenti pubblicizzati in questa pagina possono essere richiesti inviando anticipatamente
l'importo, nel quale sono già comprese le spese di spedizione, tramite vaglia postale. assegno
bancario o conto corrente postale n. 46013207 a: STOCK RADIO - 20124 MILANO - Via P. Castaldi, 20.
MICROTRASMETTITORE
[l sM + 158 MH±
IN SCATOLA
DI MONTAGGIO
L. 24.000
l \\ CARATTERISTICHE
EMISSIONE : FM
GAMME DI LAVORO: 52 MHz -;. 158 MHz
ALIMENTAZIONE : 9 Vcc -;. 15 Vcc
ASSORBIMENTO : 5 mA con alim. 9 Vcc
-
POTENZA D'USCITA: 10 mw + 50 mw
.... SENSIBILITÀ
BOBINE OSCILL.
:
:
regolabile
intercambiabili
DIMENSIONI : 6,5 cm x 5 cm
-
eauese e.aunse
DI ELETTRONICA - RADIO - OM - 27 MHz
PRATICA
nlll
-
PERIODICO MENSILE - SPED. IN ABB. POST. GR. 3°/70 ANNO XVII - N. 9 - SETTEMBRE 1988
ED. ELETTRONICA PRATICA - VIA ZURETTI, 52- 20125 MILANO L.3.500
MOTORI PASSO-PASSO
STRUMENTI DI MISURA __ Ecco il dono
TESTER ANALOGICO che premia chi si abbona
MOD. TS 271- L. 24.500 o rinnova l'abbonamento scaduto
CARATTERISTICHE GENERALI
5 Campi di misura - 19 portate
Sensibilità : 10.000 WV D.C.
rs 271 Dimensioni : mm 150 x 63 x 32
Peso : Kg O, 14
Pila : 1 elemento da 1,5 V
e
"sie
es c
..fan. PORTATE
VOLT D.C.
VOLT A.C.
=
=
0,25 V - 2,5 V - 25 V - 250 V - 1.000 V
10V - 50 V - 250 V- 1.000 V
2.,. -,0 AMP. D.C. = 0,1 mA - 10 mA - 500 mA
OHM = x 10 ohm - x100 ohm - x 1.000 ohm
23 ", dB = - 20 dB + 62 dB
" o
ca3" "° -' ACCESSORI
Libretto istruzione con schema elettrico - Puntali
Abbonatevi!
e lo riceverete
TESTER ANALOGICO subito in dono
MOD. TS 260 - L. 59.000
CARATTERISTICHE GENERALI
a casa vostra
$
.,' ,
7 Campi di misura - 31 portale
Sensibilità 20.000 Q/V D.C. - 4.000 /V A.C. -.; I( \ pK.-\11( I I p11KI( I \lii,,,,
Dimensioni mm 103 x 103 x 38 )
+11R"
Peso Kg 0,250
Scala mm 95
Pile 2 elementi da 1,5 V
2 Fusibili
Spinotti speciali contro le errate inserzioni
Questo prestigioso volume, di l60 pagine, con 85 illustrazioni e 75 tabelle relative
PORTATE alle caratteristiche di circa l .200 transistor, è un'opera inedita del corpo redazio-
VOLT D.C 100 m V - 0,5 V - 2 V - 5 V - 20 V - 50 V - 100
V - 200 V - 1000 V nale del periodico. Essa vuol rappresentare una facile guida, di rapida consulta-
VOLT A.C. 2,5 V- 10V-25V- 100 V - 250 V - 500 V - zione, per tutti i dilettanti che operano con i semiconduttori. Perché raccoglie e ca-
1000 V
OHM Q X 1 -2x10-2x100-2x 1000 taloga una consistente quantità di dati, notizie e suggerimenti pratici, la cui pre-
AMP. D.C. 50 A- 500 A- 5 mA - 50 mA - 0,5 A- 5 A
AMP. A.C. 250 A - 1,5 mA - 15 mA - 150 mA - 1,5A- senza è assolutamente indispensabile nel moderno laboratorio.
10 A
CAPACITÀ = O- 50F-0 : 500 F (con batteria interna)
dB 22 dB - 30 dB- 42 dB-50 dB- 56 dB- 62 dB - • "" --
ACCESSORI
Libretto istruzione con schema elettrico e parti accessorie -
Puntali
►
LEGGETE, ALLA PAGINA SEGUENTE,
Gli strumenti pubblicizzati in questa pagina possono essere richiesti inviando anticipatamente
l'importo, nel quale sono già comprese le spese di spedizione, tramite vaglia postale, assegno
LE PRECISE MODALITÀ
bancario o conto corrente postale n. 46013207 a: STOCK RADIO - 20124 MILANO - Via P. Castaldi, 20. E I NUOVI CANONI D'ABBONAMENTO
NUOVI CANONI D'ABBONAMENTO ELETTRONICA
PRATICA
Via Zuretti, 52 Milano - Tel. 6697945
Per l'Italia L. 37.000 ANNO 17 N. 9 • SETTEMBRE 1988
direttore responsabile
ZEFFERINO DE SANCTIS
Sommario
MOTORI PASSO-PASSO 468
disegno tecnico
CORRADO EUGENIO NEL MONDO DELL'HOBBYSTA
CON ESEMPIO APPLICATIVO
stampa
Per sottoscrivere un nuovo abbonamento, o per rin- TIMEC
novare quello scaduto, occorre inviare il canone ALBAIRATE - MILANO
GENERATORE DI RITMO 478
tramite vaglia postale, assegno bancario, assegno Distributore esclusivo per REGOLABILE E PRECISO
circolare o a mezzo c.c.p. N. 916205 intestati e indi- l'Italia:
PER LA SCUOLA E LO SPORT
A.&G. Marco - Via Fortezza n.
rizzati a: ELETTRONICA PRATICA- 20125 MILANO- 27 - 20126 Milano tel. 25261
Via Zuretti, 52. Si prega di scrivere con la massima autorizzazione Tribunale Civi-
le di Milano - N. 74 del 29-12- FUNZIONE FLIP-FLOP
chiarezza, possibilmente in stampatello, citando 1972 - pubblicità inferiore al 486
con grande precisione: cognome, nome, indirizzo e 25%. NELL'INTEGRATO 40138
data di decorrenza dell'abbonamento. ANALIZZATA TRAMITE LED
UNA COPIA L. 3.500
ARRETRATO L. 3.500
COMANDI A SFIORAMENTO 496
I FASCICOLI ARRETRATI
DEBBONO ESSERE RICHIE· SU SENSORI METALLICI
STI ESCLUSIVAMENTE A:
ELETTRONICA PRATICA
Via Zuretti, 52 - 20125 MILANO PRIMI PASSI 504
DIREZIONE - AMMINISTRA- CORSO DI ELETTRONICA
ZIONE - PUBBLICITÀ - VIA ZU- TENSIONI ALTERNATE
RETTI 52 - 20125 MILANO.
ATTENZIONE!
Tutti i diritti di proprietà lette-
raria ed artistica sono riser- VENDITE-ACQUISTI-PERMUTE 514
Il manuale, illustrato alla pagina precedente, è un'opera editoria- vati a termine di Legge per
tutti i Paesi. I manoscritti, i
le appositamente approntata per premiare gli abbonati a Elettro- disegni, le fotografie, anche
LA POSTA DEL LETTORE 517
nica Pratica. Non è quindi un prodotto commerciale e non può se non pubblicati, non si re-
stituiscono.
essere acquistata, a parte, in alcuna libreria, né presso questa
Casa Editrice. '
Sono lenti
e funzionano a scatti.
MOTORI volte menzionare e che pochi hanno finora avuto zione circuitale con cui è stata approntata, si pos-
occasione di far funzionare? A una tale domanda sono programmare i più svariati comportamenti
PASSO-PASSO si dovrebbe rispondere con una lunga, ma sotto richiesti dalle necessità pratiche.
certi aspetti tediosa esposizione teorica, che la Altra caratteristica importante dei motori passo-
gran parte di chi ci segue non gradirebbe, soprat- passo è quella della loro velocità, che è molto bas-
tutto perché poco o nulla avrebbe a che fare con sa e può arrivare ad un solo giro alla settimana,
le pratiche esercitazioni e le applicazioni di ogni senza che sull'albero venga applicato alcun siste-
hobbysta. Ci limiteremo, dunque, ad esporre ma di demoltiplica. Anche la velocità massima è
Il motore elettrico passo-passo, oggi, lo si trova migliaia di lire, per quelli reperibili nei mercati quelle che si possono considerare le caratteristi- assai modesta e può raggiungere i pochi giri al se-
un po' dappertutto. Nei timer delle lavatrici, nei surplus, sino a toccare vertici assolutamente im- che fondamentali di questi motori elettrici, per condo, con una precisione tale da soddisfare le
plotter per computers, nelle stampanti e perfino proponibili al dilettante in quelli inseriti nelle ap- concludere poi, come è nostra consuetudine, con maggiori esigenze nei settori del modellismo, del-
negli aerei. Dove si presenta in forme e dimensio- parecchiature più sofisticate. Ma che cos'è, nelle la presentazione di un circuito costruttivo che, la robotica, degli elettromeccanismi, degli accor-
ni diverse, in svariati tipi di modelli e, ovviamen- sue espressioni reali ed applicative, questo moto- per un principiante, costituisce sempre una lezio- datori d'antenna telecomandati e, più general-
te, con prezzi che possono iniziare dalle poche re passo-passo, che molti lettori hanno sentito più ne didattica piacevole, di facile ed immediata as- mente, nel mondo dell'hobbystica.
similazione. Possiamo ancora aggiungere che questi tipi di
Il motore passo-passo, di qualunque tipo esso sia, motori consentono una facile inversione del senso
deve essere alimentato in corrente continua. Tut- di rotazione, normalmente raggiungibile median-
tavia, mentre nei comuni motori o motorini in te lo scambio di due fili conduttori, che sono privi
continua, come ad esempio quelli alimentati con di spazzole e, conseguentemente, non soggetti a
le pile, sono presenti due morsetti, sui quali si ap- logorìo e che permettono un agevole controllo
Si vuol portare a conoscenza del lettore il funzionamento ed il plicano i conduttori di alimentazione, nei passo- manuale della velocità e della posizione esatta
pratico impiego di questi tipi di motori elettrici, che stanno passo i morsetti o, meglio, i poli sono in numero dell'elemento che il motore muove.
sempre più diffondendosi nel mondo dell'hobbystica e, in par- certamente superiore a due. Riassumendo, possiamo ora elencare le più inte-
ticolare, in quello del modellismo della robotica e dei In sostanza, quindi, per far funzionare questi ressanti qualità dei motori passo-passo, nei se-
motori, non è più sufficiente collegare diretta- guenti cinque punti:
computers. mente su essi i conduttori di alimentazione, ma è
necessario far uso di una "scheda" di pilotaggio
elettronica, con la quale, a seconda della conce- 1 ° - Possibilità di controllo della velocità.
468 469
u
r @go 7
---------7
I
I
Lu
z -
I
ALIM.
-a
w, DH
-----COMPONENTI-----
(.J
Condensatori R7 = 820 ohm
"' C1= 47F • 16 VI (elettrolitico) R8 = 820 ohm
<o
C2 = 100.000 pF R9 = 820 ohm
C3 = 100.000 pF
C4 = 470 F • 40 VI (elettrolitico) Varie
"'u IC1 = integrato (555)
Resistenze IC2 = integrato (4017B)
R1 = 1 megaohm (potenz. a variaz.lin.) DZ = diodo zener (9,1V..1W)
+ DL = diodo led (qualsiasi tipo)
R2 = 100.000 ohm
G R3 = 820 ohm TR1 ... TRA4 = transistor (BD681)
R4 = 820 ohm D1... D8 = diodi al silicio (1N914)
R5 = 1.000 ohm D9 ... D12 = diodi al silicio (1N4004)
R6 = 820 ohm VCC = 24 Vcc
470 471
NERO (comune; al+)
1 MARRONE
2 ARANCIO
3 GIALLO
2° - Controllo della posizione dell'elemento che il quelle prove pratiche che ci hanno consentito di Ovviamento, ogni casa costruttrice segnala in bilizzata per mezzo di DZ. Il terminale 4 stabili-
motore muove. convalidare l'efficienza del circuito. modo diverso i conduttori uscenti, non esistendo, sce il reset dello stadio d'uscita, indipendente-
Come si può notare, il nostro motore, concepito in questo caso, un codice di lettura internaziona- mente dalle condizioni d'ingresso. Non essendo
3° - Agevole reversibilità. per una alimentazione in continua a 24 Vcc, è do- le, universalmente valido. qui utilizzato, questo terminale va collegato con
4° - Facoltà di controllo digitale, anche da tato di cinque fili conduttori uscenti e di quattro la linea di alimentazione positiva. La frequenza
computer. avvolgimenti interni. Ciascuno dei cinque fili è del segnale di clock, uscente dal piedino 3 di ICI,
colorato in modo da potersi distinguere fra gli al- PILOTAGGIO DEL MOTORE viene controllata dal potenziometro Rl il quale,
5°- Assenza totale di spazzole ed elementi
tri. Comunque, quattro fili sono collegati diretta- in pratica, regola la velocità di rotazione del mo-
logorabili. mente con quattro terminali liberi dei quattro av- Il circuito riportato in figura 1 pilota perfetta- tore passo-passo.
volgimenti, il quinto conduttore è comune agli al- mente il motore passo-passo a 24 Vcc, a quattro Sull'uscita 3 di ICI è collegato il diodo led DL,
In ogni caso il motore passo-passo necessita di tri terminali degli avvolgimenti e va collegato alla avvolgimenti, da noi adottato e qui citato ad protetto dalla resistenza R4, il quale visualizza la
una scheda di pilotaggio, che rappresenta l'argo- linea di alimentazione positiva. esempio. presenza del segnale di clock. La sua luminosità
mento principale trattato in questo articolo e che Tutti questi particolari, compresi i colori relativi La tensione di alimentazione VCC, il cui valore aumenta mano a mano che aumenta la velocità di
il lettore potrà realizzare dopo aver acquistato il ai cinque conduttori del modello di motore da noi dipende da quello richiesto dal tipo di motore rotazione del motore.
motore, onde poterlo far funzionare corretta- utilizzato, sono chiaramente espressi nello sche- adottato, viene utilizzata pure per alimentare la
mente alla velocità preferita. ma di figura 4. scheda elettronica, dopo averla stabilizzata al va-
Da quanto ora esposto è facile dedurre che, lore di 9 V tramite il diodo zener DZ. L'INTEGRATO 4017
all'atto dell'acquisto del motore passo-passo, si L'integrato ICI, per il quale si utilizza un comune
ACQUISTO DEL MOTORE deve accuratamente interpellare il rivenditore, 555, funge da generatore di clock. Ossia come un Il segnale di clock, uscente dal piedino 3 dell'inte-
per conoscere l'esatto codice di corrispondenza timer di precisione regolabile tramite il potenzio- grato 555, entra, attraverso il piedino 14, nell'in-
Nel progetto di scheda di pilotaggio, pubblicato dei colori, perché non rispettando l'ordine nume- metro Rl. Il terminale 1 corrisponde alla massa tegrato IC2 che, a sua volta, lo ripropone sulle
in figura 1, è simboleggiato, sull'estrema destra, rico, attribuito agli avvolgimenti in figura 4, il del componente, alla quale fa capo la linea di ali- cinque uscite 3-2-4-7-10, nell'ordine citato, in
al di là della linea verticale tratteggiata, il motore motore non gira correttamente oppure non fun- mentazione negativa, al terminale 8 si applica la sequenza, per poi riprendere nuovamente il ciclo
passo-passo da noi utilizzato per condurre tutte ziona del tutto. tensione di alimentazione positiva che rimane sta- ad iniziare dal piedino 3.
472 473
logico:sequenza
' -t b
Fig. 6 • All'interno del transistor Darlington sono contenuti
due transistor, collegati fra loro nella classica ed omonima
0 configurazione. Di solito, il primo semiconduttore è di picco-
la potenza, il secondo è di media o grande potenza. Di que-
sto particolare transistor viene qui riprodotto il corrispon-
dente simbolo elettrico.
1
Fig. 5 • Con riferimento alle uscite utilizzate nell'inte- potenza, seguito da un altro di potenza maggiore. Quando l'impulso di dock è presente sul piedino
grato IC2, gli stati logici, cui vengono a trovarsi gli av-
volgimenti del motore passo-passo, sono quelli indicati Il principale vantaggio, che deriva dall'impiego 3 dell'integrato IC2, vengono attivati i diodi DI e
orizzontalmente nella presente tabella. dei transistor Darlington, è quello di semplificare D2 che, a loro volta, avviano il funzionamento
il progetto nella sua attuazione pratica e di otte- dei due transistor TR2 e TR3, applicando i segna-
nere una amplificazione ugualmente elevata, pari li alle loro basi, tramite le resistenze R7 ed R8.
al prodotto dei coefficienti di amplificazione dei Pertanto, facendo ora riferimento ai terminali I
due transistor contenuti nel solo Darlington. -2-3-4, segnalati lungo la linea verticale tratteg-
Chiusa questa parentesi chiarificatrice, relativa ai giata dello schema di figura I, questi si trovano
quattro transistor presenti nello schema di figura negli stati logici indicati nella tabella di figura 5,
I, ricordiamo che, qualora il motore passo-passo sulla prima linea orizzontale, ossia 0-1-1-0.
L'integrato IC2, per sua natura, è dotato di ben quattro avvolgimenti del motore nell'ordine in che si vuol pilotare fosse di piccola potenza, i Quando il segnale di dock si trova sul piedino 2
dieci uscite, ma per il nostro scopo, dovendo ali- cui questi sono disposti: quattro modelli Darlington, per i quali sono stati di IC2, rimangono coinvolti i diodi D3- D4 che,
mentare soltanto quattro avvolgimenti del moto- prescritti altrettanti BD681, potranno essere van- tramite le resistenze R6 ed R8, attivano i transi-
re passo-passo, vengono sfruttate cinque uscite, 1 = MARRONE taggiosamente sostituiti con quattro normalissimi stor TRI e TR3. Pertanto, gli stati logici corri-
più precisamente quattro, dato che l'uscita corri- 2 = ARANCIO transistor 2Nl711, da equipaggiare, eventual- spondenti sono 1-0-1-0 (seconda linea della ta-
spondente al piedino IO di IC2, la quale succede- 3 = GIALLO mente, con adatti elementi radiatori. bella). Il processo elettronico -continua fino al
rebbe, nell'ordine, subito dopo l'uscita 7, viene 4 = ROSSO Fra la linea di alimentazione positiva ed i quattro quarto segnale di dock uscente dal piedino 7 di
collegata direttamente con il piedino di reset 15. collettori dei transistor TR1 - TR2- TR3- TRA4, IC2, per riprendere poi nuovamente a partire dal
Pertanto l'uscita IO va a resettare l'integrato, per Fra gli otto diodi e le quattro bobine del motore, appaiono inseriti altrettanti diodi al silicio di tipo piedino 3.
costringerlo a riprendere il ciclo, subito dopo sono interposti quattro transistor (TR1 - TR2- IN4004. Ebbene questi semiconduttori servono a Senza scomodare gli stati logici delle uscite circui-
l'uscita 7, a partire dall'uscita 3. TR3- TR4), ai quali è attribuito il compito di am- proteggere i transistor dalla formazione di even- tali, si può assai più semplicemente affermare che
Per l'integrato IC2 è stato adottato il modello plificare il debole segnale di dock. tuali, pericolose extratensioni, generate dagli av- gli avvolgimenti del motore passo-passo vengono
4017B, che è un contatore decimale-decodifica- Questi transistor, che nello schema di figura I so- volgimenti del motore. interessati da segnali elettrici nel seguente ordine,
tore, ovvero incrementa i propri stati logici ad no stati disegnati come dei comuni modelli PNP, ovviamente facendo riferimento ai colori più vol-
ogni fronte di dock applicato al piedino 14, da sono in realtà dei transistor Darlington, il cui te citati nel testo:
zero fino a tre, per un totale di quattro stati, per simbolo elettrico, riportato in figura 6, è un po' ANDAMENTO DEI SEGNALI LOGICI
ritornare poi nuovamente a zero. diverso da quello segnalato nello schema. Tutta- 2-3= ARANCIO - GIALLO
Un circuito interno decodifica lo stato attuale ed via, per motivi di semplicità schematica, seguen- La tabella riprodotta in figura 5 interpreta l'an-
invia, sul corrispondente piedino, un segnale logi- damento dei segnali logici che fanno funzionare il 1 -3 = MARRONE - GIALLO
do pure un'abitudine ormai comune nella compo-
co "alto", mantenendo "bassi" gli altri. sizione circuitale grafica, ci siamo serviti dei sim- motore passo-passo. Sulla prima colonna sono 1 - 4 = MARRONE - ROSSO
boli tradizionali. indicate numericamente le quattro uscite dei se-
Nei transistor di tipo Darlington, come si può no- gnali di clock, corrispondenti ai piedini 3 -2-4-7 2-4= ARANCIO - ROSSO
LA CHIAVE DI COMANDO tare in figura 6, sono contenuti due transistor, tra dell'integrato ICI, così come queste si succedo-
loro collegati nella ben nota configurazione omo- no, a partire dall'alto verso il basso, nello schema Immediatamente dopo, il ciclo riprende interes-
La sequenza dei segnali, uscenti dall'integrato nima. Questi tipi di semiconduttori, per i quali teorico di figura I. sando gli avvolgimenti ARANCIO - GIALLO
IC2, raggiunge un insieme di otto diodi al silicio nel nostro progetto si è fatto uso del modello Ognuna delle quattro uscite di IC2 è collegata con per iniziare tutto da capo.
(D1-D2 ... D8), che compongono una vera e pro- BD681, sostituiscono il più complesso cablaggio due diodi al silicio che, a loro volta, attraverso Invertendo tra loro i conduttori 3 - 4, ossia il gial-
pria chiave di pilotaggio del motore passo-passo. di due transistor singoli, normalmente rappresen- una resistenza, attivano le basi di due transistor lo con il rosso, si inverte il senso di rotazione del
Questi diodi, infatti, propongono il segnale ai tato da un componente amplificatore di media per volta. motore.
474
in figura 2 e la foto di apertura del presente arti- successivi spegnimenti del diodo led, conseguenti
colo. agli scatti del clock, che sono concomitanti con
Tutti i componenti vanno applicati sulla faccia quelli del motore passo-passo il quale, proprio
della basetta-supporto opposta a quella in cui so- per il fatto di ruotare a scatti, ha ricevuto tale de-
IC1 no presenti le piste di rame.
La basetta, di materiale isolante, è di forma ret-
nominazione.
Alla resistenza R5 abbiamo attribuito il valore di
1.000 ohm, perché nell'esempio citato si è propo-
tangolare, delle dimensioni di 7 x 9 cm.
Facciamo presente che, per motivi di semplifica- sto l'impiego di un motore da 24 Vcc. Ma se si
zione del circuito stampato, si è fatto ricorso dovesse utilizzare un motore da 12 Vcc, allora, al-
1 a " 8 all'impiego di tre ponticelli, che provvedono ad la resistenza R5 occorre attribuire il valore di 220
2 • I 7 assicurare la continuità circuitale della scheda ohm, sempre che, ovviamente, si alimenti il tutto
elettronica. Questi ponticelli sono rappresentati con la stessa tensione.
Fig. 7 • Così si presenta, nella sua parte superiore, l'integra-
3 I I 6 to 555 montato nella scheda elettronica di controllo del mo- da piccoli spezzoni di filo di rame rigido. Uno di
tore passo-passo. Il piedino 1 è facilmente individuabile per questi si trova in posizione parallela alla resisten-
4 I I 5 essere accanto ad un puntino-guida ricavato sulla faccia za R7, un altro è presente sulla destra dell'inte- ROTAZIONE PER GRADI
esterna del componente. grato ICI ed il terzo sulla sinistra di questo stesso
elemento. Nel definire il movimento di rotazione dell'albero
Prima di inserire nei rispettivi zoccoletti portain- del motore passo-passo, si è parlato di scatti, ma
tegrati ICI e IC2, consigliamo di prendere visione per usare un'espressione tecnica più rigorosa
dei disegni riportati nelle figure 7 e 8, nelle quali avremmo dovuto citare i gradi di rotazione. In
questi elementi sono visti dall'alto e dove ci si può pratica ciò significa che, quando si va ad acqui-
accertare sull'esatta posizione del piedino 1, che stare un motore passo-passo, questo deve essere
MONTAGGIO questo, riportato in grandezza reale in figura 3, si trova in corrispondenza di un dischetto-guida, adatto all'uso che se ne deve fare. Pertanto, oltre
sono talmente vicine da provocare, assai facil- ricavato sul corpo superiore di ciascun compo- che la tensione di alimentazione, la potenza e le
La maggiore difficoltà di montaggio della scheda mente, all'atto delle saldature a stagno, una inva- nente. dimensioni del motore, l'acquirente deve citare
elettronica di pilotaggio del motore passo-passo sione di stagno sulle piste viciniori. Dunque, per I quattro transistor Darlington, di tipo BD681, l'entità dei gradi di circonferenza da compiersi ad
va riscontrata nelle operazioni di saldatura dei evitare guai, ossia cortocircuiti, occorre servirsi debbono essere inseriti in modo che la loro super- ogni scatto, ovvero ad ogni impulso di clock.
terminali dello zoccolo portaintegrato sul quale di saldatore dotato di punta assai sottile. ficie metallizzata rimanga esposta verso la parte Si tenga presente che, in commercio, esistono
va applicato IC2. Perché le piste di rame del cir- Il montaggio della scheda di comando si esegue esterna della basetta o, meglio, verso i terminali motori che, ad ogni segnale di dock, compiono
cuito stampato, come si può notare nel disegno di tenendo sott'occhio il piano costruttivo riportato dei conduttori colorati provenienti dal motore. un movimento di dieci gradi, mentre altri ne com-
Facendo ruotare il perno del potenziometro Rl, piono uno soltanto. Nei primi, dunque l'albero
in un senso o nell'altro, la velocità di rotazione ruotante compie un giro intero, di 360°, con 36
del motore passo-passo aumenta o diminuisce. impulsi di dock, nei secondi l'albero compie un
Corrispondentemente, il diodo led DL lampeggia intero giro dopo 360 impulsi di clock.
ad ogni scatto, ma apparentemente sembra sem- In altri tipi di motori, l'albero effettua movimenti
pre acceso; alle basse velocità, invece, si possono di 7 ,5° per passo, in altri ancora il movimento è
seguire perfettamente le continue accensioni ed i assai più breve, di appena 0,75° per passo.
I • I .
I I
•
I I
I
d
Un'idea vantaggiosa:
I I
. I a
l'abbonamento annuale a
Flg. 8 • Configurazione esterna dell'integrato a sedici piedini
I I 0
ELETTRONICA PRATICA
4017B8 (4C2). Da questo disegno il lettore, prima di inserire il
componente nel corrispondente zoccoletto portaintegrato,
: I I • può dedurre le necessarie indicazioni relative all'esatta po-
sizione dei terminali.
476 477
,
# T"Si#5a
.
Scandisce il tempo con assoluta precisione.
I musicisti sono certamente tra coloro che, più di di spettacolo. Per esempio a chi pratica la danza
ogni altra persona, hanno il senso del ritmo, ov- classica, la ginnastica artistica, le arti circensi. Gli
vero dell'ordinamento dei suoni nel tempo. Ma stessi medici e con essi i fotografi debbono saper
questo dono di natura, che privilegia alcuni, deve scandire ad orecchio il tempo. I militari, durante Dunque, i settori nei quali la successione ritmica ni è rimasto il compagno fedele di molti musicisti,
pure appartenere, in una certa misura, anche ad le esercitazioni, quando lanciano una bomba a degli intervalli di tempo assume importanza note- poteva funzionare nella sola posizione verticale,
altri; in modo particolare a chi svolge attività rit- mano, contano mentalmente il trascorrere dei se- vole sono veramente molteplici. E lo sono in mo- ben appoggiato su una superficie piana orizzon-
miche, come i ballerini, a taluni sportivi e uomini condi dal momento in cui hanno tolto la sicura. do particolare quelli nei quali non è tollerato nep- tale. Inoltre, la precisione dei suoi battiti lasciava
pure l'errore di un solo secondo e l'affidamento alquanto a desiderare verso la fine carica e, so-
alle umane capacità sensitive è assolutamente vie- prattutto, in presenza di vibrazioni esterne im-
tato. Ecco perché, assai spesso, si deve ricorrere provvise. Era quindi inevitabile che il vecchio,
all'uso di un generatore di ritmo elettronico, par- glorioso metronomo, lasciasse il posto ai più mo-
ticolarmente stabile e di sicuro affidamento. derni dispositivi elettronici.
Una sessantina d'anni fa, quando l'elettronica
Il generatore di ritmo, a frequenza regolabile, assolutamente cominciava appena a muovere i suoi primi passi,
preciso e stabile in ogni ambiente, a qualsiasi condizione cli- gli allievi di musica, durante le ore di studio, face- SOLUZIONE ELETTRONICA
vano scandire il tempo al metronomo meccanico,
matica, è uno strumento indispensabile in molti settori della ossia a quel derivato del pendolo, azionato da Affinché un generatore di ritmo possa rivelarsi
vita scolastica, sportiva ed artistica. una molla e facilmente regolabile mediante lo completamente utile, è necessario che sia molto
spostamento di una piccola massa lungo un'asta preciso e perfettamente stabile, ovvero insensibile
metallica. Ma quello strumento, che per molti an- a qualsiasi evento ambientale e, particolarmente,
478 479
REG. FREQ.
D1
2e
r17,
Il
- R5
± 51
4 ~~
e
UJT
TR2 e
n'
e,
9V
g
• 4i
R6 -
.7
c1
TARATURA
Fig. 1 • Schema teorico del generatore di ritmo. Con il trimmer R3 si regola, una volta
per tutte, il valore minimo della frequenza dei battiti sonori; con R1 si stabilisce, a Fig. 2- Piano costruttivo del modulo elettronico del generatore di ritmo. Il trimmer
seconda delle necessità pratiche e degli usi cui viene preposto il dispositivo, la ca- R1, allo scopo di raggiungere la massima precisione possibile nella frequenza dei
denza dei segnali.
battiti, può essere sostituito con un modello multigiri.
-----COMPONENTI-----
Condensatore Resistenze Varie
C1 = 3,3F (non polarizz.) R1 = 2.200 ohm (trimmer) TR1 = BC 177
R2 = 6.800 ohm - 1/8 W TR2 = 2N 1711
progetto accurato, come quello che ci disponia- cidio d'acqua in un grotta o, ancora, la perdita
R3 = 10.000 ohm (trimmer) UJT = 2N 2646 mo a presentare in questa sede e che, si badi bene, continua e ritmica di un rubinetto del bagno di
R4 = 4.700 ohm• 1/8 W D1 = 1N914 (diodo al silicio) non abbiamo voluto chiamare metronomo, dato casa.
R5 = 1.500 ohm• 1/8 W DL = diodo led che le sue prestazioni potranno divenire utilissi-
R6 = 47 ohm - 1/8 W AP = 0,2 W (0,5 Wmax) me, se non proprio necessarie, in moltissime oc-
S1 = interrutt. casioni e attività. Per esempio, i fotografi lo po- ESAME DEL CIRCUITO
ALIM. = 9 Vcc tranno utilizzare in camera oscura, in funzione di
timer, per contare mentalmente i battiti durante il Nel circuito del generatore di ritmo, riportato in
processo di sviluppo delle foto. Coloro poi che figura l, il transistor TRl, che è un BC 177, lavo-
non sanno distaccarsi dal fascino di certe cose del ra in veste di produttore di intensità di corrente
passato e in casa e in ufficio debbono leggere costante, con lo scopo di caricare il condensatore
l'ora soltanto su orologi digitali, fin troppo silen- Cl non nel modo consueto, interpretato analiti-
al trascorrere del tempo, così da correggere ogni grado di battere l'abilità sensitiva di una persona ziosi, potranno accoppiare a questi il nostro ap- camente dalla linea tratteggiata curva osservabile
eventuale errore umano, non già di peggiorarlo. addestrata a scandire il tempo che, nella migliore parato per restituirgli la ... voce di un tempo. Le in alto di figura 5, ma con un sistema che, sui dia-
Ma un insieme di caratteristiche di questo tipo delle ipotesi, su cento battute al minuto può ac- persone nervose, inoltre, ricaveranno dal genera- grammi della stessa figura, si esprime attraverso
possono essere vantate e rispettate soltanto da un corgersi dello scarto, in più o in meno, cli un solo tore di ritmo un benefico effetto rilassante. Se in- una linea retta. E proprio in questo particolare
particolare dispositivo elettronico, cli dimensioni secondo. vece si realizza un accoppiamento contempora- processo di carica del condensatore Cl è racchiu-
tascabili, facile da costruire, economico ed ali- Naturalmente, la soluzione elettronica, per conte- neo di due o più modelli dello stesso progetto, è sa la caratteristica della massima precisione di
mentato con una piccola pila. Un dispositivo in nere i requisiti prima citati, deve ispirarsi ad un facile simulare un effetto pioggia, oppure lo stilli- funzionamento del circuito di figura 1. Infatti, le
480 481
+- _-.
+
7
f 88 -
•
-o TR1 UJ T TR2
a Fig. 3 • Disegno in grandezza reale del circuito stampato da
riprodurre su basetta di materiale isolante per la composi-
BC 177 2N2646 2N 1711
id
zione del modulo elettronico.
Fig. 4 • A questi disegni occorre far riferimento, in sede di montaggio del generatore
di ritmo, con lo scopo di individuare, con la massima precisione, l'esatta posizione
dei reofori dei semiconduttori.
derive termiche della tensione base-emittore di gura I, ricordiamo che, quando la tensione pre-
TRl vengono compensate dalla tensione diretta
del diodo al silicio DI, che presenta simile anda-
sente sull'emittore del transistor UJT raggiunge il
valore di 6 V circa, questo semiconduttore entra MANUALE DEL PRINCIPIANTE ELETTRONICO
mento al variare della temperatura. La corrente bruscamente in conduzione; il condensatore Cl, L'opera è il frutto dell'esperienza pluridecenna-
generata dal transistor TRI, pertanto, rimane quindi, scarica tutto il suo contenuto energetico le della redazione e dei collaboratori di questo
stabile con la temperatura. attraverso l'UJT, in modo istantaneo, provocan- periodico. E vuol essere un autentico ferro del
Il generatore di corrente TRI funziona imponen- do sulla base bl quell'impulso che genera il batti- mestiere da tenere sempre a portata di mano,
una sorgente amica di notizie e informazioni,
do alle resistenze R3 - R4 la stessa caduta di ten- to nell'altoparlante AP. Successivamente il ciclo una guida sicura sul banco di lavoro del dilet-
sione presente sul potenziometro Rl, che in prati- si ripete senza soluzione di continuità, finché ri- tante.
ca è rappresentato da un trimmer munito di per- mane chiuso l'interruttore SI e, naturalmente, Il volumetto è di facile e rapida consultazione
no di regolazione, ma per il quale sarebbe meglio finché non si scarica la pila di alimentazione a 9 per principianti, dilettanti e professionisti. Ad
utilizzare un potenziometro a caratteristica semi- esso si ricorre quando si voglia confrontare la
V. esattezza di un dato, la precisione di una for-
logaritmica a dieci giri, con lo scopo di disporre li transistor TR2 è un amplificatore di corrente, mula o le caratteristiche di un componente. E
di una migliore regolazione manuale della fre- di tipo 2Nl 711, il quale alimenta pure il diodo led rappresenta pure un libro di testo per i nuovi
quenza dei battiti in altoparlante. Con il poten- DL in concomitanza con i battiti sonori uscenti appassionati di elettronica, che poco o nulla
ziometro multigiri, infatti, si ha il vantaggio di dall'altoparlante. Pertanto, il circuito di figura I sanno di questa disciplina e non vogliono ulte-
riormente rinviare il piacere di realizzare i proget-
una regolazione più lineare delle battute nell'arco è un generatore di ritmo, che si esprime acustica- ti descritti In ogni fascicolo di Elettronica Pra-
di tempo del minuto primo. mente e otticamente allo stesso tempo. tica.
L'intervallo di tempo, che intercorre tra una bat- Tra i molti argomenti trattati si possono men-
tuta e la successiva, dipende ovviamente dal tem- zionare:
Il simbolismo elettrico • L'energia elettrica • la
po di carica del condensatore Cl e, quindi, dal MONTAGGIO tensione e la corrente- La potenza- Le unità
suo valore capacitivo e da quello della corrente di
carica stabilito dal generatore di corrente TRI.
Non basta, dunque, che Cl sia di tipo al policar-
li montaggio del generatore di ritmo si esegue te-
nendo sott'occhio la foto di apertura del presente
L. 9.500 di misura- I condensatori- I resistori- I diodi
- I transistor - pratica di laboratorio.
Viene inoltre esposta un'ampia analisi dei prin-
cipali componenti elettronici, con l'arricchimento
bonato, ossia stabile alle normali temperature articolo ed il disegno relativo al piano costruttivo Edito in formato tascabile, a cura della di moltissimi suggerimenti pratici che, al dilet-
ambiente, ma serve pure che i due potenziometri del modulo elettronico riportato in figura 2. In Redazione di Elettronica Pratica, è com- tante. consentiranno di raggiungere Il successo
(trimmer) Rl - R3 siano scelti fra i modelli ad alta ogni caso, la prima operazione consiste nel ripro- posto di 128 pagine. riccamente illustrate fin dalle prime fasi sperimentali.
stabilità, anche termica. Per Cl, comunque, può durre, su una basetta di materiale isolante, vetro- a due colori
andar bene anche un condensatore al tantalio, in- nite o bachelite, il circuito stampato, il cui dise-
serito nel circuito di figura 1 con il terminale ne- gno in grandezza naturale è pubblicato in figura
gativo a massa, ovvero sulla linea di alimentazio- 3.
ne proveniente dal morsetto negativo della pila a I primi componenti, che conviene inserire sulla
9 V. basetta-supporto, sono quelli passivi, vale a dire
Procedendo con l'esame del circuito teorico di fi- le resistenze, i due trimmer, i capicorda ed il con-
482
483
TARATURA E SUGGERIMENTI ne, essendo sufficiente, in questo caso, la presen-
za della bobina mobile dell'altoparlante a scon-
V La taratura del circuito del generatore di ritmo è giurare ogni eventuale distruzione del componen-
operazione alquanto semplice, perché si riduce al- te, in considerazione del brevissimo tempo di du-
la regolazione definitiva del trimmer R3 sul valo- rata dell'impulso che lo accende.
re di minima cadenza desiderata. Il circuito, in- Se l'apparato è destinato a funzionare in ambien-
1-
/ fatti, è in grado di regolare cadenze ritmiche fra ti rumorosi, oppure viene alimentato in modo di-
t
/
le quindici e le trecentottanta battute al minuto. verso da quello prescritto tramite pila, si consiglia
I In questa gamma, quindi, è sufficientemente di inserire, tra i morsetti positivo e negativo del
I compresa quella musicale delle 40 + 208 battute nuovo alimentatore, un condensatore elettrolitico
I al minuto. Pertanto, tramite R3 si stabilisce il nu- da 470 F - 12 VI, con un secondo condensatore,
T mero minimo di battute, scegliendolo a piacere in parallelo, di tipo ceramico, da 100.000 pF.
fra i valori compresi nella gamma citata, senza Per uscire dalla gamma di frequenze prima men-
tuttavia scendere al di sotto delle quindici batture zionata, occorre intervenire sul valore capacitivo
al minuto. del condensatore Cl, tenendo conto che, abbas-
In pratica, si accende il circuito tramite l'interrut- sandolo, si ottengono cadenze più elevate. Per-
tore Sl, in modo da ascoltare i battiti sonori in al- tanto, realizzando diversi esemplari del dispositi-
V toparlante, che potranno essere veloci o lenti a se- vo, ognuno con un condensatore di valore capaci-
conda della posizione di partenza dei due trimmer tivo opportunamente assegnato ma non uguale, si
Fig. 5 • Il diagramma riportato in alto interpreta i due RI-R3. Quindi si regola Rl sul valore di minima potranno raggiungere effetti acustici speciali.
diversi modi di carica del condensatore: a linee trat- cadenza e subito dopo si interviene su R3 per ta- Altri effetti si potranno ottenere con l'apparato
teggiate (1) le curve di carica normale, con la quale il
4 4 dispositivo denuncerebbe una scarsa precisione, a li- rarlo sul valore di minimo desiderato. A questo descritto, qualora si voglia sostituire il trimmer
nee intere (2) le curve di carica a corrente costante, punto rimane tarato il funzionamento circuitale Rl con una fotoresistenza od una termoresisten-
per le quali l'apparato acquista la massima precisio- alla minima cadenza. Poi, in fase di impiego del za, per realizzare con queste anche dei misuratori
ne di funzionamento. Il diagramma in basso Interpre- dispositivo, si potrà regolare Rl nella misura ne- acustici di luce o di temperatura. Infine, ricordia-
T ta la formazione e la successione degli impulsl sulla
base b1 del transistor UJT. cessaria per ogni particolare esigenza. mo che, per regolare il volume sonoro in altopar-
I battiti, generati dall'apparato, sono accompa- lante, si può collegare, in serie con il diodo led
gnati da contemporanei lampeggii emessi dal dio- DL, una resistenza variabile di alcune centinaia di
do led DL, che è privo di resistenza di limitazio- ohm.
potenze elettriche in gioco, tutte le resistenze so- componenti sono dotati di due elettrodi distinti, È un numero speciale di teoria e applicazioni varie,
no di piccolo wattaggio. Infatti, alimentando il quello di anodo e quello di catodo. Nel diodo al DIDATTICA NUMERO SPECIALE appositamente concepito per i principianti che vogliono
dispositivo con la tensione di 9 V, derivata da una silicio Dl, il terminale di catodo si trova da quella ED APPLICAZIONI ESTATE '86 apprendere, in casa propria, quegli elementi che consen-
pila, l'assorbimento di corrente si aggira intorno parte dell'elemento in cui, sul corpo esterno, è tono di costruire, collaudare e riparare molti apparati
elettronici.
ai 2-3 mA. stampato un piccolo anello di riferimento. Nel
Il condensatore Cl, per il quale è stato prescritto diodo led DL, invece, l'elettrodo di catodo rima- Il contenuto e la materia trattata fanno di questo fascico-
un modello non polarizzato, potrà essere rappre- ne da quella parte del componente in cui il diodo lo un vero
sentato, come è già stato detto, da un modello al presenta una lieve smussatura, indicata con la let-
policarbonato, ma potrà anche essere sostituito tera "k" nello schema pratico di figura 2.
con un condensatore al tantalio, ovvero polariz- Una volta realizzato il modulo elettronico di figu-
zato, collegando il reoforo negativo di questo con
la omonima linea di alimentazione.
ra 2, questo, dopo essere stato collegato all'ali-
mentatore (pila a 9 V) e all'altoparlante e, ovvia-
7!
MANUALE-GUIDA
In figura 4 sono indicate, a beneficio dei lettori
principianti, le piedinature dei tre transistor uti-
lizzati nel progetto del regolatore di ritmo, vale a
dire i modelli BC 177-2N 1711 - 2N 2646. In
ognuno di questi, come è facile riotare, per indivi-
mente, dopo opportuna taratura di R3, potrà es-
sere inserito in un contenitore, con funzioni di
piccola cassa acustica di risonanza.
Sulla parte esterna della cassa acustica, dunque,
compariranno P'interruttore S1 e la manopola di
>!·n s"_ e
-~-- -- -
't- "
l prezzo di L. 4.000
lo schema di figura 1 inseriamo il flip-flop, sim- zione, descritta più avanti, nella quale si fa uso
boleggiato dal rettangolino recante la sigla FF, ed del DUAL D FLIP-FLOP 4013B della serie
osserviamo i seguenti risultati raggiunti: quando CMOS, prodotto dalla SGS e di facile reperibilità
si preme il pulsante P 1, la lampada LP si accende commerciale.
e rimane accesa anche quando cessa la pressione
su PI; per spegnerla occorre premere nuovamen-
te il pulsante. PRESENTAZIONE DELL'INTEGRATO
Il secondo esperimento stabilisce un risultato im-
portante, perché interpreta la facoltà propria del In figura 3 viene pubblicato lo schema di corri-
flip-flop di memorizzare il primo impulso elettri- spondenza fra i due flip-flop FFl - FF2, contenu-
senta una sola sezione flip-flop dell'integrato Il comportamento dei due diodi led, in corrispon-
4013B, quella che, più avanti, verrà presa in con-
siderazione. Di questa, pertanto, occorre cono-
denza delle manovre esercitate sul pulsante PI,
trovano immediata spiegazione se ci si riferisce
-, o
scere il significato esatto delle diciture poste in alla "tabella della verità" la quale, come molti
+ 1 1v@
corrispondenza dei vari piedini e che possono es- sanno, stabilisce la condizione logica delle uscite •L
sere desunte dall'apposita tabella. Nella quale i
riferimenti sono validi per entrambe le sezioni
dell'integrato, anche se in essa vengono citati i
di un integrato, in relazione con il segnale appli-
cato all'ingresso e con lo stato delle porte ausilia-
rie. E qui invitiamo il lettore a riosservare la sche-
·Z 113 Q
r_-
terminali relativi ad una delle due sezioni, peral- ma di figura 4, nel quale sono chiaramente indi- CLDCK • 12@ I
tro identiche tra loro. cati tutti gli elementi ora menzionati.
Facendo riferimento alla tabella della verità, ri-
portata in figura 5, si può notare che, quando il RESET
segnale di CLOCK, applicato all'ingresso (termi-
UN CIRCUITO SPERIMENTALE nale 3) è 1, l'uscita Q (terminale I) si trova a O,
mentre l'uscita Q è a I (terminale 2). E ciò si veri- DATA
In figura 6 proponiamo il circuito sperimentale fica anche per il fatto che le due uscite 2-5 sono
che consente di interpretare, nella pratica realiz- collegate fra loro.
zativa, le funzioni di una delle due sezioni dell'in- Una volta eseguito il montaggio del circuito speri- SET
tegrato 4013B. mentale, il cui piano costruttivo è pubblicato in
Quando si inserisce la pila da 9 V, si accende il figura 7, potrà accadere che, durante le prove,
Fig. 3- Schema di corrispondenza fra i due flip-flop FF1
diodo led verde DV. Se poi si preme per un atti- premendo PI, i due diodi led DV- DR lampeggi- - FF2, contenuti nell'integrato 4013B, e i quattordici pie- vss l7
mo il pulsante PI, si spegne DV e si accende il no leggermente e contemporaneamente, oppure dini di cui è dotato il componente. I funzionamenti dei
diodo led rosso DR. E questa successione di ac- che uno dei due si accenda e si spenga casualmen- due flip-flop sono assolutamente indipendenti fra loro.
censioni e spegnimenti continua infinitamente te senza un apparente motivo tecnico, in contrad-
finché si preme e si rilascia il pulsante Pl. dizione con quanto prima asserito. Ebbene, un
488 489
VDD
I
@ ' I
I
14
CLOCK 3 1 Q I I
I I
I I I
RESE T 6
FF 2 Q • I I
I I
14013
SET 6 2 5 DATA
CLOcK D R s Q a
7
vss
+ o o o o 1
± 1 o o 1 o
Fig. 4 • Appare qui schematizzata una delle due sezioni, identiche fra loro, dell'inte-
1 NESSUN CAMB. DEI Q
grato 4013B, nella quale, in corrispondenza del vari terminali (piedini), sono citate le
funzioni del componente. X X 1 o o 1
490 491
RJ
+
::::J
■
Cl -
T, "VD
14
9V
I PI
I I=
3,
e
'
FF l2 Il 9V
PI Il r» r, e
e
~
5 Fig. 7 - Piano costruttivo del circuito sperimentale che visualizza, attraverso le ac-
I 4 l 71
r censioni e gli spegnimenti dei due diodi led DV e DR, il comportamento di una sezio-
ne FF dell'integrato 4013 quando si agisce sul pulsante P1 di tipo normalmente
aperto.
VS
Fig. 6- Circuito elettrico sperimentale, che consente di verificare, in pratica, il com- TG è aperto. Pertanto il dato, in tali condizioni, ancor meglio quanto fin qui asserito.
portamento di una sezione FF dell'integrato 4013, quando si agisce sul pulsante P1. transita nella sezione master senza venir memo- Possiamo anche esprimerci in modo diverso di-
rizzato. Ma esso non arriva alla sezione slave, cendo che, con il clock basso, è l'ultima sezione
perché il primo interruttore TG di tale sezione è che provvede a memorizzare il dato, mentre la
aperto, mentre è chiuso il secondo, che è quello prima è nella fase di acquisizione continua. Con il
-----COMPONENTI----- che stabilisce la reazione, ossia quello che riporta clock alto, la prima sezione si blocca e memorizza
l'uscita in un ingresso tra le due porte NAND del- il dato, mentre la seconda sezione lo acquisisce
la sezione slave. La quale rimane insensibile alle già stabile e memorizzato. Riportando poi nuova-
Condensatori Varie variazioni del segnale D in ingresso e semplice- mente il clock allo stato logico basso, la seconda
C1 = 47F-16VI (elettrolitico) FF = integrato 4013 B
mente memorizza l'ultimo stato logico finché sezione ritorna a memorizzarlo e la prima è pron-
C2 = 100.000 pF DV = diodo led verde qualcosa non viene modificato. ta ad acquisirlo.
DR = diodo led rosso
Resistenze P1 = pulsante (normai. aperto)
ALIM. = 9 Vcc (due pile piatte da 4,5 V in serie) SEGNALE DI CLOCK ALTO
R1 = 100.000 ohm
R2 = 860 ohm Elevando il segnale di clock allo stato logico alto,
R3 = 860 ohm la prima sezione master rimane isolata dall'in-
gresso D, i relativi interruttori TG cambiano di
stato, si stabilisce la reazione e, come un normale
flip-flop, la sezione passa nella fase di memoriz-
zazione dell'ultimo stato logico di D, immediata-
mente prima del fronte di salita del segnale di
Gli interruttori TG ora segnalati, sono controllati In presenza di segnali di SET e RESET bassi, le clock. .
dal segnale di clock presente sul piedino 3 o su due porte NANO della sezione master si riducono Tale dato, così memorizzato e reso stabile, cioè
quello 11 dell'integrato. Ebbene, quando il se- a dei semplici inverter o inversori, dato che è pos- staticizzato, viene trasferito alla sezione slave
gnale di clock è basso, sono chiusi quegli interrut- sibile dire che entrambe sono abilitate. che, non essendo ora più reazionata, non memo-
tori TG che hanno il simbolo CL posto sopra, Con il clock basso il dato viene presentato a tali rizza più il dato, ma semplicemente trasferisce in
mentre quando il segnale di clock è alto, sono inversori, senza che si verifichi la reazione tra la uscita quello memorizzato nella sezione master.
chiusi quegli interruttori sopra i quali è posto il seconda porta NAND e la prima NAND della se- Ora, se si pensa che slave significa schiavo, men-
simbolo CL. zione master, in quanto il relativo interruttore tre master vuol dire padrone, si può comprendere
492 493
Ai buffer in uscita, invece, si ricorre per tre preci- Naturalmente, il ricorso alle uscite bufferate pre-
si motivi. Il primo dei quali va riscontrato nella senta un suo aspetto negativo, che consiste
+
ma di iniziare le varie operazioni di mon-
taggio del dispositivo sperimentale de-
scritto nel testo.
ECCEZIONALMENTE
Osservando lo schema di figura 9, si può notare corre per aumentare la corrente, dato che l'ampli-
come gli ingressi di SET e RESET influenzino di- ficazione di questa, effettuata con un transistor IN VENDITA LE DUE ANNATE COMPLETE
rettamente le uscite, indipendentemente dallo sta- MOS, è praticamente infinita, per cui un solo
to logico del dock e dal dato memorizzato. Esse transistor è in grado di erogare tutta la corrente 1984 • 1985
si comportano in pratica secondo quanto si può che serve. Come è risaputo, infatti, la corrente
desumere dalla tabella della verità pubblicata in non è limitata dalla mancanza di amplificazione, AL PREZZO DI L. 18.500 CIASCUNA
figura 5. bensì dalle dimensioni fisiche del transistor, che
ne stabiliscono la resistenza in conduzione e per
cui questa è tanto più bassa quanto più grosso è il Coloro che, soltanto
USCITE BU FFERATE componente adottato. Dunque, in pratica, dispo- recentemente, hanno
nendo di una determinata tensione di alimenta- conosciuto ed apprezzato la
Le uscite, nello schema teorico di figura 9, ap- validità didattica di
zione, la massima corrente ottenibile è quella sta- Elettronica Pratica,
paiono "bufferate" (BUFFERED OUTPUTS) bilita dal rapporto fra la tensione e la resistenza immaginandone la vastità di
da ben due stadi. Ma ai buffer in uscita non si ri- di conduzione menzionata. programmi tecnico-editoriali
svolti in passato, potranno
ora aggiungere, alla loro
iniziale collezione di riviste, s
queste due annate proposte
in offerta speciale a tutti I
nuovi lettori. -
PI
EE:.
,,
p5
". ?i..&Trzw-- ,.,z , ~u,_,·
....,.~~--"'è
i '
Cli ~
f _cis
_
_,,,._
M
{<" w "
- ••· .... -
-,
a i sèu & '@!· e
{gg 4 •
, .Gal»e Pc s
113)
BUFFEREO OUTPUT$
c w 1-vo
ptpA 7-vs 6
·3a00 1> 1>o-- 0202)
$200
Fig. 9 • Schema logico di una sezione FF
·AL INPUTS ARE PROTECTEO Y
dell'integrato 4013 con diciture in lingua Richiedeteci oggi stesso una od entrambe le annate qui illustrate, inviando, per ciascuna di esse,
COS/MOS PRO TECT O N NET W ORK inglese. l'importo anticipato di L. 18.500 a mezzo vaglia postale, assegno bancario o conto corrente postale
n° 916205 ed indirizzando a: Elettronica Pratica - 20125 Milano· Via Zuretti, 52.
494 495
Toccando con un dito una piastrina,
il relè commuta e memorizza
la commutazione.
.e
COMANDI A SENSORE Il dispositivo può trovare molteplici applicazioni, sia nel setto-
re dilettantistico, sia in quello professionale.
.o u # « e. « « .-
Q]
I
Ul
U2
....
a
ES2
<o
Cl:
Fig. 2 - Piano costruttivo del modulo elettronico del doppio comando a sensori. I due
diodi led DLR e DLV debbono essere collegati tramite fili conduttori e non diretta-
mente sul circuito stampato, giacché il loro fissaggio va fatto sulla parte superiore
di un contenitore metallico.
<o
::::
< COMPONENTI I
Condensatori Varie
C1 = 100 pF IC1 = integrato (4049B)
(._)
C2 = 1F (non polarizzato) IC2 = integrato (4013)
C3 = 100.000 pF TR1 = transistor (BC237)
C4 = 100 µF - 16 VI (elettrolitico) TR2 = transistor (BC237)
C5 = 100 pF DLR = diodo led (rosso)
"'"
1
c
c
C6 = 1F (non polarizzato) DLV = diodo led (verde)
"'r" D1 = diodo a I silicio (1N914)
Resistenze
D2 = diodo al silicio (1N4004)
u D3 = diodo al silicio (1N914)
O
R1 = 10 megaohm D4 = diodo al silicio (1N4004)
R2 = 100.000 ohm RL1 = relè (12 Vcc - 600 ohm)
a .a.
. a.d.» • ••••• • .a -de.
# -. •
R3 = 1.000 ohm RL2 = relè (12 Vcc • 600 ohm)
R4 = 10 megaohm
R5 = 100.000 ohm
R6 = 1.000 ohm
498 499
sioni in grado di far scattare un circuito logico. attuato, ovviamente, dalla sezione "e" di ICI.
Consideriamo ora i circuiti alimentati a pile, ossia Ma lasciamo stare il secondo canale e continuia-
totalmente isolati dalla rete di distribuzione mo l'esame del primo canale, quello che fa capo
dell'energia elettrica. all'entrata ESl e all'uscita Ul, perché, come è
Il nostro corpo, in ogni luogo ed in ogni momen- stato più volte ripetuto, i due canali sono perfet-
to, si comporta come un'antenna ricevente rispet- tamente identici e l'esame dell'uno corrisponde a
to alle onde radio sempre presenti nell'aria, sia quello dell'altro.
verso la loro componente magnetica che verso Durante l'attraversamento della soglia di indeci-
quella elettrica. Pertanto, il nostro contenuto sione della sezione "f" di ICI, che può essere in-
energetico è sempre sufficiente per generare se- dividuata intorno ad un valore metà, circa, di
gnali di qualche volt sui circuiti ad alta impeden- quello della tensione di alimentazione, l'uscita si
za. muove, sia pure in misura più veloce dell'entrata,
A volte il bagaglio di energia elettrica umana si a causa dell'amplificazione in tensione, in modo
arricchisce quando ci si trova in prossimità di in- a volte troppo lento per evitare dei cattivi funzio-·
stallazioni elettriche come, ad esempio, i condut- namenti nel flip-flop che segue, cioè in FFl, che
tori percorsi da forti correnti alternate alla fre- per tale motivo può assumere una posizione ca-
quenza di 50 Hz. Perché queste si comportano da suale. Tuttavia, se ciò dovesse verificarsi, sarà fa-
elementi primari di un trasformatore il cui avvol- cile ovviare all'inconveniente, sostituendo il pre-
gimento secondario diventa il nostro corpo, che scritto integrato 4049B con il modello 40106B il
Fig. 3 • Disegno in grandezza reale del circuito stam pato, da riportare su una faccia
può così generare delle tensioni, sia pure con po- quale, peraltro, presenta una piedinatura diversa
di una piastrina-supporto di m ateriale isolante. tenze infinitesime, sui circuiti ad altissima impe- e costringe l'operatore a talune modifiche circui-
denza. tali, che consigliamo soltanto ai più esperti.
Quanto finora detto può essere facilmente speri- In ogni caso si può sempre realizzare un circuito
mentato da ciascun lettore toccando con la mano con isteresi, utilizzando le due sezioni "b - d",
la sonda di un oscilloscopio, dapprima alimenta- attualmente lasciate in disuso, i cui ingressi 5 - 9
to con la tensione di rete e successivamente con sono collegati alla linea di alimentazione positiva,
quella derivata dalle pile. allo scopo di impedire l'insorgenza di disturbi
Anche l'uscita di FFl, identificabile nel piedino materiale isolante con una superficie ramata e ri- Coloro che vorranno far funzionare il dispositivo anòmali. Comunque, per utilizzare queste due se-
1, si trova allo stato logico "O" e nessun segnale cavata quindi da una piastra per circuiti stampati. in zone particolarmente asciutte o in locali con zioni di ICI, occorre scambiare R2 con C2 ed R5
può attraversare la resistenza R3 ed il diodo led Ma che cosa succede quando si tocca un sensore? pavimenti di materiali sintetici, dove è facile ac- con C6; inoltre si deve invertire il collegamento di
rosso DLR. Conseguentemente, la base del tran- Quale segnale si applica all'entrata del canale? cumulare cariche elettriche per strofinìo (troboe- Dl. Poi, fra l'ingresso 14 della sezione "f" ed il
sistor TRl non viene polarizzata ed il semicon- Ebbene, per rispondere a queste domande dob- lettricità), faranno bene a proteggere ulterior- punto comune di C2 - R2, è necessario collegare
duttore rimane all'interdizione, così come resta biamo dividere i circuiti elettronici in due grandi mente le due entrate ESl - ES2 inserendo, in serie una resistenza da 1 megaohm. L'uscita 15, anzi-
disattivato il relè RLl. categorie, quelli alimentati con la tensione di rete con queste, tra i sensori e le sezioni "a - e" di ché sul piedino 3 di FFl, va applicata al piedino 9
A conclusione di questa prima parte, dell'esame e quelli alimentati a pile, come accade per il cir- ICI, due resistenze da 1 megaohm - 1 W (una re- della sezione ''d' ', in questo caso non più connes-
teorico dello schema di figura 1, aggiungiamo che cuito di figura 1. Perché i segnali provenienti dal sistenza per ciascuna entrata). sa con la linea di alimentazione positiva. Il piedi-
i segnali che percorrono i due canali sono normal- corpo umano sono diversi nelle due circostanze. Queste precauzioni protettive dell'integrato ICI no 10, sul quale è ora posta la sigla "ne" (non
mente di tipo alternato, con valore medio nullo. Cominciamo quindi col far riferimento ai dispo- si aggiungono a quelle interne già presenti nel collegato), va saldato sul piedino 3 di FFl. Le
Quindi, per disporre di un segnale di pilotaggio sitivi alimentati con la tensione di rete. componente, che possono proteggerlo fino alla operazioni fin qui citate si completano con l'in-
stabile, occorre effettuare un raddrizzamento tra- Tutti i circuiti interessati dall'energia elettrica di tensione di alimentazione, ma non oltre questa. troduzione di una resistenza da 1 O megaohm, da
mite componenti non lineari, quali sono realmen- distribuzione pubblica sono dotati di percorsi ca- Mentre le cariche elettrostatiche, di origine tri- collegare fra i piedini 14 e 10 di ICI.
te i diodi al silicio. Ciò spiega la presenza nel cir- pacitivi, volutamente inseriti o parassitari, nel boelettrica, possono raggiungere valori fino a Analoghe varianti al circuito originale di figura 1
cuito di figura 1 dei due elementi Dl - D3. primo caso per eliminare certi disturbi, nel secon- 20.000 V, certamente in grado di distruggere an- si estendono al secondo canale di pilotaggio.
Ovviamente, l'analisi riferita alla parte circuitale do come risultato di campi elettromagnetici gene- che i previsti circuiti di protezione contenuti in Dopo tali accorgimenti, applicabili solamente dai
superiore dello schema teorico di figura 1 si esten- rati da trasformatori; tali entità capacitive, quan- ICI. lettori più preparati, lo scatto avverrà senza esita-
de pure, in maniera del tutto uguale, alla sezione do una parte di circuito tocca una zona, anche li- Le due resistenze citate, oltre che la funzione pro- zioni e si potrà godere di un'ulteriore protezione
riportata più in basso, perché i due canali, come è mitata, del nostro corpo, stabiliscono degli ac- tettiva verso le cariche elettrostatiche, svolgono contro i disturbi e i falsi comandi.
stato detto all'inizio dell'articolo e come è facile coppiamenti, che rappresentano sempre una via un compito di limitazione di eventuali correnti di Le modifiche descritte divengono addirittura ob-
osservare, sono perfettamente identici. di transito dell'energia verso terra. Questa via è di una certa intensità assorbite dal corpo di chi toc- bligatorie, qualora si voglia aumentare il ritardo.
solito ad alta impedenza, con isolamenti adatti a ca il sensore. Ma ai principianti consigliamo di accontentarsi
scongiurare ogni pericolo di folgorazione e può della realizzazione proposta nel piano costruttivo
SEGNALI DI ATTIVAZIONE concedere flussi di corrente dell'ordine dei milio- di figura 2, ricordando a costoro che, durante
nesimi di ampère, vale a dire dei microampère ed PILOTAGGIO DEI FLIP.-FLOP l'uso del dispositivo, potrà capitare che, nello
Per attivare il canale ora analizzato nel suo stato anche meno. Ma se il circuito che riceve queste sfiorare con il polpastrello del dito un sensore, il
di quiete, occorre toccare o soltanto sfiorare con correnti, assolutamente innocue per l'organismo La sezione "f" di ICI ha il solo compito di squa- corrispondente relè commuti due volte in rapida
il polpastrello di un dito un piccolo sensore, rap- umano, ha un'impedenza d'ingresso dell'ordine drare, senza assorbire corrente, il segnale filtrato successione, senza conservare il messaggio ricevu-
presentato, nel nostro caso, da una piastrina di di alcuni megaohm, allora possono generarsi ten- dal condensatore C2. E lo stesso processo viene to. Ma ciò si deve al fatto che, inavvertitamente,
500 501
dovranno essere diversamente colorati, allo sco- l'accesso in zone private, come ad esempio negli
po di non confondere tra loro, al momento delle appartamenti, negli orti, nei frutteti o in altri luo-
saldature dei terminali, gli anodi con i catodi. ghi che si vogliono proteggere da eventuali furti.
I due sensori, come si può notare in figura 4, so- E queste potranno essere la maniglie delle porte,
no rappresentati da due piastrine per circuiti le reti metalliche di recinzione, i cancelli, le sbar-
stampati, ossia con una delle due superfici rama- re, ecc. Ma se i cavi sono lunghi o immersi in
te, di forma quadrata, delle dimensioni di 15 mm campi elettromagnetici, generati nelle vicinanze
X 15 mm. da motori elettrici, teleruttori, linee di alimenta-
Il collegamento fra le due piastrine ed il circuito zione elettrica, ecc., potranno verificarsi degli au-
elettronico si realizza tramite cavetti di filo flessi- toinneschi del dispositivo, per la cui eliminazione
bile. si dovrà intervenire sulla sensibilità del circuito,
Nei fori, attraverso i quali i cavetti entrano nel attribuendo alle resistenze Rl ed R4 valori diversi
contenitore, si consiglia di applicare due gommini da quelli prescritti nell'elenco componenti.
passanti. A conclusione di quanto fin qui esposto, ricordia-
Per utilizzare il dispositivo, qui presentato, in ve- mo che questo apparato non necessita di alcuna
ste di antifurto, i due conduttori, anziché essere operazione di taratura e che, avendo eseguito del-
collegati alle due piastrine, dovranno essere sal- le buone saldature a stagno ed una composizione
dati a stagno su parti metalliche, quelle che ven- circuitale esente da errori di cablaggio, dovrà
gono inevitabilmente toccate prima di consentire funzionare subito e perfettamente.
Fig. 4-I due sensori sono rappresentati da altrettante piastrine di forma quadrata,
di 15 cm di lato, che sono elettricamente collegate con il modulo elettronico, inseri-
to in un contenitore metallico contenente pure le pile di alimentazione, tramite ca-
vetti flessibili.
mai da una piccola zona ristretta del conduttore, Nella corrente continua, al contrario, gli elettroni
ma rimangono in questa muovendosi alternativa- partono dal generatore, che può essere la pila o
mente, in avanti e all'indietro, in modo tale che, l'accumulatore, attraversano in tutta la loro lun-
attraverso ogni sezione di conduttore elettrico, si ghezza i conduttori elettrici e ritornano poi al ge-
verifica un passaggio di elettroni che sono sempre neratore.
gli stessi.
TENSIONI ALTERNATE
EFFICACI
I principali tipi di correnti elettriche, che ogni di- tori sono generatori di tensioni elettriche e non di
lettante deve conoscere, sono due: la corrente correnti. Infatti, la tensione è la causa della cor-
continua e quella alternata. Ma della prima si è rente e questa ne è l'effetto. Dunque, i generatori
già parlato a lungo nelle precedenti puntate del di tensioni provocano, promuovono, fanno scor-
corso, sulla seconda ci intratterremo in questa se- rere o fluire, lungo i conduttori, le correnti elet-
de, iniziando col dire che, la corrente alternata, è triche.
promossa dagli alternatori installati nelle centrali Chiusa questa doverosa parentesi chiarificatrice,
elettriche o, molto più semplicemente, da quei ritorniamo al tema iniziale per dire che, in prati-
piccoli dispositivi montati sulle biciclette, allo ca, la differenza sostanziale, che intercorre fra i
scopo di accendere le lampadine inserite nei due tipi principali di correnti, è la seguente: la
proiettori di luce, che volgarmente, ma erronea- corrente continua è determinata da un movimen-
mente, vengono denominati dinamo, mentre in to di elettroni che fluisce lungo i conduttori elet-
realtà sono dei veri e propri alternatori. trici sempre nello stesso verso e con la medesima
Al principiante attento non sarà sfuggito il termi- velocità. La corrente alternata è il risultato di un Fig. 1- L'alternatore, ossia la macchina elettrodinamica che genera la tensione al-
ne "promossa", adottato per caratterizzare le movimento alternato, in un senso o nell'altro, de- ternata, può essere comparato, nella sua forma più elementare, a questo semplice
dispositivo, nel quale la rotazione del magnete permanente provoca, nell'elettroma-
sorgenti delle correnti alternate. E si sarà pure gli elettroni lungo i conduttori elettrici. Si può an- gnete EM, la tensione indotta segnalata dal voltmetro a zero centrale.
chiesto perché non si è preferito l'aggettivo "ge- che dire che, nei conduttori elettrici percorsi da
nerata". Ma ecco la nostra risposta. Gli alterna- correnti alternate, gli elettroni non si spostano
504
505
ca, l'alimentazione degli elettrodomestici, l'atti-
vità della maggior parte delle macchine.
Il funzionamento di ogni alternatore si basa sul 2,MASS. POSII 6
principio dell'induzione elettromagnetica. Per-
tanto, in questi tipi di macchine elettriche è pre-
sente un campo magnetico induttore, fornito da o
..
I TEMPO
un magnete permanente o, eventualmente, da un I
elettromagnete, con le espansioni polari conve- I
nientemente sagomate, fra le quali può ruotare I
un cilindro in cui è avvolta una bobina con i ter-
minali saldati a due anelli isolati, calettati sull'as-
se, sui quali appoggiano due contatti striscianti, hc
che prendono il nome di spazzole.
Quando alle spazzole si collega un circuito utiliz-
zatore, in questo si stabilisce una corrente varia-
bile con le stesse vicende della tensione che la pro- 1 CICLO
duce: si ottiene cioè una corrente alternata, la
quale varia periodicamente fra due valori uguali e
diretti in verso opposto. Ma di ciò parleremo det-
Fig. 4 • I valori massimi. positivi e negativi della tensione alternata, sono indicati
Fig. 2- Su questo disegno, immaginando la spira in mo- tagliatamente poco più avanti. Mentre per ora con i numeri 2-4-6. Ma ogni sinusoide è sempre composta da due semicicli (1/2 C),
vimento fra le espansioni polari del magnete perma- importa riaffermare il concetto per cui l'alterna-
nente, si analizza la formazione della tensione alterna- che formano un ciclo della tensione alternata.
ta indotta. tore è una macchina elettrica, la quale può essere
azionata da energia meccanica, termica, atomica,
che produce tensione alternata e che può identifi-
carsi, nella sua forma elementare, nel dispositivo
riportato in figura I. In questo, infatti, un ma-
gnete permanente ruota, sempre nello stesso ver-
so, davanti ad un solenoide, rappresentato da un
rocchetto di filo conduttore munito di nucleo, plicità interpretativa, può essere ridotto ad una
GLI ALTERNATORI TENSIONE ALTERNATA
sottoponendolo ad un continuo taglio delle linee sola spira di filo conduttore, come indicato in fi-
di forza magnetiche e generando in esso, in virtù gura 2.
Gli alternatori sono macchine elettriche che pro- della legge dell'induzione elettromagnetica, la È evidente che il fenomeno ora descritto non mu-
muovono le correnti alternate, che sono quelle ta se rimane fermo il magnete, ossia l'elemento Allo scopo di analizzare la formazione della ten-
tensione elettrica alternata, segnalata dal voltme- induttore, mentre si muove quello indotto, vale a sione alternata, supponiamo di far ruotare la spi-
più diffuse, utilizzate per l'illuminazione elettri- tro a zero centrale.
dire il rocchetto. Il quale, per una maggiore sem- ra con moto uniforme dentro il campo magnetico
@
/+ SINUSOIDE
I
I
I Fig. 3 • Il comportamento della tensione al-
I ternata viene interpretato, analiticamente.
I tramite una sinusoide, nella quale si può Fig. 5 • Le semionde positive delle sinusoidi rappresen-
/-1 notare la precisa corrispondenza tra i valori tative delle tensioni alternate sono sempre quelle dise-
di tensione e le posizioni della spira di cor-
0° 90° 180° 270° 360° rente indicate in figura 2.
gnate al di sopra dell'asse dei tempi; quelle negative
sono riportate inferiormente alla linea orizzontale.
506
507
GENERATORE
BICICLE T TA
CUFFIA
V DI
PICCO
I V EFFICACE
TEMPO
Fig. 6- Collegando l'alternatore di una bici-
cletta con una cuffia ed una resistenza da
ALL'IMPIANTO 100 ohm, si possono ascoltare le variazioni
BICI RESIST. di frequenza della corrente alternata che at- Fig. 8 - Sono chiaramente segnalati, in que-
traversa il circuito e che si identificano in
100 n sta sinusoide, i valori di picco ed efficace
corrispondenti variazioni di ronzio, udibili della tensione alternata.
quando cambia la velocità di movimento
della ruota del velocipede.
e cioè fra le espansioni polari del magnete perma- fra i terminali della spira stessa viene a formarsi di forza tagliate dal corpo indotto nell'unità di volt.
nente di figura 2. Ebbene, durante la rotazione, una tensione elettrica. Ma questa tensione non è tempo. Riassumendo, durante la rotazione della spira, la
la spira, che in pratica è rappresentata da un cer- costante durante la rotazione della spira nel cam- Per capire bene il fenomeno della variazione di tensione indotta passa dal valore zero ad uno
chio ottenuto con un filo conduttore, taglia le li- po magnetico, perché la legge dell'induzione af- tensione indotta, durante l'intero ciclo rotativo massimo positivo, per ritornare nuovamente a ze-
nee di forza magnetiche in modo tale che, a causa ferma che il valore della tensione indotta in un della spira, occorre seguirne attentamente il mo- ro. Questo fenomeno viene interpretato analitica-
del fenomeno dell'induzione elettromagnetica, circuito dipende, tra l'altro, dal numero di linee vimento a partire da una sua precisa posizione. mente, dal primo tratto di curva superiore della
Esaminiamo pertanto tale movimento, dividen- sinusoide di figura 3.
dolo in quattro fasi. Successivamente, la tensione scende dal valore di
La prima fase è quella in cui la spira compie la ro- zero volt ad uno massimo negativo, per ritornare
tazione che va da 0° a 90°, durante la quale le li- poi di nuovo a zero. E tale fatto è rappresentato
nee di forza tagliate nell'unità di tempo vanno via dalla curva inferiore della sinusoide del diagram-
via crescendo. Quindi, nel primo quarto di giro ma di figura 3.
della spira, la tensione indotta aumenta dal valo- Il diagramma di figura 3 può essere perfezionato
re di zero volt a quello massimo positivo. con quello riportato in figura 4, nel quale il punto
Nella seconda fase la spira ruota da 90° a 180°. 1 indica il valore di zero volt della tensione al mo-
Oltrepassata la posizione parallela alle linee di mento in cui la spira inizia il suo movimento di
forza, il campo magnetico si inverte, ma le linee rotazione, il punto 2 segnala il valore massimo
va " di forza che la spira taglia nell'unità di tempo della tensione positiva, il 3 è il punto in cui la ten-
vanno ora diminuendo fino a zero. La tensione sione ritorna al valore di zero volt, il 4 corrispon-
indotta si riduce, conseguentemente, dal valore de al massimo valore negativo ed infine il 5 indica
Vpp massimo positivo al valore zero. il ritorno al valore zero della tensione.
Nella terza fase la spira, continuando la sua rota- La curva superiore e quella inferiore della sinu-
zione, passa da 180° a 270°. Le linee di forza che soide compongono un ciclo della tensione alter-
Vp- attraversano la spira hanno sempre lo stesso ver- nata, che è ovviamente la somma di due semicicli
so, ma la spira ne taglia un numero sempre mag- (1/2 C) e semiperiodi.
giore nell'unità di tempo. Quindi la tensione in-
dotta aumenta da zero volt ad un valore massimo
negativo. PERIODO E FREQUENZA
Nella quarta ed ultima fase la spira si sposta da
Fig. 7 - Il valore efficace (Veff.) della tensione alternata, che non deve essere confu-
so con il valore medio, è quello normalmente citato. Così, ad esempio, il valore di
270° a 360°. Il campo nella spira si inverte e le li- È stato già parzialmente anticipato il concetto di
220 V della tensione per uso domestico è un valore efficace, mentre quello di picco nee di forza che essa taglia nell'unità di tempo "periodo", che ora possiamo ribadire dicendo
Vp è di 308 V e quello Vpp, tra picco e picco, è di 616 V. vanno riducendosi fino a zero. La tensione indot- che con esso si designa il tempo necessario alla
ta, da un valore massimo negativo, scende a zero tensione alternata per assumere tutti i valori posi-
508 509
NUCLEO TRASF
IN FERRO
RETE T-
220 V PULS.
tivi e negativi, destinati a ripetersi ad intervalli di duttore, in avanti e all'indietro, per ben cinquan- Fig. 10• Circuito teorico di suoneria per uso domestico, impiegante un trasformato-
tempo successivi ed uguali. Facendo riferimento ta volte in un minuto secondo. re riduttore di tensione dal valore di 220 V a quello, assolutamente innocuo con l'in-
al diagramma di figura 5, il periodo è rappresen- Tra il concetto di periodo e quello di frequenza vi tegrità fisica, di soli 12 V. Il trasformatore di tensione isola, elettricamente, l'avvol-
tato dal tempo richiesto dal generatore di tensio- gimento primario da quello secondario.
è una stretta relazione. Infatti la durata del perio-
ne per produrre una semionda positiva ed una ne- do è sempre l'inverso della frequenza. Definendo
gativa; esso è valutato sulla linea orizzontale quindi il periodo con la lettera T e la frequenza
(ascissa). con la lettera f, si ha:
Capita spesso di menzionare anche il semi periodo
o il quarto di periodo della tensione alternata. Ma T = 1:f
queste grandezze sono ora di facile interpretazio-
ne, perché il semiperiodo, cioè metà del periodo, oppure, inversamente: E questo ronzio varia col variare della velocità di riano continuamente col passare del tempo, come
si identifica con il tempo necessario per l'alterna- rotazione della ruota del velocipede. si può definire un esatto valore di questa? Che va-
tore a far variare la tensione dal valore zero a f = 1: T È ovvio che l'esperimento ora descritto non deve lore è, ad esempio, quello di 220 V menzionato
quello di picco positivo o negativo (valori massi- essere ripetuto, per nessuna ragione, con la ten- per la tensione alternata di uso domestico? È un
mi) e da questi ancora a zero, mentre il quarto di L'unità di misura della frequenza è l'hertz (ab- sione di rete, perché si correrebbe il rischio di ri- valore massimo, medio o qualcosa d'altro? Ebbe-
periodo è il tempo di variazione della tensione da brev. Hz), che corrisponde ad un ciclo al secondo manere folgorati. ne, rispondiamo a queste domande dicendo che,
zero al valore di picco negativo o positivo. È ov- (c/s). I valori multipli dell'hertz sono: quando si esprime il valore di una tensione o di
vio quindi che i semiperiodi e i quarti di periodi una corrente alternata, si allude sempre, salvo
possono essere positivi o negativi. KHz (kilohertz) 1.000 Hz VALORI DI PICCO ED EFFICACI esplicita dichiarazione contraria, al "valore effi-
Occorre ora considerare un'altra importante MHz (megahertz) 1.000.000 Hz cace". Così anche gli strumenti indicatori delle
grandezza e cioè la frequenza. Analizzando il comportamento della sinusoide tensioni e correnti alternate, i voltmetri e gli am-
Con l'espressione "frequenza" si intende definire Negli alternatori delle centrali elettriche il valore interpretativa della tensione alternata, si è visto perometri, forniscono direttamente la misura dei
il numero di periodi della tensione o della corren- della frequenza rimane costante (50 Hz), in quel- che questa assume un determinato valore ad ogni valori efficaci. E ciò è una conseguenza implicita
te alternata che si succedono nell'unità di tempo, lo della bicicletta varia col variare della velocità istante, il quale prende il nome di "valore istanta- dello stesso principio di funzionamento di questi
vale a dire nel minuto secondo. Così, per esem- di rotazione della ruota. E questo fenomeno può neo". Tale grandezza, valida per la tensione al- apparecchi. Infatti gli strumenti per tensioni e
pio, dicendo che la frequenza della corrente elet- essere facilmente riscontrato in pratica realizzan- ternata, si estende pure alla corrente da questa correnti alternate debbono essere tali da consenti-
trica per uso domestico è di 50 cicli o periodi, si do il circuito di figura 6, per il quale sono neces- promossa. Esistono pertanto i valori istantanei re una deviazione del loro indice sempre nello
intende affermare che i periodi della corrente so- sari una cuffia, una resistenza da 100 ohm e l'al- della tensione alternata e quelli corrispondenti al- stesso verso, anche quando vi è l'inversione di
no in numero di 50 per ogni minuto secondo. Sot- ternatore. la corrente alternata. Quello più elevato è il valo- movimento degli elettroni lungo i conduttori.
to l'aspetto fisico, ciò significa che ogni elettrone, La corrente alternata, provocata dalla tensione re della tensione massima, detto valore di picco Interpretiamo ora, dopo averlo citato più volte, il
che concorre alla formazione della corrente elet- presente sui terminali dell'alternatore, rivela la (Vp). Quello più basso corrisponde allo zero concetto di ''valore efficace''.
trica alternata, si muove, in ciascun tratto di con- sua presenza tramite un ronzìo udibile in cuffia. (OV). Ma se i valori della tensione alternata va- Si assume come valore efficace di una corrente
510 511
nosità. II concetto si estende naturalmente dalla L'impiego del trasformatore è possibile soltanto
corrente alla tensione. con le tensioni variabili, perché con le tensioni
A questo punto è facile capire come, ad esempio, continue, mancando ogni variazione di flusso
il valore di picco della tensione alternata per uso elettromagnetico, il trasformatore non funziona.
domestico sia superiore a quello efficace di 220V. Il compito primario di ogni trasformatore consi-
Infatti, il valore di picco della tensione per uso ste nell'abbassare o nell'elevare il valore di una
domestico è: tensione alternata. Per i principianti il trasforma-
tore serve di solito a ridurre il valore della tensio-
Vp = 220 Vx1,4 = 308 V circa ne alternata per uso domestico a valori molto
bassi.
In figura 7 viene interpretato analiticamente, tra- In ogni trasformatore si distinguono principal-
N UCLEO mite la ormai nota sinusoide, il concetto di ten- mente tre elementi: l'avvolgimento primario, il
sione efficace (Veff), che non deve essere confuso nucleo ferromagnetico e l'avvolgimento seconda-
MORSE T TI
con quello di valore medio della tensione. rio. Il simbolo teorico è quello riportato in figura
Facendo ancora riferimento alla figura 7, notia- 9.
I mo che con la sigla Vp si indica il valore di picco
di una semionda, cioè di un semiperiodo o semici-
clo della tensione alternata, mentre con Vpp vie-
L'avvolgimento primario e quello secondario so-
no composti da un certo numero di spire di filo di
rame smaltato; il nucleo ferromagnetico è rappre-
ne indicato il valore massimo raggiunto tra due sentato da un pacchetto di lamine di ferro.
Fig. 11-Le parti componenti di un trasformatore per picchi di tensione, ossia: Lo schema proposto in figura IO si riferisce al cir-
campanelli di uso domestico di maggior rilievo tecni- cuito teorico di alimentazione di un normale cam-
co sono: il cartoccio, sul quale sono composti i due Vpp = 2x p
avvolgimenti primario e secondario, il nucleo ferro- panello di casa, alimentato con la tensione alter-
magnetico ed il basamento contenitore con i morsetti nata di 12V. L'avvolgimento primario del tra-
per i collegamenti dei conduttori elettrici. Il valore tra un picco positivo ed uno negativo sformatore riduttore di tensione è costantemente
della tensione alternata a 220 V è: collegato con la linea di alimentazione a 220 V;
quello secondario a12V si chiude elettricamente,
Vpp = 2x 308 = 616 V attraverso il pulsante, sul circuito del campanel-
lo. Quando si preme il pulsante, nessun pericolo
La sinusoide riportata in figura 8 semplifica ulte- elettrico sussiste per l'operatore, giacchè la ten-
riormente, nella visuale grafica, i concetti di ten- sione alternata che lo attraversa è alquanto ridot-
alternata quello che dovrebbe avere una corrente mente scientifica, ma assai più semplicemente sione di picco e tensione efficace. ta e quindi innocua.
continua, che scorre attraverso un circuito, per conviene dire che il valore efficace è quello al La figura 11 rappresenta, in una sua parziale
produrre nel corso di ogni periodo la stessa quan- quale una lampadina, alimentata in continua, of- scomposizione, un normale modello di trasfor-
tità di calore. Questa è l'interpretazione rigorosa- fre lo stesso rendimento, ossia la medesima lumi- MUTUA INDUZIONE matore per campanelli di uso domestico. Come si
può notare, sulla base di sostegno del dispositivo
In sede di interpretazione dei fenomeni di indu- sono presenti, da una parte, due morsetti, per i
zione elettromagnetica, è stato detto che le tensio- collegamenti dei conduttori di rete a 220V,
ni indotte insorgono quando vi è un movimento dall'altra invece sono disponibili tre morsetti, dai
relativo fra un circuito elettrico ed un campo ma- quali è consentito il prelievo di tre valori diversi
PRIM. SEC. gnetico. Perché il moto fa variare il flusso magne- di tensioni, come indicato nello schema di figura
tico che abbraccia un circuito elettrico. Tuttavia, 12. Tra i due morsetti estremi è presente il valore
come è facilmente intuibile, il flusso magnetico di 12 V, tra i primi due quello di 8V e tra i secondi
può variare anche senza alcun movimento mecca- due quello di 4V.
nico. Infatti, se la corrente elettrica, che percorre Da questo semplice esempio di trasformatore è
un circuito qualsiasi, non subisce variazioni, il facile dedurre che tali dispositivi possono essere
campo elettromagnetico da essa generato è co- dotati di più avvolgimenti secondari, dai quali,
stante, ma se la corrente è di tipo variabile, per aggiungiamo ora, le correnti derivabili possono
220 V esempio alternata, allora anche il campo elettro- assumere intensità diverse. Generalmente, le ten-
magnetico corrispondente è variabile e quando sioni dipendono dal numero di spire con cui sono
questo investe un circuito elettrico crea una ten- costruiti gli avvolgimenti, le correnti invece sono
sione indotta per "mutua induzione". strettamente legate alla sezione del filo condutto-
Tale fenomeno viene sfruttato nei trasformatori, re con cui sono concepiti gli avvolgimenti. Prati-
che vengono definiti come le più semplici macchi- camente, ad un maggior numero di spire corri-
Fig. 12-Simbolo teorico del trasformatore per ne elettriche statiche, perché in essi non si verifica sponde un valore di tensione maggiore, mentre
campanelli con riduzione della tensione di rete alcun movimento di parti meccaniche. Gli alter-
di 220 V a tre valori diversi: 12 V.8V.4 V. alle sezioni elevate dei conduttori fanno riscontro
natori ed i motori elettrici sono invece macchine le forti correnti in uscita.
elettrodinamiche.
512 513
-±±
±. -··-=
e
I.
j
= •
:::s-->··=u.-<- •
IL SERVIZIO E'
VENDO ricevitore aeronautico, vigili del fuoco, CB ecc.
2 sensibili micromicrofoni (si ricevono oltre 1 Km da
normale radio FM), cercametalli, tester, riviste di elet-
tronica come nuove, saldatore rapido, lineare per CB,
carica batteria, torcia funzionante a dinamo. Eseguo
inoltre montaggi elettronici.
FRATE FRANCESCO • Via D.D. Albertario, 43 · CARPI
(Modena) - Tel. (059) 687278.
a i
I signori lettori che intendono avvalersi della Rubrica « Vendite - Acquisti - Permu-
te » sono invitati ad utilizzare il presente tagliando.
alla presa
auric. RX ELETTRONICA
RIVISTA MENSILE PER GLI APPASSIONATI
Dr ELErmoNIcA - RADIO - oM -27 M.
DD AIIIJII.
til lui
PERIODICO MENSILE SPED. IN AB, POST. GR 3V7O- ANNO XV-N. 7/8 LUGLIO-
AGOST O 1 988
EDO. ELETTRONICA PRATICA - VA ZURETTI, 52-2012 MILANO L4.500
al] •
es'
»'
518 519
TRASMETTITORE IN CW PER I 40 mt. po rotante, isolato in ceramica ed assomma le due
Essendo un aspirante radioamatore e grande ap-
passionato delle trasmissioni in codice morse,
sezioni SI a - SI b. Il variabile C7 va regolato per
massima potenza d'uscita, mentre C8 serve per
ottimizzare il ROS.
#'..
o
R3
4
7
6
5
R4
520 521
SINTONIZZ ATORE PER RX · +VCC
SQUADRATORE D'ONDA
-C3
ME:
2 7
T
CONTENUTO:
6 8 4
·1
CI Cc4 Saldatore elettrico (220 V • 25 W)
1C1 3E l
e Appoggiasaldatore da banco
12V
2 5 e Spiralina filo-stagno
Scatola contenente pasta disossidante
Condensatori
C1
C2
C3
C4
= 100.000 pF
= 10.000 pF
= 100.000 pF
= 10F (non polarizzato)
'E R2
u
Pinza a molla in materiale isolante
Tronchesino tranciaconduttori con impugna-
tura anatomica ed apertura a molla
Cacciavite micro per regolazioni varie
Resistenze Varie
R1 = 100.000 ohm IC1 = 555
R2 = 100.000 ohm ALIM. = 12Vcc
522 523
MISURE OTTICHE Premendo PI (reset) si scarica Cl e si ripristina il MET
funzionamento. Per quanto riguarda TI, utilizzi
Per la mia attività di fotografo dilettante mi ser- un trasformatore d'uscita per ricevitore radio T1 01 2 d
-3
:
virebbe un dispositivo in grado di misurare la montandolo alla rovescia. a
quantità di luce emessa dai flash. Posso costruir- R1 Il s
91
lo io stesso?
PECORA ADRIANO
+
ti.#3
Cosenza J-
b 3V
Questo è il circuito che le proponiamo di realizza-
o N.U. e
re e nel quale MFT deve essere trattato con gran- Condensatore %1 =ll>
de accortezza, nel senso che gl e g2 debbono ri- C1 = 10F (non polarizzato)
manere in cortocircuito con s, tramite un sottile e Il s
filo di rame, fino a montaggio avvenuto. La tara- Resistenze
tura dell'apparato va fatta mediante un flash si-
curamente funzionante ed equipaggiato con bat- R1 = 10 ohm
R2 1megaohm MFT = BF960
terie perfettamente cariche e lampada nuova. R3 = 2.200 ohm (trimmer) Varie P1 = pulsante (normai. aperto)
L'operazione si esegue all'aperto e al buio, alla R4 = 1.000 ohm FC = cellula solare mA = milliamperometro (5 mA f.s.)
distanza di tre metri circa. Il trimmer R3 control- R5 = 2.200 ohm (trimmer) D1 = diodo al silicio (1N914) S1 = interrutt.
la la sensibilità, R5 il bilanciamento del ponte. R6 =
1.000 ohm T1 = trasJ. d'use. per RX ALIM. = 3 Vcc
C2
+
T
• R1
TR1
I
C1 = 10.000 pF P1 = pulsante (normai. aperto)
C2 = 100.000 pF D1 = diodo al silicio (1N4004)
C1 = 22.000 F - 36 VI (elettrolitico) R1 = 1.000 ohm RL = relè (12 V-600 ohm)
C2 = 22.000 F • 36 VI (elettrolitico) IC1 = 555 TR1 = 2N1711
p1 = ponte raddrizz. (10 A) ALIM. = 12 Vcc
524 525
sATOLE
Cl IVIONTAGGIO
RS 220 RICEVITORE PER TELECOMANDO A RS 221 TRASMETTITORE PER TELECOMAN-
ELETTRONICHE IFtztll [E@LE 6mp]
RAGGI INFRAROSSI. DO A RAGGI INFRAROSSI
pK 004 Alimentatore stabilizzato 12V 2,5A L. 42.00 f stato studato per tuonare col Kt S 221 {Trasmettitore oer Serw a rnum111ere gh 1mpuls1 d'i romando a ragg, mlraross1 per
telecomando a agg infrarosso) t pu essete predisposto pet due
diverso mod d tunponanento tramte u apposto denatone ilKitRSZ20
pK 005 Alimentatore stabilizzato 5 ~ 25V 2A L. 75.00 1) Un vele, che fa pene dei dsposro, rccna ogni qua! vola La parta i dr curca decu metn EFFETTI LUMINOSI ACCESSORI PER AUTO E MOTO
I apposto sensore a Hl del RS 22 neve un treno h umgol a RS I Luci pstehedellche 2 vie 750W/canale L ,n.ooo ns 46 Lampeggiatore regolabile 5 -:- 12V L 14,000
PK 014 ,er 12ve 220Vca 40W L.70.o A I trasmesso dalrHS 221 Quando ga pulsi cessano il relé liii tensione h aumentane deve essere d 9Vcc I rahorb1mento RS ,o Luci psichede-liche 3 vie 1500W/canale L 53,000 l!S 47
50
Var;atore di luce per auto L.
L
18.000
21 000
1orn&Mnposo
di turca 55mA on una normale battena per radolme da S RS 48 Luci rotanti sequenziali 1 O vie 800W /canale L. 4-7.000 S Accensione automatica luci posizione auto
o15 verter 12Ve 220Vca 100
2} #l rel su eta quando ti sensore vene testnto dagi pulst
JR.I trasmessi 1fa11"RS2211 aothe quando questi cenano 1!
tele mesta ecttato Per drsectarlo occorre nuovamente art
dr tipo altalma pouono essere trasmessi più di 1()000 impulsi d1
nRSss 58
113
Strobo intermittenza regolabile
Semaforo elettror.uco
L 18.000
t 37.500
RS
RS 66
'11S 93
64
a:%.% .2$re
lntelfono per moto !
L.
L.
L.
uooo
40.000
30.000
ol rasineltore un ahro treno d impulsi a RI funnnando cosy comando 114 Luci sequenz. elastiche 6 vie 400W/canale L. 43 òQO 95 Avvisatore acustico luci posizione per auto L. 11.000
da vero e propro interruttore RS 117 Luci stroboscopiche L. 49,QOO f!S
AS 135 RS \03 Electronic test multifunzioni per auto L 37 600
la corrente massa sopportable dar contatti del re e d 2A Luci psichedeliche 3 vie 1 OOOW L 41.000 nS 104 Riduttore dì tensione per auto L !300Q
La lenone di ahmentanvone può essere compresa tua 9e 15 RS 172 Luci psichedeliche microfoniche 1000 W L. 49.500 RS 107 Indicatore eff. batteria e generatore per _auto L. 17.000
#::: E%%%:e
V la massima urente assorbita di nuca 1O0rA Usando
L 21000
IRS221 ome tesmetutore la porata é di orca deco met
APP. RICEVE NTI-TRAS MITTENTI E ACCE SSORI
3 13
l 61
JIS- Commutatore a sfioramento per auto
L.
L.
16000
16000
L 16:000
? RS lii Ricevitore AM didattico RS 162 Antifurto per auto L. 32.000
•
RS 40 Microricevitore FM I.- 15.500 9$ 17± Luci psichedeliche per auto con microfono L 43.000
AS
RS
62
6B
Prova quarzi L 14'.500
L 28.600
s 85 Indicatore di assenza acqua per tergicristallo L
L
17 500
29 000
Trasmettitore FM 2W Avvisatore automatico per luci di posizione auto
s
~S
112
119
Mini ricevitore AM supereterodina
Radiomicrofono FM
L 26500
L 11,000
# 133
s 213
Ritardatore ,per luci freni extra
lntelfono duplex per moto
L.
L
22 000
36 000
AS 120 Amplificatore Banda 4- 5 UHF L 16.000
RS 130 Microtrasmettltore A. M L 19 500
L.45.000 L.23.000 RS 139 Mmi ricevitore FM supereterodina L 2.1.000 TEMPORIZZA'l'DRI
AS 180 Preamphficatorc d'antenna universate L. 1.2.QOO JIS 511 Temp. autoalimentato regolabile 18 sec. 60 mtn. L 46000
RS 161 Trasmettitore FM 90 - 160 MHz 0,5 W L 23.000 AS 63 Temporizzatore regolabile 1 + 100 sec. L 26 000
RS 222 ANTIFURTO PROFESSIONALE A ULTRASUONI RS 178 Vox per apparati Rice Trasmittenti L Jò,.600 R 123 Avvisatore acust_ico temporizzato L 21 000
E un antifurto b tipo volumetnc a tela.pone d momento con catatte nsthe e stabultà veramente eccenonah ll1 grado d rvelare n:ovrmcnn RS 180 Ricevitore per Radiocomando a DUE canali L. 59.lioo Rs 149 Temporizzatore per luce scale L 21 000
RS L 32.000 RS 1.95 Temporizzatore per carica batterie al Ni-Cd L. 66.000
PK 00 2 Generatore di luci psichedeliche d. persone alla distanza di ohre 10 met
AS
181
1B3
Trasmettitore per Radiocomando a DUE canali
RS 2.03 Temporizzatore cichco L 23 500
L previste esone d almentazone di I? re e può quid essere stallato m case o i auto l montaggio on esenta aluno htf colta Trasmettitore di BIP BIP L 20.000 L 44,000
RS 184 Trasmettitore Audio TV L 14.000 Rs 223 Temporizzatore programmabile 5 sec. - 80 ore
PK 003 Booster HI-FI 20W 6 il tuonamemo tento n quanto, nel dispostvo, non esistone punti d taratura La frequenza di emssuone lata 40#Hz) i ngorosamene
stabile e costame in quanto è controllata dt un quare frg LEDO dicano i buon, funzionamento d tutto l uste]
RS 188 Ricevitore a reazione per Onde Medie L 27 000
RS 206 Mmi Stazione Trasmittente F.M. L. 50 000
PK O 1 O Etletti luminosi sequenziali Le umiche regole on del dspostrvo sono quelie «che {utente dwrà mpostate a sua dsatone
RS 212 Super Microtrasmettitore F.M. L. 28,500 ANTIFURTI ACCESSORI E AUTOMATISMI
l) sensoblnta di nvelzene di movmanto 3)tempo d entrata tua le 0 seond RS 14 Antifurto professionate L 53000
2)empo d usata tra )e 0 serand 4/tempo d allarme tua 5sec e Z5mnut
AS
RS
218
219
Microtrasmettltorc F.M. ad alta efficienza
Amplificatore di potenza per m1crotrasmettitore t 3%% 1% Serri,tura a combina,zione elettronica L 39 500
lrotre , disposto e costrutto su due dvers caucaus stampati ailregati tra loro da
due soia hhr ma modn che le seuou ncavente e trasmntente possano t$tene dsposte
RS
AS 1.2B
1ZQ
Dispositivo per la registr. telefonica automatica
Chiave el,Etttronica
Antifurto universale (casa e auto)
t 37-liOO
24.000
L. 41000
EFFETTI SONORI
e/ modo e distanza menu1o pgnu opportuno l dsposto puo csi essere utilnuto
IOthe come bemera a uhrasuom L"ilSso1b1men10 t di circa 70 mA tn condizione d1 RS
RS
18
80
Sirena elettronica 30W
Generatore di nQte musicali programmabile
L 29.000
L 34,600
nS 141
ltS 142
Ricevitore per barriera, a raggi infrarossi
Trasmett_itore per barriera a raggi infrarossi t 36.00Q
111000
nposoe 130rnAmaUarrnt.Lacorr1nlell\llssrnasopponabi!edaJcon1a111d!l rdhìf
di 10A RS
RS
90
99
Truccavoce elettronico
Campana elettronica
L 26 600
L 25000
# 1#
ns168
A_utomat1smo ~r riempimento vasche
#%:r- t
16000
42.000
19,000
s 100 S1re11a elettronica bitonale L. 23 500 RS 169 Ricevitore ad ultrasuonl L 21000
~S 101 Sirena italiana L 1B.000 RS 171 Rivelatore di movim8nto ad ultrasuoni L. 53 000
RS 143 Cinguettio elettronico L 20500 RS 177 Dispositivo autom. per lampada di emergenza L 20000
L.75.000 RS 158 Tremolo elettronico L. 2S.60Q nS 179 Autoscatto programmabile per Cine - Fotografia L. 48 00Q
L 2.5000 Super Amplificatore - Stetoscopio Elettronico L 31 000
RS 223 TEMPORIZZATORE PROGRAMMABILE 5 sic. • BO ORE
RS
RS
187
207
Distorsore FUZZ per chitarra
Sirena Americana L 15000 # 3
R.S 221
Ricevitore per t-eJecomando a raggi mf_raross1
Trasmettitore per telecomando a raggi infrarossi
L 46000
L 2300o
V uore h questo tempontza'ore é lorma10 da IKl art olare carcunto nttgratu nel cuuterno v sono ben 24 dson d frequenta e dur
ns 222 Antifurto professionale a ultrasuoni L 75.000
buttnr invente, on qual ostile creare un oscillatore RC APP. BF AMPLIFICATORI E ACCESSORI
Rs 8 1F1ltro cross-aver 3 vie 50W L. 32.000
ACCESSON Vll\l DI UllllZZO Può esser [atto tunotare in modo normale o tome tempo zatote uciuco e può essere programmato e li gamme di tepor@za pone, RS
RS
16
19
Amplificatore BF 2W L. 14.000
L 32..000 RS 9
ACCESSORI VARI 01 UTILIZZO
:Variatore di luce (carico max 1500W) L. )3.000
: .%:1%. l:: 6,000
1
É nS 59
ognuna delle quah è rego!ab!Je e.on lll1 po1ennometro. dotato d un relè 1 cui contalli pouono sopportare una cattente d I O A
s Scaccia zanzare elettronico
PRlllCO Il disposto deve esser alimentato con una 1esone di I? cc ±ab»hzzata ll massimo assorbimento. a relè ecfeto. è di arca 100 t RS
RS
26
27
:l6
Preamplificatore con ingresso bassa impede-nza
Amplificatore BF 40W
L n.ooo
L n.ooo
L ao.ooo
AS
# n
83
Variatore di velociU per trapani 1500W
Interruttore cre.pVscolare
Regolatore di vel. per motori a spazzole
000
~ 600
L 16.000
RS JB Indicatore livello uscita a 16 LED L 34.500 AS 91 Rivela_tore di prossimit!li e contatto L 30 500
AS S9 Amplificatore stereo 1 O+ 1 OW L 34,600
pK 006 TV audio 1X RS 45
51
Metronomo elettronico
Preamplif1catore HI-FI
L 12.oog
-l. 30.00
RS
RS 106
AS 121
Il"/ EspoSJmetro per camera oscura
Contapezzi digitale a 3 cifre E 2%%%66 500
PK 007 Regolatore di velocità per trapani
RS
flS
RS
56
111
Preamplificatore stereo equalizzato A.I.A.A.
Vu-meter a 8 LED
I. 23.000
'I.. ]0,000
,AS 12'\l
Prova riflesst elettronico
z :e: 2%%7r%%..» lL.:: 23
411,500
.000
PK 008 Scaccia zanzare elettronico RS
RS
72
73
Booster per autoradio 20W
Boostor stereo per autoradio 20+20W
L 2000
t 46000
# 3
RS 136
Rivelatore dì metallì
Interruttore a sfioramento 220V 350W
L 23000
L 23.500
PK 009 Intermittenza elettronica regolabile FIS 106
RS 108
Protezione elettronica per casse acustiche
Amplificatore B F 5W
L 32000
L. 16.000
29000
RS 144
RS I52
RS 19
:2± %.% #%/-"° L. 56.000
L 2B.000
L 2100o
PK 011 Riduttore di tensione 24 - 12 Volt RS
RS- 124
115 Equalizzatore parametrico
Amplificatore B.F. 20W 2 vie l Jl.000 RS
llS lii :: t%.±%·- t '\6 000
T8,000
PK 012 Scaccia zanzare elettronico 12V ns 127 Mixer Stereo 4 ingressi L. 46,000
RS 170
Lampegg. per fampade ad incandescenza 1500 W
Amplificatore telefonico per ascolto e registr. 2.8,000
RS 224 SPILLA ELETTRONICA N• 1
FIS 133 Praamplif1catore per chitarra L 11.000 RS 173 [ 2.3,000·
RS 225 SPILLA ELETTRONICA N• Z Rs 140 Amplificatore B F 1 W e:. 13.600 Allarme per frigorifero
PK 013 Variatore di luce E un smpgatto Gadget tonato da quattro dod led cha s
spengono In success!Ofle. creando cosi un cunoso t simp~llC:O
È un Gadget del tullo SIIT\lle al precedenti ma anntH spegnersi AS
s
146
163
Modulo per indicatore di livello audio Gigante
Effetto presenza stereo
l 62,000
L. JO 000
RS 178
RS 182
RS 18&
Contatore digitale modulare a due cifre
loniz:ratore per ambie_nti
Scacciatopi a ultrasuoni
L n:888
38J>OO
effetto lumrunoso atto ad aturate [attenzone dele ahue persone
I dodi Led accondono i successone Anche m questo s 163 Interfono 2 W L. 28 500 nS 189 TermosJoto elettronico 28.500
Le dimensomt del cartuilo stampato sul quale su monta d tutta, hsposto [effetto luminoso può essete vanato agendo so d un f!S 176 Amplificatore stereo 1 + 1 W L 21.00o FIS 193 Rivelatore di variazione luce 32000
sono di so~ 3,8 x 4,5 ce111ime1ri Può essere me.so n1I 1uthmo
flS 191 Amphficatore stereo HI-FI 6 + 6 W l :12.000 RS 198 Interruttore acustico ~ '29.600
tnmer Le dimenosom del cwrunto stampato sono ugual
RS 197 36.500
d1unat11IT11Cld,111unar.mtu1ao1rcu_nqu1lsiasial1ropostontt0U\o
idoneo (effetto luminoso pyuo essere vanato agendo su d lK1
lR$ 224 Anche per questo Gadget Faiunentaone deve essere RS 199
RS 200
lndicatore di livelJo audio con microfono
Preamplif!catore microfonico con compressore t- 20,600
L. 23 000
RS 208
AS <116:
Rs 217
Ricevitore per telecomando a raggio luminoso
Giardiniere elettronico automatico
L
IJ.
L
33000
36 000
fs,ooo
0ppo to trummet che regola la velocntà d sutcesone t
banenape,radiolmeda':N
STRUMENTI E ACCESSORI PER HOBBISTI
RS 36 Prova transistor e diodi
ALIMENTATORI RIDUTTORI E lt,IVERTER RS 94 Generatore di ba,re TV miniaturizzato
f\S s Alimentatore stabUizzat-o. per amplificatori BF L JZ.000 RS 126 Prova transistor h4'st dinamico)
RS 11 Riduttore di tQ.nslone stabilizzato 24/12V 2A . 15.000 RS 166 Generatore di onde quadre 1 Hz + 100 KHz
n5 31 Alimentatore stabilizzato 12V 2A t 19000 s 1s1 Indicatore di impedenza altoparlanti
RS 75 Carica batterie automatico L. 26.600 ~ S 194 Iniettore di segnali
RS 8 Alìmentatore stabilizzato 12V 1 A L 16.000 RS 196 Generatore di frequenza campìone 50 Hz
'$ 96 Alìmentatore duale regol. +-5 + 12V 500mA I.. 20.000 RS 209 Calibratore per ricevitori a Onde Corte
;5 118 Ahmenta.tore stabilizzato variabile 1 -:- 25V 2A L, 35.000
S 131. AllfTlentaton, stabilizzato 12V (reg. 1 O+ 15V 1 OA L 69,600
s 138 Carica batterie Ni-Cd corrente costante regolabile L 38.000 RS 60
GIOCHI ELETTRONICI
Gadget elettronico
RS 160 Alimentatore stabilizzato Universale 1A L 30.000 RS BB'
R$ 16.l lnvener 12V - 220V 50 Hz 40W L 28.000 Roulette elettronica a 1 O LED
RS 166 Carica l.Jatterie al Ni-Cd da batterta auto L za 500 RS 110 Slot machine elettronica
L.17.500 RS 147 Indicatore di vincita
RS 190 Alimentatore stabilizzato 12 V (reg. 1 O - 15 V) 5 A I. 44000 RS 146
L 76000 Unità aggiuntiva per RS 14-7
88
RS 204 lnverrer 12 Vcc - 220 Vca 50 Hz 1 OOW Rs 206
RS 21 Alimentatore stabilizzato 9 V 500 mA 11 A max) l 16.000 Cl~s&1dra Elettronica - Misuratore di Tempo
RS 224 Spilla Elettronka N. 1
ultime novita... 1s 215 Alimentatore stabilizzato regolabile 2 5 - 40 V 3 A I..· .15,000 RS 226 Spilla Elettronica N. 2
settembre
__ STRUMENTI DI MISURA
offerta speciale!
MULTIMETRO DIGITALE
MOD. TS 280 D - L. 132.000
NUOVO PACCO DEL PRINCIPIANTE CARATTERISTICHE GENERALI
7 Campi di misura - 31 portate - Visualizzatore cristallo liquido
a 3½ cifre altezza· mm 12,5 montato su elastomeri - Integrati
montati su zoccoli professionali - Batteria g V - Autonomia
1000 ore per il tipo zinco carbone, 2000 ore per la batteria
Una collezione di dieci fascicoli arretrati accuratamente selezionati fra quelli che hanno alcalina - Indicatore automatico di batteria scarica quando
riscosso il maggior successo nel tempo passato. rimane una autonomia inferiore al 10%- Fusibile di protezione
- Bassa portata ohmmetrica (20 Q) - 10 A misura diretta in D.C.
e A.C.- Cicalino per la misura della continuità e prova diodi -
Boccole antinfortunistiche - Dimensione mm 170 x 87 x 42 -
Peso Kg 0,343
PORTATE
VOLT D.C 200 mv - 2 V - 20 V - 200 V - 1000 V
VOLT A.C. 200 mv - 2 V - 20 V - 200 V - 750 V
OHM 20 2-200 2-2K2-20 KO - 200 KO - 2 MO
CB
FILTR O
IMA1ORE
4 I$TURBI - 20 MO
AMP. D. C. 200 A-2 mA - 20 mA - 200 mA - 2000 mA
- 10A
AMP. A.C. 200 A- 2 mA - 20 mA- 200 mA - 2000 mA
- 10A
ACCESSORI
Libretto istruzione con schema elettrico e distinta dei compo-
nenti - Puntali antinfortunistici - Coccodrilli isolati da avvitare
sui puntali.
MULTIMETRO DIGITALE
e
MA {IB8E hA
RADIO DI OUAR'
CON 50 LEDO
MOD. TS 240D · L. 73.000
CARATTERISTICHE GENERALI
Visualizzatore a cristalli liquidi con indicatore di polarità.
Tensione massima 500 V di picco
Alimentazione 9V
Dimensioni mm 130 x 75 x 28
L. 2.000 Peso
PORTATE
Kg O, 195
._
t@2E±3E!E±E-E,MESE 9gag7= = Gli strumenti pubblicizzati in questa pagina possono essere richiesti inviando anticipatamente
l'importo, nel quale sono già comprese le spese di spedizione, tramite vaglia postale, assegno
bancario o conto corrente postale n. 46013207 a: STOCK RADIO - 20124 MILANO - Via P. Castaldi, 20.
MICROTRASMETTITORE
Fl sa w+ + 1ss Mm
IN SCATOLA
DI MONTAGGIO
L. 24.000
CARATTERISTICHE
EMISSIONE : FM
GAMME DI LAVORO: 52 MHz + 158 MHz
ALIMENTAZIONE : 9 Vcc + 15 Vcc
ASSORBIMENTO : 5 mA con alim. 9 Vcc
POTENZA D'USCITA: 10 mw + 50 mW
SENSIBILITÀ : regolabile
BOBINE OSCILL. : intercambiabili
DIMENSIONI : 6,5 cm x 5 cm
seuvee:e re.aure
DI ELETTRONICA - RADIO - OM - 27 MHz
PRATI(GA
L \U
PERIODICO MENSILE - SPED. IN ABB. POST. GR. 3°/70 ANNO XVII-N. 10 - OTTOBRE 1988
ED. ELETTRONICA PRATICA - VIA ZURETTI, 52-20125 MILANO L. 3.500
SENSORE A MERCURIO
STRUMENTI DI MISURA __ Ecco il dono
TESTER ANALOGICO che premia chi si abbona
,_.tl,, MOD. TS 271 - L. 24.500 o rinnova l'abbonamento scaduto
'~ -
. '·.,
<•
.\ I
+
'--rt, /
N3
~,!'-
/
r
[] o·o·o ai CARATTERISTICHE GENERALI
['
I e.- 'i
i b- hg 5 Campi di misura • 19 portate
Sensibilità : 10.000 wv o.e.
TS 271 Dimensioni : mm 150 x 63 x 32
Peso : Kg 0,14
Pila • 1 elemento da 1,5 V
C3 "9° Z "9es C MANUALE
fa..
2SG ~~
~ i5~ PORTATE DEI
,g%
VOLT A.C. = 10 V - 50 V - 250 V - 1.000 V
..{' [ AMP. D.C. = 0,1 mA - 10 mA - 500 mA
OHM = x 10 ohm - x 100 ohm - x 1.000 ohm
dB
41
= - 20 dB + 62 dB
,.4
ACCESSORI
Libretto istruzione con schema elettrico - Puntali
Abbonatevi!
e lo ricev rere
TESTER ANALOGICO subito i don
MOD. TS 260 - L. 59.000
CARATTERISTICHE GENERALI
7 Campi di misura - 31 portate
a casa vostra ''
•
Sensibilità 20.000 Q/V D.C.- 4.000 O/V A.C.
Dimensioni mm 103 x 103 x 38
Peso Kg 0,250
Scala mm 95
Pile 2 elementi da 1,5 V
2 Fusibili
Spinotti speciali contro le errate inserzioni
Questo prestigioso volume, di 160 pagine, con 85 illustrazioni e 75 tabelle relative
PORTATE alle caratteristiche di circa 1.200 transistor, è un'opera inedita del corpo redazio-
VOLT D.C 100 m V-0,5V-2V-5V-20V-50V- 100
V· 200 V· 1000 V nale del periodico. Essa vuol rappresentare una facile guida, di rapida consulta-
VOLT A.C. 2,5 V- 10V- 25 V· 100 V· 250 V· 500 V·
1000 V
zione, per tutti i dilettanti che operano con i semiconduttori. Perché raccoglie e ca-
OHM 2x1-2x10-2x100-2x 1000 taloga una consistente quantità di dati, notizie e suggerimenti pratici, la cui pre-
AMP. D.C. 50 A - 500 A- 5 mA - 50 mA - 0,5A-5 A
AMP. A.C. 250 A- 1,5 mA - 15 mA- 150 mA - 1,5 A - senza è assolutamente indispensabile nel moderno laboratorio.
10 A
CAPACITÀ= 0- 50F-0- 500 F (con batteria interna)
dB 22 dB- 30 dB - 42 dB-50 dB- 56 dB- 62 dB e" a
ACCESSORI
Libretto istruzione con schema elettrico e parti accessorie -
Puntali
direttore responsabile
ZEFFERINO DE SANCTIS
I
disegno tecnico INDICATORE DI LIVELLO 532
CORRADO EUGENIO AUTOMATICO DEI LIQUIDI
CON INTERRUTTORE CM
Per sottoscrivere un nuovo abbonamento, o per rin- stampa
TIMEC
novare quello scaduto, occorre inviare il canone ALBAIRATE • MILANO
tramite vaglia postale, assegno bancario, assegno LUCI FESTOSE SPECIALI 542
circolare o a mezzo c.c.p. N. 916205 intestati e indi- Distributore esclusivo per
l'Italia:
PER APPLICAZIONI VARIE
rizzati a: ELETTRONICA PRATICA - 20125 MILANO- A.&G. Marco - Via Fortezza n. CON EFFETTI DECORATIVI
Via Zuretti, 52. Si prega di scrivere con la massima 27 - 20126 Milano tel. 25261
autorizzazione Tribunale Civi-
chiarezza, possibilmente in stampatello, citando le di Milano - N. 74 del 29-12-
RIFLESSI ALLA PROVA 552
con grande precisione: cognome, nome, indirizzo e 1972. pubblicità inferiore al
25%. FRA DUE CONCORRENTI
data di decorrenza dell'abbonamento.
UNA COPIA
CON ACCENSIONE DI LED
L. 3.500
ARRETRATO L. 3.500
I FASCICOLI ARRETRATI
TRE REALIZZAZIONI 558
DEBBONO ESSERE RICHIE- CON L'INTEGRATO LM3909
STI ESCLUSIVAMENTE A:
ELETTRONICA PRATICA
Via zuretti, 52 - 20125 MILANO
PRIMI PASSI 568
DIREZIONE - AMMINISTRA- CORSO DI ELETTRONICA
ZIONE - PUBBLICITÀ- VIA ZU-
TTENZIONE! RETTI 52 - 20125 MILANO. TRASFORMATORI
Casa Editrice.
€
INDICATORE
DI LIVELLO
A MERCURIO
Anche se l'applicazione principale del dispositivo aperto, mantiene disattivato il circuito, chiuso alimentato a pile, che lo rendono totalmente indi-
descritto in queste pagine consiste nella segnala- provoca l'accensione di un diodo led e l'emissio- Vcc) rimane applicata, tramite la resistenza R3, ai
pendente dalla presenza o meno di eventuali pre- piedini 1-2 della sezione "a" di ICI. Ciò signifi-
zione, precisa e tempestiva, del raggiungimento ne di un segnale acustico ripetitivo, da parte di un se-luce, conferendogli i caratteri della portatilità
di un livello di guardia in una sostanza liquida, altoparlante, identificabile in una sequenza di ca che questi ingressi, quando CM è aperto, si
e della trasportabilità. trovano allo stato logico "I". Ma l'integrato ICI,
contenuta in un qualsiasi recipiente, possiamo af- "bip - bip - bip".
fermare che la versatilità di impiego del sensore a Naturalmente, l'interruttore a mercurio esercita il rappresentato dal modello 4093B, è dotato di
mercurio è veramente grande. Dato che può ri- pilotaggio meccanico dell'apparato, mentre quel- quattro sezioni uguali fra loro, che svolgono le
CONTATTO CM APERTO funzioni logiche nand, comportandosi da inver-
guardare gli hobbysti, i dilettanti, i costruttori di lo elettronico vero e proprio viene effettuato da
antifurti, gli artigiani e tutti coloro che operano un integrato in tecnologia CMOS e collegamenti ter. Pertanto, sull'uscita 3 di ICla il segnale logi-
Sui terminali 1-2 dello schema elettrico di figura co disponibile è uno "O", ossia un segnale "bas-
durante il tempo libero. Ma soprattutto perché, interni alle porte realizzati in alluminio. Dunque, I è collegato il contatto a mercurio CM, nel quale
l'assenza totale di scintille e di riscaldamento dei le condizioni elettriche ora menzionate, dipendo- so". Il quale non è in grado di polarizzare la base
la goccia di mercurio, a seconda della posizione del transistor TRI che rimane, per tale motivo,
componenti del modulo, lo rendono particolar- no dalle modalità di montaggio del sensore e, più assunta, può aprire o chiudere l'interruttore. Nel-
mente idoneo al controllo dei pericolosi liquidi in generale, dall'applicazione pratica in cui viene all'interdizione, con la conseguente disattivazio-
lo schema di figura I, ad esempio, l'interruttore ne del relè RL ed il concomitante spegnimento del
infiammabili. utilizzato. In ogni caso, tuttavia, tenuto conto del CM appare aperto e in questa condizione elettrica
bassissimo consumo di energia elettrica allo stato diodo led DL.
Il suo funzionamento è semplice e si basa sulla esamineremo ora il comportamento del circuito.
posizione fisica di un interruttore a mercurio che, di riposo, il modulo può essere vantaggiosamente Sull'ingresso 5 della sezione "b" di ICI è presen-
Tutta la tensione di alimentazione (12 Vcc -;- 14 te lo stato logico "O" e quando in una porta nand
e:=
• r
Il
532 533
>
o @o
o o
o
» »
RL 6
@
UTILIZZ.
I
I
UJ
.....
o
o o
Fig. 2 • Piano costruttivo del modulo elettronico del sensore con interruttore a mer-
curio. Il collegamento con l'interruttore CM, quando la distanza supera la misura dei
due metri, va effettuato con cavetto schermato, la cui calza metallica si deve con-
nettere a massa, sul terminale 2, rappresentativo della linea di alimentazione nega-
tiva.
ENTI-----
Condensatori
R6 = 330.000 ohm • 1/4 W
C1 = 2,2 F (non polarizzato) R7 = 100 ohm. 1 W
C2 = 1F (non polarizzato)
C3 = 100.000 pF Varie
C4 = 3.300 pF
C5 = 22 F ·16 VI(elettrolitico) IC1 = 4093 B
TR1 = BC107
TR2 = 2N2905A
Resistenze D1 = 1N4004
DL = diodo led
R1 = 470.000 ohm (trimmer) RL = relè (12 V- 400 + 800 ohm)
R2 = 2.200 ohm • 1/4 W AP = altoparlante (8+ 16 ohm)
R3 = 470.000 ohm • 1/4 W CM = interruttore al mercurio
R4 = 1.200 ohm • 1/4 W S1 = interruttore
R5 = 2.200 ohm - 1/4 W ALIM. = 12+14 Vcc
534
535
t o REOFORI
6
' o
o
o
. o--
o 1
--~
\ I&è» Fig. 4 • L'interruttore a mercurio è rappresentato da
una piccola ampolla di vetro, dentro la quale si muo-
ve, col variare della posizione del componente, una
3
"}eLsR Fig. 3 • Disegno in grandezza reale del cir-
cuito stampato, che occorre riportare su
goccia di mercurio, che può contattare i conduttori in-
terni, oppure lasciarli isolati. MERCURIO AMPOLLINA
una piastrina-supporto di materiale isolan-
te, prima di dar inizio alle operazioni di
montaggio del dispositivo indicatore di li-
EP vello delle sostanze liquide.
allo stato logico "I" che, applicato all'entrata di passare dalla condizione di interdizione a quella
IClc, viene invertito in uno "O" logico e successi- di saturazione, conducendo corrente elettrica ed
vamente commutato in "I" all'uscita di ICI d. alimentando sia il diodo led DL, sia il relè RL.
Ecco perché il transistor TR2 è di tipo PNP, pro- Lo stato logico "I", presente sul piedino 5 di
prio perché questi tipi di transistor, per funziona- ICI b, diventa uno "O" all'uscita di questa porta
uno soltanto degli ingressi si trova allo stato logi- neppure con componenti discreti, a meno che non re, debbono ricevere in base una tensione negati- nand, vale a dire sul piedino 4. Poi si inverte in
co "basso", l'uscita (piedino 4) rimane bloccata si vogliano realizzare assurdi e complicati circuiti, va. Dunque, essendo presente sulla base di TR2 "I" all'uscita di IC le per diventare finalmente
verso lo stato logico "alto", indipendentemente con consumi elevatissimi di energia, certamente lo stato logico "I", il semiconduttore rimane al- uno ''O'' sul piedino 11, cioè all'uscita della sezio-
non paragonabili con quelli irrisori del 4093B. l'interdizione e l'altoparlante resta muto. ne ICid. E lo stato logico "O" è ora in grado di
da quello dell'altro ingresso. Concludendo, abbiamo chiarito tutti i motivi
Si suole pure dire, in tal caso, che la porta è disat- Tuttavia, sia il rumore elettrico come la sicurezza polarizzare la base del transistor PNP che, diven-
tivata dall'entrata forzata "bassa" (piedino 5). di commutazione di ICI, sono grandezze certe se elettrici per cui, quando l'interruttore al mercurio tando conduttore, mette in funzione l'altoparlan-
Ma ritorniamo a considerare, sia pure brevemen- i comandi vengono inviati con decisione. Se inve- CM è aperto, come indicato nell'esempio dello te AP.
te, il circuito a monte del progetto di figura I, on- ce insorgono delle incertezze, come può accadere schema di figura 1, il diodo led DL è spento, il re- Riassumendo, quando l'interruttore al mercurio
de interpretare la funzione del trimmer Rl. Co- quando il mercurio dell'interruttore CM non lè RL disattivato e l'altoparlante AP muto. Non CM è chiuso, perché la goccia di metallo liquido
minciamo quindi col ricordare che l'integrato chiude o apre completamente i contatti, occorre ci resta ora che analizzare la seconda condizione ricopre entrambi i terminali, il diodo led DL si ac-
4093B è costruito con una tecnologia che conferi- inserire un sistema di ritardo alla commutazione elettrica del progetto di figura 1, quella in cui la cende, il relè RL scatta e l'altoparlante emette dei
sce al componente una media velocità di interven- di ICI; e ciò si ottiene regolando in modo conti- goccia di mercurio, nell'interruttore CM, ricopre suoni la cui frequenza dipende dal valore capaci-
to, un'ottima insensibilità ai disturbi e la possibi- nuo il trimmer Rl ed attribuendo eventualmente completamente i due conduttori e tutti gli elemen- tivo del condensatore C4 e da quello della tensio-
al condensatore Cl valori capacitivi diversi da ti attivi entrano in funzione. ne di alimentazione.
lità di funzionare con tensioni anche non perfet-
tamente stabilizzate, comprese fra i 3 V e i18V. quello prescritto. Ovviamente, con l'interruttore CM chiuso, l'as-
Con queste caratteristiche, dunque, si possono Facciamo presente che l'eliminazione delle incer- sorbimento totale di corrente dell'alimentatore
tezze, col metodo ora descritto, diviene partico- CONTATTO CM CHIUSO raggiunge i 100 150 mA. Mentre ad interruttore
realizzare porte logiche dotate di un'eccezionale
percentuale di isteresi, senza pregiudicare i livelli larmente importante in presenza di vibrazioni CM aperto ammonta a pochi microampère.
logici d'ingresso. In pratica, si ottengono soglie meccaniche, come nel caso di applicazioni su au- Quando l'interruttore CM si chiude e rimane La sezione IClb dell'integrato 4093B svolge la
di scatto al di sopra del 75% della tensione di ali- toveicoli. Ad ogni modo, la sezione "a" di ICl, chiuso, la tensione presente sull'ingresso di ICI funzione di oscillatore a bassissima frequenza,
mentazione e al di sotto del 25% dello stesso va- in virtù dell'isteresi propria dell'integrato, offre diminuisce, perché la corrente fluisce attraverso abilitando, a tratti, l'oscillatore a frequenza au-
lore di tensione, con un funzionamento garanti- uno scatto veloce, dopo un certo ritardo dalla gli elementi R2-RI-CM. Pertanto, sulle entrate dio che produce il suono in altoparlante.
to, se abbinato ad altro circuito della famiglia chiusura completa di CM, regolato tramite Rl. 1-2 della sezione "a" di ICI, si stabilizza lo stato L'oscillatore citato è composto in modo assai
4000 o con prestazioni analoghe. Ciò conferisce Con il contatto CM aperto, come abbiamo detto, logico "O". Il quale, grazie all'inversione eserci- semplice, il più semplice possibile in elettronica,
al dispositivo una grandissima immunità ai di- il diodo DL rimane spento ed il relè RL disattiva- tata dalla porta nand, si presenta in uscita, vale a perché comprende, oltre che l'elemento attivo,
sturbi, con fronti di commutazione assolutamen- to. Ma anche l'altoparlente AP resta muto, per- dire sul piedino 3, come un "l" logico. Che è ora una sola resistenza ed un solo condensatore. Ciò
te sicuri e puliti, che non sarebbero raggiungibili ché l'uscita della sezione ICI b (piedino 4) si trova in grado di polarizzare positivamente la base del nonostante, l'innesco è sicuro ed il funzionamen-
transistor TRI, di tipo NPN, che può in tal modo to stabile, anche in presenza di variazioni di tem-
536
537
portata in figura 4. In una piccola ampolla di ve-
tro trasparente è introdotta una goccia di mercu-
rio che, a seconda della posizione dell'elemento,
o-
APERTO CHIUSO
O o
può coinvolgere i contatti interni, oppure lasciarli
liberi, fungendo così, nelle due condizioni, da in-
terruttore chiuso o aperto.
Il componente dovrebbe essere facilmente reperi-
bile presso i negozi di rivendita di materiali elet-
trici di una certa rilevanza commerciale.
Naturalmente, in sede di applicazione pratica,
l'interruttore dovrà essere fissato su un galleg-
giante, nel caso di controllo dei livelli di elementi
liquidi, oppure su una tavoletta, se adibito alla
funzione di sensore negli antifurti o, ancora, co-
me meglio si crede o si ritiene opportuno, in tutti
/ eV gli altri casi. Ricordando sempre che la goccia di
ey ig% e
mercurio obbedisce alle leggi di gravità, come ac-
cade per qualsiasi altro liquido racchiuso in un re-
cipiente.
/jf\' Le due condizioni elettriche dell'interruttore a
mercurio sono ben evidenziate negli schemi ripor-
Il Il ACCESA tati in figura 5, nei quali una lampadina viene ac-
SPENTA cesa oppure rimane spenta a seconda della posi-
zione assunta dall'ampolla di vetro.
Giunti a questo punto, prima di procedere con la
descrizione del montaggio del dispositivo elettro-
nico, che forma l'oggetto del presente articolo, ri-
teniamo utile informare il lettore sul comporta-
mento da assumere nell'eventualità di una rottura sua Fig. 6 • Quando il sensore a mercurio viene adibito alla
principale applicazione, quella di controllo dei livel-
del vetro dell'interruttore. li dei liquidi infiammabili, l'Interruttore CM deve essere
Fig. 5-Le due possibili condizioni elettriche dell'interruttore a mercurio sono chia- Se il mercurio fuoriesce dall'ampolla e cade, può fissato sul braccio di sostegno di un galleggiante, allo
ramente illustrate in questi due schemi: a sinistra quella di interruttore aperto con
lampada spenta, a destra l'altra di interruttore chiuso con lampada accesa. suddividersi in tante goccioline più piccole di di- scopo di rilevare ogni eventuale abbassamento del
versa grandezza. Ebbene, queste non debbono as- contenuto nel recipiente, qualunque esso sia.
solutamente essere toccate con le mani, ma occor-
re riunirle in un'unica goccia, aiutandosi con un
foglietto di carta, che dovrà poi essere sottoposto
alla grande goccia, per raccoglierla accuratamen-
te ed introdurla in un boccettino. Ad operazione
ultimata, il boccettino va ben chiuso con un tap- tua secondo quanto illustrato nel piano costrutti-
peratura e di tensioni di alimentazione. il valore capacitivo del condensatore C4. po e consegnato al personale addetto alla raccolta vo di figura 2, dopo aver costruito il circuito
La reazione positiva, che innesca le oscillazioni, è Il transistor TR2 svolge le funzioni di amplifica- delle pile scariche, oppure introdotto in un appo- stampato, il cui disegno in grandezza naturale è
assicurata dal circuito interno di ICl, che genera tore di potenza audio, mentre la resistenza R7 sito contenitore di pile da gettare, se questo esiste riportato in figura 3. La basetta-supporto del mo-
l'isteresi, la quale va riscontrata in pratica in una provvede a limitare la corrente durante i lunghi nel luogo in cui si risiede.
reazione positiva controllata. periodi di funzionamento, onde evitare consumi dulo, che può essere di vetronite o bachelite, as-
eccessivi di energia ed il conseguente riscaldamen- Sul boccettino, una volta chiuso, si potrà applica- sume le dimensioni di 7,7 cm x 7,5 cm.
La durata del ciclo ed il suo mantenimento dipen- re un'etichetta con la scritta "mercurio".
dono dalla resistenza R6, che collega l'uscita del- to del semiconduttore. Il condensatore elettroliti- È consigliabile iniziare il montaggio del modulo
Nel caso malaugurato in cui il mercurio venisse a inserendo, sulla piastrina, i componenti con di-
la sezione "b" di ICl (piedino 4) con l'entrata co C5 consente una notevole amplificazione delle contatto con le mani, essendo questo un metallo mensioni più piccole, come ad esempio le resi-
della stessa sezione (piedino 6), costringendo il armoniche elevate, con lo scopo di rendere assai velenoso, è consigliabile lavarsi ripetutamente stenze, i condensatori, i semiconduttori, lo zocco-
condensatore C2 a caricarsi e scaricarsi, attraver- più musicale ed udibile il suono emesso dall'alto- servendosi di uno spazzolino. Nessun pericolo, letto portaintegrato ed i capicorda per la saldatu-
so R6, fra le due soglie di scatto di I Cl. Questo, parlante. Il quale deve avere una potenza di alme- invece, sussiste, finché il mercurio rimane nella ra dei terminali dei conduttori dell'altoparlante,
ovviamente, quando l'ingresso di I Cl b (piedino no 1+2 W ed un'impedenza di valore compreso sua sede, così come accade nei comuni termome- della tensione di alimentazione, dei contatti di
5) è alto, come già detto in precedenza. fra gli 8 e i 16 ohm. tri fisiologici e fisici.
La sezione IClc inverte e pilota un secondo oscil- utilizzazione del relè e dell'interruttore CM. In un
latore, identico al primo, ma calibrato in fre- secondo tempo, invece, si applicheranno il relè, il
quenza su valori più alti, cioè udibili; si noti, in- L'INTERRUTTORE A MERCURIO MONTAGGIO condensatore CI di grandi dimensioni, l'integra-
fatti, come il valore capacitivo di C4 sia più basso to ed il trimmer RI.
di quello di C2. L'interruttore a mercurio, inserito all'entrata del Il diodo led DL, che offre un'indicazione lumino-
circuito di figura 1, si presenta nella struttura ri- La realizzazione del modulo del sensore si effet- sa dello stato di eccitazione del relè e la cui lumi-
La frequenza audio può essere regolata variando
538 539
miconduttore. È auspicabile invece l'impiego di che, mentre la fotoresistenza rimane immersa nel
un componente di color rosso ad altissima effi- buio, il circuito resta disattivato, ma appena un
cienza. filo di luce la colpisce il diodo DL, il relè RL e
,·- Qualora il modulo elettronico di figura 2 venisse l'altoparlante AP si attivano immediatamente.
- - fatto funzionare in ambienti a temperatura eleva- Una tale applicazione può fungere da antifurto
l ta, oppure se il dispositivo fosse destinato a lavo-
rare in continuità nella condizione di attivazione
totale (CM chiuso), allora si consiglia di equipag-
negli scantinati, in locali chiusi, in ambienti ab-
bandonati durante la notte e negli appartamenti
di città, quando gli inquilini si allontanano per
I giare il transistor di potenza finale TR2 con un
opportuno radiatore, cioè con un dissipatore di
qualche tempo, dopo aver chiuso tutto, tapparel-
le e porte.
calore di adeguate dimensioni.
I Se il dispositivo viene adibito ad impieghi diversi
da quelli dei controlli dei livelli dei liquidi infiam-
Un'altra interessante applicazione del circuito di
figura 1 è quella riportata in figura 7, per la quale
il progetto si trasforma in un dispositivo di con-
il
I y
j
11
mabili, allora l'interruttore al mercurio CM può
pilotare direttamente il relè, senza ricorrere alla
composizione del circuito elettronico descritto.
trollo delle tensioni. Basta infatti eliminare la re-
sistenza R3 ed applicare sui terminali di ingresso
1-2 del circuito stampato la tensione da porre
I Rl R2
II Ma in questo caso, al momento della diseccitazio-
ne della bobina, il carico induttivo fa scoccare un
arco che, pur rimanendo parzialmente smorzato
sotto controllo per ottenere lo strumento indica-
to. Naturalmente la tensione di comando VCC
per nessuna ragione deve superare quella di ali-
dal mercurio dell'interruttore, logora alla distan- mentazione dell'integrato IC 1.
za i delicati contatti del relè. Pertanto, se da una Il funzionamento del circuito, dopo la variante di
parte si può semplificare il circuito di figura 1 ed figura 7, è semplice: quando la VCC applicata al-
economizzare sul costo totale del dispositivo, dal- l'entrata rimane inferiore ai 9 V, il dispositivo si
l'altra si rende pericoloso il funzionamento e si trova in stato di allarme. Quando invece la VCC
accorcia la vita del relè. supera i6,5V, il circuito si mette in riposo. Dun-
Per impieghi di controllo di livelli di liquidi in- que, come si può notare, esiste una banda di valo-
fiammabili, l'interruttore al mercurio CM deve ri di tensioni, compresa fra 6,6 V e 8,9 V, che è
essere montato nel modo indicato in figura 6, os- comune agli stati ON - OFF. Ciò è da attribuirsi
sia applicato ad un galleggiante che segue le va- alla isteresi della sezione "a" di ICI. In pratica,
riazioni di volume di un liquido in un contenitore. se la tensione in entrata sale lentamente dal valore
I conduttori, che collegano i terminali dell'inter- O V verso quello dei 12 V, il circuito rimane in sta-
ruttore al mercurio con l'entrata del circuito di fi- to di allarme fino ai 9 V. Se invece la tensione
gura 2 (ENTR. CM), possono essere rappresenta- scende dai 12 V verso lo O V, il circuito rimane in
e1 ti da un qualsiasi cavetto isolato, se la distanza ri- stato di riposo fino a 6,5 V. Occorre quindi con-
mane al di sotto dei due metri, mentre per lun- cludere che il progetto di figura 1 si presta a molte
ghezze superiori a tale misura occorre servirsi di variazioni circuitali e a tanti adattamenti pratici
un cavetto schermato, la cui calza metallica va da affidare alla sola fantasia dell'operatore.
lE---. collegata al terminale 2 del circuito stampato,
-
cioè alla linea di alimentazione negativa.
Per quanto riguarda l'alimentazione del modulo
elettronico di figura 2, questa può essere derivata
l.· da tre pile piatte da 4,5 V ciascuna, collegate in
serie, oppure da una batteria a 12 V, ma si può
anche utilizzare un alimentatore da rete, quando
Fig. 7 - Eliminando la resistenza R3 ed applicando all'entrata del circuito una tensio-
ne continua da tenere sotto controllo, di valore comunque non superiore a quello di non interessi la portatilità dell'apparecchio, in
alimentazione dell'integrato, il progetto originale si trasforma in quello di un siste- grado di erogare la tensione continua di 12 + 14
Vcc, con una corrente di 0,3 A.
ma di allarme relativo alle variazioni di voltaggio.
abbonatevi a:
AL TRE APPLICAZIONI
ELIETTRONICA
La figura 6 illustra l'applicazione più idonea del
nosità è stabilita dal valore della resistenza di pro-
tezione R4, deve essere inserito nel circuito tenen-
Coloro che volessero aumentare la luminosità di
DL dovranno ovviamente diminuire il valore
sensore a mercurio, tuttavia molte altre, ugual-
mente interessanti, se ne possono fare. Per esem- PRATICA
do conto della posizione dei suoi due elettrodi di ohmmico di R4. Ma ciò non è consigliabile, per- pio, sostituendo l'interruttore a mercurio CM
anodo e di catodo che, nello schema pratico di fi- ché così facendo si aumentano i consumi com- con una fotoresistenza, il dispositivo si trasforma
gura 2, sono indicati con le lettere k-a. plessivi di energia e si pregiudica la durata del se- in un apparecchio di controllo di luce. Nel senso
540 541
Originalità e vasta scelta di applicazioni caratterizzano questo dispositivo.
In autunno, allorché il tempo si fa brutto ed è gi, quando si fa festa, non si rinuncia ai colori e
consigliabile rimanere in casa, i giovani cercano alle luci, così come accade nei luoghi di ritrovo za. Anche noi, quindi, abbiamo voluto dare una tenere risultati soddisfacenti.
di trascorrere qualche ora assieme, in allegria, mondani aperti al pubblico, nelle discoteche, nei mano a chi sta per organizzare un incontro gioio- Quelli temporizzati sono rappresentati da luci in-
ascoltando musica, ballando e cantando. Ma og- concerti di musica leggera, nelle sale in cui si dan- so, proponendo la realizzazione di un dispositivo termittenti, che attirano certamehte l'attenzione
per effetti luminosi, che nulla hanno a che vedere dei presenti, ma conservano un contenuto scenico
con le ben note luci psichedeliche, di cui attual- abbastanza povero.
mente si sta facendo dovunque un uso eccessivo e Infine, le luci a comando casuale, cui molti ope-
quasi fuori moda. Ma vediamo subito di mettere ratori danno ancora spazio, se non riescono ad
un po' d'ordine in questo mondo fantasmagori- obbedire a leggi abbastanza sofisticate, alla lunga
co, sul quale non tutti hanno idee molto chiare. finiscono per annoiare, se non proprio per infa-
Gli effetti luminosi, raggiunti con questo apparato elettronico, Come ognuno di noi ha potuto constatare, l'elet- stidire l'osservatore.
sono assolutamente diversi da quelli tradizionali, proposti con tronica ha favorito una vastissima proliferazione Noi, in questa sede, abbiamo scelto una via diver-
di effetti di luce. Ci sono quelli pilotati da segnali sa da quelle solite, ormai abbondatemente sfrutta-
varie denominazioni tecniche, ma ormai troppo sfruttati e da audio, da temporizzatori o casuali. I primi sono
molti ritenuti quasi fuori moda. te; una soluzione, cioè, che si identifica in una se-
sensibili ai rumori ambientali e difficilmente fun- quenza temporale, con un certo grado di comples-
zionano con musiche di sottofondo; vengono ori- sità e una dose di regolarità, che si manifestano in
ginati da apparecchiature complesse e rimangono un tempo adeguato alla normale osservazione.
asserviti ai microprocessori, ma consentono di ot- Per produrre gli effetti citati e consentire un ade-
542
543
guato controllo di questi alle particolari esigenze I segnali uscenti dai tre oscillatori vengono con- menzionata. Dunque, se tale componente non è
pratiche che si possono occasionalmente manife-
stare, abbiamo studiato una struttura che com-
vogliati, tramite i tre diodi al silicio D1 - D2 - D3,
verso un punto unico, che pilota un diodo led, in
in grado di sopportare la tensione alternata di 250
V, dopo un breve tempo di funzionamento si bru- IL FASCICOLO
prende ben tre oscillatori a frequenza diversa,
uno dei quali è manualmente regolabile.
serie al quale è collegato un diodo fotoemettitore,
contenuto in un FOTOACCOPPIATORE a triac.
cia.
Per qualche lettore, il concetto di reattanza.capa-
citiva, potrà non essere del tutto chiaro. A que-
SPECIALE
Questo accorgimento circuitale consente il facile
L'uscita, ovvero il pilotaggio delle lampade, è
condizionato dalla coincidenza di stato logico in
tutti gli oscillatori, che è appunto l'evento dotato
pilotaggio di un TRIAC di potenza superiore, al
quale viene collegato il CARICO che, come sarà
sto, pertanto, è doveroso concedere una pur sem-
plice spiegazione.
ESTATE 1988
detto più avanti, potrà essere rappresentato da Per reattanza del condensatore s'intende la misu- Si è presentato al lettore in una
delle caratteristiche perseguite. veste insolita, fuori dall'usuale,
ra dell'impedimento che il componente oppone al
passaggio della corrente, allorché sui suoi termi- dato che tutti i progetti descritti
nali è applicata una tensione alternata. Tale gran- sono stati completati con l'offerta
dezza elettrica si esprime attraverso la seguente della corrispondente scatola di
formula: montaggio. Dunque, quello di
luglio-agosto '88, è un numero da
1
Xc =
non perdere, ma da 'conservare di-
ALIM.
[i 2nfc
R4 eé TRIAC
ternata e "C" il valore capacitivo del condensa-
tore.
La formula ora riportata esprime un concetto
ELETTRONICA
z G molto importante, quello per cui la reattanza ca-
pacitiva Xc è inversamente proporzionale alla
frequenza. Essa diminuisce col crescere della fre-
quenza, al punto che, almeno idealmente, un
vsAse ayresson
DI ELETTRONICA - RADIO - OM - 27 MHz
p? A'TI!
DA& VA
PEH O ICO MENSILE- SPED. IN AB POST . GR 3/7O . ANNO XV - N. 7/8 LUG LIO- AGOS TO 1988
ED. ELETTRONICA PRATICA- VA ZURETTI , 52- 20125 MILANO L4.600
§
D3 I PROGETTI NUMERO UNICO
considerarsi come un cortocircuito. PIO RICHIESTI BIMESTRALE
I Se si trascura il fenomeno delle perdite, inevitabi- DAI DILETTANTI ESTATI '98
220V
le in ogni condensatore, ma trascurabili nei mo-
delli a film usati in bassa frequenza e con correnti
di lieve intensità, il flusso di corrente, attraverso
Fig. 1- Questo circuito teorico interpreta sommariamente il comportamento elettri- un condensatore, non genera calore, ovvero non
co del dispositivo in grado di produrre vivaci effetti luminosi. I tre oscillatori pilota- provoca dissipazione di energia. Quindi, inserito
no, attraverso un fotoaccoppiatore, un circuito di potenza a triac, sul cui anodo è
collegato il carico (lampadine colorate). Il trimmer R4 consente la regolazione ma-
in un circuito, in funzione di carico, con l'appor-
nuale dei lampeggii. to di una certa resistenza in serie, il condensatore
realizza una caduta di tensione, seguendo le rego-
le della legge di Ohm, così come accade nel nostro
progetto, nel quale riduce la tensione di rete al va-
lore di soli 18 Vca.
es
-I
L>"
e T
1>o
y>o1 y>o
DI D2 03
a
DL R8
es k D2
TR/AC
'_y- )) ff ff
»' o
a
o
O
èì:
<:(
O
R9 G
Il
Al
LI 6
l ,
±
V
ALIM ICI
47 I[[ yyg" ] 9
- i -t,1.:.1
I- EP
R 220V
Fig. 2 - Progetto completo del dispositivo di comando di un carico di lampadine co- Fig. 3- Piano costruttivo, realizzato su una basetta-supporto con circuito stampato,
lorate e diversamente collegate, alimentate con la tensione di rete. Con il trimmer del dispositivo di pilotaggio di luci fantasmagoriche. Sulla sinistra, in basso, si nota
R5 si regolano a piacere gli effetti luminosi ottenuti. I terminali 7-14si identificano la presenza di una piccola morsettiera, che agevola i collegamenti con i conduttori
con i piedini, ugualmente numerati, dell'integrato IC1, con i quali vanno collegati. della tensione di rete e con quelli del carico di lampadine.
-----COMPONENTI-----
Condensatori Resistenze R8 = 1.000 ohm - 1/4 W TRIAC = BTA 08 - 700 A
C1 = 100.000 pF R9 = 33 ohm - 1W IC2 = fotoaccoppiatore (MOC 3040)
R1 = 12.000 ohm - 1/4 W
C2 R10 = 330 ohm - 1/4 W D1. D2 - D3 = diodi al silicio (1N914)
= 4,7 µF - 16 VI (elettrolitico) R2 = 12.000 ohm - 1/4 W
C3 R11 = 2.200 ohm - 1/4 W D4 = diodo al silicio (1N4007)
= 47 µF - 16 VI (elettrolitico) R3 = 12.000 ohm - 1/4 W
C4 = 10.000 pF R4 = 220.000 ohm (trimmer) R12 = 1.000 ohm - 1W DZ = diodo zener (7,5 V -1W)
C5 = 330.000 pF DL = diodo led
R5 = 12.000 ohm - 1/4 W F1 = fusibile (5 A)
C6 = 100 F . 16 VI (elettrolitico) R6 = 12.000 ohm - 1/4 W Varie
R7 = 12.000 ohm - 1/4 W ALIM. = 220 Vca
IC1 = integrato (4069)
546 547
ne, comportandosi da normale amplificatore per
+ • 0mo'
i piccoli segnali.
La sezione "b" inverte il segnale, mentre il con-
densatore Cl stabilisce una reazione positiva, che
FOTOTRIAC.
39ka
Le uscite dei tre oscillatori sono collegate con i
catodi di tre diodi al silicio (D1 - D2 - D3).
La corrente fluisce attraverso la resistenza R8 ac-
cendendo il diodo led DL soltanto quando le usci-
te dei tre oscillatori si trovano allo stato logico 6
·4 "alto". 4
CIRCUITO DI POTENZA
CIRCUITO
La sezione di potenza del progetto di figura 2 è
_e ·6 presieduta, principalmente, da un TRIAC, il qua-
le viene innescato dal triac, contenuto interna-
"ZERO CROSSING"
mente a IC2, tramite la resistenza Rl l. Fig. 5 • Il fotoaccoppiatore, modello MOC 3040, prescritto nell'elenco componenti, è
schematizzato sulla sinistra; sulla destra è riportato il componente cosi come esso
Fig. 4- Disegno in grandezza naturale del circuito stam-
II TRIAC è dotato di una rete resistivo-capacitiva appare nella sua veste esteriore e dalla quale si può rilevare la posizione esatta del
pato che il lettore dovrà riportare su una basetta-sup- (R9 - C4) di protezione contro eventuali impulsi piedino 1 dell'integrato.
porto di materiale isolante. di tensione che potrebbero innescare in modo er-
rato il componente.
Il fusibile FI offre una buona protezione contro i
cortocircuiti, ma questo deve essere dimensionato
per il carico reale e in considerazione del fatto
che, a freddo, le lampade ad incandescenza assor-
(42)
me un diodo in diretta (semionda negativa di rete).
Il diodo D4 devia la corrente positiva di C5 sul
bono degli elevati picchi di corrente.
Per proteggere in misura molto più efficace il cir-
cuito di figura 2, soprattutto nei casi in cui una o
prontato il circuito stampato, il cui disegno in
grandezza reale appare in figura 4.
o -V
più lampadine bruciano, conviene sovradimen- Per essere certi di raggiungere l'immediato suc- 7 r
condensatore elettrolitico C6, il quale si carica ad sionare il TRIAC, facendo uso di un modello da
ogni ciclo di rete, fino a raggiungere il valore di 35 A almeno. cesso, basta accertarsi, in sede costruttiva dell 'ap-
tensione di 7,5 V 0,6 V = 6,9 V, cioè quello di parato, di eseguire delle ottime saldature a stagno
L'integrato IC2 isola elettricamente il circuito di
zener diminuito della caduta di tensione sul diodo
D4.
comando, rappresentato dai tre oscillatori, da
e di inserire i componenti nella basetta-supporto
in modo esatto, soprattutto quelli polarizzati, co-
SIGLA
quello di potenza pilotato dal TRlAC. E questo me i condensatori elettrolitici, i diodi al silicio, il
A questo punto raccomandiamo a coloro che isolamento avviene per mezzo di fotoni, ovvero
debbono operare con tensioni di rete molto di- diodo zener ed ogni altro semiconduttore. I
tramite un raggio di luce. Infatti, l'integrato IC2, I due integrati ICI -IC2 debbono essere applicati
sturbate, di inserire un condensatore ceramico, della MOTOROLA, modello MOC 3040, nella J
da 100.000 pF, tra i piedini 7 e 14 di ICI. tramite appositi zoccoletti. Il TRIAC, se rappre-
sua composizione interna realizza l'accoppiamen- sentato dal modello prescritto BTA 08- 700A, è
L'integrato ICI appartiene alla serie 4.000 ed è to fra un diodo led emettitore di luce e un FOTO-
realizzato in tecnologia CMOS metal gate. Esso dotato di aletta metallica radiante dell'energia
TRIAC. II led si comporta da trasmettitore dei termica totalmente isolata, se invece si fa uso del
contiene sei inverter, ossia sei circuiti che, in usci- segnali di pilotaggio, il FOTOTRIAC da ricevito-
ta, presentano uno stato logico opposto a quello modello BTA 08- 700B, allora ci si deve ricordare
re di questi. Il tutto è racchiuso in un contenitore che la piastrina metallica del componente è colle-
d'entrata. I tre oscillatori sono realizzati tutti allo di tipo dual in line, dotato di sei piedini, come in-
stesso modo, con due sezioni ciascuno. dicato in figura 5. gata elettricamente con l'elettrodo A2 (figura 6). Al A2 G
Esaminiamo ora il primo dei tre oscillatori, quel- Una volta terminato il montaggio del modulo
lo disegnato all'estrema sinistra dello schema di elettronico, il collaudo del funzionamento di que- Fig. 6 • Sono due i modelli di TRIAC utilizzabili nel pro-
sto si esegue nel seguente modo. Tramite un tra- getto di pilotaggio di luce festose: BTA 08-700A e BTA
figura 2. MONTAGGIO E COLLAUDO 08-700B. Nel primo, l'aletta metallica rimane elettrica-
La sezione "a" di ICI è reazionata dalle due resi- sformatore di rete (220 Vca- 12 Vca ± 20 Vca), mente isolata dai tre terminali del componente, nel se-
stenze R2 - R 1 e tende a funzionare linearmente Il montaggio del dispositivo descritto in queste anche di piccola potenza, si alimenta il circuito di condo risulta collegata con il conduttore A2 centrale.
con l'ingresso e l'uscita, attorno alla soglia pari pagine si esegue nel modo indicato nel piano di figura 2 nei punti indicati con le lettere X-Y,
alla metà del valore della tensione di alimentazio- cablaggio riportato in figura 3, dopo aver ap- praticamente fra il punto di saldatura C5 - R12ed
il terminale 4 del circuito. Si evitano in tal modo
548
549
220V
- -
220V LAMP. DA 0,1A
cv c
Il ~ Il Il
& ± & 90 V
$ % 8
48V 4V
pericoli di scosse, essendo il circuito collegato di- IL CARICO elemento dispersore del calore, la stessa aletta di dere nel collegamento del tipo in serie riportato
rettamente alla rete. A questo punto, se il mon- cui è già dotato il semiconduttore. Ad ogni mo- nello schema di figura 8. Ciò che importa, invece,
taggio è stato eseguito senza errori, il diodo led In fase di collaudo dell'apparato generatore di lu- do, per usufruire di comportamenti sicuri del di- è la somma totale delle diverse tensioni di lavoro
DL deve accendersi e spegnersi, con una succes- ci festose, si è fatto uso di un carico di soli 20 W, spositivo, è sempre conveniente ricorrere all'im- delle singole lampade, che non deve superare il
sione di originali combinazioni, regolabili con il ma in sede di applicazioni pratiche il carico può piego di radiatori di calore. valore della tensione di alimentazione.
trimmer R4. Ma se DL non si accende, allora il raggiungere potenze dell'ordine dei 1.400 W ed Per i lettori principianti, completiamo la nostra Nell'esempio di figura 8, la somma delle tensioni
modulo elettronico necessita di un accurato con- anche più, se si utilizzano TRIAC di maggior po- esposizione tecnica, con la presentazione di due ammonta a:
trollo, con lo scopo di individuare l'errore com- tenza. semplici esempi di carico, quelli riportati nelle fi-
messo. gure 7 e 8. 24V +12V+6V+12V+24V +90V +48V+4V=220V
Ovviamente, in relazione con la potenza elettrica Come si può notare, si tratta di due tipi diversi di
Una volta constatato il regolare lampeggìo del pilotata, si debbono adottare alcuni accorgimenti
diodo led DL, il trasformatore da rete, utilizzato per il raffreddamento del TRIAC. Per esempio, collegamenti di più lampade, uno in parallelo (fi- Qualora il totale della somma delle diverse tensio-
per il collaudo, non serve più ed i collegamenti di con potenze fino a 100 W, il TRIAC può funzio- gura 7) e l'altro in serie (figura 8), nei quali, per ni risultasse inferiore al valore della tensione di
questo con il modulo elettronico vanno eliminati. nare liberamente senza provvedere al suo raffred- chi ancora non lo sapesse, la potenza elettrica alimentazione, che nel nostro caso è quella di 220
Tra i morsetti 2 - 3, invece, si deve ora collegare damento. Mentre con potenze fino a 800 W, il complessiva del carico è determinata dalla som- V, allora, almeno una lampadina si brucia. Se il
un carico, per esempio una lampada ad incande- componente deve essere equipaggiato con un ra- ma delle singole potenze delle lampadine. totale della somma delle tensioni supera il valore
scenza da 220 V - 10 W + 20 W, ossia di bassa diatore, che può rimanere internamente alla sca- Nel collegamento in parallelo, tutte le lampade di 220 V, le lampade diventano un po' meno lu-
potenza. Quindi si inserisce la spina in una presa- tola contenitrice. Quando invece si lavora fra gli debbono essere idonee all'alimentazione con uno minose.
luce e si rileva, assieme all'accensione del diodo 800 W e i 1.400 W, allora il TRIAC deve essere stesso valore di tensione che, nel nostro caso, è
led DL, quella della lampadina in funzione di ca- raffreddato mediante apposito radiatore montato quello di 220 Vca. La potenza invece, può essere
rico elettrico del dispositivo. diversa. Nell'esempio di figura 7, la potenza com-
in posizione esterna al contenitore. Per esempio,
Per apprezzare gli originali effetti luminosi, basta se il carico è composto da dieci lampade, diversa-
intervenire sul trimmer R5, regolandolo a piacere. mente colorate, della potenza di 20 W ciascuna,
plessiva del carico ammonta a: abbonatevi a:
Il modulo elettronico collaudato, alla fine, deve allora, essendo la potenza totale di 200 W, il lOW + 200W + SOW +5W4 25W = 290W
essere inserito in un contenitore di materiale iso- TRIAC necessita di un radiatore. Se invece si
Essendo le cinque lampade, inserite nel collega-
ELETTRONICA
lante, dal quale dovranno fuoriuscire il diodo led vuol pilotare il lampeggio di una catena di lampa-
mento di figura 7, tutte di potenza diversa, anche
ed il perno del trimmer R5. de, del tipo di quelle impiegate per gli addobbi
natalizi, allora la potenza totale ammonta nor- le correnti che percorrono i loro filamenti saran- PRATICA
malmente a soli 50 W ed è sufficiente, in veste di no di intensità diversa. Mentre ciò non può acca-
550 551
Due tasti per
due concorrenti
alla volta.
ONENTI
Condensatori
Fig. 2- Realizzazione su circuito stampato del modulo elettronico per il gioco della
C1 = 100.000 pF gara ai pulsanti. Le piste di rame, qui riprodotte in colore, debbono intendersi viste
C2 = 22F-16 VI (elettrolitico) in trasparenza, perché in realtà esse compaiono sulla faccia opposta a quella in cui
C3 = 4,7 F - 16 VI (elettrolitico) sono visibili i componenti.
C4 = 1F (non polarizzato)
O C5 = 1F (non polarizzato)
c
1a, Resistenze
R1 = 2,2 megaohm (trimmer)
R2 = 180.000 ohm sono spenti. Ma se, ad esempio, si preme il pul- sezione "b" ritorna allo "O" e l'uscita 4 della
R3 = 1.000 ohm sante PV, l'uscita 4 di IC2 diviene bassa e DLV si stessa funzione NAND assume lo stato '' 1 '', spe-
R4 = 1.000 ohm
accende attraverso la resistenza RIO, mentre gnendo il diodo led DLV. Ma in queste condizio-
R5 = 1.000 ohm
R6 = 4,7 megaohm l'uscita 11 rimane bloccata, anche nel caso in cui ni il test è già finito, i due pulsanti PV e PG sono
R7 = 4,7 megaohm venga premuto il pulsante PG, dato che il piedino stati rilasciati ed il circuito di figura 1 è nuova-
R8 == 4,7 megaohm 12 di IC2 è spinto a "O" e blocca la porta NAND mente pronto per iniziare un altro ciclo.
R9 = 4,7 megaohm "d', che rimane con l'uscita alta, secondo quanto Coloro che volessero evitare il susseguirsi dei cicli
R10 = 1.200 ohm è possibile dedurre da una rapida consultazione continui di test, potranno inserire, fra i piedini 2 e
R11 = 1.200 ohm della apposita TABELLA DELLA VERITÀ. 8 dell'integrato ICI, un terzo pulsante, di tipo
normalmente chiuso, in grado di mantenere
Varie all'interdizione il transistor TRl finché non lo si
Tabella della verità NANO preme.
TR1 = BC107 (transistor)
Come abbiamo già detto, per regolare il tempo di
IC1 = 555 (integrato)
IC2 = 4011B (integrato) I° ingr. 2° ingr. Use. oscillazione di I C 1, occorre intervenire sul trim-
PV = pulsante verde (normalm. aperto)
o o 1
mer R1, ma si può anche cambiare il valore capa-
PG = pulsante giallo (normalm. aperto) citivo del condensatore elettrolitico C2, facendo
&
DLR = diodo led rosso o 1 f 1 uso di un modello a bassa corrente di dispersione,
G
DLV = diodo led verde 1 I o l 1 meglio se di tipo al tantalio da 12 V.
DLG = diodo led giallo 1 1 o Per migliorare l'immunità del circuito di figura 1
ALIM. = 9 Vcc ai disturbi, conviene collegare tra il piedino 5 di
S1 = interrutt. ICI e massa, un condensatore da 100.000 pF.
Tutto ciò si verifica, ovviamente, finché il con-
densatore C4 non si è caricato attraverso la resi- L'alimentazione del circuito di figura 1 si effettua
stenza R9, perché subito dopo il piedino 5 della con la tensione continua di 9 V, derivata dal col-
555
554
# f
EP
+ Fig. 3 - Disegno in grandezza reale del circuito stampato necessario per la composi-
zione della sezione elettronica del dispositivo descritto nel testo.
Ai principianti raccomandiamo di montare i tre
diodi led DLG- DLR - DLV, giallo, rosso e ver-
de, rispettando esattamente le loro polarità, ossia
entr ]
TRE APPARATI
CON L'INTEGRATO
LM 3909
Con uno stesso integrato, molto comune nel glio delle sue possibilità applicative, lasciandone RIVELATORE
da parte alcune per insufficienza di spazio. Oggi,
mondo dilettantistico, abbiamo voluto progettare
tre diversi dispositivi, che si prestano ad innume-
revoli applicazioni pratiche di notevole interesse.
tuttavia, vogliamo colmare quella lacuna, ripren-
dendo, per concluderlo, quel discorso che tanto
DI LUCE
Già nel fascicolo speciale dello scorso anno, ov- scalpore fece fra i lettori. Illustreremo, dunque,
vero nel numero unico di luglio-agosto, presen- degli apparati di grande contenuto didattico e in-
tammo ben dodici progetti, nei quali gesto com- dubbia utilità pratica, ai quali abbiamo attribuito Con il progetto di figura I si possono realizzare toparlante. La quale, al buio, assume il valore di
ponente, che reca la sigla LM 3909, indicò il me- le seguenti denominazioni: diversi dispositivi. Si tratta infatti di un circuito 300 Hz circa, mentre alla luce di un ambiente do-
oscillatore di bassa frequenza che, col variare del- mestico raggiunge i 2.000 Hz. Si capisce quindi
la quantità di luce che colpisce una fotoresisten- quale utilità si può trarre da un tale dispositivo
RIVELATORE DI LUCE za, muta la frequenza del suono emesso da un al- quando se ne fa uso in camera oscura, oppure
SEGNALATORE DI UMIDITÀ
ALTOPARLANTI ALLA PROVA
558 559
FR
@l ti
I JC1
I Y!!II AP e
T
11 121 131 1I Il r ~\\AP~i II cr4 /AILICII r 15V
Fig. 1 • Circuito teorico dell'oscillatore di bassa frequenza che, al variare della luce Fig. 2- Piano costruttivo dell'oscillatore di bassa frequenza alimentato con la ten-
sulla fotoresistenza FR, provoca un cambiamento della frequenza dei suoni emessi sione continua di 1,5 V derivata da una pila di tipo a torcia.
dall'altoparlante.
-----COMPONENTI-----
C1
FR
= 100.000 pF
= fotoresistenza (quals. tipo)
AP = altoparlante (100 ohm)
ALIM. = 1,5 V (pila)
MONTAGGIO DEL RIVELATORE DI LUCE lii iw
t
# ~
TR1
a lr, ìTT 121 IJ
!C1 /f- 1,5V
e
e} ✓ ,,
.% SEGNALATORE.
-
DI UMIDITA
Il
Il ~
Fig. 4 • Schema elettrico del secondo progetto presentato in queste pagine. La nota
emessa dall'altoparlante varia col variare della resistenza applicata alle due bocco-
_
le d'entrata (SONDA).
Con questo secondo progetto di oscillatore, la re molteplici, perché diverse sono le occasioni in
nota generata ed emessa dall'altoparlante varia cui viene richiesto un controllo continuo della re-
COMPONL
,____;,_
col variare della resistenza presente fra le boccole sistenza elettrica.
d'entrata. Sulle quali si possono inserire due son- Il funzionamento del progetto di figura 4 è assai
de da conficcare nel terreno coltivato o in un vaso semplice. Quando la resistenza in entrata è gran- C1 = 100.000 pF AP = altoparlante (100 ohm)
di fiori, per controllarne lo stato di umidità. Ma de, il transistor non conduce e l'integrato ICI R1 = 100.000 ohm TR1 = BC1O9
anche in questo caso le applicazioni possono esse- oscilla regolarmente. Mano a mano che la resi- IC1 = LM3909 ALIM. = 1,5 V (pila)
Il- @
1,5V
l- @
Fig. 5.Schema pratico del rivelatore di umidità. Il collegamento con le sonde va fat-
to tramite cavo schermato, con calza metallica saldata a stagno sulla linea di ali-
mentazione positiva.
562 563
stenza fra le due boccole diminuisce di valore, il stenza fra le sonde, immerse nel vaso o sulla ter- TERZO PROGETTO
transistor TRI conduce sempre più agevolmente e ra, è elevatissima.
la frequenza dell'oscillatore aumenta. Per esem-
pio, con valori resistivi attorno ai 100.000 ohm, MONTAGGIO DEL SECONDO PROGETTO
non si ode più alcun suono.
Una interpretazione più immediata del comporta- Il montaggio dell'indicatore di umidità si esegue
mento del circuito di figura 4 può essere fatta pa- con la stessa tecnica adottata per il dispositivo de-
ragonando il transistor TRI ad una resistenza va- scritto in precedenza. Ossia utilizzando il medesi-
riabile, un trimmer o un potenziometro. Questa mo circuito stampato ed applicando le stesse re-
resistenza, ovviamente, va immaginata fra collet- gole costruttive.
tore ed emittore, mentre la base può essere consi- L'alimentatore è rappresentato da una grossa pila
derata il perno del potenziometro. Che si identifi- da 1,5 V, dalla quale il circuito assorbe la corren-
ca con la corrente di base del semiconduttore, alle
cui alte intensità corrisponde una bassa resistenza
te di 0,8 mA, quando l'altoparlante è attivo ed
emette il suono, mentre deriva un'intesità di ben ALTOPARLANTI
e viceversa. In sostanza, dunque, dal paragone
suggerito scaturisce il concetto che TRl equivale
ad un potenziometro in grado di regolare la fre-
8 mA, quando il circuito è allo stato di riposo,
che in pratica corrisponde a quello con le due
boccole d'entrata in cortocircuito (resistenza nul-
ALLA PROVA
quenza di oscillazione. la).
In ogni tipo di applicazione del progetto descrit- Ricordiamo che, inserendo fra le due boccole un
to, la corrente di base del transistor TRl viene re- potenziometro da 2 megaohm, il dispositivo si
golata dalla resistenza esistente fra le due boccole trasforma in quello di un generatore a frequenza Il terzo ed ultimo progetto, presentato e descritto amplificatore, il cui ingresso è rappresentato dal
d'entrata. variabile. in queste pagine, consente di realizzare un valido piedino 8 e l'uscita dal piedino 2.
La condizione di oscillazione ultrasonora può es- Per applicazioni in orti, giardini, serre, dove ne- strumento di controllo degli altoparlanti, da con- L'altoparlante in prova, che va collegato sulle
sere assunta come stato di riposo del circuito, cessiti un costante controllo dello stato di umidità servare nel laboratorio dilettantistico. Con que- due pinzette a bocca di coccodrillo, essendo un
quella sonora come stato di allarme. Nel caso di del terreno, è necessario realizzare collegamenti, sto, infatti, e tramite l'ascolto in cuffia, è possibi- componente reversibile, viene sfruttato nella sua
controllo della condizione di umidità del terreno, fra sonde e terminali d'ingresso del circuito, con le avvertire se corpi estranei si sono introdotti fra funzione di microfono. Come si sa, infatti, gli al-
ad esempio, se questa è normale, nessun suono cavo schermato, connettendo la calza metallica la bobina mobile del trasduttore acustico ed il toparlanti a magnete permanente, quando ricevo-
viene emesso dall'altoparlante; se invece il terre- del cavo con la linea di alimentazione positiva. magnete permanente. no una opportuna energia elettrica, forniscono
no è secco, l'altoparlante si attiva, perché la resi- Come del resto è suggerito nel piano costruttivo 11 circuito teorico del dispositivo è riportato in fi- un suono, ma se vengono coinvolti da segnali
dell'apparato di figura 5. gura 6. Come si può notare, si tratta.di una appli- acustici, allora generano tensioni elettriche. E la
cazione dell'integrato LM3909, senza la reazione cuffia altro non fa che rendere udibile il segnale
positiva contemplata in altre occasioni; manca, elettrico generato dall'altoparlante ed amplifica-
infatti, il condensatore fra i terminali 2 e 8 di ICI. to dall'integrato ICI.
Pertanto l'integrato funziona come un normale Ora, se l'altoparlante presenta alcuni difetti di
ELET'
seaes e.egee
O! ELETTRONICA - RADIO - OM -27 MHa
PRATICA
L IU
IL FASCICOLO ARRETRATO
ESTATE 198
L 3500
a M UALE-GUID
mc al prezzo di L. 4.000
- =5
___:::-_,_ ._._~ -
Chi non ne fosse ancora in possesso, può richiederlo a:
ELETTRONICA PRATICA - 20125 MILANO - Via Zuretti,
MANUALE - GUID 52, inviando anticipatamente l'importo di L. 4.000 a
mezzo vaglia postale, conto corrente postale n. 916205
PER EL ET TR0DILETTANTI o assegno bancario.
564 565
Cl
7 6
IC1 9
CUFFIA
all'AP 6 c3
e
1,5V
11 121 13 e
1,5V
@
Fig. 6 - Circuito elettrico dello strumento di prova e controllo degli altoparlanti, i cui
terminali vanno collegati con le due pinze-coccodrillo. L'efficienza del trasduttore
acustico, o la presenza in questo di corpuscoli estranei, vengono rivelate in cuffia.
non
----COMPONENTI---- collegare
fabbricazione, oppure quando fra le sue parti 100 ohm. La maggior parte dei modelli in com- stica elettronica e che sono di tipo stereo. mento in serie dei due padiglioni ed aumentare il
mobili si infrappongono corpi estranei, in modo mercio, quindi, può essere controllata con questo Anche la corrispondente presa di cuffia, quindi, valore complessivo dell'impedenza.
particolare corpi ferromagnetici attratti dal ma- "prova-altoparlanti". dovrà essere di tipo stereo, come quella disegnata L'alimentazione, così come avviene per i due pre-
gnete permanente, i suoni riprodotti sono metalli- nello schema costruttivo di figura 7, nella quale il cedenti progetti, è derivata da una grossa pila da
ci, distorti e meccanici. E la cuffia è in grado di terminale comune (massa) rimane inutilizzato 1,5 V.
rivelare tali inconvenienti, facendo oscillare il co- MONTAGGIO DELLO STRUMENTO (non collegare), allo scopo di realizzare il collega-
no dell'altoparlante, in avanti e all'indietro, tra-
mite una leggera pressione con le dita di entrambe Lo strumento di prova degli altoparlanti va mon-
le mani. Non si udrà invece alcun raschiamento se tato secondo il piano costruttivo riportato in fi-
il modello di trasduttore in prova è perfetto.
Il circuito di figura 6 bene si presta alla realizza-
gura 7, utilizzando il solito circuito stampato, già
descritto in precedenza e l'ormai noto integrato
Ricordate il nostro indirizzo!
zione di un interfono, oppure di un citofono uni- LM3909. Il quale, anche in questa occasione, de-
direzionale o, ancora, di un dispositivo dello stes-
so tipo ma bidirezionale, purché si raddoppi il
circuito.
ve essere inserito su apposito zoccoletto.
Il tipo di cuffia, da collegare all'uscita dell'ampli-
ficatore, potrà avere un'impedenza di valore
EDITRICE ELETTRONICA PRATICA
Gli altoparlanti, che si possono sottoporre alla compreso fra i 30 ohm e i 300 ohm. Ma converrà
prova con il circuito qui descritto, debbono avere
un'impedenza di valore compreso fra i 2 ohm e i
far uso di uno di quei modelli ultraleggeri, che at-
tualmente invadono il mercato della componenti-
Via Zuretti 52 - 20125 Milano
566
567
e ELEMENTARE che lo distingue dal ''trasformatore in salita'', nel
quale la tensione, applicata all'avvolgimento pri-
mario, si trasforma in valori più elevati su quello
secondario. Questi secondi tipi di trasformatori,
COLLEGAMENTI
N' .2
Più grande è la tensione applicata al primario,
più elevato è il numero di spire con cui questo è
costruito. Facciamo un esempio: se per la tensio-
MISURE
ne di 110 V occorrono 560 spire, per quella di 220
V servono più di 1.000 spire. Il diametro del filo
di rame smaltato invece dipende dall'intensità di PPIM SEC
corrente che si vuol far scorrere nel primario.
Il numero delle spire, che compongono l'avvolgi-
mento secondario del trasformatore, è proporzio-
nale a quello delle spire dell'avvolgimento prima-
Una volta acquisito il concetto di induzione elet- qualche modifica ai valori delle tensioni disponi- rio ed è condizionato dal valore della tensione che
tromagnetica e, conseguentemente, quello di tra- bili, onde derivarne altri, nuovi e diversi, necessa- si vuol ottenere.
sformatore, inteso come la più semplice delle ri per un particolare sistema di alimentazione. Quando l'avvolgimento primario è composto con
macchine elettriche statiche, il lettore deve ora È stato già detto che ogni trasformatore è costi- lo stesso numero di spire con cui è realizzato l'av-
imparare a distinguere i diversi conduttori uscen- tuito da almeno due avvolgimenti, elettricamente volgimento secondario, la tensione presente sui
ti, sia dall'avvolgimento primario che da quello AVVOLG.
separati tra loro; in uno di questi si fa scorrere la terminali del secondario è identica a quella appli- N' J
secondario, con i quali occorre talvolta realizzare corrente, per esempio quella provocata da una cata sul primario. In tal caso non esiste trasfor-
alcuni collegamenti di adattamento, applicando presa-luce, dall'altro si preleva la tensione che si mazione di tensione e si dice che il trasformatore
ovviamente certi elementi di calcolo. Che non so- vuol utilizzare. La quale presenta normalmente è costruito con rapporto unitario (1/1). Questo Fig. 1-II trasformatore, nella sua più semplice espres-
no quelli che consentono di progettare e costruire un valore ridotto rispetto a quello che caratteriz- trasformatore viene spesso adottato dal dilettante sione, è composto da almeno due avvolgimenti elettri•
un trasformatore, perché la facilità con cui oggi si za la tensione applicata all'avvolgimento prima- elettronico, dato che permette di isolare elettrica- camente isolati fra loro: il primario e il secondario. Le
può reperire in commercio questo componente rio, attribuendo alla macchina elettrica statica la mente un circuito dalla rete-luce, pur erogando il sbarrette verticali, disegnate fra i due avvolgimenti,
non incoraggia di certo il dilettante ad intrapren- simboleggiano il nucleo ferromagnetico, sul quale, in
qualifica di "trasformatore in discesa", per indi- medesimo valore di tensione. pratica, si avvolgono i fili conduttori.
dere un compito tanto impegnativo, ma che, mol- care che in esso si verifica una trasformazione di Nello schema di alimentazione riportato in figura
to più semplicemente, permettono di apportare tensione da un valore più alto ad uno più basso e 4, nel quale il trasformatore T1 alimenta la lam-
568 569
padina LP da 12 V-1 W, la tensione di rete a 220
V è costantemente applicata all'avvolgimento pri-
S E R RA P A C C O mario del trasformatore, mentre quella ridotta SJ
sull'avvolgimento secondario è derivabile soltan- 12V
to azionando l'interruttore Sl. Il quale poteva es-
sere montato in serie con uno dei due conduttori
di rete collegati ai terminali del primario di Tl.
Tuttavia, la soluzione preferita nella composizio-
ne del circuito di figura 4 offre maggiori garanzie
di sicurezza, perché isola elettricamente il circuito LP
a
di utilizzazione dalla tensione di rete a 220 V. Un
tale sistema di collegamento deve essere in ogni o
caso rispettato quando, in sostituzione della lam-
pada LP, si inserisce un campanello elettrico, che
viene comandato questa volta da un pulsante
(Sl), che può rimanere esposto agli agenti atmo-
sferici, come la pioggia, la nebbia, l'umidità e il Fig. 4 • Esempio teorico di applicazione di un
trasformatore di alimentazione di una lampada
vapore acqueo. Che sono conduttori di elettricità di piccola potenza. Il modello è quello normal-
e possono quindi rappresentare un costante egra- mente impiegato nei circuiti dei campanelli
ve pericolo per l'operatore, quando si trovano a elettrici. L'avvolgimento primario rimane co-
contatto con i conduttori percorsi dalla tensione stantemente interessato dalla tensione di rete.
di rete. Al contrario, la tensione di 12 V, difficil-
mente può trovare una via di scorrimento diversa
da quella del circuito di figura 4 e promuovere
una corrente dannosa all'organismo umano.
Lo schema di figura 5 propone la realizzazione di questo componente, sono almeno tre: Sulle prime due caratteristiche ci siamo già sof-
pratica del circuito teorico di figura 4. In esso si fermati a lungo. Vediamo ora che cosa si intende
può notare come i terminali dell'avvolgimento TENSIONE AVV. PRIMARIO per potenza di un trasformatore. Riprendiamo
Fig. 2- Vista in "esploso" di un tipico trasformatore primario del trasformatore siano rappresentati da TENSIONI A VV. SECONDARI quindi in esame lo schema elettrico di figura 4,
composto da due avvolgimenti. La funzione del serra- due morsetti-serrafilo, mentre quelli del seconda- POTENZA ELETTRICA nel quale il trasformatore Tl, alimentato nell'av-
pacco è quella di mantenere pressato il pacco lamella-
re del nucleo ferromagnetico, rappresentato da un cer- rio fuoriescono attraverso tre morsetti dello stes-
to numero di lamierini al ferro-silicio, che possono es- so tipo. Ciò perché nell'avvolgimento seconda-
sere diversamente costruiti. rio, come indicato nello schema teorico di figura
4,è stata derivata una presa intermedia, la quale
consente di disporre di tre valori di tensioni ridot- RETE 220V
te in uscita: quella di 8 V, quella di 12 V e, infine,
-!
quella di 4 V, derivabile fra il conduttore a 8 V e
quello a 12 V (12 V 8 V = 4 V).
Se il trasformatore, montato nel dispositivo di fi-
gura 5, fosse sprovvisto di morsetti e relative indi- o
cazioni, l'individuazione degli avvolgimenti può
essere fatta talvolta mediante una semplice osser-
vazione, ricordando che l'avvolgimento primario
è composto da un maggior numero di spire di filo
conduttore di diametro assai più piccolo, mentre
quello secondario è realizzato con poche spire di
filo di rame smaltato di grosso diametro. Per
quanto riguarda poi la presa intermedia, questa
può essere facilmente individuata mediante l'im-
piego di un tester commutato in una scala di bassi
valori delle tensioni alternate.
Fig. 3 • Per sezione del nucleo di un trasformatore si in-
tende la superficie, espressa in millimetri quadrati o
centimetri quadrati, della sezione della colonna centra- POTENZA DEL TRASFORMATORE Fig. 5- Realizzazione pratica di un circuito di alimentazione di una lampadina a bas-
le del pacco lamellare, ossia quella indicata nel dise- so voltaggio tramite un trasformatore di bassa potenza. La presa intermedia a 8 V
dell'avvolgimento secondario rimane inutilizzata, ossia non collegata (n.c.).
gno. Gli elementi che caratterizzano un trasformatore
e che debbono essere citati all'atto dell'acquisto
570 571
T2
2,V
"<u
I
°'
p
l-0 ., ,.10 I a
o I Il 3E e
r
OV @7 1oc v oo II
250 250
@7 E7
250 250
50
25 ;. 50
10
2,5 10 T1 1K
TJ
t
8V
I
6'
,so6 x"°
,o
@I7
t
==O
ov
ov
RETE
RETE 220V
220 V
Fig. 7 • Quando il collegamento in serie degli avvolgimenti secondari viene eseguito
in modo da mettere le tensioni in opposizione di fase, i valori risultanti si annullano.
Fig. 6-Nel collegamento in serie degli avvolgimenti secondari, se le tensioni sono in Nell'esempio di figura, quando sul morsetto O V del secondario di T1 è presente il
fase, queste si sommano, come indicato nello schema e come facilmente rilevabile valore di - 12V, sul morsetto 12 V del secondario di T2 si manifesta la tensione di
tramite il tester. + 12V. Il valore massimo negativo neutralizza quello massimo positivo.
volgimento primario con la tensione di rete di 220 V - I W la quale, per accendersi regolarmente, de- esterno dello stesso trasformatore o su un cartelli- rio, si è detto che in quel modello viene attuato un
V, accende, tramite l'avvolgimento secondario a ve essere percorsa da una corrente di: no di accompagnamento del componente. rapporto di trasformazione unitario (1/1), perché
12 V, una lampadina (LP) da 12 V - 1 W. Ebbene, Se nel circuito di figura 4 la lampadina LP, anzi- il numero delle spire, che compongono i due av-
la potenza elettrica del carico, collegato a TI, qui W : V = A ossia 1 : 12 = 0,083 circa ché da 83 mA fosse stata da 2 A, ma sempre da 12 volgimenti, primario e secondario, è lo stesso.
rappresentato da LP, è di I W e ciò significa che, V, la potenza richiesta dal trasformatore TI sa- Dunque, abbiamo introdotto un nuovo concetto
per realizzare il circuito di figura 4, occorre un Pertanto, la potenza di TI deve essere di: rebbe stata di 24 VA, perché: relativo ai trasformatori, che si aggiunge a quelli
trasformatore da 1 W.In pratica, tuttavia, il tra" già abbondantemente interpretati di tensione e
sformatore deve essere sempre dimensionato per 12 V x 0,083 A = 1 VA circa 12V x2A= 24W potenza, cioè il concetto di "rapporto di trasfor-
una potenza superiore a quella di esercizio, onde mazione".
evitare surriscaldamenti negli avvolgimenti, con Ma al principiante questo particolare non interes- ossia 24 V A. In pratica, tuttavia, il trasformato- Facendo riferimento al trasformatore che accen-
conseguente "cottura" dei conduttori. sa, tenuto conto che la differenza di valutazione re, come abbiamo già detto, deve essere dimen- de la lampadina da 2 A, ossia al trasformatore da
Il valore della potenza elettrica del trasformatore tra le due espressioni diventa minima. sionato per una potenza leggermente superiore, 30 W, possiamo dire che l'avvolgimento primario
si esprime, con rigore di linguaggio, in V A (volt- Si tenga presente che ogni trasformatore viene in questo caso, di 30 VA. di questo è formato da 880 spire di filo di rame
ampère) e non in W (watt). Ma che cosa significa venduto unitamente ai dati che consentono di in- Nel ricordare il trasformatore isolatore da rete, smaltato del diametro di 0,3 mm, mentre l'avvol-
questa nuova grandezza elettrica? Per dirlo fac- dividuare i valori esatti delle tensioni in corri- quello nel quale la tensione di 220 V viene appli- gimento secondario è composto da 48 spire di filo
ciamo ancora una volta riferimento al circuito di spondenza dei terminali degli avvolgimenti. E cata all'avvolgimento primario e poi derivata, di rame smaltato del diametro di 1,2 mm e che il
figura 4 e, in particolare, alla lampada LP da 12 questi dati, di norma, sono riportati sul corpo nello stesso valore, dall'avvolgimento seconda- rapporto di trasformazione, in questo modello di
572 573
condari. E ciò si spiega immediatamente se si tie-
correre all'acquisto di un trasformatore, quando ne conto delle fasi con cui si sommano algebrica-
nel piccolo laboratorio dilettantistico se ne pos- mente le tensioni. Infatti, quando sul morsetto O
siedono diversi modelli, può essere conveniente V del secondario di TI la sinusoide rappresentati-
ricorrere al collegamento degli avvolgimenti pri- va della tensione alternata assume il suo valore 12V 1A 12V 2A
mari, di quelli secondari, di uno o due trasforma- massimo negativo, sul morsetto 12 V dello stesso
12/ 14 12V24 tori, purché vengano rispettate certe regole e si
conoscano a priori i risultati ottenibili.
secondario è presente un massimo positivo e que-
sto stesso fenomeno si verifica nell'avvolgimento
@
Lo schema presentato in figura 6 offre al lettore secondario di T2. Ora, realizzando il collegamen-
un esempio di collegamento in parallelo di due to dei secondari indicato nello schema di figura 7,
trasformatori perfettamente identici, che tutti 12V 14A
il massimo negativo di TI viene collegato con il
possono agevolmente sperimentare, controllando massimo positivo di T2, annullando completa-
i risultati ottenuti mediante un comune tester, mente la presenza di tensione, perché la somma
commutato nelle misure delle tensioni alternate e algebrica dei valori li annulla del tutto ( 12V +
nella portata dei 50 V ca fondo-scala. 12 V = O V).
I due trasformatori TI e T2, teoricamente rappre- Questo stesso ragionamento può essere esteso al
12 V 1A
sentati nello schema di figura 6, sono dello stesso modo con cui vengono collegati gli avvolgimenti
tipo di quello impiegato nel circuito di figura 5, primari i quali, sia nello schema di figura 6 come
cioè trasformatori per campanelli elettrici, identi- in quello di figura 7, risultano collegati in fase.
ci, con avvolgimenti primari adatti alla tensione Pertanto si può concludere dicendo che, quando i
di rete a 220 V ca e avvolgimenti secondari con collegamenti vengono effettuati in modo che le
uscite a 8 Vca e 12 Vca, dalle quali, come già det- fasi concordino, allora le tensioni si sommano;
to in precedenza, è anche possibile derivare il va- viceversa, se le fasi si trovano in opposizione, le
lore di 4 V ca (12 V 8 V = 4 V), utilizzando i
Fig. 8· Collegando in parallelo gli avvolgimenti secon-
dari, uguali per caratteristiche, di uno stesso trasfor-
matore, il valore della tensione disponibile non cambia,
terminali a 8 V e a 12V.
tensioni si sottraggono.
Nell'esempio di figura 7 il valore della tensione se- @
Il collegamento in serie degli avvolgimenti secon- condaria è di O V, perché 12 v 12V = O V. Ma
mentre raddoppia quello della corrente che si può as-
sorbire.
dari di TI e T2, che permette di raggiungere in se la tensione massima sul secondario di T2 fosse
uscita il valore di tensione massima di 24 Vca (12 di 18 V, allora la tensione risultante sarebbe di 6 V
V + 12V = 24 V), rimane valido soltanto se si (18 v 12 V = 6 V). Con un collegamento di tipo
tiene conto del senso di avvolgimento dei secon- in serie e in rispetto delle fasi, la tensione risultante
dari o, come si suol dire più correttamente, se le sarebbe invece di 30 V (12 V + 18 V = 30 V).
tensioni si trovano in fase. E siccome i trasforma-
trasformatore, è di: tori di tipo commerciale sono avvolti a macchina,
tutti allo stesso modo, collegando il morsetto a 12 COLLEGAMENTI IN PARALLELO
880 : 48 = 18,33 V dell'uno con quello a O V dell'altro, si può esse-
re certi di aver rispettato le fasi della tensione. Gli avvolgimenti secondari dei trasformatori pos-
oppure, ma ciò è la stessa cosa: Del resto ciò può essere controllato con il tester, sono anche venir collegati in parallelo, purché
applicato ai morsetti dei trasformatori nel modo vengano rispettate le fasi delle tensioni, altrimenti
220 : 12 = 18,33 indicato in figura 6, ossia con un puntuale fisso i trasformatori sono destinati alla "cottura"
sul morsetto O V di un trasformatore e con suc- completa o, meglio, alla distruzione. La seconda
Riassumendo, il rapporto di trasformazione è da- cessivi spostamenti dell'altro a partire dai valori condizione da rispettare in questo tipo di collega-
to dal quoziente ottenuto dividendo il numero più bassi fino a quello massimo di 24 Vca. Questi menti riguarda il valore della tensione sui secon-
delle spire dell'avvolgimento primario per quello valori, nell'ordine, sono: 8 V-12V-20V-24 V. dari, che deve essere il medesimo. Fig. 9-Esempi di collegamenti degli avvolgimenti se-
delle spire del secondario, oppure dividendo il va- Si può ora concludere dicendo che, nel collega- Il motivo per cui due secondari di uno stesso tra- condari di un trasformatore bifilare. In A si realizza il
lore della tensione primaria per quello della ten- mento in serie e in fase degli avvolgimenti secon- sformatore o i secondari di due trasformatori collegamento in parallelo, per il quale il valore della
sione secondaria. dari, le tensioni si sommano. vengono collegati in parallelo è quello di aumen-
tensione rimane immutato mentre raddoppia quello
della corrente. In B, ossia nel collegamento in serie,
tare la corrente derivabile. raddoppia il valore della tensione mentre rimane co-
Facciamo riferimento allo schema di figura 8, nel stante quello della corrente. In C i due secondari ven-
COLLEGAMENTI NEI TRASFORMATORI L'INVERSIONE DI FASE quale i due avvolgimenti secondari a12V di uno gono utilizzati allo stato originale, quello bifilare sepa-
rato.
stesso trasformatore sono collegati in parallelo,
Gli avvolgimenti secondari dei trasformatori pos- Per constatare il fenomeno dell'inversione di fa- ovviamente in rispetto delle fasi delle tensioni.
sono essere talvolta collegati tra di loro per un se, quello che in pratica annulla i benefici rag- Ebbene, la tensione risultante e disponibile è an-
pratico adattamento al circuito che si deve ali- giunti nel collegamento dei secondari proposto cora quella di 12 V, ma la corrente derivabile è
mentare. A volte, invece, per disporre di un parti- con lo schema di figura 6, si deve comporre il cir- aumentata. E se questa è valutata nella misura di
colare valore di tensione ridotta, oppure per au- cuito di figura 7. Nel quale il morsetto a O V di TI I A per ciascun avvolgimento secondario, il flus- Nel caso dei collegamenti in serie, in precedenza
mentare l'assorbimento di corrente necessaria per rimane collegato con quello a12V di T2. Quindi, so totale di corrente che si può ora assorbire è il esaminati, il valore della corrente derivabile è
un certo impiego, si provvede al collegamento di mediante il tester, è facile constatare come nessu- doppio, cioè quello di 2 A. quello caratteristico di un solo avvolgimento se-
due trasformatori. In pratica, quindi, per non ri- na tensione sia prelevabile dagli avvolgimenti se- condario, se i trasformatori sono uguali, mentre
574 575
bile per l'intensità di corrente derivabile (W = V solo avvolgimento primario e di tre avvolgimenti
Xx A). Facciamo un esempio. Supponiamo di do- secondari, nei quali i valori delle tensioni e delle
mi
ver accendere una lampadina da 12 V- 10 A, la correnti sono diversi, mentre la potenza comples-
& a
cui potenza è di 120 W (12 V x 10A = 120W).
Se questa lampadina viene collegata al solito tra-
sformatore da campanelli da 12 V, la cui potenza,
come è stato detto in precedenza si aggira intorno
ai 30 W, il trasformatore si brucia, perché non è
siva del componente è stabilita dalla somma delle
potenze di ciascun avvolgimento secondario, che
in questo caso ammonta a 62 W. Infatti:
12 V X 1 A= 12 W
in grado di sopportare una potenza tanto elevata 200 V X 0,1 A = 20 W
e, comunque, superiore a quella per cui è stato di- 5V x 6A = 30W
mensionato. Dunque, per accendere quella lam-
padina, occorre un trasformatore con potenza di dunque:
200V 01A 20 W 120 W almeno. In pratica occorre un trasforma-
12 W + 20 W + 30 W = 62 W
tore più voluminoso e più pesante, dato che que-
ste grandezze aumentano coll'aumentare della
potenza. Per esempio, un trasformatore da 1 W Per quanto riguarda le dimensioni del trasforma-
tore è ovvio che pure queste, assieme al peso del
E
può pesare 1O grammi, mentre un altro da 600+
700 W può raggiungere i10Kg. componente, aumentano coll'aumentare della
Lo schema riportato in figura 10 propone il sim- potenza e del numero degli avvolgimenti primari
12V IA bolo elettrico di un trasformatore dotato di un e secondari.
576 577
VENDO materiali surplus integrati TBA750 - 780 - 540
-TMS 1044 - 1045 NL. memorie + transistor AD155
-AD216 - 2N3055 + potenziometri miniatura per equa-
lizzatori + centinaia di materiali elettronici in cambio
di un CB sui 27.125 MHz 3 ch 1 W.
COMPRO riviste di Elettronica Pratica (dal 1972 in poi), VENDO amplificatore 10 + 10 W (alim. 12cc) comple-
VENDO computer MSX Sony HB-10P nuovissimo con VENDO ricetrasmettitore CB mod. "Connex 3900'-271 to di dissipatore ma senza contenitore a L. 3O000.
scatola, + registratore Sony e 5 giochi dei migliori. Il progetto cinescopio, alcuni numeri di Radio Rivista.
canali in AM/FM/USB/LSB/CW completo di 18 mt. cavo Pago adeguatamente. Possiedo schemi di microTX e Eventualmente scambio con RTX gamma 27 MHz fun-
tutto a L. 650.000 trattabili.
RG58 + antenna Ground Piane 27 MHz e rosmetro a Li- TX onde medie, ricevitori didattici e oscillatori per varie zionante.
COSENTINO ANTONIO - Via A. Ferretto, 13/4 - 16143 re 270.000 trattabili. BIANCO PAOLO . V.le Colli Aminei, 36 80131 NAPOLI
GENOVA Tel. 508875 ore pasti frequenze.
MASSIMO - Tel. (0831) 996643 ore pasti PARISI FRANCESCO • P.O. BOX 21 • 80040 S.GENNA- -Tel. (081) 7410838 dalle 15 alle 18
RO VESUVIANO (Napoli)· Tel. (081) 8657364 dopo le 21
VENDO provatransistor professionale ICE transtest
VENDO calcolatrice scientifica PB80 della Casio con 662 nuovo in ottime condizioni a L. 30.000 (di listino co-
programmi gioco + libretti per l'uso, a sole L. 100.000. sta L. 40.800).
ABATE VINCENZO . Via G. Giacalone, 3/5 - 16141 GE- MADEO GERARDO - Via Conca D'Oro, 2 • 87068 ROSSA-
NOVA· Tel. (010) 868562 NO SCALO (Cosenza)
579
578
Piccolo mercato del lettore Piccolo mercato del lettore
I signori lettori che intendono avvalersi della Rubrica « Vendite - Acquisti - Permu-
te » sono invitati ad utilizzare il presente tagliando.
UN PARAMETRO POCO NOTO della capacità e della tensione di lavoro, che lei ha
TESTO (scrivere a macchina o in stampatello) prudentemente sovradimensionata, ma non quel
Tra il collettore e la massa del transistor di poten- parametro, peraltro poco noto, ma della massima
za dell'alimentatore a commutazione, da me adi- importanza in certe applicazioni, come quella del
bito ad apparato da banco, è collegato un con- suo alimentatore e che provvede ad immunizzare
densatore da 1.000 pF - 1.000 Vl, che ora si è gua- il condensatore in presenza di grandi variazioni di
stato a causa di un eccessivo surriscaldamento e tensione. Ovviamente, questa grandezza fisica in-
conseguente fusione. Purtroppo, tale fenomeno teressa relativamente i principianti, mentre deve
si è ripetuto anche dopo la sostituzione del com- essere tenuta in molta considerazione quando il
ponente danneggiato con altro nuovo e sicura- componente lavora in presenza di forti impulsi di
mente funzionante che, ritenendo di disporre di tensione, oppure con segnali a radiofrequenza,
un maggior margine di sicurezza, ho scelto fra i come avviene nelle alimentazioni a commutazio-
modelli dello stesso valore capacitivo ma con ten- ne negli stadi orizzontali dei televisori, nei moni-
sione di lavoro superiore, esattamente di 1.500 Vl. tors e nei trasmettitori. Tale prerogativa dei con-
La stessa cosa si è verificata puntualmente dopo densatori è solitamente espressa in volt al micro-
successive sostituzioni ed ora, essendomi alquan- secondo attraverso la formula dV/dT, ossia tra-
to scoraggiato, ho deciso di rivolgermi a voi per mite la massima variazione di tensione nel tempo.
ascoltare il vostro parere in merito e, soprattutto, I normali condensatori plastici, ad esempio, sop-
per sapere quale errore tecnico sto commettendo. portano variazioni di poche decine di volt al mi-
BINI CESARE crosecondo, ma esistono modelli che possono im-
Inserite il tagliando in una busta e spedite a: Brindisi punemente affrontare qualche migliaio di volt al
microsecondo. Tenga presente che questo para-
AT Lei non sta commettendo alcun errore di cablag-
metro non dipende dalla tensione di isolamento,
per cui a nulla serve montare un condensatore
gio, perché il comportamento anòmalo descritto con tensioni di lavoro più elevate. Utilizzi invece
- Rubrica « Vendite - Acquisti - Permute »
un modello per impieghi impulsivi, che qualsiasi
è da attribuirsi soltanto al tipo di condensatore
Via Zuretti, 52 - MILANO. casa produttrice di condensatori annovera certa-
sostituito, per il quale sono state rispettate le due
caratteristiche fondamentali, vale a dire i valori mente nei propri cataloghi.
581
580
IL TELEFONO IN CUFFIA
1
C2 =
cuffia, in un locale adiacente. Come posso fare?
J
C3 = 100.000 pF
MAGGI ACHILLE C4 = 220 F - 16 VI (elettrolitico)
Varese C4
BATTERIA IN TAMPONE
Questo è il circuito che realizza il suo programma
Raccolta PRIMI PASSI - L. 14.000
Al mio ricetrasmettitore vorrei collegare una bat-
teria in tampone, che possa entrare in funzione in e per il quale occorre una batteria a 12 V-8 AH. Nove fascicoli arretrati di maggiore rilevanza didattica per il principiante elettro-
caso di sospensione dell'erogazione dell'energia La lampada LP, da 6V- 5Wnon serve per far lu- nico.
elettrica. ce, ma per limitare la corrente di carica alla batte-
ROSSI EMILIO ria. Questo impianto è valido per ricetrasmettito- Le copie sono state attentamente selezionate fra quelle in cui la rubrica « PRIMI
Napoli ri con potenza massima di 5w. PASSI» ha riscosso il massimo successo editoriale con i seguenti argomenti:
1° - Il tester
2°. Il voltmetro
P9Tra
r- :
me,
' Ali&j
Ppgon,
-----.@
5 .-
f.... e
e
ROSSO 3°. L'amperometro
582 583
AMPLIFICATORE BF
Li 1
Frosinone C1 = 1F (non polarizzato)
C2 = 1F (non polarizzato)
Il circuito qui pubblicato utilizza un classico ope- C3 = 100 pF ... 470 pF
C4= 1F (non polarizzato)
razionale, che offre un guadagno in tensione tan- C5 = 1F (non polarizzato) 2I. ll..
-
to più alto quanto più basso è il valore di impe-
denza della sorgente di segnale. Con il potenzio- CT
metro R3 si controlla il volume, con R4 il tono Resistenze Il I ere C5
e
(note alte). Ovviamente, per questo secondo tipo R1 = 33.000 ohm ll 3 9V
di controllo, occorre individuare sperimental- R2
R3
= 33.000 ohm
= 2 megaohm (potenz. a variaz. lin.)
e
mente, tra 100 pF e 470 pF, quel valore capaciti-
vo, da attribuire a C3, che consente i risultati più R4 = 2 megaohm (potenz. a variaz. lin.)
graditi. L'alimentazione può essere compresa tra Er i
6 Vcc e 30 Vcc. I collegamenti, tra /Cl e i poten- Varie
ziometri, debbono essere cortissimi, mentre C5 IC1 = F 741
•E
deve essere inserito direttamente fra i terminali 4 S 1 = i nterrutt.
e 7dell'integrato. ALIM. = 9 Vcc
SONDA PER RADIOFREQUENZA Il circuito qui pubblicato deve essere realizzato in stor FTJ amplifica i segnali AF, mentre il diodo IL GALLO ELETTRONICO
un contenitore metallico, di piccole dimensioni, DG li rivela. Questo dispositivo si presta anche
Per effettuare l'allineamento in un mio radiorice- collegato a massa. In una delle due estremità è per il controllo degli oscillatori locali dei ricevito- Vorrei costruirmi un semplice dispositivo, ali-
vitore per CB, dovrei utilizzare una sonda RF per presente il puntale-sonda, nell'altra il pulsante Pi ri radio. mentato a pile, in grado di informarmi quando la
il prelievo di segnali di modesta entità, di valore e la presa d'uscita per il tester. Per filtrare mag- notte finisce e comincia il giorno. Insomma, si
compreso fra O, 1 V e 2 V. Potete favorirmi uno giormente l'alimentazione, lei può inserire, fra il tratterebbe di realizzare un gallo elettronico.
schema semplice, con il quale poter realizzare lo punto di incontro di R3 e P1 e massa, un conden- SACCHETTI MICHELE
strumento senza ricorrere all'acquisto di un appa- satore ceramico da 100.000 pF. I diodi al silicio, Roma
rato commerciale? collegati in ingresso, fungono da elementi di pro-
AVANZI MARCO tezione del circuito, purché le potenze in gioco Niente pile, ma quattro o più cellule solari per
Torino non siano di tale entità da distruggerli. Il transi- Condensatori
conferire al gallo elettronico una sua totale indi-
C1 = 5 pF pendenza. Ogni cellula, esposta al sole, può ero-
C2 = 10.000 pF gare la tensione di 2 -d Ve far fischiare il BUZ-
C3 = 1.000 pF ZER attivo, preferibilmente di tipo MURATA.
C4 = 10.000 pF
Resistenze
?
9V
R1
R2
R3
R4
R5
=
=
1 megaohm
470 ohm
= 1.000 ohm
= 10.000 ohm
= 50.000 ohm (trimmer reg. sens.)
6opiù , +
CELLULE -
SOLARI
ROSSO
+
PUNT
- Rl R2
DG
TESTER
e
Varie
D1 ... D4
FT1 =
= diodi al silicio (1N914)
2N3819
NERO
BUZZER
2V fs J1 = imp. RF (220 H)
DG = diodo al germanio (quals. tipo)
PINZA p1 - pulsante (normai. aperto)
584 585
OSCILLATORE AD ONDA QUADRA
un 'armonica superiore tramite un buon ricevito-
re. Il circuito funziona con qualsiasi quarzo di
Disponendo di un quarzo da 100 KHz e di un in- frequenza inferiore a quella citata.
tegrato 555, vorrei con questi e pochi altri ele-
1
menti realizzare un oscillatore ad onda quadra RI Il Il 1 8
2 7
per la composizione di un marker. Condensatori 3 6 Il S1
I
7 8 4
BOGLIARDI LUIGI C1 = 5/60 pF (compensatore) 4 5
Novara C2 = 10.000 pF
= I c1 3
C3 1.000 pF
-
Xl
.l
Il circuito che qui pubblichiamo funziona perfet-
tamente. Il compensatore Cl consente di effet-
C4 = 100.000 pF
-
~
T
I
l
c3ll c4
e
tuare la taratura sulla frequenza di 100 KHz. Ov-
viamente, per tale operazione, dovrà servirsi di
un preciso frequenzimetro, oppure ascoltare
Resistenze
R1
R2
= 1.000 ohm
1megaohm 1T 9V
e
EC ZIONALMEN E
Varie
IN VENDITA LE DUE ANNATE COMPLETE X1 = quarzo(100 KH2) S1 = interrutt.
IC1 =555 ALIM. = 9 Vcc
1984 - 1985
AL PREZZO DI L. 18.500 CIASCUNA
LAMPEGGIATORE A LED
Coloro che, soltanto RI 8
recentemente, hanno Per completare la realizzazione di un giocattolo,
conosciuto ed apprezzato la mi servirebbe lo. schema di un semplice lampeg- 7
r
validità didattica di --
Elettronica Pratica, giatore a diodi led alimentato a pile.
immaginandone la vastità di ALBINI RICCARDO R2
programmi tecnico-editoriali
svolti in passato, potranno
ora aggiungere, alla loro
iniziale collezione di riviste,
Ancona
R3
l ICI 3
e
3V
queste due annate proposte Il funzionamento di questo circuito dipende dalla 6
e
In offerta speciale a tutti i
nuovi lettori.
configurazione di oscillatore astabile con cui vie-
ne utilizzato l'integrato 555. Quando l'uscita 3 è
"alta', si accende DL2, quando è bassa si accen-
t 2
! Condensatore
s
LATORE CW RX MULTIGA C1 = 500.000 pF
Resistenze
R1 = 1.000 ohm varie
Richiedeteci oggi stesso una od entrambe le annate qui illustrate, inviando, per ciascuna di esse, R2 = 10.000 ohm IC1 = 555
l'importo anticipato di L. 18.500 a mezzo vaglia postale, assegno bancario o conto corrente postale R3 1megaohm (trimmer) DL1 = diodo led
n° 916205 ed indirizzando a: Elettronica Pratica - 20125 Milano • Via Zuretti, 52. R4 = 150 ohm DL2 = diodo led
R5 = 150 ohm ALIM. = 3Vcc
586 587
FUZZ BOX uscita di 1 m V circa, oppure di tipo a condensato-
re già preamplijicati.
Per rendere irriconoscibile la mia voce, quando
trasmetto sulla frequenza dei 27 MHz, mi sono Condensatori
servito di un fuzz box da me costruito, il quale
tuttavia non funziona come io vorrei. Ora deside- C1= 100.000 pF
C2 = 100.000 pF R1 R3
ro cambiare circuito, con lo scopo di raggiungere
risultati migliori. Potete aiutarmi? C3 = 100.000 pF
C4 = 100.000 pF
MARTINELLI ANDREA
Trento 2
Resistenze
Realizzi questo semplicissimo progetto, nel quale R1 = 2.200 ohm
l'integrato amplifica oltre 3.000 volte in accop- R2 = 2.200 ohm
piamento con microfoni di 1. 000 ohm di impe- R3 = 3,3 megaohm 3 c4
denza. I due diodi DI - D2, collegati in antiparal- R4 = 560.000 ohm
lelo, tosano drasticamente il segnale di bassa fre- R5 = 47.000 ohm
quenza, arricchendolo di armoniche. Si ricordi di R2
schermare i collegamenti di ingresso e di uscita e Varie R5 USC.
di sistemare il circuito in un contenitore metallico IC1 = A 741 BF
collegato a massa. Il carico in uscita dovrebbe es- D1- D2 = diodi al silicio (1N914)
sere ad alta impedenza, idoneo per segnali di O, 7 S 1 = i nterrutt.
Vpp circa. Sono consigliabili i microfoni con ALIM. = 9 Vcc
TR1
l'abbonamento annuale a
l, l
1I
-
Varie
Resistenze DZ = diodo zener (5,6 V-1W)
l. IE.
- --- - --- R1 = 1.000 ohm DL = diodo led
'RQ)MICA Dnnnw R2
R3
= 5.000 ohm (trimmer)
= 1.000 ohm
BUZZER di tipo attivo
TR1 = BC107
588 589
SCA
DI TOLE
IVIONTAGGIC
ELETTRONICHE
~~~ ltìil
RS 220 RICEVITORE PER TELECOMANDO A RS 221 TRASMETTITORE PER TELECOMAN-
RAGGI INFRAROSSI. DO A RAGGI INFRAROSSI
E S1jlO studla!O pertu/lllona,a col Kit RS 221 (Trasmm1101e per Serve a trasmet tere gk impulsi di comudo & rag gi 1nfrerw:s.1 par
PK 004 Alimentatore stabilizzato 12v2, !iA telecomandoaragg1mlrarou1)epuòesserep1ed:r,posloptrdut
dittrsi mod di tonhonamento tramtc un apposto devtote
i1Ki1RS220.
1) Un 1elè. d!e la pane del diapot1lrvo. si ecCILa ogm qual vo)l11 la portala è d1c1rca cheet metn
EFFETTI LUMINOSI ACCESSORI PER AUTO E MOTO pK 005 Alimentatore stabilizza1.o !i .,_ 2!iV 2.A r apll(ls1to smsor e a R I dell"RS 220 ru;rva un treno d1 lffl9 Ultl a
•1 (]. __
. . ""e Lampeggiatore regolabile 5 + 12V '4 e;,,, la tensio11a d1 a)lmelllal!one deve essere dt 91/cc e rassorl>lmento
Luci psichedeliche 2 vie 750W/canale
Luci psichedeliche 3 vie 1500W/canale
Luci rotanti sequenziali 1 O vie 800W /canale
L
l '3 tM0o
,UQUO
.. j
r Variatore di luce per auto
Accensione automatica luci posizione auto
'I 1400
11
g14 1verter 12Vce 220Vca 40
R I 11,nmeuo dall"RS 221 Quando gli impulsi cuur,o il relii
!Orna•nposo
2/ 11 relè su ecrits quando il sensore vene vestito dagli impouls
è di circa 5SrnA Con UAa nonnale battena per radioline da 9Y
i
Strobo mtermittenza regolabile l 11 IIOV ti .... 2%.%7.%:%8ove l
Il 1
23
pK 01 !i lnverter 12Vcc 220Vca 1 OOW d RI uasmes!.l dall"RS 221 e anche quan do ques ti cessano l
relèreuae_ctnato Perd1secrnilrlo otcorrenuowarRenle 111vIillre
dì 1ipo olcalma possono essere trasmessi p di IO0 mpulsi di
Semaforo elettronico
Luci sequenz. elastiche 6 vie 400W /canale
Luci stroboscopiche
~
l
)/ !IU!I
ODOQ
"'"""
:I 'f.lP. Interfono per moto •
Avvisatore acu,s1ico luci posizione per auto Il
ool trasmetrnore un altro ucno d1 1111pt1ls1 a R t. hmrianando tosi
da vero e propno in1errunore.
comando
.
ta corrente m,is.ima ~oppor1ab1le dai conlatU del raie è di 2A
Luci ps1chedehche 3 vie 1 OOOW ,40oo
1 Electronic t.est mutt,funzioni per auto
Riduttore di tensione per aut-O Il lI13fP 1111
ur la ten1ione di alimM1te1iane può essera compreu tra g e 15
Luci psichedeliche microfoniche 1000 W l ... r.oo 4 1 Indicatore etf. batteria e generatore per _a uto Ycc e la massuma tonane asorbta é d ca 100mA4 Usando
a:: E
APP. RICEVENTI-TllAS MITTENTI E ACCESSORI 't '' I
Commutatore a sfioramento per auto
i
• l
u I
·,._··--
Ricevitore AM didattico ,., I 2 Antifurto per auto
:I M1croricev1tore FM l ~ I 4 Luci psichedeliche per auto con microfono
Indicatore d1 assenza acqua per tergicristallo
lI , 9llll
llt $7 Prova quarzi l 4 ' l,
H Trasmettitore FM 2W I
IIIIOU J?t Avvisatore automatico per luci di posizione auto
1e
3 :t
··-
Mini ncevitore AM supereterodina Ritardatore per luci freni extra I
IIS 12
112
l•t Radiomicrofono FM
Amplificatore Banda 4 - 5 UHF
I
I
·- s t 3 Interfono duplex per moto l 190»
lii ,, Mcrotrasmettitore A. M. l
TEMPORIZZATORI L.45.000 L.23.000
" t.·c Mini ricevitore FM supereterodina
Preamplificatore d'antenna universale
Trasme1t11ore FM 90 - 160 MHz 0,5 W
Vox per apparati Aice Trasm1nenti
L
I
l
I
ne,i,o
7e
23 0nano
30JI.DD ••"... ,,.n..... Temp. autoalimentato r~ abde 18 sec. 60 min.
Temporizzatore regolabile 1 + 100 sec.
Avvisatore acustico temporizzato
Temporizzatore per luce scale
•
I
I·
J:=
I IIIC
liilQtf
RS 222 ANTIFURTO PROFESSIONALE A UlTRASUONI
É un annfuna lii opo ~olurn tricò a rivrlalJOfl e di movimen to con carattenstiche e stabta veramente eccenonat grado d velare movimenti
5
in
Ricevitore per Radiocomando a DUE canali l $s
Trasmettitore per Radiocomando a DUE canali
Trasmettitore di BIP BIP
Trasmettitore Audio TV
l
L
I
300»
20o
14wa
Il
l'l< fii
• J
Temporizzatore per canea batterie a-I N-i-Cd
Tem porizzatore ciclico
Temporizzatore programmabile 5 sec. - BO ore
I
I
ftJ.l:.'tJ
4a •
e
PK 002 Generatore di luci psichedeliche d peroe alla distanta di oltre 10 met.n
E prevista una tensione d alrentazuone d l2Yct a puO qumth enu& n11alla,to in usa o m au10. Il mon1dggI0 nC1n prese/lla alcuna diH1toltà
ad il tunziona inento è certo II quant o, nel di1pQl 1tìvo. non es1s1ono punti di taratura. La hequgn ra d1 emIssIone (arca 40K Hl) è n!]Orosamente
f)8(.l(I PK 003 Booster Hl-fl 20W stabile e costan1e 1J1 quanto è comroftala da un quarzo. Tra LEO 1ndtcano 11 buon hrnzionamanto di lutto 11 s1st1ma
.
Ricevitore a reazione per Onde Medie I
Mmi Stazione Trasmittente F.M l ~-..,_;i ANTlfURTI ACCESSORI E AUTOMATISMI Le uotcilt ctgolazroni del d1sposilrvo sooo qu,ne the [utente dovrà impos tare a tua dsrre one
Super Microtrasmettitore F.M. H &(;,j Antifurt_o professionale
PK 01 O Effetti luminosi sequenziali 1) sensblit di rvebenone di movima:n,o 3) rempo d1 ~;!T•1a ,ra 1 1 60 uc.ondi
Microtrasmettitore FM. ad alta efficienza
Amplificatore di potenza per microtrasmettrtore L
24
~ •. 00\'! 3 7%t4
111
Se.rrarura a combinazione elettronica
Dispos-itivo per_la regrstr. telefonica automatica
2) 1e-mpo di usc({a Ira 1 e 0 econdi 4}tempo di allarme tra 5 set. e 2.5 minuti
lnoltre1ld1ipos 1tN08~ 1ruitos.u duedrver11 circurt1itllmpat1oollegantraloroda
EFFETTI SONORI
Sirena elettronica 30W
Generatore di note musicali programmabile
.
~
.,
34.Me
... 1 :!I
....
""n ,o
t4e
Chiave elettronica
Antifi,irto universale (casa e auto)
Ricevitore per barriera a raggi infrarossi
Trasmettitore per barnera a raggi infrarossi
Automatismo per riempimento vasche
due sori lih in modo che le sezon ncsvente t trasm ttente possano essere dspos te
nel modo e d1starua 1It1m110 più oppo nuno. Il citrpo~rtrvo pub cosi essere uh!u:zalo
anche come bm1er11 e uhrasuon1. tauorb rmen10 e d1 etrca 70 mA in con dllione di
ripos o e 130 rnA in allarme La corrente massiva sopp onabile dar contatti del rei!! è
....
d 10A
,_
Truccavoce elettronico
Campana elettronica
Sirena elettronica bitonale
I
2 be
j ,u
lii
:,,.,,,
#z:4:.%%.%
IM
Ricevitore ad ultrasu-om
' :a -
·- H ,,. :7.%:±:12°°
Sirena italiana Rivelatore di movimento ad ultrasuoni
Dispos itivo autom. per lampada di emergenza
Cinguettio elettronico
Tremolo elettronico II I74·-
000
L.75.000
um
Distorsore FUZZ per chitarra
Sirena Americana I pt RrcevItore per telecomando a raggi mf_raross ,
l
Trasmettitore per telecomando a raggi infraross i RS 223 TEMP08IZZATORE PROGRAMMABILE 5 SEC. - 80 ORE
Antifurto professionale a ultrasuoni Il cuore di quuto t1mponwlore i! formalo da un par1itt1lare circuito muigrato nel cui interno vi sono ben 24 d1YJ~011 dI freQUenra e due
... 32 oo
t
,
ng I Filtro cross-over 3 vie 60W ACCESSORI! VARII DI UTILl~ZO puo essere tattn funzrnnara m mudo nonnale o come temponzzatore ciclico e puO nst1re programmalo m ben 16 gamme <11 temponua1IG1U! ,
lii Amplificatore BF 2W t• 00.U Variatore di luce (canco max 1 OOW)
d.
I
I4
llOOC
Mli
....., #
2e
Mixer BF 4 ingressi
Amplificatore BF 1 OW
Preampliflcatore con ingresso bassa impedenza
I.
I· ,,,_
17 0o
Scaccia zanzare elettronico
Variatore di velocitè per trapani 1600W
l
I
ognuna delle qua ~• regolabile ron un po\eJmomelro. E d111ato di un relè I cw c.o111artI possono 1opportare una torrente d1 10A
l dsposto deve essere alimentato con una tentone di IZc stabuata Il mass,mo assorb1mento, a reie eccdato. di arca 100 mA
• J!
Interruttore crepuscolare
Amplificatore BF 40W l +g29s Regolatore di vel. per motori a spazzole lI
lu:
Indicatore liv&Jlo uscita a 16 LED L Rivelatore di prossimità e contatto
Amphflcatore stereo 1 Ot-1 OW
Metronomo elettronico
t
L l.a..J
Espo.s imetro per camera oscura
Contapezzi digitale a _3 cifre Ll i."fr;N)I)
-
PK 006 TV audio TX
r.=
l
iii
Preamphf1catore HI-FI J9e1Xl UI Prova r;tfess1 e-lettron1co
PK 001 Regolatore di velocità per trapani
Preamphflcatore stereo equalizzato A.I.A.A.
Vu-meter a 8 LEO I %:: %:2r:7%%...»
U-
i
Booster pe.r autoradio 20W L Rivelatore di metalli
Booster stereo per autoradio 20t-20W l 41Dlllll Interruttore a sf,oramento 220V 360W 1'0II PK 008 Scaccia zanzare elettronico .
,,;,u
Protezione elettronica par casse acustiche L 13 90
C :%:.$%. #.2- PK 009 Intermittenza elettronica regolabile ,l
J , ...
Amplificatore BF 5W
Equalizzatore parametnco
Amplificatore 8.F. 20W 2 vie
L
I
t,,
' • IJUCi
n:.: : a,
...
1tl
0: 1
a.a.
.%%·
72%%
E
-~ PK 011 Riduttore di tensione 24 - 12 Volt L. !.
• IP Mixer Stereo 4 ingress i
Preamplif1catore per chita.rra
Amplificatore BF 1 W I
4s 00
IICIQII
""'
t
~
1'11
111
2.2.%....• ri
10 0a
@00
PK O 12 Scaccia zanzare elettronico 12V RS 224 SPILlA ELETTRONICA N• 1 RS 225 SPILlA ELETTRONICA N• 2
~ oo·
# lii
Modulo per indicatore di livello 8\Jdio Gigante l E un s,mp anca Gadget 1-om\ ato da quanro diodi led che u È un Gadget del tul!o simile al !)recedente ma anvchil spegnersi
PK O 13 Variatore di luce
ms !IJ Effetto prese nza stereo ~
L
140
2e '
lonizzatore per ambi.enti
Scacciatopi a ultrasuoni U:33 spengono mn successone, ceendo cost un cunot0 te snnpanco 1 diodi led su accen don o n sucesuone Anche in questo
"'••. . !:t
t43 Interfono 2 W Termostato elettronico effetto lummo~o allo ad alllra,e ranel\llOINI del e altre persone
I?A
Amplificatore stereo 1 + l W
• 2o« AiveJatore di variazione luce lR dlrnl!OSJOnt del cncuilo stampato sul quale s1 monta 11 lullO,
dspostavo [effetto lunaso può essere vana to agendo su di un
-~
Amplificatore stereo HI-H 6 + 6 W l 3a 0o Interruttore acustico sono di so~ 3,8><4,5 ctntimetri. Può eue.-e meuo ntl 1asch1110 trirmer. Le dimensioni del curruito stampato sono uguali
3 1&; Indicatore d livello audlO con microfono L J■ e :, Ricevitore per telecomando a raggio luminoso t dtunncam1c,a.t11unat1ntu1aomunqualsin1ahropa11orrl111uto alrRS 224. Anche per questo Gadg et rdhmoo t.azlOfle deve i:sse1e
"' l!llt
lii IO.
lii .Jlll
Preamplìticatore microfonico con compressore
:72:%3° L
l
Ot'
$d
G1ardin1ere elettronico automatico
Scaccia zanzare a ultrasuoni t idoneo l"etlel1o luminoso puO essere varra10 agendo su di un
appos110 tnmmer cha regola la velocità <11 succeuIone di
lomi!a da ooa normale batlijr,aper rad1ohne da 9Y
"' ,,
lii
~ Alimenta.tore stabilizzato per amplrficatori BF
Aidutoore di tensione stabilizzato 24/12V 2A '
L
'ii,g(I
t • .ogo
"Il ll\Al Il
Prova transistor (test dinamico)
Generatore di onde quadre 1 Hz . , _ 100 KHz
Indicatore d, impedenza altoparlanti
:I.±
31 Ahme.n tatore stabilizzato 12V 2A L
Iniettore di segnali
79 Canea batterie automatrco L
#
=
Alimentatore stabilizzato 12V 1 A I. Generatore di frequenza campione 50 Hz
Alimentatore duale regol. + - 5 ..;. 12V 500mA Calibrat ore per ricevitori a Onde Corte
♦
Alimentatore stabilizzato variabile 1-2 5V 2A
Al1mentalom stabilizzalo 12V (reg. 1O+15V 10A
Carica batterie Mi-Cd corrente costante rego labile
L
1. F.
tO(l
L .)IUO\'.) GIOCHI ELETTRONICI
Gadget elettronico
i:ff
Alimentatore stabilizzato Unversale 1A L il.OMO
n•
Roulette elettronica a 1 O LED
lSIIIICI
lnvener 12V - 220V 50 Hz 40W
Carica batterie al Ni - Cd da batteria auto
Alimentatore stabilizzato 12 V (reg. 1 O - 1 5 V) 5 A
t
~
M&ò()
-MIIIIC
Slot machine elettronica
Indicatore di vmcita
Unitè_ aggiuntiva per AS 147
L.17.500
~ Jau.•
lnverter 12 Vcc - 220 Ve-a 50 Hz 100W I UOD Clessidra Elettronica - Misuratore di Tempo
Alimentatore stabilizzato 9 V 600 mA ( 1 A max) l 1410 Spilla Elettronica N. l
Alimentatore stabihzzato rego~bile 25 - 40 V 3· A 4 Spilla Elettronica N. 2
offerta speciale! __ STRUMENTI DI MISURA
MULTI METRO DIGITALE
MOD. TS 280 D -L. 132.000
CARATTERISTICHE GENERALI
7 Campi di misura - 31 portate - Visualizzatore cristallo liquido
a 3 cifre altezza mm 12,5 montato su elastomeri - Integrati
montati su zoccoli professionali - Batteria g V - Autonomia
Una collezione. di dieci fascicoli arretrati accuratamente selezionati fra quelli che hanno 1000 ore per il tipo zinco carbone, 2000 ore per la balleria
riscosso il maggior successo nel tempo passato. alcalina - Indicatore automatico di batteria scarica quando
rimane una autonomia inferiore al 10% - Fusibile di proiezione
- Bassa portata ohmmetrica (20 2)- 10 A misura diretta in D.C.
e A.C. - Cicalino per la misura della continuità e prova diodi -
Boccole antinfortunistiche - Dimensione mm 170x87x42 -
Peso Kg 0,343
PORTATE
VOLT D.C 200 mv-2V-20V-200 V- 1 000 V
VOLT A.C. 200 mv-2V-20V- 200 V- 750 V
OHM 20 2-200 2-2 K2-20 K2 - 200 K2-2 MQ
- 20 MO
AMP. D. C. 200 A- 2 mA - 20 mA - 200 mA - 2000 mA
- 10 A
AMP. A.C. 200 A- 2 mA- 20 mA - 200 mA - 2000 mA
- 10 A
ACCESSORI
Libretto istruzione con schema elettrico e distinta dei compo-
nenti - Puntali antinfortunistici - Coccodrilli isolali da avvitare
sui puntali.
MULTIMETRO DIGITALE
MOD. TS 240D · L. 73.000
UNA IBERA
CON 50 LED
RADIO DI OUARl
DISPLuAt S A nA LU7IA
DC IL T0IOMHi,I CARATTERISTICHE GENERALI
Visualizzatore : a cristalli liquidi con indicatore di polarità.
Tensione massima 500 V di picco
Alimentazione 9V
L. 12.000 Dimensioni
Peso
mm 130 x 75 x 28
Kg 0,195
PORTATE
Tensioni AC = 200 V • 750 V
Correnti CC = 2.000 µ.A• 20 mA - 200 mA- 2.000 mA
Per agevolare l'opera di chi, per la prima volta è impegnato nella ricerca degli elementi didattici Tensioni CC = 2.000 mV-20 V- 200 V- 1.000 V
introduttivi di questa affascinante disciplina che è l'elettronica del tempo libero, abbiamo ap- Resistenza = 2.000 2-20 K2 - 200 K! - 2.000 K!
prontato un insieme di riviste che, acquistate separatamente verrebbero a costare L. 3.500 cia-
scuna, ma che in un blocco unico, anziché L. 35.000, si possono avere per sole L. 12.000. INTERAMENTE PROTETTO DAL SOVRACCARICO
ACCESSORI
Libretto istruzione con schema elettrico - Puntali
Gli strumenti pubblicizzati in questa pagina possono essere richiesti inviando anticipatamente
l'importo, nel quale sono già comprese le spese di spedizione, tramite vaglia postale, assegno
bancario o conto corrente postale n. 46013207 a: STOCK RADIO - 20124 MILANO - Via P. Castaldi, 20.
MICROTRASMETTITORE
FM , Hz 58 MHz
IN SCATOLA
DI MONTAGGIO
L. 24.000
CARATTERISTICHE
EMISSIONE FM
GAMME DI LAVORO 52 MHz + 158 MHz
ALIMENTAZIONE 9 Vcc + 15 Vcc
ASSORBIMENTO 5 mA con alim. 9 Vcc
POTENZA D'USCITA 10 mW ± 50 mW
SENSIBILITÀ regolabile
BOBINE OSCILL. intercambiabili
DIMENSIONI 6,5 cm x 5 cm
ve.une±s .guerce
DI ELETTRONICA - RADIO - CB • 27 MHz
PRATICA
A&
PERIODICO MENSILE - SPED. IN ABB. POST. GR. 3°/70 ANNO XVII-N. 11-NOVEMBRE 1988
ED. ELETTRONICA PRATICA - VIA ZURETTI, 52 - 20125 MILANO L. 3.500
=RIMI Xc AWISATORE
REATIANZA TELEFONICO
ASSI CAPACITIVA AUDIOVISIVO
UN NUOVO ASCOLTO
OM E BEACON SUI 50 MHz
STRU E ID IS 'RA __
TESTER ANALOGICO
MOD. TS 271. L. 24.500
CARATTERISTICHE GENERALI
5 Campi di misura - 19 portate
Sensibilità : 10.000 wv o.e.
Dimensioni : mm 150 x 63 x 32
Peso : Kg O, 14
Pila : 1 elemento da 1,5 V
ca es"9e Ca
"si
../
a e. PORTATE
VOLT o.e. 0,25 V - 2,5 V-25 V • 250 V • 1.000 V
VOLT A.C. 1 O V • 50 V • 250 V • 1.000 V
+4'9° AMP. o.e. 0,1mA- 10 mA - 500 mA
OHM x10ohm - 100 ohm - x 1.000 ohm
dB - 20 dB + 62 dB
ACCESSORI
Libretto istruzione con schema elettrico - Puntali
TESTER ANALOGICO
MOD. TS 260 - L. 59.000
CARATTERISTICHE GENERALI
7 Campi di misura - 31 portate
Sensibilità 20.000 Q/V D.C.- 4.000 !/V A.C.
Dimensioni mm 103 x 103 x 38
Peso Kg 0,250.
Scala mm 95
Pile 2 elementi da 1,5 V
2 Fusibili
Spinotti speciali contro le errate inserzioni
PORTATE
VOLT D.C 100 m V -0,5 V - 2 V - 5 V - 20 V - 50 V- 100
V-200V-1000V
VOLT A.C. 2,5V- 10V - 25 V - 100 V - 250 V - 500 V -
1000 V
OHM 2x1-2x10-2x100-2x1000
AMP. D.C. 50 A- 500 A-5 mA - 50 mA - 0,5 A - 5 A
AMP. A.C. 250 A- 1,5 mA- 15mA - 150 mA - 1,5 A-
10A
CAPACITÀ = 0- 50F-0 : 500 F (con batteria interna)
dB 22 dB - 30 dB - 42 dB-50 d8 - 56 dB- 62 dB
ACCESSORI
Libretto istruzione con schema elettrico e parti accessorie -
Puntali
Gli strumenti pubblicizzati in questa pagina possono essere richiesti inviando anticipatamente
l'importo, nel quale sono già comprese le spese di spedizione, tramite vaglia postale, assegno
bancario o conto corrente postale n. 46013207 a: STOCK RADIO - 20124 MILANO - Via P. Castaldi, 20.
Ecco il dono
che premia chi si abbona
o rinnova l'abbonamento scaduto
Abbonatevi!
e lo riceverete
subito in dono
a casa vostra
ATTENZIONE!
Il manuale, illustrato alla pagina precedente, è un'opera editoria-
le appositamente approntata per premiare gli abbonati a Elettro-
nica Pratica. Non è quindi un prodotto commerciale e non può
essere acquistata, a parte, in alcuna libreria, né presso questa
Casa Editrice.
ELETTRONICA
PRATICA
Via Zuretti, 52 Milano - Tel. 6697945
ANNO 17 N. 11-NOVEMBRE 1988
IN COPERTINA - È riprodotto il modulo elettronico
del convertitore di radiofrequenze, dalla banda del
50 MHz a quella del 144 MHz, reallzzato nei nostri
laboratori. Per l'ascolto occorre un ricevitore sinto-
nlzzabile sulla lunghezza d'onda dei due metri.
editrice
ELETTRONICA PRATICA
direttore responsabile
ZEFFERINO DE SANCTIS
Sommario
CONVERTITORE DI FREQUENZE 596
disegno tecnico
CORRADO EUGENIO PER L'ASCOLTO DEI RADIANTI
E DELLE EMITTENTI BEACON
stampa
TIMEC
ALBAIRATE - MILANO
AWISATORE TELEFONICO 606
Distributore esclusivo per AUSILIARIO AUDIOVISIVO
l'Italia: A CAMPANELLO E LAMPADA
A.&G. Marco • Via Fortezza n.
27 • 20126 Milano tel. 25261
autorizzazione Tribunale Clvi-
le di Milano - N. 74 del 29-12- SUONI ED ULTRASUONI 614
1972 - pubblicità inferiore al
25%. GENERATI ED ANALIZZATI
ATTRAVERSO ESPERIMENTI
UNA COPIA L. 3.500
ARRETRATO 1...3.500
LO GIGHE 1NTEG RATE 624
I FASCICOLI ARRETRATI
FUNZIONI - STATI - CIRCUITI
DEBBONO ESSERE RICHIE·
STI ESCLUSIVAMENTE A:
ELETTRONICA PRATICA
Via Zuretti, 52 - 20125 MILANO PRIMI PASSI 632
DIREZIONE - AMMINISTRA- CORSO DI ELETTRONICA
ZIONE - PUBBLICITÀ - VIA ZU- REATTANZA CAPACITIVA
RETTI 52 • 20125 MILANO.
ASCOLTIAMO LA BANDA
DEI 50 MHz : 52 MHz
Coloro che sono in possesso di un radioricevitore Naturalmente, fino a questo momento, la gamma
o, meglio, di un ricetrasmettitore per la gamma dei non è stata ancora liberalizzata, ma le procedure
due metri, vale a dire dei 144 MHz + 146 MHz, burocratiche relative sono in atto. Ciò che è ancora
possono realizzare questo semplice convertitore, vietato, tuttavia, è la sola trasmissione dei segnali
accoppiarlo al proprio apparato ed ascoltare la radio su questa gamma, perché la ricezione è sem-
gamma dei 50 MHz - 52 MHz. Ossia, quella gam- pre stata ovviamente libera e realizzabile con un
ma di frequenze, fino ad ora proibite ai radioama- radioricevitore sintonizzabile su tali frequenze. Il
tori italiani, ma adesso in fase di libera concessio- quale, peraltro, non esiste sul mercato nazionale. E
ne, sulla quale "lavorano" molti OM europei, so- questo è il motivo per cui nemmeno la ricezione di
prattutto attraverso le emittenti automatiche quei segnali è stata finora possibile. Ad ogni modo,
BEACON. neJl'attesa che il traffico radiantistico sulla banda
596
Si ricevono pure le emissioni provenienti dalle stazioni automa-
tiche BEACON.
dei 50 MHz + 52 MHz diventi legittimo e con la che, realizzate da radioamatori, che trasmettono in
speranza che, quanto prima, l'industria radioelet- continuazione una sigla in codice Morse (CW) e
trica produca le adatte apparecchiature, vogliamo che sono stati realizzati con lo scopo di far conosce-
qui suggerire, ai nostri lettori, una soluzione tecni- re, in ogni momento, le condizioni fisiche di tra-
ca, assolutamente legale, in grado di consentire dei smissione delle onde radio.
collegamenti completi, su questa nuova banda, con In tutta Italia, in condizioni favorevoli di propaga-
tutti i radianti del continente. zione delJe onde radioelettriche, si possono capta-
In pratica si tratta di convertire i segnali a 50 MHz re i segnali dei seguenti BEACON:
+ 52 MHz in arrivo, in quelli di 144 MHz 146
MHz, utilizzando il convertitore qui presentato e
descritto, e di effettuare poi l'ascolto su un ricetra- FREQ. SIGLA NAZIONE
smettitore dotato della gamma dei 2 metri e che
quasi tutti gli OM posseggono e gli altri lettori pos- 50,015 SZ2DH GRECIA (ATENE)
sono acquistare, per poi trasmettere sulla gamma 50,020 GB3SIX INGHIL TERRA
dei 28 MHz, con lo scopo di fare il QSO. 50,035 ZB2VHF GIBILTERRA
Dunque, con il nostro suggerimento, l'ascolto della 50,045 OX3VHF GROENLAN DIA
banda dei 50 MHz - 52 MHz avviene su quella dei 50,050 GB3NHO INGHILTERRA
144 MHz -;.- 146 MHz, l'emissione sui 28 MHz. 50,055 LAISIX SVEZIA
50,070 4U 1ITU SVIZZERA
(ONU-GINEVRA )
CHECOSASONOIBEACON 50,080 9HISIX MAL TA
50,500 5B4CY CIPRO
I BEACON altro non sono che emittenti automati-
597
)
·-·--J~- I
ct T I
i
I
I
I
I
I
I
I
u
I
i
I
I
I
I
I
I
I
tì I I
q -.J
I
<
L ][]}l
598
Molti appassionati alle ricetrasmissioni sono già ra 1 è diviso in due grandi blocchi: quello dell'o-
entusiasti di poter presto accedere a questo nuo- scillatore, in alto e quello del miscelatore in bas-
vo mondo dilettantistico, ma anche i lettori di so. L'entrata di questo è rappresentata dall'an-
questo periodico rivolgeranno certamente un tenna ricevente, la quale capta i segnali a 50
particolare interesse al progetto che stiamo per MHz, li amplifica e li mescola con quelli prove-
presentare. Anche perché i 50 MHz, corrispon- nienti dall'oscillatore. L'uscita deve essere poi
denti alla lunghezza d'onda dei 6 metri, si pongo- collegata con l'entrata del ricevitore adatto per la
no in quella affascinante gamma che rimane ricezione della gamma dei 2 metri, sul quale si
compresa tra i 10 metri e i 2 metri. effettua la sintonia.
In sostanza, con il circuito di figura 1, si somma
una frequenza di 94 MHz a quella dei 50 MHz
CONCEZIONE CIRCUITALE + 52MHz, secondo il seguente prospetto:
Flg. 1 - Circuito completo del convertitore descritto nel testo. Il frequenzimetro dita-
ratura si applica sul punti "A" e"B".La tensione di alimentazione, anche non stablllz-
zata, ma ben filtrata, assume valori compresi fra i 13,5 Vcc e I 15 Vcc. La parte sche-
matica, disegnata più In alto, si riferisce all'oscillatore locale, quella In basso all'am-
pllflcatore a radiofrequenza e miscelatore. I terminall 1-2-3-4-5 trovano precisa
corrispondenza con quelli segnalati nello schema pratico e In quello del circuito
stampato.
-----COMPONENTI-----
Condensatori R2 = 4.700ohm
c1 = 10.000pF R3 = 470 ohm
C2 = 22 pF R4 = 150ohm
C3 = 6+30pF (compens.) R5 = 150 ohm
C4 = 10.000 pF R6 = 330ohm
C5 = 10pF R7 = 150 ohm
C6 = 22F- 16VI (elettrolitico) R8 =100.000 ohm
C7 = 6+30pF (compens.) R9 =100.000 ohm
c8 = 1.000 pF R10 = 150ohm
C9 = 6+30pF (compens.) R11 = 150ohm
c10 = 22pF N.B. Tuttelereslstenzesonoda 1/4W.
C11 = 4.700 pF
C12 = 100.000 pF Varie
C13 = 18pF
=
C14 = 150pF TR1 2N708
=
C15 = 6+30pF (compens.) TR2 2N2222
=
C16 = 4.700 pF FT1 2N3819
=
C17 = 1.000pF MFT1 BF960
=
L1-L2 bobine (vedltesto)
N.B. I condensatori privi di indicazioni si lnten-
dono tutti di tipo ceramico. =
L3-L4 bobine (vedltesto)
=
L5-L6-L7 bobine (vedi testo)
=
XTAL quarzo (10,444 MHz)
Resistenze S1 =
Interruttore
R1 = 10.000 ohm ALIM. =
13,5 + 15Vcc
599
600
Fig. 3 - Diseg no In grandezza reale del circuito stampato da ripro durre su una baset-
ta-supporto di materiale Isolante.
Freq. rie. Freq. generata Freq. risult. to da un'impedenza d'ingresso più elevata e vie-
ne quindi collegato al secondario della bobina
50MHz + 94MHz 144MHz L5, sul punto "c". Come si può notare, si tratta di
52 MHz + 94MHz = 146MHz un secondario apparente, dato che L5 si compor-
ta da autotrasformatore, ma di tipo in salita. Con
tale sistema si ottiene un aumento di tensione,
Di ciascuno dei due blocchi circuitali esaminere- ossia un guadagno superiore all'unità, e si miglio-
mo ora il funzionamento, prendendo ovviamente ra il rapporto segnale disturbo; il guadagno in
le mosse dal miscelatore, ossia dalla parte sche- potenza è ovviamente pari ad 1.
matica riportata in basso in figura 1. La quale, Il compensatore C7 è applicato su un punto "d"
nella prima sezione, quella all'estrema sinistra, è a tensione ancora più elevata, con lo scopo di ot-
pilotata dal transistor FT1 e rappresenta l'ampli- timizzare il fattore di merito "O" del circuito
ficatore a radiofrequenza. Nella seconda sezione, oscillante, onde minimizzare le perdite ed atte-
invece, si identifica nel miscelatore vero e pro- nuare segnale e rumori fuori banda utile.
prio. Il transistor Ffl è polarizzato in corrente conti-
nua tramite la resistenza R6, collegata in serie
con la source (s). Ma la polarizzazione del FET
L'AMPLIFICATORE RF viene completata attraverso la resistenza R7, che
è collegata in serie con l'elettrodo di drain ( d).
Il segnale proveniente dall'antenna raggiunge il La resistenza R6 stabilisce una tensione negativa
circuito risonante, in parallelo, composto dalla tra gate e source, tanto più negativa quanto più
bobina L5 e dal compensatore C7. E poiché l'an- forte è la corrente, tendendo quindi a frenare gli
tenna ed il cavo di trasmissione sono a bassa im- aumenti di corrente e a stabilizzare il punto di la-
pedenza, il collegamento vien fatto a poche spire voro.
da massa, sul punto "b". Il segnale attraversa il condensatore C8 onde evi-
Il circuito utilizzatore (Frl) rimane caratterizza- tare le perdite di R6.
601
39n2
«r 150 12r
use.
Flg. 4- Questo circuito di attenuatore resistivo,
da Interporre fra l'uscita del convertitore di fre-
3E t$ te $ quenza e l'entrata del ricevitore, potrà essere
utilizzato per azzerare I'S-METER. Le resisten-
ze sono tutte da 0,5 W e debbono essere monta-
te con I termina li molto corti.
II FET rimane montato nella configurazione a sulla quale sono presenti, oltre che i segnali am-
gate comune, in modo da migliorare la banda plificati, anche i prodotti di intermodulazione de-
passante e realizzare un perfetto adattamento tra gli stessi e, in misura particolare, i segnali con
la sorgente a bassa impedenza ed il circuito suc- frequenza pari alla somma e alla differenza delle
essivo, che è ad alta impedenza. Ovviamente, le frequenze in ingresso.
prestazioni dello stadio ora descritto dipendono Nello stadio del mixer è molto importante mini-
in grande misura dalla qualità del transistor uti- mizzare la distorsione e mantenere efficiente il
lizzato, per il quale è consigliabile impiegare un funzionamento. Ecco perché, oltre che le resi-
modello a basso rumore nella banda dei 50 MHz stenze di gate R8 ed R9 e quella di drain Rll, è
(VHF). Nel nostro prototipo, nel circuito ampli- stata inserita, in serie con R9, la resistenza RlO,
ficatore a radiofrequenza, abbiamo utilizzato il la quale viene attraversata dalla corrente di sour-
FET modello 2N3819. Questo, tuttavia, potrà es- ce, per attuare in tal modo una controreazione in
sere sostituito con altri semiconduttori con carat- continua, che stabilizza, con migliore precisione,
teristiche migliori, che sono peraltro di difficile la corrente di source-drain.
reperibilità commerciale. Il condensatore C14 lascia passare, senza intro-
durre attenuazione, i segnali a radiofrequenza.
Ma la selezione, fra tutti i segnali presenti in
FUNZIONAMENTO DEL MISCELATORE uscita, di quello, già citato in precedenza e risul-
tante dalla somma con le frequenze in entrata,
La bobina L6 lascia passare la corrente continua, viene operata dal classico circuito a "p greca",
ma blocca quella rappresentativa dei segnali ara- composto da L7- C15 - C16, il quale elimina,
diofrequenza, i quali prendono la via del conden- con accuratezza, tutti i prodotti di intermodula-
satore ClO. zione indesiderati, presentando in uscita un se-
Il compensatore C9 accorda il carico di drain di gnale veramente pulito e indistorto, grazie anche
FT1 allo scopo di derivarne la massima resa. alle ottime e stabili caratteristiche di MFT1, che
Il condensatore Cl 1 è invece un normale by-pass. è in grado di funzionare a frequenze pure supe-
Il transistor MFTI è un MOSFET a doppio in- riori a quelle in gioco nel nostro circuito, se uti-
gresso; appare infatti dotato di due gate (g1-g2). lizzato in modo corretto.
Uno di questi (gl) riceve il segnale d'antenna Il condensatore C 17 preleva il segnale e lo invia
amplificato tramite il condensatore ClO, l'altro alla boccola d'uscita del dispositivo. Questo com-
accoglie il segnale dell'oscillatore locale attraver- ponente è collegato ad una presa intermedia (b)
so il condensatore C13. Ma entrambi i gate gl e dalla bobina L7, allo scopo di adattare la bassa
g2 agiscono sullo stesso canale e condizionano impedenza del cavo di collegamento.
quindi l'uscita di drain ( d) del semiconduttore,
602
OSCILLA TORE LOCALE
603
1(i3)
t24)
Sulla basetta di forma rettangolare si montano, sa la sigla di riconoscimento, si vede che, su una
nella faccia opposta a quella in cui sono presenti le parte del dischetto, rappresentativo del corpo del
piste di rame, tutti i componenti elettronici, nel- componente, è presente un contrassegno bianco, il
l'ordine e nella posizione in cui appaiono sullo quale si trova in corrispondenza del piedino più
schema costruttivo di figura 2 e nella foto di aper- lungo (reoforo d). Tale contrassegno permette un
tura del presente articolo, che riproduce il prototi- inserimento preciso del semiconduttore nel circui-
po realizzato nei nostri laboratori. to, seguendo le indicazioni riportate nello schema
li transistor MFrl che, come è stato detto, è un di figura 2.
MOSFET di tipo BF 960, normalmente impiegato Vogliamo appena ricordare che il transistor
nelle funzioni di amplificatore a radiofrequenza e MFTl, dotato di caratteristiche elettriche eccel-
miscelatore nei moduli televisivi UHF fino a 900 lenti e di basso rumore in sede cli funzionamento, è
MHz, IIcnieae un sistema di applicazione al circui- un componente che, come tutti i MOSFET, neces-
to stampato un po' diverso dal solito. E ciò si può sita di alcune precauzioni durante la manipolazio-
notare osservando lo schema pratico di figura 2, ne ed il montaggio. Per esempio, la punta del salda-
dopo aver attentamente analizzato il disegno di fi- tore deve essere collegata a massa quando si effe-
gura 5, che propone il componente nella sua veste tuano le operazioni di saldatura dei terminali, che
esteriore. vanno eseguite direttamente sulle piste di rame.
Se si guarda il MOSFET dalla parte in cui è impres- Una volta realizzato il modulo elettronico di figura
604
2, questo dovrà essere inserito in un contenitore la lettera "A" e massa, con lo scopo di regolare il
metallico, con funzioni di schermo elettromagneti- compensatore C3 ed il nucleo di ferrite delle bobi-
co. ne L1-L2, in modo da leggere sullo strumento il
Una certa difficoltà di approvvigionamento potrà valore di 31,333 MHz, oppure 31,334 MHz.
insorgere all'atto dell'acquisto di qualche compo- L'operazione ora descritta va ripetuta sul punto
nente, in particolar modo del cristallo di quarzo circuitale "B", regolando il solo nucleo di ferrite
XTAL. É ovvio, tuttavia, che un componente non della bobina L3 - L4. per leggere sul frequenzime-
disponibile presso un rivenditore può essere acqui- tro il valore di 94 MHz esatto.
stato presso un altro negozio o, addirittura, in una La resistenza R, che ha un valore compreso fra i 47
località diversa. Al limite, il quarzo potrà essere ohm e i 100 ohm, va inserita, fra la base di TR2 e
commissionato ad un rivenditore di materiali ra- massa, soltanto se il transistor (TR2) tende ad au-
dioelettrici per CB ed OM, che provvederà a farlo tooscillare.
costruire in qualche azienda specializzata, dopo A questo punto, dopo aver sintonizzato il ricevitore
aver fornito a questa i seguenti dati: sulla frequenza dei 144,500 MHz esatti, si regolano
i compensatori C7-C9-C15 con lo scopo di rag-
Frequenza: 10,444444 MHz giungere in uscita il più forte soffio possibile, che
Risonanza parali. con 30 pF (capacità) potrà pure essere controllato sull'S - METER del
ricevitore.
Per quanto riguarda l'antenna, qualora si voglia Si sposti ora la sintonia sul valore di 145,500 MHz e
evitare la costruzione di un elemento specifico, sa- si regoli, questa volta, soltanto il compensatore C9,
rà possibile impiegare una verticale per i 10 metri, onde ottenere la massima indicazione del segnale
oppure quella per i 2 metri, soprattutto se è di tipo uscente.
a 5/8. Tutte le operazioni menzionate vanno a questo
Il collegamento con l'antenna deve essere fatto con punto ripetute almeno un paio di volte.
cavo RG58, quindi con impedenza di 50 ohm e bas- La taratura sarà semplificata disponendo di un ge-
sa perdita. Ma se l'antenna non fosse adatta al tipo neratore di segnali a radiofrequenza, che possa
di cavo prescritto, allora si dovrà inserire nel circui- "lavorare" sui 50 MHz.
to un apposito adattatore di impedenza. Concludendo, ricordiamo che il convertitore "sof-
Completato il montaggio del convertitore, non re- fia", sia pur leggermente, ma ciò è molto utile per
sta ora che procedere con le necessarie operazioni le operazioni di taratura. Tuttavia, un S-METER
di taratura del circuito, con la raccomandazione di che offre indicazioni superiori a quelle reali può in-
mantenere collegati i vari elementi definitivi, ossia fastidire l'operatore il quale, desiderandolo, potrà
l'antenna, i cavi di collegamento ed il ricevitore per inserire, tra i terminali d'uscita del circuito 3-4, un
la gamma dei 2 metri. In caso contrario, tutti gli in- attenuatore resistivo di 5 dB circa, come quello ri-
terventi di messa a punto e taratura del convertito- portato in figura 4, che va costruito con resistenze
re dovranno essere rifatte. da 1/2 W di tipo a carbone, ossia antiinduttive e
con terminali cortissimi.
La tensione continua di alimentazione, richiesta
TARATURA DEL CONVERTITORE dal progetto del convertitore, deve essere compre-
sa fra i 13,5 V e i 15 V e può anche essere non stabi-
lizzata. Ciò che importa è che sia ben filtrata.
La taratura del progetto di figura 1 si effettua con Nel nostro prototipo il collaudo è stato fatto con
l'aiuto di un frequenzimetro. Il quale va dapprima una alimentazione derivata da tre pile piatte, da 4,5
applicato tra il punto circuitale contrassegnato con V ciascuna, collegate in serie tra di loro.
AVVISATORE TELEFONI.O
AUDIOVISIVO
Il solo campanello, contenuto nell'apparecchio te- siliario, accoppiato ad altro di tipo luminoso, come
lefonico, molto spesso non è sufficiente a richiama- quello qui presentato e descritto, è certamente in
re l'attenzione di chi dovrebbe rispondere alla grado di risolvere i problemi ora ricordati. Soprat-
chiamata. Per una lunga serie di motivi. Primo fra tutto perché il progetto è stato appositamente con-
tutti quello dell'ubicazione del telefono che, con i cepito per consentire il collegamento, a qualsiasi
suoi squilli ripetuti, non riesce a raggiungere le distanza, tramite fili conduttori, di uno o più segna-
orecchie dell'utente, il quale ovviamente si trova in latori di varia natura, dovunque distribuiti.
altro locale, addirittura rumoroso. Poi perché colo-
ro che rimangono in casa possono essere parzial-
mente menomati nella capacità auditiva. Ed anche IL FUNZIONAMENTO GENERALE
perché non sempre si può tollerare una regolazio-
ne sonora massima del campanello telefonico. Cominciamo a conoscere, a grandi linee, il com-
Dunque, la presenza di un segnalatore acustico au- portamento circuitale del progetto dell'avvisatore
Lamanomlsslonedelleapparecchiaturetelefonlcheèassoluta-
monto vietata. Pur tuttavia, operando con la massima cautela e
soltanto sulla linea di collegamento, si può realizzare questo
valido dispositivo di segnalazione, a distanza, delle chiamate,
con sistemi acustici ed ottici.
606
Per i deboli d'udito.
telefonico riportato in figura 1. Successivamente, di tipo non polarizzato, denominati Cl e C2, rag-
in un secondo tempo e a beneficio di coloro che giunge il trimmer R2. Il quale va regolato, in sede
amano approfondire i vari concetti elettrici che re- di taratura del circuito, in modo da far eccitare il
golano il funzionamento del dispositivo, esporre- relè RLl, naturalmente quando il telefono suona e
mo una descrizione dettagliata dello schema. non durante le conversazioni.
Collegato in parallelo con i due fili conduttori del Il segnale impulsivo viene successivamente rettifi-
telefono, senza alcun obbligo di rispetto di polarità, cato dal diodo al silicio Dl e livellato dal condensa-
il circuito di figura 1 consente l'accensione di una tore elettrolitico C4, con lo scopo di polarizzare
lampada LP e lo squillo di un qualsiasi campanello correttamente la base del transistor TR 1.
elettrico collegati sulla morsettiera di utilizzo del- Quando TRl conduce, la corrente del suo colletto-
l'apparato. Ma è ovvio che su questa stessa morset- re attraversa la bobina del relè RLl, il quale chiude
tiera si possono applicare i conduttori di altri siste- i contatti utili, fungendo da interruttore per i cir-
mi segnalatori, come è pure possibile ridurre il nu- cuiti di richiamo acustico ed ottico esterni, quelli
mero degli elementi avvisatori ad uno soltanto, al collegati con la morsettiera.
campanello o alla lampadina LP. Il tutto, vale a dire il circuito del progetto e quelli di
All'entrata del circuito è presente l'impedenza di utilizzo esterni, viene alimentato con la tensione al-
alta frequenza Jl, la quale permette l'impiego del ternata a 12 V derivata da un trasformatore di rete,
progetto anche in presenza di telefoni secondari, con potenza pari a quella del carico che si deve pi-
via radio o ad onde convogliate. lotare, collegato sui terminali 1-2 della morsettie-
Vediamo ora come funziona il circuito, prendendo ra. Per esempio, se si impiega un solo campanello
le mosse dalla condizione in cui il telefono sta elettrico, del tipo di quelli installati nei normali ap-
squillando. Ebbene, in tal caso, sulla linea telefoni- partamenti, l'assorbimento di corrente si aggira in-
ca è presente una tensione relativamente elevata, torno ad 1 A In tal caso il trasformatore dovrà es-
di natura impulsiva che, dopo aver attraversato i sere caratterizzato da un primario a 220 Vca e un
due condensatori di elevato valore capacitivo, ma secondario a 12 V ca e 1 A
607
» "
1
I
,°
,o
111
e:
; .
8 2 ir={7 :::J .....
e:
ua•
+nl u
IO
e
I
I
I
I
I. _
608
1--
12VC.A.
2--
3
CA MP,
LINEA "--
5--
TELEE
, L AMP
7--
SCORTA
B--
<
Condensatori
COMPONENTI I
C1= 1F (non polarizzato) -400 Vcc R4 = 1.200ohm-1/4W
C2 = 1F(non polarizzato) -400 Vcc R5 = 68ohm- 1/2W
C3 = 10.000pF
C4 = 22F- 24 VI (elettrolitico)
es = 100 F-63 VI (elettrolitico) Varie
C6 = 200.000 pF - 250 Vca TR1 = BC107
J1 = imp.AF (10mH)
Resistenze D1 = 1N914(diodoalsilicio)
D2 = 1N4004(diodoalsilicio)
R1 = 1.200ohm- 1/4W D3 = 1N4004(diodoalsilicio)
R2 = 22.000 ohm (trimmer) DL = diodo led
R3 = 1.200ohm- 1/4 W RL1 = relè (12Vcc-400 + 600ohm)
Qualora allo stesso campanello venga accoppiato bire una corrente di 3 A, quello stesso trasformato-
pure l'awisatore ottico, per esempio rappresentato re dovrà fornire una corrente di 3A + 0,5A = 3,5A.
da una lampada da 12 V - 0,5 A, il trasformatore, Concludiamo dicendo che l'assorbimento di cor-
dall'awolgimento secondario, dovrà erogare la rente è in massima parte richiesto dal circuito di
corrente di 1 A + 0,5 A = 1,5 A utilizzazione, perché il circuito elettronico del mo-
Volendo sostituire il campanello con un riprodut- dulo assorbe una corrente di intensità trascurabile.
tore acustico di grande potenza, in grado di assor-
609
+
610
di TR 1 che rende conduttore il transistor. un trasformatore con entrambi i conduttori isolati
Quando TRl è saturo, su RLl viene applicata tutta da terra, dato che, per non disturbare la linea tele-
la tensione di alimentazione. Il relè, quindi, si ecci- fonica, non si deve o, almeno, non è consigliabile
ta e chiude il contatto "na" per alimentare il cam- collegare il circuito a terra.
panello ausiliario CAM P., mentre il diodo led DL Il campanello ausiliario, l'eventuale lampada LP
si spegne a causa dell'apertura del contatto "nc". ed il diodo led DL sono alimentati in corrente al-
Il diodo al silicio D2, collegato in parallelo con la ternata, mentre il circuito elettronico è alimentato
bobina del relè RL1, provvede alla protezione del in continua, essendo la tensione alternata raddriz-
transistor TRl contro le extratensioni di apertura zata dal diodo al silicio D3 e quindi livellata dal
della bobina del relè stesso. condensatore elettrolitico C5.
La resistenza R5 ed il condensatore C6 smorzano Il circuito di figura 1 presenta generalmente un'im-
gli impulsi delle extratensioni provocate dall'avvol- pedenza sufficientemente alta alla linea telefonica,
gimento del campanello elettrico ausiliario così da non alterarne il comportamento normale;
(CAM P.), onde evitare scintille sui contatti utili di tuttavia, in casi particolari, potrebbe rendersi ne-
RLl e produzione di segnali di disturbo a radiofre- cessario l'inserimento, in serie con i condensatori
quenza. Cl e C2, di due resistenze da qualche migliaio di
L'alimentazione a 12 Vca, comune al circuito elet- ohm.
tronico e agli elementi ausiliari esterni, è fornita da
611
V U (2)
50 %?
40 , ■
30-1-
20-I-
o-#
o
1@
lei
IIr'
I
e,°
"I[r' le- L
° I T
Flg. 4 - Su ogni linea telefonica, le forme e le tensioni elettriche dei segnali sono quel-
le riportate nel presente diagramma. Ovviamente si tratta di valori medi, perché quel-
li reali possono differire, nella misura del 20%, fra zona e zona. I numeri qui riportati
segnalano i seguenti elementi: 1 = tensione di riposo sulla linea telefonica; 2 = ini-
= =
zio del primo trillo telefonico; 3- 4 trilli; 5 momento in cui si solleva il microtelefo-
no; 6 = segnali di conversazione; 7 = riaggancio del microtelefono e fine della con-
versazione; 8 = la linea ritorna ai normali valori di riposo.
CIRCUITO
SCATOLA
i collegamenti con i carichi esterni ( campanello e bianco e rosso. Ma questi colori non debbono far
lampada) che, come è stato già detto, possono es- pensare a delle precise polarità di collegamento
sere lunghi a piacere. con la piattina che raggiunge il modulo elettronico.
Ad ogni modo si tenga presente che il dispositivo Perché in questo caso non sussiste alcun obbligo di
non carica la linea telefonica e non arreca a questa rispetto di polarità.
alcun tipo di disfunzione. Basta infatti non creare Ad impianto effettuato, occorre tarare il trimmer R2
accidentalmente qualche cortocircuito tra i con- durante una chiamata telefonica, lasciando squillare
duttori, durante il collegamento in parallelo con la il telefono per qualche tempo, in modo da individua-
linea telefonica, per essere certi d'aver agito cor- re la soglia precisa di intervento del relè. Questa ope-
rettamente. Naturalmente, per questa operazione razione, come già abbiamo avuto occasione di dire, va
occorre aprire la scatola a muro, cui fa capo la linea eseguita più volte e in giorni diversi.
e intercettare i due fili che, di norma, sono di color
Un'idea vantaggiosa:
l'abbonamento annuale a
ELETTRONICA PRATICA
613
SUONI
ED ULTRASUONI
L'argomento, qui trattato, è certamente atteso da in assenza di ventilazione, di mettere in fuga alcuni
tutti coloro che vogliono conoscere ogni possibile animali domestici, di uccidere insetti molesti o pro-
effetto reale provocato da suoni ed ultrasuoni. Da- vocare una turbolenza idrica con spruzzi d'acqua
to che, in queste stesse pagine, presentiamo e de- da tutte le parti. Ma andiamo con ordine e comin-
scriviamo un semplice dispositivo, generatore di ciamo col dire che il dispositivo, con il quale si ef-
una vastissima gamma di frequenze acustiche, con fettuano le prove menzionate e con queste tante e
il quale il lettore potrà condurre una lunga serie di tante altre, cui soltanto la fantasia dell'operatore
interessanti esperimenti pratici. E questi, come può porre un limite, è un oscillatore di bassa fre-
avremo modo di dire più avanti, sono realizzabili in quenza, in grado di emettere segnali acustici su due
due condizioni diverse: all'aria libera, oppure in bande, una appartenente al mondo dei suoni udibi-
immersione in sostanze liquide. Con gli interessan- li e l'altra a quello degli udibili e degli ultrasuoni
ti risultati di far piegare la fiamma di una candela, che, come è risaputo, assumono valori di frequenza
614
Un solo apparecchio per tanti esperimenti curiosi e simpatici.
superiori ai 20.000 Hz, cioè al di là della soglia mas- un potenziometro (R5), un altoparlante (TWP),
sima dell'udito dell'uomo adulto. Infatti, l'orecchio una presa jack (TP), tre interruttori (Sl - S2 - S3)
umano percepisce assai bene un fischio, finché la ed alcuni componenti elettronici di tipo comune.
frequenza di questo non diventa tanto elevata da A seconda dell'uso che se ne vuol fare, il circuito di
impedirne l'ascolto. Ma se l'orecchio non avverte figura 1 deve essere alimentato con pile oppure
la presenza di un fischio acutissimo, ciò non vuol tramite apposito alimentatore da rete. Più precisa-
dire che il fischio stesso sia scomparso, perché esso mente, qualora l'impiego del generatore di fre-
è ancora presente nell'aria sotto forma di ultrasuo- quenze acustiche venga fatto per esperimenti al-
no. Con questi due tipi di suoni, dunque, udibili e l'aria libera, allora l'alimentazione deve essere de-
non udibili, generati dal nostro apparato, offriamo rivata da pile ed occorre far uso dell'altoparlante
al lettore l'opportunità di esercitarsi nello studio e TWP (tweeter piezoelettrico); se invece gli esperi-
nel riscontro delle conseguenze pratiche che deri- menti sono condotti dentro masse liquide, l'ali-
vano dall'impiego delle frequenze acustiche. mentazione deve provenire dalla rete, mentre sulla
presa TP, che esclude automaticamente il TWP, va
applicato un TP, cioè un trasduttore piezoelettrico,
CIRCUITO DELL'OSCILLATORE secondo il seguente schema:
Il progetto dell'oscillatore di bassa frequenza, di Esper. all'aria libera: impiego di TXP ed alim. con
cui più avanti esamineremo il funzionamento, è ri- pile
portato in figura 1. Questo è principalmente com- Esper. in sost. liquide: impiego di TP ed alim. da
posto da un integrato (ICI), un transistor (TRl), rete
615
1·-·-·-·-·-·-· -·-·-·- - -· -·-· -· -·-·-· -
53
..·1 ..
2 13
3 12
DZ
[\s "
.
5 10
I C 1
,
e
vcc
e
PRESA
RI R2 TP
R4
-----COMPONENTI-----
Condensatori R6 = 1.000 ohm- 1/2 W
C1 = 1F(non polarizzato) R7 = 2.200 ohm - 1/4 W
C2 = 1.000pF R8 = 270ohm-2 ±3W
C3 = 1.000pF
C4 = 100.000 pF
Varie
IC1 = 4093
Resistenze TR1 = 2N1711
R1 = 120.000ohm- 1/4 W DZ = diodo zener (15V-1W)
R2 = 1megaohm- 1/4 W DL = diodo led (quals. tipo)
R3 = 2.200 ohm - 1/4W S1- S2 - S3 = interrutt.
R4 = 47.000 ohm - 1/4W TWP = altoparlante (tweeter piezo)
R5 = 500.000 ohm (potenz. a variaz. lin.) TP = trasduttore piezo (vedi testo)
É ovvio che il TWP rimane inserito internamente ne esterna, collegato alla presa jack tramite cavo
al contenitore, dentro il quale è introdotto il mo- conduttore.
dulo elettronico, mentre il TP rimane in posizio- L'interruttore S2 funge da commutatore di ban-
616
s1
use.
Fig. 2 - Piano costruttivo del modulo elettronico del generatore di frequenze acusti-
che Interamente realizzato su circuito stampato. La resistenza R6 deve essere corto-
circuitata se l'alimentazione avviene tramite tre pile da 4,5 V collegate in serie. I colle-
gamenti con i vari elementi di comando e regolazione vanno eseguiti con fili condut-
tori flessibili.
ICI, che presenta una notevole isteresi; infatti, la dell'entrata 6, trattandosi di una porta invertente.
distanza tra le soglie è pari ad un terzo della ten- La stabilità della frequenza generata dall'oscilla-
sione di alimentazione. tore dipende, in larga misura, dalla buona qualità
L'isteresi, essendo dovuta ad una reazione positi- dei componenti impiegati, quelli esterni all'inte-
va interna, garantisce il mantenimento delle grato, dato che le soglie interne sono natural-
oscillazioni. Ma lo stadio deve sempre oscillare, mente compensate sia in temperatura che in ten-
anche perché il suo ingresso è costretto ad un pe- sione di alimentazione, almeno entro certi limiti
renne, quanto vano inseguimento dell'uscita, es- di normale funzionamento.
sendo il condensatore caricato dall'uscita 4 di Per variare la frequenza di oscillazione, è possibile
ICl, che rimane in controfase con lo stato logico intervenire sui valori del condensatore C2 e della
24V
0,54
±
Cl
RETE
618
Fig. 5 - La piegatura della fiam m a di una
candela è forse uno degli esperim enti
più attraenti.
resistenza R4, ricordando che per quest'ultima non tensione VCC, che può assumere il valore massi-
si deve scendere al di sotto dei 10.000 ohm e nep- mo di 36 Vcc, mentre l'integrato riceve una ten-
pure oltrepassare la soglia superiore dei 4,7 me- sione di alimentazione stabilizzata dal diodo ze-
gaohm. Per il condensatore C2, invece, non si deve ner DZ sul valore di 15 Vcc. Si tenga presente,
superare il limite inferiore di 1.000 pF. infatti, che per pilotare efficacemente un trasdut-
Il potenziometro R5, in serie al quale è collegata
la resistenza R4, effettua la regolazione fine della
frequenza di oscillazione. Ecco perché questo
componente deve essere di ottima qualità, possi-
bilmente di tipo "multigiri" ( 10 o 20 giri).
Per dimezzare la frequenza tramite l'interruttore
S2, si può raddoppiare la capacità, collegando il
condensatore C3 in parallelo con C2.
Se l'ingresso 5 della sezione "b" di ICl è "alto",
questa stessa sezione viene abilitata ed oscilla.
Ma se l'ingresso è "basso", l'oscillatore si blocca.
E questo livello è controllato dall'uscita 3 della
sezione "a" di ICl, che funziona allo stesso mo-
do della sezione "b", ma ad una frequenza molto
più bassa, in modo da abilitare, a lunghi interval-
li, l'oscillazione e rendere più evidenti gli effetti,
limitando allo stesso tempo i consumi.
Costringendo il piedino 2 allo stato logico "bas-
so", le oscillazioni divengono continue.
STADIO FINALE
619
CESTELLO IN PLASTICA
DI CARTA
PIEZO
CAPOFILO
Flg. 7 - Vista in sezione dell'altoparlante tweeter da utilizzare
per gli esperimenti con le frequenze soniche ed ultrasoniche.
Per ottenere Il trasduttore piezoelettrico TP, occorre elimina-
re il cono ed estrarre il disco di ceramica.
tore piezoelettrico, si deve fornire a questo una sduttori. Tali considerazioni peraltro, esulano dal
tensione elevata anche se si tratta di un modello programma svolto in questa sede.
a bassa tensione, perché l'effetto piezoelettrico si Possiamo ora concludere l'esame del circuito elet-
manifesta ad elevate intensità di campo elettrico. trico di figura 1 ricordando che il transistor TRl
In pratica, pur riducendo lo spessore delle lami- apre e chiude, verso la linea di alimentazione nega-
ne piezoelettriche a misure dell'ordine del deci- tiva, la resistenza R8 da 270 ohm, con una corrente
mo di millimetro, occorrono almeno le decine di determinata dalla legge di Ohm: V : R = I, ossia,
volt per raggiungere potenze notevoli. considerando il valore della tensione di alimenta-
Il transistor TR 1 funziona soltanto in commuta- zione VCC nella misura di 34 V,:
zione e quindi non dissipa eccessivamente; co-
munque, è consigliabile l'uso di un piccolo radia- 34V:270ohm = 0,126A
tore, soprattutto se si fa impiego di grossi tra-
sduttori acustici, con grande capacità. A tale valore di corrente, circolante nel transistor
Per trasduttori a 40 KHz, ad esempio, si deve ab- TRl, corrisponde quello di potenza commutata
bassare il valore di R4 a 10.000 ohm e quello di dal semiconduttore (V x I = W):
RS a47.000ohm.
Ricordiamo appena che, per ottenere potenze 34Vx0,126A = 4,28W
elevate, si debbono impiegare trasduttori piezoe-
lettrici accordati, come quelli montati nelle mac- Dunque, sui terminali del trasduttore piezoelet-
chine di lavaggio ad ultrasuoni, pilotati con tra- trico, è presente una discreta potenza elettrica.
sformatore, ma ciò implica un ridimensionamen-
to, con relativo nuovo schema, dello stadio pilo-
tato dal transistor TR 1. ALIMENTAZIONE
Le potenze elevate richiedono necessariamente
una uscita di tipo induttivo, che deve essere ac- Il circuito di figura 1, come è già stato detto, a
cordata alla frequenza di risonanza del trasdutto- seconda dell'impiego che se ne vuol fare, richie-
re, rappresentato da una grossa capacità che ac- de due sistemi di alimentazione: con pile e da re-
cumula una notevolissima quantità di energia te.
reattiva, che non può assolutamente essere dissi- L'alimentazione con pile si effettua in tutti quegli
pata ad ogni ciclo dal transistor TRl, come inve- esperimenti in cui sono in gioco le piccole poten-
ce si usa fare, per semplicità, con i piccoli tra- ze elettriche, più precisamente negli impieghi
620
con TWP interno e prove pratiche all'aria libera. La tensione continua, derivata dall'alimentatore,
In questo primo caso occorrono tre pile piatte, potrebbe anche essere raggiunta tramite un col-
da 4,5 V ciascuna, collegate in serie, in modo da legamento in serie di sette pile piatte da 4,5 V
erogare la tensione complessiva di 13,5 V. Ma ciascuna, in modo da comporre un generatore da
con l'impiego delle pile occorre cortocircuitare, 31,5 V. Ma la durata sarebbe assai breve e la spe-
tramite l'applicazione di un ponticello, la resi- sa continua.
stenza R6, mentre il diodo zener DZ può rima- Facciamo presente che, non essendo stabilizzata
nere inserito al suo posto, essendo caratterizzato la tensione in uscita dall'alimentatore di figura 4,
da una tensione superiore a quella di alimenta- questa potrà ridursi al valore di 30 Vcc, durante
zione delle pile (15 V). Infatti, questo compo- il funzionamento, ma ciò non costituisce un pro-
nente non assorbe corrente e la sua presenza di- blema per la buona riuscita degli esperimenti.
viene indifferente.
Nel secondo caso, ossia quando necessitano po-
tenze elettriche superiori, onde effettuare esperi- I TRASDUTTORI ACUSTICI
menti dentro masse liquide tramite il TP esterno,
il circuito di figura 1 deve essere alimentato con Il principale problema, in sede di montaggio del di-
il dispositivo riportato in figura 4, che è in grado spositivo descritto in queste pagine, è rappresenta-
di fornire una tensione continua, non stabilizzata, to dall'individuazione dei due trasduttori acustici
di30V + 34V. TWP e TP ritenuti i più adatti. Per esempio, nei no-
Con l'impiego dell'alimentatore da rete, la resi- stri laboratori, dopo una serie di prove e sostituzio-
stenza R6 rimane al suo posto e lavora assieme ni di alcuni componenti, abbiamo raggiunto i mi-
al diodo zener DZ. gliori risultati pratici con l'impiego del tweeter
CAVETTO
SCHERM.
ASD.
IEZO
LINGUETTA
Flg. 8-II trasduttore piezoelettrico TP, necessario per effettuare gli esperimenti den-
tro sostanze liquide, deve essere collegato con un cavetto schermato che, all'altra
estremità, presenta uno spinotto di tipo Jack.
621
Flg. 9 - Nella parte posteriore del contenitore m etallico del generatore di suoni ed
ultrasuoni sono presenti due soli elem enti: l'altoparlante TW P e la presa jack per il
collegam ento con il trasduttore TP.
(TWP) della Philips, contrassegnato con la sigla di gura 8, dove si vede che sui due conduttori originali
catalogo AD2200/PT, che è quello da noi schema- uscenti dal disco di ceramica, sono saldati a stagno i
tizzato in figura 7. Ma di questo componente oc- terminali di un cavetto schermato munito, all'e-
corrono due modelli uguali; uno viene impiegato in stremità opposta, di spina jack.
funzione di TWP, l'altro deve essere smontato per
ricavarne la piastrina piezoelettrica da utilizzare in
veste di TP. Dunque, uno dei due trasduttori va MONTAGGIO DELL'OSCILLATORE
montato internamente al contenitore metallico del
generatore di suoni ed ultrasuoni, l'altro va aperto La composizione del modulo elettronico dell'oscil-
nel modo seguente. latore sonico e supersonico si effettua su circuito
Tramite una lametta da barba, con molta pazienza stampato, il cui disegno in grandezza reale è rap-
e circospezione, si incide il cono lungo la circonfe- presentato in figura 3.
renza esterna, dopo aver preso visione del disegno Il piano costruttivo di figura 2, come abbiamo det-
di figura 7. Quindi lo si solleva e, tramite il saldato- to, è valido per l'alimentazione da rete, mentre per
re, si dissaldano i conduttori che collegano il disco l'alimentazione con pile si deve cortocircuitare la
di ceramica ai terminali di impiego del componen- resistenza R6.
te. Questo disco, privato del cono ma con i suoi fili Il tutto poi verrà introdotto in un contenitore me-
conduttori originali uscenti, funge da trasduttore tallico, come quello riprodotto nelle pagine di
piezoelettrico (TP) da immergere, a scopo speri- apertura del presente articolo, sul cui pannello
mentale, nelle masse liquide. frontale sono presenti i seguenti elementi:
Il lavoro di approntamento del TP è illustrato in fi-
622
1°- interruttore S 1 per segnali cadenzati o continui. 4° - frantumare piccole lastre di ghiaccio stret
2°- diodo led lampeggiante o sempre acceso. con pinzette.
3°. potenz. R5 per regolaz. sintonia fine.
4° - interruttore S2 per cambio-banda. Limitiamo a questo breve elenco gli esperimenti
5°. interruttore S3 per alimentaz, ON-OFF. possibili con S2 aperto. E ricordiamo che i risultati
dipendono dall'esatto valore di frequenza indivi-
Nella parte posteriore del contenitore metallico, duato lentamente e pazientemente tramite il po-
come si può notare in figura 9, è applicata la presa tenziometro R5 per il quale, lo ripetiamo, sarebbe
jack per il collegamento con il trasduttore TP ed è opportuno far uso di un multigiri (10 o 20 g,iri).
pure presente il foro circolare sul quale si affaccia, Passiamo ora all'alimentazione da rete, tramite la-
dall'interno, il trasduttore TWP. limentatore pubblicato in figura 4, con l'interrutto-
Dentro lo stesso contenitore metallico sono inseri- re S2 chiuso ed il trasduttore TP applicato sull ap-
te anche le tre pile da 4,5 V collegate in serie. posita presa jack, che esclude automaticamente il
trasduttore TWP, per:
623
FUNZIONI LOGICHE
Tutti noi, ormai da parecchio tempo, siamo diven- ce o l'impianto ad alta fedeltà. Ecco perché si è ri-
tati assidui utenti di circuiti elettronici logici, quelli tenuto doveroso, ovviamente a beneficio dei prin-
in cui sono presenti i ben noti integrati. Talvolta in- cipianti e dei nuovi lettori, volgarizzare, attraverso
consciamente, altre volte con cognizione di causa. alcune pagine del periodico, quelle che sono rite-
Non tutti i lettori, quindi, pur avvertendone una nute le più semplici funzioni logiche ottenibili con
naturale necessità, ma per svariati motivi, hanno gli integrati e che prendono i nomi di NOT- AND-
ancora trovato l'occasione di risalire alle origini, di NAND- OR - NOR. Su queste funzioni, dunque,
conoscere i fondamenti, in particolar modo circui- ci intratterremo nel corso del presente articolo,
tali, che hanno promosso questa affascinante rivo- cominciando proprio con la funzione NOT.
luzione tecnologica, che ci aiuta a vivere meglio
molte attività della giornata lavorativa, familiare e
privata. Eppure, senza accorgersene, le funzioni lo- GENERALITÀ
giche, che possono intendersi come i comporta-
menti pratici degli integrati, ci coinvolgono quoti- Prima di iniziare la dettagliata analisi delle funzio-
dianamente in operazioni più frequenti di quelle ni logiche, vogliamo anticipare alcune nozioni teo-
esercitate sul comune interruttore di luce, sul tele- riche, necessarie per una ovvia semplificazione de-
fono, in automobile, nel televisore, sulla calcolatri- gli argomenti trattati. Cominciamo pertanto col di-
Tutti I nuovi lettori, alle prime armi con l'elettronlca, possono ac-
quisire tal uni concetti fondamentali, relativi alle logiche Integra-
te, leggendo attentamente queste pagine ed osservando gli
schemi in esse riportati.
624
re che, alla parola "integrato", viene spesso ag- istante, dal valore della tensione o da quello della
giunto l'aggettivo "digitale", che potrebbe far pen- corrente, mentre nei secondi vengono indicati sol-
sare ad una certa relazione del componente con ... tanto attraverso due livelli logici, che possono esse-
le dita della mano. Ma ciò è assolutamente errato, re indicati con "vero o falso", "alto o basso", "1 o
perché "digitale" proviene dalla lingua anglosasso- O".
ne, più precisamente da "digit", che vuol dire nu- I due semplici schemi, riportati nelle figure 1 e 2,
merico, ossia che tratta i numeri e non le grandezze interpretano, nella pratica, questi ultimi concetti.
variabili. Più precisamente, nello schema di figura 1 si realiz-
Assai spesso, in sostituzione dell'aggettivo "digita- za il livello logico "1', mentre nello schema di figu-
le", si usa dire "logico" e noi stessi abbiamo già ra2 è raggiunto il livello logico "O". Nel primo caso
menzionato l'espressione "funzioni logiche", alle lo stato "l" corrisponde al circuito con lampada LP
quali ora, chi ci legge, può attribuire chiara inter- accesa, nel secondo caso lo stato logico "O" corri-
pretazione. Ma passiamo ad altro argomento, ov- sponde al circuito con lampada LP spenta.
vero alle soglie logiche. Sempre in riferimento ai due schemi delle figure 1
La principale differenza che intercorre fra i circuiti e 2, ricordiamo che si suole pure dire che, in seguito
tradizionali e quelli digitali sta nel fatto che, nei alla posizione assunta dall'interruttore (1 o O), sul
prim i, i segnali sono caratterizzati, ad un dato punto A il livello logico può essere" l" o "O".
625
Flg. 1 - Con questo semplice schema si definisce il
concetto di stato logico "1", chiamato pure "vero" o
"alto", L'interruttore posizionato in 1 chiude l'alimen-
tatore sulla lampada LP, la quale si accende. Lo stato
logico va individuato sul punto A= 1.
+
Fig. 2 -Lo stato iogico "O", chiamato anche "basso" o
"falso", è valutabile sul punto circuitale A = O. Esso è
stabilito dalla posiz1one dell'Interruttore SA su O, la
quale mantiene aperto il circuito di alimentazione del-
la lampada LP che rimane spenta.
R1 = 10.000ohm
R2 = 1.000ohm
R2 TR1 = 2N1711
DL = diodo led
u ALIM. = 9Vcc
TR1
O
/
a 9V
DL
e
626
R3
rr ?
e
vii
e
è
9V
o l Il
TR2
Il e
b
R1 = 10.000ohm
R2 = 10.000 ohm
R3 = 1.0000hm
TR1 = 2N1711
R2 u e
u
TR2 = 2N1711 Il DL
DL = diodo led
ALIM. = 9Vcc
TAB. VERITÀ
A B U
o o o
Fig. 4 - Per interpretare la funzione Inte-
grata AND, basta far riferimento allo o o
schema qui pubblicato. Nel quale il dio-
do led DL si accende soltanto quando, in o o
accordo con la tabella della verità, l'in- AND
gresso A e l'ingresso B si trovano en-
trambi nella condizione logica "1".
La presenza della lampada LP serve soltanto a con- ti da elementi di piccole dimensioni, nei quali sono
ferire un aspetto pratico ai due circuiti, mentre ciò concentrate migliaia di resistori, diodi e transistor.
che importa sapere è quale tipo di tensione viene
applicata ad LP, quella positiva + VCC o quella
negativa VCC. A queste infatti corrispondono i FUNZIONE NOTO INVERTER
due stati logici.
Ovviamente, elaborando in misura più complessa i La funzione logica può intendersi come il compor-
due stati logici, si costruiscono macchine elettroni- tamento pratico dell'integrato. Essa non è necessa-
che dotate di circuiti complicatissimi e le cui fun- riamente associata a grandezze elettriche, ma ri-
zioni di elaborazione sono appunto affidate a quei mane definita da quelle fisiche, le più svariate. Tut-
componenti che prendono il nome di integrati e tavia, per chiarezza di linguaggio e semplicità di in-
che, nella loro realtà costruttiva, sono rappresenta- terpretazione, nell'esempio riportato in figura 3 e
627
R4
1
TAB VERITA
4 u s
Fig. 5 - La zona a sinistra dello schema
o o I
qui riportato riflette il circuito dell'AND
di figura 4, mentre quella a destra ricor-
o 1 1
~ da la funzione NOT di figura 3. Sommate
Insieme, queste due logiche Interpreta-
o 1 no il comportamento della funzione
NAND NAND, il cui simbolo elettrico è disegna-
o to In basso, sulla destra della figura.
in quelli successivi si fa sempre riferimento a se- mentre l'uscita, come si nota sulla tabella della ve-
gnali elettrici. Lo schema di figura 3 non impiega, rità, è allo stato "0. II quale mantiene spento il
come sarebbe ovvio, un circuito integrato, ma uno diodo led. Viceversa, quando il deviatore è posizio-
di tipo tradizionale, che consente di interpretare nato su O, l'uscita raggiunge la condizione logica
agevolmente il comportamento della funzione lo- "1" ed il diodo led è spento. Ma vediamo il perché.
gica NOT, chiamata pure funzione INVERTER. Quando il commutatore si trova in 1, sulla base del
Essa realizza la negazione (NOT) del segnale d'in- transistor TRl è applicata la tensione di polarizza-
gresso presente sul punto A L'uscita (U) infatti si zione positiva, come deve accadere per un transi-
trova allo stato logico "1 quando l'entrata è allo stor di tipo NPN, il quale si trova in saturazione e
stato "O" e viceversa. Ma a questo punto scaturisce conduce quindi corrente, la quale attraversa la resi-
spontanea la composizione di una semplice tabella, stenza R2 riducendo a O V circa la tensione sul col-
che va sotto il nome di TABELLA DELLA VERI- lettore e non potendo quindi alimentare il led che
TÀ e dalla quale si possono dedurre tutti i possibili rimane spento. Al contrario, quando il commuta-
stati del dispositivo, ovvero tutte le relazioni esi- tore è posizionato su O, il punto A si trova allo stato
stenti tra ingresso ed uscita. logico "0"; sulla base di TRl è applicata la tensione
Nello schema di figura 3, la tabella della verità è ri- negativa e questo componente rimane quindi al-
portata in basso a sinistra. Con A si indica l'entrata l'interdizione, mancandogli l'esatta polarizzazio-
della logica, con U l'uscita. Ora, quando l'interrut- ne. Pertanto la corrente può ora scorrere attraver-
tore è posizionato come nello schema, il punto A, so la resistenza R2 ed il diodo led DL, che si accen-
cioè l'entrata della logica si trova allo stato "1", de in perfetto accordo con la tabella della verità.
628
R1 = 10.000ohm
R2 = 1.000ohm
D1 = 1N914(diodo al silicio)
D2 = 1N914 (diodo al silicio) R2
TR1 = 2N1711
DL = diodo led
ALIM. = 9Vcc
e
9V
e
DL
TAB. VERITÀ
A B U
Concludendo: nella funzione NOT (negazione) ad TÀ e, in basso a destra, il simbolo grafico della fun-
uno stato logico presente in ingresso corrisponde zione logica in esame.
uno stato logico opposto in uscita. Oppure, il che è Lo schema di figura 4, che nulla ha a che vedere
la stessa cosa, lo stato logico in entrata risulta inver- con il circuito integrato, si limita ad interpretare, in
tito (INVERTER) in uscita. modo tradizionale, per mezzo di due transistor del-
Sulla destra, in basso di figura 3, è riportato il sim- lo stesso tipo, collegati in serie tra di loro, e di pochi
bolo grafico, universalmente adottato nella com- altri componenti, quanto avviene in una funzione
posizione dei circuiti teorici, della funzione logica AND a due ingressi, rispettivamente segnalati con
NOT. AeB.
Interpretiamo ora quanto esprime la tabella della
verità e cominciamo dalla prima riga, quella in cui
FUNZIONE ANO compaiono tre zeri.
Quando i due commutatori S sono posizionati en-
In lingua inglese il termine AND equivale alla no- trambi su O, le due entrate, ovvero i punti A e B si
stra congiunzione "e". Infatti, nella funzione trovano allo stato logico "O", perché sulle basi dei
AND, l'uscita raggiunge lo stato logico "l" se la due transistor NPN vengono applicate le tensioni
prima entrata "e" la seconda entrata si trovano allo negative. Conseguentemente i transistor non con-
stesso stato logico "1. E questo è pure il caso indi- ducono ed il diodo DL rimane spento, cioè l'uscita
cato nel circuito di figura 4, nel quale, in basso a si- U assume lo stato logico "0". Lo stesso risultato si
nistra, è presentata la TABELLA DELLA VERI- ottiene quando il solo punto B viene elevato allo
629
R1 = 10.000ohm
R4 R2 = 1.000ohm
R3 =
10.000ohm
R4 = 1.000ohm
TR1 u TR1 = 2N1711
e
9V
TR2 = 2N1711
DL = diodo led
e D1 = 1N914(diodoalsilicio)
a D2 =
1N914(diodo al silicio)
ALIM. = 9Vcc
TAB. VERITÀ
A 8 u
Fig. 7 - La funzione logica NOR costitui-
o o sce il risultato dell'insieme delle due
funzioni NOT e OR. Anche il comporta-
_o__, o mento di questa logica è facilmente de-
ducibile dalla lettura della tabella della
o o verità riportata in basso a sinistra di figu-
NOR ra.
o
stato logico "1, dopo aver commutato il solo com- In pratica, la funzione AND è realizzata tramite i
mutatore SB, come indicato nella seconda riga del- due transistor TRl -TR2, quella NOT attraverso il
la tabella della verità. Ed il fenomeno si ripete transistor TR3 che, come è stato detto, si comporta
commutando il solo commutatore SA (terza riga da invertitore dell'AND. Risulta, infatti, che lo sta-
della tabella). to logico, presente sul collettore del transistor
Le cose cambiano, invece, quando i commutatori TR3, appare invertito rispetto a quello presente
assumono le posizioni indicate nello schema di fi- sulla sua base. Dunque, quando l'uscita U si trova
gura 4, perché in tal caso entrambi i punti circuitali allo stato logico "1, il diodo led DL è acceso, vice-
A e B assumono lo stato logico "1", ovvero, sulle versa rimane spento (uscita allo stato logico "O").
basi di TRl e TR2 viene applicata la tensione di po- Se si analizza la TABELLA DELLA VERITÀ, ri-
larizzazione positiva che manda in conduzione i portata in basso a sinistra di figura 5, si nota che il
due componenti e la cui corrente attraversa pure il diodo led rimane spento soltanto in una condizio-
led collegato sull'emittore di TR2, il quale si accen- ne, quando entrambe le entrate A e B si trovano al-
de e rimane acceso finché non mutano uno o en- lo stato logico "1", cioè quando i due commutatori
trambi gli stati logici delle due entrate A e B. si trovano contemporaneamente sulla posizione 1
ed inviano quindi alle basi dei due transistor TR 1 -
TR2 una tensione di polarizzazione positiva. In tal
FUNZIONE NAND caso, i due transistor, collegati in serie, conducono
corrente o, come si suol dire, sono saturi ed appli-
Quando la funzione AND, già descritta in prece- cano alla base di TR3, tramite l'emittore di TR2,
denza, è seguita dalla funzione logica NOT, pure una tensione positiva rispetto alla linea di alimen-
precedentemente analizzata, si ottiene la nuova lo- tazione negativa, la quale manda in conduzione
gica NAND (NOT + AND = NAND). Ecco perché TR3. Sul collettore del quale la tensione è di O V,
lo schema di figura 5 ripete, nella zona di sinistra il perché la corrente fluisce tutta attraverso la resi-
circuito dell'AND di figura 4 e, a destra, quello del stenza R6 e lo stesso transistor, senza interessare il
NOT proposto in figura 3. diodo led. E questo è il caso illustrato nello schema
630
di figura 5 nel quale, lo ripetiamo, il led rimane
spento, in accordo con l'ultima riga della tabella
della verità.
Nelle altre condizioni elettriche del commutatore
S, per esempio quella corrispondente alla prima ri-
ga della tabella della verità, i tre transistor si trova-
no all'interdizione e la corrente dell'alimentatore
prende la via della resistenza R6 e del diodo led DL
che appare acceso. La stessa cosa si verifica quando
uno soltanto dei due commutatori è posizionato in circuiti con un numero di entrate superiori a quelle
1 e l'altro sullo O, perché se uno dei due transistor dello schema proposto.
TRl - TR2 potesse diventare conduttore, il secon- I due diodi al silicio, presenti nello schema di figura
do rimarrebbe all'interdizione. E questa stessa 6, impediscono che i due ingressi A e B possano in-
condizione si rifletterebbe sul terzo transistor TR3. fluenzarsi a vicenda, disturbandosi. Questi applica-
In basso a destra di figura 5 è riportato il simbolo no la tensione continua di 9 Vcc alla base di TRl il
grafico che individua la funzione logica NAND. quale, divenendo conduttore, accende il led con la
corrente di emittore che, nel nostro circuito, sim-
boleggia l'uscita U. È evidente che per spegnere il
FUNZIONE OR diodo led DL, nessuno dei due interruttori deve
chiudere il circuito di alimentazione positiva sulla
Il termine OR in lingua inglese significa "o", "op- base del semiconduttore.
pure". Ebbene, una funzione logica OR attiva l'u- Il simbolo grafico della funzione logica OR è ripor-
scita, ovvero la eleva allo stato logico "l", quando tato in basso a destra dello schema.
risulta attivato almeno uno degli ingressi, ovvero,
quando "o" un ingresso, "o" un altro, si trovano al-
lo stato logico" l". FUNZIONE NOR
Ora, se associamo allo stato logico "1" quello di
chiusura di un interruttore e quello di accensione Molto spesso la logica NOT rimane associata ad al-
di un diodo led, possiamo affermare che il circuito tre funzioni elementari, delle quali inverte i segnali
di figura 6 esemplifica sicuramente la funzione lo- relativi. Così, ad esempio, una funzione OR, segui-
gica OR. Basta infatti che l'interruttore SA "o" ta da una funzione NOT, determina una funzione
l'interruttore SB siano chiusi (stato logico "1" in NOR (NOT+ OR =NOR).
entrata) per far accendere il diodo led DL (stato lo- Il comportamento della logica NOR è interpreta-
gico "l" in uscita). Ma il diodo DL si accende pure bile mediante la sua TABELLA DELLA VERITÀ
se all'entrata del circuito di figura 6 si verifica una che appare riportata in basso a sinistra di figura 7.
terza condizione, cioè se entrambi gli interruttori Aggiungendo il transistor TR2 allo schema elettri-
sono chiusi, vale a dire quando le due entrate si tro- co di figura 6, con il quale è stata interpretata la
vano contemporaneamente allo stato logico "l". funzione logica OR, si ottiene la funzione logica
Tutto ciò si può immediatamente desumere dalla NOR, come indicato nello schema di figura 7. Nel
TABELLA DELLA VERITÀ riportata in basso a quale si può osservare che, quando uno soltanto
sinistra di figura 6. dei due interruttori è posizionato in 1, il diodo DL
Come accade per tutte le altre tabelle della verità, rimane spento. Infatti, finché uno dei due diodi ap-
anche per questa la lettura si effettua in senso oriz- plica alla base di TRl la tensione positiva di 9 Vcc,
zontale. Per esempio, facendo riferimento alla pri- questo conduce e polarizza correttamente la base
ma riga, si può constatare che, trovandosi le due di TR2, il quale è pure conduttore di corrente at-
entrate A e Ballo stato logico "O", anche l'uscita U traverso se stesso e la resistenza R4, presentando
rimane in questo stesso stato. Cioè quando i due un valore di tensione di O V sul suo collettore. Il
interruttori sono commutati su O, il led rimane led, dunque, non può accendersi, perché l'uscita U
spento. rimane allo stato logico "O". Soltanto se viene a
Facendo riferimento alla seconda riga, si può affer- mancare la tensione di polarizzazione di base su
mare che, trovandosi l'entrata A allo stato logico TR 1, questo rimane all'interdizione e la stessa cosa
"O" e quella B allo stato logico "l", l'uscita U rag- accade a TR2. La corrente in queste condizioni
giunge lo stato "l" ed il led si accende. Analoghe fluisce tutta attraverso la resistenza R4 ed il diodo
considerazioni si estendono alla terza riga. La led D L, che rimane acceso.
quarta riga invece riflette lo stato elettrico del cir- In basso, sulla destra dello schema di figura 7, èri-
cuito riportato in figura 6. portato il simbolo elettrico della funzione logica
Ovviamente la funzione logica OR si applica pure a NOR.
631
e ELEMENTARE
ETTRONICA
RIMI
IASS1
REATTANZA CAPACITIVA
Il condensatore è un componente elettronico che Per interpretare il fenomeno ora ricordato, convie-
non consente il passaggio della corrente continua, ne far riferimento allo schema di figura 2, nel quale
ossia di quella corrente erogata, ad esempio, dalle il generatore di tensione è rappresentato da un al-
comuni pile. Mentre conduce, apparentemente, ternatore a 12 Vca, oppure dall'avvolgimento se-
quella alternata. Ma, si badi bene, soltanto appa- condario di un trasformatore da rete, riduttore di
rentemente, perché fra le due armature del con- tensione dal valore di 220 Vca a quello di 12Vca.
densatore, come illustrato in figura 1, è interposto Nello stesso schema di figura 2 appare inserito il
il dielettrico, cioè quell'elemento, di natura isolan- condensatore C, che risulta collegato direttamente
te, che impedisce il flusso della corrente elettrica, con l'alimentatore. Ebbene, supponiamo che il ci-
di qualunque tipo essa sia. La corrente alternata, clo della tensione alternata, che si interpreta anali-
invece, scorre attraverso i conduttori che collegano ticamente attraverso una sequenza di curve sinu-
i morsetti di un alternatore con i terminali del con- soidali, abbia inizio dal punto 1, ovvero dal valore
densatore, in pratica con le sue armature. Dunque, di O Vca ed aumenti progressivamente verso i valo-
il condensatore, quando viene inserito in un circui- ri negativi.
to percorso da correnti continue, interrompe elet- Sul punto 2 la tensione assume press'a poco il valo-
tricamente il circuito, ma ne garantisce la continui- re di -6 Vca e a questo stesso valore di potenziale
tà se le correnti sono variabili. vengono a trovarsi le armature del condensatore C.
Negli apparati elettronici, in modo particolare in Pertanto, durante l'intervallo di tempo che inter-
quelli ricetrasmittenti, si fa grande impiego di con- corre fra i punti 1-2, quando il potenziale elettrico
densatori, soprattutto in quei punti circuitali in cui valutabile fra i terminali del condensatore C sale
è necessario bloccare la corrente continua e lasciar da O Vca a 6 Vca, attraverso i conduttori, che colle-
via libera a quella alternata, normalmente rappre- gano i morsetti dell'alternatore con i terminali di C,
sentativa dei segnali radio. scorre corrente, che nella realtà non attraversa il
632
condensatore, ma apparentemente sembra inte-
ressare l'intero circuito.
Il valore del potenz iale sale ulteriormente quando
la sinusoide raggiunte il punto 3, stabilendosi sui
-12 Vca, vale a dire sul massimo valore negativo.
Ma il ciclo della tensione alternata prosegue, per
toccare successivamente i punti 4 e 5, con una con-
segu ente diminuz ione del potenz iale fino al valore
di 0Vca, e con un co rrispondente flusso di corrente
attraverso i conduttori del circuito in esame.
Il condesatore C, che in co rrispondenz a del punto
3 della sinusoide si carica con una tensione pari al
valore di picco massimo negativo, ossia a -12 V ca,
si scarica progressivamente durante il passaggio
della sinusoide dal punto 3 al pun to 5. E così si spie-
ga il passaggio di corrente nei co nduttori del circui-
to durante il tratto ascendente negativo della sinu-
soide, dal valore di -12 V ca a quello di O V ca. ra di corrente, va fatto in serie con un conduttore,
A questo punto è facile intuire come il flusso di cor- dopo essere stato commutato nella misura di cor-
rente alternata, nei circuiti nei quali sono presenti renti alternate, sul valore di 25 mA fondo-scala.
dei condensatori, è determinato da fenomeni di ca- Sulla scala dello strumento, con un condensatore C
rica e scarica di questi componenti elettronici. del valore capacitivo di 4,7 F, come indicato nello
L'esame ora condotto sulla semionda negativa del- schema di figura 3, si legge il valore di 18 mA.
la tensione alternata si ripete su quella positiva, Successivamente, si sostituisce il condensatore con
dapprima nel tratto ascendente compreso fra i altro di valore capacitivo inferiore, per esempio di
punti 5 e 7, poi in quello discendente fra i punti 7 e 0,47 F e si legge nuovamente, sulla scala del te-
9. In corrispondenza di questi tratti di curve si veri- ster, il diverso valore di intensità di corrente che
ficano altri due processi di carica e scarica di C, che scorre lungo i conduttori del circuito, che in questo
avviano la corrente elettrica nello schema a destra caso è di 1,8 mA. Dunque, il risultato pratico, deri-
di figura 2. vante dalle due prove, è il seguente: i conduttori
Si suole pure dire che, durante le fasi di carica e
scarica del condensatore, una certa potenza elettri-
ca viene dapprima prelevata dal generatore e poi
restituita a questo. Infatti, il condensatore, se di ot-
tima qualità, non deve trasformare energia elettri-
ca in altre forme di energia, per esempio in calore, ARMAT. 1
perché in esso non circola la corrente. 4or2
t0,-1
1 ...
633
+12V
-
-
-12V
del circuito di figura 3 sono percorsi da corrente al- nali è applicata una tensione alternata. Tale gran-
ternata, la cui intensità, per uno stesso tipo di ali- dezza elettrica si esprime attraverso la seguente
mentazione (12 Vca), dipende dalla capacità del formula:
condensatore collegato in serie. Più precisamente,
maggiore è la capacità del condensatore, maggiore Xc= 1
è la corrente che può circolare. Ma, lo ripetiamo 2n€
ancora una volta, questa corrente fluisce attraverso
i vari conduttori del circuito, compresi i reofori del in cui "f esprime la frequenza della tensione al-
condensatore, a causa dei successivi processi di ca- ternata e "C" il valore capacitivo del condensato-
rica e scarica di C, ma non attraverso il condensato- re. Tuttavia, tenendo conto che la "p greca" vale
re. 3,14, la formula sopra riportata può assumere la
seguente espressione
634
TESTER
18 mA
25mA CA/Fs
12 V
C47F
T1
Fig. 3 - Per constatare nella realtà Il flusso apparente di cor-
rente alternata attraverso un condensatore, conviene com-
porre questo semplice circuito, nel quale il trasformatore T1
è un modello per campanelli elettrlci, riduttore della tensione
di rete dal valore di 220 Vca a 12Vca. Con il tester, commutato
sul valore indicato in alto a destra, si misura una corrente di
RETE 220 V 18 mA, se il condensatore presenta un valore capacitivo di
4,7 Fedi1,8mA se il e è da0,47 F.
Se si trascura il fenomeno delle perdite, inevita- quenza della tensione di rete è di f = 50 Hz:
bile in ogni condensatore, ma trascurabili ad
esempio nei modelli a film usati in bassa fre-
1
quenza e con correnti di lieve entità, il flusso di Xc =
corrente attraverso un condensatore non genera 6,28 X 50 X 0,000.004. 7
calore, ovvero non provoca dissipazione di ener-
gia. Quindi, inserito in un cortocircuito, in fun- 1
zione di carico, con l'apporto di una certa resi- = = 667,S ohm
stenza in serie, il condensatore realizza una cadu- 0,001.475.8
ta di tensione seguendo le regole della legge di
Ohm. Da questa semplice applicazione pratica, si può
Nelle formule già riportate, se il valore di C vie- facilmente dedurre che la tensione non influenza
ne espresso in FARAD e quello della frequenza in alcun modo il calcolo della reattanza capaciti-
in Hz, la reattanza capacitiva Xc rimane misurata va, perché il suo valore non viene inserito nelle
in ohm. formule citate.
Il valore della reattanza capacitiva, che il conden- Ovviamente, per l'applicazione delle formule del-
satore C da 4,7 F, inserito nel circuito di figura la reattanza, il valore capacitivo dei condensatori
3, assume, è presto individuato, se si considera deve essere espresso in F (Farad), mentre nella
che 4,7 F = 0,000.004.7 F (Farad) e che la fre- pratica corrente questo viene citato in F (micro-
635
farad) e in pF (picofarad). Occorre quindi, di vol-
ta in volta effettuare la necessaria corrisponden-
IL FASCICOLO za, ricordando che:
SPECIALE 1F = 1.000.000 di µF
636
L e
Sl a=
re]
-
V
fior
12 V !R
6802
T1
C =4,7µF
R = 680ohm S1= deviatore
L = 6 V- 0,05 A (lampadina ad incandescenza) T1= trasf. per campanelli (220 Vca - 12Vca)
Fig. 5- Piano costruttivo dell'esperimento pratico che permette di constatare gli et-
fetti provocati dalla reattanza capacitiva di un condensatore Inserito in un circuito
alimentato in alternata. Del trasformatore T1 si debbono utilizzare i due morsetti late-
rali del secondario, quelli dal quali si preleva la tensione di 12 Vca.
637
Per agevolare i compiti del lettore impegnato in re della tensione di rete dal valore di 220 Vca a
questo tipo di calcolo, pubblichiamo, a parte, una quello di 12 Vca, da una lampada L da 3 V, un
tabella relativa alle corrispondenze di alcuni valo- deviatore (S1), una resistenza (R) e un condensa-
ri capacitivi espressi in F con gli stessi riportati tore (C).
inpF. Per semplificare ogni cosa, abbiamo ritenuto uti-
le riportare, nel circuito di figura 4, alcuni con-
cetti già analizzati nello schema di figura 3. Nel
PRATICO ESPERIMENTO quale è stato calcolato che la reattanza capacitiva
di un condensatore di 4,7 F, in presenza della
Per constatare la presenza della reattanza capaci- tensione di rete alternata alla frequenza di 50
tiva, in un circuito elettrico, conviene comporre Hz, oppone un impedimento al flusso di corrente
lo schema di figura 4. Il quale è formato da un pari a quello di una resistenza di 677,5 ohm il cui
trasformatore da rete di piccola potenza, ridutto- valore, per semplicità di calcolo, vogliamo arro-
ECCEZIONALMENTE
IN VENDITA LE DUE ANNATE COMPLETE
1984 - 1985
AL PREZZO DI L. 18.500 CIASCUNA
OSCILLATORE CW
Richiedeteci oggi stesso una od entrambe le annate qui illustrate, inviando, per ciascuna di esse,
l'importo anticipato di L. 18.500 a mezzo vaglia postale, assegno bancario o conto corrente postale
n° 916205 ed indirizzando a: Elettronica Pratica • 20125 Milano • Via Zuretti, 52.
638
tondare a 680 ohm. Questo stesso valore, infatti, del condensatore da 4,7F.
è stato pure attribuito alla resistenza R collegata Poiché il valore complessivo della tensione di ali-
in parallelo al condensatore C da 4,7F . mentazione erogata dal trasformatore Tl è di 12
L'esperimento realizzato con lo schema di figura V, tenendo conto della caduta di tensione che si
4 consiste nel commutare S1 dalla posizione C a verifica sui terminali della lampadina L(3 V),
quella R e nel constatare come la lampada ad in- possiamo ora accertare, mediante il tester com-
candescenza L, per entrambe le posizioni assunte mutato nelle funzioni voltmetriche in alternata,
da S1, continui ad emettere la stessa quantità di che sui reofori del condensatore C la tensione è
luce. Il risultato, dunque, è il seguente: in un cir- di:
cuito percorso da corrente alternata alla frequen-
za di 50 Hz, l'impedimento opposto al passaggio 12V-3V=9V
della corrente da un condensatore da 4,7 F, con
reattanza capacitiva di 680 ohm circa, è pari a Ma se gli effetti luminosi sono gli stessi, con l'in-
quello introdotto da una resistenza ohmmica del- serimento della resistenza R o con quello del
lo stesso valore. condensatore C, non possiamo affermare la stes-
sa cosa per quanto riguarda la potenza elettrica
in gioco. Infatti, misurando con il tester commu-
REALIZZAZIONE PRATICA tato nelle misure amperometriche la corrente al-
ternata che scorre nel circuito di figura 5, si legge
Per realizzare praticamente il circuito teorico di il valore di 0,015 A (15 mA) con il quale, appli-
figura 4, secondo il piano costruttivo di figura 5, cando la formula che consente di calcolare la po-
serve un trasformatore T1 da campanelli, una tenza dissipata dalla resistenza R da 680 ohm,
lampadina ad incandescenza da 6 V- 0,05 A, il ossia:
solito condensatore più volte menzionato, da 4,7
F, una resistenza chimica da 680 ohm e un W= VxA
commutatore Sl.
Si tenga presente che, di solito, i trasformatori si ottiene:
per campanelli elettrici sono dotati di tre morset-
ti in uscita e che i due estremi erogano la tensio- 9Vx0,015A = 0,135W
ne di 12 Vca. Questi, dunque, sono i due morset-
ti che si dovranno utilizzare. mentre con l'inserimento nel circuito di figura 5
Una volta realizzato il circuito di figura 5, si potrà del condensatore C da 4,7 F, la potenza dissipa-
misurare con il tester la caduta di tensione sui ter- ta è nulla, almeno teoricamente. Perché, al con-
minali della lampadina L che, come segnalato nello trario della resistenza, il condensatore non viene
schema teorico di figura 4, si aggira intorno ai 3 V. attraversato dalla corrente alternata, se non ap-
Pertanto, questa ridotta caduta di tensione, dimez- parentemente.
zata rispetto a quella di esercizio di 6 V, provoca Nell'esempio ora proposto è stata utilizzata la
una scarsa luminosità. Ma le finalità del circuito di tensione alternata di 12 Vca, ma se questa fosse
figura 5 non sono quelle di accendere regolarmente stata di valore più elevato, per esempio di 220
una lampadina, bensì di dimostrare che questa si V ca, la potenza in gioco sarebbe stata maggiore,
accende allo stesso modo, sia con l'inserimento nel a causa dell'aumento di uno dei fattori dell'ope-
circuito della resistenza da 680 ohm, sia con quello razione citata per ultima.
Un'idea vantaggiosa:
l'abbonamento annuale a
ELETTRONICA PRATICA
639
lendile -puisii- Permute
VENDO amplificatore di potenza 85 + 85 W mod. SB ATTENZIONE: vendo, causa cessata attività, stazione
-M56 Toshiba, ottimo stato, qualsiasi prova. CB RTX Polmar ss40 120 ch AM/FMISSB 5 - 10W lineare
SCORZON MARCO • Via Monte Vodlce, 4 • 35138 PADO- ZG130 100 W, frequenzimetro digitale, rosmetro, watt-
VA· Tel. (049) 8713978 metro ZG500, accordatore di antenna, alimentatore 3 A,
cavetti 45 cm per collegamenti, 30 m cavo coax RG8.
VENDO programmi per fare circuiti stampati per A tari e DA FORNO FABIO· Via Benedetti, 19 • 20067 PAULLO
PC compatibili. Chiedere lista. (Milano) Tel. (02) 90631229
VALERI DARIO · Via Verdi, 58 • 34077 RONCHI DEI LE-
GIONARI (Gorizia) CERCO seria ditta per lavori di costruzione di kit esca-
tole di montaggio elettroniche. Eseguo il lavoro al mio
domicilio.
VENDO ZX spectrum 48 K + registratore + alimenta- FALLERINI SIMONE · Via De Amicis, 10- 20091 BRES-
tore + giochi + 2 manuali uno inglese e uno italiano SO (Milano) Tel. (02) 6103352
sull'uso dello stesso. Il tutto a sole L. 250.000 (compre-
si interfaccia + joystick a 3 ricambi). VENDO enciclopedia S. di Elettronica a E. 300.000 in più re-
GALLI MARCO • Via Valentino Banal, 8 • ROMA - Tel. galo: corso fondamentale di elettronica + 30 numeri di
(06) 2418892 • dalle 20,30 alle 22 tutti i giorni Elettronica Pratica + un libro a sorpresa.
GIUSEPPE -Tel. (06) 7661159 lunedì e mercoledì ore 15
- 17
VENDO 200 dischi giochi e utilities per CBM64 a L.
2.000 cadauno. Ogni disco contiene circa 5-6 program- VENDO lampada abbronzante Philips UV.A I.R. ad alta
mi. Tratto solo con zone limitrofe pressione, in ottimo stato a sole E. 200.000.
FERRARI MAURIZIO • BOLOGNA - Tel. 720713 0 722819 NICOLA- Tel. (02) 9842439 ore 19-22
ore pasti
CERCO urgentemente progetto completo di un amplifica-
VENDO Scanner SX200 26 - 520 MHz ottime condizioni, tore BF ad alta efficienza dai 600 W in su a mosfet funzio-
imballo e accessori originali L. 330.000. Vendo scanne nante a 12 V. Accetto solo progetti presi da riviste sicura-
UBC 175 XL poche settimane di vita, nuovissimo perfet- mente funzionanti.
to 66-510 MHz. ~ 415.000. ANASTASI ROBERTO - Via Parini, 2 - LUCINO DI RODA-
STEFANO- Tel. (071) 83339 dalle 19,30 alle 20 NO (Milano) Tel. (02) 95320587
Di questa Rubrica potranno avvalersi tutti quei lettori che sentiranno la necessità di offrire
in vendita. ad altri lettori, componenti o apparati elettronici. oppure coloro che vorranno
rendere pubblica una richiesta di acquisto od un'offerta di permuta
Elettronica Pratica non assume alcuna responsabilità su eventuali contestazioni che po-
tessero insorgere fra i signori lettori e sulla natura o veridicità del testo pubblicato. In
ogm caso non verranno accettati e, ovviamente. pubblicati, annunci di carattere pubblici-
tario.
Coloro che vorranno servirsi di questa Rubrica, dovranno contenere il testo ne, limiti di
40 parole, scrivendo molto chiaramente (possibilmente in stampatello)
640
ECCEZIONALE. Vendokitaltoparlantic.g.m. potenza 150W
-3 vie, mai usati. Valore reale C. 180.000 vendo a E. 160.000
trattabili.
SARACCO FABRIZIO - Via Umberto 1°, 78- 10067 VIGO-
NE (Torino) Tel. (011) 9809098 ore pasti
ELETTRONICA
p?
vevgsg ree!son
D ETTON+CA -RADO - o ·27 MHu
AT!
lli Iuli
IL FASCICOLO ARRETRATO
ESTATE 1986
POCO«CO MUN SE. -SEDO A PO ST Gn 3n70
NO N N I/S LGLO AOOSTO 19e
MANUALE-GUIDA
al prezzo di L. 4.000
o-o
e
• -
MANUALE - GUIDA
Chi non ne fosse ancora in possesso, può richiederlo a:
ELETTRONICA PRATICA - 20125 MILANO - Via Zuretti,
52, inviando anticipatamente l'importo di L. 4.000 a
mezzo vaglia-postale, conto corrente postale n. 916205
PER ElETTRODILETTANTI o assegno bancario.
641
VEN DO , usati un mese, Alimentatore 3 A 13,8 V - rosm-watt CERCO qualsiasi tipo di kit elettronico già montato e inter-
Zetagi - lineare 30 W CB - antenna boomerang Eco - Ampli facce Hardware per computer Amiga e IBM compatibili, in
Ant. Zetagi, tutto a E. 80.000 escluso spese di spedizione. cambio offro numerosissimi programmi per i relativi com-
Vendo anche separatamente. puters. Dispongo di tutte le ultimissime novità.
RIZZI ALESSANDRO - Via F. Alraldl, 100-ALASSIO (Sa- PIAZZA GIORGIO - Via Tiziano Vecello, 21 - 20052 MON-
vona) Tel. (0182) 469114 ZA (Milano) Tel. (039) 836456 ore diurne
~ -------------
- o ,- -
---- - --•- , ___
a -- -·-'---- - · -------
-
-- -- -- -•---
--
642
LA PSIA DE LETTIERE
Tutti possono scriverci, abbonati
o no, rivolgendoci quesiti tecnici
inerenti a vari argomenti presen-
tati sulla rivista. Risponderemo
nei limiti del possibile su questa
rubrica, senza accordare prefe-
renza a chicchessia, ma sce-
gliendo, di volta in volta, quelle
domande che ci saranno sem-
brate più interessanti. La regola
ci vieta di rispondere privata-
mente o di inviare progetti esclu-
sivamente concepiti ad uso di
un solo lettore.
CERAMICHE POLICRISTALLINE
do P. Curie individuò l'effetto piezoelettrico nel quar-
Mi sono accorto che molti prodotti elettronici si zo. Più precisamente quello diretto, dato che l'effetto
stanno arricchendo sempre più di segnalatori acu- inverso fu scoperto poco tempo dopo dallo stesso Cu-
stici. Ciò si verifica in molti modelli di orologi, sia rie, in seguito ad un 'ipotesi emessa da G. Lippmann.
da polso che da tavolo, in apparati telefonici e ra- Ma allora si operava sul quarzo, la tormalina, il sale
diotelefonici, nei timer degli elettrodomestici e via di Seignette o cristallo di La Rochelle, mentre oggi si
dicendo. In tutti questi, poi, la potenza elettrica as- impiegano materiali appositamente costruiti, le cera-
sorbita è molto poca, mentre il livello sonoro in miche cristalline piezoelettriche, che sviluppano un
emissione è da ritenersi elevato, anche se limitato effetto assai più elevato del quarzo, che rimane pur
alle sole note acute. Interessatomi al fenomeno, mi sempre il cristallo piezoelettrico per eccellenza. Con
è stato assicurato che tali trasduttori acustici fun- queste ceramiche vengono prodotte delle lamine sot-
zionano per effetto piezoelettrico. Eppure ciò non tilissime che, accatastate una sull'altra, presentano
mi convince appieno, dato che, rifacendomi ai lon- sensibili deformazioni con tensioni di qualche volt.
tani ricordi scolastici, mi risulta che, per ottenere Tali trasduttori, quindi, assorbono energia elettrica
elevate deformazioni, nei cristalli piezoelettrici, per restituirla sotto forma di energia acustica. Con un
occorrono forti tensioni e viceversa. Mentre le ten- rendimento quattro volte superiore a quello degli al-
sioni in gioco, negli esempi citati, raggiungono le toparlanti magnetici, ossia tale da far sembrare nullo
poche unità di volt. il loro consumo energetico. Ma gli spostamenti, che
FOSSATI MARIO si riescono a raggiungere in questi dispositivi, sono
Milano ancora limitati, tanto che si rivelano particolarmente
adatti alle frequenze elevate e alle piccole potenze.
Quanto le è stato riferito corrisponde al vero. Perché i Per le note basse e le potenze dell'ordine di alcune de-
tempi sono cambiati ed il progresso tecnologico ha cine di watt, per ora, non esistono materiali utilizza-
compiuto passi giganteschi dal lontano 1880, quan- bili.
643
RICARICA DELLE PILE
In un mio telecomando ho sostituito la normale Questo circuito risolve il suo problema. Il poten-
pila di alimentazione a 9 V con una di tipo ricari- ziometro R2 va regolato in modo che, a batteria
cabile a 9 V - 100 mAH. Ma appena questa si sca- scarica, l'assorbimento di corrente sia di IO mA.
rica, vorrei averne un'altra di ricambio già carica. Poi, mano a mano che la pila si ricarica, la cor-
Ho quindi pensato di costruirmi un piccolo ali- rente scende. A vuoto, ossia senza pila collegata
mentatore di ricarica di cui tuttavia non sono riu- in uscita, la tensione dell'alimentatore si aggira
scito a trovare alcun progetto particolarmente intorno ai 20 V. Il milliamperometro può essere
adatto a tale uso. rappresentato anche da un tester.
SAVIORI FABIO
Milano
mA
ALLA
BATI
RETE
Condensatore Varie
C1 = 10F. 36 VI (elettrolitico) T1 = trasf. (220V- 15V -0,3A)
D1 = diodo al silicio (1N4004)
2 = diodo al silicio (1N4004)
Resistenze 03 = diodo al silicio (1N4004)
R1 = 100 ohm mA = milliamperometro (50 mA f.s.)
R2 = 1.000 ohm (potenz. a filo)
Condensatori
IC1 =TL081
S1 = i nterrutt.
C1 = 1F (non polarizz.) ALIM. = 9 Vcc
644
GENERATORE DI FUZZ vo, amplifica per ben 5.000 volte il segnale uscen-
te dal pick-up della chitarra di tipo magnetico. I
Sensibili alla mia passione per la musica, i genito- diodi DI - D2, poi, tosano il segnale sinusoidale
ri mi hanno regalato tempo fa una chitarra elet- amplificato, trasformandolo in un altro ad onda
trica, alla quale vorrei ora applicare un generato- quadra che, essendo ricco di armoniche, genera il
re di "fuzz". caratteristico "fuzz'' che accompagna ogni pizzi-
DI BARTOLOMEO FRANCO cata di corda della chitarra. L'uscita è sprovvista
Genova di condensatore disaccoppiatore, presumendo
che questo sia presente all'entrata dell'amplifica-
tore BF. In ogni caso lei può sempre collegare, in
L'integrato A 741, montato in questo dispositi- serie, un condensatore da 100.000 pF.
Q I Il RJ
, L c4
:
r
6
R5
I-
ENTR. c5 R4
• ) 9V
@
(i ) use.
1\r Il 3 Il c3
645
PROVATRANSISTOR NPN sottoposti ad esame. Le resistenze limitatrici Rl
ed R2, assieme ai diodi DI - D6, proteggono le basi
Ho notato che, dopo aver impiegato più volte e in da eccessi di corrente. Inserendo nelle rispettive boc-
diversi circuiti i transistor, questi componenti, cole un transistor per volta, con rispetto delle polarità
spesso, non sono più utilizzabili. Disponete di un e della posizione dei terminali, l'apposita tabella of-
provatransistor semplicissimo, con cui poter effet- fre la chiave per interpretare il comportamento delle
tuare un rapido controllo di tali semiconduttori? lampadine.
BONIGUIDO
Torino
T1 LPI
RI
RETE
220V LP2
DI
i
3
4
6
5 I
"r"T SI
C5
2 +
E
R2
AP
e
3V
e
Condensatori Resistenze
C1 = 500.000 pF R1 =
47.000 ohm (potenz. a variaz. lin.)
C2 = 100 F- 12VI (elettrolitico) R2 = 100.000 ohm
C3 = 100.000 pF R3 = 4,7 ohm
C4 = 220 µ,F - 12VI (elettrolitico)
C5 = 470 µ,F - 12VI (elettrolitico)
Varie
C6 = 100.000 pF
IC1 = TDA 7231
AP = 4 ohm
S1 = interrutt.
Alim. = 3 Vcc
FUS. u
) El d
rosso ~ ~ 9V I o
RI ISIGLA
-
+ Il Il +
c::'.:J
+
PRESA
ACC.SIG. F Il
c3
Il () M
nero
e.
647
MANIPOLA TORE DI SEGNALI
Condensatori
Mi occorre un circuito in grado di separare un se-
gnale BF in altri due sfasati di 180°.
C1 = 1F (non polarizzato)
C2 = 1F (non polarizzato)
TESTA FRANCESCO C3 = 1F (non polarizzato)
Firenze C4 = 1F (non polarizzato)
C5 = 220F-24VI (elettrolitico)
Evidentemente lei vuole ottenere effetti sonori spe-
ciali, con alterazioni originali di voci e suoni. Realizzi Resistenze
quindi questo circuito, dotato di un 'entrata e due
uscite. Il guadagno del circuito, con una alimentazio- R1 = 470.000ohm
ne di 16 Vcc, è di quattro volte in tensione. Il funzio- R2 = 220.000 ohm
R3 = 2.200 ohm
namento è semplice: TR 1 è un normale amplificato- R4 = 220ohm
re ad emittore comune, la cui uscita di collettore R5 = 220ohm
(UI)è sfasata di 180 rispetto all'uscita U2, perché il R6 = 8200hm
segnale di emittore di TRl, in fase con l'entrata E, va R7 = 2.200 ohm
a pilotare l'emittore di TR2, che non sfasa il segnale R8 = 470.000ohm
presente sul suo collettore e che viene applicato ad R9 = 220.000 ohm
U2.
1° • Il tester r.'
arJ, ""me,
li -i i
+i_l[y sggge /
lume" fa ere. f i' pe m.
po
/ e, ".
«sllz ll 1
Pii]"
TI€j
3°. L'amperometro
-a..
2G
%
7
%
-
.
4° - Il capacimetro
5°. Il provagiunzioni
e
à
°. Oscillatore modulato %,""°
l'lfi
7° - Tutta la radio
8°. Supereterodina
9° - Alimentatori
$
11
LA UL 111.4sONICA
648
Cl
b
R8
,
g
@
12':-16 V
e
•• R2
I
R4 R5
. --
I c SR9
=
J. CJJ..
·# "'f~
Varie
TR1 = BC108
TR2 = BC108
ALIM. = 12 Vcc + 16 Vcc
AMPLIFICATORE CON TBA 820M Questo è il progetto che la riguarda e con il quale si
ottiene una risposta in frequenza di 20 Hz ..,.. 20.000
Disponendo dell'integrato TBA 820M, vorrei con Hz, mentre il guadagno in tensione è di 75 dB. A se-
questo costruire un amplificatore di bassa frequen- conda del valore della tensione di alimentazione, che
za, con una potenza d'uscita di 2 W. può essere di 3 Vcc - 9 Vcc - 12 Vcc, su carichi (alto-
MALA V ASI NERIO parlante) di 4 ohm : 8 ohm, la potenza in uscita è,
Varese rispettivamente, di 1, 2 W- 1, 6 W- 2w.
'■•
2
3
4
7
6
5
ENTR. ff Rl +
C6II C7
Condensatori Resistenze
C1 = 100 µ,F-16VI (elettrolitico) R1 = 47.000ohm(potenz.avariaz.lin.)
C2 = 220pF R2 = 68ohm
C3 = 22 µ,F - 16 VI (elettrolitico) R3 = 22ohm
C4 = 470F- 16 VI (elettrolitico) R4 = 3,3ohm
C5 = 100.000pF
C6 = 470 F- 16VI (elettrolitico) Varie
C7 = 100.000 pF
IC1 = TBA 820M
AP = altoparlante (8 ohm)
ALIM. = 3Vcc 7 16Vcc
649
NOTIZIE SUL TDA 1151 di 0,8 A. Nel circuito applicativo, la velocità del mo-
torino viene regolata tramite R2.
Quali funzioni svolge l'integrato IDA 1151 in con-
tenitore TO - 126?
SORANZO VINCENZO
Terni
C1 = 22F-36VI(elettrolitico)
Come può notare, osservando il particolare a sinistra C2 = 22F-36 VI (elettrolitico)
dello schema, si tratta di un integrato a tre piedini, la R1 = 280ohm
cui funzione è quella di regolare la velocità nei piccoli R2 = 1.000 ohm (trimmer)
motori elettrici in continua. Quelli, ad esempio, IC1 = TDA1151
montati nei giradischi, mangianastri, ecc. La massi- M = motore elettrico
ma dissipazione è di 0,8 W quando eroga la corrente ALIM. = 9Vcc ± 12Vcc
D2
use.
Resistenze Varie
R1 = 1.000 ohm (potenz. a filo) TR1 = 2N2905
R2 = 100ohm- 1/2W TR2 = 2N2219
R3 = 220ohm-1W SCR = C107
R4 = 560ohm- 1/2W LP = lampada (12V-20W : 30W)
D1 = 1N4004(diodoalsilicio)
D2 = 1N4004(diodoalsilicio)
OZ = 18V-3W(diodo zener)
p1 = ponte di diodi (10A)
T1 = trasf. (220V-17V+ 18V-5A)
650
RIS Cl
-----, Il
o
SIGLA I è I' I+
I
3
12
9f/2
6
Il
[sei}
L__
3
~ 4 c2
IL
E u
/Cl 5V
M # ~V\
~
12V
- +
JV -===e
SI
e Cl c2
..±
1 use.
Condensatori R4 100ohm- 1W
R5 100ohm-1W
C1 = 100.000pF R6 100ohm-1W
C2 = 22 F- 16VI (elettrolitico)
Varie
Resistenze IC1 = 7805 (integr. stabilizz.)
R1 = 680ohm- 1/2W DL = diodo led-spia
R2 = 100ohm-1W S1 = comm. (1 via-5posiz.)
R3 = 100ohm-1W ALIM. = 12Vcc
651
TERMOMETRO ELETT RICO Condensatori
C1 = 22F- 16VI(elettrolitico)
Vorrei applicare un termometro elettrico al mio C2 = 100.000 pF
motogeneratore a benzina con uscita a 12 V-24 A. C3 = 470F-24VI (elettrolitico)
PINNA REMO
Roma Resistenze
R1 = 100ohm-1W
Realizzi questo circuito con sensore NTC da applica- R2 = 1.000 ohm (potenz. a variaz. lin.)
re su una parte fredda del motore, là dove la tempera- R3 = 560hm-1W
tura non possa superare i 150C. Si serva di una resi- R4 = 100 ohm (potenz. a filo)
stenza NTC a vite da collegare al circuito tramite ca- R5 = 56ohm-1 W
vo schermato coassiale per TV o di tipo RG58. Con
R4 si regola il ponte resistivo, con R2 si controlla la Varie
sensibilità del microamperometro a zero centrale, da
100 + 100 A. L'alimentazione è derivata da unge- IC1 = 7805 (integr. stabilizz.)
A = microamperometro (100 + 100 A)
neratore a 12 Vcc. D1 = 1N4004(diodoalsilicio)
NTC = resist. a coeff. negativo (100ohm)
,I
C1
+
LP
TR1-TR2
TR1
(
C1 = 22F- 16VI(elettrolitico)
R1 = 1.0000hm
R2 = 47.000ohm (potenz. a variaz. lin.)
R3 = 220hm
±
vcc
@
TR1 = 2N1711
TR2 = 2905A
LP = lampadina (4,5V-0,3A)
S1 = interrutt.
ALIM. = 4,5Vcc + 6Vcc R2 R3
652
•
Rl •• • • • UI JCT
%pw 3 □
+
- Cl
I
I
c2
Il
Il
'Il
J;
E 12V
cavo
scherm, e
CONTENUTO:
653
-K 004 Alimentatore stabilizzato 12V 2,5A L, 42,0
E nate dote per lanina di xu RS 221 ,r,asmtttilOII Jltf Strw 1 11111111t11r1 i,li irnpt,bi di C'Offl..-do I riff ìnfmeuJ PI'
t,__. a ragai inharossit • ?116 n lffl Pffdisposlo P9f M ir Kir RS 220.
lifarli l!llldi di funrion1m11110 trlfflil1 un ~o dnillofl
K 005 Alimenta\Ore stabilizzato 5 + 25V 2A L. 7 5.0 11 Un reli, CM la ,pll'1l dli dilpositll'O, IÌ '"11 1 ogni QHt YOÌI la port.tll i OI cimi dlltCJ !Miri
rappni10 sa!IOrt I R.I. dll(RS 220 rÌCCYI un 1111111 di ÌfnlUIÌ I
1a 1verter 12vcc 220vca 8 •70O IU. tinm1no dt(RS221. Ou1ndo gli ,mpulsi CHIUO il"'' li llnS ÌOnl di IMlll!tmotll dlvi llUf l dli !Net I hssorbill\ento
-
orno npoto di circa 55mA n una normale Mattana per radioline da 9
2)1tllit_S.itttitlQAffdo ilHIIIOl' IVNftl ÌIIVIIIÌ'tOdllaliiinllp;lhi
K 015 ln~erter 12Vcc 220Vca 1 OOW L. 98.00 I R.t. lmmtui dal!llS -221 I 111~1 qua,i do Q&Mlli unano il di 1ii)o alcalini possono IUtff immani piìi di 10000 impulsi d
ritli rnlltcCl'IIIO. p., dtsticc:i'llrilOCGtn'l,......,..IIÌIWÌlfl
ce! tr1SM1!1illlll un 1hro t11no di impu~ • R.l. h1IUÌOMlldD cosi
dilttro t PIC'4'ÌP i111'11nut101t. •
l1 carr1nl1 mnsirna scpponaòilt dli contani o.I rtM ♦ di '2A.
l:B[INÌOfttdialimcflllDOnlpui,tsllflCtllll,rlHlll9115
Vcc I la massima crrents assortita t d circ, l<nnA Utllldo
rAS 221 COllll llnNttitlN'l li ,orllta i di circe diitei ~li.
L.45.000 L.23.000
L.75.000
RS 223 TEMPORIZZATORE PROGRAMMABILE S SEC. • 80 ORE
ti ruort di ~sto ltl'nporiUIIOfl 'i lorlllllo da Yfl panicoltr1 Olcui'lo ÌIIClgrl\O 1'111 cui intlfflO vi 10110 ben 24 dMS<lri di frtql!IMI due
buttar invertenti, con i qui~ • IXIUOM cr.1111 \#1 w:Cillllort RC
ACCESSORI VIRI DI UllllZlO P\KJ ISSMI 11110 lvMotla,111'1 ..odo l'IOfTnlll o COffll! ttmp'O(li.tatore cidico I ptN!I tlUfl
IJl9IWN dlle QIM t (~bila cen \lfl potlMON'lro. ~ òvt110 di liA
,.~,anwnto Ìl'I btn 16
i-' i Ciii con111li ponOJ!O sopportn 11111 canlffle di IOA
gll'l'lffll li l1mpo1'iu.1rinN,
11 dripo1ìllYII drw1 nsm ahitntat:o con una 1lf\SIONI di 12Vcc 1t.Wm11. ff m.ssirna as1otbimerno. 1 l'lii 1cci1110. e di circa 100 mA
PRATICO
pK 006 TV audio TX
PK 007 Regolatore di ~elocità per trapani
PK 008 Scaccia zanzare elettronico L. 24.00o
PK 009 Intermittenza elettronica regolabile L. 2s.000
PK 011 Riduttore di tensione 24 - 12 Volt L. 21.000
pK 012 Scaccia zanzare elettronico 12V L. 23,00o RS 224 SPILLA ELETTRONICA N• ,1 RS 225 SPILIA ELETTRO NICA N• 2
È liii s\nip0lÌCO lmtf t forlfllll 61 cpall/Cì diòOi Ltd cb s È 111 Gadg■I !llt 111110 airnilt 11 prs~lt N anridlt spegneni,
PK 013 Variatore di luce ~'lflsutuSPOl'i1,cr11fldotMunauioso1...,..CiCt1 i diodi liii, si iccendono in 111cmMOM. Al):cht lii QUnlo
1!11110 llaminaso mo ad f\lÌlllrt fattlMOfM dilli lllrt ptr.lOQI.
dispositivo {effetto luminosa pud esser variato apodo tu di un
te dmetio de! circuito sorpeto sul quai si monta i tutto,
sono d so 3,8x4,5 cantimetri Pud assere messo mal taschino trimmet. Le dimensioni del circuito #tarpata tono ugual
lii W1aCMl'llcia, in·un1 Q111urae i,i·oo qu1 l1iui tiro posto ,ittllWI
1
al"RS 224. AAC>ie lii' q,ùlsto Gadgtl t1lftllltanonl òrve 11n11
idoneo. {etto bumiso può spue variato gdo su di un
apposto ummer che regola le velooti d rucession d lorts de una normale Nttana par radioli,a d1 9V
191Qnllfll!IIO citi lMI. Par r ....mioM OC a:1 11 1 URI no,malt
Wl llfÌ1 pa,I ftdtola'l l di fN
L.17.500
ultime novila-
settembre
88
SCATOLE
DI IVIONTAGGIO
ELETTRONICHE
ELETTROIICA
--~·•---- .... .. ··-
:7z:725 : PRATICA
,
OHOUJ.mlll
UBUBlLB w .. A
ELETTBOIIC.&-
:77a7 PRATICA
:
zz;e
.cs+»
--
C0NDENSAT0RI
le' VARABI
E OOIIPBIIAT0RI
..... "=
rtia
±72.
LUCI STROBOSCI ■ICA TU
PER TV
I •
• .__, IL CAROJOMONJTOR
GENERATORE DI BARRE
L. 12.000
Per agevolare l'opera di chi, per la prima volta è impegnato nella ricerca degli elementi didattici
introduttivi di questa affascinante disciplina che è l'elettronica del tempo libero, abbiamo ap-
prontato un insieme di riviste che, acquistate separatamente verrebbero a costare L. 3.500 cia-
scuna, ma che in un blocco unico, anziché L. 35.000, si possono avere per sole L. 12.000.
__ STRUMENTI DI MISURA
MULTIMETRO DIGITALE
MOD. TS 280 D - L. 132.000
CARATTERISTICHE GENERALI
7 Campi di misura - 31 portate - Visualizzatore cristallo liquido
a 3} cifre altezza mm 12,5 montato su elastomeri - Integrati
montati su zoccoli professionali - Balleria g V - Autonomia
1000 ore per il tipo zinco carbone, 2000 ore per la batteria
alcalina - Indicatore automatico di balleria scarica quando
rimane una autonomia inferiore al 10%- Fusibile di proiezione
- Bassa portala ohmmetrica (20 2)- 10 A misura diretta in D.C.
e A.C. - Cicalino per la misura della continuità e prova diodi -
Boccole antinfortunistiche - Dimensione mm 170x87 x42 -
Peso Kg 0,343
PORTATE
VOLT D.C 200 mv-2 V-20 V- 200 V- 1000 V
VOLT A.C. 200 mv-2 V-20 V- 200 V- 750 V
OHM 202-200 2-2KO- 20 KO- 200 K? -2 MO
- 20 MO
AMP. D. C. 200 A- 2 mA - 20 mA - 200 mA - 2000 mA
- 10 A
AMP. A.C. 200 A- 2 mA - 20 mA - 200 mA - 2000 mA
- 10A
ACCESSORI
Libretto istruzione con schema elettrico e distinta dei compo-
nenti - Puntali antinfortunistici - Coccodrilli isolali da avvitare
sui puntali.
MULTIMETRO DIGITALE
MOD. TS 240D · L. 73.000
CARATTERISTICHE GENERALI
Visualizzatore : a cristalli liquidi con indicatore di polarità.
Tensione massima 500 V di picco
Alimentazione : 9V
Dimensioni : mm 130 x 75 x 28
Peso . Kg 0,195
PORTATE
Tensioni AC 200 V - 750 V
Correnti CC 2.000 A- 20 mA- 200 mA- 2.000 mA
Tensioni CC 2.000 mV-20 V-200 V- 1.000 V
Resistenza 2.000 2-20 K?- 200 K?- 2.000 KO
ACCESSORI
Libretto istruzione con schema eiettrico · Puntali
Gli strumenti pubblicizzati in questa pagina possono essere richiesti inviando anticipatamente
l'importo, nel quale sono già comprese le spese di spedizione, tramite vaglia postale, assegno
bancario o conto corrente postale n. 46013207 a: STOCK RADIO - 20124 MILANO - Via P. Castaldi, 20.
MICROTRASMETTITORE
Fll s + 1ss Ma
IN SCATOLA
DI MONTAGGIO
L. 24.000
,..
\ CARATTERISTICHE
4
EMISSIONE : FM
GAMME DI LAVORO : 52 MHz + 158 MHz
ALIMENTAZIONE : 9 Vcc -;. 15 Vcc
ASSORBIMENTO : 5 mA con alim. 9 Vcc
POTENZA D'USCITA: 10 mW -;. 50 mW
SENSIBILITÀ : regolabile
BOBINE OSCILL. : intercambiabili
DIMENSIONI : 6,5 cm x 5 cm
ora.zen.s re.sue.essa
DI ELETTRONICA - RADIO - OM • 27 MHz
PRA&
AT]CA
PERIODICO MENSILE - SPED. IN ABB. POST. GR. 3°/70 ANNO XVII- N. 12 - DICEMBRE 1988
ED. ELETTRONICA PRATICA - VIA ZURETTI, 52 - 20125 MILANO L. 3.500
RIMI XL ALLARME
J REATTANZA ANTIGELO
ASSI INDUTTIVA IN AUTO
CARILLON TRITONALE
STRU E SURA __
TESTER ANALOGICO
MOD. TS 271. L. 24.500
CARATTERISTICHE GENERALI
5 Campi di misura - 19 portate
Sensibilità : 10.000 9/V D.C.
Dimensioni : mm 150 x 63 x 32
Peso : Kg O, 14
Pi la : 1 elemento da 1,5 V
PORTATE
VOLT D.C. = 0,25 V • 2,5 V • 25 V • 250 V - 1.000 V
VOLT A.C. = 10V-50 V-250 V. 1.000 V
AMP. D.C. 0,1 mA- 10 mA- 500 mA
OHM x 10 ohm - x 100 ohm- 1.000 ohm
dB = 20 d + 62 dB
ACCESSORI
Libretto istruzione con schema elettrico - Puntali
TESTER ANALOGICO
MOD. TS 260 - L. 59.000
CARATTERISTICHE GENERALI
7 Campi di misura - 31 portate
Sensibilità 20.000 Q/V D.C.- 4.000 !/V A.C.
Dimensioni mm 103 x 103 x 38
Peso Kg 0,250
Scala mm 95
Pile 2 elementi da 1,5 V
2 Fusibili
Spinotti speciali contro le errate inserzioni
PORTATE
VOLT D.C 100 m V - 0,5 V - 2 V - 5 V - 20 V - 50 V - 100
V-200V-1000V
VOLT A.C. 2,5 V - 10V - 25 V - 100 V - 250 V - 500 V -
1000 V
OHM 2x1-2x10-x100-2x 1000
AMP. D.C. 50 A- 500 A-5 mA4- 50 m4 -0,5 A-5 A
AMP. A.C. 250 A - 1,5 mA - 15 mA - 150 mA - 1 ,5 A -
10 A •
CAPACITÀ = O- 50F-0 : 500 F (con batteria interna)
dB 22 dB - 30 dB - 42 dB - 50 dB - 56 dB- 62 dB
ACCESSORI
Libretto istruzione con schema elettrico e parti accessorie -
Puntali
Gli strumenti pubblicizzati in questa pagina possono essere richiesti inviando anticipatamente
l'importo, nel quale sono già comprese le spese di spedizione, tramite vaglia postale, assegno
bancario o conto corrente postale n. 46013207 a: STOCK RADIO - 20124 MILANO - Via P. Castaldi, 20.
ABBONATEVI
1%°
ELETTRONICA
PRATICA
Via Zuretti, 52 Milano • Tel. 6697945
ANNO 17 N. 12- DICEMBRE 1988
LA COPERTINA - Espone il semplice ma originale
montaggio del carillon a tre note musicali, emesse
attraverso un comune altoparlante, in successione
continua, ogni volta che viene premuto un apposito
pulsante. Questo dispositivo può validamente so-
stituire il vecchio campanello elettromeccanico di
casa.
editrice
ELETTRONICA PRATICA
direttore responsabile
ZEFFERINO DE SANCTIS
Sommario
CARILLON TRITONALE 660
disegno tecnico SEMPLICE ED ECONOMICO
CORRADO EUGENIO
PER CASA ED UFFICIO
stampa
TIMEC
ALBAIRATE • MILANO ALLARME ANTIGELO 670
PER L'AUTOVETTURA
Distributore esclusivo per
l'Italia: ED ALTRE APPLICAZIONI
A.&G. Marco • Via Fortezza n.
27 - 20126 Milano tel. 25261
autorizzazione Tribunale Civi- L'ASCOLTO DELL'AUDIO TV 678
le di Milano - N. 74 del 29-12- SULLA RADIO PORTATILE
1972 - pubblicità inferiore al
25%. IN MODULAZIONE FM
UNA COPIA L. 3.500
OSCILLATORE VERSATILE 686
ARRETRATO L. 3.500
A RADIOFREQUENZA
I FASCICOLI ARRETRATI
DEBBONO ESSERE RICHIE-
STI ESCLUSIVAMENTE A: PRIMI PASSI 694
ELETTRONICA PRATICA
Via Zuretti, 52 - 20125 MILANO CORSO DI ELETTRONICA
LA REATTANZA INDUTTIVA
DIREZIONE - AMMINISTRA-
ZIONE - PUBBLICITÀ - VIA ZU-
RETTI 52 - 20125 MILANO. VENDITE - ACQUISTI - PERMUTE 702
Tutti i diritti di proprietà lette-
raria ed artistica sono riser- LA POSTA DEL LETTORE 705
vati a termine di Legge per
tutti i Paesi. I manoscritti, i
disegni, le fotografie, anche
se non pubblicati, non si re- INDICE DELL'ANNATA 1988 718
stituiscono.
CARILLON TRITONALE
I vecchi campanelli elettrici, nei quali il battaglio, o un fattorino, con il conseguente, sensibile turba-
comandato da un elettromagnete, percuote una mento del l'intimità domestica.
piccola campana d'acciaio o di bronzo, non sono Neppure negli uffici o in taluni negozi, dove si lavo-
più di moda. Perché al loro trillo, ritenuto poco ra prevalentemente in silenzio, il campanello elet-
gradevole, si preferisce oggi il "din - don - dan" trico è rimasto in funzione, essendo stato sostituito,
elettronico, assai più musicale e certamente non ormai da tempo, con segnalatori acustici assai più
traumatico per coloro che soffrono di lievi cardio- melodiosi e maggiormente graditi. Per esempio,
patie o posseggono un sistema nervoso alterato. con quei dispositivi nei quali un martelletto, ancora
Quel particolare suono, infatti, è da ritenersi otti- una volta azionato da elettromagnete, colpisce due
mo in alcuni impianti di allarme acustico, là dove o tre lunghi tubi, che emettono un suono piacevole,
occorre richiamare l'attenzione di un pubblico ru- ma che hanno il difetto di essere ingombranti e
moroso, lanciare un segnale di avvertimento o quindi difficilmente installabili. Dato che, per pro-
emanare un ordine. Ma non deve considerarsi la durre vibrazioni a frequenze basse, occorrono tubi
soluzione ideale per avvisare chicchessia sull'arrivo grossi e lunghi, con un circuito elettrico di pilotag-
di un familiare, un parente, un ospite, un fornitore gio alimentato con la tensione di rete. Quindi,
660
grandi spazi disponibili, niente pile o accumulatori FUNZIONI RICHIESTE
e, ciò che è peggio, presenza di un apparato con
parti meccaniche in movimento che, inevitabil- Come si sa, allo stato attuale della tecnica, è possi-
mente, vanno soggette ad usura ed impongono la bile simulare elettronicamente quasi tutti gli stru-
necessaria manutenzione. Abbandoniamo, dun- menti musicali. E da questo settore dell'elettronica
que, anche questo più moderno tipo di avvisatore abbiamo preso Io spunto per progettare il circuito
sonoro e ricorriamo, ancora una volta, ad una solu- del nostro carillon tritonale. Dal quale abbiamo
zione interamente elettronica, che sia semplice ed preteso la emissione di tre note di buona qualità
economica, allo stesso tempo, come quella suggeri- musicale, con il controllo, indipendente, del deca-
ta in queste pagine. dimento e la certezza della successione continua. II
Ma lasciamo sempre funzionare il vecchio campa- circuito, inoltre, si attiva automaticamente, quan-
nello a battaglio, elettrico o meccanico che sia, do- do è necessario e si spegne durante i periodi di inat-
vunque esso è ancora in grado di svolgere le sue tività, onde minimizzare il consumo di energia e
funzioni, tra la folla, nelle assemblee, in fabbrica, consentire l'alimentazione anche con le normali pi-
nel cantiere e sul manubrio della bicicletta. le. Tali risultati sono confortati da una disponibilità
661
,·-· -· -· -· -· - ·-·-· -·-· -· -· -· -· -·-· - • -·-·
I I
ccDE ]
C5
R1 2
I I
.e I CI Il IC1 , .... ..... - e
3 3' 9V
4 6 I @
I Il
C4
+ Il •• C6
r- J
8
I
7
6
·qP°
[5
ICI
--____,;,_--COMPONENTI-----
Condensatori R2 = 22.000 ohm - 1/4 W
C1= 330.000pF R3 = 22.000 ohm (trimmer)
C2 = 100 µ.F - 16VI (elettrolitico)
C3 = 100 µ.F - 16VI (elettrolitico) Varie
C4 = 330.000 pF
es = 100.000 pF IC1 = SAB0600
C6 = 4.700pF P 1 = pulsante (normai. aperto)
AP = altoparlante (8 ohm - 10 cm)
ALIM. = 9Vcc.
Resistenze
R1 = 82.000 ohm - 1/4W
di potenza elettrica necessaria e sufficiente per avrebbe richiesto una eccessiva quantità di ele-
azionare un piccolo altoparlante magnetodinami- menti e la realizzazione sarebbe apparsa comples-
co. sa ed ingombrante. Ecco perché, dopo un accurato
Tutto ciò si sarebbe potuto ottenere tramite l'im- interessamento, abbiamo individuato un integrato
piego di componenti discreti, ma il circuito relativo che opportunamente interpretato ed utilizzato, era
662
AP
in grado di svolgere, unitamente ad alcuni compo- campanello elettronico anche quando viene a ces-
nenti esterni, tutte le funzioni richieste dal carillon. sare l'erogazione della corrente elettrica nella rete
Il circuito da noi concepito e riportato in figura 1 di distribuzione. E ciò accade spesso nelle zone
gode ancora di un'ulteriore prerogativa, quella di montane, soprattutto durante le manifestazioni
poter essere alimentato con batterie ricaricabili, in temporalesche di notevole intensità.
modo da garantire il funzionamento del nostro
75 I
- -
6.4V4
•
-·- - ·--...- -
?15 - ___._ - --
o
R
i
O-
I
1
L
~
l «es ssttstr I T j_
·-- --
-T- - --
I
AF amplifier
,,
swt
Summing point circuit
I
10klÌ
I
I 30\Ì
1
10k0~ I
I 30\Ì
-L.
L
/1
-
Fig. 4 - Schema a blocchi dell'integrato SAB 0600 utilizzato nel montaggio del dispo-
sitivo descritto nel testo e facilmente reperibile presso la rivenditrice BCA ELETTRO-
NICA - IMOLA (Bologna) Via T. Campanella, 134.
664
T1
12V
BATT.
+ IN
CARICA
DZ
AL
CARILLON
JRETEe
-----COMPONENTI-----
Condensatori R2 = 1.000 ohm (trimmer)
C1= 470F-24VI (elettrolitico)
Varie
Resistenze T1 = trasf. (220Vca- 12Vca-0,1A)
R1= 470ohm - 1/2W p1 = ponte raddrizz. (50 V - 0,5 A)
DZ = diodo zener (12V-1W)
valore esterno della tensione di alimentazione, litando le corrispondenti alimentazioni, quando sul
quello interno si stabilizza sui 6,4 V. Ma il valore piedino 1 non viene iniettata una corrente positiva,
della tensione esterna, previsto per un normale sia pure di debole intensità. Tale seconda caratteri-
funzionamento dell'integrato, può variare soltanto stica dell'integrato interrompe l'assorbimento del-
fra i limiti estremi di 7 V e 11 V e va applicato al l'alimentatore delle semplici correnti di fuga che si
piedino 2 del componente. Il piedino 2 di I Cl è se- potrebbero verificare attraverso i molti elementi di
gnalato con la sigla Vs nello schema a blocchi di fi- isolamento, ma che in ogni caso rimangono al di
gura 4. sotto del milionesimo di ampere. In questo modo,
Nella nostra applicazione, si è scelto il valore di ali- quindi, è possibile comsumare una minima corren-
mentazione di9V. te, assolutamente trascurabile per le normali pile
La sezione di ICl ora esaminata, oltre che stabiliz- durante i periodi di disabilitazione del dispositivo
zare la tensione di alimentazione, provvede pure di figura 1, senza la necessità di interrompere il cir-
ad interdire tutti gli altri stadi dell'integrato, disabi- cuito di alimentazione.
665
E±tuga?
LLGARE ui
9V
PI
IMPIANTO
P2
ESISTENTE
/
l +
666
infatti possibile tarare l'oscillatore in modo che la
nota più bassa delle tre abbia la stessa altezza del
diapason impiegato per accordare gli strumenti
IL FASCICOLO
musicali.
Il decadimento delle note, in pratica il controllo SPECIALE
della loro ampiezza, viene esercitato da tre conver-
titori digitali analogici (DAC) pure contenuti nel-
l'integrato.
ESTATE 1988
La sezione "Summing point circuit", riportata in
Si è presentato al lettore in una
basso a sinistra di figura 4, provvede a sommare i veste insolita, fuori dall'usuale,
segnali e ad inviarli all'amplificatore di bassa fre- dato che tutti i progetti descritti
quenza "AF amplifier", che li eleva in misura tale sono stati completati con l'offerta
da poter pilotare un altoparlante con 8 ohm di im- della corrispondente scatola di
pendenza. montaggio. Dunque, quello di
luglio-agosto '88, è un numero da
COMPONENTI ESTERNI A IC1 non perdere, ma da conservare di-
Il pulsante Pl che, come è stato già detto, deve es- ligentemente per il suo carattere
sere di tipo normalmente aperto, quando viene di sicura validità tecnica e com-
premuto provvede ad abilitare il circuito integrato merciale.
I Cl, il quale genera automaticamente la sequenza
delle tre note ed ancora automaticamente provve-
de alla loro interruzione. Ma affinché ciò avvenga,
il pulsante Pl deve rimanere premuto almeno per
una durata di tempo non inferiore ai due secondi.
ELETTRONICA
RMSTA MENSILE PER GLI APPASSIONATI
o ErTRoNcA - RADIO - OM -27 Mi
DD AIIIJII A
I EA (UA
Perché altri impulsi, di natura diversa e assai più PERI ODICO MENSILE - SPED. IN AB POS T. GR 3'I7O - ANNO XV II- N. 78 LUG LIO- AGOSTO 1988
brevi, non possono considerarsi altro che elementi EDO. ELETTRONICA PRATICA- VA ZURETT1, 52 20126 MILANO L.4.500
667
Ma se l'ambiente nel quale vien fatto funzionare il zando per C2 un condensatore di buona qualità,
dispositivo di figura 1 è alquanto rumoroso, allora onde evitare la formazione di possibili inneschi.
conviene effettuare il collegamento con Pl tramite Soltanto nel caso in cui si dubitasse sulla efficienza
cavo schermato, collegando la calza metallica sul del condensatore C2, allora converrà collegare, in
terminale 2 del circuito di figura 1. parallelo con i piedini 2 e 4 dell'integrato ICl, un
Per ultima, ricordiamo la funzione del condensato- secondo condensatore ceramico da 100.000 pF- 50
re elettrolitico C2, il quale disaccoppia la pila di ali- Vl. Il collegamento deve essere eseguito diretta-
mentazione e, in pari tempo, ne prolunga la vita, mente sui piedini citati.
consentendo di utilizzarla anche quando la sua im-
pedenza interna è notevolmente degradata. L'ALIMENTATORE
L'alimentazione del carillon si ottiene mediante
MONTAGGIO DEL CARILLON
due pile piatte, da 4,5 V ciascuna, collegate in serie
Contrariamente a quanto può verificarsi per molti tra loro, in modo da formare un generatore di ten-
altri progetti, la realizzazione del carillon deve as- sione continua a 9 V.
solutamente essére effettuata nell'identico modo Coloro che vorranno alimentare il dispositivo con
rappresentato dal disegno riportato in figura 2. Al- la tensione di rete, dovranno utilizzare, dopo aver-
tre disposizioni dei componenti elettronici, diverse lo realizzato, l'alimentatore pubblicato in figura 5.
da quella di figura 2, possono impedire il corretto Nel quale il trasformatore Tl riduce la tensione al-
funzionamento dell'apparato. Per esempio, qualo- ternata di 220 V in quella di 12 V.
ra le sole piste di rame del circuito stampato, quelle Dall'avvolgimento secondario di Tl si deriva la
relative all'alimentazione, fossero altrimenti trac- tensione alternata da sottoporre, in un primo tem-
ciate, si correrebbe il rischio di far oscillare in ra- po, al processo di rettificazione e, in un secondo
diofrequenza l'integrato ICl. Dunque, la prima tempo, a quello di livellamento.
operazione, inerente il montaggio del generatore Il trasformatore Tl deve avere una potenza di 1,2
di note melodiose, consiste nell'eseguire il circuito W almeno. All'atto dell'acquisto del componente,
stampato, riprodotto in grandezza reale in figura 3, quindi, si dovranno citare i dati principali (220 V -
senza apportare alcuna variazione al disegno. 12 V-0,1A- l,2W).
La basetta-supporto può essere indifferentemente La rettificazione della tensione alternata a 12 V
di bachelite o di vetronite, purché di materiale iso- viene effettuata dal ponte raddrizzatore P1. Que-
lante, di forma rettangolare, delle dimensioni di 6 sto secondo componente dell'alimentatore di figu-
cmx4,5cm. ra 5 deve avere le seguenti caratteristiche:50 V-0,5
L'integrato ICl deve essere applicato al circuito A. Il ponte Pl, tuttavia potrà essere costruito, ov-
tramite apposito zoccoletto a otto piedini e non di- viamente nel modo indicato in figura 5, più precisa-
rettamente sul circuito stampato. mente con la posizione ivi attribuita ai catodi e agli
L'altoparlante, come abbiamo detto, deve avere anodi dei quattro diodi al silicio, scegliendo tali
un'impedenza di 8 ohm ed un diametro di almeno componenti, indifferentemente, fra i modelli se-
10 cm, come si può facilmente arguire, valutando le guenti: 1N4002 - 1N4003 - 1N4004 - 1N4005 -
proporzioni del modulo elettronico e dell'altopar- 1N4006- 1N4007.
lante, messe a confronto nella foto di copertina e in Il livellamento della tensione raddrizzata dal ponte
quella di apertura del presente articolo. P 1 è ottenuto attraverso la cellula di filtro compo-
Raccomandiamo di utlizzare componenti di ottima sta dal condensatore elettrolitico Cl e dalla resi-
qualità e di effettuare saldature a stagno a regola stenza Rl.
d'arte. Perché soltanto adottando gli accorgimenti Il diodo zener DZ, da 12 V - 1 W, protegge il circui-
fin qui suggeriti si può essere certi di raggiungere to da eventuali sovratensioni presenti sulla rete di
l'auspicato successo. distribuzione dell'energia elettrica, stabilizzando la
Per quanto riguarda la taratura del trimmer R3, la- tensione di alimentazione.
sciamo al lettore la facoltà di scegliere quei suoni Il trimmer R2 consente di prelevare la tensione di
che riterrà più melodiosi. Basta infatti ruotare, per alimentazione del carillon e di ricarica della batte-
mezzo di un piccolo cacciavite, il perno del trim- ria nel valore richiesto. Questo elemento, dunque,
mer, per ascoltare le variazioni di frequenza confe- necessita di un piccolo intervento di taratura, che
rite alle note. deve essere eseguito nel seguente modo: si inter-
Facciamo presente che, durante il funzionamento, rompe dapprima il conduttore nel punto contras-
il circuito integrato assorbe una corrente di alcune segnato con una X nello schema di figura 5; poi, sui
decine di milliampere, con picchi notevoli. Per tale due terminali rimasti liberi, si applicano i puntali
motivo è consigliabile disaccoppiare ottimamente (rosso e nero) di un tester, commutato nelle misure
l'alimentatore, di qualunque tipo questo sia, utiliz- amperometriche e sul valore di 50 milliampere
668
fondo-scala. Quindi si regola il perno del trim mer fianco della porta di accesso all'appartamento.
R2 in modo che, a batteria perfettamente carica, Lo schema elettrico di figura 6 riveste, ovviamente,
l'assorbimento di corrente si aggiri intorno ai 3 mA un carattere indicativo o, meglio, una guida all'ap-
+ 5mA. plicazione pratica del sistema di suoneria moder-
La batteria ricaricabile deve essere rappresentata nizzato. Perché ognuno potrà poi realizzare il cir-
da un modello al nichel-cadmio, da 8,4 V. cuito più idoneo a risolvere un particolare proble-
Vogliamo ora concludere ricordando che, sistemi ma, a seconda della destinazione cui verrà affidato
di ricarica diversi da quello illustrato, possono dan- il carillon.
neggiare l'integrato ICI (SAB 0600), a causa delle Quello di figura 6 è dunque un normale circuito di
tensioni erogate in misura troppo elevata. suoneria a due pulsanti, che insegna pure a sostitui-
re il vecchio campanello elettromeccanico con
quello più attuale del carillon elettronico, sfruttan-
CIRCUITO APPLICATIVO do l'impianto elettrico già esistente. Basta infatti
eliminare il trasformatore di alimentazione per
Quello riportato in figura 6, costituisce un circuito campanelli elettrici Tl, interrompere i conduttori
applicativo del carillon elettronico, con alimenta- che alimentano il campanello e collegarli sui termi-
zione a pile e dotato di due pulsanti; adatto, quindi, nali 1-2del modulo elettronico del dispositivo,
alla maggior parte delle abitazioni civili, dove è come chiaramente segnalato in alto di figura 6. I
presente un pulsante sul cancello o portone d'in- due conduttori disinseriti dall'avvolgimento secon-
gresso, mentre un secondo pulsante è installato a dario di Tl vanno collegati direttamente tra loro.
669
- 50
È un ottimo controllore
in tutti i processi di
- 40
raffreddamento o riscaldamento.
- 30
-20
- i0
ALLARME ANTIGELO
Le applicazioni pratiche, cui può essere destinato il stagione più fredda dell'anno. Ma, si badi bene, la
dispositivo qui presentato e descritto, sono molte- versatilità di questo apparato è tale per cui, cam-
plici. Anche se ai nostri tecnici è venuta, per prima, biando metodo di taratura, esso può fungere da si-
l'idea di utilizzarlo in autovettura. Perché le occa- stema di allarme anche per le temperature più ele-
sioni nelle quali occorre tenere sotto controllo le vate, come quelle ad esempio dell'acqua del bagno,
basse temperature non mancano mai durante la della lavatrice o della lavastoviglie. In ogni caso il
670
Le segnalazioni possono essere acustiche o ottiche.
671
.,....,...
>62..
r 6 js2 @ o
si6Fg
.._._,('Il
...... lii
G) G)
-Eo
rt
• •-
E >lll,::,-c··
u = ---- I
,>
0 a, CD
u,!:! ... >.,...
~ CC
---.J g - d o
i=:: N # Gl o o
:::, ooooo>
r- geo
2gg°2zggg
·- - ., <")
·-, a:I 'C i 'C 'C 'C Il
Il Il Il II Il Il Il Il~
........ C'llu .,..('Il_
a:NNI-...J.,......J...J...J
t-CCZCCCCC<(
5w -- -- -- -- --
::::::::::
t et t
,.... 'I""',...,....,-
I I I I I
z EEEEE
.e.e.e.e.e
00000
88 ....CO
00000
0M000
0MC'lll'-l'-
0 No:fo:f 9
$ l-
ii
11 Il 11 11 11
in CD I'- CO OI
cccccccccc
et
--
E
0
u
'C'
o... G)
E:i::1::1:
il
--
ai
5
--------
·.::E±tt
...
- ,.... ,.... ,-
EEEE
.e.e.e.e
....
CD
0000
...
G) 0000
- ....
(.) LL 0000
1-.. 0 :l. C'II000
<'. lii o G)
i- C'II
i C'II
i
o N
-
Il) c
c G)
G)
,::, Il)
Il Il Il Il Il
c 'iii
0 .... G) r )
o o cc a:a:cca:
672
r-.i
~
e::::>
@ , ,., @
'
-z
1-
w
z
g
:E
8
(.J
'-
<:
l
673
Fig. 3 - Disegno in grandezza reale del circuito stampato sul quale deve essere realiz-
zato il progetto del dispositivo di controllo delle temperature.
di qualsiasi apparato elettrico od elettronico. indicano lo stato elettrico del circuito, in particola-
Si è parlato finora di variazioni esterne della tem- re quello del relè RL. Il diodo led rosso (DLl) si
peratura, ma al lettore interessa principalmente il accende quando il relè è eccitato ed il circuito rag-
fenomeno dell'abbassamento di temperatura. Si giunge lo stato di allarme. Il diodo led verde (DL2)
deve quindi esaminare questa particolare condi- si accende quando il relè rimane diseccitato.
zione meteorologica. L'alimentazione del circuito di figura 1 può variare
Quando la temperatura scende al di sotto di un fra i valori di 13 Vcc e 16 Vcc e non deve necessa-
preciso valore, prestabilito tramite la taratura del riamente essere di tipo stabilizzato.
trimmer Rl, la resistenza ohmmica della NTC au- Consigliamo di realizzare l'alimentatore pubblica-
menta. Conseguentemente, il valore della tensione to in figura 5, che deriva la tensione dalla rete-luce
sul piedino 2 di ICl si abbassa. Ma l'entrata 2 di tramite un trasformatore da 5 W + 10 W, un ponte
ICl è quella cosiddetta "invertente", ossia quella raddrizzatore a diodi ed una cellula di livellamento
che, all'uscita, sul piedino 6 di ICl, presenta un va- (R5 + Cl + C2).
lore di tensione invertito: in questo caso un aumen- Concludiamo affermando che il progetto di figura
to di tensione, corrispondente al passaggio dallo 1 è idoneo a lavorare con temperature comprese
stato logico "O" a quello "1, che polarizza il transi- fra i- 20°%Ce i + 50°C.
stor TR 1 avviandolo alla saturazione. Ma queste
stesse considerazioni si estendono pure alla condi-
zione elettrica opposta, cioé a quella per cui, au- CONSIDERAZIONI CIRCUITALI
mentando la temperatura esterna, diminuisce la
resistenza della NTC ed aumenta la tensione sul Dopo aver descritto il progetto dell'antigelo elet-
piedino 2 di ICl. Conseguentemente l'uscita 6 pas- tronico, vale ora la pena di approfondire alcuni
sa dallo stato logico "l" a quello "O". Sulla base di concetti tecnici. Per esempio, il lettore attento avrà
TR 1 non perviene più la corrente di polarizzazione notato che le due resistenze di polarizzazione del-
ed il transistor si blocca, ovvero va all'interdizione, l'integrato ICl, vale a dire la R3 e la R4, presenta-
diseccitando il relé RL. no valori ohmmici elevati, molto al di sopra della
La resistenza R5 funge da elemento di controrea- regola. Ebbene, ciò è reso possibile proprio dal-
zione per I Cl e con il suo valore ohmmico determi- l'impiego del particolare modello di integrato, otti-
na l'efficienza dell'amplificazione dell'integrato, mizzato per una elevata impedenza d'ingresso e
introducendo pure una piccola dose di isteresi. basse correnti di dispersione, unitamente alla ca-
Il diodo zener DZ2 impedisce che le piccole tensio- ratteristica di un minimo assorbimento di corrente
ni residue, presenti all'uscita dell'integrato, possa- dall'alimentatore. Pertanto, se questo può appari-
no provocare false eccitazioni del relè RL. Dun- re di notevole importanza in tutte le applicazioni
que, questo diodo costituisce una soglia di sicurez- con alimentazione a pile, nel nostro caso vuol signi-
za sul valore di tensione di 3,3 V. ficare una minima potenza elettrica in gioco ed un
I due diodi led DLl e DL2, diversamente colorati, ridottissimo autoriscaldamento.
675
T1
12V
C1 Cc2
-----COMPONENTI-----
Condensatori R2 = 1.500ohm - 1/4 W
C1= 2.200F-24 VI (elettrolitico)
C2 = 2.200 F- 24 VI (elettrolitico) Varie
T1 = trasf. (220Vca- 12Vca-0,5A)
Resistenze D1...D4 = ponte raddrizz. (4x 1N4007)
DL = diodo led
R1= 220ohm -1W
Un'altra osservazione va estesa alla resistenza di Per quanto riguarda poi l'alimentatore, se questo
reazione R5, collegata fra l'uscita di ICl ed il suo dovesse introdurre una sensibile quantità di distur-
ingresso non invertente. Questa, infatti, conferisce bi nel circuito di figura 1, allora converrà inserire,
al circuito una reazione positiva minima, allo scopo tra i piedini 7-4 di ICl, un condensatore ceramico
di non farlo oscillare o indurlo a commettere errori da 100.000 pF- 50 VI, mantenendo i terminali mol-
eccessivi, ma di introdurre una isteresi di alcuni de- to corti.
cimi di grado, onde evitare che il relè RL inizi ad Per ultimo ricordiamo che, nel caso in cui l'ambien-
oscillare quando la temperatura si approssima alla te dove verrà fatto funzionare il dispositivo di allar-
soglia di indeterminazione. In ogni caso, qualora me antigelo fosse ricco di rumori elettrici, all'ac-
dovesse servire un'isteresi più elevata, come può corgimento di una precisa e completa schermatura
accadere negli impieghi del dispositivo in funzione di conduttori e modulo elettronico si dovrà abbina-
di termostato, si dovrà attribuire ad R5 un valore re quello di un collegamento di altri due condensa-
ohmmico inferiore a quello prescritto di 820.000 tori ceramici, da 100.000 pF - 50 Vl, fra i piedini 2-
ohm. 4 e fra i piedini 3-4dell'integrato ICl.
676
MONTAGGIO vi nelle condizioni prossime a far scattare il relè.
La realizzazione pratica del progetto teorico di fi- Soltanto in questo caso la tensione presente sul
gura 1 si ottiene ripetendo quanto chiaramente il- piedino 2 dell'integrato I Cl rimane vicina al valore
lustrato nel piano costruttivo del modulo elettroni- di 4,5 V, perché la NTC, la coppia di resistenze R1-
R2 e la coppia R3-R4 compongono un ponte pros-
co di figura 2 e nella foto di apertura del presente
articolo. simo alla condizione di equilibrio. Naturalmente la
tensione di 4,5 V deve essere misurata con un vol-
I particolari relativi al collegamento della resisten-
za NTC sono già stati in parte menzionati in prece- tmetro di tipo digitale ad altissima impedenza.
denza. Ora aggiungiamo che il cavo di accoppia- Ricordiamo che il diodo zener fissa la tensione di
mento, fra il componente ed il circuito stampato, alimentazione al valore costante di 9 V e che il pon-
deve essere eseguito nel modo illustrato in figura 4, te ora menzionato, se ben equilibrato, la riduce al
utilizzando del cavo schermato coassiale tipo RG valore metà di 4,5 V.
58; la calza metallica deve essere saldata a stagno Per quanto riguarda il trimmer Rl, questo potrà
sul terminale 1 del circuito stampato, vale a dire in essere sostituito con un più preciso potenziometro
corrispondenza con la linea della tensione di ali- a variazione lineare o, meglio ancora, con un multi-
mentazione positiva, ossia sul valore di + 9 V di giri (10 giri), onde conferire all'apparato un aspet-
questa. to maggiormente professionale.
Per la resistenza NTC è stato prescritto un modello Volendo tarare il circuito sul valore di temperatura
da 3.300 ohm alla temperatura di 20°C, ma anche di 0°C, occorrerà immergere la sonda in una baci-
un componente da 2.000 ohm potrà essere util- nella contenente per metà acqua e per metà ghiac-
mente impiegato nel circuito del dispositivo di al- cio, lasciandola ivi immersa per una mezz'ora circa,
larme antigelo. allo scopo di raggiungere l'equilibrio termico.
Ovviamente, tutte le operazioni costruttive dell'ap- È conveniente effettuare l'operazione di taratura
parato debbono succedere all'approntamento del al livello del mare, perché in montagna, ad esem-
circuito stampato, il cui disegno in grandezza natu- pio, dove la pressione atmosferica è inferiore, è
rale è pubblicato in figura 3 e per il quale ci si dovrà possibile introdurre una certa percentuale di erro-
servire di una basetta-supporto di bachelite o ve- re nel comportamento del circuito. Più precisa-
tronite, di forma rettangolare, delle dimensioni di mente, il dispositivo apparirà tarato ad una tempe-
9cmx3,5cm. ratura inferiore a quella di 0°C citata ad esempio.
Il relé RL deve essere un modello per correnti con- Ciò tuttavia non riveste alcuna importanza negli
tinue a 12 V e munito di una bobina da 120 ohm al- impieghi del progetto come rivelatore di ghiaccio,
meno; valori superiori sono da preferirsi, purché i dato che in montagna anche il ghiaccio si forma ad
contatti risultino adatti al carico da pilotare. In una temperatura inferiore a 0°C.
ogni caso, il valore massimo di corrente sopporta- Abbiamo interpretato il processo di taratura del
bile dalla bobina del relè è di O, 1 A circuito alla temperatura di 0°C, ma è chiaro che la
Se il relè viene destinato ad azionare carichi indut- taratura può essere fatta su qualsiasi altro valore,
tivi, come ad esempio motori elettrici od altri relè per esempio a - 10°C o a- 20°C, comunque en-
ausiliari, occorre evitare la conseguente formazio- tro la gamma di 20%C + 50C.
ne di scintille sui suoi contatti utili inserendo, in pa-
rallelo a questi, un condensatore da 100.000 pF - APPLICAZIONI VARIE
1.000 VI con una resistenza in serie da 100 ohm - 1 L'applicazione più congeniale del progetto, qui
w. presentato e descritto, è ovviamente quella della
Per le resistenze R8 ed R9 sono stati consigliati i segnalazione, tramite un qualsiasi sistema di allar-
valori di 4.700 ohm; tuttavia, qualora la luminosità me acustico od ottico, della formazione di ghiaccio
prodotta dai due diodi led DLI- DL2 fosse ritenu- all'esterno o del raggiungimento di una data tem-
ta insufficiente, il campo resistivo delle due resi- peratura all'interno, sia della casa come dell'auto-
stenze potrà variare fra i 1.000 ohm e i 4.700 ohm. vettura. Ma il circuito può fungere ottimamente da
termostato per bagni fotografici, nei frigoriferi, nei
TARATURA congelatori, nei locali di conservazione di alimenti
Dopo aver realizzato il modulo elettronico di figu- o medicinali. Basta infatti eseguire una adatta tara-
ra 2, occorre procedere con la taratura di questo. tura circuitale e, se necessario, aumentare l'istere-
Per esempio, supponendo che la resistenza NTC si, onde evitare continui ed errati interventi del re-
debba lavorare intorno alla soglia di 0°C, si dovrà in lè. Dunque, alle destinazioni principali del disposi-
qualche modo sottoporre la NTC a questa tempe- tivo, si aggiunge quella, altrettanto importante, di
ratura e poi regolare il trimmer Rl in modo oppor- termostato, sia nei processi di riscaldamento che in
tuno, ossia in modo che il circuito elettronico si tro- quelli di raffreddamento.
677
L'AUDIO TV
SULLA RADIO FM
Realizzate accuratamente il progetto qui descritto, collegatelo
con l'altoparlante del televisore e riponetelo dietro questo. Poi,
attraverso la cuffia, inserita sull'apposita presa di una radiolina
portatile, ascoltate l'audio di qualsiasi canale, rimanendo sedu-
ti, in piedi o camminando, ma senza arrecare disturbo agli altri e
in totale isolamento acustico.
678
Con la cuffia, senza fili e in totale silenzio.
L'ascolto individuale in cuffia della TV, della ra- Con queste brevi note introduttive riteniamo ora di
dio, dell'amplificatore ad alta fedeltà, del mangia- aver già suggerito al lettore il tema dell'argomento
nastri o altro riproduttore sonoro, è certamente il qui trattato. Ossia la presentazione di un progetto
miglior sistema per porre fine, in ogni famiglia, alla di microtrasmettitore, da collegare allo stadio am-
guerra dei livelli acustici. Perché annulla il recipro- plificatore di bassa frequenza di qualsiasi genera-
co disturbo, isola dai rumori esterni e consente di tore di suoni, in grado di produrre onde radio, mo-
seguire singolarmente, il programma preferito. dulate in frequenza, con poca potenza e conse-
Tuttavia, se questo modo di ascoltare le riprodu- guente modesta portata.
zioni musicali, o i comunicati radio, deve necessa- In pratica, il nostro semplice trasmettitore irradia,
riamente imporre l'uso di collegamenti via cavo, al- sotto forma di onde a radiofrequenza, i suoni che il
lora il problema dei volumi sonori domestici non televisore, il riproduttore hi-fi, il giradischi od altro
può considerarsi risolto. Infatti, pur verificandosi, apparato acustico, dovrebbero erogare attraverso
da una parte, l'auspicato silenzio, dall'altra si crea l'altoparlante. Questi segnali vengono poi sintoniz-
una intollerabile inagibilità nella casa, con la tra- zati da una comune radiolina portatile, dotata della
sformazione dei pavimenti in una fitta ragnatela di gamma a modulazione di frequenza e di presa per
fili conduttori. cuffia o auricolare, e con questa ascoltati. Si può
L'ascolto in cuffia, dunque, può costituire la solu- quindi rimanere comodamente sdraiati sulla pol-
zione ideale del problema di ascolto individuale di trona, nel divano o a letto, oppure ci si può trasferi-
più sorgenti sonore, soltanto se affidato alle onde re da un locale all'altro, senza perdere una battuta
radio, invisibili e immateriali. o una sola nota musicale del programma seguito.
679
5
L1J
z EEEEEEEE
.c.c.c.c.c.c.c.c
o
D. a
00000000
ooooooo
OOIOOOOC\IT""
222r-
N O OMOo:t
e
3
Cli OMO
Q) Cli ... ...
7ii Il Il Il Il Il Il Il Il
"iii
Q)
(.) r
€0 o
iiiN
-lii
1/1
e
N
·.::
lii
Q)
Cl.
oCl.
E e
0 0
g s
u.u.u.u.u.u.u.u.u.
Cl. Cl. Cl. Cl. Cl. Cl. Cl. ::I.. Cl.
ooocoocoo..-o
ooo e ·o o
-
._ òò 5 o ·I· 05.
. . . o.
0 o.-..- ..- O
-
lii o
... u.Cl. ...
2
Q)
o
'g Il Il Il 11 11 Il Il 11 11
0 T""C\IC')o:f'lt)U)!'-COOI
(J (J(J(J(J(J(J(J(J(J
680
SI
ate
ANT.
•
1
i
AL JACK
I
Fig. 2 - Il modulo elettronico del trasmettitore in modulazione di frequenza viene com-
posto su basetta-supporto, di torma rettangolare, con circuito stampato. L'alimenta-
zione, a seconda della potenza che si vuol emettere, è ottenuta mediante una sola
pila o una batteria di pile collegate in serie, come ampiamente interpretato nel testo.
Ma, ciò che più importa, senza recare disturbo a FUNZIONAMENTO CIRCUITALE
chicchessia, senza subire interferenze acustiche
esterne, con il piacere di regolare il volume dell'au- Dopo aver interpretato a parole il meccanismo di
dio nella misura più gradita e mentre altri membri questo originale metodo di ascolto, cerchiamo ora
della famiglia stanno facendo, contemporanea- di trasportare i vari concetti espressi sullo schema
mente, la stessa cosa, utilizzando analoghi piccoli del trasmettitore di figura l.
trasmettitori, perfettamente identici a quello che ci Come si può subito notare, il circuito è molto sem-
accingiamo ora a descrivere. plice. li transistor TR 1 oscilla in banda MF, ovvero
-t
682
DI PLASTICA
683
provvisoriamente effettuato su una punta da trapa-
no dello stesso diametro (6 mm), che verrà poi sfi-
lata dal solenoide.
FILO 1 Per l'alimentazione si possono usare sia una picco-
la pila da 9 V come due pile piatte da 4,5 V ciascu-
1 AP AL TV na, così da comporre un generatore a 9 Vcc.
FILO 2 La singola pila da 9 V è sufficiente quando si vuol
far lavorare il trasmettitore con una modesta po-
tenza d'uscita, le due pile in serie, invece, sono ne-
cessarie quando si pretende una potenza d'uscita
FILO 7 più elevata. Che si raggiunge attribuendo alla resi-
stenza R 1 il valore di 100.000 ohm, mentre, per la
minima potenza, Rl deve assumere il valore di
2 AL TV
220.000 ohm. Ovviamente, varia nei due casi l'as-
FILO 2 sorbimento di corrente nelle seguenti misure:
2,5mAconR1 = 220.000ohm
6 mA con Rl = 100.000 ohm
}
cato in figura 2, questo dovrà essere rinchiuso in un
AL TV contenitore di plastica, sulla cui parte frontale ap-
parirà l'interruttore di alinttntazione.
La scatola di plastica, illustrata in figura 4, deve es-
sere di tipo facilmente apribile, in modo da consen-
a ?ILO 2
tire un agevole ricambio delle pile di alimentazio-
ne.
Dai due fianchi laterali della scatola escono, da una
~ parte, il filo che funge da antenna, dall'altra, il con-
JACK duttore collegato con lo spinotto jack. Il quale va
innestato sulla corrispondente presa jack d'uscita
BF, presente nel televisore o nell'apparato audio-
rILO 1
generatore di cui si vogliono trasformare in onde
radio le emissioni sonore. Tuttavia, questa presa
4 AL TV jack non sempre è presente nei televisori, negli am-
plificatori, nelle radioline, per cui bisogna provve-
dere alla sua applicazione. Che richiede un facile
a r,w, intervento e che ora, qui di seguito, esemplifiche-
remo con preciso riferimento al televisore.
Spento il televisore, si toglie lo schienale di questo
(pannello di chiusura posteriore) e si individua l'al-
~ toparlante, sui cui terminali pervengono due fili
conduttori, come indicato in 1 di figura 5. Quindi,
684
facendo uso del saldatore e ponendo bene atten- illustrato la realizzazione. Si regola poi il volume
zione a non far cadere qualche goccia di stagno sui sonoro del televisore in misura medio-bassa e si fa
circuiti TV, si disinserisce uno dei due conduttori, a ruotare il pero del trimmer R6 con lo scopo di
scelta, come segnalato in 2 di figura 5. Il filo libero raggiungere, attraverso la radio, l'ascolto più gradi-
lo si salda ora sul contatto "a" della presa jack (par- to.
ticolare 3 di figura 5). Quindi si applica uno spezzo- Una eccessiva regolazione di R6 provoca suoni di-
ne di conduttore fra il contatto "b" ed il capocorda storti, una regolazione minima determina un basso
dell'altoparlante rimasto libero (particolare 4 di fi- segnale in cuffia.
gura 5). Un secondo spezzone di conduttore va in- Concludiamo ricordando che l'oscillatore, presen-
fine inserito fra il contatto "c" e l'altro capocorda tato in queste pagine, se sistemato troppo vicino al
dell'altoparlante, come segnalato in 5 di figura 5. televisore, può disturbare, sia pure localmente. lo
A questo punto si rimette al suo posto lo schienale stesso TV, obbligando l'operatore a regolare nuo-
e si accende il televisore, per constatare che il fun- vamente il compensatore C5, con lo scopo di indi-
zionamento continua ad essere normale. Ma per viduare un valore di frequenza le cui armoniche
controllare l'efficienza della presa jack e l'esattez- non debbano interferire con qualche canale televi-
za dei collegamenti di questa, occorre innestare su sivo. Tuttavia, tenuto conto della bassissima poten-
essa lo spinotto jack uscente dalla scatola conteni- za dell'oscillatore, si può essere certi che, al di là
trice il circuito del trasmettitore e constatare che il dei cinquanta metri, non esiste più alcun segnale
televisore, pur essendo acceso, ammutolisce, per- disturbatore.
ché ora, in sostituzione dell'altoparlante, si è vera- Nei collegamenti con televisori alquanto vecchi,
mente inserita la resistenza di potenza R8. occorre far attenzione alla polarizzazione della
Ai lettori che non hanno troppa esperienza in ma- massa di questi, che può essere collegata diretta-
teria, raccomandiamo di farsi indicare dal rivendi- mente con una delle fasi della tensione di rete. In
tore i contatti "a-b-c" presenti sulla presa jack, che questi casi, o si interpone un trasformatore isolato-
non deve assolutamente essere di tipo stereo. re, con rapporto unitario, fra spina e presa del TV,
Nello spinotto jack (maschio), quello uscente dal oppure non si tocca il televisore acceso e si provve-
trasmettitore, sono presenti, internamente, due de ad isolare il circuito del trasmettitore, ad ecce-
contatti, sui quali vanno collegati i conduttori che zione dell'antenna, utilizzando per C3 un conden-
raggiungono i terminali 4 - 5 del circuito del modu- satore da 3.000 V di isolamento, almeno.
lo elettronico. Questi due fili debbono essere tra Analoghe cautele vanno prese quando, in alcuni
loro invertiti nel caso in cui, durante l'ascolto, at- impianti d'antenna centralizzati, non a massa, fun-
traverso la radiolina, si dovessero accusare dei forti ziona un televisore difettoso che ha la tensione di
ronzii. rete sul telaio.
La presa jack deve essere applicata allo schienale
del televisore o di qualsiasi altro apparato audioge-
neratore cui viene accoppiato il piccolo trasmetti-
tore, dopo una precisa foratura con trapano.
TARATURA
La taratura del trasmettitore si ottiene, a montag-
gio completatò, agendo sul compensatore C5 e sul
trirnmer R6 nel modo seguente.
Si sintonizza il ricevitore radio portatile su una zo-
na della gamma a modulazione di frequenza libera
da emittenti commerciali, oppure, se ciò non è pos-
sibile, su una emittente debolissima. Quindi, trami-
te l'interruttore S1, si accende il trasmettitore e si
regola il compensatore C5 in modo da ridurre al si-
lenzio il ricevitore. Con questa regolazione di C5,
infatti, la portante del trasmettitore, non ancora
modulata in frequenza, copre il rumore di fondo
della radio.
Si inserisce ora lo spinotto jack nella corrisponden-
te presa, che può essere quella originale già esi-
stente, oppure quella di cui in precedenza abbiamo
685
Mtoroa
Enter
Couted
Logie
OSCILLATORE RF
300 KHz : 200 MHz
Con un solo integrato e pochi altri componenti di- componente parleremo in modo assi più dettaglia-
screti, si realizza questo eccezionale oscillatore a to nel corso dell'articolo. Per ora ci limiteremo a
radiofrequenza, in grado di spaziare fra i 200 MHz descrivere, a grandi linee il comportamento del cir-
e i 300 KHz, con la sola sostituzione del gruppo LC, cuito dell'oscillatore presentato in figura 1.
vale a dire di una bobina e un condensatore, con La tensione a radiofrequenza esce dal piedino 3 di
una stabilità sorprendente. Basti pensare che, ap- ICl e raggiunge, tramite C3 ed R2, la boccola d'u-
pena dopo i primi dieci minuti di funzionamento scita con un valore di 0,4 V.
circuitale a 6 MHz, la deriva si aggira intorno ai 200 La tensione di alimentazione dell'integrato deve
Hz + 300Hz. essere stabilizzata sul valore di 5 V e a ciò provvede
L'integrato di cui si. fa uso è il modello MC 1648 l'integrato stabilizzatore IC2, unitamente ai suoi
della Motorola, contenente, nella sua composizio- componenti esterni.
ne interna, ben undici transistor. Ma di questo La massima frequenza di lavoro raggiunge tipica-
686
I segnali a radiofrequenza generati assumono forma sinusoidale.
mente il valore di 220 MHz, ma sui 300 KHz, e al di nea positiva a 9 Vcc. Questo elemento, infatti, es-
sotto di questi, le oscillazioni non sono più regolari. sendo dotato di un riferimento interno di tipo a
Sull'uscita del circuito è possibile disporre di un se- "banda proibita" (band gap reference), non pre-
gnale sinusoidale o di uno rettangolare. Ma per le senta derive apprezzabili. Inoltre, poiché l'assorbi-
pratiche applicazioni, cui è destinato il dispositivo, mento di corrente da parte di ICl è quasi costante,
è stata scelta la forma sinusoidale del segnale ara- la stabilità della tensione diventa veramente note-
diofrequenza. La quale si ottiene con la presenza vole. Purché non si confonda la stabilità con la pre-
della resistenza R 1; eliminando questo componen- cisione, che valuta entro quale percentuale di erro-
te, la forma d'onda del segnale RF diventa rettan- re la tensione può oscillare al variare di IC2 e ICl.
golare, o pressoché quadrata. Tuttavia, per una data realizzazione, il valore parti-
colare di tensione raggiunto rimane stabile sul ±
5%,a meno di pochi milionesimi di volt. Ma alcuni
STABILIZZAZIONE DELLA TENSIONE modelli di integrati 78L05 possono presentare del-
le oscillazioni a radiofrequenza, per cui si deve in-
L'integrato stabilizzatore IC2, per il quale si utiliz- tervenire sul circuito di figura 1 aggiungendo, di-
za il modello 78 L 05, si presenta, esteriormente, rettamente sui piedini U- M di IC2, un altro con-
sotto l'aspetto di un transistor, come indicato, in densatore, di tipo ceramico, da 100.000 pF.
posizione centrale, nella figura 4. In serie con la pila di alimentazione a 9 V, più pre-
La stabilità della tensione di alimentazione di ICl cisamente sul conduttore della tensione positiva, è
influenza quella della frequenza generata. Ecco stato inserito un diodo led, in grado di sopportare
perché è necessario ricorrere all'inserimento, nel un flusso di corrente di almeno 25 mA e con losco-
circuito di alimentazione del progetto di figura 1, di po di ridurre il consumo della pila.
un regolatore integrato, collegato in serie con la li- Qualora questo modello di led non fosse reperibile
687
a a
V)
ffi~
~
ra
·- ·-·-·-·-·•::il-·-·-·- ·l~i-·
1
Cli
N
e
Cli
oc.
u Cli
E
%
-- I "i:
·e
"tJ
0
e
0
lii
Cli
EEE N
.e.e.e e
00 0 Cli
000
000
6
)r y "iii
e,; c-.i ...
Cli
$
Il Il Il
r- ai
a:a:a: zi
ou
:2
e
5s
5
(0
--5
cii
(0
..... .....
- LLLLLLLLLLLLLL
0.0. 0. 0. ::l..C. ::l..
±i
OOOOOON
s&&8
- 00"2"0 O
"'e
Cli 00
,.... ,.... O
,-
O
,....
Cli
-g 11 Il Il Il Il Il Il
0 ..,..NM'<tll>IOr--
0 ooooouo
688
SCATOLA METALLICA
avetto
assiale
use.
RF
in commercio, oppure nel caso in cui si volesse di- non resta ora che analizzare la composizione inter-
minuirne l'intensità luminosa, con l'intenzione di na dell'integrato ICl, per conoscere il funziona-
prolungarne la vita, si dovrà inserire, in parallelo, mento dell'oscillatore.
tra anodo e catodo, una resistenza da 100 ohm -0,5 Lo schema a blocchi dell'MC1648 è riportato in fi-
W. gura 6. Ma il componente, visto dall'esterno, si pre-
senta nel modo riprodotto sulla sinistra di figura 4
e, singolarmente, in figura 5.
L'INTEGRATO MC1648 La sezione "a" rappresenta l'oscillatore vero e
proprio, per il cui funzionamento serve soltanto
Descritte le parti principali del progetto di figura 1, una bobina (Ll) e un condensatore (Cl), che com-
689
14
13 78 L
05
12
11
10
9
8
pongono il gruppo LC, citato all'inizio di questo ar- dono alquanto difficile tale condizione. È quindi
ticolo e che stabilisce la frequenza del segnale ge- indispensabile introdurre una reazione in bassa
nerato. frequenza, capace di controllare l'ampiezza del se-
La sezione "b" amplifica il segnale, mentre il diodo gnale generato, che possa agire appunto sul guada-
D1 lo rivela e lo invia alla sezione "d", che agisce gno dello stadio oscillatore. Il tempo di intervento
sulla sezione "a", con lo scopo di mantenere suffi- di questa regolazione viene stabilito dalla resisten-
cientemente costante il livello della tensione RF in za Rl e dal condensatore C2, i quali livellano eri-
uscita. Si potrebbe anche dire che questo tipo di tardano il segnale rivelato e raddrizzato dal diodo
collegamento rappresenti, sotto certi aspetti, quel- Dl. La costante di tempo deve essere dimensiona-
lo che i lettori conoscono con l'espressione di CAG ta in modo da filtrare la minima frequenza da ge-
(Controllo Automatico di Guadagno). Ricordiamo nerare, senza tuttavia apparire lenta al punto di
infatti che ogni oscillatore a radiofrequenza deve non seguire le variazioni di temperatura.
presentare un guadagno di poco superiore all'uni- La sezione "e" dello schema a blocchi di figura 6
tà, quando si vuole generare un segnale di buona costituisce lo stadio separatore d'uscita.
qualità e raggiungere un comportamente circuitale
sicuro e ben determinato. Eppure, le inevitabili
perdite e le derive termiche dei componenti, ren- MONTAGGIO DELL'OSCILLATORE
690
l 'l le
Rl
Fig. 6 - Schema a blocchi dell'integrato IC1 ampiamente analizzato nel testo e con il
quale è facile comprendere il funzionamento dell'oscillatore. C1 rappresenta il con-
densatore di accordo, C2 il by-passe 5 V il valore della tensione di alimentazione del
componente.
SCATOLA
691
DL1
-"f 1 ! R6
5
R4
=-
R2
b
TR1
c9
l 9Ve
e
T e
a, ± c8 IIUSC .
R5-
- ~ - .,.--------
MASSA
-----COMPONENTI
Condensatori Resistenze Varie
C8 = 1.000pF R4 = 6.800 ohm TR1 = BFY9O
C9 = 1.000pF R5 = 280ohm
C10 = 100.000pF R6 = 270ohm
subito come funziona il VFO, ossia l'oscillatore a colori "rosso" e "nero" e si alimenta il circuito del-
frequenza variabile, che sarà favorevolmente ac- l'oscillatore. A questo punto basta leggere i valori
colto da molti radioamatori, dagli appassionati dei della radiofrequenza sulla scala dello strumento
collegamenti via radio e dagli appassionati della per eseguire le necessarie tarature sugli apparati
banda cittadina; certamente da tutti coloro che ne- che richiedono un preciso controllo.
cessitano di un oscillatore nel quale si possa far va- Facciamo presente che al gruppo LC è applicata
riare manualmente la frequenza del segnale gene- una tensione continua di 1,5 V + 2 V, che non con-
rato, pur mantenendo la massima stabilità di que- sente il collegamento a massa del variabile. Pertan-
sto. to, onde realizzare questo collegamento, si deve
I due terminali C (caldo) ed F (freddo), che fuorie- osservare e tradurre in pratica il concetto illusttato
scono dal lato sinistro dello schema pratico di figu- in figura 7, dove si nota come la carcassa metallica
ra 2, vannb collegati con il gruppo LC. Sulla bocco- del variabile CV sia elettricamente connessa con la
la d'uscita, invece, si deve inserire un frequenzi- scatola metallica, sulla quale si effettua la saldatura
metro. Quindi si collega l'alimentatore (pila da 9 a stagno. Naturalmente il collegamento deve esse-
V) tramite i due conduttori contrassegnati con i re molto corto.
692
L'impiego dell'oscillatore come strumento di valu- conoscere tutti i dati di maggior rilievo tecnico di
tazione della frequenza di oscillazione di una bobi- un circuito oscillante, anche prima che questo ven-
na è altrettanto semplice di quello del VFO. La bo- ga montato nel circuito di utilizzazione.
bina in esame, di qualunque tipo essa sia, per radio, Naturalmente, la versatilità di impiego dell'oscilla-
televisione o per altro dispositivo, può essere ana- tore, si estende solamente ai componenti destinati
lizzata direttamente sull'apparecchio in cui si trova al funzionamento su circuiti interessati da segnali a
montata, purché questo rimanga spento, ovvero radiofrequenza. Gli stessi valori capacitivi, deduci-
privo di alimentazione. Il collegamento va fatto sui bili mediante la formula prima riportata, sono cal-
puntali C ed F, che sono rappresentati da due pic- colabili fino 2.000 pF.
coli spezzoni di filo di rame argentato o stagnato, i
quali attraversano due "passanti" di vetro, applica-
ti su un fianco del contenitore metallico. Facendo AMPLIFICATORE DI TENSIONE
oscillare la bobina in esame, sarà facile leggere sul
frequenzimetro la frequenza di lavoro. L'operazio- Per talune applicazioni in radiofrequenza, la ten-
ne, peraltro, dovrebbe avvenire al riparo da varia- sione d'uscita di 0,4 V potrebbe risultare insuffi-
zioni termiche. Ma può capitare, a volte, che dopo ciente. In questi casi, dunque, occorre aggiungere,
aver acceso il dispositivo, questo inserisca dei cir- allo schema originale di figura 1, il circuito di figura
cuiti attivi in grado di alterare la frequenza di ac- 8, che presenta un guadagno di dieci volte circa in
cordo della bobina. In ogni caso, ciò che importa è tensione.
non confondere la frequenza di risonanza della bo- Il diodo led DLI e le resistenze R2- R3 sono gli
bina con quella di effettivo funzionamento, come stessi elementi presenti nel progetto di figura l. lJ
può avvenire, ad esempio, nei filtri che non lavora- primo elemento nuovo è invece rappresentato dal-
no in condizioni di risonanza e nei quali la frequen- la resistenza R4 e, successivamente, dal transistor
za operativa, salvo poche eccezioni, non è quella TR 1 e da tutti gli altri elementi a valle di questo.
caratteristica degli induttori. Molte norme di tara- Il transistor TRl funziona in circuito con emittore
tura e controllo, tuttavia, specificano la frequenza comune e uscita di collettore, con lo scopo di rag-
di accordo del • singolo induttore ad apparecchio giungere un elevato guadagno di potenza ed una
spento. efficace neutralizzazione. Lo stadio amplificatore
Se si vuole utilizzare l'oscillatore per conoscere il è di tipo a larga banda, in classe A, ossia privo di cir-
valore dell'induttanza di una bobina, allora occorre cuiti accordati. Il punto di lavoro in corrente conti-
servirsi della seguente formula: nua rimane stabilizzato dalla resistenza di emittore
RS e dal partitore di base R3-R4.
25.330 Questo amplificatore di tensione può essere rac-
L= chiuso nello stesso contenitore metallico in cui al-
cxF?
loggia il modulo dell'oscillatore, purché tra i due
Nella quale l'induttanza L viene misurata in mi- circuiti venga interposto uno schermo metallico
crohenry (H) se C è valutato in pF ed F in (ferro stagnato). Anche in questo caso ci si dovrà
MHz. Con C si definisce la capacità inserita in servire di passanti in vetro, così come si è fatto per i
parallelo con la bobina in esame. Ovviamente oc- conduttori C ed F dello schema di figura l.
corre impiegare condensatori a mica con tolle- L'impedenza d'uscita dell'amplificatore è di 100
ranza ali' 1 %, ricordando che le capacità parassite ohm circa. Ciò significa che è d'obbligo l'uso di ca-
del nostro oscillatore sono di 10 pF + 12 pF cir- vo coassiale con impedenza dello stesso valore
ca. Pertanto, collegando un condensatore da 100 (lO0ohm).
pF, si dovranno fare i conti come se il valore ca- Applicando un'antenna in uscita, si possono effet-
pacitivo fosse di 110 pF. tuare tarature su radioricevitori e prove di collega-
Con l'oscillatore, qui presentato e descritto, è menti sulle brevi distanze.
possibile pure conoscere il valore capacitivo di un
condensatore. La formula da adottarsi, in tal ca-
so, è la seguente:
25.330
abbonatevi a:
C=
Lx F
ELETTRONICA
nella quale C viene calcolato in picofarad (pF) se L
è valutato in H ed Fin MHz.
Dunque, tramite questo oscillatore, è possibile
PRATICA
693
e ELEMENTARE
ETTRONICA
REATTANZA
INDUTTIVA
Per assimilare il concetto di reattanza induttiva, oc- metro dell'avvolgimento, col diminuire della sezio-
corre riprendere, sia pure parzialmente, un argo- ne del filo e con l'aumentare della permeabilità del
mento già trattato in altra occasione, quello dell'e- nucleo, se questo esiste. Ma dipende pure dal rap-
lettromagnetismo, con un particolare riferimento porto tra diametro e lunghezza dell'avvolgimento,
agli effetti che le correnti variabili producono sui dal tipo di avvolgimento, da quello del conduttore,
conduttori elettrici. Tuttavia, prima di entrare nel che può essere monofilare o multifilare e dalla spa-
vivo di questa nuova lezione teorico-pratica di elet- ziatura tra spira e spira.
tronica, dobbiamo aprire uno spazio per introdurre Anche l'induttanza, come ogni altra grandezza
una grandezza fisica caratteristica delle bobine: elettrica, vien definita tramite un'unità di misura,
l'induttanza. Perché soltanto attraverso la cono- l'henry ( abbrev. H) e i sottomultipli di questo.
scenza di questa, si può pervenire alla definizione
esatta della reattanza induttiva. H = henry
Come avviene per il condensatore, che rimane ca- mH = millihenry (millesimo di H)
ratterizzato da un certo valore capacitivo, così ac- H= microhenry (milionesimo di H)
cade per la bobina e, più in generale, per tutti gli
avvolgimenti elettrici, che vantano una propria in-
duttanza. E questa è tanto più grande quanto mag- L'induttanza ha per simbolo la lettera L, come si
giore è il numero di spire che compongono la bobi- può osservare in figura 1, nella quale, in alto, è ri-
na. Inoltre essa aumenta coll'aumentare del dia- prodotto il segno grafico di una bobina munita di
694
nucleo, in basso quello di una bobina avvolta in Analizzando la formula già citata della reattanza
aria. induttiva, si può affermare che questa aumenta
Negli apparecchi radio si possono trovare bobine, quando aumentano la frequenza della corrente
avvolte su nuclei di ferrite, con valore di induttanza che percorre l'avvolgimento e l'induttanza di esso.
elevato, per esempio di 10 H; ma se ne trovano al- È ovvio che, rappresentando la reattanza induttiva
tre, più piccole, montate nei circuiti di alta fre- un ostacolo al passaggio della corrente, questa pro-
quenza, il cui valore oscilla fra il centinaio di micro- vochi, alla stessa stregua dei condensatori, una cer-
henry (H), quando si tratta di bobine per onde ta caduta di tensione nei circuiti in cui sono presen-
medie, e di uno o due microhenry (H), quando le ti bobine o, comunque, avvolgimenti. Ma una tale
bobine sono adibite alla ricezione delle onde corte; caduta di tensione avviene, almeno teoricamente,
mentre quelle per le onde cortissime presentano senza dissipare potenza elettrica. Perché la bobina
un'induttanza molto bassa, di un decimo di micro-
henry (H) circa.
Quando una corrente elettrica variabile, per esem-
pio quella alternata, attraversa il filo conduttore
che compone una qualsiasi bobina, questa si avvol-
ge spontaneamente di un campo elettromagnetico
variabile, ovvero di una serie di linee di forza ma-
gnetiche, concatenate con la bobina stessa, le quali
autoinducono una forza elettromotrice che va sot-
to il nome di "tensione autoindotta". E questa ten-
06
sione assume un verso contrario a quello della ten- L
sione che l'ha generata, rivelandosi come una forza
di inerzia o, meglio, di particolare resistenza al pas-
saggio della corrente elettrica variabile. Tale resi-
stenza, che nulla ha a che vedere con quella
ohmmica, assume il nome di "reattanza induttiva"
e si esprime, analiticamente, tramite la seguente
formula:
XL = 2nL
T1 00090003 T2
SECOND.
PR!fvf. SEC tP @
72V 12.s
s1
RETE
220V
696
Fig. 3 - Il montaggio del dispositivo con il quale si dimostrano gli effetti reali provocati
da una reattanza Induttiva, si realizza mediante due trasformatori per campanelli
elettrici da 220V-- 12V-5 + 10W.Il primario di T2 rimane inutilizzato.
XL 12V-8V=4V
L= --
2mxf
E poiché la resistenza R ha il valore di 10 ohm, la
corrente che scorre nel circuito di figura 4 sarà:
ossia:
I=V:R
L= XL cioé:
--
6,28xf 4V: IO ohm = 0,4A
697
L
R
10 0
5W
O)12 V
50 HZ
VOLTMETRO
6
AMPEROM.
Ma sapendo che la reattanza induttiva della bobina Per controllare l'esattezza del valore individuato,
L è XL = 20 ohm, basterà applicare la seguente è possibile eseguire la controprova, per stabilire,
formula per individuare il valore dell'induttanza L: questa volta, l'entità della reattanza induttiva del-
z
L Fig. 5- L'impedenza è una grandezza elettrica determi-
nata dalla somma della reattanza induttiva con la resi-
stenza. Il simbolo elettrico, qui riportato con la sigla di
riconoscimento Z, assume significato puramente teori-
co, giacché la resistenza è da riscontrarsi in quella pro-
698
t
TENS.
t
/
V I
699
I TOT.
XL
f7
0
o
xc t ve Fig. 7 - Esempio di collegamento In serie di due reattanze di-
IMPEDENZA
Abbiamo già detto che, quando alla reattanza in- nella quale R e XL sono ovviamente espresse in
duttiva si aggiunge un valore resistivo, come indica- ohm.
to in figura 5, l'insieme di queste due grandezze La rappresentazione grafica dell'impedenza, ri-
elettriche assume la denominazione di impedenza, portata in figura 5, riveste principalmente un signi-
il cui simbolo è rappresentato dalla lettera alfabeti- ficato teorico. Perché nella realtà circuitale degli
ca maiuscola Z. apparati elettrici ed elettronici, l'impedenza si pre-
Anche l'impedenza, così come avviene per la reat- senta come un avvolgimento di filo conduttore, di
tanza induttiva e per la resistenza, si misura in ohm. diametro più o meno grande, realizzato su un nu-
E la formula che consente di calcolarla è la seguen- cleo di ferrite o ferromagnetico. Anche in questo
te: caso, dunque, si tratta di una bobina, peraltro ca-
I TOT.
/C IL
700
ratterizzata dalla sua induttanza e dal valore di re- 8. È utile, quindi, conoscere le formule che, attra-
sistenza ohmmica aggiunto al componente. verso la conoscenza dei valori singoli, permetta di
Per la verità, nessuna bobina può essere esente da risalire al valore totale della reattanza, che voglia-
una certa resistenza ohmmica, perché il filo con- mo indicare con la sigla XT.
duttore, di qualunque tipo sia e qualunque siano le Quando si ha a che fare con un collegamento del ti-
sue dimensioni, è sempre dotato di resistenza, an- po in serie, come quello riportato in figura 7, il va-
che se nell'induttanza, considerata pura, questa è lore della reattanza totale è detenninato dalla se-
assolutamente trascurabile. guente formula:
L'impedenza serve ad impedire, in misura più o
meno energica, il passaggio della corrente variabi- XT=XL-XC
le, in modo particolare quella alternata. E, a secon-
da che si vogliano ostacolare i flussi delle correnti Nel caso invece che il collegamento sia del tipo in
ad alta frequenza, oppure quelli delle correnti a parallelo, come quello riportato in figura 8, allora
bassa frequenza, le impedenze si possono suddivi- la formula che consente di calcolare il valore totale
dere in due grandi gruppi: della reattanza del circuito è la seguente:
Impedenze AF
Impedenze BF XT = -XLxXC
XL-XC
Entrambi questi tipi di impedenze, quando sono
investiti da tensioni alternate, provocano uno sfa- La prima delle due formule evidenzia il fatto per
samento fra tensione e corrente. Ma che cosa vuol cui, quando la reattanza capacitiva XC è superio-
dire ciò? Ebbene, per rispondere a tale domanda, re a quella induttiva XL, il valore totale XT è ne-
occorre ricordare che la tensione e la corrente al- gativo. Dalla seconda delle due formule, invece,
ternata si esprimono, analiticamente, attraverso si deduce che il valore della reattanza totale XT
curve sinusoidali, come è stato detto in altra occa- è negativo se quello della reattanza induttiva XL
sione. Ora, se le due curve sinusoidali, che rappre- è maggiore di quello della reattanza capacitiva
sentano la tensione e la corrente alternata, passano XC, mentre è positivo se XL è più piccolo di XC.
insieme per il valore zero e variano poi proporzio- Nel caso particolare in cui i due valori di reattan-
nalmente l'una rispetto all'altra, si dice che esse za siano uguali, ossia quando si ha:
hanno la stessa fase, oppure che sono in concor-
danza di fase o, ancora, che sono in fase tra di loro. XL=XC
Come accade quando la tensione alternata è appli-
cata ad un circuito solamente resistivo (vedi primo nel circuito di figura 7, cioé quando le due reat-
diagramma in alto di figura 6). tanze sono collegate in serie, il valore della reat-
Quando invece tensione e corrente cominciano tanza totale vale:
ciascuna il rispettivo semiperiodo in due istanti di-
versi e toccano i loro valori massimi una prima del- XT= 0
l'altra, allora si dice che le due grandezze alternate
(tensione e corrente) hanno diversa fase, oppure Nel collegamento in parallelo, come quello di fi-
che sono sfasate fra loro. gura 8, quando XL = XC, il valore della reattan-
Il diagramma centrale e quello riportato in basso di za totale è infinitamente grande.
figura 6, dimostrano i due diversi tipi di sfasamen-
to, tra tensione e corrente alternata, provocati dal-
la presenza in un circuito di un'induttanza L e di
una capacità C.
CIRCUITI MISTI
701
lemdite - Misti- Permute
ESEGUO montaggio di componentistica; cerco ditta seria VENDO alimentatori voltaggio a richiesta (disponibili 6 V
per montaggio kit. 7,5 V9V 12 V 13,5 V 15 V) 2A L. 13.000. Alimentatori 800 mA
FRASSON MARINO -Via G. Pascoli, 7 - 35011 CAMPO- L. 8.000. Riduttori di tensione per auto (disp. 6 V 7,5 V 9 V)
DARSEGO (Padova) Tel. (049) 5564326 800 mA L. 5.000. I prezzi si intendono escluse s.p. trasfor-
matore e scatola.
VENDO amplificatore lineare valvolare "kris" Made in USA, BIANCO PAOLO- Viale Colli Aminei, 36-80131 NAPOLI
potenza 200 W (AM). Progettato per i 1 0-6metri ma perfet-
tamente utilizzabile anche sugli 11 metri. In ottime condizio- COMPRO adattatore telematico per "Vie 20", registratore,
ni, revisionato, 3 valvole nuove. L. 300.000. programmi, opzioni di memoria, cartucce, giochi, penna ot-
GENNARO - Tel. (089) 896792 tica e altri accessori collegabili. Vendo Sampling Keiboard
Casio SK 100per L. 450.000 trattabili.
CERCO schema completo {parte meccanica ed elettroni- DE PRA RICCARDO - Via Dolada, 21 - 32010 PIEVE
ca) per autocostruire anemometro + sonda a banderuola, D'ALPAGO (Belluno) Tel. (0437) 479141 dopo le ore 14.
per visualizzare la velocità e direzione del vento. Pago L.
5.000 in francobolli.
BOCCIA SALVATORE - Via del Clero, 15- 80059 TORRE VENDO MSX Sony + registratore + Joystick + manuali
DEL GRECO (Napoli) Basic + cassette giochi + utilityes a L. 400.000 trattabili.
DE VENUTO GIANLUCA - Corso Malta, 87 - 80143 NA-
VENDO, per cessato interesse, RX-TX ICOM 735 L. POLI Tel. (081) 260460 dopo le 14
1.600.000; RX-TX YEASU FT-757 GX L. 1.300.000 Alim. Dai-
wa 30 AL. 250.000 - alim. ZG 30 AL. 200.000 - accordatore VENDESI Co mm odore 64 in ottimo stato + monitor mono-
1.8-30 MHz Daiwa CNW 419 L. 400.000- ant. bibanda 11-45 cromatico nuovo + registratore + 2 joystick + 100 giochi
m L. 70.000-transverte? 40-45 m L. 150.000, altro materiale e utility + cavi di collegamento e alimentatore + Manuale
OM CB tutto nuovo e funzionante. d'uso a sole L. 400.000.
LEONE PASQUALE - c/o Teleposto AM - 90010 USTICA Telef. (0586) 788796- ore pasti
(Palermo) Tel. (091) 8449 186
CERCO schema RX per onde corte a valvole (tipo BC348 o
VENDO RTX Palmare 27 MHz, shuttle BC5802 6 ch -AM 4 simili) o apparecchio completo in perfette condizioni +
W come nuovo completo di custodia. schema. Pago o scambio con materiale elettronico (com-
MILAZZO MASSIMO - Via Vittorio Veneto, 106 - 91011 ponenti digitali, ecc.).
ALCAMO (Trapani) Tel. (0924) 23036 dalle 20 alle 22 Tel. (081) 7701221ore pasti
Di questa Rubrica potranno avvalersi tutti quei lettori che sentiranno la necessità di offrire
in vendita, ad altri lettori, componenti o apparati elettronici, oppure coloro che vorranno
rendere pubblica una richiesta di acquisto od un'offerta di permuta.
Elettronica Pratica non assume alcuna responsabilità su eventuali contestazioni che po-
tessero insorgere fra i signori lettori e sulla natura o veridicità del testo pubblicato. In
ogni caso non verranno accettati e, ovviamente, pubblicati, annunci di carattere pubblici-
tario.
Coloro che vorranno servirsi di questa Rubrica, dovranno contenere il testo nei limiti di
40 parole, scrivendo molto chiaramente {possibilmente in stampatello).
702
VENDO FT7 come nuovo 80 - 10 mt. - telecamera Panaso-
nic A2 - titolatrice 7 colori- eventuale borsa e filtri. Trattasi di
persona. Qualsiasi prova.
PENSO ADRIANO - Giudecca, 881/C - VENEZIA Tel.
VENDO corso di televisione b/n per radiotecnici della CERCO fotocopie dell'articolo "voltmetro digitale col 64"
S.R.E. a L. 350.000. apparso sul n° 18 del dicembre '86 della rivista "Fare Elet-
TOZIANO PASQUALE - Via La Malta, 8 - 71036 LUCERA tronica".
(Foggia) Tel. (088 1) 943615 dalle 14 alle 15 MAURIZIO- MILANO Tel. (02) 311382
VENDO Commodore 64 completo di registratore, joystick CERCO corso televisione bianco e nero e a colori della
e oltre 100 giochi su cassetta e cartuccia a L. 350.000 tratta- Scuola Radio Elettra o altre. Solo parte teorica anche se di
bili. Il tutto è praticamente nuovo e negli imballi originali. un solo corso.
MANCINI ROBERTINO - Via G. di Vittorio, 14-62029 TO- PARRUCCI ANGELO - Via Gran Sasso, 5 - 00061 AN-
LENTINO (Macerata) Tel. (0733) 973029 GUILLARA SABINA (Roma) Tel. (06) 90 10602 dopo le 20
VENDO, praticamente nuovi, i volumi dal N° 1 al N° 16 di VENDO centralina di luci psichedeliche 3 vie, 1.500 W per
"Schemari di apparecchiature radio a transistor" dell'Edi- canale, 4.500 W totali, dotate di capsula microfonica, 4 re-
trice Antonelliana di Torino a L. 300.000. golazioni di sensibilità, toni generali, alto, medi, bassi.
VENDRAMETTO GIORGIO - Via fratelli Rosselli, 21/6- FARACE BIAGIO - Via Aurelia Ponente, 101- 18011 AR-
20139 MILANO Tel. (02) 53927 19 ore serali MA DI TAGGIA (Imperia) Tel. (0184) 43476
703
VEN DO Software per persona! computer Olivetti M24, M 19, REALIZZO amplificatori finali BF da 20 a 100 W RMS: con-
M 15 a prezzo molto ridotto: calcolatrice universale a 30 fun- vertitori DC.DC da 50 a 300 W per HI FI Car; vendo tubo la-
zioni, gestione economia familiare, sort in basic, corso di ser HE/NE 5 mWL. 250.000; alimentatore L. 50.000; laser
latino ecc. Tutto a~.15.000 trattabili. Richiedere listati per HE/NE 15 mW L. 400.000; alimentatore L. 150.000; effetti
avere visione dei programmi. rotanti L. 200.000.
PESCUMA MICHELE - Via Melfi, 40 - 85029 VENOSA DINI ANDREA - Via Collegio di Spagna, 17-40123 BO-
(Potenza) Tel. (0972) 31071 ore pasti LOGNA
~ - - - - - - - - - - - - - - - - - - -- - - - -
.
TESTO (scrivere a macchina o in stampatello)
-·
704
LA PISTA DE LETTE
Tutti possono scriverci, abbonati
o no, rivolgendoci quesiti tecnici
inerenti a vari argomenti presen-
tati sulla rivista. Risponderemo
nei limiti del possibile su questa
rubrica, senza accordare prefe-
renza a chicchessia, ma sce-
gliendo, di volta in volta, quelle
domande che ci saranno sem-
brate più interessanti. La regola
ci vieta di rispondere privata-
mente o di inviare progetti esclu-
sivamente concepiti ad uso di
un solo lettore.
@l
- R/1
@Il .I! r Il Il Il SI
e
Il
e
·+
eo @ il -~ Il
TRT Il u C7
O
D
k ~ M. Il (g
9-';-l2V
- e
I
"ha.l
RIO
i C°s 2
R7
706
INDICATORE DI LIVELLO
Volendo introdurre in un contenitore di sostanza Componga questo circuito e lo tari nel modo seguen-
liquida un indicatore di livello, ho realizzato un gal- te: regoli Rl in modo che tutti i led siano accesi, poi
leggiante collegato ad un potenziometro di pilo- tari il trimmer R2 in modo che si accenda il led indi-
taggio dell'entrata di una barra luminosa a dieci catore del livello più alto del liquido. Ruotando il
diodi led. Ma senza alcun risultato positivo, perché cursore di Rl lei otterrà l'accensione e lo spegnimen-
la barra rimane sempre spenta. Dove ho sbagliato? to progressivo dei diodi.
PASSERINI LEONIDA
Frosinone
BARRA LUMINOSA
E M M -l
R.2 R3
+ 12V
Cl STA.
RI
IL FASCICOLO ARRETRATO
ESTATE 1986
MANUALE-GUIDA
I prezzo di L. 4.000
707
MISURA DEL RUMORE
Prima di iniziare un completo lavoro di insonoriz- Esegua le prove con questo dispositivo, osservando le
zazione del mio appartamento, vorrei togliermi segnalazioni offerte dal microamperometro A. Si ri-
una soddisfazione: conoscere l'entità del rumore in cordi di chiudere il montaggio dentro una scatola
condizioni normali e dopo l'intervento. Mi rendo metallica, contenente pure le pile di alimentazione ed
conto che, a seconda delle ore del giorno e della il microfono, affacciato tramite un supporto di gom-
notte, il livello sonoro varia. Tuttavia penso che, at- ma. Il potenziometro R4 regola l'amplificazione tota-
traverso una serie di prove, sia possibile stabilire un le, il trimmer R6 va tarato in modo che l'indice dello
valore medio abbastanza preciso. strumento subisca la massima deviazione quando il
PITIERI RENATO rumore raccolto è intensissimo.
Torino
ECCEZIONALMENTE
IN VENDITA LE DUE ANNATE COMPLETE
1984 • 1985
AL PREZZO DI L. 18.500 CIASCUNA
Richiedeteci oggi stesso una od entrambe le annate qui illustrate, inviando, per ciascuna di esse,
l'importo anticipato di L. 18.500 a mezzo vaglia postale, assegno bancario o conto corrente postale
n° 916205 ed indirizzando a: Elettronica Pratica - 20125 Milano • Via Zuretti, 52.
708
RI
Cl
SI
e
13,5V
R2
e
MICRO
Condensatori
R4 = 1megaohm (potenz. a variaz. lin.)
C1= 2,2F (non polarizzato) R5 = 470ohm
C2 = 2F (non polarizzato) R6 = 1.000 ohm (trimmer)
C3 = 2,2F (non polarizzato)
C4 = 47F- 16VI(elettrolitico) Varie
IC1 = TL061
Resistenze
MIGRO= dinamico(imp.600 + 2.000ohm)
R1= 10.000 ohm DG = diodo al germanio (1N4148)
R2 = 10.000ohm A = microamperometro (500 A fondo-scala)
R3 = 10.000 ohm ALIM. = 13,5Vcc(treelem.inserieda4,5V)
Condensatori
C1= 10.000 pF
C2 = 100.000 pF
Resistenze
3
R1 = 3.300 ohm 40;50V
R2 = 220.000 ohm (potenz. a variaz. lin.) use.
R3 = 470ohm
Varie DIAJ
DIAC = quals. tipo
ALIM. = 40Vcc + 50Vcc
709
ANTIFURTO
PREAMPLIFICATORE-EQUALIZZATORE
Resistenze
R1= 68.000 ohm
R2 = 820ohm
R3 = 1.500o0hm
R4 = 5.600 ohm
710
RI
PI
CAMP SI
fa Il
SCR
fe
x
t e
12V
e
R1
LP
S1
P1
= 1.000ohm
= 12V-1W
= interrutt.
= pulsante di tipo normai. chiuso
SCR = C107
(s I CMJ CAMP. = 12Vcc
ALIM. = 12Vcc
CM = contatti (normai. chiusi)
R7
e
12HI.V
RB
e
ENTR.
use.
R2 R3
R5 = 470ohm Varie
R6 = 10.000ohm
R7 = 22.000ohm TR1 = BC108
R8 = 1 megaohm TR2 = BC108
ALIM. = 12Vcc.,.. 14Vcc
711
CAMPANELLO ELETT RONICO Condensatori
C1= 4.700 pF
Senza modificare l'impianto elettrico attuale, vor- C2 = 4.700pF
rei sostituire il campanello elettromagnetico con C3 = 100 F -24 VI (elettrolitico)
uno di tipo elettronico.
CIRIELLO PAOLO Resistenze
Napoli R1 = 100.000 ohm
R2 = 1.000 ohm
Quando si preme il pulsante che fa suonare il campa- R3 = 220.000 ohm (trimmer)
nello elettromagnetico, questo viene alimentato con R4 = 22.000 ohm
la tensione a 12 Vca, ossia con la tensione alternata R5 = 1.000 ohm
derivata dall'avvolgimento secondario di un piccolo R6 = 470ohm
trasfonnatore. Pertanto lei deve eliminare il vecchio
campanello e collegare i due fili conduttori rimasti li- Varie
beri sulle due boccole di sinistra dello schema qui
TR1 = BC107
pubblicato. Con il trimmer R3 si regola la nota emes- TR2 = BC107
sa dall'altoparlante. TR3 = 2N1711
D1-D2-D3-D4 = diodialsilicio(1N4004)
AP = altoparlante (16ohm + 47 ohm)
@o»n r ±JM
3jj [e f, f @
R
+
12V + AL PORTAPILE
AUTOMA.
CI c2 DEL' RX
Condensatori
C1 = 100.000pF Resistenze Varie
C2 = 100 F -24VI (elettrolitico) R 1 = 4.700 ohm (trimmer) Integrato = LM317
C3 = 4,7 µF -24 VI (elettrolitico) R2 = 220ohm Fusibile = 2 A
C4 = 4,7 F - 24VI(elettrolitico)
712
RI R2 RS
FILI
TRJ CAMP?
11===11 11=1== +
C2 CJ
-.
PASSI » ha riscosso il massimo successo editoriale con i seguenti argomenti:
3° • L'amperometro
.. :'-'E,m
i; ...
4° • Il capacimetro
gii $532y
°
- '"'""'"'°
%
7° . Tutta la radio
8° • Supereterodina
713
GIOCO ELETT RONICO Questo gioco, da noi più volte proposto, assume la
denominazione di "Testa o Croce". In esso l'integra-
Un mio amico possiede un gioco elettronico nel to 555 oscilla alla frequenza di 4.000 Hz. L'altro inte-
quale, premendo un pulsante per un attimo, si ac- grato commuta i due diodi led per ben 2.000 volte al
cende soltanto uno di due diodi led diversamente secondo. Rilasciando PI, il 7473 memorizza uno dei
colorati, assolutamente a caso, senza una regola due stati. Il circuito dovrebbe essere alimentato con
fissa. Posso costruire io stesso un dispositivo analo- la tensione di 5 Vcc, ma funziona pure con una pila
go? MODIGLIANI ERNESTO da 4,5 V Per variare la luminosità dei led, cambi i va-
Taranto lori delle resistenze R3 o R 4.
D1 D2 3 D4
C6
ENTR.
12V
e
use.
Cl C2 6
Condensatori Resistenze
C1 = 100.000pF R1 = 5.600ohm
C2 = 10.000pF R2 = 6.800 ohm
C3 = 4, 7F-50 VI (elettrolitico) R3 = 12.000 ohm
C4 = 4,7F- 50 VI(elettrolitico)
C5 = 1F (non polarizzato)
C6 = 1F (non polarizzato) Varie
IC1 = TBA820M
D1-D2-D3-D4 = diodi al silicio (1N4004)
714
r
RI
DLI
12
7473
Cl 8
R2 6•. 5.ss ~..1..
PI
2 Il
,,
4,5V SI
l_ l l l 4 @G e
Condensatori Resistenze Varie
C1= 100.000pF R1= 47.000ohm P1 = pulsante (normai. aperto)
C2 = 4.700pF R2 = 10.000 ohm DL1= diodo led rosso
R3 = 330ohm DL2 = diodo led verde
R4 = 330ohm S1 = interrutt.
PILA= 4,5V
CONTENUTO:
715
e
L.78.000
p
lii'
SCATOLE
DI IVIONTAGGIO
ELETTRONICHE
E ACCESSORI
RS 122
RS 137
, RS 151
2: 2%2%2%2%
eommutatore a sfioramento per auto
RS 10 Ricevitore AM didattico L 15 000 ' RS 182 Antifurto per auto
RS 40 Microricevitore FM L 18.500 RS 174 Luci psichedeliche per auto con microfono \.
AS 52 Prova quarzo L 14ti00 RS 185 Indicatore di assenza acqua per tergicristallo
AS 68 Trasmettitore FM 2W l 28 500 RS 192 Avvisatore automatico per luci di posizione auto
RS 112 Mini ricevi1ere AM supere1.erodina ' L 28500 RS 202 Ritardatore per luci f-renl extra
RS 119
RS 120
Radiomicrofono FM
Amplificatore Banda 4- 5 UHF I I- 17000
L 10000
RS 213
RS 227 2%2%.2%: .2% «swera» l.
L
11S 130
RS 139
AS 160
Microtrasmettitore A. M.
Mini ricevitore FM supereterodina
Preamplificatore d' antenna universale
I.
l
l. 19 500
L. 27.000
L 12.000
--
e
TEMPORIZZATORI
RS 161 Trasmettitore FM 90 - 150 MHz 0.5 W L. 23000 AS 66 Temp autoalimentato regolabile 18_sec. 60 min.
RS 178 Vox. per a_pparati Rice Trasr:n1ttant1 • l. 30500 RS B3 Temporizzatore regolabile 1 100 sec.
116 180 Ricevitore per Radiocomando a DUE canali L 59.!IOO RS 123 Awisatore acustico temporazato
Trasmettitore per Radiocomando e OUE cana/1 L 32.000 119 149 remoorizzatore oèr luce scale
RS 181
R!ì 183 Trasmettitore di BIP BIP L 20000
L 14.000
RS 19
s 203 {2%%: 2.g o·ca
RS 1114
RS 1118
RS 206
i:.%%.2. o0. o.
Mini Stazione Trasrnitterne· F.M. I, L 27.000
L 60,000
~ S 22J
-------------
Temporizzatore programmabile 5 sec.- 80 ore
I
L 21.000 I RS 109 Serratura a combinazione elettronica l. 39 500
RS 229 Microspia FM L 11.000 RS l 18 Dispositivo per la regstr. telefonica automatica L 37.500
~ RS 126 Chiave e lettronica L. 24.000
-- RS 128 Antifurto universale .(casa e auto) L .,.ooo
RS
RS
RS
RS
18
eo
99
TOO
EFFETTI SONORI
Sirena elettronica JOW
Generatore di note musicali programmabile
Campana eletlronica
Sirena elettronica bitonale
.I
I
I
L.
l.
L
L
19.000
34 600
25.000
23500
RS
RS
nS
RS
RS
141
!42.
146
1115
1611
%%.
#%
:27%%..
Automatismo per riempimento vascha
%%.r%.4.2% w I L
\ L
t 35,000
16.000
16.000
42.000
19000
I Ricevitore ad ultrasuoni 27.000
RS
RS
101
143
Sirena italiana
Cingue:nlo elettronico
Tremolo elettronico
"
L
E3e#%
18.000 RS
RS
AS
169
171
177
Rivelatore di rnovimènto ad ultrasuoni
Dispositivo autom. par lampada di emergenza L
I: 63000
20.00ò
RS 158 RS 179 Autoscatto programmabile per Cine - Fotografia • L ABOOO
RS 117 Distorsore FUZZ per chitarra L. 26.000
RS
RS
207
226
Siren.a Americ:ana
M1crorono émpliflcato-~ Truccavoco. _J L 15000
L. 31000
lii..
R&
s
~S
220
221
222
Ricevitore per telecomando a raggi infrarossi
Trasmettitore per telecomando a ragg infrarossi
a
Antifurto professionale ultrasuoni
•L
•L
L.
46.000
23.000
76.000
- --
RS
RS
e
15
APP. BF AMPUACATORI E ACCESSORI
Filtro cross-over 3 vie 50W
Amplificatore BF 2W
7 L
L
L
32.000
14.000
32.000
RS
RS 59
g
- -=
ACCESSORI VARI DI UTILIZZO
-
Variatore di luce {carico max 1600W)
Scaccia zanzare elettronico
It 13.ooo
1&.000
RS
AS
19
26 %±%%% l. 17 DOD
RS
RS
87
82
Variatore di vel_o_cit,11 per trapani 1500W
1ntemmore cr'epusco1are 11::L. -1a.ogg
23.5
RS
RS
27
36
{z%2%%./ o o ramno L
l.
13.000
30000
FIS
RS
83
91
Regolatore di ve!. per r"noton a spazzole
Rivelatore di prossimità e contatto l.
16.000
30.500
RS 31 Indicatore livello uscita a 16 LEO L 34.500 AS 97 Esposimetro per camera oscura L 37.000
RS 39 Amplihcatore stereo 10+10W L 34 500 RS 106 Contapezz digitale a 3 cifre L .,.ooo
RS 45 Metronomo elettronico t L 12000 ns 121 Prova riflessi elettronico L 58.600
51 Preamplificatore HI-FI L 30000 RS 129 L 48500
RS
RS 66 Preamplificaton: stereo eiquarlzuro FU A.,P..
Vu-meter a 8 LED
L.
L
23.000
30.000
RS
RS
132
134
%:: 2.r%%%..-»
Rivelatore d1 metalh
L
L
23000
23000
RS 61 L 23500
L 26.000 RS 136 Interruttore a sfioramento 220V 350W
RS
RS
RS
12
73
105
t:%.2%:32 %%. .o.a
Protezione elettronica per casse acustiche
L.
L.
45000
32.000
ns
nS
144
162 :%%%,% %.89%#%/° L
L
58000
28.000
L. 21000
RS
RS
108
116
AmplificatanrBF 5W
V/
Equali:uatcre rametrlco
L
I...
16000
29 000
AS
RS
159
166 : ± 2%%.%·o- L. 15.000
18.DOO
RS 181 lam·p·•~g. per .!nm_~•d..e ad incandescenza 1500 W L
I
RS 124 Amplificatore F 20w 2 ve L 31.000 RS 170 ArnpJrf atore tele onico per ascolra e registr L 28 000
RS 127 ~er t,l!!lreo 4 Jngressi L, "8000 RS Allarme per frigorifero
ns
RS
133
140
~re amplificatore per chitana
Amolihcatore Bf 1 W
L
L.
11000
IJ.5Qn 118
11S
113
111
1112
Contatore dlg1tale mpdulare a due cifre
lonizzatore per àmblentl I EL. #8 %
43 000
AS 145 Modulo per indicatore di livello audio Gigante L 'S200l, ns 196 Scacciatopi a ultrasuoni L 38000
RS 153 Effetto presenza stereo L 30.000 RS 189 Termostato eiettronico L. 28 500
IIS 163 ln'terfono 2 W L 21.600 AS 183 Rivelatori di variazione luce- L. 32 000
RS 175 Amplificatore stereo 14 1 W L 21.00o nS 198 Interruttore acustico L 29500
IIS 1111 Àmpllficatan, sterao HI-FI 6+6W
Indicatore- dj livello audio CQf'l mh::rotono
L. 32.000 RS 201
t Super Amplificatore - Stetoscopio Elettronico
Ricev/·tore per telecomando a raggio luminoso
L
L
31000
33.000
I
11S 197 24g9 RS 201
RS
IIS
RS
RS
RS
199
200
210
214
228
Preamplificatore microtomco con compressore
.:3:.2.%.2%%°
Arnplificatore Hl-fl 20 W(40W max)
Amplificatore stereo 2 +2 W
L
L.
L
L
l
20500
23.000
74,0D0
32000
26000
RS
s
21&
211
~ S 23D
--
--
lf Giardiniere elettronico automatico
Scaccia zanzare a ultrasuoni
Rivelatore professionale di gas
cc I L. 28.!ìDO I RS 194
> 12V 1A
L.+-54 1 2V 600mA EL. 36.000
1:%%% 3 3#
3413%%
nte costante regolabile
Universale 1 A
E%.,a.
L.
L.
L
t..,
69.500
311.000
J0,000
Rii
RS .
IO
~g~Pe~}e9~,~~.~~~~~a !I 1 O LEO it ~:ggg
tL.. 29000
l
26.000 RS 110 Slot machine elettronica 39000
L 28.600 RS t47 lndlcatore di vincita
lizzato 12 Vreg 10- 15V) 5A l. 44.000 RS 148 Uniti aggiuntiva per RS 147 14500
- 220 vca 50 Hz 100W L. 75.000 AS 206 ~ Clestldra Elettronica - Misuratore di Tempo L. 36 50ù
bilizzato 9 V 6ÒO mA 11 A mox) L 15.000 RS 224 Spilla Elettronica N. 1 L 17500
Alimentatore stabilizzato regolabile 25 - 40 V J A I L. 39.000 RS 225 Spilla Elettronica N 2 L 17500
INDICE DELL'ANNATA
AMPLIFICAZIONE mese pagina
Orologio-termometro gennaio 4
Controllo luci-stop gennaio 16
Variatore di luce febbraio 80
Regolatore di tono febbraio 90
Igrometro elettronico marzo 146
Telecomando ultrasonico aprile 196
Antiscippo con fischio aprile 212
Termostato optoisolato maggio 270
Rivelatore idrico maggio 278
Serratura codificata giugno 324
Lampeggiatore automatico giugno 334
Salvalampade a triac giugno 342
Correttore di tonalità luglio/agosto 402
Sirena unitonale luglio/agosto 408
Monitor a barre luminose luglio/agosto 412
Sveglia solare luglio/agosto 424
Audiospia luglio/agosto 430
Relé audiocomandato luglio/agosto 436
Temporizzatore con IC 555 luglio/agosto 440
Lampeggiatore sequenziale luglio/agosto 446
Regolatore di potenze luglio/agosto 450
Elettrostimolatore muscolare luglio/agosto 456
Motori passo-passo settembre 468
Generatore di ritmo settembre 478
Comandi a sfioramento settembre 496
Indicatore di livello ottobre 532
Luci festose special! ottobre 542
Riflessi alla prova ottobre 552
Rivelatore di luce ottobre 558
Segnalatore di umidità ottobre 562
Altoparlanti alla prova ottobre 565
Avvisatore telefonico novembre 606
Carillon tritonale dicembre 660
Allarme antigelo dicembre 670
718
1988
APPARATI VARI mese pagina
t
L'audio TV in cuffia via radio dicembre 678
Oscillatore versatile dicembre 686
719
offerta speciale!
ATTENUATOnE
..,...,.
CON
LUCI STROBOSC
PER T
GENERATORE DI BARRE
L. 12.000
Per agevolare l'opera di chi, per la prima volta è impegnato nella ricerca degli elementi didattici
introduttivi di questa affascinante disciplina che è l'elettronica del tempo libero, abbiamo ap-
prontato un insieme di riviste che, acquistate separatamente verrebbero a costare L. 3.500 cia-
scuna, ma che in un blocco unico, anziché L. 35.000, si possono avere per sole L. 12.000.
__ STRUMENTI DI MISURA
MULTI METRO DIGITALE
MOD. TS 280 D - L. 132.000
CARATTERISTICHE GENERALI
7 Campi di misura - 31 portate - Visualizzatore cristallo liquido
a 33 cifre altezza mm 12,5 montato su elastomeri - Integrati
montati su zoccoli professionali - Batteria 9 V - Autonomia
1000 ore per il tipo zinco carbone, 2000 ore per la batteria
alcalina - Indicatore automatico di batteria scarica quando
rimane una autonomia inferiore al 10%- Fusibile di protezione
- Bassa portata ohmmetrica (20 2)- 10 A misura diretta in D.C.
e A.C. - Cicalino per la misura della continuità e prova diodi -
Boccole antinfortunistiche - Dimensione mm 170x87 x 42 -
Peso Kg 0,343
PORTATE
VOLT D.C 200 mv-2 V- 20V- 200 V- 1000 V
VOLT A.C. 200 mv - 2 V - 20 V - 200 V - 750 V
OHM 202-2002-2KO- 20 KO- 200 KO - 2 MO
- 20 MO
AMP. D. C. 200 A- 2 mA- 20 mA - 200 mA - 2000 mA
- 10A
AMP. A.C. 200 A - 2 mA - 20 mA - 200 mA - 2000 mA
- 10A
ACCESSORI
Libretto istruzione con schema elettrico e distinta dei compo-
nenti - Puntali antinfortunistici - Coccodrilli isolati da avvitare
sui puntali.
MULTIMETRO DIGITALE
MOD. TS 240D · L. 73.000
CARATTERISTICHE GENERALI
Visualizzatore : a cristalli liquidi con indicatore di polarità.
Tensione massima 500 V di picco
Alimentazione :9V
Dimensioni : mm 130 x 75 x 28
Peso . Kg 0,195
PORTATE
Tensioni AC = 200 V - 750 V
Correnti CC = 2.000 A- 20 mA - 200 mA - 2.000 mA
Tensioni CC 2.000 mV20 V-200 V- 1.000 V
Resistenza = 2.000 2-20 K?- 200 K?-2.000 KO
ACCESSORI
Libretto istruzione con schema elettrico . Puntali
Gli strumenti pubblicizzati in questa pagina possono essere richiesti inviando anticipatamente
l'importo, nel quale sono già comprese le spese di spedizione, tramite vaglia postale, assegno
bancario o conto corrente postale n. 46013207 a: STOCK RADIO - 20124 MILANO - Via P. Castaldi, 20.
MICROTRASMETTITORE
[l sM + 158 MH±
IN SCATOLA
DI MONTAGGIO
L. 24.000
l \\ CARATTERISTICHE
EMISSIONE : FM
GAMME DI LAVORO: 52 MHz -;. 158 MHz
ALIMENTAZIONE : 9 Vcc -;. 15 Vcc
ASSORBIMENTO : 5 mA con alim. 9 Vcc
-
POTENZA D'USCITA: 10 mw + 50 mw
.... SENSIBILITÀ
BOBINE OSCILL.
:
:
regolabile
intercambiabili
DIMENSIONI : 6,5 cm x 5 cm