Sei sulla pagina 1di 21

CONVERTITORI STATICI

Un CONVERTITORE STATICO un circuito comprendente dispositivi a semiconduttori


che permette un controllo sulle grandezze in uscita rispetto a quelle in ingresso. Si
possono individuare quattro classi di convertitori:

Convertitori CA-CC, detti anche raddrizzatori: sono dei dispositivi che


forniscono una grandezza continua in uscita da una grandezza alternata in ingresso;

Convertitori CC-CA, detti anche inverter: sono dei dispositivi che forniscono
una grandezza alternata in uscita da una grandezza continua in ingresso;

Convertitori CC-CC, sono dispositivi che presentano sia in ingresso sia in


uscita una grandezza continua;

Convertitori CA-CA, sono dispositivi che presentano sia in ingresso sia in


uscita una grandezza alternata.

PRINCIPALI DISPOSITIVI A SEMICONDUTTORE

Il materiale principalmente usato per la realizzazione di convertitori statici il silicio,


un membro del IV gruppo nella tavola periodica degli elementi.

Quando viene aggiunto al silicio un elemento del V gruppo (ad esempio As), si rende
disponibile per la conduzione un elettrone per ogni atomo di impurit. I
semiconduttori drogati in tal modo sono detti di "tipo n".

Quando viene aggiunto al silicio un elemento del III gruppo (ad esempio B), si rende
disponibile per la conduzione una lacuna per ogni atomo di impurit. I semiconduttori
drogati in tal modo sono detti di "tipo p".

Convertitori statici 1
DIODO

Il diodo un dispositivo a due terminali (A = anodo, K = catodo), progettato per


condurre corrente solo in un senso.

I I
A K A K
p n
Schema di diodo Simbolo del diodo

In figura illustrata la caratteristica statica del diodo, che lega la tensione applicata
tra anodo e catodo (VAK) alla corrente che lo attraversa. In essa si distinguono due
zone:

zona di interdizione: quando la tensione applicata negativa (inversa), il diodo


non permette il libero passaggio della corrente. Solo una piccola corrente di
perdita, spesso trascurabile, scorre dal catodo all'anodo.

zona di conduzione: quando la tensione applicata positiva (diretta) il diodo


permette il passaggio della corrente. La corrente passa dall'anodo al catodo.

I I

interdizione conduzione interdizione conduzione

VBD VBD

VAK VAK

Caratteristica statica del diodo. Caratteristica approssimata del diodo.

Un modello semplificato del diodo ottenuto approssimando la caratteristica tensione


- corrente con tre rette.

Quando al diodo viene applicata una tensione inversa superiore alla tensione di
breakdown (VBD), si ha una scarica che distrugge il dispositivo.

Le prestazioni del diodo sono individuate dalla potenza massima che pu essere
dissipata in condizioni di sicurezza e dalla massima tensione di breakdown.

Convertitori statici 2
SCR (Silicon Controlled Rectifier)

G G
Ig
IA IK
p n p n A K
A K
Schema di SCR Simbolo del SCR

Il componente SCR appartiene alla classe di componenti realizzati con quattro strati
di semiconduttori chiamati genericamente col nome di tiristori (comprendente anche
TRIAC e GTO). E un dispositivo dotato di tre terminali (A = anodo, K = catodo, G =
gate). Il gate viene utilizzato per controllare il passaggio della corrente dallanodo al
catodo. La caratteristica principale del SCR quella che lega la corrente allanodo
(IA) con la tensione tra anodo e catodo (VAK) ed caratterizzata da tre regimi di
funzionamento:
zona di interdizione inversa: quando applicata una tensione inversa lSCR si
comporta come un normale diodo, impedendo il passaggio della corrente;
zona di interdizione diretta: quando lSCR polarizzato direttamente con una
tensione inferiore alla tensione di innesco VT, permette il passaggio di una
debole corrente di perdita diretta. Il valore della tensione VT non fisso ma
dipende dalla corrente che entra dal gate. La tensione di innesco V T diminuisce
all'aumentare della corrente di gate Ig, rendendo possibile un effettivo controllo
dell'innesco del dispositivo;
zona di conduzione: quando la tensione supera la tensione di innesco, lSCR si
attiva e consente il passaggio di corrente con basse cadute di tensione. La
transizione illustrata in figura dalla linea tratteggiata. Una volta attivato, lSCR
rimane in conduzione finche la corrente che lo attraversa rimane al di sopra della
corrente di mantenimento Im. Se la corrente scende al di sotto di tale valore
minimo, lSCR ritorna nello stato di interdizione.

IA
conduzione

VBD Im
VAK Caratteristica statica del SCR
VT

interdizione interdizione
inversa diretta

Convertitori statici 3
GTO (Gate Turn-Off thyristor)

Un controllo pi agevole della G


transizione dallo stato di conduzione allo
stato interdetto offerto dal GTO.
Il GTO pu essere interdetto anche
quando la corrente che lo attraversa A K
maggiore di Im, mediante un impulso
negativo di corrente applicato al gate.
Simbolo del GTO

TRANSISTORE BJT (Bipolar Junction Transistor)

Il transistore BJT un dispositivo con tre terminali (C = collettore, E = emettitore, B


= base), realizzato con tre strati di semiconduttore.

B E
Ib Ie C C
n
p
B npn B pnp

Ic E E
C
Schema di BJT Simbolo del BJT

Il transistore permette un agevole controllo della corrente di collettore (Ic) tramite la


corrente di base (Ib).

Convertitori statici 4
La caratteristica fra la corrente di collettore e la tensione fra il collettore e lemettitore
(VCE) mette in evidenza tre regimi di funzionamento:

Zona di interdizione inversa: quando la tensione fra collettore ed emettitore


negativa possibile solo il passaggio di una piccola corrente inversa, come nel
diodo. In questo caso per la tensione di breakdown (Vbi) risulta di valore
minore.

Zona attiva: quando la tensione fra collettore ed emettitore positiva


sufficientemente elevata, ma comunque inferiore al valore (Vbd) di breakdown
diretto, esiste una proporzionalit fra la corrente di collettore e quella di base.

Zona di saturazione: quando la corrente di base elevata, il transistore BJT


consente il passaggio di una elevata corrente di collettore a fronte di una piccola
tensione fra collettore ed emettitore.

Come evidenziato dalla caratteristica, il transistore BJT un componente


controllabile allaccensione ed allo spegnimento con lapplicazione di una corrente al
terminale di base (B). Nelle applicazioni di elettronica di potenza viene utilizzato
come un interruttore e quindi non funziona mai in zona attiva, ma sempre in
saturazione o quasi saturazione.

Ic
Vbd

zona
quasi-saturazione
attiva
saturazione

Vbi

VCE
Ib crescente

Caratteristica del Transistore BJT

I tempi caratteristici di commutazione per un transistore sono al di sotto dei 10 s,


mentre un SCR e un GTO sono rispettivamente 40 s e 25 s.

Convertitori statici 5
SCR e GTO sono preferibili quando sono in gioco potenze elevate, perch tali
dispositivi sopportano tensioni e correnti pi elevate di quelle che in grado di
sostenere un transistore (3000 V/ 3500 A per un diodo, 3000 V/1000 A per un SCR,
3600 V/600 A per un GTO, 400 V/250 A per un transistore). Nella realizzazione di
convertitori ad alte potenze vengono quindi preferiti gli SCR. Quando le potenze in
gioco sono relativamente basse, si preferiscono i GTO o i transistori, data la loro
maggiore controllabilit. Lutilizzo dei transistori una scelta obbligata per
convertitori ad alta frequenza.

TRANSISTORE MOSFET (Metal Oxide Semiconductor Field Effect Transistor)

I MOSFET sono componenti comandati in accensione e spegnimento, tramite un


segnale in tensione, applicato al terminale gate (G), che separato dal materiale
semiconduttore da uno strato di isolante. Sia allaccensione che allo spegnimento, la
corrente di gate sempre piccola e ci rende pi semplice il circuito di comando.

gate source
S
n
p
canale
n G
drain
D
Schema del MOSFET Simbolo del MOSFET

Lapplicazione di una tensione positiva tra il gate ed il source (S), crea un campo
elettrico che attrae gli elettroni sulla superficie della regione p. Si forma pertanto un
canale che permette la conduzione tra drain e source.

Per spegnere un MOSFET occorre portare a zero la tensione tra gate e source. In tal
caso non vengono pi attratti elettroni nel canale e si ha cos linterruzione del
collegamento tra drain e source. Non ci sono ritardi dovuti allaccumulo di carica o a
fenomeni di ricombinazione come nel caso dei BJT. I MOSFET sono quindi
componenti intrinsecamente veloci (si ottengono tempi di turn-off dellordine di 100
ns).

Convertitori statici 6
zona Vbd

ID attiva

regione di
interdizione

regione VDS
ohmica VGS crescente

Caratteristica del Transistore MOSFET

In figura illustrata la curva caratteristica al variare della tensione di comando VGS.


E possibile distinguere tre regioni:
una regione ohmica in cui ID circa proporzionale a VDS,
una una regione attiva in cui ID circa indipendente da VDS,
una una regione di interdizione in cui VGS minore di un valore di soglia.

Nelle applicazioni di potenza i MOSFET vengono utilizzati come interruttori e quindi


si ha lattraversamento della zona attiva, ma sempre dalla regione di interdizione alla
regione ohmica (turn-on) e viceversa (turn-off).

Convertitori statici 7
TRANSISTORE IGBT (Insulated Gate Bipolar Transistor)

Gli IGBT sono componenti nati dal tentativo di combinare le propriet migliori del
BJT e del MOSFET. Il BJT ha il vantaggio di avere basse perdite per conduzione, ma
con tempi di commutazione lunghi. Il MOSFET molto veloce, ma ha perdite per
conduzione elevate.

gate emettitore

n C
p
canale G
n
p
E
collettore
Schema del IGBT Simbolo del IGBT

La caratteristica di un IGBT simile a quelle di un BJT, con la differenza che il


parametro di controllo la tensione e non la corrente di gate. Come nei MOSFET la
tensione tra gate e collettore a controllare lo stato del componente: se la VGC minore
di un valore di soglia non si forma lo strato di elettroni che connette collettore e d
emettitore ed il componente in interdizione.
Vbd

IC

VCE
VGC crescente

Caratteristica del Transistore IGBT

Convertitori statici 8
RIEPILOGO DEI COMPONENTI ELETTRONICI DI POTENZA
Diodi BJT MOS-FET IGBT SCR GTO
Vinv [kV] 8 1.7 1 (0.6) 2.5 12 6
Idir [kA] 5 1 0.05 (0.15) 1 5 3
Vdir [V] 1 2.5 4.5 3 1.5 2
f [kHz] - 3 100 20 1 0.5
Pcom - media bassa bassa media alta
P alta media bassa media alta alta

Vinv la tensione inversa massima ammessa, Idir corrente diretta massima ammessa,
Vdir la caduta di tensione diretta, f la massima frequenza ammissibile, Pcom la
potenza di comando per la commutazione, P la potenza massima trasmissibile
attraverso il componente.

108
Potenza [VA]
Linee alta tensione

107 Trazione pesante

Grossi elettrodomestici
GTO
106
Motori
elettrici
105
SCR
IGBT
Tr -Mod
104 IGBT

MOSFET
TRIAC Mod
103

Trazione leggera
102

Piccoli elettrodomestici MOSFET

10
10 102 103 104 105 106
Frequenza di modulazione [Hz]

Convertitori statici 9
CONVERTITORI C.A.-C.C.

Un convertitore c.a.-c.c. converte un segnale in alternata (di tensione o di corrente) in


un segnale in continua. Un convertitore c.a.-c.c. assume quindi anche il nome

Una misura della prestazione di un convertitore c.a.- c.c. viene fornita dal fattore di
ondulazione r (in inglese ripple) del segnale in uscita. Con riferimento alla tensione,
il fattore di ondulazione definito come rapporto tra il valore efficace della
componente alternata (Vca, eff) e la componente continua (Vcc) presenti nelle tensione
in uscita (funzione periodica con periodo T):
T T

v t V
Vca, eff 1 1
Vcc v t dt
2
r , , Vca ,eff cc dt
Vcc T 0 T 0

Tanto pi piccolo r, tanto pi la forma donda del segnale in uscita pu essere


considerata una funzione costante nel tempo. Ricordando la definizione di valore
efficace, si ottiene una formula alternativa per il fattore di ondulazione:

2
V
r eff
1
Vcc

dove Veff il valore efficace della tensione in uscita.

RADDRIZZATORE A SEMIONDA

V
+
VU
+
VU
V(t) U
t

-
-

La componente continua della tensione data da:



1 T
V CC VU dt VM
2 0
V sen t dt

M
T 0

Il valore efficace della tensione in uscita vale:




T
1
VM
T 0 2 0
V eff
2 2 2
VU dt VM sen t dt
2

Il valore del fattore di ondulazione risulta essere: r =1.21

Convertitori statici 10
RADDRIZZATORE A PONTE AD ONDA INTERA

D1 V
D4
+ VU
+

V(t)
D3 VU
-
t
D2
-

Operando in modo analogo a quanto fatto per il raddrizzatore a semionda si ottiene


un fattore di ondulazione r = 0.48. La pulsazione del segnale in uscita due volte
quella dellingresso.

RADDRIZZATORE A SEMIONDA TRIFASE

v1

VU
v2 VU

v3

v1 v2 v3

La tensione di uscita , in qualsiasi istante, la maggiore delle tre tensioni di ingresso


ed il fattore di ondulazione pari a 0.183. La pulsazione del segnale in uscita tre
volte quella dellingresso.

Convertitori statici 11
RADDRIZZATORE AD ONDA INTERA TRIFASE

v1 VU = VU,1 - VU,2

v2
VU,1

v3 t

VU,2
VU,2 VU,1 v1 v2 v3

Il fattore di ondulazione per un raddrizzatore siffatto pari a 0.042. La frequenza del


segnale in uscita sei volte quella dellingresso.

FILTRAGGIO DEL SEGNALE IN USCITA

Esistono due semplici modi per livellare ulteriormente il segnale in uscita da un


raddrizzatore:
Un condensatore in parallelo con lutilizzatore, viene utilizzato per
uniformare la tensione in uscita del raddrizzatore.
Un induttore in serie allutilizzatore viene utilizzato per smorzare le variazioni
di corrente.

+ VU
+

V(t)
VU
-

t
-

Convertitori statici 12
REGOLAZIONE DELLA TENSIONE IN USCITA

Sostituendo nei circuiti raddrizzatori visti finora i diodi con dei tiristori SCR,
possibile controllare la tensione continua in uscita.

Dal punto di vista del controllo, i raddrizzatori possono essere suddivisi in tre grosse
categorie:
non controllati: luscita funzione unicamente dellampiezza della tensione di
ingresso. In tali dispositivi sono presenti solo diodi;
controllati: In tali circuiti per raddrizzare la corrente vengono utilizzati tiristori.
In tal modo luscita funzione della tensione dingresso e dellistante in cui
vengono attivati i tiristori;
semi controllati: contengono diodi e tiristori, e consentono un certo controllo
delluscita, pi limitato rispetto a quello ottenibile da un raddrizzatore
controllato.

RADDRIZZATORE CONTROLLATO A SEMIONDA

possibile controllare la tensione di uscita variando il tempo t d in cui il tiristore viene


attivato.

IU
+
GTO
+

V(t) VU U
VU
-
- td T/2 Ttd t

Convertitori statici 13
EFFETTO DELLIMPEDENZA DEL CARICO

Fino ad ora si sono considerati solo carichi resistivi. Tuttavia, gli utilizzatori dei
convertitori statici, hanno molto spesso una marcata caratteristica ohmico - induttiva.

Si consideri il raddrizzatore controllato


a semionda, al quale sia applicato un V
U
carico ohmico - induttivo.

A causa dellimpedenza di carico, la


corrente si annulla con un certo ritardo IU
rispetto allistante in cui la tensione di
I2
alimentazione si inverte.
I1
td T/2 Ttd
t
La tensione continua erogata, in caso di carico ohmico - induttivo, minore di
quella che si otterrebbe con un carico puramente resistivo, e risulta inoltre
dipendente dallutilizzatore.

Per ovviare a tale inconveniente, viene normalmente posto un diodo di ricircolo in


parallelo allutilizzatore. In tal modo la corrente generata dallenergia magnetica
immagazzinata dallinduttanza libera di fluire attraverso il diodo quando,
nellistante in cui la tensione di alimentazione si inverte, il tiristore si interdice.

Landamento della tensione agente sul carico non dipende dallutilizzatore, e


coincide con quello visto per un carico puramente resistivo.

VU

IU
IU
GTO
IA

e(t) D IA
VU

ID
ID

td T/2 Ttd t

Convertitori statici 14
OSCILLATORE (esempio)

Un oscillatore a rilassamento basato su un diodo PNPN un circuito per la


generazione di impulsi elettrici.

Un diodo PNPN un componente a due IA


terminali che si comporta come un SCR conduzione
con corrente di gate pari a zero. Quando il
diodo PNPN polarizzato in diretta
(tensione tra anodo e catodo positiva) il Im
VBD
diodo non conduce fintanto che la VAK
tensione tra anodo e catodo non supera il VT
valore di innesco VT. A quel punto
possibile il passaggio di corrente tra interdizione interdizione
anodo e catodo con piccole cadute di inversa diretta
tensione

V
+ +
R1
+ Diodo PNPN

Vcc C VC VU
R2
-
- - t

Il circuito alimentato da una tensione continua Vcc e sono verificate le seguenti


condizioni: Vcc > VT; R1 >> R2; Vcc /(R1 + R2) < Im.

Allistante iniziale il condensatore scarico e il diodo PNPN interdetto. Il


condensatore viene percorso dalla corrente causata dalla tensione Vcc, e si carica con
costante di tempo R1C.

Quando la tensione ai capi del condensatore VC supera la tensione di innesco del


tiristore, questo entra in conduzione.

Una volta in conduzione, il diodo PNPN permette al condensatore di scaricarsi


attraverso la resistenza R2. La scarica molto pi rapida della carica.
Esaurito il processo di scarica, il diodo commuta di nuovo allo stato interdetto, poich
la corrente che lo attraversa, per lipotesi 3.) non sufficiente a mantenerlo in
conduzione.

E possibile variare la frequenza degli impulsi in uscita variando il tempo di


carica del condensatore tramite la resistenza variabile R1.
Convertitori statici 15
CONVERTITORI C.C.-C.C.

Un convertitore c.c.-c.c o chopper un dispositivo che serve a variare la tensione


continua fornita al carico. Tale variazione viene ottenuta variando la frazione di
tempo in cui il carico connesso allalimentazione.

Un chopper nella forma pi elementare riportato in figura. Si supposto un carico


di tipo ohmico - induttivo.

Vcc
VU
Vm
ton toff
IA IU IM IU
+ Im

Vcc IA

- ID

ID

Tramite laccensione e linterdizione del tiristore, il carico connesso


allalimentazione continua per un tempo ton mentre sconnesso per un tempo toff. Il
carico quindi soggetto ad una tensione la cui componente continua pari a:
t on
Vm Vcc
t on t off

Il diodo posto in parallelo con il carico necessario per permettere allinduttanza di


scaricarsi quando il tiristore interdetto.

Landamento della corrente di carico descritto da due rami di esponenziale. E


sempre presente una certa componente alternata che pu essere eliminata mediante un
opportuno filtraggio del segnale.

Convertitori statici 16
COMMUTAZIONE FORZATA

Se i parametri di lavoro (tensione inversa, corrente diretta) del dispositivo richiedono


luso di un SCR al posto di un GTO (o di un transistore), per interdire lSCR
necessario adottare particolari circuiti che annullino la corrente attraverso lSCR e
mantengano una tensione inversa per un periodo sufficiente a ristabilire lo stato
interdetto. Si parla quindi di commutazione forzata del SCR.

COMMUTAZIONE FORZATA CON CONDENSATORE IN SERIE

t = 0: Il tiristore SCR1 viene acceso. Il IC


tiristore SCR2 interdetto, quindi la
corrente di carico attraversa anche il + R
condensatore, caricandolo. SCR1
t = ton: La tensione ai capi del +
condensatore diventata prossima alla L C VC
tensione di alimentazione, il tiristore
-
SCR1 si interdice perch la corrente Vcc
che lo attraversa diventa minore della SCR2
corrente di mantenimento. SCR2 viene
acceso, permettendo al condensatore +
di scaricarsi attraverso R.
VU

-
-
Linduttore L protegge SCR2 da
spunti di corrente troppo elevati. VC
t = ton + toff: Una volta scaricato il
condensatore, SCR2 si interdice,
mentre SCR1 pu essere riportato in
conduzione. VU

ton ton+ toff


Ic

Convertitori statici 17
COMMUTAZIONE FORZATA CON CONDENSATORE IN PARALLELO

t = t0: SCR1 in conduzione, SCR2


interdetto, C carico.
t = t1: SCR2 viene acceso, il SCR1
I1
condensatore si scarica.
t = t2: SCR1 rimasto polarizzato + IC
inversamente per il tempo necessario
C SCR2
al suo spegnimento, il condensatore
scarico.
t = t3: Il condensatore carico + I2
inversamente, SCR2 interdetto VC
(corrente minore di quella di Vcc
mantenimento), il carico
L
sconnesso. D
t = t4: SCR1 riacceso, il
condensatore si scarica attraverso il
diodo D. Limpedenza L permette al
condensatore di ricaricarsi nel verso IU
iniziale.
Vcc /Rcar
I1

2Vcc /Rcar

I2

IC

Vcc
VC
2Vcc /Rcar Vcc

IU Vcc /Rcar

t1 t2 t3 t4

Convertitori statici 18
CONVERTITORI C.C.-C.A.

In un convertitore c.c.-c.a. (inverter) monofase i tiristori sono accoppiati: i tiristori


GTO1-GTO4, vengono accesi ed interdetti contemporaneamente, e lo stesso avviene
per i tiristori GTO2-GTO3.

GTO1 GTO3

Vcc
+ -
VU
GTO2 GTO4

-
GTO1 ON ON ON
GTO4 OFF OFF
Vcc
t
GTO2 ON ON t
GTO3 OFF OFF OFF -Vcc
t
T
T

Quando le coppie di tiristori GTO1GTO4, GTO2GTO3 sono attivati ad intervalli


uguali, il segnale in uscita un onda quadra. La prima armonica di tale forma donda
rappresenta la tensione alternata in uscita dallinverter. Le armoniche superiori
vengono normalmente tagliate da un filtro passa-basso posto a valle dellinverter.

E necessario che i tiristori GTO1, GTO22 (o GTO3GTO4) non siano mai


contemporaneamente in conduzione, per evitare un pericoloso corto circuito
dellalimentatore in c.c..

Variando il periodo T in cui ciascun tiristore compie il suo ciclo, possibile


controllare la frequenza della tensione in uscita.

E possibile controllare lampiezza della tensione in uscita introducendo un


opportuno ritardo td tra linterdizione di una delle coppie di SCR e laccensione della
successiva. In questo modo si ottiene un onda quasi quadra.

Convertitori statici 19
Sfruttando lo stesso principio di funzionamento possibile realizzare un inverter
trifase con tre coppie di GTO.

Ogni GTO rimane in conduzione per un certa frazione del periodo (cui corrisponde
un angolo elettrico, con il quale indicata la sequenza di accensione). Ad esempio,
nella sequenza di accensione a 120, ogni GTO rimane acceso per 1/3 del periodo T e
spento per la rimanente frazione di periodo (figure a sinistra). Unaltra sequenza di
accensione normalmente utilizzata quella a 180 (figure a destra).

+
GTO1 GTO3 GTO5

Vcc a

b
GTO4 GTO6 GTO2

GTO GTO
1 1
2 2
3 3
4 4
5 5
6 6
t t

Vcc/2 Vcc/2
Va Va
-Vcc/2 -Vcc/2
Vb Vb

Vc Vc

Vcc Vcc
Vcc/2
Vab Vab
-Vcc/2 t t
-Vcc
-Vcc

Convertitori statici 20
CONVERTITORI C.A.-C.A.

Un convertitore statico c.a.-c.a. costituito da un raddrizzatore controllato o non,


posto in serie con un inverter.

E possibile:
variare lampiezza del segnale in uscita, agendo sui tempi di innesco dei tiristori
nel circuito raddrizzatore o sulla sequenza di innesco dellinverter;

variare la frequenza del segnale in uscita, agendo sul periodo di accensione e


spegnimento dei tiristori presenti nellinverter.

C.A. C.C.

C.C. C.A.

filtro

Convertitori statici 21

Potrebbero piacerti anche