elettromedicali
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Effetti fisiopatologici della corrente elettrica
- Tetanizzazione
- Arresto della respirazione
- Fibrillazione ventricolare
- Ustioni
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Tetanizzazione
Stimolo elettrico è applicato ad una fibra nervosa:
a) Se lo stimolo ha intensità e durata appropriate,
produce un potenziale d'azione che si propaga
lungo la fibra nervosa fino al muscolo. Sotto
l'azione dello stimolo il muscolo si contrae per poi
ritornare allo stato di riposo.
b) Se al primo stimolo ne segue un secondo, dopo il
periodo refrattario, ma prima che il muscolo sia
tornato allo stato di riposo, i due effetti possono
sommarsi.
c) Più stimoli opportunamente intervallati contraggono
ripetutamente il muscolo in modo progressivo
(contrazione tetanica).
d) Se la frequenza degli stimoli supera un certo limite,
gli effetti si fondono (tetano fuso), il muscolo è
portato alla contrazione completa e in questa
posizione permane finché non cessano gli stimoli,
dopo dì che lentamente ritorna allo stato di riposo.
Quanto sopra descritto in modo elementare
accade, in forma più complessa, nel corpo umano
attraversato da una certa corrente alternata.
L’infortunato non riesce a rilasciare la parte in
tensione
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Arresto della Respirazione
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Fibrillazione Ventricolare
- La fibrillazione ventricolare è quell’evento per cui l'attività elettrica cardiaca
diventa disordinata, irregolare.
Alle alte tensioni gli effetti termici della corrente sono predominanti sugli altri
effetti deleteri.
Lo sviluppo di calore provoca:
• estese distruzioni di tessuti superficiali e
profondi,
• la rottura di arterie con conseguenti
emorragie,
• la distruzione di centri nervosi,
• ecc.
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Fattori influenzanti
- L’Intensità
- Il tempo
- La frequenza
- La costituzione dell’individuo
- Il percorso e la direzione della corrente
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Pericolosità della corrente in funzione
dell’intensità (1)
Soglia di percezione E’ la minima corrente che un soggetto può percepire. L’intensità della corrente è
1 mA sufficiente a stimolare le terminazioni nervose della pelle. Varia da soggetto a
soggetto e in base a numerosi fattori.
In media è 1,1 mA per l’uomo e 0,7 mA nella donna. Si sono riscontrati valori minimi
di 500µA.
Soglia di rilascio della presa Nervi e muscoli vengono stimolati, il soggetto è sottoposto a ripetute ed involontarie
10 - 20 mA contrazioni che possono provocare dolore e stanchezza muscolare.
Oltre un certo livello si ha la stimolazione diretta dei nervi motori e dei muscoli a cui il
soggetto non è più in grado di opporsi, il muscolo subisce contrazioni ripetute
(contrazioni tetaniche).
In funzione anche della frequenza degli stimoli si può arrivare alla condizione di
“tetano fuso” in cui il muscolo rimane permanentemente in contrazione completa, il
soggetto non è più in grado di rilasciare la presa.
In media è 16 mA per l’uomo e 10,5 mA per la donna. Il valore minimo riscontrato è
9,5 mA.
Paralisi respiratoria, dolore, Correnti anche leggermente più elevate della soglia di rilascio inducono contrazioni
fatica muscolare dei muscoli respiratori o paralisi dei centri nervosi che sovrintendono alla funzione
50 mA respiratoria. Se la corrente non viene interrotta ciò può provocare asfissia.
Sono stati riscontrati arresti respiratori con correnti di 18- 22 mA.
Esposizioni prolungate possono provocare dolore e affaticamento muscolare.
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Pericolosità della corrente in funzione
dell’intensità (2)
Fibrillazione ventricolare Correnti di media intensità, con valori compresi da 70-400 mA fino a 1-5 A, sono in
70-400 mA 1-5 A grado di produrre il più pericoloso effetto dovuto alla corrente elettrica, la fibrillazione
ventricolare.
Il cuore non è più in grado di svolgere la sua funzione e la diminuzione della potenza
di pompaggio porta alla morte in pochi minuti.
La caratteristica più rilevante della fibrillazione ventricolare e che la rende così
pericolosa è che essa continua anche quando la corrente elettrica viene interrotta.
La soglia 70-400 mA è relativa a una condizione di paesaggio della corrente tra un
braccio e l’altro. Se uno dei due punti è localizzato direttamente sul cuore come nel
caso di cateterismo intracardiaco, tutta la corrente circola in esso e la soglia di
fibrillazione in queste condizioni (microshock) si abbassa (80-180 µA). Questa
corrente è pertanto inavvertibile dal paziente stesso (perché non stimola le sue
terminazioni nervose.
Contrazioni miocardiche Valori superiori a quelli che innescano la fibrillazione, fanno si che tutto il muscolo
1-6A cardiaco viene eccitato e si contrae massivamente. Si verifica il blocco delle
pulsazioni, ma se la corrente viene interrotta il cuore riprende il suo normale ritmo.
Questi livelli di intensità di corrente non provocano danni irreversibili al cuore.
Bruciature e altri danni fisici Non si sa ancora molto sui danni prodotti dal passaggio nel corpo umano di correnti
10 A e oltre superiori a 10A.
Nei punti di ingresso della corrente il riscaldamento per effetto Joule della pelle, che è
il tessuto con più elevata resistenza, è causa di bruciature.
Il cervello e tutti i tessuti nervosi perdono le proprietà di eccitabilità se attraversati da
correnti di elevata intensità.
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10
Pericolosità della corrente in funzione del
tempo
1) Abitualmente nessuna reazione (sotto
soglia percezione).
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Pericolosità della corrente in funzione della
frequenza
La pericolosità della corrente diminuisce con l'aumentare della frequenza (perché la cellula
venga eccitata l'ampiezza dello stimolo deve essere tanto più grande quanto più breve è la
durata).
In una corrente ad alta frequenza la durata dello stimolo è talmente breve, in confronto alla
costante di tempo della membrana cellulare, che la corrente non influisce praticamente sullo
stato della cellula.
La tendenza della corrente ad alta frequenza a passare all'esterno del corpo (effetto pelle),
interessando così solo la pelle e non organi vitali, contribuisce inoltre alla minor pericolosità
dell'alta frequenza.
La corrente produce comunque effetti termici.
Si definisce Fattore di Frequenza Ff il rapporto tra la corrente di soglia (per gli effetti fisiologici
considerati alla frequenza f) e la corrente di soglia a 50/60 Hz.
Ff =ISf / IS50
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Soglia di fibrillazione Soglia di percezione
Soglia di rilascio
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Pericolosità della corrente in funzione del percorso
La corrente che va ad interessare il cuore è solo una frazione della corrente totale che fluisce
attraverso il corpo umano. Poiché la sola corrente totale è misurabile, ad essa si riferisce la
soglia di fibrillazione, ma il rapporto tra le due correnti non è costante: esso varia da individuo
a individuo e per lo stesso individuo dipende dal percorso della corrente.
Il fattore di percorso indica la pericolosità dei diversi percorsi seguiti dalla corrente,
considerando come riferimento il percorso “mano sinistra – piedi”
dove:
Irif = corrente nel corpo umano per il percorso “mano sinistra-piedi”
I = corrente nel corpo per i percorsi dati
F = fattore di percorso.
Es. una corrente di 200 mA “mano-mano” ha lo stesso effetto di una corrente di 80 mA “mano sinistra-piedi”
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Resistenza del corpo umano
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Macroshock e Microshock
- Macroshock
- Microshock.
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Macroshock
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Macroshock
(Guasto su app. alimentata da rete 220V)
Caso A:
IP = 220/(10Ω+200KΩ [+500Ω] ) = 1,1mA [430mA]
Caso B:
I = 220/(10Ω+0,5Ω) = 21 A (interviene differenziale, brucia il fusibile)
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Macroshock
(Guasto su app. alimentata da rete 220V mediante trasformatore di isolamento)
Caso A:
IP = 0,73mA [1mA]
XC = 1/(2 π 14500pF) = 220kΩ
Caso B:
I = 1 mA
VC= 500μV
IP = 0,0025μA [1μA]
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Microshock
(Es.Il valore di soglia della fibrillazione ventricolare può essere 200mA in condizione
di macroshock, e di 20μA in condizioni di microshock)
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Microshock
(pericolo delle correnti di dispersione)
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Microshock
(pericolo delle apparecchiature)
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Microshock
(protezione)
Le protezioni più efficaci da pericolo microshock:
Collegamento dell’involucro dell’apparecchiatura ad una presa di terra che dovrà presentare una
impedenza molto bassa.
Un rigoroso collegamento al nodo equipotenziale del locale, di tutte le strutture metalliche che
possono venire in contatto con il paziente, anche in modo indiretto.
L’uso di apparecchiature elettromedicali ad ingresso isolato da terra (di tipo flottante) con basse
correnti di dispersione.
Apparecchiature a “doppio isolamento” cioè con contenitore in materiale isolante e parti metalliche
isolate dai circuiti elettrici.
Apparecchiature a “doppio isolamento” cioè con contenitore in materiale isolante e parti metalliche
isolate dai circuiti elettrici.
Alimentazione a batteria
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Norme di riferimento
- Legge 186/68: “Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari,
installazioni e impianti elettrici ed elettronici”.
• art.1 - Tutti i materiali, le apparecchiature, i macchinari, le installazioni e gli impianti elettrici ed
elettronici devono essere realizzati e costruiti a regola d’arte.
• art. 2 - I materiali, le apparecchiature i macchinari, le installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici
realizzati secondo le norme del Comitato Elettrotecnico Italiano si considerano costruiti a regola
d’arte
PARTE APPLICATA
Una parte dell’apparecchio che nell’USO NORMALE:
• viene necessariamente in contatto fisico con il PAZIENTE perché l’APPARECCHIO possa svolgere la sua funzione; oppure
• può venire a contatto con il PAZIENTE; oppure
• necessita di essere toccata dal PAZIENTE.
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Apparecchio di classe I
Apparecchio nel quale la protezione contro i contatti diretti e indiretti non consiste soltanto
nell’isolamento fondamentale, ma anche in una misura supplementare di sicurezza consistente nel
collegamento dell’apparecchio al conduttore di protezione del cablaggio fisso dell’impianto in modo tale
che le parti conduttrici accessibili non possano andare sotto tensione per un guasto dell’isolamento
fondamentale.
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Apparecchio di classe II
Apparecchio nel quale la protezione contro i contatti diretti non consiste soltanto nell’isolamento
fondamentale, ma anche in misure supplementari di sicurezza che realizzano il doppio isolamento o
l’isolamento rinforzato. Queste misure escludono la messa a terra di protezione e non dipendono dalle
condizioni d’installazione.
1 - Spina d'alimentazione
2 - Cavo d'alimentazione
3 - Isolamento fondamentale
4 - Isolamento supplementare
5 - Involucro
6 - Morsetto di terra funzionale
7 - Parte collegata alla rete
8 - Parte applicata
9 - Isolamento rinforzato
10 - Motore con albero accessibile
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Apparecchio ad alimentazione interna
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Definizioni
PARTE APPLICATA DI TIPO B
PARTE APPLICATA conforme alla prescrizioni specificate nella presente Norma che fornisce un grado di protezione contro i pericoli
elettrici, con particolare riguardo alle CORRENTI di DISPERSIONE ammissibili.
PARTI APPLICATE di tipo B e BF non sono adatte per un’APPLICAZIONE CARDIACA DIRETTA.
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Messa a terra di protezione
MORSETTO DI TERRA DI PROTEZIONE
Morsetto collegato a parti conduttrici di un apparecchio di Classe I a scopo di protezione. Questo morsetto è destinato ad
essere collegato ad un sistema esterno di messa a terra di protezione mediante un conduttore di protezione.
CONDUTTORE DI PROTEZIONE
Conduttore di collegamento tra il morsetto di terra di protezione ed un sistema esterno di messa a terra di protezione.
Il valore della resistenza tra ogni parte accessibile dell’involucro dell’apparecchio elettromedicale ed il morsetto (o il
contatto, se esiste connettore) di terra di protezione deve valere R ≤ 0,10 Ω.
Per apparecchi muniti di cavo di alimentazione non separabile, il valore di impedenza tra ogni parte accessibile
dell’involucro dell’apparecchio elettromedicale ed il contatto di terra di protezione della spina deve essere R ≤ 0,20
Ω.
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Correnti di dispersione
CORRENTE DI DISPERSIONE
Corrente che non è funzionale.
Si definiscono le seguenti correnti di dispersione:
CORRENTE DI DISPERSIONE VERSO TERRA
Corrente fluente dalla parte collegata alla rete verso il conduttore di protezione attraverso o lungo l’isolamento.
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Corrente ausiliare e funzionale
CORRENTE AUSILIARIA NEL PAZIENTE
Corrente fluente nel paziente nell’impiego usuale tra elementi della parte applicata e non destinata a produrre un effetto
fisiologico: (esempio corrente di polarizzazione di un amplificatore correnti utilizzate in pletismografia).
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Condizioni di primo guasto
CONDIZIONE DI PRIMO GUASTO
Condizione in cui è difettosa una sola misura di protezione contro i pericoli nell’apparecchio oppure si verifica una sola
condizione anormale pericolosa esterna all’apparecchio.
Interruzione del conduttore di protezione negli apparecchi alimentati tramite un cavo flessibile.
Applicazione di una tensione, pari a 1,1 volte la tensione nominale dell'apparecchio, sulla parte
applicata flottante di apparecchi tipo BF e CF.
Si verifica così che la corrente di dispersione nel paziente sia contenuta nei limiti anche quando il paziente
entra in contatto diretto con una fase, o con la massa di un altro apparecchio in tensione,
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Condizioni di misura delle correnti di
dispersione
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Strumentazione
Analizzatore automatico
per verifiche di sicurezza
Pinza amperometrica
per correnti di dispersione
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Verifica immediata ed obbligatoria in caso di:
riparazione
sollecitazioni meccaniche (ad es. caduta)
stillicidio di liquidi
forte surriscaldamento
funzionalità apparentemente alterata
deterioramento dei connettori o dei cavi
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La verifica non deve mai essere effettuata in presenza di pazienti collegati
all’apparecchiatura, ciò al fine di non arrecare pericolo ai pazienti e/o agli
opeartori sanitari nè in modo diretto, nè in modo indiretto.
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Effettuare la misura del conduttore di protezione avendo lavvertenza di scuotere il
cavo di protezione durante la misura stessa.
Datiidentificativi
N° Inventario: ______________________ [ Metis ] Matricola: _______________________________
Descrizione: ____________________________________________________________________________________
Ubicazione
Utente: _____________________________________ Presidio: _________________________________________
Dati identificativi dell’apparecchiatura/sistema
Reparto: ________________________________________________________________ E ______ P ___ S _____
E E=edificio, P=piano, S=stanza
Dati caratteristici dell’apparecchio/sistema
Stato d’uso (pericolimeccanici, temperature eccessive) I S M D B
Integrità apparecchio
D in ogni sua parte SI NO
Classificazione apparecchio
N. Involucri: _____ Fisso Mobile Su carrello Portatile
Classificazione elettrica
Classe I II AI Dichiarata Presunta
Tipo parti applicate:
Mod. Tipo N° Te rm. De scrizione Mod. Tipo N° Te rm. De scrizione
1 D P 4 D P
2 D P 5 D P
3 D P 6 D P
Classificazione alimentazione
Diretta (da rete) Esterna(alimentatore) Interna(batteria)
N. serie alimentatore/caricabatteria: ________________________ [ Metis ]
Interruttore d’alimentazione
A bordo A cordone Assente Indicazione acceso/spento
Tipo spina d’alimentazione
Smontabile Di fusione Nessuna spina
Tipo:______________ Corrente max [A]: _________ Marchio: ________
Compatibile c on le prese SI NO Tipo diadattatore________________________________________
Stato connessione elettrica
Bloccaggio cavo nella spina SI NO Integrità spina SI NO
Bloccaggio cavo nella presa di connettore SI NO Integrità cavo d’alimentazione SI NO
Bloccaggio cavo nell’involucro SI NO Integrità spina diconnettore SI NO
Protezione del cavo attraverso l’involucro SI NO Integrità presa di connettore SI NO
Simboli
Protezione da defibrillatore SI NO Terra funzionale SI NO
Protezione da liquidi SI NO Equipotenzialità SI NO
Protezione da anestetici SI NO Radiazioni non ionizzanti SI NO
Terra di protezione SI NO
Marcatura CE e documentazione
Presenza marcatura CE SI NO N. ente notificato: ___________
Documentazione annessa SI NO Lingua italiana SI NO
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MODULO VERIFICHE DI SICUREZZA ELETTRICA
DEFIBRILLATORI CARDIACI SENZA E CON MONITOR INCORPORATO
CEI 62-13
Dati identif icatividel defibrillatore
N° Inventario: ______________________ [ Metis ] Matricola: _______________________________
Descrizione: ____________________________________________________________________________________
Ubicazione
Utente: _____________________________________ Presidio: _________________________________________
Reparto: ________________________________________________________________ E ______ P ___ S _____
E E=edificio, P=piano, S=stanza
Verifiche a vista
Apparecchio dotato di accumulatori interni SI NO Presenza segnalazione ottica di fine carica SI NO
Presenza etichetta data ultimo cambio batteria SI NO Istruzioni per la defibrillazione:
Data: __________ Presenti in maniera indelebile sull’involucro SI NO
Apparecchio dotato di monitor SI NO In lingua italiana SI NO
Presenza elettrodi per elettrocardiogramma SI NO Leggibili da un metro SI NO
Presenza indicazione protezione da defibrillatore SI NO
Presenza di un dispositivo di scarica a pedale SI NO
Verifiche strumentali
Energia indicata sull’apparecchio Energiamisurata
Rif. Impostata Alim. a Rete Alim. a Batteria
~ 1%
~ 5%
Misure energiaerogata
~ 10%
[ J]
~ 25%
Su carico da 50 ohm
~ 50%
~ 60%
~ 80%
100%
Presenza di un dispositivo di sincronizzazione Presenza di una segnalazione visiva o sonora che indica il
SI NO funzionamento in modalità sincronizzata SI NO
Il dispositivo di sincronizzazione è funzionante
SI NO Tempo di sincronismo rilevato: _______msec.
Datiidentificativi dell’elettrobisturi
N° Inventario: _____________________ [ Metis ] Matricola: _______________________________
Descrizione: ____________________________________________________________________________________
Ubicazione
Utente: _____________________________________ Presidio: _________________________________________
Reparto: ________________________________________________________________ E ______ P ___ S _____
E E=edificio, P=piano, S=stanza
Cratteristiche
Tipologia uscite
Flottante Riferita a terra Dichiarato Presunto
Monopolare N° uscite: ______ Bipolar e N° uscite: ______
Potenza Nominale [W] R di carico Nominale [ohm] f di lavoro Nominale [kHz]
Monopolare: ____________ Monopolare: ____________ Monopolare: ____________
Bipolare: ______________ Bipolare: ______________ Bipolare: ______________
Potenza massima impostabile intaglio [W] Potenza massima impostabile incoagulo [W]
Monopolare:________ Bipolar e :________ Monopolare:________ Bipolar e:________
Verifiche a vista
Esiste la spia luminosa di alimentazione SI NO Manipolo: corretta posizione pulsanti (avanti taglio,
E’ di colore verde SI NO dietro coagulo) SI NO
Esiste la spia luminosa di circuito di uscita in tensione SI NO Pedaliera: corretta posizione pedali (sin. Taglio, des.
E’ di colore giallo in taglio e blu in coagulo SI NO Coagulo) SI NO non applicabile
Esiste spia luminosa di guasto circuito paziente SI NO Tutti gli interruttori d’us cita richiedono un’azione
E’ di colore rosso SI NO continua per alimentarei circuiti d’uscita SI NO
Esiste una scala graduata e/o un indicatore della regolazione Uscita elettrodo attivo e neutro scambiabili
SI NO
della potenza d’uscita SI NO
Esiste segnalazione acustica di uscita in tensione SI NO Ogni interruttore d’uscita alimenta contemp oraneamente
Taglio SI NO Coagulo SI NO Diverse tra loro SI NO più di un elettrodo attivo SI NO
Livello sonoro regolabile SI NO riducibile a zero SI NO
Esiste segnalazione acustica interruzione circuito neutro SI NO Esistono interruttori di uscita che possono attivare più
Segnale diverso da quello di uscita in tensione SI NO di una funzione SI NO
Livello sonoro regolabile SI NO Se si, è previsto un induicatore che segnali quale
Interruzione dell’erogazione SI NO funzione è selezionata prima che l’uscita sia messa in
E’ funzionante il circuito di controllo della qualità del contatto tensione SI NO
elettrodo neutro/paziente SI NO
Verifichestrumentali
Resistenza tra gli elettrodi, per ogni circuito di uscita, > 2 Mohm (500 Vcc di prova) SI NO
ModRR-M-VS-ELB rev.1.3
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Potenza [W] Correnti di dispersione in alta frequenza [mA]
N.
Modalità
Riferito a terra Flottante/Bipolare
Uscita R.C arico C arico tra gli C arico tra attivo Elettrodo attivo/ Ele ttrodo ne utro/
Impostata Rile vata
[W] elettrodi e te rra Ele ttr.1 Ele ttr.2
(fig.102) (fig.103) (fig.104 / 105) (fig.104 / 105)
ModRR-M-VS-ELB rev.1.3
57
MODULO VERIFICHE DI SICUREZZA ELETTRICA
TESTA LETTO
CEI 34-76, EN 793
Datiidentificativi
N° Inventario: ______________________ [ Metis ] Matricola: _______________________________
Descrizione: ____________________________________________________________________________________
Ubicazione
Utente: _____________________________________ Presidio: _________________________________________
Dati identificativi dell’apparecchiatura/sistema
Reparto: ________________________________________________________________ E ______ P ___ S _____
E E=edificio, P=piano, S=stanza
Verifiche a vista
Sono presenti interruttori principali accessibili SI NO
Sono presenti fusibili accessibili SI NO
Le prese di rete sono ad almeno 20 cm di distanza dai terminali per i gas e i liquidi [ non applicabile ] SI NO
Verifica della continuità verso terra del conduttore di protezione delle prese di distribuzione dell’energia elettrica SI NO
ModRR-M-VS-T LA rev.1.0
58
MODULO VERIFICHE DI SICUREZZA ELETTRICA
INCUBATRICI NEONATALI E DA TRASPORTO
CEI 62-22, CEI 62-41
Ubicazione
Utente: _____________________________________ Presidio: _________________________________________
Reparto: ________________________________________________________________ E ______ P ___ S _____
E E=edificio, P=piano, S=stanza
Cratteristiche
Incubatrice datrasporto SI NO
Regolata in base alla temperatura dell’aria SI NO
Regolata in base ad un sensore di temperatura cutaneo SI NO
Sicurezza meccanica
Corretta chiusura delle barriere laterali SI NO
Sono presenti ruote per iltrasporto SI NO
· E’ funzionante un dispositivo per evitare il movimento SI NO
Allarmi
E’ presente una ventola per la circolazione dell’aria SI NO
· In caso di bloccaggio della ventola interviene l’allarme non raggiungibile SI NO
· In caso di ostruzione dell’uscita dell’aria interviene l’allarme più uscite separate o protette SI NO
· In caso di ostruzione dell’ingresso dell’aria interviene l’allarme impossibile bloccare l’ingesso aria SI NO
E’ presente l’allarme acustico e visivo per indicare l’interruzione dell’alimentazione elettrica SI NO
E’ presente l’allarme acustico e visivo per sconnessione del sensore cutaneo SI NO
L’incubatrice commuta automaticamente su controllo in base alla temperatura dell’aria in caso di sconnessione
del sensore cutaneo SI NO
E’ presente l’allarme acustico e visivo per aumento eccessivo della temperatura (Mod. Aria) 38° 40° SI NO
E’ presente l’allarme acustico e visivo per aumento eccessivo della temperatura (Mod. Cute) 40° SI NO
Gli allarmi sono tacitabili SI NO
· In condizioni di allarme permane l’indicazione ottica SI NO
Sicurezza termica
L’interruzione e il ripristino dell’alimentazione elettrica causa una variazione nel modo di funzionamento e/o una
variazione della temperatura impostata SI NO
Indicazionivisive
E’ funzionante l’indicazione del modo di funzionamento (Aria/Cute) SI NO
Sono chiaramente individuabili i valori di temperatura impostata e misurata SI NO
Verifiche strumentali
Impostata Letta Misutata
Temperatura Aria 36 [°C] [°C] [°C]
Temperatura Cute 36 [°C] [°C] [°C]
Umidità relativa (32°C < T < 36°C) [%] [%] [%]
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Mod RR-M-VS-INNrev. 1.0
MODULO VERIFICHE DI SICUREZZA ELETTRICA
Pompe aInfusione
CEI 62-99, Guida CEI 62-108
Datiidentificativi
N° Inventario: ______________________ [ Metis ] Matricola: _______________________________
Descrizione: ____________________________________________________________________________________
Ubicazione
Utente: _____________________________________ Presidio: _________________________________________
Datiidentificativi dell’apparecchiatura/sistema
Reparto: ________________________________________________________________ E ______ P ___ S _____
E E=edificio, P=piano, S=stanza
Verifiche a vista
Protezione involucro contro versamento e perdita di liquido SI NO
Note
Datiidentificativi
N° Inventario: ______________________ [ Metis ] Matricola: _______________________________
Descrizione: ____________________________________________________________________________________
Ubicazione
Utente: _____________________________________ Presidio: _________________________________________
Reparto: _________________________________________________________ _______ E ______ P ___ S _____
Destinazione :
Dati identificativi dell’apparecchiatura/sistema
Terapia Intensiva SI NO
Assistenza domiciliare SI NO
Note