Sei sulla pagina 1di 494

RIVISTA MENSILE PER GLI APPASSIONATI

DI ELETTRONICA - RADIO - OM- 27 MHz


PBl"'ICA
i
PERIODICO MENSILE - SPED. IN ABB. POST. GR. 3°/70
ANNO XVI - N. 2 - FEBBRAIO 1987 L. 3.000

SEGNALI CONTROLLI
PIU' FORTl 1

DI
IN ENTRATA CONTINUITÀ

PEGGII
STRUMENTI DI MISURA __
TESTER ANALOGICO
MOD. TS 270 - L. 28.500
CARATTERISTICHE GENERALI
5 Campi di misura - 16 portate
Sensibilità 2.000 Q/V D.C. - A.C.
Dimensioni mm 30 x 60 x 90
Peso Kg 0,13
Pila 1elemento da 1,5 V

PORTATE
VOLT D.C 10 V - 50 V - 250 V - 500 V
VOLT A.C. 10 V - 50 V-250 V- 500 V
AMP. D.C. 0,5 mA - 50 mA - 250 mA
OHM 0- 1KO
dB -20 dB + 56 dB

ACCESSORI
Libretto istruzione con schema elettrico - Puntali.

TESTER ANALOGICO
MOD. TS 260 - L. 54.000
CARATTERISTICHE GENERALI
7 Campi di misura - 31 portate
Sensibilità 20.000 Q/V D.C.- 4.000 O/V A.C.
Dimensioni mm 103 x 103x 38
Peso Kg 0,250
Scala mm 95
Pile 2elementi da 1,5 V
2 Fusibili
Spinotti speciali contro le errate inserzioni

PORTATE
VOLT D.C 100 m V-0,5 V-2V-5V-20 V - 50 V- 100
V- 200 V- 1000 V
VOLT A.C. 2,5 V-10V-25 V- 100 V- 250 V- 500 V-
1000 V
OHM Ox1-Qx10-2x100-2x 1000
AMP. D.C. 50 A- 500 A-5 mA- 50 mA-0,5 A-5 A
AMP. A.C. 250 A- 1,5 mA- 15 mA- 150 mA- 1,5 A-
10 A
CAPACITÀ = 0- 50 F-O 500 F (con batteria interna)
dB 22 dB- 30 dB-42 0B- 50 dB- 56 0B- 62 dB

ACCESSORI
Libretto istruzione con schema elettrico e parti accessorie -
Puntali

Gli strumenti pubblicizzati in questa pagina possono essere richiesti inviando anticipatamente
l'importo, nel quale sono già comprese le spese di spedizione, tramite vaglia postale, assegno
bancario o conto corrente postale n. 46013207 a: STOCK RADIO - 20124 MILANO- Via P. Castaldi, 20.
Ci sono almeno sei fondamentali motivi per sottoscrivere
un nuovo abbonamento o per rinnovare quello già scaduto

Per non perdere alcun fasci co- Per affermare preferenza e fi-
lo dell'annata in corso. ducia al periodico.

Per ricevere comodamente e Per contribuire al miglioramen-


sicuramente a casa la rivista. to delle qualità editoriali.

Per risparmiare sul prezzo di Per ricevere il meritato premio


copertina. descritto alla pagina seguente.

ABBONATEVI
PER
ESSERE PREMIATI

CANONI D'ABBONAMENTO
PER L'ITALIA L. 31.000
PER L'ESTERO L. 41 .000

Per effettuare un nuovo abbonamento, o per rinnovare


MODALITÀ quello scaduto, occorre inviare il canone tramite vaglia
postale, assegno bancario o circolare, oppure a mezzo
D'ABBONA- conto corrente postale N. 916205 intestati e indirizzati
a: ELETTRONICA PRATICA - 20125 MILANO - Via Zu-
MENTO retti, 52. I versamenti possono effettuarsi anche presso
la nostra sede.
Ecco quanto viene spedito ai lettori che intendono
SOTTOSCRIVERE UN NUOVO ABBONAMENTO
e a coloro che provvedono a
RINNOVARE L'ABBONAMENTO SCADUTO

IL PREMIO

"-
consiste nell'insieme
di cinque utili
elementi:

UNA penna per circuiti stampati.

TREpiastre di bachelite, ramate su una delle due facce e scelte nelle


tre dimensioni più in uso fra quei dilettanti che realizzano da sé i circuiti
stampati.

UNA originale pinza a molla, di materiale isolante ed antistatico,


adatta per lavorare in presenza di tensioni anche elevate, con transi-
stor MOSFET ed integrati CMOS, sufficientemente resistente al calore,
dato che occorrono parecchi secondi prima che il saldatore possa
cominciare ad intaccarla.

PER RICEVERE IL PREMIO


Occorre sottoscrivere un nuovo abbonamento o rinnovare quello scaduto inviando l'impor-
to di L. 31.000 {per l'Italia) o L. 41.000 (per l'estero) a mezzo vaglia postale, assegno
bancario, circolare o conto corrente postale N. 916205, a ELETTRONICA PRATICA -
20125 MILANO - Via Zuretti, 52.
Via Zuretti, 52 Milano - Tel. 6891945
ANNO 16-N. 2FEBBRAIO 1987
LA COPERTINA • Propone, questo mese, la costru•
zione di un modulo destinato al gioco e alla pub-
blicità, con effetti luminosi nuovi ed originali. I
lampeggii, infatti, sono generati da una serie di
componenti optoelettronici denominati triled, che
non tutti i lettori ancora conoscono.

editrice
ELETTRONICA PRATICA

direttore responsabile
Sommario
ZEFFERINO DE SANCTIS

disegno tecnico
CORRADO EUGENIO MODULO LAMPEGGIATORE 68
CON BARRE TRILED
stampa A FREQUENZA REGOLABILE
TIMEC
ALBAIRATE· MILANO

Distributore esclusivo per CONTINUITÀ ELETTRICA 77


l'Italia: CONTROLLI CORRETTI
A.&G. Marco• Via Fortezza n.
27 - 20126 Milano tel. 25261 SENZA DANNEGGIAMENTI
autorizzazione Tribunale Civi-
le di Milano - N. 74 del 29-12-
1972 • pubblicità inferiore al
25%. MISURE DI INDUTTANZE 86
CON FREQUENZIMETRO
UNA COPIA L. 3.000 E MODULO OSCILLATORE
ARRETRATO L. 3.500

ABBONAMENTO ANNUO PER LE PAGINE DEL CB 96


L'ITALIA L. 31.000 - ABBONA- AMPLIFICATORE BF
MENTO ANNUO PER L'ESTE-
RO L 41.000.

DIREZIONE - AMMINISTRA- CORSO PER RADIORIPARATORI 104


ZONE - PUBBLICITÀ - VIA ZU- OTTAVA PUNTATA
1 52 - 20125 MILANO.

di proprietà lette-
··ica sono riser- VENDITE-ACQUISTI-PERMUTE 114
di Legge per
noscritti, i
e. anche LA POSTA DEL LETTORE 117
si re-
MODULO
LAMPEGGIATORE
Un piacevole e suggestivo effetto luminoso può mente fra poco. Intanto vogliamo aggiungere, al-
essere facilmente raggiunto con la realizzazione le nostre doverose note introduttive, che le desti-
del dispositivo presentato e descritto in queste pa- nazioni, cui può essere finalizzato l'apparato, so-
gine. Nel quale si fa uso di una piccola serie di no molteplici e si estendono dai normali giochi di
barrette, diversamente colorate, in ognuna delle luci, al completamento accessoriale dei giocattoli,
quali sono contenuti ben tre diodi led e sulla cui dai richiami pubblicitari nelle vetrine dei negozi,
natura optoelettronica ci intratterremo breve- alle decorazioni di oggetti e pareti di discoteche o,

L'impiego di otto barre luminose, diversamente colorate, conte-


nenti ciascuna tre diodi led, è sufficiente, quando gli elementi
vengono circuitalmente disposti in modo accorto, ad introdurre,
in ogni ambiente, nuovi, originali e fantasmagorici effetti!

68
Otto triled per un effetto luminoso suggestivo.

Per rallegrare le feste, per comporre insegne pubblicitarie, per


arricchire i giocattoli

La frequenza di successione dei lampeggìi è regolabile a piacere.

comunque, di locali adibiti alle feste. Ovviamen- BARRE LUMINOSE


te, senza ricorrere alla composizione di circuiti
sofisticati, improponibili ai lettori principianti e a Come si può notare, osservando la foto di apertu-
chi dispone di un tempo libero assai limitato, ma ra del presente articolo, le barre luminose si pre-
con il semplice impiego di alcuni elementi origi- sentano sotto forma di piccoli parallelepipedi.
nali, peraltro di facile reperibilità commerciale, Questa stessa configurazione può essere rilevata
di basso costo e dai risultati ottici di grande inte- nel piano costruttivo riportato in figura 2.
resse. I quali rimangono inseriti in uno stesso mo- L'involucro, rappresentativo della barra lumino-
dulo, delle dimensioni di alcuni centimetri qua- sa, è di plastica e consente il passaggio della luce
drati, che può essere alimentato con le normali generata da tre diodi led contenuti dentro la cu-
pile o con una batteria e in cui, oltre che le otto stodia. I colori, con cui l'industria immette sul
barrette a led che, qui di seguito, ora presentere- mercato questi particolari componenti optoelet-
mo a chi ci segue nella lettura, sono pure applicati tronici, sono quattro: ROSSO - GIALLO -
due integrati, cinque resistenze, due condensatori ARANCIO - VERDE.
ed un potenziometro. Passiamo ora alla descrizione della struttura del

69
w
s ±
-<,i
2o<


->e C1J C1J C1J

o o
.CO o Cl Cl 0
--.J --.J --.J --.J --.J N
ca
C1J C1J C1J C1J x ->e ->e -x ·.:::
ca

5
>
ca
o, --... Il)
Ni
a: a: a:
-
e
Q)
UJ
o z o
.a,

o
0.
EEEEEE
.c.c.c.c.c.c
000000
oococococo
OOC0<DC0C0

--... :::: :E 00
cici
~ ....
.... C\I

,
8 Q)
N
e
Q)
iii
G
Il Il Il Il Il Il

Q) .... C\I C") ~ lt) C0

E f
a: a: a: a: a: a: a:

::::

(._) u.u.
--... e.e.
00
00
00
a: cici
·-
... 00
lt) ....

~ Il Il
(/)
e
Q)
"C
e
o .... C\I
u uu

70
Fig.2 - Piano costruttivo del minilampeggiatore, interamente composto su circuito
stampato di forma rettangolare. Il trimmer R1, munito di, perno di regolazione, può
essere sostituito con un potenziometro a grafite, di tipo a variazione lineare, monta-
to su carcassa metallica.

74
+
e
8888888&
1

8883888
I11r

Fig.3 • Disegno in grandezza reale del circuito stampato


sul quale si deve costruire il modulo elettronico del mini-

+ + lampeggiatore.

componente, considerando che la resina traspa- più avanti, allo scopo di raggiungere la tonalità di
rente, che consente di vedere la luce che si forma colore desiderata, soprattutto nei componenti di
sulla giunzione del diodo led, viene stampata, in colore diverso dal rosso nei quali, in presenza di
sede di fabbricazione del componente, diretta- correnti diverse da quelle nominali, il colore del
mente sulle barrette di rame, sulle quali è già sal- diodo led può variare anche notevolmente.
data la piastrina di arseniuro di gallio con il rela-
tivo sottilissimo filo di collegamento con l'anodo.
Questi pertanto sono gli elementi tecnologica- ESAME DEL CIRCUITO
mente significativi del diodo.
La resina può essere stampata sia su un singolo Chi osserva per la prima volta il circuito teorico
diodo come su un numero a piacere di diodi, i del lampeggiatore, riportato in figura 1, prova
quali rimangono conseguentemente racchiusi nel- l'immediata sensazione di una estrema semplicità
la stessa custodia, in una configurazione che, nel- schematica del dispositivo. Il quale è composto
la terminologia anglosassone, assume la denomi- da pochi elementi, assolutamente moderni e la cui
nazione di "diode array". Attualmente sono funzione verrà ora analizzata.
molto diffusi gli elementi da noi adottati, quelli I circuiti integrati utilizzati sono due: ICI - IC2.
che racchiudono tre diodi led e la cui composizio- Il primo di questi, ICI, è un quadruplo trigger di
ne interna viene interpretata tramite il disegno di Schmitt, nel quale due sezioni, la "b'e la "c',
figura 4. Ma in commercio esistono modelli con vengono collegate o, come dicono i tecnici nel lo-
diversa efficienza luminosa, che possono essere ro gergo, "appese" con i loro ingressi alla linea di
tutti regolarmente impiegati, purché si provveda alimentazione positiva, dato che rimangono inu-
a regolare la corrente, nel modo che indicheremo tilizzate.

72
'TR/LED"

ka ka ka
Fig.4 • Dentro ogni barra luminosa sono contenuti tre
normali diodi led, muniti di elettrodo di catodo (k) e di
anodo (a).
D1 D2 D3

Le due sezioni attive dell'integrato ICI, cioè le se- Ecco spiegato il motivo per cui, regolando il po-
zioni "a" e "d", oscillano con una frequenza che tenziometro Rl, è possibile far variare la frequen-
può essere regolata tramite il potenziometro Rl. za di oscillazione. E se ciò non bastasse, entro
Ciascuna sezione di ICI, che è un integrato di ti- ampi limiti è possibile pure variare il valore capa-
po CMOS metal gate, della serie 4000B, denomi- citivo di Cl.
nato 4093B, è rappresentata da una porta NAND, La sezione "a" di ICI è collegata alla "d", che
con gli ingressi dotati di una isteresi del 50circa viene pure utilizzata nella funzione di inverter,
della tensione di alimentazione. E ciò significa vale a dire con gli ingressi 12-13 uniti assieme.
che, una volta mutato lo stato logico, è necessario Questa seconda sezione di ICI applica il segnale
superare il valore minimo della tensione del nuo- allo stadio successivo, che è rappresentato dall'in-
vo stato logico nella misura della metà, almeno, tegrato IC2. E poiché questo secondo componente
della tensione di alimentazione, se si vuole real- è un normale integrato logico, che accetta soltanto
mente far scattare lo stadio. segnali con fronti ripidi, si può ora comprendere
L'isteresi, ora menzionata, consente di ottenere ed apprezzare l'utilità derivante dall'impiego di un
scatti rapidi in uscita, anche in presenza di segnali circuito con isteresi in veste di elemento pilota. In-
lentamente variabili applicati all'ingresso, e ciò a fatti, pur disponendo in ingresso, sui terminali del
causa dell'effetto rigenerativo della reazione po- condensatore Cl, di un segnale relativamente len-
sitiva, che è prodotta appunto dall'isteresi. to, in uscita si ha comunque un segnale con fronti
Applicando una capacità di entrata (Cl) e contro- ripidi, idoneo a comandare gli stadi successivi.
reazionando questa con l'uscita, mediante una re-
sistenza (Rl + R2), si realizza un oscillatore di ot-
time prestazioni, stabile in frequenza, dal funzio- IL CONTATORE BINARIO
namento sicuro e largamente indipendente dalla
tensione di alimentazione, ovviamente dopo L'integrato IC2 è della serie CMOS; per esso si è
adattato la sezione "a" di ICI alla funzione di in- fatto uso del modello 74C93. Le due cifre iniziali
verter mediante la connessione diretta dei due in- 74 non debbono tuttavia trarre in inganno l'ope-
gressi. ratore nel confondere questo componente con al-
L'ingresso della sezione "a" di ICI oscilla in ten- tro della serie TTL. L'integrato IC2 è comunque
sione, fra i due valori corrispondenti alle soglie di un contatore binario a quattro BIT. E ciò signifi-
scatto, con un periodo che dipende dal prodotto ca che, applicando al piedino d'ingresso 14, un
della resistenza per la capacità: segnale ad onda quadra (0- 1), questo viene ela-
borato in modo da presentare, sui quattro BIT
(R1 +R2)XC1 d'uscita, identificabili nei piedini 8-13, 9, 10, 12,
73
I I
I I

I I
I I
I I I

• I I •
I I

@]e
-
t

e- @)
• Fig.5 - Cosi si presentano, visti dall'alto, i due circuiti integrati utilizzati
nella costruzione del lampeggiatore elettronico. Si noti la presenza di un
puntino-guida in corrispondenza del piedino 1 del componente.

un numero non decimale, ma binario, corrispon- Quanto finora detto riveste soltanto un valore
dente al numero di impulsi contati. teorico, necessario per capire meglio la costitu-
Ai quattro BIT d'uscita abbiamo assegnato le let- zione di IC2, che è stato concepito per scopi ben
tere A-B-C-D. diversi da quelli per i quali viene utilizzato nel
Per meglio capire il comportamento dell'integra- progetto di figura 1, cioè per contare in binario
to IC2, occorre far riferimento alla TABELLA degli impulsi elettrici. Ma tale funzione, nel no-
DELLA VERITÀ riportata in figura 6. Questa stro caso, non è essenziale. Perché è sufficiente
mette in relazione tra loro lo stato logico, alto o che l'integrato muova in qualche modo i segnali
basso, ossia 1 o O, dei piedini d'uscita dell'inte- in uscita, senza una regola matematica precisa.
grato IC2 e dei diodi led ad essi collegati, con il Facendo funzionare il circuito di figura 1 con il
numero di fronti, cioè di impulsi, che IC2 riceve potenziometro Rl regolato al minimo ed even-
in entrata. In logica sequenziale si dice che ogni tualmente dopo aver raddoppiato il valore capa-
configurazione dei segnali d'uscita corrisponde citivo del condensatore Cl, è possibile visualizza-
ad uno stato logico del contatore e che, per tran- re quanto ora detto. Tuttavia, per facilitare la let-
sitare da uno scatto a quello successivo, occorre tura del conteggio binario, il lettore potrà coprire
un impulso in ingresso. Ora, essendo il nostro i quattro led LA2-LB2-LC2-LD2, la cui dispo-
contatore ciclico, una volta percorsi tutti i sedici sizione raggiunge il solo scopo di offrire un effet-
stati logici, esso riprende dall'inizio, a meno che to luminoso più suggestivo, non certamente quel-
non si siano verificati eventi che ne abbiamo de- lo dell'analisi matematica.
terminato lo spegnimento. E poiché ad ogni stato
logico si può associare un numero decimale, que-
sto è stato riportato nell'elenco della prima co- LE CORRENTI NEL LED
lonna della tabella della verità di figura 6, mentre
nella seconda colonna è stato citato il corrispon- La corrente, che attraversa gli otto elementi op-
dente numero binario. toelettronici, ossia le otto barre luminose, è con-
La· numerazione binaria è del tutto analoga a trollata dalle quattro resistenze R3- RA- R5- R6
quella decimale, con la differenza che, in sostitu- collegate in serie e, ovviamente, dal valore della
zione della base dieci, si fa uso della base due. tensione di alimentazione. Tuttavia, coloro che
Le cifre che compongono il numero decimale so- volessero variare la luminosità delle otto barre lu-
no pure chiamate BIT e nel contatore quella me- minose, faranno bene ad intervenire sulla sola
no significativa, che si scrive più a destra nel nu- tensione di alimentazione, lasciando inalterato il
mero completo, si chiama A. valore delle resistenze di limitazione della corren-
Nel sistema binario, ogni cifra può assumere sol- te, naturalmente entro certi limiti di tollerabilità,
tanto due valori, O oppure 1. che si possono ritenere compresi fra i 7 Vcc e i 15

74
n° decim bit led
D e B A D e B A
o
l
o
o
o o o
o o l •• -- -o
@
@
2
3
o
o
o l o
o l l •• •• o o•
o
4
5
o
o
l o o
l o l
•• oo - •o @

6
7
o
o
l 1 o
l l l
•• o o o•
o o
8 l o o o o @ @ @
9
10
l
1
o o 1
o 1 o
o
o - •
@
@
o
o
11 1 o 1 1 o @ oo
12
13
1
1
l o o
1 o 1
o
o
o
o-- • o
14 l 1 1 o o oo-
15 1 l 1 1 o o o o
Oled accesi(1) @led spenti(0)

Fig.6 - Tabella della verità relativa al comportamento dell'integrato IC2, nella quale
sono messi in relazione tra loro lo stato logico dei piedini d'uscita, e dei led ad essi
collegati, con il numero di impulsi applicati all'entrata di 1C2.

75
Vcc. Se invece si vuole ritoccare il comportamen- LBl = ARANCIO
to luminoso di una sola o di poche barre, allora si LB2 = VERDE
può variare il valore ohmrnico delle corrispon- LCl = VERDE
denti resistenze di limitazione di corrente. LC2 = ARANCIO
LDl = GIALLO
LD2 = ROSSO
MONTAGGIO
Dunque, nella composizione della serie luminosa,
La costruzione del dispositivo lampeggiatore de- vengono utilizzati due TRILED rossi, due gialli,
ve essere eseguita nel modo illustrato dal piano di due color arancione e due verdi.
montaggio riportato in figura 2, dopo aver com- Dopo aver applicato al circuito gli otto TRILED,
posto il circuito stampato, il cui disegno in gran- si dovranno inserire le cinque resistenze, i con-
dezza reale è riportato in figura 3, su una basetta- densatori ceramici Cl e C2 ed il potenziometro,
supporto di materiale isolante, di bachelite o di di tipo a variazione lineare Rl, che potrà essere
vetronite, di forma rettangolare e delle dimensio- rappresentato da un normale potenziometro a
ni di 9,6x4,7 centimetri. grafite in custodia metallica, oppure da un trim-
Le otto barre luminose, che in figura 4 sono de- mer, munito di piccolo perno di comando, come
nominate TRILED, debbono essere inserite, sui è stato fatto nel prototipo realizzato dai nostri
relativi fori della basetta-supporto, tenendo con- tecnici e riprodotto nella foto di apertura del pre-
to della posizione dell'anodo e del catodo di cia- sente articolo.
scuno dei tre diodi led conglobati nello stesso Per ultimi, dopo aver applicati i due terminali per
componente. Ma per non commettere errori di il collegamento del modulo elettronico all'ali-
montaggio, basta considerare che, come avviene mentatore, si dovranno montare i due zoccoli
nei normali diodi led, gli elettrodi di catodo (k) portaintegrati, senza inserire su questi i due cir-
sono più corti di quelli di anodo (a) e dentro la cuiti integrati che, essendo di tipo CMOS, debbo-
barra, come indicato in figura 4, i catodi assumo- no essere trattati con la massima delicatezza, evi-
no una conformazione più appariscente. tando nel modo più assoluto che su di essi si con-
Abbiamo avuto occasione di dire, in sede di espo- densino cariche elettrostatiche. Conviene quindi,
sizione teorica dell'argomento trattato in queste prima di innestare ICI ed IC2 sui rispettivi zocco-
pagine, che i TRILED vengono attualmente pro- li, mettere a massa l'intero circuito per qualche
dotti dall'industria in quattro colori diversi, il attimo, in modo da liberarlo da ogni eventuale
rosso, il giallo, l'arancione e il verde. Pertanto, carica elettrica introdotta con le mani dell'opera-
allo scopo di raggiungere un effetto luminoso tore o con la punta del saldatore nelle varie parti
d'assieme veramente originale e suggestivo, è ne- del dispositivo.
cessario che l'inserimento delle barre luminose L'alimentazione dell'apparato può essere effet-
nel circuito avvenga secondo un preciso ordine, tuata tramite tre pile piatte da 4,5 V ciascuna,
da noi individuato, dopo una serie di prove, nella collegate in serie tra di loro, oppure con una nor-
seguente successione: male batteria per autoveicoli.
Anche i piccoli alimentatori da rete, con uscita sta-
LAI = ROSSO bilizzata a 12 Vcc, possono essere utilmente impie-
LA2 = GIALLO gati per questo tipo di dispositivo elettronico.

Un'idea vantaggiosa:
l'abbonamento annuale a

ELETTRONICA PRATICA
76
Controllo corretto
di continuità elettrica
o di interruzioni.

L'uso del tester,


in funzione di ohmmetro,
danneggia i semiconduttori.

RILEVATORE
DI CONTINUITÀ
L'impiego del tester, commutato nella funzione menti e sezioni circuitali a tensioni di alcuni volt,
di ohmmetro, non arreca alcun danno alle parti soprattutto quando gli strumenti vengono usati
elettriche in esame, se queste sono disinserite dal- nelle portate più basse, che sono quelle maggior-
le apparecchiature e si identificano con i comuni mente adottate nel rilevamento dei cortocircuiti.
conduttori, con le piste di rame dei circuiti stam- È ormai da tutti risaputo che molti componenti
pati, con le resistenze chimiche o a filo, con gli in- possono subire danni permanenti quando vengo-
terruttori, i relé elettromagnetici ed altro ancora. no attraversati da correnti di alcuni milliampere.
Ma quando occorre collaudare o riparare un di- E un valido esempio di tale affermazione è rap-
spositivo, di produzione moderna, l'uso degli presentato dai diodi di protezione degli ingressi
strumenti convenzionali, oltre che scomodo, può degli integrati CMOS. I quali non sopportano il
essere dannoso. Perché i tester, in generale e gli passaggio di-correnti, in continuazione, anche se
ohmmetri, in particolare, durante la misura della di lieve entità, mentre possono agevolmente tolle-
continuità elettrica, iniettano, nel circuito sotto rare impulsi di correnti anche forti, ma di breve
controllo, una corrente che può raggiungere in- durata. Ecco perché l'ohmmetro, a volte, più che
tensità relativamente elevate, sottoponendo ele- offrire delle utili indicazioni sullo stato elettrico

77
Gli stessi condensatori elettrolitici e quelli al tantalio non sop-
portano talvolta l'uso dell'ohmmetro.

di un dispositivo, può essere la causa di ulteriori e fatto che i diodi "schotky" ed i transistor al ger-
più gravi problemi, attraverso il danneggiamento manio, fortunatamente ora poco usati, sono già
di singoli componenti o di interi circuiti. attivi alla tensione di 0,35 V, per valutare la con-
tinuità elettrica ed agevolare la ricerca di cortocir-
cuiti, abbiamo escogitato un dispositivo che lavo-
GIUNZIONI CONDUTTIVE ra con tensioni inferiori a 0,35 V e correnti al di
sotto dei 200 A, in modo da evitare qualsiasi ti-
La misura della resistenza diventa impossibile po di danneggiamento dei componenti elettronici
quando questa viene effettuata in un circuito in interessati in fase di controllo.
cui sono presenti dei semiconduttori al silicio. In-
fatti, le giunzioni di tali componenti divengono
conduttrici in presenza di tensioni superiori a 0,6 V UN CIRCUITO A PONTE
e molti transistor sono attivi e funzionano perfet-
tamente a questi valori di tensione. Ora, se si pen- I valori citati fanno ben comprendere come il no-
sa che il tester, commutato nella misura ohmme- stro dispositivo, che fa uso di un circuito a ponte,
trica e nella portata più bassa (ohm x 1), eroga sia in grado di evitare la conduttività della mag-
una tensione di 3 V, che è quella nominale della gior parte delle giunzioni dei semiconduttori.
pila inserita nello strumento, è facile immaginare Su questo stesso principio funzionano le macchi-
quali conseguenze dannose possa produrre l'im- ne automatiche che controllano le piastre in gros-
piego dell'ohmmetro in questo settore di controlli se produzioni di serie, subito dopo il montaggio e
elettrici dove, nella migliore delle ipotesi, vengo- prima ancora di essere sottoposte alle tensioni di
no attivati i circuiti, rendendo impossibile la mi- alimentazione per i collaudi funzionali e finali. In
sura della resistenza ed alterando il rilevamento pratica si tratta di macchine che verificano, in mi-
della continuità. sura più o meno sofisticata, la continuità elettrica
L'uso dell'ohmmetro è talvolta mal sopportato dei circuiti, al fine di eliminare i guasti più gros-
anche dai condensatori elettrolitici e da quelli al solani ed evitare seri danneggiamenti alle appa-
tantalio, quando la tensione di 3 V dello strumen- recchiature quando ad esse si applica l'alimenta-
to è applicata in "inversa". In questi componen- zione. Dunque, possiamo sicuramente affermare
ti, infatti, si sono verificati danneggiamenti in che il nostro strumento si avvale di principi teori-
presenza di tensioni invertite di poco più di 1 V. ci e pratici già consolidati nel campo dell'elettro-
Da quanto finora detto e in considerazione del nica professionale.

Il dispositivo, presentato e descritto in queste pagine, può es-


sere usato su qualsiasi apparato elettronico, di produzione
moderna, durante le operazioni di controllo della conduttività
elettrica o di eventuali interruzioni, senza alcun pericolo di
danneggiamento di componenti o parti circuitali.

78
R1 R3
1002 10on
V

]l
5/ y sv
"z''=
10V
è
Fig.1 • Il circuito a ponte rimane perfet- ov
e
tamente equilibrato quando tutti i suoi
rami sono composti con resistenze di R2 R4
uguale valore. In tal caso l'indice del 100.0.. 1o0n.
voltmetro, di tipo a zero centrale, si sta-
bilizza sul valore di O V e la tensione sui
morsetti è la metà di quella di alimenta-
zione.

I circuiti a ponte vengono normalmente impiegati mentazione. Fenomeno, questo, alquanto fre-
quando si vuole facilmente effettuare una misura quente durante l'impiego di pile o alimentatori
di elevata sensibilità a bassi valori di tensione e non proprio professionali.
quando è necessario evitare ogni influenza negati- Il circuito a ponte viene pure adottato nella misu-
va introdotta dalle variazioni della tensione di ali- ra delle resistenze elettriche; basti infatti ricorda-

R1 R3
100n0 100n
V

Xli 4,7V jl lv e
1 V
~
0,3 V
Fig.2 • L'alterazione del valore resistivo
di un solo ramo del ponte crea uno squi- R2 R4
librio, che rimane segnalato dal voltme- 90fl 100n
tro. In questo caso, la diminuzione di
dieci ohm della resistenza R2, provoca,
sui terminali dello strumento, una diffe-
renza di potenziale di 0,3 V.

79
R8

R1 R5

iii l D4 D5
c1

R3 3

R9

Fig.3 - Schema teorico del dispositivo di controllo della continuità elettrica. Il poten-
ziometro R2 consente di equilibrare il ponte, ossia di azzerare il tester commutato
nella funzione voltmetrica e sulla portata di 2 V fondo-scala. Sui terminali 1 - 2 deb-
bono essere applicati i due puntali che corredano l'apparato.

-----COMPONENTI-----
Condensatore
=
R7 = 1 megaohm
C1 100.000 pF R8 = 1.500 ohm
R9 = 1.500 ohm
Resistenze
R1 = 27.000 ohm Varie
R2 = 4.700 ohm (potenz. a variaz. lin.) IC1 =
A741
R3 = 27.000 ohm D1 = diodo al germanio
R4 = 2.200 ohm D2 - D3- D4• D5 =
1N914 (1N4148)
R5 = 27.000 ohm S1 =
interrutt.
R6 = 27.000 ohm ALIM. =
9 Vcc

re il famoso ponte di Wheatstone, che costituisce Osservando lo schema riportato in figura 1, è fa-
una pietra miliare in ogni corso di studio dell'elet- cile notare che un ponte elettrico è composto da
tronica. Ecco perché, sul concetto di ponte, pri- quattro resistenze, un voltmetro ed una sorgente
ma di analizzare il nostro dispositivo, riteniamo di tensione di alimentazione del ponte stesso. Eb-
doveroso soffermarci brevemente. bene, se le quattro resistenze hanno tutte lo stesso
80
2PILE DA,5V

Fig.4 - Piano cotruttivo dell'apparecchio in grado di controllare correttamente la


continuità elettrica di parti e circuiti elettronici. L'alimentazione è derivata da due
pile piatte, da 4,5 V ciascuna, collegate in serie tra di loro.

valore ohmmico, è facile capire come fra i punti sime variazioni di potenziale elettrico.
contrassegnati con le lettere X - Y non sussista al- Un secondo elemento, tuttavia, non deve sfuggire
cuna differenza di potenziale. In entrambi i pun- all'attenzione del lettore. Quello per cui, aumen-
ti, infatti, è presente la tensione di 5 V, se la ten- tando ad esempio del doppio il valore della ten-
sione di alimentazione è di 10 V e le quattro resi- sione cli alimentazione, elevandolo da 10 V a 20 V,
stenze hanno il valore cli 100 ohm. In questo caso sui terminali del voltmetro i due valori di tensione
il voltmetro indica O V (lo strumento è di tipo a aumentano esattamente del doppio. Nel circuito
zero centrale). Ma vediamo ora che cosa succede di figura 1 salirebbero entrambi a 10 V, in quello
quando, pur conservando tutti gli stessi valori di figura 2 salirebbero a 10 V e a 9,4 V. E ciò in
elettrici, la resistenza R2 da 100 ohm viene sosti- pratica significa che le variazioni della tensione di
tuita con altra da 90 ohm, come indicato nello alimentazione non possono alterare l'equilibrio
schema di figura 2. del ponte. Ma significa pure che, aumentando la
Osservando l'indice del voltmetro, ci si accorge tensione di alimentazione, diventano più sensibili
che questo si è ora spostato dal valore precedente le indicazioni offerte dal voltmetro.
di O V a quello attuale di 0,3 V. Pertanto, mentre Nello schema di figura 2, il raddoppio della ten-
sul punto Y è rimasto il valore di 5 V, sul punto X sione di alimentazione non altera lo squilibrio del
è ora rilevabile il nuovo valore cli tensione di 4, 7 V. ponte, ma eleva l'indicazione del voltmetro da
Il ponte di figura 1 è un ponte equilibrato, quello 0,3 V a 0,6 V. Possiamo così concludere questa
di figura 2 è squilibrato. Ma ciò che importa rile- breve esposizione teorica asserendo che la tensio-
vare è che il ponte è in grado cli segnalare piccolis- ne cli alimentazione non influenza la condizione

81
Fig.5 • Disegno in grandezza reale del circuito stam-
pato sul quale si deve comporre il modulo elettronico
del rivelatore di cortocircuiti o di interruzioni elettri·
che.

di equilibrio del ponte, ma soltanto e positiva- Comunque, è sempre possibile eliminare la resi-
mente la sensibilità con cui questa viene rilevata. stenza R7 per sensibilizzare ulteriormente l'appa-
rato.

L'AMPLIFICATORE OPERAZIONALE

Non potendo ricorrere all'uso di un dispositivo PRESENTAZIONE DEL CIRCUITO


interessato da correnti troppo elevate, a causa dei
motivi già ampiamente interpretati, nè riuscendo Il ponte, presente nel circuito di figura 3, è dotato
a far funzionare il voltmetro con correnti molto di tre rami anziché di quattro, come avviene nei
deboli, nel concepire il dispositivo di controllo circuiti delle figure 1 e 2. Un ramo è rappresenta-
della continuità elettrica, abbiamo fatto ricorso to dalla resistenza R5, un altro ramo da R6 + D 1.
all'impiego di un amplificatore operazionale. Il terzo ed il quarto ramo sono conglobati nelle
Che è rappresentato da un circuito integrato ana- tre resistenze RI- R2- R3.
logico, in grado di amplificare segnali debolissimi Le resistenze R5- R6, assieme al diodo D 1, appli-
fino ad un milione di volte. cano, sul piedino 3 di ICI, una tensione continua
Nello schema elettrico di figura 3, l'operazionale di valore pari a circa la metà di quella di alimen-
ICl è dotato di due ingressi, i piedini 2-3 del tazione, ossia di 4,5 V. E questa stessa tensione
componente. Quello corrispondente al piedino 2 viene applicata al piedino 2 di ICI tramite le resi-
è detto ingresso invertente, quello contrassegnato stenze RI- R2- R3.
con il numero 3 è chiamato ingresso non inverten- Il potenziometro R2, che consente di equilibrare
te. Il primo, quando riceve un segnale positivo ri- le tensioni presenti sui due ingressi di ICI, deve
spetto al secondo, tende a far diminuire la tensio- essere di ottima qualità, possibilmente a dieci gi-
ne in uscita. Il secondo, quando riceve un segnale ri. »
positivo rispetto al primo, tende a far aumentare Una volta ottenuta la condizione di equilibrio
la tensione in uscita. delle due tensioni, sui due ingressi dell'operazio-
Generalmente, l'amplificatore operazionale viene nale, tramite R2, in uscita (piedino 6) si ottiene
controreazionato tra l'uscita e l'entrata inverten- un valore di tensione stabilizzato.
te, tramite una resistenza (R7), con lo scopo di di- Il tester è collegato tra il piedino 6 di ICI ed il
minuire il guadagno. Ma ciò è stato fatto nello partitore di tensione R8- R9, che riduce a metà il
schema di figura 3 con lo scopo di rendere meno valore della tensione di alimentazione.
critico il funzionamento del dispositivo e sempli- Quanto finora detto vale finché i puntali del te-
ficarne la taratura. Del resto, per gli scopi previ- ster non si toccano fra loro. Perché se questi si
sti, non sono richieste sensibilità molto spinte. toccano, la tensione sul piedino 6 di ICI varia di
82
0,35 V (tensione di D1), sbilanciando fortemente verso l'esperienza, potrà essere ampiamente in-
il ponte. Ma per impedire che al tester, commuta- terpretato. In un circuito a ponte, infatti, qualora
to nella funzione voltmetrica e nella portata di 2 si volesse utilizzare la tensione di sbilanciamento
Vcc fondo-scala, possano giungere tensioni supe- per le misure resistive, ci si troverebbe d'innanzi
riori ai 2 V, si è provveduto ad inserire un insieme al difficile problema della composizione della
di diodi (D2 - D3 - D4 - D5) collegati in due cop- scala di lettura dello strumento, dato che la rela-
pie in antiparallelo, i quali non consentono al te- zione tra la tensione di sbilanciamento e la resi-
ster di ricevere tensioni superiori a O, 7 V+ O, 7 V stenza è tutt'altro che lineare. In ogni caso,
=1,4V, con il vantaggio di leggere meglio le pic- l'eventuale scala rimarrebbe alquanto compressa
cole variazioni di tensione. in alcuni punti, rendendo assai problematica la
La resistenza R7 stabilisce l'amplificazione del- lettura. Meglio, dunque, anziché pretendere una
l'operazionale nella misura di 30-;-35 volte circa. misura di resistenza, accontentarsi di una valuta-

Il condensatore Cl impedisce, con la sua presen- zione dell'ordine di grandezza di questa, ossia di
za, che l'integrato ICI possa oscillare. sapere se ci si trova in presenza di una resistenza
Il tester può essere sostituito con un voltmetro di pochi ohm, di alcune migliaia di ohm o di mi-
per tensioni continue da 2 V fondo-scala, di otti- lioni di ohm. Del resto, come è stato ripetutamen-
ma qualità. te detto, il nostro apparato non è finalizzato alla
La corrente assorbita dall'alimentatore si aggira verifica di valori ohmmici, bensì ai soli controlli
intorno ai 4+ 5 mA. Quella sui puntali è di 170 dei cortocircuiti (continuità elettrica) e dell'isola-
A circa. mento (interruzione della continuità elettrica). Il
Se sui puntali si applica una resistenza di valore tester pertanto, in questo tipo di controlli, offrirà
medio-basso, l'indice del tester non deflette al due sole indicazioni: quella da O V, nel caso di
massimo, sul valore di 1,5 V circa, ma si stabiliz- isolamento e quella di 1,5 V in presenza di corto-
za su un punto intermedio della scala che, attra- circuito.
83
STAGNARE

TESTER

CIRCUITO ELETTRONICO
o IIhifIl

1n
o

o o
Il o
ENTR.
8 O
-
@@ 6 o o
REGOL. I I ■■ ■I I I I IO I I o o

Fig.6 • Insieme dei vari elementi che consentono di condurre le prove di continuità
elettrica nei circuiti elettronici. Sui puntali-sonda si debbono saldare a stagno due
spilli, che agevolano le operazioni di controllo.

MONTAGGIO ED IMPIEGO mento dei puntali del tester e l'interruttore di ali-


mentazione S 1.
La costruzione del dispositivo di controllo della La figura 6 interpreta il sistema di accoppiamento
continuità elettrica va fatta nel modo indicato in del dispositivo con il tester, i cui puntali debbono
figura 4, servendosi di una basetta con circuito essere inseriti nelle boccole del circuito elettroni-
stampato per la composizione del modulo elettro- co, in corrispondenza con le stesse polarità.
nico. Pertanto, il montaggio del circuito deve es- La coppia di puntali, con i quali viene equipag-
sere preceduto dalla realizzazione del circuito giato l'apparato, deve subire la semplice trasfor-
stampato, il cui disegno in grandezza reale è ri- mazione indicata in alto a sinistra di figura 6, che
portato in figura 5. consiste nel saldare a stagno, sulle estremità dei
Il contenitore è di tipo metallico e funge da con- puntali stessi, due spilli, necessari per agevolare le
duttore della linea di alimentazione negativa, la manovre di penetrazione in profondità e attraver-
quale si identifica con la massa dell'apparato. so parti circuitali ingombranti, ma soprattutto
Sulla parte frontale del contenitore sono presenti: per stabilire un perfetto contatto elettrico con le
il comando di regolazione R2, le due boccole per piste di rame dei circuiti stampati, le quali assai
il collegamento di due puntali, quelle per l'inseri- spesso sono ricoperte di "solder resist. ", che è
84
una vernice di color verde o blu perfettamente 3°- Alimentare il dispositivo tramite S1.
isolante. Lo spillo perfora questa vernice senza 4° - Azzerrare il tester tramite S2 mantenendo i
costringere l'operatore al raschiamento delle par- puntali separati.
ti verniciate o a cercare quelle pulite. 5° - Collegare i puntali del dispositivo fra due
Una volta montato, il dispositivo può considerar- punti di un conduttore in esame.
si pronto per l'uso. Il potenziometro R2, mante-
nendo i puntali separati, ossia non in contatto fra Ora, se l'indice del tester rimane fermo nella sua
loro, va regolato in modo che l'indice del voltme- posizione iniziale di O V, si deve concludere che il
tro, commutato sulla scala di 2 V, indichi O V. conduttore sotto esame è interrotto in qualche
Poi, toccando fra loro i due puntali, il tester deve punto, se invece esso segnala il valore di 1,5 V, lo
segnalare il massimo valore di tensione che, come si deve ritenere perfettamente conduttore (corto-
abbiamo detto, è di 1,5 V. circuito).
Riassumendo, il dispositivo va usato nel modo se- Concludiamo qui questo argomento raccoman-
guente: dando di non effettuare mai alcuna prova di con-
tinuità elettrica su apparati o parti circuitali sotto
tensione. In caso diverso, si potrebbero danneg-
1 ° - Accoppiare correttamente il tester (puntale giare il dispositivo di controllo e l'apparato in
positivo sulla boccola positiva). esame. Soltanto nella migliore delle ipotesi il dan-
2° - Commutare il tester in Vcc e sulla portata di no potrebbe essere limitato ad una indicazione er-
2 V f.s. rata del tester.

MANUALE DEL PRINCIPIANTE ELETTRONICO


L'opera è il frutto dell'esperienza pluridecenna-
le della redazione e dei collaboratori di questo
periodico. E vuol essere un autentico ferro del
mestiere da tenere sempre a portata di mano,
una sorgente amica di notizie e informazioni,
una guida sicura sul banco di lavoro del dilet-
tante.
H volumetto è di facile e rapida consultazione
per principianti, dilettanti e professionisti. Ad
esso si ricorre quando si voglia confrontare la
esattezza di un dato, la precisione di una for-
mula o le caratteristiche di un componente. E
rappresenta pure un libro di testo per i nuovi
appassionati di elettronica, che poco o nulla
sanno di questa disciplina e non vogliono ulte-
riormente rinviare il piacere di realizzare i proget-
ti descritti in ogni fascicolo di Elettronica Pra-
tica.
Tra i molti argomenti trattati si possono men-
zionare:
Il simbolismo elettrico - L'energia elettrica- La
tensione e la corrente- La potenza- Le unità

L. 8.500 di misura- I condensatori- I resistori- I diodi


- I transistor - Pratica di laboratorio.
Viene inoltre esposta un'ampia analisi dei prin-
cipali componenti elettronici, con l'arricchimento
Edito in formato tascabile, a cura della di moltissimi suggerimenti pratici che, al dilet-
Redazione di Elettronica Pratica, è com- tante. consentiranno di raggiungere il successo
posto di 128 pagine riccamente illustrate fin dalle prime fasi sperimentali.
a due colori

t
" '

t
.
85
MISURA
DELLE
NDUTTANZE
Fra i componenti maggiormente noti e più comu- quasi sempre nel mondo dilettantistico, in cui ne-
nemente adottati nei diversi progetti mensilmente cessitano particolari grandezze induttive, difficil-
proposti all'attenzione dei nostri lettori, vanno si- mente reperibili anche presso i migliori punti di
curamente annoverate le bobine. Le quali, rispet- rivendita della componentistica al dettaglio, allo-
to ad ogni altro elemento, sono certamente le più ra il problema della misura si rivela in tutta la sua
difficili da valutare elettronicamente. Perché in difficoltà pratica e mette in imbarazzo chiunque
ogni bobina, oltre che l'induttanza, che rappre- non possegga un laboratorio professionale, ricca-
senta la maggiore caratteristica elettrica, sono pu- mente e modernamente attrezzato.
re presenti, in una certa percentuale, entità resi-
stive e capacitive che, mescolate con quelle indut-
tive, ne rendono problematica la misura. STRUMENTI DI MISURA
Quando la bobina viene acquistata in commercio,
il tecnico non è chiamato ad eseguire alcuna ope- Gli strumenti tradizionali, in grado di effettuare
razione di controllo, dato che ogni componente misure induttive, su qualsiasi tipo di avvolgimen-
nuovo viene sempre venduto con quel preciso va- to a filo conduttore, fanno uso di circuiti a ponte.
lore con il quale è stato costruito. Ma se la bobina In essi, quindi, la misura si ottiene perseguendo
è usata, di recupero o autocostruita, come accade l'equilibrio del ponte, che rimane influenzato, ol-

la misura dell'induttanza delle bobine, tramite il dispositivo


presentato e descritto in queste pagine, si ottiene attraverso
due semplici operazioni matematiche, o tramite riferimento ad
apposita tabella, dopo aver letto, sul frequenzimetro accoppia-
to, il valore generato da uno stadio oscillatore di precisione.

86
Una valutazione difficile resa facile per i dilettanti.

Uno strumento necessario per le bobine autocostruite.

Si utilizza in accoppiamento con un qualsiasi frequenzimetro.

87
» 1./) .._ @~====-
@

~
Lull

-
(.)
[
Il
Il ·-
=r Il Il
v
Q::

C"'")

-Q
e: e::,
Re
Il ~ NW
e---

:I
u-
-és Il

Il
r-...18

ca
Q::

e---
Q:: C'\J
ct
1--
-Q

(O
Q:: Il Il _11=,
-
Cl

i.

Ci
= 7y-4

88
A R13

B445SA

Fig.2 - Il modulo elettronico dello strumento di misura delle induttanze delle bobine
deve essere realizzalo su circuito stampalo. I terminali 1 • 2 debbono essere collega-
ti con le due boccole serrafilo sulle quali si applica la bobina da esaminare.

<
Condensatori
COMPONENTI
R5 = 22.000 ohm
c1 = 800 pF (a mica) R6 = 270.000 ohm
c2 = 100 pF (a mica) R7 -- 4.700 ohm

-
C3 = 100.000 pF (ceramico) R8 : 100 ohm
C4 4.700 pF (ceramico) R9 = 47.000 ohm (trimmer)
C5 = 470.000 pF (ceramico) R10 = 33.000 ohm
C6 = 470.000 pF (ceramico) R11
R12
= 2,2 megaohm
C7 = 470.000 pF (ceramico) = 1.200 ohm
C8 = 100.000 pF (ceramico) R13 = 150 ohm
C9 = 1F .16 VI (elettrolitico)
C10 = 100.000 pF (ceramico) Varie
C11 = 100.000 pF (ceramico)
c12 = 470.000 pF (ce:amico) TR1 = BC109
c13 = 100 pF (ceramico) TR2 = BC109
TR3 = BC109
IC1 = 7812 (plastico)
Resistenze
R1
R2
R3
- 680 ohm
= 33.000 ohm
= 100.000 ohm
D1
D2
DL
s1
= 1N914 (diodo al silicio)
== 1N914 (diodo al silicio)
== diodo led (rosso)
= interruttore
R4 = 470 ohm ALIM. = 18Vcc

89
+ +
3

Fig.3 • Disegno in grandezza reale del circuito stampato sul quale deve essere realiz-
zato il modulo elettronico dello strumento di misura delle induttanze.

tre che dall'induttanza in esame, anche dalla resi- levano grossi problemi di calcolo e richiedono
stenza e dalla capacità del componente sotto con- lunghi tempi di intervento.
trollo. E, in minima parte, pure dalle perdite del- Sul mercato della strumentazione elettronica, esi-
la bobina, come, ad esempio, quelle del nucleo. stono attualmente degli strumenti molto comples-
Negli strumenti di espressione più semplice, dun- si, controllati a microprocessore, per i quali abili-
que, si è costretti a valutare a parte, attraverso tà ed esperienza si integrano nel programma ese-
difficili ed impegnative operazioni di misura, che guito da un microcalcolatore. Con questi stru-
non tutti sono in grado di condurre, quegli ele- menti la misura è rapida, precisa, inequivocabile
menti che, inevitabilmente, si mescolano assieme e facile da effettuare. Ma, come si può immagina-
ali 'induttanza. re, il loro costo è elevatissimo, dell'ordine dei mi-
Alle difficoltà, ora menzionate, se ne aggiunge lioni di lire!
un'altra, quella per cui gli strumenti a ponte non
riescono mai ad operare con frequenze superiori
alle poche migliaia di Hertz. 'Ovviamente con qual- UNA PROPOSTA VALIDA
che eccezione, come ad esempio il modello della
Helwett Packard, che in questo campo detiene il Per aggirare l'ostacolo, che indubbiamente si er-
record, potendo lavorare fino a 100.000 Hz. ge fra la misura dell'induttanza e le reali possibili-
Questo secondo inconveniente aggrava ulterior- tà del dilettante, abbiamo escogitato un espedien-
mente le operazioni di misura dell'induttanza, te che, molto economicamente, anche se con pre-
dato che il fattore di merito Q dipende largamen- cisione non esasperata, è in grado di soddisfare le
te dalla frequenza; inoltre, alcune componenti esigenze del laboratorio del lettore principiante e
parassite, difficilmente possono essere valutate di coloro che, nel coltivare l'hobby dell'elettroni-
quando non si dispone delle effettive frequenze ca, non possono o non vogliono sottoporsi a spe-
operative. Pertanto, ai principianti è assoluta- se eccessive.
mente sconsigliato l'uso di tali strumenti, che sol- In pratica si tratta di inserire la bobina di indut-

90
AL FREO.

u
> ---
ct
u
5
" 3
@
I 1 44/ Il ~ V)

z
u
' .....
·,q:

CIRCUITO
ELETTRONICO
I I "El#il )3
8
-..J

>
Li')
...,.-
> '<{
Le) C)

$ u

e
2
i
I#
-..J
a...,.

LX
e=
DL

Fig.4 • Piano realizzativo completo dello strumento di misura presentato in queste


pagine. Nel contenitore metallico sono inseriti il modulo elettronico e le quattro pile
piatte collegate in serie.

tanza incognita nel circuito di un oscillatore di sono variare leggermente rispetto a quelli ora ci-
precisione, di misurare, con un frequenzimetro, tati, a causa delle caratteristiche elettriche dei
la frequenza generata e poi, attraverso un sempli- componenti adottati in sede costruttiva, in parti-
ce calcolo, oppure tramite riferimento ad apposi- colar modo dei condensatori e dei transistor.
ta tabella, computare il valore di "L" della bobi-
na in esame.
Con questo sistema di misura non sussistono pro- LO STADIO OSCILLATORE
blemi di ricerca di equilibrio, mentre è consentita
la scelta della gamma di frequenze su cui operare. Lo stadio oscillatore, del circuito riportato in fi-
E questo è un vantaggio molto importante. gura 1, è composto dai due transistor TRI- TR2,
Il nostro progetto è stato concepito in modo da la- che sono montati nella configurazione ad emitto-
vorare sulle frequenze più significative per le bobi- re comune con uscita di collettore.
ne autocostruite, che sono quelle comprese fra i 10 Le oscillazioni, generate dal transistor TRI, rag-
KHz e i 30 MHz. Pertanto, facendo riferimento giungono il circuito oscillante, composto dalla
all'induttanza, il circuito riportato in figura 1 è in bobina LX e dal condensatore Cl. La bobina LX
grado di funzionare con bobine di induttanza rappresenta ovviamente il componente di cui si
compresa fra 0,025 H ed il valore massimo di vuol conoscere il valore induttivo.
250.000 H, pari a 250 mH. Ma i limiti esatti pos- Dal circuito oscillante, i segnali vengono prelevati

91
±. _EE
Fig.5- La taratura manuale del circuito
dello strumento consiste nel regolare il
trimmer R9, dopo aver inserito sulle due
boccole serrafilo il conduttore L, in mo-
do che sul frequenzimetro si possa leg-
gere il valore di frequenza riportato in al-
to a destra.

ed applicati, tramite il condensatore C3, alla base STADIO FINALE


del transistor TR2. Successivamente, dal colletto-
re di TR2 i segnali rifasati vanno a raggiungere il Il segnale, prelevato dal collettore di TR2, per
transistor amplificatore TR3, utilizzato con usci- mezzo dei due condensatori C6 e C7, giunge alla
ta di emittore. base del transistor amplificatore finale TR3, che è
Dall'emittore di TR2, parte del segnale viene ri- un ripetitore di emittore a guadagno di tensione
condotto, per mezzo del condensatore C4 e della unitario.
resistenza R4, all'emittore di TRI, con lo scopo Lo stadio finale è necessario per disaccoppiare
di realizzare un circuito di reazione positiva, ne- l'uscita del circuito dallo stadio oscillatore e per
cessario per innescare e mantenere le oscillazioni. adattare, con un elevato guadagno di corrente,
Per evitare l'insorgere di distorsioni, che potreb- l'impendenza d'uscita del circuito di figura I con
bero falsare le indicazioni del frequenzimetro, è quella d'entrata del frequenzimetro.
importante che il guadagno dei due stadi sia accu- Se lo stadio finale venisse eliminato, il carico ap-
ratamente controllato, ovvero dosato nella giusta plicato all'uscita, che nel nostro caso è rappresen-
misura. Perchè un guadagno eccessivo comporte- tato dal frequenzimetro, apporterebbe delle alte-
rebbe un contenuto di armoniche che verrebbero razioni al circuito oscillatore. Spesso, infatti, i
lette dal frequenzimetro, con il risultato di otte- frequenzimetri presentano una impedenza d'in-
nere delle misure completamente infondate. gresso abbastanza bassa, allo scopo di evitare
E perché un guadagno troppo basso non sarebbe l'impiego di collegamenti molto critici, tramite
in grado di innescare le oscillazioni. Pertanto, per cavi ad alta impedenza.
stabilizzare il guadagno, il segnale viene prelevato L'alimentazione del circuito è derivata dal collega-
in uscita per mezzo di C6 e del trimmer R9, rad- mento in serie di quattro pile piatte da 4,5 V cia-
drizzato con i due diodi al silicio DI - D2, livella- scuna, che compongono l'alimentatore a 18 Vcc.
to con il condensatore C5 ed applicato alla base In serie all'alimentatore è inserito il diodo led
di TRl. In questo modo si dispone di una tensio- DL, che informa l'operatore sullo stato elettrico
ne continua che stabilisce il preciso punto di lavo- del dispositivo. Ma si tratta, in questo caso, di un
ro di TRI. collegamento anomalo, perché il led rimane colle-

92
gato in serie a tutto il circuito, il quale deve assor- La semplificazione è stata resa possibile per il fat-
bire una corrente globale di 6 + 8 mA. Esso, quin- to che il valore capacitivo, nel nostro caso, è sem-
di, deve essere cablato soltanto quando si è certi pre lo stesso, ossia C = 1.000 pF.
che l'assorbimento assume il valore ora citato. Coloro che vorranno evitare le semplici operazio-
Perchè un cortocircuito accidentale lo brucerebbe ni matematiche di elevazione al quadrato della
subito. frequenza e della successiva divisione, potranno
L'alimentatore rimane stabilizzato tramite ICI e consultare la tabella riportata in figura 7, nella
gli elementi ad esso collegati. L'integrato è per- quale sono elencati i principali valori delle indut-
tanto uno stabilizzatore di tipo 7812. tanze delle bobine utilizzate dai dilettanti, in cor-
rispondenza di quelli delle frequenze indicate dal
frequenzimetro. Per i. valori intermedi, non elen-
MISURA DELL'INDUTTANZA cati nella tabella, si potrà procedere con un arro-
tondamento dei numeri antecedenti e successivi, a
Per valutare l'induttanza della bobina LX in esa- meno che non siano pretesi dati assolutamente
me, basta collegare il componente sulle boccole precisi.
disponibili all'entrata del circuito, chiudere l'in- Senza prendere in mano carta e penna, l'applica-
terruttore Sl per alimentare il dispositivo e legge- zione della formula potrà ancora essere effettuata
re sul frequenzimetro il valore della frequenza da servendosi di una calcolatrice tascabile. Coloro
questo indicata. A questo punto basta applicare invece che si trovano in possesso di un computer,
la seguente, semplice formula: potranno inserire nell'apparecchio il programma
riportato in figura 8, allo scopo di leggere il valo-
LX = 25,33: f° re induttivo ricercato con la massima rapidità.
nella quale LX rimane espressa in microhenry
(µH), mentre la frequenza ''f', letta sul frequen- REALIZZAZIONE PRATICA
zimetro, si intende computata in megahertz
(MHz). La realizzazione pratica del dispositivo di misura
Questa formula considera già il valore capacitivo dell'induttanza delle bobine si esegue servendosi
"C" citato in picofarad (pF) nella misura di di un contenitore metallico, di grandezza tale da
1.000 pF. Altrimenti, l'espressione matematica contenere agevolmente le quattro pile da 4,5 V,
avrebbe assunto questa modificazione: collegate in serie tra di loro, in modo da erogare
la tensione continua di alimentazione di 18 V,
LX = 25.330 : (C xP) cos1 come indicato nello schema costruttivo ri-
portato in figura 4. Dentro lo stesso contenitore
nella quale LX è stabilita in microhenry H), C metallico, dunque, rimangono inseriti il modulo
in picofarad (pF) ed f in megahertz (MHz). elettronico e le pile.

BOBINE
i L

R
lc

Fig.6 • Tutte le bobine di qualsiasi tipo esse siano, possono considerarsi come dei
circuiti elettrici nei quali sono presenti tre grandezze: l'induttanza L, la resistenza R
e la capacità C (schema riportato a destra). L'induttanza è ovviamente la componen-
te principale, le altre due sono secondarie e si riferiscono alla resistenza del filo con
cui è costruita la bobina e alle capacità parassite distribuite tra i conduttori.

93
Fig.7 • Tabella di corrispondenze
fra i valori delle frequenze letti
sul frequenzimetro e quelli delle
induttanze delle bobine in esa-
me sul dispositivo descritto nel
testo.

La composizione del modulo elettronico va effet- tre elementi: due boccole, il diodo led e l'interrut-
tuata secondo lo schema pratico di figura 2, dopo tore. Le due boccole serrafilo, sulle quali si colle-
aver costruito il circuito stampato, il cui disegno gano i terminali della bobina LX di cui si vuol co-
in grandezza reale è riportato in figura 3. noscere il valore induttivo, dovranno essere ap-
Le pile dovranno essere unite fra loro mediante plicate in un punto della parte anteriore del con-
nastro adesivo ed il blocco cos1 ottenuto verrà in- tenitore assai vicino ai terminali 1-2 del modulo
collato sul contenitore, servendosi preferibilmen- elettronico, allo scopo di consentire la realizza-
te di nastro biadesivo, cioè adesivo su entrambe le zione dei due collegamenti tramite conduttori
facce. molto corti. Nessun problema invece sussiste per
Sulla parte posteriore del contenitore è fissato il l'applicazione del diodo led, montato in apposito
solo bocchettone BNC, il quale, tramite un cavo contenitore, e per l'interruttore Sl.
di raccordo tipo RG58, dovrà essere collegato Facciamo presente che, dovendo la capacità tota-
con il bocchettone d'entrata del frequenzimetro. le, collegata in parallelo alle boccole LX, assume-
Sulla parte frontale del contenitore sono presenti re il valore di 1.000 pF, qualora un tale valore
94
la quale si deve far riferimento alla figura 5.
Sulle boccole d'entrata del dispositivo che, come
12 PRINT "E" si vede in quel disegno, sono di tipo a serrafilo,
22 INPUT F occorre collegare un filo conduttore di rame, la
O LET L=25.33/FF cui forma e le cui dimensioni espresse in millime-
40 PRINT L tri, sono riportate in alto a sinistra di figura 5.
550 GOT 10 Fatto ciò, si accende l'apparecchio, già collegato
con il frequenzimetro e si regola R9 fino a far
scomparire dal frequenzimetro qualsiasi indica-
Fig.8 • Programmino per computer in "BASIC" suggeri- zione di frequenza. Quindi si fa ruotare in senso
to nel testo a quei lettori che, per evitare il pur semplice inverso, ma molto lentamente, la vite di regola-
calcolo, vogliono conoscere con immediatezza e preci-
sione il valore dell'induttanza della bobina in esame. zione del trimmer fino a far riapparire le indica-
zioni e tenendo conto che il punto di innescò sulla
frequenza più alta è quello più esatto. Lo stru-
mento dovrebbe dare un'indicazione compresa
fra i 30 MHz e i 32 MHz.
Per controllare l'esattezza del funzionamento del
fosse difficilmente raggiungibile, è sempre possi- dispositivo e quella dei semplici calcoli alla cui
bile sostituire il condensatore C2, di tipo a mica, esecuzione è chiamato l'operatore, conviene ac-
con un compensatore a mica da 50: 150 pF. Tut- quistare alcune bobine per alta frequenza, di pre-
tavia, prima di ricorrere alla sostituzione di C2, ciso valore induttivo. Per esempio da 0,5 H, 1
sarà bene valutare la capacità complessiva sulle H, 2,5 H, 5 H, 10 H, 250 H, 500H, 1.000
boccole LX, dopo aver montato, per C1-C2, due H (d mH), 2.500 H (2,5 mH), 5.000 H (5
condensatori a mica, rispettivamente del valore di mH), IO mH, 25 mH, 50 mH, 100 mH. Ovvia-
800 pF e 100 pF. E questo controllo si effettua mente non tutti i valori ora citati sono necessari
applicando sulle due boccole una bobina di tipo per il controllo del funzionamento corretto del di-
commerciale da lHe leggendo, sul frequenzime- spositivo, ma soltanto alcuni di essi.
tro il corrispondente valore di impedenza, che de- Si tenga conto che le bobine di tipo commerciale
ve essere di 5 MHz circa. presentano generalmente una tolleranza del 10%
In caso contrario, si dovra sostituire il condensa- e che lo stesso circuito da noi concepito possiede
tore C2 con altro componente, sempre dello stes- un'induttanza residua, del valore di 0,01 H, os-
so valore capacitivo e con tolleranza dell' 1%, ov- sia praticamente trascurabile per la maggior parte
viamente di tipo a mica. Facciamo presente che delle misure, ma non per quelle in UHF.
per C1-C2 si possono pure utilizzare i condensa- Durante l'impiego del nostro strumento, potrà
tori tipo NPO. capitare che alcune bobine, poste sotto controllo,
non consentano una lettura stabile dei valori
esposti dal frequenzimetro. Ciò starà a significare
MESSA A PUNTO E CONTROLLI che quelle bobine sono caratterizzate da un fatto-
re di merito "Q troppo basso e sono quindi
Sul nostro prototipo, a montaggio ultimato, ab- componenti da scartare. Per esempio, una bobina
biamo controllato alcuni valori di tensione per composta da tre spire di filo di diametro da 0,2
mezzo di un tester da 20.000 ohm x volt, ritenen- mm, avvolte a selenoide di diametro di 8 mm,
do che questo strumento sia il più comune fra tut- funziona male per il motivo che il filo conduttore
ti i lettori. vanta una resistenza R troppo elevata rispetto al-
Sulle basi di TRl e TR2 abbiamo rilevato 0,7 V; la frequenza F. Il funzionamento di quella stessa
sulla base di TR3 abbiamo misurato 0,2 V. Sul bobina diventa corretto, invece, se la si riavvolge
collettore di TRl abbiamo trovato 12 V, su quello con filo di diametro diverso. Anche il valore attri-
di TR2 soltanto 3 V. Sugli emittori di TRl e TR2 buito alla resistenza R13 può essere causa di lettu-
si sono riscontrati 0,1 V, sull'emittore di TR3 in- re instabili sul frequenzimetro. In tal caso si do-
vece abbiamo individuato il valore di 1,3 V. La vranno effettuare alcune prove sperimentali con
tensione di 12 V è stata rilevata all'uscita di ICl. resistenze di valore compreso fra i 150 ohm e i
In realtà, sulla base di TR3 sono presenti 2 V, ri- 470 ohm, con riferimento alla sensibilità del fre-
spetto a massa, ma la resistenza di polarizzazione quenzimetro impiegato. Durante le nostre prove
Rl l, da 2,2 megaohm, non sopporta come carico di laboratorio, il valore di 150 ohm, attribuito al-
un tester da 20.000 ohm x volt e falsa la lettura la resistenza Rl3, si è rivelato ottimo nell'accop-
dello strumento adottato. piamento del dispositivo con tre frequenzimetri
Veniamo ora alla regolazione del trimmer R9, per di tipo diverso.

95
LE PAGINE DEL
cE
e7
AMPLIFICATORE
MICROFONICO
In tutti i settori amatoriali della radiofonia, è as- la caratterizzazione timbrica della voce umana,
solutamente superfluo trasmettere segnali ad alta non offrono alcun contributo positivo alla com-
fedeltà, perché questi comportano soltanto una prensibilità dell'espressione vocale. Trasmetten-
sottrazione di potenza reale al segnale utile, a tut- do, dunque, una sola porzione di frequenze, si ot-
to scapito della penetrabilità. Infatti, durante i tiene certamente una voce alquanto anonima, ma
collegamenti radio, si preferisce filtrare le fre- sicuramente più comprensibile, soprattutto per-
quenze al di sopra dei 3.000 Hz e al di sotto dei ché tutta la potenza disponibile viene concentrata
300 Hz, onde evitare di trasmettere le armoniche sul segnale utile, mentre si evita di sprecare ener-
vocali che, pur essendo le dirette responsabili del- gia radioelettrica per una illusoria riproduzione

Sono molte e svariate le occasioni in cui conviene esaltare il


segnale di bassa frequenza all'ingresso della stazione ricetra-
smittente, anche se i segnali inviati nello spazio sono un poco
distorti ed arricchiti con frequenze spurie.

96
CARATTERISTICHE: GUADAGNO: 25 mV imput
2,5 V output
100 volte in tensione
CONSUMO: 1 mA
ALIMENT.: 9 Vcc

Realizzatelo per i vostri collegamenti notturni, quando siete


costretti a parlare sotto voce.

Conferite una maggior forza penetrativa ai segnali irradiati


con il ricetrasmettitore.

audio ad alta fedeltà. ti operatori dicono, più "presenza". D'altra par-


Ma i segnali trasmessi nello spazio non diventano te, in talune occasioni, il microfono amplificato è
più penetranti soltanto quando sono opportuna- addirittura necessario. Basti pensare ai molti col-
mente filtrati, bensì in virtù dell'impiego, sempre legamenti radio, sulle lunghe distanze, effettuati
più diffuso fra gli appassionati della banda citta- nelle ore notturne, quando si deve parlare sotto
dina, di microfoni amplificati, come quello pre- voce per non disturbare la quiete o il sonno di pa-
sentato in queste pagine e che consigliamo di rea- renti o vicini di casa.
lizzare, a tutti coloro che seguono con interesse
questa rubrica, se non altro per trarne nuovi mo-
tivi di argomentazione tecnica quando si è "in
aria''. FUNZIONAMENTO DEL CIRCUITO
È vero che, amplificando il segnale di bassa fre-
quenza, all'ingresso del ricetrasmettitore, lo si so- L'amplificatore microfonico, il cui circuito teori-
vraccarica, con il risultato di irradiare poi delle co è quello riportato in figura 1, è un semplice di-
onde elettromagnetiche lievemente distorte e ar- spositivo, pilotato con un solo transistor, che de-
ricchite con frequenze spurie, ma è altrettanto ve- ve essere realizzato in un piccolo contenitore me-
ro che i segnali acquistano più forza o, come mo!- tallico, da inserire fra il microfono del ricetra-

97
TR1

t
R3
mcro

4
% C4 cavo
_

r
all'RTX
4. 8% 57 ne

€32
gndrr-iptt
.7
RI 9y
O
c3y
;---- - ----~(~og
y
i

I
"e
gnd-i 'ptt

I
-- I

Fig.1 • Circuito elettrico dell'amplificatore da interporre fra il bocchettone originale


del microfono della stazione ricetrasmittente e l'entrata di questa. Con il potenzio-
metro R1 si regola il livello audio nella misura più adatta all'esercizio pratico con
J'RTX. Una pila da 9 V è sufficiente per alimentare questo piccolo e semplice dispo-
sitivo.

----COMPONENTI----
Condensatori R2 = 2,2 megaohm
R3 = 3.900 ohm
C1 = 5.000 pF (ceramico)
c2 = 1 F (ceramico)
C3 = 5.000 pF (ceramico) Varie
C4 = 1 F
(ceramico)
TR1 = BC109
51 = interrutt.
Resistenze ALIM. = 9 Vcc
R1 = 10.000 ohm (potenz. a variaz. log.)

smettitore e l'entrata della stazione CB. Tutto ciò tasto stesso, ma interessa soltanto il segnale di
è chiaramente illustrato in figura 4. Tuttavia, an- bassa frequenza "bf" presente sul bocchettone
cor prima di esporre gli elementi costruttivi del d'entrata E. Questo stesso segnale è disponibile
nostro elementare apparato di amplificazione, poi, dopo aver subìto il regolare processo di am-
cercheremo, qui di seguito, di interpretare detta- plificazione, sull'uscita U, rappresentata da un
gliatamente il funzionamento del circuito di figu- bocchettone, che deve essere perfettamente ugua-
ra l, accennando pure ad alcune sue evoluzioni le a quello originale applicato al cavo del micro-
imposte da esigenze particolari. fono, in modo da potersi regolarmente innestare
Come si può subito notare, il collegamento relati- sulla presa per microfono del ricetrasmettitore.
vo al tasto di commutazione PTT, conserva tutte Le due espressioni reali, relative al bocchettone
le sue originali caratteristiche, ossia il circuito d'entrata E e a quello d'uscita U, sono visibili
amplificatore non interferisce in alcun modo sul nello schema pratico di figura 1.
98
CAVO SCHERMATO

SCATOLA ALLUMINIO

BOCCHETTONE
CAVO

USCITA

Fig.2 - Piano costruttivo dell'amplificatore per microfono realizzato dentro un conteni-


tore di alluminio. Il cavo schermato deve essere utilizzato per i collegamenti fra il po-
tenziometro R1 e il bocchettone d'entrata E (bf), e fra C3-C4-massa e il bocchettone
volante d'uscita. La pila di alimentazione è inserita dentro il contenitore metallico.

AMPLIFICATORE BF duzione industriale, ma ogni lettore deve decidere


poi per proprio conto se questo valore determina
Il segnale di bassa frequenza, proveniente dal mi- i risultati auspicati, ricordando che ad un aumen-
crofono originale del ricetrasmettitore, viene ap- to capacitivo corrisponde una maggiore attenua-
plicato, tramite il bocchettone d'entrata E, sui zione delle alte frequenze. II cortocircuito delle
terminali del condensatore Cl, il quale funge da alte frequenze avviene verso massa, dove un ter-
elemento equalizzatore della risposta in frequen- minale di Cl è collegato.
za, con l'eliminazione delle. frequenze altissime e Una funzione analoga è svolta dal condensatore
l'attenuazione di quelle alte, allo scopo di elimi- C3, collegato fra il conduttore d'uscita dei segnali
nare fischi e suoni sibilanti dal segnale trasmesso. di bassa frequenza amplificati e massa. Anche
Il valore di 5.000 pF, attribuito al condensatore questo componente, dunque, per il quale è stato
Cl nell'apposito elenco componenti, deve consi- suggerito lo stesso valore di 5.000 pF, deve subi-
derarsi indicativo, giacché esso potrà essere cam- re, in subordinazione, le stesse varianti attribuite
biato a discrezione dell'operatore. Infatti il gene- a Cl. Naturalmente, le variazioni capacitive di
rico valore di 5.000 pF, da noi consigliato, si C3 debbono avvenire soltanto se quelle effettuate
adatta alla maggior parte dei microfoni e dei rice- su Cl sono state abbastanza rilevanti. Perché è
trasmettitori, di tipo commerciale, di attuale pro- sempre più conveniente regolarizzare il segnale in

99
cavo scherm.

--------,

1%, BOCCH.
MICRO Fig.3 • Schema teorico dei collegamenti, fra mi-
crofono, commutatore PTT e bocchettone, nor-
CAVO malmente adottati nei ricetrasmettitori dilet-
MICRO tantistici ed amatoriali.

entrata e lasciare integro quello in uscita, onde IL TRANSISTOR BC109


evitare il pericolo di sovraccarichi, inneschi e di-
storsioni. Si è detto che i due condensatore Cl e C3 svolgo-
Una volta privato delle alte frequenze, ossia dopo no compiti di filtraggio rispetto alle alte frequen-
aver subito il necessario filtraggio, il segnale si ze. Ora dobbiamo aggiungere che i condensatori
presenta sui terminali del potenziometro Rl, che C2 e C4 svolgono anch'essi un'azione di filtrag-
funge da regolatore di livello. Infatti, a seconda gio, perché sono dimensionati in modo da non la-
della posizione del cursore, è possibile prelevare sciar passare le frequenze bassissime, che rende-
da Rl una percentuale di tensione rappresentati- rebbero cupa e poco intellegibile la voce. Dunque
va del segnale proveniente dal microfono, più o C2 e C4 svolgono compiti analoghi ed oltre che
meno alta, la quale, tramite il condensatore di ac- intervenire positivamente sulla chiarezza della vo-
coppiamento C2, viene applicata alla base del ce attenuano eventuali ronzii di rete, sia a 50 Hz
transistor TRl. che a 100 Hz, scongiurando ogni presenza del fa-
Il condensatore C2 ha il compito di isolare la ten- stidiosissimo "rumore rosa" o di tipo "pop-
sione continua di polarizzazione di base del tran- corn", sempre presente nell'impiego di transistor
sistor TRl proveniente dall'alimentatore, che po- ad amplificazione molto spinta di segnali bassi,
trebbe raggiungere e danneggiare il microfono. come accade appunto per il BC109.

ricetrasmett.

[E
l
ampi.
O
ls f] & 0

Fig.4 • Collegamento operativo dell'amplificatore inserito in una comune ricetra-


smittente.

100
A

B
Fig.5 • I due diagrammi, qui riportati, interpretano analiti-
camente i segnali di bassa frequenza applicati all'entra-
ta del ricetrasmettitore, senza essere stati sottoposti al
processo di amplificazione (A) e dopo aver subito un'am-
plificazione, pari a circa cento volte, tramite il dispositivo
descritto nel testo (B).

Il transistor amplificatore TRl è montato nella mente diminuisce la tensione con cui è alimentata
classica configurazione ad emittore comune. tale resistenza e la tensione sulla base di TRl ten-
Questo significa che il segnale si applica alla base de a diminuire. Gli aumenti di corrente di collet-
del componente e lo si preleva amplificato dal suo tore, pertanto, vengono automaticamente contra-
collettore, mentre l'emittore rimane in comune stati.
tra l'entrata e l'uscita. La resistenza R3 è stata dimensionata in modo da
ridurre la tensione, sul collettore di TRl, ad un
valore metà di quello della tensione di alimenta-
IL PUNTO DI LAVORO DI TR1 zione ed anche per minimizzare il rumore dello
stadio e trasferire il massimo segnale all'uscita del
Per stabilizzare e polarizzare in corrente continua circuito, cioè per raggiungere la maggior amplifi-
il punto di lavoro del transistor TRl, si è provve- cazione.
duto al collegamento della resistenza R2, da 2,2 Come è noto, il rumore generato dal processo di
megaohm, fra il collettore e la base del semicon- amplificazione dipende in gran parte dalla scelta
duttore, anziché fra la base e la linea di alimenta- del punto di lavoro in continua assegnato al tran-
zione positiva del circuito. In questo modo, infat- sistor. E poiché in commercio esiste una grande
ti, si realizza una controreazione ed un eventuale varietà di transistor con la stessa sigla BC109,
aumento della corrente di collettore, per deriva può accadere che il valore ohmmico della resi-
termica o per variazione della tensione di alimen- stenza R3 sia suscettibile di qualche ritocco, ov-
tazione. Comunque, con il valore da noi prescrit- viamente allo scopo di raggiungere il valore di
to per R2, la tensione di polarizzazione di base as- tensione prima citato.
sume il valore di 0,65 V circa. Ma vediamo più Nel caso di impieghi particolari del circuito del-
dettagliatamente gli effetti pratici della resistenza l'amplificatore di figura 1, quando questo può es-
R2 e notiamo che agli aumenti della corrente di sere influenzato da forti escursioni termiche, con-
collettore di TRl corrisponde una caduta mag- viene provvedere ad un'ulteriore stabilizzazione
giore di tensione sui terminali di R3; conseguente- del punto di lavoro del transistor TRl, inserendo,
101
R3

Fig.6- Per inserire, nel circuito dell'amplificatore, un indica-


tore luminoso dello stato di acceso-spento del dispositivo,
occorre realizzare il circuito qui presentato, che consiste nel
collegamento di una resistenza e di un diodo led in parallelo
con l'alimentatore.

in serie con l'emittore, una resistenza da 470 ohm, l'amplificatore, sarà quella di consultare losche-
collegata in parallelo con un condensatore elet- ma elettrico contenuto nel manuale di accompa-
trolitico da 10 F - 10 VI, con il terminale negati- gnamento del ricetrasmettitore, con lo scopo di
vo rivolto verso massa, che nel nostro caso è rap- interpretare esattamente la disposizione dei con-
presentata dalla linea di alimentazione negativa. duttori che collegano il microfono con il bocchet-
Così facendo, si aumenta la controreazione in tone normalmente innestato sull'entrata dell'RTX.
continua, senza peraltro alterare il guadagno del- Di solito, tuttavia, i collegamenti sono quelli ri-
lo stadio. prodotti nello schema di figura 3. In ogni caso,
all'atto dell'acquisto dei due bocchettoni, ma-
schio e femmina, presenti nello schema pratico di
MONTAGGIO DELL'AMPLIFICATORE figura 2, occorrerà controllare che questi siano
perfettamente uguali, strutturalmente e nella loro
La realizzazione pratica dell'amplificatore micro- funzione elettrica, a quello originale collegato al
fonico si ottiene nel modo indicato in figura 2, microfono.
servendosi di un contenitore metallico in funzio- Una volta individuati i conduttori sullo schema
ne pure di schermo elettromagnetico e conduttore teorico del ricetrasmettitore e sul bocchettone del
della linea di massa. microfono, occorrerà porre su questi un contras-
Una morsettiera a sei terminali, fissata in posizio- segno e cominciare poi a collegare il conduttore
ne centrale, consente di irrigidire alcune parti cir- "bf", poi quello "gnd" (ground = massa) e per
cuìtali e di semplificare il cablaggio. ultimo il "ptt", che è un filo passante, come chia-
La disposizione dei principali componenti del- ramente indicato nello schema di figura 3.
l'amplificatore deve essere effettuata in modo ta- Inserendo il bocchettone del microfono sull'en-
le che sulla parte anteriore del contenitore com- trata del nostro amplificatore ed il bocchettone
paiano i seguenti elementi: il bocchettone d'en- d'uscita di questo sull'entrata del ricetrasmettito-
trata, il regolatore di livello audio (volume sono- re, si realizza il collegamento operativo del siste-
ro) Rl e l'interruttore S1. ma illustrato in figura 4.
Naturalmente, la prima operazione che il lettore Facciamo prensente che, all'atto dell'acquìsto del
dovrà eseguìre, prima di iniziare il montaggio del- transistor BC109, questo potrà essere siglato con
102
L

Fig.7 • Disegni interpretativi dell'esatta posizione dei tre


elettrodi di emittore-base-collettore nel transistor BC109 im-
piegato in funzione di amplificatore nel dispositivo descritto
nel testo. La lettera L indica la linguetta metallica che funge
da elemento guida nell'individuazione dei reofori.

una lettera finale "B o C", che caratterizza la l'interruttore S1 e la pila di alimentazione da 9 V,
classe di guadagno. In questo caso consigliamo di una resistenza di limitazione di corrente da 1.000
preferire la classe C, che vanta un guadagno più ohm e un diodo led in funzione di spia.
elevato, anche se la classe B è in grado di offrire Ovviamente, quando il diodo led DL rimane ac-
buoni risultati. ceso, l'operatore resta informato sulla condizione
Coloro che dovessero incontrare difficoltà nel re- elettrica del circuito in funzione. E ciò può evita-
perimento commerciale del transistor BC109, po- re di dimenticare l'amplificatore acceso quando
tranno far uso del BC108C e del BC107C, anche non si fa uso di esso.
se il rumore di fondo, generato da questi transi- Ai lettori principianti ricordiamo che il diodo led,
stor, è leggermente più alto. per il quale conviene servirsi di un componente di
Per quanto riguarda l'alimentazione, ricordiamo color rosso, è un elemento polarizzato, dotato di
che, essendo l'assorbimento di corrente limitato anodo e di catodo, che deve essere inserito nel cir-
ad 1 mA, l'impiego di una sola pila da 9 V è suffi- cuito con il catodo rivolto verso massa e l'anodo
ciente per garantire una lunga autonomia di fun- verso la linea di alimentazione positiva.
zionamento dell'amplificatore. In pratica, l'elettrodo di catodo di un diodo led è
facilmente riconoscibile per essere più corto di
quello di anodo. Inoltre, la presenza di una tacca
o di un incavo, sul corpo del componente, funge
UN LED.SPIA da elemento guida, inequivocabile, per l'indivi-
duazione certa del conduttore di catodo. Molti
Coloro che volessero arricchire il montaggio del- tecnici riconoscono immediatamente il condutto-
l'amplificatore con un indicatore ottico, potran- re di catodo osservando in trasparenza il diodo
no realizzare la variante circuitale riportata in fi- led, dentro il quale il catodo corrisponde alla par-
gura 6, che consiste nel collegare, in parallelo con te che presenta le maggiori dimensioni.
103
CORSO DI
8° PUNTATA

Il metodo dinamico di ricerca dei guasti, in un ra-


dioricevitore o amplificatore di bassa frequenza,
tramite il signal tracer, consiste nel prelevare, dai
vari punti dell'apparato in riparazione, il segnale
radio, di rivelarlo amplificarlo e farlo ascoltare
attraverso una cuffia o un altoparlante. L'uso di
ARGOMENTI TRATTATI questo strumento di laboratorio, dunque, è ana-
logo a quello dell'iniettore di segnali, ma la diffe-
renza tra i due dispositivi è sostanziale. Perché
l'iniettore di segnali applica nei circuiti sotto esa-
1 ° - Il signal tracer me delle frequenze da esso generate e le fa ascol-
tare, sotto forma di suono, attraverso Paltopar-
lante originale del ricevitore radio o dell'amplifi-
2°. Struttura dello strumento catore BF, mentre il signal tracer preleva i segnali
che percorrono gli stadi del circuito radio e li tra-
3°. Uso dello strumento duce in suono attraverso un suo proprio trasdut-
tore acustico.
4°. Sonda AF · BF Un'ulteriore differenza, che caratterizza i due
metodi dinamici di indagine sui circuiti radioelet-
trici, è la seguente: l'iniettore di segnali viene im-
5° - Esame dello stadio AF piegato, attraverso i successivi stadi, a partire
dall'altoparlante, per arrivare via via sino al cir-
6°. Controllo dell'oscillatore cuito d'entrata della radio; il signal tracer va col-
legato al primo stadio di alta frequenza, per scen-
dere poi progressivamente fino all'altoparlante. I
7°. Esame dello stadio MF due interventi, quindi, si realizzano attraverso
percorsi analoghi ma di senso opposto. E appena
8°. Esame dello stadio BF

Il signal tracer è uno strumento di ricerca dei guasti nei radiori-


cevitori e negli amplificatori di bassa frequenza secondo il me-
todo dinamico. Con esso si prelevano, si amplificano e si
ascoltano, attraverso un trasduttore acustico, i segnali che in·
teressano le diverse sezioni degli apparati radioriceventi.

104
AVVIAMENTO ALLE
RADIORIPARAZIONI
ci si accorge della mancanza di segnale in altopar- re BF, normalmente realizzato con integrato, am-
lante, si procede con l'esame delle tensioni, tra- plifica tutti i segnali prelevati dalla sonda, mentre
mite il tester, nel punto o nella sezione circuitale l'altoparlante li trasforma in voci e suoni, rima-
individuata. nendo muto quando la sonda non preleva alcun
segnale. Si può dire, quindi, che il signal tracer si
presenta, prevalentemente, sotto l'aspetto di un
AMPLIFICATORE BF comune amplificatore, di facile realizzazione pra-
tica ma di impiego assai meno agevole dell'iniet-'
Schematicamente, il signal tracer può essere dise- tore di segnali, proprio per la presenza dell'alto-
gnato nel modo riportato in figura 1, attraverso parlante che ne condiziona, in maggior misura, le
tre elementi principali: una sonda, un amplifica- dimensioni costruttive. E infatti, allo stato attua-
tore di bassa frequenza e un altoparlante. La son- le delle tecniche professionali, nel laboratorio di
da è commutabile su due diverse posizioni, a se- radioriparazioni, l'iniettore di segnali vanta una
conda che i circuiti dai quali si prelevano i segnali precedenza assoluta sul signal tracer, che viene
siano di alta o di bassa frequenza. L'amplificato- utilizzato soltanto per un'analisi sonora, abba-

105
SONDA BF
p e

I I

I I
1- - - ·- - - _ _J

-
I
L_
re I I
J

SONDA RF

Fig.1- Schema teorico, illustrato attraverso tre elementi successivi di maggior rilie-
vo, della composizione di un signal tracer. Sulla sinistra è indicata la sonda, al cen-
tro l'amplificatore di bassa frequenza e sulla destra il trasduttore acustico, che può
essere rappresentato da un auricolare, una cuffia o un altoparlante.

stanza rapida, dei segnali che percorrono i vari tuata col puntale che assicura la conduzione di-
circuiti degli apparati riceventi ed audioriprodut- retta dei segnali prelevati dai dispositivi in ripara-
tori. Oggi, per individuare i guasti, la maggior zione.
parte degli operatori fa uso dell'iniettore di se- I diagrammi riportati in figura 2 rappresentano
gnali e del tester, perché con il primo si localizza, analiticamente i due principali segnali presenti nel
con grande immediatezza ed agevolmente, la zo- ricevitore radio. In A è indicata la configurazione
na circuitale non funzionante, con il secondo si dei segnali radio captati dall'antenna ricevente e
individua il componente che si è guastato o il con- già mescolati con quelli generati dall'oscillatore
duttore interrotto. locale del ricevitore radio. In B è riportata
l'espressione analitica del segnale di bassa fre-
quenza rivelato e depauperato di ogni componen-
SONDA AF • BF te AF.
Come si sa, tutti i segnali radio in arrivo nei cir-
L'entrata del signal tracer è rappresentata, per cuiti d'entrata dei ricevitori radio vengono com-
quanto è possibile notare in figura 1, da una son- mutati in un segnale avente uno stesso valore di
da commutabile per mezzo di un semplice com- frequenza, che normalmente si aggira intorno ai
mutatore ad una via e due posizioni. In una delle 455 KHz e che prende il nome di media frequenza
due posizioni, quella più in alto in figura 1, il col- (ME).
legamento tra i segnali prelevati dalla sonda e Quando i segnali di media frequenza vengono
l'entrata dell'amplificatore di bassa frequenza è trasformati in quelli di bassa frequenza (BF), il
diretto; nell'altra posizione, sul percorso dei se- loro valore di frequenza, come indicato in figura
gnali è inserito un diodo al germanio con funzioni 2, oscilla fra i 40 Hz e i 5.000 Hz circa.
di elemento rivelatore dei segnali radio.
La commutazione della sonda'. si è resa necessaria
per far lavorare correttamente l'amplificatore ESAME DELLO STADIO AF
BF, sul cui ingresso non si possono applicare i se-
gnali di bassa frequenza. Pertanto, quando con il Vediamo ora come si analizza lo stadio di alta
signal tracer si esplorano gli stadi del ricevitore frequenza per mezzo del signal tracer il quale, ov-
radio percorsi da segnali di alta o di media fre- viamente, deve essere commutato in entrata sul
quenza, lo strumento deve essere commutato sul puntale rivelatore, quello collegato in serie con il
puntale in cui è inserito il diodo rivelatore (punta- diodo rivelatore al germanio.
le disegnato più in basso in figura 1); mentre Collegato il puntale dello strumento con il punto
quando si analizzano gli stadi di bassa frequenza, 1 dello schema di figura 3, ossia con la base del
e ciò vale pure in sede di riparazione di audiori- transistor TRl, che rappresenta il transistor am-
produttori, la commutazione deve essere effet- plificatore AF-miscelatore, attraverso l'altopar-
106
+
~ BF..40•5000hz
B o •

Fig.2 • Questi sono i due tipi di segnali che maggiormente interessano i circuiti dei
ricevitori radio e che possono essere commutati in suono attraverso il signal tracer.
In A è riportato il diagramma rappresentativo dei segnali MF modulati, che presen-
tano sempre uno stesso valore di frequenza, in B è riportato il diagramma caratteri-
stico di un segnale di bassa frequenza.

ELETTRONICA
PRA'T[E:A
ssue sunne
DI ELETTRONICA -RADIO - OM -27 Ha Il \(UI
IL FASCICOLO ARRETRATO
ESTATE 1986
PERIODO MEN SE SPD N ANA POST GA S /r8 L3so0
Mio xv-N 7/ -LGuv AGor0 1se6
È un numero speciale di teoria e applicazioni varie,
DIDATTICA NUMERO SPECIALE appositamente concepito per i principianti che vogliono
ED APPLICAZIONI ESTATE '86 apprendere, in casa propria, quegli elementi che consen-
tono di costruire, collaudare e riparare molti apparati
elettronici.

Il contenuto e la materia trattata fanno di questo fascico-


lo un vero

MANUALE-GUIDA
al prezzo di L. 4.000

Chi non ne fosse ancora in possesso, può richiederlo a:


ELETTRONICA PRATICA - 20125 MILANO - Via Zuretti,
MANUALE - GUIDA 52, inviando anticipatamente l'importo di L. 4.000 a
mezzo vaglia postale, conto corrente postale n. 916205
PER ELETTRODILETTANTI o assegno bancario.

107
C3
LA
T
V --ME1_-
LO
-----,
I
I

--------
',--
SINT,

Fig.3 • Esempio di stadio di alta frequenza di un ricevitore radio nel quale sono nu-
mericamente indicati i punti in cui si deve applicare il puntale del signal tracer.

!ante del signal tracer si debbono ascoltare alcune dal!' antenna, producono il segnale di media fre-
emittenti locali, ma in misura debole e confusa. quenza, si effettua nel modo indicato nello sche-
Se ciò si verifica, si deve dedurre che il circuito ma di figura 4. Pertanto, per questo tipo di pro-
d'antenna e quello di sintonia sono efficienti. Se va, il signal tracer non serve o, meglio, serve sol-
invece non si ode nulla, è ovvio che sussiste un tanto la sonda di questo. Tuttavia, qualora la
guasto in questo settore del ricevitore radio. Per sonda fosse incorporata nello strumento, convie-
esempio è interrotta l'antenna di ferrite, oppure è ne costruire una sonda ausiliaria, composta allo
a massa la presa di antenna o, ancora, il conden- stesso modo di quella del signal tracer ed appli-
satore variabile è in cortocircuito. caria sull'emittore del transistor convertitore di
Una volta accertato il regolare funzionamento dei frequenza. L'uscita della sonda va poi collegata
circuiti d'entrata, il signal tracer va applicato sul con i puntali di un tester commutato nelle misure
punto contrassegnato con la lettera X nello sche- voltmetriche e nella portata più bassa, quella di
ma di figura 3, allo scopo di constatare se l'oscil- 100 mV o di 1 V fondo-scala. Ora, osservando la
latore locale funziona. scala del tester, se il transistor convertitore oscilla
regolarmente, si dovrà notare una certa deviazio-
ne dell'indice. Altrimenti l'indice non si sposta
dalla sua posizione iniziale.
L'OSCILLATORE LOCALE Durante questa prova, può capitare che l'indice
del tester dimostri una tendenza a spostarsi verso
Il controllo dell'oscillatore locale, cioè il genera- sinistra. Ciò dipende dal tipo di semionda rettifi-
tore di segnali che, sommati con quelli captati cata dal diodo al germanio contenuto nella son-
108
l V fs

SPINA

Fig.4 • Per verificare la presenza dei segnali AF generati dall'oscillatore locale del-
l'apparecchio radio, è necessario servirsi di una sonda e di un tester, come ampia-
mente descritto nel testo.

da, che può essere positiva o negativa. Basta però interrotta, assenza di tensioni, disaccordo dei cir-
invertire tra loro le posizioni dei puntali del tester cuiti d'entrata e di oscillatore od anomalie all'in-
per far funzionare regolarmente Io strumento. terno del transistor TRl.
Il motivo per cui si ricorre al sistema di controllo Se si applica la sonda all'entrata della prima me-
illustrato in figura 4, anziché all'uso normale e dia frequenza (MFl), il segnale assume quasi la
completo del signal tracer, nel caso di necessità di stessa intensità di quello prelevato dal collettore
verifica dell'oscillatore locale del ricevitore radio di TRl. Ma appare un po' più debole quando la
è di facile intuizione. Il segnale del!' oscillatore lo- sonda viene collegata con l'uscita di MFl. Ciò è
cale non è un segnale modulato e pertanto, attra- dovuto soltanto alla presenza di un valore di im-
verso l'altoparlante del signal tracer, non sarebbe pedenza più basso, che determina una tensione
possibile ascoltare alcun suono. più bassa.
Una volta constatata l'efficienza dello stadio
oscillatore, si sposta la sonda sul punto 2 del cir-
cuito di figura 3, cioè sul collettore del transistor ESAME DELLO STADIO MF
TRl. E il risultato, se tutto è in ordine, è il se-
guente: attraverso l'altoparlante del signal tracer Lo stadio di media frequenza di un ricevitore ra-
si debbono ascoltare quelle stesse emittenti che si dio è riportato in figura 5. Su di esso, analoga-
erano ascoltate con la sonda applicata sul punto mente a quando si è fatto per la sezione ad alta
l, ma questa volta in misura assai più forte. Di- frequenza, sono stati indicati numericamente i
versamente il guasto va ricercato nel transistor punti nei quali deve essere collegato il puntale del
TRl o nei circuiti relativi: resistenza di emittore signal tracer per il prelievo del segnale. Ovvia-
109
mente, lo strumento va impiegato senza commu-
tare la sonda, ossia nello stesso modo con cui lo si

IL PACCO è utilizzato in sede di ricerca dei guasti nello sta-


dio AF. Giacché in tutta questa parte dell'appa-
recchio radio non sono ancora presenti segnali ri-

DELL 'HOBBYSTA velati ed è quindi necessario trasformarli in se-


gnali di bassa frequenza prima che questi possano
essere applicati all'entrata dell'amplificatore del
Per tutti coloro che si sono resi conto signal tracer.
dell'Inesauribile fonte di progetti con- Le operazioni di controllo iniziano dal punto 1,
tenuti nei fascicoli arretrati di Elettro- ossia dalla base del transistor preamplificatore di
nica Pratica, abbiamo preparato que- media frequenza TR2. Qui il segnale deve essere
sta interessante raccolta di pubblica- assai più forte di quello prelevato dal collettore
zioni. del transistor amplificatore AF. In caso di assen-
1 za di segnale, il guasto va ricercato nel primo tra-
Le nove copie della rivista sono state sformatore di media frequenza MFl.
scelte fra quelle, ancora disponibili, Il puntale del signal tracer va ora messo sul punto
ma in rapido esaurimento, in cui sono 2, cioè sul collettore del transistor TR2, per con-
apparsi gli argomenti di maggior suc- statarne il normale funzionamento. Nel punto 2
cesso della nostra produzione edito-
l'intensità sonora del segnale deve risultare au-
mentata rispetto ai punti precedentemente analiz-
riale.
zati. In assenza di segnale, occorre sostituire il
transistor TR2 con altro sicuramente efficiente,
Erri4 EE
TTHM%PIA L
EIETTA
9MIA naturalmente dopo aver controllato con il tester
la presenza e l'esattezza delle tensioni.
a

Ce:-=.
s ie --;:: c·g:=-..--
tioe. -_-_
ue CR:.:.
Quando si preleva il segnale dal punto 3 del cir-
'a
- 'ti. 6a-
"dg irrorc
cuito di figura 5, questo appare più debole di
quello presente sul collettore del transistor TR2,
, - Loti
PSIQ1EO{l,IC!<E
ancora una volta per il motivo già citato in prece-
pornI
--. uli
iae w.e denza dell'immissione di un valore di impedenza
- - - ... _.:&_" che provoca una riduzione della tensione. Sul

2.
punto 4, invece, il segnale aumenta di intensità,
avendo esso subìto ben tre successivi processi di
"
E
5 -
"""yt PSICHEDEL ICHE
.. gs
'1111' ...

LUCCIOLA ELETTRONICA
rie.
amplificazione, uno in alta frequenza e due in
media frequenza.
» raz L'ultimo punto da esaminare nel circuito di me-
~·--w
:i==
·· '
RIVELATORE D GAS, RA
•. 1--
~"!'
~---~
r O Et
-
.,
"'
--
+ CORTI TRASMETTIT ORE PER 0
dia frequenza è quello contrassegnato con il nu-
mero 5, nel quale il segnale deve risultare più de-
bole di quello rilevato sul punto 4, sempre per i
già citati motivi di inserimento di valori di impe-
denza.
L. 9.000 I successivi controlli, dall'anodo del diodo al ger-
manio DG fino all'altoparlante del ricevitore ra-
Il pacco dell'hobbysta è un'offerta spe-
dio, riguardano interamente la sezione di bassa
ciale della nostra Editrice, a tutti i
frequenza, per il quale l'uso del signal tracer si ef-
nuovi e vecchi lettori, che ravviva l'in-
fettua sempre allo stesso modo, ma dopo aver
teresse del dilettante, che fa rispar-
commutata la sonda.
miare denaro e conduce alla realizza-
- zione di apparecchiature elettroniche ESAME DELLO STADIO BF
di notevole originalità ed uso corrente.
Un esempio di stadio amplificatore di bassa fre-
quenza di ricevitore radio è quello riportato in fi-
gura 6. Si tratta, più precisamente, di uno stadio
con amplificazione finale in controfase o, come
più comunemente si dice, in push-pull.
Per poter impiegare il signal tracer nello stadio di
bassa frequenza, occorre servirsi del puntale che

110
r
I
I

I
I.( I
-
ci:
~I
I

O)
O)
(.)
Cl::

CO
(.)

I
t----
0::
,
~I
I
I t'---
(.)

<o
(.)

111
-
li)

+nHll>
2
<...l

e.o
g

e
Q::

&
1--.
u

r---
1
I
C't) I

-ci: l.(1
~I
1
-
rv"V'V""r:-
I
I
I
_)

112
consente il collegamento diretto dello strumento controllo esercitato dal potenziometro di volume
con i vari punti in esame del ricevitore radio. In R13 dell'apparecchio radio. Pertanto, per una
pratica occorre eliminare, tramite il commutatore corretta applicazione del signal tracer sui punti
(figura 1) il diodo rivelatore al germanio. Perché i circuitali successivi, è necessario regolare il po-
segnali, dal punto 1 in poi, nello schema di figura tenziometro R13 su un valore di metà corsa. E
6, sono tutti segnali di bassa frequenza, che ri- soltanto dopo questa doverosa manovra l'opera-
chiedono soltanto un processo di amplificazione tore può continuare con il metodo di impiego del-
per poter essere ascoltati attraverso il trasduttore lo strumento, analizzando dapprima il punto 3 e
acustico del signal tracer, che può essere un auri- poi i punti 4-5-6.
colare, una cuffia o un altoparlante. I punti 4-4, per i quali è stato adottato lo stesso
Mettendo il puntale del signal tracer in un punto numero, sono simmetrici. In essi il livello del se-
circuitale a valle del diodo al germanio DG, che gnale prelevato è più basso di quello del segnale
costituisce l'elemento rivelatore, il segnale prele- prelevato sul punto 3, per il già citato motivo del-
vato dovrà apparire chiaro e forte e queste stesse l'introduzione di un valore di impendenza che ab-
caratteristiche dovranno essere conservate dal se- bassa quello della tensione.
gnale prelevato dal punto 2 di figura 6. Il massimo livello audio del segnale, presente nel
Il livello audio dei segnali presenti sul punto 3, ricevitore radio, è prelevabile dai due punti sim-
vale a dire sul collettore del transistor preamplifi- metrici 5-5. Il livello invece diminuisce nel punto
catore di bassa frequenza TR4, rimane sotto il contrassegnato con il numero 6.

Raccolta PRIMI PASSI - L. 14.000


Nove fascicoli arretrati di maggiore rilevanza didattica per il principiante elettro-
nico.
Le copie sono state attentamente selezionate fra quelle in cui la rubrica « PRIMI
PASSI » ha riscosso il massimo successo editoriale con i seguenti argomenti:

1 ° • Il tester
2° • Il voltmetro
3° - L'amperometro
4°- Il capacimetro
5° • Il provagiunzioni
6° - Tutta la radio
7e • Supereterodina

8° • Alimentatori
9° • Protezioni elettriche

113
lendite -pisi- Permute
VENDO alimentatore stabilizzato elettronico, volt 3-4,5-6 CERCO moduli inglese-tedesco per traduttore Texas-In-
-7,5-9-12per sole L 40.000. Tratto con tutta Italia. struments.
ORLANDI ANGELO • Via Liguria, 12 • AVEZZANO ANDREOLETTI FELICE· Via Leone Xlii, 27 • 24100 BER-
(L'Aquila) Tel. (0863) 27958 GAMO Tel. (035) 343911 dopo ore 20

CERCASI urgentemente anche fotocopia schema ricevito- VENDO ricetrasmettitore portatile 2 W 3 canali in AM (11-
re Lafayette HA 600 A. 5-25) con presa antenna esterna, alimentazione esterna e
CASTELLI PIERO - AGRIGENTO Tel. (0922) 23256 ore auricolare + 5m. cavo RG58. II tutto a L. 50.000 trattabili.
serali MAREGA DIEGO • Via Gavinana, 56 • 34070 SAN LO-
RENZO ISONTINO (Gorizia) Tel. (0481) 809175
CERCO schema RTX CB Panasonic RJ 3100 o possessore
apparato identico, per richiesta informazioni. Ogni spesa a VENDO computer commodor plus 4 + registratore com-
mio carico. patibile VIC 20, C. 64 e cavetto di trasformazione per plus 4.
POGGI DIEGO - Via Bonavia, 12 - 40068 S. LAZZARO DI Tutto aL 350.000 trattabili. Preferibilmente zona Roma e
SAVENA (Bologna) Tel. (051) 452732 dopo le 18 dintorni. Effettuo scambi anche per corrispondenza
RANUCCI CESARE - Via delle Tre Madonne, 18 • ROMA
VENDO o permuto con apparato 146-148 portatile o veico- Tel. (06) 875753
lare, un proiettore per lo sviluppo b.n. bacinelle e pinze.
CONSORTI MAURO - Via A. Cabrini, 15 - 20073 CODO- CERCO ditta seria per lavori di costruzione su kit e scatole
GNO (Milano) Tel. (0377) 36805-30093 di montaggio elettroniche o altri tipi di lavori. Eseguo il lavo-
ro al mio domicilio, tramite spedizione.
VENDO corso fotografia S.RE nuovo mai usato, completo
BIONDO ANTONIO - Pascasino, 63 . 91025 MARSALA
di ingranditore o cambio con oscilloscopio in buono stato.
(Trapani)
Tratto solo con Veneto e Friuli.
COCCO GIOVANNI- Via Friuli, 3/A - 31015 CONEGLIA-
NO (Treviso) Tel. (0438) 34285 VENDO/SCAMBIO programmi e giochi vari per computer
Atari XL800 sia su nastro che disk. Chi fosse interessato mi
CERCO riviste di elettronica, inviare offerte e liste. scriva o telefoni
COSTA LEANDRO - Via Carlantonio Coda, 25 - 13051 CRISTOFOLI STEFANO - V.le Verdi, 1 - 22055 MERATE
BIELLA Tel. (015) 25906 dopo le 20,30 (Como) Tel. (039) 597418 ore pasti

Di questa Rubrica potranno avvalersi tutti quei lettori che sentiranno la necessità di offrire
in vendita, ad altri lettori, componenti o apparati elettronici, oppure coloro che vorranno
rendere pubblica una richiesta di acquisto od un'offerta di permuta.
Elettronica Pratica non assume alcuna responsabilità su eventuali contestazioni che po-
tessero insorgere fra i signori lettori e sulla natura o veridicità del testo pubblicato. In
ogni caso non verranno accettati e, ovviamente, pubblicati, annunci di carattere pubblici-
tario.
Coloro che vorranno servirsi di questa Rubrica, dovranno contenere il testo nei limiti di
40 parole, scrivendo molto chiaramente (possibilmente in stampatello).

114
CERCO trasmettitore decametrico (80 - 40 - 20 - 15- 10)
valvolare marca Yaesu per ricevitore Yaesu FR 50 B. Possi-
bile permuta anche con macchina fotografica Olimpus OM
10 OUARZ, come nuova garantita. Possibilmente zona Ro-
ma e provincia.

IL SERVIZIO F POLINARI FRANCESCO · Via C. Battisti, 82 • 00067


MORLUPO (Roma) Tel. (06) 9030816 ore pasti

AL PRIMO che telefona svendo: telescrivente Teletype con

COMPLETAMENTE lettore/perforatore di banda - ricetrasmittente Palmare Pre-


sidente VHF Marino - Oscilloscopio 20 MHz doppia traccia
nuovo UNAOHM.
TOTARO GINO - Tel. (099) 325088 dopo ore 20

GRATUITO VENDO commodor Vie· 20 +istruzioni+ alimentatore+ ca-


vo collegamento monitor+ contenitore super expander Vie
1020 + espansione 16K + cartuccia gioco Jupiter Lander +
18cassette giochi vari. Tutto a L. 150.000. Vendo inoltre TV
game Philips G7000 completo + 11 cartucce giochi vari L
200. 000
VINCENZONI SANDRO · Via De Gasperi, 18 • 44012
BONDENO (Ferrara) Tel. (0532) 896926 pomeriggio
VENDO CB Scout 40 Lafaiette 4 W in buono stato L 100.000
trattabili. Vendo Commodore Vie 20 con registratore, varie 19ENNE, diplomato in elettrotecnica, neo appassionato di
cassette, libri, copri computer e joystick a L. 120.000 + lte- elettronica, desidererebbe approfondire le proprie cono-
levision con alcuni giochi a L 130.000. scenze lavorando come apprendista in un laboratorio di
ALESSANDRO · Tel. (02) 4455269 elettronica Max disponibilità e serietà.
PRIA PAOLO · Via Forze Armate, 260 • 20152 MILANO
SVENDO camera oscura e cioè ingranditore semiprofess. lei. 4562645
per tutti i formati, anche colore. Doppio cond. Ottica varia-
bile. Cronorutt. 6O- 60", smaltatrice, esposimetro, marg REALIZZO c.s forati e laccati. Vendo pre + ampli LX300.
natrice, bacinelle, faretto, lampade e cassette sviluppo ne- Tutte le riviste di N.E. e vari montaggi. Regalo componenti a
gativi, pinze inox, libri ecc. L 200.000 oppure cambio con chi acquista. Unire il francobollo di risposta.
TV color port. funzionante. Foto a richiesta TRIFONI ANGELO · Via Puglia, 2 - 95125 CATANIA Tel.
F. BOSCO · Via Silvio Pellico, 22 · LA SPEZIA Tel. (0187) 333593 ore 14,30 • 20
38502
VENDO decametrico uniden 2020 al prezzo di un buon CB
ottimo per SWL e pratica, CW OSO per aspirante OM, modi-
SVENDO e regalo a riparatori hobbysti componenti centra-
ficato anche per i 27 MHz - modificato anti brucia tutto Mi
line, apparati nuovi e usati surplus e riviste, causa sgombe-
ro locale. serve ora una radio più grande.
CICUTTIN LUIGI - Via Trieste, 83 · 33053 LATISANA
GALBIATI LORENZO - Via Metastasio, 8 • MONZA Tel.
(039) 366432 (Udine)

PER EMITTENTI PRIVATE vendo trasmettitore in onda VENDO Spectrum 48 K completo di registratore (Trevi) ca-
media o onda corta da 250 W(1.000 W di picco a piena mo- vetti, interfaccia Kempston, amplificatore, intera serie cas-
dulazione) L. 1.800.000. sette di video basic, manuale in italiano, libri con program-
CASELLA FRANCO - Via Casana, 195. OSTIA LIDO (Ro. mi e circa 150 giochi. Tutto per L. 500.000 trattabili. Massi-
ma) lei. (06) 5614036 ma serietà.
BACCHI ROBERTO . V.le Rimembranze, 21 . 46100
CERCO 2 woofer 25 W, cerco inoltre apparecchi funzio- MANTOVA Tel. (0376) 365453 ore pasti
nanti e non, kit da montare, do in cambio componenti vari,
schemi e disegni, circuiti ed elenco componenti relativi. So- TRASMETTITORE F.M. miniaturizzato utilizzabile come
no anche disposto al pagamento. radiospia, sorveglianza, ultranuovo, vera offerta, massima
BERGESIO SERGIO - Via S.Michele, 137 - BRA (Cuneo) serietà.
SCARAMUZZI DARIO· P.za Garibaldi, 27 · 70122 BARI
VENDO nuovo alimentatore stabil. variabile 1V - 220/ 2A
con protezione elettr. da sovraccarichi+ provatransistor, VENDOISCAMBIO moltissimi programmi per ZX spec-
provadiodi, il tutto assemblato in unico mobile metallico trum Sono interessato alle ultime novità. Rispondo a tutti e
(30 x21x h8) con maniglie a sole L. 100.000 subito. Inviare la vostra lista io vi invierò la mia.
MUSCA ALBERTO - Via V. Monami, 82 - TORRE GAIA - MARINELLI EMANUELE . Via Alfieri, 46.71017 TORRE-
00133 ROMA Teli. (06) 6153439 dopo ore 17 MAGGIORE (Foggia) Tel. (0882) 291172 ore pasti

115
OCCASIONISSIMA: ZX spectrum 48 K + interfaccia per ESEGUO circuiti stampati a L. 70 al cmq. Inviare schema
drive + stampante alphacom 32 + monitor bn. + 1 pac- elettrico ed elenco componenti. Si assicura massima serie-
co carta termica + software, tutto perfetto L 500.000. tà
BUCCHIONI ALBERTO· Via Mercadante, 2-13100 VER- GIULIANA LIBORIO RINO· Via Leone Xlii n° 33 • 93100
CELLI Tel. (0161) 56739 serali CALTANISETTA

~ - -- -- - -------

PER I VOSTRI INSERTI


I signori lettori che intendono avvalersi della Rubrica « Vendite - Acquisti - Permu-
te » sono invitati ad utilizzare il presente tagliando.

TESTO (scrivere a macchina o in stampatello)

--

--

Inserite il tagliando in una busta e spedite a:

ELETTRONICA PRATICA
- Rubrica « Vendite - Acquisti - Permute »

Via Zuretti, 52 - MILANO.

116
LA FUSTA DEL LETTURE
Tutti possono scriverci, abbonati
o no, rivolgendoci quesiti tecnici
inerenti a vari argomenti presen-
tati sulla rivista. Risponderemo
nei limiti del possibile su questa
rubrica, senza accordare prefe-
renza a chicchessia, ma sce-
gliendo, di volta in volta, quelle
domande che ci saranno sem-
brate più interessanti. La regola
ci vieta di rispondere privata-
mente o di inviare progetti esclu-
sivamente concepiti ad uso di
un solo lettore.

PROBLEMI DI AUTOMODELLISMO tenze dei suoi modelli di autovetture, vogliamo


escludere la realizzazione e l'impiego di strumenti
Da alcuni anni dedico parte del mio tempo libero ad indice analogici o, meno ancora, di quelli digi-
all'hobby dell'automodellismo, costruendo mo- tali, mentre le consigliamo di servirsi di un indica-
dellini di famose autovetture da corsa con pro- tore luminoso, come quello presentato nel nume-
pulsore elettrico. Ma ora, essendo stato preso an- ro unico "estate 1985" del nostro periodico, sot-
che dalla passione per l'elettronica, vorrei realiz- to il titolo di "provariflessi'', le cui finalità appli-
zare un dispositivo in grado di valutare, sia pure cative erano del tutto diverse, ma che può soddi-
approssimativamente, i progressi da me raggiunti sfare egregiamente le sue necessità. Il circuito
in merito allo scatto iniziale, ossia alla "ripresa" proposto, come lei stesso potrà constatare, è di ti-
delle vetture, confrontando tra loro i risultati ot- po digitale, pilotato tramite un pulsante, che do-
tenuti nei diversi modelli. Naturalmente, spetta a vrà sostituire con un microinterruttore. Anche il
voi decidere se quanto da me auspicato è realizza- normale interruttore di alimentazione dovrà esse-
bile sul piano pratico, tenendo conto che, in caso re eliminato e al suo posto occorrerà montare un
affermativo, la mia modesta preparazione dilet- interruttore a due o più sezioni, in modo da ali-
tantistica, non mi consente di affrontare la co- mentare, contemporaneamente, il motore elettri-
struzione di sofisticati ed impegnativi apparati co della vettura e il dispositivo di accensione dei
strumentali, ma soltanto di attrezzare il laborato- diodi led. Il microinterruttore, che sostituisce il
rio con un semplice apparato per controlli rapidi pulsante originale, deve fungere da ''fermo cor-
e di facile interpretazione. sa"; su di esso, quindi, dovrà applicare una sbar-
SANFILIPPO GIOVANNI
retta di legno o di plastica, contro la quale avver-
Trento
rà l'impatto delle vetture poco dopo la partenza.
Poiché il problema da lei sollevato non fa riferi- Lei stesso poi, a seconda del numero di led rima-
mento a misure o rilevamenti reali di grande pre- sti accesi, della distanza percorsa dagli automo-
cisione, ma si propone soltanto di raggiungere va- delli e dall'acquisizione di una certa esperienza,
lutazioni approssimative, seppure certe, sulle par- sarà in grado di trarre le conseguenti valutazioni.

117
MIXER HI-FI C3 = 2F (non elettrolitico)
C4 = 2F (non elettrolitico)
Vorrei costruire un miscelatore a due vie ad eleva- C5 = 47F - 24 VI (elettrolitico)
C6 = 100.000 pF
ta fedeltà, utilizzando un integrato con eccellenti
caratteristiche dinamiche. NAPPA ANTONIO
Resistenze
Salerno
R1 = 47.000 ohm (potenz. a variaz. log.)
Utilizzi l'integrato della Texas mod. TL081, od R2 = 47.000 ohm (potenz. a variaz. log.)
equivalenti, e lo monti nel circuito che pubbli- R3 = 100.000 ohm
chiamo, ricordando che la resistenza R7 determi- R4 = 100.000 ohm
na il guadagno di /Cl. ConR7 da 100.000ohm, il R5 = 22.000 ohm
guadagno vale 1, con 200. 000 ohm è 2, con R6 = 22.000 ohm
300. 000 è 3, ma sono consigliabili valori superiori R7 = 10 megaohm
R8 = 220 ohm
ai 10 megahom.
Condensatori Varie
C1 = 2 F (non elettrolitico) IC1 =TL 081
C2 = 2 F (non elettrolitico) ALIM. = 12215 Vcc

FERROMODELLISMO dario abbiano valori compresi fra un terzo ed il


doppio rispetto a quella nominale, continua, dei
Per alimentare i locomotori delle mie strutture motori elettrici. La potenza deve essere pari o di
ferromodellistiche, mi servirebbe un alimentatore poco superiore alla somma delle potenze massime
con due possibilità di regolazioni indipendenti. dei motori. Con SI si regola la marcia dei motori
BOZZETTO MARCO muniti di diodo al silicio, come indicato nel parti-
Milano colare in alto a destra dello schema, con S2 si re-
golano altri eventuali motori.
Riteniamo di accontentarla con la pubblicazione T1 = appositamente costruito
del presente circuito, nel quale la resistenza Rl R1 = 3,3 ohm - 20 W
può essere aumentata di valore se il convoglio do- R2 = 560 ohm - 'I, W
vesse partire troppo bruscamente, con produzio- R3 = 560 ohm - I, W
ne di scintille. Il trasformatore TI dovrà essere D1-D2 = diodi al silicio da 3 A (1 N5402)
fatto costruire in modo che le tensioni sul secon- DL1-DL2 = diodi led (rosso e verde)

AMPLIFICATORE CON TCA 760 C4 = 100 F -16 Vl (elettrolitico)


C5 = 47F - 16VI (elettrolitico)
Entrato in possesso di alcuni integrati tipo C6 = 100.000 pF
C7 = 470F- 16 VI (elettrolitico)
TCA760, vorrei con questi costruire dei piccoli C8 = 470F - 16 VI (elettrolitico)
amplificatori di bassa frequenza.
PANCERA TONINO Resistenze
Brescia
R1 = 100.000 ohm (potenz. a variaz. lin.)
R2 = 47 ohm
Con gli integrati da lei posseduti si possono rea- R3 = 1ohm
lizzare degli amplificatori BF di potenza, come R4 = 100 ohm
quello qui pubblicato.
Varie
Condensatori IC1 TCA 760
C1 = 1F (non elettrolitico) AP = 8 ohm
C2 = 47 µF - 16 VI (elettrolitico) s1 = i nterrutt.
C3 = 47 F - 16 VI (elettrolitico) ALIM. = 9+14Vcc

118
Cl
i+] R5

C5 C6

R6

, D2
lii o. , p]
ae ii o• ,
DLI

RI

51

+
CB
Cl

119
PREA MPLIFICATORE RF Il progetto del preamplificatore a radiofrequenza e
a larga banda, qui pubblicato, è di tipo semipro-
Per aumentare la sensibilità del mio ricevitore fessiona/e. Lo realizzi su circuito stampato, man-
FM stereo, vorrei amplificare i segnali d'antenna tenendo i collegamenti molto corti. I connettori
in modo corretto, tramite adatto dispositivo. d'entrata e d'uscita dovranno essere di tipo BNC,
saldati a stagno sul contenitore metallico. Tenga
SALMASOMAURO presente che il circuito è in grado di coprire una
Padova gamma di frequenze che si estendono dai IO MHz
ai 300 MHz, con un guadagno tipico di 20 dB.

R3
R2 R5
i E, Ic8
TC2 TR1 TR2
e

-
Cl 4&$
u, e
e
12 V
e

: Rl - IC3
C4

__I -- 7.
C6

Condensatori R2 = 1.000 ohm


R3 = 100 ohm
C1 = 270 pF R4 270 ohm
c2 = 100.000 pF =
R5 = 330 ohm
C3 = 150 pF R6
C4 = 100.000 pF
= 47 ohm
R7 = 10 ohm
C5
C6
C7
=
=
=
330
270
100.000
pF
pF
pF
R8
- 82 ohm

C8 = 100 µF - 25 VI (elettrolitico) Varie


TR1 = BFY90
Resistenze TR2 = 2N3866
J1 = Imp. AF (10 H)
R1 = 1.500 ohm ALIM. = 12 Vcc

120
LAMPEGGIATORE DI POTENZA Condensatori
C1 = 2F- 400 VI (non elettrolitico)
Ho acquistato una lampada per flash elettronico, C2 = 2 µF - 400 VI (non elettrolitico)
completa di trasformatore d'innesco, che vorrei C3 = 4,7 pF - 200 VI (non elettrolitico)
far accendere una volta al secondo. C4 = 220.000 pF - 800 VI (non elettrolitico)

LENZI RICCARDO Resistenze


Catania
R1 = 33.000 ohm - 1 W
R2 = 2,2 megaohm (potenz. a variaz. lin.)
Basta regolare la posizione del potenziometro R2 R3 = 2,2 megaohm - 1 W
per ottenere il risultato da lei voluto, ovviamente R4 = 33.000 ohm - 1 W
dopo aver realizzato il dispositivo di cui qui pub-
blichiamo lo schema elettrico. Tenga presente, Varie
tuttavia, che una lampada per flash, in questo ti- T1 =
trasf. d'alim. (220 V - 220 V- 20 mA)
po di impiego, non può avere vita lunga; meglio D1-D2 = diodi al silicio (1 N4007)
sostituirla con una lampada per usi stroboscopici. D3 = DIAC (quals. tipo)
Faccia bene attenzione all'alta tensione (600± 700V) SCR =
C106
presente sui terminali di LP. T2 = trasf. d'innesco

T1 D2
LP
D1

"L
I
RETE

Un'idea vantaggiosa:
l'abbonamento annuale a

ELETTRONICA PRATICA
121
RELÈ STATICI Quelli presenti in commercio sono molto costosi,
Ho notato la presenza in commercio di relé deno- ma il circuito qui pubblicato può essere facilmen-
minati "statici", che pilotano luci ed apparati a te realizzato con poca spesa. Quando 'UJT rice-
220 Vca tramite segnali a bassa tensione isolati ve tensione attraverso SI, oscilla e genera un tre-
dalla rete. A me servirebbero per controllare, con no di impulsi a 1. 600 Hz circa. Questi, isolati tra-
il mio "personal computer", dispositivi elettrici mite TI, innescano il TRIAC che provvede a
chiudere il circuito di alimentazione del CARI-
di casa mia. URUNESU PIETRO CO. Quando SI si apre, cessano le oscillazioni e il
Sassari TRIAC si 'spegne".

CARICO
r + @ @

r
@
12V
e
Rl

UJT
R2

I RETE

Condensatori R2 = 160 ohm - '/, W


C1 = 100.000 pF R3 = 150 ohm - 1 W
C2 = 100.000 pF
Varie
Resistenze UJT = 2N2646
TRIAC = quals. tipo
R1 = 5.600 ohm - /, W T1 = trasf. per impulsi di com. TRIAC

TEMPI DI ESPOSIZIONE sere sistemata accanto alla carta sensibile, a se-


conda della quantità di luce ricevuta dall'ingran-
Anni fa acquistai presso la vostra organizzazione ditore e a seconda della taratura del dispositivo
una barra luminosa, che mi è servita per control- ottenuta tramite Rl, applica una maggiore o mi-
lare il consumo di carburante a bordo della mia nore tensione all'entrata della barra, provocando
autovettura. Ora, con quello stesso componente, l'accensione di un numero di led abbastanza indi-
vorrei comporre un indicatore dei tempi di espo- cativo dell'intensità di luce in arrivo. Sta a lei poi
sizione per camera oscura. comporre sperimentalmente una scala dei tempi
PAGANO PASQUALE di esposizione, da applicare in corrispondenza di
Roma Rl.
Il suo programma è attuabile, anche se le indica- C1 = 500.000 pF
zioni ottenute sono assai approssimative. Il prin- R1 = 100.000 ohm (potenz. a variaz. lin.)
cipio di funzionamento del circuito qui presenta- FR = fotoresistenza (quals. tipo)
to è il seguente: la fotoresistenza FR, che deve es- S1 = interrutt.
122
DISTURBI SUL TV La bobina LI deve essere da lei costruita avvol-
gendo 13 spire di filo di rame smaltato, del dia-
Come posso fare per sapere se la causa dei distur- metro di 0,5 mm, su un supporto cilindrico, del
bi, spesso riscontrati sul mio televisore, dipendo- diametro di 8 mm, munito di nucleo di Jerri te per
no da una stazione CB presente nel palazzo in cui la taratura del circuito, che deve essere regolato,
abito? SILVA BRUNO con l'aiuto di Cl, sulla massima sensibilità, in
presenza di un segnale a 27 MHz, captato tramite
Firenze un'antenna a stilo della lunghezza di I metro. La
Realizzi questo semplice ricevitore per sole emis- presa intermedia di LI è ricavata alla decima spi-
sioni sulla gamma dei 27 MHz, che segnala, tra- ra. Non riuscendo a reperire i transistor prescrit-
mite uno strumento ad indice, l'entità dei segnali. ti, faccia uso dei modelli BC177.

ANT

Cl

Condensatori Varie
C1 = 6+ 30 pF (compensatore) TR1 = AC126
C2 = 10.000 pF TR2 = AC126
DG = diodo al germanio (quals. tipo)
Resistenze mA = milliamperometro (1 mA fondo-scala)
R1 = 220 ohm (trimmer) S1 = i nterrutt.
R2 = 1.000 ohm ALIM. = 3 Vcc

FR
sg Il Il

4 OE

M
ARRA LED
(lato pied) AO]
MO
l
T •1213,5/
@

123
INTEGRATI SERIE LS Il primo dei due è un quadruplo AND a due in-
gressi, il secondo è un sestuplo inverter, ma en-
Come vengono classificati gli integrati 74 LS 08 e trambi appartengono alla serie LS, che significa
74 LS 04 recentemente regalatimi e a me del tutto Low Power Schottky. Sono caratterizzati da un
sconosciuti? basso consumo di energia, di 2 m W circa, contro
i 10 m W della serie TTL e funzionano fino a 45
ABBATE GIUSEPPE MHz. Le loro connessioni sono uguali a quelle
Napoli dei modelli 7408 e 7404.

AMPLIFICATORE CON MOS


Realizzi questo circuito, nel quale viene utilizzato
Per la riparazione di apparati amplificatori, vor- un integrato MOS di facile reperibilità e basso co-
rei servirmi di un circuito riproduttore audio, da sto. La potenza d'uscita è di 4 W su un carico di 4
me costruito con integrati MOS, dotato di una ohm, ma volendo raggiungere una maggior po-
elevatissima impedenza d'ingresso. tenza, basta elevare la tensione di alimentazione
DI MARCO PIETRO di 12±15 V ed utilizzare un MOS di tipo 4049,
Torino che è tuttavia dotato di una diversa piedinatura.

C2,

IC1

R1 CI

·l
c4

Condensatori R5 = 47.000 ohm


C1 = 470.000 pF R6 = 330 ohm
C2 = 50 F - 16 VI (elettrolitico) R7 = 100.000 ohm
C3 = 1.000 F - 16 VI (elettrolitico) R8 = 680 ohm
C4 = 1.000 µF - 16 VI (elettrolitico)
Varie
Resistenze IC1 = 4069
D1-D2 = diodi al silicio (1N914)
R1 = 1megaohm (potenz. a variaz. log.) TR1 = BD237
R2 = 22 megaohm TR2 = BD238
R3 = 47.000 ohm AP = altoparlante (8 ohm)
R4 = 22 megaohm S1 = interrutt.

124
1
2 13
3 12

7 LS 08 4 I 74LS04
5
6 9
7 8

ECCEZIONALMENTE
IN VENDITA LE DUE ANNATE COMPLETE
1984 • 1985
AL PREZZO DI L. 18.500 CIASCUNA

Coloro che, soltanto


recentemente, hanno
conosciuto ed apprezzato la
validità didattica di
Elettronica Pratica,
immaginandone la vastità di
programmi tecnico-editoriali
svolti in passato, potranno
ora aggiungere, alla loro
iniziale collezione di riviste,
queste due annate proposte
in offerta speciale a tutti i
nuovi lettori.

OSCILLATORE CW

Richiedeteci oggi stesso una od entrambe le annate qui illustrate, inviando, per ciascuna
l'importo anticipato di L. 18.500 a mezzo vaglia postale, assegno bancario o conto corrente-
n° 916205 ed indirizzando a: Elettronica Pratica - 20125 Milano • Via Zuretti, 52.
RS 179 AUTOSCATTO PROGRAMM. PER CINE-FOTOGRAFIA
I Con questo KIT si realizza un dispositivo che può essere impiegato come
autoscatto nelle riprese fotografiche ed in special modo in quelle cinematografiche.
Possono essere impostati i tempi di
messa in posa tra 5 e 50 secondi e il
tempo di ripresa tra un minimo di meno
di un secondo a circa 50 secondi, L'uscita
del dispositivo è rappresentata dai con-
tatti di un micr-o relè e va collegata alla
presa del comando a distanza della
cinepresa o fotocamera. Un apposito
ronzatore ha la funzione di indicatore
acustico delle funzioni esplicate dal di-
inviamo a richiesta
L. 47.000
spositivo. La tensione di alimentazione
deve essere di 12 Vcc stabilizzata. catalogo generale
RS 180 RICEVITORE PER RAOIOCOMANOO A OUE CANALI RS 183 TRASMETTITORE 01 BIP BIP
È un ricevitore supereterodina adatto a ricevere i segnali trasmessi in modulazione È un trasmettitore FM che opera nella gamma delle radiodiffusioni (88--,- 108)
di frequenza con l'apposito trasmettitore RS 181 sulla frequenza di circa 65 - 70 trasmettendo in continuazione un segnale acustico interrotto denominato appunto
MHz. L'uscita del ricevitore è costituita BIP Bl La ricezione può avvenire con un normale ricevitore FM. I suo raggio
da due micro relè, uno per ciascun canale. di azione è di circa 50 metri. Il tutto viene costruito su di un circuito stampato
Il carico massimo applicabile ai contatti dalle dimensioni molto ridotte: 3,56 centi-
di ogni relè è di 2 A. La tensione di metri. Può essere utilizzato nei modi più
alimentazione deve essere di 9 - 1 O Vcc svariati occultato in un pacco o qualsiasi altro
stabilizzata. L'assorbimento del dispositi- oggetto serve a controllare che l'oggetto
vo è di circa 70 mA a riposo e di circa stesso non venga asportato. Lo stesso discor-
1 50 mA con i relè eccitati. Il raggio di so è valido anche se installato su di un'auto-
azione, in coppia all'RS 181, è superiore vettura. Inoltre può essere usato per passa-
ai 100 metri. tempi e giochi del tipo 'caccia al tesoro" Per
la sua alimentazione occorre una tensione di
9 Vcc (normale batteria per radioline). L'as-
L. 59.500 L. 18.000 sorbimento massimo è di circa 8,5 mA

RS 181 TRASMETT. PER RAOIOCOMANOO A OUE CANALI RS 184 TRASMETTITORE AUOIO TV


È un trasmettitore a modulazione di frequenza adatto ad essere impiegato in È un dispositivo che installato su qualsiasi televisore permette l'ascolto individuale
coppia al ricevitore RS 180. La frequenza di emissione può essere regolata tra dell'audio senza alcun filo di collegamento. Non è altro che un trasmettitore di
60- 70 M Hz. I due canali vengono piccola potenza operante nella gamma delle radiodiffusioni FM. Il segnale
attivati tramite due pulsanti. La tensione prelevato dall"altoparlante del televisore modula in frequenza la portante del
di lavoro deve essere di 9 - 10 Vcc trasmettitore. La ricezione è possibile in un
stabilizzata e il massimo assorbimento è raggio di circa 2 5 metri tramite una qualsiasi
di circa 90 mA. Con il ricevitore RS 180 il radiolina con la gamma FM. Un apposito
suo raggio di azione è di oltre 100 metn. deviatore permette di tenere inserito o disin-
serito l'altoparlante della televisione. Questo
dispositivo può inoltre essere usato per
effettuare registrazioni dell"audio TV senza
nessun cavo di collegamento: basterà infatti
ricevere il segnale con un radioregistratore.
Per la sua alimentazione occorre una tensione
L. 30.000 L. 13.500 di 12 Vcc stabilizzata.

RS 182 IOi'.IIZZATORE PER AMBIENTI RS 185 INDICATORE 01 ASSENZA ACQUA PER TERGICRISTALLO
II dispositivo che presentiamo serve ad aumentare la concentrazione di ioni Può funzionare indifferentemente sia su auto che autocarri grazie al particolare
negativi nell'aria con effetti tonificanti molto utili all'igiene fisica e mentale circuito che permette una alimentazione di 12 o 24 Vcc. Il suo compito è di
riscontrabili tramite una maggior concen- segnalare la mancanza di acqua o liquido
trazione mentale e prontezza di riflessi Il detergente nella vaschetta atta a contenere il
suo raggio di azione è di circa 2 metri. Per liquido necessario alla pulizia del parabrezza
l'alimentazione è prevista la tensione di con il tergicristallo. La segnalazione avviene
rete a 220 Vca. tramite un LED. Se il liquido è presente il LED
rimane spento- se il liquido non è presente il
LED lampeggia. La corrente richiesta per il
funzionamento è minima: 5 mA a riposo -
meno di 30 m in stato di allarme.
■ dicembre
1986

RS 50 Accensione autom. luci posizione auto L 19.500 S 135 Luci psichedeliche 3 vie 1 OOOW L 39000
L 26000 RS 10 Luci psichedeliche 3 vie 15OOW/canale L 47.000
RS 96 Alimentatore duale reg. + - 5 + 12V 500 mA
L 59.500 RS 172 Luci psichedeliche microfoniche 1 000 W L 48.000
RS 131 Alimentatore stabiliz 12V (reg. 1 O + 15V) 1 DA
L 15500 nS 174 Luci psichedeliche per auto con microfono L 43.000
RS 86 Alimentatore stabilizzato 12V - 1 A
L 18000 RS 48 Luci rotanti sequenzi-ali 1 O vie 8OOW /canale L 47000
RS 31 Alimentatore stabilizzato 12V - 2A
RS 114 Luci sequenz. elastiche 6 vie 4OOW/canale L 43.000
RS 15O Alimentatore stabilizzato Universale 1 A L 30000
RS 117 Luci stroboscopiche L 47000
RS 5 Alimentatore stabilizzato per amplificatori BF _ 30.000
RS 45 Metronomo elettronico L 11000
nS 116 Alimentatore stabilizz. variabile 1 V + 25 V 2 A L 35000
RS 40 M icroricevitore FM L 16.500
RS 173 Allarme per frigorifero L 23.000
S 130 Microtrasmettitore A. M. L 19.500
nS 140 Amplificatore BF 1 W L 11500 L 26.500
RS 112 Mini ricevitore AM supereterodina
RS 15 Amplificatore BF 2 W L 12.000 L 27.000
RS 139 Mini ricevitore FM supereterodina
RS 108 Amplificatore BF 5 W L. 14.000 L 2B.000
RS 19 Mixer BF 4 ingressi
RS 26 Amplificatore BF 1 O W L 16.000 L 44.000
RS 127 Mixer Stereo 4 ingressi
RS 124 Amplificatore BF 20 W 2 vie L 31000 Modulo per Display Gigante Segnapunti L 48.500
RS 129
RS 36 Amplificatore BF 40 W L. 28.500 Modulo per indicatore di livello audio Gigante L 62.000
RS 145
RS 120 Amplificatore Banda 4 - 5 UH F L. 15.600 L 38.000
RS 164 Orologio digitale
RS 175 Amplificatore Stereo 1 + 1 W L 20.000 Rs 29 Pre amplificatore microfonico L 15.000
RS 39 Amplificatore stereo 1 O + 1 O W L 33.000 RS 51 Preamplificatore Hl - FI L 27.000
RS 170 Amplificatore telef. per ascolto e registr. L 26.000 RS 27 Preamplific. con ingresso bassa impedenza L 12.000
RS 162 Antifurto per auto L 31000 RS 160 Preamplificatore d'antenna universale L. 11000
RS 14 Antifurto professionale L 48500 nS 133 Preamplificatore per chitarra L 10000
RS 128 Antifurto universale (casa e auto) L 41.000 RS 55 Preamplificatore stereo equaijzzato R.LA.A. L 19.000
RS 54 Auto Blinker - lampeggiatore di emergenza L 21.000 RS 105 Protezione elettron. per casse acustiche L 32000
RS 146 Automatismo per riempimento vasche L. 15.000 ns 52 Prova quarzi L. 13500
Rs 179 Autoscatto programmabile per Cine-Fotografia L 47 000 RS 121 Prova riflessi elettronico L 56.000
RS 95 Avvisatore acustico luci posizione per auto L 10.000 S 125 Prova transistor (test dinamico) L 20000
RS 123 Avvisatore acustico temporizzato L 20 500 R$ 35 Prova transistor e diodi L 20.500
Booster per autoradio 20 W L 25.000 RS 119 Radiomicrofono FM L 17.000
RS 72
Booster stereo per autoradio 20 + 20 W L 44000 RS 83 Regolatore di vel. per motori a spazzole L. 15.000
RS 73
L 24.000 RS 87 Relè fonico L 27,000
RS 99 Campana elettronica
L 36.000 RS 16 Ricevitore AM didattico L 14.000
Rs 138 Carica batterie Ni - Cd corrente costante reg.
L 27.600 RS 169 Ricevitore ad ultrasuoni L 26.000
AS 166 Carica batteria al Ni - Cd da batteria auto
RS 180 Ricevitore per radiocomando a DUE canali L. 59.500
RS 75 Carica batterie automatico L25000
AS 141 Ricevitore per barriera a raggi infrarossi L 36.000
RS 126 Chiave elettronica L 23.000
RS 104 Riduttore di tensione per auto L. 12000
AS 143 Cinguettio elettronico L 19.000
RS 11 Riduttore di tensione stabilizzato 24/12 V 2 A L 14.500
RS 151 Commutatore a sfioramento per auto L 15.500
RS 134 Rivelatore di metalli L. 22.000
RS 66 Contagiri per auto {a diodi LED) L 36.500 L. 52.000
RS 171 Rivelatore di movimento ad ultrasuoni
RS 106 Contapezzi digitale a 3 cifre L 47.000 L 28.000
RS 91 Rivelatore di prossimità e contatto
RS 176 Contatore digitale modulare a due cifre L. 24.000 L. 21.000
nS 159 Rivelatore di strada ghiacciata per auto e autoc.
RS 122 Controllo batteria e generatore auto a display L 19.000 L 27.000
RS 88 Roulette elettronica a 1O LED
AS 78 Decader FM stereo L 19.600 L. 1550O
RS 59 Scaccia zanzare elettronico
AS 177 Dispositivo autom. per lampada di emergenza 19000 Semaforo elettronico L 36.500
RS 113
RS 118 Dispositivo per la registr. telef. automatica L 36500 RS 109 Serratura a combinazione elettronica L 38.000
Rs 22 Distorsore per chitarra L 17.500 RS 165 Sincronizzatore per proiettori DIA L 42.000
RS 153 Effetto presenza stereo L 29 000 RS 18 Sirena elettronica 30 W L 26.000
RS 103 Electronic test multifunzioni per auto L 35000 nS 100 Sirena elettronica bitonale L 22.500
nS 115 Equalizzatore parametrico L 28000 AS 101 Sirena italiana L 16.500
RS 97 Esposimetro per camera oscura L 36500 RS 44 Sirena programmabile - oscillofono L, 14.500
nS 8 Filtro cross-over 3 vie 50 W L 28000 RS 11O Slot machine elettronica L 35.000
RS 60 Gadget elettronico L 18.000 RS 58 Strobo intermittenza regolabile L, 17.000
RS 132 Gener. di rumore bianco (relax elettronico) L 23000 RS 56 Temporizzatore autoalim. reg. 18 sec 60 min. L 46.000
RS 94 Generatore di barre TV miniaturizzato 15.000 RS 149 Temporizzatore per luce scale L 20.000
RS 80 Generatore di note musicali programmabile L31000 RS 137 Temporizzatore per luci di cortesia auto L 14.000
Generatore di onde quadre 1 Hz + 100 KHz L 34.000 RS 76 Temporizzatore per tergicristallo L 19.000
RS 155
11 500 RS 63 Temporizzatore regolabile 1 -:- 100 sec. L. 24.500
RS 70 Giardiniere elettronico
L 41 ODO RS 79 Totocalcio elettronico L 17.500
RS 111 Gioco dell'Oca elettronico
L 29.000 nS 184 Trasmettitore audio TV L. 13.500
RS 147 Indicatore di Vincita
L 17 500 AS 68 Trasmettitore FM 2 W L 27.500
RS 185 Indicatore di assenza acqua per tergicrìstallo
RS 161 Trasmettitore FM 90 + 150 MHz 0,5 W L, 23.000
RS 157 Indicatore di impedenza altoparlanti L 37.000
nS 102 Trasmettitore FM radiospia L. 21.000
RS 107 Indicatore eff. batteria e generatore per auto L 16.000
nS 168 Trasmettitore ad ultrasuoni L 18.000
RS 38 Indicatore livello uscita a 16LED L 31.000
RS 183 Trasmettitore di Bip Bip L 18.000
RS 84 Interfonico L 22.500
RS 181 Trasmettitore per radiocomando a DUE canali L 30.000
RS 163 Interfono 2 W L 25.000
nS 142 Trasmettitore per barriera a raggi infrarossi L 15.000
nS 93 Interfono per moto L 30.000
nS 158 Tremolo elettronico L 25.500
RS 136 Interruttore a sfioramento 220 V 350 W 23.500
RS 90 Truccavoce elettronico L 25.500
nS 82 Interruttore crepuscolare L 23.5 L 13.500
RS 148 Unità aggiuntiva per RS 147
RS 154 lnverter 12 V - 220 V 50 Hz 40 W RS 9 Variatore di luce (carico max 1 500 W) L. 11.500
nS 182 lonizzatore per ambienti RS 166 Variatore di luce a bassa isteresi L 14.500
144 Lampeggiatore di soccorso con lamp. allo xeno RS 152 Variatore di luce automatico 220 V 1000 W L 27.000
167 Lampegg. per lamp. ad incandescenza 1500 W nS 47 Variatore di luce per auto L 17.000
46 Lampeggiatore regolabile 5 + 12 V RS 67 Variatore di velocità per trapani 1500 W L 17.500
6 Lineare 1 W per microtrasmettitore RS 178 Vox per apparati Rice Trasmittenti L. 29.000
1 Luci psichedeliche 2 vie 75OW/canale RS 61 Vu-meter a 8 LED L 27.000
offerta speciale!

UOVO PACCO DEL PRINCIPIANTE


Una collezione di dieci fascicoli arretrati accuratamente selezionati fra quelli che hanno
riscosso il maggior successo nel tempo passato.

ATTEN UATORE
CON
MOSm

t
t

IL. CARD O MONITOR


PER TV
GENERATORE DI BARRE

L. 12.000
Per agevolare l'opera di chi, per la prima volta è impegnato nella ricerca degli elementi didattici
introduttivi di questa affascinante disciplina che è l'elettronica del tempo libero, abbiamo ap-
prontato un insieme di riviste che, acquistate separatamente verrebbero a costare L. 3.500 cia-
scuna, ma che in un blocco unico, anziché L. 35.000, si possono avere per sole L. 12.000.
__ STRUMENTI DI MISURA
MULTI METRO DIGITALE
MOD. TS 280 D - L. 132.000

CARATTERISTICHE GENERALI
7 Campi di misura - 31 portate - Visualizzatore cristallo liquido
a 33 cifre altezza mm 12,5 montato su elastomeri - Integrati
montati su zoccoli professionali- Batteria g V - Autonomia
1000 ore per il tipo zinco carbone, 2000 ore per la batteria
alcalina - Indicatore automatico di batteria scarica quando
rimane una autonomia inferiore al 10% - Fusibile di protezione
- Bassa portata ohmmetrica (20 Q) - 10 A misura diretta in D.C.
e A.C. - Cicalino per la misura della continuità e prova diodi -
Boccole antinfortunistiche- Dimensione mm 170 87 x 42-
Peso Kg 0,343

PORTATE
VOLT D.C 200 mv-2V-20V- 200 V- 1000 V
VOLT A.C. 200 mv-2V-20V- 200 V - 750 V
OHM 20 0-200 2-2KO-20K?- 200 KO- 2 MO
- 20 MO
AMP. D. C. 200 A-2 mA- 20 mA - 200 mA - 2000 mA
- 10A
AMP. A.C. 200 uA- 2 mA- 20 mA- 200 mA - 2000 mA
- 10A

ACCESSORI
Libretto istruzione con schema elettrico e distinta dei compo-
nenti - Puntali antinfortunistici - Coccodrilli isolati da avvitare
sui puntali.

INIETTORE DI SEGNALI
Strumento adatto per localizzare velocemente i guasti nei radioricevitori, amplificatori, audioriproduttori, autoradio, televisori.

MOD. RADIO - L. 21.950 MOD. TV - L. 26.300


CARATTERISTICHE TECNICHE CARATTERISTICHE TECNICHE
Frequenza 1Kc Frequenza 250 Kc
Armoniche fino a 50 Mc Armoniche fino a 500 Mc
Uscita 10,5 V ett. Uscita 5 V eff.
30 V pp. 15 V pp.
Dimensioni 12x160 mm Dimensioni 12x160 mm
Peso 40 grs. Peso 40 grs.
Tensione massima applic. al puntale 500 V Tensione massima applic. al puntale 500 V
Corrente della batteria 2 mA Corrente della batteria 50mA

Gli strumenti pubblicizzati in questa pagina possono essere richiesti inviando anticipatamente
l'importo, nel quale sono già comprese le spese di spedizione, tramite vaglia postale, assegno
bancario o conto corrente postale n. 46013207 a: STOCK RADIO - 20124 MILANO - Via P. Castaldi, 20.
MICROSPIA
CARATTERISTICHE:

Tipo di emissione : FM
Gamma di emissione : 95 MHz +115 MHz
Alimentazione :9 Vcc+13,5 Vcc
Assorbimento : 8 mA+24 mA
Potenza d'uscita : 7 mW-s---50 mW
Dimensioni : 5,2 cm x 8 cm

FM
Funziona bene anche senza antenna - Eccezionale sensibilità - Trasformabi,le in una emit-
tente di potenza.

IN SCATOLA DI MONTAGGIO L. 21.000


La portata, in relazione con le con-
dizioni ambientali e l'uso o meno , _
de'l'antenna, varia fra le poche
centinaia di metri ed una decina
di chilometri.

La grande ,sensibilità e la predi-


sposizione circuitale all'accoppia-
mento con un amplificatore di rpo-
tenza, qualificano il progetto di que-
sta microspia, approntata in scato-
la di montaggio e destinata a riscuo-
tere i maggiori successi, soprattut-
to per le innumerevoli applicazioni
prafiche attuabili da ogni princi-
piante.
ve.une±s .guerce
DI ELETTRONICA - RADIO - CB • 27 MHz
PRATICA
A&
PERIODICO MENSILE - SPED. IN ABB. POST. GR. 3°/70
ANNO XVI- N. 3 - MARZO 1987 L. 3.000

PRE AMPLIFICATORE AMPLIFICATORE


D'ANTENNA ALIMENTATORE
PER DX PER LABORATORIO

RICEVITORE OC
Ecco quanto viene spedito ai lettori che intendono
SOTTOSCRIVERE UN NUOVO ABBONAMENTO
e a coloro che provvedono a
RINNOVARE L'ABBONAMENTO SCADUTO

IL PREMIO

consiste nell'insieme
di cinque utili
elementi:

UNA penna per circuiti stampati.

RE piastre di bachelite, ramate su una delle due facce e scelte nelle


tre dimensioni più in uso fra quei dilettanti che realizzano da sé i circuiti
stampati.

UNA originale pinza a molla, di materiale isolante ed antistatico,


adatta per lavorare in presenza di tensioni anche elevate, con transi-
stor MOSFET ed integrati CMOS, sufficientemente resistente al calore,
dato che occorrono parecchi secondi prima che il saldatore possa
cominciare ad intaccarla.

PER RICEVERE IL PREMIO


Occorre sottoscrivere un nuovo abbonamento o rinnovare quello scaduto inviando l'impor-
to di L. 31.000 (per l'Italia) o L. 41.000 (per l'estero) a mezzo vaglia postale, assegno
bancario, circolare o conto corrente postale N. 916205, a ELETTRONICA PRATICA -
20125 MILANO - Via Zuretti, 52.
Ci sono almeno sei fondamenta I i motivi per sottoscrivere
un nuovo abbonamento o per rinnovare quello già scaduto

Per non perdere alcun fascico- Per affermare preferenza e fi-


lo dell'annata in corso. ducia al periodico.

Per ricevere comodamente e Per contribuire al miglioramen-


sicuramente a casa la rivista. to delle qualità editoriali.

Per risparmiare sul prezzo di Per ricevere il meritato premio


copertina. descritto alla pagina seguente.

ABBONATEVI
PER
ESSERE PREMIATI

CANONI D'ABBONAMENTO
PER L'ITALIA L. 31.000
PER L'ESTERO L. 41.000

Per effettuare un nuovo abbonamento, o per rinnovare


MODALITÀ quello scaduto, occorre inviare il canone tramite vaglia
postale, assegno bancario o circolare, oppure a mezzo
D'ABBONA- conto corrente postale N. 916205 intestati e indirizzati
a: ELETTRONICA PRATICA - 20125 MILANO - Via Zu-
MENTO retti, 52. I versamenti possono effettuarsi anche presso
la nostra sede.
STRUMENTI DI MISURA
TESTER ANALOGICO
MOD. TS 270 - L. 28.500
CARATTERISTICHE GENERALI
5 Campi di misura - 16 portate
Sensibilità 2.000 Q/V D.C. - A.C.
Dimensioni mm 30 x 60 x 90
Peso Kg 0,13
Pila 1elemento da 1,5 V

PORTATE
VOLT D.C 10V -50 V- 250 V - 500 V
VOLT A.C. 10V -50V- 250 V- 500 V
AMP. D.C. 0,5 mA- 50 mA - 250 mA
OHM O 1KO
dB -20 dB + 56 dB

ACCESSORI
Libretto istruzione con schema elettrico - Puntali.

TESTER ANALOGICO
MOD. TS 260 - L. 54.000
CARATTERISTICHE GENERALI
7 Campi di misura - 31 portate
Sensibilità 20.000 Q/V D.C. - 4.000 O/V A.C.
Dimensioni mm 103 x 103x 38
Peso Kg 0,250
Scala mm 95
Pile 2elementi da 1,5 V
2 Fusibili
Spinotti speciali contro le errale inserzioni

PORTATE
VOLT D.C 100 m V-0,5V-2V-5V-20V-50 V- 100
V-200V-1000V
VOLT A.C. 2,5 V-10V-25 V-100 V- 250 V- 500 V-
1000 V
OHM x1-0x10-2x100-2x 1000
AMP. D.C. 50 A- 500 A-5 mA- 50 mA-0,5 A-5 A
AMP. A.C. 250 A- 1,5 mA - 15 mA - 150 mA- 1,5 A-
10 A
CAPACITÀ = 050 F-0 500 F (con batteria interna)
dB 22 dB- 30 dB-42 dB- 50 dB- 56 dB- 62 dB

ACCESSORI
Libretto istruzione con schema elettrico e parti accessorie -
Puntali

Gli strumenti pubblicizzati in questa pagina possono essere richiesti inviando anticipatamente
l'importo, nel quale sono già comprese le spese di spedizione, tramite vaglia postale, assegno
bancario o conto corrente postale n. 46013207 a: STOCK RADIO - 20124 MILANO- Via P. Castaldi, 20.
Via Zuretti, 52 Milano - Tel. 6891945

ANNO 16- N. 3 • MARZO 1987


LA COPERTINA - Presenta ll prototipo del ricevito-
re per onde corte, realizzato dai nostri tecnici e de-
scritto nelle prime pagine di questo numero, con Il
quale si possono ascoltare, oltre che le emittenti
commerciai!, anche quelle del radioamatori, sulla
gamma degll ottanta metri.

Sommario
editrice
ELETTRONICA PRATICA

direttore responsabile
ZEFFERINO DE SANCTIS

disegno tecnico RICEVITORE RADIO 132


CORRADO EUGENIO
PER ONDE CORTE
stampa PRIMA PUNTATA
TIMEC
ALBAIRATE· MILANO
AMPLIFICATORE 144
Distributore esclusivo per
l'Italia: ALIMENTATORE
A.&G. Marco • Via Fortezza n.
27 - 20126 Milano tel. 25261
PER IL LABORATORIO
autorizzazione Tribunale Civi-
le di Milano • N. 74 del 29-12-
1972 - pubblicità inferiore al OSCILLATORE MODULATO 154
25%.
PER LA TARATURA
UNA COPIA L. 3.000 DEI RADIORICEVITORI
ARRETRATO L. 3.500
LE PAGINE DEL CB 164
ABBONAMENTO ANNUO PER
L'ITALIA L. 31.000- ABBONA- PREAMPLIFICATORE AF
MENTO ANNUO PER L'ESTE-
RO L. 41.000.
CORSO PER RADIORIPARATORI 172
DIREZIONE - AMMINISTRA-
ZIONE - PUBBLICITÀ - VIA ZU- NONA PUNTATA
RETTI 52 - 20125 MILANO.

Tutti i diritti di proprietà lette- VENDITE-ACQUISTI-PERMUTE 182


raria ed artistica sono riser-
vati a termine di Legge per
tutti i Paesi. I manoscritti, i
disegni, le fotografie, anche LA POSTA DEL LETTORE 185
se non pubblicati, non si re-
stituiscono.
Aprite,
con questo ricevitore,
un'ampia finestra
sulla banda di frequenze di
4,1 MHz+3 MHz.

PRIMA PARTE

RICEVITORE
PER ONDE CORTE
Pur non potendo competere con gli analoghi ap- dalle emittenti amatoriali che lavorano sulla lun-
parati in dotazione ai radioamatori, questo rice- ghezza d'onda degli ottanta metri. Ma anche per-
vitore per onde corte può considerarsi, a giusta ché, questa grande finestra, aperta sul mondo ra-
ragione, superiore, per sensibilità ed altre caratte- diofonico delle onde corte, quale è il nostro appa-
ristiche elettriche, ad ogni altro modello, con cir- recchio radio, mette a disposizione dell'utente la
cuito supereterodina, di tipo commerciale, in possibilità di sintonizzare un grosso numero di
possesso della gamma di ricezione delle frequenze radiotrasmittenti, pubbliche e private, italiane e
valutabili in megahertz. Soprattutto perché con straniere, broadcasting, sia in modulazione d'am-
esso si possono ascoltare i messaggi provenienti piezza che in banda laterale unica. Inoltre, pos-

Inizia, da questo mese, la presentazione, articolata in due succes-


sive puntate, di un semplice ma interessante ricevitore radio, par-
ticolarmente adatto per l'ascolto dei messaggi amatoriali, italiani
e stranieri, sulla gamma ad onda corta degli ottanta metri.

132
Sintonizzatevi sulla gamma degli 80 metri, dove si sviluppa il
traffico amatoriale.

Ascoltate le trasmissioni in SSB ed alcune emittenti broadca-


sting.

siamo pure aggiungere che, tenendo conto della cisamente quella fra 3,613 MHz e 3,627 MHz e
relativa semplicità circuitale del progetto e del- quella fra 3,647 MHz e 3,667 MHz. Al di fuori di
l'impiego di componenti elettronici di basso co- tali valori, in particolare fra i 3,8 MHz e i 3,5 MHz,
sto, i risultati raggiungibili si possono definire as- si possono ricevere le emittenti dei radianti stra-
solutamente eccezionali. Non è stato invece previ- nieri.
sto il sistema di radioricezione in modulazione di Dato che la presentazione completa di questo in-
frequenza, perché non adottato nei collegamenti teressante ricevitore per onde corte, avrebbe oc-
ad onda corta dove, per ogni singola emittente, cupato troppe pagine, annullando la possibilità di
verrebbe occupata una banda di frequenze trop- pubblicare almeno un altro articolo tecnico di in-
po ampia. teresse comune, abbiamo ritenuto opportuno di-
A coloro che realizzeranno questo ricevitore per videre in due puntate l'esposizione dell'argomen-
un ascolto preferenziale delle trasmittenti dei ra- to, destinando lo spazio della prima parte all'in-
dioamatori, ricordiamo che, in Italia, agli OM terpretazione circuitale del ricevitore e alla sua
sono assegnate due sole porzioni di gamma e pre- costruzione e limitando poi la successiva conti-
133
-·-·- ·- ·- ·- ·- ·- ·- ·-·-·•~

....
La..

"'
e:,

o -
L>
"'
<o

::!

e
<o
p I - "'

134
<_ COMPONENTI ]

Condensatori R6 = 8.200 ohm


R7 = 1.800 ohm
C1 = 100.000 pF R8 = 22.000 ohm (trlmmer)
C2 = 10+ 60 pF (compensatore) R9 = 33.000 ohm
C3 = 100.000 pF R10 = 12.000 ohm
C4 = 10+60 pF (compensatore) R11 = 4.700 ohm
C5 = 100.000 pF R12 = 100.000 ohm (potenz. a variaz. lin.)
C6 = 100.000 pF R13 = 100.000 ohm
C7 = 100.000 pF R14 = 150 ohm
C8 = 100.000 pF R15 = 2,2 ohm
C9 = 10.000 pF R16' = 100.000 ohm
C10 = 10 F ·16 VI (elettrolitico) 330 ohm
R17 =
C11 = 100.000 pF R18 = 100.000 ohm
c12 = 10 F . 16 VI (elettrolitico) 100 ohm
R19 =
c13 = 4.700 pF
4.700 pF
R20 = 100.000 ohm
C14 = R21 = 10.000 ohm (potenz. a variaz. lin.)
C15 = 100.000 pF
C16 = 56 pF
C17 = 22 µF • 16 VI (elettrolitico) Varie
C18 = 10.000 pF
c19 = 100.000 pF IC1 = TCA440
C20 = 220 F . 16 VI (elettrolitico) IC2 = LM 380
IC3 = 78L08
c21 = 100.000 pF = 2N3819 (Texas)
C22 = 100 F . 16 VI (elettrolitico) FT
10.000 pF DV1 = MVAM115 (BB112. BB130)
c23 = = MVAMI15 (BB112 -BB130)
C24 = 100.000 pF DV2
C25 = 1.000 pF DV3 = BB204
FC = Filtro Ceramico (MURATA CFW 455 1T)
C26 = 100.000 pF
L1-L2 = bobine RF (vedi testo)
J1 = imp. RF (2,2 mH)
Resistenze DG = diodo al germanio (quals. tipo)
A = microamperometro (100 - 500 A f.s.)
R1 = 100.000 ohm
MF1- MF2 = medie frequenze (nucleo nero)
R2 = 100.000 ohm
R3 = 220.000 ohm S1. S2 = interruttori
R4 = 100.000 ohm (potenz. a variaz. lin.) AP = altoparlante (8 ohm)
R5 = 2.200 ohm (potenz. a variaz. Iin.) ALIM. = 13,5 Vcc

nuazione del testo, che apparirà sul prossimo fa- Per ora ci limitiamo a menzionare la sua sigla
scicolo di aprile, all'analisi dei componenti elet- (TCA440) e ad elencare le seguenti funzioni da es-
tronici e alla taratura e messa a punto dell'appa- so svolte:
recchio.
1- Amplificatore RF
2- Convertitore
ESAME DEL PROGETTO 3- Oscillatore
4- Amplificatore MF
Il circuito teorico completo del ricevitore per on- 5-CAV
de corte è quello riportato in figura 1. Diciamo 6 - Amplificatore per S-Meter
subito che l'elemento di maggior importanza di
tutto lo schema elettrico è costituito dall'integra- Fra i terminali 12-15 di ICl appare inserito un
to ICl, che formerà l'oggetto di un'analisi relati- componente denominato FC, che per i nostri let-
vamente approfondita nella prossima puntata. tori risulterà del tutto nuovo. Si tratta infatti di
135
@
C24 RI6 R18 RI9 C23 C15 C2I

C/9

Fig. 2 • Plano costruttivo, realizzato su circuito stampato, del modulo elettronico del
ricevitore per onde corte. Il componente indicato con la sigla FC è un filtro ceramico
di media frequenza. La numerazione, riportata nel vari punti del circuito stampato,
trova precisa corrispondenza con la stessa numerazione indicata nello schema teo-
rico del ricevitore.

un Filtro Ceramico (FC), di cui avremo occasione ovviamente con il terminale "caldo" sul punto
di parlare in seguito, che consente di facilitare la circuitale A e con la calza metallica sul punto T.
taratura del circuito. Per la quale, lo diciamo fin Dalla boccola d'entrata i segnali AF raggiungono
d'ora, possono servire un frequenzimetro o un l'avvolgimento "b" della bobina LI, quindi, per
buon ricevitore a lettura digitale, oppure un gene- induzione, dopo essere stati sintonizzati, si trasfe-
ratore di segnali a radiofrequenze munito di cali- riscono sull'avvolgimento "a" e di qui allo stadio
bratore. Ma ciò non deve preoccupare il lettore di amplificazione e radiofrequenza di ICI (piedi-
che non si trova in possesso di questi apparati, ni 1-2 di ICI).
perché le operazioni di taratura si possono risol- La presenza dell'avvolgimento "b" consente di
vere anche ricorrendo ad un amico. Lasciamo ottenere un perfetto adattamento di impedenza
quindi cadere per il momento questo problema e dei segnali radio con i vari elementi del circuito
passiamo direttamente all'interpretazione del d'entrata del ricevitore.
funzionamento del ricevitore. Il circuito di sintonia è composto da LI-CI-C2-
I segnali radio, captati dall'antenna, vengono ap- DV 1, che è un diodo varicap, cioè di tipo a capa-
plicati alla boccola contrassegnata con la sigla cità variabile. Il diodo varicap DVI ed il poten-
ANT. Il cavo schermato di discesa va collegato ziometro R4 sostituiscono il più classico conden-
136
Flg. 3 • Disegno in grandezz a reale del circuito stam pato sul quale deve essere com -
posto il m odulo elettronico del ricevitore ad onda corta.

satore variabile. Pertanto, per sintonizzare le è anche il motivo per cui la media frequenza deve
emittenti, si agisce esclusivamente sul potenzio- essere estremamente selettiva.
metro R4. L'oscillatore locale, contenuto nell'integrato ICI,
Nell'integrato ICI, i segnali radio di alta frequen- utilizza il circuito oscillante composto dalla bobi-
za, dopo essere stati amplificati, vengono mesco- na L2, che oscilla con le capacità collegate in pa-
lati con quelli prodotti dall'oscillatore locale, se- rallelo C3 e C4 e con il diodo varicap DV2.
condo il ben noto principio dei ricevitori a circui- li diodo varicap consente di stabilire, assieme a
to supereterodina. C4, la frequenza di oscillazione, che deve distare
La conversione dei segnali radio in un unico se- di ben 455 KHz da quella del segnale ricevuto dal
gnale a frequenza fissa di 455 KHz avviene anche circuito di sintonia. Ma per raggiungere tale sco-
tramite opportuna selezione delle componenti ar- po occorrerà intervenire, in sede di taratura del
moniche. Infatti, come si sa, la miscelazione di ricevitore, sui due compensatori C2- C4 e sul dio-
due segnali di diverso valore di frequenza, dà ori- do varicap DV2.
gine a segnali con frequenza pari alla somma e al-
la differenza delle frequenze dei segnali principa-
li, nonché a tutte le successive combinazioni pos-
sibili. Pertanto, allo scopo di inviare alla media AMPLIFICAZIONE MF · BF
frequenza un unico segnale a 455 KHz, occorre
selezionare la componente che interessa. E questo Sul piedino 12 dell'integrato ICI è presente il fil-

137
T
1CI

au

R12

Flg. 4 - Schema indicativo d'Insieme di tutte le parti che compongono il ricevitore


descritto nel testo. La composizione circuitale del modulo elettronico è riportata
soltanto In forma indicativa ed orientativa; manca invece l'alimentatore, che può es-
sere inserito nella zona libera di destra.

tro ceramico FC, già tarato alla frequenza di 455 è quello collegato con il condensatore C9, quello
KHz, che consente il passaggio dei soli segnali che M è connesso a massa, mentre l'U raggiunge il
assumono questo stesso valore di frequenza. Il piedino 12 di ICI, che rappresenta l'ingresso del-
vantaggio introdotto nel circuito del ricevitore la sezione amplificatrice di media frequenza del
dal filtro ceramico è riscontrabile in sede di tara- circuito integrato.
tura, dato che questo componente evita all'opera- La catena di amplificazione MF, interna a ICI,
tore di intervenire su tutta la parte circuitale inte- raggiunge l'uscita sul piedino 7, il quale è collega-
ressata dai segnali a 455 KHz. to al diodo al germanio DG e al trasformatore di
Il filtro FC è dotato di tre terminali, E-M-U media frequenza MFl, che funge da elemento di
(entrata - massa - uscita). Il terminale di entrata E accordo al valore di 455 KHz, sia per i segnali MF
138
Flg. 5 . Composizione reale delle due bobine di alta frequenza L 1 • L2 che il lettore
dovrà costruire In rispetto del dati riportati nel testo. Tutti i terminall, prima del mon-
taggio delle bobine, dovranno essere liberati dallo smalto Isolante e prestagnatl.

provenienti da ICl, sia per quelli provenienti dal segnale di forza S9 è da considerarsi ottimamente
circuito rivelatore della SSB di cui parleremo più ricevibile, mentre segnali di forza minore peggio-
avanti. rano sempre più la ricezione, sino al valore Sl,
I segnali rivelati, ossia di bassa frequenza, pre- che vuol dire segnale incomprensibile.
senti sul catodo del diodo DG, dopo essere stati In ogni ricevitore radio a circuito supereterodina
depauperati dalle componenti AF ed MF even- esiste un circuito ideale per l'applicazione del-
tualmente in essi ancora contenute, tramite il l'S-Meter. E questo è il CAV, ossia il circuito di
condensatore· C13, vengono inviati al potenzio- Controllo Automatico di Volume.
metro R12, che rappresenta il comando manuale Coloro che conoscono il funzionamento di un ri-
di volume del ricevitore. cevitore a circuito supereterodina, sanno che il
Dal potenziometro R12, i segnali di bassa fre- CAV impedisce il verificarsi di bruschi passaggi
quenza, regolati in ampiezza, raggiungono l'inte-
grato IC2, che è di tipo LM 380 e che li amplifica
al livello necessario per pilotare l'altoparlante AP.

S-METER E CAV
$
L'S-Meter è certamente uno degli strumenti più
comuni nel mondo amatoriale, perché serve a mi-
surare l'intensità dei segnali radio ricevuti e a per-
fezionare le operazioni manuali di sintonia.
Definito con parole semplici, I'S-Meter è un mi-
suratore di forza dei segnali. La lettera S, infatti,
è l'abbreviazione della parola inglese "strength",
f »
Fig. 6 - Sulla slnistra sono indicati due tipi diversi di tra-
che significa "forza". Esiste quindi una scala di sformatori di media frequenza a 455 KHz. Sulla destra è
valori S, in cui vien fatta una suddivisione in Sl, ratflgurato un tipico supporto per bobine di ricevitori
S2 ... S9, S9 + 10, S9 + 20, S9 + 30 ed S9 +40. Un ad onde corte.

139
1
2
TCA 440
16
15 1
LM 380

14
MVAM 115
a.
-
BB 204 2N 3819
a.
78 L08

3 14 2 13
4 13 3 12
5 12 4 11
6 11 5 10
7 10 6 9
8 9 7 8
k a al k a2 5 g d U m
-
e

Flg. 7 • Prima di inserire nella basetta-supporto del modulo elettronico i diversi tipi
di integrati 1C1 •1C2 •IC3, i tre diodi varicap ed il transistor FET, il lettore dovrà at-
tentamente osservare questi disegni, che interpretano la precisa zoccolatura dei
componenti citati.

sonori tra emittenti deboli ed emittenti forti, in con una sua parte gli stadi MF e con un'altra par-
modo da ottenere una ricezione sufficientemente te lo stadio amplificatore di bassa frequenza, at-
lineare. traverso il potenziometro Rl2.
La caratteristica principale del CAV è quella di
generare una tensione continua, proporzionale
alla forza del segnale ricevuto. Misurando il valo- L'ASCOLTO DELLA SSB
re di questa tensione, si raggiunge automatica-
mente la valutazione in unità S del segnale. Natu- Abbiamo detto che con questo ricevitore per on-
ralmente, la scala del microamperometro, che de corte è possibile ascoltare le emittenti che tra-
può essere da 100 + 500 µ,A fondo-scala, va dili- smettono in SSB ed ora vedremo in che modo.
gentemente suddivisa in "punti S", tenendo con- Prima, tuttavia, dobbiamo spendere qualche pa-
to che ognuno di questi dista da quello più vicino rola sulla SSB, che non tutti i lettori conoscono.
di 6 dB. L'SSB costituisce un sistema di emissione che evi-
Il segnale che pilota l'S-Meter, nel circuito di fi- ta di utilizzare la portante ad alta frequenza quale
gura 1, viene prelevato dal piedino 10 dell' inte- mezzo di trasporto del messaggio fonico. Perché
grato ICI. Questo segnale, che è di tipo a tensio- sfrutta una delle due bande laterali generate dal
ne continua, raggiunge anche il piedino 3 di ICI, battimento tra la portante e la frequenza audio,
da dove regola il guadagno dello stadio a radio- sopprimendo in tal modo tutta quella parte di
frequenza. E questo controllo rappresenta ap- energia non strettamente necessaria a trasportare
punto il CAV. Ma il controllo automatico di vo- l'informazione.
lume regola pure il guadagno degli stadi a fre- In pratica la SSB (Single - Side - Band = banda
quenza intermedia, a partire dal segnale rivelato laterale unica) caratterizza un tipo di trasmissione
dal diodo al germanio DG. Infatti, il segnale rive- in fonia che, a parità di energia emessa, consente
lato, dopo essere stato filtrato tramite il conden- un notevole incremento della portata utile rispet-
satore Cl 3, raggiunge, attraverso la resistenza to ad una analoga trasmissione in modulazione di
R9, il piedino 9 di ICI, che è adibito appunto al ampiezza (AM).
controllo degli stadi a frequenza intermedia con- Per motivi di spazio, è ovvio che in questa sede
tenuti nell'integrato. Per concludere, possiamo non è possibile analizzare il sistema con cui av-
ora dire che l'ampiezza del segnale RF ricevuto vengono questi tipi di trasmissione, mentre dob-
viene utilizzata per controllare la sensibilità dello biamo informare il lettore sul modo con cui la
stadio a radiofrequenza, mentre il segnale demo- SSB può essere ricevuta tramite un normale appa-
dulato, presente a valle del diodo DG, controlla recchio a circuito supereterodina. Nel quale si de-
140
ve inserire un oscillatore, in grado di generare un oltre che l'oscillatore a 455 KHz, anche lo stadio
segnale a radiofrequenza, in modo da ottenere miscelatore.
dei battimenti con il segnale in arrivo, che con- Nel circuito di figura l, per escludere il B.F.O.,
sentono la demodulazione del segnale in SSB. In ossia per ascoltare le sole trasmissioni a modula-
altre parole, poiché la portante, nella SSB, non zione d'ampiezza, basta aprire l'interruttore Sl.
viene trasmessa assieme al segnale, occorre co- Il circuito oscillatore è principalmente composto
struire una portante artificiale, servendosi di un dal transistor FT, che è di tipo FET-2N3819, e
oscillatore di notevole stabilità, dal quale viene ri- dalla media frequenza MF2, la quale trasmette i
cavato un battimento con il segnale uscente dal- segnali ad MFl e di qui al diodo rivelatore che
1 'ultimo stadio di media frequenza del ricevitore. provvede a miscelare il battimento. Ma la fre-
quenza di oscillazione è stabilita dal diodo vari-
cap DV3 e dall'induttanza dell'avvolgimento del
IL B.F.O. trasformatore di media frequenza MF2.
Il B.F.O. è dotato di un comando manuale che,
Come abbiamo già detto, per poter ascoltare le agendo sul diodo varicap DV3, fa variare la nota
trasmissioni in SSB, occorre ricostruire la compo- a piacere. In pratica, dunque, si tratta di un siste-
nente soppressa, iniettando una oscillazione, sul ma di B.F.O. alquanto semplice, adattabile a tut-
segnale di media frequenza, che disti da questa ti i ricevitori a circuito supereterodina dotati della
esattamente di un valore di frequenza pari a quel- gamma ad onde corte, che tuttavia presenta l'in-
lo della nota che si desidera ricevere e che varia conveniente di mantenere l'indice del microampe-
dalle poche centinaia di hertz a qualche migliaio rometro (S-Meter) a metà scala circa. Ma l'incon-
di hertz. E tutto ciò si ottiene mediante un circui- veniente ora citato non è grave, dato che per sa-
to che prende il nome di B.F.O. e che incorpora, pere con quale intensità arrivano i segnali è suffi-

Fig. 8 • Questa foto riproduce quasi tutta la parte costruttiva del ricevitore ad onde
corte realizzato, quale prototipo, dai nostri tecnici. In particolare è ben evidenziata
la zona posteriore del pannello frontale dell'apparecchio.

141
Fig. 9 • Riproduzione fotografica del pannello frontale del ricevitore per onde corte.
In corrispondenza dell'altoparlante, la lamlera del contenitore è abbondantemente
forata, allo scopo di favorire la fuoriuscita delle onde sonore.

ciente agire per un attimo sull'interruttore S1. COSTRUZIONE DELLE BOBINE


L'alimentazione del circuito del ricevitore si ottie-
ne con la tensione continua di 13,5 V, che può es- Le due bobine di alta frequenza L1-L2, non so-
sere quella generata dal collegamento in serie di no componenti reperibili in commercio e debbo-
tre pile piatte da 4,5 V ciascuna. no quindi essere costruite dal lettore utilizzando
Un integrato, di tipo 78L08 (IC3), stabilizza la un supporto, preferibilmente provvisto di vite di
tensione di alimentazione di tutto il circuito di fi- fissaggio, di materiale isolante, di diametro
gura I, ma in particolare quella dei diodi varicap, (esterno) di 8 mm. Entrambi i supporti debbono
dato che la stabilizzazione avviene sul valore di essere dotati di nucleo di ferrite cilindrica regola-
3,5 V circa. bile.
La bobina LI, come è dato a vedere in figura 5, è
composta da 66 spire compatte di filo di rame
REALIZZAZIONE DEL RICEVITORE smaltato del diametro di 0,3 mm. Sopra di essa,
in posizione centrale, si avvolge la sezione "a"
Il montaggio del ricevitore per onde corte deve (terminali 3-4), che è composta da 5 spire di filo
iniziare subito dopo aver ordinatamente appron- di rame smaltato del diametro di 0,2 mm. In bas-
tato tutti i componenti necessari, che comprendo- so, verso il lato massa, si avvolge la sezione "b''
no gli elementi elencati in corrispondenza dello (terminali 5 - 6), che è composta da 3 spire di filo
schema teorico di figura 1, le bobine, il circuito di rame smaltato del diametro di 0,2 mm.
stampato, il contenitore metallico, le varie mano- La bobina L2 consta di 60 spire compatte di filo
pole e la presa d'antenna. di rame smaltato del diametro di 0,3 mm.
Il circuito stampato deve essere eseguito riprodu- L'avvolgimento "a" (terminali 3 - 4), realizzato
cendo, su una basetta di forma rettangolare, delle in basso, verso il lato massa, è composto da 8 spi-
dimensioni di 13,5 cm x8,5 cm, il disegno ripor- re di filo di rame smaltato del diametro di 0,2 mm.
tato in grandezza reale in figura 3 che, ovviamen- Prima di montare le bobine sul circuito, è consi-
te, presenta dimensioni leggermente più piccole di gliabile ripulire i terminali dallo smalto e presta-
quelle della basetta-supporto. gnarli accuratamente.
Il contenitore metallico, da noi utilizzato per la
realizzazione del prototipo e più volte riprodotto
nelle foto pubblicate in queste pagine, assume le PARTICOLARITÀ COSTRUTTIVE
seguenti dimensioni: 19,8 cm (larghezza), 10 cm
(altezza), 13 cm (profondità). Allo scopo di non commettere errori di cablaggio
142
quella, che trasmette una serie di numeri in lingua
tedesca, sulla frequenza di 4,010 MHz. L'emit-
tente Svizzera Internazionale si ascolta invece sul-
la frequenza di 3,985 MHz, la BBC (Inghilterra)
sulle frequenze di 3,972 e 3,955, ecc.
Lo strumento dell'S-Meter, come abbiamo detto,
ANI è un microamperometro, il cui valore di fondo-
4701l ~ CIRCUITO scala può essere compreso fra i 100 A e i 500 A.
! 5ii»iv»
,
,------ I I La massima deviazione dell'indice è regolata per
I I . mezzo del trimm er R8.
7I Il componente indicato con la sigla J 1 rappresen-
ta un'impedenza a radiofrequenza di tipo com-
merciale, del valore di 2,2 millihenry (2,2 mH).
I Il filtro ceramico FC deve essere esattamente
quello prescritto nell'elenco dei componenti, os-
sia il MURATA - CFW455 IT, che presenta una
banda passante di 4 KHz a - 6 dB.
Per quanto riguarda le due medie frequenze MFI
Fig. 10 • Nel caso in cui i segnali radio captati fossero - MF2, queste sono di tipo per ricevitori radio a
di forte intensità e quindi causa di distorsioni, occorre-
rà interporre, fra la presa d'antenna del ricevitore e la li- circuito supereterodina, con nucleo di color nero,
nea di discesa, questo semplice attenuatore, realizzato di facile reperibilità commerciale, ma anche recu-
mediante un potenziometro, di tipo a variazione linea- perabili da ricevitori fuori uso.
re, del valore di 470 ohm, servendosi ovviamente di ca- Nella foto di figura 8 è visibile uno spazio libero,
vetto schermato.
sul quale l'operatore potrà sistemare le tre pile
piatte da 4,5 V collegate in serie. Ma il ricevitore
potrà pure essere alimentato con la tensione di
13,5 V derivata da apposito alimentatore separato.

ALCUNI INCONVENIENTI
in fase di inserimento sul circuito del ricevitore del-
le due bobine AF, abbiamo contrassegnato i tenni- In presenza di segnali a radiofrequenza molto
nali di queste con dei numeri (figura 5), che sono forti, per esempio di quelli generati da una emit-
gli stessi riportati nello schema costruttivo di figu- tente radiantistica situata nelle vicinanze, il no-
ra 2 e in quello teorico di figura 1. Pertanto, facen- stro ricevitore può riprodurre suoni alquanto di-
do riferimento a tale numerazione, ricordiamo storti, ma questo è un fenomeno naturale, che
che, qualora la bobina oscillatrice L2, in fase di rientra nelle caratteristiche di funzionamento del-
collaudo del ricevitore, non dovesse oscillare, oc- l'integrato ICI.
correrà invertire tra loro i collegamenti relativi Un secondo inconveniente è riscontrabile nel
all'avvolgimento "a" (tenninali 3 -4). B.F.O. il quale, oscillando alla frequenza di 455
Il diodo varicap DV3, come si può notare sullo KHz, genera una frequenza spuria a 3,640 MHz
schema costruttivo di figura 2, viene utilizzato (455 x 8 = 3,640). Questo segnale può servire co-
con le due sezioni collegate in parallelo tra di loro. me calibratore.
La resistenza R3, in serie con il potenziometro di Ma ritorniamo alla banda degli 80 metri, che for-
sintonia R4, determina la banda di copertura del se è quella che maggiormente potrà interessare i
ricevitore. Se il suo valore è quello di 220.000 nostri lettori e ricordiamo che, soprattutto di se-
ohm, come prescritto nell'apposito elenco dei ra, questa banda è affollatissima e ricca di segnali
componenti, allora la banda di frequenze coperta anche di forte intensità. Ciò è risaputo da tutti i
si estende fra i 3,9 MHz e i 3,6 MHz. Se invece ad radioamatori, che sono costretti ad attenuare il
R3 si attribuisce il valore di 33.000 ohm, allora la segnale in antenna anche di 30 dB. Tuttavia, per
banda di frequenze coperta dal ricevitore va dai consentire un agevole ascolto di tale banda di fre-
4, 1 MHz ai 3 MHz. Ma con questo secondo valo- quenze anche con il nostro ricevitore, abbiamo
re assegnato alla resistenza R3 è necessario de- concepito il semplice accorgimento circuitalmen-
moltiplicare il potenziometro di sintonia R4. te riportato in figura 10, che rappresenta un co-
Dunque, con il nostro ricevitore si potranno rice- mando manuale di attenuazione dei segnali pro-
vere, oltre che le emittenti amatoriali, anche quel- venienti dall'antenna e che si rivelerà assai utile
le broadcasting, come ad esempio, una emittente nel caso in cui si utilizzino antenne molto effi-
slava, sulla frequenza di 4,043 MHz, oppure cienti.
143
AMPLIFICATORE
E ALIMENTATORE
Abbiamo incorporato, in uno stesso strumento, to quando si deve controllare l'efficienza di mi-
le diverse funzioni di amplificatore di segnali di crofoni, testine per giradischi e registratori, com-
bassa ed alta frequenza, di alimentatore e di con- puter e tanti, tanti altri elementi. In particolare,
trollo di parti e circuiti elettronici. Pertanto, il di- chi si occupa di riparazioni di apparati radiorice-
spositivo presentato in queste pagine introduce venti o di televisori, potrà servirsi di questo am-
un servizio di grande utilità pratica nel laborato- plificatore per la ricerca dei guasti, applicando
rio dilettantistico e semiprofessionale, soprattut- quella tecnica di indagine, per la verità non molto

Per riparare, controllare e collaudare la maggior parte degli ap-


parati elettronici in dotazione ai dilettanti, occorre possedere,
nel laboratorio, un amplificatore, anche di piccola potenza, in
grado di riprodurre acusticamente quei segnali che si ritiene
necessario di dover analizzare.

144
a.

Un dispositivo di grande utilità nel laboratorio.

Analizza segnali AF e BF acusticamente.

Dispone di due sorgenti di alimentazioni a 12 Vcc e a 14 Vca.

diffusa, che si ispira all'uso del signal tracer e che sistema di livellamento della tensione raddrizzata
abbiamo avuto occasione di descrivere abbon- mediante condensatore elettrolitici.
dantemente nella ottava puntata del corso per ra-
dioriparatori, mensilmente pubblicato sul nostro
periodico.
Contemporaneamente all'impiego dell'amplifica- L'INTEGRATO 7812CK
tore, che è caratterizzato da una sensibilità al-
quanto elevata, l'operatore potrà disporre di due Osservando lo schema elettrico di figura 1, si può
sorgenti di basse tensioni, di cui una per correnti notare come gran parte di questo rimanga delimi-
alternate e l'altra per correnti continue. Per tale tato da linee tratteggiate. Ebbene, queste stanno
motivo, dunque, il progetto da noi concepito, a significare che tutta la parte circuitale interna,
realizzato ed ampiamente collaudato, può assu- da loro racchiusa, deve essere realizzata su circui-
mere la denominazione di amplialimentatore, es- to stampato, il quale è destinato a rappresentare
sendo in esso disponibili i due circuiti di amplifi- il modulo elettronico dell'amplialimentatore. Gli
cazione di segnali e di alimentazione di apparec- elementi esterni alle linee tratteggiate, invece, so-
chi in riparazione. no applicati in diversi punti di un contenitore me-
Per evitare di ritrovarsi con le pile scariche, du- tallico, che funge pure da conduttore unico della
rante gli interventi di laboratorio, abbiamo rite- linea di massa.
nuto opportuno di alimentare il dispositivo con la Tra gli elementi esterni al modulo elettronico, si
tensione di rete, servendoci, naturalmente, di un può notare la presenza dell'alimentatore stabiliz-
trasformatore, di un ponte raddrizzatore e di un zato a 12 V il quale, tramite due boccole applicate

145
GJ;OOOIOIO)
E
......
'"-
,.
>l: Il g
-
~ Q:

-·- · -•1!_11- ·- ·- · .- ... 1-·-·-·-·7

I
I
I

~ .,
~ '±le
I ,.
II° i I " ~ ~

~
u i
"' ~~
I
C\j
:;: I
(J O)
._
,,,
::, ù

., Il ±•
'<
I
v
{col
I

"'
u
r
1
11 L "' I

=Il ~ o/=, --.i


,.
o

146
TR1

Fig. 2 • Plano costruttivo, realizzato su circuito stampato, del modulo elettronico


dell'apparato amplificatore ed alimentatore. Le piste di rame di maggior estensione
sono quelle rappresentative della linea di massa, sulla quale IC1 disperde l'energia
termica generata.

-----COMPONENTI-----
Condensatori R3 = 3.300 ohm
C1 = 470.000 pF R4 = 300 ohm
c2 = 10.000 pF R5 = 47.000 ohm (potenz. a variaz. lin.)
c3 = 47 F . 16 VI (elettrolitico) R6 = 2,2 ohm
C4 = 10.000 pF R7 = 1.200 ohm
C5 = 10 µF • 16 VI (elettrolitico) R8 = 1.200 ohm
C6 = 100 F - 16 VI (elettrolitico)
C7 = 220 F · 16 VI(elettrolitico) Varie
ca = 100.000 pF
C9 = 100.000 pF TR1 = 2N3819
C10 = 470 µF • 16 VI (elettrolitico) IC1 = LM380
C11 = 2.200 F 25 VI (elettrolitico)
IC2 = 7812CK (7812KC)
C12 = 2.200 µF • 25 VI (elettrolitico) P1 = ponte raddrizz. (80 V • 2 A)
C13 = 10.000 pF T1 = trasf. d'alim. (220 V. 14 V.15 VA)
C14 = 10.000 pF S1 = interrutt. incorpor. con R5
$2 = doppio deviatore
s3 = interrutt.
Resistenze DL1 = diodo led (rosso)
R1 = 1 megaohm DL2 = diodo led (verde)
R2 = 470 ohm AP = altoparlante (8 ohm)

147
Fig. 3 • Disegno in grandezza reale del circuito stam pato necessario per la com posi
zione del m odulo elett ronlco dell'am plialim entatore.

sul pannello frontale (figura 4), consente il prelie- cio, di tipo 1N4002, tra l'entrata E e l'uscita Udi
vo della tensione continua. IC2, con il catodo rivolto verso E, ed un diodo
L'integrato IC2, che è di tipo 7812CK ma che, a dello stesso tipo in parallelo con il condensatore
seconda della casa costruttrice, può essere trova- elettrolitico Cl l, con il catodo rivolto verso il ter-
to in commercio con la sigla analoga di 7812KC, minale positivo. Il primo diodo evita la distruzio-
è dotato di tre tipi di protezione, di cui il primo si ne di IC2 nel caso in cui la tensione in uscita do-
riferisce alla protezione termica, il secondo a vesse risultare più elevata di quella in entrata, il
quella della massima corrente ed il terzo alla sal- secondo protegge l'integrato dalle eventuali, in-
vaguardia del transistor finale in esso contenuto. volontarie inversioni di polarità.
La protezione termica interviene in occasione di L'evento di una tensione in uscita più elevata di
sovraccarico o di cattivo raffreddamento e prov- quella in entrata può verificarsi nel 'caso in cui si
vede a spegnere l'integrato salvandolo dalla fu- alimentino circuiti sotto tensione, oppure dotati
sione. di grossi condensatori elettrolitici che, dopo lo
Il sistema di protezione contro la possibile, massi- spegnimento, rimangono abbondantemente cari-
ma corrente, è di tipo classico e difende l'integrità chi.
dell'integrato IC2 durante la presenza di picchi
velocissimi, originati da cortocircuiti.
Due piccoli perfezionamenti possono essere in- UTILITÀ DEL FUSIBILE
trodotti dal lettore sul circuito originale di figura
1. Essi consistono nel collegare un diodo al sili- La tensione continua e stabilizzata a 12 V è dispo-

148
nibile sulle due apposite boccole del dispositivo ca, onde evitare assorbimenti eccessivi, talvolta
schematizzato in figura 4, quando il doppio de- provocati da cortocircuiti, che potrebbero surri-
viatore S2 rimane posizionato nel modo indicato scaldare il trasformatore e condurlo alla distru-
nello schema di figura I. Quando invece S2 viene zione.
commutato nella posizione opposta, allora nelle Non riuscendo a realizzare una presa di corrente
altre due boccole, presenti sulla destra del pannel- magnetoterrnica, a bassa intensità di corrente, ta-
lo frontale (figura 4), è prelevabile la tensione al- rabile a 0,5 A, si può sempre ricorrere al collega-
ternata di 14 V, proveniente direttamente dall'av- mento di un fusibile di tipo commerciale di gene-
volgimento secondario del trasformatore di ali- re volante, il cui portafusibile può essere inserito
mentazione Tl. E questo valore di tensione può anche in serie al cavo di alimentazione.
divenire assai utile in laboratorio, quando si deb-
bono alimentare apparati in CA. Conviene, tutta-
via, anche se ciò non è stato indicato nello sche- SONDAAF
ma di figura 1, equipaggiare questo particolare
alimentatore con un fusibile ritardato a 0,5 A cir- Sull'entrata E del circuito elettrico di figura 1

8
CIRCUITO
ELETTRONICO
2

AP

Fig. 4 • Schema pratico completo dell'amplialimentatore descritto nel testo. Tutti gli
elementi di comando e di segnalazione ottica sono applicati nella parte frontale del
contenitore metallico.

149
Fig. 5 • Questa foto riproduce, nella sua parte intern a, la com posizione circuitale del
dispositivo descritto in queste pagine e realizzato nei nostri laboratori di progetta-
zione e collaudo.

(terminali I - 2 del modulo elettronico) si possono schermo elettromagnetico.


applicare direttamente i segnali di bassa frequen- Il condensatore C 1, proprio per il compito che
za per sottoporli al regolare processo di amplifi- deve svolgere e che è stato appena interpretato,
cazione. assume un valore capacitivo alquanto basso ed
Indirettamente, ossia attraverso una sonda AF, si una tensione di lavoro relativamente elevata (Cl
possono introdurre, sulla stessa presa E, i segnali = 22 pF - 1.000 VI). La resistenza Rl ha il valore
di alta frequenza o, come si suole pure dire, quelli di 10.000 ohm, mentre il condensatore C2 ha il
a radiofrequenza RF. Dunque, per amplificare ed valore di 5.000 pF.
analizzare acusticamente i segnali di alta frequen- La punta che preleva i segnali da sottoporre a
za, occorre effettuare il prelievo di questi e la loro controllo audio è ovviamente metallica, sottile e,
immissione sulla presa E per mezzo di una sonda, possibilmente, d'acciaio. Il cavetto sul quale è fis-
il cui schema è riportato in figura 8. sato il "coccodrillo" deve essere accuratamente
Naturalmente, i segnali AF da èontrollare attra- saldato a stagno al cilindretto contenitore della
verso il dispositivo di figura 1, debbono essere al- sonda il quale, per tale motivo, non può essere di
meno parzialmente modulati in ampiezza. alluminio, perché sull'alluminio non si effettuano
Il condensatore CI, presente nello schema di fi- saldature a stagno.
gura 8, arresta le componenti continue e quelle a Durante l'uso della sonda AF, la pinzetta a bocca
bassa frequenza del segnale da amplificare, la- di coccodrillo va fissata al telaio (massa) dell'ap-
sciando via libera a quelle a radiofrequenza, che parato dal quale si prelevano segnali da esaminare.
subiscono un processo di raddrizzamento, ad una La calza metallica del cavo schermato, che colle-
semionda, grazie alla presenza del diodo DG, che ga l'uscita della sonda con l'entrata dell'ampliali-
è un diodo al germanio o di tipo Schotky per AF. mentatore, deve essere perfettamente saldata a
Il segnale rivelato viene successivamente livellato stagno sul contenitore della sonda stessa.
dal filtro RF composto dalla resistenza Rl e dal
condensatore C2.
La figura 8 interpreta la composizione reale della DESCRIZIONE DEL PROGETTO
sonda AF, che è rappresentata esternamente da
un cilindretto contenitore metallico in veste di All'ingresso del progetto di figura 1 è stato inseri-

150
asse centr

Flg. 6 • Elementi Indicativi per l'applicazione dell'integra-


to IC2 sul contenitore metallico dell'apparato ampliali-
mentatore. Il conduttore di massa è rappresentato da
tutto l'involucro esterno del componente. 7812 CK

to un transistor (TRl) di tipo FET, che funge da casione di alimentazione di ricevitori radio.
elemento preamplificatore, collegato nella confi- La banda passante del progetto di figura 1 si
gurazione con source comune. Questa soluzione è estende fra i 20 Hz e i 10.000 Hz. Ma sulle fre-
stata adottata allo scopo di elevare la sensibilità quenze più alte si verifica una progressiva atte-
d'entrata del circuito, senza tuttavia raggiungere nuazione, a causa della presenza dei due conden-
livelli che si sarebbero potuti rivelare critici in se- satori C2 e C4.
de di cablaggio dell'amplialimentatore. Allo stes- La sensibilità del dispositivo, come abbiamo già
so tempo, con l'impiego di un transistor FET, è avuto occasione di dire, è notevole; con una ten-
stata ottenuta una grande impedenza d'ingresso, sione di 25 m V in entrata, infatti, si raggiunge in
di un megaohm circa. uscita la massima potenza indistorta di 1 W. La
I due condensatori C2 - C4 sono denominati con- quale sale a 1,5 W con il 10% di distorsione.
densatori di fuga, proprio perché il loro interven- Nel circuito di filtraggio della tensione di alimen-
to diventa attivo quando il dispositivo viene uti- tazione, uscente dal ponte raddrizzatore P1, sono
lizzato per l'analisi di segnali di alta frequenza, stati inseriti due condensatori elettrolitici dello
per i quali, come abbiamo detto, occorre far uso stesso valore (2.200 F), collegati in parallelo tra
della sonda. loro. A tale accorgimento si è fatto ricorso per ot-
Per impedire che l'integrato IC2 possa oscillare, tenere un migliore filtraggio. Dunque, Cl 1 e Cl2
si è provveduto all'inserimento dei due condensa- filtrano meglio di un solo condensatore elettroli-
tori Cl5 e C16i quali, in sede di montaggio del tico da 4. 700 F.
dispositivo, debbono essere applicati molto vicini Coloro che volessero utilizzare il progetto di figu-
tra loro e nelle immediate prossimità dell'integrato. ra 1 esclusivamente per l'analisi sonora di segnali
I due condensatori Cl3 e Cl4 impediscono alle di forte intensità, possono evitare l'impiego dello
eventuali infiltrazioni di segnali di alta frequenza, stadio d'ingresso TRl, disinserendo il condensa-
provenienti dalla rete, di coinvolgere negativa- tore elettrolitico C5 ed applicando il segnale da
mente l'amplificatore. Infatti, in assenza di Cl3 - esaminare, tramite una resistenza, sul terminale 3
Cl4, i segnali RF verrebbero rettificati e, sull'al- del modulo elettronico. Il valore della resistenza,
toparlante, provocherebbero ronzìi e disturbi di che funge da elemento di attenuazione, potrà as-
varia natura e di forte intensità, soprattutto in oc- sumere l'entità di qualche decina di migliaia di

151
n
CONTENI_,

PUNTA R/ CAVO SCH


,1,M n @= = = T}_F

STAGNAT

COCCODR.

Fig. 7 - Sonda per il prelievo di segnali di bassa frequenza che necessitano di oppor-
tuna schermatura ed attenuazione. La resistenza R1 ha il valore di 22.000 ohm -I, W.

ohm. In pratica si potrà utilizzare la sonda BF il esame e senza occupare spazi preziosi sul banco
cui schema costruttivo è riportato in figura 7. di lavoro. Una tale possibilità consente pure di
utilizzare qualche cassa acustica di recupero, on-
de ottenere una buona riproduzione audio e valu-
tare con maggior precisione la qualità del segnale
MONTAGGIO esaminato. Ma anche l'altoparlante deve essere di
buona qualità, perché se così non fosse sarebbe
Il montaggio del dispositivo fin qui descritto si oltremodo difficile capire quando un suono è più
esegue in tre tempi: dapprima si realizza il modu- o meno distorto.
lo elettronico, poi si compone l'apparato nel mo- I due punti, contrassegnati con le lettere X nello
do indicato dal piano costruttivo di figura 4 ed in- schema elettrico di figura l, debbono essere colle-
fine si costruisce la sonda rivelatrice AF. gati tra loro. Abbiamo scelto questo sistema gra-
Il modulo elettronico va composto nel modo indi- fico semplificato per non complicare ulterior-
cato in figura 2, servendosi di una basetta-suppor- mente il disegno e per conservarne la massima
to con circuito stampato, il cui disegno in gran- chiarezza di interpretazione.
dezza reale è riportato in figura 3. Nello schema pratico questo collegamento appare
Poi, il modulo elettronico va inserito in un conte- regolarmente disegnato ed è quello che, in figura
nitore metallico, che funge pure da conduttore 4, unisce il terminale d'uscita U dell'integrato IC2
della linea di massa, seguendo tutte le indicazioni con la boccola della tensione positiva a 12 V sta-
di figura 4. Ovviamente, per evitare ogni possibi- bilizzati e con l'interruttore Sl incorporato con il
lità di cortocircuiti, si dovrà provvedere a distan- potenziometro regolatore di volume R5.
ziare la basetta dalla superficie metallica del con- Per la realizzazione del progetto di figura 1 ven-
tenitore tramite appositi elementi distanziali. In gono utilizzati due circuiti integrati: ICI e IC2. Il
figura 5 abbiamo riprodotto la foto del prototipo primo va montato direttamente sulla basetta-sup-
costruito nei nostri laboratori, la quale, assieme a porto del circuito stampato, il secondo sulla parte
tutti gli altri schemi, potrà rappresentare un ulte- posteriore esterna del contenitore metallico, co-
riore punto di riferimento per una agevole costru- me indicato in figura 4.
zione dell'amplialimentatore. Nel montare l'integrato ICI si deve tener conto
L'altoparlante AP rimane in posizione esterna ri- che questo componente dissipa l'eccesso di calore
spetto all'apparato, allo scopo di poter essere col- prodotto attraverso i suoi terminali collegati a
locato ad una certa distanza dal dispositivo in massa, che nel circuito stampato, in corrispon-

152
CONTENII.

PUNTA CAVO SCH


:= -l J

COCCODR.

Fig. 8 • Sonda rivelatrice necessaria per l'applicazlone al circuito amplificatore dei


segnali di alta frequenza.

denza di ICI, è rappresentata da ampie superfici posiziona il doppio deviatore S2 in modo da pro-
di rame. Ma le piste rappresentative della massa vocare l'accensione del diodo led verde DL2 e di
debbono essere ben aerate. Dunque, allo scopo di attivare l'uscita dell'alimentatore a 14 Vca. Su
favorire la dispersione dell'energia termica, oc- questa stessa uscita si collega una lampadina da
corre praticare, sulla parte superiore del conteni- 12 V- 10 W, la quale, se questa parte circuitale è
tore metallico del dispositivo, alcuni ampi fori. I stata montata senza commettere errori, dovrà ac-
quali non appaiono segnalati, sullo schema co- cendersi regolarmente, anche se la sua luminosità
struttivo di figura 4, per il semplice motivo di tro- non sarà totale.
varsi al di sotto del modulo elettronico e quindi Dopo le prime prove ore descritte, si deve com-
occultati da questo. mutare S2 in modo da provocare l'accensione del
Per quanto riguarda l'integrato IC2, ricordiamo diodo led DLI rosso e di attivare, conseguente-
che il terminale di massa di questo componente è mente, l'alimentatore a 12 Vcc stabilizzati.
rappresentato da tutto l'involucro metallico Sulle boccole di questo secondo alimentatore si
esterno, come indicato in figura 6. I due terminali potrà ora collegare la stessa lampadina utilizzata
E-U di entrata e di uscita, invece, si identificano per la prova precedente, che dovrà accendersi re-
con i due reofori chiaramente disegnati in figura golarmente.
6. I quali debbono rimanere accuratamente isola- Per collaudare e far funzionare il circuito ampli-
ti dal metallo del contenitore e fuoriuscire attra- ficatore, occorre alzare il volume sonoro in alto-
verso ampi fori, dato che l'applicazione del com- parlante, facendo ruotare il perno del potenzio-
ponente si effettua, mediante viti e dadi, sulla metro R5. Questa operazione implica la chiusura
parte esterna. dell'interruttore SI, incorporato con R5, che con-
sente di alimentare il circuito dell'amplificatore.
A questo punto, i segnali applicati sull'entrata E
potranno essere ascoltati attraverso l'altoparlante
COLLAUDO DEL DISPOSITIVO AP ed attentamente analizzati.
Ovviamente, nel caso di segnali di bassa frequen-
Per quanto riguarda il collaudo dello strumento, za, questi verranno direttamente applicati all'in-
le operazioni da eseguire sono le seguenti. Si inse- gresso E, mentre quelli di alta frequenza modula-
risce la spina dell'alimentatore in una presa della ti dovranno essere introdotti nell'amplificatore
tensione di rete e si chiude l'interruttore S3, colle- . tramite l'apposita sonda rivelatrice descritta in
gato in serie con la linea di alimentazione. Poi si precedenza.
153
Indispensabile
per la taratura
dei ricevitori radio.

OSCILLATORE
MODULATO
L'oscillatore modulato è quello strumento che to e taratura di tutti i ricevitori radio, purché esso
ogni tecnico elettronico, dilettante o professioni- generi una vasta gamma di frequenze, ossia di se-
sta, acquista subito dopo il tester, agli inizi della gnali di alta e di bassa frequenza, corrispondenti
propria attività. a tutte le lunghezze d'onda riscontrabili nei colle-
gamenti radio. Il nostro compito, tuttavia, non è
In commercio, attualmente, ne esistono di tutti i
tipi, più o meno costosi e più o meno complessi. quello di segnalare al lettore questo o quel model-
lo, profondendo consigli e raccomandazioni utili
Ma il principio di funzionamento è uguale per per l'acquisto dello strumento, quanto il propor-
tutti e ciò vale pure per il loro impiego pratico. re la costruzione diretta del dispositivo, sia pure
Quel che cambia, esteriormente, è il tipo di conte- ricorrendo alle poche attrezzature artigianali di-
nitore, la disposizione ed il numero dei comandi sponibili e con la massima economia. Ecco per-
manuali, il tipo di scala su cui si regola l'indice ché i nostri progettisti hanno concepito questo
dello strumento in corrispondenza delle frequen- nuovo circuito di generatore di segnali AF e BF,
ze generate e, per ultimi, come è stato detto, il assai semplice, ma alquanto efficiente, di grande
marchio della casa costruttrice ed il prezzo. In utilità per tutti, in grado di consentire o control-
ogni caso, l'oscillatore modulato è uno strumento lare la precisa taratura di ogni apparecchio radio-
assolutamente indispensabile per la messa a pun- ricevente.

Le caratteristiche fondamentali dello strumento presentato in


questa sede sono la perfetta efficienza e l'assoluta stabilità
dei segnali generati. Il suo impiego è quindi consigliabile ai
principianti e a coloro che, per la prima volta, allestiscono un
radiolaboratorio.

154
Genera segnali a radiofrequenza modulati e segnali di bassa frequenza.

GENERALITÀ CIRCUITALI plice interruttore, il circuito di figura I può gene-


rare segnali a radiofrequenza modulata oppure
La sezione a radiofrequenza, del circuito di figu- soltanto segnali di bassa frequenza. Nel primo ca-
ra 1, è pilotata da un transistor FET, di tipo so, rimangono chiusi S1 ed S2, che è l'interrutto-
2N3819, che oscilla con reazione di source, men- re di alimentazione, nel secondo caso rimane
tre in funzione di elemento induttivo viene utiliz- chiuso S2 ed aperto S1.
zata una normale media frequenza per ricevitori La disponibilità dei soli segnali di bassa frequen-
radio, con nucleo giallo o bianco e non nero o za diviene utile nel controllo degli stadi BF dei ri-
rosso, dalla quale occorre eliminare il condensa- cevitori radio.
tore interno, collegato alla base del componente, Questo apparato non prevede un'uscita di segnali
fra i suoi piedini, come indicato in figura 5. Que- a radiofrequenza non modulati che, d'altra parte,
sto condensatore si toglie tranciando i suoi termi- non sono utilizzabili nei ricevitori radio ad am-
nali con un paio di piccole forbici, oppure tramite piezza modulata. Tuttavia, coloro che volessero
apposite tronchesi. Più semplicemente si può ottenere segnali a radiofrequenza puri, cioè privi
spaccare il componente con delle pinze, interrom- di modulazione, dovranno inserire, in serie con la
pendone la funzionalità. resistenza Rl4, un interruttore che, lasciato aper-
La sintonia dell'oscillatore modulato si regola to, impedisce l'arrivo del segnale di bassa fre-
mediante un potenziometro (R1), che agisce sui quenza sul miscelatore (TR2).
due varicap DVI - DV2 (si tratta di due varicap
doppi collegati in parallelo).
Per disporre di un'ampia variazione di capacità, FUNZIONAMENTO DELL'OSCILLATORE
si debbono alimentare i diodi con tensioni elevate.
Mediante commutazione, effettuata con un sem- Dopo aver citato gli elementi fondamentali relati-

155
IL PACCO
Condensatori
C1
C2
=
=
100.000 pF
100 pF (a mica)
DELL'HOBBYSTA
C3 = 100 pF (a mica)
C4 = 100 pF (a mica)
C5 = 100.000 pF fonte di progetti con-
C6 = 100.000 pF oli arretrati di Elettro-
C7 = 500.000 pF biamo preparato que-
C8 = 100.000 pF lica-
C9 = 100.000 pF
C10 = 100.000 pF
C11 = 2.200 pF Le nove copie detla rivista sono state
C12 = 1F (non elettrolitico)
C13 = 22 F • 50 VI (elettrolitico) scelte fra quelle, ancora disponibili,
C14 = 100.000 pF ma in rapido esaurimento, in cui sono
C15 = 22F. 16 VI (elettrolitico) apparsi gli argomenti di maggior suc-
cesso della nostra produzione edito-
riale.

Resistenze
R1 = 100.000 ohm (potenz. a variaz. lin.)
R2 = 10.000 ohm
R3 = 100.000 ohm
R4 = 100.000 ohm
R5 = 100 ohm
R6 = 560 ohm
R7 = 3,3 megaohm
R8 = 10.000 ohm
R9 = 10.000 ohm
R10 = 47.000 ohm
R11 = 1.000 ohm (potenz. a variaz. lin.)
R12 = 470.000 ohm
R13 = 10.000 ohm
R14 = 10.000 ohm
R15 = 1.000 ohm

Varie
TR1 = 2N3819 (FET)
l. 9.0
TR2 = 2N2222
IC1 = 555 (integrato) Il pacco dell'hobbysta è un'offerta spe-
DV1 = BB204 (varicap) ciale della nostra Editrice, a tutti i
DV2 = BB204 (varicap) nuovi e vecchi lettori, che ravviva l'in-
D1 = 914 (diodo-silicio) teresse del dilettante, che fa rispar-
D2 =914 (diodo-silicio) miare denaro e conduce alla realizza-
DZ = 24 V • 1 W (diodo zener)
zione di apparecchiature elettroniche
L1 =MF (vedi testo)
di notevole originalità ed uso corrente.
S1 = interrutt.
S2 = interrutt.
ALIM. = 13,5 V
Richiedeteci subito IL PACCO DELL'HOBBY-
STA inviando l'importo anticipato di L. 9.000
a mezzo vaglia, assegno o c.c.p. N. 916205
e indirizzando a: ELETTRONICA PRATICA -
20125 MILANO - Via Zuretti, 52.

157
Fig. 2 - Schema realizzativo del modulo elettronico dell'oscillatore modulato, sul
quale debbono essere pure montati i due potenziometri di controllo di sintonia (R1)
e di livello dei segnali (R11). Con L1 viene indicata la media frequenza per radiorice•
vitori con nucleo di color giallo o bianco.

vi al progetto dell'oscillatore modulato di figura La configurazione a drain comune, scelta per


1, per coloro che volessero approfondire la cono- TRl, chiamata pure "ad inseguitore di source"
scenza del comportamento teorico del circuito, ed in inglese "source follower", presenta una ele-
esporremo, qui di seguito, un esame più appro- vata impedenza d'ingresso ed una bassa impeden-
fondito sul funzionamento dei vari elementi. za d'uscita, garantendo la composizione di un
Il transistor TRl è montato nella configurazione oscillatore molto stabile e poco critico.
a drain comune e rimane quindi cortocircuitato Inoltre, la bassa impedenza d'uscita semplifica il
verso massa, a causa della presenza del condensa- collegamento al mixer successivo, ossia allo sta-
tore C5, per quel che riguarda la radiofrequenza. dio miscelatore, dato che, pur nell'eventualità del
La resistenza R6 ed il condensatore C6 compon- raggiungimento della source di TRl da parte di
gono un filtro della tensione di alimentazione del- un residuo di segnale di bassa frequenza, lo sta-
lo stadio a radiofrequenza. dio miscelatore non rimane influenzato.
158
La corrente d'uscita di TRl attraversa la resisten- lo stadio successivo, mentre il condensatore C4
za R5 e raggiunge l'avvolgimento primario di Ll, applica il segnale alla base del transistor TR2.
che è un trasformatore di media frequenza, ne- li segnale uscente da TRl non può essere perfet-
cessario per elevare la bassa impedenza d'uscita e tamente sinusoidale, perché il guadagno dello sta-
adattarla a quella alta d'entrata. Ma L1 funge pu- dio è mantenuto più alto del necessario. Tuttavia,
re da elemento induttivo del circuito LC risonan- coloro che volessero far uscire da TRl un segnale
te in parallelo e composto, oltre che da L1, anche sinusoidale, poiché il guadagno si regola varian-
dalla capacità inversa dei diodi varicap DVI - do il tasso di controreazione stabilito dalla resi-
DV2, in serie alla quale si trova il condensatore stenza R5, occorre ridurre il valore di questa al di
Cl, la cui presenza è indispensabile per isolare sotto del punto in cui le oscillazioni si innescano.
l'elevata tensione continua rilevabile sui diodi va- In questo modo, però il funzionamento dello sta-
ricap. dio diviene critico e vengono pure a mancare
La resistenza R4, con il suo elevato valore, impe- quelle armoniche che sono necessarie nel circuito
disce ai segnali a radiofrequenza di raggiungere il dell'oscillatore modulato.
condensatore Cl4 e di annullarsi. Volendo proprio disporre del segnale indistorto,
Il transistor TR 1 oscilla alla frequenza di accordo si dovrebbe mettere a punto un circuito di con-
del circuito oscillante ora descritto quando lo sfa- trollo automatico del guadagno, dello stesso tipo
samento è nullo. Soltanto in questo caso, infatti, di quelli presenti in tutti i ricevitori radio.
con L1 correttamente collegata, il circuito oscil-
lante invia il segnale di source al gate, esattamen-
te in fase, in modo da generare una reazione posi- STADIO MISCELATORE
tiva, indispensabile per produrre le oscillazioni.
La resistenza R5 aiuta ad isolare l'oscillatore dal- Lo stadio miscelatore, in virtù della precisione

ol
3

Fig. 3 • Disegno in grandezza reale del circuito stampato, che deve essere composto
su una basetta di materiale isolante, di forma rettangolare e delle dimensioni di 10,7
cm x 7,4 cm.

159
I 800Hz L'I

Fig. 4 • Con questi due diagrammi si inter-

~ Ilnnn
pretano le forme d'onda dei due segnali di-
sponlbili nel circuito dell'oscillatore modu-
lato. Quello riportato In alto si riferisce al
segnale di bassa frequenza a 800 Hz, quello
in basso, che non appare di forma perfetta-
mente sinusoidale, propone la fondamenta-
le di alta frequenza, il cui valore può variare
440+660 KHz fra i 440 KHz e i 660 KHz.

con cui è stato concepito quello oscillatore, non è


critico. Pertanto è sufficiente l'impiego di uno
Cond. da stadio normale in configurazione con emittore
eliminare comune. Il transistor TR2, infatti, presenta il ca-
rico (Rl 1) sull'elettrodo di collettore. Ma il po-
tenziometro Rl 1 funge pure da elemento di con-
trollo dell'ampiezza del segnale in uscita, in cui
l'effetto di isolamento è necessario, in quanto
l'impedenza del circuito, cui viene applicato
l'oscillatore modulato per le operazioni di taratu-
ra, arrivando direttamente allo stadio oscillatore,
lo disturberebbe anche in assenza di segnali.
Il filtro passa-basso a due poli, cioè a due costanti
di tempo RC, composto da RI4-C9 e da RIO-C8,
serve ad attenuare le armoniche nel segnale ret-
tangolare generato dall'integrato ICl, dando via
libera alla fondamentale, che è rappresentata da
un segnale sinusoidale a 800 Hz circa.
L'integrato I Cl è collegato nella classica configu-
razione di oscillatore astabile. Per variarne la fre-
quenza si consiglia di modificare il valore del con-
densatore Cl 1.

TARATURA DEL CIRCUITO


Fig. 5 • Prima di applicare al modulo elettronico la me-
dia frequenza per radioricevitori, si deve eliminare, da
questa, Il condensatore vlslblle nel disegno.
La taratura del nucleo della media frequenza L1
si effettua tramite un frequenzimetro digitale o
per mezzo di un ricevitore radio dotato di scala a
lettura digitale.
160
$
Y
Fig. 6 • Esatta disposizione degli elettrodi sul diodo
varicap e nei due transistor prescritti per la realizza-
zlone circuitale dell'oscillatore modulato. DV TRl TR2

Il potenziometro RI deve essere regolato in modo stenza R2. In queste condizioni, i diodi varicap
che il cursore rimanga tutto spostato dalla parte presentano la loro massima capacità e l'oscillato-
opposta a quella della resistenza R2. Quindi si re- re funziona su una frequenza di 440 KHz circa.
gola il nucleo di Ll in modo che sul frequenzime- Ora occorre segnare, in corrispondenza della ma-
tro si legga un valore di frequenza di 660 KHz. nopola del potenziometro Rl, i valori che più in-
Poi si sposta il cursore di Rl tutto verso la resi- teressano. Essi sono:

Flg. 7 • Il modulo elettronico, una volta composto, deve essere introdotto in un primo
contenitore metallico, con funzioni di schermo elettromagnetico, sulla cui parte su-
perlore occorre praticare un foro per il passaggio del cacciavite di taratura della me-
dia frequenza.

161
..·.'
-
.-.-..

e
3PILE DA 4,5V

SCATOLA CON CIRCUITO

@
FORO
LI

SINT. LIVELLO use. s1 S2

Fig. 8 • Piano costruttivo completo, ottenuto dentro un contenitore metallico, del-


l'oscillatore modulato descritto nel testo. Sulla parte anteriore sono disposti, nel-
l'ordine, i due comandi di sintonia e di livello, la presa dei segnali generati ed i due
interruttori.

455 KHz = valore delJe attuali medie frequenze mento della scala del ricevitore radio o per la
467 KHz = valore delle medie frequenze di un messa a punto dello stadio oscillatore è sufficien-
tempo te un segnale debole.
550 KHz = fondo-banda onde medie Facendo ruotare il perno del potenziometro Rl,
600 KHz = valore di riferimento si generano tutti i valori delle frequenze fonda-
650 KHz = valore di riferimento mentali comprese fra i 440 KHz e i 660 KHz e,
contemporaneamente a questi, quelli delle armo-
In figura 4 abbiamo riportato i diagrammi relati- niche che, teoricamente, sono infiniti. Per esem-
vi ai segnali presenti sul piedino 3 di ICI e sulla pio, alla fondamentale estrema di 440 KHz si ac-
uscita a radiofrequenza con carico di 300 ohm. compagnano le seguenti armoniche:
La prima è un'onda quadra, la seconda non è
un'onda perfettamente sinusoidale e questa è una
condizione necessaria per il funzionamento dello 880 KHz = 2 armonica
oscillatore modulato, la cui uscita deve essere ric- 1.320 KHz = 3% armonica
ca di armoniche. Naturalmente, più ci si allonta- 1. 760 KHz = 4° armonica
na dalla fondamentale e più deboli sono i segnali 2.200 KHz = 5 armonica
generati. Tuttavia, mentre per tarare una media 2.640 KHz = 6° armonica
frequenza occorre un segnale forte, per l'allinea- 3.080 KHz = 78 armonica

162
A quella estrema di 660 KHz si accompagnano le collegamento in serie di tre pile piatte da 4,5 V
seguenti armoniche: ciascuna, in modo da erogare la tensione conti-
nua di 13,5 V, oppure da apposito alimentatore
1.320 KHz = 2% armonica stabilizzato e ben filtrato, tenendo conto che l'as-
1.980 KHz = 3 armonica sorbimento complessivo dell'apparato ammonta
2.640 KHz = 4% armonica a 15 mA con i due stadi in funzione.
3.300 KHz = 5 armonica Prima di inserire sulla basetta-supporto del cir-
3.960 KHz = 6° armonica cuito stampato i due diodi varicap, il transistor
4.620 KHz = 7% armonica FET e il transistor TR2, consigliano al lettore di
prendere visione della esatta posizione degli elet-
trodi di questi semiconduttori, che abbiamo ri-
portato in figura 6. Per l'integrato ICI, invece, si
REALIZZAZIONE DELL'OSCILLATORE dovrà far riferimento al disegno del componente
inserito nel circuito di figura 2, nel quale è facile
Il montaggio dell'oscillatore modulato si effettua rilevare come il piedino 1 si trovi in corrisponden-
in due tempi. Dapprima si realizza il modulo elet- za di un piccolo segno riportato sulla parte supe-
tronico nel modo indicato in figura 2, poi si rac- riore del componente.
chiude questo in un contenitore metallico che, a Ai principianti raccomandiamo di applicare sul
sua volta, verrà inserito in un contenitore più circuito i diodi al silicio Dl - D2, quello zener DZ
grande, seguendo il piano costruttivo riportato in ed i due condensatori elettrolitici in rispetto delle
figura 8. loro precise polarità. Nei diodi, l'elettrodo di ca-
Il modulo elettronico deve essere composto su todo è facilmente riconoscibile per la presenza di
circuito stampato, il cui disegno, in grandezza un anello in prossimità dell'omonimo reoforo;
reale, è presentato in figura 3. per i condensatori elettrolitici, il terminale positi-
Il circuito stampato deve essere realizzato su una vo è di solito contrassegnato con alcune crocette
basetta-supporto di materiale isolante, di forma riportate sul corpo del componente.
rettangolare, delle dimensioni di 10,7 cm x 7,4 cm. La media frequenza L1, come abbiamo detto, de-
Su di esso dovranno essere inseriti tutti quei com- ve essere quella di un ricevitore radio con nucleo
ponenti che, nello schema elettrico di figura l, ri- di color giallo o bianco, dalla quale occorre to-
mangono disegnati alla sinistra della linea verti- gliere il condensatore visibile nello schema di fi-
cale tratteggiata. Dunque, esternamente al circui- gura 5. La taratura di L1 si effettua inserendo il
to stampato, dovranno essere applicati, dentro il cacciavite attraverso un foro praticato in corri-
contenitore metallico, riportato in figura 8, i due spondenza del componente sul primo contenitore
interruttori S1- S2, la presa schermata d'uscita metallico, quello che racchiude il modulo elettro-
dei segnali generati dall'oscillatore modulato e nico allo scopo di scongiurare ogni possibile spo-
l'alimentatore, che potrà essere rappresentato dal stamento di frequenza.

Un'idea vantaggiosa:
l'abbonamento annuale a

ELETTRONICA PRATICA
163
LE PAGINE DEL

PREAMPLIFICATORE
CON MOSFET
Molti lettori di questa rubrica ci hanno comuni- storo rispondiamo che il problema sollevato può
cato la loro aspirazione a sospendere, almeno essere facilmente risolto interponendo, fra l'an-
temporaneamente, il normale traffico dilettanti- tenna e l'entrata del ricetrasmettitore, un circuito
stico, per iniziarne uno nuovo sul DX, vale a dire preamplificatore a radiofrequenza, in grado di
sui collegamenti a lunga distanza. E ci hanno far ascoltare, meglio del solito, i segnali deboli e
chiesto in che modo ciò sia possibile, senza dover- di riceverne altri che prima rimanevano coinvolti
si sottoporre ad una grossa spesa, ma conservan- dal rumore di fondo degli apparati in funzione.
do le vecchie apparecchiature autocostruite, ac- È pur vero che in commercio si possono acquista-
quistate sul mercato delle occasioni o prive di una re dispositivi amplificatori di segnali di alta fre-
buona sensibilità in ricezione. Ebbene, a tutti co- quenza, con i quali la sensibilità del ricevitore su-

È un progetto di basso costo, sufficientemente selettivo in fre•


quenza, caratterizzato da un buon guadagno e un contenuto
rumore di fondo, che consente l'ascolto di molte emittenti de-
boli o installate in località alquanto lontane.

164
bisce una notevole esaltazione, ma questi appara- cessità per soddisfare gli scopi precedentemente
ti costano e con il loro prezzo incidono negativa- ricordati, è quello di un preamplificatore di alta
mente sulla spesa complessiva della ricetrasmit- frequenza di tipo accordato, ossia selettivo in fre-
tente appositamente concepita per i collegamenti quenza. In esso si fa uso di un elemento attivo a
sulla banda cittadina. basso rumore, ossia di un MOSFET di tipo BF 960,
Inoltre, l'autocostruzione del circuito preamplifi- che costa poco ed è facilmente reperibile in com-
catore aggiunge l'ulteriore vantaggio di arricchire mercio.
notevolmente l'esperienza tecnica dell'operatore Ovviamente, se il circuito del preamplificatore,
nel settore delle radiofrequenze, aumentandone riportato in figura l, è destinato all'accoppia-
la preparazione culturale. Tale è, dunque, l'argo- mento con un ricevitore della gamma CB, non oc-
mento trattato in queste pagine che, come è facil- corre far uso di alcun relé di commutazione RI-
mente prevedibile, viene indirizzato a coloro che CEZ. - TRASMIS. Se invece questo dispositivo
già nel tempo passato hanno acquisito una certa viene abbinato ad una stazione ricetrasmittente
pratica con i montaggi elettronici di circuiti inte- per la banda cittadina, con la quale si desidera fa-
ressati da segnali di alta frequenza. re del QSO, allora servono due relé, sia pure di ti-
po miniatura, ma separati tra loro, che debbono
essere pilotati dal pulsante PTT di cui è dotato il
CARATTERISTICHE ricetrasmettitore. Ma a questo punto il lettore po-
trebbe obiettare che un solo relé, a doppio scam-
Il semplice progetto, del quale proponiamo la bio, in sostituzione dei due ad un solo scambio,
realizzazione pratica a coloro che ne avessero ne- occuperebbe meno spazio e risolverebbe ugual-

Un circuito per chi ama i collegamenti sulle lunghe distanze.

Si inserisce fra la discesa d'antenna e l'entrata del ricetra-


smettitore.

165
o
-.J

C')
u

-.J

I
I
·-·•"li•-·-·-·-·- .I

166
RI JI CI C2 5

ANT,
us~c.
MASSA FASSA

Flg. 2- Montaggio, su circuito stampato, della sezione elettronica del preampliflca-


tore a radiofrequenza. La numerazione, riportata in questo schema, è la stessa che
appare nel progetto di figura 1. Il transistor TR1 ed i suoi elettrodi sono stati dise-
gnati con linee tratteggiate, perché rimangono montati sulla parte della basetta nel-
la quale sono presenti le piste di rame, ossia nella posizione opposta a quella del-
l'osservatore.

< COMPONENTI I

Condensatori Resistenze
C1 = 100.000 pF R1 = 100.000 ohm
C2 = 22F ·16 VI (elettrolitico) R2 = 100.000 ohm
C3 = 10+60 pF (compensatore) R3 = 150 ohm
C4 = 10.000 pF R4 = 470 ohm (trimmer)
C5 = 1.000 pF R5 = 220 ohm
C6 = 1.000 pF
C7 = 10+60 pF (compensatore) Varie
C8 = 100.000 pF
C9 = 100.000 pF TR1 = BF960
D1 = diodo al silicio (1 N4004)
L1-L2 = bobine RF (vedi testo)
RL1- RL2 = relé (1 scambio • 12 V)
J1 = 100 H (imp. AF)
ALIM. = 12Vcc

167
+ H
1
I

I
Fig. 3 • Disegno in grandezza reale del circuito stampato necessario per la realizza-
zione del modulo elettronico del preampllficatore.

mente il problema. E ciò è esatto, se si tiene conto impedenza del circuito d'antenna, che di solito si
soltanto della riduzione degli spazi in sede co- aggira intorno ai 50 ohm, all'impedenza più ele-
struttiva, ma l'impiego di un solo relé può essere vata che caratterizza l'ingresso del transistor TRI.
causa di autooscillazioni del circuito, che annulle- La bobina di alta frequenza LI risuona, con il
rebbero i benefici introdotti dal preamplificatore. compensatore C3, sulla banda interessata, in mo-
Inoltre, due relé separati, offrono maggiori ga- do da migliorare il rapporto segnale/disturbo e di
ranzie di isolamento fra il segnale d'entrata e evitare segnali che possono saturare lo stadio.
quello d'uscita. Il segnale radio in arrivo, quindi, viene applicato
L'alimentazione del circuito di figura 1 viene de- al gate (gl) di TRl, che è un transistor ad effetto
rivata dall'alimentatore a 12 Vcc del ricetrasmet- di campo ed il cui funzionamento è molto simile a
titore e prelevata a valle dei relé di commutazione. quello di una vecchia valvola elettronica tetrodo.
Con la differenza che in TRl i fenomeni si svilup-
pano all'interno di un reticolo cristallino, mentre
ESAME DEL CIRCUITO nella valvola avvengono nel vuoto spinto. Il pro-
gresso, dunque, ha trasferito, ciò che un tempo
I contatti dei due relé RLI- RL2 sono normal- avveniva nel vuoto, nel mezzo solido.
mente chiusi e disposti nella configurazione ri- Per i meno giovani, questo richiamo al passato,
portata nello schema elettrico di figura 1. Con potrà consentire una più immediata interpreta-
questa posizione, dunque, i segnali di alta fre- zione del comportamento di TRl. Ma ritorniamo
quenza, captati dall'antenna, possono raggiunge- al nostro attuale progetto che, con il suo moder-
re la presa intermedia della bobina del circuito ac- no componente (TRl), consente di controllare il
cordato d'entrata LI. La quale adatta la bassa flusso di corrente, tra source e drain (s- d), trami-
168
g2G·d

• gl
92

Fig. 4 - Sulla sinistra, in alto, è riportato il simbolo elet-


trico del semiconduttore adottato per la realizzazione
del progetto descritto nel testo. Sulla destra appare il
disegno riproducente il transistor nella sua reale s
espressione esteriore.

te l'elettrodo di ingresso g 1, ossia la porta g 1, lando l'effetto amplificatore del transistor.


perché ''gate'' in lingua inglese significa appunto La presenza dei due condensatori ora citati (Cl -
"porta". Ed il controllo avviene per effetto di un C2) elimina i segnali spuri che eventualmente pos-
campo elettrico e, di conseguenza, con un mini- sono infiltrarsi nel circuito del preamplificatore,
mo assorbimento di corrente.
Come si potrà notare, i valori capacitivi associati
all'ingresso e all'uscita di TRI sono tutti alquan-
to piccoli, proprio perché questo particolare tipo
di transistor è stato appositamente concepito per
impieghi in alta frequenza.
L'altra porta di TRI, cioè il secondo gate g2, che
normalmente viene utilizzato per miscelare segna-
foro nel C.S.
li a radiofrequenza, negli impieghi del componen-
te in qualità di elemento miscelatore, nel nostro
circuito serve per stabilizzare il punto di lavoro in
corrente continua del transistor. Ma questa entra-
ta potrebbe anche essere utilizzata per un even-
tuale controllo del guadagno del circuito del
preamplificatore. Infatti, applicando sui termina-
li del condensatore C4 una tensione variabile, si
può far variare, sia pure entro certi limiti, il gua-
dagno dello stadio.
Il segnale amplificato da TRI viene prelevato dal
suo drain (d) tramite il condensatore C5, che lo
applica al secondo circuito accordato presente in
uscita e composto dalla bobina di alta frequenza
L2 e dal compensatore C7.
L'impedenza Jl, collegata sul drain di TRI, ali-
menta il transistor con la tensione prelevata al-
1 'uscita dei due relé RLl - RL2, cioè dopo che la
tensione di 12 Vcc, derivata dall'alimentatore del
ricetrasmettitore, ha attraversato le bobine di ec- Fig. 5- Particolari del montaggio, sul circuito stampa-
citazione dei relé. to, del transistor BF960. Gli elettrodi di gate, source e
Ma J 1, essendo un'impedenza a radiofrequenza, drain, debbono essere saldati a stagno sulle piste di ra-
impedisce ai segnali amplificati da TRI di rag- me del circuito stampato.
giungere i due condensatori Cl - C2 che, inevita-
bilmente, li cortocircuiterebbero a massa, annui-

169
+ 12 VRTX

RELE
RTX

0-
~ BOCCH.
<
V)
(d PRESA PTT
7r AUX.
MICRO

3
r
--
(..J
V
0 PRESA
ANT.

Fig. 6 • Interpretazione circultale del collegamento fra i terminali del circuito stam-
pato, contrassegnati con i numeri 3 - 4 - 5 • 6, e i vari elementi del ricetrasmettitore.

provenendo dalla rete di alimentazione, dove so- UTILITÀ DEL TRIMMER


no attivi quasi sempre.
li secondo circuito accordato, composto da L2 - Sul circuito di source (s) del transistor TRl è pre-
C7, svolge le stesse funzioni del primo, ma riduce sente la rete di polarizzazione in corrente conti-
pure le distorsioni introdotte dal funzionamento nua, composta dalla resistenza R3 e dal conden-
del transistor TRl. satore C6. Quest'ultimo cortocircuita la resisten-
Anche la bobina a radiofrequenza L2, come av- za R3 in presenza di segnali a radiofrequenza.
viene per la L1, è dotata di una presa intermedia, Dunque, la resistenza R3 esercita i suoi effetti sol-
che permette di adattare l'impedenza d'uscita del tanto sulle tensioni continue che regolano il pun-
transistor TRl all'entrata d'antenna del ricetra- to di lavoro del transistor TRl.
smettitore cui verrà accoppiato il circuito del Oltre che il circuito di polarizzazione ora menzio-
preamplificatore. nato, sulla source (s) di TRl è pure presente la re-
Se i due relé RLl - RL2 non sono di tipo scherma- sistenza variabile R4, che si identifica con un
to, le loro bobine di eccitazione possono captare trimmer potenziometrico.
segnali di alta frequenza vaganti attraverso i vari La resistenza R4 è in grado di introdurre una rea-
elementi del circuito. Pertanto, allo scopo di neu- zione a tutte le frequenze, in modo da ridurre il
tralizzare tali segnali, si è provveduto a convo- guadagno dello stadio, conferirgli maggiore sta-
gliarli a massa per mezzo dei due condensatori C8 bilità ed evitare il pericolo delle autooscillazioni,
- C9. spesso presenti nei circuiti con guadagno molto
Il diodo al silicio D1 serve ad isolare il comando elevato o in quelli non realizzati in contenitori
dei relé e l'alimentazione del preamplificatore da sufficientemente schermati. Questo elemento de-
altri eventuali relé od apparati di conforto tecnico ve essere regolato in sede di taratura del pream-
collegati con il pulsante PTT. plificatore.
170
MONTAGGIO ria non esiste, allora conviene intercettare il con-
tatto sul bocchettone del microfono. In ogni caso
Il montaggio del preamplificatore deve essere rea- si deve sempre controllare lo schema originale
lizzato dentro un contenitore completamente della stazione ricetrasmittente, se questa è di tipo
chiuso, in modo da costituire un perfetto scher- commerciale, per verificare se il collegamento è
mo elettromagnetico contro ogni eventuale se- compatibile con altri già presenti.
gnale esterno disturbatore. Lo schema di figura 6 mostra come un terminale
La sezione prevalentemente elettronica del dispo- del bocchettone del microfono sia collegato a
sitivo va composta su una basetta di materiale massa, mentre un altro raggìunge il punto 5 del
isolante, nella quale è presente il circuito stampa- circuito stampato. Pertanto, su questo stesso
to, il cui disegno in grandezza naturale è stato punto, a pulsante del microfono aperto, è presen-
pubblicato in figura 3. te la tensione continua di 12 V.
In figura 4 è stato riportato il simbolo elettrico
del transistor TRl ed il disegno che riproduce,
nella sua espressione reale, il componente che, MESSA A PUNTO E TARATURA
come abbiamo detto, è un MOSFET di tipo BF
960, in grado di lavorare con radiofrequenze di La taratura del circuito di figura 1 ha lo scopo di
valori fino a 900 MHz. Questo semiconduttore è consentire il miglior ascolto possibile delle emit-
costruito dentro un contenitore di plastica, dota- tenti con segnale più debole, che possono essere
to di quattro reofori disposti a croce. Sul circuito pure quelle installate sulle maggiori distanze dalla
stampato, TRI va montato direttamente dalla ricevente.
parte in cui sono presenti le piste di rame ed il Il trimmer R4, le cui funzioni sono state ampia-
corpo del componente deve alloggiare dentro un mente descritte in precedenza, deve essere regola-
foro appositamente approntato sulla basetta-sup- to in modo da raggìungere la migliore amplifica-
porto del modulo elettronico. zione possibile attuata dal transistor TRI, senza
Rimane così spiegato il motivo per cui, sullo sche- che si verifichino inneschi. Tuttavia può accadere
ma di figura 2, il transistor ed i suoi elettrodi so- che qualche MOSFET, pur essendo dello stesso
no stati disegnati mediante linee tratteggiate, pro- tipo, ovvero dotato della medesima sigla, presenti
prio perché questi rimangono applicati sulla fac- un guadagno particolarmente elevato e dia luogo
cia della basetta opposta a quella in cui sono pre- a funzionamento instabile, non controllabile con
senti tutti gli altri componenti. la controreazione esercitata dal trimmer R4. In
Prima di iniziare il montaggio, secondo il piano questi casi conviene sostituire il semiconduttore
costruttivo di figura 2, il lettore dovrà procurarsi con altro sempre dello stesso modello. Ad ogni
gli elementi necessari alla composizione circuitale modo, con la regolazione del trimmer R4 si do-
e dovrà pure costruire le due bobine a radiofre- vrebbe riuscire a portar fuori dall'autooscillazio-
quenza LI-L2, che sono perfettamente identiche ne il punto di lavoro di TRI. In assenza di autoo-
e per le quali occorrono due supporti di materiale scillazioni, il trimmer R4 va regolato sul valore di
isolante per AF, muniti di nucleo di ferrite, del zero ohm, cioè con il cursore tutto spostato verso
diametro, esterno, di 8 mm, sui quali si dovranno la resistenza R3.
avvolgere 13 spire compatte di filo di rame smal- Per quanto riguarda i due circuiti accordati LI-
tato del diametro di 0,6 mm, avendo cura di rica- C3 ed L2-C7, questi vanno tarati in modo da fa-
vare una presa intermedia alla seconda spira con- vorire la ricezione di tutta la banda CB, la cui
tata a partire dal lato massa. estensione è di 0,5 MHz. Per raggiungere questa
condizione, occorre agire in un primo tempo sui
due nuclei delle due bobine, poi sui due compen-
CO MAN DO RX • TX satori. I due nuclei di ferrite vanno avvitati o svi-
tati, dentro i loro supporti, in modo da sintoniz-
Il comando di commutazione della stazione rice- zare il preamplificatore sul canale più basso della
trasmittente, da una funzione all'altra, ossia dal- banda CB. I due compensatori debbono invece
la condizione circuitale di trasmissione a quella di essere regolati in modo da sintonizzare il pream-
ricezione e viceversa, viene prelevato, come indi- plificatore sul canale più alto riservato ai CB. Ov-
cato in figura 6, da una presa ausiliaria del PTT, viamente, per raggìungere l'optimum della tara-
che normalmente si trova nella parte posteriore tura, queste operazioni dovranno essere ripetute
del ricetrasmettitore. Ma se questa presa ausilia- più volte .

• • • 171
CORSO DI
9° PUNTATA

Tutti i ricevitori radio, di qualunque tipo essi sia-


no, dopo essere stati costruiti o riparati, richiedo-
no un intervento tecnico di messa a punto chia-
mato "taratura". Tarare, dunque, significa met-
tere a punto il circuito del ricevitore radio, con lo
scopo di ottenere le migliori prestazioni possibili.
ARGOMENTI TRATTATI Ma vediamo dove e come si realizza questo inter-
vento.
Gli stadi di alta e di media frequenza dei ricevitori
radio sono dotati di taluni circuiti accordati che
1° . Due metodi di taratura divengono funzionali soltanto dopo un preciso ed
ordinato intervento di natura tecnica, che com-
pleta qualsiasi lavoro radiotecnico svolto su un
2°. Taratura per principianti radioricevitore.
La taratura dei circuiti accordati di alta frequen-
3°• Cacciaviti speciali za consente di raggiungere la massima sensibilità
e l'allineamento dell'indice del ricevitore sulla
4°. Pinzette di plastica scala di sintonia.
La taratura dei circuiti accordati di media fre-
quenza permette di ottenere la massima potenza
5°.Cera vergine per bloccaggio sonora, priva di ogni tipo di rumorosità provoca-
ta dall'alta frequenza.
6° • Taratura professionale L'intervento sui circuiti di media frequenza si
compie, in pratica, sui trasformatori di media
frequenza, che vengono pure chiamati, in gergo
7° • Allineamento in scala radiotecnico, "medie frequenze". Quello sugli
stadi di alta frequenza coinvolge la bobina di sin-
8° - Uso dell'oscillatore modulato tonia, i compensatori che partecipano alla com-

La taratura dei ricevitori radio a circuito supereterodina si ef-


fettua, professionalmente, mediante l'uso dell'oscillatore mo-
dulato e del tester. Ma i principianti possono ugualmente risol-
vere questo importante problema radiotecnico adottando un
metodo manuale, approssimativo, per il quale bastano l'udito
e la vista.

172
AVVIAMENTO ALLE
RADIORIPARAZIONI
posizione dei circuiti accordati a radiofrequenza e sioni sono sempre gli stessi e la loro disposizione è
la bobina oscillatrice, che rimane inserita dentro press'a poco quella riportata in figura 1. Fra que-
un contenitore metallico, con funzioni di scher- sti elementi abbiamo segnalato, con tratti più scu-
mo elettromagnetico e che, esteriormente, asso- ri, quelli sui quali l'operatore deve intervenire per
miglia ad una media frequenza. effettuare le operazioni di taratura del ricevitore.
La bobina di sintonia, denominata pure bobina
d'antenna, necessita di alcuni spostamenti longi-
DUE METODI DI TARATURA tudinali lungo la ferrite, che molti chiamano pure
antenna di ferrite. E questi spostamenti servono
Le operazioni di taratura possono essere fatte con per conferire all'apparecchio radio la maggiore
due metodi diversi: sensibilità possibile.
1 ° - Empiricamente, senza strumentazione. I trasformatori di media frequenza, chiamati me-
2°-Con adeguata strumentazione. die frequenze, sono tre e si distinguono per il co-
lore del nucleo, il quale definisce la posizione di
Il primo metodo viene applicato dai principianti e inserimento nel circuito del componente. Pertan-
da coloro che non possiedono un tester e neppure to, la corrispondenza fra l'ordine di successione
l'oscillatore modulato. Il secondo metodo viene numerica dei tre componenti ed i loro colori di
applicato in tutti i laboratori di riparazione e da qualificazione è la seguente:
quei dilettanti che dispongono degli strumenti ora
menzionati. 1 a MF = GIALLO
Quando si apre il contenitore di un apparecchio 2° MF = BIANCO
radio, i componenti circuitali di maggiori dimen- 3° MF = NERO

173
e
BOB
ANI

CONO.
VAR. SINT. GIALLO BIANCO NERO
PMF 2MF 3%ME

Fig. 1 • Questo schema riproduce una generica disposizione dei principali elementi
che si notano immediatamente dopo aver aperto il contenitore di un apparecchio ra-
dio. Quelli disegnati con tratto più scuro sono i componenti sui quali si deve interve-
nire durante le operazioni di taratura del ricevitore. I due compensatori, d'aereo e
d'oscillatore, incorporati nel condensatore variabile, sono stati contrassegnati con
le lettere O e A. Su questi si agisce per realizzare l'allineamento dell'indice sulla
scala di sintonia.

Il colore, lo ripetiamo, è quello riportato sulla ne montata nelle vicinanze dell'altoparlante. Na-
parte superiore del nucleo di ferrite di ogni media turalmente, questi sono soltanto dati indicativi,
frequenza; quella parte sulla quale si dovrà inseri- che non rappresentano una regola ma che fungo-
re la lama di un cacciavite, particolarmente adat- no da elementi di orientamento prima di ogni in-
to per questo tipo di operazioni, per avvitare Q tervento di messa a punto dei circuiti della radio.
svitare, sia pure di qualche giro e assai lentamen- Un altro elemento interessato dalle operazioni di
te, il nucleo stesso (figura 2). taratura è il condensatore variabile. Perché sulla
Facendo ancora riferimento alla figura I, il letto- parte opposta a quella in cui è presente il perno di
re noterà un componente, denominato BOB. comando di sintonia, sono montati due piccoli
OSC., che assomiglia esteriormente ad una media compensatori che, nello schema di figura I, ab-
frequenza, ma nel quale la parte superiore del nu- biamo indicato con le lettere maiuscole A e O.
cleo di ferrite è colorata in rosso. E proprio per Più precisamente, il compensatore A appartiene
questo colore l'elemento citato si differenzia dalle al circuito accordato d'antenna, quello contrasse-
tre medie frequenze. Tale componente assume il gnato con O completa il circuito accordato
nome di "bobina oscillatrice" e su di esso deve d'oscillatore.
intervenire l'operatore in sede di taratura del rice-
vitore radio.
In pratica, la bobina oscillatrice è applicata, sul TARATURA SENZA STRUMENTI
circuito stampato, in prossimità della bobina
d'antenna, mentre la terza media frequenza rima- Una volta individuati tutti gli elementi sui quali

174
o
o
~

[@) ]Gl4Ll0 B. e
,3%±
,U 3 2%,A
9 @

Flg. 2. Le tré medie frequenze, che in realtà sono rappresentate da tre trasformatori
racchiusi in altrettanti contenitore metallici, con funzioni di schermi elettromagneti-
ci, sono tutte munite di un nucleo di ferrite, nero, bianco o giallo, a seconda che si
tratti della prima, della seconda o della terza MF. La parte superiore del nucleo pre-
senta un piccolo intaglio, sul quale va introdotta la lama di uno speciale cacciavite
con il quale si la ruotare, in un senso o nell'altro, Il nucleo stesso, nella misura ri-
chiesta dalla taratura.

Fig. 3 • Lo spostamento della bobina d'aereo, lungo l'asse del nucleo di ferrite, non
deve essere fatto con le mani e ancor meno con utensili metallici, ma solamente
con speciali pinzette a molla di plastica di tipo antlinduttivo.

175
EMITIE NTI RAI AD ONDE MED IE

-
Frequenza Potenza Nominativo Numero
(KHz) (KW) Emittente programma

567 25 BOLOGNA 1°
567 2 AOSTA 1°
657 120 NAPOLI 1°
657 100 FIRENZE 1°
657 so TORINO 1°
657 25 BOLZANO 1°
657 25 VENEZIA 1°
819 25 TRIESTE 1°
900 600 MILANO 1°
999 6 RIMINI 1°
1062 25 CAGLIARI 1°
1062 25 SQUINZANO 1°
1062 2 UDINE 1°
1062 2 CATANIA 1°
1062 2 VERONA 1°
1062 1 LIVORNO 1° I
1062 1 TRENTO 1°
1332 300 ROMA 1°
1332 so BARI 1°
1332 25 PESCARA 1°
1332 12,5 PALERMO 1°
1575 so GENOVA 1°
846 540 ROMA 2°
936 5 TRAPANI 2°
1035 50. MILANO 2°
1035 25 VENEZIA I 2°
1035 25 NAPOLI 2°
1035 10 GENOVA 2°
1035 6 SALENTO 2°
1035 6 FIRENZE 2°
1035 2 CALTANISSETTA 2°
1035 2 ORISTANO 2° il

1035 1 POTENZA 2°

occorre intervenire, che sono quelli evidenziati in in un senso e poi nell'altro, molto lentamente e
figura 1, ogni principiante, sprovvisto di un labo- per qualche giro soltanto, con lo scopo di indivi-
ratorio strumentalmente attrezzato, può interve- duare quella posizione nella quale il segnale in al-
nire sui radioricevitori a circuito supereterodina toparlante è più forte. Questa stessa operazione
per effettuare una sufficiente taratura con il solo va ripetuta, in successione, sulla seconda media
ausilio dell'udito, della vista e di adatti cacciaviti. frequenza (BIANCA) e sulla prima (GIALLA).
Ed ecco il procedimento da seguire. Dopo aver Pertanto, anche queste altre regolazioni debbono
acceso il ricevitore, manovrando il comando di essere eseguite con il fine programmatico di ri-
sintonia, lo si sintonizza su una emittente ad onde produrre il massimo segnale audio in uscita (alto-
medie situata sulla parte più bassa della scala, tra parlante).
i 550 KHz e i 600 KHz. Quindi si interviene sul
nucleo della terza media frequenza (NERA) e lo Per raggiungere l'optimum della taratura delle
si fa ruotare, nel modo indicato in figura 2, prima medie frequenze, tutti e tre gli interventi descritti

176
EMI TT ENT I RA I AD ONDE ME DIE

Frequenza Potenza Nomi nativo Numero


(KHz ) (KW) Emittente programma
I

1116 150 BARI 2°


1116 60 BOLOGNA 2°
1116 25 PISA 2°
1116 12,5 PALERMO 2°
1116 6 TRIESTE 2°
1116 2 AOSTA 2°
1188 6 S.REMO 2°
1314 6 ANCONA 2°
1314 I 1 CAMPOBASSO 2°
1314 1 CATANZARO 2°
1314 1 MATERA I 2°
1431 2 PESARO 2°
1431 2 FOGGIA 2°
1449 50 SQUINZANO 2°
1449 20 TORINO 2°
1449 6 CATANIA 2°
1449 5 SASSARI 2°
1368 12,5 NAPOLI 3°
1368 25 VENEZIA 3°
1368 12,5 MILANO 3°
1368 10 GENOVA 3°
1368 6 ROMA 3°
1368 6 TORINO 3°
1368 5 MESSINA 3°
1368 2 CATANIA 3°
1368 2 FIRENZE 3°
1368 2 I
PALERMO 3°
1368 2 PISA 3°
1368 2 SASSARI 3°
1368 1 BARI 3°
1368 1 BOLOGNA 3°
1368 0,1 TRENTO 3°
I

dovrebbero essere ripetuti, almeno ancora una sulla bobina d'antenna, per regolare la posizione
volta, dopo aver sintonizzato il ricevitore su una dell'avvolgimento lungo l'asse della ferrite. Ov-
emittente di più debole intensità di quella prece- viamente, questa operazione, va eseguita con par-
dentemente individuata sulla parte bassa della ticolare cautela, senza ricorrere all'uso delle dita
gamma delle onde medie. ma, come indicato in figura 3, servendosi di pinze
elastiche di plastica (NON METALLICHE!), co-
me quelle che la nostra organizzazione invia in
TARATURA STADI RF dono agli abbonati vecchi e nuovi.
Lo spostamento della bobina d'antenna, in avan-
Lasciando il ricevitore sintonizzato sui valori più ti e all'indietro, ha lo scopo di individuare quella
bassi di frequenza delle onde medie, per esempio posizione dell'avvolgimento nella quale i segnali
su quello stesso nel quale si è realizzata la taratu- audio, riprodotti in altoparlante, sono più forti e
ra degli stadi di media frequenza, si interviene ora meglio intellegibili.
177
La taratura degli stadi di alta frequenza, detti pu-
re stadi a radiofrequenza, procede ora con una
nuova sintonizzazione del ricevitore radio su una
emittente posta nella parte più alta della gamma
delle onde medie, con valore di frequenza com-
preso fra i 1.600 KHz e i 1.200 KHz. Quindi, sen-
za più ritoccare la posizione dei nuclei di ferrite
delle tre medie frequenze, precedentemente indi-
viduata, si interviene sui due piccoli compensato-
ri incorporati con il condensatore variabile del ri-
cevitore radio. Ma prima occorre individuare
esattamente la vite di regolazione del compensa-
tore d'antenna, che nel disegno di figura 4 è stata
indicata con la lettera maiuscola A, per distin-
guerla dalla vite di regolazione del compensatore
d'oscillatore che, nello stesso disegno di figura 4,
rimane contrassegnato con la lettera O. Per que-
sta individuazione basta far ruotare di pochissi-
mo le due viti, una per volta, per accorgersi che
quella dell'oscillatore provoca uno spostamento
della sintonia, facendo scomparire l'emittente
sulla quale il ricevitore era sintonizzato, mentre
quella dell'antenna, chiamata pure d'aereo, de-
termina un aumento o una diminuzione dell'in-
Fig. 4 • Intervento, mediante speciale cacciavite per ta-
ratura, sui compensatori d'oscillatore (O) e d'aereo (A),
tensità dei segnali in altoparlante. Si potrebbe an-
incorporati nel condensatore variabile del ricevitore ra- che dire che il compensatore d'aereo funge da re-
dio. golatore fine del volume audio, mentre quello
d'oscillatore si comporta come un comando di
sintonia fine del ricevitore. Ma ciò non è rigoro-
samente esatto.

ALLINEAMENTO DEL RICEVITORE


Una volta individuati i due compensatori A e O
situati sul condensatore variabile, si regola la vite
A in modo da far aumentare al massimo volume
possibile il segnale audio riprodotto dall'altopar-
lante. Subito dopo si interviene sulla vite del com-
pensatore O per allineare il ricevitore. Tuttavia,
prima di interpretare il procedimento di taratura
del compensatore, dobbiamo spiegare al lettore
che cosa si intende per allineamento di un appa-
recchio radio a circuito supereterodina.
L'allineamento del ricevitore radio consiste in
una particolare operazione di messa a punto, che
realizza la precisa corrispondenza tra le varie po-
sizioni che l'indice della scala può assumere e le
emittenti ricevute. Facciamo un esempio. Se l'in-
Fig. 5 - Questi sono gli speciali cacciaviti che il dilettan- dice della scala si trova in una zona in cui è indi-
te ed il professionista impiega in tutte le operazioni di cato il valore di 1.035 KHz, in quel punto si deve
taratura e messa a punto di apparecchiature elettroni- ascoltare l'emittente della RAI di MILANO 2,
che. Il corpo dell'utensile è di materiale isolante, plasti-
ca o ambra, e soltanto sull'estremità operativa è pre-
oppure quella, più vicina al ricevitore che lavora
sente una piccola lama d'acciaio. sulla stessa frequenza, ma non una emittente di
lunghezza d'onda diversa. Sul valore di frequen-
za, citato ad esempio, si possono ascoltare le
emittenti di Venezia - Napoli - Genova - Salento -

178
Firenze - Caltanissetta - Oristano, oltre che quella
già menzionata di Milano 2. Ma non si può ascol-
tare l'emittente di Bari, che trasmette sulla fre-
quenza di 1.116 KHz. Perché se ciò accadesse, il
ricevitore sarebbe disallineato. In pratica, dun-
que, l'allineamento del ricevitore consiste nell'ot-
tenere la condizione per la quale a ciascun punto
della scala, in cui è segnalato un preciso valore di
frequenza, corrisponda l'ascolto dell'emittente il
cui nominativo è elencato nell'apposita tabellari-
portata a parte e nella quale, a fianco di ciascun
nominativo, abbiamo citato il valore di frequenza
di lavoro, la potenza di emissione ed il program-
ma RAI. Nella tabella, quindi, sono state omesse,
per evidenti motivi di spazio, le numerosissime
emittenti commerciali private e quelle straniere.
In questa sede, allo scopo di non prolungare trop-
po la descrizione delle operazioni di allineamen-
to, ci limiteremo a segnalare l'intervento pratico
di messa punto relativo alla sola gamma delle on-
de medie, ma è ovvio che, per i ricevitori dotati di
altre gamme, quali quelle delle onde corte, cortis-
sime e lunghe, tutte le manovre dovranno essere Flg. 6 • Ad operazioni di taratura ultimate delle medie
frequenze, I nuclei di ferrite debbono essere bloccati
ripetute accuratamente per ogni gamma d'onda. mediante un paio di gocce di cera vergine liquefatta
Ma passiamo senz'altro alla descrizione, peraltro con la punta del saldatore. Per questa operazione non
semplice e breve, delle operazioni di allineamen- si deve usare la cera delle candele.
to, per le quali occorre agire sulla bobina oscilla-
trice e sul compensatore d'oscillatore.
Con la manopola di comando di sintonia si cerca
di realizzare la condizione che consente l'ascolto
di una emittente conosciuta, sia nel nominativo, intervenendo sul compensatore d'oscillatore, cioè
sia nel valore di frequenza, nel settore della scala facendone ruotare la vite di comando in un senso
compreso fra i 1.600 KHz e i 1.200 KHz. Quindi, e nell'altro, per successivi tentativi, aiutandosi

GENER. RF MOD.

s
9 @

@% @@

@
• ·é
@
.ié;.

• Al CIRC.
RADIO

NUCLEO

Fig. 7 • Schema d'Impiego dell'oscillatore


modulato nel metodo professionale di tara-
tura del ricevitori radio. La boblnetta di po-
che spire di fllo conduttore, Isolato in pla-
stica, può essere Infilata sulla ferrite o sol-
tanto avvicinata ad essa.

179
pure con il comando di sintonia, si fa in modo
che la emittente ascoltata abbia la sua precisa col-
locazione sulla scala, in una esatta corrisponden-
za fra indice e valore citato.
Poi ci si trasferisce verso i settori a più basso va-
lore di frequenza, ovvero sulla parte opposta del- Al CIRC.
la scala e si ripetono, allo stesso modo e con il RADIO
medesimo criterio, le operazioni ora elencate, con
riferimento ad una emittente nota nel nominativo
e nel valore di frequenza. Ma questa volta, anzi-
ché agire sul compensatore d'oscillatore, si opera
sul nucleo della bobina oscillatrice (ROSSO).
A questo punto il ricevitore radio può considerar- 2Vis
si completamente tarato con il metodo senza stru- CA
menti. Ma tutte le operazioni fin qui citate po-
tranno essere ricontrollate e, se necessario, ripe-
tute più volte. Perché i risultati raggiunti non po-
tranno mai essere precisi come quelli ottenibili
mediante apposita strumentazione, con il metodo
che consiglia l'uso del tester e, principalmente,
dell'oscillatore modulato e che descriveremo più
avanti.

ACCORGIMENTI PRATICI Fig. 8 • Con il metodo professionale di taratura delle


medie frequenze, tramite l'oscillatore modulato, l'in•
tensità del segnale in altoparlante deve essere valutata
Le operazioni di taratura fin qui descritte hanno mediante un tester commutato nella funzione voltme-
richiesto l'uso di piccoli cacciaviti e di un paio di trica e nella portata di 2 Vca fondo-scala.
pinzette elastiche di materiale isolante, non me-
talliche, il cui tipo è stato precedentemente consi-
gliato. Per quanto riguarda i cacciaviti, invece,
questi dovranno essere di plastica o di ambra,
muniti di una piccola lama terminale d'acciaio,
come quelli riprodotti in figura 5. Questi partico- tori radio, in particolare delle loro medie fre-
lari utensili si trovano in vendita presso tutti i ne- quenze, è quello che fa uso dell'oscillatore modu-
gozi di materiali radioelettrici e sono conosciuti lato, che è uno strumento generatore di una vasta
con il nome di "cacciaviti per taratura". Pertan- gamma di frequenze, cioè di segnali di alta e di
to, non si dovranno mai utilizzare per le opera- bassa frequenza, corrispondenti a tutte le lun-
zioni di taratura dei ricevitori radio, i normali ghezze d'onda riscontrabili in pratica.
cacciaviti a lama intera metallica, i quali alterano Con il metodo empirico, precedentemente de-
l'induttanza delle bobine e, spesso, essendo ma- scritto, non si può essere certi di tarare le medie
gnetizzati, introducono dei campi magnetici che frequenze sul valore esatto di 455 KHz, che costi-
falsano i risultati ottenuti. tuisce il valore nel quale vengono convertiti tutti i
Un particolare accorgimento tecnico è consiglia- segnali radio captati dall'antenna. Con l'oscilla-
bile per conferire al ricevitore una lunga tenuta di tore modulato, invece, questo obiettivo viene
taratura. E questo consiste nel bloccare i nuclei di sempre raggiunto. Ma vediamo subito come si
ferrite con qualche goccia di cera, come indicato applica questo secondo metodo di taratura, co-
in figura 6. Ma per queste operazioni non si deve minciando proprio dalle medie frequenze.
utilizzare la cera delle normali candele, bensì L'uscita dello strumento, come indicato in figura
quella cosiddetta "vergine", che è assai molle e 7, deve essere connessa, tramite un semplice av-
meglio si adatta allo scopo. In pratica bastano volgimento di 5+6 spire di filo conduttore rico-
due o tre gocce, non di più, liquefatte con la pun-
perto in plastica, con un punto qualsiasi della bo-
ta del saldatore. bina d'antenna. Se non si riesce ad infilare l'av-
volgimento sulla ferrite, sarà sufficiente accostar-
TARATURA STRUMENTALE lo a questa. Quindi si sintonizza l'oscillatore mo-
dulato sulla frequenza di 455 KHz e si manovra il
Il metodo più professionale di taratura dei ricevi- comando di sintonia del ricevitore radio in modo

180
Fig. 9 • Nei vecchi ricevitori radio di un tempo, di tipo a valvole elettroniche, l'accop-
piamento con l'oscillatore modulato veniva fatto sfruttando la presa antenna-terra
dell'apparecchio.

da esplorare tutta la gamma delle onde medie, todo empirico. Questa volta, però, i segnali-guida,
sulla quale, in ogni suo punto, si dovrà ascoltare quelli che permettono di effettuare l'allineamen-
il segnale emesso dal!' oscillatore modulato. Ciò to, non sono più quelli delle emittenti note per il
starà a significare che il segnale a 455 KHz, pro- loro nominativo ed il valore di frequenza sul qua-
veniente dallo strumento, attraversa tutta la cate- le lavorano, ma quelli generati dall'oscillatore
na degli stadi di media frequenza del ricevitore. A modulato.
questo punto si regola l'uscita dell'oscillatore Se a qualcuno capitasse di dover tarare un vec-
modulato sul minimo segnale udibile e si fanno chio ricevitore a valvole, sappia che il valore della
ruotare i nuclei delle tre medie frequenze nello media frequenza di questi apparecchi è di 467
stesso modo con cui si è operato senza strumenti. KHz. Per quanto riguarda poi l'allineamento,
L'ordine di regolazione è ovviamente sempre lo mancando l'antenna di ferrite, l'accoppiamento
stesso; si inizia con la terza media frequenza (NE- con l'oscillatore modulato deve essere fatto nel
RA), poi si passa alla seconda (BIANCA) e si modo indicato in figura 9, sulla presa di antenna-
completa il lavoro tarando la prima (GIALLA). terra.
Ma questa volta gli interventi sui nuclei di ferrite
delle medie frequenze si effettuano controllando
l'intensità del segnale in altoparlante per mezzo
di un tester, commutato nella funzione voltmetri-
ca, in alternata, sulla portata di 2 Vca fondo-sca-
la, senza fidarsi dell'udito, come invece si era fat-
to con il sistema di taratura precedentemente de- abbonatevi a:
scritto.
Il collegamento del tester va realizzato sui termi-
nali dell'altoparlante del ricevitore radio, sotto-
ELETTRONICA
posto alle operazioni di taratura, nel modo indi-
cato nello schema di figura 8.
Una volta tarate le tre medie frequenze, si passa
PRATICA
alla messa a punto dei circuiti d'antenna e di
oscillatore alla stessa maniera descritta per il me-

181
lemdite - Acuisti- Permute
ESEGUO montaggi elettronici, anche su circuito stampato, VENDO lineare per CB marca FALCOS-35, AM-FM 20 +
al mio domicilio; cerco a pari-time ditta seria per piccola 35 W 27 MHz 12 V, completo di cavetto per aggancio Ro-
manutenzione elettronica. smetro a L. 30.000.
PERRIA SALVATORE- Via Mutton, 40 - 31036 ISTRANA RUIU MORENO - VIa Cairoll, 1 - 21016 LUINO (Varese) -
(Treviso) Tel. (0422) 830374 Tel. (0332) 533287 ore pasti

VENDO computer Spectrum ZX 48 K + Joystick con cas- VENDO giochi e utilities su nastro per "Commodore 64" a
sette e libri a L. 280.000. L. 700 cad., su 30 giochi regalo la cassetta.
GINO GIORGIO - Via Valgioie, 117 • TORINO Tel. (011) CIARDULLI ENRICO · Via Calderarl, 95 - 86012 BOIANO
793092 dopo le ore 19 (Campobasso) Tel. (0874) 773212 dalle ore 15 in poi

ESEGUO circuiti stampati o qualunque tipo di circuito o kit


COMPRO utilità per ZX spectrum, linguaggi, simulatori di
elettronico con modicissima spesa, pregasi far pervenire
schemi e possibilmente componenti relativi. guida e di volo.
ARENA OTTAVIANO - C.so Unione Sovietica, 523 - 10135
BENINCASA MAURIZIO • Via B. Croce, 24 - 20015 PA-
RABIAGO (MIlano) Tel. (0331) 553675 TORINO

VENDO radioregistratore portatile Philips con 2 altoparlanti


CERCO RTX per CB qualsiasi marca e tipo purché funzio-
e due microfoni ancora in garanzia a L 150.000.
nante e in buone condizioni. Sono disposto a pagare massi-
mo L. 40.000. ROMA · Tel. (06) 6286638
ALBERGONI GIOVANNI - Via Vittorio Veneto, 16- 24052
AZZANO S.PAOLO (Bergamo) CERCO trasformatori per 8 Ohm sec. 50 Ohm e Triac se
141 O o equivalente.
CERCO schema elettronico, e lista componenti di un Laser GUARNERI GIUSEPPE . Via San Francesco D'Asslsl, 36
per forare del cartoncino. Pago un prezzo proporzionato. • 94100 ENNA Tel. 25852
FAIELLA LORENZO - 67039 SULMONA (L'Aquila) • Tel.
(0864) 51772 VENDO in blocco 30 valvole usate, sia europee che ameri-
cane (miste) a L. 20.000; regalo inoltre trasformatore 5VA
CERCO urgentemente coppia di finali MB 3703. Acquisto, (110/220 V) (9V) funzionante. Vendo amplificatore BF 20 W
inoltre radio rotte a prezzi modici. a L. 16.000 spese di spedizione escluse. Pagamento con-
VERGARI ANTONIO - Via Umberto 1° • 73020 NOCIGLIA trassegno.
(Lecce) Telefonare al (0783) 212132 dalle ore 15 alle 16

182
VENDO Commodore 64 acquistato il 10 settembre '85, più
video monocromatico a L. 400.000.
SIMONE Tel. (0445) 361299 dalle 18 in poi tutti i giorni
tranne sabato e domenica

IL SERVIZIO E' VENDO in blocco o a pezzi separati: CB Alan 345 (34 + 34


canali AM/FM omologato) + alimentatore 13,5 V Zetagi +
antenna "boomerang" + cavo coassiale n. 11 con boc-
chettoni già collegati. Il tutto è nuovo e usato pochissimo.

COMPLETAMENTE SEMPRINI LUCA • Via Ravenna, 74 - 47044 IGEA MARI-


NA (Forlì) Tel. (0541) 631258

VENDO programmi e videogiochi su disc. L. 2.000 per disc.

GRATUITO per Commodore 64 lista a L. 500.


PATRICK WISLER . Bumplizstr. 84 A· 3018 BERNA (CH)
• SVIZZERA

VENDO amplificatore lineare "Uranus" ELTELCO 600 W


AM 1000 W SSB + antenna direttiva YAGI 3 elementi a Lire
400.000. In blocco non trattabili oppure permuto con Yaesu
FRG 9600 (conguaglio max 300.000).
COMPRO Geloso, apparecchi e parti staccate, cerco cor- CARLO • Tel. (0187) 920077
so di radiotecnica Carriere 2° edizione anno '64 in 78 fasci-
coli (anche solo fotocopie) cerco apparecchi e strumenti ALLIEVO S.R.E. cerca lavoro come fattorino o aiuto ma-
Scuole Radio per corrispondenza anni '60. Vendo riviste va- gazziniere in Torino o fuori.
rie, chiedere elenco AZZOLINI RENATO - C.so Alberto Picco, 35 . TORINO
CIRCOLO CULTURALE LASER - Casella Postale, 62 - Tel. 874933
41049 SASSUOLO (Modena)
VENDO giochi e utility (oltre 500) originali e non per ZX
CERCASI due impedenze aF VK200, NT 1.000 ohm, spectrum 48 K. Richiedere elenco e modalità di acquisto.
CMOS 7555. Sono in grado di fornire parti staccate di com- COSTA MAURO . Via Roccavione, 11- 14100 ASTI
puter zeppe di cmos e bifet della Texas serie SN tutte le si-
gle, fornisco gruppi pilotaggio illuminazione, che accoppiati CERCO provavalvole anche se usato purché funzionante.
con i relativi teleruttori, portano fino a 2500 W (fotoresi- LEPRI GIOVANNI • Via Bargi - Baigno Barceda, 140 •
stenza esclusa). 40030 BOLOGNA Tel. (0534) 43303 dalle ore 18 in poi
CONCA STEFANO . Via Borgo Adda, 67 • 20075 LODI
(Milano) Tel. (0371) 58409 ACQUISTO vendo baratto radio, valvole libri e riviste radio,
schemari dal 1920 al 1933. Procuro schemi dal 1933 e ac-
VENDO vecchia radio-fono a valvole, funzionante della Phi- quisto ad alto prezzo le valvole VCL11 e VY2 Telefunken.
lips OM (200 -600 M) FM (87,5- 100 MH2) al miglior offeren- Cerco valvole europee a 4 e 5 piedini a croce, altoparlanti a
te. Spese di spedizione a mio carico. Offerta minima L. spillo da 1.000 - 4.000 ohm impedenza, cuffia stereo Koss
25.000 pagamento anticipato tramite assegno bancario. ESP9 nuovissima vendo o baratto.
CARRIDEO AGOSTINO · Via Lazio, 36 • 87100 COSEN- C. CORIOLANO - VIa Spaventa, 6· 16151 GENOVA Tel.
ZA Tel. (0984) 35348 ore 14.21 (010) 412392

VENDO apparato CB Midland Alan 67 AM FM 34 canali CERCO libro per Amstrad CPC 664 sul suono e anche sulla
usato poche ore a L. 250.000 trattabili. Spedisco contrasse- stampante possibilmente in Italiano.
gno. SIGNETTI MARCO • Via fratelli Rosselli, 29 • 10095
ARTURO • Tel. (0961) 994053 dalle ore 21 GRUGLIASCO (Torino) Tel. (011) 787382

CERCO ricetrasmittente CB d'occasione purché funzio- CERCO Commodor Vie 20 o ZX Spectrum Sinclair in buono
nante. stato, cifra intorno alle L 200.000.
SIRI GIANPAOLO - Via M. D'Azeglio, 18- 17043 CARCA- RUZZON MORRIS • Vla VIenuove, 19 • 46020 VILLA SA·
RE (Savona) VIOLA (Mantova) Tel. (0376) 533960

CERCO oscilloscopio usato e grid dip meter. Cerco sche- VENDO enciclopedia del' "ABC PERSONAL COMPUTER'
ma elettrico President Jackson 226 canali CB e frequenzi- nuova, non ancora aperta, a L. 100.000 trattabili.
metro F.I. 455 KHz e 10.695 KHz. CRIPPA DARIO · Via San Luigi, 17 · 10077 SAN MAURI-
MIRANDA ANTONIO · L.go Brindisi, 2 • 00182 ROMA ZIO CANAVESE (Torino) Tel. (011) 9278176 dopo le ore
Tel. (06) 7552693 15,30 lunedì escluso

Piccolo mercato del lettore e Piccolo mercato del lettore

183
RTX VHF 140- 154 MHz 12 ch (RO -- R9 + xtal 148 MHZ) + VENDO i seguenti numeri di "Selezione di Tecnica Radio
VFO ext fino a 165 MHz. Completo batt. ni.ca antenna stilo tv": da novembre 1962 a Dicembre 1966 (n° 57 copie). Ven-
entrocontenuta, staffa veic. Kenwood TR 2200 GX, svendo do inoltre schemi catalogati di apparati valvolari (in partico-
causa mancanza licenza Ministero P.T. Vendesi chiamata lare tv) delle migliori marche (63 marche). Tutto in perfetto
selettiva e modulo TX 2 W140--174 MHz Siemens. stato.
TIZIANO CORRADO • Via Palslello, 51 • 73040 SUPER· TERRENI STEFANO • Via Europa Unita, 88 • 24043 CA·
SANO (Lecce) Tel. (0833) 631089 RAVAGGIO (Bergamo) Tel. (0363) 50563

PER I VOSTRI INSERTI


I signori lettori che intendono avvalersi della Rubrica « Vendite - Acquisti - Permu-
te » sono invitati ad utilizzare il presente tagliando.

TESTO (scrivere a macchina o in stampatello)

Inserite il tagliar.do in una busta e spedite a.

RONICA PRATICA
- Rubrica Vendite - Acquisti - Permute •
Via Zuretti, 52 - MILANO

184
LA PISTA DEl LETTIERE
.>
Tutti possono scriverci, abbonati
o no, rivolgendoci quesiti tecnici
;:,_-;::::;;;;;
°<
~ inerenti a vari argomenti presen-
tati sulla rivista. Risponderemo

ENTR.
=
1 nei limiti del possibile su questa
rubrica, senza accordare prefe-
renza a chicchessia, ma sce-
gliendo, di volta in volta, quelle
domande che ci saranno sem-
brate più interessanti. La regola
ci vieta di rispondere privata-
mente o di inviare progetti esclu-
sivamente concepiti ad uso di
un solo lettore.

ADATTORE D'ANTENNA con gli autoveicoli che si muovono in ambienti di-


sturbati, la nostra risposta è senz'altro positiva,
Per motivi di lavoro, debbo trascorrere gran par- soprattutto perché lei possiede un 'antenna abba-
te della giornata in autovettura, fra il tumultuoso stanza lunga, situata in una buona posizione,
traffico cittadino e quello non meno tranquillo di quale è quella del tettuccio dell'automobile. Ma il
periferia. Ma per rendere sopportabile la fatica, collegamento diretto non è assolutamente realiz-
ascolto sempre la mia autoradio, alla quale ho zabile, mentre è necessario far uso di un adattato-
collegato un'antenna in fibra di vetro, installata re d'antenna, che possa eludere, il più possibile,
sul tetto della macchina. Ora, essendo io un ra- le inevitabili attenuazioni dei segnali. E l'adatta-
dioamatore di vecchia data, ho pensato di alter- tore, che le consigliamo di costruire ed utilizzare,
nare l'ascolto della radio con qualche collega- è quello pubblicato in figura 5 di pagina 601 del
mento con radianti vicini, ovviamente servendo- fascicolo di ottobre '83. Con questo dispositivo,
mi della mia ricetrasmittente. Tuttavia, vorrei lei otterrà il necessario, virtuale allungamento
evitare l'impiego di altre antenne o, comunque, dell'antenna, che rappresenta la condizione pri-
di intervenire con ulteriori alterazioni meccaniche maria per i collegamenti in onda corta. Natural-
sulla carrozzeria dell'auto. La domanda che vi mente, dovrà sostituire Si con un commutatore a
pongo è dunque la seguente. È possibile attuare il due vie e sei posizioni, utilizzando la seconda via
programma espostovi, utilizzando in qualche mo- e la sesta posizione per il solo inserimento del-
do l'antenna già esistente sul mio automezzo? l'antenna sull'entrata dell'autoradio. Tenga pre-
SA VIONI ANTONIO sente che l'adattatore deve essere sistemato, al-
Milano l'interno della macchina, nelle immediate vici-
nanze in cui l'antenna è fissata alla carrozzeria.
Se Lei si accontenta di perseguire dei risultati mo- La terra si identifica con la lamiera dell'auto e il
'i, come possono essere quelli raggiungibili cavo d'uscita sarà da 50 ohm, di tipo coassiale.

185
TRASFORMATORE D'ANTENNA al'ANT.
La presa per antenna esterna in FM sul mio rice-
vitore radio è di tipo a 300 ohm, mentre la disce-
sa, in cavo coassiale, è di tipo a 75 ohm di impe-
denza. Come posso fare per conciliare questi di- 1 L1
versi valori? NUCLEO
GRASSI FLAVIO
Venezia

Deve interporre, fra la discesa d'antenna ed en- •


trata del ricevitore, il trasformatore qui presenta-
to. Nel quale la bobina Li deve essere da lei co-
struita servendosi di un nucleo di ferrite, di forma
cilindrica, di 4 mm di diametro e di lunghezza tale
se
da contenere 6 spire compatte di filo di rame
smaltato, del diametro di 0,5 mm. La presa inter-
media va ricavata in posizione centrale ed il tutto
viene reso solidale mediante uso di paraffina. Si
ricordi di eseguire collegamenti molto corti.

Raccolta PRIMI PASSI - L. 14.000


Nove fascicoli arretrati di maggiore rilevanza didattica per il principiante elettro-
nico.
Le copie sono state attentamente selezionate fra quelle in cui la rubrica « PRIMI
PASSI» ha riscosso il massimo successo editoriale con i seguenti argomenti:

1 • • Il tester II ELETT
.s WTTR
~Rr_......_
2° • Il voltmetro
3° • L'amperometro Fu ~
~-.... ._--......""'


...a·
4° • Il capacimetro
5° • Il provagiunzioni 'Ca-
'l(j
o. '
6° • Tutta la radio
7e • Supereterodina
8° • Alimentatori
9° • Protezioni elettriche

Ogni richiesta della RACCOLTA PRIMI PASSI deve essere fatta Inviando anticipatamente l'Im-
porto di L. 14.000 (ne! prezzo sono comprese le spese di spedizione) a mezzo vaglia, assegno
o conto corrente postale N.'916205 e indirizzando a: ELETTRONICA PRATICA - 20125 MILANO -
Via ZuNltl, 12.

186
FOTOACCOPPIATORE

Da una vecchia scheda surplus ho recuperato al-


cuni componenti elettronici, fra i quali ho notato
un elemento a me sconosciuto, recante la sigla
TIL 111. Sapete dirmi di che cosa si tratta?
PUOTI NICOLÒ
Salerno
Il componente da lei citato è unfotoaccoppiatore
dotato delle seguenti caratteristiche:

Tensione collettore = 100 mA max


Tensione diodo = 1,4 V max 16mA Freq. max. = 0,5 MHz (2 S)
Tensione collettore-emlttore = 30 Vmax Tens. ls. dlodo-fototrans. = 1.500 V

ECCEZION MEN
IN VENDITA LE DUE ANNATE COMPLETE
1984 - 1985
AL PREZZO DI L. 18.500 CIASCUNA

Coloro che, soltanto


recentemente, hanno
--~
conosciuto ed apprezzato la
validità didattica di P
TTRom
Elettronica Pratica, i~"'

..
e,,
immaginandone la vastità di
programmi tecnico-editoriali
svolti In passato, potranno
ora aggiungere, alla loro
•• ~

iniziale collezione di riviste,


queste due annate proposte
in offerta speciale a tutti i
nuovi lettori.

Richiedeteci oggi stesso una od entrambe le annate qui illustrate, inviando, per ciascuna di esse,
l'importo anticipato di L. 18.500 a mezzo vaglia postale, assegno bancario o conto corrente postale
n° 916205 ed indirizzando a: Elettronica Pratica - 20125 Milano - Via Zuretti, 52.

187
FILTRO ATTIVO PER CW ascolto più pulito dei segnali forti e quello dei se-
gnali debolissimi che, altrimenti, sarebbe impos-
Allo scopo di migliorare l'ascolto dei segnali in sibile realizzare. Le raccomandiamo di racchiude-
codice (CW), vorrei inserire, fra la presa di cuffia re il circuito in un contenitore metallico collegato
del mio ricevitore e la cuffia stessa, un filtro pas- a massa. Non dimentichi di inserire R9 vicinissi-
sa-basso con soglia limite superiore a 1.000 Hz. mo ai piedini di /Cl. Anche i condensatori C6 -
FRONZOLI MARCO C7 dovranno essere montati vicini ai piedini 8 e 4
Ascoli Piceno di ICI.

Pubblichiamo qui lo schema di un filtro attivo,


passa-basso a due poli, con frequenza di taglio
(punto a-3 dB) a 1.000 Hz. La pendenza d'atte-
nuazione, di 12 dB per ottava, è decisamente su- Condensatori
periore a quella ottenibile con un semplice regola-
tore di tono. Inoltre, dato che questo filtro impie- C1 = 1F (non elettrolitico)
ga una sola sezione di un doppio amplificatore C2 =
10.000 pF
operazionale, è possibile utilizzare l'altra sezione
C3 =
10.000 pF
C4 =
500.000 pF
per aumentare l'amplificazione del segnale, così C5 = 10F-16VI (elettrolitico)
da eliminare tutto il rumore possibile. Regolando C6 = 100.000 pF
il volume, tramite R8, lei potrà scegliere fra un C7 =
100.000 pF

MANUALE DEL PRINCIPIANTE ELETTRONICO


L'opera è Il frutto dell'esperienza pluridecenna-
le della redazione e del collaboratori di questo
periodico. E vuol essere un autentico ferro del
mestiere da tenere sempre a portata di mano,
una sorgente amica di notizie e Informazioni,
una guida sicura sul banco di lavoro del dilet-
tante.
Il volumetto è di facile e rapida consultazione
per principianti, dilettanti e professionisti. Ad
esso si ricorre quando si voglia confrontare la
esattezza di un dato, la precisione di una for-
mula o le caratteristiche di un componente. E
rappresenta pure un libro di testo per i nuovi
appassionati di elettronica, che poco o nulla
sanno di questa disciplina e non vogliono ulte-
riormente rinviare il piacere di realizzare i proget-
ti descritti In ogni fascicolo di Elettronica Pra-
tica.
Tra i molti argomenti trattati si possono men-
zionare:
II simbolismo elettrico - L'energia elettrica - La
tensione e la corrente- La potenza - Le unità

L. 8.500 di misura- I condensatori - I resistori - I diodi


- I translstor - Pratica di laboratorio.
Viene Inoltre esposta un'ampia analisi del prin-
cipali componenti elettronici, con l'arricchimento
Edito In formato tascabile, a cura della di moltissimi suggerimenti pratici che, al dilet-
Redazione di Elettronica Pratica, è com- tante. consentiranno di raggiungere il successo
posto di 128 pagine riccamente illustrate tin dalle prime fasi sperimentali.
a due colori

Richiedeteci oggi stesso il MANUALE DEL PRINCIPIANTE ELETTRONICO inviando anticipatamente


l'importo dl L. 8.500 a mezzo vaglia, assegno o c.c.p. n. 916205, Indirizzando a: Elettronica Pratica •
20125 Milano • Via Zuretti, 52.

188
c3

R5
R3

es

~]J RIO 51

R2 R4 %4 71
I
I
.

C2

I
$
I I

i 9V

E.:
I •

Resistenze R8 = 10.000 ohm


R9 = 1 megaohm (potenz. a variaz. lin.)
R1 = 16.000 ohm R10 = 100 ohm
R2 = 100 ohm
R3 = 16.000 ohm
R4 = 100.000 ohm Varie
R5 = 100.000 ohm IC1 = TLO82 (doppio BIFET)
R6 = 10.000 ohm S1 = Interruttore doppio
R7 = 10.000 ohm ALIM. = 9 Vcc + 9 Vcc

IL FASCICOLO ARRETRATO
ESTATE 1986

È un numero speciale di teoria e applicazioni varie,


DIDATTICA NUMERO SPECIALE appositamente concepito per i principianti che vogliono
ED APPLICAZIONI ESTATE 86 apprendere, in casa propria, quegli elementi che consen-
tono di costruire, collaudare e riparare molti apparati
elettronici.

'pi
Il contenuto e la materia trattata fanno di questo fascico-
lo un vero

o5iirii ANUALE-GUIDA
ti
- - Il al prezzo di L. 4.000
I z.- " --- ~
-t
e---- Chi non ne fosse ancora in possesso, può richiederlo a:
ELETTRONICA PRATICA - 20125 MILANO -Via Zuretti,
MANUALE - GUIDA 52, inviando anticipatamente l'importo di L. 4.000 a
mezzo vaglia postale, conto corrente postale n. 916205
PER ELETTRODILETTANTI o assegno bancario.

189
R ICEV IT O R E A R EAZ IO N E PER O N D E M E DJ E
-,
È 11111 riertilo11didatricoche, carrtttrimto daunano1rvolasemibffitli I seleniviri
1dallo a ncavave la emissioni radiofoniche trsmenu nrlla gamma dtllt ONDE
MEDIE (500 + 1500KHzJ 1 ~aidi motA!lat111 ampilw.11 dis.p0$Ì'li"'3 è comple10
di arnplfita10,1 di bassa frt!Jllflli 1 ~11di rascotto pu(I aweni11 in ahtoaranta
con iA!pedenza di 8 Dlwn.. non lorrì10 nel KIT. Il ritrtitore , inoltJ1 compl110 di
tondlnst10rev1riabillperl1SWl1ortia.patenziometropercontrollornriotu:1
pottnDOOll1ro per controllo WA!,n. P11 falinS1tarione t sufficiente m1 oormala
bmeri119Vperra!Mline

TEltMOSTATO EUTTRONICO
Ogni vohu che la temperatura rivelata ds un apporto persone [NT tenta nela
afllllione) supera il vin impostato scatta un nlà i OJi con.tani possono
sopporta11 am1nti fino a 10A. Quando la 11mper11ur1 torna al di nno dtl v1lor1
impostate d ri ti étaccita. La gamma di temperatura rilatu dalla sonda in cui il
òis9osil:Nol)OOoper111vada circa O-Ca circa IJ5'C.Puralim.,mionet
prtvUta IIRil ttMìone contl1u1 toa!pflSI tr1 9 1 24 V per cui il SUD impiago {ollll a
qulo n normali mnbienti) può esser esteso ad autovetture o autocarri sena dover
apport.111 alcunamoditicacircuitlle

Kits elettronici ALIMENTATORE STABILIUATD 12 Vl,.11- ID -:-- 15V)5A


È un onilno armen11tor1 con ttmsiooe di L1.t.ti11 iwgolabile 1r1 10 e 15 V in~ 11
erogar, Urli COfltntl di 5 A. Dispon! di ~mi111or1 artomatico di COOIIIII CM
prowrdt anctw a pmtl!lggffll contro i coro criti, gralll ad un accu1110 p,ropuo
e all'Impiego di parlicolflri componenti. la ~mione di uscila è perf111am.11

(@LE ED]
sub.mia I p!811Camlfllt tst/111 di RIPPlE. Par il sutl C0111no hrlUionarrMnlD
accorri 1pplic1ra aH"'in;ruso un t1a.sforma!IJ11 chi fornisca una tensiont li ci,ca
16 -;- 17 V td io grado di erogar une conente di 1lnno 5 A.. lr 1cC1tionali
ca1a111ristic:hl di quulo alimentato11 lo r1ndono adatlo aì piJ 1vari11i uri

SCACCIATOPI A ULTRASUONI AMPLIFICATORE STEREO Hl - fl 6 + 6 W


ore di ultr1suoni I ht~tnll variibile le cui onde tmnse crnno un
al carvello dri lopi detitrminando il loro allontanam11110. È domo di
:z: :777r372%
al_io,tnlaIIOOI deve tUtrt di 12 Vcc s11bilitlill. L"anorbmento I nposo ì di C1fCI
t la v9'ocità di variazione della lr1qu1nn1 degli ULTRASUONI e di un 85.rnA menta alla massime potenza è poco t,1,1ptl'10r1 a 1 A.. L1 rnatterini.chl
T per controllare i! correno hrn00f111'1'111'11o di MIO il sitlema. Al rostro tecniche rt erta ad ogni unaia sona
ccorr1 collegare un TWEETER Pl[ZOELETTIIICO W'1 grido di riproò.mt Aiinltntllione 12 Vcc lmpeden,a Uscita 4 OHM
Polffll1Uscit.i 8W lnipedl!rtzalngrmo 22KOl-lM
10 a circa 40 KH1 1 eh.e abbia una t1nsiiw1 non)in,ale con1Vllla di 0istorio Max Poruna 059% Risposta i
anltn0 20 V RSM. Molto adtno ' il TWE[TER MOTOROlA Mx Segale Ingresso 200mV Hrqven 30k4 100KH
La tensione di alimenta nona deve @sns di I? Vc s/aizzata e
......
Nel XIT i compreso il doppio potenuomastro a comando cassala par il controlil cl

OISTORSO.RE FUZZ PER CHITARRA AWISATORE AUTOMAT}CO PER LUCI DI POSIZIONE AUTO
t un moderno di11or10r1 1 cifcùilo int1grato cht tue r1Httlo FUZZ dosandoi! Pll6 1uer1 instaltilto indiH111n11mtnt1 su autovenur1 o artocarii gr11.i1 id un
Sfll{lill di ingrmo 11111nerato da unat:flitarri!I rittrica. l dispositrvo t doUl!o di un p1rticol«1 r1abirim1ot1 di 11ns011 c;hr phi permetta d turuiorm1 con tensione di
dlviator1 a (Aie pulsanti tramite i quali è possibile inserire la distooiMe 0 12 o 24 V unra ill)IWl.111 alc!N moditit:il. Quando l"in11nsitè lumino!a n1erna
ripristia
n re il collegamento diret Pet [alimentazione i tuthicte una battena da sode al di sotto di un cento veiora [autista viene avvisato da on tuono acuto t
9V pe, rediolint-gnzil al modesto assorhimenro dli lfispositivi, (mtflO di 15 mA). periodicamt11t1 int111otto emessa da un BUZZER e contemporaneamentt
datfacc,ns'10ne Ìflllrmilt11111 li 1111 dio.do LEO. Appena Il luci di posizione vengono
accn:e ogni ugnaluiON cessa. la sa instelaziona è smplusimma baste ilatti
at/attuare l cotegammento d soltanto 3 ffi. II KIT à competo di smora S luca t
I
marzo
ificazione articoli
IT per categoria

EFFITTI LUMINOSI ACCESSORI PER AUTO


Luc psiche delic he 2 ve 750W/canale Lampeggiatore regolabile 5 12V
Luci psichedeliche 3 ve 1500w/canale Variatore dì luce per auto
Luc rotanti sequenziali 1O vie 800W/canale Accensione automatica luci posizione auto
Strobo intermittenza regolabile Auto Blinker - lampeggiatore di emergenza
Semnatoro elettronico Contagiri per auto la diodi LED)
Luci sequenz elastiche 6 vie 400W/canale Temporizzatore per tergicristallo
Luci stroboscopiche Avvisatore acustico luci posizione per auto
Luci psichedeliche 3 vie 1000W Electronic tast multifunzioni per auto
Luc paiche.detiche microfoniche 1 000 W Riduttore di tensione per auto
Indicatore eff. batteria e generatore per auto
Controlla batteria e generatore auto a display
Temporizzatore per luci di cortesia auto
APP. RICEVE NTI-TRAS MITTENTI E ACCE SSORI Commutatore a sfioramento per auto
Lineare 1W per microtrasmet11tore Antifurto per auto
Ricevitore AM didattico Luci psichedeliche per auto con microfono
Microricevitore FM Indicatore di assenza acqua per tergicristallo
Prova quarzi Avvisatore automauco per luci di posizione auto
Trasmettitore FM 2W
Trasmettitore FM radiospia
Mini ricevitore AM supereterodina
Radiomicrofono FM TEMPORIZZATORI
Amplificatore Banda 4-5 UHF Temp. autoalimentato regolabile 18 sec 6O min.
Microtrasmettitore A. M.
Mini ricevitore FM supereterodina Temporizzatore regolabile 1 + 100 se<::.
Pre amplificatore d'antenna universale Avvisatore acustico temporizzato
Trasmettitore FM 90- 150 M Hz 0,5 W Temporizzatore per luce scale
Vox per apparati Rice Trasmittenti
Ricevitore per Radiocomando a DUE canali
Trasmettitore per Radiocomando a DUE canali
Trasmettitore di BIP BIP ANTIFURTI ACCESSORI E AUTOMATISMI
Trasmettitore Audio TV Antifurto professionale
Ricevitore a reazione per Onde Medie Serratura a combinazione elettronica
Dispositivo per la regstr. telefonica automatica
Chive elettronica
Antifurto universale (casa e auto)
EFFETTI SONORI Ricevitore per barriera a raggi ,nt,erossi
Sirena elettronica 30W Trasmettitore per barriera a raggi infrarossi
Distorsore per chitarra Automatismo per riempimento vasche
Sirena programmabile - oscillofono Sincronizzatore per proiettori DIA
Generatore di note musicali programmabile Trasmettitore ad ultrasuoni
Truccavoce elettronico Ricevitore ad ultrasuoni
Campana elettronica Rivelatore d1 movimento ad ultrasuoni
Sirena elettronica bitonale Dispositivo autom. per lampada di emergenze
Sirena italiana Autoscatto programmabile per Cine - Fotografia
Cinguettio elettronico
Tremolo elettronico
Distorsore FUZZ per chitarra
ACCESSORI VARI OI UTILIZZO
Variatore di luce (carico max 1500W)
Scaccia zanzare elettronico
APP. BF AMPUFICATORI E ACCESSORI Variatore di velocità per trapani 1500W
Filtro cross-over 3 ve 50W Giardiniere elettronico
Amplificatore BF 2W
lnterrutlore crepuscolare
z%:s%%
Preamplitcstore con ingresso bassa impedenza
Regoletore di vel. per motori a spazzole
Relè fonico
Preamplificatore microfonico Rivelatore d1 prossimità e contatto
Amplificatore BF 40W Esposimetro per camera oscura
Indicatore livello uscita a 16 LED Contapezzi digitale a 3 cifre
Amplificatore stereo 1010W Prova riflessi elettronico
Metronomo elettronico Modulo per Dìsplay gigante segnapunti
Preamplificatore HI-FI Generatore di rumore bianco (relax elettronico)
Preamplrficetore stereo equalizzato A.I.A.A. Rivelatore di metalli
Vu-meter a 8 LED Interruttore 6 sfioramento 220V 350W
Booster per autoradio 20W Lampeggiatore di soccorso con lampada allo Xeno
Booster stereo per autoradio 20+20W Variatore di luce automatico 220V 1000W
Decoder FM stereo Rivelatore di strada ghiacciata per auto e autoc.
Interfonico Orologio digitale
Interfono per moto Variatore di luce a bassa isteresi
Protezione elettronica per casse acustiche Lampegg. per lampade ad incandescenza 1500 W
Amplificatore BF 5W Amplificatore telefonico per ascolto e registr.
Equalizzatore parametrico Allarme per frigorifero
Amplificatore B.F, 20W 2 vie Contatore digitale modulare a due cifre
Mixer Stereo 4 ingressi lonizzatore per ambienti
Preamplificatore per chitarra
Amplificatore BF 1 W Scacciatopi a ultrasuoni
Modulo per indicatore di livello audio Gigante Termostato elettronico
Effetto presenza etereo
lnterlono 2 W
Amplificatore stereo 1+1 W
Amplificatore Stereo HI-FI646 W STRUMENTI E ACCESSORI PER HOBBISTI
Prova transistor e diodi
Generatore d1 barre TV miniaturizzato
Prova transistor {test dinamico)
ALIMENTATORI RIDUTTORI E INVERTER Generatore di onde quadre 1 Hz + 100 KHz
Alimentatore stabilizzato per amplificatori BF Indicatore dì impedenza altoparlanti
Riduttore di tensione stabilizzato 24/12V 2A
Alimentatore stabilizzato 12V 2A
Carica banerie automatico
Alimentatore stabilizzato 12V 1A GIOCHI ELETTRONICI
Alimentatore duale regol. +-5 + 12V 520mA Gadget elettronico
Alimentatore stabilizzato variabile 1+ 25V 2A Totocalcio elettronico
Alimentatore stabilizzato 12V treg 104 15V 104 Roulette elettronica a 1 O LED
Carica batterie Ni-Cd corrente costante regolabile Slot machine elettromuca
Alimentatore stabilizzato Universale 1 A Gioco dell'Oca elettronico
lnvenor 12V - 220V 50 Hz 40W
Carica batterie al Ni-Cd da batteria auto L Indicatore di vincita
Alimentatore stabilizzato 12 V{reg. 10-15V)54 L Unita aggiuntiva per RS 147
offerta speciale!

NUOVO PACCO DEL PRINCIPIANTE


Una collezione di dieci fascicoli arretrati accuratamente selezionati fra quelli che hanno
riscosso il maggior succe.sso nel tempo passato.

CB==-$0VATE#sto

A
L

+N
T■ OSClld.&TOIUl
VARIABILE wn
ELffl
E:3
; 2% ETTRONICA-
-··•---·· :=G7 PRATICA

e:
i;
:y;'P, --- "e
CONOENSATOII
--,e VARALI
E COIIPENSA TOII
MOCATOR
DI UllllO
ca,CIIQS

LUCI STROBOSC
IL. CANDIO MONITOR
PER TV
GENERATORE DI BARRE

L. 12.000
Per agevolare l'opera di chi, per la prima volta è impegnato nella ricerca degli elementi didattici
introduttivi di questa affascinante disciplina che è l'elettronica del tempo libero, abbiamo ap-
prontato un insieme di riviste che, acquistate separatamente verrebbero a costare L. 3.500 cia-
scuna, ma che in un blocco unico, anziché L. 35.000, si possono avere per sole L. 12.000.
__ STRUMENTI DI MISURA
MULTIMETRO DIGITALE
MOD. TS 280 D - L. 132.000

CARATTERISTICHE GENERALI
7 Campi di misura - 31 portate - Visualizzatore cristallo liquido
a 3% cifre altezza mm 12,5 montato su elastomeri - Integrati
montati su zoccoli professionali - Batteria g V - Autonomia
1000 ore per il tipo zinco carbone, 2000 ore per la batteria
alcalina - Indicatore automatico di batteria scarica quando
rimane una autonomia inferiore al 10%- Fusibile di protezione
- Bassa portata ohmmetrica (20 Q) - 10 A misura diretta in D.C.
e A.C. - Cicalino per la misura della continuità e prova diodi -
Boccole antinfortunistiche - Dimensione mm 170 x 87 x42-
Peso Kg 0,343

PORTATE
VOLT D.C 200 mv-2 V-20V- 200 V- 1000 V
VOLT A.C. 200 mv -2V-20V - 200 V - 750 V
OHM 200-200 2-2KO- 20KO- 200 KO-2 MO
- 20 MO
AMP. D. C. 200 A- 2 mA- 20 mA - 200 mA - 2000 mA
- 10A
AMP. A.C. 200 A- 2 mA- 20 mA - 200 mA - 2000 mA
- 10 A

ACCESSORI
Libretto istruzione con schema elettrico e distinta dei compo-
nenti - Puntali antinfortunistici - Coccodrilli isolati da avvitare
sui puntali.

INIETTORE DI SEGNALI
Strumento adatto per localizzare velocemente i guasti nei radioricevitori, amplificatori, audioriproduttori, autoradio, televisori.

MOD. RADIO - L. 21.950 MOD. TV - L. 26.300


CARATTERISTICHE TECNICHE CARATTERISTICHE TECNICHE
Frequenza 1 Kc Frequenza 250 Kc
Armoniche fino a 50 Mc Armoniche fino a 500 Mc
Uscita 10,5 V eff. Uscita 5 V eff.
30 V pp. 15Vpp.
Dimensioni 12x160mm Dimensioni 12x 160 mm
Peso 40 grs. Peso 40 grs.
Tensione massima applic. al puntale 500 V Tensione massima applic. al puntale 500 V
Corrente della batteria 2mA Corrente della batteria 50 mA

Gli strumenti pubblicizzati in questa pagina possono essere richiesti inviando anticipatamente
l'importo, nel quale sono già comprese le spese di spedizione, tramite vaglia postale, assegno
bancario o conto corrente postale n. 46013207 a: STOCK RADIO - 20124 MILANO - Via P. Castaldi, 20.
MICROSPIA
CARATTERISTICHE:

Tipo di emissione : FM
Gamma di emissione : 95 MHz+115 MHz
Alimentazione : 9 Vcc+13,5 Vcc
Assorbimento : 8 mA+24 mA
Potenza d'uscita : 7 mW+SO mW
Dimensioni : 5,2 cmx 8 cm

FM
Funziona bene anche senza antenna - Eccezionale sensibilità • Trasformabile in una emit-
tente di potenza.

IN SCATOLA DI MONTAGGIO L. 21.000


La portata, in relazione con le con-
dizioni ambientali e l'uso o meno
de'l'antenna, varia fra le poche
centinaia di metri ed una decina
di chilometri.

La grande sensibilità e fa predi-


sposizione circuitale all'accoppia-
mento con un amplificatore di po-
tenza, qualificano il progetto di que-
sta microspia, approntata in scato-
la di montaggio e destinata a riscuo-
tere i maggiori successi, soprattut-
to per le innumerevoli applicazioni
pratiche attuabili da ogni princi-
Il
piante.
~ ~

sneaeu re.unse
DI ELETTRONICA - RADIO - OM - 27 MHz
PRAI(CA
U
~-
PERIODICO MENSILE - SPED. IN ABB. POST. GR. 3°/70
ANNO XVI - N. 4- APRILE 1987 L. 3.000

DIFESA
CONTRO GENERATORE
SCARICHE FOTOSDNICO

PER AUTOMODELLISTI
SEMAFORO A LED
Ci sono almeno sei fondamentali motivi per sottoscrivere
STRUMENTI DI ISURA __ un nuovo abbonamento o per rinnovare quello già scaduto

TESTER ANALOGICO Per affermare preferenza e fi-


ducia al periodico.
} ?5
± #E
». MOD. TS 270 - L. 28.500
CARATTERISTICHE GENERALI Per ricevere comodamente e
5 Campi di misura - 16 portate sicuramente a casa la rivista.
Sensibilità 2.000 2/V D.C. - A.C.
Dimensioni mm 30 x 60 x 90
Peso Kg 0,13
Pila 1elemento da 1,5 V
Per ricevere il meritato premio
descritto alla pagina seguente.
PORTATE
VOLT o.e 10 V - 50 V - 250 V - 500 V
VOLT A.C. 10 V - 50 V - 250 V - 500 V
AMP. D.C. 0,5 mA - 50 mA - 250 mA
OHM 0:1KO
dB -20 dB + 56 dB

ACCESSORI
Libretto istruzione con schema elettrico - Puntali.
ABBONATEVI
PER
TESTER ANALOGICO ESSERE PREMIATI
MOD. TS 260 -L. 54.000
CARATTERISTICHE GENERALI
7 Campi di misura - 31 portate
Sensibilità 20.000 2/V D.C.- 4.000 2/V A.C.
Dimensioni mm 103 x 103 x 38
Peso Kg 0,250
Scala
Pile
2 Fusibili
mm 95
2 elementi da 1,5 V CANONI D'ABBONAMENTO
Spinotti speciali contro le errate inserzioni

PORTATE
VOLT D.C 100 m V - 0,5 V - 2 V - 5 V - 20 V - 50 V - 100
L. 31.000
V - 200 V - 1000 V
VOLT A.C. 2,5 V - 10 V - 25 V - 100 V - 250 V - 500 V -

OHM
AMP. D.C.
1000 V
2x1-2x10-2x100-2x 1000
50 A- 500 A-5 mA- 50 mA-0,5 A-5 A
PER L'ESTERO L. 41.000
AMP. A.C. 250 A- 1,5 mA- 15 mA - 150 mA - 1,5 A -
10 A
CAPACITÀ > 0: 50 F-O- 500 F (con batteria interna)
dB 22 dB - 30 dB - 42 dB - 50 dB - 56 dB- 62 dB

ACCESSORI Per effettuare un nuovo abbonamento, o per rinnovare


Libretto istruzione con schema elettrico e parti accessorie -
Puntali
MODALITA quello scaduto, occorre inviare il canone tramite vaglia
postale, assegno bancario o circolare, oppure a mezzo
D'ABBONA- conto corrente postale N. 916205 intestati e indirizzati
a: ELETTRONICA PRATICA - 20125 MILANO - Via Zu-
Gli strumenti pubblicizzati in questa pagina possono essere richiesti inviando anticipatamente
l'importo, nel quale sono già comprese le spese di spedizione, tramite vaglia postale, assegno
MENTO retti, 52. I versamenti possono effettuarsi anche presso
bancario o conto corrente postale n. 46013207 a: STOCK RADIO - 20124 MILANO - Via P. Castaldi, 20. la nostra sede.
Ecco quanto viene spedito ai lettori che intendono
E UN NUOVv AB A LETTRONIC
e a coloro che provvedono a
PRATIC
VARE L'AB A 0s DU Via Zuretti, 52 Milano - Tel. 6891945
ANNO 16 • N. 4 • APRILE 1987
IN COPERTINA • È riprodotto il modulo elettroni-
co, realizzato su circuito stampato, in grado di pi-

IL lotare un semaforo in miniatura per plastici di au-


tomodelllsmo, oppure un vero e proprio regolatore
stradale a lampade, con i tre colori regolamentari:
rosso, arancione e verde.


Som
editrice
ELETTRONICA PRATICA

direttore responsabile
I
ZEFFERINO DE SANCTIS

disegno tecnico SEMAFORO STRADALE 196


CORRADO EUGENIO
consiste nell'insieme CON LED O LAMPADE
stampa PER MODELLISTI
di cinque utili TIMEC
ALBAIRATE - MILANO
elementi:
Distributore esclusivo per DALLA LUCE AL SUONO 208
l'Italia: CON FOTORESISTENZE
u penna per circuiti stampati. A.&G. Marco • Via Fortezza n.
27 - 20126 Milano tel. 25261
autorizzazione Tribunale Civi-
E UN OPERAZIONALE

le di Milano - N. 74 del 29-12-


1972 - pubblicità inferiore al RICEVITORE RADIO 216
E piastre di bachelite, ramate su una delle due facce e scelte nelle 25%.
PER ONDE CORTE
tre dimensioni più in uso fra quei dilettanti che realizzano da sé i circuiti UNA COPIA L. 3.000 SECONDA PUNTATA
stampati.
ARRETRATO L. 3.500
LE PAGINE DEL CB 224
ABBONAMENTOANNUOPER
N originale pinza a molla, di materiale isolante ed antistatico, L'ITALIA L. 31.000 • ABBONA-
MENTO ANNUO PER L'ESTE-
FULMINI E SCARICHE
adatta per lavorare in presenza di tensioni anche elevate, con transi- RO L. 41.000.
stor MOSFET ed integrati CMOS, sufficientemente resistente al calore, CORSO PER RADIORIPARATORI 234
dato che occorrono parecchi secondi prima che il saldatore possa DIREZIONE - AMMINISTRA-
ZIONE - PUBBLICITÀ - VIA ZU- DECIMA PUNTATA
cominciare ad intaccarla. RETTI 52 - 20125 MILANO.

Tutti i diritti di proprietà lette- VENDITE-ACQUISTI-PERMUTE 244


raria ed artistica sono riser-
PER e ERE IL PREMIO vati a termine di Legge per
tutti i Paesi. I manoscritti, i
Occorre sottoscrivere un nuovo abbonamento o rinnovare quello scaduto inviando l'impor- disegni, le fotografie, anche LA POSTA DEL LETTORE 247
se non pubblicati, non si re-
to di L. 31.000 (per l'Italia) o L. 41.000 (per l'estero) a mezzo vaglia postale, assegno stituiscono.
bancario, circolare o conto corrente postale N. 916205, a ELETTRONICA PRATICA -
20125 MILANO - Via Zuretti, 52.
SEMAFORO
STRADALE

È un progetto originale, economico, di facile rea-


lizzazione e sicuro funzionamento.
Per gli scopi dilettantistici, ogni semaforo è com- INTERPRETAZIONI CIRCUITALI
posto da tre diodi led, di colore rosso, giallo e
verde. In sostituzione del diodo led giallo, si sa- Gli elementi che compongono principalmente il
rebbe dovuto adottare un led di colore arancione, progetto di figura 1 sono: l'integrato ICI, l'inte-
ma un diodo di tale colorazione ancora non esiste grato IC2, l'insieme di diodi e l'alimentatore a 12
Automodellisti e ferromodellisti possono destina- nuovo circuito elettronico allo stato solido, non in commercio. Ecco perché si è dovuto ricorrere Vca. Tutti questi componenti sono delimitati da
re questo dispositivo al perfezionamento dei loro sono limitate soltanto al settore hobbystico, ma si al led giallo. linee tratteggiate, dentro le quali è racchiusa la
plastici, onde esaltarne la verosimiglianza. Con estendono pure a quello professionale, ovviamen- Per gli usi professionali, come avremo modo di parte circuitale, da realizzarsi su circuito stampa-
esso, infatti, tutti coloro che si riterranno interes- te con l'apporto di alcune modifiche allo schema dire più avanti, sulle uscite del progetto, anziché i to, che forma il modulo elettronico di comando
sati alla realizzazione del progetto, avranno l'op- originale. Per esempio, potrà fungere da stru- diodi led, si potranno collegare dei relé di poten- dei semafori. Al di fuori di tali linee rimangono i
portunità di comporre un preciso impianto sema- mento didattico nelle autoscuole, da oggetto di ri-
forico, in grado di regolare il traffico in un incro- za, allo scopo di pilotare lampade di forte intensi- dodici diodi led e le sei resistenze con cui si do-
chiamo nelle vetrine, da semaforo stradale negli
cio stradale sia con il sistema del semaforo unico, tà od altri elementi elettrici, elettronici od elettro- vranno costruire i quattro semafori, che sono co-
incroci interni ai condomini o nei giardini. Men-
appeso al centro del quadrivio, sia con quello dei meccanici. Ma vediamo per ora come è stato con- sì formati:
tre non lo si potrà utilizzare in impieghi pubblici,
quattro semafori sistemati nei quattro angoli di cepito e come funziona il progetto di questo origi-
per i quali necessiterebbe di legale omologazione nale dispositivo.
viabilità. Tuttavia, le finalità assegnate a questo rilasciata dalle competenti autorità amministrative. 1 ° semaforo: DRl - DGl - DVI

Coloro che vorranno costruire questo semplice impianto se- Per automodellisti, ferromodellisti e costruttori di giocattoli.
maforico, potranno perfezionare i loro plastici con l'introduzio-
ne di uno o più semafori funzionanti, automaticamente, alla Ogni semaforo può funzionare con tre diodi led, ma anche con
stessa maniera di quelli stradali a tre colori. lampade normali.

196
197
n
ot:
@M

8
ve
1 7
.
a » » »

•.

t 3
,- '

Fig. 2 Composizione su circuito stampato del progetto del modulo elettronico di


comando semaforico. Con il trimmer R2 si regola la frequenza delle accensioni e de-
gli spegnimenti successivi, automatici, di ogni gruppo di tre diodi led (rosso• giallo•
ll ?II U) verde).

Condensatori R8 = 560 ohm


C1 = 3,3 F (non elettrolitico) R9 = 560 ohm
C2 = 3,3 F (non elettrolitico) R10 = 560 ohm
N
e:,
C3 = 470 F • 24 VI (elettrolitico)
C4 = 22 F-16V (elettrolitico)
Varie
IC1 = 4011/B
Resistenze IC2 = 4017/B
+
R1 = 220.000 ohm DL = diodo led clock (rosso)
R2 = 470.000 ohm (trimmer) DZ = diodo zener (9 V -1W)
R3 = 220 ohm D1 • D2 ... D14 = 1N9140 (1N4148)
R4 = 2.200 ohm D15 = 1N4004
R5 = 560 ohm DR1 - DR2 • DR3 - DR4 = led rossi
R6 = 560 ohm DG1 • DG2 - DG3 - DG4 = led gialli
R7 = 560 ohm DV1 - DV2. DV3 • DV4 = led verdi

-
(_)

2° semaforo: DR2 - DG2 - DV2 fica COLOR ROSSO, la G COLOR GIALLO, la


3° semaforo: DR3 - DG2 - DV3 V COLOR VERDE. Il numero terminale delle si-
4° semaforo: DR4 - DG4 - DV4 gle individua il semaforo.
Riassumendo quanto ora detto, ricordiamo che il
La lettera maiuscola D indica DIODO, la R signi- circuito racchiuso fra linee tratteggiate va monta-
199
198
2% s ■
WG, vél Mq
(

I .<s
f» Mc! I d4

, lfin
I
I

2
.
·,
I •
r·-·-·-·-· -·

f4
-·-·-·-·.1
.
I

Fig. 3 • Disegno in grandezza reale del circuito stampato sul quale deve essere rea-
lizzato il modulo elettronico di pilotaggio del semaforo.

I I
s
3
ir I!:
I

7-8-9 ;i__ --- --- --- .,:


to su un'unica piastrina di materiale isolante, sul- alimentato, come nel nostro caso, con la tensione
la quale è composto il circuito stampato, mentre i di 12 V.
quattro gruppi di tre diodi led ciascuno, già elen- Il modello da noi utilizzato è il 401 lB, contenente Fig. 4 • Esempio pratico di installazione del quattro semafori sui quattro angoli di un
incrocio stradale. Le frecce indicano il senso di marcia veicolare. Il semaforo 1 è
cati, debbono essere montati, a parte, su quattro quattro porte NANO con gli ingressi collegati fra collegato al semaforo 2 il quale, assieme ai tre diodi led, monta pure le tre resisten-
piccole piastrine rettangolari, di materiale isolan- loro e quindi sfruttate nelle funzioni di in verter. ze di protezione. Allo stesso modo il semaforo 3 è collegato al semaforo 4. La nume-
te, rappresentative dei quattro semafori. I quali, In sostituzione di un sestuplo inverter, pure di- razione riportata in basso a sinistra si riferisce ai terminali del circuito stampato.
come diremo più avanti, verranno collegati fra sponibile nella stessa serie, è stato da noi adottato
loro in due coppie. un quadruplo NANO doppio, in quanto troppe
sezioni sarebbero risultate superflue, bastandone
soltanto tre o quattro, ed anche perché la funzio-
L'OROLOGIO DEL SISTEMA ne NANO è di gran lunga la più usata, dato che
con essa si possono sintetizzare tutte le altre fun- to sui piedini 1 - 2 per commutare l'uscita 3 che aggira intorno ali' 1%, con temperature ambiente
Il circuito di figura 1 dispone di un proprio dispo- zioni. Dunque, il componente impiegato è più fa- cambia di stato e carica, o scarica a seconda del di 20°C. Per variazioni ampie di temperature, co-
sitivo di riferimento temporale, che è rappresen- cilmente reperibile. semicido, i due condensatori Cl - C2 fino al pun- me avviene negli impianti esterni, la stabilità di-
tato da: un oscillatore in grado di generare impulsi to in cui, sui piedini 1 - 2, viene raggiunta la so- pende in grande misura dalla qualità dei compo-
ad intervalli regolari e programmabili, il quale glia dell'altro livello logico, che fa commutare le nenti utilizzati per CI-C2-RI- R2.
funge da orologio del sistema o, come si suole di- L'OSCILLATORE VERO E PROPRIO due sezioni "a" e "b" avviando un nuovo semi-
re in elettronica, da dock. ciclo.
A svolgere le funzioni ora citate è chiamato un in- Le sezioni "a" e "b" dell'integrato ICl rappre-
Il tempo delle oscillazioni dipende ovviamente ELABORAZIONE DEI SEGNALI
tegrato di tipo CMOS, indicato con la sigla ICI sentano l'oscillatore vero e proprio del progetto dalla costante di tempo Rl + R2 e Cl + C2.
nello schema elettrico di figura 1, della serie di figura 1. I due condensatori Cl - C2 collegano Lo stadio "c' di I Cl ripristina i fronti del segnale Il segnale generato dell'integrato ICI viene appli-
4000B, ovvero in tecnologia a transistor MOS l'uscita dell'oscillatore con la sua entrata, in mo- e con la sua uscita pilota il diodo led DL, il quale cato al piedino 14 (dock) del secondo integrato
complementari con gate in alluminio, funzionan- do da provocare una reazione positiva che inne- segnala il corretto funzionamento del dock. IC2, che è di tipo 4017B e che elabora le oscilla-
te fino a 18V e alla frequenza di qualche mega- sca le oscillazioni. Il fronte di commutazione, A taratura avvenuta, tramite il trimmer R2, la zioni proveniente da I Cl.
hertz, con elevato grado di immunità al rumore se presente sul piedino 10 di ICI, viene così trasferi- Stabilità in frequenza dello stadio oscillatore si Il segnale elaborato da IC2 viene presentato pri-
200 201
CATODI ANODI

ROSSO
\ k
LED
GIALLO GIALLO ROSSO

LED
55°
O
n
4ll GIALLO

u
?fe
ge
èlll LED
VERDE

s. _ V)

-] , r
E I III mc smw»
LATO RAME
4 4

3 ::
(7J::::::·:::. ==~=~\c=!======-
CAVO COLL. TRA 2 SEMAF

Fig. 7•Composizione del circuito di un semaforo, con 7 Cm


Fig. 5-I quattro semafori, pilotati dal circuito di comando, debbono essere collegati resistenze di protezione dei diodi led, realizzato su pia-
tra loro a due a due, ossia in due coppie uguali. Lo schema qui riportato interpreta strina rettangolare delle dimensioni di 1 cm x 3 cm.
l'esatto collegamento di una coppia semaforica. In sede di montaggio, il cavetto,
composto da quattro fili conduttori sottili, deve essere sistemato sotto il piano stra-
dale.

ma sull'uscita "O" (piedino 3), poi sull'uscita "l" inflettono il rosso, i secondi due semafori inflet-
••'-' I (piedino 2), quindi sull'uscita "2" (piedino 4) eco- tono il verde.
I I I I sì via fino all'uscita "6" (piedino 5), che invia il Dopo un certo tempo, l'uscita "2" di IC2 assume
I I I I segnale al RESET (piedino 15), il quale azzera il lo stato logico "l" che, attraverso il diodo D11,
conteggio e lo fa riprendere da "O". pur facendo rimanere accesi i led rossi DRl e DR2,
I I I I
Le uscite sono a livello normalmente basso, stato provoca l'accensione dei due led gialli DG3 e DG4.
I I I I logico "O", tranne una che è alta, allo stato logi- In pratica succede che in due semafori sono ora
I I I I I co" l". accesi i led rossi, mentre negli altri due sono acce-
La matrice di quattordici diodi (D1 - D2 ... D14) si contemporaneamente i led verdi e gialli. Ma
• I I I I I
elabora i segnali in uscita per formare le luci di un questa semplice analisi potrà essere meglio segui-
I I I I Fig. 6- Disposizione dei piedini ed orientamento dei semaforo stradale. ta osservando attentamente lo schema di figura 4,
due integrati utilizzati nel montaggio del dispositivo se- Inizialmente, durante i primi due dock, le uscite che ci risparmia la descrizione delle successive ac-

- --
maforico descritto nel testo. Trattandosi di circuiti
CMOS, questi necessitano, per il loro impiego, di due "O" - "1" accendono, attraverso i diodi D1 - D2, censioni dei diodi led nei semafori e del loro spe-
t • t appositi zoccoletti. i led DRl e DR2 e, assieme a questi, ma attraver- gnimento, che si perpetuano in un ciclo continuo
so i diodi D8 e D9, anche i led DV3 e DV4. Ciò in e regolare finché il circuito rimane alimentato.
pratica significa che, mentre i primi due semafori Facciamo notare al lettore che, nello schema di fi-

203
202
6, l'altra coppia invece verrà connessa con i ter- ALIMENTAZIONE
minali 3 - 7 - 8 - 9 del modulo elettronico di co-
mando. Il terminale 3 pertanto è comune alle due Per quanto riguarda l'alimentazione del progetto
coppie di semafori. ora analizzato, ricordiamo che questa deve avve-
o 2 3 4 5 6 7 8 9 Coloro che, in sostituzione di quattro semafori, nire con la tensione alternata di 12 Vca, dà appli-
vorranno costruire un sistema semaforico com- carsi ai terminali 1 - 2 del circuito. Un tale valore
posto da due soli elementi, dovranno eliminare il di tensione potrà essere prelevato da un alimenta-
secondo ed il quarto semaforo già elencati nella tore già presente nel plastico in cui si vorrà instal-
parte descrittiva iniziale, in pratica non serviran- lare il semaforo. Tuttavia, non volendo interferi-
no più i diodi led DR2 - DG2- DV2 e DR4 - DG4 re sui circuiti elettrici dell'impianto automodelli-
- DV4. Ma i valori delle resistenze di protezione stico o ferromodellistico, sarà sempre possibile
da 560 ohm dovranno essere elevati a 860 ohm. derivare la tensione di alimentazione del progetto
Volendo comporre un solo semaforo, da appen- semaforico da un trasformatore da rete, con usci-
dere al centro del quadrivio, i quattro gruppi, da ta di 12 + 13 V e della potenza di 1 o 2 W .
± 117
I I I tre diodi led ciascuno, dovranno essere riuniti in Il circuito alimentatore del modulo di comando
I I
I
I
I
I
l un unico contenitore, anziché distribuiti sui quat- semaforico è rappresentato dalla parte circuitale
tro angoli del crocevia, con quattro elementi se- riportata in basso a sinistra del progetto di figura
CLOCK
I I
11 parati, come indicato in figura 4. 1. Sui terminali d'entrata 1 - 2 si applica la tensio-
INHIBIT

FF 1 FF 2 FF 3 FF 4 FF5

[]Ir'[ . INIZIO 1"CICLO .INIZIO 2°CICLO


I I
I CLOCK

Fig. 8 • L'integrato 4017B8 (IC2) si esprime attraverso un circuito teorico molto com-
plesso, che non abbiamo ritenuto opportuno pubblicare, mentre abbiamo preferito
presentare il suo schema logico. Il clock entra nel piedino 14, ma il piedino 13 può
2
inibirne l'ingresso. Al piedino 15 fa capo il RESET. Il conteggio decimale viene effet-
tuato dalle dieci uscite (0.1 • 2 ... 9). Dal piedino 12 esce il segnale di clock diviso
dieci volte. Le lettere FF indicano flip-flop.

's'
6'

'8'
gura 4, le varie indicazioni sono state riportate to al primo, assieme ai tre diodi, sono pure inseri-
nel senso di marcia dei veicoli nei quattro punti te le tre resistenze di protezione dei diodi stessi, il 'o
dell'incrocio e che la disposizione dei diodi led nei cui valore ohmmico è di 560 ohm. Dunque, i CARRY OUT
semafori è quella imposta dal codice della strada: quattro semafori dovranno essere collegati fra di
rosso (R) in alto, giallo (G) al centro e verde (V) loro in due coppie, tramite cavetti composti da
in basso. quattro fili conduttori sottili. I collegamenti elet-
Come abbiamo detto, i quattro semafori sono trici delle due coppie, con il circuito stampato del
collegati a due a due fra di loro per mezzo di fili modulo di comando, si effettueranno poi sui ter- Fig. 9 • Diagrammi interpretativi dell'andamento dei segnali nell'integrato 4017B
conduttori molto sottili. E ciò viene ampiamente minali indicati nello schema di figura 5, che corri- (IC2). All'inizio del primo ciclo l'uscita "O" è1e rimane tale finché non sopraggiunge
illustrato nello schema elettrico di figura 5, dal spondono a quelli citati con la stessa numerazio- il fronte di salita del clock.
quale è facile dedurre come in un semaforo siano ne nello schema teorico di figura 1 e in quello pra-
montati soltanto tre diodi led di color rosso-gial- tico di figura 2. Più precisamente, una coppia di
lo-verde, mentre nell'altro, che rimane accoppia- semafori andrà collegata con i terminali 3-4-5-
204 205
ne alternata a 12 V, la quale viene raddrizzata, li- ra è riportata in figura 6, debbono essere montati divenire più agevole l'acquisto di due condensa-
su appositi zoccoletti, allo scopo di evitare nel tre resistenze, i quattro semafori dovranno essere
vellata e stabilizzata dal diodo raddrizzatore D15, tori del valore di 3,3 F ciascuno da collegarsi in realizzati su quattro piastrine di materiale isolan-
dalla cellula C2 - C4 - R3 e dal diodo zener DZ. modo più assoluto il contatto termico fra i termi- parallelo fra di loro. Un solo condensatore, infat-
nali dei due delicatissimi CMOS e la punta del te, di forma rettangolare, delle dimensioni di 1
Ma il filtraggio esercitato dai due condensatori ti, al posto di Cl - C2, non può essere di tipo elet-
elettrolitici C2 - C4 può divenire insufficiente, saldatore. cm X 3 cm.
trolitico o ad elevata corrente di fuga, ma soltan- Riassumendo, i semafori 2 e 4 dovranno essere
quando il dispositivo semaforico viene utilizzato Ricordiamo che il diodo led DL, montato sull'usci- to un modello a film plastico, per esempio in po-
ta dell'oscillatore, non potrà emettere una lumi- costruiti nel modo indicato in figura 7, mentre i
in ambienti particolarmente rumorosi. E ciò a liestere, oppure ceramico multistrato, piccolo
nosità intensa, perché lo stadio ICI deve soprat- semafori 1 e 3 verranno realizzati in modo che i
causa della loro elevata impedenza a partire dal nelle sue dimensioni ma assai costoso. E qualora tre catodi dei diodi led risultino collegati, per
valore di 100 KHz in avanti. In questi casi, dun- tutto pilotare quello successivo IC2; comunque, i anche i condensatori da 3,3 F non fossero repe-
suoi lampeggìi sono abbastanza visibili nella pe- mezzo di fili conduttori sottili, ai semafori 2 e 4
que, è necessario collegare, fra i piedini 7 e 14del- ribili in commercio, sarà possibile ricorrere ad un nel modo indicato nello schema elettrico di figura
l'integrato ICI, ovviamente sulla faccia del cir- nombra e quindi sufficienti a confermare il buon
funzionamento dell'oscillatore. ulteriore accorgimento pratico, ossia ad un au- 5.
cuito stampato in cui sono presenti le piste di ra- mento dei valori ohmmici di Rl ed R2, ponendo Ovviamente, oltre che i semafori a diodi led, con
me, un condensatore ceramico da 100.000 pF - 25 Una piena luminosità di DL, raggiungibile con
Rl = 2,2 megaohm ed R2 = 4, 7 megaohm ed il modulo di comando si possono pilotare pure se-
VI. Questa stessa operazione va ripetuta pure sui una diminuzione del valore ohmmico della resi-
stenza R4, per esempio con il valore di 560 ohm, utilizzando, per Cl - C2, un solo condensatore da mafori a lampade di forte intensità luminosa, op-
piedini 8 e 16 dell'integrato IC2. Si eviteranno in 680.000 pF, ma di ottima qualità, il quale inevita- pure altri dispositivi elettrici che assumono com-
tal modo funzionamenti scorretti imputabili ai di- altererebbe in modo pericoloso i livelli logici, ren-
dendo precario il buon comportamento del mo- bilmente introdurrebbe nel sistema una perdita di portamenti analoghi a quelli dei semafori e che
sturbi elettrici esterni. stabilità della frequenza di oscillazione di IC 1, sono alimentati direttamente dalla tensione di re-
dulo di comando semaforico. Ma una maggiore
luminosità del diodo led DL si può ugualmente vale a dire un peggioramento della precisione di te. In questi casi occorre collegare, sulle uscite del
ottenere, senza compromettere il funzionamento funzionamento del progetto. modulo, dei relé statici allo stato solido, come ad
MONTAGGIO CIRCUITALE esempio i modelli IR (International Rectifier),
del modulo elettronico, servendosi della sezione
"d" di ICI rimasta inutilizzata. Basterà infatti REALIZZAZIONE DEI SEMAFORI che accettano in entrata un segnale logico prele-
La realizzazione pratica del progetto di figura 1 si vabile dai terminali 4 - 5-6 - 7 - 8 - 9 del modulo
effettua in due tempi diversi, prima si costruisce il collegare gli ingressi 12 - 13 di ICI, anziché alla li-
nea di alimentazione a 12 V, alle entrate 8 - 9 e Mentre lo schema elettrico di figura 5 interpreta il di comando di figura 2. Questi relé, che possono
modulo elettronico di comando e poi il semaforo comandare carichi direttamente alimentati dalla
in quattro elementi separati o in un unico blocco l'uscita 11, non collegata (N.C.), con l'uscita 10, modo di collegare le due coppie di semafori, quel-
per ottenere un raddoppio della corrente disponi- lo pratico di figura 7 illustra la composizione di tensione di rete, sono disponibili in commercio
da appendere al centro del quadrivio. con varie portate di corrente e ad un prezzo non
La composizione circuitale del modulo di pilotag- bile per il diodo DL. In questo caso, il valore del- un solo semaforo, in particolare quello nel quale
la resistenza R4 sarà quello di 1.000 ohm. vengono pure montate le tre resistenze di prote- di molto superiore a quello dei normali relé elet-
gio va fatta nel modo indicato dal piano costrutti-
vo riportato in figura 2, dopo aver costruito il cir- zione dei diodi led. In ogni caso, con o senza le tromeccanici.
I due condensatori Cl - C2, collegati in parallelo
cuito stampato, il cui disegno in grandezza reale è in modo da formare un unico condensatore del
riportato in figura 3, servendosi di una basetta- valore di 6,6 F, rappresentano un piccolo accor-
supporto di forma rettangolare, di materiale iso- gimento tecnico, che vuol agevolare il lettore nel
lante, delle dimensioni di 12 cm x 6 cm. difficile reperimento di un solo componente del
I due circuiti integrati ICI - IC2, la cui piedinatu- valore tanto elevato di 6,6 F, mentre dovrebbe
IL F RAT

È un numero speciale di teoria e applicazioni varie,


appositamente concepito per i principianti che vogliono
apprendere, in casa propria, quegli elementi che consen-
tono di costruire, collaudare e riparare molti· apparati
elettronici.

Il contenuto e la materia trattata fanno di questo fascico-


lo un vero

UALE-GUID
l prezz iL. 4.000

7"-

-e
e Chi non ne fosse ancora in possesso, può richiederlo a:
ELETTRONICA PRATICA - 20125 MILANO - Via Zuretti,
52, inviando anticipatamente l'importo di L. 4.000 a
mezzo vaglia postale, conto corrente postale n. 916205
PER ELETTRO T TI o assegno bancario.

206
207
Un solo progetto per tante applicazioni utili o divertenti.

Trasforma la luce in suono, diffondendo effetti musicali piacé-


voli.

Può essere utilizzato nei più svariati settori fotografici, per mi-
surare la quantità di luce.

descritto può essere quello della misura della luce progetto tali e tanti effetti speciali da creare risul-
riflessa da un foglio in camera oscura. tati sbalorditivi e finora mai ottenuti ed ascoltati.
Anche nelle fotocopiatrici l'impiego del generato- Ma vediamo ora di interpretare, attraverso lesa-
re fotosonico può essere necessario, così come lo me del suo schema circuitale, il comportamento
è, senza ombra di dubbio, in tutte quelle opera- di questo originale dispositivo elettronico.
zioni in cui l'uso degli occhi non è consentito. Ba-
sta infatti un breve periodo di tempo dedicato al-
1' addestramento, per riuscire a distinguere e ari- IL CIRCUITO TEORICO
cordare differenze di frequenza del suono anche
minime, soprattutto se si dispone di un generato- Due sono gli elementi di maggiore importanza

GENERATORE
re di riferimento, ossia di un oscillatore a fre- nello schema elettrico del generatore fotosonico
quenza fissa o un generatore di note per accorda- riportato in figura I: i sensori FR e l'integrato ICI.
re gli strumenti musicali. Detto con altre parole, L'integrato ICI è un amplificatore operazionale
questo significa costruire uno strumento a lettura di tipo TL08I della Texas Instruments, che può
acustica, dotato di tacche di riferimento, simili ai essere sostituito con un modello equivalente. Es-

FOTOSONICO trattini riportati sulle scale degli strumenti ad in-


dice, che rappresentano delle note a frequenza
crescente, che nulla tolgono alla chiarezza e alla
facilità della lettura.
Per completare queste brevi note introduttive,
dopo aver elencato i diversi, utili strumenti di mi-
so amplifica, in valore e segno, la differenza di
potenziale presente sui suoi ingressi, vale a dire
sui piedini 2-3, nella misura di un milione di vol-
te circa. Ma per raggiungere in uscita escursioni
di alcuni volt, si usa controreazionare l'amplifi-
catore, mantenendo praticamente a zero la diffe-
sura, che con il generatore fotosonico si possono renza di tensione fra i terminali 2 e 3. In realtà si
I messaggi luminosi, che raggiungono i nostri oc- re, dopo la trasformazione in segnali acustici, realizzare, ricordiamo che coloro i quali svolgono potranno misurare pochi microvolt, sommati alla
chi, sono ricchi di contenuti sonori, qualunque può interpretare con tutte le colorazioni della biz- attività di riproduttori di musica, oppure sono tensione di offset che, in questi circuiti integrati,
sia la loro sorgente di provenienza. Come dire zarrìa e della improvvisazione. Ma la costruzione esecutori musicali, potranno derivare dal nostro assume la grandezza tipica di ± 2 mV.
che, con la luce, si può stimolare l'orecchio attra- di un apparato generatore di suono, la cui fre-
verso una sonorità veramente piacevole, da consi- quenza dipende dall'intensità della luce che colpi-
derare quasi come una musica. È il tema che ver- sce alcuni suoi sensori, oltre che rappresentare un
rà trattato nelle pagine in cui è steso questo arti- motivo di puro divertimento, può costituire l'oc-
colo che, siamo certi, si rivelerà di grande interes- casione per la realizzazione di alcuni importanti
se per t.ti, in particolar modo per coloro che strumenti e di molte, interessanti applicazioni.
amano le realizzazioni di dispositivi elettronici Per esempio, con il progetto riportato in queste
originali, di facile attuazione pratica e relativa- pagine, è possibile comporre un esposimetro, più Anche la luce possiede una sua voce, che con questo sempli-
mente economici nella sperimentazione. Anche in generale un misuratore di luce, con lettura ad ce dispositivo viene trasformata in musica. E per ascoltarla
perché non è cosa di tutti i giorni dedicare un po' orecchio, assai utile in alcuni settori della foto- basta una cuffia ad alta impedenza, oppure un qualsiasi ampli-
di tempo libero all'ascolto dei lamenti del sole, grafia, dove non è concesso distrarre lo sguardo ficatore di media o grande potenza.
del mormorio della luna, del soffio emanato dalla dal soggetto mentre si debbono continuamente ri-
fiamma di una candela e di un fiammifero, come toccare i parametri dell'esposizione. Un altro
di tante altre fonti di luce che la fantasia del letto- esempio di pratica applicazione del circuito qui
208 209
8

cp

.,.I
C2 mii

6 Il -
Il

:::: R3
I
I
I
l
PILA I
@
Il

~ R4
11 le ?I) " (t:
'"' 4 qray M» II PILA1

c3
51

•lr-
~ i USCI

I Me%....

Fig. 2- Piano costruttivo, realizzato in contenitore metallico, con funzioni di scher-


mo e conduttore della linea di massa, del progetto descritto nel testo. L'alimenta-
Fig. 1- Circuito elettrico del generatore fotosonico. Il potenziometro R3 regola la zione, di tipo duale, si effettua con due pile da 9 V. Si noti, sul circuito stampato, la
frequenza di oscillazione del segnale uscente, mentre R4 controlla il livello audio. presenza di due ponticelli, che assicurano la continuità elettrica e semplificano la
Le linee tratteggiate racchiudono quella parte circuitale che deve essere realizzata composizione circuitale.
interamente su circuito stampato.

----CO' o NTI-----
Condensatori R3 = 50.000 ohm (potenz. a variaz. lin.)
C1 = 100.000 pF
R4 = 22.000 ohm (potenz. a variaz. lin.)
C2 = 1F (non polarizzato)
C3 = 500.000 pF Varie
C4 = 500.000 pF
IC1 = TLO81
FR1 = fotoresistenza (quals. tipo) 2
Resistenze FR2 = fotoresistenza (quals. tipo)


R1 = 1.000 ohm S1 = doppio interruttore 3
R2 = 100.000 ohm ALIM. = 9 Vcc + 9 Vcc

d
Il segnale presente all'uscita (piedino 6) ritorna
alle due entrate (piedini 2-3) attraverso il poten-
L'entrata rappresentata dal piedino 2, detta an-
che entrata invertente, tende a caricare e a scari-
Fig. 3 • Disegno in grandezza naturale del circuito
stampato da realizzarsi su una basetta-supporto di
materiale isolante e di forma rettangolare.
9 \ ~
ziometro R3, i cui terminali estremi sono collegati care il condensatore Cl tanto più velocemente
con i due sensori FR. quanto più basso è il valore ohmmico assunto dal

210 211
sere descritta in poche parole. Su un supporto
isolante, che può essere di ceramica, mica o altro
materiale, viene depositato un sottile strato di
CARTA ADESIVA
solfuro di cadmio, che rappresenta l'elemento
sensibile alla luce. Questo elemento, anziché libe- /
rare elettroni esternamente al materiale stesso,
come accade per le fotocellule, li libera interna-
mente, favorendo la conduzione elettrica, cioè
variando la propria resistenza.
Sopra lo strato di solfuro di cadmio viene ulte- CONTENITORE
riormente depositato, generalmente a forma di /
doppio pettine, uno strato di materiale altamente
conduttore, come l'argento e talvolta l'oro, in
Fig. 4 • Interpretazione analitica, tram ite diagram m a, dei segnali erogati dal genera- virtù delle loro intrinseche proprietà di inerzia
tore fotosonico. L'am piezza è costante fra i valori di picco di 14 V, mentre la fre• chimica. Si viene così a generare, fra le due bande
quenza varia a seconda dell'intensità di luce che colpisce le due fotoresistenze. conduttrici, che compongono gli elettrodi della
Trattandosi di un diagramma di forma rettangolare, il segnale corrispondente è ric-
co di armoniche e gli effetti sonori risultanti sono veramente sorprendenti. fotoresistenza, una serpentina di materiale foto-
sensibile. In tal modo, nel minimo spazio possibi- Fig. 5-La fotoresistenza FR non deve essere colpita di-
le, interposto fra i due elettrodi, è presente una rettamente dai raggi di luce. Per questo motivo, si deve
lunga striscia di materiale fotoelettrico, che per- schermare il componente, introducendolo in un cilin-
dretto di metallo annerito ed eventualmente chiuden-
mette di raggiungere una notevole sensibilità nel dolo, sull'imboccatura, con un pezzetto di nastro adesi-
dispositivo, anche se le dimensioni di questo sono vo trasparente.
molto ridotte.
La fotoresistenza non è un componente polariz-
sensore FR2, provocando un aumento della fre- L'ampiezza tipica del segnale in uscita da ICI è di zato; essa può quindi essere comunque inserita
quenza di oscillazione. E poiché FR2 è rappresen- 14 V fra picco e picco e si presenta, analiticamen- nei circuiti, senza tener conto di alcun senso di
tata da una fotoresistenza al solfuro di cadmio la te, nella forma interpretata dal diagramma di fi- applicazione nel circuito utilizzatore. Ma questo è
quale, se colpita dalla luce, diminuisce la resisten- gura 4. Il quale, assumendo l'espressione rettan- facilmente intuibile per la perfetta simmetria di
golare, è ricco di armoniche e quindi in grado di re eseguito nel modo indicato nel piano costrutti-
za interna, si capice come, in ambienti illuminati, costruzione del componente. vo riportato in figura 2. Servono dunque, per
la frequenza di oscillazione possa aumentare. produrre effetti sonori suggestivi in una cuffia ad Come abbiamo detto, la fotoresistenza è un com-
alta impedenza o in altoparlante, dopo opportu- questo montaggio elettronico, un contenitore me-
ponente nel quale la resistenza interna varia col tallico ed una basetta-supporto con circuito stam-
no collegamento con un qualsiasi amplificatore di variare della luce che lo colpisce. Al buio diventa
bassa frequenza. Ci si potrà servire pure dell'in- pato, sulla quale va composto il modulo formato
IL POTENZIOMETRO R3 quasi un isolante, assumendo valori resistivi che
gresso fono di un ricevitore radio. superano spesso il milioni di ohm, raggiungendo
L'altro ingresso di ICI (piedino 3), detto pure in- L'alimentazione è di tipo duale, realizzata per talvolta pure i dieci megaohm. Man mano che la
gresso non invertente, ricevendo parte del segnale mezzo di due piccole pile da 9 V ciascuna ed inse- luce aumenta, la fotoresistenza diventa sempre
attraverso il sensore FRl, controlla la reazione rite nel circuito tramite il doppio interruttore Sl. più conduttrice, sino a raggiungere, sotto una lu-
positiva, ossia il ciclo d'isteresi dell'oscillatore. L'assorbimento di corrente esercitato su ciascuna ce intensa, valori di poche centinaia di ohm o, ad-
Conseguentemente, quanto più piccolo è il valore pila si aggira intorno ad 1,5 mA. dirittura, di alcune decine di ohm. Dunque, il
di FRl, tanto più grande è la reazione positiva e Concludiamo qui questa prima parte descrittiva campo di variazione della resistenza è veramente
maggiormente ampio diviene il ciclo d'isteresi. del circuito teorico del generatore fotosonico, ri- notevole e ciò fa della fotoresistenza un compo-
Dunque, come è facile arguire, il potenziometro cordando che le linee tratteggiate, riportate nello nente ricco di grandi possibilità di impiego pratico.
R3 assume una funzione fondamentale nel com- schema di figura 1, delimitano l'insieme di com- Nel nostro progetto, per ottenere un buon funzio-
portamento del circuito di figura 1, quella di sta- ponenti che debbono essere tutti montati su ap- namento delle due fotoresistenze FRl - FR2, si
bilire la frequenza di base del!' oscillatore e per la posito circuito stampato. dovrà realizzare l'accorgimento illustrato in figu-
quale esso va regolato nella misura ritenuta più ra 5. Il quale consiste nell'inserire i due compo-
idonea dall'operatore. nenti in altrettanti tubetti neri, in grado di impe-
Coloro che, per gli usi cui vorranno destinare il LE FOTORESISTENZE dire una incidenza diretta, sulle superfici delle
progetto del generatore fotosonico, non ritenes- due fotoresistenze, dei raggi di luce. In ambienti
sero sufficiente la banda di frequenze ottenuta, la Le due fotoresistenze FRI - FR2 possono essere eccessivamente illuminati converrà pure chiudere
quale con i componenti prescritti si colloca poco di qualsiasi tipo, cioè di qualunque potenza e di l'imboccatura dei due cilindretti anneriti con una Fig. 6- Cosi si presenta, a lavoro ultimato, l'apparec-
al di sotto del migliaio di hertz, potranno sempre ogni valore ohmmico a piena illuminazione, pur- strisciolina di nastro adesivo trasparente. chio del generatore fotosonico descritto nel testo. Sul-
intervenire sul valore capacitivo del condensatore ché al solfuro di cadmio. la parte superiore sono presentì i due sensori optoelet-
Cl, au_mentandolo o diminuendolo sperimental- Per chi ancora non lo sapesse, questi particolari tronici. Su quella frontale si notano le due manopole di
tipi di resistenze variabili, definiti pure con la si- controllo delle oscillazioni e del livello audio, l'interrut-
mente. MONTAGGIO DEL DISPOSITIVO tore e la presa d'uscita.
Il condensatore C2 preleva il segnale amplificato gla LDR (Light Dependent Resistor), sono com-
dall'uscita dell'integrato ICI e lo invia al poten- ponenti elettronici molto noti e di facile reperibi- Il montaggio del generatore fotosonico deve esse-
ziometro R4, che consente di regolarne il livello. lità commerciale. La loro struttura fisica può es-

212 213
da quattro condensatori, due resistenze ed un in-
tegrato.
Il disegno riportato in figura 3 presenta, in grandez-
za reale, lo schema del circuito stampato, compreso
in un rettangolo delle dimensioni di 7,4 cm x 5,2
r 1l cm. Ovviamente quelle della basetta-supporto, di
I materiale isolante, dovranno essere leggermente più
grandi, per esempio di 8 cm x 6 cm.
p1 I Si raccomanda di non dimenticare l'applicazione
dei due ponticelli, che assicurano la continuità
circuitale e la cui presenza si è resa necessaria per
• 2] non complicare troppo la composizione del cir-
cuito stampato.
Prima di inserire l'integrato operazionale ICI nel Fig. 9-Questa foto illustra la composizione reale del Joystick,
si notano i due potenziometri e la leva di comando di questi.
circuito, ci si deve render conto della posizione
CIRCUITO del piedino I, chiaramente indicato nello schema
ELETTRONICO di figura 2 e facilmente individuabile per la pre-
senza di un segno particolare posto, in corrispon-
denza, sul corpo esterno del componente.
li circuito stampato deve rimanere distanziato di
alcuni millimetri dalla superficie metallica del
contenitore, onde evitare facili cortocircuiti.
Sulla parte superiore del contenitore e su quella
anteriore, che funge da pannello frontale del di-
spositivo, sono montati, i due sensori optoelet- Per agevolare l'inserimento e l'eventuale ricam- Per conferire un aspetto moderno a questo secon-
I tronici (FRI - FR2), i due potenziometri, il dop- bio delle due pile da 9 V, si consiglia di far uso di do sistema di comando del circuito, si potrà far
pio interruttore e la presa di uscita del segnale due prese polarizzate, come indicato nel piano uso, anziché dei due comuni potenziometri, di
+
p2 I
Z]
che, come è stato detto, verrà collegata con l'en-
trata di un amplificatore di bassa frequenza. Ma
tutto ciò è ben illustrato nel disegno di figura 6,
costruttivo riportato in figura 2.
Prima di applicare le due fotoresistenze FRl ed
FR2 sul contenitore metallico, queste dovranno
uno speciale dispositivo, che prende il nome di
Joystick e che è facilmente reperibile in commer-
cio nella forma illustrata in figura 8, mentre in fi-
che interpreta la composizione esterna dell'appa- essere inserite in due cilindretti, internamente ed gura 9 si nota la presenza dei due potenziometri e
rato e nel quale si nota la presenza delle due ma- esternamente anneriti, con funzioni di schermi e della leva di comando del joystick.
Fig. 7 • Variante correttiva del circuito d'entrata del ge- nopole di comando, innestate sui perni dei due di impedimento ai raggi luminosi di colpire diret- Concludiamo così questo originale argomento,
neratore fotosonico. I due sensori originali sono stati potenziometri, che svolgono le seguenti funzioni: tamente i sensori optoelettronici. Ma su questo ricordando a tutti che, nel caso in cui, dopo una
sostituiti con due potenziometri di tipo a variazione li- argomento ci siamo intrattenuti già ampiamente, forte esposizione alla luce, il circuito dovesse tar-
neare e del valore di 4,7 megaohm. Su di essi l'operato- dopo aver invitato il lettore a consultare attenta-
re manovra, attribuendosi le funzioni proprie dei raggi
R3 = regolatore della freq. di oscill. dare a riprendere la sua frequenza originale di
di luce. R4 = regolatore del livello audio. mente il disegno costruttivo riportato in figura 5. oscillazione, ciò non costituisce un difetto, ma
Il contenitore metallico del generatore fotosonico soltanto l'avvertimento che le fotoresistenze al
funge pure da conduttore unico della linea di solfuro di cadmio accusano una certa inerzia nel
massa, la quale coincide con il terminale 6 del cir- ritrovare il loro equilibrio iniziale.
cuito, dove confluiscono anche il morsetto positi-
vo della pila 2 e quello negativo della pila 1. L'in-
terruttore doppio Sl, quindi, realizza il collega-
mento in serie delle due pile, il cui valore di ten-
sione è di 9 V, ma che possono essere sostituite
con altre due pile di valore più basso, se ci si ac-
contenta di un segnale più debole in uscita.
Coloro che volessero evitare l'impiego delle due
fotoresistenze FRI - FR2, potranno sostituire
questi due componenti con altrettanti potenzio- abbonatevi a:
metri, di tipo a variazione lineare e del valore di
Fig. 8 • Ecco come si presenta in commercio il moderno
4, 7 megaohm ciascuno, come indicato nello sche-
ma correttivo di figura 7. In questo caso non sarà
ELETTRONICA
dispositivo Joystick descritto nel testo ed in grado di
più la luce a pilotare il dispositivo, ma la mano
sostituire l'azione contemporanea di due potenziometri.
dell'operatore, anzi le due mani dell'operatore,
sistemate sulle manopole di altri due potenziome-
PRATICA
tri, montati al posto dei due sensori optoelettro-
nici.
214 215
1

Taratura dell'oscillatore, del


circuito d'entrata ed Concludiamo, in questa sede, la presentazione del ricevitore
allineamento delle emittenti. per onde corte, già iniziata nel precedente fascicolo, elencan-
do le varie operazioni di taratura e messa a punto del-
l'apparato ed aggiungendo alcune nozioni teoriche di sicuro
interesse generale.
Analisi particolareggiata
dell'integrato TCA 440.

viduato in due modi, ascoltando su un ricevitore commessi errori di montaggio, manovrando la


radio, sintonizzato su questo valore di frequenza, manopola di comando di sintonia, si dovrebbero
il segnale generato dall'oscillatore, oppure leg- ascoltare alcune emittenti radiofoniche. Fra que-
Filtro ceramico, banda gendone il valore su un frequenzimetro. ste, occorresintonizzarne una di debole intensità
passante e ripidità delle curve Il segnale da esaminare deve essere prelevato fra e regolare quindi il nucleo di MFl in modo da au-
il collegamento dell'avvolgimento secondario di mentarne al massimo il volume. Quindi, tramite
analitiche. L2 diretto al piedino 5 dell'integrato ICI e massa. l'apposito cacciavite per taratura, si regola la vite
Ma per eliminare la componente continua, con- del compensatore C2 ed il nucleo di ferrite della
viene inserire, in serie con il cavetto del frequenzi- bobina Ll allo scopo di migliorare, in chiarezza
metro, un condensatore da 100 pF. ed intensità sonora, l'ascolto della emittente pri-
SECONDA PARTE Se la bobina L2 non oscilla, e le probabilità am- ma sintonizzata.
montano al 50%, si dovranno invertire tra loro i Giunti a questo punto, si inserisce nel circuito,
terminali dell'avvolgimento secondario di L2. tramite Sl, il BFO, la cui manopola di comando

RICEVITORE
Quando il frequenzimetro "legge" il valore di verrà posizionata a metà corsa. Quindi, agendo
4,455 MHz, l'oscillatore può considerarsi tarato. sul nucleo di ferrite di MF2, si cerca di udire, in
Esso, infatti, può ora ricevere i segnali con fre- sovrapposizione al segnale della emittente in pre-
quenza di 4 MHz esatti, perché il segnale radio ri- cedenza sintonizzata, un fischio, il quale, facen-
cevuto è costantemente più basso di 455 KHz di

PER ONDE CORTE


do ruotare il nucleo di MF2, deve estendersi fra
quello indicato dal frequenzimetro. valori di frequenza elevata e quelli di frequenza
più bassa, per raggiungere lo zero, ossia annullar-
si, prima di risalire ancora verso i suoni più acuti
SINTONIA DELLE EMITTENTI nel modo indicato dal diagramma riportato in fi-
gura 1. Ebbene, il nucleo di ferrite di MF2 va re-
Dopo la regolazione del circuito d'oscillatore si golato in modo da eliminare il fischio, ossia sul
Chi ha montato il ricevitore per onde corte, pre- componenti con quella ottenuta nella pratica rea- passa a quella del circuito d'aereo. E a tale scopo battimento zero. Questo fischio ricompare, ov-
sentato e descritto nel precedente fascicolo di lizzazione. occorre collegare, sull'apposita presa del ricevito- viamente, spostando il cursore del potenziometro
marzo di Elettronica Pratica, attende di certo con Soltanto dopo aver esaurito ogni attento control- re, la discesa d'antenna. Ora, se non sono stati R21 del BFO.
curiosità questa seconda parte conclusiva, nella lo e verifica, si potrà ruotare il perno del poten-
quale, alle necessarie e successive operazioni di ziometro di comando di sintonia completamente
taratura e messa a punto del circuito, già prean- verso il potenziometro di regolazione fine R5,
nunciate il mese scorso, fanno seguito alcune ruotare il perno del potenziometro di volume Rl2
considerazioni tecniche sulle caratteristiche del a metà corsa, escludere il BFO e finalmente ac-
progetto e, in modo particolare, su quelle dell'in- cendere il ricevitore tramite l'interruttore S2.
tegrato, che rappresenta l'elemento di maggior ri-
lievo circuitale di tutto l'apparato radioricevente.
Tuttavia, prima di iniziare la descrizione degli in- REGOLAZIONE DELL'OSCILLATORE
terventi operativi sul ricevitore, vogliamo consi-
gliare ogni lettore di effettuare un preciso con- Le operazioni di taratura del ricevitore iniziano
trollo dell'esattezza del cablaggio che unisce tra con la regolazione dell'oscillatore, allo scopo di
loro il modulo elettronico e gli elementi inseriti far lavorare questo circuito sulla frequenza di
sul pannello frontale dell'apparecchio, di consta- 4,455 MHz. E ciò si ottiene agendo, mediante un
tare l'ottima qualità delle saldature a stagno e, te- apposito cacciavite per taratura, sul nucleo di fer-
nendo sott'occhio i vari schemi teorici e costrutti- rite della bobina L2 e sulla vite del compensatore
vi, confrontare la posizione prescritta dei vari C4. L'esatto valore di 4,455 MHz può essere indi-

216
217
de corte con lo scopo principale di ascoltare i ra-
dioamatori dovranno regolare accuratamente il
ZERO BFO, centrandolo sul valore superiore di 1.500
NOTE NOTE Hz circa di quello di 455 KHz. Una volta indivi-
ALTE ALTE duato il punto, questo verrà segnato con una tac-
ca sul pannello frontale.
Per quanto riguarda la sintonizzazione della SSB,
questa, se non opportunamente demoltiplicata,
potrebbe sollevare alcune difficoltà. Ma con l'au-
silio del comando di sintonia fine R5 anche que-
sta operazione diviene semplice ed immediata.
2

REGOL. NUCLEO SEZIONE RF DELL'INTEGRATO

Ultimata la descrizione della messa a punto del ri- 3


Fig. 1 - Quando si regola il nucleo di MF2, in sede di taratura del BFO, si ode un fi- cevitore per onde corte, vale la pena, ora, di ri-
schio il cui andamento analitico è riportato in questo diagramma. Dalle note alte si
passa a quelle basse attraversando il valore zero. cordare alcune caratteristiche peculiari dell'inte-
grato TCA 440, il cui schema elettrico è riportato
in figura 2. Cominciamo quindi col dire che que-
sto componente svolge tutte le funzioni necessarie
per un ricevitore radio, fatta eccezione per quelle
di rivelazione ed amplificazione di bassa frequen-
Tutte le operazioni di taratura, fin qui elencate, nia si realizza con l'aiuto del frequenzimetro, ri- za. Ma cominciamo con ordine e prendiamo le Fig. 3 • Sezione teorica dello stadio a radiofrequenza
dovranno essere ripetute più volte, con lo scopo cordandosi sempre che il segnale ricevuto è più mosse dallo stadio a radiofrequenza, riportato dell'integrato TCA 440.
di ottimizzare il funzionamento del circuito del ri- basso di 455 KHz di quello indicato dal frequen- nel particolare di figura 3, costituito da un ampli-
cevitore. zimetro. ficatore differenziale, i cui ingressi (piedini 1 - 2)
L'allineamento delle emittenti sulla scala di sinto- Coloro che avranno montato il ricevitore per on- sono collegati alle basi di due transistor. Gli emit-
tori di questi transistor sono alimentati da un ge-
neratore di corrente programmabile attraverso la
tensione applicata al piedino 3. Pertanto, dato
che la trasconduttanza, cioè il guadagno dello
stadio, dipende dalla corrente del generatore di
13 emittore, si capisce come, agendo sul piedino 3,
sia possibile regolare il guadagno dell'amplifica-
.o1R"° p±±, t,rr{
tore. Anche l'uscita, prelevata dai collettori dei
due transistor amplificatori, è di tipo differenzia-
le. Ma nello stadio di figura 3 è pure presente un
circuito limitatore, che sopprime eventuali picchi
e fa capo ai diodi presenti sul circuito d'uscita.

2 CIRCUITO MIXER

b, TCA 440
L'uscita del circuito di figura 3 raggiunge lo sta-
dio mixer, riportato in figura 4, sugli ingressi di
un amplificatore differenziale, le cui uscite, pure
di tipo differenziale, sono rappresentate dai col-
lettori collegati con altro amplificatore differen-
ziale, i cui ingressi ricevono i segnali a radiofre-
quenza, ma con polarità opposte. Pertanto, se i
w
due amplificatori differenziali sono bilanciati,
cioè erogano la stessa corrente in uscita, non si ha Fig. 4 • Il segnale composito, prelevato dal piedino 15
Fig. 2- Circuito elettrico completo interno all'integrato TCA 440 montato nel ricevi- segnale, perché le amplificazioni dei due stadi si del circuito del mixer qui riprodotto, viene inviato al fil-
tore per onde corte. annullano a vicenda, erogando segnali 'di uguale tro ceramico.
ampiezza e di fase opposta. Per disporre di un se-
gnale in uscita, oltre che essere presente la radio-

218 219
frequenza, bisogna che la corrente nei due gene-
ratori di emittore sia diversa. Ora, essendo i due
13 generatori di emittore rappresentati dalle uscite di
f f uno stadio differenziale, i cui ingressi fanno capo
ai terminali 4 e5, si capisce come questi costitui-
scano l'altra entrata dello stadio miscelatore.
Una tale configurazione, che è classica nei mixer
integrati, consente risultati notevoli, sia in termi-
ni di isolamento tra i due ingressi che in linearità, M
con assenza totale di generazioni spurie dovute
all 'intermodulazione.
Alle entrate 4 e 5 fa capo anche un altro amplifi-
catore differenziale, con l'uscita sul piedino 6,
utilizzato come amplificatore dell'oscillatore lo-
II.El cale.
Il segnale composito, in uscita dal mixer, è prele-
Fig. 8 • Sulla destra è disegnato il simbolo elettrico del filtro ceramico, sulla sinistra
sono riportati alcuni modelli di filtri ceramici di tipo commerciale.
vato dal piedino 15 ed inviato al filtro ceramico
che provvede a selezionare, tra i vari segnali pre-
senti, quello che si desidera ascoltare.

ta, reazionati in modo abbastanza complesso e a far uso di un transistor di tipo PNP e che fa ca-
AMPLIFICATORE MF con possibilità di regolare il guadagno in misura po al piedino 7.
molto ampia. La tensione presente sul piedino 9 del circuito
Il circuito dell'amplificatore di media frequenza,
Fig. 5 • Il circuito amplificatore di media frequenza del- L'ingresso dello stadio MF si identifica col piedi- amplificatore del CA V e dell 'S-Meter, riportato
l'integrato TCA 440 è composto da quattro amplificato- riportato in figura 5, è composto da quattro am-
no 12, mentre l'uscita è rappresentata dal collet- in figura 7, permette di regolare il guadagno del-
ri differenziali tra loro collegati in cascata. plificatori differenziali tra loro collegati in casca-
tore dell'ultimo stadio differenziale, che è l'unico l'amplificatore, mentre la grande riserva di am-

14

-6dB
FILTRO CER.
FILTRO QUARZO

s e 1o

Fig. 6 • Questa particolare sezione dell'integrato forni-


sce due polarizzazioni separate, una per gli stadi a ra- Fig. 7 • Sezione circuitale dell'amplificatore del CAV e
diofrequenza e l'altra per quelli di media frequenza. dell'S-METER dell'integrato analizzato nel testo. Fig. 9 • Diagrammi interpretativi dei comportamenti dei tre più comuni tipi di filtri. La
banda passante, come indicato nel disegno, si misura a -6 dB e a -60 dB.

220 221
filtro ceramico presenta almeno tre importanti
vantaggi:
500 Khz
1°-Non richiede interventi di taratura.
2°- Presenta, nei relativi diagrammi, fianchi più
- 3 Khz l +3 Khz
ripidi.
3°- Assicura una banda passante fissa. I
497
1 503
BANDA PASS. Kh2 Khz
A -6dB Ma i filtri ceramici non sono i soli attualmente
conosciuti, oltre alle normali medie frequenze ed
impiegati nei circuiti dei radioricevitori, perché,
RIPIDITÀ' FIANCO
in tutto, esistono ben quattro tipi di filtri, i se-
guenti:
BANDA PASS.
1° - a trasformatore con nucleo di ferrite
A-60 dB 2°- ceramici 2 3
3° - a quarzo
4° - meccanici
Fig. 10 • Indicazioni analitiche relative alle misure della
banda passante e alle ripidità dei fianchi delle curve. I primi, che sono pure i più noti, sono molto eco-
AM
nomici, ma anche i meno precisi. I secondi e iter-
zi sono mediamente buoni, i quarti sono ovvia-
mente i più pregiati e costano molto di più, sopra
le 300.000 lire. Quelli ceramici, di cui un esempla-
re viene montato nel nostro ricevitore ad onde Fig. 11- Se si visualizza un segnale AM, modulato con
corte, costano fra le 3.000 e le 20.000 lire, a se- una nota BF da 3 KHz, assieme alla fondamentale a 500
plificazione consente di disporre, in uscita, di un conda del tipo. KHz, sono presenti pure altri due segnali. Le informa-
il filtro ceramico FC, sul quale poco o nulla è sta- zioni sono contenute nelle due curve laterali, che pren-
segnale costante, anche quando il segnale in en- to finora detto. dono i nomi di USB ed LSB. II BFO consente di ascolta-
trata varia in modo assai ampio. Il simbolo teorico del filtro ceramico FC, riporta- re la SSB.
Il segnale di controllo automatico di guadagno, LA BANDA PASSANTE
to sulla destra di figura 8, è simile a quello del cri-
che è proporzionale a quello di entrata, viene am- stallo di quarzo, dal quale tuttavia si distingue
plificato in corrente da un transistor e ricondotto per la presenza di tre terminali anziché di due: La frequenza di taglio, detta pure frequenza di ri-
sul piedino IO, per essere poi utilizzato, ad esem- sonanza, che nel nostro ricevitore assume il valo-
pio, nel pilotaggio di uno strumentino indicatore re di 455 KHz, costituisce un elemento importan-
E = Entrata
della intensità di segnale ricevuto (S-Meter). te sia teoricamente che praticamente, ma anche la I diagrammi riportati in figura 9 interpretano
U = Uscita
Segnaliamo per ultima la parte circuitale che banda passante e la ripidità dei fianchi della cur- analiticamente i comportamenti di tre tipi diversi
M = Massa va che la rappresenta analiticamente diventano,
provvede a fornire la polarizzazione in continua di filtri: LC (induttivo-capacitivo) - FC (cerami-
ai vari stadi amplificatori differenziali, la quale I due elettrodi di entrata e di uscita E - U sono in- nel nostro progetto, argomenti di grande rilevan- co) - XTAL (a quarzo).
appare riprodotta in figura 6. Questa tensione è tercambiabili, ma non lo è ovviamente quello di za tecnica. Infatti, la banda passante, con la sua Come si può notare, mentre nei filtri LC l'indivi-
particolarmente importante in quanto tutti gli massa. Dunque, E ed U si possono scambiare tra larghezza, può essere paragonata ad una finestra duazione della banda passante è assai difficile,
stadi interni sono collegati in continua a causa più o meno aperta, in grado di lasciar passare una questa non lo è più nei modelli ceramici e a quarzo.
di loro senza che nulla accada al buon comporta- maggiore o minore quantità di luce. La quale, nel
della difficoltà di integrare condensatori di ade- mento del circuito in cui il filtro ceramico è inserito. Quanto più i fianchi delle curve sono ripidi, tanto
guato valore e altrimenti necessari per gli accop- ricevitore radio, si identifica con quella dei segna- maggiore è la selettività del ricevitore radio.
Visto nel suo aspetto esteriore, il filtro ceramico li. Dunque, il filtro deve essere adatto al segnale
piamenti in alternata. si presenta come una scatolina di piccole dimen- La banda passante, come indicato nel diagramma
Il circuito di figura 6 fornisce due polarizzazioni sioni, con tre o più elettrodi uscenti, a seconda da ricevere e contenere quindi particolari caratte- riportato in figura 10, si misura a -6 dB e a -60 dB.
separate, una per gli stadi a radiofrequenza e l'al- del tipo di filtro, come indicato in figura 8. La ristiche. Ma per meglio assimilare questo impor- Il filtro ceramico da noi adottato (CFW 455 IT)
tra per quelli di media frequenza. sua funzione elettrica è analoga a quella di un cir- tante concetto, elenchiamo, qui di seguito, le lar- presenta una larghezza di banda di 4 KHz intorno
cuito induttivo-capacitivo (LC), con caratteristi- ghezze di banda di alcuni segnali tipici: alla frequenza di 455 KHz a -6 dB. E poiché i rice-
che elettriche fisse e ben definite. Le funzioni vitori radio a modulazione d'ampiezza presenta-
IL FILTRO CERAMICO svolte sono due: no una catena a media frequenza con larghezza di
Segnale Larghezza banda di 10+ 20 KHz, si deve dedurre che un fil-
Ultimata l'esposizione delle caratteristiche elettri- 1 ° - Definizione del valore di MF (es. 455 KHz)
TV 5 MHz tro a 4 KHz presenta una banda passante più
che dell'integrato TCA 440, ritorniamo ad esami- 2°- Definizione della banda passante
FM (comm.) 150 KHz stretta di tre, quattro, cinque volte.
nare, attraverso alcuni particolari, precedente- FM (RXTX) 30 KHz Per la verità, l'ascolto della SSB avrebbe richiesto
(es. lOKHz)
mente trascurati per motivi di spazio, gli elementi AM 10 KHz l'impiego di un filtro con banda passante di 2,7
di maggior contenuto teorico e pratico del proget- Rispetto ai normali trasformatori di media fre- SSB 2,7 KHz KHz, ma la sintonia avrebbe imposto l'uso di una
to del ricevitore per onde corte e cominciamo con quenza, regolabili mediante nucleo di ferrite, il cw a
300 Hz demoltiplica molto costosa.

222 223
LE PAGINE DEL Proteggete le
apparecchiature ricetrasmittenti
dagli eventi temporaleschi.

e Difendete
le strutture elettroniche
dalle cariche indotte.

ricali elettrici provenienti dalle forze della natura, 2° - Scarica indotta da fulmine caduto nelle vici-
che non sempre si possono facilmente controlla- nanze.
re. Ma per poter trattare ampiamente un argo- 3°- Scarica provocata da elettricità statica accu-
mento tanto importante come quello ora citato, mulatasi in eccesso sulle antenne.
dovremmo prendere le mosse dalla struttura della
materia, per risalire poi, attraverso la natura fisi- Il fulmine è un fenomeno naturale che racchiude

FULMINI E
ca delle cariche elettriche, ai fenomeni di induzio- in sè i concetti di carica elettrica, di induzione
ne elettrostatica e di condensazione di elettricità. elettrostatica, di campo elettrico e di scarica, cioè
Tuttavia, senza addentrarci nei particolari di que- di distruzione del dielettrico, che nel caso specifi-
sto settore della fisica elettrostatica, ci proponia- co è rappresentato dall'aria. Ma tutti questi con-
mo ugualmente di offrire una adeguata interpre- cetti sono più o meno noti ai nostri lettori. Non lo

CARICHE STATICHE tazione di quanto avviene in natura, suggerendo


altresì le più elementari misure di difesa degli ap-
parati radioriceventi. Cominciamo quindi col ri-
cordare che le scariche elettriche, che possono
maggiormente danneggiare gli apparati CB, sono
di tre tipi:
sono, forse, quelli che regolano l'evento del ful-
mine e delle sue conseguenze.

I FULMINI

Durante i temporali, l'azione dei venti esercitata


A primavera inoltrata, vale a dire nella stagione operatore previdente deve avvertire la necessità di 1 o •Scarica provocata da fulmine o da sua rami- sulle nubi, provoca una serie di fenomeni di stro-
in cui l'atmosfera è maggiormente carica di elet- porre in atto tutti quegli accorgimenti pratici che ficazione. finamento delle masse di vapore, la cui conse-
tricità, le apparecchiature radioriceventi necessi- sono in grado di scongiurare questi pericoli, la cui
tano di particolari protezioni, se non si vuole cor- gravità si accentua durante le grosse manifesta-
rere il rischio di danneggiarle in diversa misura e, zioni temporalesche, accompagnate da violenti
nella peggiore delle ipotesi, anche irreparabil- scariche elettriche fra nube e nube, fra nube e ter-
mente. Ecco perché, proprio in questi tempi, ogni ra. Dunque, in questa sede, ci occuperemo dei pe-

La stagione già iniziata è quella che, fra le altre, crea i maggio-


ri pericoli naturali per i ricetrasmettitori e gli accessori con-
nessi. In questi tempi, dunque, gli operatori dilettanti e profes-
sionisti debbono assumere tutti gli accorgimenti tecnici, ne-
cessari a scongiurare o a ridurre ogni dannosa conseguenza.

224 225
SCINTILLA

-t

Fig. 1- Per verificare il fenomeno della scintilla indot-


ta, basta avvicinare una spira conduttrice aperta ed + + + +
uno spinterogeno in cui è in atto la scintilla inducente.

guenza è la produzione di cariche elettriche, ossia elettrostatica è debole, nessun fulmine cade fra
di nubi cariche positivamente e nubi cariche nega- cielo e terra. Al contrario, se il campo elettrico è
tivamente, ma anche di nubi cariche di entrambi i molto intenso, cioè in grado di perforare il dielet-
tipi di elettricità, in una zona positiva e nell'altra trico, che è rappresentato dall'aria, si verifica il
negativa. In dimensioni macroscopiche, quindi, fenomeno della folgore. La scintilla di enormi di- -I
si ripete quell'esercizio classico e tradizionale che mensioni, facilmente riproducibile in laboratorio
i ragazzi compiono sui banchi di scuola, quando (figura I), ma in grandezza ridotta, scocca fra le
strofinano penne e matite con un panno e poi con due armature di un enorme condensatore, com-
queste attirano pezzetti di carta sparsi all'intor- posto da nubi e terra con il dielettrico aria.
no. In ambedue i casi, quindi, l'elettricità prodot- Allo stato attuale della scienza, i fulmini vengono
ta è da attribuirsi a fenomeni di strofinamento. In classificati in due grandi categorie: /
termini più precisi questo tipo di elettricità pren-
de il nome di "triboelettricità'. 1 ° - Fulmini negativi
Quando una grande massa nuvolosa, carica di 2°- Fulmini positivi
elettricità positiva o negativa, sovrasta una zona Fig. 2 • Tutti i fulmini vengono classificati in due grandi categorie: fulmini negativi e
di terreno, tra la massa nuvolosa sospesa nel cielo I fulmini negativi sono quelli corrispondenti a ca- fulmini positivi. I primi corrispondono a cariche negative delle nubi (A e B). I secondi
e la terra, si crea un campo elettrostatico, cioè si riche negative della nuvola ed associati a correnti a cariche positive condensate sulle nuvole sovrastanti il terreno (C e D).
formano delle linee di forza che danno vita al fe- negative (A e B di figura 2). I fulmini positivi so-
nomeno di induzione elettrostatica. E proprio per no quelli che corrispondono a cariche positive
questo fenomeno, sulla zona di terreno sottostan- della nuvola e che vengono associati a correnti
te affiora tutta una quantità di cariche elettriche, positive (C e D in figura 2).
di segno opposto a quelle condensate sulla massa I fulmini positivi e negativi possono essere ulte-
nuvolosa, che rappresenta il corpo inducente; la riormente suddivisi in ascendenti e discendenti,
zona di terreno sottostante la nube costituisce il come indicano le frecce riportate nei disegni di fi- scongiurare la caduta dei fulmini sull'edificio in stazioni temporalesche, tra le nubi cariche di elet-
corpo indotto. gura 2, ma questi dettagli interessano il lettore cui è installato e nella zona circostante, contraria- tricità ed il terreno sottostante ad esso. li suo-fun-
Le cariche elettriche indotte, muovendosi sulla soltanto a titolo di curiosità scientifica. mente a quanto credono i profani, i quali ritengo- zionamento si basa sul ben noto potere delle pun-
superficie del terreno e sotto di esso, raggiungono no che il parafulmine debba attrarre i fulmini e te, che hanno la facoltà di disperdere nell'aria le
zone più o meno conduttrici e, ovviamente, le più scaricarli a terra. cariche elettriche.
vicine alla nube inducente, cioè le più alte. Ora, IL PARAFULMINE Definito con termini tecnici, il compito vero e Nella sua espressione più semplice, il parafulmine
se il campo elettrico che si manifesta tra nube e proprio del parafulmine è quello di distruggere il è composto da un'asta metallica, sistemata nella
zona interessata dal fenomeno dell'induzione Il compito affidato al parafulmine è quello di campo elettrico che si forma, durante le manife- parte più alta del tetto di un edificio, munita, al-
226
227
può cadere il fulmine, ma il suo percorso è limita- terra deve essere perfetto e totale, altrimenti po-
to fra nube e zona d'aria avvolgente le punte del trebbe rappresentare una costruzione assai peri-
parafulmine. In questo caso i profani affermano colosa in presenza di fenomeni temporaleschi di
che il fulmine è stato catturato dal parafulmine una certa entità.
del campanile della chiesa, o da quello installato
in un edificio, e scaricato a terra, soltanto perché
hanno visto il fulmine congiungere il cielo con la DIFESA DEGLI RX- TX
punta del parafulmine.
Ritorniamo per un momento al potere delle punte Il pericolo maggiore per le apparecchiature del
e ricordiamo che, durante i temporali, è assai pe- CB, derivante dai fulmini, è rappresentato dalle
ricoloso sostare sotto gli alberi, perché questi so- cariche indotte. Infatti, quando si sviluppa il fe-
no dotati di molte punte che, al contrario di quel- nomeno del fulmine, su tutti gli elementi condut-
le del parafulmine, che distruggono il campo elet- tori, ed in una certa misura anche su quelli isolan-
Fig. 3 - La posizione migliore per l'installazione di
trico, sembrano fatte appositamente per richia- ti, si manifestano delle cariche indotte che posso-
un'antenna, connessa a terra, è quella nella quale il mare il fulmine su di esse. Meglio dunque, duran- no provocare delle scintille indotte. Per rendersi
cono ideale di protezione avvolge l'edificio in cui so- te un acquazzone accompagnato da fulmini, met- conto di tale pericolo, basta far scoccare una
• • • • a. e
no installate le apparecchiature ricetrasmittenti. tersi in zona aperta, lontano da punte, conduttori scintilla in uno spinterogeno, così come indicato
metallici e qualsiasi altro elemento che possa con- sulla destra di figura I, e constatare come fra i
densare le cariche elettriche. terminali di una spira di corrente, posta nelle vici-
Una caratteristica tipica del parafulmine è rap- nanze, si manifesti il fenomeno induttivo. Analo-
presentata dal suo raggio d'azione, cioè dal cono gamente, i fulmini, che si sviluppano a qualche
protettivo, dentro il quale è possibile considerarsi migliaio di metri di distanza dalle antenne e dai
immuni dall'azione deleteria del fulmine. Dun- ricetrasmettitori CB, possono indurre su questi
l'estremità, di un insieme di punte disposte a rag- dal programma svolto in queste pagine. Mentre que, ci si può considerare protetti, non solo rima- delle tensioni elevatissime e quindi pericolosissime.
giera. L'asta è saldamente collegata ad un con- possiamo aggiungere ancora qualche notizia rela- nendo all'interno dell'edificio in cui è applicato il Il tipo di antenna più comune che i CB adottano è
duttore metallico di grossa sezione, che discende tiva al comportamento del parafulmine. parafulmine, ma anche sostando nella zona circo- sicuramente il dipolo con linea di alimentazione
lungo le pareti esterne dell'edificio, per arrivare Durante le manifestazioni temporalesche non stante, appartenente al cono di protezione. E costituita da cavo coassiale. Pertanto, il condut-
sino al livello del terreno, dove si dirama in altri mancano mai le correnti d'aria, le quali esercita- questo è pure il motivo per cui, quando si decide tore interno del cavo e la calza metallica di que-
conduttori sotterranei a loro volta collegati a pia- no sul parafulmine un'azione benefica; quella di di installare un'antenna con corpo di sostegno sto, che possono raggiungere lunghezze di 25 m +
stre metalliche di grande superficie, affondate nel spazzare via tutte le cariche elettriche che si trova- collegato a terra, come indicato nel disegno ripor- 50 m, compongono le armature di un condensa-
terreno. Questa, tuttavia, è la composizione sche- no nell'aria in prossimità delle punte del paraful- tato in figura 3, la posizione prescelta deve essere tore di elevata capacità ed alto isolamento. E
matica e classica del parafulmine, oggi non più mine, dalle quali vengono espulse in virtù del quella che, tramite il cono ideale di protezione, quando questo condensatore assume una carica
adottata dopo la rivoluzione tecnologica di questi "potere delle punte". In tal modo, il campo elet- avvolge pure l'immobile in cui opera il CB. Al- di grande valore, provoca una scarica violenta ne!
ultimi anni, che ha conservato il principio di fun- trostatico, in continua formazione fra nube e ter- l'antenna, quindi, viene affidata la duplice fun- punto più debole del sistema antenna-discesa-ri-
zionamento ma non la struttura reale del paraful- reno sottostante, subisce una costante distruzio- zione di elemento ricetrasmittente e, in misura ri- cetrasmittente. Il quale, nella maggioranza dei
mine. Ma anche questo è un argomento che esula ne. Molto raramente. in assenza totale di vento, dotta, di parafulmine. Ma il suo collegamento a casi, è costituito dal condensatore di accoppia-

ANT. RTX
R7
±lli
Fig. 4 • Esempio di circuito di protezione di cariche in-
dotte degli stadi d'entrata di apparati ricetrasmitten-
ti. La resistenza R1 è di tipo a filo, del valore di 4.700 Fig. 5 • Realizzazione del dispositivo di protezione da cariche
ohm - 10 W. indotte interamente composto dentro un contenitore metal-
lico collegato a massa.

228 229
ANT. SCAR. LN RTX

Fig. 6 • In questo circuito di protezione


da cariche indotte è presente uno scari-
catore a punte di rame ed una lampada
al neon, che elimina le scariche lente.

Fig. 8- Gli autoveicoli, a causa del continuo strofinio della


carrozzeria con l'aria, rappresentano, per le apparecchiature
ricetrasmittenti, un pericoloso ricettacolo di cariche elettri-
che.

Fig. 7- Piano realizzativo del dispositivo


di protezione da cariche indotte degli
LN apparati ricetrasmittenti. La lampada al
neon LN è da 110V.1W, senza resisten-
za interna. Fig. 9 • Simbolo elettrico, normalmente utilizzato nella com-
posizione di schemi teorici, del varistore.

mento del circuito di antenna, la cui distruzione cariche statiche, ma non può difendere le appa- nelle vicinanze delle ricetrasmittenti CB. Le due assai spesso, un veicolo di entrata sulle apparec-
favorisce l'entrata della scarica elettrica nell'ap- recchiature dalle rapide e violente induzioni dina- punte si realizzano con spezzoni di filo di rame chiature CB delle cariche elettrostatiche. E queste
parato CB, con il conseguente danneggiamento miche delle scariche atmosferiche. sottile, del diametro di 1 mm. La lampada al cariche elevano la tensione degli alimentatori dal
dei semiconduttori di maggior pregio. In figura 5 è rappresentato il dispositivo ora de- neon LN è da 110 V- I W, priva di resistenza in- valore normale di 12 V a quello di 20 V, molto pe-
scritto nella sua veste reale, cioè nella composi- terna. ricoloso per gli RX-TX.
zione pratica. Il contenitore metallico, ovviamen- I dispositivi di protezione delle figure 4 e 6 posso- Per difendersi da tali pericoli conviene collegare,
CIRCUITI PROTETTIVI te, dovrà essere perfettamente collegato a massa. no essere applicati anche sulle ricetrasmittenti in parallelo con la tensione di alimentazione, un
Il circuito di figura 6 propone un secondo sistema montate negli automezzi, nei quali le cariche elet- VARISTOR, ossia un particolare tipo di resisten-
Il circuito riportato in figura 4 rappresenta un si- di protezione più completo e certamente più effi- trostatiche si accumulano in maggior quantità, za che non tutti i nostri lettori conoscono e sulla
stema di difesa dei ricetrasmettitori CB dalle cari- cace di quello riportato in figura 4. In questo caso sia durante i temporali come in tempi di grande quale vale la pena di spendere qualche parola.
che indotte durante i fenomeni temporaleschi. uno scaricatore a punte di rame provvede a neu- siccità, a causa dello strofinio della carrozzeria I segnali che disturbano il corretto funzionamen-
Questo dispositivo, che va collegato in serie con tralizzare i campi elettrostatici di forte intensità, dell'autoveicolo con l'aria (figura 8). to delle apparecchiature elettroniche civili ed in-
l'entrata di antenna, mette in parallelo, fra il con- mentre una lampada al neon (LN) elimina le sca- dustriali, sempre presenti sulla rete di alimenta-
duttore interno del cavo coassiale e massa, una riche lente. zione, a volte sono i soli responsabili di guasti,
resistenza (Rl) del valore di 4.700 ohm e della po- In figura 7 è riportato il piano costruttivo del se- IL VEICOLO RETE rotture e danneggiamenti. Soprattutto quando si
tenza di dissipazione di 10 W, di tipo a filo. Un condo sistema di difesa da scariche molto poten- esprimono attraverso tensioni e frequenze eleva-
tale accorgimento impedisce la condensazione di ti, come ad esempio quelle di fulmini che cadono La rete di alimentazione a 220 V può costituire, te, intollerabili dalla maggior parte dei sernicon-
230 231
tazione all'ingresso dell'apparato elettronico che
si vuol" proteggere, annullando così tutti i picchi
di tensione di valore superiore a quello massimo KIT PER CIRCUITI
di sicurezza imposto dai semiconduttori.
A questo risultato si arriva ricorrendo ai varisto-
ri, denominati pure resistenze V.D.R. (Voltage
STAMPATI L. 18.000
Dotato di tutti gll elementi necessari per
Dependent Resistor), che sono componenti elet- la composizione di circuiti stampati su
tronici rappresentativi di una vasta gamma di ele- vetronlte o bachelite, con risultati tali da
menti non lineari, realizzati con tecniche diverse, soddisfare anche I tecnici più esigenti, que-
il cui simbolo elettrico è riportato in figura 9. sto kit contiene pure la speciale penna
I più comuni tipi di varistori sono quelli all'ossi- riempita di inchiostro resistente al perclo-
Fig. 10 • Riportiamo in questi disegni alcune forme esteriori più do di zinco, con caratteristiche simili a quelle dei ruro e munita di punta di riserva. Sul di-
consuete di varistori all'ossido di zinco. diodi zener, così da poter essere ritenuti quasi de- spensatore d'Inchiostro della penna è pre-
gli elementi stabilizzatori in alternata. Ma al con- sente una valvola che garantisce una lunga
trario degli zener, che possono tollerare tensioni durata di esercizio ed impedisce l'evapo-
razione del liquido.
massime di poche centinaia di volt, i varistori al-
l'ossido di zinco lavorano con tensioni nominali
che si estendono fra i 22 V e i 1.800 V.
La resistenza dei varistori dipende dalla tensione
duttori. applicata ai loro terminali. Più precisamente, la
Da questo tipo di disturbi ci si potrebbe difendere resistenza diminuisce fortemente coll'aumentare
Si è più volte dimostrato che, in molti ambienti eliminando, all'origine, extratensioni ed extra- della tensione, con un comportamento simile a
domestici, si possono misurare picchi di tensione correnti. Ma un tale intervento diretto sulle sor- quello dei diodi zener, ma con la possibilità di
fino a 5.000 V, con frequenze comprese fra i 100 genti, che dovrebbe essere doveroso per tutti, non sopportare, sia pure per brevi istanti, correnti ele-
KHz e i 10 MHz, principalmente generati dalle sempre viene effettuato. E chi ne soffre le conse-
manovre di apertura e chiusura di circuiti con ca- vatissime.
guenze non può far altro che realizzare un siste- Le varie forme esteriori, che i varistori possono
richi induttivi, come ad esempio lampade al ma di protezione locale delle apparecchiature assumere, sono indicate in figura 10.
neon, lavatrici, lucidatrici, aspirapolvere ed altri elettroniche esposte a questi pericoli, che consiste
ancora. nello stabilizzare la tensione alternata di alimen-

PROTEZIONE A VARISTORE
Consente un controllo visivo conti-
nuo del processo di asporto.
Affinché il varistore possa assorbire correnti di
notevole intensità, è necessario che la tensione Evita ogni contatto delle mani con
salga di molto, anche tre volte di più del valore il prodotto finito.
FUS.
nominale. Ma ciò non può essere sopportato dal- E' sempre pronto per l'uso, anche
le apparecchiature da proteggere, soprattutto se dopo conservazione illimitata nel
queste sono di tipo elettronico. Occorre· quindi tempo.
ovviare a tale inconveniente ed inserire, in paral- Il contenuto è sufficiente per tratta-
lelo al varistore, un apposito dispositivo conte- re più di un migliaio di centimetri
CARICO nente, in un'unica custodia, due diodi zener colle-
PROTETTO quadrati di superfici ramate.
gati in serie ma con polarità contrapposte, in mo-
do da agire su entrambe le semionde della tensio-
ne alternata di rete. Questi modelli di doppi ze-
ner, reperibili in commercio sotto la denomina- MODALITA' DI RICHIESTE
zione di TRANZORB e la sigla 1.5 KE 440, pos- Il kit per circultl stampatl è corredato di un
RETE sono dissipare, nel tempo di un millisecondo, po- pleghevole, riccamente illustrato, in cui so.
220 V tenze dell'ordine dei 1.500 W. Ma pur essendo ra- no elencate e abbondantemente Interpretate
pidi, questi speciali zener lo sono in misura mino- tutte le operazioni pratiche attraverso le
re rispetto ai varistori. Tuttavia, con la loro resi- quali, sl perviene all'approntamento del clr-
stenza dinamica di gran lunga inferiore a quella culto. Il suo prezzo, comprensivo delle spese
Fig. 11 • Circuito di protezione di apparecchiature ricetrasmittenti da cariche stati• di spedizione, è dl L. 18.000.
che convogliate attraverso la rete di distribuzione dell'energia elettrica. Il varistore dei varistori, sono in grado di limitare le sovra- Le richieste debbono essere latte inviando
VR è di tipo V250 LA 40 A. Esso non conduce finché la tensione di rete non supera il tensioni al 30% in più del valore nominale. Ecco l'importo citato a: STOCK RADIO - 20124
valore di 250 Veff. corrispondente a quello di 360 V di picco. In caso contrario è in perché l'uso abbinato di questi componenti con i MILANO - Via P. Castaldi, 2 (Tel. 27.98. 31)a
grado di assorbire fino a 4.000 A. varistori, come indicato nello schema di figura 11 mezzo vaglia postale, assegno bancario, as
può assicurare una buona protezione delle appa- segno circolare o c.c.p. n. 46013207.
recchiature elettroniche.

232 233
CORSO DI AVVIAMENTO ALLE
10° PUNTATA
RADIORIPARAZIONI
rità didattica in materia di tensioni e correnti e poi Le correnti alternate rappresentano il risultato di
Tutte le apparecchiature elettroniche, dal compu- agire sempre con prudenza e grande attenzione. un movimento, che si avvicenda in un senso e nel-
ter al più semplice dispositivo, quando derivano l'altro, degli elettroni, lungo i conduttori elettrici.
la loro alimentazione dalla rete di distribuzione Ciò significa che, nei conduttori percorsi dalla
dell'energia elettrica, contengono un particolare DIVERSI TIPI DI CORRENTI corrente alternata, gli elettroni non si allontana-
ARGOMENTI TRATTATI settore circuitale che prende il nome di stadio ali- no mai da una piccola zona ristretta, ma si muo-
mentatore. Il cui compito è quello di ridurre il va- La corrente elettrica, di qualunque tipo essa sia, vono in questa alternativamente, in avanti e al-
lore di tensione di 220 Vca in uno più basso, ma rappresenta l'effetto di quella causa che viene l'indietro, così che attraverso ogni sezione del
1o • Alimentatori in corrente continua. Salvo poche eccezioni, dun- chiamata tensione. Essa è composta da un insie- conduttore sono sempre presenti gli stessi elettroni.
que, questa è la funzione dell'alimentatore, la cui me più o meno intenso di elettroni in movimento, L'inversione di marcia degli elettroni, che forma-
2°. Correnti e tensioni presenza viene segnalata un po' dovunque e non i quali vengono sollecitati da un generatore di no le correnti alternate, avviene con una frequen-
soltanto nell'ambito della radiotecnica. elettricità, che può essere una pila, un accumula- za valutabile in Hz (hertz). Quella della corrente
3°. Rettificazione Anche l'alimentatore, come ogni altro circuito tore, un alternatore, una dinamo od altro ancora. alternata di rete, ad esempio, è di 50 Hz. E poiché
elettrico, conglobato o no in un particolare appa- I due tipi di correnti più noti sono quelli interpre- la corrente elettrica altro non è che l'effetto della
rato, può divenire oggetto di guasti, anomalìe, tati analiticamente dai diagrammi riportati in "a' tensione, che ne è la causa, anche la tensione di
4°. Livellamento e in "e" di figura 1, ossia le correnti alternate e rete ha una frequenza di 50 Hz.
imperfezioni di comportamento. E su di esso,
quindi, il riparatore deve intervenire, quando ve quelle continue. Le prime vengono utilizzate per
5°. Ondulazione di tensione la distribuzione dell'energia elettrica, dato che
ne sia bisogno, per condurre una precisa indagine
tecnica, per sostituire il componente avariato, per presentano il grande vantaggio di poter essere tra- FUNZIONI DELL'ALIMENTATORE
6°. Tensione dei diodi correggere possibili imperfezioni. Ma quando si sformate da un valore ad un altro per mezzo dei
ha a che fare con la tensione alternata di rete, si trasformatori, le seconde sono quelle che mag- L'alimentatore da rete, in un apparecchio radio-
7°. Stabilizzazione a zener debbono sempre tener presenti tutte le occasioni giormente interessano i circuiti elettronici e sono ricevente, esegue due principali e distinte opera-
di pericolo cui si può andare incontro. E ciò in determinate da un movimento di elettroni che zioni: trasforma la corrente alternata in corrente
8°. Stabilizzazione con integrato pratica significa che, per operare con una certa fluisce lungo i conduttori sempre nello stesso ver- unidirezionale pulsante (diagramma "b'' di figu-
disinvoltura sui circuiti di alimentazione a 220 so e con la medesima velocità. ra 1), e poi riduce questa in una corrente perfetta-
9°. Eliminazione del ripple Vca, occorre prima raggiungere una buona matu-

L'alimentazione dei ricevitori radio può essere causa di altera-


zioni dei normali valori delle tensioni e correnti e, peggio anco-
ra, di ronzii di varia entità, saltuari o costanti. L'indagine è
semplice ed Immediata ed i rimedi coincidono, quasi sempre,
nella sostituzione di un condensatore elettrolitico, un diodo
raddrizzatore o uno zener.

234 235
mente continua. Al primo processo provvedono i tore di livellamento (tratto ascendente). Occorre
diodi raddrizzatori al silicio, al secondo le cellule dunque far in modo che, per garantire il bilancio
di livellamento, normalmente composte da una energetico del sistema, durante il tratto ascenden-
@ resistenza e da uno o più condensatori di filtro te della curva, venga fornita al condensatore tutta
che, quasi sempre, sono dei condensatori elettro- la carica che esso perde durante il tratto discen-
litici. dente della caratteristica. Ne consegue che il cir-
I condensatori di filtro immagazzinano energia cuito di alimentazione deve essere in grado di for-
elettrica, quando questa sovrabbonda all'uscita nire una corrente superiore a quella richiesta dal
del circuito raddrizzatore e la restituiscono nei carico.
periodi in cui è carente.
Se si analizza l'andamento della tensione sui ter-
minali del condensatore di filtro, mediante un ONDULAZIONE DELLA TENSIONE
oscilloscopio, si visualizza un diagramma più o
meno simile a quello riportato in "c" di figura 1, Per diminuire il più possibile l'ondulazione della
composto da una successione di brevi tratti ascen- tensione sui terminali del condensatore di livella-

- denti e lunghi tratti discendenti. Questo anda-


mento della tensione si spiega con l'interpretazio-
ne dei processi di carica e scarica del condensato-
re di livellamento. Ossia, quando la semionda ret-
mento, cioè per trasformare la curva di tensione
riportata in "c" di figura 1 in quella "e" della
stessa figura, è necessario che il condensatore di
filtro abbia un valore capacitivo molto elevato.
tificata inizia la fase di discesa, sotto il valore Ecco perché i condensatori inseriti nei circuiti de-
massimo positivo (diagramma "b" di figura 1), il gli alimentatori sono degli elettrolitici.
condensatore deve provvedere da solo a conforta- L'ondulazione della tensione, che si identifica
re le esigenze del carico e comincia quindi a scari- con quella della corrente, prende pure il nome di
carsi (tratto discendente della curva), provocando "ripplè" e costituisce la principale causa di tanti
una diminuzione della tensione sui suoi terminali. ronzìi nei riproduttori acustici degli amplificatori
E questa diminuzione continua finché una nuova di bassa frequenza. Pertanto, quando il radiori-
semionda della tensione raddrizzata non provve- paratore deve intervenire su un radioricevitore
Fig. 1- Diagrammi relativi all'interpretazione analitica de a ripristinare la completa carica del condensa- nel quale le emissioni sonore sono accompagnate
dei più comuni tipi di tensioni presenti negli alimenta-
tori dei ricevitori radio.

T1 F

+.:
T1

x-
".#le!
si«
; e
• D2
- &
_, lii I Il ...
11 Il
+ ,-l II XI - Il «' Il+
RR - --
- - IIc1
Cl

Fig. 3 - Quando si brucia il fusibile F, non basta sostituire il componente distrutto


con uno nuovo, ma occorre ricercare le cause che hanno provocato il danno, che
Fig. 2 • Esempio di semplice circuito alimentatore con raddrizzamento di tipo a dop-
normalmente si identificano in un eccessivo assorbimento di corrente da parte del
pia semionda. Il carico, segnalato con la sigla RR, indica il ricevitore radio. I guasti
radioricevitore RR, a causa di un cortocircuito verificatosi in uno dei vari stadi.
più comuni si verificano nel fusibile F e nel condensatore elettrolitico C1.

236 237
DI
4p&
Fig. 4 • Il diodo al silicio è un componente che deve essere opportu-
namente dimensionato in ogni tipo di alimentatore. Nell'esempio
+ qui raffigurato, la tensione di rete di 220 V applica, sull'anodo A,
220V dei picchi di tensione di +311V; corrispondentemente sul catodo
ç1 r RI
K, vengono applicati dei picchi di tensione di -311V. Quindi, in to-
tale, il diodo deve sopportare, sia pure per brevi istanti, tensioni
dell'ordine di 622 V. Per tale motivo, in questo circuito, si deve far
uso, per D1, di un componente con tensione di 1.000 V. C.A.

+
C3 IRR
da ronzìo, il sospetto non può cadere che sul con- primario di TI, questa volta è collegato in serie
densatore di filtro, rappresentato da uno o più con l'avvolgimento secondario.
elettrolitici.
Il circuito riportato in figura 2 realizza un sistema
di alimentatore in cui il ripple viene ridotto a cau- TENSIONE DEI DIODI
sa del raddrizzamento della tensione di tipo a
doppia semionda. Il trasformatore TI adatta il Quando si realizza un alimentatore in continua, è
valore della tensione di rete a quello richiesto dal Fig. 6- Quando il ronzio in un ricevitore radio viene rilevato soltanto durante l'ascol-
molto importante stabilire a priori quale tensione to di alcune emittenti, questo può essere eliminato inserendo, fra i punti d'entrata
ricevitore radio (RR). I due diodi al silicio DI - D2 deve essere in grado di sopportare il diodo rad- della tensione di rete, due condensatori da 10.000 pF • 1.000 VI ciascuno, nel modo
raddrizzano la tensione alternata ed il condensa- drizzatore. indicato in questo schema.
tore elettrolitico Cl la filtra. Come è noto, i diodi raddrizzatori al silicio ven-
Quello riportato in figura 3 è il circuito di un ali- gono commercialmente classificati attraverso due
mentatore da rete nel quale il raddrizzamento del- parametri: tensione e corrente. Il parametro cor-
la tensione alternata viene ottenuto mediante un rente corrisponde ovviamente al valore di condu-
ponte di diodi (PI). Il fusibile F, che nello schema zione che i diodi possono sopportare, quello di
di figura 2 è inserito in serie con l'avvolgimento tensione, invece, rappresenta il valore massimo

R1
C.A.
+
RR
Cc1

Fig. 5- Sulla sinistra sono riportati due esempi di diodi al silicio, sulla destra due Fig. 7- Semplice circuito di alimentatore di ricevitore radio con uscita stabilizzata
modelli di ponti raddrizzatori. I simboli, indicati in corrispondenza dei quattro elet- tramite il diodo zener DZ. Il quale deve essere sostituito, con un modello sicuramen-
trodi, individuano i terminali di entrata della tensione alternata di rete e quelli di te integro, quando la tensione, rilevata con il tester, non si mantiene perfettamente
uscita, positivo e negativo, della tensione rettificata. costante durante le massime variazioni di volume sonoro in altoparlante.

238 239
TR1
9V
b
C.A.

0,7V}
+1,4V

0,7 V
C1 Dz C2 Fig. 9 • Uno zener caratterizzato da un preciso valore di tensione,
qualora questo non sia reperibile in commercio, può essere "co-
struito" nel modo indicato in figura, collegando In serie uno o più
diodi al silicio, per esempio di tipo 1N4004.

Fig. 8-Per diminuire il ripple ed abbassare la tensione a valle del ponte raddrizzato-
re P1 al valore desiderato in uscita, si inserisce talvolta, nel circuito dell'alimentato-
re, un amplificatore che funge da moltiplicatore di capacità. In pratica, il valore ca-
pacitivo di C2, visto dal carico RR, risulta virtualmente moltiplicato per un fattore
pari al guadagno del transistor TR1.
STABILIZZAZIONE A ZENER ne amplificatrice audio, l'assorbimento di corren-
te aumenta. Ecco dunque la necessità di stabiliz-
Nei vari sistemi di alimentazione fin qui analizza- zare la tensione d'uscita degli alimentatori dei ra-
ti si è supposto che il carico, che nel nostro caso è dioricevitori mediante diodi zener. I quali sono
rappresentato dal circuito del ricevitore radio e componenti elettronici strutturalmente uguali ai
che è stato sempre indicato con la sigla RR, assor- normali diodi a giunzione P-N che, se polarizzati
della tensione "inversa", ossia nel senso della dimensionato, ma occorre collegare, in parallelo bisse una corrente di valore preciso e costante. inversamente, mantengono costante la tensione
non conduzione, che il diodo può tollerare. Ciò ad esso, un normale condensatore da 10.000 pF - Ma in pratica ciò accade raramente, perché le va- sui loro terminali, anche al variare delle correnti
premesso, si potrebbe pensare che, per rettificare 1.000 VI, che si rivela utilissimo nell'eliminazione riazioni di assorbimento da parte degli apparati che li attraversano. Ovviamente, il campo di va-
una tensione di 220 V, fosse sufficiente un diodo dei segnali a radiofrequenza, presenti sulle linee elettronici sono frequenti e variano in funzione lori delle correnti che attraversano i diodi zener è
da 250 V o, al massimo, da 400 V. Ma così non è. di rete e rettificati dal diodo. Con questo conden- delle più svariate condizioni di lavoro. Per esem- abbastanza ridotto, per cui raramente si fa ricor-
E per dimostrarlo basta far riferimento allo sche- satore si eliminano pure i disturbi a radiofrequen- pio, quando si eleva il volume sonoro nella sezio- so al circuito di figura 7, mentre si preferisce uti-
ma di figura 4, nel quale si suppone che il circuito za talvolta generati dal diodo stesso, che si mani-
venga alimentato con la tensione di 220 Veff. festano sotto forma di ronzìi.
Pertanto, sui terminali del condensatore elettroli- Naturalmente, quando il ronzìo nel radioricevito-
tico Cl, si stabilizza una tensione il cui valore re è forte e costante su tutta la gamma di ascolto,
massimo è dato da: allora si può arguire che il diodo raddrizzatore al
silicio o il ponte raddrizzatore siano interrotti.
In figura 5, sulla sinistra, sono riportati due co- COMUNE
o, V.sv muni modelli di diodi al silicio, sulla destra due (massa )
moderni ponti raddrizzatori, nei quali i diversi
Orbene, durante le semionde negative, l'anodo A simboli, con cui sono contrassegnati i terminali,
del diodo D 1 raggiunge un valore di picco di -311V individuano i reofori di entrata della tensione al-
e in queste condizioni, tra anodo e catodo, viene ternata e quelli di uscita della tensione raddrizza-
a formarsi una tensione di 622 V, sia pure per un ta positiva e negativa.
solo istante. Appare quindi la necessità di adotta- Quando il ronzìo si manifesta soltanto durante
re, nel circuito di figura 4, un diodo raddrizzatore l'ascolto di alcune emittenti radiofoniche, per eli-
in grado di sopportare la tensione di 700+ 800 V minarlo si può provare ad inserire, come indicato Fig. 10 • Attualmente vengono prodotti alcuni tipi di circuiti integra-
o, meglio, quella di sicurezza di 1.000 V I tenuto nello schema di figura 6, due condensatori da ti a tre piedini, che sono dei veri e propri sistemi di stabilizzazione
conto degli eventuali, sempre possibili, aumenti
della tensione di rete.
A volte, per scongiurare i pericoli dei picchi di
10.000 pF - 1.000 VI. Il collegamento di questi
due componenti deve avvenire fra i terminali
di grande praticità. Quello riportato in figura è costruito in conteni-
tore plastico T0220. '
COMUNE
( massa )
d'entrata della tensione alternata del ponte rad-
tensione, non basta un diodo raddrizzatore ben drizzatore.
240
241
T0220, come quello riportato in figura I O, oppu- tenitori metallici.
re in contenitore metallico T03. Sono semplicissi- Per questa serie, il valore massimo della corrente
mi da usare e forniscono prestazioni di tutto ri- controllata è di 0,7 A, con I A di picco.
spetto. I valori minimi della tensione d'ingresso, elencati
Lo schema riportato in figura 11 propone un nell'apposita tabella, si riferiscono alle prestazio-
esempio applicativo di uno di questi regolatori a ni professionali, mentre per usi dilettantistici pos-
tre terminali.
S7AB
m
sono essere inferiori. Per esempio, la tensione
Componenti di questo tipo vengono prodotti in d'entrata sul modello 7805 può essere di 7 V.

±
)»- &[ [
vari modelli, con varie tensioni d'uscita, compre- Ovviamente, in sede di radioriparazioni, quando
e.A. se fra 5 V e 24 V, e correnti che variano dai I 00 la tensione di alimentazione non rimane stabile, si
mA, per i modelli plastici simili a transistor di deve sostituire il diodo zener o lo stabilizzatore di
piccola potenza, ai 5 o IO A per i modelli in con- tensione ora descritto.
7
+
RR
c1

Fig. 11• Circuito applicativo di alimentatore stabilizzato con integrato a tre terminali.
ECCEZIONALME E
IN VENDITA LE DUE ANNATE COMPLETE
1984 - 1985
AL PREZZO DI L. 18.500 CIASCUNA
lizzare quello di figura 8, nel quale lo zener viene In serie al diodo zener si collegano uno o più diodi
accoppiato con un amplificatore a transistor. La al silicio, tenendo conto che per ogni diodo ag- Coloro che, soltanto
tensione d'uscita, in tal caso, rimane stabilizzata giuntivo la tensione di zener aumenta di 0,6+0,7 V.
ad un valore pari a: In figura 9 abbiamo riportato un esempio di dio-
do zener nel quale la tensione originale di 9 V vie-
recentemente, hanno
conosciuto ed apprezzato la
validità didattica di
Elettronica Pratica,
...2»
=7+."
Vusc. = Vzener - 0,6 V ne aumentata di 1,4 V. I diodi al silicio possono immaginandone la vastità di CA..
essere di tipo IN4004. programmi tecnico-editoriali
rappresentando 0,6 V il valore della tensione di svolti in passato, potranno
giunzione tipica di base-emittore del transistor TRI. ora aggiungere, alla loro
In sede di radioriparazioni, può capitare di dover INTEGRATI STABILIZZATORI iniziale collezione di riviste,
queste due annate proposte
sostituire il diodo zener e di non trovare immedia- in offerta speciale a tutti i
tamente in commercio un modello delle stesse ca- Nel componentistica attuale esistono degli ele- nuovi lettori.
ratteristiche di quello guasto. In queste circostan- menti che sono dei veri e propri sistemi di stabiliz-
ze, il problema può essere risolto costruendo uno zazione. Essi si presentano esteriormente come
zener su misura nel seguente modo. un transistor di potenza, in contenitore plastico

REGOLATORI DI TENSIONE ai
4
ta &w.e
\
·p

Modello Tens. mio. entr. Tens. use.


abbonatevi a: 7805
7806
10 V
11 V
5V
6V
7808 14 V 8V
ELETTRONICA 7810
7812
17 V
19V
10 V
12 V Richiedeteci oggi stesso una od entrambe le annate qui illustrate, inviando, per ciascuna di esse,
l'importo anticipato di L. 18.500 a mezzo vaglia postale, assegno bancario o conto corrente postale
7815 23 V 15 V
PRATICA 7818
7824
27 V
33 V
18 V
24 V
n° 916205 ed indirizzando a: Elettronica Pratica - 20125 Milano - Via Zuretti, 52.

242 243
SCAMBIO amplificatore AB-System 25 + 25 W, in stereo
30 + 30 W, accessoriato di vari spinotti per tipi diversi di
stereo, con computer Commodore Vie 20.
TENAGLIA CLAUDIO • Via M. di Fucecchio, 39 - 27029
VIGEVANO (Pavia) Tel. (0381) 76304 ore 20
IL SERVIZIO E' CERCO schemi elettrici di radio e TV a transistor di qualsia-
si marca. Cerco inoltre schemi elettrici di trasmettitore mol-
to piccoli. Inviare offerte.

COMPLETAMENTE ORLANDO SANDRO - Via F. Petrarca, 153 . 20099 SE-


STO S.GIOVANNI (Milano)

OCCASIONE. Vendo Enciclopedia Basic già rilegata mai


GRATUITO sfogliata L. 120.000; Enciclopedia elettronica e informatica

lenite- Agisti- Permute


L. 150.000 più gioco TV omaggio oppure permuto il tutto
con un piccolo oscilloscopio anche monotraccia.
VITTIELLO FRANCESCO • Via Morosini, 25 · LA MAD-
DALENA (Sassari) Tel. (0789) 737204

VENDO autoradio - 2 sensibili microfoni - coppia citofoni


senza filo - varie riviste di elettronica come nuove - ricevito-
re aerei radio amatori ecc. - apparecchio per muti - carica
batteria - mini registratore. Inoltre sono un tecnico ed ese-
guo riparazioni e montaggi apparecchi elettronici. Lavoro
SCAMBIO schemi elettronici semplici per ferromodelli- TECNICO elettronico esegue a suo domicilio, montaggi CERCO i seguenti schemi elettrici completi di disegno in accurato.
smo. Cerco schema di variatore automatico di tensione a elettronici per ditte serie. grandezza naturale del circuito stampato + elenco compo- FRATE FRANCESCO • Via D.D. Albertario, 43 · CARPI
220 V (a fotocellula). MURR ANDRÈ • V.le Mlchelangelo, 28 • 84012 ANGRI nenti: amplificatore a valvole - trasmettitore FM a valvole 50 (Modena) Tel. 687278
PAOLO SIMONE - Via Polignani, 55 - 70043 MONOPOLI (Salerno) Tel. (081) 949661 W - amplificatore lineare a valvole entrata 50 W uscita 100
(Bari) W per trasmettitore FM. VENDO schemi di radio a valvole a L. 500 cad. inoltre ven-
OSCILLOSCOPIO Nyce TS-5000 in ottimo stato vendo: GAGLIARDI MASSIMO • Via Morandi - 21010 GERMI- do trasf. imped. 75 -- 300 Ohm VHF a L. 100 cad. max 30
COMPRO Drive 1541 a prezzo modico. Contatto solo con 75 mm, 5 MHz banda passante. GNAGA (Varese) - Tel. (0332) 531924 pezzi. Cerco quarzo 28.3 MHz.
Bergamo e provincia. GRAZIANO • Tel. (0444) 649513 ore pasti CANNISTRACI NICOLÒ ANTONIO - Piazza Libertà, 28-
GANDOLFI ALBERTO - Via G.Paglia, 38 - 24100 BERGA- CERCO schema elettrico e pratico di rivelatore di metalli 98078 TORTORICI (Messina)
MO - Tel. (035) 237002 DILETTANTE, acquisto piccolo saldatore funzionante, con dispositivo acustico esterno in prossimità di metalli. Of-
comprese istruzioni, a L. 10.000; acquisto qualche kit sem- fro L. 5.000. DIPLOMATO in Elettronica e TV, eseguirebbe montaggi elet-
plice da montare per le mie primissime applicazioni. AZZOLINI RENATO - C.so Alberto Picco, 35 - TORINO tronici per ditte o privati. È compreso anche la riparazione.
SCHEMI, kit, prontuari, materiale vendo. Schemari ricevi-
tori mono e stereo valvolari e transistori vendo a poco prez- BARELLI ENRICO - Via V. Veneto, 11-40131 BOLOGNA DI GIULIO MARIANO - Via Unrra, 8 CASAS · 86080 S.AN-
Tel. (051) 432412 dalle 20 alle 21 SIETE ESIGENTI quando lavorate con il vostro C-64? Met- GELO DEL PESCO (Isernia)
zo. Realizzo circuiti stampati laccati e forati. Per contatti to a disposizione un dispositivo "DIGIVOX" per registrare la
via posta unire fancobollo di risposta. voce sul computer e riascoltarla filtrata o meno per un max
TRIFONI ANGELO - Via Puglia, 2 • 95125 CATANIA Tel. OFFRO numero imprecisato (ma elevato) di componenti, ti- CERCO convertitori Geloso a valvole e a Nuvistor. Cerco
po resistenze, diodi, integrati ecc. + alcuni trasformatori di 2 min. Software & hardware nonché istruzioni per L. anche RX G/208 - G/128-TX G/212 - ricevitore AR 18e cor-
(095) 333593 ore 15- 20 38.500 spese postali incluse.
+ un motore (110 - 180 V), il tutto per sole L. 15.000, spese so Radio Corriere 2° edizione in 78 fascicoli anno 1964.
di spedizione a vostro carico. BERNARDI SIMONE· Strada D'lstieto, 55 · 53100 SIE- Vendo riviste varie. Chiedere elenco.
VENDO Commodore 64 + drive + stampante + monitor+ MANETTI FRANCESCO - Via Mortaisti, 5 • 15065 FRU. NA • Tel. (0577) 289480 CIRCOLO CULTURALE LASER - Casella Postale, 62 ·
registratore; RTX CB 40 eh 5 W e 120 ch 10 - 15 W AM FM - GAROLO (Alessandria) 41049 SASSUOLO (Modena)
SSB CW; dispongo di numerose riviste radio - CB - compu- SCAMBIO o acquisto riviste solo se a prezzo modico, invia-
ter - scienze. Chiedere lista completa. VENDO i seguenti numeri di Elettronica Pratica: 1975 no- re lista. Cerco oscilloscopio qualsiasi marca e tipo, purché VENDO corso completo di materiale della Scuola Radio
BONASIA CALOGERO· Via Pergusa, 218 - 94100 ENNA vembre dicembre; 1976 gennaio aprile maggio giungo lu- funzionante. Offro L. 50.000. Elettra di Tecnica Elettronica Sperimentale a modico prezzo.
glio; 1977 ottobre novembre dicembre; 1978 settembre di- BIANCO PAOLO - V.le Colli Aminei, 36 - 80131 NAPOLI- DI NISIO LUCA - Viale Europa, 13 - 66100 CHIETI- Tel.
VENDESI moltissime cuffie stereo Shinelco mod. SH-112 cembre; 1979 febbraio luglio agosto ottobre novembre di- Tel. 7410838 dopo le 15 (0871) 41988
(O, 1 W max; freq. = 100-4.500 Hz; imp. 32 OHm), comple- cembre; 1980 luglio gennaio febbraio; 1983 ottobre novem-
tissime di garanzia 6 mesi, spinotto maschio grande per HI- bre dicembre; 197 4 gennaio maggio luglio settembre otto- SVENDO rimanenza elettronica, componenti, riviste tecni- SVENDO per cessata attività un centinaio di valvole di vari
FI. Spese di spedizione, di imballo gratis. L. 7.000 l'una. bre; 1985 giugno. A L. 1.000 cadauno trattabili. che, schede, centraline per un valore di L. 5.000.000, sven- tipi. Supertester 680 (ICE) un centralino automatico, con 10
FERIGUTTI MARCO - Via Macello, 8 - 33058 SAN GIOR- COLUCCI ALDO • Via Pendice dello Scoglietto, 5/6 • do a L. 1.000.000 trattabili. citofoni uso telefono (URMET), schemi radio e TV, saldatore
GIO DI NOGARO (Udine) 34127 TRIESTE Tel. (040) 571328 GALBIATI LORENZO • Tel. (039) 840470 ore serali ecc.
DARO SANTE - Via G. Mazzini, 13- 31029 VITTORIO VE.
SONO un possessore di uno ZX Spectrum e sono interes- NETO (Treviso)
sato sia alla vendita, sia all'acquisto che allo scambio di
programmi. Dispongo e cerco ultime novità inglesi. Rispo- VENDO 6000 zener 12V1 W L. 60 cad. - 12.000 condensato-
sta assicurata a tutti e subito. Annuncio sempre valido. ri ceramici L. 20 cad. (quasi tutti uguali) il materiale è nuovo.
MARINELLI EMANUELE • Via Alfieri, 46-71017 TORRE. FERRUCCI V. • Via Vassallo, 18- 70125 BARI- Tel. (080)
MAGGIORE (Foggia) · Tel. (0882) 291172 421521

Piccolo mercato del lettore @ Piccolo mercato del lettore

244 245
LA POSTA DEL LETTURE
Piccolo mercato del lettore Piccolo mercatodel lettore

VENDO apparecchiature autocostruite, montate e perfet- OCCASIONISSIMA: svendo, causa cambio attività, vari TX
tamente funzionanti complete di contenitore metallico e - FL 88- 108 e 50 - 54, costruiti due anni fa. Quarzati, pll,
mascherina frontale. Vendo inoltre enciclopedia Elettronica contraves, antenna collineare, ponti ripetitori. Esempio: TX
e Informatica della Jackson, rilegata, a L. 160.000. 30 W quarzato, al 220 V a L. 180.000.
VETTORATO MARCO - Via Pomponazzi, 3/b - 35124 PA- TIZIANO CORRADO - Via Paisiello, 51 - SUPERSANO
DOVA - Tel. (049) 686907 ore pasti (Lecce) - Tel. (0833) 631089
Tutti possono scriverci, abbonati
o no, rivolgendoci quesiti tecnici
inerenti a vari argomenti presen-
tati sulla rivista. Risponderemo
nei limiti del possibile su questa
~------------------------ rubrica, senza accordare prefe-
renza a chicchessia, ma sce-
i gliendo, di volta in volta, quelle
domande che ci saranno sem-
brate più interessanti. La regola

PER I VOSTRI INSERTI ci vieta di rispondere privata-


mente o di inviare progetti esclu-
sivamente concepiti ad uso di
I signori lettori che intendono avvalersi della Rubrica « Vendite - Acquisti - Permu-
un solo lettore.
te » sono invitati ad utilizzare il presente tagliando.

TESTO (scrivere a macchina o in stampatello)

LUCI AUTOMATICHE IN CURVA una vettura in senso contrario.


PLOTEGHER MARCELLO
Per motivi professionali, assai spesso mi capita di Trento
percorrere, con la mia autovettura, alcune strade
tortuose di montagna, che di notte sottopongono Un progetto come quello da lei richiesto non è
ad uno stressante logorìo il mio sistema nervoso, mai stato da noi pubblicato ma il suo problema
costringendomi ad una guida sempre attenta, può essere ugualmente risolto realizzando, con
prudente e talvolta poco agevole. Per esempio, alcune varianti, lo schema del servoflash, presen-
quando in curva mi capita di incrociare un'altra tato sul fascicolo di settembre '83, tuttora dispo-
macchina, provo una sensazione di disagio nel- nibile presso la nostra sede editoriale. Quel circui-
l'eseguire, improvvisamente, l'operazione di to va collegato in serie con la bobina di eccitazio-
commutazione delle luci da abbaglianti ad anab- ne di un re/é di potenza, in grado di sopportare
baglianti. Perché questa manovra implica, sia pu- correnti dell'ordine dei 20 A e i cui contatti di
re per un attimo, l'abbandono parziale del volan- scambio fungeranno da commutatore automatico
te, proprio nel momento in cui entrambe le mani delle luci. La resistenza R7 va eliminata e DZl de-
dovrebbero rimanere ben impegnate soltanto su ve essere da 12 V. Un terminale della bobina del
questo organo di pilotaggio. Dunque, con lo sco- re/é va a massa, l'altro al catodo dell'SCR, il cui
Inserite il tagliando in una busta e spedite a: po di semplificare uno dei tanti problemi della anodo riceve i + 12 V della batteria attraverso un
viabilità stradale, vi scrivo per chiedervi se esiste pulsante normalmente chiuso. Il transistor TRl
ELETTRONICA PRATICA un dispositivo elettronico, fra i molti da voi pub-
blicati in passato o in fase di prossima presenta-
deve essere montato in modo da rimanere investi-
to dalle luci dell'auto che incrocia e soltanto da
- Rubrica « Vendite - Acquisti - Permute > zione, che possa effettuare, automaticamente, il queste, per provocare la commutazione. Lei poi,
Via Zuretti, 52 - MILANO. passaggio, da un tipo di illuminazione ad un'al- con calma, agirà sul pulsante, per ripristinare le
tra, nelle occasioni da me ricordate, vale a dire al- iniziali condizioni di illuminazione. Per l'SCR
l'imbocco di una curva, quando sopraggiunge utilizzi un modello da 30 A.
246
247
+ 36V
PROVE SUL PREA MPLIFICATORE con il quale lei dovrà ritrovare, in uscita, l'onda
quadra del generatore. •
Il mio preamplificatore per cartucce magnetiche
fonografiche funziona con la curva di risposta in
frequenza tipo RIAA. Ora, su questo circuito,
vorrei effettuare delle prove di controllo con se-
gnali impulsivi, come quelli reali della musica,
dato che con i segnali sinusoidali normali dei di-
schi non rilevo alcuna anomalìa, mentre durante
Condensatori
C1
C2 =
= 1F (non elettrolitico)
33 F - 36 VI (elettrolitico)
C3 = 22.000 pF
C4 = 220.000 pF
4
R3
• c7

l'ascolto di brani musicali ho l'impressione che le C5 = 1.330 pF


C6 = 5.600 pF
emissioni sonore siano un po' "colorite". C7 = 10F- 45 VI (elettrolitico)
MALINVERNO UMBERTO
Novara
Resistenze
Quanto lei afferma può effettivamente verificar- R1 = 330 ohm
si. Un equalizzatore RIAA, infatti, pur funzio- R2 = 25.000 ohm (trimmer)
R5
nando correttamente con segnali sinusoidali, in R3 = 3,3 megaohm
massa
presenza di segnali impulsivi, può dar luogo a di- R4 = 330.000 ohm
storsioni e ad inserimento di armoniche sul suono R5 = 604 ohm
originale. Ma per condurre le prove richiesteci, R6 = 604.000 ohm
R7 = 56.200 ohm
non basta disporre di un generatore d'onde qua-
dre, perché si deve interporre, fra questo e il
preamplificatore, un equalizzatore a curva inver- Varie
sa RJAA (speculare). Che è quello qui riportato e IC1 = LM 387
MANUALE DEL PRINCIPIANTE ELETTRONICO
L'opera è il frutto dell'esperienza pluridecenna-
le della redazione e dei collaboratori di questo
periodico. E vuol essere un autentico ferro del
mestiere da tenere sempre a portata di mano,
una sorgente amica di notizie e informazioni,
una guida sicura sul banco di lavoro del dilet-
VECCHI INTEGRATI tante.
Il TAA 293 è uno dei primi esempi di integrati li- Il volumetto è di facile e rapida consultazione
Da molto tempo mi trovo in possesso di alcuni in- neari, contenenti tre transistor, come può osser- per principianti, dilettanti e professionisti. Ad
tegrati, mai utilizzati e quindi in perfetta efficien- vare nello schema qui riprodotto e che lei potrà esso si ricorre quando si voglia confrontare la
esattezza di un dato, la precisione di una for-
za, di tipo TAA 293, che non so come impiegare, utilizzare come dei normali transistor di tipo NPN mula o le caratteristiche di un componente. E
perché non conosco la zoccolatura. per circuiti interessati da segnali di bassa frequen- rappresenta pure un libro di testo per i nuovi
DI LEO LUCANGELO a, con tensioni fino a 6 V e potenze massime di appassionati di elettronica, che poco o nulla
Palermo qualche milliwatt. sanno di questa disciplina e non vogliono ulte-
riormente rinviare il piacere di realizzare i proget-
ti descritti in ogni fascicolo di Elettronica Pra-
tica.
Tra i molti argomenti trattati si possono men-
zionare:
Il simbolismo elettrico - L'energia elettrica- La
tensione e la corrente- La potenza- Le unità

L. 8.500 di misura- I condensatori- I resistori - I diodi


- I transistor - Pratica di laboratorio.
Viene inoltre esposta un'ampia analisi dei prin-
cipali componenti elettronici, con l'arricchimento
Edito in formato tascabile, a cura della di moltissimi suggerimenti pratici che, al dllet-
Redazione di Elettronica Pratica, è com- tante. consentiranno di raggiungere il successo
posto di 128 pagine riccamente illustrate fin dalle prime fasi sperimentali.
8 3 a due colori,

Richiedeteci oggi stesso il MANUALE DEL PRINCIPIANTE ELETTRONICO Inviando anticipatamente


7AA 293 l'importo di L, 8.500 s mezzo vaglla, assegno oc.e.p. n, 916205, Indirizzando a: Elettronica Pratica
LATO PIEDINI 20125 MIlano - Vla Zuretti, 52.
2

248 249
CONVERTITORE PER 1160 M. latore e da miscelatore. La bobina Li è composta
da 100 spire di filo di rame smaltato del diametro UN SEGNALE DI POTENZA labile sia in frequenza sia in rapporto vuoto/pie-
Con il mio ricevitore, adatto per l'ascolto delle di 0,3 mm avvolte su un supporto di diametro 1 no, allo scopo di scegliere gli impulsi che meglio
gamme amatoriali, vorrei ricevere anche la nuova cm. La presa d'antenna va ricavata alla 15° spira Ho bisogno di un potente segnale di bassa fre- realizzano i movimenti da lei desiderati. L'ali-
banda di 1,830 + 1,850 MHz. Come posso fare? contata dal lato massa. L'avvolgimento L2 è quenza, per pilotare un piccolo vibratore che mo- mentatore dovrà poter erogare almeno 3 A e l'in-
composto da 16 spire dello stesso tipo di filo, av- vimenta gli oggetti di un plastico di mia realizza- tegrato /Cl dovrà essere montato su un grosso
DONELLI LUIGI zione.
Reggio Emilia volte sopra Li in posizione centrale. Il supporto dissipatore di alluminio alettato. Qualora le ser-
deve essere provvisto di nucleo di ferrite. Il com- LEPRI BRUNO vissero impulsi di doppia polarità, dato che il cir-
pensatore Cl ed il nucleo di Li vanno regolati, Napoli cuito produce soltanto impulsi positivi, dovrà
Deve accoppiare, al suo vecchio ricevitore, que- una volta per sempre, effettuando la sintonia sul collegare, in serie con il carico, un condensatore
sto convertitore di frequenza, che è molto stabile ricevitore, utilizzando la banda degli 80 m. Il A lei serve questo circuito di oscillatore in grado elettrolitico da 4. 700 F - 25 VI, con il terminale
e consente la ricezione dei segnali a banda strettis- trimmer RI deve essere regolato in modo da otte- di erogare più di 2 A a 12 V. Il dispositivo è rego- positivo rivolto verso il piedino 4 dell'integrato.
sima, come sono quelli dei moderni trasmettitori. nere un segnale forte in uscita con la minima di-
Il transistor TRJ funge simultaneamente da oscil- storsione.

D1
.....
9 5"r p r, r-, .------, +

J LJ L__J L__J LJ L
02 zR3

z • #.
R7

i S7

l44 4 l
+y • :
4
•g
XTAL C3
C% 9V
R7
e
4%- Cl TJ
75 V
R5 R6 @
=MM

ANI~
R3
e

~l'RX T R4
~req
lle> ì(U

Condensatori Resistenze Condensatori R5 = 1.500 ohm


C1= .200 pF (compensatore) R1 = 500.000 ohm (trimmer) C1 = 100 pF 1F R6 = 100.000 ohm (trimmer)
C2 = 10.000 pF R2 = 100.000 ohm C2 = 100.000 pF R7 = 1ohm -2 W
C3 = 10.000 pF R3 = 47.000 ohm C3 = 1.000 F - 24 VI (elettrolitico) R8 = 6.800 ohm
C4 = 100.000 pF
Varie Resistenze Varie
TR1 = BC109 R1 = 2.200 ohm IC1 = L 165
XTAL = quarzo (2 MH2) R2 = 2.200 ohm D1 = 1N4004
J1 = imp. RF (2 mH) R3 = 1 megaohm (trimmer) D2 = 1N4004
R4 = 6.800 ohm S1 = i nterrutt.

250
251
SINTONIZZA TORE PER ONDE MEDIE

Trovandomi in possesso di un piccolo amplifica-


tore BF con alimentazione a 9 V, vorrei collegare, Condensatori
A)

all'entrata di questo, un sintonizzatore, per tra-


C1 = 10+200 pF (variabile)
sformare il tutto in un ricevitore per onde medie. C2 = 470 pF
BRANCA GIOVANNI C3 = 10.000 pF FET
Torino
-- T, T,
3
C4 = 1F (non elettrolitico)
C5 = 100.000 pF LI Il Il Il
Realizzi questo circuito in grado di offrire un'ot- C6 = 10 µF - 16 VI (elettrolitico)
tima selettività dei segnali radio. La sua uscita va RI
c4
ovviamente collegata con l'entrata dell'amplifica- Resistenze

'E•
tore BF. La bobina LI è di tipo commerciale, di
recupero o acquistata sotto la denominazione di R1 = 220.000 ohm
R2 = 1.200 ohm Il i

1
antenna di ferrite per ricevitori a sole onde medie.
La presa intermedia è quella che normalmente ri-
mane collegata con la base del transistor di con-
versione, ma che in questo caso va applicata alla
R3

Varie
= 470 ohm
7 massa

discesa d'antenna. FET = 2N3819 T

VARIATORE DI LUMINOSITÀ senza spreco di energia elettrica. Regolando il


tempo di conduzione, rispetto a quello di spegni-
Raccolta PRIMI PASSI - L. 14.000 Vorrei realizzare un dispositivo variatore di lumi-
nosità servendomi di uno dei miei VMOS, di tipo
mento, per mezzo di R3, si varia il valore medio
della corrente che attraversa la lampada LP e, ov-
VN66AF, che voi non avete mai trattato sul vo- viamente, la sua luminosità. Colleghi a massa le
Nove fascicoli arretrati di maggiore rilevanza didattica per il principiante elettro- stro periodico. sezioni inutilizzate di ICI.
nico. CORBELLINI BRUNO
Asti
Le copie sono state attentamente selezionate fra quelle in cui la rubrica « PRIMI C1 = 1.000 pF
PASSI» ha riscosso i-I massimo successo editoriale con i seguenti argomenti: I VMOS sono transistor ad effetto di campo, di R1 = 680.000 ohm
potenza, a struttura verticale (Vertical Metal Oxi- R2 = 100.000 ohm
R3 = 250.000 ohm (pot. a variaz. Iin.)
de Semiconductor), capaci di controllare correnti
1° • Il tester di notevole intensità tramite una tensione di co-
IC1 = 4011B
VM = VN66 A F
2° • Il voltmetro mando. Utilizzando un oscillatore a CMOS, è LP =12V-40 W max
possibile controllare il VMOS come interruttore, D1-D2 = 1N914
3° - L'amperometro
4° - Il capacimetro
5° • Il provagiunzioni
6° • Tutta la radio
SI
7° • Supereterodina

8° • Alimentatori
9° • Protezioni elettriche
ovcc
12

Ogni richiesta della RACCOLTA PRIMI PASSI deve essere fatta inviando anticipatamente l'im-
e
poro di L. 14.000 (nel prezzo sono comprese le spese di spedizione) a mezzo vaglia, assegno
o conio corrente postale N, 916205 e indirizzando s: ELETTRONICA PRATICA - 20125 MILANO -
Via Zurettu, 52.

252 253
..,
fil 111 RICEVITORE A REAZIONE PER ONDE MEDIE
É un ricevitore did attic o che è carattera to da una otevole sensibilnàe selettiv ità
adano.a ricevere le emissioni radiofoniche trasmesse nella gamma delle ONDE
MED IE (500 + 1500 KH z) qu indi mo dulate in ampìeua . Il dispo,itivo è completo
di amplificatore di bassa frequenza e quindi [ascolto può avvenire in altoparlante
marzo
con impedenza di 8 Ohm. non fornito nel KIT. Il ricev itore è inoltre completo di
condensatore variabile per la sintonia, potenzio metro pe, controllo rnzione e
po1eru.iomeiro per controllo volume. Per [alim entazione è sufficiente una normale
batteria a 9 V per radi@fine.
4 uso

R 1# TERMOSTATO ELE TT RONICO


Ogni v_o tta che la tem peratura rivelata da un apposito slf\S'O re (NTC preserrte ne.Ila
confelÌDllfl ) supera il valore impo stato scatta un relè i wi contatti possono
sopportare correnti hno a lO A. Ouanclo la temperatura to,na al di sono del valore
impostatoilrt~sidiseccita.Lagamm adi11mpe ra!urativel11adallaso nda in cui il
dispositivo può operare va da circa O' Ca circa 135 C Per alimen tazione è
EFFETTI LUMINOSI ACCESSORI PER AUTO
Luci psichedeliche 2 ve 750/canale g
previs ta una tensione continua comp resa Ira 9 e 24 V per cui il suo impiego [oltre a
queOoinnormali ambienli)pu òesserirestesoadautoi;11tureoaU1ocarrisenzadcwe,
#
s Il
Luci psichedeliche 3 vie 1500W /canale
Luci rotanti sequenzialì 1 O vie 800W/canale
s
Lampeggiatore regolabile 5- 12v
Variatore dì luce per auto
L
L
130o
17000
appor1artalcunamodificacirwi1al1. lffl Accensione automatica luci posizione auto L 11.!!00
n5 8 Strobo intermittenza regolabile 1118 Auto Blinker - lampeggiatore di emergenza

itselettronici
t 2s io L 2100o
tS 113
114
111
Semaforo elettronico
Luci sequenz. elastiche 6 vie 400W /canale
Luci stroboscopiche
llfl
Hs
1'1,'l 95
Contagiri per auto (a diodi LED)
Temporizzatore per tergicristallo
Awisatore acustico luci posizione per auto
L
L
l81i00
19000
S 190 ALIMENTA TORE STA BILIZZATO 12V(reg.10 + 15V)5A RS 135 Luci psichedeliche 3 vie 1 OOOW L. 10000
Il 172 Luci psi.chedeliche microfoniche 1000 W ns 103 Electronc test multi-funzioni per auto t 36000
È un onimo alime ntatore con tensione di uscita regolabile ta IO e 15 V Ìl1 grado di 113 11)4 Riduttore di tensione per auto t 12000
e,ogare una corrente di 5 A. Dispon e di ~mitato,e 8Ulomatic-o di corrente ctie RB8 107 lndìcatore eff. batteria e generatore per auto L 111.000
provvede anche a protegg erlo contro i cono circuiti e, grazi ad un accurato progetto ns 1z2 Controlla batteria e generatore auto a display I. t9000

(@LELc
e all"impiego di parlicolari c-omponen1i. la tensione di uscila i! perfettamente IIIJ 137 Temporizzatore per luci di cortesia auto L 14000
stabilizza ta e pratitamente esente da RIPPL E. Per il suo corretto tunrionamento APP. RICEVENTI-TRASMITTENTI E ACCESSORI ms t5I Commutatore a sfioramento per auto L 1550o
Lineare 1 W per microtrasmett1tore 14.000
occorre applicare all"ingresso un trasformatore che fornisca una Tensione di circa
Ricevitore AM didattico ns 162 Antifurto per auto L 3100G

tF 11E3%
16-;- 17 V ed in grado di ergere una corrente di alm eno S A. te eccnionali
M icroricevitore FM 115 lU Luci psichedeliche per auto con microfono L 43.000
caratIBristiche di questo alimentatore lo rendono adatto ai più svariati usi.
t ... QQJ) Prova quarzi IMI 18!1 Indicatore di assenza acqua per tergicristallo l 11500
L i5i5ò
- - -- Avvisatore automatico per luci di posizione auto
Trasmettitore FM 2W '"' 1.92 t. 29000
Trasmettitore FM radiospia
H$ 1 ff SCACCIATO PI A ULT RA SUONI RS 111 AM PLIFICATORE STE REO Hl· FI 6 + 6 W
Mini ricevitore AM supereterodina
Radiomicrofono FM
tL
Amplificatore Banda 4 - 5 UHF TEMPORIZZATORI
È un generatore di uhrasuoni a lrequenza variabile le cui onde emesse e ano un
for1e shock al cervello dei topi determinando il loro allontanamento. È dotato di
regolarione per la velocità di variazione della trequema degli ULTRA SUONI e di un
1a##r%
alimentazione deve essete di I2 Vc stabilizzata. L'assorbimento a riposo à d circa
85 mA mentre alla massima potenza è di poco superiore a 1 A. Le caralltrisdche
Microtrasmettitore A M.
Mini ncevitore FM supereterodina
t
L :17000
Temp. autoahmentato regolabtle 18 sec. 60 min.
Temporizzatore regplabile 1 + 100 sec. t 2450o
46000
pulsante TlST pe, conirollare il corretto h.m zio namento di tutto il sis1ema. Al nostro 1ecnicharileri1ead ognica naltsono: Preampbficatore d'antenna universale L 11 000 Avvisatore acustico temponzzato L 20 600
disposilivo occoHe collegare un TWE ETE R PIEZOEL ETT RICO in grado di riproW1rt Alimen1aliorre 12 Vu lmpedtnz.a Uscita 4 OHM Trasmettitore FM 90 - 1 50 M Hz 0,5W L 23 Temporizzatore per luce sca;le L 20000
frequenza fino a circa 40 KHz e che abbia una tensione nominale continua di Potenza Uscita 6W lmpeden1a Ingresso 22 KOHM Vox per apparati Rice Trasmittenti L 29
ingresso di almeno 20 V RSM. Mollo adauo è il TW EETER MOTO ROLA
Distorsione a Max Potenza 05% Risposta in Ricevitore per Radiocomando a DUE canah t 59
Max Segnale Ingresso 200 mV p Frequenza 30H ± 10 KH r Trasmettitore pe.r Radiocomando a DU,E canali
KSN 1025A. La 1ens1one di alimen1alione deva essere di 12 Vcc stabilim lE! ~ a Nel KIT è ccmpreso il doppio potenziometro a romando coassiale per il con te d L 30000
massimo assorbimento t di circa 300 mA . I lii, VH Trasmettitore di BIP BIP L 18000
volume. LJ2'01UI
Trasmettitore Audìo TV l 13 50, ANTIFURTI ACCESSORI E AUTOMATISMI
Ricevi.tare a reazione per Onde Medie Antifurto professionale 4l!!i00
260 Serratura a combinazione elettronk:a L 38 000
Il$ Ul7 DISTORSORE FUZZ PER CHITARRA as ISl AVVI SATORE AUTO MATICO PER LU CI DI POSIZIONE AUTO Dispositivo per la registr. telefonica automatica L 386 50o
È un mo demo distorsore circuito integrato elle crea f1ffeno FUU dosandoil Pc6 essere inslallato indifferentemente su autovetture o autocarri gratis ad un
Chiave elettronica t 23000
Antifurto universale (casa e auto) L 41 ODO
Segnalediingrusogc nua toda un athitar1 aele1trica.lldispos ilivoàdo 1111odi un par1icolare s1abilizz.ato,editensione che gli permette di funziooarecoo tensione di EFFETTI SONORI Ricevitore per barriera a raggi infrarossi L 36000
dew1atore a OOe pulsanli tramiIB i qua li è possibile inseri,e la dis1orsione o 12 o 24 V senza appor1are alcuna mod ifica. Ouando !"intensità luminosa esterna Sirena elettronica 30W L Trasmettitore per barriera a raggi infrarossi L 15000
riptistinareil collegam ento diretto.Per fali~ tazioneè sufficiente una batteria da scendealdi sottocf1uncertovalorerautis1avieneaY11isatodaunsuono atiJ1_01 Distorsore per chitarra
9 V per radioline grazie al mo desto assorbime nto dtl dispositivo (meno di 15 rnA ). periodicamente inierrotto eme sso da un BUZZ ER e con1emporaneamen1e Sirena programmabile - osciUofono Automatismo per riempimento vasche L 1500D
dalraccensione intermitten\e di un diodo LEO. Appena le luci d1 posizione vengo no Generatore di note musicali programmabile Sincronizzatore per proiettori DIA L 42000
accese ogni segnalalione cessa. La sua installazione è sempbcinima. baua infaui Truccavoce elettronico Trasmettitore ad ultras-uoni 18000
tffelluare il collegamemo di sollanto 3 lili.11 KIT il completo di sensore di luce e Campana elettronica Ricevitore ad ultrasuoni 26.000
buue ,. l.2!!l1UI Sirena elettronica bitonale Rivelatore di movimento ad ultrasuoni L 52000
Sirena italiana Dispositivo autom. per lampada di emergenza 19000
Cinguettio elettronico Autoscatto programmabile per Cine - Fotografia 7 000
Tremolo elettronico
Distorsore FUZZ per chitarra

ACCESSORI VARI 01 UTILIZZO


Variatore di luce (carico max 1500W) L 11 s0o
APP. BF AMPLIACATORI E ACCESSORI 9 Scaccia zanzare elettronico L 160o
Filtro cross-over 3 ve 50W L 01 Variatore di velocità per trapani 15.00W L 1/400
Ampli!Jcatore B F 2W l 70 Giardiniere elettronico L
ns
HS ::..% L
L
Interruttore crepuscolare
Regolatore di vel. per motori a spazzole
L
L
235
16000
RS
S
ns
:%%2:2.2..2°
Amplificatore BF 40W
orso«o L
i.
Relè fonico
Rivelatore di prossimité e contatto
L
L
27000
zaooo
L Esposimetro per camera oscura L 35500
flS Indicatore livello uscita a 16 LED L Contapezzi digitale a 3 cifre
Rs Amplificatore stereo 1 0+-1 OW L 47,0oO
L Prova riflessi elettronico L 56.000
PIS Metronomo elettronico L Modulo per Display gigante segnapunti
RS Preamplificatore HI-FI L 48500
I
ns Preamplificatore stereo equalizzato A.I.A.A. L
Generatore di rumore bianco (relax elettronico) t 23000
RS Vu-meter a 8 LED Rivelatore dì metalli L 22000
l Interruttore a sfioramento'220V 350W
R$ Booster per autoradio 20W L L 23.500
HS Booster stereo per autoradio 20+20W l Lampeggiatore d soccorso con lampada allo Xeno L 66.000
$ becoder FM stereo L Varìatore di luce automatico 220V 1000-W t. 27000
s Interfonico L Rìvelatore ci strada ghiacciata per auto e autoc. L. 21000
S Interfono per moto L RS Orologio digitale L lii QOO
RS Protezione elettronica per casse acustiche L Rs Variatore di luce a bassa isteresi L 140o
R Amplificatore B F 5W L 88 Lampegg. per lampade ad incandescenza 1500 W L 15000
R8 Equalizzatore parametrico L ns Amplificatore telefonico per ascolto e registr. L ::!illlOO
JIS Amplificatore B.F. 20W 2 vie L R!S Allarme per frigorifero L.. 2311()(1
RS Mixer Stereo 4 ingressi L ns Contatore digitale modulare a due cifre L 2400<l
RS Preamplificatore per chitarra L RS lontzzatore per ambienti L 39000
Ali Amplificatore B F 1 W L nS Scacciatopi a ultrasuoni L 38000
fi!8 Modulo per indicatore di livello audio Gigante L nS Termostato elettronico l 2!1lll>ll
ns Effetto presenza stereo L
119 Interfono 2 W L
RS Amplificatore stereo 1 + 1 W
11S Amplificatore Stare.o HI-FI 6 + 6 W
STRUMENTI E ACCESSORI PER HOBBISTI
RS 35 Prova transistor e dmdi I. 20$00
R8 Generatore di barre TV miniaturizzato t 1500o
118 '126 Prova transistor (test dinamico) L 20000
ALIMENTATORI RIDUTTORI E INVERTER RS 1 Generatore di onde quadre 1 Hz -:- 100 KHz L. 34000
RS 5 Aliment2tore stabilizzato per amphf1catori B F L 30000 11S 167 Indicatore di impedenza altoparlanti
IIS Riduttore di tensione stabilizzato 24/ 12V 2A L nooo
11 L 14500
s 31 Alimentatore stabilizzato 12-V 2A L 18000
s 75 Carica batterie automatico L 2B OllO
RS 86 Alimentatore st.abilizzato 12V 1 A L 160o
11S 96 Alimentatore duale regol. + - 5 -:- 12V 5'.)0mA L 26000 GIOCHI ELETTRONICI
R9 116 Alimentatore stabilizzato variabile 1 + 25V 2A L ,'16000 6o Gadget elettromco I- 180C10
RS 131 Alimentatore stabilizzato 12V (reg. 1 Oe-15V 1 OA L 59500 79 Totocalcio ele'ttronico 17500
RS 138 Carica batterie Ni-Cd corrente costante regolabile L 36000 88 Roul.ette elettronica e 1 O LEO 27 000
Rs 1&0 Alimentatore stabilizzato Universale 1 A L 30000 110 Slot machine ele-ttronica L 36000
s 154 lnverter 12V - 220V 50 Hz 40W L 26 000 111 Gioco dell"Oca elettronico L lii ooo
RS 198 Carica batterie al Ni - Cd da batteria auto L 27500 ldJ Indicatore di vincit8 L 29 000
AS 90 Alimentatore stabilizzato 12 V (reg. 1 O - 15 V) 5 A l, 44000 I Unità aggiuntiva per RS 14 7 L. 13500
offerta speciale! __ STRUM TI DI MISURA
NUOVO PACCO DEL PRINCIPIA_ E MULTIMETRO DIGITALE
MOD. TS 280 D - L. 132.000
Una collezione di dieci fascicoli arretrati accuratamente selezionati fra quelli che hanno
riscosso il maggior successo nel tempo passato.
CARATTERISTICHE GENERALI
7 Campi di misura - 31 portate - Visualizzatore cristallo liquido
a 3½ cifre altezza mm 12,5 montato su elastomeri - Integrati
montati su zoccoli professionali - Batteria 9 V - Autonomia
1000 ore per il tipo zinco carbone, 2000 ore per la batteria
alcalina - Indicatore automatico di batteria scarica quando
rimane una autonomia inferiore al 10%- Fusibile di protezione
- Bassa portata ohm metrica (20 Q) - 1 O A misura diretta in D.C.
e A.C.- Cicalino per la misura della continuità e prova diodi -
ATTENUA TORE Boccole antinfortunistiche - Dimensione mm 170x87 x42 -
CON Peso Kg 0,343
MOSfET

t
.
. :
PORTATE

t ,, -
11·

•ROICA
VOLT o.e
VOLT A.C.
OHM
200 mv- 2 V - 20 V - 200 V- 1000 V
200 mv - 2 V - 20 V - 200 V- 750 V
20 2-200 0-2 KO- 20KO - 200 KO - 2 MQ

mBOl!A
re"lgy
"%" 77
a@orePg
-~-:1:;,:•r.,:,l'l'Jf!I
AMP. D. C.

AMP. A.C.
- 20 MO
200 A- 2 mA- 20 mA - 200 mA - 2000 mA
- 10A
200 A - 2 mA - 20 mA - 200 mA - 2000 mA
• E - 10 A
E± "' CONDENSATORI
VARIABILI
E COMPENSATORI
INDICATORE
., UllUD
CAN CM0$ ACCESSORI
libretto istruzione con schema elettrico e distinta dei compo-
nenti - Puntali antinfortunistici - Coccodrilli isolati da avvitare
sui puntali.

IL CARDIOMONITOR
PER TV
GENERATORE DI BARRE

INIETTORE DI SEGNALI
L. 12.000 Strumento adatto per localizzare velocemente i guasti nei radioricevitori, amplificatori, audioriproduttori, autoradio, televisori.

Per agevolare l'opera di chi, per la prima volta è impegnato nella ricerca degli elementi didattici MOD. RADIO - L. 21.950 MOD. TV - L. 26.300
introduttivi di questa affascinante disciplina che è l'elettronica del tempo libero, abbiamo ap- CARATTERISTICHE TECNICHE
CARATTERISTICHE TECNICHE
Frequenza 1 Kc
prontato un insieme di riviste che, acquistate separatamente verrebbero a costare L. 3.500 cia- Armoniche fino a 50Mc
Frequenza 250 Kc
Armoniche fino a
scuna, ma che in un blocco unico, anziché L. 35.000, si possono avere per sole L. 12.000. Uscita 10,5 V eff. Uscita
500 Mc
30 Vpp. 5 V eff.
Dimensioni 12x160 mm 15 V pp.
Peso Dimensioni 12x160 mm
40 grs. Peso
Tensione massima applic. al puntale 500 V 40 grs.
Corrente della batteria Tensione massima applic. al puntale 500 V
2 mA Corrente della batteria 50mA
Richiedeteci oggi stessoIL PACCO DEL PRINCIPIANTE Inviando anticipatamente l'importo di L,
12.000 a mezzo vaglia postale, assegno o cc.p. n, 916205, indirizzando a: Elettronica Pratica -
20125 MILANO - Via zurettl, 52
Gli strumenti pubblicizzati in questa pagina possono essere richiesti inviando anticipatamente
l'importo, nel quale sono già comprese le spese di spedizione, tramite vaglia postale, assegno
bancario o conto corrente postale n. 46013207 a: STOCK RADIO - 20124 MILANO - Via P. Castaldi, 20.
MICROSPIA
CARATTERISTICHE:

Tipo di emissione : FM
Gamma di emissione : 95 MHz-+-115 MHz
Alimentazione 9 Vcc-+-13,5 Vcc
Assorbimento 8 mA+24 mA
Potenza d'uscita 7 mW+SO mW
Dimensioni : 5,2cm x8 cm

FM
Funziona bene anche senza antenna- Eccezionale sensibilità - Trasformabile in una emit-
tente di potenza.

IN SCATOLA DI MONTAGGIO L. 21.000


la portata, in relazione con le con-
dizioni ambientali e l'uso o meno
de'l'antenna, varia fra le poche
centinaia di metri ed una decina
di chifometrL
--
Cc
=Do
La grande sensibilità e la predi-
sposizione èi-rcuitale all'accoppia-
mento cor un amplificatore di po-
tenza, qualificano il progetto di que-
sta microspia, approntata in scato- f
la di montaggio e destinata a riscuo-
tere i maggior'Ì successi, soprattut-
to per le innumerevoli applicazioni
,pratiche attuabili da ogni princi-
pìante.
- '
rea.une±r e.su eresse
DI ELETTRONICA - RADIO - OM • 27 MHz
PRATICA
A&
PERIODICO MENSILE - SPED. IN ABB. POST. GR. 3° /70 - ANNO XVI - N. 5 - MAGGIO 1987 L 3 OOO
ED. ELETTRONICA PRATICA - VIA ZURETTI, 52 - 20125 MILANO · ·

RICUPERO PRERISCALDAMENTO
VECCHIE DELLA CANDELA
BATTERIE DEI MOTORI
DI AEROMODELLI

Al PESCATORI
ELETTRONICI

UN"ESCA FONICA
STRUMENTI DI MISURA __
TESTER ANALOGICO
MOD. TS 270 - L. 28.500
CARATTERISTICHE GENERALI
5 Campi di misura - 16 portate
Sensibilità 2.000 Q/V D.C. - A.C.
Dimensioni mm 30 x 60 x 90
Peso Kg 0,13
Pila 1elemento da 1,5 V

PORTATE
VOLT D.C 10 V - 50 V - 250 V - 500 V
VOLT A.C. 10 V - 50 V - 250 V - 500 V
AMP. D.C. 0,5 mA - 50 mA - 250 mA
OHM 0- 1KO
dB -20 dB + 56 dB

ACCESSORI
Libretto istruzione con schema elettrico - Puntali.

TESTER ANALOGICO
MOD. TS 260 - L. 54.000
CARATTERISTICHE GENERALI
7 Campi di misura- 31 portate
Sensibilità 20.000 Q/V D.C.- 4.000 O/V A.C.
Dimensioni mm 103 x 103x 38
Peso Kg 0,250
Scala mm 95
Pile 2 elemenÌi da 1,5 V
2 Fusibili
Spinotti speciali contro le errate inserzioni

PORTATE
VOLT D.C 100 m V-0,5 V-2V-5V-20 V - 50 V- 100
v- 200 V- 1000 V
VOLT A.C. 2,5 V-10V-25 V- 100 V- 250 V- 500 V-
1000 V
OHM x1-2x10-2x100-2 x 1000
AMP. D.C. 50 A- 500 A-5 mA- 50 mA-0,5 A-5 A
AMP. A.C. 250 A- 1,5 mA- 15 mA- 150 mA- 1,5 A-
10 A
CAPACITÀ = 0- 50 F-0 500 F (con batteria interna)
dB 22 dB- 30 dB-42 dB- 50 dB- 56 dB- 62 dB

ACCESSORI
Libretto istruzione con schema elettrico e parti accessorie -
Puntali

Gli strumenti pubblicizzati in questa pagina possono essere richiesti inviando anticipatamente
l'importo, nel quale sono già comprese le spese di spedizione, tramite vaglia postale, assegno
bancario o conto corrente postale n. 46013207 a: STOCK RADIO - 20124 MILANO- Via P. Castaldi, 20.
Ci sono almeno sei fondamentali motivi per sottoscrivere
un nuovo abbonamento o per rinnovare quello già scaduto

Per non perdere alcun fascico- Per affermare preferenza e fi-


lo dell'annata in corso. ducia al periodico.

Per ricevere comodamente e Per contribuire al miglioramen-


sicuramente a casa la rivista. to delle qualità editoriali.

Per risparmiare sul prezzo di Per ricevere il meritato premio


copertina. descritto alla pagina seguente.

ABBONATEVI
PER
ESSERE PREMIATI

CANONI D'ABBONAMENTO
PER L'ITALIA L. 31.000
PER L'ESTERO L. 41 .000

Per effettuare un nuovo abbonamento, o per rinnovare


MODALITÀ quello scaduto, occorre inviare il canone tramite vaglia
postale, assegno bancario o circolare, oppure a mezzo
D'ABBONA- conto corrente postale N. 916205 intestati e indirizzati
a: ELETTRONICA PRATICA - 20125 MILANO - Via Zu-
MENTO retti, 52. I versamenti possono effettuarsi anche presso
la nostra sede.
Ecco quanto viene spedito ai lettori che intendono
SOTTOSCRIVERE UN NUOVO ABBONAMENTO
e a coloro che provvedono a
RINNOVARE L'ABBONAMENTO SCADUTO

IL PREMIO
E. ....,.-
t

consiste nell'insieme
di cinque utili
elementi:

UNA penna per circuiti stampati.

TREpiastre di bachelite, ramate su una delle due facce e scelte nelle


tre dimensioni più in uso fra quei dilettanti che realizzano da sé i circuiti
stampati.

UNA originale pinza a molla, di materiale isolante ed antistatico,


adatta per lavorare in presenza di tensioni anche elevate, con transi-
stor MOSFET ed integrati CMOS, sufficientemente resistente al calore,
dato che occorrono parecchi secondi prima che il saldatore possa
cominciare ad intaccarla.

PER RICEVERE IL PREMIO


Occorre sottoscrivere un nuovo abbonamento o rinnovare quello scaduto inviando l'impor-
to di L. 31.000 {per l'Italia) o L. 41.000 (per l'estero) a mezzo vaglia postale, assegno
bancario, circolare o conto corrente postale N. 916205, a ELETTRONICA PRATICA -
20125 MILANO - Via Zuretti, 52.
ELETTRONICA"
PRATICA
Via Zuretti, 52 Milano - Tel. 6697945

ANNO 16 - N. 5 • MAGGIO 1987


LA COPERTINA- Presenta il dispositivo di richia-
mo elettronico dei pesci. Con questo, tramite op-
portune ma semplici operazioni, si possono gene-
rare, nell'acqua, quei suoni che di solito suscitano
particolari interessi nella fauna ittica.

editrice
ELETTRONICA PRATICA

direttore responsabile
ZEFFERINO DE SANCTIS
Sommario
disegno tecnico
CORRADO EUGENIO PESCA ELETTRONICA 260
CON ESCA FONICA
stampa LEGALMENTE CONSENTITA
TIMEC
ALBAIRATE • MILANO

Distributore esclusivo per CANDELE PRERISCALDATE 270


l'Italia: E PARTENZE RAPIDE
A.&G. Marco • Via Fortezza n.
27 - 20126 Milano tel. 25261 DEGLI AEROMODELLI
autorizzazione Tribunale Civi-
le di Milano - N. 74 del 29-12-
1972 - pubblicità inferiore al
25%.
LIMITATORE DI DINAMICA 278
PER APPIATTIMENTO
UNA COPIA L. 3.000 DEI LIVELLI AUDIO
ARRETRATO L. 3.500

ABBONAMENTO ANNUO PER LE PAGINE DEL CB 288


L'ITALIA L. 31.000 • ABBONA· RICUPERO BATTERIE
MENTO ANNUO PER L'ESTE-
RO L. 41.000.

DIREZIONE • AMMINISTRA- CORSO PER RADIORIPARATORI 296


ZIONE - PUBBLICITÀ - VIA ZU- UNDICESIMA PUNTATA
RETTI 52 - 20125 MILANO.

Tutti i diritti di proprietà lette-


raria ed artistica sono riser- VENDITE-ACQUISTI-PERMUTE 306
vati a termine di Legge per
tutti i Paesi. I manoscritti, i
disegni, le fotografie, anche LA POSTA DEL LETTORE 311
se non pubblicati, non si re-
stituiscono.
Imitate, nell'acqua,
quei suoni che da sempre
hanno richiamato
l'attenzione dei pesci.

Questo modo di pescare


non viola la legge,
perché si esercita
con un'esca artificiale sonora.

PESCA
ELETTRONICA
Senza violare le norme di legge che proteggono il colo pesce guizzante, stimolatore degli appetiti
patrimonio ittico nazionale, tutti i lettori, appas- della fauna di più grosse dimensioni, fungendo
sionati di pesca, potranno agevolare il loro eserci- quindi da esca di richiamo.
zio ricreativo con questo apparato elettronico, Ovviamente, nel concepire l'originale dispositivo
che si comporta nell'acqua come una sorta di pie- presentato e descritto in questa sede, i nostri tee-

I precisi collaudi e le molte prove pratiche, che i nostri tecnici


hanno condotto in acque dolci e calme, ci consentono di cata-
logare questo dispositivo tra le più indovinate esche artificiali
per la pesca ricreativa e quella sportiva. Ma anche nel mare in
bonaccia, l'apparato dovrebbe ottenere ottimi risultati.

260
nici progettisti hanno prima ascoltato i suggeri- chio d'acqua, oppure da quello conseguente al
menti di alcuni esperti pescatori e poi i consigli procedere a scatti agili ed improvvisi di un pescio-
preziosi di qualche autorevole ittiologo. E sono lino di minime dimensioni. Dunque, a noi spetta-
giunti alla conclusione che tutti concordavano su va il compito di riprodurre elettronicamente quei
un comune concetto: il pesce alla ricerca di cibo, particolari suoni, per richiamare più copiosa la
è attratto sempre dal richiamo del lieve rumore preda attorno all'esca gettata nelle acque calme di
provocato dalla caduta di un insetto sullo spec- un lago, di un fiume dal lento scorrere, di un'in-

I pesci più sensibili al richiamo fonico sono i lucci, le trote, i cavedani


e le anguille.

261
G

262
1 2 3

Fig. 2 • Schema a blocchi del dispositivo generatore di suoni di richiamo per pesci.
Nell'ordine, questi assumono le seguenti denominazioni: 1 =primo oscillatore a
denti di sega ed a frequenza lenta; 2 = generatore di rumore modulato dal primo
blocco; 3= secondo oscillatore a rilassamento per la generazione di impulsi rapidi;
4 = miscelatore dei segnali prodotti dai precedenti blocchi; 5 =
amplificatore au-
dio di piccola potenza.

senatura marina e, soltanto dopo aver apportato favore a molti di coloro che mensilmente ci leggo-
qualche variante tecnica al circuito originale, an- no e per i quali la materia trattata nel presente pe-
che in mare. Ebbene, nell'attuare questo ambi- riodico non è l'unico hobby coltivato. Soprattut-
zioso programma, siamo convinti di aver reso un to perché l'attento collaudo dell'apparecchio ha

-----COMPONENTI-----
Condensatori R8 = 10.000 ohm
C1 = 500.000 pF R9 = 47.000 ohm (trimmer)
C2 = 500.000 pF R10 = 220 ohm
C3 = 500.000 pF R11 = 4.700 ohm
C4 = 500.000 pF R12 = 33.000 ohm
es = 500.000 pF R13 = 220 ohm (trimmer)
C6 = 500.000 pF R14 = 47.000 ohm
C7 = 1.000 pF R15 = 2,2 ohm
es = 100.000 pF
C9 = 200 µF • 16 VI (elettrolitico) Varie
C10 = 220 µF • 16 VI (elettrolitico)
UJT1 = 2N2646
C11 = 100.000 pF
UJT2 = 2N2646
TR1 = B109
Resistenze IC1 = LM380
R1 = 470.000 ohm (trimmer) DZ1 = 3,3 V -1W (zener)
R2 = 220.000 ohm D22 = 6,2 V -1W (zener)
R3 = 220 ohm D1 = 1N4007 (diodo al silicio)
RA = 220 ohm S1 = interruttore
R5 = 150 ohm P1 = pulsante
R6 = 1megaohm AP = altoparlante (8 ohm • 5+6 cm)
R7 = 2.200 ohm (trimmer) CUFFIA = 22+ 100 ohm

263
7

UJT2

dimostrato, in pratica, tutta la sua validità duran- mente eccezionali facendo uso di esche vive (lom-
te le seguenti prove: brichi, grilli, cavallette, ecc.). Leggermente infe-
riori, ma sempre superiori alla media, sono stati
Nell'acquario. gli esiti delle battute di pesca con l'impiego di
In un laghetto privato. esche vegetali (granoturco, polenta, pane, frutta,
In un fiume con acque calme. ecc.). In ogni caso la quantità del pescato è sem-
In un torrente di montagna. pre dipesa da una adatta regolazione dei quattro
potenziometri di comando di cui è dotato il cir-
In queste acque i risultati ottenuti sono stati vera- cuito elettronico, la quale richiede una certa abili-

264
Quello di figura 1 presenta l'intero circuito teori-
co del dispositivo, quello di figura 2 è il classico
schema a blocchi, che sintetizza il comportamen-
to dell'apparato, mentre i diagrammi di figura 6
propongono analiticamente l'espressione dei se-
gnali presenti nei vari punti dello schema del mo-
dulo elettronico.
In una prima analisi sommaria, si può dire che il
transistor UJTl oscilla a cadenza bassa, generan-
do un segnale elettrico che va a pilotare, in am-
piezza, il generatore di rumore composto dal dio-
do zener DZ2 e dal transistor TRl. Questo stadio
produce un segnale che imita il guizzare di un pe-
sciolino nell'acqua. Il potenziometro Rl regola la
Fig. 3-Schema costruttivo del modulo elettronico in-
frequenza di questo segnale, mentre R6 ne con-
teramente composto su circuito stampato. La nume- trolla la forza. Si potrebbe anche dire che Rl pi-
razione, riportata sulla destra del disegno, trova pre- lota i guizzi del pesciolino artificiale e che R6 do-
cisa corrispondenza con la stessa numerazione cita- sa l'energia con la quale il "nostro" pesciolino si
ta nello schema teorico di figura 1. Si noti, in prossi- dibatte nell'acqua.
mità degli elementi R9 e C11, la presenza di un ponti-
cello che assicura la continuità elettrica circuitale. Il transistor UJT2 genera una serie di ticchettii,
simulando la caduta di insetti, o più generalmente
esche, sulla superficie dell'acqua. La frequenza di
questi suoni viene controllata dal potenziometro
R7 e l'ampiezza è dosata, nella misura voluta, da
R9.
I segnali citati vengono miscelati sull'ingresso
tà tecnica, raggiungibile soltanto col passare del dell'integrato ICl, che provvede ad amplificarli e
tempo e, naturalmente, con l'esperienza acquisita. ad inviarli a due uscite circuitali, quella rappre-
sentata dall'altoparlante, che deve rimanere im-
merso nella zona d'acqua in cui si intende effet-
DESCRIZIONE DEL CIRCUITO tuare la battuta di pesca, e quella costituita dalla
cuffia, attraverso la quale il pescatore ascolta,
Gli schemi, da noi qui riprodotti e che concorro- analizza e giudica la natura e la qualità dei segnali
no all'interpretazione del funzionamento del pro- diffusi fra i pesci.
getto, sono quelli riportati nelle figure 1-2-6. Il nostro dispositivo, il cui uso deve essere fatto in
postazioni fisse, quindi non durante la navigazio-
ne, prevede due tipi di funzionamento: quello
continuo, dopo aver chiuso l'interruttore Sl e
quello ad intervalli di tempo, premendo di quan-
do in quando il pulsante P 1.

ANALISI CIRCUITALE
Per coloro che volessero approfondire di più l'ar-
gomento fin qui trattato, esporremo ora un'ana-
lisi maggiormente dettagliata del circuito di figu-
ra l, introducendo pure alcune notizie che con-
sentiranno, ai più esperti, di apportare modifiche
e personalizzazioni al progetto originale.
Nello schema di figura 1 sono presenti due circui-
ti oscillatori, il cui funzionamento si basa sullo
stesso principio. Entrambi, infatti, fanno uso di
Fig. 4- Disegno in grandezza reale del circuito stam- un transistor unigiunzione, con il quale realizza-
pato sul quale deve essere composto il modulo elet- no un oscillatore a rilassamento, ossia quel tipo
tronico del dispositivo di richiamo dei pesci.
di oscillatore nel quale un condensatore si carica
più o meno lentamente, fino a raggiungere il livel-
lo d'innesco di un opportuno dispositivo, che ri-
265
SI PI

CIRCUITO
STAMPATO

2PILE ,5V
ALTOP. CUFFIA

Fig. 5 • Piano costruttivo completo dell'apparato destinato a fungere da esca artifi-


ciale per i pesci. Nel contenitore metallico sono inserite anche le due pile piatte di
alimentazione da 4,5 V ciascuna, collegate in serie tra di loro allo scopo di erogare
la tensione di 9 V. Il modulo elettronico deve rimanere distanziato di alcuni millime-
tri dal contenitore, onde evitare falsi contatti o cortocircuiti.

mane innescato fino a che il condensatore non si menzionata, dovranno variare il valore capaciti-
sia quasi completamente scaricato. vo del condensatore di carica (Cl - C2), eventual-
Dispositivi del tipo ora citato possono essere rap- mente servendosi di un commutatore.
presentati da lampadine al neon, scaricatori a Il motivo per cui si è fatto uso di due condensato-
gas, DIAC, SCR, GTO e, come nel nostro caso, ri collegati in parallelo, anziché di uno soltanto,
transistor unigiunzione, sui quali abbiamo fatto tiene conto delle difficoltà di reperimento com-
cadere la scelta, proprio per la loro caratteristica merciale di tali componenti. Ovviamente, dispo-
di stabilità. nendo di un solo condensatore da 1 µF, non elet-
Il primo circuito oscillatore, che fa capo al transi- trolitico, questo sarà da preferirsi ai due (Cl - C2)
stor UJTl, oscilla a frequenza molto bassa. In- da 500.000 pF ciascuno. Ma in questa occasione
fatti, i due condensatori Cl - C2, collegati in pa- si possono pure utilizzare i condensatori al tanta-
rallelo, che debbono subire la carica, hanno un lio, con il terminale positivo rivolto verso la resi-
valore molto elevato, complessivamente quello di stenza R2.
1 F, mentre le due resistenze di carica Rl - R2
possono raggiungere il valore ohmrnico massimo
di 690.000 ohm. Dunque, la costante di tempo PRIMO CIRCUITO OSCILLATORE
raggiunta non risulta inferiore di molto al secondo.
Coloro che volessero alterare, in un senso o nel- Il funzionamento del primo circuito oscillatore è
l'altro, la misura della costante di tempo ora da attribuirsi all'innesco del transistor UJTl, al-
266
lorché CI-C2 raggiungono il valore della tensio- zione del segnale generato da UJT2, che è quello
ne di soglia. Il circuito quindi si spegne, dopo interpretato dal diagramm a 3 di figura 6. Come si
aver scaricato i due condensatori, per avviare poi può notare, questo segnale assomiglia ad un im-
un nuovo ciclo. pulso di notevole ampiezza e di brevissima dura-
La tensione che si stabilisce -sui terminali di C1- ta. Esso si differenzia da quello generato da UJTl
C2 assume la forma del dente di sega (diagramma per il diverso punto di prelievo, che questa volta
1 di figura 6). Questo segnale, opportunamente avviene nella base 1 (bl) del transistor UJT2, la
traslato in livello per mezzo del diodo zener DZl quale è percorsa dalla brevissima ma intensissima
da 3,3 V, polarizza, tramite la resistenza R6, la corrente di scarica del condensatore C4.
base del transistor TRl, il quale amplifica, con lo Il segnale generato da UJT2 può essere regolato
stesso andamento del dente di sega, il segnale in intensità tramite il, potenziometro Rl 3. Succes-
proveniente dal condensatore C3, in modo da ge- sivamente esso viene integrato da R12 e C7, che
nerare un nuovo segnale ad ondate successive eliminano le componenti non comprese nel cam-
( diagramm a 4 in figura 6). po audio.
Il segnale applicato dal condensatore C3 alla base Per smorzare le parti più acute o stridenti del suo-
del transistor TRl prende il nome di 'rumore no, che difficilmente o raramente producono i
bianco" ed è quello generato dal diodo zener pesciolini durante il loro guizz are nell'acqua, oc-
DZ2. Come è noto, infatti, ogni diodo zener, corre aumentare il valore capacitivo del conden-
quando lavora con il suo valore di tensione carat- satore C7, il quale integra, attraverso la resisten-
teristico, vale a dire dopo il ginocchio della curva za Rl l, il segnale interpretato dalla curva 4 di fi-
V-I, per effetto del moto disordinato degli elet- gura 6. Le due resistenze Rl 1 ed R12 fungono pu-
troni e dei "buchi" all'interno del reticolo cristal- re da elementi miscelatori dei due segnali, mentre
lino, genera il rumore bianco, cioè una serie di i condensatori C5 e C6 disaccoppiano le compo-
impulsi elettrici, senza alcuna precisa relazione nenti continue che, qualora non venissero blocca-
tra frequenza ed ampiezza, con uguale densità di te, altererebbero il punto di lavoro dell'integrato
segnale in ogni punto dello spettro di frequenza, ICl.
nel caso specifico in tutta la banda audio, come Possiamo ora concludere dicendo che, per rende-
indicato dal diagramma riportato in 3 di figura 6. re più o meno acuto il suono, si deve intervenire
Abbiamo così interpretato la formazione e la na- sul valore capacitivo del condensatore C7, tenen-
tura del segnale diagramm ato in 4 di figura 6, da do conto che un suo aumento fa divenire il suono
cui si deduce che il processo di amplificazione, più cupo, mentre una diminuzione lo rende più
esercitato dal transistor TRl, subisce dapprima penetrante.
un aumento, corrispondente a quello del guada-
gno di TRl, dovuto all'aumentare della corrente
di base, per poi raggiungere bruscamente l'inter-
dizione. AMPLIFICATORE DI POTENZA
Per il transistor TRl si può far uso di un qualsiasi
componente al silicio, adatto per i piccoli segnali, L'integrato ICI, per il quale si è fatto uso del mo-
ma con elevato coefficiente di amplificazione, co- dello LM380, viene utilizzato nel circuito di figu-
me ad esempio il BC109, il BC108C, il BC107C ra 1 in veste di amplificatore di bassa potenza dei
ed altri ancora. suoni generati dai due oscillatori a rilassamento
Il potenziometro R7, collegato in serie con il col- precedentemente descritti. Il suo impiego richiede
lettore di TRl, consente di dosare a piacere la pochi componenti, essendo l'integrato, in prati-
percentuale di segnale da inviare all'amplificatore ca, autosufficiente. Il condensatore elettrolitico
finale ICI. CIO, collegato in uscita, disaccoppia la tensione
continua, di 4,5 V circa, mentre la rete composta
da C8 ed R15 funge da elemento stabilizzatore in
SECONDO CIRCUITO OSCILLATORE frequenza per ICI.
L'uso di un amplificatore audio di piccola poten-
Il secondo circuito a rilassamento, presente nel za, come quello da noi inserito nel progetto di fi-
progetto di figura 1, è pilotato dal transistor uni- gura l, riduce al minimo il consumo di energia da
giunzione UJT2. Il suo funzionamento è analogo parte dell'intero dispositivo, per la cui _alimenta-
a quello del primo tipo di oscillatore già descritto. zione è sufficiente l'uso di due pile piatte, da 4,5 V
Il condensatore di carica, questa volta, è rappre- ciascuna, collegate in serie tra di loro in modo da
sentato da C4 e la resistenza adibita alla stessa erogare la tensione risultante di 9V.
funzione è composta dal collegamento R8 - R9. II L'assorbimento di corrente del circuito di figura
potenziometro R9 regola la frequenza di ripeti- 1 si aggira intorno ai 30±40 mA.
267
1

3
hl hl l lll ll ll hl l

Fig. 6 • Queste sono le forme d'onda dei segnali generati nei vari punti del circuito
per la pesca elettronica. Segnale generato dall'unigiunzione UJT1 (1); segnale gene-
rato dal diodo zener DZ2 (2); segnale generato dall'unigiunzione UJT2 (3); segnale
miscelato presente sul collettore di TR1 (4); segnale presente all'ingresso dell'inte-
grato (5). Poiché tutti i segnali qui riprodotti possono essere regolati in frequenza e
in ampiezza, tramite gli appositi trimmer, quello riportato in 5 può assumere infinite
espressioni. Spetta quindi al lettore individuare la forma di segnale che, più delle al-
tre, richiama l'attenzione delle prede.

Coloro che volessero disporre di maggiori poten- Sulla basetta del circuito stampato, nella parte
ze audio in uscita dal dispositivo, per esempio per opposta a quella in cui sono presenti le piste di ra-
usi in mare aperto o nei grandi laghi, potranno me del circuito stesso, si applicano tutti i compo-
utilizzare un ulteriore amplificatore di potenza, nenti elettronici nel modo indicato in figura 2, ri-
praticamente di un booster, da collegare diretta- spettando ovviamente le polarità dei diodi zener e
mente all'uscita del circuito di figura 1 e da ali- quelle dei condensatori elettrolitici, e senza com-
mentare con la batteria di bordo del natante adi- mettere errori durante le operazioni di inserimen-
bito alla pesca. to degli elettrodi dei semiconduttori nei rispettivi
fori del circuito. Ma questi inconvenienti dovreb-
bero essere eliminati dalle indicazioni chiaramen-
REALIZZAZIONE te riportate nel piano costruttivo di figura 2, in
corrispondenza dei due transistor unigiunzione
Il montaggio del dispositivo descritto nel testo si UJT1 - UJT2 e di TRl. Anche il preciso orienta-
effettua tenendo sott'occhio i due schemi costrut- mento dell'integrato ICI è stato suggerito dalla
tivi riportati nelle figure 3 e 5. Comunque, la pri- apposizione, sullo schema, del numero 1, in cor-
ma operazione da eseguire consiste nel realizzare rispondenza del piedino 1 del componente, che è
il circuito stampato, il cui disegno in grandezza quello vicino al contrassegno riportato sull'invo-
reale è visibile in figura 4, utilizzando una basetta lucro esterno dell'integrato.
di materiale isolante e di forma rettangolare, di I quattro potenziometri sono rappresentati in
dimensioni leggermente superiori a quelle del di- pratica da altrettanti trimmer muniti di perno di
segno di figura 4. plastica di comando.
268
Fig. 7 • L'altoparlante da 8 ohm , di form a circolare, deve essere in-
serito in un sacchetto di plastica e poi erm eticam ente chiuso m e-
diante silicone. Tra i modelli di altoparlanti reperibili in commercio,
sono da preferirsi quelli impermeabili. In ogni caso, durante le bat-
tute di pesca, conviene sempre tenere a disposizione almeno un
secondo altoparlante di riserva, già confezionato nel modo qui in-
dicato.

Il modulo elettronico, una volta costruito, deve impermeabili ed altri di tipo comune. Ma qualun-
essere introdotto in un contenitore metallico, nel que sia il modello utilizzato, questo dovrà essere
modo indicato in figura 5, mantenendolo distan- inserito in un sacchetto di plastica, ben richiuso
ziato, nella misura ritenuta di maggiore sicurez- tramite silicone, nel modo indicato in figura 7.
za, dal metallo del contenitore e servendosi per Ricordiamo a questo proposito che, presso i ri-
questo scopo, di due appositi distanziali isolati. venditori di articoli sportivi per la nautica, si pos-
Dentro lo stesso contenitore metallico debbono sono trovare in vendita appositi sacchetti assolu-
essere inserite pure le due pile piatte da 4,5 V, co- tamente impermeabili.
me indicato nel disegno di figura 5. I lettori più esperti potranno anche utilizzare tra-
A lavoro ultimato, sulla parte anteriore del conte- sduttori acustici di altro tipo, diverso da quello
nitore appariranno i perni dei quattro trimmer, da noi prescritto, come ad esempio i piezoelettri-
sui quali verranno applicate altrettante manopole ci, che tuttavia richiedono l'impiego di un tra-
di comando, l'interruttore S1 che, come abbiamo sformatore di adattamento e, ovviamente, una
detto, consente il funzionamento continuo del di- certa esperienza da parte dell'operatore per il ne-
spositivo ed il pulsante Pl che permette un uso in- cessario accordo sulla banda di frequenze interes-
termittente dello stesso. sata.
Sulla parte posteriore del contenitore metallico
sono presenti due prese per l'applicazione della
cuffia e dell'altoparlante. La cuffia consente di
ascoltare i segnali emessi dall'altoparlante, di
controllarli ed eventualmente regolarli mediante i
quattro trimmer, l'altoparlante emette i suoni ge-
nerati dall'apparato elettronico dentro la massa
abbonatevi a:
d'acqua nella quale viene immerso. Dunque, il
montaggio dell'altoparlante, la cui impedenza de-
ve essere di 8 ohm e la forma circolare, di diame-
ELETTRONICA
tro 5 + 6 cm, rappresenta l'operazione maggior-
mente critica dell'intera costruzione. PRATICA
In commercio esistono altoparlanti perfettamente

269
ACCESSORIO
PER AEROMODELLI
L'avviamento del piccolo motore a scoppio, ap- In genere, tuttavia, l'inconveniente dipende dalla
plicato a bordo degli aeromodelli, è uno dei pro- scarsa temperatura raggiunta dal filamento della
blemi che maggiormente assillano i modellisti. candela e, quindi, da un valore di intensità di cor-
Perché a volte provoca eccessive perdite di tempo rente inferio_r:e a quello necessario.
o squalifiche da competizioni sportive. Mentre è Nei normali motori a scoppio, per esempio in
sufficiente aggiungere, al corredo tecnico di servi- quelli di tipo automobilistico, nella candela sono
zio, un apparecchio'autocostruito con poca spe- presenti due elettrodi, tra i quali scocca una scin-
sa, per eliminare i nemici della messa in moto tilla, provocata dall'elevata tensione generata da
che, in ordine di importanza sono: una bobina, più precisamente dalla sua extraten-
sione di apertura, che incendia la miscela benzi-
1o - Bassa temperatura ambiente. na-aria. Nei motori per aeromodellismo, invece,
2° - Tensioni e correnti errate. la miscela aria-carburante viene accesa da un pic-
3°- Conduttori inadatti. colo filamento, molto simile a quello di una lam-
4° - Candele difettose. padina, che è contenuto nella candela e che, tra-

I
Se il circuito di preriscaldamento della candela è concepito in
modo tecnicamente preciso, come quello presentato e descrit-
to in queste pagine, il piccolo motore dell'aeromodello deve
partire subito, al primo giro di elica avviato con un dito della
mano, in qualsiasi condizione climatica, anche con temperatu-
re molto rigide.

270
Partenze rapide
e sicure del motore a scoppio.

Riscaldamento ottimale
del filamento della candela.
,,

Controllo preciso delle


grandezze elettriche in gioco.

~
mite il passaggio di una opportuna corrente, si ar- '3::'
rossa, ossia diventa incandescente, ma non lumi-
noso. La temperatura raggiunta dal filamento è
dunque tale da provocare la combustione.
Quando si provvede ad avviare il motore a scop-
pio dell'aeromodello, la candela è ovviamente
fredda, cioè non in grado di accendere il carbu-
rante. Essa, quindi, richiede un intervento preli-
minare, esterno, di preriscaldamento, che si ottie-
ne facendo percorrere il filamento da una corren-
te di elevata intensità, tre o quattro ampère, gene-
rata da una tensione di 2 V circa, ossia da una
bassa tensione.
Una volta avviato il motore dell'aeromodello,
non occorre più alimentare elettricamente la can-
dela del suo motore a scoppio, perché questa
mantiene l'alta temperatura, necessaria a provo-
care le combustioni della miscela, a causa del sus-
seguirsi degli scoppi. Pertanto, le operazioni pra-
tiche da eseguire sono le seguenti. Inizialmente si
collega al motore un dispositivo elettrico di preri-
scaldamento della candela, poi con il dito di una
mano, con un intervento abbastanza energico, si
fa girare l'elica fino a provocare il completo e.
continuo avviamento del motore a scoppio, quin-
di si disinserisce il circuito elettrico esterno del-
l'apparato di riscaldamento e si considera il veli-
volo pronto per il decollo.
Dopo l'esposizione di queste brevi note introdut-
tive, è facile intuire che l'argomento trattato in
questa sede interessa la soluzione dei problemi di
avviamento dei motori installati sugli aeromodel-
li. Più precisamente, verrà qui di seguito presen-
tato e descritto un semplice, ma efficiente dispo-
sitivo di preriscaldamento delle candele, la cui pa-
ternità è di natura elettronica, mentre il suo im-

271
POSIT.

/SOL.
Fig. 1- Le piccole candele, montate nei motori a scop-
pio degli aeromodelli, sono diverse da quelle impiegate
nel settore automobilistico. In queste, infatti, l'energia
MASSA elettrica provvede a preriscaldare un filamento al ni-
chel-cromo o al platino, che incendia il carburante e
che poi rimane incandescente a causa dei successivi
scoppi del motore.

piego si estende a tutto il mondo del modellismo. in figura 2. Una batteria viene collegata, tramite
Naturalmente, anche questo originale progetto, appositi conduttori, alla speciale candela con fila-
rappresenta una doverosa ed immediata risposta mento al nichel-cromo o al platino (figura 1). Eb-
alle molte richieste pervenuteci da parte di lettori bene, noi abbiamo portato il tutto in laboratorio,
aeromodellisti che, proprio in questo periodo del- con lo scopo di analizzare accuratamente ogni
l'anno, intensificano la loro attività. eventuale problema di mancato avviamento del
motore. Prima, tuttavia, abbiamo osservato i va-
ri comportamenti di taluni modellisti e ci siamo
CONTROLLI DI LABORATORIO accorti, ad esempio, che molti misuravano la ten-
sione della pila direttamente sui morsetti di que-
Generalmente, per riscaldare la candela del moto- sta. Spesso senza il carico inserito e non tenendo
re a scoppio dell'aeromodello, si utilizza un di- conto delle perdite di energia provocate dai con-
spositivo il cui circuito è simile a quello riportato duttori.

3- /

cavi collegam. V221,4V

BATT
2,4/

candela

Fig. 2- Esempio teorico di un generico accessorio di preriscaldamento della cande•


la del motore a scoppio per aeromodelli. In questo circuito si dimostra come, a cau-
sa dell'impiego di conduttori non adatti, la tensione sulla candela risulti più bassa
di un volt di quella erogata dalla pila.

272
Ad un nostro primo esame, condotto su un cir- diodo led DL, di color rosso, munito di resistenza
cuito analogo a quello di figura 2, è risultato che, di protezione (Rl), tiene informato il modellista
dopo aver collegata la pila con gli elettrodi della sullo stato elettrico del circuito.
candela, la tensione rilevata sui morsetti della L'integrato I Cl, che è di tipo LM 338, è un mo-
batteria era di 2,4 V, mentre quella misurata sulla dernissimo stabilizzatore di tensione, con corren-
candela era di 1,4 V. Dunque, tra batteria e can- te di 5 A, protetto da eventuali cortocircuiti. Esso
dela si verificava una caduta di tensione di 1 V. permette di variare la tensione in uscita tra i valo-
Un tale inconveniente si doveva ovviamente attri- ri di 1,8 V e 3 V. Il pulsante Pl, in grado di sop-
buire all'impiego di conduttori non adatti allo portare flussi di corrente di 3 A, chiude il circuito
scopo, perché di sezione insufficiente a condurre di accensione del filamento della candela dell'ae-
l'elevata corrente di riscaldamento della candela, romodello per il tempo che l'operatore ritiene ne-
»

necessaria soprattutto quando la temperatura cessar1o.


esterna si abbassa. Dal pulsante Pl e dalla linea di massa partono i
Se si fa riferimento alla potenza trasmessa al fila- due conduttori che conducono la corrente agli
mento della candela e, quindi, alla quantità di ca- elettrodi della candela. Questi debbono essere di
lore in essa sviluppato, occorre ricordare che la rame, con sezione di almeno due millimetri qua-
potenza elettrica è proporzionale al quadrato del- drati.
la tensione e che le perdite, di conseguenza, han- Sui terminali liberi dei due conduttori sono appli-
no un riflesso negativo sulla produzione di ener- cati due "coccodrilli" che, durante l'impiego del
gia termica da parte della candela. Facciamo un dispositivo, vengono fissati alla candela, rispet-
esempio. Se la candela è da 0,5 ohm e viene ali- tando ovviamente le due polarità (negativa e posi-
mentata con la tensione di 2 V, essa riceve una tiva). >

quantità di calore proporzionale a 8 W. Mentre Per non scambiare erroneamente tra loro i con-
con una riduzione a metà della tensione, cioè con duttori, in sede di utilizzo del circuito di figura 3,
1 V, la candela riceve un'entità di calore propor- consigliamo di far uso di conduttori di color ros-
zionale a 2 W, ossia quattro volte inferiore a so, per la polarità positiva della tensione e di co-
quello sviluppato con la tensione di 2 V. Molti lor nero per quella negativa.
lettori, infatti, sanno che il calore generato è pro- Dalle due pinzette, disegnate sull'estrema destra
porzionale al tempo in cui si applica la potenza, dello schema di figura 3, escono altri due fili con-
secondo l'espressione duttori, che possono essere di piccola sezione, ma
sempre di color nero e rosso, a seconda del tipo di
P = V:R tensione convogliata, i quali applicano la reale
tensione, presente sugli elettrodi della candela, ai
nella quale R misura la resistenza del filamento morsetti di un voltmetro da 3 Vcc fondo-scala.
della candela e V esprime il valore della tensione L'impiego di quattro fili conduttori, ora descrit-
rilevata sugli elettrodi di questa. to, potrà sembrare superfluo a qualche lettore
In seguito alle osservazioni ora menzionate e ai inesperto; ma in pratica esso rappresenta un vali-
controlli di laboratorio eseguiti, abbiamo voluto do accorgimento, abbondantemente impiegato in
concepire un nostro semplice dispositivo di ac- elettrotecnica e in elettronica, secondo i dettami
censione del motore a scoppio degli aeromodelli, del fisico inglese Kelvin, in grado di compensare
di sicuro affidamento e in condizioni di provoca- la caduta di tensione, sui conduttori di potenza,
re l'immediato avviamento in ogni possibile si- con altri due conduttori sottili.
tuazione climatica, anche durante le giornate Il potenziometro R2 consente di regolare la ten-
umide e fredde. Ma i risultati del dispositivo ri- sione in uscita tra 1,8 V e 3 V e questo controllo
mangono condizionati dal rispetto dei suggeri- deve essere fatto sempre con la candela inserita ed
menti che, qui di seguito, avremo occasione di il pulsante Pl premuto (circuito chiuso). Disinse-
esporre e, soprattutto, dall'impiego degli elemen- rendo la candela, ma conservando chiuso Pl, il
ti prescritti per la sua realizzazione. valore della tensione rilevato sul voltmetro appa-
re aumentato e la differenza tra questi due valori
si identifica con la caduta di tensione lungo i cavi
ESAME DEL CIRCUITO conduttori.

Il generatore di tensione, nel progetto di figura 3,


è di tipo a 6 V, ma si può far uso pure di una bat- SCELTA DELLA BATTERIA
teria per auto da 12 V.
L'interruttore Sl provvede ad inserire e disinseri- La scelta della batteria da 6 V, necessaria per ali-
re, su comando dell'operatore, il generatore. Il mentare il circuito di figura 3, va fatta fra i mo-
273

LI.LI.
e.e.
00
·- 00
Il '-
0 00 ..
OSSOJ ~~~ OJaU -111 00
00
~ ........
Cl)
"C
Il Il
e
0 ..-N
(.) (.) (.)

274
' o
9o
,._

o
3o
o

,._ e:Q,

275
Se si dispone di più batterie da 2 V, e in tali condi-
zioni si troveranno certamente molti lettori, que-
ste dovranno essere collegate in serie tra di loro,
nel modo indicato in figura 6, allo scopo di com-
porre un generatore da 6 Vcc. Ma per nessun mo-
tivo si dovranno applicare, all'entrata del circuito
di figura 3, tensioni di valore inferiore ai 6 V o su-
periore ai 12 V.
Le migliori batterie, quelle che noi consigliamo
mica per questo particolare impiego, sono le cosiddette
DRIFT le quali, a differenza dei modelli al piom-
telaio bo o di altri tipi ricaricabili, non sopportano la
scarica totale. Ma il loro vantaggio, su tutte le al-
isol. tre, consiste nel non subire alcun processo di sca-
rica quando rimangono inutilizzate anche per
molto tempo. Si pensi che una batteria DRIFT
può rimanere perfettamente integra anche dopo
tre anni!
Fig. 5 • Vista in "esploso" del particolare sistema di
montaggio, dell'integrato stabilizzatore di tensione, sul MONTAGGIO DELL'APPARATO
contenitore metallico del dispositivo presentato in que-
ste pagine.
Il montaggio del dispositivo ora descritto non ri-
chiede da parte del costruttore particolari accor-
gimenti tecnici e può essere fatto nel modo indi-
cato dal piano costruttivo di figura 4. Il conteni-
tore è di metallo e funge da conduttore della linea
delli di 5 Ah almeno (S ampère-ora), che è un da- di massa e quindi di quella di alimentazione nega-
to che caratterizza la batteria stessa. Naturalmen- tiva. Sulla parte frontale sono applicati i seguenti
te, con batterie di capacità superiori, i vantaggi elementi: l'interruttore SI, il diodo led rosso DL,
raggiunti sono migliori, ma aumenta l'ingombro il potenziometro regolatore della tensione d'usci-
ed il peso del componente. ta, il pulsante P 1 ed il voltmetro da 3 V fondo-

Vfot.

3
2
1
Fig. 6 • La tensione di 6 V, necessaria
per alimentare il circuito di figura 3, può
essere ottenuta mediante il collegamen-
to in serie di tre pile da 2V ciascuna.

276
scala. Ma affinché sugli elettrodi della candela glio, quale potenza dissipa l'LM338 nel nostro
pervenga il valore di tensione ottimale di 2 V, è particolare impiego? Ebbene, se si tiene conto che
necessario che i conduttori, disegnati in figura 4 la corrente è di 3 A e la tensione è di 4 V, perché 6
con linee più grosse, abbiano una discreta sezio- V sono erogati dalla batteria e 2 V sono applicati
ne. Per questo impiego possono essere considera- agli elettrodi della candela (6 V - 2 V = 4 V), si ha:
ti particolarmente adatti i conduttori di rame di
diametro non inferiore ai 2 mm. 4V x3A= 12W
Il montaggio dell'integrato stabilizzatore di ten-
sione richiede alcune considerazioni teorico-pra- se invece la batteria eroga 12 V, allora la potenza
tiche. Innanzitutto la sua applicazione, sulla par- dissipata dall'integrato è di
te superiore del contenitore metallico, deve essere
eseguita secondo lo schema riportato in figura 5. 10V x 3A = 30W
Nel quale si osserva come, fra il componente e la
lamiera del contenitore, deve essere inserito un Tuttavia, se i valori di potenza possono apparire
foglietto di mica, il cui scopo è quello di isolare il relativamente elevati, il calore dissipato è di lieve
corpo metallico dell'integrato, che si identifica entità, perché il tempo in cui I Cl lavora è breve e
con l'elettrodo d'uscita U, dal metallo del conte- l'uso del circuito di accensione presentato in figu-
nitore che, a sua volta, rappresenta il conduttore ra 4 avviene alquanto saltuariamente. Dunque, si
di massa e della linea di alimentazione negativa. può fare a meno del grasso al silicone, la cui pre-
L'isolamento deve essere completato con l'impie- senza è raccomandata in altre occasioni.
go di rondelle isolanti, le quali impediscono con- Alle considerazioni ora esposte possiamo aggiun-
tatti elettrici fra le viti, i dadi di fissaggio ed il gere che l'integrato ICI è per sua natura protetto
contenitore. Ma vediamo ora il perché l'integrato dai sovraccarichi termici. E ciò significa che, qua-
ICl debba essere montato in questo particolare lora si indugiasse nel tener premuto il pulsante Pl,
modo. l'integrato si riscalderebbe fino al momento di far
Durante il suo funzionamento, l'integrato stabi- intervenire la protezione termica, che lo spegne-
lizzatore si riscalda leggermente ed è quindi con- rebbe fino al raggiungimento del raffreddamen-
veniente disperdere, attraverso il metallo del con- to, introducendo nel dispositivo un'ulteriore ga-
tenitore, il calore generato. Ma quale potenza ranzia all'integrità della batteria e della candela
elettrica è in gioco in questo componente? O, me- del motore.

ELETTRONICA
p Tjçj
svsu use aurnsm
Dr ELETTRO NICA - RAD IO - OM - 27 MH, El
IL FASCICOLO ARRETRATO
ESTATE 1986
PER IODO«C O MENSILE SED N AAB PO9 T Gn 7 0 L3.s00
ANO xv N T8 LUGL IO/AGOS TO 198é
È un numero speciale di teoria e applicazioni varie,
DIDATTICA NUMERO SPECIALE appositamente concepito per i principianti che vogliono
ED APPLICAZIONI ESTATE '86 apprendere, in casa propria, quegli elementi che consen-
tono di costruire, collaudare e riparare molti apparati
elettronici.

..r.%
py kimm
Il contenuto e la materia trattata fanno di questo fascico-
lo un vero

MANUALE-GUIDA
-==:
s', E •m['
al prezzo di L. 4.000

Chi non ne fosse ancora in possesso, può richiederlo a:


ELETTRONICA PRATICA -- 20125 MILANO - Via Zuretti,
MANUALE - GUIDA 52, inviando anticipatamente l'importo di L. 4.000 a
mezzo vaglia postale, conto corrente postale n. 916205
PER ELETTRODILETTANTI o assegno bancario.
277
LIMITATORE
DI DINAMICA
Il limitatore di dinamica, detto anche "compres- cerchiamo di elencare, qui di seguito, alcuni dei
sore audio di bassa frequenza", è un dispositivo casi più frequenti in cui l'impiego del limitatore
che limita la dinamica di un segnale fonico, quan- di dinamica si rende necessario.
do questo assume delle ampiezze inaccettabili, Quando il segnale modulante, introdotto in un
senza produrre invece alcuna attenuazione sui se- trasmettitore, è troppo alto, si verificano delle so-
gnali deboli. Pertanto, all'uscita di un tale appa- vrammodulazioni, che rendono assai poco intel-
rato, il segnale elaborato presenta un'ampiezza legibili i messaggi inviati nello spazio e provocano
mediamente costante e quindi ideale per la modu- cattivi funzionamenti della trasmittente, la quale
lazione di un segnale radio, per un processo di re- diviene sicuramente fonte di indesiderati disturbi.
gistrazione o per l'emissione vocale attraverso Durante le operazioni di registrazione, è necessa-
microfoni. rio limitare sempre la dinamica, che risulta ridot-
Detto ciò, ricordiamo che la limitazione dei se- ta nei registratori magnetici, onde evitare l'ecces-
gnali di bassa frequenza rappresenta un problema sivo rumore di fondo o l'elevata distorsione, a se-
quasi quotidiano per molti tecnici elettronici, sia- conda che si attenui troppo o troppo poco il se-
no questi progettisti, installatori o riparatori. Ma gnale di bassa frequenza. Ma il compressore au-
278
Complementare nei sistemi di eliminazione delle distorsioni.

Utile durante i processi di registrazione su nastri o dischi.

Necessario per chi opera nei diversi settori dei collegamenti radio.

dio può rivelarsi utilissimo anche quando nel re- musicali, dove per ottenere effetti speciali, come
gistratore è presente il controllo automatico di ad esempio l'allungamento dei suoni, il limitatore
volume, dato che questo dispositivo, con un suo di dinamica è più che necessario e lo è altrettanto
intervento troppo frequente, per motivi di inade- nelle operazioni di annullamento delle distorsioni
guatezza tecnica, spesso introduce distorsioni in- che possono accompagnarsi ai suoni. Dunque, i
tollerabili, soprattutto durante le registrazioni ad principali campi applicativi dell'apparato presen-
alta fedeltà. Ecco perché al controllo automatico tato in queste pagine, sono i seguenti:
di volume è da preferirsi il limitatore di dinamica,
il quale interviene soltanto quando è necessario 1° - Apparecchi ricetrasmittenti
ed anche perché è meglio conosciuto dall'opera- 2° - Processi di registrazione
tore ed eventualmente regolato da costui. 3° - Amplificazione telefonica
Il compressore audio è da utilizzarsi ancora negli 4° - Amplificazione sonora
impianti di amplificazione telefonica, dove i se- 5°- Impianti microfonici
gnali possono variare di intensità a seconda che si 6° - Strumenti musicali
tratti di moderne reti a commutazione o di vec-
chie centrali che forniscono segnali deboli e poco Da queste principali e più congeniali applicazioni
comprensibili. del limitatore di dinamica, con qualche lieve mo-
Una delle applicazioni più comuni del limitatore difica al progetto originale, è possibile estendere
di dinamica è sicuramente quella dell'amplifica- l'uso del dispositivo anche alle stazioni ferrovia-
zione sonora, più precisamente negli amplificato- rie, agli aeroporti, alle fiere e a tutte quelle mani-
ri di potenza, di bassa frequenza, dove è necessa- festazioni nelle quali vocio, grida, rumori im-
rio mantenere costante il volume audio, indipen- provvisi di qualsiasi natura o saltuariamente con-
dentemente dal comportamento e dalla natura sueti, possono coprire la voce di un annunciatore
della sorgente. In modo particolare vanno ricor- o di una annunciatrice, rendendo vana l'efficacia
dati gli impianti microfonici, nei quali basta va- di un comunicato di interesse generale. Ovvia-
riare di poco la distanza tra il microfono e la sor- mente, questa particolare applicazione si estende
gente per provocare notevoli variazioni di volume. pure all'abitacolo dell'autovettura, dove il rumo-
Citiamo, per ultimo, il settore degli strumenti re interno varia con le condizioni di marcia, inter-

L'appiattimenio automatico del iivelio deile emissioni sonore,


negli apparati interessati da segnali di bassa frequenza, è
un'esigenza richiesta in molti settori dell'elettronica, in modo
particolare in quelii in cui operano molti dilettanti.

279
·-·-·-·-·-·-·-·-·-·-·-•-1~---

,-.i
-.J lii
Cl ·t:
lii
> ,-.i
lii 3.
·t:
,-.i lii

-
e >

5
Cli lii
o ,-.i
.s e
Es
s:.
eo
z EEEg'EEEE
o
lii
0.
__.

o
o.
555Es555
ooooo
ooo ooor-,.
t,,.00 000..r
1Il, t :E Cli
N
..rc,.ic,.i
CNIN
c,.icici
CNt,,..-

o
(.J
C 'Ot
! Il Il Il Il Il Il Il Il
lii
(.) 'iii
Cli ,-('IIC')'Of'U,(0t,,.C:0
a: a: a: a: a: a: a: a: a:

~
o:

-i
't:
o
lii
lii

L G) l I» 'C
Il Il Il Il Il
e
o ,-('IIC')'Of'U,
(.) (.) (.) (.) (.) (.)

280
Fig. 2 • Piano costruttivo del modulo elettronico del com pressore audio descritto nel
testo. I due potenziometri sono saldati a stagno direttamente sulle corrispondenti
piste del circuito stampato.

ferendo negativamente con le emissioni di chi usa metro il segnale di bassa frequenza ed il terminale
una ricetrasmittente o il radiotelefono. corrispondente di questo. Poi, fra il terminale
L'uso del limitatore di dinamica, nei luoghi pub- estremo rimasto libero nel potenziometro ed il
blici chiusi, evita pure di assordare la gente, con conduttore dei segnali di bassa frequenza, si inse-
un volume sonoro eccessivo, durante i periodi di risce il modulo del liminatore di dinamica con i
quiete. suoi terminali 1-5, proprio come segnalato nello
schema di figura 8. Ma procediamo con la descri-
zione del comportamento del circuito di figura 3 e
notiamo che il segnale di bassa frequenza, appli-
FUNZIONAMENTO DEL CIRCUITO cato all'entrata, può dividersi attraverso due stra-
de, quella della resistenza Rl e quella di un inte-
Il circuito elettrico del limitatore di dinamica è grato, qui rappresentato da un operazionale di ti-
quello riportato in figura 1. Di questo, tuttavia, po assai comune. La prima conduce direttamente
allo scopo di sintetizzarne il funzionamento, è all'uscita, la seconda al sistema di amplificazio-
stato realizzato un semplice circuito riassuntivo, ne, la cui uscita è rappresentata da un diodo led
con il quale è possibile interpretare rapidamente il (DL) il quale, a seconda dell'intensità del segnale
comportamento generale del dispositivo. Pertan- uscente dall'integrato (AMPL.), si accende più o
to, prendendo in esame il circuito di figura 3, è meno. Questo, a sua volta, illumina in misura
facile notare come l'apparato sia dotato di un'en- maggiore o minore la fotoresistenza FR la quale,
trata (ENTR.) e di un'uscita (USC.), che debbo- come si sa, conduce poca corrente al buio, ma di-
no sempre essere collegate al potenziometro rego- venta buona conduttrice alla luce. Detto questo,
latore di volume, dei circuiti amplificatori di bas- le conseguenze circuitali sono facilmente intuibi-
sa frequenza, nel modo indicato in figura 8. In li. In presenza di segnali di forte intensità, appli-
pratica, occorre interrompere il collegamento ori- cati all'entrata del circuito di figura 3, il diodo led
ginale fra il conduttore che applica al potenzio- si illumina maggiormente, rendendo più condur-
R1

DL FR

Fig. 3 • Sintesi circuitale, di valore esclu-


ENTR. use. sivamente teorico, del limitatore di dina-
mica. Su questo schema è possibile in-
terpretare, con facilità ed immediatez-
za, il comportamento elettrico del pro-
getto completo dell'audiocompressore.

trice la fotoresistenza FR e quindi scaricando a ESAME CIRCUITALE


massa parte del segnale che, in uscita, subirà una
riduzione. Viceversa, in presenza di segnali di de- Entriamo ora nell'esame più dettagliato dell'inte-
bole intensità, applicati all'entrata del circuito cli ro progetto del limitatore di dinamica riportato in
figura 3, il diodo led DL fa poca luce e la fotore- figura 1.
sistenza FR assume i massimi valori resistivi, co- Il segnale di bassa frequenza, che in origine rag-
stringendo il segnale proveniente da Rl a rag- giungeva un terminale del potenziometro di con-
giungere integralmente, o quasi, l'uscita del cir- trollo di volume sonoro di un apparato amplifica-
cuito, senza disperdersi a massa. tore BF, viene ora introdotto nella boccola d'en-

Fig. 4 • Disegno in grandezza reale


del circuito stampato sul quale si de.
ve comporre il modulo elettronico
del limitatore di dinamica.

282
Fig. 5-I sistema optoelettronico, che regola il com-
portamento dell'audiocompressore, è formato da un
diodo led DL con testa piatta e da una fotoresistenza
FR con superficie sensibile di piccolo diametro. I due
componenti debbono rimanere in contatto con le par-
ti anteriori.

trata E del circuito, dalla quale si diparte sia at- mi di un partitore resistivo, che controlla l'inten-
traverso la resistenza Rl, sia attraverso il conden- sità del segnale da inviare all'uscita U (terminale
satore, non polarizzato, ma di elevato valore ca- 5 del modulo). Praticamente il livello del segnale
pacitivo, Cl. viene regolato, per quanto detto in precedenza,
La resistenza Rl e la fotoresistenza FR, che può dalla fotoresistenza FR e, più a monte, dal diodo
essere di qualunque tipo, rappresentano i due ra- led rosso DL.

CIRCUITO
ELETTR.

4,5V

e @ 8

Fig. 6 • Il con1enitore metallico del limitatore di dinamica deve impedire al raggi di


luce ambiente di colpire la fotoresistenza. Conviene quindi, durante l'uso del dispo-
sitivo, ricoprirlo con tessuto nero di un certo spessore.

283
r ll

ED CONTR. CAN. UD
DESTRO

r Ml 5,=

ES
CONTR. CAN.
SINISTRO

Fig. 7 - Se si vuol utilizzare l'apparato descritto in queste pagine in un complesso


stereofonico, si debbono realizzare due dispositivi uguali e collegarli nel modo qui
indicato.

Analizziamo ora la seconda via percorsa dal se- tatore di dinamica alla maggior parte delle sor-
gnale applicato all'entrata del circuito di figura l, genti di segnali audio. In pratica, aumentando il
quella del condensatore C 1. valore di R4, aumenta il guadagno dello stadio.
Attraverso il condensatore Cl, come si sa, posso- È stato più volte fin qui ribadito il principio per
no fluire soltanto segnali variabili. Pertanto, que- cui il circuito di figura 1 accetta in entrata soltan-
sto condensatore provvede ad arrestare eventuali to segnali di bassa frequenza. Infatti, l'impeden-
componenti continue dei segnali, applicando al- za d'ingresso del limitatore di dinamica è deter-
l'ingresso invertente di ICI (piedino 2) soltanto minata dalla somma della resistenza Rl con quel-
segnali alternati. la della resistenza FR ed è quindi superiore a
Il guadagno dell'operazionale ICI, che è di tipo 4. 700 ohm. Dunque sono adatte al collegamento
TL 081, dipende dal rapporto fra il valore del po- soltanto le sorgenti a bassa impedenza; quelle di
tenziometro R4 e quello della resistenza che ap- media impedenza potrebbero essere tollerate, ma
plica il segnale BF all'entrata E del circuito di fi- l'intervento della fotoresistenza FR eserciterebbe
gura 1. Dunque, regolando il potenziometro R4, la sua azione anche sull'entrata E del circuito, an-
si controlla il segnale in modo da adattare il limi- nullando l'effetto di stabilizzazione e rendendo
284
inefficace il dispositivo. A maggior ragione, per- Il segnale amplificato, presente sull'uscita dell'in-
tanto, è vietato l'uso di sorgenti di segnali ad alta tegrato, vale a dire sul piedino 6, viene prelevato
impedenza. tramite il condensatore C3, che lo applica alla re-
Nella pratica di ogni giorno, le sorgenti di segnali sistenza R5, isolando la componente continua a
audio più comuni sono quasi sempre quelle a bas- 4,5 V e lasciando via libera a quella alternata, la
sa impendenza. Mentre quelle di media o alta im- quale subisce un processo di raddrizzamento da
pedenza possono in ogni caso essere trasformate parte del diodo al silicio D1. Le semionde positive
in sorgenti a bassa impedenza, facendo uso di un del segnale caricano il condensatore elettrolitico
trasformatore microfonico, collegato in discesa C5, sui cui terminali viene quindi a formarsi una
che, inoltre, introduce alcuni vantaggi al rappor- tensione di valore dipendente da quello di picco
to segnale disturbo. del segnale di bassa frequenza amplificato.
Le resistenze R2 - R3, assieme al condensatore di La carica del condensatore elettrolitico C5 avvie-
filtro C2, fissano la polarizzazione in corrente ne in modo pressoché istantaneo, perché l'inte-
continua, dell'operazionale ICI, ad un valore grato ICI ed il diodo al silicio D1 presentano bas-
metà circa di quello dell'alimentazione, ossia a se resistenze dinamiche al segnale. Al contrario, il
4,5 V.

ECCEZIONALMENTE
IN VENDITA LE DUE ANNATE COMPLETE
1984 • 1985
AL PREZZO DI L. 18.500 CIASCUNA

Coloro che, soltanto


recentemente, hanno
conosciuto ed apprezzato la
validità didattica di
Elettronica Pratica,
immaginandone la vastità di
programmi tecnico-editoriali
svolti in passato, potranno
ora aggiungere, alla loro
iniziale collezione di riviste,
queste due annate proposte
in offerta speciale a tutti i
nuovi lettori.

OSCILLATORE cCw

Richiedeteci oggi stesso una od entrambe le annate qui illustrate, inviando, per ciascuna di esse,
l'importo anticipato di L. 18.500 a mezzo vaglia postale, assegno bancario o conto corrente postale
n° 916205 ed indirizzando a: Elettronica Pratica - 20125 Milano • Via Zuretti, 52.

285
SEGN BF CONTROLLO

z-,j
• I
r!
STACCARE !!
II

Fig. 8 • Il circuito del limitatore di di-


namica, descritto nel testo, deve
d===: AGLI STADI
sempre essere collegato, in sede di
bh utilizzazione, in serie con il potenzio-
metro di volume dell'amplificatore di
bassa frequenza cui viene accoppia-
to, secondo quanto illustrato in que-
sto disegno.

processo di scarica avviene assai lentamente at- superiori a quelle del circuito stampato, il cui di-
traverso le resistenze R6 - R7 e quella d'ingresso segno in grandezza reale è visibile in figura 4.
di base del transistor TRl. Ecco perché un forte Il contenitore metallico deve impedire ai raggi lu-
segnale viene subito adeguato alle esigenze circui- minosi della luce ambiente di colpire la fotoresi-
tali senza che si possano percepire sensibili varia- stenza FR, le cui variazioni resistive debbono es-
zioni. Comunque il tempo di inerzia a senso uni- sere pilotate soltanto dalla maggiore o minore in-
co, rilevabile nell'aumento di volume, è regolabi- tensità luminosa del diodo led rosso DL.
le entro ampi limiti per mezzo del potenziometro L'accoppiamento del diodo led DL con la fotore-
R6. sistenza FR è illustrato in figura 5, dove si vede
Riassumendo, la tensione presente sui terminali come si sia fatto uso di un led a testa piatta, sosti-
del condensatore C5 avvia la corrente di base del tuibile con altro a testa quadrata o rotonda, che
transistor TRl, che la amplifica e la rende dispo- sono i componenti più adatti a svolgere tale com-
nibile sull'emittore nella misura di "beta" volte pito. Per quanto riguarda poi la fotoresistenza
quella di base (con "beta" si definisce il coeffi- FR, pur potendosi usare per questa un modello
ciente di amplificazione del transistor). Questa qualsiasi, conviene sempre, avendo possibilità di
corrente accende più o meno intensamente il dio- scelta, servirsi di un componente con superficie
do led DL. E quest'ultimo illumina, con la sua lu- rotonda di piccolo diametro. In ogni caso, anche
ce rossa, la fotoresistenza FR, il cui valore ohm- se ciò non appare evidenziato nelle figure 2 e 5,
mico varia proporzionalmente a quello di picco per motivi di chiarezza di disegno, i due elementi,
del segnale applicato all'entrata E del limitatore diodo led e fotoresistenza, dovranno rimanere in
di dinamica. contatto fra loro con le superfici utili.
I due potenziometri R4 ed R6, come indicato nel-
lo schema costruttivo di figura 2, debbono essere
MONTAGGIO saldati a stagno direttamente sulle relative piste di
rame del circuito stampato. Essi, quindi, verran-
Il montaggio del limitatore di dinamica deve esse- no scelti fra i modelli che si adattano a questa
re eseguito nei modi indicati nei due schemi co- particolare applicazione.
struttivi riportati nelle figure 2 e 6. Dapprima si Ai lettori principianti si raccomanda di inserire
realizza il modulo elettronico di figura 2 e poi si nel circuito stampato tutti i componenti polariz-
completa il lavoro costruttivo secondo quanto il- zati nel verso esatto. Questi sono i due condensa-
lustrato in figura 6. Naturalmente, il circuito elet- tori elettrolitici C4 - C5 ed il diodo led DL, il cui
tronico deve essere composto su una basetta di elettrodo di catodo è facilmente riconoscibile per
forma rettangolare, di dimensioni leggermente essere più corto di quello di anodo.
286
L'alimentazione del dispositivo si ottiene median- tre occorre interrompere il collegamento fra il
te due pile piatte da 4,5 V ciascuna, collegate in conduttore cli arrivo dei segnali cli bassa frequen-
serie, in modo da erogare la tensione risultante cli za da controllare ed il terminale corrispondente
9 V, come indicato nello schema costruttivo cli fi- del potenziometro. Su questa interruzione va col-
gura 6. legato, in serie, il compressore audio.
L'applicazione del limitatore cli dinamica può es-
sere fatta sul comando cli volume di un televisore,
UTILIZZAZIONE DEL LIMITATORE anche se questo è cli tipo elettronico, allo scopo cli
ridurre il livello audio quando vengono trasmessi
Abbiamo già elencato all'inizio di questo articolo gli annunci pubblicitari, per i quali il volume so-
i vari settori dell'elettronica in cui il limitatore di noro normalmente aumenta rispetto a quello del-
dinamica può divenire utile, se non proprio ne- le consuete trasmissioni.
cessario. Ed abbiamo pure anticipato la notizia Coloro che vorranno utilizzare il limitatore di di-
che l'inserimento del dispositivo deve essere fatto namica in un complesso stereofonico, dovranno
sempre in serie con il potenziometro regolatore di ovviamente realizzare due dispositivi uguali, uno
volume, ossia cli livello audio, dei circuiti amplifi- per ogni canale e collegarli poi secondo lo schema
catori di bassa frequenza, come indicato nello di figura 7, nel quale l'interruttore consente di in-
schema applicativo di figura 8. In pratica, il colle- serire o disinserire contemporaneamente entram-
gamento di massa e quello del cursore di questo bi gli apparati, alimentandoli o interrompendone
potenziometro non debbono essere toccati, men- l'alimentazione.

MANUALE DEL PRINCIPIANTE ELETTRONICO


L'opera è il frutto dell'esperienza pluridecenna-
le della redazione e dei collaboratori di questo
periodico. E vuol essere un autentico ferro del
mestiere da tenere sempre a portata di mano,
una sorgente amica di notizie e informazioni,
una guida sicura sul banco di lavoro del dilet-
tante.
Il volumetto è di facile e rapida consultazione
per principianti, dilettanti e professionisti. Ad
esso si ricorre quando si voglia confrontare la
esattezza di un dato, la precisione di una for-
mula o le caratteristiche di un componente. E
rappresenta pure un libro di testo per I nuovi
appassionati di elettronica, che poco o nulla
sanno di questa disciplina e non vogliono ulte-
riormente rinviare il piacere di realizzare i proget-
ti descritti in ogni fascicolo di Elettronica Pra-
tica.
Tra i molti argomenti trattati si possono men-
zionare:
Il simbolismo elettrico - L'energia elettrica- La
tensione e la corrente- La potenza- Le unità

L. 8.500 di misura- I condensatori - I resistori - I diodi


- I transistor - Pratica di laboratorio.
Viene Inoltre esposta un'ampia analisi dei prin-
cipali componenti elettronici, con l'arricchimento
Edito in formato tascabile, a cura della di moltissimi suggerimenti pratici che, al dilet-
Redazione di Elettronica Pratica, è com- tante. consentiranno di raggiungere il successo
posto di 128 pagine riccamente illustrate fin dalle prime fasi sperimentali.
a due colori.

.
3

287
LE PAGINE DEL
Es
27
RICUPERO
DELLE BATTERIE
Molti lettori di questa rubrica fanno funzionare dunque, l'espressione black-outs riveste soltanto
le loro apparecchiature ricetrasmittenti con la un significato teorico, perché quando si verifica
tensione di rete, altri con quella della batteria ed una paralisi totale o parziale, nell'erogazione del-
altri ancora con il sistema misto rete-batteria. !' energia elettrica, non conoscono interruzioni
Questi ultimi, indubbiamente, beneficiano delle del loro lavoro, grazie all'inserimento della batte-
maggiori garanzie sulla continuità dei collega- ria in tampone. La quale è quasi sempre rappre-
menti radio, giacché in ogni occasione dispongo- sentata da un accumulatore per auto, che è la
no di un alimentatore di riserva. Per costoro, fonte di energia elettrica più facilmente reperibile

Tutte le batterie, eliminate soltanto per eccesso di servizio,


possono essere facilmente ricuperate e destinate ai compiti di
elementi tampone, per la durata di alcuni anni, nelle stazioni
ricetrasmittenti dilettantistiche!

288
Le vecchie batterie, inutilizzabili
per usi automobilistici,
possono fungere
da elementi tampone nei
ricetrasmettitori.

Il processo di ricupero
consiste nel sottoporre
l'accumulatore
ad una serie successiva
di scariche e cariche.

sul mercato ed il cui prezzo è assolutamente insi- più generalmente, un caricabatterie, un relé, un
gnificante, se il modello non è più utilizzabile per interruttore ed una resistenza. Dunque bastano
l'avviamento del motore dell'auto, a causa di in- pochi elementi, per ridare ad una vecchia batteria
vecchiamento e logorio provocato da un lungo scarica quella vitalità necessaria per fungere da
periodo di esercizio, mentre lo può essere ancora generatore di corrente continua di alimentazione
per il funzionamento di una stazione CB. Ma, at- di una stazione CB, ma non per restituirle l'effi-
tenzione, prima di pretendere da una vecchia bat- cienza richiesta dall'avviamento del motore d'au-
teria, che l'elettrauto ha dichiarato inservibile per to, che assorbe correnti di forte intensità, mentre
usi automobilistici, un assorbimento di corrente per i ricetrasmettitori e gli amplificatori lineari
di una decina di ampère, questa deve essere sotto- bastano i1015 A erogabili da una batteria rin-
posta ad un particolare trattamento elettrico, che giovanita.
pochi conoscono e che verrà descritto qui di se- Con il sistema qui descritto, la vecchia batteria,
guito, non prima, tuttavia, di aver citato il crite- che non può più erogare le centinaia di ampere ri-
rio di scelta della vecchia batteria da sottoporre al chiesti dagli usi automobilistici, viene virtualmen-
procedimento di modifica. te trasformata in un grosso condensatore elettro-
litico, dal quale non è concesso derivare correnti
di intensità superiori ai 10 A, peraltro sufficienti
SCELTA DELLA BATTERIA a sopportare i picchi di potenza di un trasmettito-
re e di sopperire per alcuni minuti, alle interruzio-
Quando si sceglie la batteria da destinare alla fun- ni della erogazione dell'energia elettrica di rete.
zione di elemento tampone, per la ricetrasmitten- Le vecchie batterie, così trattate, possono essere
te, non ci si deve mai orientare verso i modelli re- utilizzate come elementi-tampone anche nei cal-
lativamente nuovi, scartati dall'elettrauto per colatori, allo scopo di evitare la distruzione dei
qualche difetto di produzione, perché questi non programmi in elaborazione.
sono più ricuperabili. Occorre quindi effettuare
la scelta fra le batterie eliminate soltanto per ...
anzianità di servizio. E su queste si applica il me- PROCEDIMENTO PRATICO
todo di ricupero qui di seguito descritto. Per il
quale sono necessari un alimentatore a 14 Vcc o, Una volta scelta la vecchia batteria possibilmente
289
CARICABATT.

ROSSO

RI

51
NERO

Fig. 1 • L'accorgimento pratico, che consente di restituire alle vecchie batterie in di-
suso parte della loro originale funzionalità, consiste in una serie di tre successivi
processi di scarica e carica realizzabili tramite il circuito qui riportato.

con l'aiuto di un esperto elettrauto, che potrà of- guido che fuoriesce è corrosivo.
frire un modello ben carico e perfettamente rab- La successione delle scariche e delle cariche si ot-
boccato, questa viene portata a casa e sistemata tiene tramite il dispositivo presentato in figura 1,
in luogo aperto, nel giardino oppure in un campo nel quale la resistenza Rl è rappresentata, come si
poco lontano. Dove si provvede a scaricarla e a può notare nel piano costruttivo di figura 2, da
caricarla più volte, con un procedimento assai una lamina di ferro, della lunghezza di due metri,
violento, che ora descriveremo ed il cui scopo è del tipo di quella utilizzata nelle operazioni di im-
quello di purificare gli elementi interni, liberan- ballaggio. Non disponendo di una resistenza di
doli dalle impurità e dagli strati nocivi che, con il questo tipo, si potrà utilizzare del filo di ferro del
passare del tempo e con l'uso automobilistico, si diametro di 3 mm e della stessa lunghezza della
sono abbondantemente formati sugli elettrodi, lamina, cioè di 2 metri.
aumentando la resistenza interna dell'accumula- Il caricabatterie, presente sulla sinistra del circui-
tore. to di figura 1, può essere sostituito con un ali-
Durante le operazioni menzionate, occorre rab- mentatore da 14 Vcc. Il quale alimenta il relé RL
boccare la batteria con l'apposito liquido. Per la quando si chiude l'interruttore Sl. A sua volta, il
precisione, le operazioni di scarica e carica do- relé eccitato, chiude su Rl il circuito della batte-
vranno essere effettuate tre volte di seguito e ripe- ria, che si scarica con una corrente di tale intensi-
tute poi ogni tre o quattro mesi, sempre all'aper- tà da arrossare la lamina di ferro Rl. Contempo-
to, perché i gas che si liberano sono tossici ed il li- raneamente, l'acido fuoriesce dagli sbocchi, che
290
CARICA-
BATT.

BOCCHETTE
APERTE

i%

Fig. 2- Con le bocchette della batteria aperte e dopo aver realizzato questo circuito
pratico, le operazioni di scarica rapida e violenta debbono essere eseguite in luogo
aperto, lontano da parti infiammabili, dove i gas tossici possono disperdersi nel-
l'aria.

debbono essere tenuti aperti, producendo una gura 1, il lettore dovrà procurarsi tutti i compo-
modesta quantità di calore. Dopo un minuto pri- nenti necessari. I quali, come è facile notare, si ri-
mo, l'interruttore Sl deve essere aperto e si con- ducono principalmente a due soli elementi, il relé
trolla la tensione sui morsetti della batteria. Se RL e l'interruttore S1, supponendo che si sia già
questa non raggiunge gli 8 + 9 V, occorre ripetere acquistata la batteria usata e ci si trovi in possesso
l'operazione di scarica. Poi si provvede a ricarica- del caricabatterie o, in sostituzione di questo, di
re la batteria con l'apposito caricabatterie in un un alimentatore da 14 Vcc. Non citiamo la piatti-
periodo di tempo di 7 + 8 ore. na metallica o il filo di ferro perché questi si tro-
Come abbiamo detto, la scarica e la carica vanno vano facilmente dovunque.
ripetute per ben tre volte. Il relé RL è un componente che deve interrompe-
La batteria, ribollendo all'interno, è sollecitata re correnti di notevole intensità ed è quindi molto
da un flusso di corrente talmente intenso, intorno costoso. Tuttavia, presso gli elettrauto, si posso-
ai 100 A, in virtù del quale ricupera buona parte no acquistare dei relé usati con poca spesa, per
dell'efficienza perduta. esempio quelli che nell'autovettura inseriscono il
motorino di avviamento, ovviamente dopo aver
ricevuto le necessarie spiegazioni relative al loro
COSTRUZIONE DEL DISPOSITIVO corretto collegamento. Abbiamo così spiegato il
motivo per cui, potendo scegliere fra vari model-
Prima di iniziare la costruzione del circuito di fi- li, di forme diverse, nel piano costruttivo di figu-
291
ra 2 è stato disegnato un relé immaginario, che tente, con una batteria in tampone la cui efficien-
serve soltanto ad interpretarne la funzione svolta. za, dopo il trattamento suggerito, si protrarrà nel
L'elemento resistivo Rl può essere avvolto a spi- tempo per una durata di alcuni anni.
rale, oppure teso linearmente tra due sostegni
non infiammabili e resistenti al calore, come ad
esempio gli isolatori ceramici. In ogni caso, poi- ALCUNE RACCOMANDAZIONI
ché la resistenza Rl si riscalda molto, al punto da
arrossarsi, è necessario tenerla lontano da tutto Può darsi che a qualcuno venga in mente di ri-
ciò che può prendere fuoco. sparmiare sulla spesa complessiva necessaria per
I collegamenti, fra la resistenza Rl ed il morsetto realizzare il circuito di figura 2. Ebbene, in tal ca-
negativo della batteria sottoposta a ricarica e so, oltre che seguire i consigli citati in precedenza,
quelli che fanno capo al relé RL, debbono essere si potrà sostituire il relé RL con un interruttore a
realizzati con conduttori di rame, di tipo a trec- leva da un centinaio di ampère, collegandolo sui
cia, del diametro di 5 mm. La loro lunghezza non punti 'c- d" del circuito di figura 2. In tal caso,
deve superare il metro. per scaricare la batteria, si chiuderà questo inter-
La figura 3 interpreta il procedimento di legatura ruttore, mentre il caricabatterie verrà inserito nel
dei terminali dei conduttori sulla lamina di ferro circuito soltanto in occasione del processo di rica-
R 1. Le parti estreme della lamina di ferro vengo- rica, nel modo già descritto. Non è invece consi-
no ripiegate su sè stesse e strette con qualche mar- gliabile evitare del tutto l'uso dell'interruttore, e
tellata (particolare 1 di figura 3). Poi si avvolgo- di inserire la resistenza Rl per mezzo di pinze, da-
no i terminali dei conduttori con tre o quattro spi- to che il forte impulso di corrente, ristretto su una
re (part. 2) e infine si effettua una legatura per piccola superficie di contatto, potrebbe causare la
mezzo di filo al nichel-cromo (particolare 3 di fi- fusione o la saldatura del contatto stesso.
gura 3). Lo scopo di questa legatura è duplice: as- Prima di iniziare il processo di ringiovanimento
sicurare la continuità elettrica ed impedire al ca- della batteria, si raccomanda di pulire energica-
lore e agli ossidi di creare guai. mente i morsetti che, con l'usura e col tempo, si
Naturalmente, tutti i serrafilo, quelli della batte- ricoprono di una patina nera isolante. Questo ti-
ria e quelli del relé, dovranno essere ben stretti, po di pulizia si ottiene servendosi di carta vetrata
onde evitare scintille, dispersioni di energia e cor- o tela smerigliata e adoperandosi in modo da far
rosioni delle parti. diventare lucidi i morsetti.
Il conduttore, del diametro di 3 mm, che rappre-
senta la linea negativa del circuito di figura 2, de-
ve rimanere sempre collegato. NOZIONI TEORICHE GENERALI
Quando la batteria è scarica, si apre l'interruttore
Sl, si stacca il "coccodrillo" rosso del conduttore Per coloro che non hanno ancora avuto occasio-
proveniente dal caricabatterie e lo si fissa sul ne di conoscere la batteria per auto e, prima an-
morsetto positivo della batteria, per sottoporla al cora di applicare a queste il metodo di ricupero
processo di ricarica. descritto, volessero assimilare le principali nozio-
Abbiamo così terminato P'argomento che ci era- ni teoriche che le caratterizzano, provvediamo ad
vamo proposti di esporre in questa sede e che in esporre, qui di seguito, quanto è necessario sape-
pratica costituisce un semplice accorgimento per re su questi importanti generatori di corrente con-
corredare, con poca spesa, la propria ricetrasmit- tinua.
292
PIEGARE

@
INIZIO
R1

Fig. 3 • La resistenza R1, attraverso la quale fluisce una


corrente di grande intensità, è realizzata tramite una
striscia di ferro della lunghezza di due metri. I suoi ter-
minali debbono essere ripiegati nel modo indicato nel
particolare 1. Su di essi si avvolgono i conduttori di ra-
me di grossa sezione (particolare 2), che vengono poi LEGARE CON
"legati" per mezzo di filo al nichel cromo, come sugge- FILO NICHEL CROMO
rito nel particolare 3.

Il primo elemento che caratterizza una batteria gare una corrente di 5,5 A per la durata di tempo
d'auto è il valore della tensione da essa generata. di dieci ore.
Le batterie da 12 V nominali sono composte da
sei celle collegate in serie tra di loro. Ogni cella
eroga la tensione di 2, 1+2,2V ed il valore della RICARICA DELLA BATTERIA
tensione risultante dal collegamento in serie di sei
elementi si aggira intorno ai 12,6+13,2 V reali a Quando si deve provvedere alla ricarica di una
batteria carica. batteria, come quella da 55 Ah citata ad esempio,
Il secondo importante elemento, che caratterizza si potrebbe pensare di inviare a questa una cor-
la batteria d'auto, è la sua "capacità" che si mi- rente di 55 A per la durata di un'ora, con lo scopo
sura in ampère-ora (Ah) e definisce la possibilità di raggiungere in breve tempo la ricarica totale
di alimentare un carico che assorbe una determi- del generatore. Ma se si adottasse un tale metodo,
nata corrente per un certo numero di ore. Spie- ossia, se venisse utilizzata una corrente di così
ghiamoci meglio. Se la capacità di una batteria è forte intensità, la batteria si rovinerebbe irrepara-
di 55 Ah, essa può fornire una corrente continua bilmente. È necessario quindi ricorrere a correnti
dell'intensità di 55 A nel corso di un'ora, oppure più deboli, estendendo il processo di ricarica at-
quella di 5,5 A nel tempo di dieci ore o, ancora, traverso un più lungo arco di tempo.
quella di 550 mA in cento ore. In pratica, il valore Generalmente le case costruttrici consigliano di
di "capacità normalizzata" è quello riferito ad effettuare la ricarica della batteria nel tempo di
una scarica di dieci ore, ma per talune case pro- dieci ore, con una corrente, nel caso di batterie da
duttrici questo dato tecnico è associato al tempo 55 Ah, come quella citata nei precedenti esempi,
di venti ore. Dunque, ricordando l'esempio pre- di 5,5 A (55 Ah: 10 h = 5,5 A). E questo valore si
cedente, una batteria da 55 Ah è in grado di ero- identifica con la massima intensità di corrente di
293
ALIM. S7AB.
VARIABILE RX TX

TF- +
Il f0»$
@

" DI

Fig. 4- Circuito teorico di collegamento di una batteria d'auto in tampone all'ali-


mentatore stabilizzato di un ricetrasmettitore. La resistenza R1 da 0,3 ohm • 5 W e
l'autodiodo D1 al silicio, debbono essere montati su adatti dispositivi dispersori del
calore.

ricarica della batteria menzionata ad esempio. È giunge i 2,5+2,6 V per ciascun elemento, ovvero,
chiaro, infatti, che correnti più intense dannegge- per una batteria da 12 V nominali, i valori di
rebbero l'accumulatore, mentre quelle di minore 15 ..;-15,6 V. Se il processo di ricarica continua in
intensità caricano la batteria in misura più gra- queste condizioni, superando i valori citati, anzi-
duale ed uniforme, senza alcun rischio di danneg- ché ripristinare la perfetta funzionalità della bat-
giamento. Ma come regola, indipendentemente teria, la si danneggia definitivamente in breve
dall'esempio citato, si fa in modo che la corrente tempo.
di ricarica non assuma mai un valore superiore ad
un decimo di quello della capacità oraria.
Un secondo valore limite, che non deve mai esse- RICARICA IN TAMPONE
re superato durante il processo di ricarica di una
barteria, è quello della tensione. Infatti, mano a Anche il processo di ricarica in tampone, che è
mano che alla batteria viene fornita corrente, la quello che maggiormente interessa i lettori, deve
tensione ai morsetti aumenta e tale aumento, in avvenire nel rispetto delle norme ora citate. Se si
condizioni di batteria completamente carica, rag- utilizza l'alimentatore stabilizzato, quello nor-
294
malmente accoppiato con il ricetrasmettitore, si zione, presso i rivenditori di componenti elettro-
può correre il rischio di inviare alla batteria cor- nici. In pratica si tratta di un diodo al silicio che
renti troppo forti, a causa della bassa resistenza impedisce il riflusso di corrente dalla batteria al-
interna dell'alimentatore. Per evitare tale perico- l'alimentatore, quando in questo si verifica un'in-
lo, si adotta una semplice soluzione, quella del- terruzione del!' erogazione del!' energia elettrica.
l'inserimento di una resistenza in serie al circuito Naturalmente, l'alimentatore stabilizzato deve
di ricarica, con lo scopo di limitare l'intensità di essere di tipo regolabile fra i valori di tensione di
corrente a valori accettabili, per esempio ad un 12 V e 16 V circa. Diversamente non potrà essere
ventesimo della capacità nominale. utilizzato.
La soluzione ora suggerita potrebbe sembrare Per avere un corretto funzionamento del sistema
tecnicamente poco elegante, ma è la più pratica di di alimentazione presentato in figura 4, occorre
tutte e consente di perseguire quei risultati che, regolare la tensione d'uscita dell'alimentatore in
per quanto riguarda la durata della batteria, si po- modo che, in condizioni di batteria abbastanza
trebbero ottenere soltanto con sistemi elettronici scarica, la corrente fornita, con il ricetrasmettito-
molto più elaborati ed il cui costo non sarebbe as- re disinserito, sia pari ad un ventesimo della capa-
solutamente ripagato da prestazioni migliori. cità; per la batteria da 55 Ah, citata ad esempio,
L'accorgimento consigliato è schematizzato in fi- la regolazione dovrebbe essere fatta in modo che
gura 4. La resistenza RI ha il valore di 0,3 ohm e la corrente assumesse il valore di 2,5 A. Questo
la potenza di dissipazione di 5 W, mentre D1 è un dato va controllato sullo strumento presente nel-
autodiodo, acquistabile, con questa denomina- 1' alimentatore stabilizzato.

Raccolta PRIMI PASSI - L. 14.000


Nove fascicoli arretrati di maggiore rilevanza didattica per il principiante elettro-
nico.
Le copie sono state attentamente selezionate fra quelle in cui la rubrica « PRIMI
PASSI» ha riscosso il massimo successo editoriale con i seguenti argomenti:

1 ° - Il tester
2° - Il voltmetro
3° - L'amperometro
4°- Il capacimetro
5° - Il provagiunzioni
6° - Tutta la radio
7° . Supereterodina
8° • Alimentatori
9°. Protezioni elettriche

o
.

295
CORSO DI
11 a PUNTATA

Quasi sempre, dopo aver attentamente analizzato


il circuito del ricevitore radio in precarie condi-
zioni di funzionamento, il riparatore, individuata
la precisa causa del guasto, provvede alla sostitu-
zione di uno o più componenti elettronici, ese-
ARGOMENTI TRATTATI guendo dapprima alcune operazioni di dissalda-
tura e poi di saldatura di parti identiche o simili a
quelle danneggiate, talvolta apportando partico-
lari correzioni od introducendo necessarie varian-
1 ° - Sostituzione condensatori ti. E tutto ciò attraverso manovre ed interventi
che, assai spesso, appaiono personalizzati, so-
prattutto quando, per raggiungere uno stesso ri-
2°. Elettrolitici e tantalio sultato, si possono perseguire metodi diversi. Co-
me infatti propone la didattica di questo partico-
3°- Raffreddamento TR lare settore della radiotecnica, nel quale manuali,
libri e docenti offrono all'allievo una lunga se-
4° - Sostituzione TR quenza di insegnamenti vari, accorgimenti e_sug-
gerimenti che, una volta scelti ed accettati, costi-
5°. Ricambio ferriti tuiscono poi l'abitudine nella prassi di ogni gior-
no. Ovviamente, l'esposizione di argomenti di
6° - Antenna ausiliaria questo genere non tocca i soli interventi con il sal-
datore o il dissaldatore, ma si estende ad una pre-
cisa interpretazione di certi comportamenti del ri-
7° - Collaudo elettrolitici paratore e all'uso di quei ferri del mestiere, spes-
so autocostruiti e quindi introvabili in commer-
8°. Accorgimenti vari cio, che agevolano il lavoro nel laboratorio di ra-

Occupiamo la maggior parte di queste pagine con la descrizio-


ne di alcuni dispositivi, di semplice ed immediata esecuzione,
che non sono presenti in commercio, ma che agevolano i vari
compiti del riparatore, alleviandone la fatica e riducendone
l'impegno.

296
AVVIAMENTO ALLE
RADIORIPARAZIONI
dioriparazioni. Ecco, dunque, quale sarà la mate- di condensatore al tantalio, in quello a sinistra di
ria svolta in questa undicesima lezione del nostro figura 1 il valore capacitivo deve essere dedotto
corso, che sicuramente molti lettori riterranno la mediante l'interpretazione in codice della succes-
più interessante. sione delle fascette colorate impresse sulla parte
superiore del componente. Invece, per individua-
re il terminale positivo, basta osservare frontal-
SOSTITUZIONE DEI CONDENSATORI mente il condensatore dalla parte in cui è riporta-
to il punto colorato e ritenere positivo il condut-
La sostituzione di un condensatore a mica, in po- tore di destra.
liestere, ceramico o a carta, è un'operazione sem- Nei condensatori elettrolitici, il reoforo positivo,
plice, che non solleva problemi pratici. Mentre come indicato nel disegno di destra di figura 1,
occorre molta attenzione quando si è chiamati a viene evidenziato dalla presenza di una o più cro-
sostituire i condensatori polarizzati, quelli dotati cette impresse, in corrispondenza, sul corpo del
di un reoforo positivo e di uno negativo, come so- componente. A volte rimane indicato il terminale
no appunto gli elettrolitici e i condensatori al tan- negativo con il segno meno (-), oppure, il termi-
talio. nale positivo è più lungo di quello negativo.
Il condensatore al tantalio è particolarmente vul-
nerabile e si guasta facilmente col passare del
tempo. Fortunatamente, anche per il suo costo SOSTITUZIONE DEI TRANSISTOR
non sempre accettato, è poco diffuso. In ogni ca-
so esso può essere facilmente sostituito con un Analizzato sotto l'aspetto meccanico, il transistor
normale elettrolitico, oppure con un modello è un componente relativamente robusto. Ciò tut-
uguale, dopo averne individuato le polarità degli tavia non autorizza il riparatore a maltrattare il
elettrodi. semiconduttore durante le normali operazioni di
Sulla sinistra di figura 1 sono riportati due mo- laboratorio. Ma se gli urti non sono nemici del
delli di tipo corrente, di condensatori al tantalio. transistor, esistono ben altri pericoli dai quali de-
In quello ali' estrema sinistra è presente una pic- ve essere protetto. E tra questi ricordiamo la tem-
cola macchia colorata in una delle due facce del peratura eccessiva, il sovraccarico elettrico, l'er-
componente, che consente di individuare facil- rato collegamento al circuito di utilizzazione,
mente il conduttore positivo; nel modello riporta- l'inversione delle polarità della tensione di ali-
to in posizione centrale appare impresso, in corri- mentazione. Occorre dunque che il riparatore, al-
spondenza del reoforo positivo il simbolo della l'atto della sostituzione di un transistor, di qua-
omonima tensione, ossia la solita crocetta. Per- lunque tipo esso sia, ponga molta attenzione, nel
tanto, il tipo di condensatore al tantalio disegna- pieno rispetto di quelle regole dalle quali non è
to in posizione centrale di figura 1, è da preferirsi concesso derogare.
in sede di pratico impiego, perché in esso, oltre La temperatura eccessiva, che si sviluppa interna-
che l'elettrodo positivo, è indicato pure il valore mente al transistor, oppure esternamente ad esso,
capacitivo. può essere causa di malanni, perché può danneg-
Contrariamente a quanto accade nel secondo tipo giare irreparabilmente il componente, oppure al-
297
PUNTO COLO RATO

Lu
/
h.

&o
-.J
o
(J

u
Cl
z
<t Fig. 1 - Prima di provvedere alla sostituzio-
C[l ne di un condensatore polarizzato, il ripara-
tore deve accertarsi della precisa disposi-
zione dei due reofori, quello positivo e quel-
POSITIVO lo negativo.

terarne le caratteristiche elettriche. di o agli anòmali assorbimenti di corrente pretesi


Tra le cause che provocano eccesso di calore nel dal componente.
transistor, ricordiamo le saldature a stagno non Quando si sostituisce un transistor disastrato con
eseguite secondo le regole normali e la temperatu- altro in perfette condizioni di funzionamento, oc-
ra ambiente ai limiti dell'insopportabilità. Citia- corre far bene attenzione che esso rimanga terrni-
mo inoltre le errate tensioni applicate agli elettro- camente isolato da parti ed elementi soggetti ari-

t
@)
t

Fig. 2- Esempi di montaggi di transistor di potenza su telai metallici, che provvedo-


no alla corretta dispersione dell'energia termica erogata dai componenti durante il
loro funzionamento. Il grasso al silicone, da interporre fra il foglietto di mica e la su-
perficie metallica del telaio, favorisce il processo di conduzione del calore ed isola
elettricamente le parti a contatto.

298
A B

Fig. 3- Quando si sotituisce la bobina dell'antenna di ferrite, occorre accertarne il ti-


po, che può essere ad autotrasformatore (A) o a trasformatore (B).

scaldamento, come ad esempio i trasformatori e Nei primi due tipi di transistor, a partire da sini-
le resistenze di dissipazione. stra di figura 2, il collettore è rappresentato dal-
Anche la punta del saldatore può creare danni nei l'intero involucro esterno del componente. Esso
semiconduttori. Ecco perché si raccomanda l'im- deve quindi rimanere isolato dal telaio metallico
piego di utensili con punta sottile e di piccolo o del dispositivo mediante un foglietto di mica e
medio wattaggio. In ogni caso, quando si salda il con interposto uno strato di grasso al silicone,
terminale di un transistor, occorre disperdere il che funge contemporaneamente da elemento iso-
calore generato dal saldatore stringendolo fra i lante e da buon conduttore del calore. Questo
becchi di una pinza. stesso problema si ripete negli altri due tipi di

PROBLEMI DI RAFFREDDAMENTO
Il problema del raffreddamento è particolarmen-
te avvertito in quei circuiti in cui si fa impiego di NUCLEO
transistor di potenza, che dissipano potenze del-
l'ordine dei watt, anziché dei milliwatt, come av-
viene negli altri modelli. Il calore che si sviluppa
internamente a questi componenti, può raggiun-
gere valori considerevoli, ma i transistor di poteri-
za sono progettati per disperdere la più grande
quantità di energia termica possibile.
Uno dei metodi più usuali, per favorire la disper-
sione del calore nei transistor di potenza, consiste
nel mettere in contatto termico, ma non elettrico,
l'involucro esterno metallico del componente con Fig. 4- Un nucleo di ferrite, non più irrigidito nella sua
il telaio, pure metallico, dell'apparato che ne fa sede naturale, può riassumere la sua condizione di
completa funzionalità, avvolgendo, attorno ad esso, un
impiego, come indicato in figura 2. Nella quale filo di cotone o di gomma elastica.
abbiamo illustrato i quattro esempi che più fre-
quentemente ricorrono nei moderni montaggi di
apparecchiature elettroniche.

299
ANT. EST.

L1
IIIIIIIIIIIIIIII]

Fig. 5 • L'uso dell'antenna ausiliaria diventa


necessario quando il laboratorio è ubicato
in un sotterraneo o nei primi piani di un edi-
ficio di moderna costruzione. ll condensa-
tore variabile CV deve essere regolato in
modo da sensibilizzare, nella massima mi-
sura possibile, i segnali captati induttiva-
mente dal ricevitore in riparazione.

transistor riportati sulla destra di figura 2. Per-


tanto, durante la sostituzione di questi modelli di
transistor, occorre ripetere lo stesso tipo di fissag-
gio del componente, facendo bene attenzione che
nessun corpo estraneo, di minime dimensioni e di
natura conduttrice di elettricità, possa inserirsi
fra la mica e il componente, perché nel momento
di stringere i dadi potrebbe perforare la mica e
creare un cortocircuito.

o BOBINE, NUCLEI, ANTENNE

La ferrite che, assieme ad uno o più avvolgimenti


(bobine), compone l'antenna interna dei moderni
ricevitori radio, è un elemento fragile, che spesso
va in frantumi e richiede quindi la sostituzione
con altra dello stesso tipo, perfettamente integra.
Le dimensioni della ferrite non sono critiche e
qualche millimetro in più o in meno non influen-
za negativamente il buon comportamento del ri-
cevitore radio. Non altrettanto invece si può dire
per gli avvolgimenti, che possono essere di tipo
Fig. 6 • Per evitare pericolosi scambi di polarità, duran- ad autotrasformatore, come indicato in A di figu-
te l'uso in laboratorio dell'alimentatore da rete, convie- ra 3, oppure a trasformatore, come riportato in B
ne inserire, in serie con un conduttore, una lampada della stessa figura. Pertanto, se si scambiano tra
protettiva, in grado di limitare il flusso di corrente.
loro questi due diversi tipi di bobine, l'apparec-
chio radio non funziona.
Quando la filettatura dei piccoli nuclei di ferrite
300
non ha più il suo potere di aderenza all'interno
del supporto di un qualsiasi avvolgimento, lata-
ratura dell'induttanza non è fattibile, perché il
nucleo ha perduto ogni condizione di rigidità al-
1 'interno del supporto. In questi casi non convie-
ne sostituire la bobina, che spesso può essere una
media frequenza o un oscillatore, perché il pro-
blema si risolve nel modo indicato in figura 4, av-
volgendo intorno al nucleo un pezzetto di filo di
cotone, oppure un piccolo elastico.
Se il laboratorio di riparazioni radio è posto in Fig. 7 • I transistor di piccola potenza, in contenitore
uno scantinato, o nei primissimi piani di un edifi- plastico, non sopportano le ripetute operazioni di inse-
cio di nuova costruzione, ubicato in un centro cit- rimento e disinserimento nei circuiti stampati, soprat-
tadino di grosse dimensioni urbane, può accadere tutto a causa delle successive "scottature" subite du-
che il ricevitore, anche per motivi di scarsa sensi- rante le saldature e le dissaldature. Conviene di più, an-
che in considerazione del loro basso costo, sostituirli
bilità, pur essendo funzionante, non capti alcun con componenti nuovi e sicuramente efficienti.
segnale radiofonico, o sintonizzi soltanto uno o
due programmi commerciali normalmente ascol-
tati con forte intensità. Ciò significa che le emis-
sioni radio, presenti nel luogo in cui si lavora e si
ripara il ricevitore, subiscono una forte attenua-
zione, dovuta alla virtuale gabbia di Faraday,
rappresentata dalle costruzioni moderne in ce- ACCORGIMENTI VARI
mento armato. In questi casi, quindi, bisogna
aiutarsi mediante l'impiego di un'antenna ausilia- Le precauzioni che i riparatori prendono durante
ria, che potrà essere costruita nel modo proposto la loro attività sono molte e tutte dirette alla sal-
in figura 5. In pratica si dovrà montare, in posi- vaguardia degli strumenti, degli apparati in ripa-
zione esterna al locale in cui si opera, una treccio- razione e della propria persona. Per esempio,
la di filo di rame, nudo o ricoperto da guaina pro- quando si fa uso di un alimentatore da rete, può
tettiva, della lunghezza di trenta metri circa. Le
due estremità di questo filo conduttore verranno
legate, tramite appositi isolatori. ceramici, a due
sostegni. In prossimità dei quali si collegherà la
discesa d'antenna, utilizzando lo stesso tipo di fi-
lo, oppure un filo conduttore di tipo diverso, ma
facendo bene attenzione che questo non faccia
contatto con parti in muratura o metalliche. La
saldatura fra il conduttore d'antenna e quello di
discesa deve essere eseguita a stagno.
Il terminale libero del conduttore di discesa va
collegato ad un circuito accordato, composto da
un condensatore variabile ad aria, da 500 pF e da
un avvolgimento realizzato su ferrite cilindrica.
La massa del condensatore variabile CV deve es-
sere collegata con una conduttura dell'acqua o
del termosifone, come indicato in figura 5. L'av-
volgimento L1 è composto da 45 spire di filo di
rame smaltato del diametro di 0,4 mm.
Per quanto riguarda le dimensioni del nucleo di
errite, ricordiamo che, quanto maggiori queste
son0, tanto migliori saranno i risultati conseguiti.
L'impiego dell'antenna ausiliaria, presentata in
gura S, si effettua avvicinando ad esse il ricevi- Fig. 8 • Prima di inserire nel circuito di un radioricevito-
ore radio da riparare, dopo aver regolato il con- re in riparazione un nuovo condensatore elettrolitico, si
satore variabile CV in modo da raggiungere la deve provvedere a scaricare il componente nel modo
qui indicato, cortocircuitando i reofori per mezzo di un
massima intensità di segnale ricevuto nell'appa- cacciavite.
chio radio.

301
TESTER
IN nX1I000

Fig. 9 • Prova pratica dell'efficienza di un


condensatore elettrolitico mediante il te-
ster commutato nella funzione ohmmetri-
ca. Il controllo va eseguito due volte, ma la
seconda volta con i puntali invertiti.

capitare di distrarsi, di agire troppo frettolosa- l transistor di piccola potenza, in modo particola-
mente e quindi di scambiare fra loro il conduttore re quelli in contenitore plastico (figura 7), mal
della tensione positiva con quello della tensione sopportano le ripetute operazioni di inserimento
negativa. Pertanto, allo scopo di evitare un tale e disinserimento sui circuiti stampati. Tenuto
inconveniente, si può ricorrere all'accorgimento conto dell'attuale loro basso costo, conviene sem-
illustrato in figura 6, che consiste nel collegare, in pre sostituirli con modelli nuovi e sicuramente ef-
serie con il conduttore della tensione positiva, ficienti.
una lampadina da 12 V-3 W, in grado di limitare Prima di inserire nel circuito del ricevitore radio
il flusso di corrente e, quindi, i danni da questo in riparazione un nuovo condensatore elettroliti-
derivanti. A ricevitore radio riparato, ovviamen- co, occorre sempre cortocircuitarne i due reofori
te, la lampadina potrà essere rimossa. mediante un cacciavite, come indicato in figura 8.
Questo stesso espediente può essere esteso alle Infatti, un buon condensatore elettrolitico può
batterie a 12 V, quando con esse si procede alla ri- conservare la carica per giorni e giorni ed un suo
parazione delle autoradio. impiego, allo stato elettrico di saturazione, può

C7

RETE
7

3
F' D1

STAGN
T
Fig. 10- Semplice circuito di riduzione della
potenza del saldatore. Con S1 posizionato
in 1, il saldatore rimane spento, nella posi-
zione 2 funziona a potenza dimezzata, in 3
l'utensile lavora a piena potenza. Il diodo al
silicio è di tipo BY127 o 1N40O7, il conden-
satore C1 ha il.valore di 10.000 + 20.000 pF -
250 Vca.

302
Fig. 11 • I semiconduttori nuovi e perfettamente efficienti, ma soprattutto di grandi
marche di produzione, sono sempre la miglior garanzia per una riparazione sicura e
di lunga durata nel tempo.

essere causa di guasti anche insospettabili. Ad zione. Ma il dilettante non può tenere a disposi-
ogni modo il collaudo di un componente di que- zione una eccessiva quantità di utensili ed il più
sto tipo si esegue seguendo il metodo illustrato in delle volte deve accontentarsi di un solo saldatore
figura 9. Praticamente, si cortocircuita, per alcu- di media potenza. Con il quale effettua tutte le
ni secondi, il terminale positivo con quello negati- saldature a stagno, anche quelle per le quali sa-
vo, onde essere certi che l'elemento sia completa- rebbe prudente disporre di un ridotto wattaggio.
mente scarico. Poi si collegano ai reofori i due
puntali del tester commutato nelle misure ohm-
rnetriche, servendosi della portata ohm x 1.000
per valori capacitivi fino a 100 F e di quella di
ohm x 100 per valori capacitivi superiori. Ebbe-
ne, se il condensatore elettrolitico è in perfetta ef-
ficienza, si dovranno rilevare i seguenti compor-
tamenti del tester: al momento dell'applicazione
dei puntali dei reofori, l'indice dello strumento
subisce un rapido, violento spostamento, per poi
ritornare lentamente verso l'inizio scala, in un
tempo corrispondente a quello di carica del com-
ponente. Successivamente, invertendo il senso di
applicazione dei puntali sul condensatore, si do-
vrà osservare un analogo comportamento dell'in-
dice dell'ohmmetro. Se queste condizioni non si
verificano, il condensatore in prova è da ritenersi
difettoso. Se poi l'indice del tester raggiunge il
fondo-scala e rimane fermo in questa posizione,
allora bisogna concludere che l'elettrolitico è in Fig. 12 • Per rimuovere un nucleo di ferrite dalla sua se-
cortocircuito. de, dove i materiali di fissaggio si sòno eccessivamen-
te induriti nel tempo, conviene adottare l'espediente
Il laboratorio del riparatore professionista è do- qui illustrato, che insegna a far uso di una lima riscal-
o attualmente di una serie di saldatori, di po- data dal saldatore.
enze elettriche diverse ed equipaggiati con punte
struite in fogge adatte per ogni tipo di opera-
303
KIT PER CIRCUITI
STAMPATI L. 1s.o0o
Dotato di tutti gli elementi necessari per
la composizione di circuiti stampati su
vetronlte o bachelite, con risultati tali da
soddisfare anche i tecnici più esigenti, que-
sto kit contiene pure la speciale penna
riempita di inchiostro resistente al perclo-
ruro e munita di punta di riserva. Sul di-
spensatore d'Inchiostro della penna è pre-
sente una valvola che garantisce una lunga
durata di esercizio ed impedisce l'evapo-
razione del liquido.

I,

Fig. 13 - Particolare dispositivo potenziometrico, assai


utile nel laboratorio di radioriparazioni per valutare, tra-
mite un tester, i valori ohmmici di elementi o parti cir.
cuitali con funzioni resistive.

Consente un controllo visivo conti-


nuo del processo di asporto.
Evita ogni contatto delle mani con
il prodotto finito.
E' sempre pronto per l'uso, anche
dopo conservazione illimitata nel Mentre basta comporre il semplice circuito ripor-
tempo. tato in figura 10, per abbassare di molto la quan-
tità di energia termica erogata dalla punta del sal-
Il contenuto è sufficiente per tratta- datore ed essere certi di non provocare danni nel-
re più di un migliaio di centimetri le zone circuitali in cui si salda a stagno.
quadrati di superfici ramate. Nel circuito di figura 10, il condensatore Cl im-
pedisce al diodo al silicio Dl di generare ronzìi di-
sturbatori nell'apparecchio radio in riparazione.
Il valore capacitivo di Cl deve oscillare fra i
10.000 e i 20.000 pF e la tensione di lavoro del
componente deve essere di 250 Vca o 1.000 Vice.
Per Dl si potrà usare il modello BY127 oppure
1N4007. Il commutatore Sl consente l'inserimen-
to diretto del saldatore (posizione 3), quello a
mezza potenza (posizione 2) e la sua totale esclu-
sione dalla rete (posizione 1).
Passiamo ora al sistema di regolazione dei nuclei
di ferrite, resi ormai inamovibili dal tempo e dalle
varie sostanze di bloccaggio usate (cera, paraffi-
na, elastici, nastri adesivi, ecc.), non prima tutta-
via di aver ricordato che è buona regola, quando
304
Fig. 14. Questa scatola è riempita di cemento, che la
appesantisce in misura sufficiente per sorreggere un
circuito stampato, fissato tra le pinze a bocca di cocco-
drillo opportunamente isolate con guaine di plastica.

si ripara un ricevitore radio, utilizzare sempre essere appuntite, allo scopo di fungere da puntali
componenti nuovi, di primissima qualità, che so- di prova. Il potenziometro è fissato ad un apposi-
no i soli ad offrire le maggiori garanzie di ottimo to foro praticato sulla piastrina-supporto e sul
funzionamento. Ma osserviamo ora il disegno di suo perno è innestata una manopola. La taratura
figura 12, nel quale si vede come la rimozione del del potenziometro si effettua di volta in volta per
nucleo di ferrite avvenga tramite una lima oppor- mezzo del tester commutato nella funzione ohm-
tunamente riscaldata per mezzo del saldatore. metrica. La resistenza di minimo valore scongiu-
Con questo sistema, le sostanze cerose o gommo- ra i pericoli derivanti dai cortocircuiti.
se si sciolgono ed il nucleo di ferrite può essere In ogni laboratorio sarà bene conservare almeno
ruotato nella misura richiesta dalla taratura. Ov- tre di questi dispositivi, composti con tre poten-
viamente la lima deve possedere il terminale simi- ziometri di valore diverso e, ovviamente, con tre
le alla lama di un cacciavite. diverse resistenze di minimo valore.

1° pot. = 1 megaohm (lineare) - R min. = 10.000 ohm


2° pot. = 10.000 ohm (lineare) - R min. = 100 ohm
3° pot. = 100 ohm (lineare) - R min. = 10 ohm

Al radioriparatore possono sorgere tavolta dei L'ultimo dispositivo di conforto tecnico per il la-
sospetti sul corretto funzionamento di un circuito boratorio, descritto in questa sede, è rappresenta-
resistivo. Per il cui controllo conviene conservare to in figura 14. Esso serve per bloccare un modu-
nel laboratorio un dispositivo di prova come lo elettronico, quando da esso si deve estrarre un
quello riportato nel disegno di figura 13, che deve transistor od altro componente e le mani sono im-
essere costruito nel seguente modo. Da una pia- pegnate nell'impugnare il saldatore, da una par-
strina di vetronite per circuiti stampati si elimina te, e le pinze, dall'altra.
quasi tutto il rame, con l'acido corrosivo abitual- La scatola è di plastica o di legno, riempita di ce-
mente usato per questi scopi e si fa in modo che mento nel quale, quando è ancora allo stato flui-
restino soltanto due piazzole quadrate di un cen- do, vengono immerse due grosse pinze a bocca di
timetro di lato, sulle quali verranno poi saldati i coccodrillo rivestite di plastica e quindi rese iso-
terminali di due spezzoni di fili di rame, del dia- lanti. Dopo due o tre giorni, quando il cemento si
metro di 1+1,5 mm, protetti da guaine isolanti. sarà ben rappreso, l'insieme costituirà un ottimo
Le estremità libere dei due conduttori dovranno supporto dei circuiti stampati.
305
\'

$#11,%,

lemdite - Misti- Permute


VENDO computer Commodore VIC 20 completo di joy, re- CERCO un amplificatore stereo da· 20--40 W. In cambio
gistratore, monitor, 30 cassette a L. 250.000. offro: 8 transistor, 155 resistori, 68 condensatori, 6 integra-
PINTO VINCENZO . Via E. Pistelli, 10 • 00135 ROMA • ti, 22 diodi al silicio, 7 diodi al germanio, un motore per gira-
Tel. (06) 3490585 solo zona Roma dischi, 2 trasformatori.
BULLIAN CHRISTIAN· Via Novarie • 34071 CORMONS
VENDO linea Sommerkamp FL 50- FR 50- FV 50 non modi- (Gorizia) - Tel. (0481) 61615 ore pranzo alle 14,00
ficata. Funzionante con manuali-schemi e scorta di valore.
MENGARELLI PIETRO - Via G.B. Bertone, 8 B - 12084 VENDO alimentatore stabilizzato O+ 25 V- 2A con prote-
MONDOVl (Cuneo) · Tel. (0174) 40685 ore pasti zione dai cortocircuiti e limitatore automatico di corrente.
Completo di voltmetro e contenitore. Dimensioni 22 x13h
CERCO urgentemente corso radio stereo a transistori della 7,5 a L. 85.000.
S.R.E., anche senza materiali. Pago bene. ALVIANO RAFFAELE· Tel. (0184) 27273
PIANARO UMBERTO - Via Cecconi, 15 - 36020 S.NAZA-
RIO (Vicenza) • Tel. (0424) 98464 ore pasti CERCO ditta seria per lavori di costruzione su kit e scatole
di montaggio elettroniche o altri tipi di lavori. Eseguo il lavo-
ESEGUO disegni circuiti stampati a L. 15 per cm' e stam- ro al mio domicilio tramite spedizione.
pati completi a L. 70 per cm'. Inviare schema elettrico ed BIONDO ANTONIO· Via Pascasino, 63 - 91025 MARSA-
elenco componenti. LA (Trapani)
RUZZON MORRIS • Via Zara, 7 - 46029 SUZZARA (Man-
tova) VENDO interfacce per registratore - autocostruite per
computer Sharp PC 1245- 1246- 1247 PC 1401- 1260 -
CERCO RX BC 314 O.M.I. anche da riparare. 1450 a L. 8.000 cadauna garantite al 100%.
SILVESTRINI LUCIANO • Via Della Vittoria, 82 • 37050 BROGGINI STEFANO - Via Cadore, 11 ·21041 ALBIZZA-
RALDON (Verona)• Tel. (045) 8730641 dalle ore 19 alle 21 TE (Varese) · Tel. (0331) 991505

VENDO al miglior offerente o cambio con altro materiale: VENDO computer TI 99/4 A completo, più alcuni accessori:
misuratore intensità di campo Mod. MC 661 D. Nuovo con cavo registratore+ cassetta giochi e cassetta insegnamen-
libretto istruzioni e borsa in pelle. Marca TE.S. to TI-BASIC + riviste con simpatici programmi a L. 150.000
STOCCO BRUNO· Via Nazionale Ud. TS Km 6,5 • 33040 trattabili.
PRADAMANO (Udine) CARLO · Tel. (010) 9124695 (ora di cena)

Di questa Rubrièa potranno avvalersi tutti quei lettori che sentiranno la necessità di offrire
in vendita, ad altri lettori, componenti o apparati elettronici, oppure coloro che vorranno
rendere pubblica una richiesta di acquisto od un'offerta di permuta.
Elettronica Pratica non assume alcuna. responsabilità su eventuali contestazioni che po-
tessero insorgere fra i signori lettori e sulla natura o veridicità del testo pubblicato. In
ogni caso non verranno accettati e, ovviamente, pubblicati, annunci di carattere pubblici-
tario.
Coloro che vorranno servirsi di questa Rubrica, dovranno contenere il testo nel limiti di
40 parole, scrivendo molto chiaramente (possibilmente in stampatello).

306
VENDO riviste di Elettronica Pratica N 1-2-4-5-6-7-9-10-11
del 1975 al.2.500 cad; N° 5 annata 1976 a L. 2300; N°
1-3 annata 1978.
NAPOLI LORENZO . Via Nuova Variante, 34 · 84085
MERCATO SAN SEVERINO (Salerno)· Tel. (089) 890834
IL SERVIZIO E' ESEGUO circuiti stampati aL. 55 al centimetro quadrato.
Inviare schema. A chi invia il materiale realizzo montaggi di
qualsiasi circuito aL. 150 al centimetro quadrato.
COMPLETAMENTE: PARISI LUCIANO . Via A. Kramer, 4 - 20129 MILANO·
Tel. (02) 798374
VENDO centralina luci psichedeliche. Usata pochissimo,

GRATUITO come nuova, con regolazione acuti, medi, bassi, e volume a


L. 30.000.
TOSO STEFANO - Via Ascoli, 10 - 34073 GRADO (Gori-
zia) - Tel. (0431) 82259 dalle ore 19 alle 21. Escluso il sa-
bato

VENDO computer Commodore Plus/4 + cassette giochi+


introduzione al Basic + 1 cartuccia gioco a L 280.000.
STEFANO - Via Castagneto, 21/1 - 16035 RAPALLO (Ge.
nova) - Tel. (0185) 669370 ore serali

VENDO CB 23 canali 5 W della Polmar da stazione fissa.


CERCO vendo baratto schemi di circuiti elettronici di ogni Sono inclusi Microfono e Timer. In ottimo stato a L. 150.000.
tipo. VECCHIONE TIZIANO • Via Milite Ignoto, 15 ·61100 PE.
CIARDULLI ENRICO· Via Calderari, 95-86021 BOIANO SARO • Tel. (0721) 61940 ore pasti
(Campobasso)
ESEGUO circuiti stampati a L. 80 cmq. Inviare schema. Si
assicura massima serietà.
VENDO o CAMBIO con RTX 144, Sommerkamp TS 788 DX. GIULIANA LIBORIO RINO - Via Leone Xlii, 33 · 93100
Frea. 26.000- 29.999, AM-FM-SSB-CW. Nuovissimo, anco- CALTANISSETTA
ra con scatola e manuale+ schema.
FAVATA GIOVANNI . Via V.Emanuele, 117 .91022 CA- VENDO riviste di Elettronica Pratica dal febbraio 1983 al
STELVETRANO (Trapani)· Tel. (0924) 145509 novembre 1985. Tutte in blocco e in ottimo stato, al prezzo
di L. 40.000.
VENDO CB Intek model Fax 90 display e tuning digitali, 40 TESTA MARCO· Clivo dei Peschioli, 37 .00024 CASTEL
canali a L. 150.00O MADAMA (Roma)· Tel. (0774) 44761
GAETA ANTONIO - Rione Gelso, 34·83035 GROTTAMI-
NARDA (Avellino)· Tel. (0825) 441270 VENDO TX-RX Lafayette LMS 200 come nuovo, con garan-
zia, L. 300.000. RX FRG7 Yaesu-Musen 05-30 MHz perfet-
CERCO programmi gioco o utility per PC. Olivetti M20-BC to, L. 350.000. Alfa Lima BBE 180 W valvolato L. 100.000
in listato o su disk. Tenko 23 + come nuovo L. 160.000.
GUAGNI ROBERTO . Via Alle Fornaci, 333· 15078 ROC- CHELLI MAIO • COMPIOBBI (Firenze)· Tel. (055) 693420
CAGRIMALDA (Alessandria)- Tel. (0143) 873365 dopo le
ore 15 VENDO Olivetti M1O + cavi + possibile attacco con mo-
dem, registratore stampante + trasformatore (può funzio-
CERCO urgentemente CB 27 MHz anche da riparare. Prez- nare a pile) + monitor incorporato + 3 libri con program-
zo da contrattare. mi. Interessato ad uno scambio con uno spectrum.
MUSCAS GIANNI - Via Roma · 09010 VALLERMOSA MARCONCINI MAURIZIO· Via G. Marconi, 56 -BEL FIO-
(Cagliari) - Tel. (0781) 79073 RE (Verona)• Tel. (045) 7640301 dalle 19 alle 20

CAMBIO RTX VHF YAESU 207-R PALM. 144-- 148 con ac- CERCO decodificatore "Decoder 1O per radio Grundig
cessori con pari frequenza veicolare in ottimo stato. mod. "Mandello 4" o "Como 4, possibilmente funzionante.
LUBREGLIA GIOVANNI · Via Caduti Sul Lavoro, 3 - ZAPPATORE GIOVANNI • Via Taranto, 109 . 74010
81100 CASERTA. Tel. (0823) 320133 dopo le ore 20,00 STATTE (Taranto) · Tel. (099) 441931 ore pasti

CERCO ricetrasmittente CB 27 MHz anche guasto. Pago o VENDO trasmettitore FL 2 W perfettamente funzionante a
contraccambio con materiale o circuiti elettronici di vario L. 25.000, in più regalo microfono e due transistor di ricam-
genere. bio.
MONTIS NINO - Via C. Alberto, 27 ·09010 VALLERMO- LODATO ANTONIO - Via Orilla 1 Scala B • 84013 CAVA
SA (Cagliari) DE' TIRRENI (Salerno) • Tel. (089) 843321

- 307
Piccolo mercato del lettore @ Piccolomercatodel lettore

VENDO programmi per C64 e alcuni giochi per ZX spec- CERCO urgentemente schema elettrico e possibilmente li-
trum 48 K e C.B.M. 16. sta componenti dell'oscillatore lmetron mod. S777, anche
TACCONI DANIELE · CASTELFRANCO EMILIA (Mode- fotocopiato. Pago prezzo proporzionato più spese.
na) - Tel. (059) 927614 ore pasti o serali dalle 20,30 alle MUSA REMO - Via Angiolo Cassioli, 150. 00169 ROMA
22,30 Tel. 263751 tarda sera

VENDO anche separatamente 2 ampli 1 O W mono (8 - 18V)


VENDO materiale surplus per rinnovo laboratorio: conden- RS26 - un equalizzatore 5 bande mono (1 O - 30 V) LX534 -
satori - integrati - transistor quarzi - trimmer - microfoni - Vu meter mono 10 led (8-18 V) - alimentatore stabilizzato
diodi al silicio - condensatori poliesteri, oltre 200 pezzi aL. 16V1,5 A con trasf. Ho molti componenti nuovi e usati.
60.000. Tratto solo con Cuneo e provincia.
PIEMONTE GIOVANNI · Piazza Caraviello, 24 • 80058 DUTTO CLAUDIO - Via Milia, 179 · 12012 BOVES (Cu-
TORRE ANNUNZIATA (Napoli) neo) Tel. (0171) 888306 dopo le 18,30

VENDO integrati LM1872N - SN96419N funzionanti e val-


VENDO a chiunque sia interessato, schema elettrico +
vola ECC83 12AX7 quasi nuova. Tutto a L. 25.000. Massima
circuito stampato + piano di cablaggio, di un alimentatore
stabilizzato O - 30 V 2 A autoideato e perfettamente funzio- serietà.
SCALIA ANDREA· Via Mangiarancina, 9 • 90047 PARTI-
nante a L.8.000 (prezzo listino L. 80.000).
NICO (Palermo) Tel. (091) 8782371 qualsiasi ora escluso
PANACCI ENZO - Via Campopiano, 7 • 03030 PESCO-
mattina.
SOLIDO (Frosinone)
CERCO vendo cambio per Commodore 128 e 64 softweare
CERCO cuffia alta impedenza (2.000 ohm). di qualsiasi genere. accetto ogni offerta purché sensata.
VIVENZIO VITTORIO · Via Montello, 7 - 21047 SARON- BERNASCONI UMBERTO - Via Oberdan, 3 - 21046 MAL-
NO (Varese) Tel. (02) 9600235 ore pasti NATE (Varese) Tel. (0332) 428133

VENDO LINEA ZETAGI: alimentatore 2,5 A 7/8 A; rosme- VENDO corso Radio Elettra (riparatore radio-TV) completo
tro mod. 203a quadranti separati + accordatore mm 27 + materiale: tester - provacircuiti - provatransistor ecc. Rega-
mod. TM 1000 1 KW + A. lineari mod. B 150 80 W + BV lo assieme vario materiale. L. 400.000. Amplificatore finale
131 AM 100 W - SSB 200 W valvolare. Tutto in ottime condi- 100 W completo trasformatore - transistor finali Darlington,
zioni. L. 100.000.
FIOLO PIETRO · Viale C. Savoca, 2 - 94100 ENNA Tel. TURATO DIEGO - Via Padana Inferiore, 45-ESTE (Pado-
25589 va) Tel. (0429) 51763

Un'idea vantaggiosa:
l'abbonamento annuale a

ELETTRONICA PRATICA
308
ATTEN ZIO N E! Eseguo cablaggi di circuiti elettronici su CAUSA cessata attività svendo: saldatori Elto 50 W- transi-
carta lucida, lato piste e lato componenti, a L. 150 il cm'. stor - resistenze - diodi - condensatori - timer - relé Omron e
Spedire schema - elenco e dimensioni componenti e max Siemens. Chiedere elenco più dettagliato, quantità e prezzo.
basetta + annotazioni relative al cablaggio stesso Spedi- NICHETTI CLEMENTE - Via Toffetti, 4 · 26013 CREMA
zione a carico del destinatario. (Cremona) Tel. (0373) 31664 ore serali
SURSAIA DANIELE . Via Monti di Creta, 15 -00167 RO-
MA Tel. (06) 6218523 SCAMBIO programmi per lo ZX Spectrum. Vendo inoltre
tastiera supplementare per Spectrum 48 K Cerco interfac-
VENDO Commodore 64 + Drive 1541 a prezzo da concor- ce 1 + microdrive a non più di L. 130.000. Cerco intera rac-
dare. colta di Sinclair computer.
BIZZINI GIULIANO · Via Maestri del Lavoro, 6· L'AQUI- ZUCCHI RICCARDO· Via Filippo Marchetti, 25 · 00199
LA Tel. (0862) 377402 dalle 19 alle 21 ROMA Tel. 8386857

VENDO kit già montato luce stroboscopica. Si possono pi- VENDO registratore Commodore Vie 20 C64 + 1 O casset-
lotare carichi fino a 1.000 W-impulsi da 1 - 80 al sec. Prez- te giochi a L. 30.000.
zo modico. Tratto solo con Torino. PIRRO DANIELE· Via Nuvoloni, 83 • 18038 SANREMO
GIORGIO Tel. (011) 7806705 dalle 15 alle 18 (Imperia) Tel. (0184) 82463 ore 20

VENDO piastra pioneer, piatto da discoteca, mixer 4 canali VENDO riviste di Elettronica Pratica come nuove a L. 1.500
con equalizzatore ed effetto eco, amplificatore 150 W + 2 l'una: 1984 marzo - 1985 marzo aprile maggio giugno set-
casse 200 + 200 W. Il tutto a prezzo modico. tembre novembre - 1986 gennaio marzo aprile maggio giu-
PACINI MATTEO - Via Dante, 32 • BELLARIA (Forlì) Tel. gno settembre novembre dicembre.
(0541) 44623 SIMEOLI GIANLUCA - Via S. Maria della Libera, 13·NA-
POLI Tel. (081) 654138 ore 19-22
VENDO RTX. CB • VHF - RX, vario materiale elettronico e
riviste elettronica informatica scienze ecc. Allegare L 600 VENDO: impedenzimetro 2 mH - 100 mH L. 60.000; prova-
per ricevere lista completa. transistor L. 30.000: capacimetro digitale L. 140.000; impe-
BONASIA CALOGERO . Via Percusa, 218- 94100 ENNA denzimetro autocostruito L. 30.000; frequenzimetro BF 0-1
MHz L. 50.000
23ENNE, esperienza pluriennale cablatore 4° livello metal- PETRUCCI FAUSTO - Via Carraia, 21- LE GRAZIE (Pi-
mecc. quadri elettrici, per miglioramento conoscenze cer- stoia) Tel. (0573) 471027 dopo le 18,30
ca seria società.
RICCO MASSIMILIANO . Via A. Gramsci, 2 - 20090 CE- VENDO cinepresa Eumig 128XL - telecomando - 3 velocità
SANO BOSCONE (Milano) di ripresa 9-18 • 36 fot/sec. - variotimer - scatto singolo -
autoscatto - lente per macro - zoom elettrico - custodia pel-
VENDO valvole usate ma funzionanti a L 7.000 cadauna. le - L. 250.000 trattabili.
Sigle: EF183- PCF82 - PCL84. Se acquistate in blocco L. TINTORI ROBERTO • Via Cavour, 8 · 24029 VERTOVA
20.000. (Bergamo) Tel. (035) 710220 ore pasti
IMBRIONE FERDINANDO - Via Gambardella, 120 - 80058
TORRE ANNUNZIATA (Napoli) APPASSIONATO di elettronica cerca RTX per CB o solo ri-
cevitore, funzionante anche usato. Pago non più di L. 10.000
più tester M01 Master Regalo progetti e schemi ad altri ap-
SCAMBIOIVENDO ultimissime novità per ZX Spectrum. passionati
Arrivi settimanali dall'Inghilterra. Scrivere inviando la vo- TRIMARCHI RAIMONDO · Via Vittorio Emanuele, 38 ·
stra lista io invierò la mia. Annuncio sempre valido. Scrivo a 90010 CAMPOFELICE DI ROCCELLA (Palermo) Tel.
tutti e subito. (0921) 28563 preferibilmente sabato ore serali.
MARINELLI EMANUELE - Via Alfieri, 46-71017 TORRE.
MAGGIORE (Foggia) Tel. (0882) 291172 ore pasti ATTENZIONE, cerco urgentemente provavalvole ad emis-
sione Chinaglia mod. 560.
OCCASIONE: RTX Ncc 144- 146 MHz portatile 3 W 1 O ZAPELLONI ALDO · Via Ragusa, 7 · BARI · Tel. (080)
onti + 2 dirette L. 250.000, TV9" BN L. 80.000, VIC 20 + 339974 ore serali
espansione 16-32 K + registratore + 30 cassette gioco e
utiliti + corso Basic, libri vari per digitare programmi, tutto CERCO riviste di agosto e settembre 1964 di Sistema Prati-
a L 250.000. co, in ottimo stato. Offro L. 3.000 ciascuna
VALTRANI SANDRA - Via Prosano, 104 • 60040 AVA- MONDUZZI IADER • Via Fosse Ardeatine, 10 . IMOLA
CELLI (Ancona) Tel. (0732) 709303-9+ 13 (Bologna) Tel. (0542) 41225 ore pasti

309
CA M BIO 5 volumi della Scuola Radio Elettra "Modulazione CAUSA problemi finanziari vendo: macchina fotografica
di frequenza - stereofonia - transistor'' con apparecchio ra- "Hermes' con flash incorporato a L. 50.000 + luci psiche-
dio valvolare commerciale con stadio in alta frequenza ori- deliche della "WK elettronica' a L. 50.000 + miniriprodut-
cevitore semiprofessionale oppure 19MK2 - 19MK3 - 19M4 tore per cassette stereo mod. Beat Boy 100 della Grundig
o similari, funzionanti (conguagliando). (senza cuffie) a L. 50.000 + trasmettitore e ricevitore per
barriera a raggi infrarossi L. 65.000 + interruttore crespu-
FANTIN GIORGIO· Via Vernazza, 6 · 19020 BEVERINO scolare 220 V 500 W a L. 20.000. II tutto trattabile.
(La Spezia) FABRIZIO · Tel. (0425) 931143

-~--- - - - - -- - - - - - - - -- - - - - - -

PER I VOSTRI INSERTI


I signori lettori che intendono avvalersi della Rubrica « Vendite - Acquisti - Permu-
te » sono invitati ad utilizzare il presente tagliando.

TESTO (scrivere a macchina o in stampatello)

--

Inserite il tagliando in una busta e spedite a:

ELETTRONICA PRATICA I
- Rubrica « Vendite - Acquisti - Permute »
Via Zuretti, 52 - MILANO. I

310
LA PSIA DE LETTIERE
Tutti possono scriverci, abbonati
o no, rivolgendoci quesiti tecnici
inerenti a vari argomenti presen-
tati sulla rivista. Risponderemo
nei limiti del possibile su questa
rubrica, senza accordare prefe-
renza a chicchessia, ma sce-
gliendo, di volta in volta, quelle
domande che ci saranno sem-
brate più interessanti. La regola
ci vieta di rispondere privata-
mente o di inviare progetti esclu-
sivamente concepiti ad uso di
un solo lettore.

A CACCIA DI CORTOCIRCUITI tuito e l'esperienza. Ma quando questi non basta-


no, nei moderni laboratori si fa uso dell'ohmme-
Durante la mia attività di elettronico dilettante, tro digitale, che è in grado di rilevare elevatissimi
quando mi capita di controllare o riparare qual- valori resistivi e valori che possono essere di alcu-
che apparato non funzionante per sopravvenuto ni decimi dell'ohm. Un simile strumento, tutta-
cortocircuito in uno o più punti circuitali, non via, è troppo costoso per un principiante, che de-
riesco mai a seguire un metodo razionale e rapido ve inevitabilmente ripiegare su dispositivi autoco-
che mi consenta di individuare la causa dell'in- struiti, come ad esempio quello presentato e de-
conveniente. Con il saldatore provvedo ad inter- scritto nel fascicolo di gennaio '85, il quale potrà
rompere la continuità elettrica, nella speranza dì esserle molto utile per la sua attività dilettantisti-
ridurre il campo di ricerca, ma poi mi accorgo che ca ma che diverrà indispensabile quando le capi-
i miei interventi non sono serviti a nulla. E la stes- terà di addentrarsi nel settore dell'elettronica di-
sa cosa avviene quando trancio conduttori e piste gitale, se lei non è in possesso di quel fascicolo ar-
dì rame, perché tutto si risolve con una gran per- retrato, potrà ugualmente perseguire un metodo
dita dì tempo e, talvolta, con il danneggiamento di ricerca analogo, che consiste nell'alimentare le
di alcuni componenti, ma assai raramente con la piste di rame, o i tratti circuitali in cortocircuito,
localizzazione della porzione di circuito o dell'ele- con un alimentatore, limitato in corrente a qual-
mento in cortocircuito. Questo è dunque il moti- che ampere, oppure con una pila da 1,5 V. Poi,
vo per cui mi rivolgo a voi, per avere qualche con- con il tester predisposto nelle misure di tensioni
siglio in merito o per sapere se esiste un metodo continue e sulla portata più bassa, per esempio
preciso di ricerca, già adottato da altri e a me sco- quella di 2 V fonda-scala, si fissa il puntale nega-
nosciuto. tivo sul morsetto omonimo dell'alimentatore,
TIBALDI ETTORE mentre con il puntale positivo, prendendo le mos-
Roma se dal morsetto positivo dell'alimentatore, si per-
corre il cammino della corrente, fino ad indivi-
Di solito, tale tipo di intervento si risolve con l'in- duare il valore di caduta di tensione zero.

311
POTENZA DEI TRASFORMATORI UN CLASSICO ESPERIMENTO
Ho la possibilità di disporre di alcuni vecchi tra- Senza ripetere integralmente lo storico esperi-
sformatori a 50 Hz con primari a 220 V e secon- mento di Volta, vale a dire l'invenzione della pila,
dari a diversi valori. Mi potete dire in che modo vorrei dimostrare a mio figlio come il celebre
posso conoscere la potenza di tali componenti? scienziato creò quel famoso generatore di elettri-
BATIIPAGLIA GIULIO cità.
Rovigo QUAGLIA UGO
Verona
In modo approssimativo, applicando la formula
riportata infondo alle tabelle e dopo aver misura- La pila, in questo circuito, è realizzata tramite un
ta la sezione del nucleo, che in pratica corrispon- bicchiere contenente acqua acidulata e nella quale
de a quella del cartoccio. Nelle due colonne qui sono immerse due lamine di rame e di zinco. La
riportate sono citati alcuni valori di sezioni di nu- soluzione acidula può essere composta da acqua e
clei (S), espressi in centimetri quadrati e in corri- cloro, da acqua e sale da cucina o da acqua e suc-
spondenza con i relativi valori delle potenze. Il di- co di limone. La tensione generata si aggira intor-
visore 1,2 tiene conto delle perdite nel ferro del no a 0,5 V. L'oscillatore, alimentato da questa
nucleo a causa dell'isteresi e delle correnti paras- storica pila, è composto da due transistor al ger-
site di Foucalt. Questo, nei trasformatori profes- manio. L'altezza della nota, ascoltata in cuffia,
sionali, assume il valore di 1, 1. consente di valutare l'ampiezza della tensione.

cm lpot cm° pot.


3 6 25 21 306
. 4 11 22 336
5 17 23 367 ELIMINAZIONE DEL RUMBLE
6 25 24 400 La centratura non più perfetta del piatto giradi-
7 34 25 434 schi è causa di rumble nell'altoparlante del mio
riproduttore audio. Come posso fare per elimina-
8 44 26 469 re questo fastidioso rumore?
9 56 27 506 COSTA OVIDIO
Ferrara
10 69 28 544
Deve inserire, fra l'uscita della testina e l'entrata
11 84 29 584 dell'amplificatore, questo circuito, che rappre-
12 100 30 625 senta un filtro attivo passa-alto a due poli, dotato
quindi di una curva di attenuazione molto ripida
13 117 31 667 nella gamma di frequenze che si debbono soppri-
32 711 mere, al di sotto cioè di quelle di taglio qui di se-
14 136 guito elencate.
15 156 33 756
16 177 34 802 Freq. (Hz) Valori di C1-C2 F)
17 200 35 850
100 0,01
18 225 36 900 50 0,22
25 ~ 0,470 7
19 250 37 950 I
12,5 0,9
i:

6 2
20 277 38 1002 3 4
1 8 •,

I
e.(%)
1,2 NB. Nessun condensatore è di tipo elettrolitico.

312
c1

+
RAME ZINCO

C1 = 47.000 pF TR2 = AF127


TR1 = AF126 CUFFIA = 40 + 150 ohm.

!2+15V
r + + Wy
R4 ?

+1
R2 I
c4

R3 use.
T"------2
I
MASSA

Condensatori Resistenze
C1 = vedi elenco R1 = 10.000 ohm
C2 = vedi elenco R2 = 22.000 ohm
C3 = 10F- 24 VI (elettrolitico) R3 = 22.000 ohm
C4 = 10F- 24 VI (elettrolitico) R4 = 220 ohm

Varie
IC1 = TLO81

313
PERSONAL COMPUTER PER MORSE

Mi servirebbe un oscillatore sinusoidale a 1 KHz,


comandato da un segnale logico (O - 5 V), da ab-
Condensatori
binare ad una porta del mio personal computer,
che utilizzo per trasmettere testi direttamente in C1 = 680 pF
codice Morse mediante un programmino in As- C2 = 10.000 pF
sembler da me scritto. C3 = 10.000 pF
GAVAZZONI MARCELLO C4 = 10.000 pF
Cremona
C5 = 100.000 pF

È senz'altro encomiabile l'idea di un trasmettito- Resistenze


re Morse 'intelligente'', che non richiede la co- R1 = 470.000 ohm
noscenza del codice per il suo uso. Su queste espe- R2 = 4.700 ohm
rienze, peraltro, si fondano i moderni telex e, in R3 = 2.200 ohm
una certa misura, tutta la telematica. Pubblichia- R4 = 4.700 ohm
mo quindi volentieri lo schema richiestoci. Tenga R5 = 47.000 ohm
presente che, con il segnale di comando a + 5 V,
l'oscillatore rimane bloccato. Per variare la fre- Varie
quenza, occorre modificare il valore capacitivo TR1 =
C109 (BC239)
dei condensatori C2 - C3 - C4 e ritoccare quello D1 =
1N4148
delle resistenze R2 - R4. ENTR. IM. COM. =
entrata Impulso di comando

INTERRUTTORE A PRESSIONE In parallelo con l'interruttore IP (interruttore a


pressione) deve inserire il circuito qui riportato,
Su un condotto d'olio di una mia macchina uten- nel quale l'elemento memorizzatore è rappresen-
sile è montato un interruttore a pressione, i cui tato dall'SCR. Quando IP si chiude, il campanel-
contatti si chiudono quando la pressione del li- lo suona e la lampada LP si accende. Per riporta-
quido è bassa. Ora vorrei collegare a questo com- re il circuito allo stato di riposo, basta premere il
ponente un sistema di allarme, ottico-acustico, da pulsante PI normalmente chiuso.
attivare al momento di chiusura dell'interruttore
e da far rimanere in 'queste condizioni elettriche
fino a che non si intervenga manualmente sul cir-
cuito.
LANDINI MAURO R2
Torino

IP
:----i-,
I I
1w' 'I+
I

C1
C2
R1
=
=
=
100.000 pF
100.000 pF
1.000 ohm
i---li

1_?
"s C2

R2 = 1.000 ohm
SCR = C106 o simili R1
CAMP. = 12Vcc
LP == 12V- 5 W
P1 = pulsante (normai. chiuso)

314
R3

+5V
TR1 ~ "

ENTR. IM. COM


c3
+ c4

l% BF

MICROFONO A CARBONE Occorre alimentare il microfono con una pila ed


inviare i segnali di bassa frequenza all'amplifica-
Trovandomi in possesso di un microfono a car- tore o al modulatore attraverso un trasformatore
bone, vorrei utilizzare questo componente in ac- attualmente non più reperibile in commercio. Ma
coppiamento con il mio radiotelefono. Come l'impiego di quel microfono può essere fatto
debbo fare? ugualmente realizzando il circuito amplificatore
ANTONIOLI FIORENZO qui ripbrtato.
Brescia

S7
R7

C1 = 500.000 pF
e
9V

C2 = 500.000 pF e
R1 = 4.700 ohm : :-

R2 = 3,3 megaohm
R3 = 390 ohm
R4 = 2.200 ohm
TR1 = BC109
MC = microfono a carbone
S1 = interruttore
PILA= 9 V

315
AMPLIFICATORE CON LM 386 Condensatori
C1 = 1F (non elettrolitico)
Trovandomi in possesso di un integrato LM 386, C2 = 10 F- 16 VI (elettrolitico)
vorrei con questo realizzare un piccolo amplifica- C3 = 50.000 pF
tore di bassa frequenza. C4 = 220 F - 16 VI (elettrolitico)
NEGRINI LUCIANO C5 = 100.000 pF
Roma
Resistenze
Realizzi questo circuito, che le consigliamo di ali- R1 = 47.000 ohm (potenz. a variaz. Iin.)
mentare per mezzo di pile e di cui, qui di seguito, R2 = 100.000 ohm
elenchiamo le caratteristiche. R3 = 10 ohm
Corrente di riposo: 8mA
Potenza d'uscita: 1 W circa su 8 ohm Varie
Guadagno: 46 dB IC1 = LM 386
200 volte circa AP = altoparlante (8 ohm)
Banda passante: 20 + 40.000 Hz S1 = interrutt.
Distorsione: 0,2% a 0,3 W su 8 ohm ALIM. = 9Vcc + 12 Vcc

COSTANTE DI TEMPO IN C Lo schema in A presenta il sistema di temporizza-


zione da lei citato, sul quale, per prolungare i
Mi è capitato, talvolta, di dover aumentare la co- tempi, occorre intervenire sui valori di Ce di R.
stante di tempo in alcuni temporizzatori, con fun- Lo schema in B, invece, propone quanto le sugge-
zioname nto basato sulla carica del condensatore, riamo di realizzare per risolvere il suo problema.
senza tuttavia riuscire a superare certi valori con In esso la capacità di C viene aumentata elettroni-
l'uso di condensatori elettrolitici. Come posso fa- camente, perché viene moltiplicata per il coeffi-
re per raggiungere tempi molto lunghi, senza ri- ciente di amplificazione (beta) del transistor TRJ,
correre a dispositivi sofisticati come quelli ad ef- che deve essere di tipo PNP (BC 177). La resisten-
fetto di campo? za Rl ha il valore di 1. 000 ohm. Il condensatore
CICCONE ALESSAND RO C e la resistenza R conservano i valori originali
Bari del temvorizzatore sul quale lei deve intervenire.

TERMOSTATO ELETTRONICO contrario. Con RLJ potrà pilotare un'elettroval-


vola per la circolazione dell'acqua di raffredda-
Per completare l'allestimento del mio laboratorio mento, mentre con RL2 potrà comandare la resi-
fotografico amatoriale, mi servirebbe lo schema stenza di riscaldamento. La taratura si effettua
di un semplice ed economico termostato elettro- regolando il valore di R3.
nico.
LUCENTINI MAURIZIO
• Varese

Il sensore del circuito che le proponiamo di realiz- Condensatore


zare è rappresentato dalla resistenza a coefficien-
te di temperatura positivo PTC, il cui valore C1 = 100.000 pF
ohmmico aumenta con l'aumentare della tempe-
ratura e, conseguentemente, aumenta quello della Resistenze
tensione rilevata sui suoi terminali. L'amplifica- R1 = 8.200 ohm
tore di potenza ICI confronta questa tensione R2 = 18.000 ohm
con quella presente su R3, eccitando RLJ se la R3 = 10.000 ohm (trimmer)
prima supera la seconda ed eccitando RL2 in caso R4 = 220.000 ohm
316
LM 386

es
Il
E Il ]
.5
Rl
--
Cl

R2
9+12V
e

ALIM ALIM
+ +
R
TR1
CIRCUITO CIRCUITO
TE/v/P Rl ~~ TE/v/P

4 J;'
>-1. .,. A
massa
p
I:,
Il
-
Te
Il
B
Il massa

RI <-R2 wi-l Il Le
--·t

PTC Il

R3
21 L

Il
lì. n;
RL2
'""'ir-' _':_t
-T : 72V
e

Varie
IC1 = TCA 365 PTC = KTY10
D1-D2 = 1 N4001 S1 = interrutt.
AL 1-RL2 = relé (12 V· 600 ohm) ALIM. = 12 Vcc

317
....,
R3 I 81i RICEVITORE A REAZIONE PER ONDE MEDIE
E un ncevtre didattico che è caratterizzato da una notevole sensibilità e selettinta
adallo a ricevere !e em1ss101'11 iadiolornche trasmesse nella gamma delle ONDE
MEDIE (500 -e- 1500 KH1) e quindi modulate 111 amp1em. Il dispositivo è completo
ffi amplil1catore di bassa frequema e QUindi l'ascolto può avvenire m altoparlante
con impedenza di 8 Ohm non fornito nel KIT. Il ricevitore e inoltre completo di
condwsatore variabile per la sml()flia, poteruiometro per contro!kl rea2ione e
potenziomelfo per controllo volume Per ralimentazione è sufficiente una normale
bat1e1iaa9Vperradìobne

'I' I !!':I TEllMOSTATO ElETTRO,NICO


Ognivoltachelatemperaturarm(atadaunappositosensore(NTCpresemenella
confemoe) supera il valme 1rnpostato sc1111a un relè i cui cootani possono
sopportare corremi fino il 10 A 0ando la temperatura teina al d1 sono del valore
impostalo il relè s1 disewta la ga.mma di temperatura rivelata dalla sonda in cui il
dispositivo può operare va da tvca D C a wca 135, C. Per r alimentanone è
pre,iista una tensione contl!lua CDmpresa ua !I e 24V per cw il suo 1mp1ego (oltre a
quello in normali ambenti} può esser esteso ad autovetture o aut@carti $a dover
apporta1ealcunamodificawcu1tale

Kits el ettrollici
1

Rl 11,ri AUMENTATORESTABILIZZAT0 12V(reg.10 15V)5A


E un ottimo alimentatore con tensione di uscita regolabile tra 10e 15 V m grado di
erogare una corrente di 5 A. Dispone di limitatore automatico di corrente che

(@EE 2
)
provvedeancheaproteggerlocontro1cortocirwitie,giazìeadunaccuratopf0get!o
e all'impiego di particolan componenti, la tensione di uscita è periettamente
stabil1uata e praticamente esena da AIPPLE Per 11 suo corretio funzionamento
octorre applicare all'ingresso un !rastorma10re che fornisca una tensione di circa
\6 ~ 17 V ed in grado di erogare una corrente di almeno 5 A. le eccezionali
caratteristiche d questo alimentatore lo rendono adatto at p svana! u$

HS tSI SCACCIATOPI A ULTR ASUONI 1i15: 1~ • AMPLIFICATORE STEREO Hl - FI 6 +6 W


E un genera!Qre di ultrasuoni a frequenza variabile li! cui o.nde emtsst. creano un le caratteristiche di queslo amplificatore sono veramente eccez1qnaliepertanto puir
Ione shock al cernllo dei topi de!Mninando il loro a!lontan&menlo E dotate di essere senialtro classificato nella ca1ego11a ALTA FEOELTA. La tensione di
alimentazione de~e essere di 12V c stabilizzata (assortimento a riposo è di circa
regokwone per la velocutà d variazione della frequenza degli ULTRASUONI e di un 85 mA memre alla massima potenza è di poco superio1e a 1 A. Le caratteristiche
pulsante TEST per controllare il corretto funzionamento d tutto il sistema Ai nostro tecniche nterite ad ogn canale $en2
dispositivo occorre collegare un TWETR Pll:ZOHfTTRICO ir. grado Alirnenta2ione 12 Ycc Impedenza Usci!a 40HM
frequenze fino a circa 40 KH e che abbia una tensione nominale Po!enrnUscita 6W Impedenza Ingresso 22KOHM
Distorsione a MaxPotenrn 0,5% Risposta m
ingresso d1 akneno 20 V RSM. Moìto adatto è il fW EHER MOTOROLA
Max Segnale lngress_o 200 mVpp Frequenza . 30Hz lOOKHz
KSN l025A. la tensione di limentazune deve essere di 1:2 Vcc stab1Wa1a e 11 Nel KIT è compreso il doppo potenziometro a comando coassiale per l cnntrollo di
massimo assorbimento e d1 circa 300 mA J~ :l(J volume nDr

RS 19·,1 DISTORSORE FUZZ PER CHITARRA PH 1~; AVVISATORE AUTOMATICO PER LUCI OI POSIZIONE AUTO
E un mo demo distorsore a ctcunto integrato che crea l'effetto FUZZ dosando1I Può essere installato indifferentemente su autovetture o autocarti gaza ad un
segnaled1ingressogeneratodaunadll!arraele1t11ca.lldispos1t1voi!do1atodiun stab1lirn11ore di tens,one che gli permelle di (unnonare con 1ens1one di
deviatoni a due pulsanti tramite i quali è passibile inseri1e la d1s1orsion! o za apportare alcuna modifica Quando /'intensità luminosa esterna
nto diretta Per lamentatone e su!tiuente una battere da tto di un certo valore /autista vene avvisato da un suon acuto e
al modesto assorbimento dei drspositivo {men di 15mA } interrotta emesso da un BZZR e contemporaneamente
intermittente d un dodo LED Appena le tudi poszone v

ssa. Lasu~ insta!laz!llne è semphmsima. basta


soltanto 3 lih. Il KIT t completo di sens
marzo
classificazione articoli
ELSE KIT per categoria

RS 1 L 38.000 nS 46 , l. i3.000
canale L 17000
JlS
RS
RS
10
48
/canale
O0W/canale EL 13%%
17000
RS
RS
47
50
54
L 19.500
L 2100o
RS liB
RS 113 L 311500 RS 66 L 38 500
RS 114 0W/canale L 43000 RS 76 L 19000
RS 117 L.47.000 RS 95 L 10.000
RS 135 L 39.000 RS 103 L 35.000
RS 172 w L 48.000 RS 104 L 12.000
L 16.000
RS 107
RS 122 L 19.000
RS 137 L 14.000
APP. RICEVENJl..TRASMJTTENTI E ACCESSORI RS 151 L 16500
RS 6 Lineare 1W per microtrasmettitore L 14.000 RS 162 L, 31.000
RS 16 Ricevitore AM didattico L. 14.000 RS 174 L 4:l.000
RS 40 roricevitore FM L 16.600 RS 185 L 17.500
RS 52 va quarzi L 13.500 RS 192 L 29 000
RS 68 smettitore FM 2W L. 27500
RS 102 smettitore FM radiospia L 21.000
L 28.600
RS
RS
112
119 • 1. 17.000
RS 120 L. 15.500 L 46.000
RS 130 L 19.500 RS . !i6
L. 27.000 FIS 63 L 24.500
RS
RS
139
160 •aie L 11.000 RS 1'23 L
t.,
20.500
20.000
RS 161 o,sw L· '23.000
L 29.000
RS .149
RS 178 :nti
RS 180 DUE canali • L 59.600
RS 181 »a DUE canali L 30.000
AS 183 L 18.000 I
RS 164 L 13500 RS 14 L. 48.500
RS 188 nde Medie L 26.500 RS 109 L 38.000
RS 118 ,a L 36.500
RS 126 L 23000
RS 128 L -41000
RS 141 L 36.000
RS 18 L 26.000 RS,142 ssi L. 15000
RS 22 L 17.500 RS 146 L 15.000
RS 44 illofono L. 1.4 500 RS 165 L 42.000
RS 80 li programmabile L Jl.000 RS 168 L 18000
RS 90 L 25,500 nS 169 L 26.0QO
RS 99 L 24.000 RS 171 L 62.000
RS 100 le L. 22.600 L. 19000
L 18.600 11S 177 rgenza
RS 101 RS 17 9 tografia L 47.000
RS 143 L 19.000
RS 158 L 25.500
RS 1B7 re FUZZ per chitarra L ;!.4000

RS 9 L 11.&00
RS 59 L. 15.600
,CCESSOfli RS 67 w L 11.500
RS e L.:. 28.000
RS 70 L 11500
RS 15 L, 12.000
AS 19 L 28.000 RS B2 L 23.600
L 18.000 RS S3 le L 15000
nS 26 L 27.000
RS 27 sa impedenza L 12..000 RS 87
l 16.000 RS 91 L 28.000
RS 29 .o L. 35 50IJ
RS 36 L 2.8.500 RS 97
RS 38 6 LEO L 31.000 S· 106 L 47.000
RS 39 )W L, 33.000 RS 121 L 55.000
RS 45 L 11.000 RS 129 ,ti L 48 500
RS 61 l 27.000 RS 132. ico) L 23000
RS 55 ualizzato R.L L 19.000 RS 134 L 22000
RS 61 t:.. n.ooo nS 136 L 23500
RS 72 V L 26000 RS 144 llo Xeno L 68 000
RS 73 Ilo 20+20W L 44.000 AS 152 0W L 27000
RS 78 L 19.500 RS 169 L 21 000
L 22.500 autoc.
RS 84 RS 164 L 38000
RS 93 L 30.000 L. 14500
l 32.000 nS 166
AS 105 casse acustit RS 167 a 1500W L 15.000
RS 108 L 14.000 L 26000
L. 28.000 RS 170 egistr.
RS 115 RS 173 L 23000
RS 124 vie L 31.000 L 24000
L 44.000 RS 176 re
RS 127
RS. 182 L 39000
RS 133 ra L 10000 ienti
RS 140 L 11.500 RS 16 uoni L 38000
RS 145 livello audio Gigante L 52.000 RS 189 ico 1 2650o
RS 153 L 29.000
AS 163 L 25.000
.RS 175 IW . l 20.000
s 191 Amplificatore Stereo HL-FI 6+6 W L. 32.000 STR.!JMENTI E ACCESSORI PER HOBBISTI
flS 35 Prova transistor e diodi
RS 9A Generatore di barre TV miniaturizzato
RS 125 Prova transistor (test dinamlcoJ
ALIMENTATORI RIDUTTORI E. INVERTER L 30.000
RS 165 Generatore di onde quadre 1Hz + 100 KHz
FIS Almentatore stabilizzato per amptuficaton BF RS 157 Indicatore di impedenza altoparlan
RS 1 Riduttore di tensio ne stabilizzato 24/12V 24 L 14.500
RS 31 Alimentatore stabilina·to 12V 2A l 18.000
RS 75 Carica batterie automatico L 25,000
RS .86 Alimentatore stab!lfnato 12V 1 A L 16.500
RS 96 Alimentatore duale regol. + - 5 + 12V 5,JOmA L 26.000 GIOCHI ELETTRONICI
L 35.000 nS 60 Gadget elettronico
RS 116 Alimentatore stabilizzato variabile 1 ± 25 24 RS 79 Totocalcio elettronico
RS 131 Alimentatore stabilizzato 12V/ (reg 10+ 1 5V 10A L 69.500
L 36.000 RS 88 Roulette elettronica a 10 LED
RS 138 Carica battone Ni-<:d corrente costante nigòlabile RS 110 Slot machine elettronica
FIS 150 Alimentatore stabilizzato Universale 1 A L 30.000
RS 164 lnve,:ter 12V - 220V 50 Hz 40W L 25 000 RS 111 Gioco dell'Oca elenronìco
RS 156 Carica batterie .al Ni - Cd da batterìe auto L- 27.500 RS 147 Indicatore di vincita
RS 190 Alimeinalore stabilizzato 12 V(reg. l O - 15 V)5A L 44.000 RS 148 Unità aggiuntiva per RS 147
offerta speciale!

NUOVO PACCO DEL PRINCIPIANTE


Una collezione di dieci fascicoli arretrati accuratamente selezionati fra quelli che hanno
riscosso il maggior successo nel tempo passato.

ATTEN UATORE
CON
MOSET

,·'' w7,
.,~•-
_:,,=
~. .

"a
NIGA A
[g.

--
arra
". VARLBLI
E COMPENSATOIII
DI
-- LIIIWl
caos

IL. CARDIOMONITOR
PER TV
GENERATORE DI BARRE

L. 12.000
Per agevolare l'opera di chi, per la prima volta è impegnato nella ricerca degli elementi didattici
introduttivi di questa affascinante disciplina che è l'elettronica del tempo libero, abbiamo ap-
prontato un insieme di riviste che, acquistate separatamente verrebbero a costare L 3.500 cia-
scuna, ma che in un blocco unico, anziché L. 35.000, si possono avere per sole L. 12.000.
__ STRUMENTI DI MISURA
MULTI METRO DIGITALE
MOD. TS 280 D - L. 132.000

CARATTERISTICHE GENERALI
7 Campi di misura - 31 portate - Visualizzatore cristallo liquido
a 34 cifre altezza mm 12,5 montato su elastomeri - Integrati
montali su zoccoli professionali - Balleria g V - Autonomia
1000 ore per il tipo zinco carbone, 2000 ore per la batteria
alcalina - Indicatore automatico di balleria scarica quando
rimane una autonomia inferiore al 10%- Fusibile dì proiezione
- Bassa portala ohmmelrica (20 Q) - 10 A misura diretta in D.C.
e A.C. - Cicalino per la misura della continuità e prova diodi -
Boccole antinfortunistiche - Dimensione mm 170 x 87 x 42 -
Peso Kg 0,343

PORTATE
VOLT D.C 200 mV - 2 V - 20 V - 200 V - 1000 V
VOLT A.C. 200 mv - 2 V - 20 V - 200 V - 750 V
OHM 20 0-200 2-2KO-20 K?- 200 KO- 2 MO
- 20 MO
AMP. D. C. 200 A- 2 mA- 20 mA - 200 mA - 2000 mA
- 10A
AMP. A.C. 200 uA- 2 mA- 20 mA- 200 mA - 2000 mA
- 10A

ACCESSORI
Libretto istruzione con schema elettrico e distinta dei compo-
nenti - Puntali antinfortunistici - Coccodrilli isolati da avvitare
sui puntali.

INIETTORE DI SEGNALI
Strumento adatto per localizzare velocemente i guasti nei radioricevitori, amplificatori, audioriprodultori, autoradio, televisori.

MOD. RADIO - L. 21.950 MOD. TV - L. 26.300


CARATTERISTICHE TECNICHE CARATTERISTICHE TECNICHE
Frequenza 1Kc Frequenza 250 Kc
Armoniche fino a 50 Mc Armoniche fino a 500 Mc
Uscila 10,5 V ett. Uscita 5 V eff.
30 V pp. 15Vpp.
Dimensioni 12x160 mm Dimensioni 12x 160 mm
Peso 40 grs. Peso 40 grs.
Tensione massima applic. al puntale 500 V Tensione massima applic. al puntale 500 V
Corrente della batteria 2 mA Corrente della balleria 50mA

Gli strumenti pubblicizzati in questa pagina possono essere richiesti inviando anticipatamente
l'importo, nel quale sono già comprese le spese di spedizione, tramite vaglia postale, assegno
bancario o conto corrente postale n. 46013207 a: STOCK RADIO - 20124 MILANO - Via P. Castaldi, 20.
MICROSPIA
CARATTERISTICHE:

Tipo di emissione : FM
Gamma di emissione : 95 MHz+115 MHz
Alimentazione : 9 V,oc--è-13,5 Vcc
Assorbimento : 8 mA+24 mA
Potenza d'uscita : 7 mW-s---50 mW
Dimensioni : 5,2 cm x 8 cm

FM
Funziona bene anche senza antenna - Eccezionale sensibilità - Trasformabi,le in una emit-
tente di potenza.

IN SCATOLA DI MONTAGGIO L. 21.000


La portata, in relazione con le con-
dizioni ambientali e l'uso o meno , _
de'l'antenna, varia fra le poche
centinaia di metri ed una decina
di chi,lo,metri.

La grande ,sensibilità e la predi-


sposizione circuitale all'accoppia-
=
mento con un amplificatore di rpo-
tenza, qualificano il progetto di que-
sta mi,crospi,a, approntata 1in scato-
la di montaggio e destinata a riscuo-
tere i maggiori successi, soprattut- •
to per le innumerevoli applicazioni
prafiche attuabili da ogni princi-
piante.
ve.une±s .guerce
DI ELETTRONICA - RADIO - CB • 27 MHz
PRATICA
A&
PERIODICO MENSILE - SPED. IN ABB. POST. GR. 3°/70 - ANNO XVI - N. 6 - GIUGNO 1987
ED. ELETTRONICA PRATICA - VIA ZURETTI, 52 - 20125 MILANO
L. 3.000

BATTERIE PROBLEMI
SOTTO DI RESISTENZA
CONTROLLO TERMICA

VARIABLE
FREQUENCY
OSCILLATOR

VFO PER TX ED RX
Ecco quanto viene spedito ai lettori che intendono
OTTOSCRIVERE UN NUOVO ABBONAMENTO
e a coloro che provvedono a
INNOVARE L'ABBONAMENTO SCADUTO

IL PREMI

" -, I

consiste nell'insieme
di cinque utili
elementi:

UNA penna per circuiti stampati.

TREpiastre di bachelite, ramate su una delle due facce e scelte nelle


tre dimensioni più in uso fra quei dilettanti che realizzano da sé i circuiti
stampati.

UNA originale pinza a molla, di materiale isolante ed antistatico,


adatta per lavorare in presenza di tensioni anche elevate, con transi-
stor MOSFET ed integrati CMOS, sufficientemente resistente al calore,
dato che occorrono parecchi secondi prima che il saldatore possa
cominciare ad intaccarla.

PER RICEVERE IL PREMI


Occorre sottoscrivere un nuovo abbonamento o rinnovare quello scaduto inviando l'impor-
to di L. 31.000 (per l'Italia) o L. 41.000 (per l'estero) a mezzo vaglia postale, assegno
bancario, circolare o conto corrente postale N. 916205, a ELETTRONICA PRATICA -
20125 MILANO - Via Zuretti, 52.
Ci sono almeno sei fondamentali motivi per sottoscrivere
un nuovo abbonamento o per rinnovare quello già scaduto

Per affermare preferenza e fi-


ducia al periodico.

Per ricevere comoda mente e


sicuramente a casa la rivista.

Per risparmiare sul prezzo di Per ricevere il meritato premio


copertina. descritto alla pagina seguente.

A BONATEVI
PER
ESS RE PREMIATI

CANONI D'ABBONAMENTO
PER L'ITALIA L. 31.000
PER L'ESTERO L. 41 .000

Per effettuare un nuovo abbonamento, o per rinnovare


MODALITÀ quello scaduto, occorre inviare il canone tramite vaglia
postale, assegno bancario o circolare, oppure a mezzo
D'ABBONA- conto corrente postale N. 916205 intestati e indirizzati
a: ELETTRONICA PRATICA - 20125 MILANO - Via Zu-
MENTO retti, 52. I versamenti possono effettuarsi anche presso
la nostra sede.
STRUME I DI SURA __
TESTER ANALOGICO
MOD. TS 270 - L. 28.500
CARATTERISTICHE GENERALI
5 Campi di misura - 16 portate
Sensibilità 2.000 Q/V D.C. - A.C.
Dimensioni mm 30 x 60 x 90
Peso Kg 0,13
Pila 1elemento da 1,5 V

PORTATE
VOLT D.C 10V - 50 V - 250 V - 500 V
VOLT A.C. 10 V - 50 V - 250 V - 500 V
AMP. D.C. 0.5 mA- 50 mA 250 mA
OHM O 1KO
dB -20 dB + 56 dB

ACCESSORI
Libretto istruzione con schema elettrico - Puntali.

TESTER ANALOGICO
MOD. TS 260 - L. 54.000
CARATTERISTICHE GENERALI
7 Campi di misura -31 portate
Sensibilità 20.000 Q/V D.C. - 4.000 Q/V A.C.
Dimensioni mm 103 x 103x 38
Peso Kg 0,250
Scala mm 95
Pile 2elementi da 1,5 V
2 Fusibili
Spinotti speciali contro le errate inserzioni

PORTATE
VOLT D.C 100 m V - 0,5 V - 2 V-5V-20V-50 V- 100
V- 200 V- 1000 V
VOLT A.C. 2,5 V-10V-25V-100 V- 250 V- 500 V-
1000 V ~
OHM 2x1-2x10-2x100-2x1000

-/ll
AMP. D.C. 50 A- 500 A-5 mA- 50 mA -0,5 A -5 A
AMP. A.C. 250 A- 1,5 mA- 15 mA- 150 mA- 1,5 A-
10 A
CAPACITÀ = 050 F-0 500 F (con batteria interna)
dB 22 0-30 dB- 42 dB- 50 dB - 56 dB- 62 dB

ACCESSORI
Libretto istruzione con schema elettrico e parti accessorie -
Puntali

Gli strumenti pubblicizzati in questa pagina possono essere richiesti inviando anticipatamente
l'importo, nel quale sono già comprese le spese di spedizione, tramite vaglia postale, assegno
bancario o conto corrente postale n. 46013207 a: STOCK RADIO - 20124 MILANO- Via P. Castaldi, 20.
Via Zuretti, 52 Milano - Tel. 6697945

ANNO 16- N. 6 • GIUGNO 1987


LA COPERTINA· Riproduce il montaggio dell'oscil-
latore a frequenza variabile descritto nelle prime
pagine del presente fascicolo. In esso, molti ap-
passionati di collegamentl via radio, riconosce-
ranno un dispositivo di grandi qualità radioelettri-
che e rispondente alle proprie aspettative.

editrice
ELETTRONICA PRATICA

direttore responsabile
ZEFFERINO DE SANCTIS

disegno tecnico
CORRADO EUGENIO VFO • OSCILLATORE 324
PER RADIANTI E CB
stampa ECONOMICO E PRECISO
TIMEC
ALBAIRATE· MILANO

Distributore esclusivo per TRASFORMATORI 334


'Italia: RICUPERATI
A.&G. Marco • Via Fortezza n.
27 - 20126 Milano tel. 25261 E RIADATTATI
autorizzazione Tribunale Civi-
le di Milano - N. 74 del 29-12-
1972 - pubblicità inferiore al
25%. IL RAFFREDDAMENTO 344
NEI SEMICONDUTTORI
UNA COPIA L. 3.000 CONCETTI E PRATICA
ARRETRATO L. 3.500

ABBONAMENTO ANNUO PER LE PAGINE DEL CB 352


L'ITALIA L. 31.000 - ABBONA- MONITOR PER BATTERIE
MENTO ANNUO PER L'ESTE-
RO L. 41.000.

DIREZIONE - AMMINISTRA- CORSO PER RADIORIPARATORI 358


ZIONE · PUBBLICITÀ - VIA ZU- DODICESIMA PUNTATA
RETTI 52 - 20125 MILANO.

Tutti i diritti di proprietà lette-


raria ed artistica sono riser- VEN DITE-ACQUISTI-PERMUTE 366
vati a termine di Legge per
tutti i Paesi. I manoscritti, i
disegni, le fotografie, anche LA POSTA DEL LETTORE 369
se non pubblicati, non si re-
stituiscono.
VFO
OSCILLATORE
A FREQUENZA VARIABILE
La sigla VFO é composta con le prime lettere del- parecchiatura ricetrasmittente, molti lettori po-
le tre parole inglesi Variable Frequency Oscilla- tranno usufruire delle favorevoli condizioni di la-
tor, che tradotte in italiano suonano cosi: oscilla- voro che derivano dalla totale assenza dei fasti-
tOre a frequenza variabile. Questo, dunque, è il diosi slittamenti di frequenza, che fanno scompa-
roge:!O che ci accingiamo a descrivere e che sarà rire l'emittente ricevuta o ne rendono precario
favorevolmente accolto da molti neoradioamato- l'ascolto. E fra costoro, i primi saranno sicura-
ri, dagli appassionai dei collegamenti via radio, mente quelli che, trovandosi in possesso di un ri-
in generale e da quelli del la banda cittadina, in cevitore canalizzato, vorranno trasformare l'ap-
particolare; certamente, da quanti ancora neces- parecchio in un dispositivo a sintonia continua,
sitano di un oscillatore nel quale si possa far va- come può accadere in un ricetrasmettitore CB do-
riare manualmeme ed agevolmente la frequenza tato di due o tre canali soltanto. Ma l'oscillatore
del segnale generato, pur mantenendo la massima a frequenza variabile, assolutamente stabile, può
stabilità di questo. Pertanto, nel caso di inseri- trovare un largo impiego al di fuori dei confini
mento dell'oscillatore qui presentato, in una ap- settoriali ora citati. Per esempio, può essere inse-

lii progetto qui presentato vanta notevoli qualità intrinseche di


natura radioelettrica. Fra le quali, prima su tutte, va ricordata
la perfetta stabilità dei segnali generati, che elimina nei ricevi-
tori di ogni tipo i fenomeni dello slittamento delle emittenti
sintonizzate.

324
Per molti neoradioamatori, per i CB e gli appassionati di colle-
gamenti radio.

È un dispositivo che vanta una stabilità di frequenza quasi per-


fetta.

Può trovare largo impiego in molti apparati autocostruiti in


qualità di generatore RF.

rito in molti strumenti da cui si pretende la massi- cuiti PPL accoppiati a mixer e supervisione rea-
ma precisione, nei generatori di segnali a radio- lizzata tramite un microprocessore. Queste tecni-
frequenza e negli oscillatori per taratura e messa che sono attualmente applicate ai ricevitori radio
a punto di circuiti accordati. I nostri lettori, più a canali già predisposti, ove gli incrementi di fre-
preparati, comunque, sapranno quale uso fare quenza, abbastanza ampi, consentono di ridurre
del VFO che, per le sue caratteristiche intrinse- la complessità dei circuiti associati, anche per la
che, nulla ha da invidiare ai corrispondenti mo- disponibilità di speciali integrati che, da soli,
delli di tipo commerciale. svolgono le numerose e difficili funzioni richie-
ste. La sintesi di frequenza, a piccolissimi incre-
menti, invece, è ancor oggi riservata ai sofisticati
ESAME DEL PROGETTO generatori a radiofrequenza dei laboratori pro-
fessionali. Dunque, all'hobbysta potrà sembrare
Normalmente, quando si vuol produrre un segna- impossibile la realizzazione di un VFO ultrastabi-
le AF a frequenza molto stabile, si ricorre a tecni- le e semplice nello stesso tempo. Ma noi ci siamo
che di sintesi assai complesse, con numerosi cir- riusciti, elaborando un progetto che, pur assu-
325
o o
lt.
Cl::
i
V)
::,

1·-·-·-·-·-·-· --· --· -·


I
I
I
I
I
I
·-l,
I
I
I
I
& I
%j

I
I
I
I
I
I
I

326
mendo l'aspetto di un tradizionale generatore di
segnali AF, contiene tutti gli elementi atti a mini-
mizzare la deriva in frequenza.
Il circuito del VFO è riportato in figura 1. In es-
,
c. -
o
G)
dg «·
so, !l'oscillatore vero e proprio è rappresentato
dal transistor TRI, che è di tipo FET, cioè un
·-U•- transistor ad effetto di campo che, in virtù della

0
,-(',l(',I
8&8=
- -
... G)
0 5

Il) ~
bassa capacità d'entrata, può funzionare libera-
mente con le alte frequenze.
Allo scopo di evitare l'uso di trasformatori di
z z z ~ Cll -g adattamento e di ottenere ugualmente una bassa
NNNr--Cll.C
Il Il Il Il Il Il
impendenza d'uscita, il transistor TRI è stato
G) montato in circuito con source (s) comune. Inol-
0O .
m a:a:a:o>,... tre, l'elevato guadagno ad alta frequenza rag-
> t-- t-- t-- - e ..J giunto, consente di introdurre un certo tasso di
controreazione tramite la resistenza R3, onde as-
sicurare un funzionamento ancor più stabile e
meno critico su tutta la banda di frequenza in cui
è chiamato ad operare TRI.
La reazione positiva, che innesca e mantiene le
oscillazionf, viene prelevata dall'uscita del circui-
Ni
m
·;:
to oscillatore ed applicata alfa presa intermedia
3 (2) della bobina L 1.
>
3 li circuito oscillante, composto dalla bobina LI e
N dalle capacità ad essa collegate, provvede ad ef-
e
G) fettuare l'inversione di fase di 180° prima di ap-
o
,9,
plicare il segnale, tramite il condensatore C5, al
gate (g) di TRI. /
EEEEEEEEEEEEEEE
.c.c.c.c.c.c.c.c.c.c.c.c.c.c.c
Per LI è stata scelta una bobina di tipo toroidale,
o0GGoo6o0o0o0o alilo scopo di raggiungere un elevato fattore di
888888888888888 merito Q ed una sufficiente insensibilità ai campi
t«-&otr- o r0o
elettromagnetici disturbatori esterni. Per questi
o G
Rl l ci- -- cio
r importanti motivi, il nucleo, sul quale si realizza
,...,...

8 C
G)
iii
'iii
G)
Il Il Il Il ,11 Il Il Il Il Il Il Il Il Il Il
- utL
,....NMIIIIIC2"1nCOt,...C00>T"""T"""T"""T"""T"""T"""
a: a:a:a:a:a:a:a:a:a:a:a:a:a:a:a:
l'avvolgimento, deve essere di ottima qualità e
adatto per impieghi fino a valori di frequenza di
qualche decina di megahertz. Diversamente, le
prestazioni dell'oscillatore verrebbero penalizza-
te. Possiamo quindi consigliare l'uso di nuclei to-
m
·;: roidali tipo AMIDON T68-2, ma non quelli di
3
'tJ
ferrite per bassa frequenza normalmente impie-
3 gati sugli alimentatori.
ii
e
a )a

..
i
E
o ....
5
a

E
o
e-
lii CAPACITÀ SERIE-PARALLELO
G) -- G)
-- C>u,_ a,_ e,______
G)
i In parallelo al circuito oscillante è collegato un
88as8
g Da •
888888
• ·-
E nutrito gruppo di entità capacitive. Ognuna delle
·- ·e

E E5 5E5E E E E E E~
ggggggggg
·e

5
a
quali è chiamata svolgere una ben determinata
G) G) M G) G) G) G) G) G) G) lii funzione. Ma cominciamo col dire che la capacità
è9sososo9oo9o complessiva risulta dalla combinazione di ben
LL.LL.LL.LL.LL.LL.LL.LL.LL.LL.LL.LL.LL.LL.> quattro capacità in parallelo, più precisamente
c. c. c. c. c. c. c. c. c. c. c. c. c. c. lii
oouooouooo dai condensatori C4 (compensatore), C3, CV (va-
- oor--Ninc::::,r--0000000 G>
5 ?è 4 go?or?o riabile e dal collegamento in serie di Cl - DV (dio-
h}
g8r S 85888
r
55} do varicap). Ebbene, il compensatore C4 consen-
te di effettuare la taratura. Il condensatore C3
~ 11 Il II fl Il 11 11 11 11 Il 11 11 11 11 il serve a rendere meno ampie e quindi meno criti-
e che le variazioni capacitive ,introdotte dal conden-
o vo«oo+-oo2;23
o 000000000000000 satore variabile CV; esso regola pertanto una per-
327
SINT. use.
FINE aR15 +12V RF

Fig. 2- Piano costruttivo del modulo elettronico del VFO realizzato su circuito stam-
pato e racchiuso in contenitore metallico appositamente concepito per i montaggi
interessati da segnali di alta frequenza.

centuale della capacità totale. II diodo varicap La presenza del diodo varicap DV, pilotato in
DV, in serie al quale è collegato il condensatore tensione, può consentire, a coloro che hanno una
Cl, che isola la componente continua di polariz- perfetta conoscenza del circuito del ricevitore nel
zazione, permette di effettuare, tramite il poten- quale vorranno inserire il VFO, l'utilizzo di una
ziometro R15, che è un elemento di comando a eventuale tensione DC che faccia capo ad un cir-
manopola che può rimanere anche lontano dalla cuito CAF (controllo automatico di frequenza).
scatola metallica che racchiude il circuito del La possibilità di far variare la frequenza con una
VFO, la sintonia fine. I lunghi collegamenti di tensione, permette pure di trasformare il VFO in
questo elemento di regolazione sono consentiti un generatore RF a spazzolamento (Sweep Gene-
pure dalla presenza del condensatore di filtro C2. rator), applicando una tensione a bassa frequen-
328
Fig. 3- Disegno In grandezza naturale del cir-
cuito stam pato sul quale deve essere com po-
sto il m odulo elett ronico dell' oscillatore a fre.
quenza variabile.

za, con forma a denti di sega, al terminale 3 del utilizzata per alimentare il potenziometro Rl5
circuito. In questo modo l'oscillatore spazzola della tensione di varicap.
un'intera gamma di frequenze e realizza un co- Il transistor TR3 è un amplificatore montato in
modo strumento per il controllo e la taratura di circuito a collettore comune, che isola gli stadi
filtri ed apparati radioriceventi. precedenti ed aumenta la corrente disponibile allo
Poiché l'oscillatore è sensibile al valore della ten- scopo di pilotare il cavo da 50 ohm, per il quale si
sione di alimentazione, questa è stata resa stabile può anche utilizzare quello da 75 ohm, collegato
tramite l'impiego dell'integrato stabilizzatore con l'uscita, ossia con il terminale 5 del circuito.
ICI. Tale tensione stabile, dunque, può essere Questo stadio, onde minimizzare la distorsione e

T68-2

Fig. 4 • Composizione della bobina avvolta su nucleo to- Fig. 5 • Il compensatore C4, sul quale si interviene in se-
roidale. Il numero complessivo delle spire ammonta a de di taratura del VFO, può essere di tipo a chiocciola,
diciannove e la presa intermedia è ricavata alla quinta come quello qui raffigurato. •
spira contata a partire dal lato massa.

329
3Vpp

Fig. 6 • Esempi di forme d'onda presenti all'usci-


ta del VFO. Quella riportata in alto si riferisce
al valore di frequenza di 4 MHz, quella in basso
alla frequenza di 10 MHz.

ottimizzarne la resa, è accoppiato a condensatore sia avvolta, su nucleo toroidale AMIDON T68-2,
in modo del tutto classico. tramite 19 spire di filo di rame smaltato del dia-
metro di 0,4 mm --a- 0,5 mm, con presa intermedia
alla quinta spira contata dal lato massa (figura 4).
COMPONENTI ELETTRONICI Ed occorre pure che il circuito sia racchiuso in un
contenitore metallico appositamente concepito
Il transistor TRl che, come abbiamo detto, è un per i montaggi interessati da alte frequenze, come
FET impiegato in veste di oscillatore di reazione ad esempio il modello 392 (80 x 65 x 26 mm) della
di source, deve essere il modello 2N3819 della TEKO.
TEXAS, perché cambiando casa costruttrice, Il diodo varicap DV, che permette la regolazione
può cambiare la piedinatura, con conseguente fine della sintonia, è di tipo BB 505.
modifica del circuito pratico di figura 2. Il compensatore C4, che consente di ritoccare la
I due transistor TR2 - TR3 sorto entrambi di tipo frequenza onde realizzare l'allineamento sul-
2N2222; il primo amplifica il segnale, il secondo è l'eventuale scala parlante, può essere dotato delle
utilizzato come emitter-follower. seguenti gamme di variazioni capacitive:
L'integrato ICI è rappresentato dallo stabilizza-
tore modello 7808, che fornisce la tensione di 8 V
stabilizzati ai primi due stadi del circuito. Ma af- 3 pF ± 20 pF
finché il circuito del VFOsia veramente stabile in 3pF + 30 pF
frequenza, occorre che, come in parte già detto,
alcuni condensatori siano di tipo a mica argenta-
ta, oppure ceramici NPO a bassa perdita e di otti- Per esso si potrà far uso di un componente a la-
ma qualità, come ad esempio quelli di produzione melle, con isolamento in aria, oppure di un model-
Philips, Siemens od Erie. In particolare, se si usa lo a chiocciola, come quello riportato in figura 5.
il VFO a frequenze superiori ai 20 MHz, occorre Se per CV si fa uso di un condensatore variabile
attribuire al condensatore C3 il valore di 33 pF, da 300 pF circa, si riesce a coprire la seguente
servendosi ovviamente di un componente a mica gamma di frequenze:
argentata. Ma per il raggiungimento della stabili-
tà in frequenza del VFO, occorre ancora che L1 3,8 MHz - 9,7 MHz

330
1 2 3 7 5 6

O FORO REGOL.
COMPENS. C4

Fig. 7 • In questo schema si notano gli elementi che rimangono fuori dal contenitore
metallico del VFO e che sono rappresentati dal comando del diodo varicap R15 e dal
variabile CV, i cui collegamenti con il circuito stampato debbono essere molto corti.

Coloro che volessero disporre di altre gamme di Bisogna tener conto, tuttavia, che se si vuole far
frequenze, dovranno modificare la composizione funzionare un ricevitore quarzato in sintonia con-
prima citata della bobina LI, ricordando che, con tinua, per esempio un ricevitore CB, occorre far
l'aumento del numero di spire, si abbassa il valo- lavorare il VFO alla frequenza fondamentale del
re della frequenza, mentre con la diminuzione cristallo di quarzo; nel caso citato ad esempio, al-
delle spire la frequenza si innalza. Quel che im- la frequenza di 9 MHz. Infatti i quarzi CB lavora-
porta è che la presa di source (s) del FET sia rea- no in banda 9 MHz e soltanto gli stadi a radiofre-
lizzata ad 1/ 4 circa del numero totale delle spire quenza triplicano la frequenza del segnale RF.
della bo bina LI, come indicato nell'apposita ta- Sul collettore del transistor TR3 è collegato il
bella. condensatore Cl3 da 100 pF. Questa capacità ri-
COMPOSIZIONE BOBINA L1 dotta permette di introdurre una controreazione
che favorisce il mantenimento di un'onda presso-
ché sinusoidale. Se questo condensatore viene so-
N spire totali I Presa intermedia stituito con altro da 100.000 pF, l'onda in uscita
8 2 appare più distorta. Ma ciò può divenire utile se
12 3 la frequenza del VFO è destinata ad essere molti-
10 plicata, come ad esempio nei ricevitore CB.
40
70 I
17 Spesso possono rendersi necessarie limitate escur-
sioni di frequenza, che vanno identificate nelle tre
331
B

Fig. 8 • Alcuni particolari componenti da adottarsi durante il montaggio del VFO. In


A è riportato un tipico passante in plastica, in B un passante in vetro e in C un con-
densatore passante da 1.000 pF.

seguenti applicazioni: "passanti". I quali sono chiaramente illustrati in


figura 8. Tutti i passanti debbono essere saldati a
5 MHz 5,5 MHz (tipico VFO per OM) stagno al contenitore metallico con operazioni
7 MHz 7,1 MHz (altro VFO per OM) che richiedono una certa esperienza.
8,8 MHz 9,3 MHz (tipico VFO per CB) L'uscita del VFO va collegata al circuito utilizza-
tore mediante cavo schermato.
Ma per disporre di così limitate variazioni, è ne- È consigliabile montare il condensatore variabile
cessario utilizzare un condensatore variabile di CV direttamente sopra il contenitore metallico
sintonia di bassa capacità, dopo aver collegato in del VFO, mantenendo i collegamenti con i termi-
parallelo ad esso uno o più condensatori fissi a nali 1-2 molto corti, come indicato in figura 7.
mica argentata. Qualora fosse possibile, converrebbe pure rac-
Il condensatore variabile dovrà comunque essere chiudere in un contenitore metallico anche il va-
di buona qualità, con isolamento ad aria e lamine riabile CV, allo scopo di non subire alcuna in-
spaziate, possibilmente collegato ad una demolti- fluenza capacitiva da parte di oggetti o persone in
plica. movimento nelle sue vicinanze.
Come è stato detto nel corso dell'articolo, il VFO
può sostituire un cristallo di quarzo in un disposi-
MONTAGGIO DEL VFO tivo a sintonia canalizzata, allo scopo di renderla
continua. In tal senso il caso più frequente è cer-
La costruzione del VFO si effettua su circuito tamente quello di alcuni ricevitori CB.
stampato, il cui disegno in grandezza naturale è Il collegamento, che consente di realizzare la va-
riportato in figura 3, ovviamente dopo aver pre- riante ora citata, è illustrato in figura 9. Il cavetto
parato tutti i componenti necessari. conduttore del segnale a radiofrequenza generato
Gli elementi in grado di far pervenire il lettore al dal VFO, deve avere la calza metallica collegata a
montaggio del dispositivo debbono essere tratti massa (terminale 1 in figura 9). Il conduttore in-
dagli schemi riportati nelle figure 2 e 7. terno, invece, come indicato dal particolare 2 del-
Su uno dei lati maggiori del contenitore metallico la stessa figura, viene infilato in una delle due
rettangolare sono applicati cinque passanti, che prese dello zoccolo XT AL, dopo aver ovviamente
permettono di effettuare i collegamenti esterni rimosso da questo il cristallo e ricordando che
con i terminali 2-3-7-4-5 del circuito stampa- soltanto una delle due prese (particolari 3-4 di fi-
to. Quelli che fanno capo ai terminali 2 e 5 sono gura 9) consente il funzionamento.
passanti in vetro o in plastica a bassa capacità.
Gli altri tre, che si collegano ai terminali 3-7-4
del circuito stampato, sono rappresentati da pic- MESSA A PUNTO
coli condensatori, da 1.000 pF o poco più. Si trat-
ta, in questo caso, di condensatori denominati La messa in frequenza del VFO si può ottenere in
332
4

zoccolo
XTAL
Fig. 9 • Esem pio di collegam ento del VFO sullo
zocco lo di un cristallo di quarz o, nella part icola-
re applicazione che trasform a un ricevitore a
sintonia canalizz ata in altro a sintonia continua.

due modi, collegando all'uscita del circuito di fi- te tramite l'inserimento di un interruttore termo-
gura 1 un frequenzimetro, oppure ascoltando il statico bimetallico, ossia di un termoswitch. Il
segnale generato tramite un ricevitore a sintonia quale dovrà essere fissato sulla parte metallica del
continua. contenitore mediante l'interposizione di un po' di
Durante le prove di stabilità della frequenza, ci si grasso al silicone e dopo averlo collegato in serie
dovrà accertare che il VFO sia lontano da sorgen- a quattro resistenze da 33 ohm- 5 W a filo, in cu-
ti di calore, come ad esempio lampade da tavolo stodia metallica corazzata, tipo SECI od equiva-
o saldatori elettrici. Anche tutti i condensatori lente. Queste debbono essere disposte a distanza
dovranno essere freddi, ossia saldati già da tempo regolare dalla superficie metallica del contenito-
al circuito. In ogni caso il ricevitore per radioa- re, sempre utilizzando il grasso al silicone, dopo
matori, con cui si ascolta il segnale generato dal aver collegato il tutto alla tensione di alimenta-
VFO, dovrà essere stato acceso almeno due ore zione di 12 V. Il termoswitch deve essere da 50°C,
prima. Se invece si utilizza il frequenzimetro, isolato termicamente con del polistirolo espanso.
questo dovrà avere il cristallo termostatato. La stabilità del VFO anche in questo caso verrà
Ricevitori radio di tipo scadente o frequenzimetri raggiunta dopo un'ora di funzionamento.
non adatti allo scopo provocano nel tempo una
deriva di frequenza che non dipende nella manie-
ra più assoluta dal VFO descritto in queste pagi-
ne. Ma come ogni altro modello di VFO, anche
questo raggiunge la completa stabilità dopo
un'ora di funzionamento.
Durante tutta la fase di collaudo, l'uscita del dio-
do varicap (terminale 3 del circuito stampato) va
collegata alla tensione di + 8V stabilizzati, pre-
senti sul terminale 7 del circuito stampato.
abbonatevi a:
L'alimentazione dell'intero circuito deve rimane-
re compresa fra i 12 Vcc e i 14 Vcc, meglio se sta-
bilizzati.
ELETTRONICA
Possiamo ora concludere questo argomento, sug-
gerendo a coloro che volessero aumentare ancor
più la stabilità dell'oscillatore, soprattutto sui
PRATICA
lunghi periodi di funzionamento, di rendere indi-
pendente il dispositivo dalla temperatura ambien-

333
I trasformatori usati,
9 ma ancora efficienti,
• costano molto poco.

Può essere facile, talvolta,


derivare da un avvolgimento
secondario una tensione diversa
da quella nominale.

Anche i trasformatori,
come altri componenti,
possono essere collegati in serie,
in fase o controf ase.

Il trasformatore di bassa frequenza, sia esso ri- ti necessari all'hobbysta per realizzare un partico-
duttore od elevatore di tensione, è un componen- lare dispositivo. Per esempio, per un principian-
te molto costoso, che non tutti i dilettanti posso- te, può divenire problematico il riconoscimento
no permettersi di acquistare direttamente sul mer- dell'avvolgimento primario e di quelli secondari,
cato della componentistica al dettaglio. Ecco per- soprattutto quando il trasformatore è corazzato,
ché molti appassionati di elettronica ricorrono ai completamente racchiuso in una custodia metalli-
venditori di materiali surplus, visitano le fiere set- ca, che peraltro svolge una sua precisa funzione
toriali, comperano presso i mercati dell'occasio- magnetoelettrica e dalla quale fuoriescono alcuni
ne. Dove un trasformatore, dal prezzo corrente di conduttori la cui denominazione è sconosciuta.
centomila lire, può essere venduto a sole diecimi- Ovviamente, questo problema non esiste quando
la lire. Ma il trasformatore usato, qualunque sia il trasformatore viene direttamente ricuperato da
la sua provenienza, non sempre possiede i requisi- un vecchio ricevitore radio o da un televisore do-
334
Attraverso una serie di semplici argomentazioni, di grande uti-
lità pratica, vi insegnamo come sia possibile, in un trasforma-
tore usato, ma ancora efficiente, individuare l'avvolgimento
primario ed eventualmente correggere alcune caratteristiche
elettriche.

ve, prima della rimozione del componente, è pos- è stato progettato. I due avvolgimenti prendono i
sibile effettuare il preciso riconoscimento dei vari nomi di "primario" e "secondario".
conduttori. Tuttavia un trasformatore in perfette Il simbolo elettrico del più semplice tipo di tra-
condizioni di funzionamento può essere dotato di sformatore, dotato di un avvolgimento primario
alcuni avvolgimenti secondari, con tensioni ed uno secondario è quello riportato in figura l.
d'uscita di valore diverso e fra i quali non è pre- Praticamente i due avvolgimenti vengono realiz-
sente quello propriamente necessario. Eppure,
basta un semplice intervento teorico e manuale
sul componente apparentemente inutilizzabile,
per derivare da esso l'esatto valore di tensione di
cui si vuol disporre. Ebbene, questi ed altri argo-
menti ancora, di grande utilità pratica, verranno NUCLEO DI
trattati nel presente articolo, che naturalmente in- FERRO
dirizziamo ai lettori principianti subito dopo aver
ricordato, a grandi linee, che cosa sia e come fun- )
zioni un trasformatore.
AVVOLG.
N' 2
CHE COS'È UN TRASFORMATORE

li trasformatore rappresenta uno dei più importanti


componenti per alcune apparecchiature elettroni-
I
che. Quello maggiormente noto provvede a trasfor-
mare la tensione della rete-luce in valori di tensione PRJM. SEC.
adatti per un preciso tipo di alimentazione.
Si suole dire che il trasformatore è una macchina
elettrica statica, perché in essa mancano organi in
movimento. Il suo funzionamento, infatti, si ba-
sa sulla teoria dell'induzione eleLtromagnetica,
per la quale il trasformatore deve essere interessa-
to da correnti variabili. Infatti, soltanto se le cor-
renti sono variabili, anche il campo elettromagne-
tico da esse generato è variabile e può generare, in
un avvolgimento elettricamente isolato, una cor-
rente indotta. Dunque, con la corrente continua il AVVOLG.
trasformatore non può funzionare. N'1
Ogni trasformatore è dotato di almeno due avvol-
gimenti, eletlricamente separati fra di loro. In
uno di questi si fa scorrere la corrente, per esem- Fig. 1 - Simbolo elettrico del più semplice tipo di tra-
pio quella avviata dalla tensione derivata da una sformatore, dotato di avvolgimento primario e di un so-
presa della rete-luce, mentre nell'altro si manife- lo avvolgimento secondario. Si noti il simbolo elettrico
con cui viene Indicato il nucleo di ferro al silicio.
sta spontaneamente la tensione di valore deside-
rato, che viene chiamata tensione indotta ed il cui
valore dipende dai calcoli con cui il trasformatore

335
SE R R A PAC C O

I LAMIERINI

AV. N°I

Fig. 2- Vista "in esploso" di un tipico trasformatore. Gli


avvolgimenti primario e secondario, di cui sono visibili i
conduttori terminali, sono composti su un cartoccio,
che forma il rocchetto del trasformatore.

zati su un cartoccio, le cui funzioni sono dirette a la tensione applicata al primario, più elevato è il
supportare il filo conduttore avvolto. A sua volta numero di spire con cui esso è realizzato. Il nume-
il cartoccio viene inserito in un nucleo di ferro la- ro di spire dell'avvolgimento secondario è pro-
minato, formato da un pacchetto di lamierini di porzionale a quello delle spire dell'avvolgimento
ferro al silicio, come indicato in figura 2. Gli av- primario e condizionato dal valore del la tensione
volgimenti, che possono essere due o più di due, che si vuol raggiungere.
sono sovrapposti oppure affiancati, ma in ogni Quando l'avvolgimento primario è composto con
caso sempre isolati elettricamente fra loro. Ciò si- lo stesso numero di spire con cui è realizzato l'av-
gnifica che l'avvolgimento primario non deve tro- volgimento secondario, la tensione presente sui
varsi mai in contatto elettrico con l'avvolgimento terminali di questo è uguale a quella rilevata sui
secondario. Il filo conduttore, con cui sono com- terminali del primario. In tal caso non esiste tra-
posti gli avvolgimenti, è di rame smaltato. Nor- sformazione di tensione e si dice che il trasforma-
malmente, l'avvolgimento primario è formato da tore è costruito nel rapporto unitario (1/1). Questo
un elevato numero di spire, che può variare fra le tipo di trasformatore viene spesso usato in elettro-
poche centinaia ed alcune migliaia. Più grande è nica, dato che consente di isolare elettricamente un

336
circuito dalla rete-luce, pur mettendo a disposizio-
ne dell'utente lo stesso valore di tensione.
I trasformatori possono essere "corazzati" oppu-
re no. I primi sono completamente rinchiusi in
una custodia metallica che ha funzioni di scher-
mo elettromagnetico, cioè impedisce ai campi
elettromagnetici, generati dalle correnti, di
espandersi ed influenzare eventuali componenti
elettronici montati nelle vicinanze del trasforma-
tore stesso. I secondi sono sprovvisti di tale cu sto-
dia e in essi sono visibili i lamierini, che formano
il pacchetto lamellare.
I lamierini sono realizzati con ferro al silicio e
possono essere diversamente costruiti, come indi-
cato in figura 3. La forma geometrica e le dimen-
sioni dei lamierini vengono scelte in relaz ione alla
necessità di ridurre le dispersioni elettromagneti-
che del campo magnetico chiuso nel pacco lamel-
lare. Ecco perché, allo scopo di evitare dispersio-
ni dei campi elettromagnetici prodotti dagli av-
volgimenti, e per realizzare un circuito chiuso di
linee di forza magnetiche, i lamierini vengono so-
vrapposti nel modo indicato in figura 4. Nel pri-
mo lami erino la barretta longitudinale si tro va ad
una estremità, nel secondo rimane all'estremità
opposta e in questo modo si procede nella sovrap-
posizione di tutti i successivi lamierini.
Un dato importante, necessario per il dimensio-
namento dei trasformatori, è rappresentato dalla
"sezione del nucleo''. Con questa espressione, in-
fatti, si definisce la superficie, espressa in milli-
metri quadrati o in centimetri quadrati, della se-
zione della colonna centrale del pacco lamellare,
cioè quella indicata in figura 5. Ma la facilità con
cui oggi si può reperire in commercio un vecch.io
trasformatore d'occasione, non incoraggia certa-
mente il dilettante a costruire questo componen-
te. Mentre, come abbiamo già detto, può capitare
di dover apportare qualche modifica all'avvolgi-
mento primario o a quello secondario, per la qua-
le è necessario conoscere alcuni dati di calcolo,
come ad esempio quello ora menzionato della se-
zione del nucleo. Tutto ciò va ovviamente appli-
cato ai vecchi trasformatori, quelli la cui compo-
sizione costruttiva è stata prima descritta, ossia i
corazzati e i non corazzati, ma non certamente ai
trasformatori di più recente costruzione, quelli
impregnati, sotto vuoto, di una resina dura, iso-
lante, di color giallastro, che non consente di
smontare il componente. Questi trasformatori,
peraltro, non sono reperibili sui mercati surplus e
neppure in quelli delle occasioni economiche.

COME SI INDIVIDUA IL PRIMARIO Fig. 3- I lamierini di ferro al silicio possono essere


versamente costruiti, a seconda delle necessità di ri-
Quando si vuol utilizzare un vecchio trasformato- durre le dispersioni elettromagnetiche del campo
re, occorre individuare in questo l'avvolgimento gnetico chiuso nel pacco lamellare.
Fig. 4 • Per evitare dispersioni dei cam pi elettrom agnetici ge-
nerati dagli avvolgim enti, e per realizz are un circuito chiuso
delle linee di forza m agnetiche, i lamierini vengono sovrap-
posti nel modo indicato in questo disegno.

primario e poi quello secondario o i secondari, se gura 7 possono essere due: la lampada LP rimane
questi sono più di uno. Tale indagine può essere spenta o si arrossa leggermente, oppure la lampa-
semplice e condurre a risultati immediati nel caso da LP si accende più o meno intensamente. Nel
in cui i conduttori relativi appaiono collegati al primo caso si può affermare di aver individuato
cordone di alimentazione, a volte tramite un fusi- esattamente i terminali del primario del trasfor-
bile e con interruttore interposto, come appare matore in esame, nel secondo caso si può affer-
nello schema di figura 6. mare che l'avvolgimento interessato non è quello
Soltanto quando si è quasi convinti di aver rico- primario, oppure è una porzione di questo, per
nosciuto i conduttori dell'avvolgimento prima- esempio il tratto a 110 V che, assieme ad altri va-
rio, si può realizzare il collegamento riportato in lori, un tempo era presente sui primari dei vecchi
figura 7, interponendo, in serie con uno dei due trasformatori per alimentazioni di circuiti a val-
conduttori, una lampada normale da illuminazio- vole. In ogni caso, una volta individuato il prima-
ne, a filamento, da 220 V- 100 W ed inserendo rio, si possono facilmente riconoscere gli avvolgi-
poi la spina in una presa di rete-luce. menti secondari per mezzo del tester, commutato
I risultati raggiunti con il circuito di prova di fi- nelle misure di tensioni alternate, come indicato

Fig. 5-Con l'espressione "sezione del nucleo" di un trasfor-


matore, si definisce la superficie, espressa in millimetri qua-
drati o in centimetri quadrati, della sezione della colonna
centrale del pacco lamellare.

338
CIRCUITO del
PRIMARIO

SECOND.
FUS.

SPINA
CORDONE

Fig. 6 • Quando due conduttori uscenti dal trasformatore sono collegati ad un inter-
ruttore, un fusibile o ad un cordone di alimentazione, questi fanno capo indubbia-
mente all'avvolgimento primario del componente.

nello schema di figura 7. questi ben isolati fra loro.


Un importante elemento di riferimento, per l'in- Il più basso valore di tensione, quello di 60 V, è
dividuazione dell'avvolgimento primario del tra- prelevabile dal terminale 1, cioè dalla presa a 160
sformatore, è offerto dalla sezione del filo, che è V (220 - 160 = 60). Le prove, dunque, debbono
normalmente maggiore di quella del filo impiega- iniziare da questa presa, per risalire poi, gradual-
to per gli avvolgimenti secondari. mente, alle altre e, se tutto procede regolarmente,
Soltanto quando non esiste alcun riferimento raggiungere la presa 5, dove la tensione offre il
pratico per individuare il primario, allora si deve suo massimo valore di 220 V. Con queste prove,
ricorrere all'impiego del circuito riportato in fi- l'avvolgimento in esame viene alimentato con
gura 8. Nel quale un autotrasformatore, dotato tensioni sempre più crescenti, che non debbono
di sei terminali, da cui si possono prelevare le ten- dar luogo a fenomeni di riscaldamento del com-
sioni di 220 V - 160 V - 140 V - 125 V - 110 V, vie- ponente. Infatti, se gli avvolgimenti si riscaldano
ne collegato, attraverso alcuni tentativi, al pre- e la lampada LP si accende, si deve ritenere di
sunto avvolgimento primario del trasformatore aver imboccata la strada sbagliata, ossia che l'av-
in esame, fino all'individuazione esatta di questo, volgimento presunto primario è soltanto una se-
che viene raggiunta quando, derivando la tensio- zione di questo oppure uh avvolgimento seconda-
ne di alimentazione dai due terminali estremi del- rio.
l'autotrasformatore, la lampada LP, da 220 V -
100 W rimane spenta e l'intero trasformatore in
esame rimane freddo o leggermente tiepido, an- SEMPLICI MODIFICHE
che dopo alcune ore di alimentazione continua,
ovviamente senza alcun carico collegato sugli av- Esaurito il primo problema, quello dell'indivi-
volgimenti secondari e mantenendo i terminali di duazione del primario, vediamo ora di risolvere il

339
TRASFORM
IN ESAME

VOLTMETRO

RETE

Fig. 7 • Circuito di prova per l'individuazione dell'avvolgimento primario di un tra-


sformatore usato di cui non si conoscono le denominazioni dei conduttori uscenti.

secondo problema sollevato all'inizio del presente Ora, per apportare le necessarie modifiche al tra-
articolo: la derivazione, dal secondario, di una sformatore, si deve smontare il nucleo di questo.
tensione di valore leggermente diverso da quello E tale operazione, purtroppo, comporta l'elimi-
nominale. Prendiamo in esame, quindi, un com- nazione di alcuni lamierini, in genere due o tre, i
ponente le cui caratteristiche principali sono: più esterni del pacco lamellare i quali, se troppo
stretti, rischierebbero di rompersi, ma ciò non co-
stituisce un grosso inconveniente.
Avv. primario: 220 V Successivamente, si comincia a svolgere il filo
1°avv. sec.: 6V-5 A dell'avvolgimento più esterno e si contano le spi-
2° avv. sec.: 24 v-1 A re, con lo scopo preciso di sapere quante spire di
filo occorrono per la tensione di I V. Ciò signifi-
ca che, supponendo di aver svolto il secondario
Ebbene, il problema da risolvere sia il seguente:
più esterno, quello a 24 V, si debbono contare
in quel trasformatore è necessario disporre di un 106 spire circa. Pertanto, risultando
avvolgimento secondario a 18 V, nominalmente
assente.
Cominciamo col valutare la potenza dei due av- 106: 24 = 4,4
volgimenti secondari esistenti. Essa è:
alla tensione di 1 V corrispondono 4,4 spire.
1° avv. sec. = 6 V X 5A = 30W Dunque, volendo ottenere la tensione di 18 V, oc-
2° avv. sec. = 24 V X 1 A = 24 W correranno 79,2 spire; con arrotondamento del
numero, necessiteranno 80 spire, perché:

La potenza complessiva dei secondari è dunque di


30 W + 24 W = 54 W.E con questa potenza è
18 x 4,4 = 79,2 (arr. 80)
possibile realizzare l'avvolgimento secondario a
18 V, dal quale si potrà assorbire la corrente mas- Ma vediamo ora quale sezione dovrà avere il filo
sima di: che realizza il nuovo avvolgimento. Prendiamo
quindi in esame la prima tabella ed individuiamo,
54W:18V = 3A sulla terza colonna, il valore di corrente più pros-

340
VOLTM ETRO
AUTO TRASF

S1

RET E TRA SFORM.


LP Il Il IN ESAME

Fig. 8- Con l'aiuto di un autotrasformatore e di una lampada da illuminazione, da


220 V - 100 W, è facile individuare i conduttori che fanno capo all'avvolgimento pri-
mario di un trasformatore privo di elementi di riconoscimento degli avvolgimenti in
esso contenuti.

simo a quello di 3 A, precedentemente stabilito. USO DELLE TABELLE


Questo valore, per difetto, è di 2,85 A, al quale
corrisponde, nella prima colonna, il diametro di L'uso delle due tabelle, anche se può apparire in-
1,2 mm, che possiamo aumentare a 1,5 mm. tuitivo, richiede alcune semplici interpretazioni.
Una volta realizzato il nuovo avvolgimento, com- Cominciamo quindi col dire che, nella prima ta-
posto da 80 spire di filo di rame smaltato del dia- bella, sono presenti tre colonne. ila prima di que-
metro di 1,5 mm, si provvederà a ricomporre il ste si riferisce al diametro del filo di rame smalta-
nucleo e a stringerlo nell'eventuale corazza, ricor- to, la seconda alla sua sezione espressa in milli-
dando che un pacco lamellare poco stretto può metri quadrati e la terza all'intensità di corrente
dar luogo a fastidiosi ronzìi durante il funziona- che può percorrere il conduttore.
mento del trasformatore. Quando si vuol dimensionare un trasformatore, i
Per ottenere una valutazione esatta dei volt/spira, calcoli per definire le varie grandezze vengono ri-
consigliamo, dopo aver eliminato gli avvolgimen- feriti a tre grandezze diverse di corrente attraver-
ti che non si vogliono più utilizzare, di avvolgere so la sezione di un filo conduttore di un millime-
sul nucleo 1 O spire di filo di rame smaltato del tra quadrato. Questi tre valori si riferiscono ad
diametro di 0,5 mm e misurare poi la tensione sui altrettanti tipi di trasformatori, i seguenti:
terminali di questo provvisorio, semplice avvolgi-
mento. Dividendo il valore della tensione misura- Trasf. professionali :2 A per 1 mm' di sezione
to col tester per 10 (numero delle spire), si otterrà Trasf. semiprofessionali :2,5 A per 1 m' di sezione
m

con esattezza quello dei volt/spira. Purtroppo, Trasf. economici :3 A per l mm di sezione
questa operazione implica la ricomposizione
provvisoria del nucleo, ma il piccolo sacrificio è Ebbene, la nostra prima tabella riporta i dati rela-
sicuramente premiato da risultati precisi. tivi al calcolo dei trasformatori scmiprofessiona-

341
PRI MA TAB ELLA matore, in talune applicazioni economiche e na-
turalmente con produzione di calore, non si pos-
sano trasformare 150 W, mentre per un servizio
continuato e di alta affidabilità conviene trasfor-
Diametro filo Sezione filo
I
Corrente mare una potenza di soli 70 W.
(mm) (mm2) (A)

0,10 0,008 0,02 SECONDA TABELLA


0,15 0,018 0,04
0,20 0,032 0,08
0,25
0,30
0,049
0,071
0,12
0,17
Potenza Sez. nucleo I Volt/spira
(W) (mm2)
0,35 0,096 0,24
0,40 0,126 0,31 10 3,7 0,11
0,45 0,159 0,39 15 4,5 0,12
0,50 0,196 0,49 I

20 5,3 0,13
0,60 0,283 0,71 25 5,9 0,15
0,70 0,385 0,96 30 6,5 0,17
0,80 0,503 1,25 I
40 7,5 0,20
0,90 0,636 1,56 50 I 8,3 0,22
1 0,785 1,96 60 9,2 0,23
1,2 1,131 I 2,85 70 9,8 0,25
1,5 1,767 I
4,40 80 10,5 0,26
1,7 2,270 5,65 90 11,2 0,28
2 3,142 I
7,80 100 11,8 0,30
2,2 3,78 9,48 125 13,1 0,33
2,4 4,50 11,3 I
150 14,5 0,36
2,6 5,30 13,2 175 15,6 0,38
2,8 5,89 14,7 200 16,7 0,40
3 7,06 17,5 250 18,7 0,44
3,2 8,00 20,0 300 20,5 0,50
3,4 9,07 22,7 350 22,1 0,56
3,6 10,1 25,4 400 23,7 0,68
3,8 11,3 28,2 450 25,1 0,72
,I 4 I
12,5 31,5 500 26,5 I 0,78

li, che nel settore hobbystico compongono certa- MODIFICHE ESTERNE


mente la maggioranza. Pertanto, nella prima ta-
bella, i dati elencati fanno riferimento ad un filo Alcune modifiche dei valori nominali dei trasfor-
conduttore di rame smaltato che, attraverso la se- matori si possono effettuare anche senza smonta-
zione di 1 mm2 consente il flusso di corrente di re i componenti, ma semplicemente tramite alcu-
2,5 A. ni collegamenti esterni dei terminali dei vari av-
Per quanto riguarda la seconda tabella, è facile volgimenti. Ad esempio, possedendo un trasfor-
intuire come questa consenta di risalire dalla po- matore con due avvolgimenti secondari, uno a 12
tenza del trasformatore alla sezione del nucleo e V-3 A e l'altro a 10 V-5 A, si possono collegare
viceversa e da queste grandezze al valore dei volt/ tra di loro i due avvolgimenti per ottenere una
spira. tensione risultante di 22 V. Si tratta infatti di ese-
Ovviamente, i dati esposti nella seconda tabella guire un collegamento in serie, che non può essere
sono approssimativi, in quanto i trasformatori realizzato senza tener conto del senso di avvolgi-
possono essere costruiti con notevoli alterazioni mento dei conduttori. Perché se nel punto di con-
delle grandezze elettriche. Ma spieghiamoci me- giungimento di due terminali le tensioni sono in
glio attraverso un esempio. Prendiamo in consi- opposizione di fase, i valori stessi si sottraggono
derazione un trasformatore con nucleo di sezione anziché sommarsi. Ossia, invece che ottenere la
di 11,8 cm', che in base alla seconda tabella, è in tensione di 22 V, si dispone di quella di 2 V
grado di trasformare una potenza elettrica di 100 (12- 10 = 2).
W. Ebbene ciò non significa che con quel trasfor- Questo principio di collegamento tra avvolgimen-
342
12 V
JA

22V
]A

IO V
5A

Fig. 9 • Esempio di collegamento in serie di due avvolgi-


menti secondari con diverse tensioni d'uscita. Se le
tensioni sono in fase, esse si sommano, ma il valore
della corrente che si può assorbire è quello più basso COLLEG. SERIE
di 3 A. ( FASI GIUSTE)

12 V
3A

--...l 2V
3A
IO V
5A
Fig. 10. Quando i collegamenti in serie di due avvolgi•
menti secondari vengono fatti in modo che le tensioni
risultino in opposizione di fase, il valore della tensione
risultante è dato dalla differenza dei due valori. Nel ca- COLLEG. SERIE
so specifico è di soli 2 V. (FASI SBAGLIATE)

ti secondari di un medesimo trasformatore, si no i concetti ora esposti, quello del collegamento


estende pure al caso di due trasformatori separa- in serie di due avvolgimenti secondari, in fase e in
ti, nei quali si possono collegare fra loro gli av- opposizione di fase.
volgimenti primari e quelli secondari. Se, per Le due operazioni, di addizione e sottrazione del-
esempio, gli avvolgimenti secondari sono in gra- le tensioni dei secondari, non possono estendersi
do di erogare tensioni di 12 V e di 10 V, con il col- pure alle correnti. Perché il valore della correrm:
legamento citato si può raggiungere il valore di 22 utilizzabile è quello minimo di 3 A, ovviamente in
V, come nell'esempio precedentemente citato. riferimento ai valori riportati negli schemi delle
Ma questo secondo tipo di collegamento rimane figure 9 e 1 O.
condizionato dalle caratteristiche con· cui sono Poiché il collegamento in controfase non arreca
stati concepiti i primari, che debbono risultare alcun danno al trasformatore, è sempre possibile
adatti ad uno stesso valore di tensione. utilizzare, nella pratica, entrambi i tipi di collega-
Gli schemi riportati nelle figure 9 e 10 interpreta- menti ora menzionati.

343
La corretta dissipazione
dell'energia termica, nei
componenti attivi, è una garanzia
di lungo e sicuro funzionamento.

I radiatori, chiamati pure


raffreddatori, proteggono le giunzioni
dei semiconduttori, assicurando
il loro normale comportamento.

RAFFREDDAMENTO
DEI
SEMICONDUTTORI
Ogni fenomeno elettrico è sempre accompagnato, emana calore. Dunque, questi e tantissimi altri
in misura minore o maggiore, da effetti termici. esempi, stanno a dimostrare che i conduttori elet-
La lampadina, ad esempio, il cui compito do- trici, al passaggio della corrente, aumentano la
vrebbe essere soltanto quello di far luce, quando loro temperatura, la quale raggiunge valori sem-
è accesa scotta. li trasformatore, il cui compito pre più elevati con l'aumentare dell'intensità di
principale è quello di abbassare od elevare una corrente che li attraversa. E se vogliamo citare un
tensione, si riscalda. Il televisore in funzione dato preciso, possiamo ricordare che, quando si

Il concetto di resistenza termica, analizzato in queste pagine,


riveste grande importanza nella pratica dell'elettronica. Per-
ché da esso dipende la qualità del funzionamento e la durata
nel tempo di buona parte dei montaggi realizzati dal dilettante.

344
Fig. 1 • Rappresentazione fisica, a sinistra, di un transistor e suo sim bolo elett rico, a
destra. Le frecce indicano il verso delle correnti di collettore (le) e di emittore(le). Le
sigle segnalano le tensioni rilevabili fra collettore e base e fra base ed emittore.

superano i 6 A per millimetro quadrato di sezione zione di "Effetto Joule" e viene sfruttato nella
di filo conduttore di rame, la temperatura del cavo costruzione di alcuni dispositivi, come ad esem-
oltrepassa gli 80°C, divenendo assai pericolosa. pio le stufette per riscaldamento e i ferri da stiro.
Questo tipo di produzione di energia termica, è Ma il più delle volte costituisce un fenomeno ne-
causato dagli urti che le particelle infime della gativo, da evitare e da combattere. Così come ac-
materia subiscono nel sostenere il flusso di cor- cade nell'uso dei semiconduttori, diodi, transi-
rente elettrica. In fisica esso assume le denomina- stor e circuiti integrati, per i quali si deve interve-

lcl _R,

# u3 e
.
:::..
cg
9V
@

Fig. 2 • La potenza elettrica dissipata da un transistor è


data dal prodotto della tensione di collettore per la cor-
rente che lo percorre.
I
345
)yk

__ 1 _
02
I
I

01 -l·[
I •

0 25 50 75 700 725 750 175 200

Fig. 3 • Diagramma interpretativo della potenza di collettore in funzione della tempe-


ratura ambiente. Sull'asse verticale sono riportati i valori, espressi in watt, delle po-
tenze di collettore, su quello orizzontale sono segnalati i valori di temperatura am-
biente espressi in gradi centigradi.

nire in modo appropriato, dimensionando ocula- Sempre dalla figura 1 è possibile dedurre che la
tamente i valori di tensioni e correnti ed applican- corrente di emittore le corrisponde alla somma
do ad essi idonei elementi raffreddatori, come delle due correnti di collettore e di base (le= le+
avremo modo di dire nel corso del presente arti- lb). E questa stessa osservazione si estende alla
colo. tensione Vce, che è pari alla somma delle due ten-
sioni Vcb e Vbe (Vce = Vcb + Vbe).
Lo schema riportato in figura 2 interpreta un
ESEMPI PRATICI esempio più pratico di quello di figura I. Perché
si riferisce ad un transistor impiegato come inter-
Osserviamo i disegni riportati in figura I. Sulla si- ruttore. Nel quale, supponendo che la resistenza
nistra è presente lo schema fisico di un transistor, di collettore Re abbia il valore di 80 ohm, che la
sulla destra il simbolo grafico. Sigle e frecce indi- tensione di alimentazione sia di 9 V, la corrente di
cano le tensioni e le correnti che interessano il 100 mA e la tensione di collettore di 1 V, che in
componente in funzione. Dalle quali, pertanto, questo caso è chiamata tensione di saturazione, è
dipende il suo grado di riscaldamento. Infatti si facile calcolare la potenza dissipata, ossia quanta
dice che la corrente di collettore le provoca una energia elettrica viene trasformata in calore:
perdita di potenza, pari al prodotto le x Vce
(tensione collettore-emittore), che viene appunto 1 V x 0,1 A = 0,1 W
trasformata in calore. E questo può essere di lieve
entità nei transistor cosiddetti di segnale, ma può In questo prodotto è trascurata la potenza dissi-
raggiungere valori molto grandi nei transistor di pata dalla base, che si aggira intorno ai pochi mil-
potenza. liwatt.
Anche la corrente di base Ib (non citata negli Se in queste condizioni elettriche il transistor si
schemi di figura 1), è in grado di provocare perdi- trovasse termicamente isolato, cioè se fosse intro-
te, per effetto Joule, pari al prodotto lb x Vbe dotto in uno speciale contenitore sotto vuoto
(tensione base-emittore), ma si tratta comunque spinto, con pareti perfettamente riflettenti, come
di perdite trascurabili. potrebbe essere un termos ideale, la sua tempera-

346
tura salirebbe in continuazione, fino a raggiunge-
re il valore sufficiente a provocare la fusione del
componente, che per i transistor al silicio è di
ARIA• TEMP AMBIENTE _ 125°0
200°C circa. Ma il transistor, fortunatamente,
non è mai isolato termicamente in modo assoluto
ed è pure dotato di un suo potere dispersivo del
300° c/w calore che si identifica in una certa resistenza ter-
mica la quale, come si può notare nel diagramma
di figura 3, che le case costruttrici pubblicano per
ogni tipo di semiconduttore, si misura in gradi
centigradi per watt.
Facendo riferimento al diagramma di figura 3, è
possibile constatare come il transistor impiegato
nell'esempio precedente, con una dissipazione di
200'c/w
potenza di O, I W, possa funzionare fino alla tem-
755° peratura ambiente di 125°C, mantenendo così la
temperatura della sua giunzione, ovvero la tem-
peratura del cristallo di silicio con cui è realizzata
la parte attiva, ad una temperatura inferiore a
quella massima di 175°C consigliata per un lungo
ed affidabile comportamento dei transistor in
Fig. 4 • Interpretazione fisica dettagliata della meccani- contenitore metallico o di quelli in contenitore
ca di scambio dell'energia termica fra la giunzione del
transistor, il contenitore e l'aria circostante. plastico di produzione più recente ed evoluta.

SCAMBIO TERMICO CON L'ARIA

Lo schema riportato in figura 4 interpreta più


dettagliatamente la meccanica di scambio della
TEMP TEMP energia termica, prodotta dalla giunzione del
ARIA transistor, fra questa, il contenitore di metallo e
l'aria che circonda il componente.
Supponendo di sfruttare al massimo le possibilità
w
~ termiche del dispositivo, ossia con la giunzione
alla temperatura di 175°C e ritenendo ancora la
potenza dissipata nella misura di O, 1 W, il cristal-
lo trasmette la potenza stessa al contenitore attra-
verso una resistenza termica di 200°C/W. Conse-
guentemente, la temperatura scende di 20°C ed il
contenitore si porta a 155°C. Ma il contenitore
metallico del transistor vanta con l'aria una resi-
stenza termica di 300°C/W e ciò significa che es-
so fa scendere la temperatura di altri 30°C, con-
sentendo all'aria circostante di assumere il valore
massimo di 125°C.
·TEMP L'esempio ora citato potrà sembrare un caso li-

i
TEMPI CONTEN. mite, dato che normalmente la temperatura del-

I TRANS. l'aria, che investe il transistor durante il suo fun-


zionamento, rimane inferiore agli 80°C. Ma biso-
gna considerare che il valore attribuito dal co-
struttore alla resistenza termica contenitore-aria
ambiente, è un dato rilevato in particolari condi-
zioni fisiche, cioè in camera termica, con un mon-
Fig. 5 • Quando sul contenitore del transistor è inserito
un radiatore, si possono rilevare quattro valori di tem- taggio che non ostacola i moti convettivi dell'aria
peratura diversi, in misura decrescente a partire dalla e sfrutta appieno l'irradiamento termico della cu-
giunzione e fino al mezzo gassoso (aria). stodia (pareti della camera assorbenti).
Il transistor, nella pratica di ogni giorno, non
raggiunge mai le condizioni ideali ora menziona-

347
,aes.
DIODO

Fig. 6 • La maggior quantità di energia termica, prodot-


ta da un diodo, viene dissipata attraverso i suoi reofori
(Rf) e le piste di rame del circuito stampato in cui rima-
ne applicato. Soltanto in minima parte il calore viene
espulso attraverso il contenitore del comporente.

te. Anzi, molto spesso, trovandosi a funzionare che se questa è caratterizzata da una piccola mas-
in prossimità di parti o componenti che emanano sa, possono formare uno shunt termico, ossia un
calore, può facilmente degradare il valore di resi- ponte termico in grado di raffreddare il transistor
stenza termica, come se la temperatura dell'aria, e falsare quindi la misura.
nelle vicinanze del componente, raggiungesse ef- Per ottenere misure di temperatura esatte, occor-
fettivamente i 125°C, pur con temperature am- re servirsi di un termometro a raggi infrarossi, pe-
biente di 80°C. raltro poco diffuso, oppure valutare più sempli-
Coloro che volessero misurare la reale temperatu- cemente la temperatura di giunzione, misurando
ra della custodia del transistor dovranno tener la tensione Vbe, cioè la tensione presente fra base
conto di aver a che fare con piccole potenze in ed emittore e tenendo conto che questa diminui-
gioco, per causa delle quali, appoggiando soltan- sce di 2,2 m V per ogni grado centigrado di au-
to la sonda del termometro sul componente, an- mento di temperatura dal valore di Vbe a 25°C.

pot. diss.
w

[), bi b

034--1
03-+ ii ]

Teme. 'c
0 25 50 75/ 100 125 150 175 200
I
80

Fig. 7 - Diagramma relativo alla potenza massima, in funzione della temperatura,


dissipata dal diodo modello 1N4148.

348
EFFETT O RADIATORE

Prima di analizzare gli effetti di dissipazione ter-


mica prodotti dagli elementi raffreddatori inseriti
sui semiconduttori, vogliamo ricordare, molto
brevemente, in che modo il calore si propaga at-
traverso i mezzi solidi, liquidi e gassosi.
L'energia termica, ossia il calore, si diffonde in
tre modi diversi, che dipendono dall'elemento
veicolare. Essi sono:

Conduzione
Convezione
Irraggiamento
Fig. 8- Normale metodo di applicazione di un transistor
di potenza su telaio metallico, con interposizione di fo.
glietto isolante di mica e di grasso al silicone.

Attraverso i mezzi solidi, per esempio nei metalli,


il calore si diffonde per conduzione, nei liquidi e
nei gas si propaga per convezione e nel vuoto per
irraggiamento. Il calore del sole ad esempio, che
attraversa il vuoto e l'aria, arriva sulla terra per
irraggiamento e per convezione. Quello della qua contenuta nel recipiente). Detto ciò possiamo
fiamma del gas, che riscalda l'acqua contenuta in ora dire che, con l'impiego di appositi radiatori,
una pentola, si espande dapprima per conduzione fissati sui contenitori dei semiconduttori, per
(metallo della pentola), poi per convezione (ac- esempio sui transistor, si può aumentare il potere

Pot.
w
125

100

8o-, -·-

50
---».._
35- - - T - ...
25
- i "---- re 'C

o 25 50 75 100 125 150 175 200

Fig. 9 . Curva interpretativa della dissipazione di un transistor di potenza munito di


radiatore ideale (tratto Intero) e diagramma relativo alla dissipazione dello stesso
componente munito di raffreddatore reale (linea tratteggiata).

349
CORRETTO
SBAGLIATO

Fig. 10 - Il radiatore è un componente che deve essere montato sempre con le alette
in posizione verticale, come illustrato sulla sinistra del disegno, allo scopo di favori-
re i moti convettivi dell'aria.

di dissipazione dell'energia termica, sfruttando i dia di vetro, riportato in figura 6, nella quale le
tre modi di diffusione del calore, per conduzione, due indicazioni "Rf" stanno a significare "reo-
per convezione e per irraggiamento. fori". Questo tipo di diodo ammette una tempe-
Facciamo riferimento allo schema riportato in fi- ratura di giunzione di 200°Ce dissipa il calore ge-
gura 5 e notiamo che le quattro temperature rile- nerato attraverso i suoi terminali (reofori) e le pi-
vabili assumono valori decrescenti a partire dalla ste di rame del circuito stampato in cui è inserito.
giunzione del transistor. Il calore, infatti, fluisce In minima parte, il calore viene pure dissipato at-
dapprima attraverso la resistenza termica giun- traverso la custodia. In sostanza, le possibilità di
zione-contenitore, dove si verifica un primo ab- espellere il calore prodotto dipende dal modo con
bassamento di temperatura; poi, anziché passare cui si realizza il cablaggio del componente. Per
direttamente all'ambiente, attraverso l'elevata re- esempio, mantenendo la lunghezza dei reofori
sistenza termica contenitore-ambiente, raggiunge nella misura di 4 mm e supponendo che la lar-
il radiatore attraverso la resistenza contenitore- ghezza della pista di rame del circuito stampato in
radiatore, che è alquanto bassa se fra i due ele- cui è applicato il componente sia di 2 mm, diviene
menti viene interposto un velo di grasso al silico- valido il diagramma riportato in figura 7, con cui
ne. Pertanto, con l'effetto trascurabile della resi- il costruttore accompagna il diodo, se questo vie-
stenza termica contenitore-radiatore, la tempera- ne utilizzato nel modo ora descritto.
tura del radiatore sarà di poco inferiore a quella Osservando il diagramma di figura 7, si può nota-
del contenitore. Dal radiatore, infine, il calore si re, ad esempio, che se il diodo dissipa una poten-
propaga nello spazio circostante sia per convezio- za di 0,34 W, esso può funzionare ad una tempe-
ne, sia per irraggiamento. Possiamo concludere ratura ambiente inferiore agli 80°C, mantenendo
dicendo che, essendo la resistenza termica ra- ovviamente la giunzione a temperature inferiori
diatore-ambiente assai inferiore a quella conteni- ai 200°C.
tore-ambiente, a parità di temperature in gioco,
con l'uso del radiatore viene dissipata una mag-
giore quantità di calore. TRANSISTOR DI POTENZA

Le cose si complicano notevolmente quando,


RAFFREDDAMENTO NEI DIODI prendendo in considerazione gli elementi fin qui
analizzati, ci si riferisce ai transistor di potenza.
L'analisi teorica fin qui esposta si estende anche Per i quali i costruttori non offrono quasi mai dei
ad altri semiconduttori, diversi dai transistor, per dati precisi ed immediatamente utilizzabili per
esempio ai diodi, che sono pure elementi attivi. impieghi pratici dei componenti. E tutto ciò per-
Prendiamo in esame il modello 1N4148 in custo- ché il potere di dissipazione, nei transistor di po-
350
tenza, dipende in massima parte dalle condizioni
di montaggio. Il solo dato che il costruttore di-
chiara è quello della potenza dissipabile nel caso
di impiego di raffreddatore ideale, non realizza-
bile nella pratica comune, ma soltanto e approssi-
mativamente componibile, a prezzi proibitivi, in
pochi laboratori specializzati. Ma questo è un
modo per fornire l'indicazione della resistenza
termica giunzione-contenitore del transistor.
Quando si monta praticamente un transistor in
un circuito utilizzatore, secondo la tecnica abi-
tuale indicata in figura 8, per valutare la reale
possibilità di dissipazione termica del componen- Fig. 11- Esempio di radiatore di potenza, in grado di di-
te, occorre sommare la resistenza termica giun- sperdere una grande quantità di energia termica.
zione-contenitore con quella radiatore-ambiente
in condizioni ideali. Tuttavia, prima di procedere
con questo metodo di calcolo, si deve osservare
attentamente il radiatore, perché qualche model-
lo reca una particolare indicazione che ne obbliga
l'uso in ventilazione ad aria forzata, alla velocità
di parecchi metri al secondo (m/s). re metallico, i quali con l'impiego di un reale, ma
Il diagramma riportato in figura 9 interpreta il ottimo radiatore, possono dissipare potenze fino
comportamento di un transistor munito di dissi- a 35 W. Dunque, il diagramma di figura 9 fa rife-
patore ideale. Mantenendo la giunzione a meno rimento, con la sua linea intera, agli impieghi dei
di 200°C, ad una temperatura ambiente di 75°C, transistor di potenza con radiatore ideale. Con la
il componente è in grado di dissipare la potenza linea tratteggiata, lo stesso diagramma interpreta
termica di 80 W. E questo è il caso dei transistor il comportamento dei transistor di potenza mon-
di buona qualità in genere, realizzati in contenito- tati nei circuiti con raffreddatore reale.

IL F CICOLO RR RATO
TATI 198

È un numero speciale di teoria e applicazioni varie,


O SPECIALE appositamente concepito per i principianti che vogliono
ESTATE '86 apprendere, in casa propria, quegli elementi che consen-
tono di costruire, collaudare e riparare molti apparati
elettronici.

Il contenuto e la materia trattata fanno di questo fascico-


lo un vero

l prezzo

Chi non ne fosse ancora in possesso, può richiederlo a:


ELETTRONICA PRATICA - 20125 MILANO - Via Zuretti,
MANUALE - GUIDA 52, inviando anticipatamente l'importo di L. 4.000 a
mezzo vaglia postale, conto corrente postale n. 916205
ELETTRODILETTANTI o assegno bancario.

351
LE PAGINE DEL
CE
7
MONITOR
PER BATTERIE
Sui radiotelefoni e sugli altri apparati elettronici portatili non c'è posto per un circuito che occupa
portatili, non è possibile introdurre il rilevatore troppo spazio, si può sempre individuare, in que-
della tensione di alimentazione di tipo normale, ste, un angolino libero per l'inserimento di un cir-
cioè munito di strumento ad indice. Perché non cuito elettrico miniaturizzato, come quello pre-
esiste uno spazio libero, sufficiente ad ospitare un sentato e descritto in queste pagine, con il quale
tale dispositivo. Eppure, il controllo dello stato lo stato della batteria rimane costantemente sotto
delle batterie, soprattutto quando queste sono controllo attraverso l'osservazione del comporta-
rappresentate da elementi ricaricabili, al nichel- mento luminoso di un diodo led.
cadmio, è necessario. Ma se nelle apparecchiature Naturalmente, un tale progetto non è destinato

Senza ricorrere all'uso di ingombranti strumenti ad indice, ma


realizzando questo semplice circuito elettronico, è possibile,
tramite l'osservazione del comportamento di un diodo led, co-
noscere il reale stato di carica delle batterie di alimentazione
degli apparati radioelettrici portatili.

352
Adatto per l'installazione
su radiotelefoni.

Può essere montato


sul cruscotto delle autovetture.

Fra gli hobbysti può risolvere


importanti problemi pratici.

alle ricetrasmittenti in postazione fissa, che sono tazione, nella quale il valore della tensione nomi-
di grandi dimensioni e, quasi sempre, equipaggia- nale è generalmente quello di 12 V, è più che suf-
te con adeguata strumentazione. Ma i lettori di ficiente disporre di un sistema che evidenzi tre
questa rubrica i quali, oltre che la loro principale condizioni elettriche principali. Le seguenti:
stazione, posseggono pure una ricetrasmittente
portatile, troveranno nel nostro circuito la solu- 1 ° - Batterica carica
zione di un loro importante problema, quello di 2°- Batteria parzialmente carica
conoscere in tempo il momento preciso in cui le 3°- Batteria scarica
batterie ricaricabili debbono essere sottoposte al
processo di ricarica. E questa soluzione la trove- E queste tre condizioni divengono certamente in-
ranno anche coloro che, non appartenendo alla dividuabili, in modo assai semplice, tramite un
schiera degli appassionati della banda cittadina, diodo led, che sostituisce vantaggiosamente il tra-
necessitano di un minuscolo apparecchio in grado dizionale strumento elettromeccanico ad indice,
di fungere da monitor per batterie. Per applicar- dal quale è difficile trarre una precisa indicazione
lo, ad esempio, ai sistemi di antifurto, a taluni con un rapido colpo d'occhio. Un diodo led, in-
servocomandi, a piccoli elettrodomestici da cam- vece, che rimanga acceso, che lampeggi o non si
peggio e a tutti quei dispositivi elettrici ed elettro- accenda per niente, è in grado di tenere informato
nici che, per la loro alimentazione, si servono di anche l'operatore più distratto, che viene cosi ob-
normali pile, di batterie al nichel-cadmio o di ac- bligatoriamente richiamato ad intervenire tempe-
cumulatori per auto. stivamente quando ve ne sia bisogno. Ma passia-
mo ora, senza alcuna altra premessa, all'esame
del progetto.
PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO

Prima di introdurre il lettore nella interpretazione ANALISI DEL CIRCUITO


teorica del funzionamento del monitor, vogliamo
citare brevemente, a grandi linee, il comporta- Il progetto del monitor per batterie è quello ripor-
mento elettrico del dispositivo, in modo che tutti tato in figura 1. Per il suo funzionamento è stato
gli interessati alla sua realizzazione possano for- scelto un integrato lineare di tipo molto comune,
marsi delle idee molto chiare in proposito. il classico A 741, che contiene un amplificatore
Per controllare lo stato di una batteria di alimen- operazionale di elevata precisione, sensibile pure

353
R2

c1 ALIMENT

ll}E()
massa

Fig. 1 • Circuito teorico del monitor per batterie descritto nel testo. Le linee tratteg-
giate delimitano la parte del progetto che deve essere montata completamente su
circuito stampato. Il trimmer R1 consente di effettuare la precisa taratura del dispo-
sitivo.

NENTI-----
Condensatori R4 = 10.000 ohm
C1 = 2F (non polarizzato) R5 = 470.000 ohm
C2 = 100.000 pF R6 = 1.000 ohm

Resistenze Varie
R1 = 10.000 ohm (trimmer) IC1 = A741
R2 = 4. 700 ohm DZ1 = diodo zener (5,6 V • 0,5 W)
R3 = 10.000 ohm DL1 = diodo led (qualsiasi tipo)

alle variazioni di tensione di pochi millivolt ed diodo zener, da 5,6 V, alimentato attraverso la
immune da fenomeni di deriva termica apprezza- resistenza R2.
bili. Ma all'integrato ICI, t mtavia, nello schema Il valore di tensione di 5,6 V è stato scelto in
di figura l sono affidati due compiti, che vengo- quanto, proprio su questo valore, i diodi zener
no svolti contemporaneamente, per non ricorrere esercitano la funzione stabilizzatrice della tensio-
all'impiego di un secondo integrato. ne senza deriva termica.
Il primo e più importante dei due compiti consiste La tensione di riferimento di zener, quando il cir-
nel porre a confronto, tra di loro, la tensione del- cuito si trova in condizioni stazionarie e di ripo-
la batteria con una tensione di riferimento stabi- so, viene applicata, attraverso la resistenza R4, al
le. In pratica, la tensione della batteria è quella terminale 3 dell'integrato, dove conserva il valore
stessa che alimenta pure l'integrato ICI. citato dal momento in cui il condensatore Cl,
La tensione stabile di riferimento è fornita dal una volta caricato, non fa più scorrere corrente

354
R
jrset (p2,
%.
L E, \J
\
/Cl
Fig. 2- Piano costruttivo del monitor per batterie. Si osservi, sull'integrato IC1, la
tacca di riferimento che permette di individuare l'esatta posizione del piedino 1 del
componente.

attraverso R4 e non provoca più in questa alcuna che, tramite opportuna rotazione del cursore di
caduta di tensione. Dunque, in condizioni di ri- RI, sulla resistenza R3 sia presente la tensione di
poso del circuito di figura l, sul terminale 3 di 5,7 V. In questo modo, l'uscita di ICI, rappre-
ICJ è effettivamente presente la tensione di zener. sentata dal piedino 6, è bassa. E tale rimane, per-
Sui terminali estremi del trimmer potenziometri- ché sul piedino 2 di ICI, che costituisce l'ingresso
co Rl è presente la tensione di alimentazione, os- invertente, la tensione è superiore a quella appli-
sia la tensione della batteria che si vuol tenere sot- cata al piedino 3, che riceve la tensione di riferi-
to controllo. Ebbene, supponendo che questa ab- mento di zener di 5,6 V.
bia il valore di 9 V, si può sempre far in modo

Fig. 3- Il circuito stampato, il cui disegno è qui riprodotto in gran-


dezza naturale, deve essere composto su una basetta di materiale
isolante, di forma rettangolare, delle dimensioni di 2,8 cm x 2,3 cm.

355
R6 R5
RIE { ))
\ IRI

+.-0.
d4t.a!
C2 .. ·•. ··5.%
[] E l

CIRC. STAMP.
· ] @ « R2 kIl Ila

Fig. 4- Tenuto conto delle minuscole dimensioni del circuito stampato, alcuni com-
ponenti debbono necessariamente essere applicati in posizione verticale. Sulla de-
stra vengono messi in rilievo gli elementi di individuazione degli elettrodi di anodo e
di catodo del diodo led.

IL SECONDO COMPITO Comportamento Condizione


di DLI della batteria
Avevamo affermato che all'integrato ICI vengo-
no affidati due compiti. Del primo abbiamo detto Acceso Ottima
tutto, del secondo parleremo ora. Lampeggiante In fase di scarica
Quando la tensione sul terminale 2 di ICI ugua- Spento Scarica
glia in valore quella presente sul terminale 3,
l'amplificatore operazionale raggiunge le condi-
Concludiamo ricordando che il circuito di figura
zioni di lavoro lineari ed inizia ad amplificare, ol-
I è caratterizzato da una certa isteresi.
tre che il segnale, anche il rumore in ingresso, Len-
Pertanto, una volta che si siano innescate le oscil-
dendo a muovere l'uscita (terminale 6) verso l'al- lazioni, queste tendono a mantenersi anche quan-
to. Conseguentemente, il condensatore Cl inver- do la tensione di alimentazione dovesse risalire.
te la sua carica, provocando una reazione positi-
Coloro che desiderassero risolvere problemi di
va che innesca, in forma stabile, una oscillazione,
posizione o di livello di corpi liquidi, potranno
la cui frequenza dipende dalla costante di tempo
servirsi del progetto descritto, sostituendo il trim-
R4 - CI, oltre che, sia pure in misura secondaria, mer Rl con un potenziometro di ottima qualità,
dalla tensione di alimentazione. L'oscillazione a
collegato ad un sistema meccanico di rilevamento
frequenza bassissima, ma comunque variabile a
della posizione, oppure, tramite galleggianti, di
piacere intervenendo sul valore capacitivo del
livello. 11 nostro circuito sarà in grado di segnala-
condensatore CI, che deve essere di tipo in polie-
re la posizione o il livello critico.
stere o ceramico multistrato, ma comunque non
polarizzato, accende e spegne il diodo led DLI,
segnalando la fase in corso di scarica delle batte- UNA VARIANTE ECONOMICA
rie e la insufficiente tensione di alimentazione.
In pratica, il diodo led DLI è normalmente acce- Quando l'apparecchio elettronico, cui è abbinato
so quando la tensione della batteria, cioè la ten- il nostro monitor per batteria, è in funzione e la
sione di alimentazione è superiore al valore di so- batteria di alimentazione si trova in ottimo stato
glia, rivelandosi quindi sufficiente a svolgere il di carica, il diodo led rimane sempre acceso, as-
compito prefissato. Se invece il led lampeggia, ciò sorbendo una corrente di 1 0 mA circa. Ma è pos-
sta a significare che la batteria si sta scaricando. sibile, volendolo, risparmiare questo consumo di
Quando, al contrario, DLI rimane spento, si de- energia, purché si rinunci alla segnalazione di ten-
ve arguire che la batteria è scarica. Ma tutto que- sione normale ad apparecchio acceso. Basta in-
sto rimane sintetizzato nell'apposita tabellina. fatti collegare l'anodo "a" del diodo DLI al ter-
356
minale 2 del circuito stampato ed il catodo "k'' al
terminale 3, ossia alla linea della tensione di ali-
mentazione negativa, che si identifica con quella
di massa. Con questo nuovo tipo di collegamen- CATODO "k'
to, il diodo led spento segnala tensione normale o
batteria completamente scarica, mentre lampeg-
giante o acceso indica batteria in corso di esauri-
mento.
Utilizzando per DLI un led ad alta efficienza, per
esempio di tipo Siemens o HP, è possibile elevare
il valore della resistenza R6 da 1.000 ohm a 3.300
ohm, con un notevole risparmio di energia.
#sé
Fig. 5 • Sulla sinistra di questo disegno è riportato il
simbolo elettrico del diodo led, sulla destra, in corri-
MONTAGGIO spondenza degli elettrodi di anodo e di catodo, gli ele-
menti di individuazione pratica.
Il maggiore impegno richiesto, nella realizzazione
del monitor per batterie, deve essere finalizzato
alla massima miniaturizzazione del dispositivo.
Comunque, se si tiene conto che questo potrà es-
sere inserito in qualsiasi punto del contenitore del
radiotelefono, è presumibile che le dimensioni da
noi attribuite al circuito stampato possano rite-
nersi idonee all'accoppiamento con qualunque starsi ed il circuito può ritenersi tarato. Teorica-
modello di ricetrasmettitore portatile. mente, dunque, il cursore di Rl va fermato in
La costruzione del monitor, il cui piano di mon- quel punto in cui la tensione presente sul termina-
taggio è riportato in figura 2, va iniziata con l'ap- le 2 di ICI diviene leggermente superiore a quella
prontamento del circuito stampato, il cui disegno di zener.
in grandezza reale è presentato in figura 3 e le cui Sulla stessa figura 4, a destra, sono indicati gli
dimensioni sono: 2,8 cm x 2,3 cm. elementi che consentono di individuare il catodo
Sulla basetta rettangolare dello stampato verran- del diodo led, il quale, come è risaputo, è un com-
no applicati tutti i componenti che concorrono al- ponente polarizzato, che deve essere inserito nel
la formazione del progetto di figura 1, fatta ecce- circuito secondo un verso preciso, quello pure in-
zione per il diodo led DLI, che deve essere ovvia- dicato chiaramente nel piano costruttivo di figura
mente montato sul pannello frontale dell'appa- 2. In ogni caso ricordiamo che l'elettrodo di cato-
recchio ricetrasmittente, onde tenere costante- do è facilmente individuabile per essere collegato,
mente informato l'operatore sulle condizioni del- all'interno del componente, con una superficie
l'alimentatore. metallica più ampia e per essere collocato da
Lo schema di figura 4 presenta il lato del circuito quella parte in cui, sull'involucro esterno del dio-
in cui sono applicate le due resistenze R5 - R6 ed do è presente una smussatura, come più chiara-
il trimmer R 1, con il quale si fissa il valore della mente evidenziato in figura 5.
tensione da tenere sotto controllo, come prece- Anche il diodo zener DZI è un componente pola-
dentemente spiegato. In pratica, questo compo- rizzato, che non può essere comunque inserito nel
nente consente di effettuare la taratura del circui- circuito, ma nel pieno rispetto delle sue polarità
to di figura 1, perché il suo cursore deve essere di catodo e di anodo. Le quali possono essere rile-
posizionato in modo che, sul terminale 2 dell'in- vate dallo schema costruttivo di figura 2, dove si
tegrato ICI sia presente la tensione di 5,7 V, ossia vede che il catodo, che rimane collegato alle resi-
una tensione di valore superiore di O, I V rispetto stenze R2 ed R4, è contrassegnato con un anello.
a quella di riferimento di 5,6 V presente sul termi- E questo anello, che si trova ovviamente in corri-
nale 3 di ICI. Naturalmente, in sede di taratura, spondenza dell'elettrodo di catodo, può essere di
si può fare a meno di ricorrere al tester per misu- color bianco o grigio.
rare gli esatti valori di tensione ora citati, mentre Particolare attenzione va posta nel collegamento
basta far ruotare il cursore di Rl nel senso in cui, del circuito del monitor con l'alimentatore del-
con batterie perfettamente cariche, si ottenga l'apparecchio ricetrasmittente, distinguendo i due
dapprima lo spegnimento completo del diodo led conduttori della tensione positiva e negativa che,
DLI, poi il suo lampeggiamento ed infine l'ac- nello schema di figura 2, sono stati indicati trami-
censione completa. Appena il led si accende nor- te conduttori di colorazione diversa, blu o nera,
malmente, il movimento del cursore deve arre- per la polarità negativa e rossa per quella positiva.
357
CORSO DI
12° PUNTATA

La presente, ultima puntata del corso, compen-


dia, in poche pagine e in forma schematica, gli ar-
gomenti di maggior rilievo fin qui trattati, con lo
scopo di affidare all'allievo alcune tavole sinotti-
che, da conservare sul banco di lavoro e consulta-
ARGOMENTI TRATTATI re rapidamente ogni volta che ve ne sia bisogno.
Tuttavia, a completamento dell'esposizione me-
todica, alla quale si è sempre attenuta la redazio-
ne e prima ancora di pubblicare le preannunciate
1° • RIMEDI MIGLIORATIVI tabelle, si è ritenuto utile elencare otto validi ac-
corgimenti da adottare in laboratorio e finalizzati
al miglioramento delle caratteristiche fondamen-
2°. INTERVENTI OCCASIONALI tali del ricevitore in riparazione, ossia al suo ren-
dimento. Eccoli:

3°. RICERCHE E GUASTI AF 1° - Quando insorgono delle oscillazioni sul tra-


sformatore di accoppiamento intertransisto-
riale, fra l'induttanza di fuga e i condensato-
4°. RICERCHE E GUASTI MF ri di entrata dei transistor montati in push-
pull (controfase), si pone rimedio all'incon-
veniente inserendo un condensatore da 5.000
5° - RICERCHE E GUASTI BF pF fra ciascuna base dei transistor e massa.

2°- Molto spesso conviene applicare la tensione


6°- GUASTI NELL'ALIMENTATORE CAV sulla base e non sull'emittore del tran-

Il corso per radioriparatori, iniziato sul fascicolo di maggio dello


scorso anno, conclude il suo ciclo espositivo in questa dodicesi-
ma puntata. Che si estende attraverso una forma riassuntiva del-
la materia trattata, con lo scopo di affidare al' lettore un autenti-
co "ferro del mestiere" da conservare nel proprio laboratorio.

358
AVVIAMENTO ALLE
RADIORIPARAZIONI
sistor amplificatore di media frequenza, allo 8° - Il disaccoppiamento del collettore del transi-
scopo di aumentare l'efficienza del ricevitore. stor amplificatore di media frequenza può
essere ottenuto collegando a massa il con-
3° - Il transistor amplificatore di media frequen- densatore. Si raggiunge così un aumento di
za, sottoposto alla tensione CA V, deve pre- guadagno nello stadio, ma occorre aumenta-
sentare una corrente di collettore debole re il valore della resistenza di base.
quando quella di base è nulla.
È ovvio che la maggior parte degli accorgimenti
4°- Si può applicare un potenziometro in paral- ora elencati vanno applicati ai vecchi ricevitori,
lelo alla resistenza di collettore del transistor ossia a quei modelli che, superati dalle tecnologie
sottoposto alla tensione CA V, allo scopo di più avanzate, non possono vantare i pregi che og-
regolare iJ ritardo del diodo di ammortizza- gi si debbono giustamente pretendere dai moder-
mento. ni apparecchi radioriceventi. Per i quali, invece,
assume grandissima importanza la localizzazione
5° - Taluni crepitii possono essere eliminati, ap- rapida dei guasti, che riduce il costo delle ripara-
plicando un condensatore elettrolitico in se- zioni e pone il tecnico nelle condizioni di non es-
rie con il potenziometro di controllo del vo- sere contestato. E questo è il maggiore presuppo-
lume sonoro. sto che ci obbliga, anche in rispetto della didatti-
ca tradizionale, alla presentazione delle tabelle di
6°-In ogni ricevitore, il miglioramento del rap- ricerca dei guasti, le quali, per evidenti motivi di
porto segnale rumore si ottiene eliminando le chiarezza espositiva e consultazione, sono suddi-
frequenze più alte nel canale di bassa fre- vise in quattro settori, quelli dettagliatamente
quenza mediante: analizzati nell'arco delle precedenti undici punta-
a) - Soppressione della cellula di compen- te del corso, cui il neo riparatore può sempre ri-
sazione fra il cursore ed il terminale correre in caso di necessità. Essi si riferiscono ai
estremo del potenziometro. seguenti quattro stadi dei radioricevitori:
b) - Eliminazione della resistenza di collet-
tore del push-pull. 1° - Stadio AF
c) - Cambiamento dei valori capacitivi dei 2°- Stadio MF
condensatori di filtro. 3°- Stadio BF
4° - Stadio alimentatore
7° - Può risultare utile aumentare il condensatore
di accordo di emittore, del transistor amplifi- È vero che si sarebbe potuto suddividere ulterior-
catore di media frequenza, allo scopo di sop- mente la materia, ma un eccessivo numero di tabelle
primere la reazione in questo stadio. avrebbe compromesso la validità della sintesi.

359
RI CERCHE GUASTI E CONTROLLI NEGLI STAD I AF

Sintomi Guasti Verifiche e rimedi


'

Mancanza di funzionamento Circuiti d'antenna e circuiti Il controllo degli stadi di


oscillanti interrotti. Saldatu- mescolamento dovrebbe es-
re imperfette. Condensatori sere preceduto da una verifi-
in cortocircuito. Transistor ca dello stadio MF. Contro!-
difettoso. Resistenza di base lare tensioni e commutatore
interrotta. di gamma.

Sensibilità debole verso Circuito oscillatore disac- Accordare il circuito d'oscil-


l'estremità superiore di cordato. Transistor difetto- latore. Sostituire il transi-
gamma. so. stor mescolatore.
I
Sensibilità debole verso Nucleo di ferrite rotto. Spo- Controllare con il tester ten-
I
l'estremità inferiore di gam- stamento della bobina d'an- sioni e resistenze. Applicare
ma. tenna lungo il nucleo. Cir- un segnale AF.
I cuito d'antenna disaccorda-
to o interrotto. Transistor
difettoso. Tensioni errate.

Interruzione delle oscillazio- I


Tensione di oscillazione Verificare le tensioni. Misu-
ni verso l'estremità superio- troppo debole. Tensione rare il valore capacitivo del
re di gamma. della pila insufficiente. Cir- variabile.
cuito oscillatore disaccorda-
I to. Deformazione e corto-
circuito fra le lamine del
condensatore variabile o di-
minuzione della sua capacità.

L'oscillatore non funziona Corrente dell'oscillatore Sostituire il transistor.


sulle onde corte. troppo debole a causa del
transistor difettoso.

Interruzione delle oscillazio- Circuito d'aereo disaccorda- Rifare ogni operazione di


ni verso l'estremità inferiore to. Condensatore di disac- messa a punto e taratura
di gamma. coppiamento difettoso. Tra- mediante oscillatore modu-
sformatore MF starato. lato. Controlli con il tester.
Transistor difettoso. Dimi- Sostituzione del transistor.
nuzione della capacità di ac-
cordo o lamine deformate
del variabile.

Fischi di superreazione sulle Tensione d'oscillazione Analisi condotta con il te-


frequenze elevate. troppo elevata. ster.

Una sola emittente è ricevi- Mancanza di funzionamen- Sostituzione del transistor e


bile su tutta la gamma. to dell'oscillatore o del con- controllo tarature.
vertitore. Trasformatore
MF disaccordato.

Rumorosità generiche. Saldature imperfette. Polve- Pulire con pennello rigido


ri metalliche fra le lamine gli spazi interlaminari del
del variabile. Transistor di- variabile. Sostituzione dei
fettoso. I transistor.

360
Sintomi Guasti Verifiche e rimedi

Soffio su tutte le gamme. Nucleo di ferrite interrotto. Sostituire il transistor am-


Allineamento difettoso. Ec- plificatore AF con altro di
cesso di sensibilità. minor guadagno.
Inneschi sulle onde corte. Valori induttivi errati. Collegare, in parallelo alla
bobina d'oscillatore onde
corte, una resistenza da
10 KOhm + 20 KOhm.
Inneschi su tutte le gamme. Il Mancanza di schermature. Controllare i collegamenti
di massa.
Segnale AM intermittente e L'oscillatore AM subisce in- Verificare la continuità degli
presenza di rumori. terruzioni. avvolgimenti e controllare le
Gamma FM normale. tensioni.
Il segnale FM si ascolta sal- L'oscillatore FM oscilla ad Controllare le tensioni ed
tuariamente e si sentono ru- intermittenza. applicare un segnale AF sul-
mori. La gamma AM fun- la gamma FM.
ziona regolarmente.
Le emittenti radiofoniche Oscillatori starati. Tarare i circuiti oscillatori
non coincidono con i nomi- mediante oscillatore modu-
nativi o i valori riportati sul- lato. Più precisamente, oc-
la scala. corre rifare l'allineamento.
Slittamento delle emittenti Tensioni errate nei circuiti Controllare più volte e in
in fase di ascolto. d'oscillatore o difettose ten- tempi diversi i valori delle
sioni stabilizzate. tensioni.
Presenza di fischi soltanto Tensione d'osciilatore trop- Controllare tensioni e tara-
quando il ricevitore funzio- po elevata. tura oscillatore e trasforma-
na in prossimità dell'emit- tori MF.
tente.

RICERCHE GUASTI E CONTROLLI NEGLI STADI MF

Sintomi Guasti Verifiche e rimedi

Nessun segnale. Trasf. MF interrotto. Con- Misurare tensioni e contro!-


densatore di disaccoppia- lare continuità elettrica.
mento base e collettore in Sostituire componente difet-
cortocircuito. Transistor di- toso.
I fettoso. Diodo difettoso. I
Nessun segnale ma presenza
di rumorosità.
Linea preamplificatore MF
interrotta.
Effettuare il controllo delle
resistenze e delle tensioni.
l
I

361
Sintomi Guasti Verifiche e rimedi

Normale ricezione in AM Linea del preamplificatore Controllare resistenze e ten-


ma presenza di rumorosità FM interrotta. sioni.
in FM.
Distorsione sui segnali forti. Tensione CAV nulla o in- I
Controllare le tensioni. So-
sufficiente. Resistenza di stituire resistenza di base.
polarizzazione di base difet-
tosa. Tensione di collettore
troppo debole.
Oscillazioni parassite. Condensatore o resistenza Sostituire componenti ava-
di neutralizzazione interrotti riati.
o con valori alterati. Con-
I
densatore difettoso sul CAV.
In FM l'ascolto è ridotto e Preamplificazione FM ri- Introdurre un segnale AF
disturbato. La gamma AM dotta. sulla gamma FM e misurare
funziona regolarmente. I
le tensioni.
Ricezione scarsa e disturba- Preamplificazione MF ri- Effettuare l'ascolto con se-
ta sulle gamme OM- OL. dotta. gnale proveniente da oscilla-
Gamma FM regolare. tore modulato e controllare
le tensioni.
Nella zona superiore o infe- Uno o più circuiti di media Rifare taratura.
riore della gamma AM lari- frequenza starati.
cezione è debole e disturbata.
Nella zona superiore o infe- Difetti di taratura FM. Rifare taratura.
riore della gamma FM lari-
cezione è debole e disturbata. I

RICERCHE GUASTI E CONTROLLI NEGLI STADI BF

Sintomi Guasti Verifiche e rimedi


Nessun segnale in uscita. Altoparlante guasto. Tra- Controllare la continuità dei
sformatore interrotto. vari elementi sospettati.
Condensatore in cortocir-
cuito. Presa jack difettosa.
Soltanto un debole suono Interruzione nella linea di Conservare il potenziometro
con il potenziometro di vo- bassa frequenza del segnale. nella posizione di massimo.
lume regolato al massimo. Controllare assorbimento di
corrente e tensioni sugli in-
tegrati.
I
I
Segnale sonoro debole e di- Amplificazione difettosa. Controllare valori di correo-
storto. te, tensione e resistenza.
Analisi con oscilloscopio.

362
Sintomi Guasti Verifiche e rimedi

Segnale in uscita di intensità Amplificazione difettosa. Capacità di disaccoppia-


normale ma distorto. mento su emittore in corto-
circuito. Resistenza di base
difettosa. Transistor o inte-
grato difettosi. Tensioni er-
rate.
Presenza di fruscio su tutte Altoparlante difettoso. Controllare il centraggio
le gamme. mediante collegamento 1n
parallelo di un secondo alto-
parlante.
Rumorosità. Condensatore di disaccop- Controllare i componenti
piamento sull'emittore in sospettati.
cortocircuito. Resistenza di
base difettosa. Transistor
difettoso.
Presenza di fischi a volume Accoppiamenti difettosi. Sostituire gli integrati e con-
sonoro alto. trollare i componenti.
Segnale sonoro in uscita al- Scarsa amplificazione in Occorre regolare il volume
quanto debole ma perfetta- uno stadio preamplificatore al massimo, applicare un se-
mente intellegibile. di bassa frequenza. gnale di bassa frequenza e
misurare le tensioni.
Volume sonoro incontrolla- Potenziometro di volume Con l'ohmmetro controllare
bile. difettoso. il comportamento resistivo
del componente ed eventual-
mente sostituirlo.

RICERCHE GUASTI E CONTROLLI NEGLI STADI ALIMENTATORI

Sintomi Guasti Verifiche e rimedi

Mancanza di tensione in Avvolgimento trasformato- Verificare la continuità elet-


uscita. re interrotto. Transistor o trica delle parti con P'ohm-
diodo difettosi. Condensa- metro.
tore in cortocircuito. Pila
esaurita o contatti corrosi.
Tensione insufficiente. Capacità di filtro difettosa. Controllare validità dei con-
Carico eccessivo. densatori di filtro.
Ronzìi. Condensatori di livellamen- Sostituzione dei componenti.
to difettosi o di capacità in-
11 sufficiente.
Riscaldamento eccessivo dei Difetti nel sistema di raf- Aggiungere o sostituire i ra-
transistor. freddamento. diatori.

363
Sintomi Guasti Verifiche e rimedi

Ricezione intermittente. I
Saldature difettose. Inter- Controllare le parti mecca-
ruttore di accensione difet- niche.
toso. Contatti con le pile.
Indebolimento dell'audio Pila esaurita. Sostituire la pila, dopo aver-
dopo un breve periodo di ne controllata la tensione sui
funzionamento. morsetti mentre eroga cor-
rente.
Scarsa sensibilità generale. Condensatori elettrolitici di- Controllare le saldature sui
sinseriti. terminali dei condensatori.
Esaurimento rapido della Interruttore difettoso. Sostituire componenti.
pila. Condensatore elettrolitico
con elevata corrente di fuga. I

Presenza di ronzìi con ali- Filtraggio insufficiente della Controllare il condensatore


mentazione in alternata. tensione raddrizzata. di filtro collegando in parai-
telo un altro condensatore.
Presenza di ronzìi con sinto- Ronzìi di modulazione. Controllare i condensatori
nizzazione precisa. antidisturbo AF dell'ali-
I mentatore.

FINE DEL CORSO

364
l
I
f..'1111~ -
•1R
:::.----

~r t~
I~

(--·~

'REZ __./ .Jt'

fl~
(((

%$
·SN} X:
appositalTle~ -concepita per trascorrere~p1acevo,-
mente iltempo libero, per~iinp~ara.re divertendosi e
..,, dispo_r.r.~'!='di udn}aoo~arati elettronici.
I

S
#t

365
lendite - Misti- Permute
VENDO riviste di elettronica e materiali vari. Valvole nuove, VENDO stimolatore per agopuntura LX575 + alim. LX576
variabili aria, rosmetro watt metro, trasformatori. tester. N.E. montato in elegante mobile e funzionante, schema e
strumenti misura, TX-RX 40 canali Mater. Vari transistor. re- dati per utilizzarlo aL.130.000. Amplificatori d'antenna lar-
sistenze, diodi, integrati ecc. Olivetti nuova lett. 32. ga banda UHF - convertitori - filtri- Fracarro a L. 10.000 cad
Telefonare (035) 762294 Enciclopedia da rilegare E. I. nuova L. 100 000- basette IBM
con 50ic.L. 5.000 cad. - lampada UV per abbronzatura L.
ESEGUO montaggi di qualsiasi tipo. Inviare componenti e 30.000. Regalo 50 transistor assortiti + spese postali a ca-
circuito stampato. Il montaggio verrà eseguito a L. 150 cm•. rico del destinatario.
Spese postali a vostro carico. Inviare schema elettrico e COSTANTINI ANGELO - Via Fausta, 136/4 30010 CA-
denaro. SAVIO (Venezia)
VERDI LE ANTONIO - Via Forlivese, 71 - 50065 S.FRAN-
CESCO PONTASSIEVE (Firenze) CERCO Sistema Pratico, qualsiasi annata, pago prezzo da
collezione.
VENDO per strumenti musicali, microtrasmettitore pro'es- LANZILLOTTA AMEDEO - Via 4 Maggi0, 50 ·87027 PAO-
sionale quarzato per suonare senza fili. Si applica alla cmtu- LA (Cosenza) Tel. (0984) 57362
ra o direttamente sugli strumenti. Completo di ricevitore.
perfetto, vendo aL. 150.000. VENDO ZX spectrum plus + interface 2 + registratore +
LANTELME ANDREA - Tel. (011) 3472965 (no martedì · manuale + libro "Il basic per tutti" + l'assembler per lo
no week end) ZX spectrum + progetti hardware con lo spectrum + ma-
nuale d'informatica + 20 riviste + 200 programmi a L
INTENDO aprire una radio privata partendo da zero come 300.000 trattabili.
materiale, quindi cerco tutto il materiale occorrente. ZUCCHI RICCARDO - Via F. Marchetti, 25 - 00199 ROMA
PIERINI ALESSANDRO · Via Aurelia Nord, 134 . 55049 Tel. (06) 8386857
VIAREGGIO (Lucca) Tel. (0584) 24552-941262
CERCO valvole antiche dì qualsiasi tipo purché funzionanti,
HAI UN COMMODORE 128? Ti aspetta un meraviglioso a prezzo modico. Tratto solo con Roma e provincia.
club 7.0 e una magnifica sorpresa DI CARLO ANDREA· Via Giovanni Prati pal. 9 • SANTA
SIMONE· Tel. (0577) 289480 dalle 20,30 alle 22,30 MARIA DELLE MOLE (Roma) Tel. (06) 9350389

366
CERCO trasmettitore Geloso 144/432 MHz tipo G4/172 o
parti di esso. Cerco registratori Geloso G/258- GI268-
G/600. Cerco corso di radiotecnica carriere in 78 fascicoli
anni 1964 circa. Vendo riviste varie.
CIRCOLO CULTURALE LASER - Casella Postale, 62 -

IL SERVIZIO F 41049 SASSUOLO (Modena)

CERCO, a pagamento, schema RTX Zodiac 5024B, 23 ca-


nali + apparato decametrico con 11 + 45 metri anche non

COMPLETAMENTE funzionante ma provvisto di schema. Pago max L. 250.000


ALOE SALVATORE - Via Greci, 37 - 87035 LAGO (Cosenza)

VENDO inverter tipo aeronautico diversi tipi e potenze da

GRATUITO 100 VA (e i corrotax) aL.1.500 VA. Entrata 28/30 Vcc uscita


115-150 Vca - 400 Hz mono - trifasi - funzionamento sicu-
ro. Prezzi surplus.
ZANIBONI ALDO - V.le Michelangelo, 83 - 80129 NAPO-
LI Tel. (081) 248855 ore 15/16 o dopo 20,30

VENDO CBM 64 + alimentatore + cavi + 2 cartdge +


100 giochi utility + 2 Joystick a sole L 400.000, nuovissi-
mo. Vendo ZX spectrum 48 K + alimentatore + cavi + 600
giochi Utility su cassette, nuovissimo a L. 360.00O
DEL DUCA AUGUSTO . Via Piave, 102 - 00052 CERVETE-
VENDO lineare 1 W per microtrasmettitore, kit già monta- RI (Roma) Tel. (06) 9952082
t0, L. 35.000.
TIBERI VASCO · GROSSETO - Tel. (0564) 503046 ore se- CAUSA problemi finanziari vendo: macchina fotografica
rali 20 - 21 con flash incorporato L. 50.000 + miniriproduttore- cas-
sette stereo "Grundig' L. 50.000 + trasmettitore - ricevito-
SVENDO riviste di elettronica e materiale vario (dalle resi- re per barriera a raggi ultrarossi L. 60.000 + luci psichede-
liche 3 x 1.000 W L. 45.000 + interruttore crepuscolare
stenze alle valvole), tratto anche per un TX CTE SSB 350, un
lineare, un preamplificatore, solo per LAVAGNA (Genova) e L. 20.000. II tutto trattabile.
FABRIZIO · Tel. (0425) 931143
dintorni
GIANNI - Tel. (0185) 314217
CERCO RTXC.B.5W23 ch portatile Sono interessato an-
che a portatili C.B. con minore numero di canali.
VENDO alimentatore stabilizzato elettronico, variabile da O BINAZZI MARCO - Via Silimbani, 24 · 40026 IMOLA (Bo-
- 96 Volt 11 A, con protezione elettronica e termica con raf- logna) Tel. (0542) 40272
freddamento tramite ventola. Il tutto assemblato in un unico
mobile in alluminio alettato L. 200.000 trattabili. CERCO oscilloscopio mono traccia da 3 - 5 MHz. Massima
DE BORTOLI FULVIO - Via Gorizia, 7.FOSSAL TA DI serietà.
PORTOGRUARO Tel. (0421) 789246 ore pasti COMOLLO MAURIZIO . Via P. Calamandrei, 103/4 •
16158 GENOVA VOLTRI
CERCO schema elettrico + componenti + circuito stam-
pato ed istruzioni per il montaggio di un lineare FM 88 - ESEGUO dipoli filari per CB con problemi di antenna cen-
108 a transistor, con potenza in uscita di 150 -- 200 W. O!- trali e isolatori in plexiglas. Anche 1 0- 15-20 m monobanda
tro L. 10.000. ROMEO - Tel. (0881) 26708 dalle 14 alle 19 escluso la do-
LAURICELLA DIEGO - Via P. Micca, 30 - 92024 CANI- menica
CATTI (Agrigento)
SCHEMI, kit, prontuari, materiale, schemari radio mono e
CERCO schema di antica radio marca "VICTOR" Erre Erre stereo a valvole o transistor vendo. Tutto a poco prezzo.
mod, 253 Sarl Realizzo circuiti stampati laccati e forati anche doppia fac-
BISCOTTI MATTEO - Via Papa Pio XII n° 26·71010 PE- cia e metodo incisione fotografica. Unire francobollo.
SCHICI (Foggia) Tel. (0884) 94620 TRIFONI ANGELO· Via Puglia, 2 - 95125 CATANIA Tel.
(095) 333593 ore 15 - 20,30
VENDO in blocco strumenti di misura come oscilloscopio -
voltmetro elettronico ed altri strumenti. A richiesta, unendo OFFRO L. 5.000 in cambio delle fotocopie di uno schema
francobollo, invierò elenco - caratteristiche - quantità - qua- applicativo del circuito integrato uPC 1230H prodotto dalla
lità prezzo. Nec Japan.
MANGANO FERRUCCIO· Via Mollino, 6/30 • 16154 SE- CARRIDEO AGOSTINO . Via Lazio, 36 · 87100 COSEN-
STRI PONENTE - GENOVA ZA Tel. (0984) 35348 ore 14-21,30

Piccolo mercato del lettore e Piccolo mercato del lettore

367
Piccolo mercato del lettore e Piccolo mercato del lettore

VENDO, completamente nuovo, Commodore 16, + regi- VENDO Vu-meter stereo 32 led rettangolari L. 30.000,
stratore + 2 Joystick originali Commodore, + copricom- scaccia zanzare elettronico L. 15.000; coppia tweeter auto
puter professionale + introduzione al basic parte 1, + 80 W L. 20.000, componenti vari a richiesta e schemi; tutti i
software con giochi e utilità + connettori al favoloso prez- componenti di un TV color Grundig a prezzo accordabile.
zo di L. 215.000 trattabili. Tutti i prezzi sono trattabili.
BATTILOCCHI VINCENZO - Via Asinari S.Marzano, 56 · MEDEOT MARCO· P.zza Aldo Moro, 1 • 33050 FIUMI-
00159 ROMA Tel. (06) 4391535 CELLO (Udine)

~ ------------~ - -,--- - - - - -- ·- - --

PER I VOSTRI INSERTI


I signori lettori che intendono avvalersi della Rubrica « Vendite - Acquisti - Permu-
te ., sono invitati ad utilizzare il presente tagliando.

TESTO (scrivere a macchina o in stampatello)

---- - --- ----

-~--------- ·----

Inserite il tagliando in una busta e spedite a.

- Rubrica - Vendite - Acquisti - Permute •


Via Zuretti, 52 - MILANO

368
LA PISTA DEL LETTE
Tutti possono scriverci, abbonati
o no, rivolgendoci quesiti tecnici
inerenti a vari argomenti presen-
tati sulla rivista. Risponderemo
nei limiti del possibile su questa
rubrica, senza accordare prefe-
renza a chicchessia, ma sce-
gliendo, di volta in volta, quelle
domande che ci saranno sem-
brate più interessanti. La regola
ci vieta di rispondere privata-
mente o di inviare progetti esclu-
sivamente concepiti ad uso di
un solo lettore.

LIMITATORE DI DISTURBI pure quello delle ricetrasmissioni. Perché si ha a


che fare con la stessa banda di segnali, quella
Ho voluto collegare l'apparecchio telefonico con compresa fra i 300 Hz e i 3.300 Hz, la quale con-
il mio impianto di amplificazione ad alta fedeltà e sente la massima intellegibilità della voce e viene
registrazione, con lo scopo di far ascoltare a tutti chiamata "banda psofonica". Purtroppo, anche
i membri della famiglia taluni messaggi telefoni- questa banda di frequenze, quando gli apparati
ci, naturalmente nel rispetto dei regolamenti at- vengono alimentati con la tensione di rete o, co-
tualmente in vigore. Infatti, mi sono servito di me avviene nel suo caso, debbono amplificare se-
uno di quei tanti trasduttori magnetici, di tipo gnali telefonici, rimane interessata dai disturbi
commerciale, appositamente concepiti per tale presenti sulle linee, che si identificano nelle co-
applicazione, che da una parte vengono fissati al muni scariche elettriche e nei transitori di com-
telefono mediante ventosa, dall'altra debbono es- mutazione. Ma un rimedio a questi inconvenienti
sere connessi con l'entrata per microfono del- c'è. E consiste nell'impiego di un filtro attivo, che
l'amplificatore. Ma la riproduzione è apparsa su- amplifichi soltanto il segnale utile ed attenui effi-
bito poco felice, sia nel sistema dell'emissione di- cacemente quello fuori gamma. E questo filtro
retta, sia attraverso quello della registrazione. In passa-banda, da collegare fra l'uscita del pick-up
sostanza, l'ascolto si è rivelato alquanto rumoro- magnetico e l'entrata dell'amplificatore, è stato
so e le note gravi troppo rimbombanti, in misura da noi pubblicato nella rubrica "Le pagine del
tale da non poter essere controllate neppure agen- CB" del fascicolo di settembre '85, che tutti pos-
do sui dispositivi di regolazione di tonalità. sono richiedere alla nostra Editrice. In quel cir-
CEST ARI FERNANDO cuito lei deve sostituire la resistenza RII con un
Genova trimmer, il cui cursore va collegato con uno dei
suoi due terminali estremi e regolato, una volta
Il problema da lei sollevato è stato più volte da per tutte, in modo da evitare saturazioni anche a
noi preso in considerazione, dato che non solo volume minimo. Si serva inoltre di cavi schermati
coinvolge il settore che la riguarda, ma interessa e di un perfetto collegamento di terra.
369
GENERATORE DI CLOCK Ecco lo schema del dispositivo richiestoci. L'usci-
ta U2 serve per livelli logici TTL o per circuiti
Assai spesso mi capita di realizzare dei circuiti in NMOS o CMOS, alimentati con la tensione di 5 V.
cui vengono utilizzati microprocessori e logiche L'uscita VI, invece, eroga impulsi di ampiezza
sequenziali, per il cui collaudo mi servirebbe un pari a quella di alimentazione. Con Si posiziona-
generatore di dock a frequenza variabile, trasfor- to come nel disegno, il circuito offre una sequen-
mabile in un erogatore di impulsi singoli. za continua di impulsi (dock) alla frequenza sta-
ZILIANI RUGGERO bilita da R2. In posizione B l'impulso viene gene-
Piacenza rato ogni volta che si preme Pi.

A 51

I c1 P6

R7

TR1
DZ

C3
U2
TTL

Condensatori R5 = 10.000 ohm


C1 = 470.000 pF R6 = 5.000 ohm
C2 = 2,2 µF (non polarizzato) R7 = 330 ohm
C3 = 500.000 pF R8 = 10.000 ohm

Resistenze Varie
R1 = 680.000 ohm IC1 = 4001B
R2 = 500.000 ohm (trimmer) TR1 = BC107
R3 = 10.000 ohm DZ = diodo zener (5,1 V-1 W)
S1 = comm. 1 via -2 posiz.
R4 = 390.000 ohm
P1 = pulsante

370
BUZZER CON LAMPEGGIATORE

Sono in possesso di un buzzer attivo piezoelettri- +


co, cioè con oscillatore incorporato, con il quale BZ
vorrei comporre una suoneria abbinata ad un DL
diodo led lampeggiatore.
DESIDERA TI PIETRO
Mantova
R1 e
9V

Il circuito che realizza il suo scopo è quello qui ri- TR1


e
prodotto. Esso presenta il vantaggio di non assor-
bire corrente quando il contatto SI è aperto. Que-
sto può essere rappresentato da un pulsante, un
interruttore magnetico, un microswitch ed altro
ancora.

TR1 = BC107
R1 = 10.000 ohm - 1/2 W DL = diodo led temporizzato
R2 = 330 ohm - 1/2 W BZ = buzzer attivo piezoelettrico

MANUALE DEL PRINCIPIANTE ELETTRONICO


L'opera è il frutto dell'esperienza pluridecenna-
le della redazione e del collaboratori di questo
periodico. E vuol essere un autentico ferro del
mestiere da tenere sempre a portata di mano,
una sorgente amica di notizie e informazioni,
una guida sicura sul banco di lavoro del dilet-
tante.
Il volumetto è di facile e rapida consultazione
per principianti, dilettanti e professionisti. Ad
esso si ricorre quando si voglia confrontare la
esattezza di un dato, la precisione di una for-
mula o le caratteristiche di un componente. E
rappresenta pure un libro di testo per i nuovi
appassionati di elettronica, che poco o nulla
sanno di questa disciplina e non vogliono ulte-
riormente rinviare il piacere di realizzare i proget-
ti descritti In ogni fascicolo di Elettronica Pra-
tica.
Tra i molti argomenti trattati si possono men-
zionare:
Il simbolismo elettrico - L'energia elettrica- La
tensione e la corrente- La potenza - Le unità

L. 8.500 di misura- I condensatori - I resistori- I diodi


- I transistor - Pratica di laboratorio.
Viene inoltre esposta un'ampla analisi dei prin-
cipali componenti elettronici, con l'arricchimento
Edito in formato tascabile, a cura della dl moltissimi suggerimenti pratici che, al dllet-
Redazione di Elettronica Pratica, è com- tante. consentiranno di raggiungere Il successo
posto di 128 pagine riccamente illustrate fin dalle prime fasi sperimentali.
a due colori.

Richiedeteci oggi stesso il MANUALE DEL PRINCIPIANTE ELETTRONICO inviando anticipatamente


l'importo di L. 8.500 a mezzo vaglia, assegno o c.c.p. n. 916205, Indirizzando a: Elettronica Pratica -
20125 Milano • Via Zuretti, 52.
RICEVITORE SENZA ALIMENTAZIONE

Kll PER CIRCUITI Un mio amico, ai primi passi con l'elettronica, fa


funzionare un minuscolo ricevitore radio senza
STAMPATI • 1.ooo alcuna pila di alimentazione. Come è possibile ciò?
SACCHI RICCARDO
Dotato di tutti gli elementi necessari per Udine
la composizione di circuiti stampati su
vetronlte o bachelite, con risultati tall da Semplicemente derivando l'energia di alimenta-
soddisfare anche I tecnici più esigentl, que- zione dalle stesse onde radio, che appartengono
sto kit contiene pure la speciale penna ai campi elettromagnetici presenti nello spazio.
riempita di Inchiostro resistente al perclo-
ruro e munita di punta di riserva. Sul di-
Ma anche lei può fare questa esperienza realiz-
spensatore d'Inchiostro della penna è pre- zando il circuito qui riportato. Naturalmente
sente una valvola che garantisce una lunga l'ascolto è ottenuto in cuffia, l'antenna deve esse-
durata di esercizio ed Impedisce l'evapo- re lunga almeno una decina di metri e bisogna
razione del liquido. trovarsi in prossimità di una emittente RAI. La
bobina LI - L2 può essere recuperata da un rice-
vitore fuori uso, oppure acquistata come elemen-
to di ricambio, sotto la voce "antenna di ferrite'',
purché dotata di avvolgimento primario (LI) e
avvolgimento secondario (L2).

Consente un controllo visivo conti-


nuo del processo di asporto.
Evita ogni contatto delle mani con
il prodotto finito.
L7
E' sempre pronto per l'uso, anche
dopo conservazione illimitata nel
tempo.
Il contenuto è sufficiente per tratta-
re più di un migliaio di centimetri
quadrati di superfici ramate.

MODAllTA' DI RICHIESTE
Il kit per circuiti stampati è corredato di un
CUFFIA
pieghevole, riccamente lustrato, in cui so.
no elencate e abbondantemente interpretate
tutte le operazioni pratiche attraverso le
quali, si perviene all'approntamento del cir- TERRA
culto. Il suo prezzo, comprensivo delle spese
di spedizione, è di L. 18.000.
Le richieste debbono essere fatte inviando
C1 = 400 pF (variabile ad aria)
l'Importo citato a: STOCK RADIO · 20124
TR1 = AF 126
MILANO - Via P. Castaldi, 20 (Tel. 2798.31) a
CUFFIA = 600 -;. 1.000 ohm
mezzo vaglia postale, assegno bancario, as-
segno circolare o c.c.p. n. 46013207.

372
MISURATORE DI CAMPO L'ascolto in cuffia è reso possibile dalla presenza
di un semplice amplificatore a transistor. Lo stru-
Gradirei possedere lo schema di un misuratore di mento ad indice deve essere di ottima qualità e
campo in grado di visualizzare, sulla scala di un buona sensibilità. Ma se così non fosse, potrà
microamperometro, l'entità del segnale irradiato sempre collegare lo strumento sui morsetti di cuf-
da un mio radiocomando che funziona alla fre- fia, inserendo in serie ad esso un diodo (1N4148)
quenza di 27 MHz. Se possibile, vorrei pure e, in parallelo, un condensatore da 100.000 pF.
ascoltare la bassa frequenza modulante. La posizione delle polarità del diodo non assume
ALLORI GIANCARLO alcuna importanza. Per quanto riguarda la bobi-
Livorno na LI, questa va costruita avvolgendo otto spire
di filo di rame smaltato, del diametro di 1 mm,
Se il segnale è sufficientemente ampio, potrà ser- spaziate tra loro su una lunghezza complessiva di
virsi di questo rivelatore di segnali modulati, ac- 2 cm. Il diametro dell'avvolgimento (interno),
cordabile, tramite C2, sulla frequenza citata. che è del tipo ''in aria', deve essere di 1 cm.

R5 S1
....I

@
c1 4,5V
@

CUFFIA

C3

Condensatori R4 = 1 megaohm
C1 = 1.000 pF R5 = 47 ohm
C2 = 30 pF (variabile ad aria)
C3 = 4.700 pF Varie
C4 = 500.000 pF
=
C5 = 500.000 pF TR1 BC109
TR2 = 2N1711
DG = diodo al germanio per RF
Resistenze A =microamperometro (50 A fondo-scala)
R1 = 4.700 ohm (trimmer reg.strum.) CUFFIA = 100 + 200 ohm
R2 = 3,3 megaohm S1 =interrutt.
R3 = 4.700 ohm PILA =4,5 V

373
CARATT ERISTICHE E CONNESS IONI Caratteristiche TI L111

Mi trovo in possesso di alcuni TIL 111 e di due Vce = 30 V


BT 119, di cui desidererei conoscere caratteristi- Tensione inversa = 3 V
Intensità diretta = 100 mA
che e connessioni. Tensione d'isolamento = 1.500 V
FASSI ALBERTO Caratteristica di trasferimento = 16 mA / 400 mV
Venezia Tempo di risposta = 2 s
Caratteristica d'entrata (diodo)= 1,4 V/ 16 mA
Le connessioni può desumerle dai disegni qui ri- Uscita massima = 400mV/2 mA (le)
portati, mentre le caratteristiche elettriche dei
componenti sono le seguenti: prima quelle del fo-
toaccoppiatore a transistor d'uscita T/Ll 11 e poi Caratteristiche BT119
quelle del thyristor BTJ 19.
Tensione inversa = 750 V
Intensità diretta = 3,2 A

TRACCIATORE DI CURVE cato, nel quale sono pure indicati gli oscillogram-
mi ottenibili nei singoli casi. Il trasformatore Ti è
Poiché il mio vecchio oscilloscopio è poco preciso da 0,5 A, con primario a 220 V e secondario a 6 V.
e con bassa frequenza di lavoro e ora per me inu- La resistenza R 1 è da 1. 000 ohm, mentre GP rap-
tilizzabile, vi chiedo come potrei trasformarlo in presenta la giunzione di un diodo in prova. Le en-
un analizzatore di giunzioni per diodi e transi- trate dell'oscilloscopio sono indicate con O (oriz-
stor. zontale) e V (verticale). La prova dello strumento
BASILE FERRUCCIO si effettua inserendo sui morsetti, nei quali si ap-
Roma plica la giunzione, una resistenza da 1. 000 ohm; il
diagramma visualizzato deve essere quello segna-
Semplicemente servendosi del circuito qui pubbli- lato con CAL.

6V

R1
o ly

A 8 C D E F

0@eao
CAL APERTA CORTOC. BUONA DIFETTOSA

374
T!L 111 BT119

ECCEZIONAL E TE
IN VENDITA LE DUE ANNATE COMPLETE
1984 • 1985
AL PREZZO DI L. 18.500 CIASCUNA

Coloro che, soltanto


recentemente, hanno
ELE,,,'i}]
conosciuto ed apprezzato la
validità didattica di ±st 9e,
""FTRogy dy "!!iii @}
o,A}
++#in
g
og2

%k"%
l. /o, _g

Elettronica Pratica,

r
immaginandone la vastità di
programmi tecnico-editoriali
svolti in passato, potranno
ora aggiungere, alla loro
iniziale collezione di riviste, ~ ,. 111·••"'"~.. ,.,••• ~·
queste due annate proposte
in offerta speciale a tutti i ti
nuovi lettori.

Richiedeteci oggi stesso una od entrambe le annate qui illustrate, inviando, per ciascuna di esse,
l'importo anticipato di L. 18.500 a mezzo vaglia postale, assegno bancario o conto corrente postale
n° 916205 ed indirizzando a: Elettronica Pratica • 20125 Milano • Via Zuretti, 52.

375
BFO PER RX AD ONDE CORTE dia frequenza MF, di tipo per onde medie a 455
KHz, innesca e stabilisce le oscillazioni. Queste,
Dovrei realizzare un BFO da abbinare al mio rice- attraverso Cl, vengono applicate all'ultimo sta-
vitore ad onde corte. Potete pubblicare lo schema dio di media frequenza del ricevitore, che provve-
di un circuito adatto a tale scopo? de alla miscelazione e provoca il battimento.
PERUZZO MIRKO Qualora il circuito non dovesse oscillare, occorre-
Torino rà invertire tra loro i collegamenti A - B. Per tara-
re il circuito si procede nel seguente modo. Si re-
Il circuito che pubblichiamo è quello di un oscil- gola C3 a metà del valore capacitivo, si sintonizza
latore che, tramite battimento con la frequenza una emittente commerciale che trasmette in am-
intermedia ricevuta, ricostruisce la nota di bassa piezza modulata e si regola il nucleo di MF per il
frequenza che ha modulato il segnale RF. La me- battimento zero.

R2
MF
,- - - - - - - - - - - -I


I
I
I

', I eTI"
C2
I * 1,
9+12/

~
I

" G TR1
massa

Condensatori R2 = 330 ohm


C1 = 3,3 pF
C2 = 100 pF Varie
C3 = 20 pF (variabile ad aria)
TR1 = BC108
C4 = 47.000 pF
DZ = diodo zener (6 V-1W)
MF = trasf. per rie. OM a 455 KHz
Resistenze S1 = interrutt.
R1 = 220.000 ohm

Un'idea vantaggiosa:
l'abbonamento annuale a

ELETTRONICA PRATICA
376
SEMPLICE TEMPORIZZ ATORE

Allo scopo di perfezionare l'impianto dell'ascen- Lo schema è quello qui riportato. Con il poten-
sore, nel condominio da me abitato, vorrei realiz- ziometro R3 potrà regolare il tempo nella misura
zare un temporizzatore da 100 msec. in grado di desiderata, ricordando che questo potrà essere ul-
azionare un piccolo relé a 12 Vcc. teriormente allungato attribuendo a Cl il valore
ORSEGA PASQUALE di I F (condensatore non polarizzato).
Trento

RI C2

SI

UTILIZZ e
12 V
~
Jr

1 = 100.000 pF R3 = 1megaohm (potenz. a variaz. lin.)


c2 = 100.000 pF D1 = 1N4148
R1 = 10.000 ohm IC = 4069 B
R2 = 100.000 ohm RL = 12V-680ohmopiù

%o,
377
GENERATORE DI NOTA

Vorrei realizzare un generatore, di nota di buona


potenza, in grado di pilotare direttamente un al-
toparlante da 8 ohm. Condensatori
SCOGNAMIGLIO PAOLO
C1 = 470.000 pF
Messina C2 = 10F-16 VI (elettrolitico)
C3 = 50 F - 16 VI (elettrolitico)
li circuito che dovrà realizzare è quello qui ripro- C4 = 100.000 pF
dotto. In esso, l'integrato ICI, nato come ampli-
ficatore di potenza, rappresenta l'elemento che Resistenze
consente di comporre un oscillatore di buona
qualità. I componenti Cl - Rl - R2 determinano R1 = 100.000 ohm (potenz. a variaz. lin.)
la frequenza di oscillazione. Pertanto, regolando R2 =
27.000 ohm
Rl, si sposta la frequenza su tutta la gamma au- R3 = 1.000 ohm
R4 = 5.000 ohm (potenz. a variaz. lin.)
dio. Con R4 invece si controlla il volume sonoro R5 = 10.000 ohm
in uscita. Per impieghi gravosi, l'integrato deve
essere adeguatamente raffreddato.
Varie
IC1 = LM386
AP = altoparlante (8 ohm)
S1 =
i nterrutt.

SALDATORE
ISTANTANEO
A PISTOLA
L. 18.000

CARATTERISTICHE:
Tempo di riscaldamento: 3 secondi
Alimentazione: 220 V
E dotato di punta di ricambio e di
Potenza: 100W
istruzioni per l'uso. Ed è particolar-
Illuminazione del punto di saldatura mente adatto per lavori intermittenti
professionali e dilettantistici.

Le richieste del SALDATORE ISTANTANEO A PISTOLA debbono essere fatte a; STOCK· RADIO -
20124 MILANO - Via P. CASTALDI 20 (Telet. 279831), inviando anticipatamente l'importo di L. 18.000
a mezzo vaglia postale, assegno bancario o c.c.p. n. 46013207 (spese di spedizione comprese).

378
Rl R2

SI

9V
ce
Cl c4
e

R3

Raccolta PRIMI PASSI - L 14.000


Nove fascicoli arretrati di maggiore rilevanza didattica per il principiante elettro-
nico.
Le copie sono state attentamente selezionate fra quelle in cui la rubrica « PRIMI
PASSI » ha riscosso il massimo successo editoriale con i seguenti argomenti:

1 ° - Il tester
2° - Il voltmetro
3° - L'amperometro
4° • Il capacimetro
5° • Il provagiunzioni
6° - Tutta la radio
7° • Supereterodina
8° • Alimentatori
9° • Protezioni elettriche

Ogni richiesta della RACCOLTA PRIMI PASSI deve essere fatta Inviando anticipatamente l'im-
porto di L. 14.000 (nel prezzo sono comprese le spese di spedizione) a mezzo vaglia, assegno
o conto corrente postale N. 916205 e Indirizzando a: ELETTRONICA PRATICA - 20125 MILANO -
Via Zuretti, 52.

379
PRENOTAZ IONE ELETTRONICA li circuito che lei dovrà realizzare è qui pubblica-
to. li pulsante PI è quello del campanello che il
In molti mezzi di trasporto pubblico di alcune cit- cliente preme quando vuol entrare nel negozio.
tà, esiste un sistema elettronico di prenotazione di Contemporaneamente, dall'altoparlante AP esce
fermata, che io vorrei applicare al campanello di una nota di frequenza regolabile con R3 e per una
chiamata installato in prossimità della porta durata di tempo impostata tramite R2, indipen-
d'entrata della mia oreficeria. Potete segnalarmi dentemente dal tempo in cui si tiene premuto PI.
il modo per giungere alla conoscenza di quel di- Per far cessare l'emissione sonora basta premere
spositivo? il pulsante P2 (reset), che può essere rappresenta-
VITTI ELIO to da una sezione del pulsante elettrico che apre la
Taranto porta. li basso consumo del circuito consente una
alimentazione a pile.

S1

07

I C1 i-wiÀ "z e9V


~
/

RI li eoly
'l é

C3
I
"te
Condensatori Varie
C1 = 68.000 pF IC1 = 40106
c2 = 4,7 F (al tantalio) D1 - 1N4148
C3 = 100.000 pF D2 = 1N4148
D3 = 1 N4148
TR1 = BD136
Resistenze AP 16 ohm o 22 ohm
R1 = 10.000 ohm P1- P2 = pulsanti
R2 = 1 megaohm (trimmer) S1 = interruttore
R3 = 1 megaohm (trimmer) ALIM. = 9 Vcc
R4 = 1.000 ohm
R5 = 47 ohm - 1/2 W

380
ALIMENTATORE DUALE Certamente. Basta collegare l'uscita del suo ali-
mentatore con l'entrata VE del circuito qui pub-
Allo stato attuale della tecnica elettronica, molti blicato e derivare le tensioni da utilizzare dalle
apparati necessitano di una alimentazione dop- due uscite VUJ e VV2. Da ciascuna uscita si rica-
pia, per esempio quella di + 15 V e- 15 V. Ma il va una tensione di valore metà di VE. L'integrato
mio alimentatore stabilizzato, di buona qualità, ICI deve essere munito di dissipatore soltanto nel
eroga tensioni fino a 30 V attraverso una sola caso in cui gli assorbimenti di corrente siano di-
uscita. È possibile, tramite qualche accorgimen- versi, di alcune decine di milliampere, sulle due
to, disporre dell'alimentazione duale? uscite. Il terminale 4 di ICI diviene il conduttore
D'ALOISO RAFFAELE di massa comune con gli apparati da alimentare.
Foggia

L 165

O
7e +
Rl

4
i2 4
ti
T,
@
@
VUI

6
Cl
R2 + eVU2
C4 e

Resistenze
Condensatori R1 = 47.000 ohm
C1= 100F - 50 VI (elettrolitico) R2 = 47.000 ohm
C2 = 220.000 pF R3 = 1 ohm
C3 = 47 µF - 36 VI (elettrolitico)
C4 = 47 µF - 36 VI (elettrolitico) Varie
IC1 = L165 (SGS)

Un'idea vantaggiosa:
l'abbonamento annuale a

ELETTRONICA PRATICA
È mto apposit~mente st1.11fa110 per essere im;,iegaio con carca batterie a! Ni-Cd i Quan10.
ques:e ul!ìme. hanno bisoyllO di temp d ricanca ten de'ii tr Naturalmente il suo arpieg
può esse1e esteso ad altre app!rcalioni.Le !i!.mpo1izzaz1oni che si ottengono ,onr.
eslremanu:me p1ecise in '<"lrtÙ de1 fatto che come frequenza campione vene usata quella d
1e1e a 50 Hz.l"alimentazione p1evista è Quella t!111a ietr. ILICt' a 220 V 50 Hi.Può anche
essere alimentato a 12 Vcc aggiungendo il KIT RS 1% che è un gffll1'ato1e a 50 H,
qanzato Le temporiuazi::ini vengono impostate eco un commutatore a sei posuioni e 50!10'
30 MINUTI, 1 ORA. 2 ORE, 4 ORE. 8 ORE. 16 OF.U'usc11a del dìspoii11·.10 è ranpresen1a10
dai conta!!i di un micro relè il cui carico ma.unno è di 1 A.li li1sp!lsiTivo è 001,110 lnuttre
pulsante d awiarnenro (START) e pulsante di am.ramtnto (RESETJ IL KIT è ,omp/e!O
cl trasforma1ore di alimentazione e m1cro relè.

Serve 8 rimu18!e, con la massima precisione, ia frequenza di rete a 50 Hz È moh-11 utile


(luando occorre alimentare in coneme commua Quei d1sp1J11trvi d1e loo111;mano agg.r1C1iloti
alla f1equenza di rete a 50 Hl (oroloQi, temporimtori ecq.L·ahme11ta1,one d1w 11 essere ifi
12 Vcc e rassorbimemo massima il lii ,irtil 2 mA4 ll segnale di usta e di 12 \lpp c:oo
frequenza 50 Hz esuemamen!e p,easa in quanto lascrlta1oa rnfotfl e comrolla!o da ufl
quarro.
I

Con QUeslo KIT si rec1/iua un indicatore di hello soro10 ;i diodi LED.li display è tompc1sto
da 16 l!1odi LED e fn dica.none avviene me dante lo spostamento di un punto lumiooso a
seu111cla delnmerisitil dei segnali acustici cap!ati da un ~poiiro microfo!I) p1eampljf1Cil10.L,1;
temiom, lii ;alìme.ilariane deve essere di 12 Vcc, La massi1111 cc11en1e assorbila è di J(lti
15 mA µer cui, il d1sposi:ti>'O. poò essere alimentato con nou:nali pile.Il KIT è comµleto di
C:·l!psi;!a micrafr;11fca pream~l1lica1a.

O,·
~11Ct1·,,,.

I .,,,,,,,,., a ~
2
"-. -AL-.t,c c.l'f~i'j
a+ge 1( .

se6; ! G"P
·~ .
Egre -

a3 8%3
%i,
E
S /r
»»
~ -11 - ,,,~

e?M2"T%es
=
• ,- . • ~

91ugnol987

ACCESSORIPERAUTO
Lampegglato'1i regolabile 5 ± 12V
Variatore di luce per auto
Accensione autom1tk::1 luci po•1i1.ione auto
Auto Blinker - lampeggiatore di emergenza
Contagiri per auto (a diodi LEDI
Temporizzatore per tergicristallo
Avvisatore acustico luci polak>ne per auto
Electromc test mult1funz(oni per auto
Rid.ntore di tensjone per euto
lndfCAtor■ eff. batteria a generaton, per auto

APP. RICEVENTI-TRASMITTENTIE ACCESSORI #±: 2:


Commutatore a sfioramento per auto
8%.22%2
Microricevitore FM
%·" Antifurto pet auto
Lua psichedeliche per auto con microfono
lndìeatore di assenze acqua per tergicristallo
Prova quarzi Avvisatore automatico per luci di posizione auto
Traamel1itore FM 2W
Tnwn·ettitoN FM radiospia
M lni ncrmofe AM supereterodine
Radiomicrofono FM TEMPORllZATORI
Amplific,a1ore Banda 4 - 5 UH F Temp. autoalimentato regolabile 18 ne. 60 mh>.
Microtrasmenitonr A. M. Temporizztora regolabile 1 + 100 sec.
Mini ricevitore FM supereterodina Avvisatore acustico temporizzato
PnrampWicatore crenteme univerule T emporiuatore per luca oca te
Trasmetti10111 FM 90 - 150 MHz 0.6 W T emporiuatore per carica b11terie el NI-Cd
Vox per appa rad Rica Truminentì
Ricevitore per Radiocomando a DUE canali
Trasman,tore per Radiocomando a DUE canali
Trasmettitore di BIP BIP ANTIFURTI ACCESSORI E AUTOMATISMI
Trasmettitore udio TV Antifurto professionale
Ricevi10111 a reazione per Onde Medie Serratura a combinazione elettronica
Dispositivo per _le reglatr. telrdonica au1omauca
Chiave elettronìc■
Antifurto univiere a_ raggi lnf"r1ro11i
EFFETTI SONORI Au1oma1iamo per mtmpimento vasche
Si,ena elettn>nica 30W Sincronizzatore per proiatton DIA
Diatorsore per chitarra Trasmettitore ad uitr1suoni
Sirena programmapila - oeciilolono Ricevitore ad ultrasuoni
Generatore di note musicali programmabile Rivelatore di movimento ad uh.raauoni
Truccavoce olenronico Dlapositivo autom. per lampada di emergenza
Campana elettronica Autoscatto programmabilc per Cino - Fotografa
S,rena elettmnica bitonale
Sirene italiana
Cinguerrlo eltJ.nronico
Tremolo elettronico ACCESSORI VARI 01 UTILIZZO
O..tof'IOI• FUZZ por chitarra
Venatore di luce (carico mox 1 SODW)
Scaccia zanzare elettronico
VerilllDrfl di velocl•~ per tflpenl 1 500W
Giardiniere elettronico
APP. Bf AMIUll'.ATOIII E ACCESSORI lnteTNttote c:repuscohne
Filuo crou-over 3 vie 50W Regol■tont di ve!. pet moton a spazzole
Ampltflcato,o BF 2W
Relè fonico
%:7%
Preamplirrcatoro con ingresso bassa impadenza
Rivelatore dl prosalm,16 e contotto
Esposimetro per camera osCU ra
Pr"7! ifica1ore microfoni~o Contapezzi digitale a 3 cifre
Am cato,o 8F 4<HI Prova rffleul etenror,ico
lnd tono livello u1ci1a a 18 LED Modulo per Display gigante segnapunti
Amplìlicatore stereo 10+10W Generatore cti rumore bianco (relax 11l1nron',co)
Metronomo elettronico Rivelatore di rnol8111
Preamplij,cato<11 HI-FI Interruttore a .afloram■nto 220V 350W
Praamplificatore stereo equalizzato R 1AA Lampeggiatore di toccorto con lampada allo Xeno
Vu-metar a 8 lED Vari■tore di luce automatico 220V I OOOW
Booater por autoradio 20W Rivelalore di strida ghiacciata par auto i, au,oc.
Booster stereo per autoradio 20»20W Orologio digitale
Deooder FM atoreo Variatore di luce a bassa isteresi
lnterfonlcà Lampegg per tàmpade ad fnaandrBKenza 1 500 T
ln1.erlono per moto Amp:Uficatore teHlfonico per a:acoho e registr
Protezione elettronica per casse acustiche Allarme por frigorifero
Ampllfieoton, BF 5W • Cont11ore digitele modufaf8 a due cifre
EQUallzz.atore par■metnco loni.zzatore pet arnbienrl
Amplificatore B.F. 20W 2 vie Scecc:ìatopi II ultrasuonf
Mixer Sterao 4 lngr8llll Termoetato elenrorm:o
Preamplificatore per chitarra fUvelatore di vanazkme luce
Amplilic:alanl BF I W
Mo<lulo pe, indca toro dt livello audio Gigllnta lnrarnntore acustico
Effetto pr......, lltoreo
Interfono 2 W
AmplHicatore stereo 1 + 1 W
Amplificatore Stereo Hl-FI 8 + 8 W AUMENTI E ACCESSORI PER HOBBI
ere w diodi
Indicatore di livello audio con microfono
e TV mi111-atunzz110
est dinamico
e quadre IHz 4 100 KHz
ALIMENTATORI RIDUTTORI E INVERTER denza a_lio·p.arlant:a:
I
Alim•ntatore a11billua10 per amplificatoif BF
Riduttore di tonoione atabilinlto 24/1 ZV 2A uenza eamplon111 60 H1
Alimentaton, ltlblliuatq 12V 2A
Car,ca b11terla automatico
Allman111ore atablljuato 12V 1 A
Alimentatore duale regol + - 6 + 12V SOOmA GIOCHI ELETTRONICI
Alimentatore atabilizuto variabile 1 + 25V 2A Gadget elettronico
AimitrnlDNI ndzz ato 12V 1,ag. 1 O+ 15V 10A TotOCIICIO elettronico
c.na, batteria Ni-Cd corrente costante rwgolll,ila Roulette elettronica e 10 LED
Alimentatore atabiliuato Univ.reala 1 A Slot machlll9 elenronrca
lnverter 12V • 220V 50 Hz 40W Gioco deU"Oca et111ronico
Canea batterie al NI - Cd do batteria auto Indicatore di vincita
AlimentalOre a11billzzato 12 V lreg. I O • 1 5 V) 5 A Unull aggjuntrva per AS 14 7
offerta speciale!

NUOVO PACCO DEL PRINCIPIANTE


Una collezione di dieci fascicoli arretrati accuratamente selezionati fra quelli che hanno
riscosso il maggior successo nel tempo passato.

CONOENSA'IOAI
Il:' VARA.BLU
E COMPENSA TORI
#DECATORE
" ""1UI
CIN CIIOS

LUCI STROBOSC
PER TV
GENERATORE DI BARRE

Per agevolare l'opera di chi, per la prima volta è impegnato nella ricerca degli elementi didattici
introduttivi di questa affascinante disciplina che è l'elettronica del tempo libero, abbiamo ap-
prontato un insieme di riviste che, acquistate separatamente verrebbero a costare L. 3.500 cia-
scuna, ma che in un blocco unico, anziché L. 35.000, si possono avere per sole L. 12.000.

oggi
Richiedeteci stessoIL PACCO DEL PRINCIPIANTE inviando anticipatamente d L
l'importo

12.000 a mezzo vaglia postale. assegn o o c.c.p. n. 916205, Indirizzando a: Elettronica Pratvca •
20125 MILANO • Via Zurettl, 52.
__ STRUM I DI MISURA
MULTI METRO DIGITALE
MOD. TS 280 D - L. 132.000

CARATTERISTICHE GENERALI
7 Campi di misura - 31 portate - Visualizzatore cristallo liquido
a 33 cifre altezza mm 12,5 montato su elastomeri - Integrati
montati su zoccoli professionali- Batteria 9 V - Autonomia
1000 ore per il tipo zinco carbone, 2000 ore per la batteria
alcalina - Indicatore automatico di batteria scarica quando
rimane una autonomia inferiore al 10% - Fusibile di protezione
- Bassa portata ohmmetrica (20 Q) - 10 A misura diretta in D.C.
e A.C. - Cicalino per la misura della continuità e prova diodi -
Boccole antinfortunistiche- Dimensione mm 170 x 87 x42-
Peso Kg 0,343

PORTATE
VOLT D.C 200 mv-2 V-20 V- 200 V- 1000 V
VOLT A.C. 200 mv-2V-20V- 200 V- 750 V
OHM 20 2-200 2-2KO-20 KO- 200 K?- 2 MO
- 20 MO
AMP. D. C. 200 uA- 2 mA- 20 mA- 200 mA - 2000 mA
- 10A
AMP. A.C. 200 uA-2 mA- 20 mA - 200 mA - 2000 mA
- 10A

ACCESSORI
Libretto istruzione con schema elettrico e distinta dei compo-
nenti - Puntali antinfortunistici - Coccodritii isolali da avvitare
sui puntali.

INIETTORE DI SEGNALI
Strumento adatto per localizzare velocemente i guasti nei radioricevitori, amplificatori, audioriproduttori, autoradio, televisori.

MOD. RADIO - L. 21.950 MOD. TV - L. 26.300


CARATTERISTICHE TECNICHE CARATTERISTICHE TECNICHE
Frequenza 1 Kc Frequenza 250 Kc
Armoniche fino a 50 Mc Armoniche fino a 500 Mc
Uscita 10,5 V ett. Uscita 5 V etf.
30 V PP- 15 V pp.
Dimensioni 12 x160 mm Dimensioni 12x160mm
Peso 40 grs. Peso 40 grs.
Tensione massima applic. al puntale 500 V Tensione massima applic. al puntale 500 V
Corrente della batteria 2mA Corrente della batteria 50 mA

Gli strumenti pubblicizzati in questa pagina possono essere richiesti inviando anticipatamente
l'importo, nel quale sono già comprese le spese di spedizione, tramite vaglia postale, assegno
bancario o conto corrente postale n. 46013207 a: STOCK RADIO - 20124 MILANO - Via P. Castaldi, 20.
MICROSPIA
CARATTERISTICHE:

Tipo di emissione : FM
Gamma di emissione : 95 MHz+115 MHz
Alimentazione : 9 Vcc+13,5 Vcc
Assorbimento : 8 mA+24 mA
Potenza d'uscita : 7 mW+SO mW
Dimensioni : 5,2 cmx 8 cm

FM
Funziona bene anche senza antenna - Eccezionale sensibilità • Trasformabile in una emit-
tente di potenza.

IN SCATOLA DI MONTAGGIO L. 21.000


La portata, in relazione con le con-
dizioni ambientali e l'uso o meno
de'l'antenna, varia fra le poche
centinaia di metri ed una decina
di chilometri.

La grande sensibilità e fa predi-


sposizione circuitale all'accoppia-
mento con un amplificatore di po-
tenza, qualificano il progetto di que-
sta microspia, approntata in scato-
la di montaggio e destinata a riscuo-
tere i maggiori successi, soprattut-
to per le innumerevoli applicazioni
pratiche attuabili da ogni princi-
Il
piante.
rea.une±r e.su erens.a
DI ELETTRONICA - RADIO - OM • 27 MHz
PRATICA
A&
PERIODICO MENSILE - SPED. IN ABB. POST. GR. 3°/70- ANNO XVI· N. 7/8 LUGLIO-AGOSTO 1987
ED. ELETTRONICA PRATICA - VIA ZURETTI, 52 • 20125 MILANO L. 3.500

ASCICOLO SPECIALE ESTATE '87


TUTTOMONTAGGI

UNA VALIDA RACCOLTA


DI PRATICHE APPLICAZIONI
STRUMENTI DI MISURA __
TESTER ANALOGICO
MOD. TS 270 - L. 28.500
CARATTERISTICHE GENERALI
5 Campi di misura - 16 portate
Sensibilità 2.000 Q/V D.C. - A.C.
Dimensioni mm 30 x 60 x 90
Peso Kg 0,13
Pila 1elemento da 1,5 V

PORTATE
VOLT D.C 10 V - 50 V - 250 V - 500 V
VOLT A.C. 10 V - 50 V - 250 V - 500 V
AMP. D.C. 0,5 mA - 50 mA - 250 mA
OHM 0- 1KO
dB -20 dB + 56 dB

ACCESSORI
Libretto istruzione con schema elettrico - Puntali.

TESTER ANALOGICO
MOD. TS 260 - L. 54.000
CARATTERISTICHE GENERALI
7 Campi di misura- 31 portate
Sensibilità 20.000 Q/V D.C.- 4.000 O/V A.C.
Dimensioni mm 103 x 103x 38
Peso Kg 0,250
Scala mm 95
Pile 2 elementi da 1,5 V
2 Fusibili
Spinotti speciali contro le errate inserzioni

PORTATE
VOLT D.C 100 m V-0,5V-2V-5V-20 V - 50 V - 100
V- 200 V- 1000 V
VOLT A.C. 2,5 V-10V-25V-100 V- 250 V- 500 V-
~-
1000 V
OHM Ox1-Qx10-2x100-2x 1000
AMP. D.C. 50 A - 500 A-5 mA- 50 mA-0,5 A-5 A [157,7,5 à t a

AMP. A.C. 250 A- 1,5 mA- 15 mA- 150 mA- 1,5 A- « sli il @ lili ali.
CAPACITÀ =
10 A
0- 50 F-0 500 F (con batteria interna) ---- -· -- -
dB 22 dB-30 dB-42 0dB- 50 dB - 56 0B- 62 dB

ACCESSORI
Libretto istruzione con schema elettrico e parti accessorie -
Puntali

Gli strumenti pubblicizzati in questa pagina possono essere richiesti inviando anticipatamente
l'importo, nel quale sono già comprese le spese di spedizione, tramite vaglia postale, assegno
bancario o conto corrente postale n. 46013207 a: STOCK RADIO - 20124 MILANO - Via P. Castaldi, 20.
Ci sono almeno sei fondamentali motivi per sottoscrivere
un nuovo abbonamento o per rinnovare quello già scaduto

Per non perdere alcun fasci co- Per affermare preferenza e fi-
lo dell'annata in corso. ducia al periodico.

Per ricevere comodamente e Per contribuire al miglioramen-


sicuramente a casa la rivista. to delle qualità editoriali.

Per risparmiare sul prezzo di Per ricevere il meritato premio


copertina. descritto alla pagina seguente.

ABBONATEVI
PER
ESSERE PREMIATI

CANONI D'ABBONAMENTO
PER L'ITALIA L. 31.000
PER L'ESTERO L. 41 .000

Per effettuare un nuovo abbonamento, o per rinnovare


MODALITÀ quello scaduto, occorre inviare il canone tramite vaglia
postale, assegno bancario o circolare, oppure a mezzo
D'ABBONA- conto corrente postale N. 916205 intestati e indirizzati
a: ELETTRONICA PRATICA - 20125 MILANO - Via Zu-
MENTO retti, 52. I versamenti possono effettuarsi anche presso
la nostra sede.
Ecco quanto viene spedito ai lettori che intendono
SOTTOSCRIVERE UN NUOVO ABBONAMENTO
e a coloro che provvedono a
RINNOVARE L'ABBONAMENTO SCADUTO

IL PREMIO

"-
consiste nell'insieme
di cinque utili
elementi:

UNA penna per circuiti stampati.

TREpiastre di bachelite, ramate su una delle due facce e scelte nelle


tre dimensioni più in uso fra quei dilettanti che realizzano da sé i circuiti
stampati.

UNA originale pinza a molla, di materiale isolante ed antistatico,


adatta per lavorare in presenza di tensioni anche elevate, con transi-
stor MOSFET ed integrati CMOS, sufficientemente resistente al calore,
dato che occorrono parecchi secondi prima che il saldatore possa
cominciare ad intaccarla.

PER RICEVERE IL PREMIO


Occorre sottoscrivere un nuovo abbonamento o rinnovare quello scaduto inviando l'impor-
to di L. 31.000 {per l'Italia) o L. 41.000 (per l'estero) a mezzo vaglia postale, assegno
bancario, circolare o conto corrente postale N. 916205, a ELETTRONICA PRATICA -
20125 MILANO - Via Zuretti, 52.
ELETTRONICA
PRATICA
Via Zuretti, 52 Milano - Tel. 6697945
ANNO 16-N. 7-8-LUGLIO-AGOSTO 1987
LA COPERTINA · Interpreta il contenuto didattico
e costruttivo del presente fascicolo che, con un
maggior numero di pagine, assume un carattere
editoriale speciale, di teoria ed applicazione, ap-
positamente concepito a beneficio dei lettori prin-
cipianti.

editrice
ELETTRONICA PRATICA

direttore responsabile
ZEFFERINO DE SANCTIS
Sommariò
disegno tecnico
CORRADO EUGENIO COMPONENTI UTILIZZATI 390

stampa LA BASSA TENSIONE 396


TIMEC
ALBAIRATE · MILANO L'INTEGRATO LM 3909 400
Distributore esclusivo per
l'Italia: LAMPEGGIATORE A LED 406
A.&G. Marco • Via Fortezza n.
27 • 20126 Milano tel. 25261 LAMPEGGIATORE A LAMPADA 412
autoriuazione Tribunale Civi-
le di Milano - N. 74 del 29-12-
1972 - pubblicità inferiore al LAMPEGGIATORE VELOCE 417
25%.
INDICATORE DI CARICA 421
UNA COPIA L. 3.500
LED BOOSTER 426
ARRETRATO L. 3.500

ABBONAMENTO ANNUO PER


DOPPIO LAMPEGGIATORE 430
L'ITALIA L. 31.000 - ABBONA-
MENTO ANNUO PER L'ESTE- LAMPEGGIATORE STROBO 434
RO L. 41.000.
LAMPEGGIATORE DI POTENZA 439
DIREZIONE - AMMINISTRA-
ZIONE - PUBBLICITÀ - VIA ZU-
RETTI 52 - 20125 MILANO. OSCILLATORE AUDIO 444

Tutti i diritti di proprietà lette- SIRENA ELETTRONICA 449


raria ed artistica sono riser-
vati a termine di Legge per
tutti -i Paesi. I manoscritti, i OSCILLATORE AF 453
disegni, le fotografie, anche
se non pubblicati, non si re- RADIORICEVITORE OM 458
stituiscono.
NUMERO SPECIALE
Anche quest'anno, nel mese di agosto, viene rispettata la buona abitudine
di concedere a tutti noi un meritato periodo di riposo. Cui corrisponde,
inevitabilmente, una battuta d'arresto della periodicità della rivista che,
per non sottrarre ai lettori il piacere di continuare l'esercizio pratico du-
rante le vacanze estive, si presenta al pubblico in veste speciale, con un
maggior numero di pagine ed un'ampia raccolta di progetti, ricchi di
contenuto didattico e pieni di interesse per i vecchi e i nuovi appassionati
di elettronica. Soprattutto per coloro che, neppure in questi giorni e in
quelli che seguono, vogliono rinunciare al divertimento di por mano al
saldatore, per dar vita a qualche originale apparato.
Con questo spirito, dunque, abbiamo approntato il presente fascicolo, le
cui prime pagine descrivono sommariamente, a beneficio dei principianti,
i pochi componenti ripetutamente adottati nella composizione degli appa-
rati descritti, come ad esempio il circuito stampato, i condensatori, i semi-
conduttori e l'integrato che, non essendo reperibili nelle varie località di
residenza, possono essere richiesti alla ditta BCA ELETTRONICA - Vio T.
Campanella, 134- Imola (Bologna)-Telef. 0542- 35871.

388
1/

·....
.+e
.·1//.• ,•
/--9,
2

%,
ESTATE 1987
Non occorre possedere una particolare cultura elettronica, né aver fatto
lunga esperienza pratica, per costruire con successo tutti i dispositivi de-
scritti nelle pagine successive. Bastano, invece, un po' di confidenza con i
componenti elettronici, una certa attitudine per i lavori manuali ed un sen-
so di entusiasmo per questa meravigliosa disciplina, per conseguire risul-
tati assolutamente positivi. Del resto, la chiarezza degli schemi, le foto illu-
strative e le relative spiegazioni, sono tutti elementi che, nell'offrire al letto-
re una facile lezione di insegnamento teorico e pratico, permettono di rea-
lizzare il progetto prescelto, oppure tutti quelli che interessano in modo
particolare. Con tali presupposti, dunque, può essere affrontato il pro-
gramma proposto, anche se questo non è stato confortato dalla presenza
I
di un apposita scatola di montaggio, alla quale, d'altronde, si è preferito
il suggerimento di un preciso indirizzo commerciale, quello riportato nella
pagina precedente, cui il lettore, in difficoltà di reperimento dei compo-
nenti elettronici necessari per l'esecuzione dei montaggi, potrà rivolgersi
con la certezza di veder esaudire le proprie richieste.
Saldatura a stagno

Come si salda

Il circuito stampato
Condensatori elettrolitici

Condensatori ceramici

Semiconduttori

COMPONENTI UTILIZZATI
SALDATURE A STAGNO bensì una lega di stagno e di piombo, per la quale
la temperatura di fusione varia fra i 190° e i
Prima di citare e descrivere i principali compo- 280°C.
nenti utilizzati nella composizione dei progetti La saldatura a stagno non offre grande resistenza
presentati nel presente fascicolo, riteniamo utile alle sollecitazioni meccaniche. E per questo moti-
ricordare alcuni elementi essenziali relativi alle vo essa trova il suo maggiore impiego in elettroni-
saldature a stagno, dalle quali dipende, in larga ca, dove rappresenta la soluzione ideale per la
misura, il successo raggiunto con il lavoro esegui- realizzazione di collegamenti elettrici affidabili.
to. Cominciamo quindi col dire che con la parola Non tutti i metalli possono essere sottoposti al
"saldatura" si designa in generale P'unione, at- processo di saldatura a stagno. L'alluminio, ad
traverso un procedimento termico, di due metalli. esempio, per la sua natura chimico-fisica, non
Portando a temperatura di fusione lo stagno in- consente la saldatura a stagno, mentre si possono
terposto fra due superfici metalliche, si ottiene effettuare saldature perfette sul rame, ferro, ar-
l'intimo accoppiamento fisico delle parti. Ma gento, che sono i metalli maggiormente utilizzati
quello usato per le saldature non è stagno puro, in elettronica.

Questa prima parte del fascicolo assume una veste prevalen-


temente teorica. Ma contiene pure alcuni suggerimenti pratici
che, per i lettori principianti, possono divenire importanti per
la corretta realizzazione dei progetti proposti.

390

Per effettuare le saldature a stagno occorrono tre meccanicamente. Cioè, pulendo le parti mediante
elementi: il disossidante, lo stagno e il saldatore raschiatura delle impurità con la lama di un tem-
elettrico. Con il primo si liberano le parti da sal- perino o con una lametta da barba.
dare dal velo di ossido che inevitabilmente si for- L'operazione manuale della saldatura consiste
ma quando i metalli rimangono a contatto con nell'appoggiare la punta ben calda del saldatore
l'aria. Con il secondo, che più generalmente si sul punto di saldatura e nel far sciogliere su que-
chiama '' materiale di apporto'', si stabilisce sto una adeguata quantità di stagno.
l'unione fra le parti, con il terzo si riscaldano i Il passaggio dallo stato solido a quello liquido
metalli e lo stagno, elevandone la temperatura al dello stagno, non deve considerarsi come un se-
valore di fusione. gnale di saldatura avvenuta, perché è necessario
Il materiale di apporto, in elettronica è costituito attendere qualche secondo, prima di allontanare
dal filo-stagno. Il quale è rappresentato da un filo la punta del saldatore, onde permettere al calore
di stagno cavo in tutta la sua lunghezza e riempito di diffondersi uniformemente sulle parti metalli-
internamente con una sostanza che, a caldo, cola che e consentire il compimento del processo
con lo stagno e reagisce chimicamente con gli ele- chimico-fisico di saldatura.
menti da saldare, disossidandoli. Questo speciale In ogni caso, l'esercizio pratico diviene il miglior
tipo di stagno, che nella migliore qualità appare maestro per tutti e col passare del tempo le opera-
lucente e flessibile, viene venduto in rocchetti di zioni di saldatura si riveleranno sempre più sem-
varie dimensioni. Naturalmente non si tratta di plici ed istintive. Ma la regola fondamentale ri-
stagno puro, ma di una lega di stagno e piombo. mane costantemente la stessa: pulizia perfetta
Ogni operazione di saldatura deve essere sempre delle parti da saldare, impiego di filo-stagno di
preceduta da una radicale pulizia delle parti da ottima qualità ed esecuzione relativamente lenta
saldare. Perché se queste non vengono completa- della saldatura.
mente disossidate, la saldatura rimane "fredda".
Mentre per ottenere una saldatura "calda", assai
spesso conviene aggiungere, sul punto di saldatu- IL CIRCUITO STAMPATO
ra, una piccola porzione di pasta saldante, acqui-
stabile in piccole scatole presso i rivenditori di Allo scopo di agevolare il più possibile lo svolgi-
materiali elettronici, oppure eliminare l'ossido mento del programma costruttivo stabilito, si è

391
li
••••••
:M2::
A1 +
:zs
•••••• Fig. 1 • Circuito stampato, qui riprodotto in grandezza reale, sul
quale nella faccia della basetta-supporto in cui sono presenti le pi-
ste di rame, si possono comporre tutti i progetti descritti nel pre-
sente fascicolo.

pensato di comporre tutti i progetti descritti su dalla parte in cui sono presentile piste conduttrici
uno stesso tipo di circuito stampato, che il lettore di rame. La basetta supporto, pertanto, è priva di
potrà facilmente riprodurre in molti esemplari, fori e i componenti rimangono fissati sulla faccia
oppure richiedere alla ditta precedentemente conduttrice, come delresto viene chiaramente il-
menzionata. lustrato negli schemi e nelle foto via via pubblica-
Il circuito stampato, riportato in grandezza natu- ti in corrispondenza di ciascun progetto. Ovvia-
rale in figura 1, è di forma rettangolare, con di- mente, questo sistema costruttivo implica una
mensioni di 4,4 cm x 4,5 cm; questo viene utiliz- particolare attenzione da parte dell'operatore nel
zato, per tutti i montaggi, in modo insolito, ossia conservare, fra le piste di rame e i componenti,

positivo
negativo

positivo
negativg Fig. 2- Esempi di condensatori elettrolitici, nei quali
possono essere segnalati sia i conduttori positivi, sia
quelli negativi. Talvolta, il reoforo positivo è rappre-
sentato da un conduttore più lungo di quello negativo.

392
e
•· u tran sistor utili zzato nei progett i descritt i alle
seg uenti si presenta, esteriorm ente, in veste


metallica, nella forma riportata sulla sinistra del dise-
Ila destra si notano il simbolo elettrico e la di-
stribuzione degli elettrodi nella parte inferiore del
componente. In prossimità della linguetta, che funge
da elemento-guida, è collocato l'elettrodo di emittore. e

stanza di sicurezza contro possibili corto- positiva e quella negativa.


e impedirebbero il corrétto funziona- Normalmente, sull'involucro esterno dei conden-
• apparati. satori, è impresso il loro valore capacitivo e quel-
ntrale della basetta sono realizzate lo della tensione di lavoro. Il primo dato tecnico
e quali debbono essere saldati i piedini deve essere sempre rispettato, il secondo può su-
zoccolo porta-integrato. E in corrisponden- perare quello prescritto dal progettista, ma non
- e sono indicati i numeri 1-4-5-8, può essere inferiore. Per esempio, se la tensione
fungono da numeri guida per l'esatto inseri- di lavoro richiesta per un elettrolitico è di 16 V1,
el circuito dell'integrato . si possono utilizzare tutti quei condensatori che,
simboli della tensione positiva ( +) e pur presentando lo stesso valore capacitivo, sono
negativa(-) sono pure segnalate le piste di rame caratterizzati da valori di tensioni di lavoro supe-
le quali dovranno essere collegati i relativi con- riori, ma questi costano di più. Dunque, i risultati
datori provenienti dalla sorgente di alimentazio- che si ottengono sono gli stessi, ma il costo è su-
getti descritti, sarà rappresentata periore. In pratica è come se, per spedire una let-
le. tera, ci si servisse di un autocarro. La lettera arri-
va ugualmente a destinazione, ma la spesa di tra-
sporto è eccessiva.
TORI Nei condensatori elettrolitici, il terminale negati-
vo è facilmente individuabile, perché si trova da
ettrolitici e pochi conden- quella parte del componente in cui sono riportati
ichiesti, complessivamente, i simboli della tensione negativa(-). Un ulterio-
i progetti descritti nel pre- re elemento di riferimento può essere offerto dal-
la misura del terminale positivo, che è maggiore
inguono dai ceramici per il di quella del terminale negativo. In alcuni tipi di
o di forma cilindrica e, ov- elettrolitici, in corrispondenza del terminale posi-
maggiori dimensioni. Sono tivo, vengono riportate alcune crocette, che sono
componenti e ciò significa che non
polarizzati i simboli della tensione positiva.
comunque inseriti nei circuiti, ma I condensatori ceramici, invece, al contrario degli
• delle loro polarità, quella elettrolitici, non sono componenti polarizzati,
393
DG
1ai

1K
Fig. 4 • Il conduttore di catodo, nel diodo al germanio, si tro-
va da quella parte del componente in cui, sul corpo esterno,
si nota la presenza di un anello. Il simbolo elettrico è quello
riportato più sotto.

cioè possono essere comunque inseriti nei circuiti, scritti, sono pochi e di tipo comune. Il transistor è
così come si fa per le resistenze, per le lampadine, il modello 2N1711, il diodo al germanio può esse-
per gli altoparlanti, per gli interruttori e per tanti re di qualsiasi tipo, i diodi led non richiedono in-
altri elementi. dicazioni precise, l'integrato reca la sigla LM
3909. Ma di quest'ultimo si parla ampiamente più
avanti.
La figura 3 interpreta l'espressione esteriore del
I SEMICONDUTTORI transistor citato e, sulla destra, presenta il simbo-
lo teorico del componente. Più sotto, nella stessa
I semiconduttori, di cui si fa uso nei progetti de- figura, è riportata la collocazione dei tre elettrodi

DL

Fig. 5 • Sulla sinistra è disegnato un diodo led così come ap-


pare nella realtà. Sulla destra sono presenti il simbolo elet-
trico del componente e gli elementi che consentono di indi-
viduare le posizioni precise del catodo (k) e dell'anodo (a).

394
di collettore (c), base (b) ed emittore (e) sulla par- Il led è costruito come un normale diodo, essendo
le inferiore del transistor. La linguetta metallica anch'esso composto da una giunzione PN di ma-
sporgente funge da elemento guida, per l'opera- teriale semiconduttore. Ma questo materiale non
tore, nel riconoscimento del terminale di emitto- è il germanio o il silicio, bensì un composto del
che è quello più vicino ad essa. gallio.
La figura 4 propone la forma del contenitore del In alto, sulla destra di figura 5, è riportato il sim-
diodo al germanio DG, in alto, ed il simbolo elet- bolo elettrico del led che, come si può notare, non
trico del componente, in basso. si discosta di molto da quello del diodo più comu-
Il diodo al germanio che, come si vedrà più avan- ne. In esso si notano gli elettrodi di anodo e di ca-
ti, viene utilizzato per rivelare i segnali radio, è un todo. Quello di catodo è praticamente riconosci-
componente dotato di catodo (k) e di anodo (a). bile per essere più corto di quello di anodo, per la
Il conduttore di catodo è facilmente individuabile conformazione interna dell'elettrodo e per la pre-
perché si trova da quella parte del componente in. senza di un elemento guida rappresentato da un
ui è riportato un anello come elemento di riferi- piccolo incavo, visibile sulla destra, in basso di fi-
mento. L'elettrodo di anodo, ovviamente, si tro- gura 5.
nella parte opposta a quella in cui è il catodo. Per far funzionare il diodo led, occorre alimen-
Il diodo led, riprodotto in figura 5, è un compo- tarlo dopo aver inserito, in serie ad esso, una resi-
nente realizzato in modo tale per cui, quando è stenza, il cui scopo è di controllare il flusso di
attraversato dalla corrente elettrica, emette una corrente che attraversa il componente e, conse-
luce che può essere rossa, verde o gialla. La sua guentemente, la sua luminosità. Essa prende il
sigla è la composizione delle iniziali delle tre pa- nome di "resistenza di limitazione" e deve essere
role Light Emitting Diode, che significa diodo calcolata di volta in volta in relazione alla tensio-
emettitore di luce. ne disponibile.

395
ELETTRONICA
A BASSA TENSIONE
Tutti i progetti proposti al lettore in questo fasci- qualifica in larga misura il settore dell'elettronica
colo sono alimentati con tensioni molto basse, trattato in questa sede, non basta dire ai più timo-
erogate da una o più pile. Non v'è quindi alcun rosi che la tensione di rete, fatta eccezione per
pericolo per l'incolumità di chi vuol costruire uno l'alimentazione del saldatore, rimane qui del tut-
o più dispositivi, che possono essere affrontati to ignorata. Occorre invece ricordare al grosso
con serenità sia da chi è poco esperto, sia da chi pubblico che le alimentazioni a bassa tensione so-
teme esasperatamente le scosse elettriche. Ma per no necessarie, allo stato attuale della tecnica, in
giustificare tale importante caratteristica, che buona parte del mondo della microelettronica e

Questa parte dello speciale fascicolo è interamente rivolta alla


giustificazione teorica e pratica della sempre più diffusa ado-
zione delle basse tensioni di alimentazione nel settore dei com-
ponenti attivi e, in particolare, in quello degli integrati logici.

396
Evitato il pericolo di scosse.

Normalizzazione dei valori di tensione.

Impiego delle pile.

Problemi circuitali .
/
Tecniche boostrep.

non soltanto in quello. Per esempio, la bassa ten- VALORI DI TENSIONE


sione derivata dalla pila serve per alimentare tutte
le apparecchiature portatili e quelle funzionanti Le alimentazioni a bassa tensione si stanno av-
in luoghi in cui non esiste una presa-luce. E divie- viando, già da tempo, verso una diffusa norma-
ne addirittura insostituibile quando l'alimenta- lizzazione. Per le apparecchiature con modesto
zione deve essere esente dai disturbi convogliati consumo di energia elettrica, ad esempio, sta pre-
attraverso la rete di distribuzione dell'energia valendo il valore di 1,5 V, che è poi il valore ca-
elettrica, come nel caso, assai comune, degli stru- ratteristico di ogni singolo elemento di pila, di ac-
menti elettronici di misura e controllo, a partire cumulatore e di cellula solare. Un valore che, a
dal più semplice tester digitale, che il mercato seconda dell'efficienza, ossia dello stato elettrico
propone oggi, a prezzi accessibili, anche al dilet- della pila, vale a dire della sua carica e, ovvia-
tante. mente, dall'assorbimento di corrente richiesto dai
Gli esempi di alimentazioni a basse tensioni, dun- circuiti utilizzatori, oscilla, in realtà, fra 1,6 V e
que, sono molteplici, ma per non prolungarne ol- 0,9 V.
tremodo l'elenco, citiamo, in chiusura, quello più È vero che, collegando in serie tra loro più ele-
clamoroso fra tutti, che ha richiamato e continua menti di pila, si possono raggiungere valori eleva-
a coinvolgere l'attenzione e l'interesse di operato- ti di tensioni, ma l'impiego di questi, quando so-
ri, tecnici, dilettanti e semplici appassionati: il si- no in gioco le piccole potenze elettriche e gli as-
stema di alimentazione con cellule solari. sorbimenti minimi di corrente, al limite di qual-

397
che ampère, non è assolutamente conveniente. grati, sta diventando il principale problema dari-
Perché implicherebbe l'uso di adatti conduttori, solvere, soprattutto se si vogliono impiegare con-
di generatori montati con particolari accorgimen- tenitori plastici, ossia economici, con i quali po-
ti, che non li renderebbero propriamente compat- ter evitare la fusione della piastrina di silicio.
ti e poco ingombranti, di strutture meccaniche, La riduzione della tensione a pochi volt assume
come ad esempio i portapile, che inciderebbero pure un altro importante significato. Quello di
negativamente sul costo complessivo dell'alimen- poter caricare e scaricare con le basse tensioni le
tatore. Il collegamento in serie delle pile, dunque, capacità presenti in entrata e in uscita. Con il ri-
è da scartare per l'ingombro e per il costo, che ·sultato di minimizzare, a parità di velocità del
non possono conciliarsi con l'uso degli apparati processo citato, l'entità della potenza dissipata.
portatili. Oppure di aumentare la velocità di carica e scari-
ca capacitiva a parità di potenza dissipata.
La bassa tensione di alimentazione, quando non
siano richieste correnti intense, diviene vantag-
giosa pure nell'impiego dei circuti integrati linea-
ri, costruiti nella classica tecnologia bipolare, per
essere più chiari, quella dei transistor PNP e
NPN con base, emittore e collettore. Infatti,
l
...... (";;\,,,,,.,.,.. quando un circuito integrato è progettato per le

-
basse tensioni, con isolamenti inferiori ai lOV e
-Il tensioni operative di 5V circa, lo strato epitassiale
ad elevata resistenza, che raccoglie le correnti del
substrato, generalmente della massa o del punto
comune dell'integrato, e che assicura la tenuta in
tensione, può essere sottilissimo. Con i vantaggi
di ridurre la sua resistenza e diminuire le perdite a
parità di potenza e di superficie-di silicio occupa-
ta; in pratica, di abbassare il costo del componen-
te e rimpicciolirne le dimensioni.

I/
ELETTRONICA CON POCHI VOLT
La tecnologia dei componenti attivi ha avuto uno
sviluppo tale da interessare, oltre che il settore
delle alte tensioni, anche quello delle basse tensio-
ni. Per esempio, nel campo degli integrati logici,
già si parla di future famiglie, in tecnologia
CMOS, con geometrie definite a meno di un mi-
lionesimo di millimetro, capaci di funzionare con
tensioni di valore compreso fra 1 V e 2V. Si tratta
chiaramente di famiglie di circuiti integrati che
mirano a ridurre il consumo di energia elettrica e,
conseguentemente, la dissipazione in energia ter-
mica, cioè in calore. Perché questo, in considera-
zione delle notevoli complessità dei moderni inte-
Si può ora concludere dicendo che, anche un progetta un circuito con integrati bipolari in sili-
transistor, concepito per bassissime tensioni, pre- cio, si ha sempre a che fare con la tensione di
senta una tensione di saturazione ridottissima, 0,65V circa, ossia con quella tensione che corri-
cioè una esigua resistenza di collettore, per identi- sponde al valore tipico esistente fra emittore e ba-
ficarsi con un interrutore a modesta resistenza di se di un transistor, allorchè lo si voglia mandare
contatto. E per gli stessi motivi, anche il diodo in conduzione. Ma questa tensione spesso deve
essere sommata a cadute di potenziale su resisten-
ze o a valori di saturazione dei transistor, che dif-
ficilmente possono scendere al di sotto delle cen-
tinaia di millivolt.
Per ovviare agli inconvenienti ora citati, cioè per
risolvere il problema della disponibilità di una
tensione di valore superiore a quello della tensio-
ne nominale di alimentazione, si ricorre alla co-
siddetta tecnica "boostrep", che è una sorta di
sovralimentazione. In virtù della quale è possibile
usufruire, per brevi periodi, di una tensione supe-
riore, oppure di una potenza maggiore. E questa
tensione è generalmente ottenuta caricando lenta-
mente un condensatore con la tensione di alimen-
tazione, per scaricarlo poi rapidamente, dove sia
necessario, dopo aver sommato, mediante oppor-
tune tecniche circuitali, la tensione di carica con
I .

può avere una resistenza dinamica in serie tanto


più bassa quanto più ridotta è la tensione inversa
che esso è in grado di sopportare, con minore en-
tità di perdite in presenza di correnti intense.

PROBLEMI CIRCUITALI
I circuiti integrati bipolari e taluni elementi ad ef-
fetto di campo presentano un grosso problema
circuitale. Infatti, quando questi debbono essere
alimentati con la tensione di 0,9V, ogni progetta-
zione circuitale necessita di particolari attenzioni quella normale disponibile. Dunque, senza ricor-
ed anche i componenti debbono essere tali per cui rere a trasformatori elevatori di tensione o a con-
il loro guadagno non possa crollare a valori inuti- vertitori di tensione, con queste tecniche, che in
lizzabili. Se poi si vogliono alimentare i diodi led, buona parte sono state utilizzate nei vari progetti
gli SCR, i TRIAC ed altri componenti che richie- presentati nel presente fascicolo, vengono ali-
dono, come minimo, valori di tensione di 2V ed mentati, tramite brevi impulsi, i diodi led a 2V +
oltre, allora il problema circuitale assume pro- 3V, prendendo le mosse dai valori di IV + 1,5V
porzioni assai più complesse. Perché quando si delle tensioni di alimentazione dei dispositivi.

399
L'INTEGRATO
LM 3909
Alla National Semiconductor, un'industria pio- IL CIRCUITO INTERNO
nieristica nelle tecnologie e nelle soluzioni circui-
tali a bassa tensione, va attribuito il merito di La prima impressione, che il lettore prova osser-
aver spesso prodotto, ed immesso sul mercato vando lo schema semplificato del circuito interno
della componentistica, un gran numero di circuiti dell'integrato LM 3909, pubblicato in figura 1, è
integrati di notevole interesse, alimentabili con la quella di un dispositivo dal funzionamento assai
tensione di 1,5V. Su uno di questi, infatti, esatta- complesso, anche se il numero di componenti,
mente sul modello LM 3909, è caduta la nostra che partecipano alla configurazione circuitale è
scelta nel progettare gli apparati descritti più alquanto ridotto. Perché, al contrario, sono mol-
avanti. E ciò per due principali motivi. Innanzi- teplici le interconnessioni e le interdipendenze.
tutto perché l'LM 3909, pur impiegando una Ma in ogni caso cercheremo, qui di seguito, di ri-
quantità limitata di componenti, sia interni che portare alcune indicazioni di fondamentale im-
esterni, riesce a svolgere molte funzioni, anche re- portanza e pochi concetti guida. Poi, saranno i
lativamente complesse. In secondo luogo perché numerosi esempi, le svariate applicazioni pratiche
il dilettante, di quando in quando, deve contrap- e, soprattutto, le sperimentazioni dirette, a con-
porre allo strapotere delle memorie digitali, con sentire l'interpretazione, sia pure a posteriori, del
integrati da quattro milioni di transistor, i suoi comportamento elettrico di questo componente.
geniali risultati, raggiunti con un integrato da soli Per il quale rimane sempre valida la regola
quattro transistor e quindi con poche risorse, ma dell'utilità del!' osservazione, mediante il tester,
tanta capacità inventiva e diligenza costruttiva. del semiconduttore in funzione. Con la possibili-

SI completa, in queste pagine, la parte prevalentemente teorica


dello speciale fasci colo, concedendo gll ultimi spazi alla pre-
sentazione, descrizione ed analisi del circuito integrato, di cui è
fatto largo Impiego nel progetti successivamente pubblicati.

400
tà di trarre indicazioni immediate, talvolta molto
più comprensibili di un'accurata descrizione teo-
rica.

FUNZIONI DEL TRANSISTOR

Cominciamo ora l'esame del circuito interno


dell'integrato LM 3909, prendendo le mosse dalle
funzioni svolte dai quattro transistor in esso con-
tenuti.
Il transistor finale, ossia quello di potenza TR3, è
in grado di pilotare carichi fino a 100 mA, con
tensioni massime di 6, 5V. Questo transistor, che
è montato in circuito ad emittore comune, è di ti-
po NPN; il suo emittore quindi è connesso con la
linea negativa dell'alimentatore, mentre il collet-
tore fa capo direttamente al piedino 2 dell'inte-
grato, che costituisce, di regola, il punto di ritor-
no della corrente del carico.
Il transistor di potenza TR3, che può assicurare Motivi di una scelta
guadagni di corrente fino ad alcune centinaia di
volte, dispone del diodo zener DZ, da 6,5V, colle- Circuito interno
gato fra collettore ed emittore, con la funzione di
proteggere il componente in quei casi in cui siano Funzioni dei transistor
presenti tensioni elevate.
Il transistor TR2, di tipo PNP, costituisce l'ele-
mento pilota del circuito integrato. Esso fornisce Il cervello circuitale
direttamente la corrente di base al transistor fina-
le TR3 tramite il suo collettore principale c2, pre- Due tipi di reazione
levandola dalla linea di alimentazione positiva, in
corrispondenza del piedino 5 dell'integrato. Ciò
avviene, ovviamente, quando TR2 si trova in Oscillazioni circuitali
conduzione.
Da quanto detto, si arguisce che il transistor TR2
è collegato nella classica configurazione ad emit-
tore comune, che è poi quella che offre il massi- modo che la corrente rimanga suddivisa in parti
mo guadagno di potenza. uguali. Ora, se uno di questi transistor ha il col-
Il transistor TR2, come si nota nello schema di fi- lettore separato dagli altri, esso conduce una cor-
gura 1, è dotato di due collettori (cl-c2). La fun- rente inversamente proporzionale alla propria
zione di c2 è già stata interpretata, di cl diciamo area attiva di collettore, in riferimento ovviamen-
che si tratta di un collettore di servizio, che eroga te all'area occupata da tutti i transistor elementa-
una percentuale fissa e ben calcolata della corren- ri. Pertanto, ritornando al nostro transistor TR2,
te principale. Ma per capire come ciò possa acca- si può dire che, nel caso in cui la tensione rilevata
dere, si deve ricordare che un transistor integrato fra cl e c2 non sia molto diversa, vale la relazione
può essere ottenuto tramite un insieme di transi- citata, ossia che il collettore cl serve ad assorbire
stor, tutti collegati in parallelo, perfettamente l'eccesso di corrente che il transistor TRI dovesse
identici e funzionanti, in ogni condizione, alla eventualmente inviare alla base di TR2. In tal
stessa temperatura, naturalmente per effetto modo si evita automaticamente che il transistor
dell'integrazione realizzata con il medesimo pro- TR2 possa raggiungere la saturazione spinta, os-
cesso e su un'unica piccolissima zona di silicio, in sia la conduzione eccessiva di corrente, che po-

401
-·-·-·-·-·-·-·-·-·-·-·-·-·-·-·-·-·-~l====~-11

R9

A.
A A AA

TR2 Il
e
I R I
@
e vcc
I
e
et

,E P[ 1•
R6
I e

Fig. 1 • Circuito teorico interno e semplificato dell'integrato LM 3909. La numerazio•


ne riportata lungo le linee tratteggiate, identifica i piedini del componente, la cui
semplicità si deduce dalla presenza di quattro soli transistor.

trebbe regolare soltanto, per sua natura, dopo mente, il primo ed il secondo preamplificatore del
svariati microsecondi, con grande svantaggio circuito di figura 1. E possono definirsi, a giusta
nell'impiego di molte apparecchiature elettroni- ragione, il cervello dell'integrato. Perché in essi
che. In sostanza, dunque, il circuito di cl costitui- confluiscono sia i componenti esterni che control-
sce un vero e proprio dispositivo di antisaturazio- lano il funzionamento, sia la spira interna di rea-
ne. zione positiva e negativa. Ma per assimilare me-
Ripetiamo: quando il transistor TR2 ha ricevuto glio tale concetto, osserviamo lo schema teorico
sufficiente corrente in base per entrare in condu- riportato in figura 2, che rappresenta una tipica
zione, il collettore cl conduce ed assorbe ogni ec- applicazione dell'integrato LM 3909 come oscil-
cesso di corrente erogata dal transistor TRl. Per- latore a rilassamento, una applicazione che verrà
tanto, il guadagno in corrente di TR2 rimane così ripresa più volte nei vari progetti descritti alle pa-
stabilito a tre volte circa, cioè su un valore nor- gine successive.
male per un transistor PNP di tipo "laterale", Come si sa, per realizzare una reazione positiva,
alimentato con bassa tensione. occorre riportare il segnale in fase dall'uscita
all'entrata di un amplificatore. E quando il gua-
dagno complessivo è unitario, l'amplificatore
IL CERVELLO CIRCUITALE oscilla normalmente. Se poi il guadagno è supe-
riore a uno, le oscillazioni assumono l'aspetto
I transistor TRl e TR4 rappresentano, rispettiva- delle onde quadre. Quando invece il guadagno è

402
inferiore all'unità, il circuito presenta soltanto un costante allarga la banda passante del circuito e
ciclo di isteresi. In ogni caso, dunque, per realiz- questo risultato è spesso indispensabile in molte
zare un oscillatore, si deve disporre di una reazio- pratiche applicazioni.
ne positiva che, nell'integrato in questione, è già L'insieme delle due reazioni, quella positiva e
contenuta nel circuito interno, per facilitare il quella negativa, conferisce all'integrato in esame
compito dell'operatore quando di essa deve ser- una versatilità enorme, unitamente ad un com-
virsene per le specifiche applicazioni. portamento molto prevedibile e perfettamente
Per ottenere la reazione negativa, occorre appli- controllabile.
care al segnale da amplificare un segnale in con-
trofase, il cui effetto è quello di diminuire il gua-
dagno dell'amplificatore. Ma il guadagno, in LE DUE REAZIONI
questo caso è più prevedibile, nel senso che esso
dipende in misura minore da quello dei transi- Vediamo ora, nel caso specifico di figura 2, come
stor. Inoltre, la controreazione ad amplificazione si formano e quali componenti interni ed esterni

-·-·-·-·-·-·-·-·-·-·-·-·-·-·-·-·-·-·1
-- p m

R9
TR2
"e

e
Vcc
e
e

Fig. 2 • In questo schema teorico, nel quale le linee tratteggiate delimitano il circuito
interno dell'integrato LM 3909, sono evidenziati, tramite linee nere con frecce, i per-
corsi del segnali che determinano le due reazioni necessarie per il funzionamento
del componente, quella negativa e quella positiva.

403
+V
1,2
1
0,8
0,6
0,4
0,2
o
0,2
0,4
0,6
08
1

-El=lIIltllt
«-y 0 1 23 4 56 7 8 9 10 11 12 13 1415 16
T

millisecondi

Fig. 3 • Diagramma relativo~ l'andamento tipico della tensione presente sul piedino
8 dell'integrato. Le precise rme d'onda dipendono, ovviamente, dai valori asse-
gnati ai vari componenti degl apparati utilizzatori.

dell'integrato sono interessati dalle due reazioni, si sviluppa in TR3. Le due inversioni, quindi, si
la positiva e la negativa. annullano e la reazione, che avviene fra segnali in
La reazione positiva si stabilisce, a partire dalla fase nella banda passante, è pertanto positiva.
tensione di collettore del transistor finale di po- La controreazione, ossia la reazione negativa, si
tenza TR3, attraverso l'elemento esterno che con- stabilisce anch'essa a partire dalla tensione di col-
trolla le oscillazioni, che è rappresentato dal con- lettore del transistor TR3, che rappresenta l'usci-
densatore C. Quindi raggiunge la resistenza di ta dell'amplificatore, per raggiungere poi l'in-
emittore del secondo transistor preamplificatore, gresso, cioè la base del transistor TR4. Durante
cioè TRl, variandone la corrente. Dunque, se il questo percorso, il segnale interessa il partitore di
valore capacitivo di C è sufficientemente elevato tensione formato dalle due resistenze R4 ed R5, il
per tollerare le frequenze considerate, le mutazio- quale attenua due volte il valore della tensione
ni della tensione di collettore del transistor TR3 si applicata alla base del transistor TR4.
trasformano in corrispondenti variazioni di cor- Successivamente, il segnale in fase raggiunge la
rente, in fase con la tensione, sull'emittore del base del transistor TRl a meno di 200 mV circa,
transistor TRl e, conseguentemente, sulla base per effetto della tensione base-emittore di TR4 at-
del transistor TR2. Ma in TR2 il segnale subisce tenuata dalle resistenze R6- R7.
un'inversione di fase di 180° e lo stesso processo Poiché il segnale giunge ora sulla base di TRl e

404
7 6 5

JC1

Fig. 4 • Simbolo elettrico dell'integrato con l'esatta di·


stribuzione numerica dei suoi otto piedini.

non sul suo emittore, come è avvenuto nel caso occorre inoltre una rete di reazione positiva per
precedentemente descritto, il transistor inverte il far in modo che il guadagno complessivo ecceda
segnale stesso di 180°. Ecco perché questo segna- di poco quello unitario.
le è in controfase e la reazione è negativa. Ricor- La reazione negativa, tramite le resistenze R4 ed
diamo infatti che.. l'uscita del transistor TRl si R5, mantiene l'amplificatore ben polarizzato, on-
identifica col suo collettore. de concedergli la necessaria efficienza per mezzo
Nello schema di figura 2 i versi dei due segnali di di un preciso controllo in continua del punto di
reazione sono indicati dalle grosse linee nere con lavoro. E in tali condizioni la reazione positiva
frecce. provoca l'innesco delle oscillazioni.
Poiché la reazione positiva passa attraverso la ca-
pacità C, come indicato nello schema di figura 2,
la durata dei due semicicli di oscillazione viene
OSCILLAZIONI CIRCUITALI principalmente governata dai meccanismi di cari-
ca e scarica di C.
Spieghiamo ora il motivo per cui il circuito oscilla Il diagramma riportato in figura 3 interpreta il
e diciamo subito che questa volta l'analisi teorica comportamento della tensione nel tempo, così co-
è alquanto semplice. me questa può essere osservata all'oscilloscopio,
Affinché in un qualsiasi circuito oscillatore pos- prelevandola dal piedino 8 dell'integrato. Ovvia-
sano manifestarsi e mantenersi i fenomeni oscilla- mente, la forma d'onda dipende dai valori attri-
tori, necessita la presenza di un amplificatore po- buiti ai componenti, ma l'andamento analitico di
larizzato, in grado di lavorare nella zona lineare; figura 3 è da considerarsi quello tipico.

LM 3909
1 8 1 8
2 7 2 7
Fig. 5- L'integrato LM 3909 può essere acquistato in 3 6 3 6
commercio con due diversi contrassegni, in grado di
consentire l'individuazione del piedino 1 del compo- 4 5 4 5
nente: quelli qui riportati.

405
LAMPEGGIATORE
A LED
Il lampeggiatore, qui presentato e descritto, può

t
Il
J
essere adibito ad applicazioni pratiche senza solu-
zione di continuità. Non serve, quindi, in questi
casi, l'impiego di un interruttore, perché con una
pila di tipo standard, a torcia, il funzionamento
del circuito è assicurato per almeno un anno e
più, mentre con una pila di tipo alcalino il funzio-
namento continuato del dispositivo può superare
i due anni e mezzo! Con esso, dunque, i lettori
potranno realizzare un lampeggiatore "sempre
acceso", utilissimo in ogni situazione di emergen-
za, in casa, in auto, in prossimità degli estintori,
sui salvagente e nei gommoni autogonfiabili ma,
in particolar modo, nei giocattoli e nelle segnala-
zioni pubblicitarie.
I lampeggìi generati dal diodo led sono relativa-
mente potenti e si succedono con la frequenza di
un lampeggìo al secondo, quando il diodo viene
sovralimentato con la corrente tipica di 45 mA ed
il valore capacitivo del condensatore elettrolitico,
l'unico richiesto dal circuito, è di 330 F, con ten-
sione di lavoro di tre o più volt.
Ovviamente, a batteria completamente carica, os-
sia nuova, l'assorbimento di corrente da parte del
circuito è massimo, poi scende lentamente col
In questo semplice circuito passare del tempo, ma il suo valore medio rimane
di lampeggiatore a diodo led, in ogni caso quello di 0,55 mA.
Lo schema elettrico del lampeggiatore è quello
l'integrato LM 3909, sotto presentato in figura 1, mentre in figura 2 è ripor-
l'aspetto prettamente tecnico, tato il piano costruttivo dell'apparato.
Il circuito stampato è stato descritto nelle prime
offre il meglio delle sue pagine del fascicolo e viene utilizzato dalla parte
in cui sono presenti le piste di rame. Su di esso so-
possibilità applicative, che no applicati tre soli componenti: il condensatore
vengono accuratamente elettrolitico Cl, il diodo led DLI e l'integrato
ICI.
descritte a beneficio di coloro li principiante, quando effettua la saldatura a
che vogliono arricchire il stagno di Cl, deve fare attenzione alla posizione
esatta dei due terminali, quello negativo e quello
proprio bagaglio culturale. positivo, che debbono essere collegati al circuito
nel modo chiaramente indicato nello schema pra-

406
Descrizione del dispositivo

Comportamento dell'integrato

tico di figura 2, dove si vede che il reoforo positi- La semplicità circuitale del progetto di figura 1
vo di Cl raggiunge il piedino 2 di I Cl. Uguale os- non richiede ulteriori interpretazioni per quanto
servazione si estende al diodo led, il cui terrninle riguarda la sua realizzazione. Ciò significa che il
di anodo fa capo al piedino 6 di I Cl, mentre il ca- principiante, il quale si accontenta di costruire
todo (k), oltre che essere collegato con il piedino l'apparato, può completare a questo punto la let-
8 dell'integrato, è pure connesso, tramite uno tura della presentazione del primo progetto, affi-
spezzone di filo conduttore, con il reoforo negati- dando per il momento alla propria biblioteca la
vo di Cl. Nessun errore, tuttavia, può essere conservazione delle seguenti pagine dedicate
commesso, se si tengono sott'occhio i numeri che all'analisi del comportamento dell'integrato, che
indicano le posizioni dei piedini di maggior rilie- potranno essere consultate in tempi successivi,
vo pratico (1 -4- 5-8) dell'integrato, il quale.va quando si avvertirà il bisogno di completare la
innestato sul relativo zoccolo in posizione perfet- preparazione culturale.
tamente orientata, ossia, con il puntino-guida in
corrispondenza del numero 1. CARICA DEL CONDENSATORE
Si raccomanda, infine, una precisa connessione
dell'alimentatore, per il quale si consiglia l'impie- Per poter comprendere il preciso funzionamento
go di una pila a torcia da 1, 5 V. dell'integrato LM 3909, nel dispositivo presenta-

407
DLI
k, a

8 171 I6l I5,


@
123,5/
1c1 I @

21 13

Cl
+

Fig. 1 • Circuito teorico del lampeggiatore a diodo led, completamente descritto nel
testo.

-----COMPONENTI-----
C1 = 330 F.3 VI (elettrolitico) DL 1 = diodo led
IC1 = LM 3909

to in queste pagine, si deve far riferimento allo ta eccezione per il primo preamplificatore TR4,
schema teorico di figura I e a quello che, nel pre- rimangono spenti. Il transistor che funge da pri-
cedente capitolo, propone il circuito interno del mo preamplificatore, infatti, assorbe soltanto 50
componente in figura 2. Fatta questa premessa, A e incide in misura ridottissima sul consumo.
ricordiamo che il problema principale da risolve- Durante il semiciclo più lungo, la cui durata assu-
re, nell'impiego dell'integrato alimentato a pila, me la misura del 99% dell'intero ciclo, TR4 è in
consiste nel minimizzare al massimo l'assorbi- conduzione perché, essendo spento TR3, può ri-
mento di corrente. E questo risultato deve essere cevere corrente in base attraverso la resistenza
raggiunto nel semiciclo più lungo dei due in cui si R4. Dunque, sui terminali della resistenza di
può scomporre l'intero ciclo di lavoro dell'oscil- emittore R8, il valore della tensione sarà pari a
latore, cioè quello nel quale tutti i transistor, fat- quello di alimentazione, diminuito di quello della

408
- @
1,23,5V

- "@

Fig. 2 • Il montaggio dei soli tre componenti, DL1 ·IC1·C1, si effettua sul circuito
standard, dalla parte in cui sono presenti le piste di rame.

tensione Vbe di 0,6V del transistor TR4. In que- tensione di poche centinaia di millivolt, assorbe
ste condizioni TRl è all'interdizione. Infatti, poi- corrente, in accordo con la sua tipica curva
ché le tensioni di base di TRl e TR4 sono uguali e corrente-tensione, che è molto simile a quella di
la tensione di emittore di TRl è pari a quella di un normale diodo in diretta, ma con la soglia a
alimentazione, ed essendo il condensatore C sca- 1,2 --;- 1,5 V circa. Dunque, tutta la corrente che
rico (nello schema di figura l il condensatore C percorre la resistenza di emittore di TR4 va a
assume la sigla C1), la tensione Vbe di TRIè qua- comporre la carica che il condensatore elettroliti-
si nulla o leggermente negativa e ciò per un transi- co Cl immagazzina.
stor di tipo NPN equivale allo stato di non con- Nella pratica di ogni giorno si possono individua-
duzione. re diodi led che, in presenza della tensione di 0,9
Con TRI all'interdizione, rimangono spenfi pu- --;- 1,2 V, assorbono corrente. Ciò è dovuto al fat-
re, come è stato detto in precedenza, i due transi- to che i costruttori non sempre controllano que-
stor TR2 e TR3. li primo perché dovrebbe riceve- sto parametro durante la costruzione dei compo-
re corrente in base dal collettore di TRl che si tro- nenti. Pertanto, se si ha la sfortuna di imbattersi
va ali 'interdizione, il secondo perché dovrebbe in uno di tali diodi, il condensatore Cl non si ca-
essere controllato dalla corrente del collettore rica ed il lampeggiatore non funziona. In questi
principale (c2) di TR2 che è nulla. casi quindi occorre sostituire il led con altro sicu-
Neppure il diodo led DLI, che è sottoposto alla ramente perfetto.

409
SPIRA DI REAZ IONE POSITIVA re, attraverso la resistenza R9, alla tensione di ali-
mentazione, la quale si somma a quella menzio-
nata elevando l'anodo del diodo led a 2,5V. Si
Mano a mano che il condensatore Cl accumula può così concludere dicendo che il particolare
cariche, la sua tensione, partendo da OV, sale e funzionamento dell'oscillatore ha provocato la
raggiunge il valore di 0,5V, che va a sottrarsi alla somma, quasi completa, della tensione accumula-
tensione di alimentazione presente sul piedino 8, ta sul condensatore Cl con quella di alimentazio-
generando il tratto discendente più lento del dia- ne, favorendo in tal modo l'effetto boostrep cita-
gramma riportato nella figura 3 del capitolo pre- to nel secondo capitolo.
cedente.
Sul piedino 8 di ICI è collegato, attraverso la resi-
stenz.a Rl, che ha il solo compito di limitare la
corrente ed evitare un'inutile scarica del conden- FUNZIONE DEL CONDENSATORE
satore, l'emittore di TRl. Pertanto, allorché su
tale elettrodo la tensione si abbassa ad un valore Da quanto finora detto si deduce che il condensa-
tale da costringere il transistor TRl alla condu- tore elettrolitico Cl svolge due ruoli. Il primo è
zione, il diagramma di figura 3 del precedente ca- quello di determinare, assieme alle resistenze di
pitolo descrive il fronte di discesa più ripido. Ma carica e scarica, la frequenz.a di lavoro dell'oscil-
quando TRl entra in conduzione, anche TR2 e latore. Il secondo consiste nell'accumulare lenta-
TR3 conducono, amplificando la corrente di col- mente, attraverso una corrente di debole intensi-
lettore di TRl. E se TR3 conduce, la tensione sul tà, una certa quantità di energia, che viene suc-
piedino 2 di ICI si abbassa e si abbassa pure quel- cessivamente restituita sotto forma di corrente di
la sul piedino 8 ad opera del condensatore Cl, forte intensità.
con intervento istantaneo (effetto differenziato- In pratica, il condensatore elettrolitico Cl, si sca-
re), inviando ulteriormente in conduzione il tran- rica violentemente sul diodo led, attraverso la de-
sistor TRl ed innescando in tal modo una reazio- bole resistenza R9 da 12 ohm, che funge da resi-
ne positiva, che costringe rapidamente alla piena stenza limitatrice di corrente e, contemporanea-
conduzione TR2 e TR3. Si tratta della famosa mente, stabilisce la costante di tempo di scarica
"spira di reazione positiva", citata nel capitolo del condensatore, unitamente ad altri parametri
precedente, indispensabile per l'automanteni- secondari.
mento delle oscillazioni. Se tale spira mancasse, il Il ciclodiarica scè rappresentato, nel solito dia-
transistor TRl rimarrebbe a lungo in uno stato di gramma, dal tratto di salita della curva con anda-
indecisione, che bloccherebbe la carica di Cl e ar- mento esponenziale, la cui durata è di un millise-
resterebbe il ciclo delle oscillazioni. condo circa.
Quando la scarica di Cl assume proporzioni tali
da elevare la tensione sul piedino 8 di ICI al pun-
EFFETTO BOOSTREP to da non assicurare più la conduzione di TRl
con la stessa intensità di corrente, il transistor
tende ad aprirsi e lo stesso comportamento assu-
La brusca entrata in conduzione del transistor mono pure i transistor TR2 e TR3. Allora la rea-
TR3 riduce la tensione del piedino 2 ad un centi- zione positiva, stabilita tramite Cl fra il colletto-
naio di millivolt circa, mentre quella del conden- re di TR3 e l'emittore di TRl, agisce nel senso op-
satore Cl, che era di IV, subisce uno spostamen- posto a quello descritto ed i transistor TR3, TR2
to di tensione di 1,5V verso il negativo. Il piedino e TRl si aprono, ossia vanno all'interdizione e
8 quindi, come illustrato nel solito diagramma, spengono il diodo led per avviare un nuovo ciclo.
raggiunge il valore di -1 V. Conseguentemente, Nell'apposita tabella sono stati riportati alcuni
pure il diodo led, il cui catodo è collegato con il valori caratteristici relativi all'integrato LM 3909
piedino 8 di ICI e l'anodo con il piedino 6, pre- e alla sua applicazione. Per la quale ricordiamo
senta su questi elettrodi i valori di tensione di che la massima potenza dissipabile del compo-
-lV e 1,5V. Ma l'anodo di DLI è collegato pu- nente è quella teorica valutata con radiatore infi-

410
nito applicato alla custodia. In pratica, soprattut- te non superare mai la potenza di 200 m W senza
to nei montaggi su circuiti stampati, è convenien- dissipatore.

TABELLA DATI CARATTERISTICI

Parametri Valori minimi Valori tipici Valori massimi


Tensione alimen. 1,15 V 1,5 V 6V
Corrente media 0,55 mA 0,75 mA
Frequenza lampeggii
(con CI = 300 F)
0,65 H 1 Hz 1,3 Hz

Tensione DLI 1,35 V 1,5 V 2,1 V


Corrente di picco DLI 45 mA
Durata carica CI 6 ms

MANUALE DEL PRINCIPIANTE ELETTRONICO


L'opera è il frutto dell'esperienza pluridecenna-
le della redazione e dei collaboratori di questo
periodico. E vuol essere un autentico ferro del
mestiere da tenere sempre a portata di mano,
una sorgente amica di notizie e informazioni,
una guida sicura sul banco di lavoro del dilet-
tante.
Il volumetto è di facile e rapida consultazione
per principianti, dilettanti e professionisti. Ad
esso si ricorre quando si voglia confrontare la
esattezza di un dato, la precisione di una for-
mula o le caratteristiche di un componente. E
rappresenta pure un libro di testo per i nuovi
appassionati di elettronica, che poco o nulla
sanno di questa disciplina e non vogliono ulte-
riormente rinviare il piacere di realizzare i proget-
ti descritti in ogni fascicolo di Elettronlca Pra-
tica.
Tra i molti argomenti trattati si possono men-
zionare:
Il simbolismo elettrico - L'energia elettrica - La
tensione e la corrente- La potenza- Le unità

L. 8.500 di misura- I condensatori - I resistori- I diodi


- I transistor - Pratica di laboratorio.
Viene inoltre esposta un'ampia analisi dei prin-
cipali componenti elettronici, con l'arricchimento
Edito in formato tascabile, a cura della di moltissimi suggerimenti pratici che, al dilet-
Redazione di Elettronica Pratica, è com- tante. consentiranno di raggiungere il successo
posto di 128 pagine riccamente illustrate fin dalle prime fasi sperimentali.
a due colori

411
Per avere più luce

Per disporre
di segnalazioni più incisive

LAMPEGGIATORE
A LAMPADA
Quando necessita una maggiore intensità lumino- lamento, a parità di luce emessa, assorbe più
sa, oppure quando si pretende un'illuminazione energia elettrica di un comune diodo led. Infatti,
colorata in modo diverso da quella ottenuta con i riscaldandosi, la lampadina trasforma energia
diodi led, si deve ricorrere all'impiego di una lam- elettrica in energia termica, cioè dissipa parte del-
pada ad incandescenza. E una tale finalità può es- la potenza in calore. Inoltre, il circuito riportato
sere ancora raggiunta tramite l'integrato LM in figura 1, non presenta l'affidabilità del lam-
3909, anche se questo componente non è stato peggiatore a led ed anche la sua funzionalità è li-
esplicitamente concepito per un simile uso, per il mitata nel tempo.
quale tuttavia riesce ancora a funzionare egregia- Queste ultime affermazioni si spiegano facilmen-
mente. te, se si pensa che la lampadina ad incandescenza,
Ovviamente, il consumo di energia elettrica el'ef- sotto l'aspetto meccanico, è assai più fragile del
ficienza circuitale, in questo secondo progetto, diodo, che è immerso nella plastica e non racchiu-
non possono paragonarsi a quelli del circuito pre- so in un'ampolla di vetro. Mentre per quanto ri-
cedentemente descritto. Perché una lampada a fi- guarda il precario ciclo di durata, basta ricordare

Pur non essendo stato progettato e realizzato per pilotare una


lampada ad incandescenza, l'integrato LM 3909, chiamato a
svolgere questo compito, continua ad offrire un ottimo funzio-
namento ed un perfetto comportamento circuitale.

412
che filamento e gas inerte sono elementi che si de- della tensione di alimentazione di 6V, che è la
gradano, per giustificare quanto detto. Ma ciò massima sopportabile da ICI ed anche quella
che è peggio dev'essere intravisto nell'eventuale che, con una corrente di 50 mA, offre la maggio-
guasto della lampadina, che può divenire la causa re luminosità ottenibile con la prescritta lampada
di un conseguente danneggiamento dell'integra- a filamento.
to. Infatti, nell'attimo della fusione del filamento La composizione circuitale è molto semplice, per-
della lampadina, scocca un piccolo arco voltaico, ché impiega il solito integrato, un condensatore
corrispondente ad un cortocircuito che, con la elettrolitico, una resistenza e la lampadina a fila-
tensione di alimentazione a 6V, come avviene nel mento da 6V- 50 mA.
dispositivo qui presentato, può mettere fuori uso In pratica, la resistenza Rl non è strettamente ne-
l'LM 3909. cessaria, ma consente di rendere meno critico il
Un ulteriore inconveniente di funzionamento può funzionamento dell'oscillatore.
essere introdotto dall'inerzia della lampadina ad Rispetto al circuito del lampeggiatore a led, que-
incandescenza la quale, con le basse tensioni di sto dispositivo presenta alcune evidenti differen-
alimentazione, si rivela un componente poco ze. Prima di tutto è facile notare come, in questo
adatto agli impieghi impulsivi. caso, il carico, ossia la lampadina LP, non venga
In ogni caso, quando si vuole raggiungere una alimentato attraverso il piedino 6 di ICI e quindi
forte luminosità, occorre necessariamente impie- tramite la più volte menzionata resistenza limita-
gare una lampadina a filamento, nonostante tutti trice di corrente R9 dà 12 ohm, contenuta inter-
gli elementi tecnici ed elettronici contrari ora namente all'integrato, bensì direttamente dalla
menzionati. pila. E ciò per due precise ragioni. La prima è
quella di evitare un'inutile caduta di tensione e
quindi un conseguente spreco di energia. La se-
PRESENTAZIONE CIRCUITALE conda vuol considerare che la resistenza R9 da 12
ohm, contenuta nell'integrato, non è in grado di
sopportare i forti picchi di corrente che si produ-
Nel circuito proposto di figura 1, si è fatto uso cono all'atto dell'accensione della lampada LP,

413
Rl

71 16

!C1 e
6V
e
1 2 3

c1
+

Fig. 1 • Circuito elettrico del lampeggiatore a lampada ad incandescenza, nel quale


la frequenza dei lampeggìi può essere variata cambiando il valore capacitivo del
condensatore elettrolitico.

----COMPONENTI----
C1 = 220 µF - 16 VI (elettrolitico) LP = lampadina (6 V - 50 mA)
R1 = 10.000 ohm IC1 = LM 3909

con l'impossibilità di dissipare la potenza in gio- per disporre della stessa frequenza di lampeggìi,
co. Del resto, la lampadina tende a limitare da so- questa volta il condensatore elettrolitico Cl deve
la la corrente assorbita tramite la resistenza del fi- assumere un valore capacitivo maggiore.
lamento, che aumenta di valore con il riscalda- Un'ulteriore differenza, fra i due circuiti dei lam-
mento. Ma anche a freddo il valore resistivo del peggiatori fin qui presentati, va rilevata nel fatto
filamento è sufficiente a garantire correnti di in- che, in quello a lampada, il carico è pilotato diret-
tensità tale da non distruggere l'integrato. tamente dal transistor TR3 contenuto in ICl. In-
Rileviamo ancora una diversità fra il circuito di fatti, la lampadina LP è collegata al piedino 2 di
figura 1 e quello del lampeggiatore a led, indivi- ICI per il ritorno della corrente all'alimentatore,
duabile nella bassa resistenza inserita fra il piedi- mentre nel lampeggiatore a led ciò avveniva al
no 5 (alimentazione) e il piedino 2 di IC1, attra- piedino 1 ed anche attraverso Cl. Pertanto, nel
verso la quale, e non tramite le resistenze R3 - R4 lampeggiatore a lampada non esiste più l'effetto
ed R5, contenute dentro l'integrato, si carica il boostrep del condensatore, che non è necessario
condensatore elettrolitico C 1. per merito della presenza di un alimentatore a
Dunque, a parità di valori, nel dispositivo di figu- 6V.
ra 1 la carica di Cl è più rapida e ciò significa che, Per tutto il resto, il comportamento del circuito

414
Fig. 2- Schema pratico del lampeggiatore a lampada, alimentato a pile con la ten-
sione di 6 V.

di figura 1 è analogo a quello precedentemente lunghi. Ma vediamo subito il perché di tale limi-
descritto, sul quale il lettore interessato alla cono- tazione.
scenza della teoria pura potrà percorrere i mede- L'inconveniente menzionato è conseguente al
simi eventi elettronici, con l'accortezza di riporta- funzionamento ad impulsi imposto alla lampada
re quei valori di tensione ai valori dell'alimenta- ad incadescenza. Infatti, la resistenza a freddo
zione a 6V, che possono essere comunque rilevati del filamento assume un valore più basso di quel-
con l'ausilio di un oscilloscopio anche di presta- lo nominale e al momento dell'accensione si veri-
zioni limitate. fica un picco di corrente, che è necessario, in una
certa misura, per accelerare l'illuminazione della
lampadina, ma è nocivo all'integrato. E lo è pure
BREVI PERIODI DI IMPIEGO alla lampada, che viene fortemente sollecitata dai
continui cicli termici di riscaldamento e raffred-
Esiste un limite nell'impiego del lampeggiatore a damento e dai notevoli impulsi di corrente. Ecco
lampada, che deve essere rispettato da chi vuole perché la vita della lampada non può certo rag-
consentirne l'integrità nel tempo: quello dell'uso giungere i suoi limiti massimi ed il circuito in og-
del dispositivo per periodi non eccessivamente getto deve essere realizzato da chi non prevede

415
lunghi periodi di utilizzazione. E non si pensi di In sede di montaggio dei componenti, si deve far
rimediare all'inconveniente servendosi di lampa- attenzione alla posizione dei terminali del con-
dine a tensione superiore, perché l'efficienza di densatore elettrolitico, ricordando che quello po-
queste sarebbe assai inferiore, se non proprio di- sitivo, segnalato con una crocetta nello schema
sastrosa. pratico di figura 2, è il più lungo dei due e si trova
da quella parte del condensatore in cui sono ri-
portati i simboli della tensione positiva, oppure
FREQUENZA DEI LAMPEGGI! non è segnalato alcun simbolo, perché soltanto in
corrispondenza del reoforo negativo sono stam-
Per variare la frequenza dei lampeggìi emessi dal- pati i segni della tensione negativa.
la lampadina, esiste un metodo alquanto sempli-
ce, anche se poco raffinato sotto il profilo tecni-
co. Esso consiste nel variare il valore capacitivo APPLICAZIONE DELL'INTEGRATO
del condensatore elettrolitico Cl, perché così fa-
cendo si variano i tempi di carica e scarica del L'integrato ICl va inserito nello zoccolo in posi-
componente. In. pratica, aumentando il valore ca- zione esatta; per esso, dunque, valgono le stesse
pacitivo di Cl, gli impulsi luminosi diventano più raccomandazioni citate nel precedente montag-
lunghi, ma a frequenza più bassa e viceversa. Con gio, quello del lampeggiatore a led. Ma l'opera-
il valore di 330 F, la frequenza di oscillazione è zione di inserimento del componente sul suo zoc-
di 1,5 Hz circa. Tale valore, data la tolleranza e la colo richiede una certa pratica e, per coloro che la
dipendenza dalla temperatura delle capacità dei effettuano per la prima volta, qualche spiegazio-
condensatori elettrolitici, è soltanto indicativo. ne. Cominciamo quindi col dire che, allo scopo di
Coloro che volessero raggiungere una maggiore consentire l'esatto inserimento degli integrati sui
stabilità di funzionamento, potranno ricorrere ai relativi zoccoli, in sede di costruzioni elettroniche
condensatori al tantalio. industriali, dove i componenti sono trattati a
mezzo di macchine speciali, l'inclinazione dei pie-
dini non è quella per uso dilettantistico, ma è
MONTAGGIO maggiormente aperta. Il dilettante, dunque, pri-
ma di applicare l'integrato sul proprio zoccolo,
Per questo tipo di realizzazione, il cui piano co- deve controllare che tutti i piedini siano ugual-
struttivo è riportato in figura 2, occorrono princi- mente pi rati, allineati e paralleli. Poi, una volta
palmente quattro componenti: la lampadina LP, constatato e l'angolatura degli otto piedini è di-
il condensatore elettrolitico Cl, la resistenza Rl versa da quel di 90°, necessaria per un agevole
ed il solito integrato ICl. Gli elementi ammonta- ed immediato innesto del componente, deve
no a sette se ai quattro ora elencati aggiungiamo schiacciare, contro una superficie piana, tutti as-
il circuito stampato di tipo standard, lo zoccolo sieme i piedini dell'integrato, prima da un lato e
portaintegrato e il piccolo portalampada. Senza poi dall'altro. Qualora tale operazione non riu-
peraltro contare l'alimentatore a 6V, che deve es- scisse in modo perfetto, occorrerà intervenire sul
sere collegato al circuito stampato nel solito mo- piedino non perfettamente parallelo agli altri me-
do, tramite due conduttori, uno di color rosso da diante una pinzetta, allo scopo di raddrizzarlo ed
saldare sulla pista di rame relativa alla linea di ali- allinearlo con i rimanenti terminali. Quindi, una
mentazione positiva e l'altro di color nero da con- volta constatata l'esatta corrispondenza tra piedi-
nettere, sempre a mezzo saldatura a stagno, con ni e relative imboccature, si esercita una lieve
la pista del circuito stampato 'che costituiscè la li- pressione sulla parte superiore del componente
nea di alimentazione negativa. tramite l'indice della mano destra. In un secondo
L'alimentatore potrà essere composto tramite tempo, poi, si agisce con una pressione maggiore,
quattro pile a stilo da 1,5V ciascuna, collegate in in modo da incastrare fino in fondo tutti i piedi-
serie tra di loro, oppure, allo scopo di disporre di ni. Ovviamente, durante questa operazione, oc-
una maggiore quantità di energia, da quattro corre sempre controllare che nessun piedino si sia
"torcioni" da 1,5V ciascuno, collegati sempre al- piegato internamente od esternamente, scivolan-
lo stesso modo. do fuori dal proprio foro.

416
Un dispositivo da utilizzare
in gravi situazioni di emergenza.

Facile da montare,
può costituire un utile esercizio
di pratica elettronica.

LAMPEGGIATORE
SUPERVELOCE
CON LED
Il primo modello di apparato lampeggiatore a titi cardiaci di un organismo allo stato di riposo,
diodo led, già descritto precedentemente, era ca- con una sorta di effetto calmante e tranquilliz-
ratterizzato dalla cadenza tipica di un lampeggio zante e quindi adatta a segnalare situazioni di
al minuto secondo. Che poteva far pensare ai bat- normalità e del tutto rassicuranti. Ma per dispor-

La velocità, con cui si susseguono i lampeggii emessi dal dio-


do led, può essere scelta, a piacere dell'operatore, variando il
valore capacitivo attribuito al condensatore elettrolitico.

417
DLI
a

8 7 5

1c1 [ è
1,5V
e
Cl
Rl

Fig. 1 - Circuito teorico del lampeggiatore superveloce a diodo led. Variando il valo-
re capacitivo del condensatore elettrolitico C1, cambia la frequenza dei lampeggii
emessi da DL1.

----COMPONENTI-----
C1 = 100 F .16 VI (elettrolitico) DL1 = diodo led
R1 = 1.000 ohm - 1/8 W IC1 = LM 3909
-------~

re di un richiamo più allarmante, se non proprio di più. E nel nostro caso la spesa maggiore consi-
drammatico, la frequenza dei lampeggìi deve es- ste in un maggior consumo di energia elettrica la
sere aumentata. Perché soltanto con un simile si- quale, se derivata da una pila o da un insieme di
stema di informazione ottica si può avvertire, chi pile, riduce a pochi mesi un funzionamento inin-
risiede o transita nelle vicinanze, del bisogno di terrotto, che in pratica non potrà mai essere ne-
aiuto o della presenza di un generico pericolo. cessario, dell'apparato qui presentato e descritto.
Dunque, il semplice dispositivo, presentato per
primo in questo fascicolo, per gli impieghi ora ci-
tati non serve più. Mentre occorre realizzare il PRESENTAZIONE CIRCUITALE
progetto riportato in figura 1, con il quale è pos-
sibile disporre di un autentico lampeggiatore su- Diciamo subito che, mediante l'impiego dell'inte-
perveloce. grato LM 3909, si può modificare la frequenza di
Ovviamente, come accade nella vita di ogni gior- oscillazione senza alterare il valore dei compo-
no, per ottenere qualcosa di più, si deve spendere nenti esterni, ma semplicemente spostando un

418
- @
1,5V

• @

Fig. 2 • Schema pratico del lampeggiatore superveloce. Si noti la presenza di uno


spezzone di filo conduttore inserito fra l'elettrodo di catodo di DL1 ed il terminale
negativo del condensatore elettrolitico.

collegamento. Pertanto, una tale possibilità, non Il primo tipo di apparato lampeggiatore a led pre-
soltanto consente allo sperimentatore di dimezza- sentava già un collegamento per costante di tem-
re il numero di condensatori necessari per la scel- po veloce. Dunque, se qualcuno intendesse au-
ta della frequenza più opportuna, ma apre un mentare la frequenza, in quel circuito, si trove-
nuovo campo su quelle applicazioni nelle quali rebbe certamente in difficoltà. Perché la soluzio-
sono necessarie due frequenze di oscillazione, con ne prospettata di variare il valore capacitivo di
passaggio rapido dall'una all'altra mediante sem- Cl, in questo caso di diminuirlo, non può essere
plice commutazione. attuata al di là di un certo limite. Infatti, il con-
Il condensatore esterno di temporizzazione può densatore, oltre che stabilire la frequenza, funge
essere collegato con il piedino 8 di ICI, oppure pure da magazzino per le cariche elettriche da
sul piedino 1 o, ancora, su entrambi i piedini cita- erogare nel breve periodo della conduzione.
ti. Conseguentemente, variano le resistenze di ca- Addirittura, nel precedente modello di lampeg-
rica contenute internamente all'integrato e varia giatore a led, nel quale la tensione di alimentazio-
quindi la costante di tempo. ne a pila era di 1,5V, si doveva ricorrere all'effet-

419
MONTAGGIO

Il montaggio del lampeggiatore superveloce a


diodo led si effettua nel modo indicato dallo
schema costruttivo di figura 2, servendosi del so-
lito circuito stampato standard.
La resistenza Rl, la cui potenza di dissipazione è
di 1 /8 W, ha il valore di 1.000 ohm. Naturalmen-
te, avendole a disposizione, si potranno utilizzare
anche le resistenze da 1/2 e da 1 W, sempre con
valore resistivo di 1.000 ohm.
Per quanto riguarda il condensatore elettrolitico
C 1, il lettore potrà sperimentare almeno tre valori
capacitivi diversi, quelli di 220 F, 100 F e 47F,
scegliendo poi, fra questi, il modello ritenuto più
idoneo per l'uso specifico che l'operatore farà del
lampeggiatore.
Per raggiungere, con la massima certezza, il suc-
cesso nel funzionamento del dispositivo, occorre-
rà far bene attenzione ai collegamenti del diodo
to boostrep. Pertanto, si capisce ora come i pic- led DLl, del condensatore elettrolitico Cl, dei
coli valori capacitivi non consentono un suffi- conduttori di alimentazione provenienti dalla pila
ciente accumulo di cariche. E si capisce pure il e dall'integrato ICI. Ma chi ha già montato i pre-
motivo per cui è necessario ricorrere all'impiego cedenti apparati, ha potuto conoscere le necessa-
dei condensatori elettrolitici, malgrado tutti gli rie raccomandazioni. Per gli altri ricordiamo che
inconvenienti che questi comportano. Dunque, il diodo led è dotato di anodo e di catodo; l'ano-
non potendo diminuire più di tanto la capacità di do deve essere collegato con il piedino 6 di ICI, il
Cl, si debbono ridurre le resistenze di carica, se si catodo con il piedino 8. Il condensatore elettroli-
vuole abbassare la costante di tempo ed aumenta- tico Cl è invece un componente polarizzato, do-
re quindi la frequenza. Ma per diminuire ulterior- tato di conduttore positivo e conduttore negati-
mente le resistenze di carica, che sono quelle che vo. Quello positivo, rappresentato normalmente
maggiormente influiscono sulla frequenza, dato dal reoforo più lungo, va collegato con il piedino
che interessano il 99% dell'intero ciclo, non è 2 dell'integrato, il negativo va connesso con la li-
possibile intervenire sulle resistenze contenute in- nea di alimentazione negativa del circuito. La re-
ternamente all'integrato, mentre occorre aggiun- sistenza Rl, al contrario, può essere comunque
gerne altre esterne. E osì, infatti, si è operato nel inserita nel circuito.
circuito di figura 1, nel quale si può osservare Ricordiamo che, fra l'elettrodo di catodo del dio-
l'inserimento della resistenza Rl tra la linea di ali- do led ed il terminale negativo del condensatore
mentazione negativa ed il piedino 8 di I Cl. Que- elettrolitico C1, come chiaramente indicato in fi-
sta resistenza si colloca in parallelo alle resistenze gura 2, deve essere applicato uno spezzone di
interne a I Cl, di carica del condensatore elettroli- conduttore, che il circuito stampato non offre e
tico C 1, riducendone drasticamente il valore. che bisogna quindi creare in questo modo.
Come abbiamo già detto, il consumo di energia Per tranquillizzare infine gli sperimentatori più
elettrica, in questa occasione, è più elevato di esitanti, quelli che temono di danneggiare l'inte-
quello necessario per il funzionamento del primo grato ICI, durante il montaggio di questo e degli
circuito lampeggiatore a led, perché è più elevata altri progetti presentati in precedenza e successi-
la corrente di carica del condensatore elettrolitico vamente, facciamo notare che, nei circuiti ali-
Cl. Ma ciò, del resto, è più che naturale, doven- mentati con la tensione di 1,5V, è praticamente
do il diodo led DLl offrire un numero maggiore impossibile, a causa di momentanee errate con-
di lampeggìi nell'unità di tempo con pari intensità nessioni o contatti accidentali, mettere fuori uso
luminosa. un qualsiasi componente elettronico, compreso
Nel circuito di figura 1, l'assorbimento di corren- ovviamente ICI. E questo è pure un motivo per
te sfiora i 2mA, per i quali conviene utilizzare pile cui si consiglia il principiante di iniziare gli eserci-
di grosse dimensioni o batterie di pile collegate in zi pratici con la costruzione di questi primi pro-
parallelo fra loro, ovviamente da 1,5V ciascuna, getti .


che possono assicurare un funzionamento conti-
nuato del dispositivo per sei mesi e più.
420
• •
Apparato lampeggiatore a led
con alimentazione a 6 V.

Tiene informato l'utente


sullo stato di carica
di molti alimentatori.

INDICATORE
DI CARICA
Senza pretendere un'indicazione luminosa conti- lampeggìi deve essere preferito a quello di un'ac-
nua, tramite diodo led, l'integrato LM 3909 è in censione continuata di un led-spia.
grado di pilotare un avvisatore lampeggiante del- Nella maggior parte delle pratiche applicazioni,
lo stato di carica degli alimentatori a 6V. quando è necessaria una forte luminosità, emana-
Un tale dispositivo può divenire utile se applicato ta da un diodo led con una resistenza di limitazio-
ai motocicli, ai registratori portatili, alle apparec- ne in serie, il consumo di energia può essere intol-
chiature elettroniche alimentate con quattro pile lerabile, perché ritenuto eccessivo se derivato da
da 1,5V ciascuna, collegate in serie o da batterie pile o piccoli accumulatori. Infatti, per raggiun-
al nichel-cadmio a 6V. Ma vediamo subito per gere lo scopo ora segnalato, si deve fornire al dio-
quale motivo il sistema informativo ottico con do led una corrente di una quarantina di milliarn-

In questo dispositivo il diodo led funge da elemento spia della


tensione di alimentazione. Può dunque trovare molte e utili ap-
pllcazlonl In presenza di alimentatori a pile o a batterle.

421
a

R2

Cl
8 71 I6 5

+ !C1

1 2 3

R1

Fig. 1- Progetto del lampeggiatore a diodo led con alimentazione a 6 V. L'assorbi-


mento di corrente si aggira intorno ai 3+4 mA. La frequenza dei lampeggi i dipende
dal valore capacitivo attribuito al condensatore elettrolitico.

-----COMPONENTl-----
C1 = 47F + 470 F • 16 VI (elettrolitico) Ic1 ). M 3909
R1 = 2.700 ohm - 1/8 W su #!a,i%a
2

R2 = 100 ohm - 1/8 W ALIM. = 6Vcc

pere almeno. Cioè un valore tale di corrente che, dente se si pensa che molte radioline portatili con-
moltiplicato per i 6V della tensione di alimenta- sumano di meno.
zione, provoca, in continuazione, un consumo di Abbiamo così spiegato il motivo per cui conviene
energia elettrica corrispondente alla dissipazione ricorrere ad una alimentazione intermittente del
di potenza di ben 240 mW: diodo led, per farlo lampeggiare. E l'integrato
LM 3909, ancora una volta, con l'impiego di po-
6Vx 0,040 A = 0,24 W = 240 mW chissimi componenti, è in grado di risolvere que-
sto problema, anzi due problemi che, qui di se-
L'eccessivo assorbimento di energia appare evi- guito, esporremo.

422
6V

Fig. 2 • Schema di montaggio del lampeggiatore a led con alimentazione a pile o ad


accumulatore. L'inserimento di un breve spezzone di filo conduttore, completa la
funzionalità del circuito stampato.

DUE PRATICI PROBLEMI quel magazzino di energia elettrica che è rappre-


sentato dal condensatore elettrolitico, indicato
Quando si utilizza l'integrato LM 3909 in un cir- con la sigla Cl nello schema di figura 1.
cuito lampeggiatore a led, con tensione di alimen- Ma se il condensatore elettrolitico Cl non si cari-
tazione a 6V, come quello rappresentato in figura ca, non si compie neppure il ciclo delle oscillazio-
1, sorgono immediatamente due problemi pratici. ni, ossia, l'oscillatore non oscilla!
Il primo dei quali viene sollevato proprio dall'uso Se si osserva attentamente lo schema di figura 1 e
del diodo led. Infatti, se il diodo è alimentato con si tiene pure sott'occhio quello interno dell'inte-
tensioni di 1 V o poco più, esso non emette una lu- grato LM 3909, già pubblicato nel capitolo relati-
ce apprezzabile per gli impieghi citati, mentre al- vo alla presentazione ed analisi di funzionamento
cuni esemplari, non precisamente controllati dal- di questo componente, si vede come, equivalendo
le varie case costruttrici e troppo frettolosamente il diodo led ad una bassa resistenza, questa formi,
immessi nel mercato della componentistica, pos- con la resistenza R2 e le due resistenze interne
sono far passare ugualmente una corrente di in- all'integrato (R2 + R3 = 3.000 ohm + 6.000
tensità non trascurabile. E questo vero e proprio ohm= 9.000 ohm), un partitore di tensione che
inconveniente può impedire che la corrente forni- mantiene alto il valore della tensione sul piedino 8
ta dalle resistenze di carica possa raggiungere di I Cl, impedendo la normale carica del conden-

423
satore elettrolitico Cl. ta col crescere dei loro valori capacitivi. Ed au-
Le resistenze interne all'integrato R2 - R3 sono menta pure, ovviamente, coll'aumentare della
collegate fra i piedini 8 e 4 di ICI. Pertanto, es- tensione di isolamento, comunemente detta ten-
sendo bassa la differenza di potenziale fra il pie- sione di lavoro.
dino 8, dove la tensione è alta a causa del partito-
re di tensione menzionato, e il piedino 2, dove è
presente l'alta tensione, il condensatore elettroli- UNA RESISTENZA PER DUE PROBLEMI
tico Cl si carica assai poco, impedendo le oscilla-
zioni del sistema circuitale. Entrambi i problemi citati vengono risolti con
Passiamo ora al secondo problema pratico, cui si una sola resistenza, quella siglata con Rl nello
è imbattuto il progettista nel comporre lo schema schema elettrico di figura 1. Tale resistenza è col-
di figura 1. legata fra la linea di alimentazione positiva a 6V
Per mantenere un tranquillo ritmo di lampeggìi, ed il piedino 1 di ICl, il quale è collegato interna-

in pratica di un lampeggìo al secondo, il conden- mente con la resistenza (R2) da 6.000 ohm, che
satore elettrolitico Cl non può essere lo stesso im- determina la carica del condensatore elettrolitico
piegato nella composizione del circuito lampeg- Cl, assieme all'altra resistenza interna a ICl, che
giatore a led con alimentazione a 1,5V, presenta- avevamo chiamata R3 ed il cui valore è di 3.000
to in precedenza, perché quel componente, con ohm ed è collegata con la linea di alimentazione
l'attuale tensione di alimentazione di 6V, si cari- negativa a 6V.
cherebbe troppo in fretta. Si potrebbe quindi usa- In virtù dell'accorgimento descritto, la resistenza
re un condensatore elettrolitico di capacità molto Rl dimezza la tensione disponibile per la carica
più elevata rispetto a quella già prescritta, ma una del condensatore Cl, sia per merito del partitore
tale soluzione solleverebbe problemi di ingom- di tensione già ricordato (resistenza Rl più resi-
bro, soprattutto nelle piccole apparecchiature stenza interna R3 da 3.000 ohm), sia per la tensio-
elettroniche, con costi decisamente superiori, per- ne cui è sottoposto il diodo led quando è spento,
ché il prezzo dei condensatori elettrolitici aumen- mentre Cl si sta caricando (il transistor TR3 in-

424
terno ad ICI si trova all'interdizione). Per affermare la minore efficienza del circuito di
Con la tensione dimezzata, il condensatore Cl si figura 1, rispetto a quello del lampeggiatore a
carica lentamente ed il diodo led può emettere diodo led con alimentazione a1,5V,già descritto,
quei lampeggìi che, in precedenza, avevamo defi- anche se per dovere di precisione tecnica in que-
niti "tranquilli", senza denunciare perdite di cor- sto caso si dovrebbe parlare di efficienza norma-
rente atte ad impedire l'innesco delle oscillazioni. le, ricordiamo che il dispositivo di figura 1, pur
Ecco quindi interpretati i motivi per cui, nello generando gli stessi impulsi luminosi, assorbe
schema di figura 1, è possibile far uso di conden- dall'alimentatore una corrente di 3 mA circa, cor-
satori elettrolitici con valori simili a quelli già rispondente ad una potenza elettrica di:
adottati per l'analogo lampeggiatore a diodo led,
ma alimentato con la tensione di 1,5V, che abbia- 6Vx0,003 A = 0,018 W = 18 mW
mo già presentato e descritto.
Si potrebbe ora aggiungere un'ulteriore osserva- contro 0,75 mW di potenza assorbita dall'appa-
zione sul comportamento del condensatore elet- rato lampeggiatore alimentato con la tensione di
trolitico CI, che tuttavia non costituisce un pro- 1,5V.
blema per la maggior parte dei condensatori pola-
rizzati. Perché quando la tensione dil li entazio-
ne, come accade nel nostro caso, supe a il valore MONTAGGIO DEL DISPOSITIVO
di 3V, questa si inverte di polarità do o la scarica
del componente, fino al valore negativo di 1,5V. Il montaggio del lampeggiatore ora analizzato
Ma Cl accetta tale inversione, senza dann eggiar- teoricamente deve essere eseguito nel modo indi-
si, fino alla tensione inversa di 1,5V. Soltanto nel cato nello schema pratico di figura 2, per il quale
caso in cui si dovessero avvertire inconvenienti di si fa uso del solito circuito stampato di tipo stan-
funzionamento, occorrerà sostituire il compo- dard.
nente adottato con altro caratterizzato da un va- li condensatore elettrolitico Cl, la cui tensione di
lore di tensione di lavoro più elevato, per esempio lavoro potrebbe essere quella di 10 Vl, ma che
di 25 VI, anziché di 10 VI, come dovrebbe basta- converrà, per quanto osservato in sede di analisi
re. circuitale, elevare a 16 Vl -è- 25 Vl, stabilisce la
frequenza dei lampeggìi. li suo valore capacitivo,
dunque, potrà essere scelto fra i limiti estremi di
RESISTENZA DI LIMITAZIONE 47 F : 470 F, tenendo conto che ai valori ca-
pacitivi più bassi corrisponde il maggior numero
Sul piedino 6 di ICI, in serie con ildiodo led di impulsi al minuto secondo. In ogni caso il com-
DLI, più precisamente dalla parte del suo anodo, ponente dovrà essere inserito nel circuito tenendo
appare collegata la resistenza di limitazione di presente la posizione esatta del terminale positi-
corrente R2, la cui necessità è dovuta al fatto che vo, che va collegato verso il piedino 1 di ICI e di
la resistenza di limitazione di corrente contenuta quello negativo, che deve essere prolungato, tra-
internamente all'integrato, denominata R9 ed il mite uno spezzone di filo conduttore, fino a rag-
cui valore è di 12 ohm, non è più sufficiente a giungere il catodo del diodo led DLI e la pista del
svolgere il ruolo necessario di elemento di con- circuito stampato relativa al piedino 8 dell'inte-
trollo della luminosità del diodo led. grato.
La resistenza R2, dunque, stabilisce l'entità del A proposito del diodo led, facciamo presente che
flusso luminoso emesso da DLI. Ad essa è stato in questo dispositivo, per merito della presenza
attribuito il valore di 100 ohm. Ma questo valore della resistenza Rl, le oscillazioni vengono co-
può essere variato, ovviamente aumentandolo, munque innescate, pure nel caso in cui si faccia
per non danneggiare l'integrato ICI e con una uso di led eventualmente difettosi.
conseguente diminuzione dell'intensità luminosa Attribuendo alla resistenza R2 il valore di 100
del diodo led. È chiaro che la resistenza R2 costi- ohm, il diodo led DLI produce la massima lumi-
tuisce uno spreco di energia elettrica, ma soluzio- nosità tollerabile. Ma questa può essere diminuita
ni diverse non sono possibili. elevando il valore ohmmico di R2.

425
È un circuito con diodo led
apparentemente sempre acceso.

LED
BOOSTER
Per definire la funzione tecnica del progetto qui questa volta, dà la sensazione di rimanere sempre
presentato e descritto, abbiamo fatto uso di un ti- acceso e non di lampeggiare, come è accaduto nei
tolo esterofilo, obbedendo a due motivi principa- circuiti precedentemente descritti, mentre nella
li. Prima di tutto perché, in questo caso, la lingua realtà esso lampeggia ancora.
inglese, con due sole parole, esprime il concetto
su cui si basa il comportamento dell'apparato, in
secondo luogo perché, oggi, si abusa della termi- PROBLEMI CIRCUITALI
nologia anglosassone e pure noi cerchiamo di ri-
manere al passo coi tempi che corrono. In precedenza abbiamo avuto occasione di intrat-
Tradotto in italiano, il titolo "led booster'' suo- tenerci sul concetto di tensione di boostrep ed ab-
nerebbe così: "survoltore per diodo led" che, biamo visto come a questa tensione si debba ri-
dobbiamo pure ammetterlo, apparirebbe assai correre per far lampeggiare un diodo led con una
meno efficace! Ma lasciamo ai glottologi l'analisi tensione di alimentazione di 1,5V soltanto, deri-
di tali problemi, che non ci appartengono, e ad- vata da una comune pila, in grado di assicurare la
dentriamoci nel merito della nostra questione, os- continuità dei lampeggìi anche per anni. Ma
sia nell'interpretazione del progetto di figura 1, quando dal led si pretende una luminosità conti-
che potrebbe anche definirsi come "circuito con nua, sempre con una alimentazione a 1,5V, deri-
led sempre acceso", proprio perché il diodo led, vata da un singolo elemento di pila, allora si deve

Di questo progetto, che in teoria ripropone il circuito di un lam-


peggiatore a diodo led, ma che in pratica accende, con conti-
nuità luminosa, il componente optoelettronico, vengono de•
scritte due versioni, fra le quali il lettore potrà scegliere la più
idonea alle previste applicazioni.

426
ricorrere ad altri criteri di progettazione. concomitanza con resistenze esterne di carica e
È stato detto che un diodo led è assai più efficien- scarica di valore ohmmico ridotto. Perché si po-
te quando lo si fa lavorare su alti livelli di lumino- trebbero superare i limiti di corrente tollerati
sità. Pertanto, facendo leva su tale importante dall'integrato LM 3909, con la necessità di dover
caratteristica del diodo optoelettronico, abbiamo limitare le dissipazioni di energia eccessiva. Dun-
concepito il progetto di figura 1. Nel quale il led que, i valori attribuiti ai componenti, nell'apposi-
DLI emette dei forti picchi di luce, con una fre- to elenco riportato a piè di schema di figura l, co-
quenza tanto elevata da ingannare il nostro oc- stituiscono il risultato di un giusto compromesso
chio, che non si accorge della discontinuità lumi- fra le caratteristiche circuitali e gli effetti ottici
nosa, grazie al potere di conservazione delle im- che si possono ottenere.
magini di cui è dotata la retina. In pratica, non conviene abbassare il valore capa-
Se si dovessero accendere contemporaneamente citivo del condensatore elettrolitico Cl al di sotto
due diodi led con la medesima quantità di energia dei 2,2 F e neppure elevarlo al di sopra dei 4,7
elettrica, il primo in modo continuo, il secondo F.
con il sistema impulsivo ottenuto d circuito di La carica di Cl avviene tramite le due resistenze
figura 1, ci si accorgerebbe che la l inosità del Rl ed R2. La prima costituisce il ritorno di mas-
secondo diodo è superiore a quel del primo. E sa, la seconda rappresenta l'alimentazione positi-
questo perché il nostro sistem isivo ha la ten- va del condensatore. Entrambe assumono il valo-
denza a memorizzare i valori di picco della lumi- re di 100 ohm, che è nettamente inferiore a quello
nosità. delle relative resistenze interne all'integrato ICI,
Dunque, il problema che il progettista doveva ri- allo scopo di stabilire l'elevata frequenza di fun-
solvere è stato il seguente: far funzionare il primo zionamento circuitale.
progetto descritto in questo fascicolo con una fre- Il consumo di corrente nel circuito di figura 1 è
quenza molto più elevata, ma ancora una volta ovviamente superiore a quello del corrispondente
con la tensione di alimentazione di 1,5V. Pertan- circuito con diodo led lampeggiante, ma è co-
to la domanda che ci si deve ora porre è la seguen- munque compatibile con una durata accettabile
te: quale valore deve assumere tale frequenza per delle pile di alimentazione. L'assorbimento, in-
raggiungere l'effetto ottico desiderato? fatti, si aggira intorno ai 2 : 4 mA, a seconda
Diciamo subito che, se non esiste moto relativo della frequenza di funzionamento.
fra l'occhio ed il diodo led, ossia, quando occhio
e diodo stanno entrambi fermi, vale a dire quan- VARIANTE CIRCUITALE
do nessuno dei due si muove, è sufficiente una
frequenza di 40 Hz o poco più per non accorgersi Quello di figura 1 è il circuito che risolve il pro-
dei lampeggii. Se invece uno dei due elementi si blema del led "sempre acceso" con il minor nu-
muove, con l'impiego della frequenza di 40 Hz, è mero di componenti. Ma esiste un'altra versione
possibile avvertire un noioso sfarfallìo che, per circuitale dello stesso dispositivo maggiormente
essere completamente eliminato, impone un in- efficiente, che richiede l'impiego di un secondo
nalzamento della frequenza fino a 2.000 Hz. condensatore e che tutti possono sperimentare.
La variante consiste nel disinserire dal piedino 8
di ICI gli elementi che attualmente ad esso fanno
CARATTERISTICHE DI C1 capo, ossia il catodo del diodo DLI, il terminale
negativo del condensatore elettrolitico Cl e la re-
Il valore della frequenza non può essere aumenta- sistenza Rl. Poi si deve collegare il piedino 8 di
to a piacere, perché da un certo limite in su, quel- ICI con il terminale di un condensatore ceramico
lo capacitivo, attribuito al condensatore elettroli- da 100.000 pF - 25V, mentre l'altro conduttore di
tico Cl, potrebbe risultare troppo basso per riu- questo nuovo condensatore va collegato con il
scire ad accumulare le cariche che vanno a forma- piedino 2 di ICI. Ovviamente, l'anodo di DLI
re l'energia necessaria per alimentare il diodo led conserva il collegamento illustrato nello schema
DL1. di figura 1 e gli stessi collegamenti conservano
Non si possono impiegare neppure condensatori pure l'elettrodo negativo di Cl e la resistenza Rl.
elettrolitici di valore capacitivo troppo alto, in Dunque sparisce il tratto di conduttore che con-

427
DL1
a

8 7 6 5

JC1 R2
e
1,5V
1 2 3 e
+
Cl
Rl

Fig. 1- Circuito teorico del dispositivo di alimentazione di un diodo led in condizioni


apparenti di "sempre acceso". Il consumo di corrente si aggira intorno ai 2 mA.

COMPONENTI
C1 = 2 F + 4,7 µF • 16 VI (elettrolitico) IC1 = LM 3909
R1 = 100 ohm • 1/8 W DL 1 = diodio led
R2 = 100 ohm • 1/8 W ALIM. = 1,5 V

giunge il piedino 8 di ICl con il catodo di DLI scritto ilalorev i100


d ohm, dovranno avere ora
nello schema di figura 1, mentre fra i piedini 8 e 2 entrambe i valori di 75 ohm, oppure quelli di 82
di ICI va inserito il nuovo condensatore. ohm, che sono grandezze standard nelle serie resi-
Facendo riferimento allo schema pratico di figura stive con tolleranza al 2%. Anche il condensatore
2, la variante consiste nell'interrompere il breve elettrolitico Cl dovrà ora cambiare il valore cita-
tratto di pista di rame che congiunge il piedino 8 to nell'elenco componenti in quello di 68 F-3
di ICI con il punto di saldatura in cui si incontra- Vl, per elevare la frequenza di oscillazione a 2
no il catodo del diodo led DLl, un reoforo della KHz.
resistenza Rl e un terminale dello spezzone di filo Con il nuovo sistema circuitale descritto, si ottie-
conduttore aggiunto a completamento del circui- ne un più efficace pilotaggio del transistor TRl,
to stampato. Quindi lasciando tutto il resto inal- contenuto internamente a IC 1, durante il periodo
terato, si applica il condensatore da 100.000 pF di accensione del led, unitamente a minori perdite
fra i piedini 8 e 2 di ICI. sulle due resistenze Rl ed R2, grazie ai loro valori
Nella variante al circuito originale di figura I, le ohmmici più ridotti.
due resistenze Rl ed R2, per le quali è stato pre- Se qualcuno pensasse di eliminare la resistenza

428
1,5V

-· @

Fig. 2- Schema pratico del lampeggiatore a frequenza elevata, con effetto ottico di
accensione continua.

R2, osservando che, trovandosi in- parallelo alle mentatore a 1,5V, rappresentato da una o più pile
due resistenze interne a ICI da 400 + 400 ohm, collegate in parallelo fra loro.
non determina un effetto molto negativo sulla Anche per questo tipo di esecuzione manuale,
frequenza, a costui facciamo notare che, se è vero valgono le consuete raccomandazioni, relative al-
che con tale eliminazione la frequenza diminuisce la qualità delle saldature a stagno, dalle quali di-
di poco, è altrettanto vero che il ciclo utile può al- pendono in maggior percentuale le possibilità di
terarsi, al punto da spegnere le oscillazioni prima successo del montaggio. Naturalmente, tutti i
della avvenuta completa scarica della batteria. Si componenti debbono essere applicati al punto
tratta quindi di una manovra di risparmio sconsi- giusto ed in posizione esatta, tenendo conto, ad
gliabile. esempio, della precisa individuazione dell'elettro-
do positivo e di quello negativo del condensatore
elettrolitico C 1, nonché dei terminali di catodo e
MONTAGGIO di anodo del diodo led.
Per garantire la continuità elettrica tra il reoforo
Il montaggio del dispositivo di accensione conti- negativo del condensatore elettrolitico Cl ed il
nua del diodo led si effettua nel modo indicato catodo (k) del diodo led DLI, mancando sul cir-
nel piano costruttivo di figura 2, servendosi del cuito stampato un'apposita pista di rame, si ri-
circuito stampato e dei cinque componenti richie- corre all'inserimento di uno spezzone di filo con-
sti: DLI - ICI - Rl - R2 - Cl. Ai quali, ovviamen- duttore qualsiasi, che nello schema pratico di fi-
te, si aggiungono lo zoccolo portaintegrato e l'ali- gura 2 appare ben evidenziato.

429
DOPPIO
LAMPEGGIATORE
Tutti noi, almeno una volta, abbiamo visto, per- per i dispositivi precedentemente descritti. Eque-
correndo strade o autostrade, quelle segnalazioni sto costituisce il principale problema, per il pro-
luminose, realizzate con due lampade di colore gettista, per riuscire ad adattare l'LM 3909 ai va-
diverso, che lampeggiano alternativamente per ri- lori di tensione menzionati. Un problema che ri-
chiamare, con molta efficacia, l'attenzione di chi chiede una soluzione abbastanza semplice: la rea-
si sta avvicinando ad un luogo in cui si è verifica- lizzazione di un oscillatore a rilassamento, nel
ta una situazione di emergenza o di pericolo. quale un singolo condensatore svolge contempo-
Questo stesso sistema di allarme lo si può notare, raneamente le due funzioni di temporizzatore e di
talvolta, su alcuni mezzi di pubblico soccorso o in serbatoio di energia, tramite il consueto processo
quelli dei servizi di Stato. E i modellisti lo trasfe- di carica e scarica.
riscono frequentemente sui loro piccoli veicoli, Tale funzione, nel circuito di figura 1, viene svol-
per conferire a questi una sempre maggiore vero- ta dal condensatore elettrolitico C2, il quale si ca-
simiglianza con i corrispondenti, reali automezzi rica, con la tensione di alimentazione positiva, at-
di produzione industriale. Dunque, il progetto traverso la resistenza R3 ed il diodo led DL2, al-
del bilampeggiatore, presentato in figura 1, potrà lorché il transistor TR3, contenuto internamente
interessare, sotto l'aspetto pratico, i lettori che, all'integrato, si trova all'interdizione. La carica
all'hobby dell'elettronica, uniscono quello del negativa, invece, viene direttamente assunta dal
modellismo. Sotto un punto di vista teorico, inve- morsetto negativo dell'alimentatore.
ce, il circuito è in grado di coinvolgere tutti colo- Il condensatore C2, poi, si scarica attraverso il
ro che vogliono accrescere le loro conoscenze sul diodo led DLI, nel verso anodo-catodo, quando
comportamento dell'integrato LM 3909, con le il transistor TR3, interno all'LM 3909, si trova
più svariate tensioni di alimentazione. nello stato di saturazione, cioè in grado di con-
durre corrente che, nell'attraversare il transistor
stesso, subisce una parziale limitazione di intensi-
L'OSCILLATORE A RILASSAMENTO tà.
Alla resistenza R2 è affidato il compito di pola-
In questa particolare applicazione dell'integrato rizzare la rete di reazione! negativa, ossia di pola-
I Cl, nella quale la tensione di alimentazione è rizzare, in zona attiva,iransistor
t contenuti den-
compresa fra i limiti di 10 Vcc e 15 Vcc, vale a di- tro l'integrato ICI, nel momento dell'innesco del-
re in presenza di una disponibilità di tensione re- le oscillazioni.
lativamente elevata, l'oscillatore deve assumere A questo punto della esposizione teorica è chiaro
una configurazione diversa da quella concepita che, durante la carica del condensatore elettroliti-

Allo scopo di ben tollerare il consumo di energia relativamente


elevato, l'alimentatore deve essere rappresentato da una nutri-
ta batteria di pile, oppure, nelle applicazioni autoveicolari, dai
normali accumulatori di bordo.

430
Per i più diversi settori
di modellismo.

Per essere applicato


sui cruscotti di molti automezzi.

co C2, il diodo led DL2 si accende, mentre per corrente. Si tenga conto, infatti, che il transistor
tutto il processo di scarica di C2 è il secondo dio- TR3, contenuto internamente all'integrato ICI,
do led DLI a rimanere acceso. fungendo da generatore di corrente, ne limita
Abbiamo così interpretato l'alternanza delle ac- l'intensità, adattando il valore della tensione, au-
censioni dei due diodi led, di cui uno può essere di tomaticamente, a quello necessario e in misura
color rosso, l'altro di color verde. abbastanza indipendente dal carico.

POSIZIONE DEL LED VERDE PRATICHE APPLICAZIONI

Nello schema pratico di figura 2 non è indicata la All'inizio dell'argomento trattato in questa sede,
precisa posizione dei due diodi led DLI e DL2, è stata ricordata la principale destinazione del
nel senso che quello di color verde può essere in- progetto di figura 1, che è quella del settore mo-
serito al posto di quello rosso, e viceversa. Ma per dellistico. Ora possiamo aggiungere che il dispo-
raggiungere un risultato ottico efficace, non è sitivo potrà essere applicato pure sul cruscotto dei
conveniente scambiare fra loro i due colori, men- normali autoveicoli, dei motocicli o dei natanti,
tre è consigliabile applicare, sul circuito stampa- dato che il consumo di energia elettrica, pur rima-
to, per il diodo DLI, il led verde e per il diodo nendo compatibile con l'alimentazione a pile, di-
DL2 il led rosso. Ma spieghiamo il motivo teorico venta congeniale con gli accumulatori.
di tale consiglio pratico. Nei diversi tipi di veicoli menzionati, l'apparato
A parità di luminosità, il diodo led verde è meno descritto potrà essere utilizzato quale dispositivo
efficiente e necessita di una caduta di tensione di segnalazione di luci accese a motore spento,
maggiore di quella richiesta dal diodo led rosso. oppure come elemento indicatore di antifurto in-
Questo è quindi il motivo teorico per cui il led serito.
verde deve essere applicato al circuito nella fun- Ovviamente, l'alimentazione ad accumulatore è
zione di DLI, proprio perché il ramo in cui è inse- da preferirsi a quella a pile, perché il consumo di
rito DLI è percorso da un maggiore impulso di energia, richiesto dal funzionamento del circuito
R4
Cl Il A 7 a DLI l\a
I []
R2 I
1c1 q
I
c2 t- t
__J Il
1I 12l 131 I4

R3

JO+J5V Il
0922% é9 À
Fig. 1- Circuito teorico del doppio lampeggiatore con due diodi led diversamente
colorati. L'alimentazione può essere derivata da un insieme di pile oppure da un ac-
cumulatore, a seconda dell'applicazione che si vorrà fare del dispositivo.

----COMPONENTI-----
Condensatori Resistenze Varie
C1 = 100 µF • 16 VI (elettrolitico) R1 = 390 ohm • 1/8 W IC1 = LM 3909
C2 = 470 µF • 16 VI (elettrolitico) R2 = 4.700 ohm• 1/8 W DL 1 = diodo led (verde)
R3 = 330 ohm • 1 /8 W DL2 = diodo led (rosso)
R4 = 100 ohm • 1/8 W ALIM. = 10 Vcc+ 15 Vcc

di figura 1, è da attribuirsi soprattutto alla pre- LM 3909, due condensatori elettrolitici, quattro
senza delle molte resistenze, attraverso le quali resistenze, due diodi led. Ai quali si aggiungono il
fluisce la corrente principale. circuito stampato, lo zoccolo portaintegrato e
L'impiego dei normali accumulatori, in sostitu- l'alimentatore a 10 7 15V.
zione delle pile, richiede diversi mesi per influire, Che può essere composto con otto piccole pile, di
in qualche misura, sulla loro carica. tipo a stilo, da 1,5V ciascuna, collegate in serie
tra di loro, in modo da erogare la tensione di va-
lore complessivo di 12 Vcc.
MONTAGGIO Ma l'alimentatore può essere più vantaggiosa-
mente rappresentato da un accumulatore da 12V
Il montaggio del circuito del doppio lampeggiato- il quale, in alcune delle applicazioni pratiche ora
re si effettua nel modo indicato nello schema pra- suggerite, è già presente nel mezzo di locomozio-
tico di figura 2. ne.
Per la realizzazione di questo dispositivo occorro- I lettori più attenti, avranno notato che, nel piano
no nove componenti principali: il solito integrato costruttivo di figura 2, appare saldato a stagno,
432
Fig. 2 • Piano costruttivo del bilampeg-
giatore, nel quale il diodo led più vicino
all'integrato è quello verde, quello posi-
zionato più in basso è il rosso.

. - 69é
10+15V

alla corrispondente pista di rame del circuito ACCORGIMENTI PRATICI


stampato, il terminale dello zoccolo che fa capo
al piedino 3 di ICl. Per coloro che avessero evitato la lettura
Una tale saldatura non solleverebbe alcun dub- dell'esposizione analitica circuitale del progetto,
bio, qualora la pista del circuito non fosse utiliz- ricordiamo che, nello schema pratico di figura 2,
zata, dato che, sotto l'aspetto pratico, serve a mi- il diodo led verde deve essere quello che rimane
gliorare l'ancoraggio meccanico dello zoccolo collegato, con il catodo (k), al piedino 2 di ICI.
portaintegrato. Ed anche perché questo accorgi- Osservando lo schema di figura 2, dunque, il led
mento è stato sempre adottato nei montaggi pre- verde è quello posizionato più in alto, il rosso è
cedentemente descritti, nei quali i piedini 3 e 7 di quello più in basso.
ICI appaiono collegati con le corrispondenti piste Nel caso in cui l'alimentatore sia rappresentato
di rame. Ma questa volta, sulla pista relativa al da una batteria da 12V o da altro tipo di accumu-
piedino 3 sono collegati l'anodo di un diodo led, latore, allo scopo di non scambiare erroneamente
un terminale della resistenza R4 e l'elettrodo po- tra loro i lunghi conduttori elettrici è conveniente
sitivo del condensatore elettrolitico C2. Ebbene, far uso di fili diversamente colorati, come indica-
una volta per tutte, a beneficio di coloro che non to nello. schema pratico di figura 2. Di solito sì
hanno seguito le nostre esposizioni teoriche, ri- impiega un conduttore rosso per la linea della
cordiamo che i piedini 3 e 7 dell'LM 3909 non tensione positiva ed uno nero per quella negativa.
trovano alcuna connessione interna al componen- Questo stesso accorgimento deve essere applicato
te, mentre esternamente fungono da elementi di nel caso in cui i due diodi, per motivi di impiego,
fissaggio pratico dell'integrato, più precisamente debbano rimanere distanziati dal circuito stampa-
del suo zoccolo. to (filo rosso per l'anodo e filo nero per il
catodo).
433
Gli effetti ottici raggiungibili
sono originali e fantastici.

Oggetti e persone in movimento


sembrano muoversi a scatti.

LAMPEGGIATORE
STROBOSCOPICO
Lo stroboscopio è un apparato ottico molto noto stroboscopio per controllare la stabilità di movi-
a chi opera nei laboratori di fisica e meccanica. È mento dell'apparato, più precisamente del piatto
composto da una lampada lampeggiante a fre- giradischi. I cultori delle discoteche lo usano per
quenza variabile, che illumina un oggetto in mo- aggiungere effetti ottici originali a quelli ormai
vimento, di solito un organo rotante. E l'effetto tradizionali.
ottico raggiunto è quello di rallentare o, addirit- Gli esempi in cui lo stroboscopio trova pratica
tura, arrestare il movimento, consentendo un esa- applicazione, dunque, sono diversi e molti lettori
me, apparentemente statico, di elementi che in di questo periodico già li conoscono. Come sanno
realtà si muovono. pure che, per i primi tipi di impiego citati, neces-
In pratica si tratta di un lampeggiatore, che emet- sitano impulsi di luce molto brevi, ottenibili sol-
te impulsi di luce estremamente brevi, cioè dei tanto con le speciali lampade a scarica, mentre
flash che, come abbiamo appena detto, "ferma- per i secondi si possono utilizzare impulsi lumino-
no" oggetti e persone che si muovono. si più lunghi, generati anche da lampade ad in-
Il gommista, ad esempio, lo usa per effettuare candescenza, ossia a filamento, come quella da
l'equilibramento delle ruote delle autovetture. noi adottata nella realizzazione del dispositivo
Chi ripara o utilizza i giradischi si serve dello qui presentato.

Non è un vero e proprio stroboscopio l'apparecchio presentato e


descritto in questa sede. Ma può certamente trasformare, in un
piccolo locale al buio, il procedere di qualche persona in un mo-
do di camminare alquanto risibile, talvolta bloccandolo del tutto.

434
Ovviamente, la pubblicazione di questo semplice Dai pochi dati elettrici elencati, è facile dedurre
circuito di stroboscopio, con lampadina da un so- che la corrente in gioco è elevata, addirittura in-
lo watt, vuol essere principalmente un'applicazio- sopportabile dall'integrato LM 3909, con il qua-
ne didattica dell'integrato LM 3909 in questo par- le, per comporre un circuito stroboscopico, si de-
ticolare settore dell'elettronica, ma che molti po- ve realizzare un oscillatore a frequenza variabile.
tranno sperimentare anche con finalità diverse, Il problema ora sollevato è stato risolto tramite
per illuminare una piccola stanza buia e "ferma- l'impiego di un transistor che, nel circuito di figu-
re" in questa il movimento di una persona, oppu- ra I, viene pilotato dalla corrente dell'integrato,
re per simulare lo sfarfallìo dei vecchi proiettori in pratica dal suo transistor interno denominato
di film o, ancora, per agevolare il compito dei TR3 e più volte menzionato in sede di analisi
commercianti, costantemente interessati all'attra- dell'LM 3909.
zione del pubblico verso le loro vetrine e quello Per il transistor esterno TRl, è stato scelto un
dei pubblicitari, ogni giorno più sensibili alle no- modello per commutazione ad alte prestazioni e
vità elettroniche di richiamo collettivo. basso costo, l'NPN siglato 2Nl 711, che molti let-
tori conoscono per essere stato più volte prescrit-
to per la realizzazione di molti altri progetti in di-
ESAME DEL CIRCUITO verse occasioni, in precedenti fascicoli della rivi-
sta.
Per raggiungere con una lampadina a filamento Il transistor esterno TRl è in grado di commutare
un gran numero di lampeggìi estremamente brevi, correnti fino a 1 A, con tensioni di saturazione
occorre servirsi di un modello in miniatura, certa- molto basse. Dunque si tratta di un ottimo inter-
mente non di una normale lampadina ad incande- ruttore funzionante in presenza di piccole cadute
scenza dello stesso tipo di quelle presenti nelle no- di tensione.
stre case per l'illuminazione domestica. Ma, più Fra la base e l 'emittore di TRl, è stata inserita la
precisamente, di una lampadina da I W circa, resistenza R 1, il cui compito è quello di impedire
con alimentazione a 3Vcc. La quale dovrà essere la conduzione, da parte del semiconduttore, in
poi montata dentro un buon riflettore, per esem- presenza della piccola corrente che attraversa il
pio in un faro d'auto di recupero, perfettamente transistor TR4 contenuto internamente all'inte-
lucidato, allo scopo di disporre di un'ottima resa grato ICI. Con tale accorgimento, quindi, il tran-
luminosa. sistor esterno TRl conduce soltanto quando è in

435
R2

Cl

8\ 171 I6l 151 o

8
V)
V)

IC1 I &
e
3V
@
11 121 131 1I

#
u.
7 o
8<:
Rl ---

Fig. 1- Progetto del lampeggiatore stroboscopico, nel quale vien fatto impiego di un
transistor NPN, di una lampada in miniatura e di qualche altro componente elettro-
nico.

-----COMPONENTI-----
R2 = 2.200 ohm • 1/8 W
Condensatore
R3 = 4.700 ohm (trimmer con perno)
C1 = 470 F- 16 VI (elettrolitico)
Varie

Resistenze IC1 = LM 3909


TR1 = 2N1711
R1 = 100 ohm - 1/8 W LP1 = lampada (3 V • 0,3 A)

conduzione il transistor interno a ICl denomina- zionata all'inizio di questa breve esposizione teo-
to TR3. rica, si è operato nel seguente modo. In parallelo
alla resistenza di carica del condensatore elettroli-
tico Cl, è stato inserito il potenziometro R3, rap-
FREQUENZA VARIABILE presentato praticamente da un trimmer, in serie
al quale è collegata la resistenza R2.
Per disporre della frequenza variabile, già men- Per coloro che continuano a rimanere interessati

436
interrompere
la traccia

nero @
TR1

Fig. 2 • Piano costruttivo del lampeggiatore stroboscopico. Con il trimmer R3 si re-


gola la cadenza dei lampeggìi della lampada ad incandescenza LP1.

dal comportamento interno di ICI, ricordiamo frequenza. Infatti, con i valori attribuiti ai com-
che la resistenza interna all'integrato, vale a dire ponenti nell'apposito elenco, la frequenza varia
la resistenza di carica di Cl, presenta il valore di da zero lampeggìi all'apparente accensione conti-
6.000 ohm. nua della lampadina LPl, corrispondente ad un
Il potenziometro R3, che rimane collegato in pa- valore infinito della frequenza. E più di così pro-
rallelo con l'alimentatore, è in grado di variare il prio non si poteva ottenere!
valore della tensione dalla quale prende avvio il
processo di carica del condensatore elettrolitico
Cl. Una tale configurazione circuitale presenta MONTAGGIO
tutti i vantaggi già descritti in sede di analisi di
molti progetti precedentemente pubblicati, con- Il montaggio dello stroboscopio si effettua tenen-
sentendo inoltre un'escursione molto ampia della do sott'occhio il disegno relativo al piano costrut-

437
tivo riportato in figura 2. Facendo uso, ovvia- fra il piedino 1 di ICI e la pista di rame rappre-
mente, sempre dello stesso tipo di circuito stam- sentativa della linea della tensione di alimentazio-
pato. Sul quale debbono essere applicati tutti i ne negativa. Ovviamente, questo conduttore a fi-
componenti elettronici citati nell'apposito elenco lo e quello precedentemente citato, perfezionano
ad eccezione della lampadina LPl e dell'alimen- la composizione del circuito stampato, che non
tatore. Questa volta, tuttavia, il circuito stampa- può essere originariamente concepito in modo da
to, prima ancora di iniziare il montaggio del cir- rivelarsi pronto per tutti i progetti descritti, ma
cuito stroboscopico, deve subire un semplice e fa- deve necessariamente subire delle piccole varian-
cile intervento, allo scopo di adattarsi alle nuove ti.
esigenze circuitali. Occorre infatti interrompere I conduttori che, partendo dal circuito stampato,
la pista di rame che congiunge originalmente il raggiungono il portalampada, possono essere di
piedino 4 di ICI con la pista, a larga fascia, che qualunque colore, uguale o diverso, giacchè la
rappresenta la linea di alimentazione della tensio- LPl non costituisce un componente polarizzato
ne negativa. E questo intervento si effettua trami- come Cl e può essere comunque inserita nel cir-
te una piccola lima o un trapanino con punta da 1 cuito alimentatore.
mm. Poi, una volta compiuto l'intervento mecca-
nico, ci si dovrà accertare, per mezzo del tester,
commutato nella funzione ohmmetrica, della to- L'ALIMENTATORE
tale assenza di conduttività fra i due punti circui-
tali. Nello schema pratico di figura 2, l'interru- La stessa cosa non si può dire per i conduttori che
zione ora descritta è rilevabile fra base ed emitto- raggiungono l'alimentatore, che debbono neces-
re del transistor TRl. sariamente essere rappresentati con due colori di-
Una volta eseguita la variante, si potranno inseri- versi, normalmente il nero e il rosso.
re i vari elementi, prendendo le mosse, come al Il nero per la linea di alimentazione negativa ed il
solito, dallo zoccolo portaintegrato e procedendo rosso per quella positiva.
poi, via via, con tutti gli altri componenti. Con una lampadina ad incandescenza da 3 V e
Quando si applica al circuito stampato il transi- 0,3 A, la potenza dissipata da LPl è di 0,9 W:
stor TRl, occorre prima riconoscere esattamente
la posizione dei suoi tre elettrodi, di base, emitto- 0,3 Ax3V = 0,9W
re e collettore. Ma osservando lo schema di figura
2,è facile notare come il conduttore di emittore si Il consumo di corrente, quindi, che non sarebbe
trovi da quella parte del componente in cui, tollerato dall'integrato ICI, diventa normale per
sull'involucro esterno metallico del transistor, è la presenza del transistor TRl e può essere affida-
presente una piccola tacca-guida. Successivamen- to ad un alimentatore rappresentato da una pila a
te, in posizione centrale rispetto agli altri due, 3 V, oppure a due pile da 1,5v ciascuna, collegate
fuoriesce da TRl l'elettrodo di base (b) e, in serie tra di loro.
all'estremità opposta, quello di collettore (c). Una volta ultimate tutte le operazioni di montag-
I tre conduttori di emittore (e), base (b) e colletto- gio del lampeggiatore stroboscopico, il circuito
re (c), all'atto dell'acquisto del semiconduttore, dovrà essere collaudato in ambiente con illumina-
appaiono troppo lunghi e debbono essere quindi zione normale, allo scopo di verificarne il buon
tranciati, ma non troppo; per esempio non deb- funzionamento e l'effetto provocato mediante la
bono essere ridotti a meno di un centimetro. rotazione del perno del potenziometro R3. Poi, in
Il condensatore elettrolitico Cl, essendo un com- sede di impiego pratico dell'apparecchio, questo
ponente polarizzato, verrà applicato nel modo in- dovrà essere portato in un piccolo locale comple-
dicato nello schema pratico di figura 2, con il reo- tamente al buio o, comunque, scarsamente illu-
foro positivo sulla pista che fa capo al piedino 6 minato. E qui l'operatore potrà finalmente con-
di ICl e al terminale dello spezzone di filo con- statare l'effetto stroboscopico, mediante sposta-
duttore collegato, all'estremità opposta, con il menti lenti e piccoli del cursore di R3, allo scopo
piedino 2 dell'integrato. di individuarne la posizione che offre i migliori ri-
Un secondo spezzone di filo conduttore è inserito sultati ottici.

438
Alimentatelo con la batteria dell'auto a 12V.

Sostituisce vantaggiosamente
le lampadine con Intermittenza
termica incorporata.

LAMPEGGIATORE
DI POTENZA
Quando il lampeggiatore deve servire principal- ro, come può essere necessario in occasione di se-
mente come strumento per impieghi stradali, al- gnalazioni notturne di pericoli generici sui mar-
lora l'integrato LM 3909 deve essere montato in ciapiedi, lungo il manto stradale o a ridosso di
un circuito completamente diverso da quelli fin edifici con lavori in corso di manutenzione!
qui presentati. Perché entrano in gioco potenze L'avvisatore ottico di emergenza può essere con-
elettriche di una certa rilevanza e l'alimentazione siderato pure come un utile accessorio per l'auto-
viene derivata dalle comuni batterie per auto a vettura ed il natante in genere, da conservare a
12V. bordo del mezzo qualora l'impianto elettrico di
Basta, quindi, con le lampadine tipo miniatura e questo sia alimentato con la batteria a 12V. Dato
largo uso di quelle facilmente acquistabili presso che potrebbe occasionalmente sostituire un lam-
gli elettrauto, se i dispositivi, come quello pubbli- peggiatore originale guasto, risolvendo un pro-
cato in figura 1, verranno realizzati in gran nume- blema assai frequente dei circuiti elettrici degli

L'intensità luminosa, dei lampeggii generati da questo dispo-


sitivo, è tale da consigliarlo per tutti gli impieghi di segnalazio-
ni stradali notturne.
7] 16L I I
B LPJ

R1 3R2 I !C1 I Il
R4
o
V)
n
o
a:
2T I3T Il r e
e
12V

@e o
e
e 8z
Il
R5

Fig. 1 • Progetto del lampeggiatore di potenza con lampada da 5 W. La tensione di


alimentazione è derivata da una batteria d'auto a 12 V. La frequenza dei lampeggìi
varia col variare del valore capacitivo attribuito al condensatore elettrolitico C1, che
può essere scelto entro i limiti citati nell'elenco componenti.

-----COMPONENTI-----
Condensatore R4 = 470 ohm• 1/4 W
C1 = 2.200 F + 4.700 F- 16 VI (elettrolitico)
R5 = 100 ohm • 1/8 W

Varie
Resistenze
R1 == 1.200 ohm - 1/4 W IC1 = LM 3909
TR1 = 2N1711
R2 = 220 ohm • 1 /4 W LP1 = 12V.5 W (lampadina)
R3 = 33 ohm • 1/4 W

automezzi e delle imbarcazioni che fanno uso di PROBLEMI CIRCUITALI


lampadine con intermittenza termica incorporata
e che, tristemente, molti utenti della strada ena- Il circuito del lampeggiatore di potenza, qui pre-
vigatori conoscono per la loro bassa affidabilità, sentato e descritto, risponde ottimamente a due
ma soprattutto per essere fonti di disturbo sugli importanti esigenze: la facoltà di commutare cor-
apparecchi radio riceventi e trasmittenti. renti di intensità superiore allo 0,6A, con tensioni

440
nero 2V
@

Fig. 2- Piano costruttivo del lampeggiatore, nel quale il circuito e la lampada forma-
no un corpo unico da racchiudere in uno stesso, apposito contenitore. Fra il termi-
nale di base e quello di emittore di TR1, la traccia originale dello stampato deve es-
sere interrotta.

di alimentazione di 12+ 14 V, ossia compatibili la fase in cui il transistor TRI è all'interdizione,


con quelle delle batterie per auto e la possibilità di cioè quando il transistor si comporta da interrut-
montare, in un blocco unico, la lampada ed il cir- tore aperto. Perché in questa condizione elettrica,
cuito, con lo scopo di impiegare due soli fili con- il transistor di potenza non assorbe corrente at-
duttori per la tensione di alimentazione, come av- traverso la resistenza della lampadina, la quale ri-
viene in qualsiasi tipo di lampada per illuminazio- mane spenta. Né può accenderla la bassa corrente
ne. Tuttavia, se la realizzazione di un oscillatore che la attraversa per polarizzare il circuito oscil-
di potenza a 12V non solleva veri e propri proble- lante in condizioni di "uscita aperta". Anzi, que-
mi di progettazione, questi compaiono quando si sta poca corrente, prelevata attraverso LP 1 dal
pretende, come chiaramente indicato nello sche- morsetto positivo della batteria a 12V, mantiene
ma costruttivo di figura 2, di far funzionare la la lampadina in condizioni di preriscaldamento,
lampadina in serie al circuito di pilotaggio, senza che sono ideali per una sua lunga durata di fun-
far uso di ulteriori fili di collegamento elettrico. zionamento.
Ma, si badi bene, i problemi non sorgono durante La stessa caduta di tensione, presente sui termi-

441
nali della resistenza di filamento di LPl, è mini- Ovviamente con la sigla LPl si vuol indicare la
ma, mentre la maggior parte della tensione in gio- resistenza della lampadina.
co rimane a disposizione dell'oscillatore. I compiti affidati all'elettrolitico Cl non finisco-
Le condizioni elettriche cambiano e diventano no qui, perché a quelli menzionati si aggiunge pu-
problematiche durante la fase in cui il transistor re un'azione di garanzia di funzionamento a bas-
TRl è saturo, ossia diventa conduttore, compor- sa frequenza, di 1 Hz circa, anche in presenza di
tandosi come un interruttore chiuso. Perché at- resistenza di carica e scarica di basso valore,
traverso la lampadina LPl, in questa occasione, eventualmente in gioco.
scorre una corrente di forte intensità e quasi tutta Per proteggere l'integrato LM 3909 dalla elevata
la tensione di alimentazione, fatta eccezione per tensione di alimentazione, che può oscillare fra i
pochi volt, presenta la sua massima caduta sulla 12V e i 15V, si sfrutta la presenza del diodo zener
resistenza della lampadina. Soltanto una minima di protezione, da 6,5 V, contenuto internamente
. parte di tensione rimane invece a disposizione del all'integrato e presente fra i piedini 2 e 4. Così fa-
circuito oscillante. cendo, la tensione di alimentazione subisce una
Ma il transistor di potenza TRl, per poter rima- riduzione a metà circa del valore originale.
nere chiuso, deve assorbire una corrente di note- Più precisamente, il valore della tensione di ali-
vole intensità in base, con lievi perdite. Una cor- mentazione viene ridotto, a iniziare da 6,5V, dal
rente che, per mantenere in saturazione il transi- seguente partitore di tensione:
stor, deve essere fornita con la tensione di almeno
1 V e in condizioni normali questo sembra essere R3
un problema irresolubile. Tuttavia, grazie,all'or- R3 + R4 + LPl
mai noto effetto di boostrep dell'integrato LM
3909, la soluzione esiste ed è semplice. Ma vedia- Tenuto conto del basso valore di R3 rispetto ad
mo di conoscerla subito. R4, si puo dire che, fra i piedini 4 e 5 di ICI, la
tensione di alimentazione non supera mai i 7 ,5 V
massimi ammissibili. Facciamo notare, tuttavia,
SOLUZIONI CIRCUITALI che nella maggior parte del tempo di durata di un
semiciclo di oscillazioni, il valore della tensione
Cominciamo con la presentazione del condensa- sul piedino 5 rimane basso.
tore elettrolitico C 1 che, nel circuito di figura 1,
svolge importanti compiti. E diciamo subito che
tale elemento è stato collegato in parallelo con COMPORTAMENTO CIRCUITALE
l'alimentazione dell'integrato ICl, fra i piedini 4
e 5 di questo. La carica positiva, in particolare, Durante il processo di carica del condensatore
proviene dal piedino 5 di ICl. Quella negativa elettrolitico C1, la corrente fluisce attraverso la
perviene al componente tramite la giunzione lampada LPl e la resistenza R4. Questa corrente,
base-emittore di TRl e la resistenza R5. se la lampada è correttamente dimensionata, non
Il valore capacitivo di Cl deve essere molto eleva- riesce ad accendere LP1. Ma quando la carica di
to, perché deve accumulare una discreta carica Cl raggiunge il valore di 7V circa, il transistor
elettrica, sufficiente a fornire, alla base di TRI, la TRl, contenuto internamente all'integrato, divie-
corrente necessaria a mantenere il transistor in sa- ne conduttore ad opera del partitore di tensione
turazione, cioè nella condizione elettrica di inter- R2: Rl e provoca la conduzione anche dei transi-
ruttore chiuso. Inoltre, il condensatore Cl deve stor TR2 e TR3 contenuti dentro I Cl. Per questo
eliminare gli impulsi dovuti alle sovratensioni, preciso motivo, il transistor TRl, presente nello
che sono sempre presenti negli automezzi, filtran- schema elettrico di figura 1, diviene conduttore.
doli con una elevata costante di tempo, stabilita La lampada LPl, dunque, si accende e sulla resi-
dalla seguente espressione matematica: stenza R4 non esiste più la caduta di tensione di
12V, ma soltanto quella di poche centinaia di mil-
Cl x (R4 + LPl) livolt.

442
Ora, la tensione per alimentare l'integrato I Cl as- figura 2 è riportato un preciso richiamo, in corri-
sieme alla base del transistor TRl, viene fornita spondenza di questa variante circuitale.
dalla scarica del condensatore elettrolitico Cl. Per LPl si possono impiegare lampade e filamen-
Ma quando questa scende al valore di 4V, l'inte- to a 12V e correnti fino a 600 mA o poco più.
grato ed il transistor si "aprono" ed il ciclo rico- Il montaggio del transistor di potenza TRl non
mincia. prevede l'uso di alcun dissipatore di energia ter-
mica, giacchè questo componente funziona con
un ciclo di utilizzo abbastanza breve in condizioni
MONTAGGIO normali. Il dissipatore termico può divenire inve-
ce necessario quando il lampeggiatore viene fatto
Il montaggio del lampeggiatore di potenza si ef- funzionare in condizioni termiche estremamente
fettua nel modo indicato in figura 2. Nella quale, sfavorevoli.
come si può notare, la lampada LPl rimane colle- Il condensatore elettrolitico Cl potrà avere un va-
gata in serie con il conduttore di alimentazione lore capacitivo compreso fra i 2.200F e i 4. 700
che fa capo al morsetto positivo della batteria a F, a seconda della frequenza dei lampeggìi con
12V. cui si vuol far lavorare il circuito.
Per questo particolare tipo di montaggio, il cir- Ulteriori interpretazioni dello schema di figura 2
cuito stampato necessita di due correzioni. La non sono necessarie. Valgono invece per esso le
prima di queste consiste nell'inserimento di un consuete raccomandazioni che, se tenute in consi-
ponticello fra la linea di alimentazione negativa e derazione, durante il montaggio dei componenti,
la traccia connessa con il piedino 1 dell'integrato. garantiscono ali' operatore il raggiungimento del
Il collegamento va realizzato tramite un piccolo successo più certo. E queste si riferiscono alla
spezzone di filo conduttore. La seconda correzio- precisione con cui debbono essere effettuate le
ne prevede l'interruzione della pista di rame origi- saldature a stagno, l'esatto inserimento nel circui-
nale che congiunge il piedino 4 di ICl con la trac- to di Cl, TRl, I Cl e la corretta applicazione delle
cia di rame rappresentativa della linea di alimen- linee di alimentazione positiva e negativa.
tazione negativa. Ma nello schema costruttivo di

ATTENZIONE!

LE RUBRICHE: LE PAGINE DEL es


VENDITE - ACQUISTI - PERMUTE
LA POSTA DEL LETTORE

non sono state pubblicate In questo numero per mancanza di spazio.


Compariranno invece, regolarmente, nel prossimo fascicolo di settembre.

443
Può fungere da rivelatore
della continuità circuitale.

Può servire
come strumento di studio
di collegamenti in codice Morse.

OSCILLATORE AUDIO
Le pratiche applicazioni dell'integrato LM 3909, con entrambe le applicazione menzionate, va at-
fin qui presentate a descritte, sono state tutte ca- tribuito all'adozione del particolare modello di
ratterizzate dalla composizione di circuiti con pi- circuito integrato e alla semplice alimentazione
lotaggio di elementi generatori di luce. Ma ègiun- con pila a 1,5V. Infatti, se si pensa che un rivela-
to ora il momento di dire basta ai diodi led, alle tore di continuità elettrica deve far scorrere una
lampadine ad incandescenza, a quelle di tipo mi- corrente di minima intensità attraverso parti,
niatura o alle altre di maggiori dimensioni, per conduttori, componenti circuitali a volte delica-
collegare alle uscite dei circuiti oscillatori, già ab- tissimi, è facile arguire come uno "stilo" da
bondantemente interpretati sotto l'aspetto teori- 1,5V, in grado di assicurare nei particolari circuiti
co, i più comuni trasduttori acustici. Comincia- oscillatori con LM 3909 una lunga durata di eser-
mo dunque col proporre al lettore l'interpretazio- cizio, possa essere impiegato disinvoltamente,
ne e la costruzione di un apparato che può essere senza pericolo alcuno di provocare cortocircuiti e
destinato a due importanti, ma diversi, impieghi con grande economia di costi.
pratici: quello del controllo della continuità elet-
trica nei conduttori e l'altro, con finalità princi-
palmente didattiche, dello strumento di studio CIRCUITO TEORICO
dell'alfabeto Morse.
Ancora una volta, il merito dei vantaggi raggiunti Per trasformare il circuito dell'oscillatore con

Le applicazioni pratiche di questo semplice oscillatore audio


sono molteplici. Esse si estendono, dallo strumento di misura
e controllo nel laboratorio, a quello didattico per la preparazio-
ne degli aspiranti radioamatori.

444
diodo led in uno con uscita audio, necessitano al- Il condensatore C2 è stato aggiunto al circuito per
cune modifiche. Ma cominciamo col dire che evitare eventuali, dannose oscillazioni di tensio-
l'oscillatore luminoso, cui si fa riferimento, è il ne, ad alta frequenza, attribuibili all'induttanza
primo dei progetti pubblicati nel presente fascico- parassita dell' al topar !ante.
lo. Su di esso, dunque, si effettuano le varianti Coloro che volessero produrre emissioni sonore
qui di seguito menzionate. più forti, dovranno apportare al circuito di figura
Prima di tutto, occorre sostituire il-diodo led con I una semplice variante. ln pratica dovranno in-
un piccolo altoparlante, del tipo di quelli montati terrompere il collegamento fra il piedino 6
nelle apparecchiature portatili. Il quale deve pre- dell'integrato I Cl ed il corrispondente terminale
sentare una bassa impedenza e la cui funzione dell'altoparlante AP. Successivamente, questo
consiste nel trasformare in suono gli impulsi di stesso collegamento dovrà essere effettuato sul
corrente che, nel progetto citato, servivano a far piedino 5 di ICI, ossia là dove è presente tutta la
lampeggiare il diodo led. Poi è necessario aggiun- tensione di alimentazione erogata dalla pila a 1,5
gere una resistenza (Rl) e attribuire al condensa- V.
tore elettrolitico Cl un basso valore capacitivo, Sul piedino 6 di ICI l'alimentazione di AP rima-
allo scopo di ottenere una elevata frequenza di ne controllata e limitata dalla resistenza da 12
oscillazione. Per la precisione, la frequenza di ohm contenuta internamente ali 'integrato.
oscillazione dell'altoparlante dovrebbe essere ac-
cordata con quella di risonanza dell'altoparlante.
che normalmente si aggira intorno ai 400 800 ALTEZZA DEL SUONO
Hz. Conseguentemente, il valore del condensato-
re elettrolitico Cl dovrebbe essere ricercato fra i In questa semplice pratica applicazione del tra-
limiti di lFe qualche decina di microfarad, con sduttore acustico AP, non si possono segnalare
lo scopo di raggiungere la migliore e maggiore re- influenze di riproduzione audio attribuibili al
sa acustica. Dato che, alla frequenza di risonan- modello di altoparlante impiegato. Ma in altri ti-
za, è sufficiente fornire all'altoparlante poca pi di applicazioni, l'accordo fra la frequenza delle
energia per ricevere in cambio un suono elevato. oscillazioni generate dal circuito e quella di riso-

445
Il
SONDA-
TASTO-
, INTERR.
61. 12) [6] rs Il

1c1

1 Lii [j] Il e
1,5V
e
Cl
~ Il l
+

RI
1 -

Fig. 1 · Circuito elettrico dell'oscillatore audio. Sulla sua uscita (boccole) possono
essere applicati due puntali o un tasto telegrafico. Nel primo caso, il dispositivo
funge da rivelatore di continuità elettrica, nel secondo da strumento di studio dei
collegamenti in codice Morse.

-----COMPONENTI------
·----
C1 = i µF - 16 VI (elettrolitico) AP = altoparlante (8 ohm - 0,3 W)
C2 = 100.000 pF IC1 = LM 3909
R1 = 1.000 ohm • 1/4 W PILA = 1,5 V

nanza dell'altoparlante, dovrebbe essere ricercato sulle quali sono riportate delle indicazioni, quelle
quando il trasduttore è definitivamente montato di SONDA, TASTO e INTERR. Ebbene, qua-
nella sua cassa acustica. lunque sia l'applicazione pratica cui si vorrà de-
Per quanto riguarda l'altezza del suono, invece, stinare il circuito, fra le due boccole si deve inseri-
si deve ricordare che questa dipende in larga mi- re un reale e virtuale interruttore, perché soltanto
sura, oltre che dalla tensione di alimentazione, il collegamento diretto o indiretto, fra il piedino 6
anche dalla resistenza di chiusura del circuito di di ICl ed il morsetto positivo della pila, consente
alimentazione. Ma qui occorre una più dettaglia- al circuito di oscillare e trasformare in suono le
ta interpretazione del circuito di figura 1. Nel oscillazioni elettriche. Dunque, fra le due bocco-
quale, fra il morsetto positivo della pila ed il pie- le, quando queste vengono cortocircuitate, il va-
dino 5 di ICl, si nota la presenza di due boccole, lore resistivo è di O ohm, quando invece su di esse

446
p

SONDA-
TASTO -
INTERR.

Fig. 2 • La pratica composizione circuitale dell'oscillatore audio può essere realizza-


ta su una tavoletta di legno di forma rettangolare.

viene applicato un qualsiasi interruttore, come che di un solo ohm, purché si impieghi un suono
può essere ad esempio quello rappresentato dal di riferimento che consenta di condurre le misure
tasto telegrafico, allora il valore della resistenza col metodo di confronto. Ma c'è di più. Infatti,
applicata fra le boccole assume un certo valore. con lo stesso oscillatore, qui presentato, è possi-
Che può essere quello di un centinaio di ohm e bile riconoscere se l'impedenza collegata alle boc-
dal quale dipende la frequenza di oscillazione cir- cole è di tipo induttivo o resistivo. E una tale ca-
cuitale, oltre che ovviamente dagli altri elementi pacità del circuito di figura 1 offre all'operatore
già abbondantemente analizzati in precedenti la disponibilità di uno strumento in grado di indi-
progetti, come il valore capacitivo del condensa- viduare la presenza di cortocircuiti, ad esempio
tore elettrolitico Cl. Ma se l'altezza, o frequenza sugli avvolgimenti secondari dei trasformatori,
del suono, dipende in parte dalla resistenza che purché si disponga di un trasformatore di riferi-
collega fra loro le due boccole, allora risulta evi- mento.
dente che il dispositivo di figura 1 può servire Difficilmente un ohmmetro potrebbe rilevare
egregiamente a riconoscere alcune grandezze resi- questo evento, in particolar modo quando il cor-
stive, se usato in funzione di ohmmetro. Perché il tocircuito si verifica fra poche spire, dove la resi-
nostro orecchio, essendo dotato della facoltà di stenza è pressoché irrilevante. Mentre lo può se-
riconoscere molto bene le altezze dei suoni, è gnalare il circuito di figura 1, se si dispone di un
certamente in grado di apprezzare resistenze an- trasformatore in perfetto stato funzionale, con

447
cui effettuare il confronto e ricordando che una schema pratico di figura 2, sono saldati a stagno
spira in cortocircuito tende ad annullare l'indut- sui due morsetti, positivo e negativo.
tanza . Gli elementi polarizzati, che concorrono alla for-
Con il metodo del confronto, si possono pure mazione dell'apparato, sono soltanto due: il con-
analizz are alcune caratteristiche elettriche degli densatore elettrolitico Cl, che è dotato di termi-
altoparlanti. nale positivo e terminale negativo e la pila di ali-
mentazione. Pertanto, quando si applicano que-
sti due componenti, occorre far bene attenzione a
MONTAGGIO E IMPIEGHI non scambiare tra loro le precise polarità.
Un solo ponticello è necessario per perfezionare il
Al montaggio dell'oscillatore audio conviene circuito stampato; esso va inserito fra il reoforo
conferire un aspetto dilettantistico, ad esempio, positivo di Cl, uno dei due conduttori provenien-
quello evidenziato dalla foto di apertura del pre- ti dall'altoparlante e la piazzola alla quale fanno
sente articolo, che riproduce il prototipo realizza- capo il piedino 2 di ICI ed un terminale del con-
to nei nostri laboratori. densatore ceramico C2.
Tutti i componenti sono stati da noi applicati su Una volta ultimato il lavoro di montaggio, ese-
una tavoletta di forma rettangolare e dimensioni guito nel modo indicato dal piano costruttivo ri-

di 15 cm x 9 cm. Ovviamente, su questa tavoletta, prodotto in figura 2, la prova di funzionamento


è stato praticato un foro in corrispondenza della dell'apparato si effettua cortocircuitando le due
posizione attribuita all'altoparlante, con lo scopo boccole. Se l'altoparlante emette un suono conti-
di consentire l'emissione aperta dei suoni nella nuo, il circuito deve ritenersi funzionante. Sulle
parte anteriore del trasduttore acustico. Per il due boccole, allora, si potranno inserire gli spi-
quale conviene far uso di un modello da 8 ohm di notti collegati, tramite fili conduttori flessibili,
impedenza - 0,3 W di potenza e 6,5 cm di diame- con due puntali, del tipo di quelli adottati nei te-
tro. ster. In questo modo il circuito fungerà da stru-
La singola pila alcalina, da 1,5 V, consente di mento rivelatore della continuità elettrica, dive-
raggiungere una durata di esercizio del circuito nendo assai utile nelle operazioni di assemblaggio
compresa fra tre mesi ed un anno, a seconda del e collaudo di varie apparecchiature elettroniche,
tempo di impiego del dispositivo. La pila non per esempio per individuare un conduttore inseri-
eroga corrente, quando fra le due boccole non è to in una matassa di fili di incerto colore, oppure
collegato alcun elemento utilizzatore. E questo è per riconoscere una sbavatura di stagno fra le pi-
il motivo per cui i conduttori, come appare nello ste di un circuito stampato.

448
Le più adatte applicazioni
del progetto sono affidate
all'abilità dei modellisti.

Chi è tuttora alla ricerca


di un effetto audio speciale,
può trovare, in questo dispositivo,
la soluzione
di un personale problema.

SIRENA
ELETTRONICA
Se al progetto dell'oscillatore audio, pubblicato Tutte le sirene meccaniche, azionate da un adatto
nel precedente articolo, si introduce una costante motore, si comportano in questo modo. In esse il
di tempo, in grado di controllare la frequenza, motore elettrico raggiunge rapidamente, dopo
quel circuito si trasforma in una sirena elettroni- l'accensione, la velocità di regime. Poi, dal mo-
ca. Ossia, in un dispositivo che interessa in modo mento della disalimentazione, la velocità dimi-
particolare il mondo dei modellisti, quello degli nuisce assai lentamente, a causa dell'inerzia del
antifurti e degli effetti sonori speciali. rotore accumulata durante la forte rotazione.
Si è già intuito, dunque, che una sirena elettroni- La nostra sirena elettronica, invece, non ripropo-
ca si differenzia da un normale oscillatore audio ne esattamente quello stesso effetto, perché
per il motivo che, nella prima, frequenza ed in- all'atto dell'accensione emette subito un suono il
tensità non rimangono costanti. Infatti, nella si- quale, dopo aver premuto un pulsante, sale nei
rena, il suono è inizialmente basso, poi sale rapi- suoi valori di frquenza ed intensità, per diminuire
damente verso i valori massimi, per ridiscendere poi lentamente fino al livello iniziale, dopo aver
successivamente con andamento del tutto diver- toccato il suo apice.
so, cioè con grande lentezza.

L'effetto sirena è principalmente derivato dallo sviluppo, più o


meno lento, dei processi di carica e scarica del condensatori,
come è possibile constatare dal vero, durante e dopo il collau-
do del progetto descritto in questa sede.

449
R3
MM

7l I6l [5]
Il Il
•- 51

Cl Il I JC1
I
R2
I7T T2T TT Il
'
3V
e
Rl

+
7c2

Fig. 1- Circuito teorico del dispositivo in grado di riprodurre l'effetto sirena median-
te pressione del pulsante P1 e chiusura dell'interruttore di alimentazione 51.

--------COMPONENTI-----
Condensatori R3 = 100 ohm • 1/8 W
C1 = 1F·16VI (elettrolitico)
C2 = 470 µF - 16 VI (elettrolitico) Varie
IC1 = LM 3909
Resistenze P1 =pulsante
R1 = 470 ohm • 1/8 W
AP =altoparlante (8 ohm • 0,3 W)
S1 = interrutt.
R2 = 2.700 ohm • 1/8 W PILA= 3 V

Quando si chiude l'interruttore Sl, il comporta-


ESAME DEL CIRCUITO mento circuitale è quello dell'oscillatore audio:
attraversol'altoparlante AP si ode un suono. Ma
Il circuito di figura 1 ripropone il progetto se contemporaneamente si preme il pulsante Pl,
dell'oscillatore audio, precedentemente descritto, che in questo caso simula l'avviamento della sire-
con l'aggiunta della già annunciata costante di na, il condensatore elettrolitico C2 viene parzial-
tempo, qui rappresentata dal condensatore elet- mente cortocircuitato a massa attraverso la bassa
trolitico C2 e dalle due resistenze Rl ed R2. resistenza Rl e si scarica. E durante questo pro-
450
AP

1,5V 1,5V

Fig. 2- Piano costruttivo della sirena elettronica composto su tavoletta di legno di


forma quadrata, di quindici centimetri di lato.

cesso di scarica, il suono raggiunge velocemente il Quando si chiude l'interruttore SI, per alimenta-
suo massimo valore e lo conserva se si tiene pre- re il circuito, questo oscilla e attraverso l'altopar-
muto Pl. Ma quando si abbandona la pressione lante si può ascoltare quello stesso suono che ve-
su P 1, il condensatore elettrolitico C2, che si era niva generato dall'oscillatore audio precedente-
scaricato, torna a caricarsi attraverso la resisten- mente descritto. Poi, dopo aver premuto il pul-
za R2, di valore relativamente elevato, in modo sante P 1, la nota emessa dal!' altoparlante AP
piuttosto lento. raggiunge rapidamente il massimo valore di fre-
Elevando il valore della tensione sull'elettrodo quenza e lo conserva se si tiene premuto P 1. Ma
negativo del condensatore elettrolitico Cl, pro- dal momento in cui si abbandona il pulsante, la
cesso di carica di- questo componente rallenta e, frequenza del suono diminuisce lentamente fino a
conseguentemente, diminuisce la frequenza del raggiungere il livello iniziale. L'interruzione com-
suono generato. Al contrario, durante il processo pleta del suono si ottiene aprendo l'interruttore di
di scarica di Cl, la corrente che attraversa la resi- alimentazione S 1.
stenza R2 è più elevata ed il condensatore si scari-
ca più rapidamente e la frequenza del suono au-
menta. VARIANTI CIRCUITALI
Possiamo ora riassumere brevemente il reale
comportamento del circuito della sirena elettroni-
ca presentato in figura 1. Coloro che volessero verificare 'lo stesso effetto di
451
salita e discesa della frequenza del suono in modo col passare del tempo fino a raggiungere il valore
automatico, senza l'uso del pulsante P1, potran- di quella delle normali oscillazioni. A questo pun-
no collegare una resistenza, da 18.000 ohm - 1/8 to si deve premere il pulsante PI per provocare
W, fra i piedini 6 e 8 dell'integrato ICl. Con tale l'effetto già descritto.
variante il processo si svolge interamente, nel mo-
do già descritto, a partire dal momento in cui si
chiude l'interruttore Sl. MONTAGGIO
L'intensità dei suoni emessi dall'altoparlante può
considerarsi relativamente bassa con l'alimenta- Prima di dar inizio alla descrizione del montaggio
zione a pila da 3V. Ma se qualcuno volesse dimi- della sirena elettronica, vogliamo esporre alcune
nuire ancora il volume audio, potrà servirsi di brevi osservazioni relative alle tensioni di lavoro
una alimentazione a 1,5V, derivata da una sola dei condensatori elettrolitici. Ebbene, come si sa-
pila, come si è fatto per una buona parte dei di- rà notato, in questo e in molti altri progetti pub-
spositivi presentati in questo stesso fascicolo. Se blicati nel presente fascicolo, si è attribuito agli
invece si volesse aumentare il volume sonoro delle elettrolitici un valore standard della tensione di
oscillazioni, allora il terminale dell'altoparlante, lavoro VI, esattamente quello di 16 Vl. Anche se
che nello schema di figura I appare collegato con in molte occasioni, come ad esempio in questa,
il piedino 6 dell'integrato ICI, dovrà essere spo- era sufficiente impiegare un valore di tensione di
stato sul piedino 5, ossia direttamente sulla linea lavoro assai più basso. Per il progetto di figura 1,
di alimentazione positiva del circuito. ad esempio, la tensione di lavoro di Cl e C2 po-
Con i valori attribuiti ai componenti elettronici, trebbe essere quella di 3 Vl. Ma a questo valore si
che concorrono alla formazione del circuito di fi- è preferito quello di 16 VI per il solo fatto che,
gura 1, l'impulso di corrente, inviato all'altopar- come l'esperienza ci insegna, difficilmente i ri-
lante, è più lungo di quelli che, nei progetti prece- venditori di componenti elettronici dispongono di
dentemente pubblicati, venivano applicati al dio- tanti valori diversi, preferendo, fra i molti, alcuni
do led. Tuttavia, l'impulso deve considerarsi ab- di maggior uso corrente. E noi sappiamo che
bastanza breve, se rapportato al consumo di ener- quello di 16 V1 è tra i più comuni. Detto ciò, pas-
gia e alla sovralimentazione dell'altoparlante, dal siamo alla presentazione del progetto di figura 2.
quale i suoni escono accompagnati da una certa All'inizio di questo articolo è pubblicata la foto
percentuale di distorsione, assolutamente neces- dell'apparato realizzato dai nostri tecnici e per il
saria per rendere le emissioni audio più gradevoli quale si è fatto uso di una tavoletta di legno, di
e maggiormente realistiche. I segnali elettrici ap- forma quadrata, di 15 cm di lato.
plicati al trasduttore acustico, infatti, non sono di Su di essa, in corrispondenza della posizione asse-
tipo sinusoidale, ma tendono ad assomigliare a gnata all'altoparlante, è stato praticato un foro
quelli ad onda quadra. delle stesse dimensioni del trasduttore acustico, il
In sede sperimentale, il circuito di figura I potrà cui diametro è di 6,5 cm.
essere sottoposto ad alcune prove pratiche. Per I collegamenti fra il circuito stampato e l'altopar-
esempio si potranno conferire ai condensatori lante possono essere realizzati con conduttori del-
elettrolitici Cl e C2 valori diversi da quelli pre- lo stesso colore, giacché il trasduttore audio non è
scritti, per verificare il corrispondente comporta- un componente polarizzato e i suoi terminali pos-
mento del dispositivo. sono essere alternati fra di loro indifferentemen-
Un'altra prova, assai interessante, consiste nel te. Le cose cambiano, invece, per i conduttori
far partire da zero l'effetto sirena. Vale a dire, nel delle due linee di alimentazione, per le quali con-
produrre inizialmente un suono molto grave e la- viene servirsi di un filo rosso per la linea positiva
sciare che questo aumenti poi gradualmente fino e di un filo nero per quella negativa.
a raggiungere il livello delle oscillazioni normali, L'alimentatore, come si può notare osservando il
dalle quali inizia l'effetto sirena, dopo aver pre- piano costruttivo di figura 2, è formato da due pi-
muto il pulsante Pl. Questa prova si ottiene cor- le a torcia da 1,5 V, collegate in serie tra di loro,
tocircuitando, con la lama di un piccolo cacciavi- allo scopo di fornire la tensione complessiva eri-
te, i due conduttori, positivo e negativo, del con- sultante di 3V.
densatore elettrolitico Cl e chiudendo l'interrut- Il collegamento in serie di due pile a torcia si rea-
tore di alimentazione SI. Così facendo, l'altopar- lizza collegando, tramite brevi spezzoni di filo
lante non emette alcun suono, quindi rimane conduttore, il morsetto positivo di una con quello
completamente muto. Ma poco dopo aver elimi- negativo dell'altra. Tuttavia, per evitare un tale
nato il cortocircuito, allontanando il cacciavite sistema di collegamento, consigliamo di far uso
dai reofori di Cl, dal trasduttore comincia ad di un apposito portapile, come quello riprodotto
uscire un suono grave, la cui frequenza aumenta in figura 2.
452
Produce segnali di frequenza
compresa fra 500 KHz e 1,6 MHz

OSCILLATORE AF
Le varie applicazioni fin qui proposte dell'inte- l'emissione di onde elettromagnetiche, nello spa-
grato LM 3909 hanno coinvolto la banda degli in- zio circostante a quello in cui si lavora, disturba
frasuoni, e quella acustica. Ma con tale compo- le ricezioni radiofoniche del vicinato.
nente ci si può spostare anche verso gli ultrasuo- L'integrato LM 3909 non è stato concepito pro-
ni, per giungere alle prime bande delle radiofre- prio per ottimizzare la stabilità di frequenza, an-
quenze. E la presentazione di questo semplice che perché alcuni suoi parametri rimangono in-
oscillatore, funzionante nella gamma compresa fluenzati dalla temperatura e dalla tensione di ali-
fra i 500 KHz e 1,6 MHz, nella quale sono inserite mentazione. Tuttavia, tenuto conto della sua di-
le onde medie radiofoniche, lo prova. sponibilità di agganciarsi alla frequenza di riso-
Chi volesse far uscire dai confini prettamente di- nanza del carico, quando questo è presente e nel
dattici e sperimentali questo dispositivo, potrà caso di circuito LC con elevato fattore di merito,
utilmente impiegarlo nelle operazioni di messa a si può dire che l'integrato dimostra una sufficien-
punto di ricevitori radio o di altri apparati, con la te tendenza a conservare stabile la frequenza di
precauzione di non farne un uso smodato, perché oscillazione.

La realizzazione di questo semplice oscillatore a radiofrequen-


za contiene, principalmente, un valore didattico. Ma può esse-
re utilizzato, secondariamente, in attività di laboratorio.

453
80 Il

cv

a
(._)
V)

?
7

L2 L1
o
Cl

JC1 ll: 1,5/


e
r2 l I Il Il
I7 I2T T3T TZ

Fig. 1 • Circuito elettrico dell'oscillatore a radiofrequenza. I segnali generati sono di-


sponibili sui terminali della bobina L2.

-----COMPONENTI-----
Condensatori R2 = 1.000 ohm • 1/8 W
C1 = 100 pF R3 = 27 ohm • 1/8 W
C2 = 100.000 pF
C3 = 100.000 pF Varie
CV = 100 pF + 400 pF (variabile)
IC1 = LM 3909
L1-L2 = bobine
Resistenze ' S1 = interrutt.
R1 = 1.000 ohm • 1/8 W ALIM. = 1,5V

CIRCUITO ELETTRICO massime frequenze possibili. Inoltre, la possibili-


tà circuitale di elevare la tensione di alimentazio-
Chi osserva attentamente il circuito teorico ne, permette al dispositivo di adattarsi agevol-
dell'oscillatore, riportato in .figura 1, può accor- mente al circuito d'antenna, pur con la sola pre-
gersi che questo non differisce di molto, concet- senza di una pila da 1,5V.
tualmente, dal primo tipo di progetto riportato in I due condensatori c2-C3 svolgono un compito
questo stesso fascicolo. Nel quale il carico era di filtraggio, impedendo ai segnali di alta fre-
rappresentato da un diodo led, mentre in questa quenza generati di interessare lunghi ed induttivi
occasione è costituito dalle bobine L1-L2 e dal percorsi circuitali, con il conseguente pericolo di
condensatore variabile CV, che compongono il dar luogo ad inneschi spuri.
circuito LC (induttivo - capacitivo) accordato alla La resistenza esterna R2 e quella interna all'inte-
frequenza di oscillazione. grato ICI da 12 ohm, che fa capo al piedino 6,
La presenza delle due resistenze RI- R2, unita- servono a disaccoppiare il circuito d'antenna da
mente al condensatore Cl, di piccolo valore capa- quello di alimentazione.
citivo, consentono al circuito di funzionare alle Il segnale prodotto dal circuito dell'oscillatore è
454
use.
RF

-cv

@
© e 1 f I I I ✓ I I

' @
a

>
-
l.t)

<
..J
...

a:

Fig. 2-Piano costruttivo, realizzato su tavoletta di legno di forma quadrata, di dia-


metro di 15 cm, dell'oscillatore RF.

presente sui terminali della bobina L2. ramici CI-C2-C3e le tre resistenze Rl - R2-R3.
Esso, come si può osservare nella sua rappresen- Tutti gli altri componenti rimangono fuori e, co-
tazione analitica di figura 3, è molto distorto, ma me indicato nella foto di apertura deil'articolo,
una tale condizione può divenire assai utile quan- fissati su una tavoletta di legno di forma quadra-
do si debbano impiegare le armoniche. ta, di 15 cm di lato.
Le bobine L1 - L2 non sono reperibili in commer-
cio e debbono essere costruite utilizzando, come
MONTAGGIO supporto, uno spezzone di ferrite cilindrica della
lunghezza di 6 cm circa e diametro di 8 mm. Su di
Sulla basetta del circuito stampato debbono esse- essa si avvolgono, per Ll, ottanta spire compatte
re montati l'integrato I Cl, i tre condensatori ce- di filo di rame smaltato del diametro di O, 3 mm.

455
Fig. 3-I segnali a radiofrequenza, generati dall'oscilla-
tore descritto in questa sede, sono alquanto distorti,
come dimostra l'espressione analitica qui riportata.

Una presa intermedia deve essere ricavata, come Il condensatore variabile CV può essere acquista-
indicato in figura 4, alla trentaduesima spira. Le to in commercio nelle due espressioni riportate in
estremità dell'avvolgimento sono legate con fili di figura 5, contenenti cioè due sezioni o una sola
nylon. sezione. Nel primo caso i terminali sono due, nel
L'avvolgimento L2 è realizzato con sette spire di secondo sono tre. E poiché per la realizzazione
filo conduttore flessibile, ricoperto in plastica. del circuito di figura 1 serve una sola sezione, se il
Dalle estremità di L2, che possono rimanere fis- componente è come quello disegnato in basso di
sate su appositi morsetti utilizzatori, come indica- figura 5, i terminali I e 2 dovranno essere collega-
to nello schema pratico di figura 2,i segnali di al- ti assieme (il terminale 2 è quello comune di mas-
ta frequenza vengono affidati ad un sistema sa) per disporre di un'unica sezione utile. In pra-
antenna-terra per l'eventuale irradiazione nello tica, il valore capacitivo, da attribuirsi al conden-
spazio. Ma così facendo, si corre il rischio di far satore variabile CV, non è critico e può oscillare
arrabbiare l'utente radiofonico che risiede nelle fra i I 00 pF e i 400 pF. In commercio si possono
vicinanze e si violano precise disposizioni di leg- trovare facilmente condensatori variabili di que-
ge.

@cy@
legacci
nylon o 2 A
1

1 3
@CV@
o B
32 80 2

Flg. 4 • Composizione e dati costruttivi delle bobine L 1 • Fig. 5- Esempi di piccoli condensatori variabili, facil-
L2 avvolte su uno spezzone di ferrite cilindrica. mente reperibili in commercio, dotati di una o due se-
zioni con valori capacitivi diversi.

456
sto tipo, a due sezioni, con valori capacitivi di radio supereterodina acceso e sintonizzato su una
148/66 pF, oppure 180/80 pF che, sommati assie- emittente ad onda media. Quindi si ruota lenta-
me, realizzano condensatori da 214 pF e 260 pF mente la manopola innestata sul perno del con-
rispettivamente. densatore variabile CV, fino al momento in cui
Il motivo per cui in commercio vengono offerti l'ascolto viene fortemente disturbato dal fischio
condensatori a due sezioni è presto detto. Nei cir- caratteristico dei segnali di alta frequenza non
cuiti dei radioricevitori supereterodina si debbo- modulati.
no far variare contemporaneamente, per mezzo Fischi di minore entità si potranno ascoltare pure
di uno stesso perno di comando, due condensato- in altri punti della scala del ricevitore radio, senza
ri variabili, uno per il circuito di sintonia e l'altro ovviamente toccare più la manopola del variabile
per quello d'oscillatore. dell'oscillatore, ma spostando la sola sintonia del
A lavoro di montaggio ultimato, il funzionamen- ricevitore. Saranno, questi, la testimonianza della
to dell'oscillatore potrà essere facilmente control- presenza di armoniche della frequenza fonda-
lato, avvicinando il dispositivo ad un ricevitore mentale.

ECCEZIONALMENTE
IN VENDITA LE DUE ANNATE COMPLETE
1984 • 1985
AL PREZZO DI L. 18.500 CIASCUNA

Coloro che, soltanto


recentemente, hanno €a
Rs
conosciuto ed apprezzato la
validità didattica di
Elettronica Pratica,
immaginandone la vastità di
"mr
e»-s
programmi tecnico-editoriali
svolti in passato, potranno
ora aggiungere, alla loro
iniziale collezione di riviste,
queste due annate proposte
in offerta speciale a tutti i
nuovi lettori.

Richiedeteci oggi stesso una od entrambe le annate qui illustrate, inviando, per ciascuna di esse,
l'importo anticipato di L. 18.500 a mezzo vaglia postale, assegno bancario o conto corrente postale
n° 916205 ed indirizzando a: Elettronica Pratica • 20125 Milano • Via Zuretti, 52.

457
RICEVITORE
AD ONDE MEDIE
La destinazione più naturale dell'integrato LM presente, perché ottenuta dai collegamenti interni
3909 è certamente quella dei circuiti oscillanti. dell'integrato.
Ma se così è accaduto per tutti i progetti fin qui Una volta eliminata la reazione positiva, chiama-
presentati, ciò non vuol dire che questo versatile ta pure "effetto rigenerativo", si dispone di un
componente non possa essere utilizzato pure in efficiente amplificatore, di uso generale, in grado
veste di amplificatore lineare. Perché basta elimi- di funzionare con tensioni di alimentazione bas-
nare la reazione positiva, per impedire al disposi- sissime.
tivo di oscillare, dato che sarà poi la controrea- Ovviamente, l'ingresso dell'amplificatore, così
zione a mantenere il circuito polarizzato, allo sco- concepito, è rappresentato dal piedino 8, mentre
po di amplificare correttamente e perfettamente il l'uscita va individuata nel piedino 2 dell'integra-
segnale. to.
La presenza della controreazione, oltre che assi- Detto ciò, è facile ora concepire con l'LM3909
curare la precisa polarizzazione, contribuisce circuiti citofonici, amplificatori microfonici, pic-
all'allargamento della banda passante e alla ridu- coli radioricevitori e molti altri apparati ancora.
zione della distorsione. In misura particolare, Fra i quali, in questa occasione, la nostra scelta si
poi, il circuito rimane privo della fastidiosa di- è rivolta verso il ricevitore radio ad onde medie,
storsione d'incrocio, tipica degli amplificatori in con ascolto in cuffia, che normalmente i lettori
classe B e C, essendo lo stadio d'uscita in classe principianti prediligono fra tutte le altre realizza-
A. zioni dilettantistiche con finalità didattiche e ri-
La possibilità di trasformazione del dispositivo in creative.
un amplificatore stabilissimo e fedele, raggiunta
tramite l'eliminazione della reazione positiva, è
una riprova dei concetti teorici esposti all'inizio CIRCUITO DEL RICEVITORE
del presente fascicolo, in sede di presentazione
analitica dell'integrato, dove abbiamo ricordato Aggiungendo un circuito di sintonia ed un rivela-
la necessità dei due tipi di reazione e delle loro tore, l'amplificatore ora descritto si trasforma in
specifiche funzioni. un ricevitore radio. Esattamente nel tipo più sem-
Per eliminare la reazione positiva, è sufficiente plice di questi, che è poi anche quello caratteriz-
disinserire il condensatore elettrolitico che, nei zato dalla maggiore fedeltà di riproduzione sono-
precedenti progetti, veniva collegato fra il piedi- ra. Sia per i motivi già detti, sia per il tipo di
no 2 e il piedino 8 di ICI. In questo caso, fra ascolto che, in questo caso, avviene attraverso
l'uscita e l'ingresso dell'amplificatore. una comune cuffia.
La reazione negativa, invece, rimane comunque Naturalmente, trattandosi di un dispositivo ispi-

Per sintonizzare una o più emittenti locali ad onda media, è ne•


cessario impiegare un'ottima antenna e un perfetto collega-
mento di terra, dopo aver correttamente orientata la ferrite del
circuito accordato d'entrata del radioricevitore.

458
L'ascolto è in cuffia
e l'alimentazione a pila.

L'integrato LM 3909
funge, in questa occasione,
da amplificatore BF.

rato al circuito più elementare di tutti i radiorice- saggio alle sernionde di uno stesso nome del se-
vitori, non sarà possibile pretendere da esso quel- gnale di alta frequenza.
le prestazioni conosciute normalmente negli ap- Il condensatore Cl applica il segnale modulante
parati di tipo commerciale. Ma ci si dovrà accon- di bassa frequenza all'ingresso dell'amplificatore
tentare della sola ricezione delle onde medie e di ICI (piedino 8) il quale, dopo averlo sufficiente-
quelle poche emittenti che lavorano localmente in mente rinforzato, lo applica, attraverso il piedino
questa gamma. Ma vediamo ora come funziona il 2, alla cuffia, dove si trasforma in voci e suoni.
circuito di figura l, che appare alimentato con la
bassa tensione di 3V derivata da una o più pile
collegate opportunamente fra loro. COSTRUZIONE
La bobina LI ed il condensatore variabile CV
compongono il circuito di sintonia, quello nel Una tavoletta di legno, di forma quadrata, di • r
quale circola il segnale di alta frequenza rappre- cm di lato, è necessaria, come indicato nella foto
sentativo di una sola emittente radiofonica per riportata nella prima pagina, per contenere l'inte-
volta, a seconda della posizione fatta assumere al ro circuito del ricevitore, il cui piano costruttivo '
condensatore variabile CV, mediante la manopo- pubblicato in figura 2.
la di comando di sintonia applicata al suo perno. Il circuito elettronico vero e proprio va mo
Sull'estrema sinistra dello schema di figura 1, so- ul consueto circuito stampato, nel quale so:
no riportati i simboli di tre boccole, nelle quali, fissati i due condensatori ceramici CI- C2, la re-
sono citate le lettere alfabetiche T- AL- AC", sistenza R1, il diodo al germanio DG el'integra
il cui significato è il seguente: ICI. Tutti i rimanenti componenti sono applicati
nei vari spazi liberi della tavoletta-suppor
T = Terra condo l'ordine a loro attribuito nel piano cosru.
AL = Antenna Lunga tivo di figura 2.
AC = Antenna Corta La bobina LI non è un componente comm
e deve essere costruita utilizzando, cor
Dunque, in questi punti, dovranno essere collega- to, uno spezzone di ferrite di forma Cui + A--

ti i terminali dei conduttori di terra e di discesa di della lunghezza di 8 cm circa e del diamerc
antenna. mm. Su di essa si dovranno avvolger
Il diodo al germanio DG provvede alla rivelazio- compatte di filo di rame smaltato
ne dei segnali radio, ossia concede il libero pas- 0,3 mm, avendo cura di rica
51

Cl
1@I 17L
I6l 15

L1 Il li
-DG
,
Il
[ " ]#
e
e+=#'] 3V
e
Rl Il
I

o
Jv 1 "c2

Fig. 1 • Schema teorico del radioricevitore ad onde medie con ascolto in cuffia. La
boccola contrassegnata con la lettera T deve essere necessariamente collegata
con un conduttore fissato su una tubazione dell'acqua o del termosifone.

-----COMPONENTI-----
Condensatori Resistenza Varie
C1 = 100.000 pF R1 = 10.000 ohm - 1/8 W IC1 = LM 3909
C2 = 100.000 pF L1 = bobina
CV = 100+400 pF DG = diodo al germanio
S1 = interrutt.
CUFFIA = 30 ohm + 200 ohm
ALIM. = 3V

media alla trentaduesima spira, contata a partire a massa (linea della tensione di alimentazione ne-
dal lato massa (linea della tensione negativa). gativa), i due terminali laterali debbono essere
Facciamo presente che, essendo il filo conduttore collegati assieme e al conduttore finale dell'avvol-
ricoperto di smalto isolante, non è possibile effet- gimento della bobina LI.
tuare su questo le saldature a stagno, se prima i E molto difficile poter ascoltare una emittente ra-
terminali non vengono accuratamente raschiati. diofonica, con questo tipo di ricevitore, senza
Nell'elenco componenti, in corrispondenza del l'impiego di una buona antenna, a meno che non
condensatore variabile CV, sono stati indicati i ci si trovi nelle immediate vicinanze del trasmetti-
valori limite di capacità utilizzabili per questo ap- tore locale. Altrimenti si deve necessariamente
parato. Ma i variabili di piccole dimensioni, più collegare sul morsetto AC un conduttore della
facilmente reperibili in commercio, sono quelli a lunghezza di qualche metro, teso lungo le pareti
due sezioni, appositamente costruiti per i ricevi- di una stanza, oppure un conduttore di una venti-
tori a circuito supereterodina, nei quali i valori na di metri (antenna Marconi), montato nella
capacitivi sono di 148/66 pF, oppure 180/80 pF. parte più alta dell'edificio in cui si effettua
Questi modelli di microcondensatori sono dotati l'ascolto, sorretto da due sostegni verticali ed
di tre terminali; il terminali centrale va collegato elettricamente isolato da questi mediante gli ap-

460
AC AL T
@ @ @
@ @
LI @ @ @

cv
o. ]
----- A 111 Il ~
@

PILA PILA
1,5V 1,5V

@
1

presa
cuffia

non
cofleg.

SI

Fig. 2- Plano costruttivo del radioricevitore con alimentazione a pila da 3 V e consu-


mo di 20 mA. Il funzionamento dell'apparecchio è quasi interamente condizionato
dall'efficienza del due circuiti di antenna e di terra.

positi isolatori per uso esterno. La discesa di que- L'alimentatore, come indicato nel piano costrut-
sto tipo di antenna deve essere collegata con il tivo di figura 2, fa uso di un portapile, per colle-
morsetto AL. gamenti in serie, nel quale sono inseriti due ele-
Il tipo di cuffia, da collegare all'uscita dell'ampli- menti a torcia da 1,5 V ciascuno, in modo da ero-
ficatore, potrà avere un'impedenza di valore gare la tensione richiesta di 3V.
compreso tra i 30 ohm e i 300 ohm. Ma converrà Per sintonizzare una emittente radiofonica, si de-
far uso di uno di quei modelli ultraleggeri, che at- ve ruotare lentamente la manopola di sintonia e
tualmente invadono il mercato della componenti- poi orientare adeguatamente la posizione della
stica elettronica e che sono di tipo stereo. Anche tavoletta-supporto verso il trasmettitore, allo sco-
la corrispondente presa, quindi, dovrà essere di po di raggiungere la maggior intensità possibile
tipo stereo, come quella disegnata in figura 2, dei segnali ricevuti. Non bisogna dimenticare, in-
nella quale il terminale comune (massa) rimane fatti, che il nucleo di ferrite, della bobina Ll.
inutilizzato (non colleg.), allo scopo di realizzare capta la componente magnetica del campo gene-
il collegamento in serie dei due padiglioni di cuf- rato dall'emittente radiofonica. Questo è dunque
fia ed aumentare il valore di impedenza comples- il motivo per cui il nucleo deve essere sistemaw
sivo. nella direzione più favorevole alle ricezioni radio.
RS 193 RIVELATORE DI VARIAZIONE LUCE
Ogni volta che una sonda rivelatrice (fornresistema - fornita nel KIT) subisce una variazione
(in più o in meno) del intensità luminosa che la investe. si eccita un micro relèPuò essere
impiegato in svariati modi rivelatore di fumo, sEnsore per afl!Jlurto (l'ombra causata da un
eventuale intruso farà eccitare il relè), rivelatore di prossimità ecc li dispositivo è dotato di
regolazione per radanamento alle diverse condizioni di luci e di regolatore per rita1dare la
diseccitazione dei micro rei La tensione di alimentazione deve essere di 12 Vc stabilizzata
e l"assorbimento in condizioni di riposo è di circa Z0 mA, mentre con relè eccitato è circa
70 mA. La corrente massima sopf}Or!abi!e dai contatti del relè è di 2 A. Il ritardo per la
diseccitazionedelre!èpuòessereregolatofinoa15secondi
1 31 000
RS 194 INIETTORE DI SEGNALI
E un piccolo strumento di grande utilità per il con110llo e la ricerca dei guasti nelle
apparecchiature di bassa frequenza, ricevitori rado e televisori.ln uscita del dispositivo
possoooesserese!ezionatiduediversisegnali·
1000 H2 con armoniche lino a 30 MHz
100 KHz con armoniche fino a 300 MHz
Per la sua alimentazione è sufficiente una normale batteria per radioline da 9
L assorbimento massimo è interiore ai 8 mA
L 15500
RS 195 TEMPORIZZATORE PER CARICA BATTERIE AL Ni-Cd
E staio apposi1amen1e studiato per essere impiegato con carica batterie al N1-Cd in qwnto,
queste ultime, hanno bisogno di tempi di ricarica ben definiti Naturalmente il suo impiego
può essere esteso ad ahre applicazionde temporiuazioni che si ottengono sono
estremamente precise in· virtù del fatto che come frequenza campione viene usata quella di
rete a 50 Hz.L"alimentazione prevista è quella della rete luce a 220 V 50 Hz.Può anche
essere alimentato a 12 Vcc aggiungendo il KIT RS 196 che e un generatore a 50 Hz
quar1ato.Letemporizza2ioni vengono impostate con un commutatore a sei posizioni e sono:
30 MINUTI, 1 ORA, 2 ORE, 4 ORE, 8 0RÉ, 16 0RE L'uscita del dispositivo è rappresentato
dai contatti di un micro relè il cui carico massimo è di 1 A.li dispositivo è dotato inoITre
di pulsante di avviamento (START) e pulsante di azieramento (RESET) Il KIT e completo
di trasformatore di alimentazione e micro relè
t 56 000
RS 196 GENERATORE 01 FREOUENZA CAMPIONE 50 Hr
Serve a simulare, con la massima precisione, la frequenza di rete a 50 H2.È mono utile
quando occorre alimentare in corrente continua Quei dispositivi che lun1ìonano agganciati
alla frequenza di rete a 50 Hz (orologi, temporizzatori ecc.)'alimentazione deve essere di
12 Vcc e l'assorbimento massimo è di circa 2 mAl segnale di uscila è di 12 V con
frequenza 50 Hz estremamente precisa in quanto l"oscillatore pilata è controllato da un

L 19.0o0
RS 197 INDICATORE DI UVELLO AUDIO CON MICROFONO
Con questo KIT si realizza un indicatore di livello so!Xlra a diodi LEO Il display è composto
da 16 diodi LEO e f'indicazione avviene mediante lo spostamento di un punto luminoso a
seconda dell'intensità dei segnali acustici captati da un apposito microfooopreamplilicato.La
tensione di alimentazione deve essere di 12 Vcc La massima corrente assorbita è di soli
15 mA per cui, il dispositivo. può essere alimentato con normali pile.li KIT è completo di
capsula microfonica preampliticata

RS 198 INTERRUTTORE ACUSTICO


E un dispositivo sensibile ai suoni e rumori che, ricevuti da una capsula microfonica ed
elaborati, agiscono su di uo relè.Può essere predisposto per due diversi modi di
funzionamento
1° !I relè si eccita ogni volta che la capsula riceve un suono e si diseccita quando il
suono cessa
2° llre!ésieccitaquandolacapsulariceveunsuonoeanchequandoilsuonocessail
relèrestaeccitato.Pe1diseccitarlooccorreunalt1osuono,lunzioni1fldocosidavero
e proprio interruttore
La tensione di alimentazione deve essere di 12 V stabilizzata. In condizioni di riposo
!"assorbimento e di circa 1 mA mentre con re!è eccitato e di circa 45 mA. la corrente
massima sopponabile dai contatti del relè è di 2 AI KIT completo di capsula microfonica
e micro relè
giugno I987 aeE ED
classificazione articoli
ELSE KIT per categoria J
luci peièhedellèhe 2 vie 750W/canale L Ulffl-~,W"'II"'_,,.., g-+- 13,000
RS 1 I 36.000 llfi 'IO ,a y L

I
10 Luci psichedeliche 3 vie 1500W/ciiiial. L. 47.000 RI 47 VariJIQrw' di luce per IOl.to L 17.000
RS
RS 48 Luci rotanti sequ enzia li 1O ve 80W/canale t L '7.000 RS 50 Accen sione automatica luci posizione auto L 19.500
21.000
RS 58 Strobo ìntennitt41Nia 19110!abile "' L 17.òOO RS 64 4o Ber- ""%%9,%eri g msrowv+ L
L 38.600
RS
RS
113
114 -E:"=:-, ~ ,8 vie 400W/~
L
L
36.500
43,000
R6 ali
Rii 71
Contagiri per auto lt
Temporizrtorsper tergicristallo
LEPI
L ,,.ooo
11S
RS
117
135
1
t2$:%5mic:rofonlché
rose .a.
L
L
'7.000
ll,000
RS 96
RS 10;1
Avvli'atote aC1191icQ luci posizione por auto
Elltclnlnic - mu!Jlfunzlonf per ljlto
L
L
10000
35.000
RS 172 luci j:r,llcMcleliì:he_ 1 !)00 W L '8.000 RS 104
107 f Riduttore di tensione perauto
" lndli:atoie 41ft. battana e genera !Ot'e per auto
L
L
L
1:UIOO
19.000
19,000
122 controlla uteri+· 9%@ore auto a di«lv
'Tempo~ per ci di cortesla auto L 14.000

19g9 ·-- 137


151 Commlrtatore a af!Qramw,to per auto L tl.&00

I L :n .ooo
11S
RS 16
6
k2%.2".2%227mo· L 1'-000
L 15,IIOO
RS 162
RI 174
Antilui pèr auto
U.ol pe h..i.tlche. per auto con microtono L 43.000
Microricevitore FM Indicatore di assenza acqua por ia,;gli;riotallo L 17.&00
RS
115
RS
40
52
68
Prova quan:i
Trasmettitore, Ft,1 2W t BI
L 21,000
I II RS 185
s 192 Awldtore· automatico. Pèt' lu_ol di posizione auto L 29.000
RS 102 Trasmettitore FM radiospia
118 112 Mini ric:e..itora AM. ,iupen,Jeroélina L 21500
RS 119 L 17.000
%..-so L 11i.!i00 ,:-,,ì,ii.:,ìi,iìoe1rrwm111t0 p,gojat,jlo 18 -. 118 mln.

I I
RS' 1ZO RS 68 L •1.000
RS 130 Mlamtralmelfhqre A. M. L 18.liOO i' nS 63 Temi>oriuct<lre 1'8QOlabile 1 ,t- 100 sec. L 2Ui00
RS 139 Mini ricevitore FM supere terodina L 27.000 Avvisatore acustico temporizzato L 20.500
,,.ooo I Rs 123
RS
RS
RS
180
11il
178
Preamplificatore d antenna universale
TtasmettlqH9 Ft,11 90- )50. MH~ 0,5W
Vo>< per appara ti Rica Trasmittenti
L
EL 3e I I
RS 149
RS 195
T emporirtatore per luce scale
T emaorizratoro par tllrice batterie al NI-Cll If L
L
20.000
65.000
RS
RS
RS
RS
116
180
181
183
184
1811
Ricevitore per Redioc9fflBndo li .DUE" ta!Ulr
• 'fresmettilore per Radiqcomando a OUE canali
i Trasmettitore di BIP BIP
zz:.$%.. o.. «. I
I
61.600
L 30.000
L ±gggg
13600
L 28.500
[
I
---
RS 14
1 n '4n9 I .AIITIF,URTI AC!lESSO
_ RI E AUTOMATISMI
Anllluno profesaionale
S..lrlitura a comblnulone elettronica I! L
L
L
4IIOO
38.000
38.500
L nooo
L. 16.000
•-•-------, .. - ,~- . - r· -- -~. -- - - L 18.000
1B Sirena elettronica 30W
E 7%2 %
Ii
Il$ 186 Sincronizzatore per proiettori DIA L "2.000
Distorsore per chitarra

I
RS: 22 RS 1e8 I Trasmettitore ad ultrasuoni L. 11.000
nS 44 Sirene programmabile - os,::jllo!Qno L 14._:;g Rs 169 RJç~i'Qre ad ultralllOOÌ L, '25.000
fUJ 80 ~ Genara19re 'di not a muslcaQ progràmma_bile L 31
L ::UU00 RS 171 Rivelatore di movimento ad ultrasuoni L 52-000
ao
RS
RS
RS·
IIS'
t9
100
101
I "mm!e!.,-
Truccavoce elettronico
+ 3%%%
115
n
177
179 r Dispositivo autom. per lampada di emergenza
Autoscatto programmabile per Cine - Fotografia
L,
L.
19.000
47000

RS: 143
RS. 1!18
RS 187 I nsorsore ru. per crurana a ,wuw I I I ie ft uariatra ti hua tenrin mm 1 'I IL 11,600
11.500
17.600
11.&00
23.s00
RS
• Filtro cross-over 3 vie 50W L 28.000' FIii
IIS
BZ
83
nrerrurore crepuscoare
Regolatore di voi. per mo1.orl a spazzole L 16.DOQ

I
RS 11 Amplificatore BF 2W i ii@ Relè fonico L 27.000
L 28.000 RS 87
R$
RS
RS
11
21
'Z7
:%:r%
Pream_p/lficatò'ro con ingresso bassa Impedenza
L.
L.
16.000
12.000
118
R8
91
97
Rivelatore di prossimità e contatto
Esposimetro per camera oscura ~
L
L
28.000
31.600
Prearp'ifcator_microfonico L 16.000 RS 101 Contapezzi digitale a 3 cifre L '7,000
RS Z9 55,000
AS 36 Ampli icatore BF 40W L 28500 119 121 Prova riflessi elettro nico $i I L
RS 30 lndicato,e livello Uscita a 16 LED L 31000· 11S 129 Modulo or Dspv g9%2° gsnaunti
Generatore di rumore ianco (relax elettronico)
L 48500
RS 19 Amp_lifK:atore ttereò 10+-1 OW L 33.000 RS 132 I L U.000
RS
RS
RS
45
61
ll!i
#z:.:#°
Preamplificatorestereo equalizzato R.IAA
• Vu•mer..,, -• 8_ LED
' L
L
L.
L.
11 .000
27,000
19.000
Z7.DOO
IIS
RS
RS
13-'
138
I .. I
Rivelatore di metalli
lnterr,lUoro a ofioremeoto 220V 360W
-
\.omP<!1111i419<• di rio<:<:ol!IO 00o lam~ alto Xono
Variatore dl luce ""l maticò 220V l.OOOW

L
L
L
L
22.1)00
23.IIOO
58.DOO
27.000
RS 81 RI 152
RS 72 Booster per autoradio 20W L '26.000 FIS 155 Rivelatore di strada iacciata per outo e -.u!oc. L 2.1.000
L 44.000
RS
RS
IIS
73
78
84
Booster stereo per autoradio 20»20
Decoder FM SltITTlO
lntarfonic(, •
L
L
,, ... oo
22.IOO
RI
Fllii
11S
164
180
1117
0,uloglo digitale
Variatore di luce a bassa isteresi
Lampegg. per lampade ad ltJ<;andescenu 1500W
I L
L
L
Sl.000
14.600
19.000
RS 8ll huerfono per m,pt.o L 30,000 RS 170 AmplJJìtl!litore re~nlco 1.1er, aKolto e 111Qls.tr~ • L 20000
RS 105 Protezione elettronica per casse acustiche L. 32.DOO
14.000 RS 173 I Allarme per frigoritero L. 23.000
RS 108 A.mpllficatore 8F 5W 'L RS 171 Contatore digttale- modù.làre a due cifre L 26,000
RS
RS
118
126
Equalizzatore parametrico
Amplifii,atore B.F. 20W 2 vie
Mixer Stereo 4 ingrani
EL. 3%3%
4'.000
RS
119
181
186
lonizzatore per ambienti
Scacciaropi a ultrasuoni
L
L
39,000
38,000
R6 127 RS 189 Termostato elettronico L 28,MO
116 133 Preappcatog_ set chitarra L 10,000
Il& 140 Amplificstore BF 1 W L 11.500 ns 193 Rivelatore di variazione luce L 31.000
11S 1'S Moèlulo-pe, à,:,dièato<e di livello audio Gigante L U.000 n 19 lntarruttore ,1custico L 29.500
RS 1S3 Effetto presenza stereo L 2900o
11S 183 Interfono 2w L 26,000
lii 175 AmplKicatora atereQ I + 1 W L 20.DOO
RS 111 Amplificawì-e Steroò HI-FI 6st,6 W L U.000
RS 117 Indicatore di liveUO audio con mltroJCH'QJ sioò [ I ! 36
a P2!2!".2.Ne..•.. L
L
20.500
18,000
IL 20.000
KH, L 34.000
L 37.000
11S
118
RS
H
31
5 Alimentatore stabilizzato per amplificatori BF
rtt.aa a al» ad 4li e a pe g E %2% I I na
Il&
1••
11111 .aG#oro oeon· so a \
L
Li 15500
111.DOO
'
118 7&
RS 18
118 96 Alimentatore duale regol +-5 + 12V5QQmA
RB 118 Alimamatore ttabilinato varifbile 1 + 5V 2~
Totocalcio elettronico
IIS
RS
RS
131
,138
150
Alffll'nla/on, lllbiliaeto I 2V "Il· 1 Q+ 16V 1 QA
Carlca batterie Ni-Cd oorninte eoal8nte rogolabile
Aliment11to,e t\abilinatl> Univ.,,..,le 1 "'-
I {ge
I L :10.000!
Rll
RS
RS
71
18
110
Roulette elettronica a 1O LED
Slot machino olattronlca
RS 16-1 lnverter 1.2V -"220V 50 Hz 40W L 26.000 RS 111 Giol:o dall'Oaa elellronlco
RI 1118 Carica batterie al Ni - Cd dea batteria auto L 27.500 RS 147 Indicatore di vincita
118 110 Alimentatore stabilizzato 12 V (reg. 1 O• 15 VI 5 lii. L 44.000 Rs 148 Unitt aggluntlva per RS 147
offerta speciale!

UOVO PACCO DEL PRINCIPIANTE


Una collezione di dieci fascicoli arretrati accuratamente selezionati fra quelli che hanno
riscosso il maggior successo nel tempo passato.

ATTEN UATORE
CON
MOSm

t
t

IL. CARD O MONITOR


PER TV
GENERATORE DI BARRE

L. 12.000
Per agevolare l'opera di chi, per la prima volta è impegnato nella ricerca degli elementi didattici
introduttivi di questa affascinante disciplina che è l'elettronica del tempo libero, abbiamo ap-
prontato un insieme di riviste che, acquistate separatamente verrebbero a costare L. 3.500 cia-
scuna, ma che in un blocco unico, anziché L. 35.000, si possono avere per sole L. 12.000.
__ STRUMENTI DI MISURA
MULTI METRO DIGITALE
MOD. TS 280 D - L. 132.000

CARATTERISTICHE GENERALI
7 Campi di misura - 31 portate - Visualizzatore cristallo liquido
a 3} cifre altezza mm 12,5 montato su elastomeri - Integrati
montali su zoccoli professionali - Balleria g V - Autonomia
1000 ore per il tipo zinco carbone, 2000 ore per la batteria
alcalina - Indicatore automatico di balleria scarica quando
rimane una autonomia inferiore al 10%- Fusibile dì proiezione
- Bassa portala ohmmelrica (20 Q) - 10 A misura diretta in D.C.
e A.C. - Cicalino per la misura della continuità e prova diodi -
Boccole antinfortunistiche - Dimensione mm 170 x 87 x 42 -
Peso Kg 0,343

PORTATE
VOLT D.C 200 mV - 2 V - 20 V - 200 V - 1000 V
VOLT A.C. 200 mv - 2 V - 20 V - 200 V - 750 V
OHM 20 0-200 0-2KO- 20 K?- 200 KO- 2 MO
- 20 MO
AMP. D. C. 200 A- 2 mA- 20 mA - 200 mA - 2000 mA
- 10A
AMP. A.C. 200 uA- 2 mA- 20 mA- 200 mA - 2000 mA
- 10A

ACCESSORI
Libretto istruzione con schema elettrico e distinta dei compo-
nenti - Puntali antinfortunistici - Coccodrilli isolali da avvitare
sui puntali.

INIETTORE DI SEGNALI
Strumento adatto per localizzare velocemente i guasti nei radioricevitori, amplificatori, audioriprodultori, autoradio, televisori.

MOD. RADIO - L. 21.950 MOD. TV - L. 26.300


CARATTERISTICHE TECNICHE CARATTERISTICHE TECNICHE
Frequenza 1Kc Frequenza 250 Kc
Armoniche fino a 50 Mc Armoniche fino a 500 Mc
Uscila 10,5 V ett. Uscita 5 V eff.
30 V pp. 15Vpp.
Dimensioni 12x160 mm Dimensioni 12x 160 mm
Peso 40 grs. Peso 40 grs.
Tensione massima applic. al puntale 500 V Tensione massima applic. al puntale 500 V
Corrente della batteria 2 mA Corrente della balleria 50mA

Gli strumenti pubblicizzati in questa pagina possono essere richiesti inviando anticipatamente
l'importo, nel quale sono già comprese le spese di spedizione, tramite vaglia postale, assegno
bancario o conto corrente postale n. 46013207 a: STOCK RADIO - 20124 MILANO - Via P. Castaldi, 20.
sr chi si avvicina al monde dltfelettronia è di fondamtfltale 1mportanz1 conoscere ti codice 'de coion per ii&enti#hcazone del#e resistenze. La sua grandi
importanza non s hmita al riconoscimento dei valori ma costtuisca una regola mnemonica che in futuro sarà di grande aiuto al neofita. Qui di seguito ctrchtrerno
d, illustrare nel modo cht a noi sembra più convtntale i pafiffletri e le rttjjOle che definii.cono questo codice
1) In tutte le resistenze di piccolo vattaggio (salvo qualche eccezi-one) l'identificazione del valore viene segnalato con anelli
colorati opportunamente disposti come indicato in figura
2)Per una giusta interpretazione è
de considerarsi PRIMO ANEO e[]
quello più vicino al bordo della resistenza stessa E ] [] l3
3) Una prima sene d1 anelh indicano il valore espresso in Ohm, mentre
un ulteriore anello ne indica la tolleranza espressa in %.

4) Il valore della resistenza è indicato da pnmi tre anelli il cui significato dei relatìv1 col di
S) I primi due anelli corrispondono a numeri che vanno considerati uno di seguito Muao#t1 tu
al!" altro. mentre il terzo anello tnd1ca il numero degh zeri aggiunti. 11;:) U O __ -· 1 v,ou, _ 7
) Il quarto aneHo indica la percentuale di to118ranza e il significato del relatfVo catare ARANCIO3 GGO _ I

è indicato nella seguente tabella0O$


- A#Gt»Io10 N$SuN OLOt.
Gnau0 4 taco°
vt.$ NtAOo
lO •

7J È molto importante sapere che se gti anelli che indicano il valore sono soltanto due vuol dire che tra I primi due numeri
c'è la virgola. Per chiarire meglio i concetti-sopra espast1 faremo ora alcuni esempi indicativi.

- --
-il +uI- -ti=Ie- -l t+ -
1
-il=I- I ,
4 7 3zeri 564zeri 1 0 0zeri 47
47'.000 Ohm 5, 56O000 0hm 10", 10 Ohm 20%, 4,7 Ohm s• •
E inoltre da tener presente che le resistenze non hanno
alcuna polarizzazione e quindi possono essere inserite
nel circuito in un verso o neiraltro
Con queste brevi note siamo certi di aver fatto cosa
gradita a tutti i principianti e a tutti coloro che
nutrivano dubbi sull"argomento. Cogliamo roccast0ne
per augurare ai meno esperti una felice e serena
introduzione nel meraviglioso mondo dell"elettronica e
ai, più espert1 una sempre maggior tenacia netla
sperimentazione di nuovi CJrcuit1 in modo che il loro
luturo sia sempre più ncço di soddisfazioni
eeoeeereaurenne
DI ELETTRONICA - RADIO - OM - 27 MHz
PRATICA
PERIODICO MENSILE - SPED. IN ABB. POST. GR. 3°/70 - ANNO XVI· N. 9 • SETTEMBRE 1987
ED. ELETTROI\JICA PRATICA - VIA ZURETTI, 52- 20125 MILANO L. 3.500

DIPOLO VALUTATE
RIPIEGATO LA TEMPERATURA
CON BALUN DEL COLORE

PER MODELLISTI
INVERSORE DI MARCIA
STRUMENTI DI MISURA __ Ci sono almeno sei fondamentali motivi per sottoscrivere
un nuovo abbonamento o per rinnovare quello già scaduto
TESTER ANALOGICO
MOD. TS 271- L. 24.500 Per affermare preferenza e fi-
ducia al periodico.

CARATTERISTICHE GENERALI
5 Campi di misura - 19 portate
Sensibilità . 10.000 /V D.C.
TS 271 Dimensioni . mm 150 x 63 x 32
Peso : Kg O, 14
Pila : 1 elemento da 1,5 V
1
Per ricevere il meritato premio
[m 2~
0-
000 • '~
000 250~

25 50
PORTATE descritto alla pagina seguente.
VOLT D.C. = 0,25 V - 2,5 V - 25 V-250 V - 1.000 V
VOLT A.C. = 1 O V - 50 V - 250 V - 1.000 V
2.5 10 AMP. D.C. = O, 1 mA - 10 mA- 500 mA
OHM = x 10 ohm - x 100 ohm - x 1.000 ohm
dB = - 20 dB + 62 dB

ACCESSORI
Libretto istruzione con schema elettrico - Puntali
ABBONATEVI
PER
TESTER ANALOGICO
MOD. TS 260 - L. 54.000
ESSERE PREMIATI
CARATTERISTICHE GENERALI
7 Campi di misura - 31 portate
Sensibilità 20.000 Q/V D.C.- 4.000 Q/V A.C.
Dimensioni mm 103 x 103x 38
Peso Kg 0,250
Scala
Pile
2 Fusibili
mm 95
2 elementi da 1,5 V CANONI D'ABBONAMENTO
Spinotti speciali contro le errate inserzioni

PORTATE
VOLT D.C 100 m V - 0,5 V - 2 V - 5 V - 20 V - 50 V - 100
PER L'ITALIA L. 31.000
V- 200 V- 1000 V
VOLT A.C. 2,5 V - 10 V-25 V- 100 V - 250 V- 500 V -

OHM
AMP. D.C.
1000 V
2x1-2x10-2x100-2 x1000
50 [A- 500 A- 5 mA - 50 mA -0,5 A-5 A
PER L'ESTERO L. 41.000
AMP. A.C. 250 A- 1,5 mA - 15 mA - 150 mA - 1,5 A-
10A
0- 50F-0 500 F (con batteria interna)
CAPACITÀ =
dB 22 1B- 30 dB- 42 dB - 50 dB - 56 dB- 62 dB
-
.-- ~
-
-~~- - -
..,
- - ~ -
--

ACCESSORI
Libretto istruzione con schema elettrico e parti accessorie -
Puntali
MODALITA Per effettuare un nuovo abbonamento, o per rinnovare
quello scaduto, occorre inviare il canone tramite vaglia
postale, assegno bancario o circolare, oppure a mezzo
D'ABBONA- conto corrente postale N. 916205 intestati e indirizzati
Gli strumenti pubblicizzati in questa pagina possono essere richiesti inviando anticipatamente
l'importo, nel quale sono già comprese le spese di spedizione, tramite vaglia postale, assegno
MENTO a: ELETTRONICA PRATICA - 20125 MILANO - Via Zu-
retti, 52. I versamenti possono effettuarsi anche presso
bancario o conto corrente postale n. 46013207 a: STOCK RADIO - 20124 MILANO - Via P. Castaldi, 20.
la nostra sede.
Ecco quanto viene spedito ai lettori che intendono
SOTTOSCRIVERE UN NUOVO ABBONAMENTO ELETTRONICA
e a coloro che provvedono a
PRATICA
RINNOVARE L'ABBONAMENTO SCADUTO Via Zuretti, 52 Milano • Tel. 6697945
ANNO 16 N. 9 • SETTEMBRE 1987
LA COPERTINA - Interpreta con la massima effi-
cacia il preciso indirizzo conferito al progetto de-
scritto nelle prime pagine del presente fascicolo:
l'inversore di marcia per modellisti con intervento
elettronico graduale.

editrice
ELETTRONICA PRATICA

direttore responsabile
ZEFFERINO DE SANCTIS
Sommario
disegno tecnico
CORRADO EUGENIO INVERSORE DI MARCIA 468
A COMANDO GRADUALE
consiste nell'insieme stampa PER MODELLISTI
di cinque utili TIMEC
ALBAIRATE - MILANO
elementi:
Distributore esclusivo per TEMPERATURA DI COLORE 478
I'Italia: FACILMENTE RILEVABILE
A.&G. Marco · Via Fortezza n.
UNA penna per circuiti stampati. 27 - 20126 Milano tel. 25261
autorizzazione Tribunale Civi-
PER SELEZIONE FILTRI
le di Milano - N. 74 del 29-12-
1972 • pubblicità inferiore al
25%.
CAMPANELLO DISCRETO 486
TREpiastre di bachelite, ramate su una delle due facce e scelte nelle A SEGNALAZIONE OTTICA
tre dimensioni più in uso fra quei dilettanti che realizzano da sé i circuiti UNA COPIA L. 3.500 CON DIVERSI CARICHI
stampati. ARRETRATO L. 3.500

ABBONAMENTO ANNUO PER AMPLIFICATORE 20 Hz + 50 MHz 496


L'ITALIA L. 31.000 • ABBONA- MULTIUSO A LARGA BANDA
UNA originale pinza a molla, di materiale isolante ed antistatico, MENTO ANNUO PER L'ESTE-
adatta per lavorare in presenza di tensioni anche elevate, con transi- RO L. 41.000.
stor MOSFET ed integrati CMOS, sufficientemente resistente al calore, DIREZIONE • AMMINISTRA-
LE PAGINE DEL CB 506
dato che occorrono parecchi secondi prima che il saldatore possa ZIONE - PUBBLICITÀ - VIA ZU- DIPOLO RIPIEGATO
RETTI 52 • 20125 MILANO.
cominciare ad intaccarla.
Tutti i diritti di proprietà lette-
raria ed artistica sono riser-
VENDITE-ACQUISTI-PERMUTE 514
vati a termine di Legge per
PER RICEVERE IL PREMIO tutti -i Paesi. I manoscritti, i
disegni, le fotografie, anche LA POSTA DEL LETTORE 519
Occorre sottoscrivere un nuovo abbonamento o rinnovare quello scaduto inviando l'impor- se non pubblicati, non si re-
to di L. 31.000 (per l'Italia) o L. 41.000 (per l'estero) a mezzo vaglia postale, assegno stituiscono.
bancario, circolare o conto corrente postale N. 916205, a ELETTRONICA PRATICA -
20125 MILANO - Via Zuretti, 52.
Ruotando una manopola,
il modello
può invertire la marcia,
arrestarsi o riprendere
il movimento iniziale.

e
I

INVERSORE DI MARCIA
PER MODELLISTI Ogni tipo di intervento elettronico è graduale e consente
di dosare, con grande precisione, gli effetti desiderati.

La validità del progetto si estende ai soli modelli con motore


Presentiamo, in queste prime pagine del fascico- spesso osservati al cinema o sullo schermo televi- a magnete permanente da alimentare in continua.
lo, un originale progetto, di facile realizzazione e sivo, per i quali una locomotiva, od altro mezzo
molto economico, che coinvolgerà sicuramente di locomozione, arrestano improvvisamente, con
l'interesse e la passione della maggior parte dei una frenata violenta, la loro corsa, per invertire
lettori, di tutti quelli, cioè, che sono assiduamen- poi il senso di marcia.
te e contemporaneamente impegnati nei due prin- Tutto ciò, nel nostro dispositivo, si ottiene facen-
cipali settori dell'hobbystica moderna, l'elettro- do ruotare, in un verso o nell'altro, la manopola
nica e il modellismo di quasi tutte le espressioni, fissata sul perno di un comune potenziometro. si ottengono soltanto se i modelli sono equipag- in grado di ridurre la tensione di 220 V ca a quella
ferroviaria, automobilistica e navale, ad eccezio- Più precisamente, ruotando la manopola da una giati con motorini elettrici a magnete permanen- di 3 -;. 6 V ca, si riesce a far girare il motore nel re-
ne dell'aeromodellistica. parte, il modello si muove in una direzione, fer- te, funzionanti in corrente continua. Perché sol- golare senso di marcia, ma anche di arrestarlo e
Con questo semplice inversore graduale di rota- mandola in posizione centrale il modello si fer- tanto questi motori potranno essere accoppiati al di farlo poi girare in senso contrario, sia pure, co-
zione dei piccoli motori elettrici, si potranno ri- ma, ruotandola in senso opposto il veicolo inver- progetto di figura 1 e sortire gli effetti già citati. me avremo modo di dire più avanti, a velocità più
produrre, nella realtà, quegli effetti spettacolari, te la marcia. Ma, attenzione! I risultati ora citati Come si sa, i motori in continua, a magnete per- ridotte. Ma vediamo subito in che modo è stato
manente, girano in un senso o nell'altro, a secon- concepito e come funziona il circuito dell'inver-
da delle polarità dell'alimentatore rispetto ai pro- sore di moto.
pri morsetti, come chiaramente indicato in figura
3. Ma se un motore di questo tipo viene alimenta-
to con la corrente alternata, non solo non riesce a ESAME DEL CIRCUITO
girare, ma si blocca. E qualora si tentasse di solle-
citarlo al movimento, esso si comporterebbe co- Se si pensa che al circuito di figura 1 va applicata
L'impiego del dispositivo, presentato e descritto in questa sede, me una dinamo, cortocircuitata dalla bassa impe- in entrata la tensione alternata, si rimane alquan-
implica il collegamento elettrico, via cavo bifilare, con il plastico denza dell'alimentatore in corrente alternata, con to perplessi. Perché mancano nel circuito il solito
la tendenza di assorbire energia meccanica, ossia ponte raddrizzatore a diodi ed il condensatore
di ferromodellismo o con quello di automodellismo su pista. funzionando da freno. Con il nostro apparato, elettrolitico di livellamento. Come invece accade
invece, che va utilizzato secondo lo schema di fi- nei dispositivi che fanno impiego di transistor e di
gura 7, servendosi di un'alimentazione in corren- motorini elettrici in continua. E questa, si badi
te alternata, derivata da un trasformatore da rete, bene, non è una omissione casuale e neppure si
468
469
TR1 o o
e

R2 b R4
O
E
,......,
9
u
,......,
<
-3
(._)
Q Q
R3
r
45
%
--a
C7;
"

E>7
o -/
DLI o
Fig. 1-II progetto dell'inversore di marcia è composto da tre resistenze, un poten-
ziometro a grafite con variazione di tipo lineare, un diodo led collegato in alternata,
che tiene informato l'operatore sullo stato elettrico del circuito e un transistor di po-
Fig. 2 • La composizione circuitale dell'inversore di marcia va realizzata interamente
tenza. Sulle due boccole, contrassegnate con la lettera E, si applicano i conduttori
su una piastra metallica, che funge pure da coperchio di chiusura di un contenitore
della tensione di entrata, su quelle recanti la lettera U vanno collegati i conduttori
di plastica. Manovrando il perno del potenziometro R3, sul quale deve essere fissata
della tensione d'uscita, che può essere positiva, negativa o alternata, a seconda
una manopola, si trasmettono, al modello interessato, i comandi di avanzamento in
della posizione assunta dal cursore di R3. un verso, di arresto della marcia e di inversione del moto.

-----COMPONENTI-----
Resistenze Varie
R1 = 1.200 ohm - 1/2 W TR1 = TIP 3055
R2 = 18 ohm • 1/2 W DL1 = diodo led (quals. tipo)
R3 = 2.200 ohm (potenz. a variaz. lin.)
R4 = 18 ohm • 1/2 W

tratta di un errore concettuale o di disegno. Per- assimilato, necessita di alcune considerazioni.


ché il transistor TRI lavora proprio con la tensio-
ne alternata, senza tuttavia essere uno speciale se-
miconduttore, appena uscito da un laboratorio di IL TRANSISTOR 2N3055
ricerche e studi giapponese o americano. Dato
che il componente si presenta al lettore nelle vesti Il componente TRI è un normale transistor bipo-
comunissime di un transistor di potenza, a molti lare al silicio che, come dice la sua stessa denomi-
già noto con la sigla 2N3055. nazione (bipolare), può funzionare con entrambe
L'originalità del progetto di figura I, invece, risie- le polarità dell'alimentatore. Infatti, la struttura
de nel comportamento di TRI che, per essere ben fisica di questo semiconduttore è abbastanza sim-

470 471
-
@
k
-
•% U U U

TR1
Fig. 3 - Avendo a disposizione un piccolo motore elet-
trico a magnete permanente, da alimentare in corren-
te continua, è facile constatare come, mediante l'In-
--
versione delle polarità di una pila, anche il verso di ro-
tazione dell'albero cambia.
© POI

Fig. 4 - Su questi schemi vengono analizzati i tre diversi comportamenti del transi-
stor di potenza TR1, quando dal suo collettore esce la corrente unidirezionale posi-
tiva (A), quando nello stesso collettore è presente la tensione negativa (B) e quando
gno in corrente è alquanto ridotto, mentre la infine, con il cursore del potenziometro sistemato in posizione centrale, la corrente
metrica, tale cioè da permetterne il funzionamen- erogata è di tipo alternato (C) e provoca l'arresto del motore in continua.
to anche quando vengono invertite le polarità di massima tensione di alimentazione sopportabile è
alimentazione. Anzi, si può dire che sia proprio limitata dalla scarsa tenuta in tensione della giun-
questa sua particolare caratteristica ad imporne zione base-emittore, che è dell'ordine dei 7 V o
l'impiego con la tensione continua, in quanto non poco più.
sarebbe auspicabile che il semiconduttore bipola- Ma vediamo ora quali risultati pratici si possono
re divenisse attivo anche con tensioni di polarità ottenere mediante l'inversione delle polarità di
opposte. Dunque, la simmetria del transistor alimentazione, ovviamente in ordine al compor-
2N3055, ne consente il funzionamento quando, tamento del transistor. lettore. Infatti, attraverso il collettore scorre la sue peculiari caratteristiche. Con la differenza
tra emittore e collettore, è applicata una tensione quasi totalità della corrente, mentre sulla base che, in questo secondo caso, la corrente di base è
positiva in modo tale che una corrente di ingresso fluisce una corrente che è beta volte inferiore. molto più elevata, essendo dello stesso ordine di
sulla base possa controllare quella di collettore, COMPORTAMENTO DEL TRANSISTOR Tale osservazione potrebbe apparire come una grandezza di quella di collettore. La base, co-
dato che si tratta di un transistor di tipo NPN. vera e propria pignoleria, se si tiene conto che gli munque, mantiene la sua capacità di controllo e
Ma la simmetria consente pure il funzionamento Questo particolare esame teorico-pratico deve es- effetti pratici, per i circuiti esterni, si equivalgo- ciò è dimostrabile inserendo una resistenza fra
del transistor quando si scambia l'emittore con il sere effettuato tenendo sott'occhio lo schema di no. Ma per dimostrare il contrario basta inserire emittore e base e verificando la diminuzione della
collettore, e ciò in un certo senso equivale ad in- figura 4. una resistenza tra collettore e base e notare come corrente complessiva.
vertire le polarità dell'alimentazione, ovviamente Cominciamo ad osservare i disegni simbolici ri- la corrente di collettore sia diminuita, a conferma Quanto finora detto è valido se la tensione man-
con lo stesso risultato di prima, ossia quello di portati in posizione centrale di figura 4, quelli re- che, tramite la corrente di base è sempre possibile tiene i suoi valori entro la gamma di 7 .,.. 15V. Se
controllare con la corrente di base quella di col- lativi allo schema B, il quale propone il funziona- controllare quella di collettore, cosa invece asso- invece questi valori vengono superati, la giunzio-
lettore. mento normale del transistor TRl, collegato in lutamente impossibile con un semplice diodo. ne base-emittore raggiunge il breakdown ed il
Naturalmente esistono delle limitazioni alle possi- modo tale da sembrare un diodo con le caratteri- Lo schema teorico riportato in A di figura 4 inter- transistor TRl diviene equivalente ad un diodo
bilità ora ricordate, dato che la struttura del tran- stiche della giunzione base-emittore, dato che ba- preta il comportamento inverso rispetto a quello zener, con il pericolo della sua distruzione, per
sistor è ottimizzata per un impiego con le funzio- se e collettore sono cortocircuitati. Ma la somi- proposto in B della stessa figura. Perché questa eccesso di dissipazione, se la corrente non viene
ni di emittore e di collettore non scambiate fra lo- glianza fra diodo e transistor è soltanto apparen- volta l'emittore svolge realmente le funzioni di limitata dall'esterno.
ro. Infatti, con polarità inversa, la base presenta te, perché TRI è un transistor in piena conduzio- collettore e viceversa, mentre la base conserva le Lo schema riportato in C di figura 4 interpreta la
una efficienza minore ed il corrispondente guada- ne, con la base autoalimentata dal circuito di col-
473
472
raffreddamento elettricamente collegata con nitore del dispositivo. E ciò si ottiene, come indi-
l'elettrodo di collettore, quello riportato cato in figura 6, interponendo fra le parti un fo-
sull'estrema destra porta impressa la sigla MJE glietto di mica, dopo aver uniformemente distri-
e 3055 e nella sua parte posteriore possiede una pia- buito sulle superfici coinvolte nel contatto una-
strina metallica, elettricamente collegata con il piccola quantità di grasso al silicone, il quale fa-
collettore. vorisce il fenomeno della dispersione dell'energia
L'applicazione dei due transistor disegnati a de- termica secondo il metodo della conduzione.
stra di figura 5 richiede un solo foro sul telaio in L'inserimento di tre tubetti isolanti, nei tre elet-
cui TRl va applicato; il montaggio del modello trodi di TRl, scongiura il pericolo di eventuali
riportato a sinistra necessita di due fori e l'impie- contatti fra questi e la piastra metallica di suppor-
go di un foglietto di mica isolante con interposto to del circuito.
il grasso al silicone.

b e e b
e
e

Fig. 5 • Questi sono i tre tipi di transistor di potenza utilizzabili nella realizzazione mica
pratica del dispositivo descritto nel testo. A sinistra, il modello metallico 2N3055 in
contenitore TO3, al centro il tipo plastico TIP 3055 e, a destra, l'MJE 3055.

possibilità di utilizzare il transistor TR1, attraver-


so entrambi i funzionamenti ora descritti, per
mezzo di una alimentazione in alternata.
Spostando il cursore del potenziometro POT.
verso l'emittore, oppure verso il collettore, la re-
utilizzata soltanto per la frenata del modello cui
viene applicato il dispositivo, perché il motore, a
causa dell'eccessivo scorrimento di corrente, po-
trebbe rimanere danneggiato per surriscaldamen-
to. E qui aggiungiamo che l'effetto frenata non
nylon
»
VI te

sistenza di base subisce delle variazioni. Corri- potrebbe essere raggiunto togliendo semplice-
spondentemente anche le correnti subiscono delle mente l'alimentazione, in quanto il motore non si Fig. 6 - Dettagli tecnici relativi al montaggio del transistor modello TIP 3055. Si noti
variazioni di intensità in un verso oppure nell'al- chiuderebbe su una bassa impedenza e non po- la presenza del foglietto di mica, che isola il telaio dall'aletta metallica rappresenta-
tro. trebbe fungere da generatore, assorbendo energia tiva del collettore. Lo stesso compito è affidato alla vite di fissaggio di nylon. Per fa-
vorire il fenomeno della dispersione dell'energia termica erogata dal componente,
Giunto a questo punto, il lettore potrebbe obiet- e comportandosi quindi da freno. occorre spalmare le varie superfici di contatto con grasso al silicone.
tare che lo stesso risultato si sarebbe potuto otte- L'uso del potenziometro consente di graduare i
nere utilizzando un doppio diodo, oggi facilmen- diversi interventi, permettendo di dosare con pre-
te reperibile sul mercato della componentistica, cisione i vari effetti.
con la stessa custodia e la medesima piedinatura;
con il vantaggio di una tenuta di tensione uguale
nei due sensi e decisamente superiore, ma così fa- REALIZZAZIONE PRATICA
cendo il potenziometro sarebbe stato attraversato
da una corrente di forte intensità, che avrebbe La costruzione del dispositivo inversore di marcia
imposto l'uso di un modello a filo di elevata po- di ferromodelli o automodelli su pista, presenta Pertanto, i transistor "plastici", come indicato in MONTAGGIO CIRCUITALE
tenza elettrica di dissipazione. Con l'impiego del una semplice particolarità costruttiva, quella del figura 6, sono i più semplici da applicare.
transistor, invece, il potenziometro viene attra- montaggio del transistor di potenza TRl. Il qua- Il tipo di montaggio, da noi suggerito in figura 2, Per comporre il circuito reale dell'inversore di
versato dalla sola corrente di base, senza solleva- le, pur dotato della stessa sigla 2N3055, può esse- fa uso di un transistor TIP 3055, che rimane fis- marcia dei motorini alimentati in continua, oc-
re problemi di potenze. re acquistato in commercio in una delle tre sato, secondo i particolari costruttivi di figura 6, corrono quattro boccole isolate, tre resistenze, un
Possiamo ora concludere dicendo che, con il cir- espressioni fisiche riportate in figura 5. Dunque, sulla piastra metallica che funge da coperchio di diodo led incorporato in apposito contenitore
cuito riportato in A il motore elettrico gira in un il transistor TRl viene costruito in contenitore chiusura di un piccolo contenitore a forma di sca- metallico, un potenziometro a grafite e un transi-
verso, con quello riportato in B gira in senso op- metallico TO3 (disegno a sinistra di figura 5), op- tola e di materiale isolante. Ovviamente, dato che stor di potenza. Sul pannello frontale del disposi-
posto, con il cursore sistemato in posizione cen- pure nelle due forme successivamente riportate la parte metallica di TRl rappresenta il collettore tivo, quindi, compariranno i seguenti elementi:
trale, come nello schema C, il motore si ferma. nella stessa figura 5: quello in posizione centrale del componente, questa dovrà rimanere elettrica- quattro boccole isolate serrafilo, diversamente
Quest'ultima condizione, tuttavia, deve essere reca la sigla TIP 3055 ed è dotato di un' aletta di mente isolata dal coperchio di chiusura del conte- colorate per una loro facile ed immediata identifi-
474 475
cazione, necessarie per i collegamenti con i con- di 220 V al valore di quella (continua) richiesta mente il transistor 2N3055 in base alla tensione di di marcia ai soli impianti modellistici nei quali i
duttori delle tensioni di entrata e di uscita, un dal motore inserito nel modello di treno, automo- breakdown Vbeo. piccoli veicoli corrono su rotaia o su pista, come
diodo led o, meglio, la parte superiore di questo, bile. nave, ecc. avviene in tutti i settori del ferromodellismo e in
che tiene informato l'operatore sulle condizioni parte su quelli dell'automodellismo. Tuttavia, co-
elettriche del circuito (alimentato o non alimenta- Di diverso colore saranno invece le due boccole loro che vorranno ugualmente controllare i movi-
to) e, infine, la manopola, fissata sul perno del serrafilo dalle quali si preleva la tensione di uscita APPLICAZIONI
menti di un natante su vasca, potranno collegarsi
potenziometro che, mediante opportune rotazio- che va ad alimentare il motorino, a magnete per- con questo tramite cavetto ben protetto ed asso-
ni, consente di graduare gli effetti abbondante- manente, funzionante in corrente continua. Il Da quanto finora detto si evidenzia una condizio- lutamente impermeabile .
mente descritti in precedenza. quale si bloccherà quando la manopola del poten- ne pratica assolutamente inevitabile nell'uso Nello schema applicativo di figura 7, per motivi
Il diodo led DLI, essendo cablato in corrente al- ziometro verrà ruotata in posizione centrale, per- dell'apparato descritto: tra le boccole rappresen- evidenti di semplicità e chiarezza, il modello è sta-
tative della tensione d'uscita ed il modello che si to sostituito con la sua parte direttamente interes-
vuol pilotare, occorre stendere un cavetto a due sata dal nostro progetto: il motorino a magnete
conduttori. E ciò limita l'impiego dell'inversore permanente da alimentare in corrente continua.

; 1 •
lo o
I • • •
-m
RETE I e le] UTILIZZ.
TRASF VARIAT
MANUALE DEL PRINCIPIANTE ELETTRONICO
Fig. 7 • Schema applicativo del variatore del senso di moto di ferromodelli ed auto- L'opera è il frutto dell'esperienza pluridecenna-
modelli dei quali, per ragioni di maggior chiarezza, è stato disegnato soltanto il pic- le della redazione e dei collaboratori di questo
colo motore in continua a magnete permanente. L'apparato, qui denominato VA- periodico. E vuol essere un autentico ferro del
RIAT, deve essere alimentato con un trasformatore riduttore della tensione alterna- mestiere da tenere sempre a portata di mano,
ta di rete al valore di quella continua richiesta dal motore elettrico UTILIZZ. una sorgente amica di notizie e informazioni,
una guida sicura sul banco di lavoro del dilet-
tante.
Il volumetto è di facile e rapida consultazione
per principianti, dilettanti e professionisti. Ad
esso si ricorre quando si voglia confrontare la
esattezza di un dato, la precisione di una for-
mula o le caratteristiche di un componente. E
rappresenta pure un libro di testo per i nuovi
appassionati di elettronica, che poco o nulla
ternata, può essere comunque inserito nel circui- sanno di questa disciplina e non vogliono ulte-
ché in tal caso la corrente erogata è di tipo alter- riormente rinviare Il piacere di realizzare i proget-
to, senza tener conto delle sue polarità. Pertanto, nato. ti descritti in ogni fascicolo di Elettronica Pra-
anodo e catodo di DLI possono rimanere collega- I diversi colori, assegnati alle due coppie di boc- tica.
ti da qualsiasi parte. cole serrafilo, consentono all'operatore di distin- Tra i molti argomenti trattati si possono men-
zionare:
Il massimo valore di corrente assorbita dal dispo- guere, con immediatezza, i conduttori delle ten- Il simbolismo elettrico - L'energia elettrica - La
sitivo si aggira intorno a1,5 A. Si possono tutta- sioni di entrata da quelli delle tensioni d'uscita. tensione e la corrente- La potenza - Le unità
via pilotare anche correnti di valore superiore,
per esempio di 3 + 4 A, ma in questo caso il tran-
sistor TRl deve essere il modello 2N3055 in con-
Il trasformatore riduttore di tensione, interposto
fra la presa-luce e l'entrata del variatore di mar-
cia dei motorini elettrici, come indicato nello
L. 8.500 di misura- I condensatori - I resistori - I diodi
- I transistor - Pratica di laboratorio.
Viene inoltre esposta un'ampia analisi dei prin-
cipali componenti elettronici, con l'arricchimento
tenitore TO3, quello riportato a sinistra di figura schema applicativo di figura 7, dovrà essere in Edito in formato tascabile, a cura della di moltissimi suggerimenti pratici che, al dillet-
5, ovviamente dotato di un ottimo radiatore. grado di erogare una corrente di intensità legger- Redazione di Elettronica Pratica, è com- tante. consentiranno di raggiungere il successo
Nel nostro prototipo si è fatto uso di due boccole mente superiore a quella assorbita dal motorino posto di 128 pagine riccamente Illustrate fin dalle prime fasi sperimentali.
di color giallo per la tensione di entrata nel dispo- nel quale si effettua il controllo nel senso di mo- a due colori.
sitivo, ossia di due boccole serrafilo dello stesso to. Per esempio, se il motorino assorbe normal-
colore, con effetto ottico pratico per l'operatore mente una corrente di 1 A, il trasformatore deve
che non è chiamato a rispettare alcuna polarità essere in condizioni di erogare una corrente di 1,2
nei conduttori, giacché questi rimangono interes- + 1,5 A.
sati da correnti alternate provenienti da un tra- La tensione di alimentazione potrà essere aumen-
sformatore da rete, in grado di ridurre la tensione tata di qualche volt, selezionando opportuna-
476 477
SPETTRO DI FREQUENZE
Per fotografie a colori
sempre più naturali. Le diverse radiazioni monocromatiche, emesse da Attraverso una sufficiente
una sorgente luminosa, compongono lo spettro di
frequenze di quella fonte di luce. E questo spettro valutazione della
può essere più o meno ampio, ossia più o meno temperatura di colore,
ricco di colori; raramente è monocromatico, co- raggiunta con
me accade per la luce laser.
Dunque, la luce, oltre che dalla frequenza, che il dispositivo presentato
misura le oscillazioni dell'onda elettromagnetica in questa sede, si
generatrice, può essere catalogata attraverso il
proprio spettro, che viene spesso utilizzato per ri- possono selezionare
È di facile impiego
e molto economico. conoscerla ed esaminarla con scopi scientifici. i filtri più adatti
Conseguentemente, il sole possiede il suo spettro, da applicare all'apparecchio
la lampadina ne ha un altro, le lampade fluore-
scenti un altro ancora e così via. Ai fotografi, ad fotografico o alla
esempio, interessano gli spettri delle lampade al sorgente di illuminazione.
sodio per i flash o quelli dei riflettori. Coloro che
effettuano riprese cinematografiche o televisive
all'aperto, sono invece interessati dallo spettro
della luce del giorno in quel determinato momen-
Evita i risultati mediocri to e in quelle particolari condizioni atmosferiche,
e lo spreco di pellicole. che difficilmente sono in grado di riprodurre
l'ideale spettro della luce solare, ottenuto attra-
verso un prisma, a mezzogiorno, con il cielo com-
pletamente sereno e l'aria priva di impurità. solare. Conseguentemente, la luce irradiata è
"bianca", come quella delle lampade survoltate

INDICATORE UN NUOVO CONCETTO

Per disporre di un'indicazione, per la verità non


molto precisa, della composizione spettrale della
per usi fotografici.
E facile ora capire per quale motivo si dice che il
sole possiede una elevatissima temperatura di co-
lore, mentre la fiamma di una candela o la luce di

DI TEMPERATURA
un falò hanno una bassa temperatura di colore.
luce emessa da una determinata sorgente, è stato Ma, si badi bene, non è l'intensità luminosa che
introdotto il concetto di TEMPERATURA DI determina la temperatura di colore, bensì la com-
COLORE. Che è scaturito da una semplice osser- posizione spettrale della luce emessa dalla sorgen-
vazione sul comportamento del filamento di te. Per esempio, un piccolo spiraglio, che lasci

DI COLORE
tungsteno, quello stesso contenuto nelle normali passare un raggio di luce solare in un locale buio,
lampadine per illuminazione domestica il quale, a rappresenta una sorgente di luce caratterizzata da
seconda della temperatura raggiunta, corregge, un'alta temperatura di colore.
più o meno, la composizione del proprio spettro
di luce emessa. Più precisamente, quando il fila-
mento di tungsteno è mantenuto ad una tempera- PROBLEMI DI ADATTAMENTO
tura relativamente bassa, lo spettro della luce ir-
L'occhio umano non è in grado di valutare la diazioni luminose di colore diverso, ognuna delle radiata è ricco di basse frequenze e povero di Il nostro sistema visivo è concepito in modo tale
temperatura di colore. Ma lo è certamente il sem- quali è caratterizzata da un preciso valore di fre- quelle alte, mentre alle temperature molto elevate da adattarsi alle diverse temperature di colore,
plice ed efficace dispositivo presentato in queste quenza. Basta infatti possedere un prisma traspa- lo spettro si completa, arricchendosi di ogni tipo delle varie sorgenti di luce, senza troppe compli-
pagine, che sarà bene accolto da coloro che si oc- rente, per constatare immediatamente questo fe- di frequenze. Allora, nel primo caso si dice che la cazioni di rilievo. Tutti noi, infatti, vediamo gli
cupano di fotografia a colori o di riprese televisi- nomeno, oppure guardare il cielo dopo un tem- sorgente di luce assume una bassa temperatura di oggetti colorati più o meno allo stesso modo, sia
ve a livello dilettantistico. Per tutti gli altri, inve- porale, per riscontrare nell'arcobaleno la scissio- colore, nel secondo caso si dice che la temperatu- quando vengono illuminati dalla luce naturale,
ce, prima di addentrarci nel vivo dell'argomento, ne della luce solare nei suoi colori componenti. ra di colore di quella sorgente è elevata. sia quando sono esposti alla luce artificiale. Per
vale a dire nell'esame del comportamento circui- Ognuno dei quali rappresenta una luce monocro- In pratica, alle basse temperature, il filamento di esempio, un oggetto rosso conserva più o meno
tale del progetto, dobbiamo anticipare alcune no- matica, valutabile attraverso un valore di fre- tungsteno si presenta come una sorgente di luce questo colore quando lo osserviamo all'aperto,
zioni elementari di ottica, senza le quali non è quenza. Per esempio, la luce rossa è misurata con rossastra, con uno spettro povero di frequenze, durante il giorno, oppure alla sera, in casa, quan-
possibile assimilare il concetto di temperatura di la frequenza più bassa, la luce blu con quella più ossia di luci monocromatiche componenti. Alle do accendiamo le lampadine. Si deve dire, per-
colore che, per alcuni lettori, suonerà strano. alta. Così come avviene nel mondo dei suoni, do- alte temperature, invece, il filamento di tungste- tanto, che l'occhio umano non è molto sensibile
Cominciamo quindi col ricordare che la luce na- ve gli acuti corrispondono alle frequenze elevate, no è ricco di luci monocromatiche, il suo spettro è alla temperatura di colore. Al contrario di quanto
turale, quella emessa dal sole, è un insieme di ra- i gravi alle più basse. più completo e assomiglia maggiormente a quello invece accade nelle pellicole fotografiche o nelle
418 479
......8
I
: "H
r
z R9
I
FRI
a
••
2D. (»
FRI
6 w 0 [ le
Il & 1
,...:..., "+
k
9V
e
I
'
Il Cl

hl? T Il $e Il RB

I
I

Fig. 2 - Piano costruttivo, realizzato su circuito stampato, dell'indicatore di tempera-


Fig. 1- Progetto dell'indicatore di temperatura di colore. Il potenziometro R3, unita- tura di colore. Il circuito elettronico vero e proprio, qui riportato, deve essere com-
mente ad un'eventuale correzione del valore ohmmico della resistenza R1, consente pletato con pochi altri elementi dopo il suo Inserimento in un adatto contenitore.
di effettuare la precisa taratura del dispositivo.

-----COMPONENTI-----
Condensatore
C1 = 100.000 pF (ceramico)
R8
R9

Varie
=
=
220 ohm - 1/4 W
220 ohm - 1/4 W
...
Resistenze
R1 = 82 ohm - 1/4 W IC1 = A 741
R2 2.700 ohm - 1/4 W FR1 = fotoresistenza (quals. tipo)
= FR2
R3 = 1.000 ohm (potenz. a variaz. lin.) = fotoresistenza (quals. tipo)
R4 2.700 ohm - 1/4 W DL1 = diodo led (rosso)
= DL2
R5 = 470 ohm - 1/4 W = diodo led (verde) Fig. 3 • Disegno, in grandezza reale, del circuito stam-
R6 470 ohm - 1/4 W P1 = pulsante (normai. aperto) pato, sul quale dovrà essere effettuato il montaggio
= PILA
R7 = 10.000 ohm • 1/4 W = 9V elettronico descritto in queste pagine.

480
481
PILA 9V

CONTENI FRI
a I
I I

a/
I '

CIRC.ELET

FILTRO
ROSSO
I • FR2

Fig. 4 • Sulla parte anteriore del contenitore del dispositivo elettronico, in corrispon- Fig. 5 • Piano costruttivo completo dello strumento di misura della temperatura di
denza delle due fotoresistenze, si dovranno applicare due tubi di piccolo diametro, colore. Sulla parte anteriore sono presenti i sensori ottici, su quella posteriore gli
le coi aperture verranno chiuse con due filtri di colore rosso e blu. elementi indicatori e di comando.

telecamere, che registrano fedelmente i vari con- ne ed individuazione dei filtri più idonei alle di- presa fotografica, costituisce ovviamente la sor- ponte di Wheatstone, anteponendo, fra il disposi-
tenuti spettrali. Ecco perché, nel concepire tali si- verse condizioni di luce e di ambiente. gente di luce di cui il circuito di figura 1 deve va- tivo ed il soggetto, un adatto filtro correttivo in
stemi ottici artificiali, si debbono introdurre delle Pertanto, se non si vuole sprecare una grande lutare la temperatura di colore. grado di stabilire una corretta temperatura di co-
precise correzioni, con lo scopo di raggiungere ri- quantità di rullini fotografici, la soluzione del Ora, applicando davanti ai due sensori FRl - FR2 lore, ossia uno spettro di luce nel quale le varie
produzioni fotografiche o televisive a colori il più problema va ricercata nell'impiego di uno stru- due filtri, di color rosso e blu, la conduttività di frequenze siano distribuite nel modo maggior-
possibile naturali. mento in grado di offrire indicazioni precise, co- questi varia in misura proporzionale alle quantità mente somigliante a quello del sole. Ebbene, il fil-
Nei processi di ripresa televisiva, il problema si ri- me quello che ora cercheremo di illustrare e che di luce rossa e blu contenute nella sorgente di lu- tro correttivo, che riesce a far accendere i due led
solve realizzando una opportuna miscelazione dei deve essere considerato non come uno strumento ce, in pratica nel soggetto fotografico. Dunque, con uguale luminosità, è quello che l'operatore
segnali corrispondenti ai tre colori fondamentali, ' di misura della temperatura di colore, ma soltan- una delle due fotoresistenze conduce più o meno deve applicare all'apparecchio fotografico.
il rosso, il blu ed il verde, dalla cui sintesi è possi- to come un dispositivo di valutazione approssi- dell'altra e uno dei due diodi led si accende più o
bile comporre tutti gli altri colori. In quelli foto- mativa di tale grandezza fisica. meno dell'altro. E ciò accade perché gli elementi
grafici si deve ricorrere ad opportune calibrazioni citati appartengono ai diversi rami di un ponte di ELEMENTI CIRCUITALI
delle pellicole, oppure ad appositi filtri correttori. Wheatstone il quale, essendo inizialmente tarato
In commercio esistono diversi tipi di pellicole, ma ESAME DEL PROGETTO e quindi in equilibrio, adesso subisce una pertur- L'integrato ICI funge da elemento amplificatore
i più diffusi sono quelli per luce solare o diurna, bazione, i cui effetti pratici si manifestano attra- delle perturbazioni subite dal ponte di Wheatsto-
per lampade ad incandescenza o per luce artificia- Gli elementi di maggior interesse, che compongo- verso una differente luminosità dei due led o, me- ne che, a volte, potrebbero essere di minima enti-
le. In ogni caso, i risultati migliori si ottengono no il circuito elettrico di figura 1, sono rappresen- glio, attraverso una indicazione relativa della tà e quindi non sufficienti a far funzionare il cir-
sempre con l'uso dei filtri correttori, che permet- tati dalle due fotoresistenze FRI - FR2, dai due temperatura di colore, perché si viene a sapere se cuito di figura 1. Il guadagno ottenuto è dato, in
tono ogni tipo di adattamento, indipendentemen- diodi led DLI - DL2 e dall'integrato ICI. Le due le basse frequenze, corrispondenti alla luce rossa, misura prevalente, dal rapporto R7:R5.
te dalla pellicola utilizzata. Tuttavia, se l'impiego fotoresistenze rappresentano gli elementi sensori superano quantitativamente quelle alte relative La resistenza R6 ha il compito di normalizzare le
dei filtri è da preferirsi alle diverse qualità di pelli- del dispositivo. I due diodi led costituiscono gli alla luce blu o viceversa. E si può anche afferma- impedenze, onde minimizzare gli errori introdotti
cole disponibili, questo solleva talune difficoltà, indicatori ottici della temperatura di colore. Du- re che la prova pratica stabilisce se il soggetto è dalla corrente di polarizzazione dell'operazionale
che soltanto una lunga esperienza fotografica rante l'uso dell'apparato, le prime due rimango- una sorgente di luce a bassa o alta temperatura di ICI.
può superare. Perché il facile adattamento no rivolte verso il soggetto che si deve fotografa- colore. Il condensatore ceramico Cl serve ad impedire
dell'occhio umano alla temperatura di colore non re, i secondi due vengono tenuti in continua os- Per utilizzare nella pratica fotografica il dato fisi- che eventuali segnali disturbatori, provenienti
aiuta certamente l'operatore nel lavoro di selezio- servazione. Il soggetto, sul quale si effettua la ri- co ora rilevato, occorre ristabilire l'equilibrio del dall'esterno, possano essere amplificati dall'ope-
482
483
ceversa, accendendosi di più il led verde, la sor- fruire del sole di mezzogiorno, perché in ore di-
gente di luce in esame deve ritenersi più ricca di verse, qualora si puntasse lo strumento verso il
alte frequenze. cielo di un giorno pieno di sole, si riscontrerebbe
una dominanza di color blu.
TARATURA
MONTAGGIO
TARAT DL2 DL1 P1 La resistenza R 1 ed il potenziometro R3 sono gli
elementi che consentono di effettuare la taratura Il montaggio dello strumento descritto in queste
@@ @ 2 del circuito di figura 1. La quale va eseguita, una
volta realizzato il dispositivo, nel seguente modo.
pagine si effettua nel modo indicato nei disegni
delle figure 2-4-5-6, servendosi di un circuito
Le due fotoresistenze FRl - FR2, ricoperte con stampato, il cui disegno in grandezza naturale è
due filtri, uno di color blu e uno di color rosso, riportato in figura 3.
debbono essere rivolte verso il sole, a mezzogior- Le fotoresistenze FRI - FR2, che possono essere
no, in una giornata perfettamente limpida, senza di qualsiasi tipo, debbono rimanere montate in
nubi nel cielo e con atmosfera priva di pulviscolo, modo tale da chiudere i due corrispondenti fori
badando che nessun riflesso colorato influenzi praticati su un apposito contenitore, secondo
l'operazione. Quindi si regola il potenziometro quanto indicato nelle figure 4 e 5. Su questi fori
R3 in modo che i due diodi led DLl - DL2 si ac- poi si dovranno fissare due piccoli tubi per il so-
Fig. 6 • Sul pannello posteriore del contenitore dell'apparato di misura sono presen- cendano con la stessa intensità luminosa. Ma se stegno dei due filtri rosso e blu.
ti: il pulsante P1 che consente di alimentare il circuito, i due diodi led, rosso e verde, questa manovra non dovesse sortire un risultato Il potenziometro R3, dotato di un perno di di-
che normalmente si accendono con diversa luminosità e il perno del potenziometro, preciso, allora si dovrà intervenire sul valore della mensioni ridotte, sul quale è praticato il taglio per
che deve essere tarato nel modo descritto nel testo.
resistenza Rl, elevandolo o riducendolo rispetto l'inserimento della lama del cacciavite, deve esse-
a quello prescritto nell'apposito elenco compo- re reso accessibile attraverso il pannello posterio-
nenti. Si tenga presente, infatti, che le fotoresi- re, come indicato in figura 6. Ovviamente, una
stenze, anche quando sono dello stesso tipo, pre- volta effettuata la taratura, il perno di R3 non de-
sentano comportamenti diversi, ossia non tutte ve più essere toccato.
riducono secondo una stessa regola il valore ohm- Per quanto riguarda l'impiego dell'apparato non
mico con l'aumentare della luce incidente. E vice- vogliamo aggiungere altro a quanto già detto in
razionale ICl ed applicati al circuito a ponte, do- quenze; in forma riduttiva si può anche dire che
versa. precedenza. Anche perché gli appassionati di fo-
ve creerebbero falsi squilibri. esistono le radiazioni rosse ma mancano quelle
È ovvio che la taratura con la sorgente di luce tografia sapranno scegliere e selezionare quei fil-
Come accade per la maggior parte dei circuiti a violette, naturalmente se davanti alla fotoresi-
"sole" va fatta se nell'apparecchio fotografico si tri che, anteposti al rilevatore della temperatura
ponte, anche quello di figura 1 è praticamente in- stenza FRl è stato applicato un filtro blu e davan-
fa uso di pellicole a colori per luce diurna, altri- di colore, saranno in grado di determinare un'ac-
sensibile alle variazioni della tensione di alimen- ti ad FR2 un filtro rosso. Infatti, la presenza delle
menti, con altri tipi di pellicole, la sorgente di lu- censione uniforme dei due diodi led. Ed il filtro
tazione, ovviamente entro certi limiti; ciò signifi- radiazioni rosse riduce il valore resistivo di FR2,
ce campione per la taratura deve essere diversa. che riuscirà a realizzare tale condizione, sarà poi
ca che l'indicatore della temperatura di colore che offre una via di scorrimento alla corrente a
scapito del diodo led DL2, il quale si accende po- Concludiamo qui la descrizione delle operazioni quello da applicare all'apparecchio fotografico
può ancora funzionare quando la pila a 9 V è in
di taratura dell'indicatore della temperatura di con lo scopo di ottenere ottime riproduzioni di
fase di esaurimento ed eroga tensioni di valori co o rimane spento del tutto. Il fenomeno inverso
colore, raccomandando ancora una volta di usu- soggetti con colori molto naturali.
compresi fra i 5 V e i 7 V. Ma il circuito assorbe si verifica quando predominano le radiazioni vio-
una quantità di corrente non trascurabile e questo lette, corrispondenti alle alte frequenze.
è il motivo per cui, in sostituzione del più classico Riassumendo, se si suppone di anteporre ad FRl
interruttore, si è preferito l'impiego del pulsante un filtro blu e ad FR2 un filtro rosso, DLl si ac-
PI, che chiude il circuito di alimentazione duran- cende di più in presenza di sorgenti di luce carat-
te il solo tempo di analisi delle sorgenti di luce o, terizzate dalle radiazioni a bassa frequenza (ros-
se si vuole, dei soggetti da fotografare. se), mentre si illumina maggiormente DL2 quan-
I due diodi led DLl e DL2 debbono essere diver- do la sorgente di luce è ricca di alte frequenze (ra-
samente colorati, allo scopo di intuire immediata-
mente, durante l'uso del dispositivo, quale gam-
diazioni violette).
Per agevolare le operazioni di controllo delle sor-
Un'idea vantaggiosa:
ma di frequenze luminose, cioè quale banda di genti di luce e non creare confusioni, sarebbe op-
colori appare dominante sull'altra, ossia, più in portuno, in fase di montaggio dell'apparato, an-
generale, come è composto lo spettro di luce della
sorgente in esame.
teporre ad FRl un filtro blu, ad FR2 un filtro ros-
so, montare per DLl un diodo rosso e per DL2 l'abbonamento annuale a
Facciamo un esempio. Se per DLl si utilizza un un diodo verde, dato che in commercio non esiste
led verde e per DL2 un led rosso e durante il con- il led blu. Con tali accorgimenti, quando si illu-

ELETTRONICA PRATICA
trollo di una sorgente di luce DLl si accende di mina il led rosso ci si trova effettivamente in pre-
più di DL2, ciò sta a significare che in quella sor- senza di una sorgente di luce in cui predominano
gente luminosa sono predominanti le basse fre- le radiazioni a bassa frequenza (rosse), mentre so-
quenze, mentre sono assenti, o quasi, le alte fre- no assenti quelle ad alta frequenza (violette). Vi-

484 485
UN PANELLO
DISCRETO
Capita a tutti di vivere qualche momento della dell'appartamento, della villa o del palazzo con- periodo di silenzio desiderato, ma coinvolgono all'aperto, nei giardini. Inoltre, dopo alcune sem-
giornata in assoluto riposo, fisico e psichico, nel- dominiale è necessaria. E può essere ottica, come intere collettività familiari, di lavoro, di piccole o plici varianti, il progetto originale, riportato in fi-
la propria casa di città o in quella di villeggiatura, quella suggerita dal progetto presentato e descrit- grandi aziende, commerciali od industriali. In gura 1, potrà essere trasformato in quello di
dove lo squillo improvviso del campanello elettri- to in queste pagine, che si sostituisce a piacere al particolare, grandi benefici potranno trarne le ca- un'interfaccia isolata, tra un congegno elettroni-
co può divenire la causa di uno stato angoscioso, tradizionale campanello il quale, tramite un com- se di cura, le biblioteche, gli ospizi per anziani, i co, come ad esempio il timer, il servocomando,
anche duraturo. Ma per difenderci da un tale pe- mutatore, può essere reinserito quando nei locali conventi e tanti altri istituti. l'automatismo, il computer e un qualsiasi carico
ricolo, non occorre eliminare la suoneria, perché abitati ritorna la vita normale, più o meno movi- Più avanti avremo modo di dire come questo di- elettrico a 220 Vca, sia resistivo, come lampade o
ad ogni chiamata acustica può corrispondere l'ar- mentata e chiassosa. spositivo potrà essere utilizzato per funzionare da elementi per riscaldamento, sia induttivo, come
rivo di un telegramma urgente, quello di un pa- Come è ovvio, i vantaggi che da questo sistema ripetitore di suoneria, da installare nei negozi, nei teleruttori, motori, trasformatori, ecc., purché la
rente giunto da lontano od una condizione di al- segnalatore possono derivare, non si estendono magazzini, nelle fabbriche rumorose ed anche corrente massima in gioco non superi i 4 A.
larme. Una segnalazione, dunque, all'interno ad una sola persona e soltanto in occasione di un

Chi suona alla porta di casa, non fa alcun rumore.


Se la principale applicazione del dispositivo elettronico, qui
presentato, è quella dell'avvisatore luminoso, molte altre se ne
possono fare cambiando il tipo di carico o apportando qualche Una lampada ad incandescenza si accende per tutto il tempo
modifica al progetto originale. in cui viene premuto il pulsante del campanello.

486 487
fvfORSETT. LPI FR

DIAC
8
RETE
220 V

u
-g%= TR/AC

A LP2

Fig. 2 • Piano costruttivo della sezione elettronica, realizzata su circuito stampato,


dell'apparato che, al premere del pulsante del campanello elettrico di casa, provoca
la corrispondente accensione di una lampada ad incandescenza.

[W#o#oc#
I <t Varie
8JR Condensatori
TRIAC = 6 A a 220 Vca (BTA 06 • 600 B)
h.
Lu
a:
l
C1
C2
= 100.000 pF • 250 Vac
= 47.000 pF - 250 Vac
DIAC = quals. tipo
J1 = imp. RF (220 H)
l/)
O:: F1 = fusibile (3 A + 5 A)
o Resistenze LP1 = lampadina "pisello" (12 V)
~ LP2 = lampada di potenza (220 V)
R1 = 68 ohm FA = fotoresistenza (quals. tipo)
R2 = 3.300 ohm S1 = commutatore (1 via - 2 posiz.)

a8
'-td
<'. <'.

1%
O<t
!
-=
l.(

-J
1-
<
o
O
I
-- I;
FUNZIONAMENTO DEL CAMPANELLO

Prima di analizzare il comportamento del circuito


elettronico di figura I, vediamo come questo è
stato concepito e come funziona.
Quando il commutatore SI, che è un semplice de-
viatore, rimane posizionato sul punto C, come
appare nel disegno di figura I, il normale campa-
nello elettrico di casa funziona regolarmente se
qualcuno preme i corrispondenti pulsanti, che di
solito sono due, uno applicato al cancello o al
portone dello stabile e l'altro a fianco della porta

488 489
do non si risolverebbe il problema sollevato
all'inizio del presente articolo. Pertanto, convie-
ne realizzare l'apparato da noi progettato e colle- TRASFORM.
garlo, facendo riferimento allo schema elettrico
di figura 4, quello relativo al circuito del campa-
nello di casa, sui conduttori contrassegnati con le filo "X"
lettere X e Y, nel modo che ora diremo.
SEC.
8:12V
ANALISI DEL PROGETTO

Sull'estrema sinistra, nella parte alta dello sche- filo"Y'


ma di figura I, è chiaramente illustrato il sistema
di collegamento fra l'apparato elettronico e i con-
duttori originali che raggiungono il campanello
elettrico, il quale non deve essere rimosso dalla
sua posizione naturale. Mentre da uno dei suoi
terminali si dovrà derivare un conduttore, colle-
gato al filo X, da fissare sul punto I della morset- RETE
tiera. li filo Y invece verrà interrotto e collegato 220V

>
sul punto 3 della morsettiera; poi dal terminale li-
Fig. 3 • Disegno in grandezza reale del
circuito stampato sul quale deve essere
bero del campanello si deriva un nuovo condutto-
re da collegare al punto 2 della morsettiera.
EP cablata la parte elettronica del disposi-
tivo descritto nel testo. Fra i punti 2 e 3 della morsettiera è collegato il de-
viatore SI il quale, se commutato in C, come nel-
lo schema di figura I, consente il normale funzio-
namento del campanello elettrico, ma se è com-
mutato in L, disinserisce il campanello dal fun-
zionamento ed inserisce il circuito elettronico di
alimentazione della lampada ad incandescenza,
di grosso wattaggio, ma per tensione di 220 V ca,
siglata LP2.
Avendo in precedenza descritto il funzionamento
d1 accesso all'appartamento o alla villa. alla stessa maniera, cioè in parallelo. del campanello elettrico, che si verifica con SI Fig. 4- Schema elettrico di un normale impianto per
commutato in C (campanello), non ci resta ora campanello acustico con tensione ridotta a 8 V ..,. 12 V.
Quando Sl, invece, è posizionato in L, chi preme La necessità di ridurre la tensione di alimentazio- I pulsanti in qualunque numero siano presenti, sono
i pulsanti del campanello provoca l'accensione ne del campanello è imposta da ovvi motivi di si- che analizzare il comportamento della sezione sempre e tutti collegati in parallelo.
della lampada LP2, che può essere una grossa curezza. Infatti, si deve tener conto che i condut- elettronica del circuito di figura I, quando Sl è
lampada da 220 Vca, la quale si spegne quando si tori i quali raggiungono i pulsanti, a volte debbo- commutato in L (lampada) e quando al premere
abbandona il pulsante. Pertanto, in sostituzione no attraversare tratti di giardino ed essere inter- dei pulsanti del campanello si accende la lampada
dei trilli, si hanno delle accensioni e degli spegni- nati su colonnine sempre esposte agli agenti at- LP2.
menti di un potente segnalatore ottico. Ossia, il mosferici, come umidità, pioggia e neve. Mentre Con SI in L, la tensione di 12 Vca, presente
campanello elettromeccanico si è trasformato in con la debole tensione di pochi volt, compresa fra sull'avvolgimento secondario del trasformatore,
un avvisatore luminoso pilotato da un circuito gli 8 V e i 12 V, a seconda del modello di segnala- ossia quello originale del campanello di casa, non cende la lampada LP2. Ma vediamo nei dettagli
elettronico. tore acustico impiegato, i pericoli maggiori, deri- riprodotto nello schema di figura I, la corrente come ciò avviene.
Cerchiamo ora di interpretare, rapidamente, ad vanti da fughe di corrente, sono scongiurati. circola attraverso la resistenza Rl e la lampadina
esclusivo giovamento dei lettori principianti, la L'avvolgimento primario del trasformatore rima- LPl, rappresentata da un comune "pisello" a 12
composizione circuitale ed il funzionamente di un ne sempre sotto tensione, ossia collegato con la V, se questa è la tensione disponibile sui condut- L'INNESCO DEL TRIAC
comune campanello elettrico di casa. tensione di rete di 220 Vca, quello secondario ri- tori X e Y.
Facciamo quindi riferimento allo schema elettri- mane normalmente aperto e viene chiuso soltanto La resistenza Rl, del valore di 68 ohm, serve ad Il triac, che può considerarsi un parente stretto
co di figura 4, nel quale sono riportati i simboli di quando si preme un pulsante, per far squillare il abbassare la tensione applicata ad LPl e ad evita- dell'SCR, è un componente particolarmente
un trasformatore riduttore di tensione, di un campanello. re che questa possa bruciarsi. adatto a funzionare con la corrente alternata ed è
campanello elettromeccanico e di due pulsanti. I Qualcuno, a questo punto, potrebbe pensare che, Quando LPI si accende, la fotoresistenza FR vie- questo il motivo per cui i suoi tre elettrodi assu-
quali, come si può notare, sono entrambi collega- in sostituzione del progetto di figura 1, per otte- ne illuminata e, come è noto, diminuisce la sua mono le denominazioni di anodo 1 (Al), anodo 2
ti in parallelo, allo scopo di rendere il funziona- nere risultati quasi analoghi, basterebbe zittire il resistenza, dai valori elevati di quando si trova al (A2) e gate (G).
mento dell'uno indipendente da quello dell'altro. campanello, cioè ridurne la potenza acustica, an- buio, a quelli bassi di quando è colpita dalla luce. Quando il valore della tensione alternata, appli-
Naturalmente, se i pulsanti dovessero essere in che impiegando un ronzatore, che è un avvisatore E questa diminuzione del valore resistivo di FR cata fra anodo 1 e anodo 2 supera un determinato
numero superiore a due, tutti sarebbero collegati acustico a bassa intensità sonora. Ma così facen- provoca l'innesco del TRIAC che, a sua volta, ac- limite, chiamato tensione di breakdown, il triac si

490 491
MORSET T

1- anodo !_, -Ai


~/
COPERCHIO

in#pst,
I
I
ffl
I I

0 I
LED·I 'Ani
catodo j . ,
}}=n ] @ e

o 4700
860[2)
( 1 KO
Fig. 6 - Il sistema optoelettronico, composto dalla lam-
padina LP1 e dalla fotoresistenza FR, a cablaggio ulti-
mato, deve essere racchiuso con un coperchio incolla- CIRC.
Fig. 5 - Volendo utilizzare il dispositivo descritto nel testo nella versione di interfac- to sul circuito stampato.
eia isolata, la lampadina LP1 deve essere sostituita con un diodo led ed anche la re- STAMPATO
sistenza di protezione deve assumere un valore diverso da quello prescritto nell'elen-
co componenti.

autoinnesca, entrando in conduzione e facendo Quando la fotoresistenza FR viene illuminata I, un rallentamento del fenomeno, cioè del co- Per evitare fenomeni fortuiti di innesco del triac,
passare una corrente il cui valore di intensità di- dalla lampadina LP I essa riduce il proprio valore mando immediato imposto da FR, sostituendo in presenza di forti variazioni di tensione nell'uni-
pende direttamente dal carico. Facendo diminui- resistivo e consente al condensatore C2 di caricar- questa con una resistenza a coefficiente negativo tà di tempo, dovuti a disturbi o carichi induttivi,
re il valore della corrente e aumentando quello si fino al valore di 30 V circa, sul quale il DIAC si (NTC). Si ottiene in tal modo una accensione ed contro i quali già si oppongono l'impedenza ara-
della resistenza di carico, si raggiunge un punto in innesca e passa dallo stato di elevata resistenza a uno spegnimento graduali della lampada LP2, diofrequenza J I ed il condensatore Cl, che com-
cui il valore della corrente è tale da non poter più quello di bassa resistenza, scaricando C2 sul gate che ne prolungano la vita. pongono un valido circuito di filtro, conviene ag-
mantenere in conduzione il triac. del triac e provocando il necessario innesco di Coloro che volessero realizzare questo semplice giungere, in parallelo al triac, fra gli anodi Al ed
Il valore minimo della corrente in grado di man- quest'ultimo. Ma quando C2 è quasi scarico, il accorgimento, dovranno utilizzare una resistenza A2, una rete resistivo-capacitiva, composta da
tenere innescato il triac viene comunemente indi- DIAC si disinnesca, perché la esigua corrente non NTC di modeste dimensioni e con piccola costan- una resistenza da I 00 ohm e da un condensatore
cato con il termine "corrente di Hold", cioè cor- è più nelle condizioni di mantenerlo in conduzio- te di tempo, onde evitare ritardi eccessivi. La resi- da 100.000 pF - 250 Vac.
rente di mantenimento. ne. stenza a coefficiente negativo dovrà rimanere in
Ma l'innesco del triac può anche essere raggiunto Poiché il tempo di carica del condensatore C2 di- contatto termico con la lampadina LPl, ma per-
senza superare il valore della tensione di break- pende dalla resistenza di FR, sommata a quella di fettamente isolata elettricamente mediante mica e COMPOSIZIONE CIRCUITALE
down, semplicemente applicando al gate un im- R2, si arguisce come gli impulsi di comando alga- grasso al silicone.
pulso di determinata potenza. Il quale presenta la te non possono arrivare mai quando i valori resi- Ritornando sui nostri passi, ricordiamo che il cir- La realizzazione del piano costruttivo di figura 2
proprietà di modificare la caratteristica tensione- stivi sono elevati. Ma con valori di FR intermedi, cuito è perfettamente simmetrico in entrambe le va iniziata dopo aver preparato tutti i componen-
corrente, abbassando notevolmente in pratica la gli impulsi iniziano quasi al termine delle semion- semionde e questo è il motivo per cui non si è mai ti necessari. Si comincerà quindi con l'appronta-
tensione di breakdown e consentendo l'entrata in de, mentre arrivano all'inizio del semiciclo, dan- parlato di polarità. Infatti, il funzionamento di mento del circuito stampato, il cui disegno in
conduzione del dispositivo. E questa particolarità do piena tensione al carico, quando FR assume i una semionda ripete esattamente quello della pre- grandezza naturale è riportato in figura 3. E su
viene appunto sfruttata nello schema di figura I, valori più bassi. cedente, di segno opposto, offrendo al carico, questo si applicheranno, via via, i diversi elemen-
nel quale l'impulso al gate viene fornito dal Un tale comportamento suggerisce, ad esempio, rappresentato dalla lampada LP2, un'onda com- ti, compresi quelli destinati a comporre il disposi-
DIAC e dagli elementi collegati. la possibilità di pretendere, dal circuito di figura pleta. tivo optoelettronico riportato in figura 6, che è
492 493
ché sull'aletta metallica è collegata una fase della segnalatore ottico, cioè per fungere da campanel-
tensione a 220 Vca e toccandola si potrebbe pren- lo silenzioso, può essere impiegato in molte altre
dere la scossa. applicazioni. Perché la sua veste circuitale è, a
(A2) Sullo schema pratico di figura 2 non sono stati ri- tutti gli effetti, quella di un relè allo stato solido
petuti, per ovvi motivi di chiarezza, i collegamen- per carichi in alternata, simile o di prestazioni su-
ti con i punti 1-2-3 della morsettiera, i quali so- periori a quelli attualmente disponibili in com-
no stati peraltro sufficientemente illustrati nello mercio. Per esempio, come abbiamo detto all 'ini-
schema elettrico di figura 1. Ricorrendo a quello zio, il dispositivo può servire da interfaccia isola-
schema, dunque, il lettore si regolerà per questa ta tra qualsiasi apparato elettronico ed ogni cari-
parte del cablaggio relativa ai collegamenti ester- co elettrico a 220 V ca. In tal caso la lampadina
ni con il circuito originale del campanello. LPl dovrà essere sostituita con un diodo led e la
Gli altri conduttori, invece, verranno applicati ai resistenza Rl da 68 ohm con altra di valore diver-
terminali 6-8-10 della morsettiera, tenendo con- so, a seconda della tensione positiva applicata al
to che il punto 8 rappresenta soltanto un ancorag- punto 1 della morsettiera.
gio tra il cordone di alimentazione ed un condut- In pratica, con tensioni positive, sul punto 1, di 5
tore proveniente dalla lampada LP2 da altro cari- V-9V-12 V, la resistenza Rl assumerà i valori
co, Se la lampada non è accettata dall'operatore di 470 ohm - 860 ohm - 1.000 ohm.
per questa versione circuitale. Naturalmente, con il sistema a diodo led, illustra-
L'impiego di una morsettiera a dieci poli, anziché to in figura 5, e circuito di comando in corrente
a sei, come sarebbe stato sufficiente, è imposto continua, il morsetto 1 va collegato alla tensione
Al LI I I 11 G
dalla necessità pratica di distanziare i conduttori
di rete da quelli del campanello elettrico, onde
positiva di alimentazione, mentre il morsetto 3 va
connesso con il componente attivo che pilota il
Fig. 7 • Il DIAC, riportato a sinistra nel disegno, non è un scongiurare il pericolo di scosse o cortocircuiti. circuito e che può essere rappresentato da un
A2 componente polarizzato. Il TRIAC, visibile a destra nella sua
transistor, da un integrato o da altro componente
espressione esteriore, è caratterizzato dalla presenza di tre
elettrodi, di cui A2 può essere collegato elettricamente con elettronico.
DIAC TRIAC l'aletta metallica. IMPIEGHI DIVERSI In ogni caso, nel pilotaggio di carichi gravosi, il
triac dovrà essere montato su un buon radiatore
Il progetto presentato, oltre che per accendere un dell'energia termica.

composto dalla lampadina di tipo a "pisello" mente incollato il coperchio sul circuito stampa-
LPl e della fotoresistenza FR. to, potrà essere racchiuso in un contenitore che lo
Soltanto in un secondo tempo, quando il circuito
di figura 2 sarà completato, i due elementi FR ed
LPl verranno chiusi con un coperchio interna-
metta in qualche modo al riparo dalla luce.
Il DIAC non è un elemento polarizzato e ciò si-
gnifica che tale componente potrà comunque es-
sere applicato al circuito stampato. Per quanto ri-
ELETTRONI
vweuau rayez+so PHg JTIf!j
Alla l
IL FASCICOLO ARRETRATO
ESTATE 1986
mente annerito, allo scopo di proteggerli dalla lu- ELETTRONICA - RADO - OM -27 MH»
ce ambiente. Dato che in caso di penetrazione di guarda il triac, invece, si dovrà far bene attenzio-
raggi di luce esterna dentro il coperchio, il triac si ne alla piedinatura, tenendo conto che, in alcuni È un numero speciale di teoria e applicazioni varie,
modelli, l'elettrodo A2 è in contatto elettrico con DIDATTICA UMERO SPECIALE appositamente concepito per i principianti che vogliono
innescherebbe e la lampada LP2 si accenderebbe ED APPLICAZIONI ESTATE '86 apprendere, in casa propria, quegli elementi che consen-
senza una apparente motivazione. l'aletta metallica di raffreddamento. E questo è tono di costruire, collaudare e riparare molti apparati
Lo stesso circuito di figura 2, una volta perfetta- un dato tecnico che il lettore deve conoscere, per- elettronici.

Il contenuto e la materia trattata fanno di questo fascico-


lo un vero

MANUALE-GUIDA
al prezzo di L. 4.000

Chi non ne fosse ancora in possesso, può richiederlo a:


ELETTRONICA PRATICA - 20125 MILANO - Via Zuretti,
MANUALE - GUIDA 52, inviando anticipatamente l'importo di L. 4.000 a
mezzo vaglia postale, conto corrente postale n. 916205
PER ELETTRODILETTANTI o assegno bancario.

494 495
Per ogni tipo di segnali con frequenza fra i 20 Hz e i 50 MHz.

Per segnali video nelle TV a circuito chiuso.

In funzione di prescaler nei frequenzimetri e negli oscilloscopi.

74S00, riportato in figura 1, è facile notare come SEZIONE NAND


questo componente contenga, nel suo circuito in-
terno, quattro funzioni NANO (a - b - c - d), Abbiamo detto che l'integrato 74SOO contiene
ognuna delle quali è dotata di due ingressi. Ma quattro funzioni NANO uguali. Pertanto, è suffi-
ciò è ancor più chiaramente evidenziato nel sim- ciente rappresentare lo schema elettrico di una so-
bolo della funzione logica pubblicato in figura 2, la di queste per analizzare la struttura circuitale
nel quale le due entrate sono indicate con le lette- dell'intero componente. E tale schema è riportato

AMPLIFICATORE re El - E2, l'uscita è segnalata con la lettera U.


Nel progetto dell'amplificatore si fa uso di una
sola funzione NANO, anche se questo impiego
un po' anomalo dell'integrato può essere causa di
in figura 3.
Come si può notare, le due entrate El - E2 sono
direttamente collegate con i due emittori di cui è
fornito il primo transistor. Il quale svolge in pra-

A LARGA BANDA
un certo surriscaldamento del componente, peral- tica le funzioni di un doppio diodo. Perché i due
tro contenuto entro limiti accettabili. Tuttavia, emittori si debbono considerare come due diodi
l'utilizzazione delle quattro sezioni avrebbe solle- (base-emittore)), con le regioni di emittore isolate
vato problemi di instabilità difficilmente risolvi- fra loro. Ora, quando gli ingressi EI - E2 sono a
bili. livello basso, ma non occorre che entrambi si tro-
Le quattro funzioni NANO, tutte contenute in vino in questo stato, perché basta che ciò accada
uno stesso chip di 1 mmq di superficie, sono ca- per una sola entrata, il diodo base-emittore corto-
La realizzazione di un amplificatore, in grado di denza d'entrata di 300 ohm circa e impedenza ratterizzate da entrate ed uscite indipendenti. Le circuita a massa la corrente di base del transistor
lavorare perfettamente entro la banda di frequen- d'uscita di 50 ohm. sole alimentazioni, invece, sono in comune e fan- successivo, il quale va ali 'interdizione. E poiché
ze comprese fra i 20 Hz e i 50 MHz, è un'impresa Gli usi, cui può essere adibito l'amplificatore, so- no capo ai piedini 14 (VCC) e 7 (GDN). questo è collegato in Darlington con il transistor
assai difficile. Soprattutto quando si pretende di no molteplici. Per esempio, potrà essere destinato La denominazione di GDN, attribuita alla linea finale inferiore, anche questo va all'interdizione e
mantenere costante il coefficiente di amplifica- alle amplificazioni di segnali nei circuiti chiusi di alimentazione negativa, costituisce l'abbrevia- l'uscita raggiunge lo stato logico alto.
zione su tutta la gamma. Noi tuttavia, abbiamo TV, oppure in veste di prescaler nei frequenzime- zione, ormai normalizzata in elettronica, di Il transistor finale superiore è comandato dalla
brillantemente risolto questo problema, serven- tri e negli oscilloscopi o, ancora, come amplifica- GROUND = TERRA. tensione di collettore del transistor pilota, che ri-
doci di un integrato appartenente alla famiglia tore di segnali di bassa frequenza. Dunque, si può
TTL che, ancor oggi, rimane la più utilizzata. E ben dire che l'apparato presentato in queste pagi-
con questo circuito integrato abbiamo potuto ne può amplificare ogni tipo di segnale.
amplificare, linearmente, qualsiasi tipo di segna- Prima di iniziare l'esame dettagliato del progetto,
le, anche quelli di frequenza limite superiore al nel quale, come si è già potuto capire, l'elemento
valore dei 50 MHz, sia pure con un guadagno più principale è rappresentato dal circuito integrato,
limitato. preferiamo intrattenerci in una doverosa presen-
Ovviamente, nel progettare l'amplificatore alar- tazione di tale componente, la cui conoscenza fa- L'arduo problema dell'amplificazione su larga banda è stato
ga banda, assieme all'integrato si è dovuto far vorisce certamente quella del comportamento qui agevolmente risolto mediante l'impiego di un noto circuito
uso di qualche altro componente, come ad esem- dell'amplificatore a larga banda. integrato, del quale viene utilizzata una soltanto delle quattro
pio di un semplice stabilizzatore di tensione, ma il funzioni logiche in esso contenute.
tutto è stato concepito in dimensioni alquanto ri- L'INTEGRATO 74S00
dotte e con minima spesa. Alla fine ne è venuto
fuori un dispositivo di ottima qualità, con impe- Osservando lo schema a blocchi dell'integrato
496 497
vcc

Fig. 1- Schema di corrispondenza fra le


quattro funzioni NANO, contenute nell'inte- F]lg='
grato 74SOO, e i quattordici piedini del
componente. La tensione di alimentazione
positiva va applicata sul piedino 14 (VCC),
GND la massa sul piedino 7 (GDN).

suita invertita ed aiuta quindi la commutazione cuiti integrati realizzati in modo particolare, che
verso lo stato logico alto, entrando in conduzio- riescono a lavorare con frequenze fino a 125 GND
ne. MHz.
Quando entrambi gli ingressi sono alti, il transi-
stor pilota riceve la corrente di base ed entra in Fig. 3- Circuito elettrico di una funzione NANO contenuta nell'integrato 74SOO. Si
piena conduzione. La stessa cosa si verifica per il LA TECNOLOGIA SCHOTTKY noti la presenza di due emittori nel primo transistor, i quali si identificano con le due
entrate E1 • E2 della funzione.
transistor finale, che rende bassa l'uscita.
Abbiamo detto che, in generale, l'integrato 74SOO La principale caratteristica della tecnologia
appartiene alla famiglia TTL (transistor - transi- Schottky va riscontrata nel modo con cui viene
stor - logic), ma in particolare esso va annoverato costruito il transistor d'uscita inferiore in figura
in quella denominazione SSI (small - scale - inte- 3, che presenta l'emittore a massa e il collettore
gration). collegato con l'uscita U.
La lettera S,. interposta nella sigla del componen- Nel funzionamento normale dei circuiti logici,
te, significa Schottky e identifica una serie di cir- quando l'uscita deve essere bassa. il transistor ora

citato viene mantenuto in piena conduzione, os- no oppure non si neutralizzano naturalmente.
sia saturo. Ma allo scopo di conservare l'uscita a Se si vogliono mantenere le alte velocità di com-
poche centinaia di millivolt da massa, anche in mutazione, non bisogna saturare il transistor, ma
presenza dei massimi carichi ammissibili, si suole portarlo ad uno stato di quasi saturazione, onde
fornire alla base una corrente di poco superiore a evitare che la tensione dello stato basso salga ol-
quella necessaria a garantire la conduzione del tre i limiti accettabili. Un tale risultato si ottiene
componente. E ciò limita notevolmente la veloci- mediante un piccolissimo aumento della corrente
E1
---
u tà di commutazione. Ma spieghiamoci meglio.
Quando un transistor raggiunge lo stato di satu-
razione, anche se dimensionato per funzionare a
necessaria a conservare il flusso di corrente di col-
lettore. Ma un dosaggio tanto preciso può essere
ottenuto soltanto tramite un circuito reazionato.
velocità elevate, impiega sempre un tempo relati- Il quale prende pure il nome di circuito antisatu-
vamente lungo per passare allo stato di interdizio- rante e realizza la necessaria reazione sulla cor-
M, o Fig. 2- Simbolo elettrico di individuazione della funzione
NANO, dotata di due entrate (E1 . E2) e di un'uscita (U).
ne, pur interrompendo la corrente di base. Perché
le cariche in eccesso, accumulate nella regione di
rente di base. Questo circuito è costituito da un
semplice diodo a giunzione metallo-semicondut-
base, continuano a mantenere il semiconduttore tore, collegato in parallelo al diodo collettore-
in conduzione dall'interno. E la conduzione dura base e chiamato diodo Schottky.
finché le cariche non vengono estratte dall'ester- Il diodo Schottky è caratterizzato da una caduta
498
499
~
r @'o-
o

-·- ·- ·-·- ·- ·-·1\0I·- ·- ·-·-·-•-ll.r)•-·-

I:'--.
+ u

(O
u

Lu

3E 4
- L
u

t
+no

u
(O
- Cl
z
D
u
~ ,t---..

2E Fig. 5 . Piano costruttivo dell'amplificatore a larga banda realizzato su circuito


stampato in vetronite. L'integrato IC1 deve essere applicato senza zoccolo, onde
minimizzare le eventuali capacita parassite. Il tutto rimane racchiuso in un conteni-
tore metallico con funzioni di schermo elettromagnetico. I collegamenti con i boc-
chettoni d'entrata e d'uscita, di tipo BNC, dovranno rimanere molto corti.
C")

I
<
I

~ I :::)
~-1 COMPONENTI I

u 17
-
Il
""l.
Condensatori Resistenze
C1 = 3,3 F (non polarizzato) R1 = 560 ohm• 1/4 W
nJ C2 = 3,3 F (non polarizzato) R2 = 1.000 ohm (trimmer)
C3 = 100.000 pF
C4 = 47 µ,F • 16 VI (elettrolitico)
o C5 = 100.000 pF Varie
r C6 == 100.000 pF IC1 =
74SOO
C7 = 47 F . 16 VI (elettrolitico) IC2 = 7805

di tensione diretta di soli 350 mV; pertanto, Schottky devia parte della corrente dI base, quella
quando la tensione di collettore scende al di sotto in eccesso, verso il collettore, impedendo che la
di tale valore, rispetto alla base, che è di 700 mV tensione di collettore scenda e che il transistor
circa, ossia quando l'uscita è a 350 mV, il diodo raggiunga la piena saturazione. In questo modo il
500 501
In sostanza le prove consistono nell'applicare la
Tabella della verità NAND cosiddetta tabella della verità, che riportiamo a
parte, nella quale si notano i vari stati logici as-
T E1 E2 u sunti dalle uscite dei NANO, in corrispondenza di
quelli acquisiti dalle due entrate.
o o 1
o
Il I o
I 1
1
6 I I o Cl ACUITO DELL'AMPLIFICATORE

L'esame fin qui condotto sul comportamento


E2, scelte a piacere fra le otto disponibili, appaia- dell'integrato 74SOO ci consente di spendere po-
no leggermente positive, mentre eseguendo la che parole per descrivere il progetto dell'amplifi-
stessa prova sulle uscite, si potrà constatare come catore a larga banda riprodotto in figura 4. Infat-
queste rimangano tutte a O V. Per questa seconda ti, tra i pochi argomenti ancora da segnalare, ri-
prova, il puntale positivo del tester va applicato mane l'alimentatore, il quale deve fornire all'in-
su uno dei quattro piedini 3-6-8-11, il negativo tegrato ICI una tensione continua, stabilizzata
al piedino 7. intorno ai valori di 4,5 V ± 5,5 V. Eaciò provve-
Un'altra prova consiste nel collegare provvisoria- de l'integrato stabilizzatore IC2, per il quale vie-
Fig. 6 • Disegno in grandezza reale del circuito stampato sul quale va composto il mente, in una sola delle quattro sezioni, essendo ne fatto impiego del modello 7805.
cablaggio dell'amplificatore a larga banda. queste uguali fra loro, una delle due entrate al La tensione d'entrata, da applicare al circuito di
piedino 7 (GDN). Il voltmetro, questa volta spo- figura 4, può variare invece fra i 9 Vcc e i 12 Vcc.
sterà il suo indice dal valore di O V all'indicazione Il segnale da amplificare va applicato all'entrata
di quasi + 5 V. E, la cui impedenza è di 300 ohm circa.

tempo di uscita dalla saturazione si riduce all'or- mente, provocando disturbi e dissipazioni anò-
dine del nanosecondo. male.
Nella nostra applicazione, tuttavia, non vengono Nel caso in cui si volesse minimizzare il consumo
sfruttate tutte le particolarità fin qui descritte, di energia, si possono lasciare aperti gli ingressi
perché il circuito integrato viene fatto lavorare delle funzioni NANO. Questi, poi, per effetto
C1eC2
nella zona lineare. Della tecnologia Schottky, in-
vece, viene utilizzato il dimensionamento per ele-
vatissime frequenze, sia dello schema dei vari se-
della polarizzazione interna, raggiungono lo stato
logico "alto". a
miconduttori che delle correnti e delle basse im-
pedenze che i circuiti a frequenza elevata richie- ALCUNE MISURE ELETTRICHE 3,3F NON ceramico
dono.
' Parte delle caratteristiche fin qui menzionate, nel
corso della descrizione del circuito integrato
TRE SEZIONI INUTILIZZATE 74SOO, possono essere riscontrate direttamente da
quei lettori che vogliono meglio assimilare i con-
cetti teorici inerenti il circuito TIL. Per esempio,
Per coloro che ancora non lo sapessero, ricordia- si potranno valutare, mediante un tester, gli stati
mo che la sigla NAND sta a significare che la fun- logici degli ingressi e quelli delle uscite dell'inte- 10'000pF ceramico
zione AND è Negata. Più praticamente, questo grato nel modo seguente.
vuol dire che se le due entrate E1- E2 sono positi- Se innesta l'integrato su uno zoccolo e lo si ali-
ve, cioè si trovano allo stato logico ''I'', l'uscita è menta con la tensione continua di 5V. Più preci-
a "O". Mentre se una delle due entrate, dette an- samente, sul piedino 14 del componente si inseri-
che porte, passa o si trova allo stato logico "O", sce la tensione positiva di + 5 V e sul terminale 7
l'uscita raggiunge lo stato logico "l ", ossia di- (GDN) quella negativa. Poi si applica il puntale
venta positiva. Uscita Negata, quindi, significa positivo del tester, commutato nella funzione di
che il segnale elettrico è di segno opposto, oppure misure in tensione continua e sulla portata di 5 V Fig. 7 • Nel caso in cui, per difficoltà di mercato, non si riuscisse ad impiegare, per
contrario. fondo-scala, in una delle due porte di una sezione C1e C2, due condensatori di tipo ceramico, è necessario comporre l'accorgimento
tecnico qui raffigurato, che consiste nel collegare, in parallelo al condensatore da
Gli ingressi delle tre sezioni NANO, non utilizza- NANO, prima in una e poi nell'altra. Il puntale 3,3 F, non ceramico, un secondo condensatore da 10.000 pF.
te. nell'integrato 74SOO, sono tutti collegati al negativo dello strumento va connesso con il piedi-
GDN. Con tale accorgimento si evita che i circuiti no 7 (linea di massa). Ebbene, mediante queste
non interessati possano commutare accidental- misure, si potrà rilevare come le due entrate El -
502 503
plificazione dei segnali a frequenza più alta. 600: 50 = 12
La massima tensione applicabile all'entrata Un tale guadagno si conserva in tutta la gamma
dell'amplificatore è di 1 Vpp. Se si supera questo di frequenze comprese fra 20 Hz e 50 MHz. Ma il
valore, si verificano fenomeni di distorsione, per- dispositivo presentato in questa sede si presta a
ché l'integrato ICI tende a squadrare i segnali; i rinforzare qualsiasi tipo di segnale. Per esempio,
transistor in esso contenuti, infatti, raggiungono collegando all'entrata E la discesa di un'antenna
la saturazione. ed accoppiando l'uscita U con l'entrata di un ra-
Applicando all'entrata un segnale con tensione dioricevitore, si realizza una amplificazione effi-
superiore ai 5 Vcc, ri rischia di mettere fuori uso ciente su tutta la gamma di ascolto.
Fig. 8 • Oscillogram m a di un segnale sinusoidale, con fre-
quenza di 30 M Hz circa, com pletam ente privo di tenom e-
l'integrato ICI. Ricordiamo per ultimo che il circuito stampato
ni di distorsione. La tensione picco-picco in uscita è, in Se si inietta sull'entrata E un segnale con tensione deve essere realizzato su una basetta di vetronite,
questo caso, di 2V. Un segnale più forte in entrata provo- di 50 mVpp, questo si presenta all'uscita U con il sulla quale l'integrato ICI va inserito senza zoc-
cherebbe evidenti alterazioni della sinusoide. valore di 600 mV, vale a dire con un guadagno di colo, allo scopo di minimizzare le capacità paras-
tensione pari a: site.

Il condensatore Cl isola in continua l'ingresso


dell'amplificatore dagli elementi successi vi.
La regolazione del trimmer R2 consente di tra-
cuito stampato, da inserire poi in un contenitore
metallico, con funzioni di schermo elettromagne-
tico.
ECCEZIO AL ENTE
sformare l'integrato TTL in un componente li- È assai importante, per questo particolare tipo di
neare, cioè in grado di amplificare i segnali inseri- costruzione, mantenere i collegamenti molto cor- IN VENDITA LE DUE ANNATE COMPLETE
ti all'entrata con la minima distorsione. ti, soprattutto se si pretende di far lavorare il cir-
Questa regolazione può essere effettuta mediante cuito con le massime frequenze possibili. 1984 • 1985
l'impiego di un oscilloscopio collegato in uscita, I condensatori CI- C2 sono entrambi di tipo ce-
con lo scopo di visualizzare il segnale amplifica- ramico, del valore capacitivo di 3,3 F, non pola- AL PREZZO DI L. 18.500 CIASCUNA
to. Ma in ogni caso, comunque venga fatta la re- rizzati a quindi di non facile reperibilità commer-
golazione del trimmer, questa non arreca danno ciale.
alcuno all'integrato ICI. Perché il solo modo di Coloro che vorranno utilizzare l'amplificatore
distruggerlo è quello di alimentarlo con la tensio- sulle frequenze superiori ai 2 + 3 MHz, dovran- Coloro che, soltanto
ne di 7 Vcc. recentemente, hanno
no collegare, in parallelo con Cl e C2, qualora conosciuto ed apprezzato la
questi siano di tipo non ceramico, altrettanti con- validità didattica di
densatori ceramici da 10.000 pF, come indicato Elettronica Pratica,
MONTAGGIO nel disegno riportato in figura 7. Un tale accorgi- immaginandone la vastità di
programmi tecnico-editoriali
mento si rende necessario in quanto, i condensa- svolti in passato, potranno
Il montaggio dell'amplificatore a larga banda va tori non ceramici, presentano un'induttanza in- ora aggiungere, alla loro
fatto nel modo indicato in figura 5, tramite cir- terna notevolissima, che potrebbe impedire l'am- iniziale collezione di riviste,
queste due annate proposte
in offerta speciale a tutti i
nuovi lettori.

Un'idea vantaggiosa:
OSCILLATORE CW
l'abbonamento annuale a

ELETTRONICA PRATICA Richiedeteci oggi stesso una od entrambe le annate qui illustrate, inviando, per ciascuna di esse,
l'importo anticipato di L. 18.500 a mezzo vaglia postale, assegno bancario o conto corrente postale
n° 916205 ed indirizzando a: Elettronica Pratica • 20125 Milano • Via Zuretti, 52.

504 505
LE PAGINE DEL Antenna verticale, completamente priva di elementi orizzontali
e quindi poco appariscente.

CB
27
È dotata di un circuito di adattamento di impedenza attivo ad
un quarto d'onda.

DIPOLO RIPIEGATO
CON BALUN mento delle apparecchiature connesse, per una
reale riduzione degli immancabili disturbi presen-
ti in trasmissione e per la massima sensibilità in
nelle conversazioni di coloro che comunicano via
radio. Ma non tutti sanno esattamente che cosa
ciò significhi e quali relazioni tengano legate le al-
ricezione. tre grandezze fisiche con questa.
L'antenna ed il suo buon uso, come ci è capitato si a quelli ottenuti nell'ascolto di un disco stereo- Ogni operatore, dilettante o professionista che Quando si parla di onde elettromagnetiche o, più
di affermare in altre occasioni, stanno alla base fonico, di alta qualità, fatto ruotare sul piatto di sia, prima di acquistare o costruire un'antenna, specificatamente, di onde radio, non si può fare a
del corretto funzionamento cli una stazione rice- un giradischi di una quarantina d'anni fa, colle- deve possedere determinate cognizioni tecniche, meno cli citare la frequenza, che rappresenta la
trasmittente, di qualunque tipo essa sia. gato con un vecchio amplificatore monofonico a così come, chi guida un'automobile, non può grandezza fisica di maggior importanza e che vie-
A poco serve, infatti, il possesso di ottime appa- valvole. ignorare alcune fondamentali caratteristiche mec- ne misurata in Hz (hertz), ossia in periodi al se-
recchiature, quando queste vengono accoppiate L'antenna, dunque, non è un semplice accessorio caniche del veicolo. La stessa cosa deve verificarsi condo. ma nel citare le onde radio, viene sponta-
ad un'antenna non adattata o di qualità scadente. della stazione ricetrasmittente, ma un componen- per questa originale antenna, appositamente con- neo pensare ad una loro estensione nello spazio.
Perché i risultati raggiunti potrebbero paragonar- te di rilevante importanza, per il pieno sfrutta- cepita per la gamma dei 27 MHz che, una volta Ebbene, la lunghezza d'onda è la misura in metri
realizzata e installata, potrà considerarsi un otti- di un periodo d'onda.
mo componente, robusto e snello, del ricetra- Per meglio assimilare questo concetto, conviene
smettitore. Per i neofiti della banda cittadina, riferirsi, per un momento, alle onde acustiche,
quindi, prima di iniziare la descrizione di tale in- per le quali la lunghezza d'onda viene definita co-
teressante elemento, anticipiamo alcune generali- me la distanza tra due punti aventi la stessa fase,
tà di ordine radioelettrico, assolutamente indi- per esempio tra due massimi di compressione.
Questo dispositivo, sviluppato soltanto in senso verticale, spensabili per comprendere il comportamento ed La legge matematica, che lega la misura della lun-
malgrado le notevoli dimensioni, può passare inosservato se apprezzare le qualità del dispositivo presentato e ghezza d'onda con quella della frequenza, viene
guardato dal basso verso l'alto, così come avviene per le an- descritto in queste pagine. espressa tramite la seguente formula:
tenne televisive installate su tetti e terrazze che, a volte,
raggiungono altezze proibitive. A= c:f
LUNGHEZZA D'ONDA
nella quale "f" indica la frequenza misurata in
L'espressione "lunghezza d'onda" ricorre spesso Hz, mentre c'' rappresenta la velocità dell'on-
506 507
da. E poiché la velocità dell'onda è analoga a
quella della luce, la formula precedente assume la
seguente espressione:
I I
• I 8/0

I
i\ = 300: f
265 I IO I 535
I I
• I in cui la frequenza è misurata in MHz e la lun- '.l
11-I ghezza d'onda in metri. Dunque, i ricetrasmetti- %, y'] 4 )'.
j I tori CB, che lavorano sulla frequenza dei 27 'D
.

12~ MHz, sono interessati da segnali radio della lun- :::::i. I I


I ghezza d'onda di 11 metri circa (300 : 27 = 11).
L'esposizione teorica sulle varie correlazioni, che
intercorrono tra le onde elettromagnetiche e la
ramo ] lunghezza d'onda, assumono una precisa finalità.
ramo2 È infatti dimostrabile che l'antenna ideale deve
avere una lunghezza fisica pari ai multipli interi VETRONITE
di mezza lunghezza d'onda (1/2 M). Tuttavia, per - d. la-

"
motivi di semplicità costruttiva, quasi sempre si
preferiscono le antenne a mezza lunghezza d'on-
I \ da, anche perché le caratteristiche non migliora-
I \ no sensibilmente con i multipli di mezza lunghez-
i za d'onda superiori all'unità.
i \

a \
CHE COS'È L'ANTENNA
Fig. 3 - Piano costruttivo, con misure espresse in centimetri e dovizia di particolari,
L'antenna può essere considerata come un circui- dell'antenna presentata e descritta nel testo.
to risonante, induttivo-capacitivo, a costanti di-
stribuite. Infatti, come avviene per ogni filo con-
Fig. 1- Espressione teorica dell'antenna a dipolo ripie-
gato con balun e configurazione analitica delle correnti
duttore, anche quello d'antenna possiede un'in-
a radiofrequenza che la percorrono. Con la lettera "b" è duttanza propria, mentre la capacità è quella di
indicato il punto di apertura, con la "a" quello di ali-
mentazione.
un condensatore di cui una armatura è rappresen- ma equipaggiata con un circuito di adattamento
tata dall'antenna vera e propria, l'altra è invece di impedenza attivo ad un quarto d'onda, così
identificabile nel piano di terra. Ma la caratteri- che la si potrebbe chiamare antenna a tre quarti
stica più importante di ogni antenna deve essere d'onda!
individuata nella sua possibilità, più o meno spic- L'espressione fisica dell'antenna ed il suo funzio-
cata, di trasformare l'energia, fornitale sotto for- namento, rispetto ai campi elettromagnetici, so-
ma di oscillazioni elettromagnetiche, in onde ra-

t
no schematizzati in figura 1.
dio in grado di viaggiare attraverso lo spazio. E, In questo disegno è possibile subito notare lo svi-
viceversa, di captare le onde vaganti nell'etere e luppo verticale del dispositivo che, qualora lo si
trasformarle in correnti elettriche. osservi dal basso, non evidenzia le sue notevoli
Il modello di antenna più noto e diffuso è senza dimensioni, passando inosservato su tetti e ter-

I
dubbio il dipolo. Non tanto per le sue prestazio- razzi, dove i pali delle antenne TV spesso rag-
ni, ormai superate da altri tipi di antenne ad alto giungono le medesime dimensioni.
guadagno, quanto per la sua semplicità costrutti- Le misure, relativamente grandi, dell'antenna,
va ed il perfetto adattamento elettrico. sono pure evidenziate dal disegno di figura 2, in
cui il confronto viene fatto con altri modelli ad
un quarto d'onda. Tuttavia, essendo completa-
L'ANTENNA PER I 27 MHz mente assenti gli elementi di ingombro orizzonta-
a Fig. 2 - I tre tipi di antenne, qui teoricamen-
te schematizzate: a dipolo ripiegato con ba- le, la nostra antenna diviene meno appariscente
lun (1), a dipolo semplice (2) e ground piane L'antenna per i 27 MHz, che ci accingiamo ora a delle altre, mentre si rivela di più facile installa-
(3), mettono a confronto, in questo disegno, presentare, va considerata come una variante del zione e alquanto indifferente alle eventuali raffi-
@ ovviamente attraverso precise proporzioni,
le loro dimensioni fisiche.
più comune dipolo prima citato. In pratica, il no- che di vento.
stro progetto tenta di rendere di facile impiego, Riesaminando la figura 1, si nota che la parte su-
almeno per quanto riguarda le installazioni fisse, periore al punto di apertura "b'' altro non è che
un'antenna accordata a mezza lunghezza d'onda, un normale dipolo ripiegato ed accordato a mez-
508 509
Fig. 4 • Lobo rappresentativo dell'espressione analitica
caratteristica dell'energia elettromagnetica irradiata
dall'antenna con polarizzazione verticale.

za lunghezza d'onda, dello stesso tipo di quelh l'impiego di adattatori passivi si sarebbero invece
impiegati come elementi base nelle antenne TV. Il introdotte delle perdite.
ramo inferiore, invece, è un "balun" ad un quar- Per la messa a punto dell'adattamento di impe-
to d'onda che, scegliendo il punto di collegamen- denza, come del resto diremo più avanti, si deve
to del cavo di discesa a basse perdite, a 50 ohm, installare il dispositivo nel luogo definitivo, che Fig. 6- L'antenna è un circuito risonante, di tipo indut-
tivo-capacitivo, a costanti distribuite. Il conduttore
consente di adattare l'impedenza dell'antenna a deve comunque risultare sollevato da terra, ori- possiede un'induttanza propria e costituisce l'armatu-
quella del cavo stesso, che va collegato sui punti spetto ai tetti degli edifici circostanti, di 3 ..,.. 5 me- ra di un condensatore di cui l'altra armatura è rappre-
"a". Un tale accorgimento permette inoltre di tri; naturalmente facciamo riferimento all'estre- sentata dal piano di terra. piano di terra
aumentare l'efficacia dell'antenna, quando con mità inferiore dell'antenna. Poi, servendosi di un

lungh. d'onda K misuratore di onde stazionarie, si sceglie il IDI- giungiamo ancora che questo originale dispositi-
glior punto di collegamento del cavo di discesa, vo, schematizzato in figura 1, presenta un guada-
rispettando, ovviamente, a causa della asimme- gno che si aggira intorno ai 3 dB ..,.. 4 dB, se para-
' di tria del sistema, il lato della calza metallica, con gonato con un'antenna ground plane ad un quar-
lo scopo di raggiungere il minimo rapporto di on- to d'onda, mentre sale a 8 dB ..,.. IO dB, se con-
de stazionarie (ROS), che deve essere inferiore a frontato con una ground piane caricata, cioè ac-
1,5. corciata artificialmente con una bobina di carico.
La figura 4 interpreta il sistema di irradiazione Ma passiamo senz'altro alla presentazione del
dell'antenna con polarizzazione verticale sistema- piano costruttivo di figura 3.
ta su un piano di massa di buon conduttore, Cominciamo col dire che i vari disegni riportati in
ali 'altezza di cinque metri circa, secondo la confi- figura 3 non sono stati fatti in scala e neppure in
gurazione canonica per le misure relative alla proporzione, ma ingranditi o ridotti a seconda
tensione PF emissione e ricezione dei segnali radio, sia nella delle esigenze interpretative.
versione "free field", cioè in campo aperto, sia in In ogni caso il lettore dovrà tener conto delle mi-
quella della camera anecoica, ovvero in ambiente sure ivi indicate, che debbono intendersi espresse
con pareti in grado di assorbire l'energia irradiata tutte in centimetri.
Fig. 5- L'antenna ideale deve avere una lunghezza pari ad un multiplo intero di mez-
za lunghezza d'onda. Per motivi di semplicità costruttiva, tuttavia, si preferiscono le a radiofrequenza. Il disegno in alto di figura 3 riproduce l'antenna
antenne a mezza lunghezza d'onda. Quella presentata nel testo può considerarsi nella sua completa composizione reale, quelli
un'antenna a tre quarti d'onda. In questo disegno si interpretano i concetti di lun- pubblicati in basso sono soltanto delle interpreta-
ghezza d'onda intera, mezza lunghezza d'onda e un quarto di lunghezza d'onda. COSTRUZIONE DELL'ANTENNA zioni meccaniche delle varie fasi costruttive e si ri-
feriscono ad alcuni particolari tecnici.
Prima di iniziare la descrizione delle varie opera- Facciamo dunque riferimento al disegno comple-
zioni costruttive dell'antenna per i 27 MHz, ag- to dell'antenna ed osserviamo che questa è com-

510 511
me prescritto per gli altri due. dature a stagno tra le estremità dei due trafilati e i
La piastrina rettangolare di vetronite deve essere conduttori d'antenna, tenendo conto che queste
provvista di tre fori, uno posto al centro e gli altri dovranno rimanere esposte a tutti gli agenti at-
due, quelli alle due estremità della piastrina, alla mosferici.
@ © distanza di 10 cm. Ciò significa che, tra il foro
centrale e quelli estremi intercorre una distanza di
I dadi, avvitati sui trafilati, dovranno essere ben
stretti e ricoperti con le apposite vernici bloccan-
5 cm. ti, allo scopo di evitare che il vento possa allentar-
Ovviamente, la piastrina di vetronite deve essere li.
priva di strato conduttore di rame, perché funge L'ultima operazione costruttiva consiste nel fis-
da isolatore tra le due estremità conduttrici saggio, mediante saldatura a stagno, del cavo di
dell'antenna. discesa, la cui calza metallica dovrà rimanere sal-
L'isolatore ceramico, situato nella parte opposta data sul tratto più breve di condutttore, quello
a quella in cui è fissata la piastrina rettangolare, lungo 265 cm, che nel disegno di figura 3 si trova
può essere di qualsiasi tipo. Su di esso passa il filo
ii

in alto a sinistra. Il terminale centrale del cavo,


conduttore d'antenna, che non è sottoposto ad ovviamente, verrà saldato sul conduttore più lun-
alcun avvolgimento, ma fissato soltanto median- go. Per questa operazione, tuttavia, non sono
te legatura con piccolo spezzone di filo di rame, state suggerite delle precise misure, perché, come
oppure tramite legatura con filo di nylon. abbiamo già avuto occasione di dire, la posizione
Il palo isolante di sostegno dell'antenna verrà ir- esatta di saldatura deve essere individuata serven-
rigidito, a sua volta, su un palo per TV, collegato dosi di un rosmetro, con il quale si misura il rap-
rigidamente con una struttura edilizia (muro, ca- porto di onde stazionarie.
mino, ecc.). Il miglior punto di attacco della linea di discesa
La congiunzione dei due pali, quello dell'antenna dell'antenna, detto pure punto di alimentazione,
Fig. 7-II dipolo è composto da due bracci orizzontali o verticali di un quarto d'onda
ciascuno. La disposizione dei bracci può cambiare a seconda delle caratteristiche
e quello di tipo per antenne TV, viene resa solida- è quello in cui il rapporto citato rimane inferiore
che si vogliono attribuire all'antenna. Quando i due bracci si trovano in posizione le tramite due morsetti, come quello disegnato a 1,5.
perpendicolare, l'antenna assume la denominazione di ground piane. sull'estrema sinistra, in basso di figura 3. Una volta trovata la posizione di saldatura del ca-
vo, questo dovrà essere legato al palo di sostegno
mediante fascette di plastica. I punti di saldatura,
SALDATURE E FISSAGGI poi, verranno abbondantemente ricoperti con
mastice plastico, allo scopo di impedire all'acqua
Si raccomanda una esecuzione perfetta delle sai- piovana di entrare e danneggiare il cavo di disce-
sa.
posta da un elemento centrale di sostegno, in pra- d'antenna, ma rimane elettricamente isolato da
tica da un tubo cilindrico, di materiale isolante, essi.
della lunghezza di 9 metri circa. La lunghezza dei tre trafilati è di 12 cm per i due
Per il tubo di sostegno consigliamo di impiegare posti alle estremità dell'antenna e di 13 cm per
un elemento rigido, per usi idraulici, di color ros- quello sistemato in posizione intermedia. Questi
so, di quelli adottati nelle costruzioni edilizie per vengono fatti passare attraverso altrettanto fori,
gli scarichi delle acque, sia bianche che nere. Si praticati nel tubo di sostegno sulle distanze indi-
tratta di tubi molto rigidi, robustissimi e indi- cate in figura 3 e stretti sul tubo stesso tramite da-
struttibili, con diametro di 3 o 4 centimetri. di. Tale operazione, chiaramente interpretata dal
Attorno al tubo di sostegno, servendosi di tre tra- particolare riportato in basso a destra di figura 3,
filati di ottone, si fissa il conduttore d'antenna, deve essere effettuata in modo che le due parti di
rappresentativo del dipolo ripiegato e del balun. trafilato uscente dal tubo assumano la stessa mi-
Per il conduttore d'antenna occorrono tre porzio- sura oppure, ma ciò è la stessa cosa, in modo che
ni di filo conduttore flessibile, di rame, della se- i conduttori d'antenna rimangano equidistanti
zione di 2 4 mmq. Il miglior conduttore, tutta- dal tubo di sostegno.
via, è la trecciola in bronzo fosforoso che, poten- Il foro intermedio e, conseguentemente, la posi-
dola reperire in commercio, è da preferirsi al filo zione del. trafilato di solo sostegno, si trova alla
conduttore comune. distanza di 535 + 5 = 540 cm dal foro superiore
La porzione di conduttore disegnata più in basso del tubo e quindi dal trafilato fissato nella parte
di figura 3 è lunga 810 cm. Le due disegnate più più alta dell'antenna.
in alto sono lunghe 535 cm e 265 cm rispettiva- Sulle estremità del trafilato intermedio sono ap-
mente, come indicato nel piano costruttivo. plicati un isolatore ceramico, da una parte e una
I trafilati di ottone sono dei tondini, opportuna- piastrina di vetronite dall'altra. Questa particola-
mente filettati, di cui i due fissati nelle posizioni rità costruttiva viene ulteriormente interpretata
estreme fungono da elementi di sostegno e da nel disegno presente in posizione centrale, in bas-
conduttori, quello in posizione intermedia serve so di figura 3. Questa volta però il trafilato deve
soltanto da elemento di sostegno dei conduttori avere una lunghezza di 13 cm e non di 12 cm co-
513
512
CERCO urgentemente contenitore metallico, misure
approssimative: larghezza 15 cm, altezza 10 cm, pro-
fondità 20 cm. Adatto a contenere alimentatore stabi-
lizzato presentato nel mese di novembre '86 da Elettro-
nica Pratica. Pago bene!
IL SERVIZIO E' CONCA STEFANO • Via Borgo Adda, 67 - 20075 LODI
(Milano) Tel. (0371) 58409 ore 20

CERCO lo schema di un cercametalli in grandezza na-


COMPLETAMENTE turale + elenco componenti.
NARCHI MASSIMO • Via del Reno, 14 · 20161 MILANO
Tel. (02) 6464470

GRATUITO CERCO schemi elettrici di radio e TV a transistor di


qualsiasi marca. Cerco inoltre schemi elettrici di tra-

lenite - Misti- Permute


smettitori miniaturizzati. inviare offerte.
ORLANDO SANDRO - Via F. Petrarca, 153 - 20099 SE-
STO S.GIOVANNI (Milano)

REALIZZO circuiti stampati forati e laccati a L. 60 cmq,


anche metodo fotoincisione. Vendo kit, prontuari, rivi-
ste, strumenti a modico prezzo. Richiedere elenco in-
viando L. 800 in francobolli. Garantisco professionalità
e serietà.
TRIFONI ANGELO • Via Puglia, 2 - 95125 CATANIA Tel.
VENDO a L. 80.000 centralina luci psichedeliche a 6 ca- (095) 333593 ore 15 - 20,30
CERCO ditta seria per lavori di costruzione su kit esca- ESEGUO circuiti stampati a L.80 al cmq. Inviare sche- nali separati per le varie frequenze audio con controlli
tole di montaggio elettroniche. Eseguo il lavoro al mio ma del c.s. ed elenco componenti. Unire all'ordine nu- di sensibilità separati per ogni canale. Dimensioni con- VENDO amplificatore hi-fi stereo 50 + 50 W a L.
domicilio, tramite spedizione. mero di telefono. Si assicura la massima serietà. tenute ed esteticamente valida. 180.000. Tratto con Roma.
RAFFAELE FILOMENA - Modugno, 4 - 70020 BITRITTO GIULIANA LIBORIO RINO • Via Leone Xlii, 33 - 93100 CONTI MASSIMO - Via Roma, 28 - 75100 MATERA Tel FORMIS RICCARDO· Via Santa Seconda, 19 . ROMA
(Bari) CALTANISETTA Tel. (0934) 68141 (0835) 212950 solo pomeriggio Tel (06) 6962515

VENDO riviste di elettronica a metà prezzo - 2 sensibili VENDO corso completo di materiale della Scuola Ra- A SOLE L. 350.000 vendo computer SEGA SC-3000 H VERAMENTE interessato. Cerco urgentemente micro-
microfoni, si ricevono da normali radio oltre un Km - dio Elettra di Tecnica Elettronica Sperimentale a modi- (linguaggio Basic) con Joystick, registratore, alim. va- fono da tavolo "Turner" + 2". In ottime condizioni e
sensibile ricevitore aerei - ricetrasmettitori CB - regi- co prezzo. Rispondo a tutti anche solo per informazio- riab. stabil. e manuale operativo. Allego certificato di perfettamente funzionante.
stratore - autoradio - caricabatteria - materiale elettro- ni. garanzia dell'86. GRASSI MARIO • Strada Privata del Roccolo, 37c/12 ·
nico - saldatore rapido - tester. DI NISIO LUCA - V.le Europa, 13 • 66100 CHIETI Tel. PERILLO ENRICO • Via Uruguay, 30/2 · MILANO Tel. 16011 ARENZANO (Genova)
FRATE FRANCESCO - Via D.D. Albertario, 43 - CARPI (0871) 41988 3084022
(Modena) Tel. (059) 687278 CERCO bobina Corbetta CS2 per RX autocostruito.
CERCO ricevitore BC312 surplus in buono stato L. Tratto solo con la provincia di Pisa.
VENDO 2 autoradio per recupero componenti (funzio-
FERROMODELLISMO elettronico. Cedo schemi circuiti 60.000. nanti, a L. 8.000 l'una); antenna CB 27 MHz (intatta, L. GIUNTINI ALESSANDRO • Via della Croce, 16 · 56030
di nuova ideazione, inesistenti in commercio, lunga- GURZONI ARTURO · Salita Gambonia, 13/10B - 16165 TERRICCIOLA (Pisa)
30.000); relè 220 V - 10A - 3 se (intatto L. 10.000); 300
mente collaudati, per tutte le applicazioni fermodellisti- GENOVA STRUPPA Tel (010) 803825 componenti L. 10.000 (valore L. 50.000).
che. Illustrazione dei funzionamenti e prestazioni dei FERIGUTTI MARCO· Via Macello, 8 • 33058 SAN GIOR- VENDO trasmettitori e ricevitori raggi infrarossi oppure
principali 19 circuiti L. 15.000. VENDIAMO programmi per CBM 64, CBM 128, C64 exe- in gamma UH Fa L. 35.000. Rivelatore gas con soglia in-
GIO DI NOGARO (Udine)
ING. CANESTRELLI LUIGI - Via Legionari Polonia, 21• cutive: videogames, gestionali, corsi di basic. tervento variabile L. 50.000. Apparecchiatura per ma-
24100 BERGAMO POLITO BIAGIO o FRANCESCO - VILLAMMARE (Saler- gnetoterapia dotata di variazione di frequenza con se-
no) Tel. (0973) 365490 oppure (0973) 365156 CEDO LX534 • LX538 - LX642 - LX467 N.E. + 2 conteni- gnale visivo L. 90.000.
OFFERTA: vendo video-gioco elettronico 3 giochi (cal- tori metallici + alimentatore 3+ 12V 0,5 A con inver- PIERO - Tel (0322) 809319 ore serali
cio - tennis - pelota) regolabili in partita "singola o dop- VENDO cambio compro giochi Arcade per ZX spectrum sione polarità + tromba per LX 642 + antenna CB con
pia" selettore dei giochi a ripetizione e se ne possono 48 K. Cerco e dispongo di ultime novità. Annuncio sem- antidisturbo + materiale elettronico + riviste di elet- ACQUISTO compilatore "C" per ZX spectrum con ma-
installare altri 3, solo a L. 65.000 trattabile. pre valido. Assicuro a tutti una risposta veloce. tronica in cambio di un Commodore 16 usato purché nuali e utility.
FRANCESCO - Via Diego Angeli, 100 • ROMA Tel. (06) MARINELLI EMANUELE - Via Alfieri, 46- 71017 TORRE- funzionante. Vero affare, il suo costo è di L. 250.000. ARENA OTTAVIANO • Corso Unione Sovietica, 523
434626 MAGGIORE (Foggia) Tel. (0882) 291172 ore pasti MATTIELLO SERGIO • Corso Italia, 251 ·81030 S. MAR- -10135 TORINO
CELLINO (Caserta)
CERCO piccolo equalizzatore 5 o 6 bande o più per gira-
CERCO riviste - libri - corsi - kit che trattino di antifurto - dischi, buono e funzionante a12V circa, prezzo modico
apparati elettronici - ricetrasmittenti. oppure cambio con schemi elettrici vari tratti da riviste.
MORGANTE GIUSEPPE . Via S. Maria Inferiore, 25 · BENZONI ALESSANDRO . Via Don Orione, 13 - 20049
89016 RIZZICONI (Reggio Calabria) CONCOREZZO (Milano) Tel. (039) 649330
Di questa Rubrica potranno avvalersi tutti quei lettori che sentiranno la necessità di offrire
in vendita, ad altri lettori, componenti o apparati elettronici, oppure coloro che vorranno
rendere pubblica una richiesta di acquisto od un'offerta di permuta.
Elettronica Pratica non assume alcuna responsabilità su eventuali contestazioni che po-
tessero insorgere fra i signori lettori e sulla natura o veridicità del testo pubblicato. In
ogni caso non verranno accettati e, ovviamente, pubblicati, annunci di carattere pubblici-
tario.
Coloro che vorranno servirsi di questa Rubrica, dovranno contenere il testo nei limiti di
40 parole, scrivendo molto chiaramente (possibilmente in stampatello).

514 515


AD APPASSIONATI collezionisti cedo intere collezioni AFFARONE! Cedo telecamera "Toshiba mini camera
di riviste di elettronica al modico prezzo di L. 1.000 cia- obb."Izukar television lens 16 mm 1: 1,6 (0;5 - infinito).
VENDO 20 resistenze + 10 condensatori + 1 schema CERCO ditta seria per lavori di costruzione su kit esca-
scuna. Gradito il ritiro di persona.
di un amplificatore 2 W + 1potenziometro + 1 circuito tole di montaggio elettroniche o altri tipi di lavoro. Ese- Convertitore immagine DOK-VY 203 T OEZ. Adatta per
MELLONI MARINO - Via Falletti, 4 · 40127 BOLOGNA TV circuito chiuso unito a monitor o appar. TV. Per sor-
dal quale è possibile ricavare altri componenti, a L. guo il lavoro al mio domicilio, tramite spedizione. Tel (051) 512646
15.000. GALLI DANIELE - Via Don Minzoni, 16-21010 SAMARA- veg. locali, ingressi, antifurto, sorv. cancelli. L. 50.000.
IMBRIONE FERDINANDO · Via Gambardella, 120 . TE (Varese) Tel. (0331) 760613 BOSCO FERDINANDO Via Silvio Pellico, 22 - 19100 LA
VENDO alimentatore nuovo, mai usato a L. 15.000; un SPEZIA Tel. (0187) 38502 ore pasti.
80058 TORRE ANNUNZIATA (Napoli) microtrasmettitore a L. 10.000 Oppure scambio con un
CERCO schemi di circuiti ricetrasmittenti di ogni tipo. tester perfettamente funzionante. APPASSIONATO di elettronica cerca video registratore
VENDO computer MSX 48 K + joystick + registratore ARIANO PAOLO - Via Allason, 24 fr. Gerbido • 10095 GAGGIOLI STEFANO • Via Calabria, 7 - 09040 SENOR- - telecamera a buon prezzo.
+ 40 cassette programmi vari, giochi e utility (circa 500 GRUGLIASCO (Torino) Tel. (011) 3091979 BI' (Cagliari) lei. (070) 9808021 ore pranzo COFANELLI ALESSANDRO - Via Martiri Resistenza, 18
programmi); completo di: cavi collegamento, trasfor- • 06049 SPOLETO (Perugia) Tel. (0743) 48085 ore pasti
matore, manuali istruzioni e libri. Prezzo da concordare ESEGUO composizione di circuiti stampati su vetronite URGENTE cerco schema elettrico radio stereo mangia-
(meno di L. 500.000), usato pochissimo. Tratto solo con o bachelite per ditte o privati, presso il mio domicilio. nastri Grundig Party-Center 2000 HI-FI.
zone Padova e Vicenza. CALVARESE PATRIZIO · Contrada Muracche, 79 · VENDO ricetrasmettitore Midland Alan 48 + Midland
DI GIOVANNANTONIO MARIO - Via Francia, 14 -80029.
ENZO - Tel (049) 5958659 ore pasti 64018 TORTORETO (Teramo) Tel. (0861) 786996 Alan 885- Lineare 200 W Vulcan + antenna boomerang
S. ANTIMO (Napoli) - antenna Skylab 27 - antenna auto + alimentatore +
CERCO puntate 1-2-4-6-9-10 del Corso di Avviamento al- wattmetro rosmetro. Tutto a L. 650.000 non trattabili.
le Radioriparazioni. Pago L. 2.000 cadauna. Tratto solo CARBONE GIUSEPPE - Via Astalonga, 51 -80047 S.GIU-
con Livorno. SEPPE VESUVIANO (Napoli) Tel. (081) 8284117
GIORGIO LUPI - Tel 809966 ore pasti
CERCO radio o radioregistratore anche non funzionan-
TECNICO elettronico esegue a domicilio (per ditte) rea- ti. Prezzo proporzionato.
MAZZOLENI PAOLO· Via Veniero, 41 - 20148 MILANO

Raccolta PRIMI PASSI - L. 14.000


lizzazioni circuiti stampati, montaggi elettronici e ripa-
razioni di circuiti elettronici.
ALBERTI ROSARIO • C.so Vittorio Emanuele II, 10. CERCO trasmettitore Geloso per 144 e 432 tipo G4/172
90010 ISNELLO (Palermo) o parti di esso. Cerco RX GI208- G/218-G/220- TX G212
- parti staccate e apparecchi a valvole Geloso. Cerco ri-
Nove fascicoli arretrati di maggiore rilevanza didattica per il principiante elettro- CERCO seria ditta che collabori a invenzioni e possa cevitore AR 18. Vendo riviste varie, centralini telefonici,
realizzarle in serie. chiedere lista.
nico. BIONDO ANTONIO • Via Pascasino, 63 - 91025 MARSA- CIRCOLO CULTURALE LASER • Casella Postale, 62 •
Le copie sono state attentamente selezionate fra quelle in cui .la rubrica « PRIMI LA (Trapani) 41049 SASSUOLO (Modena)
PASSI» ha riscosso il massimo successo editoriale con i seguenti argomenti: PER MANCANZA di spazio vendo raccolta R.R. (Radio
Rivista) dall'anno 1971 al 1986 o in blocco o annate AMATORI, collezionisti, vendo 6 registratori Geloso
complete (non richiedere numeri sciolti). Si accettano funzionanti mod. G256- G257 -G258-G541 -G681-G19-
offerte ragionevoli. 111. Esteticamente in ottimo stato, in parte corredati di
1°.Il tester microfono e presa di alimentazione originali. L. 500.000
PAPARELLA MICHELE - Casella Postale, 33 -04100 LA-
TINA in blocco.
2° - Il voltmetro ZANETTI RICCARDO • Via Emilia Levante, 194/14 -
VENDO cablaggio amplificatore BF 5 W + elenco com- 40139 BOLOGNA Tel. (051) 441410 (ore pasti) o (051)
3° - L'amperometro ponenti L. 6.000 o cambio con altro cablaggio + elenco 546487 (mattino)
componenti.
4° - Il capacimetro ANASTASIA ANTONELLO - Via Camicco Picotto, 85 - VENDO computer Commodore Vie 20 + joy + registra-
ROMA Tel. (06) 8131842 · 8811842 tore + 2 cartucce video giochi + alcune cassette +
5. Il provagiunzioni manuale con 20 programmi a L. 180.000.
VENDO a prezzo modico: quarzati per orologi digitali, MALERBA FABRIZIO - Via Estr. Ruvo, 24/B - 70038 TER-
nuovi in scatola di montaggio a L. 40.000 trattabili. LIZZI (Bari) Tel. (080) 816947
6°• Oscillatore modulato
ZURRO VINCENZO • Via Vecchia di Marino, 42 · 00046
GROTTAFERRATA (Roma) lei. (06) 9456835 VENDO Commodore Vie 20 + registratore originale
7°.Tutta la radio Commodore + doystick + 2 cartucce + circa 20 gio-
ACQUISTO schema elettrico e libretto istruzioni per CB chi su cassetta. Il tutto nuovo, usato pochissimo e an-
8 - Supereterodina "Multimode Il" anche fotocopie. Pago max L. 20.000. cora con imballaggio originale.
CERVO FRANCESCO - Via Pazzigno, 6 · 80146 S.GIO. SEMPRINI LUCA • Via Ravenna, 74 · IGEA MARINA
9°. Alimentatori VANNI A TEDUCCIO (Napoli) (Forlì) Tel. (0541) 631258

Piccolo mercato del lettore Piccolo mercato del lettore

516 517
-
i u È i,S u@là l? e

LA POSIA DEI IETTIRE


ATTENZIONE, cedo a poco prezzo materiale di qualsia- ECCEZIONALE! Vendo/cerco ultimissime novità per ZX
si genere dei televisori b/n a valvole di qualunque mar- spectrum. Arrivi settimanali dall'Inghilterra. Scrivere in- Tutti possono scriverci, abbonati
ca; oppure cambio con ZX81 funzionante. Il tutto è col- viando la vostra lista o richiedendo la mia. Rispondo a o no, rivolgendoci quesiti tecnici
laudato. tutti e subito. Annuncio sempre valido.
DE SENSI NICOLA - CIda Scinà • 88046 LAMEZIA TER. MARINELLI EMANUELE - Via Alfieri, 46-71017 TORRE- inerenti a vari argomenti presen-
ME (Catanzaro) Tel (0968) 27936 MAGGIORE (Foggia) lei. (0882) 291172 ore serali tati sulla rivista. Risponderemo
nei limiti del possibile su questa
rubrica, senza accordare prefe-
renza a chicchessia, ma sce-
gliendo, di volta in volta, quelle
domande che ci saranno sem-
~ ----------------------
brate più interessanti. La regola
ci vieta di rispondere privata-
mente o di inviare progetti esclu-
sivamente concepiti ad uso di
un solo lettore.
PER I VOSTRI INSERTI
I signori lettori che intendono avvalersi della Rubrica « Vendite - Acquisti • Permu-
te » sono invitati ad utilizzare il presente tagliando.

ANALIZZATORE DI SUONI DEBOLI minimo livello e a bassa frequenza. Basta infatti


eliminare il riflettore acustico ed inserire poi il
TESTO (scrivere a macchina o in stampatello) Da molto tempo, nel periodo delle vacanze estive, microfono in una custodia che lo isoli, sia pure in
mi diverto a trascorrere alcune ore del giorno misura parziale, dai rumori dell'ambiente ester-
nell'ascolto delle voci della natura, come il ronzìo no. A tal fine dovrà utilizzare un certo quantitati-
delle api, il canto degli uccelli o il mormorio di un vo di lana di vetro e con questa realizzare un con-
lontano ruscello. E per questo particolare tipo di tenitore munito di ventosa, in grado di stabilire
ascolto ecologico, mi servo di quell'originale di- un buon accoppiamento acustico con l'oggetto da
spositivo, da voi presentato sulle prime pagine del analizzare. Naturalmente, tutte le schermature
fascicolo di febbraio '83, che funziona a meravi- dovranno essere perfette, in particolar modo
glia. Ora, per soddisfare alcune mie necessità per- quelle del cavo di collegamento con il microfono.
sonali, vorrei trasformare quello stesso sensibilis- L'alimentazione, poi, allo scopo di scongiurare la
simo amplificatore di segnali a bassa frequenza, presenza di ognijorma di ronzio, dovrà essere de-
in uno strumento medicale, più precisamente in rivata da pile. Inoltre, gli integrati originali do-
uno stetoscopio da utilizzare, in certe occasioni, vranno essere sostituiti con i modelli OP27, che
come analizzatore di vibrazioni meccaniche. Per- sono più costosi, ma presentano un rumore di
tanto, qualora riteneste realizzabile questa versio- fondo notevolmente inferiore. Per estendere la
ne del citato progetto, vi pregherei di suggerirmi, banda di frequenze ancor più verso il basso, do-
pubblicamente sulla rivista, o in forma privata, a vrà elevare il valore dei condensatori C5 e C6 a
mezzo posta, ogni necessaria ed eventuale varian- 4, 7 F, utilizzando componenti in poliestere o ce-
te tecnica al circuito originale. ramici non polarizzati. Infine, per ottimizzare il
Inserite il tagliando in una busta e spedite a: PASQUERO SILVIO rapporto segnale-disturbo, le converrà far ampli-
Treviso ficare anche ICI, eliminando i collegamenti sui
ELETTRONICA PRATICA piedini 2 e 6 ed inserendo fra questi una resistenza
da 100.000 ohm e poi, fra il piedino 2 e massa,
- Rubrica « Vendite - Acquisti - Permute »
Il progetto dell'amplificatore ultrasensibile, da una seconda resistenza da 10. 000 ohm. Per limi-
Via Zuretti, 52 - MILANO.
noi appositamente concepito per un ascolto di tare il rumore di altafrequenza potrà inserire,
suoni deboli e lontani, può essere facilmente mo- sempre fra i piedini 2 e 6 di ICI, un condensatore
dificato in quello di un analizzatore di rumori di da 470 pF.
518 519
INDICATORE DI CARICA

KIT PER CIRCUITI All'alimentatore, con il quale provvedo a ricari-


care le pile al nichel-cadmio, ovviamente tramite
STAMPATI Le.ooo adeguata resistenza limitatrice, vorrei applicare
un indicatore di carica, che possa tenermi infor- Rl R2
mato sul processo in corso e sulla sua conclusio-
ne.
Dotato di tutti gli elementi necessari per VAIRANI GIORGIO
la composizione di circuiti stampati su Ancona
vetronite o bachelite, con risultati tali da
soddisfare anche i tecnici più esigenti, Questo circuito svolge le funzioni da lei desidera-
questo kit contiene pure la speciale pen-
na riempita di inchiostro resistente al te. Finché scorre la corrente di carica attraverso
percloruro. l'omonima resistenza R2, sui terminali della resi- o
/
stenza RI è presente la tensione di 0,65 V, che u
mantiene in conduzione il transistor TRJ e accen-
de il diodo led DL, informando l'operatore che il
e
processo di carica è in corso. Ovviamente, quan-
do il diodo si spegne, la carica è ultimata. Il valo-
re di RJ dipende da quello minimo di corrente di
carica da lei utilizzato ed è calcolabile mediante la
formula:
Rl = 0,65: le
nella quale le rappresenta la corrente di carica
espressa in ampère, mentre il valore individuato
per RJ è indicato in ohm. Normalmente questo R1 = da calcolare
oscilla fra 60 ohm e 200 ohm. R2 = resistenza di carica
R3 = 1.000 ohm
TR1 = 2N2905 (con radiat.)
DL = diodo led (quals. tipo)

Consente un controllo visivo conti-


nuo del processo di asporto.
- Evita ogni contatto delle mani con
il prodotto finito. TERMOSTATO PER XTAL
E' sempre pronto per l'uso, anche
dopo conservazione illimitata nel
Il quarzo del mio ricetrasmettitore a sintesi di fre-
tempo.
quenza presenta delle derive quando viene espo-
sto al sole, rendendo difficili i collegamenti con il
- Il contenuto è sufficiente per tratta- suo gemello. Che cosa posso fare? R3
re più di un migliaio di centimetri
quadrati di superfici ramate.
MEANI FABIO
Napoli
R4 ·I TR2
Rl
TR2
Deve stabilizzare la frequenza del quarzo
(XTAL) di riferimento, dal quale dipende la sta- @
bilità in frequenza di tutti gli altri circuiti, realiz- e
zando questo dispositivo, nel quale la termoresi- 12 V
stenza R2 controlla la potenza dissipata in calore e
da TR2.

R1 = 1.000 ohm R5
R2 = 1.000 ohm a 25°C (termoresistenza)
R3 = 100 ohm
R4 = 680 ohm
R5 = 270 ohm
TR1 = 2N2222
TR2 = BD940

520
521
BOX PER AP fanti, stanno ad indicare che questi debbono esse-
re collegati in fase tra di loro. Spesso il segno +
Trovandomi in possesso di quattro altoparlanti, oppure un puntino di color rosso sono impressi
di cui due tweeter, un middle e un voofer, tutti da sui diffusori acustici. Cl l c3
8 ohm - 50 W, vorrei con questi realizzare un box
da collegare ad un amplificatore BF in mio pos- Condensatori
sesso. Quale circuito devo adottare? C1 = 10F. 63 Vac Zl
CUBEDDU ROSARIO

1 1
C2 = 4F. 63 Vac
Cagliari C3 = 2F-63 Vac

Per collegare i diffusori menzionati ed assegnare Varie BF


g
° 5z3

4 - #
ad ognuno di essi il relativo campo di frequenze,
lei deve comporre il filtro cross - over qui presen- W1 = woofer
tato, nel quale le bobine debbono essere di tipo M1 = middle
T1 = tweeter
previsto per altoparlanti da 50 W. I condensatori T2 = tweeter +Il~ I 1[111 T1
pw1
non sono polarizzati e per essi conviene utilizzare
componenti di tipo a film. I segni positivo e nega-
tivo ( + e -), riportati sui simboli degli altopar-
Z1
Z2
Z3
= 0,5 mH- 4 A
= 0,15 mH- 4 A
= 0,15 mH • 4 A
T I
lii

T2

LAMPEGGIATORE A LED Tenuto conto del basso consumo del circuito qui
pubblicato, potrà utilizzare il sistema di alimenta-
Allo scopo di visualizzare, nel buio della notte, zione a pile, che presenta il vantaggio di rimanere GENERATORE DI RUMORE
un punto preciso della mia casa, vorrei disporre attivo anche in caso di interruzione dell'energia
di un lampeggiatore a diodo led e a basso consu- elettrica. Altrimenti potrà andar bene qualsiasi Durante la mia attività di radioamatore IW, mi è
mo. In questo modo potrei facilitare l'orienta- alimentatore da rete, da 6 V, anche non stabiliz- capitato di ascoltare il dialogo fra due colleghi,
mento di chi deve muoversi senza accendere le lu- zato, purché dotato, in uscita, di un condensatore ovviamente molto più preparati di me tecnica-
ci ovviamente disturbatrici. elettrolitico da 100 F almeno. Con il trimmer RI mente, i quali si servivano di un generatore di ru-
MASSARO· MARIO si regola la frequenza dei lampeggii del diodo led more per controllare la sensibilità dei loro appa-
Bari DLI. rati riceventi. Mi sono quindi premurato di pren-
dere contatti con quelle persone che, molto gen- DZ
tilmente, mi hanno informato di tutto. Ora mi
servirebbe quel dispositivo, che è un generatore di Cl C2
rumore per la gamma amatoriale dei 144 MHz.
BOLDRINI DAMIANO
Alessandria
Il circuito richiestoci viene anche chiamato "ge- L2
SI
UJT neratore di rumore rosa" ed è di facile realizza-
ione. La bobina LI è composta da 2 spire di filo
6» di rame argentato, avvolte in aria su un diametro,
4
;29/e° interno, di 8 mm. Il diametro del filo è di I mm.
La presa intermedia va effettuata al centro della
prima spira a partire dal lato massa. La bobina

+ 6V
e C1=
R1
10F-16 VI (elettrolitico)
= 100.000 ohm (trimmer)
L2 è composta da una sola spira dello stesso tipo
di filo e di avvolgimento ed è posta alla distanza
e R2 =
R3 =
3.300 ohm
100 ohm
di 5 mm dalla bobina LI verso massa. Si ricordi
di realizzare collegamenti molto corti.
R1 = 100 ohm (potenz. a filo)
C R2 = 47 ohm • 1/2 W
UJT = 2N2646 DZ = diodo zener (6,2 V- 1 W)
DL1 = diodo led (quals. tipo) C1 = 1.000 pF (ceramico) S1 = interrutt.
S1 = interrutt. C2 50 pF (variabile ad aria) ALIM. = 9 Vcc
ALIM. = 6 Vcc

522 523
POTENZA DELL'AMPLIFICATORE re fatto applicando, all'ingresso dell'amplificato-
re, un segnale sinusoidale alla frequenza di 1. 000
Recentemente ho acquistato un amplificatore di Hz ed ampiezza costante, utilizzando un genera-
bassa frequenza da 30 W con impedenza d'uscita tore di BF. L'ampiezza del segnale va aumentata
di 8 ohm. L'apparato, a mio giudizio, funziona lentamente fino a che l'orecchio, che sarebbe op-
bene, ma ho invece dei dubbi sul valore della po- portuno sostituire con un oscilloscopio, non av-
tenza dichiarata dal rivenditore. Come posso fare' verte la comparsa difenomeni di distorsione, os-
per controllarla? sia di un suono che cambia leggermente di tono,
MAZZOLENI VITO arricchendosi via via di armoniche. La tensione
Milano segnalata dal tester, al primo accenno di distor-
sione, corrisponde alla massima potenza indistor-
Basta sostituire l'altoparlante con un carico resi- ta. Tenga comunque presente che, con un segnale DI
stivo, come quello qui riportato, misurare con il musicale, che non è continuo come il segnale di
tester, commutato nella funzione volt-continui prova, la massima potenza indistorta può essere
(cc), la tensione ed applicare la formula W = notevolmente superiore.
V1: R, che consente di conoscere il valore della ALL'AMPL.
potenza di picco. Il valore della resistenza R è di BF RI R2 R3 R CI
8,25 ohm, perché a questo valore equivalgono le
quattro resistenze RI- R2- R3- RA collegate in C1 = 100.000 pF (poliestere o ceramico)
parallelo all'entrata del carico, che è in grado di R1 = 33 ohm- 10 W
sopportare una potenza di 40 W. Per conoscere il R2 = 33ohm-10W
valore della potenza efficace, nella formula citata
R3 = 33 ohm- 10 W
deve porre R = I6,5 ohm. Ma tutto ciò deve esse-
R4 = 33 ohm - 10 W
D1 = diodo al silicio (1N4148)

FOTORELE' PER AUTO


a tutte le sue esigenze. Con Si nella stessa posi-
zione in cui appare nello schema, il circuito fun-
I
I
• s,
Mi occorre un relè crepuscolare in grado di accen- ziona automaticamente, nell'altra posizione inve- 52
dere automaticamente le luce dell'auto in caso di ce rimane condizionata dai comandi manuali
buio improvviso e quando si imboccano le galle- sull'interruttore S2, che è quello dell'autovettura. 3
rie. Non deve quindi trattarsi di un dispositivo ri-
tardato come quelli facilmente reperibili in com-
Con LP è indicata una sola lampada, ma è ovvio
che il simbolo LP può riferirsi ad una serie di
Yo
mercio. Inoltre desidererei un circuito a transistor lampade, tutte da 12 V, collegate in parallelo. Per
per lampade a 12 Vcc da 40 W con possibilità di quanto riguarda il funzionamento del circuito, O
inserimento alternato a piacere, ossia automatico 5v
e manuale.
tenga presente che TRI e TR2 formano un frigger
di Schmitt, mentre TR3 e TR4 compongono un
e
SALA FERNANDO Darlington di potenza. Il potenziometro R2 rego-
Bergamo la la soglia di intervento della fotoresistenza FR.
Il transistor TR4 deve essere montato su radiato-
Costruisca pure questo dispositivo, che risponde re termico.

Un'idea vantaggiosa: Resistenze


R1 = 100.000
Varie

R2 = 500.000
ohm TR1 = BC237
R3 =
ohm (potenz. a variaz. lin.) TR2 = BC237
100 ohm =
l'abbonamento annuale a R4 = 4.700
R5 = 10.000
ohm
ohm
TR3
TR4
FR
=
=
2N1711
2N3055
fotoresistenza (quals. tipo)
R6 = 10.000 ohm LP = lampada (12 Vcc - 40 W)
S1 = comm. (2 vie- 2 posiz.)

ELETTRONICA PRATICA S1
F1
=
=
i nterrutt.
fusibile (10 A)

524
525
(@i@EDEE

EFFITTI LUMINOSI
Luci psichedeliche 2 vie 75OW/canale
da 1ficazione
ELS KIT aer e
ACCESSORI PER AUTO
Lampeggiatore regolabile 5 -:- 12V
J
Luci psichedeliche 3 vie 15OOW/canale Variatore di luce per auto
Luci rotanti sequenziali 10 vie 8OOW/canale Accensione automatica luci posizione auto
Strobo mterrnittenza regolabile Auto Blinker - lampeggiatore di emergenza
Semaforo elettronico Contagiri per auto (a diodi LED)
Luci sequenz. elastiche 6 vie 4OOW/canale Temporiz zatore per tergicristallo
Luci stroboscopiche Avvisatore acustico luci posizione per auto
Luci psichedeliche 3 vie t OOOW Electronic test multifunzioni per auto
Luci psichedeliche microfoniche 1000 W Riduttore di tensione per auto
Indicatore eff. batterie e generatore per auto
Controlla batteria e generatore auto a display
APP. RICEVENT-TRASMITTENTI E ACCESSORI Temporizzatore per luci di cortesia auto
Lineare 1W per microtrasmettitore Commutatore a sfioramento per auto
NOVITA' Ricevitore AM didattico
Microricevitore FM
Antifurto per auto
Luci psichedeliche per auto con· microfono
Prova quarzi lndicatpre di assenza acqua per tergicristallo
PRECEDENTI Trasmettitore FM 2W
Trasmettitore F radiospia
Avvisatore automatico per luci di posizione auto

RS 193 Rivelatore di variazione luce M ìni ricev-itore AM su per etero dm e


RS 194 Iniettore di segnali Radiomicrofono FM TEMPORIZZATORI
RS 195 Temporizzatore per carica batterie al Ni-Cd Amplificatore Banda 4 - 5 UHF Temp. autoalimentato rego labile 18 sec 60 min
RS 196 Generatore di frequenza campione 5OHz Microtrasmettitore A. M. Temporizza tore regolabile 1 100 sec
Mini ricevitore FM supereterodina Avvisatore acustico temporizzato
RS 197 Indicatore di livello audio con microfono
Preamplih catore d antenna universale Temporizzatore per luce scale
RS 198 Interruttore acustico
Trasmettitore FM 90- 150 MHz 0.5 W Temporizzatore per carica batterie al Ni-Cd
Vox per apparati Rice Trasmittenti
Ricevitore per Radiocomando a DUE canali
Trasmettitore per Radiocomando a DUE canali
Trasmettitore di BIP BIP
ANTIFURTI ACCESSORI E AUTOMATISMI
Antifurto professionale
Trasmettitore Audio TV
Serratura a combinazione elettronica
Ricevitore a reazione per Onde Medie Dispositivo per la registr. telefontea automatica
Chiave elettronica
Antifurto universale (casa e auto)
EFFETTI SONORI Ricevitore per barriera a raggi infrarossi
Sirena elettronica 3OW Trasmettitore per barriera a raggi infrarossi
Distorsore per chitarra Au.tomalismo per riempimento vasche
Sirena programmable - oscillofono Sincronizzatore per proiettori DIA
Generatore di note musicali programmabile Trasmettitore ad ultrasuoni
Truccavoce elettronico Ricevitore ad ultrasuoni
Campana elettronica Rivelatore di movimento ad uUrasuoni
Sirena elettronica bitonale Dispos itivo autom. per lampada di emergenza
Sirena italiana Autoscatto programmabile per Cine - Fotografia
Cinguettio elettronico
Tremolo elettronico
Distorsore FUZZ per chitarre
ACCESSORI VARI DI UTILIZZO
Variatore di tuce (carico max 150OW)
Scaccia zanzare elettronico
APP. BF AMPLIFICATORI E ACCESSORI Variatore di vefoc1tè per trapani 15O0W
Filtro cross-over 3 vie 50W Giardiniere elettronico
Amplificatore BF 2W Interruttore crepuscolare
Mixer BF 4 ingressi
Amplificatore B F 1 OW $22",2"3,"vo se mosto + ssaoo
Preamplificatore con ingresso bassa impedenza Rivelatore di prossimità e contatto
Preamplificetore microfonico Esposimetro per camera oscura
Amplificatore BF 4OW Contapezzi digitale a 3 cifre
Indicatore livello uscita a 16 LED Prova riflessi elettronico
Amplificatore stereo 1O+10W Modulo per Display gigante segnapunti
Metronomo elettronico Generatore di rumore bianco (relax elettronico)
Preamplificatore HI-FI Rivelatore di metalli
Preamplificatore stereo equalizzato A.I.A.A. Interruttore a sfioramento 22OV 35OW
Vu-meter a 8 LED Lampegg iatore di soccorso con lampad a affo Xeno
Booster per autoradio 2OW Variatore di luce automatico 22OV 1OOOW
Booster stereo per autoradio 20+2OW Rivelatore di strada ghiacciata per auto e autoc.
Decod er FM stereo Orologio digitale
Interfonico Variatore di luce a bassa isteresi
Interfono per moto Lampegg. per •a.mpade ad incandescenza 1500 W
Protezione elettronica per casse acustiche Amplificatore telefonico per ascolto e registr.
Amplificatore BF 5W Allarme per frigorifero
Equalizzatore parametrico Contatore digitale modulara a due cifre
RS 199 PREAMPLIFICATORE MICROFONICO CON COMPRESSORE RS 202 RITARDATORE PER LUCI FRENI EXTRA Amplificatore B.F. 2OW 2 vie lonizzatore per ambienti
E pa,ticolarmenle adano ad essere impiegato con trasmettitori in quanto la sua amplificazione è inversamente Pu0 essere applicato a qualsiasi autovettura con impianto elettrico a l2Ve serve lare accendere eventuali luci Mixer Stereo 4 ingressi Scacciatopi a ultrasuoni
proporzionala all'ampieua del segnale di uscita del microfono; maggiore è il segnale e minore è l'amplificazione. di ~stop· aggiunte a quelle già esistenti se la frenata supera un e-erto tempo, richiamando cosl l'attenzione del Preamplificatore per chitarra Termostato elettronico
Ad esempio, con un segnate di ingresso di 20 mV l'amplificazione è di 35 vohe menlre con 400 mV l'amplificazione veicolo che segue. Il tempo di ritardo può essere impostato a piacimento ira 0--;.13 secondi. La potenza delle Amplif icatore F 1 W Rivelatore di variazione luce
è di sole 5 volte. Il segnale di uscita può essere prelevato in quentità desiderata agendo su di un apposto trimmer. lampade aggiunte non deve superare i 72 W. Avendo soltanto tre punii di collegamento, il nostro dispositivo si Modulo per indicatore di livello audio Gigante Interruttore acustico
la tensione di alimentazione deve essere di.9 Vcc che, in virtù del basso assorbimento (lmA), pu0 essere ottenuta installa con estrema facilità. Effetto presenza stereo
da una normale batteria per radioline. Interfono 2 W
L. 22.000 Amplificatore stereo 1 + 1 W
l. 19.500 STRUMENTI E ACCESSORI PER HOBBISTI
Amplificatore Stereo HI-FI 6 + 6 W Prova transistor e diodi
RS 200 PREAMPLIFICATORE STEREO EOUALIZZ. N.A.B. RS 203 TEMPORIZZATORE CICLICO Indicatore di livello audio con microfono
Con questo KIT si realizza un temporizzatore che agisce in modo ciclico cioà, un relè si eccita e si diseccita in Generatore di barre Ty miniaturizzato
E slato appositamente studiato per amplificare il segnale proveniente dalle testine per
la riproduzione dei nastri
continuazione. Tramite due appositi trimmer è possibile regolare indipendentemente il tempo durante il quale il relè Prova transistor {test dinamico)
magnetici. la sua risposta è conforme alle norme N.A.B. {NATIONAL ASSOCIATION ol B8ROAOCASTERS) e il Generatore di onde quadre 1 Hz -;- 100 KHz
resta eccitato e il tempo durante il quale resta a riposo tra un minimo di 1/2 secondo e un massimo di circa 45
guadagno a 1KH è di 50 dB pari a circa 316 volte. La tensione di alimentazione può essere compresa tra IO
secondi. I due differenti stati (eccitaziona e riposo) vengono segnalati de un led rosso e un led verde. La tensione
ALIMENTATORI RIDUTTORI E INVERTER Indicatore dt impedenza altoparlanti
e 14 Vcce la massima corranta assorbita è di circa 8 mA. Alimentatore stabilizzato per amplificatori BF Iniettore di seg nali
di alimentazione deve essere di 12 Vcc e il massimo assorbimento è di circa 60 mA. la corrente massima Riduttore di tensione stabilizzato 24/12V 2A4
L. 23.000 sopportabile dai contatti del rl!lè è di 10A. Alimentatore stabilizzato 12V 2A4
Generatore di frequenza campione 50 Hz

RS 201 SUPER AMPLIFICATORE - STETOSCOPIO ELETTRONICO L. 22.000 Carica batterie automatico


Oueslo disposiIivoserveadamplificaresegnali di piccolissima intensità rendendo udibili anche i più piccoli rumori Alimentatore stabilizzato 12V 1 A GIOCHI ELETTRONICI
e suoni. Sono previsti due punti di ascolto tramite cuffie (non fornite nel Kit) con regolazione di volume indipendente. Alimentatore duale regol. +-54 12V5OOmA Gadget elettronico
Alimentatore stabilizzato variabile 1+ 25 2A Totocalcio elettronico
11 suo ingresso prevede trasduttori microfonici a bassa impadenza (normali microfoni per registratori, auricolari,
Alimentatore stabilizza to 12V (rog. 1 O+ 15V 1 OA Roulette elettronica a 1 O LED
piccoli altoparlanti, captatori lelefonicì ecc.). Può essere usato nei modi più svariati e Ira questi anche come
Cd cost ante regolabile
Cari ca batte rie Ni- corrente Slot machine elettronica
steloscopio per l'ascolto delle pulsazioni cardiache. La tensione dì alimentazione può essere compresa tre 9 e12 AJimentatore stab.itizzato Universale 1 A
Vcc a l'assorbimento di corrente a 9 V è di circa 20 mA Gioco dell'Oca elettronico
Inverter 12V- 22OV 60 Hz 40W Indicatore di vincita
L. 31.000
cz%2% 1%.. Unità aggiuntive per RS 147
__ STRUMENTI DI MISURA
offerta speciale! MULTIMETRO DIGITALE
MOD. TS 280 D - L. 132.000
NUOVO PACCO DEL PRINCIPIANT.E CARATTERISTICHE GENERALI
7 Campi di misura - 31 portate - Visualizzatore cristallo liquido
a 3} cifre altezza mm 12,5 montato su elastomeri - Integrati
montati su zoccoli professionali - Batteria 9 V - Autonomia
1000 ore per il tipo zinco carbone, 2000 ore per la batteria
Una collezione di dieci fascicoli arretrati accuratamente selezionati fra quelli che hanno alcalina - Indicatore automatico di batteria scarica quando
rimane una autonomia inferiore al 10% - Fusibile di protezione
riscosso il maggior successo nel tempo passato. - Bassa portata ohmmetrica (20 2)- 10 A misura diretta in D.C.
e A.C. - Cicalino per la misura della continuità e prova diodi -
Boccole antinfortunistiche - Dimensione mm 170 x 87 x 42 -
Peso Kg 0,343

PORTATE
VOLT D.C 200 mv-2 V- 20V- 200 V- 1000 V
VOLT A.C. 200 mV - 2 V - 20 V· 200 V- 750 V
OHM 20 2-200 2-2 K2-20KO- 200 KO - 2 MQ
- 20 MQ
ATTEuATORE
CON
AMP. D. C. 200 A - 2 mA - 20 mA - 200 mA - 2000 mA
MO9FET - 10A
AMP. A.C. 200 A- 2 mA- 20 mA - 200 mA - 2000 mA
- 10 A
ACCESSORI
Libretto istruzione con schema elettrico e distinta dei compo-
nenti - Puntali antinfortunistici - Coccodrilli isolati da avvitare
sui puntali.

CONDEJISATOOI
P.: VARLABA LI
E COMPENSATORI
INIHCAlOBI
ay MULTIMETRO DIGITALE
fez MOD. TS 240D • L. 73.000
nit
irmt
u# tlor

LUCI STRDBDSC
ML CARDIO MONITOR
PER TV CARATTERISTICHE GENERALI
GENERATORE DI BARR E
Visualizzalore . a cristalli liquidi con indicatore di polarità.
Tensione massima 500 V di picco
Alimentazione :9V
Dimensioni • mm 130 x 75 x 28
Peso . Kg 0,195
L. 12.000 PORTATE
Tensioni AC = 200 V - 750 V
Correnti CC = 2.000 A- 20 mA - 200 mA - 2.000 mA
Tensioni CC = 2.000 mV - 20 V• 200 V - 1.000 V
Per agevolare l'opera di chi, per la prima volta è impegnato nella ricerca degli elementi didattici Resistenza = 2.000 2-20 K2- 200 K?- 2.000 K?
introduttivi di questa affascinante disciplina che è l'elettronica del tempo libero, abbiamo ap-
prontato un insieme di riviste che, acquistate separatamente verrebbero a costare L. 3.500 cia- INTERAMENTE PROTETTO DAL SOVRACCARICO
scuna, ma che in un blocco unico, anziché L. 35.000, si possono avere per sole L. 12.000.
ACCESSORI
Libretto istruzione con schema elettrico - Puntali

Gli strumenti pubblicizzati in questa pagina possono essere richiesti inviando anticipatamente
l'importo, nel quale sono già comprese le spese di spedizione, tramite vaglia postale, assegno
bancario o conto corrente postale n. 46013207 a: STOCK RADIO - 20124 MILANO - Via P. Castaldi, 20.

MICROSPIA
CARATTERISTICHE:

Tipo di emissione FM
Gamma di emissione: 95 MHz+115 MHz
Alimentazione ;9 Vcc+13,5 Vcc
Assorbimento 8 mA+24 mA
Potenza d'uscita 7 mW+-50 mW
Dimensioni : 5,2 cm x 8 cm

FM
Funziona bene anche senza antenna - Eccezionale sensihi lità - Trasformabile in una emit-
tente di p-otenz.a.

IN SCATO-LA DI MONTAGGIO L. 21.000


La portata, in relazione con le con-
dizioni ambientali e l'uso o meno
del'antenna, varia fra le poche
centinaia di metri ed una decina
di chilometri.

La grande sensibilità e la predi-


sposizione circuitale all'accoppia-
mento con un amplificatore di po-
tenza, qualificano il progetto di que-
sta microspia, approntata in scato-
la di montaggio e destinata a riscuo-
tere i maggiori successi, soprattut-
to per le innumerevoli applicazioni
pratiiche attuabili da ogni princi-
piante.
rea.une±r esagerens.a
DI ELETTRONICA - RADIO - OM • 27 MHz
PRATICA
A&
PERIODICO MENSILE - SPED. IN ABB. POST. GR. 3°/70 -ANNO XVI - N. 10-OTTOBRE 1987
ED. ELETTRONICA PRATICA - VIA ZURETTI, 52 20125 MILANO L. 3.500

MICROFONO CHIAVE
A CARBONE ELETTRONICA
PER DX A RADIOFREQUENZA

CON BUZZER

GIOCO ELETIRONICO
STRUMENTI DI MISURA __
TESTER ANALOGICO
MOD. TS 270 - L. 28.500
CARATTERISTICHE GENERALI
5 Campi di misura - 16 portate
Sensibilità 2.000 Q/V D.C. - A.C.
Dimensioni mm 30 x 60 x 90
Peso Kg 0,13
Pila 1elemento da 1,5 V

PORTATE
VOLT D.C 10 V - 50 V - 250 V - 500 V
VOLT A.C. 10 V - 50 V - 250 V - 500 V
AMP. D.C. 0,5 mA - 50 mA - 250 mA
OHM 0 1KO
dB -20 dB + 56 dB

ACCESSORI
Libretto istruzione con schema elettrico - Puntali.

TESTER ANALOGICO
MOD. TS 260 - L. 54.000
CARATTERISTICHE GENERALI
7 Campi di misura- 31 portate
Sensibilità 20.000 Q/V D.C.- 4.000 Q/V A.C.
Dimensioni mm 103 x 103x 38
Peso Kg 0,250
Scala mm 95
Pile 2 elemenÌi da 1,5 V
2 Fusibili
Spinotti speciali contro le errate inserzioni

PORTATE
VOLT D.C 100 m V-0,5 V-2V-5V-20 V - 50 V- 100
v- 200 V- 1000 V
VOLT A.C. 2,5 V-10V-25 V- 100 V- 250 V- 500 V-
1000 V
OHM x1-2x10-2x100-2x 1000
AMP. D.C. 50 A- 500 A-5 mA- 50 mA-0,5 A-5 A
AMP. A.C. 250 A- 1,5 mA- 15 mA- 150 mA- 1,5 A-
10 A
CAPACITÀ = 0- 50 F-0 500 F (con batteria interna)
dB 22 dB-30 dB-42 dB- 50 dB- 56 dB- 62 dB

ACCESSORI
Libretto istruzione con schema elettrico e parti accessorie -
Puntali

Gli strumenti pubblicizzati in questa pagina possono essere richiesti inviando anticipatamente
l'importo, nel quale sono già comprese le spese di spedizione, tramite vaglia postale, assegno
bancario o conto corrente postale n. 46013207 a: STOCK RADIO - 20124 MILANO- Via P. Castaldi, 20.
Ci sono almeno sei fondamentali motivi per sottoscrivere
un nuovo abbonamento o per rinnovare quello già scaduto

Per non perdere alcun fascico- Per affermare preferenza e fi-


lo dell'annata in corso. ducia al periodico.

Per ricevere comodamente e Per contribuire al miglioramen-


sicuramente a casa la rivista. to delle qualità editoriali.

Per risparmiare sul prezzo di Per ricevere il meritato premio


copertina. descritto alla pagina seguente.

ABBONATEVI
PER
ESSERE PREMIATI

CANONI D'ABBONAMENTO
PER L'ITALIA L. 31.000
PER L'ESTERO L. 41 .000

Per effettuare un nuovo abbonamento, o per rinnovare


MODALITÀ quello scaduto, occorre inviare il canone tramite vaglia
postale, assegno bancario o circolare, oppure a mezzo
D'ABBONA- conto corrente postale N. 916205 intestati e indirizzati
a: ELETTRONICA PRATICA - 20125 MILANO - Via Zu-
MENTO retti, 52. I versamenti possono effettuarsi anche presso
la nostra sede.
Ecco quanto viene spedito ai lettori che intendono
SOTTOSCRIVERE UN NUOVO ABBONAMENTO
e a coloro che provvedono a
RINNOVARE L'ABBONAMENTO SCADUTO

IL PREMIO


consiste nell'insieme
di cinque utili
elementi:

UNA penna per circuiti stampati.

RE piastre di bachelite, ramate su una delle due facce e scelte nelle


tre dimensioni più in uso fra quei dilettanti che realizzano da sé i circuiti
stampati.

UNA originale pinza a molla, di materiale isolante ed antistatico,


adatta per lavorare in presenza di tensioni anche elevate, con transi-
stor MOSFET ed integrati CMOS, sufficientemente resistente al calore,
dato che occorrono parecchi secondi prima che il saldatore possa
cominciare ad intaccarla.

PER RICEVERE IL PREMIO


Occorre sottoscrivere un nuovo abbonamento o rinnovare quello scaduto inviando l'impor-
to di L. 31.000 {per l'Italia) o L. 41.000 (per l'estero) a mezzo vaglia postale, assegno
bancario, circolare o conto corrente postale N. 916205, a ELETTRONICA PRATICA -
20125 MILANO - Via Zuretti, 52.
ELETTRONICA"
PRATICA
Via Zuretti, 52 Milano • Tel. 6697945
ANNO 16 N. 10. OTTOBRE 1987
LA COPERTINA - Pur non esponendo il progetto di
maggior rilievo tecnico contenuto nel presente fa-
scicolo, suggerisce al lettore l'idea per l'attuazio-
ne di alcuni interessanti giochi elettronici di de-
strezza.

Sommario
editrice
ELETTRONICA PRATICA

direttore responsabile
ZEFFERINO DE SANCTIS

disegno tecnico
CORRADO EUGENIO GIOCO ELETTRONICO 532
CON SEGNALAZIONI
stampa OTTICO-ACUSTICHE
TIMEC
ALBAIRATE · MILANO

Distributore esclusivo per CHIAVE ELETTRONICA 538


I'Italia. APRICANCELLI
A.&G. Marco - Via Fortezza n.
27 - 20126 Milano tel. 25261 CON TELECOMANDO
autorizzazione Tribunale Civi-
le di Milano - N. 74 del 29-12-
1972 - pubblicità inferiore al
25%. PREAMPLIFICATORE BF 550
CON INTEGRATO TLO61
UNA COPIA L. 3.500
E CONTROLLO DI TONI
ARRETRATO L. 3.500

ABBONAMENTO ANNUO PER PROVA TRIAC ED SCR 558


L'ITALIA L. 31.000- ABBONA- CON AVVISATORE OTTICO
MENTO ANNUO PER L'ESTE-
RO L. 41.000.

DIREZIONE- AMMINISTRA- LE PAGINE DEL CB 568


ZIONE - PUBBLICITÀ - VIA ZU- MICROFONO A CARBONE
REHI 52 - 20125 MILANO.

Tutti i diritti di proprietà lette-


rara ed artistica sono riser- VENDITE-ACQUISTI-PERMUTE 576
vati a termine di Legge per
tutti i Paesi. I manoscritti, i
disegni, le fotografie, anche LA POST A DEL LETTORE 579
se non pubblicati, non si re-
stituiscono.
Si può giocare
contro se stessi,
contro altri
o contro il tempo

UN GIOCO
DI DESTREZZA
Con l'elettronica, qualche volta, si può abbando- del contrario, mentre si rivelerà assolutamente
nare il rigore della didattica applicata, per dedica- semplice la composizione circuitake, che fin d'ora
re un po' di tempo alla realizzazione di un giocat- possiamo garantire alla portata di tutti coloro che
tolo per adolescenti, giovani e meno giovani. Lo sappiano eseguire almeno una decina di saldature
faremo ora, così come lo abbiamo fatto, occasio- a stagno.
nalmente, nel passato. E lo faremo con lo scopo A quanto fin qui detto, aggiungiamo che la ver-
preciso di sollecitare il lettore a gareggiare in de- sione del gioco indicata è soltanto una delle molte
strezza con amici e parenti, oppure contro se stes- possibili, la cui attuazione è affidata alla fantasia
so o contro lo scandire del tempo. Proprio per- del lettore. Infatti, il percorso a spirale potrà es-
ché, l'abilità richiesta dal gioco, consiste nel far sere modificato a piacere, conferendogli forme e
scorrere un anellino metallico lungo una spirale lunghezze diverse, utilizzando fili conduttori di
di filo conduttore, senza mai toccarla o, meglio, diametro maggiore o più piccolo, rigidi o flessibi-
senza mai cadere nella trappola del contatto elet- li, con lo scopo evidente di rendere più difficili o
trico. meno critiche le giocate. Per esempio, in sostitu-
Questa volta, dunque, prima si costruisce il gio- zione della spirale, si potrà utilizzare un tubo me-
attolo e poi si gioca. E non si creda in una facile tallico, dentro il quale si farà scorrere un condut-
e rapida esecuzione del gioco, come si potrebbe tore flessibile, ricoperto in plastica, sulla cui
upporre osservando le immagini del dispositivo estremità sarà stata saldata a stagno una pallina
iprodotto in queste pagine, dato che una sola metallica. In tal caso, l'abilità dei giocatori andrà
prima prova è in grado di convincere chiunque ravvisata nella velocità con cui questi estrarranno

Nella versione, qui suggerita, il gioco consiste nel riuscire a


sfilare un piccolo anello lungo una spirale metallica, senza
mai toccarla. Perché il minimo, involontario contatto, viene su-
bito segnalato e memorizzato dall'accensione di un led e dal
ronzio di un buzzer.

532
L'impostazione pratica può essere diversa da quella proposta

Mette alla prova la prontezza fisica e intellettuale di giovani e adulti

la pallina dal tubo senza toccarne la superficie in- menti mobili. Ma per assumere tali requisiti, il
terna. Un altro esempio applicativo potrà prati- circuito non deve subire alcun logorìo fra le parti
carsi sugli automodelli teleguidati, costringendoli in movimento. Non si debbono quindi verificare
ad effettuare un preciso percorso, evitando un scintille tra i corpi conduttori in contatto, nè deb-
evenguale guard-rail elettronico. bono innescarsi piccoli archi voltaici. Cosa que-
sta che nessun relé potrebbe garantire, quando in-
vece la si può pretendere da un accurato ed op-
CARATTERISTICHE CIRCUITALI portuno circuito elettronico.
Il circuito riportato in figura I è in grado di lavo-
Per non sollevare contestazioni, che potrebbero rare con correnti debolissime, dell'ordine dei mil-
guastare il piacere del divertimento, l'apparec- lesimi di ampère, senza presentare impedenze in-
chio qui presentato deve possedere doti di assolu- duttive o capacitive, che potrebbero divenire cau-
isione ed imparzialità di verdetto. Ad esso sa di scintillamenti, piccoli archi, microfusioni o
- sta una immediata segnalazione,
:.+' microsaldature sulle superfici in contatto, soprat-
si verifica un minimo sfioramento tutto quando queste non sono perfettamente puli-
iera del percorso obbligato degli ele- te, ossia libere da ossidi ed impurità varie che

533
R2 PI

ROSSO
S1
SPIRE

BZ

ANELLO

6V
e
6
k
Rl

Fig. 1 • Circuito teorico del dispositivo con il quale si effettua il gioco di destrezza
elettronica e che consiste nel far scorrere l'anello metallico lungo la spirale, senza
mai toccarla. In caso contrario, il diodo led DL si accende ed il buzzer BZ si mette a
ronzare. Premendo il pulsante P1, si ripristinano le condizioni elettriche iniziali del
circuito.

-----COMPONENTI-----
Resistenze Varie
R1 = 3.300 ohm SCR = BRX 71 (o simili)
R2 == 10.000 ohm DL = diodo led (JUMBO)
R3 = 220 ohm BZ = buzzer (con oscill. interno)
S1 = interrutt.
P1 = pulsante (normai. chiuso)
ALIM. = 6 Vcc

ostacolano il contatto elettrico immediato. ESAME DEL CIRCUITO


Un'altra prerogativa del circuito di figura I è da
intravedere nella memorizzazione dell'avvenuto Per attuare le caratteristiche ora menzionate, non
contatto, in modo che il gareggiante e gli altri gio- serve un sofisticato circuito elettronico, ma è suf-
catori possano constatare comodamente l'errore ficiente, come è stato fatto nel progettare il cir-
commesso. cuito di figura 1, ricorrere ali 'impiego di un dio-
534
tubetto
isolante

4PILE DA I,5V=6V

Fig. 2 • Piano costruttivo dell'apparato descritto nel testo. Il circuito cablato è com-
posto su una tavoletta di legno di forma quadrata e di quindici centimetri di lato.
Sulla quale è pure fissato il portapile, per quattro elementi da 1,5V, che realizza l'ali-
mentatore del dispositivo.

do controllato, cioè di un normale SCR, il cui corrente di pochi millesimi di ampère, sufficiente
elettrodo di gate (g) viene direttamente collegato ad innescare il diodo controllato e a mantenerlo
alla sonda, che nel nostro caso è rappresentata da in questo stato finché il circuito rimane alimenta-
un conduttore flessibile, ben isolato, sulla cui to, cioè fino a quando rimane chiuso l'interrutto-
estremità libera è saldato a stagno un anellino re di alimentazione Sl. Così si crea la necessaria
conduttore, realizzato con uno spezzone di filo di memoria richiesta dall'impiego corretto del gio-
rame nudo. Naturalmente, la sonda, che può es- cattolo elettronico. Naturalmente si tratta della
sere di qualsiasi forma, mobile o fissa, deve tro- memoria dell'errore commesso da colui che sta
varsi ad una tensione leggermente positiva rispet- gareggiando.
tO a quella dì catodo del diodo controllato. E ciò Quando l'SCR viene innescato, un grosso e ben
si otiene mediante l'inserimento della resistenza visibile diodo led (DL) è percorso da corrente e si
RI. accende. Contemporaneamente un buzzer, colle-
Quando tra la sonda e fa spirale si realizza, sia gato in parallelo con DL, emette un segnale acu-
pure per un arimo, il contatto elettrico, che cor- stico. Dunque si realizzano due precise ed affida-
risponde in pratica ad un errore commesso dal bili indicazioni dell'avvenuto contatto elettrico,
giocatore. sul gare dell'SCR arriva un impulso di una di natura ottica e l'altra di tipo acustico, con-

535
SIGLA
TACCA

1. rlJ ~ $~ l
h.
::::,

k
Il i - h
k Il ~
I\cd

SCR DL 51

Fig. 3 - Elementi indicativi utili per il corretto montaggio nel circuito del diodo con-
trollato, del diodo led e dell'interruttt>re a slitta.

tro le quali i gareggianti non possono sollevare Qualora si operasse in zona ricca di disturbi elet-
obiezioni. tromagnetici, oppure nel caso di alimentazione
Il diodo led è un componente optoelettronico derivata da rete-luce, ovviamente tramite oppor-
che, in questo caso, è stato preferito alla comune tuno alimentatore a 6 Vcc, converrà inserire, in
lampadina, per il suo basso consumo di corrente, parallelo con anodo e catodo del diodo controlla-
la più lunga durata di funzionamento e la miglio- to, un condensatore ceramico da 100.000 pF - 50
re resistenza alle sollecitazioni meccaniche, cui Vl. In presenza di alimentatore da rete, si dovrà
l'intero dispositivo di figura 1 può essere sottopo- collegare, a valle dell'interruttore S1 e in paralle-
sto. ' lo all'alimentatore stesso, un condensatore elet-
Anche il buzzer BZ, in fase di progettazione del trolitico da 100F - 1O VI regolarmente orientato.
circuito, ha ottenuto le preferenze su ogni altro
trasduttore acustico per essere un componente al-
lo stato solido, per vantare bassi consumi di ener- MONTAGGIO
gia elettrica, illimitata durata nel tempo, minimo
peso e prezzo irrisorio. La realizzazione pratica del dispositivo di gioco
Il pulsante Pl è di tipo normalmente chiuso, allo di abilità elettronica non richiede l'approntamen-
scopo di garantire la continuità dell'alimentazio- to di alcun circuito stampato. E questo è un ulte-
ne del circuito. Ma quando lo si preme, esso in- riore motivo per cui la nostra proposta si estende
terrompe il flusso di corrente che mantiene inne- pure ai lettori principianti. Basta infatti una mor-
scato l'SCR provocandone il disinnesco. In prati- settiera a dieci ancoraggi, di cui soltanto otto ven-
ca, dopo che il giocatore o il gruppo di giocatori gono utilizzati, per cablare il circuito in forma ri-
hanno constatato l'errore del concorrente, basta gida e compatta. Il tutto poi, come è dato a vede-
premere il pulsante Pl per ripristinare le funzioni re nel disegno di figura 2, va sistemato su una ta-
del dispositivo di figura 1. voletta di legno, di forma quadrata e di 15 cm di
Coloro che volessero provocare un segnale acusti- lato.
co più forte, dovranno collegare il terminale posi- Sulla stessa tavoletta-supporto si applica pure il
tivo del buzzer sul punto di incontro delle resi- contenitore delle quattro pile da 1,5 V ciascuna,
stenze R2 - R3, anziché sull'anodo del diodo led, che rimangono automaticamente collegate in se-
come appare nello schema di figura 1. rie tra di loro. allo scopo di generare la tensione
536
di alimentazione richiesta dal circuito di 6 Vcc. (k), come si può vedere in figura 3, si trova da
I componenti elettronici di maggior rilievo, che quella parte nella quale sul corpo esterno è pre-
compongono lo schema di figura 2, sono stati ri- sente una piccola tacca.
portati in figura 3. Essi sono, da sinistra a destra: Per quanto riguarda l'interruttore a slitta SI, ri-
il diodo controllato SCR, il diodo led e l'interrut- cordiamo che questo di solito si presenta nel-
tore a slitta S1. l'espressione indicata a destra di figura 3. Nella
L'SCR è il modello BRX 71, o simile, nel quale i quale sono stati indicati i due terminali utili per la
tre elettrodi di catodo (k), gate (g) e anodo (a) si nostra applicazione.
possono individuare facilmente osservando la po- Il buzzer, infine, deve essere un modello di tipo
sizione della smussatura del componente e la po- attivo, ovvero con oscillatore interno.
sizione della sua sigla, come indicato in figura 3. Per la buona riuscita del montaggio di figura 2, si
Per il diodo led DL si è fatto impiego di un com- raccomanda di isolare accuratamente alla base il
ponente di grandezza superiore a quella dei led terminale del conduttore che realizza la spirale, in
normali. Esso può essere acquistato in commer- modo che ogni eventuale contatto elettrico possa
cio con la denominazione di led JUMBO. È ov- avvenire da un certo punto in poi del tragitto ob-
vio, tuttavia, che non trovando un tale elemento, bligato. Naturalmente, anche il terminale della
si dovrà far uso di un qualsiasi led, possibilmente resistenza R2, saldato sullo stesso ancoraggio del-
di color rosso. Quel che importa, invece, è l'esat- la morsettiera, dovrà essere isolato con tubetto di
to collegamento del componente, il cui catodo tipo sterling.

MANUALE DEL PRINCIPIANTE ELETTRONICO


L'opera è il frutto dell'esperienza pluridecenna-
le della redazione e dei collaboratori di questo
periodico. E vuol essere un autentico ferro del
mestiere da tenere sempre a portata di mano,
una sorgente amica di notizie e Informazioni,
una guida sicura sul banco di lavoro del dilet-
tante.
Il volumetto è di facile e rapida consultazione
per principianti, dilettanti e professionisti. Ad
esso si ricorre quando si voglia confrontare la
esattezza di un dato, la precisione di una for-
mula o le caratteristiche di un componente. E
rappresenta pure un libro di testo per i nuovi
appassionati di elettronica, che poco o nulla
sanno di questa disciplina e non vogliono ulte-
riormente rinviare il piacere di realizzare i proget-
ti descritti in ogni fascicolo di Elettronica Pra-
tica.
Tra i molti argomenti trattati si possono men-
zlonare:
Il simbolismo elettrico - L'energia elettrica - La
tensione e la corrente- La potenza- Le unità

L. 9.500 di misura- I condensatori - I resistori- I diodi


- I transistor - Pratica di laboratorio.
Viene inoltre esposta un'ampia analisi dei prin-
cipali componenti elettronici, con l'arricchimento
Edito In formato tascabile, a cura della di moltissimi suggerimenti pratici che, al dilet-
Redazione di Elettronica Pratica, è com tante. consentiranno di raggiungere il successo
posto di 128 pagine riccamente illustrate fin dalle prime fasi sperimentali.
a due colori

• .

537
Apre a distanza, automaticamente,
porte e cancelli.

Può fungere da sensore


di prossimità e come antifurto.

Nei settori industriali


si rivela un ottimo contapezzi.

SERRATURA
ELETTRONICA
Le serrature elettroniche con pilotaggio a distan- sterna di telecomando, ad onde elettromagneti-
za, senza fili e di tipo commerciale, sono di solito che, come quello presentato in queste pagine. li
abbastanza complessè, perché debbono possedere quale potrà servire pure nella soluzione di molti
almeno due importanti requisiti, la precisione di problemi tecnici, se destinato a fungere da senso-
funzionamento e l'assoluta segretezza. Ecco per- re di prossimità, contapezzi metallici, contagiri
ché la loro realizzazione pratica non viene propo- od antifurto. Ma su questi ulteriori adattamenti
sta ai lettori principianti. Tuttavia, quando ci si del progetto qui descritto avremo modo di parla-
accontenta di una semplice chiave a radiofre- re più avanti. Per ora ricordiamo che le chiavi
quenza, in grado di aprire una porta o un cancel- elettroniche, di produzione artigianale o indu-
lo, allora tutto si riduce alla installazione di un si- striale, per trasmettere e ricevere opportuni codi-

È un progetto che si esprime attraverso due moduli elettronici


distinti, quello di un trasmettitore e quello di un apparato rice-
vente. Il funzionamento, realizzabile soltanto su comando del-
l'operatore, dipende principalmente dall'entità della compo-
nente magnetica dei campi a radiofrequenza.
ci, più o meno complicati a seconda del grado di circuito elettronico dall'esterno dell'automezzo.
sicurezza ed inviolabilità desiderato, utilizzano E ciò si ottiene mediante un comando a distanza.
dei segnali modulati ad impulsi, tramite circuiti il cui pilotaggio può essere esercitato in modo che
elettronici complicatissimi ed alimentazioni indi- neppure il più astuto ed esperto criminale possa
pendenti dalla rete-luce. Mentre nell'applicazione accorgersene.
più elementare, da noi proposta, è sufficiente co- Con l'esempio ora introdotto, abbiamo voluto
struire due semplici apparati, uno ricevente ed dimostrare che esitano certe applicazioni dei tele-
uno trasmittente, ed effettuare con questi dei col- comandi elettronici, che ovviamente non sono
legamenti via-radio a breve distanza. quelle delle casseforti, le quali non necessitano di
complicati sistemi di codificazione. Inoltre,
quando la sensibilità del telecomando è tale da
FUNZIONE DI CHIAVE provocare la disattivazione dell'antifurto con il
solo avvicinamento del trasmettitore, occultato in
Per interpretare tecnicamente la funzione di chia- una tasca, nel borsello o nella valigia, ad un pun-
ve elettronica attribuita ai dispositivi citati, pren- to preciso della vettura, là dove è più sensibile il
diamo ad esempio un'applicazione molto comu- ricevitore, ma dove non esistono elementi di ri-
ne. Supponiamo di aver applicato su un'autovet- chiamo, quali le piccole antenne riceventi e che il
tura un antifurto che, pur intervenendo su clac- solo proprietario conosce, allora la funzione di
son e fari, blocca in più punti i diversi organi del chiave elettronica deve essere individuata proprio
motore a scoppio. Ebbene, per raggiungere la nella segretezza del punto di disattivazione del-
massima sicurezza del sistema protettivo, questo l'allarme. Dunque, la chiave elettronica riflette in
deve disporre della possibilità di una agevole atti- pratica quel processo, troppo facilmente indivi-
vazione e, ovviamente, della disattivazione del duabile, che si ottiene, magneticamente, avvici-
539
nando una calami ta ad un ben determinato punto dezza, quella elettrica che è pur sempre presente.
dell'automobile e con la quale si disarma un anti- Conseguentemente, si potrebbe anche dire che il
furto attraverso un relé magnetico. circuito inducente rappresenta, sotto un certo
Da quanto finora detto, risulta evidente che al punto di vista, un trasmettitore con antenna ma-
concetto di chiave elettro nica rimane sempre as- gnetica. Del resto, nei collegamenti via-aria sulle
sociato il merito della segretezza, ma a volte, in brevi distanze, è sempre vantaggioso sfruttare la
talune circostanze, tale funzione decade e la stes- componente magnetica, perché l'impedenza del
sa chiave scende al livello di sensore di prossimi- campo è bassa e la componente magnetica, come
tà, come accade nelle applicazioni, già menziona- già detto, è superiore, quantitativamente, a quel-
te, dell'apertura di porte e cancelli automatici, la elettrica.
dentro i perimetri delle proprietà private, per le Pertanto, nelle condizioni operative descritte, la
quali si sfrutta il principio dell'accoppiamento ben nota antenna a stilo non serve. Ma c'è di più.
elettromagnetico. La bobina è un componente compatto e quindi
meglio occultabile di un'antenna.
Nei progetti, che tra poco verranno descritti, si
TRASFERIMENTO DI ENERGIA sfrutta un'ulteriore caratteristica degli accoppia-
menti magnetici, quella del posizionamento degli
Il principio di trasmissione di un segnale elettrico assi delle bobine. Perché il trasferimento di ener-
a distanza, via-aria, viene interpretato attraverso gia, da un sistema all'altro, come chiaramente in-
gli schemi riportati in figura 1. Nei quali, sulla si- dicato in figura 1, varia in quantità col variare
nistra sono schematizzati i generatori di energia, delle posizioni geometriche reciproche dei corpi
sulla destra i circuiti ricevitori. I primi assumono inducenti e di quelli indÒtti. In pratica, il massi-
pure le denominazioni di elementi inducenti, i se- mo passaggio di energia da un circuito all'altro,
condi quella di indotti. Gli amperometri, collega- avviene soltanto in due precise condizioni, quan-
ti in serie con i circuiti indotti, segnalano l'entità do gli assi delle bobine sono paralleli tra loro, op-
di corrente che in essi fluisce. pure quando si trovano sulla stessa linea, come è
La trasmissione a distanza del segnale elettrico dimostrato nei primi due schemi a partire dall'al-
avviene mediante un campo prevalentemente ma- to di figura 1. Se invece gli assi si trovano in posi-
gnetico. Infatti, se i circuiti inducenti vengono zione perpendicolare, l'uno rispetto ali 'altro, al-
alimentati con tensioni alternate a radiofrequen- lora il movimento di energia è minimo (schemi in
za, questi generano onde elettromagnetiche nelle basso di figura 1).
quali la componente magnetica supera, in gran- Queste particolarità avranno già fatto intravedere

540
MAX
-
MAX.

-
Fig. 1- Il coinvolgimento del campo elettromagnetico,
generato da un sistema inducente su altro indotto, è
massimo quando gli assi delle bobine sono paralleli tra
loro, oppure disposti lungo la stessa direzione. E inve-
ce minimo quando le bobine rimangono in posizione
perpendicolare.

a qualche lettore la possibilità di realizzare un CIRCUITO DEL TRASMETTITORE


contagiri senza contatti elettrici.
Giunti a questo punto, possiamo concludere la
parte introduttiva alla presentazione del teleco- Il componente di maggior rilievo tecnico del pro-
mando affermando che, per la sua realizzazione, getto del trasmettitore, riportato in figura 2, è co-
si debbono costruire un trasmettitore e un ricevi- stituito dall'integrato ICI, che è un CMOS mo-
tore, ossia un generatore di segnali e radiofre- dello 4069. In questo, la sezione "a" funge da
quenza, accoppiato ad una bobina ed un ricevito- circuito oscillatore controllato a cristallo di quar-
re anch'esso provvisto di una bobina. I quali, per zo (Xl), per il quale è possibile utilizzare un qual-
dirla in poche parole, funzionano nel modo se- siasi cristallo di quarzo per CB, dato che questi
guente: quando il campo magnetico, generato componenti presentano una fondamentale a 9
dalla bobina del trasmettitore, coinvolge piena- MHz (3 x 9 = 27 MHz). Dunque, il circuito di fi-
mente la bobina del ricevitore, in questo è presen- gura I emette segnali alla frequenza di 9 MHz.
te un segnale che subisce un primo processo di ri- La sezione "b'' di ICI potenzia il segnale genera-
velazione da parte di un diodo e un secondo pro- to dalla sezione "a" e lo applica alle successive
cesso di amplificazione da parte di due transistor, sezioni "c'', "d", 'e", f', tutte collegate in
allo scopo di attivare un TRIAC destinato a pilo- parallelo, che consentono di sfruttare la massima
tare il carico, il quale può essere rappresentato potenza derivabile dall'integrato.
dalla serratura elettromagnetica di un apriporta. L'ampiezza del segnale a radiofrequenza è di 9 V,

541
Ant

RI

I C 1
12
C5
e
'

C4

i.]

Fig. 2 • Schema elettrico del trasmettitore a radiofrequenza, per il quale si fa uso di


un cristallo di quarzo adatto per la gamma CB. L'alimentazione avviene premendo il
pulsante P1. Con il compensatore C4 si effettua la taratura del circuito.

----COMPONENTI-----
Condensatori Varie
C1 = 10 pF IC1 = 4069
C2 = 10 pF X1 = quarzo (9 MHz)
C3 = 50.000 pF L1 = bobina
C4 = 150 pF (compensatore) p1 = pulsante (normai. aperto)
es = 100.000 pF Alim. = 9 V

Resistenze
R1 = 10 megaohm
R2 = 3.300 ohm

perché questo è pure il valore della tensione di ali- La potenza d'uscita del trasmettitore si aggira in-
mentazione erogata da una normale pila per ap- torno a 0,15 W, mentre il consumo di corrente del
parati tascabili. circuito di figura l è di 15 + 20 mA, ovviamente
Sull'uscita di ICI è presente il circuito risonante, soltanto quando il pulsante PI rimane premuto.
composto dalla bobina L l e dal compensatore Facciamo notare che l'integrato CMOS, concepi-
C4, il cui scopo principale è quello di irradiare, to per un funzionamento logico, ossia discreto,
tutt'attorno, il segnale generato. vale a dire a soli due stati ON - OFF o ALTO -
542
R2

AN T.

Fig. 3 • Piano costruttivo, realizzato su circuito stampato, del modulo trasmettitore.


L'integrato IC1 deve essere montato su apposito zoccolo, in modo da evitare le sal-
dature a stagno sui piedini del componente.

-}

Fig. 4 • Disegno in grandezza reale del circuito stampato sul quale va composto il
modulo trasmettitore.

543
FASCETTA
STRINGICAVI
/IN wrow

)
NUCLEO
FERRITE
10 mm

Fig. 5 - La bobina qui riprodotta deve essere


costruita in due identici esemplari, che verran-
_FILO STAGN. no poi montati, rispettivamente, sul circuito
PRESA
CENTRALE 0,6mm del trasmettitore e su quello del ricevitore.

BASSO, viene in questa occasione utilizzato in li- negativa con la temperatura delle sezioni di ICI
neare, cioè facendo lavorare'i transistor ad effet- ora citate. Perché in pratica significa garanzia di
to di campo, che lo compongono internamente, equilibrio nella distribuzione dei carichi, qualora
nella loro zona lineare di guadagno e quindi una sezione tendesse a sovraccaricarsi, riscaldan-
sfruttando al massimo le ottime caratteristiche di dosi e limitando l'intensità di corrente erogata.
velocità. Ultima caratteristica degna di nota dell'integrato
Il collegamento in parallelo delle sezioni 'c... f" ICI è la sua buona uniformità termica.
di ICI consente di esaltare la possibilità di eroga-
zione di corrente da parte dell'integrato. E ciò è
molto importante, se si tiene conto della bassa COSTRUZIONE DEL TX
impedenza della bobina L1 e della caratteristica
La realizzazione pratica della sezione trasmittente
della nostra serratura elettronica si effettua su
circuito stampato, il cui disegno in grandezza rea-
le è riportato in figura 4, seguendo il piano co-
struttivo di figura 3.
L'integrato ICI, essendo un delicato CMOS, de-
ve essere inserito nel circuito tramite opportuno
14
zoccolo. Ovviamente, dopo aver individuato con
13 la massima precisione l'esatta posizione dei quat-
12 tordici piedini, peraltro facilmente deducibile eia
11
un'attenta osservazione del disegno di figura 6.
La bobina L1 è identica a quella che dovrà essere
10 montata sul circuito del ricevitore. Per tale moti-
9 vo essa verrà costruita in due esemplari identici.
8
L'avvolgimento si effettua su uno spezzone di
ferrite cilindrica, del diametro di IO mm e della
lunghezza di 5 +- 7 cm. Le spire, spaziate tra loro,
sono in numero di 12 ed una presa intermedia de-
ve essere ricavata alla sesta spira, come chiara-
Fig. 6-Cosi si presenta, visto dalla parte superiore, l'in. mente indicato nello schema costruttivo di questo
tegrato CMOS, modello 4069, montato nel circuito del
modulo trasmettitore. componente riportato in figura 5.
Il bloccaggio delle due estremità degli avvolgi-
menti si ottiene mediante apposite fascette strin-
gifili di nylon. Il filo conduttore, da utilizzare per
la realizzazione dei due avvolgimenti, quello della
544
TESTER
2/ fs

12
L1 (rx)

.l ~Il e
<li
c

Fig. 7•Circuito di taratura del modulo trasmet-


titore, per il quale occorre servirsi, come chia-
l"·±;
ce o oooo oo
ramente indicato nel testo, di un tester, un dio- PF
do al germanio, un condensatore e una spira di
filo flessibile ricoperto in plastica.

bobina trasmittente e quello della bobina riceven- interessati da segnali a radiofrequenza, sul com-
te, deve essere di rame stagnato, del diametro di pensatore C4. La testa della vite di C4 deve essere
0,5--:--0,6 mm. ruotata in modo che l'indice del tester segnali la
Una volta montato, il circuito del trasmettitore massima tensione possibile. Ovviamente, questa
richiede un piccolo intervento di taratura, che de- prova va eseguita più volte, ruotando la vite di re-
ve essere eseguito secondo quanto indicato nello golazione di C4 prima da una parte e poi dall 'al-
schema di figura 7. In pratica, si avvolge una spi- tra, con lo scopo di far lavorare il trasmettitore
ra di filo conduttore, ricoperto in plastica, sul la- sul massimo valore possibile della potenza d'uscita.
to "freddo" della bobina Ll. Il lato "freddo" è La spira di taratura deve essere tranciata e quindi ri-
quello collegato con la linea di alimentazione ne- mossa, quando si è convinti di aver regolato nel mi-
gativa della pila a 9 V. Quindi si collega un termi- glior modo possibile il comportamento elettronico
nale della spira di taratura su un puntale del te- del circuito del trasmettitore a radiofrequenza.
ster, commutato nelle misure di tensione conti-
nua e sulla portata di 2 V fondo-scala. L'altro
terminale della bobina di taratura va collegato
con un diodo al germanio, di qualsiasi tipo, op- CIRCUITO DEL RICEVITORE
pure con un diodo tipo SCHOTKY, che trasfor-
ma il segnale alternato in uno a corrente unidire- Passiamo ora all'esame del circuito teorico del ri-
zionale. Tra i due puntali del tester si inserisce pu- cevitore pubblicato in figura 8. Nel quale è facile
re un condensatore ceramico da 10.000 pF. notare come l'entrata del dispositivo sia rappre-
Quando si è realizzato lo schema di figura 7, si sentata dalla bobina Ll che, nel subire l'azione
può premere il pulsante PI del circuito del tra- del campo magnetico prodotto dalla bobina del
smettitore, onde alimentarlo e si interviene, me- trasmettitore, avvia una corrente variabile indot-
diante apposito cacciavite per tarature di circuiti ta. Questa, poi, incontrando il diodo rettificatore

545
Q
-.I

5w EEEE
z .s:: .s:: .r. .s::
0000

o
a.
Q)
N
CONO
or- 0O
MO
ci
M
o
l --_a.o
...e:
Q)
Il Il Il Il
I 5 fil
'iii
Q) r- 4) @

!
H.
8 a: a: a: a: a:

ct
......
-ui
e:
Q) -
c. >
E LO
0 M
9
LL LL LL
c. c. ::L
·;:: ooo
o LOCO
T"" O LO
iii ..,.
.....:
fil
e:
Q)
-o 11 Il Il
e:
o T"" N M
C) (.) (.) (.)

546
~
12VCA

Fig. 9-Piano costruttivo, composto su circuito stampato, del modulo ricevitore ara-
diofrequenza. Il TRIAC, per il quale non viene prescritto un preciso tipo di modello,
deve essere in grado di sopportare una corrente massima di 6 A. Il compensatore C1
consente di effettuare la taratura del circuito accordato d'entrata.

7 e 0
7 3 -
y"

-+
Fig. 10. Disegno in dimensioni reali del circuito stampato sul quale va realizzato il
modulo ricevitore.

547
al germanio DG, si trasforma in una corrente uni- simità dell'alimentatore, un filtro antidisturbo,
direzionale che, applicata alla base del transistor del tipo di quelli normalmente in commercio per
TRl, ne provoca la conduzione. Il compensatore usi industriali, provvedendo pure all'adozione di
Cl consente di aggiustare il valore della frequen- un ottimo circuito di terra.
za di risonanza che caratterizza il circuito d'en- Volendo alimentare il circuito del ricevitore con
trata del ricevitore. la tensione di 24 Vca, la resistenza R3 deve assu-
Quando il transistor TRl è in saturazione, ossia mere il valore di 220 ohm - l W. Inoltre si deve in-
conduce corrente, il suo collettore, collegato tra- serire, in parallelo al condensatore elettrolitico
mite la resistenza Rl alla base del transistor TR2, C3, un diodo zener da 15 V- 3 W.
polarizza questo secondo semiconduttore, che è
di tipo PNP e che, a sua volta, diviene conduttore.
Non appena il transistor TR2 conduce, sul suo
collenore è presente una tensione positiva, che COSTRUZIONE DELL'RX
provoca un flusso di corrente, limitato dalla resi-
stenza R4, in grado di attivare il gate (G) del La realizzazione pratica del ricevitore si ottiene
TRIAC il quale, eccitandosi, alimenta il carico nel modo indicato nello schema costruttivo di fi-
CR. gura 9, servendosi di un circuito stampato il cui
Sullo schema elettrico del ricevitore di figura 8, disegno in grandezza naturale è presentato in fi-
così come in quello di figura 2 del trasmettitore, è gura 10.
stata indicata la presenza dell'antenna, ricevente I dati costruttivi della bobina Ll sono già stati ci-
nel primo caso, trasmittente nel secondo. Ma tati in sede descrittiva del circuito del trasmettito-
queste segnalazioni assumono soltanto valore re. Comunque essi sono pure rilevabili dallo sche-
teorico, perché nei funzionamenti sulle brevi di- ma di figura 5.
stanze, per i quali è stato concepito il nostro pro- Il TRIAC può essere di qualsiasi tipo, purché in
getto, non viene fatto uso di antenne e gli elemen- grado di condurre una corrente di almeno 6 A.
ti di entrata e d'uscita sono rappresentati dalle so- Con la sigla CR, riportata nello schema costrutti-
le due bobine indotta ed inducente. Tuttavia, il ri- vo di figura 9, si indicano i punti di collegamento
corso all'antenna potrà essere effettuato in quelle del carico utilizzatore del sistema di telecomando.
particolari applicazioni in cui si agisce sulle mag- Per quanto riguarda la taratura del circuito del ri-
giori distanze e là dove la segretezza del congegno cevitore, questa si effettua nel modo illustrato in
non riveste alcuna importanza. figura 11. I due apparati, quello del trasmettitore
La tensione di alimentazione del circuito del rice- e quello del ricevitore, debbono essere posti alla
vitore è quella alternata di 12 V, la quale viene distanza di IO cm, in posizione tale per cui gli assi
rettificata dal diodo al silicio D1. Pertanto, men- delle due bobine rimangano sulla stessa direzio-
tre il circuito del ricevitore viene alimentato in ne. A questo punto, premendo il pulsante PI del
continua, il TRIAC rimane alimentato in alterna- trasmettitore e ruotando la vite di regolazione del
ta, in modo che, qualora venisse a mancare il se- compensatore Cl del ricevitore, si deve indivi-
gnale in antenna, esso si spegne. duare quella regolazione che consente P'eccitazio-
Coloro che volessero utilizzare l'alimentazione a ne del carico. Questa prova si basa pure sull'os-
12 Vcc, derivata dalla batteria dell'auto, dovran- servazione della lampadina LP, da 12 V o da 24 V,
no eliminare dal circuito di figura 8 il diodo al si- che deve raggiungere la sua massima luminosità.
licio 01. In questo caso, il TRIAC, una volta ec- Soltanto ora la distanza di I O cm potrà essere au-
citato, non si disinnesca finché scorre corrente nel mentata allo scopo di individuare, sempre tramite
carico, anche quando viene a mancare il segnale regolazione della vite di Cl, la migliore sensibilità
in entrata. Per disinnescarlo occorre inserire un del sistema di telecomando a radiofrequenza. In
pulsante, in serie con il carico, in modo da inter- sede di collaudo dei nostri prototipi, è stata rag-
rompere, sia pure per un attimo, il passaggio del- giunta la distanza di 30 cm.
la corrente. La taratura del ricevitore può anche essere effet-
Per evitare inneschi spuri del TRIAC, conviene tuata inserendo un voltmetro da 20 V fondo-scala
collegare, tra gli anodi A1 - A2, un condensatore fra emittore e collettore del transistor TR1. Quin-
ceramico da 100.000 pF. Soltanto in presenza di di si tara Cl per la minima tensione segnalata dal-
forti disturbi, conviene inserire fra elettrodo di lo strumento.
base del transistor TR2 e massa, un secondo con- Un sistema di controllo del funzionamento del
densatore da 100.000 pF, ancora di tipo ceramico circuito del ricevitore consiste nel collegare, prov-
e a bassa tensione di lavoro (50 VI). visoriamente, una resistenza da 10.000 ohm, tra
In caso di alimentazione da rete molto disturbata, la base del transistor TRl e l'emittore di TR2.
è bene inserire, sui conduttori a 220 Vca, in pros- Così facendo, si polarizza il transistor TRl ed il

548
carico si eccita, a dimostrazione del perfetto com-
portamento del modulo ricevitore.

APPLICAZIONI

Le applicazioni pratiche dei dispositivi fin qui de-


scritti sono già state in parte preannunciate. Ma
la destinazione principale dei progetti è quella
dell'apertura automatica di porte e cancelli. Per
la quale il trasmettitore va tenuto in mano ed ali-
mentato, premendo il pulsante PI, soltanto
quando si trova a· breve distanza dalla bobina del
ricevitore.
-@mm3=
h
Cl)
Per aumentare la portata del sistema di teleco-
-=@!!!)e, (.J
mando, si debbono applicare, sulle prese interme-
em= Cl)
e die delle bobine, così come indicato negli schemi
2 X i
elettrici delle figure 2 e 8, due antenne a stilo, ma
r- ECl)

#
(C@)
t
(.J
E
Cl)
in questo modo si peggiora l'insensibilità degli
apparati ai vari disturbi esterni, che possono pro-
vocarne l'innesco, indipendentemente dai coman-
di lanciati dall'operatore. Infatti, come abbiamo
avuto occasione di dire, l'impiego dell'accoppia-
mento magnetico garantisce una buona insensibi-

t
lità ai disturbi di origine lontana ed evita, nell'ap-
plicazione di apricancello automatico, qualsiasi
codificazione dei segnali di pilotaggio, senza sol-
levare problemi di chiave elettronica. Perché i
campi elettromagnetici lontani vantano una com-
ponente elettrica superiore a quella magnetica.
Se si pongono i due apparati, ricevente e trasmit-
tente, alla distanza limite dell'innesco e si inseri-
sce una mano sull'invisibile percorso delle com-
ponenti magnetiche, ossia fra le due bobine, ci si

I
può accorgere facilmente che il funzionamento
subisce un'interruzione. Da questa prova, dun-
que, proviene il suggerimento di una interessante
applicazione dei dispositivi, quella del rivelatore
di masse in movimento. Per esempio, se il carico
è rappresentato da un contapezzi, si potrà conta-
re il numero di manufatti industriali che scorrono
davanti al sensore durante il loro trasporto su na-
X stro.
}- Un'altra utilizzazione degli apparati può essere
quella dell'antifurto o di rivelatore di movimen-
to. In tal caso il trasmettitore, alimentato in per-
manenza mediante sostituzione del pulsante P l
con un interruttore, viene inserito in un conteni-
tore, ovviamente non metallico, e sistemato in un
determinato punto in modo da tener innescato il
ricevitore. Ebbene, lo "stato" degli apparati
cambia se il trasmettitore subisce uno spostamen-
to.
Se si applica il trasmettitore su una ruota in movi-
mento, con l'asse della bobina parallelo ad un rag-
gio, il ricevitore viene investito da un impulso ad
ogni giro di ruota e se il carico del TRIAC è un
contapezzi elettromeccanico, questo conterà i giri.

549
PREAMPLIFICATORE
PER MICROFONO
Anche se la destinazione principale del dispositi- scutibili. Dato che con esso, se applicato nelle im-
vo qui presentato è quella dell'accoppiamento mediate vicinanze del microfono, si usufruisce
con il microfono, possiamo assicurare il lettore del grande vantaggio di regolare, a piacere e nella
che questo circuito di preamplificatore di bassa misura richiesta dalla migliore comprensibilità
frequenza funziona egregiamente a monte di della parola, sia il livello dell'audio che la sua to-
qualsiasi stadio finale di potenza. Ma i benefici, nalità. Quest'ultima poi, grazie alla presenza di
che oratori, annunciatori e cantanti, potranno ri- una rete resistivo-capacitiva, di tipo passivo, po-
cevere dall'impiego di tale apparato, sono indi- trà essere adeguatamente controllata nell'entità

La principale caratteristica del progetto, qui presentato al let-


tore, risiede nell'esiguo consumo di energia elettrica richiesta
dal suo funzionamento, per il quale è sufficiente l'impiego di
una piccola pila.

550
Consente all'annunciatore di regolare a piacere il livello
e la tonalità della voce.

È in grado di tosare i segnali di bassa frequenza con


effetti graditi in molti strumenti musicali.

dei suoni acuti e in quella dei suoni gravi, separa- gia assolutamente insignificante. E questa è una
tamente, attraverso opportuni potenziometri. delle principali caratteristiche elettriche del pro-
Naturalmente, anche il volume sonoro può essere getto. Ma vogliamo ricordare, a questo punto,
dosato a volontà dell'operatore, essendo pur esso che molte apparecchiature di tipo professionale
fornito di corrispondente comando di controllo sono equipaggiate con stadi preamplificatori ali-
manuale. Dunque, gli elementi tecnici, che quali- mentati a pile. Perché con questo tipo di alimen-
ficano il nostro progetto, sono più che sufficienti tazione si evitano molti inconvenienti e si risolvo-
per conquistare i favori del grosso pubblico e, in no facilmente alcuni problemi di sicurezza circui-
modo particolare, di coloro che esercitano quelle tale e di accoppiamento con apparati alimentati a
professioni nelle quali il microfono deve essere pile. Ma vediamo ora di menzionarne qualcuno a
usato in luoghi pubblici, oppure quando si effet- scopo informativo o didattico.
tuano interviste e registrazioni dal vivo. li principale motivo per cui si ricorre all'alimen-
tazione a pile è quello della massima riduzione del
rumore. E il rumore, associato al circuito di ali-
ALIMENTAZIONE A PILA mentazione, può derivare da quattro sorgenti di-
verse:
Il circuito del preamplificatore, riportato in figu-
ra I, è alimentato con la tensione continua di 9 V I o- Linee di alimentazione a 220 V ca
derivata da una o più pile, dato che l'assorbimen- 2° - Alimentatori in corrente alternata
to di corrente del dispositivo si aggira intorno ai 3° - Collegamenti di massa
200 A! Si tratta, dunque, di un consumo di ener- 4° - Circuiti di stabilizzazione
551
l/)

Il)
----- cl~T
s .... ·.--~--1

O
a: #

t--.
(.)

Il)
(.)

LL

552
BASSI ALTI VOL.

I
E
2

Fig. 2 • Piano costruttivo del preamplificatore realizzato su circuito stampato. Si no-


ti il collegamento di massa, tramite filo di rame nudo, sulle tre carcasse metalliche
dei potenziometri.

-----COMPONENTI-----
Condensatori R4 = 2.700 ohm
c1 = 100.000 pF R5 = 5.600 ohm
C2 = 22 µF • 16 VI (elettrolitico) R6 = 100.000 ohm
C3 = 22 µF - 16 VI (elettrolitico) R7 = 10.000 ohm
C4 = 3,3 pF R8 = 100.000 ohm (potenz. a variaz. lin.)
C5
C6
C7
=
=
=
1 pF
1F (non polarizz.)
2.200 pF
R9
R10
R11
R12
-
= 10.000 ohm
1.000 ohm
= 100.000 ohm
= 10.000 ohm
C8 = 47.000 pF
C9 = 47.000 pF R13 = 50.000 ohm (potenz. a variaz. lin.)
C10 4.700 pF R14 = 100.000 ohm (potenz. a variaz. log.)
=

Resistenze Varie
R1 = 470.000 ohm IC1 = TL061
R2 = 470.000 ohm S1 = interrutt.
R3 = 100.000 ohm PILA = 9V
AI i

4
:s
3

Fig. 3- Disegno in grandezza reale del circuito stampato sul quale deve essere com-
posta la sezione elettronica del preamplificatore di bassa frequenza.

Le linee di distribuzione dell'energia elettrica fun- Come terzo, in ordine di importanza, citiamo il
gono da antenne di trasmissione di rumore, sia in rumore generato dai vari "loop" di massa, che si
forma di campi elettromagnetici, via aria, sia in manifestano in presenza di più alimentazioni de-
veste di correnti elettriche, via cavo. rivate dalla rete-luce.
Gli alimentatori in corrente alternata, compresi Il quarto tipo di rumore è quello caratteristico,
pure i migliori e più costosi modelli, non riescono generato dai circuiti di stabilizzazione, contro il
mai ad annullare completamente il ronzìo residuo quale è assai difficile difendersi.
a 50 Hz o a 100 Hz e creano sempre dei fastidi in Orbene, cause ed effetti citati, scompaiono com-
ogni tipo di applicazione audio. pletamente e semplicemente ricorrendo al sistema
di alimentazione a pile. li quale diviene addirittu-
ra necessario nel funzionamento di alcuni stru-
menti, come ad esempio gli accelerometri, oppure
quando è necessario amplificare il segnale in sor-
genti in cui questo è troppo debole.
Ai benefici derivanti daJl'alimentazione a pile si
aggiunge pure quello della sicurezza di scongiura-
re i pericoli dei contatti accidentali con i condut-
1 i 8 tori di rete, soprattutto in sede di riparazione e
controllo dei circuiti. Infine, si può affermare che
2 ■ I 7 un preamplificatore, alimentato a pile, può essere
3 I I 6 accoppiato, con facilità ed immediatezza, ai ra-
diomicrofoni, ai microtrasmettitori e a molte al-
4I 5 tre apparecchiature di tipo portatile.
Per alimentare con le pile un preamplificatore,
questo deve assorbire un minimo quantitativo di
energia elettrica, altrimenti diverrebbe troppo di-
spendioso e assai poco pratico il frequente ricam-
Fig. 4 • Cosi si presenta, nella sua parte superiore, l'in- bio della batteria scarica con altra nuova. Ma se
tegrato operazionale TL061 montato nel circuito del l'assorbimento di corrente raggiunge valori simili
preamplificatore di bassa frequenza descritto nel testo.
a quello di autoscarica delle normali pile alcaline,
allora l'impiego di questi elementi diventa conve-
niente, perché la loro durata nel tempo si misura
554
@ALIM

l I
!

h
I I ! I I I 0ALIM

OFFSET use

Fig. 5 • Circuito interno all'integrato TL061. Le linee a tratto più grosso segnalano il
percorso del segnale dall'entrata all'uscita. Transistor e FET, segnalati mediante si-
gla, sono quelli che rimangono interessati dalla parte attiva dell'operazionale, gli al-
tri sono elementi di servizio, controllo o stabilizzazione.

nel numero dei mesi. Tale possibilità è stata rag- rninciamo dunque ad elencarne le maggiori carat-
giunta nel progetto di figura 1 mediante l'adozio- teristiche:
ne di un circuito integrato economico, a larga dif-
fusione e di prestazioni eccezionali: il modello I o • Bassissimo consumo
TL061. 2°- Entrate J - FET
3° - Imp. d'ingresso: 10 ohm
4° - Uscita protetta da cortocircuiti
5° - Compens. interna di freq.
6°. Ampia risposta in freq.
L'AMPLIFICATORE OPERAZIONALE 7° - Max tensione di funz. + - 18 V
8° - Min. tensione di funz. + - 2 V
Poiché il funzionamento del circuito di figura I 9°• Max pot. assorbita (senza segnale): 2 mW
dipende in gran parte dall'integrato ICI, ritenia- 10°- Max pot. assorbita (con segnale): 3 +4 mW
mo necessario occupare un certo spazio per desti- 11 ° - Bassa distorsione
narlo alla descrizione di tale componente. Co- 12° - Basso rumore

555
Il comportamento di ICI è quello tipico degli in- I due FET sono alimentati da un generatore di
tegrati operazionali i quali, una volta alimentati e corrente, collegato in comune con le sources, se-
polarizzati, amplificano di un milione di volte cir- condo la configurazione dello stadio differenziale
ca il segnale applicato ai propri ingressi, qualora tipico degli ingressi degli amplificatori operazio-
non venga applicata alcuna controreazione. Il che nali integrati. In questo modo si minimizza la ten-
consente di realizzare apparati di alte prestazioni sione di offset, cioè si riduce, al valore di pochi
e con funzioni assai complesse, con il solo inseri- millivolt, la differenza di tensione in continua,
mento di pochi componenti esterni. presente sulle due entrate, quando l'integrato si
Facendo riferimento al progetto di figura 1, si no- trova nelle sue normali condizioni di lavoro. Ma,
ta come il segnale arrivi alle due entrate: quella trattandosi di uno stadio a transconduttanza, lo
invertente e quella non invertente. La prima è co- sbilanciamento di tensione sui due ingressi si tra-
sì chiamata perché il segnale applicato appare in sforma in un corrispondente sbilanciamento di
uscita sfasato di 180°, la seconda invece presenta corrente sui due drain, che alimentano un flusso
in uscita il segnale amplificato ma in fase con di corrente controllato da TRl e da TR2. Pertan-
quello d'entrata. to, sul collettore di TR2, lo sbilanciamento di

g
i.$ 1
MICROFONO
: :? l © ©
VOL. ALTI
© %
BASSI INT.
I- ALL'AMPL.
DI POTENZA

Fig. 6- Schema di impiego del preamplificatore descritto nel testo. Sull'entrata è


collegato il microfono, all'uscita i segnali raggiungono l'amplificatore di potenza.

CIRCUITO INTERNO DI IC1 corrente dello stadio d'entrata si traduce in un se-


gnale di tensione fortemente amplificato (un mi-
Per conoscere il circuito interno dell'integrato lione di volte circa).
TL061, si deve osservare lo schema riportato in Questo segnale, tuttavia, non può essere inviato
figura 5, nel quale le linee e tratto più grosso, co- all'esterno, perché proviene da un circuito ad alta
lorate, interpretano il percorso del segnale che, impedenza d'uscita e non è quindi in grado di for-
dall'entrata di ICI, raggiunge l'uscita. nire l'intensità di corrente necessaria per il pilo-
Le varie sigle citate nel disegno di figura 5, segna- taggio di carichi previsti per questo integrato. A
lano i FET e i transistor coinvolti nelle funzioni tale scopo, invece, provvede uno stadio a simme-
attive dell'integrato. Tutti gli altri elementi, non tria perfettamente complementare, composto dai
caratterizzati da precise indicazioni, rappresenta- due ripetitori di emittore TR4 e TR5, che effet-
no i componenti di servizio, di controllo o di sta- tuano la necessaria amplificazione di corrente,
bilizzazione dell'operazionale. pur conservando il valore della tensione quasi
I due ingressi (ENTR. INV. ed ENTR. NON uguale a quello presente sul collettore del transi-
INV.) sono collegati con i due gates di FTI ed stor TR2.
FT2, che sono due transistor ad effetto di campo. I successivi circuiti ausiliari interessano la pola-
Gli ingressi, quindi, controllano le correnti di rizzazione e la limitazione della corrente d'uscita
drain dei due semiconduttori. contro i cortocircuiti.

556
ELEMENTIESTERNIAIC1 vato tramite un lungo cavo di collegamento, op-
pure quando le connessioni vengono effettuate su
Il condensatore Cl seleziona la componente alter- basse impedenze. In questo caso, però si paga il
nata del segnale d'ingresso non invertente (piedi- prezzo di un maggior consumo della pila.
no 3 di ICI). Le due resistenze RI-R2 provvedo- Se all'ingresso del circuito di figura 1 si applica
no alla necessaria polarizzazione dell'entrata 3 al un segnale troppo forte e si pretende un guada-
valore di 4,5 Vcc. gno eccessivamente alto, in uscita il segnale appa-
Dunque, per ridurre a metà il valore della tensio- re distorto o tosato, perché l'operazionale ICI
ne di alimentazione di 9 V, le due resistenze R 1 non può offrire segnali troppo ampi a piacere,
-R2 debbono essere uguali fra loro. In particola- ma contenuti entro il valore della tensione di ali-
re, se l'entrata del preamplificatore viene accop- mentazione, diminuita della tensione di satura-
piata con un microfono piezoelettrico o a con- zione degli stadi finali, che è di 2 V circa.
densatore, le due resistenze assumono i valori
prescritti nell'elenco componenti, ossia quelli di
470.000 ohm. Se invece si utilizza un microfono MONTAGGIO DEL PREAMPLIFICATORE
dinamico, allora i valori citati debbono essere no-
tevolmente ridotti. Dato che il preamplificatore, Il montaggio dell'apparato ora descritto si esegue
pur funzionando ugualmente, non offrirebbe i ri- seguendo il piano costruttivo riportato in figura
sultati che da esso si possono pretendere. In ogni 2, dopo aver composto il circuito stampato il cui
caso occorre ricordare che l'impedenza di carico, disegno è presentato in grandezza reale in figura 3.
della sorgente di segnali, assume grande impor- Per l'applicazione dell'integrato sulla basetta del
tanza per quel che riguarda le prestazioni dell'in- circuito stampato si raccomanda l'impiego di uno
tegrato e per la riduzione del rapporto segnale-ru- zoccolo, onde evitare pericolose saldature realiz-
more. zate direttamente sui piedini del componente, di
La resistenza R4 polarizza in continua, ancora sul cui in figura 4 è chiaramente indicata la precisa
valore di 4,5 Vcc, l'ingresso invertente di I Cl, disposizione degli otto piedini e la presenza del
rappresentato dal piedino 2, al quale è pure appli- contrassegno che consente di individuare il piedi-
cata la rete di controreazione in alternata, che no 1.
controlla il guadagno del segnale. E tale rete, Il montaggio, riprodotto in figura 2, deve essere
chiusa verso massa tramite il condensatore elet- racchiuso in un contenitore metallico con funzio-
trolitico C3, stabilisce un guadagno proporziona- ni di schermo elettromagnetico. A tale scopo, pri-
le al valore di R4 + R5. ma di applicare i due bocchettoni di entrata e
Queste due resistenze sono collegate in parallelo uscita dei segnali, le corrispondenti zone del con-
con la rete a "T", composta dai due condensatori tenitore dovranno essere accuratamente pulite da
C4-C5 e dalla resistenza R6, che provvede a con- eventuali ossidi o vernici, onde stabilire il perfet-
ferire una certa esaltazione ai toni bassi. Il guada- to contatto elettrico di massa.
gno, invece, è inversamente proporzionale al va- I valori da attribuire alle resistenze R1-R2, colle-
lore della resistenza R3. Ciò in pratica significa gate con l'ingresso non invertente (piedino 3 di
che, per ottenere un aumento di guadagno, oc- ICI), possono variare fra 2,2 megaohm e 22.000
corre diminuire il valore di R3 e viceversa. ohm. Il limite inferiore più basso è determinato
dal consumo dell'alimentatore.
Con i valori attribuiti ai componenti esterni all'in-
tegrato ICl, si assicura la minima distorsione del
CONTROLLI MANUALI segnale e il miglior compromesso tra banda pas-
sante e guadagno ottenibile. Quest'ultimo, a cen-
Il condensatore C6 applica il segnale variabile alle tro banda, vale a dire sulla frequenza di 1.000
due reti di controllo di tonalità di tipo Baxandall, Hz, è calcolabile nel rapporto (2.700 +5.600):220.
che sono reti passive le quali consentono di esal- Ovviamente questo valore va riferito all'opera-
tare o attenuare, manualmente, sia i toni bassi, zionale, dato che il circuito correttore di tonalità
attraverso il potenziometro R8, sia i toni alti, tra- provoca una perdita che riduce il guadagno com-
mite il potenziometro R13. plessivo, tra ingresso ed uscita del preamplifica-
Il potenziometro R14 dosa il livello del segnale in tore, valutabile a 10 su un carico con impedenza
uscita. Esso è di tipo a variazione logaritmica e medio-alta.
del valore di 100.000 ohm, se viene usato come La pila da 9 V dovrà essere di tipo a lunga durata.
elemento di controllo manuale di volume audio. Ma in sostituzione di questa si potranno anche
Mentre il suo valore scende a quelli più bassi di montare due pile piatte, da 4,5 V ciascuna, colle-
10.000 ohm e 1.000 ohm, se il segnale viene deri- gate in serie tra di loro.

557
Per conoscere lo stato elettrico
del semiconduttore
basta premere un pulsante
ed osservare il
comportamento di una lampadina.

CONTROLLO
SCR E TRIAC
La corale richiesta, da parte dei nostri lettori, di quindi, da eliminare. Inoltre, come è nostra abi-
questo strumento di analisi e selezione di due fra i tudine, anche questa volta cercheremo di abbina-
più importanti semiconduttori di impiego comu- re, alla presentazione del nuovo progetto, l'occa-
ne, trova la sua piena giustificazione nell'eccessi- sione per richiamare alla mente dell'appassionato
vo numero di modelli attualmente in commercio. di elettronica alcune nozioni teoriche sui semi-
Fra i quali, a volte, il dilettante non riesce più a conduttori, senza le quali il comportamento del
raccapezzarsi, perché non sempre le sigle sono circuito di figura l non potrebbe essere compre-
leggibili e perché queste, assai spesso, non com- so.
paiono nei lunghi elenchi dei migliori manuali,
impedendo di capire, a causa dell'estrema somi-
glianza esteriore, se si tratta di un SCR o di un STRUTTURE FISICHE
TRIAC. Dunque, l'apparato che ci apprestiamo
a descrivere, risolve il grosso problema di distin- La sigla SCR (silicon - controlled - rectifier) defi-
guere fra loro questi due elementi e, in pari tem- nisce un semiconduttore, noto pure con il nome
po, di riconoscere se il componente in esame è in di diodo controllato, internamente composto da
perfetto stato di efficienza oppure interrotto e, tre giunzioni di materiale P-N, che formano un

L'apparecchio presentato in questa sede consente di verifica-


re l'efficienza dei diodi controllati e dei TRIAC, distinguendo
gli uni dagli altri, rapidamente, tramite un segnalatore ottico.

558
È un utile ed economico strumento che il dilettante deve
conservare nel proprio laboratorio.

componente di tipo P-N-P-N, simile a due nor- gate, mentre quello a destra presenta ben due
mali diodi collegati in serie. Nei quali il terminale anodi ed un gate. Infatti, come indicato nello
relativo all'anodo fa capo al conduttore P più schema di figura 5, si può dire che il TRIAC co-
esterno, mentre quello di catodo rimane collegato stituisca il risultato del collegamento in controfa-
con il semiconduttore N che si trova nella parte se di due SCR inseriti nello stesso contenitore.
opposta. Al secondo settore di materiale P è col- Ma questo modo di vedere il TRIAC è tecnica-
legato l'elettrodo rappresentativo del gate che, mente errato e può servire soltanto a far capire
tradotto in italiano, significa "porta". che con un TRIAC si possono sostituire due
Il simbolo elettrico che caratterizza il diodo SCR SCR. Ciò, del resto, è facilmente intuibile se si
è quello riportato a sinistra di figura 4, mentre a analizza il comportamento elettronico di entram-
destra della stessa figura è pubblicato lo schema bi i componenti.
teorico del TRIAC, la cui struttura interna è ana- Cominciamo con l'SCR e ricordiamo che, appli-
loga a quella del diodo controllato, ma i tre elet- cando all'anodo di questo una tensione negativa
trodi, anziché chiamarsi anodo-catodo-gate, as- rispetto al catodo, non si verifica alcuna condu-
sumono le denominazioni di anodo I (Al) - ano- zione elettrica, allo stesso modo di quanto avvie-
do 2 (A2)- gate (G). ne in un normale diodo.
Invertendo la polarità della tensione, l 'SCR rima-
ne ancora bloccato, contrariamente a quanto ac-
COMPORTAMENTI DIVERSI cade nel comune diodo ed il blocco permane fin-
ché non arriva sul gate un impulso positivo rispet-
La principale differenza, che intercorre tra SCR e to al catodo, di ampiezza tale da indurre J 'SCR
TRIAC, va riscontrata nel fatto che il primo con- alla totale conduzione. Questa commutazione av-
duce la corrente elettrica in un verso unico, nel se- viene in un tempo assai breve, dell'ordine del
condo, invece, la conduzione avviene in entrambi mezzo milionesimo di secondo.
i sensi. E gli stessi simboli teorici, riportati in fi- Una volta reso conduttore, ma più tecnicamente
gura 4, possono interpretare questo fenomeno, si dice "innescato'', I'SCR rimane tale senza bi-
dato che quello a sinistra è caratterizzato dalla sogno di alcuna tensione di comando sul gate.
presenza di un solo anodo, di un catodo e di un Per disinnescarlo, invece, esistono due metodi:
559
;1-rR3 G
PI

rI
Il SCR

e,:..: « l s
- 11 Il Il
@

TI
+OLI
+

] TRIAC

RI Il Il - $
Fig. 1 • Circuito teorico del dispositivo di prova dei TRIAC e degli SCR. La resistenza
di gate dei TRIAC (R2) è caratterizzata da un valore ohmmico più basso di quello del-
la resistenza di gate degli SCR (R3), perché i TRIAC sono meno sensibili degli SCR.

-----COMPONENTI-----
Condensatori Varie
C1 = 470 F . 16 VI (elettrolitico) D1 = 1N4007 (diodo al silicio)
C2 = 470 F 16 VI (elettrolitico) D2 = 1N4007 (diodo al silicio)
DL1 = diodo led
LP1 = lampada (12 V • 0,3 A)
Resistenze p1 == pulsante
R1 = 560 ohm S1 = comm. (A via • 2 posiz.)
R2 = 150 ohm T1 = trasf. d'alim. (220 V• 9 V + 9 V-0,5 A)
R3 = 560 ohm

quello di ridurre a zero la tensione fra anodo e ca- pulsi di gate positivi e l'altra con quelli negativi di
todo e quello di rendere negativo l'anodo rispetto gate, le rimanenti due con la tensione di polarità
al catodo. negativa tra A2 e Al. E ciò che cambia, nel passa-
A differenza del comportamento dell'SCR, il re da una regione di funzionamento ali' altra, è la
TRIAC diviene conduttore quando l'impulso ap- sensibilità, ovvero l'entità dell'impulso di corren-
plicato sul gate è positivo o negativo. E si lascia te necessario e sufficiente per innescare il TRIAC.
pure attraversare dalla corrente qualunque siano Si può ora capire l'errata similitudine del compo-
le polarità di questa. Pertanto, il TRIAC conduce nente con lo schema di figura 5, che solleverebbe
pure la corrente alternata. il problema della scomodità di pilotaggio, perché
In pratica, nel TRIAC si hanno quattro grandi re- il circuito di gate dovrebbe applicare, durante
gioni di funzionamento, due con tensione di pola- una sernionda, impulsi di corrente tra g ed Al,
rità positiva tra A2 ed Al, di cui una con gli im- mentre durante l'altra sernionda dovrebbe inseri-
560
SCR TRIAC
o

D2 o

Fig. 2 • Il cablaggio dell'apparecchio descritto nel testo si effettua su una faccia di


una lastra metallica di forma rettangolare, che funge poi da coperchio di chiusura di
un contenitore di materiale isolante.

re, fra g ed A2, altri impulsi di corrente. trollo e simulare quindi le condizioni più critiche
Nella realtà, negli SCR collegati in antiparallelo, possibili, onde evidenziare i difetti latenti, come
questa funzione è svolta da un trasformatore. Ma ad esempio una eccessiva corrente di fuga tra
ciò consente di apprezzare ancor più il successo anodo e gate e per essere sicuri che, in condizioni
del TRIAC, il quale si innesca, molto semplice- normali, il dispositivo lavori con un certo margi-
mente, tramite un impulso di corrente, di qualun- ne di sicurezza.
que tipo, introdotto fra gate ed anodo 1. In so- Ovviamente, per raggiungere le finalità ora pro-
stanza, il TRIAC funziona veramente con la cor- poste, occorre far molta attenzione durante le
rente alternata. operazioni di inserimento nell'apparato degli
Esiste ancora un fenomeno, comune agli SCR e ai SCR e dei TRIAC, per evitare facili e falsi inne-
TRIAC, degno di essere menzionato. Ed è quello schi. Ecco perché i componenti da esaminare deb-
del loro innesco in presenza di un ripido impulso bono essere inseriti sempre con l'apparecchio di
di tensione sul circuito di potenza. In tal caso, controllo spento.
l'impulso di corrente, che innesca il dispositivo, è
fornito dalla capacità interna esistente tra anodo
e gate, nell'SCR e fra A2 e gate, nel TRIAC, an- DESCRIZIONE DEL PROGETTO
che se il gate è cortocircuitato verso il catodo o
verso Al, perché è sempre presente una certa resi- Vediamo ora come è stato concepito e come fun-
stenza interna di gate. ziona il circuito che consente di riconoscere, in
Il fenomeno ora descritto assume importanza caso di dubbio, se il componente è un SCR oppu-
maggiore quando, con il componente non in con- re un TRIAC e in quali condizioni elettriche que-
duzione, si lascia il gate libero oppure chiuso su sto si trovi al momento della prova.
una impedenza di elevato valore. Come infatti All'estrema sinistra dello schema di figura 1 è
avviene nel progetto di figura 1, allo scopo di presente il trasformatore di alimentazione T1,
controllare meglio gli elementi posti sotto con- che permette di far funzionare il progetto con la
561
COCCODRILLO

Fig. 3 • Se gli elettrodi dei semiconduttori da sottoporre


a controllo sono troppo corti, bisogna utilizzare questo
tipo di prolungamento, che si fissa al terminale del
componente tramite la pinzetta coccodrillo e alla boc-
cola dell'apparecchio per mezzo dello spinotto.

A A2

63
G K
4$3 A1 Fig. 4 • A sinistra è riportato il simbolo elettrico del-
l'SCR, a destra quello del TRIAC. Il primo è caratterizza-
to dalla presenza di anodo, catodo e gaie, il secondo
SCR TRIAC da anodo 1, anodo 2 e gaie.

tensione di rete a 220 Vca. I COMPONENTI ALLA PROVA


L'avvolgimento secondario di TI è dotato di pre-
sa centrale, allo scopo di poter prelevare la ten- Supponiamo di esaminare, per primo, un diodo
sione ridotta di 9+9 V, con una corrente massi- SCR. Senza accendere l'apparecchio, ossia prima
ma di 0,5 A. Ricordiamo tuttavia che possono es- ancora di inserire la spina nella presa-luce, si
sere utilizzati anche i trasformatori con secondari commuta SI sulla linea della tensione positiva e si
a presa centrale e tensioni di valore compreso fra inseriscono i terminali dell'SCR sulle tre corri-
i 6 V e i IO V. spondenti boccole di gate-anodo-catodo. Quindi
Il diodo led DLi, cablato in corrente alternata, si accende l'apparato e si preme il pulsante Pl. Il
tiene informato l'operatore sullo stato elettrico quale applica al gate il necessario impulso positi-
dell'intero apparato. vo di innesco del componente. Dunque, la pres-
I due diodi al silicio D1- D2 provvedono a rad- sione su PI va esercitata soltanto per un attimo.
drizzare entrambe le semionde della corrente al- Se le condizioni elettriche dell 'SCR sono perfette,
ternata trasformando, assieme ai due condensa- la lampada LP 1, da 12 V-0, 3 A, deve accendersi
tori elettrolitici Cl - C2, la tensione alternata in e rimanere accesa. Commutando SI sulla linea di
una tensione continua. tensione negativa, l'SCR si disinnesca e la lampa-
Il commutatore SI, ad una via e due posizioni, da LPI si spegne.
permette di scegliere fra la tensione positiva e Colleghiamo ora un TRIAC sulle corrispondenti
quella negativa la più conveniente, come ora dire- boccole e rifacciamo le precedenti operazioni.
mo. Ebbene, questa volta la lampada LPl rimane ac-

562
TABELLA DATI SCR

SIGLA A V IG FIG. i SIGLA A V IG FIG.


(mA) (mA)
'
BRX44 0,8 30 0,2 1 BRX71-30 0,8 300 0,3 l
BRX45 0,8 60 0,2 1 BRX71-40 0,8 400 0,3 1
BRX46 0,8 100 0,2 1 BRX71-50 0,8 500 0,3 l
BRX47 0,8 200 0,2 l C103-Y 0,8 30 0,2 1
BRX48 0,8 300 0,2 1 C103-YY 0,8 60 0,2 1
BRX49 0,8 400 0,2 l C103-A 0,8 100 0,2 1
BRX.50 1 50 0,2 l C103-B 0,8 200 0,2 l
BRX51 1 100 0,2 l C106-Q 4 15 0,2 4
BRX52 l 200 0,2 I C106-Y 4 30 0,2 4
BRX53 1 300 0,2 1 C106-F 4 50 0,2 4
BRX54 1 400 0,2 1 C106-A 4 100 0,2 4
BRX55 1 500 0,2 1 C106-B 4 200 0,2 4
1 600 0,2 1 ' C106-C 4 300 0,2 4
BRX56
BRX60 4 50 5 3 C106-D 4 400 0,2 a
4
BRX61 4 100 5 3 I C106-E 4 500 0,2 4
BRX62 4 200 5 3 C106-M 4 600 0,2 4
BRX63 4 300 5 3 t, Cl07-0 4 15 0,5 4
BRX64 4 400 5 3 j C107-Y 4 30 0,5 4
BRX65 4 500 5 3 C107-F 4 50 0,5 4
BRX66 4 600 5 3 i
C107-A 4 100 0,5 4
BRX70-03 0,8 30 0,3 2 C107-B 4 200 0,5 4
1
1
BRX70--06 0,8 60 0,3 2 'l C107-C 4 300 0,5 4
0,8 100 0,3 2 I C107-D 4 400 o,s 4
BRX70-l0 3

0,3 2 j 0,5 4
BRX70-15 0,8 150 i C107-E 4 500
BRX70-20 0,8 200 0,3 2 ! C107-M 4 600 0,5 4
BRX70-30 0,8 300 0,3 2 P0102-AA 0,8 100 0,2 2
]

BRX70-40 0,8 400 0,3 2 t P0102-BA 0,8 200 0,2 2


BRX70-50 0,8 500 0,3 2 l P0102-CA 0,8 300 0,2 2
BRX71-03 0,8 30 0,3 1 1 P0102-DA 0,8 400 0,2 2
'
BRX71-06 0,8 60 0,3 1 S04IO-BH 4 200 25 4
BRX71-10 0,8 100 0.3 l S0410-DH 4 400 25 4
BRX71-15 0,8 150 0,3 1 S0410-MH 4 600 25 4
I
BRX71-20 0,8 200 0,3 1 S0410-NH 4 800 25 4
-

563
TABELLA DA TI SCR

SIGLA A V IG FIG.
(mA) I

SOIOS-BH 8 200 25 4
I
S0805-DB 8 400 25 4 I

S0805-MH 8 600 25 4
S0805-NH 8 800 25 4 A
S1010-BH 10 200 25 4 G
S1010-DH 10 400 25 4 I

S1010-MH 10 600 25 4
S1010-NH 10 800 25 4
TAG6O-Y t 30 0,2 I
TAG6O-F l so 0,2 l
TAG6O-A 1 100 0,2 I I

I
! TAG70-D 1 400 0,2 l K
I TAG70-E t 500 0,2 I I G
i TAG70-M 1 600 0,2 I
TAG70-S l 700 0,2 1 I

TAG70-N l 800 0,2 1 I

TAG510-B 4 200 10 3
TAG51O-D 4 400 10 3
TAG510-E 4 600 10 3
TAG510-M 4 800 10 3 I
'
TAG511-B 5 200 5 3 I:
I

TAG511-D 5 400 5 3 K
A
TAG5I1-E 5 600 5 3 !

TAG511-M s 800 5 3 I
TIC106-F 5 so 0,2 4 I
TIC106-A 5 100 0,2 4
TIC106-B 5 200 0,2 4
TIC106-C s 300 0,2 4
TIC106-D 5 400 0,2 4
TIC106-E 5 500 0,2 4
TIC106-M s 600 0.2 4
TIC106-S s 700 0,2 4 I
I
K
TIC106-N s 800 0,2 4

564
T ARELLA DATI TRIAC

SIGLA A V IG FIG.
(mA)
BTA06-200 6 200 50 1
BTA06-400 6 400 50 1
BTA06-600 6 600 50 l
BTA06-700 6 700 50 I
BTA08-200 8 200 50 I
BT A08-400 8 400 50 1
Al
BTA0S-600 8 600 50 1
BTA08-700 8 700 50 1
BTAl0-200 IO 200 50 l
BTA 10-400 10 400 50 l
BTAJ0-600 10 600 50 I
BTAt0-700 10 700 50 I
BTA12-200 12 200 50 I
BTA12-400 12 400 50 1
BTAl2-600 12 600 50 1 Al
BTA12-700 12 700 50 1
BTA16-200 16 200 50 l
A differenza della serie BTA, che presenta il radiatore
BTA16-400 16 400 50 l isolato, nella serie BTB il radiatore è connesso elettri-
BTA 16-600 1 camente con l'anodo 2 (A2). Ma le caratteristiche elet-
16 600 50 triche sono uguali.
BTA16-700 16 700 50 I
TOC-058 0,8 50 3 2
TOC-108 0.8 100 3 2
TOC-208 0,8 200 5 2
TOC-408 0,8 400 5 2
TOC-608 0,8 600 10 2
TXAL-116 6 200 50 1
TXAL-226 6 400 50 l abbonatevi a:
TXAL-386 6 700 50 I
Z0102-BA 1 200 3 2 ELETTRONICA
Z0102-DA I 400 3 2
ZOI02-MA I 600 3 2
PRATICA
Z0102-NA 1 800 3 2

565
A2

G Fig. 5- Taluni autori simboleggiano il TRIAC in questo mo-


do, rappresentandolo come il collegamento in antiparallelo
A1 di due SCR.

cesa su entrambe le posizioni assunte dal commu- di mantenimento, dichiarato dalla casa produttri-
tatore S 1. E ciò consente di riconoscere se il com- ce. Tale fenomeno è da attribuirsi al crollo del
ponente in esame appartiene alla categoria degli guadagno di corrente, proprio dei componenti al
SCR oppure a quella dei TRIAC. silicio, oltre un preciso valore di corrente. Pertan-
Durante la commutazione di SI, la lampada LP I to, eliminando l'alimentazione, oppure annullan-
si spegne per un attimo, se il componente in pro- dola, come avviene quando la sinusoide della cor-
a èun TRIAC. E questo perché il passaggio dal rente alternata passa per un istante attraverso lo
positivo al negativo avviene attraverso il valore zero, si arresta per un attimo la corrente e si fa
zero, ma su questo argomento torneremo più perdere la "memoria" al dispositivo.
avanti, in sede di descrizione del commutatore SI. Nel progetto di figura I, tale compito è affidato
Continuando con l'esame dei componenti, dicia- al commutatore SI il quale, nel passare da una
mo che l'accensione della lampada LPI, in pre- posizione ali' altra, tocca un punto che annulla
enza di un SCR inserito nelle apposite boccole, l'alimentazione. Ma affinché ciò avvenga, è ne-
enza aver premuto il pulsante PI, dimosira che il cessario che SI appartenga a quei tipi di commu-
omponente si trova in cortocircuito. E questa tatori i quali, prima di stabilire il nuovo contatto,
tessa osservazione si estende pure ai TRIAC, per abbiano aperto quello precedente, così come av-
ntrambe le posizioni assunte da SI. viene nei modelli a levetta e non sempre in quelli a
slitta. Anche per evitare il cortocircuito, sia pure
istantaneo, dell'alimentatore, che condurrebbe
IL COMMUTATORE S1 alla distruzione sia del commutatore come del-
l'apparecchio di controllo.
Per disinnescare sia gli SCR che i TRIAC, ma ciò Per avere la massima certezza del verificarsi delle
vale in genere per tutti i dispositivi al silicio con tre condizioni elettriche separate, conviene adot-
una caratteristica di conduzione autorigenerati- tare un commutatore a tre posizioni, che consen-
va, è sufficiente diminuire l'intensità della cor- ta di sostare per un attimo nella posizione centra-
rente in atto al di sotto di un certo valore critico le priva di qualsiasi collegamento.
566
MONTAGGIO fatto uso di sei boccole, tre per gli SCR e tre per i
TRIAC. Tuttavia, qualora i componenti da esa-
minare presentassero i reofori troppo corti per
Il montaggio dell'apparecchio di prova degli SCR poter essere inseriti nelle rispettive boccole, allora
e dei TRIAC, ora descritto, va eseguito intera- si potrà ricorrere all'accorgimento illustrato in fi-
mente su una lastra metallica, di forma rettango- gura 3, che consiste in un conduttore dotato da
lare che, con la sua faccia anteriore, funge da una parte di uno spinotto e dall'altra di una pin-
pannello frontale dello strumento, nonché da co- zetta coccodrillo. Lo spinotto va inserito nella
perchio di chiusura di un contenitore di materiale boccola dello strumento e la pinza sul reoforo del
isolante, come quello illustrato in apertura del componente. Ovviamente occorreranno tre di
presente articolo. questi elementi, perché tre sono i terminali di cia-
In ogni caso il cablaggio si realizza tenendo sot- scun componente.
t'occhio lo schema costruttivo riportato in figura Per quanto riguarda la piedinatura degli SCR e
2, dove si può osservare come la maggior parte dei TRIAC, possiamo affermare che questa è ab-
dello spazio sia occupata dal trasformatore di ali- bastanza uniformata. Del resto, facendo riferi-
mentazione Tl. mento alle tabelle, ogni dubbio in proposito po-
Per l'inserimento dei semiconduttori in prova si è trà essere sciolto.

ECCEZIONALMENTE
IN VENDITA LE DUE ANNATE COMPLETE
1984 - 1985
AL PREZZO DI L. 18.500 CIASCUNA
Coloro che, soltanto
recentemente, hanno
conosciuto ed apprezzato la
validità didattica di
Elettronica Pratica,
immaginandone la vastità di
programmi tecnico-editoriali
svolti in passato, potranno
ora aggiungere, alla loro
iniziale collezione di riviste,
queste due annate proposte
in offerta speciale a tutti i
nuovi lettori.

Richiedeteci oggi stesso una od entrambe le annate qui illustrate, inviando, per ciascuna di esse,
l'importo anticipato di L. 18.500 a mezzo vaglia postale, assegno bancario o conto corrente postale
n° 916205 ed indirizzando a: Elettronica Pratica • 20125 Milano • Via Zuretti, 52.

567
LE PAGINE DEL
cE
a7
ADATTAMENTO
DEL MICROFONO
A CARBONE
Il microfono, come si sa, è quel dispositivo che Il primo tipo di microfono è stato inventato da
serve a trasformare le onde sonore in correnti Antonio Meucci con l'avvento del telefono. Allo-
elettriche. Viene utilizzato quindi per la trasmis- ra si trattava di una lamina metallica sistemata di
sione telefonica della voce, per quella radiofoni- fronte ad un elettromagnete, nel cui avvolgimen-
ca, per le registrazioni, incisioni su dischi e in to si manifestava la corrente modulata, che veni-
molti altri settori dell'elettronica applicata. va inviata all'altro apparecchio telefonico e da

La maggiore caratteristica, del progetto descritto in queste


pagine, si rivela in sede di collegamento del dispositivo, per il
quale non viene richiesta alcuna manomissione degli apparati
ricetrasm iltenti.

568
questo riprodotta. Un tale sistema di trasduttore
acustico prese il nome di "microfono ad induzio-
ne".
Il vero primo microfono fu inventato da Edison.
E, sia pure perfezionato, esiste ancor oggi ed è
conosciuto con la denominazione di "microfono
a carbone''.
La maggior parte dei microfoni, applicati ai ra-
diotelefoni e alle apparecchiature CB, è di tipo
magnetodinamico. Ossia, composti da una bobi-
na fissa, avvolta su un particolare circuito ma-
gnetico, e da una lamina magnetizzata. Le onde
acustiche provocano una successione di compres-
sioni e decompressioni sulla lamina, che fanno
variare il campo magnetico il quale, a sua volta,
provoca delle forze elettromotrici proporzionali
all'intensità delle onde acustiche.
Notevoli perfezionamenti sono stati fatti nel cor-
so degli ultimi anni in questa tecnologia, abitual-
mente adottata anche nei registratori ad alta fe-
deltà. Si sono infatti realizzati microfoni che ren-
dono disponibile, su una media impedenza, che è nella voce, il messaggio trasmesso, pur conser-
quella tipica dell'avvolgimento del microfono e vando tutta la sua comprensibilità, perde ogni ca-
che si aggira intorno a qualche centinaio di ohm, rattere di personalità ed assomiglia a quello tele-
un segnale estremamente fedele al suono cui viene fonico cui tutti noi siamo abituati.
esposto il microfono. Completata questa breve esposizione di concetti
relativi alle frequenze acustiche reali della voce e
a quelle modulanti dei segnali a radiofrequenza
FREQUENZE ACUSTICHE nelle ricetrasmittenti CB, entriamo ora nel vivo
dell'argomento, per annunciare che, in questa se-
I microfoni magnetodinamici sono idonei a rac- de, presenteremo un semplice progetto di trasdut-
cogliere segnali acustici di frequenza compresa tore acustico, dotato di microfono a carbone, in
fra i 20 Hz e i 10.000 Hz, mentre i radiotelefoni, grado di esaltare la banda di frequenze acustiche
soprattutto nella banda SSB o quando lavorano prima menzionata (300 Hz -è- 3.000 Hz). Con tale
nei collegamenti a lunga distanza o, come si dice dispositivo, per quanto già detto, si neutralizzano
in gergo, in DX, sono caratterizzati da una banda talune qualità vocali, ma si effettuano collega-
passante che va dai 300 Hz ai 3.000 Hz. E questo menti radio più chiari, potenti e senza interferen-
perché l'estensione di gamma di 2.700 Hz (3.000- ze sui canali adiacenti.
300 = 2.700) è ritenuta più che sufficiente a tra-
smettere la voce umana. Dunque, la banda di fre-
quenze modulanti è assai più ristretta di quella IL MICROFONO A CARBONE
reale, che supera abbondantemente i limiti ora ci-
tati. Il principio di funzionamento di un microfono a
É ovvio che, eliminando parte dei suoni contenuti carbone si basa sulle variazioni resistive presenta-

Per taluni tipi di collegamenti, l'uso del microfono a carbone è


più vantaggioso di quello magnetodinamico.

L'impiego del microfono a carbone richiede un corretto adatta-


mento di impedenza e un rafforzamento del segnale.

569
V

,
,
I

' ",
....
f
25 100 250 500 1K 3K 4K 5K 6K 7K 8K 9K 1KHZ

Fig. 1- La miglior resa di un microfono a carbone, rispetto ad un modello magneto-


dinamico, per quanto riguarda le emissioni vocali, rimane evidenziata dal confronto
di queste due curve analitiche, di cui quella tratteggiata si riferisce ai modelli ma-
gnetodinamici, quella a linea intera ai microfoni a carbone.

te dalla polvere di carbone a causa della pressione Ricordiamo per ultimo che la resistenza della
su di essa esercitata. • massa di polvere di carbone diviene tanto più bas-
La polvere di carbone, che deve essere sufficien- sa quanto maggiore è la pressione meccanica su di
temente fine ed omogenea, rimane inserita in una essa esercitata.
vaschetta, racchiusa anteriormente da una mem-
brana metallica, alla quale è collegato uno dei
due elettrodi del microfono. RAPPORTO SEGNALE-DISTURBO
Facendo passare attraverso il microfono una cer-
ta corrente, è possibile ottenere, in seguito alle Il valore che caratterizza l'impedenza di un mi-
variazioni di resistenza dei grani di carbone, delle crofono a carbone è piuttosto basso. Pertanto, se
variazioni di tensione che rappresentano il segna- si vuole ottimizzare il rapporto segnale-disturbo,
le elettrico equivalente a quello acustico. Ciò si- occorre adottare un trasformatore elevatore di
gnifica che il microfono a carbone, per funziona- impedenza, perché questo dispositivo, oltre che
re, deve essere alimentato con una certa quantità trasformare il valore di tensione in misura diret-
di energia elettrica. In pratica, dunque, occorre tamente proporzionale al rapporto di spire, eleva
far in modo che una debole corrente elettrica pure i valori di impedenza secondo una legge di-
scorra fra la membrana metallica, posizionata rettamente proporzionale al quadrato del rappor-
davanti alla vaschetta, i grani di carbone e la to delle spire. E ciò è molto importante quando si
placchetta sistemata sul fondo della vaschetta. ha a che fare con segnali microfonici, nei quali le
Quando si parla davanti al microfono, si provo- grandezze elettriche in gioco sono alquanto ridot-
cano delle deformazioni della membrana metalli- te. In ogni caso, il microfono a carbone, per esse-
ca che, a sua volta, comprime più o meno la mas- re già alimentato e quindi in grado di controllare
sa della polvere di carbone, facendone variare la un certo flusso di corrente, rende disponibile, sui
resistenza al passaggio della corrente. Le corri- suoi terminali, un segnale tendenzialmente più
spondenti variazioni di tensione che si verificano forte di quello erogato da un microfono magne-
contengono il messaggio sonoro. In pratica, dun- todinarnico. Si potrebbe addirittura dire che il
que, il microfono a carbone trasforma l'energia microfono a carbone contiene naturalmente uno
meccanica, ossia sonora, in energia elettrica, vale stadio amplificatore, anche se di concezione tec-
a dire in informazione, soltanto se esso viene ali- nica grossolana.
mentato elettricamente. Le prestazioni del microfono a carbone, ovvia-
570
CAVO

Fig. 2 • Esempio di un classico e ben noto microfono a Fig. 3 • Il microfono a carbone descritto nel testo, per-
carbone adottato, durante l'ultimo conflitto mondiale, ché molto famoso e ancor oggi facilmente reperibile
dalle forze militari americane. Sulla sinistra del compo- nei mercati surplus, è qui disegnato in trasparenza, in
nente è visibile il tasto PTT. modo da visualizzare le sue parti interne.

CAPSULA

SPINA

CONTATTI
I

Fig. 4 • Qualora non si riuscisse a reperire in commercio la presa adatta al jack PL.
68, si dovrà ricorrere ad un adattamento circuitale ad elementi più moderni, secon-
do lo schema qui riportato.

571
02
15V T1

PRESA
M ICR O

P TT
220V
Rl
BF

GNO

L-
[e
I#l
I
•I
z
PTT

ALL'RTX
Cl

Fig. 5 • Circuito teorico dell'adattatore di impedenza ed elevatore del livello dei se-
gnali uscenti da un microfono a carbone. La scelta di una delle diverse prese inter-
medie dell'avvolgimento secondario, ma in questo caso primario, del trasformatore
T1, va eseguita sperimentalmente. Con il potenziometro R1 si regola l'entità del se-
gnale uscente.

-----COMPONENTI-----
Condensatori Varie
C1 = 10.000 pF D1 = 1N4004 (diodo al silicio)
C2 = 2.200 pF D2 = 1N4004 (diodo al silicio)
T1 = trasf. d'alimentaz. (1 W + 3W)
Resistenza PILA = 3V
R1 = 47.000 ohm (potenz. a variaz. log.)

mente, non possono essere quelle di un dispositi- tutti i rumori inutili, compreso quello proprio di
vo ad alta fedeltà; tuttavia, limitatamente alla fondo, ossia il fruscio tanto fastidioso nella gam-
banda di 300 Hz : 3.000 Hz, si può affermare ma delle frequenze più alte, quelle comprese fra i
che esso offre risultati eccellenti. 4.000 Hz e i 6.000 Hz. Ma questo particolare tipo
Il modo più classico, per migliorare il rapporto di trasduttore acustico è pure in grado di elimina-
segnale-disturbo, consiste nel ridurre al valore re ogni tipo di rumore ambientale. Non riproduce
minimo indispensabile la banda utile. A ciò prov- quindi le vibrazioni meccaniche del supporto mi-
vede il microfono a carbone, che elimina quindi crofonico, soprattutto quando si è in automobile,
572
alt'RTX

+3V
@ A1sv basett

PILA 1,5V

PRESA RI
MICRO

Fig. 6 - Piano costruttivo, del progetto descritto nel testo, interamente realizzato
dentro un contenitore metallico, cui vengono affidate le funzioni di conduttore della
linea di massa e di schermo elettromagnetico.

oppure quando si parla in movimento. Non ri- l'uso di un microfono ad alta fedeltà.
produce neppure i forti suoni bassi che prendono
origine nella cavità orale quando il dispositivo ri-
• mane molto vicino alla bocca. E questo è un gros- MICROFONI DI RECUPERO
so vantaggio, perché evita di saturare gli stadi
amplificatori e modulatori, che renderebbero in- Tra i molti modelli di microfoni a carbone, che si
comprensibili i messaggi e provocherebbero mol- possono acquistare oggi sul normale mercato del-
te interferenze da sovrammodulazione. la componentistica e su quello dei materiali sur-
Anche i soffi del vento, il respiro umano, il conte- plus, è consigliabile rivolgere le maggiori atten-
nuto sibilante di alcuni suoni, vengono ridotti a zioni ai dispositivi per uso militare. I quali costa-
valori accettabili mediante il microfono a carbo- no poche migliaia di lire e si possono trovare
ne, senza essere esaltati a causa della vicinanza al- presso i rivenditori di componenti per radioama-
la sorgente sonora, come invece accadrebbe con tori.

573
La resa di questi microfoni, confrontata con Osservando lo schema teorico di figura 5, si può
quella dei microfoni magnetodinamici, è stata da notare come l'alimentatore a 3 Vcc, composto da
noi interpretata per mezzo dei diagrammi di figu- due pile da 1,5 V ciascuna, collegate in serie tra di
ra l. Dove la linea tratteggiata si riferisce ai mo- loro, venga collegato tramite il pulsante PTI, al-
delli magnetodinamici, quella intera e più scura ai lo scopo di evitare il suo inserimento permanente
microfoni a carbone. e, conseguentemente, il non trascurabile consu-
Il microfono presentato la figura 2 riproduce un mo di energia che abbrevierebbe la durata nel
classico modello, di provenienza surplus, di tipo tempo delle pile stesse. Con il pulsante PTT, dun-
militare, già in uso nel lontano 1938 presso le for- que, le pile vengono inserite nel circuito soltanto
ze armate americane e costruito in tre colori di- quando vi è necessità.
versi, allo scopo di precisarne la destinazione nel La corrente provocata dalle pile, raggiunge il mi-
modo seguente: crofono a carbone attraverso l'avvolgimento se-
condario di Tl, che in questa occasione viene uti-
AZZURRO = AERONAUTICA
GRIGIO-VERDE = ESERCITO
GRIGIO = MARINA
Per usi più generali, il componente veniva co-
struito in color nero. Ma vediamo in figura 3 co-
me questo famoso microfono era composto inter-
namente.
In parallelo con la capsula microfonica, rimaneva
collegato un condensatore del valore capacitivo
di 10.000 pF. Sull'impugnatura, invece, appariva
il pulsante del PTT, spesso recante la scritta
"PUSH TO T ALK", ossia "premi per parlare".
Il cavo, uscente dalla parte terminale del conteni-
tore, era collegato con uno spinotto jack, il ben
noto PL- 68.
Allentando tre viti, presenti nella parte posteriore
del contenitore, era possibile aprire il tutto ed os-
servare il circuito interno del microfono, ossia le
varie parti componenti: la capsula microfonica, i
contatti del PTT e i vari conduttori, come in par-
te visibile in figura 3. Detto ciò, auguriamo al let-
tore di entrare presto in possesso del microfono
ora descritto e di realizzare con questo il progetto lizzato come avvolgimento primario e la cui po-
di figura 5. tenza può essere compresa fra 1 W e 3 W.
Qualora non si riuscisse a reperire in commercio Lo scopo per cui nel progetto di figura 5 si fa uso
la corrispondente presa jack, adatta all'innesto del trasformatore TI, è già stato annunciato in
dello spinotto già menzionato, occorrerà sostitui- precedenza: quello di elevare i segnali di bassa
re quest'ultimo con un modello più attuale, a tre frequenza erogati dal microfono a carbone. In
poli. Naturalmente, in questo caso, le operazioni pratica TI funge da trasformatore di corrente ed
di sostituzione dello spinotto dovranno essere applica, sulla resistenza Rl, un segnale di bassa
eseguite tramite un preciso controllo con il tester frequenza relativamente elevato in tensione, con
e dopo aver osservato attentamente i colori dei un preciso adattamento di impedenza con l'entra-
conduttori. Comunque, il circuito che si deve ot- ta del ricetrasmettitore.
tenere è quello riportato in figura 4. Il diodo al silicio DI, inserito nel circuito di ali-
mentazione del microfono, isola l'eventuale ten-
sione positiva portata dal diodo al silicio D2 per
ADATTAMENTO DI IMPEDENZA la funzione PTT del ricetrasmettitore, dato che
tale tensione può acquisire i valori di 12V ± 15V,
Come abbiamo già avuto occasione di dire, l'im- Al condensatore Cl è assegnata la sola funzione
piego di un microfono a carbone necessita di una di cortocircuitare a massa (GND) i disturbi che,
particolare alimentazione e di un adattamento di in maggior misura, possono insorgere durante le
impedenza fra la sua uscita e l'entrata del ricetra- commutazioni col pulsante PTI.
smettitore cui viene accoppiato. li condensatore C2 serve per correggere la tonali-

574
tà della voce e per eliminare i disturbi di alta fre- schermo elettromagnetico.
quenza. La regolazione del potenziometro Rl va Una piccola morsettiera a cinque ancoraggi con-
fatta sperimentalmente, con lo scopo di adattare sente di semplificare ed irrigidire parte del circuito.
il livello del segnale uscente ad ogni esigenza di Anche le due pile da 1,5 V, collegate in serie, tro-
trasmissione: DX - collegamenti locali - collega- vano posto dentro il contenitore metallico.
menti in autovettura - collegamenti notturni a L'avvolgimento secondario del trasformatore TI
basso tono di voce. è dotato di più prese intermedie, da O V a 15 V, in
A conclusione di questa breve analisi teorica, fac- modo da consentire all'operatore di collegarsi,
ciamo notare che l'adattamento di impedenza a sperimentalmente, con quella che viene ritenuta
trasformatore rimane ancor oggi il sistema più la più adatta per il tipo di microfono a carbone
valido per non peggiorare il rapporto segnale-di- impiegato.
sturbo, ma per migliorarlo rispetto ad ogni altra Il cavo che congiunge il contenitore di figura 6
soluzione tecnica adottabile. Basta ricordare, in- con l'entrata del ricetrasmettitore, è a tre condut-
fatti, che tale metodo di adattamento di impeden- tori e deve essere fornito di bocchettone uguale a
za trova attuale applicazione in molte apparec- quello del microfono originale dell'RTX.
chiature professionali. Il potenziometro Rl è di tipo logaritmico. Sui
suoi terminali è presente la tensione relativa al se-
gnale microfonico amplificato. Questa va prele-
vata nella giusta misura tramite il cursore e speri-
MONTAGGIO mentalmente nel modo già detto in precedenza.
Concludiamo affermando che la realizzazione e
Il montaggio del dispositivo, che eleva il segnale l'applicazione del progetto descritto non implica-
di bassa frequenza uscente dal microfono a car- no alcuna manomissione della stazione ricetra-
bone e ne adatta l'impedenza a quella d'entrata smittente. E questo è un buon motivo per coin-
del ricetrasmettitore, è illustrato in figura 6. volgere l'interesse di tutti gli appassionati della
Il cablaggio viene effettuato dentro un contenito- banda cittadina, anche di quelli che non posseg-
re metallico, che assume funzioni di conduttore gono grosse esperienze per quanto riguarda i
della linea di massa o linea di terra (GND) e di montaggi elettronici.

ELETTRONICA
p
sweaase raso
o ELETTRONICA - RADO -oM -27 M:
ATjgçj
llll Iu
IL FASCICOLO ARRETRATO
ESTATE 1986
PFWONCO MENSE - SPEDO I ADPOST Gn 310
ANO XV N T8- LU6Lu0/4G08T0 1996

È un numero speciale di teoria e applicazioni varie,


DIDATTICA NUMERO SPECIALE appositamente concepito per i principianti che vogliono
ED APPLICAZIONI ESTATE '86 apprendere, in casa propria, quegli elementi che consen-
tono di costruire, collaudare e riparare molti apparati
elettronici.

Il contenuto e la materia trattata fanno di questo fascico-


lo un vero

MANUALE-GUIDA
al prezzo di L. 4.000

Chi non ne fosse ancora in possesso, può richiederlo a:


ELETTRONICA PRATICA - 20125 MILANO - Via Zuretti,
MANUALE - GUIDA 52, inviando anticipatamente l'importo di L. 4.000 a
mezzo vaglia postale, conto corrente postale n. 916205
PER ELETTRODILETTANTI o assegno bancario.

575
lendie - Acquisii- Fermte
VENDO lineare FM 15W88 - 108 a L. 80.000 e relativo VENDO o cambio con apparecchio per videodiapositi-
alimentatore 18 V 4 A a L. 50.000 e ventola tangenziale ve: cinepresa usata solo tre mesi, marca Canon 814XL
a L. 18.000. Cerco gomme per registratore diametro mm Elettronic completa di borsa. Vendo o cambio con mac-
13H max mm 3. china fotografièa a cui si possa montare teleobiettivo
SCHIFANO MARIO • Clda Filci, 85 - 91018 SALEMI Tra- Canon, misuratore di intensità di campo mod. M.C. 661
pani) della Tecnica Elettronica System, mai usato, completo
di borsa in pelle.
CAMBIO vendo software per 64 -128 - Amiga - arrivi set- STOCCO BRUNO - Via Nazionale, 63 - 33040 PRADAMA-
timanali max serietà. Annuncio sempre valido, inviare NO (Udine)
liste o telefonare.
CATTAFESTA NICOLA - Via Verona, 29/A • 46100 MAN-
TOVA Tel. (0376) 398072 VENDO integrato sound machine Hitachi mod.
TRK9005E con casse staccabili con eq. grafico 60 KHz
CERCO vendo baratto schemi e valvole di radio d'epo- + Vmeter W 8 + 8 + microfono esterno in regalo, a L.
ca. Dispongo di moltissime valvole mai usate ancora 300.000 + contenitore cassette capacità 60- cassette
inscatolate, le vendo a poco prezzo. in custodia a L. 12.000 + gioco elettronico tascabile
CIARDULLI ENRICO - Via Calderari, 95 - BOIANO (Cam- Dragoon a L. 10.000 + Enciclopedia Scienze e Tecni-
pobasso) Tel. (0874) 773212 che della Curcio (19 vol. anno 86-87) a L. 200.000 + 4 ri-
viste di elettronica a L. 12.000.
PIEMONTE GIOVANNI - P.zza Caraviello, 24 • 80058
VENDO enciclopedia elettronica e informatica, 8 volu- TORRE ANNUNZIATA (Napoli)
mi rilegati, in ottimo stato a L. 200.000 trattabili; chitar-
ra eco ranger 12 corde stesso prezzo. Vendo riviste di
Elettronica Pratica 5 -s-- 8 '85; 2 - 4 5 - 6 - 9 '86; 4 - 5'87a L. CERCO integrato TDA 2002. Inoltre cerco schemi ed
1.500 cad. oppure in blocco 10 numeri a L. 10.000 com- elenco componenti di alimentatori stabilizzati. Pago
preso spese di spedizione. quanto richiesto.
PENNISI LUIGI - CATANIA Tel. (095) 580024 lunedi - ve- PIVA MIRCO - Via A. Manzoni, 2 - 37045 LEGNAGO (Ve-
nerdi ore 14,30 rona) Tel. (0442) 24903 dopo le 18

Di questa Rubrica potranno avvalersi tutti quei lettori che sentiranno la necessità di offrire
in vendita, ad altri lettori, componenti o apparati elettronici, oppure coloro che vorranno
rendere pubblica una richiesta di acquisto od un'offerta di permuta.
Elettronica Pratica non assume alcuna responsabilità su eventuali contestazioni che po-
tessero insorgere fra i signori lettori e sulla natura o veridicità del testo pubblicato. In
ogni caso non verranno accettati e, ovviamente, pubblicati, annunci di carattere pubblici-
tario.
Coloro che vorranno servirsi di questa Rubrica, dovranno contenere il testo nei limiti di
40 parole, scrivendo molto chiaramente (possibilmente in stampatello).

576
CERCO lista componenti + fotocopia basetta micro-
spia (FM) + lista componenti e fotocopia basetta mini-
ricevitore (FM) per L.7.000 compreso spese spedizione.
ZAMPEDRI Sll.VANO - Via Procogno, 9 • 38050 PERGI-
NE (Trento)
IL SERVIZIO F CERCO schema elettrico o meglio, disegno pratico per
circuito stampato per "beeper" (emettitore di segnale

COMPLETAMENTE bip bip) purché con portata non inferiore a 500 metri.
DALLA VERDE GUELFO • Via Maroniti, 40 - 00199 RO-
MA

6GRATUITO VENDO Commodore C-16 in ottime condizioni, comple-


to di registratore e due cassette software a L. 150.000
trattabili.
BRIANNI' FRANCESCO - Via Garibaldi, 83 - 92013 MEN-
FI (Agrigento) Tel. (0925) 71215

VENDO Commodore 64 + monitor Philips monocroma-


tico + oltre 300 programmi giochi ecc. anche separata-
mente.
VENDO riduttore di rumore LX 602 da inserire in un im- SCORZON MARCO - Via Monte Vodice, 4 - 35138 PADO.
pianto hi fi a L. 35.000. Cerco giochi e utilità per C-16 VA Tel. 8713978
possibilmente belli e recenti; cerco mixer con controllo
dei toni, minimo 5 ingressi a prezzo ragionevole. CERCO ZX spectrum 48 K o interfaccia e stampante di
TRAPANI MICHELE - Bar Stazione Vecchia - 12100 CU- qualsiasi tipo per detto. Offro in cambio calcolatore
NEO Tel. (0171) 62012 Casio data bank + kit già montato di amplificatore hi-fi
40 W LX + ancora da montare vi-meter 16 led LX e com-
CERCO urgentemente, in qualsiasi condizioni si trovi, mutatore elettrico di emergenza.
provavalvole ad emissione Chinaglia mod. 560 o simili CRISTOFORI MASSIMO - Via Tozzano, 326· 63100
anche tipi non proprio recenti. ASCOLI PICENO Tel. (0736) 41628
ZAPELLONI ALDO - Via Ragusa, 7 - 70121 BARI Tel.
(080) 339974 ore serali VENDO RX VHF N.E. LX467 100 - 200 MHz autoalimen-
tato, altoparlante interno + preamp. antenna LX377 il
VENDO RX Kenwood R-2000 0.1 + 30 MHz AM/FM/SSB/ tutto assemblato e tarato su contenitore. Vendo mi-
CW nuovissimo in garanzia, causa immediato realizzo croamplificato da tavolo ICOM ICSM6 mai usato. En-
a L. 900.000 non trattabili. trambi o singolarmente si permutano con Commodore
MASSIMO • Tel. (02) 9267496 lunedi += venerdì (20-21) Vie 20 con eventuali accessori.
ROMAGNOLI ALDO - Loc. S.Maria del Rango, 17 - 62010
VENDO materiale elettronico e componenti, anche fo- MACERATA
nografi antichi del 1900, al miglior offerente.
CRISTIANO - Tel. (050) 502650 ore pasti VENDO relé 12V; 110 V, 220 V (Silo - Finder • Serai ecc.)
cont. 10 A max; 3 o 2 se.: termin. per zoccolo L. 6.000
ACQUISTO libri radio, riviste e schemari dal 1920 al l'uno. Reostato ohmite (USA) a filo mod. J 0,36 A 1 K
1933. Procuro schemi dal 1933 in avanti e compro radio, ohms isol. 300 V asse 1/4"; diam. tot. mm 58 a L. 15.000.
valvole, altoparlanti ecc. 1920 - 1933. FERIGUTTI MARCO - Tel. (0431) 620535 dalle 19 alle 23
C. CORIOLANO - Via Spaventa, 6 - 16151 GENOVA
VENDO componenti vari con schemi in regalo L. 20.000.
VENDO mixer 4 ingressi mono con attacco cuffia L. Altoparlante 30 W per basso e per chitarra L. 16.000.
50.000. Vendo componenti elettronici e valvole di ogni Amplificatore 10 W a valvole per strumenti musicali Li-
tipo per televisioni. re 80.000 (con componenti in regalo). Massima serietà.
SARTORELLI ANTONIO - Via Malpensata, 10 21050 PICCOLO RENATO - Via N. Fabrizi, 215 · 65100 PESCARA
SALTRIO (Varese) Tel. (0331) 486728
VENDO lineare BV 2001 con valvole nuove L. 400.000 +
CERCO programmi Utility per C.64 e scambio materiali antenna direttiva Yagi 3 elementi 27 MHz + rotore Ko-
e progetti elettronici. Preferibilmente Parma o zone li- pek Tagra L. 200.000. Prezzi trattabili.
mitrofe. ARDUINI LUCA· Via Cosenza, 30 · 00040 PAVONA (Ro-
Tel. (0521) 819641 ore pasti ma) Tel. (06) 9314029

577
VENDO corso di programmazione composto da 21 di-
spense in linguaggio Cobol, 9 diagrammi e 27 di teoria
4
CERCO 2 fotoresistenze, 1 integrato A741 possibil-
mente con zoccolo, 1 transistor 2N171, 2 diodi 1N4004
+ in regalo la guida all'esame di maturità scientifica al silicio, 1 condensatore da 47.000 pF e 1 da 100.000 pF.
acquistata nel 1984, nuovissima con tutti i problemi ANTOLINI CRISTIANO - Via della Fontana, 10 - 28010
svolti dal 1971 al 1983. II tutto a L. 350.000 non trattabili. FONTANETO D'AGOGNA (Novara) Tel. (0322) 863567
LUIGI • Tel. (085) 4152941 ore serali

-~--------------

PER I VOSTRI INSERTI


I signori lettori che intendono avvalersi della Rubrica « Vendite - Acquisti - Permu-
te » sono invitati ad utilizzare il presente tagliando.

TESTO (scrivere a macchina o in stampatello)

--·

Inserite il tagliando in una busta e spedite a:

ELETTRONICA PRATICA I
- Rubrica « Vendite - Acquisti - Permute »
I

Via Zuretti, 52 - MILANO. I

578
LA PSIA DE IETIE
Tutti possono scriverci, abbonati
o no, rivolgendoci quesiti tecnici
inerenti a vari argomenti presen-
tati sulla rivista. Risponderemo
nei limiti del possibile su questa
rubrica, senza accordare prefe-
renza a chicchessia, ma sce-
gliendo, di volta in volta, quelle
domande che ci saranno sem-
brate più interessanti. La regola
ci vieta di rispondere privata-
mente o di inviare progetti esclu-
sivamente concepiti ad uso di
un solo lettore.

BOBINE IN MINIATURA Per realizzare la bobina in miniatura da inserire


sul telecomando di piccole dimensioni, lei deve
Con la speranza di ricevere presto una soddisfa- procedere nel modo seguente. Acquisti in com-
cente risposta, vi pongo un quesito pertinente ad mercio, o si procuri in qualche modo, un certo
un argomento che mi sta particolarmente a cuore. numero di medie frequenze a 10, 7 MHz di tipo
Voglio prima dirvi che, essendo un lettore assi- miniatura ( IO x IO x 13 mm). Ne possono bastare
duo della vostra rivista, i miei interessi tecnici so- cinque o sei, dato che difficilmente riuscirà a co-
no rivolti un po' a tutti i settori dell'elettronica. struire l'avvolgimento al primo tentativo. Quin-
Ma da qualche tempo a questa parte mi sto spe- di, con molta pazienza, elimini lo schermo e disfi
cializzando nella realizzazione di telecomandi, completamente gli avvolgimenti interni. Tenga
sempre per fini hobbystici, coinvolgendo le fre- presente che le medie frequenze debbono essere
quenze di lavoro più convenienti, onde ottenere del tipo con nucleo verniciato in rosa o arancione
risultati sempre migliori. Ora mi son messo in e sprovvisti di condensatore. Successivamente,
mente di costruire un dispositivo di minime di- avvolga sul nucleo centrale la bobina destinata a
mensioni, (15 x 50 x 33 mm) in grado di trasmet- risuonare sui 27MHz. Le spire saranno sette o ot-
tere segnali alla frequenza di 27 MHz. Ma non mi to (non è possibile precisare il numero esatto). Ri-
è possibile portare a termine l'impresa a causa di metta poi al suo posto la coppetta di ferrite rego-
un grosso ostacolo: le eccessive dimensioni della labile e lo schermo e provi ad eseguire la taratura
bobina di accordo. Purtroppo non posseggo nep- del trasmettitore per la massima uscita. Se la pri-
pure un buon frequenzimetro, col quale potrei ef- ma bobinetta rende poco, faccia altri avvolgi-
fettuare uno studio del problema sollevato. Non menti, variando il numero delle spire. Come ve-
mi resta quindi che affidarmi alla vostra esperien- de, il lavoro richiede grande pazienza, ma alla fi-
za, per conoscere i dati costruttivi della bobina a ne offre risultati ottimi. Per le saldature dentro la
me necessaria. media frequenza, si serva di una lente di ingrandi-
BRAME' IV ANO mento. Per gli avvolgimenti utilizzi filo di rame
Milano da 0,2 mm di diametro.

579
PREAMPLIFICATORE-EQUALIZZA TORE RIAA
Probabilmente l'apparecchio funziona egregia-
Da un vostro vecchio fascicolo ho tratto lo sche- mente, mentre la causa di ogni guaio risiede
ma di un amplificatore da 20 W, che ho già realiz- nell'uso di un giradischi con testina magnetica.
zato. Putroppo, nel collegare l'amplificatore con Le consigliamo quindi di interporre fra la testina
il giradischi, ho riscontrato dei risultati assai de- magnetica e l'entrata dell'amplificatore, il circui-
ludenti: bassa potenza, assenza delle note gravi, to qui presentato. Con il quale l'equalizzazione,
rumore di fondo. Il risultato negativo può dipen- raggiunta per mezzo di una rete di controreazio-
dere da alcuni miei errori di cablaggio? ne, è stata concepita secondo lo standard RIAA,
REBUZZINI ARM ANDO quello perseguito da tutti i fabbricanti di dischi in
Pavia sede di incisione.

@
24V
c::::=J c:::::i
R3 -r,!' / r, -/0

b
TR1 TR2
+ b •• ti Il e

et Il
-I R
Il CJ

R5
l. I Il Il Il
MM
RI
.± R6

Il '5
.% -
Condensatori R4 = 39.000 ohm
C1 = 10 F - 16VI (elettrolitico) R5 = 12.000 ohm
R6 = 150.000 ohm
C2 = 30.000 pF
C3 = 6.800 pF
R7 = 39.000 ohm
C4 = 50 F - 16 VI (elettrolitico) R8 = 10.000 ohm
R9 = 1.200 ohm
C5 = 50 F - 25 VI (elettrolitico)
R10 = 1.000 ohm
C6 = 10 F- 16 VI (elettrolitico)
C7 = 100 F - 25 VI (elettrolitico)
Varie
TR1 = BC 108
Resistenze TR2 = BC 107
R1 = 82.000 ohm
R2 = 820 ohm N.B.-La resistenza R10 può essere omessa qualo-
R3 = 4.700 ohm ra si alimenti il circuito con la tensione di 12 Vcc.

580
FREQUENZIMETRO PROFESSIONALE cinquanta cicli. Per ovviare all'inconveniente,
faccia uso del circuito qui riportato, che provvede
Mi capita spesso di dover controllare la frequenza a moltiplicare per cento la frequenza in ingresso.
delta tensione di rete tramite un frequenzimetro Tale semplice dispositivo utilizza un circuito PLL
professionale a sei cifre, con il quale mi è possibi- ad aggancio di fase, rappresentato dall'integrato
le effettuare le letture con sole due cifre di preci- CMOS ICI, che contiene un VCO il quale ali-
sione, ossia con una incertezza del 2%. A me in- menta un contatore per cento (IC2), la cui uscita
vece servirebbero misure con almeno tre cifre. è confrontata in fase con il segnale d'ingresso.
Cosa posso fare? L'uscita del comparatore, contenuto in ICI, con-
SILINGARDI CARLO trolla il VCO in modo tale che la sua frequenza
Reggio Emilia sia sempre superiore di cento volte rispetto a
quella di entrata. E poiché i circuiti sono digitali,
buona parte degli elementi critici ad essi associati
Il suo strumento, pur essendo di tipo professiona- è eliminata. Tenga presente che, per l'effetto
le e quindi caratterizzato da una precisione di let- "volano" del PLL, bisogna attendere alcuni se-
ture elevatissima, avendo come tempo massimo condi prima che l'uscita sia agganciata in fase con
di lettura un secondo, non riesce a contare più di l'ingresso.

c2 11

16 p~c,16
6 7 2 6 IO
1 3 1

ENY
1-150 HZ
IC 1
l /C2

9 li 15
use
100+1500 H?

R3

Condensatori Resistenze Varie


C1 = 2,2F-16VI (elettrolitico) R1 = 100.000 ohm IC1 = 4046
C2 = 10.000 pF R2 = 1megaohm IC2 = 4518
C3 = 100.000 pF R3 = 68.000 ohm S1 = i nterrutt.
C4 = 100.000 pF ALIM. = 9 Vcc

Un'idea vantaggiosa:
l'abbonamento annuale a

ELETTRONICA. PRATICA
581
CONTAMINUTI ELETT RONICO in S. L'entità della banda delle temporizzazioni
dipende dal valore assegnato a Cl. La regolazio-
Vorrei sostituire il contaminuti meccanico, mon- ne del tempo si effettua tramite Rl.
tato sul forno della cucina di casa mia, con un
contaminuti elettronico, alimentato a pile e di
basso costo. È possibile ciò? Condensatori
FEDERICI GIANDOMENICO C1 = 47 F + 470 µF - 16 VI (al tantalio)
Pescara C2 =100.000 pF
C3 = 2.200 pF
Impiegando un integrato CMOS della serie 4000,
la soluzione del suo problema diviene semplice, Resistenze
immediata ed economica. Costruisca quindi que- R1 = 4,7 megaohm (potenz. a variaz. lin.)
sto dispositivo, nel quale la sezione "a'' di ICI R2 = 100.000 ohm
rappresenta il timer. In pratica, quando il con- R3 = 2.200 ohm
densatore elettrolitico Cl si carica attraverso le R4 = 220.000 ohm
resistenze Rl + R2 + R3, esso raggiunge la soglia R5 = 100.000 ohm
alta dell'integrato e l'uscita della sezione "a" di- R6 = 2.200 ohm
viene bassa. Questo accade, ovviamente, se SI è R7 = 47 ohm
commutato sulla polarità negativa della pila di
alimentazione a9 V. La sezione ''b'' di CI inver- Varie
te il segnale in modo da abilitare l'oscillatore a IC1 = CD 4011
frequenza audio, costituito dalle sezioni ''c" e TR1= 2N1711
"d' di ICI. Il transistor TRI amplifica il segnale AP = Altoparlante (8 ohm)
al livello sufficiente per pilotare l'altoparlante S1 = comm. 1 via • 2 posiz.
AP. Per resettare il circuito. basta commutare SI PILA= 9 V

SINTONIZZATORE PER OM
Condensatori
Trovandomi in possesso di un amplificatore di C1 = 330 pF
bassa frequenza, vorrei collegare a questo un sin- C2 = 300 pF (variab. ad aria)
tonizzatore per onde medie, allo scopo di realiz- C3 = 47 pF
zare un ricevitore radia. Naturalmente, il proget- C4 = 10.000 pF
to dovrebbe essere semplice e facilmente costrui- C5 = 1.000pF
bile da un principiante quale io sono. C6 = 4.700 pF
DELLA LUNGA EMANUELE C7 = 50 F- 16 VI (elettrolitico)
Roma
Resistenze
Vogliamo ritenere che il progetto qui presentato R1 = 330.000 ohm
possa soddisfare la sua richiesta. Tenga presente R2 = 220 ohm
che la bobina LI non è un componente commer- R3 = 33.000 ohm
ciale e dovrà essere da lei costruita avvolgendo, R4 = 33.000 ohm
su uno spezzone di ferrite, 80 spire compatte di fi- R5 = 330 ohm
lo di rame smaltato del diametro di 0,3 mm erica-
vando poi la presa intermedia d'antenna alla ven- Varie
tesima spira contata a partire dal lato massa (ter- FT1 = 2N3819
ra). Per funzionare, il sintonizzatore deve essere L1 = bobina sint.
munito di un'antenna filare della lunghezza di J1 = imp. AF (10 mH)
3:10metri e di un buon circuito di terra. L'usci- DG = diodo al germanio (quals. tipo)
ta deve essere collegata con l'entrata dell'amplifi- S1 = interrutt.
catore di bassa frequenza a mezzo cavo schermato. ALIM. = 12Vcc

582
INr RS S7

Cl & /WW i .....1


12V
I- I 1 -..... r.;. c711 ~
CJ

L1
Il
lE= .1·····
C2
"D%° Il DG

Il
R2'
-c4
T -
3° Tcs ~R4 'i'usc.
TERRA

583
MISURATORE DI CAMPO

KIT PER CIRCUITI Tempo fa mi sono costruito un misuratore di


campo con bobina e controllo di sintonia, che mi
STAMPATI L 1s.ooo costringe a continue regolazioni ogni volta che, in
trasmissione, cambio frequenza. Ciò ovviamente
per raggiungere la massima deviazione dell'indice
dello strumento. In che modo posso evitare que-
Dotato di tutti gli elementi necessari per ste noiose manovre?
la composizione di circuiti stampati su VAGHI SABINO
vetronite o bachelite, con risultati tali da Agrigento
soddisfare anche i tecnici più esigenti,
questo kit contiene pure la speciale pen-
Realizzando il dispositivo qui pubblicato, che
na riempita di inchiostro resistente al
percloruro. rappresenta un indicatore di tipo aperiodico pri-
vo di sintonia. Si ricordi, tuttavia, di sistemare
l'antenna a stilo vicino a quella del trasmettitore,
ossia là dove l'intensità di campo supera ogni al-
tro tipo di segnale o disturbo. Il transistor TRJ
deve essere al germanio, ma sopportando una
certa perdita di sensibilità può essere sostituito
con uno al silicio, per esempio con il modello BC
237. Con il potenziometro R2 si regola la sensibi-
lità.

ANT.
STILO
Consente un controllo visivo conti-
nuo del processo di asporto.
Evita ogni contatto delle mani con
il prodotto finito.
E' sempre pronto per l'uso, anche
dopo conservazione illimitata nel
tempo.
Il contenuto è sufficiente per tratta-
re più di un migliaio di centimetri
quadrati di superfici ramate. RI Cl

C1 = 10.000 pF
R1 = 680 ohm - 1/2 W
R2 = 4.700 ohm (potenz. a variaz. lin.)
TR1 = AC127
D1 = 1N4148
mA = milliamperometro (1 mA f.s.)
S1 = i nterrutt.
Ant. Stilo = 50± 100 cm

584
OSCILLATORE RF oscillatore e circuito utilizzatore. L'impiego di
due transistor ad effetto di campo, caratterizza le
Vorrei veder pubblicato, quanto prima, lo schema ottime prestazioni raggiungibili. La bobina LI
di un oscillatore a radiofrequenza, non modulato, deve essere da lei costruita avvolgendo, su un
di buona stabilità e in grado di coprire la banda di supporto del diametro di IO mm, munito di nu-
frequenze compresa fra i 3 MHz e i 7 MHz. cleo di ferrite, 25 spire di filo di rame smaltato,
ROMERI LUIGI molto unite, di diametro 0,8 mm. Il nucleo della
Trieste bobina deve essere tarato tenendo chiuso il con-
densatore variabile C2. Mentre il compensatore
Il circuito che le proponiamo è a due stadi. Il pri- CI va regolato con C2 tutto aperto. Il circuito de-
mo dei quali rappresenta l'oscillatore vero e pro- ve rimanere racchiuso in una custodia di ferro o
prio, il secondo un amplificatore che, oltre ad ele- alluminio. Se necessario, disaccoppi l'alimentato-
vare il segnale, consente il disaccoppiamento tra re con un condensatore ceramico da 100.000 pF.

c3
FT1
R2 s

9 FT2 C9
l
ti r
LI c7 d e
l 9 s Il
9VSTAB
e
il (e)USc.


-R3 ii

C5 gn 7 ii zR4

Condensatori Resistenze
C1 = 10250 pF (compens.) R1 = 100.000 ohm
C2 = 300 pF (variab. ad aria) R2 = 100 ohm
C3 = 100 pF R3 = 100.000 ohm
C4 = 470 pF R4 = 470 ohm
C5 = 1.000 pF R5 = 1.500 ohm
C6 = 10.000 pF
C7 = 1.000 pF
Varie
C8 = 10.000 pF
C9 = 1.000 pF FT1 = 2N3819
FT2 = 2N3819
L1 = bobina
J1 = imp. RF (1 mH)

585
OSCILLATORE A 2 MHz gono inutilizzati. La sezione ''b'' funge da buffer
e da separatrice.
Vorrei realizzare un oscillatore sulla frequenza di
2 MHz, con possibilità di variazioni di alcune
centinaia di migliaia di hertz, utilizzando una bo-
bina con nucleo ferromagnetico regolabile. Il cir- Condensatori
cuito dovrebbe consumare pochissimo. C1 = 270 pF (a mica)
MALATESTA ALESSIO C2 = 27 pF (ceramico)
Firenze C3 = 27 pF (ceramico)
C4 = 100.000 pF (ceramico)
Per minimizzare consumo e costi realizzativi,
conviene ricorrere all'impiego di un integrato Resistenze
CMOS metal gaie, di tipo 4011, che pur accetta
una vasta gamma di valori di tensioni di alimen- R1 = 10 megaohm
tazione. La sezione "a' di ICI è polarizzata in li- R2 = 2,2 megaohm
neare e funge da oscillatore. Il componente Li è R3 = 5.600 ohm
rappresentato da una bobina oscillatrice per onde
medie (nucleo rosso) e per ricevitori radio ad am- Varie
piezza modulata. La frequenza viene regolata fra IC1 = 4011
2,1 MHze 0,9 MHz. I piedini 2-5-4 di ICI riman- L1 = bobina oscill. AM

ADATTATORE CAPACITIVO PER LED zare l'adattatore capacitivo qui riportato, con il
quale vengono accesi in serie ben cinque led, ma il
Allo scopo di segnalare otticamente i percorsi di cui numero può essere aumentato fino a dieci sen-
un deposito di merci, vorrei inserire, nei punti più za alcuna variante circuitale, dato che le cadute di
importanti, un diodo led. Il mio problema, quin- tensione di questi diodi sono trascurabili rispetto
di, consiste nell'alimentare una serie di questi al valore della tensione di rete. Soltanto nel caso
componenti optoelettronici con la tensione di re- in cui i led dovessero riscaldarsi eccessivamente,
te, ma senza ricorrere all'uso di trasformatori o d vrà collegare, in parallelo ad essi, un diodo al
di particolari circuiti elettronici. silt • per esempio il modello I N4007, con il ca-
BUSETTO 1TALO todo ri volto verso l'anodo di DLI e l'anodo colle-
Padova gato co» il catodo di DL5. Faccia bene attenzione
a non rendere scosse pericolose e a non creare
cortocircuiti.
Per alimentare con la tensione di 220 Vca una se- \
quenza di diodi led, senza alcun spreco di energia C1 = 220.000 pF - 250 Vac
su resistenze di caduta o grosse spese per l'acqui- R1 -= 1.800 ohm - 1 W
sto di ingombranti trasformatori, occorre realiz- DL1... DL5 = diodi led (quals. tipo)

DLI DL2 DL3 DLA DL5


c1
RETE

586
.-1--

e
612V
use. e
nnruu
I 111111111 !

Rl C2
"Bi

1.! _ . 4 . - · · 5-
I C3

Raccolta PRIMII PASSI - L. 14.000


Nove fascicoli arretrati di maggiore rilevanza didattica per il principiante elettro-
nico.
Le copie sono state attentamente selezionate fra quelle in cui la rubrica « PRIMI
PASSI» ha riscosso i-I massimo successo editoriale con i seguenti argomenti:

1°.Il tester

2° - Il voltmetro

3° - L'amperometro

4° - Il capacimetro

5° - Il provagiunzioni

6° - Oscillatore modulato

7.Tutta la radio

8° - Supereterodina

9°- Alimentatori

587
ALIMENTATORE VARIABILE freddato mediante radiatore e montato sulla par-
te esterna del contenitore del suo vecchio carica-
Non utilizzando più il caricabatterie, ho voluto batterie. Tramite R2, la tensione in uscita è rego-
aprirlo per curiosare al suo interno e mi sono ac- labile fra 1,2 Ve 20 V. Le raccomandiamo di col-
corto che esso contiene un trasformatore, un legare i condensatori C3 e C5 nelle immediate vi-
ponte raddrizzatore a diodi e un amperometro; cinanze dell'integrato e con terminali molto corti.
ma la presenza dello strumento mi era nota, per-
ché la sua parte anteriore compariva sul pannello Condensatori
frontale dell'apparecchio. A questo punto, voglio C1 = 4.700 F- 36 VI (elettrolitico)
formularvi una precisa domanda. É possibile, C2 = 4.700 F- 36 VI (elettrolitico)
con questi elementi e con l'eventuale aggiunta di C3 = 100.000 pF
altri realizzare un alimentatore a tensione variabi- C4 = 10 µF - 36 VI (elettrolitico)
le? Faccio presente che il caricabatterie era in gra- C5 = 10F. 36 VI (elettrolitico)
do di erogare le tensioni di 12 V e di 24 V, con
una corrente massima di 5 A. Resistenze
ROMIZI DANIELE
Lecce R1 = 1.800 ohm - 1 W
R2 = 5.000 ohm (potenz. a variaz. Iin.)
R3 = 120 ohm - 1/2 W
Rispondiamo affermativamente alla sua doman-
da proponendole la realizzazione del progetto qui
presentato. Nel quale si utilizza, in veste di rego- Varie
latore della tensione d'uscita, il ben noto integra- IC1 = LM 338K
to LM338. Che dovrà essere opportunamente raf- AMP. ' 5A fondo-scala

INVERTER • 6 Vcc • 220 Vca

Mi occorre lo schema di un inverter da 6 Vcc a


220 Vca, con potenza massima erogabile di 30 W.
. PORTOLAN ERNESTO
Rovigo
Il circuito che le consigliamo di realizzare genera
una tensione ad onda quasi quadra, con una fre-
quenza che dipende dal carico collegato in uscita
e dal modello di trasformatore impiegato, che
può essere di tipo normale da 4 VA, con avvolgi-
mento primario a 220 V e avvolgimento seconda-
rio bifilare a 6 V + 6 V. I due transistor debbono
poter sopportare una corrente .di collettore supe- C1 = 4.700 µF - 16 VI (elettrolitico)
riore ai JOA e VCEO al di sopra dei 60 V. Alle R1 = 150 ohm -2 W
R2 = 150 ohm -2 W
due resistenze RI - R2 abbiamo attribuito valori R3 = 100.000 ohm
indicativi; per ottimizzare il rendimento del di- TR1 = ASZ15
spositivo, le converrà sperimentare altri valori TR2 = ASZ15
compresi fra gli 86 ohm e i 220 ohm (2 W). TRI e T1 = trasf.220V-6V + 6V-40VA
TR2 debbono essere montati su grossi dissipatori LN = lampada al neon
termici, isolati con mica e grasso al silicone. S1 = interrutt.

588
Dl

AMP
rF
e1 /C1 1u Il +

Il Il Il Il __..___C3
Tr
(g)

tM
"

AL PONTE c:::i
+ L, R3 ~
l,+

1'
DIODI

r
@« 12 +
ii ·r,.J,N C5
R2 T

[
S1
e_ T1
gTR1 R2

Q
I) ~ +Ul=ll=II Il O( 220V
Cl
6

a.
I'" [
Rl LN

Il

589
NOVITA'
PRECEDENTI
RS 193 Rivelatore di variazione luce L 31.000
RS 194 Iniettore di segnali L. 15.500
RS 195 Temporizzatore per carica batterie al NCd L. 55.000
RS 196 Generatore di frequenza campione 50Hz L 19.000
RS 197 Indicatore di livello audio con microfono L. 34.000
RS 198 Interruttore acustico L. 29.500

RS 199 PREAMPLIFICATORE MICROFONICO CON COMPRESSORE RS 202 RITARDATORE PER LUCI FRENI EXTRA
E particolarmente adatto ad essere impiegato con trasmettitori in quanto la sua amplificazione è inversamente Pu essere applicato a qualsiasi autovettura con impianto elettrico a l2 Ve sere fare accendere eventuali luc
proporzionale all'ampiezza del segnale di uscita del microfono: maggiore è il segnale e minore è l'amplificazione di "sto aggiunte a quelle già esistenti se la frenata supera un certo tempo, richiamando così l'attenzione de
Ad esempio, con un segnale di ingresso di 20 mV !'amplificazione è di 35 volte mentre con 400 mV l'amplificazione veicolo che segue. Il tempo di ntardo uò essere impostato a piacimento tua 0 13 secondi La potenza dele
è di sole 5 volte. Il segnale di uscita può essere prelevato in quantità desiderata agendo su diun appositotrimmer. lampade aggiunte non deve superare i 72 W.Avendo soltanto tre punti di collegamento, il nostro dispositivo s
La tensione d alimentazione deve essere di 9 Vcc che, in virtù del basso assorbimento (1m4), può essere ottenuta installa con estrema facilità
da una normale batteria per radioline L. 22.000
L. 19.500
RS 203 TEMPORIZZATORE CICLICO
RS 200 PREAMPLIFICATORE STEREO EOUALIZZ. N.A.B. Don questo KIT si realizza un temporizzatore che agisce in modo ciclico cioè, un relé si eccita e si diseccita in
È stato appositamente studiato pe, amplificare il segnale proveniente dalle testina per la riproduzione dei nastri continuazione. Tramite due appositi trimmer è possibile regolare indipendentemente il tempo durante il quale il relè
magnetici. la sua risposta è conforme alle norme N.AB INATIONAL ASSOCIATION o! B8ROADCASTERS) e il resta eccitato e il tempo durante il quale resta a riposo tra un minimo di 1/2 secondo e un massimo di circa 4
guadagno a 1 KHz è di 50 dB pari a circa 316 volte. la tensione di alimentazione può essere compresa tra 10 secondi. I due ditterenti stati (eccitazione e riposo) vengono segnalati da un led rosso e un led verde. la tensione
e 14 Vcc e la massima corrente assorbita è di circa 8 mA. di alimentazione deve essere di 12 Vcc e il massimo assorbimento è di circa 60 mA. La corrente massima
L. 23.000 sopportabile dai contatti del relè è di 10A.
L. 22.000
RS 201 SUPER AMPLIFICATORE -- STETOSCOPIO ELETTRONICO
luesto dispositivo serve ad amplificare segali di piccolissima intensità rendendo udibili anche i più piccoli tumon
e suoni. Sono previsti due punti di ascolto tramite cuffie (non fornite nel Kit) con regolazione di volume indipendente
Il suo ingresso prevede trasduttori microfonici a bassa impedenza (normali microfoni per registratori, auricolari,
picco!i alloparlanti, captatori telefonici ecc.). Può essere usato nei modi pili svariati e tra questi anche come
statoscopio per !'ascolto delle pulsazioni cardiache. la tensione di alimentazione può essere compresa tra 9 e 12
Vcc e l'assorbimento di corrente a 9 V è di circa 20 mA
L. 31.000
[@L@ EE]

1
classificazione articoli
ELSE KIT per categoria

L 36.000 RS 46
ACCESSORI PER-AOTO -------i
f
l.
I
13.000
115
AS 10
Luci psichedeliche 2 vie 750W/canale
Luci psichedeliche 3 vie 1500W/canale
! L. 47.000 RS 47
Lampeggiatore regolabile 5 + 12V
di luce l. 17.000
ii1
Variatore per auto

RS 48 Luci rotanti sequenziali 10 vie 800W/canale L 47000 RS 50 Accensione automatica luci posizione auto l. 19.600
AS 511 Strobo intermittenza regolabile .1 L. 17.000 RS 54 Auto Blinker - lampeggiatore di emerg enza L. :nooo
RS 113 Semaforo elettronico l. 36 500 RS 66 Contagiri per auto (a diodi LED) l. 38.500
RS
RS
114
117
Luci sequenz. elastiche 8 vie 400W/canale
Luci stroboscopiche
l• L. 43.000
L. 47000
RS
RS
16
95
Temporizzatore per tergicristallo
Avvisatore acustico luci posizione per auto
]
,
L
l.
19,000
10,000

'te
nS 135 Luci psichedeliche 3 vie 1000w RS 103 E&eçtronic 1es, moltiful\:rioni p•r auto si L 35,000
RS 112 LOci osk:hede1iche microfoniche 1 OOOW RS 104 Riduttore di tensl<mè per.auto l. 12.000
RS 107 tndìcatore .eff. baitaria e generatore per auto l. 18,000
'nS 122 Controlla batterie e generatore auto a display L 19.000

L. 14000
RS
RS
137
16\
Temporizzatore per 've'di cortesia auto
Commutatore a sfior+mento per auto
L
L
14.000
t!i,600
RS 6 Lineare 1W per microtrasmettitore
16 L 14.000 RS 162 Antifurto perauto . L 31,000
RS
RS ,&(l
Ricevitore AM didattico
L 16.600 RS 174 Luci psichedeliche per auto con microfono I l. 43.000
RS
RS
RS
s2
88
102
Microricevitore FM
Prova quarzi
Tràsrn.e.niibre- F-M 2W
Trasmettitore FM radiospia
4 l
L
L
\_,
13.600
27.500
21000
II R5
RS
185
192
Indicatore di assenza acqua per tergicristallo
Avvisatore automatico per luci di DOSizlone llluto
I l.
L
17,500
29.000

ns
RS
112
119
Mini ricevitore AM supereterodina
Radiorrlcro6,no fM
3z3 s] L.
L
28,600
17.000
RS 120 Amplificatore Banda 4-5 UHF L. 15.600 11S 68 i. utéiimnenai regolabile 18 sec 60 min L. 46,000
RS 19.500 RS 63 L 24.500

I
130 Micro trasmettitore A. M. L omP<>.i\tzator• ,eg9la1>ìle 1 + I 00 sec.
RS 139 Mini rìqevit<;>.re FM supereterodina L 27000
~RSsS 12a ~vvisatore acustico temporizzato L 2.0.500
RS
RS
RS
160
161
178
1
Preamplificatore d antenna universale
Jrasmenltore FM 90.-1·5'6 MHz 0.6'W
Voic per éppara·d Fhce ""fres.mìitent-i
L
L
, L
l.
11.000
23000
29.000
59.5-00
II 149
195
Temporizzatore per luce scale
TemOOri:uatora oer carica bamme '81 Ni~Cd J
l.
L
20.000
ij5,000

RS 180 Ricevitore per RadtOCOmanc;lo III DUE canali


RS 181 Trismeirtlfofè per Re1die1eom·ando a DUE c-an.alf L 30,000
.... _._ ----- ------v r··· - --------------··
RS 183 Traomet1ltore di BIP BIP l. 18000 RS 14 Antifurto professionale L 48.SOO
RS
11S
184
188
Trun:,ettltore Audìo TV
Ru:eVhore a reazione per Onde Medie
L
L.
13500
26.500 II RS
RS
RS
109
118
128
Serratura a combinazione efeUronica
Dispositivo per la registr. telefonica automatica
Chiave elettronica •
~ I L 38,000
L 38.600
L 23.000
RS 128 Antifurto universale (casa c sut9) L 41.000
RS 141 Ricevitol'è per barriera a raggi in afoni L 38,000
RS 18 Sirena elettronica 30w t L· 26,000 nS 142 Trasmettifore per barriere a raggi !nft'arosst L 15.000
RS 22 Distorsore por chitarra l. 11.600 RS 146 Automatismo per riempimento vasche i; ~ L 16,000
RS 44 Sirena programmabile - oscillofono L
L
14.s0o
31 000
RS
RS
1s
168
Seroonao p" proiettori DA L 42.000
L 18.000
RS 80 Generatore di note musicall programmabile Trasmettitore ultrasuoni
11S 90 Truccavoce elettronico L. 25.500 RS 169 Ricevitore ad ultrasuoni L 26000
RS 99 Campana elettronica L Z4.000 RS 171 Rivalan>r• ~di mov'im:-eoto &d'-ul,ttil&uOf'll , l. 62.000
RS
RS
100
101 % %%%or L
L.
22500
16.600
RS
11S
177
179
I Dispositivo autom. per lampada di emergenza
Autoscatto proarammabile per Oine ... Fotoarafiii
l. 19,000
L 47,000
RS 143 L \!:1.000
RS
RS
168
187
#:%±3°
Distorsore FUZZ per chitarra
L
L
26.600
24.000
RS 9 Variatoredi tuce (cerco max 1600W) L 11.500
RS 59 Scaccia zanzare elettronico L l!i.!100
R6 87 Variatore di velocità per trapani 1500w g L 17.600
RS 8 Flitro ÙoslHYVer 3 -.ita -60W L 28.000 RS 70 Giardiniere elettronico L 11.500
RS 1S Amplificatore BF 2W • L '12.000 RS Bl ln,i.,rruttore èr.eS,Uscolar,a l. 23.500
RS
RS
19
26 :±7% L
L
28000
16000
IIS 83
, 11S 87
{22%%,2,22g"o or mstor + ssao E L. 15.000
L 27.000
RS 21 g"9Po L 12.000 RS 91 Rivelatore di prossimità e contatto L 28.000

I
Premo«icore basse impedenza
RS 29 Preamplificatore mic fonico L 16000 RS 97 Esposimetro per camera oscura L 35.600
R5 36 Amplificatore BF 40W L 28.600 11S 106 Contapezzi digitale a 3 cifre L 47.000
IIS 38 indicatore liv.elio uoc1ta a 1 !l l.ED l. 31 000 IIS 121 Prova riflessi elettronico L 55.000
RS 39 Amplificatore stereo 1O+10W l. 33.000 FIS 129 Modulo per Display gigante segnapunti L 48.500
RS 45 .MatronOmo efeur:onico L 11.000 RS 132 Generatore di rumore bianco (relax elettronico) L 23,000
RS 51 Preampllflcatore Hl-fl ~ L 27.000 RS 134 Rivelatore di metalli L 22.000
RS 65 Preamplificatore stereo equalizzato RIA.A . L 19.000 RS 136 J"nterrunore 1 1fìor1mento 2·2 0V---360W "'? l. 23.!iOO
RS 81 Vu-metor a 8 LEO L
L
27000
26.000
RS 144
RS 162
Lampeggiatore di soccorso "°"
lamp,llla allo )(eno L 68,000
L 27.000
RS 7:Z Booster per autoradio 2.0W Variatore di luce automatico 220V 1000W
RS 73 Booster stereo per autoradio 20420W L,. 44.000 : RS 159 Rivelatore di strada ghiacciata per auto e autoc. L 21.000
RS 78 Decoder FM stereo l. 19.!;00 RS 164 Orologio diyltale ,, L 38.000
RS 84 Interfonico l. 22 600 R5 166 vari'iltore..dt'hJce a baasa ìtttresi L 14.500
RS 93 lntel':fol)o per moto L 30.000 RS 167 Lampegg. per lampade ad incandescenze 1500 W L 15.000
RS 106 Protezione elettronica per casse acustiche l 32000 IIS 170 Amplificatore telefonico per ascolto e registr. '-L 26.000
23.000
RS 108 Amplifica.toro BF 5W L 14000 RS 173 Allarme per frigorifero
RS
FIS
RS
116
124
127
Equali,natore parameirt,co
An,pfifieatoro B.f. 20w2 vie
Mixer Stereo 4 ingressi
j l.
L.
l.
2.8 000
31 000
44 000.
R5 176
RS 182
!15 1B6
Contatore digitale modulare a due cifre
lonizzatore per ambienti
Scacclato.pi a u!JratuOni l
7} L 24.000
L 39,000
L 38.000
RS 133 Preamplificatore per chitarra l. 10,000 11S 189 Termostato elettronico L 26.500
11S 140 Ampfrlleatore BF 1 W L. 11.600 IIS 193 Rivelatore di variazione luce gy
il L. 31 000
RS 145 Modulo per indicatore di lvello audio Gigante L 52.000 RS 198 lnterrunora li1t.Uliilt-Co L 29.500
RS 163 Effetto presenza stereo L 29.000
RS 163 Interfono 2 W L 25000
RS 176 AmpJifleatore st.ereo 1 + 1 W L 20.DOO
RS 191 Amplifleetore :,1ereo Hl•FI 8 + 6 W ' . L 32.000 11S 35 Prove tvarsistor e g@i L 20,500
RS 197 lndiea•ore dì livello audio con microfono L 34.000 I I RS
RS
94
125
eneratore di barre TV miniaturizzato
Prova ttanJlator hes,t <llnamlcol
L 15000
l. 20,000
RS 165 Generatore di onde quadre 1Hz + 100 KHz
I L 34,000

RS
11S
RS
RS
RS
li
11
31
75
ae
AUN!ENTAT01!1 RIDUTTORI E INVERTER
Alimentatore stabilizzato per empJificatcr'ì BF
Rld.Ull0(8' dlte_ n&ione ■tablliuato 24/l 2V 2A
Alimentatore stabilizzato 1 2 V 2 A •
Carica batterie automatico
!1 L 30.000
\_ 14.500
L. 18.000
l. 25.000
L 15.600
I I
RS
RS
RS
167
194
196
~ lridiCalcre df impedenza altoparlanti
Iniettore di segnali "
Generatore d frequenza .::;ampior.,e 50 Hz )
I
L 37 000
L 16.500
L t9000

Alimentatore stabilizz'ato )2V 1 A


RS 96 Alimentatore duale regol + - 6 t 1-2V SOOmA 1 L 211,000
RS BO Gadget elettronico ] L 180o
RS 116 Alimentatore stabilizzato variabile1 + 25V2A4 L 35.000 RS 79 Tqtòcalcio ekl.ltlOtiico -L 1750o
RS
RS
131
138
Aornolllat0<e ■tabllitzato i 2V n,g. 10-1 5V 1 DA
Carica batterie Ni-Cd -ccrr9'1J<! coèlonta rel!Olilbile
L 59.500
L 36000
RS
RS
·as
110
Roulette elettronica 1O LED
Slòt mach\ne ele:ttronica
a .L
i L
27000
35 000.
RS 1O Alimentatore stabilizzato Univei'sale 1 A L 30.000 1 RS 111 Gioco dell'Oca elettronico 1 L 4100o
RS 154 1n,erter 12V - 2ZOV 60 Hz 4QW • L. 26000. • 11S 147 lndioiltor:a di vincita ·.l. 29.000
RS
RS
166
18Q
Carica batterie al Ni- Cd de batteria auto
Alimentatore stabilizzato 12 V{reg 10- 15V)5A4
' L. 21.600
L 44.000
RS 148 Unità aggiuntiva per RS 147 I L 13 500
offerta speciale!

NUOVO PACCO DEL PRINCIPIANTE


Una collezione di dieci fascicoli arretrati accuratamente selezionati fra quelli che hanno
riscosso il maggior successo nel tempo passato.

ELETTRONICA
:#172357EPRATICA
ATTEN UATORE
CON
MOSET

IL. CARD O MONITOR

L. 12.000
Per agevolare l'opera di chi, per la prima volta è impegnato nella ricerca degli elementi didattici
introduttivi di questa affascinante disciplina che è l'elettronica del tempo libero, abbiamo ap-
prontato un insieme di riviste che, acquistate separatamente verrebbero a costare L. 3.500 cia-
scuna, ma che in un blocco unico, anziché L. 35.000, si possono avere per sole L. 12.000.
__ STRUMENTI DI MISURA
MULTI METRO DIGITALE
MOD. TS 280 D - L. 132.000

CARATTERISTICHE GENERALI
7 Campi di misura - 31 portate - Visualizzatore cristallo liquido
a 3} cifre altezza mm 12,5 montato su elastomeri - Integrati
montali su zoccoli professionali - Balleria g V - Autonomia
1000 ore per il tipo zinco carbone, 2000 ore per la batteria
alcalina - Indicatore automatico di balleria scarica quando
rimane una autonomia inferiore al 10%- Fusibile dì proiezione
- Bassa portala ohmmelrica (20 Q) - 10 A misura diretta in D.C.
e A.C. - Cicalino per la misura della continuità e prova diodi -
Boccole antinfortunistiche - Dimensione mm 170 x 87 x 42 -
Peso Kg 0,343

PORTATE
VOLT D.C 200 mV - 2 V - 20 V - 200 V - 1000 V
VOLT A.C. 200 mv - 2 V - 20 V - 200 V - 750 V
OHM 20 0-200 0-2KO- 20 K?- 200 KO- 2 MO
- 20 MO
AMP. D. C. 200 A- 2 mA- 20 mA - 200 mA - 2000 mA
- 10A
AMP. A.C. 200 uA- 2 mA- 20 mA- 200 mA - 2000 mA
- 10A

ACCESSORI
Libretto istruzione con schema elettrico e distinta dei compo-
nenti - Puntali antinfortunistici - Coccodrilli isolali da avvitare
sui puntali.

INIETTORE DI SEGNALI
Strumento adatto per localizzare velocemente i guasti nei radioricevitori, amplificatori, audioriprodultori, autoradio, televisori.

MOD. RADIO - L. 21.950 MOD. TV - L. 26.300


CARATTERISTICHE TECNICHE CARATTERISTICHE TECNICHE
Frequenza 1Kc Frequenza 250 Kc
Armoniche fino a 50 Mc Armoniche fino a 500 Mc
Uscila 10,5 V ett. Uscita 5 V eff.
30 V pp. 15Vpp.
Dimensioni 12x160 mm Dimensioni 12x 160 mm
Peso 40 grs. Peso 40 grs.
Tensione massima applic. al puntale 500 V Tensione massima applic. al puntale 500 V
Corrente della batteria 2 mA Corrente della balleria 50mA

Gli strumenti pubblicizzati in questa pagina possono essere richiesti inviando anticipatamente
l'importo, nel quale sono già comprese le spese di spedizione, tramite vaglia postale, assegno
bancario o conto corrente postale n. 46013207 a: STOCK RADIO - 20124 MILANO - Via P. Castaldi, 20.
MICROSPIA
CARATTERISTICHE:

Tipo di emissione : FM
Gamma di emissione : 95 MHz +115 MHz
Alimentazione :9 Vcc+13,5 Vcc
Assorbimento : 8 mA+24 mA
Potenza d'uscita : 7 mW-s---50 mW
Dimensioni : 5,2 cm x 8 cm

FM
Funziona bene anche senza antenna - Eccezionale sensibilità - Trasformabi,le in una emit-
tente di potenza.

IN SCATOLA DI MONTAGGIO L. 21.000


La portata, in relazione con le con-
dizioni ambientali e l'uso o meno , _
de'l'antenna, varia fra le poche
centinaia di metri ed una decina
di chilometri.

La grande ,sensibilità e la predi-


sposizione circuitale all'accoppia-
mento con un amplificatore di rpo-
tenza, qualificano il progetto di que-
sta microspia, approntata in scato-
la di montaggio e destinata a riscuo-
tere i maggiori successi, soprattut-
to per le innumerevoli applicazioni
prafiche attuabili da ogni princi-
piante.

Potrebbero piacerti anche