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RIVISTA MENSILE PER GLI APPASSIONATI

DI ELETTRONICA - RADIO - TELEVISIONE


Anno IV - N. 1 - GENNAIO 1975 - Sped. in Abb. Post. Gr. 111 L. 700

L'ANTENNA
E'
NECESSARIA

LA
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'J[i ANTIFURTO

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'DI MONTAGGI"
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ELETTRONICO
COSTA L. 5.80 PER AUTO
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««+ , « -

SIGNAL LAUNCHER (Generatore di segnali)


Costruito nelle due versioni per Radio e Tele,s:e s"::±-±--g
per localizzare velocemente / guasti nei rad.once.:z z:±
valigie, autoradio, televisori.

CARATTERISTICHE TECNICHE, MOD. RADIO


Frequenza 1 Kc Dimensioni
L
12 • 160 mm
Armoniche tino sMe "[;;e massima 40 grs.
Uscita 10,5 V eff. applicabile al puntale 500 V
30 V pp. Corrente della batterla 2 mA

CARATTERISTICHE TECNICHE, MOD. TELEVISIONE


L. .5 )
Frequenza 250 Kc Dlmenslonl 12x 160 mm
Armoniche fino a 500 Mc Peso 40 grs.
Tensione massima
Uscila 5 V eff. applicabile al puntale 500 V
15 V eft. Corrente della batterla 50 mA
VOLTMETRO
ELETTRONICO
MOD. R.P. 9/T.R.
A TRANSISTOR
Il Voltmetro elettronico Mod.
R.P. 9/T.R. completamente
transistorizzato con tran::;i-
stor a effetto 6/ campo è uno
strumento di grande impor-
tanza poiché nei servizi Ra-
dio, TV, FM e BF esso per- Tutti V«/
mette di ottenere una gran- strumenti di
de varietà di misure, tensio-
ni continue e alternate, non- misura e di
ché corrente continua, mi-
sure di tensione di uscita, controllo pubblicizzati In
la R.F., la BF, misu:e di re-
sistenza- il tutto con un
questa pagina possono
alto grado di precisione. essere richiesti a:
L'esattezza delle misure è
assicurata dall'alta impeden- Elettronica Pratica - 20125 MIiano - Via Zurettl n. 52, Inviando
ze di entrata che é di 11
megaohm.
anticipatamente il relativo importo a mezzo vaglia postale o c.c.p. n.
Dimensioni: 180x16080 mm. 3/26482. Nel prezzo sono comprese le spese di spedizione.
CARATTERISTICHE TECNICHE

V= Kg Wg MKK gKK MgKK dKp


mA- 4 g gK gKK MgKK
ì Kg Wg MKK gKK MgKK
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Pico Pico 4 1o eKK ,\-·- • • - ['.f ! . .. ·- ...
dB 5WK3Mg 'si! '9é;
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ANALIZZATORE mod. R.P. 20 K
(sensibilità 20.000 ohm/volt)
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CARATTERISTICHE TECNICHE

V= 0,1 1 10 50 200 1000 Il generatore BF. 40 è uno


mA- 504 5009A g 50 500 :. %:.%%
Y"- 0.5 5 50 250 1000 Strumento che unisce alla
quenza da 20 a 200.000 Hz.
Il circuito impiegato é il
mA 25 25 250 2500 massima semplicità d'uso un ponte di Wien, molto sta-
minimo ingombro. Reallzza-
Ohm= xl/0+10k/+100/0+-1M 1lk /@+0M lo completamente su circu1-
bile. Tulla la gamma di fre-
quenza è coperta in quattro
Ballistic F 0hm ; 100/0+ ZIllF/Ohm lk/0+20r to stampato. Assenza totale bande riportate su un qua-
di commutatori rotanti e drante ampio di facile let-
dB -10 + 22 quindi falsi contatti dovuti tura. Sono utllizzablll due
Output 0,5 5 50 250 1000 all'usura. Jack di contatto differenti rappresentazioni
di concezione completamen- grafiche dalla torma d'onda,
te nuova. Munito di disposi- SINUSOIDALI e QUADRE. 11
tivo di protezione. livello d'uscita costante é
Dimensioni: 80x125x35 mm garantito dall'uso di un
« thermistore » nel circuito
di reazione negativa.
Dimensioni: 25Dx170x90 mm

CARATTERISTICHE TECNICHE
OSCILLATORE A BASSA
GAMME A B I 8 D FREQUENZA mod. BF. 40

RANGES 20 +200Hz 200 + 2 KHz 2+ 20 KHz 20:200KH


3.600
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) ! 8 $G~B 8F$· FG «· HG) /8$à · $$ ¼· «84 UGHH· FG · %%/· ~8 ¼F
B · VV/G~ U~G V~8HHG ) /%/«84 ) GF) 868F6G) / 6/ $8F68~84 ) GF
68) /H/GF8 8 U/8F· · ¼$GFGB /· 4 · ««· ~8· «/\ \ · \ /GF8 68/ FG-
H$~/ D/F/;
L'ABBONAMENTO A

vi dà la certezza di ricevere, puntualmente, ogni mese, in casa


vostra, una Rivista che è, prima di tutto, una scuola a domici-
lio, divertente, efficace e sicura. Una guida attenta e prodiga
di insegnamenti al vostro fianco, durante lo svolgimento del vo-
stro hobby preferito. Una fornitrice di materiali elettronici, di
apparecchiature e scatole di montaggio dì alta qualità e sicuro
funzionamento.

un formidabile modulo amplificatore di bassa frequenza per


cinque diverse applicazioni elettroniche. Oppure, a scelta, un
utensile di modernissima concezione tecnica, necessario per
la realizzazione di perfette saldature a stagno sui terminali dei
semiconduttori e particolarmente indicato per i circuiti stampa-
ti: il saldatore elettrico da 25 W.

CONSULTATE
le pagine in cui vi proponiamo le tre forme di abbonamento,
scegliendo quella preferita e da voi ritenuta la più interessan-
te, tenendo conto che « abbonarsi » significa divenire membri
sostenitori di una grande famiglia. Creare un legame affettivo,
duraturo nel tempo. Testimoniare a se stessi e agli altri la pro-
pria passione per l'elettronica.
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Via Zuretti, 52 Milano - Tel. 6891945

ANNO 4 - N. 1 - GENNAIO '75


LA COPERTINA - Propone, a tutti gli appassiona-
ti delle realizzazioni tramite kit, il progetto di un
antifurto elettronico per auto, con il quale si pos-
sono costruire molti altri apparati come, ad esem-
pio, lampeggiatori e temporizzatori ad intermit-
tenza. 11 circuito può essere suddiviso in due
parti: quella del temporizzatore e quella di coman-
do di un relè che consente di pilotare carichi
elettrici di una certa potenza.

editrice

ELETTRONICA PRATICA
direttore responsabile
ZEFFERINO DE SANCTIS
r1o
disegno tecnico
CORRADO EUGENIO

stampa ANTIFURTO ELETTRONICO


LA VELTRO PER AUTOVETTURE
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10.000.
IL CONTROLLO DEI DIODI ZENER 48
DIREZIONE AMMINISTRA-
ZIONE - PUBBLICITA'-
VIA ZURETT! 52 20123 RICEVITORE REATTIVO
MILANO.
PER ONDE CORTE 54
Tutti i diritti di proprietà let-
teraria ed artistica sono riser
vati a termini di Legge per VENDITE ACQUISTI PERMUTE 62
tutti i Paesi. I manoscritti, i
disegni, le fotografie, anche
se non pubblicati, non si re- UN CONSULENTE TUTTO PER VOI 71
stituiscono
E' UN CIRCUITO POLIVALENTE
CON IL QUALE SI
POSSONO REALIZZARE
MOLTE APPLICAZIONI PRATICHE

IL CIRCUITO DEL MODULO ELETT RONICO E' CARATTERIZZATO DAL-


LA PRESENZA DI DUE PARTI FONDAMENTALI, CIASCUNA DELLE QUA-
LI E DOTATA DI DUE TRANSISTOR DI TIPO NPN ESSE SONO: IL TEM-
PORIZZATORE E IL CIRCUITO PILOTA DI UN RELE. AD UN SOLO
CAMBIO, CHE CONSENTE DI INSERIRE CARIC
CERTA POTENZA.

4
IN SCATOLA CON IL
DI MONTAGGIO MODULO
A L. 5.800 EP 0139

ANTIFURTO
ELETTRONICO
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BG6¼«G c ut Mdx; u8~)! é 4 )GB) %86~8BG U/ù ·- a / è )· U/$· $G BG«$8 ·«$~8 %G«$8 6/ U~8H8F$· ~84 H¼«-
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/F$8~B/$$8F\ · 86 ·«$~/ · UU· ~· $/ «· )¼/ )GH$~¼ \ /G- $· 68H) ~/%8~8BG /« D¼F\ /GF· B8F$G 86 · «)¼F8 D~ ·
F8 %/8F8 ·DD/ 6· $· ·««· D·F$· H/· 68« «8$$G~8; «8 BG«$8 UGHH/( /«/ ·UU«/)· \ /GF/ 6/ ¼F $8BUG~/\ -
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q· ~8· «/\ \ ·\ /GF8 68« BG6¼«G 8«8$$~G F/)G V· ~· F- ~84 · U/· )8~84 )· ~/)! / 8«8$$~/) / 6/ ¼F· )8~$· UG-
$/H)8 /« 6GUU/G %· F$· VV/G 68« H/) ¼~GD¼F\ /GF· B8F5 $8F\ · ;

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z« 2R82 ;;:: RJ zR4 Il 4
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RL

TR1 1R2 TR4


R6

Fig. 1- I transistor TR1-TR2, che sono di tipo NPN e


perfettamente identici fra loro, compongono il circuito
del temporizzatore; i transistor TR3.TR4, perfettamente
identici ai primi due, pilotano il relè. Il diodo D1 eli-
mina le extracorrenti di apertura e di chiusura del cir-
cuito della bobina di eccitazione. Il diodo zener DZ
stabilizza la tensione di alimentazione a 12 V la quale,
soprattutto nel caso della batteria dell'autovettura, è
destinata a scendere al momento dell'avviamento del
COMPONENTI
motore e a salire quando è sottoposta alla carica della
dinamo o dell'alternatore.

Condensatori
C1 = 1.000 uF (elettrolitico)
C2 = 100 F (elettrolitico)
C3 = 100 F (elettrolitico)
Resistenze
R1 A 100.000 ohm
R2 = 1.000 ohm
R3 = 100.000 ohm
R4 = 1.000 ohm
R5 A 100 ohm
R6 = 820 ohm
CIRCUITO DEL TEMPORIZZATORE
Varie
n« $8BUG~/\ \ · $G~8 è ~· UU~8H8F$· $G 6· ¼F )«· HH/)G TR1-TR2-TR3-TR4 transistor amplif. BF
)/~)¼/$G B¼«$ /%/( ~·$G~8 ·H$· ( /«84 U/«G$· $G 6· / $~·F- DZ = diodo zener (5, 1 V-1 W)
D1 = diodo
H/H$G~ à z M5à z W 4 )! 8 HG FG U8~D 8$$· B8F$8 ¼V¼· «/ Rl = relé ad uno scambio
$~· «G~G ;
v ¼8H$G )/~)¼/$G UG$~8( ( 8 8HH8~8 /F$8~U~8$· $G )G-
B8 J¼8««G 6/ ¼F · BU«/D/)· $G~8 ·))GUU/· $G /F ·«-
$8~F· $· 4 $~· B/$8 /« )GF68FH· $G~8 8«8$$~G «/$/)G a d4
8 6G$· $G 6/ ¼F· ~8· \ /GF8 UGH/$/%· 4 /F$~G 6G$$ · 6· «
)GF68FH· $G~8 8«8$$ ~G«/$/)G a W 4 )! 8 V8F8~· «8 G-
H)/««·\ /GF/;
n« D¼F\ /GF· B8F$G 68« B¼«$/%/( ~· $G~8 ·H$· ( /«8 è
G~B·/ FG$G ·««· B· VV/G~ U· ~$8 68/ FGH$~/ «8$$G~/ »
B8F$~8 ¼FG 68/ 6¼8 $~·FH/H$G~ H/ $~G%· F8««G H$· 5

6
$G 6/ H· $¼~· \ /GF84 cioè in )GF6/\ /GF/ 6/ ) GB U«8$· H$G %· «G~8 è U~G%G) · $G 6· ««· 68( G«8 ) G~~8F$8 · H-
) GF6¼\ /GF8 6/ ) G~~8F$84 «.· «$~G H/ $~G%· H/) ¼~· - HG~( /$· 6· « $~· FH/H$G~ à z d; nFD·$$/4 /« $~· FH/H$G~
B 8F$8 · ««./F$8~6/\ /GF84 ) GB UG~$· F6GH/ )GB 8 ¼F à z d H/ ) GB UG~$· ) GB 8 8«8B 8F$G H8U· ~·$G~85· -
$~·FH/H$G~ /F$8~~G$$G 84 J ¼/F6/4 /F V~· 6G 6/ FGF 6· $$· $G~8 6/ /B U868F\ · 4 ) G««8V· $G4 H8) GF6G «·
) GF6¼~~8 «· ) G~~8F$8 8«8$$~/) · ; ) GFD/V¼~·\ /GF8 b · ~«/FV$GF4 ) GF /« $~· FH/H$G~ à z e4
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6~8B G U/ù · %· F$/4 6/U8F68 6· « %· «G~8 68/ ) GB - NF) ! 8 / 6¼8 $~· FH/H$G~ à z d5à z e HGFG 6/ $/UG
UGF8F$/ 68« ) /~) ¼/$G4 «G H$· $G 68/ 6¼8 $~· FH/H$G~ NPN 8 U8~D8$$· B 8F$8 /68F$/) /4 ) GB 8 $/UG4 · / $~· F-
H/ /F%8~$8» J ¼8««G ) ! 8 U~/B · H/ $~G%· %· /F ) GF- H/H$G~ à z M5à z W;
6/\ /GF/ 6/ H· $¼~·\ /GF8 U· HH· G~· · ««./F$8~6/\ /GF84 v ¼· F6G /« $~·FH/H$G~ à z W H/ $~G%· · ««./F$8~6/\ /G-
B 8F$~8 J ¼8««G ) ! 8 U~/B · H/ $~G%· %· · ««./F$8~6/\ /G- F84 ) /Gè J ¼· F6G «· $8FH/GF8 6/ ) G««8$$G~8 ~/H¼«$·
F8 6/%/8F8 G~· ) GF6¼$$G~8 6/ ) G~~8F$8 8«8$$~/) · ; U· ~/ · MW é ) /~) · 4 /« $~· FH/H$G~ à z d ~/) 8%8 ¼F·
n« ~/H¼«$· $G 68« ) GB UG~$· B 8F$G 8«8$$~/) G G~· 68- ) G~~8F$8 6/ ( · H8 · $$~·%8~HG «· ~8H/H$8F\ · z e 8 «·
H) ~/$$G è J ¼8««G 68««· U~8H8F\ · 6/ ¼F.GF6· J ¼· - /F%/· 4 · B U«/D/) · $· 4 · ««· ( ·H8 68« $~·FH/H$G~ à z e
6~·4 H¼« ) G««8$$G~8 6/ ) /· H) ¼F $~· FH/H$G~4 «· ) ¼/ ) ! 84 ) GB 8 · ( ( /·B G 68$$G4 8) ) /$· /« ~8«é ;
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H· $¼~·\ /GF8 68« $~·FH/H$G~1 · MW é 4 H8 $· «8 è «· 68$8~B/F· $G 6· « %· «G~8 68/ ) GB UGF8F$/7 ) GF
$8FH/GF8 6/ · «/B 8F$· \ /GF8 J ¼· F6G /« $~·FH/H$G~ è J ¼8««/ ) /$· $/ F8««.8«8F) G ) GB UGF8F$/4 /« $8B UG 6/
· ««./F$8~6/\ /GF8; 6¼~· $· 6/ 8) ) /$· \ /GF8 68« ~8«é %· ~/· D~ · i 8 l H8-
) GF6/7 6GUG· J ¼8H$G /F$8~%· ««G 6/ $8B UG4 /« ~8«é
H/ 6/H8) ) /$· 4 ~/B · F8F6G /F $· «8 H$· $G U8~ · «$~/
PILOTAGGIO DEL RELE' i » l H8) GF6/4 $~· H) G~H/ / J ¼· «/ U~8F68 /F/\ /G ¼F
F¼G%G ) /)«G ) GB U«8$G;
q 8 $8FH/GF/ G~· ) /$· $8 HGFG ~/«8%· ( /«/ /F · HH8F\ ·
6/ ) · ~/) G; r 8F$~84 ) G««8V· F6G ¼F ) 8~$G ) · ~/) G ) ! 84
F8« U~GV8$$G 6/ D/V¼~· M4 è ~· UU~8H8F$· $G 6· ««· PROTEZIONE DALLE SOVRATENSIONI
) G~~8F$8 6/ ( · H8 68« $~·FH/H$G~ à z d4 /« %· «G~8
B · HH/B G 68««· $8FH/GF8 ~/H¼«$8~à /FD8~/G~84 · F- In U· ~· ««8«G · ««· ( G( /F· 6/ 8) ) /$· \ /GF8 68« ~8«é
) ! 8 H8 6/ UG) G4 · / MW %G«$7 F8« FGH$~G ) · HG J ¼85 z q ~/H¼«$· /FH8~/$G /« 6/G6G b «4 ) G««8V· $G ) GF

TR TR3 TR2 TR1 Fig. 2 - II cablaggio del modulo


elettronico è realizzato su circui-
to stampato. In sede di realizza-
zione di questo circuito racco-
W56fef
n e]] mandiamo di rispettare il senso
di collegamento (polarità) dei con-
densatori elettrolitici e del due
diodi (D1-DZ). I terminali con-
trassegnati con i numeri 1-2-3-4-
5 rappresentano i punti di colle-
gamento del modulo con i circui-
ti di carico utilizzatori (antifurto,
2 lampeggiatori, temporizzatori ad
intermittenza ecc.).
3

••
s { re
ngy
g a:

R3 {R4 IR1 JR2

LINGUETTE

7
Fig. 3 - Circuito stampato a gran-
dezza naturale necessario per la
realizzazione del cablaggio del
modulo elettronico.
5 EP 0139
4
3

«.· FG6G %8~HG «· «/F8· UGH/$/%· 6/ · «/B8F$· \ /GF8; Fig. 4- La frequenza con cui il relè si eccita o si di-
v ¼8H$G 6/G6G4 /F )GF6/\ /GF/ FG~B· «/4 FGF )GF6¼- seccita, cioè il tempo in cui lo scambio rimane chiuso
o aperto, dipende dal valore attribuito ai componenti
)8 )G~~ 8F$8 8 /« H¼G /BU/8VG UG$~8( ( 8 H8B( ~· ~8 elettronici del multivibratore astabile. Dunque, coloro
68« $¼$$G H¼U8~D« ¼G; r · G))G~~8 ~/)G~6· ~8 )! 84 che desiderassero un circuito temporizzatore « pro-
· ««.· $$G 68««· 6/H8) )/$· \ /GF8 68« ~8«é 4 )/Gè F8« grammabile •, dovranno servirsi del doppio commuta-
BGB8F$G /F )¼/ "· )G~~ 8F$8 )! 8 U8~)G~~ 8 «· ( G- tore S1 (3 posizioni - 2 vie), che permette di inserire
una certa quantità di condensatori elettrolitici che deb-
( /F· %/8F8 /F$8~~G $$· 4 «.8F8~V/· 8«8$$ ~G
B· VF8$/)· 4 bono essere calcolati secondo le formule citate nel
·))¼B¼«· $· H/ F8««· ( G( /F· H$8HH· 4 %/8F8 ~8H$/$¼/- testo.
$· · « )/~)¼/$G 8«8$$ ~/)G HG$$G DG ~B· 6/ ¼F· $8F-
H/GF8 6/ 6/~8\ /GF8 /F%8~H· · J¼8«« · 68««· )G~-
~8F$8 6/ 8))/$· \ /GF8 8 6/ FG$8%G«8 ·BU/8\ \ · ; v ¼8-
H$· $8FH/GF84 U~G%G)· $· 6· ¼F ( 8F FG$G D8FGB8-
FG 8«8$$ ~GB· VF8$/)G4 U~8F68 /« FGB8 6/ 8?$~·)G~-
~8F$8 6/ ·U8~$¼~· ;
r · /« $~·FH/H$G~ à z e FGF U¼ò HGUUG~$· ~8 «.8?$~· -
$8FH/GF8 6/ ·U8~$¼~· 4 U8~)! é 8HHG %8~~8( ( 8 · «/-
B8F$· $G /F H8FHG GUUGH$G · J¼8««G FG~B· «84 H¼-
( 8F6G ·F)! 8 6· FF/ /~~ 8U· ~· ( /«/;
u8~ H)GFV/¼~· ~8 /« U8~/)G«G G~· )/$· $G4 ( · H$· /F-
H8~/~8 /F U· ~·««8«G ·««· ( G( /F· 6/ 8)) /$· \ /GF8 /«
6/G6G b M4 )GHì )GB8 /F6/)· $G F8««G H)! 8B· 6/
D/V¼~· n; q./FH8~/B8F$G 68« 6/G6G4 /FD·$$ /4 ~/6¼)8
· HG«/ K4i é /« %· «G~8 68««· HG%~· $8FH/GF8 /F%8~-
H· 7 «· $8FH/GF8 6/ K4i é ~· UU~8H8F$· /« %· «G~8 6/ @
n
)GF6¼\ /GF8 68« 6/G6G; q.8F8~V/· 8«8$$ ~G B· VF8- $
I
$/)· 4 J¼/F6/4 H/ H)· ~/)· F8« HG«G )/~)¼/$G )GBUG- 1

H$G 6· " 6/G6G 8 6· ««· ( G( /F· 68« ~8«é ;


I
n­n
n
ALIMENTAZIONE DEL TEMPORIZZATORE n
I
/
q.· «/B8F$· \ /GF8 68««· H8\ /GF8 6/ $8BUG~/\ \ · \ /G- $

F8 68« )/~)¼/$G ~/H¼«$ · H$· ( /«/\ \ · $· U8~ B8\ \ G 68«


6/G6G \ 8F8~ b O4 )G«« 8V· $G /F U· ~· ««8«G ·« )GF-
68FH· $G~8 8«8$$~G«/$/)G a «; v ¼8H$G /FH8~/B8F$G H/
è ~8HG F8) 8HH· ~/G /F J¼· F$G4 8HH8F6G /« BG6¼«G

8
68H$/F· $G · F) ! 8 · 6 ¼$/«/\ \ · \ /GF/ /F · ¼$G%8$$¼~· 4
6G%8 «· $8FH/GF8 ) GF$/F¼· U¼ò %· ~/· ~8 D~ · x 8
I5 é ) /~) · ; H/ H· ~8( ( 8~G %8~/D/) · $8 8H) ¼~H/GF/ $~GU- Fig. 5- Da questo disegno il let-
UG · B U/8 68««· $8FH/GF8 6/ · «/B 8F$· \ /GF8 ) GF tore può ricavare l'esatta suc-
) GFH8V¼8F$8 /FH$· ( /«/$à 68« ) /~) ¼/$G; N $· «8 U~G- cessione degli elettrodi del tran-
UGH/$G V«/ · ¼$GB G( /«/H$/ H· FFG ) ! 84 J ¼· F6G H/ · %- sistor, tenendo conto che i quat-
tro transistor, montati nel circuito
%/· /« B G$G~8 68««.· ¼$G%8$$¼~· 4 ) /Gè J ¼· F6G H/ · %- del modulo elettronico, sono per-
%/· /« B G$G~/FG 8«8$$~/) G 6/ B 8HH· /F B G$G4 «· $8F- fettamente identici fra loro e a
H/GF8 68««· ( · $$8~/· U¼ò H) 8F68~8 · « %· «G~8 6/ quello qui disegnato.
x é HG«$· F$G; N« ) GF$~· ~/G4 J ¼· F6G «· 6/F· B G G

4
«.· «$8~F· $G~8 ~· VV/¼FVGFG /« B · HH/B G ~8V/B 8 6/
V/~/4 «· $8FH/GF8 ) GF$/F¼· U~8H8F$8 F8« ) /~) ¼/$G
6/ · «/B 8F$· \ /GF8 68««.· ¼$G%8$$¼~· ~· VV/¼FV8 · F-
) ! 8 / Mg é ; E 8 B

VARIAZIONE DELLA FREQUENZA

N( ( /· B G · %¼$G V/à G) ) · H/GF8 6/ 6/~8 ) ! 8 «· D~ 8-


J ¼8F\ · ) GF ) ¼/ /« ~8«é H/ 8) ) /$· G H/ 6/H8) ) /$· %/8- a G«G~G ) ! 8 68H/68~·HH8~G ~8· «/\ \ · ~8 ¼F ) /~) ¼/$G
F8 68$8~B /F· $· 6· « %· «G~8 6/ · «)¼F/ ) GB UGF8F$/ $8B UG~/\ \ · $G~8 %8~· B 8F$8 « U~GV~· B B · ( /«8 » 4
68« B ¼«$/%/( ~· $G~8 · H$· ( /«8; 6G%~· FFG H8~%/~H / )«/ ¼F 6GUU/G ) GB B ¼$· $G~84
u/ù U~8) /H· B 8F$84 /« ~8«é ~/H¼«$8~à 8) ) /$· $G U8~ ) GF /« J ¼·«8 UG$~· FFG /FH8~/~8 ¼F· ) 8~$· J ¼· F-
¼F $8B UG H$· ( /«/$G 6· ««· H8V¼8F$8 DG~B ¼«· » $/$à 6/ ) GF68FH· $G~/ 8«8$$~G«/$/) /4 ) ! 8 UG$~· FFG %8-
TI = 0,69R3a d F/~8 ) · «)G«· $/ H8) GF6G «8 DG~B¼«8 U~8) 868F$8B 8F-
$8 ) /$· $8 0D/V¼~· e1; nF GVF/ ) · HG «8 DG ~B ¼«8 6/-
F ) ¼/ à è 8HU~8HHG /F H8) GF6/4 z /F B 8V· G! B 8
B GH$~·FG ) ! /· ~· B 8F$8 ) ! 8 /« $8B UG 6/ 8) ) /$· \ /G-
a /F F. II $8B UG /F ) ¼/ /« ~8«é ~/B · F8 6/H8) ) /-
F8 68« ~8«é · ¼B 8F$· H8 H/ · ¼B 8F$· FG / %· «G~/ 6/
$· $G4 /F%8) 84 è H$· ( /«/$G 6· ««· H8V¼8F$8 DG~B ¼«· »
z d G 6/ a d4 B 8F$~8 6/B /F¼/H) 8 ) GF /« 6/B /F¼/~8
T2 = 0,69R2 C2 68/ %· «G~/ )«/ J ¼8H$/ ) GB UGF8F$/; N««G H$8HHG B G5

P 0139


Fig. 6 - Circuito teorico della pri-
ma e più importante delle possi-
bili applicazioni del modulo elet-
tronico EPO139: l'antifurto per
auto. Il commutatore S1 permet-
te di Inserire, o disinserire, il si-
stema di antifurto elettronico.

g
Fig. 7 - Per l'applicazione del modulo nel-
Al CIRCUITI
l'autovettura, con funzioni di antifurto e-
ELETTRICI
lettronico, si dovrà realizzare questo cir- b n Pt z b t
cuito.
Si interrompe il conduttore ( o i condut-
tori nel caso che questi siano due; co-
me avviene per le autovettu re munite di
presa per auto radio) che collega il mor- @
a-
setto positivo della bobina con l'intèr- E ·L
ruttore presente 'lei cruscotto. Su que-
sta Interru zione si applica Il doppio de-
viatore S1 (parte disegnata sulla sini-
stra). Questo doppio deviatore permet-
te di inserire o disinserire l'antifurto e-
lettronico. Raccomandiamo di interrom-
pere il terminale esatto, quello che nel
disegno è indicato con l'annotazione
MODIFICA e che nelle bobine per auto
viene contrassegnato con il segno +.
L'altro filo conduttore, quello che va a
raggiungere il ruttore, non deve essere
assolutamente toccato.

quM

massa

Fig. 8 - Esempio di pratica appli-


cazione del modulo che permette
di costruire un lampeggiatore di
emergenza.

10
I\ ponticello

c u KMdx

Fig. 9 - Lampeggiatore di emer-


genza a 2 lampade alimentate con
la tensione della batteria dell'au-
massa to a 12 V.

6G /« $8BUG 6/ 6/H8))/$· \ /GF8 68« ~8«é · ¼B8F$· HGH$/~¼ /$8 8F$~· B( 8 )GF ¼F· ~8H/H$8F\ · 6· ek;KKK
· ¼B8F$· F6G / %·«G~/ 6/ z W 8 a W4 B8F$~8 6/B/- G! B )G««8V· $· /F H8~/8 )GF ¼F UG$8F\ /GB8$~G 6·
F¼/H)8 )GF /« 6/B/F¼/~8 68/ %· «G~/ 6/ J¼8H$/ )GB- MK K;KKK G! B4 /F BG6G 6· G$$8F8~8 ¼F· %· ~/· \ /G-
UGF8F$/; nF U~·$/)· 4 $¼$$ · %/· 4 U¼~ 8HH8F6G UGHH/- F8 )GF$8F¼$· F8« ~· UUG~$G d@ M 68« $8BUG 6/ 8)-
( /«8 far %· ~/· ~8 / %· «G~/ 68«« 8 ~8H/H$8F\ 8 z W5z d4 )/$· \ /GF8 8 6/H8)) /$· \ /GF8 68« ~8«é ;
è H8BU~8 B8V«/G «· H)/· ~8 /F· «$8~· $/ J¼8H$/ %· «G~/ s GF ·( ( /· BG U~8)/H· $G / %· «G~/ 68/ )GF68FH· $G~/
/F$8~% 8F8F6G HG«$· F$G H¼ J¼8««/ 68/ )GF68FH· $G~/ 8«8$$~G «/$/)/ U~8H8F$/ F8« )/~)¼/$G 68« U~GV~ · BB· -
8«8$$~G «/$/)/ a W5a d4 U8~)! é «8 ~8H/H$8F\ 8 FGF UGH- $G~8 ~/UG~$· $G /F D/V¼ ~· e HG«$· F$G U8~)! é J¼8H$/
HGFG %· ~/· ~8 ·« 6/ «à 6/ )8~$/ «/B /$/ /BUGH$/ 6· ««8 68( ( GFG 8HH8~8 H$· ( /«/$/ ·UU«/)· F6G «8 6¼8 DG ~-
)· ~· $$8~/H$/)! 8 68/ $~· FH/H$G~; uGHH/· BG $¼$$ · %/· B¼«8 U~/B· )/$· $84 · H8)GF6· 68/ $8BU/ U~8-
6/~8 )! 8 «8 ~8H/H$8F\ 8 z W 86 z d UG$~·FFG 8HH8~8 H$· ( /«/$/;

c u KMdx

Fig. 10 - II carico del modulo elet-


tronico può essere rappresentato
anche da ¼F circuito alimentato
con la tensione di rete, come nel
ALIMENT. 12V caso di questo circuito di lam-
@ peggiatore con lampade (LP1 -
LP2) a 220 V. Il relé del modulo,
infatti, separa elettricameni il
circuito del modulo stesso da
quello utilizzatore.

MM
REALIZZAZIONE PRATICA DEL q· ~8· «/\ \ · \ /GF8 U~· $/)· 68« )/~)¼/$G $8G~/)G 68«-
MODULO EP0139 «.· F$/D¼~$G ~/UG~$ · $G /F D/V¼~· i 4 è ~· UU~8H8F$· $·
/F D/V¼~· k; nF U~·$/)· H/ $~· $$ · 6/ 8DD8$$ ¼· ~8 ¼F·
uG/) ! é «· 68H$/F· \ /GF8 )/8« BG6¼«G c uKMdx è U~/F- H8BU«/) 8 BG6/D/) · F8« )/~)¼/$G 6/ ·))8FH/GF8 68«-
)/U· «B8F$8 J¼8««· 68«« .· ¼$G%8$$¼~· 4 6G%8 U/«G$· «.· ¼$G%8$$¼~· ; c HH· ) GFH/H$8 F8««./F$8~~¼ \ /GF8 68«
¼F )/~)¼/$G 6/ · F$/D¼~$G4 è F8) 8HH· ~/G G$$8F8~8 ¼F D/«G )GF6¼$$G~8 )! 8 ~· VV/¼FV8 /« BG~H8$$G UGH/-
· UU· ~·$G )GBU· $$G 8 ~G( ¼H$G; n« )/~)¼/$G H$· B- $/%G 68««· ( G( /F· 0)GF6¼$$G~8 $~· $$8VV/· $G1;
U· $G4 J¼/F6/ è 6.G( ( «/VG 86 è ·F)! 8 F8)8HH· ~/G s 8« $~· $$G /F )¼/ è H$· $· 8DD 8$$¼· $· «./F$8~~ ¼\ /GF8
¼F )GF$8F/$G~8 B8$· ««/)G F8« J¼· «8 UG$8~ /FH8- 68« D/«G4 68%8 8HH8~8 /FH8~/$G /« 6GUU/G 68%/· $G~8
~/~8 /« )· ( «· VV/G 6/ D/V¼~· W 0F8HH¼F )GF$8F/$G~8 ­ M4 · ««G H$8HHG BG6G /F6/) · $G /F D/V¼~ · k;
è )GBU~8HG F8« FGH$~G Z/$1; q· F8)8HH/$à 68« 6GUU/G 68%/· $G~8 ­ M 68%8 8HH8-
à ~· $$· F6GH/ 6/ ¼F· H)· $G«· 6/ BGF$· VV/G4 FGF è ~8 ·$$~/( ¼/$· · ««· U/ù D·) /«8 ~8U8~/( /«/$à )GB-
UGHH/( /«8 )GBB8$$8~8 8~~G~/ 6/ )· ( «· VV/G4 U¼~- B8~)/· «8 6/ J¼8H$G )GBUGF8F$84 G«$~8 )! 8 ·6 ¼F·
)! é H/ H8V¼· · $$ 8F$· B8F$8 «· 6/HUGH/\ /GF8 68/ )GB- B· VV/G~8 V· ~· F\ /· 6/ D¼F\ /GF· B8F$G;
UGF8F$/ ~/UG~$· $· F8« 6/H8VFG 6/ D/V¼~· W; nF D - c . G%%/G )! 8 H· ~8( ( 8 B8V«/G ¼$/«/\ \ · ~8. ¼F 68%/· -
V¼~· g è ~/UG~$· $G /« 6/H8VFG 6/ ¼F $~· FH/H$G~7 6· $G~8 6/ $/UG U~G D8HH/GF· «84 ·F)! 8 6/ U/))G«8 6/-
J¼8H$G 6/H8VFG H/ ~/) · %· «· 6/HUGH/\ /GF8 68/ $~8 B8FH/GF/4 /F V~· 6G 6/ )GBB¼$· ~8 ¼F· )G~~8F$8
8«8$$~G 6/ 68« )GBUGF8F$8 0/ J¼· $$~G $~· FH/H$G~ 6/ g ·BU8~8 ·«B8FG4 G$$8F8F6G H/) ¼~· B8F$8 B/-
)! 8 )GBUGFVGFG /« )/~)¼/$G 68« BG6¼«G HGFG V«/G~/ ~/H¼«$· $/ 6/ ·DD/ 6· ( /«/$à ;
U8~D8$$· B8F$8 /68F$/) /; h «/ ·«$~/ )G««8V· B8F$/ 68/ )GF6¼$$G~/ 6/ D/V¼~· k
­ / $8FV· U~8H8F$8 )! 8 / )GF68FH· $G~/ a M5a W5a d ~/H¼«$· FG F¼B8~·$/ 8 J¼8H$· F¼B8~· \ /GF8 $~G %·
HGFG 8«8$$~G «/$/) /4 )/Gè )GBUGF8F$/ UG«·~/\ \ · $/4 U~8)/HG ~/H)GF$~G )GF J¼8«« · ~/UG~$· $· F8« BG6¼-
)! 8 68( ( GFG 8HH8~8 /FH8~/$/ F8« )/~)¼/$G $8F8F6G «G 68««G H)! 8B· $8G~/)G 6/ D/V¼~· i ;
)GF$G 68««8 «G~G UG«· ~/$à 7 F8« U/· FG 6/ )· ( «·VV/G c . )! /· ~G )! 8 /« 6GUU/G 68%/· $G~8 ­ n 6G%~à 8H-
6/ D/V¼~· W è )! /· ~· B8F$8 /F6/)· $G /« $8~B/F· «8 H8~8 ·UU«/)· $G /F J¼· «)! 8 U¼F$G 68««.· ¼$G%8$$¼~ ·
UGH/$/%G 6/ J¼8H$/ $~8 )GF68FH· $G~/; NF)! 8 /« 6/G- )«/ FGF D· ) /«8 ·))8HHG 8 D¼G~/ 6· ««· %/H¼· «8 6/ J¼· «-
6G \ 8F8~ b O 68%8 8HH8~8 /FH8~/$G /F ¼F 68$8~B/- H/· H/ GHH8~% · $G~8; n« BG6¼«G4 /F%8)8 6G%~à 8H-
F· $G BG6G F8« )/~)¼/$G» )GB8 H/ U¼ò FG$· ~8 /F H8~8 /FH8~/$G /F ¼F )GF$8F/$G~8 8 D/HH· $G H· «6· B8F-
D/V¼~· W4 /« 6/G6G \ 8F8~ è H$· $G /FH8~/$G )GF «· $8 /F J¼· «H/· H/ U¼F$G 68««.· ¼$G%8$$¼~ · 4 UGHH/( /«-
D· H)8$$· ~/%G«$· %8~H G 68H$~· ; B8F$8 /F U~GHH/B/$à 68« 6GUU/G 68%/· $G~8 ­ n ·««G
n $8~B/F· «/ )GF$~·HH8VF· $/ )GF / F¼B8~/ M5W5d5e5g H)GUG 6/ FGF /BUG~~8 ·««./FH$· ««· $G~8 ¼F /BU/· F-
~· UU~8H8F$· FG / $8~B/F· «/ ¼$/«/ 68« BG6¼«G4 J¼8«- $G )GF D/«/ )GF6¼$$G~/ 8))8HH/%· B8F$8 «¼FV! /;
«/ H¼/ J¼· «/ %8~~· FFG )G«« 8V· $/ / )GF6¼$$G~/ 68/
%· ~/ )/~)¼/$/ 6/ ·UU«/) · \ /GF8 U~· $/)· ;
LAMPEGGIATORE DI EMERGENZA

ANTIFURTO PER AUTO è F.· «$~· ·UU«/)· \ /GF8 /BUG~$· F$8 68« FGH$~G BG-
6¼«G è H8F\ · 6¼( ( /G J¼8««· 68« «· BU8VV/· $G~8 6/
f ~· «8 BG«$8 ·UU«/)· \ /GF/ U~· $/)! 8 68« FGH$~G 8B8~V8F\ · )! 84 H/H$8B· $G ·6 · «)¼F/ B8$~/ 6/ 6/-
BG6¼«G4 «· U/ù /BUG~$· F$8 è )8~$· B8F$8 J¼8««· H$· F\ · 6· ««.· ¼$G /F HGH$· DG ~\ · $· 4 è /F V~·6G 6/
68««.· F$/D¼~$G U8~ ·¼$G; H)GFV/¼~·~8 /« U8~/)G«G4 H8BU~8 U~8H8F$84 6/ )G«-
«/H/GF/ G $· BUGF· B8F$/4 HGU~· $$¼$$G /F U~8H8F\ ·
qG H)! 8B· $8G~/)G 6/ )G«« 8V· B8F$G 68« BG6¼«G
6/ F8( ( /· 8 DGH)! /· ;
è J¼8««G ~/UG~$· $G /F D/V¼~· i ; nF J¼8H$G H)! 8B·
è U~8H8F$8 /« 68%/· $G~8 ­ n )! 8 U~G %%868 ·6 8- u8~ D· ~ «· BU8VV/· ~8 ¼F· HG«· «· BU· 6· H/ UG$~à
H)«¼68~8 G /F)«¼68~84 F8« )/~)¼/$G 6/ ·))8FH/GF8 ~8· «/\ \ · ~8 /« )/~)¼/$G ~/UG~$· $G /F D/V¼~· l ; u8~ D·~
68««.· ¼$G%8$$¼~·4 «.· F$/D¼~$G; «· BU8VV/· ~8 6¼8 «· BU· 68 /« «8$$G~8 6G%~à ~8· «/\ -
\ · ~8 /« )/~)¼/$G ~/UG~$ · $G /F D/V¼~· x; nF J¼8H$G
v ¼· F6G /« 68%/· $G~8 ­ n 8H)«¼68 /« H/H$8B· 6/ · F-
H8)GF6G )· HG «8 6¼8 «· BU· 68 qu M5quW H/ ·)) 8F-
$/D¼~$G4 «.· ))8FH/GF8 68««.· ¼$G%8$$¼~· D¼F\/GF· 6GFG 8 H/ HU8FVGFG ·«$8~F· $/%· B8F$8;
FG~B· «B8F$8; N« )GF$~·~/G4 J¼· F6G ­ M /F)«¼68
z /)G~6/· BG )! 84 H/· F8« )· HG 6/ «· BU· 684 H/· /F
/« H/H$8B· 6/ ·F$/D¼~$G4 /« BG6¼«G c uK«dx %/8F8 J¼8««G 6/ J¼· «H/·H/ $/UG 6/ )· ~/)G 8«8$$~/)G )! 8 H/
·«/B 8F$· $G7 8HHG U~G%G)· «.8))/$· \ /GF8 68« ~8«é 4 /F$8F68 )GBB¼$· ~84 FGF è ·HHG«¼$·B8F$8 F8)8H-
/« J¼· «8 /F$8~~GBU8 U8~/G6/) · B8F$8 «.· «/B8F$· \ /G- H· ~/G )! 8 «.· «/B8F$· \ /GF8 68( ( · ·%%8F/~8 )GF «·
F8 68««· ( G( /F· 4 U~G %G)· F6G ¼F D¼F\ /GF· B8F$G $8FH/GF8 )GF$/F¼· 6/ MW é ; nFD·$$ /4 /« ~8«é U~G%-
68« BG$G~8 68««.· ¼$G )! 8 è D·) /«8 /BB· V/F· ~8 8 %868 · H8U· ~· ~8 8«8$$ ~/)· B8F$8 /« )/~)¼/$G 68« BG-
) ! 8 UG$~8BBG 68D/F/~8 · ;;; H/FV! /G\ \ G; 6¼«G 6· J¼8««G ¼$/«/\ \ · $G~8 )! 84 /F U~·$/)· 4 UG5

12
$~8( ( 8 8HH8~8 ( 8F/HH/B G ¼F ) /~) ¼/$G · «/B 8F$· $G F8 6/ ~8$85«¼) 84 «8 «· B U· 68 UG$~· FFG 8HH8~8 6·
) GF «· $8FH/GF8 · «$8~F· $· 6/ ~8$84 ) GHì ) GB 8 /F- WWK é ; Ma J¼· «¼FJ ¼8 H/· /« )· ~/)G4 è H8BU~8
6/) · $G /F D/V¼~· MK ; NF) ! 8 /F J ¼8H$G ) · HG /« «· B - F8)8HH· ~/G ¼F ·«/B8F$· $G~8 G ¼F· ( · $$8~/· 4 )GF
U8VV/· $G~8 è ~· UU~8H8F$· $G 6· ««8 6¼8 «· B U· 68 $8FH/GF8 )GF$/F¼· )GBU~8H· D~ · / MK 8 / Mg é 4
q u n5q u W4 ) ! 8 H/ · ) ) 8F6GFG ) HU8FVGFG · «$8~F· - /F V~· 6G 6/ DG~F/~8 ·« )/~) ¼/$G 8«8$$~GF/)G 6/ )G-
$/%· B 8F$8; B· F6G4 )/Gè ·« )/~)¼/$G 68« BG6¼«G c uKodx4 «·
à ~· $$· F6GH/ 6/ ¼F· · «/B 8F$· \ /GF8 ) GF «· $8FH/G5 F8)8HH· ~/· $8FH/GF8 6/ · «/B8F$· \ /GF8;

CONTIENE:
n. 6 Resistori
n. 3 Condensatori
Elettrolitici
n. 2 Diodi
n. 5 Pagliuzze -
terminali
n. 4 Transistor
n. l Relé
n. l Circuito
stampato

; >-
-- 55w555;;;555
5555
»

LA SCATOLA
DI
ONTAGG
cos·
L. 5.800
E/
'

Per richiederla occorre inviare anticipatamente il relativo importo a mezzo vaglia o


c.c.p. n. 3/26482 intestato a: ELETTRONICA PRATICA - 20125 MILANO - Via Zu-
retti n. 52 (nel prezzo· sono comprese anche le spese di spedizione).

13
q .· F$8FF· FGF è ¼F H8B U«/) 8 · ) ) 8HHG~/G 68««· U/G $~· 6¼8 B·HH/B/ 6/ )GBU~8HH/GF8;
H$· \ /GF8 a P 4 ) ! 8 U¼ò 8HH8~8 HGH$/$¼/$· 4 · «B 8FG q · «8VV8 B· $8B· $/) · )! 8 «8V· «· B/H¼~· 68««·
F8/ U~/B / $8B U/ 6/ « «· %G~G» 4 ) GF ¼FG HU8\ \ GF8 «¼FV! 8\ \ · 6.GF6· )GF J ¼8««· 68««· D~ 8J ¼8F\·
6/ D/«G4 ¼F· U/) ) G«· · F$8FF· · H$/«G G4 U8VV/G4 ) GF %/8F8 8HU~8HH· $~· B/$8 «· H8V¼ 8F$8 DG
~B¼«· »
«.· F$8FF· à é ;
f G~$¼F· $· B 8F$84 · F) ! 8 /F %/~$ù 68««.· ) ) ~8H) /¼$· )
/FDG ~B · \ /GF8 $8) F/) · 4 «· B · VV/G~ U· ~$8 68/ a P
) GFGH) 8 8 H· %· «¼$· ~8 «./B UG~$· F\ · · HH¼F$· 6· «-
«.· F$8FF· F8««· «G~G H$· \ /GF84 FGF HG«G U8~ /« U/8- F8««· J¼· «8 « D» /F6/) · «· D~ 8J ¼8F\ · B/H¼~·$·
FG HD~ ¼$$· B 8F$G 68««· UG$8F\ · 68« $~· HB 8$$/$G~84 /F m\ 4 B8F$~8 « ) » ~·UU~8H8F$· «· %8«G)/$à 68«-
B · · F) ! 8 U8~ «· ~8· «8 6/B/ F¼\ /GF8 68« QRM «.GF6· ;
06/H$¼~( /1 /F ~/) 8\ /GF8 8 U8~ «.· ¼B8F$G 6/ H8FH/- s 8« )·HG 6/ GF68 ~·6/G4 UG/) ! é «· %8«G)/$à 68«-
( /«/$à 68« ~/) 8%/$G~8; «.GF6· ) è J¼· H/ · F·«GV· · J¼8««· 68««· «¼) 84 «·
q .· F$8FF· a P4 6¼FJ ¼84 è F8) 8HH· ~/· 8 68%8 8HH8- DG ~B¼«· U~8) 868F$8B8F$8 )/$· $· · HH¼B8 «· H8-
~8 ~8· «/\ \ · $· /F ~/HU8$$
G 6/ · «)¼F8 ~8VG«8 )! 8 BG«- V¼8F$8 8HU~8HH/GF8»
$/ )GFGH)GFG 8 )! 8 FG/4 U8~ 6G%8~8 /FDG ~B· $/%G4 .= dKK»
6G( ( /· BG ~/)G~6· ~8 · ««· ~8H$· F$8 U· ~$8 6/ · UU· H- F8««· J¼· «8 «· D~ 8J ¼8F\ · D è B/H¼~· $· /F r m\ 4
H/GF· $/ 68««· « Wk» ; «· «¼FV! 8\ \ · 6.GF6· 1; /F B8$~/; n« %· «G~8 68««·
«¼FV! 8\\ · 6.GF6· a P è 6/ 11 B8$~/;
ONDE RADIO E LUNGHEZZA D'ONDA
LUNGHEZZA D'ONDA E ANTENNA
n« $8~B/F8 « «¼FV! 8\ \ · 6.GF6· » ~/)G~~ 8 HU8HHG
F8««8 )GF%8~H· \ /GF/ D~ · a P; s GF $¼$$/ U8~ò H· F- q .8HUGH/\ /GF8 $8G~/) · H¼««8 %· ~/8 )G~~ 8«· \ /GF/ )! 8
FG 8H· $$ · B8F$8 )! 8 )GH· )/ò H/VF/D/) ! / 8 J¼· «8 /F$8~)G~~GFG $~· «8 GF68 8«8$$ ~GB· VF8$/) ! 8 8 «·
~8«· \ .GF8 ./8F8 «8V· $· «· «¼FV! 8\ \ · 6.GF6· )GF «8 «¼FV! 8\ \ · 6.GF6· ! · FFG 8%/68F$8B8F$8 ¼F· U~8-
· «$~8 V~· F68\ \ 8 D/H/) ! 8; )/H· D/F· «/$à ; c . /FD·$$/ 6/BGH$~· ( /«8 )! 8 «.· F$8FF·
v ¼· F6G H/ U· ~«· 6/ GF68 8«8$$~GB· VF8$/) ! 8 G4 /68· «8 68%8 · %8~8 ¼F· «¼FV! 8\ \ · U· ~/ · B¼«$ /U«/
U/ù U· ~$/) G«·~B8F$84 6/ GF68 ~· 6/G4 FGF H/ U¼ò /F$8~/ 6/ M@ W0B8\ \ · «¼FV! 8\ \ · 6.GF6· 1; r ·
D· ~8 · B8FG 6/ )/$· ~8 «· D~ 8J ¼8F\ · 4 )! 8 ~· UU~8- U8~ BG$/%/ 6/ H8BU«/) /$à )GH$~¼ $$ /%· 4 J¼· H/ H8B-
H8F$· «· 77~· F68\ \ · D/H/) · 6/ B· VV/G~ /BUG~$· F\ · ; U~8; H/ U~8D8~/H) 8 H8~% /~H/ 6/ ·F$8FF8 · M@ W1 0B8\ -
a GB8 è MG$G4 «· D~ 8J ¼8F\ · %/8F8 B/H¼~· $· /F m\ \ · «¼FV! 8\ \ · 6.GF6· 14 · F) ! 8 /F )GFH/68~· \ /GF8
0! 8~$\ 14 )/Gè /F U8~/G6/ · « H8) GF6G; 68« D·$$G )! 8 «8 J¼· «/$à 68««.· F$8FF· FGF4 · ¼B8F-
v ¼· F6G H/ U· ~« · 6/ GF68 ~· 6/G4 è · ( ( · H$· F\ · $· FG H8FH/( /«B8F$8 )GF B¼«$ /U«/ 6/ M@ W1 H¼U8~/G~/
HUG F$· F8G U8FH· ~8 · 6 ¼F· «G~G 8H$8FH/GF8 F8««G · ««.¼F/$à ;
HU· \ /G; c ( ( 8F84 «· «¼FV! 8\ \ · 6.GF6· è «· B/H¼~·
/F B8$~/ )«/ ¼F U8~/G6G 6.GF6· ; r · U8~ B8V«/G
· HH/B /«· ~8 J¼8H$G )GF)8$$G )GF%/8F8 U8FH· ~84 U8~ CHE COS'E' L'ANTENNA
¼F BGB8F$G4 · ««8 GF68 · ) ¼H$/) ! 84 U8~ «8 J¼· «/ «·
«¼FV! 8\ \ · 6.GF6· %/8F8 68D/F/$· )GB8 «· 6/H$· F- q .· F$8FF· U¼ò 8HH8~8 )GFH/68~· $· ¼F )/~) ¼/$G
\ · $~· 6¼8 U¼F$/ ·%8F$/ «· H$8HH· D·H84 U8~ 8H»B5 ~/HGF· F$8 q 5a · )GH$· F$/ 6/H$~/( ¼/$8; nFD·$$/4 )G5

15
B 8 · %%/8F8 U8~ GVF/ D/«G ) GF6¼$$G~84 · F) ! 8 /«
) GF6¼$$G~8 6.· F$8FF· UGHH/868 ¼F· /F6¼$$· F\ ·
U~GU~/· 4 B 8F$~8 «· ) · U· ) /$à è J ¼8««· 6/ ¼F ) GF-
68FH· $G~8 6/ ) ¼/ ¼F· · ~B· $¼~· è ~· UU~8H8F$· $·
6· ««.· F$8FF· %8~· 8 U~GU~/· 8 «.· «$~· · ~B· $¼~·
6· « U/· FG $8~~· 0D/V¼~· W1;
r · «· ) · ~· $$8~/H$/) · U/ù /B UG~$· F$8 6/ GVF/ · F-
$8FF· H$· F8« D·$$G ) ! 8 8HH· è /F V~·6G 6/ $~· HDG ~-
B · ~8 «.8F8~V/· DG ~F/$· «8 HG$$G DG~B · 6/ GH) /««· -
\ /GF/ 8«8$$~GB · VF8$/) ! 8 /F GF68 8«8$$~GB · VF8$/-
) ! 8 /F V~· 6G 6/ %/· VV/· ~8 · $$~· %8~HG «G HU· \ /G;

IL DIPOLO

q.· F$8FF· ~·6/G U/ù )GB¼F84 U/ù FG$· 8 U/ù 6/D-


D¼H· è H8F\ · 6¼( ( /G /« 6/UG«G; s GF $· F$G U8~ «8
H¼8 U~8H$· \ /GF/4 G~B· / H¼U8~·$8 6· · «$~/ $/U/ 6/
· F$8FF8 · 6 · «$G V¼· 6· VFG4 J ¼· F$G U8~ «· H¼·
H8BU«/) /$à )GH$~¼ $$/%· 86 /« U8~D8$$G · 6· $$· B8F$G
8«8$$~/) G;
n« 6/UG«G è )GBUGH$G 6· 6¼8 ( ~· ) ) / G~/\ \ GF$·«/
G %8~$/) · «/ 6/ M@e 6.GF6· )/·H) ¼FG4 · «/B8F$· $/ · « PIANO TERRA
)8F$~G U8~ B8\ \G 6/ ¼F· «/F8· ( /«· F) /· $· 4 G )· - Fig. 2 - L'antenna è un circuito risonante, di tipo in-
%G H) ! 8~B· $G 0/F J ¼8H$G H8)GF6G )· HG4 )GB8 · - duttivo-capacitivo, a costanti distribuite. Il conduttore
possiede un'induttanza propria e costituisce l'armatura
%~8BG G)) · H/GF8 6/ 6/~8 U/ù · %· F$/4 68( ( GFG 8H- di un condensatore di cui l'altra armatura è rappre-
H8~8 U~8H8 U· ~$/)G«· ~/ U~8)· ¼\ /GF/1; sentata dai piano. terra.

n« 6/UG«G4 6/H8VF· $G · ««.8H$~8B· H/F/H$~· 6/ D V¼-


Fig. 1 - L'antenna ideale deve avere una lunghezza
pari ad un multiplo intero di mezza lunghezza d'onda. ~· 34 U~8H8F$· ¼F· ( · HH· /BU868F\ · 4 6/ kg G! B
Per motivi di semplicità costruttiva, tuttavia, si prefe- )/~) · 4 U8~D8$$· B8F$8 · 6· $$· ( /«8 · ««.¼H) /$· 68/ $~· -
riscono le antenne a mezza lunghezza d'onda, anche HB8$$/$G~/ H8F\ · 6G%8~ ~/) G~~8~8 · U· ~$/) G«· ~/ ·) -
in considerazione del fatto che le qualità dell'antenna )G~V/B8F$/;
non aumentano sensibilmente con multipli di mezza
lunghezza d'onda superiori all'unità. In questo disegno à · «%G«$· 4 · F\ /)! é ¼$/«/\ \ · ~8 / 6¼8 ( ~· )) /4 H/ D· ¼HG
si interpretano / concetti di lunghezza d'onda intera, 6/ ¼F HG «G ( ~· ) ) /G H/H$8B · $G /F UG H/\ /GF8 %8~$/-
½ lunghezza d'onda e ¼ di lunghezza d'onda. )· «84 /F BG6G 6· G$$8F8~8 ¼F.· F$8FF· ·6 M@ e
6.GF6· %8~$/) · «8; v ¼8H$· · F$8FF· FGF ! · «G H$8H-
HG ~8F6/B8F$G 68« 6/UG«G4 · B8FG )! 8 FGF %8F-
V· ~8· «/\ \ · $G ¼F « U/· FG 6/ $8~~· » 4 6/ $/UG ·~$/-
D/)/· «8 )! 84 D¼FV8F6G 6· HU8)) ! /G U8~ «8 ~·6/· -
\ /GF/ 8«8$$~GB· VF8$/) ! 84 H/B¼«· «8 U~GU~/8$à /F-
$~/FH8)! 8 68« 6/UG«G;
lung. d'onda
b · J¼8H$G )GF) 8$$G H)· $¼~/H)GFG «8 ( 8F FG$8 · F-
$8FF8 V~G¼F6 U/· F84 )! 8 %8FVGFG ¼$/«/\ \ · $8 )GF
G$$/B/ ~/H¼«$· $/ 6· ««· B· VV/G~ U· ~$8 68/ a P4 · F-
)! 8 /F )GFH/68~· \ /GF8 68« «G~G ( ·HHG )GH$G;
q· «¼FV! 8\ \ · 68««.· F$8FF· U¼ò 8HH8~8 ¼«$8~/G~-
B8F$8 ~/6G$$ · /FH8~8F6G4 /F H8~/8 · 6 8HH· 4 ¼F·
( G( /F· /F V~· 6G 6/ /F$~G6¼~ ~8 F8« )/~)¼/$G ¼F·
+ /F6¼$$· F\· )GF) 8F$~· $· ; a GF $· «8 H/H$8B· «8 6/-
TENSIONE
B8FH/GF/ )GH$~¼ $$/%8 68««.· F$8FF· UGHHGFG 8HH8~8
~/6G$$8 · M@ l 6.GF6· G · F) ! 8 B8FG 0D/V¼~· d1;
q 8 U~8H$· \ /GF/ 6/ J¼8H$G U· ~$/) G«· ~8 $/UG 6/ · F-
$8FF· 4 68FGB /F· $· « · F$8FF· )· ~/) · $· » 4 FGF ~/-
H¼«$· FG U· ~· VGF· ( /«/ · J ¼8««8 68««8 · F$8FF8 · M@ W

16
GROUND PLANE

-- 5 --
Fig. 3 - La lunghezza
dell' antenna può essere
ridott a collegando, in
serie ad essa, una bo-
bina in grado di intro-
durre nel circuito una
indutt anza co ncentrata. Fig. 4 - II dipolo è composto da due bracci orizzontali
C on tale sistem a le di- ;:! o verticali di ¼ d'onda ciascuno. La disposizione dei
12
m ensio ni costru tt ive del- z5 bracci può variare a seconda delle caratteristiche che
l'antenna possono esse- 5 si vogliono attribuire all'antenna. Quando i due bracci
re rido tt e a '/ d'onda G si trovano in posizione perpendicolare, l'antenna pren-
Dr
o anche m eno . de Il nome di « ground-plane •

Fig. 5 - II dipolo verticale irradia uniformemente ener- «¼FV! 8\ \ · 6.GF6· 4 8 U8~ $· «8 BG$/%G 8HH8 %8F-
gia elettromagnetica In tutte le direzioni. Il cavo scher- VGFG ¼$/«/\ \ · $8 HG«$
· F$G «à 6G%8 «· «¼FV! 8\ \ · ·H-
mato, almeno nell'ultimo tratto, deve rimanere in po-
sizione perpendicolare rispetto allo stesso dipolo. Nel H¼B8 ¼F./BUG~$· F\ · DG F6· B8F$· «8 )GB84 · 6 8-
caso della CB questo tratto deve essere lungo tre H8BU/G4 /F · ¼$GBG( /«8;
metri almeno. I due bracci del dipolo devono risultare
distanziati dal supporto isolante di alcuni centimetri.
REALIZZAZIONE DEL DIPOLO
ISOL.
n« 6/UG«G4 F8««· H¼· DG ~B· U/ù )GB ¼F84 è )GB -
UGH$G 6· 6¼8 )GF6¼$$G~/ B8$· ««/) /4 U~8D8~/( /«B8F-
$8 $~8)) /G«8 6/ ~· B8 GUUG~$¼F· B8F$8 $~· $$· $G4 U8~
B8\ \G 6/ U~G)8HH/ )! /B/) /4 · ««G H) GUG 6/ 8%/$· ~8
«· )G~~GH/GF8; n 6¼8 )GF6¼$$G~/ HGFG $8H/4 B86/· F-
$8 /HG «· $G~/4 /F H8FHG G~/\ \ GF$· «8 G %8~$/) · «84 · H8-
)GF6· 68««8 U· ~$/) G«· ~/ )· ~· $$8~/H$/) ! 8 )! 8 H/ 68( -
( GFG 8H/V8~8 6· ««.· F$8FF· ;
n« 6/UG«G %8~$/) · «8 /~~·6/· ¼F/DG ~B8B8F$8 8F8~-
CAVO COASSIALE V/· 8«8$$~GB· VF8$/) · /F $¼$$8 «8 6/~8\ /GF/7 8HHG )G-
H$/$¼/H)8 J ¼/F6/ ¼F.· F$8FF· GBF/6/~8\ /GF· «8 86 è
U~8D8~/( /«8 · « 6/UG«G G~/\ \ GF$· «8 U8~ )G««8V· B8F$/
~· 6/G «G) · «/ 0DìV; g1;
n« 6/UG«G G~/\ \ GF$· «8 · HH¼B 8 /F%8)8 HU/) ) · $8 )· -
111 d mt ~·$$ 8~/H$/) ! 8 6/~8\ /GF· «/4 U8~) ! é 8HHG; )GF%GV«/·
V~·F U· ~$8 68««.8F8~V/· /F 6/~8\ /GF8 U8~U8F6/) G-
«· ~8 ~/HU8$$G · / ( ~· )) / 68« 6/UG«G; v ¼8H$G $/UG 6/
· F$8FF· è J ¼/F6/ U/ù · 6· $$· U8~ / )G««8V· B8F$/
~· 6/G · «¼FV· 6/H$· F\ · 0D V; i 1;
R-TX

ISOL. DATI COSTRUTTIVI

q 8 6/B8FH/GF/ )GH$~¼ $$ /%8 68« 6/UG«G HGFG «8 H$8H-


H8 H/· U8~ J ¼8««G 6/ $/UG G~/\ \ GF$· «84 H/· U8~ J ¼8«-
«G 6/ $/UG%8~$/) · «8; a /ò è 6· $G · %868~8 /F D/V¼-
~· k;

17
CAVO
CO AS S IA L E

QUA LS IASI
LUNGH E ZZA

Fig. 6 - Il dipolo orizzontale go-


de di spiccate caratteristiche di-
rezionali. Esso è più adatto per
/ collegamenti radio a lunga di-
stanza.

h «/ · F) G~· VV/ 68««.· F$8FF· UG$~· FFG 8HH8~8 ~·U-


U~8H8F$· $/ 6· / ) ·B /F/4 6· U· «/4 6· ««8 $8VG«8 68«·
$8$$G G 6· J ¼· «H/· H/ · «$~G 8«8B 8F$G ~8U8~/( /«8 F8«-
«· U· ~$8 U/ù · «$· 68««. 86/D/) /G /F ) ¼/ $~G%·H/ «·
H$· \ /GF8 ~/) 8$~·HB/ $$8F$8;
s 8« ) · HG 6/ /FH$· ««· \ /GF8 6/ 6/UG«G %8~$/) · «84 H· -
~à F8) 8HH· ~/G ) ! 8 /« ) · %G 6.· F$8FF· FGF ~/H¼«$/
4 B G«$G %/) /FG · « H¼UUG~$G7 8HHG 68%8 ~/B · F8~8 6/-
H$· F\ /· $G · «B 8FG 6/ J ¼· «)! 8 ) 8F$/B 8$~G;

ALIMENTAZIONE D'ANTENNA
Fig. 7 - Dimensioni costrut-
tive del dipolo orizzontale,
o verticale, espresse in q .· «/B 8F$· \ /GF8 68« 6/UG«G4 6G%~8( ( 8 · %%8F/~84
centimetri. Gli ancoraggi · «B 8FG $8G~/) · B 8F$84 ) GF «/F8· ( /«· F) /· $· 7 ¼F
dell'antenna potranno es- 8H8B U/G 6/ «/F8· ( /«· F) /· $· è ~· UU~8H8F$· $G 6· ««·
U/· $$/F· U8~ 6/H) 8H· à é ) GF /B U868F\ · 6/ dKK
G! B ;
nF U~· $/) · 4 $¼$$· %/· 4 J ¼· H/ $¼$$ / / $~·HB 8$$ /$G~/
6/HUGFVGFG 6/ ¼F· ¼H) /$· H( /«· F) /· $· 4 8%8F$¼· «-
B 8F$8 ~8VG«· ( /«8 D~ · gK 8 kg G! B 4 · 6· $$· U8~ ¼F
6/~8$$ G )G««8V· B 8F$G )GF ) · %G H) ! 8~B· $G; c ) ) G
U8~) ! é H/ H¼G«8 · «/B 8F$· ~8 /« 6/UG«G ) GF /« ) · %G
H) ! 8~B· $G4 )GF «.· ) )G~V/B 8F$G 6/ B · F$8F8~8 /F
UGH/\ /GF8 U8~U8F6/) G«· ~84 ~/HU8$$G · ««G H$8HHG 6/-
¼ sere le tegole, n camini, / UG«G4 «.¼«$/B G $~·$$G 68« ) · %G4 · «B 8FG U8~ M@ e
t
s pali o qualsiasi altro ele- 6.GF6· 4 ) /Gè U8~ $~8 B 8$~/ ) /~) · F8« ) ·HG 68««·
mento reperibile nella par- a P 0D/V¼~· g1; a GF $· «8 U~8) · ¼\ /GF8 H/ ~/8H) 8 ·
te più alta dell'edificio in
cui trovasi la stazione ri- F8¼$~· «/\ \ · ~8 «G H( /«· F) /· B 8F$G ) GF ¼F · 6· $$· -
cetrasmittente. B 8F$G 6/ /B U868F\ · $~· $~·HB 8$$ /$G~84 ) · %G 8 · F-
$8FF· ) ! 8 U¼ò 8HH 8~8 ~/$8F¼$G ) GB U«8HH/%· B 8F$8
( ¼GFG;

VARIANTI AL DIPOLO

-
18
nn 6/UG«G G~/\ \ GF$· «8 U¼ò 8HH8~8 ~8HG · F) G~ U/ù
6/~8$$/%G H8 «G H/ B GF$· · « é » ; nF J ¼8H$G B G6G
Fig. 8 - II dipolo orizzontale può essere reso ancor
più direttivo se esso viene m ontalo nel m odo indicato
In questo disegno, cioé a «V ». In questo m odo si ot-
tiene una propagazione delle onde radio nel senso di
apert ura della « V», mentre si avrà attenuazione dei
su
segnali dietro l'antenna e lateralmente. ISOLANTE

F
~-····
OIRE ZONE

.rr

Io O
LEGNO

Fig. 9 - Anche il dipolo verticale, cosi come indicato


in questo disegno, può essere realizzato a • V•. Que-
sto tipo di antenna si addice in modo particolare ai
collegamenti a media distanza.

è UGHH/( /«8 G$$ 8F8~8 ¼F· U~GU· V· \ /GF8 68««8 GF- QRM /F ~/) 8\ /GF8; q.· F$8FF· · « é » 4 6¼FJ ¼84
68 8«8$$~G B· VF8$/) ! 8 U~8D 8~8F\/· «8 F8« H8FHG ~// H/ · 66/) 8 /F U· ~$ /) G«· ~ BG6G · / «DX», )/Gè · /
· U8~$¼~ · 68««· « é » 4 B8F$~8 H/ · %~à ¼F· · $$8- )G««8V· B8F$/ · «¼FV· 6/H$· F\ · 0D/V¼~· 8).
F¼· \ /GF8 68/ H8VF· «/ 6/8$~G «.· F$8FF· 8 «· $8~· «- NF) ! 8 /« 6/UG«G %8~$/) · «8 U¼ò 8HH8~8 ~8· «/\ \ · $G
B8F$8 · 6 8HH· ; F8««· %8~H/GF8 · «V», U8~B8$$ 8F6G 6/ ~· VV/¼F-
V8~8 ~/H¼«$· $/ 6/ 6/~8\ /GF· «/$à H/B/«/ · J¼8««/ )! 8
I ( 8F8D/) / · UUG~$· $/ 6· J¼8H$G $/UG 6/ 6/UG«G FGF H/ G$$8FVGFG )GF / 6/UG«/ G~/\ \ GF$· «/ · «V».
HGFG HG«$·F$G J¼8««/ 68««· 6/~8\ /GF· «/$à 4 U8~)! é v ¼8H$G $/UG 6/ · F$8FF· H/ ·66/) 84 /F BG6G U· ~-
J ¼8H$.· F$8FF· U~8H8F$· ¼F· FG$8%G«8 /FH8FH/( /«/$à $/) G«· ~84 · / )G««8V· B8F$/ · B86/· 6/H$· F\ · 0D/V¼-
· ««8 /F$8~D8~8F\ 8 «· $8~· «/ 86 ¼F· 6/B /F¼\ /GF8 6/ ~· x1;

SALDARE FILO DI
MASSA
FILO 01 2mm
SALDARE
MASSA
2mm

Fig. 1 0 - Presentiamo in questo


1mt disegno due diversi sistemi di ot-
time prese di terra. Il picchetto,
0,
a sinistra, e la lastra di rame, a
destra, sono elementi di facile
reperibilità commerciale.

19
à F D/V¼~· 4 (I %8FVGFG /««¼H$~· $8 6¼8 ( ¼GF8 U~8H8
6/ $8~~· ; c / 6/H8VF/ /F$8~U~8$· FG5 U8~D8$$· B 8F$8
Fig. 11 - Per evitare for- 8 ) GB U«8$· B 8F$8 /« H/H$8B · )«/ /B U/· F$G;
® mazioni di cariche statiche
e, conseguentemente, di uGHH/· B G HG«$· F$G · VV/¼FV8~8 ) ! 84 · ««.· $$G 68««·
campi elettrostatici, sulle UGH· 68««./B U/· F$G4 ) GF%8~~à /F¼B /6/~8 /« $8~~8FG
IMP
A.F. antenne, si deve collegare ) GF · ) J ¼· H· «· $· 4 · ««G H) GUG 6/ · ¼B 8F$· ~F8 «·
[ fra i terminali del cavo ) GF6¼$$/%/$à ; n« U/) ) ! 8$$G 8 «· «· H$~· )«/ ~· B 8 HG-
schermato (fra i punti A
@ e B di figura 1) un'impe- FG 8«8B 8F$/ 6/ D·) /«8 ~8U8~/( /«/$à )GB B 8~) /· «8;
denza di alta frequenza. c HH/ ~/H¼«$· FG $~· $$· $/ U8~ B 8\ \G 6/ U~G) 86/B 8F-
$/ 8«8$$~G) ! /B /) / · ««G H)GUG )«/ 8%/$· ~8 «8 ) G~~G-
H/GF/ ) ! 84 )GF /« U· HH· ~8 68« $8B UG4 H/ UG$~8( ( 8~G
%8~/D/) · ~8;

PRESA DI TERRA
COME ELIMINARE LE CARICHE STATICHE
q .¼F/$à 6/ ¼F· ( ¼GF· U~8H· 6/ $8~~· è G~B · / ¼F/-
%8~H· «B 8F$8 FG$· · / D/F/ · F$/FDG ~$¼F/H$/) /; q · B · V- q · U~8H· 6/ $8~~· H8~%8 · F) ! 8 U8~ U~8H8~%· ~8 /«
V/G~ U· ~$8 68/ FGH$~/ 8«8$$~G6GB 8H$/) /4 /FD·$$/4 HG- $~· HB 8$$/$G~8 6· ) · ~/) ! 8 H$· $/) ! 8 ) ! 84 /F8%/$· ( /«-
FG 6G$· $/ 68« ) G««8V· B 8F$G 6/ $8~~· 4 /F GHH8J ¼/G B8F$84 6· FF8VV8~8( ( 8~G / $~· FH/H$G~; c . FG$G4 /F-
· J ¼8««8 U· ~$/) G«· ~/ «8VV/ ) ! 8 ~8VG«· FG J ¼8H$/ $/- D·$$/4 ) ! 8 6¼~· F$8 / $8B UG~·«/ G4 U/ù V8F8~· «-
U/ 6/ /B U/· F$/; B 8F$84 J ¼· F6G «.· $B GHD8~· è ) · ~/) · . 6/ 8«8$$~/) /$à 4
r · J ¼8H$G H$8HHG · ) ) G~V/B 8F$G 68%8 8HH8~8 8H$8- «.· F$8FF· 6/%/8F8 ¼F ;;; )G««8$$G~8 )«/ ) · ~/) ! 8 H$· -
HG · F) ! 8 · V«/ · UU· ~· $/ ~/) 8$~· HB /$$8F$/; c FGF 68- $/) ! 8 ) ! 84 · ) ) ¼B ¼«· F6GH/ /F J ¼· F$/$à H8B U~8
%8 $~· ~~8 /F /FV· FFG /« D·$$ G ) ! 8 ¼F ~/) 8$~·HB 8$- B · VV/G~84 UGHHGFG 6· ~ «¼GVG · ) · B U/ 8«8$$~GH$· -
$/$G~8 H/· · «/B 8F$· $G ) GF «· $8FH/GF8 6/ MW5Mg é $/) /4 ) /Gè · 6/DD 8~8F\ 8 6/ UG$8F\ /· «/ 8«8$$~/) / $· «-
HG«$· F$G 08H)«¼H/ G%%/· B 8F$8 / ~/) 8$~· HB 8$$/$G~/ · F»8F$8 8«8%· $8 6· 6· FF8VV/· ~8 H8~/· B 8F$8 / H8-
%· «%G«814 U8~) ! é /« ~/) 8$~· HB 8$$/$G~8 è FG~B · «- B /) GF6¼$$G~/;
B 8F$8 · «/B 8F$· $G )GF ¼F · «/B 8F$· $G~8 H$· ( /«/\ \ · - u8~ 8%/$· ~8 J ¼8H$· F8D·H$· B · UGHH/( /«8 ) GFH8-
$G4 $~· B /$8 «· $8FH/GF8 6/ ~8$85«¼) 8; u¼ò J ¼/F6/ V¼8F\ · 4 H/ U¼ò ~/) G~~8~8 · 6 ¼F · ) )G~V/B 8F$G»
· ) ) · 68~8 ) ! 84 U8~ ¼F· J ¼· «H/·H/ U8~6/$· 6/ /HG«· - ) /Gè H/ 68%8 )G««8V· ~8 D~ · / 6¼8 $8~B /F· «/ 68« ) · -
B 8F$G4 Li $8FH/GF8 6/ MW é ~·VV/¼FV· / WWK é 4 %G H) ! 8~B · $G4 F8« FGH$~G ) · HG $~· / U¼F$/ N 8 P
)GF V~· %8 U) ~/) G«G U8~ «./F) G«¼B /$à 68««.GU8~· $G- 6/ D /V¼~· k4 ¼F./B U868F\ · )«/ · «$· D~ 8J ¼8F\ · (fi-
~8 8 U8~ J ¼8««· 68« $~·HB 8$$/$G~8; V¼~· MM14 )G««8V· F6G /FG«$~8 · $8~~· «· ) · «\ · B 8-
c . ( ¼GF· FG~B · 6/ H/) ¼~8\ \ · 4 J ¼/F6/; ) G««8V· ~8 $· ««/) · 68« ) · %G H) ! 8~B · $G;
· $8~~· /« $8«· /G B 8$· ««/)G 68« $~·HB 8$$/$G~8 ) ! 84 uG/) ! é "· ) · «\ · B 8$· ««/) · 68« ) · %G H) ! 8~B · $G ~/-
G«$~8 · ««./F) G«¼B /$à 68««.GU8~·$G~84 V· ~· F$/H) 8 ¼F· H¼«$· V8F8~· «B 8F$8 ) G««8V· $· )GF /« $8«· /G 68«
U8~D8$$· H) ! 8~B · $¼~· 8«8$$~GB · VF8$/) · 68««8 U· ~- $~· HB 8$$/$G~84 /« ) G««8V· B 8F$G G~· ) /$· $G H/ G$$/8-
$/ 8«8$$~GF/) ! 8; F8 B 8$$8F6G · B · HH· /« $~· HB 8$$/$G~8; a GF $· «8

Con questo sintonizzatore, adatto per l'ascol-


to della Citizen's Band, potrete esplorare co- SINTONIZZATORE CB
modamente una banda di 3 MHz circa. Potrete
inoltre ascoltare le emissioni dei radioamatori (Monogamma CB)
sulla gamma del IO metri (28-30 MHz). Ac-
quistando anche il nostro kit del • TRASMET-
TITORE CB •, è possibile realizzare un com-
pleto RX-TX a 27 MHz per la CB.
Meraviglioso kit a sole

L. 5.900
Le richieste del kit del « Sintonizzatore CB » deb-
bono essere fatte inviando anticipatamente l'im-
porto di L. 5.900 a mezzo vaglia o c.c.p. n.
3/26482 intestato a: ELETTRONICA PRATICA -
20125 MILANO - Via Zuretti, 52.
H/H$8B · $¼$$/ / U¼F$/ 68««.· F$8FF· ~/H¼«$· FG 8«8$- 8«8B 8F$G 6/ ( «G) ) G U8~ «.· «$· D~ 8J ¼8F\ · ;
$~/) · B 8F$8 · B · HH· 4 U8~) ! é «./B U868F\ · 6/ · «$· q · U/) ) G«· ( G( /F· 4 ) ! 8 ~· UU~8H8F$· «./B U868F\ ·
D~ 8J ¼8F\· FGF U~8H8F$· · «) ¼F· ~8H/H$8F\ · · ««· 6/ · «$· D~ 8J ¼8F\ · ; 6G%~à 8HH8~8 ~8· «/\ \ · $· · F/6G
) G~~8F$8 ) GF$/F¼· 4 B 8F$~8 «8 ) · ~/) ! 8 H$· $/) ! 84 · ) - 6.· U84 H8~%8F6GH/ 6/ ¼F D«G ) GF6¼$$G~8 6/ $/UG
) ¼B ¼«· $8 H¼««.· F$8FF· 4 %8FVGFG 6/HU8~H8 · « H¼G«G «/$ 4 ) GF H8\ /GF8 · ( ( · H$· F\ · 8«8%· $· ; v ¼8H$/ $/U/
H8F\ · /F$8~8HH· ~8 B /F/B · B 8F$8 /« $~· HB 8$$/$G~8; 6/ ( G( /F8 HGFG D·) /«B 8F$8 ~8U8~/( /«/ $~· / B · $8-
c 6 G) ) G~~8 FG$· ~8 · F) ! 8 ) ! 8 «./B U868F\ · 6/ · «$· ~/· «/ H¼~U«¼H4 B · /« «8$$G~8 UG$~à H8~%/~H/ · F) ! 8
D~ 8J ¼8F\ · FGF · «$8~· /F · «)¼F B G6G /« D¼F\ /GF· - 6/ ¼F· ( G( /F· h P a F; 6/ ) · $· «GVG KK@ Ke xk5Kd4
B 8F$G 68««.· F$8FF· 4 U8~) ! é 8HH· ~· UU~8H8F$· ¼F ) GF «8 H8V¼8F$/ ) · ~· $$8~/H$/) ! 8» W B «5n 8 n i K m\.

TRASMETTITORE CB
UNA PRESTIGIOSA SCATOLA DI MONTAGGIO
A L. 19.500
SCHEDA TECNICA

Alimentazione minima 12 V - tipica


13,5 é 5 massima Me é
Potenza AF in uscita
(senza mod): 1W(circa)
Potenza AF in uscita
(con mod): 2 W (circa)
Sistema di emissione: in modulazione dam-
piezza
Profondità di mod.: xK, MKK,
Potenza totale dissi-
pata: 5W
Impedenza d'uscita per52 ± 75 ohm (rego-
antenna: labili)
Con l'approntamento di questo nuovo kit voglia-
Microfono: di tipo piezoelettrico mo ritenere soddisfatte le aspirazioni dei nostri
Numero canali: a piacere lettori CB. Perché acquistando questa scatola di
montaggio, e quella del monogamma CB, ognu-
Portata: superiore a 10 : 15 no potrà costruire un valido apparato ricetrasmit-
Km (in condizioni ideali) tente a 27 MHz.

La scatola di montaggio del trasmettitore CB contiene:


N. 1 circuito stampato - n. 13 condensatori ceramici- n. 5 condensatori elettro-
litici - n. 2 trimmer capacimetrici - n. 11 resistenze - n. 2- impedenze AF _ n. 1 tra-
sformatore di modulazione- n. 1 circuito integrato - n. 3 transistor- n. 2 bobi-
ne - n. 1 raffreddatore per transistor TR3.

Le richieste debbono essere fatte inviando anticipatamente 'im-


porto di L. 19.500 a mezzo vaglia o c.c.p. n. 3/26482 intestato a:
ELETTRONICA PRATICA - 20125 MILANO - Via Zuretti, 52.

21
CON UNA RESISTENZA A COEFFICIENTE NEGATIVO, POTRETE FACIL-
MENTE COSTRUIRE UN RIVELATORE DI BRINA, DI NEBBIA O, PIU' IN
GENERALE, DI BRUSCHI ABBASSAMENTI DELLA TEMPERATURA.

r G«$/ U~G ( «8B/ 6/ G~6/F8 U~· $/)G UGHHGFG 8HH8~8 n« %· «G~8; FGB/F· «8 68««· ~8H/H$8F\ · %/8F8 FG~B· «-
~/HG«$/4 F8« H8$$G~8 68««· $8BU8~·$¼~· 4 ~8· «/\ \ · F6G B8F$8 )· «)G«· $G ·««· $8BU8~·$¼~· 6/ Wg ya ; N/
J¼8H$G H8BU«/)8 U~G V8$$G )! 8 ·( ( /· BG 68FGB/F· - D/F/ 68«« ./BU/8VG è ·( ( · H$· F\ · ¼$/«8 UG $8~ )GFG-
$G « $8~BGH$· $G 8«8$$~GF/)G» 4 B· )! 8 ·%~8BBG H)8~8 «· %· ~/· \ /GF8 6/ J¼8H$· ~8H/H$8F\ · · « %· ~/· ~8
UG $¼$G )! /· B· ~8 ·F)! 8 « ~/%8«· $G~8 6/ D~ 866G» 4 68««· $8BU8~·$¼~· 7 «· 6/U8F68F\ · $~· J¼8H$/ 6¼8
« ~/%8«· $G~8 6/ ( ~/F· G F8( ( /· » 4 ~/%8«· $G~8 6/ %· - U· ~· B8$~/ è «GV· ~/$B/)· ; u8~ «8 «G~G )· ~· $$8~/H$/-
~/· \ /GF/ $8~BGB8$~/)! 8; )! 8 / $8~B/H$G~/ %8FVGFG ¼$/«/\ \ · $/ /F F¼B8~G H8
n« )GBUG F8F$8 8«8$$ ~GF/)G4 )! 8 U8~B8$$ 8 6/ ~8· - ·UU«/)· \ /GF/» B/H¼~· 8 ~8VG«· \ /GF8 68««· $8BU8-
«/\ \ · ~8 J¼8H$G ·UU· ~· $G è )GFGH)/¼$G HG$$ G /« FG- ~· $¼~· 4 B/H¼~· 68« D« ¼HHG 6/ V·H 8 «/J ¼/6/4 )GB-
B8 6/ ~8H/H$8F\ · s à a 0s 8V· $/%8 à 8BU8~· $¼~8 U8FH· \ /GF8 68« )G8DD/ )/8F$8 6/ $8BU8~·$¼~· 6/ ( G-
a G8DD/ ) /8F$14 GUU¼~8 « ~8H/H$8F\ · · )G8DD/ )/8F$8 F8- ( /F8 8 ·%%G«V/B8F$/4 $8BUG ~/\ \ · \ /GF8 6/ ~8«é 4
V· $/%G» G « $8~B/H$G~8 » ; )GBU8FH·\ /GF8 6/ )/~)¼/$/ $~·FH/H$G~/\ \ · $/;
c . J¼8H$· ¼F· HU8)/· «8 ~8H/H$8F\· /« )¼/ %· «G~8 q· UG HH/( /«/$à 6/ ~8U8~/~8 D·) /«B8F$8 H¼« B8~)· $G
G! BB/)G %· ~/· ·« %· ~/· ~8 68««· $8BU8~· $¼~·; «8 ~8H/H$8F\ 8 s à a 4 )/ ! · HG««8)/$· $/ · U~8H8F$· ~8
Le ~8H/H$8F\ 8 s à a HG FG 8«8B8F$/ ~8H/H$/%/ 6G$· $/ J¼8H$G H8BU«/)8 U~G V8$$G4 )! 8 UG $~à D¼F\ /GF· ~8
68««· )· ~· $$8~/H$/)· 6/ U~8H8F$· ~8 ¼F 8«8%· $G )G8D- · F)! 8 · ( G~6G 6/ ¼F ·¼$G%8/)G«G G 6/ ¼F BG$G-
D/)/8F$8 6/ $8BU8~·$¼~· F8V· $/%G7 /F U~· $/)· 4 ·«- )/)«G4 /F BG6G 6· /FDG ~B· ~8 /« )GF6¼$$G~8 H¼V«/
«.· ¼B8F$· ~8 68««· $8BU8~· $¼~· 4 6/B/F¼/H)8 FG$8- 8%8F$¼· «/ ·( ( · HH· B8F$/ 6/ $8BU8~· $¼~· 8 «8 )GF-
%G«B8F$8 /« %· «G~8 68««· ~8H/H$8F\ · G! BB/)· ; c H- H8V¼8F$/ DG ~B· \ /GF/ 6/ ( · F)! / 6/ F8( ( /· 8 ( ~/-
H/ HGFG )GH$/$¼/$/ 6· ¼F· B/H)8«· 6/ GHH/6/ B8- F· $8;
$· ««/)/4 $~·$$· $/ )! /B/)· B8F$8 /F BG6G 6· U~8- nF U~· $/)· 4 J¼· F6G «· $8BU8~· $¼~· ~·VV/¼FV8 ¼F
H8F$· ~8 U~G U~/8$à H8B/)GF6¼$$~/)/4 / J¼· «/ %8FVG- %· «G~8 6/ HGV«/· U~8H$· ( /«/$G4 ¼F· «· BU· 6· 5HU/· H/
FG U~8HH· $/ /FH/8B8 ·6 ¼F )G««·F$8 U«· H$/)G 8 H/F- ·))8F684 GUU¼~8 ¼F ~8«é H)· $$ · B8$$ 8F6G /F D¼F-
$8~/\ \ · $/ ·6 ·«$· $8BU8~·$¼~· ; \ /GF8 ¼F U· ~$/)G«· ~8 )/~)¼/$G ¼$/«/\ \ · $G~8;

22
ANALISI DEL CIRCUITO

qG H) ! 8B · $8G~/) G 68« $8~BGH$· $G è ~/UG ~$· $G /F


D/V¼~· M; a GB8 H/ U¼ò FG$· ~84 / H/B ( G«/ 6/ 8B/$-
$G~8 68/ 6¼8 $~· FH/H$G~ à z n5à z W · HH¼BGFG ¼F·
/F6/) · \ /GF8 V8F8~/) · 4 )/Gè HGFG U~/%/ 68««· D~ 8) ) /·
~8«· $/%· · / $/U/ PNP 86 NPN. s GF H/ $~· $$ · J ¼/F- )! 8 è FG$G · F) ! 8 HG$$ G «.8HU~8HH/GF8 6/ « ( /«· F) /·
6/ 6/ ¼F 8~~G ~8 F8« 6/H8VFG4 B· 6/ ¼F.GB/HH/GF8 6/ ­ ) ! B/$$ » ; v ¼8H$G ) /~) ¼/$G ·HH¼B8 «· D ¼E\ /G-
D·$$· · 6 · ~$84 U8~)! é /« U~GV8$$G U¼ò 8HH8~8 U/- F8 6/ « 6/H) ~/B/F· ~8 » /F · BU/8\ \ · ¼F H8VF· «8
«G$· $G )GF $~· FH/H$G~ PNP 86 NPN. s 8« U~/BG · UU«/) · $G · ««.8F$~· $· 4 )/Gè 6/ ~/) GFGH) 8~8 H8 ¼F
)· HG %8~~· FFG ¼$/«/\\ · $/ V«/ Na MW l 4 F8« H8) GF6G H8VF· «8 è H¼U8~/G~8 G /FD8~/G~8 · 6 ¼F «/%8««G 6/
)· HG / Ws WWW W4 $8F8F6G )GF$G )! 8 / $~·FH/H$G~ $8FH/GF8 U~8H$· ( /«/$G;
à z n5à z W HGFG U8~D8$$· B8F$8 ¼V¼ · «/ $~· «G~G; q 8 · UU«/) · \ /GF/ 6/ J ¼8H$G )/~) ¼/$G HGFG BG«$8-
q· UGHH/( /«/$à 6/ BGF$· ~8 / 6¼8 $/U/ 6/ $~· FH/H$G~ U«/) / 86 · ( ( ~· ) ) /· FG U~· $/) · B8F$8 $¼$$
/ / H8$$G~/
H/ è ~8H· F8) 8HH· ~/· J¼· F6G H/ è %G«¼$G $8F8~ )GF- 68««.8«8$$ ~GF/) · 4 J ¼8««G /F6¼H$~/· «84 G%8 è ¼$/«/\ -
$G )! 8 ¼F· 68««8 U/ù /BUG~$· F$/ · UU«/) · \ /GF/ U~· - \ · $G F8/ H/H$8B/ 6/ )GF$~G««G4 J ¼8««G 68««8 «GV/) ! 8
$/) ! 8 )/8« U~GV8$$G UG $8%· · %%8F/~8 · ( G~6G 6/ ¼F F8/ «· ( G~· $G~/4 J ¼8««G 68/ 6/HUGH/$/%/ 6/ · ««· ~B8
· ¼$G%8/) G«G G 6/ ¼F BG$G) /)«G4 /F J ¼8H$/ B8\ \ /4 84 U8~ ¼«$ /BG4 J ¼8««G 6/ $· «¼F/ )/~)¼/$/ ~· 6/G F8«-
/FD· $$/4 /« BG~H8$$G UGH/$/%G 68««· ( · $$8~/· U¼ò «8 H$· \ /GF/ 68/ ~· 6/G· B· $G~/ 8 68/ a P4 F8««8 J ¼· -
8HH8~8 · B· HH· 4 GUU¼~ 8 U¼ò 8HH8~8 à B·HH· J ¼8«- «/ U8~B8$$8 6/ U/«G$· ~8 «G HJ ¼8«)! ;
«G 68««· $8FH/GF8 F8V· $/%· ; r · / FGH$~/ $8) F/) / n« $~/VV8~ 6/ ­ ) ! B/$$ è ¼F )/~) ¼/$G /F V~· 6G 6/
! · FFG %G«¼$G · F6· ~8 G«$~8 86 ! · FFG $8F¼$G )GF- DG ~F/~84 · ««.¼H) /$· 4 6¼8 HG«/ «/%8««/» /« «/%8««G O 8
$G )! 8 «· $8FH/GF8 )GF$/F¼· 6/ · «/B8F$· \ /GF8 46/- /« «/%8««G n4 /F H$~8$$G ~· UUG~$G )GF )/ò )! 8 · )-
HUGF/( /«8 H¼V«/ · ¼$GB8\ \ /4 è V8F8~· «B8F$8 6/ 12 )· 68 F8/ )/~) ¼/$/ 6/ $/UG «GV/) G 0Ns b 4 t z 4f qnu-
é 4 B8F$~8 il FGH$~G · UU· ~· $G 68%8 8HH8~8 · «/B 8F- f q t u4 8)) ;1;
$· $G )GF «· $8FH/GF8 )GF$/F¼· 6/ x %G«$; c ) )G n «/%8««/ O 8 n ~· UU~8H8F$· FG4 G%%/· B8F$84 HG«-
U8~) ! é /F D/V¼~· e · ( ( /· BG U~GUGH$G · « «8$$G~8 $· F$G 68««8 /F6/) · \ /GF/ H/B( G«/) ! 8 DG ~B· «/4 6· $G
il )/~) ¼/$G · ¼H/«/· ~/G 6/ · «/B8F$· \ /GF8 F8) 8HH· ~/G )! 8 V«/ 8DD 8$$ /%/ %· «G~/ 6/ $8FH/GF8 UGHHGFG · HH¼B 8-
J ¼· F6G H/ ! · · 6/HUGH/\ /GF8 «· $8FH/GF8 )GF$/F¼· ~8 %· «G~/ 6/%8~H/7 · 6 8H8BU/G «G t U¼ò 8HH8~8
6/ MW V. ~· UU~8H8F$· $G 6· ««· $8FH/GF8 6/ M é 4 B8F$~8 «. M
U¼ò 8HH8~8 ~· UU~8H8F$· $G 6· ¼F· $8FH/GF8 6/
MK é ;
IL TRIGGER DI SCHMITT q .¼H) /$· 68« 6/HUGH/$/%G H/ UG~$· ( ~¼H)· B8F$8 6·
t · M · UU8F· /« H8VF· «8 6/ 8F$~· $· H¼U8~· ¼F·
n« D¼F\ /GF· B8F$G 68« U~GV8$$G 6/ D/V¼~· M è )8~$G %· «G~8 6/ HGV«/· 7 /« H¼U8~· B8F$G 6/ J ¼8H$G
( · H· $G H¼««8 U~GU~/8$à 6/ ¼F $~/VV8~ 6/ ­ ) ! B /$$
4 %· «G~8 U¼ò 8HH8~8 6/ UG)! / B/««/%G«$;

23
Fig. 1 - Circuito elettrico del ter-
B mostato elettro«ico. Nei simboli
del due transistor mancano le
é
4 frecc 2 indicatrici degli emittori.
Perché il circuii può essere rea-
lizzato, indifferentemente, con
transistor di tipe, NPN o PNP. E'

/ I." ovvio che, con tvansistor di tipo

M
TR2 MM
8
1rc1
PNP, il terminate positivo di ali-
mentazione e quello del conden-
szatore elettrolitico CI devono es-
sere invertiti, cioè collegati con
il circuito di massa. La lampada-
spia LPI, che deve essere di ti-
e9V
po a filamento da 6 V- 50 mA,
può essere sostituita con un relè
8 da 6 V - 280 ohm.
TR1 ~

R4 R5
e
f /F)! é /« %· «G~8 6««· $8FH/GF8 6/ 8F$~· $· H/ )GF-
H8~% · ·« 6/ HG$$G 68« %· «G~8 6/ HGV«/· 4 /F6/U8F68F$8-
B8F$8 6· ««· DG ~B· 68« H8VF· «8 H$8HHG4 «· $8FH/G-
F8 6/ ¼H)/$· ~/B· F8 D8~B· ·« %· «G~8 t 4 B8F$~8
COMPONENTI J¼· F6G H/ %8~/D/)· /« H¼U8~· B8F$G 68« %· «G~8 6/
HGV«/· 4 /« $~/VV8~ 8F$~· ( ~¼H)· B8F$8 /F ·\ /GF8 8«8-
%· F6G ·6 n /« %· «G~8 68««· $8FH/GF8 6/ ¼H) /$· ;
CI = 100 F - 50 VI. (elettrolitico)
R1 = 10.000 ohm (potenz. a variaz. lin.)
R2 = 3.300 ohm POLARIZZAZIONE - CONDUTTIVITA' -
R3 = 2.200 ohm INTERDIZIONE
R4 = 47 ohm (vedi testo)
R5 = 4.700 ohm b GUG «· ( ~8%8 U· ~8F$8H/ ·F· «/$/)· 4 ~8«· $/%· ·« D¼F-
NTC = 10.000 ohm a 25° C \ /GF· B8F$G 68««· ( /«· F) /· )«/ ­ )! B/$$4 ~/U~8F-
TR1 = 2N2222 (vedi testo) 6/· BG «.8H· B8 68««G H)! 8B· $8G~/)G 68« $8~BG-
TR2 = 2N2222 (vedi testo) H$· $G 8«8$$~GF/)G ~/UG~$· $G /F D/V¼~· 1.
LP1 = lampada-spia (6 V- 50 mA) u8~ ~8· «/\ \ · ~8 «8 U~GU~/8$à GDD 8~$8 6·/ $~/VV8~
PILA = 9 V 6/ ­ ) ! B/$$4 «· ~8H/H$8F\· s à a è )G««8V· $· /F H8-
S1 = interrutt. ~/8 )GF /« UG$8F\ /GB8$~G z n4 )/Gè F8« )/~)¼/$G6/
( ·H8 68« $~· FH/H$G~ à z I. u8~ $· «8 BG$/%G4 J¼· F6G
A 6/DD 8~8F\ · 6/ J¼· F$G ·%% /8F8 F8/ )/~)¼/$/ 6/ H/ %8~/D/)· ¼F ·¼B8F$G 68««· $8BU8~·$¼~· ·B-
) GBU· ~· \ /GF84 «.¼H)/$· FGF U· HH· V~·6¼· «B8F$8 ( /8F$· «84 /« %· «G~8 ~8H/H$/%G 68««· s à a H¼( /H)8
6· ««G t ·«/. M4 B· /« U·HH· VV/G H/ %8~/)· · $$~· %8~HG ¼F· 6/B/F¼\ /GF8; a GFH8V¼8F$8B8F$8 /« $~· FH/H$G~
¼F « H· «$G » )! 8 )· ~· $$8~/\ \ · ·UU¼F$G J¼8H$G $/UG à z n ~/H¼«$· UG«· ~/\\ · $G F8V· $/%· B8F$8 H¼««· H¼·
6/ )/~)¼/$G; ( · H8 8 6/%/8F8 ¼F 8«8B8F$G )GF6¼$$G~8 6/ )G~~8F-
c 6 è U~G U~/G U8~ J¼8H$.¼«$/BG BG$/%G )! 8 «· $8 8«8$$~/)· ;
( /«· F)/· 6/ ­ )! B/$$ %/8F8 HU8HHG ¼H· $· U8~ )GF- v ¼· F6G «· V/¼F\ /GF8 8B/$$ G~858G««8$$G~8 6/ à z n
%8~$ /~8 H8VF· «/ 6/ DG
~B· /~~8VG«· ~8 G H$~· F· 4 HU8H- 6/%/8F8 )GF6¼$$~/)84 /« UG$8F\ /· «8 6/ ( · H8 68« $~· F-
HG HG%~·UUGH$/ · H8VF· «/56/H$¼~( G 6/ %· ~/G V8F8- H/H$G~ à z J H/ $~G %· ·6 ¼F %· «G~8 6/ $8FH/GF8 F8-
~84 /F GF68 U8~D8$$· B8F$8 HJ¼· 6~· $8 )! 8 FGF ~/- V· $/%G U~G HH/BG · J¼8««· 68««.8B/$$G~8; s 8 )GFH8-
H8F$GFG /F ·«)¼F BG6G 68/ 6/H$¼~( / U~8H8F$/ F8« V¼8 )! 8 /" $~· FH/H$G~ à z W ~/B· F8 ·««./F$8~6/\ /GF84
H8VF· «8; )/Gè FGF )GF6¼)8 «· )G~~8F$8 8«8$$ ~/)· 8 «· «· B5

24
U· 6· 5HU/· q u n FGF U¼ò · ) ) 8F68~H/; ¼F ~8«é 4 /F BG6G 6· UG$8~ ¼$/«/\ \ · ~8 / $8~B/F· «/
;ò« ) GF$~· ~/G; J ¼· F6G «· $8B U8~· $¼~· · B ( /8F$· - «/( 8~/ 6/ J¼8H$G U8~ U/«G$· ~8 ¼F J¼· «H/· H/ )/~)¼/$G
«8 6/B /F¼/H) 84 /« %· «G~8 ~8H/H$/%G 68««· s à a H¼- 8«8$$~/)G; n« ~8«é 6G%~à ·%8~8 ¼F· ~8H/H$8F\· 6/
( /H) 8 ¼F · ¼B 8F$G; NF) ! 8 /« UG$8F\ /· «8 6/ ( · H8 68« Wl K G! B 8 6G%~à 8HH8~8 · 6· $$G ·« D¼F\ /GF· B8F$G
$~· FH/H$G~ à z n H¼( /H) 8 ) GFH8V¼8F$8B 8F$8 ¼F· )GF $8FH/GF8 )GF$/F¼· 6/ i é ;
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H/H$G~ H$8HHG4 ) /Gè «G ~8F68 FGF ) GF6¼$$G~8 68««·
) G~~8F$8 8«8$$~/) · ; q · ( · H8 68« $~· FH/H$G~ à z W4 ALIMENTAZIONE
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H¼««· $8FH/GF8 6/ UG«· ~/\ \ · \ /GF8 6/ ( · H8 68« $~· F- ~8~8 ·« )G««8V· B8F$G /F H8~/8 6/ 6¼8 U/«8 U/· $$8
H/H$G~ à z n )4 U~·$/) · B8F$8 H¼« %· «G~8 6/ HGV«/· 8/· e4g é )/· H) ¼F· ; a G«G~G)! 8 %G~~· FFG BGF$· ~8
9«/ ·%% /· B8F$G )/8« 6/HUGH/$/%G; r · FG%~· F6G /« /« FGH$~G $8~BGH$· $G 8«8$$~G F/)G H¼ ¼F.· ¼$G%8$$¼~·
UG$8F\ /GB8$~G z «4 6¼FJ ¼84 H/ H$· ( /«/H)8 · J¼· «8 G H¼ ¼F BG$ G) /)«G; $~G%· F6GH/ /F U~8H8F\ · 68««·
%· «G~8 68««· $8BU8~·$¼~· · B( /8F$8 68( ( · f un- $8FH/GF8 )GF$/F¼· 6/ MW é 4 6G%~· FFG U~G%%868~8
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)· F68H)8F\ · 4 )/Gè H/ $~· $$· 6/ ¼F· «· BU· 6/F· )«· H- 6¼$· 0z i 1 ciel %· «G~8 6/ ek G! B 7 /« 6/G6G \ 8F8~
H/) · · D/«· B8F$G; n« H¼G )GFH¼BG 6/ )G~~ 8F$8 ~GF b « 68%8 ·%8~8 «8 H8V¼8F$/ )· ~· $$ 8~/H$/) ! 8 8«8$$~/-
68%8 ·HHG«¼$· B F$8 H¼U8~· ~8 / gK mA, U8F· la )! 8» x é 5 M ì ; «/ )GF68FH· $G~8 8«8$$ ~G
«/$/)G
6/H$~¼ \ /GF8 68« $~· FH/H$G~ à z W; nF )· HG )GF$~· ~/G a «4 )! 8 U~G%%868 · « «/%8««· B8F$G 68««· $8FH/GF84
G))G~~8~à 6/B/F¼/~8 il %· «G~8 68««· ~8H/H$8F\ · 6/ ! · /« %· «G~8 )«/ MKK µ f 5 gK é n; u8~ J¼8H$G )GF-
8B/$$G~8 z e; U8~ 8H8BU/G UG~$· F6G«· · WW G MK 68FH· $G~8 )GFH/V«/· BG 6/ D·~ ¼HG 6/ ¼F BG68««G
G! B; ·« $· F$· «/G4 · F)! 8 )GF $8FH/GF/ 6/ «· %G~G U/ù
q· «· BU· 6· 5HU/· LPI U¼ò 8HH8~8 HGH$/$¼/$· )GF ( · HH8;

lRs
h_
R1
:'rRi ;78é ~("
9V

=iiì
Fig. 2 - Il cablaggio sul circui- R3
to stampato del termostato elet-
tronico agevola il compito del
~R2
costruttore, permettendo di otte-
nere una realizzazione razionale,
semplice e compatta. L'elemento
rivelatore, rappresentato dalla re-
sistenza NTC, deve essere col-
legato con i terminali del circuito
contrassegnali con le lettere A-B.
Si tenga presente che in questo
disegno si è tenuto conto dell'im-
piego di transistor 2N2222, cioè
di transistor di tipo NPN. Per i transistor di tipo PNP
si debbono invertire i terminali riel circuito di alimen-
tazione e quelli de' condensatore elettrolitico C1.

25
o a O
...-o

la
0- n

a a
Fig. 3 - Disegno a grandezza naturale del circuito stam•
pato che Il lettore dovrà realizzare per la costruzione
del termostato elettronico.

R6 S1
+ Fig. 4 - Coloro che vorranno alimentare il termostato
12V elettronico direttamente a bordo di un'autovettura o di
un motociclo, dove la tensione disponibile ha il valore
di 12 V, dovranno realizzare questo semplice circuito
riduttore-stabilizzatore di tensione. Si tenga presente

TÈ - che Il condensatore elettrolitico C 1 è quello stesso


rappresentato nello schema elettrico di figura 1. Il
diodo zener D 1 deve avere il valore· di 9 V- 1 W. La
resistenza R6 ha il valore di 47 ohm. L'interruttore S 1
è quello stesso rappresentato nello schema elettrico
di figura I.

Fig. 5- L'elemento sensibile, cioè la resistenza NTC,


desinata a rimanere esposta nel punto in cui si vuole
controllare l'abbassamento della temperatura, deve es-
sc,e introdotta in uno spezzone di tubetto sterling iso-
RADIATORE PER TRANSISTOR lante: successivamente questo insieme deve essere
inserito in un radiatore metallico per transistor, allo
scopo di migliorare l'inerzia termica.

26
MONTAGGIO

q · ~8· «/\ \ · \ /GF8 U~· $/) · 68« $8~B GH$· $G 8«8$$~GF/-


) G 68%8 8HH8~8 D·$$· H¼ ) /~) ¼/$G H$· B U· $G4 ) ! 8 /« GLI TTREZZI
«8$$G~8 UG$~à D·) /«B 8F$8 ~8· «/\ \ · ~8 ~/) GU/· F6G /«
6/H8VFG 6/ D/V¼~· d4 )! 8 U~GUGF8 /« )/~) ¼/$G H$8H- DE
HG · V~· F68\ \ · F· $¼~· «84 )/Gé /F H) · «· M@ M;
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68« $8~B GH$· $G 8«8$$~GF/) G; u8~ 8HHG FGF %/ HGFG
H¼VV8~/B 8F$/ U· ~$ /) G«· ~/4 H8 FGF J ¼8««G 6/ D·~ ( 8-
F8 · $$8F\ /GF8 · ««8 UG «· ~/$à 6/ · «/B 8F$· \ /GF8 8 68«
)GF68FH· $G~8 8«8$$~G«/$/) G a n; v ¼8H$8 /FD·$$/ 6/-
U8F6GFG 6· « $/UG 6/ $~·FH/H$G~ · 6G$$· $G U8~ à z n
8 à z W;
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$~/) G 6/ D/V¼~· M FGF HGFG H$· $8 /F6/) · $8 «8 D~ 8) -
)8 68/ ) G««8$$G~/ 68/ $~· FH/H$G~; u~GU~/Gy U8~) ! é
J ¼8H$/ UGHHGFG 8HH8~8 6/ $/UG us u 8 s us ;
s 8« ) · HG )«/ /B U/8VG 6/ $~· FH/H$G~ s us 4 U8~ /
J ¼· «/ )GFH/V«/· B G W $~· FH/H$G~ Ws WWWW4 «· «/F8·
6/ · «/B 8F$· \ /GF8 F8V· $/%· è J ¼8««· 6/ B·HH· 8
%8~HG J ¼8H$· «/F8· 68%8 8HH8~8 ) G««8V· $G /« $8~B/-
F· «8 F8V· $/%G 68« )GF68FH· $G~8 8«8$$~G«/$/) G a M;
q · UGH/\ /GF8 6/ J ¼8H$G ) GF68FH· $G~8 8 68/ BG~H8$-
$/ 68««· U/«· 4 ~8«· $/%/ · V«/ H) ! 8B / 68««8 D/V¼ ~8 1
8 W4 H/ ~/D8~/H) 8 · ««./B U/8VG 6/ 6¼8 $~· FH/H$G~ 6/
$/UG s us 4 ) /Gè 6¼8 $~· FH/H$G~ $/UG Ws WWWW;
é G«8F6G ¼$/«/\ \ · ~8 6¼8 $~· FH/H$G~ 6/ $/UG NPN, IN UN UNICO KIT
U8~ / J ¼· «/ )GFH/V«/· B G 6/ /B U/8V· ~8 6¼8 Na MWl 4
/« BG~H8$$G UGH/$/%G 68««· U/«· 68%8 8HH8~8 ) G««8- PER SOLE
V· $G )GF «· «/F8· 6/ B· HH· 8 )GF J ¼8H$· «/F8·
68%8 8HH8~8 ) G««8V· $G · F) ! 8 /« $8~B/F· «8 UGH/$/%G
68« )GF68FH· $G~8 8«8$$~G«/$/)G a M; LIRE 7.50
LA SONDA RIVELATRICE
CONTIENE:
a GF «.8HU~8HH/GF8 « HGF6· ~/%8«· $~/) 8» /F$8F6/· - 1 saldatore istantaneo (220 V - 90 W)
mo D· ~ ~/D8~/B 8F$G · ««· ~8H/H$8F\ · s à a ; v ¼8H$· 1 punta rame -di ricambio
~8H/H$8F\ · 4 ) ! 8 68%8 8HH8~8 6· MK;KKK G! B · Wg 1 scatola pasta saldante
° a 4 F) F U¼ò 8HH8~8 «· H) /· $· «/( 8~· 4 B · 68%8 8H- 90 cm. di stagno preparato in tubetto
H8~8 /FH8~/$· /F ¼F )GF$8F/$G~8 · UUGH/$· B 8F$8 )G- 1 chiave per operazioni ricambio punta saldatore
H$~¼ /$G4 )GHì ) GB 8 /F6/) · $G /F D/V¼~· g; nF U~· - paio forbici isolate
$/) · «· ~8H/H$8F\ · s à a 4 6GUG 8HH8~8 H$· $· /F$~G - pinzetta a molle in acciaio inossidabile con
6G$$· /F ¼FG HU8\ \ GF8 6/ $¼( 8$$G /HG«· F$8 H$8~«/FV4 punte internamente zigrinate
6G%~à 8HH8~8 /FH8~/$· /F ¼F 8«8B 8F$G ~·6/· F$8 U8~ cacciavite isolato alla tensione di t 5000 V
$~· FH/H$G~; ) /Gè /F ¼F 8«8B 8F$G B8$· ««/) G /F V~· - 4 lame Intercambiabili per cacciavite con innesto
a croce
6G 6/ D· %G~/~8 «· )GF6¼\ /GF8 68««.8F8~V/· $8~B /) ·
e 6/ · HH/B /«· ~« · D·) /«B 8F$8; v ¼8H$G )«8BS8F$G4 G%-
%/· B 8F$84 %8~~à )G««8V· $G4 $~· B /$8 D/! )GF6¼$-
$G~/ · « ) /~) ¼/$G 6/ D/V¼~· W4 /F )G~~/HUGF68F\ · )GF Le richieste del kit degli « ATTREZZI DEL PRIN-
/ U¼F$/ )GF$~· HH8VF· $/ )GF «8 «8$$8~8 N5P ; q · «¼F- CIPIANTE debbono essere fatte a: Elettronica
V! 8\ \ · 68/ D/«/ )GF6¼$$G~/ 6/U8F68 6· ««.¼HG ) ! 8 Pratica - 20125 MILANO - Via Zuretti n. 52, /F-
GVF/ «8$$ G~8 %G~~ à D· ~8 68« $8~B GH$· $G 8«8$$~GF/) G4 viando anticipatamente l'importo di L. 7.500 a
mezzo vaglia postale o c.c.p. n. 3/26482 (spese
H/H$8B · F6G «.8«8B 8F$G H8FH/( /«8 F8« U¼F$G )! 8 di spedizione comprese).
GVF¼FG %G~~à $8F8~8 HG$$ G )GF$~G««G F8/ )GF-
D~ GF$/ 68V«/ · ( ( · HH· B 8F$/ 6/ $8B U8~· $¼~ ·;

27
---·LIVELLO
;: • :.•--

u
...

IL COMPRESSORE DI MODULAZIONE RAPPRESENTA UN PROBLEMA


DIBATTUTO DA PARECCHIO TEMPO FRA GLI APPASSIONATI DELLE
RICETRASMISSIONI. ALCUNI SONO CONTRARI, PERCHE' DICONO CHE
UN TALE SISTEMA INTRODUCE DISTORSIONI E DIMINUISCE IL REN-
DIMENTO DEL TRASMETTITORE. ALTRI LO UTILIZZANO E NE SONO EN-
TUSIASTI. UNA TERZA CATEGORIA, INFINE, IGNORA IL FUNZIONAMEN-
TO DI UN TALE SISTEMA E, PRIMA DI IMPIEGARLO DESIDERANO CO-
NOSCERLO.

28
LIMITATORE

DI MODULAZIONE

o
COMPRESSORE

DI DINAMICA
a ! 8 )GH.è ¼F «/B/$· $G~8 6/ BG6¼«· \ /GF8 G4 )GB8 BG«$/HH/BG H8F\ · )! 84 · UU· ~8F$8B8F$84 F8HH¼FG
H/ H¼G«8 U/ù )GB¼F8B8F$8 6/~84 ¼F )GBU~8HHG~8 H8 F8 ·) ) G~V· ;
6/ 6/F· B/) · E u8~ 6/~«G 8 U8~ D·~«G )! /· ~·B8F$8 q· H8FH/( /«/$à 68««.G~8) ) ! /G ¼B· FG FGF U~8H8F$·
)· U/~84 6G( ( /· BG · U~/~8 ¼F· U· ~8F$8H/ $8G~/) · 4 ¼F· %· ~/· \ /GF8 «/F8· ~84 U8~) ! é )GB8 / FGH$~/ «8$-
( ~8%8 B· F8) 8HH· ~/· ; $G~/ H· FFG «· %· ~/· \ /GF8 68««· H8FH/( /«/$à 68««.G-
v ¼· F6G ¼F U~/F) /U/· F$8 6/ 8«8$$ ~GF/) · 8F$~· in ~8)) ! /G ¼B· FG è 6/ $/UG «GV· ~/$B/) G; c 6 è J¼8-
UGHH8HHG 6/ ¼F · UU· ~· $G $~· HB8$$/$G~84 U8FH· H¼- H$G /« BG$/%G U8~ )¼/ i UG$8F\ /GB8$~/ 6/ )GF$~G««G
( /$G 6/ HD~ ¼$$· ~8 · « B·HH/BG «8 UGHH/( /«/$à 68««.· U- 68« %G «¼B 8 HGFG~G 68V«/ · UU· ~8)) ! / ~· 6/G 8 68-
U· ~·$G BG6¼«· F6G4 F8««· B· VV/G~ B/H¼~· «.GF- V«/ · BU«/D)/ · $G~/ 6/ ( · HH· D~8J ¼8F\ · HGFG $¼$$/ 6/
6· ~·6/G4 )/Gé BG6¼«· F6G /F U~GDG F6/$à /« H8- $/UG · %· ~/· \ /GF8 «GV· ~/$B/) · ;
VF· «8 ~·6/GDG F/)G; f · )) /· BG ¼F 8H8BU/G; v ¼· F6G «.G~8) ) ! /G ¼B · -
c . UGHH/( /«8 )/ò E a ! 8 )GH· · %%/8F8 F8««.GF6· UG~- FG ! · "· H8FH· \ /GF8 6/ ¼F ~· 66GUU/G di UG$8F\ ·
$· F$8 6¼~· F$8 ¼F· FG~B· «8 )GF%8~H· \ /GF8E N%- HGFG~· 4 /F ~8· «$à · %%/8F8 )! 8 «· UG$8F\ · HGFG~·
%/8F8 H8BU«/) 8B8F$8 )! 8 /« «/%8««G HGFG~G %· ~/· ~/H¼«$/ · «B8FG 68) ¼U«/) · $· ; r 8F$~8 J¼· F6G «· UG5

Wx
t ­ a nq q ; r c­ a; Nr uq
RF RF 3 8F fnqà z t qns c Nz c

Nr uq
8F Fig. 1 - Questo schema sinottico,
o a blocchi, del trasmettitore a
ns ­ cz nr ; modulazione d'ampiezza mostra
a t r uz c ­ chiaramente il punto di inseri-
mento del compressore di dina-
mica in una stazione trasmittente.

$8F\· /F ~8· «$ à ~·66GUU/· 4 «.G~8))! /G ¼B· FG ! · H8BU~8 U/ù «./FH8~/B8F$G4 F8V«/ ·UU· ~·$/ $~·HB/$-
«· H8FH· \ /GF8 6/ ¼F «/8%8 ·¼B8F$G 68«« · UG$8F\ · $8F$/4 6/ ¼F )/~)¼/$G 8«8$$ ~GF/)G4 )! /· B· $G )GB-
H$8HH· ; U~8HHG~8 6/ 6/F· B/)· 4 /F V~· 6G 6/ )GF$8F8~8 FG-
b GUG J¼8H$/ ( ~8%/ )8FF/ $8G~/)/ è D·) /«8 )GBU~8F- $8%G«B8F$8 «8 %· ~/· \ /GF/ 68«« · $8FH/GF8 6.¼H)/$· 4
68~8 )GB8 «.· BU/8\\ · 68««· $8FH/GF8 6/ ( ·HH· D~ 8- ·F)! 8 /F U~8H8F\· 6/ · BU/8 %· ~/· \ /GF/ 6/ 6/F· B/-
J¼8F\ · 4 · ««.¼H)/$· 6/ ¼F )/~)¼/$G BG6¼«· $G~84 %· - )· ·««./FV~8HHG;
~/ FG$8%G«B8F$8 /« H¼G «/%8««G 6¼~· F$8 ¼F FG~B· - v ¼8H$G U· ~$/)G«· ~8 )/~)¼/$G 8«)$$ D.o
F/)G FGF $~G -
«8 v ­ t ; %· HG«$· F$G ·UU«/)· \ /GF8 F8« H8$$GM8 68/ BG6¼«· -
nF U~·$/)· H/ H¼G«8 68H/VF· ~8 $· «8 D8FGB8FG 6/- $G~/ U8~ $~·HB8$$/$G~/4 B· %/8F8 ¼$/«/\ \ · $G · F)! 8
)8F6G )! 8 H/ è /F U~8H8F\ · 6/ ¼F.· BU/· 6/F· B/)· ; F8« )· BUG 68««8 ( ·HH8 D~ 8J¼8F\ 84 /F U· ~$/)G«· ~
BG6G F8« H8$$ G~8 68««· ~8V/H$~·\/ GF8 B· VF8$/)· ;
nF J¼8H$G H8$$G~84 /FD·$$/4 U8~ )GF$8F8~8 ·« B· H-
MODULAZIONE MEDIA H/BG /« ~¼ BG~8 6/ DG F6G U~G 6G$$G 6· « D~¼ H)/G
U~G U~/G 68««G H$~·$G B· VF8$/)G 68« F·H$~G 4 è F8-
a ! 8 )GH· H¼))868 /F ¼F $~· HB8$$/$G~8 J¼· F6G )8HH· ~/G ~8V/H$~· ~8 H8BU~8 ·/ «/B/$/ 68««· H· $¼~· -
H/ %8~/D/)· ¼F.· BU/· 6/F· B/)· E q.8DD 8$$G U~·$/)G \ /GF84 H8F\ · U8~· «$~G H¼U8~·~« · 4 U8~ FGF /F)G~-
è J¼8««G 6/ G$$ 8F8~84 /F · ) 8~$/ BGB8F$/4 ¼F· BG- ~8~8 /F D8FGB8F/ 6/ 6/H$G~H/GF84 ·HHG«¼$· B8F$8
6¼«· \ /GF8 · «/%8«« / H¼U8~/G~/ ·« MKK, 4 )GF )GF- /F)GBU· $/( /«/ )GF / U~G )8HH/ 6/ ~8V/H$~· \ /GF8 ·6
H8V¼8F$/ D8FGB8F/ 6/ 6/H$G~H/GF/ 8 U8~/)G«/ 6/ HG- ·«$· D868«$à ;
%~·))· ~/)G 68/ $~· FH/H$G~ D/F· «/4 B8F$~8 /F · «$~/
BGB8F$/ /« «/%8««G 68««· BG6¼«· \ /GF8 ~· VV/¼FV8
· UU8F· /« MK, 86 · F)! 8 B8FG; IL COMPRESSORE NELLA SSB
u8~ )GF)«¼68~8 H/ può 6/~8 )! 84 )GF «.· BU/· 6/-
F· B/)· 4 H/ G$$/8F8 ¼F· BG6¼«· \ /GF8 B86/· H8B- s 8« H8$$
G~8 68««8 ~·6/G)GB¼F/)· \ /GF/ / )GBU~8H-
U~8 ·HH· / H)· ~H· 4 )! 8 )G~~/HUGF68 ·6 ¼FG H)· ~H G HG~/ 6/ 6/F· B/)· $~G %· FG U~· $/)· ·UU«/)· \ /GF8
HD~ ¼$$· B8F$G 68« $~·HB8$$/$G~8; F8««· ~8· «/\ \ · \ /GF8 6/ BG6¼«· $G~/ U8~ «· ­ ­ P;
c ))G U8~)! é /F J¼8H$/ ¼«$/B/ $8BU/ H/ è 6/DD ¼HG u8~)! é /F J¼8H$G U· ~$/)G«· ~8 H/H$8B· 6/ BG6¼«· 5

Fig. 2 - Il circuito del Fig. 3- Caso limite di


Ve compressore di dinami- caratteristica di trasfe-
ca deve essere carat- rimento di un compres-
terizzato in modo tale sore di dinamica. Come
da mantenere la ten- si può notare, dopo un
sione di uscita Vu en- certo valore della ten-
SOGLIA
tro limiti abbastanza sione di entrata Ve, la
piccoli, prossimi alla tensione di uscita Vu
tensione di soglia di rimane costante.
le Vy compressione, anche
COMPR. con elevate escursioni
di dinamica all'entrata.

30
PR AMPL MES_TOR lo
è ­ a nàN
r t t è q;

Fig. 4 - Schema a blocchi del no-


CONTRO
stro progetto di limitatore di mo- REAZIONE
dulazione. Tra il mescolatore e
l'uscita modulata deve risultare
inserito il circuito preamplificato- REG ­ t h qnN
re. COMPRESSORE

\ /GF8 H/ · %%8~$84 DG~H8 U/ù )! 8 /F Nr 4 «· F8) 8HH/$à · B U/8\ \ · 4 6¼FJ ¼84 H/ HU~8) · ¼F· FG$8%G«8 6GH8
6/ ·UU/· $$/~84 /« U/ù UGHH/( /«84 «· 6GF· B /) · 8 6/ 6/ UG$8F\ · U8~ $~·HB8$$ 8~8 H/· «· UG~$· F$8 0GF-
8%/$· ~8 «8 HG%~·BBG6¼«· \ /GF/; c )/ò 6/U8F68 HG- 6· U~/F) /U· «814 H/· 8F$~·B( 8 «8 ( · F68 «· $8~·«/
U~·$$ ¼$$G 6· ««8 )· ~· $$
8~/H$/) ! 8 6/ «/F8· ~/$à ~/) ! /8- 0%8FVGFG )GHì )! /· B· $8 «8 6¼8 D~ 8J ¼8F\ 8 V8F8-
H$8 · V«/ H$· 6/ 6/ · BU«/D/) · \ /GF8; ~· $8 6· / ( · $$/B8F$/1;
u~/B· 6/ 8F$~·~8 F8« %/%G 68««.· ~VGB8F$G4 cioè a GF /« H/H$8B· 68««· BG6¼«· \ /GF8 /F ­ ­ P 0 $~· -
U~/B· 6/ · F· «/\ \ · ~8 /« )/~) ¼/$G 68« )GB U~8HHG~84 HB/HH/GF/ · ( · F6· H/FVG«· ­ = ­ /FV«8 5
~/$8F/· BG 6G%8~GHG4 · «B8FG U8~ / FGH$~/ «8$$ G~/ ­ = ­ /68 5 P = P· F61 H/ 8«/B/F· FG4 U8~ B8\ \ G
U~/F) /U/· F$/4 /F$8~U~8$·~8 /« U· ~$/) G«· ~8 H/H$8B· 6/ HGD/H$/) · $/ D/« $~/ · )~/H$· ««G 6/ J¼· ~\G4 H/· «·
6/ BG6¼«· \ /GF8 G~· )/$· $G; UG~$· F$84 H/· ¼F· 68««8 6¼8 ( · F68 «· $8~· «/4 ·B -
U«/D/) · F6G 8 $~·HB8$$8F6G così ¼F· HG«$· F$G 68««8
6¼8 ( · F68 «· $8~· «/4 )! 8 %8FVGFG FG~B· «B8F$8
COS'E' LA SSB? 68FGB/F· $8» q­ P 0q G± 8~ ­ /68 P· F6 = ( · F6·
«· $8~· «8 /FD8~/G~81 «· ( · F6· · D~ 8J ¼8F\ · B/FG~8
a · U/$· ·HH· / HU8HHG 6/ H8F$/~ U· ~« · ~8 68« H/H$8B· 8 è ­ P 0è U8~ ­ /68 P· F6 = ( · F6· «· $8~· «8 H¼-
6/ $~· HB/HH/GF/ /F ­ ­ P4 · F) ! 8 U8~) ! é J¼8H$G H/- U8~/G~81 J ¼8««· · B· VV/G~ D~ 8J ¼8F\ · ;
H$8B· ~/H¼«$ · U~8D8~/$G 6· $¼$$/ / ~· 6/G· B· $G~/ è F· 68««8 B· VV/G~/ U· ~$/) G«· ~/$à 68««· ­ ­ P )GF-
8 U8~) ! é 8HHG4 /F J ¼8H$/ ¼«$ /B / $8BU/4 H/ %· ~·U/- H/H$8 F8« D·$$G )! 8 «.· «$· D~8J ¼8F\ · 8H/H$8 HG«$· F$G
6· B8F$8 6/DDG F68F6G · F) ! 8 D~· V«/ · B/) / 68««· H8 8H/H$8 «· BG6¼«· \ /GF8; c HH· FGF U¼ò %8F/~8
« W k» 4 )/Gè 68««· ( · F6· )/$$ · 6/F· ; BG«$/U«/) · $· /F D~ 8J ¼8F\ · 4 U8~) ! é %8~~8( ( 8 BG«-
u~8F6/· BG /F 8H· B8 ¼F.GF6· ~· 6/G · Me MHz, $/U«/) · $· · F) ! 8 «· ( · HH· D~ 8J ¼8F\ · 4 )GF ¼F· )GF-
BG6¼«· $· )GF ¼F H8VF· «8 6/ D~ 8J ¼8F\ · 6/ M;KKK H8V¼8F$8 6¼U«/) · \ /GF8 68««· FG~B· «8 D~ 8J ¼8F\ ·
m\ ; 68« U· ~«· $G; )! 8 ~8F68~8( ( 8 /F)GBU~8FH/( /«8 /«
b ¼~· F$8 /" D8FGB8FG 6/ BG6¼«· \ /GF84 G«$~8 · «- H8VF· «8;
«.GF6· U~/F) /U· «84 H/ DG~B· FG 6¼8 GF68 H8) GF6· - uG/) ! é «.· BU«/D)/ · \ /GF8 68««· ( · F6· «· $8~· «8 ¼F/-
~/84 )! /· B· $8 ( · $$/B8F$/ 8 6G%¼$8 · ««· HGBB · 8 )· 68%8 · %%8F/~8 H8F\ · 6/H$G~H/GF/4 è F8) 8HH· ~/G
· ««· 6/DD 8~8F\ · 68/ %· «G~/ 68««· D~ 8J ¼8F\ · U~/F- ~/)G~~ 8~8 ·V«/ ·BU«/D/) · $G~/ /F )«· HH8 N G NP4 8%/-
)/U· «8 8 6/ J¼8««· BG6¼«· F$8; $· F6G 68) /H· B8F$8 "· )«·HH8 a )! 8 è /F%8)8 «·
a /ò H/VF/D/) · )! 84 /F U~· $/) · 4 H/ G$$ 8FVGFG $~8 6/- U/ù ¼$/«/\ \ · $· F8« H/H$8B· 6/ $~·HB/HH/GF/ /F BG-
%8~H/ %· «G~/ 6/ D~ 8J ¼8F\ 8; n« U~/BG 6/ J¼8H$/ ! · 6¼«· \ /GF8 di · BU/8\ \ · ;
/« %· «G~8 6/ Me;KKK;KKK 5 M;KKK = Md;xxx;KKK m\ ; n« B/V«/G~ H/H$8B· )GB¼FJ ¼84 U8~ G$$ 8F8~8 ¼F·
n« H8)GF6G è J¼8««G U~/F) /U· «8 6/ Me;KKK;KKK m\ 7 ( ¼GF· 8B /HH/GF8 /F ­ ­ P4 è ;J ¼8««G 6/ ¼$/«/\ \ · ~8
/« $8~\G ! · /" %· «G~8 6/ Me;KKK;KKK 3 M;KKK = ¼F 8DD/ ) · )8 )GBU~8HHG~8 · ¼6/G4 /F V~· 6G 6/ 8%/-
Me;KKM;KKK m\ ; ­ 8 /" %· «G~8 68««· D~ 8J ¼8F\ · BG- $· ~8 H· $¼~· \ /GF/ F8V«/ H$· 6/ · BU«/D/) · $G~/;
6¼«· F$8 DG HH8 H$· $G J¼8««G 6/ W;KKK m\ 4 / %· «G~/ n« 6/· V~· BB· 6/ D/V¼~· W /F$8~U~8$· V«/ 8DD 8$$/ 6/
68««8 $~8 D~ 8J ¼8F\ 8 ~/H¼«$· F$/ H· ~8( ( 8~GH$· $/ J ¼8«- H· $¼~·\ /GF8 68V«/ H$· 6/ 6/ UG$8F\ · ; c . G%% /G )! 8
«/ 6/ Md;xxl ;KKK m\ 4Me;KKK;KKK m\ 8 Me;KKW ;KKK /F $· «/ )GF6/\ /GF/ FGF HG«G H / HG%~· ) ) · ~/) · / $~· F-
m\ ; H/H$G~ D/F· «84 B· H/ G$$ /8F8 ¼F· ~/) 8\ /GF8 BG«$G
t ) )G~~8 G~· ~/) G~6· ~8 )! 8 «./F$8~· « /FDG ~B·\ /G- 6/H$G~$· 4 · F) ! 8 H8 · UU· ~8F$8B8F$8 V«/ H$~¼ B8F$/
F8 » · ¼6/G è )GF$8F¼$· /F ¼F· HG«· 68««8 6¼8 ( · F- 68« $~·HB8$$/$G~8 /F6/) · FG ¼F· 8«8%· $· UG$8F\ ·
68 «· $8~· «/7 )G~/ /« H/H$8B· 68««· BG6¼«· \ /GF8 6/ 6.¼H) /$· ;

31
CIRCUITO DEL CO M PRESSO RE
Condensatori
C1 A 1.000 pF
nF D/V¼~· e è ~· UU~8H8F$· $G «G H) ! 8B · · ( «G) ) ! / C2 A 10 f 5 25 VI. (elettrolitico)
$/U/) G 6/ ¼F ) /~) ¼/$G 6/ ) GB U~8HHG~87 ) GB 8 H/ C3 A 300.000 pF
U¼ò FG$· ~84 8HHG è · F· «GVG · J ¼8««G 6/ ¼F · B - C4 A 33.000 pF
U«/D/) · $G~8 ) GF$~G~8· \ /GF· $G4 ) GF «· 6/DD 8~8F\ · C5 A 560 pF
) ! 8 "· ~8$8 6/ ) GF$~G ~8· \ /GF84 · F\ /) ! é 8HH8~8 C6 A 22 pF
) GB UGH$· 6· ) «8B 8F$/ «/F8· ~/4 /F) G~UG~· 8«8B 8F-
C7 A 22.000 pF
ca A 1.000 pF
$/ · ) · ~·$$8~/H$/) · 8HUGF8F\ /· «8 G «GV· ~/$B /) · ; C9 - 1.000 pF
f · ) 8F6G · F)G~· ~/D8~/B 8F$G · ««G H) ! 8B · · ( «G) - Resistenze
) ! / 6/ D/V¼~· e4 H/ U¼ò FG$· ~8 ) ! 8 /« H8VF· «84 6GUG R1 A 24.000 ohm
8HH8~8 H$· $G U~8· B U«/D/) · $G4 8F$~· F8««.· B U«/D/) · -
R2 A 2.200 ohm
R3 A 2.200 ohm
$G~8 %8~G 8 U~GU~/G; R4 A 22.000 ohm
­ 8 /" «/%8««G 68« H8VF· «8 /F 8F$~· $· è ( · HHG4 «· ~8$8 R5 A 1 megaohm
6/ ) GF$~G~8· \ /GF8 è $· «8 6· · V/~8 /F B /H¼~ · B /- R6 A 1.500 ohm
F/B · ; N« ) GF$~· ~/G4 H8 /« H8VF· «8 è DG~$84 «· ~8$8 R7 A 2.400 ohm
/F$~G6¼) 8 ¼F· FG$8%G«8 ) GF$~G~8· \ /GF8 ) ! 8 · ( - R8 A 39.000 ohm
( · HH· /« V¼· 6· VFG 68««.· B U«/D/) · $G~84 B · F$8F8F-
R9 A 47.000 ohm
RIO A 330 ohm
6G ¼F.¼H) /$· U~8HHG) ! é ¼V¼· «8 · J ¼8««· G$$8F¼$· R11 A 4.700 ohm
) GF H8VF· «8 68( G«8; R12 A 10.000 ohm (potenz. a variaz. log.)
àn ) · HG «/B /$8 6/ ) · ~· $$8~/H$/) · 6/ $~· HD8~/B 8F$G Varie
6/ ¼F ) GB U~8HHG~8 6/ 6/F· B /) · è ~·UU~8H8F$· $G IC 4A709
TR1 2N2222A
/F D/V¼~· d; a GB 8 H/ U¼ò ~G$· ~84 6GUG ¼F ) 8~$G bn 1N914 (1N4446 1N619- BAVA9, ecc.)
%· «G~8 68««· $8FH/GF8 6.8F$~· $· 0é 814 «· $8FH/GF8 D2 1N914 (1N4446 1N619- BAV19, ecc.)
6/ ¼H) /$· 0é ¼1 ~/B · F8 ) GH$· F$8; r · ¼F ) /~) ¼/$G

Fig. 5 - Schema elettrico del compressore di dinamica


con integrato µA 709.

I R5
~

R2
z nt
Il
­n

TR1
an

n
c9
il
"
12V

i1
+ e
NTR lIc2 IIc3

32
C3

qné c q q t

Fig. 6 - II circuito stampato è d'obbligo per la realizza-


zione pratica del compressore di dinamica, perché
questo deve ritenersi un apparato semiprofessionale.

Fig. 7 - Circuito stam-


pato a grandezza natu-
rale del compressore
di dinamica.

33
V

t
Fig. 8 - A valle dell'amplificatore operazionale di figu-
ra 5 è presente uno stadio di messa in forma del se-
gnale. Il segnale recuperato all'uscita del circuito in-
tegrato, alla frequenza di 1.000 Hz, assume la forma
riportata In questo disegno.

)GF $/68 )· ~· $$8~/H$/) · FGF è 6/ U~·$/) · ¼$/«/\ \ · -


\ /GF84 /F J ¼· F$G FGF 8H/H$8 U/ù ¼F· )G~~/HUGF-
68F\ · M@ M $~· H8VF· «8 6/ /FV~8HHG 8 H8VF· «8 6/
¼H) /$· 4 )! 8 ~/H¼«$· $~GUUG 6/H$G~$G 8 FGF U/ù ~/-
)GH$~¼/( /«8; c ) ) G U8~) ! é H/ ¼$/«/\ \ · ¼F· )· ~· $$8~/-
H$/) · )GB 8 J ¼8««· 6/ D/V¼~· W4 )! 8 )GFH8F$8 6/
B · F$8F8~8 «· $8FH/GF8 6/ ¼H) /$· 0é ¼1 8F$~G «/B /$/
· ( ( · H$· F\ · U/) ) G«/4 %/) /FG · ««· $8FH/GF8 6/ HGV«/·
Fig. 9 - Questo schema permette di assimilare meglio
6/ )GB U~8HH/GF84 · F) ! 8 ) GF 8«8%· $8 8H) ¼~H/GF/ 6/ il concetto della SSB. Nel processo di trasmissione di
6/F· B/ ) · · ««.8F$~· $· ; onde radio modulate in ampiezza, sono presenti tre
segnali che scaturiscono dall'unione della frequenza
portante (1) e della bassa frequenza modulante. Que-
sti due segnali danno origine al tre segnali riportati
SCHEMA ELETTRICO DEL COMPRESSORE in 2: la frequenza portante modulata (frequenza cen-
trale) e le due frequenze secondarie, laterali, chiama-
c . ·HH· / D·) /«8 ~8· «/\ \ · ~8 /F U~· $/) · ¼F ) /~) ¼/$G te battimenti e dovute alla somma e alla differenza dei
) GB U~8HHG~8 ) GF · B U«/D)/ · $G~/ GU8~· \ /GF·«/ · ) /~- valori della frequenza principale e di quella modulante.
Gli schemi riportati in 2e in 3 interpretano i due esem-
) ¼/$G 6/ )GF$~G~8· \ /GF8; pi citati nel testo. Il battimento che deriva dalla sottra-
N/ FGH$~/ «8$$G~/ )GFH/V«/· B G 6/ ~8· «/\ \ · ~84 /F %/~- zione dei valori delle frequenze viene chiamato LSB
$ù 68««· H¼· H8B U«/) /$à 8 68««8 G$$ /B 8 ) · ~· $$
8~/- (Lower Side Band); quello che deriva dalla somma del-
H$/) ! 84 /« ) /~) ¼/$G ~/UG~$· $G /F D/V¼~· g; le due frequenze viene chiamato USB (Upper Side
Band). Con il sistema della modulazione in SSB • si
n« ) /~) ¼/$G /F$8V~· $G na U¼ò 8HH8~8 /« )GB ¼F8 eliminano, per mezzo di sofisticati filtri a cristallo di
NkKx4 GUU¼~8 ¼F · «$~G GU8~· \ /GF· «8 H/B /«87 8H- quarzo, sia la portante, sia una delle due bande late-
HG D¼ FV8 6· · B U«/D/) · $G~8 /F%8~$8F$84 8HH8F6G /« rali, quella più bassa (Lower) o quella più alta (Up-
U/86/FG W4 ~· UU~8H8F$· $/%G 68««./FV~8HHG /F%8~$8F- per), amplificando e trasmettendo una soltanto delle
due bande. Risulta chiaro che, con tale sistema di tra-
$84 )G««8V· $G )GF «.8F$~·$· 68« )GB U~8HHG~8 6/ 6/- smissione, quando non si parla davanti al microfono,
F· B /) · ; q ./FV~8HHG FGF /F%8~$8F$8 è /F%8) 8 UG- non c'è battimento e non c'è quindi emissione di se-
«· ~/\ \ · $G4 $~· B /$8 «8 ~8H/H$8F\ 8 z W5z d4 · B8$à gnali ad alta frequenza, con notevole risparmio di
68««· $8FH/GF8 6/ · «/B 8F$· \ /GF87 ) /ò U8~B 8$$8 6/ energia.
¼$/«/\ \ · ~8 /« ) /~) ¼/$G )GF · «/B 8F$· \ /GF8 H/FVG«·
· F\ /) ! é 6GUU/· ;
q · )GF$~G~8· \ /GF8 è 68$8~B /F· $· 4 /F )G~~ 8F$8 )GF-
$/F¼· 4 6· ««· ~8H/H$8F\ · z g4 )! 8 B · F$/8F8 «.¼H) /- ut z à Ns à c ut z à Ns à c ut z à Ns à c
MODO. MKHZ MODO 2KHZ
$· · 6 ¼F· $8FH/GF8 6/ %· «G~8 U· ~/ · ««· B 8$à ) /~- t
)· 6/ J ¼8««· 6/ · «/B 8F$· \ /GF84 B 8F$~8 /F )G~~8F-
$8 · «$ 8~F· $· «· )GF$~G~8· \ /GF8 è 68$8~B/F· $· 6· «- + 1KHZ -2KH2I I +2KHz

,
-1KHZ
«· ~8$8 6/ )GB U~8HH/GF8 )GB UGH$· 6· a N5z k 84
HGU~· $$ ¼$$G; 6· / 6/G6/ b M5b W; à · «/ 6/G6/4 /F
U~8H8F\· 6/ 68(G«/ H8VF· «/ 8 J ¼· F6G «.¼H) /$· è '
a cs à z t
fzc·;
t
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/FD8~/G~8 · K;i é 4 ~/H ¼«$· FG J ¼· H/ /F8H/H$8F$/ 86
/« V¼· 6· VFG è 68$8~B/F· $G HG«$ · F$G 6· ««· ~8H/- @
H$8F\ · 6/ ) GF$~G~8· \ /GF8 z g ) ! 84 · %8F6G ¼F %· -
«G~ 8 8«8%· $G4 )GFH8F$8 8«8%· $8 · B U«/D/) · \ /GF/; N«
)GF$~· ~/G4 J ¼· F6G «.¼H) /$· $8F68 · H¼U8~· ~8 /«

34
IN SCATOLA
DI MONTAGGIO
L. 21
CARATTERISTICHE
Potenza musicale 50 W
Potenza continua 45 W
Impedenza d'uscita 4 ohm
Impedenza entrata E1 superiore a 100.00 ohm
Impedenza entrata E2 superiore a 1 megaohm
Sensibilità entrata Et 100 mV per 45 W
Sensibilità entrata E2 1 V per 45 W
Controllo toni atten. - i dB; esaltaz.
+ 23 dB a 20 KHz
Distorsione inf. al 2% a 40 W
Semiconduttori 8 transistor al slllclo
+ 4 diodl al slliclo
+ 1 diodo zener
Alimentazione 220 V
Consumo a pieno carico 60 VA
Consumo in assenza di segnale 2 W
Rapporto segnale/disturbo 55 dB a 10 W

Il kit è comprensivo di tutti gli


Questa scatola di montaggio, veramente pre- elementi necessari per la realiz-
stigiosa, si aggiunge alla collana dei kit ap-
prontati dalla nostra organizzazione. L'ampli- zazione dell'amplificatore ripro-
ficatore di potenza, appositamente concepito dotto nella foto. Per il suo com-
per l'accoppiamento con la chitarra elettrica,
è dotato di due entrate ed è quindi adattabile pletamento il lettore dovrà pro-
a molte altre sorgenti di segnali BF, cosi da curarsi, per proprio conto, gli al-
rendere l'apparato utilissimo per gli usi più
svariati. toparlanti e il contenitore.

LA SCATOLA DI MONTAGGIO COSTA L. 21.500. Per richiederla occorre inviare


il relativo importo a mezzo vaglia o c.c.p. n. 3/26482 intestato a: ELETTRONICA PRA-
TICA - 20125 MILANO - Via Zuretti 52 (nel prezzo sono comprese anche le spese
di spedizione).
V

Fig. 10- I principianti commettono spesso l'errore di


sfruttare al massimo le possibilità del trasmettitore mo-
dulando in profondità l'onda radio. Ma cosi facendo
l'ampiezza della tensione di bassa frequenza, all'usci-
ta di un circuito modulatore, varia notevolmente il suo
livello durante un normale QSO. Cioé si verifica un'am-
pia dinamica con l'effetto di ottenere, in certi momenti,
una modulazione a livelli superiori al 100%,, con con-
seguenti fenomeni di distorsioni e pericoli di sovrac-
carico dei transistor finali.

%· «G~8 6/ K4i é 4 / 6/G6/ 8F$~· FG /F ) GF6¼\ /GF84 FG H$· $8 ~/«8%· $8 U8~ B 8\ \G 6/ · $$~8\ \ · $¼~8 U~G-
6/B /F¼8F6G DG ~$8B 8F$8 «· ~8H/H$8F\ · 6/ ) GF$~G- D8HH/GF· «/» ¼F GH) /««GH) GU/G 6GUU/· $~· ) ) /· WKK
~8· \ /GF8 84 ) GFH8V¼8F$8B 8F$84 /« V¼· 6· VFG; r m\ 4 ¼F ) GF$~G««G~8 6/V/$· «8 · I0, 8) ) ; ­ / $~·$-
$· J ¼/F6/ 6/ %· «G~/ 8H$~8B · B 8F$8 U~8) /H/;
à 8FH/GF8 6/ · «/B 8F$· \ /GF8» MW é ± Ml é
LA MESSA IN ... FORMA DEL SEGNALE q /%8««G 6/ 8F$~· $· B /F/B G 6/ ) GB U~8HH/GF8»
MKK B é
N««.· B U«/D)/ · $G~8 GU8~· \ /GF· «8 D· H8V¼/$G ¼FG H$· -
z · UUG~$G G $· HHG 6/ ) GB U~8HH/GF8»
6/G 6/;;; B 8HH· /F DG~B · 68« H8VF· «84 ) ! 8 ~/H¼«$·
%· ~/· \ ; ¼H) ; «O
· ( ( · H$· F\ · 6/H$G~$G 6GUG «· )GB U~8HH/GF8; v ¼8-
5
H$G ) /~) ¼/$G /F) G~UG~· · F) ! 8 ¼F D/«$~G U· HH· 5( · HHG4
%· ~/· \ ; 8F$~; W
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U~8HH/GF8; nF $· « B G6G ¼F H8VF· «84 · 6 8H8B U/G
nB U868F\ · 6.8F$~· $· » Wn K;KKK G! B
6/ $/UG H/F¼HG/6· «8 · ««.8F$~·$· 4 ~/H¼«$· · UU/· $$/$G
à 8FH/GF8 6.¼H) /$· $/U/) · /F ~8V/B 8
H¼« U/86/FG i 68««./F$8V~· $G4 B · ~/U~8F68 FG$8%G«- 6/ ) GB U~8HH/GF8» eKK B é
B 8F$8 «.· HU8$$G U~/B /$/%G H¼««.8B /$$G~8 68« $~· F- P · F6· U· HH· F$8» i KK m\ + W;WKK m\ · 55 d 6P
H/H$G~ à z "7 8HHG J ¼/F6/ è U~8H8F$8 · ««.¼H) /$· 68«
dl K m\ + W;i KK m\ · i 6P
) /~) ¼/$G4 ) /Gé H¼« ) ¼~HG~8 68« UG$8F\ /GB 8$~G z «W4
) GF ¼F B /F/B G $· HHG 6/ 6/H$G~H/GF8; b /H$G~H/GF8 U~/B · 68««· )GB U~8HH/GF8» W,
b /H$G~H/GF8 6GUG «· ) GB U~8HH/GF8» g,
è B G«$G U~G( · ( /«8 ) ! 84 · H8) GF6· 68/ $/U/ 6/ ) GB -
CARATTERISTICHE TECNICHE UGF8F$/ ¼$/«/\ \ · $/ U8~ «· ~8· «/\ \ · \ /GF8 68« ) /~) ¼/$G
6/ D/V¼~· g4 /« $· HHG 6/ 6/H$G~H/GF8 UGHH· 8HH8~8
q 8 ) · ~·$$8~/H$/) ! 8 $8) F/) ! 8 68« FGH$~G B G6¼«G HG5 ~/6G$$G · ««· B 8$à ;

36
COSTRUZIONE DEL COMPRESSORE HG~8 6/ 6/F· B /) · 4 G) ) G~~8~à /FH8~/~8 «.· UU· ~· $G /F
¼F ) GF$8F/$G~8 B 8$· ««/) G4 8«8$$~/) · B 8F$8 ) G««8V· -
à ~·$$· F6GH/ 6/ ¼F· ) GH$~¼\/GF8 · ) · ~· $$8~8 H8- $G · B · HH· 4 /F B G6G 6· 8%/$· ~8 D·) /«/ /FF8H) ! /4
B /U~GD8HH/GF· «84 /« ) /~) ¼/$G H$· B U· $G è /F J ¼8H$G HGU~· $$¼$$G J ¼· F6G 8HHG %/8F8 ) G««8V· $G ) GF / $~· -
) · HG · HHG«¼$· B 8F$8 F8) 8HH· ~/G; n« «8$$G~8 UG$~à HB 8$$/$G~/;
~8· «/\ \ · ~«G D·) 8F6G ~/D8~/B 8F$G · « 6/H8VFG 6/ D - s 8« ) · HG /F ) ¼/4 U¼~ · %8F6G ) ¼~· $G /F B G6G U· ~-
V¼~· k4 ) ! 8 è ~/UG~$· $G /F H) · «· M @ M; $/) G«· ~8 «8 H) ! 8~B · $¼~84 H/ 6G%8HH8~G ¼V¼· «B 8F$8
q · 6/HUGH/\ /GF8 68/ ) GB UGF8F$/ 8«8$$~GF/) / H¼««G · %%8~$/~8 D/H) ! / G /FF8H) ! /4 /F ) · HG 6/ ) G««8V· B 8F-
H$· B U· $G 68%8 8HH8~8 J ¼8««· ~/UG~$· $· /F D/V¼~· i ; $G ) GF $~·HB 8$$/$G~/4 ) GFH/V«/· B G 6/ ) G««8V· ~84 · «-
z /U8$/· B G · F) G~· ) ! 8 «./F$8V~·$G µ NkKx UG$~à «.8F$~· $· 9«8/ ) GB U~8HHG~8 )«/ 6/F· B /) · 4 ¼F./B U8-
8HH8~8 HGH$/$¼/$G ) GF /« µ Nke M4 «.q Me M4 8) ) ;4 8«/- 68F\ · 6/ · «$· D~ 8J ¼8F\ · 4 6/H· ) ) GUU/· F6G ) GF$8B -
B /F· F6G /F $· « ) · HG «· ~8H/H$8F\ · z i 8 / ) GF- UG~·F8· B 8F$8 /« ) /~) ¼/$G 6/ · «/B 8F$· \ /GF8 8 ) G«-
68FH· $G~/ a g5a i ; N«$~/ $/U/ 6/ · B U«/D)/ · $G~/ GU8- «8V· F6G /F U/ù U¼F$/ 68« ) /~) ¼/$G4 $~· «· «/F8· 6/
~·\ /GF· «/ UG$~· FFG 8HH8~8 · 6G$$· $/4 U¼~)! é %8F- · «/B 8F$· \ /GF8 UGH/$/%· 8 J ¼8««· F8V· $/%· 4 · «)¼F/
V· FG ~/HU8$$· $/ V«/ /FV~8HH/4 «8 · «/B 8F$· \ /GF/ 8 «8 )GF68FH· $G~/ ) 8~· B /) / 68« %· «G~8 6/ MK K;KKK Uf ;
¼H) /$8 8 D·) 8F6G ¼HG 6/ ¼F ) /~) ¼/$G H$· B U· $G ) ! 8 N«)¼F8 /B U868F\ 8 6/ · «$· D~ 8J ¼8F\ · 8 · ( · HH·
H/ · 6· $$ / · ««· \ G) ) G«· $¼~· 68««./F$8V~· $G; ~8H/H$8F\· UG$~· FFG 8HH8~8 /FH8~/$84 H8B U~8 U8~
è F· %G«$· $8~B /F· $G /« B GF$· VV/G 68« ) GB U~8H5 J ¼8H$G H$8HHG H) GUG; H¼« ) /~) ¼/$G 6/ · «/B 8F$· \ /GF8;

AMPLIFICATORE TUTTOFARE
AS21
mon gio

Il kit permette di realizza-


re un modulo elettronico u-
tilissimo, da adattarsi alle
seguenti funzioni:
Amplificatore BF Caratteristiche elettriche del modulo
Sirena elettronica
Tensione tipica di lavoro: 9 V
Allarme elettronico
Oscillatore BF Consumo di corrente: 80 :- 100 mA
(emissione in codice mor- Potenza d'uscita: 0,3 W indistorti
se) Impedenza d'uscita: 8 ohm

Tutti i componenti necessari per la realizzazione di questo apparato sono


contenuti in una scatola di montaggio venduta dalla nostra Organizzazio-
ne al prezzo di L. 3.750. Le richieste debbono essere fatte inviando an-
ticipatamente l'importo a mezzo vaglia o c.c.p. n. 3/26482 intestato a:
Elettronica Pratica - 20125 MILANO - Via Zuretti, 52.
EFFETTO
q .· UU· ~· $G ) ! 8 ) / · ) ) /FV/· B G · 68H) ~/%8~8 ) GF- F84 è F8) 8HH· ~/G ~/) G~6· ~8 · «)¼F/ U~/F) /U/ 68««.· ) ¼-
H/H$8 /F ¼F· H) · $G«· /F V~·6G 6/ $~· HDG ~B · ~8 / H¼G- H$/) · B ¼H/) · «8 84 /F U· ~$/) G«· ~84 «8 ) · ~·$$8~/H$/) ! 8
F/ 68««· ) ! /$· ~~· 8«8$$~/) · G 68««.G~V· FG 8«8$$~GF/- D/H/) ! 8 68« H¼GFG ) ! 8 U8~B 8$$GFG 6/ 6/H$/FV¼8~84
) G /F H¼GF/ · U8~) ¼HH/GF84 ) GB 8 J ¼8««/ U~G6G$$ / $~· «G~G4 6¼8 H¼GF/ 6/%8~H /;
6· « $· B ( ¼~G4 6· « $~/· FVG«G4 6· ««· ) · B U· F· 4 6· / h «/ 8«8B 8F$/ DG F6· B 8F$· «/ 6/ ¼F· FG$· B ¼H/) · «84
U/· $$/4 8) ) ; J ¼8««/ ) ! 8 /F J ¼8H$G ) · HG ) / /F$8~8HH· FG4 HGFG»
s 8« )G~HG 68««· 68H) ~/\ /GF8 68« ) /~) ¼/$G /« «8$$G~8 «.· $$· ) ) G4 «· 6¼~· $· 4 «.8H$/F\ /GF8;
UG$~à ~8F68~H / ) GF$G 68««.¼$/«/$à 6/ J ¼8H$G U· ~$/-
) G«· ~8 8DD 8$$G B ¼H/) · «84 $8F8F6G ) GF$G ) ! 8 «· H) · - v ¼8H$/ $~8 8«8B 8F$/ U8~B 8$$GFG 6/ · F· «/\ \ · ~8 «8
$G«· 6/ U8~) ¼HH/GF8 %8~~à /FH8~/$· D~ · «.¼H) /$· 68««· %· ~/· \ /GF/ 6/ /F$8FH/$à HGFG~8 F8« $8B UG;
) ! /$· ~~· 8«8$$~/) · 8 «.8F$~· $· 68««.· B U«/D/) · $G~8 6/ q .· $$· ) ) G 68D/F/H) 8 /« $8B UG /F ) ¼/ /« H¼GFG ~·V-
( · HH· D~ 8J ¼8F\ · 4 GUU¼~8 D~ · «.¼H) /$· · ( · HH· D~ 8- V/¼FV8 /« H¼G B · HH/B G %· «G~8 6/ /F$8FH/$à ; n« $· B -
J ¼8F\ · 68««.G~V· FG 8«8$$~GF/) G 8 «.8F$~· $· 68««.· B - ( ¼~G4 · 6 8H8B U/G4 U~8H8F$· ¼F · $$· ) ) G ~· U/6/HH/-
U«/D/) · $G~8 6/ UG$8F\ · ; B G 8 ) GHì · %% /8F8 U8~ «· B · VV/G~ U· ~$8 68V«/
H$~¼B 8F$/ · U8~) ¼HH/GF87 ¼F G~V· FG · ) · FF8 U~8-
H8F$· ¼F · $$· ) ) G U/ù «8F$G;
CARATTERISTICHE DEL SUONO u·HH/· B G G~· · ««· 6¼~· $· 4 ) ! 8 U¼ò 8HH8~8 · F) ! 8
68D/F/$· )GF /« $8~B /F8 « B · F$8F/B 8F$G » 7 8HH·
u8~ UG$8~ /F$8~U~8$· ~8 F8« B /V«/G~8 68/ B G6/ /« /F$8~U~8$· «.· F6· B 8F$G 68««./F$8FH/$à 68« H¼GFG
D¼F\ /GF· B 8F$G 68««· FGH$~· H) · $G«· 6/ U8~) ¼HH/G5 6GUG ) ! 8 J ¼8H$G ! · ~· VV/¼F$G /« H¼G B ·HH/B G %· 5

dl
QUESTO ORIGINALE DISPOSITIVO
E' IN GRADO DI
TRASFORMARE LE NORMALI
NOTE MUSICALI
EMESSE DALLA CHITARRA ELETTRICA,
O DALL'ORGANO ELETTRONICO,
IN SUONI SIMILI
A QUELLI DEGLI STRUMENTI
A PERCUSSIONE

PERCUSSIONE
«G~84 ) /Gé «.· F6· B 8F$G 68/ H¼GFG 6· ««.· $$· ) ) G /F 6/ ¼F· H$8HH· G$$· %· 0/« ~8 è U/ù · «$G 68« 6G1;
UG/; n« B· F$8F/B 8F$G4 G4 )GB 8 · ( ( /· B G 68$$ G4 q .· «$8\ \ · 6/U8F68 U~/F) /U· «B 8F$8 6· ««· D~ 8J ¼8F-
«· 6¼~·$· 4 U¼ò 8HH8~8 U/ù G B8FG «¼FV· 8 U¼ò \ · 68««· DG F6· B 8F$· «8 68« H¼GFG;
· %8~8 ¼F · F6· B 8F$G U/ù G B8FG ~8VG«· ~8; c U8~ ¼«$/B · ~/) G~6/· B G «./F$8FH/$à 68« H¼GFG4
nF$8~U~8$/· B G4 U8~ ¼«$/B G4 /« )GF) 8$$ G 6/ 8H$/F- ) ! 8 U8~B 8$$8 6/ 6/H$/FV¼8~8 / H¼GF/ 68( G«/ 6·
\ /GF8; c HHG ~·UU~8H8F$· /« BG6G )GF ) ¼/ /« H¼GFG J ¼8««/ DG ~$/ 84 B ¼H/) · «B 8F$84 $~G%· ¼F· U~8) /H·
)8HH· 6/ 8H/H$8~8 84 )GB 8 · %%/8F8 F8« )· HG 68««.· $- )G~~ /HUGF68F\ · )GF «8 %· ~/8 /F6/) · \ /GF/ 68««· B¼-
$· ) ) G4 U¼ò 8HH8~8 U/ù G B 8FG ( ~¼ H) G; H/) · » « U/· FG » 4 « U/· F/HH/B G » 4 « forte », « DG ~-
c . G%%/G )! 8 V«/ 8«8B 8F$/ )! 8 )· ~· $$8~/\ \ · FG /« $/HH/B G » 4 8) ) ; q ./F$8FH/$à 6/U8F68 U~/F) /U· «B 8F-
H¼GFG HGFG /F F¼B 8~G H¼U8~/G~8 · J ¼8««/ G~· ~/- $8 6· ««.· B U/8\ \ · 68« H¼GFG;
)G~6· $/; N6 8H8B U/G4 ¼F 8«8B 8F$G DG F6·;B 8F$· «8 u8~ ) GF)«¼68~8 J ¼8H$· ( ~8%8 U· ~8F$8H/ ~8«· $/%·
68« H¼GFG è /« $/B ( ~G 4 )! 8 6/U8F68 6· « U· ~$/) G«· ~8 · ««8 )· ~· $$8~/H$/) ! 8 68« H¼GFG4 G) ) G~~ 8 · VV/¼FV8~8
$/UG 6/ H$~¼ B 8F$G B¼H/) · «8 8 6· ««· 6/H$~/( ¼\ /GF8 )! 84 J ¼· H/ H8B U~84 $¼$$8 «8 ) · ~· $$8~/H$/) ! 8 D/F J ¼/
6/ 8F8~V/· D~ · «8 %· ~/8 · ~BGF/) ! 8 68/«.GH) /««·\ /GF8 8«8F) · $8 H/ /FD« ¼8F\ · FG %/) 8F68%G«B 8F$84 HG««8-
DG F6· B 8F$· «84 )/Gé 6· ««· )GH/668$$· DG ~B · 6.GF6· ; %· F6G U~G( «8B / 6/ G~6/F8 B¼H/) · «8 8 D/H/) G · HH· /
c ).è · F) G~· 6· ~/) G~6· ~8 «.· «$8\ \ · 4 )! 8 U8~B 8$$ 8 )GB U«8HH/4 )! 8 FGF è J ¼/ /« )·HG 6/ 8H· B /F· ~8;
6/ 6/H$/FV¼8~8 /« H¼GFG 6/ ¼F· FG$· 6· J ¼8««G 6/ r · H8 /« FGH$~G H) GUG è J ¼8««G 6/ $~·HDG ~B · ~8 /«
¼F.· «$~· · U· ~/$à 6/ · «$~8 )GF6/\ /GF/; u8~ 8H8B - H¼GFG 6/ ¼FG H$~¼ B 8F$G B ¼H/) · «84 è · HHG«¼$· B 8F$8
U/G «.· «$8\ \ · U8~B 8$$ 8 6/ 6/H$/FV¼8~8 /« ~8 6· « 6G F8) 8HH· ~/G · V/~8 H¼V«/ 8«8B 8F$/ D/F J ¼/ ~/) G~6· $/;

39
Condensatori
TE NS. C1 = 4,7 F- 12 VI. (elettrolitico)
TEMPO DI
C2 A
1.000 pF
C3 == 4,7 F- 12 VI. (elettrolitico)
PERCUSSIONE
C4 = 1.000 pF
C5 == 4,7 f -12 VI. (elettrolitico)
C6 = 100 (F- 12 VI. (elettrolitico)
C7 == 4,7 F- 12 VI. (elettrolitico)
C8 = 4,7 F- 12 VI. (elettrolitico)
C9 = 220 µF - 12 VI. (elettrolitico)
Resistenze
R1 = 50.000 ohm (potenz. a variaz. log.)
R2 = 50.000 ohm (potenz. a variaz. log.)
R3 = 910.000 ohm
R4 = 10.000 ohm
TEMPO
R5 = 220.000 ohm
NOTA
R6 A 4.700 ohm
MANIPOLATA R7 = 2.700 ohm
R8 = 2.700 ohm
R9 = 50.000 ohm (potenz. a varlaz. lin.)
R10 10.000ohm (potenz. a varlaz. Un.)
R11 = 30.000 ohm
R12 = 30.000 ohm
Flg. 1- Questo diagramma interpreta l'andamento del Transistor
segnale (tensione) nel tempo. Ovviamente si riferi- TR1 = BC238
sce al segnale uscente dall'unità d' percussione. Il po- TR2 = BC238
tenziometro R9 regola Il tempo necessario per passare TR3 = BC238
dal fronte dell'attacco, cioé dall'inizio della zona trat-
teggiata, alla completa estinzione, cioè alla scomparsa
TR4 = AC127
del tratteggio. TR5 = AC128
TR6 = BC238
TR7 = BC238
Varie
D1 = BA128
D2 = BA128
Flg. 2 ( Schema elettrico completo dell'unità di per-
FR = fotoresistenza
cussione. Il • cuore • del circuito consiste nel dispo-
LP = lampada (9 V - O, 1 A)
sitivo elettro-ottico rappresentato dalla lampada ad in- S1 = lnterrutt. incorpor. con R2
candescenza LP e dalla fotoresistenza FR. ALIMENTAZ. = 9 V

COMPONENTI

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► o TR7 TR6 TR5 o

Fig. 3 - Cablaggio dell'unità di percussione. L'interrut- «/\\ · \ /GF8 U~· $/)· 4 H/· U8~ J¼· F$G )GF) 8~F8 /« H¼G
tore generale del circuito di alimentazione è incorpora- /FH8~/B 8F$G F8««· )· $8F· 6/ ·BU«/D/)· \ /GF8 HGFG~· ;
to con il potenziometro R2 che controlla l'entità del
segnale.

IL FUNZIONAMENTO

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ALCUNI EFFETTI SONORI

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alcun lavoro di montaggio, serve ad arricchire Il $8 6/ $· «8 )GF$~G««G4 D·) 8F6G ( 8F8 · $$8F\ /GF8 ·
laboratorio dilettantistico, rappresentando in es- ~/HU8$$· ~8 / ) G««8V· B 8F$/ 6/ B ·HH· 4 GF68 8%/$· ~8
so un autentico • ferro del mestiere ». Questo «./FHG~V8~8 di ~GF\ //; N %G«$8 U¼ò ~/H¼«$· ~8 U/ù
speciale fascicolo è stato realizzato col preciso
scopo di offrire un aiuto Immediato ed esatto a H8B U«/) 8 /FH8~/~8 «.¼F/$à 6/ U8~) ¼HH/GF8 · B GF$8
chiunque stia progettando, costruendo, mettendo 9«8/ U86· «8 68««· « 8HU~8HH/GF8» ; a ! / ) / «8VV8 H· -
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elencando dati tecnici, caratteristiche, valori e U8~ GVF/ ) · HG4 HGU~· $$¼$$G ) GFH/68~· F6G ) ! 84 /F
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42
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complessivo risulti superiore o pari a 3.000 lire.

Gli ordini devono essere effettuati inviando anticipatamente l'importo (non infe-
riore alle 3.000 lire) a mezzo vaglia o c.c.p. n. 3/26482 intestato a: ELETTRONI-
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spina Jack stereo).
~8VG«· \ /GF8 68%8 8HH8~8 D·$$· ¼F· %G«$· U8~ $¼$$ 8
J¼· F6G H/ /FH8~/H)8 «.¼F/$à 6/ U8~)¼HH/GF8 F8««·
)· $8F· B¼H/)· «8;
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H/$/%G4 $8F8F6G )GF$G )! 8 ¼F H8VF· «8 $~G UUG 68-
( G«8 FGF /FF8H)· /« 6/HUGH/$/%G4 )GF ·HH8F\ · ·H-
HG«¼$· 6/ H8VF· «8 /F ¼H)/$· ; è F H8VF· «8 $~G UUG
DG ~$84 /F%8)84 U~G %G)· «· H· $¼~· \ /GF8 68« 6/HUGH/-
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¼F «/%8««G )GH$· F$84 )GHì )GB8 H8 /« 6/HUG H/$/%G4
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¼F· %G«$ · U8~ $¼$$ 8 · H8)GF6· 68« $/UG 6/ H$~¼ -
B8F$G B¼H/)· «8 /F )¼/ «.¼F/$à %/8F8 /FH8~/$· ;
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UG 6/ U8~)¼HH/GF8; c U8~ B8V«/G )GBU~8F68~8
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B· ~/UG~$· $G /F D/V¼~· M;
~/B8F$G · « 6/· V~· B-

v ¼8H$G 6/· V~· BB· /F$8~U~ 8$· «.· F6· B8F$G F8«
ADATTATORE • $8BUG 68« H8VF· «8 U~8H8F$8 ·««.¼H)/$· 68««.¼F/$à
9«/ U8~)¼HH/GF8; c ( ( 8F84 /« UG$8F\ /GB8$~G z x ~8-
PER CUFFIE STEREO VG«· /« $8BUG F8)8HH· ~/G U8~ U·HH· ~8 6· « D~G F$8
68««.· $$ · ))G 0/F/\ /G 68««· \ GF· $~· $$ 8VV/· $· 68«
Piccolo apparecchio che con-
sente li collegamento di una 6/· V~· BB· 6/ D/V¼~· M1 ·««· )GBU«8$· 8H$/F\ /GF8
o due cuffie stereo con tutti
l complessi stereofonici, La
0H)GBU· ~H · 68««.· ~8· $~· $$8VV/· $· F8« 6/·V~· BB·
commutazione altoparlanti-cuf- 6/ D/V¼~· M1;
fla è Immediata, tramite Inter-
ruttore a slltta, senza dover v ¼8H$G $8BUG4 $8F8F6G )GF$G 68««8 )GH$· F$/ )/~-
Intervenire sui collegamenti.
L'apparecchio sl Inserisce nel ) ¼/$· «/ 68««.¼F/$à 6/ U8~)¼HH/GF84 U¼ò 8HH8~8 ~8VG-
collegamento D~ · uscita del- «· $G D~ · ¼F %· «G~8 B/F/BG 6/ M@ MK6/ H8)GF6G
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q.¼«$/BG 8«8B8F$G 6/ )GF$~G ««G 68« )/~)¼/$G è ~· U-
U~8H8F$· $G 6· « UG$8F\ /GB8$~G z MK 4 )! 8 ~8VG«· /«
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44
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68« $~· FH/H$G~ à z M;
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INTERPRETIAMO IL CIRCUITO V¼· 6· VFG; u8~ 8HHG H/ U¼ò ¼H· ~8 ¼F Pa Wdl 4 · F) ! 8
H8 UGHHGFG · F6· ~ ( 8F8 $¼$$ / / $/U/ 8J ¼/%· «8F$/;
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U~8H8F$· $G /F D/V¼ ~· W4 è B ¼F/$G 6/ ( 8F k $~· F- · ««· ~8H/H$8F\ · 6/ )G««8$$ G~8 z e;
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Le prim
rienze
ilettant

RICEVITORE PER ONDE MEDIE A 2 VALVOLE


IN SCATOLA DI MONTAGGIO
L. 6.300
7
E' un kit necessario ad ogni principiante per lI kit è corredato del fascicolo n. ·2-1973 della
muovere I primi passi nello studio della radio- rivista, in cui è pubblicato l'articolo relativo
tecnica elementare. E' la sola guida sicura per al montaggio dell'apparato. Le richieste debbono
comporre un radioapparato, senza il fastidio di essere fatte inviando anticipatamente l'importo
dover risolvere problemi di reperibilità di ma- a mezzo vaglia o c.c.p. n. 3/26482 Intestato a:
teriali o di arrangiamenti talvolta impossibili. Elettronica Pratica - 20125 (Mi) - Via Zuretti, 52.
àè Pc à à t
t uNa t
8


Flg. 4 - L'unità elettro-ottica deve essere realizzata nel
modo qui lilustrato, inserendo In un tubetto opaco B
{possibilmente metallico) la lampada ad incandescenza
e la fotoresistenza; alle estremità /: tubetto deve es-
sere ermeticamente chiuso.

68FH· $G~8 a d UG~$· /« H8VF· «8 · BU«/D)/ · $G H¼««· )! 8 /« 6/G6G b n ! · U~G%%86¼$G · 6 8«/B/F· ~8 «8


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U~8H8F$8 J ¼/F6/ ¼F H8VF· «8 DG ~$8B8F$8 · BU«/D/- Ii $~· FH/H$G~ à z d D¼ F\ /GF· )GB8 ¼F · BU«/D/) · $G~8
)· $G 8 /F V~· 6G 6/ U/«G$· ~8 / H¼) )8HH/%/ H$· 6/; 6/ )G~~8F$8 )GF$/F¼· 7 H¼/ $8~B/F· «/ 68««· ~8H/H$8F-
q· ( ¼GF· · BU«/D/)· \ /GF8 68««.¼F/$à 6/ U8~) ¼HH/G- \ · z l 4 è U~8H8F$8 ¼F· $8FH/GF8 )GF$/F¼· 4 «/%8««· $·
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)GF / H¼GF/ DG ~$/; r · U8~ ~· VV/¼FV8~8 «8 B/V«/G~/ «.· BU«/D/) · $G~8 ~/H¼«$· 6/H· ) )GUU/· $· $~· B/$8 «· ~8-
U~8H$· \ /GF/; 68« 6/HUGH/$/%G4 G)) G~~8 D·~8 /F BG6G H/H$8F\ · z k 8 /« )GF68FH· $G~8 a i 4 /F BG6G 6·
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H$· F$8 /F ¼H)/$· ; · 6G\ /GF8 6/ ¼FG H$· 6/G · 6 8B/$$ G~8 )GB¼F84 U8~-
z /U~8F6/· BG «.· F·«/H/ 68« )/~) ¼/$G 6/ D/V¼~· W GH- B8$$8F6G 6/ ~· VV/¼FV8~8 G$$/B / ~/H¼«$ · $/; ­ / FG$/
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8
8
B
A e
Fig. 5- I transistor TR1-TR2-TR3.TR6-TR7 si presen-
tano esternamente nel modo indicato all'estrema sini-
stra di questo disegno (1); la custodia del transistor

@ @ TRA4-TR5,Invece, è quella disegnata al centro (2). n dio-


di D1-D2, che sono di tipo per commutazione al sili-
cio, si presentano nel modo indicato sull'estrema
destra (3).
¼G/ H) 8«$G è ~/H¼«$· $G /« U/ù /6GF8G F8««· B · VV/G~ )/~)¼/$G · %· ««8 68« $~· FH/H$G~; N%%/8F8 )GHì )! 8
U· ~$8 68««8 · UU«/) · \ /GF/; nF J ¼· «) ! 8 ) · HG U· ~$/- )GF /« UG$8F\ /GB8$~G à z nt H/ H$· ( /«/H) 8 «· «¼B /-
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nF ) GF6/\ /GF/ 6/ ~/UGHG4 ) /Gé /F · HH8F\ · 6/ H8VF· «84
$8B 8F$84 «· 6¼~· $· 68««./FD« ¼8F\ · 68« H8VF· «8 6/
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68««.· «/B 8F$· \ /GF87 «· ) GF)«¼H/GF8 è ) ! 8 /« $~· F- 6G · D·~ )G~~/HUGF68~8 «· B· HH/B· ·B U«/D/) · \ /GF8
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6/G6G b W4 ) ! 8 /F J ¼8H$G ) · HG ~/H¼«$· UG«· ~/\ \ · $G U~GU~/G F8««· HG«¼\ /GF8 6/ J¼8H$G U~G( «8B· ~/-
6/~8$$· B 8F$84 /« ) GF68FH· $G~8 8«8$$~G«/$/) G a l H/ H/868 /« « )¼G~8 » 6/ $¼$$ G /« 6/HUGH/$/%G;
) · ~/) · · HH· / ~· U/6· B 8F$84 6· $G ) ! 8 «8 ~8H/H$8F\ 8
/F V/G) G HGFG B G«$G 68( G«/;
nF U~8H8F\ · 6/ H8VF· «84 /« $~· FH/H$G~ à z d ) GF6¼) 87 ACCOPPIATORE ELETTRO-OTTICO
à z N va · «« ./F$8~6/\ /GF8 8 à z g )GF6¼) 8;
n« )GF68FH· $G~8 a l /F/\ /· J¼/F6/ · H)· ~/) · ~H/ · $- z 8· «/\ \ · F6G /« 6/HUGH/$/%G 6/ D/V¼~· e H/ G$$/8F8
$~· %8~HG «· ~8H/H$8F\ · z x 8 /« $~· FH/H$G~ à z g ¼F.¼F/$à 8«8$$~G5G$$ /) · ; q · «· BU· 6/F· q u è ~· ) -
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8HH8F\ /· «B8F$8 6· « %· «G~8 68« UG$8F\ /GB8$~G z x; D/)/8 H8FH/( /«8 · ««· «¼) 8 6/ ¼F· )GB¼F8 DG $G~8H/-
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­ 8 /« )GF68FH· $G~8 a l H/ è )· ~/) · $G )GF ¼F· $8F- HG«$· F$G 6· ««· «¼B /FGH/$à 68««· «· BU· 6/F· ; z /) G~-
H/GF8 H¼D D/) /8F$8B8F$8 · «$· 4 H¼««.8B/$$G~8 6/ à z i 6· F6G /« D¼F\ /GF· B8F$G 6/ ¼F· DG$G~8H/H$8F\ · 4 H· -
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$~· %8~HG à z k ¼F· )G~~8F$8 /« )¼/ %· «G~8 ~/H¼«$8~à H$G )GBUGF8F$8 %· ~/· )GF «· «¼B/FGH/$à 68««·
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z MK; f z 86 z n 0UG$8F\ /GB8$~G1; q · DG$G~8H/H$8F\ · )GF-
q· )G~~8F$8 )! 8 · $$~· %8~H · /« $~·FH/H$G~ à z k $~G««· /« «/%8««G 68« H8VF· «8 6/ ¼H) /$· 8 H/ )GBUG~$·
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· F) ! 8 6· ««· UGH/\ /GF8 68« )¼~HG~8 68« UG$8F\ /G- q .¼F/)G 8«8B8F$G 6/H) ¼$/( /«8 68« )/~)¼/$G UG$~8( -
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nF U· ~$ /)G«· ~84 )GF /« )¼~HG~8 HUGH$· $G %8~H G «· U· 6/F· q u7 B· J¼8H$· è 6· )GFH/68~· ~H/ J¼· H/ /«-
«/F8· UGH/$/%· 68««.· «/B8F$· \ /GF84 /« $~·FH/H$G~ à z k «/B/$· $· 4 U8~)! é D¼F\ /GF· H8BU~8 )GF %· «G~/ 6/
) GF6¼) 8 H8BU~8 · « B· HH/BG 8 «· ~/B· F8F$8 U· ~$8 $8FH/GF/ 8 )G~~ 8F$/ /FD8~/G~/ · J¼8««/ 6/ FG~B· «8
68« )/~)¼/$G FGF «G /FD« ¼8F\ · U/ù ; qG HUGH$· B8F- /BU/8VG;
$G H¼) ) 8HH/%G 68« )¼~HG~8 68« UG$8F\ /GB8$~G z nt n« UG$8F\ /GB8$~G z « U8~B8$$ 8 6/ · 6· $$· ~8 /« H8-
%8~HG «· «/F8· 6/ · «/B8F$· \ /GF8 F8V· $/%· /FD« ¼8F- VF· «8 ¼H) 8F$8 6· ««.¼F/$à 6/ U8~)¼HH/GF8 · ««· H8F-
\ · H8BU~8 B8FG /« $~· FH/H$G~ à z i 84 J ¼/F6/4 /« H/( /«/$à 68««.· BU«/D/)· $G~8;

ek
LA REALIZZAZIONE DI QUESTO SEMPLICE MA UTILE STRUMENTO DA
LABORATORIO ASSUME DUE PRECISE FINALITA': QUELLA DELLA CO-
NOSCENZA DEI DATI CARATTERISTICI DEL DIODO ZENER E QUELLA,
UGUALMENTE IMPORTANTE, DI UNA CONOSCENZA PIU' APPROFON-
DITA DELLA NATUF!A INTRINSECA DI QUESTO DIODO.

IL CONTROLLO DEI

DIODI ZENER

48
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G 6/ ¼F· H¼· «¼FV· B· F/UG«· \ /GF8; c /F J¼8H$/ H¼«$· /FH8~/$G ¼F %G«$ B 8$~G G4 8J ¼/%· «8F$8B8F$84
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D·~8 ¼F ¼HG U~8) /HG; NF) ! 8 U8~ / 6/G6/ \ 8F8~4 ­ ¼UUGF8F6G )! 8 /« 6/G6G \ 8F8~ HG$$GUGH$G · )GF-
6¼FJ ¼84 )GHì )GB8 · %%/8F8 U8~ «8 %· «%G«84 / )GF- $~G««G $~· B/$8 /« FGH$~G H$~¼ B8F$G ~/H¼«$ / /F G$$ /-
68FH· $G~/4 «8 ~8H/H$8F\ 84 / $~· FH/H$G~ 8 V«/ · «$~/ H8-BG H$· $G 86 8H· $$· B8F$8 )G««8V· $G4 H/ D· %· ~/· ~8
B/) GF6¼$$G~/4 è F8)8HH· ~/G ¼FG H$~¼ B8F$G 6/ B/-
«· $8FH/GF8 B86/· F$8 «· ~8H/H$8F\ · %· ~/· ( /«8 %8~H G
H¼~· 8 )GF$~G««G /F V~· 6G 6/ GDD ~/~8 · ««G HU8~/-
/« %· «G~8 B· HH/BG; nF/\ /· «B 8F$8 H/ FG$8~à H¼««·
B8F$· $G~8 G ·« U~GV8$$/H$· J ¼8/ 6· $/ )! 8 F8UU¼- H) · «· 68««G H$~¼ B8F$G /F6/) · $G~8 ¼F U~G V~8HH/%G
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· ¼B8F$G 68««· $8FH/GF8 8 · 6 ¼F )8~$G U¼F$G «·
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/BUG~$· F$84 6/ ¼F· )GFGH)8F\ · U/ù · UU~GDG F6/$·
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N/ FGH$~/ «8$$ G~/ U~8H8F$/· BG J ¼/F6/ «.G) ) ·H/GF8HG~8 68« UG$8F\ /GB8$~G;
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CIRCUITO SEMPLIFICATO %8~$8F6G / $8~B/F· «/ 68« )GBUGF8F$84 )/Gè «8 H¼8
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49
ZENER
IN PROVA

ò
RE SIST.
VARIA8
Fig. 1 - Questo semplice schema vuole interpretare Il
%t q à r ; principio di funzionamento del circuito dell'apparato
per il controllo dei diodi zener. La resistenza variabile
permette di prelevare da una sorgente di tensione con-
tlnua il valore necessario da inviare allo zener in prova.

Fig. 2 - Circuito elettrico completo e reale dell'appara-


C1 = 16 F - 350 VI. (elettrolitico) to per il controllo dei diodi zener. La sorgente di ali-
R1 = 20.000 ohm - 3 W mentazione in corrente continua, è rappresentata da
un alimentatore che trae energia dalla rete-luce. Il
R2 = 47 .000 ohm (potenz. a variaz. lin.) doppio deviatore S2a-S2b, permette di sottoporre alla
R3 = 100.000 ohm (vedi testo) prova Il diodo zener nelle due possibili posizioni di
D1 = diodo al silicio (BY127) inserimento nel circuito.
T1 == trasf. d'alimentaz. (vedi testo)
LP = lampada spia (vedi testo)
S1 = interruttore
S2a-S2b = doppio deviatore
V = Voltmetro per cc a 100 V fondo-scala

01000 IN
PROVA

T1
LP

s2a

R3

a« R1 R2

0
V

50
01 .

»
Fig. 3 - Piano di cablaggio dell'apparato. Esso può
PRESA
é t qà r ;

essere realizzato su contenitore di plastica o metallico,


avendo cura di Isolare I conduttori della tensione di
rete.

H/ V8F8~· «B 8F$8 · ««· U~G%· 68/ HG«/ 6/G6/ ·« H/«/- CIRCUITO DI MISURA
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51
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CASgrrrr q · ~8H/H$8F\ · z W è ¼F UG$8F\ /GB8$~G · %· ~/· \ /G-
F8 «/F8· ~8;
Contenitore a 12 cassetti, componi-
q · ~8H/H$8F\ · z d U8~B8$$8 6/ «/B/$· ~8 /« D« ¼HHG
bile ad incastro; dimensioni di un cas-
6/ )G~~8F$8 )! 8 · $$~· %8~H · /« 6/G6G \ 8F8~ /F U~G-
setto: 115 x 55 x 34. Ogni cassetto è
%· 8 H$· ( /«/H) 8 · «$ ~8Hì «· B· HH/B· $8FH/GF8 U~8-
provvisto di divisori interni. · H8F$8 H¼« )¼~HG~8 6/ z W;
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6/ 75 %G«$ )/~) · 4 /« %· «G~8 68««· ~8H/H$8F\ · z d 6G-
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68« $~·HDG~B· $G~8 6/ · «/B8F$· \ /GF8 à « 8~GV· «·
~ $8FH/GF8 6/ MMK é ; s 8« )·HG 6/ $8FH/GF/ H¼U8~/G-
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68««· ~8H/H$8F\ · z d;
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ASSE'ERA MA1O k· \ /GF8 U~· $/) · 68««.· UU· ~8) ) ! /G4 U~8D 8~/H)8 · U-
Contenitore a 6 cassetti, componibile U«/) · ~84 H¼« U· FF8««G D~ GF$· «8 68««G H$~¼ B8F$G 6/y
ad incastro; dimensioni di un casset- ) GF$~G««G 68/ 6/G6/ \ 8F8~4 ¼F· «· BU· 6· 5HU/· · «
to: 114 x 114 x 46. Ogni cassetto è F8GF4 6· WWK é 4 B¼F/$· 6/ ~8H/H$8F\ · 6/ «/B/$· -
provvisto di divisori interni. \ /GF8 /F)G~U G~· $· 7 J ¼8H$· «· BU· 6/F· 6G%~à 8HH8-
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U· ~· ««8«G )GF «· $8FH/GF8 6/ ~8$8;

TRASFORMATORE O
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elettronici! Trasformate, a poco a po- n« %· «G~8 6/ MMKé 4 U~8H8F$8 H¼««.· %% G«V/B8F$G
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68« FGH$~G ·UU· ~· $G;
Le richieste delle cassettiere debbono essere
fatte inviando anticipatamente l'importo, a mez- a /ò H/VF/D/)· )! 8 /« $~· HDG ~B· $G~8 à M UG$~à 8H-
zo vaglia o c.c.p. n. 3/26482, intestato a: H8~8 D·) /«B8F$8 · ) J ¼/H$· $G /F )GBB 8~) /G; c $· «8
ELETTRONICA PRATICA - Via Zuretti, 52 - D·) /«/$à è H¼DD~· V· $· · F) ! 8 6·« D· $$G )! 8 U8~ 8H-
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8«8$$~GF/) G 8 68« D· $$G ) ! 8 «8 B · F/ 68««.GU8~· $G~8 H8~8 ¼F %G«$B 8$~G U8~ )G~~8F$8 )GF$/F¼· 6· ot t
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U8~$G; H/\ /GF8 68« )¼~HG~8 HUGH$· $G $¼$$G %8~HG B· HH·
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$· ««/) · 68« UG$8F\ /GB8$~G /F D/V¼~· d14 $8F8F6G
REALIZZAZIONE DELL'APPARECCHIO )GF$G )! 8 «· B·HH/B· $8FH/GF8 6/ \ 8F8~ è 6/ kg é ;
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n« U~G$G$/UG 68««.· UU· ~8) ) ! /G F8) 8HH· ~/G U8~ «· H8F$/» /« )GB· F6G ~8«· $/%G · « UG $8F\ /GB 8$~G z W4
U~G%· 68/ 6/G6/ \ 8F8~ è H$· $G 6· FG/ ~8· «/\ \ · $G /F J¼8««/ 68««./F$8~~¼ $$G~8 ­ n 8 68« 6GUU/G 68%/· $G-
¼F )GF$8F/$G~8 6/ U«· H$/) · 6G$· $G 6/ U· FF8««G ~8 ­ W· 5­ W( 4 «· «· BU· 6· 5HU/· 8 «8 ( G) ) G«8 U8~ «./F-
D~ GF$· «8 B8$· ««/) G; n« «8$$
G~8 UG
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IL RICEVITORE
DEL PRINCIPIANTE
IN SCATOL
DI MONTAGGIO
... vuol tendere una mano amica a quei lettori che,
per la prima volta, si avvicinano a noi e all'affasci-
nante mondo della radio.

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53
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RADIOAMATORI.
PER ONDE CORTE

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Fig. 1 - Schema completo del ricevitore ad onde corte
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con circuito d'entrata di tipo a reazione. Le bobine
L1-L2 possono essere sostituite con altre diversa- 8 ) ~/$/) /$à 7 %· ~/· \ /GF/ 6/ $8B U8~· $¼~· · F) ! 8 B /-
mente costruite, in modo da coprire una gamma di F/B 84 · 6 8H8B U/G4 $~·HDG ~B8~8( ( 8~G /« )/~)¼/$G
frequenze U/ù estesa. 68« ~/) 8%/$G~8 /F ¼F )/~) ¼/$G GH) /««· $G~84 /F$8~~G B-
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$G F8) 8HH· ~/G U8~ )GF6¼~~8 /« «8$$G~8 · « H¼) ) 8HHG V8~8 ¼F· H8FH/( /«/$à ¼V¼· «B 8F$8 8) ) 8\ /GF· «84 B·
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t ) ) G~~8 J ¼/ H8VF·«· ~8 )! 84 /F ¼F ~/) 8%/$G~8 · ~8· -
IL PRINCIPIO DELLA REAZIONE \ /GF84 «.8DD 8$$G /F$~G6G$$G 6· ««8 BG«$8U«/) / ·B -
U«/D/) · \ /GF/ 68« H8VF· «8 FGF è HG«G J ¼8««G 6/ · ¼-
c . FG$G )! 8 «· ~/) 8\ /GF8 68««8 GF68 ~· 6/G · %% /8F8 B8F$· ~8 V~· F68B 8F$8 «· H8FH/( /«/$à 4 B· è · F) ! 8
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) ¼/$G · ) ) G~6· $G q a 7 J ¼8H$G ) /~) ¼/$G è H/F$GF/\ \ · - è F ~/) 8%/$G~8 · ~8· \ /GF84 /FD·$$/4 8J ¼/%· «8 · 6 ¼F
$G H¼««G H$8HHG%· «G~8 6/ D~ 8J ¼8F\ · 68««.8B /$$ 8F$8 ~/) 8%/$G~8 ~· 6/G ) GBUGH$G 6· F¼B 8~GH/HH/B / H$· -
~· 6/GDG F/) · ; 6/ · B U«/D/) · $G~/4 ) /· H) ¼FG 68/ J ¼· «/ H/· 6G$· $G 6/
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VG«G ) /~) ¼/$G · ) ) G~6· $G4 ~/H¼«$8~8( ( 8~G /FD/F/$8 H8 «G~8 6/ D~ 8J ¼8F\ · 4 /F BG6G 6· 8H· «$· ~8 /« U/ù UGH-
F8« ~/) 8%/$G~8 ~· 6/G FGF H/ %8~/D/) · HH8~G 68««8 U8~- H/( /«8 «· H8«8$$/%/$à 6/ ¼F H/FVG«G H$· 6/G;
6/$8 6G%¼$8 · « )· ~/) G ~8H/H$/%G /F$~G6G$$G 6· V«/ è F ¼«$8~/G~8 %· F$· VV/G 68« )/~) ¼/$G · ~8· \ /GF8
H$· 6/ · B U«/D/) · $G~/ 8 6· ¼F· H8~/8 6/ 8DD 8$$/ H8- )GFH/H$8 F8««· B· F) · F\ · 6/ U· ~$/) G«· ~/ /F$8~% 8F$/
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$8%G«/ · B U«/D/) · \ /GF/ U8~ 8HH8~8 ~/«8%· ( /«/;
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F¼B 8~G 6/ H$· 6/ · B U«/D/) · $G~/4 U8~) ! é è H¼DD/ )/ 8F- CIRCUITO DEL RICEVITORE
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) GFH/H$8 /« U~/F) /U/G 68««· ~8· \ /GF8; u8~) ! é /« H8- UGF/· B G «· ~8· «/\ \ · \ /GF84 è ~· UU~8H8F$· $G /F f-
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UG~$· $G · F) G~· · ««.8F$~· $· 68« ~/) 8%/$G~8 U8~ 8H- $G~8 6/ · «$· D~ 8J ¼8F\ · 4 ¼F $~· FH/H$G~ f c à 4 )/Gè
H8~8 HG$$GUGH$G · 6 ¼F H8) GF6G U~G)8HHG 6/ · B U«/- /« $~· FH/H$G~ à z n )! 8 U8~B8$$ 8 6/ G$$8F8~8 «/%8««/
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U8$8 /F ¼F V~· F F¼B 8~G 6/ %G«$84 /F BG6G 6· UG- a GB 8 ) / è V/à )· U/$· $G 6/ 6/~8 /F · «$~8 G) ) ·H/GF/4
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· B U«/D/) · $G 6· ¼F )GB ¼F8 · B U«/D/) · $G~8 6/ ( · H- 68F\ · 6/ /FV~8HHG4 )! 8 FGF HG%~· ) ) · ~/) · /« ) /~) ¼/-
H· D~ 8J ¼8F\ · 8 ~8HG ¼6/( /«8 /F ) ¼DD/ · G /F · «$G- $G · ) ) G~6· $G4 «/B /$· F6GF8 FG$8%G«B 8F$8 «8 U8~-
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%8 ~/$G~F· ~8 F8« ) /~) ¼/$G 6/ 8F$~· $· 68« ~/) 8%/$G~84 «· 68/ $~· FH/H$G~ ( /UG «· ~/4 ) GFH8F$8F6G 6/ G$$8F8-
U8~) ! é H8 ) /ò · %%8F/HH8 H/ G$$8~~8( ( 8 H/) ¼~· B 8F5 ~8 )/~) ¼/$/ ) ! 84 U8~ «· «G~G F· $¼~· «8 H$· ( /«/$à 4 FGF

57
e
Fig. 2 - Piano costruttivo del ricevitore ad onde corte
visto nella parte di sotto del telaio metallico. Si tenga
presente che i collegamenti dovranno risultare molto
F8) 8HH/$· FG 6/ )GF$/F¼/ ~/$G) ) ! / 68« )GB · F6G 6/ corti e i collegamenti 6/ massa assolutamente perfetti.
H/F$GF/· U8~ 8%/$· ~8 «8 68~/%8;

CIRCUITO DI ENTRATA

n« H8VF· «8 U~G%8F/8F$8 6· ««.· F$8FF· %/8F8 · ) ) GU-


U/· $G · « ) /~) ¼/$G · ) ) G~6· $G4 $~· B /$8 /« )GF68FH· -
$G~8 a «4 · ««· U~8H· /F$8~B 86/· P 68««· ( G( /F· q W;
n« )GF68FH· $G~8 %· ~/· ( /«8 a d )GFH8F$8 6/ H/F$G-
F/\ \ · ~8 «.8B /$$8F$8 68H/68~· $· ; c U8~ D· ) /«/$· ~8 «· $/%8 68« H8VF·«87 /« $~· FH/H$G~ à z «4 6¼FJ ¼84 H/
) 8F$~· $¼~· 68««.8B /$$8F$8 H/ è ¼$/«/\ \ · $G /« )GF- )GB UG~$· )GF$8B UG~· F8· B 8F$8 6· 8«8B 8F$G · B -
68FH· $G~8 a W4 )G««8V· $G /F H8~/8 · « )GF68FH· $G~8 U«/D/) · $G~8 8 ~/%8«· $G~8 68/ H8VF·«/ ~· 6/G;
a d4 /F BG6G 6· UG$8~ ¼$/«/\ \ · ~84 U8~ a d4 ¼F B G- n« H8VF· «8 · B U«/D/) · $G4 ¼H) 8F$8 6· « 6~· /F 0b 1 6/
68««G 8) GFGB /) G 8 6/ D·) /«8 ~8U8~/( /«/$à )GB B 8~- à z n U~G)868 «¼FVG 6¼8 6/~8\ /GF/» J ¼8««· 68««·
) /· «8; u8~ 8H8B U/G4 ) / H/ UG$~à H8~% /~8 6/ ¼F )GF- ( G( /F· 6/ ~8· \ /GF8 z « 8 J ¼8««· 68««./B U868F\·
6/ ·«$· D~ 8J ¼8F\ · o M; u/ù U~8) /H· B 8F$84 /« H8VF· -
68FH· $G~8 %· ~/· ( /«8 6GUU/G · 6 · ~/· 4 6/ %8) ) ! /G
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$/UG 4 6/ J ¼8««/ )! 8 %8F/%· FG ¼F $8B UG BGF$· $/ $~· $· · $$~· %8~HG «· ( G( /F· 6/ ~8· \ /GF8 q «4 B 8F$~8
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H8\ /GF84 ) GHì )GB 8 · ( ( /· B G D·$$G F8« FGH$~G U~G- 68F\ · 6/ · «$· D~ 8J ¼8F\ · J M U8~ ~·VV/¼FV8~8 V«/
$G$/UG ; n« %· «G~8 ) ·U· ) /$/%G 68« ) GF68FH· $G~8 a d4 H$· 6/ · B U«/D/) · $G~/ 6/ ( · HH· D~
8J ¼8F\ · ;
) GB ¼FJ ¼84 68%8 · VV/~· ~H/ /F$G~FG · / gKK Uf ; n« )GF68FH· $G~8 %· ~/· ( /«8 a e4 ) ! 8 /F U~·$/) · è
n« H8VF· «8 H/F$GF/\ \ · $G $~· B /$8 a d %/8F8 /F%/· $G ¼F )GB U8FH· $G~8 · 6 · ~/· 4 ~8VG«· /« V~·6G 6/ ~8· -
· « )GF68FH· $G~8 6/ · ) ) GUU/· B 8F$G a g 8 6· J ¼8- \ /GF84 )GFH8F$8F6G 6/ B · F$8F8~8 /« ~/) 8%/$G~8 · «
H$G · « V· $8 68« $~· FH/H$G~ · 6 8DD 8$$G 6/ )· B UG «/B /$8 68««./FF8H) G;
à z n; v ¼8H$G B 8) ) · F/HB G4 ) ! 8 ) GFH8F$8 6/ G$$ 8F8~8 ¼F·
v ¼8H$G $~· FH/H$G~ è ;;; B·« UG«· ~/\ \ · $G; c ) /ò )GF- 8«8%· $· H8FH/( /«/$à 4 è V/à H$· $G · F·«/\ \ · $G /F U~8-
H8F$8 6/ · B U«/D/) ·~8 HG«$· F$G «8 H8B /GF68 F8V· 5 ) 868F\ · ; t ~· UGHH/· B G · VV/¼FV8~8 HG«$· F$G ) ! 84

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c r t q à nuq na N

Fig. 3 - Vista del ricevitore ad onde corte nella parte


superiore del telaio metallico. Il condensatore varia-
bile ad aria C3 è di vecchio tipo, recuperato da un
ricevitore di tipo a valvole; di esso si utilizza una sola STADI AMPLIFICATORI BF
sezione, il cui valore capacitivo è generalmente di 470
pF circa. Le bobine L1-L2 risultano avvolte su uno
stesso supporto. n« H8VF· «8 6/ ( · HH· D~8J ¼8F\ · %/8F8 · UU«/) · $G4
$~· B /$8 /« ) GF68FH· $G~8 a l 4 · ««· ~8H/H$8F\ · z W4
) ! 8 é U~· $/) · B 8F$8 ¼F UG$8F\ /GB 8$~G /F V~· 6G 6/
~8VG«· ~8 /« %G«¼B 8 HGFG~G 68« ~/) 8%/$G~8; n« ) ¼~-
HG~8 6/ z W4 /FD· $$/4 U~8«8%· ¼F· ) 8~$ · J ¼· F$/$à
6/ H8VF· «8 6/ ( · HH· D~ 8J ¼8F\ · 8 «G /F%/· 4 $~· B /$8
/« ) GF68FH· $G~8 8«8$$~G«/$/) G a k4 · ««· ( ·H8 68«
$~· FH/H$G~ à z W4 ) ! 8 è ¼F s us 6/ $/UG P a «Kx;
6¼~· F$8 /« U~G)8HH G 6/ ~/) 8~) · 68««8 8B /$$ 8F$/ ~· -
v ¼8H$G $~· FH/H$G~ è 6/~8$$ · B 8F$8 )G««8V· $G ) GF
6/GDG F/) ! 84 H/ 68( ( GFG ~8VG«· ~8 8F$~·B ( / / ) GF-
/« $~· FH/H$G~ à z d4 ) ! 8 è 68««G H$8HHG $/UG 8 «· ) ¼/
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59
s
D
G
il nostro 2N3819
indirizzo è 3
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Fig. 4 - Disposizioni di tipo più comune degli elettrodi
sul transistor FET di tipo 2N3819. Queste disposizioni
non sono sempre rigorosamente osservate e ciò con-
siglia il lettore ad informarsi presso li rivenditore sul-
l'esatta disposizione dei tre elementi: gate - drain -
source.

COSTRUZIONE DELLE BOBINE

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L'ANTENNA RICEVENTE

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Chi comincia soltanto ora a


muovere i primi passi nel mon-
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del testo pubblicato. In ogni caso non verranno accettati e, ovviamente,
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64
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600) in francobolli.
5

La BF del microtrasmettitore no corrispondere a quelli elencati a pagina 22


del fascicolo di gennaio dello scorso anno. E non
mG ~8· «/\ \ · $G /« B /) ~G$~·HB 8$$/$G~8 6· %G/ DG ~- ci dice di aver seguito / nostri consigli a propo-
F/$GB / /F H) · $G«· 6/ BGF$· VV/G 8 U~8H8F$· $G H¼« sito della posizione del trimmer potenziometrico
D·H) /) G«G 6/ V8FF· /G 68««G H) G~HG · FFG; b 8%G )GF- z «4 che deve essere tenuto il più vicino possi-
D8HH· ~8 6/ FGF 8HH8~8 ~/¼H) /$G · 6 G$$8F8~8 ¼F D¼ F- bile al terminale connesso con il terminale 2 del
\ /GF· B 8F$G HG66/HD·) 8F$8; nFD·$$/4 · V8F6G H¼««· circuito integrato e poi spostato lentamente sino
H/F$GF/· 68« ~/) 8%/$G~8 · BG6¼«· \ /GF8 6/ D~ 8J ¼8F- alla profondità di modulazione desiderata. Ad
\ · 8 H¼« )GB U8FH· $G~8 a e 68« B /) ~G$~·HB 8$$ /$G~84 ogni modo ci sentiamo di condividere la sua dia-
FGF ~/8H) G · ) · U$· ~8 · «$ ~G )! 8 68/ ~¼ B G~/; ­ ¼U- gnosi: il difetto risiede senz'altro nella sezione
UGFVG ) ! 8 «G H$· 6/G 6/ · «$· D~ 8J ¼8F\ · D¼F\ /GF/ a bassa frequenza. Le consigliamo quindi di con-
) G~~8$$· B 8F$84 U8~) ! é U¼~ )GFH8~% · F6G /F· «$8~· - trollare il corretto collegamento della capsula
$· «· H/F$GF/· 68« ~/) 8%/$G~8 8 «· UGH/\ /GF8 6/ a e4 microfonica, perché l'inversione dei terminali di
$G) ) · F6G / %· ~/ U¼F$/ 68« )/~) ¼/$G 8 HG$$ GUG F8F- questa può generare instabilità nel funzionamen-
6G«G · 6 ¼~$/ «8VV8~/4 · H) G«$G H) · ~/) ! 8 8 ~¼ B G~/ to dell'integrato. Come lei avrà potuto notare,
/F$8FH/ F8« ~/) 8%/$G~8; é GV«/G ~/$8F8~8 J ¼/F6/ )! 8 uno dei due terminali del microfono risulta iso-
J ¼· «)! 8 8«8B 8F$G 68« ) /~)¼/$G 6/ ( ·HH · D~ 8J ¼8F- lato dalla carcassa metallica del componente,
\ · FGF D¼F\ /GF/ · 6G%8~8; uG$8$8 · /¼$· ~B/ F8««· mentre l'altro si trova in intimo contatto elettri-
~/) 8~) · 68««./F) GF%8F/8F$8E co con essa. Questo ultimo deve essere collegato
MAURO SCORZONI con la linea della tensione di alimentazione ne-
u/· ) 8F\ · gativa; l'altro deve essere collegato con la resi-
stenza z W; L'instabilità si riduce in una sovram-
La sua esposizione non è completa, perché lei modulazione dello stadio a radiofrequenza e in
non ci specifica i valori delle tensioni rilevate tali condizioni il microtrasmettitore non trasmet-
nei vari punti principali del circuito che debbo- te.

71
Un ricevitore a modulazione q W4 in posizione centrale rispetto a quest'ultimo.
Con questo tipo di avvolgimenti l'impedenza di
di frequenza
ingresso del ricevitore sarà di dKK G! B bilancia-
é G~~8/ ~8·«/\ \ · ~8 ¼F ~/) 8%/$G~8 ~· 6/G B G«$G H8B - ti. Il potenziometro z i controlla la superreazio-
U«/) 84 /F V~· 6G 6/ ) · U$· ~8 / U~GV~·B B/ ~· 6/GDG - ne: quest'ultima potrà essere ritoccata interve-
F/) / · B G6¼«·\ /GF8 6/ D~ 8J ¼8F\ · ; uG/) ! é FGF è nendo sul trimmer a e4 allo scopo di migliorare
UGHH/( /«8 HG$$GUG~B/ · 6 ¼F· HU8H· 8) ) 8HH/%· 4 68H/- il segnale.
68~8~8/ ) GH$~¼ /~8 ¼F ·UU· ~· $G · %· «%G«84 U8~) ! é
HGFG /F UGHH8HHG 6/ ¼F V~·F F¼B 8~G 6/ J ¼8H$/ a GF68FH· $G~/
) GB UGF8F$/; a M· 5 a n( W?Me Uf 0) GF68FH· $G~8 %· ~/· ( /«8
VITTORIO GALMARINI 6GUU/G · 6 · ~/· 1
­ GF6~/G aW ek Uf
ad
CA
A e;kKK Uf
K 5 i K Uf 0) GB U8FH· $G~81
Il ricevitore radio di tipo più semplice, in grado
ag MK f 5 Wg é n 08«8$$ ~G«/$/) G1
di captare e far ascoltare le trasmissioni radio-
ai MK;KKK Uf
foniche a modulazione di ampiezza e a modula-
ak MK;KKK Uf
zione di frequenza, contemporaneamente, è sen-
z'altro quello in superreazione, del quale le pro-
al A MKK;KKK Uf
poniamo lo schema costruttivo nella versione val-
ax A gK f dgK é n; 08«8$$ ~G«/$/) G1
volare da lei desiderata. Il circuito monta un
CIO gK f dgK é n; 08«8$$ ~G«/$/) G1
doppio triodo per alta frequenza, di tipo c a a l n z 8H/H$8F\ 8
o, equivalentemente, MWNà k4 del quale la prima zn A e;kKK G! B
sezione triodica funge da rivelatore radio, men- zW A W;kKK G! B
tre la seconda sezione triadica lavora come z d A gKK;KKK G! B
preamplificatore di bassa frequenza. La bobina z e A l W;KKK G! B
q W e il condensatore variabile a n compongono z g A Wk;KKK G! B
il circuito d'accordo accappiato all'antenna trami- zi A K4M B 8V· G! B 5 W ì 0· D/«G1
te la bobina q n; La bobina q W è composta da zk A l ;WKK G! B
e4g spire di filo argentato del diametro di M4g
B B ; L'avvolgimento deve essere effettuato su un q n5 q W A %86/ $8H$G
supporto di materiale isolante del diametro di oM A /B U; Nf 0h 8«GHG ggk1
x B B 4 su una estensione complessiva. di Ml B B ; oW A /B U; Nf 0h 8«GHG ggk1
Per la bobina q n occorreranno M4g spire dello bn A 6/G6G · « H/«/) /G 0P I MWi 1
stesso tipo di filo, avvolte sopra l'avvolgimento én A ca a lM

ANI

èM M?
WW

MK
K

kW
Wattaggio e trasmissione « ke » (serie TT L), per essere realizzato con lo-
gica DTL (logica a diodi e transistor). {n parti-
­GFG ¼F %GH$~G F¼G%G«8»G ~8 )! 84 %G«8F6G ~8· - colare, «­ s Mgl ei s contiene, come si può vedere
«/\ \ · ~8 V«/ H) ! 8B/ ~8«·$// / D« »~/ B ¼H/) ·«/4 U~8- nel disegno, 4 NAND a due ingressi (come il ben
H8F$· $/ · U· V/F· 77± 68« D·H)/)G«G6/ G$$G(~8 68«- noto keKK14 ciascuno equivalente allo schema e-
«G H) G~H G · FFG4 H/ $~G%· · ~ ¼· «B 8F$8 /F 6/DD/ )G«$à lettrico qui riportato e le cui resistenze hanno
F8« ~· UUG~$G ) GB B 8~) /·« 8 )GF /« ~/%8F6/$G~84 · « / seguenti valori: z « A W;KKK G! B 7 z W -= M;kgK
J ¼· «8 /F$8~8HH· H· U8~8 /« ±· ~·VV/G 68««8 ~8H/- G! B 7 z d i ;KKK G! B 7 z e A
g;KKK G! B ;
H$8F\ 8; F8) 8HH · ~/8 U8~ «· ~8·«/\\·\/ GF8 68/ D/« $~/;
b 8H/68~8~8/ /FG«$~88F$~·~8 /F UGHH 8HHG68« U~G-
V8$$G 6/ ¼F ~/) 8$~·H B 8$$/$G~8 U8~ «· ( · F6· 68/
Wk r m\ ; 3é a a
r Nznt ­ nr t s c
P 8F8%8F$G

E' evidente che lei è divenuto un nostro lettore è ­ a nà N 1

soltanto da poco tempo, perché tutti i vecchi let-


tori sanno che, quando il wattaggio delle resi-
stenze non viene indicato, esso deve intendersi
di M@ W watt. Per quanto riguarda poi la sua se-
conda richiesta, la invitiamo a far acquisto del
fascicolo di dicembre dello scorso anno, nel qua- R4 ma$$a
le è presentato, in scatola di montaggio, il pro-
getto di un ricetrasmettitore per la CB .

L'integrato SN15846N
••• Le caratteristiche elettriche degli integrati di ti-
po DTL sono:
tensione di alimentazione :
gamma di temperatura:
g %G«$
K kK.a
nF ¼F V~¼ UUG 6/ ~8H/6¼· $/ H¼~U«¼H B / è ) · U/$· $G numero max. carichi usc.: l
9«/ $~G%· ~8 «./F$8V~· $G ­ s Mgl ei s ; uG/) ! é /F J ¼8- livello logico « t » » B · ?; K4g é
H$/ ¼«$/B / $8B U/ B / H$G U· ~$/) G«· ~B8F$8 /F$8~8H- livello logico « n » » B /F; W4g é
H· F6G · J ¼8H$/ B G68~F/ ) GB UGF8F$/ 8«8$$~GF/) /4
68H/68~G ) GFGH) 8~8 6· %G/ FG$/\ /8 68$$· V«/· $8 H¼/
6/V/$· «/4 6· $G ) ! 8 /« F8VG\ /· F$84 6· B 8 /F$8~U8««· $G4
FGF ! · H· U¼$G 6/B GH$~· ~H / ) GB U8$8F$8 /F B · $8-
~/· ; nG ) GFGH) G · B · «· U8F· J ¼· «)! 8 /F$8V~· $G
•••
Organizzazione vendite
68««· H8~/8 « ke » ;
né ANO MAZZANTI é G~~8/ H· U8~8 H8 «· %GH$~· t ~V·F/\\ · \ /GF8 UGF8
q 8) ) 8 /F %8F6/$· / HG«/ ) GB UGF8F$/ 8«8$$~GF/) / U~8H8F-
$· $/ H¼««· ~/%/H$· 4 GUU¼~ 8 F8 DG ~F/H) 8 B G«$/ · «$~/
L'integrato ­ s Mgl ei s è effettivamente di tipo 8«8F) · $/ /F ¼F ) · $·«GVG · U· ~$8; ­ ·~8( ( 8 B G«$G
digitale. Esso si differenzia, rispetto alla serie /B UG~$· F$8 U8~ ) G«G~G ) ! 8 ) GB 8 B 84 · ( /$· FG /F
U/) ) G«/ ) 8F$~/4 ) GFGH) 8~8 ¼F U¼F$G 6/ %8F6/$· ) ¼/
D·~ ~/D8~/B 8F$G U8~ GVF/ 8%8F$¼·«8 F8) 8HH /$à ;
1 +Vcc f z Ns a t r t z c à à n
nF%8~¼ FG

Pubblichiamo la sua lettera molto volentieri, per-


ché essa ci offre ancora una volta l'opportunità
di intrattenere i signori lettori su un argomento
di notevole importanza: quello della spedizione
e della richiesta di materiali radioelettrici.
La nostra Organizzazione pone in vendita sol-
massa tanto quegli elementi che vengono pubblicizzati
SN15846N nell'ultimo fascicolo di Elettronica Pratica pre-

73
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Comunque de. B·»8~/ )·«8 p:e / :ndita dalla
nostra Organizza:iorz :iza mpr citato il prez-
zo; quando quto · ~ · ; g:8«8B 8F$/ che com-
pongono un progetto 6~»G ~ G zuser acquistati dai
di
lettori presso / lro redi:cr di fiducia, per-
­n
ché questi non :ergo glutamnt venduti à«
da Elettronica Pra:ca. E :aro che potremmo I
fare di pii, è %8~G cioè ) ! 8 potremmo comporre
un catalogo generale per presentare tutta una se-
rie di prodotti di )¼/ il dilettante nor può fare
a meno. Afa ciò com_x,rtacòbe una nol,•~·ole fa-
tica per noi e, soprattutto, ur lavoro che esula Componenti del circuito di filtro elettronico uti-
da quello normalr d lizzante transistor-serie:
a « A M;KKK f 5 gK é n; 08«8$$~G«/$/) G1

*** aW A MK K f 5 Wg é n; 08«8$$
z « »»»» WWK G! B
àz «
àn
A
A
Nb Mi W
~G«/$/) G1

$~· HD; 6.· «/B 8F$· \ ; 0WWK é 5dW é 5M N1


Filtraggio e stabilizzazioni
elettronici w55w5555
b G%~8/ ~8· «/\ \ · ~8 ¼F · «/B 8F$· $G~8 /F V~·6G 6/
$~· HDG~B· ~8 «· $8FH/GF8 6/ ~8$8 · WWK é /F ¼F·
$8FH/GF8 ) GF$/F¼· 6/ %· «G~8 ) GB U~8HG D~ · / dW 8 /
di é 4 ) GF UGHH/( /«/$à 6/ ·HHG ~( /B 8F$G B ·HH/B G
6/ ) G~~8F$8 6/ M · B U8~8; é G~~8/ H· U8~8 ) ! 8 6/D- di %
D8~8F\ · /F$8~) G~~8 $~· ¼F · «/B 8F$· $G~8 ) GF D/«-
$~· VV/G 8«8$$~GF/) G 86 ¼FG ) GF H$· ( /«/\ \·\ /GF8 8-
«8$$~GF/) · ;
Ns à t s nt q c t G
P G«GVF·

La differenza circuitale tra un alimentatore a Componenti del circuito alimentatore a stabiliz-


filtraggio elettronico ed uno a stabilizzazione e- zazione elettronica:
lettronica è impercettibile, come è dato a vedere a « A M;KKK f 5 gK é n; 08«8$$ ~G«/$/) G1
nei due schemi qui riportati, anche se, teorica- aW A Mt f 5 Wg é n; 08«8$$ ~G«/$/) G1
mente, / due transistor svolgono funzioni diver- z « A WWK G! B
se. Nel primo circuito il transistor ha lo scopo à z « A Nb Mi W
di moltiplicare il valore capacitivo del conden- b O A 6/G6G \ 8F8~ 0Ms xkWP 1
satore a W per il coefficiente di amplificazione del àn A $~· HD; 6.· «/B 8F$· \ ; 0WWK %5W? dW é 1
transistor, simulando un condensatore di filtrag-
gio molto grande, anche se in realtà le dimen-
sioni rimangono quelle tipiche di un condensa-
tore di piccola capacità. Nel secondo caso /« tran-
sistor funge da regolatore-serie: poiché la ten-
Onde quadre
••
sione di base è fissata dal diodo zener, anche la
tensione d'uscita risulta stabilizzata, essendo \ ༠é G~~8/ ~8·«/\ \ · ~8 ¼F V8F8~· $G~8 6/ GF68 J ¼· 6~84
A K4W é circa. Il transistor serve per aumen- 6/ J ¼· «H/· H/ D~8J ¼8F\ · 4 /F V~· 6G 6/ %· ~/· ~8 /F6/-
tare la corrente di carico. che risultcrrbbt' asJai U8F68F$8B 8F$8 /« «/%8««G 68««· U· ~$8 UGH/$/%· 8
ridotta con il solo diodo zener. In sede di rea- 6/ J ¼8««· F8V· $/%· $~· M é 8 e é ; n« ) /~) ¼/$G FGF
lizzazione pratica occorrerà ricordarsi di raffred- 6G%~8( ( 8 8HH8~8 B G«$G ) GBU«/) · $G4 FGF $· F$G U8~
dare il transistor TR er m:: di nor:un U· ¼~· 6/ H( ·V«/· ~84 J ¼· F$G U8~ B G$/%/ 6/ 8) GFG-
radiatore. B /· ; 6· $G ) ! 8 ~/$8FVG FGF %· «V· «· U8F· HU8F5

kg
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68~8 $~GUUG 6· F· ~G U8~ ¼F; · UU· ~· $G 6/ UG)· ¼$/- Regolatore di luminosità
«/$à U~· $/) · ;
a q Nè bnt h c z t s n nF · «)¼F/ F8VG\ / 6/ 8«8$$ ~/) /$à ! G FG$· $G «· U~8-
r /«· FG H8F\ · 6/ · UU· ~·$/ ~8VG«· $G~/ 6/ «¼B /FGH/$à U8~
«· B U· 6/F8 · WWK é 6/ 6/B 8FH/GF/ B G«$G ~/6G$$8;
Poiché non le interessa il valore della frequen- c HH8F6G /G ¼F 8«8$$ ~G$8) F/) G4 6· UG)G $8B UG /F-
za, pensiamo che il sistema più semplice sia quel- $~G)«G$$G F8« H8$$ G~8 68««.8«8$$ ~GF/) · 4 %/ H) ~/%G U8~
lo di sfruttare la tensione alternata di rete a gK ) ! /868~8 a %G/ HU/8V·\ /GF/ H¼ J ¼8H$.· ~VGB 8F$G4
Hz. Infatti, per ricavare delle onde quadre è suf- 6· $G ) ! 8 ! G H8B U~8 ~/$8F¼$G ) ! 8 %· ~/· \ /GF/ U~G-
V~8HH /%8 6/ $8FH/GF8 H/ UG $8HH8~G G$$ 8F8~8 HG «$·F-
$G ) GF $~·HDG ~B· $G~/ · ~·) ) G~6G %·~/· ( /«84 ) GB 8
· 6 8H8B U/G / D·B GH/ é Nz nNa ;
454
n
t
n f c b c z na t ARPINI
$»»»»ì f 8~~·~
·
r7
'
ò n Il variatore di luminosità, di cui riportiamo lo
schema, fa uso di componenti allo stato solido
e funziona sul principio della interruzione del-
l'alimentazione; dissipa una minima potenza e
ciò permette di contenere le dimensioni dell'ap-
ficiente realizzare un circuito di « clip ping», con parecchio entro limiti estremamente piccoli, so-
due diodi 0b M5b W1 polarizzati a livello variabile prattutto se confrontati con quelli dei tradizionali
mediante due batterie da e4g é e due potenzio- variatori a trasformatore da lei citati ..
metri da ekK G! B 0z W5z d1; In tal modo non è
possibile ottenere, sui terminali del potenziome-
tro z N4 una tensione quadra regolabile positiva-
mente tra K4i e e4g é e, negativamente, fra
5 K4i é e e 4g é ; Il potenziometro z e con- A2
sente inoltre di ridurre a piacere l'ampiezza
dell'onda quadra, senza alterare il « bilanciamen-
to » tra la componente negativa e quella positiva.
zM A ek;KKK G! B A1
zW A ekK G! B
zd A ekK G! B
ze A WKK;KKK G! B
bM A t Nl g
bW A t Nl g

R1

Inoltre Le rcordiamo che questo tipo di


circuito genera disturbi a radiofrequenza. Esso
non può quindi essere usato in prossimità di ra-
dioapparati, a meno che non si provveda all'in-
4
s àz ; serimento di filtri antidisturbo come, ad esempio,
condensatori di grossa capacità ed impedenze di
V alta frequenza. I componenti del circuito sono:
usc.
èèèq

• • * G

kk
z n = i ;l KK G! B 7 z W AA i ;l KK G! B 7 z d = Vorrei raggiungere i 279 MHz
ekK;KKK G! B 7 a « = MK K;KKK Uf ; Come potrà
notare, abbiamo voluto agevolarle il compito co- mG ~/) 8%¼$G /« Z/$ 68« %GH $~GB /) ~G$~· HB 8$$/$G~8 8
struttivo del variatore di luminosità riportando %/ ~/FV~· \ /G; t ~· V~· 6/~8/ · %8~8 ¼F· /FDG ~B ·\ /G-
anche il disegno del TRIAC tipo eKi i x4 della F8 $8) F/) · ; c . UGHH/( /«84 HGH$/$¼8F6G «· ( G(/F· 4
RCA. Il DI AC potrà essere di qualsiasi tipo. ~8· «/\ \ · $· )GF U/H$8 6/ ~· B 8 F8««G H$8HHG ) /~) ¼/$G
H$· B U· $G4 86 · V8F6G H¼« )GB U8FH· $G~8 a e4 D·~
D¼F\ /GF· ~8 «.· UU· ~8) ) ! /G H¼««· D~8J ¼8F\· 68/ Wkx

Valvole 16A8 e 6M11


*** r m\ E
Nq c ­ ­ Ns b z t r nh qnt z ns n
r G68F·

La modi/ ica da lei proposta non è possibile. Sia


­ GFG /F UGHH8HHG 68««8 6¼8 H8V¼8F$/ %· «%G«8» Mi Nl perché il transistor adottato presenta una fre-
8 i r MM; b / J ¼8H$8 6¼8 %· «%G«8 %G~~8/ )GFGH) 8~8 quenza di taglio che si aggira intorno ai WgK
«· )G~~/HUGF68F\ · D~ · V«/ 8«8$$~G6/ 8 / U/86/F/ 68«- MHz, sia perché occorrerebbe ristrutturare l'in-
«G \ G) ) G«G; b 8H/68~8~8/ /FG«$~8 )GFGH) 8~8 / %· «G~/ tero circuito oscillatore, dato che questo dovreb-
68««8 $8FH/GF/ 8 68««8 )G~~8F$/ 6/ · ) ) 8FH/GF8; be lavorare a costanti distribuite e non a costan-
r N­ ­ nr t c ­ uc z nN ti concentriche.
h 8FG%·

La valvola Mi Nl è di tipo Nova/. Essa è un pen-


todo-triodo per oscillatore verticale. La tensione
di fila mento è di Mi é e la corrente di accensio-
ne è di K4d N; Per quanto riguarda invece la val-
***
Corrispondenza fra transistor
vola i r m4questa è un compactron per TV, con
zoccolo duodecal, cioè a MW piedini. La tensione é G~~8/ H· U8~8 H8 è UGHH/( /«8 HGH$/$¼/~8 /« $~· FH/H$G~
di filamento è di i 4d é mentre la corrente è di WgWP )GF /« $~· FH/H$G ~ Pa Mkl ;
K4kk N; Pubblichiamo anche / simboli elettrici Nz à è z t a Nz Pt s c z N
delle due valvole nei quali sono riportate le nu- à ~8%/V«/G
merazioni dei piedini degli zoccoli.
Non siamo in grado di dire se il transistor WgWP
può essere sostituito con il transistor Pa Mkl sem-
plicemente perché il WgWP non figura nei nostri
prontuari. A meno che non si tratti del Pa WgWP ;
Perché se il tipo di transistor da lei citato è que-
9/ I6 sto, allora la nostra risposta è affermativa. Nel
disegno lei troverà la corrispondenza fra gli elet-
trodi.
7

8C252 8

78
**
L'ascolto degli aerei e tori adatti per l'ascolto delle emissioni da lei ci-
tate. Fra questi vi è anche il nostro SWOPS che,
degli aeroporti
attualmente, non viene più venduto dalla nostra
N( /$G · u/H· 4 /F U~GHH/B /$à 68««.· 8~GUG~$G4 e %G~- Organizzazione perché esaurito. Tuttavia, con
~8/ ~/) 8%8~8 /FDG ~B · \ /GF/ 6· %G/ · U~GUGH/$G 68««· una spesa assai più modesta, lei può ottimamen-
) GH$~¼ \ /GF8 6/ ¼F ~/) 8%/$G~8 /F V~· 6G 6/ ) · U$· ~8 te ricevere le emissioni degli aerei e degli aero-
/ H8VF· «/ ~· 6/GDG F/) / 8B 8HH/ 6· V«/ · 8~8/ /F %G«G 8 porti costruendosi un ricevitore in superreazio-
6· V«/ · 8~GUG~$/; h ~· 6/~8/ · F) ! 8 ) GFGH) 8~8 /« $/UG ne, scegliendo il progetto fra / tanti da noi pre-
68/; ) GB UGF8F$/ 8 /« U~8\ \ G 68««.8%8F$¼· «8 H) · $G«· sentati in questi ultimi anni sulla rivista. Qua-
6/ B GF$· VV/G 6· %G/ · UU~GF$· $· ; lora trovasse difficoltà per reperire il progetto,
r N­ ­ nr t h nt é Ns s c qqn le consigliamo di consultare gli indici generali
u/H· presentati sul fascicolo di dicembre Mxke per l'an-
no Mxke4 su quello di gennaio .ke per l'anno
Esistono in commercio particolari tipi di ricevi-, Mxkd e su quello di agosto .kd per l'anno MxkW;

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PROGETTI SERVITEVI DEL

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rapidità di esecuzione
completezza di elementi

Il kit è corredato di fogli illustra-


tivi nei quali, in una ordinata,
chiara e precisa sequenza di fo-
tografie, vengono presentate le
successive operazioni che con-
ducono alla composizione del
circuito stampato.

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zioni teorico-pratiche chiaramente esposte, le illustrazioni e gli schemi presentati, rimango-
no sempre attuali. E concorrono certamente al perfezionamento dell'attrezzatura di base di
chi desidera ottenere risultati sicuri nella pratica dell'elettronica.
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80 12/T.L. è uno strumento di
laboratorio di grandi dimen-
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DI LABORATORIO cuoi componenti, la sua ese-
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semplicità del suo impiego
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dei tecnici più qualificati.
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éA K;M g 10 50 100 200 500 1000


mA= gb N 500A g gK gKK 2500
0.5 g Wg 50 WgK 500 MKKK
m NF W4g Wg WgK WgKK
0hm= ?«Q@5QZ: ?«@ K5ML 6@ L 5MKb «?M@L 55nr D @
a nKr
6 -10+22
t ¼$;8R¼$ 0,5 g Wg 50 WgK gKK MKKK

OSCILLATORE MODULATO
mod. AM/FM/30
/ V«/
à ¼$$
strumenti di
misura e di
L. 44.000
controllo pubblicizzati /F
questa pagina possono Questo generatore, data la
sua larga banda di frequen-
essere richiesti a: za consente con molta la-
cilità l'allineamento di tutte
Elettronica Pratica - 20125 MIiano - Via Zurettl F; 52, inviando le apparecchiature operanti
anticipatamente il relativo importo a mezzo vaglia postale o c.c.p. F; in onde medie, onde lunghe,
onde corte, ed in tutta la
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delle frequenze è di grandi
dimensioni che consente una
facile lettura.
Dimensioni: 250x170x90 mm

ANALIZZATORE
mod. R.P. 20 KN
(sensibilità 20.000
ohm/volt)

18.200

CARATTERISTICHE TECNICHE CARATTERISTICHE TECNICHE

V= O1 1 5 nt 50 100 200 500 1000 GAMME A I e I 8 D


mA= 50 A 500A4 5 50 500 5000 RANGE$ 10+400xc /400 :1200xc 1,1 + 3,8 3,5+12Mc
V 05 5 25 50 250 500 1000 GAMME c I D I
RANGES 12 3 40Mc 40+130Mc 80+260u
P
mA 25 25 250 2500
Ohm= 11/0+10~i +10 /0-+100l1100/0+1M 1lk /0+10M
0hm v 1ll/ 0+10M/110k/0-+10M
pF 1li/ 0+50k/110k/0-+- 500k Grande strumento dalle pic-
cole dimensioni, realizzato
Ballistic D 0hm 1100/0-+200F 0hm xlk/0-:20F completamente su circuito
m\ stampato. Assenza totale di
11/0+50/ 110/0+500/1100 /0-+5000 commut.atorl rotanti e quindi
dB -10+22 di falsi contatti dovuti alla
usura e a guasti meccanici.
Output 0,5 5 25 50 250 500 1000 Jack di contatto di conce-
zione completamente nuova.
Munito di dispositivo di pro-
tezione.
MICROTRAS ETTITORE
TASCABILE
CON CIRCUITO INTEGRATO
Tutti lo possono coatrulre, anche coloro che so-
no privi di nozioni tecniche. Funziona immedla-
tamente, perché non richiede alcuna operazione
di messa a punto. Se occultato in un cassetto,
otto un mobile o dentro un lampadario, capterà ...
Indiscretamente suoni, rumori e voci, trasmetten-
doli a distanza notevole e rendendoli udibili at-
traverso un ricevitore a modulazione di frequen-
za, anche di tipo portatile.

IN SCATOLA
DI
MONTAGGIO 6.8

* a0 4I
{]
«
L'emissione è In modulazione di frequenza, sulla
gamma degll 80-110 MHz. La portata, con an-
tenna, supera il migliaio di metri. Le dimensioni
sono talmente ridotte che li circuito, completo
di pila e microfono, occupa lo spazio di un pac-
chetto di sigarette. L'elevato rendimento del cir-
cuito consente un'autonomia di 200 ore circa. La

GENA
potenza lmput è di 0,5 mW. La sensibilità è re-
golabile per le due diverse condizioni d'uso del-
l'apparato: per captare suoni deboli e lontani dal
! \ ' .- 1 microfono, oppure suoni forti in prossimità del
J n I ' I microfono. Alimentazione con pila a 9 V.
PRATICA
5

sera.nane ee.su 8HH8$


8F8
DI ELETTRONICA- RADIO - TELEVISIONE A&
Anno IV- n.2- FEBBRAIO 1975 - Sped. in Abb. Post. Gr. 111 L. 700

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FUGHE AF

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FOTOSENSIBILI
.1 i $

'Me
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Costruito nelle due versioni per Radio e Televisione. Particolarmente adatto
per localizzare velocemente / guasti nei radioricevitori, amplificatori, fono-
valigie, autoradio, televisori.

·J
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(L. 6.200)
Frequenza 1 Kc Dimensioni 12 x 160 mm
Armoniche fino a 50 Mc F'eso 40 grs.
Tensione massima
Uscita 10,5 V ett. applicabile al puntale 500 V
30 V pp. Corrente della batterla 2 mA

CARATTERISTICHE TECNICHE, MOD TELEVISIONE


250 Kc Dimensionl
(L. 6.500)
12 x 160 mm
Frequenza
Armoniche fino a 500 Mc Peso 40 grs.
Tensione massima
Uscita 5 V eff. applicabile al puntale 500 V

VOLTMETRO
ELETTRONICO
L. 78.400 15 V ett. Corrente della batterla 50 mA

MOD. R.P. 9/T.R.


A TRANSISTOR
MM Voltme:ro elettronico Mod.
R.P. 9/T.R. completamente
transistorizzato con tran::;i-
stor a effetto di campo è uno
strumento di grande impor-
tanza poiché nei servizi Ra
dio, TV, FM e BF esso per-
Tutti gli
mette di ottenere una gran- strumenti di
de varietà di misure, tensio-
ni continue e alternate, non- misura e di
ché corrente continua, mi-
sure di tensione di uscita,
controllo pubblicizzati in
la RF., la BF, misu:e di re- uesta pagina possono
sistenza - i\ tutto con un
alto grado di precisione. essere richiesti a:
L'esattezza delle misure è
assicurata dall'alta impeden-
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CARATTERISTICHE TECNICHE

V= O5 15 5 25 1500 30K
mA= 50uA 5004 1 5 1500
Vr 45 15 5 15 1500
xli x10 ?«KG ?«Z
t !B
0-1k 0+10k -100k 0-1M
u/)G u/) G 4 14 40 140 ·+ ,J
In °'..:.J
dB -20 +15
»w84
¼

'
55Kw

ANALIZZATORE mod. R.P. 20 K


~
(sensibilità 20.000 ohm/volt) _.•_" • é
CARATTERISTICHE TECNICHE

V== K4M M 10 gK WKK MKKK MM generatore BF. 40 è uno


strumento di alta qualità per
m- gK UN gKKUN g gK gKK rn.sure nella gamma di fre-
Y Kg g gK WgK MKKK Strumento che unisce alla
auenza da 20 a 200.000 H2.
Il circuito impiegato è il
mA Wg Wg WgK WgKK massima sempl reità d'uso un
minimo ingombro. Realizza-
ponte di Wien. molto sta-
M@K3MKZ MKK@ K5Mr M«Z@
L 3MKr bile. Tutta la gamma di fre-
0hm- to completamente su c1<cu1- quenza è coperla in quattro
Ballisti@ pf 0hm MMKK@
K5WKKD/0hm «Z@
K3WKf to stampato. Assenza totale bande riportate su un qua-
di commutatori rotanti e drante ampio di facile let-
dB 5MK 3WW quindi falsi comat!i dovuti tua. Sono utilizzabili due
output K4g g gK WgK MKKK all'usura. Jac~ di contatto
di concezione completamen-
differenti rappresentazioni
grafiche dalla forma d'onda,
te nuova. Munito di dspos-
L. 15.900 tivo di protezione.
Dimensioni: 80x125x35 m
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livello d'uscila costante è
garantito dall'uso di
,. thermistore" nel circuito
un

di reazione negativa.
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CARATTERISTICHE TECNICHE
OSCILLATORE A BASSA
GAMME A B I
I e D
RANGES 20 +=200H2 200 - 2KHz 2-20KH 20+200KH
FREQUENZA mod. BF. 40

L. 73.600
NF) G~· ¼F· %G«$· H/· B G «/8$/ 6/ ) GFH$· $· ~84 /F J ¼8H$G
U8~/G6G 68««.· FFG 86/$G~/· «84 ¼F F¼B 8~G ~/«8%· F$8 6/ HG$-
$GH) ~/\ /GF/ 6/ · ( ( GF· B 8F$G U8~%8F¼$8 U~8HHG «· FGH$~·
H868; a GF 8HH8 H/ è ~/FFG%· $· J ¼8««· U~8) /H· ) GFD8~B · 6/
V~· 6/B 8F$G 68/ FGH$~/ U~GV~·B B / ) ! 8 ) / · ¼$G~/\ \ · · ) GF-
$/F¼· ~8 H¼« ) · B B /FG /F$~· U~8HG ) GF H8B U~8 B · VV/G~8
8F$¼H/· HB G; a GF 8HH8 · ( ( /· B G · H) G«$ · $G ¼F· ) G~·«8 $8H$/-
B GF/· F\ · 6/ %8~· 8 V~· F68 U· HH/GF8 U8~ «.8«8$$ ~GF/) · ;
à ¼$$· %/· 4 · ) G«G~G ) ! 8 · F) G~· FGF · %8HH8~G ~/FFG%· $G «.· ( -
( GF· B 8F$G4 6/) /· B G

SIETE
ANCORA
IN TEMPO
U8~ ~/FFG%· ~« G; u8~) ! é · 6 8HH/4 · F) ! 8 H8 «· H) · 68F\ · ;»/
è %8~/D/) · $· F8/ B 8H/ H) G~H/4 / FGH$~/ è DD/ ) / ! · FFG V/à U~G%-
%86¼$G · «« ./F%/G 68/ D·H) /) G«/ 6/ c q c à à z t s na N uz Nà na N
FGF HU8$$ · F$/4 H/· U8~ FGF /F$8~~ GB U8~8 6~· H$/) · B 8F$8
¼F ~· UUG~$G 6/ /B U8VF/ ~8) /U~G ) /4 H/· U8~ FGF · UUG~$· ~8
B ¼$/«· \ /GF/ · «« · ) G«« 8\ /GF8 6/ ¼F.GU8~· H8B U~8 · $$ ¼· «8 86
· DD· H) /F· F$8;
c H8 · F) G~· %8 F8 DG HH8 ( /HGVFG4 · ) ! / FGF è · ( ( GF· $G G
· ) ! / «G 8~· 4 ~/) G~6/· B G ) ! 8 · ( ( GF· ~H/ H/VF/D/) · · %8~8 «·
) 8~$8\ \ · 6/ ~/) 8%8~84 U¼F$¼· «B 8F$84 GVF/ B 8H84 /F ) · H·
U~GU~/· 4 ¼F· z /%/H$· ) ! 8 è 4 U~/B · 6/ $¼$$ G4 ¼F· H) ¼G«· 6/-
%8~$8F$84 8DD /) · ) 8 8 H/) ¼~·; è F· V¼/6· · $$8F$· 8 U~G6/V· 6/
/FH8VF· B 8F$/ · « U~GU~/G D/· F) G4 6¼~·F$8 «G H%G«V/B 8F$G
68« U~GU~/G ! G( ( < U~8D8~/$G; è F H8~%/\ /G4 · 6GB /) /«/G4 6/
H) · $G«8 6/ B GF$· VV/G 6/ · «$ · J ¼· «/$à 8 H/) ¼~G D¼ F\ /GF· -
B 8F$G;
c ) ) G4 · B /) /4 «8 ~· V/GF/ ) ! 8 ) / D·FFG ) ~868~8 F8«« .¼F· F/-
B 8 %GH$~· · 68H/GF8 · «« · « DG~B ¼«· » 6· FG/ U~GUGH$· 4 ) ! 8
D· 68«« .8«8$$~GF/) · J ¼· «)GH· 6/ %8~· B 8F$8 V~·F684 6/ /B -
B 8FH· B 8F$8 ¼$/«84 6/ 8FG~B 8B 8F$8 ¼B · FG;
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ELETTRONICA
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vi dà la certezza di ricevere, puntualmente, ogni mese, in casa
vostra, una Rivista che è, prima di tutto, una scuola a domici-
lio, divertente, efficace e sicura. Una guida attenta e prodiga
di insegnamenti al vostro fianco, durante lo svolgimento del vo-
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apparecchiature e scatole di montaggio di alta qualità e sicuro
funzionamento.

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utensile di modernissima concezione tecnica, necessario per
la realizzazione di perfette saldature a stagno sui terminali dei
semiconduttori e particolarmente indicato per i circuiti stampa-
ti: il saldatore elettrico da 25 W.

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le pagine in cui vi proponiamo le tre forme di abbonamento,
scegliendo quella preferita e da voi ritenuta la più interessan-
te, tenendo conto che « abbonarsi » significa divenire membri
sostenitori di una grande famiglia. Creare un legame affettivo,
duraturo nel tempo. Testimoniare a se stessi e agli altri la pro-
pria passione per l'elettronica.
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ANNO 4- N. 2-FEBBRAIO 1975


LA COPERTINA - Presenta i due apparati che
formano la stazione ricetrasmittente ad impulsi
luminosi. Con essa si vuole invitare il lettore al-
l'esecuzione di una serie di esperimenti nuovi ed
originali che non mancheranno di entusiasmare
tutti coloro che vorranno costruire, almeno, la
parte ricevente, che potrà essere realizzata, a
piacere, con uscita in auricolare o altoparlante,
purché si aggiunga al circuito un amplificatore BF.

editrice
ELETTRONICA PRATICA
direttore responsabile
ZEFFERINO DE SANCTIS
Sommario
disegno tecnico
CORRADO EUGENIO
ASCOLTIAMO ... LA LUCE 84
stampa
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COLOGNO MONZESE
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UNA COPIA L. 700
ARRETRATO L 700 ELEMENTI TEORICI E PRATICI
ABBONAMENTO ANNUO (12 SUL TRANSISTOR UNIGIUNZIONE 120
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umeri) PER L'ESTERO L
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GENERATORE MF - 455 KHz
CON TRANSISTOR MOS-FET 126
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VIA ZURETTI 52 - 20125 RICARICHIAMO LE PILE
LANO.
AL NICHEL-CADMIO 136
Tutti / diritti di proprietà let-
terera ed artistica sono riser-
veti a termini di Legge per VENDITE ACQUISTI PERMUTE 142
/ Paesi. I manoscritti, i
• le fotografie, anche
pubblicati. non sl re- UN CONSULENTE TUTTO PER VOI 153
... LA LUC n■

I messaggi luminosi, che a noi giungono di continuo dalle più svariate sor-
genti, sono ricchi di... contenuto sonoro. Per ascoltarli vi insegnamo a co-
struire un apposito ri-
cevitore che, abbinato
con un opportuno tra-
smettitore, potrà anche
servire per piccoli col-
legamenti radio ad on-
de luminose.

84
INDIRIZZATE IL FOTOTRANSISTOR VERSO LA SORGENTE DI LUCE E
SENTIRETE:
IL SOLE SOSPIRARE, SOFFIARE E SCRICCHIOLARE
LA CANDELA FRUSCIARE
IL FIAMMIFERO SVENTOLARE
LA LAMPADA SOFFIARE

N««G H$· $G · $$¼· «8 68««.GU$G8«8$$~GF/) · è UGHH/( /«84 $~·HDG ~B · «· U· ~G«· ¼B · F· /F «· B U8VV// 8B 8HH/
8F$~G ) 8~$/ «/B /$/4 H) · B ( /· ~8 D~ · «G~G «8 H8)G«· ~/ F8««G HU·\ /G 6· ¼F· «· B U· 6/F· 7 J ¼8H$/ %8FVGFG ~/-
D¼F\ /GF/ 68««.G~8) ) ! /G 8 68««.G) ) ! /G ¼B ·FG; a G- ) 8%¼$/ 6· ¼F· DG $G~8H/H$8F\ · ) ! 84 F8««.· UU· ~· $G
B 8 6/~8 ) ! 84 ) GF «· «¼) 84 H/ U¼ò H$/B G«· ~8 «.G~8) - ~/) 8%8F$84 «/ $~·HDG
~B · F¼G%· B 8F$8 /F %G) 8 ¼B · -
) ! /G4 B 8F$~8 ) GF /« H¼GFG è UGHH/( /«8 HG««8) /$· ~8 F· ;
«.G) ) ! /G;
NF) ! 8 «· «¼) 8 J ¼/F6/ UGHH/868 ¼F· H¼· %G) 84 ) ! 8
U¼ò 8HH8~8 · H) G«$· $· $~· B /$8 «./F%/G 6/ B 8HH· VV/ L'OPTOELETTRONICA
«¼B /FGH/; r 8F$~8 /« H¼GFG4 %/) 8%8~H· 4 U¼ò 8HH8~8;;;
%/H$G4 H8 8HHG %/8F8 $~· HDG ~B · $G /F H8VF· «/ G$$/) /; b · J ¼· «)! 8 · FFG · J ¼8H$· U· ~$8 H/ %· H8B U~8 U/ù
c . /« $8B · ) ! 8 %8~~à $~· $$ · $G4 /F · U8~$¼~· 6/ Ri- /B UGF8F6G4 F8« B GF6G 68««.8«8$$~GF/) · 4 ¼F ) 8~$G
%/H$· 4 · $$~· %8~HG «8 U· V/F8 ) ! 8 DG ~B · FG J ¼8H$G H8$$ G~84 68FGB /F· $G « GU$G8«8$$~GF/) · » 4 F8« J ¼· -
· ~$/) G«G 8 ) ! 84 H/· B G ) 8~$/4 H· ~à 6/ V~· F68 /F$8- «8 «· «¼) 8 · HH¼B 8 ¼F· D¼F\ /GF8 U~8UGF68~· F$8
~8HH8 U8~ $¼$$ /4 HU8) /· «B 8F$8 U8~ «· H¼· G~/V/F· «/$à H¼««· B 8) ) · F/) · 68/ %· ~/ H/H$8B /; a /ò è 6G%¼$G
8 U8~ «· ~/) ) ! 8\ \ · 6/ ) GF$8F¼$/ ) GF) ~8$/; u8~) ! é U~/F) /U· «B 8F$8 · ««./F$~G6¼\ /GF8 H¼« B 8~) · $G 6/
U/ù · %· F$/ /FH8VF8~8B G · / FGH$~/ «8$$G~/ /« B G6G 8«8B 8F$/ H8FH/( /«/ · ««· «¼) 84 ~8· «/\ \ · $/ ) GF «· $8) -
6/ ) GH$~¼ /~8 ¼F H8B U«/) 8 · UU· ~·$G ~/) 8$~·HB /$$8F- FG«GV/· 68« H/«/) /G 8 6G$· $/ J ¼/F6/ 6/ $¼$$/ J ¼8/
$84 ) ! 8 FGF D¼ F\ /GF· )GF «8 FG~B · «/ GF68 ~· 6/G4 %· F$· VV/ ) ! 8 HGFG U~GU~/ 68/ 6/HUGH/$/%/ · H8B /-
B · HG«$· F$G ) GF B 8HH· VV/ «¼B /FGH/; u/ù U~8) /- )GF6¼$$G~8» U/) ) G«8 6/B 8FH/GF/4 · «$· %8«G) /$à 6/
H· B 8F$84 ) ! / %¼G«8 $~· HB 8$$8~8 ¼F H8VF· «8 U· ~«· ~/HUGH$· 4 ~G( ¼H$8\ \ · B 8) ) · F/) · 4 8«8%· $· H8FH/( /«/$à 4
6· %· F$/ · « B /) ~GDG FG» «.· UU· ~· $G $~· HB /$$8F$8 8) ) ;

lg

FO TOTRANS. Flg. 1 - Anche il fototransistor, cosi come avviene per
tutti i componenti elettronici, è dotato di simbolo teo-
rico: quello qui riportato che assomiglia molto al tran-
slstor.

è F/$· B 8F$8 · / 6/HUGH/$/%/ H8FH/( /«/ · ««· «¼) 8 HGFG SENSI BI LITA'
H$· $/ · F) ! 8 ~8· «/\\ · $/ $·«¼F/ 8«8B 8F$/ 8B 8$$/$G~/
6/ «¼) 84 H8B U~8 · H8B /) GF6¼$$G~84 68FGB /F· $/ NF) ! 8 /« DG $G$~· FH/H$G~4 ) GHì ) GB 8 · %% /8F8 U8~
q c b 4 ) ! 8 ! · FFJ4 U8~B8HHG 6/ 8«/B /F· ~84 /F B G«$/ «.G)) ! /G ¼B · FG4 FGF è H8FH/( /«84 F8««· H$8HH· B /-
H8$$G~/4 «.¼HG 6/ «· B U· 6/F8 6/ GVF/ $/UG4 D·%G~8F6G H¼~· · $¼$$/ / ) G«G~/4 ) /Gé FGF U~8H8F$· ¼FG HU8$-
/F%8) 8 «· )GH$~¼\/GF8 6/ HG~V8F$/ «¼B /FGH8 ) ! 84 $~G ¼F/DG~B8;
· « ) GF$~· ~/G 68««8 «· B U· 68 · D/«·B 8F$G4 HGFG U~/- nF D/V¼~· d H/ FG$· J ¼8H$G U· ~$/)G«· ~8 68« DG $G-
%8 6/ /F8~\ /· 8 ) · ~· $$8~/\ \ · $8 6· 8«8%· $8 %8«G) /$à $~· FH/H$G~; q · ) ¼~% · ) ! 8 /F$8~U~8$· «· %/H$· 68«-
6/ ~/HUGH$· ; ­ / UG$~8( ( 8~G · F) G~· ~/) G~6· ~8 / B G- «.G) ) ! /G ¼B · FG H/ 8H$8F68 B · VV/G~B 8F$8 D~ · «8
68~F/HH/B / 6/HU«· < · H8$$8 H8VB8F$/ · ««G H$· $G HG- «¼FV! 8\ \ 8 6.GF6· ) ! 8 H/ · VV/~· FG /F$G~FG · ««G
«/6G 8 / ( 8F FG$/ 6/G6/ q · H8~; K4gg B /) ~GF4 ) /Gé /F$G~FG · ««· \ GF· 68« %8~68; n«
DG $G$~· FH/H$G~ /F%8) 8 ~/H¼«$· B · VV/G~B 8F$8 H8FH/-
( /«8 /F ) G~~/HUGF68F\ · 68««./FD~ · ~GHHG4 ) /Gé $~· «G
IL FOTOTRANSISTOR K4l 8 «G K4x B /) ~GF;

uG/) ! é F8« FGH$~G U~GV8$$G H/ D· ¼HG 6/ ¼F DG $G-


$~· FH/H$G~ · « H/«/) /G4 ~/$8F/· B G 6G%8~GHG HGDD 8~- ILLUSIONI OTTICHE
B · ~) / ( ~8%8B 8F$8 H¼ J ¼8H$G · ~VGB 8F$G;
­ $~¼$$¼~·«B 8F$8 /« DG $G$~· FH/H$G~ è 68« $¼$$G H/- In %/~$ù 68««· U~8H8F\· 68« DG $G$~· FH/H$G~4 /« FG-
B /«8 · 6 ¼F $~·F H/H$G~ FG~B ·«8; q · 6/DD 8~8F\ · ) GF- H$~G · UU· ~· $G è /F V~· 6G 6/ ;;; · H) G«$· ~8 /« ~¼B G~8
H/H$8 F8« D·$$G ) ! 8 «· «¼) 8 U¼ò /F) /68~8 H¼« ) ~/- 68««· «¼) 8; a GF 8HHG H/ UG$~· FFG 8DD 8$$
¼· ~8 /F$8-
H$· ««G 6/ H/«/) /G · $$~· %8~HG ¼F· «8F$8 $~·HU· ~8F$8 ~8HH· F$/ 8HU8~/8F\ 84 · H) G«$· F6G H¼GF/ %8~·B 8F$8
· UU«/)· $· H¼««· $8H$· 68« ) GB UGF8F$8 0D/VV; M5W1; H$~· F/4 B · H8B U~8 U~G%8F/8F$/ 6· HG~V8F$/ «¼B /-
uG/) ! é «· «¼) 8 è ) GB UGH$· 6· DG $GF/4 J ¼8H$/4 /F- FGH 8; c ) /ò V~· \ /8 · ««· H8FH/( /«/$à 68« ) /~) ¼/$G 8
) /68F6G H¼« H/«/) /G GUUG~$¼F· B 8F$8 6~GV· $G ) GF 68« DG $G$~· FH/H$G~ ) ! 8 «G U/«G$· ;
· UUGH/$/ B · $8~/· «/4 «/( 8~· FG 8«8$$~GF/4 ) ! 8 · ¼B 8F- q 8 /B B · V/F/ ) ! 8 · / FGH$~/ G)) ! / · UU· /GFG ¼F/-
$· FG «· ) GF6¼) /( /«/$à 68« $~· FH/H$G~; q · «¼) 8 · V/- DG ~B / 8 ) GF$/F¼8 FGF H8B U~8 «G HGFG /F ~8· «$à ;
H) 8 J ¼/F6/ ) GB 8 ¼F· ) G~~8F$8 6/ ( · H8 ) ! 8 ) GF- P · H$· U8FH· ~8 · ««./««¼H/GF8 DG$GV~·D/) · ) ! 8 ) / U8~-
$~G««· «· ) G~~8F$8 6/ ) G««8$$G~858B /$$G~8 68« $~· F- B 8$$ 8 6/ %868~8 /« B G%/B 8F$G · $$ ~·%8~HG ¼F· H¼) -
H/H$G~ H$8HHG; ) 8HH/GF8 ~·U/6· 6/ H/FVG«/ DG $GV~· B B /;

Fig. 2 - Strutturalmente il fototransistor è del tutto si-


mile ad un transistor convenzionale. La differenza con-
siste nel fatto che la luce può colpire il cristallo di
silicio attraverso una lente trasparente montata sulla
► LENTE_

testa del componente.

li
NF) ! 8 «· «¼) 8 8B 8HH· 6· ¼F· «· B U· 6/F· è /« ~/-
H¼«$· $G 6/ ¼F./««¼H/GF8 G$$/) · 7 U8~) ! é «· «¼) 8 8B 8H-
H· 6· ¼F· «· B U· 6/F· · «/B 8F$· $· ) GF «· $8FH/GF8 f t à t àz Ns ­ n­ à t z
6/ ~8$8 · UU·~8 ·« FGH$~G G) ) ! /G )GH$· F$84 ) /Gé
H8B U~8 ) GF «· H$8HH· /F$8FH/$à 4 B 8F$~8 /F ~8· «$à
FGF è ) GHì 7 U8~) ! é «· «¼) 8 68««· «· B U· 6/F· ! ·
¼F · F6·B 8F$G H/F¼HG /6· «8» 8HH· · ¼B 8F$· 8 6/-
B/F ¼/H) 8 ·««· D~ 8J ¼8F\ · 6/ gK Hz. é G«8F6G ·F · -
«/\\ · ~8 J ¼8H$G D8FGB 8FG F8/ U· ~$/) G«· ~/4 6G%~8B -
B G 6/~8 ) ! 8 «· «¼) 8 8B 8HH· 6· ¼F· «· B U· 6/F·
~·VV/¼FV8 ¼F %· «G~8 B · HH/B G U8~ UG/ 6/B /F¼/~8 K4d Ke Kg K4i K4k K4l Kx M M4M M4W
D/FG · \ 8~G 8 ~/U~8F68~8 J ¼/F6/ · 6 · ¼B 8F$· ~8 D/- qè s h mc OON b .t s bt N ns r na z t s
FG · \ 8~G 8 ~/U~8F68~8 J ¼/F6/ · 6 · ¼B 8F$· ~8 D/FG
· $G) ) · ~8 ¼F F¼G%G %· «G~8 B · HH/B G7 8H/H$GFG
J ¼/F6/ 68/ B GB 8F$/ /F ) ¼/ %/ è /« ( ¼/G4 B · J ¼8-
H$G FGF %/8F8 · %%8~$/$G 6· ««.G) ) ! /G ¼B · FG; n« FG-
H$~G · UU· ~·$G /F%8) 8 · %%8~$8 J ¼8H$G D8FGB 8FG 8 Fig. 3 - L'occhio umano risulta maggiormente sensibile
«G H8VF· «· · ) ¼H$/) · B 8F$8; alle lunghezze d'onda che si aggirano intorno al 0,55
b /~/V8F6G /« DG $G$~· FH/H$G~ %8~HG /« HG«84 · %~8B - micron e che corrispondono alla luce verde. n« foto-
transistor invece risulta maggiormente sensibile alla
B G B G6G 6/ ·H) G«$· ~8 68/ ;;; HGHU/~/4 68/ HGDD/ G lunghezza d'onda di 0,8 - 0,9 micron, in corrispondenza
68V«/ H) ~/) ) ! /G«//; t ~/8F$· F6G /« DG$G$~· FH/H$G~ %8~- dell'Infrarosso.
HG ¼F D/· B B /D8~G · ) ) 8HG4 H8B ( ~8~à 6/ · H) G«$· ~8
«.GF68VV/· ~8 6/ ¼F «8F\ ¼G«G · « %8F$G; q · D/· B B ·
6/ ¼F· ) · F68«· ) / D·~à ·H) G«$· ~8 /« D~ ¼H) /G 68««8
DGV«/8 · « %8F$G;

CIRCUITO DEL FOTORIVELATORE


H/( /«8 /« ) G««8V· B 8F$G 6/~8$$G ) GF ¼F· ) ¼DD/ · 6·
a GB/ F) /·B G ) GF «.· F· «/H/ 68««.· UU· ~·$G ~/) 8%8F- Mi G! B ;
e 68««./F$8~· H$· \ /GF8 ~/) 8$~·HB /$$8F$8 G$$/) · ; c H- a G«G~G ) ! 8 FGF DG HH8~G /F UGHH8HHG 6/ ¼F· ) ¼DD/ ·
HG è ~/UG~$· $G /F D/V¼~· e 8 U¼ò 68D/F/~H/ ) GB 8 /« ) GF J ¼8H$G %· «G~8 6/ /B U868F\· 4 UG$~· FFG ¼$/«/\ -
) /~)¼/$G 68« DG $G~/%8«· $G~8; \ · ~8 ¼F· ) ¼DD/ · H$8~8GDG F/) · 4 ) G««8V· F6G /F H8~/8
q .8«8B 8F$G H8FH/( /«8 ·««· «¼) 8 è ~·UU~8H8F$· $G 6· « / 6¼8 U· 6/V«/GF/;
DG $G$~·FH/H$G~ f à «4 ) ! 8 %/8F8 ¼$/«/\ \ · $G H8F\ · é G«8F6G /F%8) 8 G$$8F8~8 «.· H) G«$G /F ·«$GU· ~«· F$84
)G««8V· B 8F$G 6/ ( ·H8; G) ) G~~8~à 8«/B /F· ~8 «G H$· 6/G U/«G$· $G 6· « $~· FH/-
«/ DG$G$~· FH/H$G~ ) GF%8~$8 «8 %· ~/· \ /GF/ 6/ «¼B/FG- H$G~ à z « 8 ) G««8V· ~8 /« ) GF68FH· $G~8 a e ) GF «.8F-
H/$à ) ! 8 «G ) G«U/H) GFG4 in H8VF· «/ 8«8$$~/) / U~8H8F- $~·$· 6/ ¼F · B U«/D)/ · $G~8 6/ ( ·HH· D~ 8J ¼8F\· · ¼-
ti H¼« ) G««8$$G~8 8 ) ! 84 · $$~·%8~H G il ) GF68FH· $G~8 H/«/· ~/G /F V~·6G 6/ U/«G$· ~8 ¼F · «$GU· ~«· F$8;
Cl, %8FVGFG · UU«/) · $/ · « U/86/FG 2 68««./F$8V~·$G
IC 6/ $/UGQ Nke M4 ) /Gé · ««./FV~8HHG /F%8~$8F$8 68«-
«./F$8V~·$G; LA TRASMISSIONE DEL SUONO
Questo )GB UGF8F$8 D¼F\ /GF· ) GB 8 · B U«/D/) · $G~8
è F· 68««8 · UU«/) · \ /GF/ U~·$/) ! 8 68««.GU$G8«8$$ ~G-
)GF$~G ~8·\/ GF· $G · 6 8«8%· $G V¼· 6· VFG7 «· ~8$8
F/) · ) GFH/H$8 F8««· ~8· «/\ \· \ /GF8. 6/ ¼F H/H$8B · 6/
di )GF$~G~8·\/ GF8 è ~·UU~8H8F$· $· 6· « V~¼UUG RC
) GB ¼F/) · \ /GF/ · 6/H$· F\ · · mezzo 6/ ~·VV/ «¼-
)GBUGH $G 6· ««· ~8H/H$8F\ · z e 8 6· « ) GF68FH· $G~8
B B GH M;
)d ;
r G6¼«· F6G «· «¼) 8 8B 8HH· 6· ¼F $~·HB 8$$/$G~84
n« H8VF·« 8 ·B U«/D/) · $G %/8F8 U~8«8%· $G 6· ««.¼H) /$· /F H/F) ~GF/HB G ) GF ¼F· /FDG ~B· \ /GF8 · ¼6/G4 è
dell integrato na 4 U/ù U~8) /H·B 8F$8 6· « $8~B /F· «8 UGHH/( /«84 $~· B /$8 ¼F ~/) 8%/$G~8 68« $/UG 6/ J ¼8««G
6: esso %/8F8 /F%/· $G4 $~· B /$8 /« ) GF68FH· $G~8 6/ U~8) 868F$8B 8F$8 68H)~/$$G4 ~/) 8%8~8 · 6/H$· F\ · /«
·))GUU/·B 8F$G a e4 · ««G H$· 6/G ·6 · $$· $G~8 6/ /B - B 8HH· VV/G $~·HB 8HHG 8 ~8F68~«G ¼6/( /«8 /F ) ¼DD/ ·
pedenza U/«G$· $G 6·« $~· FH/H$G~ à z M; G /F · «$GU·~«· F$8;
La U~8H8 F\ · 6/ $·«8 H$· 6/G è ~8H· F8) 8HH· ~/· U8~ Ma6/) /·B G H¼( /$G ) ! 84 U8~ G$$8F8~8 ~/H¼«$· $/ 6/
utilizzane «.· UU· ~·$G J ¼· «8 H$· \ /GF8 6/ ·H)G«$G /F ¼F· ) 8~$· J ¼· «S$à 4 /« $~· HB 8$$/$G~8 FGF è 6/ D·-
Esso /FD·$$/ · ( ( ·HH· FG$8%G«B 8F$8 «./B U8- ) /«8 ~8· «/\ \ ·\ /ò F84 U8~) ! é «8 6/DD/
) G«$ à 6/ U~GV8$$G
6 ¼H)/$· 68««.· B U«/D)/ · $G~84 ~8F68F6G UGH5 8 ) GH$~¼$$ /%8 HGFG %8~· B 8F$8 B G«$8;

87
2ov

R6

.± MM Il w Il R5
=MM
%
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7

a« n«

R3
.1
w

;;

C2
55
C4
\LA"I

àz M n«
Il+

n) H

Fig. 4 - Circuito teorico dell'apparato riçevente. L'en-


trata è rappresenhlta dal fototransistor FT1, mentre
l'uscita può essere costituita da una cuffia da 16 ohm Condensatori
o da un altoparlante (in questo caso tra l'emittore di C1 = 100.000 pF
TR1 e massa occorre inserire un amplificatore di bassa C2 = 100 uF - 12 VI (elettrolitico)
frequenza).
C3 = 100 BF
CA4 = 100.000 pF
C5 = 50 F- 16 VI. (elettrolitico)
u8~ G$$8F8~8 ¼F· ( · F6· U· HH· F$8 ( ¼GF· 8 $~à - Resistenze
HB 8$$ 8~8 «8 /FDG ~B·\ /GF/ H8F\ · 6/H$G~H /GF84 H/ 6G- R1 = 15.000 ohm
%~8( ( 8~G ¼$/«/\ \ · ~8 6/G6/ q c b 6/ UG$8F\ · 4 UGHH/- R2 = 1 megaohm
( /«B 8F$8 · ««./FD~ · ~GHHG G4 · 66/~/$$ ¼~· 4 6/G6/ q ·H8~; R3 = 1 megaohm
r · ) /ò ) GB UG~$8~8( ( 8 V~GHH/ U~G( «8B / 8 ¼F· R4 = 1 megaohm
HU8H· · HH G«¼$· B 8F$8 /F· ) ) 8$$ · ( /«8 6· « 6/«8$$· F$8; R5 = 180.000 ohm
R6 = 100 ohm
c ) ) G U8~) ! é · ( ( /· B G %G«¼$G H8B U«/D/) · ~8 GVF/
) GH· ¼$/«/\ \ · F6G4 J ¼· «8 HG~V8F$8 6/ 8B /HH/GF8 6/ Varie
CUFFIA = 16 ohm
H8VF· «/4 ¼F· FG~B· «8 «· B U· 6/F· U8~ · ¼$G 6· MWé IC = integrato tipo 1A741
5 WK ì 4 ) ! 8 U¼~ U~8H8F$· F6G «G H%· F$· VV/G 6/ FT1 fototransistor tipo BPX25
¼F· ) 8~$· /F8~\ /· · ««8 %· ~/· \/ GF/ 6/ «¼B /FGH/$à 4 è TR1 = 2N1711
6G$· $· 6/ FG$8%G«/ · «$~/ %· F$· VV/ ) GB 84 · 6 8H8B -
U/G4 /« ( · HHG ) GH$G4 «· D· ) /«/HH/B · ~8U8~/( /«/$à 4 «·
H8B U«/) /$à 68« ) /~) ¼/$G 6/ ) GB · F6G; n« UG$8F\ /GB 8$~G z M U8~B 8$$ 8 6/ ~8VG«· ~8 /« U¼F-
$G 6/ «· %G~G 68/ $~8 $~· FH/H$G~7 8HH G 6G%~à %8F/~
~8VG«· $G /F B G6G ) ! 8 «· «· B U· 6· q u«4 ) ! 8 8B 8$-
CIRCUITO DEL TRASMETTITORE $8 / B 8HH· VV/ «¼B /FGH/4 U~8H8F$/ ¼F· ) 8~$ · «¼B /-
FGH/$à · F) ! 8 /F · HH8F\ · 6/ H8VF· «8;
n« ) /~) ¼/$G 8«8$$~/) G 68« $~· HB 8$$/$G~8 è ~/UG~$· $G v ¼· F6G H/ U· ~«· 6· %· F$/ · « B /) ~GDGFG «· «¼B /FG-
/F D/V¼~· i ; c HHG ¼$/«/\ \ · $~8 $~· FH/H$G~ 6/ $/UG NPN H/$à 68««· «· B U· 6· q u« · ¼B 8F$· FG$8%G«B 8F$8
· « H/«/) /G4 6/ ) ¼/ ¼FG è 6/ UG$8F\ · ; 86 · ¼B 8F$· 4 ) GFH8V¼8F$8B 8F$84 · F) ! 8 «.· HHG~( /-
n« D¼F\ /GF· B 8F$G 6/ J ¼8H$G ) /~) ¼/$G è H8B U«/) /H- B 8F$G 6/ )G~~8F$84 ) ! 8 UG$~à ~· VV/¼FV8~8 U¼F$8
H/B G; n« H8VF· «8 · ¼6/G4 ) · U$· $G 6· « B /) ~GDG FG4 B ·HH/B 8 6/ W N ) /~) · ; a /ò H/VF/D/)· ) ! 8 «· «/B 8F-
%/8F8 ) GF%8~$/$G /F H8VF· «8 8«8$$~/) G 0/« B /) ~G- $· \ /GF8 68« ) /~) ¼/$G FGF UG$~à · HHG«¼$· B 8F$8; 8H-
DG FG è 6/ $/UG U/8\G8«8$$~/) G1; c HHG %/8F8 · B U«/D/- H8~8 8DD 8$$
¼· $· ) GF «8 FG~B· «/ U/«84 B · 6G%~à 8H-
) · $G 6· « $~· FH/H$G~ à z «4 ) ! 8 H/ ) GB UG~$· ) GB 8 H8~8 U~8«8%· $· 6· ¼F · ) ) ¼B ¼«· $G~8 U8~ · ¼$G G 6·
¼F · 6· $$· $G~8 6/ /B U868F\ · 7 H¼) ) 8HH/%· B 8F$8 ¼F · «/B 8F$· $G~8 6· ~8$8 /F V~· 6G 6/ DG ~F/~8 ¼F·
«.· B U«/D/) · \/ GF8 %/8F8 8DD 8$$¼· $· 6· / 6¼8 $~· FH/- ) G~~8F$8 6/ W5d N4 · ««· $8FH/GF8 6/ Md4g é ) ) ;
H$G~ à z W 5 à z d ) G««8V· $/ F8««· )«· HH/) · ) GFDV¼- f ~· /« U~GV8$$G 68« ~/) 8%/$G~8 8 J ¼8««G 68« $~· -
~· \ /GF8 b · ~«/FV$GF; HB 8$$/$G~8 8H/H$8 J ¼/F6/ ¼F· HGH$· F\ /· «8 6/DD 8~8F\ ·

ll
6/ H/H$8B · 6/ · «/B 8F$· \ /GF8; n« ~/) 8%/$G~84 /FD·$$/4 f · ) ) /· B G ~/D8~/B 8F$G · « U/· FG ) GH$~¼$$/%G FUG~-
F8) 8HH/$· F6G 6/ ¼F· ( · HH· )G~~8F$84 U¼ò 8HH8~8 $· $G /F D/V¼~· g;
) GFH/68~· $G ¼F · UU· ~·$G UG~$· $/«8; n« $~·HB 8$$/$G- n« ) /~) ¼/$G /F$8V~· $G na ~/H¼«$· B GF$·$G ) GF ¼F·
~8 FG4 U8~) ! é «· H¼· · «/B 8F$· \ /GF8 68%8 U~G%8F/- $8) F/) · ) ! 8 UG$~à · UU· ~/~8 F¼G%· U8~ / FGH$~/
~8 6· ¼F· ( · $$8~/· U8~ · ¼$G G 6· ««· ~8$85«¼) 8; «8$$G~/7 8HHG /FD·$$/ è H$· $G ) · UG%G«$G4 ) /Gé B GF-
$· $G · $8H$· · ««./FV/ù ;
a GF J ¼8H$G H/H$8B · 6/ · UU«/) · \ /GF8 68« ) GB UGF8F-
COSTRUZIONE DEL RICEVITORE $8 H¼« ) /~) ¼/$G H$· B U· $G G) ) G~~8 D·~ ( 8F8 · $$8F-
\ /GF8 · ««./HG«· B 8F$G 68/ $8~B /F· «/ 68« ) GB UG F8F-
q · ~8· «/\ \ · \ /GF8 U~· $/) · 68« ~/) 8%/$G~84 ) GHì ) G- $8 ~/HU8$$G · « H¼G /F%G«¼) ~G B 8$· ««/) G 8H$8~FG; q ·
B 8 J ¼8««· 68« $~·HB 8$$/$G~84 UG$~à 8HH8~8 UG~$· $· U/8V· 68« $8~B /F· «84 J ¼/F6/4 6G%~à ~/H¼«$· ~8 .~8«· -
· $8~B/F8 6· ) ! /¼FJ ¼8 8 /F ( ~8%8 $8B UG; $/%· B 8F$8 · B U/· ;
u8~ 8F$~·B ( 8 «8 ~8· «/\ \ · \ /GF/ H/ è 6· $· «· U~8D8- u8~ J ¼· «8 B G$/%G H/ è %G«¼$G ~/) G~~ 8~8 · J ¼8H$·
~8F\ · · « ) /~) ¼/$G H$· B U· $G4 U8~ / ( 8F FG$/ B G$/%/ G~/V/F· «/$à E ­8 B U«/) 8B 8F$8 U8~ · V8%G«·~8 /« ) GF-
6/ H8B U«/) /$à 6/ B GF$· VV/G4 ~G( ¼H$8\ \ · B 8) ) · F/) · $~G««G 68««8 $8FH/GF/ ) GF /« $8H$8~ H¼/ %· ~/ 8«8$$ ~G-
8 )GB U· $$8\ \ · ) /~) ¼/$· «8; 6/ 68««./F$8V~·$G 86 · F) ! 8 U8~ 8%/$· ~8 «./F%/G 6/

Fig. 5- Cablaggio del progetto del ricevitore. L'adozio-


ne del circuito stampato è d'obbligo, se si vuole otte-
nere un apparato di piccole dimensioni e robusto. Si
noti il particolare sistema di collegamento dell'integra-
to IC, cioé con la testa rivolta all'ingiù; questo siste-
ma permette di effettuare agevolmente e rapidamente
le misure delle tensioni sui vari elettrodi del com-
ponente.

··:-:-1'
•.;;
'i
'
I~

FT1
« [Ma
,4
- ±
7
.

R1

89
R2
e
13,5V
Il
R3

LP1
$ «
R1

Tsk¼ 7
+
Bm

TR1 n« c

MICRO 2 R4 n« TR2

Fig. 6- Schema elettrico dell'apparato trasmettitore.


L'entrata del circuito è rappresentata da un microfo-
no di tipo piezoelettrico; l'uscita è rappresentata da
COMPONENTI una lampada per auto (LPt) da 12 V- 20 W. L'alimen-
tazione in tensione continua. da 13,5 V, deve essere
in grado di erogare la. corrente massima dì 3 A; a tale
C1 = 100 F-12VI. (elettrolitico) scopo è necessario servirsi di un accumulatore per
R1 = 2 megaohm (variabile) auto o di un apposito alimentatore da rete.
R2 = 33.000 ohm
R3 = 1.000 ohm
R4 = 820 ohm
TR1 = BC107/BC108
TR2 ·= 2N1711
TR3 = 2N3055
U¼F$G 6/ H· $¼~·\ /GF8 ( «G) ) · F6G /« D¼ F\ /GF· B 8F$G
LPI = lampadina per auto (12 V- 20 W)
68« ~/) 8%/$G~84 G) ) G~~8~à B ¼F/~8 /« DG $G$~·FH/H$G~
MICRO =
di tipo piezoelettrico
6/ J ¼· «)! 8 H8B U«/) 8 D/«$~G 6/ ) · ~$· ;
ALIMENTAZ. = vedi testo

COSTRUZIONE DEL TRASMETTITORE

n« U/· FG 6/ ) · ( «· VV/G 68« $~· HB 8$$


/$G~8 è ~/UG~$· $G
¼F· 8) ) 8HH/%· J ¼· F$/$à 6/ ) · «G~8 · ««./F$8~FG 68« /F D/V¼~· k; a GB 8 H/ U¼ò FG$· ~84 · F) ! 8 J ¼8H$G
68«/) · $G ) GB UGF8F$8; $/UG 6/ ~8· «/\ \ · \ /GF8 U~·$/) · VG68 6/ ¼F · HU8$$G
n« DG $G$~· FH/H$G~ 6· FG/ ¼$/«/\ \ · $G è 6/ $/UG BPX25; · «J ¼· F$G H8B U«/) 8; q .¼F/) G U· ~$/) G«· ~84 6· $8F8-
8HHG UG$~à 8HH8~8 HGH$/$¼/$G ) GF · «$~/ /F$8V~·$/ H/- ~8 /F ) GFH/68~·\ /GF84 ~/V¼· ~6· /« B GF$· VV/G 68«
B /«· ~/; $~·FH/H$G~ à z d4 ) ! 8 è ¼F $~·FH/H$G~ 6/ UG$8F\ ·
n« DG $G$~·FH/H$G~ f à M FGF 68%8 8HH 8~8 ~/%G" $G %8~- 6/ $/UG Ws dKgg; v ¼8H$G $~·FH/H$G~ 68%8 8HH8~8
HG HG~V8F$/ «¼B /FGH8 · V~·F68 /F$8FH/$à 4 U8~) ! é 6G$· $G 6/ ¼F 8«8B 8F$G 6/HH/U· $G~8 6/ ) · «G~8;
8HHG $8F68 · H· $¼~·~H /4 ( «G) ) · F6G /« D¼ F\ /GF· B 8F- In D/V¼~· k /« 6/HH/U· $G~8 6/ ) · «G~8 0~·6/· $G~81 è
$G 0«.8HUGH/\ /GF8 68« DG $G$~·FH/H$G~ %8~HG «8 HG~V8F- ~·UU~8H8F$· $G 6· ¼F· U/· H$~· 6/ DG~B · ~8$$· F-
$/ B G«$G «¼B /FGH8 FGF ) GB UG~$· · «)¼F U8~/) G«G VG«· ~8 6/ FG$8%G«/ 6/B 8FH/GF/ ~/HU8$$G · « ) GB UG-
U8~ /« ) GB UGF8F$81; Ma U8~ UG$8~ ) GFD8~/~8 · « F8F$8;
) /~) ¼/$G «· B · HH/B · V· ~·F\ /· 6/ D¼ F\ /GF· B 8F$G4 u8~ B /V«/G~·~8 /« ) GF$· $$G $8~B /) G D~ · /« $~·F-
/G4 U8~ 8%/$· ~8 ) ! 8 /« DG$G$~· FH/H$G~ ~·VV/¼FV· /« H/H$G~ à z d 8 /« 6/HH/U· $G~8 6/ 8F8~V/· $8~B /) · 4
G) ) G~~8 D·~ ¼HG 6/ ¼F · UUGH/$G V~·HHG · « H/«/) GF84 ~/) 8%/$G~8 6/ GUUG~$¼F/ H/H$8B / G$$/) /;
) ! 8 UG$~à 8HH8~8 · ) J ¼/H$· $G U~8HHG / B /V«/G~/ F8- u8~ «· «· B U· 6· q u« ( · H$8~à ¼F ~/D« 8$$G~8 U8~ D·-
VG\ / 6/ ~/%8F6/$· 6/ B · $8~/· «/ ~· 6/G8«8$$~/) /; F· «8 6/ B G$G) /)«G; u8~ il DG $G$~·FH/H$G~4 /F%8) 84 H/
U~G%%868~à · 6 ¼F· H) ! 8~B· $¼~· 68« ) GB UGF8F$8
~/HU8$$ G · ««· «¼) 8 · B ( /8F$8; A J ¼8H$G H) GUG H/
COLLEGAMENTI A DISTANZA UG$~à ~·) ) ! /¼68~8 /« DG $G$~· FH/H$G~ /F ¼F $¼( 8$$ G
/F$8~F· B 8F$8 %8~F/) /· $G 6ì F8~G GU· ) G · F$/~/D« 8$-
q G H) GUG U~/F) /U· «8 68««.· ~VGB 8F$G D/F J ¼/ $~· $- $8F$8 86 ¼$/«/\ \ · F6G ¼F· «8F$8 ) GF%8~V8F$84 /F
$· $G è J ¼8««G 6/ ·DD /6· ~8 · « «8$$G~8 «· UGHH/( /«/$à B G6G ) ! 8 «· B · VV/G~ U· ~$8 6/ «¼) 8 UGHH/( /«8 %8F-
6/ ) GH$~¼ /~8 «.· UU· ~· $G ~/) 8%8F$8 0D/VV; e5g14 ) GF V· ) GF) 8F$~· $· H¼««· $8H$· 68« ) GB UGF8F$8;
/« J ¼· «8 H/ 8DD 8$$¼8~· FFG $¼$$/ V«/ 8HU8~/B 8F$/ UGH-
H/( /«/4 · H) G«$· F6G «8 6/%8~H 8 ;;; %G) / 8 V«/ H$~· F/HH/-
B / H¼GF/ 8B 8HH/ 6· ««8 U/ù H%· ~/· $8 HG~V8F$/ «¼B /-
FGH8;
à ¼$$· %/· 4 ) G«G~G ) ! 8 %G~~· FFG ~8· «/\ \ · ~8 · F) ! 8 /«
$~· HB 8$$/$G~8 0D/VV; i 5k1 UG$~· FFG /FH$· ««· ~8 ¼F· Fig. 7- Piano di cablaggio dell'apparato trasmettitore.
%8~· 8 U~GU~/· H$· \ /GF8 ~/) 8$~· HB /$$8F$8 U8~ ) G««8- Il radiatore è assolutamente necessario per disperdere
V· B 8F$/ · ( ~8%8 6/H$· F\ · ; u8~ ) GFH8V¼/~8 ~/H¼«$· $/ il calore erogato dal transistor TR3. Questo compo-
nente è fissato sul radiatore con uno strato interpo-
B /V«/G~/4 ) /Gé U8~ ~· VV/¼FV8~8 «8 B · VV/G~/ 6/H$· F-
sto di grasso silicone, che è un conduttore di calore
\ 8 6/ ) G««8V· B 8F$G4 G) ) G~~ 8~à B ¼F/~8 «· «· B U· 6/F· e favorisce ulteriormente il raffreddamento del com-
q un 68« $~· HB 8$$/$G~8 8 /« DG $G$~·FH/H$G~ f à « 68« ponente.

RADIATORE

quM

91
A ~

CAr.GIA DI I ~'
FUGHE AF11·-
n U~G( «8B / ) ! 8 /F%8H$GFG «.· $$/%/$à 68« a P HGFG $~·%8~H G /« V·H H$8HHG; v ¼8H$· )G~~8F$8 /GF/)· 4 F8«
B G«$8U«/) /; c D~ · J ¼8H$/ %8 F.è ¼FG ·HH· / V~GHHG4 ( GB( · ~6· ~8 /« )· $G6G4 )! 8 ~/H¼«$· ~/%8H$/$G 6/ ·U-
H8B U~8 · $$¼· «8 8 H) G$$·F$8» /« à é n 0à 8«85é /H/GF- UG H/$8 HG H$· F\ 8 )! /B/)! 84 U~G%G)· ¼F· D« ¼G~8-
nF$8~D8~8F) 814 · %%8~G J ¼8««· H8~/8 6/ D·«H/ H8VF· «/ H)8 F\ · 6/ )G «G~ · ~· F)/GF8 ( 8F %/H/( /«8;
6/ · «$· D~ 8J ¼8F\ · ) ! 8 6/H$¼~( · FG «8 ~/) 8\ /GF/ à é ; z /)G~6/· BG · F)G~· )! 8 «8 «· BU· 68 · « F8GF HG FG
r · /« à é n FGF è HG«$· F$G ¼F U~G( «8B · 6/ /F$8~- )· ~· $$8~/\\· $8 6· ¼F· $8FH/GF8 6/ /FF8H)G ç ! 84 FG~-
D8~8F\ 8 à é 4 B · è · F) ! 8 /F6/) 8 6/ ¼F /B U8~D8$$G B· «B8F$84 H/ ·VV/~· /F$G~FG · / i K5l K é 8 )! 8
D¼ F\ /GF·B 8F$G 68««· H$· \ /GF8 $~·HB /$$8F$8; c HHG «./BU/8VG 6/ $8FH/GF/ U/ù 8«8%· $8 U¼ò ·%% 8F/~8
/FD·$$/ )GB UG~$· ¼F· 6/B /F¼\ /GF8 68««· B ·HH/B · $~· B/$8 «./FH8~/B8F$G 6/ ¼F· ~8H/H$8F\ · «/B/$· $~/)8
UG$8F\ · 8~GV· ( /«8 6· « $~· HB 8$$/$G~84 ) GF ~/6¼\ /G- 6/ )G~~8F$84 )G««8V· $· /F H8~/8 · ««· «· BU·6· H$8HH· ;
F8 68««· UG~$· $· 8 68««· U8F8$~· \ /GF8;
c . J ¼/F6/ B G$/%G 6/ /F$8~8HH8 6/ GVF/ a P 4 G«$~8
) ! 8 ¼F U~8) /HG G( ( «/VG ) /%/) G 8 «8V· «84 8«/B /F· ~8 PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO DEL
$¼$$8 J ¼8««8 6/HU8~H /GF/4 G D¼ V! 8 6/ · «$· D~ 8- RIVELATORE
J ¼8F\ · 4 ) ! 8 HGFG ) · ¼H· 6/ à é n;
q8 FG$ \ /8 $8)F/)! 8 D/F J¼/ ~/UG ~$· $8 · U~G
UG H/$G
t ) ) G~~8 6¼FJ ¼8 U~G%% 868~8 · ««.8«/B /F· \ /GF8 6/
68««· «· BU· 6· ·« F8GF U8~B8$$ GFG 6/ /F$8~U ~8-
J ¼8H$8 6/HU8~H /GF/ F8« B /V«/G~8 68/ B G6/;
$· ~8 /« D¼ F\ /GF· B8F$G 6/ J¼8H$G )GBUGF8F$8 F8««·
Ai FGH $~/ D868«/ «8$$G~/ a P )GFH/V«/· BG 6/ ~8· «/\ - %8H$8 6/ ~/%8«· $G~8 6/ Nf ;
\ · ~8 J¼8H$G H8BU«/)8 ~/%8«· $G~8 6/ · «$· D~
8J¼8F\ · v ¼· F6G «· «· BU·6· ·« F8GF %/8F8 UG «·~/\ \ · $·
)! 8 ¼$/«/\\ · 4 J¼· «8 8«8B8F$G ;;; HGF6· AF, ¼F· ·UU8F· ·« 6/ HG $$G 68« %· «G~8 68««· $8FH/GF8 6/
)GB¼F8 «· BU· 6· ·« F8GF4 «· )¼/ ·))8FH/GF8 H8- /FF8H)G4 «· «· BU· 6· · « F8GF ~/B · F8 FG~B· «B8F$é
VF· «· /BB· F)·( /«B8F$8 GVF/ D¼ V· 6/ H8VF· «/ · HU8F$· ; r · J¼· F6G 8HH· %/8F8 /BB8~H· /F ¼F
~· 6/GD~8J¼8F\ · ; )· BUG8«8$$ ~GB· VF8$/)G 6/ ·«$ · D~
8J ¼8F\ · 4 /« V·H
H/ /GF/\\ · 8 /« )· BUG6/ · «$· D~8J¼8F\ · )GF$~/( ¼/-
H)8 · 6 ·( ( · HH· ~8 /« «/B/$8 FG~B· «8 6/ /FF8H)G» «·
LA LAMPADA AL NEON «· BU· 6· ·« F8GF UG $~à J¼/F6/ ·))8F68~H/ · F)! 8
H8 UG «· ~/\\ · $· )GF ¼F· $8FH/GF8 6/ %· «G~8 /FD8~/G~8
b · $G )! 8 /« )GBUG F8F$8 ~/%8«· $G~8 68« FGH $~G · J¼8««G 6/ /FF8H)G;
· UU·~· $G è )GH$/$¼/$G 6· ¼F· «· BU· 6/F· ·« F8GF4 N/ «8$$G~/ U~/F)/U/· F$/ ~/)G~6/· BG )! 8 «.8U~8HH/G-
~/$8F/· BG ¼$/«8 HGDD 8~B· ~)/ ( ~8%8B8F$8 H¼« D¼ F- F8 « )· BUG 8«8$$~GB· VF8$/)G » %¼G« H/VF/D/)· ~8
\/ GF·B8F$G 6/ J¼8H$G )GBUG F8F$8 /F D¼ F\ /GF8 6/ ¼F· \GF· /F%8H$/$· 6· H8VF·«/ ~· 6/G 6/ ·«$· D~ 8-
HG F6· ~/%8«· $~/) 8 Nf ; J¼8F\ · ; v ¼8H$/ H8VF· «/ ~· 6/G HGFG ~·UU~8H8F$· $/
a GB8 è FG$G4 «· «· BU· 6· 5HU/· ·« F8GF è )GBUG - 6· GF68 8«8$$ ~GB· VF8$/)! 8 ·6 ·«$· D~ 8J¼8F\· BG-
H$· 6· 6¼8 8«8$$ ~G6/4 BG«$G ~·%%/)/F· $/ D~ · «G~G4 6¼«· $8 G FGF BG6¼«· $8;
~·))! /¼H/ /F ¼F· ·BUG ««· 6/ %8$~G4 G 6/ U«·H$/)· 4
)GF$8F8F$8 ¼F $/UG 6/ V·H BG«$ G ~· ~8D·$$G )! 84
J ¼·H/ H8BU~84 è /« F8GF; CIRCUITO DEL RIVELATORE AF
v ¼· F6G D~ · / 6¼8 8«8$$~G6/ %/8F8 ·UU«/)· $G ¼F
)·B UG8«8$$ ~/) G4 )/Gé ¼F· $8FH/GF8 8«8$$ ~/) · H¼D- n« ~/%8«· $G~8 6/ ·«$· D~ 8J¼8F\ · 4 6· FG/ U~G V8$-
D/)/8F$8B8F$8 8«8%· $· 4 H/ )~8· «· /GF/\\· \ /GF8 68« $· $G 8 ~8· «/\\ · $G4 68%8 VG68~8 68««· U~/F)/U·«8 )· -
gas )GF )GFH8V¼ 8F$8 U·HH·VV/G 6/ )G~~8F$8 ·$5 ~· $$ 8~/H$/)· 68««· UG ~$· $/«/$à ;

xd
4'e R1

TR1

•1
9V

9V
T1

8 a«

Fig. 1 - Gli impulsi generati dall'o-


scillatore, pilotato dal transistor uni-
giunzione TR 1, vengono elevati dal
trasformatore T1 ed applicati alla
lampada al neon LN, che funge da sonda rivelatrice di
segnali AF. Essa infatti si accende soltanto quando,
spostando lungo i vari punti di una stazlone trasmit-
tente il nostro apparato, esiste un campo elettromagne-
tico AF, cioé in presenza di fughe di segnali a radio-
frequenza.

COMPONENTI $G~8 è H$· $G ~8·«/\ \ · $G ) GF ¼F $~· FH/H$G~ ¼F/V/¼F-


\ /GF8 0à z «14 H¼« J ¼· «8 /F J ¼8H$G H$8HHG D·H) /) G«G
C1 100.000 pF (condens. a carta)
è U~8H8F$· $G ¼F · ~$/) G«G $8G~/) G ) GB U«8$· B 8F$8
R1 =
47.000 ohm
686/) · $G · J ¼8H$G U· ~$/) G«· ~8 ) GB UGF8F$8;
R2 2 megaohm (trimmer potenziome-
trico) s GF è /« ) · HG J ¼/F6/ 6/ /F$~·$$8F8~) / ¼«$8~/G~B 8F-
TR1 =
2N2646 (tronsistor unigiunzione) $84 · F) ! 8 /F J ¼8H$· H8684 H¼« ) GB UG~$· B 8F$G 68«
LN lampada al neon (senza resistenza in- $~· FH/H$G~ ¼F/V/¼F\ /GF8;
terna) n« ) /~) ¼/$G 68««.GH) /««· $G~8 %/8F8 · «/B 8F$· $G ) GF
P1 ... Interruttore a pulsante (normalmente «· $8FH/GF8 ) GF$/F¼· 6/ Ml V, ) ! 8 %/8F8 G$$ 8F¼$·
aperto) ) G««8V· F6G /F H8~/8 6¼8 U/«8 6· x V, ) GHì ) GB 8
ALIMENTAZ. =2 pile da 9 V in serie /F6/) · $G H¼««· H/F/H$~· 68««G H) ! 8B · 8«8$$~/) G 6/
T = trasformatore d'alimentazione (primario D/V¼~· M;
220 V - secondario 12 V - p0t. 2-3 W)
a GF J ¼8H$G H/H$8B · 6/ · «/B 8F$· \ /GF8 H/ G$$/8F8
H¼««· ( · H8 P « 68« $~·FH/H$G~ à z « ¼F /B U¼«HG 6/
H¼DD/ ) /8F$8 · B U/8\ \ · ;
q · D~ 8J ¼8F\ · 6/ GH) /««· \ /GF8 68« ) /~) ¼/$G è H$· -
( /«/$· 4 G«$~8 ) ! 8 6· / U· ~·B 8$~/ 68« $~· FH/H$G~ ¼F/-
uG/) ! é H· ~8( ( 8 G«$~8B G6G 6/DD/ ) /«8 ~8U8~/~8 U/«8 V/¼F\ /GF8 à z «4 6· « %· «G~8 68««· ~8H/H$8F\ · z « 8
· 6 · «$G %G«$· VV/G ) ! 84 $~· «.· «$~G4 ~/H¼«$8~8( ( 8~G 68« ) GF68FH· $G~8 a «; r · /« %· «G~8 68««· D~ 8J ¼8F-
· F) ! 8 B G«$G ) GH$GH84 · ( ( /· B G ~8· «/\ \ · $G ¼F ) /~- \ · 6/ GH) /««· \ /GF8 68« ) /~) ¼/$G FGF ) GH$/$¼/H) 8 ¼F
) ¼/$G GH) /««· $G~8 /F V~· 6G 6/ U/«G$· ~8 ¼F $~·HDG ~- 8«8B 8F$G 6/ FG$8%G«8 /B UG~$· F\ · 7 ) /ò H/VF/D/) ·
B · $G~8 8«8%· $G~8 6/ $8FH/GF84 F8) 8HH· ~/G U8~ DG ~- ) ! 84 /F H868 6/ B 8HH· · U¼F$G 68« ) /~) ¼/$G4 FGF
F/~8 · ««· «· B U· 6· · « F8GF «· F8) 8HH· ~/· $8FH/G- HGFG F8) 8HH· ~/ U· ~$/) G«· ~/ ) GF$~G««/;
F8 U8~ «./FF8H) G; q · H8) GF6· U· ~$8 68« ) /~) ¼/$G4 J ¼8««· ~/UG~$· $·
a GB 8 H/ U¼ò FG$· ~84 GHH8~% · F6G «G H) ! 8B · 8«8$- H¼««· 68H$~· 68««G H) ! 8B · 6/ D/V¼~· M4 ) ) B U~8F-
$~/) G 68« U~GV8$$G ~/UG~$· $G /F D/V¼~ · M4 «.GH) /««· 5 68 /« $~·HDG ~B· $G~8 8«8%· $G~8 6/ $8FH/GB » à «4 /«

94
UG$8F\ /GB 8$~Gz W 8 «· «· BU· 6· 5HU/· · « F8GF q s ; UG$8F\ /GB 8$~G z W4 /F B G6G 6· UG$8~ 8HH8~8 ~8-
v ¼8H$· H$8HH· U· ~$8 68« ) /~) ¼/$G è ~/UG~$· $· · F- VG«· $· 4 ) GHì 6· UG~$· ~8 «· «· B U· 6· 5HU/· q s /F
) ! 8 /F D/V¼~· d4 6G%8 HGFG %/H/( /«/ «8 %· ~/8 DG ~B 8 U~GHH/B /$à 68« U¼F$G 6/ /FF8H) G;
6.GF6· 68««8 $~8 6/%8~H8 $8FH/GF/» J ¼8««· U~8H8F$8 q · ~8VG«· \ /GF8 68« UG$8F\ /GB 8$~G z W %8~~à 8D-
H¼««.· %%G«V/B 8F$G U~/B · ~/G4 J ¼8««· H¼««.· %%G«V/- D8$$¼· $· 4 /F H868 6/ B 8HH· · U¼F$G 68« ) /~) ¼/$G4
B 8F$G H8) GF6· ~/G 8 J ¼8««· ) ! 8 %/8F8 U~8«8%· $· /F B G6G 6· ~·VV/¼FV8~8 /F ¼F U~/B G $8B UG /«
6· « ) ¼~HG~8 68« UG$8F\ /GB 8$~G z W 86 /F%/· $· · ««· U¼F$G 6/ /FF8H) G 8 D· /F B G6G4 UG/4 ) ! 8 «· «· B -
«· B U· 6· 5HU/· · « F8GF q s ; U· 6· q s ~/H¼«$/ HU8F$· 6/B /F¼8F6G «/8%8B 8F$8
n« $~·HDG ~B· $G~8 à M è ¼F FG~B · «8 $~· HDG ~B · $G~84
6/ $/UG ) GB B 8~) /· «84 68««· UG$8F\ · 6/ J ¼·«) ! 8
± · $$4 ) GF · %%G«V/B 8F$G U~/B · ~/G · WWK V 8 · %%G«-
V/B 8F$G H8) GF6· ~/G · MW V. s 8« FGH$~G U~GV8$$G
«.· %%G«V/B 8F$G U~/B · ~/G 68« $~· HDG ~B · $G~8 à « 6/-
%/8F8 H8) GF6· ~/G4 B 8F$~8 «.· %% G«V/B 8F$G H8) GF-
Fig. 2 - Il cablaggio del rivelatore di segnali di alta
6· ~/G G~/V/F· «8 6/ à n 6/%/8F84 F8« FGH$~G U~G- frequenza è realizzato in un contenitore di plastica, In
V8$$G4 «.· %%G«V/B 8F$G U~/B · ~/G; grado di permettere ai campi elettromagnetici AF di
In · «$~8 U· ~G«8 H/ 6/) 8 ) ! 8 /« $~·HDG ~B · $G~8 investire il circuito dell'oscillatore pilotato dal transi-
à « %/8F8 /FH8~/$G F8« ) /~) ¼/$G /F ) GFF8HH/GF8 /F- stor TAi. Per garantire una buona autonomia di fun-
zionamento al circuito, l'alimentazione deve essere ot-
%8~$/$· ; c . * G%%/G ) ! 8 ) GF J ¼8H$G H/H$8B · 6/ ) G«- tenuta mediante il collegamento In serie di due pile
«8V· B 8F$G 68« $~· HDG ~B · $G~8 à « H/ G$$/8F8 ¼F da 9 V. Il trimmer potenziometrico R2 verrà regolato,
· ¼B 8F$G 6/ $8FH/GF8; u8~ 8H8B U/G4 V«/ /B U¼«H/ 6/ in sede di messa a punto del circuito, al limite infe-
· B U/8\ \ · 6/ MK é ) /~) · U~G6¼~~ · FFG ¼F· $8FH/G- riore d'innesco della lampada al neon LN. Si noti, in
basso sulla destra del disegno, lo schema di distri-
F8 6/ WKK é ) /~) · H¼««.· %%G«V/B 8F$G H8) GF6· ~/G; buzione degli elettrodi del transistor unigiunzione TR1,
v ¼8H$· $8FH/GF8 %/8F8 · UU«/) · $· · / $8~B /F· «/ 68« in rapporto alla tacca di riferimento.

NERO
SCATOLINA IN PLASTICA

PILA
9V
PILA
9V
/;
à H/ s

95
TRASE

SEC.
PRIM.

+o
b /)/· BG ·F)G~· )! 8 /« $~· HDG ~B· $G~8 à M FGF è
Flg. 3 - In questo disegno viene proposto al lettore Il ¼F )GBUGF8F$8 )~/$/)G7 )/ò H/VF/D/)· )! 8 U8~ 8HHG
slstema di elevazione degli impufsl di tensione generati H/ UG$~· FFG ¼H· ~8 6/%8~H/ $/U/ 6/ $~·HDG ~B· $G~/4
dall'oscillatore, cioé la seconda parte del circuito teo- · F)! 8 )GF ~· UUG~$/ 6/%8~H / 6· J¼8««G 6· FG/ )/$· -
rico presentato In figura 1. La tensione viene elevata
tramite un trasformatore della potenza di alcuni watt, $G» U8~ 8H8BU/G WWK@ MWé 5 WWK@ x é 5 WWK@ WK é 4
inserito nel rapporto ascendente. In questo disegno si 8)) ; s 8UU¼~8 «· UG $8F\ · ~· UU~8H8F$· ¼F 8«8B8F$G
possono notare anche le varie ampiezze e le forme )~/$/)G4 U8~)! é J¼·«)! 8 ± · $$ è U/ù )! 8 H¼DD/ )/8F$8;
d'onda degli impulsi presenti nel circuito. La tensione
minima di Innesco delle lampade al neon (senza resi- q· ~8H/H$8F\· %· ~/· ( /«8 z W FGF è ¼FG 68/ )GB¼F/
stenza interna) si aggira Intorno al 75 V. UG $8F\ /GB8$~/ · H$~· $G 6/ V~· D/$8 )GF U8~FG 6/
)GB· F6G4 U8~)! é H/ $~· $$· U/ù H8BU«/)8B8F$8 6/
¼F $~/BB8~ UG$8F\/ GB8$~/)G4 ~8VG«· ( /«8 )GF )· )-
)/· %/$8 /F H868 6/ B8HH · · U¼F$G 68««.· UU· ~· $G;
n« )GF68FH· $G~8 a «4 )! 8 F8««G H)! 8B· U~· $/)G 6/
D/V¼~· W è H$· $G /F6/)· $G )GB8 ¼F FG~B·«8 )GB-
/« %· «G~8 68««· $8FH/GF8 $~· B/$8 «G HUG
H$· B8F$G UGF8F$8 )8~· B/)G4 U8~ )GBG6/$à 6/ 6/H8VFG4 68%8
68« )¼~H G~8 68« UG$8F\ /GB8$~G z W; 8HH8~8 ¼F )GF68FH· $G~8 · )· ~$· 6· K4M f 8 )GF
8«8%· $· $8FH/GF8 6/ «· %G ~G ;
q· «· BU· 6· ·« F8GF LN 68%8 8HH 8~8 68« $/UGH8F-
COSTRUZIONE DEL RIVELATORE AF
\· ~8H/H$8F\ · /F$8~F· 08«8B8F$G BG«$G /BUG~$· F$81;
q· )GH$~¼ \ /GF8 68« ~/«8%· $G~8 6/ ·«$· D~ 8J¼8F\· q./F$8~~¼ $$G~8 u«4 )! 8 U~G%% 868 · )! /¼68~8 /«
%8~~à ~8· «/\ \ · $· H8V¼ 8F6G «G H)! 8B· U~· $/)G ~/- )/~)¼/$G 6/ ·«/B8F$·\ /GF8 · Ml é 4 68%8 8HH8~8 ¼F
UG ~$· $G /F D/V¼~· W; U¼«H· F$8 FG~B· «B8F$8 ·U8~$ G4 )/Gé ¼F U¼«H· F$8
uG/)! é «G H)GUG 68« )/~)¼/$G è J¼8««G 6/ 68F¼F- /F V~· 6G 6/ )! /¼68~8 /« )/~)¼/$G 6/ · «/B8F$· \ /GF8
\ /·~8 «· U~8H8F\ · 6/ )· BU/ 8«8$$~GB·VF8$/)/ ·6 HG«$· F$G J¼· F6G %/8F8 U~8B¼$G )GF /« 6/$G;
· «$· D~ 8J ¼8F\ · 4 G))G~~8 )! 8 /« )/~)¼/$G UGHH· 8H-
H8~8 ·V8%G«B8F$8 /F%8H$/$G 6· ««.· «$· D~ 8J ¼8F\ · ; c )-
)G U8~)! é FGF H/ 68%8 BGF$· ~8 /« ~/«8%· $G~8 /F IMPIEGO DELLO STRUMENTO
)GF$8F/$G~/ B8$· ««/)/4 )! 8 DG ~B8~8( ( 8~G ¼FG H)! 8~-
BG 8«8$$~GB· VF8$/)G %8~H G / H8VF· «/ 8H$8~F/; t )- n« B/V«/G~ BG6G U8~ )GBU~8F68~8 «8 BG6·«/$à 6/
)G~~8 6¼FJ¼8 )GBUG ~~8il )/~)¼/$G /F ¼F )GF$8- ¼HG 68« ~/%8«· $G~8 è J¼8««G )«/ ·F· «/\\ · ~8 / %· ~/
F/$G~8 6/ U«· H$/)· 4 )GHì )GB8 /F6/)· $G /F D/V¼~· W; U¼F$/ F8/ J¼·«/ H/ U~G6¼)GFG D¼ V! 8 6/ ~· 6/GD~ 8-
nF J¼8H$· H$8HH· D/V¼ ~· 4 /F ( ·HHG4 H¼««· 68H$~· 4 è J¼8F\· 7 86 G))G~~8·F)! 8 H· U8~8 /« BG$/%G U8~
~/UG ~$ · $· «· 6/H$~/( ¼\ /GF8 68V«/ 8«8$$~G 6/ 68« $~· F- )¼/ H/ U~G6¼)GFG $·«/ D¼V! 84 /F BG6G 6· UG $8~«8
H/H$G~ ¼F/V/¼F\/ GF84 /F BG6G 6· FGF )GBB8$$8~8 8«/B/F· ~8 ¼F· %G«$· ·))8~$· $· «.8H/H$8F\ · ;
8~~G ~/ 6/ )G««8V·B 8F$G; q8 )· ¼H8 68« à é n UG HHG
FG 8HH8~8 «8 U/ù H$~· F8

96
I FASCICOLI ARRETRATI DI
Elettronica Pratica
sono le « perle di una preziosa collana tecnico-
pratica, che porta in casa vostra il piacere e il
fascino di una disciplina moderna, proiettata nel
Fig. 4 - Questo schema indica i vari punti della sta- futuro, che interessa tutti: lavoratori e studenti,
zione ricetrasmittente C B sui quali si deve avvicinare professionisti e studiosi, giovani e meno giovani.
il rivelatore RF per constatare la presenza di eventuali Tra essi ve ne ricordiamo uno:
fughe di segnali a radiofrequenza. IL
FASCICOLO
DI AGOSTO '74

ANl

CHE
z né c q Nàt z c E'
zf
UNA
VERA
PROPRIA

GUIDA TEORICO-PRATICA
DELL'ASPIRANTE ELETTRONICO
che, senza impegnare praticamente il lettore in
alcun lavoro di montaggio, serve ad arricchire n«
laboratorio dilettantistico, rappresentando in es-
so un autentico « ferro del mestiere». Questo
speciale fascicolo è stato realizzato col preciso
scopo di offrire un aiuto Immediato ed esatto a
s chiunque stia progettando, costruendo, mettendo
a punto o riparando un apparato radioelettronico,
elencando dati tecnici, caratteristiche, valori e
grandezze radioelettrici.

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Zuretti, 52
86 /F%8~GH/B /«/; u8~ 8H8B U/G «.GHH/6· \ /GF8 6/ ¼F k1 5 a · %G ) G· HH/· «8 · %· ~/· $G 0/F$8~~G$$GG /F ) G~-
V/¼F$G 6/ V~GF6· /· 4 D¼ FV8F6G 6· 6/G6G B 8H) G«· - $G) /~) ¼/$G1;
$G~84 · «$8~· /« H8VF· «8 U~G6G$$G 6· ««.· F$8FF· 4 6· F-
u8~ H) GU~/~8 J ¼8H$/ 86 · «$~/ 8«8B 8F$/4 ) ! 8 HGFG
6G «¼GVG · ««· U~G6¼\ /GF8 6/ · ~BGF/) ! 8 8 D~ 8J ¼8F-
) · ¼H· 6/ à é n4 H· ~à H¼DD/ ) /8F$8 · %% /) /F· ~8 il FG-
\ 8 HD¼ ~/8 6/ %· ~/G V8F8~84 ) ! 8 6/H$¼~( · FG «8 ~/) 8-
H$~G · UU· ~· $G F8/ U¼F$/ F¼B 8~· $/ 68««G H) ! 8B ·
\ /GF/ à é ;
6/ D/V¼~· e4 ) ! 8 H/F$8$/\ \ · /« ) GB U«8HH84 6/ ¼F·
v ¼8««G 68««· V~GF6· /· 4 ) GB ¼FJ ¼84 è «.8H8B U/G 6/
H$·\ /GF8 ~· 6/G$~·HB /$$8F$8;
¼F ) ·HG B G«$G ~· ~G4 ·« 6/ D¼ G~/ 68/ FG~B·«/ ) GF-
$~G««/; NHH·/ U/ù HU8HHG4 /F%8) 84 «· ) · ¼H· 6/ D¼ V! 8 n %· ~/ U¼F$/ /F6/) · $/ F¼B 8~/) · B 8F$8 /F D/V¼~· e
Nf 8 68« ) GFH8V¼8F$8 à é n 68%8 8HH8~8 ~/) 8~) · $· ~· UU~8H8F$·F G V«/ 8«8B 8F$/ ) ~/$/) / 68««· $~·HB /$-
/F ¼F· FGF ) G~~8$$· /FH$· ««· \ /GF8 68««· $~· HB /$- $8F$8 ) ! 8 H/ 6G%~·FFG ) GF$~G««· ~8 $8F8F6G HG$-
$8F$84 ) GB U~8F68F6G $¼$$ / V«/ 8«8B 8F$/ ) ! 8 «· $.G) ) ! /G «· «· B U· 6· 5HU/· · « F8GF 68« ~/%8«· $G~8 86
) GB UGFVGFG4 · U· ~$/~8 6· « B /) ~GDG FG D/FG · ««.· F- /F$8~% 8F8F6G J ¼· F6G J ¼8H$· H/ · ) ) 8F68;
$8FF· ; f · ) ) /· B G ¼F 8H8B U/G; ­ 8 «· «· B U· 6/F· H/ · ) ) 8F68
uGHH/·B G 8«8F) · ~8 «8 U/ù ) GB ¼F/ ) · ¼H8 6/ D¼ V! 8 · %%/) /F· F6G «.· UU· ~8) ) ! /G · « U¼F$G M4 «· D¼ V·
Nf 6/ ¼F· H$· \ /GF8 $~·HB /$$8F$8; Nf UG$~à 8HH8~8 )· ¼H· $· 6· ««· U~8H8F\ · 6/ ¼F
M1 5 P G) ) ! 8$$GF/ «8F$/ G6 GHH/6· $/; ) · %G 6/ /B U868F\ · FGF · 6· $$· 0G) ) G~~8 U~G%% 8-
68~8 · ««· HGH$/$¼\ /GF8 68« ) · %G14 GUU¼~8 · B · F-
W1 5 b /H· 6· $$· B 8F$G 6/ /B U868F\ 8 D~ · ) /~) ¼/$G
) · F\ · 6/ $· ~· $¼~· 68/ ) /~) ¼/$/ 6.¼H) /$· 68« $~· -
6.¼H) /$· 68« $~·HB 8$$/$G~8 8 /« ) · %G4 GUU¼~8 D~ · HB 8$$/$G~8 G 6/ 8F$~· $· 68« «/F8· ~8 0G) ) G~~8 ~/$· -
J ¼8H$.¼«$/B G 8 «.· F$8FF· ;
~·~8 / ) /~) ¼/$/1;
d1 5 nF8DD/ ) /8F\ · 68/ D/«$~/ U·HH· 5( · HHG4 ) GF ) GFH8-
q · U~8H8F\ · 6/ H8VF· «/ Nf H¼« U¼F$G W H$· ·
V¼8F$/ U~G6¼\ /GF/ 6/ D~ 8J ¼8F\ 8 · ~B GF/) ! 8 G D~ 8-
H/VF/D/) · ~8 ) ! 8 /« ) · %G 68« B /) ~GDGFG H/ ) GB UG~$·
J ¼8F\ 8 HD¼ ~/84 HGU~· $$¼$$G F8««.· B U«/D/) · $G~8 «/-
6· · F$8FF· /~~· 6/· F$8; u8~ 8«/B /F· ~8 «./F) GF%8-
F8· ~84 F8« ) ·HG /F ) ¼/ J ¼8H$.¼«$/B G H/· U~8H8F$8;
F/8F$8 H/ 6G%~à /FH8~/~8 H¼« ) GFF8$$G~8 68« B /) ~G-
e15 nFH¼DD/ ) /8F$/ H) ! 8~B· $¼~8 8 ) G««8V·B 8F$/ · DG FG4 /F$8~F· B 8F$8 · « ~/) 8$~· HB 8$$/$G~8 8 /F H8~/8
B · HH· F8« ) /~) ¼/$G 68« $~·HB 8$$/$G~8; ) GF /« ) GF6¼$$G~8 « ) ·«6G » 4 ¼F· U/) ) G«· /B U8-
g1 5 N«/B 8F$· $G~8 U~/%G 6/ ) GF68FH· $G~/ 6/ D/«$~G 68F\ · 6/ ~· 6/GD~ 8J ¼8F\ · 86 ¼F ) GF68FH· $G~84 $~·
%8~HG ~8$8 8 H8F\ · /F6¼$$· F\ 8 6/ ( «G) ) G U8~ «· /« ) GF6¼$$G~8 « ) · «6G » 8 B · HH· 4 68« %· «G~8 ) · -
~· 6/GD~ 8J ¼8F\ · H¼««.· «/B 8F$· \ /GF8 /F ) GF$/F¼· ; U· ) /$/%G 6/ · «)¼F8 ) 8F$/F· /· 6/ Uf ;
i 1 5 NF$8FF· FGF $· ~· $· H¼««· D~ 8J ¼8F\ · 6/ 8B /H- ­ 8 «· U~8H8F\ · 6/ ~·6/GD~ 8J ¼8F\ · %/8F8 ~/«8%· $·
H/GF8 68« $~·HB 8$$/$G~8; H¼« U¼F$G d4 «· ) · ¼H· è 6· · $$~/( ¼/~H/ · 6 ¼F 6/5

Con questo sintonizzatore, adatto per l'ascol-


to della Citizen's Band, potrete esplorare co- SINTONIZZATORE CB
modamente una banda di 3 MHz circa. Potrete
inoltre ascoltare le emissioni dei radioamatori (Monogamma CB)
sulla gamma dei 10 metri (28-30 MHz). Ac-
quistando anche il nostro kit del « TRASMET-
TITORE CB» 4 è possibile realizzare un com-
pleto RX-TX a 27 MHz per la CB.
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98
H· 6· $$· B 8F;R$G 6/ /B U868F\ · 6.¼H) /$· 68« «/F8· ~84 H8F$· / H¼G/ %8F$~/ 6/ $8FH/GF84 B 8F$~8 6G%~à ~/-
GUU¼~8 · 6 ¼F· FGF ) G~~8$$· /B U868F\ · 68« ) · %G; B · F8~8 HU8F$· · « U¼F$G l ; nF ) · HG ) GF$~· ~/G H/
f ¼V! 8 6/ · «$· D~ 8J ¼8F\ · F8/ U¼F$/ e5g5i 4 ) /Gè 68%8 U~8H¼B 8~8 «.8H/H$8F\ · 6/ ( G) ) ! 8$$GF/ GHH/-
«¼FVG /« ) · %G 6.· F$8FF· 4 H$· FFG · H/VF/D/) · ~8 «· 6· $/4 GUU¼~8 ¼F 6/H· 6· $$· B 8F$G 6/ /B U868F\ ·
U~8H8F\ · 6/ FG$8%G«/ GF68 H$· \ /GF· ~/8 GUU¼~8 · FG- D~ · ) · %G 8 · F$8FF· ; c H/ U¼ò · F) ! 8 U~8H¼B 8~8
B · «/8 68« ) · %G; ) ! 8 «· H$8HH· · F$8FF· FGF H/· ) GH $~¼/$· ) GF «·
q · «· B U· 6· · « F8GF 6G%~à /F%8) 8 · ) ) 8F68~H / /F «¼FV! 8\\ · )G~~/HUGF68F$8 · ««· D~ 8J ¼8F\· 6.GF6·
U~GHH /B /$à 68/ U¼F$/ k5x4 6G%8 «.· F$8FF· U~85 6/ $~·HB /HH/GF8;

TRASMETTITORE CB
UNA PRESTIGIOSA SCATOLA DI MONTAGGIO
A L. 19.500
SCHEDA TECNICA

Alimentazione: minima 12 V - tipica


13,5 /- massima 14 V

Potenza AF in uscita
(senza mod.): 1W(circa)

Potenza AF in uscita
(con mod.): 2W(circa)

Sistema di emissione: in modulazione d'am-


piezza

Profondità di mod.: 90% 100%

Potenza totale dissi-


pata: 5 W

Impedenza d'uscita per52 ± 75 ohm (rego-


antenna: labili)
Con l'approntamento di questo nuovo kit voglia-
Microfono: di tipo piezoelettrico
mo ritenere soddisfatte le aspirazioni dei nostri
Numero canali: a piacere lettori CB. Perché acquistando questa scatola di
montaggio, e quella del monogamma CB, ognu-
Portata: superiore a 10 + 15 no potrà costruire un valido apparato ricetrasmit-
Km (in condizioni ideali) tente a 27 MHz.

La scatola di montaggio del trasmettitore CB contiene:


N. 1 circuito stampato - n. 13 condensatori ceramici - n. 5 condensatori elettro-
litici - n. 2 trimmer capacimetrici - n. 11 resistenze - n. 2- impedenze AF n. 1 tra-
sformatore di modulazione- n. 1 circuito integrato - n. 3 transistor- n. 2 bobi-
ne - n. 1 raffreddatore per transistor TR3.

Le richieste debbono essere fatte inviando anticipatamente l'im-


porto di L. 19.500 a mezzo vaglia o c.c.p. n. 3/26482 intestato a:
ELETTRONICA PRATICA - 20125 MILANO - Via Zuretti, 52.

99
PUR NON
SEMPLICE MISURANDO
IL VALORE

STRUMENTO DELL'INDUTTANZA
DELLE BOBINE,

PER IL QUESTO APPARATO


SI RIVELERA'

CONTROLLO MOLTO UTILE


NEI NORMALI
ESERCIZI DI
DELLE LABORATORIO DI
OGNI DILETTANTE

BOBINE DI ELETTRONICA.

s
-

100
u8~ ~/HG«%8~8 F8« B /V«/G~8 68/ B G6/ $¼$$/ J ¼8/ SCHEMA ELETTRICO
U~G( «8B /4 U/) ) G«/ 8 V~· F6/4 6/ G~6/F8 $8G~/)G 8
U~· $/) G4 ) ! 8 /FHG~VGFG F8« «· (G~· $G~/G 6/«8$$· F$/- c H· B/F/· BG «G H)! 8B· 8«8$$ ~/)G 68« )/~)¼/$G 68«
H$/) G 6¼~· F$8 V«/ 8HU8~/B 8F$/4 / B GF$· VV/4 «8 U~G- )GF$~G ««G~8 6/ ( G( /F8 ~/UG ~$
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6/HUG~~8 6/ ¼F· H$~¼B 8F$· \ /GF8 · B U/· 8 GUUG~$¼- «· $G~8 6/ $/UGaG«U/$$ 4 )! 8 D· ¼HG 4 U8~ «./F6¼$$·F-
F·B 8F$8 H) 8«$· ; \ · q«4 6/ ¼F· (G( /F· 6/ 68%/· \/ GF8 G~/\ \GF$· «8 6/
c ¼F· %· H$· V· B B · 6/ H$~¼B 8F$/ 6/ «· ( G~· $G~/G $8«8%/HG~8;
FGF /B U«/) · F8) 8HH· ~/· B 8F$8 ¼F· HU8H· 8) ) 8HH/- q· ( G( /F· q«4 ¼F/$·B 8F$8 ·/ )GF68FH· $G~/ D/HH /
%· 4 H8 V«/ H$~¼B 8F$/ %8FVGFG · ¼$G) GH$~¼/$/ H8) GF- a «5a W4 )GH$/$¼/H)8 «.8«8B8F$G ~/HGF· F$8 68« )/~-
6G / 68$$· B / 8 / )GFH/V«/ U/ù %G«$8 U~GUGH$/ ·/ FG- )¼/$G4 )/Gé «.8«8B8F$G )! 8 68$8~B/F· /« %· «G~8
H$~/ «8$$G~/ H¼««8 U· V/F8 68««· z /%/H$· ; 68««· D~ 8J ¼8F\ · 6/ GH)/««·\ /GF8;
n« $8B · 68««8 (G( /F8 6/ /F6¼$$· F\ · 8 68V«/ · %% G«- n« UG $8F\ /GB8$~G z W4 )! 8 è 6/ $/UG · %· ~/·\ /GF8
V/B 8F$/ /F V8F8~8 è ·HH·/ %· H$G; c HHG è H$· $G U/ù «/F8· ~84 )GF ~8H/H$8F\· B·HH/B· 6/ MK KK G! B4 )GF-
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H8F\· $¼$$· %/· /««¼68~8 /« «8$$G~8 6/ ~8· «/\\ · ~8 ¼F n« H8VF·«8 H/F¼HG/6· «8 %/8F8 /F%/· $G4 ·$$ ~·%8~HG /«
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«8) /$G H¼UUG~~8; U/«G$· «G H$·6/G 6/ B/H¼~· ·6 ·«$· /BU868F\ · 6/
n« FGH$~G H$~¼B 8F$G4 · UUGH/$· B 8F$8 ) GF) 8U/$G U8~ /FV~8HH G;
/« ) GF$~G««G 68««8 ( G( /F84 è · HH· / H8B U«/) 8 B · 4 ·«- b ¼FJ ¼84 /« $~· FH/H$G~ à z «4 )! 8 è 6/ $/UGNPN, è
«G H$8HHG $8B UG4 G«$~8B G6G ¼$/«8; u8~) ! é ) GF 8HHG /« $~·FH/H$G~ GH)/««· $G~8 68« )/~)¼/$G4 B8F$~8 /« $~· F-
GVF/ U~/F) /U/· F$8 UG$~à ~/HG«%8~8 ¼F· B /~/· 68 6/ H/H$G~ à z W4 · F)! .8HHG6/ $/UGNPN, )GH$/$¼/H)8 «.8-
U~G( «8B /4 HGU~· $$¼$$G J ¼8««/ /F8~8F$/ /« ) · $$/%G D¼ F- «8B8F$G ·BU«/D/)· $G~8 6/ B/H¼~· 4 )/Gé «.8«8B8F$G
\/ GF· B 8F$G 6/ $· «¼F/ · UU· ~· $/ 8«8$$~GF/) /; ·« J¼· «8 %/8F8 ·UU«/)· $· «· $8FH/GF8 H/F¼HG/6·«8
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HU/~8 6/ ¼F· ( G( /F· U¼ò 8HH8~8 «· HG~V8F$8 6/ ¼F q· ~8H/H$8F\ · z k4 )! 8 ! · /« %·«G~8 6/ ekK G! B4 è
V¼· H$G 6/H· H$~GHG4 6/DD/ ) /«B 8F$8 «G)·«/\ \ · ( /«87 HG- 68H$/F· $· · «/B/$· ~8 «./F$8FH/$à 6/ )G~~8F$8 )! 8
U~· $$¼$$G /F $8«8%/H/GF84 J ¼· F6G ¼F H/B/ «8 V¼·H$G · $$~· %8~H · /« B/««/·BU8~GB8$~G ·6 ¼F %·«G~8 /F-
H/ %8~/D/ ) · F8««8R ( G( /F8 6/ 68D« 8HH/GF8 G4 U/ù V8- D8~/G~8 ·6 M BN J¼· F6G «.GH)/««· $G~8 «· %G~· ·««·
F8~·«B 8F$84 /F $¼$$/ J ¼8/ ) /~) ¼/$/ /F ) ¼/ HGFG U~8- B· HH/B· UG $8F\· ;
H8F$/ / $~·HDG ~B· $G~/R 6/ · «/B 8F$·\/ GF84 «8 /F6¼$- q./F$8FH/$à 6/ )G~~8F$84 )! 8 D« ¼/H)8 · $$ ~·%8~HG/«
$·F\ 8 6.· ) ) G~6G4 «8 /B U868F\8 84 ) GB ¼FJ ¼84 V«/ )G««8$$ G~8 68« $~· FH/H$G~ à z W4 ! · ¼F %· «G~8 )! 84
· %% G«V/B 8F$/ 6/ D/«G ) GF6¼$$G~8; B· $8B· $/)· B8F$84 ~· UU~8H8F$· ¼F· D¼ F\ /GF8 68«-
n ~·6/G~/U· ~· $G~/ 8 / %/68G~/U·~· $G~/ H· FFG ( 8F8 «.· BU/8\\ · 68« H8VF·«8 V8F8~· $G 6· ««.GH)/««· $G~8;
) ! 8 ~/H¼«$· B G«$G 6/DD/ ) /«8 /F6/%/6¼·~8 «· HG~V8F- u8~ J¼8H$G $/UG6/ ~· UUG ~$G B· $8B· $/)G è UGH H/-
$8 68/ 6/D8$$/ U~G%G) · $/ 6· ( G( /F8 FGF U8~D8$$ ·- ( /«8 B/H¼~ · ~8 «· )G~~8F$8 )! 8 ·$$ ~· %8~H· /« B/««/·B -
B 8F$8 /F$8V~8; u8~) ! é ¼F· ( G( /F· 6/D8$$GH· FGF U8~G B8$~G 84 )GFH8V¼ 8F$8B8F$84 «.· BU/8\ \ · 68«
H/ ~/%8«· F8) 8HH· ~/· B 8F$8 ) GB 8 $·«8 · 6 ¼F H8B - H8VF· «8; u/ù ·%· F$/ /F$8~U ~8$8~8BG /« B8$G6G 6.¼-
U«/) 8 8H· B 8 %/H/%G; HG 68««G H$~¼ B8F$G 8 /« H/H$8B· 6/ $· ~·$¼~· ;
c ) ) G U8~) ! é «G H$~¼B 8F$G ) GF$~G««G~8 68««8 (G( /-
F84 · UUGH /$· B 8F$8 ) GF) 8U/$G U8~ J ¼8H$G H)GUG4
68%8 8HH8~8 ~/$8F¼$G U/ù ) ! 8 F8) 8HH· ~/G; REALIZZAZIONE PRATICA
s 8UU¼~8 «.¼HG6/ ¼F B /H¼~· $G~8 6/ /F6¼$$· F\ 8 UG-
$~8( ( 8 H8~%/ ~8 U8~ ~/HG s GF H¼HH/H$GFG U· ~$/)G«· ~/ )~/$/) / 68VF/6/ FG$· F8«
«%8~8 ) GB U«8$· B 8F$8 /«
U~G( «8B · 7 /FD·$$/ ) · U/$· · HH· / ~·~·B 8F$8 6/ 6G%8~U/· FG )GH $~¼ $$/%G 68««G H$~¼ B8F$G 6/ )GF$~G««G
)GFGH)8~8 /« %· «G~8 8H· $$G 6/ ¼F./F6¼$$· F\· H/H$8- 68««8 (G( /F8; u8~ J¼8H$G BG$/%G 8HHG UG $~à 8H-
B· $· /F ¼F 68$8~B/F· $G U¼F$G 6/ ¼F ) /~) ¼/$G 8«8$- H8~8 )GB¼FJ¼8 )GBUG H$G4 ~/F¼F)/· F6G ·« )/~)¼/$G
tronico. H$· BU· $G )! 8 è 6/ ~/VG~8 U8~ «· ~8·«/\\· \ /GF8 6/
Lo H$~¼ B 8F$G U~G UGH$G ·« «8$$ G~8 /F J¼8H$8 U· - U~G V8$$/ U/ù )GBU«8HH/ G U/ù 68«/)· $/;
gine U¼ò 8HH8~8 )«·HH /D/)· $G )GB8 ¼F ·UU· ~·$G B/- n« H/H$8B· 68V«/ ·F)G~· VV/ 6· FG/ ·6G$$· $G4 )GHì
suratore « · U·~·VGF8 » ; u8~)! é )GF 8HHGè UGH - )GB8 /F6/)· $G /F D/V¼ ~· W4 UG $~à 8HH8~8 ·6G$$· $G
H/(/«8 686¼~~8 «G H$· $G 6/ ;;; RH·«¼$8 di ¼F· (G(/F· 6· $¼$$ / / «8$$G~/;
6/ /F6¼$$·F\· HG $$GUG H$· ·6 8H· B84 6GUG ·%8~ ­ 8 6G%8HH/BG ~/) G~6· ~8 J¼·«)! 8 U·~$/)G«· ~8 )G-
conosciuto «./F6/)· \/ GF8 DG ~F/$· 6· ¼F.· F· «GV· H$~¼ $$/%G4 6G%~8BBG ~·))GB· F6· ~8 ·« «8$$ G~8 6/
(G(/F· di /F6¼$$·F\ · H/)¼~· B8F$8 /F ( ¼GFG H$·$G; FGF )GBB8$$ 8~8 8~~G~/ F8««· H· «6· $¼~· 68V«/ 8«8$5

101
mA

S1

■ R3 àz W

%,
80gN ,,
'6) n n
M 4
-'

R1

%4
/
o9V

a
8
e
.à C3

8g 5
R2
Il

Fig. 1 - L'elemento fondamentale del progetto del cir-


cuito di controllo delle bobine è rappresentato dall'o-
scillatore di Colpitt, che fa uso di una bobina di de-
viazione orizzontale di televisore (Lt).
COMPONENTI
$~G6/ 68/ 6¼8 $~·FH/H$G~ G /F J ¼8««· 68/ B G~H 8$$/
68« B /««/· B U8~GB 8$~G4 ) ! 8 68%8 8HH8~8 ¼FG H$~¼ - CONDENSATORI
C1 = 47.000 pf
B 8F$G · 6· $$G U8~ «· B /H¼~· 6/ ) G~~8F$/ ) GF$/F¼8;
C2 = 22.000 pF
à ¼$$/ / ) GB UGF8F$/ F8) 8HH· ~/ U8~ «· ~8· «/\ \ · \ /GF8
68« ) · ( «· VV/G ~/UG~$· $G /F D/V¼~· W HGFG 6/ D·) /«8
~8U8~/( /«/$à ) GB B 8~) /· «8; n 6¼8 $~· FH/H$G~ HGFG
.
C3 = 22.000 pF
RESISTENZE
RI = 1.800 ohm
8F$~· B ( / 6/ $/UG P a MK l 4 B · UGD~ · FFG 8HH8~8 HG-
R2 = 1.000 ohm (potenz. a variaz. lin.)
H$/$¼/$/ ) GF $~· FH/H$G~ 6/ · «$~G $/UG4 U¼~ ) ! é · « H/- R3 = 1.000 ohm
«/) /G4 6/ ( ¼GF V¼· 6· VFG 86 NPN. R4 = 150.000 ohm
NUU«/) · F6G $¼$$ / V«/ 8«8B 8F$/ H¼ ¼F· U/· H$~· 6/ R5 = 10.000 ohm
· ««¼B /F/G4 ) GHì ) GB 8 /F6/) · $G F8« U/· FG 6/ ) · - R6 = 10.000 ohm
( «· VV/G 6/ D/V¼~· W4 è UGHH/( /«8 G$$8F8~8 ¼FG H$~¼ - R7 = 470 ohm
B 8F$G ) GF G$$ /B G · HU8$$ G 8H$8~/G~84 ) GHì ) GB 8 R8 = 120.000 ohm
H/ è %8~/D/) · $G U8~ /« FGH$~G;U~G$G$/UG ~/UG~$· $G /F VARIE
D/V¼~ · d; L1 = bobina di deviazione orizzontale per
­ ¼« U· FF8««G D~ GF$· «8 68««G H$~¼B 8F$G HGFG U~8- televisore
H8F$/ / H8V¼8F$/ 8«8B 8F$/» /« B /««/· B U8~GB 8$~G4 TR1 = BC108
«./F$8~~¼$$G~8 ­ n4 ) ! 8 U8~B 8$$8 6/ ) ! /¼68~8 86 TR2 = BC1O8
· U~/~8 il ) /~) ¼/$G 6/ · «/B 8F$· \ /GF8 8~GV· $· 6· ««· mA = milliamperometro (1 mA fondo-scala)
S1 == interrutt.
U/«· · x V, «8 6¼8 ( G) ) G«8. U8~ «./FH8~/B 8F$G 68««·
ALIMENTAZ. = 9Vcc
( G( /F· /F 8H· B 8 8 «· B · FGUG«· · UU«/) · $· H¼«
U8~FG 68« UG$8F\ /GB 8$~G z W;

102
USO DELLO STRUMENTO $· GH) /««· \ /GF8 68« $~· FH/H$G~ à z «; z /U8$/· B G»
J ¼· F6G z W è $¼$$ · /FH8~/$· 4 «./F6/) 8 68««G H$~¼-
q ./F6/) · \ /GF8 GDD 8~$· 6· « FGH$~G H$~¼B 8F$G 6/%/8- B 8F$G 68%8 H8VF· «· ~8 ¼F U· HH· VV/G 6/ ) G~~8F$8 6/
F8 $· F$G U/ù · $$8F6/( /«8 J ¼· F$G U/ù 8«8%· $G è /« K4M B N ) /~) · 7 /F J ¼8H$8 )GF6/\ /GF/ /« $~· FH/H$G~
%· «G~8 6/ D~ 8J ¼8F\ · ) ¼/ HGFG 68H$/F· $8 · «· %G~· ~8 à z n s t s t ­ a nq q N;
«8 ( G( /F8; a /ò H/VF/D/) · ) ! 8 nG H$~¼B 8F$G H/ · 66ì - b /B /F¼8F6G /« %· «G~8 68««· ~8H/H$8F\ · z W4 ) /Gé
) 8 U~/F) /U· «B 8F$8 · ««· U~G%· 6/ /F6¼$$· F\ 8 6/ %· - HUGH$· F6G «8F$· B 8F$8 /« ) ¼~HG~8 %8~HG /« $8~B /F· -
«G~8 · ( ( · H$· F\· ;;; )GFH/H$8F$8; u8~ 8H8B U/G4 ( G( /- «8 ) G««8V· $G ) GF «· ~8H/H$8F\ · R M4 H/ 68%8 G$$8F8~8
F8 ~· 6/G U8~ D~ 8J ¼8F\ 8 H¼U8~/G~/ · J ¼· «)! 8 ) 8F$/- · 6 ¼F ) 8~$G U¼F$G4 «.8F$~·$· /F GH) /««· \ /GF8 68«
F· /G 6/ p m\ ; $~· FH/H$G~ à z «4 · ««· J ¼· «8 68%8 ) G~~/HUGF68~8
q · U~G%· 68««· (G( /F· 6/ /F6¼$$ · F\ · %/8F8 8DD8$- ¼F./F6/) · \ /GF84 6· U· ~$8 68« B /««/· B U8~GB 8$~G4
$¼· $· 4 ) GB 8 · ( ( /· B G V/à · %¼$G B G6G 6/ 6/~84 U8~ 6/ ¼F· ) G~~8F$8 6/ K4e mA ) /~) · ;
U· ~·VGF8 ) GF ¼F· ( G( /F· H/B /«· ~8; u8~ 8DD 8$$¼· ~8 u¼ò ) · U/$· ~84 8 ) /ò è 6· · $$~/( ¼/~H/ 8H)«¼H/%· B 8F-
«· U~G%· G) ) G~~8 /FF· F\ /$¼$$G ~8VG«· ~8 /« UG$8F- $8 · ««· ) GH$~¼\/GF8 /F$~/FH8) · 68« $~· FH/H$G~ à z M4
\ /GB 8$~G z W · « H¼G B · HH/B G %· «G~8 6/ ~8H/H$8F\ · 4 ) ! 8 «.8F$~· $· /F GH) /««· \ /GF8 68« ) /~) ¼/$G ~/H¼«$/
) /Gé G) ) G~~8 HUGH$· ~8 ) GB U«8$· B 8F$8 /« ) ¼~HG~8 6/DD/ ) /«8; In $· « ) · HG G) ) G~~8~à /F$8~% 8F/~8 H¼/ %· -
%8~H G /« «· $G 68««· «/F8· 6/ · «/B 8F$· \ /GF8 F8V· $/- «G~/ 68««· ~8H/H$8F\ · z e 8 68« ) GF68FH· $G~8 a d4
%· ; a GHì D·) 8F6G4 J ¼· F6G H¼««8 ( G) ) G«8 FGF è /F- 6/B /F¼8F6G«/7 F8««.8«8F) G ) GB UGF8F$/ · J ¼8H$/
H8~/$· · «)¼F· ( G( /F· 4 H/ G$$/8F8 ¼F./F6/) · \ /GF8 6/ 6¼8 8«8B 8F$/ HGFG H$· $/ · $$~/( ¼/$/ / %· «G~/ 6/
K4M B N ) /~) · 6· U· ~$8 68« B /««/· B U8~GB 8$~G ) ! 84 MgK;KKK G! B 0z e1 8 WW;KKK Uf 0a d1; r · ( /HG-
) GB 8 · ( ( /· B G 68$$G4 68%8 8HH8~8 6· M B N DG F6G- VF· D·~ ( 8F8 · $$8F\ /GF8 · FGF 6/B /F¼/~8 /« %· -
H) · «· ; v ¼8H$· /F6/) · \ /GF8 ) G~~/HUGF68 · ««· B · F) · 5 «G~8 68««· ~8H/H$8F\ · z e · « 6/ HG$$G 68/ WK;KKK5
dK;KKK G! B ;
N J ¼8H$G U¼F$G4 ) G~$G) /~) ¼/$· F6G «8 ( G) ) G«8 6/
¼H) /$· 68««.· UU· ~8) ) ! /G4 «.GH) /««· $G~8 6G%~à ( «G) -
) · ~H/4 ) GH$~/FV8F6G /« B /««/· B U8~GB 8$~G · H8VF· -
«· ~8 /« U~/B /$/%G %· «G~8 6/ ) G~~8F$8 6/ K4M B N
Fig. 2 - Piano di cablaggio dello strumento di controllo ) /~) · ;
delle bobine realizzato, con il metodo tradizionale de-
gli ancoraggi, su lastra metallica rettangolare, destina- u8~ 8DD 8$$¼· ~8 «· U~G%· 68««8 ( G( /F8 è U~8D8~/( /«8
ta a fungere da elemento di chiusura di un contenitore ~8VG«· ~8 /« UG$8F\ /GB 8$~G z W /F B G6G ) ! 8 «G H$~¼-
e da pannello frontale dell'apparecchio. B 8F$G 6/· ¼F./F6/) · \ /GF8 6/ ) G~~8F$8 6/ K4i B N

► o
B80IN
o

o o

103
CUFFIA ) /~) · ; ­ ¼) ) 8HH/%· B 8F$8 H/ 6G%~à ) G««8V· ~84 H¼««8
· UUGH/$8 ( G) ) G«84 ¼F· ( G( /F· 6/ /F6¼$$· F\ · U8~-
MONO-STEREO D8$$ ·B 8F$8 8DD/ ) /8F$84 ~/«8%· F6G «· ) GFH8V¼8F$8 /F-
6/) · \ /ò F8 68« B /««/· B U8~GB 8$~G;
q · H8) GF6· GU8~· \ /GF8 ) GFH/H$8 F8« HGH$/$¼/~8 «·
Per ogni esigenza d'ascolto personale e per ogni ( G( /F· H/) ¼~·B 8F$8 8DD/ ) /8F$8 ) GF J ¼8««· ~/$8F¼$·
tipo di collegamento con amplificatori monofo- 6/D8$$ GH· 4 ) GFD~ GF$· F6G «· F¼G%· /F6/) · \ /GF8 68«
nici, stereofonici, con registratori, ricevitori ra-
dio, giradischi, ecc. B /««/· B U8~GB 8$~G ) GF J ¼8««· U~8) 868F$8B 8F$8 G$-
$8F¼$· ; In ) · HG 6/ F8$$ · 6/%8~H/$à è 8%/68F$8 ) ! 8
CARATTERISTICHE Viene fornita con spi- «· ( G( /F· 6/ /F6¼$$· F\ · HG$$GUGH$· · 6 8H· B 8 è
notto Jack 0 3,5 mm. 6· ~/$8F8~H/ /F¼$/«/\ \ · ( /«8;
e spina Jack stereo (la
Gamma di frequenza: cuffia è predisposta per q .GU8~· \ /GF8 6/ $· ~· $¼~· 68««.· UU· ~8) ) ! /G4 ) /Gé
l'ascolto monofonico.
30 - 13.000 Hz Per l'ascolto stereofo- «.GU8~·\ /GF8 ) ! 8 U8FF8$$ 8 6/ 8DD 8$$
¼· ~8 /« B 8$G-
nico, tranciare Il colle-
gamento con lo spi-
6G 6/ U· ~· VGF84 U¼ò 8HH8~8 G%%/· B 8F$8 ~8· «/\ \ · $· 4
Sensibilità: 150 dB
notto Jack 0 3,5 mm., U~8«/B /F· ~B 8F$84 ¼F· HG«· %G«$· 4 · FFG$· F6G «8 /F-
separare le due coppie
Impedenza: 8 ohm di conduttori ed ef- 6/) · \ /GF/ GDD 8~$8 6· « B /««/· B U8~GB 8$~G ) GF «./F-
fettuare le esatte sal-
Peso: 170 gr. dature a stagno con la
H8~/B 8F$G4 F8««8 · UUGH/$8 ( G) ) G«84 68««8 ( G( /F84
spina Jack stereo). H/) ¼~· B 8F$8 8DD/ ) /8F$/4 U/ù ) GB ¼F8B 8F$8 ¼H· $8 8
) GFD~GF$· F6G«8 6/ %G«$· /F %G«$· ) GF J ¼8««8 HG$-
$GUGH$8 · 6 8H· B 8;
N/ FGH$~/ «8$$G~/ ) GFH/V«/· B G 6/ 8H8~) /$· ~H/ F8««.¼HG
68««.· UU· ~8) ) ! /G U8~ mezzo 68« ) GF$~G««G 6/ ( G( /-
F8 6/ ( ¼GF· J ¼· «/$à 4 H¼««8 J ¼· «/ %8~~·FFG 8DD 8$$¼· $/
%G«GF$· ~/· B 8F$8 ) G~$G) /~) ¼/$/ 6/ · «)¼F8 HU/~84 · ««G
H) GUG 6/ GHH8~% · ~8 · $$8F$· B 8F$8 «8 /F6/) · \ /GF/
GDD 8~$8 6· « B /««/· B U8~GB 8$~G;

Flg. 3 • Con questa foto mostriamo al nostri lettori il


prototipo dello strumento per Il controllo delle bobine
da noi realizzato e collaudato.

L. 4.800
ADATTATORE
PER CUFFIE STEREO
Piccolo apparecchlo che con-
sente Il collegamento di una
o due cuffie stereo con tutti
l complessi stereofonici. La
commutazione altoparlanti-cuf-
fia è Immediata, tramite Inter-
ruttore a slltta, senza dover
intervenire sul collegamenti.
'apparecchlo si Inserisce nel
collegamento fra uscita del-
l'ampllflcatore e altoparlanti.

L. 3.500
Le richieste devono essere effettuate invian-
do l'importo a mezzo vaglia 0 c.c.p. 3/26482
intestato a: ELETTRONICA PRATICA - 20125
MILANO - Via Zuretti, 52
AMPLIFICATORE BF
50 WATT
IN SCATOLA
DI MONTAGGIO
L. 21.500
CARATTERISTICHE
Potenza musicale 50W
Potenza continua 45W
Impedenza d'uscita 4 ohm
Impedenza entrata E1 superiore a 100.00 ohm
Impedenza entrata E2 superiore a 1 megaohm
Sensibilità entrata E1 100 mV per 45 W
Sensibilità entrata E2 1 V per 45 W
Controllo toni atten. 6 dB; esaltaz.
+ 23 dB a 20 KHz
Distorsione inf. al 2% a 40 W
Semiconduttori 8 transistor al silicio
+ 4 diodi al silicio
+ 1 diodo zener
Alimentazione 220 V
Consumo a pieno carico 60 VA
Consumo in assenza di segnale 2 W
Rapporto segnale/disturbo 55 dB a 10 W

Il kit è comprensivo di tutti gli


Questa scatola di montaggio, veramente pre-
stigiosa, si aggiunge alla collana dei kit ap-
elementi necessari per la realiz-
prontati dalla nostra organizzazione. L'ampli- zazione dell'amplificatore ripro-
ficatore di potenza, appositamente concepito dotto nella foto. Per il suo com-
per l'accoppiamento con la chitarra elettrica,
è dotato di due entrate ed è quindi adattabile pletamento il lettore dovrà pro-
a molte altre sorgenti di segnali BF, così da curarsi, per proprio conto, gli al-
rendere l'apparato utilissimo per gli usi più
svariati. toparlanti e il contenitore.
II kit e comprensivo di tutti gli elementi necessari per la realiz-
razione dell'amplificatore riprodotto nella foto. Per il suo com-
pletamento il lettore dovrà procurarsi, per proprio conto, gli
altoparlanti e il contenitore,

LA SCATOLA DI MONTAGGIO COSTA L. 21.500. Per richiederla occorre Inviare


il relativo importo · mezzo vaglia o c.c.p. n. 3/26482 intestato a: ELETTRONICA PRA-
TICA - 20125 MILANO - Via Zuretti 52 (nel prezzo sono comprese anche le spese
di spedizione).
ELLE
FOTOSENSIBILI

TEORIA E APPLICAZIONI PRATICHE DEI COMPONENTI OPTOELETTRO-


NICI FUNZIONANTI SECONDO IL PRINCIPIO DELLO SCAMBIO FOTOE-
NERGETICO.

n« ) GF) 8$$G 6/ H) · B ( /G 6/ 8F8~V/· D~ · «¼) 8 8 B · - 6G H8V¼8F$8» /« DG $GF8 ) 868 «· U~GU~/· 8F8~V/·


$8~/· è FG$G D/F 6· / $8B U/ 6/ c /FH$8/F4 J ¼· F6G /« · ««.8«8$$~GF84 ) ! 8 H/ $~· HD8~/H) 8 6· ««· U~GU~/· G~-
) 8«8( ~8 H) /8F\ /· $G 8F¼F) /ò «· D·B GH· $8G~/· H¼/ ( /$· /F ¼F· U/ù 8H$8~F· 4 V/¼FV8F6G · F) ! 8 · H%/F-
« J ¼· F$/» 6/ «¼) 8; c 6· J ¼8« $8B UG «8 /F%8F- ) G«· ~H/ 6· ««8 DG ~\ 8 6/ ) GF$8F/B 8F$G · $GB /) ! 8;
\ /GF/ F8« H8$$G~8 8«8$$ ~G5G$$/) G H/ H¼) ) 868$$8~G · ­ 8 V«/ 8«8$$~GF/ «/( 8~·$/ 6· / DG $GF/ %8FVGFG ) GF-
) · $8F· ; n 6/HUGH/$/%/ U~8H8~G /« FGB 8 6/ « ) GB UG- %GV«/· $/ · $$~· %8~HG ¼F ) · B UG 8«8$$~/) G4 H/ G$$/8F8
F8F$/ GU$G8«8$$ ~GF/) / » 8 $¼$$/ D¼ F\ /GF· ~GFG 8 D¼ F- ¼F· ) G~~ 8F$8 8«8$$~/) · 6/ /F$8FH/$à U~GUG~\ /GF· «8
\ /GF· FG H¼««G H$8HHG U~/F) /U/G 68««G H) · B ( /G DG - · Q F¼B 8~G 6/ DG $GF/ G$$8F¼$/ F8««· ~· 6/· \ /GF8 «¼-
$G8F8~V8$/) G; B /FGH· 4 U~GUG~\ /GF· «8 ) /Gè · ««./F$8FH/$à 68««· «¼) 8
v ¼· F6G «· «¼) 8 ) G«U/H) 8 ¼F ~8$/) G«G ) ~/H$· ««/FG · U- /F) /68F$8;
U· ~$8F8F$8 · U· ~$/) G«· ~/ $/U/ 6/ B · $8~/· «/4 H/ %8-
~/D/) · ¼F %8~G 8 U~GU~/G ¼~$G $~· DG $GF/ 86 8«8$-
$~GF/ 68V«/ · $GB / 68««· HGH$· F\ · ; n DG $GF/ HGFG LA FOTOCELLULA
U· ~$/) 8««8 6/ 8F8~V/· ) ! 8 ) GB UGFVGFG «· «¼) 8;
v ¼· F6G /« DG $GF8 ¼~ $· «· B · $8~/· 4 8HHG U¼ò U~G- n« U~/B G ) GB UGF8F$8 · UU· ~HG H¼« B 8~) · $G GU-
%G) · ~8 «.8H$~·\ /GF8 68V«/ 8«8$$ ~GF/; v ¼8H$G D8FG- $G8«8$$~GF/) G4 /F G~6/F8 ) ~GFG«GV/) G4 è H$· $G H8F-
B 8FG %/8F8 H) /8F$/D/) · B 8F$8 /F$8~U~8$· $G F8« B G5 \ · 6¼( ( /G «· DG $G) 8««¼«· 4 )! 8 · F) G~ GVV/ %/8F8

106
¼$/«/\ \ · $· U8~ ) 8~$8 · UU«/) · \ /GF/ U~· $/) ! 8;
nF D/V¼~· M è 6/H8VF· $· ¼F· DG $G) 8««¼«· · « ) 8H/G4
) ! 8 è 6G$· $· 6/ ¼F ) · $G6G · DG ~B · H8B /) /«/F6~/-
) · 4 H¼« ) ¼/ · HH8 è H/H$8B · $G «.· FG6G;
v ¼· F6G «· «¼) 8 ) G«U/H) 8 /« ) · $G6G4 %8FVGFG «/-
( 8~· $/ 8«8$$ ~GF/ ) ! 84 HG$$G «.· \ /GF8 68« UG$8F-
\ /· «8 · UU«/) · $G D~ · / 6¼8 8«8$$~G6/4 6· FFG «¼GVG
· 6 ¼F· ) G~~8F$8 8«8$$~/) · ; s G~B · «B 8F$8 J ¼8H$·
)G~~8F$8 è · HH· / 68( G«84 68««.G~6/F8 6/ J ¼· «)! 8 68-
) /F· 6/ B /) ~G· B U8~8; c HH· U¼ò 8HH8~8 $¼$$· %/·
· B U«/D)/ · $· )GF ) /~) ¼/$/ · B U«/D)/ · $G~/ · %· «%G«8
G · $~· FH/H$G~4 )GHì 6· UG$8~ U/«G$· ~8 ~8«é G · «$~/
· UU· ~· $/ 8«8$$~GF/) /; HG~8 68« UG$8F\ /GB 8$~G z W; c . J ¼/F6/ UGHH/( /«84
è F $/U/) G 8H8B U/G 6/ /B U/8VG 68««· DG $G) 8««¼«· UG«· ~/\ \ · F6G F8V· $/%· B 8F$8 8 /F B /H¼~· · UU~G-
· « ) 8H/G è ~· UU~8H8F$· $G /F D/V¼~· W; nF J ¼8H$G U~/· $· «· V~/V«/· 4 8%/$· ~8 ¼F· 8) ) 8HH/%· ) GF6¼-
) /~)¼/$G /« $~/G6G é n H%G«V8 «8 D¼ F\ /GF/ 6/ · B - \ /GF8 68« $~/G6G 8 B · F$8F8~8 6/H8) ) /$· $G /« ~8«é ;
U«/D)/ · $G~8 U/«G$· U8~ ¼F ~8«é ; N« ) GF$~·~/G4 J ¼· F6G «· DG $G) 8««¼«· f a %/8F8 ) G«-
v ¼8H$G ) /~) ¼/$G U8~B 8$$8 «.8) ) /$· \ /GF8 68« ~8«é U/$· 6· ««· «¼) 84 U~8F68 G~/V/F8 ¼F· ) G~~8F$8 8«8$-
J ¼· F6G «· ) 8««¼«· DG $G8«8$$~/) · %/8F8 ) G«U/$· 6· «- $~/) · ) ! 8 )GH$~/FV8 «· V~/V«/· 68« $~/G6G · ~·V-
«· «¼) 8; V/¼FV8~8 %· «G~/ 6/ UG$8F\ /· «8 UGH/$/%/4 U8~B 8$$8F-
q .· «/B 8F$· \ /GF8 « é t q à; M » U8~B 8$$8 6/ · «/- 6G /« D« ¼HHG 6/ ¼F· FG$8%G«8 ) G~~8F$8 6/ U«· ) ) ·
B 8F$· ~8 /« ) /~) ¼/$G 6/ U«· ) ) · 68««· %· «%G«· é M 84 8 «· ) GFH8V¼8F$8 8) ) /$·\ /GF8 68« ~8«é ; é G«8F6G
) GF$8B UG~·F8· B 8F$84 «· DG $G) 8««¼«· f a ; q .· «/- ~8· «/\ \ · ~8 U~·$/) · B 8F$8 /« U~GV8$$G 6/ D/V¼~· W4
B 8F$· \ /GF8 « é t q à ; W » ) GFH8F$8 /F%8) 8 6/ G$- G) ) G~~8~à H8~% /~H/4 U8~ é M4 6/ ¼F J ¼· «H/·H/ $~/G6G
$8F8~8 ¼F· · «/B 8F$· \ /GF8 F8V· $/%· 4 ~8H· %· ~/· ( /- G 6GUU/G $~/G6G7 /« ~8«é 6G%~à 8HH8~8 6/ $/UG H8F-
«8 6· « UG$8F\ /GB 8$~G z W 8 F8) 8HH· ~/· U8~ UG«· - H/( /«8 8 · 6· $$G · ««.8) ) /$· \ /GF8 )GF ) G~~8F$/ 6/ J ¼· «-
~/\\ · ~8 )G~~8$$· B 8F$8 «.8«8$$~G6G 6/ V~/V«/· ; ) ! 8 B /««/· B U8~8; q .· «/B 8F$· \ /GF8 é t q à; 1 H/
v ¼· F6G «· DG $G) 8««¼«· f a FGF è /««¼B /F· $· 4 /« · VV/~8~à D~ · / MK K 8 / WKK %G«$7 «.· «/B 8F$· \ /GF8
UG$8F\ /· «8 6/ V~/V«/· 4 FGF 8HH8F6G%/ )G~~8F$84 è é t q à; W 6G%~à 8HH8~8 ) GB U~8H· D~ · / «/B /$/ 6/
H7· ( /«/$G 8HH8F\ /· «B 8F$8 6· ««· UGH/\ /GF8 68« ) ¼~5 i 8 MW %G«$; q 8 6¼8 ~8H/H$8F\ 8 ! · FFG / H8V¼8F$/

107
MICA DI
SOSTEGNO

CATODO
ANODO


Fig. 1 - La fotocellula al cesio è dotata di un catodo di
forma semicilindrica, sul cui asse è sistemato l'anodo.
PIEDINI Quando la luce colpisce il catodo, vengono liberati
elettroni che, sotto l'azione del potenziale applicato tra
i due elettrodi, danno luogo ad una corrente elettrica.


o
VOLl 1
e
K

Fig. 2 - Tipico esempio di impiego della fotocellula al 2


cesio. Il triodo V1 svolge le funzioni di amplificatore
pilota del relé RL. Quest'ultimo componente viene ec-
citato quando la cellula fotoelettrica FC viene colpita
dalla luce.


o
é t q «D
;M
e
V1

R2 Fig. 3 - Questo secondo tipo di circuito di impiego del-


la fotocellula può essere utilizzato come interruttore
automatico crepuscolare. lo schema e Il funzionamen-
to sono analoghi a quelli del progetto di figura 2. L'uni-
ca variante consiste nella diversa polarizzazione della
fotocellula FC.

108
%· «G~/» z n M B 8V· G! B 7 z W A MK K;KKK G! B ;
è F H8) GF6G ) /~) ¼/$G4 ) ! 8 U~8%868 «.8) ) /$· \ /GF8
68« ~8«é /F ) GF6/\ /GF/ 6/ GH) ¼~/$à 8 ) ! 8 U¼ò 8H-
H8~8 · 6 8H8B U/G ¼$/«/\ \ · $G ) GB 8 /F$8~~¼$$ G~8 · ¼- U
$GB · $/) G ) ~8U¼H) G«· ~84 è ~· UU~8H8F$· $G /F D/V¼-
~· d;
a GB 8 H/ U¼ò FG$· ~84 «G H) ! 8B · 8 /« D¼ F\ /GF·B 8F-
$G 6/ J ¼8H$G U~GV8$$G HGFG U~8HHG) ! é /68F$/) / ·
-
K
J ¼8««G U~8) 868F$8B 8F$8 68H) ~/$$G; f ~· / 6¼8 U~G-
V8$$/4 $¼$$· %/· 4 8H/H$8 ¼F· %· ~/·F $87 8HH· ) GFH/H$8
F8« $/UG 6/ UG«· ~/\ \ · \ /GF8 68««· DG $G) 8««¼«· ; v ¼8-
H$· %G«$· «· UG«· ~/\\ · \ /GF8 è 6/ $/UG F8V· $/%G;
v ¼· F6G «· DG $G) 8««¼«· %/8F8 ) G«U/$· 6· ««· «¼) 84
8HH· 8F$~· /F ) GF6¼\ /GF8 8 /F $~/G6G é «4 ) ! 8 U~8-
) 868F$8B 8F$8 ~/H¼«$· %· /F ) GF6¼\ /GF8 /F %/~$ù Fig. 4 - Il tubo elettronico, montato nei progetti delle
figure 2-3, può essere sostituito con componenti elet-
68««· UGH/\ /GF8 68« ) ¼~HG~8 68« UG$8F\ /GB 8$~G z W4 tronici di tipo moderno, come ad esempio ii transistor
G~· H/ $~G%· · ««./F$8~6/\ /GF8; FET di cui in questo disegno viene riportato il sim-
nF U~·$/) · G)) G~~8 ) ! 8 · F) ! 8 «· $8FH/GF8 é t q à; bolo e l'equivalenza di questo con il simbolo del tubo
elettronico.
W ~/H¼«$/ · ( ( · H$· F\ · 8«8%· $· 4 ) /Gè )GB U~8H· D~ · /
gK 8 / MK K é 7 /« UG$8F\ /GB 8$~G z W4 /FG«$~84 6G-
%~à · %8~8 ¼F %· «G~8 6/ M B 8V· G! B ) /~) · ;
s 8/ 6¼8 U~GV8$$/ G~· U~8H8F$· $/4 /F HGH$/$¼\ /GF8
68« $~/G6G é «4 è H8B U~8 UGH H/( /«8 /FH8~/~8 ) GB -
UGF8F$/ 8«8$$~GF/) / 6/ $/UG B G68~FG4 ) GB 8 · 6 8- ~ Fig. 5 - La fotoresistenza
H8B U/G /« $~·FH/H$G~ f c à 4 ) ! 8 ~/H¼«$· /« 6/~8$$G
+LLUM è un componente elettroni-
8J ¼/%· «8F$8 68« $¼( G 8«8$$ ~GF/) G4 D·$$· 8) ) 8\ /GF8
1n
eo sensibile alla luce; la
sua resistenza interna va-
U8~ «8 $8FH/GF/ 6/ · «/B 8F$· \ /GF8 ) ! 8 U8~ /« f c à ria col variare della luce
HGFG · HH/ U/ù «/B /$· $8 0D/V¼~· e1; incidente. Questi disegni
vogliono simboleggiare il
particolare fenomeno di
variazione resistiva del
FOTO RESISTENZE z componente. Poca resisten-
AL BUIO
10 M za alla luce (disegno in al-
q · DG $G~8H/H$8F\ · ~·UU~8H8F$· ¼F · «$~G ) GB UG- to) e molta resistenza al
buio (disegno in basso).
F8F$8 8«8$$~GF/) G H8FH/( /«8 ·««· «¼) 8; c HH
· %/8F8
) GHì 68FGB /F· $· /F %/~$ù 68««· U· ~$/) G«· ~8 · $$
/-
$¼6/F8 · %· ~/· ~8 «· U~GU~/· ~8H/H$8F\· 8«8$$~/) ·

Fig. 6- Il fenomeno di variazione di resistenza al varia-


re della luce può essere evidenziato con questo sem-
plice circuito, nel quale la resistenza R1 funge da ele-
mento di carico.

► FR
R1

use. SEGNALE
• @ n

109
R7

e
RETE
c
Fig. 7 - Questo progetto,
nel quale si fa uso della
fotoresistenza FR e del
thyratron TH, può essere
utilizzato come elemento
di controllo di fiamma; il
relé RL pilota la valvola
di afflusso di combustibi-
le in un bruciatore.

CONTROLLO DI FIAMMA

nF D/V¼~ · k è ~· UU~8H8F$· $G /« U~GV8$$G 6/ ¼F ) /~-


) ¼/$G 6/ ) GF$~G««G 6/ D/· B B · 4 F8« J ¼· «8 H/ D· ¼HG
68««· DG $G~8H/H$8F\ · FR 8 68« $! <~· $~GF (TH) /F
%8H$8 6/ 8«8B 8F$G 6/ ) GB · F6G 68« ~8«é RL.

COMPONENTI
ii
n« $! <~· $~GF U¼ò 8HH8~8 ) GFH/68~· $G ¼F;;; U· ~8F$8
%8) ) ! /G 68« 6/G6G ) GF$~G««· $G SCR, ) ! 8 / FGH$~/
«8$$G~/ V/à ) GFGH) GFG U8~ 8HH8~8 H$· $G U/ù %G«$8
68H) ~/$$G 8 /B U/8V· $G /F B G«$/ U~GV8$$/;
C1 A 100 pF a GH$~¼ $$/%· B 8F$8 /« $! <~· $~GF è 6G$· $G 6/ ¼F · FG-
R1 A 15.000 ohm -2 W 6G4 6/ ¼F ) · $G6G 8 6/ ¼F 8«8$$ ~G6G 6/ /FF8H) G
R2 A 100.000 ohm
) ! 8 U8~B 8$$8 6/ · %%/· ~8 «· ) GF6¼\ /GF8 8«8$$~/) ·
R3 A 100.000 ohm
R4 A 1 megaohm D~ · · FG6G 8 ) · $G6G J ¼· F6G «· $8FH/GF8 H¼««.8«8$-
R5 A 1 megaohm $~G6G 6/ /FF8H) G H¼U8~· ¼F 6· $G %· «G~8; q · ) GF-
R6 A 10 megaohm 6¼\ /GF8 U8~6¼~· · F) ! 8 H8F\ · «· U~8H8F\ · 68««·
R7 A 10 megaohm $8FH/GF8 6/ /FF8H) G; v ¼· F6G «· ) G~~8F$8 6/%/8F8
$~GUUG 68( G«84 · ) · ¼H· 6/ ¼F· $8FH/GF8 · FG6G-
AL A relé da 1.500 ohm ) · $G6G /FH¼DD/ ) /8F$84 «· ) GF6¼\ /GF8 ) 8HH· 6/ 8H/-
TH A 2805U H$8~8;
FA A ORP6I

) G« %· ~/· ~8 68««· «¼) 8 0D/V¼~· g1;


q · DG $G~8H/H$8F\ · è ¼F ) GB UGF8F$8 · ««G H$· $G HG-
A
àm e
«/6G ) ! 84 /F ) GF6/\ /GF/ 6/ GH) ¼~ /$à 4 H/ ) GB UG~$·
J ¼· H/ ) GB 8 ¼F 8«8B 8F$G /HG«· F$8;
q · «¼) 8 U~G%G) · %· ~/· \ /GF/ 6/ ) GF6¼$$/%/$à 68« K
Fig. 8 Simbolo
) ~/H$· ««G «/( 8~· F6G4 · ««./F$8~FG 68« B · $8~/· «84 ) · - teorico della valvo-
~/) ! 8 8«8$$~/) ! 8 F8V· $/%84 ) /Gè 8«8$$~GF/ 0D/V¼~· i 1; la a gas thyratron.

11 O
s 8««8 D/V¼~8 l 5x ~·UU~8H8F$/· B G il H/B( G«G 8 «·
)GBUGH/\ /GF8 ~8·«8 6/ ¼F $! <~·$~GF; Nel U~G-
V8$$G 6/ D/V¼~ · k / ~8«é RL U/«G$·4 ·6 8H8BU/G4
«· %· «%G«· 6/ ·DD« ¼HHG68« )GB( ¼H$/( /«8 6/ ¼F ( ~¼ -
GLI ATTREZZI
)/· $G~8;
­ 8 «· D/· BB· ~/H¼«$· ·))8H· 4 · )· ¼H· 68««· ( · HH· DEL
~8H/H$8F\ · GDD 8~$· 6· ««· DG $G~8H/H$8F\ · FR, H/ G$-
$/8F8 ¼F· $8FH/GF8 6./FF8H)G 6/ %· «G~8 H¼DD/ )/8F- PRINCIPIANTE
$8 · U8~B8$$8~8 «· )GF6¼\ /GF8 84 )GFH8V¼8F$8-
B8F$84 «.8))/$· \ /GF8 68« ~8«é ;
Al )GF$~· ~/G4 H8 U8~ ¼F· J¼· «H/·H/ ~· V/GFè «·
D/·B B· H/ HU8VF84 UG /)! é «· DG $G~8H/H$8F\ · f z H/
)GBUG~$· U~· $/)·B 8F$8 )GB8 ¼F 8«8B8F$G /HG-
«· F$84 FGF H/ G$$/8F8 «· F8)8HH· ~/· $8FH/GF8 6./F-
F8H)G7 8 UG/)! é /« )/~)¼/$G è ·«/B8F$· $G /F )G~-
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B8F$8 68««./~~ 8VG«· ~/$à 6/ D¼ F\ /GF· B8F$G68« ( ~¼ -
)/· $G~8;

FOTODIODI
-
n« DG $G6/G6G è ¼F )GBUG F8F$8 GU$G8«8$$~GF/)G ·H-
IN UN UNICO KIT
H· / U/ù BG68~FG 68««· DG $G)8««¼«· 8 68««· DG$G~8-
H/H$8F\ · ; c HHG %/8F8 )GHì )! /· B· $G U8~)! é «· H¼·
PER SOLE
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6G · H8B/)GF6¼$$
H/ 6/DD
G~8; c H$8~F·B 8F$8 /« DG $G6/G6G
8~8F\ /· 6· « U/ù )GB¼F8 6/G6G U8~ «· U~8-
LIRE 7.500
H8F\ · 6/ ¼F· «8F$8 /F V~· 6G 6/ )GF)8F$~· ~8 «·
«¼)8 H¼««· V/¼F\ /GF8 NP, ~8· «/\\ · $· )GF B· $8~/· «/
GUUG ~$¼F·B8F$8 6~G V· $/ 0V8~B· F/G G H/«/)/G1; CONTIENE:
saldatore istantaneo (220 V - 90 W)
1 punta rame ·di ricambio
1 scatola pasta saldante
90 cm. di stagno preparato in tubetto
ANODO 1 chiave per operazioni ricambio punta saldatore
paio forbici isolate
pinzetta a molle in acciaio inossidabile con
ELETTRODO punte internamente zigrinate
'INNESCO
1 cacciavite isolato alla tensione di 15000 V
4 lame intercambiabili per cacciavite con innesto
a croce


CATODO

SUPPORTO
CERAMICO
Le richieste del kit degli • ATTREZZI DEL PRIN-
CIPIANTE » debbono essere fatte a: Elettronica
Pratica - 20125 MILANO - Via Zuretti n. 52, in-
viando anticipatamente l'importo di L. 7.500 a
mezzo vaglia postale o c.c.p. n. 3/26482 (spese
Fig. 9 - Composizio- PIEDINI di spedizione comprese).
ne reale internamen-
te al bulbo di un
thyratron. • li8

111
.I-
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e
6V
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TR=
1 =~Il ~d~"
$ Fig. 10 - Questo progetto
utilizza il fotodiodo FD e
due resistenze NTC, cioé
due resistenze a coefficien-
te negativo, /« cui valore
resistivo diminuisce con
l'aumentare della tempera-
tura.
TC2

MONTAGGIO A FOTODIODO

n« U~GV8$$ G ~/UG~$· $G /F D/V¼~· MK /B U/8V· 4 G«$~8


) ! 8 /« DG
$G6/G6G f b 4 · F) ! 8 6¼8 ~8H/H$8F\ 8 s à a 4
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6/B /F¼/H) GFG «· ~8H/H$8F\ · ) GF «.· ¼B 8F$· ~8 68««·
$8B U8~· $¼~· ;
A
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6G$$· $· · ««G H) GUG 6/ rendere U8~D8$$· B 8F$8 H$· -
R1
R2
-- 100.000
2.700
ohm
ohm
( /«8 «.· B U«/D/) · $G~8 8F$~G «· V· B B · 6/ $8B U8-
~·$¼~· ) ! 8 H/ 8H$8F68 6· K° a · gW° a ;
­ 8 FGF DG HH8~G H$· $8 /FH8~/$8 F8« ) /~) ¼/$G «8 6¼8
R3
R4
R5 -
=-
120
1.000
1.000
ohm
ohm
ohm (variabile)

~8H/H$8F\ 8 NTC, /« DG $G6/G6G FD 8 /« $~· FH/H$G~ NTC1 = 500 ohm


à z n · %~8( ( 8~G /F$~G6G$$ G 68««8 68~/%8 $8~B/) ! 8 NTC2 • 1.000+2.000 ohm
FD =OAP12
TR1 ""' AC125

W
tt t FOTODIODO ILLUMIN.
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Q: «««««««
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FOTODIODO
ITI
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NON
I LLLIMINATO ~

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Fig. 11 - I diagrammi qui riportati interpretano il fe-
nomeno di variazione della corrente che attraversa il
fotodiodo al variare della temperatura.

112
6/ /B UG~$· F\ · $· «8 6· D·«H· ~8 · 66/~/$$ ¼~· «.8) ) /- $8F68~8( ( 8 · D·~ 8) ) /$· ~8 /« ~8«é ; r · ) GF / 6¼8
·\/ GF8 68« ~8«é 4 U~GU~/G U8~) ! é J ¼8H$/ ) GB UG- $8~B/H$G~/4 ) /Gè ) GF «8 6¼8 ~8H/H$8F\ 8 · ) G8DD/ -
F8F$/ · %~8( ( 8~G %· ~/· $G «8 «G~G ) · ~· $$ 8~/H$/) ! 8 6/ ) /8F$8 F8V· $/%G s à a n5s à a W4 H/ ) GB U8FH· «· ¼-
)GF6¼) /( /«/$à ) G« %· ~/· ~8 68««· $8B U8~· $¼~· ; B 8F$G di ) GF6¼\ /GF8 68« DG $G6/G6G 8 68« $~· F-
n 6/· V~· B B / ~/UG~$· $/ /F D/V¼~· MM 6/B GH$~· FG H/H$G~4 6/B /F¼8F6G «· ~8H/H$8F\ · %8~HG«· «/F8· UG-
/FD·$$/ ) ! 84 %· ~/· F6G «· $8B U8~· $¼~·4 %· ~/· «· H/$/%· ) G««8V· $· · ««· ( · H8 6/ à z « 0B · VV/G~8 /F-
) GF6¼\ /GF8 68« DG $G6/G6G4 F8« ) ·HG ) ! 8 /« 6/G6G $8~6/\ /GF81; a GF «· ~8H/H$8F\ · s à a W H/ · ¼B 8F$·
~/H¼«$/ /««¼B /F· $G GUU¼~8 FGF /««¼B /F· $G; «· $8FH/GF8 6/ 8B /$$G~8 68« $~·FH/H$G~ )GF «8 H$8H-
n« D¼ F\ /GF· B 8F$G 68« ) /~) ¼/$G ~/UG~$· $G /F D/V¼~· H8 ) GFH8V¼8F\8 G~· ) /$· $8;
MK è B G«$G H8B U«/) 8; v ¼· F6G «· «¼) 8 ) G«U/H) 8 /« é GV«/· B G · F) G~· ~/)G~6· ~8 ) ! 8 / ) GB UGF8F$/ 8-
DG $G6/G6G4 ) ! 8 ~/H¼«$· UG«· ~/\\ · $G /F H8FHG /F%8~- «8$$~GF/) / F8) 8HH· ~/ U8~ ~8· «/\ \ · ~8 /« U~GV8$$G 6/
HG4 J ¼8H$G ) GB UGF8F$8 · ¼B 8F$· /« %· «G~8 68««· D/V¼~· MK FGF HGFG ·HHG«¼$·B 8F$8 ) ~/$/) /; a /·H) ¼F
) G~~8F$8 F· $¼~· «8 6/ U8~6/$· 4 ) GH$~/FV8F6G /« $~·F- «8$$G~8 UG$~à HU8~/B 8F$· ~8 B G«$/ %· «G~/ 6/%8~H /4
H/H$G~ à z « · ) GF6¼~~8 8 · 6 8) ) /$· ~8 /« ~8«é z q $8F8F6G )GF$G ) ! 8 ) GF «· ~8H/H$8F\ · %· ~/· ( /«8 z g
) ! 8 ~/H¼«$· /FH8~/$G F8« ) /~) ¼/$G 6/ ) G««8$$G~8; è UGHH/( /«8 $· ~· ~8 /« U¼F$G 6/ H) · $$G 68« ~8«é 4 ~8-
f · ) ) /· B G FG$· ~8 ) ! 84 ) GF «.· ¼B 8F$· ~8 68««· VG«· F6G · «$~8Hì «· H$· ( /«/\ \ · \ /GF8 $8~B/) · U· ~\ /· -
$8B U8~· $¼~· 4 /« ) /~) ¼/$G4 H8F\ · ) GB U8FH· \ /GF84 «8 68« U~GV8$$G;

PER LA COSTRUZIONE DEI NOSTRI


PROGETTI SERVITEVI DEL

KIT PER I CIRCUITI STAMPATI


~,....___
/- •'-
facilità d'uso
rapidità di esecuzione
completezza di elementi

Il kit è corredato di fogli illustra-


tivi nei quali, in una ordinata,
lt
A
chiara e precisa sequenza di fo-
tografie, vengono presentate le
successive operazioni che con- /
ducono alla composizione del
circuito stampato.

L. 3.900
Le richieste debbono essere fatte inviando anticipatamente l'importo a mezzo vaglia o
c.c.p. n. 3/26482 intestato a: ELETTRONICA PRATICA - 20125 MILANO - Via Zuretti, 52
Telefono 6891945.

113
AMPLIFICATORE

q APPLICAZIONI CHE SI POSSONO REALIZZARE CON QUESTO SEM-


I
PLICE AMPLIFICATORE DI BASSA FREQUENZA SONO MOLTEPLICI.
ESSE VANNO DALL'AMPLIFICATORE PER RADIOLINE AUTOCOSTRUITE
I
AL GIRADISCHI PORTATILE, DALL'AMPLIFICATORE STEREOFONICO AL
SIGNAL-TRACER.

114
v ¼· F6G «· D¼ F\ /GF8 · B U«/D)/ · $~/) 8 è /F$8~· B 8F$8 B 8F$8 · «)¼F8 $8FH/GF/ $~· B /$8 «./FH8~/B 8F$G 6/
· DD/6· $· · 6 ¼F ) /~)¼/$G /F$8V~· $G4 /« ) GB UGF8F$8 ) GF68FH· $G~/ 8«8$$~G«/$/) / ) ! 8 FGF UGHHGFG4 U8~
6/ B · VV/G~/ 6/B 8FH/GF/4 F8) 8HH· ~/G U8~ ~8· «/\ \ · - G%%// B G$/%/4 ~/H¼«$· ~8 /FH8~/$/ F8« ) /~)¼/$G H$8HHG;
~8 ¼F · B U«/D)/ · $G~8 6· M W, è ~· UU~8H8F$· $G 6· «- qG H) ! 8B · 8«8$$~/) G 68««./F$8V~· $G à NN dKK è
«.·«$GU· ~«· F$8; c ) ) G U8~) ! é · ( ( /· B G %G«¼$G /F- ~· UU~8H8F$· $G /F D/V¼~· M; a GB 8 H/ U¼ò FG$· ~84 H/
$/$G«· ~8 J ¼8H$G U~GV8$$G « «.· «$GU· ~«· F$8 · B U«/D- / $~· $$· 6/ ¼F · B U«/D)/ · $G~8 /F )«·HH8 P 4 ) ! 8 U8~-
) · $G~8» ; B 8$$8 6/ ) GF$8F8~8 8F$~G «/B /$/ ~·V/GF8%G«/ «· 6/-
n« ) /~) ¼ì $G /F$8V~· $G è /« à NN dKK 68««· u! /«/UH 4 H$G~H/GF8 68« H8VF· «8;
/F V~· 6G 6/ DG ~F/~84 H¼ ¼F ) · ~/) G 6/ l G! B 4 «· UG-
q .8F$~· $· è ) GH$/$¼/$· 6· ¼F · B U«/D/) · $G~8 6/DD8-
$8F\ · 6/ M ì 4 ) GF ¼F· 6/H$G~H /GF8 $G$· «8 68« MK ,
~8F\ /· «84 ) ! 8 U~8H8F$· /« %· F$· VV/G 6/ ¼F· 8«8%· -
) /~) · ;
$· /B U868F\ · 6./FV~8HHG ) ! 84 F8« FGH$~G ) · HG4 H/
a GF 8HHG FGF %/ HGFG U~G( «8B / 6/ 6/H$G~H/GF8 68«
· VV/~· /F$G~FG · / MK;KKK 5 Mg;KKK G! B ;
H¼GFG 8 68««· U· ~G«· 4 6· $G ) ! 8 / ) GB UGF8F$/ 8«8$-
$~GF/) / 68««./F$8V~· $G HGFG ) GB U~8H/ /F ¼F.¼F/) · b · $8 «8 U· ~$/) G«· ~/ ) · ~· $$8~/H$/) ! 8 ) /~)¼/$· «/4 «./F-
U/· H$~/F· 6/ B · $8~/· «8 H8B /) GF6¼$$G~84 ) ! 8 U~8- $8V~· $G U¼ò 8HH8~8 ¼$/«/\ \ · $G /F6/DD 8~8F$8B 8F$8
H8F$· ¼F· V~· F68 ¼F/DG ~B/$à 8 · HH/) ¼~· ¼F· U8~- ) GF $8FH/GF/ ) GB U~8H8 D~ · / e4g 8 / MK é 7 ) /ò
D8$$· H/B B 8$~/· 68V«/ H$· 6/ D/F· «/; U8~B 8$$8 ¼F· FG$8%G«8 6¼$$/«/$à 6/ /B U/8VG 68«-
«./F$8V~· $G; t ) ) G~~8 $¼$$ · %/· D·~ ( 8F8 · $$8F\ /GF8
· FGF H8~% /~H/ B · / 6/ U/«8 H) · ~/) ! 84 HGU~· $$¼$$G
RADIOGRAFIA DELL'INTEGRATO 6/ U/«8 H) · ~/) ! 8 6· x é 4 6· $G ) ! 8 J ¼8H$84 FGF
~/¼H) 8F6G · DG ~F/~8 · « ) /~) ¼/$G «· H¼DD/ ) /8F$8 ) G~-
q ./F$8V~· $G à NN dKK 68««· u! /«/UH ) GF$/8F84 F8« ~8F$84 UGHHGFG ) ~8· ~8 FG$8%G«/ /F) GF%8F/8F$/ 8«8$-
H¼G /F%G«¼) ~G4 H/B /«8 · J ¼8««G 6/ ¼F $~· FH/H$G~ $~/) / ) GB 84 · 6 8H8B U/G4 GH) /««· \ /GF/ 86 /FF8H) ! /;
6/ B 86/· UG$8F\ · 4 ) GB 8 · 6 8H8B U/G /« Ws MkMM n« ) GFH¼B G 6/ ) G~~8F$8 68««./F$8V~· $G4 F8««G H$· $G
G /« P a dKM4 ( 8F MM $~· FH/H$G~4 6/ ) ¼/ x HGFG 6/ 6/ ~/UGHG4 H/ · VV/~· inforno · V«/ 8 B N4 ) GF «.· «/-
$/UG s us 8 W HGFG 6/ $/UG PNP; F8« ) /~) ¼/$G /F- B 8F$· \ /GF8 6/ x é ; v ¼8H$G %· «G~8 6/ ) G~~8F$8
$8V~· $G HGFG ) GF$8F¼$/ · F) ! 8 g 6/G6/4 Me ~8- UG$~à 8HH8~8 ~8VG«· $G · V8F6G H¼« $~/B B 8~ z « 0D/-
H/H$8F\ 8 8 M ) GF68FH· $G~8; à ¼$$ / J ¼8H$/ 8«8B 8F$/ V¼~· W14 ) ! 8 ! · /« %· «G~8 6/ MK;KKK G! B 8 /« ) ¼/
) GB UGFVGFG /« ) /~) ¼/$G 6/ ¼F · B U«/D/) · $G~8 6/ H) GUG è J ¼8««G 6/ ~8VG«· ~8 «· ) G~~8F$8 F8««G H$· -
( · HH· D~
8J ¼8F\ · 4 F8« J ¼· «8 HGFG ) GB U~8H/ V«/ H$· - 6/G D/F·«84 /F B G6G 6· B /F/B /\ \ · ~8 «· 6/H$G~H/G-
6/ U~8· B U«/D/) · $G~/4 V«/ H$· 6/ U/«G$/ 8 J ¼8««/ D/F· - F8 6/ ) ~GHH5G± 8~;
«/; b · ««./F%G«¼) ~G 68««./F$8V~· $G D¼ G~/8H) GFG MK nF $· «/ ) GF6/\ /GF/ /« ) /~) ¼/$G ·HHG ~( /~à ¼F· ) G~-
$8~B /F· «/4 ) ! 8 U8~B8$$GFG 6/ ) GF$~G««· ~8 /« V¼· - ~8F$8 6/ Ml K B N ) /~) · 4 DG ~F8F6G ¼F· UG$8F\ · 6/
6· VFG 68««.· B U«/D/) · $G~8 8 6/ «/%8««· ~8 GUUG~$¼F· 5 ¼H) /$· 6/ M ì ;

Fig. 1- Come si può no-


tare, Il circuito integrato
!4!G» «8«t TAA 300 è composto di 11
transistor, 5 diodi, 14 resi-
stenze e 1 condensatore.
Degli 11 transistor, ben 9
sono di tipo NPN, mentre
gli altri 2 sono di tipo PNP.

10

115
i S1

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4 " 9
+
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k IC cs n« Il+

10 1 8 6 2

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Il ~
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3
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@

Flg. 2 - Schema elettrico del circuito di applicazione


dell'integrato TAA 300, che permette di realizzare un
amplificatore di bassa frequenza con potenza di uscita
di 1 W. L'alimentazione è di tipo a pila da 9 V.
COMPONENTI
Condensatori
q ./F$8V~· $G à NN dKK è 6G$· $G 6/ ¼F.G$$ /B · H8F-
C1 = 500.000 pF
H/( /«/$à 8 $· «8 ) · ~· $$8~/H$/) · H8~%
8 U8~ «.¼HG 6/ B /- C2 A Wg f 5 25 VI. (elettrolitico)
) ~GDG F/ B · VF8$/) /4 G«$~8 ) ! 8 J ¼8««/ U/8\G8«8$$~/) /; C3 = MWg f 5 25 VI. (elettrolitico)
q · ) ¼~% · 6/ ~/HUGH$· 8 «· H$· ( /«/$à 68« V¼· 6· VFG C4 = 47.000 pF
68««.· B U«/D/) · $G~8 HGFG ~8VG«· $8 6· ¼F· ~8$8 6/ es = eKK F - 25 VI. (elettrolitico)
) GF$~G~8· \ /GF8 ) GB UGH$· 6·««· ~8H/H$8F\· z W 8 C6 = gKK F - 25 VI. (elettrolitico)
6· « ) GF68FH· $G~8 8«8$$~G«/$/) G a W;
Resistenze
R1 = 10.000 ohm (trimmer potenz.)
R2 = 47 ohm
PROGETTO DELL'AMPLIFICATORE
Varie
a GB 8 · ( ( /· B G V/à 68$$G4 «./F$8~· D¼ F\ /GF8 6/ IC = circuito integrato TAA 300
· B U«/D)/ · $G~8 · ¼6/G %/8F8 H%G«$· 6· « ) /~) ¼/$G /F- AP = altoparlante da 8 ohm - 2o 3 W
$8V~· $G à NN dKK; a /ò è D·) /«B 8F$8 /F$¼/( /«8 GH- S1 = interruttore
H8~% · F6G /« U~GV8$$G 6/ D/V¼~· W; ALIMENTAZ. = 9 V
c H$8~F·B 8F$8 · ««./F$8V~· $G4 ) ! 8 F8« ) /~) ¼/$G $8G-
~/) G %/8F8 /F6/) · $G ) GF /« H/B ( G«G na 4 %/8F8 B GF-
$· $G /« $~/B B 8~ UG$8F\ /GB 8$~/) G z M ) ! 84 ) GB 8
· ( ( /· B G 68$$G4 ~8VG«· «· ) G~~8F$8 6/ · «/B 8F$· -
\ MGF8;

116
n« H8VF·«8 U~G%8F/8F$8 6· « ) /~) ¼/$G 6/ 8F$~· $· %/8- V¼~· d» /FD· $$/4 ¼F· %G«$· /F6/%/6¼· $G /« U/86/FG
ne · UU«/) · $G · « U/86/FG k 68««./F$8V~· $G $~· B /$8 M4 ) ! 8 H/ $~G%· /B B 86/· $· B 8F$8 · 68H$~· 68««·
i! ) GF68FH· $G~8 6/ · ) ) GUU/· B 8F$G a M; n« ) GF68F- $· ) ) · B 8$· ««/) · 6/ ~/D8~/B 8F$G4 V¼· ~6· F6G /« ) GB -
satore 8«8$$ ~G«/$/) G a i H8~%8 U8~ D/«$~·~8 «· $8F- UGF8F$8 6· ««.· «$G ) GF «· $· ) ) · ~/%G«$· %8~HG «GH-
H/GF8 6/ · «/B 8F$· \ /GF8; à ¼$$/ V«/ · «$~/ ) GB UGF8F- H8~% · $G~84 $¼$$/ V«/ · «$~/ $8~B /F· «/ ~/H¼«$8~·FFG
ti /¼FVGFG 6· 8«8B 8F$/ ) GB U«8B 8F$· ~/ 68« ) /~- · ¼$GB · $/) · B 8F$8 /F6/%/6¼· $/4 U8~) ! é 8HH/ H/ H¼) -
\ /$G /F$8V~·$G; ) 86GFG F8««.G~6/F8 F¼B 8~/) G U~GV~8HH/%G;
f · ) ) /· B G U~8H8F$8 ) ! 8 /« ) /~) ¼/$G H$· B U· $G4 · F-
) ! 8 H8 ) GFH/V«/· ( /«84 FGF è 6.G( ( «/VG;
COSTRUZIONE DELL'AMPLIFICATORE u8~) ! é · «$~/ $/U/ 6/ B GF$· VV/G4 ) GB 8 · 6 8H8B -
U/G J ¼8««G ~8· «/\ \ · $G H¼ ( ·H8$$· 6/ B · $8~/· «8 DG 5
u8~ q· )GH$~¼\/GF8 68««.· B U«/D)/ · $G~8 6/ ( · HH · D~8-
J ¼8F\ · )GFH/V«/· B G 6/ 8DD 8$$¼·~8 /« B GF$· VV/G H¼
) /~) ¼/$G H$· B U· $G4 ) GHì ) GB 8 /F6/) · $G /F D/V¼~· d;
Con «.¼HG 68« ) /~) ¼/$G H$· B U· $G H/ UG$~à 8HH8~8 Fig. 3- II circuito stampato è assolutamente consiglia-
) 8~/ 6/ FGF /F) G~~8~8 /F 8~~G~/ 6/ ) · ( «· VV/G7 /F bile, perché soltanto esso permette di ottenere un
U·~$ /) G«· ~ B G6G H/ UG$~· FFG G$$8F8~8 H· «6· $¼~8 · montaggio preciso e compattd. I conduttori, che col-
H~·VFG 6/~8$$· B 8F$8 H¼/ $8~B/F· «/ 68««./F$8V~· $G; legano la sorgente di segnale BF con l'entrata del cir-
cuito, debbono essere ottenuti con cavo schermato,
q ./F6/%/6¼· \ /GF8 68V«/ 8«8$$ ~G6/ 68««./F$8V~·$G è avendo cura di collegare la calza metallica con il cir-
D· )/ «B 8F$8 686¼) /( /«8 6· ««G H) ! 8B · U~·$/) G 6/ D 5 cuito di massa.

OV

C3

ALL'AP
117
Fig. 4 - Circuito stampato, a grandezza naturale, ne-
cessario per realizzare l'amplificatore di bassa fre-
quenza da 1 W.

q .· «$GU· ~«· F$8 6G%~à 8HH8~8 6/ $/UG B · VF8$/) G4


)GF /B U868F\ · 6/ l G! B 0/B U868F\ · 68««· ( G-
( /F· B G( /«81; è F %· «G~8 6/ /B U868F\ · /FD8~/G~8
~/H) ! /8~8( ( 8 6/ HG%~· ) ) · ~/) · ~8 $~GUUG «.· B U«/D)/ · -
$G~84 B 8F$~8 ) GF ¼F %· «G~8 6/ /B U868F\ · B · V-
V/G~8 H/ · %~8( ( 8 ¼F· B /FG~ ~8H· /F UG$8F\ · ;
q .· «$GU· ~«· F$8 6G%~à · F) ! 8 8HH8~8 · 6· $$G · HGU-
UG~$· ~8 «· UG$8F\ · 6/ M W. c . J ¼/F6/ ) GFH/V«/· -
( /«8 D·~ ¼HG 6/ ¼F B G68««G 6· W G d W.

~·$G UGHHGFG 8HH8~8 · 6G$$· $/; r · /F J ¼8H$/ ) · H/ USO DELL'AMPLIFICATORE


G) ) G~~8 D·~ ( 8F8 · $$8F\ /GF8 · FGF ) GFDG F68~H /
q 8 · UU«/) · \ /GF/ 6/ J ¼8H$G · B U«/D/) · $G~8 HGFG B G«-
6¼~· F$8 «8 GU8~·\ /GF/ 6/ H· «6· $¼~· 68V«/ 8«8$$~G-
$8U«/) /; N6 8H8B U/G4 8HHG UG$~à H8~% /~8 U8~ «· -
6/ 68««./F$8V~· $G4 U~G%%868F6G · F) ! 8 · ««./HG«· B 8F-
H) G«$G /F · «$GU· ~«· F$8 6/ ~· 6/G$~· HB /HH/GF/ ~/) 8-
$G 6/ J ¼8H$/; n« «8$$G~8 6G%~à $8F8~ ) GF$G4 /FD·$$/4
%¼$8 ) GF · UU· ~· $/ ~/) 8%8F$/ · ¼$G) GH$~¼ /$/4 /« ) ¼/
) ! 8 «· %/) /F· F\ · 68/ $8~B/F· «/ U¼ò ) ~8· ~8 D·) /«-
· H) G«$G è U~8%/H$G /F ) ¼DD/ · ; è F · «$~G ¼$/«8 /B -
B 8F$8 68/ ) G~$G) /~) ¼/$/ ) ! 8 B 8$$8~8( ( 8~G D¼G~/
U/8VG 68««.· B U«/D/) · $G~8 è J ¼8««G 68« H¼G /FH8~/-
¼HG «./F$8V~·$G;
B 8F$G /F ¼F V/~·6/H) ! / UG~$· $/«84 $8F8F6G ) GF$G
nF GVF/ ) · HG4 «· H· «6· $¼~ · 68/ $8~B /F· «/ 68««./F-
) ! 84 ~8· «/\ \ · F6G«G /F 6¼8 %8~H/GF/ /68F$/) ! 84 H· ~à
$8V~· $G 68%8 8HH8~8 8H8V¼/$· H8~% 8F6GH/ 6/ ¼F H· «-
UGHH/( /«8 G$$8F8~8 ¼F ) GB U«8HHG H$8~8GDG F/) G;
6· $G~8 6G$· $G 6/ U¼F$· HG$$/«8 8 ( 8F ) · «6· 4 /F
nF %/~$ù 68««· H¼· FG$8%G«8 H8FH/( /«/$à 4 «.· B U«/-
B G6G 6· FGF H¼~~/H) · «6· ~8 /« ) GB UGF8F$8 /« J ¼· -
D/) · $G~8 UG$~à · F) ! 8 H8~% /~8 ) GB 8 /F$8~DG FG4 GU-
«84 ) GB 8 $¼$$/ V«/ · «$~/ H8B/) GF6¼$$G~/4 FGF;;; V~· -
U¼~8 ) GB 8 H/VF· «5$~· ) 8~4 U8~B8$$8F6G ) GHì 6/ H8-
6/H) 8 ¼F· 8) ) 8HH/%· 6GH8 6/ ) · «G~8;
V¼/~8 «.· F6· B 8F$G 6/ ¼F H8VF· «8 ~· 6/GDG F/) G F8«
u8~ J ¼· F$G ~/V¼· ~6· «.· UU«/) · \ /GF8 68V«/ · «$~/
) /~) ¼/$G 6/ ¼F ~/) 8%/$G~8 ~· 6/G4 6· ««.· F$8FF· · «-
) GB UGF8F$/4 6/) /· B G H¼( /$G ) ! 8 J ¼8H$/ FGF U~8-
«.· «$GU· ~«· F$8;
H8F$· FG · «)¼F U~G( «8B · 6/ 6/DD/ ) G«$à 6/ ) · ( «· VV/G7
( ·H$8~à ~/HU8$$· ~84 /FD·$$/4 «8 UG«· ~/$à 68/ ) GF68F-
H· $G~/ 8«8$$ ~G«/$/) / 8 D·~ ¼HG 6/ ) · %8$$/ H) ! 8~B · $/
U8~ /« ) G««8V· B 8F$G D~ · «· HG~V8F$8 6/ H8VF· «8 8
TARATURA
/« ) /~) ¼/$G 6/ 8F$~· $· ; q · ) · «\ · B 8$· ««/) · 68« ) · %G
q .¼F/) · GU8~·\ /GF8 F8) 8HH· ~/· U8~ «· B 8HH· · U¼F-
H) ! 8~B · $G 6G%~à 8HH8~8 ) G««8V· $· ) GF «· B · HH· 68«
$G 68««.· B U«/D)/ · $G~8 ) GFH/H$8 F8««· ~8VG«· \ /GF8 68«
) /~) ¼/$G 86 8%8F$¼· «B 8F$8 ) GF J ¼8««· 68« ) GF-
$~/B B 8~ UG$8F\ /GB 8$~/) G z «4 ) ! 8 ! · /« %· «G~8 6/
$8F/$G~8 B 8$· ««/) G /F ) ¼/ /« «8$$G~8 %G~~à /FH8~/~8
MK ;KKK G! B ; N $· «8 H) GUG G) ) G~~8 /FH8~/~84 /F H8-
«.· B U«/D)/ · $G~8 BF.
~/8 ) GF /« ) /~) ¼/$G 6/ · «/B 8F$· \ /GF8 68««./F$8~G
· B U«/D)/ · $G~84 ¼F B /««/· B U8~GB 8$~G ) GB B ¼$· $G
H¼««· UG~$· $· 6/ MK ;KKK B N DG F6G5H) · «· 7 J ¼/F6/
H/ ~8VG«· /« $~/B B 8~ UG$8F\ /GB 8$~/) G z « D/FG · 6
G$$8F8~8 ¼F · HHG~( /B 8F$G 6/ l B N /F ·HH8F\ · 6/
H8VF· «8; è «$/B · $· J ¼8H$· H8B U«/) 8 GU8~· \ /GF84
«.· B U«/D/) · $G~8 UG$~à ~/$8F8~H/ U~GF$G U8~ f ¼HG;
x4eK

1
Fig. 5- In questo disegno vengono chiaramente illu-
strate la forma e le dimensioni del contenitore dell'in-
tegrato. Sulla sinistra risulta riportato l'ordine di suc-
cessione degli elettrodi del componente con la reia-
tiva numerazione.

118
IL NOSTRO MAGAZZINO
AL VOSTRO SERVIZIO
In via del tutto eccezionale e in disaccordo con quanto più volte ripetuto,
cioé la non disponibilità della nostra Organizzazione alla vendita di com-
ponenti elettronici, abbiamo voluto tendere una mano amica a tutti quei
lettori che abitano in località lontane dai centri di vendita.
Abbiamo approntato e posto in vendita, a quanti vorranno farne richiesta,
ben 6 BUSTE contenenti, ciascuna, un nutrito numero di componenti elet-
tronici, di vario tipo e valore diverso, ma della stessa famiglia.

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n
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n « 1l
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to o a disco, con tensioni di lavoro tipo per transistor. Tensioni di lavo- miniatura. Tensioni di lavoro fino a
fino a 400 V. Valori: 10 pF - 47 pF ro fino a 100 V. Valori: 1.000 pF • 25 V. Valori: 3 microF - 10 microF
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che effettuano ordini di kit, fascicoli arretrati o contraggono « abbonam nto con
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t PUNTATA

ELEMENTI
TEORICI
E PRATICI SUL

TRANSISTOR
UNIGIUNZIONE
AFFRONTIAMO, IN QUESTA PRIMA PUNTATA
h qn ELEMENTI TEORICI CHE STANNO
ALLA BASE DEL FUNZIONAMENTO
DELL'UNIGIUNZIONE. NEL PROSSIMO
NUMERO ENTREREMO NEL VIVO
DELL'ARGOMENTO, PRESENTANDO ED
ANALIZZANDO LE PRINCIPALI APPLICAZIONI
PRATICHE DELL'UJT.

120
n« $~· FH/H$G~ ¼F/V/¼F\ /GF84 ) GFGH) /¼$G $8) F/)· B 8F- ) GB UG~~8 «· ) ¼~% · ) · ~·$$8~/H$/) · 6/ /FV~8HHG 68«
$8 ) GF «· H/V«· è oà 4 U¼ò 8HH8~8 ¼$/«/\ \ · $G 6· HG«G $~· FH/H$G~ è oà 4 ) /Gé «.· F6·B 8F$G 68««· $8FH/GF8
G /F · ( ( /F· B 8F$G )GF · «$~/ H8B /) GF6¼$$G~/» $~·F- $~· Bl 86 c 4 ) /Gé «· $8FH/GF8 é c /F D¼ F\ /GF8
H/H$G~ ( /UG«· ~/4 $! <~/H$G~4 $~/·) ; 68««· ) G~~8F$8 6./FV~8HH G nc ; à · «8 ) ¼~%· H/ U~8-
v ¼8H$G $/UG 6/ $~· FH/H$G~ G) ) ¼U· 4 · $G~$G4 ¼F UG- H8F$· ) GF «.· F6·B 8F$G ~/UG~$· $G /F D/V¼~· d; nF
H$G 6/ H8) GF6G U/· FG F8««G H$¼6/G 8 F8««8 · UU«/) · - J ¼8H$G 6/H8VFG H/ UGHHGFG 6/H$/FV¼8~8 $~8 \GF8»
\ /GF/ 6/«8$$· F$/H$/) ! 8; r · «8 H¼8 · UU«/) · \ /GF/ U~· - «· U~/B · ) G~~/HUGF68 · ««· \ GF· 6/ ( «G) ) G 68« $~· F-
$/) ! 8 H/ U~8H8F$· FG ¼F UG. 6G%¼FJ ¼84 /F $¼$$/ / H/H$G~ è oà 4 «.·«$~· ~· UU~8H8F$· «· \ GF· · ~8H/-
H8$$G~/ 68««.8«8$$~GF/) · ; c ) ) G U8~) ! é · ( ( /· B G ~/$8- H$8F\ · F8V· $/%· 4 «· $8~\ · è «· \ GF· 6/ H· $¼~· \ /GF8;
F¼$G F8) 8HH· ~/G /F$~G6¼~~8 / FGH$~/ «8$$G~/ · F) ! 8
/F J ¼8H$G · ~VGB 8F$G4 /F B G6G 6· DG ~F/~8 «G~G
$¼$$8 J ¼8««8 FG$/\ /8 H¼DD/ ) /8F$/ 8 F8) 8HH· ~/8 · ) GB - CIRCUITO EQUIVALENTE
U~8F68~8 /« D¼ F\ /GF· B 8F$G 6/ J ¼8H$G H8B /) GF-
6¼$$G~84 GDD ~8F6G · «$~8Hì «· UGHH/( /«/$à 6/ U~GV8$- a GB 8 · %% /8F8 U8~ tutti / 6/HUGH/$/%/ · H8B /) GF6¼$-
$· ~8 G ~/8«· ( G~· ~8 ) /~) ¼/$/ ) GF$8F8F$/ $~· FH/H$G~ $G~84 · F) ! 8 /F J ¼8H$G ) ·HG /« B /V«/G~ B G6G U8~
¼FMV/¼F\ /GF8; ) GF6¼~~8 ¼F.· F· «/H/ · ( ( · H$· F\ · 68$$· V«/· $· 68«
D¼ F\ /GF· B 8F$G 68« ) GB UGF8F$8 è J ¼8««G 6/ H8~-
%/~H/ 6/ ¼F ) /~) ¼/$G 8J ¼/%· «8F$84 ) GB UGH$G ) GF
COSTITUZIONE FISICA 8«8B 8F$/ H8B U«/) /4 /F V~· 6G 6/ H/B ¼«·~8 /« D¼ F-
\ /GF· B 8F$G 8 «8 ) · ~·$$8~/H$/) ! 8 68« 6/HUGH/$/%G;
n« $~·FH/H$G~ ¼F/V/¼F\ /GF8 è ~8· «/\ \ · $G $~·B /$8 ¼-
F· ( · ~~8$$· 6/ B · $8~/· «8 H8B /) GF6¼$$G~8 0H/«/) /G1
6/ $/UG s 4 · ««8 ) ¼/ 8H$~8B /$à %8FVGFG G$$8F¼$/ 68/
) GF$· $$/ G! B B /) / ) GF / $8~B /F· «/ 6/ ( ·H8 P M 5
PW; è F· U¼F$· 6/ · ««¼B /F/G %/8F D·$$· U8F8$~· ~8
/F ¼F· \GF· /F$8~B 86/· 68««· ( · $$8~/· 6/ H/«/) /G4
DG ~B · F6G ¼F· V/¼F\ /GF8 u5s ; v ¼8H$· U¼F$· D· Fig. 1 - II simbolo teorico del transistor unigiunzione
) · UG · 6 ¼F $8~\G 8«8$$~G6G 68FGB /F· $G 8B /$$G- non differisce di molto da quello del transistor ad ef-
fetto di campo; la sola differenza consiste nell'inclina-
~8 0c 1; zione della freccia indicante l'emittore.

CURVA CARATTERISTICA

nn H/B ( G«G 8«8$$~/) G 68« $~· FH/H$G~ ¼F/V/¼F\ /GF8


HGB/ V«/· ¼F UG. · J ¼8««G 68« f c à 4 ) GF «.¼F/) ·
6/DD 8~8F\ · ) ! 8 «· «/F8· ) GF$8F8F$8 «· D~ 8) ) /· è
H/H$8B · $· /F UGH/\ /GF8 G( «/J ¼· ~/HU8$$G · ««· ( · ~-
~8$$· ) 8F$~· «8 U/ù V~GHH· 0D/V¼~· M1;
uG/) ! é «· V/¼F\ /GF8 P-N è 68« $¼$$G · HH/B /«· ( /«8
· 6 ¼F 6/G6G4 ) GFH/68~8~8B G4 U8~ ) GB G6/$à /F$8~-
U~8$·$/%· 4 J ¼8H$G 6/G6G ) GB 8 H8 H/ $~· $$·HH8 6/ ¼F
8«8B 8F$G 8H$8~FG · « $~· FH/H$G~ ¼F/V/¼F\ /GF8 0D -
V¼~· W,;
uG«· ~/\\· F6G «· ( ·H8 W 0PW1 ) GF ¼F· $8FH/GF8 UG- 81
H/$/%· 8 D/HH· ~/HU8$$G ·««· ( ·H8 M 0P M14 è UGHH/( /«8

MWM
Fig. 2- Per comodità interpretativa, conviene disegna-
re a parte il simbolo del diodo rappresentativo della
+ VBB giunzione PN, come se si trattasse di un elemento


esterno .all'UJT.

VE

nu é u


Fig. 3- Diagramma rappresentativo dell'andamento del-
la corrente di emittore in funzione della tensione di
emittore. Questa curva si ottiene quando la tensione
VBB rimane costante ed IE aumenta da zero verso un
valore positivo.

R82
Fig. 4 - Il miglior sistema per condurre un'analisi abba- 2O /\
stanza dettagliata sul funzionamento dell'unigiunzione,
consiste nel realizzare un circuito equivalente, con ele-
menti semplici e in grado di simulare il funzionamento
e le caratteristiche dell'UJT.

► R1

VIg

vE


82ç
Fig. 5- Questo sche-
ma interpreta il funzio-
namento del transistor
I unigiunzione nella re-
@
' / gione di blocco. Que-
' - -1- - sta zona 8 indicata, a
IE destra, tramite il trat-
IP to a linea intera.

; ò

122
q G H) ! 8B · 8J ¼/%· «8F$8 6/ ¼F $~·FH/H$G~ è oà è
J ¼8««G ~/UG~$· $G /F D/V¼~· e; nF 8HHG /« 6/G6G b « è
VE
¼F 6/G6G /68· «84 B 8F$~8 «· ( · $$ 8~/· é b 4 «· ) ¼/
$8FH/GF8 è 6/ K4i 5K4k é ) /~) · 4 H/B ¼«· «· $8FH/GF8
6/ ( · ~~/8~· $/U/) · 68« 6/G6G; h «/ 8«8B 8F$/ z ­ 86
z « ~· UU~8H8F$· FG ~/HU8$$/%· B 8F$8 «8 ~8H/H$8F\ 8
6/ H8~/8 8 6/ U8~6/$· 68« 6/G6G; i
h «/ 8«8B 8F$/ z P n5z P W 86 z H· $; HGFG «8 ~8H/H$8F- I
\ 8 68««· ( · ~~8$$· H8B /) GF6¼$$G~84 ~/HU8$$/%· B 8F-
$8 $~· P W 86 E 8 $~· P « 86 E.
q .8«8B 8F$G z H· $; ~· UU~8H8F$· /« %·«G~8 6/ z P «
F8««· \ GF· 6/ H· $¼~· \ /GF87 /« H¼G %· «G~8 è 6/ B G«$G
IP IE
/FD8~/G~8 · 6 z P «7 8) ) G U8~) ! é z H· $; U¼ò 8HH8~8
«· H) /· $· ) G««8V· $· /F GVF/ \GF· H8F\ · /F$~G6¼~~8
FG$8%G«/ 8~~G~/ ) GF) 8$$¼· «/;
n« ) /~) ¼/$G ) GHì ~8· «/\ \ · $G è · ( ( · H$· F\ · ) GB U«8H- Fig. 6- La parte di curva corrispondente alla resisten-
HG7 B · H/ H¼G«8 H¼66/%/68~«G /F 6¼8 6/%8~H/ ) /~- za negativa è quella indicata dal tratto pieno.
) ¼/$/4 · H8) GF6· ) ! 8 H/ %GV«/· FG H$¼6/· ~8 «8 6/%8~5
. H8 \GF8 6/ D¼ F\ /GF· B 8F$G 68« $~· FH/H$G~;

J ¼· F6G H/ H¼U8~· «· $8FH/GF8 6/ U¼F$· é u4 /« ) ¼/


ZONA DI INTERDIZIONE
%· «G~8 è 6· $G 6· »
q · \GF· 6/ /F$8~6/\ /GF84 G 6/ ( «G) ) G4 ) G~~/HUGF68 éu é 3 éb
· J ¼8««· /F ) ¼/ /« 6/G6G ~/H¼«$· UG«· ~/\ \ · $G /F H8F-
) /Gé »
HG /F%8~HG4 ) /Gé J ¼· F6G F8« 6/G6G FGF H/ ! · ) GF-
6¼\ /GF8 6/ ) G~~8F$8 86 /« ) /~) ¼/$G 8J ¼/%· «8F$8 U¼ò z Pn
8HH8~8 ~/6G$$G · J ¼8««G ~/UG~$· $G /F D/V¼~· g; éu A é PP555553 é b
­ 8 P W è UG«· ~/\ \ · $· ) GF ¼F· ) 8~$· $8FH/GF8 UGH/- z P« 3 z PW
$/%· 068FGB /F· $· é P P 1 ~/HU8$$G P M4 F8« U¼F$G 6/ u~/B · 6/ $· «8 %· «G~8 6/ $8FH/GF84 /« 6/G6G ~/B · F8
/F) GF$~G 6/ z P n 86 z P W H/ DG ~B8~à ¼F· $8FH/GF8 /F$8~68$$G 8 «· ) G~~8F$8 6/ 8B /$$G~8 nc è 68$8~-
/« ) ¼/ %· «G~8 è 68$8~B /F· $G 6· ««· H8V¼8F$8 DG ~- B /F· $· HG«$· F$G 6· ««· ~8H/H$8F\ · 6/ U8~6/$· 68«
B ¼«· » 6/G6G 8 ) /ò V/¼H$/D/) · ¼F $~· $$G «/F8·~8 6/ ) · ~·$$8-
~/H$/) · ;
z P«
­ / FG$/ ) ! 8 F8« 6/H8VFG 6/ D/V¼~· g J ¼8H$G è H$· -
é 5 é PP
$G %G«¼$·B 8F$8 · ) ) 8F$¼· $G4 B 8F$~8 /F V8F8~8 8H-
z P« 3 z PW
HG è J ¼·H/ /F%/H/( /«84 U8~) ! é «· ) G~~8F$8 6/ U8~6/-
nF $· « B G6G /« 6/G6G 6/%/8F8 ) GF6¼$$G~8 HG«$· F$G $· è HG«$· F$G 6/ UG)! / UN;


Fig. k 5 Rappresentiamo, a
sinistra, il circuito elettri-
co equivalente al funzio- E D1 RS V
82

zW
VE

namento dell'unlgiunzione
nella regione di saturazlo-
ne. La curva riportata sul-
la destra interpreta il fun-
C I
I
±±
zionamento del diodo com-
posto dall'emittore e dalla R sat.
_[+IE
base BI, quando la base 91
B2 è aperta, cioé non col-
legata.

123
r «(3ve8

VE

} UJT

r"
Ì SALITA I
@5
I __ T _

+-
IN
,
I _ I
I I I
e .é l I] I _
I d. e

BI 5~ 555 I TEMPO
I I
I I
: DISC I
! n
TR

® ©

ZONA A CARATTERISTICA NEGATIVA Fig. 8 - In A è riportato lo schema di un oscillatore a


rilassamento pilotato con transistor unigiunzione. In B
è riportato il diagramma che interpreta l'andamento
­ ¼U8~· $/ / %·«G~/ 68««· $8FH/GF8 8 68««· ) G~~8F$8 del processo di carica e scarica del condensatore Cl.
6/ U/) ) G ) / H/ 6G%~8( ( 8 · HU8$$ · ~84 ) GF «.· ¼B 8F$G Per regolare a piacere questo tempo, non potendo in-
68««· ) G~~8F$8 /F/8$$· $· F8« 6/G6G4 ¼F · ¼B 8F$G tervenire su RB1, si ricorre al progetto riportato in C,
68««· tensione 6/ 8B /$$G~8; Ma /F ~8· «$à ) /ò FGF ohm; R3 = 47 ohm; C1 = 1 F; UIT = N494;
/ cui componen\: sono: R1 = 50.000 ohm; R2 = 3.600
· %% /8F8; NF\ /4 ) / H/ $~G%· 6/ D~ GF$8 · 6 ¼F ) GB - TR = Tl484.
UG~$· B 8F$G 68« $¼$$G GUUGH$G» ) GF «.· ¼B 8F$· ~8
68««· ) G~~8F$84 «· $8FH/GF8 6/ 8B /$$G~8 6/B /F¼/H) 84
) GB 8 H8 «· ~8H/H$8F\ · DG HH 8 F8V· $/%· ; a /ò 6/U8F68
6· « D·$$G ) ! 8 «· ~8H/H$8F\ · z P « FGF è 6· ~/$8F8~H/
) GH$· F$84 U8~) ! é 8HH· ~/H¼«$ · FG$8%G«B 8F$8 /FD« ¼8F-
\ · $· 6· ««· ) G~~8F$8 /F/8$$· $· 6· « 6/G6G b M; nF U· ~-
~·$$8~/H$/) · ~/9;G~F· · 6 · HH¼B 8~8 /« H¼G · F6· B 8F$G
$/) G«· ~84 · 6 · ¼B 8F$/ 6/ ) G~~8F$8 ) G~~/HUGF6GFG
) ~8H) 8F$8;
· ¼B 8F$/ 6/ UG~$· $G~/ B /FG~/$· ~/ F8« H8B /) GF6¼$-
$G~8 84 J ¼/F6/4 ¼F· 6/B /F¼\ /GF8 68««· ~8H/H$/%/$à n« 6/· V~· B B · ~/UG~$· $G /F D/V¼~· k /F$8~U~8$· /«
68« B · $8~/· «8; D8FGB 8FG 68««./FD« ¼8F\ · 68« 6/G6G; NF\ /) ! é ¼F
N¼B 8F$· F6G «· ) G~~8F$8 H/ G$$/8F8 /F $· « B G6G ¼- · F6· B 8F$G «/F8· ~84 «· $8FH/GF8 U~8H8F$· ¼F · F-
F· 6/B /F¼\/ GF8 6/ ~8H/H$8F\ · 84 /F %/~$ù 68««· 6· B 8F$G ) ¼~%/«/F8G;
«8VV8 6/ t ! B 4 ¼F· 6/B /F¼\ /GF8 68««· $8FH/GF8;

IMPIEGO TIPICO
SATURAZIONE
q ./B U/8VG U/ù $/U/) G 68/ $~·FH/H$G~ ¼F/V/¼F\ /GF8 è
c . G%%/G ) ! 8 «· 6/B /F¼\ /GF8 6/ ~8H/H$8F\ · 8 J ¼8«- H8F\ · 6¼( ( /G J ¼8««G 68V«/ GH) /««· $G~/ · ~/«· HH· -
«· 68««· $8FH/GF8 FGF ) GF$/F¼· FG · ««./FD/F/$G4 U8~- B 8F$G4 /« ) ¼/ H) ! 8B · 6/ U~/F) /U/G è ~/UG~$· $G /F
) ! é · « 6/ «à 6/ ¼F ) 8~$G «/B /$8 6/ ) GF6¼$$/%/$à /« D/V¼~· l N;
B · $8~/· «8 H8B /) GF6¼$$G~8 FGF · ~~/%· 4 · ) · ¼H· 68«- ­ ¼/ $8~B/F· «/ 68« ) GF68FH· $G~8 a « H/ G$$/8F8 ¼F·
«· U~GU~/· H· $¼~·\ /GF8» $¼$$/ / UG~$· $G~/ B /FG~/$· - $8FH/GF8 ) ! 8 ! · «.· F6· B 8F$G 6/ J ¼8««· /F$8~U~8-
~/ HGFG /B U8VF· $/ F8««· ) GF6¼\ /GF8; $· $· 6· « 6/· V~· B B · 6/ D/V¼~· l P ; a /ò H/ %8~/D/) ·
nF $· «/ ) GF6/\/ GF/ «· ~8H/H$8F\ · z P n ·HH¼B 8 ¼F · ) · ¼H· 68««8 ) GF$/F¼8 ) · ~/) ! 8 6/ H) · ~/) ! 8 68«
%· «G~8 U~8HHG) ! é ) GH$· F$8 0z H· $;1 8 «· ) ¼~% · )·5 ) GF68FH· $G~8;

124
f /F) ! é «· $8FH/GF8 6/ 8B /$$G~8 ) GFH8~% · ¼F %· «G~8 nF U~· $/) · 4 · UU8F· /« $~· FH/H$G~ ¼F/V/¼F\ /GF8 /F/-
/FD8~/G~8 · J ¼8««G 6/ U/) ) G4 /« ) GF68FH· $G~8 H/ ) · - \ /· · ) GF6¼~~84 H¼/ $8~B/F· «/ 68««· ~8H/H$8F\ · z d
~/) · · $$~·%8~H G «· ~8H/H$8F\ · z «; z · VV/¼F$G $·«8 H/ DG ~B· ¼F· $8FH/GF8 6/ %· «G~8 $· «8 6· H· $¼~·~8
%· «G~84 /« $~·FH/H$G~ ¼F/V/¼F\ /GF8 ~·VV/¼FV8 «· zo- /« $~· FH/H$G~ à z ) ! 84 · ) · ¼H· 68««· DG ~$8 ) GF6¼-
F· · ) · ~· $$8~/H$/) · F8V· $/%· 4 U~G%G) · F6G «· H) · - \ /GF84 U~G%G) · «· ~·U/6· H) · ~/) · 68« ) GF68FH· $G~8
~/) · 68« ) GF68FH· $G~8; a «;
­ / FG$/ ) ! 8 /« $8B UG 6/ H) · ~/) · 6/U8F68 6· ««· ~8- a ! /¼6/· B G U8~ G~· J ¼8H$G /F$8~8HH· F$8 · ~VGB 8F-
H/H$8F\ · z P « 68« $~·FH/H$G~ ¼F/V/¼F\ /GF8 ; $G H¼««· $8G~/· 8 H¼««· U~·$/) · 68V«/ è oà ;
u8~ · ¼B 8F$· ~8 «· ~·U/6/$à 6/ H) · ~/) · 4 ) /Gé U8~ s 8« U~GHH/B G D·H) /) G«G 6/ c «8$$~GF/) · u~·$/) · 4 ) !8
6/B /F¼/~8 /« $8B UG F8) 8HH· ~/G · « ) GF68FH· $G~8 a « · UU· ~/~à H¼««8 86/) G«8 F8/ U~/B / V/G~F/ 6/ B · ~\ G4
6/ H) · ~/) · ~H
/4 UG/) ! é FGF è · HHG«¼$· B 8F$8 UGHH/- U~8H8F$8~8B G · «)¼F8 $~· «8 U~/F) /U· «/ · UU«/) · \ /G-
( /«8 · V/~8 H¼ z P «4 H/ ~/) G~~8 · ««.· ~$/D
\ /G ~/UG~$· $G F/ 6/ J ¼8H$G /F$8~8HH· F$8 $~·FH/H$G~;
/F D/V¼~· l a ; (continua al prossimo numero)

Le prime
esperienze
del dilettante

RICEVITORE PER ONDE MEDIE A 2 VALVOLE


IN SCATOLA DI MONTAGGIO
L. 6.300 senza altoparlante
L. 7.000 con altoparlante
E' un kit necessario ad ogni principiante per n« kit è corre dato del fascicolo n. 2-1973 della
B¼G%8~8/ primi passi nello studio della radio- rivista, in cui è pubblicato l'articolo relativo
tecnica elementare. E' la sola guida sicura per al montaggio dell'apparato. Le richieste debbono
comporre un radioappa rato, senza il fastidio di 8HH8 ~8 fatte inviando anticipatamente l'importo
6G%8~risolvere problemi di reperibilità di ma- • mezzo vaglia o c.c.p. n. 3/26482 intestato a:
$8~/·«/ o di arrangiamenti talvolta impossibili. Elettronica Pratica - 20125 (MI) - Via Zuretti, 52.

125
QUESTO APPARATO, CONCEPITO SECONDO LE PIU' MODERNE TEC-
NOLOGIE, SERVE PER ~ALLINEARE GLI STADI DI MEDIA FREQUENZA DEI
RICEVITORI RADIO. IL CIRCUITO EROGA_UN'O~DA SINUSOIDALE NON
MODULATA, LA CUI flEQUENZA E' LA STESSA DEL TRASFORMATO-
RE MF1 UTILIZZATO: PER ESEMPIO A 455 KHz. QUESTO VALORE PUO'
ESSERE VARIATO INTERVENENDO SULLA POSIZIONE DELLA FERRITE

DELLO STESSO TRASFORMATORE.

GENL55 Kz
pTTENUHT.
2 A
1 •

GENERATORE
MF-455 KHz
CON lRANSISTOR
MOS-FET
126
n« U~G( «8B · U/ù · ~6¼G4 J ¼8««G U/ù 6/DD/ ) /«8 6· ~/- r · ¼F $~·HDG ~B · $G~8 6/ B 86/· D~ 8J ¼8F\ · 4 U8~
HG«%8~8 U8~ GVF/ ) GH$~¼ $$G~8 6/«8$$ · F$8 6/ ~/) 8%/- 8HH8~8 ) · ~· $$8~/\ \ · $G 6· $·«/ U~8~GV· $/%84 68%8 ~/-
$G~/ ~· 6/G · ) GF%8~H /GF8 6/ D~ 8J ¼8F\ · 4 ) /Gé ~/) 8- H¼«$· ~8 $· ~· $G; c «· $· ~· $¼~· H/ 8DD 8$$¼· 4 J ¼·H/
%/$G~/ ~· 6/G · ) /~) ¼/$G H¼U8~8$8~G6/F· 4 è H8F\ · H8B U~84 ~8VG«· F6G /« F¼)«8G D8~~GB · VF8$/) G /FH8-
6¼( ( /G J ¼8««G 68««· $· ~· $¼~ · 68/ $~· HDG~B · $G~/ 6/ ~/$G /F GVF/ ( G( /F· 6/ ) /·H) ¼F $~· HDG ~B· $G~8 6/
B 86/· D~ 8J ¼8F\ · 4 ) ! 8 68( ( GFG $¼$$ / « ~/H¼GF· - B 86/· D~ 8J ¼8F\ · ; n« $~·HDG ~B· $G~8 6/ B 86/· D~ 8-
~8 » H¼««G H$8HHG%· «G~8 6/ D~8J ¼8F\ · ; J ¼8F\ · 4 6¼FJ ¼84 D· ¼F UG. 6· ;;; H8$· ) ) /G4 «· H) /· F-
q · B 86/· D~ 8J ¼8F\ · ~· UU~8H8F$· J ¼8« %·«G~8 6/ 6GH/ · $$~· %8~H · ~8 6· ) G~U/ 6/ ¼F· H$8HH· U8\ \ · $¼~· »
D~ 8J ¼8F\ · 4 ) GH$· F$8 /F GVF/ · UU· ~8) ) ! /G ~· 6/G4 F8« FGH$~G ) · HG 6· ) G~~8F$/ 8«8$$~/) ! 8 68««G H$8HHG
F8« J ¼·«8 %8FVGFG ) GF%8~$/$/ $¼$$/ / H8VF·«/ ~·- %· «G~8 6/ D~ 8J ¼8F\ · 4 ) /Gé 4 /F ( · H8 · ««· U~8) 868F-
6/G ~/) 8%¼$/; c / H8VF· «/ 6/ B 86/· D~ 8J ¼8F\ · · $- $8 H¼UUGH/\ /GF84 6/ egg KHz.
$~· %8~H· FG J ¼8««· U· ~$8 68« ~/) 8%/$G~8 ~· 6/G ) ! 8 n ~· 6/G$8) F/) /4 J ¼· F6G 68( ( GFG $· ~·~8 «8 B 86/8
%/8F8 ) ! /· B · $· H$· 6/G4 G H$· 6/ 6/ B 86/· D~ 8J ¼8F- D~ 8J ¼8F\ 8 6/ ¼F ~/) 8%/$G~8 ~· 6/G · ) /~) ¼/$G H¼U8~8-
\ · ; v ¼8H$· U· ~$8 è FG~B· «B 8F$8 ) GB U~8H· D~ · / $8~G6/F· 4 /F/8$$ · FG ¼F H8VF· «8 B G6¼«· $G F8/ %· ~/
) /~) ¼/$/ ) GF%8~$/$G~/4 ) /Gé / ) /~) ¼/$/ 6/ · «$· D~ 8- 8«8B 8F$/ 6/ 8F$~· $· 68V«/ H$· 6/ · B U«/D/) · $G~/ ·
J ¼8F\ · 4 8 / ) /~) ¼/$/ · B U«/D)/ · $G~/ 6/ ( ·HH· D~ 8J ¼8F- B 86/· D~ 8J ¼8F\ · 68« ~/) 8%/$G~8 ~·6/G; à ~· $$ · F6G-
\ · ; nF J ¼8H$· U· ~$8 68« ) /~) ¼/$G 68««.· UU· ~8) ) ! /G H/ 6/ ¼F H8VF· «8 B G6¼«· $G $~· B /$8 ¼F H8VF· «8 6/
~· 6/G %/ HGFG B G«$/ ) GB UGF8F$/ 8«8$$~GF/) /» ) GF- ( · HH· D~ 8J ¼8F\ · 4 · $$ ~· %8~HG «.· «$GU· ~«· F$8 è UGH-
68FH· $G~/4 ~8H/H$8F\ 84 $~· FH/H$G~ 84 U/ù /B UG~$· F$/ H/( /«8 ¼6/~8 ¼F H¼GFG; f · ) 8F6G ~¼G$· ~8 / F¼)«8/
D~ · $¼$$/4 / $~·HDG ~B· $G~/ 6/ B 86/· D~ 8J ¼8F\ · ) ! 84 6/ D8~~/$8 68««8 B 86/8 D~ 8J ¼8F\ 84 H/ D· /F B G6G
/F V8~VG ~· 6/G$8) F/) G %8FVGFG B G«$G H8B U«/) 85 6/ ~8F68~8 /« H¼GFG U/ù DG ~$8 UGHH/( /«8;
B 8F$8 68FGB /F· $/ r c b nc f z c v è c s Oc ; a GF /« V8F8~· $G~8 6· FG/ ) GF) 8U/$G «8 ) GH8 %· F-
v ¼· F6G /« ) GH$~¼ $$
G~8 6/«8$$ · F$8 ) GF)«¼68 «· H¼· FG U~8HH.· UG) G · ««G H$8HHG B G6G» H/ /F/8$$ · /« H8-
GU8~· ~8· «/\ \ · $/%· 4 ) /Gé $8~B/F· /« «· %G~G 6/ ) · - VF· «8 · egg p m\ F8/ U¼F$/ 68« ~/) 8%/$G~8 ~·6/G
( «· VV/G 68« ~/) 8%/$G~8 ~· 6/G H¼U8~8$8~G6/F· 4 H/ ) ! 8 · %~8B G B G6G 6/ ) /$· ~8 U/ù · %· F$/ 8 H/ GHH8~-
/B ( · $$8 /F8%/$· ( /«B 8F$8 F8« U~G( «8B · 68««· B 8H- %· /« ~/H¼«$· $G 68« U~G) 8HHG 6/ $· ~· $¼~· H¼ ¼F $8-
H· · U¼F$G 8 68««· $· ~·$¼~· 68« ~/) 8%/$G~8; H$8~ 6G$· $G 68««· H) · «· · MK K B é ; s 8« FGH$~G ) · -
HG 6¼FJ ¼8 FGF H/ 8DD 8$$¼· ¼F· $· ~· $¼~· /F ( · H8 · «
a GF «· U~8H8F$· \ /GF8 68« U~GV8$$G 6/ ¼F V8F8~·-
H¼GFG 8B 8HHG 6· ««.· «$GU· ~«· F$84 B · ) GFDG ~B 8B 8F-
$G~8 · egg KHz è FGH$~· /F$8F\ /GF8 · /¼$· ~8 J ¼8/
$8 ·««8 /F6/) · \ /GF/ DG ~F/$8 6· ««./F6/) 8 68««G H$~¼-
«8$$ G~/ ) ! 84 8HH8F6G HU~G%%/H$/ 6/ ¼F GH) /««· $G~8 B 8F$G; q 8 %· ~/8 /F6/) · \ /GF/ H/ G$$ 8FVGFG4 G%% /· -
B G6¼«· $G4 HGFG ) GH$~8$$/ · $· ~·~8 · 6 G~8) ) ! /G «8 B 8F$84 D·) 8F6G ~¼G$· ~8 / F¼)«8/ 6/ D8~~/$8 68««8
B 86/8 D~ 8J ¼8F\ 8; B 86/8 D~ 8J ¼8F\ 84 ) GF «G H$8HHG H/H$8B · · 6G$$ · $G
r · ) ! 8 ) GH· H/VF/D/) · FG «8 ) GB ¼F/ 8HU~8HH/GF/ 6· / ~· 6/G$8) F/) / ) GF «.¼HG 68««.GH) /««· $G~8 B G6¼-
6/ « B 86/8 D~ 8J ¼8F\ 8 $· ~· $8 » G « B 86/8 D~ 8J ¼8F- «· $G;
\ 8 H$· ~· $8 » E u8~ ~/HUGF68~8 · J ¼8H$8 6GB · F68
( ·H$· · HH/B /«· ~84 ¼F· %G«$· U8~ $¼$$ 84 /« ) GF) 8$$ G
6/ D~ 8J ¼8F\ · 6/ ~/HGF· F\ · 6/ ¼F ) /~) ¼/$G; IL TRANSISTOR MOS-FET

u~/B · 6/ /F/\ /· ~8 «· 68H) ~/\ /GF8 68« U~GV8$$ G 68«


FREQUENZA D'ACCORDO V8F8~· $G~84 ) GFH/68~/· B G 6G%8~GHG ~/«8%· ~8 «.· -
%· F\ · $· $8) FG«GV/· ) GF ) ¼/ J ¼8H$G è H$· $G ) GF) 8-
u8~ D~ 8J ¼8F\ · 6/ ~/HGF· F\ · 4 G D~ 8J ¼8F\ · 6/ · ) - U/$G; u8~ «· U~/B · %G«$· 4 /FD·$$ /4 /F ¼F FGH$~G U~G-
) G~6G4 6/ ¼F ) /~) ¼/$G4 H/ /F$8F68 J ¼8« %· «G~8 6/ V8$$G H/ D· ¼HG 6/ ¼F $~· FH/H$G~ r t ­ 5f c à;
D~ 8J ¼8F\ · ) ! 8 U8~B8$$ 8 /« B ·HH/B G U· HH· VV/G 6/ q · 68FGB /F· \ /GF8 6/ J ¼8H$G H8B /) GF6¼$$ G~8 68-
H8VF· «84 ) /Gé 6/ ) G~~8F$8 8«8$$ ~/) · ~· UU~8H8F$· $/%· ~/%· 6· r 8$· « t ?/68 ­ 8B /) GF6¼) $G~ f /8«6 c DD 8) $
6/ ¼F 68$8~B/F· $G H8VF· «8; ­ U/8V! /·B G) / B 8V«/G; à ~· FH/H$G~;
n« H8VF· «8 ~·6/G U~8H8F$8 · %· ««8 68/ ) /~) ¼/$/ ) GF- n« $~·FH/H$G~ r t ­ 5f c à 4 ·HH· / HU8HHG ) ! /· B · $G
%8~$/$G~/ 6/ ¼F ~/) 8%/$G~8 ~·6/G H¼U8~8$8~G6/F· ! · B G«$G U/ù H8B U«/) 8B 8F$8 « $~· FH/H$G~ r t ­ » 4
¼F %·«G~8 6/ D~ 8J ¼8F\ · ) GH$· F$8; ­ ¼UUGF/· B G ) ! 8 D¼F\ /GF· HGH$· F\ /· «B 8F$8 ) GB 8 ¼F $~·FH/H$G~ f c à 4
J ¼8H$G %· «G~8 H/· 6/ egg p m\ ; c ( ( 8F84 / ;$~· HDG F» 6/ ) ¼/ · ( ( /· B G · %¼$G B G6G 6/ U· ~«· ~8 · «¼FVG
B · $G~/ 6/ B 86/· D~ 8J ¼8F\ · 68( ( GFG UGHH868~8 ) · - /F · «$~8 G) ) ·H/GF/; r · $~· / 6¼8 $~· FH/H$G~ H¼HH/-
~· $$8~/H$/) ! 8 8«8$$~/) ! 8 $· «/ 6· ) GF) 868~8 /« «/( 8~G H$8 «· 6/DD 8~8F\ · ) ! 8 «.8«8$$~G6G 6/ V· $8 ~/H¼«$·
U·HH· VV/G · $¼$$8 «8 ) G~~8F$/ 8«8$$ ~/) ! 8 · ««· D~
8- /HG«· $G 6· ««· ( · ~~8$$· 6/ H8B /) GF6¼$$ G~84 ) ! /·B · -
J ¼8F\ · 6/ egg KHz. $· · F) ! 8 « ) · F· «8 » 4 6· ¼FG H$~· $G 6/ GHH/6G B 85

127
MF 1

I
zn

C6

J8.v ·.
e n
[_ 5- - 5 - 55 - 5 . R2 R3

R12

Fig. 1 - Circuito elettrico del generatore di frequenza


non modulata. TR1 è un transistor di tipo MOS-FET a
canale N; TR2 è un transistor FET a canale N. Gli elet-
trodi di TR1 sono quattro 0/« quarto elettrodo C è col-
COMPONENTI
legato con l'involucro e con il substrato del componen
te). Lo stadio principale è quello dell'oscillatore che,
pur non essendo quarzato, è molto stabile; la stabilità, CONDENSATORI
comunque, può aumentare c6ilegando in parallelo a C1 = 50.000 pF
Cl un diodo zener da 15 V con il catodo verso R1. I C2 = 47.000 pF
segnali di uscita possono essere ottenuti con varia- C3 = 50.000 pF
zioni di tensione graduale, tramite il potenziometro R8, C4 50.000 pF
a scatti, tramite il commutatore S2, C5 50.000 pF
C6 = 47.000 pF

RESISTENZE
R1 = 4.700 ohm
R2 A 1 megaohm
R3 == 3.300 ohm
R4 = 470.000 ohm
R5 - 680.000 ohm
R6 = 47.000 ohm
$· ««/) G; n« $~· FH/H$G~ MOS, J ¼/F6/4 ~· UU~8H8F$·
R7 = 22.000 ohm
«.8J ¼/%· «8F$8 68« $~/G6G4 ) /Gé 68««· %· «%G«· 8«8$- R8 = 50.000 ohm (potenz. a variaz. lin.)
$~GF/) · · $~8 8«8$$~G6/4 U8~) ! é · F) ! 8 /F J ¼8H$G R9 = 47.000 ohm
$¼( G «· V~/V«/· ~/H¼«$· /HG«· $· 6· « ) /~) ¼/$G U~/F) /- R10 = 4.700 ohm
U· «8; u8~ $· «8 B G$/%G /« $~·FH/H$G~ MOS VG68 6/ R11 = 47.000 ohm
¼F· 8«8%· $/HH/B · /B U868F\ · 6./FV~8HHG4 6/ B G«$G R12 = 4.700 ohm
H¼U8~/G~8 · J ¼8««· 68V«/ H$8HH/ f c à; q · ) · U· ) /$à
68««.8«8$$ ~G6G 6/ V· $84 /FG«$~84 ~/HU8$$ G · « ) · F· «84 VARIE
TR1 = 3N128 (RCA)
FGF %· ~/· · « %· ~/· ~8 68««· UG«· ~/\ \ · \ /GF84 ) GHì ) G-
TR2 = 2N3819 (TEXAS)
B 8 · ) ) · 68 F8/ f c à 8 F8/· FG~B · «/ $~· FH/H$G~ U8~ MF1 = trasf. di media freq. recuperato da ricev.
8DD 8$$G 68««· V/¼F\ /GF8 P-N; / $~·FH/H$G~ MOS radio a valvole fuori uso
UGHHGFG 6¼FJ ¼8 8HH8~8 /B U/8V· $/ /F H$· 6/ 6/ · «$· S1 = interrutt. gen.
D~ 8J ¼8F\ · 4 6G%8 è F8) 8HH· ~/· ¼F· · ) ) ¼~· $· $· ~· - S2 = commutatore (1 via - 3 posizioni)
$¼~· 4 GUU¼~8 F8««· )GH$~¼ \ /GF8 6/ GH) /««· $G~/ B G«- ALIMENTAZ. = 18 Vcc.
$G H$· ( /«/;

128
TIPI DIVERSI DI MOS Fig. 2 - Cablaggio del generatore 6/ frequenza realiz-
zato su circuito stampato e dentro un contenitore me-
tallico. In sede 6/ montaggio dell'apparato /« lettore do-
a GB 8 · %%/8F8 U8~ / $~· FH/H$G~ f c à 4 · F) ! 8 / $~· F- vrà tener conto che si tratta 6/ costruire ¼F circuito di
H/H$G~ r t ­ 5f c à UGHHGFG 8HH8~8 · ) · F· «8 s G · alta frequenza con ¼F componente, /« transistor MOS-
) · F· «8 u; r · ~/HU8$$ G · J ¼8H$/4 / $~· FH/H$G~ r t ­ - f c à 4 assai delicato. Le saldature di massa dovranno
essere effettuate a regola d'arte, mentre / conduttori
f c à UGHHGFG D¼F\ /GF· ~8 /F 6¼8 B · F/8~8» · dovranno rimanere corti il più possibile. La media fre-
« H%¼G$· B 8F$G » G · 6 « · ~~/) ) ! /B 8F$G » 6/ ) · ~/- quenza MF1 è costituita da ¼F normalissimo trasforma-
) ! 8 8«8$$~/) ! 8; r · /F$8~U~8$/· B G B 8V«/G J ¼8H$/ tore di media frequenza prelevato da ¼F ricevitore ra-
6¼8 ) GF) 8$$/; dio a valvole fuori uso.
s 8« U~/B G ) · HG4 U8~ ) GF$~G««· ~8 «· ) G~~8F$8 D~ ·
6~· /F 8 HG¼~) 84 G) ) G~~8 UG«· ~/\ \ · ~8 F8V· $/%· B 8F-
$8 /« V· $8 8 « /B UG%8~/~8 » / UG~$· $G~/ 6/ ) G~~8F-
$8 F8« ) · F· «8 0GH H8~% · \ /GF8 %· «/6· 6/ $~· FH/H$G~
r t ­ 5f c à · ) · F· «8 s 17 /FD·$$/4 H8 /« V· $8 FGF
DG HH8 UG«· ~/\ \ · $G4 «· ) GF6¼\ /GF8 D~ · 6~· /F 8 HG¼~) 8
~/H¼«$8~8( ( 8 B · HH/B · ;

SCHERMO IN OTTONE

use. AF

:
C6

F
U,
18V

129
s 8« H8) GF6G ) · HG4 UG/) ! é /« ) · F· «84 /F %/~$ù 68««·
H¼· ) GH$~¼ \ /GF84 è « UG%8~G» 6/ UG~$· $G~/ 6/ ) G~-
~8F$84 H/ 68%8 « · ~~/) ) ! /~8 » /« ) · F· «8 H$8HHG UG-
«· ~/\ \ · F6G UGH/$/%· B 8F$8 «.8«8$$~G6G 6/ V· $8 0· F) ! 8
J ¼8H$· GHH8~% · \ /GF8 è %· «/6· F8« ) · HG 6/ $~·FH/H$G~
r t ­ 5f c à · ) · F· «8 s 1;
è F.· «$~· %· ~/· F$84 ) ! 8 U¼ò ) GF$~·66/H$/FV¼8~8
/ $~· FH/H$G~ r t ­ 5f c à 4 ) GFH/H$8 F8« D· $$G ) ! 8
J ¼8H$/ UGHHGFG 8HH8~8 ~8· «/\ \ · $/ · F) ! 8 F8««· %8~-
H/GF8 · 6GUU/G V· $84 ~/H¼«$· F6G 68« $¼$$G H/B /«/

T0o
· 6 ¼F U8F$G6G;

I DIFETTI DEI MOS-FET

uG/) ! é /« V· $8 6/ ¼F $~·FH/H$G~ r t ­ 5f c à ~/H¼«$·


/HG«· $G 6· « ) · F· «84 8HHG $8F68 · ) · ~/) · ~H/ ) GF ) · -
~/) ! 8 H$· $/) ! 8 ) ! 84 · ) · ¼H· 68««G HU8HHG~8 8H$~8-
B · B 8F$8 HG$$/«8 68««.GHH/6G B 8$· ««/) G4 U~G%G) · FG
D· ) /«B 8F$8 U8~DG ~·\ /GF/ 68« 6/8«8$$~/) G4 ) GF «·
Fig. 3- Circuito stampato a grandezza naturale neces- ) GFH8V¼8F$8 6/H$~¼ \ /GF8 68« ) GB UGF8F$8;
sario per la composizione del cablaggio del generato- f · ) ) /· B G GHH8~% · ~8 ) ! 8 «· ) · U· ) /$à 68« V· $8 è
re di frequenza. B G«$G ~/6G$$· 7 ) /ò /F U~·$/) · H/VF/D/) · ) ! 8 «· HG«·
U~8H8F\ · 6/ U/) )G«8 ) · ~/) ! 8 8«8$$~/) ! 8 U¼ò 6· ~
«¼GVG · $8FH/GF/ B G«$G 8«8%· $84 H¼DD/ ) /8F$/ · ««·
U8~DG ~·\ /GF8 68« 6/8«8$$~/) G; v ¼8H$· GHH8~% · \ /GF8
H) · $¼~/H) 8 /B B 86/· $· 6· ««.· F· «/H/ 68««· H8V¼8F$8
DG ~B ¼«· »

Fig. 4- Da questi disegni il lettore potrà dedurre l'or-


dine di successione degli elettrodi sui due transistor
TR1 e TR2. Gli elettrodi del transistor TR1, che è un
•° 8
F8««· J ¼· «8 é ~·UU~8H8F$· /« %· «G~8 68««· $8FH/G-
MOS-FET, assumono il seguente significato: D A F8 ) ! 8 H/ B · F/D8H$· 4 B 8F$~8 v ~·UU~8H8F$· «·
DRAIN; S = SOURCE; G = GATE; C = CASE (IN- ) · ~/) · 8«8$$~/) · ) GF «· J ¼· «8 /« V· $8 $8F68 · ) · ~/-
VOLUCRO + SUBSTRATO). La corrispondenza fra le ) · ~H/; q · «8$$8~· a B /H¼~· /« %· «G~8 ) · U· ) /$/%G
sigle e gli elettrodi del transistor FET è la seguente:
S = SOURCE; G = GATE; D = DRAIN. Nel nostro
68« V· $8; a GB 8 H/ U¼ò D·) /«B 8F$8 · ~V¼/~84 ) GF
progetto sono stati adottati il transistor 3N128 della «.· ¼B 8F$· ~8 68« 6/%/68F6G 0v 1 8 ) GF /« 6/B /F¼/~8
RCA per TR1 e il 2N3819 della TEXAS per TR2. Altre 68« 6/%/HG~8 0a14 /« %· «G~8 68« J ¼G\ /8F$8 é · ¼-
case costruttrici hanno immesso sul mercato semicon- B 8F$· FG$8%G«B 8F$8;
duttori analoghi, che possono sostituire egregiamente
quelli da noi prescritti, ma che hanno una DIVERSA v ¼8H$G 6/D8$$G4 ) · ~· $$8~/H$/) G 68/ $~· FH/H$G~ MOS-
DISPOSIZIONE DEI TERMINALI. f c à 4 è $· «B 8F$8 · UU· ~/H) 8F$8 ) ! 84 · HH· / HU8HHG4
/« HG«G ) GF$· $$G 68««8 6/$· 68««.GU8~· $G~8 ) GF /«
) GB UGF8F$8 è /F V~·6G 6/ U~G%G) · ~F8 «· 6/H$~¼-
\ MKF8;
u8~ 8%/$· ~8 $· «8 V~·%/HH/B G /F) GF%8F/8F$84 / ) G-
H$~¼ $$G~/ 6/ $~·FH/H$G~ MOS-FET B ¼F/H) GFG /«
) GB UGF8F$8 6/ ¼F· B G««8$$· B 8$· ««/) · ) ! 84 ) G~$G-

ace
) /~) ¼/$· F6G $¼$$/ / $8~B /F· «/4 /B U86/H) 8 · ««8 ) · -
~/) ! 8 H$· $/) ! 8 6/ 6· FF8VV/· ~8 /« ) GB UGF8F$8;
v ¼8H$· B G««8$$ · 4 ) ! 8 H/ U~8H8F$· HG$$G «.· HU8$$G

:3 6/ ¼F· HU/~·«84 68%8 8HH8~8 B · F$8F¼$· /F H868 U8~


$¼$$G /« $8B UG F8) 8HH· ~/G U8~ · UU«/) · ~8 ¼F ) GB -
UGF8F$8 F8« ) /~) ¼/$G; c HH· %8~~à $G«$· HG«$· F$G
6GUG · %8~8 8DD 8$$¼· $G «8 H· «6· $¼~8 H¼V«/ 8«8$$~G6/;
nF $· «¼F/ $~·FH/H$G~ r t ­ 5f c à 6/ B G68~F/HH/B ·
) GF) 8HH/GF84 · HH/8B 8 · « r t ­ 5f c à %8FVGFG /F5

130
$8V~·$/ · «)¼F/ 6/G6/ \ 8F8~4 ) ! 8 U~G%% 86GFG · «/5· $· F$G 8 ) /ò · %~8( ( 8 /B UGH$G · ««.GU8~·$G~8 «· ) J ¼/-
B /$· ~8 «· $8FH/GF8 6/ V· $8 · %· «G~/ $· «/ 6· H) GF- H$G 8 «.¼HG 6/ · «)¼F/ ) ~/H$· ««/ 6/ J ¼· ~\G ) GF 6/%8~H/
V/¼~· ~8 J ¼· «H/·H/ ~/H) ! /G 6/ U8~DG
~·\ /GF8 68« 6/8- %· «G~/ 6/ D~ 8J ¼8F\ 84 ) GB B ¼$· ( /«/ D~
· «G~G $~· B /$8
«8$$~/)G; · UUGH/$G ) GB · F6G;
NF) ! 8 H8F\ · «.¼HG 68« ) ~/H$· ««G 6/ J ¼· ~\G4 «· H$· -
( /«/$à 68« ) /~) ¼/$G è 6· ) GFH/68~·~H/ %8~·B 8F$8 G$-
CIRCUITO DEL GENERATORE $/B · 7 8HH· B /V«/G~· H8FH/( /«B 8F$8 H8 H/ D· ¼HG 6/
¼F· · «/B 8F$· \ /GF8 H$· ( /«/\ \ · $· ;
q · U· ~$8 U~/F) /U· «8 68« ) /~) ¼/$G 68« V8F8~· $G~8 6/ N $· «8 H) GUG4 ) /Gé H8 «· $8FH/GF8 6/ · «/B 8F$· \ /GF8
D~ 8J ¼8F\ · 4 ~·UU~8H8F$· $G /F D/V¼~· M4 è H8F\ .· «$~G 6/ Ml é ) ) FGF è H$· ( /«/\\ · $· 4 G)) G~~8 ) G««8V· ~84
J ¼8««· 68««.GH) /««· $G~8 · egg KHz U/«G$· $G 6· « /F U· ~· ««8«G ) GF /« ) GF68FH· $G~8 a «4 ¼F 6/G6G ze-
$~· FH/H$G~ r t ­ ;f c à ; F8~ 6· Mg é ; q ./FH8~/B 8F$G 6/ J ¼8H$G )GB UGF8F-
q .¼HG 6/ J ¼8H$G U· ~$/) G«· ~8 $/UG 6/ $~·FH/H$G~ $8 68%8 8HH8~8 D·$$ G ) GF /« ) · $G6G ~/%G«$G %8~HG «·
0à z «1 ) / ! · U8~B 8HHG 6/ GU$· ~8 U8~ «· HG«¼\ /GF8 ~8H/H$8F\ · z «7 · / «8$$G~/ U~/F) /U/· F$/ ~/) G~6/·B G
68««.GH ) /««· $G~8 «/( 8~G4 · F\ /) ! é J ¼· ~\ · $G4 ) GF $¼$$/
/ %· F$· VV/ 8) GFGB /) / ) ! 8 F8 ) GFH8V¼GFG;
q .GH) /««· $G~8 «/( 8~G U8~B8$$8 6/ D·~ %· ~/· ~8 8F$~G
) 8~$/ «/B /$/ /« %· «G~8 68««· D~ 8J ¼8F\ · V8F8~· $· 4
/F$8~% 8F8F6G H¼« F¼)«8G 6/ D8~~/$8 68««· B 86/·
D~ 8J ¼8F\ · r f M; In J ¼8H$G B G6G è UGHH/( /«8 · 6· $-
$· ~8 «· D~ 8J ¼8F\ · V8F8~·$· 6·««.· UU· ~· $G · J ¼8/ Fig. 5- Questo circuito indicativo e riassuntivo del cir-
cuito vero e proprio di un ricevitore radio a conversio-
%· «G~/ ) ¼/ HGFG $· ~·$8 «8 B 86/8 D~ 8J ¼8F\ 8 68/ ~/- ne di frequenza interpreta il processo di taratura delle
) 8%/$G~/ ~·6/G; medie frequenze. Il nostro generatore deve essere col-
s GF $¼$$8 «8 B 86/8 D~ 8J ¼8F\ 8 68/ ~/) 8%/$G~/ ~· - legato in un primo tempo con il punto 1, poi, successi-
vamente, con i punti 2-3. Il tester, commutato nella
6/G4 /FD·$$/4 HGFG $· ~· $8 ·« %·«G~8 6/ egg KHz.
scala 100 mV, deve essere collegato con i terminali
u8~)! é 8H/H$GFG ~/) 8%/$G~/ ~· 6/G ) GF %· «G~/ 6/ B 8- estremi del potenziometro di volume del ricevitore ra-
6/· D~ 8J ¼8F\ · 6/ ei K4 egK4 8) ) ; KHz. dio. Esso va continuamente osservato durante il pro-
cesso di avvitamento o svitamento delle ferriti delle
z 8·«/\\ · F6G ¼F GH) /««· $G~8 J ¼· ~\· $G4 /« %· «G~8 tre medie frequenze: l'indice deve subire la massima
68««· D~ 8J ¼8F\ · V8F8~· $· H· ~8( ( 8 H$· $G ¼FG HG«5 deviazione.

1 MF 2MF 3 MF
4555555555 55554 ,-----------7 I---------, TESTER
I
L-
I
1'23 I
I
I 100mv ts.

I n I D1
I I n
I
- -- - -·•---1--I __ J
Ns à ;

@ L L
BF

TR3
pot volume

131
) ! 8 /« ) · $G6G 6/ ¼F 6/G6G H/ $~G%· 6· J ¼8««· U· ~$8
68« ) GB UGF8F$8 /F ) ¼/ H8B U~8 /« )GH$~¼ $$G~8 HG-
%~· UUGF8 ¼F· H8VF· «· \ /GF8 0D·H) 8$$· G ~/V· 6/ ~/-
D8~/B 8F$G1;
NF) ! 8 H8F\ · «./FH8~/B 8F$G 68« 6/G6G \ 8F8~ «· H$· -
( /«/$à 68««.· UU· ~·$G4 ) /Gé 68««.GH) /««· $G~84 ~/B · F8
( ¼GF· 7 ( ·H$· $8F8~ ) GF$G /FD·$$/ ) ! 84 U/) ) G«8 %· -
~/· \ /GF/ 6/ D~ 8J ¼8F\ · 4 6/ J ¼· «)! 8 68) /F· 6/ ! 8~$\ 4
FGF /FD« ¼8F\· FG U8~ F¼««· /« U~G)8HHG 6/ $· ~·$¼~·
6/ ¼F· B 86/· D~ 8J ¼8F\ · ;
u8~ J ¼· F$G ~/V¼· ~6· /« $~· FH/H$G~ à z «4 G) ) G~~8 $8-
F8~ ( 8F U~8H8F$8 ) ! 8 /« r t ­ 5f c à è ¼F 8«8B 8F$G
LIRE 3.500 U8~ /« J ¼· «8 ~/H¼«$ · B G«$G /B UG~$· F$8 /« ) GF) 8$$G
CASSETT IERA MINOR 6/ UG«· ~/\ \ · \ /GF84 ) ! 8 è 68« $¼$$G H/B /«8 · J ¼8««G
Contenitore a 12 cassetti, componi- 68««8 %· «%G«8 8«8$$~G F/) ! 8 8 68/ $~· FH/H$G~ f c à ;
bile ad incastro; dimensioni di un cas- Il V· $8 68« r t ­ 5f c à 4 /FD·$$/4 ~/H¼«$· F8V· $/%G ~/-
setto: 115 x 55 x 34. Ogni cassetto è HU8$$G · ««· HG¼~ ) 8 0­ 14 U8~ 8DD 8$$G 68««· ~8H/H$8F\ ·
provvisto di divisori interni. z W4 ) ! 8 B · F$/8F8 «· $8FH/GF8 6/ V· $8 é V A t 8
U8~ 8DD 8$$G 68««· ~8H/H$8F\ · z d ) ! 8 )GH$~/FV8 «·
HG¼~) 8 · 6 · HH¼B 8~8 ¼F %· «G~8 6/4$8FH/GF8 UGH/$/%· ;
a ! / FGF ! · B · / %/H$G /« H/B ( G«G 8«8$$~/) G 6/ ¼F
$~· FH/H$G~ r t ­ 5f c à H/ H· ~à · ) ) G~$G4 GHH8~% · F-
6G /« H/B ( G«G 68« $~· FH/H$G~ à z «4 68««· U~8H8F\ ·
6/ ¼F J ¼· ~$G $8~B /F· «8 H/V«· $G ) GF «· «8$$8~· a 4
) ! 8 H$· · H/VF/D/) · ~8 « ) · H8 » ; v ¼8H$G 8«8$$~G6G4
) ! 8 F8« H/B ( G«G 8«8$$~/) G 68« $~· FH/H$G~ è 6G$· $G
6/ ¼F· D~ 8) ) /· U8~ ) · ~· $$8~/\ \ · ~8 /« $/UG 6/ $~· F-
H/H$G~4 · ) · F· «8 s G · ) · F· «8 u4 ~/H¼«$· ) G««8V· $G
) GF «./F%G«¼) ~G B 8$· ««/) G 8 ) GF /« H¼( H$~· $G H¼«
J ¼· «8 HGFG 68UGH/$· $/ V«/ H$~· $/ H8B /) GF6¼$$G~/ 8
6/ GHH/6G;
b · « 6~· /F 0b 1 68« $~· FH/H$G~ à z « %/8F8 U~8«8%· $G
¼F H8VF· «8 H/F¼HG/6· «8 /« ) ¼/ %· «G~8 6/ D~ 8J ¼8F\ ·
LIRE 3.800 è H$· ( /«/$G 6· « U~G)8HHG 6/ $· ~· $¼~ · 68««· D~ 8J ¼8F-
CASSETTIERA - MAIOR \ · r f «;
Contenitore a 6 cassetti, componibile v ¼8H$G H8VF· «8 %/8F8 /F%/· $G · « V· $8 6/ ¼F $~· F-
ad incastro; dimensioni di un casset- H/H$G~ f c à 0à z W14 ) ! 8 · V/H) 8 6· H$· 6/G H8U· ~·-
to: 114 x 114 x 46. Ogni cassetto è $G~8; v ¼8H$G H8) GF6G H$· 6/G 68« V8F8~·$G~8 è 6G-
provvisto di divisori interni. $· $G 6/ ¼F· 8«8%· $· /B U868F\ · 6/ /FV~8HHG 8 FGF
HG%~· ) ) · ~/) · «.GH) /««· $G~8;

*
b · ««· HG¼~) 8 0­ 1 68« $~· FH/H$G~ à z W /« H8VF· «8 %/8-
F8 F¼G%· B 8F$8 U~8«8%· $G 86 /F%/· $G · 6 ¼F · $-
$8F¼· $G~8 6.¼H) /$· ) ! 8 ) GFH8F$8 6/ %· ~/· ~8 «· $8F-
H/GF8 H/· · H) · $$/4 H/· /F ) GF$/F¼/$à ;
q · %· ~/· \ /GF8 · H) · $$/ H/ G$$/8F8 B · FG%~· F6G /«
Organizzate il vostro lavoro! Conser- ) GB B ¼$· $G~8 ­ W · 6 M %/· 5 d UGH/\ /GF/;
vate sempre in ordine i componenti q 8 $~8 UG~$· $8 · HH¼B GFG / H8V¼8F$/ %· «G~/» MgK
elettronici! Trasformate, a poco a po- B é 5 Mg B é 5 M;g B é ; q · %· ~/· \ /GF8 ) GF$/F¼·
) G4 il vostro angolo di lavoro in un 68««· $8FH/GF8 6/ ¼H) /$· H/ G$$/8F8 /F%8) 8 B · FG-
vero e proprio laboratorio! %~· F6G /« U8~FG 68« UG$8F\ /GB 8$~Gz l 8 «· H) /· F6G
­ W 6/~8$$· B 8F$8 ) GB B ¼$· $G H¼« ) ¼~H G~8 6/ z l ;
­ ¼««· U· ~$8 68H$~· 68««G H) ! 8B · 8«8$$~/) G 6/ D/V¼~ ·
Le richieste delle cassettiere debbono essere M è ~/UG~$· $· ¼F· «/F8· $~· $$8VV/· $· %8~$/) · «8 ) GF
fatte inviando anticipatamente l'importo, a mez- «· H) ~/$$· ­ a mc z r t ; q · U~8H8F\ · 6/ J ¼8H$G
zo vaglia o cc.p. n. 3/28482, intestato a: H) ! 8~B G B 8$· ««/) G U8~B 8$$8 6/ /HG«· ~8 «.¼H) /$· 68«
ELETTRONICA PRATICA - Via Zuretti, 52 - ) /~) ¼/$G 6· « V8F8~·$G~8 %8~G 8 U~GU~/G4 ) GFH8F-
20125 MILANO. $8F6G 6/ 6GH· ~8 ) GF U~8) /H/GF8 «.¼H) /$· 68« ) /~) ¼/5

132
$G 86 /B U868F6G ) ! 8 / ) GB UGF8F$/ 68« U· ~$/$G~8 $87 / $8~B /F· «/ 68/ ) GF6¼$$G~/ 8 J ¼8««/ 68/ ) GB -
6.¼H) /$· 4 D¼FV8F6G 6· · F$8FF· 4 FGF 8HU«/) ! /FG UGF8F$/ 68( ( GFG ~/B · F8~8 B G«$G ) G~$/7 «.· «/B 8F-
) G~~8$$· B 8F$8 «8 «G~G D¼F\ /GF/; $· \ /GF8 68%8 8HH8~8 ( 8F 6/H·) ) GUU/· $· 4 GF68 8%/-
$· ~8 GH) /««· \ /GF/ U· ~·HH/$87 «· H· «6· $¼~· ~/H¼«$8~à
G$$/B · 0/F U~· $/) · H/ 6G%~à ~·) ) ! /¼68~8 /« ) /~-
COSTRUZIONE DEL GENERATORE ) ¼/$G /F ¼F ) GF$8F/$G~8 B 8$· ««/) G4 ) G««8V· F6G
· 6 8HHG4 U~8D8~/( /«B 8F$8 $~· B /$8 H· «6· $¼~· · H$· -
u~/B · 6/ /F/\ /· ~8 «· ) GH$~¼\ /GF8 68« V8F8~· $G~8 6/ VFG4 / %· ~/ U¼F$/ 6/ B ·HH· 17 «./F%G«¼) ~G B 8$· ««/) G
B 86/· D~ 8J ¼8F\ · 4 H8V¼8F6G /« U/· FG ) GH$~¼$$/%G 6/ 68««· B 86/· D~ 8J ¼8F\ · MF M 8 «G H) ! 8~BG 6/ H8-
D/V¼~· W4 /« «8$$G~8 6G%~à $8F8~ U~8H8F$/ 6¼8 DG F- U· ~· \ /GF8 68V«/ H$· 6/ 6/ ¼H) /$· 68( ( GFG 8HH8~8
6· B 8F$· «/ ) GF) 8$$/» ) G««8V· $/ 8«8$$~/) · B 8F$8 ) GF «./F%G«¼) ~G B 8$· ««/) G4
M 5 ­ / $~·$$ · 6/ ¼F ) /~) ¼/$G 6/ · «$· D~ 8J ¼8F\ · ; ) /Gé ) GF /« ) GF$8F/$G~8 68««.· UU· ~·$G;
W 5 nn $~·FH/H$G~ r t ­ 5f c à è ¼F ) GB UGF8F$8 u8~ J ¼· F$G ~/V¼· ~6· UG/ «· 68«/) · $8\ \ · 68« $~· F-
68«/) · $G; H/H$G~ r t ­ 5f c à 4 ~/) G~6/· B G ) ! 84 D/F J ¼· F6G /«
nn U~/B G ) GF) 8$$ G %¼G« H/VF/D/) · ~8 ) ! 8 $¼$$8 «8 «· %G~G ) GH$~¼$$/%G FGF è ) GB U«8$· B 8F$8 ¼«$/B · $G4
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AMPLIFICATORE TUTTOFARE
AS21
in scatola di montaggio a L. 3.750

Il kit permette di realizza-


re un modulo elettronico u-
tilissimo, da adattarsi alle
seguenti funzioni:

Amplificatore BF Caratteristiche elettriche del modulo


Sirena elettronica Tensione tipica di lavoro: 9 V
Allarme elettronico
Oscillatore BF Consumo di corrente: 80 + 100 mA
(emissione in codice mor- Potenza d'uscita: 0,3 W indistorti
se) Impedenza d'uscita: 8 ohm

Tutti i componenti necessari per la realizzazione di questo apparato sono


contenuti in una scatola di montaggio venduta dalla nostra Organizzazio-
ne al prezzo di L 3.750. Le richieste debbono essere fatte inviando an-
ticipatamente l'importo a mezzo vaglia o c.c.p. n. 3/26482 intestato a:
Elettronica Pratica - 20125 MILANO - Via Zurettl, 52.

133
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134
INSCATOLA
DI
MONTAGGIO
L. 9.700

FOTOCOMANDO
PER: interruttore crepuscolare
Con questa . conteggio di oggetti o persone
scatola di
montaggio antifurto
offriamo ai
lettori la apertura automatica del garage
possibilità di
realizzare
rapidamente,
lampeggiatore
senza alcun
problema di
tutti i comandi a distanza
reperibilità 6/
materiali, un
efficiente
fotocomando La scatola di montaggio deve essere richiesta a: ELET-
adatto a tutte TRONICA PRATICA - 20125 MILANO - Via Zuretti 52,
le applicazioni inviando anticipatamente «./BUG~$G 6/ q; x;kKKa mezzo
di comandi a vaglia postale o c.c.p. n. 3/26482. Nel prezzo sono
distanza. comprese le spese di spedizione.
NI-Cd

RICARICHIAMO LE PILE
AL NICHEL- CADMIO
Le pile al nichel-cadmio vantano il pregio fondamentale di poter essere ri-
caricate. Il lpro uso ripetuto è garantito per lungo tempo, purché la corrente
di ricarica sia in ogni caso mantenuta tra 1/10 e 1/20 della corrente nomi-
nale con opportuno alimentatore, appositamente concepito, come quello
rappresentato e descritto in queste pagine.

136
n« B /V«/G~ H/H$8B · U8~ · «/B 8F$· ~8 J ¼· «H/· H/ · UU· - · «)¼F ) GF$~G««G4 U8~) ! é 8HH/ HGFG 8~B8$/) · B 8F$8
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· UU· ~·$/ 8«8$$~GF/) / UG~$· $/«/4 · 6 8H8B U/G4 8HHG è B /F· «8;
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$· $/ · U/«84 68%8 HG$$GH$· ~8 · ««· ) GF$/F¼· HU8H· USO DELLE PILE AL NICHEL-CADMIO
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68««· $8) F/) · 8H/H$8 ¼F· %/· 6/ B 8\ \ G4 /F V~·6G 6/ q · ( · $$8~/· · « F/) ! 8«5) · 6B /G è ) GF) 8U/$· /F B G-
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6· ««8 U/«8 · « F/) ! 8«5) · 6B /G4 ) ! 8 HGFG U/«8 ~/) · ~/- 6/) ! /· ~·$G 6· ««· ) ·H· ) GH$~¼ $$~/) 8; v ¼8H$G %· «G~8
) · ( /«/4 6/ «¼FV· 6¼~· $· ; 68%8 8HH8~8 J ¼·H/ H8B U~8 ~/HU8$$· $G7 HGFG UGHH/-
( /«/ HUG~· 6/) ! 8 8) ) 8\ /GF/ 6/ ·HHG~( /B 8F$/ 6/ ) G~-
~8F$8 H¼U8~/G~/ · « %· «G~8 FGB /F· «84 U¼~) ! é 6/ ( ~8-
%8 6¼~· $· ;
VANTAGGI DELLE PILE AL NICHEL-
a GF «8 ( · $$8~/8 · « F/) ! 8«5) · 6B /G G)) G~~8 D·~ B G«-
CADMIO
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«· ) ·HH8$$/F· U8H· F$84 6/ FG$8%G«/ 6/B 8FH/GF/4 ) ! 8
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q .· ) ) ¼B ¼«· $G~8 U8~ · ¼$G ~/HG«%8 G$$/B · B 8F$8 /«
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· ¼$G%8/) G«/4 U8~) ! é è ) · ~· $$ 8~/\ \ · $G 6· ««· UGHH/-
( /«/$à 6/ DG ~F/~8 ) G~~8F$/ 8«8$$~/) ! 8 · F) ! 8 /F$8FH8;
n H¼G/ 6/D8$$/ HGFG ~· UU~8H8F$· $/ 6· « U8HG4 6· «-
«./FVGB ( ~G4 6· « ) GF$~G««G ) GF$/F¼G 68« «/%8««G 68« Fig. 1- Esempi di pile al nichel-cadmio ermeticamente
«/J ¼/6G 8 68« H¼G 8%8F$¼· «8 ~/U~/H$/FG; è F · «$~G chiuse, di lunga durata e ricaricabili.
6/D8$$ G è 6· · $$~/( ¼/~H / · « D·$$G ) ! 8 «.· ) ) ¼B ¼«· -
$G~8 U8~ · ¼$G FGF è ;;; ) · UG%G«V/( /«8 G4 ) GB ¼F-
J ¼84 /F)«/F· ( /«8 · « 6/ «à 6/ ¼F· ) 8~$· V~·6¼· \ /G-
F8; c HHG è $¼$$ · %/· B G«$G 8) GFGB /) G 86 è DG ~H8
J ¼8H$· «· ) · ~·$$8~/H$/) · ) ! 8 D· 68««.· ) ) ¼B ¼«· $G~8
U8~ · ¼$G «· HG~V8F$8 6/ 8F8~V/· 8«8$$~/) · ) GF$/-
F¼· U/ù 6/DD ¼H· ;
v ¼· F6G H/ ! · FFG U~G( «8B / 6/ 6¼~·$· 4 6/ /B UGH-
H/( /«/$à 6/ B · F¼$8F\ /GF84 6/ ~8H/H$8F\ · · HG«-
«8) /$· \ /GF/ B 8) ) · F/) ! 84 6/ ) · UG%G«V/B 8F$/4 «.· ) -
) ¼B ¼«· $G~8 U8~ · ¼$G FGF H8~% 8 U/ù 86 è F8) 8HH· -
~/G· ~/) G~~8 · 6 · «$~/ $/U/ 6/ · ) ) ¼B ¼«· $G~/4 6/-
%8~H· B 8F$8 ) GH$~¼/$/4 · F) ! 8 · H) · U/$G 68««· 8) G-
FGB /) /$à ;
h «/ · ) ) ¼B ¼«· $G~/ · « F/) ! 8«5) · 6B /G4 · F) ! 8 H8 ) · -
~·$$ 8~/\ \ · $/ 6· ¼F ) GH$G /F/\ /· «8 · HH· / 8«8%· $G4 HG-
FG 6G$· $/ 6/ ¼F· 6¼~·$· 6/ D¼F\ /GF· B 8F$G 8«8-
%· $/HH/B · ) ! 84 ~/HU8$$· F6G · «)¼F8 ~8VG«84 U¼ò ~·V-
V/¼FV8~8 $· «%G«$· · F) ! 8 /« 68) 8FF/G; c HH/ U~8H8F-
$· FG ¼F· ( ¼GF· ) · U· ) /$à 6/ H) · ~/) · 86 ¼F· FG-
$8%G«8 ~G( ¼H$8\ \ · B 8) ) · F/) · ; s GF F8) 8HH/$· FG 6/

137
R5

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e

y 84mie
02

: e

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IL C4

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+
R1

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.· 11
+
~
+ Il e
a« R3 RA
5
c3

Fig. 2 - Circuito di ricarica per pile al nichel-cadmio.


Il condensatore elettrolitico C4 deve essere inserito
soltanto nel caso in cui l'apparato venga destinato ad
altri usi. Con il potenziometro R2 si regola il valore
dell'intensità della corrente di uscita. Sui terminali con-
trassegnati con le lettere X Y deve essere inserita una
sorgente elettrica con tensione continua di 12-15 V.
n due transistor TR1-TR2 sono montati nella classica
configurazione Darlington. COMPONENTI
CONDENSATORI
q .· ) ) ¼B ¼«· $G~8 · « F/) ! 8«5) · 6B /G FGF 68%8 B · 4 C1 = 47 F- 12 VI. (elettrolitico)
8HH8~8 «· H) /· $G H) · ~/) G; t ) ) G~~8 J ¼/F6/ U~G%%8- C2 = 470 pF
68~84 U8~/G6/) · B 8F$84 · ««· H¼· ~/) · ~/) · 4 ) ! 8 H/ C3 = 15 F-12 VI. (elettrolitico)
C4 500±-1000 F - 25 VI. (vedi testo)
G$$/8F8 HG$$GUG F8F6G «· U/«· · 6 ¼F· HG~V8F$8 GU-
UG~$¼F· 6/ ) G~~8F$8 ) GF$/F¼· 4 H8F\ · 6G%8~ ~/U~/- RESISTENZE
H$/F· ~8 ·«) ¼F «/%8««G 6/ «/J ¼/6G4 ) GB 8 /F%8) 8 · %- R1 = 3 megaohm (vedi testo)
%/8F8 F8««· B · F¼$8F\ /GF8 68V«/ · ) ) ¼B ¼«· $G~/ U8~ R2 = 1 megaohm - potenz. (vedi testo)
· ¼$G%8$$¼~8; R3 = 350 ohm
N J ¼8H$G U¼F$G UG$~8B B G 6/~8 ) ! 8 «8 ~8VG«8 6/ R4 = 1.000 ohm
R5 = 10.000 ohm
¼HG 8 6/ ) GFH8~% · \ /GF8 68««8 U/«8 · « F/) ! 8«5) · 6B /G
HGFG 68« $¼$$G H/B /«/ · J ¼8««8 ) ! 8 H/ · 6G$$· FG U8~ VARIE
V«/ · ) ) ¼B ¼«· $G~/ · « U/GB ( G; TR1 = 2N2906
q 8 U/«8 · « F/) ! 8«5) · 6B /G4 $¼$$ · %/· 4 U~8H8F$· FG TR2 = 2N2905A
/« %· F$· VV/G 6/ FGF F8) 8HH/$· ~8 68« ~/U~/H$/FG 68«- D1-D2 = 1N914
DZ = diodo zener (5,3 V)
«.8«8$$~G«/$· ;
e-

CORRENTE DI CARICA

è F· HGH$· F\ /· «8 6/DD 8~8F\ · 4 $~· /« H/H$8B · 6/ B · -


F¼$8F\ /GF8 6/ ¼F · ) ) ¼B ¼«· $G~8 · « U/GB ( G 8 ¼FG
· « F/) ! 8«5) · 6B /G4 ) GFH/H$8 /F ¼F %· «G~8 FG$8%G«-
B 8F$8 6/%8~HG 68««· ) G~~8F$8 6/ ) · ~/) · ; Si 68%8

138
/FD·$$/ $8F8~ U~8H8F$8 ) ! 84 B 8F$~8 «8 ) · U· ) /$à 6/ ( /«/\ \ · $· ; b · J ¼8H$· $8FH/GF8 %/8F8 ~/) · %· $· ¼F·
) · ~/) · ¼H¼· «/ 68V«/ · ) ) ¼B ¼«· $G~/ · « U/GB ( G %· - $8FH/GF8 6/ ~/D8~/B 8F$G B 86/· F$8 /« 6/G6G \ 8F8~
~/· FG · $$G~FG · / dW75 de N@ ! 0·B U8~8@ G~· 14 «8 ) · - DZ, ) ! 8 è ) GB U8FH· $G $8~B /) · B 8F$8 $~·B /$8 / 6/G-
U· ) /$à 6/ ) · ~/) · 68V«/ · ) ) ¼B ¼«· $G~/ · « F/) ! 8«- 6/ b M5b W;
) · 6B /G HGFG HG«/$· B 8F$8 B G«$G /FD8~/G~/ · « MKK7 A U· ~$/~8 6· ««· $8FH/GF8 6/ ~/D8~/B 8F$G %/8F8 ri-
gKK B N@ ! 0B /««/· B U8~8@ G~· 1; ­ G«$· F$G ~·~· B 8F- ) · %· $· ¼F· ) G~~8F$8 6/ ) GB · F6G 6· · UU«/) · ~8
$84 /F G) ) · H/GF8 6/ · UU«/) · \ /GF/ U~GD8HH/GF· «/4 «8 · ««· ( ·H8 68« $~· FH/H$G~ à z «; v ¼8H$G $~·FH/H$G~
) · U· ) /$à 6/ ) · ~/) · ~· VV/¼FVGFG %· «G~/ 6/ J ¼· «)! 8 · B U«/D/) · «· ) G~~8F$8 6/ ) GB · F6G 8 «· · UU«/) · · «-
N@ ! 0· B U8~8@ G~· 1; «· ( ·H8 68« $~· FH/H$G~ à z W; ­ ¼« ) G««8$$G~8 68«
b · J ¼8H$8 ¼«$/B 8 ) GFH/68~·\ /GF/ H) · $¼~/H) 8 /B - $~· FH/H$G~ à z W4 6¼FJ ¼84 è 6/HUGF/( /«8 ¼F· ) G~-
B 86/· $G /« ) GF) 8$$G ) ! 84 U8~ «· ~/) · ~/) · 6/ ¼F ~8F$8 6/ %· «G~8 U· ~/ · J ¼8««G 68««· ) G~~8F$8 6/
· ) ) ¼B ¼«· $G~8 · « F/) ! 8«5) · 6B /G4 FGF è ·HHG«¼$· - ( ·H8 68« $~·FH/H$G~ à z « B G«$/U«/) · $G U8~ /« U~G-
B 8F$8 UGHH/( /«8 D·~ ¼HG 68« ) GB ¼F8 ) · ~/) · ( · $$8- 6G$$G 68« V¼· 6· VFG 68/ 6¼8 $~·FH/H$G~;
~/8 ) GB 84 · 6 8H8B U/G4 J ¼8««G U¼( ( «/) /\ \ · $G F8««8 n« %· «G~8 68««· ~8H/H$8F\ · z « 8 J ¼8««G 68« UG$8F-
U· V/F8 6/ J ¼8H$· ~/%/H$· ; t ) ) G~~8 /F%8) 8 D·~ ¼HG \ /GB 8$~G R2 FGF è 6/ ~/VG~8; s 8««.8«8F) G ) GB -
6/ ¼F · UUG~$¼FG ) /~) ¼/$G 6/ ~/) · ~/) · 4 · UUGH/$· B 8F- UGF8F$/ · ««· ~8H/H$8F\ · z « %/8F8 · $$ ~/( ¼/$G /« %· -
$8 U~GV8$$ · $G4 ) GB 8 J ¼8««G U~8H8F$· $G 8 68H) ~/$$ G «G~8 6/ d B 8V· G! B 4 B 8F$~8 · « UG$8F\ /GB 8$~G
/F J ¼8H$8 U· V/F8; z W %/8F8 · $$~/( ¼/$G /« %· «G~8 6/ M B 8V· G! B 0J ¼8-
q 8 UG$8F\ 8 /F V/G) G HGFG 68( G«/ 8 «.· UU· ~· $G è H$G UG$8F\ /GB 8$~G U8~B 8$$8 6/ ) GF$~G««· ~8 ¼F·
J ¼/F6/ D·) /«B 8F$8 ~8· «/\ \ · ( /«8 ) GF UG) ! / 8«8B 8F- V· B B · 6/ %· «G~/ 6/ ) G~~8F$84 H¼« ) G««8$$G~8 6/
$/7 8HHG ~/H¼«$· /FG«$~8 ·HH· / 8) GFGB /) G 8 UG) G à z W4 ) GB U~8H/ D~ · / dK 8 / gK B N1; r · / %· «G~/
/FVGB ( ~· F$8; ~/UG~$· $/ F8««.8«8F) G ) GB UGF8F$/ HGFG HG«$· F$G /F-
6/) · $/%/4 U8~) ! é UG$~à ) · U/$· ~8 6/ 6G%8~«/ %· ~/· -
~84 · F) ! 8 ) GFH/68~8%G«B 8F$84 /F ) GFDG ~B /$à · «
CIRCUITO DI RICARICA V¼· 6· VFG 68/ 6¼8 $~· FH/H$G~ à z M5à z W4 /F B G-
6G 6· G$$8F8~8 / %· «G~/ 6/ ) G~~8F$8 6/ ) · ~/) · U~/-
n« ) /~) ¼/$G $8G~/) G 68««.· «/B 8F$· $G~8 · 6· $$G · ««· B · ) /$· $/ 0MK5gK mA).
~/) · ~/) · 68V«/ · ) ) ¼B ¼«· $G~/ · « F/) ! 8«5) · 6B /G è u8~ G$$8F8~8 ¼F· ) · ~/) · ¼F/DG ~B 8 8 H/) ¼~· B 8F$8
~· UU~8H8F$· $G /F D/V¼~· W; FGF 6· FFGH· U8~ V«/ 8«8B 8F$/ · « F/) ! 8«5) · 6B /G4
n 6¼8 $~·FH/H$G~ à z M5à z W4 6/ $/UG us u4 HGFG G) ) G~~8 ) ! 8 «· ) G~~8F$8 6/ ~/) · ~/) · FGF H¼U8~/ F8«-
) G««8V· $/ F8««· )«·HH/) · ) GFD/V¼~·\ /GF8 b · ~«/FV$GF «· B /H¼~· 68« MK , /« %· «G~8 8HU~8HHG /F · B U8~8
8 HGFG U/«G$· $/ /F ) G~~8F$8 B 86/· F$8 ¼F UG$8F- 68««· ) · U· ) /$à 6/ ) · ~/) · B ·HH/B · ;
\ /GB 8$~G 6/ GUUG~$¼FG %· «G~8 0z W1; f · ) ) /· B G ¼F 8H8B U/G; ­ ¼UUGF/· B G 6/ 6G%8~ ~/-
NF· «/\ \ · F6G /« ) /~) ¼/$G 6/ D/V¼~· W4 H/ FG$· H¼( /$G ) · ~/) · ~8 ¼F· ( · $$8~/· · « F/) ! 8«5) · 6B /G ) GF ) · -
) ! 84 · ««.8F$~· $· 4 G) ) G~~8 6/HUG~~8 6/ ¼F· $8FH/GF8 U· ) /$à 8«8$$~/) · 6/ dKK B N@ ! ; c ( ( 8F84 U8~ J ¼· F-
) GF$/F¼· 8 D/«$~· $· 4 B · FGF F8) 8HH· ~/· B 8F$8 H$· 5 $G G~· 68$$G4 J ¼8H$· ( · $$8~/· 6G%~à 8HH8~8 ~/) · ~/) · 5

Fig. 3 - Piano di cablaggio


del circuito di ricarica di
pile al nichel-cadmio. Sul-
la parte superiore del con-
tenitore metallico è pre-
sente li perno di comando
del potenziometro R2, che
regola il valore dell'inten-
sità della corrente di usci- r
$-
ta. r
~
$-


\
u)

139
Fig. 4- Coloro che non fossero In possesso di un ali-
mentatore in continua, adatto per alimentare il circuito
di ricarica il cui progetto è riportato in figura 2, do-
vranno realizzare questo circuito. Il trasformatore T1
deve avere una potenza di • 15-20 W. Il ponte raddriz-
zatore è composto da quattro diodi di tipo 1004. Il
condensatore elettrolitico C5 ha un valore di 1.000 F
- 36 VI.
X

nF GVF/ ) ·HG /« %· «G~8 68« ) GF68FH· $G~8 8«8$$~G«/$/-


y
) G a e 68%8 8HH8~8 ) GB U~8HG D~ · / gKK 8 / M;KKK
F; «· $8FH/GF8 6/ «· %G~G H· ~à 6/ Wg é ;

ALIMENTAZIONE IN ALTERNATA
$· ) GF ¼F· ) G~~8F$8 ) GF$/F¼· /« ) ¼/ %· «G~8 B · HH/-
B G FGF 68%8 H¼U8~·~8 / dK B N; ­ ¼/ $8~B /F· «/ ) GF$~·HH8VF· $/ ) GF «8 «8$$8~8 ù I
n«) GF68FH· $G~8 a W4 ) G««8V· $G D~· «· ( ·H8 68« $~· F- F8««G H) ! 8B · 6/ D/V¼~· W4 68%8 8HH8~8 · UU«/) · $·
H/H$G~ à z « 8 «· «/F8· 68««· ) G~~8F$8 6/ · «/B 8F$· - ¼F· $8FH/GF8 ) GF$/F¼· 4 DG ~F/$· 6· ¼F J ¼· «H/· H/
\ /GF8 UGH/$/%· 4 è F8) 8HH· ~/G U8~ 8%/$· ~8 GH) /««· \ /G- · «/B 8F$· $G~8 H$· ( /«/\ \ · $G G FGF H$· ( /«/\ \ · $G4 /F V~· -
F/ 8%8F$¼· «B 8F$8 U~G%G) · $8 6· ««.8«8%· $/HH/B G V¼· - 6G 6/ DG ~F/~8 «· $8FH/GF8 ) GF$/F¼· 6/ MW5Mg é
6· VFG U~8H8F$· $G 6· ««.· B U«/D/) · $G~8 b · ~«/FV$GF 8 «· ) G~~8F$8 6/ ¼F ) 8F$/F· /G 6/ B /««/· B U8~8;
à z M5à z W; a G«G~G ) ! 8 FGF 6/HUGF8HH8~G 6/ ¼F · «/B 8F$· $G~8
6G$· $G 68««8 ) · ~· $$ 8~/H$/) ! 8 8«8$$~/) ! 8 G~· ) /$· $84
UG$~· FFG ~8· «/\ \ · ~8 /« H8B U«/) 8 U~GV8$$G ~/UG~$· $G
IL CONDENSATORE ELETTROLITICO C4 /F D/V¼~· e; v ¼8H$G U~GV8$$G ~· UU~8H8F$· /« ) /~-
) ¼/$G 6/ ¼F · «/B 8F$· $G~8 6· ~8$8 ) GF $~· HDG ~B · $G-
­ ¼««.8H$~8B · H/F/H$~· 68« ) /~) ¼/$G 8«8$$~/) G 6/ D/V¼- ~8 6/ · «/B 8F$· \ /GF8 à « /F V~·6G 6/ ~/6¼~~8 «·
~· W è U~8H8F$84 6/H8VF· $G · «/F88 $~· $$8VV/· $84 /« $8FH/GF8 6/ WW K V · J ¼8««· 6/ MW é ; q · UG$8F\ ·
)GF68FH· $G~8 8«8$$ ~G«/$/) G a e; 8«8$$~/) · 6/ J ¼8H$G $~· HDG ~B· $G~8 68%8 · VV/~· ~H/
q 8 «/F88 $~·$$ 8VV/· $8 H$· FFG · H/VF/D/) · ~8 ) ! 8 «./F- /F$G~FG · / Mg5WK ì ; n« UGF$8 ~· 66~/\ \ · $G~8 u« è
H8~/B 8F$G 6/ J ¼8H$G ) GB UGF8F$8 è D·) G«$· $/%G; nF- ) GH$/$¼/$G 6· J ¼· $$~G 6/G6/ ~·66~/\ \ · $G~/ · « H/«/-
D·$$/4 /« ) GF68FH· $G~8 è F8) 8HH· ~/G F8« ) · HG /F ) ¼/ ) /G 6/ $/UG MK b e;
H/ %GV«/· ¼$/«/\ \ · ~8 /« ) /~) ¼/$G U8~ ¼H/ 6/%8~H/ 6· n« ) GF68FH· $G~8 8«8$$~G«/$/) G a g 68%8 · %8~8 ¼F
J ¼8««/ U8~ ) ¼/ 8HHG è H$· $G ) GF) 8U/$G4 ) /Gé U8~ /« %· «G~8 ) · U· ) /$/%G 6/ M;KKK f 86 ¼F· $8FH/GF8 6/
U~G)8HHG 6/ ~/) · ~/) · 68««8 U/«8 · « F/) ! 8«5) · 6B /G; «· %G~G 6/ di é ; q · $8FH/GF8 ) GF$/F¼· /F ¼H) /$· H/
n« )GF68FH· $G~8 8«8$$~G«/$/) G a e è J ¼/F6/ F8) 8HH· - · VV/~· /F$G~FG · / Mi é ) ) ;
~/G /F J ¼8/ ) ·H/ /F ) ¼/ H/ ~/) ! /86· ¼F· $8FH/GF8
B · VV/G~B8F$8 D/«$~· $· 4 ) /Gé U~/%· 6/ ~/UU«8;
a GF /« ) GF68FH· $G~8 a e4 · 6 8H8B U/G4 /« U~GV8$$G REALIZZAZIONE PRATICA
6/ D/V¼~· W U¼ò 8HH8~8 · «/B 8F$· $G ) GF $8FH/GF/ FGF
U8~D8$$· B 8F$8 D/«$~· $8 ) GB 8 J ¼8««84 · 6 8H8B U/G4 q · ~8· «/\ \ · \ /GF8 U~· $/) · 68« ) /~) ¼/$G 6/ ~/) · ~/) ·
8~GV· $8 6· ¼F FG~B · «8 ) · ~/) · ( · $$8~/8; 68««8 U/«8 · « F/) ! 8«5) · 6B /G è ~/UG~$· $· /F D/V¼~· d;
a GB 8 H/ U¼ò FG$· ~84 «./F$8~G ) /~) ¼/$G è ) GB UGH$G
68F$~G ¼F ) GF$8F/$G~8 B 8$· ««/) G F8««· ) ¼/ U· ~$8
R5
) 8F$~·«8 è H/H$8B · $G /« UG$8F\ /GB 8$~G z W ) ! 8
~8VG«· /« %· «G~8 68««· ) G~~8F$8 6.¼H) /$· U/ù · 6· $-
$· · « $/UG 6/ U/«· · « F/) ! 8«5) · 6B /G ) ! 8 H/ %¼G«
TR2 F) · F) · ~8;
à ~· $$· F6GH/ 6/ ¼F ) GF$8F/$G~8 B 8$· ««/) G4 è G%% /G
100 mA fs ) ! 8 / ) GF6¼$$G~/ 6G%~· FFG 8HH8~8 /HG«· $/ 8 ) GHì

Fig. 5- Per conferire all'apparecchio di ricarica delle


pile al nichel-cadmio un aspetto maggiormente profes-
sionale, conviene inserire, In serie con il conduttore
d'uscita della tensione positiva, un milliamperometro
da 100 mA fondo-scala.

140
U¼~8 $¼$$/ / $8~B /F· «/ 68/ ) GB UGF8F$/ 8 V«/ · F) G- a d ~/HU8$$· F6G «8 «G~G8H· $$8 UG«· ~/$à 7 J ¼8H$· H8H-
~· VV5 H· GHH8~%· \ /GF8 H/ 8H$8F68 · F) ! 8 · / 6/G6/ b M5b W5
n« $~· FH/H$G~ à z W U¼ò 8~GV· ~84 /F ) 8~$/ ) · H/4 ¼F· b O;
8) ) 8HH/%· J ¼· F$/$à 6/ ) · «G~8; ­ G«$· F$G /F J ¼8H$8
) GF6/\ /GF/ G) ) G~~8~à ~/%8H$/~8 «./F%G«¼) ~G 8H$8~FG
68« $~·FH/H$G~ ) GF GUUG~$¼FG ~· 6/· $G~8 · H$8««· ; INDICATORE DI CORRENTE
n 6¼8 $~· FH/H$G~ à z n5à z W4 HGFG 6/ 6/B 8FH/GF/
6/%8~H8 B · V«/ /F%G«¼) ~/ 8H$8~F/ HGFG H/B /«/; q ./- N««G H) GUG 6/ ) GFD8~/~8 · ««.· UU· ~· $G ¼F · HU8$$G
· 68/ $~8 8«8$$~G6/ è 6¼FJ ¼8 «·
68F$/D/) · \ /GF8 8H· $$ U/ù U~GD8HH/GF· «84 ) GFH/V«/· B G 6/ · UU«/) · ~8 · « ) /~-
H$8HH· » /« $8~B /F· «8 6/ 8B /$$G~8 è H/H$8B · $G /F U~GH- ) ¼/$G ¼F B /««/· B U8~GB 8$~G 6· MK K B N DG F6G-
H/B /$à 68««· $· ) ) · B 8$· ««/) · ~/) · %· $· H¼««· ) /~) GF- H) · «· ; v ¼8H$G H$~¼
B 8F$G U8~B8$$ 8~à 6/ ) GF$~G««· -
D8~8F\ · /FD8~/G~8 68« $~· FH/H$G~7 H8V¼8 /« ) GF6¼$- ~8 /F GVF/ B GB 8F$G «./F$8FH/$à 6/ ) G~~8F$8 /F
$G~8 6/ ( · H8 84 /FD/F84 J ¼8««G 6/ ) G««8$$G~8; n $~8 ¼H) /$· ;
8«8$$ ~G6/ HGFG 6/H$~/( ¼/$/ «¼FVG «.· ~) G 6/ ¼F· H8- n« B /««/· B U8~GB 8$~G 68%8 8HH8~8 · UU«/) · $G /F
B /) /~) GFD8~8F\ · ; H8~/8 · « ) GF6¼$$G~8 68««· ) G~~8F$8 UGH/$/%· 6/ ¼H) /-
u8~ ) GF)«¼68~8 J ¼8H$G · ~VGB 8F$G ~8«· $/%G · ««· $· 4 ) GHì ) GB 8 /F6/) · $G F8««G H) ! 8B · 8«8$$~/) G 6/
) GH$~¼ \ /GF8 68« ) /~) ¼/$G 6/ ~/) · ~/) · 4 ~·) ) GB · F6/· - D/V¼~ · g; s 8HH¼F · «$~G 8«8B 8F$G è F8) 8HH· ~/G U8~
B G 6/ ) G««8V· ~8 / 6¼8 ) GF68FH· $G~/ 8«8$$ ~G«/$/) / a M5 J ¼8H$G H) GUG;

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In HGH$/$¼\ /GF8 68/ $~·FH/H$G~ Ws WWWW4 6· %G/ U~8- transistor è presente un puntino colorato in cor-
H) ~/$$/ F8««.8«8F) G )GB UGF8F$/4 ! G B GF$· $G 6¼8 rispondenza del terminale di collettore, mentre
$~·F H/H$G~ Na MWl 4 ) ! 8 HGFG 6/ $/UG us u 8 ) ! 8 nel transistor Ws WWWW è presente una tacca in
UGHHG FG 8HH8~8 ¼V¼· «B 8F$8 B GF$· $/ ) GB 8 6· %G/ corrispondenza del terminale di emittore. Fa-
) ! /·~· B 8F$8 HU/8V· $G F8« )G~HG 68««.· F· «/H/ 68« cendo riferimento al nostro schema di cablag-
) /~) ¼/$G; u¼~$~GUUG4 FGFGH$· F$8 «· ~8VG«· \ /GF8 gio, lei ha scambiato la tacca con il puntino co-
68« $~/B B 8~ UG$8F\ /GB 8$~/)G Rl, FGF HGFG ~/¼- lorato commettendo evidentemente un errore di
H) /$G · 6 G$$8F8~8 · «)¼F D¼ F\ /GF· B 8F$G 68««.· U-
cablaggio. Tenga presente che in entrambi / tipi
U· ~· $G; s GF U8FHG 6/ · %8~ )GB B 8HHG 8~~G~/ 6/
) · ( «· VV/G4 · %8F6G ~/HU8$$
· $G / ~/D8~/B 8F$/ 68« $~· F- di transistor il terminale di base rimane sempre
H/H$G~ 6· %G/ /F6/) · $/ F8««G H) ! 8B · U~· $/) G 86 quello centrale, mentre dovrà scambiare fra loro
· %8F6G · UUG~$· $G «8 F8) 8HH· ~/8 B G6/D/) ! 8 · ««.·«/- i terminali di emittore e collettore. Se dopo tale
B 8F$·\/ GF8 8 · « ) G««8V· B 8F$G 68« ) GF68FH· $G~8 scambio non dovesse riscontrare alcun risultato
8«8$$ ~G«/$/) G a «; positivo, occorre ritenere che uno od entrambi /
h è ­ à Né n r N­ ­ nr t transistor siano rimasti danneggiati. In tal caso
a ¼F8G è necessario provvedere alla loro sostituzione.

153
*** FG U8~ )! /$·~~· 8«8$$ ~/) · 8 %/ H·~8/ V~·$G H8 UG$8-
H$8 /F%/· ~B/ /« ~8«· $/%G H) ! 8B· ;
é t q à N Pz è s t
z GB·
Una richiesta impossibile
q .Na MWk è sicuramente un NPN. Per quanto ri-
­GFG · ( (GF· $G · ««· %GH $~· ~/%/H $· 8 6· J ¼·«) ! 8 guarda invece il pedale le consigliamo di rivolger-
· FFG H8V¼ G )GF ·B B /~·\/ GF8 /« %GH$~G «· %G~G; si presso qualche negozio specializzato nella ven-
s GF · %8F6G BG«$G $8B UG6/HUGF/( /«84 .FGF B/ è dita di strumenti musicali elettronici. Quello che
UGHH/( /«8 ~8· «/\\ · ~8 V~·F U· ~$ 8 68/ U~GV 8$$/ 6· lei definisce « prolungatore » è, con tutta pro-
%G/ U¼( ( «/) · $/ 8 6· B8 ~/$8F¼$/ /F$8~8HH· F$/; In babilità, «na ECO elettronica la cui realizzazio-
J ¼8H$/ V/G~F/ B/ H/ è U~8H8F$· $G ¼F U/) ) G«G U~G- ne è difficile nella parte meccanica e nell'adat-
( «8B· » 6G%~8/ ·«/B8F$· ~84 HG «$·F$G U8~ UG)! 8 tamento delle impedenze.
G~8 ·««· H8$$ /B ·F· 4 ¼F · UU· ~· $G 8«8$$ ~/) G U8~ ¼F·
UG$8F\ · 6· WK5W;KKK W, )GF )G~~8 F$8 · «$ 8~F· $·
· UG$8F\/ ·«8 WWK é 8 D~
F/) · DG
$· $· 6· J ¼· $$
8J ¼8F\ · 6/ gK m\ ; q .¼-
F$8 6/ 8F8~V/· 6/HUGF/( /«8 è ~· UU~8H8F-
~G· ) ) ¼B¼«· $G~/ 6· i K N! 4 )GF $8F-
H/GF8 6/ MW é ; c . G%% /G )! 8 B/ G))G~~ 8~8( ( 8 il Un ascolto proibito
***
U~GV8$$ G 6/ ¼F )GF%8~$ /$G~8;
­GFG ¼F %GH$~G «8$$ G~8 8 ¼F V~·F68 · UU·HH /G-
é nà NqnNs n é nà à t z nNs t F· $G 6/ 8«8$$ ~GF/) · ; q · 6GB·F6· )! 8 %/ DG ~B¼«G
q .NJ ¼/«· FGF ~/V¼ · ~6· ¼F %GH $~G U· ~$
/) G«·~8 U~GV8$$ G4 B·
U8FHGUGHH· ·HH ¼B8~8 ¼F ) · ~· $$ 8~8 V8F8~· «8 6/
La sua, come purtroppo tante altre, è una ri- U¼( ( «/)G /F$8~8HH8; *
chiesta impossibile. Perché, vogliamo ripeterlo N«) ¼F/ B/8/ · B/) / ! · FFG · UUG ~$ · $G 68««8 BG6/-
per l'ennesima volta, la nostra Organizzazione D/) ! 8 · / «G~G · UU·~· $/ ~/) 8%8F$/ · BG6¼«· \/ GF8
Tecnica non è assolutamente disponibile per la 6/ D~ 8J ¼8F\ · /F BG6G 6· ) · U$·~84 G«$ ~8 )! 8 «8
progettazione, l'analisi e l'informazione sui cir- FG~B· «/ 8B/HH/GF/ )GBB 8~) /·«/4 ·F) ! 8 $·«¼F8 8-
cuiti che non siano quelli presentati sulla Rivi- B/HH/GF/ U·~$/)G«· ~/4 U¼( ( «/) ! 8 8 U~/%· $84 )GB8
sta. E non siamo neppure organizzati per spedire · 6 8H8BU/G J ¼8««8 68««· uG«/\/ · ­ $~·6· «8; u¼~
materiali radioelettrici su precisa richiesta dei let- · %8F6G )! /8H$G ·/¼$G · / B/8/ ·B /) /4 B/ HGFG H8B -
tori, all'infuori dei kit o di quanto altro pubbli- U~8 H8F$/$G ~/HUGF68~8 )! 8 «./F$8~% 8F$G è BG«$G
cizzato mensilmente su Elettronica Pratica. Nel 6/DD/ ) /«8 8 ·HHG«¼$· B8F$8 /BUG HH/( /«8 U8~ ¼F U~/F) /-
suo caso comunque si rende necessario un appara- U/· F$8; v ¼·« è «· %GH$~· GU/F/GF8 /F U~GUGH /$GE
to di difficile realizzazione pratica. E neppure uG$8$8 /F%/· ~B/ J ¼· «)! 8 H)! 8B· 6/ ) /~) ¼/$G 6·
crediamo che ne esistano già pronti in commer- · UU«/) · ~8 · « B/G ~/) 8%/$G~8 /F BG6G 6· ~8· «/\\·~ 8
cio, se non presso qualche ditta specializzata. J ¼· F$G HGU~· 8HUGH $GE
r Nz a mc ­ c a Nzq t
s Nut q n

***
L'AC127 è sicuramente un NPN?
Lei può risolvere il suo problema purché sia
in grado di effettuare completamente la tara-
tura di alta frequenza di ricezione da 80 MHz.
E per ottenere ciò basta collegare, in parallelo
con ciascuna delle due sezioni del condensatore
­GFG ¼F · UU·HH/GF· $G 6/ 8«8$$~GF/) · 86 ¼F %GH$~G variabile, un compensatore ceramico da i @dK pF
· ( (GF· $G; uG/) ! é H$G U8~ )GH $~¼/~8 /« B8$~GFGBG (in totale 2 compensatori ceramici da i @d
K pF).
8«8$$ ~GF/) G U~8H8F$· $G H¼« D·H)/)G«G 6/ H8$$ 8B( ~8 E' ovvio che dopo questi collegamenti si deve
.kW B/ HGFG ·) )G~$G )! 8 /« $~·FH/H$G~ 6· %G/ U~G- rifare completamente la taratura della sezione
UGH$G è ¼F Na MWk4 J ¼·«/D/) · $G )GB8 $~· FH/H$G~ AF. Ma l'ascoho che lei vuol effettuare è asso-
NPN. A B8 ~/H¼«$ · /F%8)8 $~· $$· ~H
/ 6/ ¼F PNP. lutamente proibito .
­ / $~· $$
· 6/ ¼F 8~~G~8E
b 8H/68~8~8/ /FG«$ ~8 H· U8~8 6G%8 UGHHG~8U8~/~8
¼F· H) · $G«· · U86· «8 U8~ )GH$~¼ /~8 ¼F WAA WAA L; e L
8 ¼F 6/H$G~HG ~8 )GB· F6· $/ 6· ¼F ¼F/)G U86·«8; b 8-
H/68~8~8/ )GH$~¼ /~8 · F) ! 8 ¼F U~G«¼FV· $G~8 6/· H¼G5

154
Termostato di precisione

N%~8/ ( /HG VFG 6/ ~8· «/\ \ · ~8 ¼F ~8VG«· $G~8 6/


$8BU8~·$¼~· 6/ U~8)/H/GF84 ·««G H)GUG 6/ ·HH/)¼-
~· ~8 ·/ ( · VF/ V·«%· F/)/ ¼F· $8BU8~· $¼~· )GH$· F$8
COMPONENTI
8 U~868$8~B/F· ( /«8; u¼~ ·%8F6G U~G %· $G · ~/HG «-
%8~8 /« U~G( «8B· )GF $8~BGH$· $/ · «· B/F· ( /-
B8$·««/)· 4 FGF HGFG ~/¼H)/$G ·6 G$$ 8F8~8 ~/H¼«$· $/ an A W;WKKUf
·UU~8\\· ( /«/; ­G )! 8 %/ 6/)! /· ~·$8 ~8H$// · ~/HUGF- aW A WKK;KKK Uf
68~8 · 6GB· F68 )! 8 8H¼«· FG 6· V«/ · ~VGB8F$/ ad A MKK;KKK Uf
B8FH/«B8F$8 $~· $$· $/ H¼ J¼8H$· ~/%/H$· ; r · B/
HGFG ·))G~$G · F)! 8 H84 8))8\ /GF· «B8F$84 J¼· «- z 8H/H$8F\ 8
)! 8 %G«$· ¼H)/$8 6·«;;; H8B/F· $G; nn B/G 6¼FJ¼8 z « 5 e;kKK G! B
è ¼F $8F$· $/%G )! 84 H8 6G%8HH8 ·F6· ~8 · ( ¼GF z W A MK ;KKK G! B 0%· ~/· ( /«81
D/F84 %/ ·))G~68~8( ( 8 «· V~· $/$¼6/F8 6/ ¼F F¼G%G zd 5 MK ;KKK G! B 0UG $8F\/ GB8$~G1
V~¼UUG 6/ «8$$ G~/; ze A e;kKK G! B
z­ 5 e;kKK G! B 0$8~B/H$G~81
uc s s Na a mns n h nè qnt zi A e;kKK G! B
z GB· z k A M;gKK G! B
zl 5 W B8V· G! B
Alle domande che, come dice lei, escono dal se- z x A dx;KKK G! B
minato, rispondiamo soltanto quando abbiamo z MK A Ml ;KKK G! B
già sottomano il progetto richiesto e quando i z «M A l ;WKK G! B
nostri tecnici, godendo di un momento di pausa, z MW A dd;KKK G! B
ritengono di poter rispondere alla domanda sen- z «d A MK ;KKK G! B
za eccessive perdite di tempo. Dunque pubbli- z «e A WWK G! B
chiamo il progetto che la riguarda e che sarà
certamente in grado di soddisfare le sue esigen- é · ~/8
ze; perché si tratta di un termostato elettronico na A µ NkKx
impiegante, in qualità di elemento sensibile alla àz n A Ws MkMM
temperatura, un termistore o, altrimenti detto, àz W A Ws WxKg
resistenza NTC. Questo elemento è inserito in un àz d A Ws Wi ei
circuito a ponte amplificato tramite un opera- à z nNa A i N5i KKé
zionale con integrato µ NkKx o equivalente. L'u- à« A $~· HDG ~B· $G~8 6./BU¼«HG 06/ $/UG U8~
scita, anziché pilotare un relé, comanda il circui- )· BU· F8««/1
to di innesco di un TRIAC, che costituisce un qu A «· BU· 6· ·« F8GF 0WWKé 1
altro elemento di notevole interesse del circuito fè ­; A D¼ H/( /«8 6· ·6· $$
· ~8
e che permette di eliminare tutti quegli incon-
venienti che sono legati all'uso di un relé conven-
zionale.

I
~¼H$
e
9V
8 àz nNa
220V
<

R8

155
Relè fotoelettrlco

é G~~8/ ~8· «/\ \ · ~8 ¼F )/ ~) ¼/$G /F V~· 6G 6/ U/«G$· ~8 UF· interessante modifica al circuito potrebbe
¼F ~8«é ) GF ) GB · F6G · 6/H$· F\ · ; a /Gé /F%/· F6G in modo da ottenere un disinnesco del relé di tipo
¼F H8VF· «8 «¼B /FGHG · « )/ ~) ¼/$G4 /« ~8«é 6G%~8( ( 8 fotocomandato.
8) )/ $· ~H
/ 8 ~/B · F8~8 /F $· «/ )GF6/\ /GF/ H/FG · ) ! 8 essere quella di sostituire il pulsante di disinne-
«G H/ 6/H/FF8H) ! / B · F¼· «B 8F$8; co un4 da lei richiesto, con una fotoresistenza,
a N é è à t r Nz nt
a ~8B GF·

Il circuito che presentiamo è quello di un bista-


bile, nel quale l'eccitazione del relé viene ottenu-
ta tramite un impulso luminoso inviato in dire- Quarzi In trasmissione
zione della fotoresistenza F R. Questa costringe
all'interdizione di transistor TRl e provoca la mG /F/\ /· $G «.· $$
/%/$à 6/ a P 8 %G~~8/ ) GFGH) 8~8
saturazione del transistor TR2 con conseguente /« %·«G~8 8H· $$G 6/ D~ 8J ¼8F\ · 68/ ) ~/H$·««/ 6/
innesco del relé RL1. J ¼· ~\G U8~ «· ( · F6· 68/ Wk r m\ ~/H8~% · $· · «-
Il relé RLl dovrà essere in grado di eccitarsi con «8 $~· HB /HH/GF/ CB.
una tensione di l V circa. Il valore della sua re- RUBINI ENZO
sistenza dovrà essere il più alto possibile; ricordia- a GB G
mo che a tale scopo risultano molto ottimi / relé
reed. La resistenza RI dovrà avere un valore su-
Alla sua domanda rispondiamo con la pubbli-
periore di W4g volte quello della resistenza del
cazione dell'elenco qui riportato.
relé. Le resistenze R2 ed R3 dovranno avere un
valore che risulti il più alto possibile compatibil-
s ¼B 8~G f ~8J ¼8F\·
ii n r «@ ) · F· «8 r 8V· ) /)«/
9V 55
M Wi ;xi g
zM 01 z qM Wi ;xkg
W
d Wi ;xl g
e Wk;KKg
g Wk;KMg
i Wk;KWg
k Wk;Kdg
l Wk;Kgg
x Wk;Ki g
MK Wk;Kkg
MM Wk;Kl g
MW Wk;MK g
àz M àz W Md Wk;MMg
Me Wk;MWg
Mg Wk;Mdg
FR
•M
Mi
Mk
Wk;Mgg
Wk;Mi g
Ml Wk;Mkg
Mx Wk;Ml g
mente con il buon funzionamento del relé, in mo- WK Wk;WKg
do da ottenere la massima sensibilità. Con relé. WM Wk;WMg
di resistenza compresa fra i WKK e i i KK ohm il WW Wk;WWg
valore della resistenza z W si aggira intorno agli Wd Wk;Wgg
l ;WKK ohm; quello della resistenza zd si aggira We Wk;Wi g
intorno ai Mg;KKK ohm. Wg Wk;Wkg
E' inutile dire che / transistor, di tipo NPN, pur Wi Wk;Wl g
essendo di piccola potenza, dovranno presentare Wk Wk;Wxg
un elevato guadagno; i due transistor à z M5à z W Wl Wk;dMK
sono ovviamente identici e per essi si potrà usa- Wx Wk;dMg
re il Ws WxWi ; La resistenza F R potrà essere una dK Wk;dWg
ORP12! per il diodo b M si potrà usare «.«s xMe;

156
Chi comincia soltanto ora a
muovere I primi passi nel mon-
•.mes e
RTATA DI TUTTn
A#AL,
n
1.750
do dell'elettronica pratica, non
può sottoporsi a spese eccessi-
ve per attrezzare il proprio banco di lavoro, anche se questo deve assumere un carattere essenzialmente dilet-
tantistico. II saldatore del principiante, dunque, deve essere economico, robusto e versatile, cosl come lo è
quello qui raffigurato. La sua potenza è di 50 W e l'alimentazione è quella normale di rete-luce di 220 V,

Per richiederlo occorre inviare vaglia o servirsi del modulo di c.c.p. n 3/26482
intestato a ELETTRONICA PRATICA - Via Zuretti '52 - 20125 Milano

\ /GF8 8HU~8HHG /F 68) /( 8« /F J ¼8««G 8HU~8HHG /F


%G«$ 8E

*** MANERA ­ c P N­ à nNs t


q 8) ) 8

Il mo problema può essere facilmente risolto ri-


correndo alla tabella qui presentata. In essa so-
Quante volte viene amplificato? no riportati i valori di conversione 0/F tensione)
tra t e kx dB. I valori intermedi si ottengono
­ GFG ¼F · UU· HH/GF· $G 68««.· B U«/D/) · \ /GF8 6/ ( · H- con lo stesso sistema con cui si usa la tavola pita-
H· D~ 8J ¼8F\ · 8 H8V¼G · $$8F$· B 8F$8 J ¼8H$· ~/%/- gorica, cioé facendo riferimento al numero cor-
H$· F8««· J ¼· «8 ! G $~G%· $G B G«$/ U~GV8$$/ 6/ · B - rispondente all'intersezione della colonna delle
U«/D)/ · $G~/ ) ! 8 ! G ~8· «/\ \ · $G H8B U~8 ) GF H¼) ) 8H- decine di dB con quella delle unità. Facciamo un
esempio. Vogliamo sapere di quante volte viene
HG; q · 6GB · F6· ) ! 8 %/ UGFVG è 6/ F· $¼~· $8G~ /-
amplificato un segnale quando leggiamo che
) · » U8~) ! é «.· B U«/D)/ · \ /GF8 %/8F8 8HU~8HH· B G«$G l'amplificazione è di 18 dB. Ebbene, consideria-
HU8HHG /F 68) /( 8«4 · F\ /) ! é $~·B /$8 ¼F F¼B 8~GU¼- mo la colonna orizzontale corrispondente a MK
ro /F$8HG ) GB 8 ~·UUG~$G D~ · /« H8VF· «8 6/ ¼H) /$· 8 dB e quella· verticale corrispondente a l dB; il
J ¼8««G 6/ 8F$~·$· E c . UGHH/( /«84 8%/$· F6G / ) · «)G«/ numero che si trova nel punto di intersezione di
B · $8B · $/) /4 $~·HDG~B· ~8 /« %· «G~8 68««.· B U«/D/) · 5 queste due colonne è k4xe;

6P o M W d e g i k l x

o M M4MW M4Wi M4eM M4gx M4kl W4KK W4We W4gM W4l W


MK d4Mi d4gg d4xl e4ek g4KM g4i W i 4dM k4Kl k4xe l 4xM
WK MK 4K MM4W MW4i Me4M Mg4x Mk4l WK4K WW4e Wg4M Wl 4W
dK dM4i dg4g dx4l ee4k gK4M gi 4W i d4M kK4 kx4e l x4M
eK MK K MMW MWi MeM Mgx Mkl WKK WWe WgM Wl W
gK dMi dgg dxl eek gKM gi W i dM kKl kxe l xM
iK MK KK MMW W MWgx MeMd Mgi g Mkkl Mxxg WWdx WgMW Wl Ml
kK dMi W dgel dxl M eei x gKMW gi Wd i dMK kKl K kxed l xMW

157
••• U8~ FGF · %8~ H8V¼/$G ) GF «· B · HH /B · · $$8F\ /GF8
J ¼8H$· ~¼( ~/) · 6· « B 8H8 6/ H8$$8B ( ~8 68««G H)G~-
HG · FFG /F UG/E
z t q Nsb n t z q Ns b t
r /«· FG
Canali e frequenze TV
Ha ragione lei. L'argomento non è più stato ri-
a GF J ¼8H$G H$8HHG $/$G«G 8 /F J ¼8H$· H$8HH· ~¼( ~/- preso dal momento della pubblicazione del fasci-
) · · %8$8 U¼( ( «/) · $G ¼F· /B UG~$· F$8 ~/HUGH$· · «- colo da lei citato. Lo facciamo subito senza ulte-
«8 ~/) ! /8H$8 6/ ¼F «8$$G~8 6/ à ·~· F$G4 U~GUGF8F6G- riori commenti e pubblichiamo la tabella dei ca-
%/ 6/ ~/U~8F68~8 J ¼· F$G U~/B · «.· ~VGB 8F$G U8~- nali e delle frequenze TV relative al secondo pro-
) ! é ~/$8F¼$G 6/ /F$8~8HH8 U8~ «· B · VV/G~ U· ~$8 68/ gramma televisivo.
«8$$G~/; a GB 8 B · / FGF · %8$8 B · F$8F¼$G «./B U8- La suddivisione in gruppi di canali è utile al fi-
VFGE t UU¼~8 H/ $~· $$· 6/ ¼F· B /· 6/H· $$ 8F\ /GF8 ne della scelta del tipo di antenna ricevente.

h z è u un f z c v è c s Oc ns r m\ a Ns Nqn

A 469- 494 21-22-23


B 494-518 24-25-26
c 518- 550 27-28-29-30
D 550 - 582 31-32-33-34
E 582 -622 35-36-37 -38-39
F 622 -678 40-41-42-43-44-45-46
G 678- 734 4 7-48-49-50-51-52-53
m 734- 798 54-55-56-57-58-59 -60-61
n 798- 862 62 -63-64-65 -66- 67 - 68 - 69

IL RICEVITORE
DEL PRINCIPIANTE
IN SCATOLA
DI MONTAGGIO
... vuol tendere una mano amica a quei lettori che,
per la prima volta, si avvicinano a noi e all'affasci-
nante mondo della radio.

LA SCATOLA
DI MONTAGGIO
La realizzazione di questo semplice ricevitore rap- COSTA:
presenta un appuntamento importante per chi comin-
cia e un'emozione indescrivibile per chi vuol mette- L. 2,900 (senza altoparlante)
re alla prova le proprie attitudini e capacità nella L. 3.500 (con altoparlante)
oratica della radio.

Tutti / componenti necessari per la realizzazione de « ll ricevitore del principiante • sono contenuti in
una scatola di montaggio venduta dalla nostra organizzazione in due diverse versioni: a L. 2.900 senza
altoparlante e a L3.500 con altoparlante. Le richieste debbono essere fatte inviando anticipatamente l'im-
porto a mezzo vaglia o c.c.p. n. 3/26482 intestato a: ELETTRONICA PRATICA 20125 MILANO - Via Zu-
retti n. 52.

158
n« ronzio in auto Il circuito qui presentato assorbe una corrente di
di K A soltanto alla tensione di x V. Esso è in
mG BGF$· $G H¼««· B/· · ¼$G ¼F ~/) 8%/$G~8 · BG- grado di fornire un'onda quadra di ampiezza
6¼«·\ /GF8 6/ D~ 8J ¼8F\ · 6/ $/UG)GBB8~) /· «8; u¼~ quasi pari a quella della tensione di alimentazio-
· %8F6G 8DD 8$$¼· $G ¼F./FH$· ««·\ /GF8 · ~8VG«· 6.·~$84 ne 0M@ g in meno circa). La frequenza di oscilla-
)/Gé )GF U8~D 8$$ 8 H)! 8~B· $¼~ 8 68««8 %· ~/8 U· ~$ /4 zione è stabilita dal condensatore a « e dalla re-
B/ )· U/$· 6/ H8F$/~8 ¼F D·H$/6/GH G ~GF\/ G J ¼· F6G sistenza z d7 con / valori da noi prescritti il valo-
B/ H/ · %%/)/F· FG 68««8 · ¼$G; c . UG HH/( /«8 8«/B/F· ~8 re corrispondente è di Mg;KKK m\ ; Ma tale valo-
J ¼8H$/ ~GF\// U8~ B8\\G 6/ D/« $~/ G )GF ·«$~/ GU- re può essere facilmente reso variabile sostituen-
UG ~$¼F/ )/~)¼ì $/ 8«8$$~GF/) /E do la resistenza fissa z d con un potenziometro.
GRAMICCIA SANDRO Se l'onda che si vuol ottenere deve essere perfet-
ROMA tamente simmetrica, occorrerà utilizzare per à z «
e à z W due FET selezionati. Questa selezione può
Se il ronzio è lieve, cioè acusticamente accetta- essere fatta servendosi del circuito riportato in b
bile, non è possibile eliminarlo. Esso è il segnale e scegliendo due transistor FET che forniscono la
di disturbo emesso dalle auto che si avvicinano stessa corrente di drain.
alla sua e captato dall'antenna del suo ricevitore. I valori degli elementi del circuito b sono / se-
Tuttavia, se il disturbo è notevole, si può pensare guenti: TR A r uf MK d7 mA A milliamperome-
ad una non per/ etta taratura del discriminatore tro da M mA fondo-scala; z e A d;dKK ohm; ALI-
del ricevitore radio. Per accertarsi su ciò basta MENT AZ. A x é ;
che lei sostituisca, a scopo di prova, il ricevitore é 0· «/B8F$·\ ;1
con altro sicuramente funzionante. z 0/F Z/«GG! B1 A 5 555555? M;KKK

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W? «6~·/F 0/F ¼;N1
è possibile individuare il valore esatto delle resi-
stenze z «5z W che, nell'elenco componenti, assu-
Generatore di onde quadre mono soltanto un valore indicativo.

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159
E' PRONTO IL PACCO CONTENENTE L'ANNATA
OCCASIONE 1973 DI ELETTRONICA PRATICA!

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tutti i lettori che vorranno farne COSTA SOLO L. 6.000
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12 fascicoli dell'annata 1973, al
prezzo d'occasione di L. 6.000. RICHIEDETECELO SUBITO

Il fasci.colo arretrato non invecchia mai! Perché i progetti in esso contenuti, le molte no-
zioni teorico-pratiche chiaramente esposte, le illustrazioni e gli schemi presentati, rimango-
no sempre attuali. E concorrono certamente al perfezionamento dell'attrezzatura di base di
chi desidera ottenere risultati sicuri nella pratica dell'elettronica.

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L. 44.800 l'Analii.zatore modello R.P.
12/T.L. è uno strumento di
laboratorio di grandi dimen-

gas
sioni, caratterizzato per le n
ANALIZZATORE prestazioni particolarmente
elevate, grazie alla scelta dei
DI LABORATORIO suoi component,i, la sua ese- (i ~------r--;-,:_:·,,✓, ....;
MOD. R.P. 12/T.L. cuzione impeccabile e la
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CARATTERISTICHE TECNICHE Dimensioni. 180x.160x80 mm.
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V= O 1 M g MK gK MKK WKK gKK MKKK


mA= 50A 500A g gK gKK WgKK
Vr K4g g Wg gK WgK gK t MKKK
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dB
K;;7; M Z« ? M@
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K3MKw?MK@
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t ¼$U¼$ K4g 5 g Wg gK WgK gKK MKKK

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OSC1ILLATORE MODULA
mod. AM'FM '30
Tutti gli
■trumenti di L. 44.000
mJaura e di
controllo pubblicizzati in
.. ·'ina possono Questo genern:a:re •. :;. ..;. /;
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le apparecchia:~ ·e .c-::--;c-:;.·
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onde core, 8 5à s
3/21412. Nel rue le spese di apedizlone. gamma di VHF , , : R· G54* =
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dimensioni ca ) H ± 8 ±
facile lettura.
Dimensioni' 2501729.---

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ANALIZZATORE
mod. R.P. 20 KN
(sensibilità 20.000
ohm/volt)

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CARATTERISTICHE TECNICHE CARATTERISTICHE TECNICHE

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mA=
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500µA
5
5
10
50
50
500 5000
100 200 500 1000 GAMME A B é
RANGES 100-;-40Ò K e fil+ 120Ke_11 - 3,6M:
I- 35-12w:
GAMME E f ìì
0,5 5 25 50 250 500 1000
RANGES 12-;-4.()_Mt 4021J0Mc 80-;-26011t
mA"- 2.L 25 250 2500
Ohm= xl t 0+10k xl010+ 1G0k.lx100t0+ 1M I 11kt 0-;-lOM
Ohm"- xlk/ 0-;-10Mlx10kt0-;-100M
xlk t 0-;-50k lxrn k/0+500k Grande strumento dalie pic-
cole dimensioni, realiZzàtù
Balli stic pf completamente su circui!O
Hz xlt0-;-5 stampato. Assenza totale di
commu1.atori rotanti e quindi
dB 5MK3 W di falsi contatti dovuti alla
usura e a guasti meccaflicì.
Output 0,5 500 MKKK Jack di contatto di cor,ce-
zione completamente nuova.
Munito di dispositivo dr pro-
tezione.
Dimensioni' 140x90x35 mm
ICROTRASMETTITORE
TASCABILE
CON CIRCUITO INTEGRATO
Tutti lo possono costruire, anche coloro che so-
no privi di nozioni tecniche. Funziona immedia-
tamente, perché non richiede alcuna operazione
di messa a punto. Se occultato in un cassetto,
sotto un mobile o dentro un lampadario, capterà ...
indiscretamente suoni, rumori e voci, trasmetten-
doli a distanza notevole e rendendoli udibili at-
traverso un ricevitore a modulazione di frequen-
za, anche di tipo portatile.

IN SCATOLA
DI
MONTAGGIO . 6.80
L'emissione è in modulazione di frequenza, sulla
gamma degli 80-110 MHz. La portata, con an-
tenna, supera il migliaio di metri. Le dimensioni
B sono talmente ridotte che il circuito, completo
di pila e microfono, occupa lo spazio di un pac-
~i chetto di sigarette. L'elevato rendimento del cir-
cuito consente un'autonomia di 200 ore circa. La
potenza imput è di 0,5 mW. La sensibilità è re-
golabile per le due diverse condizioni d'uso del-
l'apparato: per captare suoni deboli e lontani dal
microfono, oppure suoni forti in prossimità del
microfono. Alimentazione con pila a 9 V.
seta.unente .sue.esene
DI ELETTRONICA - RADIO - TELEVISIONE
PRATICA
nll
Anno IV - N.3 - MARZO 1975 - Sped. in Abb.Post. Gr lii L. 700

ANTENNA
DELTA
LOOP

à nr c z
CON
FET

LUCI
PSICHEDELICHE
PORTATILI
SIGNAL LAUNCHER (Generatore di segnali)
w7»4 Costruito nelle due versioni per Radio e Televisione. Particolarmente adatto
±» per localizzare velocemente i guasti nei radioricevitori, amplificatori, fono-
valigie. autoradio. televisori.

CARATTERISTICHE TECNICHE, MOD. RADIO


** Frequenza 1 Kc Dimensioni 12x 160 mm
Peso 40 grs.
Armoniche fino a 50 Mc
Tensione massima
Uscita 10,5 V eft. applicabile al puntale 500 V
30 V pp. Corrente della batterla 2 mA

CARATTERISTICHE TECNICHE, MOD. TELEVISIONE


Frequenza 250 Kc Dimensioni 12x160 mm
Peso 40 grs.
Armoniche fino a 500 Mc
Tensione massima
Uscita 5 V etl. applicabile al puntale 500 V
15 V eff. Corrente della batterla 50 mA
VOLTMETRO
ELETTRONICO
MOD. R.P. 9/T.R.
A TRANSISTOR
Il Voltmetro elettronico Mod
R.P. 9/T.R. completamente
transistorizzato con tran3i-
stor a effetto di campo è uno
strumento di grande impor-
tanza poiché nei servizi Ra- Tutti gli
dio, TV. FM e BF esso per-
mette di ottenere una gran-
strumenti di
de varietà di misure. tensio- misura e di
ni continue e alternate, non-
ché corrente continua, mi- controllo pubblicizzati in
sure di tensione di uscita, questa pagina possono
la RF., la BF, misure di re-
sistenza - il tutto con un essere richiesti a:
alto grado di precisione.
L'esattezza delle misure è Elettronica Pratica - 20125 Milano - Via Zuretti n. 52, inviando
assicurata dall'alta impeden-
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megaohm.
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3/26482. Nel prezzo sono comprese le spese di spedizione.
CARATTERISTICHE TECNICHE

V= K;g Mg g Wg MKK gKK MgKK dKp


B NA gKN gKKe M g gK gKK MgKK
Vr K;g M g Wg MKK gKK MgKK
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K3MZ K5MKZ K5MKKZ L 5Mr K5MK
Pico Pico 4 Me eK MeK eKK
6P 5WK 3Mg

ANALIZZATORE BG6; R.P. 20 K


0H8FH/( /«/$à WK;KKK G! B @
%G«$1
CARATTERISTICHE TECNICHE

MM generatore BF. 40 è uno


V= K4M M MK gK WKK MKKK strumento di alta qualità per
BNA 5A gKKN + gK gKK misure nella gamma di fre-
quenza da 20 a 200.000 Hz.
V K;g g gK WgK MKKK Strumento che unisce alla Il circuito impiegato è il
Wg WgK WgKK massima semplicità d'uso un ponte di Wien, molto sta-
BN % W;g minimo ingombro. Realizza- bile. Tutta la gamma di fre-
t ! BA M$@K5MKZ +100/0-1M 1lk/0+10M to completamente Su CirCu- quenza è coperta in quattro
to stampato. Assenza totale bande riportate su un qua-
P·««/H$/L <D K! B 3 MKK@
K3W KD
@K! B ?«@
K3WKc di commutatori rotanti e drante ampio di facile let-
dB 5MK3 WW quindi falsi contatti dovuti tura. Sono utilizzabili due
all'usura. Jack di contatto differenti rappresentazioni
t ¼$U¼$ 55 K4g + gK WgK MKKK di concezione completamen- grafiche dalla forma d'onda,
te nuova. Munito di disposi- SINUSOIDALI e QUADRE. Il
tivo di protezione. livello d'uscita costante è
Dimensioni: 80x125x35 mm garantito dall'uso di un
«thermistore » nel circuito
di reazione negativa.
Dimensioni: 2505170x90 mm

CARATTERISTICHE TECNICHE
OSCILLATORE A BASSA
FREQUENZA mod. BF. 40
GAMME A B 8 I G
RANGES 20+200H 200 +2KH 2-20KH220-20KH
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v ¼8/ ­ /VFG~/ q 8$$G~/ ) ! 84 ) G«$/ 6· U~8) /U/$· \ /GF84 )/ H) ~/%GFG «8$-
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DG$GV~·D/84 · F) ! 8 H8 FGF U¼( ( «/) · $/4 FGF H/ ~8H$/$¼/H) GFG» ; c U8~-
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NON E'
COLPA
NOSTRA
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FGH$~/ $8) F/)/ 4 GUU¼~8 )! / )/ )! /868 6/ U¼( ( «/) · ~8 ¼F· DG $G U8~HG-
F· «84 6/ ~/U· ~· ~8 ¼F $8«8%/HG~84 6/ ) GB ¼F/) · ~8 /« U~8\ \G · ««./FV~G H-
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H· ~/· B 8F$8 $~· H) ¼~·~8 «.· $$/%/$à 86/$G~/· «84 G~V· F/\ \ · F6G F¼G%/ ¼D-
D/)/ G $~· HDG ~B· F6G J ¼8««/V/à /F D¼ F\ /GF8 /F ¼F )8F$~G6/ /FDG ~-
B· \ /GF/ 8 ) GFH¼«8F\ 8 V8F8~·«/ · « H8~%/\ /G 68« U¼( ( «/) G; à ¼$$ G )/ò
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HGFG DG ~B ¼«· ~8 6GB · F68 $8) F/)! 8 ~8«· $/%8 · $¼$$ / / U~G V8$$/ U~8-
H8F$· $/ F8« B 8H8 /F ) G~HG4 G F8« $8B UG U· HH· $G4 H¼/ %· ~/ D·H)/ ) G«/
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B8F$/ · UU· HH/GF· $/4 ( /HGVF/ 8 F8) 8HH/$à 4 /F$8HH8F6G ¼F 6/· «GVG
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· $/ 6·
J ¼· «H/· H/ · «$ ~· G~V· F/\ \ · \ /GF8;
L'ABBONAMENTO A
ELETTRONI€
vi dà la certezza di ricevere, puntualmente, ogni mese, in casa
vostra, una Rivista che è, prima di tutto, una scuola a domici-
lio, divertente, efficace e sicura. Una guida attenta e prodiga
di insegnamenti al vostro fianco, durante lo svolgimento del vo-
stro hobby preferito. Una fornitrice di materiali elettronici, di
apparecchiature e scatole di montaggio di alta qualità e sicuro
funzionamento.

VI REGALA
un formidabile modulo amplificatore di bassa frequenza per
cinque diverse applicazioni elettroniche. Oppure, a scelta, un
utensile di modernissima concezione tecnica, necessario per
la realizzazione di perfette saldature a stagno sui terminali dei
semiconduttori e particolarmente indicato per i circuiti stampa-
ti: il saldatore elettrico da 25 W.

CONSULTATE
le pagine in cui vi proponiamo le tre forme di abbonamento,
scegliendo quella preferita e da voi ritenuta la più interessan-
te, tenendo conto che « abbonarsi » significa divenire membri
sostenitori di una grande famiglia. Creare un legame affettivo,
duraturo nel tempo. Testimoniare a se stessi e agli altri la pro-
pria passione per l'elettronica.
ELETTRONICA
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ANNO 4 - N. 3 - MARZO 1975


COPERTINA - In questo fascicolo primaverile della
Rivista proponiamo la costruzione di due appara-
ti che, in un certo senso, si inseriscono perfet-
tamente nel clima della nuova stagione. Perché
i festaioli troveranno nel progetto delle luci psi-
chedeliche portatili un oggetto che accrescerà il
divertimento, mentre i fotografi dilettanti, costruen-
do il nostro temporizzatore, potranno ulteriormen-
te perfezionare il loro lavoro.

editrice
ELETTRONICA PRATICA
direttore responsabile
ZEFFERINO DE SANCTIS
Sommario
disegno tecnico
CORRADO EUGENIO

stampa LUCI PSEUDO-PSICHEDELICHE


LA VELTRO SEMPLICI E PORTATILI 164
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Tribunale Civile di Milano - ANTENNA DELTA LOOP 184
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Tutti i diritti di proprietà let-
teraria ed artistica sono riser-
vati a termini di Legge per VENDITE ACQUISTI PERMUTE 220
tutti i Paesi. I manoscritti, /
disegni, le fotografie, anche
se non pubblicati, non si re- UN CONSULENTE TUTTO PER VOI 233
stituiscono.

163
LUCI
I

u­c qè b t
PSICHEDELICHE
I I

PORTATLI

164
QUESTO APPARATO FUNZIONA
SENZA ESSERE APPARENTEMENTE COLLEGATO
AD UNA SORGENTE SONORA.
PUO' ESSERE FACILMENTE TRASPORTATO,
I ]
ACQUISENDO IL CARATTERE DELLA PORTATILITA'
f I
PERCHE' NECESSITA DI UNA ALIMENTAZIONE
A srssA TENSIONE CONTINUt,
INDIPENDENTEMENTE QUINDI DALLA RETE-LUCE.
E' IN GRADO DI PILOTARE
n
LAMPADE A FILAMENTO PER
UNA POTENZA COMPLESSIVA DI 60 W.

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«.· U8~$G4 ) / H/ U~8B ¼~·%· 6/ ~8F68~8 U/ù V· /G /« H8V¼GFG · «)¼F· «8VV8 ) /) «/) · B · HGFG ~8VG«· $/
~·6¼FG 6/ ¼F ) 8~$G F¼B 8~G 6/ U8~H GF8 ) GF «8 ~·- 8H)«¼H/%· B 8F$8 6· ««8 «8VV/ 68««8 U~G( · ( /«/$à ;
6/G«/F8 UG~$· $/«/4 ) GF /« V/~· 6/H) ! / G ) GF «· D/H· ~- c ) ) G U8~) ! é «· U· ~G«· « UH/) ! 868«/) G» 4 $· F$G ¼-
B GF/) · ; t VV/ H/· B G /F V~· 6G 6/ ~8F68~8 · F) G~ H· $· GVV/ F8« B GF6G 68««.8«8$$ ~GF/) · U¼( ( «/) /$· -
U/ù · ««8V~· ¼F· D8H$· · VV/¼FV8F6G · ««· B ¼H/) · ¼F ~/· G;;; D8H$· /G«· 4 è H$· $· 6· FG/ HGH$/$¼/$· ) GF «·
$G)) G 6/ ) G~8GV~· D/;· B 86/· F$8 ¼F H/H$8B · 6/ «¼) / %G) 8 « UH8¼6G5UH/) ! 868«/) G» ;
UH/) ! 868«/) ! 8 UG~$· $/«/; c J ¼8H$· HGH$/$¼\ /GF8 6/ $8~B/F/ è H$· $· D·$$ · U~/-
q · ( 8««· H$· V/GF8 è G~B· / U~GHH /B · 8 HGFG U~GH- B · 6/ $¼$$G U8~) ! é /« FGH$~G · UU· ~·$G U¼ò 8HH8~8
H/B / · F) ! 8 / ( · ««/4 «8 H) · B U· VF· $8 8 / ~· 6¼F/ · «- · «/B 8F$· $G ) GF ¼F· HG~V8F$8 · ( · HH· $8FH/GF8 0( · $-
«.·~/· · U8~$· ; u~8U· ~/· B G) /4 6¼FJ ¼84 U8~ 8HH8~8 $8~/· 68««.· ¼$G14 FGF F8) 8HH/$· F6G · «)¼F ) G««8V· -
H8B U~8 U/ù · ««8V~/ 6¼~·F$8 «8 G~8 686/$8 · ««G B 8F$G ) GF 8%8F$¼·«/ HG~V8F$/ HGFG~8 U8~ «.8B /H-
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165

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166
Fig. 1- Progetto completo dell'apparato di pilotaggio
di luci psicbedeliche. Il trimmer potenziometrico R2
deve essere regolato in modo che le due lampade
P{-LP2 risultino bilanciate; questo trimmer può es-
sere considerato come un regolatore di. .. volume lu-
minoso. La resistenza R1 può assumere valori diversi,
compresi fra i 15.000 e i 47.000 ohm, in modo da ot-
tenere il miglior rumore generato da TR1. II diodo D2
è un LED e funge da monitor. I due transistor finali
di potenza TR5-TR6 possono essere rappresentati,
oltre che dai modelli prescritti nell'elenco componen-
ti. dal collegamento di due transistor senza alcun
serimento di resistenze o diodi.

Fig. 2-I due transistor TR5-TR6 debbono essere monta-


ti sulla basetta del circuito stampato tramite due
dissipatori di calore, senza necessitare di interposi-
zione alcuna di rondelle isolanti (il collettore di questi
due transistor è rappresentato dai loro involucri metal-
lici esterni). Per semplicità di disegno, in questo sche-
ma pratico sono raffigurate due sole lampadine: cia-
scuna di essa rappresenta ovviamente un intero grup-
po di lampadine.

BASE
LIBERA

c1

TR1

167
M 4
Fig. 3- I due transistor di potenza TR5-TR6, per
/ quali sono prescritti i modelli r / 1000, sono pa-
ragonabili a due circuiti integrati veri e propri, per-
ché incorporano, in un unico contenitore, due tran-
sistor, due resistenze e un diodo (R1-R2-DI-TH1-TR2).
Questi tipi di transistor, oltre che erogare una no-
tevole potenza elettrica, presentano un elevatissimo
guadagno, generalmente superiore a 1000 anche con
correnti di notevole intensità.

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168
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ANALISI DEL CIRCUITO
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Fig. 4 - L'apparato per luci psichedeliche è privo di


una apparente sorgente sonora; essa è tuttavia pra-
ticamente rappresentata dal transistor TR1, che è mon-
tato nel circuito senza alcun collegamento di base.
E' ovvio che / transistor, pur essendo dello stesso
tipo, producono rumori di fondo più o meno intensi:
per far funzionare Il nostro apparato occorre quindi TESTER
selezionare un certo numero di transistor, in modo
da Individuare quello che genera la migliore quantità
di rumore. Questo semplice circuito permette di effet-
tuare la selezione ora menzionata. Il tester deve esse-
re commutato nella portata di 500 N fondo-scala, R
nella misura di correnti continue; la resistenza R ha
il valore di 5.600 ohm. L'alimentazione del circuito
è ottenuta con la tensione continua di 6 V.


169
3V 3V 3V
± M Il
4
3V 3V

3V 3V
"
Fig. 5- Le due lampade simbolicamente disegnate
nello schema elettrico e in quello pratico dell'appara-
to per luci psichedeliche, possono essere sostituite con
due distinti gruppi di lampade collegate con il siste-
ma serie-parallelo qui indicato, tenendo conto che non
si deve superare il limite di potenza assorbita di 30
LAMPADINE COLLEGATE W per ciascuno dei due gruppi di lampade. n due ter-
IN SERIE- PARALLELO minali contrassegnati con i numeri 3-4 trovano pre-
ciso riscontro con i terminali contrassegnati con gli
stessi numeri nello schema teorico di figura 1.

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6¼8 ) /~) ¼/$/ /F$8V~·$/ %8~/ 8 U~GU~/; U8~) ! é /F) G~UG- D~ · / $· F$/ HG$$GUGH$/ · ) GF$~G««G4 è /« U/ù /6GF8G
~·FG4 /F ¼F ¼F/) G ) GF$8F/$G~84 6¼8 $· FH/H$G~4 6¼8 · ~· UU~8H8F$· ~8 «· HG~V8F$8 6/ ~¼ B G~8;
~8H/H$8F\ 8 8 ¼F 6/G6G 0z n5z W5b M5à z M5à z W14 ) G- n« ) /~) ¼/$G5$8H$4 ) GB ¼FJ ¼84 D· ¼HG 6/ ¼F B /««/· B -
B 8 ) ! /· ~·B 8F$8 /F6/) · $G F8««G H) ! 8B · 6/ D/V¼~· d; U8~GB 8$~G 6· gKK A DG F6G5H) · «· 4 in B G6G 6·
n 6¼8 $~· FH/H$G~ à z g5à z i GDD ~GFG /« %· F$· VV/G 68$8~B /F· ~8 «· )G~~8F$8 6/ U8~6/$· 68/ $~· FH/H$G~;
6/ ~· VV/¼FV8~8; · HH/8B 8 · 6 ¼F· FG$8%G«8 UG- In HGH$/$¼\ /GF8 68« B /««/· B U8~GB 8$~G H/ D·~à ¼HG
$8F\ · 4 · F) ! 8 ¼F 8«8%· $/HH/B G V¼· 6· VFG4 V8F8- 68« $8H$8~ )GB B ¼$· $G F8««· UG~$· $· gKK A 8 F8««·
~·«B 8F$8 H¼U8~/G~8 · M;KKK · F) ! 8 )GF DG ~$/ ) G~- B /H¼~· 6/ ) G~~8F$/ ) GF$/F¼8;
~8F$/4 U8~B 8$$ 8F6G /« 6/~8$$G U/«G$· VV/G 6/ «· B - q · ) G~~8F$8 6/ U8~6/$· 4 ~/«8%· $· H¼««· H) · «· 68«
U· 68 6/ UG$8F\ · · F) ! 8 ) GF U/) ) G«/ H8VF· «/ 6/ $8H$8~4 FGF è ) GH$· F$84 U8~) ! é /« $~· FH/H$G~ · B -
) GF$~G««G; U«/D/) · 8HHG H$8HHG /« ~¼ B G~8 V8F8~·$G4 U8~ ) ¼/
q .¼HG 68/ 6¼8 $~·FH/H$G~ 6/ UG$8F\ · U8~B 8$$8 6/ «./F6/) 8 68««G H$~¼ B 8F$G GH) /««8~à · $$G~FG · 6 ¼F
G$$8F8~8 V«/ /B U¼«H/ «¼B /FGH/ ) GB U«8B 8F$· ~/4 6· - ) 8~$G U¼F$G 68««· H) · «· ; v ¼8« $~· FH/H$G~ ) ! 8 U~G-
$G ) ! 8 /« $~· FH/H$G~ à z i /F%8~$8 /« H8VF· «8 U~8H8F- %G) ! 8~à «8 68%/· \ /GF/ U/ù %/H$GH8 68««./F6/) 8 68«
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6¼~~8 V«/ /B U¼«H/ U/ù HGH$8F¼$/; c J ¼8H$G $~· F-
H/H$G~ H· ~à J ¼8««G ) ! 8 %8~~ à B GF$· $G F8« ) /~) ¼/$G
SCELTA DELLA SORGENTE DI RUMORE «à 6G%8 è /F6/) · $· «· H/V«· à z « 0D/V¼~ · W1;
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170
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COSTRUZIONE DELL'APPARATO

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8«8B 8F$G 6/ ~/D8~/B 8F$G 0U¼F$/FG ) G«G~·$G G $· ) 5 Pt = ponte di diodi (80 V - 5 A)
) · 1; Tt = trasf. d'alimentaz. (220 V- 12 V- 50 W)

COMPONENTI
Fig. 6 - La caratteristica principale di queste luci psi-
chedeliche è quella della portatilità dell'apparato, cioè
della possibilità di alimentazione del circuito con una
normale batteria d'auto a 12 V. Ma è pur sempre pos-
sibile alimentare il circuito con la tensione di rete-
luce, realizzando e applicando al progetto questo sem-
plice circuito di alimentatore, nel quale il condensatore
elettrolitico C1 ha il valore di 5.000 A4-18 VI., il pon-
te di raddrizzamento P1 è composto a 4 diodi al si-
licio; esso deve essere in grado di sopportare la ten-
sione di 80 V e la corrente di 5 A. La potenza del
trasformatore di alimentazione T1 è di 50 W.

► T1

12V

171
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ALIMENTAZIONE IN ALTERNATA

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\ /· $8 F8« U/· FG 6/ ) · ( «· VV/G 6/ D/V¼~· W;

COLLEGAMENTO DELLE LAMPADE


COLORATE

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B · U~· $/) G 6/ D/V¼~· W4 UGHHGFG 8HH8~8 G%%/· B 8F-
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V· ~8 · ««.¼H) /$· 68« ) /~) ¼/$G4 ) GFH/V«/· B G 6/ FGF
Fig. k 5 Disegno in grandezza naturale del circuito
stampato necessario per la costruzione dell'apparato
H¼U8~· ~8 «· UG$8F\ · ) GB U«8HH/%· 6/ dK ì U8~
/ psichedeliche ) /· H) ¼F V~¼UUG;
CARICA BATTERIE
IN SCATOLA DI MONTAGGIO
ENTRATA: 220 V - 50 Hz
USCITA: 6 • 12 Vcc - 4 A L. 14.500

Tutti i componenti necessari per la realizzazione di questo apparato sono contenuti in


una scatola di montaggio venduta dalla nostra Organizzazione al prezzo di L / A 500
Le richieste debbono essere fatte inviando anticipatamente l'importo a mez-zo vagl,a o
cc.p. n. 3/26482 intestato a: Elettronica Pratica - 20125 MILANO - Via Zuretu. 52
PORIZZATORE
CON
FET
IL TEMPORIZZATORE E' UN APPARATO ASSOLUTAMENTE NECESSA-
10 PER IL FOTOGRAFO, PER LO SPERIMENTATORE CHIMICO E, TAL-
VOLTA, ANCHE PER LA MASSAIA. QUELLO QUI PRESENTATO E' IL TI-
PO ELETTRONICO ED IL SUO FUNZIONAMENTO E' BASATO SUL PRO-
CESSO DI CARICA DI UN CONDENSATORE ELETTROLITICO.

è F $8B UG4 U8~ «· ~8· «/\ \ · \ /GF8 6/ ¼F $8B UG~/\ - FG · 668$$/ · « ) GF$~G««G 6/ U· ~$/) G«·~/ U~G) 8HH/ ) ! /-
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68« $~· FH/H$G~ ¼F/UG«· ~84 V«/ 8«8$$~G«/$/) / 6/ 8FG~B 8 VARI TIPI DI TEMPORIZZATORI
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%8~8 /« U~G( «8B · 68««8 «¼FV! 8 $8B UG~/\ \ · \ /GF/ t VF/ $/UG 6/ $8B UG~/\ \ · $G~84 · H8) GF6· 68« B G-
B G«$G 8) GFGB /) · B 8F$8 8 ) GF V~· F68 U~8) /H/GF8; 6G ) GF ) ¼/ 8HHG è H$· $G ) GF) 8U/$G4 /F ~8«· \ /GF8 · «-
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) /U/G 6/ ) · ~/) · G H) · ~/) · 6/ ¼F ) GF68FH· $G~8; c 6 ·«) ¼F «/B /$8 B · HH/B G 6/ $8B UG 6/ /FH8~/B 8F$G4
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174
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HD~ ¼$$· F6G «· D~ 8J ¼8F\ · 68««· $8FH/GF8 6/ ~8$8- $· FG4 ) GB 8 U~/F) /U/G 6/ D¼F\ /GF· B 8F$G4 /« U~G-
«¼) 8 GUU¼~ 8 J ¼8««· 6/ GUUG~$¼F/ GH) /««· $G~/ U/«G- ) 8HHG 6/ ) · ~/) · G H) · ~/) · 6/ ¼F ) GF68FH· $G~8 · $-
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$· «/ ~· UU~8H8F$· FG 68««8 %8~8 8 U~GU~/8 « D/F8\ - $G4 GVF/ )GF68FH· $G~8 · « J ¼· «8 %8FV· · UU«/) · $·
\ 8» 4 ) ! 8 HU8HHG FGF V/¼H$/D/) · FG «· HU8H· FGF /F- ¼F· $8FH/GF84 · $$~· %8~HG ¼F· ~8H/H$8F\ · 4 H/ ) · ~/) ·
6/DD 8~8F$8 F8) 8HH· ~/· U8~ «· «G~G ~8· «/\ \ · \ /GF8; c 6 /F ¼F ) 8~$G U8~/G6G 6/ $8B UG ) GF ¼F · F6· B 8F$G
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«GV/)G G 6/ $/UG B 8) ) · F/) G; $/UG B · $8B · $/) G4 UGHH/· B G %/H¼· «/\ \ · ~8 /« U~G-
) 8HHG G4 B 8V«/G4 «.· F6· B 8F$G 68««· ) · ~/) · 68«
) GF68FH· $G~8 · $$ ~· %8~HG $~8 $/U/) / /H$· F$/ 68««·
TEMPORIZZATORI DILETTANTISTICI ) · ~M) · ;
f · ) ) /· B G ~/D8~/B 8F$G · / $~8 H) ! 8B / ~/UG~$· $/ /F
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B 8~ B 8) ) · F/) / 86 8«8$$~GB 8) ) · F/) /4 U8~) ! é J ¼85 s 8« U~/B G H) ! 8B · 4 /F · «$G4 «./F$8~~¼ $$G~8 ­ n è

175
I s1
e
t
f /V; M 5 Questi tre semplici schemi permettono 6/ in-
terpretare l'andamento della carica del condensatore
C nel tempo. Nel primo schema, in alto, l'interruttore
S1 risulta aperto: non si ha alcun passaggio di cor-
rente e la tensione sui terminali del condensatore a
B è Aulla. Nello schema riportato al centro l'interruttore
S 1 risulta chiuso: lo strumento segnala un brusco
aumento di corrente che da inizio al processo di ca-
­M rica del condensatore a ; b GUGun certo periodo di
tempo, la corrente diminuisce fino a divenire nulla,
cosi come indicato dal milliamperometro dello schema
riportato in basso. Contemporaneamente il voltmetro,
collegato in parallelo al condensatore C, segnala il
massimo valore di tensione: /« condensatore a risulta
completamente carico.

· U8~$G 8 J ¼8H$· ) GF6/\ /GF8 /F$8~U~8$· J ¼8««· 68« ) /~) ¼/$/ 6/ ~/$· ~6G ) GF $8B U/ ) ! 8 %· FFG 6· UG) ! /
$8B UG $ A t ; nF J ¼8H$8 ) GF6/\ /GF/ F8« ) /~) ¼/$G 68) /B / 6/ H8) GF6G · 6 ¼F ) 8~$G F¼B 8~G 6/ G~8 8
FGF H/ ! · · «)¼F U· HH· VV/G 6/ ) G~~8F$8 8 «· $8F- J ¼8H$/ $8B U/ 6/U8F6GFG 8HH8F\ /·«B 8F$8 6· « %· -
H/GF8 H¼/ $8~B/F· «/ 68« ) GF68FH· $G~8 a è F¼««· 4 «G~8 68««· ~8H/H$8F\ · R 8 6· J ¼8««G 68« ) GF68F-
H¼UUGF8F6G ) ! 8 /« ) GF68FH· $G~8 FGF H/· H$· $G H· $G~8 a ;
U~8) 868F$8B 8F$8 ) · ~/) · $G;
N««.· $$G 68««· ) ! /¼H¼~· 68««./F$8~~¼$$G~8 ­ M 06/-
H8VFG ) 8F$~·«8 6/ D/V¼~· M14 H/ %8~/D/) · ¼F ( ~¼H) G VANTAGGI DEL TRANSISTOR FET
· ¼B 8F$G 68««· ) G~~8F$84 ) ! 8 6à /F/\ /G · « U~G-
) 8HHG6/ ) · ~/) · 68« ) GF68FH· $G~8 a ; r · · B · FG · q · B · VV/G~ U· ~$8 68/ ) /~) ¼/$/ 8«8$$~GF/) / 68/ $8B -
B · FG ) ! 8 «· ) · ~/) · 68« ) GF68FH· $G~8 a · ¼B 8F$· 4 UG~/\ \ · $G~/4 ~8· «/\ \ · $/ D/FG · J ¼· «)! 8 $8B UG D·4
«· ) G~~8F$8 ) ! 8 D« ¼/H) 8 · $$
~·%8~HG /« ) /~) ¼/$G 6/- D·) 8%· FG ¼HG 68/ FG~B· «/ $~· FH/H$G~ ( /UG«· ~/4 ) ! 8
B /F¼/H) 84 U8~) ! é «· 6/DD 8~8F\ · 6/ UG$8F\ /·«8 B /- U~8H8F$· %· FG ¼F V~GHHG /F) GF%8F/8F$8» J ¼8««G 6/
H¼~·$· H¼/ $8~B/F·«/ 68««· ~8H/H$8F\ · z %· H8B - ¼F· ( · HH· /B U868F\ · 6/ /FV~8HHG; u8~ $· «8 B G-
U~8 U/ù ~/6¼) 8F6GH/ ) G« U·HH· ~8 68« $8B UG; $/%G4 %G«8F6G G$$8F8~8 ) GH$· F$/ 6/ $8B UG H¼D/ -
­ G«$· F$G 6GUG ¼F ) 8~$G U8~/G6G 6/ $8B UG H¼/ ) /8F$8B 8F$8 «¼FV! 84 H/ 8~· ) GH$~8$$ / · ««.¼HG 6/
$8~B /F· «/ 68« ) GF68FH· $G~8 a H· ~à UGHH/( /«8 B /H¼- ) GF68FH· $G~/ 8«8$$~GF/) / 6/ ) · U· ) /$à 8FG~B8 84
~· ~8 ¼F %· «G~8 6/ $8FH/GF8 U· ~/ · J ¼8««G 68««· J ¼/F6/4 6/ ) GH$G B G«$G 8«8%· $G 8 H) · ~H · U~8) /H/GF8;
HG~V8F$8 6/ · «/B 8F$· \ /GF8 68« ) /~) ¼/$G 0) /~) ¼/$G n« U~G( «8B · 68««8 «¼FV! 8 $8B UG~/\ \ · \ /GF/ è H$· $G
/F ( · HHG 6/ D/V¼~· M1; ) GB U«8$·B 8F$8 ~/HG«$G V~· \ /8 · ««.· 6G\ /GF8 68/ $~· F-
u8~ )GF)«¼68~8 UGHH/· B G 6/~8 ) ! 8 «· $8FH/GF8 · U- H/H$G~ ¼F/UG«· ~/ f c à G r t ­ 5f c à ; v ¼8H$/ $~·F-
U«/) · $· · « ) /~) ¼/$G U¼ò 8HH8~8 ~/$~G%· $· H¼/ $8~B/- H/H$G~ ! · FFG /« %· F$·VV/G 6/ U~8H8F$· ~8 ¼F· 8«8-
F· "/ 68« ) GF68FH· $G~8 a HG«$· F$G 6GUG ¼F ) 8~$G %· $/HH/B · /B U868F\· 6/ 8F$~· $· 4 ) ! 8 U8~B 8$$ 8 6/
$8B UG; v ¼8H$G D8FGB 8FG U8~B 8$$8 6/ ~8· «/\ \· ~8 G$$8F8~8 $8B U/ ~·VV¼· ~68%G«/ · F) ! 8 ) GF B G68H$/
INSCATOLA
DI
ONTAGGIO
L. 9.700

FOTOCOMANDO
PER: interruttore crepuscolare
Con questa conteggio di oggetti o persone
scatola di
montaggio antifurto
offriamo ai
ettori la apertura automatica del garage
UG·· «( «««$à 6/
~8·«/\\ ·
~·U/6· B8F$84
lampeggiatore
senza alcun
problema di
tutti i • comandi a distanza
reperibllltà di
riali, un
nte
fo4comando la scatola di montaggio deve essere richiesta a: ELET-
o a tutte TRONICA PRATICA - 20125 MILANO - Via Zureti 52,
plicazioni inviando anticipatamente l'importo di L 9. 700 a mezzo
comandi a va·glia postale o c.c.p. n. 3/26482. Nel prezzo sono
distanza. comprese le spese di spedizione.
-----7
n

r9
zM

zW

t f c1

K\ M

ON 8

I
n
t ff w

­M
ON 8

Fig. 2 - Progetto del timer. Quando il commutatore


multiplo S1 si trova posizionato In OFF, così come
indicato nello schema, pur sottoponendo il circuito al-
all'alimentazione dopo aver inserito la spina nella presa-
luce, il condensatore elettrolitico C1 rimane scarico,
COMPONENTI
perché la corrente fluisce attaverso la resistenza R3.
La carica invece prende inizio nel preciso momento in Condensatori
cui il commutatore S1 viene posizionato in ON. Con
il potenziometro R1 si regola a piacere il tempo in cui C1 = 10 F - 25 VI(elettrolitico)
i contatti 5-6 del relé debbono rimanere chiusi. C2 = 2.000 ¼f 5 25 VI (elettrolitico)
Resistenze
R1 A 10 megaohm (potenz. a variaz. lin.)
R2 A 100.000 ohm
R3 A 68 ohm
R4 A 15.000 ohm
R5 A 15.000 ohm
%· «G~/ ) · U· ) /$/%/; n« ) GH$G 6/ J ¼8H$/ $~· FH/H$G~ è R6 A 470 ohm
H) 8HG GVV/ · « «/%8««G 68V«/ · «$~/ $/U/ 6/ $~· FH/H$G~ 8 Semiconduttori
) /ò V/¼H$/D/) · /« «G~G /B U/8VG F8/ $8B UG~/\ \ · $G~/ TR1 = 2N3819
8«8$$~GF/) / 84 /F U· ~$/) G«· ~84 /F J ¼8««G ) ! 8 ) / · ) - TR2 = 2N1711
) /FV/· B G · 68H) ~/%8~8; D1 = diodo al silicio tipo 10D4
DZ1 = diodo zener (12 V- 0,5 W)
DZ2 = diodo zener (9 V- 0,5 W)
ANALISI DEL CIRCUITO Varie
P1 = ponte di diodi raddrizzatori (80 V-1 A)
v ¼· F6G H/ ~8· «/\ \ · /« ) /~) ¼/$G 6/ ¼F $8B UG~/\ \ · $G- T1 = trasf. d'alimentaz. (220 V- 12 V- 10 W)
~84 ) / H/ 68%8 U~/B · 6/ $¼$$ G U~8G) ) ¼U· ~8 ) ! 8 /« RL1 = relé (12 V- 350 ohm circa)
S1a-S1b = doppio deviatore
) /~) ¼/$G 6/ ) · ~/) · H/· /« U/ù UGHH/( /«8 H8U· ~·$G 6· «

178
) /~) ¼/$G 6/ ¼$/«/\ \ · \ /GF84 /F B G6G 6· UG$8~ V· - uG/) ! é «· $8FH/GF8 6/ V· $8 0h 1 68« $~· FH/H$G~ à z n4
~·F$/~8 ¼F· ) 8~$· U~8) /H/GF8 68« $8B UG ) ! 8 H/ ) ! 8 è ¼F $~· FH/H$G~ f c à 4 è F¼««· ~/HU8$$G · ««· «/-
/F$8F68 ~/$· ~6· ~8 86 ¼F· ~/U8$/( /«/$à 6/ D8FGB 8FG; F8· F8V· $/%· 6/ · «/B 8F$·\ /GF84 H¼««· HG¼~) 8 0­ 1
a $/«/\ \· F6G HG«$· F$G 68/ ) GB ¼F/ $~· FH/H$G~4 H/ ) G~- 6/ à z « H/ G$$8~~à ¼F· ( ·HH· $8FH/GF8 UGH/$/%· ;
~8~8( ( 8 /« ~/H) ! /G 6/ HG%~·) ) · ~/) · ~8 /« ) /~) ¼/$G 6/ v ¼8H$· $8FH/GF84 J ¼· F6G /« ) GB B ¼$· $G~8 ­ « %/8-
$8B UG~/\ \ · \ /GF8; c . J ¼/F6/ F8) 8HH· ~/G D·~8 ~/) G~- F8 UG~$· $G H¼««· UGH/\ /GF8 ON, ) /Gé J ¼· F6G U~8F-
HG · « $~· FH/H$G~ f c à ; 68 /F/\ /G «· ) · ~/) · 68« ) GF68FH· $G~8 8«8$$~G«/$/) G
Ma $~·«· H) /·B G GVF/ ¼«$8~/G~8 ) GFH/68~·\/ GF8 6/ a «4 · ¼B 8F$· H/FG · ) ! 84 H¼U8~· F6G «· $8FH/GF8
F·$¼~· V8F8~/) · 86 8F$~/· B G F8« %/%G 68««.· ~VG- 6/ x é 68««G \ 8F8~ b OW4 ) GH$~/FV8 /« $~·FH/H$G~
B 8F$G · F· «/\ \ · F6G «G H) ! 8B · $8G~/) G ~/UG ~$· $G à z W · ) GF6¼~~84 U8~B8$$8F6G ) GHì «.8) ) /$· \ /GF8
/F D/V¼~· W; 68« ~8«é z q «;
v ¼· F6G il ) /~) ¼/$G %/8F8 ) G««8V· $G ) GF «· ~8$8-
ì ¼) 84 H¼/ $8~B/F· «/ 68« ) /~) ¼/$G 6/ ) · ~/) · è U~8-
H8F$8 ¼F· $8FH/GF8 ) GF$/F¼· D/«$~· $· 8 H$· ( /«/\ \ · -
$· 6/ MW é ;
D /F) ! é /« ) GB B ¼$· $G~8 ­ n %/8F8 B · F$8F¼$G F8««·
UGH/\ /GF8 t f f 4 il ) GF68FH· $G~8 FGF U¼ò /F/\ /· ~8
a U~GU~/· ) · ~/) · · $$~·%8~HG «8 ~8H/H$8F\ 8 z M5z W4
8HH 8F6G U~·$/) · B 8F$8 ) G~$G) /~) ¼/$· $G 6· ««· ~8H/- Fig. 3 - Piano di cablaggio del timer. In corrispondenza
H8F\ · z d7 ) GB 8 H/ U¼ò FG$· ~84 /FD·$$/4 «· ~8H/- del perno del potenziometro R1 si dovrà apporre una
piccola scala graduata in minuti secondi o in minuti
H$8F\ · z d 6/~8$$· B 8F$8 ) G««8V· $· D~ · /« $8~B/-
primi. Questa scala potrà essere facilmente composta
F· «8 UGH/$/%G 8 /« $8~B /F· «8 F8V· $/%G 68« )GF- servendosi di un cronometro, attraverso un certo nu-
68FH· $G~8 8«8$$~G«/$/) G 6/ ) · ~/) · a M; mero di prove pratiche.

RETE
UTILIZZ.
/ I \

T1

179
Fig. 4 - Questo disegno Inter-
.- - - - - - - - - - - - - - - - i
n preta il principio di funziona-

c/: n
±i;
t n

n
LP
mento del timer applicato ad
un elemento utilizzatore (nel
disegno l'elemento utilizzato-
re è rappresentato dalla lam-
: TIMER : pada LP). Dopo aver Inserito
la spina nella presa-luce, si
OF'F'
6:: commuta S1 nella posizione
~ / r Z ON; In questo preciso mo-
ON• I : : RETE
mento la lampada LP sl ac-
1I ~---------------- cende e rimane accesa finché
n I contatti 5-6 del relé riman-
n
gono chiusi. Essi si aprono
"» ] dopo un certo periodo di tem-
po prestabilito tramite il po-
ON tenziometro R1 e la lampada
LP si spegne automaticamen-
te.

Flg. 5 - Questo semplice disegno vuole proporre al n« $8BUG 6/ ~/$· ~6G4 )/Gé /« $8BUG)! 8 /F$8~)G~~8
lettore una variante al circuito originale di figura 2 6· « BGB8F$G 68««.· \ /GF· B8F$G 6/ ­ M D/FG ·««G
molto utile nel settore fotografico. In pratica si sosti-
tuisce il potenziometro R1 con i due commutatori qui
H)· $$ G 68« ~8«é 4 U¼ò 8HH8~8 ~8VG«· $G 4U8~ B8\\G
disegnati, che permettono di effettuare una regolazio- 68« UG$8F\ /GB8$~G z « /F B/H¼~· )GF$/F¼· 4 F8«-
ne di tipo a scatti del tempo di ritardo. «./F$8~% · ««G 6/ $8BUG )! 8 %· 6· d H8)GF6/ · i
B/F¼$/ U~/B/ H8BU~8 B· F$8F8F6G U8~ a « /« %· «G~8
)· U· )/$/%G 6/ MKF.
MKKp w
}s a GB8 è D·) /«8 )GBU~8F68~84 /« $8BUG 6/ ~/$· ~6G
4 6' UG $~à 8HH8~8 FG$8%G«B8F$8 U~G)~·H$/F· $G /FH8~8F-
MKKp $7
V* 6G F8« )/~)¼/$G4 /F HG H$/$¼\ /GF8 68« )GF68FH· $G~8
a «4 ·«$ ~/ )GF68FH· $G~/ 8«8$$~G «/$/)/ 6/ B· VV/G~ %· -
Mtt p ; MW. «G~8 )· U· )/$/%G 0MK K 5 gKK 5 M;KKK µ f 1; a GF «· ¼-
MKKp
L B8F$G 68« %· «G~8 )· U· )/$/%G 6/ a « H/ UGHHG FG ~· V-
V/¼FV8~8 $8BU/ 6/ ~/$· ~6G ·F)! 8 6/ U· ~8))! /8 G~8;
r · FGF H/ UG$~à U~8$8F68~8 6/ ~8· «/\ \ ·~8 ~/$· ~6/
­t t p~* ; 6/ UG )! / H8)GF6/ BGF$· F6G F8« )/~)¼/$G )GF68F-
H· $G~/ 6/ 8«8%· $· )· U·) /$à ; u8~ $·«8 BG$/%G4 %G-
gKKp ....!:J «8F6G )! 8 /« $/B8~ H/· /F V~· 6G 6/ )GU~/~8 $8BU/
p60
gKKp
'!I,.
)GBU~8H/ D~ · UG)! / H8)GF6/ 8 BG«$ 8 G~84 )GF%8~-
~à H8~% /~H / 6/ ¼F )GBB¼$· $G~8 B¼«$ /U«G · d UG H/-
\ /GF/4 )! 8 UGHH· /FH8~/~84 ·6 8H8BU/G4 $~8 )GF-
TEMPO MINIMO 3" 68FH· $G~/ 6/ %· «G~8 )· U· )/$/%G 6/ MK5MKK5M;KKK F.
TEMPO MASSIMO 6'

2r ,.
UNA MODIFICA PER IL SETTORE
r
«G FOTOGRAFICO
2Mn E
2'
1
n S2
(2
è F.¼«$ 8~/G~8 BG6/D/)· 68« )/~)¼/$G4 BG«$G %· «/6·
F8« H8$$G~8 DG $GV~·D/)G4 )GFH/H$8 F8« HGH$/$¼/~8 /«
2Mnb
UG$8F\ /GB8$~G z « )GF 6¼8 )GBB¼$· $G~/4 68FG-
2M. ' B/F· $/ « B /F¼$/» 8 « H8)GF6/» 4 /F V~· 6G 6/ /F-
H8~/~84 «.¼FG /F H8~/8 ·««.· «$
~G4 ~8H/H$8F\ 8 6/ GUUG~-
2 Mn $¼FG %·«G~8 /F V~· 6G 6/ )GFH8F$/~8 il ~/$· ~6G U~8-
D/HH· $G; N( ( /·B G 6/H8VF· $G J¼8H$· 8%8F$¼· «8 %· -
~/· F$8 ·« )/~)¼/$G G~/V/F· «8 /F D/V¼ ~· g; u8~ 8H8B-
U/G4 H8 /« )GBB¼$· $G~8 « B/F¼$/» 0)GBB¼$· $G~8

180
2) H/ $~G
%· H¼««· UGH/\ /GF8 d.4 B 8F$~8 /« ) GB B ¼-
· $G~8 « H8) GF6/» 0) GB B ¼$· $G~8 «1 H/ $~G%· F8«-
la. UGH/\/ GF8 egy4 /« $8B UG 6/ ~/$· ~6G H· ~à 6/ d. eKy;
GLI ATTREZZI
SCHEMA DI INSERIMENTO DE
n« ) /~) ¼/$G 68« $8B UG~/\ \ · $G~84 /« ) ¼/ U~GV8$$G è PRI Cl
~·UU~8H8F$· $G /F D/V¼~· W4 è ¼F ) /~) ¼/$G D¼ F\ /GF· F-
$8; r · è G%%/G ) ! 8 8HHG 6G%~à ~8F68~H / ¼$/«8 · «-
«GU8~· $G~8 F8« $8B UG~/\ \ · ~8 ¼F 68$8~B /F· $G · U-
U· ~· $G; a /Gé /« ) /~) ¼/$G 68« $8B UG~/\ \ · $G~84 U8~
·HH ¼B 8~8 ¼F H/VF/D/) · $G U~·$/) G4 6G%~à 8HH8~8 ) G«-
«8V· $G4 U8~ 8H8B U/G4 · 6 ¼F /FV~·F6/$G~8 DG $GV~· -
fico.
Per /F$8~U~8$· ~8 /« H/H$8B · 6/ ) G««8V· B 8F$G 68«
8B UG~/\ \ · $G~8 · ««.· UU· ~·$G ¼$/«/\ \ · $G~84 ) / «/B /-
$8~8B G · 6 · F· «/\ \ · ~8 «.· ) ) 8FH/GF8 8 «G HU8VF/-
B 8F$G 6/ ¼F· «· B U· 6· /F D¼F\ /GF8 6/ · UU· ~·$G
¼$/«/\ \ · $G~8;
nF D/V¼~· e ~· UU~8H8F$/· B G «G H) ! 8B · 6/ ) G««8V· -
B 8F$G 68« $/B 8~ ) GF «· «· B U· 6· q u4 «· J ¼· «8
6G%~à · ) ) 8F68~H/ 8 ~/B · F8~8 · ) ) 8H· U8~ ¼F $8B -
UG U~8H$· ( /«/$G 6· ««.GU8~·$G~8;
a GB 8 è UGHH/( /«8 G$$8F8~8 ) /ò E u8~ ) · U/~8 ( 8F8
J ¼8H$G D8FGB 8FG4 8«8F) ! /· B G «8 GU8~·\ /GF/ ) ! 8
H/ 6G%~· FFG 8H8V¼/~8 B · F¼· «B 8F$8 D·) 8F6G ~/-
D8~/B 8F$G · ««G H) ! 8B · 6/ ¼$/«/\ \G 68« $/B 8~ ~/-
UG~$ · $G /F D/V¼~· e; IN UN UNICO KIT
u/B · 6/ $¼$$G H/ 6G%~à ~8VG«· ~8 /« UG$8F\ /GB 8-
$~G z M4 ) GF /« J ¼· «8 H/ H$· ( /«/H )8 /« $8B UG /F ) ¼/ PER SOLE
· «· B U· 6· q u 6G%~à ~/B · F8~8 · ) ) 8H· ; c 6 è G%-
%/G ) ! 8 /F ) G~~/HUGF68F\ · 68««· B · FGUG«· D/HH· $·
H¼« U8~FG 68« UG$8F\ /GB 8$~G z M 6G%~à 8HH8~8 · U- LIRE 7.900
UGH$· ¼F· U/) ) G«· H) · «· V~· 6¼· $· /F B /F¼$/ U~/B /
G B /F¼$/ H8) GF6/; q · ) GB UGH/\ /GF8 68««· H) · «·
%8~~à D·$$· H8~% 8F6GH/ 6/ ¼F ) ~GFGB 8$~G; CONTIENE:
v ¼· F6G H/ /FF8H$· «· HU/F· F8««· U~8H· 6/ ) G~~8F-
te, «· «· B U· 6· q u ~/B · F8 HU8F$· ; nFD·$$/ U¼~
saldatore istantaneo (220 V - 90 W)
punta rame ·di ricambio
HH8F6G ) ! /¼H/ / ) GF$· $$/ g5i 0/« ~8«é ~/B · F8 FG~-
scatola pasta saldante
B · «B 8F$8 ) ! /¼HG14 «· ) G~~8F$8 FGF U¼ò D« ¼/~8 · $-
90 cm. di stagno preparato in tubetto
$~·%8~HG «· «· B U· 6· q u U8~) ! é «./F$8~~¼ $$G~8 ­ M(
1 chiave per operazioni ricambio punta saldatore
H/ $~G %· F8««· UGH/\ /GF8 t f f ; b ¼FJ ¼84 U8~ U~G- paio forbici isolate
%G) · ~8 «.· ) ) 8FH/GF8 68««· «· B U· 6· q u G) ) G~~8 pinzetta a molle in acciaio inossidabile con
)GB B ¼$· ~8 ­ «( /F t s ; punte internamente zigrinate
q · «· B U· 6· q u FGF ~/B · F8 H8B U~8 · ) ) 8H· 4 U8~- 1 cacciavite isolato alla tensione di 15000 V
) ! é 6GUG ¼F ) 8~$G $8B UG4 H$· ( /«/$G $~·B /$8 /« UG- 4 lame intercambiabili per cacciavite con innesto
$8F\ /GB 8$~G z M4 8HH· H/ HU8VF8 ) GFH8V¼8F$8B 8F$8 a croce
· ««.· \ /GF8 68« $/B 8~4 ) ! 8 U~G%G) · «.· U8~$¼~· 68/
) GF$· $$/ g5i ;
u8~ ~/U~/H$/F· ~8 /« D¼F\ /GF· B 8F$G 68« $/B 8~4 G) - Le richieste del kit degli • ATTREZZI DEL PRIN-
) G~~8 ~/UG~$·~8 /« ) GB B ¼$· $G~8 ­ M F8««· UGH/\ /G- CIPIANTE » debbono essere fatte a: Elettronica
F8 t f f ; Pratica - 20125 MILANO - Via Zuretti n. 52, in-
viando anticipatamente l'importo di L. 7.500 a
z /U8$/· B G G~· «8 H¼)) 8HH/%8 D·H/ 6/ D¼ F\ /GF· B 8F- mezzo vaglia postale o c.c.p. n. 3/26482 (spese
$G 6/ $¼$$G /« ) GB U«8HHG; q .· UU· ~·$G ¼$/«/\ \ · $G~8 di spedizione comprese).

181
z z z z
33Kn. 100KO. 200 KO. 330K0
ét qà l
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12
... .,,,

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L @
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4 ;;;; 5.
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L e Fig. 6 - In questo schema
6
~ .,,, si vuol ancora una volta
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10µ:f
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W
G ~;'
G
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... ... ...
W d e 6 k B 9 10
interpretare il principio di
carica di un con densatore
elettrolitico da 10 F. I
diagrammi dimostrano che
aumentando il valore del-
secondi la resistenza R, si provoca
un corrispondente aumen-
to del tempo di carica del
condensatore stesso.

0F8« FGH$~G ) · HG «· «· B U· 6· q u 6/ D/V¼~· 4) %/8- ~8· «/\ \ · $G H¼ ) /~) ¼/$G H$· B U·$G;
F8 /FH8~/$G H¼/ $8~B /F· «/ g5i 68« ~8«é ; a GF /« UG- N ) G«G~G ) ! 8 FGF · %8HH8~G U~/B · 6.G~· D·$$G ¼HG
$8F\ /GB 8$~G z « H/ ~8VG«· /« $8B UG 6¼~·F$8 /« J ¼· - 6/ $~·FH/H$G~ f c à 4 ~/) G~6/· B G 6/ U~8H$· ~8 ( 8F8
«8 «· «· B U· 6· 68%8 ~/B · F8~8 · ) ) 8H· ; nFF8H$· F6G · $$8F\ /GF8 · ««8 GU8~· \ /GF/ 6/ ) G««8V· B 8F$G 68V«/
«· HU/F· F8««· U~8H· 5«¼) 8 «· «· B U· 6· ~/B · F8 HU8F- 8«8$$~G6/ 68« $~·FH/H$G~ à z «4 ) ! 8 è · UU¼F$G ¼F
$· B · /« $/B 8~ è U~GF$G U8~ D¼ F\ /GF· ~8; r · F$8- $~·FH/H$G~ 6/ $/UG f c à; a · U/$· /FD·$$/ ) ! 84 · H8-
F8F6G ­ M UGH/\ /GF· $G /F OFF, /« ) GF68FH· $G~8 ) GF6· 68««· ) · H· ) GH$~¼ $$~/) 8 6/ J ¼8H$G H8B /) GF-
8«8$$~G«/$/) G a « FGF U¼ò ·HHG«¼$· B 8F$8 ) · ~/) · ~H/7 6¼$$G~84 V«/ 8«8$$~G6/ UGHHGFG 8HH8~8 6/%8~H· B 8F$8
6¼FJ ¼8 · ««./F/\ /G 6/ GVF/ GU8~·\ /GF8 a « è H) · - 6/HUGH$/ H¼« ) GB UGF8F$8; c . J ¼/F6/ F8) 8HH· ~/G4 · «-
F) G; «.· $$G 68««.· ) J ¼/H$G 68« f c à 4 ) ! /868~8 U~8) /H8 /F-
u8~ D·~ · ) ) 8F68~8 «· «· B U· 6· ( · H$· ) GB B ¼$· ~8 DG ~B · \ /GF/ · « ~/%8F6/$G~8 H¼««· 8H· $$· U/86/F· $¼~·
­ M F8««· UGH/\ /GF8 ON. nF J ¼8H$G U~8) /HGB GB 8F- 68« ) GB UGF8F$8; v ¼8/ «8$$G~/ ) ! 8 ) / H8V¼GFG B 8-
$G «· «· B U· 6· q u H/ · ) ) 8F68 8 /« ) GF68FH· $G~8 H8 U8~ B 8H84 «8VV8F6G $¼$$/ V«/ · ~$/) G«/ U~8H8F-
8«8$$~G«/$/) G a M ) GB /F) /· · ) · ~/) · ~H
/ D/FG · « U¼F- $· $/ H¼««· ~/%/H$· 4 · %~·FFG FG$· $G ) ! 8 J ¼8H$G ·~-
$G /F ) ¼/ U~G%%868 · D·~ H) · $$ · ~8 /« ~8«é 4 ) /Gé · VGB 8F$G è H$· $G U/ù %G«$8 ~/)G~6· $G 8 U/ù %G«$8
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68/ ) GF$· $$ / g5i ; nF J ¼8H$G U~8) /HG B GB 8F$G «· $/U/ 6/ H¼) ) 8HH/GF8 68V«/ 8«8$$~G6/;
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COSTRUZIONE DEL TEMPORIZZATORE · UU8F· ~/) G~6· ~8 ) ! 8 68( ( GFG ) GFH/68~·~H/ G$$/-
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182
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ANTENNA
DELTA nW
LOOP ·11
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F8 6/ · B U«/D)/ · $G~/ «/F8· ~/4 · «$~8 %G«$8 /F%8) 8 H/ B 86/· $· B 8F$8 · ««8 /FH$· ««· \ /GF/ 6.· F$8FF· ;
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$G~84 HG$$ GUGF8F6G /« $~·FH/H$G~ D/F· «8 6/ UG$8F\ · · UG$~à B · / %· «G~/\\ · ~8 «8 H¼8 ) · U· ) /$à H8 FGF %8~-
U8~/) G«GH/ ~/H) ! / 6/ H¼~ ~/H) · «6· B 8F$G; c FGF H/ ~à 6G$· $G 6/ ¼F.· F$8FF· 8DD/ ) /8F$8 86 · UG)G %· ~-
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68« $~·HB 8$$ /$G~8 · ¼B 8F$· F6G «· J ¼· «/$à 68««./B- $· $/%G 6/ · ¼B 8F$· ~8 «· UG$8F\ · 6/ ¼H) /$· ;
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H) ! 8~B · $G 6/ G$$/B · J ¼· «/$à 4 · 6· $$G U8~ 8HH8~8 · $-
$~· %8~H· $G 6· H8VF· «/ · 6 · «$· D~ 8J ¼8F\ · 0/ ) · %/
H) ! 8~B · $/ · 6G$$· $/ F8««8 ) · $8F8 · B U«/D/) · $~/) / · ¼-
Fig. t - L'antenna omnidirezionale riceve e trasmette,
a seconda che si tratti di antenna ricevente o trasmit-
6/G FGF HGFG ·HHG«¼$· B 8F$8 · 6· $$ /1;
tente, energia elettromagnetica in ogni direzione, nel-
l'intero arco di 360° (disegno a sinistra). L'antenna di-
rettiva, invece, riceve o trasmette energia elettroma-
gnetica in una sola direzione, au-
mentando in tal modo notevol-
mente la sua resa; l'antenna di-
rettiva elimina le emittenti di di-
sturbo laterali o retrostanti, con-
vogliando tutta la potenza in una
sola direzione. L'unico difetto è
dovuto alla necessità di un con-
gegno elettromeccanio di pilotag-
gio, in grado di far ruotare l'an-
tenna nell'arco di 360°. L'anten-
na direttiva disegnata sulla. destra
prende anche il nome di « anten-
na-avanti ».

► ANTENNA
OMNIDIREZIONALE
ANTENNA
DIRETTIVA

185
n« ) · %G H) ! 8~B· $G 6G%~à /FG«$~8 8HH8~8 ) · ~· $$8~/\ - N $/$G«G /FDG ~B· $/%G 8 · ( 8F8D/) /G 6/ $¼$$/ V«/
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z h gx kg G! B M4l 6P GVF/ WgK B$;
zh l gK ± gW G! B K4x 6P GVF/ WgK B$;
z h MM kg G! B M4M g 6P GVF/ WgK B$;

ELEMENTO
ATTIVO

Fig. 2- Piano costrutti-


vo dell'antenna DELTA-
LOOP. Gli elementi che
la compongono sono:
particolare 1 = filo di
rame o trecciola di ra-
me del diametro di 2
mm. e della lunghezza
di 3.609 mm; particola-
re 2 = asticella della
ELEMENTO lunghezza di 3.660 mm.
RIFLETTORE (il diametro non è critico); particolare
3 = filo di rame o trecciola di rame del
diametro di 2 mm. e della lunghezza
di 3.355 mm; particolare 4 A asticel-
la della lunghezza di 3.660 mm. (il
diametro non è critico, la lunghezza,
così come accade per il particolare 2,
comprende anche quella del tubetto di
innesto); particolare 5 = barretta di
rame del diametro di 2 mm. e della lun-
ghezza di 590 mm. collegata a uno dei
due terminali del condensatore variabile
ROTRE (vedi disegno di figura 5); particolare 6 = se le asti-
celle contrassegnate con il numero 2 sono di alluminio,
cioé di materiale sul quale non si può effettuare la sal-
datura a stagno, allora si dovranno realizzare quattro
terminali di ottone facendo riferimento al disegno di fi-
gura 4; articolare 7 = giunto di innesto chiaramente
illustrato in figura 3; particolare 8 = gamma-match
chiaramente illustrato in figura 5; particolare 9 A
giun-
to di sostegno a 90°; particolare 10 = asta oriz-
zontale di sostegno realizzata con tubo per antenne
TV della lunghezza di 2.200 mm. e del diametro di 3 cm.

Mli
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«· 4 8H/H$GFG 68««8 %· ~/· F$/ /F ~8«· \ /GF8 ·««8 %· ~/8
) ·H8 ) GH$~¼$$~/) /; v ¼8H$8 %· ~/· F$/ /F$8~8HH· FG /«
%· «G~8 6/ /B U868F\ · 4 J ¼8««G 68««8 U8~6/$8 86 · «-
@
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ADATTAMENTO DI IMPEDENZA

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SALDARE
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) 8$~·HB /$$8F$84 è ~· UU~8H8F$· $G 6· ««.· 6· $$ · B 8F$G
6/ /B U868F\ · D~ · ) · %G H) ! 8~B · $G 8 · F$8FF· 8
D~ · ) · %G H) ! 8~B· $G 8 $~·HB 8$$ /$G~8; FORO
FILETTATO
u8~ G$$ 8F8~8 V«/ · 6· $$· B 8F$/ 6/ /B U868F\ · è F8-
) 8HH · ~/G D· ~ ¼HG 6/ ¼FG H$~¼ B 8F$G4 ) ! 8 U¼ò 8H-
H8~84 /F6/DD 8~8F$8B 8F$84 ¼F ROS-METRO, ¼F
­ ì z 5r c à c z GUU¼~8 ¼F B /H¼~· $G~8 6/ GF68
H$· \ /GF· ~/8;
u· HH/·B G ) GB ¼FJ ¼8 ·««.· F· «/H/ 68« H/H$8B · 6/ · -
6· $$ · B 8F$G D~ · ) · %G H) ! 8~B· $G 8 $~·HB 8$$ /$G~84
H¼UUGF8F6G ) ! 8 «./B U868F\ · ) · ~· $$ 8~/H$/) · $8G~/- Fig. 3 - Giunto da applicare alle estremità dell'asta
orizzontale tramite fissaggio a viti da ferro. Il dia-
) · 68««.· F$8FF· H/· 6/ gK G! B e U8~ «· J ¼· «8 H/ metro interno del tubo deve essere leggermente su-
6G%~à · 6G$$ · ~8 ¼F ) · %G 6· gK G! B (RG gl G periore al diametro esterno dell'asta orizzontale; que-
z h l 1; sta stessa osservazione si estende ai due tubetti dia-
gonali sui quali verranno innestate le asticelle.

ADATTAMENTO CAVO-TRASMETTITORE

q · U~/B · ;GU8~· \ /GF8 ) GFH/H$8 F8« D· ~8 /F B G6G «8$$ G~8 6/ G~/8F$· ~H/ H8B U~8 %8~H G «.· ) J ¼/H$G 6/
) ! 8 · F) ! 8 /« $~·HB 8$$ /$G~8 ~/H¼«$/ U8~D8$$ · B 8F$8 J ¼8/ B G68««/ ) ! 8 VG6GFG 6/ $·«8 UGHH/( /«/$à ;
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r · /« 6/HUGH/$/%G 6/ · 6· $$ · B 8F$G 6/ /B U868F\ · 4
H$· $G U~/B · ) /$· $G4 /F B G6G 6· UG$8~ DG ~F/~8 «·
FG$G · F) ! 8 ) GB 8 · F$8FF· 5B · $) ! /FV4 U¼ò 8HH8~8
B · VV/G~ J ¼· F$/$à 6/ UG$8F\ · ;
H8B U~8 /FH8~/$G D~ · ) · %G 8 · F$8FF· ;
u8~ 8DD 8$$¼· ~8 «· $· ~·$¼~· H/ 6G%~à /FH8~/~8 /«
u8~ G$$ 8F8~8 ¼F U8~D8$$ G · 6· $$ · B 8F$G 6/ /B U8-
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68F\ · 4 G) )G~~8~à /FH8~/~8 / 6/HUGH/$/%/ H8) GF6G «·
«8V· F6G · ««.· «$~· 8H$~8B /$à 68« ) · %G ¼F ) · ~/) G D/$-
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$/\ /G 6· gK G! B 4 ) ! 8 UG$~à 8HH8~8 · ) J ¼/H$· $G G
· ¼$G) GH$~¼ /$G ) GF ~8H/H$8F\ 8 · F$//F6¼$$ /%8 U8~ ¼F $G~8 0/F ) ·HG 6/ F8) 8HH/$à 15· F$8FF· ;
$G$· «8 6/ gK G! B 7 /« $¼$$G 68%8 8HH8~8 · ) ) ¼~·$· - NF) ! 8 /F J ¼8H$G ) · HG «· ~8VG«· \ /GF8 6G%~à 8HH8~8
B 8F$8 ~· ) ) ! /¼HG /F ) GF$8F/$G~8 8 H) ! 8~B · $G; 8DD 8$$ ¼· $· U8~ ~· VV/¼FV8~8 /« B ·HH/B G %· «G~8 6/
A J ¼8H$G U¼F$G H/ 6G%~à · V/~8 H¼/ ) GB U8FH· $G~/ UG$8F\ · $~·HB 8HH· 86 /« B /F/B G %· «G~8 6/ UG-
68« D/«$~G · « U V~8) · » 68« $~· HB 8$$/$G~84 H/FG · 6 $8F\ · ~/D« 8HH· 4 ~8VG«· F6G «.8«8B 8F$G 6/ · ) ) G~6G
G$$ 8F8~8 «· B ·HH/B · UG$8F\ · « 6/~8$$· » 8 H/FG U~8%/H$G H¼««.· F$8FF· GUU¼~8 «.· UUGH/$G · 6· $$ ·-
· 6 · FF¼«M· ~8 ) GB U«8$· B 8F$8 «· UG$8F\ · ~/D« 8HH· ; $G~8;
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H/68~·~H/ U8~D8$$·B 8F$8 · 6· $$ · $G · ««./B U868F\ · 6/ U8~D8$$ · B 8F$8 $· ~· $G;
gK G! B 8 H/ UG$~à 8HH8~8 ) 8~$/ ) ! 84 D~ · ) · %G 8
$~·HB 8$$/$G~84 FGF H¼HH/H$GFG U8~6/$8 6/ UG$8F\ · ;
QUALE TIPO DI ANTENNA SCEGLIERE?

ADATTAMENTO CAVO-ANTENNA b GUG $¼$$/ V«/ · ) )G~V/B 8F$/ D/F J ¼/ ) GFH/V«/· $/4
FGF H/ U¼ò · F) G~· 6/~8 ) ! 8 «· H$· \ /GF8 ~/) 8$~·-
q .· 6· $$· B 8F$G ) · %G5· F$8FF· è UGHH/( /«8 /F $¼$$ / HB /$$8F$8 H/· HD~¼ $$
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J ¼8/ ) ·H/ /F ) ¼/ «.· F$8FF· UGHH/868 ¼F 6/HUGH/$/%G H/( /«/$à ; t VF/ · F$8FF· /FD·$$ / U~8H8F$· ) 8~$8 ) · -
6/ ·) ) G~6G; c ) ) G U8~) ! é %GV«/· B G ) GFH/V«/· ~8 /« ~·$$8~/H$/) ! 8 6/ V¼· 6· VFG U8~ ) ¼/4 U¼~ 8HH8F6G

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f nq t z Nr c $G F8««· J ¼· «/$à 68««· ~/) 8\ /GF84 8HH8F6G 8«/B /F· $/4
F8««· B · VV/G~ U· ~$84 / H8VF· «/56/H$¼~( G;
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F· 4 ) /Gé 6/ ¼F )GFV8VFG 8«8$$~GB 8) ) · F/) G4 ) G-
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D·~ HU· \ /· ~8 «.· F$8FF· F8««./F$8~G · ~) G 6/ di Ky;
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H$GH/4 B · «.· UU·HH/GF· $G a P U¼ò · VV/~· ~8 J ¼8H$G
GH$· ) G«G 6/ F· $¼~· 8)GFGB /) · U~G%%868F6G 6·
Hé ·««· ) GH$~¼\/GF8 6/ J ¼8H$G · UU· ~· $G4 H8~% 8F6G-
H/ · 6 8H8B U/G 6/ ¼F B G$G~/FG U8~ $8~V/) ~/H$·««G4
Flg. 4 - Le asticelle possono essere indifferentemente
· ) J ¼/H$· $G )GF UG) ! 8 ) 8F$/F· /· 6/ «/~8 U~8HHG J ¼· «-
di ottone, rame, ferro o. alluminio. Se l'asticella è di ) ! 8 · ¼$G68B G«/$G~8;
alluminio, cio di materiae sul quale non si può ef-
fettuare la saldatura a stagno, allora è necessarlo co-
strulre « terminale di ottone qui illustrato.

Fig. 5 - Il gamma-match serve per accordare l'antenna,


cioé per adattare l'antenna stessa al valore di impe-
denza richiesto. n« condensatore variabile CV, mon-
U8~D 8$$·B 8F$8 · 6· $$ · $84 UGHHGFG U~8H8F$· ~8 ) · - tato su una piastrina Isolante e poi racchiuso ermeti-
~· $$8~/H$/) ! 8 6/%8~H84 DG ~F8F6G ~/H¼«$· $/ H) · ~H/ G camente in un contenlto.re, in modo da proteggerlo da-
gli agenti atmosferici, deve avere un valore capacitivo
8) ) 8««8F$/; di 100 pF e una tensione di 1.000 volt. Il cavo coassia-
c . G%% /G ) ! 8 6· ¼F· U/) ) G«· · F$8FF· · 6 ¼F J ¼·~- le di discesa potrà avere Indifferentemente un valore
$G 6.GF6· 4 · F) ! 8 6/ $/UG ) · ~/) · $G4 FGF ci H/ UGH- di Impedenza di 50 o 75 ohm, perché mediante la re-
HGFG · $$ 8F68~8 V~· F6/ ) GH8; r 8F$~8 / ~/H¼«$· $/ golazione del condensatore variabile CV si possono
ottimamente adattare entrambi questi valori.
B /V«/G~· FG H8FH/( /«B 8F$8 · 6G$$ · F6G · F$8FF8 6/
$/UG V~G¼F65U«· F8 G ~/FVG;
r · )G«G~G ) ! 8 %GV«/GFG 8DD 8$$¼· ~8 DX, ) /Gé ) G«-
«8V·B 8F$/ · «¼FV· 6/H$· F\ · 4 6G%~· FFG G~/8F$· ~H/
%8~HG«8 · F$8FF8 · 6 8«8%· $G V¼· 6· VFG ) ! 84 U¼~
8HH 8F6G U/ù )GB U«8HH84 FGF HGFG 6/DD/ ) /«/ 6· ~8· -
«/\\ · ~8 8 F8UU¼~8 ~/H¼«$· FG B G«$G ) GH$GH8;

UN'ANTENNA CONSIGLIATA

q .· F$8FF· ) ! 8 ) GFH/V«/· B G · / FGH$~/ «8$$G~/ a P


8 ) ! 8 ci · ) ) /FV/·B G · 68H) ~/%8~8 U¼ò 8HH8~8 H8F-
\ · 6¼( ( /G J ¼· «/D)/ · $· D~
· «8 B /V«/G~/ · F$8FF8 U8~
DX. t %% /· B 8F$84 8HH8F6G J ¼8H$· · F$8FF· 68H$/-
F· $· · ) G««8V·B 8F$/ · «¼FV· 6/H$· F\ · 4 8HH· è 6/
$/UG 6/~8$$ /%G4 ) /Gé ~/) 8%8 8 $~· HB 8$$8 /F ¼F· HG«·
6/~8\ /GF8; c J ¼8H$· ) · ~· $$ 8~/H$/) · ~/H¼«$· B G«$G
/B UG~$· F$8 U8~ 8«/B /F· ~8 «8 8B /$$ 8F$/ 6/ 6/H$¼~-
(G «· $8~·«/ G ~8$~GH$· F$/4 ) GF%GV«/· F6G $¼$$ · «·
UG$8F\ · /F ¼F· HG«· 6/~8\ /GF8 86 · ¼B 8F$· F6G /F
$·« B G6G FG$8%G«B 8F$8 la. ~8H· 68««.· F$8FF· ;
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pari · 6 ¼F · ¼B 8F$G 6/ ) /~) · g %G«$8 68««· UG$8F\·
68« $~·HB 8$$ /$G~8 G 68««· H8FH/( /«/$à 68« ~/) 8%/$G~8;

188
COSTRUZIONE DELL'ANTENNA 6/ D8~~G4 G$$GF84 ~·B 8 G · ««¼B /F/G; n« «G~G 6/· -
DELTA-LOOP B 8$~G FGF ) GH$/$¼/H) 8 ¼F 8«8B 8F$G ) ~/$/) G4 B 8F-
$~8 «· «G~G «¼FV! 8\\ · 6G%~à ~/H¼«$· ~8 8H· $$ · B 8F$8
n« U/· FG ) GH$~¼$$ /%G 68««.· F$8FF· b 8«$· 5q GGU è 6/ d;i i K B B 4 ) GB U~8F68F6G /F J ¼8H$· B /H¼~·
~/UG~$· $G /F D/V¼~· W; · F) ! 8 J ¼8««· 68« $¼( 8$$ G 6/ /FF8H$G;
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q .· H$· G~/\ \GF$· «8 0U· ~$/) G«· ~8 MK1 è ¼F $¼(G4 6/
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J ¼8««/ ¼H· $/ U8~ «8 · F$8FF8 à é 4 68««· «¼FV! 8\ \ ·
%/~$ù 68««· H¼· «8VV8~8\ \ · 4 «.· ««¼B /F/G; r · «.· «-
6/ W;WKK B B ; 8 68« 6/· B 8$~G 6/ d ) B ; v ¼8H$·
«¼B /F/G ) ~8· U~G( «8B / 6/ H· «6· $¼~· 4 ) ! 8 UG$~à
·H$· è HGH$8F¼$· 4 /F UGH/\ /GF8 ) 8F$~· «84 $~· B /$8
8HH8~8 ~/HG «$G H8~%8F6GH/ 6/ $8~B/F· «/ /F G$$GF8 G
¼F V/¼F$G · xK. 0U· ~$/) G«· ~8 x17 /« V/¼F$G è ) G««8-
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V· $G · « U· «G 6/ HGH$8VFG ) ! 84 · H¼· %G«$à 4 è · UU«/-
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) · $G · « ~G$G~8 6.· F$8FF· ;
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) G«·~8 MK 1 ~/H¼«$· FG · UU«/) · $/ 6¼8 V/¼F$/ 0U· ~$/) G- ) 8««8 0U· ~$/) G«· ~/ M5d1 UG$~à 8HH8~8 6/ $/UG ~/V/6G
«· ~8 k14 ~8· «/\ \ · $/ F8« B G6G /F6/) · $G /F D/V¼~· d; G · $~8) ) /· 4 ) GF 6/· B 8$~G 6/ W B B ;
n« $¼( G U~/F) /U· «8 6G%~à · %8~8 G%% /·B 8F$8 ¼F 6/· - u8~ J ¼· F$G ~/V¼· ~6· «.8«8B 8F$G ~/D« 8$$G~84 /« D/«G
B 8$~G /F$8~FG «8VV8~B8F$8 H¼U8~/G~8 · J ¼8««G 6/ ~· B 8 0U· ~$/) G«· ~8 M1 6G%~à 8HH8~8 «¼FVG d;i Kx
8H$8~FG 68««.· H$· G~/\ \GF$· «8; n« D/HH· VV/G · %% /8F8 B B 7 U8~ «.8«8B 8F$G ~· 6/· F$84 ) /Gé «.8«8B 8F$G · $-
B 86/· F$8 %/$/ 6· D8~~G; f · ) ) /· B G FG$·~8 ) ! 8 «8 $/%G4 /« D/«G 6/ ~· B 8 0U· ~$/) G«· ~8 d1 6G%~à 8HH8~8
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U8~) ! é ¼F./F$8~· H8~/8 6/ « B · H) ! / U8~ D/«8$$· ~8 » $¼~· ; r · ) /ò FGF H· ~à /« ~/H¼«$· $G 6/ ¼F· 8~~· $·
68« g MA ) GH$· UG) ! 8 ) 8F$/F· /· 6/ «/~84 B 8F$~8 ) GH$~¼\/GF84 U8~) ! é H8~% /~à · ) GFD8~/~8 · ««.· F$8F-
/« « V/~· B · H) ! / » UG$~à 8HH8~8 HGH$/$¼/$G ) GF ¼F F· ¼F· B/ V«/G~8 ~/V/6/$à B 8) ) · F/) · ;
$¼( 8$$G DG ~· $G 8 GUUG~$¼F· B 8F$8 «/B · $G /F B G6G n« B GF$· VV/G 68« ~/D« 8$$G~8 8 68« ~· 6/· $G~8 08«8-
6· 8%/$· ~8 ¼F· ¼«$8~/G~8 HU8H· ; B 8F$G · $$/%G1 6G%~à 8HH8~8 8DD 8$$¼· $G /F B G6G
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B 8$~G $·«8 6· · 6· $$· ~H/ · J ¼8««G 68««8 J ¼· $$~G ~/ k5l ~/H¼«$/ 6/ M;xl W B B 8 /F B G6G ) ! 8 / D/«/
· H$/) 8««8 0U· ~$/) G«· ~/ W5e1; 6/ ~·B 8 G~/\ \GF$· «/ 0U· ~$/) G«· ~/ M5d1 ~/H¼«$/FG U· -
q 8 J ¼· $$~G · H$/) 8««8 6/· VGF· «/ UG$~· FFG 8HH8~8 ~· ««8«/ D~· «G~G;

Con questo sintonizzatore, adatto per l'ascol-


to della Citizen's Band, potrete esplorare co-
modamente una banda di 3 MHz circa. Potrete
SINTONIZZATORE ce
inoltre ascoltare le emissioni del radioamatori (Monogamma CB)
sulla gamma dei 10 metri (28-30 MHz). Ac-
quistando anche il nostro kit del « TRASMET-
TITORE CB •, è possibile realizzare un com-
pleto RX-TX a 27 MHz per la CB.
Meraviglioso kit a sole

L. 5.900
Le richieste del kit del « Sintonizzatore CB » deb-
bono essere fatte Inviando anticipatamente l'Im-
porto di L. 5.900 a mezzo vaglia o c.c.p. n.
3/26482 Intestato a: ELETTRONICA PRATICA -
20125 MILANO - Via Zureti. 52.

189
L'ACCORDATORE ¼F· $8FH/GF8 6/ «· %G~G 6/ M;KKK V.
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q .· «$~G $8~B/F· «8 68« %· ~/· ( /«8 6G%~à 8HH8~8 ) G«-
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B · 5B · $) ! HGFG /««¼H$~· $8 /F D/V¼~· g; nF U~· $/) · W B B 8 68««· «¼FV! 8\ \ · 6/ gxK B B 4 B GF$· $· U· -
H/ $~· $$· 6/ D/HH· ~8 ¼F· U/· H$~/F· 6/ ) /~) ¼/$G H$· B - ~· ««8«· B 8F$8 · 6 ¼F· 68««8 · H$/) 8««8 6/· VGF· «/ · 6
U· $G 0H8F\ · · «)¼F· U/H$· 6/ ~·B 81 G · «$~· J ¼· «- ¼F· 6/H$· F\ · 6/ gK B B 6· J ¼8H$· ; à ¼$$/ J ¼8H$/
H/· H/ U/· H$~/F· 6/ B · $8~/· «8 /HG«· F$8 0U«8?/V«·HH4 8«8B 8F$/ HGFG ) ! /· ~· B 8F$8 /F6/) · $/ /F D/V¼~ · g;
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%/$/ 6· D8~~G; %~à 8HH8~8 U~G$8$$G 6· V«/ · V8F$/ · $B GHD8~/) / B 8-
­ ¼««· U/· H$~/F· %8~~à D/HH· $G ¼F ) GF68FH· $G~8 %· - 6/· F$8 ¼F· H) · $G«8$$· 6/ U«· H$/) · D/HH· $· · « H¼UUG~-
~/· ( /«8 68« %· «G~8 6/ MK K Uf 4 · 6· $$ G · HGUUG~$· ~8 $G /HG«· F$8;

A RICHIESTA DEI SIGNORI LETTORI

PUBBLICHIAMO L'ELENCO DEGLI ARGOMENTI CHE INTERESSANO I CB E CHE SONO


STATI PRESENTATI NELLE RUBRICHE « LE PAGINE DEL CB » DEI PRECEDENTI FA-
SCICOLI DI ELETTRONICA PRATICA

ARGOMENTO ANNO MESE PAGINA

Un misuratore di campo 1974 settembre 658

Come eliminare il TVI 1974 ottobre 732

Indicatore automatico di trasmissione 1974 novembre 812

Preamplificatore microfonico 1974 dicembre 898

L'antenna è necessaria 1975 gennaio 14

A caccia di fughe AF 1975 febbraio 92

190
TARATURA DELL'ANTENNA ( /«8 H/ UGHHGFG G$$/B · B 8F$8 · 6· $$· ~8 8F$~· B ( /
%· «G~/ ) /$· $/;
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u8~ U~/B · ) GH· G) ) G~~8~à · 6· $$· ~8 /« $~·HB 8$$/$G-
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~8 · « ) · %G 84 J ¼/F6/4 J ¼8H$.¼«$/B G · ««.· F$8FF· B 8-
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6/· F$8 ~8VG«· \ /GF8 68« ) GF68FH· $G~8 %· ~/· ( /«8;
n« ) · %G 6/ 6/H) 8H· UG$~ à · %8~8 /F6/DD 8~8F$8B 8F$8 $8~% 8F/~8 H¼««· ( · ~~8$$· 6/ ~·B 84 ) G««8V· $· · 6 ¼FG
¼F %· «G~8 6/ /B U868F\ · 6/ gK G kg G! B 4 U8~) ! é 68/ 6¼8 $8~B /F· «/ 68« %· ~/· ( /«84 %· ~/· F6GF8 «8V-
B 86/· F$8 «· ~8VG«· \ /GF8 68« ) GF68FH· $G~8 %· ~/· 5 V8~B 8F$8 «· «¼FV! 8\ \ · ;

TRASMETTITORE CB
UNA PRESTIGIOSA SCATOLA DI MONTAGGIO
A L. 19.500
SCHEDA TECNICA

Alimentazione: minima 12 V - tipica


13,5 /- massima 14 V

Potenza AF in uscita
(senza mod): 1W(circa)

Potenza AF in uscita
(con mod.): 2W(circa)

Sistema di emissione: in modulazione dam-


piezza

Profondità di mod.: 90% 100%

Potenza totale dissi-


pata: 5W

Impedenza d'uscita per52 : 75 ohm (rego-


antenna: labili)
Con l'approntamento di questo nuovo kit voglia-
Microfono: di tipo piezoelettrico
mo ritenere soddisfatte le aspirazioni dei nostri
Numero canali: a piacere lettori CB. Perché acquistando questa scatola di
montaggio, e quella del monogamma CB, ognu-
Portata: superiore a 10 -:- 15 no potrà costruire un valido apparato ricetrasmit-
Km (in condizioni ideali) tente a 27 MHz.

La scatola di montaggio del trasmettitore CB contiene:


N. 1 circuito stampato - n. 13 condensatori ceramici - n. 5 condensatori elettro-
litici - n. 2 trimmer capacimetrici - n. 11 resistenze - n. 2- impedenze AF - n. 1 tra-
sformatore di modulazione- n. 1 circuito integrato - n. 3 transistor- n. 2 bobi-
ne - n. 1 raffreddatore per transistor TR3.

Le richieste debbono essere fatte inviando anticipatamente l'im-


porto di L. 19.500 a mezzo vaglia o c.c.p. n. 3/26482 intestato a:
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191
LE PIANTE
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STO SEMPLICE OHMMETRO E-
LETTRONICO CON IL QUALE VI
SARA' POSSIBILE CONDURRE
UN GRAN NUMERO DI ECCE
ZIONALI ESPERIMENTI.

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192
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F/ ) GB 84 · 6 8H8B U/G4 «· «¼) 84 «· $8B U8~· $¼~· 4 ­ / è D·$$G ¼F V~· F U· ~«· ~8 /F J ¼8H$/ ¼«$/B / · FF/
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P · ) ZH$8~ 6/ s 8± I G~Z ! · G$$8F¼$G 6· / H¼G/ U~G- ~/~84 %G 8 B · ) ) ! /F· 68««· %8~/$à 4 · F) ! 8 «· U/· F-
«¼FV· $/ 8HU8~/B 8F$/; UGHHGFG 68D/F/~H/ assolutamen- $· ; u8~) ! é /« P · ) ZH$8~ H/ · 6GU8~ò · F) ! 8 /F ¼F 8-
$8 H$~· ( /«/· F$/4 H8 FGF U~GU~/G D· F¼$· H) /8F$/D/) /; HU8~/B 8F$G 6/ J ¼8H$G V8F8~8 ) GF ~/H¼«$· $/ F8$$· -
u8~) ! é /« P · ) ZH$8~ 6/B GH$~ò ) ! 8 «8 U/· F$8 HGF¼G B 8F$8 UGH/$/%/4 · F) ! 8 6¼~· F$8 «./F$8~~GV· $G~/G 6/
/F V~· 6G 6/ ~/HUGF68~8 · ««8 · \ /GF/ ¼B · F8 8 6/ U8~HGF8 «GF$· F8 6· ««· U/· F$· %8V8$·«8;
UGHH868~8 ¼F· ) 8~$· DG ~B · 6/ B 8B G~/· ( /G«GV/) · ;
c J ¼8H$/ 8HU8~/B 8F$/ %8FF8~G )GF6G$$/ ) G««8V· F6G
· ««8 U/· F$8 U· ~$/) G«· ~/ ) /~) ¼/$/ · F· «/\ \ · $G~/ 6/ ) ¼/4 MANCA UNA SPIEGAZIONE
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8 68H) ~/%8~F8 ¼FG 6/ $/UG H8B U«/) 8 8 · ««· UG~$· $· r · /F HGH$· F\· ) ! 8 ) GH· %GV«/GFG /F6/) · ~8 V«/
6/ $¼$$ / / «8$$G~/; 8HU8~/B 8F$/ ) GF6G$$ / 6· « P · ) ZH$8~E
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V8$· «84 è D·$$G 6/ ) ~8· $¼~8 /F V~·6 G 6/ ~/HUGF68~8
LE PIANTE LEGGONO IL PENSIERO · « U8FH/8~G ¼B · FG7 /F H8)GF6G «¼GVG ) ! 8 «8 U/· F-
UMANO? $8 H$8HH8 HGFG 6G$· $8 6/ B 8B G~/· 8 6/ U8FH/8~G4
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·HHG ~( /$· 6· ««8 ~· 6/) / 6/ ¼F· U/· F$· 8 «· ~8H/H$8F- r · $¼$$/ V«/ 8HU8~/B 8F$/ ) GF6G$$/ 6· ««G H) /8F\ /· -
\· /F$~/FH8) · 68««· U/· F$· H$8HH· 4 8H/H$8 ¼F U~8- $G ·B 8~/) · FG 8 / «G~G ~/H¼«$· $/4 ) /Gé «8 «G~G B · F/-
) /HG ~· UUG~$G D/H/) G4 «G H) /8F\ /· $G · B 8~/) · FG 68- D8H$· \ /GF/4 FGF ! · FFG · F) G~· $~G%· $G ¼F· HU/8-
) /H8 6/ H$/B G«· ~8 ¼F· U/· F$· U¼F\ 8) ) ! /· F6G«· ) GF V· \ /GF8 H) /8F$/D/) · 6· U·~$8 6/ ) ! /) ) ! 8HH/· ; r · H8
«· U¼F$· 6/ ¼F ) G«$8««G; c ( ( 8F84 U~/B · · F) G~· «8 /UG$8H/ 6G%8HH8~G $~G%· ~8 ¼F HG«G B G$/%G 6/
DG F6· $8\ \· 4 · ««G~· «8 UGHH/( /«/ · UU«/) · \ /GF/ U~· $/-
) ! 8 «· U/· F$· %8F/HH8 HG$$GUGH$· · J ¼8H$· · UU· -
) ! 8 H·~8( ( 8~G ) 8~$· B 8F$8 $· «/ 6· · U~/~8 F¼G%/
~8F$8 ;;; $G~$¼~· 4 «G H) /8F\ /· $G 8( ( 8 · ~8V/H$~· ~8 $· -
8 /FHG HU8$$· $/ G~/\ \GF$/ F8« B GF6G 68««· H)/8F\ · 4
«¼F/ 6~· B B · $/) / 8 U~G«¼FV· $/ ~8HUGFH/ 8«8$$ ~/) / U8~ 8H8B U/G ) GF «· ) GH$~¼\/GF8 6/ ¼F H8FHG~8 8«8$-
) ! 8 D8) 8~G U8FH· ~8 · 6 ¼F· UGHH /( /«/$à 68««8 U/· F- $~G( /G«GV/) G;
$8 6/ «8VV8~8 /« U8FH/8~G ¼B · FG; uG/) ! é «8 ~/) 8~) ! 8 /F J ¼8H$G U· ~$/) G«· ~8 H8$$G~8
FGF HGFG ·DD · $$G $8~B/F· $84 · ( ( /· B G U8FH· $G 6/
U~GV8$$ · ~8 8 HU8~/B 8F$· ~8 · F) ! 8 FG/ ¼F ) /~) ¼/$G
ALLA RICERCA DEL COLPEVOLE · ««· UG~$· $· 6/. $¼$$ / / 6/«8$$· F$/4 /F V~· 6G 6/ U8~-
B 8$$8~8 «· ~/U8$/\ /GF8 6/ ¼F· U· ~$8 68««8 8HU8-
~/8F\8 8DD 8$$¼· $8 6· P · ) ZH$8~ 8 «· HU8~/B 8F$· \ /GF8
è F · «$~G /F$8~8HH· F$8 8HU8~/B 8F$G D¼ J ¼8««G 6/
6/ 8%8F$¼· «/ F¼G%8 U~G%8 U~· $/) ! 84 )GF «.· ¼V¼~/G
6/HUG~~8 6¼8 U/· F$8 /F 6¼8 «G) · «/ 6/%8~H / 8 H8-
) ! 8 J ¼· «)! 8 FGH$~G U· \ /8F$8 «8$$G~8 ) / UGHH· H) ~/-
U·~· $/4 /F) · ~/) · F6G UG/ ¼F· U8~HG F· 4 H) 8«$· D~ · %8~84 F8« $8B UG · %%8F/~84 /FDG ~B · F6G) / H¼ J ¼· «-
¼F V~¼ UUG 6/ H8/ U8~HG F84 6/ 8F$~· ~8 /F ¼F· 68««8 ) ! 8 H8FH·\ /GF· «8 ~/%8«· \ /GF8;
6¼8 H$· F\ 8 U8~ 6/H$~¼VV8~8 ¼F· 68««8 6¼8 U/· F$8;
­ ¼) ) 8HH/%· B 8F$84 D·) 8F6G U· HH·~8 6· %· F$/ · ««·
U/· F$· H¼U8~H $/$84 H/$¼· $· F8««.·«$~· H$· F\ · 4 «8 H8/ IL CIRCUITO DEL SENSORE
U8~HG F8 U· ~$8) /U· F$/ · ««.8HU8~/B 8F$G4 H/ G$$ 8F8-
%· ¼F· U~8) /H· H8VF· «· \ /GF8 · « U·HH· VV/G 68« ) G«- n« ) /~) ¼/$G 68« H8FHG~/y 6· FG/ ) GF) 8U/$G · «$~G FGF
U8% G«8 6/F· F\ / · ««· U/· F$· ; z 8· «$à E nB B · V/F· - è ) ! 8 J ¼8««G 6/ ¼F G! B B 8$~G · UGF$8 · 6· $$G U8~
\/GF8E f · F$· H)/ 8F\ · E s GF «G H· UU/·B G; u8~)! é «· B /H¼~· 6/ ~8H/H$8F\ 8 B G«$G 8«8%· $8; q .G! B B 8$~G
a FG/ FGF ~8H$· ) ! 8 «/B /$· ~) / · «8VV8~8 J ¼· F$G ~/H¼«$· · B U«/D/) · $G U8~ B 8\ \ G 6/ ¼F GU8~·\ /GF· -
ebbero · 6/~8 /F J ¼8« U· ~$/)G«· ~8 B GB 8F$G «8 «84 ) ! 8 ~8F68 «G H$~¼B 8F$G 8H$~8B · B 8F$8 H8FH/-
U/ù /B UG~$·F$/ U¼( ( «/) · \/ GF/ H) /8F$/D/) ! 8 · B 8~/- ( /«84 $· F$G H8FH/( /«8 ) ! 8 F8« H8$$G~8 68««8 B /H¼~8
cane. ) GB U~8H8 D~ · / MK K;KKK G! B 8 M B 8V· G! B 4 «G

193
R15 Il Il R8 n .A KM

Il Il Il 11 9V

1l
Ra

KW

,t
;';//» ±«
n
2 WV8<5$/«
Il I[ n 11 Il Il
s
RlO

:
R3 Il Il 31 4,l' l. N Il

ENTR. $ --
R6 Il Il R9 Il

Fig. 1 - Schema elettrico dell'ohmmetro elettronico


- composto da un ponte di Wheatstone, sulla sinistra, da
un amplificatore operazionale, al centro e da uno stru-
mento ad indice, sulla destra. Il potenziometro R2
serve per il controllo grossolano dell'equilibrio del
COMPONENTI
ponte; con il potenziometro A5 si effettua la regola-
zione fine; con il potenziometro H10, invece, si regola Condensatori
la sensibilità dello strumento. n tre potenziometri so-
no di tipo a variazione lineare. All'entrata dello stru-
C1 A 1.000 pF
C2 = 1.000 pF
mento si applica la sonda collegata con la pianta sot-
toposta ad esame.
Resistenze
R1 = 100.000 ohm
R2 = 2 megaohm (potenz. a variaz lin.)
R3 = 1.000 ohm
R4 = 1 megaohm
R5 = 250.000 ohm (potenz. a variaz. lin.)
R6 A 1 megaohm
R7 = 1,000 ohm
R8 = 100.000 ohm
R9 A 100.000 ohm
H$~¼B 8F$G è /F V~· 6G 6/ ~/«8%· ~8 %· F· \ MKB ~8H/- R10 = 10.000 ohm {potenz. a variaz. lin.)
H$/%8 68««.G~6/F8 68««G K4g, ;
v ¼8H$G 8«8%· $G V~·6G 6/ H8FH/( /«/$à è 6· ~/$8F8~H/ Varie
U/ù ) ! 8 H¼DD/) /8F$8 U8~ «8 FG~B · «/ 8HU8~/8F\ 8 ) ! 8 D1 A OA91
H/ UGHHGFG ) GF6¼~~8 H¼ ¼F· ) GB ¼F8 U/· F$· %8- D2 = OA91
IC = A709 (circuito integrato)
V8$· «8; a GB ¼FJ ¼84 U8~ ) G«G~G ) ! 8 %G~~· FFG ¼«-
$8~/G~B 8F$8 H8FH/( /«/\ \ · ~8 /« FGH$~G ) /~) ¼/$G4 DG
~-
u.A A
microamperometro a zero centrale
0gK5K5gK N1
F/~8B G U/ù · %· F$/ V«/ 8«8B 8F$/ F8) 8HH· ~/ U8~ ~· V- S1 = doppio interruttore
V/¼FV8~8 $· «8 H) GUG4 ~/) G~6· F6G ) ! 8 ) GF «· B · V- ALIMENTAZ. = 9 + 9 volt
V/G~ H8FH/( /«/$à H/ · ¼B 8F$· · F) ! 8 «· U~8) /H/GF8 6/
B /H¼~· 68««G H$~¼ B 8F$G;

194
ANALISI DEL CIRCUITO · «$~G FGF è H8 FGF ¼F · B U«/D/) · $G~8 · 6 8«8%· $/HH/-
B G V¼·6· VFG4 · ) ) GUU/· $G /F ) GF$/F¼· 4 ) ! 8 U8~-
q G H) ! 8B · 8«8$$~/) G 68« ) /~) ¼/$G 68« H8FHG~84 ) ! 8 B 8$$ 8 /F %/~$ù 68««· U~GU~/· 8«8%· $· ~8H/H$8F\ ·
) ! /· B 8~8B G « G! B B 8$~G 8«8$$ ~GF/) G» 4 è ~/UG~- /F$8~F· 4 6/ H8U· ~· ~8 /« ) /~) ¼/$G · UGF$8 68««G H$~¼ -
$· $G /F D/V¼~ · M; B 8F$G 6/ B /H¼~· · ( · HH· /B U868F\ · ;
­ ¼««· ( G) )G«· 6/ 8F$~· $· H/ · UU«/) · «· HGF6· ) G«- n )GF68FH· $G~/ a M5a W4 ) G««8V· $/ · / $8~B /F· «/ M5g5
«8V· $· 4 F8« B G6G ) ! 8 %86~8B G U/ù · %· F$/; · ««· l 68««./F$8V~·$G na ! · FFG «· D¼ F\ /GF8 6/ ~8F68~8
U/· F$· HG$$GUGH$· · 6 8HU8~/B 8F$G; q · U/· F$· ; 6¼F¼- H$· ( /«8 /« ) /~) ¼/$G4 8%/$· F6G «· DG~B · \ /GF8 6/ · ¼-
J ¼84 ) GH$/$¼/H) 84 ) GF «· H¼· ~8H/H$8F\ · /F$8~F· ; $GGH) /««· \ /GF/;
¼FG 68/ ~·B / 68« UGF$8 6/ ì ! 8· $H$GF84 ) ! 8 U¼ò 8H- q .¼H) /$· 68««.GU8~· \ /GF· «84 ) /Gé /« $8~B /F· «8 i ;
H8~8 8J ¼/«/( ~· $G V~GHHG«· F· B 8F$8 $~·B /$8 /« UG-
$8F\ /GB 8$~G z W » /« UG$8F\ /GB 8$~G z g4 /F%8) 84
~·UU~8H8F$· «· ~8VG«· \ /GF8 D/F8 68««.8J ¼/«/( ~/G 68«
UGF$8 6/ ì ! 8· $H$GF8;
v ¼· F6G «· ~8H/H$8F\ · /F$8~F· 68««· U/· F$· %· ~/·
U8~ ¼F J ¼· «H/· H/ H$/B G«G 8H$8~FG; F8« UGF$8 6/ Fig. 2 - Cablaggio su circuito stampato dell'ohmme-
ì ! 8· $H$GF8 H/ U~G6¼) 8 ¼F· 68( G«8 $8FH/GF8 6/ tro elettronico. A lavoro ultimato questa costruzione
HJ¼/«/( ~/G ) ! 8 %/8F8 · UU«/) · $· · V«/ /FV~8HH/ 6/D- potrà essere inserita in un mobiletto contenitore sul
cui pannello frontale risulteranno presenti: i poten-
D8~8F\ /· «/ 6/ ¼F · B U«/D)/ · $G~8 GU8~· \ /GF· «8 · ) /~- ziometri R2-R5-R1 O, il doppio interruttoe S 1 e lo stru-
) ¼/$G /F$8V~· $G 6/ $/UG UNkKx; q ./F$8V~· $G na mento indicatore.

R2 RS R10

195
Fig. 3- C ircuito stam pato, a
grandezza naturale, che il let-
tore dovrà riprodurre per co-
struire l'ohmmetro elettronico.

) GB· F6· ¼¼G H$~¼B8F$G · 6 /F6/) 84 ) ! 8 UG$ / 8H- D ¼¼\ /GF/ · $$F8 8« ) /~) ¼/$G 68««.G! B B 8$~G 8«8$-
H8~8 ¼F B /) ~G· B U8~G B 8$~G · \ 8~G ) 8F$~· «8 6· $~G F/) G» 8HH/ ! · FFG /« HG«G H)GUG 6/ U~G$8VV8~8 «G
gK5K5gK pA, GUU¼~8 ¼FG H$~¼ B 8F$G ) GF «G \ 8~G H$~¼B 8F$G 6· :nq5 8) ) 8HH/%8 HG««8) /$· \ /GF/ 8«8$$~/) ! 8
· DG F6G5H) · «· 6· K5MKK A. ) ! 8 U~G%G) · FG %/G«8F$/ ¼~$/ 68«./F6/) 8 H¼« D GF6G-
q ./FH8~/B 8F$G 6/ ¼FG H$~¼ B 8F$G /F6/) · $G~8 · \ 8- H) · «· ;
~G ) 8F$~·«8 8 6/ 8«8%· $· H8FH/( /«/$à FGF è 6.G( ( «/-
VG4 U8~) ! é · F) ! 8 H$~¼ B 8F$/ /F6/) · $G~/ B 8FG H) MM5
H/( /«/ UG$~·FFG 8HH8~8 /FH8~/$/ F8« ) /~) ¼/$G4 · U· $- MAGGIORE SENSIBILITA'
$G ) ! 8 H/ ~/6¼) · /« %· «G~8 68« UG$8F\ /GB 8$~G RMK4
) ! 8 U~G%%868 · ) GF$~G««· ~8 «· H8FH/( /«/$à 68««G N( ( /· B G · %¼$G G) ) · H/GF8 6/ · F$/) /U· ~84 V/à /F
H$~¼B 8F$G; U~8) 868F\ · 4 «· FG$/\ /· 68««· UGHH/( /«/$à 6/ ¼F ¼«-
é GV«/· B G · UU8F· U~8) /H· ~8 ) ! 84 ) GF$~· ~/· B 8F$8 $8~ /G~8 · ¼B 8F$G 6/ H8FH/( /«/$à 68««.G! B B 8$~G 8«8$-
· J ¼· F$G H/ UGHH· ) ~868~84 · ¼B 8F$· F6G «· H8FH/- $~G F/) G; c ( ( 8F84 J ¼8H$· %· ~/· F$8 U¼ò 8HH8~8 G$$8-
( /«/$à U~GU~/· 68««G H$~¼ B 8F$G /F6/) · $G~84 ) /Gé 68« F¼$· ) GF H8B U«/) / %· ~/· \ /GF/ ) /~)¼/$· «/;
B /) ~G· B U8~GB 8$~G 4 FGF H/ · ¼B 8F$· «· H8FH/( /- u~/B · 6/ $¼$$G G) ) G~~ 8~à · «/B8F$· ~8 «GU8~· \ /GF· -
«/$à 68««.G! B B 8$~G 4 U8~) ! é «./F$8V~· $G na è /F «8 na ) GF $8FH/GF/ H$· ( /«/\ \ · $8 ) GB U~8H8 D~ 4M -9
V~· 6G 6/ DG ~F/~8 «· F8) 8HH· ~/· ) G~~8F$8 · F) ! 8 · 8 3 x V 8 D~ · 5n g 8 3 Mg V.
H$~¼B 8F$/ /F6/) · $G~/ UG) G H8FH/( /«/4 B 8FG ) GH$GH/ q G H$8HHG /F$8V~· $G µ NkKx UG$~à 8HH8~8 HGH$/$ ¼/$ G
8 U/ù ~G( ¼H$/; n 6¼8 6/G6/ b M5b W FGF · HH¼B GFG ) GF «./F$8V~· $G 6/ $/UG NkeM; ) ! 8 è 6G$· $G !

Chi comincia soltanto ora a


muovere i primi passi nel mon-
do dell'elettronica pratica, non
zze e4L.
RTATA DI TUTTI! ■ ■ 2.200
può sottoporsi a spese eccessi-
ve per attrezzare il proprio banco di lavoro, anche se questo deve assumere un carattere essenzialmente dilet-
tantistico. II saldatore del principiante, dunque, deve essere economico, robusto e versatile, cosi come lo è
quello qui raffigurato. La sua potenza è di 50 W e l'alimentazione è quella normale di rete-luce di 220 V.

Per richiederlo occorre inviare vaglia o servirsi del modulo di c.c.p. n 3/26482
Intestato a ELETTRONICA PRATICA - Via Zuretti '52 - 20125 MIiano
B · VV/G~ V¼· 6· VFG4 B · VV/G~8 /B U868F\ · 6/ /F- ~· ~8 ) ! 8 «.G! B B 8$~G 8«8$$~GF/) G · ) J ¼/H$8~à ¼F·
V~8HHG 8 B /FG~/ U8~6/$8; H8FH/( /«/$à 8) ) 8\ /GF· «84 ) ! 8 /« U/ù 68««8 %G«$8 UG$~à
t U8~·F6G «· %· ~/· F$8 · « ) /~) ¼/$G4 · ««G H) GUG 6/ ~/H¼«$· ~8 · F) ! 8 8) ) 8HH/%· 4 B · ) ! 8 /F GVF/ ) ·HG
H8FH/( /«/\ \ · ~«
G ¼«$
8~/G~B 8F$84 / ) GF68FH· $G~/ a «- U8~B 8$$ 8~à 6/ ) GF6¼~~8 $· «¼F8 8HU8~/8F\ 8 ) GF «8
a W ~/H¼«$ · FG 68« $¼$$ G H¼U8~D«
¼/4 U8~) ! é «./F$8V~·- J ¼· «/ H/ UG$~·FFG ~/«8%· ~8 · F) ! 8 / B //B / ) · B -
$G 6/ $/UG Nke M ~/H¼«$· V/à ) GB U8FH· $G /F$8~F· - ( /· B 8F$/ ~8H/H$/%/ 68««· U/· F$· /F 8H· B 8;
B 8F$8» 8HH/ FGF 6G%~·FFG J ¼/F6/ 8HH8~8 /FH8~/$/
F8« ) /~) ¼/$G;
NF) ! 8 «· ~8H/H$8F\ · z x; /« ) ¼/ H) GUG è J ¼8««G 6/ COSTRUZIONE
8%/$· ~8 ¼F· 68~/%· 68« ) /~) ¼/$G4 UG$~à 8HH8~8 8«/-
B /F· $· ; q · ~8H/H$8F\ · z l 4 /F%8) 8; 6G%~à 8HH8~8 nF D/V¼~· W ~·UU~8H8F$/· B G /« U/· FG 6/ ) · ( «· VV/G
8«8%· $· H/FG · W B 8V· G! B ) /~) · ; 68««.G! B B 8$~G 8«8$$~GF/) G; a GB 8 H/ U¼ò %868~8 è
é G«8F6G4 J ¼8H$· H$8HH· ~8H/H$8F\ · U¼ò 8HH8~8 · 6- H$· $G D·$$G ¼HG 68« ) /~) ¼/$G H$· B U· $G4 HGU~· $$¼$-
6/~/$$¼~· HGH$/$¼/$· ) GF ¼F UG$8F\ /GB 8$~G H8B /- $G U8~ «· U~8H8F\ · 68««./F$8V~·$G na 84 /F H8) GF6G
D/HHG4 /F V~·6G 6/ )GH$/$¼/~8 ¼F ~8VG«· $G~8 6/ V¼· - «¼GVG4 U8~ H8B U«/D)/ · ~8 «8 GU8~·\ /GF/ 6/ ) · ( «· VV/G;
6· VFG 68««.· B U«/D/) · $G~8; q G H) ! 8B · 68« ) /~) ¼/$G H$· B U· $G è ~/UG~$· $G; ·
c 6GUG «· %· ~/· F$8 G~· 68H) ~/$$· UGHH/· B G · HH/) ¼5 U· ~$84 /F D/V¼~· d7 /« 6/H8VFG è · V~· F68\ \ · F· $¼5

MODULO EP 0139
PER
ANTIFURTO ELETTRONICO PER AUTO
CON ESSO POTRETE REALIZZARE:

1) antifurto per auto


2) lampeggiatore di emergenza ad una
lampada
3) lampeggiatore di emergenza a due
lampade
4) pilotaggio di carichi elettrici di una
certa potenza

La realizzazione di questo modulo elettronico ga-


rantisce il doppio vantaggio del sicuro funziona-
mento e dell'immediata disponibilità nel... magaz-
zino dello sperimentatore dilettante.
. 5.800
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di L. 5.800 a mezzo vaglia o c.c.p. n. 3/26482 intestato a: ELETTRONICA PRA-
TICA - 20125 MILANO - VIA ZURETTI n. 52 (nel prezzo sono comprese anche
le spese di spedizione).

Mxk
~·«84 /F B G6G 6· D·) /«/$· ~8 /« «· %G~G 6/ ~/U~G6¼-
~
\ /GF8 68« «8$$G~8;
n« ) /~) ¼/$G 68««.G! B B 8$~G 8«8$$~GF/) G UG$~à 8HH8-
~8 /FH8~/$G /F ¼F B G( /«8$$ G ) GF$8F/$G~84 H¼« ) ¼/
U· FF8««G D~ GF$· «8 ~/H¼«$8~· FFG / $~8 ) GB · F6/ B · -
F¼· «/4 «./F$8~~¼$$G~8 8 «G H$~¼B 8F$G /F6/) · $G~8; q 8
il nostro U/«8 6/ · «/B 8F$· \ /GF84 ) ! 8 6G%~· FFG 8HH8~8 ~· U-
U~8H8F$· $8 6· 6¼8 8«8B 8F$/ · xé H8U· ~· $/4 UG$~· F-
FG 8HH8~8 /FH8~/$8 68F$~G /« B G( /«8$$ G ) GF$8F/$G~8;
u8~ B · VV/G~ ) ! /· ~8\ \ · 6/ U~G)86/B 8F$G 68««.¼HG
indirizzo è 68««.· UU· ~· $G4 ~/U8$/· B G «8 D¼F\ /GF/ 68/ $~8 UG-
$8F\ /GB 8$~/ /FH8~/$/ F8« ) /~) ¼/$G »
UG$8F\ /GB 8$~G z W 55 ) GF$~G««G V~GHHG«· FG 8J ¼/5
«/( ~/G UGF$8

UG$8F\ /GB 8$~G z g ) GF$~G««G D/F8 8J ¼/«/( ~/G


UGF$8
UG$8F\ /GB 8$~G z nt 55 ) GF$~G««G H8FH/( /«/$à H$~¼
5
B 8F$G;
s 8« ) G~HG 68««.· ~$/) G«G · ( ( /· B G D·$$
G U~8H8F$8 ) ! 8
¼F J ¼· ~$G 8«8B 8F$G 6/ ) GF$~G««G UG$~à 8HH8~8 ~· U-
U~8H8F$· $G 6· ¼F· ~8H/H$8F\ · H8B /D/HH· HGH$/$¼$/%·
68««· ~8H/H$8F\ · D/HH· z l 4 ) GF /« J ¼· «8 è UGHH/( /«8
~8VG«· ~8 /« V¼· 6· VFG 68««.· B U«/D)/ · $G~8;

ELETTRONICA
PRATICA
SALDARE MOLLA

DISCHETTI FILO
ARGENTATI FLESSIBILE
2 cm
«
Via Zuretti 52
20125 - Milano Fig. 4 - La sonda da applicare alla pianta sottoposta
ad esperimento potrà essere di qualsiasi tipo. Noi con-
sigliamo di utilizzare per un elettrodo un bastoncino di

Tel. 6891945 rame, da affondare nella terra del vaso; per l'altro elet-
trodo consigliamo di realizzare questa semplice mol-
letta regolabile a vite e le cui estremità sono rappre-
sentate da due dischetti metallici; fra questi due di-
schetti potrà essere inserita una foglia della pianta,
un suo ramo e altro elemento vegetale.

198
COSTRUZIONE DELLA SONDA · HHG«¼$· B 8F$8 6/ ~· B 8 G4 B 8V«/G4 6.· ~V8F$G4 ~· U-
U~8H8F$· ¼FG 68/ 6¼8 8«8$$~G6/ 68: H/H$8B · 6/ HGF-
z /B · F8 G~· 6· 68H) ~/%8~8 «.¼HG 68««.G! B B 8$~G 6· ) ! 8 H$/· B G 68H) ~/%8F6G;
8«8$$~GF/) G 8 /« H/H$8B · 6/ ) G««8V· B 8F$G )GF «· n« H8) GF6G 8«8$$~G6G UG$~à 8HH8~8 ~· UU~8H8F$ · $G 6·
U/· F$· HG$$GUGH$· · 6 8HU8~/B 8F$/; ¼F· U/F\ 8$$· · ( G) ) · 6/ )G) ) G6~/««G; s G/ /F%8) 8
nF U~·$/) · / H/H$8B / 6/ ) G««8V· B 8F$G UGHHGFG 8H- U~8D8~/· B G H) · ~$· ~8 J ¼8H$· HG«¼\ /GF84 U8~) ! é J ¼8-
H8~8 6/%8~H/7 U8~) ! é 4 ) GF /« FGH$~G H$~¼ B 8F$G4 è H$G U· ~$/) G«· ~8 $/UG 6/ B G~H8$$G U¼ò ~G%/F· ~8 U8~
UGHH/( /«8 B /H¼~·~8 «· ~8H/H$8F\ · D~ · 6¼8 U¼F$/ 6/ H8B U~8 «· U· ~$8 68««· U/· F$· /F ) ¼/ %/8F8 /FF8-
¼F· H$8HH· DG V«/· 4 D~
· 6¼8 DG V«/8 6/%8~H8 G4 · F) G~· 4 H$· $G; r 8V«/G /F%8) 8 ~8· «/\ \ · ~8 /« $/UG 6/ HGF6·
$~· ¼F· DG V«/· 8 «8 ~· 6/) /; U~GUGH$G /F D/V¼~· e; nF $· « ) · HG H/ $~·$$· 6/ ~8· -
n« H/H$8B · 6· FG/ ~/$8F¼$G U/ù /6GF8G U8~ ~8· «/\ - «/\ \ · ~8 ¼F· U/) ) G«· B G««· 4 ~8VG«· ( /«8 · %/$84 «8 ) ¼/
\ · ~8 8 ) GF6¼~~ 8 V«/ 8HU8~/B 8F$/ ) GFH/H$8 F8« ) GF- 8H$~8B /$à HGFG ~·UU~8H8F$· $8 6· 6¼8 6/H) ! 8$$/ 6/
D/) ) · ~8 ¼F D/«G B 8$· ««/) G4 ( ¼GF ) GF6¼$$G~8 6/ 8«8$- ~· B 8 G 6/ · ~V8F$G; N ) G«G~G ) ! 8 /F) GF$~· HH8~G
$~/) /$à 4 GUU¼~8 U/ù H8B U«/) 8B 8F$8 ¼F ) · ) ) /· %/$84 6/DD/ ) G«$à F8« ~8U8~/~8 J ¼8H$/ 6¼8 6/H) ! 8$$ /4 ) GFH/-
F8««· $8~~ · ) GF$8F¼$· F8« %· HG /F ) ¼/ H/ $~G%· «· V«/· B G 6/ H8~% /~H/4 B G«$G U/ù H8B U«/) 8B 8F$84 6/ 6¼8
U/· F$· ; v ¼8H$G D/«G B 8$· ««/) G4 ) ! 8 6G%~à 8HH8~8 G~8) ) ! /F/ G 6/ 6¼8 ( G$$GF/ · 6/H) G B 8$· ««/) G;

p LA COST UZIONE DEI NOSTR


PROGETT SERVITEVI DEL

IT PER I CIRCUITI STA


facilità d'uso
rapidità di esecuzione
completezza di elementi

Il kit è corredato di fogli illustra-


tivi nei quali, in una ordinata,
chiara e precisa sequenza di fo-
tografie, vengono presentate le
successive operazioni che con-
ducono alla composizione del
circuito stampato.

L. 4.500
Le richieste debbono essere fatte inviando anticipatamente l'importo a mezzo vaglia o
c.c.p. n. 3/26482 intestato a: ELETTRONICA PRATICA - 20125 MILANO - Via Zuretti, 52
Telefono 6891945.

199
2- PUNTATA

ELEMENTI
TEORICI
E PRATICI SUL

TRANSISTOR
UNIGIUNZIONE
IN QUESTA SECONDA ED ULTIMA
PUNTATA VENGONO ANALIZZATE LE
PRINCIPALI PRATICHE DELL'UJT, QUELLE
PIU' ATTESE DAL LETTORE PER POTER
CONCRETAMENTE REALIZZARE
L'APPARATO CHE PIU' INTERESSA.

200
c H· ¼~/$8 «8 FG\ /GF/ $8G~/) ! 8 H¼« $~· FH/H$G~ ¼F/V/¼F- ~/~8 F8« ) /~) ¼/$G ¼F ) 8~$G F¼B 8~G6/ ) GF68FH· $G~/4
\ /GF84 V/à «· ~V· B 8F$8 $~· $$ · $8 F8««· U~8) 868F$8 è UGHH/( /«8 ~8· «/\ \ · ~8 ¼F V8F8~· $G~8 6/ /B U¼«H/
U¼F$· $· 4 686/) ! 8~8B G J ¼8H$· H8) GF6· 86 ¼«$/B · B G«$G 8) GFGB /) G 8 H$· ( /«84 ) ! 8 UG$~à 6/%8F/~8
U· ~$8 · ««8 U~· $/) ! 8 · UU«/) · \ /GF/ 68««.è oà 4 ) ! 8 ¼$/«8 /F B G«$8 G) ) · H/GF/;
HGFG J ¼8««8 U/ù · $$8H8 6· / FGH$~/ «8$$G~/4 U8~) ! é q · $· ( 8««· 4 J ¼/ HG $$G ~/UG~$· $· 4 U8~B8$$ 8~à · «
«8 HG«8 · U8~B8$$ 8~8 6/ ~8· «/\ \ · ~8 ) GF) ~8$· B 8F$8 «8$$G~8 6/ DG ~B · ~H/ ¼F./68· ) ! /· ~· H¼« %· «G~8 68/
«.· UU· ~·$G ) ! 8 U/ù /F$8~8HH· ; c ) GB /F) /· B G )G« $8B U/ 8 68««8 D~ 8J ¼8F\ 8 G$$8F/( /«/ )GF /« ) /~)¼/$G
68H) ~/%8~8 /« ) /~) ¼/$G 6/ ¼F V8F8~· $G~8 6/ /B U¼«- G~· 68H) ~/$$G »
HM;

a 0f 1 f ~8J ¼8F\ · /F m\ à n 0¼H1


GENERATORE D'IMPULSI
K4W MgK + g;KKK Ml
à ~· / ) /~)¼/$/ U/ù H8B U«/) / e ~8· «/\ \ · ( /«/ )GF /
$~· FH/H$G~ ¼FMV/¼F\ /GF84 %/ HGFG ) 8~$· B 8F$8 / V8- K4e kK ± W;gKK Wg
F8~· $G~/ 6/ /B U¼«H /; K4i eK»M;kKK 32
K4l dg + M;WKK eK n
NF· «/\\ /· B G /« ) /~) ¼/$G ~/UG~$· $G /F D/V¼~· n; n« dK M;KKK gK
M
$~·FH/H$G~ ¼F/V/¼F\ /GF8 è oà D¼F\ /GF· 6· GH) /««· -
$G~8 · ~/«· HH· B 8F$G 0U8~ ¼F· ) GB U«8$· · HH/B /«· -
I I
\ /GF8 6/ J ¼8H$G $/UG 6/ ) /~) ¼/$G ) GFH/V«/· B G /« «8$-
$G~8 6/ «8VV8~8 · $$ 8F$· B 8F$8 «.· ~VGB 8F$G ~/UG~-
$· $G F8««· U~8) 868F$8 U¼F$· $· 14 ) · ~/) · F6G 8 H) · - OSCILLATORE CON DUE
~/) · F6G /« ) GF68FH· $G~8 a « · $$ ~· %8~HG «8 ~8H/H$8F- TRANSISTOR UJT
\ 8 %· ~/· ( /«/ z M5z W 8 «· ~8H/H$8F\ · D/HH· z d; f · -
) 8F6G ~/D8~/B 8F$G · ««· DG ~B · 6.GF6· ~/UG~$· $· a GF /« $~· FH/H$G~ ¼F/V/¼F\ /GF8 è oà è UGHH/( /«8
F8« 6/H8VFG · ) ) · F$G4 ) /Gé · « 6/· V~· B B · ~/UG~$· - ~8· «/\ \ · ~8 · F) ! 8 ) /~) ¼/$/ B ¼«$/%/( ~·$G~/ · H$· ( /«/
$G H¼««· 68H$~· 6/ D/V¼~· M4 H/ U¼ò FG$· ~8 ) GB 8 /« 6/ D¼ F\ /GF· B 8F$G · HH· / H/B /«8 · J ¼8««/ ~8· «/\ \ · $/
$8B UG à n %8FV· 68$8~B /F· $G 6· ««· H) · ~/) · 68« )GF / $~· FH/H$G~ $~·6/\ /GF· «/;
) GF68FH· $G~8 a « · $$~· %8~HG «.8B /$$ G~8 8 «· ( · H8 q · 6/DD 8~8F\ · D~ · / 6¼8 tipi 6/ ) /~) ¼/$/ )GFH/H$8
P n 68« $~·FH/H$G~ ¼F/V/¼F\ /GF8 è oà 8 «· ~8»4H/H$8F- F8««· ¼$/«/\ \ · \ /GF8 6/ ¼F HG«G ) GF68FH· $G~84 /F HG-
\ · z d; nF J ¼8H$G U8~/G6G /« $~· FH/H$G~ à z « 6/- H$/$¼\ /GF8 68/ 6¼8 )«· HH/) / ) GF68FH· $G~/4 ) G««8V· $G
%/8F8 DG ~$8B 8F$8 ) GF6¼$$ G~84 B · F$8F8F6G U~·- D~ · V«/ 8B /$$G~/ 68/ 6¼8 $~· FH/H$G~ ¼F/V/¼F\ /GF8;
$/) · B 8F$8 · \ 8~G «· $8FH/GF8 6/ ¼H) /$· ; u8~ H$¼6/· ~8 /« D¼ F\ /GF· B 8F$G 68« B ¼«$/%/( ~·$G~84
n« U8~/G6G à W 6/U8F68 /F%8) 8 6· « $8B UG 6/ ) · - ~/UG~$· $G /F D/V¼~· W4 H¼UUGF/· B G ) ! 8 · « B G-
~/) · 68« ) GF68FH· $G~8 a « · $$ ~·%8~HG «8 6¼8 ~8H/- B 8F$G 68««./F/\ /G 68« D¼ F\ /GF· B 8F$G 68« $~·FH/H$G~
H$8F\8 %· ~/· ( /«/ z «5z W; b ¼~· F$8 $· «8 U8~/G6G è oà «4 J ¼8H$G H/· /F ) GF6¼\ /GF84 B 8F$~8 è oà W è
«.è oà FGF ~/H¼«$· ) GF6¼$$ G~8 8 «· $8FH/GF8 H¼/ · ««./F$8~6/\ /GF8; s 8 ) GFH8V¼8 ) ! 8 «.8B /$$G~8 6/
$8~B /F· «/ 68««· ~8H/H$8F\ · z d è U~· $/) · B 8F$8 F¼«- è oà « H/ $~G%8~à · 6 ¼F %· «G~8 6/ $8FH/GF8 U~GHH/-
«· 4 B 8F$~8 /« $~·FH/H$G~ à z M4 ~/H¼«$· F6G /F$8~- B G · ««G \ 8~G 0 /F ~8· «$à «· $8FH/GF8 H/ · VV/~· /F-
68$$G4 D· /F B G6G ) ! 8 «· $8FH/GF8 6/ ¼H) /$· · HH¼- $G~FG · / d V ) /~) · 14 B 8F$~8 /« %· «G~8 68««· $8F-
B · ¼F %· «G~8 U~GHH/B G · J ¼8««G 6/ ·«/B 8F$· \ /GF8; H/GF8 H¼««.8B /$$G~8 6/ è oà W $8F68~à · H· «/~8 %8~-
q · D~ 8J ¼8F\ · 6/ ~/U8$/\ /GF8 68««./B U¼«HG 6/U8F- HG J ¼8««G 68««· · «/B 8F$· \ /GF8 UGH/$/%· 0 3 Md é 1
684 )GB 8 è G%%/G4 6· ««8 ~8H/H$8F\ 8 z M5z W 8 6· ««· U8~ 8DD 8$$G 68««· ) · ~/) · 68« )GF68FH· $G~8 a M · $-
) · U· ) /$à a «; $~·%8~HG «· ~8H/H$8F\ · z d; v ¼· F6G /« %· «G~8 6/
è $/«/\ \ · F6G ¼F ) GB B ¼$· $G~84 /F V~· 6G 6/ B H85 J ¼8H$· $8FH/GF8 ~·VV/¼FV8 «· HGV«/· ) ~/$/) · é $4 /«

WKM
@15v

R4

UJT 1 Il TR1
R<5S
15V

I @
lgr 7 LJ
E

R3
Hl +a 1
@ov

Fig. 1 - In questo circuito di generatore di imr,ulsl il


transistor unigiunzlone UJT1 funziona da oscillatore a
rilassamento, caricando e scaricando il condensatore
Cl attraverso le resistenze R1-R2-R3. Sulla destra è
riportato Il diagramma relativo al tempo T1 in cui av-

COMPONENTI viene il processo di scarica del con1ensatore CL

Cc1 = (vedi testo)


R1 = gK;KKKohm
R2 = 1.500 ohm COMPARATORE
R3 = 47 ohm
R4 A 300 ohm
nF D/V¼~· d è ~·UU~8H8F$· $G /« )/~)¼/$G 6/ ¼F )GB-
UJT1 A 2N2646 U· ~·$G~8 6/ $8FH/GF8; c HHGè )GBUG H$G 6· ¼F 6GU-
TR1 = BC107 U/G GH)/««·$G~8 U/«G$· $G 6· ¼F )/~)¼/$G 6/DD 8~8F-
\ /· «8;
n« D¼F\ /GF· B8F$G 68« )/~)¼/$G ~/UG~$· $G /F D/V¼ ~·
$~·FH/H$G~ è oà W H/ /FF8H)· 4 ·HH¼B8F6G ¼F %· «G~8 d è ·H H · / H8BU «/)8; q· ( · H8 68« $~·FH /H $G ~ à z W
è UG«· ~/\ \ · $· )GF ¼F %· «G~8 6/ $8FH/GF8 6/ ~/D8~/-
6/ $8FH/GF8 6/ 8B/$$ G~8 6/ d é )/~)· ;
­ /B¼«$ · F8· B8F$84 U8~ 8DD 8$$G 68««· ·%%8F¼$· $~·F- B8F$G 6/ g é ; ­ 8 «· $8FH/GF8 H¼««· ( · H8 68« $~· F-
H/\ /GF8 F8V· $/%· H¼««.8B/$$ G~8 68« $~·FH/H$G~ è oà W4 H/H$G~ à z « H¼U8~· / g é 4 U8~ 8DD 8$$G 68««· $8F-
H/ %8~/D/)· ¼F· $~·FH/\ /GF8 /68F$/) · 4 U8~ $~· HB/H- H /G F8 ·U U «/)· $· ·«« .8F$ ~·$ ·4 ·««G ~· /« )/~)¼/$G 6/D-
H/GF8 · $$~·%8~H G /« )GF68FH· $G~8 a «4 H¼««.8B/$$G~8 D 8~ 8F\/ · « 8 8H)8 6· ««. 8J¼ /« /( ~/G )G H$~/FV 8F6G /« $~· F-
68« $~· FH/H$G~ è oà «4 )! 8 H/ 6/H8))/$· 86 /FF8H)· H /H $ G ~ à z « · ««
· H· $ ¼ ~· \ /G F8 8 ( «G))· F6G «8 GH )/«-
· H¼· %G«$· «· )·~/)· 8HUGF8F\ /· «8 68« )GF68FH· - « · \ /GF/ 68«« .¼ F/V /¼ F\ /G F8 è oà « 4 B8F$ ~ 8 «.G H)/««
·-
$G~8 a « · $$~· %8~HG «· ~8H/H$8F\ · z d; $G ~ 8 U /« G $· $G 6· ««.¼ F/V /¼ F\ /GF8 è oà W U ¼ò G H)/« -
n« )/)«G H/ ~/U8$8 G%% /· B8F$8 · F)! 8 U8~ J¼8H$G « · ~ 8 «/( 8~ · B8F$ 84 DG ~ F 8F6G /BU ¼ «H/ · ««.¼H )/$· B,
$~·FH/H$G~ 8 ·««./FD/F/$G4 D/FG · )! 8 %/8F8 B· F$8- 6· $G )! 8 «.¼F/V/¼F\ /GF8 è oà W H/ $~G%· · ««./F$8~-
F¼$· «.· «/B8F$· \ /GF8; q8 DG ~B8 6.GF6· G$$ 8F/( /«/ 6/\ /GF8;
HGFG J¼8««8 ~/U~G 6G$$ 8 H¼««· 68H$~· 68««G H)! 8B· 6/ Al )GF$~· ~/G4 J¼· F6G · ««.8F$~· $· «· $8FH/GF8 è /F
D/V¼ ~· W; V~· 6G 6/ UG«· ~/\\ ·~8 «· ( ·H8 )GF ¼F %· «G~8 /FD8~/G5

202
~8 · / g é 0( · H$· FG UG) ! / B /««/%G«$ U8~ 6/H$~¼VV8- q · H) /· B G ) GB ¼FJ ¼8 · « «8$$G~8 «· H) 8«$· 68««8
~8 «.8J ¼/«/( ~/G 68« ) /~)¼/$G14 «8 U· ~$/ H/ /F%8~$GFG 8 U/ù H$~·F8 8 UGHH/( /«/ · UU«/) · \ /GF/ U~· $/) ! 8 6/
V«/ /B U¼«H/ HGFG U~8H8F$/ · ««.¼H) /$· N; J ¼8H$G ) /~) ¼/$G;
n« UG$8F\ /GB 8$~G z d U8~B 8$$8 6/ 8J ¼/«/( ~· ~8 / n« D¼ F\ /GF· B 8F$G è · ( ( ·H$· F\ · H8B U«/) 8; n $~·F-
6¼8 GH) /««· $G~/4 ) GB U8FH· F6G «8 6/DD 8~8F\ 8 ) GH$~¼$- H/H$G~ à z M5à z W ) GB UGFVGFG /« ) /~)¼/$G 6/ ¼F
$/%8 68/ 6¼8 $~· FH/H$G~ ¼F/V/¼F\ /GF8; B ¼«$/%/( ~· $G~8 B GFGH$· ( /«84 /F V~· 6G 6/ DG ~F/~84
n« UG$8F\ /GB 8$~G R2 U8~B 8$$8 6/ %· ~/· ~8 /« %· «G~8 · 6 GVF/ /B U¼«HG 6.8F$~·$· 0«./B U¼«HG 6G%~à 8H-
~8H/H$/%G 68« U· ~$/$G~8 6.8F$~·$· 4 ) GFH8F$8F6G 6/ H8~8 · D~ GF$8 6/H) 8F68F$814 ¼F.GF6· J ¼· 6~· 6/
~8VG«· ~8 «· $8FH/GF8 6/ /FF8H) G; v ¼8H$.¼«$/B · 6G- 6¼~· $· ( 8F ) · «/( ~·$· 8 6/U8F68F$8 6· ««· ) GH$· F-
%~à 8HH8~8 /F GVF/ ) · HG H¼U8~/G~8 · / Mg é 0) GF $8 6/ $8B UG 0z W 3 z d1 ? a d;
/ %· «G~/ · HH8VF· $/ · / ) GB UGF8F$/ F8««.· UUGH/$G 8- u8~ $¼$$G /« $8B UG 68««.8) ) /$· \ /GF84 /« $~·FH/H$G~
«8F) G1; u8~ %· «G~/ 6/ $8FH/GF8 /FD8~/G~/4 G) ) G~~8~à à z W ~/B · F8 /F$8~68$$G4 U8~B 8$$8F6G /« D¼ F\ /G-
· ¼B 8F$· ~8 «· ~8H/H$8F\ · z W4 GUU¼~8 6/B /F¼/~8 /« F· B 8F$G 68« $~·FH/H$G~ à z d ) ! 8 D¼ FV8 6· V8F8-
%· «G~8 6/ z «; c . G%%/G ) ! 8 FGF è UGHH/( /«8 H) 8F- ~· $G~8 · ) G~~8F$8 ) GH$· F$8; v ¼8H$G V8F8~·$G~8
68~8 · « 6/ HG$$G 68/ g é 4 · B 8FG ) ! 8 FGF H/ ¼$/-
«/\ \ / ¼FG \ 8F8~ ) GF 6/%8~HG %· «G~8 6/ $8FH/GF8;

GENERATORE DI TENSIONE A GRADINI c1 = 100.000 pF


n« ) /~)¼/$G U~8H8F$· $G /F D/V¼~· e è /F V~·6G 6/ R1 = 100 ohm
U~G6¼~~8 ¼F· $8FH/GF8 · V~·6/F/; c HHG UG$~à 8H- R2 = 2.000 ohm
H8~8 /FG«$~8 ¼$/«/\ \ · $G ) GB 8 )GF%8~$/$G~8 6/V/$· «8- R3 = 2.000 ohm
· F· «GV/) G4 GUU¼~8 )GB 8 6/%/HG~8 6/ D~ 8J ¼8F\ · ; R4 100 ohm
um = 2N1611
UJT2 = 2N1671

Fig. 2 - Riportiamo in A lo schema di un oscillatore


con due transistor unigiunzione. La differenza con gli
analoghi circuiti di multivibratori astabili con transistor
tradizionali consiste nell'uso di un solo condensatore
COMPONENTI
collegato fra gli emittori dei due UJT. Sulla destra, in
B, riportiamo le varie forme d'onda ottenibili con il
circuito dell'oscillatore qui rappresentato.

► R3 R4

IB2 _18ms.

h I, 3 gé K4dl ms
n

<
c n

UJT2 «4·
82
y%. Q
: Q:k D Q

L L

203
e
R15

,._
TR1 è oàM M n 1 1R2
20v

o " rn z F5; «/ tic1r n n

;
"1r-1'
DZ

ov
e

Fig. 3 - Comparatore di tensione composto da ¼F


doppio circuito oscillatore pilotato con circuito diffe-
COMPONENTI
renziale. Il potenziometro R3 consente di equilibrare
/ due oscillatori; il potenziometro R2 regola la ten-
sione di innesco.

Resistenze
R A 3.300 ohm
R2 A 1.000 ohm
R3 5 1.000 ohm
R4 A 2.000 ohm
R5 A 47 ohm
) · F8· /« ) GF68FH· $G~8 a W · 6 GVF/ /B U¼«H G ) GF R6 A 47 ohm
¼F· ) 8~$· ) · ~/) · Q. s 8 ) GFH8V¼8 ) ! 8 «.· ¼B 8F$G R7 A 3.300 ohm
6/ $8FH/GF8 H· ~à ; 6/ %G«$ · /F %G«$· 4 6/ ¼F %· «G~8 R8 A 1.000 ohm
U· ~/ · Q a W; Semiconduttori
­ / FG$/ ) ! 8 · ««· D/F8 68««.8) ) /$· \ /GF8 68« B GFG- TR1 = BC107
H$· ( /«8 /« $~·FH/H$G~ à z d %· · ««./F$8~6/\ /GF8; )GF- UIT1 = 2N2646
H8F$8F6G 6/ B · F$8F8~8 /F$· $$G /« %· «G~8 68««· $8F- UIT2 2N2646
H/GF8 /B B · V· \ \ /F· $· 6· « ) GF68FH· $G~8 a W; TR2 = BC107
n« $~·FH/H$G~ ¼F/V/¼F\ /GF8 è oà ! · «G H) GUG 6/ DZ = diodo zener (5 V)
H) · ~/) · ~8 · ¼$GB · $/) · B 8F$8 /« ) GF68FH· $G~8 a W
J ¼· F6G J ¼8H$G ! · ~· VV/¼F$G ¼F ) 8~$G %· «G~8 6/
$8FH/GF8;
a GB 8 è H$· $G 68$$G F8««· U~8) 868F$8 U¼F$· $· 6/
J ¼8H$G · ~VGB 8F$G4 è UGHH/( /«8 · VV/¼FV8~8 /« $~· F-
H/H$G~ à z e4 · ««G H) GUG 6/ 6/B /F¼/~8 FG$8%G«B 8F-
$8 /« $8B UG 6/ H) · ~/) · 4 G$$8F8F6G ¼F· 6/H) 8H· ·
\ 8~G 68««· $8FH/GF8 68« ) GF68FH· $G~8 a W 7 J ¼8H$·

204
6/H) 8H· 4 ) GB 8 H/ U¼ò FG$· ~8 H¼« 6/· V~· B B · ~/-
UG~$· $G · 68H$~· 68« ) /~)¼/$G 6/ D/V¼~· e4 è J ¼· H/
Condensatori
/B B 86/· $· ;
C1 = 6.000 pf
u8~ J ¼8H$G ) /~) ¼/$G ~·) ) GB · F6/· B G 6/ FGF ) · - C2 = 130.000 pf
~/) · ~8 /« ) GF68FH· $G~8 a W ) GF /« ) /~)¼/$G ¼$/«/\ - C3 = 200 pF
\ · $G~84 ) ! 8 6G%~à 8HH8~8 ) G««8V· $G 8%8F$¼· «B8F$8
Resistenze
$~· B /$8 ¼FG H$· 6/G H8U· ~·$G~8 · $~·FH/H$G~ f c à ;
R1 = 10.000 ohm
R2 = 50.000 ohm (variabile)
R3 = 100.000 ohm
GENERATORE DI SEGNALI TRIANGOLARI RA4 = 10.000 ohm
R5 = 430 ohm
n: $~· FH/H$G~ ¼F/V/¼F\ /GF8 H/ · 6· $$· B G«$G ( 8F84 R6 = 500 ohm
R7 = 750 ohm (variabile)
U8~ «8 sue G$$ /B 8 ) · ~· $$8~/H$/) ! 8 6/ H$· ( /«/$à $8~- R8 = 100 ohm
B /) · 4 · ««· ~8· «/\ \ · \ /GF8 6/ ) /~) ¼/$/ V8F8~·$G~/ 6/ R9 = 47 ohm
H8VF· «/ ·HH· / U~8) /H/ 8 B G«$G H$· ( /«/; « U· ~$/) G- R10 = 100 ohm
«· ~8 8HHG %/8F8 ¼$/«/\ \ · $G )5GB $. GH) /««· $G~8 U/«G$·
U8~ V«/ H$· 6/ DG~B· $G~/ 6.GF6· ; è F $/U/)G 8H8B - Semiconduttori
TR1 = BC107
U/G 6/ V8F8~· $G~8 è ~/UG~$· $G /F D/V¼~· g; ­ / $~· $$ ·
TR2 = 8C107
6/ ¼F V8F8~· $G~8 6/ GF68 $~/· FVG«· ~/4 V8F8~·$8 TR3 = BC177
6· ««· ) · ~/) · 8 H) · ~/) · 6/ ¼F )GF68FH· $G~8; UIT == 2N2646
TR4 = BC107
D1 = 10D4
D2 == 10D4
DZ = diodo zener (S V)

Fig. 4 - Generatore di tensione a gradini e converti-


tore digitale-analogico. Questo circuito può essere COMPONENTI
realizzato dal lettore per destinarlo alle applicazioni
più strane e possibili.

zM z Mt

r---T-------

--3
&rR,'
A
R9
n

02
--------1

ENTR. SEGN. b busc. sEGN.


= ov

205
f t t T 12V
R1

TR
R2
44 ·5 UJT

,
82

»l
TR2 ··
L
USCITA
SEGN.
R3 Il
R8

7
"5 Il
R9

OV
6
Fig. 5- Generatore di onde
triangolari generate dalla ca-
rica e scarica del condensato-
re C1. Nel circuito sono pre-
senti due generatori di cor-
rente costante, realizzati con
i transistor TR1.TR2.

z /) G~6/· B G ) ! 8 «· ) · ~/) · /B B · V· \ \ /F· $· 6· ¼F


)GF68FH· $G~8 è 6· $· 6· ««.8HU~8HH/GF8 v = n ? t.
COMPONENTI c UG/) ! é /« %· «G~8 68««· $8FH/GF8 è é = v » a 4 H/
! · · F) ! 8 ) ! 8 é = n$ » a ; q · U~/B · DG ~B ¼«· 4
6¼FJ ¼84 H8 /« %· «G~8 68««· ) G~~8F$8 n è ) GH$· F$84
6/%/8F8 «.8J ¼· \ /GF8 6/ ¼F· ~8$$ · ; u8~$ · F$G4 H¼/
C1 A 3.000 pF $8~B /F· «/ 6/ ¼F ) GF68FH· $G~8 ) · ~/) · $G · ) G~~8F$8
) GH$· F$8 «· $8FH/GF8 H· «8 «/F8· ~B 8F$8 ) GF U8F-
R1 A 5.100 ohm 68F\ · U· ~/ · n » a ;
R2 A 10.000 ohm
z /$G~F/· B G · « FGH$~G ) /~) ¼/$G 8 FG$/· B G ) ! 8 /F
R3 A 5.100 ohm
8HHG HGFG U~8H8F$/ 6¼8 V8F8~·$G~/ 6/ ) G~~8F$8 ) G-
R4 A 1.000 ohm
R5 A 500 ohm (variabile) H$· F$84 ~8· «/\ \ · $/ ) GF / $~· FH/H$G~ à z M5à z W;
R6 A 200 ohm u8~ · F· «/\ \ · ~8 /« D¼
F\ /GF· B 8F$G 68« ) /~) ¼/$G H¼U-
R7 A 330 ohm
UGF/· B G ) ! 8 a « ~/H¼«$/ /F/\ /· «B 8F$8 H) · ~/)G7 H¼U-
R8 A 2.000 ohm
UGF/· B G ) /Gé é A t ;
R9 A 330 ohm
n« $~·FH/H$G~ ¼F/V/¼F\ /GF8 è oà 4 · ) ) GUU/· $G · «
TR1 A BC178 ) GF68FH· $G~8 a « · $$ ~· %8~HG «G H$· 6/G · 6· $$ · $G~8
TR2 A BC107 6./B U868F\ · 4 ~8· «/\ \ · $G ) GF /« $~·FH/H$G~ à z e4
TR3 A BC107
~/H¼«$8~à · ««./F$8~6/\ /GF8 8 /F $· «/ ) GF6/\ /GF/ H/ $~G-
TR4 A BC107
%8~à · F) ! 8 il $~·FH/H$G~ à z d; q .¼F/) G V8F8~·$G~8
UJT A 2N2646
6/ ) G~~8F$8 ) ! 8 8F$~· /F · \ /GF84 6¼FJ ¼84 è J ¼8«-
«G ) GB UGH$G 6· à z «4 ) ! 8 /F/\ /· · ) · ~/) · ~8 «/F8· ~-
B 8F$8 /« ) GF68FH· $G~8 a «;

WKi
v ¼· F6G U8~ 8DD 8$$G 6/ J ¼8H$· ) · ~/) · «· $8FH/GF8
H¼««.8B /$$G~8 68«". è oà ~·VV/¼FV8 /« %· «G~8 6/ U/) -
)G é U % 86/ J ¼· F$G 8HUGH$GF8««· U~8) 868F$8 U¼F- I FASCICOLI ARRETRATI DI
$· $· ò «.¼F/V/¼F\ /GF8 8F$~· /F ) GF6¼\ /GF84 D·) 8F-
6G · ¼B 8F$· ~8 /« %· «G~8 68««· $8FH/GF8 H¼/ $8~B /-
F· «/ 68««· ~8H/H$8F\ · z x 8 ) GH$~/FV8F6G /« $~· FH/-
Elettronica Pratica
H$G~ à z d · ««· H· $¼~ · \ /GF8; nF $· «/ )GF6/\ /GF/ /«
sono le • perle di una preziosa collana tecnico-
$~· FH/H$G~ à z d /FH8~/H) 8 · F) ! 8 /« H8) GF6G V8F8- pratica, che porta in casa vostra il piacere e il
~·$G~8 6/ ) G~~8F$8 0à z Wo; fascino di una disciplina moderna, proiettata nel
futuro, che interessa tutti: lavoratori e studenti,
n« H8) GF6G V8F8~· $G~8 6/ ) G~~8F$8 è H$· $G U~GV8$- professionisti e studiosi, giovani e meno giovani.
$· $G U8~ 8~GV· ~8 ¼F· ) G~~8F$8 6GUU/· 6/ J ¼8««· Tra essi ve ne ricordiamo uno:
8~GV· $· 6· « U~/B G V8F8~·$G~84 /F B G6G ) ! 8 «·
6/DD 8~8F\ · 6/ ) G~~8F$8 $~· / 6¼8 V8F8~· $G~/ 6/·
«¼GVG · 6 ¼F· H) · ~/) · 68« )GF68FH· $G~8 ) GF ¼F·
) G~~8F$8 U· ~/ · J ¼8««· 6/ ) · ~/) · ;
q · ~8H/H$8F\ · z g ) GFH8F$8 6/ ~8VG«· ~8 «· ) G~~8F-
$8 V8F8~· $· 6· « $~· FH/H$G~ à z W4 /F B G6G 6· G$- I
$8F8~8 ¼F· U8~D8$$· H/B B 8$~/· 6.GF6· 4 ) GHì ) GB 8 I,,,,_ ....
• o,~ ;._...◄-~
/F6/) · $G /F D/V¼~· i ; q · D~ 8J ¼8F\ · G$$ 8F/( /«8 ~/- ....... ~"'Il
«,2838
e.
H¼«$· 6/ l K KHz ) /~) · ; ..:s
%%2.."
-,~,,
- 8
RN,·
~G
GENERATORE DI RAMPA LINEARE // ,M ''
A PENDENZA VARIABILE
5s é. _"h7e
è F.· UU«/) · \ /GF8 · ( ( · H$· F\ · H/B /«8 · J ¼8««· U~8-
) 868F$8B 8F$8 68H) ~/$$· 4 ) ! 8 ) GFH8F$8 6/ G$$8F8~8 tré
4%2,
%e
,« 4i 4
44
.:7, 4%52 "°
·.$»"6

Fig. 6- La perfetta simmetria d'onda, visibile in questo


diagramma, viene ottenuta regolando la resistenza R5
del progetto riportato in figura 5.

VOLT, use. che, senza impegnare praticamente /« lettore in


alcun lavoro di montaggio, serve ad arricchire /«
laboratorio dilettantistico, rappresentando in es-
9 V so un autentico • ferro del mestiere ». Questo
speciale fascicolo è stato realizzato col preciso
scopo di offrire un aiuto immediato ed esatto a
chiunque stia progettando, costruendo, mettendo
é a punto o riparando un apparato radioelettronico,
elencando dati tecnici, caratteristiche, valori e
grandezze radioelettrici.
G --f C:,t.
I }IS
à
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l
207
e
20V
@

t ' • V

·3
E

B
TR1
I
UJT n« ± R6

Hg T'
TR2
SAI.i
8 -- 5


- I ---- T
r,i
R7
n TR2 '
6

COMPONENTI Fig. 7 - Generatore di segnali a rampa a pendenza .


variabile. La particolarità di questo generatore risiede
nel fatto che la pendenza della parte obliqua in salita
è variabile in misura indipendente dalla frequenza; per
questo motivo il segnale assume forme diverse da
quelle dei segnali a dente di sega.
Condensatori
C1 = 100.000 pF
C2 = 50.000 pF
Resistenze
R1 A 10.000 ohm (reg. treq.)
R2 = 1.000 ohm (pendenza)
H8VF· «/ · H· «/$· «/F8· ~8 ) GF U8F68F\ · ~8VG«· ( /«84
R3 A 1.500 ohm
è ~·UU~8H8F$· $· /F D/V¼~· k;
R4 = 100 ohm
R5 = 125 ohm u8~ G$$8F8~8 «· ) · ~/) · «/F8· ~8 68« ) GF68FH· $G~8
R6 = 750 ohm a W4 H/ HD~¼ $$· 4 · F) ! 8 /F J ¼8H$G ) · HG4 ¼F V8F8~·$G~8
R7 = 40 ohm · ) G~~ 8F$8 ) GH$· F$84 ~8· «/\ \ · $G F8« ) /~) ¼/$G 6· «
$~·FH/H$G~ à z «; c HHG4 /FD·$$ /4 è UG«· ~/\ \ · $G ) GF
Varie
UJT == 2N2646 ¼F· $8FH/GF8 ) GH$· F$8 H¼««· ( · H84 U8~ «· H$· ( /«/\ -
TR2 A BC107 \ · \ /GF8 /F$~G 6G$$ · 6· « 6/G6G \ 8F) ~ b O; uG/) ! é
TR3 = BC177 «· $8FH/GF8 ( · H85) B /$$G~8 ~/B · F8 H8B U~8 ) GH$· F$84
DZ = diodo zener (5 V) H¼/ %· «G~/ 6/ K4i 5K4k é 4 · F) ! 8 «· $8FH/GF8 U~8H8F-
$8 H¼«« .8B /$$G~8 68« $~· FH/H$G~ à z n ~/B · F8 H8BM5
U~8 )GH$· F$8 ~/HU8$$G · ««· $8FH/GF8 UGH/$/%· 6/ · «/-
"MMDC~M$· \ /GF8 6/ 3 WK é ;

208
u8~ «· «8VV8 6/ t ! B I A é » R, F8 ~/H¼«$· ) ! 8 N««./F/\ /G 6/ $· «8 U8~/G6G4 /« $~· FH/H$G~ TR2, H· -
«· ) G~~8F$8 6.8B /$$G~8 ~/B · F8 ) GH$· F$8 8 UG/) ! é $¼~· F6GH/4 H) · ~/) · ) GB U«8$· B 8F$8 /« ) GF68FH· $G~8
è UGHH/( /«8 ~/$8F8~84 ) GF ( ¼GF· · UU~GHH/B · \ /GF84 a W4 D·$$· 8) ) 8\ /GF8 U8~ ¼F· ( · HH· $8FH/GF8 ~8H/-
) ! 8 «· ) G~~8F$8 6/ ) G««8$$G~8 H/· ¼V¼· «8 · J ¼8««· 6¼· 6G%¼$· · ««· $8FH/GF8 ) G««8$$G~858B /$$G~85H· -
6/ 8B /$$G~84 ~/H¼«$· ) ! 8 · F) ! 8 J ¼8H$· ) G~~8F$8 $¼~·\ /GF8 68« $~·FH/H$G~ TR2.
~/B · F8 ) GH$· F$8 · « %· ~/· ~8 68««· $8FH/GF8; n« ) GF- v ¼· F6G ) 8HH· «· ) GF6¼\ /GF8 68« $~· FH/H$G~ è JT,
68FH· $G~8 a W U¼ò J ¼/F6/ ) · ~/) · ~H / ) GF ¼F· ) G~- /« $~·FH/H$G~ TR2 %· · ««./F$8~6/\ /GF84 ) /Gé FGF ) GF-
~8F$8 84 U8~ J ¼· F$G U~8) 868F$8B 8F$8 8HUGH$G4 H¼/ 6¼) 8 8 U8FF8$$ 8 «· ) · ~/) · 68« ) GF68FH· $G~8 a W
H¼G/ $8~B /F· «/ H/ V8F8~· ¼F· $8FH/GF8 6/ %· «G~8 «/- · $$~·%8~H G /« V8F8~· $G~8 6/ ) G~~8F$8 ) GH$· F$8 U/-
F8· ~B 8F$8 ) ~8H) 8F$8 F8« $8B UG4 G%%/· B 8F$8 H/FG «G$· $G 6· « $~·FH/H$G~ TR M;
· « «/B /$8 B · HH/B G /B UGH$G 6· ««· $8FH/GF8 6/ · «/- uG/) ! é «· ) G~~8F$8 6/ ) · ~/) · è ~8VG«· ( /«8 8F$~G
B 8F$· \ /GF8; ) 8~$/ «/B /$/ $~·B /$8 «· ~8H/H$8F\ · H8B /D/HH· R2, F8
n« D¼F\ /GF· B 8F$G 68« ) /~) ¼/$G è · ( ( · H$· F\ · H8B - ) GFH8V¼8 ) ! 8 · F) ! 8 «· U8F68F\ · 68««· $8FH/GF8
U«/) 8; NF· «/\ \ /· B G«G; n« $~·FH/H$G~ ¼F/V/¼F\ /GF8 6/ ) · ~/) · 68« ) GF68FH· $G~8 a W 6/%/8F8 ~8VG«· ( /«8;
U JT è B GF$· $G H8) GF6G «· )«· HH/) · ) GFD/V¼~·\ /G- f · ) ) /· B G FG$· ~8 ) ! 8 «· D~ 8J ¼8F\ · 6/ ~/U8$/\ /GF8
F8 6/ GH) /««· $G~8 · ~/«·HH· B 8F$G; ­ ¼/ $8~B /F· «/ 68«- 68« ) /)«G 6/U8F68 8H)«¼H/%· B 8F$8 6· « $~· FH/H$G~
«· ~8H/H$8F\ · z k H/ U~G6¼) GFG /B U¼«H/ UGH/$/%/ «· è JT 8 U¼ò 8HH8~8 ~8VG«· $· $~·B /$8 «· ~8H/H$8F\ ·
) ¼/ 6¼~·$· %· «8 à n7 J ¼8H$/ /B U¼«H/ U~8F6GFG G~/- H8B /D/HH· z M; NF) ! 8 à M ~· UU~8H8F$· ¼F· ) GH$· F$8
V/F8 GVF/ %G«$· ) ! 8 «.¼F/V/¼F\ /GF8 /FF8H) · 8 H) · - 68« ) /~) ¼/$G» 8HH· è 68$$ · $· 6· « $8B UG 6/ H) · ~/) ·
~/) · /« )GF68FH· $G~8 a M; 68« ) GF68FH· $G~8 a n · $$ ~· %8~HG «8 ~8H/H$8F\ · z k;

IL RICEVITORE
DEL PRINCIPIANT
IN SCATOLA
DI MONTAGGIO
... vuol tendere una mano amica a quei lettori che,
per la prima volta, si avvicinano a noi e all'affasci-
nante mondo della radio.

La realizzazione di questo semplice ricevitore rap-


presenta un appuntamento importante per chi comin-
cia e un'emozione indescrivibile per chi vuol mette-
re alla prova le proprie attitudini e capacità nella
oratica della radio.

Tutti / componenti necessari per la realizzazione de • Il ricevitore del principiante » sono contenuti in
una scatola di montaggio venduta dalla nostra organizzazione in due diverse versioni: a L. 2.900 senza
altoparlante e a L3.500 con altoparlante. Le richieste debbono essere fatte Inviando anticipatamente l'im-
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A %8) ) ! / ¼GB /F/4 ) GHì ) GB 8 H/ ) ! /· B · FG /F V8~-
VG / ~· 6/G· B · $G~/4 H/ 68%8 U8~) G~~8~8 ) GF $8F· - ­ / UG$~8( ( 8 · F) ! 8 6/~8 ) ! 8 «8 $~· HB /HH/GF/ /F a ì 4
) /· 8 U· \ /8F\ · J ¼8« «¼FVG 8 6/DD/ ) G«$GHG ) · B B /FG · ««G H$· $G · $$¼· «8 68««· $8)F/) · 4 H/· FG 6· ~/$8F8~H /
) ! 8 UG~$· · « ) GFH8V¼/B 8F$G 68««· U· $8F$8; H¼U8~· $84 U8~) ! é GVV/ «.· ¼B 8F$G 6/ UG$8F\ · 6/
è F U¼F$G ) ~¼ ) /· «8 6/ J ¼8H$G ) · B B /FG è ~· UU~8- 8B /HH/GF84 U8~ G$$ 8F8~8 ¼F ( ¼GF ~· UUG~$G H8-
H8F$· $G 6· ««8 $~·HB /HH/GF/ /F a ì 4 ) ! 8 · HH· / HU8H-
VF· «8@ 6/H$¼~( G4 FGF ~·UU~8H8F$· U/ù ¼F U~G( «8-
HG %8FVGFG $~·H) ¼~· $8 6· B G«$/ ~·6/G· B · $G~/4 FGF
$· F$G U8~ «· 6/DD/ )G«$à /F$~/FH8) · 6/ J ¼8H$G $/UG B·;
6/ ~· 6/G) GB ¼F/) · \ /GF/4 J ¼· F$G U8~ «· H) · ~H · %G- r · «8 $~· HB /HH/GF/ /F a ì GDD ~GFG /« %· F$· VV/G 6/
«GF$à 6/ · UU~GDG F6/~8 86 · DD/F· ~8 «· $8)F/) · 68««· ~/) ! /868~8 UG$8F\ 8 B G«$G «/B /$· $8 · F) ! 8 U8~ / ) G«-
~/) 8$~·HB /HH/GF8; «8V· B 8F$/ H¼««8 «¼FV! 8 6/H$· F\ 8; ­ / $~·$$ · /FD·$$/
t VF/ · HU/~·F$8 OM, U8~ ) GFH8V¼/~8 «· U· $8F$84 6/ ~/«8%· ~8 HG«· B8F$8 «· U~8H8F\ · G «.· HH8F\ · 6/
68%8 HGH$8F8~8 ¼F 8H· B 8 ) ! 8 ~/) ! /868 «· ) GFG- · «$· D~8J ¼8F\ · 4 /F6/U8F68F$8B 8F$8 6· ««8 D« ¼$$¼· -
H) 8F\ · 68« a ì ; à ¼$$· %/· ; · F) ! 8 J ¼· F6G H/ H· \ /GF/ 6 · B U/8\ \ · 68« H8VF· «8; q · ) ! /· ~8\ \ · 8 «·
/F$8~U~8$· ~8 /« ) G6/) 8 r G~H8 · gK5i K ) · ~· $$ 8~/ · « 6/H$G~H/GF8 68« H8VF· «8 U· HH· FG ) GHì /F H8) GF6G
B /F¼$G4 è ( 8F 6/D ) /«8 D·~8 )G~~8$$· B 8F$8 v ­ t U/· FG; B 8F$~8 J ¼8H$8 U~8V/¼6/) ! 8~8( ( 8~G «8 $~·-
0) G««8V· B 8F$G1; n« 6/%· ~/G UG$~8( ( 8 8HH8~8 U· -
HB /HH/GF/ DG F/) ! 84 ~8F68F6G · F) ! 8 /F) GB U~8FH/-
~· VGF· $G · J ¼8««G 8H/H$8F$8 D~· «· V¼/6· 6/ ¼F.· ¼-
( /«/ / H8VF· «/ 6/ UG$8F\ · FG$8%G«8; u¼ò J ¼/F6/
$G%8$$ ¼~· 6· U· ~$8 6/ ¼F F8GU· $8F$· $G 8 J ¼8««·
6/ ¼F U/«G$· 6/ DG ~B ¼«· ¼FG; ~/H¼«$· ~8 B G«$G ¼$/«84 HGU~·$$ ¼$$G U8~ $~· HB /HH/G-
F/ 6/ 8B 8~V8F\ · 4 $~· HB 8$$ 8~8 /F a ì 7 HU8) /· «B 8F$8
n« «8$$G~8 UG$~8( ( 8 · J ¼8H$G U¼F$G ) ! /868~H/ H84
%/H$8 «8 6/DD /) G«$à G( /8$$/%8 6/ /B U· ~·~8 ) G~~ 8$- ) GF / $~·HB 8$$ /$G~/ UG~$· $/«/4 V~· \ /8 · « ~/HU· ~B /G
$·B 8F$8 /« a ì 4 %· «8 U~GU~/G «· U8F· 6/ H$¼6/· ~8 FG$8%G«8 6/ UG$8F\ · 8 · D·%G~8 6/ ¼F· «¼FV· · ¼$G-
86 8H8~) /$· ~H/ $· F$G U8~ 6/%8F/~8 U~G%8$$ / F8««· FGB /· 8 ¼F· B · VV/G~8 U~G( · ( /«/$à 6/ %8F/~8 ) · U-
) GFGH) 8F\ · 8 F8««.¼HG 68« ) G6/) 8 r G~H8; tati.

210
MONITOR
PER CW
IL PROBLEMA DELL'AUTOASCOLTO, NECESSARIO PER ESERCITAR-
SI NELLO STUDIO E NELLA PRATICA APPLICAZIONE DEL CODICE MOR-
SE, PUO' ESSERE FACILMENTE RISOLTO COSTRUENDO QUESTO AP-
PARATO RILEVATORE CON ASCOLTO IN CUFFIA O IN ALTOPARLANTE.

UTILITA' DEL MONITOR $~· HB 8$$/$G~/ 6/ $/UG 8) GFGB /) G G /F J ¼8««/ · ¼$G-


) GH$~¼ /$/;
è F.· «$~· /B UG~$· F$8 ) · ~· $$8~/H$/) · 68««8 $~· HB /H- c . H8B U~8 UGHH/( /«8 $¼$$· %/· H8~% /~H/ 6/ ¼F ) /~-
H/GF/ /F a ì H$· /F ¼F «G~G D·H) /FG H8V~8$G4 ) ! 8 ) ¼/$G · ) ) 8HHG~/G /F V~· 6G 6/ · ¼B 8F$· ~8 «8 ) · -
68~/%· 6· « ) GB ¼F/) · ~8 · $$~· %8~HG ¼F «/FV¼· VV/G U· ) /$à 68« $~·HB 8$$/$G~84 B 8$$8F6G · 6/HUGH/\ /G-
J ¼· H/ /F%/G«· ( /«8 · / U/ù 4 U8~) ! é H) GFGH) /¼$G · ««· F8 68« ~· 6/G· B · $G~8 «· ) GB G6· UGHH/( /«/$à 68«-
B · VV/G~ U· ~$8 68V«/ · H) G«$· $G~/; «.· ¼$G· H) G«$G;
n« H8V~8$G U8~ $~· HB 8$$8~8 )G~~ 8$$· B 8F$8 /F a ì
è B G«$G H8B U«/) 8; c HHG ) GFH/H$8 F8«;;; ) GF$/F¼G
8H8~) M\ MG; UN RICEVITORE RADIO APERIODICO
u8~ · /¼$· ~8 «.· HU/~·F$8 ~· 6/G· B · $G~8 F8««· H¼·
U~8U· ~· \ /GF8 HU8) /D/) · 4 H/ ~/%8«· B G«$G ¼$/«8 «.¼HG è F ) /~) ¼/$G ) ! 8 H/ U~8H$· G$$/B · B 8F$8 · ««.· UU«/-
6/ ¼F · UU· ~· $G4 68FGB /F· $G B GF/$G~4 /F V~· 6G ) · \ /GF8 V/à B 8F\ /GF· $· 4 8 ) ! 8 FGF /B U«/) · · «-
6/ D·~ · H)G«$· ~84 6¼~· F$8 «· $~· HB /HH/GF84 ) /ò ) ! 8 ) ¼F· B · FGB /HH/GF8 68« $~· HB 8$$/$G~8 CW. è J ¼8«-
/F ~8· «$ à %/8F8 $~· HB 8HHG; «G 6· FG/ ~/UG~$· $G /F D/V¼~· M;
à ~·HB 8$$8~8 G ~/) 8%8~8 /« a ì · 6 ¼F· ) 8~$· %8- Si $~·$$· HGH$· F\ /· «B 8F$8 6/ ¼F ~/) 8%/$G~8 ~·6/G
«G) /$à H/VF/D/) · ~/) GFGH) 8~8 /« « H¼GFG » 6/ ¼F ) · - 6/ $/UG · U8~/G6/)G ) ! 84 H/H$8B · $G · ( ~8%8 6/H$· F-
~· $$8~8 8 FGF 68) G6/D/) · ~8 / U¼F$/ 8 «8 «/F88 68« \ · 6· « $~· HB 8$$/$G~84 ) · U$· «.· «$· D~ 8J ¼8F\ · 4 V8-
)G6/) 8; F8~·F6G $~· B /$8 ¼F ) /~) ¼/$G ) GB U«8B 8F$· ~8 ¼F
q · UGHH/( /«/$à 6/ · H) G«$· ~8 /« « H¼GFG» 68« ) · ~· $- H8VF· «8 ¼6/( /«8 6/ ( · HH· D~ 8J ¼8F\ · ;
$8~8 $~· HB 8HHG · /¼$· B G«$/HH/B G H/· F8««.· ) ) 8~$· - q .¼HG 6/ ¼F ~/) 8%/$G~8 ~· 6/G 6/ $/UG · U8~/G6/)G4
B 8F$G 68««· )G~~ 8$$8\ \ · 6/ J ¼· F$G H/ $~·HB 8$$84 ) /Gé U~/%G 6/ ) /~) ¼/$/ 6/ H/F$GF/\ \ · \ /GF84 H8B U«/-
H/· F8««.· ¼B 8F$G 68««· %8«G) /$à 6/ ( · $$¼$· ; D/) · FG$8%G«B 8F$8 «· ~8· «/\ \ · \ /GF8 U~· $/) · 68««.· U-
r G«$/ $~· HB 8$$/$G~/ 6/ $/UG )GB B 8~) /· «8 6/HUGF- U· ~· $G4 U8~) ! é FGF è F8) 8HH· ~/· · «) ¼F· $· ~· $¼~· 8
VGFG V/à 68««· U~8H· U8~ «./FH8~/B 8F$G 6/ ¼F B G- «.· UU· ~8) ) ! /G D¼
F\ /GF· /B B 86/· $· B 8F$84 H¼( /$G
F/$G~4 B · $· «8 UGHH/( /«/$à FGF 8H/H$8 H8B U~8 F8/ 6GUG· %8~«G ~8· «/\ \ · $G4 H¼ $¼$$8 «8 V· B B 8 · B · $G5

211
~/· «/4 H8F\ · 6G%8~ 8DD 8$$¼· ~8 · «)¼F· ) GB B ¼$· \ /G-
ne 6/ V· B B · G ~/) 8~) · 6/ H/F$GF/· ; Condensatori
MM ) /~~F/$G ~/UG~$· $G /F D/V¼~· n U8~B8$$8 6/ /F- C1 A 50 pF
8~U~8$· ~8 /« D¼F\ /GF· B 8F$G V8F8~/) G 68« B GF/- C2 = 4.700 pF
$G~; B8F$~8 U8~ ¼F· /F$8~U~8$· \ /GF8 HU8) /D/) · 68«
C3 A 4.700 pF
C4 = 100.000 pF
U~GV8$$G G) ) G~~8 ~/D·~H/ · ««G H) ! 8B · 6/ D/V¼~· W; C5 = 10.000 pF
a GB ¼FJ ¼84 H8F\ · HGDD 8~B· ~) / ¼«$8~/G~B 8F$8 F8««·
Resistenze
) /$· \ /GF8 6/ J ¼8H$8 6¼8 D/V¼~84 /« «8$$G~8 UG$~à H8-
V¼/~8 D·) /«B 8F$8 «.8HUGH/\ /GF8 $8G~/) · H¼« D¼ F\ /G-
R1 A 47.000 ohm (trimmer potenziometrico)
F· BF8F$G 68« B GF/$G~ $8F8F6G HG$$.G) ) ! /G G~·
R2 = 27.000 ohm
R3 = 10.000 ohm
«.¼FG G~· «.· «$~G H) ! 8B · ; RA4 = 47.000 ohm
q .· «$· D~ 8J ¼8F\ · V8F8~· $· 6· « $~· HB 8$$ /$G~8 %/8- R5 = 560 ohm
F8 ) · U$· $· 6· ¼F· U/) ) G«· · F$8FF· · H$/«G 68« Varie
B GF/$G~ 86 /F%/· $· ; $~·B /$8 /« )GF68FH· $G~8 a «4 TR1 = BC107
· « UG$8F\ /GB 8$~G z «; ) ! 8 ) GFH8F$8 6/ 6GH· ~8 «· TR2 A BC107
J ¼· F$/$à 6/ H8VF· «8; HU8HHG $~G UUG 8«8%· $· ; /F B G- TH3 = 2N2646 (uniglunzlone)
6G 6· /F%/· ~8 · « ) /~) ¼/$G 68« B GF/$G~ ¼F· J ¼· F- D1 = diodo · « germanio (di qualsiasi tipo)
ANT. = antenna di tipo a stilo
$/$à · 6· $$· U8~ /« H¼G U~8) /HG D¼ F\ /GF· B 8F$G; $8- S1 = interrutt.
F8F6G ) GF$G 68««· UG$8F\ · 68« $~· HB 8$$/$G~8; 68«- ALIMENTAZ. = pila a 9 V
«· 6/H«G) · \ /GF8 68««.· F$8FF· 8 68««· «¼FV! 8\ \ · 6/
J ¼8H$· ; n« H8VF· «8 GUUG~$¼F· B 8F$8 6GH· $G 6· « UG-
$8F\ /GB 8$~G z « %/8F8 ~/«8%· $G 6·« 6/G6G · « V8~-
B · F/G b «4) ! 8 ~· UU~8H8F$· /« ) GB UGF8F$8 U~/F-
) /U· «8 68««· « ~· 6/G ». n« H8VF· «8 %/8F8 H¼) ) 8HH/-
%· B 8F$8 D/«$~· $G 6· ««· ) 8««¼«· · « U V~8) · » 4 ) GB -
UGH$· 6· ««· ~8H/H$8F\ · z W 8 6· / ) GF68FH· $G~/
a W5a d; Fig. 1 - Questo circuito, che ha un significato puramen-
te teorico, vuole interpretare il processo di captazione,
­ ¼/ $8~B /F· «/ 68««.¼«$/B G ) GF68FH· $G~8 è U~8-
tramite piccola antenna a stilo, dell'energia AF ge-
H8F$8 ¼F· $8FH/GF8 ) GF$/F¼· 6/ %· «G~8 $· «8 6· nerata da un trasmettitore e la trasformazione di que-
U8~B 8$$8~8 «· H· $¼~· \ /GF8; ) /Gé «· ) GF6¼\ /GF8 sta in suono attraverso una cuffia o un altoparlante.

9V

ANT.

UJT
UNIGIUNZIONE

k.
: R3 \

~
R4 R5

3 t I (g
9V
1 Il Il e
TR1
t 01

ffi . :;
Rl

"''Il Il '&llk,_, Il II /a 1Il es

«/
· · 5
~
5 I Il
0
t1 Il I S1
'
Il
.Il.
T, T, -
Il Il •
C4

Fig. 3 - II circuito stampato non è d'obbligo per que- Fig. 2 - Circuito teorico del monitor. I semiconduttori
sto tipo cli realizzazione pratica. Esso è tuttavia con- sono di tipo comunissimo e possono essere facilmen-
sigliabile per un montaggio più rapido, compatto ed te sostituiti con molti altri semiconduttori analoghi.
elegante. Sulla parte frontale del contenitore di pla- L'alimentazione è ottenuta con una pila a 9 V. Nel cir-
stica, o di altro materiale isolante, sono presenti: la cuito d'uscita possono essere inseriti indifferentemen-
boccola d'uscita (in posizione centrale), la boccola di te un piccolo altoparlante con impedenza non inferiore
presa per la piccola antenna a stilo, a sinistra e l'in- ~'lii 8 ohm, oppure una cuffia.
terruttore acceso-spento, a destra.

► SCATOLA NON METALLICA

FORO REGOLAZ. TRIMMER

213
Fig. 4 - Per l'ascolto si può far uso di una cuffia ste-
reofonica con / due padiglioni collegati con i termi-
nali 2 in comune, mentre i terminali 1-3 riultano col-
legati ai due terminali caldi del jack.

lF
W M d

CUFFIA
±.
SPINA JACK

) GB U«8$· 4 68« $~·FH/H$G~ à z «; a /ò · %%/8F8 J ¼· F- Fig. 5- Questi due disegni interpretano le due possi-
bilità di collegamento del trasduttore acustico. Nello
6G «.· F$8FF· ) · U$· 8F8~V/· · ~· 6/GD~ 8J ¼8F\ · 4 schema in basso si interpreta la possibilità di ascoltare
) /Gé /F ) GF) GB /$· F\ · GF / U¼F$/ 8 «8 «/F88; / segnali provenienti dal monitor e dal ricevitore radio.
­ ¼««G H) ! 8B · 6/ D/V¼~· M è D·) /«8 /F$8~U~8$· ~8
J ¼8H$G D8FGB 8FG H8V¼8F6G «8 %· ~/8 DG ~B8 · HH¼F-
$8 6· « H8VF· «8 · ~·6/GD~ 8J ¼8F\ · «¼FVG /« H¼G ) · B -
B /FG 6· ««.· F$8FF· · ««· ( · H8 68« $~·FH/H$G~ à z ";
uG/) ! é /« $~·FH/H$G~ à z n ~/H¼«$· H· $¼~G 86 8J ¼/- M 2 d
%· «8 · 6 ¼F ) G~$G) /~) ¼/$G4 F8 68~/%· ) ! 8 /« $~· FH/-

M
ò $
' I
H$G~ à z W H/ $~G%· · ««./F$8~6/\ /GF84 ) /Gé FGF ) GF-
6¼) 8 86 è /F $¼$$G 8 U8~ $¼$$G U· ~·VGF· ( /«8 · 6
¼F ) /~) ¼/$G · U8~$G; nF J ¼8H$8 ) GF6/\ /GF/ /« $~·F-
H/H$G~ ¼F/V/¼F\ /GF8 à z d4 ) ! 8 H$· · ««· ( · H8 6/ qnPcz t
¼F GH) /««· $G~8 · ~/«·HH· B 8F$G4 ~/H¼«$· ) GB 8 6/-
H/FH8~/$G 6· « ) /~) ¼/$G 68« ~/) 8%/$G~8 86 è J ¼/F6/
«/( 8~G 6/ GH) /««· ~8; ­ / G$$8FVGFG J ¼/F6/ 68««8 ) GF-
Nq r t s nàt z Mi F
$/F¼8 ) · ~/) ! 8 8 H) · ~/) ! 8 68« ) GF68FH· $G~8 a 5«-
· $$~·%8~HG «· ~8H/H$8F\ · z e4 ) ! 8 6· FFG «¼GVG · 6
/B U¼«H/ U~8«8%· ( /«/ H¼««· ( · H8 P n 68« $~·FH/H$G~
¼F/V/¼F\ /GF8 è oà 8 ) ! 8 HGFG ¼6/( /«/ 6/~8$$· B 8F-
$8 · $$~· %8~H G ¼F · «$GU· ~«· F$8 G ¼F· ) ¼DD/ · ) G«-
«8V· $/ · ««.¼H) /$· 68« ) /~) ¼/$G; ­ / $8FV· U~8H8F$8
) ! 8 /« ) GF68FH· $G~8 a e 8 «· ~8H/H$8F\ · z e H$· -
M 2 3
( /«/H) GFG4 ) GF / «G~G %· «G~/4 «· D~ 8J ¼8F\ · V8F8~· - I I ' J
$· 6· ««.GH) /««· $G~8;
v ¼· F6G «.· F$8FF· FGF ) · U$· · «)¼F H8VF· «8 ·
~· 6/GD~ 8J ¼8F\ · 4 ) G~~/HUGF68F$8 · ««8 U· ¼H8 $~· ¼-
F· ( · $$ ¼$· 8 «.· «$~·4 «· $8FH/GF8 H¼/ $8~B/F· «/ 68«
) GF68FH· $G~8 a d 6/%/8F8 U~·$/) · B 8F$8 F¼««· 4 ) G-
Hì ) ! 8 /« $~·FH/H$G~ à z n FGF ) GF6¼) 84 B 8F$~8
Nq r t s nàt z 8n. 8n. Nq z na c é ;
%/8F8 UG~$·$G /F ) GF6¼\ /GF8 /« $~·FH/H$G~ à z W ) ! 84
) G~$ G)/~) ¼/$· F6G /« ) GF68FH· $G~8 a e4 ( «G) ) · /«

G$$
F\ /GF· B 8F$G 68««.¼F/V/¼F\ /GF8 è oà ; s GF H/
/8F8 J ¼/F6/ · «)¼F H8VF· «8 · ¼6/G4 ) GHì ) GB 8 ?-.
V/¼H$G ) ! 8 H/· ;
I
214
I TR1 TR3 ·
TR2
8 B1
Fig. 6 - Disposizione degli elettrodi dei due transistor
TR 1-TR2 e del transistor unigiunzione TR3. Ht €»
ASCOLTO IN CUFFIA
» 8DD8$$
E

¼· ~8 F8/ 6¼8 )· H/;


82

HGFG ~/«8%· ( /«/ / 6¼8 H/H$8B/ 6/ )G««8V· B8F$/ 6·


O IN ALTOPARLANTE

q.·H)G«$G 68« )G6/)8 r G~H8 UG$~à ·%%8F/~84 )GB8


·( ( /· BG V/à 68$$ G4 H/· /F ·«$GU· ~«· F$8 H/· /F COSTRUZIONE DEL MONITOR
)¼DD/ · ; v ¼8H$.¼«$/BG H/H$8B· è H8F\ · 6¼( ( /G J¼8«-
«G U~8D8~/$G 6· / ~· 6/G· B· $G~/4 U8~)! é U8~B8$$ 8 NF)! 8 «· )GH$~¼ \ /GF8 6/ J¼8H$G ·UU· ~· $G ~/H¼«$ ·
¼F ·H)G«$ G;;; 6/H)~8$G4 /HG«· F6G «.GU8~· $G~8 6· / 6/- BG«$G H8BU«/)84 HGU~· $$¼$$ G U8~ «· $G$·«8 ·HH8F\ ·
H$¼~( / ·B( /8F$· «/ 8 ~8F68F6G UGHH/( /«/ / )G««8V· - 6/ 8«8B8F$/ )! 8 ~/)! /86GFG ¼F U~G )8HHG 6/ $· -
B8F$/ 6¼~· F$8 «8 G~8 FG$$ ¼~F84 J¼· F6G è D·) /«8 ~· $¼~· ;
)~8· ~8 6/H$¼~( G; q· ~8· «/\\ · \ /GF8 68««.· UU· ~· $G4 )GB¼FJ ¼84 UG $~à
q8 )¼DD/ 8 HGFG 6/%8F¼$8 GVV/ 68/ $~·H6¼$$ G~/ ·)¼- 8HH8~8 G$$ 8F¼$· $~· B/$8 )/~)¼/$G H$· BU· $G4 H8-
H$/)/ UGUG «· ~/HH/B/ 8 ·6 ¼F )GH$G )GBU8$/$/%G V¼ 8F6G /« U/· FG )GH$~¼ $$
/%G 6· FG/ U~G UG H$G 8 ~/-
)GF J¼8««G 6/ ¼F ·«$ GU· ~«· F$8; UG ~$· $G /F D/V¼~· d; nn )/~)¼/$G H$· BU· $G FGF è
q8 )¼DD/ 8 FG~B·«B8F$8 /F )GBB8~)/G HGFG 6/ $/- 6.G( ( «/VG 8 U¼ò 8HH8~8 HGH$/$¼/$G )GF ¼F BGF-
UG H$8~8GDG F/)G 8 ¼$/«/\\ · FG ¼FG H)! 8B· 6/ )G«- $· VV/G · D/«/4 H/H$8B· F6G / )GBUG F8F$/ H¼ ¼F·
«8V· B8F$G )GB8 J¼8««G ~/UG ~$· $G /F D/V¼~· e; ( ·H8$$ · DG ~· $· G4 U/ù H8BU«/)8B8F$84 H¼ ·F)G-
nF U~· $/)· 4 · «/B8F$· F6G )GF ¼F H8VF· «8 · ¼6/G / ~· VV/ HU· ~H /;
)GF6¼$$ G~/ )GF$~·HH8VF· $/ )GF / F¼B8~/ M5W4 H/ n« )/~)¼/$G H$·B U· $G /F GVF/ )·HG è 6· U~8D8~/~H/4
/F$8~8HH· ¼FG 68/ 6¼8 U· 6/V«/GF/ 68««· )¼DD/ ·4 U8~)! é )GF 8HHG H/ U¼ò ~· VV/¼FV8~8 ¼F· )GH$~¼ -
B8F$~8 ·«/B8F$· F6G / )GF6¼$$G~/ )GF$~· HH8VF· $/ \ /GF8 )GBU· $$ · 4 ~·\ /GF·«8 86 8«8V· F$8;
)GF / F¼B8~/ W5d H/ /F$8~8HH · «.· «$~G U· 6/V«/GF8 n $~ · FH/H$G~ HGFG 6/ $/UGs us · « H/«/)/G4 6/ ( ·HH·
68««· )¼DD/ ·; UG $8F\· 7 8HH/ UG $~· FFG 8HH8~8 HG H$/$¼/$/ )GF «·
In J¼8H$/ )· H/ H/ G$$ /8F8 ¼F./BU868F\· 6/ l G! B B· VV /G~ U· ~$8 6/ $~· FH/H$G~ 6/ J¼8H$G $/UG ;
U8~ )· F·«8; NF)! 8 /« $~· FH/H$G~ ¼F/V/¼F\ /GF8 à z d UG $~à 8H-
H8~8 HG H$/$¼/$G 6· J¼·H/ $¼$$/ / BG68««/ /F )GB-
N«/B8F$· F6G /F%8)8 «· )¼DD/ · D~· M 8 d4 H/ /F$8~8H-
B8~)MG;
H· FG )GF «G H$8HHG H8VF· «8 8F$~· B( / / U· 6/V«/GF/4 ­ 8 «· $GF· «/$à 68««· FG$· FGF 6G%8HH 8 ~/H¼«$·~8
G$$8F8F6G ¼F./BU868F\· $G$· «8 6/ Mi G! B; V~· 6/$· 4 H· ~à H8BU~8 UG HH/( /«8 BG6/D/)· ~«· %· -
nF J¼8H$.¼«$ /BG )· HG H/ ! · «G H%· F$· VV/G 6/ FGF ~/· F6G /« %· «G~8 68« )GF68FH· $G~8 a e GUU¼~84 8F-
UG $8~ ·H)G«$ · ~8 )G~~8$$ · B8F$8 /« )G~~/HUG F68F$84 $~G )8~$ / «/B/$/4 J¼8««G 68««· ~8H/H$8F\· z e;
· B8FG )! 8 FGF H/ ·«\ / BG«$G /« %G«¼B8 U8~ %/F- a G«G~G)! 8 · ««.·H)G«$ G /F )¼DD/ · U~8D8~/HH8~GJ¼8«-
)8~8 «./HG «· B8F$G ·)¼H$/)G 68/ U· 6/V«/GF/ 68««· «G /F ·«$ GU· ~«· F$84 6G%~· FFG )G««8V· ~84 ·««.¼H)/$·
)¼DD/ ·; 68« )/~)¼/$G 68« BGF/$G~4 ¼F U/))G«G ·«$ GU· ~« · F$8
è F· HG «¼\/ GF8 U/ù ~· \ /GF·«8 UG $~8( (8 8HH8~8 J¼8«- )GF /BU868F\· 6/ Mi G! B G4 )GB¼FJ¼84 FGF /F-
«· 6/ ¼$/«/\\ · ~8 ¼FG 68/ 6¼8 )· F· «/ 68««· )¼DD/ · D8~/G~8 ·V«/ l G! B;
U8~ «.·H)G«$ G 68« )G~~/HUG F68F$8 8 «.·«$~GU8~ «.· ¼- u8~ )GF$~G ««· ~8 8%8F$¼· «B8F$8 /« %G«¼B8 HG FG~G 4
$G·H)G«$ G4 ·$$ ~· %8~HG/« BGF/$G~4 68««· U~GU~/· $~· - H/ UG $~à /FH8~/~84 /F H8~/8 )GF /« )/~)¼/$G 6.¼H)/$· 4
HB/HH/GF8; ¼F UG $8F\ /GB8$~G 6· MK K G! B4 · UU«/)· ( /«8 · F-
c F$~· B( 8 «8 UG HH/( /«/$à HG FG )GB¼FJ¼8 /F$8~U ~8- )! 8 F8« )· HG /F )¼/ H/ %G«8HH8 G$$ 8F8~8 ¼F )GF-
$· $8 F8/ 6/H8VF/ ~/UG ~$· $/ /F D/V¼~· 5, F8/ J¼· «/ $~G ««G 6/ %G«¼B8 HG FG~G /F )¼DD/ ·;

215
L'ABACO
DELLE
IMPEDENZE
v ¼· F6G ¼F ) GF68FH· $G~8 G ¼F· ( G( /F· %8FVGFG IL SIMBOLISMO
HG$$GUGH$/ · « U· HH· VV/G 6/ ¼F· ) G~~8F$8 8«8$$~/) ·
· 6 ¼F· 68$8~B /F· $· D~ 8J ¼8F\ · 4 t UUGFVGFG /F8- u~/B · 6/ /F$8~U~8$· ~8 o.¼HG 68««.· ( · ) G4 è F8) 8H-
%/$· ( /«F~8F$8 ¼F· ~8H/H$8F\ · · ««· ) G~~8F$84 ) /Gé H· ~/G ) ! 8 /« «8$$G~8 ) GFGH) · «.8H· $$G H/VF/D/) · $G 68«
) ~8· FG ¼F /B U86/B 8F$G4 U/ù G B 8FG FG$8%G«84 H/B ( G«/HB G ~/UG~$· $G H¼««.· ( · ) G;
) ! 8 FGF è «· ~8H/H$8F\ · G! BB /) · B · ) ! 8 %/8F8 «/ H/B ( G«G H$à U8~ m\ 4 ) /Gé /F6/) · V«/ ! 8~$\ 7 /«
68FGB /F· $· /B U868F\ · ; H/B ( G«G p a /F6/)· Z/«G) /) «/@ H8) GF6G p m\ 7 /«
a ! / ! · ¼F UG. 6/ D· B /«/· ~/$à )GF «· B · $8B · $/) · H/B ( G«G r a /F6/) · / B 8V· ) /) «/@ H8)GF6G AA r m\ ;
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F· ~8 ~· U/6· B 8F$8 / %· «G~/ 6/ /B U868F\ · 68/ ) GF- «.! 8F~<4 ) ! 8 FG~B · ! F8F$8 H/ /F6/) · ) GF «· HG«·
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B · $8B · $/) · ; 68%8 · ) ) GF$8F$· ~H/ 6/ ¼F· %· «¼$· - /« B/) ~GB/) ~GD· ~· 64 ) /Gé «.8J ¼/%· «8F$8 68« Uf 0U/-
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~/) G~~ 8~8 /F8%/$· ( /«B 8F$8 · / ) · «)G«/ B · $8B · $/) /; 6/ D~ 8J ¼8F\ · · ««· J ¼· «8 H/ %¼G« ) · «)G«· ~8 «./B U8-
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V/F· ~/· 4 U· HH· F$8 U8~ /« U¼F$G 6/ /F$8~H8\ /GF8 U8~-
V/¼FV8~8 ¼F· /B B 86/· $· 8 U~8) /H· %· «¼$· \ /GF8 B 8$$8~à 6/ 68D/F/~8 /« %· «G~8 6/ /B U) 68F\ · GDD 8~-
68««8 /B U868F\ 8 68/ )GF68FH· $G~/ 8 68««8 /F6¼$- $· 6· « ) GB UGF8F$8 · ««· D~ 8J ¼8F\ · H$· ( /«/$· ;
$· F\ 84 è H¼DD/ ) /8F$8 H8~%/~H/ 68««.· ( · ) G J ¼/ ~/UG~- N«)¼F/ H8B U«/) / 8H8B U/ ) ! /· ~/~· FFG /F B G6G /F8-
$· $G; J ¼/%G) · ( /«8 «.¼HG 68« U~8\ /GHG · ( · ) G;

216
BOBINE
TRASFORMA TOR
COf\JDENSA TORI

&
100 µHV. .o v.
' 1000 MC.

10 MC.

I MC.

100 KC.

10,ooorv

1000 rv

100 rv

IO f'\J

1,000,000 n 100.000 n 10.ooon 1000n 100n 1o n 1 a


CUFFl A 1

­ ¼UUGF/· B G 6/ 6G%8~ ) GFGH) 8~8 /« %· «G~8 6/ /B -


U868F\ · U~8H8F$· $G 6· ¼~/ ) GF68FH· $G~8 6· MK K;KKK
Uf · ««· D~ 8J ¼8F\ · 6/ MK K;KKK m\ ; c ( ( 8F84 ) G-
MONO-STEREO B /F) /· B G ) GF «· $~·HDG ~B · \ /GF8 68/ %· «G~/ /B -
UGH$/ 6· ««.· ( · ) G7 ) /Gé » MK K;KKK Uf = t 4 M F 8
Per ogni esigenza d'ascolto personale e per ogni MKK;KKK m\ = MK K p m\ ;
tipo di colleg·amento con amplificatori monofo- ­ ¼««8 H) · «8 6/ 68H$~· H/ /F6/%/6¼· «· «/F8· G~/\ -
nici, stereofonici, con registratori, ricevitori ra- \ GF$· «8 ) G~~ /HUGF68F$8 · « %· «G~8 6/ D~ 8J ¼8F\ · 6/
dio, giradischi, ecc.
MKK p m = MK K p a 4 ) ! 8 H/ $~G%· · B 8$à ) /~) ·
68««· H) · «· ; uG/ H/ ) 8~) · 4 U8~ B 8\ \ G 6/ ¼F ~/V! 8«-
CARATTERISTICHE Viene fornita con spi-
notto Jack 0 3,5 mm. «G4 H/H$8B · $G /F UGH/\ /GF8 %8~$/) · «84 /« U¼F$G /F
e spina jack stereo (la
Gamma di frequenza: cuffia è predisposta per ) ¼/ «· «/F8· G~/\ \GF$· «84 ) G~~/HUGF68F$8 · « %· «G~8
l'ascolto monofonico.
30 - 13.000 Hz Per l'ascolto stereofo-
6/ MK K p a 4 /F$8~H 8) · «· «/F8· G( «/J ¼· ) G~~/HUGF-
nico, tranciare il colle- 68F$8 · « %· «G~8 6/ K4M µ f ; nn ~/V! 8««G U~G/8$$·
Sensibilità: 150 dB gamento con lo spi-
notto jack 0 3,5 mm., J ¼8H$· /F$8~H8\ /GF8 H¼««· H) · «· 68««8 /B U868F\ 84
separare le due coppie
Impedenza: 8 ohm d I conduttori ed ef-
H/$¼· $· /F ( · HHG ~/HU8$$G ;· « 6/· V~·B B · 7 8 H¼« DG F-
Peso: 170 gr.
fettuare le esatte sal- 6G 68« 6/· V~·B B · «8VV/· B G /« %· «G~8 6/ Ml G! B 4
dature a stagno con la
spina jack stereo). U8~) ! é /« ~/V! 8««G %/8F8 · ) · 68~8 /F$G~FG · « %· -
«G~8 68/ WK G! B ;
u8~ H$· ( /«/~8 /« %· «G~8 68««./B U868F\ · 6/ ¼F./F-
6¼$$· F\ · 4 H/ U~G)868 /F B G6G · F· «GVG4 $8F8F6G
) GF$G ) ! 8 «· H) · «· 68««8 /F6¼$$· F\ 8 è H/$¼· $· H¼«-
«· H/F/H$~·;
f · ) ) /· B G ¼F 8H8B U/G» %GV«/· B G /F6/%/6¼· ~8 /«
%· «G~8 6/ ¼F./B U868F\ · 6/ ¼F· /F6¼$$· F\ · 6·
MK B m4 · ««· D~ 8J ¼8F\ · 6/ M r m\ ; c ( ( 8F84 H¼««8
H) · «8 6/ 68H$~· 6/ /F6/%/6¼· «· «/F8· G~/\ \GF$· «8
)G~~/HUGF68F$8 · « %· «G~8 6/ D~ 8J ¼8F\ · 6/ M r m\
= M r a ; uG/ H/ ) 8~) · 4 U8~ B 8\ \ G 6/ ¼F ~/V! 8««G4
H/H$8B · $G /F UGH/\ /GF8 %8~$/) · «8 ~/HU8$$G · ««.· ( · ) G4
/« U¼F$G /F ) ¼/ «· «/F8· G~/\ \ GF$· «8 ) G~~/HUGF68F-
$8 · « %· «G~8 6/ M r a 4 /F$8~H8) · «· «/F8· G( «/J ¼·
)G~~/HUGF68F$8 · « %· «G~8 6/ MK B m = ;t M mI ;
n« ~/V! 8««G U~G/8$$· J ¼8H$· /F$8~H8\ /GF8 H¼««· H) · «·
68««8 /B U868F\ 84 H/$¼· $· /F ( · HHG ~/HU8$$ G · « 6/· -
V~· B B · 7 8 H¼««· H) · «· 6/ DG F6G 68« 6/· V~·B B ·

L. 4.800 «8VV/· B G /« %· «G~8 6/ i K;KKK G! B ;


nF%8~H· B 8F$84 ) GF «.¼HG 68««.· ( · ) G è UGHH/( /«8
H$· ( /«/~8 /« %· «G~8 6/ ¼F ) GF68FH· $G~8 G 6/ ¼F·
ADATTATORE= (G( /F· ) ! 8 68( ( · FG U~8H8F$· ~8 ¼F./B U868F\ · FG-
$· · 6 ¼F U~8) /HG %· «G~8 6/ D~ 8J ¼8F\ · ;
PER CUFFIE STEREO é GV«/· B G ) · «)G«· ~8 /« %· «G~8 6/ ¼F./F6¼$$· F\ · /F
V~· 6G 6/ ~8· «/\ \ · ~84 · HH/8B 8 · 6 ¼F ) GF68FH· $G~8
Piccolo apparecchio che con-
sente il collegamento di una
6· gKK Uf 4 ¼F ) /~) ¼/$G GH) /««· F$8 · ««· D~ 8J ¼8F\ ·
o due cuffle stereo con tutti 6/ M r m\ ;
I complessi stereofonici. La
commutazione altoparlanti-cuf- u8~ ~/HG«%8~8 /« U~G( «8B · G) ) G~~8 $8F8~ U~8H8F$8
fia è Immediata, tramite inter-
ruttore a slitta, senza dover
4 ! 84 /F ~8V/B 8 6/ ~/HGF· F\ · 4 «· ~8· $$· F\ · /F6¼$-
Intervenire sul collegamenti. $/%· 8 J ¼8««· ) · U· ) /$/%· U~8H8F$· FG «G H$8HHG %· -
L'apparecchio si inserisce nel
collegamento fra uscita del- «G~8 · ~/$B 8$/) G;
l'amplificatore e altoparlanti.
b · ««.· ( · ) G H/ 686¼) 8 ) ! 84 · ««· D~ 8J ¼8F\ · 6/ M
r m\ 4 ¼F ) GF68FH· $G~8 6· gKK Uf U~8H8F$· ¼F·
/B U868F\ · 6/ dKK G! B ;
u~G) 868F6G /F B · F/8~· /F%8~H · 4 H/ ~/) 8~) · G~· /«
Le richieste devono essere effettuate invian- U¼F$G 6/ /F$8~H 8\ /GF8 D~ · dKK G! B 8 M r m\ 7 /«
do l'importo a mezzo vaglia o c.c.p. 3/26482 ~/H¼«$· $G G$$8F¼$G è ) ! 8 · $$~·%8~HG J ¼8H$G U¼F$G
intestato a: ELETTRONICA PRATICA - 20125 U· HH· «· ~8$$· ) G~~/HUGF68F$8 · eg m; à · «8 /F-
MILANO - Via Zuretti, 52. D· $$/ è /« %· «G~8 /F) GVF/$G 68««./F6¼$$ · F\ · ;

218
IN SCATOLA
DI MONTAGGIO
l. 21.500
CARATTERISTICHE
Potenza musicale 50 W
Potenza continua 45 W
Impedenza d'uscita 4 ohm
Impedenza entrata El superiore a 100.00 ohm
Impedenza entrata E2 superiore a 1 megaohm
Sensibilità entrata El 100 mV per 45 W
Sensibilità entrata E2 1 V per 45 W
Controllo toni atten. - 6 dB; esaltaz.
+ 23 dB a 20 KHz
Distorsione inf. al 2% a 40 W
Semiconduttori 8 transistor al silicio
+ 4 diodi al silicio
+ 1 diodo zener
Alimentazione 220 V
Consumo a pieno carico 60 VA
Consumo in assenza di segnale 2 W
Rapporto segnale/disturbo 55 dB a 10 W

Il kit è comprensivo di tutti gli


Questa scatola di montaggio, veramente pre- elementi necessari per la realiz-
stigiosa, si aggiunge alla collana dei kit ap-
prontati dalla nostra organizzazione. L'ampli- zazione dell'amplificatore ripro-
ficatore di potenza, appositamente concepito dotto nella foto. Per il suo com-
per l'accoppiamento con la chitarra elettrica,
e dotato di due entrate ed è quindi adattabile pletamento il lettore dovrà pro-
a molte altre sorgenti di segnali BF, così da curarsi, per proprio conto, gli al-
rendere l'apparato utilissimo per gli usi più
svariati. toparlanti e il contenitore.

LA SCATOLA DI MONTAGGIO COSTA L. 21.500. Per richiederla occorre inviare


il relativo importo a mezzo vaglia o c.c.p. n. 3/26482 intestato a: ELETTRONICA PRA-
TICA - 20125 MILANO - Via Zuretti 52 (nel prezzo sono comprese anche le spese
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220
i questa Rubrica potranno avvalersi tutti quei lettori che sentiranno la

D necessità di offrire in vendita, ad altri lettori, componenti o apparati


elettronici, oppure coloro che vorranno rendere pubblica una richiesta
di acquisto od un'offerta di permuta.
Elettronica Pratica non assume alcuna responsabilità su eventuali contesta-
zioni che potessero insorgere fra i signori lettori e sulla natura o veridicità
del testo pubblicato. In ogni caso non verranno accettati e, ovviamente,
pubblicati, annunci di carattere pubblicitario.
Coloro che vorranno servirsi di questa Rubrica, dovranno contenere il testo
nei limiti di 40 parole, scrivendo molto chiaramente (possibilmente in stam-
patello).

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CONSULENT
TUTTO
Tutti i lettori di ELETTRONICA PRATICA. abbonati o no, possono
usufruire· del nostro servizio di consulenza, rivolgendoci quesiti
tecnici inerenti i vari progetti presentati sulla Rivista. Da parte no-
stra saremo ben lieti di rispondere a tutti, senza distinzione alcuna,
puf:iblicclmente, su queste pagine, oppure, a richiesta, privatamen-
te, tramite lettera. Per rimborso spese postaii e di segreteria si
prega aggiungere alla domanda l'importo di L. 800 (abbonati L.
600) in francobolli.

Un televisore non funzionante ~8 FGB /F· «8 68««· $8FH/GF8 6/ ~8$8 6G%~ 8( ( 8 8H-
H8~8 6/ WWK é ; n« $~· FH/H$G~ · B U«/D/) · $G~8 D/F· «8
­ GFG · ( ( GF· $G · J ¼8H$· ~/%/H$· D/F 6· ««· H¼· F· - %8~$/) · «8 ~/H) · «6· FG$8%G«B 8F$84 B 8F$~8 ~/B · FVG-
H) /$· 8 ! G · %¼$G /« U/· ) 8~8 6/ ) GFH$· $· ~8 U/ù %G«$8 FG D~ 866/ /« $~· FH/H$G~ H$· ( /«/\ \ · $G~8 6/ $8FH/GF8
«.8DD/) /8F\ · 68« H8~% /\ /G 6/ ) GFH¼«8F\ · $8) F/) · ; u~G- 8 J ¼8««G · B U«/D)/ · $G~8 D/F· «8 G~/\ \ GF$· «8;
U~/G U8~ J ¼8H$G B G$/%G B / ~/%G«VG · F) G~· · %G/ a Né Nqnc z n q ns t
) GF «· ) 8~$8\ \ · 6/ G$$8F8~8 ¼F· U~GF$· 86 8H· $$ · P G«\ · FG
~/HUGH$· ; ­ GFG /F UGHH8HHG 6/ ¼F $8«8%/HG~84 6/ $/-
UG ) GB B 8~) /· «84 ) ! 8 è /F D¼F\ /GF8 6· UG) G U/ù 6/ E fuori dubbio che gli sbalzi di tensione da le
¼F · FFG; b · J ¼· «)! 8 $8B UG · UU· /GFG H¼««G H) ! 8~- notati hanno menomato l'integrità di certi com-
B G4 U8~ UG) ! / /H$· F$/4 68««8 H$~/H) 8 H) ¼~ 87 UG/ /« ponenti elettronici, specialmente quelli più di-
D¼F\ /GF· B 8F$G 6/%/8F8 ~8VG«· ~8; n« D8FGB 8FG H/ rettamente interessati dalla tensione di rete. E
è ~/U8$¼$G · «)¼F/ V/G~F/ 6GUG4 D/F) ! é «G H) ! 8~BG evidente inoltre che, nr{ rno tcfr:•ùorc, manca la
è 6/%8F$· $G ) GB U«8$· B 8F$8 ( ¼/G 86 è HU· ~/$G · F- EAT, cioé 'alta tensione sull'anodo del CRT
) ! 8 «.· ¼6/G; u¼~ · %8F6G UG) · 8HU8~/8F\ · /F J ¼8- Le consigliamo quindi di controllare lo stadio fi-
H$G H8$$G~8 68««.8«8$$~GF/) · 4 B / HGF 6· $G 6· D·~8 nale orizzontale transistor, diodo, trasformatore,
) GF · «)¼F/ ) GF$~G««/ 68« ) /~) ¼/$G 86 ! G ) GFH$· $· $G giogo di deflessione orizzontale ) relativ/ compo-
) ! 8 «· $8FH/GF8 6/ ~8$8 H¼( /H) 8 %· ~/· \ /GF/ F8V· $/%8 nenti), gli stadi oscillatori precedenti 8d /« circui-
8 UGH/$/%8 · F) ! 8 FG$8%G«/4 $G) ) · F6G4 · 6 8H8B - to di alimentazione. Controlli prr se sul rivelato-
U/G4 /« %G«¼B 8 B · HH/B G 6/ Wl K é 4 B 8F$~8 /« %· «G5 re video /« segnale è regolare.

Wdd
Condensatore elettrolitico triplo

mG ·)J ¼/H$· $G ¼F )GF68FH· $G~8 8«8$$ ~G«/$/)G $~/-


U«G4 ·%8F$8 / H8V¼8F$/ %· «G~/ )· U· )/$/%/» MgK5 gK 5
***
Ripetitori TV dell'Umbria (I e Il canale)
Mi µ f ; b ¼8 $8~B/F· «/ 68« )GBUG F8F$8 HGFG )G-
«G~· $/ /F ~GHHG8 /F %8~684 B8F$~8 H¼« terzo $8~B/- r / /F$8~8HH8~8( ( 8 )GFGH)8~8 «.8«8F)G 68/ ~/U8$/-
F·«8 FGF %/ è ·«)¼F )G«G~8; a GB8 68( (G D·~8 U8~ $G~/ à é 8 «· H/V«· 6/ J¼8H$/4 ~8«· $/%·B 8F$8 · « U~/-
~/)GFGH)8~8 / %· «G~/ )· U· )/$/%/ )G~~/HUGF68F$/ ·/ BG 8 · « H8)GF6G )· F· «8 à é 68««· ~8V/GF8 ¼B( ~· ;
$~8 $8~B/F· «/E u8FHG )! 8 la U¼( ( «/)·\ /GF8 6/ J¼8H$/ 8«8B8F$/
Ns à t s nt qc à nOnN UGHH· ~/H¼«$· ~8 /F$8~8HH· F$8 · F)! 8 U8~ · «$
~/ «8$$
G~/
z GB· 68««· B/· ~8V/GF8;
c à à t z c RINALDI
La risoluzione più rapida del suo problema con- u8~¼ V/·
siste in una prova empirica eseguita con l'ohm-
metro. Cominci con il cortocircuitare i terminali Ben volentieri pubblichiamo l'elenco dei ripeti-
del condensatore elettrolitico, in modo da essere tori dell'Umbria citando la sigla del canale VHF
assolutamente certo che i tre condensatori sono e il numero del canale UHF, aggiungendo la let-
scarichi. Poi tocchi con i puntali ciascuno dei tre tera « %» nel caso di polarizzazione verticale e
terminali e la massa. Si accorgerà che l'indice la lettera « G» nel caso di polarizzazione orizzon-
dello strumento subirà tre diversi tipi 'di devia- tale.
zione. La deviazione maggiore corrisponde al va- é mf è mf
qt a Nqnà N.
lore capacitivo di MgK F, la deviazione minore c 5%
a ·H)/·
corrisponde al valore più basso di Mi F, quella H - %
a 8~~8$G 6/ ­ UG «8$G
intermedia corrisponde al valore di gK µ f ; c 5G 5% Wx5 G
fG«/VFG
h ~G $$/ 6/ é · «F8~/F· b 5G

*** h ¼· 6·B 8««G c 5% Wx5 G


h ¼( ( /G c 5% dK5 G
r GF$8 NB· $G Wx5 %
r GF$8 u8V«/· H - G dM5G
r GF$8 ­ ¼( ·H/G h 5% dg5G 5 %
Un trasduttore reversibile
s · ~F/ Wg 5 G
s G)8~· è B( ~· h 5%
a GB8 6/$8 %G/4 HGFG ¼F ·UU·HH/GF· $G )! 8 H$à h 5G
s G~)/·
B¼G%8F6G / U~/B / U· HH/ F8« BGF6G 68««.8«8$$~G F/- f 5% We 5 G
­ 8««· FG
)· ; q· B/· 6GB· F6· J¼/F6/ %/ H8B( ~8~à /FV8F¼· f 5G Wl 5 %
­ UG«8$G
B· /G 68H/68~G )GFGH)8~8 «· %GH$~· U~8)/H· ~/- f 5% de 5 G
à 8~F/
HUGH$· ; c HH8F6G /F UGHH8HH G 6/ ¼F U/))G«G ~/) 8%/$G- é · ««G 6/ s 8~· h 5%
~8 ~·6/G $~· FH/H$G~/\\· $G 8 6/ $/UGUG~$· $/«84 FGF
U/ù D¼

UG
F\/ GF· F$84 %G~~8/ $GV«/8~8 6· J¼8H$G «.· «$
U· ~«· F$8 U8~ D·~«G D¼
HH/( /«8 )/ò E
F\ /GF· ~8 6· B/)~GDG
G-
FG; c .

r Nz nt à àn qè nh n
***
é 8~G F· Ampere e ampere-ora

Gli altoparlanti magnetodinamici, del tipo di Mi è )· U/$· $G U/ù %G«$


8 6/ /B( · $$
8~B/ F8««· H/V«·
quelli normalmente montati sui ricevitori radio «Ah», )! 8 ~/$8FVG H/VF/D/)! / « ·BU8~85G~· » ; c ( -
portatili, sono componenti reversibili, cioé pos- ( 8F84 B./F$8~8HH8~8( ( 8 H· U8~8 )! 8 6/DD
8~8F\ · U· H-
sono funzionare come microfono e come altopar- H· $~· J¼8H$· H/V«· 8 J¼8««· ·HH· / U/ù )GB¼F8
lante, indifferentemente, senza apportare alcuna « A».
modifica al trasduttore acustico. Occorre peraltro r t b na N b t r c s na t
tener presente che l'altoparlante ha una impe- à ~· U· F/
denza caratteristica molto bassa, che richiede par-
ticolari circuiti adattatori quando lo si applica L'ampere-ora rappresenta l'unità di misura della
all'entrata di un amplificatore transistorizzato. capacità delle pile o degli accumulatori, cioé del-
L'altoparlante, se utilizzato in funzione di micro- le batterie per auto. Essa si può definire come il
fono, presenta una scarsa sensibilità. prodotto fra il tempo, misurato in ore, impiegato

234
dalla pila o dall'accumulatore per scaricarsi com- V/¼FVGFG ·« ~/)8%/$G~8 )GF FG$8%G«8 /F$8FH/$à 8
pletamente, e l'intensità di corrente, misurata in )! /· ~8\\· ; a / U/· )8~8( ( 8 $¼$$· %/· )GFGH)8~8 «.8-
ampere, erogata durante il periodo di scarica H· $$· 6/~8\ /GF8 6/ U~G %8F/8F\ · 6/ $· «/ GF68; a ! /8-
(valore medio della corrente) . 6/·B G J¼/F6/ · %G/ 6/ /FDG ~B· ~)/ H¼« H/H$8B· U/ù
H8BU«/)8 )GF )¼/ HG66/HD·~8 J¼8H$G FGH$~G 68H/-

***
68~/G;
­ nb t z n f z Ns a c ­ a t
NF)GF·
Colorazioni bluastre
Se il suo ricevitore è molto potente, come lei di-
ce, possiamo ritenere che questo sia equipaggiato
b · BG«$ G $8BUGHGFG ¼F %GH$~G·UU· HH/GF· $G «8$- con lS-Meter, cioé l'indicatore di sintonia capa-
$G~8 )! 8 HU8HHG 68H/68~· 8HH8~8 · /¼$· $G 6· %G/ )GF ce di indicare pure l'intensità del segnale rice-
«8 %GH$~8 )GFDG ~$8%G«/ ~/HUG H$8; v ¼· «)! 8 $8BUG D· vuto. In questo caso lei deve fornirsi di un'an-
B/ è H$· $G ~8V· «· $G ¼F ·BU«/D/)· $G~8 6/ ( · HH· D~ 8- tenna direzionale, un dipolo o un'antenna a qua-
J¼8F\· FGF D¼ F\ /GF· F$8; b GUG ·%8~« G ~/B8HHG¼F dro. Con questa antenna potrà individuare l'e-
UG. · UG H$G4 ! G FG$· $G )! 8 «8 %·«%G«8 D/F·«/ i qi satta direzione della emittente. Basta infatti si-
8B· F· %· FG ¼F· «¼)8 ( «¼· H$~·; é G~~8/ J¼/F6/ )! 8 stemare l'antenna stessa su un supporto girevole
/F$8~U~8$·H$8 J¼8H$G D8FGB8FG; c %G~~8/ · F)! 8 e graduato; quando I'S-Meter segnalerà la mas-
)! 8 B/ HU/8V·H$8 )GB8 8 6G%8 68( ( GFG 8HH8~8 )G«- sima intensità del segnale ricevuto, allora l'anten-
«8V· $/ V«/ ·«$GU· ~«· F$/4 6· $G )! 8 è «· U~/B · %G«$ · na risulterà orientata verso l'emittente .
)! 8 B/ )· U/$· 6/ %868~8 ¼F· U~8H· U8~ ·«$GU· ~-
«· F$/ · $~8 8F$~· $8; uG$8$8 HU/8V· ~B/ /FG«$~8 «·
D¼F\ /GF8 68««· «· BU· 6· 5HU/· E @ L L
f c ­ à N Ns b z c N
a · V«/· ~/
Un sistema antidisturbo
Il fenomeno luminoso, che si manifesta all'inter-
no delle valvole amplificatrici finali, denuncia é G~~8/ )GFGH)8~8 ¼F H/H$8B· U8~ 8«/B/F· ~8 / 6/-
normalmente una perdita del vuoto all'interno H$¼~( / U~G%G)· $/ 6· ¼F BG$G~/FG 8«8$$~/)G )! 8 ¼F
del bulbo di vetro. In questi casi è sempre bene B/G %/)/FG 6/ )·H· ! · /FH$· ««· $G F8««· H¼· ·( /-
sostituire la valvola con altra nuova. La presenza $· \ /GF8;
della tensione anodica sulle prese di uscita sta a ERMANNO LEVRATTO
significare che l'amplificatore è destinato a fun- Milano
zionare con altoparlanti elettrodinamici; ciò non
vuol dire che sia fatto divieto dell'uso di altopar- Per l'eliminazione dei disturbi dovuti a motori
lanti magnetodinamici, così come lei ha giusta- elettrici provvisti di collettore, è consigliabile lu-
mente fatto, lasciando inutilizzata la presa relati- so di filtri interposti fra la rete di alimentazione
va alla tensione anodica. Per quanto riguarda poi ed il ricevitore radio; / risultati ottenuti, tuttavia,
la lampada-spia, presumiamo che questa svolga sono quasi sempre deludenti, perché lo scintillio
funzioni di fusibile e di smorzatrice dell'impulso del collettore provoca una irradiazione di energia
di carica dei condensatori elettrolitici, oltre che, elettromagnetica ad alta frequenza che, dalla re-
ovviamente, quello normalissimo di lampada in- te di alimentazione, giunge direttamente al rice-
farmatrice. vitore radio o all'antenna ad esso collegata. L'uso
dei filtri è quindi sconsigliabile da parte nostra.

* Il sistema migliore, invece, senz'altro più efficien-


te, consiste nell'intervenire direttamente sul mo-
tore elettrico, collegando, in parallelo alle spazzo-
le, un condensatore da MKK ;KKK Uf M;gKK é n; J
Direzione di provenienza delle onde collegamenti del condensatore devono essere cor-
tissimi, se non si vuole attenuare l'efficacia di
b · J¼· «)! 8 $8BUG /F J¼· B/ H$G H8BU~8 U/ù ·U- questo elementare sistema antidisturbo.
U·HH/GF· F6G ·««.· H)G«$ G 68««8 GF68 )G~$8; ­ %G«VG
J¼8H$· · $$ /%/$à /F )G««· ( G~· \ /GF8 )GF ¼F B/G ·-
B/)G; a GF /« FGH$~G UG$8F$8 ~/)8%/$G~8 ~/¼H)/·B G
· )· U$· ~8 BG«$/HH/B8 8B/$$ 8F$/7 ·«)¼F8 6/ J¼8H$8
) / H8B( ~·FG BG«$G %/)/F84 U8~)! é / «G~G H8VF· «/
**
235
R3

R1 Il 5 llr Il LP1

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R2
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3

R%
¼
8
12 V

6I
$4 ff 1
n
.± àz W

a t r ut s c nn

Multivibratore a circuito integrato a« n ¼f 0FGF 8«8$$~G«/$/) G1


z« 55 d;xKK G! B
é G~~8/ ~8· «/\ \ · ~8 ¼F «· B U8VV/· $G~8 6· ¼$/«/\ \ · ~8 zW 55 l WK;KKK G! B
/F · ¼$G; c . UGHH/( /«8 ~8· «/\ \ · ~8 ¼F $· «8 · UU· ~· $G zd 5 M;KKK G! B
H8F\ · ~/) G~~8~8 · / FG~B · «/ $~· FH/H$G~4 B · HGH$/- ze M;gKK G! B
$¼8F6G J ¼8H$/ ) GF ) GB UGF8F$/ B G«$G U/ù · $$¼· «/E zg 5 i l G! B
r Nz nt uz Nà n R6 5 MK K G! B
é /V8%· FG n 5 /F$8V~· $G $/UG NE gggé
àz n 5 Ws Mk« «
In commercio esistono vari circuztz, ~F grado di àz W Ws dKgg
permettere la realizzazione di lampeggiatori elet- q un MWé @i W
tronici. Uno di questi, ad esempio, è il circuito
integrato NE gggé della Signetics, che contiene
internamente tutti gli elementi necessari alla rea-
nato tramite com ponenti resistivo-capacitivi ester-
ni al circuito, così come è pure possibile aumen-
ta re la capacità di pilotaggio di un carico notevo-
le trami/; transistor di potenza esterni.
NE 555V NE555 T Lo schema qui riportato è quello di un lampeg-
giatore per auto, in grado di fornire circa gK
l lampi/minuto con una lampada da MW V - M A
max.
2 7
Vogliamo ricordare che esistono due versioni del-
3 i l'integrato: la prima porta la sigla NE gggé (in
contenitore plastico), l'altra porta la sigla NE
4 g
gggà (in contenitore metallico).
òI
VISTO
SOPRA
DA

Termometro elettronico
• ••
lizzazione di un lampeggiatore molto stabile e v ¼8««8 UG) ! 8 %G«$8 ) ! 8 B / HGFG B 8HHG /F $8H$· 6/
alimentabile con tensioni comprese fra i g e iMg ~8· «/\\ · ~8 ¼F $8~B GB 8$~G 8«8$$~GF/) G4 ! G 6G%¼$G
V. Il valore della frequenza può essere selezio- H8B U~8 · ( ( · F6GF· ~8 «./68· U8~) ! é / U~GV8$$/ ) ! 8

236
RA

zM R3 ­ M·

R2

( PRESA
àz I

l
6

B / ) · U$· %· FG HG$$GB· FG D· ) 8%· FG /B U/8VG 68«- a t r ut s c s àn


«8 D· B GH8 ~8H/H$8F\ 8 NTC ) ! 8 6/DD/) /«B 8F$8 HGFG
zn i ;l KK G! B
~8U8~/( /«/ /F )GB B 8~) /G; t ~· %/ ) ! /86G H8 8H/H$8 zW 5 M;l KK G! B 0$~/B B 8~ «/F;1
J ¼· «)! 8 H/H$8B · U8~ ) GH$~¼/~8 ¼F H8B U«/) 8 $8~- zd 5 MKK G! B
B GB 8$~G 8«8$$~GF/) G H8F\ · 6G%8~ F8) 8HH· ~/· B 8F$8 ze MK K G! B 0 $~/B B 8~ "/F;1
~/) G~~8~8 · J ¼8/ ) GB UGF8F$/4 H8~%8F6GH/ )«/ · «$~/ zg Mg;KKK G! B
8«8B 8F$/ ¼V¼· «B 8F$8 H8FH/( /«/ · « ) · «G~8; zi MK K G! B 0UG$8F\ ; · %· ~/· \ ; "/F;1
DARIO LANCETTI zk MgK G! B
q 8) ) G µ N B /) ~G· B U8~GB 8$~G 6· MK KN
DGF6G5H) · «·
àz 5 %86/ $8H$G 4
Alla sua domanda rispondiamo af fermativamen-
te, perché già un'altra volta abbiamo presentato
il progetto di un termometro elettronico facente
uso, in qualità di elemento sensibile, di un comu- @@e
nissimo diodo a semiconduttore. Ma è possibile
Ricevitore di provenienza Surplus
realizzare un termometro elettronico anche con
comuni transistor collegati a diodo, così come mG · ) J ¼/H$· $G ¼F ~/) 8%/$G~8 H¼~U«¼H 8 U~8) /H· B 8F-
mostra lo schema qui pubblicato. $8 /« ~/) 8%/$G~8 Pa i gW N; u8~ J ¼8H$G · UU· ~8) ) ! /G
Tenga presente che il circuito è dotato di un po- %G~~8/ · %8~8 / 6· $/ ) GH$~¼ $$/%/ 6/ ¼F· ( ¼GF· · F-
tenziometro 0z i 1 che permette di neutralizzare la $8FF· 4 GUU¼~ 8 «./F6/~/\ \G 6/ ¼F· b /$$· ) ! 8 H/· /F
scarica della batteria. Esso dovrà essere regolato V~·6G 6/ DG ~F/~«· V/à U~GF$· ;
in modo che, tenendo il commutatore ­ « nella MAGNINI uncz q è nh n
posizione indicata dallo schema, l'indice del mi- u~·$G
croamperometro raggiunga il fondo-scala.
Il potenziometro z W serve per regolare il valore Come abbiamo già avuto occasione di dire più
di temperatura di inizio-scala, mentre con il po- volte, una antenna of /re il suo massimo rendi-
mento soltanto per una determinata frequenza.
tenziometro z e si regola il fine-scala. Ricordi che
L'antenna, infatti, si comporta come un circuito
con transistor al silicio si possono ottenere escur- oscillante, che risuona soltanto sulla lunghezza
sioni di temperatura fra t e MKKya circa. Il tran- d'onda per la quale essa è stata calcolata. Ogni
sistor sonda non è critico e per esso potranno esse- antenna, tuttavia, consente buoni risultati anche
re sperimentati molti tipi di transistor NPN, sce- sulle lunghezze d'onda limitrofe ed anche sui
gliendo quello che offre i migliori risultati. sotto multipli. Per poter quindi citarle i dati co-

237
stru ttivi dell'antenna, è necessario conoscere la Diodo laser
lunghezza d'onda che più la interessa, tra quelle
che /« ricevitore è in grado di captare. In ogni ­ GFG ¼F · DD 8\ /GF· $G «8$$G~8 6/ J ¼8H$· ~/%/H$· 4 /F-
caso il calcolo di una antenna a presa calcolata $8~8HH· $G HGU~·$$¼$$G · ««· ) GFGH) 8F\ · 68/ B G68~F/
) GB UG F8F$/ 8«8$$ ~G F/) /; Mi è ) · U/$· $G 6/ «8VV8~8
H¼« D· H) /) G«G 6/ · VGH$G 68««G H) G~HG · FFG · «)¼F8
FG$8 /F$8~8HH· F$/ H¼/ 6/G6/ /F V~· 6G 6/ 8B 8$$8~8
«¼) 8 «· H8~; Mi H· U~8H$8 /F6/) · ~8 ¼F $/UG 6/ J ¼8H$/
6/G6/ D·) /«B 8F$8 ~8U8~/( /«8 /F ) GB ~Fè ~) /G4 · U~8\ -
\ G · ) ) 8HH/( /«8 · ¼F 6/«8$$· F$84 U¼( ( «/) · F6G 8%8F-
$¼· «B 8F$8 «8 ) · ~· $$8~/H$/) ! 8 8«8$$ ~G F/) ! 8 68« ) GB -
UGF8F$8E
à Nr Nh s ns n h N­ à t s c
è 6/F8

Attualmente i diodi laser vengono costruiti da


varie case. E tra / vari modelli presenti oggi in
commercio abbiamo scelto il à nù q Wx della Te-
xas Istruments.
Questo diodo è in grado di fornire una potenza
è abbastanza facile. L'antenna si compone di un radiante di picco di i W. Esso va pilotato con im-
tratto orizzontale, realizzato con trecciola di ra- pulsi di durata massima di dKK FH (nanosecondi)
me di W mm, tesa, naturalmente fra due isolatori. con frequenza di ripetizione massima di d;KKK
La lunghezza del tratto orizzontale dcv essere m\ ; Le correnti in gioco sono ragguardevoli 0Wg5
pari · » MeW » F, in cui f rappresento il valore 40 A) per questo motivo occorrerà raffreddare
della frequenza corrispondente alla lunghezza di opportunamente il diodo che è già provvisto di
onda delle emissioni che si vogliono ricevere. Il vite per il fissaggio meccanico al dissipatore. f.(>
risultato che si ottiene applicando tale formula lunghezza d'onda della luce emessa è di x;KKè A'
rappresenta la lunghezza espressa in metri. 0 M NB H$~G FV A MK5MB 8$~/17 cioé si tratta di una
Nella figura qui riprodotta è presentato il ricevi- radiazione infrarossa e quindi invisibile all'occhio.
tore Pa i gW N; Le caratteristiche principali di E' però particolarmente adatta per fotorivelatori
questo apparato sono le seguenti: due gamme al silicio, permettendo di realizzare apparati di
d'onda da W ad4g MH:e dad4g ai MHz. Il cir- allarme, sbarramenti invisibili e sistemi di co-
cuito impiega MM valvole. Il ricevitore è provvi- municazioni a distanza. Tenga presente che le
sto di BFO e di un marcatore di frequenza. Il quote meccanichP riporta[{' nel disegno sono e-
valore della media frequenza è di xMg KHz. spresse in pollici.

0274
e5 G3
-}o.

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0130 ·O.OOJ
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0.030 D014
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238
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14
13
Amplificatore BF con IC
VISTO DA
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3 ,2 T SOPRA
J ¼8F\ · ; 6/ U/) ) G«· UG$8F\ · 4 ) /Gé 6· M5W W B · ?;4 4 11
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«· \ /GF8 6/ %G«¼B 84 UGHH868HH8 · F) ! 8 /« ) GB · F6G 5 10
B · F¼· «8 6/ $GF· «/$à ; q · $8FH/GF8 6/ · «/B 8F$· \ /G-
F8 6G%~8( ( 8 · VV/~·~H/ · $$G~FG · / MW é ; · ««G H) GUG 6 9
6/ UG$8~ ¼H· ~8 «.· UU· ~·$G · F) ! 8 H¼««.· ¼$G%8$$ ¼~·;
uG$~8H$8 U¼( ( «/) · ~8 ¼F H/B /«8 U~GV8$$G; 7 8
f z Ns a c ­ a t h ns a t q N
P · ~/

Gli amplificatori di bassa frequenza adatti pr a t r ut s c s àn


lo scopo che lei si prefigge sono certamente quel-
li che utilizzano i circuiti integrati. Ma nel corso a GF68FH· $G~/
di questi ultimi anni ci è capitato più volte di a M A MKK f 5 Wg é n; 08«8$$~G«/$/) G1
presentare sulle pagine della rivista progetti di aW A MKK f 5 Wg é n; 08«8$$~G«/$/) G1
questo tipo, sia in scatola di montaggio, sia la- ad A M KK;KKK Uf
sciando al lettore la facoltà di procurarsi / com- aN A gK f 5 Wg é n; 08«8$$~G«/$/) G1
ponenti necessari. Ad ogni modo provvediamo ad ag A WkK Uf
accontentarla presentando il circuito che la in- ai A M;KKK Uf
ak A M;KKK f 0FGF 8«8$$~G«/$/) G1
al A MK K;KKK Uf
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12V z 8H/H$8F\ 8
z« A MKK;KKK G! B 0UG$8F\ ; · %· ~/· \ ; «GV;1
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òqnr c s à NO; A MW é

,I1....I;

teressa. Il progetto che pubblichiamo fa uso del-


l'integrato TBA l WK4 in grado di fornire con una $;

alimentazione di MW V una potenza di uscita di G5 f Il


2 W circa. L'altoparlante da utilizzare dovrà 2

avere un'impedenza di 8 ohm.

Wdx
E E' PRONTO IL PACCO CONTENENTE L'ANNATA
1973 DI ELETTRONICA PRATICA!

ABBIAMO APPRONTATO, per


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Il fascicolo arretrato non invecchia mai! Perché i progetti in esso contenuti, le molte no-
zioni teorico-pratiche chiaramente esposte, le illustrazioni e gli schemi presentati, rimango-
no sempre attuali. E concorrono certamente al perfezionamento dell'attrezzatura di base di
chi desidera ottenere risultati sicuri ne 1t1ca dell'elettronica.

LA RICHIESTA DEL PACCO DEVE ESSERE EFFETTUATA INVIANDO L'IMPORTO DI L.


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I}-
!!--;;

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A" - t(( _/ I
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12/T.L. è uno strumento di
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sioni, caratterizzato per le
ANALIZZATORE prestazioni particolarmente
elevate, grazie alla scelta dei
DI LABORATORIO cuoi componeni, la sua ese-
MOD. R.P. 12/T.L. cuzione impeccabile e la
semplicità del suo impiego
e al suo costo limitato, che
lo impongono all'attenzione
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V= K;M 5 MK 50 MKK WKK gKK MKKK


mA= 5A gKK N 5 gK gKK WgKK
0,5 g 25 gK WgK 500 MKKK
mAr 2,5 25 WgK WgKK
t ! BA ?L M@ M ZQ?M@ K5MZoM@L 35Mc 6KK@K5Mr; 6Z@
K5MKr
dB -10 3WW
t ¼$UR¼$ Kg 5 Wg 50 WgK gKK 1000

OSCILLATORE MODULA
mod. AM/FM/30
Tutti gli
strumenti di
misura e di L 00
controllo pubblicizzati in
Questo generatore, data la
questa pagina possono sua larga ban-da di trequen-
essere richiesti a: za consente con molta la-
cii ità l'allineamento di tulte
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delle frequenze è di grandi
dimensioni che cons-ent-e una
facile lettura.
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ANALIZZATORE
mod. R.P. 20 KN
(sensibilità 20.000
ohm/volt)

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v=
A
K4M M g MK gK gKK MKKK GAMME
A I · I 8 o

l
mA gK ;M""RgKKUN g gK gKK gKKK RANGES MKK5eKK?) eKK 5 MWKK. M4M5 d4l r ) d4g5MWr
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GAMME
RANGES
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MW5 eKr ) eK5MMKr » 4l K5Wi K
BN% W4g Wg WgK WgKK
t ! BA ?«@ K3MKk ?MK$K3MK««Z ?MKK$K3Mr ?«Z @0-:-lOM
n n n

0hm» [tk/0-10M/110k/0+100M
f M«Z@ K3gKZ@MMKZ@ K5gKKZ Grande strumento dalle pic-
co!e dimensioni, real·izzato
Ballistic VD K! B ?«KK@
K5WKK<D@K! B?« @ K5WKf completamente su circuito
H 1/0+50/110/ 0-50) /1100 /0+5000 stampato. Assenza totale di
commutatori rotanti e quindi
dB -10+22 di falsi contatti dovuti alla
usura e a guasti meccanici.
0utut 0,5 5 25 50 250 500 1000 Jack di contatto d1 conce-
zione completamente nuova.
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ICROTRASMETTITORE
TASCABILE
CON CIRCUITO INTEGRATO
Tutti lo possono costruire, anche coloro che so-
no privi di nozioni tecniche. Funziona immedia-
tamente, perché non richiede alcuna operazione
di messa a punto. Se occultato in un cassetto,
sotto un mobile o dentro un lampadario, capterà ...
indiscretamente suoni, rumori e voci, trasmetten-
doli a distanza notevole e rendendoli udibili at-
traverso un ricevitore a modulazione di frequen-
za, anche di tipo portatile.

IN SCATOLA
DI
MONTAGGIO . 6.80
L'emissione è in modulazione di frequenza, sulla
gamma degli 80-110 MHz. La portata, con an-
tenna, supera il migliaio di metri. Le dimensioni
B sono talmente ridotte che il circuito, completo
di pila e microfono, occupa lo spazio di un pac-
~i chetto di sigarette. L'elevato rendimento del cir-
cuito consente un'autonomia di 200 ore circa. La
potenza imput è di 0,5 mW. La sensibilità è re-
golabile per le due diverse condizioni d'uso del-
l'apparato: per captare suoni deboli e lontani dal
microfono, oppure suoni forti in prossimità del
microfono. Alimentazione con pila a 9 V.
PRATICA
5

seta.unente .sue.essns
DI ELETTRONICA - RADIO - TELEVISIONE A&
Anno IV - N. 4- APRILE 1975 - Sped. in Abb. Post. Gr. 111 L. 700

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SIDE
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REFLEX
RICEVITORE OM
::,.,-: colarmente adatto
:s,pl lficatori, fono-

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Uscila 500 V
2 mA

CARATTERISTICHE TECNICHE. MO!l.


6.500)
Frequenza 250 Kc es 3i 12x160 mm
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Tensione B 8H H/·
Uscita 5 V ett. applicabile al puntale 500 V
15 V ett. Corrente ciell" balleria 50 mA
VOLTMETRO
ELETTRONICO
MOD. R.P. 9/T.R.
A TRANSISTOR
11 Voltmetro elettronico Mod.
R.P. 9/T.R. completamente
transistorizzato con tran.:;i-
stor a effet:o di c:a.mpo è uno
strumento di grancle impor-
tanza po,che nei servizi Ra-
dio. TV. FM e BF esso per- Tutti gli
mette dt ottenere una gran- strumenti di
de varietà di misure. tensio-
ni continue e alternate, non- misura e di
ché corrente conlinu:. mi-
sure di tensione dr usc!a.
controllo pubblicizzati In
ta R F .. fa BF, misu·e di re- questa pagina possono
sfstenza - i tutto con un
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megaohm
Dimensioni. 10x160x80 mm

CJ.RATTERISTICHE TECNICHE

%4 _0,5
mA =
1,5_
lOµA 500µA
5
I
25
100 gK Mg 3
50 500 1500
--=r•
1/
% 65

15
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5 Wg 100
?«t K 6» 5%, ,
gK 1500
_.i
"\,. ;;;;;
0hm -1k 0-10 k10+100k i-i.i-ivi-iv-ii
PicoP1co 4 14 40 ¼G 400 \400 4000
dB -20 +15

ANALIZZATORE mod. R.P. 20 K


(sensibilità 20.000 ohm/volt)

CARATTERISTICHE TECNICHE

V= 0,1 1 10 50 200 rnoo 11 generatore F 4 è uno


strumento di a
mA= 50 y4 500A g 50 3o@ misure rei: a ,
O5 5 250 1000 quenza da 22 a 2330 Hz
'1, 50 Strumento che unisce alla II circutozs2sto e il
mA v 2,5 25 250 2500i massima semplicità d'uso un ponte d e
□hm= xl1HOk x100t0+1M xlktfil+lOM minimo ingombro. Realizza-
to completamente su circui-
$ e -

­ ·««/H$/~4 f OhmxlOOtO+ZOM Ohmx1kt0+20pf to stampato. Assenza totale


di commutatori rotanti e
Ml -1□+22 quindi falsi contatti dovuti
W¼$ K4g 5 50 250 1000 all'usura. Jack di contatto
di concezione complelamen•
te nuova. Munito 6 dispos -
L. 15.900 tivo di orotezlone
Dimensioni: 80x125x25 ---

CARATTERISTICHE TECNICHE
8ASSA
A BF. 40

K3WKK
00
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/F J ¼8H$G H$8HHG B 8H8 68« MxkW; n« FGH$~G B 8FH/«8 6¼FJ ¼84 8F-
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s GF HGFG F8UU¼~8 UG)! / H8 H/ U8FH· · « $~·%· V«/G 68««· HG)/ 8$à
/$· «/· F· /F J ¼8H$G $~/8FF/G4 6¼~· F$8 /« J ¼· «8 V«/ · %%8F/B 8F$/ H/
HGFG H¼) ) 86¼$/ H8F\ · HGH$· 4 · $$ ~·%8~HG B GB 8F$/ 6/ 8H· «$· \ /GF8 8
6/ ) ~/H/;
q· HGU~· %%/%8F\ · 6/ J ¼8H$· z /%/H$· H/VF/D/)· · ««G~· )! 84 U¼~
6/H$~· $$ / 6· ««8 ) ¼~8 J ¼G$/6/· F84 H8F$/· B G «· F8)8HH/$à 6/ ~/$~G-
%· ~8 J ¼8« «8V·B 8 ) ¼«$ ¼~· «8 ) GB ¼F8 8 J ¼8««· U· HH/GF8 U8~ ¼F·
6/H)/U«/F· ) ! 8 ! · FFG «·H)/· $G H¼ )/ · HG¼FG 6/ FG/ ¼F· $~· ) )/ · ) GHì
U~G DG F6· E
t UU¼~8 «· FGH$~· · 68H/GF8 68%8 «8VV8~H/ ) GB 8 ·( /$¼6/F84 ) GB 8
~8H/6¼G 6/ ¼F· %G«GF$à U· HH· $· 6/ ~/$~G %· ~)/ 4 GVV/ FGF U/ù · $$ ¼· «8E
n« b /~8$$G~8 6/ c «8$$ ~GF/) · u~· $/) · FGF U¼ò GU$· ~8 ) ! 8 U8~ «·
U~/B · HG«¼\ /GF84 H8 FGF %¼G«8 )! 8 /« U~GU~/G /B U8VFG U8~6· 6/
$8FH/GF8 U8~ B · F) · F\ · 6/ ¼F HG«/6G U¼F$G 6/ · F) G~· VV/G;
a8 ~$G FGF B · F) · FG «8 68«¼H/GF/4 ) GB 8 J ¼· F6G q8$$ G~/ 8H· V8~· -
$· B 8F$8 U· ~H/B GF/GH/ 6/H6/) GFG «.· ( ( GF· B 8F$G U8~) ! é « «· HU8H·
è 8) ) 8HH/%· » ;
q· z /%/H$· ) GH$· · V«/ · ( ( GF· $/ k;gKK «/~8 · «« .· FFG4 i Wg «/~8 ·«
B 8H84 B 8FG 6/ l «/~8 · U· V/F· ; a /D~ 8 ) GHì /~~/HG~/84 6· ) GFH8F$/~8
) ! 8 ¼F· H/B /«8 B G$/%· \ /GF8 )/ · UU· /· ) GB 8 ¼F· H) ¼H· V8F$/«8 U8~
FGF 8HU~/B 8~8 ) ~/$/) ! 8 · HH· / U/ù HGH$· F\ /GH84 HGU~· $$ ¼$$ G ) GF i
U~8\\ / ) ! 8 ) G~~GFG;

LA VERITA'
Cl
OBBLIGA
· HG$$ G«/F8· ~8 ) ! 8 «8 6/H68$$8 HGFG /F ~8· «$ à · HH·/ UG)! 8» /F$G~FG
· « d U8~ ) 8F$G; r · ) GB 8 /« U· H$G~8 FGF H/ 6à U· ) 8 H8 FGF ~/$~G %·
«· U8)G~8««· HB · ~~/$· 4 ) GHì F8/ FGH$~/ U8FH/8~/ J ¼8/ UG) ! / q8$$ G~/
U8~H/ G) ) ¼U· FG ¼FG HU· \ /G · HH· / U/ù V~· F68 68« «G~GF¼B 8~G ;
c UU¼ ~8 /« FGH$~G/B U8VFG è V~·F68 8 FGF U~/%G 6/ HG66/HD·\ /G-
F/; s GF HG«G U8~) ! é HGFG B G«$ / / q 8$$
G~/ ) ! 8 )/ 8HU~/B GFG «· «G~G
·UU~G %· \ /GF8 U8~ «· «/F8· 68««· z /%/H$· 4 B · · F) ! 8 U8~) ! é «8 ) G-
~· VV/GH8 /F/\ /· $/%8 ) ! 8 ·( ( /·B G · HH¼F$G J ¼·H/ H8BU~8 HGFG · F6· -
$8 /F UG~$G ) GF V~·F68 H¼) ) 8HHG;
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vostra, una Rivista che è, prima di tutto, una scuola a domici-
lio, divertente, efficace e sicura. Una guida attenta e prodiga
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stro hobby preferito. Una fornitrice di materiali elettronici, di
apparecchiature e scatole di montaggio di alta qualità e sicuro
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VI REGALA
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cinque diverse applicazioni elettroniche. Oppure, a scelta, un
utensile di modernissima concezione tecnica, necessario per
la realizzazione di perfette saldature a stagno sui terminali dei
semiconduttori e particolarmente indicato per i circuiti stampa-
ti: il saldatore elettrico da 25 W.

CONSULTATE
le pagine in cui vi proponiamo le tre forme di abbonamento,
scegliendo quella preferita e da voi ritenuta la più interessan-
te, tenendo conto che « abbonarsi » significa divenire membri
sostenitori di una grande famiglia. Creare un legame affettivo,
duraturo nel tempo. Testimoniare a se stessi e agli altri la pro-
pria passione per l'elettronica.
ELETTRONICA
PRATICA
Via Zuretti, 52 Milano - Tel. 6891945

ANNO 4- N. 4- APRILE 1975


LA COPERTINA - Propone questo mese un argo-
mento di fondamentale importanza nella didattica
della radiotecnica: il ricevitore radio con circuito
reflex, che si trova a metà strada fra il circuito
a reazione e quello supereterodina. Esso merita
dunque una particolare attenzione da parte di
coloro che desiderano specializzarsi nella tecnica
delle riparazioni e costruzioni di ricevitori radio.

editrice
ELETTRONICA PRATICA
direttore responsabile
ZEFFERINO DE SANCTIS
Sommario
disegno tecnico
CORRADO EUGENIO RICEVITORE REFLEX
stampa PER PRINCIPIANTI 244
LITO 3 s.r.l.
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N. 74 del 29-2-1972 - pubbli- OHMMETRO A DUE PORTATE
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Tutti i diritti di proprietà let-
teraria ed artistica sono riser-
vati a termini di Legge per VENDITE ACQUISTI PERMUTE 300
tutti i Paesi. I manoscritti, i
disegni, le fotografie, anche
se non pubblicati, non si re- UN CONSULEI\JTE TUTTO PER VOI 311
stituiscono.

243
PER L'ASCOLTO
DELLE ONDE MEDIE

NELLA DIDATTICA DELLA RADIOTECNICA


IL CIRCUITO REFLEX SI TROVA A
META' STRADA FRA IL CIRCUITO
A REAZIONE E QUELLO
SUPERETERODINA. ESSO MERITA
DUNQUE UNA PARTICOLARE ATTENZIONE
DA PARTE DI COLORO CHE
DESIDERANO SPECIALIZZARSI NELLA
TECNICA DELLE RIPARAZIONI E
COSTRUZIONI DI RICEVITORI RADIO

244
RICEVITORE REFLEX

PER PRINCIPIANTI
s 8««G H%G«V/B 8F$G 68« FGH$~G U/· FG 86/$G~/· «84 $~G- ) ! 84 $~· «.· «$~G4 ~· UU~8H8F$· ¼F· $· UU· 6.G( ( «/VG
%· UGH$G4 /F J ¼8H$G B 8H84 /« U~GV8$$G 6/ ¼F ~/) 8%/- F8««G H$¼6/G 68««· ~· 6/G$8) F/) · 4 U8~) ! é ) GH$/$¼/H) 8
$G~8 UG~$· $/«8 U/«G$· $G ) GF $~· FH/H$G~ 6/ $/UG ) GF- ¼FG 68/ U/«GF/ 6/ B · HH/B G HGH$8VFG 6/ J ¼8««./B -
%8F\ /GF· «8; U· «)· $¼~· ) GHì ~/) ) · 6/ D·H) /FG ) ! 8 è «.8«8$$
~GF/) · ;
u/ù U~8) /H· B 8F$8 H/ $~· $$· 6/ ¼$/«/\ \ · ~8 ¼F P f Mxe4
¼F P a MK l 8 ¼F Ws MkMM4 ) /Gé $~8 $~· FH/H$G~ · 6· $$/
U8~ ) /~) ¼/$/ H$· B U· $/4 B G«$G 8) GFGB /) / 8 ~G( ¼- IL CIRCUITO REFLEX
H$/; s GF H/ è D·$$G J ¼/F6/ ~/) G~HG4 6/ U~GUGH/$G4
· / B G68~F/ $~· FH/H$G~ · 6 8DD 8$$ G 6/ ) · B UG ) ! 84 a /~)¼/$G ~8D« 8? H/VF/D/) · ) /~)¼/$G F8« J ¼· «8 /« H8-
U¼~ 8HH8F6G 6G$· $/ 6/ ) · ~· $$8~/H$/) ! 8 FG$8%G«/4 /F VF· «8 6/ ·«$· D~ 8J ¼8F\· 4 V/à · B U«/D)/ · $G4 %/8F8
V~· 6G 6/ ) GFD8~/~8 · / ) /~)¼/$/ 8«8$$ ~GF/) / 6G$/ 8 $~·HDG ~B · $G /F H8VF· «8 6/ ( ·HH· D~ 8J ¼8F\ · 8 ~/-
J ¼· «/$à 8) ) 8««8F$/4 U~8H8F$· FG nG H%· F$· VV/G 68«- UG~$· $G F8««G H$· 6/G · B U«/D/) · $G~8 6/ · «$· D~ 8-
«.8) ) 8HH/%· D~ · V/«/$à ; J ¼8F\ · U8~ 8HH8~8 HG $$GUGH$G4 /F J ¼8H$G H$8HHG H$· -
Nel U~GV~· B B · ~8 J ¼8H$G ~/) 8%/$G~8 ~· 6/G4 / FG- 6/G4 · 6 ¼F H8) GF6G U~G)8HHG 6/ · B U«/D)/ · \ /GF8 6/
H$~/ $8) F/) / ! · FFG H) · ~$· $G «./68· 6/ · DD ~GF$· ~8 ( ·HH· D~8J ¼8F\ · ; nFHGB B · H/ $~· $$· 6/ D·~ «· %G~· ~8
«./B U8VF· $/%G ) /~) ¼/$G H¼U8~8$8~G6/F· 4 U8~· «$~G 6¼8 %G«$8 ¼FG H$8HHG H$· 6/G 8 U8~ 6¼8 «· %G~/ 6/-
V/à U¼( ( «/) · $G ) GF H¼) ) 8HHG /F ·«$~8 G) ) ·H/GF/4 %8~H/; c $¼$$G ) /ò · %% /8F8 H8F\ · ) ! 8 · «)¼F ) GB -
%G«8F6G U~8H8F$· ~8 ¼F U~GV8$$ G di D·) /«8 ~8· «/\ - UGF8F$8 F8 HGDD ~· G %8FV· HG$$GUGH$G · 6 ¼H¼~·
\ · \ /GF8 U~· $/) · 4 «/( 8~G 6· U· ~$/)G«·~/ U~G)8HH/ 6/ U~8) G) 8;
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B 8F$· \ /GF8 6/ «· ( G~·$G~/G 86 8HU8~/8F\ · 8 ) ! 8 B G H$· 6/G · B U«/D/) · $G~8 68« ) /~)¼/$G 68« ~/) 8%/-
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~ Il Il Il Il Il Il H Il Fig. I - Progetto del ricevitore reflex transistorizzato. L'antenna


"'C di ferrite concede la ricezione delle sole emittenti locali. Per l'a-
e scolto delle emittenti estere occorre collegare, all'entrata del
G GL q G ~ Kt
(.) (.) (.) (.) (.) (.) (.) (.) (.) circuito, un'antenna di tipo Marconi.

246
CIRCUITO DI SINTONIA D~ 8J ¼8F\ · 6/ GH) /««· \ /GF87 ) /ò H/VF/D/) · ) ! 8 ¼F HG-
«G H8VF· «8 ~· 6/G U¼ò 8HH8~8 U~8H8F$8 /F J ¼8H$G ) /~-
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6/G6/ · « V8~B· F/G b M5b W;

Fig. 2 - Cablaggio su circuito stampato del ricevitore


radio reflex. Il condensatore varlabile C2 ha il valore
di 500 pF circa. Esso è del tipo di quelli montati nei CIRCUITO DI RIVELAZIONE
ricevitori radio tascabili a circuito supereterodina, prov-
visti di due sezioni. Nel nostro caso le due sezioni ri- z /%8«· ~8 ¼F H8VF· «8 ~·6/G 6/ · «$· D~ 8J ¼8F\ · H/-
sultano collegate /F parallelo In modo da ottenere una VF/D/) · 8«/B /F· ~8 ) GB U«8$· B 8F$8 $¼$$
8 «8 H8B /GF-
unica sezione del valore capacitivo ora citato. Con /«
potenziometro R2 si controlla il volume sonoro del 68 6/ ¼FG H$8HHG FGB 8 8 J ¼8««· U· ~$8 6/ ) GB UG-
ricevitore. F8F$/ Nf U~8H8F$/ F8««8 H8B/GF68 FGF )«/B/F· $) ;

L1 L2

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PILA
9V

ALLA PRESA
DELLA CUFFIA 247
) /Gé FGF ) GF%GV«/· $8 · B ·HH· $~· B /$8 /« 6/G6G · « Fig. 3 - Disegno del circuito stampato necessario per
la costruzione del ricevitore reflex. Il circuito è qui
V8~B· F/G b W; N J ¼8H$· D¼ F\ /GF8 U~G%%86GFG / 6¼8 riportato in grandezza naturale.
6/G6/ b M5b W 8 /« ) GF68FH· $G~8 a «;
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248
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D/F/$/%·B 8F$8 · ««· D8~~/$8 HG«$·F$G 6GUG · %8~ /F- MESSA A PUNTO
6/%/6¼· $G /« U¼F$G /F )¼/ «· ~8H· 68« ~/) 8%/$G~8 · U-
U· ~8 B/V«/G~8; q · B8HH · · U¼F$G 68« ~/) 8%/$G~8 FGF ~/) ! /868 G-
U8~· \ /GF/ 6/ «· (G~· $G~/G $~· B/$8 U· ~$/) G«· ~/ H$~¼
-
B8F$/; c HH· )GFH/H$8 BG«$G H8BU«/) 8B8F$8 F8«
MONTAGGIO B· FG%~· ~8 il UG$8F\ /GB 8$~G R2 8 il $~/B B8~ UG-
$8F\ /GB8$~/) G z x;
n« BGF$· VV/G 68« ~/) 8%/$G~8 68%8 8HH8~8 D·$$ G H8- a GF /« UG$8F\/GB8$~G z n H/ G$$ /8F8 /« B·HH/BG
V¼8F6G /« 6/H8VFG ~/UG~$ · $G /F D/V¼ ~· W 8 HG«$· F$G V¼·6·VFG4 )/Gé H/ ~8VG«· /F U~· $/) · /« %G«¼B 8 HGFG-
6GUG · %8~ )GH$~¼ /$G /« ) /~)¼/$G H$·B U· $G4 )GH ì ~G/F ¼H) /$· ; a GF /« $~/B B8~ UG$8F\ /GB8$~/)G z x
)GB8 8HHGè ~/U~G6G$$ G /F D/V¼~· d 8 6GUG ·%8~ H/ G$$ /8F8 «· B/V«/G~ ~8H· Pf 7 J ¼8H$G $~/BB8~
· ) J ¼/H$· $G $¼$$
/ / B· $8~/· «/ F8) 8HH· ~/; %8~~à ~8VG«· $G D·) 8F6G ~¼ G$· ~8 «· %/$8 · U· ~$/~8
N/ U~/F) /U/·F$/ ~/) G~6/·B G )! 8 / 6/G6/ ·« V8~B· - 6· « B·HH/BG %·«G~8 6/ ~8H/H$8F\ · 7 «· ~8VG«·\ /GF8
F/G b M5b W HGFG 68/ H8B/) GF6¼$$ G~/ UG«·~/\\· $/ B/V«/G~8 è J ¼8««· )! 8 U8~B8$$ 8 6/ ~· VV/¼FV8~8 /«
)! 8 68( ( GFG 8HH8~8 /FH8~/$/ F8« )/~)¼/$G H8) GF6G B/F/BG ·HHG ~( /B8F$G 6/ )G~~8F$8 8 «· B/V«/G~
¼F· U~8)/H· 6/HUGH/\/ GF84 ~/) ! /·B · F6GH/ ·««8 D·5 )! /· ~8\ \· HGFG~· /F · «$GU· ~«·F$8;

249
n
n

o
1
I
¼ y
* n I .
ANCHE SE LA RIVELAZIONE
NON E' ASSOLUTAMENTE
PERFETTA, COSTRUENDO IL BFO
DESCRITTO IN QUESTE PAGINE
SARETE IN GRADO DI
COMPRENDERE SUFFICIENTEMENTE
ILQSO.

q.­ ­ P )GH$/$¼/H)84 V/à 6· $8BUG 4 /« H/H$8B· 6/ BG- CHE COS'E' L'SSB?


6¼«· \ /GF8 U~8D8~/$G 6· / ~· 6/G· B· $G~/;
u8~)! é GDD ~8 /FF8V· ( /«/ %· F$· VV/ ~/HU8$$ G ·6 GVF/ q.­ ­ P )GH $/$¼/H)8 ¼F H/H$8B· 6/ 8B/HH/GF8 )! 8
·«$~G $/UG 6/ 8B/HH /GF8; nF BG6G U· ~$/)G«· ~84 H8 8%/$· 6/ HD~ ¼$$
· ~8 «· UG~$· F$8 ·6 · «$ · D~ 8J ¼8F\ ·
)GFD~ GF$· $· )GF «· BG6¼«· \ /GF8 6.· BU/8\ \ · 4 J¼· «8 B8\ \G 6/ $~·HUG~$G 68««./FDG ~B· \ /GF8 DG F/-
l'SSB %· F$· il U~8V/G 6/ HG««8)/$· ~8 /« $~· HB8$$ /- )· ; q.­ ­ P HD~¼ $$· /F%8)8 ¼F· 68««8 6¼8 ( · F68
$G~8 ·6 ¼F ~8F6/B8F$G 6GUU/G 8 · 6 ¼F· HGH$· F- «· $8~·«/ V8F8~·$8 6· « ( · $$ /B8F$G $~· «· UG ~$· F$8
\/ · «8 ~/6¼\ /GF8 68««· ( · F6· G))¼U· $· 7 J¼8H$.¼«$ /- 8 «· D~ 8J¼8F\ · ·¼6/G4 HGUU~/B8F6G /F $· « BG6G
BG 8«8B8F$G ·HH¼B8 FG$8%G«/HH/B· /BUG~$· F\ · $¼$$ · J¼8««· U· ~$8 6/ 8F8~V/· FGF H$~8$$ · B8F$8
F8« H8$$ G~8 ·B· $G~/·«84 6G%8 H/ 68%8 HD~ ¼$$· ~8 ·« F8)8HH· ~/· · $~·HUG~$· ~8 «./FDG ~B· \ /GF8;
B· HH/BG «· U/))G«· UG~\/GF8 6/ ( · F6· 6/ D~ 8- ­ 8 J¼8H$· U· ~$8 6/ 8F8~V/· %8F/HH8 ·BU«/D/)· $· 4
J¼8F\ · )GF)8HH· U8~ «· $~· HB/HH/GF84 D·) 8F6G « 8F- )GHì )GB8 ·%% /8F8 )G« H/H$8B· 68««· BG6¼«· \ /GF8
$~· ~8 » /F 8HH· /« B· VV/G~ F¼B8~G6/ )· F· «/ UGH- 6.· BU/8\ \ · 4 H/ G$$ 8~~8( ( 8 ¼F /F¼$/«8 6GUU/GF84
H/( /«/; · $¼$$ G 6· FFG 68« ~8F6/B8F$G 68« $~· HB8$$/$G~8;
è F 8H8BU/G U~· $/)G U¼ò )! /· ~/~8 B8V«/G J¼8H$G r G«$ G U/ù H8BU«/)8B8F$8 UG HH/· BG 6/~8 )! 84 · .
)GF)8$$ G» ~/)G~6/· BG )! 84 U8~ $~·HB8$$ 8~8 ¼F· U· ~/$à 6/ UG$8F\ · 8«8$$ ~/)· 8~G V· $· 6· « $~· HB8$$ /-
/FDG ~B· \ /GF84 )G« H/H$8B· 68««· BG6¼«· \ /GF8 6/ $G~84 H/ G$$ /8F8 ¼F./FDG ~B· \ /GF8 · ¼6/G 6GUU/· ri-
·BU/8\ \ · 4 )GF ¼F· ( · F6· DG F/)· 6/ dKK 5 d;KKK HU8$$ G · J¼8««· /F Nr 4 U8~)! é $¼$$ · «· UG$8F\ ·
Hz, HGFG F8)8HH· ~/ ·«B8FG i ;KKK m\ 6/ ( · F6· ~/H¼«$ · )GF)8F$~· $· /F ¼F· H$~8$$ · ( · F6· 6/ D~ 8-
U·HH· F$84 B8F$~8 /F ­ ­ P HGFG H¼DD/ )/8F$/ HG«$· F$G J¼8H$· 4 ·F\ /)! é 6/H$~/( ¼/$· H¼ 6¼8 ( · F68 «· $8~· «/
W;kKK m\ ; 8 ¼F· UG~$· F$8 /F¼$/«8 ·««G H)GUG 68««./FDG ~B· -
In %/~$ù 6/ J¼8H$/ 8 6/ ·«$ ~/ %· F$· VV/4 «.­ ­ P H/ è \ MGF8;
FG$8%G«B8F$8 6/DD ¼H· 4 $· F$G 6· /F$8~8HH· ~8 G~B· /
H¼ %· H$· H)· «· ·F)! 8 / a P;
r · )/ HGFG ·«B8FG 6¼8 GH$· )G«/ )! 8 H/ GUUGF- ORIGINE DELLA SSB
VGFG ·««G H%/«¼UUG 68««· ­ ­ P F8« H8$$ G~8 68««·
CB: H/ $~· $$ · 68« )GH$G ·( ( ·H$· F\ · 8«8%· $G 68««8 u8~ B8V«/G )GBU~8F68~8 «· F· $¼~· 68««· ­ ­ P4
·UU· ~8))! /· $¼~8 8 68««· «G~G U~G /( /\ /GF84 H8)GF- )8~)! /· BG 6/ ·F· «/\ \ · ~8 ( ~8%8B8F$8 /« BG6G )GF
6G «8 %/V8F$/ 6/HUG H/\ /GF/ 6/ «8VV84 U8~ ¼H/ 8 $~· - )¼/ 8HH· %/8F8 V8F8~·$· 4 ~/)G~6· F6G /FG«$ ~8 «8
HB/HH/GF/ FGF ·¼$G~/\\ · $8; 6/DD8~8F\ 8 )! 8 /F$8~)G~~GFG D~ · 8HH· 8 l' AM.
r · «.· UU· ~· $G )! 8 vi U~8H8F$/· BG FGF )GF$/8F8 è F ·UU· ~· $G $~·HB8$$ /$G~8 /F ­ ­ P è )GH$/$¼/$G 6·
·«)¼F 8«8B8F$G /««8V· «84 U8~)! é H/ $~· $$· 6/ ¼F ¼F V8F8~· $G~8 6/ UG~$· F$84 )! 8 ·HH·/ HU8HHG è U/-
H8BU«/)8 ·UU· ~· $G ·¼H/«/· ~/G4 )! 8 /« U~/F)/U/· F$8 «G$· $G · J¼· ~\G ·««· D~ 8J¼8F\ · 6/ x MHz; «· UG~-
UG$~à ·))GUU/·~8 al U~G U~/G ~/)8%/$G~8 ~· 6/G )GF $· F$8 %/8F8 /F%/· $· 4 ·HH/8B8 ·««· D~ 8J¼8F\ · ·¼6/G
«G H)GUG 6/ 68BG6¼«· ~8 / H8VF· «/ SSB $~·HB8HH/ U~G %8F/8F$8 6· ¼F ·UU· ~· $G ·BU«/D/)· $G~8 di ( · H-
6· ·«$ ~/ · F)! 8 H¼ ( · F68 6/%8~H8 6· J¼8««· 68««· H· D~ 8J¼8F\ · 4 ·6 ¼F B/H)8«· $G~8 ( /«· F)/· $G; Al-
CB, G%8 J¼8H$G $/UG 6/ 8B/HH/GF8 H/· U8~B8HHG; «.¼H)/$· 68« BG6¼«· $G~84 )! 8 ·HH· / HU8HHG è )GH$/5

251
GLI ATTREZZI
DEL
PRINCIPIANTE

445
1!!
450 455 460 465
Ll []


VALORE MÉDI
FREQUENZA

1- Questo semplice diagramma vuol interpretare


fenomeno del battimento. Tenendo conto che il va-
lore della media frequenza è 455 KHz (valore medio
MF dei ricevitori CB), se quello del BFO è pari a
455 KHz 455 KHz O KHz, si ha battimento nullo;
In caso contrario si ottiene un battimento di frequenza
superiore o inferiore; per esempio, a 455 KHz si ha:
455 KHz -- 450 KHz = 5 KHz; a 465 KHz si ha:
465 KHz- 455 KHz = 10 KHz.

IN UN UNICO KIT
PER SOLE 1 ¼/$G 6· e 6/G6/ H8« 8\ /GF· $/4 )G««8V· $/ · 6 « · F8«-
«G» 4 è U~8H8F$8 ¼F H8VF· «8 )! 8 U¼ò 8HH8~8 %/~$¼· «-
LIRE 7.900 B8F$8 H)GBUGH$G /F $~8 U· ~$/» ¼F· U·~$8 · D~
J¼8F\ · U· ~/ · J¼8««· 68««· UG ~$· F$8 8 6¼8 U· ~$
8-
/
U· ~/ ·««· D~ 8J ¼8F\· UG H/$/%· 8 F8V· $/%· 68««· ( ·H-
H· D~ 8J ¼8F\· ;
CONTIENE: u8~ 8H8BU/G4 H8 /« %·«G~8 6/ D~ 8J ¼8F\ · 68««· UG~-
$· F$8 è 6/ egg KHz, B8F$~8 /« %· «G~8 6/ D~ 8J¼8F-
1 saldatore istantaneo (220 V - 90 W)
M punta rame di ricambio
\ · 68« H8VF· «8 Pf è 6/ g;KKK m\ 4 «8 6¼8 ( · F68
M scatola pasta saldante
«· $8~· «/4 )! 8 U~8F6GFG G~/V/F84 ·HH¼BGFG / H8-
xK cm. di stagno preparato in tubetto V¼8F$/ %· «G~/» egg 3 g = ei K KHz 8 egg g
M chiave per operazioni ricambio punta saldatore = egK KHz.
paio forbici isolate ­ 8 «· D~ 8J ¼8F\ · ·¼6/G4 ·6 8H8BU/G4 DG HH8 6/ Mg
pinzetta a molle in acciaio inossidabile con KHz, «8 ( · F68 «· $8~· «/ ·HH¼B8~8( ( 8~G/ %· «G~/ 6/
punte internamente zigrinate ei g 8 eeK KHz.
1 cacciavite isolato alla tensione di 15000 V f · ))/· BG FG$· ~8 )! 8 )/· H)¼F· 6/ J¼8H$8 6¼8 ( · F-
4 lame intercambiabili per cacciavite con innesto 68 «· $8~·«/4 H8F\ · ·«)¼F· F8)8HH/$à 68««· UG ~$· F$84
a croce
)GF$/8F8 V/à $¼$$· «./FDG ~B· \ /GF8 6/ ( · HH· D~ 8-
J¼8F\ · 7 è J¼/F6/ H¼DD/ )/8F$8 ·BU«/D/)· ~8 ¼F· HG «·
68««8 6¼8 ( · F68 «· $8~·«/ U8~ $~·HB8$$ 8~8 · 6/H$· F-
Le richieste del kit degli • ATTREZZI DEL PRIN- \ · /« B8HH · VV/G %G«¼$G;
C[PIANTE » debbono essere fatte a: Elettronica r · /« U~G ( «8B· $8)F/)G )GFH/H$8 F8« H8U· ~·~8
Pratica - 20125 MILANO - Via Zuretti n. 52, in-
viando anticipatamente l'importo di L. 7.500 a ¼F· 68««8 6¼8 ( · F68 «· $8~·«/ 6· ««· UG ~$· F$8 8
mezzo vaglia postale o c.c.p. n. 3/26482 (spese 6·««.· «$~· ( ·F6· «· $8~·«8;
di spedizione comprese). N$$¼· «B8F$8 J¼8H$G U~G( «8B· %/8F8 ~/HG «$G $~·5

252
B /$8 D/«$~/ J ¼· ~\· $/4 U¼~$~GUUG B G«$G ) GH$GH/4 ) ! 8 uG/) ! é «· UG~$· F$8 FGF %/8F8 $~· HB 8HH· ·HH/8B 8
U~8H8F$· FG ¼F· ( · F6· U· HH· F$8 B G«$G «/B /$· $· · « H8VF· «84 G) ) G~~8~à ) GH$~¼/~8 ¼F· UG~$· F$8 · ~$/-
8 68/ D/· F) ! / · U8F68F\ · B G«$G ~/U/6· ; In J ¼8H$G D/) /· «84 ¼$/«/\ \ · F6G ¼F GH) /««· $G~8 6/ FG$8%G «8 H$· -
B G6G4 « ) 8F$~· F6G » «· D~ 8J ¼8F\ · 6/ %· «G~8 B 8$à ( /«/$à 4 6· « J ¼· «8 %8FV· ~/) · %· $G ¼F ( · $$/B 8F$G
68« D/«$~G J ¼· ~\ · $G H¼ J ¼8««· 6/ ¼F· H/FVG«· ( · F- ) GF /« H8VF· «8 ¼H) 8F$8 6· ««.¼«$/B G H$· 6/G 6/ B 8-
6· «· $8~· «84 H/ ~/8H) 8 · H8U· ~· ~8 J ¼8H$.¼«$/B · 6· ««· 6/· D~ 8J ¼8F\ · ; c U~GU~/G J ¼8H$G ( · $$/B 8F$G ~· U-
~/B · F8F$8 U· ~$8 68« H8VF· «8 ¼H) 8F$8 6· « B /H) 8«· - U~8H8F$· /« H8VF· «8 6/ ( · HH· D~ 8J ¼8F\ · ;
$G~8; ­ UGH$· F6G /« %· «G~8 68««· D~ 8J ¼8F\ · 68««.GH) /««· -
v ¼8H$G H8VF· «8 %/8F8 H¼) ) 8HH/%·B 8F$8 · B U«/D/- $G~8 0P ;f ;t ;1 · $$G~FG · « %· «G~8 6/ B 86/· D~ 8J ¼8F-
) · $G $~· B /$8 H$·6 / 6/ UG$8F\ · 86 /F%/· $G · ««.· F- \ · 4 è UGHH/( /«8 68B G6¼«· ~8 H/· «· q ­ P 0«G± 8~ H/68
$8FF· ) GF «G H$8HHG H/H$8B · ) GF ) ¼/ H/ · V/H) 8 J ¼· F- ( · F6 A ( · F6· «· $8~· «8 /FD8~/G~814 H/· «· è ­ P
6G H/ ! · · ) ! 8 D·~8 ) GF / FG~B · «/ H8VF· «/ 6/ · «$· 0¼UU8~ H/68 ( · F614 ) GF ¼F U~G) 8HH G 68« $¼$$G · F· -
D~ 8J ¼8F\ · ; «GVG · J ¼· F$G · %%8F/%· F8« $~·HB 8$$ /$G~8;
­ / $8FV· U~8H8F$8 ) ! 8 «.· B U«/D/) ·\ /GF8 68%8 ~/H¼«- nF U~· $/) · 4 ) 8F$~· F6G «.GH) /««· $G~8 · M;gKK Hz,
$· ~8 B G«$G «/F8· ~84 · ««G H) GUG 6/ FGF U~G%G) · ~8 ) /Gé · ¼F %· «G~8 U· ~/ · J ¼8««G 68««· B 86/· D~ 8-
6/H$G~H/GF/ F8« H8VF· «87 J ¼8H$.¼«$/B G UG/ 68%8 ¼- J ¼8F\ · 4 è UGHH/( /«8 G$$ 8F8~8 «.· H) G«$G 68««8 ( · F68
H)/~8 6· « $~·HB 8$$/$G~8 HG«$· F$G F8« ) ·HG /F ) ¼/ «· $8~· «/; s 8V«/ · UU· ~· $/ · UUGH/$· B 8F$8 U~GV8$$· $/
8H/H$· ¼F· B G6¼«· \ /GF8 6/ ( ·HH· D~ 8J ¼8F\ · 4 ) GF- U8~ «· ~/%8«· \ /GF8 68««· ­ ­ P 8H/H$GFG ) /~) ¼/$/ ) ! 8
$~· ~/· B 8F$8 · J ¼· F$G · %% /8F8 /F ·B U/8\ \ · B G6¼- D·FFG ¼HG 6/ f c à 4 r t ­ 5f c à 4 ) /~) ¼// /F$8V~·$/
«· $· 4 G%8 è H8B U~8 U~8H8F$8 · «B 8FG «· D~ 8J ¼8F\ · G 68B G6¼«· $G~/ ( /«· F) /· $/ 68« $¼$$G · F· «GV! / ·
UG~$· F$8; J ¼8««/ 68« $~· HB 8$$/$G~8;
c . ) GB ¼FJ ¼8 UGHH/( /«8 ~/%8«· ~84 H/· U¼~8 /F B G6G
FGF U8~D8$$G4 «.­ ­ P 4 · F) ! 8 ) GF FG~B · «/ ~/) 8%/$G~/
COME SI RICEVE LA SSB? U~8%/H$/ U8~ «.·H) G«$G 68/ HG«/ H8VF· «/ · B G6¼«· -
\ /GF8 6/ · B U/8\ \ · ; a /ò H/ G$$/8F8 /F/8$$· F6G4 /F
b GUG · %8~ · F· «/\ \ · $G ) ! 8 ) GH· H/· 8 ) GB 8 %8FV· U~GHH/B /$à 68V«/ H$· 6/ 6/ ~/%8«· \ /GF84 ¼F H8VF· «8
V8F8~· $· «.­ ­ P 4 ~/H¼«$8~à H8F\ .· «$~G U/ù D·) /«8 · H- U~G%8F/8F$8 6· ¼F GH) /««· $G~8 (B.F.O.) 6/ D~ 8-
H/B /«· ~8 /« ) GF) 8$$G $8) F/)G 68« B G6G )GB 8 J ¼8- J ¼8F\ · di %· «G~8 U· ~/ · J ¼8««G 68««· B 86/· D~ 8-
H$G $/UG 6/ 8B /HH/GF8 UGHH· 8HH8~8 ~/) 8%¼$G; J ¼8F\ · 68« ~/) 8%/$G~84 /F B G6G 6· G$$8F8~8 68/

Con questo sintonizzatore, adatto per l'ascol-


to della Citlzen's Band, potrete esplorare co- SINTONIZZATORE CB
modamente una banda di 3 MHz circa. Potrete
inoltre ascoltare le emissioni dei radioamatori (Monogamma CB)
sulla gamma dei 10 metri (28-30 MHz). Ac-
quistando anche il nostro kit del TRASMET-
TITORE CB», è possibile realizzare un com-
pleto RX-TX a 27 MHz per la CB.
Meraviglioso kit a sole

L. 5.900
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bono essere fatte Inviando anticipatamente l'im-
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253
R3
MF I
r-------7
11 '6
rt

S1 R1 14
I
3
I

C4

R4

Fig. 2 - n circuito teorico del generatore di frequenza


è quello di un semplice BFO, che fa uso di un transi-
stor di tipo NPN e di una media frequenza a 455 KHz
del tipo di quelle usate nei ricevitori radio a transistor.
Il condensatore C5, inserito nel circuito tramite linee
tratteggiate, è necessario soltanto nel caso in cui que-
COMPONENTI sto componente non risulti già inserito dentro il tra-
sformatore di media frequenza MFI.

Condensatori
C1 A 10.000 pF
C2 = 100.000 pF ( · $$
/B 8F$/ ~/H¼«$· F$/ 6· ««· HGB B · 8 6· ««· 6/DD8-
C3 = 20 pF (condens. variab.) ~8F\ · 68/ %· «G~/ 6/ D~ 8J ¼8F\ · 68/ H8VF· «/;
CA4 = 100.000 pF uG/) ! é /« %· «G~8 ~/H¼«$· F$8 68««· D~8J ¼8F\ · HGB B ·
C5 A vedi testo è B G«$G 8«8%· $G4 FGF H/ 8DD 8$$¼· · B U«/D)/ · \ /GF8 · «-
Resistenze ) ¼F· 68««· D~ 8J ¼8F\ · H$8HH· 6· U· ~$8 68V«/ H$· 6/
R1 4.700 ohm 6/ ( · HH· D~8J ¼8F\ · 7 B 8F$~8 «· D~ 8J ¼8F\ · ~/H¼«$· F-
R2 4.700 ohm (trimmer potenziometrico) $8 6· ««· 6/DD 8~8F\ · 68/ %· «G~/ 68/ H8VF· «/ ) GH$/$¼/-
R3 330 ohm H) 8 /« H8VF· «8 ¼$/«84 ) ! 8 %/8F8 · B U«/D/) · $G 8 ~/%8-
R4 100 ohm «· $G FG~B · «B 8F$8 ) GHì ) GB 8 H/ fa ) GF / H8VF· «/ · 6
Varie · B U/8\ \ · B G6¼«· $· ;
TR1 = AC127 o corrispondenti transistor NPN
al germanio o al silicio
MF1 trasf. di media frequenza a 455 KHz ANALISI DEL CIRCUITO
per transistor
n« 6/HUGH/$/%G ) ! 8 %/ U~8H8F$/· B G 8 ) ! 8 ) GFH8F$8
«.· H) G«$G 68««· SSB è ¼F %8~G 8 U~GU~/G BFO

254
0( 8· $ D~ 8J ¼8F) < GH) /««· $G~1; v ¼8H$G · UU· ~· $G U8~- J ¼8F\ · 8 ) GF J ¼8H$· $8~B /FG«GV/· 8HHG 68%8 8H-
B 8$$ 8 6/ V8F8~·~8 D~ 8J ¼8F\ 8 6/ %· «G~8 · VV/~· F$8H/ H8~8 ~/) ! /8H$G · « ~/%8F6/$G~84 D· ) 8F6G B 8F\ /GF8
/F$G~FG · / egg KHz 0J ¼8H$G è · F) ! 8 /« FG~B · «8 68« %· «G~8 6/ egg Kl-Iz.
%· «G~8 68««· B 86/· D~ 8J ¼8F\ · 68/ ~/) 8%/$G~/ CB), q · D~ 8J ¼8F\ · 6/ GH) /««·\ /GF8 68« ) /~) ¼/$G U¼ò 8H-
/F B G6G 6· UG$8~ 68B G6¼«· ~8 / H8VF· «/ /F ­ ­ P; H8~8 ~8VG«· $· 4 G«$~8 ) ! 8 U8~ B 8\ \G 68« F¼)«8G 6/
q .GH) /««· $G~84 /« ) ¼/ H) ! 8B · 8«8$$~/) G è U~8H8F$· $G D8~~ /$8 ) GF$8F¼$G F8««· H$8HH· B 86/· D~ 8J ¼8F\ · 4
/F D/V¼~ · W4 U¼~ H8F\ · ~/) G~~8~8 · ««.¼HG 6/ ) ~/H$· ««/ · F) ! 8 $~·B /$8 /« ) GB U8FH· $G~8 %· ~/· ( /«8 a d4 ) ! 8
6/ J ¼· ~\G4 · ( ( · H$· F\ · ) GH$GH/ 8 J ¼/F6/ FGF ( 8F8 U8~B 8$$ 8 6/ · H) G«$· ~8 H/· «· q ­ P 4 H/· «· è ­ P 4
· ) ) 8$$· $/ 6· / U~/F) /U/· F$/4 H/ è ~/%8«· $G H¼DD/
) /8F$8- H8B U«/) 8B 8F$8 D· ) 8F6G %· ~/· ~8 «· UGH/\ /GF8 68««8
B 8F$8 H$· ( /«84 ) GHì 6· U8~B 8$$8~8 «.· H) G«$G 6/ ¼F· «· B /F8 B G( /«/4 ~/HU8$$G · J ¼8««8 D/HH84 68« ) GF68F5
8B /$$8F$8 /F ­ ­ P H8F\ · 6G%8~ ~/) G~~8~8 $~GUUG
D~ 8J ¼8F$8B 8F$8 · « ~/$G) ) G 68««· H/F$GF/· ;
nn U~GV8$$ G 68« P f t D· ¼HG4 /F D¼ F\ /GF8 6/ 8«8-
B 8F$G GH) /««· F$84 6/ ¼F· ) GB ¼F8 B 86/· D~ 8J ¼8F-
\ · · egg KHz, D·) /«B 8F$8 ~8U8~/( /«8 U~8HHG J ¼· «-
Fig. 3 - nn cablaggio del BFO può essere Indifferente-
H/· H/ ~/%8F6/$G~8 6/ B · $8~/· «/ ~·6/G8«8$$~/) /; mente eseguito su circuito stampato o su basetta fo-
u8~ ) G«G~G ) ! 8 FGF · %8HH8~G H¼DD/ ) /8F$8 6/B 8H$/- rata con il tradizionale sistema dei collegamenti tra-
) ! 8\ \ · ) GF J ¼8H$/ $/U/ 6/ ) GB UGF8F$/4 ~/) G~6/· - mite spezzoni di filo conduttore. Una volta ultimato il
montaggio, l'apparecchio dovrà essere inserito in un
B G ) ! 8 «· B 86/· D~ 8J ¼8F\ · G~· ) /$· $· %· HG$$G il contenitore di plastica, in modo da favorire la diffu-
FGB 8 ) GB B 8~) /· «8 6/ $~· HDG ~B· $G~8 6/ B 86/· D~ 85 sione dell'energia ad alta frequenza.

NUCLEO

PILA 4,5V

¼
255
n« B GF$· VV/G /««¼H$~· $G /F D/V¼~· d 6G%~à 8HH8~8
/FH8~/$G /F ¼F ) GF$8F/$G~8 6/ B · $8~/· «8 /HG «· F$84
MEDIA D·) 8F6G /F B G6G ) ! 8 H¼« U· FF8««G D~ GF$· «8 68«
FREQUENZA ) GF$8F/$G~8 H$8HHG) GB U·/ · FG / H8V¼8F$/ 8«8B 8F$/»
«· U~8H· 6.¼H) /$· · ~· 6/GD~8J ¼8F\ · 4 il ) GF68FH· $G-
~8 6/ H/F$GF/· a d 8 «./F$8~~¼$$ G~8 ­ M ) ! 8 U8~B8$$8
6/ ·«/B 8F$· ~8 /« ) /~) ¼/$G 68« P f t $~· B /$8 ¼F·
@3 FG~B· «8 U/«· · e4g V.

USO DELLO STRUMENTO

q .GH) /««· $G~8 FGF 68%8 8HH8~8 ·HHG«¼$· B 8F$8 ~· ) -


) ! /¼HG /F ) GF$8F/$G~/ B 8$· ««/) /4 U8~) ! é «8 D~ 8-
J ¼8F\ 8 68%GFG UG$8~ ¼H) /~8 6· « ) /~) ¼/$G · $$~· -
%8~H· F6G · V8%G«B 8F$8 /« ) GF$8F/$G~8 H$8HHG;
@1 4@ è F· %G«$· B GF$· $G «.· UU· ~8) ) ! /G4 J ¼8H$G 6G%~à
8HH8~8 · UUGVV/· $G HGU~· «.· UU· ~· $G ~/) 8$~· HB /$$8F-
$8; ­ ¼) ) 8HH/%· B 8F$8 H/ U~G%%868~à · H/F$GF/\ \ · -
VISTO DA SOTTO ~8 /« ~/) 8%/$G~8 H¼ ¼F· 8B /$$8F$8 · 6 · B U/8\ \ ·
B G6¼«· $· 84 6GUG · %8~ · ) ) 8HG /« ) /~) ¼/$G 68« BFO,
B · F$8F8F6G /« ) GF68FH· $G~8 %· ~/· ( /«8 a d · B 8-
Fig. 4 -Questo semplice disegno vuole interpretare la
disposizione dei piedini che fuoriescono dal trasfor- $à ) G~H· 4 H/ U~G%%868~à · ~8VG«· ~8 /« F¼)«8G 6/
matore di media frequenza del tipo di quelli montati D8~~/$8 68« $~·HDG ~B · $G~8 6/ B 86/· D~ 8J ¼8F\ · MI
sul ricevitori radio transistorizzati; la numerazione ri- H/FG · 6 G$$8F8~8 /« ( · $$/B 8F$G ) GF «· 8B /$$ 8~4$8
portata nel disegno trova preciso riscontro con quella ~/) 8%¼$· ;
riportata nei progetto di figura 2. Riteniamo cosi di
agevolare le operazioni di saldatura e 6/ scongiurare u8~ / B 8FG 8HU8~$/ ~/) G~6/· B G ) ! 8 /« ( · $$/B 8F$G
eventuali errori di cablaggio. H/ B · F/D8H$· HG$$GDG ~B · 6/ ¼F· FG$· /« ) ¼/ %· «G~8
6/ D~ 8J ¼8F\ · 6/B /F¼/H) 8 V~· 6· $· B 8F$8 H/FG · 6
· FF¼««· ~H/ J ¼· F6G H/ ~· VV/¼FV8 «· U8~D8$$· ) 8F-
$~· $¼~· ;
b GUG J ¼8H$8 GU8~· \ /GF/ «.GH) /««· $G~8 U¼ò ) GFH/685
H· $G~8 %· ~/· ( /«8 a d;
f · ) ) /· B G FG$· ~8 ) ! 8 F8« U~GV8$$G 6/ D/V¼~· W /«
) GF68FH· $G~8 a ­ ~/H¼«$· /FH8~/$G $~· B /$8 «/F88
$~· $$8VV/· $87 ) /ò H/VF/D/) · ) ! 8 J ¼8H$G ) GB UGF8F$8
6G%~à 8HH8~8 /FH8~/$G F8« ) /~) ¼/$G HG«$· F$G F8« ) · - Fig. 5 - Coloro che vorranno eseguire il montaggio su
circuito stampato, dovranno servirsi di questo disegno
HG /F ) ¼/ /« ) GF68FH· $G~8 FGF ~/H¼«$/ V/à U~8H8F$8 che propone /« circuito stesso a grandezza naturale,
F8« ) /~) ¼/$G /F$8~FG 68« $~·HDG ~B · $G~8 6/ B 86/· cloé In scala 1/1.
D~ 8J ¼8F\· r f l.

COSTRUZIONE DEL BFO

q · ~8· «/\ \ · \ /GF8 U~· $/) · 68« BFO 68%8 ) GFH/68- o a


~· ~H/ ) 8~$· B 8F$8 · ««· UG~$· $· 6/ GVF/ 6/«8$$· F$8;
u8~) ! é /« ) · ( «· VV/G UG$~à 8HH8~8 8H8V¼/$G4 /F6/DD8-
~8F$8B 8F$84 H¼ ) /~) ¼/$G H$· B U· $G G H¼ ( · H8$$· DG -
~·$· 4 D·) 8F6G ~/D8~/B 8F$G · « 6/H8VFG ~/UG~$· $G /F
D/V¼~· d;
nF D/V¼~· e ~/UG~$/· B G «· $/U/) · 6/HUGH/\ /GF8 68/
$8~B /F· «/ 6/ ¼F $~·HDG ~B· $G~8 6/ B 86/· D~
8J ¼8F\ ·
· egg p m\ 7 ) GF J ¼8H$G 6/H8VFG /F$8F6/· B G · /¼$· -
~8 /« «8$$G~8 /F ¼F ~· U/6G 8 U~8) /HG B GF$· VV/G 68«
)GB UGF8F$84 H) GFV/¼~· F6G GVF/ 8%8F$¼· «8 8~~G~8
F8« «· %G~G 6/ H· «6· $¼~· ;

256
~· ~H/ $· ~·$G7 ( ·H$8~à HG«$· F$G H/F$GF/\ \ · ~H/ H¼ ¼F· «8V· ~8 ¼F D/«G 6/ ~· B 8 /HG«· $G · ««· U~8H· RF
8B /$$8F$8 /F ­ ­ P 8 ~8VG«· ~8 /« )GF68FH· $G~8 %· - 0U¼F$G ) 8F$~· «81 86 /FH8~/~8 «.· «$~G) · UG 68« D/«G 6/
~/· ( /«8 a d /F B G6G 6· ~· VV/¼FV8~8 /« B /V«/G~ ~·B 8 /F$8~F· B 8F$8 · « ~/) 8%/$G~8 ~· 6/G4 F8««· U~G-
·H) G«$G; c · J ¼8H$G U¼F$G H8F$/·B G /« 6G%8~8 6/ DG F6/$à 6/ · «)¼F/ ) 8F$/B 8$~/ 8 D·) 8F6G ( 8F · $$8F-
/FDG ~B · ~8 /« «8$$G~8 ) ! 8 «· ~/%8«· \ /GF8 FGF H· ~à \ /GF8 · FGF U~G%G) · ~8 ) G~$G) /~) ¼/$/;
· HHG«¼$· B 8F$8 U8~D 8$$· 4 B · ~/H¼«$8~à H¼DD/ ) /8F$8 q 8 GU8~·\ /GF/ D/F J ¼/ 8«8F) · $8 6G%~· FFG 8HH8~8
U8~ ) · U/~8 /« v ­ t ; 8H8V¼/$8 ) GF B G«$· U·\ /8F\ · 4 HGU~· $$¼$$G U8~ J ¼8«
s 8« ) · HG /F ) ¼/ «.· «$· D~ 8J ¼8F\ · FGF ~/¼H) /HH8 · ;;; ) ! 8 ~/V¼· ~6· «· ~8VG«· \ /GF8 68« ) GF68FH· $G~8 %· -
U8F8$~·~8 H¼DD/ ) /8F$8B 8F$8 F8« ~/) 8%/$G~84 · F) ! 8 ~/· ( /«8 a d4 U~/B · 4 8 J ¼8««· 68« $~/B B 8~ UG$8F-
U8~) ! é J ¼8H$G UG$~8( ( 8 8HH8~8 ) GF$8F¼$G /F ¼F \ /GB 8$~/) G z W4 UG/7 GU8~·\ /GF/ J ¼8H$8 ) ! 8 68( ( G-
B G( /«8$$G ~/) ) G 6/ U· ~$/ B 8$· ««/) ! 84 H/ 6G%~à )G«5 FG 8HH8~8 8H8V¼/$8 B G«$G «8F$· B 8F$8;

TRASMETTITORE CB
UNA PRESTIGIOSA SCATOLA DI MONTAGGIO
A L. 19.500
SCHEDA TECNICA

Alimentazione: minima 12 V - tipica


13,5 V - massima 14 V

Potenza AF in uscita
(senza mod.): 1 W (circa)

Potenza AF in uscita
(con mod.): 2W(circa)

Sistema di emissione: in modulazione d'am-


piezza

Profondità di mod.: xK,


Potenza totale dissi-
pata: 5 W

Impedenza d'uscita per52 : 75 ohm (rego-


antenna: labili)

Microfono: Con l'approntamento di questo nuovo kit voglia-


di tipo piezoelettrico
mo ritenere soddisfatte le aspirazioni dei nostri
Numero canali: a piacere lettori CB. Perché acquistando questa scatola di
montaggio, e quella del monogamma CB, ognu-
Portata· superiore a 10 ± 15 no potrà costruire un valido apparato ricetrasmit-
Km (in condizioni ideali) tente a 27 MHz.

La scatola di montaggio del trasmettitore CB contiene:


N. 1 circuito stampato - n. 13 condensatori ceramici - n. 5 condensatori elettro-
litici - n. 2 trimmer capacimetrici - n. 11 resistenze - n.2- impedenze AF - n. 1 tra-
sformatore di modulazione- n. 1 circuito integrato - n. 3 transistor- n. 2 bobi-
ne - n. 1 raffreddatore per transistor TR3.

Le richieste debbono essere fatte inviando anticipatamente l'im-


porto di q; 19.500 a mezzo vaglia o c.c.p. n. 3/26482 intestato a:
ELETTRONICA PRATICA - 20125 MILANO - Via Zuretti, 52.

257
DISTORSORE
w»»»;·
· · 55»

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CON
CORRETTORE
DI TONALITA'
258
NELLA
RICERCA DI
SFUMATURE ORIGINALI
E VARIAZIONI STRAVAGANTI DEI
SUONI, IL DISTORSORE CON CORRETT ORE
DI TONALITA' RAPPRESENTA UNO DEGLI APPARATI
PIU' DIFFUSI NEL MONDO DELLA MUSICA LEGGERA

n )GBU«8HH/ B¼H/)· «/ BG68~F/ ~/)G~~GFG H8BU~8 LA DISTORSIONE


6/ U/ù · J¼8/ HU8)/· «/ 6/HUG H/$/%/ 8«8$$
~GF/)/ )! 8
U~G%G)· FG 8DD 8$$ / 6/ 6/H$G~H/GF84 %/( ~·$G4 $~8BG- n« 6/H$G~H G~8 FGF è ¼F ·UU·~·$G )GBU«/)· $G G4
«G G ~/%8~( 8~G 4 ·««G H)GUG 6/ )GFD8~/~8 ·««8 «G~G U8VV/G4 B/H$8~/GHG4 F8« J¼· «8 H/ )GBU/GFG $· «¼F8
8H8)¼\ /GF/ «8 HD¼ B · $¼~8 U/ù G~/V/F· «/ 8 U/ù H$~·- H$~· F8 8«· (G~· \ /GF/ 68« H8VF· «8 8«8$$ ~/)G U~G %8-
%· V·F$/; F/8F$8 6· ««· HG ~V8F$8 G~/V/F· «84 )/Gé 6· ««G H$~¼ -
q· 6/H$G~H /GF8 è ¼F D8FGB8FG )! 8 )GBU· ~8 /F $¼$- B8F$G B¼H/)· «8 8«8$$ ~GF/)G; Al )GF$~·~/G4 «· 6/-
$/ V«/ · BU«/D/)· $G~/4 ·6 8))8\/ GF8 6/ J¼8««/ ·6 ·«$· H$G~H/GF8 U¼ò 8HH8~8 G$$ 8F¼$· BG«$ G H8BU«/)8B8F-
D868«$ à ; qG H/ %GV«/· G FG4 «· 6/H$G~H /GF8 FGF U¼ò $8 )GH$~/FV8F6G ¼F H8VF· «8 6/ ( ·HH· D~ 8J ¼8F\ · ·6
8HH8~8 8«/B/F· $· )GBU«8$· B8F$8 F8V«/ ·UU· ~· $/ ·$$ ~·%8~H· ~8 V«/ H$· 6/ 6/ ¼F · BU«/D/)· $G~8 FGF
· BU«/D/)· $G~/ 6/ ( · HH· D~ 8J ¼8F\ · ; r · J¼8H$G D8- «/F8· ~84 /F BG6G )! 84 · ««.¼H)/$· 68« U~G )8HHG 6/
FGB8FG4 ·HH·/ HU8HHG )GF6· FF· $G4 ~/H¼«$ · ( 8F8 ·BU«/D/)·\ /GF84 ~/H¼«$ / U~8H8F$8 ¼F H8VF· «8 68««G
·))8$$ G 6· $¼$$/ )G«G~G )! 8 8H8V¼GFG B¼H/)! 8 FGF H$8HHG %· «G~8 6/ D~ 8J ¼8F\ · B· 6/ DG ~B· 6/%8~H ·;
­ / UG$~8( ( 8 6/~8 )! 8 «.· BU«/D/)· $G~8 FGF «/F8· ~8
/BU8VF· $84 U8~ /« 6/%8~$/B8F$G HU/))/G«G 6/ ¼F·
B·HH· )! /·HHGH· ; NF\/4 HU8HH/HH/BG H/ D· /F BG6G GDD ~8 68/ ~/H¼«$· $/ )GBU«8$· B8F$8 GUUGH$/ · J¼8««/
G$$ 8F¼$/ )GF «.· BU«/D/)· $G~8 ·6 ·«$· D868«$à ;
6/ 8H· «$ · ~8 /« D8FGB8FG 68««· 6/H$G~H/GF84 /F$~G-
6¼)8F6G F8««· )· $8F· ·BU«/D/)· $~/)8 $· «¼F/ 8«8- a GF «· 6/H$G~H/GF8 H/ G$$ /8F8 ¼F H¼GFG )! 8 ! · «·
B8F$/ )! 84 · 68$$ · 68/ BG68~F/ B¼H/)GB· F/4 HG - H$8HH· $GF· «/$à 6/ J¼8««G G~/V/F· «87 )/ò H/VF/D/)· 4
·6 8H8BU/G4 )! 8 ¼F « 6G » ~/B· F8 H8BU~8 ¼F
FG 68H$/F· $/ · B/V«/G~· ~8 / ~/H¼«$· $/; c · )GH$G~G
« 6G » 7 J¼8« )! 8 )· B( /· è il $/B( ~GB¼H/)· «8; c
· F)! 8 FG/ %GV«/· BG 6· ~8 ¼F· B· FG4 U~8H8F$·F- /« $/B( ~G è ¼F· )· ~· $$ 8~/H$/)· /F$~/FH8)· 6/ GVF/
6G 8 /««¼H$~·F6G ¼F· U/))G«· H)· $G«· )! 8 6G%~à 8H- H$~¼ B8F$G4 )! 8 H/ $~G %· /F H$~8$$ · ~8«·\ /GF8 )GF /«
H8~8 /FH8~/$· D~ · «G H$~¼ B8F$G B¼H/)· «8 8«8$$~GF/- )GF$8F¼$G ·~BGF/)G 68« H8VF· «8 )! 8 «G H$~¼ B8F-
)G 8 «.· BU«/D/)· $G~8 6/ ( ·HH· D~ 8J¼8F\ ·4 ·««G H)G- $G U~G 6¼)8; n« $/B( ~G 4 6¼FJ¼84 è ¼F UG. )GB8 /«
UG 6/ ~· VV/¼FV8~8 V«/ 8DD 8$$/ 68H/68~· $/; FGB8 8 )GVFGB8 68««8 U8~HGF8; r · U8~ DG ~B· ~H /
à ¼$$/ J¼8/ V/G%· F/ «8$$ G~/ )! 8 H/y /F$8~8HH· FG 6/ ¼F./68· U/ù )! /· ~· ( · H$· U8FH· ~8 · ««8 %G)/ 68/
B¼H/)· 8«8$$ ~G F/)· $~G %8~· FFG /F J¼8H$G U~G - )· F$· F$/ «/~/)/ D~ · «8 J¼· «/4 ·6 8H8BU/G4 «8 %G)/
V8$$G ¼F U/· )8%G«8 8 H8BU«/)8 H/H$8B· U8~ ·UU· - 68/ $8FG~/ H/ 6/DD 8~8F\ /· FG 8 %8FVGF) 6/%8~H ·-
V· ~8 «8 «G~G ·HU/~· \ /GF/; B8F$8 ·UU~8\ \ · $8 U~G U~/G U8~ /« $/B( ~G ;

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ESC. INCL .

USCITA

F ig. 1 - Il circuito del distorsore con correttore di to-


nalità monta due soli transistor al silicio che, per la
COMPONENTI insufficiente polarizzazione, compongono un amplifi-
catore non lineare. Il segnale applicato all'entrata del
circuito può essere dosato a piacere tramite il poten-
ziometro R1, che funge da elemento di controllo del-
Condensatori l'effetto di distorsione. Per mezzo del potenziometro
C1 = 100.000 pF R11 si ottiene il comando di correzione di tonalità.
C2 = 100 F- 12 VI. (elettrolitico)
C3 = 10 1F- 12 VI. (elettrolitico)
C4 = 22.000 pF
Resistenze
R1 = 50.000 ohm (potenz. a variaz. lin.)
R2 = 3.300 ohm v ¼· F6G /« H8VF· «8 U·HH· · $$~· %8~HG /« 6/H$G~HG~84
R3 = 82.000 ohm 8HHG %/8F8 B G6/D/) · $G F8« U~GU~/G ) GF$8F¼$G · ~-
R4 = 100.000 ohm B GF/) G; n H¼GF/ 8B 8HH/ 6· ¼F· ) ! /$· ~~· 8«8$$~/) · 4
R5 = 27 .000 ohm · 6 8H8B U/G4 ~/H¼«$· FG · «$8~· $/ · « U¼F$G 6/ · HH¼-
R6 = 2.700 ohm B 8~8 ¼F.8HU~8HH/GF8 B ¼H/) · «8 FGF ~/H) GF$~· ( /«8
R7 = 8.200 ohm
R8 = 10.000 ohm /F F8HH¼F · «$~G H$~¼ B 8F$G;
R9 = 6.800 ohm
R10 = 1.000 ohm
R11 = 50.000 ohm (potenz. a variaz. lin.) CIRCUITO DEL DISTORSORE
R12 = 1,000 ohm
Varie c H· ¼~/$8 J ¼8H$8 U~8B 8HH8 6/ F· $¼~· 8«8$$~G5B ¼H/-
TR1 = BC107 ) · «84 U· HH/· B G G~· · ««.· F· «/H/ 68« U~GV8$$G 68« 6/-
TR2 = BC177
H$G~HG~8 ~/UG~$· $G /F D/V¼~· «;
S 1a-S1 b = doppio deviatore
ALIMENTAZ. = 1,5 V a GB 8 H/ U¼ò FG$· ~84 /« ) /~) ¼/$G è U~G%%/H$G 6/ 6¼8
HG«/ $~· FH/H$G~ · « H/«/) /G 0à z M5à z W14 ) ! 8 %8FVGFG
· F) ! 8 FG~B· «B 8F$8 B GF$· $/ F8V«/ H$· 6/ · B U«/D/5

260
) · $G~/ · 6 · «$· D868«$à 4 B · ) ! 8 F8« FGH$~G ) · HG 4 $~· FH/H$G~ à z M5à z W; b · « «G~G %· «G~8 6/U8F68 /F
U8~ «· /FH¼DD/ ) /8F$8 UG«· ~/\ \ · \ /GF8 68~/%· F$8 6·««· U~· $/) · «· B · VV/G~8 G B /FG~8 6/H$G~H/GF8 68« H8-
( · HH· $8FH/GF8 6/ · «/B 8F$· \ /GF84 ) ! 8 è 6/ HG«/ VF· «8; n« «8$$ G~8 J ¼/F6/ UG$~à · DD/ 6· ~8 · J ¼8H$8
M4g é 4 ) GB UGFVGFG ¼F.· B U«/D/) · $G~8 FGF «/F8· ~84 ~8H/H$8F\ 84 · H¼G U/· ) 8~84 ¼F %· «G~8 6/%8~HG 6·
) GF /« ) GFH8V¼8F$8 8DD 8$$ G 6/ 6/H$G~) 8~8 /« H8VF· «8 J ¼8««G 6· FG/ ~/UG~$· $G F8««.8«8F) G ) GB UGF8F$/;
· UU«/) · $G · ««.8F$~· $· 68« ) /~) ¼/$G; è F· HG«¼\ /GF8 U/ù ) GF%8F/8F$8 8 U/ù U~· $/) · UG-
q .· B U/8\ \ · 68« H8VF· «8 · UU«/) · $G /F 8F$~· $· 4 ) ! 8 $~8( ( 8 8HH8~8 J ¼8««· 6/ HGH$/$¼/~8 «· ~8H/H$8F\ · z d
U¼ò 8HH8~8 /F U~· $/) · J ¼8««G 6/~8$$ · B 8F$8 U~G%8- ) GF ¼F $~/B B 8~ 6· WKK;KKK G! B 4 ~8VG«· F6G /F
F/8F$8 6· ««· ) ! /$· ~~ · 8«8$$ ~/) · 4 U¼ò 8HH8~8 6GH· $G H868 6/ B 8HH· · U¼F$G 68« 6/H$G~HG~84 /F B G6G 6·
$~· B /$8 /« UG$8F\ /GB 8$~G Rl, ) ! 8 D¼ FV8 /F $· « G$$ 8F8~8 «· B ·HH/B · 6/H$G~H/GF8 UGHH/( /«87 /F $· «
) · HG 6· 8«8B 8F$G 6/ ) GF$~G««G 68««.8DD 8$$
G 6/ 6/- ) · HG /« UG$8F\ /GB 8$~G z « 68%8 8HH8~8 $8F¼$G · 6
H$G~H/GF8;
è F ~¼G«G B G«$G /B UG~$· F$8 è · DD/ 6· $G · ««8 ~8H/-
H$8F\ 8 z d5z e4 ) G««8V· $8 H¼« ) /~) ¼/$G 6/ ( ·H8 6· «
$~· FH/H$G~ à z «4 D~ · «8 6¼8 «/F88 UGH/$/%· 8 F8V· - Fig. 2- II cablaggio del distorsore con correttore di
$/%· 68««.· «/B 8F$· $G~8 · M4g é ; tonalità deve essere assolutamente composto dentro
un contenitore metallico che ha funzioni di schermo
v ¼8H$8 6¼8 ~8H/H$8F\ 8 U~G%%86GFG · ~8VG«· ~8 /« elettromagnetico e che isola il circuito da eventuali
U¼F$G 6/ «· %G~G 68««.· B U«/D)/ · $G~8 ) GB UGH$G 6· / campi elettromagnetici esterni.

ENTR. ­ a Nà t qN r c à Nqqna N è ­ a nà N
m m
TR1

261
CUFFIA ¼F ( · HHG «/%8««G; li $~/B B 8~ UG$~à 8HH8~8 HGH$/-
$¼/$G ) GF ¼F· ~8H/H$8F\ · D/HH· F8« ) · HG /F ) ¼/ H/
~/$8FV· 6/ · %8~ ~· VV/¼F$G «.GU$/B ¼B 68««· 6/H$G~-
MONO-STEREO H/GF8; nF $· « ) · HG 6¼FJ ¼8 /« $~/B B 8~ D¼FV8 HG«-
$· F$G 6· 8«8B 8F$G 6/ U~G%· 8 FGF 6· ) GB UGF8F$8
Per ogni esigenza d'ascolto personale e per ogni 6· /FH8~/~8 68D/F/$/%· B 8F$8 F8« ) /~) ¼/$G;
tipo di collegamento con amplificatori monofo-
è F.· «$~· U· ~$/) G«· ~/$à 68« U~GV8$$G 68« 6/H$G~-
nici, stereofonici, con registratori, ricevitori ra-
dio, giradischi, ecc. HG~8 è J ¼8««· 6/ 6/HUG~~ 8 · ««.¼H) /$· 6/ ¼F ) GF$~G««G
U· HH/%G 6/ $GF· «/$à 4 ~8· «/\ \ · $G $~·B /$8 «8 ~8H/H$8F-
CARATTERISTICHE Viene fornita con spi- \ 8 z x5z MK 5z ««5z MW 8 /« ) GF68FH· $G~8 a e4 ) ! 8
notto jack 0 3,5 mm.
e spina jack stereo (la U8~B 8$$GFG ¼F· ¼«$8~/G~8 D« 8HH/( /«/$à 68« 6/HUGH/-
Gamma di frequenza:
cuffia è predisposta per $/%G4 · 6· $$· F6G /« $GFG · « $/UG 6/ ( ~· FG B ¼H/) · «8
l'ascolto monofonico.
30- 13.000 Hz Per l'ascolto stereofo- ) ! 8 H/ H$· 8H8V¼8F6G;
nico, tranciare n« colle-
Sensibilità: 150 dB gamento con lo spi-
notto jack 0 3,5 mm.,
separare le due coppie
Impedenza: 8 ohm di conduttori ed ef-
fettuare le esatte sal-
ELIMINAZIONE DEL DISTORSORE
Peso: 170 gr. dature a stagno con la
spina jack stereo).
a GB 8 · %%/8F8 U8~ J ¼· «H/· H/ · «$~G $/UG 6/ 6/H$G~-
HG~84 · F) ! 8 F8« FGH$~G · UU· ~· $G è H$· $G U~8%/H$G
«./FH8~/B 8F$G 6/ ¼F 68%/· $G~8 0­ M· 14 ) ! 8 UG$~à
8HH8~8 HGH$/$¼/$G ) GF ¼F U86· «84 /F B G6G 6· U· H-
H· ~8 %8«G) 8B 8F$8 6· ««· ~/U~G6¼\ /GF8 FG~B · «8 · ««·
~/U~G6¼\ /GF8 B ¼H/) · «8 6/H$G~$· 4 8H)«¼68F6G G6 /F-
)«¼68F6G · U/· ) 8~8 /« ) /~) ¼/$G 68« 6/H$G~HG~8;
nF ) GF) GB /$· F\ · ) GF /« ) GB · F6G G~· 68H) ~/$$G
8H/H$8 ¼F H8) GF6G 8«8B 8F$G 6/ ) GB · F6G ) ! 8
) GF$~G««· «./FH8~/B 8F$G 68««.· «/B 8F$· \ /GF8 68« ) /~-
) ¼/$G4 G$$8F¼$· · ¼$GFGB · B 8F$8 ) GF ¼F· U/«· ·
$G~) /· 6· M4g é ; v ¼8H$G ) GB · F6G è ~·UU~8H8F-
$· $G 6· « 68%/· $G~8 ­ M( ;
u8~ J ¼· F$G ~/V¼· ~6· «· U/«· 6/ · «/B 8F$· \ /GF8
UGHH/· B G ) GFH/V«/· ~8 6/ H8~% /~H/ 6/ ¼F 8«8B 8F$G ·
V~· F68 ) · U· ) /$à 4 6/ $/UG ) G~· \ \ · $G4 H/· U8~ V· ~· F-
$/~8 ¼F· «¼FV· · ¼$GFGB /· 6/ D¼ F\ /GF· B 8F$G · «
6/H$G~HG~84 H/· U8~ ) · ¼$8«· ~H/ ) GF$~G / ~/H) ! / 6/ ¼F·
L. 4.800 D¼G~/¼H) /$· 6/ 8«8$$~G
· F) ! 8 6/H$~¼
«/$· ) G~~GH/%G4 ) ! 8 UG$~8( ( 8
VV8~8 $· «¼F8 U· ~$/ 68« ) /~) ¼/$G 8«8$-
$~GF/) G;
ADATTATORE u8~ B G$/%/ 6/ H8B U«/) /$à ) GH$~¼ $$/%· 4 / 6¼8 ) GB -

w5...w
B ¼$· $G~/ ­ M· 5 ­ M( ~/H¼«$· FG ) GB U~8H/ /F ¼F ¼F/-
PER CUFFIE STEREO ) G 6GUU/G 68%/· $G~8 0­ M1 ) ! 84 )GB 8 · ( ( /· B G
Piccolo apparecchio che con-
68$$G4 UG$~à 8HH8~8 HGH$/$¼/$G4 · ««.G) ) · H/GF84 ) GF
sente n« collegamento di una ¼F H8B U«/) 8 /F$8~~¼ $$G~84 U8~ /FH8~/~8 G 6/H/FH8~/~8
o due cuffie stereo con tutti
i complessi stereofonici. La «.· «/B 8F$· $G~84 8 ) GF ¼F U86· «8 U8~ /FH8~/~8 G
commutazione altoparlanti-cuf- 6/H/FH8~/~8 /« ) /~) ¼/$G 68« 6/H$G~HG~8 F8««· ) · $8F·
fia è Immediata, tramite inter-
ruttore e slitta, senza dover 6/ · B U«/D)/ · \ /GF8 HGFG~·;
intervenire sui collegamenti.
L'apparecchio si inserisce nel
collegamento fra uscita del-
l'amplificatore e altoparlanti.
COSTRUZIONE DEL DISTORSORE
L. 3.500 n U~G( «8B / ) ! 8 /FHG~VGFG /F D·H8 6/ ~8· «/\ \ · \ /GF8
U~· $/) · 68« 6/H$G~HG~8 HGFG J ¼8««/ ) GB ¼F/ · $¼$$ /
/ B GF$· VV/ 6/ · UU· ~·$/ ) ! 8 «· %G~· FG /F ( · HH· D~
8-
J ¼8F\ · ; t ) ) G~~8~à 6¼FJ ¼8 ~/%G«V8~8 U· ~$/) G«· ~8
· $$8F\ /GF8 · ««8 GU8~· \ /GF/ 6/ H) ! 8~B · $¼~ · 8 ·

262
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F8) 8HH· ~/G U8~ 8%/$· ~8 6/ ) · U$· ~8 H8VF· «/ 6/ ( ·HH· ~· 68« ) GB UGF8F$8 ~/H¼«$/ /F J ¼·«) ! 8 B G6G ) G«-
D~ 8J ¼8F\· 8H$8~F/ ) ! 84 UG$8F6G 8HH8~8 HG$$GUGH$/ «8V· $· ) GF /« ) /~) ¼/$G 6/ B · HH· 4 ) /Gé ) GF /« $8«·/ G4
·« U~G) 8HHG 6/ · B U«/D/) · \ /GF84 ) ~88~8( ( 8~G ~GF- U8~) ! é V«/ H$8HH/ UG$8F\ /GB 8$~/ ~·UU~8H8F$·F G 68-
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$/%G J ¼/F6/ ) GFH/V«/· B G 6/ ~·) ) ! /¼68~8 /« ) /~) ¼/$G ) · B U/ 8«8$$ ~GB · VF8$/) / 8H$8~F/;
/F ¼F ) GF$8F/$G~8 B 8$· ««/) G4 · « J ¼· «8 · DD/ 6/· B G /« u8~ «· B · VV/G~ U· ~$8 68/ ) G««8V· B 8F$/ ) GFH/V«/· -
) GB U/$G 6/ H) ! 8~B · ~8 /« ) /~) ¼/$G ~/HU8$$G · 6 8%8F- B G 6/ D·~ ¼HG 6/ ) · %8$$ / H) ! 8~B· $/4 ) GHì ) GB 8 è
$¼· «/ ) · B U/ 8«8$$ ~GB · VF8$/) / 8H$8~F/; a GHì /FD·$$/ 6· $G · %868~8 /F D/V¼~· W U8~ ) G««8V· B 8F$/ ) GF
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6G /« U/· FG ) GH$~¼$$ /%G ~/UG~$· $G /F D/V¼~· W; v ¼8H$/ $/U/ 6/ ) · %8$$/ HGFG 6G$· $/ 6/ ¼F ) GF6¼$-
t HH8~% · F6G /« 6/H8VFG ~·UU~8H8F$· $/%G 68« ) · ( «· V- $G~8 /F$8~FG4 ) ! 8 %/8F8 68FGB /F· $G ) GF6¼$$ G~8
V/G4 è D·) /«8 FG$· ~8 ) ! 8 FG/ H$8HH/ ) / H/· B G HDG ~\ · $/ « ) · «6G » 7 «G H$~·$G /HG «· F$8 68« ) GF6¼$$G~8 ) ·«6G
6/ ~8· «/\ \ · ~8 ) G««8V·B 8F$/ B G«$G ) G~$/4 H/· U8~ J ¼8« è ~/) GU8~$G ) GF ¼F· ) · «\ · B 8$· ««/) · 4 ) ! 8 D¼ FV8
) ! 8 ~/V¼· ~6· / %· ~/ ) · %8$$ / F8) 8HH· ~/ U8~ «· ) GB - 6· H8)GF6G ) GF6¼$$ G~8 84 F8« FGH$~G ) ·HG4 6· ) GF-
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­ ¼««G H)! 8B · U~·$/) G 6/ D/V¼~· W HGFG U~8H8F$/ /B U86/H) 8 «· DG ~B · \ /GF8 6/ ) G~$G) /~) ¼/$/ /F$8~F· -
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B 8$· ««/) G $~·B /$8 %/$8 8 6· 6G4 ) GFH/V«/· B G 6/ «.¼H) /$· 68« 6/H$G~HG~8 8 «.8F$~·$· 68««.· B U«/D/) · $G-
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6/«/V8F$/4 U~/B · 6/ H$~/FV8~8 /« 6· 6G4 U~G%%86GFG HGH$/$¼/$G ) GF /« )«· HH/) G U86· «8 68« ) ! /$· ~~/H$· 4
· ~·H) ! /· ~8 8F8~V/) · B 8F$8 «· \GF· 6/ $8«· /G /F /« ) G««8V· B 8F$G D~ · J ¼8H$.¼«$/B G 8 «.· UU· ~·$G 68-
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8«/B /F· ~8 «.8%8F$¼· «8 H$~·$G 6/ GHH/6G DG ~B· $GH/ B ·$G; v ¼8H$G FGF H8~% 8 /F%8) 8 U8~ /« ) G««8V· -
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263
LA MISURA DELLE BA CESSARIA QUANDO St
DEBBANO CONTROLL DELLE BOBINE, DELLE
INDUTTANZE, DELLE I FORMATORI; OPPURE
QUANDO SI DEBBANO E A FILO DELL'ORDINE
DELLE UNITA' DELL'O

OHM PER
BASS NZE

264
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( /«8 /F ) GBB 8~) /G4 68%8 8HH8~8 ) GH$~¼/$· ) GF ¼FG A %G«$ 8 U¼ò 8HH8~8 /BUG ~$· F$8 · ) ) 8~$·~8 )! 8 6¼8
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B 8F$G H8~/85U· ~· ««8«G 6/ U/ù ~8H/H$8F\ 84 GUU¼~8 K4dd G! B4 H/· FG ¼V¼·«/ D~ · «G~G; a /ò ) · U/$· F8«
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q .G! BB8$~GU8~ ( ·HH 8 ~8H/H$8F\ 8 FGF è F8) 8HH· ~/G $8F\· 4 6G%8 è F8) 8HH·~/G ( /«· F) /·~8 «· )G~~8F$8 H¼
U8~ «· B/H¼~· 68/ HG «/ ~8H/H$G~/4 )/Gé 6/ J ¼8/ )GB- 6¼8 $~· FH/H$G~ )G««8V· $/ /F U· ~· ««8«G; q · %·«¼$· -
UGF8F$/ ( 8F FG$/ ) ! 8 FG/ $¼$$ / )! /· B/·B G ~8H/- \ /GF8 68/ ( ·HH / %·«G~/ ~8H/H$/%/ è · F)G~· F8) 8HH · ~/·
H$8F\ 8 8 ) ! 8 H8~% GFG U8~ )GBUG~~ 8 /« )· ( «·VV/G F8V«/ ·«/B 8F$· $G~/ H$· ( /«/\\· $/ 6/ ¼F· ) 8~$· UG-
6/ J ¼·H/ $¼$$ / V«/ · UU·~· $/ 8«8$$ ~GF/) /7 8HHGH8~% 8 $8F\ · 8 /F BG«$ /HH/B/ · «$~/ ) ·H/;
· F)G~· 4 8 DG ~H8 U/ù D~ 8J¼8F$8B8F$84 U8~ «· B/H¼- r · /« )GB¼F8 $8H$8~ FGF è /F V~·6G 6/ ~/HG «%8~8
~· 68««8 ( ·HH 8 ~8H/H$8F\8 G! B B/)! 8 68««8 (G( /F84 $¼$$ / J ¼8H$/ U~G( «8B/ 86 è J ¼/F6/ F8)8HH· ~/G ~/-
68««8 /BU868F\8 G 68V«/ · %% G«V/B 8F$/ 68/ $~· - )G~~8~8 · 6 ¼FG H$~¼ B8F$G )! 8 DG ~F/H) · B/H¼~8 U/ù
HDG ~B· $G~/; nFD·$$/4 / FGH$~/ «8$$ G~/ ·%~·FFG · %¼$G · $$8F6/( /«/; c J ¼8H$G è /« ) ·HG68« FGH$~G · UU· ~· $G
U/ù %G«$8 «.G) ) ·H/GF8 6/ D/H H· ~8 / U¼F$·«/ 68««.G! B- /« ) ¼/ ) /~)¼/$G 8«8$$ ~/) G è ~· UU~8H8F$· $G /F D/V¼-
B8$~GH¼/ $8~B/F· «/ 6/ ¼F $~· HDG ~B· $G~8 6.¼H) /$· G ~· M;
6/ ·«/B8F$·\ /GF84 ·) ) G~V8F6GH/ )! 8 «./F6/) 8 68««G
H$~¼ B8F$G ~·VV/¼FV8 /BB86/· $·B 8F$8 /« DG F6G-
H) · «· ; v ¼8H$G )GF$~G ««G è U¼~ F8) 8HH· ~/G U8~ %8- PROGETTO DELL'OHMMETRO
~/D )· ~8 «· )GF$/F¼/$à 6/ ¼F ·%% G«V/B8F$G4 )/Gé
U8~ %8~/D)· / ~8 H8 8H/H$GFG G B8FG /F$8~~¼ \ /GF/ 8«8$- n« ) /~)¼/$G 6/ B/H¼~
· 6· FG/ )GF) 8U/$G è 6G$· $G
$~/)! 8 F8« ) /~)¼/$G /F$8~FG 68« )GBUGF8F$87 B· 6/ 6¼8 UG~$·$84 )GBB¼$·( /«/ $~·B /$8 ¼F )GBB¼-
8HHGFGF H8~% 8 U/ù J ¼· F6G H/ %GV«/· %· «¼$· ~8 «· $· $G~8 B¼«$/U«G · W% /8 5 W UGH/\ /GF/; c HH8 HG
FG»
~8H/H$8F\· G! BB/) · )! 84 8HH8 F6G BG«$G ( ·HH · U¼ò K4M G!B 5 xK G!B
D·) /«B8F$8 $~· ~~8 /F /FV· FFG «.GU8~· $G~84 /F6¼-
)8F6G«G · ) ~868~8 /F ¼F 8%8F$¼·«8 )G~$ G)/~)¼/$G; M G! B 5 xKKG! B
q .G! BB8$~G U8~ «· B/H¼~· 68««8 ( ·HH8 ~8H/H$8F\ 8 q.8«8B8F$G /F6/) · $G~8 %/H¼·«8 è ~·UU~8H8F$· $G 6·
U¼ò 8HH8 ~8 ·) J ¼/H$· $G /F )GBB8~) /G4 B· 8HHGè ¼F B/««/·B U8~GB8$~G · )G~~8 F$8 )GF$/F¼· 4 )GF
¼FG H$~¼ B 8F$G BG«$G )GH$GHG8 FGF H8BU~8 6/ D·- ~8H/H$8F\· /F$8~F· 6/ MKKG! B ) /~)· 4 /F V~·6G 6/
) /«8 ~8U8~/( /«/$à )GBB8~) /·«8; c ) )G U8~)! é · ( - GDD ~/~8 ¼F· 68%/·\/ GF8 $G$·«8 68««./F6/)8 J ¼· F6G
( /·B G ~/$8F¼$G F8) 8HH · ~/G /F$8~U ~8$· ~8 J ¼8H$· F8- HG $$GUGH $G ·« U·HH
·VV/G 6/ ¼F· )G~~ 8F$8 6/ M B/«-
) 8HH/$à 68/ FGH$~/ «8$$ G~/ U~8H8F$·F6G 8 68H) ~/%8F- «/· BU8~8;
6G ¼F H8B U«/) 8 ) /~)¼/$G 6/ G! BB8$~G 6/ D·) /«8 q .·«/B 8F$·\/ GF8 68« ) /~)¼/$G è G$$8F¼$· )GF ¼F·
~8·«/\\·\ /GF8 U~· $/) · 8 $· ~· $¼~· BG«$G · V8%G«8; U/«· 6· e4g é ;
n«)GBB¼$· $G~8 B¼«$ /U«G ­ WU8~B8$$8 6/ G$$ 8F8~84
/F UGH/\ /GF8 M4 «· B/H¼~· 68/ %·«G~/ ~8H/H$/%/ )GB-
UNO STRUMENTO NECESSARIO U~8H/ D~ · M 8 xKKG! B 7 F8««· UGH/\/ GF8 W4 )GF ¼F·
H8FH/( /«/$à MK%G«$ 8 H¼U8~/G~84 H/ UGH HGFG B/H¼~·-
v ¼· «)! 8 U~/F) /U/· F$8 UG$~8( ( 8 U8FH· ~8 )! 8 «· ~8 / %·«G~/ )GBU~8H/ D~ · K4M 8 xK G! B ; N B8$à
B/H¼~· 68/ ( ·HH/ %·«G~/ ~8H/H$/%/ UGHH· 8HH8~8 68« H)·«· 68««· U~/B · UG~$ · $· H/ B/H¼~· /« %·«G~8 6/
$¼$$G H¼U8~D«¼· G4 · «B 8FG4 FGF 68« $¼$$ G F8) 8HH· - MKKG! B 7 · B8$à H)·«· 68««· H8) GF6· UG~$ · $· H/
~/· U8~ «· B· VV/G~ U· ~$8 68V«/ 8HU8~/B 8F$/4 68««8 B/H¼~· /« %·«G~8 6/ Mt G! B ;

265
m
--=
+

1
V


R2
x10
==-
2

R1 R3
l'M
w Fig. 1 _.. Cir1:uito elettrico dell'ohmmetro per basse re-
R4 X 10 sistenze. Il valore della resistenza di shunt R2 deve
essere calcolato in base alle caratteristiche del mil-
liamperometro. Il valore di 11,11 ohm, da noi attribuito
ad R2, è valido solo nel caso in cui le caratteristiche
elettriche del milliamperometro siano quelle citate nel-
l'elenco componenti.

S1

F8 U~· $/) · 4 ¼F· U~8«/B /F· ~8 8 ¼$/«/HH/B · 8HU8~/8F-


\ · 6/ ) G«G~G ) ! 8 HGFG · ««8 U~/B /HH/B 8 · ~B /;
n« D¼F\ /GF· B 8F$G 68« ) /~) ¼/$G è ( · H· $G H¼«« .8DD 8$$G
6/ H! ¼F$ /F$~G6G$$ G 6· ««· ~8H/H$8F\ · /F) GVF/$· RX,
COMPONENTI ) /Gé 6· ««· ~8H/H$8F\ · ) ! 8 H/ %¼G« B /H¼~· ~8 U8~) ! é
FGF H/ ) GFGH) 8 6/ 8HH· /« %· «G~8 G! B B /) G;
v ¼· F6G «· ~8H/H$8F\ · /F) GVF/$· RX ~/H¼«$ · /FH8-
~/$· F8« ) /~) ¼/$G 0«./FH8~/B 8F$G · %%/8F8 /F U· ~· «-
«8«G ) GF /« B /««/· B U8~GB 8$~G14 «· ) G~~8F$8 8«8$$~/-
Rt
R2
R3
114
-
= 250ohm - 2 W (potenziometro a filo)
vedi testo (11,11 ohm)
A 2.900 ohm -
A 200 ohm - W
w
) · H) G~~8 · $$ ~·%8~HG / 6¼8 ~· B /» ¼F· U· ~$8 · $$~· -
%8~HG /« B /««/· B U8~GB 8$~G 8 ¼F· U· ~$8 · $$~· %8~HG
«· ~8H/H$8F\ · HG$$GUGH$· · 6 8H· B 8; é /8F8 U~G%G) · -
$· ) GHì ¼F· ) 8~$· /F6/) · \ /GF8 68««G H$~¼ B 8F$G ) ! 8
mA = milliamperometro (1 mA - 100 ohm] H/ $~G%· /F H$~8$$· ~8«· \ /GF8 B · $8B · $/) · ) GF /« %· -
s1 ;;;;;;;;;;;;; «G~8 68««· ~8H/H$8F\ · /F) GVF/$· 84 G%%/· B 8F$84 ) GF
S2 =
commutatore multiplo (2 vie - 2 posiz.) «8 ) · ~·$$ 8~/H$/) ! 8 8«8$$~/) ! 8 68« ) /~) ¼/$G;
ALIMENTAZ. 4,5 V A n« UG$8F\ /GB 8$~G z « U8~B 8$$8 6/ ~8VG«· ~8 «./F6/-
) 8 68««G H$~¼ B 8F$G · DG F6G5H) · «· ;
­ 8 «· ~8H/H$8F\ · /F) GVF/$· RX DG HH8 F¼««· 4 ) /Gé H8
/« %· «G~8 68««· ~8H/H$8F\ · RX DG HH8 U· ~/ · t 0 FGF
H/ ) GFDG F6· /« %· «G~8 F¼««G ) GF /« %· «G~8 /FD/F/$G4
f · ) ) /· B G U~8H8F$8 ) ! 84 · ««.G) ) G~~8F\ · 4 «G H$~¼- U8~) ! é /« U~/B G ) G~~/HUGF68 · « ) G~$G) /~) ¼/$G4 B 8F-
B 8F$G /F6/) · $G~8 UG$~à 8HH8~8 HGH$/$¼/$G ) GF /« $~8 /« H8) GF6G ) G~~/HUGF68 · ««./F$8~~¼ \ /GF8 F8$$·
$8H$8~; 68««· ) GF$/F¼/$à 8«8$$~/) · 14 «G H$~¼ B 8F$G %8~~8( ( 8
) G~$G) /~) ¼/$· $G 8 «./F6/) · \ /GF8 ~/H¼«$8~8( ( 8 G%%/· -
B 8F$8 F¼««· ; nF%8) 84 H8 /« %· «G~8 68««· ~8H/H$8F\ ·
ANALISI DEL CIRCUITO RX DG HH8 U· ~/ · J ¼8««G 68««· ~8H/H$8F\ · /F$8~F·
68««G H$~¼ B 8F$G4 «./F6/) 8 H/ D8~B 8~8( ( 8 · B 8$à
NF· «/\ \ /· B G G~· «G H) ! 8B · 8«8$$
~/) G 6/ D/V¼~· M4 H) · «· 4 U8~) ! é «· ) G~~8F$8 8«8$$~/) · · H/ ~/U· ~$/~8( ( 8
~· UU~8H8F$· $/%G 68« U~GV8$$G 68««.G! B B 8$~G U8~ /F ¼V¼· « B /H¼~· · $$ ~·%8~HG / 6¼8 ~· B / 68« ) G««8-
( ·HH8 ~8H/H$8F\ 8; a GB 8 H/ U¼ò FG$· ~84 /« ) /~) ¼/$G è V· B 8F$G /F U· ~· ««8«G B N 5 RX, ) /Gé U· HH8~8( ( 8
8H$~8B · B8F$8 H8B U«/) 87 8HHG FGF ¼$/«/\ \ · ) GB UG- U8~ B 8$à 68« H¼G %· «G~8 $G$· «8 · $$~· %8~HG «G H$~¼-
nenti attivi ed è J ¼8H$G /« B G$/%G U8~ ) ¼/ /« ) /~) ¼/$G B 8F$G 8 U8~ «.· «$~· B 8$à · $$ ~· %8~HG «· ~8H/H$8F\ ·
rà anche ~·UU~8H8F$· ~84 ) GF :· H¼· ~8· «/\ \ · \ /G5 /F) GVF/$· ;

266
o

BF
o

e
5 R4

R3
«sa
Fig. 2 - E' assai importante
che il cablaggio dell'ohmme-
tro venga eseguito con fili di
rame di grossa sezione e mol-
to corti, allo scopo di non
falsare le letture con l'intro-
duzione di elementi resistivi
estranei. In questo disegno si
propone al lettore di montare
l'apparecchio in un contenito-
o re sul cui pannello frontale è
composto il cablaggio.

s G/ · ( ( /· B G H) 8«$G ¼FG H$~¼ B 8F$G /F6/) · $G~8 /F Rm z 8H/H$8F\ · /F$8~F· 68« B /««/· B U8~GB 8$~G
V~· 6G 6/ D·~ 68%/· ~8 «./F6/) 8 · DG F6G5H) · «· J ¼· F- n A é · «G~8 68««./F$8FH/$à 6/ ) G~~8F$8 $G$· «8
6G è · $$ ~· %8~H
· $G 6· ¼F· ) G~~ 8F$8 ) GF$/F¼· 68« F8« ) /~) ¼/$G
%· «G~8 6/ M B N7 «· ~8H/H$8F\ · /F$8~F· 68««G H$~¼ - nB 5 é · «G~8 68««./F$8FH/$à 6/ ) G~~8F$8 ) ! 8
B 8F$G è 6/ MK K G! B 7 ) GF J ¼8H$/ 8«8B 8F$/ è G%- U~G%G) · «· 68%/· \ /GF8 68««./F6/) 8 · DG F-
%/G ) ! 84 J ¼· F6G «./F6/) 8 H/ D8~B· · B 8$à H) · «· 4 6G5H) · «· ;
8HHG H8VF8~à il %· «G~8 6/ MKK G! B ; uG/) ! é F8« FGH$~G ) · HG H/ ! · z B MKK G! B 4 H/
G$$/8F8»
n » «B A nt
MAGGIORE SENSIBILITA' 84 ) GFH8V¼8F$8B 8F$8»
u8~ 6G$· ~8 «G H$~¼ B 8F$G 6/ ¼F.· «$~· UG~$· $· 4 /F
zW A MM4MM G! B
V~· 6G 6/ B /H¼~· ~8 ~8H/H$8F\ 8 6/ %· «G~8 · F) G~· U/ù
( · HHG4 è ·HHG«¼$· B 8F$8 F8) 8HH· ~/G /« ) GB B ¼$· $G~8
B ¼«$/U«G 8 «.· UU«/) · \ /GF8 6/ ¼F· DG ~B ¼«· B · $8- UN VALORE RESISTIVO NON
B · $/) · ; r · F8 %· «8 «· U8F· ; COMMERCIALE
u8~ ~· VV/¼FV8~8 J ¼8H$G H) GUG G) ) G~~8 /FH8~/~84
n« %· «G~8 ~8H/H$/%G $8H$é /F6/%/6¼· $G $~·B /$8 «· DG ~-
$~·B /$8 ¼F ) GB B ¼$· $G~84 ¼F· ~8H/H$8F\ · · VV/¼F-
B ¼«· U~8) 868F$8B 8F$8 ) /$· $· è 6/ MM4MM G! B 4 ) /Gé
$/%· 6/ H! ¼F$7 $· «8 ~8H/H$8F\ · D· /F B G6G ) ! 8 «·
¼F %· «G~8 · HHG«¼$· B 8F$8 FGF ) GB B 8~) /· «8 84
) G~~8F$8 ) ! 8 · $$~· %8~H· /« ) /~) ¼/$G ~/H¼«$/ MK%G«$8
J ¼/F6/4 /~~8U8~/( /«8 /F ) GB B 8~) /G;
H¼U8~/G~8 · J ¼8««· /F6/) · $· 6· ««G H$~¼ B 8F$G4 U8~-
r · è H8B U~8 UGHH/( /«8 ¼$/«/\ \ · ~8 · 66/~/$$¼~· 6¼8
B 8$$ 8F6G 6/ B /H¼~ · ~8 ~8H/H$8F\ 8 MK%G«$8 U/ù U/) -
H/H$8B / 6/%8~H/ U8~ G$$8F8~8 J ¼8H$· ~8H/H$8F\ · ;
) G«8;
n« U~/B G H/H$8B · ) GFH/H$8 F8« ) G««8V· ~8 /F H8~/8
n« %· «G~8 $8G~/) G 6/ J ¼8H$· ~8H/H$8F\ · U¼ò 8HH8~8 D~· 6/ «G~G ¼F· ~8H/H$8F\ · 6· MK G! B 8 ¼F· ~8H/-
) · «)G«· $G · UU«/) · F6G «· H8V¼8F$8 DG ~B ¼«· » H$8F\ · 6· M G! B 4 /F B G6G 6· ) GFH8V¼/~8 /« %· -
Rm «G~8 $G$· «8 6/ MM G! B ;
zW nF J ¼8H$G ) · HG FGF H/ ~· VV/¼FV8 «· U~8) /H/GF8 · H-
n HG«¼$· 4 B · / ~/H¼«$· $/ UG$~· FFG ~/$8F8~H/ ¼V¼· «B 8F-
$8 HG66/HD·) 8F$/; n« H8) GF6G H/H$8B · U8~ ~· VV/¼F-
«B V8~8 /« %· «G~8 ~8· «8 6/ MM4MM G! B è J ¼8««G 6/ · ¼$G-
) GH$~¼ /~8 «· ~8H/H$8F\ · ) GF J ¼8H$G %· «G~8 /F B G6G
F8««· J ¼· «8 / H/B ( G«/ $~G%· FG «8 H8V¼8F$/ /F$8~U~8- 6· ) GFH8V¼/~8 «.· HHG«¼$· U~8) /H/GF8; A $· «8 H) GUG
$· \ /GF/» è H¼DD/ ) /8F$8 ¼$/«/\\ · ~8 ¼FG HU8\ \ GF8 6/ D/«G · « F/-
zW A z 8H/H$8F\ · 6/ H! ¼F$ · VV/¼F$/%· ) ! 8«5) ~GB G4 $G«$G 6· ¼F %8) ) ! /G UG$8F\ /GB 8$~G ·

Wi k
B
3


R2

Fig. 3- Con questo circuito di prova, cosi come am-


piamente spiegato nel testo, è possibile attribuire ad
R2, cioé alla resistenza di shunt, il suo valore esatto.

v ¼8H$G F¼G%G /FH8~/B 8F$G 68%8 U~G%G) · ~8 ¼FG


HUGH$· B 8F$G 68««./F6/) 8 68««G H$~¼B 8F$G ) G~~/HUGF-
68F$8 · 6 ¼F %· «G~8 6/ ) G~~8F$8 U· ~/ · M@ MK 6/
COMPONENTI J ¼8««G U~8) 868F$8B 8F$8 %· «¼$· $G;
q · ~8H/H$8F\ · z W ~/H¼«$8~à · J ¼8H$G U¼F$G U8~D8$-
$· B 8F$8 8H· $$· 8 68VF· 68««8 ~8H/H$8F\ 8 6/ · «$· U~8-
) /H/GF8; c . G%% /G ) ! 8 U8~ G$$
8F8~8 /« %· «G~8 6/ ) G~-
~8F$8 G~· ) /$· $G H/ 68%8 · ««¼FV· ~8 G · ) ) G~)/· ~8 /«
D/«G · « F/) ! 8«5) ~GB G;
RI = 250 ohm - 2 W (potenziometro a filo'
a G«G~G ) ! 84 U8~ J ¼8H$G $/UG 6/ %· «¼$· \ /GF8 ~8H/-
R2 11,11 ohm
R3 = 4.300 ohm H$/%· 4 H/ H8~% /~· FFG 68« ) /~) ¼/$G 6/ D/V¼~· M4 6G-
%~· FFG ~/) G~6· ~H/ ) ! 84 /F H8~/8 · ««· ~8H/H$8F\ · 6/
mA = mllllamperometro (1 mA - 100 ohm) H! ¼F$ z W 6G%~à 8HH8~8 ) G««8V· $G · F) ! 8 /« ) GB -
ALIMENTAZ. = 4,5 V B ¼$· $G~8 ­ W4 ) /Gé «· HG«· H8\ /GF8 68« ) GB B ¼$· $G-
~8 B ¼«$/U«G 68H$/F· $· · ) G««8V· ~H/ ) GF z W; a /ò
è F8) 8HH· ~/G U8~) ! é /F $¼$$/ / ) GB B ¼$· $G~/ 8H/H$84
F8/ ) GF$· $$/4 ¼F· ) 8~$· ~8H/H$8F\ · 6/ ) GF$· $$G FGF
$~·H) ¼~· ( /«8;
D/«G4 6· ¼F %8) ) ! /G D8~~G 6· H$/~G G 6/~8$$ · B 8F$8
· ) J ¼/H$· $G U~8HHG ¼F F8VG\ /G 6/ B · $8~/·«/ 8«8$$~/) /;
n« D/«G 6G%~à 8HH8~8 · %%G«$G ) GF HU/~8 HU·\ /· $8 D~ ·
«G~G 8 /« $¼$$ G 6G%~à 8HH8~8 D/HH· $G H¼ ¼F J ¼· «H/·H/ Fig. 4 - Nell'elenco componenti il lettore troverà al-
H¼UUG~$G /HG «· F$8; cune resistenze di valore assolutamente non commer-
ciale. Eppure questi valori debbono essere rispettati
se si vuol realizzare uno strumento di precisione. Que-
ste resistenze, dunque, possono essere ottenute, come
IL VALORE ESATTO DI R2 indicato in questo disegno, tramite il collegamento in
serie di due resistenze.
n« %· «G~8 8H· $$G 68««· ~8H/H$8F\ · z W4 ~8·«/\ \ · $G ) GF
/« D/«G · « F/) ! 8«5) ~GB G4 U¼ò 8HH8~8 /F6/%/6¼· $G4 U8~
J ¼· «H/·H/ %· «G~8 6/ ~8H/H$8F\ · /F$8~F· 68««G H$~¼- zW R3 z
B 8F$G4 F8« H8V¼8 F$8 B G6G;
t ) ) G~~8 ~8· «/\ \ · ~8 /« ) /~) ¼/$G ~/UG~$· $G /F D/V¼~·
d; ­ / $~· $$· G%%/· B 8F$8 6/ ¼F· ~8· «/\ \ · \ /GF8 U~G%- 10111,:1 J
ìF Ml K@« ° W4kp t °
%nHG~M· ; WKW WxWG
F
u8~ U~/B · ) GH· G) ) G~~8~à ~8VG«· ~8 «./F6/) 8 68«
B /««/· B U8~GB 8$~G · DG F6G5H) · «· 4 · V8F6G H¼« UG-
+ "" """ I
$8F\/ GB 8$~G z «; ­ ¼) ) 8HH/%· B 8F$84 H8F\ · U/ù ~/-
$G) ) · ~8 /« UG$8F\ /GB 8$~G z M4 H/ /FH8~/H) 8 /« D/«G · «
F/) ! 8«5) ~GB G ~· UU~8H8F$· $/%G 68««· ~8H/H$8F\ · z W; n
268
COSTRUZIONE DELL'OHMMETRO «.G! B B 8$~G ) GFH/H$8 F8« H8~% /~H/ 6/ ¼F ) 8~$G F¼-
B 8~G5 6/ ~8H/H$8F\ 8 6/ %· «G~8 FG$G 8 6/ · «$· U~8-
n« H8B U«/) 8 ) · ( «· VV/G 68««.G! B B 8$~G U8~ ( ·HH8 ) /H/GF8; a GF J ¼8H$8 H· ~à UGHH/( /«8 ) GB UG~~8 ¼F·
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à ¼$$/ / ) GB UGF8F$/ HGFG B GF$· $/ H¼ ¼F· «·H$~· ) · ~8 H¼ J ¼8««· G~/V/F· «8 / 6/%8~H/ %· «G~/ /F G! B
B 8$· ««/) · 68H$/F· $· · D¼FV8~8 6· U· FF8««G D~ GF- G$$8F¼$/ B /H¼~· F6G «8 ~8H/H$8F\ 8 6/ %· «G~8 FG$G;
$· «8 68««G H$~¼B 8F$G; q .¼HG 68««G H$~¼B 8F$G è H8B U«/) /HH/B G; c . H¼DD/ -
z · ) )GB · F6/· B G 6/ 8%/$· ~8 ·HHG«¼$· B 8F$8 / «¼F- )/ 8F$84 /FD·$$/4 ~8VG«· ~8 «G H$~¼B 8F$G /F6/) · $G ·
V! / ) G««8V· B 8F$/ · D/«G4 U8~) ! é J ¼8H$/ UG$~8( ( 8~G DG F6G5H) · «· U~/B · 6/ 8DD 8$$¼· ~8 «· B /H¼~· G! B -
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D·«H8~8( ( 8~G «8 GU8~·\ /GF/ 6/ B /H¼~· 68««8 ~8H/- F8««8 · UUGH/$8 ( G) ) G«8 8 H/ «8VV8 /« %· «G~8 H8VF· «· -
H$8F\ 8 /F) GVF/$8; a GFH/V«/· B G J ¼/F6/ 6/ H8~% /~H
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( 8F H$~8$$· H¼V«/ · UUGH/$/ B G~H 8$$/5( G) ) G«84 /F B G-
6G5H) · «· 4 ~/$G) ) · F6G 8%8F$¼· «B 8F$8 /« UG$8F\ /GB 8-
6G 6· FGF /F$~G6¼~~8 ¼«$8~/G~/ 8«8B 8F$/ ~8H/H$/%/
$~G z n; v ¼8H$· GU8~·\ /GF8 UG$~à 8HH8~8 8%/$· $·
8H$~·F8/;
HG«$· F$G H8 H/ H8«8\ /GF8~· FFG4 ) GF U~G%8 GUUG~$¼F84
/ %· «G~/ 6/ z d5z e4 ) ! 8 ~·UU~8H8F$· FG «8 ~8H/H$8F-
TARATURA E USO DELLO STRUMENTO \ 8 68H$/F· $8 · ) G««8V· ~H/4 F8««8 6¼8 UG~$· $8 68««G
H$~¼B 8F$G4 F8««· H8) GF6· H8\ /GF8 68« ) GB B ¼$· $G-
àn H/H$8B · U/ù H8B U«/) 8 U8~ $· ~·~8 /« ) /~) ¼/$G 68«5 ~8 B ¼«$/U«G;

PER LA COSTRUZIONE DEI NOSTRI I

PROGETTI SERVITEVI DEL

KIT PER I CIRCUITI STAMPATI


facilità d'uso
rapidità di esecuzione
completezza di elementi

Il kit è corredato di fogli illustra-


tivi nei quali, in una ordinata,
chiara e precisa sequenza di fo-
tografie, vengono presentate le
successive operazioni che con-
ducono alla composizione del
circuito stampato.

L. 4.500

Le richieste debbono essere fatte inviando anticipatamente l'importo a mezzo vaglia o


c.c.p. n. 3/26482 intestato a: ELETTRONICA PRATICA - 20125 MILANO - Via Zuretti, 52
Telefono 6891945.

269
I
ALIMENTATORI
STABILIZZATI
PUNTATA

q · B · VV/G~ U· ~$8 68V«/ · UU· ~· $/ 8«8$$~GF/) /4 · b · ««.· «/B 8F$· $G~8 H/ UGHHGFG 68~/%· ~8 $¼$$ / / %· «G~/
%· «%G«8 G · $~·FH/H$G~4 · 6/G6/ G · ) /~) ¼/$/ /F$8V~· - 6/ $8FH/GF/ ) GF$/F¼8 F8) 8HH· ~/8 U8~ · «/B 8F$· ~8
$/4 F8) 8HH/$· 6/ ¼F· · «/B 8F$· \ /GF8 /F )G~~8F$8 ) GF- J ¼· «H/· H/ $/UG 6/ B G68~FG · UU· ~· $G 8«8$$~GF/)G;
$/F¼· ; q .· «/B 8F$· $G~8 $~·HDG ~B· «· $8FH/GF8 6/ ~8$85«¼) 8
u8~ V«/ · UU· ~·$/ 6/ U/) ) G«8 6/B 8FH/GF/4 ) ! 8 · H- /F %· «G~/ H¼U8~/G~/ G /FD8~/G~/ · J ¼8««G H$· F6· ~6 6/
HG~( GFG B G68H$8 J ¼· F$/$à 6/ 8F8~V/· 8«8$$~/) · 4 WWK é 7 «· F¼G%· $8FH/GF84 ) ! 8 è H8B U~8 ¼F·
UGHHGFG ( · H$· ~8 «8 U/«87 B · U8~ J ¼8««/ ) ! 8 F8) 8H- $8FH/GF8 · «$8~F· $· 4 %/8F8 $~·HDG ~B · $· /F ¼F· $8F-
H/$· FG 6/ $8FH/GF/ ) GF %· «G~/ 6/%8~H/ 6· J ¼8««/ H/GF8 ) GF$/F¼· H$· ( /«/\ \ · $· 4 ) /Gé /F ¼F· $8FH/GF8
H$· F6· ~64 /« U~G( «8B · 68««.· «/B 8F$· \ /GF8 FGF U¼ò ) ! 8 FGF ~/H8F$8 68V«/ 8%8F$¼· «/ H( · «\ / 68««· $8F-
U/ù 8HH8~8 ~/HG«$G ) GF «8 U/«8; H/GF8 G~/V/F· «8 6/ WWK é 8 F8UU¼~8 6/ J ¼8««· · U-
s 8UU¼~8 «.· ) ) ¼B ¼«· $G~8 U¼ò ~·UU~8H8F$· ~8 ¼F· U«/) · $· · ««.· UU· ~· $G ¼$/«/\ \ · $G~84 ) /Gé «· $8FH/GF8
) GB G6· HG«¼\ /GF8 68« U~G( «8B · 4 U8~) ! é J ¼8H$· 6.¼H) /$· ;
) GB ¼F8 HG~V8F$8 6/ 8«8$$~/) /$à è · ( ( · H$· F\ · /F-
VGB ( ~·F$8 8 U8H· F$8;
q 8 U/«8 8 V«/ · ) ) ¼B ¼«· $G~/4 UG/4 U~8H8F$· FG «G VARI METODI DI RETTIFICAZIONE
H%· F$· VV/G 6/ · ( ( · HH· ~8 U~GV~8HH/%· B 8F$8 /« %· -
«G~8 68««· $8FH/GF8 G~/V/F· «84 ) GF /« U8~/)G«G 68««· n« H/H$8B · U/ù H8B U«/) 8 U8~ ~8$$ /D/) · ~8 ¼F.GF6·
( 8F FG$· « UG«· ~/\\ · \ /GF8 » ) ! 84 ) GF «· D¼G~/¼H) /- H/F¼HG/6· «8 è J ¼8««G ~· UU~8H8F$· $G F8« H8B U«/) 8
$· 6/ H· «/ 8 «/J ¼/6/4 U¼ò 6· FF8VV/· ~8 /~~8U· ~· ( /«- H) ! 8B · 6/ D/V¼~· M;
B 8F$8 /« ) /~) ¼/$G · «/B 8F$· $G; n« $~·HDG ~B· $G~8 à è ¼F $~·HDG ~B · $G~8 · ( ( · HH· $G-
q · HG«¼\ /GF8 U/ù %· «/6· 68« U~G( «8B · 4 6¼FJ ¼84 ~8 6/ $8FH/GF8 0«G H/ /F$¼/H) 8 6· « 6/%8~HG F¼B 8~G
~/B · F8 H8B U~8 J ¼8««· 68««.· «/B 8F$· $G~84 ) ! 8 ~/- 6/ HU/~8 ) ! 8 6/DD 8~8F\ /· «.· %%G«V/B 8F$G U~/B · ~/G4
H¼«$· · F) ! 8 /« U/ù 8) GFGB /) G 8 J ¼8««G ) ! 8 V· ~· F- · H/F/H$~·4 6· J ¼8««G H8) GF6· ~/G4 · 68H$~· 14 ) ! 8
$/H) 8 /« B · VV/G~ · DD/
6· B 8F$G; · ( ( · HH· «· $8FH/GF8 6/ ~8$8 6/ WWK é · 6 ¼F %· «G~8

WkK
Lo scopo dell'argomento
trattato in queste pagine è
un invito allo studio e alla
realizzazione degli
alimentatori stabilizzati, senza
ricorrere ad alcun calcolo
matematico, ma con la sola
conoscenza delle quattro
operazioni aritmetiche e della
legge di Ohm

· 6· $$G · 6 · «/B 8F$· ~8 ¼F 68$8~B /F· $G · UU· ~· $G r · /« « ~/UU«8 » 4 G«$~8 ) ! 8 6· « ) · ~/) G4 6/U8F68
8«8$$~GF/) G; · F) ! 8 6· « %· «G~8 ) · U· ) /$/%G 68« ) GF68FH· $G~8 a ;
nn 6/G6G ~· 66~/\ \ · $G~8 b U8~B 8$$8 /« U· HH· VV/G nF U~8H8F\ · 6/ ( · HH/ %· «G~/ ) · U· ) /$/%/4 · U· ~/$à 6/
68««8 HG«8 H8B /GF68 UGH/$/%8 68««· $8FH/GF84 ) GHì ) · ~/) G4 «· H) · ~/) · · %%8~~à /F ¼F $8B UG U/ù ( ~8%84
) GB 8 /F6/) · $G /F D/V¼~· W7 «8 H8B /GF68 F8V· $/%8 ) /Gé U/ù ~· U/6· B 8F$8 8 «.GF6¼«· \ /GF8 ~/H¼«$8~à
FGF UGHHGFG · $$~· %8~H· ~8 /« 6/G6G4 ) ! 8 D¼ FV8 6· B · VV/G~8; N« ) GF$~· ~/G4 ) GF 8«8%· $/ %· «G~/ ) · U· -
8«8B 8F$G 6/ H( · ~~· B 8F$G U8~ 8HH8; ) /$/%/4 H/ ~/8H) 8 · «/%8««· ~8 B G«$G B 8V«/G «· $8F-
q · $8FH/GF8 ¼H) 8F$8 6· « 6/G6G4 U¼~ 8HH8F6G ¼F· H/GF8 ~· 66~/\ \ · $· 4 · F) ! 8 H8 J ¼8H$/ /B UGFVGFG H8-
$8FH/GF8 ¼F/6/~8\ /GF· «84 è U¼~ H8B U~8 ¼F· $8F- %8~/ HDG ~\ / · « 6/G6G ~· 66~/\ \ · $G~84 ) ! 8 %/8F8 · $-
H/GF8 U¼«H· F$84 ) /Gé FGF è ¼F· $8FH/GF8 ) GF$/F¼· $~· %8~H· $G 6· ) G~~8F$/ 6/ FG$8%G«8 /F$8FH/$à 6¼-
) GHì ) GB 8 6G%~8( ( 8 8HH8~8 U8~ · «/B 8F$· ~8 ) G~~8$- ~· F$8 /« ( ~8%8 U8~/G6G 6/ ) · ~/) · 68« ) GF68FH· $G~8;
$· B 8F$8 ¼F · UU· ~· $G 8«8$$~GF/) G; t ) ) G~~8 6¼F-
J ¼8 U~G%%868~8 · ««· ~8$$/D/) · \ /GF8 68««· $8FH/GF8;
N H%G«V8~8 $· «8 ) GB U/$G %/8F8 ) ! /· B · $G /F ) · ¼H· DIMINUZIONE DEL RIPPLE
/« ) GF68FH· $G~8 8«8$$ ~G«/$/) G a ;
z /· HH¼B 8F6G4 UGHH/· B G 6/~8 ) ! 8 /« 6/G6G b ~· 6- u8~ 6/B /F¼/~8 /« ~/UU«8 8 U8~ HD~ ¼$$· ~8 B 8V«/G «.8-
6~/\ \ · «· $8FH/GF8 B 8F$~8 /« ) GF68FH· $G~8 a «· F8~V/· B 8HH· · 6/HUGH/\ /GF8 6· ««· $8FH/GF8 · «$8~-
~8$$/D/) · ; F· $· 4 H/ ¼$/«/\ \ · FG HU8HHG 68/ H/H$8B / 6/ ~8$$/D/) · -
v ¼· F6G · ««.¼H) /$· 68««.· «/B 8F$· $G~8 ~/UG~$· $G /F \ /GF8 · 6GUU/· H8B /GF6· ;
D/V¼~· M %/8F8 · UU«/) · $G ¼F ) · ~/) G4 ) /Gé ¼F · U- è FG 6/ J ¼8H$/ H/H$8B / D· ¼HG 6/ ¼F $~· HDG ~B · $G~8
U· ~· $G ¼$/«/\ \ · $G~84 «· $8FH/GF84 U8~ 8DD 8$$G 68««8 6G$· $G 6/ U~8H· ) 8F$~·«8 8 6/ 6¼8 6/G6/ ~· 66~/\ \ · -
) GF$/F¼8 ) · ~/) ! 8 8 H) · ~/) ! 8 68« ) GF68FH· $G~8 a 4 $G~/ 0b M5 b W1 ) GHì ) GB 8 /F6/) · $G /F D/V¼~· x;
H¼( /H) 8 ¼F· B G6/D/) · 4 U~8H8F$· F6G ¼F· GF6¼«· - ­ 8 /F J ¼8H$G H8B U«/) 8 U~GV8$$G 6/ · «/B 8F$· $G~8
\ /GF8 ) ! 8 è FG$· ) GF /« FGB 8 6/ « ~/UU«8 » ; FGF DG HH8 U~8H8F$8 /« ) GF68FH· $G~8 8«8$$~G«/$/) G a 4

271
T

+
Fig. 1 - Questo semplice circuito Interpreta il modo
8 più elementare per rettificare un'onda slnu1oldale. Il
diodo D arresta le semionde negative, lasciando pas-
sare quelle positive e presentando a valle una corren-
te unidirezionale pulsante. Il condensatore elettrolitico
C provvede a livellare la tensione pulsante trasforman-
dola in tensione continua.


~
ò I
\ I
.......
Flg. 2 • Il diagramma qui riportato è quello rappresen-
tatlvo della tensione o della corrente alternata. L.a se-
mlonda negativa (curva tratteggiata) viene eliminata
dal diodo raddrizzatore che ne impedisce il passaggio.


t:3 Fig. 3 - II condensatore elettrolitico, Inserito a valle
del diodo raddrizzatore, trasforma la corrente pulsante
(semionde positive) in una corrente quasi continua,
come quella indicata dalla linea grossa riportata In
questo disegno.

► GRANDE CAPACITA
~

AfLA CAPACITÀ
Fig. 4- II processo di rettificazione della corrente, cioè
di trasformazione da corrente pulsante in corrente con-
tinua, dipend e In gran parte dal valore capacitivo del
condensatore elettrolitlco. Con condensatori di gran-
T E
de capacità, la corrente diviene quasi continua; con
le piccole capacità la corrente rimane parzialmente
pulsante (linea a tratto più grosso nel disegno).

n
« j l •
Flg. 5 - Diagramma rappresentativo della corrente che
attraversa Il diodo; Il tempo di conduzione di quest'ul-
timo diminuisce con l'aumentare della capacità.

272
Fig. 6 - Quando la corrente uscente da un circuito
raddrizza to re non è perfetta men te co ntinua, essa pro -
duce un certo ro nzio , che va so tto il nome di ripple e
RESIDUO
ch e, analiticamente , viene rappre se nta to con ques to
diagra mma .

CVV\
Fig. 7 • Forma d'onda della corren te che attra vers a un
diodo ra ddrizza to re prima di Incontrare il cond ensa tore
elettro litico di livellamento.


Fig. 8 • Raddrizzamento delle alternanze positive della
corrente a valle del condensatore elettrolitico di filtro.

«· $8FH/GF8 ¼H) 8F$8 ·HH¼B8~8( ( 8 «· DG ~B· 6.GF6· B/· %% G«V/B 8F$/4 )GF «· )GFH8V¼ 8F\ · 6/ /F$~G6¼~-
~/UG ~$· $· /F D/V¼ ~· k4 B8F$~8 HG$$G ) ·~/) G 8 )GF ~8 ¼F ) 8~$ G ~/UU«8 ·HHG «¼$·B 8F$8 /F8«/B/F· ( /«84
¼F )GF68FH· $G~8 8«8$$~G«/$/) G 6/ ¼F ) 8~$ G %· «G~8 · F) ! 8 )GF )GF68FH· $G~/ 8«8$$~G«/$/) / 6/ 8«8%· $/HH/-
) · U·) /$/%G4 H/ G$$/8F8 ¼F· DG ~B· 6.GF6· 68« $/UG B· ) · U· ) /$à ;
6/ J ¼8««· ~/UG ~$·$· /F D/V¼ ~· l 4 F8««· J ¼·«8 /« ~/U- n« H/H$8B · 6/ ~8$$/D/)·\ /GF8 · 6GUU/· H8B/GF6· 4
U«8 ~/H¼«$ · ) 8~$· B8F$8 BG«$G /FD8~/G~8 · J ¼8««G ) 8~$·B 8F$8 U/ù ¼$/«/\\· $G D~ · $¼$$/4 è J ¼8««G )! 8
G$$ 8F¼$G )GF /« ~· 66~/\\ ·B 8F$G · H8BU«/) 8 H8- /BU/8V· J ¼· $$ ~G6/G6/ )G««8V· $/ · UGF$84 )GHì )G-
B/GF6· ; B8 /F6/) · $G /F D/V¼ ~· MM;
v ¼8H$G U·~$/)G«·~8 H/H$8B· 6/ ~· 66~/\\·B 8F$G4 nF J ¼8H$G H/H$8B· 6/ ·«/B8F$·\ /GF8 FGF è F8) 8H-
¼$/«/\\·F $8 ¼F $~·HDG ~B· $G~8 · U~8H · ) 8F$~·«84 H· ~/G ¼F · %% G«V/B 8F$G H8)GF6· ~/G 68« $~·HDG ~B· -
U~8H8F$· «· ) · ~· $$ 8~/H$/) · 6/ ¼F· $8FH/GF8 6.¼H) /$· $G~8 )GF U~8H· ) 8F$~·«8» )/ò 8«/B /F· «./F)GF%8-
U· ~/ · M4e V (V A $8FH/GF8 6/ B8$à ·%% G«V/- F/8F$8 68««· 6/HH /BB8$~/ ·;
B8F$G1; NF·«/\\ · F6G /« )/~)¼/$G 6/ D/V¼~ · MM UGHH /·B G FG-
q · )G~~ 8F$8 )! 8 «.·«/B8F$·$G~8 è /F V~·6G 6/ 8~G- $· ~84 U8~ «· U~/B· %G«$·4 «.·VV/¼F$· 4 /F U·~· ««8«G
V· ~8 %/8F8 ~/U· ~$ /$· /F ¼V¼· « B/H¼~· F8/ 6¼8 · %- ·« )GF68FH·$G~8 8«8$$ ~G«/$/)G a «4 6/ ¼F H8)GF6G
%G«V/B8F$/7 U8~ $·«8 BG$/%G J ¼8H$G $/UG 6/ ·«/- )GF68FH· $G~8 8«8$$ ~G«/$/)G 0a W1 6/ ) · U·) /$à ~/6G$-
B8F$· $G~8 H/ · 6· $$· ·V«/ · UU· ~· $/ )GF FG$8%G«/ $· 7 J ¼8H$G )GF68FH·$G~8 U¼ò · F) ! 8 8HH8 ~8 6/ $/UG
·HHG ~( /B8F$/ 6/ )G~~8 F$8 8 ( ·HH8 $8FH/GF/ 6/ ·«/- ) 8~·B/)G4 6· MK ;KKKUf ;
B8F$·\ /GF8; c HHGU~8H8F$· $¼$$ · %/· «G H%·F$·VV/G n« )GF68FH·$G~8 a W U8~B8$$ 8 6/ D/«$~·~8 ·F) ! 8 /
6/ ¼F· 6/HH/BB8$~/· D~ · «8 $8FH/GF/ 68/ 6¼8 H85 6/H$¼~( / · D~8J¼8F\· 8«8%· $· )! 84 ·«$~/B 8F$/4 FGF

273
T

VOLT D1

VOLT

+
4
Fig. 9 - Con un trasformatore do-
2

1
1
tato di avvolglmento secondario
a presa centrale e con due diodi
raddrizzatori (D1-D2) si riesce a
diminuire il ripple e sfruttare me-
glio l'energia messa a disposizio-
ne dalla tensione alternata di re-
te.

01


VOLT2
I
+ V.US.C.

qn
02
Fig. 10 - Se in questo circuito di c
rettificazione a doppia semion-
da non fosse presente il conden-
I
satore elettrolitico C, la tensione
uscente assumerebbe la forma
d'onda riportata in figura 7.

V
4
Fig. 11 • Il sistema di rettiflcazio·
ne a doppia semionda, certamen-
te più utilizzato fra tutti, è quello
+ rappresentato in questo disegno.
In esso si utilizzano quattro diodi
raddrizzatori (D1-D2-D3-D4) col-
legati a ponte. In parallelo al con-
densatore elettrolitico Cl è colle-
gato un secondo condensatore,
di capacità ridotta, che può es-
sere anche di tipo ceramico da
10.000 pF.

274
%8~~8( ( 8~G D/«$~·$/ 6· « ) GF68FH· $G~8 8«8$$~G«/$/) MM
a «4 U8~) ! é J ¼8H$G4 /F U~· $/) · 4 U~8H8F$· · F) ! 8 ¼F·
) 8~$· /F6¼$$· F\ · ) ! 8 ( «G) ) · /« D/«$~· VV/G · ««8 · «$8
n OM

D~ 8J ¼8F\ 84 «· H) /· F6G«8 U· HH· ~8 /F6/H$¼~ ( · $8 F8«-


«.· UU· ~· $G ¼$/«/\ \ · $G~8;

FILTRAGGIO MIGLIORATO + +
ENTR USc.
v ¼· F6G H/ 68H/68~· B /V«/G~·~8 FG$8%G«B 8F$8 /«

rI -4
D/«$~· VV/G4 H/ ~/) G~~8 · $· «¼F/ · ) ) G~V/B 8F$/ ) ! 8
%· FFG 6· ««.¼HG 6/ ¼F· H8B U«/) 8 /F6¼$$· F\ · D/FG
· J ¼8««G 6/ · «/B 8F$· $G~/ H$· ( /«/\ \ · $/ 8 D/«$~·$/;
s 8««G H) ! 8B · 6/ D/V¼~· MW «.· ¼$G/F6¼$$ · F\ · On
~·UU~8H8F$· ¼F 8DD/ ) · ) 8 D/«$~G U· HH· ( ·HHG ) ! 84 H8
( 8F ) · «)G«· $G4 8«/B /F· J ¼· H/ $G$· «B 8F$8 /« ~/UU«84
/F6/U8F68F$8B 8F$8 6· V«/ 8DD 8$$
/ 68« ) · ~/) G; nFD·$-
Fig. 12 - Esempio di circuito di filtraggio composto da
$/4 B 8F$~8 /« ) GF68FH· $G~8 $8F68 · H) · ~/) · ~H/4 J ¼· F-
una autoinduttanza (Z1) e da due condensatori elettro-
6G è · $$~·%8~H· $G 6· ) G~~8F$/ 8«8$$~/) ! 8 6/ FG$85 litici (C1 - C2). L'autoinduttanza, quando è ben calco-
lata, elimina quasi totalmente /« ripple, indipendente-
mente dagli effetti del carico.

«
bO éè
G
)

~
<r
e
Fig. 13 - Esempio classico e as-
solutamente semplice di circuito
)
di stabilizzazione pilotato tramite
diodo zener (DZ). Questo compo-
nente, come è noto, consente di
ottenere, sui suoi terminali, una
corrente pressocché costante al
variare della corrente che lo at-
traversa.

%G«8 /F$8FH/$à 4 «.· ¼$G/F6¼$$ · F\ · /F$~G6¼) 8 ¼F·


Fig. 14- Il collegamento in parallelo di due diodi zener
H8B U~8 B · VV/G~8 $8FH/GF8 6/ ) GB U8FH· \ /GF84 ) ! 8 è teoricamente possibile ma assolutamente sconsiglia-
«/%8««· «· $8FH/GF8 6.¼H) /$· ; bile. Infatti una piccola differenza dei valori delle due
tensioni zener porta alla rapida distruzione dei com-
RESISTENZA INTERNA ponenti. Soltanto /F caso di assoluta parità di valori
delle tensioni zener, la corrente si riparte /F misura
DELL'ALIMENTATORE uguale attraverso / due diodi.

t VF/ $~· HDG ~B· $G~8 86 8%8F$¼· «B 8F$8 «./F6¼$$ · F-


\ · 4 / 6/G6/ 8 / %· ~/ D/«/ ) ! 8 ) GB UGFVGFG /« ) · ( «·V-
V/G 68««.· «/B 8F$· $G~84 U~8H8F$· FG $¼$$/ ¼F· ~8H/- VS
H$8F\· ; c . G%%/G J ¼/F6/ ) ! 8 · F) ! 8 «.· «/B 8F$· $G~8
68( ( · 8HH8~8 )· ~· $$8~/\\ · $G 6· ¼F ) 8~$G %· «G~8 6/
« ~8H/H$8F\· /F$8~F· » ;
r · · « 6/ HG U~· 68««· ~8H/H$8F\· /F$8~F· 8H/H$8 ¼F
M 7
· «$~G8«8B 8F$G ) ! 8 · HH¼B 8 B · VV/G~8 /B UG~$· F\ · » vcc b O« b OW
«· ~8H/H$8F\ · 6/F· B /) · 4 ) ! 8 è ~· UU~8H8F$· $· 6· «
~· UUG~$G D~ · «· ) · 6¼$· 6/ $8FH/GF8 8 «· ) GFH8-
V¼8F$8 %· ~/· \ /GF8 6/ ) G~~8F$8;
f · ) ) /·B G ¼F 8H8B U/G; è F · «/B 8F$· $G~8 /F V~· 6G
6/ DG ~F/~8 «· $8FH/GF8 6/ MW é ) GF ¼F ·HHG ~( /B 8F5

275
$G 6/ )G~~8F$8 6/ M N 8 ¼F· $8FH/GF8 6/ MM é
)GF ¼F ·HH G~( /B8F$G 6/ )G~~8F$8 6/ W N4 ·%~à
IZ ¼F· ~8H/H$8F\· /F$8~F· 6/F·B /)· U· ~/ · »
3V 5v 6V 10V 20V 0MW MM1
z5 A« G! B
(2-1)
NUU· ~8 H¼( /$G 8%/68F$8 )! 84 J¼· F$G U/ù ( ·HH· ~/-
H¼«$8~à «· ~8H/H$8F\ · /F$8~F· 6/F· B/)· 6/ ¼F ·«/-
B8F$· $G~84 $· F$G B/V«/G~8 H· ~à «· H$· ( /«/\\ ·\ /GF8
G$$8F¼$· ;
vz ­ 8 H/ 68H/68~· G$$8F8~8 ¼F· ( ·HH/H/B· ~8H/H$8F\ ·
/F$8~F· 4 è /F¼$/«8 ~/)G~~8~8 · $~·HDG ~B· $G~/ HG-
%~· 6/B8FH/GF· $/4 B8F$~8 ~/H¼«$ · U/ù )GBG6G 86
8)GFGB/)G H$· ( /«/\ \· ~8 8«8$$~G
F/)· B8F$8 «· $8F-
HMGF8;

Fig. 15 - Curve caratteristiche di comparazione fra dio- IL DIODO ZENER


di zener di diversi valori di tensione.
n«U/ù H8BU«/)8 )/~)¼/$G 6/ H$· ( /«/\ ·\\/ GF8 H/ G$$/8-
F8 )GF «.¼HG 6/ ¼F 6/G6G \ 8F8~ /FH8~/$G /F ¼F U~G -
V8$$G 68« $/UG6/ J¼8««G ~/UG ~$· $G /F D/V¼ ~· Md; nF
J¼8H$G )·HG /« 6/G6G \ 8F8~ è /F6/)· $G )GF «· H/V«/·
b O;
n 6/G6/ \8F8~4 )GB8 è FG$G4 HGFG )GBUG F8F$/ 8«8$-
$~G F/)/ )! 8 )GFH8F$GFG 6/ G$$ 8F8~84 H¼/ «G~G $8~-
B/F· «/4 ¼F· $8FH/GF8 U~8HH G))! é )GH$· F$8 ·« %· ~/· -
~8 68««· )G~~8F$8 )! 8 «/ · $$ ~· %8~H · 4 G%% /· B8F$8
8F$~G/ «/B/$/ /BUGH$/ 6· ««· B· HH /B· 6/HH/U·\ /GF8
68« )GBUGF8F$8;
n« U~GV8$$ G ~/UG~$· $G /F D/V¼~· Md U~G UG F8 /« U/ù
H8BU«/)8 $/UG 6/ )/~)¼/$G H$·( /«/\\ · $G~8;
nF ·HH 8F\ · ; 6/ )· ~/)G4 /« 6/G6G \8F8~ %8~~ à · $$~· -
%8~H · $G 6· ¼F· )G~~8F$8 6/ %· «G~8 U· ~/ · »
VS é )) 5 é\
n\ = -----
R R
NUU«/)· F6G ¼F )· ~/)G ·« )/~)¼/$G 86 · ¼B8F$· F6G
021 U~G V~ 8HH/%·B 8F$8 /« %· «G~8 68««· )G~~8F$8 ·HHG~-
( /$· 4 H/ ·%~à ¼F· 6/B/F¼\ /GF8 U~G V~8HH/%· 68««·
e
vcc
e
VS
)G~~8F$8 )! 8 ·$$~· %8~H· /« 6/G6G \ 8F8~7 B· FGF H/
·%~à · «)¼F· 6/B/F¼\ /GF8 68««· $8FH/GF8 6.¼H)/$·4
022
8 8 ·«B8FG D/FG · J¼· F6G «· )G~~8F$8 H)G~~8 /F B/-
H¼~· H¼DD/
6/G6G \ 8F8~;
)/8F$8 U8~ «· H$/( /«/\ \ ·\ /GF8 · $$~· %8~HG /«

nF U~· $/)· «· B·HH/B· )G~~8F$8 ·HHG~( /$· 6· « )· ~/-


073 )G4 J¼8««· )! 8 )GFH8F$8 ¼F· ( ¼GF· H$· ( /«/\\ · \ /GF84
FGF 6G%~à B· / H¼U8~· ~8 /« %· «G~8 n\ U~8)868F$8-
B8F$8 H$· ( /«/9»G; s G~B· «B8F$8 H/ ! · »
nB·?; A n\ MK, n\ ;

PROGETTAZIONE DI UN ALIMENTATORE
STABILIZZATO
Flg. 16 - Collegamento in serie di tre diodi zener. Que-
sto tipo di collegamento può essere realizzato anche z /U8$8F6G /F BG6G /F%8~HG /« ~· V/GF· B8F$G G~·
con componenti di diversi valori di tensione. 8HUGH$G4 H·~à UG
HH/( /«8 U~G
V8$$· ~8 ¼F H8BU«/)8 · «/5

Wki
AMPLIFICATORE BF
50 WATT
IN SCATOLA
DI MONTAGGIO
L. 21500
CARATTERISTICHE
Potenza musicale 50W
Potenza continua 45 W
Impedenza d'uscita 4 ohm
Impedenza entrata Et superiore a 100.00 ohm
Impedenza entrata E2 superiore a 1 megaohm
Sensibilità entrata Et 100 mV per 45 W
Sensibilità entrata E2 1 V per 45 W
Controllo toni atten. -- 6 dB; esaltaz.
+ 23 dB a 20 KHz
Distorsione inf. al 2% a 40 W
Semiconduttori 8 transistor al silicio
+ 4 diodi al silicio
+ 1 diodo zener
Alimentazione 220 V
Consumo a pieno carico 60 VA
Consumo in assenza di segnale 2 W
Rapporto segnale/disturbo 55 dB a 10 W

Il kit è comprensivo di tutti gli


Questa scatola di montaggio, veramente pre- elementi necessari per la realiz-
stigiosa, si aggiunge alla collana dei kit ap-
prontati dalla nostra organizzazione. L'ampli- zazione dell'amplificatore ripro-
ficatore di potenza, appositamente concepito dotto nella foto. Per il suo com-
per l'accoppiamento con la chitarra elettrica,
è dotato di due entrate ed è quindi adattabile pletamento il lettore dovrà pro-
· molte altre sorgenti di segnali BF, così da curarsi, per proprio conto, gli al-
rendere l'apparato utilissimo per gli usi più
svariati. toparlanti e il contenitore.
ll Z/$ e comprensivo di tutti gli elementi necessari per «· realia-
razione dell'amplificatore riprodotto nella foto, Per il suo com»
pletamento il lettore dovrà procurarsi, per proprio conto, gl
altoparlanti e il contenitore

LA SCATOLA DI MONTAGGIO COSTA L. 21.500. Per richiederla occorre inviare


Il relativo importo a mezzo vaglia o c.c.p. n. 3/26482 intestato a: ELETTRONICA PRA-
TICA - 20125 MILANO - Via Zuretti 52 (nel prezzo sono comprese anche le spese
di spedizione).
Fig. 17 - Esempio di collegamento in serie di quattro
diodi zener che permettono di raggiungere il valore
di tensione zener di 45 V. Tre diodi sono da 12 V e
un diodo è da 9 V.
R

12 V

12 V
e
45V

12V

9V
Fig. 18 - La tolleranza dei diodi zener permette di ot-
tenere, nel collegamento In serie di più elementi, una
tensione totale leggermente diversa da quella preven-
tivata. Ma si può ovviare a tale inconveniente aggiun-
gendo, in serie di collegamento, un certo numero di
diodi normali a polarizzazione diretta (D1-D2).

B 8F$· $G~8 H$· ( /«/\ \ · $G;


nFD·$$/4 ¼F· %G«$· H$· ( /«/$· «· ) G~~8F$8 B · HH/B ·
0nB · ?;14 H/ 68$8~B /F· n G nB · ? 3 MK , nB ·?
84 J ¼/F6/4 «· ~8H/H$8F\ · R A 0é ) ) 5é 1 » n; c . R
G%%/G ) ! 8 6G%~· FFG 8HH8~8 FG$/ / %· «G~/ 6/ é ) ) 8
é \ 4 ) ! 8 ~· UU~8H8F$· FG / %· «G~/ 68««· $8FH/GF8 6.¼- 0Z1
H) /$· 68««.· «/B 8F$· $G~8 FGF H$· ( /«/\ \ · $G 8 J ¼8««G
68««· $8FH/GF8 6/ \8 F) ~ U· ~/ · « %· «G~8 68««· $8F-
H/GF8 6.¼H) /$· H$· ( /«/\ \ · $· ;
è F · «$~G 8«8B 8F$G4 6/ FG$8%G«8 /B UG~$· F\ · · / D - 0Z2
F/ U~· $/) /4 F8) 8HH· ~/G U8~ H) 8V«/8~8 /« 6/G6G \ 8F8~4
è ~· UU~8H8F$· $G 6· ««· UG$8F\ · 4 ) ! 8 %/8F8 68$8~-
B /F· $· 8H8V¼8F6G /« H8V¼8F$8 U~G6G$$G» é \ ?
0Z3
? n\ A u6;
u8~ ~· V/GF/ 6/ H/) ¼~8\ \ · 4 ) GF%/8F8 H8B U~8 H8~% /~H/
e
vcc
e
VS
6/ ¼F 6/G6G /F V~· 6G 6/ 6/HH/U· ~8 ¼F· UG$8F\ ·
6/ %· «G~8 6GUU/G ~/HU8$$G · J ¼8««G ) · «)G«· $G; e 0Z4 e
DIODI ZENER IN PARALLELO E IN SERIE

NF) ! 8 H8 /F ) GB B 8~) /G 8H/H$8 ¼F· V~· F68 %· ~/8$à


01
6/ 6/G6/ \ 8F8~4 ) GF ¼F· V~· F68 V· B B · 6/ $8F-
H/GF/ 8 6/ UG$8F\ 84 U¼ò ) · U/$· ~8 6/ FGF ~/¼H) /~8
· ~8U8~/~8 /F ) GB B 8~) /G ¼F ) 8~$G ) GB UGF8F$8; 02
z/ ) G~6/· B G ) ! 8 / 6/G6/ \ 8F8~ %8FVGFG %8F6¼$/
) GF $8FH/GF/ ) ! 8 GH) /««· FG $~· / d é 8 / WKK V 8
U/ù 4 B 8F$~8 «· V· B B · 6/ UG$8F\ 8 H/ 8H$8F68 D~ ·
/ eKK B W 8 / MK K ì 8 U/ù ;
v ¼· F6G FGF H/ ~/8H) 8 · $~G%· ~8 ¼F 6/G6G \ 8F8~

278
CARICA BATTERIE
IN SCATOLA DI MONTAGGIO
ENTRATA: 220 V - 50 Hz
USCITA: 6 - 12 Vcc - 4 A L. 14.500

Tutti i componenti necessari per la realizzazione di questo apparato sono contenuti in


una scatola di montaggio venduta dalla nostra Organizzazione al prezzo di L. 14.500.
Le richieste debbono essere fatte inviando anticipatamente l'importo a mezzo vaglia o
c.c.p. n. 3/26482 intestato a: Elettronica Pratica - 20125 MILANO - Via Zuretti, 52.
é G«8F6G · ¼B8F$· ~8 «· UG$8F\· 4 H/ 6G%~·FFG 8DD 8$-
$¼· ~8 8H)«¼H/%· B8F$8 )G««8V· B8F$/ /F H8~/84 ¼$/«/\ -
\· F6G )GBUG F8F$/ 6/ 6/%8~H · $8FH/GF8; u8~ 8H8B-
U/G4 ¼F 6/G6G \ 8F8~ 6· Ml é 5d W UG$~à 8HH8~8
~8· «/\ \ · $G )G««8V· F6G /F H8~/8 D~
· 6/ «G~G$~8 6/G6/
\ 8F8~ 6· i é 5 M ì ; s GF H/ 6G%~· FFG B· / )G««8-
0z1
V· ~8 /F U· ~· ««8«G D~ · «G~G$~8 6/G6/ \ 8F8~ 6· Ml é 5
1 w.
n« )G««8V· B8F$G /F H8~/8 UG$~à 8HH8~8 ~8· «/\ \ · $G
022 · F) ! 8 )GF )GBUGF8F$/ 6/ 6/%8~H/ %· «G~/ 6/ $8F-
H/GF84 /F BG6G 6· G$$ 8F8~8 %· «G~/ FGF U~8%/H$/
F8V«/ \ 8F8~ ) GBB8~) /·«/;
nF D/V¼ ~· Mk è ~· UU~8H8F$· $G ¼F )G««8V· B8F$G /F
0z3
H8~/8 6/ J ¼· $$~G 6/G6/4 )! 8 U8~B8$$ GFG 6/ ~· V-
e
vcc
V/¼FV8~8 il %· «G~8 6/ $8FH/GF8 \ 8F8~ 6/ eg é 7 $~8
6/G6/ HGFG 6· MW é 4 B8F$~8 M 6/G6G è 6· x V.
8 OZ4
COEFFICIENTE DI TEMPERATURA

01 a GB8 · %%/8F8 U8~ «· B· VV/G~ U· ~$8 68/ H8B/) GF-


6¼$$ G~/4 · F) ! 8 / 6/G6/ \ 8F8~ %· ~/· FG «8 U~GU~/8
)· ~· $$8~/H$/) ! 8 · « %· ~/· ~8 68««· $8BU8~· $¼~· ;
u8~ ¼FG \ 8F8~ 6· i é ) /~)· H/ ! · ¼F )G8DD/ ) /8F$8
6/ $8BU8~· $¼~· U~8HHG ) ) ! é F¼««G;
02 u8~ $8FH/GF/ /FD8~/G~/ · / i é 4 /« )G8DD/ ) /8F$8 6/ $8B-
U8~·$¼~· è F8V· $/%G7 )/ò H/VF/D/) · )! 8 V«/ · ¼B8F$/
6/ $8BU8~· $¼~· · ( ( ·HH · FG «· $8FH/GF8 )· ~·$$ 8~/H$/-
) · 68««G \ 8F8~4 B8F$~8 U8~ $8FH/GF/ B· VV/G~/ 6/
i V il )G8DD/ ) /8F$8 ~/H¼«$ · UGH/$/%G;
v ¼· F6G H/ %¼G« G$$ 8F8~8 ¼F 6/G6G \ 8F8~ 6/ $8F-
Fig. 19 - Per ottenere una migliore compensazione, op- H/GF8 8«8%· $· · ( ·HHG )G8DD/ ) /8F$8 6/ $8BU8~· $¼~·4
pure per regolare tramite un controllo manuale « fine » H/ U¼ò 4 · 6 8H8BU/G4 ¼$/«/\ \ · ~8 ¼F 6/G6G \8F8~ )GF
la tensione, si può Inserire un potenziometro In paral- $8FH/GF/ «8VV8~B8F$8 H¼U8~/G~/ · / i é 8 6/G6/ )GF
lelo con un diodo, cosi come indicato in questo schema.
$8FH/GF/ «8VV8~B8F$8 /FD8~/G~/ · / i é 4 /F BG6G
6· G$$ 8F8~8 ¼F· )GBU8FH·\ /GF8; r · J ¼8H$G H$8H-
HG~/H¼«$ · $G U¼ò 8HH8~8 G$$ 8F¼$G H8~% 8F6GH/ 6/ 6/G6/
\ 8F8~ )GF $8FH/GF/ H¼U8~/G~/ ·/ i é 86 /FH8~8F6G4
)GF U~8) /H/ %· «G~/ 6/ $8FH/GF8 8 UG$8F\ · 4 H/ ~/- /F H8~/84 ¼FG G U/ù 6/G6/ · « H/«/) /G /F )G««8V·B 8F$G
)G~~8 · « )G««8V· B8F$G 6/ U/ù 6/G6/ 6/ %·«G~/ D·- 6/~8$$ G4 $8F8F6G )GF$G )! 8 «· $8FH/GF8 $G$·«8 6/
)/«B8F$8 ~8U8~/( /«/4 /F BG6G 6· ~· VV/¼FV8~8 «8 \ 8F8~ %8~~à 8«8%· $· 6/ K4k é U8~ GVF/ 8«8B8F$G ;
)GF6/\ /GF/ 8«8$$ ~/) ! 8 68H/68~· $8; n 6/G6/ ·« H/«/) /G U~8H8F$· FG ¼F )G8DD/ ) /8F$8 6/
b /) /· BG H¼( /$G )! 8 )GF / 6/G6/ \ 8F8~ FGF H/ 68%8 $8BU8~· $¼~· F8V· $/%G4 )! 8 )GFH8F$8 6/ )GBU8F-
B· / 8DD 8$$ ¼· ~8 /« )G««8V·B 8F$G /F U·~·««8«G; H· ~8 ( 8F8 J ¼8««G UGH/$/%G 68V«/ \ 8F8~ · 6 · «$· $8F-
c . %8~G )! 8 $8G~/) ·B 8F$8 6¼8 6/G6/ ¼V¼ · «/4 )G««8- HMGF8;
V· $/ /F U· ~· ««8«G4 H¼66/%/6GFG ¼V¼· «B8F$8 «· )G~- Ma H8 H/ %¼G«8 G$$8F8~8 ¼F· )GBU8FH·\ /GF8 B/-
~8F$8 )GBUG F8F6G4 %/~$¼· «B8F$84 ¼F HG «G 6/G6G V«/G~84 GUU¼~8 H8 H/ %¼G« ~8VG«· ~8 /F B·F/8~· « D/-
6/ UG$8F\ · 6GUU/· 7 B· è · «$ ~8$$· F$G %8~G)! 8 ( · - F8 » «· $8FH/GF84 H/ UG$~à /FH8~/~8 ¼F UG$8F\ /GB8-
H$· ¼F· «8VV8~/HH /B· 6/DD 8~8F\ · D~ · «8 6¼8 $8FH/GF/ $~G/F U·~· ««8«G )GF ¼F 6/G6G4 )GHì )GB8 /F6/) · $G
6/ \ 8F8~ U8~ 6/H$~¼ VV8~8 8F$~· B( / / )GBUGF8F$/; F8« U~GV8$$ G 6/ D/V¼ ~· Mx;
nFD·$$ /4 /« 6/G6G \ 8F8~ · $8FH/GF8 B/FG~8 HG UUG~$ · s 8« U~GHH /BG D·H)/)G«G 68««· ~/%/H$· · F· «/\\ 8~8BG
6· HG «G J ¼·H/ $¼$$ · «· )G~~8F$84 )GHì )! 84 6GUG V«/ · «/B8F$· $G~/ H$· ( /«/\\ · $/ · $~· FH/H$G~4 8HUGF8F6G
¼F ( ~8%8 U8~/G6G 6/ $8BUG 4 8HHG %/8F8 6/H$~¼ $$
G7 / U~/F) /U·«/ )~/$8~/ 6/ U~GV8$$· \ /GF8 8 U~8H8F$· F6G
6GUG«· 6/H$~¼ \ /GF8 68« U~/B G 6/G6G H¼)) 868 J ¼8«- / ~8«· $/%/ )/~)¼/$/ $8G~/) /;
«· 68««.· «$~G4 )! 8 %/8F8 · $~G%· ~H/ F8««8· /68F$/) ! 8
)GF6/\/ GF/ 8«8$$ ~/) ! 8 68« U~/BG; (continua al prossimo numero)

Wl K
M] I sCATOLA
)) o
MONTAGGIO
L. 9.700

FOTOCOMANDO
PER: interruttore crepuscolare
Con questa
conteggio di oggetti o persone
scatola di
montaggio antifurto
offriamo ai
lettori la apertura automatica del garage
possibilità di
realizzare lampeggiatore
rapidamente,
senza alcun
problema di
tutti i comandi a distanza
reperibilità di
materiali, un
efficiente
fotocomando La scatola di montaggio deve essere richiesta a: ELET-
adatto a tutte TRONICA PRATICA - 20125 MILANO - Via Zuretti 52,
le applicazioni inviando anticipatamente l'importo di L. 9.700 a mezzo
di comandi a vaglia postale o c.c.p. n. 3/26482. Nel prezzo sono
distanza. comprese le spese di spedizione.
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lefonico privato questo semplice ge-
neratore e miscelatore di frequenze a-
custiche, potrete essere certi dell'as-
soluta segretezza e riservatezza delle
telefo nate. Perché nessuna spia elet-
tronica o altre astute escogitazioni

IL
tecniche potranno essere in grado
di... origliare sulla linea telefo nica.

TELEFONO
PASTICCIATO
q · ~/H8~%· $8\ \ · 68««8 ) GB ¼F/) · \ /GF/ $8«8DG F/) ! 8 c . %8~G ) ! 8 J ¼8H$G · ) ) G~V/B 8F$G UG$~8( ( 8 8HH8~8
è ~8) 8F$8B 8F$8 ( · «\ · $· · ««· ~/( · «$· 68««.GU/F/GF8 · UUG~$· $G · F) ! 8 · « FG~B· «8 $8«8DG FG4 B · «· HG-
U¼( ( «/) · 6GUG «· H) GU8~$· 6/ /FF¼B 8~8%G«/ B /- ) /8$à $8«8DG F/) · %/8$· F8««· B · F/8~· U/ù · HHG«¼$·
) ~GHU/8 /FH$· ««· $8 H¼««8 «/F88 $8«8DG F/) ! 8; 6/ B · FGB 8$$8~8 «.· UU· ~8) ) ! /G $8«8DG F/) G /F 6G-
q · H8V~8$8\ \ · 68««8 ) GB ¼F/) · \ /GF/ · HH¼B 8 B · V- $· \ /GF8 · ««.¼$8F$8 8 6/ 8DD 8$$¼· ~8 J ¼· «H/· H/ ) G««8-
V/G~ /B UG~$· F\ · /F U· ~$/) G«· ~/ H8$$G~/ 68««· %/$· V· B 8F$G ) GF «· «/F8· ;
U¼( ( «/) · 8 68« B GF6G /F6¼H$~/· «8; In J ¼8H$.¼«$/-
B G4 /FD·$$ /4 · F) ! 8 ¼F· HG«· /FDG ~B · \ /GF8 $8«8DG -
F/) · B 8F$8 ) · ~U/$· 8 U· HH· $· · ««· ) GF) G~~8F\ · U¼ò COME FUNZIONA
68) /68~8 /« D¼$¼~G 6/ ¼F· · \ /8F6· ;
q · H8V~8$8\ \ · 8 «· ~/H8~% · $8\ \ · 68««8 $8«8DG F· $8 u~/B · 6/ · 668F$~· ~) / F8««· 6/H) ¼HH/GF8 $8) F/) · 68«
68( ( GFG 8HH8~8 $¼$8«· $8 6· ««· HG)/8$à $8«8DG F/) · U~GV8$$ G U~GUGH$G /F J ¼8H$G · ~$/) G«G4 ~/$8F/· B G
) ! 84 /F%8) 84 FGF U¼ò /F$8~% 8F/~8 F8««8 /FH$· ««·\ /G- ) GH· ·HH· / /B UG~$· F$8 /FDG~B· ~8 H¼( /$G /« «8$$G~8
F/ $8«8DG F/) ! 8 U~/%· $8 68««8 U/) ) G«8 8 V~GHH8 · \ /8F- H¼« U~/F) /U/G 68« D¼ F\ /GF· B 8F$G 68« « $8«8DG FG;;;
68 8 F8UU¼~8 F8V«/ /B U/· F$/ ) /$GDG F/) /; U·H$/) ) /· $G» ;
r · /F J ¼8H$G H8) GF6G ) ·HG;;; /F$8~%8F/· B G FG/4 N( ( /· B G 68$$ G ) ! 8 è U~G/( /$G B · FGB 8$$8~8 /« $8-
U~GUGF8F6G%/ «· ~8· «/\ \ · \ /GF8 6/ ¼F ) /~) ¼/$G /F «8DGFG /F 6G$· \ /GF8 68««· SIP, B 8F$~8 è UGHH/-
V~·6G 6/ · HH/) ¼~·~% / «· ) GB U«8$· H8V~8$8\ \ · 8 ~/- ( /«8 /F$8~% 8F/~8 H¼ J ¼· «H/·H/ /B U/· F$G $8«8DG F/) G
H8~% · $8\ \ · 68««8 %GH$~8 $8«8DG F· $8; U~/%· $G; à ¼$$· %/· 4 U8~ UG$8~ ) ! /· ~/~8 ( 8F8 il U~/F5

283
à« àd

LINA
TELEFONICA

R'I

T
àz «

Hn0

COMPONENTI
Conde neatorl R6 A 4.700 ohm
01 • 47 l,lf - 25 VI (elenrollllco) zk = M;KKKG! B 0UG $8F\; * varia. ««F41
aW c:r MKK;KKKUf R8 A M;KKKG!B
ad = 100.000 pF R9 A da calcolare In BG6G de lllllltare «8 cor-
CA = 47 1,1,f - 25 VI (elellrolltlco) ~8F$8 6/ ««F88 ad ¼F %8«GF$ F«m««BG 6/
C5 A 4,7 l,lf - 25 VI (elellrollllco) 21 111A
C6 A 2 l,lf (non elettrollllco)
Varie
Resistenze TRt • 80107
zn AM;KKKohm àzW A P a nkk
zW AM;KKKohm à M5MW5
àd * %86/ $8««G
d AW;WKKG! B D1-D2-D3-D4 = %86/ $8H$G
R4 • M4KKKohm 81 • devlelore trlplo
zg = e;kKK ohm na A uA4741

Wle
eFig. 1 - L'apparato che permette di garantire segretez-
za e riservatezza alle comunicazioni telefoniche è com-
posto da un generatore e da un miscelatore di fre-
quenze acustiche. Il circuito generatore di frequenza
è alimentato con una pila a 9 V; il microtelefono ausi-
liario, che il lettore dovrà acquistare assieme agli al-
tri elementi necessari per costruire l'apparecchio, è
alimentato con una pila a torcia da 3 • V. L'integrato
IC è un operazionale di tipo µA741. I due transistor
TR1-TR2 sono di tipo BC107-BC177. I tre trasforma-
toni T1.T2-T3 sono di tipo per uscita in push-pull di
amplificatori transistorizzati.

Fig. 2 - Cablaggio del generatore-miscelatore di fre-


quenze acustiche. Il circuito dovrà essere inserito in
un contenitore sul cui pannello frontale compariranno
il deviatore triplo S1 e il comando del potenziometro
R7 con il quale si esalta la chiarezza delle comunica-
zioni. Il circuito stampato è d'obbligo per ottenere un
montaggio razionale e compatto.

285

Fig. 3 - Disegno del cir-
cuito stampato a grandez-
za naturale che il lettore
dovrà riprodurre per co-
struire il generatore-misce-
latore di frequenze acu-
stiche.

) /U/G 6/ D¼ F\ /GF· B 8F$G 68« FGH$~G ) /~) ¼/$G4 D·~8- 6/HUGF/( /«/$à 68««G H$8HHG · UU· ~8) ) ! /G 6· U· ~$8
B G U~8) /HG ~/D8~/B 8F$G · « ) GB ¼F/HH/B G · UU· ~8) - 6/ 8F$~· B ( / V«/ /F$8~«G) ¼$G~/; c ~/) G~6/· B G · F-
) ! /G $8«8DG F/) G /FH$· ««· $G F8««8 FGH$~8 ) ·H8; ) G~· ) ! 8 U8~ H8B U«/) /$à 6/ «/FV¼· VV/G · ( ( /· B G
In U~·$/) · H/ $~· $$· 6/ )GH$~¼/~8 ¼F U/) ) G«G ) /~- 68D/F/$G « ) G~F8$$G $8«8DG F/) G» J ¼8««.· UU· ~8) ) ! /G
) ¼/$G 8«8$$~GF/) G4 ) ! 8 68%8 8HH8~8 ) G««8V· $G /F U· - ) ! 8 $8) F/) · B 8F$8 8 ) GF $8~B /F8 · UU~GU~/· $G %/8-
~·««8«G ) GF «· «/F8· $8«8DG F/) · 7 · J ¼8H$G H$8HHG F8 ) ! /· B · $G « B /) ~G$8«8DGFG» 8 ) ! 8 FG/ · 6G$$8-
) /~) ¼/$G 68%8 8HH8~8 ) G««8V· $G ¼F ~/) 8%/$G~8 $8«8- ~8B G4 6.G~· /F · %· F$/4 F8« ) G~HG 68««.· ~$/) G«G;
DG F/) G ) /Gé 4 U8~ /F$8F68~) / B 8V«/G4 ¼F ) G~F8$$G
$8«8DG F/) G ¼V¼· «8 · J ¼8««G · UU«/) · $G · « FG~B · «8
$8«8DG FG; ANALISI DEL CIRCUITO
v ¼· F6G H/ %¼G« $8«8DG F· ~8 ) GF «· ) 8~$8\ \ · 6/ FGF n« U~/F) /U/G 6/ D¼F\ /GF· B 8F$G 68« ) /~) ¼/$G ~/UG~-
8HH8~8 HU/· $/ 6· F8HH¼FG4 H/ ) GB /F) /· · DG ~B · ~8 $· $G /F D/V¼~· M ) GFH/H$8 F8« V8F8~· ~8 ¼F· D~ 8-
/« F¼B 8~G H¼« FG~B· «8 $8«8DG FG7 H/ · $$8F68 «./F/- J ¼8F\ · UG~$· F$8 8 B 8H) G«· ~«· ) GF «· D~ 8J ¼8F\ ·
\ /G 68« ) G««8V· B 8F$G $8«8DG F/) G ) GF «./F$8~«G) ¼- ) G~~/HUGF68F$8 · ««./FDG ~B · \ /GF8 · ¼6/G; ­ / $~· $$·
$G~87 H/ 68UGF8 /« ) G~F8$$G H¼« $· %G«G4 H/ ·\ /GF· «· J ¼/F6/ 6/ ¼F· ) G6/D/) · \ /GF8 68««8 ) GB ¼F/) · \ /GF/
«8%8$$· 6/ ¼F 68%/· $G~8 B ¼«$/U«G 8 H/ U~8F68 /F $8«8DG F/) ! 8;
B · FG /« F¼G%G ) G~F8$$G U8~ U· ~«· ~8 86 ·H) G«$· ~8 q · ) G6/D/) · \ /GF8 è G$$8F¼$· $~· B /$8 ¼F B G6¼«· -
· $$~· %8~HG J ¼8H$.¼«$/B G; $G~8 ( /«· F) /· $G4 ) ! 8 « B 8H) G«· » /« H8VF· «8 · ¼6/G
N( ( /· B G )GHì 8«8F) · $G «8 UG) ! 8 B · FG%~8 ) ! 8 H/ U~G%8F/8F$8 6· « B /) ~GDG FG ) GF J ¼8««G 6/ ¼F· FG-
68( ( GFG 8H8V¼/~8 U8~ 8HH8~ ) 8~$/ ) ! 8 «· ) GB ¼F/- $· 6/ ( · HH· D~ 8J ¼8F\ · V8F8~· $· 6· ¼F · UUGH/$G
) · \ /GF8 $8«8DG F/) · FGF UGHH· 8HH8~8 ·H) G«$· $· 6· ) /~) ¼/$G;
· «)¼FG; u/ù · %· F$/ %86~8B G /« B G$/%G U8~ ) ¼/ FGF ­ 8 / $~· HDG ~B · $G~/ à W 5 à d HGFG 6/ $/UG $8«8DG -
è UGHH/( /«8 /F$8~D8~/~8 /F · «)¼F B G6G F8« 6/· «GVG F/) G4 ) /Gé U8~D8$$· B 8F$8 ( /«· F) /· $/4 8 / J ¼· $$~G
$8«8DG F/) G D~ · 6¼8 U8~HGF84 · F) ! 8 H8 D/F 6· J ¼8- 6/G6/ b M5b W 5b d 5 b e HGFG ¼V¼· «/ $~· «G~G4 H/
H$G B GB 8F$G UGHH/· B G · F$/) /U· ~8 «· FG$/\ /· ) ! 8 G$$ /8F8 ¼F· 8«8%· $· HGUU~8HH/GF8 68««· UG~$· F$84
/« FGH$~G · UU· ~· $G V8F8~· ¼F H8VF· «8 ) ! 8 B 8H) G- U8~B8$$8F6G ¼F· ~/) 8\ /GF8 ) ! /· ~· 86 8H8F$8 6·
«· F6GH/ )GF /« H8VF· «8 · ¼6/G G~/V/F· «8 U~G%G) · FG$8 6/ DG F6G;
F8««8 8%8F$¼· «/ HU/8 $8«8DG F/) ! 8 ¼F H¼GFG %G) · «8 ­ U/8V! 8~8B G /F H8V¼/$G ) GB 8 H/· D· ) /«B 8F$8 UGH-
B G«$G H/B /«8 · J ¼8««/ 8B 8HH/ 6· « FG$/HH/B G u· U8- H/( /«8 H8«8\ /GF· ~8 / J ¼· $$~G 6/G6/ b M 5 b W 5 b d 5
~/FG 68/ ) · ~$GF/ · F/B · $/; b e;
u~/B · 6/ /F/\ /· ~8 «.· F· «/H/ 68« ) /~) ¼/$G G~/V/F· «84 u~G) 86/· B G ) GF «.· F· «/H/ 68« ) /~) ¼/$G 6/ D/V¼~· «;
%GV«/· B G · UU8F· ~/) G~6· ~8 ) ! 8 J ¼8H$G H/H$8B · ­ ¼««.· %%G«V/B 8F$G H8) GF6· ~/G 68« $~·HDG ~B· $G~8
6/ ) GB ¼F/) ·\ /GF/ $8«8DG F/) ! 8 H/) ¼~8 /B UGF8 «· à W è U~8H8F$8 /« H8VF· «8 ) G6/D/) · $G; r · U8~ 8«85

286
%· ~8 «.· B U/8\\· 68« H8VF· «8 8 · 6· $$· ~«G · ««./B U8-
68F\· 68««8 FG~B· «/ «/F88 6/ $~· HB /HH/GF/ $8«8DG -
F/) ! 84 H/ 68%8 D·~ ¼HG68« $~· HDG ~B· $G~8 8«8%· $G~8
à d 8 68« V~¼UUG ~8H/H$/%G 5 ) · U· ) /$/%G z x 5 a i 4
) ! 8 ! · /« ) GB U/$G 6/ «/B /$· ~8 «· ) G~~8F$8 6/ «/F8·
· 6 ¼F %· «G~8 B · HH/B G 6/ Wg mA. Lire 2.700
A J ¼8H$G H) GUG /« %· «G~8 68««· ~8H/H$8F\ · z x UG$~à
8HH8~8 %· ~/· $G ~/HU8$$ G · J ¼8««G G~/V/F· «84 · ¼B 8F-
$· F6G G 6/B /F¼8F6G /F B G6G 6· ~· VV/¼FV8~8 «.8-
H· $$G %· «G~8 6/ ) G~~8F$8 U~8) 868F$8B 8F$8 ) /$· $G
0Wg mA), ) ! 8 ~/$8F/· B G 68( ( · 8HH8~8 ) GFH/68~· $G
G$$/B G U8~ /« D¼ F\ /GF· B 8F$G 68««./F$8~G · UU· ~· $G;

LA PORTANTE DI BASSA FREQUENZA


q · UG~$· F$8 6/ ( · HH· D~ 8J ¼8F\ · %/8F8 V8F8~· $·
$~· B /$8 ¼F ) /~) ¼/$G · UGF$8 6/ ì /8F4 ) ! 8 /B U/8-
V· J ¼· «8 8«8B 8F$G · $$/%G /« ) /~) ¼/$G /F$8V~· $G
na 6/ $/UG Nke M;
a GB 8 è FG$G4 «.· B U«/D/) · $G~8 GU8~·\ /GF· «8 G~·
) /$· $G è 6G%¼FJ ¼8 ~8U8~/( /«8 8 · ( · HH G ) GH$G7 8H-
HG FGF ~/) ! /868 · «)¼F· )GB U8FH· \ /GF8 6/ D~ 8-
J ¼8F\ · 8 ) /ò H8B U«/D/) · /« B GF$· VV/G 68« )GB UG-
F8F$8 8%/$· F6G4 /F U· ~/ $8B UG4 «./FHG~V8~8 6./F-
F8H) ! / G D/H) ! / ) ! 8 UGHHGFG 6· FF8VV/· ~8 /« D¼ F- CON QUESTA PENNA
\/ GF· B 8F$G 68««./F$8~G U~GV8$$ G;
n« UG$8F\ /GB 8$~G z k4 ) ! 8 ! · /« %· «G~8 di M;KKK APPRONTATE I VOSTRI
G! B 86 è 6/ $/UG · %· ~/· \ /GF8 «/F8· ~84 ) GFH8F$8 6/
~8VG«· ~8 D/F8B 8F$8 «· D~ 8J ¼8F\ · V8F8~· $· 6· ««.G- CIRCUITI STAMPATI
H) /««· $G~84 U8~B8$$8F6G · ««./F$8~«G) ¼$G~8 6/ B /-
V«/G~· ~8 G«$~8B G6G «· ) GB U~8FH/( /«/$à 68««· ) G-
Questa penna permette di preparare i circuiti stampati
B ¼F/) · \ /GF8 6¼~·F$8 «· $~·HB /HH/GF8 $8«8DG F/) · ; con la massima perfezione nei minimi dettagli. Il suo
n« H8VF· «8 V8F8~·$G 6· ««.GH) /««· $G~8 è 6/ $/UG H/- aspetto esteriore è quello di una penna con punta
F¼HG/6·«87 8HHG %/8F8 /F%/· $G · 6 ¼FG H$· 6/G · B - di nylon. Contiene uno speciale inchiostro che garan-
U«/D/) · $G~85· 6· $$· $G~8 6./B U868F\ · ~8· «/\ \ · $G ) GF tisce una completa resistenza agli attacchi di soluzione
di cloruro ferrico ed altre soluzioni di attacco normal-
6¼8 $~·FH/H$G~ 0à z M5à z W1 B GF$· $/ /F ¼F ) /~) ¼/$G mente usate. Questo tipo particolare di inchiostro ade-
· H/B B 8$~/· ) GB U«8B 8F$· ~8; risce perfettamente al rame.
­ ¼) ) 8HH/%· B 8F$8 /« H8VF· «8 · B U«/D/) · $G %/8F8 /F-
%/· $G · « B G6¼«· $G~8 ( /«· F) /· $G4 F8« J ¼· «8 %/8F8
B /H) 8«· $G ) GF /« H8VF· «8 · ¼6/G; NORME D'USO CARATTERISTICHE

Tracciare il circuito au una q· penna contiene un di-


lastra di rame laminata e ■pen■atore di lnchlo■tro
perfettamente pulita; la- controllato da una valvola
COSTRUZIONE DELL'APPARATO sciarla asciugare per 15 che garantisce una lunga
minuti, quindi immergerla durata eliminando evapor-
nella soluzione di attacco rioni quando non viene
z · UU~8H8F$/· B G /F D/V¼~· W /« U/· FG 6/ ) · ( «· VV/G (acido corro■lvo). Tolta la usata. La penna non con-
68««.· UU· ~· $G; lastra dalla soluzione, si tiene un semplice tampo-
noterà che il circuito è in ne imbevuto, ma è comple-
n« ) /~) ¼/$G 6G%~à 8HH 8~8 /FH8~/$G /F ¼F U/) ) G«G perfetto rilievo. Basta tamente riempita di inchio-
quindi togliere l'Inchiostro stro. Per assicurare una
) GF$8F/$G~8 6· · DD/ · F) · ~8 · ) ) · F$G · ««.· UU· ~8) ) ! /Gcon nafta solvente e la ■crlttura sempre perfetta,
$8«8DG F/)G; q · U/«· 6/ · «/B 8F$· \ /GF8 · x é 6G%~ àlastra del circuito è pron- la penna è munita di una
ta per l'uso. punta di ricambio situata
8HH8~8 /F$~G6G$$· F8« ) GF$8F/$G~8 /F B G6G 6· nella parte terminale,
· V8%G«· ~F8 /« ~/) · B ( /G4 ) /Gé 6G%~à 8HH8~8 /FH8~/-
$· /F ¼F U¼F$G D·) /«B 8F$8 · ) ) 8HH/( /«8 6· ««.8H$8~FG;
­ ¼« U· FF8««G D~ GF$· «8 68« ) GF$8F/$G~8 ~/H¼«$8~· F5 g
FG U~8H8F$/ 6¼8 HG«/ ) GB · F6/» /« ) GB B ¼$· $G~8
B ¼«$/U«G ­ M 8 /« U8~FG 68« UG$8F\ /GB 8$~G z k4 ) ! 8
) GFH8F$8 6/ ~8VG«· ~8 D/F8B 8F$8 «· D~ 8J ¼8F\ · V8-
F8~· $· 6· ««.GH) /««· $G~84 ~/%8«· F6GH/ U· ~$/) G«· ~B 8F5

287
e
Fig. 4- Il triplo de- e
viatore S1 è in pra-


tica un commutato-
re a 3 vie - 2 po-
sizioni.
W 6

·@5 s1a S1b S1c


Fig. 5 - Allo scopo di non incortere in errori di ca-
blaggio, riportiamo In questo disegno a parte infe-
rlore dell'operazionale 4741, nel quale re esatta- 8
mente elencata la successione numerica degli elettro- VISTO DA
di dell'integrato, a partire dalla piccola tacca di rlfe- SOTTO
1 rimento.

$8 ¼$/«8 6¼~· F$8 «· ~/) 8\ /GF84 U8~) ! é B /V«/G~· «· ) GB UGF8F$/4 ) / H/ UG$~à H8~%/ ~8 6/ $~8 $~·HDG ~B· -
)GB U~8FH/( /«/$à 68««· ) GB ¼F/) ·\ /GF8; $G~/ · 6· $$ / U8~ H$· 6/ 6.¼H) /$· /F U¼H! 5U¼«« 6/ ~/) 8-
uG/) ! é /« ~/) 8%/$G~8 $8«8DG F/) G .U~/%· $G U¼ò 8HH8~8 %/$G~/ ~· 6/G $~· FH/H$G~/\ \ · $/; v ¼8H$/ $~·HDG ~B· $G~/
B · FGB 8HH G4 /« ) /~) ¼/$G ~/UG~$· $G /F D/V¼~· W UG- HGFG FG~B· «B 8F$8 6G$· $/ 6/ ¼F · %%G«V/B 8F$G U~/-
$~à 8HH8~8 /FH8~/$G 68F$~G «G H$8HHG· UU· ~8) ) ! /G B · ~/G ) GF /B U868F\ · 6/ l G! B ; u8~ /« $~· HDG ~B · -
$8«8DG F/) G; nF J ¼8H$G ) ·HG ) / H/ UG$~à H8~% /~84 /F $G~8 à /« $8~B/F· «8 ) 8F$~· «8 %/8F8 «·H) /· $G «/( 8-
HGH$/$¼\ /GF8 68« ) GB B ¼$· $G~8 $~/U«G ­ M4 68« ) GB - ~G4 B 8F$~8 %8FVGFG ¼$/«/\ \· $/ / 6¼8 $8~B /F· «/
B ¼$· $G~8 · ¼$GB · $/) G V/à U~8H8F$8 F8« ~/) 8%/$G~8 ) 8F$~· «/ 68/ $~· HDG ~B· $G~/ à W à d;
$8«8DG F/) G ) ! 84 FG~B·«B 8F$84 U~G%% 868 · ««· ) GB - n« ) /~) ¼/$G /F$8V~· $G na è ¼F GU8~· \ /GF· «8 6/ $/UG
B ¼$· \ /GF8 ·««.· $$ G 68« HG««8%·B 8F$G 68« B /) ~G$8- ;NkeM7 /F H¼· HGH$/$¼\/ GF8 H/ UG$~· FFG ¼$/«/\ \ · ~8
«8DGFG; r · U8~ 8%/$· ~8 ) GFD¼ H/GF/ 6/ ) · ( «· VV/G4 B G«$/ · «$~/ $/U/ 6/ ) /~) ¼/$/ /F$8V~· $/4 U8~ 8H8B U/G»
J ¼· F6G H/ U¼ò D·~8 · B 8FG 6/ ~/) G~~8~8 · « ~/HU· ~- q MeM 5 q r keM4 8) ) ;
B /G4 ) GF%/8F8 · ) J ¼/H$· ~8 ¼F ) GB B ¼$· $G~8 $~/U«G c . G%%/G ) ! 8 ) GF «.¼HG 6/ $~·HDG ~B· $G~/ U8~ H$· 6/
) GB 8 J ¼8««G ~/UG~$· $G /F D/V¼~· W; 6.¼H) /$· /F ) GF$~GD·H8 6/ ~/) 8%/$G~/ ~· 6/G $~· FH/-
a G«G~G ) ! 8 «G 68H/68~· HH8~G4 UG$~· FFG /FH8~/~8 H$G~/\\· $/ «· HGUU~8HH/GF8 68««· UG~$· F$8 FGF H· ~à
F8« ) /~) ¼/$G ¼F ) GB B ¼$· $G~8 · W %/85 W 5 d G G$$ /B · 4 B · UG$~à ) GB ¼FJ ¼8 ) GFH/68~· ~H/ H8B U~8
U/ù UGH/\ /GF/4 ) GF /« J ¼· «8 H/ UG$~·F FG /FH8~/~8 · ) ) 8$$· ( /«8;
F8« ) /~) ¼/$G 6/%8~H/ %· «G~/ ) · U· ) /$/%/ /F HGH$/$¼\ /G- v ¼8H$/ $/U/ 6/ $~·HDG ~B· $G~/ HGFG D·) /«B 8F$8 ~8-
F8 6/ J ¼8««/ U~8H) ~/$$/ U8~ / ) GF68FH· $G~/ a W 5 a d7 U8~/( /«/ U~8HHG GVF/ ~/%8F6/$G~8 6/ B · $8~/·«/ 8«8$-
) GF J ¼8H$G H/H$8B · · ¼H/«/· ~/G 6/ ) GB B ¼$· \ /GF8 $~GF/) /;
) · U· ) /$/%· è UGHH/( /«8 D·~ %· ~/· ~8 «· D~ 8J ¼8F\ ·
68««· UG~$· F$84 /F B G6G 6· ) G««8V· ~H/ ;;; H8V~8$· -
B 8F$8 ) GF / %· ~/ UGH$/ 6.·H) G«$G H8) GF6· ~/4 · 6 DIODI SELEZIONATI
GVF¼FG 68/ J ¼· «/ è ) GF) 8HH· «· UGHH/( /«/$à 6/ 68) G-
6/D/) · ~8 ¼F· HG«· D~ 8J ¼8F\ · ; N( ( /· B G V/à 68$$G ) ! 84 HG«$· F$G F8« ) · HG /F ) ¼/
z /) G~6/· B G ) ! 84 HD~¼ $$· F6G /« 68%/· $G~8 B ¼«$/U«G / $~· HDG ~B · $G~/ à W 5 à d H/· FG 6/ $/UG $8«8DG F/) G 84
) GF$8F¼$G 68F$~G «.· UU· ~8) ) ! /G $8«8DG F/) G4 è H8B - J ¼/F6/4 U8~D8$$· B 8F$8 ( /«· F) /· $/4 86 · F) ! 8 J ¼· F-
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288
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J ¼84 /F J ¼· «H/·H/ · «$~G UGH$G · ««./FD¼G~/ 68««· H¼·
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Le prime
esperienze
del dilettante

RICEVITORE PER ONDE MEDIE A 2 VALVOLE


IN SCATOLA DI MONTAGGIO
L. 6.300 senza altoparlante
L. 7.000 con altoparlante
E' un kit necessario ad ogni principiante per Il kit è corredato del fascicolo n. 2-1973 della
muovere i primi passi nello studio della radio· rivista, in cui è pubblicato l'articolo relativo
tecnica elementare. E' la sola guida sicura per al montaggio dell'apparato. Le richieste debbono
comporre un radioapparato, senza Il fastidio di 8HH8 ~8 fatte inviando anticipatamente l'importo
dover risolvere problemi di reperibilità di ma- a mezzo vaglia o c.c.p. n. 3/26482 intestato a:
teriali o di arrangiamenti talvolta impossibili. Elettronica Pratica - 20125 (Mi) - Via Zuretti, 52.

289
5W a 12V

Realizzando questo progetto potrete installare


nella vostra autovettura un dispositivo acustico
di retromarcia che, unitamente alle luci originali, darà
garanzia di maggior sicurezza per l'incolumità
vostra e degli altri. La potenza di 5 W, ottenibile con
una alimentazione di 12 V, vi permetterà inoltre di costruire
ottimi sistemi di allarme acustico e rumorose
sirene elettroniche.

290
Nel «GF$· FG h /· UUGF8 V«/ · ¼$G%8/) G«/ HGFG 6G$· $/4 OSCILLATORE A SFASAMENTO
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DI
POTENZA
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B · H/~8F· 4 ¼F )«· ) ZHGF 8«8$$~GF/) G G4 ) GB ¼FJ ¼84
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$· $G ) GF «· $8FH/GF8 ) GF$/F¼· 6/ MW é H¼ ¼F ~8$~G· \ /GF8 F8V«/ · B U«/D/) · $G~/;
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291
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vcc e e
eFig. I - Lo schema ripor-
tato a sinistra rappresenta
un tipico stadio transisto-
rizzato nel quale la resi-
Ra Ra stenza Rb compie il pro-
cesso di retroazione in
z corrente continua del se-
3 gnale. Nel caso in cui si
volesse utilizzare una rete
RC, di tipo assai più com-
plesso, come quella ripor-
TR RETE SFASAMENTO tata sullo schema a de-
AMPLIF. stra, il segnale, introdotto
attraverso il punto 1 ver-
rebbe riportato sul punto
2, con uno sfasamento di
180°, per un certo valore
di frequenza.
~· UU~8H8F$· ¼F $/U/) G H$· 6/G $~· FH/H$G~/\ \ · $G4 F8« 6¼( ( /G B G«$G H$· ( /«87 /FD·$$/4 H¼UUGF8F6G ) ! 8 «8
J ¼· «8 «· ~8H/H$8F\ · z ( ) GB U/8 «· ~8$~G· \ /GF84 /F ~8H/H$8F\ 8 z ( 86 z 8 H/· FG /68· «B 8F$8 68««8 ~8H/-
) G~~8F$8 ) GF$/F¼· 4 68« H8VF· «84 /« J ¼· «8 8H) 8 6· « H$8F\ 8 U¼~84 «· ~8$~G· \ /GF8 FGF /F$~G6¼) 8 HD·H· -
) G««8$$G~8 8 ~·VV/¼FV8 «· ( · H8 68« $~· FH/H$G~; B 8F$/ $~· / H8VF· «/ 6.8F$~· $· 8 6.¼H) /$· 4 8F$~G «·
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B /V«/G~· ~8 FG$8%G«B 8F$8 «· H$· ( /«/$à $8~B/) · 7 /F- Nel ) ·HG /F ) ¼/4 · F\ /) ! é H8~%/~H/ 6/ ¼F· H8B U«/) 8
D·$$/4 «8 %· ~/· \ /GF/ ) ! 8 H/ %8~/D/) · FG H¼« ) G««8$$G~84 ~8H/H$8F\· /F %8H$8 6/ 8«8B 8F$G 6/ ~8$~G· \ /GF84 H/
/B U¼$· ( /«/ · ) · ¼H8 $8~B/) ! 84 %8FVGFG ~/UG~$· $84 ¼$/«/\ \ ·HH8 ¼F· ~8$8 ~8H/H$/%G5) · U· ) /$/%· 4 6/ $/UG
· $$~· %8~HG«· ~8H/H$8F\ · Rb, · ««· ( ·H8 68« $~· FH/- · HH· / U/ù ) GB U«8HHG4 ) GB 8 J ¼8««· ~/UG~$· $· · 68-
H$G~ TR 8 6· J ¼8H$G · B U«/D)/ · $8; v ¼· F6G /« $~· F- H$~· 6/ D/V¼~· M4 /« H8VF· «8 /F$~G6G$$G · $$ ~· %8~HG
H/H$G~ è B GF$· $G /F ) /~) ¼/$G ) GF 8B /$$ G~8 · B · HH· 4 /« U¼F$G « %8~~8( ( 8 ~/UG~$· $G H¼« U¼F$G W ) GF
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U«/D)/ · $G ) GB U8FH· «G HJ ¼/«/( ~/G $8~B/) G ) ! 8 «G D~ 8J ¼8F\· ;
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6/ Ml K4 ) GFH/H$8 F8««./F%/· ~8 · ««· ( · H8 ¼F H8VF· «8
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vcc
Re
RETE SFASAMENTO

Rb

Fig. 2 - Questo progetto


► TR
AMPLIEF.
Ra Ra Ra

completa quelli riportati In


fig. 1, con l'introduzione
della rete di controreazio-
ne di tipo a sfasamento.

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D~ 8J ¼8F\ · U8~ «· J ¼· «8 H/ G$$ /8F8 ¼FG HD·H· B 8F$G · «$G4 G$$8F8F6G 6· ) /· H) ¼FG H$· 6/G ¼FG HD·H· B 8F-
6/ Ml K F8««· ~8$8 6/ ) GF$~G~8· \ /GF8; $G 6/ i K° ; q · H8) GF6· ) GF6/\ /GF8 ~/V¼· ~6· /« V¼· -
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\ · ~84 /F ) G~~8F$8 ) GF$/F¼· 4 /« U¼F$G 6/ «· %G~G ANALISI DEL CIRCUITO
68« $~· FH/H$G~ à z 7 /FD·$$/4 UG/) ! é «· F¼G%· ~8$8
6/ ) GF$~G~8· \ /GF8 è 6/ $/UG · 6 · ) ) GUU/· B 8F$G /F NF· «/\ \ /· B G G~· 68$$· V«/· $· B 8F$8 /« U~GV8$$G ) GB -
) G~~8F$8 · «$8~F· $· 4 J ¼8H$· FGF · %~8( ( 8 U8~B 8HHG U«8$G 68««.· B U«/D/) · $G~8 6/ UG$8F\· ~/UG~$· $G /F
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68««· H$· ( /«/\ \ · \ /GF8 68« U¼F$G 6/ «· %G~G 68« $~· F- n« ) /~) ¼/$G $8G~/) G ) GB U~8F68 ¼FG H$· 6/G GH) /««· -
H/H$G~ H$8HHG; $G~84 U/«G$· $G 6· « $~· FH/H$G~ à z «4 6/ $/UG U~8) 8-
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UG$8F\ /GB 8$~G H8B /D/HHG z «4 ) GFH8F$8F6G «.¼HG )«/
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IL RICEVITORE
DEL PRINCIPIANTE
IN SCATOLA
DI MONTAGGIO
... vuol tendere una mano amica a quei lettori che,
per la prima volta, si avvicinano a noi e all'affasci-
nante mondo della radio.

LA SCATOLA
DI MONTAGGIO
La realizzazione di questo semplice ricevitore rap- COSTA:
presenta un appuntamento importante per chi comin-
cia e un'emozione indescrivibile per chi vuol mette- L. 2,900 (senza altoparlante)
re alla prova le proprie attitudini e capacità nella L. 3.500 (con altoparlante)
oratica della radio.

Tutti i componenti necessari per la realizzazione de -«ll ricevitore del principiante » sono contenuti /F
una scatola di BGF$·VV/G %8F6¼$·dalla nostra organizzazione in due diverse versioni: a L. 2.900 senza
altoparlante e a L3.500 con ·«$GU·~«·F$8; Le richieste debbono essere fatte inviando anticipatamente l'im-
porto a mezzo vaglia o c.c.p. n. 3/26482 intestato a: ELETTRONICA PRATICA 20125 MILANO - Via Zu-
reti n.· 52.
COMPONENTI
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Q'. cr:

► + n• u
Flg. 3 - Pro getto completo dell'amplifi cato re di poten- ¼F )GF$~G ««G D/F8 68««· D~ 8J¼8F\· 4 ~· UU~8H8F$· $G
za. qG stadio a sinistra, pilotato dal transistor TR1, 6· « $~/BB8~ UG $8F\ /GB8$~/)G z l 7 J¼8H$G )GB· F-
costituisce l'oscillatore vero e proprio, Gli altri quat-
tro transistor compongono l'amplificatore del segnale.
6G )GFH8F$8 6/ )8F$~· ~8 8H· $$· B8F$8 «.GH)/««·\ /GF8
la resistenza variabile R1 permette di controllare il H¼« %· «G~8 6/ eKK m\ 4 J¼· F6G $· «8 ~8VG«·\ /GF8 ~/-
punto di lavoro del transistor TR1; la resistenza varia- H¼«$ / 6/ FG$8%G«8 /BUG ~$· F\ · U8~ «.GU8~· $G~8;
bile R consente di « centrare » l'oscillazione a 400 Hz. q.GH)/««·\ /GF8 %/8F8 U~8«8%· $· $~· B/$8 /« )GF68F-
Il potenziometro a variazione logaritmica R9 permette
di controllare Il volume sonoro del segnale uscente
H· $G~8 8H 8 ~8VG«· $· /F ·B U/8\ \· 6· « UG $8F\ /G-
dall'altoparlante. Il trlmmer potenzlometrlco R10 regola B8$~G6/ %G«¼B8 R9, )! 8 è ¼F FG~B· «8 UG $8F\ /G-
il punto di lavoro dell'intero amplificatore. B8$~G · %· ~/· \ /GF8 «GV· ~/$B/)· 68« %· «G~8 6/
MKK;KKK G! B;
N««G H$·6/G GH)/««· $G~84 6GUG«.· ))GUU/· B8F$G )GF
/« )GF68FH· $G~8 8H 86 /« UG$8F\ /GB8$~G z x4 D·
H8V¼/$G «G H$· 6/G ·BU«/D/)· $G~8 6/ UG $8F\ · 4 «· )¼/
8F$~· $· è )GH$/$¼/$· 6·« )GF68FH· $G~8 a i ;

STADIO AMPLIFICATORE DI POTENZA

qG H$· 6/G · BU«/D/)· $G~8 6/ UG $8F\ · D· ¼HG 6/


J¼· $$~G$~· FH/H$G~4 )/Gé 68/ $~· FH/H$G~ à z W 5 à z d
5 à z Ne 5 à z g;
n« U· ~$/)G«· ~8 6/ B· VV/G~ HU/))G 9«/ J¼8H$G H$· 6/G
·BU«/D/)· $G~8 )GFH/H$8 F8« UG HH868~8 ¼FG H$· 6/G
6.¼H)/$· 68« $/UG· H/BB8$~/· )GBU«8B8F$· ~84 )! 8
Fig. 4- Piano di cablaggio su circuito stampato del- )GFH8F$8 6/ H8BU«/D/)· ~8 /« U~G V8$$G ( 8F8D/)/· F6G4
l'oscillatore di potenza. I due transistor finall TRA -
TR5 debbono essere montati su un dispositivo radian- G«$~8 $¼$$ G4 6/ ¼F· B· VV/G~8 D868«$ à 6/ ~/U~G 6¼-
te dell'energia termica ,interponendo fra questo e i due \ /GF8; qG H)! 8B· 4 ·F)! 8 /F J¼8H$G )·HG 4 è )G-
transistor alcuni foglietti di mica, così da ottenere un B¼FJ¼8 · ( ( · H$· F\ · )«·HH/)G 8 FGF ~/)! /868 ¼«$ 8-
isolamento perfetto del collettore, rappresentato, oltre ~/G~/ · F· «/H/ /F$8~U
~8$·$/%8;
che dall'elettrodo centrale, anche dal corpo stesso del
transistor. ­ GDD8~B/· BG)/ /F%8)8 H¼ ¼F U· ~$/)G«· ~8 68««G

1 REGOLAZ .
VOLUME

295
Fig. 5 - Circuito stampato, a grandezza na-
turale, cioé in scala 1/1, necessario per il
montaggio dell'oscillatore di potenza.

L
Flg. 6 - In questo disegno illustriamo chia-
ramente l'esatta distribuzione dei tre elet-
trodi (base - collettore - emittore) uscenti
dal corpo dei due transistor finali di po-
tenza che, per non introdurre fenomeni di
distorsione, dovranno essere di tipo sele-
zionato, cioé dovranno presentare un iden-
tico guadagno.

LATO METALLICU
H) ! 8B · ) /Gé H¼««· U~8H8F\ · 68« UG$8F\ /GB 8$~G (COLLEGATO AL
z «t 4 ) ! 8 ha /« %· «G~8 6/ M B 8V·G! B ; v ¼8H$G UG- COLLETTORE)
$8F\ /GB 8$~G ~8VG«· /« U¼F$G 6/ «· %G~G 68««./F$8~G
· B U«/D/) · $G~8 8 6G%~à 8HH8~8 ~8VG«· $G /F B G6G
) ! 8 «· $8FH/GF84 B /H¼~· $· H¼V«/ 8B /$$G~/ 68/ $~·F-
\
H/H$G~ à z e 5 à z g4 ~/H¼«$/ U· ~/ · ««· B 8$à 6/ J ¼8««·
6/ · «/B 8F$· \ /GF8; nF $· « B G6G4 H8 / $~·FH/H$G~ D -
F· «/ HGFG H8«8\ /GF· $/4 ) /Gé 6/ ¼V¼· « V¼· 6· VFG4 H/
G$$8~~à «· B /FG~ 6/H$G~H/GF8 UGHH/( /«8; B

COSTRUZIONE DELL'APPARATO

nF D/V¼~· e è ~/UG~$· $G /« U/· FG 6/ ) · ( «· VV/G 68«-


«.GH) /««· $G~8 6/ UG$8F\ · ;
a GB 8 H/ U¼ò FG$· ~84 · F) ! 8 /F J ¼8H$G ) ·HG è H$· $·
B8D235 - BD234
6· $· U~8D8~8F\ · · « ) /~) ¼/$G H$· B U· $G ) ! 84 /F D/V¼-
~· g4 è ~/UG~$· $G /F V~· F68\ \ · F· $¼~·«8; H$G~ 8 «· U/· H$~· H$8HH· 4 ¼F DG
V«/8$$G 6/ B/) · 4 ) ! 8
n 6¼8 $~· FH/H$G~ D/F· «/ 6/ UG$8F\ · à z N 5 à z g è ¼F 8«8B 8F$G DG~$8B 8F$8 /HG«· F$8;
68( ( GFG 8HH8~8 B GF$· $/ H¼ ¼F· U/· H$~· B 8$· ««/) · N/ «8$$ G~/ U~/F) /U/· F$/ ~/) G~6/· B G ) ! 84 6¼~· F$8
G H¼ ¼F ~8VG«· ~8 ~·DD ~866· $G~84 · ««G H) GUG 6/ · V8- «.GU8~·\ /GF8 6/ D/HH· VV/G 68/ $~· FH/H$G~ D/F· «/ 6/
%G«· ~8 «· 6/HU8~H/GF8 68««.8F8~V/· $8~B/) · 4 ) /Gé UG$8F\ · à z N5 à z g4 G) ) G~~8 D·~ ( 8F8 · $$8F\ /GF8
68« ) · «G~8 8B · F· $G 6· / 6¼8 ) GB UGF8F$/; ) ! 8 F8HH¼F 8«8B 8F$G 8H$~· F8G B 8$· ««/) G H/ /FH8-
nF D/V¼~· i HGFG /F6/) · $/ V«/ 8«8$$~G6/ 68/ 6¼8 ~/H) · D~ · «· B/ ) · 8 «· U/· H$~· B 8$· ««/) · 4 GUU¼~8
$~· FH/H$G~ D/F· «/4 /F B G6G 6· FGF ) GB B 8$$8~8 8~- D~ · «· B/ ) · 8 /« $~· FH/H$G~; q .8HU8~/8F\ · ) / /FH8VF· 4
~G~/ 6/ ) · ( «· VV/G; /FD· $$/4 ) ! 8 B G«$G HU8HHG ¼F· H8B U«/) 8 U· ~$/) 8««·
­ / $8FV· ( 8F U~8H8F$8 ) ! 8 /« ) G««8$$G~8 68/ 6¼8 B 8$· ««/) · 4 · ««.· $$G 6/ D/HH· VV/G 68««· %/$84 è /F V~· -
$~·FH/H$G~ D/F· «/ 6/ UG$8F\ · è ~· UU~8H8F$· $G4 G«$~8 6G 6/ U8~DG ~· ~8 «· B /) · ) ~8· F6G ¼F 6· FFGH/HH/-
) ! 8 6· ««.8«8$$~G6G /F6/) · $G ) GF «· «8$$8~· a /F B G ) G~$G) /~) ¼/$G;
D/V¼~· i 4 · F) ! 8 6· ««./F$8~G /F%G«¼) ~G B 8$· ««/) G a G«G~G ) ! 8 %G«8HH8~G 8%/$· ~8 «· ) GH$~¼\/ GF8 68«
8H$8~FG 68« ) GB UGF8F$8; c ) ) G U8~) ! é 4 · « B G- ) /~) ¼/$G H$·B U· $G4 UG$~·FFG ) GB UG~~8 ¼F ) · ( «· V-
B 8F$G 68« D/HH· VV/G 68« ) GB UGF8F$8 H¼««· U/· H$~· V/G · D/«/ ) GF6¼$$G~/4 H8~% 8F6GH/ 6/ ¼F· U/· H$~/F·
B 8$· ««/) · ~· 6/· F$84 G) ) G~~8 /FH8~/~84 D~· il $~·FH/5 6/ ( · ) ! 8«/$8 GUUG~$¼F· B 8F$8 DG ~· $· ;

296
Questo adattatore di impedenza
serve per il collegamento contem-
poraneo di due distinti televisori
con la discesa di un'unica anten-
'
na realizzata con piattina da 300
ohm.

UN'ANTENNA PER
DUE TELEVISORI

a GF J¼8H$8 ( ~8%/ FG$8 $8)F/)! 8 /F$8F6/· BG ·/¼-


$· ~8 J¼8/ $8«8¼$8F$/ )! 84 UG HH868F6G ·F)G~· ¼F.· F-
$8FF· H/FVG«· U8~H GF· «84 )GF 6/H)8H· /F U/· $$/F·
6· dKK G! B4 ! · FFG ·)J ¼/H$· $G ¼F H8)GF6G $8«8-
%/HG~84 )GF «G H)GUG 6/ ·))GF$8F$· ~8 «· D·B /V«/·
F8««· %/H/GF8 )GF$8BUG ~·F8· 68/ 6¼8 U~GV~· BB/
/$· «/· F/;
­ / $8FV· $¼$$ · %/· ( 8F U~8H8F$8 )! 8 il )/~)¼/$G
)! 8 H$/· BG U8~ ·F·«/\ \ ·~8 F¼««· ! · · )! 8 %868~8
)GF / FG~B· «/ /BU/· F$/ 6/ 68~/%·\ /GF8 /F U· ~· «-
«8«G 6/ ¼F· U~8H· à é )GF ¼F· G U/ù U~8H8 H8)GF-
6· ~/87 /« FGH$~G è ¼F )/~)¼/$G )! 8 U8~B8$$8 6/
~·VV/¼FV8~8 «G H)GUG 6/ ·«/B8F$· ~8 6¼8 6/H$/F$/
$8«8%/HG~/ )GF$8BUG ~·F8· B8F$8 8 )GF ¼F· HG «·
·F$8FF· 4 H8F\ · ·UUG ~$· ~8 6/H· 6· $$· B8F$/ 6/ /B-
U868F\ · ;
­ 8 «.· F$8FF· è 6/ $/UG · «· ~V· ( ·F6· 4 GUU¼~8 è
)GBUG H$· 6· U/ù ·F$8FF8 B/H)8«· $84 /« FGH$~G·U-
U·~· $G UG $~à ~/H¼«$· ~8 ¼V¼· «B8F$8 ¼$/«8 F8« )· HG

Wxk
·= i
Fig. 1 - Il progetto dell'adattatore di impedenza è di
tipo non risonante, Se esso dovesse risultare seletti-
vo, a causa delle capacità parassite introdotte in fase
di montaggio, occorrerà inserire, fra i terminali di
entrata dell'antenna, una resistenza da 300 ohm.

c2

4
R1

R2 R3

ANT.

Fig. 2- La realizzazione pratica dell'adattatore di im-


pedenza dovrà essere eseguita dentro un contenitore
metallico, allo scopo di raggiungere un perfetto scher-
maggio elettrostatico.

/F ) ¼/ H/ %G«8HH8 G$$8F8~8 «.· H) G«$G ) GF$8B UG~· F8G


6/ ¼F· $~· HB /HH/GF8 $8«8%/H/%· 8 6/ ¼F U~GV~· B -
B · ~· 6/GDG F/) G · B G6¼«· \ /GF8 6/ D~ 8J ¼8F\ · ;
q · ~8· «/\ \ · \ /GF8 6/ ¼F · 6· $$· $G~8 6/ /B U868F\ ·
· 6¼8 %/8 0 $· «8 è /« FGH$~G · UU· ~· $G1 ~/H¼«$· · ( -
( · H$· F\ · H8B U«/) 8; c 6 è J ¼8H$G ¼F · «$~G B G$/%G
U8~ ) ¼/ ~/$8F/· B G %· «V· U~GU~/G «· U8F· 6/ HU8-
~/B 8F$· ~8 J ¼8H$G ) /~) ¼/$G4 $8F8F6G ) GF$G ) ! 8 /«
) GH$G 68««· ~8· «/\ \ · \ /GF8 è U~8HHG) ) ! é F¼««G; q ·
) GH$~¼\/GF84 /FD·$$/4 ~/) ! /868 HG«$· F$G ¼F UG. 6/ TV1 TV2
U· \ /8F\ · 8 ¼F· U/) ) G«· 6GH8 6/ ( ¼GF· %G«GF$à ;
B · $G~/ ) GF F¼)«8G /F D8~~G4 B 8F$~8 è H¼DD/ ) /8F$8
8DD8$$¼· ~8 «.· %%
G«V/B 8F$G H¼ ¼F H¼UUG~$G /HG«· F$8
SCHEMA DELL'ADATTATORE 6/ · «)¼F8 HU/~8 6/ D/«G 6/ ~· B 8 HB · «$· $G;

n« ) /~) ¼/$G 8«8$$~/) G 68««.· 6· $$· $G~8 6/ /B U868F\ ·


· 6¼8 %/8 è ~/UG~$· $G /F D/V¼~· M; COSTRUZIONE DELLA BOBINA LI
a GB 8 H/ U¼ò FG$· ~84 H/ $~· $$· 6/ ¼F ) /~) ¼/$G 8H$~8-
B · B 8F$8 H8B U«/) 8; q .¼F/) G 8«8B 8F$G 6/ ~/«/8%G4 q · ( G( /F· q n %8~~à ) GH$~¼/$· F8« B G6G /F6/) · $G
/FD·$$/4 è ) GH$/$¼/$G 6· ««.· %%G«V/B 8F$G q « ) ! 8 D¼ F- /F D/V¼~· d4 $8F8F6G ) GF$G ) ! 8 H/ $~· $$· 6/ ¼F · %-
V8 6· · ¼$G$~· HDG ~B · $G~8 · 6· $$· $G~8 6./B U868F\ · ; %G«V/B 8F$G /F · ~/· 4 ) /Gé U~/%G 6/ H¼UUG~$G; n«
à ~·$$· F6GH/ 6/ ¼F ) /~) ¼/$G ) ! 8 «· %G~· H¼ D~ 8- H¼UUG~$G H8~% 8 HG«$· F$G 6¼~·F$8 «· D·H8 ) GH$~¼$$/-
J ¼8F\ 8 B G«$G 8«8%· $84 FGF è ·HHG«¼$· B 8F$8 F8) 8H- %· 68««.· %%G«V/B 8F$G4 B · UG/ 68%8 8HH8~8 8«/B /-
H· ~/G4 · F\ / H· ~8( ( 8 68«8$8~/G4 ~/) G~~8~8 · $~·HDG ~5 F· $G;

298
­ ¼ 6/ 8HHG H/ 6G%~·FFG ) GB ¼FJ ¼8 · %%G«V8~8 We Fig. 3 - In questo di-
segno sono riportati 8
HU/~8 6/ D/«G 6/ ~· B 8 HB · «$· $G 68« 6/· B 8$~G 6/ tutti / dati costruttivi
K4l B B 7 /« H¼UUG~$G U~G%%/HG~/G 6G%~à · %8~8 ¼F della bobina Lt; le di-
mensioni debbono in-
6/· B 8$~G 8H$8~FG 6/ l B B ;7 U8~) ! é J ¼8H$G è · F- tendersi espresse in 24
) ! 8 /« 6/· B 8$~G /F$8~FG 68« HG«8FG/68; q 8 HU/~8 millimetri.
6G%~· FFG ~/H¼«$· ~8 ) GB U· $$8 H¼ ¼F· «¼FV! 8\ \ ·
) GB U«8HH/%· 6/ Wg B B ;7 /« 6/· B 8$~G 68« D/«G 6/ FILO $ 0,8 mm
~· B 84 ) ! 8 è 6/ K4l B B ;7 68%8 8HH8~8 /F$8HG H8F\ ·
/HG«· B 8F$G 8 ) /ò H/VF/D/) · ) ! 8 «G HU8HHG~8 ~8· «8
U¼ò 6/%8F/~8 H¼U8~/G~87 8) ) G U8~) ! é ) GF We HU/~8
H/ U¼ò ~·VV/¼FV8~8 ¼F HG«8FG/68 8H$8HG H¼««· «¼F-
V! 8\ \ · 6/ Wg B B ; COSTRUZIONE DEL CIRCUITO
s 8««· ( G( /F· 6G%~· FFG 8HH8~8 ~/) · %· $8 6¼8 U~8H8
N««G H) GUG 6/ G$$8F8~8 ¼F G$$/B G H) ! 8~B · VV/G
/F$8~B 86/84 · ««· $8~\ · 8 · ««· %8F$¼F8H/B · HU/~· 4 8«8$$ ~GH$· $/) G4 /« ) /~) ¼/$G 6G%~8( ( 8 8HH8~8 /FH8~/$G
) GHì ) GB 8 /F6/) · $G /F D/V¼~· d; in ¼F ) GF$8F/$G~8 B 8$· ««/) G4 ) GHì ) GB 8 /F6/) · $G
/F D/V¼~· W; u8~ 8%/$· ~8 ) GH$/ 8) ) 8HH/%/4 $¼$$ · %/· 4
) / H/ UG$~à H8~%/~8 6/ ¼F )GB ¼F8 ) GF$8F/$G~8 6/
U«· H$/) · ;
CARATTERISTICHE DELL'ADATTATORE ­ / $8FV· U~8H8F$8 ) ! 8 /« FGH$~G U~GV8$$G FGF 68%8
~/H¼«$· ~8 ~/HGF· F$87 · ) · ¼H· 68««8 ) · U· ) /$à U· -
q 8 ) · ~· $$
8~/H$/) ! 8 8«8$$
~/) ! 8 68««.· 6· $$· $G~8 6/ /B - ~·HH/$84 $¼$$· %/· 4 è UGHH/( /«8 ) ! 8 «.· 6· $$· $G~8 6/
U868F\ · HGFG J ¼/ 6/ H8V¼/$G 8«8F) · $8» /B U868F\ · UGHH· 6/%8F/~8 H8«8$$ /%G4 ~/FDG ~\ · F6G
¼F ) · F· «8 86 · $$8F¼· F6G V«/ · «$~/7 «8 ) · U· ) /$à U· -
/B U868F\ · 6.8F$~· $· » dKK G! B 0( /«· F) /· $· 1 ~· HH/$8 %8FVGFG /F8%/$· ( /«B 8F$8 /F$~G6G$$8 /F H868
) GH$~¼ $$/%· ; Ma H8 /« ) /~) ¼/$G 6G%8HH8 ~/H¼«$· ~8
/B U868F\ · 6.¼H) /$· » dKK G! B 0( /«· F) /· $· 1 H8«8$$ /%G4 è H8B U~8 UGHH/( /«8 G%%/· ~8 ·««./F) GF%8-
F/8F$8 )G««8V· F6G4 D~ · / $8~B /F· «/ 6.8F$~· $· 68«-
U8~6/$· 6/ /FH8~/B 8F$G» W4g 6P
«.· F$8FF· 4 ¼F· ~8H/H$8F\ · 6· dKK G! B 5 K4g W,
H8U· ~·\ /GF8 $~· «8 ¼H) /$8» B · VV/G~8 6/ i 6P ) GF «· ) 8~$8\ \ · 6/ 8«/B /F· ~8 /« 6· FFG;

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tole di montaggio, fascicoli ar-
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rente ai progetti pubblicati sul-
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è F B/G · B/)G %G~~8( ( 8 /FH$· ««· ~8 F8««· H¼· ¼$/- é G~~8/ H· U8~8 H8 è UGHH/( /«8 )GF$~G««·~8 «.8DD/
)/8F-
«/$· ~/· ¼F ~/)8%/$G~8 · $~· FH/H$G~ 6· ·«/B8F$· ~8 \ · 6/ ¼F $~· FH/H$G~ B86/· F$8 «.¼HG 68« $8H$8~;
)GF «· ( · $$ 8~/· 68««.· ¼$G; n« ~/)8%/$G~8 D¼F\ /GF· Nqf z c b t MAZZONI
)GF «· $8FH/GF8 )GF$/F¼· 6/ i é 4 B8F$~8 «· ( · $$ 8- a GH8F\ ·
~/· 68««.· ¼$G%8$$¼~· è 6/ MW é ; b 8H/68~8~8/ ·%8~8
6· %G/ /« U~G V8$$G 6/ ¼F · «/B8F$· $G~8 /F V~· 6G 6/ Per controllare l'efficienza di un transistor con il
~/6¼~~8 «· $8FH/GF8 )GF$/F¼· 6/ MW é · J¼8««· tester, si commuta il tester nella portata ohmmica
6/ i é ; e si pone in contatto con la base del transistor il
puntale positivo del tester; poi col puntale nega-
c r nqnt qc t s Nzb n
tivo si toccano prima l'emittore e poi il collettore.
q· ­ U8\/·
Se il transistor è di tipo PNP, si avrà una resi-
stenza molto bassa, del valore di qualche centi-
A lei non serve il progetto di alcun alimentatore. naio di ohm.
Tenga presente infatti che gli accumulatori per Dopo questa prova si pone in contatto con la
auto sono formati da i elementi, ognuno dei qua- base del transistor il puntale negativo del tester,
li fornisce la tensione di W V. E' sufficiente quindi mentre con il puntale positivo si toccano successi-
che lei alimenti il ricevitore servendosi soltanto vamente l' emittore e il collettore. La resistenza
della metà degli elementi che compongono l'ac- misurata sarà notevole ( di alcune centinaia di mi-
cumulatore. Utilizzando cioé tre soli elementi del- gliaia di ohm). Se il transistor si comporta in
la batteria, la tensione risultante è quella di i V. questo modo, ciò starà a significare che esso è
Faccia attenzione alle polarità della batteria in efficiente. Esaminando un transistor di tipo NPN,
sede di collegamenti, distinguendo esattamente il la lettura delle resistenze risulterà esattamente il
morsetto positivo da quello negativo. contrario di quanto detto.

dMM
lascia alcun dubbio sulla sua causa, essendo do-

Segnali TV deboli
*** vuto ad un apparecchio di diatermia in funzione
nelle vicinanze. Purtroppo, trattandosi di un di-
sturbo di ricezione esterna, le diciamo subito che
difficilmente questo può essere eliminato e può
riuscir utile soltanto una variazione di orienta-
N( /$G /F ¼F· \ GF· )GF H8VF· «8 à é 68(G«8 8 ! G mento dell'antenna. Tenga presente inoltre che
U8FH· $G 6/ ¼$/«/\ \· ~8 6¼8 · F$8FF8 /F U· ~·««8«G4 il possessore dell'apparecchio di diatermia, che
GF68 B/V«/G~· ~8 «· ~/) 8\/ GF8; n ~/H ¼«$ · $/ FGF HGFG rappresenta l'origine dei disturbi da lei rilevati, è
H$·$/ U/8F·B 8F$8 HG6 6/HD·) 8F$/4 · F) ! 8 H8 H/ è · %¼
- tenuto per legge a impedire la diffusione all'e-
$G ¼F B/V«/G~·B 8F$G; a GH· UGHHGD·~8E sterno dei disturbi, applicando opportuni con-
densatori e schermi all'apparato stesso.
f zN s a t r Nà à nt qn
z GB·

Nel collegamento a parallelo di due antenne,


occorre tener presente alcuni accorgimenti per
ottenere un perfetto adattamento di impedenza
e un'ottima ricezione. In primo luogo è necessa-
***
I disturbi di un motorino
rio che le due antenne siano sistemate a piani
sovrapposti separati tra di loro da una distanza é G~~8/ )GFGH) 8~8 ¼F H/H$8B· 8DD/ ) /8F$8 U8~ 8«/B/-
pari a mezza lunghezza d'onda. Gli elementi ra- F·~8 / 6/H$¼ ~( / U~G%G) · $/ 6· ¼F BG$G~/FG 8«8$$~/-
dianti delle due antenne vengono collegati me- )G )! 8 ¼F B/G %/) /FG 6/ ) ·H· ! · /FH$· ««· $G F8««·
diante conduttori di grosso diametro. Alla metà H¼· · ( /$·\ /GF8;
esatta di questa linea di collegamento, si attacca uncà z t r t s à nac qq n
la linea di discesa. u8~¼V/·
A questo punto dobbiamo precisare che le due
antenne, debbono avere la stessa impedenza carat- In genere si consiglia di eliminare i disturbi pro-
teristica e che l'impedenza risultante diviene metà vocati dai motori a collettore mediante filtri po-
di quella di una sola antenna, come avviene per sti tra la presa di corrente e il ricevitore, ma que-
le resistenze in parallelo. sto sistema non dà risultati soddisfacenti, in quan-
Se ad esempio le due antenne hanno una im- to i disturbi non entrano solo dalla rete di ali-
pedenza di dKK ohm ciascuna, l'impedenza risul- mentazione, ma anche dall'antenna. Il sistema
tante sarà di MgK ohm. Pertanto, occorre tenere migliore è quello di agire direttamente sul moto-
presente questa diminuzione di impedenza e pre- re, collegando in parallelo alle spazzole un con-
vedere l'eventuale adattatore per la linea di di- densatore da K4M mF - M;gKK V. Per ottenere la
scesa. massima riduzione dei disturbi, si consiglia di
effettuare per il condensatore, collegamenti bre-

*** vssmt.

Immagini TV confuse

N«)¼F/ B8H/ G~ HGFG ! G · ) J ¼/H$· $G ¼F $8«8%/HG ~8


***
F¼G%/HH/BG4 6/ B· ~) · · HH · / FG$· 4 )! 8 ! · H8BU~8 Magneti permanenti
D¼ F\ /GF· $G G$$/B· B8F$8; t ~·4 6GUG·%8~ ) ·B ( /· -
$G · ( /$·\ /GF84 «./BB·V/F8 68« BGFGH)GU/G · UU· ~8 b 8H/68~GB·VF8$/\\· ~8 U/) ) G«/ U8\\ / B8$·««/) / 68«-
· $$~· %8~H · $· 6· ¼F· D·H) /· G~/\\GF$·«8 H$~/· $· 8 «· «¼FV! 8\\ · B·HH/B· 6/ MK8~~/; é G«8$8 HU/8V·~B/
/F) ~8HU· $· 4 /F BG%/B 8F$G ~· U/6G 6· ¼F «· $G ·«- U8~ D·%G~8 )GB8 68%G U~G)868~8E
«.·«$~G68««G H) ! 8~BG; ­ · U~8H$8 /F6/) · ~B/ «8 ) · ¼H8 GERMANO FONTANA
8 V«/ 8%8F$¼· «/ ~/B 86/ 6· · UUG ~$·~8 · « B/G $8«8- Rovigo
%/HG~8E
a Nz q t Pc s é c s è à n Il materiale che più si presta per costruire ma-
u· 6G%· gneti permanenti (volgarmente detti calamite),
è l'acciaio, il quale presenta una isteresi magne-
,Il difetto da lei citato è assai caratteristico e non tica notevole. Le case costruttrici di magneti per-

312
manenti, impiegano acciai e leghe speciali, ma
per il dilettante, può risultare soddisfacente l'im-
piego di acciaio al carbonio. La magnetizzazione,
si ottiene ponendo il materiale da magnetizzare
in un campo magnetico. Un pezzo di acciaio po-
sto a contatto di un magnete permanente, acqui-
* **
Il CAV nei ricevitori a valvole
sta anch'esso proprietà magnetiche. Si tratta co- Mi è ) · U/$· $G 6/ 6G%8~ ~/U· ~· ~8 ¼F ~/) 8%/$G~8 6/
munque di una magnetizzazione debole. $/UG ) GB B 8~) /· «8; N «· %G~G ¼«$/B · FG ! G FG$· $G
Una miglior magnetizzazione si ottiene introdu- «· U~8H8F\ · 6/ ¼F· U8~) 8F$¼· «8 6/ 6/H$G~H/GF8 F8«-
cendo il pezzo, in un campo magnetico costante, «· ~/U~G6¼\ /GF8 HGFG~· ) ! 8 FGF HGFG ~/¼H) /$G · 6
generato da un solenoide. Il solenoide non è al- 8«/B /F· ~8; b GUG · ) ) ¼~ · $8 /F6· V/F/ 8 ¼F· «¼FV·
tro che un avvolgimento nel quale scorre una H8~/8 6/ U~G%8 8 HGH$/$¼\ /GF8 6/ ) GB UGF8F$/4 ! G
corrente elettrica. Per ottenere la magnetizzazione %G«¼$G /F6/~/\ \ · ~8 / B /8/ HGHU8$$/ H¼« ) /~) ¼/$G CAV.
è necessario che questa corrente sia continua. q · 6GB · F6· ) ! 8 UGFVG · %G/ è «· H8V¼8F$8 » U¼ò

MODULO EP 0139
PER
ANTIFURTO ELETTRONICO PER AUTO
CON ESSO POTRETE REALIZZARE:

1) antifurto per auto


2) lampeggiatore di emergenza ad una
lampada
3) lampeggiatore di emergenza a due
lampade
4) pilotaggio di carichi elettrici di una
certa potenza

La realizzazione di questo modulo elettronico ga-


rantisce il doppio vantaggio del sicuro funziona-
mento e dell'immediata disponibilità nel. .. magaz-
zino dello sperimentatore dilettante.
L 5.800
Per richiedere la scatola di montaggio, occorre inviare anticipatamente l'importo
di L. 5.800 a mezzo vaglia o c.c.p. n. 3/26482 intestato a: ELETTRONICA PRA-
TICA - 20125 MILANO - VIA ZURETTI n. 52 (nel prezzo sono comprese anche
le spese di spedizione).

313
J ¼8H$G ) /~) ¼/$G ~· UU~8H8F$· ~8 ¼F· DG
F$8 6/ 6/-
H$G~H/GF8E
I FASCICOLI ARRETRATI DI Ns b z c N P c q à zN r n
f /~8F\ 8

Elettronica Pratica Un guasto nel circuito di controllo automatico


sono le « perle di una preziosa collana tecnfco-
di volume può essere causa di distorsione. Per po-
pratica, che porta In casa vostra Il piacere e Il ter decidere che la causa di distorsione risiede
fascino di una dlsclplina moderna, proiettata nel nel circuito CAV, occorre operare così: si sin-
futuro, che interessa tutti: lavoratori e studenti, tonizza il ricevitore radio su una emittente di ele-
professionisti e studiosi, giovani e meno giovani.
Tra essi ve ne ricordiamo uno:
vata potenza, possibilmente l'emittente locale, e
si mette a massa il CA V ritoccando leggermente
IL il comando di sintonia; dopo queste operazioni
FASCICOLO si dovrà far bene attenzione alt' emissione sonora
DI AGOSTO '74 dell'altoparlante; se la distorsione aumenta, il cir-
cuito del CA V va ritenuto efficiente; se la distor-
sione rimane invariata oppure scompare, allora
il guasto va ricercato nel circuito CA V.
Quando la distorsione rimane invariata occorrerà
effettuare un preciso controllo della tensione di
polarizzazione negativa delle griglie; quando la
distorsione scompare occorrerà condurre l'indagi-
ne su tutti / componenti del CA V, selezionandoli
allo scopo di poter sostituire quelli guasti ed ac-
certandosi contemporaneamente che non si tratti
di un cortocircuito verso massa o di una interru-
z0ne.

• ••
CHE
Antifurto a sbarramento luminoso
c
UNA b · U· ~8) ) ! /G $8B UG H8V¼G ) GF %/%G /F$8~8HH8
· VERA, J ¼8H$· %GH$~· ~¼( ~/) · 4 ) ! 8 ~/$8FVG B G«$G /H$~¼$-
/E PROPRIA $/%· HU8) /· «B 8F$8 U8~ ¼F U~/F) /U/· F$8 J ¼· «8 /G
HGFG; nF J ¼8H$· H$8HH· H868 ~/) G~~G · %G/ U8~ ) ! /8-
GUIDA TEORICO-PRATICA 68~% / /« U~GV8$$G 6/ ¼F · F$/D¼ ~$G · ~· VV/ «¼B /FGH/
H8B U«/) 8 86 8DD/ ) · ) 8; q .· «/B 8F$· \ /GF8 6G%~8( ( 8
DELL'ASPIRANTE ELETTRONICO 8HH8~8 U~8D8~/( /«B 8F$8 )GB U· $/( /«8 ) GF J ¼8««· 68-
1
V«/ · ) ) ¼B ¼«· $G~/ · MW é 4 ) GHì 6· ~8F68~8 H/) ¼~G
che, senza Impegnare praticamente il lettore in /« D¼ F\ /GF· B 8F$G 68««.· UU· ~· $G · F) ! 8 /F ) · HG 6/
alcun lavoro di montaggio, serve ad arricchire il
laboratorio dilettantistico, rappresentando in es-
/F$8~~¼\/GF8 %G«GF$· ~/· 68««.· «/B 8F$· \ /GF8 68~/-
so un autentico • ferro del mestiere •. Questo %· $· 6· ««· ~8$85«¼) 8;
speciale fascicolo è stato realizzato col preciso
scopo di offrire un aiuto immediato ed esatto a a c ­ Nz c é c a a mns n
chiunque stia progettando, costruendo, mettendo t ~%
/8$G
a punto o riparando un apparato radioelettronico,
elencando dati tecnici, caratteristiche, valori e
grandezze radioelettrici. Il circuito che le pro poniamo, pur essendo abba-
stanza semplice, è da considerarsi originale ed ef-
Richiedetecelo subito inviando anticipatamente ficace. Si tratta infatti di un sistema di allarme a
l'importo di L. 700 a mezzo vaglia o c.c.p. n. doppia soglia, che provoca l'eccitazione dell'cl-
3/26482 intestato a:
ELETTRONICA PRATICA - 20125 MILANO - Via
larme sia in caso di interruzione del raggio lu-
Zuretti, 52. minoso, sia nel caso in cui l'intruso, sperando di
neutralizzare facilmente l'antifurto, illumini la

314
o» p1 3MW
é

z Nh h n R6
LUMINOSI

àz W

R2

Taratura del ricevitore

­ GFG ¼F %8) ) ! /G · ( ( GF· $G 8 B / è H$· $G · DD/ 6· $G


¼F ~/) 8%/$G~8 · %· «%G«8 · B G6¼«·\ /GF8 6/ · B U/8\ -
\ · 8 · B G6¼«· \ /GF8 6/ D~ 8J ¼8F\ · U8~ «· ~/U· ~· -
\ /GF8; nF %/~$ù 68/ %GH$~/ /FH8VF· B 8F$/ «· ~/U· ~· -
\ /GF8 B / è ~/H¼«$· $· · ( ( · H$· F\ · · V8%G«8; à ¼$$· %/· 4
UG/) ! é «.· UU· ~8) ) ! /G è H$· $G B · FGB 8HHG 6· U8~-
HGF8 /F8HU8~$84 B / %86G ) GH$~8$$G · $· ~· ~8 / %· ~/
) /~) ¼/$/ 6/ · «$· 8 6/ B 86/· D~ 8J ¼8F\ · 4 H/· U8~ «·
H8\ /GF8 AM, H/· U8~ J ¼8««· FM. é / H· ~8/ V~· $G
H8 %G~~8$8 V¼/6· ~B/ ) GF / %GH$~/ ) GFH/V«/ /F J ¼8-
H$· B /· F¼G%· U~G%· ;
c Ont f zN s Ons n
r /«· FG

Per quel che riguarda la taratura della· sezione


AM non abbiamo difficoltà ad accontentarla,
anche se l'argomento è già stato trattato diverse
fotoresistenza con la luce di una lampada tasca- volte. Per la sezione FM, invece il procedimento
bile. Il circuito dispone infatti, oltre che del con- è molto più complesso, e per esso si rende neces-
trollo di sensibilità, anche di un controllo di equi- sario l'impiego di un oscillatore, un voltmetro e-
librio, che consente all'antifurto di non innescare lettronico ed un oscilloscopio. Tra l'altro, la de-
soltanto con il valore di illuminazione tipico del- scrizione di questo tipo di taratura richiederebbe
la sorgente utilizzata. A tale proposito le ricor- almeno cinque o sei pagine. Le diamo quindi le
diamo che, per ottenere risultati concreti sulle sole notizie necessarie per la taratura della se-
distanze di alcuni metri, sarà necessario collima- zione a modulazione di ampiezza.
re, tramite sistemi ottici appropriati, il fascio Si impiega un oscillatore modulato, che verrà
luminoso. Si potranno eventualmente utilizzare sintonizzato sul valore della media frequenza del
filtri infrarossi, allo scopo di rendere invisibile ricevitore. Si collega l'oscillatore alla griglia con-
il raggio luminoso, esaltando oltremodo l'effica- trollo della valvola amplificatrice di media fre-
cia dell'antifurto. quenza. Si regolano quindi i nuclei della secon-

315
da media frequenza, fino ad ottenere la massima ficatore, in modo da pilotare due amplificatori di
uscita nell'altoparlante. Si collega quindi l'oscilla- potenza separati: uno di grande potenza per il
tore alla griglia controllo della valvola convertitri- WOOFER ed uno di minor potenza per il
ce e si ripete la stessa operazione sulla prima me- TWEETER .
dia frequenza. Quindi si ripete l'operazione nuo-
vamente sulla seconda media f requcnza e poi
sulla prima
***
Filtri attivi
*** Ricevitore professionale BC314 - RCA - US

Nn U~8\ \G 6/ q; l K;KKK B/ è H$· $G GDD


$8B8F$8 /« ~/)8%/$G~8 H¼~U
8~$G ~8)8F-
«¼H 6/ $/UG Pa dMe; uG/-
)! é HGFG ¼F ·HU/~· F$8 ~· 6/G· B· $G~84 68H/68~8~8/
mG HU8HHG H8F$/$G U· ~«· ~8 6/ D/«$~/ · $$ /%/; s GF )G- ·)J¼/H$· ~8 /« ~/)8%/$G~8 U8~ /BU~· $/)! /~B/ F8««.· -
FGH)G $¼$$ · %/· V«/ H)! 8B/ 6/ J¼8H$/ ·UU· ~· $/ )! 8 H)G«$G; à ¼$$· %/· 4 FGF 8HH8F6G H¼DD/ )/8F$8B8F$8
%G~~8/ ¼$/«/\\ · ~8 F8««· ~8· «/\ \ · \ /GF8 6/ D/«$~/ )~GHH- )GBU8$8F$84 U~/B· 6/ ·)J ¼/H$· ~8 «.· UU· ~8))! /G4
G%8~ U8~ «· 6/DD ¼H/GF8 ·)¼H$/)· ; c . UGHH/( /«8 )/ò E 68H/68~8~8/ )GFGH)8~8 /« %GH$~G U· ~8~8 /F B8~/$G;
f z Ns a t ­ a mnt uuN r Nz a c qqt a N­ Nqc à à n
r GF6G%ì à ! /8F8

filtri attivi sono circuiti resistivo-capacitivi, che Il ·ricevitore professionale Pa dMe copre su quat-
utilizzano elementi attivi come transistor o, più tro gamme le frequenze comprese fra i MgK KHz
comunemente, circuiti integrati operazionali. Ri- e M4g MHz. Il ricevitore si adatta quindi all'a-
portiamo qui due esempi di filtri attivi a MWdB/ot-
tava. Uno è di tipo passa-alto (a sinistra) a MK K
Hz ed uno è di tipo passa-basso ( a destra) a MK
KHz. Varando in pro porzione il valore dei con-
densatori a M5a W 4 si possono ottenere ampie escur-
sioni della frequenza di taglio. Questi filtri pos-
sono praticamente sostituire / filtri cross-aver, ma
non in modo convenzionale. Essi debbono essere
inseriti immediatamente a valle del preampli-

as
940E

scolta delle onde medie e delle onde lunghe, che


non sono le più adatte per un ascolto amatoriale.
Il ricevitore monta le seguenti valvole: i p k
(quattro) - i a g (due) - i qk 5 i z k 5 i f i ; La se-
lettività dell'apparecchio è ottima ma noi non le
consigliamo l'acquisto, soprattutto a causa del
prezzo troppo elevato. Più adatto alle sue aspi-
zn razioni potrebbe essere il... gemello Pa dMW 4 che
110K
consente un ascolto sulle gamme comprese fra
M4g MH: e Ml MHz, delle quali fanno parte le
gamme di maggior interesse amatoriale. Le se-
) M. rie A C D E F G montano filtri di media fre-
0.02E
quenza a quarzi e possono essere acquistate pres-
wur]}t
]« U5:
so / rivenditori di materiale surplus allo stesso
prezzo chiestole per il Pa dMe;

***
316
Misuratore di distorsione e di quello dell'onda filtrata, cioé delle sole fre-
quenze armoniche. La percentuale di distorsione
­ GFG ¼F V/G%· F8 H$¼68F$8 6/ 8«8$$ ~GF/)· )! 84 F8« potrà dunque essere calcolata eseguendo il rap-
$8BUG«/( 8~G 4 U8~ ~· VV~· F8««· ~8 J¼· $$
~GHG«6/4 ~/- porto fra il valore della tensione filtrata e quello
U· ~· ~· 6/G4 V/~· 6/H)! /4 ·BU«/D/)· $G~/ 8 ~8V/H$~· $G~/ della tensione non filtrata. Le ricordiamo che la
6/ ·B/)/ 8 U· ~8F$/; t ~· 4 ·««G H)GUG 6/ · $$ ~8\\ · ~8 resistenza semifissa R2 serve per « sintonizzare »
B8V«/G /« B/G «· (G~· $G~/G4 %G~~8/ )GH$~¼ /~8 ¼F ·U- perfettamente il filtro a T; questa resistenza do-
U· ~8))! /G /F V~· 6G 6/ B/H¼~· ~8 «· 6/H$G~H /GF8 /F- vrà essere regolata in modo da ridurre al minimo
$~G 6G$$ · 6· ¼F ·BU«/D/)· $G~84 H8F\ · $¼$$· %/· ~/- l'indicazione dello strumento con il filtro inserito.
)G~~8~8 · H$~¼B8F$/ )GBU«8HH/ 8 6/ 6/DD/ )/«8 ~8· «/\ - Le resistenze semifisse z i 5z k consentono la rego-
\ · \ /GF8 U~· $/)· ; f · ))/G U~8H8F$8 6/ 6/HUG ~~8 HG«- lazione del fonda-scala per la taratura, mentre
$· F$G 6/ ¼F $8H$8~ 8 6/ ¼F GH)/««GH)GU/G 6/ U~G%8- il potenziometro z n permette di adattare lo stru-
F/8F\ · H¼~U «¼H 8 6/ ( ·HH/HH/B8 U~8H$· \ /GF/; uGH- mento ad ogni livello d'uscita.
H8VVG ·F)! 8 ¼F V8F8~· $G~8 ·¼6/G H/F¼HG /6· «8 ·¼-
$G)GH$~¼ /$G; é / H· ~8/ 6¼FJ ¼8 V~· $G H8 U¼( ( «/) ! 8-
~8$8 J¼8H$G U~GV8$$ G 6/ B/H¼~ · $G~8 6/ 6/H$G~H /GF84 COMPONENTI
)! 8 ~/$8FVG UGHH· /F$8~8HH· ~8 BG«$/ ·«$~/ «8$$G~/; Condensatori
c q é nt uNzN P nNh mn Cl = 2F (a carta)
r GF$8)· $/F/ C2 = 15.000 pF
C3 = 15.000 pF
Poiché il progetto di un simile strumento non è C4 = 22.000 pF
mai stato da noi pubblicato, riteniamo utile pre- C5 = 100.000 pF
sentarlo in questa rubrica. In pratica si tratta di Resis tenze
un circuito di filtro a doppio T, che blocca l'on- R1 A 4.700 ohm (potenz. a variaz. lin.)
da fonda mentale lasciando passare le varie ar- R2 A 4.700 ohm (potenz. a variaz. lin.)
moniche, che costituiscono la distorsione, e mi- R3 A 1.000 ohm
surandole tramite uno strumento ad indice. Per il R4 A 15.000 ohm
suo impiego si dovrà utilizzare un oscillatore au- R5 A 15.000 ohm
dio tarato sulla frequenza di M;KKK m\ 7 la preci- R6 A 4.700 ohm (potenz. a variaz. lin.)
sione di questo valore deve essere all' M, ;E' ov- R7 A 4.700 ohm (potenz. a variaz. lin.)
vio che l'onda dovrà risultare di tipo sinusoidale Varie
e a bassa distorsione. Il tasso di distorsione del- D1-D2-D3-D4 = diodi di tipo AAl 19
l'onda, uscente dall'amplificatore, potrà essere pA =microam perom etro da 50 A fondo-scal
rilevato mediante due prove che consistono nella
misura del valore efficace della tensione d'uscita

R1
R4 R5

KW
/4n
ENTR.
G l C4
M

317
re ­ W4 l'interruttore ­ e e l'interruttore ­ i 4 per-
ché si ha: M4i 3 Ke 3 K4M A W4M N;

***
Caricabatterie a corrente costante
Utilizzando transistor di potenza al germanio, il
valore delle resistenze z d5z N5z g5z i 5z k sarà
quello citato nell'elenco componenti. Ma volendo
utilizzare transistor al silicio come, ad esempio,
n«B/G è ¼F U~G ( «8B· 6/ ~/)· ~/)· 6/ ·))¼B¼«· $G~84 il Ws dKgg per à z « e il Ws dKge per à z W4 le re-
U8~)! é HGFG ¼F a P 86 ¼$/«/\ \G4 U8~ ·«/B 8F$· ~8 «· sistenze ora citate dovranno essere calcolate tra-
B/· H$· \ /GF8 ~/)8$~· HB/$$8F$84 ¼F· ( · $$8~/· 6.· ¼- mite la seguente formula: R A d4x » n;
$G · MW é ; é G~~8/ 6¼FJ¼8 ~8· «/\\ · ~8 ¼F )· ~/) · - E' ovvio che servendosi di transistor di tipo NPN
( · $$8~/8 /F V~·6G 6/ 8~G V· ~8 ¼F· )G~~8F$8 )G- occorrerà invertire il collegamento di tutti / dio-
H$· F$84 /F BG6G 6· ~/)· ~/)· ~8 /« B/G ·))¼B¼«· $G~8 di, compreso lo zener e quelli del condensatore
F8« U/ù ( ~8%8 $8BUG UGHH/( /«84 H8F\ · )G~~ 8~8 /« ~/- elettrolitico. Anche i morsetti che dovranno es-
H)! /G 6/ 6· FF8VV/· ~«G )GF HG%~·)G~~8F$/; z /- sere collegati alla batteria risulteranno ovviamen-
$8FVG )! 8 J¼8H$G U~GV8$$G UGHH· /F$8~8HH· ~8 J¼· 5 te di segno cambiato.

àM

20V
q;un

c
zM

H/ $¼$$/ / %GH$~/ «8$$G~/ a P )! 8 68H/68~·FG ·«/B8F-


$· ~8 / «G~G ·UU· ~·$/ H8F\ · )G~~8~8 /« ~/H)! /G 68«
~GF\ /G 6/ ·«/B8F$· \ /GF8;
z è h h c z t z Nf f ns n
z 8VV/G c B/«/·

Accogliamo di buon grado la sua domanda, per-


ché rispondendo ad essa siamo certi di accon-
tentare tutti gli altri CB che hanno il suo stesso
problema. Quello che presentiamo è il circuito
di un alimentatore in grado di erogare una cor-
rente costante regolabile, a scatti, fra MKK mA e
d4M N; Pur essendo dotato di soli g interruttori, il
circuito è in grado di offrire tutte le combinazio-
ni intermedie fra il valore minimo e quello mas-
simo. La corrispondenza fra gli interruttori e le
correnti d'uscita è la seguente: ­ W A M4i A;
­d A K4l N7 ­ e A Ke A; ­ g A K4W A; ­ i A
A K4MA. Facciamo un esempio; supponiamo che
il valore della corrente d'uscita desiderato sia di
W4M A; a tale scopo occorrerà inserire l'interrutto-

318
MxK m W su un carico di gK ohm. Il valore dell'im-

***
Trasmettitore per i 144 MHz
pedenza d'uscita, regolabile entro certi limiti, è
di gK ohm; essa si adatta alla maggior parte del-
le antenne per / Mee MHz. I tre transistor à z M5
à z W5à z d sono della Motorola e dovranno es-
sere accuratamente raffreddati. Vogliamo appe-
b /%8F$· ~8 ¼F t r ~·UU~8H8F$· 6· $8B UG «· B /· na ricordare che, trattandosi di una realizzazione
U/ù V~· F68 ·HU/~·\ /GF8; N$$¼· «B 8F$8 B / 6/«8$$G AF, si dovranno adottare particolari accorgimen-
H¼««· V· B B · a P 4 B · 68H/68~G U~8H$G U· HH· ~8 ·«- ti tecnici relativamente alla disposizione delle bo-
«8 ( · F68 · «$8 68««· V· B B · 68/ Mee r m\ ; s 8«- bine e all'inserimento di eventuali se hermi elet-
«.· $$8H· %G~~8/ $8F$· ~8 «.· ¼$G) GH$~¼\/GF8 6/ ¼F· tromagnetici con lo scopo di evitare inneschi ed
H$· \ /GF8 ~/) 8$~· HB /$$8F$84 /F ) GFH/68~·\ /GF8 68« o,cillazioni parassite.
D·$$G ) ! 8 V«/ · UU· ~· $/ ) GB B 8~) /· «/ ) GB UG~$· FG
¼F· HU8H· U8~ B 8 /FHGH$8F/( /«8; uG$8$8 · /¼$· ~B/
U~8H8F$· F6G /« U~GV8$$G 6/ ¼F $·«8 · UU· ~·$G4 /F
V~· 6G 6/ 8~GV· ~8 /F f r ¼F· UG$8F\ · 6/ ¼F· %8F-
$/F· 6/ ± · $$E ~
"
aGF68FH·$G~/
yy
.za

5
uN­ v è Nq c Nb b Ns n \
é /) 8F\ ·

Poiché la realizzazione del progetto può interes- »-


sare soltanto quei lettori che hanno già acquisi-
to una notevole esperienza nel settore delle co-
struzioni di apparati per alta frequenza, ci limitia- ±-
Cc9_=
mo a presentare il circuito in questa rubrica sen-
za abbondare nell'elenco degli elementi tecnici
costruttivi. La potenza del trasmettitore è di
Wg W; esso lavora sulla gamma compresa fra /
ii9A
C12
5w
=
5545;7
*
=
;4 ,__
10••

Mee e / Mei MHz; il circuito è alimentabile con


la tensione di MW4g V; il massimo assorbimento /5e;
di corrente è di e4d A. Non abbiamo ritenuto ne-
cessario presentare anche lo stadio oscillatore, al-
5591
lo scopo di lasciare ampia libertà di scelta a co- Bobine
loro che, come lei, vorranno cimentarsi con que- L.1 =
sta realizzazione. L'unico dato da rispettare, altri:
chr ovviamente la frequenza, è rappresentato dal-
la potenza d'entrata, chc dovrà avere un valore di

USCITA
c13

319
DC CASI O NE E' PRONTO IL PACCO CONTENENTE L'ANNATA
1973 DI ELETTRONICA PRATICA!

ABBIAMO APPRONTATO, per


tutti: i lettori che vorranno farne
richiesta, un pacco contenente i
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prezzo d'occasione di L. 6.000. RICHIEDETECELO SUBITO
Il fascicolo arretrato non invecchia mail Perché i progetti in esso contenuti, le molte no-
zioni teorico-pratiche chiaramente esposte, le illustrazioni e gli schemi presentati, rimango-
no sempre attuali. E concorrono certamente al perfezionamento dell'attrezzatura di base di
chi desidera ottenere risultati sicuri ne / atuca dell'elettronica.

LA RICHIESTA DEL PACCO DEVE ESSERE EFFETTUATA INVIANDO L'IMPORTO DI L.


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12/T.L. è uno strumento di
laboratorio dì grandi dimen-
sioni, caratterizzato per le
ANALIZZATORE prestazioni particolarmente
elevale, grazie alla scelta dei
DI LABORATORIO cuoi componenti, la sua ese-
MOD. R.P. 12/T.L. cuz.ione impeccabile e la
semplicità del suo impiego
e al suo costo limitato, che
lo impongono all'attenzione
dei tecnici più qualificati.
CARATTERISTICHE TECNICHE Dimensioni 180x160x80 mm.

V= O1 1 5 s0 100 200 500 1000


10
mA= 50A_ 500A 5 gKK WgKK
50 +o , ,"u ",gato
é K4g g 25 250 gKK MKK
50 ,.....-ì ..... ,. • .•
:ie.~
,.,
~ .... - .•
"'11..:••llo-'

BN W4g
fJ eo ;
V✓ ---- - ·•.l!•~ •••
Wg WgK WgKK $ 8

K!B A ?KM@
K5MZ: ?M@ L 5/K/oM@ K5MKK°/KK@K5M.eZ@K5MKM
dB -10+22 ,-,,';.

,,
«
5.4R

5
e.
Outeut K4g 5 25 gK WgK gKK MKKK

OSCILLATORE MODULATO
mod. AM/FM/30
Tutti gli
strumenti di
misura e di
L. 44.000
controllo pubblicizzati in
questa pagina poasono Questo generatore, data la
sua larga banda di frequen-
essere richiesti a: za consente con molta la-
cilità l'allineamento di tutte
Elettronica Pratica • 20125 MIiano - Via Zurettl n. 52, inviando le apparecchiature operanti
anticipatamente il relativo Importo a mezzo vaglia postale o c.c.p. n. in onde medie, onde lunghe,
onde corte, ed in tutta la
3/26482. Nel prezzo sono compreu le spese di spedizione. gamma di VHF. Il quadrante
delle frequenze è di grandi
dimensioni che consente una
facile lettura.
Dimensioni· 250x170x90 mm

ANALIZZATORE
mod. R.P. 20 KN
(sensibilità 20.000
ohm/volt)

CARATTERISTICHE TECNICHE CARATTERISTICHE TECNICHE

5
a
10
50
50
500
100 200 500 1000
5000
GAMME A B I I 8 o
RANGES MKK3eKK?) eKK 5MWKK?) Mn = 38w: 3.5+1ZM:
25 50 50 500 1000 GAMME E
RANGES MW 5 40Me eK5130M @
I F ' G
25 250 2500 l K=260w

Grande strumento dalle pi-


cote dimensioni. realiuato
completamente su c;,rcui:o
stampato. Assenza totale $
commutatori rata"t e q;
6/ falsi con'a: cd,' a a
usura e a .ast gc.a c

Jack di ora': :ze.


\ 8 zon e:a ee .• ±
_-'cd :ss.::-5-
ICROTRASMETTITORE
TASCABILE
CON CIRCUITO INTEGRATO
Tutti lo possono costruire, anche coloro che so-
no privi di nozioni tecniche. Funziona immedia-
tamente, perché non richiede alcuna operazione
di messa a punto. Se occultato in un cassetto,
sotto un mobile o dentro un lampadario, capterà ...
indiscretamente suoni, rumori e voci, trasmetten-
doli a distanza notevole e rendendoli udibili at-
traverso un ricevitore a modulazione di frequen-
za, anche di tipo portatile.

IN SCATOLA
DI
MONTAGGIO . 6.80
L'emissione è in modulazione di frequenza, sulla
gamma degli 80-110 MHz. La portata, con an-
tenna, supera il migliaio di metri. Le dimensioni
B sono talmente ridotte che il circuito, completo
di pila e microfono, occupa lo spazio di un pac-
~i chetto di sigarette. L'elevato rendimento del cir-
cuito consente un'autonomia di 200 ore circa. La
potenza imput è di 0,5 mW. La sensibilità è re-
golabile per le due diverse condizioni d'uso del-
l'apparato: per captare suoni deboli e lontani dal
microfono, oppure suoni forti in prossimità del
microfono. Alimentazione con pila a 9 V.
avete.unne .sue.essns
DI ELETTRONICA - RADIO - TELEVISIONE
PRATICA
A&
Anno IV - N.5 - MAGGIO 1975 - Sped. in Abb.Post. Gr 111 L. 700

ROS
METRO
PER TX

ELECOMANDO
SONORO
A DISTANZA
SIGNAL LAUNCHER (Generatore di s _ _
Costruito nelle due versioni per Radio e Te'esce Par:zzaete adatto
per localizzare velocemente / guasti nei rad.orice.tc a catari, fono-
valigie. autoradio, televisori.

CARATTERISTICHE TECNICHE, MOD. RADIO


( 6.200)
Frequenza 1 Kc Dimensioni 12x160 mm
Armoniche fino a 50 Mc Peso 40 grs.
Tensione massima
Uscita 10,5 V e. applicabile al puntale 500 V
dK é pp. Corrente della batterla 2 mA

CARATTERISTICHE TECNICHE, MOD. TELEVISIONE


Frequenza 250 Kc Dimensioni
(L. 6.500) 12 x 160 mm
Armoniche lino a 500 Mc Peso 40 grs.
Tensione massima
Uscita 5 V eff. applicabile al puntale 500 V
15 é elf. Corrente della batterla 50 mA
VOLTMETRO
ELETT RONICO
MOD. R.P. 9/T.R.
A TRANSISTOR
Il Voltmetro elettronico Mod.
R.P. 9/T.R. completamente
transistorizzato con transi-
stor a effetto di campo è uno
strumento di grande impor-
tanza poiché nei servizi Ra-
dio, TV, FM e BF esso per- Tutti gli
mette di ottenere una gran-
de varietà di misure, tensio-
strumenti di
ni continue e alternate, non- misura e di
che corrente continua, mi-
sure di tensione di uscita, controllo pubblicizzati in
la R.F., la 8F, misure di re-
sistenza - il tutto con un
questa pagina possono
alto grado di precisione. essere richiesti a:
L'esattezza delle misure è
assicurata dall'alta impeden- Elettronica Pratica - 20125 Milano - Via Zuretti n. 52, inviando
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megaohm.
anticipatamente il relativo importo a mezzo vaglia postale o c.c.p. n.
Dimensioni: 180x160x80 mm 3/26482. Nel prezzo sono comprese le spese di spedizione.
CI\RATTERISTICHE TECNICHE

V= 05 Mg 5 25 MKK 500 1500 30K


B N5 0A 500A4 1 5 50 500 1500
é
t !B
Pico Pico
05
X1
0-1k
4
15
X 10

14
5
x100

40
25 100
x I k xl Ok
0+10 k 0+100k 0-1M A-10
140 400
500 1500

6 -20 +15

E± òµA o
;/
ANALIZZATORE mod. R.P. 20 K
(sensibilità 20.000 ohm/volt)
CARATTERISTICHE TECNICHE
~ ;;* .,-
V= t 4/ M MK gK WKK MKKK Il generatore BF. 40 è uno
strumento di alta qualità per
mA= gK»e
gK Kxe g gK gKK misure nella gamma di fre-
quenza da 20 a 200.000 Hz.
Strumento che unisce alla Il circuito impiegato è il
W4g Wg WgK WgKK massima semplicità d'uso un ponte di Wien, molto sta-
minimo ingombro. Realizza-
11/0+10k/1D0/0+1M /lk/@-10M to complelamente su circui-
bile. Tutta la gamma di fre-
quenza è coperta in quattro
Ballislic ~ K!BM«KK@
K3 WKKf@K!B "r @
KAWK~ to stampato. Assenza totale bande riportate su un qua-
di commutatori rotanti e
dB 5MK3WW quindi falsi contatti dovuti
drante ampio di facile let-
tura. Sono utilizzabili due
Output K4g g gK WgK MKKK all'usura. Jack di contatto differenti rappresentazioni
di concezione completamen- grafiche dalla forma d'onda.
te nuova. Munito di disposi- SINUSOIDALI e QUADRE. Il
tivo di protezione. livello d'uscita costante è
Dimensioni: 80x125x35 mm garantito dall'uso di un
« thermistore » nel circuito
di reazione negativa.
Dimensioni: 250x170x90 mm

CARATTERISTICHE TECNICHE
OSCILLATORE A BASSA
e a FREQUENZA mod. BF. 40
GAMME A I B
20+200H1 200 - 2KHz 2+20KHz 20-200H2
RANGES
L. 73.600
b GUG 8HH8~H/ /B UGH$G4 U8~ G«$~8 ¼F · FFG4 D~ · / B /V«/G~/
Z/$ · UU~GF$· $/ 6· c «8$$ ~GF/) · u~·$/) · 4 ~/$G~F· 6· J ¼8H$G
B 8H8 /« U~8H$/V/GHG 8 H8B U~8 F¼G%G ~· 6/G~/) 8%/$G~8 $~·F-
H/H$G~/\ \ · $G /F H) · $G«· 6/ B GF$· VV/G4 /F V~· 6G 6/ ) · U$· ~8
$¼$$8 «8 U~/F) /U· «/ 8B /$$8F$/ · 6 GF68 B 86/8 8 J ¼8««8 · 6
GF68 «¼FV! 8 6/ B · VV/G~8 /B UG~$· F\ · ;

RITORNA
IL
CARACOL
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68« .ke · «« ./FH8VF· 68««· FG%/$à 8 68« U8~D8\ /GF/H ~G4 ) ! 8
D· · H) G«$ · ~8 ¼F.8B /$$8F$8 /F GVF/ U¼F$G 68««· H) · «· 4 G
J ¼· H/4 F8««8 G~8 FG$$¼~F8 8 /F J ¼8««8 6/¼~F8 ) ! 84 ) GB 8 è
( 8F ~/H· U¼$G4 HGFG «8 U/ù HD·%G~8%G«/ · « H/H$8B · 6/ ) GB ¼-
F/) · \ /GF/ %/· ~·6/G;
u¼~$~GUUG4 · ) ) ¼H· F6G · F) ! 8 FG/ «· ) GF$/F¼· H8FH/( /«8
«/8%/$· \ /GF8 68/ U~8\ \ / 68/ B · $8~/· «/ 8«8$$~GF/) /4 FGF UGH-
H/· B G 8H/B 8~) / 6· ¼F ~/$G) ) G 68« U~8\ \ G G~/V/F· «8 68«
a · ~· ) G«4 ) GHì ) GB 8 è H$· $G V/à D·$$ G U8~ · «$~8 H) · $G«8 6/
B GF$· VV/G4 G ) GB 8 %8~~ à D·$$G U8~ · «$ ~8 · F) G~·4 $8F8F6G
) GF$G 68««8 ~8) 8F$/ F¼G%8 $· ~/DD 8 UGH$· «/4 ) ! 8 ! · FFG FG$8-
%G«B 8F$8 /F) /HG H¼« ( /«· F) /G 68« FGH$~G H8~%/\ /G 6/ HU8-
6/\ /GF/; a /ò è $¼$$· %/· 6G%8~GHG U8~ FG/ 8 U8~ %G/4 · B /)/
«8$$G~/4 U8~ UG$8~ ) GF$/F¼· ~8 «G H%G«V/B 8F$G H8~8FG 68«
U~GV~· B B · $8) F/) G586/$G~/· «8 /B UGH$· ) /4 U8~ GDD ~/~%/ H8B -
U~8 «· UGHH/( /«/$à 6/ ~8· «/\ \ · ~8 ) /ò ) ! 8 «· $8G~/· H¼VV8~/H) 84
~· U/6· B 8F$8 8 ) GF «· ) 8~$8\ \ · 6/ ~· VV/¼FV8~8 /« H¼) ) 8HHG4
HGU~· $$ ¼$$G /F J ¼8/ «¼GV! / /F ) ¼/ FGF 8H/H$GFG U~8) /H/
U¼F$/ 6/ %8F6/$· 4 GUU¼~8 J ¼· F6G «8 6/DD/ ) G«$à 6/ ~8U8~/-
B 8F$G 6/ B · $8~/· «/ 8«8$$~GF/) / 6/%8FVGFG %8~·B 8F$8 /FH¼-
U8~· ( /«/; N( ( /· B G 6G%¼$G D·~«G · F) ! 8 H8 «8 FGH$~8 ~8· -
\ /GF/ U8~B · FVGFG HD·%G~8%G«/ 8 «.GU8~·\ /GF8 ) / «· H) /·
6/HH8F\ /8F$/ 8 U8~U«8HH/; Ma H¼« U/· FG 68«« · «GV/) · 8 68««·
V/¼H$/D/) · \ /GF8 · ( ( /· B G 6G%¼$G · ) ) 8$$· ~8 «./FV~·$G ) GB -
U/$G;
L'ABBONAMENTO A
ELETTRONICA
PRATICA
vi dà la certezza di ricevere, puntualmente, ogni mese, in casa
vostra, una Rivista che è, prima di tutto, una scuola a domici-
lio, divertente, efficace e sicura. Una guida attenta e prodiga
di insegnamenti al vostro fianco, durante lo svolgimento del vo-
stro hobby preferito. Una fornitrice di materiali elettronici, di
apparecchiature e scatole di montaggio di alta qualità e sicuro
funzionamento.

VI REGALA
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cinque diverse applicazioni elettroniche. Oppure, a scelta, un
utensile di modernissima concezione tecnica, necessario per
la realizzazione _di perfette saldature a stagno sui terminali dei
semiconduttori è particolarmente indicato per i circuiti stampa-
ti: il saldatore elettrico da 25 W.

CONSULTATE
le pagine in cui vi proponiamo le tre forme di abbonamento,
scegliendo quella preferita e da voi ritenuta la più interessan-
te, tenendo conto che « abbonarsi » significa divenire membri
sostenitori di una grande famiglia. Creare un legame affettivo,
duraturo nel tempo. Testimoniare a se stessi e agli altri la pro-
pria passione per l'elettronica.
ELETTRONICA
PRATICA
Via Zuretti, 52 Milano - Tel. 6891945

ANNO 4- N. 5- MAGGIO 1975


IN COPERTINA: Proponiamo i temi fondamentali
trattati in questo numero: il telecomando sonoro
a distanza e il capacimetro. Con il primo si ri-
solvono molti problemi pratici, perché un mini-
mo rumore o un suono intenso eccitano un relè
sul quale è possibile collegare qualsiasi appara-
to utilizzatore. Con il secondo potrete arricchire
il vostro laboratorio dilettantistico con uno stru-
mento di notevole utilità pratica.

editrice
ELETTRONICA PRATICA

direttore responsabile
ZEFFERINO DE SANCTIS
Sommario
disegno tecnico
CORRADO EUGENIO TELECOMANDO SONORO 324
stampa
TIMEC CAPACIMETRO ELETTRONICO
ALBAIRATE - MILANO A LETTURA DIRETTA 330
Distributore esclusivo per l'I-
talia: LE PAGINE DEL CB
A. & G. Marco - Via Fortez- ROSMETRO PER TX 338
za n° 27 - 20126 Milano
tel. 2526 autorizzazione
Tribunale Civile di Milano -
N. 74 del 29-2-1972 - pubbli- COLLAUDO E PROVA DEI FET 346
cità inferiore al_25%.
UNA COPIA L. 700 ALIMENTATORI STABILIZZATI
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numeri) PER L'ITALIA L. 7 .500 AMPLIFICATORE SELETTIVO IN FREQUENZA 360
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10.000. MISCELATORE A TRE VIE _/
DIREZIONE - AMMINISTRA- CON CIRCUITO INTEGRATO 368
ZIONE - PUBBLICITA' -
VIA ZURETTI 52-- 20125
MILANO. INDICATORE DI SOVRACCARICO
PER CATENE DI RIPRODUZIONE HI-FI 374
Tutti i diritti di proprietà let-
teraria ed artistica sono riser-
vati a termini di Legge per VEI\JDITE ACQUISTI PERMUTE 382
tutti i Paesi. I manoscritti, i
disegni, le fotografie, anche
se non pubblicati, non si re- UN CONSULENTE TUTTO PER VOI 391
stituiscono.
TELECOMANDO
SONORO
A DISTANZA
Per l'automatizzazione di registratori.
Per la costruzione di antifurto.
Per comando sonoro di avanzamento diapositive.
Per spegnere le luci automaticamente.
Per lo spegnimento automatico del televisore a fine
programma.

324
CON QUESTO APPARATO RISOLVERETE MOL-
TISSIMI PROBLEMI PRATICI, PERCHE' UN MI-
NIMO RUMORE O UN SUONO RILEVANTE SO-
NO IN GRADO DI ECCITARE UN RELE' SUI CUI
TERMINALI UTILI POTRETE COLLEGARE QUAL-
SIASI APPARECCHIO UTILIZZATORE.

n« U/«G$· VV/G 6/ ¼F J ¼· «H/·H/ · UU· ~·$G 8«8$$ ~GF/) G4 I PRIMI DUE STADI AMPLIFICATORI
$~·B /$8 /« H¼GFG4 U¼ò 8HH8~8 D·) /«B 8F$8 ~8· «/\ \ · $G
6· ) ! /¼FJ ¼8 U8~ B 8\ \ G 68« U~GV8$$G U~8H8F$· $G t HH8~% · F6G «G H) ! 8B · 8«8$$ ~/) G 68« $8«8) GB · F6G
8 68H) ~/$$G /F J ¼8H$8 U· V/F8; HGFG~G ~· UU~8H8F$· $G /F D/V¼~· M4 H/ FG$· H¼( /$G «·
a GF /« FGH$~G $8«8) GB · F6G · 6/H$· F\ · H/ UGHHGFG U~8H8F\ · 6/ ¼FG H$· 6/G · B U«/D/) · $G~8 G4 B 8V«/G4
~/HG«%8~8 B G«$/HH/B / U~G( «8B / 6/ G~6/F8 U~· $/) G4 6/ 6¼8 H$· 6/ · B U«/D/) · $G~/ 6/ ( · HH· D~ 8J ¼8F\ · 4 U/-
U8~) ! é «· HG«· U~8H8F\ · 6/ ¼F B /F/B G ~¼B G~84 «G$· $/ 6· / $~·FH/H$G~ à z M5à z W4 ) ! 8 HGFG 6/ $/UG
GUU¼~8 6/ ¼F H¼GFG ~/«8%· F$84 è /F V~·6G 6/ 8) - NPN. v ¼8H$/ $~·FH/H$G~ U~G%% 86GFG · 6 · B U«/-
) /$· ~8 ¼F ~8«é 4 H¼/ ) ¼/ $8~B /F· «/ ¼$/«/ H/ U¼ò ) G«- D/) · ~8 /« H8VF· «8 · ¼6/G ) · U$· $G 6· ««.· «$GU· ~«· F$8
«8V· ~8 ¼F J ¼· «H/· H/ · UU· ~·$G 8«8$$ ~GF/) G G6 8«8$- Nu4 ) ! 8 ! · D¼ F\ /GF/ 6/ B /) ~GDG FG 6/F· B /) G ·
$~GB 8) ) · F/) G; ( ·HH· /B U868F\ · ;
q .· UU«/) · \ /GF8 U/ù /B UG~$· F$84 ) ! 8 H/ U¼ò ~8· «/\ - q .· «$GU· ~«· F$8 Nu è ) G««8V· $G ) GF /« U~/B G $~·F-
\· ~8 ) GF /« FGH$~G $8«8) GB · F6G4 è H8F\ · 6¼( ( /G; H/H$G~ · B U«/D)/ · $G~8 à z « U8~ mezw 68««· ~8$8 ~8-
J ¼8««· 68««.· ¼$GB · $/\ \ · \ /GF8 68/ ~8V/H$~·$G~/4 ) ! 8 H/H$/%G5) · U· ) /$/%· z M5a W ) ! 8 U~G%% 8684 G«$~8 ·«
UGHHGFG 8F$~· ~8 /F · \ /GF8 · ««· U~8H8F\ · 6/ ¼F 6/H· ) ) GUU/· B 8F$G /F ) G~~8F$8 ) GF$/F¼· D~ · / 6¼8
H¼GFG G~/V/F· $GH/ F8««.· B ( /8F$8; 8«8B 8F$/4 ) /Gé D~ · «.· «$GU· ~«· F$8 8 /« $~·FH/H$G~4
è F· %G«$· ) 8HH· $G «G H$/B G«G · ) ¼H$/) G4 6GUG ¼F · F) ! 8 · 6 /B U86/~8 ¼F 8) ) 8HH/%G HB G~\· B 8F$G
«/8%8 ~/$· ~6G4 /« ~8«é H/ 6/H8) ) /$· · ~~8H$· F6G «· ~8- 68««.· «$GU· ~«· F$8;
V/H$~·\ /GF8 8 ) GFH8F$8F6G ¼F FG$8%G«8 ~/HU· ~B /G n« U~/B G $~· FH/H$G~ · B U«/D/) · $G~8 à z « è B GF$· $G
6/ F· H$~G B · VF8$/) G; /F ¼F ) /~) ¼/$G ) GF 8B /$$ G~8 · B · HH· 7 8HHG è H$· -
Ma «.· ¼$GB · $/\ \ · \ /GF8 68/ ~8V/H$~·$G~/ è HG«$· F- ( /«/\ \ · $G H¼« U¼F$G 6/ «· %G~G $~· B /$8 «· ~8H/H$8F\ ·
$G ¼F· 68««8 UGHH/( /«/ · UU«/) · \ /GF/ U~·$/) ! 8 68« z W; q G H$8HHG $/UG6/ B GF$· VV/G è H$· $G ~8· «/\ \ · $G
$8«8)GB · F6G4 U8~) ! é ) GF 8HHG H/ UG$~·FFG ) GH$~¼ /- U8~ /« H8) GF6G $~· FH/H$G~ · B U«/D/) · $G~8 à z W4 F8«
~8 · UU· ~·$/ 6.·««· ~B8 U8~ «· U~8%8F\ /GF8 ) GF$~G/ J ¼· «8 «· H$· ( /«/\ \ · \ /GF8 è G$$8F¼$· $~·B /$8 «· ~8-
B · «D·$$ G~/; c H/ UG$~· FFG · F) ! 8 ~8· «/\ \ · ~8 ) G- H/H$8F\ · z e;
B · F6/ HGFG~/ 6/ · %· F\ · B 8F$G U8~ U~G/8$$ G~/ 6/ v ¼8H$8 ) GFD/V¼~· \ /GF/ ) /~) ¼/$· «/ ) GFH8F$GFG 6/ G$-
6/· UGH/$/%84 GUU¼~ 8 · UU· ~·$/ HU8VF/«¼) 8 · ¼$GB · - $8F8~8 ¼F V¼· 6· VFG B G«$G 8«8%· $G 86 ¼F· 6/-
$/) / G HU8VF/$8«8%/HG~/ · ¼$GB · $/) /4 ) ! 8 8F$~·FG /F H) ~8$· H$· ( /«/\ \ · \ /GF8 $8~B /) · ;
D¼ F\/ GF8 · ««· D/F8 68/ U~GV~·B B / à é 4 /B U868F6G
· ««.¼$8F$8 6/H$~·$$ G G · HHGFF· $G 6/ 6/B 8F$/) · ~8
/« $8«8%/HG~8 · ) ) 8HG U8~ ¼F./F$8~· FG$$· $· ; LO STADIO RADDRIZZATORE
Ma /« H8$$G~8 68««8 U~·$/) ! 8 · UU«/) · \ /GF/ 6/ J ¼8-
H$G ) GB · F6G HGFG~G H/ · ««· ~V· · F) G~ U/ù H8 H/ n ) /~) ¼/$/ G~· · F· «/\ \ · $/4 U¼~ %· F$· F6G «8 ) · ~· $$
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U8FH· ) ! 8 /« FGH$~G 6/HUGH/$/%G è 6G$· $G 6/ ¼F· ~/H$/) ! 8 ) /$· $84 /F$~G6¼) GFG /F8%/$· ( /«B 8F$8 F8«
( · H8 68/ $8B U/ ~8VG«· ( /«8 · U/· ) 8~8 B 86/· F$8 ¼F H/H$8B · ¼F· ) 8~$· 6/H$G~H /GF8; r · J ¼8H$· FGF · H-
UG$8F\ /GB 8$~G GUU¼~84 ) GB 8 · %~8B G B G6G 6/ H¼B 8 · «)¼F· U· ~$/) G«· ~8 /B UG~$· F\ · 4 U8~) ! é «¼-
6/~8 F8« ) G~H G 68««.· ~$/) G«G4 HGH$/$¼8F6G J ¼· «)! 8 H) /$· 68« ) /~) ¼/$G FGF è 6/ $/UGHGFG~G ( 8FHì B 8) -
%·«G~8 8«8$$ ~/) G ~/HU8$$G · J ¼8««/ 6· FG/ U~8H) ~/$$ /; ) · F/) G 0$8~B /F· «/ ¼$/«/ 68« ~8«é 1;

325
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« +HrI n ±±35
RL

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8
13,5V

o~

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8

APIII JI I àz M n« àz W n« àz d T ò­M

Fig. 1 - Il circuito elettrico del telecomando sonoro a


distanza si compone di un trasduttore acustico di
entrata (altoparlante), di due stadi amplificatori (TR1-
TR2), di uno stadio raddrizzatore (D1-TR3) e di uno
stadio pilota finale (TR4) di un relè (uscita del circuito).

N %· ««8 68/ U~/B / 6¼8 H$· 6/ · B U«/D/) · $G~/4 ) /Gé


68/ $~·FH/H$G~ à z M5à z W4 è U~8H8F$8 /« $~· FH/H$G~
à z d4 ) ! 8 è · F) ! .8HHG 6/ $/UG s us » J ¼8H$G $~· F-
H/H$G~ U/«G$· ¼FG H$· 6/G ~· 66~/\ \ · $G~8 · H8B U«/) 8
H8B /GF6· 4 ) ! 8 · B U«/D/) · HG«$· F$G «· U· ~$8 UGH/-
$/%· 68« H8VF· «8» «8 H8B /GF68 F8V· $/%8 68« H8-
VF· «8 %8FVGFG /F%/· $8 · B · HH· · $$~· %8~HG /« 6/G-
6G b «;
n« ) /~) ¼/$G ~· 66~/\ \ · $G~84 U/«G$· $G 6· « $~· FH/H$G~
à z d4 D¼FV8 · F) ! 8 6· 8«8B 8F$G $8B UG~/\ \ · $G~8»
/Fq ¼/4 «· U~8H8F\ · 68« ) GF68FH· $G~8 8«8$$~G «/$/) G
a g U~G%G) · /« ~/$· ~6G 68««· 6/H8) ) /$· \ /GF8 68«
8«é z q )«GUG «· D/F8 68« H8VF· «8;
n« $8B UG 6/ H$· ) ) G U¼ò 8HH8~8 %· ~/· $G ) GF ) GF-
$/F¼/$à $~· B /$8 /« $~/B B 8~ UG$8F\ /GB 8$~/) G z l
) ! 8 U8~B 8$$8 6/ · 6· $$· ~8 /« ) /~) ¼/$G 68« $8«8) G-
B · F6G HGFG~G · ««8 %· ~/8 · UU«/) · \ /GF/ U~· $/) ! 8;
G«G~G ) ! 8 %G«8HH8~G G$$8F8~8 $8B U/ 6/ H$· ) ) G FG-
484·G«B 8B 8 )«/ò·8~H/; 6G%~· FFG /F$8~%8F/~8 H¼« ) GF-
68FH · $G~8 8«8$$~G«/$/)G a g; ) ! 8 ! · il %· «G~8 6/
.F ;Rg l · ¼B8F$· F6GF8 /« %· «G~8 U8~ ~· V5

dWi
V/¼FV8~8 $8B U/ )«/ ~/$· ~6G «¼FV! /4 GUU¼~8 6/B /- ADATTAMENTO DELL'ALTOPARLANTE
F¼8F6GF8 /« %· «G~8 U8~ G$$8F8~8 $8B U/ )«/ H$· ) )G
( ~8%/; r G«$/ «8$$G~/4 ) 8~$· B 8F$8 / U/ù D8~~· $/ $8G~/) · B 8F-
$84 · %~· FFG FG$· $G ) ! 8 «.· 6· $$· B 8F$G 6/ /B U8-
68F\ · $~· · «$GU· ~«· F$8 8 U~/B G H$· 6/G 6.8F$~·$·
STADIO PILOTA FINALE · B U«/D/) · $G~8 0à z n1 FGF U¼ò 68D/F/~H/ D~ · / B /-
V«/G~/; q .· 6· $$· B 8F$G4 /FD·$$/4 FGF ) GFH8F$8 6/
q .¼«$/B G H$· 6/G4 J ¼8««G ) ! 8 U/«G$· /« ~8«é z q 8 HD~¼ $$· ~8 /« ) /~) ¼/$G · « B · HH/B G 68««· H¼· H8FH/-
) ! 8 è ~· UU~8H8F$· $G 6· « $~· FH/H$G~ à z e4 H/ U~8H8F- ( /«/$à ; r · ) G«G~G ) ! 8 %G«8HH8~G ~/$8F8~8 $· «8 ) · -
$· 4 · ««.G) ) ! /G )/8« U~/F) /U/· F$84 HG$$G ¼F · HU8$$G ~· $$8~/H$/) · B G«$G /B UG~$· F$84 UG$~· FFG U~G%%8-
FGF )/8« $¼$$G FG~B · «84 U8~) ! é /« ~8«é ~/H¼«$· )G«- 68~8 · ««· %· ~/· F$8 ~/UG~$ · $· /F D/V¼~· e4 ) ! 8 )GF-
«8V· $G ) GF «.8B /$$G~8 68« $~· FH/H$G~ à z e · F\ /) ! é H/H$8 F8««./FH8~/~8 D~ · «.· «$GU· ~«· F$8 8 /« ) /~) ¼/$G
)GF /« H¼G ) G««8$$G~8; c ( ( 8F84 J ¼8H$G H/H$8B · 6/ 6.8F$~· $· ¼F $~·HDG ~B · $G~8 · 6· $$· $G~8 6/ /B U8-
) G««8V· B 8F$G )/8« $~· FH/H$G~ U~8F68 /« FGB 8 )«/ 68F\ · ;
) GFD/V¼~·\ /GF8 « 8B /$$8~ DG ««G± 8~ » 7 «.· F· «GV· 6/- nF U~· $/) · H/ U¼ò D·~ ¼HG 6/ ¼F $~· HDG ~B · $G~8 )«/
HUGH/\ /GF8 68««· %· «%G«· %/8F8 /F6/) · $· )GF /« ¼H) /$· U8~ H$· 6/ $~·FH/H$G~/\ \ · $/ ) GF ¼H) /$· /F
$8~B /F8 « ¼H) /$· 6/ ) · $G6G » ; U¼H! 5U¼««4 B GF$· $G ) GF ~· UUG~$G /F%8~$/$G; q .· %-
q · ) GFD/V¼~· \ /GF8 « 8B /$$8~ DG ««G± 8~ » U8~B 8$$8 %G«V/B 8F$G H8) GF6· ~/G 68« $~· HDG ~B · $G~8 0G~/V/F· «-
6/ ~·VV/¼FV8~8 ¼F· 8«8%· $· /B U868F\ · )«/ /FV~8H- B 8F$8 «.· %%G«V/B 8F$G U~/B · ~/G1 è B ¼F/$G )«/ $~8
HG4 /F B G6G 6· FGF HG%~· ) ) · ~/) · ~8 /« ) GF68FH· $G~8 $8~B /F· «/; nF U~· $/) · H/ 6G%~à H) 8V«/8~8 D~ · «· U~8-
8«8$$~G«/$/)G a g 8 U8~B 8$$8F6G4 · ««G H$8HHG $8B UG4 H· $8~B /F· «8 uz c ­ N W 8 «· U~8H· /F$8~B 86/·
¼F ( ¼GF D¼F\ /GF· B 8F$G )/8« $8B UG~/\ \ · $G~8;
­ / FG$/ ) ! 8 «.· «/B 8F$· \ /GF8 68V«/ H$· 6/ · B U«/D/) · -
$G~/ à z M5à z W è H$· $· 6/H· ) )GUU/· $· 4 ~/HU8$$G · «-
«.· «/B 8F$· \ /GF8 U~/F) /U· «84 $~· B /$8 «· ~8H/H$8F\ · Fig. 2 - Pur non presentando elementi critici degni
z i 8 /« ) GF68FH· $G~8 8«8$$~G«/$/)G a «7 /F J ¼8H$G di nota, converrà realizzare il progetto del telecoman-
B G6G H/ 8%/$· FG DG ~B · \ /GF/ )«/ /FF8H) ! /4 ) ! 8 HGFG do su circuito stampato, a causa del notevole numero
di componenti elettronici. L'alimentazione del circuito
H8B U~8 UGHH/( /«/ J ¼· F6G H/ ! · · ) ! 8 D·~8 )GF deve oscillare entro i termini di 12 e 14 V. Il relè è
H$· 6/ · 6 8«8%· $G V¼· 6· VFG; di tipo ad uno stadio.

k; =G
RtA '3
è

327
e
Fig. 3 - Circuito stampato a gran-
dezza naturale che il lettore dovrà
realizzare prima di iniziare la co-
struzione del telecomando sono-
ro a distanza.

PRESA M J ¼· «8 68««8 6¼8 DG


~F/H) 8 / B /V«/G~/ n- · « $/UG 6/ ~8· «/\ \ · \ /GF8 H¼ ) /~) ¼/$G H$· B U· $G4 ) GHì
H¼«$· $/ /F G~6/F8 · ««· H8FH/( /«/$à ; )GB 8 /F6/) · $G F8««G H) ! 8B · U~·$/) G 6/ D/V¼~· W;
a G«G~G ) ! 8 %G«8HH8~G G$$8F8~8 ¼F ) GF$~G««G ) GF- n« ) /~) ¼/$G H$· B U· $G %8~~à ) GH$~¼ /$G H8) GF6G /«
$/F¼G4 UG$~· FFG HGH$/$¼/~8 «· ~8H/H$8F\ · D/H H· Rl 6/H8VFG ~/UG~$· $G /F D/V¼~· d ) ! 84 ) GB 8 è FGH$~·
) GF ¼F UG$8F\ /GB 8$~G 6/ $/UG · %· ~/· \ /GF8 «/F8· - · ( /$¼6/F84 · UU· ~8 /F V~·F68\ \ · F· $¼~·«8;
~8 8 ¼F %· «G~8 ) GB U~8HG D~ · / gK;KKK 8 / MKK;KKK n ) GB UGF8F$/ 8«8$$~GF/) / F8) 8HH· ~/ U8~ 8DD 8$$¼· ~8
G! B ; /« B GF$· VV/G 68« $8«8) GB · F6G HGFG~G FGF HGFG
·DD · $$G ) ~/$/) / 8 ~/H¼«$· FG $¼$$/ 6/ D·) /«8 ~8U8~/-
( /«/$à ) GB B 8~) /· «8;
COSTRUZIONE DEL TELECOMANDO u8~ / U~/B / $~8 $~· FH/H$G~ à z M5à z W5à z d %/8F8
) GFH/V«/· $G /« B G68««G P a MK l 4 B · U8~ 8HH/ UG-
q · ~8· «/\ \ · \ /GF8 U~· $/) · 68« $8«8) GB · F6G HGFG~G $~· FFG 8HH8~8 ¼$/«/\ \ · $/ $¼$$/ / $/U/ 6/ $~· FH/H$G~
FGF ) GB UG~$· · «)¼F· 6/DD/ ) G«$à ; à ¼$$· %/· 4 6G%8F- NPN · « H/«/) /G 8 · 6 8«8%· $G V¼· 6· VFG;
6G B GF$· ~8 ¼F F¼B 8~G · ( ( · H$· F\ · 8«8%· $G 6/ u8~ /« $~· FH/H$G~ à z e4 U8~ /« J ¼· «8 è U~8H) ~/$$G
) GB UGF8F$/ 8«8$$~GF/) /4 H¼VV8~/· B G 6/ ~/) G~~8~8 /« $/UG Ws WxKe4 H/ U¼ò ¼$/«/\ \ · ~8 J ¼· «H/· H/ $/UG 6/

Fig. 4 - Per poter sfruttare al massimo della sua sen-


sibilità il circuito del telecomando sonoro a distanza,
occorre provvedere alla variante qui riportata, che con-
siste nell'inserire, tra l'altoparlante e il circuito d'en-
TRASF
trata, un trasformatore adattatore di impedenza.
USCITA

1
sr : a

328
$~· FH/H$G~ us u 6/ B 86/· UG$8F\ · ) GB 84 · 6 8H8B - 6GUG 8HH8~H/ · ) ) 8~$· $/ ) ! 8 «· ( G( /F· è /F V~· 6G
U/G4 /« Ws WxKg4 /« P f I i e4 8) ) ; 6/ ~8H/H$8~8 · 6 ¼F· $8FH/GF8 B · HH/B · 6/ MW V.
u8~ J ¼· F$G ~/V¼· ~6· /« ~8«é z q ) GFH/V«/· B G 6/ u8~ U~G$8VV8~8 /« ~8«é 6· ««8 HG%~· $8FH/GF/ 6/ · U8~-
· 6G$$· ~8 ¼F ) GB UGF8F$8 · ( ( · H$· F\ · H8FH/( /«84 ) GF $¼~· ) ! 84 · «¼FVG · F6· ~84 UG$~8( ( 8~G 6· FF8V-
/B U868F\ · 6/ dKK G! B ) /~) · ; In H¼· HGH$/$¼\ /GF8 V/· ~8 / H8B /) GF6¼$$G~/4 ) GF%/8F8 /FH8~/~8 /F U· -
H/ UG$~8( ( 8 ¼$/«/\ \ · ~8 ¼F ~8«é z c c b ) ! 8 6/HUGF8 ~· ««8«G · ««· ( G( /F· 68« ~8«é ¼F 6/G6G · « H/«/) /G 6/
6/ 8«8%· $· /B U868F\ · 68««· ( G( /F· 8 6/ ¼F.· «$· U/) ) G«· UG$8F\ · ; v ¼8H$G 6/G6G 6G%~à 8HH8~8 /FH8~/-
H8FH/( /«/$à 68/ ) GF$· $$/; à ¼$$· %/· 4 6· $G ) ! 8 / ~8«é $G F8« ) /~) ¼/$G /F B G6G 6· ~/H¼«$· ~8 FG~B · «B 8F$8
z c c b UGHHGFG %8F/~ ¼$/«/\ \ · $/ HG«$· F$G ) GF U/) - « FGF ) GF6¼$$G~8» 4 ) /Gé ) GF «· D·H) 8$$· 6/ ~/) G-
) G«/ ) · ~/) ! /4 è F8) 8HH· ~/G /F$8~UG~~84 D~ · /« ~8«é FGH) /B 8F$G ~/%G«$· %8~HG /« $8~B /F· «8 UGH/$/%G 68«
z c c b 8 «.· UU· ~·$G ¼$/«/\ \ · $G~84 ¼F H8) GF6G ~8«é ) GF68FH· $G~8 8«8$$~G«/$/) G a i ;
U/«G$· 4 8) ) /$· $G 6· / ) GF$· $$/ 68« z c c b J ¼· F6G n« %· «G~8 68««· $8FH/GF8 6/ ·«/B 8F$· \ /GF84 6· FG/
«· ) G~~8F$8 68««.· UU· ~· $G ¼$/«/\ \ · $G~8 H¼U8~· / %· - /F6/) · $G /F Md4g V F8««G H) ! 8B · 8«8$$~/) G 6/ D/-
«G~/ 6/ K4W5K4g N; V¼~ · M 8 /F J ¼8««G U~· $/) G 6/ D/V¼~· W4 68%8 /F-
q · $8FH/GF8 FGB /F· «8 68« ~8«é 6G%~à ~/H¼«$· ~8 $8F68~H/ U¼~· B 8F$8 $8G~/) G4 U8~) ! é /« FGH$~G $8«8-
) GB ¼FJ ¼8 6/ MW V. a G«G~G ) ! 8 %G~~ · FFG HU/FV8- ) GB · F6G è /F V~· 6G 6/ D¼ F\ /GF· ~8 ( 8F8 ) GF $8F-
~8 · « B ·HH/B G «· H8FH/( /«/$à 68««G H$~¼ B 8F$G4 UG- H/GF/ «/8%8B 8F$8 /FD8~/G~/ G H¼U8~/G~/ · « %· «G~8
$~· FFG B GF$· ~8 ¼F B G68««G · $8FH/GF8 /FD8~/G~84 ) /$· $G;

PER LA COSTRUZIONE DEI NOSTRI


PROGETTI SERVITEVI DEL
KIT PER I CIRCUITI STAMPATI
facilità d'uso
rapidità di esecuzione
completezza di elementi ' - ... .5

Il kit è corredato di fogli illustra-


tivi nei quali, in una ordinata,
chiara e precisa sequenza di fo-
tografie, vengono presentate le
successive operazioni che con-
ducono alla composizione del
circuito stampato.

dWx
CAPACIMETRO
s 8« ) · HH8$$G 68« U/) ) G«G «· ( G~· $G~/G 6/«8$$· F$/H$/- %8~ · «/B 8F$· ~8 «G H$~¼ B 8F$G ) GF «· $8FH/GF8 6/
) G4 ) ! 8 / FGH$~/ «8$$G~/ ! · FFG /F ) · H· «G~G4 ) .è ~8$85«¼) 84 B 8F$~8 U¼ò ) · U/$· ~8 6/ 6G%8~ ¼$/«/\ -
H8B U~8 ¼F B ¼) ) ! /8$$G 6/ ) GF68FH· $G~/ / ) ¼/ %· - \ · ~8 /« ) · U· ) /B 8$~G · F) ! 8 /F «¼GV! / /F ) ¼/ FGF è
«G~/ ) · U· ) /$/%/ FGF HGFG U/ù «8VV/( /«/4 8HH8F6G U~8H8F$8 ¼F· U~8H· 6/ ~8$85«¼) 8;
H$· $/ ) · F) 8««· $/ 6· « $8B UG 8 68««.¼H¼~ · ; c 6 è %8~· - u8~ UG$8~ ~/HG«%8~8 /« U~G( «8B · 6/ ¼F· B /H¼~·
B 8F$8 H) GB G6G4 · ««8 %G«$84 6G%8~ · ( ( · F6GF· ~8 ¼F H¼DD/ ) /8F$8B 8F$8 U~8) /H· 68/ ) GF68FH· $G~/4 · F) ! 8
«· %G~G 6/ B GF$· VV/G U8~ ~8) · ~H / 6· « DG ~F/$G~84 6/ %· «G~/ /FD8~/G~/ · / M;KKK Uf 4 · ( ( /· B G ~8· «/\ \ · -
HGU~· $$¼$$G J ¼· F6G /« ) GF68FH· $G~8 è · UG~$· $· $G J ¼8H$G H8B U«/) 8 H$~¼ B 8F$G4 ) ! 8 ~/H¼«$8~à B G«-
6/ B · FG; c ) ) G4 6¼FJ ¼84 «· F8) 8HH/$à 84 /F J ¼8H$G $G ¼$/«8 F8« «· ( G~· $G~/G 6/ GVF/ U~/F) /U/· F$8;
) · HG «.G) ) · H/GF8 6/ · ~~ /) ) ! /~8 /« U~GU~/G «· ( G~· $G- c . G%%/G ) ! 8 $~·$$· F6GH/ 6/ ¼F U~GV8$$G ) GF) 8U/-
~/G )«/ ¼FG H$~¼ B 8F$G B G«$G ¼$/«8 8 B G«$G 8) G- $G · ««./FH8VF· 68««· H8B U«/) /$à 4 /« FGH$~G ) · U· ) /-
FGB /) G4 U8~) ! é ~8· «/\ \ · $G ) GF «8 U~GU~/8 B · F/ 8 B 8$~G FGF U¼ò 8HH8~8 U· ~· VGF· $G · / U/ù ~· DD/ F· -
) GF UG) ! / ) GB UGF8F$/ 8«8$$ ~GF/) /; $/ H$~¼ B 8F$/ 6/ B /H¼~· ) GB B 8~) /· «/4 F8/ J ¼· «/ è
n« U~GV8$$G ) ! 8 %/ U~8H8F$/· B G è J ¼8««G 6/ ¼F UGHH/( /«8 %· «¼$· ~8 · F) ! 8 «.· FVG«G 6/ U8~6/$· · /
) · U· ) /B 8$~G $~· FH/H$G~/\ \ · $G · 6· $$G · ««· B /H¼~ · 6/%8~H/ %· «G~/ 6/ D~ 8J ¼8F\ · 4 B · U8~ /« «· %G~G6/«8$-
6/ ) GF68FH· $G~/ 6/ U/) ) G«G %· «G~8 ) · U· ) /$/%G; $· F$/H$/) G /« FGH$~G ) · U· ) /B 8$~G H/ ~/%8«· U/ù ) ! 8
s 8««· B · VV/G~ U· ~$8 68/ B G68~F/ $8H$8~ %/ è «· H¼DD/ ) /8F$8;
UGHH/( /«/$à 6/ 8DD 8$$¼· ~8 B /H¼~8 ) · U· ) /$/%84 B ·
J ¼8H$8 B /H¼~8 FGF HGFG U~8) /H8 8 · « $8H$8~ H/ ~/) G~-
~8 HG«$· F$G U8~ · %8~8 /F6/) · \ /GF/ G~/8F$· $/%8; a GF CARATTERISTICHE DELLO STRUMENTO
/« $8H$8~4 /FD·$$/4 · HH· / ~· ~· B 8F$8 H/ ~/8H) GFG · B /-
H¼~· ~8 %· «G~/ ) · U· ) /$/%/ /FD8~/G~/ · / M;KKK Uf ; q · B /H¼~· 68««8 ) · U· ) /$à U¼ò 8HH8~8 G$$ 8F¼$·
è F · «$~G /F) GF%8F/8F$8 68« $8H$8~ è J ¼8««G 6/ 6G5 )GF %· ~/ H/H$8B /; v ¼8««/ U/ù U~8) /H/ D·FFG ¼HG 6/

ddK
) /~) ¼/$/ · UGF$84 ) ! 8 U~8H8F$· FG $¼$$· %/· «G H%· F-
$· VV/G 6/ /B UG~~ 8 ¼F $8B UG 6/ «8$$¼~· FGF /F-
6/DD 8~8F$8 86 8«8B 8F$/ 6/ U· ~· VGF8 · HH· / ) GH$GH/
CON QUESTO STRUMENTO DI MI- 8 6/ 6/DD/ ) /«8 ~8U8~/( /«/$à ) GB B 8~) /· «8;
n« H/H$8B · 6· FG/ H) 8«$G H/ ( · H· H¼««· B /H¼~ · 68««·
~8· $$ · F\ · ) · U· ) /$/%· 4 ) ! 8 B G«$/ 68D/F/H) GFG · F) ! 8
SURA, MOLTO ECONOMICO, SI ) GB 8 /B U868F\ · GDD 8~$· 6· ¼F ) GF68FH· $G~8 · «
U· HH· VV/G 68««· ) G~~8F$8 · «$8~F· $· 6/ ¼F· ) 8~$·
POSSONO ESEGUIRE MISURE CA- D~8J ¼8F\ · ; r · H¼ J ¼8H$G ) GF) 8$$G $8G~/) G · %~8-
B G B G6G 6/ HGDD 8~B · ~) / U/ù · %· F$/;
PACITIVE DI CONDENSATORI DI u8~ G~· ~/$8F/· B G F8) 8HH· ~/G /FDG ~B · ~8 / FGH$~/
«8$$G~/ ) ! 8 /« ) · U· ) /B 8$~G 8«8$$~G F/) G · «8$$¼~ ·
6/~8$$ · 4 J ¼/ U~8H8F$· $G 8 68H) ~/$$ G4 H/ )GB UGF8 6/
VALORI COMPRESI FRA ALCUNI ¼F ) /~) ¼/$G GH) /««· $G~8 · 68F$/ 6/ H8V· 4 6/ ¼F ) /~-
) ¼/$G /F6/) · $G~8 ) GF «· UGHH/( /«/$à 6/ 8DD 8$$¼· ~8
PICOFARAD E 1 F , DISTRIBUITE SU «8$$ ¼~8 ) · U· ) /$/%8 H¼ ) /FJ ¼8 6/%8~H8 UG~$· $8; c
«8 B /H¼~8 ) · U· ) /$/%8 H/ 8H$8F6GFG 6· UG) ! / U/-
) GD· ~· 6 · n f ) /~) · ;
CINQUE DIVERSE PORTATE. a GB 8 · %~8B G B G6G 6/ %868~84 «8 V~· F6/ ) · U· -
) /$à U~G %G) · FG ¼FG HUGH$· B 8F$G 68««./F6/) 8 68««G
H$~¼ B 8F$G %8~HG /« DG F6G5H) · «· » «8 U/) ) G«8 ) · U· ) /5

ELETTRONICO $à B · F$8FVGFG «./F6/) 8 68««G H$~¼


B 8F$G F8««· UF-

A ~F· U· ~$8 68««· H) · «· ;

LA REATTANZA CAPACITIVA

u~/B · 6/ · 668F$~· ~) / F8««.· F· «/H/ 68« ) /~)¼/$G4 è


F8) 8HH· ~/G ~/) G~6· ~8 · « «8$$G~8 /« U~/F) /U/G V8F8-

LETTURA
~· «8 6/ D¼F\ /GF· B 8F$G )«/ ¼F ) · U· ) /B 8$~G ;
a GB 8 è FG$G4 /FH8~8F6G ¼F ) GF68FH· $G~8 /F ¼F
) /~) ¼/$G U8~) G~HG 8/· ) G~~ 8F$8 ) GF$/F¼· ; J ¼8H$G H/
) GB UG~$· ) GB 8 ¼F /F$8~~ ¼$$G~8 · U8~$G4 ) /Gé FGF
H/ «· H) /· · $$~· %8~H· ~8 6· ««· ) G~~ 8F$8 ) GF$/F¼· 4
B 8F$~8 H/ «· H) /· D·) /«B 8F$8 · $$ ~· %8~H· ~8 6· ««·
) G~~8F$8 %· ~/· ( /«8 0· «$8~F· $· 4 U¼«H· F$8; 8) ) ;

DIRETTA
m« U· HH· VV/G 68««· ) G~~ 8F$8 · «$8~F· $· ; · $$~· %8~HG
¼F ) GF68FH· $G~84 è $· F$G U/ù ) GFH/68~8%G«8 J ¼· F-
$G U/ù 8«8%· $· è «· D~ 8J ¼8F\ · 68««· ) G~~8$ 8; n«
) GF68FH· $G~84 6¼FJ ¼84 /F U~8H8F\ · 68««· ) G~~ 8F$8
· «$8~F· $· 4 H/ ) GB UG~$ · ) GB 8 ¼F· ~8H/H$8F\ · %· ~/· -
( /«8 · « %· ~/· ~8 68««· D~8J ¼8F\ · ; v ¼8H$· U· ~$ /)G«·~8
~8H/H$8F\ · U~8F68 /« FGB 8 6/ ~8· $$· F\ · ) · U· ) /-
$/%· 8 %/8F8 /F6/) · $· )GF /« H/B( G«G Xc

ddM
CONO. CAPACITA Fig. 1 - Schema di principio del
SCONOSCIUTA capacimetro. Il generatore di bas-
sa frequenza eroga una tensio-
ne alternata a dente di sega;

Gen. BF
DE V A T.
#
J MISU,!
STRUM. un condensatore di capacità no-
ta permette di orientare lo stru-
mento indicatore verso il tipo di
indicazione proporzionale al va-
lore capacitivo sconosciuto.
CALIBR

CONO. CAPACITÀ
CONOSCIUTA

n« %· «G~8 68««· ~8· $$· F\ · ) · U· ) /$/%· è «8V· $G · ) GH$/$¼/$· 6· « V8F8~· $G~8 6/ ) G~~ 8F$8 %· ~/· ( /«8;
J ¼8««/ 68««· D~
8J ¼8F\ · 8 68««· ) · U· ) /$à 68« ) GF- q · $8FH/GF8 8~GV· $· 6· ««.GH) /««· $G~8 è 68« $/UG ·
68FH· $G~8 6· ««· H8V¼8F$8 DG ~B ¼«· » 68F$ / 6/ H8V· 8 «· D~ 8J ¼8F\ · è H$· ( /«/$· 6· ««8 ~8-
H/H$8F\ 8 z "5z W5z d 8 6· / ) GF68FH·$G~/ a n5a W5a d5
h 35h ò 4 · / J ¼· «/ HU8$$· /« ) GB U/$G 6/ 8DD 8$$¼· ~8
Xc----
¼F· H8«8\ /GF8 V~GHHG«· F· 68««· D~ 8J ¼8F\ · ;
2 fC
­ ¼««.8B /$$G~8 68« $~·FH/H$G~ à z W è U~8H8F$8 ¼F·
u8~ B 8\ \ G 6/ J ¼8H$· DG ~B ¼«· 4 ) GFGH) 8F6G /« %· - $8FH/GF8 · 9«8F$/ 6/ H8V· ) ! 84 6GUG · %8~ · $$~·-
«G~8 68««· D~ 8J ¼8F\ · 8 B /H¼~· F6G «· ~8· $$· F\ · ) · - %8~H· $G / 6¼8 H$· 6/ · B U«/D/) · $G~/ · 6 8«8%· $G V¼· -
U· ) /$/%· 4 H/ U¼ò ~/H· «/~8 · « %· «G~8 68««· ) · U· ) /$à C. 6· VFG4 ) GB UGH$/ 6· / $~·FH/H$G~ à z d5à z e4 %/8F8
N( ( /· B G V/à 68$$ G ) ! 8 «· ~8· $$· F\ · ) · U· ) /$/%· HJ ¼· 6~· $· /F B G6G 6· G$$8F8~8 ¼F H8VF· «8 ¼$/«8
U¼ò 8HH8~8 68D/F/$· · F) ! 8 ) GB 8 ¼F./B U868F\ · U8~ «· B /H¼~· ;
) ! 8 /« ) GF68FH· $G~8 U~8H8F$· · « U· HH· VV/G 68««·
) G~~8F$8 ) GF ¼F ) 8~$G %· «G~8 6/ D~ 8J ¼8F\ · ; nF
$· « ) · HG il H/B ( G«G ù ) %/8F8 ) GF%8~$/$G F8« H/B - SEGNALE AD ONDA QUADRA
( G«G Z.
b ¼FJ ¼84 6· J ¼· F$G D/FG~· 68$$ G4 è D·) /«8 · ~V¼/~8 n« H8VF· «8 · 6 GF6· J ¼· 6~· 4 6GUG · %8~ H¼( /$G /«
) ! 8 «· B /H¼~ · ) · U· ) /$/%· H/ 8DD 8$$¼· /FH8~8F6G /« U~G)8HHG 6/ · B U«/D/) · \ /GF84 · $$ ~·%8~H· /« ) GF68F-
) GF68FH· $G~8 6/ ) · U· ) /$à H) GFGH) /¼$· /F H8~/8 · « H· $G~8 )«/ ) · U· ) /$à /F) GVF/$· CX 8 ~· VV/¼FV8 /«
V8F8~·$G~8 6/ ) G~~8F$8 %· ~/· ( /«84 B /H¼~· F6G UG/ ) /~) ¼/$G 6/ B /H¼~· 4 ) ! 8 è ) GB UGH$G 6· ¼F B /) ~G-
«· ) G~~8F$8 ) ! 8 · $$~· %8~H· /« ) /~) ¼/$G; · B U8~GB 8$~G 6· MK K uA DG F6G5H) ·«· 4 U~8) 86¼$G
6· 6¼8 6/G6/ · « V8~B · F/G ) ! 8 U~G%%86GFG · ~8$-
$/D/) · ~8 /« H8VF· «8 · «$8~F· $G;
CIRCUITO DEL CAPACIMETRO q ./F6/) · \ /GF8 GDD 8~$· 6· ««G H$~¼ B 8F$G ~/H¼«$8~à
G%%/· B 8F$8 U~GUG~\ /GF· «8 · « %· «G~8 68««· ) · U· ) /$à ;
nF D/V¼~· '
2 U~8H8F$/· B G «G H) ! 8B · 8«8$$~/) G ) GB - c U8~ J ¼· F$G · ( ( /· B G 68$$ G /F U~8) 868F\ · ~/-
U«8$G 68« FGH$~G ) · U· ) /B 8$~G; c HHG H/ ) GB UGF8 H¼«$· ) ! /· ~G ) ! 8 J ¼· F$G U/ù V~·F68 H· ~à «· ) · U· -
6/ 6¼8 U· ~$/ U~/F) /U· «/» /« V8F8~·$G~8 6/ $8FH/GF8 ) /$à /F) GVF/$· 4 $· F$G B /FG~8 ~/H¼«$8~à «./B U8-
· «$8~F· $· 86 /« ) /~) ¼/$G 6/ B /H¼~· %8~G 8 U~GU~/G; 68F\ · GUUGH$· 6· « ) GF68FH· $G~8 · « U· HH· VV/G 68«-
nn FGH$~G ) · U· ) /B 8$~G4 /FD· $$/4 è · «/B8F$· $G ) GF «· ) G~~8F$8 · «$8~F· $· 7 $· F$G B · VV/G~8 H· ~à ) GFH8-
«· $8FH/GF8 ) GF$/F¼· 8~GV· $· 6· ¼F· ( · $$8~/· 6/ V¼8F$8B 8F$8 «· ) G~~8F$8 B /H¼~·( /«8 6· ««G H$~¼ -
U/«8 · ««· $8FH/GF8 6/ x V; J ¼8H$· $8FH/GF8 %/8F8 B 8F$G;
UG/ $~·HDG ~B · $· /F ¼F· $8FH/GF8 %· ~/· ( /«84 ) ! 8 c . G%%/G ) ! 8 H8F\ · U· ~$/) G«· ~/ U~8) · ¼\ /GF/ $8) F/-
6à G~/V/F8 · 6 ¼F· ) G~~ 8F$8 %· ~/· ( /«8 F8) 8HH· ~/· ) ! 8 UG$~8( ( 8 · ) ) · 68~8 ) ! 84 U8~ ) 8~$/ %· «G~/ ) · -
U8~ · $$~· %8~H· ~8 /« )GF68FH· $G~8 /F U~G%· CX. U· ) /$/%/ 8«8%· $/4 «./F6/) 8 9«8/ B /) ~G· B U8~GB 8$~G
q · U· ~$8 U~/F) /U· «8 68« ) · U· ) /B 8$~G4 J ¼/F6/4 è G«$~8U· HH/ /« DG F6G5H) · «· ;

332
IN SCATOLA
DI
MONTAGGIO
L. 9.700

FOTOCOMANDO
PER: interruttore crepuscolare
/
Con questa conteggio di oggetti o persone
scatola di
montaggio antifurto
offriamo ai
lettori la apertura automatica del garage
possibilità di
realizzare
rapidamente,
lampeggiatore
senza alcun
problema di
tutti i comandi a distanza
reperibilità di
materiali, un
efficiente
fotocomando La scatola di montaggio deve essere richiesta a: ELET-
adatto a tutte TRONICA PRATICA - 20125 MILANO - Via Zuretti 52,
le applicazioni inviando anticipatamente l'importo di L. 9.700 a mezzo
di comandi a vaglia postale o c.c.p. n. 3/26482. Nel prezzo sono
distanza. comprese le spese di spedizione.
CINQUE PORTATE
COMPONENTI
Per questo motivo sono state U~8%/H$8 nel
capacimetro ( 8F ) /FJ ¼8 portate, sulle quali si aG
effettuano le «8$$¼~8 ) · U· ) /$/%8 ) ! 8 vanno da C1 A 1 F (alatalo)
)! / U/) GD·~· 6 · " f ) /~) · ; aW
q 8 ) /FJ ¼8 UG~$ · $8 )G~~/HUGF6GFG · ««8 ) /FJ ¼8 fre-
ad =
J ¼8F\ 8 68««.GH) /««· $G~8 · 68F$/ 6/ H8V· 7 ) /· H) ¼F·
C4 A
8H
6/ J ¼8H$8 è « ) · «/( ~· ( /«8 » /F B G6G 6· G$$8F8~8 1 F (
C6 A
¼F· U~) *· · /H»·; 8 H/) ¼~· $· ~· $¼~· 68« %· «G~8 68« DG F- C7 = 100.000 pF
6G5H) · «· ; C8 = 10.000 p
N $· «8 H) GUG4 U~/B · 6/ 8DD 8$$¼· ~8 «· B /H¼~·4 H/ C9 = 1.000 pF
/FH8~/H) 84 6GUG · %8~ UGH/\ /GF· $G ­ d H¼« U¼F$G C10 = 100 pF
a Nq nP z ;4 /« %· «G~8 ) · U· ) /$/%G 6/ DG F6G5H) · «· U/ù C11 = 10 uF - 16 VI (elettrolitico)
GUUG~$¼FG4 H) 8«$G $~· B /$8 ­ W 8 ~8VG«· F6G H¼) ) 8H- Resistenze
H/%· B 8F$8 /« UG$8F\ /GB 8$~G z « /F B G6G ) ! 8 «./F- R1 = 2.000 ohm (potenz. a variaz. !in.)
6/) 8 ) G/F) /6· 8H· $$· B 8F$8 ) GF /« DG F6G5H) · «· ; R2 = 86 ohm
R3 = 27.000 ohm
R4 = 56.000 ohm
R5 = 1.000 ohm
R6 = 1.000 ohm

Varie
TR1 = BC1O9
TR2 A BC279
TR3 = BC1O9
Fig. 2- Circuito completo del capacimetro. L'oscilla- TR4 = BC109
tore a denti di sega è pilotato dai transistor TR1 - TR2; D1 - diodo al germanio
i transistor TR3- TRA compongono i due stadi ad al- D2 = diodo al germanio
to guadagno dello strumento; il circuito di misura è
uA = microamperometro (100 pA fondo-scala)
rappresentato da un microamperometro da 100 N
fondo-scala. Il condensatore di capacità sconosciuta
S1 = interrutt.
deve essere inserito nelle boccole contrassegnate con S2a-S2b = commutatore (2 vie- 5 posizioni)
CX. L'alimentazione del circuito è ottenuta con una S3 = deviatore
batteria di pile a 9 V. Alimentaz. = 9 V cc

02
zW

3
S2 ·
M -]

TR1
n /

±
w
Fig. 3 - Il cablaggio del capacimetro è stato da noi uG/ H/ ~/UG~$· /« )GB B ¼$· $G~8 ­ d H¼««· UGH/\ /GF8
eseguito su una lastra metallica, che svolge una du- MISURA 8 ) / H/ · ) ) G~V8~à ) ! 8 «./F6/) 8 68««G
plice funzione: quella di conduttore unico della linea
di massa, cioè della linea di alimentazione della ten- H$~¼B 8F$G ~· VV/¼FV8~à /« DGF6G5H) · «· HG«$· F$G
sione negativa, e quella di pannello frontale del ca- ) GF ¼F )GF68FH· $G~8 6/ %· «G~8 ) · U) /$/%G U· ~/ ·
pacimetro (nella parte anteriore). Per il raggiungimen- ¼FG 6/ J ¼8««/ /FH8~/$/ F8« ) /~) ¼/$G 8 H8«8\ /GF· $/
to di una notevole precisione ,si dovranno utilizzare $~· B /$8 ­ W;
condensatori di precisione, mentre il cablaggio non
presenta alcun aspetto critico. N« DG F6G5H) · «· 68««8 ) /FJ ¼8 UG~$· $8 U~8%/H$8 6· «

Chi comincia soltanto ora a


muovere i primi passi nel mon-
do dell'elettronica pratica, non
PREZZO È ALLA
RTATA DI TUTTI! ■
L 2.200 ■
può sottoporsi a spese eccessi-
ve per attrezzare il proprio banco di lavoro, anche se questo deve assumere un carattere essenzialmente dilet-
ta_ntistico. Il saldatore del principiante, dunque, deve essere economico, robusto e versatile, cosi come lo è
quello qui raffigurato. La sua potenza è di 50 W e l'alimentazione è quella normale di rete-luce di 220 V.

ddg
) · U· ) /B 8$~G ) G~~/HUGF6GFG / H8V¼8F$/ %· «G~/» UG$~· FFG · 6G$$· ~8 / B G68««/ Ws kKx 5 Ws WWWW5
M f 5 MK K;KKK Uf 5 MK ;KKK Uf 5 M;KKK Uf 5 MK K P ­ ù Wi 4 B 8F$~8 U8~ /« $~·FH/H$G~ à z W H/ UG$~· F-
Uf ; FG ¼$/«/\ \ · ~8 /« Ws WxKgN 8 /« P f I i e;
s GF · ( ( /· B G ~/$8F¼$G ¼$/«8 H) 8F68~8 · « 6/ HG$$G a G«G~G ) ! 8 %G«8HH8~G ~/HU· ~B/· ~8 H¼««· HU8H· ) GB -
68/ MK K Uf /F J ¼· F$G «8 ) · U· ) /$à U· ~· HH/$8 68/ U«8HH/%· 68« ) · U· ) /B 8$~G UG$~·FFG D·~8 · B 8FG
) G««8V· B 8F$/ 68« ) /~) ¼/$G · %~8( ( 8~G D·«H· $G /« 68««.· ) J ¼/H$G 68« B /) ~G· B U8~GB 8$~G4 · UU«/) · F6G
~8· «8 %· «G~8 ) · U· ) /$/%G 68« ) GF68FH· $G~8 /F 8H· - · ««.¼H) /$· 68« ) · U· ) /B 8$~G W ( G) ) G«84 F8««8 J ¼· «/
B 8; %8~~·FFG /FH8~/$/ / U¼F$· «/ 6/ ¼F $8H$8~ ) GB B ¼-
$· $G F8««· UG~$· $· U/ù H8FH/( /«8 6/ B /H¼~· 68««8
) G~~8F$/ ) GF$/F¼8; a GF J ¼8H$G H/H$8B · H/ G$$8~~à
REALIZZAZIONE PRATICA · F) ! 8 /« %· F$· VV/G 6/ FGF 6G%8~ F¼B 8~·~8 «·
H) · «· 68««G H$~¼ B 8F$G4 6· $G ) ! 8 F8/ FG~B· «/ $8-
a /ò ) ! 8 è B · VV/G~B8F$8 /B UG~$· F$8 F8««· ~8· - H$8~ è V/à U~8%/H$· ¼F· V~·6¼· \ /GF8 6· t · MK K;
«/\ \ · \ /GF8 U~·$/) · 6/ J ¼8H$G U~GV8$$G FGF è $· F- ­ / $8FV· U~8H8F$8 ) ! 8 F8««G H) ! 8B · U~· $/) G 6/ D/-
$G /« $/UG 6/ B GF$· VV/G4 ) ! 8 UG$~à 8HH8~8 8DD 8$- V¼~· d H/ è /F $8HG ) ! 8 /« U· FF8««G DG HH8 6/ B 8$· ««G7
$¼· $G ) GF «.· /¼$G 6/ H8B U«/) / · F) G~·VV/4 J ¼· F$G $¼$$ / / U¼F$/ ) GF$~·HH8VF· $/ ) GF «· «8$$8~· « F »
«· H) 8«$· 68/ ) GB UGF8F$/; In U· ~$/) G«· ~84 / ) GF- ~·UU~8H8F$· FG / ) G««8V· B 8F$/ 6/ B · HH· 4 8«8$$~/-
68FH· $G~/ CX a i 5a k5a l 5a x5a Mt 4 ) ! 8 D¼ FVGFG ) · B 8F$8 ) GFF8HH/ $~· «G~G;
6· 8«8B 8F$/ 6/ $· ~· $¼~·4 6G%~· FFG 8HH8~8 · ( ( · - c . G%%/G ) ! 8 ) GF /« H/H$8B · 6/ B GF$· VV/G 6/ D -
H$· F\ · U~8) /H/7 H· ~8( ( 8 ( 8F8 · « W, G · «u.M, ; V¼~· d /« ) · U· ) /B 8$~G è ~·UU~8H8F$· $G 8H$8~/G~-
n« H8) GF6G 8«8B 8F$G 6/ ~/«/8%G è ~·UU~8H8F$· $G B 8F$8 H8) GF6G /« U~G$G$/UG ~8· «/\ \ · $G F8/ FGH$~/
6· ««· H) 8«$· 68/ $~· FH/H$G~; v ¼8««/ ) /$· $/ F8««.8«8F- «· ( G~·$G~/ 8 ~/UG~$· $G /F D/V¼~· e; q · «· H$~· B 8-
) G ) GB UGF8F$/ HGFG / B G68««/ ) ! 8 FG~B · «B 8F$8 $· ««/) · 4 H¼««· J ¼· «8 %/8F8 8DD 8$$¼· $G /« ) · ( «· VV/G
UGHHGFG 8HH8~8 B GF$· $/; 68« ) · U· ) /B 8$~G4 è 68H$/F· $· · D¼ FV8~84 F8««· H¼·
à ¼$$· %/· 4 U8~ G$$ 8F8~8 ¼F· ( ¼GF· U~8) /H/GF84 · F- U· ~$8 · F$8~/G~84 6· U· FF8««G D~ GF$· «8 68««G H$~¼ -
) ! 8 F8««8 UG~$· $8 · ( · HHG %· «G~8 ) · U· ) /$/%G4 ) G~- B 8F$G;
~/HUGF68F$/ · 6 ¼F· 8«8%· $· D~ 8J ¼8F\ · 68««.GH) /«- è $/«/\ \ · F6G /F%8) 8 ¼F H¼UUG~$G 6/ B · $8~/· «8 /HG-
«· $G~8 · 68F$/ 6/ H8V· 4 è ) GFH/V«/· ( /«8 · 6G$$· ~8 «· F$84 H· ~à F8) 8HH· ~/G U~G%% 868~8 · « ) G««8V· B 8F$G
$~·FH/H$G~ ) GF D~ 8J ¼8F\ · 6/ $· V«/G U/ù 8«8%· $· ; 68/ %· ~/ U¼F$/ ) G~~/HUGF68F$/ · ««· «/F8· 6/ B · HH·
u8~ 8H8B U/G4 U8~ / $~·FH/H$G~ à z M5à z d5à z e H/ ) GF ¼F D/«G ) GF6¼$$ G~8;

DC MICROAMPERES
«

Fig. 4- Aspetto esteriore del pro-


totipo realizzato nei nostri labo-
ratori. Il condensatore di capaci-
tà sconosciuta viene applicato sui
due morsetti in corrispondenza
dei quali è apposta la sigla CX.
CARACOL
RADIORICEVITORE IN SCATOLA DI MONTAGGIO
L.9800
8 TRANSISTOR

2 GAMME D'ONDA

Riceve tutte le principali emittenti ad onde medie LA SCATOLA DI MONTAGGIO COSTA


e- quelle ad onde lunghe di maggior prestigio.
FRANCE 1 - EUROPE 1 - BBC - M. CARLO - L. 9.400 (senza auricolare)
LUXEMBOURG. L. 9.900 (con auricolare)

II ricevitore « Caracol • viene fornito anche mon- Antenna interna: in ferrite


tato e perfettamente funzionante, allo stesso prez- Semiconduttori: 8 transistor + 1 diodo
zo della scatola di montaggio: L. 9.400 (senza Alimentazione: 6 Vcc (4 elementi da 1,5 V)
auricolare) - L. 9.900 (con auricolare). Presa esterna: per ascolto in auricolare
Media frequenza: 465 KHz
CARATTERISTICHE Banda di risposta: 80 Hz - 12.000 Hz
Potenza d'uscita: 0,5 W Dimensioni' 15,5x7,5x3,5 cm.
Ricezione in AM: 150 265 KHz (onde lunghe) Comandi esterni: sintonia - volume - interruttore
Ricezione in AM: 525 - 1700 KHz (onde medie) - cambio d'onda

LA SCATOLA DI MONTAGGIO DEVE ESSERE RICHIESTA A:


ELETTRONICA PRATICA - 20125 MILANO - Via Zuretti, 52, inviando anticipatamente
!'.importo tli L. 9.400 (senza auricolare) o di L. 9.900 (con auricolare) a mezzo vaglia
postale o c.c.p. n. 3/26482 (spese di spedizione comprese).
ROSMETR
PER
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CHE COS'E' IL ROSMET RO?

à ¼$$ / · %~·FFG G~B · / ) · U/$G ) ! 8 /« z GHB 8$~G è


«G H$~¼ B 8F$G 6/ B /H¼~· /F V~· 6G 6/ ~/«8%· ~8 «· -
6· $$ · B 8F$G 6/ /B U868F\ · D~ · / %· ~/ 8«8B 8F$/ ) ! 8
Il miglior funzionamento di qualsiasi ) GB UGFVGFG ¼F· H$· \ /GF8 ~/) 8$~·HB /$$ 8F$8; r ·
trasmettitore dipende, in massima U8~) ! é J ¼8H$G H$~¼ B 8F$G · ( ( /· «· 68FGB /F·\ /GF8
6/ z GHB 8$~G · F) G~· FGF è ~/H· U¼$G 6· $¼$$ /; c
parte, dall'adattamento di impedenza FGF $¼$$ / H· FFG /F J ¼· « B G6G J ¼8H$G H$~¼ B 8F$G
68( ( · 8HH8~8 ¼H· $G;
fra i vari elementi che compongono z GHB 8$~G H/VF/D/) · 8H· $$ · B 8F$8 » B /H¼~· $G~8 68«
z · UUG~$G 6/ t F68 ­ $· \ /GF· ~/8;
la stazione del CB. Con il Rosmetro q G H$~¼ B 8F$G è · F) ! 8 ) GFGH) /¼$G ) GF /« $8~B/F8
8J ¼/%· «8F$8 /FV«8H8 ­ ì z 5B 8$8~ 0­ $· F6/FV ì · %8
è possibile controllare questo adat- z · $/G1;
tamento, evitando di sottoporre l'e- q 8 GF68 H$· \ /GF· ~/8 ~· UU~8H8F$· FG ¼F U· ~$/) G«·~8
D8FGB 8FG ) · ~· $$8~/H$/) G 68/ $~·HB 8$$/$G~/; c HHG H/
mittente alla dannosa presenza di G~/V/F· /F $¼$$/ J ¼8/ ) ·H/ /F ) ¼/ FGF 8H/H$8 ¼F U8~-
D8$$G · 6· $$ · B 8F$G 6/ /B U868F\ · $~· «· «/F8· 6/
onde stazionarie. $~· HB /HH/GF84 ) ! 8 è ~· UU~8H8F$· $· 6· « ) · %G ) G· H-
H/· «8 8 6· « ) · ~/) G4 ) /Gé 6· ««.· F$8FF· ;

ENTITA' DEL DISADATTAMENTO


DI IMPEDENZA

t VF/ %G«$· ) ! 8 ) / è ) · U/$· $G 6/ · ~VGB 8F$· ~8 H¼/ n« D8FGB 8FG 68/«8 GF68 H$· \ /GF· ~/8 è · ( ( · H$· F\ ·
$~·HB 8$$ /$G~/4 / ) · %/ 6/ ) G««8V· B 8F$G 8 «8 · F$8F- ) GB U«8HHG H8 · F· «/\ \ · $G 68$$ · V«/· $·B 8F$84 U8~) ! é
F84 · ( ( /· B G H8B U~8 /FH/H$/$G H¼««· ) G~~8$$8\ \ · 68«- ~/) ! /868~8( ( 8 ¼F· HU8) /D/) · U~8U· ~·\ /GF8 B · $8B · -
«.· 6· $$ · B 8F$G 6/ /B U868F\ · D~ · J ¼8H$/ 8«8B 8F$/ $/) · ) ! 8 FGF $¼$$ / / «8$$ G~/ UGHH8VVGFG; u8~ $· «8
8 «· H$· \ /GF8 $~· HB /$$ 8F$8; B G$/%G FGF ~/$8F/· B G ¼$/«8 ¼F· ~/VG~GH· $~· $$ ·-
q .· 6· $$ · B 8F$G 6/ /B U868F\ · è ¼$/«8 /F J ¼· F$G \ /GF8 68««.· ~VGB 8F$G4 /F%/$· F6G /F%8) 8 ) ! / ) /
U8~B8$$ 8 6/ ~· VV/¼FV8~8 /« B /V«/G~ D¼ F\ /GF· B 8F- «8VV8É ~· G~6· ~8 ) ! 84 J ¼·F6G ¼F H8VF· «8 8«8$$ ~/-
$G 68« $~· HB 8$$/$G~8; r · è · HHG«¼$· B 8F$8 F8) 8HH· - ) G 6G · %8~ · $$ ~· %8~H · $G ¼F· «/F8· 6/ $~· HB /HH/G-
~/G H8 H/ %GV«/GFG 8%/$· ~8 $· «¼F8 HU/· ) 8%G«/ ) GF- F8 (e %G ) G· HH/· «84 U/· $$ /F· 4 8) ) ;1 ~·VV/¼FV8 ¼F ) · -
H8V¼8F\ 8 6/ G~6/F8 U~· $/) G ) GB 84 · 6 8H8B U/G4 «· ~/) G4 /8F8 6· 8HHG ) GB U«8$·B 8F$8 ·HHG~( /$G HG«-
( ~¼ ) /· $¼~· 68/ $~· FH/H$G~ D/F· «/; c ) ) G U8~) ! é U¼ò $· F$G H8 /« %· «G~8 6/ /B U868F\ · 68« ) · ~/) G è U· ~/
~/H¼«$· ~8 B G«$G ) GF%8F/8F$8 «· HU8H· 6/ · «)¼F8 · J ¼8««G 68««· «/F8· 6/ $~· HB /HH/GF8; nF ) · HG ) GF-
B /V«/· /· 6/ «/~8 U8~ «.· ) J ¼/H$G 6/ ¼FG H$~¼ B 8F$G $~· ~/G U· ~$8 68« H8VF· «8 ~/$G~F· /F6/8$~G4 V8F8~· F-
/F V~· 6G 6/ ) GF$~G««· ~8 «.· 6· $$·B 8F$G 6/ /B U868F- 6G ¼F H8VF· «8 ~/D« 8HHG ) ! 8 è ) · ¼H· 6/ FG$8%G«/ /F-
\ · $~· / %· ~/ 8«8B 8F$/ ) ! 8 ) GB UGFVGFG «· H$·\ /G- ) GF%8F/8F$/ ) GB 84 · 6 8H8B U/G4 «· 6/H$G~H /GF8 68«
H8VF· «8 G4 U8VV/G4 /« HG%~·) ) · ~/) G 68« V8F8~· $G~8
ne $~·HB /$$8F$8; c J ¼8H$G H$~¼ B 8F$G U~8F68 il FG-
B 8 6/ z GHB 8$~G; ) ! 84 F8« FGH$~G ) · HG4 è ~· UU~8H8F$· $G 6· « $~· HB 8$-
$/$G~8;
nF ) GB B 8~) /G H/ UGHHGFG $~G%· ~8 z GHB 8$~/ 6/
c J ¼8H$G D8FGB 8FG è $· F$G U/ù 8%/68F$8 J ¼· F$G
( · HHG U~8\ \ G 8 U8~D8$$ · B 8F$8 D¼ F\ /GF· F$/; B · VV/G~8 ~/H¼«$· «· 6/H) G~6· F\ · 6/ /B U868F\ ·
r · FGF $¼$$ / / CB /F$8F6GFG ~/%G«V8~H/ · « B 8~- $~· «· «/F8· 6/ $~· HB /HH/GF8 8 /« ) · ~/) G;
) · $G U8~ «.· ) J ¼/H$G 68/ «G~G · UU· ~· $/4 U8~) ! é B G«- n« z t ­ 8HU~/B 8 · UU¼F$G «.8F$/$à 68« 6/H· 6· $$· -
$/ U~8D8~/H) GFG ) GH$~¼ /~8 6· Hé /« ~/) 8%/$G~84 /« $~· - B 8F$G H8) GF6G «· ~8«· \ /GF8»
HB 8$$/$G~8 8 V«/ H$~¼ B 8F$/ F8) 8HH· ~/ U8~ /« ) G~~8$- c 38
$G D¼ F\ /GF· B 8F$G 68««· H$· \ /GF8 ~/) 8$~· HB /$$8F$8; z t ­ A55
u~G%% 86/· B G 6¼FJ ¼8 · U~8H8F$· ~8 J ¼8H$G B 8H8 c e
/« U~GV8$$G 6/ ¼F z GHB 8$~G ) ! 8 F¼««· ! · 6· /F- /F ) ¼/ c ~· UU~8H8F$· «.8F8~V/· 6/~8$$ · 4 B 8F$~8 8
%/6/· ~8 · / B /V«/G~/ H$~¼ B 8F$/ 68« H8$$ G~8 6/«8$$ · F- B /H¼~· «.8F8~V/· ~/D« 8HH· 6· « ) · ~/) G;
$/H$/) G 8 ) ! 8 U8~B8$$ 8~à ¼F FG$8%G«8 ~/HU· ~B/G c . 8%/68F$8 ) ! 8 /F ) GF6/\ /GF/ G$$/B · «/4 J ¼· F6G
F8/ ) GFD~ GF$/ 68V«/ · F· «GV! / · UU· ~· $/ )GB B 8~- «.8F8~V/· ~/D« 8HH· è F¼««· 08 A t 14 /« z t ­ H· ~à
) /· «/4 HGU~·$$ ¼$$G U8~) ! é «G H$~¼ B 8F$G /F6/) · $G~8 U· ~/ · ««.¼F/$à 0z t ­ A 1) 86 · ¼B 8F$8~à ) GF «.· ¼-
UG$~à 8HH8~8 HGH$/$¼/$G ) GF /« ) GB ¼F8 $8H$8~; B 8F$· ~8 68« 6/H· 6· $$· B 8F$G;

339
01

8»»0
w 02 R2 M5
~ ¼
M5 0D1
\ »»»/
±

DIR. RIFL

S1
µ A

R3
3

C3

Fig. 1 - Il circuito del Rosmetro è composto da due


accoppiatori direzionali sui quali viene inviata, indut-
tivamente, l'energia che percorre la linea di trasmis-
sione principale, quella che collega l'entrata con l'u-
scita del circuito.

CIRCUITO DEL ROSMETRO

I! ) /~)¼/$G 68« z GHB 8$~G è ~/UG~$· $G /F D/V¼~· M;


cHHG è ) GB UGH$G 6· 6¼8 · ) ) GUU/· $G~/ 6/~8\ /GF· «/
H/ \ \/ %/8F8 $~·H B 8HH· 4 /F6¼$$
/%· B 8F$84 «8F8~-
a ze ero.re «· «/F8· 6/ $~· HB /HH/GF8 U~/F) /U· 5
«84 J ¼8««· ) ! 8 ) G««8V· «.8F$~· $· ) GF «.¼H) /$· 68«
) /~) ¼/$G; nF6/) · \ /GF8 68««G H$~¼
B 8F$G zt ­
u8~ B 8\ \G 6/ GUUG~$¼F· 6/HUGH/\ /GF8 V8GB 8$~/) ·
68/ 6/G6/ b M5b W 8 68««8 ~8H/H$8F\ 8 z «5z W4 è UGH- o M
H/( /«8 ~/«8%· ~84 $~· B /$8 ¼FG H$~¼ B 8F$G 6/ B /H¼~ · g M4M
) ! 84 F8« ) · HG 6/ D/V¼~· M4 è ~· UU~8H8F$· $G 6· ¼F MK M4WW
B /) ~G· B U8~GB 8$~G (µA), «.8F$/$à 68««.GF6· ~/D« 8H- Mg M4dg
H· 8 J ¼8««· 68««.GF6· 6/~8$$· 4 H$· ( /«8F6G ) GFH8V¼8F5 WK M4g
8B 8F$8 /« z t ­ 68««· H$· \ /GF8 $~· HB /$$8F$8; Wg M4i k
u~· $/) · B 8F$8 H/ 6G%~à /F$8~%8F/~8 H¼« UG$8F\ /G-
N
dK M4l g
B 8$~G z d4 D·) 8F6G /F B G6G ) ! 8 «./F6/) 8 68«
dg W4M
B /) ~G· B U8~G B 8$~G H/ HUGH$/ · DG F6G5H) · «· 4 6GUG
eK W4d
· %8~ ) GB B ¼$· $G ­ M F8««· UGH/\ /GF8 6/~8$$·
eg W4i
gK d
« b nz » ; nF U~· $/) · /« UG$8F\ /GB 8$~G z d4 ) ! 8
iK e
~·UU~8H8F$· il ) GB · F6G 6/ H8FH/( /«/$à 4 · 6· $$· «·
kK g4g
«8$$¼~· · ««· UG$8F\ · 68« $~· HB 8$$/$G~8;
lK x4M
u·HH· F6G H¼««· UGH/\ /GF8 ~/D« 8HH· 4 $~· B /$8 /« ) GB - xK Mx
B ¼$· $G~8 ­ n4 ) /Gé F8««· UGH/\ /GF8 « z nf q » 4 H· ~à MKK /FD/F/$G
UGHH/( /«8 «8VV8~8 6/~8$$ · B 8F$8 H¼««G H$~¼B 8F$G /«
%· «G~8 68« ROS; è G%%/G ) ! 8 «G H$~¼ B 8F$G 6G%~à
~/H¼«$· ~8 GUUG~$ ¼F· B 8F$8 V~· 6¼· $G; u8~ 8H8B U/G4
H8 «· H) · «· 68««G H$~¼ B 8F$G %/8F8 V~· 6¼· $· D~ · t
8 MK K4 / %· «G~/ ) G~~/HUGF68F$/ 68« ROS ~/H¼«$8-
~· FFG» Fig. 2 - Dalla precisione costruttiva del Rosmetro di-
pende in massima parte, l'affidabilità dello strumento.
Per tale motivo dovranno essere rispettate scrupolo-
samente le quote riportate nel disegno, che risultano
espresse in millimetri.

140;150

r
5,-
(/) e::(
e::( o:::
o::: l-
i- z
¼!
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m-
G\
»»»»C e::(

$ 19 7 7 7 19 5

341
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/FD8~/G~8 · M4d B 8F$~8 6G%~à 8HH8~8 ~/$8F¼$G · ) - ( ·H8$$8 U8~ ) /~) ¼/$/ H$·B U· $/ 0FGF 6· J ¼8««8 6/
) 8$$· ( /«8 J ¼· «H/· H/ %· «G~8 ) GB U~8HG $~· M4d 8 M4i 7 ( · ) ! 8«/$84 B · 6· J ¼8««8 6/ ) G«G~ %8~68"14 6GUG
HGFG /F%8) 8 6· ) GFH/68~· ~H/ H) · 68F$/ $¼$$/ / %· «G~/ · %8~ G%% /· B 8F$8 ·HUG~$ · $G /« ~· B 8 B 86/· F$8 /«
) GB U~8H/ D~ · M4i 8 W; NHHG«¼$· B 8F$8 /F· ) ) 8$$· ( /«/ HG«/$G ( · VFG /F HG«¼\ /GF8 6/ U8~)«G~¼ ~G D8~~/) G;
HGFG / %· «G~/ · « 6/ HGU~· 6/ W; u8~ $·«8 B G$/%G FGF q ./FH/8B 8 68/ $~8 ( ·H$GF) /F/ 6G%~à ~/H¼«$· ~8 H) ! 8~-
è F8) 8HH· ~/G V~·6¼· ~8 ) GB U«8$· B 8F$8 «· H) · «· B · $G B 86/· F$8 ¼F U~GD/« · $G B 8$·««/) G · 6 « è » 4
68« B /) ~G· B U8~GB 8$~G4 B 8F$~8 H· ~à H¼DD/ ) /8F$8 ) GF 6/B 8FH/GF/ 6/ Wg? W g B B ; ) /~) · ;
$8~B/F· ~8 il «· %G~G 6/ V~· 6¼· \ /GF8 · B 8$à H) · «· 4 f · ) ) /· B G FG$· ~8 ) ! 8 /« z GHB 8$~G UG$~à %8F/~
/F ) G~~/HUGF68F\ · 68« %· «G~8 ROS = d; U~86/HUGH$G U8~ «· B /H¼~· 6/ 6/H· 6· $$· B 8F$/ 6/
q .¼«$8~/G~8 V~· 6¼· \ /GF8 ·« 6/ «à 68« z t ­ = d ¼F· HG«· /B U868F\ · ) · ~· $$8~/H$/) · ; nF D¼ F\ /GF8 6/
FGF è F8) 8HH· ~/· U8~) ! é 4 H¼U8~·$G /« «/B /$8 6/ $· «8 H) 8«$· 4 ) /Gé /F ) G~~/HUGF68F\ · 6/ U~8) /H/ %· -
ROS = W4 G) ) G~~8~à /F GVF/ ) ·HG ~/%868~8 ) GB - «G~/ 6/ /B U868F\ · 4 H/ 6G%~· FFG · $$ ~/( ¼/~8 · ««8 ~8-
U«8$· B 8F$8 $¼$$G «./B U/· F$G 68««· H$· \ /GF8 $~· - H/H$8F\ 8 z M5z W / H8V¼8F$/ %· «G~/»
HB /$$8F$8; z« zW MKK G! B U8~ OG A kg G! B
n« z t ­ DG ~F/H) 8 · F) ! 8 ¼F./68· H¼DD/ ) /8F$8B 8F$8 zM A z W = MgK G! B U8~ OG A gK5gW G! B
) ! /· ~· H¼««.8DD/) /8F\ · 68««./FH$· ««· \ /GF8 68««.· F$8F- q · UGH/\ /GF8 6/ J ¼8H$8 6¼8 ~8H/H$8F\ 8 H¼««8 6¼8
F· ; v ¼8H$G 6· $G UG$~à 8HH8~8 686G$$G 6· ««· H8- ( · ~~8$$8 6/~8\ /GF· «/ è B G«$G ) ~/$/) · 7 ) /ò %¼G« H/-
V¼8F$8 $· ( 8««· » VF/D/) · ~8 ) ! 84 %G«8F6G ~· VV/¼FV8~8 ¼F· U8~D8$$ ·
$· ~· $¼~· 68««G H$~¼ B 8F$G4 H/ 6G%~à · V/~8 F8« B G6G
ROS z 8F6/B 8F$G 6.· F$8FF· H8V¼8F$8;

M MK K,
TARATURA DEL ROSM ETRO
M4W xx,
M4g xi , ­ 8) GF6G «G H) ! 8B · 6/ D/V¼~ · g4 /« z GHB 8$~G %8~~
à
M4l g xM, /FH8~/$G D~ · «.¼H) /$· 6/ ¼F $~·HB 8$$/$G~8 8 ¼F ) · -
W4M ll, ~/) G D/$$/\ /G U~8) /HG 8 · F$//F6¼$$/%G 6· gW G! B ;
W4i l K, ­ ¼) ) 8HH/%· B 8F$8 H/ ~8VG«· «· UGH/\ /GF8 68« UG-
d kg, $8F\ /GB 8$~G z W · ««· ~/) 8~) · 6/ J ¼8« U¼F$G /F ) ¼/4
e i g, ) GF ­ « ) GB B ¼$· $G /F UGH/\ /GF8 z nf q; 4 H/ G$$/8-
F8 «· B /F/B · /F6/) · \ /GF8 68« B /) ~G· B U8~GB 8$~G;
uG/ H/ ) GB B ¼$· ­ « /F UGH/\ /GF8 DIR. 8 H/ /F%8~-
COSTRUZIONE DEL ROSMETRO $GFG / ) G««8V· B 8F$/ 68« $~·HB 8$$/$G~8 8 68« ) · ~/) G
D/$$/\ /G4 ) /Gé H/ ) G««8V· /« ( G) ) ! 8$$GF8 6.· F$8FF·
b · ««· U~8) /H/GF8 ) GH$~¼ $$/%· 68««.· UU· ~· $G 6/U8F- 68« z GHB 8$~G ) GF /« $~· HB 8$$/$G~8 8 J ¼8««G 6/
68 /F U~· $/) · 4 8 /F B · HH/B · B /H¼~ · 4 «.· DD/
6· ( /«/$à 8F$~· $· ) GF /« ) · ~/) G D/$$/\ /G; v ¼/F6/ H/ ~8VG«· /«
68« z GHB 8$~G4 HGU~· $$¼$$G U8~) ! é 8HHG è ¼FG H$~¼ - UG$8F\ /GB 8$~Gz « /F B G6G 6· G$$8F8~8 «· B /F/B ·
B 8F$G 6/ B /H¼~ · 68/ 6/H· 6· $$· B 8F$/ 6/ /B U868F- /F6/) · \ /GF8 6· U·~$8 68« B /) ~G· B U8~GB 8$~G;
\ · 8 FGF 68%8 J ¼/F6/ 8HH8~8 8HHG H$8HHG «· ) · ¼H· b GUG J ¼8H$8 GU8~· \ /GF/ /« z GHB 8$~G UG$~à ) GFH/-
6/ 8%8F$¼· «/ 6/H· 6· $$· B 8F$/; u8~ $· «8 B G$/%G 6G- 68~· ~H/ U8~D8$$· B 8F$8 $· ~· $G 86 /« H¼G /B U/8VG
%~· FFG 8HH8~8 ~/HU8$$· $8 · « B /««/B 8$~G «8 J ¼G$8 ~/H¼«$8~à H/) ¼~ · B 8F$8 · DD/
6· ( /«8;
~/UG~$· $8 F8««G H) ! 8B · U~· $/) G 6/ D/V¼~· W4 6/HUG-
F8F6G / ) GB UGF8F$/ ) GHì ) GB 8 ) ! /· ~· B 8F$8 /F6/-
) · $G F8« 6/H8VFG 8 H8~% 8F6GH/ 6/ ) · %8$$/ H) ! 8~B · - IMPIEGO DELLO STRUMENTO
$/ U8~ / ) G««8V· B 8F$/ ) ~/$/) /;
nF U~· $/) · H/ 6G%~· FFG D/HH· ~8 6¼8 ( G) ) ! 8$$GF/ U8~ n« U~/F) /U· «8 /B U/8VG 68« z GHB 8$~G è J ¼8««G 6/
· «$· D~ 8J ¼8F\ · · ««8 8H$~8B /$à 6/ ¼F ) GF$8F/$G~8 ) GF$~G««· ~8 /« 6/H· 6· $$· B 8F$G 6/ /B U868F\ · 68«-
B 8$· ««/) G4 H· «6· F6G 6/~8$$· B 8F$8 $~· «G~G / $8~B /- «.· F$8FF· 4 ) ! 8 %8~~à 8%8F$¼· «B 8F$8 ~/$· ~· $· H/FG ·
F· «/ ) 8F$~·«/ 68/ ( G) ) ! 8$$GF/ U8~ B 8\ \ G 6/ ¼F D·~«· ~/8F$~· ~8 /F ¼F «/B /$8 · ) ) 8$$· ( /«8 6/ GF68
( · H$GF) /FG 6/ ~· B 8 F¼6G 68« 6/· B 8$~G 6/ e B B ; H$· \ /GF· ~/8;
N««· 6/H$· F\ · 6/ g5i B B ; 6· « ) GF6¼$$G~8 G~· ) /- In D·H8 6/ /FH$· ««· \ /GF8 68««· H$· \ /GF8 $~· HB /$$8F-
$· $G %8~~· FFG H/H$8B · $/ / 6¼8 · ) ) GUU/· $G~/ 6/~8- $84 /« z GHB 8$~G H/ ~/%8«8~à · HH· / ¼$/«8 /F 6/%8~H8
\ /GF· «/4 ~8· «/\ \ · $/ B 86/· F$8 D/«G 6/ ~·B 8 6· M B B ; G) ) · H/GF/; u~/B · 6/ $¼$$G H· ~à UGHH/( /«8 ) GF$~G««· -
6/ 6/· B 8$~G; n ( · H$GF) /F/ 6/ ~· B 8 %8~~· FFG B · F- ~8 ) GF 8HHG «.¼V¼· V«/· F\ · D~ · «./B U868F\ · 6.¼H) /-
$8F¼$/ /F UGH/\ /GF8 ~/V/6· $~· B /$8 6¼8 G U/ù H8- $· 68« $~· HB 8$$/$G~8 8 J ¼8««· 68« ) · %G 8 68««.· F-
\ /GF/ 6/ %8$~GF/$8 GUUG~$¼F· B 8F$8 H· VGB · $· 8 $8FF· ;

342
25 Fig. 4 - Anche se alcune moderne teorie affermano che un'anten-
na con una piccola percentuale di onde stazionarie funziona me-
glio di un'altra con ROS bassissimo, è bene sapere che un si-
stema di impedenze TX-CAVO-ANT. perfettamente accordato sul-
lo stesso valore permette di raggiungere la totale irradiazione
dell'energia prodotta dal trasmettitore (5 W nell'esempio riporta-
to a sinistra). Un sistema di impedenze non accordato sullo stesso
valore· non permette l'irradiazione totale dell'energia del tra-
smettitore, perché una parte di questa viene riflessa sul trasmet-
titore stesso (la potenza riflessa è di 2 W nell'esempio riportato
a destra).

1m m

VETRONITE

IRRADIAZIONE
PARZIALE 3W

Fig. 3 - Sezioni trasversali rela-


tive al profilato che funge da
schermo elettromagnetico per i ---- CAVO CAVO
I COASSIALE COASSIALE
tre tondini di rame. I bocchetto-
ni sono di tipo PL; la distanza fra I
un tondino e l'altro deve risul- l 3
tare di 5-6 mm. Due o tre sup-
porti, rappresentati da altrettante
piastrine di vetronite, permettono
I ° D
0
0
w
_J

di. irrigidire il sistema costrutti- "-


&
vo.

Con questo sintonizzatore, adatto per l'ascol-


to della Gitizen's Band, potrete esplorare co- SINTONIZZATORE CB
modamente una banda di 3 MHz circa. Potrete
inoltre ascoltare le emissioni dei radioamatori (Monogamma CB)
sulla gamma dei 10 metri (28-30 MHz). Ac-
quistando anche il nostro kit del TRASMET-
TITORE CB», è possibile realizzare un com-
pleto RX-TX a 27 MHz per la CB.
Meraviglioso kit a sole

L. 5.900
Le richieste del kit del « Sintonizzatore CB , deb-
bono essere fatte inviando anticipatamente l'im-
porto di L. 5.900 a mezzo vaglia o c.c.p. n.
3/26482 intestato a: ELETTRONICA PRATICA -
20125 MILANO - Via Zuretti, 52.

343
u8~ J ¼8H$G $/UG 6/ ) GF$~G««G G) ) G~~ 8~à ) G««8V· ~8
) GF /« ( G) ) ! 8$$GF8 6.· F$8FF· 68« z GHB 8$~G /«
HG«/$G ) · ~/) G D/$ $/\/ G4 B 8F$~8 «.¼H) /$· 68« $~·HB 8$-
$/$G~8 %8~~ à ) G««8V· $· ) GF «.· «$~G ( G) ) ! 8$$GF8 68« Fig. 5 - Schema di impiego del

n
z GHB 8$~G; Rosmetro ,che deve essere colle-
gato fra la presa d'uscita del
z 8VG«· F6G /« D/«$~G 6/ ¼H) /$· 68« $~·HB 8$$/$G~84 H/ ricetrasmettitore e il cavo coas-
6G%~à G$$8F8~8 «· B ·HH/B · 8B /HH/GF8 « 6/~8$$· » siale di discesa dell'antenna. Lo
86 ¼F· ) G~~/HUGF68F$8 8B /HH/GF8 « /F%8~H· » F¼«- spezzone di cavo, che collega il
ricetrasmettitore con il Rosme-
«· ; tro, deve essere possibilmente
u8~ U~G%· ~8 H8 /« ) · %G 68( ( · 8DD 8$$/%· B 8F$8 ~/- lungo 1/4 d'onda (2,6 metri per /
$8F8~H/ · 6· $$G · « $~·HB 8$$/$G~84 H/ 6G%~à ) G««8V· ~8 27 MHz).
/« ) · %G H$8HHG ) GF «· U~8H· 6.· F$8FF· 68« z GHB 8-
0
$~G 86 /FH8~/~8 · F) G~· ¼F· %G«$· 4 /F HGH$/$¼\ /GF8 0
~
68««.· F$8FF· 4 ¼F ) · ~/) G D/$$/\ /G; NF) ! 8 /F J ¼8- G
O
H$G ) ·HG «.8B /HH/GF8 « 6/~8$$· » 6G%~à ~/H¼«$· ~8 G
B ·HH/B · 4 B 8F$~8 6G%~à ~/H¼«$· ~8 F¼««· J ¼8««· ·
O
« nF%8~H· » ;
q ./FH$· ««· \ /GF8 68««· $~·HB /$$8F$8 H/ ) GF)«¼68 ) GF zt ­ r c àz t
/« ) GF$~G««G 68« ROS, /FH8~8F6G «.· F$8FF· · ««· D -
F8 68« ) · %G ) G· HH/· «8;
z /) G~6/· B G · F) G~· ¼F· %G«$· ) ! 8 G) ) G~~8~à ) GB -
B ¼$· ~8 ­ M /F UGH/\ /GF8 « 6/~8$$· » 8 ~8VG«· ~8 «·

Ns à;

qns cN t s b N
45z nf q c ­ ­ N
n
à ù
ENTR. use.

Ns à ;

ENTR. use
à ù

Fig. 6 - Schema di funzionamen-


to del Rosmetro. Agendo sul de-
viatore SI (schema di figura 1 ),
si misura in un primo tempo la
tensione riflessa e poi quella di-
retta. Si noti che il diodo e la
resistenza di carico si spostano
a seconda che si misuri l'onda
diretta o quella riflessa.

344
H8FH/( /«/$à U8~ /« DG
F6G5H) · «· $~·B /$8 /« UG$8F\ /G- ~8 · M4d5M4g4 ) / H/ UG$~à · ) ) GF$8F$· ~8 68« ~/H¼«-
metro z d7 J ¼/F6/4 6GUG · %8~ ) GB B ¼$· $G ­ n /F $· $G 8 ) GFH/68~·~8 «./B U/· F$G · ) ) 8$$· ( /«8; nF ) · -
posizione « /F%8~H· » 4 H/ «8VV8~à 6/~8$$ · B 8F$8 /« HG ) GF$~· ~/G G) ) G~~8~à /F$8~% 8F/~8 H¼V«/ G~V· F/
ROS H8) GF6G «· $· ( 8««· U~8) 868F$8B 8F$8 ~/UG~5 6/ ·) ) G~6G 68««.· F$8FF· 4 · ««G H) GUG 6/ 8%/$· ~8 ¼F·
U~GHH/B · 6/H$~¼ \ /GF8 68/ $~· FH/H$G~ D/F· «/ 68« $~· -
Nel ) · HG /F ) ¼/ /« z t ­ 6G%8HH8 ~/H¼«$· ~8 /FD8~/G5 HB 8$$/$G~8 ;

•••
TRASMETTITORE CB.
UNA PRESTIGIOSA SCATOLA DI MONTAGGIO
A L. 19.500
SCHEDA TECNICA

Alimentazione: minima 12 V - tipica


13,5 é 5 massima 14 é

Potenza Nf in uscita
(senza mod.): 1 W (circa)

Potenza Nf in uscita
(con mod.): 2 W (circa)

Sistema di emissione: in modulazione d'am-


piezza

Profondità di mod.: 90% 100%

Potenza totale dissi-


pata: 5W

Impedenza d'uscita per52 ± 75 ohm (rego-


antenna: labili)

Microfono: Con l'approntamento di questo nuovo kit voglia-


di tipo piezoelettrico
mo ritenere soddisfatte le aspirazioni dei nostri
Numero canali: a piacere lettori CB. Perché acquistando questa scatola di
montaggio, e quella del monogamma CB, ognu-
Portata: superiore a 10 ; 15 no potrà costruire un valido apparato ricetrasmit-
Km (in condizioni ideali) tente a 27 MHz.

La scatola di montaggio del trasmettitore CB contiene:


N. 1 circuito stampato - n. 13 condensatori ceramici - n. 5 condensatori elettro-
litici - n. 2 trimmer capacimetrici - n. 11 resistenze - n. 2 - impedenze AF - n. 1 tra-
sformatore di modulazione- n. 1 circuito integrato - n. 3 transistor - n. 2 bobi-
ne - n. 1 raffreddatore per transistor TR3.

Le richieste debbono essere fatte inviando anticipatamente l'im-


porto di q; 19.500 a mezzo vaglia o c.c.p. n. 3/26482 intestato a:
ELETTRONICA PRATICA - 20125 MILANO - Via Zuretti, 52.

345
COLLAUDO
E PROVA
DEI FET
43

n« $~· FH/H$G~ · 6 8DD 8$$G 6/ ) · B UG4 ) /Gé /« $~·FH/-


H$G~ f c à 4 è ¼F ) GB UGF8F$8 8«8$$~GF/) G4 GVV/4 · «-
«· UG~$· $· 6/ $¼$$/4 · F) ! 8 68/ U/ù V/G%· F/ U~/F) /-
U/· F$/; c ) /ò U8~) ! é /« U~8\ \G 68« f c à è G~B · /
6/%8F¼$G ) GB U8$/$/%G ) GF J ¼8««G 68« ) GB ¼F8 $~· F-
H/H$G~ ( /UG«· ~8; r · /« $~· FH/H$G~ · 6 8DD 8$$G 6/ ) · B -
UG4 H8 ) GFD~ GF$· $G ) GF J ¼8««G ) GB ¼F84 U~8H8F$·
$· «¼F8 ) · ~· $$ 8~/H$/) ! 8 ) ! 84 U8~ B G«$8 U~·$/) ! 8
· UU«/) · \ /GF/4 HGFG 6/ V~· F «¼FV· H¼U8~/G~/; NF) ! 8
H8 «· H¼· ~G( ¼H$8\ \ · «· H) /· ¼F UG. · 68H/68~· ~8 8
H8 «· V/¼F\ /GF8 V· $85HG¼~) 8 U¼ò D·) /«B 8F$8 68-
$8~/G~· ~H / J ¼· F6G FGF H/ D·) ) /· ¼HG ) G~~ 8$$G 68«
f c à;
r G«$G HU8HHG «· U~G%· 68««./F$8V~/$à 68««· V/¼F5

dei
\/GF8 6/ ¼F $~· FH/H$G~ f c à %/8F8 8DD 8$$
¼· $· ) GF IL CIRCUITO DEL PROVA-FET
«.G!BB 8$~G4 ) GHì ) GB 8 · %% /8F8 ) GF ¼F ) GB ¼F8
$~·FH/H$G~; r · J ¼8H$G $/UG 6/ U~G%· 4 U¼~ %· «/6· n« FGH$~G ) /~) ¼/$G U8~B8$$ 8 6/ · F· «/\ \ · ~8 il ) GB -
per / $~· FH/H$G~ 8 U8~ B G«$/ · «$~/ $/U/ 6/ H8B /) GF- UG~$· B 8F$G 6/ ¼F f c à /F ¼F GH) /««· $G~8 · 6 · «$·
6¼$$ G~/4 U¼ò ~/H¼«$· ~8 6/H$~¼ $$/%· U8~ /« f c à 4 U8~- D~ 8J ¼8F\ · H¼««· V· B B · 68««8 GF68 B 86/8;
)! é J ¼8H$G ) GB UGF8F$8 è H$· $G ) GF) 8U/$G U8~ ¼F· a GF J ¼8H$· U~G%· H/ G$$ /8F8 /« %· F$· VV/G 6/ · F· -
UG«· ~/\\ ·\ /GF8 /F%8~H· 4 ) GF U· HH· VV/G F¼««G 6/ ) G~- «/\ \ · ~8 /« ) GB UGF8F$8 /F ) GF6/\ /GF/ 6/F· B /) ! 84
~8F$8 V· $85HG¼~) 8; q · FGF /F6/DD 8~8F$8 ) G~~ 8F$8 ) /Gé B 8F$~8 8HHG D·F\ /GF· 8DD 8$$/%· B 8F$8 J ¼·«8
8«8$$~/) · 8~GV· $· 6· ««· U/«· ) GF$8F¼$· F8««.G! B - ) GB UGF8F$8 · $$ /%G4 $8F8F6G /F ) GFH/68~·\ /GF8 · F-
B 8$~G4 /F%8) 84 ) ! 8 · $$~· %8~H· /« ) GB UGF8F$8 6¼- ) ! 8 $¼$$ 8 «8 8%8F$¼· «/ 6/HU8~H /GF/ /B U¼$· ( /«/ ·««8
~·F$8 «· U~G%· ) GF UG«· ~/\ \ · \ /GF8 6/~8$$· 68««· ) · U· ) /$à /F$8~F8;
V/¼F\/ GF84 U¼ò ~G%/F· ~8 «· V/¼F\ /GF8 H$8HH· ; c ) ) G
­ 8 H/ DG HH8 ~8· «/\ \ · $G ¼F · UU· ~·$G 6/ ) GF$~G««G 6/
U8~) ! é «.8DD/) /8F\ · 6/ ¼F f c à 68%8 8HH8~8 ) GF-
F· $¼~· H$· $/) · 4 UG$8%· ) · U/$· ~8 ) ! 8 ¼F ) GB UG-
$~G ««· $· ) GF ¼F GUUG~$¼FG ) /~) ¼/$G4 ) ! 8 $8FV·
F8F$84 HG$$GUGH$G · U~G%· 4 U~8H8F$· HH8 ¼F V¼· 6· -
)GF$G 68««8 U· ~$/) G«· ~/ 8H/V8F\ 8 68« ) GB UGF8F$84
VFG H¼U8~/G~8 · J ¼8««G 6/ ¼F · «$~G7 B 8F$~8 / $~·F-
H8F\ · ~G%/F· ~«G 8 H8F\ · UGHH/( /«/$à 6/ 8~~· $G /F-
H/H$G~ H/ ) GB UG~$· FG /F B · F/8~· 8H· $$ · B 8F$8 GU-
H8~/B8F$G;
UGH$· J ¼· F6G %8FVGFG /FH8~/$/ /F ¼F ) /~) ¼/$G 6/
· «$· D~ 8J ¼8F\ · ; ­ / $~· $$ · 6/ ¼F D8FGB 8FG B G«$G
) GB ¼F8 F8/ $~· FH/H$G~ ( /UG«· ~/7 /FD·$$/ 8H/H$GFG
IDENTIFICAZIONE DEI TERMINALI
$~· FH/H$G~ 6G$· $/ 6/ ¼F 8«8%· $/HH/B G V¼· 6· VFG U8~
H8VF· «/ 6/ ( · HH· D~ 8J ¼8F\ · 4 B 8F$~8 $· «8 J ¼· «/$à
n« ) /~) ¼/$G ) ! 8 U~GUGF/·B G · « «8$$
G~8 ~/HUGF68 ·
68) · 68 ~·U/6· B 8F$8 ) GF «.· ¼B 8F$· ~8 68««· D~ 8-
$·«/ ~8J ¼/H/$/; r · ) .è 6/ U/ù 7 8HHG U8~B8$$ 8 · F-
J ¼8F\ · 7 ·« ) GF$~·~/G4 8H/H$GFG ) GB UGF8F$/ 6G$· $/
) ! 8 6/ /68F$/D/) · ~84 B 86/· F$8 U~G%8 H¼) ) 8HH/%84
6/ ¼F V¼· 6· VFG B 86/G) ~8 · ««8 ( · HH8 D~ 8J ¼8F\ 84
«.8H·$$· 6/HUGH/\ /GF8 68/ $8~B/F· «/ 68« ) GB UGF8F-
) ! 8 ) GFH8~% · FG $· «8 %· «G~8 · F) ! 8 · U· ~8) ) ! /8 68-
te, ) ! 8 B G«$G HU8HHG ~/H¼«$· FG 6/DD/
) /«B 8F$8 /68F-
) /F8 G ) 8F$/F· /· 6/ MHz.
$/D/) · ( /«/;
v ¼8H$.¼«$/B G ) GF) 8$$
G è H$· $G ~/( · 6/$G U/ù %G«$8
in ·«$~8 G) ) ·H/GF/4 H8B U~8 J ¼· F6G H/ è $~· $$· $G 6/ ANALISI DEL CIRCUITO
· F· «/\ \ · ~8 G ~8· «/\ \ · ~8 ¼F ) /~) ¼/$G ) GF f c à » /F
) GB B 8~) /G 8H/H$8 $¼$$· ¼F· V· B B · 6/ %· ~/· F$/ a GFH/68~·$· «.¼$/«/$à 68««.8DD 8$$¼· \ /GF8 6/ U~G%8
F8««· 6/HUGH/\ /GF8 68/ $8~B/F· «/ 68« ) GB UGF8F$84 6/F· B /) ! 8 68« f c à 4 /F/\ /· B G G~· «· 68H) ~/\ /GF8
· F) ! 8 J ¼· F6G /« ) GF$8F/$G~8 è /68F$/) G; à ¼$$G 68« ) /~) ¼/$G 8«8$$~/) G 68««G H$~¼B 8F$G ~/UG~$· $G
6/U8F68 6· ««· ) · H· ) GH$~¼ $$~/) 8; /F D/V¼~· M;
Nei $~·FH/H$G~ ) /ò FGF · ) ) · 684 U8~) ! é «· ~8VG«· 4 ­ ¼UUGF/· B G ) ! 8 /« $~· FH/H$G~ f c à 4 HG$$GUGH$G ·
H·«%G UG) ! 8 8) ) 8\ /GF/4 è · ( ( ·H$· F\ · V8F8~· «/\ \ · - U~G%· 4 H/· U8~D8$$ ·B 8F$8 /F$8V~G 86 /FH8~/$G F8«
ta: «.8B /$$G~8 H/ $~G%· /F ) G~~ /HUGF68F\ · 6/ ¼F· ) /~) ¼/$G 6/ D/V¼~· M /F B G6G ) G~~8$$ G4 ) /Gé F8« ~/-
tacca; il ) G««8$$G~8 H/ $~G%· /F ) G~~/HUGF68F\ · 6/ HU8$$G U/ù U~8) /HG 68««.G~6/F8 6/ H¼) ) 8HH/GF8 68/
un U¼F$/FG ) G«G~·$G7 «· ( · H8 H/ $~G %· /F UGH/\ /GF8 H¼G/ 8«8$$~G6/;
) 8F$~·«8 ~/HU8$$G · V«/ · «$~/ 6¼8 8«8$$~G6/; r · F8« nF J ¼8H$G ) · HG /« ) /~) ¼/$G H/ ) GB UG~$· ) GB 8 ¼F
FET FGF 8H/H$8 FG~B · «/\ \ · \ /GF8 8 J ¼8H$· 68D/- %8~G 8 U~GU~/G GH) /««· $G~8 ~· 6/G4 «· ) ¼/ D~ 8J ¼8F-
cienza 6/ G~6/F8 $8) F/) G ) GH$~/FV8~8( ( 8 «.GU8~·- \ · 6/ 8B /HH/GF8 è H$· ( /«/$· 6· / %· «G~/ 68««· ( G( /F·
tore · $8F8~8 · B 8B G~/· «· \ G) ) G«· $¼~· 6/ $¼$$/ / q « 8 68« ) GF68FH· $G~8 %· ~/· ( /«8 a «;
tipi 6/ f c à 8H/H$8F$/ /F ) GB B 8~) /G4 ) GF «8 «G~G u8~ · ) ) 8~$· ~H/ 68««.8DD/ ) /8F\ · 68« f c à4 ) GF%/8F8
%·~/· F$/4 · B 8FG ) ! 8 FGF ) / H/ · 6· $$/ · ) GFH¼«$ · ~84 H/H$8B · ~8 ¼F ~/) 8%/$G~8 ~·6/G H/F$GF/\ \ · $G H¼««·
di %G«$· /F %G«$· 4 ) · $· «GV! /4 B · F¼· «/4 $· ( 8««8 G V· B B · 68««8 GF68 B 86/84 /F ¼F U¼F$G 68««· H) · -
U~G F$¼· ~/;
«· U· ~«· F$8 «/( 8~G 6· 8B /$$8F$/; · ««· 6/H$· F\ · 6/
L'uso · UU~GU~/· $G 6/ ¼F · UU· ~8) ) ! /G · 6· $$G U8~ J ¼· «)! 8 B 8$~G 6· « ) /~) ¼/$G 6/ U~G%· 0M5d B 8$~/
il ) GF$~G««G 68/ f c à H8B U«/D/) · FG$8%G«B 8F$8 ) /~) · 1;
questo U~G( «8B · 4 · F) ! 8 U8~) ! é 8HHG è /F V~·6G nF$8~% 8F8F6G H¼« ) GB · F6G 6/ U/«G$· VV/G 68« ) GF-
di far ) GFGH) 8~8 /« V¼· 6· VFG 6/ GVF/ H/FVG«G ) GB - 68FH· $G~8 %· ~/· ( /«8 a M4 H/ 6G%~à ¼6/~8 F8« ~/) 8-
ponente. %/$G~8 ~· 6/G /« HGDD/ G ) · ~·$$8~/H$/) G 8 ~· UU~8H8F$· 5

dek
G $ D Fig. 1- nn progetto dell'ap-
a 6 a parato di controllo e col-
laudo dei FET consiste in
un oscillatore ad alta fre-
quenza (a sinistra), che
R3 permette il controllo atti-
L1
vo e dinamico de! transi-
stor.

cl
2 C4

le
9V jM

COMPONENTI
( · HH· D~ 8J ¼8F\ · 4 /« ) ¼/ %· «G~8 6/ D~ 8J ¼8F\ · H/ · F-
F¼««· J ¼· F6G «8 6¼8 GF68 · 6 · «$· D~ 8J ¼8F\ · · H-
Condensatori H¼B GFG U8~D8$$· B 8F$8 «G H$8HHG %· «G~8 6/ D~ 8-
C1 = 300 pF (variabile di qualunque tipo) J ¼8F\ · ;
C2 = 180 pF n« $/UG 6/ U~G%· G~· 68H) ~/$$G4 U¼~ DG ~F8F6G ¼F·
C3 = 4.700 pF H/) ¼~· /F6/) · \ /GF8 H¼« D¼ F\ /GF· B 8F$G 68« f c à 4
C4 = 100.000 pF FGF è $¼$$· %/· /F V~· 6G 6/ ~/%8«· ~8 H8 ¼F ) GB UG-
Resistenze F8F$8 H/· 6G$· $G 6/ ¼F B · VV/G~ G B /FG~ V¼· 6· -
R1 = 470.000 ohm VFG ~/HU8$$G · 6 ¼F · «$~G; u8~ G$$8F8~8 J ¼8H$.¼«-
R2 = 4.700 ohm $8~/G~8 /F6/) · \ /GF8 · ¼H/«/· ~/· 4 è F8) 8HH· ~/G H8~% /~-
R3 = 4.700 ohm H/ 6/ ¼F ) /~) ¼/$G 6/ B /H¼~ · /F V~· 6G 6/ ~/«8%·~8
Varie
«.8F$/$à 68« H8VF· «8 6/ · «$· D~ 8J ¼8F\ · V8F8~· $G; nF
L1 = bobina per ricevitore onde medie con U~· $/) · H/ $~·$$· 6/ ) GH$~¼ /~8 ¼F· HGF6· 6/ · «$·
ferrite D~ 8J ¼8F\ · 8 ) G««8V· ~«· · / $8~B /F· «/ W5d 68««· ( G-
S1 = interruttore ( /F· q «;
ALIMENTAZ. = pila a 9 V
es = 180 pF
C6 = 47.000 pF
IL CIRCUITO-SONDA
DG1 = diodo al germanio
DG2 = diodo al germanio
a GB 8 H/ U¼ò FG$· ~84 GHH8~% · F6G «G H) ! 8B · 6/
D/V¼~· d4 /« ) /~) ¼/$G HGF6· · UU· ~8 8H$~8B · B 8F$8
H8B U«/) 87 8HHG UG$~à 8HH8~8 8J ¼/U· VV/· $G ) GF ¼FG
$/%G 68««.· «$· D~ 8J ¼8F\ · ; H$~¼ B 8F$G U~GU~/G4 GUU¼~ 8 ) GF 6¼8 H8B U«/) / ( G)-
s 8« ) · HG /F ) ¼/ /« ~/) 8%/$G~8 ~· 6/G4 · F\ /) ! é 8H- ) G«8 6· ) G««8V· ~H/ · / U¼F$· «/ 6/ ¼F $8H$8~ ) GB B ¼-
H8~8 H/F$GF/\ \ · $G H¼ ¼F U¼F$G «/( 8~G 68««· H) · «· 4 $· $G F8««· B /H¼~· 6/ ) G~~8F$/ ) GF$/F¼8 8 H¼««· UG~-
DG HH8 H/F$GF/\ \ · $G H¼ ¼F· 68( G«8 8B /$$8F$8 G4 $· $· 6/ gKK N DG F6G5H) · «· ;
B 8V«/G4 H¼ ¼F· UG~$· F$8 FGF B G6¼«· $· 4 H/ UG$~8( - ­ / UG$~· FFG ) GB ¼FJ ¼8 ¼$/«/\ \ · ~8 · F) ! 8 H$~¼ B 8F-
( 8 ¼6/~8 /« ( · $$/B 8F$G D~ · «· D~ 8J ¼8F\ · UG~$· F$8 $/ U/ù H8FH/( /«/4 ) GF «.· ) ) G~V/B 8F$G 6/ /FH8~/~8 ¼F·
8 J ¼8««· V8F8~·$· 6· « ) /~) ¼/$G 6/ U~G%· 6/ D/V¼~· M; ~8H/H$8F\ · G4 B 8V«/G4 ¼F UG$8F\ /GB 8$~G /F H8~/8
z /) G~6/· B G ) ! 8 /« ( · $$/B 8F$G H) · $¼~ /H) 8 6· ««· · ««G H$~¼B 8F$G7 $¼$$G ) /ò · ««G H) GUG 6/ «/B /$· ~8 /«
6/DD 8~8F\ · · ~/$B 8$/) · D~· / %· «G~/ 6/ 6¼8 D~ 8J ¼8F- D«¼HHG 6/ ) G~~8F$8 ¼$/«/\ \ · ( /«8 · F) ! 8 U8~ ¼F· 8%8F-
\ 87 · V8F6G J ¼/F6/ F8$$· B 8F$8 H¼« ) GB · F6G 68« $¼· «8 $· ~· $¼~· 68««· H) · «· ~· UUG~$· $· · « V¼· 6· -
) GF68FH· $G~8 %· ~/· ( /«8 a M4 H/ ¼6~à ¼F· FG$· 6/ VFG 68/ f c à;

348
1
mV; 2- Se il controllo del FET viene effettuato tramite un ricevitore radio sintonizzato sulla gamma delle
onde medie, il contenitore dell'apparato prova-FET dovrà essere necessariamente di plastica. In caso contra-
rio il cablaggio potrà essere composto anche in un contenitore metallico. Il condensatore variabile C1 potrà
essere scelto fra una vasta gamma di componenti di capacità compresa fra / 100 e / 500 pF, con isolamento
ad aria o a mica, indifferentemente.

COSTRUZIONE DELL'APPARATO q · ( G( /F· q « UG$~à 8HH8~8 /F6/DD 8~8F$8B 8F$8 6/


$/UG · 6 · %%G«V/B 8F$G ¼F/) G ) GF U~8H· /F$8~B8-
q · )GH$~¼\/GF8 68««.· UU· ~·$G G~· 68H) ~/$$G FGF 6/· 4 GUU¼~8 · 6 · %% G«V/B 8F$/ H8U· ~·$/4 ) GHì ) GB 8
)GB UG~$· 6/DD/ ) G«$à U~·$/) !8 7 U8~) ! é /« F¼B 8~G 6/ /F6/) · $G in D/V¼~· e7 in J ¼8H$G ) · HG H/ 6G%~·F FG
) GB UGF8F$/ è %8~·B 8F$8 8H/V¼G 8 $¼$$ / 6/ D·) /«8 ) G««8V· ~8 D~ · «G~G / $8~B /F· «/ W5d4 ) ! 8 DG~B8~·F-
~8U8~/( /«/$à ) GB B 8~) /· «8; FG «· U~8H· /F$8~B 86/· ) ! 8 F8««G H) ! 8B · 8«8$$~/) G
q · ( G( /F· q M è ¼F· ( G( /F· U8~ ~/) 8%/$G~/ $~·F- 6/ D/V¼~· M · HH¼B 8 /« F¼B 8~G W; ­ 8 ) GF J ¼8H$G
H/H$G~/\ \ · $/ $· H) · ( /«/ · 6 GF68 B 86/87 8HH· UG$~à $/UG 6/ ( G( /F· /« ) /~) ¼/$G FGF D¼ F\ /GF· HH84 H/ 6G-
8HH8~8 · ) J ¼/H$· $· U~8HHG J ¼· «H/· H/ ~/%8F6/$G~8 6/ %~à ~8· «/\ \ ·~8 ¼F· 6/%8~H· U~8H· /F$8~B86/· ) G«-
B · $8~/· «/ 8«8$$ ~GF/) /4 H8F\ · 6G%8~ ~/) G~~8~8 · « 6¼- «8V· F6G4 J ¼8H$· %G«$· 4 / $8~B/F· «/ W5e4 ·F \ /) ! é /
~G 8 B · F¼· «8 «· %G~G 6/ · %% G«V/B 8F$G; $8~B /F· «/ W5d ) GB 8 U~8) 868F$8B 8F$8 68$$G; a /ò

3 3 Fig. 3 - Il circuito-sonda, da a-
dottarsi nel caso in cui non si vo-
glia dare la preferenza al me-
todo di controllo dei FET col ri-
cevitore radio ad onde medie, po-
trà essere munito di un microam-
t hM bhM perometro da 500 N fondo-sca-
la (schema a sinistra), oppure po-
trà essere collegato con un tester
commutato nella misura di cor-
renti continue e nella portata di
OG2 OG2 500 A fondo-scala.

C6 C6

TESTER
500A gKK

349
I FASCICOLI ARRETRATI DI
Elettronica Pratica
sono le • perle di una preziosa collana tecnico- W
pratica, che porta in casa vostra il piacere e il
fascino di una disciplina moderna, proiettata nel d
futuro, che interessa tutti: lavoratori e studenti,
professionisti e studiosi, giovani e meno giovani.
Tra essi ve ne ricordiamo uno:
4
IL
FASCICOLO
DI AGOSTO '74 Fig. 4 - II circuito oscillante del prova-FET è normal-

"ì mente composto da un condensatore e da una bo-


bina; quest'ultima può essere l'antenna di ferrite di

+/
4 .y.*wwnR
un ricevitore transistorizzato ad onde medie, nel qua-
le la bobina è dotata di presa intermedia; volendo uti-
lizzare una bobina con avvolgimenti separati, come

t
.9GG 5w55 quella qui disegnata ,si dovranno individuare i colle-

48l8
4
,Ok;
5e
5 A )_
S ,

gamenti, necessari per ricavare la presa intermedia,
che permettono di raggiungere l'oscillazione; questi
potranno essere i terminali 2-3 oppure i terminali 2-4.

ffIl~
./ ✓,,

. H64l51 "e,
;G 7 ~8 4j

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I\ U¼ò 8HH8~8 /B UGH$G 6· « 6/%8~HG H8FHG 6/ · %%G«V/-
0p»,' òl u B 8F$G 9«/ ¼F· ( G( /F· ~/HU8$$G · ««.· «$~· ;
o. n« ) GF$8F/$G~8 68««G H$~¼ B 8F$G 6G%~à 8HH8~8 F8-
774
%se 3.%.
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CHE
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) 8HH· ~/· B 8F$8 6/ U«· H$/) · J ¼· F6G H/ ¼$/«/\ \ / «·
~· 6/G /F %8H$8 6/ 8«8B 8F$G 6/ ) GF$~G««G7 8HHG UG-
$~à 8HH8~8 B 8$· ««/) G H8 /F%8) 8 ) / H/ H8~%/~à 68«
) /~) ¼/$G HGF6· ; n« ) GF$8F/$G~8 6/ U«· H$/) · 4 $¼$$· %/· 4
·'a.
%
UNA è 6· U~8D8~/~H/ ) GB ¼FJ ¼84 /F %/~$ù 68««· H¼· 8) G-
VERA FGB /) /$à 8 U8~ «.· HH8F\ · $G$· «8 6/ U~G( «8B / 6/
PROPRIA /HG«· B 8F$G;

GUIDA TEORICO-PRATICA
USO DELLO STRUMENTO
DELL'ASPIRANTE ELETTRONICO
a GB 8 · ( ( /· B G 68$$G4 ) GF «G H$~¼B 8F$G H/ UGHHG-
che, senza impegnare praticamente il lettore in FG /68F$/D/) · ~8 / $8~B /F· «/ 68« $~· FH/H$G~ f c à ; c
alcun lavoro di montaggio, serve ad arricchire il
laboratorio dilettantistico, rappresentando in es-
U8~ D·~8 ) /ò G) ) G~~8 U~G%· ~84 /F H8J ¼8F\ · 4 $¼$$ 8
so un autentico « ferro del mestiere ». Questo «8 UGHH/( /«/ U8~B ¼$· \ /GF/ 68/ $~8 8«8$$ ~G6/4 ) ! 8
speciale fascicolo è stato realizzato col prec iso ~/H¼«$· FG 8HH8~8 «8 H8V¼8F$/»
scopo di offrire un aiuto immediato ed esatto a
chiunque stia progettando, costruendo, mettendo
a punto o riparando un apparato radioelettronico,
hb­ h­b bh­ b­h ­hb ­bh
elencando dati tecnici, caratteristiche, valori e
grandezze radioelettrici. è F· %G«$· /F6/%/6¼· $· «· UGH/\ /GF8 8H· $$· 68«
) GB UGF8F$84 ) ! 8 F8 U8~B 8$$8 /« D¼ F\ /GF· B 8F$G4
Richiedetecelo subito inviando anticipatamente H/ U~G%8~à · 6 /F%8~$/~8 D~ · «G~G /« 6~· /F (D) ) GF
l'importo di L. 700 a mezzo vaglia o c.c.p. n, «· HG¼~) 8 0­ 14 ) GF$~G««· F6G H8 U8~ ) · HG il ) GB UG-
3/26482 intestato a: F8F$8 H$· DG ~F8F6G ¼F B · VV/G~ V¼· 6· VFG7 H8 ) /ò
ELETTRONICA PRATICA • 20125 MILANO • Via
Zuretti, 52.
· %%/8F84 J ¼8H$.¼«$/B · è «.8H· $$
· UGH/\ /GF8 ) GF ) ¼/
68( ( GFG 8HH8~8 /FH8~/$/ V«/ 8«8$$~G6/ 68« f c à;

dgK
I: »8FG~8; )/B · F$8 J ¼8H$8 U~G%84 6G%~à ( 8F ~/-
) ) ~6· ~8 ) ! 84 /F B G«$/ ) · H/4 6· $· «· U· ~$/) G«· ~8
H»» »$¼~· /F$8~F· 68« f c à 4 /« ) /~) ¼/$G U¼ò GH) /«-
.±re · F) ! 8 ) GF 6~·/F 8 HG¼~) 8 /F%8~$ /$/4 D·«H· F6G
w 4· « ) · HG «./68F$/D/) · \ /GF8 )«8/ $8~B /F· «/;
Q»?GV8~$G 6/ D/V¼~ · M4 ) GHì ) GB 8 è H$· $G 6· FG/ Lire 2.700
» ) 8U/$G; U8~B 8$$8 6/ ) GF$~G ««· ~8 /« D¼F\ /GF· -
»»~»8F± 68/ HG«/ $~· FH/H$G~ f c à · ) · F· «8 s 4 ) ! 8
·d UU~8H8F$· FG «· B · VV/G~· F\ · 68/ f c à; r · ) /
H/ ~/) G~6/ ) ! 84 U8~ /« ) GF$~G ««G 68/ f c à · ) · F· «8
u; è H¼DD/ ) /8F$8 /F%8~$/~8 «8 UG«· ~/$à 68««.· «/B 8F-
\· ~»G~8 6/ D/V¼~ · «4 H8F\ · · UUG~$· ~8 · «)¼F· ¼«$8-
»/G~8 B G6/D/) · · « U~GV8$$G;

o
·@-
G
@ 2 CON QUESTA PENNA
APPRONTATE I VOSTRI

e' 3 CIRCUITI STAMPATI

Questa penna permette di preparare i circuiti stampati


con la massima perfezione nei minimi dettagli. Il suo

"@. 4 aspetto esteriore è quello di una penna con punta


di nylon. Contiene uno speciale inchiostro che garan-
tisce una completa resistenza agli attacchi di soluzione
di cloruro ferrico ed altre soluzioni di attacco normal-
mente usate. Questo tipo particolare di inchiostro ade-

"@ 5
risce perfettamente al rame.

s NORME D'USO a Nz Nàà c z n­ àna mc

·L 6 Tracciare il circuito su una


lastra di rame laminata e
perfettamente pulita; la-
La penna contiene un di-
spensatore di inchiostro
controllato da una valvola
sciarla asciugare per 15 che garantisce. una lunga
minuti, quindi immergerla durata eliminando evapora-
nella soluzione di attacco zioni quando non viene
(acido corrosivo). Tolta la usata. La penna non con-
ig. 5 - Riportiamo in questo disegno sei diversi tipi lastra dalla soluzione, si tiene un semplice tampo-
di connessioni di transistor FET normalmente reperibili noterà che il circuito è in ne imbevuto, ma è comple-
commercio: perfetto rilievo. Basta tamente riempita di inchio-
quindi togliere l'Inchiostro stro. Per assicurare una
con nafta solvente e la scrittura sempre perfetta,
TIS 73; TIS 74; TIS 75; TIS 34; 2N3819; KE 3687 lastra del circuito è pron- la penna è munita di una
ta per l'uso. punta di ricambio situata
nella parte terminale.
2 = 2N3820; 2N3819; 2N5248

3 = GET 5459; GET 5457; 2N3819; 2N3820

4 A BFS 21; BFW 10; BFW 11; 2N4416; BFW 12;


BFW 61; 2N3823; 2N4857

5 = BSV 78; BSV 79; BSV 80

6 = MPF 103; MPF 11 O; 2N5457; TIS 58

351
I
ALIMENTATORI
STABI TI
PUNTATA

b GUG · %8~ 6/H) ¼HHG H¼V«/ · «/B 8F$· $G~/ FGF H$· - ) G«$à 6/ ~8U8~/~8 /F ) GB B 8~) /G / 6/G6/ \ 8F8~ · 6
( /«/\ \ · $/ G H$· ( /«/\ \ · $/ $~·B /$8 ¼F 6/G6G \ 8F8~4 · «$· UG$8F\ · ;
U~8F68~8B G /F 8H· B 84 /F J ¼8H$· H8) GF6· 86 ¼«- u8~ ~/HG«%8~8 J ¼8H$G /B UG~$· F$8 U~G( «8B · è 6¼F-
$/B · U¼F$· $· 4 V«/ · «/B 8F$· $G~/ H$· ( /«/\ \· $/ U/ù ) GB - J ¼8 F8) 8HH· ~/G ~/) G~~8~8 · 6 ¼F · ) ) G~V/B 8F$G $8-
U«8HH/4 J ¼8««/ ) ! 84 G«$~8 · / 6/G6/ \ 8F8~4 ¼$/«/\ \ · FG ) F/) G B G«$G H8B U«/) 8 8 B G«$G 8) GFGB /) G; c HHG
· F) ! 8 / $~· FH/H$G~4 ) GF «G H) GUG 6/ G$$8F8~8 H$· ( /- ) GFH/H$8 F8««.¼$/«/\ \ · ~8 ¼F $~·FH/H$G~ 6/ B 86/· UG-
«/\ \ · \ /GF/ B /V«/G~/ · F) ! 8 U8~ ) G~~8F$/ 8«8$$ ~/) ! 8 $8F\ · · ( ( /F· $G · 6 ¼F 6/G6G \ 8F8~ 6/ U/) ) G«·
68««.G~6/F8 68V«/ · B Uè ~8; UG$8F\ · ;

SOLUZIONI ECONOMICHE LO ZENER FITTIZIO

a GB 8 è H$· $G V/à 68$$G F8««· U~8) 868F$8 U¼F$· $· 4 u~8H8F$/· B G /F D/V¼~· M «G H) ! 8B · 4 ) ! /· B · $G


«· H$· ( /«/\ \ · \ /GF8 6/ ¼F · $8FH/GF8 8«8$$~/) · è G$- « H) ! 8B · · H! ¼F$» 4 ) ! 8 H/B ¼«· ¼F 6/G6G \ 8F8~
$8F/( /«8 U8~ B 8\ \G 6/ ¼F· ~8H/H$8F\· 8 ¼F 6/G6G 6/ UG$8F\ · ;
\ 8F8~; c 6 · %8%· B G · F) ! 8 68$$G ) ! 8 /F ) GB B 8~- nF J ¼8H$G ) /~) ¼/$G4 U8~ 8DD 8$$G 68««· V/¼F\ /GF8 ( · -
) /G 8H/H$GFG 6/G6/ \ 8F8~ 6/ U/) ) G«· 4 6/ B 86/· 8 6/ H858B /$$G~8 68« $~· FH/H$G~ à z 4 «· $8FH/GF8 6/ H$· -
V~· F68 UG$8F\ · ; ( /«/\ \ · \ /GF8 ~/H¼«$· H¼U8~/G~8 · J ¼8««· 68««G \ 8F8~
é /8F8 6¼FJ ¼8 HUGF$· F8G U8FH· ~8 ) ! 8 J ¼·«H/· H/ 6/ K4W5K4i V, · H8) GF6· ) ! 8 /« $~· FH/H$G~ H/· 6/ $/-
U~G( «8B · 6/ H$· ( /«/\ \· \ /GF8 68««8 $8FH/GF/ 8«8$$~/- UG · « V8~B · F/G G · « H/«/) /G; r · J ¼8H$G 8«8B 8F$G
) ! 8 UGHH· 8HH8~8 ~/HG«$G ) GF «· H) 8«$· 68« 6/G6G FGF 68%8 8HH8~8 ~/$8F¼$G ) GB 8 ¼F 8«8B 8F$G 6/
\ 8F8~ U/ù · 6· $$G; Ma F8««· B · VV/G~ U· ~$8 68/ H%· F$· VV/G ~/HU8$$G · « 6/G6G \ 8F8~4 U8~) ! é H8 è
) · H/ /« ~/) G~HG · « 6/G6G \ 8F8~ UG$~8( ( 8 ~/H¼«$· ~8 %8~G ) ! 8 «· $8FH/GF8 6/ \ 8F8~ ~/H¼«$· H¼U8~/G~8 6/
B G«$G ) GH$GHG 86 · F) ! 8 · HH· / D·$/) GHG U8~ «· 6/DD/ 5 i é 4 «./F$~G6¼\ /GF8 6/ ¼F « 6/G6G » · « H/«/) /G ) GB 5

352
Per le correnti elettriche
dell'ordine degli ampère gli
alimentatori stabilizzati
debbono montare diodi zener
di potenza. Ma questi
componenti sono molto
costosi e non sempre
reperibili in commercio. Di
essi si può fare a meno
utilizzando un transistor
abbinato ad uno zener di
piccola potenza.

U8FH· $8~B /) ·B 8F$8 /« ) G8DD/ ) /8F$8 6/ $8B U8~·$¼- /F¼$/«B 8F$8 ¼F· /FV8F$8 J ¼· F$/$à 6/ UG$8F\ · 8«8$-
~· 4 V· ~· F$8F6G ¼F· B /V«/G~8 H$· ( /«/\ \ · \ /GF8 8F$~G $~/) · 4 H8F\ · $~· ~~8 · «)¼F ( 8F8D/) /G 6· J ¼8H$G
¼F· %· H$· V· BB · 6/ $8B U8~· $¼~· ; U~G) 8HHG 6/ 6/HH/U· \ /GF8;
é G«8F6G · ¼B 8F$· ~8 ¼«$8~/G~B8F$8 «· UG$8F\ · 68«-
«G \ 8F8~ D/$ $/\ /G4 G) ) G~~8 ) G««8V· ~8 ¼F H8) GF6G
$~· FH/H$G~4 ) GHì ) GB 8 /F6/) · $G /F D/V¼~· W; STABILIZZATORI TIPO SERIE
n« $~·FH/H$G~ à z M è 6/ $/UG s us U8~) ! é · $$¼·«-
B 8F$8 J ¼8H$/ $/U/ 6/ $~· FH/H$G~ 6/ UG$8F\ · 4 · « H/«/- u8~ «./B U/8VG %· ~/G 8 U8~ /« «· ( G~·$G~/G / ) /~) ¼/$/
) /G4 HGFG / U/ù 6/DD ¼H/ 86 · F) ! 8 i U/ù 8) GFGB /) /; U/ù · 6· $$/ HGFG i ) GH/668$$/ H$· ( /«/\ \ · $G~/ $/UG H8-
é G«8F6G /FH8~/~8 F8« ) /~) ¼/$G · H! ¼F$ ¼F $~· FH/- ~/8; nF J ¼8H$/ /« $~· FH/H$G~4 ) ! 8 D¼
FV8 6· 8«8B 8F$G
H$G~ 6/ $/UG NPN, /« ) /~) ¼/$G 6/ D/V¼~· I 6G%~à 8H- 6/ ~8VG«· \ /GF84 %/8F8 ) G««8V· $G /F H8~/8 · « ) · ~/)G7
H8~8 B G6/D/) · $G /F J ¼8««G 6/ D/V¼~· d4 ) ! 8 V· ~·F$/- 8HHG è J ¼/F6/ /F$8~8HH· $G 6· ««· ) G~~8F$8 /F B /H¼~·
H) 8 «8 /68F$/) ! 8 U~8H$· \/ GF/ 68« ) /~) ¼/$G 6/ D/V¼~· M; U~GUG~\/GF· «8 · J ¼8««· · HHG~( /$· 6· « ) · ~/) G; q ·
­ 8V¼8F6G /« ) GF) 8$$ G G~· 8HUGH$G4 è UGHH/( /«8 ~8· - UG$8F\ · 8«8$$~/) · %/8F8 6¼FJ ¼8 6/HH /U· $· HG«$· F-
«/\ \ · ~8 ¼F ) /~) ¼/$G 6/ \ 8F8~ D/$$/\/ G U8~ B 8\ \G 6/ $G F8« ) · HG /F ) ¼/ · « ) /~) ¼/$G %8FV· ) G««8V· $G ¼F
6¼8 $~· FH/H$G~ 6/ $/UG NPN ) GF /« %· F$· VV/G 68«- ) · ~/) G; c J ¼8H$· UG$8F\ · 6/HH/U· $· ~/H¼«$· 6/~8$$· -
«· U/ù D·) /«8 ~8U8~/( /«/$à ) GB B 8~) /· «8 68/ ) GB - B 8F$8 U~GUG~\ /GF· «8 · ««· UG$8F\ · · HHG~( /$· ;
UGF8F$/; v ¼8H$G ) /~) ¼/$G è ~/UG~$· $G /F D/V¼~· e; è F $/U/) G H) ! 8B · 6/ ) /~) ¼/$G ~8VG«· $G~8 $/UG H8~/8
q ·; ) · ~· $$8~/H$/) · DGF6· B 8F$· «8 68/ ) /~) ¼/$/ H$· - è ~/UG~$· $G /F D/V¼~· g; nn D¼F\/ GF· B 8F$G 6/ J ¼8H$G
( /«/\\ · $G~/ · H! ¼F$ è J ¼8««· 6/ 6/HH/U· ~8 J ¼8««·; ) /~) ¼/$G è · HH· / H8B U«/) 8» /« 6/G6G \ 8F8~ H$· ( /«/\ -
U· ~$8 6/ UG$8F\ · ) ! 8 FGF %/8F8 6/HH/U· $· 6· « ) · - \ · «· $8FH/GF8 6/ ( · H8 68« $~· FH/H$G~ à z 7 UG/) ! é
~/) G; c HH/ HGFG J ¼/F6/ · 6· $$/ HG«$· F$G /F J ¼8/ ) · H/ «· $8FH/GF8 ( · H858B /$$G~8 68« $~· FH/H$G~ U¼ò 8HH8-
/F ) ¼/ H/ ! · «· ) 8~$8\ \ · 6/ · %8~8 H8B U~8 ¼F ) · - ~8 ~/$8F¼$· ) GH$· F$84 /F$G~FG · ««G Ki é 4 ~/H¼«$·
~/) G ) G««8V· $G; In ) · HG ) GF$~·~/G H/ 6/HH/U8~8( ( 8 U¼~8 H$· ( /«/\ \ · $· «· $8FH/GF8 U~8H8F$8 H¼««.8~F/$5

353
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%8 8HH8~8 V/¼H$· B 8F$8 ~/$8F¼$G 6/ DG
/B UG~$· F\ · 4 %GV«/· B G · UU~GDG
F6· B 8F$· «8
F6/~8 ¼F UG. J ¼8-
H$G · ~VGB 8F$G /F$~G6¼) 8F6G ·«) ¼F/ ) 8FF/ H¼««·
U~GV8$$· \ /GF8 6/ ¼F H/DD · $$G H$· ( /«/\ \ · $G~8;
h «/ 8«8B 8F$/ ) ! 8 68( ( GFG 8HH8~8 G%% /· B 8F$8 FG-
$/ · U~/G~/ HGFG » «· $8FH/GF8 6.¼H) /$· é ­ 4 «· $8F-
H/GF8 6/ · «/B 8F$· \ /GF8 é a a 4 ) ! 8 6G%~à ) GB ¼F-
Fig. 1- Con questo circuito si ottiene una J ¼8 ~/H¼«$· ~8 H¼U8~/G~8 · ««· $8FH/GF8 é ­ 84 U8~
perfetta simulazione del diodo zener di potenza. ¼«$/B · 4 «· ) G~~8F$8 B · HH/B · 68« ) · ~/) G;
a GF J ¼8H$/ 6· $/ è UGHH/( /«8 U~G) 868~8 · ««· 68$8~5

zM
TR2

O O
=
=
vcc VS
e w
Fig. 2 - Stabilizzatore
shunt di potenza con
diodo zener a bassa
TR1 DZ dissipazione.

B B · \ MGF8 68/ %· ~/ ) GB UGF8F$/ F8« B G6G H8-


Fig. 3 - Volendo inserire nel circuito a shunt V¼8F$8;
un transistor di tipo NPN, il circuito riportato ­ ¼UUGF/· B G é ­ A MW4i é 4 é a a A Ml é 8
in figura 1 dovrà essere modificato in quello n A WKK B N;
qui raffigurato. q · B · HH/B · UG$8F\ · 6/HH/U· $· 6· « $~·FH/H$G~ ~/-
H¼«$8~à »
zM é à z ? n AA u6 A 0é a a 5é ­ 1 ? n A 0Ml
MW4i 1 x K4W A M4Kl W ) /~) · ;
nF ( · H8 · J ¼8H$G ) · «)G«G G) ) G~~8~à H) 8V«/8~8 ¼F
$~· FH/H$G~ /F V~· 6G 6/ 6/HH/U· ~8 ¼F· UG$8F\ · 6/
M4Kl W; è G%% /G ) ! 8 /« $~·FH/H$G~ 6G%~à 8HH8~8
e
vcc
e
VS
GUUG~$¼F· B 8F$8 ~·DD ~866· $G;
8 w
q · H) 8«$· UG$~à ) · 68~84 · 6 8H8B U/G4 H¼« $/UG
P b Mdk;
­ ¼UUGF/· B G ) ! 8 J ¼8H$G $~·FH/H$G~ U~8H8F$/ ¼F
V¼· 6· VFG U· ~/ · gK; c ( ( 8F84 «· ) G~~8F$8 6/ ( · H84
F8) 8HH· ~/· · U8~B 8$$8~8 /« U· HH· VV/G 6/ WKK B N4
~/H¼«$8~à 6/»
n » V¼· 6· VFG A WKK » gK A e B N

dge
R
Il
DZ
e
e
VCC
e b
~
e
Fig. 4 - Lo zener di po- e
tenza fittizio può essere
realizzato anche per mez-
e TR2
zo di due transistor di ti- TR1
po NPN.

b
O
TR
'=' G
vcc ¼
e ~
8 Fig. 5- Esempio di stabi-
lizzatore tipo serie; il tran-
sistor TR, che funge da
elemento di regolazione,
DZ viene collegato in serie al
carico.

+. +

e
ri'e b TR
b
TR

vcc
~

DZ R2

Fig. 6 - Gli elementi necessari per progettare Fig. 7 - Questo progetto di stabilizzatore di
uno stabilizzatore tipo serie sono: la tensio- tensione permette il controllo della tensione
ne d'uscita VS, quella di alimentazione VCC, d'uscita in modo continuo; esso tuttavia peg-
la corrente massima del carico I e la tensio- giora notevolmente il processo di stabilizza-
ne collettore-emittore VTR, zione.

355
àz

t9 " VS

Fig. 8- Quando si deside-


VOLT ra un alimentatore dotato
RIFERIMENTO di notevoli caratteristiche
di stabilizzazione ,conviene
realizzare un progetto co-
me quello qui riportato, che
D· uso di un trasformatore
di alimentazione à n dotato
di due avvolgimenti secon-
àM dari.

n« ) /~) ¼/$G )«/ H$· ( /«/\ \ · \ /GF8 z n 5 b O 6G%~à J ¼/F- q · $8FH/GF8 6/ \ 8F8~ ~/H¼«$ 8~à U· ~/ · »
6/ 8HH8~8 6/B 8FH/GF· $G /F B G6G 6· DG~F/~8 ¼F· é ­ 5é ( 8 A é ­ K4i é A MW é
$8FH/GF8 H$· ( /«/\ \ · $· H¼ ¼F ) · ~/) G 6/ e B N · F\ /- ­ / UG$~à D/HH· ~8 ¼F· ) G~~8F$8 F8««G \ 8F8~ ) /F-
) ! é 6/ WKK B N ) GB 8 ~/) ! /8H$G 6· ¼F ) /~) ¼/$G J ¼8 %G«$8 H¼U8~/G~8 · J ¼8««· )«/ ) · ~/) G4 · HH/) ¼~· F6G
H8F\ · $~· FH/H$G~; ¼F.G$$/B · H$· ( /«/\ \ · \ /GF8 68« ) /~) ¼/$G; u8~ 8H8B 5

Fig. 9 - L'adozione di un
secondo transistor con-
TR1 sente di ridurre al minimo
la corrente di carico ri-
chiesta allo zener, miglio-
rando conseguentemente
(
RZ la stabilizzazione della ten-
sione. Questo progetto è
particolarmente adatto per

O
A
vcc e
VS
l'uso di transistor al ger-
manio.

8 (
A
e
TR2
3
zM R2
DZ aM

dgi
w WK B N4 H) 8V«/8F6G z « $~·B /$8 «· «8VV8 6/
Ohm:
é a a 5V Ml MW
]= - dKK G! B
n\ K4KW
b
R544 UG$8F\ · 68««G \ 8F8~ 6G%~à 8HH8~8 H¼U8~/G~8 · » TR1
V ? n\ A MW? WK A WeK B ì RZ
n 6/G6G \ 8F8~ 6· eKK B W 68%8 J ¼/F6/ ) GFH/-
68~·~H / H¼DD/) /8F$8; 3

b c2
VARIAZIONE DELLA TENSIONE D'USCITA

à · «%G «$· 4 U¼~ H8~% 8F6GH/ 6/ H$· ( /«/\ \ · $G~/ B G«$G 3


H8B U«/) /4 U¼ò ~/H¼«$· ~8 ¼$/«8 UG$8~ 6/HUG~~8 6/ ¼F
8«8B 8F$G 6/ )GF$~G««G 68««· $8FH/GF8 6.¼H) /$· 4 )G-
si 6· UG$8~«· ~8VG«· ~8 )GF ) GF$/F¼/$à ;
M1 ) /~) ¼/$G ~/UG~$· $G /F D/V¼~· k ~/HG«%8 J ¼8H$G
U~G( «8B · 4 B · U8VV/G~· FG$8%G«B 8F$8 «· H$· ( /«/\ -
\ · \ /GF8 68««· $8FH/GF8; c HHG 6G%~à 8HH8~8 J ¼/F6/
$/«/\ \ · $G HG«$· F$G /F J ¼8/ ) · H/ /F ) ¼/ H/ 68H/68~·
Fig. 10 - Esempio di circuito di stabilizzatore
· ~/· ~8 «· $8FH/GF8 6.¼H) /$· H8F\ · U~8$8F68~8 ¼F·
di tensione con corrente di perdita trascura-
8) ) 8HH/%· H$· ( /«/\ \ · \ /GF8; bilissima. In questo progetto si possono utiliz-
v ¼· F6G H/ 68H/68~· ¼F · «/B 8F$· $G~8 6G$· $G 6/ zare transistor al silicio senza alcuna com-
B · VV/G~/ ) · ~· $$8~/H$/) ! 8 6/ H$· ( /«/\ \ · \ /GF84 H/ U¼ò pensazione.
~/) G~~8~8 · 6 ¼F ) /~) ¼/$G 68« $/UG 6/ J ¼8««G ~· U-
U~8H8F$· $G /F D/V¼~· l ;

IL RICEVITORE
DEL PRINCIPIANTE
IN SCATOLA
DI MONTAGGIO
... vuol tendere una mano amica a quei lettori che,
per la prima volta, si avvicinano a noi e all'affasci-
nante mondo della radio.

LA SCATOLA
DI MONTAGGIO
La realizzazione di questo semplice ricevitore rap- COSTA:
presenta un appuntamento importante per chi comin-
cia e un'emozione indescrivibile per chi vuol mette-
L. 2.900 (senza altoparlante)
re alla prova le proprie attitudini e capacità nella L. 3.500 (con altoparlante)
oratica della radio.

357
il nostro
indirizzo è Fig. 11 - Così si presenta, analizzato all'o-
scilloscopio, /« diagramma caratteristico della
tensione d'uscita di taluni alimentatori stabi-
lizzati che montano transistor ad elevato gua-
dagno ed elevata frequenza di taglio.

nF J ¼8H$G ) /~) ¼/$G «· $8FH/GF8 6/ ~/D8~/B 8F$G %/8-


F8 DG ~F/$· · ««· ( ·H8 68« $~· FH/H$G~ à z $~·B /$8 ¼F
) /~) ¼/$G · 6/G6G \ 8F8~4 · «/B 8F$· $G H8U· ~· $· B 8F$8
6· « ) /~) ¼/$G 6/ ~8VG«· \ /GF8 6/ UG$8F\ · ; nF J ¼8H$G
B G6G «8 8%8F$¼· «/ ) · 6¼$8 6/ $8FH/GF84 ) ! 8 H/ %8-
~/D/) · FG H¼««.· %%G«V/B 8F$G 68« $~· HDG ~B · $G~8 à n4

ELETTRONICA FGF ) GB U~GB 8$$GFG «· H$· ( /«/\ \ · \ /GF8 68««· $8F-


H/GF84 6· $G ) ! 8 «· $8FH/GF8 6/ ~/D8~/B 8F$G ~/H¼«$·
) GB U«8$· B 8F$8 /HG «· $· 6· « ) /~) ¼/$G 6/ UG$8F\ · ;

PRATICA STABILIZZATORI CON TRANSISTOR


AL GERMANIO

è F ) /~) ¼/$G ) ! 8 U8~B 8$$8 6/ G$$8F8~8 ¼F· ( ¼GF·


H$· ( /«/\ \ · \ /GF8 H8F\ · D·~ ¼HG 6/ $~· HDG ~B · $G~/ ·
6GUU/G · %%G«V/B 8F$G è J ¼8««G ~/UG~$· $G /F D/V¼-
~· x;
nF J ¼8H$G ) /~) ¼/$G «.· 6G\ /GF8 6/ ¼F H8) GF6G $~· F-
H/H$G~ ) GFH8F$8 6/ ~/6¼~~8 · « B /F/B G «· ) G~~8F$8
6/ ) · ~/)G ~/) ! /8H$· · ««G \ 8F8~4 B /V«/G~· F6G ) GFH8-
V¼8F$8B 8F$8 «· H$· ( /«/\ \ · \ /GF8 68««· $8FH/GF8;
s 8« ) /~) ¼/$G 6/ D/V¼~· x H/ ¼$/«/\ \ · FG ~8H/H$8F\ 8 6/
8B /$$G~8 (RI-R2) 68««.G~6/F8 6/ · «)¼F8 B /V«/· /·

Via Zuretti 52 6/ G! B ;
à · «8 U~GV8$$G è U· ~$/) G«· ~B 8F$8 · 6· $$G · / $~· FH/-
H$G~ 6/ $/UG · « V8~B · F/G4 ) ! 8 F8) 8HH/$· FG 6/ ¼F·
) GB U8FH· \ /GF8 68««· ) G~~8F$8 6/ U8~6/$· ;

20125 - Milano CORRENTI DI PERDITA TRASCURABILI

Tel. 6891945 nF D/V¼~· nt ~/UG~$/· B G /« ) /~) ¼/$G 6/ ¼FG H$· ( /«/\ -


\ · $G~8 6/ $8FH/GF8 ) GF ) G~~8F$8 6/ U8~6/$· $~· H) ¼-
~· ( /«/HH/B · ; u8~ 8HHG H/ UGHHGFG ¼$/«/\ \ · ~8 $~· FH/-
H$G~ 6/ $/UG · « H/«/) /G4 H8F\ · ~/) ! /868~8 · «)¼F· ) GB 5

dgl
U8FH· \ /GF8; «/\ \ · $/4 HGU~· $$¼$$G J ¼8««/ ) ! 8 B GF$· FG $~· FH/H$G~
f · ) ) /· B G FG$· ~8 ) ! 8 F8« ) /~) ¼/$G 6/ D/V¼~· x 8 · 6 · «$G V¼· 6· VFG 86 8«8%· $· D~ 8J ¼8F\ · 6/ $· V«/G4
in J ¼8««G 6/ D/V¼~· MK «· $8FH/GF8 H$· ( /«/\ \ · $· é ­ $8F6GFG · 6 GH) /««· ~8 /F H8V¼/$G · ( ~¼ H) ! 8 %· ~/· -
%·«8 é b 3 K4e é U8~ $~·FH/H$G~ · « V8~B · F/G4 \ /GF/ 6/ ) · ~/) G; q · $8FH/GF8 6.¼H) /$· FGF U¼ò
GUU¼~ 8 éb 3 M4W é U8~ $~· FH/H$G~ · « H/«/) /G; J ¼/F6/ ~/H¼«$· ~8 U/ù «/%8««· $· 4 U8~) ! é 8HH· 4 · F· -
«/\ \ · $· · ««.GH) /««GH) GU/G4 H/ U~8H8F$· H8) GF6G «.· F-
6· B 8F$G ~/UG~$· $G /F D/V¼~· MM;
TENSIONI NON LIVELLATE Ma J ¼8H$G /F) GF%8F/8F$8 U¼ò 8HH8~8 D·) /«B 8F$8
8«/B /F· $G ) G««8V· F6G4 /F U· ~· ««8«G · / ) GF68FH· $G~/
N ) GF)«¼H/GF8 6/ J ¼8H$G · ~VGB 8F$G %GV«/· B G · D- 8«8$$~G«/$/) / 6/ H$· ( /«/\ \ · \ /GF84 68/ )GF68FH· $G~/ ) 8-
fidare · « ( · V· V«/G $8) F/) G 68« «8$$G~8 ¼F U/) ) G«G ~· B /) /4 )GF %· «G~/ ) · U· ) /$/%/ ) ! 8 H/ · VV/~· FG /F-
·) )G~V/B 8F$G U~· $/) G /F V~· 6G 6/ V· ~·F$/~8 ¼F· $G~FG · / MK ;KKK Uf 4 /F B G6G 6· ~/6¼~~8 «./F6¼$-
( ¼GF· H$· ( /«/\ \ · \ /GF8 6/ $8FH/GF8 /F J ¼8/ ) /~) ¼/$/ $· F\ · U~GU~/· 68/ ) GF68FH· $G~/ 8«8$$~G«/$/) / · ««8
in ) ¼/ HGFG U~8H8F$/ · «$8 D~ 8J ¼8F\ 8; · «$8 D~ 8J ¼8F\ 84 V· ~· F$8F6G ¼F· ( ¼GF· H$· ( /«/$à
E' FG$G ) ! 8 J ¼· «)! 8 %G«$· V«/ · «/B 8F$· $G~/ H$· ( /5 68« H/H$8B · ;

MODULO EP 0139
PER
ANTIFURTO ELETTRONICO PER AUTO
CON ESSO POTRETE REALIZZARE:

1) antifurto per auto

2) lampeggiatore di emergenza ad una


lampada

3) lampeggiatore di emergenza a due


lampade

4) pilotaggio di carichi elettrici di una


certa potenza

La realizzazione di questo modulo elettronico ga-


rantisce il doppio vantaggio del sicuro funziona-
mento e dell'immediata disponibilità nel... magaz-
zino dello sperimentatore dilettante.
L. 5.800

359
REALIZZANDO QUESTO APPARA- n ) ¼«$G~/ 68««· B ¼H/) · 4 U~GD8HH/GF/H$/ G 6/«8$$·F$/
) ! 8 H/· FG4 · %%8~$GFG HU8HHG «· F8) 8HH/$à 6/ · F· -
TO, SARETE IN GRADO DI AMPLIFI- «/\ \ · ~84 FG$· U8~ FG$· 4 ¼F· 8H8) ¼\ /GF8 B ¼H/) · «8
V/à ~8V/H$~· $· ;
CARE UNA STRETTISSIMA BANDA c U8~ D·~8 ) /ò ! · FFG ( /HGVFG 6/ · B U«/D)/ · ~8 ¼F·
H$~8$$/HH/B · ( · F6· 6/ D~ 8J ¼8F\ · 4 /HG«· F6G4 · 6 8-
DI FREQUENZA, ISOLANDO, AD H8B U/G4 D~ · $¼$$/4 HG«$· F$G / H¼GF/ 8B 8HH/ 6· ¼F
H/FVG«G H$~¼ B 8F$G;
ESEMPIO, FRA TUTTI, SOLTANTO I
n« U~GV8$$G ) ! 8 H$/· B G U8~ U~8H8F$· ~8 ~/HG«%8
SUONI EMESSI DA UN SINGOLO ( ~/««· F$8B 8F$8 J ¼8H$G U~G( «8B · 4 · F) ! 8 H8 8HHG
H/ U~8H$· · 6 · «$~8 · UU«/) · \ /GF/ U~·$/) ! 8;
STRUMENTO. a ! / «G %G~~à 4 /FD·$$/4 UG$~à ~8· «/\ \ · ~8 · «)¼F/ 8H8B -
U/ 6/ J ¼8H$G · UU· ~·$G4 · ) ) G~6· $/ H¼ D~ 8J ¼8F\ 8
6/%8~H 84 U8~ ) GB UG~~8 ¼F ) G~~8$$G~8 6/ $GF· «/$à
6/ $/UG ) GF$/F¼G4 GUU¼~ 8 ¼F H/H$8B · 6/ U/«G$· VV/G
6/ %· ~/ V~¼ UU/ 6/ «· B U· 68 UH/) ! 868«/) ! 84 ) GF ¼F·

di K
AMPLIFICATORE
SELETTIVO
IN FREOUENZA

F8$$· H8U· ~· \ /GF8 $~· / 6/%8~H/ ) · F· «/; v ¼8H$/ · U- HG«/$G /F J ¼8H$G $/UG 6/ · UU«/) · \ /GF/» H/ è D·$$G
U· ~8) ) ! / UG$~· FFG · F) G~· 8HH8~8 ¼$/«/\ \ · $/ ) GB 8 ¼HG /FD·$$/ 6/ ¼F $~· FH/H$G~ r t ­ 5f c à · 6GUU/G
8«8B 8F$/ H8U· ~· $G~/ 6/ FG$· /F ) GB · F6/ · 6/H$· F- V· $8;
\ · U«¼~/) · F· «/4 8«/B /F· F6G V«/ /FVGB ( ~· F$/ D/«$~/ n« $~· FH/H$G~ r t ­ 5f c à · 6GUU/G V· $8 U¼ò 8HH8-
L- G / ) GH$GH/ ~8«é · «· B 8««8 %/( ~·F$/; ~8 ) GFH/68~·$G ) GB 8 ¼F · ) ) GUU/· B 8F$G 6/ 6¼8
a GB 8 H/ U¼ò D·) /«B 8F$8 /F$¼/~84 «.· B U«/D)/ · $G~8 $~·FH/H$G~ MOS ) G««8V· $/ /F H8~/8 D~ · «G~G » ) /Gé
H8«8$$/%G4 U¼~ 8HH8F6G U~/F) /U· «B 8F$8 ¼F · ) ) 8H- «· HG¼~) 8 6/ ¼FG 68/ 6¼8 $~· FH/H$G~ %/8F8 ) G««8V· -
HG~/G B ¼H/) · «84 ( 8F8 H/ · 6· $$· · ««8 U/ù H%· ~/· $8 $· ) GF il 6~· /F 68««. · «$~G; Ne ~/H¼«$· J ¼/F6/ ¼F
· UU«/) · \ /GF/ U~· $/) ! 8 ) ! 8 / «8$$G~/4 B 8V«/G 6/ FG/4 ) GB UGF8F$8 68« $¼$$G H/B /«8 · 6 ¼F U8F$G6G; H8 H/
H· U~·FFG · 6· $$ · ~8 · ««8 «G~G U· ~$/) G«· ~/ 8H/V8F\ 8; D· 8) ) 8\ /GF8 U8~ «· V~/V«/· HGUU~8HHG~8 ) ! 84 8%/-
68F$8B 8F$84 FGF ! · B G$/%G 6/ 8HH8~8 F8/ $~· FH/-
H$G~;
UN COMPONENTE INSOLITO NF) ! 8 «8 ) · ~· $$8~/H$/) ! 8 8«8$$~/) ! 8 68« $~· FH/H$G~
r t ­ 5f c à · 6GUU/G V· $8 HGFG H/B /«/ · J ¼8««8 68«
u8~ ~8· «/\ \ · ~8 «.· B U«/D/) · $G~8 H8«8$$/%G H/ è D·$$G U8F$G6G4 ) GF /« FG$8%G«8 %· F$· VV/G 68««· ~/6¼\ /G-
¼HG 6/ ¼F ) GB UGF8F$8 8«8$$~GF/) G · ( ( · H$· F\ · /F5 F8 68««8 6/B 8FH/GF/ 8 )GF J ¼8««G 68««· B · F) · F\ ·

361
R3

àz M C3

# é@ . Il
c7

R7
Il I] Il isno

'I
3 9

20V
e
Z
q R2
Il
84«8
T Il ww, }
tR8
Il
V
USCITA
@

ENTR
Il+ $ Il 5 2 c6
e
~ ■
C2ll IT R4 RSII IIR6

Fig. 1 - Circuito semplificato dell'amplificatore selet-


tivo in frequenza. Questo circuito dovrà essere inse-
rito in un punto in cui il segnale presenta un'ampiez-
za di una decina di volt, allo scopo di evitare satu-
COMPONENTI
razioni, soprattutto in concomitanza con la frequenza Condensatori
critica alla quale l'amplificatore presenta un guadagno C1 100.000 pF
di circa 30 V. Il transistor TR1 è un MOS-FET di tipo C2 A 10 F - 6 VI (elettrolitico)
SK3050, sostituibile con un 3N187. C3 = 100.000 pF
C4 = 680 pF
8H = 680 pF
C6 = 1.500 pF
C7 = 100.000 pF
Resistenze
R1 = 1 megaohm
6/ D/«· B 8F$G4 ) ! 8 U8~B 8$$8 · « ) GB UGF8F$8 6/ ~/- R2 = 100.000 ohm
B · F8~8 D~ 866G 8 6/ FGF ) GFH¼B · ~H /; à ¼$$8 «8
R3 = 68.000 ohm
R4 = 1.200 ohm
· «$~8 U8) ¼«/· ~/$à U~GU~/8 68/ $~· FH/H$G~4 J ¼· «/ · 6 R5 = 1 megaohm (potenziometro)
8H8B U/G «· ~G( ¼H$8\ \ · B 8$· ««/) · 4 ~/V/6/$à 4 /FD~
· F- R6 = 250.000 ohm (trimmer)
V/( /«/$à 4 %8FVGFG ) GFH8~% · $8 /F J ¼8H$G ) GB UG- R7 = 220.000 ohm
F8F$8; R8 = 220.000 ohm
Varie
TR1 = SK3050 (3N187)
Alimentaz. = 20 V circa
UN NORMALE STADIO AMPLIFICATORE

t HH8~% · F6G /« ) /~) ¼/$G 6/ D/V¼~ · M4 ) / H/ · ) ) G~V8 C1 2.000 F - 50 VI (elettrolitico)


H¼( /$G ) ! 8 «.· B U«/D/) · $G~8 H8«8$$/%G H/ U~8H8F$· c2 2.000 F - 50 VI (elettrolitico)
R1 2.000 ohm (potenziometro)
HG$$G «.· HU8$$ G 6/ ¼F FG~B · «8 H$· 6/G · B U«/D)/ · $G~8
R2 1.500 ohm
) GF $~G~8· \ /GF· $G; D1 A 10DA
v ¼· F6G /« ) ¼~ HG~8 68« UG$8F\ /GB 8$~G R5 H/ $~G%· T1 = trasf. d'alimentaz. (220 V - 24 V - 3 W)

362
HUGH$· $G %8~HG /« «· $G B · HH· 4 ) /Gé J ¼· F6G /« V· $8 $8 ) GF$~·HH8VF· $G ) GF /« F¼B 8~G d4 ) ! 8 68%8 8H-
6/ à z « ) GF$~· HH8VF· $G ) GF /« F¼B 8~G d ~/H¼«$· H8~8 ) GFH/68~· $G /F $¼$$G 8 U8~ $¼$$G ) GB 8 ¼F
) G««8V· $G · B · HH· 4 /« ) /~) ¼/$G H/ ) GB UG~$· ) GB 8 H8) GF6G /FV~8HHG /F D·H8 ) GF J ¼8««G U~/F) /U· «8;
¼F FG~B· «8 H$· 6/G · 6 · B U«/D/) · \ /GF8 «/F8· ~8;
n« H8VF· «8 %/8F8 /FD·$$/ · UU«/) · $G · « V· $8 0$8~B /-
F· «8 W1 68« r t ­ 5f c à 4 /« J ¼· «8 ~/H¼«$· GUUG~$¼- IL FILTRO A DOPPIA T
F· B 8F$8 UG«· ~/\ \ · $G $~· B /$8 «8 ~8H/H$8F\ 8 z «5z W5
z e; q · ~8H/H$8F\ · z e ~/H¼«$· 6/H· ) ) GUU/· $· 6· « q · U~/F) /U· «8 ) · ~· $$8~/H$/) · 68« D/«$~G · 6GUU/· à
) GF68FH· $G~8 8«8$$~G «/$/) G a W · ««G H) GUG 6/ ~·V- è J ¼8««· 6/ 8HH8~8 H/B /«8 · 6 ¼F ) /~) ¼/$G · ) ) G~6· $G
V/¼FV8~8 ¼F ( ¼GF V¼· 6· VFG; 6/ $/UG U· ~· ««8«G4 ) /Gé 6/ U~8H8F$· ~8 ¼F· 8«8%· $·
q · ~8H/H$8F\ · z d4 ) ! 8 ~· UU~8H8F$· /« ) · ~/) G 6/ /B U868F\ · HG«$· F$G /F U~GHH/B /$à 6/ ¼F· ) 8~$· D~ 8-
6~· /F 68« $~·FH/H$G~ à z «4 68$8~B /F· «.· B U«/D/) · - J ¼8F\ · ) ! 8 6/U8F68 8H)«¼H/%· B 8F$8 6· / %· «G~/
/GF8 68««G H$· 6/G; ­ ¼/ $8~B/F· «/ 6/ J ¼8H$· ~8H/- 68/ ) GB UGF8F$/ ) GF / J ¼· «/ /« D/«$~G è ) GB UGH$G;
H$8F\ · è J ¼/F6/ UGHH/( /«8 U~8«8%· ~84 $~· B /$8 /« uG/) ! é /« V¼· 6· VFG 6/ ¼F · B U«/D/) · $G~8 ) GF$~G-
) GF68FH· $G~8 a k4 /« H8VF· «8 6· /F%/· ~8 · ««.¼H) /$· ; ~8· \ /GF· $G ~/H¼«$· U~GUG~\ /GF· «8 · « %· «G~8 68««·
N« ) GF$~· ~/G4 H8 /« ) ¼~ HG~8 68« UG$8F\ /GB 8$~G R5 /B U868F\ · 6/ ) GF$~G~8· \ /GF84 ~/H¼«$· ) ! 84 · / %· -
%/8F8 HUGH$· $G %8~HG /« U¼F$G 6./F) GF$~G 68« ) GF- «G~/ 6/ D~ 8J ¼8F\ · «GF$· F/ 6· J ¼8««G 68««· D~ 8J ¼8F-
68FH· $G~8 C5 ) GF «· ~8H/H$8F\ · z l 4 ~/H¼«$· /FH8- \ · ) · ~· $$8~/H$/) · 4 /« V¼· 6· VFG 68««.· B U«/D/) · $G~8 è
~/$· ) GB U«8$· B 8F$8 ¼F· ~8$8 6/ ) GF$~G~8· \ /GF84 ( · HHG4 U~8HH.· UG) G U· ~/ · ««.¼F/$à 7 «.· B U«/D)/ · \ /G-
~8· «/\ \ · $· H8) GF6G «· )«· HH/) · ) GFD/V¼~ · \ /GF8 · F8 · ¼B 8F$· FG$8%G«B 8F$84 H/FG · dK4 J ¼· F6G «·
6GUU/· à 4 ) ! 8 ~/UG~$· /« H8VF· «8 ¼H) 8F$8 H¼« V· 5 D~ 8J ¼8F\ · 6./FV~8HHG ~/H¼«$· U· ~/ · ««· D~ 8J ¼8F\ ·

Fig. 2- Cablaggio del progetto semplificato dell'am-


plificatore selettivo in frequenza. Questo circuito do-
vrà essere inserito in un contenitore metallico con
funzioni di schermo elettrostatico ed elemento condut-
tore della linea negativa di alimentazione.

o ENTR. o

di d
R6 R6 a l j= 4 gM (

i.
r r

Fig. 3 - Varianti da apportare al circuito originale di ) ~/$/) · 0/B U868F\ · 8«8%· $· 68« D/«$~G · 6GUU/·
figura 1. Il triplo commutatore permette di inserire con- « U V~8) · »).
densatori di valori diversi, in modo da selezionare la
banda di frequenza desiderata. q .· B U«/D/) · \ /GF8 84 ) GFH8V¼8F$8B 8F$84 «· «· ~V! 8\ -
\ · 6/ ( · F6· 68« « U/) ) G » H8«8$$/%G4 UGHHGFG %8F/~
%· ~/· $8 /F$8~%8F8F6G H¼« UG$8F\ /GB 8$~G z g4 ) ! 8
~· UU~8H8F$· ¼F ) GB G6G 8«8B 8F$G 6/ ) GF$~G ««G · H-
H· / HU8HHG B · F) · F$8 /F · F· «GV! / · B U«/D)/ · $G~/ H8-
«8$$/%/;

Fig. 4 - Disposizione degli elettrodi del transistor MOS-


FET SK3050. FREQUENZA CRITICA

s 8« ) /~)¼/$G ~/UG~$· $G /F D/V¼~· n /« D/«$~G · 6GU-


U/· à è ) GB UGH$G 6· / ) GF68FH· $G~/ a e5a g5a i 8
6· ««8 ~8H/H$8F\ 8 z i 5z k5z l ; q · ~8H/H$8F\ · z i è
6/ $/UG %· ~/· ( /«84 · ««G H) GUG 6/ ) GFH8F$/~8 ¼F· ~8-
VG«· \ /GF8 D/F8 68««· D~ 8J ¼8F\ · 68« D/«$~G
;

*
. s GF ( /HGVF· $¼$$· %/· ) ~868~8 ) ! 8 ) GF «· ~8H/-
.
H$8F\ · %· ~/· ( /«8 z i H/ ~/8H) · FG · ) GU~/~8 %· H$8
3 UG~\ /GF/ 6/ D~ 8J ¼8F\ 84 U8~) ! é U8~ ~· VV/¼FV8~8 $· -
«8 H) GUG H/ 68( ( GFG ) · B ( /· ~8 / %· «G~/ 68/ ) GB -
VISTO SOTTO UGF8F$/ 68« D/«$~G 4 )GHì ) GB 8 è H$· $G V/à 68$$G;
u8~ U~G%%868~8 · ««· HGH$/$¼\ /GF8 68/ ) GB UGF8F-
$/ 68« D/«$~G ( · H$· /FH8~/~8 F8« ) /~) ¼/$G ¼F H/H$8B ·
6/ ) GB B ¼$· \ /GF8 68/ %· ~/ 8«8B 8F$/ ) GHì ) GB 8
/F6/) · $G /F D/V¼~· d; a GB 8 H/ U¼ò FG$· ~84 è H$· $G
/FH8~/$G F8« ) /~) ¼/$G ¼F ) GB B ¼$· $G~8 $~/U«G · i

364
UGH/\ /GF/4 · ¼B 8F$· ( /«/ · U/· ) 8~8;
f · ) 8F6G · F) G~· ~/D8~/B 8F$G · « U~GV8$$G G~/V/F· «8
di D/V¼~· M4 ~/) G~6/· B G ) ! 8 U8~ ¼F ) GB UG~$· B 8F-
to /68· «8 68« D/«$~G · 6GUU/· à 68( ( GFG · %%8~· ~H/
«8 H8V¼8F$/ ~8«· \ /GF/»
a e A a gA a
zk Azl A R
a i A Wa A Wa e A Wa g
GATE 2
R zk zl PIEDINO 2
z xA5 A5 A5
W W W
z/ HU8$$· F6G $· «/ ~8«· \ /GF/ B · $8B · $/) ! 84 «· D~ 8- SOU RCE
J ¼8F\ · 68« D/«$~G · 6GUU/· à ~/H¼«$8~à 8HU~8HH· GATE 1
PIEDINO
PIE DINO 3
6· ««· H8V¼8F$8 DG ~B ¼«· »
M
DA5 5
WF~z a
/F ) ¼/ « D » è B /H¼~· $· /F ! 8~$\ 0m\ 14 R /F B 8- 01001 01
V· G! B 8 8 /F B /) ~GD·~· 6 0µ f 1; PROTEZIONE
f · ) ) /·B G ¼F 8H8B U/G» UGF/· B G a e A a g A i l K
Uf 4 a i A M;di K Uf 7 z k A z l A WgK;KKK G! B 4
z x A MWg;KKK G! B ; NUU«/) · F6G «· DG ~B ¼«· U~8-
) 868F$8B 8F$8 ~/UG~$· $· 4 H/ G$$/8F8»
M Fig. 5 - Circuito elettrico del transistor MOS-FET
SK3050. Come si può notare, lo schema comprende
D AA 5 5 5 5 5 5 5 5A M;KKK m\ G~) ·
quattro diodi zener di protezione dei due gate che,
Wk ? K4Wg ? i l K ? MK5° come è noto, sono elettrodi estremamente delicati.
u8~ ) G«G~G ) ! 8 %G«8HH8~G 8%/$· ~8 6/ 8H8V¼/~8 «8 F8-
) 8HH· ~/8 GU8~· \ /GF/ B · $8B · $/) ! 84 ~/UG~$/· B G F8««·
H8V¼8F$8 $· ( 8««· · «)¼F/ %· «G~/ 6/ D~ 8J ¼8F\ · 8 /
) G~~/HUGF68F$/ %· «G~/ 68/ ) GF68FH· $G~/ a e5a g5a i ;

f ~8J ¼8F\ · · UU~GHH/B · $/%· 0m\ 1 ae A 8H 0Uf 1 a i 0Uf 1

MgK g;i KK MW;KKK


dKK W;kKK i ;WKK
i KK M;dKK d;KKK
M;WKK ilK M;gKK
W;eKK ddK kgK
e;l KK Mi K di K
x;i KK lW Ml K

s 8« ) /~)¼/$G 6/ D/V¼~· d HGFG U~8H8F$/ / UG$8F\ /G- z l ( ; nF ) GB B 8~) /G4 $¼$$· %/· 4 FGF 8H/H$8 ¼F UG-
B 8$~/ z k( 5z l ( 7 J ¼8H$/ 6¼8 UG$8F\ /GB 8$~/ ~· U- $8F\ /GB 8$~G $~/U«G ) GF ¼F· H8\ /GF8 6/ %· «G~8 B 8-
U~8H8F$· FG ¼F UG$8F\ /GB 8$~G 6GUU/G ) ! 8 U8~- $à 68««8 · «$~8 6¼87 è 6¼FJ ¼8 F8) 8HH· ~/G D·~8 ¼HG
B 8$$8 6/ ~8F68~8 %· ~/· ( /«8 «· D~ 8J ¼8F\ · 68« D/«- 6/ ¼F UG$8F\ /GB 8$~G H8U· ~· $G4 B ¼F/$G 6/ B · FGUG-
$~G H8«8$$ /%G 8F$~G ¼F· %· H$· V· B B · 8 ) GF ) GF- «· ) GF /F6/) 8 86 · $$8F8F6GH/ · ««8 /F6/) · \ /GF/ 68«-
$/F¼/$à ; «./F6/) 8 H$8HHG 6¼~· F$8 «· B · FG%~· 7 ) /ò F· $¼~· «-
In U~· $/) · ) GF J ¼8H$G UG$8F\ /GB 8$~G 6GUU/G H/ B 8F$8 J ¼· F6G FGF /F$8~8HH/FG U· ~$/) G«· ~/ 6G$/ 6/
G$$8FVGFG / %· «G~/ 6/ D~ 8J ¼8F\ · /F$8~B 86/ FGF H8«8$$/%/$à 7 /F U~· $/) · 6¼FJ ¼8 ( · H$· ¼$/«/\ \ · ~8 ¼F
8«8F) · $/ F8««· U~8) 868F$8 $· ( 8««· ; UG$8F\ /GB 8$~G H8B /D/HHG4 $· ~·$G ¼F· %G«$· U8~ $¼$-
n« UG$8F\ /GB 8$~G z i · 6G%~8( ( 8 8HH8~8 ~8VG«· $G $84 /F B G6G 6· G$$8F8~8 / B /V«/G~/ ~/H¼«$· $/ ) GF
/F H/F) ~GF/HB G ) GF /« UG$8F\ /GB 8$~G 6GUU/G z k( 5 z k( 5z l ( ~8VG«· $/ · B 8$à ) G~H· ;

di g
Fig. 6 - Coloro che volessero a-
3 o limentare il circuito dell'amplifica-
tore selettivo con ¼F alimentato-
re da rete, potranno costruire
R2
questo circuito, servendosi di ¼F
amplificatore di alimentazione (T1)
della potenza di 2-3 W circa. La
­M tensione uscente è regolabile me-
diante il potenziometro R1.

COSTRUZIONE DELL'AMPLIFICATORE B 8F$84 UG$~8( ( 8~G ~· UU~8H8F$· ~8 ¼F· ) · ¼H· 6/


SELETTIVO /F$~G6¼\ /GF8 6/ ~GF\ /G ~8H/6¼G;
n« U/· FG 6/ ) · ( «· VV/G 68««.· B U«/D/) · $G~8 H8«8$$/%G4
q · ~8· «/\ \ · \ /GF8 68««.·B U«/D/) · $G~8 H8«8$$/%G FGF F8««· H¼· %8~H/GF8 U/ù H8B U«/) 84 è ~· UU~8H8F$· $G
U~8H8F$· V~GHH8 6/DD/ ) G«$à 6/ G~6/F8 U~·$/) G; Ma /F D/V¼~· W7 /F J ¼8H$G H) ! 8B · FGF H/ $/8F8 )GF$G
G) ) G~~8~à ) GB ¼FJ ¼8 $8F8~ ( 8F U~8H8F$8 ) ! 84 $~· $- 68««· UGHH/( /«/$à 6/ H8«8\ /GF· ~8 «8 D~ 8J ¼8F\ 8 · ¼6/G;
$· F6GH/ 6/ ¼F · B U«/D)/ · $G~8 · ¼6/G4 6G%~· FFG 8HH8- q · H) /· B G J ¼/F6/ · « «8$$G~8 /« ) GB U/$G4 68« ~8H$G
~8 8%/$· $/ / «¼FV! / ) G««8V· B 8F$/ ) ! 84 /F8%/$· ( /«5 FGF 6/DD/ ) /«84 6/ · UUG~$· ~84 · U/· ) 8~84 «8 B G6/D/-
) ! 8 ) GFH/V«/· $8 F8««G H) ! 8B · 6/ D/V¼~· d;
n« ) · ( «· VV/G 68««.· B U«/D/) · $G~8 H8«8$$/%G 6G%~à 8H-
H8~8 /FH8~/$G /F ¼F ) GF$8F/$G~8 B 8$· ««/) G )G««8V· -
$G 8«8$$~/) · B 8F$8 · B · HH· 4 ) /Gé ) GF «· «/F8· 6/
· «/B 8F$· \ /GF8 F8V· $/%· 68« ) /~) ¼/$G;

nn ) GB UGF8F$8 U/ù ) ~/$/) G 68««./F$8~G ) /~) ¼/$G è


H8F\ · 6¼( ( /G /« $~· FH/H$G~ r t ­ 5f c à 6/ ) ¼/4 /F
D/V¼~· e4 ~/UG~$/· B G «· 6/HUGH/\ /GF8 68/ J ¼· $$~G
Fig. 7 - Cablaggio dell'alimentatore da rete. Il diodo $8~B /F· «/4 $8F8F6G ) GF$G ) ! 8 «· F¼B 8~· \ /GF8
raddrizzatore D1 è di tipo 10D4. Questo circuito po-
trà essere inserito in un contenitore di materiale
U~G) 868 /F H8FHG G~· ~/G · U· ~$/~8 6· ««· U/) ) G«·
isolante ,allo scopo di evitare falsi contatti o peri- $· ) ) · 6/ ~/D8~/B 8F$G ~/) · %· $· H¼««./F%G«¼) ~G B 8-
colosi cortocircuiti della tensione di rete-luce. $· ««/) G 68« ) GB UGF8F$8;

366
q G H) ! 8B · 8«8$$~/) G 68« $~·FH/H$G~ r t ­ 5f c à è
~/UG~$· $G /F D/V¼~· g; a GB 8 H/ U¼ò FG$· ~84 F8« ) /~-
) ¼/$G HGFG ) GB U~8H/ J ¼· $$~G 6/G6/ \ 8F8~ 6/ U~G-
$8\ /GF8 68/ 6¼8 V· $8 ) ! 84 ) GB 8 è FG$G4 HGFG 8«8$- GLI ATTREZZI
$~G6/ 8H$~8B · B 8F$8 68«/) · $/ 8 ) ! 8 /« HG«G ) GF$· $$G
68««8 B · F/ U¼ò ~G%/F· ~8 · ) · ¼H· 68««· DG ~B · \ /GF8 DEL
6/ HG%~· $8FH/GF/ H$· $/) ! 8;
a /ò FGF H/VF/D/) · 4 $¼$$· %/· 4 ) ! 8 /« $~·FH/H$G~ MOS- PRINCIPIANTE
f c à H/· ¼F ) GB UGF8F$8 /F$~·$$· ( /«87 ) G«G~G ) ! 8
FGF %GV«/GFG ) G~~8~8 · «)¼F ~/H) ! /G 6/ 6· FF8VV/· 5
B 8F$G 68« ) GB UGF8F$8 UG$~· FFG H8~% /~H/ 6/ ¼F
· UUGH/$G \ G) ) G«8$$G4 F8« J ¼· «8 /« ) GB UGF8F$8
%8~~à /FH8~/$G HG«$· F$G 6GUG · %8~ 8DD 8$$¼· $G «8
H· «6· $¼~8;
u8~ à z n ) GFH/V«/· B G /« B G68««G ­ p dKgK4 ) ! 8 UG-
$~à 8HH8~8 ¼$/«B 8F$8 HGH$/$¼/$G ) GF /« B G68««G
ds Ml k4 GUU¼~ 8 ) GF · «$~/ $~· FH/H$G~ MOS-FET ·
6GUU/· UG~$· 4 · ¼$GU~G$8$$ /; w · R 4;
z /) G~6/· B G ) ! 8 /« B /V«/G~ /B U/8VG 68««.· B U«/D 5 R **
) · $G~8 H8«8$$/%G %8~~à G$$8F¼$G /FH8~8F6G /« ) /~5 e -o
) ¼/$G /F ¼F U¼F$G 6G%8 /« H8VF· «8 U~8H8F$· ¼F· -<
· B U/8\ \ · 6/ UG) ! / B /««/%G«$ 0U~·$/) · B 8F$8 ¼F·
68) /F· 6/ B /««/%G«$14 · ««G H) GUG 6/ 8%/$· ~8 H· $¼~· -
\ /GF/4 HGU~·$$ ¼$$G /F ) GF) GB /$· F\· ) GF «· D~ 8J ¼8F-
\ · ) ~/$/) · · ««· J ¼· «8 «.· B U«/D/) · $G~8 U~8H8F$· ¼F
V¼· 6· VFG 6/ dK é ) /~) · 4 ) /Gé MK B é 8F$~· $· A
dKK B é ¼H) /$· "
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q .· «/B 8F$· \ /GF8 68« ) /~) ¼/$G 68%8 8HH8~8 8DD
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8$$¼· -
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$8FH/GF8 6/ WK V ) /~) · ;
é G«8F6G ~/) G~~ 8~8 · ««8 FG~B · «/ U/«84 H/ 6G%~·F-
FG ) G««8V· ~84 /F H8~/8 D~ · «G~G4 6¼8 U/«8 6· x é 4 CONTIENE:
/F B G6G 6· G$$8F8~8 «· $8FH/GF8 ) GB U«8HH/%· 6/
saldatore istantaneo (220 V - 90 W)
Ml V. punta rame di ricambio
a G«G~G ) ! 8 %G«8HH8~G 8%/$· ~8 «.¼HG 68««8 U/«84 6G- scatola pasta saldante
%~· FFG ~/) G~~8~8 · ¼F FG~B · «8 · «/B 8F$· $G~8 6· 90 cm. di stagno preparato in tubetto
~8$84 /F V~· 6G 6/ U~G%%868~8 · 6 ¼F· U~8) /H· ~8$- 1 chiave per operazioni ricambio punta saldatore
$/D/) · \ /GF8 8 · 6 ¼F FG$8%G«8 D/«$~· VV/G 68««· $8F- paio forbici isolate
H/GF8 DG ~F/$· 6· ««.· %%G«V/B 8F$G H8) GF6· ~/G 6/ ¼F pinzetta a molle in acciaio inossidabile cor
$~·HDG ~B · $G~8 6/ U/) ) G«· UG$8F\ · ; punte internamente zigrinate
1 cacciavite isolato alla tensione di 15000 V
nF DìV¼~· i U~8H8F$/· B G «G H) ! 8B · 6/ ¼F · «/B 8F-
4 lame intercambiabili per cacciavite con innesto
$· $G~8 6· ~8$8 · 6· $$G · 6 · «/B 8F$· ~8 «.· B U«/D)/ · - a croce
$G~8 H8«8$$ /%G; a GF J ¼8H$G · «/B 8F$· $G~8 8H/H$8
«· UGHH/( /«/$à 6/ ~8VG«· ~8 · 6 ¼F %· «G~8 G$$/B · «8 «·
$8FH/GF8 6.¼H) /$· J ¼· F6G H/ 8DD 8$$¼· /« ) G««8V· - Le richieste del kit degli • ATTREZZI DEL PRIN-
B 8F$G ) GF «.· B U«/D/) · $G~8; q · ~8VG«· \ /GF8 H/ G$- CIPIANTE • debbono essere fatte a: Elettronica
$/8F8 /F$8~% 8F8F6G H¼««· ~8H/H$8F\ · %· ~/· ( /«8 z M; Pratica - 20125 MILANO - Via Zuretti n. 52, in-
) ! 8 ! · /« %· «G~8 6/ W;KKK G! B ; viando anticipatamente l'importo di L. 7 .900 a
mezzo vaglia postale o c.c.p. n. 3/2642 (spese
nF DìV¼~· k ~/UG~$/· B G /« 6/H8VFG ~8«· $/%G · « B GF- di spedizione comprese).
$· VV/G U~· $/) G 68««.· «/B 8F$· $G~8;

367
v ¼· F6G H/ 68H/68~· FG G$$ 8F8~8 U· ~$/) G«· ~/ 8DD 8$$/ A CHE COSA SERVE
HGFG~/4 «8 U· ~$/ ) GF%8F\ /GF· «/ 6/ ¼F H/H$8B · 6/ ~/-
U~G6¼\ /GF8 · ¼6/G4 ) /Gé /« U~8· B ~U«/D/) · $G~84 «.· B - q .¼$/«/$à 6/ ¼F · UU· ~· $G B /H) 8«· $G~8 è ~/H8F$/$·
U«/D/) · $G~8 6/ UG$8F\ · 8 / 6/DD ¼HG~/ · ) ¼H$/) /4 FGF /F B G«$/ H8$$G~/ 68««· ~/U~G6¼\ /GF8 HGFG~· ; ­ G-
( · H$· FG U/ù ; u8~) ! é G) ) G~~GFG · «$~/ $/U/ 6/ · UU· - U~· $$¼$$ G 6· ) G«G~G ) ! 8 %GV«/GFG /F$~G6¼~~8 8DD 8$-
~·$/ ) ! 84 U¼~ 8HH8F6G · ( ( GF6· F$8B 8F$8 · 6G$$ · $/ $/ HGFG~/ HU8) /· «/ F8««· B ¼H/) · ~/U~G6G$$· ;
F8V«/ H$¼6/ U~GD8HH/GF· «/4 UGHHGFG D·~ ( 8««· B G- n« B /H) 8«· $G~8 è · «$~8$$· F$G F8) 8HH· ~/G U8~ $¼$$/
H$~· 6/ Hé 4 ) GF FG$8%G«/ ¼$/«/$à U~· $/) ! 84 · F) ! 8 F8/ ) /F8· H$/ 6/«8$$· F$/ ) ! 8 /F$8F6GFG HGFG~/\ \ · ~8
«· ( G~· $G~/ 6/«8$$· F$/H$/) /; è FG 6/ J ¼8H$/ · UU· ~·$/ è «G~G D/«B · U· HHG ~/6G$$G;
/« B /H) 8«· $G~84 ) /Gé J ¼8« ) /~) ¼/$G 8«8$$~GF/) G /F a GF /« B /H) 8«· $G~8 H/ UGHHGFG · F) ! 8 ~8· «/\ \ · ~8
V~· 6G 6/ B /H) 8«· ~84 D~ · «G~G4 / H8VF· «/ · ) ¼H$/) / U~G- HD¼ B · $¼~8 B ¼H/) · «/ 6/ ¼F 6/H) G H¼««.· «$~G4 6/-
%8F/8F$/ 6· HG~V8F$/ 6/%8~H84 /F%/· F6G«/ UG/ · 6 HUGF8F6G G%%/· B 8F$8 6/ 6¼8 V/~· 6/H) ! /; r · /«
¼F ¼F/) G H/H$8B · 6/ · B U«/D)/ · \ /GF8; B /H) 8«· $G~8 6/%/8F8 ¼$/«/HH/B G J ¼· F6G H/ %¼G« ~/5

di l
ELATORE
A TRE VIE
CON CIRCUITO
INTEGRATO
U~G6¼~~ 84 ) GF ¼F HG«G · B U«/D/) · $G~84 B ¼H/) · 6· « H/ U¼ò G$$8F8~84 G«$~8 ) ! 8 «· FG~B · «8 B /H) 8«· \ /GF8
%/%G ) GF 6/%8~H/ H$~¼ B 8F$/ B ¼H/) · «/ 8 6/%8~H / B /- 68/ H8VF· «/4 · F) ! 8 ¼F U~G)8HHG 6/ · B U«/D)/ · \ /GF84
) ~GDG F/; ) ! 8 U¼ò D·) /«B 8F$8 8HH8~8 %· ~/· $G U¼~ ) ! é H/ ) · B -
c . D·) /«8 /F$¼/~8 6¼FJ ¼8 ) ! 8 /« B /H) 8«· $G~8 è ¼F ( /FG / %· «G~/ 6/ ¼FG G U/ù ) GB UGF8F$/;
· ) ) 8HHG~/G 8«8$$~GF/) G · HH· / %8~H· $/«84 ) ! 8 U¼ò $~G- NF) ! 8 $~· / B /H) 8«· $G~/ ) GF ) /~) ¼/$G D·$$G 6/ ) GB -
%· ~8 U~· $/) ! 8 · UU«/) · \ /GF/ /F B G«$/HH/B / ) · H/ 8 UGF8F$/ · $$/%/ H/ UGHHG FG 6/H$/FV¼8~8 D~ · «G~G U/ù
F8««· B · VV/G~ U· ~$8 68/ H8$$ G~/ 68««· ~/U~G6¼\ /GF8 B G68««/; nF · «)¼F/4 /FD·$$/4 H/ U~G%%868 · U~8· B -
6/ B ¼H/) · ; U«/D)/ · ~8 86 8J ¼· «/\ \ · ~8 /« H8VF· «8 · UU«/) · $G · 6
GVF/ 8F$~·$· 4 H8~% 8F6GH/ 6/ ¼F · B U«/D/) · $G~8 U8~
) /· H) ¼F· 8F$~· $· 8 B /H) 8«· F6G UG/ / H8VF· «/ · 6
VARI TIPI DI MISCELATORI 8J ¼· «/\ \ · \ /GF8 · %%8F¼$· ;
nF · «)¼F/ B G68««/ U/ù H8B U«/) / H/ G$$/8F8 ¼F· HG-
c H/H$GFG %· ~/ $/U/ 6/ B /H) 8«· $G~/ ) GB B 8~) /· «/ 8 «· B /H) 8«· \ /GF8 68V«/ /FV~8HH/ ) ! 84 G%%/· B 8F$84
6/«8$$· F$/H$/) /; à ~· 8HH/ H/ UGHHGFG 6/H$/FV¼8~8 / B /- 68( ( GFG 8HH8~8 $¼$$/ 6/ $/UG «/F8· ~8; nF J ¼8H$/ B G-
H) 8«· $G~/ ) GF ) /~) ¼/$G · $$/%G 8 / B /H) 8«· $G~/ ) GF 68««/ FGF è J ¼/F6/ UGHH/( /«8 B /H) 8«· ~8 /« H8VF· «8
) /~) ¼/$G U· HH/%G; U~G%8F/8F$8 6· ¼F· ) · ~$¼) ) /· B · VF8$/) · ) GF
v ¼8H$/ ¼«$/B /4 ) GB 8 è D·) /«B 8F$8 ) GB U~8FH/( /«84 J ¼8««G V8F8~· $G 6· ¼F B /) ~GDG FG 6/F· B /) G4 U8~-
B GF$· FG HG«$· F$G ) GB UGF8F$/ 8«8$$~GF/) / U· HH/- ) ! é H/ G$$8~~8( ( 8 ¼F· 8) ) 8HH/%· 8H· «$· \ /GF8 68««8
vi 8 ) /ò H/VF/D/) · ) ! 8 «.¼H) /$· 68« ) /~) ¼/$G /F8%/$· - FG$8 · ) ¼$84 H8 /« U~8· B U«/Dì) · $G~84 ) ¼/ è ) G««8V· $G
( /«B 8F$8 · $$8F¼· $· ~/HU8$$G · ««8 8F$~· $84 ) /Gé «.8F- /« B /H) 8«· $G~84 %8F/HH8 H8«8\ /GF· $G H¼ ¼F.8F$~·$·
$/$à 68« H8VF· «8 ¼H) 8F$8 è /FD8~/G~8 · J ¼8««· 68« «/F8· ~87 B · H/ UG$~8( ( 8 · F) ! 8 G$$8F8~8 ¼F· 8) -
H8VF· «8 8F$~· F$8; ) 8HH/%· 8H· «$· \ /GF8 68««8 FG$8 ( · HH84 H8 «· H8«8\ /G-
s 8/ ) /~) ¼/$/ 6/ B /H) 8«· $G~/ ) GF ) GB UGF8F$/ · $$/%/ F8 %8F/HH8 8DD 8$$¼· $· H¼««.8F$~· $· B · VF8$/) · ;

369
R9

Il
S1 a

R75 . Il Il
@

R4 <R6 n ar Il Il Il .-I-
± ■
77
I
'
1
9v
e

,
n Il Pc3

?
c2 s

Il
0
use
n

I n



n

­/ (

Fig. 1 - MM miscelatore a tre vie è pilotato da un cir-


cuito integrato di tipo TAA521 della Philips ,cioè da
un amplificatore operazionale ad elevatissimo guada-
COMPONENTI gno. I tre potenziometri R1-R3-R5 permettono di con-
trollare separatamente il volume sonoro dei tre cana-
li. L'alimentazione del circuito è di tipo doppio, otte-
nuta con alimentatore stabilizzato e filtrato, oppure
con due pile da 9 V.

Condensatori
C1 = 4 F - 15 VI (elettrolitico)
c2 = 4 F - 15 VI (elettrolitico)
c3 = 4 F - 15 VI (elettrolitico)
C4 = 22 pF
8H = 47 pF
C6 = 4 uF - 15 VI (elettrolitico)
C7 = 4 F - 15 VI (elettrolitico)
C8 = 4 uF - 15 VI (elettrolitico) LE NOSTRE PREFERENZE
Resistenze NF) ! 8 H8 / B /H) 8«· $G~/ FGF 8J ¼· «/\ \ · $/ U~8H8F$· FG
R1 = 1 megaohm (potenz. a variaz. log.)
V«/ /F) GF%8F/8F$/ G~· ) /$· $/4 «8 FGH$~8 U~8D8~8F\ 8
R2 = 100.000 ohm HGFG H$· $8 · DD/ 6· $8 · ««· U~GV8$$· \ /GF8 6/ J ¼8H$/
R3 1 megaohm (potenz. a variaz. log.)
R4 = 100.000 ohm B G68««/4 H/· U8~) ! é 8HH/ HGFG 68H$/F· $/ · 6 /FH$· ««· -
R5 1 megaohm (potenz. a variaz. log.) \ /GF/ 6/«8$$· F$/H$/) ! 84 F8««8 J ¼· «/ «.8) GFGB /· ) G-
R6 = 100.000 ohm H$~¼ $$/%· ) GH$/$¼/H) 8 8«8B 8F$G 6/ V~·F68 /B UG~-
R7 15.000 ohm $· F\ · 4 H/· U8~ /« D·$$ G ) ! 8 / V/~· 6/H) ! / 6/ $/UG
R8 1 megaohm ) GB B 8~) /· «84 6/ B 86/G ) GH$G4 B GF$· FG $¼$$G~· $8-
R9 1 megaohm H$/F8 U/8\ G8«8$$~/) ! 8 G ) 8~· B /) ! 8 8 HGFG J ¼/F6/
R10 = 68 ohm HG~V8F$/ HGFG~8 ) GF ¼H) /$· «/F8· ~8;
Varie v ¼· F6G ) · U/$· 6/ · %8~ · ) ! 8 D·~8 ) GF ¼F V/~· -
IC = circuito integrato TAA521 (Philips) 6/H) ! / B ¼F/$G 6/ $8H$/F· B · VF8$/) · 4 è H8B U~8
S1 A doppio interruttore UGHH/( /«8 · VV/~· ~8 «.GH$· ) G«G /FH8~8F6G /« ) /~) ¼/$G
Alimentaz. A 9 + 9 V
6/ 8J ¼· «/\ \ · \ /GF8 68««· $8H$/F· · B GF$8 68« B /-
H) 8«· $G~84 ) GF FG$8%G«8 %· F$· VV/G 68« ~· UUG~$G
H8VF· «85~¼B G~8;

370
­ 8 H/ $/8F8 ) GF$G ) ! 8 «· B · VV/G~ U· ~$8 68««8 ¼H) /$8 q 8 $~8 8F$~· $8 c M5c W5c d ~/H¼«$· FG )G««8V· $8 ) GF
6/ ~/) 8%/$G~/ ~· 6/G4 ~8V/H$~· $G~/4 B /) ~GDG F/4 ~/H¼«- / $~8 UG$8F\ /GB 8$~/ z n5z d5z g4 ) ! 8 HGFG 6/ $/UG
$· FG V/à 8J ¼· «/\ \ · $8 8 J ¼/F6/ FGF «/F8· ~/4 F8 ) GF- · %· ~/· \ /GF8 «GV· ~/$B /) · 86 ! · FFG $¼$$/ /« %· «G~8
H8V¼8 ) ! 8 ¼F B /H) 8«· $G~84 HU~G%%/H$G 6/ 8J ¼· «/\ - 6/ M B 8V· G! B ; v ¼8H$/ $~8 UG$8F\ /GB 8$~/ H8U· ~· $/
\ · \ /GF/ /F $8~F84 ~/H¼«$· ¼V¼· «B 8F$8 ¼$/«8 86 · U- U8~B 8$$GFG 6/ ) GF$~G««· ~8 /« %G«¼B 8 HGFG~G 6/
U· ~8 B G«$G 8) GFGB /) G H¼« U/· FG ) GH$~¼ $$/%G; GVF/ ) · F· «8;
n $~8 ) ¼~HG~/ 68/ $~8 UG$8F\ /GB 8$~/ ~/H¼«$· FG ) G«-
«8V· $/ a. $~8 ) GF68FH· $G~/ 8«8$$~G«/$/) / 6/ · ) ) GU-
CIRCUITO DEL MISCELATORE U/· B 8F$G ) ! 84 · «G~G %G«$· 4 HGFG ) G««8V· $/ ) GF «·
~8$8 HGB B · $~/) 8 68««.GU8~· \ /GF· «84 ) GB UGH$· 6· «-
q G H) ! 8B · 8«8$$~/) G 68« B /H) 8«· $G~8 è ~/UG~$· $G «8 ~8H/H$8F\ 8 z W5z e5z i ;
/F D/V¼~· «; u8~ H%G«V8~8 «· D¼ F\ /GF8 6/ HGB B · $G~84 ) /Gè 6/ 8«8-
n« U~/B G 8«8B 8F$G ) ! 8 ( · «\ · · ««.G) ) ! /G 68««.GHH8~- B 8F$G B /H) 8«· $G~84 «.· B U«/D)/ · $G~8 GU8~·\ /GF· «8
%· $G~8 è /« ) /~) ¼/$G /F$8V~· $G na 4 ) ! 8 è H/B ( G«8V- na 68%8 ~/H¼«$· ~8 ) GF$~G~8· \ /GF· $G7 $· «8 ) GB U/$G
V/· $G $~· B /$8 ¼F $~/· FVG«G; v ¼8H$G ) GB UGF8F$84 %/8F8 H%G«$G F8« ) /~) ¼/$G 68««· ~8H/H$8F\ · z x;
) ! 8 è ¼F · B U«/D)/ · $G~8 t U8~· \ /GF· «84 ) /Gé ¼F · B - n« V¼· 6· VFG ) ! 8 H/ G$$/8F8 ) GF / %· «G~/ ) /$· $/ F8«-
U«/D/) · $G~8 · 6 8«8%· $/HH/B G V¼· 6· VFG4 è 6/ $/UG «.8«8F) G ) GB UGF8F$/ è U· ~/ · MK 7 B · J ¼8H$G V¼· -
à NNgW« 68««· u! /«/UH; c HHG H8~% 8 U8~ G$$8F8~8 6· VFG UG$~à %· ~/· ~8 · U/· ) 8~84 · H8) GF6· 68««8
«· D¼ F\ /GF8 6/ HGB B · $G~8; 8H/V8F\ 8 68««.GU8~· $G~84 /F$8~%8F8F6G H¼« %· «G~8
68««· ~8H/H$8F\ · z x;
u8~ G$$8F8~8 /« B /V«/G~ 8J ¼/«/( ~/G $8~B /) G 8 «·
B /F/B · $8FH/GF8 6/ GDD H8$4 68%8 8HH8~8 z l = z x
84 J ¼/F6/4 z l = « B 8V· G! B ;
Fig. 2 - Cablaggio del miscelatore a tre vie. La scher-
matura è d'obbligo, perché si tratta di un apparato q · ~8H/H$8F\ · z k4 ¼F/$· B 8F$8 · / ) GF68FH· $G~/ a e5
destinato a funzionare a monte di una catena di am- a g4 · HH¼B 8 «G H) GUG 6/ ~8F68~8 H$· ( /«8 /« ) /~) ¼/$G4
plificazione sonora. n collegamenti esterni tra le sor- 8%/$· F6G GH) /««· \ /GF/ 8 «/B /$· F6G4 F8««G H$8HHG $8B -
genti sonore e le boccole d'entrata e / potenziometri, UG4 · « %· «G~8 6/ Wg;KKK m\ «· ~/HUGH$· /F D~ 8J ¼8F-
debbono tutti essere realizzati con cavi schermati. Il
circuito deve essere assolutamente racchiuso in un \ · 68«".· B U«/D)/ · $G~8;
contenitore metallico. NF) ! 8 H8 H· ~8( ( 8 H$· $G UGHH/( /«8 · ¼B 8F$· ~8 FG5

E! cW cd use.

ALLA PILA
9V

371
Fig. 3 - Circuito stampato a grandezza natu-
rale che il lettore dovrà comporre prima di /-
niziare la costruzione del miscelatore.

$8%G«B 8F$8 «· ( · F6· U· HH· F$84 · ( ( /· B G U~8D8~/$G q 8 ) · ~· $$8~/H$/) ! 8 U/ù H· «/8F$/ 6/ J ¼8H$G ) GB UG-
FGF D·~«G4 U8~) ! é FGF · %~8( ( 8 ·HHG«¼$· B 8F$8 V/G- F8F$8 HGFG»
%· $G · ««· D868«$à di ~/U~G6¼\ /GF84 · ¼B 8F$·F 6G
HG«$· F$G «.· B U«/D/) · \/ GF8 6/ ¼F· /F¼$/«8 UG~\/GF8
6/ D~ 8J ¼8F\ · FGF ¼6/( /«8;
h ¼· 6· VFG H8F\ · ) GF$~G~8· \ /GF8 eg;KKK
z 8/8\ /GF8 6/ B G6G ) GB ¼F8 xK 6P
IL CIRCUITO INTEGRATO
a G~~8F$8 6/ UG«· ~/\ \ · \ /GF8 6.8F$~· $· K4d N
n« ) /~) 7M/$G /F$8V~· $G Rà NNgWM 6»««· u! /«/UH è ; 6GR5 wH) ¼~H/GF8 6/F· B /) · 6.¼H) /$· ±5 Me é
$· $G 6/ ( 8F Md $~· FH/H$G~4 Mg ~8H/H$8F\ 8 8 W 6/G6/;
­ / $~· $$· J ¼/F6/ 6/ ¼F ) /~) ¼/$G · ( ( · H$· F\ · ) GB 5 !/ HH/U· \ /GF8 $G$· «8 l K Bì
U«8HHG4 ) GB 8 H/ U¼ò %868~8 /F D/V¼~· g;

v ¼8H$G /F$8V~· $G U~8H8F$· ¼F ( · HHG ~¼B G~8 6/


DG F6G4 $· F$G 6· ~8F68~«G · 6· $$G · ««./B U/8VG 6/
· B U«/D/) · $G~8 · ¼6/G;
q ./F%G«¼) ~G 68««.· B U«/D)/ · $G~8 GU8~· \ /GF· «8 è 6/
$/UG à t kl · 6 l $8~B /F· «/ D·) /«B 8F$8 /68F$/D/) · -
( /«/ H8V¼8F6G «G H) ! 8B · 6/ D/V¼~· e;

COSTRUZIONE DEL MISCELATORE

n« B /H) 8«· $G~8 è ¼F · UU· ~· $G 68H$/F· $G · ~· UU~8-


H8F$· ~84 H8 FGF U~GU~/G /« U~/B G4 H8F\ · 6¼( ( /G
¼FG 68/ U~/B / H$· 6/ 68««· ) · $8F· 6/ ·B U«/D)/ · \ /G-
F8 HGFG~· ; c ) ) G U8~) ! é «· ~8· «/\ \ · \ /GF8 U~· $/) ·
6/ J ¼8H$G ) /~) ¼/$G 68%8 $8F8~ ) GF$G 6/ $¼$$/ J ¼8V«/
· ) ) G~V/B 8F$/ F8) 8HH· ~/ F8/ B GF$· VV/ 6/ · UU· ~· $/
· B U«/D)/ · $G~/ · B GF$8 6/ ¼F J ¼· «H/· H/ H/H$8B · 6/
· B U«/D/) · \ /GF8; v ¼· «H/· H/ U/) ) G«G ~¼B G~8 6/ DGF-
6G4 /FD·$$/4 F8/ U~/B / 8«8B 8F$/ 68««· ) · $8F· · B -
U«/D/) · $~/) 84 H¼( /~8( ( 8 $¼$$· ¼F· H8~/8 6/ H¼) ) 8H-
Fig. 4 - Disposizione degli elettrodi dell'integrato H/%8 · B U«/D)/ · \ /GF/ ) GF FG$8%G«8 6· FFG U8~ / H8-
TAA521 della Philips. Il numero 8 trovasi in corri-
spondenza di una tacca ricavata sull'involucro esterno VF· «/ ¼H) 8F$/;
del componente. n« ) /~) ¼/$G H$· B U· $G è /F J ¼8H$G ) · HG F8) 8HH· FG4

372
k

Fig. 5- II circuito inte-


grato TAA521 della Philips
è abbastanza complesso,
perché comprende 13 tran-
sistor, 15 resistenze e 2
diodi.

U8~) ! é HG«$· F$G 8HHG · HH/) ¼~· ) G««8V· B 8F$/ ) G~$/4 q .· «/B 8F$· \ /GF8 6/ J ¼8H$G ) /~) ¼/$G è 6/ $/UG 6GU-
~/V/6/$à B 8) ) · F/) · 86 G$$/B 8 H· «6· $¼~ 8; U/G4 ) GHì ) GB 8 «G H/ U¼ò /F$¼/~8 GHH8~%· F6G «G
c . · F) ! 8 F8) 8HH· ~/G4 ¼F· %G«$· ~8· «/\ \ · $G /« ) · - H) ! 8B · 8«8$$~/) G 6/ D/V¼~ · M; v ¼8H$· $8FH/GF8 UG-
( «· VV/G4 /FH8~/~8 /« ) /~) ¼/$G /F ¼F ) GF$8F/$G~8 B 8- $~à 8HH8~8 U~8«8%· $· 6· ¼F ( ¼GF · «/B 8F$· $G~8 H$· -
$· ««/) G 8«8$$~/) · B 8F$8 ) G««8V· $G · B · HH· 0%86/ %/$8 ( /«/\ \ · $G 8 D/«$~· $G4 GUU¼~ 8 6· 6¼8 U/«8 6· x é 4
6/ B · HH· /F D/V¼~ · W1; 68« $/UG 6/ J ¼8««8 B GF$· $8 F8/ ~/) 8%/$G~/ ~· 6/G
NF) ! 8 «8 ) · ~) · HH8 B 8$· ««/) ! 8 68/ UG$8F\ /GB 8$~/ $~· FH/H$G~/\ \ · $/ 8 $· H) · ( /«/; q 8 6¼8 U/«8 6· x é 4
6G%~· FFG $¼$$ 8 8HH8~8 ) G««8V· $8 ) GF «· B · HH· 68« ) ! 8 68( ( GFG 8HH8~8 ) G««8V· $8 U8~ B 8\ \ G 6/ 6¼8
) /~) ¼/$G4 ) /Gé ) GF /« ) GF$8F/$G~8 B 8$· ««/) G; U~8H8 UG«· ~/\ \ · $84 ) GHì ) GB 8 /F6/) · $G /F D/V¼ ~· W4
n ) G««8V· B 8F$/ D~ · «8 ( G) ) G«8 6/ 8F$~· $· 8 / UG- V· ~· F$/H) GFG ¼V¼· «B 8F$8 ¼F· «¼FV· · ¼$GFGB /·
$8F\ /GB 8$~/ 6G%~· FFG 8HH8~8 ~8· «/\ \ · $/ ) GF ) · %8$$/ 6/ 8H8~) /\ /G · ««.· UU· ~·$G /F %/~$ù 68« H¼G ~/6G$$/HH/-
H) ! 8~B · $/7 «· ) · «\ · B 8$· ««/) · 6/ J ¼8H$/ ¼«$/B / 6G- B G ) GFH¼B G 6/ 8F8~V/· 8«8$$~/) · ;
%~à 8HH8~8 H· «6· B 8F$8 · F) G~· $· · « ) /~) ¼/$G 6/ z /) G~~8F6G · ««.¼HG 68««8 U/«84 U¼ò ) · U/$· ~8 ) ! 8
B · HH· 4 · ««G H) GUG 6/ 8%/$· ~8 J ¼· «H/· H/ U~G6¼\ /GF8 J ¼8H$84R $~G%· F6GH/ /F D·H8 6/ 8H· ¼~/B 8F$G4 U~G%G-
G6 8H· «$· \ /GF8 6/ ~GF\ /G; ) ! /FG ¼F ) 8~$G ~¼ B G~8 6/ DG F6G; u8~ H) GFV/¼~· ~8
c . G%%/G ) ! 8 · F) ! 8 / ) G««8V· B 8F$/ 8H$8~F/4 D~ · $· «8 /F) GF%8F/8F$8 H/ 68%8 ) G««8V· ~84 /F U· ~·««8«G
«8 HG~V8F$/ HGFG~8 8 «8 ( G) ) G«8 6.8F$~· $· 4 6G%~· F- · ) /· H) ¼FG 68/ 6¼8 ) GF68FH· $G~/ 8«8$$~G«/$/) / C7-
FG 8HH8~8 G$$8F¼$/ ) GF ) · %/ H) ! 8~B · $/; a l 4 ¼F ) GF68FH· $G~8 ) 8~· B /) G 6· MK ;KKK Uf ;

***
373
DI RACCARI
PER CATENE
DI RIPRODUZIONE
H-F
Non è raro il caso di una catena Hi-Fi composta da un
amplificatore di potenza nettamente superiore a quella
sopportabile dalle casse acustiche. Ciò si verifica a causa del
prezzo molto elevato di quest'ultime, se esse sono di ottima
qualità e di potenza efficace superiore a 30 W.
Un altoparlante in grado di sopportare una potenza efficace
massima consigliata dal costruttore, in regime continuo,
raggiungerà presto la distruzione a causa del riscaldamento
della bobina. Un elemento di controllo del sovraccarico
rappresenta dunque un dispositivo utile, se non proprio
necessario. E in questo articolo ve ne presentiamo uno di
semplice concezione circuitale e molto economico.
a · U/$· HU8HHG 6/ %868~84 /F ¼F /B U/· F$G mn5f n4 6/· 6/HH/U· $· ; r · ) /ò ) ! 8 U/ù /F$8~8HH· V«/ · «$G-
«.· ) ) GUU/· B 8F$G 6/ ¼F · B U«/D)/ · $G~8 6/ FG$8%G«8 U· ~«· F$/ è U~GU~/G «· UG$8F\ · B 86/· 4 ) ! 8 è «8V· $·
UG$8F\ · ) GF ) · HH8 · ) ¼H$/) ! 8 /F V~· 6G 6/ HGUUG~$· - · ««· UGHH/( /«/$à 6/ 6/HH/U· \ /GF8 68««· ( G( /F· B G( /-
~84 /F ~8V/B 8 U8~B · F8F$84 HG«$· F$G ¼F· U· ~$8 68«- «8 68««.· «$GU· ~«· F$8; c H8 è %8~G) ! 8 8H/H$8 ¼F «/B /-
«· UG$8F\ · 8~GV· $· 6· ««.· B U«/D/) · $G~84 r · ) /ò H/ $8 U8~ «· UG$8F\ · 6/ U/) ) G4 6· $G ) ! 8 «· ( G( /F· B G-
V/¼H$/D/) · F8« D·$$G ) ! 84 U8~ G$$8F8~8 ¼F· ~/U~G- ( /«8 U¼ò B ¼G%8~H/ HG«$· F$G 8F$~G «8 6/B 8FH/GF/
6¼\ /GF8 · 6 · «$· D868«$à 4 è F8) 8HH· ~/G 6/HUG~~8 6/ /B UGH$8 6· ««· H$~¼ $$¼~· 68««.· «$GU· ~«· F$84 è · «$~8$-
¼F.· B U/· 6/F· B /) · ) ! 84 /F U~·$/) · 4 H/ $~· 6¼) 8 $· F$G %8~G ) ! 8 F8/ 6/DD ¼HG~/ · ) ¼H$/) / 6/ )«· HH8
/F ¼F· 8«8%· $· UG$8F\ · B ¼H/) · «8 68««.· B U«/D)/ · $G~8; J ¼8H$· UG$8F\ · è · HH· / U/ù 8«8%· $· 6/ J ¼8««· /F
s GF H/ $~· $$· 6¼FJ ¼8 6/ ¼F· ( /\ \ · ~~/· $8) F/) · G4 ~8V/B 8 ) GF$/F¼G;
U8VV/G4 6/ ¼F 8~~G~8 6/ B GF$· VV/G; ­ 8 H/ $/8F8 ) GF$G UG/ 68« ) GH$G 6/ ¼F /B U/· F$G 6/
q · UG$8F\ · B ¼H/) · «8 è ~·UU~8H8F$· $· 6· ¼F F¼- ~/U~G6¼\ /GF8 · 6 · «$· D868«$à 4 · UU· ~8 8%/68F$8
B 8~G · ( ( · H$· F\ · · ~$/D/) /GHG4 ) ! 8 8HU~/B 8 HG«$· F$G ) ! 8 «· HG«¼\ /GF8 6/ · 6G$$· ~8 · B U«/D/) · $G~/ 6/ · «$·
«· J ¼· F$/$à 6/ UG$8F\ · ) ! 8 «.· B U«/D)/ · $G~8 6G%~8( - UG$8F\ · 4 U8~ ~/6¼~~8 · « B /F/B G «8 6/H$G~H/GF/ 68/
( 8 8HH8~8 /F V~·6G 6/ 8~GV· ~8 U8~ ¼F ( ~8%84 B · U/) ) ! / 6/ UG$8F\ · 4 ) GF ) · HH8 · ) ¼H$/) ! 8 6/ UG$8F\ ·
FGF ) ! /· ~· B 8F$8 68D/F/$G4 U8~/G6G 6/ $8B UG; c ) ) G U/ù B G68H$· 4 FGF è 6· ) GFH/68~· ~H/ ¼F· DG ««/·
U8~) ! é · HH· / HU8HHG H/ U~8D8~/H) 8 · F6· ~8 H¼« H/) ¼~G4 $8) F/) · ; à ¼$$· %/· 4 UG/) ! é «.· B U«/D)/ · $G~8 è %/~$¼· «-
H) 8V«/8F6G · B U«/D)/ · $G~/ 6/ 8«8%· $· UG$8F\ · /F ~8- B 8F$8 /F V~· 6G 6/ 8~GV· ~8 · F) ! 8 ¼F· UG$8F\ ·
V/B 8 H/F¼HG/6· «84 /F V~·6G 6/ ~/HUGF68~84 /F B /H¼- ) GF$/F¼· H¼U8~/G~8 · J ¼8««· · ) ) 8$$· ( /«8 6· ««8 ) ·HH84
~· U/ù ) ! 8 HG66/HD·) 8F$84 · $¼$$ 8 «8 ~/) ! /8H$8 6/ 86 · F) ! 8 /F %/~$ ù 68« ) GH$G $~GUUG HU8HHG 8«8%· $G
6/F· B /) · 68««· B ¼H/) · ~/U~G6G$$· ; b .· «$~· U· ~$84 6/ J ¼8H$8 ¼«$/B 84 ) GF%/8F8 B ¼F/~H/ 6/ ¼F /F6/) · -
«· UG$8F\· B 86/· ~/B · F8 FG~B · «B 8F$8 B G«$G · « $G~8 6/ UG$8F\ · B 86/· 4 in V~·6G 6/ H8VF· «· ~8 /F
6/ HG$$ G 68« %· «G~8 B ·HH/B G 6/ UG$8F\ · U8~ /« $8B UG ¼$/«8 GVF/ H¼U8~·B 8F$G 68««· UG$8F\ · B · H-
J ¼·«8 /« 6/B 8FH/GF· B 8F$G 68««8 ) · HH8 · ) ¼H$/) ! 8 H/B · ) GFH8F$/$· 4 · ««G H) GUG 6/ ~/8F$~· ~8 8F$~G/ «/-
%/8F8 D·$$G $8F8F6G ) GF$G 68««· HG«· UG$8F\ · B 85 B /$/ 6/ H/) ¼~ 8\ \ · ;

375
àz W

3 re
-- +, D02 C1
t
3 ;3
t- zM
R2
R5

Fig. 1 - Il circuito dell'indicatore di sovraccarico è


composto da un ponte raddrizzatore, da un rivelato-
re di soglia e da un oscillatore a rilassamento pilo-
COMPONENTI
tato da un transistor di tipo unigiunzione. Gli elementi
indicatori sono rappresentati da due diodi Led.

Condensatori
C1 = 100 F - 150 VI (elettrolitico)
C2 = 22 f 5 50 VI (elettrolitico)
Resistenze
UN INDICATORE ECONOMICO R1 = 47.000 ohm (potenz. a variaz. lin.)
R2 AA 4.700 ohm
u8~ ~· VV/¼FV8~8 J ¼8H$G G( /8$$/%G H/ UGHHGFG ~8· -
R3 A 15.000 ohm
R4 = 4.700 ohm
«/\ \ · ~8 %· ~/ ) /~) ¼/$/; n U/ù ) GB ¼F/ HGFG J ¼8««/
R5 = 470 ohm
6G$· $/ 6/ ¼FG H$~¼ B 8F$G /F6/) · $G~84 ) ! 8 H8VF· «·
Varie
«· UG$8F\ · B 86/· 6.¼H) /$· 68««.· B U«/D/) · $G~8; A
TR1 = BC179 (BC178 - BC177)
FGH$~G · %%/HG4 $¼$$· %/· 4 J ¼8H$G H/H$8B · U~8H8F$· TR2 = 2N2646
¼F 6¼U«/) 8 H%· F$· VV/G» il ) GH$G · ( ( · H$· F\ · 8«8- D1-D2-D3-D4 A
4 x 1N914 (ponte di diodi)
%· $G 68««G H$~¼ B 8F$G /F6/) · $G~8 8 «· H¼( G~6/F· - D5 = diodo zener (4,7 V)
\ /GF8 68««· H8VF· «· \ /GF8 68« HG%~· ) ) · ~/) G · 6 ¼F· D6-D7 = diodi Led di qualsiasi tipo
) GF$/F¼· · $$8F\ /GF8 6· U· ~$8 68««.· H) G«$· $G~84 ) ! 8
68%8 ) GF$~G««· ~8 ) GF$/F¼· B 8F$8 «./F6/) 8 68««G
H$~¼ B 8F$G4 H8F\ · G%% /· B 8F$8 UG$8~ V¼H$· ~8 «·
~/U~G6¼\ /GF8 B ¼H/) · «8;
6/ ¼F· ) 8~$· HGV«/· 6.· ««· ~B 8;
n« FGH$~G U~GV8$$G 8«/B /F· V«/ /F) GF%8F/8F$/ G~· n« U~GV8$$G ) ! 8 ~8· «/\ \ · $· «8 D¼F\ /GF8 è ~/UG~$· $G
) /$· $/4 U8~) ! é «· H¼· ~8· «/\ \ · \ /GF8 U~· $/) · è B G«- /F D/V¼~· M;
$G 8) GFGB /) · 8 U8~) ! é «.· UU· ~8) ) ! /G è /F V~· 6G v ¼8H$G ) /~) ¼/$G U~8H8F$· ¼F ¼«$8~/G~8 %· F$· VV/G
6/ ~/) ! /· B · ~8 «.· $$8F\ /GF8 6/ J ¼· «H/· H/ · H) G«$· $G~8 ~/HU8$$G · 6 · «$~/ $/U/ 6/ /F6/) · $G~/ 8«8$$~G F/) /4 U8~-
) GB G6· B 8F$8 H6~· /· $G F8««· UG"$~G F· · 6 · «)¼F/ ) ! é H/ · ¼$G· «/B 8F$· HD~ ¼$$· F6G /« H8VF· «8 6.¼H) /$·
B 8$~/ 6/ 6/H$· F\ · 6· ««.· B U«/D/) · $G~8; 68««.· B U«/D/) · $G~84 H8F\ · · «)¼F· F8) 8HH/$à 6/ ~/) G~-
~8~8 · ««8 U/«8 G · V«/ · «/B 8F$· $G~/ 6· ~8$8;
N««.¼H) /$· 68««.· B U«/D/) · $G~8 6/ ( · HH· D~ 8J ¼8F\ · 4
IL CIRCUITO TEORICO U/ù U~8) /H· B 8F$8 /F U· ~·««8«G ) GF «· ) ·HH· · a ¼-
H$/) · 4 ~/H¼«$· /FH8~/$G ¼F UGF$8 6/ J ¼· $$ ~G 6/G6/
q .· ) ) G~V/B 8F$G 6· FG/ · 6G$$· $G U8~ ~/HG«%8~8 /« · « H/«/) /G ) ! 8 ~8$$/D/)· FG /« H8VF· «8 · 6GUU/· H8-
U~G( «8B · ) GFH/H$8 F8««· HGH$/$¼\ /GF8 )«8««G H$~¼ - B /GF6· ;
B 8F$G · )« /F6/) 8 ) GF 6¼8 6/G6/ q c b 4 ) /Gé 6¼8 ­ ¼) ) 8HH/%· B 8F$8 /« ) GF68FH· $G~8 8«8$$~G «/$/) G a «
6/G6/ 8«8$$~G «¼B /F8H) 8F$/ ) ! 8 H/ B 8$$GFG · «· B - U~G%%868 · «/%8««· ~8 /« H8VF· «8 ~· 66~/\ \ · $G )«· «
U8VV/· ~8 FGF · UU8F· H/ %8~/D/) · /« H¼U8~· B 8F$G UGF$8» H¼/ $8~B /F· «/ 6/ a « H/ G$$/8F8 J ¼/F6/ ¼F·

376
$8FH/GF8 8«8$$ ~/) · /« ) ¼/ %· «G~8 è U~GUG~\/GF·«8 ) 8HH/%· 8 /F V~· 6G 6/ 6· FF8VV/· ~«/ /~~ /B 86/· ( /«-
· ««· UG$8F\ · B 86/· 8~GV· $· 6· ««.· B U«/D)/ · $G~8; B 8F$8;
v ¼8H$· $8FH/GF84 ) GB 8 · ( ( /· B G V/à 68$$G4 %/8F8 u8~ 8%/$· ~8 $· «8 /F) GF%8F/8F$8 H/ UG$~à ~/6¼~ ~8 /«
/B U/8V· $· · F) ! 8 U8~ · «/B 8F$· ~8 /« ) /~) ¼/$G 6/ %· «G~8 68««· ~8H/H$8F\ · z g4 UG~$· F6G«G 6· ekK
· ««· ~B 8; G! B · WWK G! B 4 GUU¼~8 ) G««8V· F6G4 /F H8~/8 ) GF
/ 6/G6/ q 864 ¼F· ~8H/H$8F\ · «/B /$· $~/) 8 6/ ) G~~8F$8;
­ 8 H/ %8~/D/) · /« ) · HG ) GF$~·~/G4 ) /Gé H8 «· UG$8F\ ·
TENSIONE DI SOGLIA B 86/· è ( · HH· 4 «.· ) ) 8FH/GF8 68/ 6/G6/ q 86 UG-
$~8( ( 8 ~/H¼«$· ~8 /FH¼DD/ ) /8F$8; a GF%8~~à · ««G~· 8«/-
v ¼· F6G «· $8FH/GF8 H¼/ $8~B /F· «/ 68« ) GF68FH· $G- B /F· ~8 «· ~8H/H$8F\ · z g;
~8 8«8$$ ~G«/$/) G a M H¼U8~· ¼F U~8D/HH· $G %·«G~84 H/
G$$ /8F8 «· ) GF6¼\ /GF8 · $$~· %8~H G /« 6/G6G \ 8F8~
U8~ il H¼U8~·B 8F$G 68««· HGV«/· /F%8~H· 84 ) GFH8- REALIZZAZIONE PRATICA
V¼8F$8B 8F$84 «.8F$~· $· /F ) GF6¼\/ GF8 68« $~· FH/-
H$G~ à z « ) ! 84 ¼F/$· B 8F$8 · « 6/G6G \ 8F8~4 b g4 q · ~8· «/\ \ · \ /GF8 U~· $/) · 68««./F6/) · $G~8 6/ HG%~·) -
) GB UGF8 /« ) /~) ¼/$G ~/%8«· $G~8 6/ HGV«/· ; ) · ~/) G è G«$ ~8B G6G H8B U«/) 84 U8~) ! é FGF 8H/H$GFG
q .8B /$$G~8 68« $~· FH/H$G~ ¼F/V/¼F\ /GF8 à z W ~/- 8«8B 8F$/ G ) G««8V· B 8F$/ ) ~/$/) /; nn ) /~) ¼/$G H$· B -
H¼«$· ) G««8V· $G )GF «.· «/B 8F$· \ /GF8 UGH/$/%· · $$
~· - U· $G4 6¼FJ ¼8 4FGF è F8) 8HH· ~/G4 B 8F$~8 è H¼DD/ -
%8~HG «· ~8H/H$8F\ · z e4 U8~) ! é /« $~·FH/H$G~ à z « ) /8F$8 ¼F ) · ( «· VV/G U8~ B 8\ \G 6/ D/«/ ) GF6¼$$G~/;
H/ )GB UG~$· ) GB 8 ¼F 8«8B 8F$G /F )G~$G) /~) ¼/$G; c J ¼8H$G $/UG 6/ ) /~) ¼/$G è H$· $G 6· FG/ ~/UG~$· $G
/F D/V¼~ · W;
­ / G$$/8F8 )GHì «· V8F8~· \ /GF8 6/ GH) /««· \ /GF/ «·
)¼/ D~ 8J ¼8F\ · è 68$8~B /F· $· 6· ««· ) GH$· F$8 6/ t HH8~% · F6G nG H) ! 8B · U~· $/) G 6/ D/V¼~· W4 H/ U¼ò
$8B UG z e5a W; FG$· ~8 ) ! 8 «./F$8~G ) · ( «· VV/G è H$· $G 8H8V¼/$G H¼
¼F· «· H$~· B 8$· ««/) · 68H$/F· $· · D¼ FV8~84 F8««·
n« $~· FH/H$G~ ¼F/V/¼F\ /GF8 à z W D¼ FV8 6· 8«8B 8F-
U· ~$8 · F$8~/G~84 6· U· FF8««G D~ GF$· «8 68««.· UU· -
$G GH) /««· $G~8 · ~/«· HH· B 8F$G; ~8) ) ! /G;
u8~ · /¼$· ~8 / FGH$~/ «8$$G~/ F8««· /68F$/D/) · \ /GF8
68V«/ 8«8$$~G6/ 68/ 6¼8 $~·FH/H$G~4 U¼( ( «/) ! /· B G
ACCENSIONE DEI DIODI LED /F D/V¼~· d «· 6/HUGH/\ /GF8 68/ $8~B /F· «/ F8/ 6¼8
) GB UGF8F$/ à z M5à z W 8 F8/ 6/G6/ q 86 b i 5b k;
a GFH8V¼8F$8B 8F$8 · J ¼· F$G D/FG~· · ) ) 8~$· $G4 H¼«- a G«G~G ) ! 8 FGF · %8HH8~G B · / U~/B · 6.G~· B GF-
«· ( · H8 M 0P «1 H/ G$$
8FVGFG 68V«/ /B U¼«H/ /F V~·- $· $G J ¼8H$/ $/U/ 6/ 6/G6/ 8«8$$~G«¼B /F8H) 8F$/4 6G-
6G 6/ U~G%G) · ~8 «.· ) ) 8FH/GF8 68/ 6/G6/ q 86 b i 5 %~·FFG ~/)G~6· ~8 ) ! 8 $· «/ ) GB UGF8F$/ HGFG · ( -
b k; ( · H$· F\ · 68«/) · $/ 8 FGF 68%GFG · HHG«¼$· B 8F$8 %8-
­ 8 /« «/B /$8 6/ UG$8F\ · ~/H¼«$· 8«8%· $G4 «· «¼B /- F/~ UG«· ~/\ \ · $/ /F%8~H· B 8F$8 )GF $8FH/GF/ H¼U8-
FGH/$à ~· VV/¼F$· 6· / 6/G6/ q 86 UG$~à 8HH8~8 8) 5 ~/G~/ · / d é 4 U8~) ! é · «$~/B 8F$/ /« 6/G6G %8~~8( ( 8

o o

Fig. 2 - Poiché il progetto


dell'indicatore di sovracca-
rico è privo di elementi o
collegamenti critici, la rea-
lizzazione pratica potrà es-
sere effettuata per mezzo
di fili da collegamento,
senza ricorrere cioè al cir-
cuito stampato. L'esempio
proposto in questo schema
invita il lettore a compor-
re il cablaggio su una la-
stra metallica destinata a
fungere, con la sua parte
anteriore, da pannello
frontale dell'apparato. o Nq q. Nu o

377
6/H$~¼ $$G; a /ò H/VF/D/) · ) ! 8 / 6¼8 6/G6/ 6G%~· FFG
8HH8~8 /FH8~/$/ F8« ) /~) ¼/$G ) GHì ) GB 8 /F6/) · $G F8«-
«G H) ! 8B · 8«8$$~/) G di D/V¼~ · M 8 /F J ¼8««G U~·$/) G
6/ D/V¼~· W4 ) /Gé ) G~~8$$· B 8F$8 8 D·) 8F6G ( 8F8
K A · $$
8F\ /GF8 · « 6/H8VFG ~/UG~$· $G H¼««.8H$~8B · 68-
H$~· 6/ D/V¼~ · d;
TR2 TR1 D6-D7

COLLEGAMENTO DELL'INDICATORE

n« ) G««8V· B 8F$G 68« ~/%8«· $G~8 6/ HG%~·) ) · ~/) G ) GF


/« H/H$8B · 6/ ~/U~G6¼\ /GF8 · ¼6/G è H8B U«/) /HH/B G
Fig. 3 - Schemi relativi alla distribuzione degli elet- 84 ) GH· · HH· / /B UG~$· F$84 FGF /B U«/) · · «)¼F· B · -
trodi sui semiconduttori adottati per la composizione
FGB /HH/GF8 68««.· B U«/D)/ · $G~8 6/ ( · HH· D~ 8J ¼8F\ ·
del circuito dell'indicatore di sovraccarico. Sull'estre-
ma destra è riportato il disegno relativo ai diodi Led. G 68««· ) · HH· · ) ¼H$/) · ;
n« ) G««8V· B 8F$G 68« FGH$~G · UU· ~· $G 6G%~à 8HH8-
~8 D·$$G F8« B G6G /F6/) · $G /F D/V¼~ · e;

in scatola di montaggio a L. 3. 750

Il kit permette di realizza-


re un modulo elettronico u-
tilissimo, da adattarsi alle
seguenti funzioni:

Amplificatore BF Caratteristiche 'elettriche del modulo


Sirena elettronica Tensione tipica di lavoro: 9 V
Allarme elettronico
Consumo di corrente: 80 : 100 mA
Oscillatore BF
(emissione in codice mor- Potenza d'uscita: 0,3 W indistorti
se) Impedenza d'uscita: 8 ohm

378
CARICABATTERIE
IN SCATOLA DI MONTAGGIO
ENTRATA: 220 V - 50 Hz
USCITA: 6 - 12 Vcc - 4A
L 14
'
500
·
Nqàt uNz q Ns à c Fig. 4 - Il collegamento fra il no-
z né c q Nàt z c b n stro apparato rivelatore di so-
vraccarico e le casse acustiche
­ t é z Na a Nz na t
è di tipo in parallelo. Senza in-
terrompere il collegamento già
esistente fra la cassa acustica
e l'amplificatore, ci si potrà col-
legare direttamente con / morset-
ti della bobina mobile dell'alto-
parlante ,con le boccole di uscita
della cassa acustica o con / ter-
minali d'uscita dell'amplificatore
di bassa frequenza.
BF

a GB 8 H/ U¼ò FG$· ~84 H/ $~· $$· 6/ 8H8V¼/~8 ¼F ) G«- F· $84 «· $8FH/GF8 H¼/ $8~B /F· «/ 68««· ~8H/H$8F\ · 6/
«8V· B 8F$G /F U· ~·««8«G ) GF «· ) · HH· · ) ¼H$/) · 4 GU- UG$8F\ · G~ G~· B 8F\ /GF· $· ;
U¼~8 ) GF «.¼H) /$· 68««.· B U«/D/) · $G~8 6/ ( · HH· D~ 8- nF6/) · F6G ) GF uB · ?; /« %· «G~8 B · HH/B G 68««·
J ¼8F\ · 4 H8F\ · /F$8~~GB U8~8 /« ) G««8V· B 8F$G V/à UG$8F\ · ) GB U· $/( /«8 ) GF /« H/H$8B · 6/ · «$GU· ~«· F$/4
8H/H$8F$8 D~ · «· ) · HH· · ) ¼H$/) · 8 «.· B U«/D)/ · $G~8; 86 /F6/) · F6G ) GF z /« %· «G~8 68««· ~8H/H$8F\ · 4 G) -
nF U~·$/) · 4 J ¼/F6/4 /« ) G««8V· B 8F$G UG$~à 8HH8~8 ) G~~8~à ~8VG«· ~8 /« %G«¼B 8 68««.· B U«/D)/ · $G~8 /F
D·$$G H¼/ $8~B/F· «/ 68««.· «$GU· ~«· F$84 GUU¼~8 H¼/ B G6G 6· G$$ 8F8~8 ¼F· /F6/) · \ /GF8 68« $8H$8~
B G~H8$$/ 6/ 8F$~·$· 68««· ) · HH· · ) ¼H$/) · 4 B · H/ U· F · »
UG$~à · F) ! 8 8DD 8$$¼· ~8 /« ) G««8V· B 8F$G H¼««.¼H) /- é 8Dà;AA é uB · ?; R
$· 68««.· B U«/D/) · $G~8 6/ ( · HH· D~8J ¼8F\ · ; u8~ 8H8B U/G4 UGF8F6G uB · ?; A dK W 86 R l
G! B 4 H/ G$$/8F8»
ve.= /303= Mg4g V ) /~) ·
TARATURA à ~·B /$8 /« UG$8F\ /GB 8$~G z « H/ D· /F B G6G ) ! 8
«./F6/) · $G~8 6/ HG%~· ) ) · ~/) G %8FV· ~8VG«· $G U8~ /«
u8~ G$$8F8~8 ¼F· /F6/) · \ /GF8 %8~·B 8F$8 ¼$/«8
~·VV/¼FV/B 8F$G 68« %· «G~8 6/ HGV«/· 6/ · ««· ~B 8
) GF /« FGH$~G ~/%8«· $G~8 6/ HG%~· ) ) · ~/) G4 è · HH· /
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Potenza musicale 50W
Potenza continua 45 W
Impedenza d'uscita 4 ohm
Impedenza entrata E1 superiore a 100.00 ohm
Impedenza entrata E2 superiore a 1 megaohm
Sensibilità entrata El 100 mV per 45 W
Sensibilità entrata E2 1 V per 45 W
Controllo toni atten. - 6 dB; esaltaz.
+ 23 dB a 20 KHz
Distorsione inf. al 2% a 40 W
Semiconduttori 8 transistor al silicio
+ 4 diodi al silicio
+ 1 diodo zener
Alimentazione 220 V
Consumo a pieno carico 60 VA
Consumo in assenza di segnale 2 W
Rapporto segnale/disturbo 55 dB a 10 W

Il kit è comprensivo di tutti gli


Questa scatola di montaggio, veramente pre- elementi necessari per la realiz-
stigiosa, si aggiunge alla collana dei kit ap-
prontati dalla nostra organizzazione. L'ampli- zazione dell'amplificatore ripro-
ficatore di potenza, appositamente concepito dotto nella foto. Per il suo com-
per l'accoppiamento con la chitarra elettrica,
è dotato di due entrate ed è quindi adattabile pletamento il lettore dovrà pro-
a molte altre sorgenti di segnali BF, così da curarsi, per proprio conto, gli al-
rendere l'apparato utilissimo per gli usi più
svariati. toparlanti e il contenitore.

H kit e comprensivo di tutti gli elementi necessari per la realz-


zarione dell'amplificatore riprodotto nella foto. Per il suo com-
pletamento il lettore dovra procurarsi, per proprio conto, gli
altoparlanti e il contenitore.
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382
i questa Rubrica potranno avvalersi tutti quei lettori che sentiranno la

D necessità di offrire in vendita, ad altri lettori, componenti o apparati


elettronici, oppure coloro che vorranno rendere pubblica una richiesta
di acquisto od un'offerta di permuta.
Elettronica Pratica non assume alcuna responsabilità su eventuali contesta-
zioni che potessero insorgere fra i signori lettori e sulla natura o veridicità
del testo pubblicato. In ogni caso non verranno accettati e, ovviamente,
pubblicati, annunci di carattere pubblicitario.
Coloro che vorranno servirsi di questa Rubrica, dovranno contenere il testo
nei limiti di 40 parole, scrivendo molto chiaramente (possibilmente in stam-
patello).

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TUTTO
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Tutti i lettori di ELETTRONICA PRATICA. abbonati o no, possono
usufruire del nostro servizio di consulenza, rivolgendoci quesiti
tecnici inerenti i vari progetti presentati sulla Rivista. Da parte no-
stra saremo ben lieti di rispondere a tutti, senza distinzione alcuna,
pubblicamente, su queste pagine, oppure, a richiesta, privatamen-
te, tramite lettera. Per rimborso spese postali e di segreteria si
prega aggiungere alla domanda l'importo di L. 800 (abbonati L.
600) in francobolli.

Effetti fisiologici della corrente no. L'organismo umano accusa gd una sensazo-
ne chiaramente percettibile (scossa elettrica) quan-
q · B /· U·HH/GF8 U8~ «.8«8$$~GF/) · B / ) GH$~/FV8 do è attraversato da una corrente anche inferio-
HU8HHG · 6 · %%/) /F· ~B/ · ) /~) ¼/$/ F8/ J ¼· «/ «8 $8F- re ad un millesimo di ampère. Purtroppo tra /
H/GF/ /F V/G) G HGFG · ( ( · H$· F\ · 8«8%· $8; nF J ¼8H$/ profani regna generalmente molta confusione,
¼«$/B / $8B U/ HGFG ~/B ·H$G ¼F UG. · ««· ~B · $G U8~ perché si ritiene che gli effetti fisiologici della
$· «¼F/ ~8) 8F$/ D·$$/ 6/ ) ~GF· ) · · B U/· B 8F$8 ~/UG~- corrente dipendano solo dalla tensione in gioco.
$· $/ H¼/ J ¼G$/6/· F/» «· B G~$8 ) · ¼H· $· 6· DG «VG~· -
In realtà gli effetti in questione dipendono esclu-
\ /GF8 8«8$$~/) · 6/ «· %G~· $G~/ · 668$$/ · ««· B · F¼$8F- sivamente dall'intensità della corrente che aura-
\ /GF8 8 ~/U· ~· \ /GF8 68««8 «/F88 8«8$$~/) ! 8; NF) ! 8 versa l'organismo; perciò l'effetto è nullo, per
· B 8 è ) · U/$· $G J ¼· «)! 8 %G«$· 6/ U~8F68~8 «· H) GH-
qualunque valore di tensione, se il contatto a-
H· 4 H8F\ · H¼( /~8 $¼$$· %/· · «)¼F 6· FFG D/H/G«GV/) G;
viene in modo che sia nulla 1a corrrnte che at-
­ · U8$8 6/~B / · J ¼· «8 %· «G~8 6/ $8FH/GF8 /« U8~/) G-
traversa il corpo. Facciamo un esempio. Sulla bo-
«G 6/%/8F8 B G~$· «8 8 /« $8) F/) G 68%8 · HH¼B 8~8
bina ad alta tensione deTl'impianto cfrl:rico di
$¼$$8 «8 F8) 8HH· ~/8 U~8) · ¼\ /GF/ 6¼~· F$8 /« «· %G~GE
un'autovettura è presente una tensione dell'or-
f NPnt r Ns s è a a n dine di alcune migliaia di volt; si tratta, quindi,
q /%G~FG di una tensione elevata. Ma tale tensione anche
se applicata al corpo umano non costituisce al-
Contrariamente a quanto si crede non sono le ten- cun pericolo letale e ciò perché la corrente elet-
sioni elevate la causa prima di effetti mortali, trica, che si può assorbire dalla bobina ad alta
bensì le correnti che attraversano il corpo uma- tensione dell'automobile, ha ¼F· debole intensità.

391
Viceversa, applicando al corpo umano la tensione ai tipi normali. In queste pile l'elemento depo-
elettrica della rete-luce, che ha il valore di WWK é 4 larizzante è rappresentato dal biossido di manga-
si possono verificare effetti mortali. Ci perché, nese, mentre l'elettrolita è costituito da una solu-
se il corpo umano, che è un conduttore abba- zione alcalina. Le pile al nichel-cadmio vengono
stanza buono di elettricità, riesce a stabilire un usate quando sono richieste correnti di scarica
ottimo collegamento fra la rete-luce e la terra, molto elevate, con periodi di erogazione conti-
l'intensità di corrente può raggiungere valori di nua alternati a periodi disponibili per la ricarica.
una decina di milliampère, sufficienti a paraliz- Il loro vantaggio rispetto ai tradizionali accumu-
zare i muscoli del corpo umano e, in particolare, latori è principalmente costituito dal minor peso.
il muscolo cardiaco . Esse vengono quindi consigliate per l'alimenta-
zione di apparati portatili di tipo professionale o

***
Pile al mercurio, al manganese, al nichel-
semiprofessionale. La corrente di ricarica delle
pile al nichel-cadmio deve essere mantenuta in
ogni caso tra lo K4M e lo K4W della corrente no-
minale .

***
cadmio
­ GFG ¼F U~/F) /U/· F$8 6/ 8«8$$~GF/) · 8 ¼F · HH/6¼G
«8$$G~8 6/ J ¼8H$· G$$ /B · z /%/H$· ; s 8/ B /8/ B GF$· V-
V/ HU8~/B 8F$· «/ ! G H8B U~8 D·$$ G ¼HG 6/ U/«8 · H8) -
Tensioni a dente di sega
) G4 B · · «)¼F/ B /8/ · B /) / B / ! · FFG 68$$G ) ! 8 8H/-
H$GFG /F ) GB B 8~) /G · «$~/ $/U/ 6/ U/«84 ·« B 8~) ¼~/G4 n« B /G %8) ) ! /G $8«8%/HG~84 6GUG $· F$/ · FF/ 6/ G$-
· « B · FV· F8H84 · « F/) ! 8«5) · 6B /G; ­ /8$8 /F V~· 6G 6/ $/B G H8~% /\ /G4 H/ è V¼· H$· $G; q · ~/U· ~· \ /GF8 è
GDD ~/~B/ FG$/\ /8 U· ~$/) G«· ~8VV/· $8 H¼ J ¼8H$/ $/U/ H$· $· 8DD8$$ ¼· $· 6· ¼FR8HU8~$G %/68G$8) F/) G ) ! 84
6/ U/«8 8 H¼« «G~G ¼HG U~·$/) GE U~/B · 6/ U~8«8%· ~8 «.· UU· ~8) ) ! /G4 B / ! · 68$$G
f z Ns a t b Ns c t ) ! 8 /« B · F) · $G D¼F\ /GF· B 8F$G 8~· 6· · $$~/( ¼/~H /
à G~/FG · ««· B · F) · F\ · 68««8 $8FH/GF/ · 68F$8 6/ H8V· ;
­ /8$8 /F V~· 6G %G/ 6/ ) ! /· ~/~B / J ¼8H$G ) GF) 8$$G4
La pila costituisce, attualmente, una sorgente di /FDG ~B· F6GB / H¼««· F8) 8HH/$à 8 «.¼( /) · \ /GF8 6/
elettricità insostituibile in numerose applicazio- J ¼8H$/ $/U/ 6/ $8FH/GF/E
ni, specialmente in tutte le apparecchiature por- z c s Nà t é c a a mns n
tatili di vario genere che sempre più si vanno à ~8%/HG
diffondendo. Le pile si distinguono per le carat-
teristiche costruttive e per le caratteristiche elet- In tutti i televisori vi sono due importanti circuiti
triche. In commercio si trovano oggi pile a secco, che provvedono a mantenere il pennello elettro-
pile al mercurio, pile al manganese e pile al ni- nico in continuo e regolare movimento, affinché
chel-cadmio. Tutte queste sono disponibili in una esso possa esplorare ordinatamente l'intero scher-
vasta gamma di tipi, dversi per dimensioni, valori mo del cinescopio. Il pennello elettronico compie
di corrente e tensioni e la loro scelta è legata, logi- due fonda mentali movimenti durante il proces-
camente, alle caratteristiche dell'apparecchio u- so di esplorazione dello schermo; un movimento
tilizzatore. Le pile al mercurio, in virtù delle loro orizzontale e uno verticale. Il movimento orz-
minuscole dimensioni, sono utilizzate in tutte le zontale fa apparire sullo schermo un insieme di
apparecchiature miniaturizzate, dove i problemi righe, una dopo l'altra, in numero di Mg;i W g; Al
di spazio e di peso assumono importanza rilevan- termine dell'ultima riga, il pennello elettronico
te; la loro applicazione più comune avviene nelle ritorna sulla parte alta dello schermo per ripren-
protesi auditive. L'elettrodo negativo della pila dere il movimento orizzontale, cioé per tracciare
al mercurio è rappresentato dallo zinco, mentre ancora le Mg;i Wg righe che compongono il qua-
l'elettrodo positivo è costituito dal mercurio; le- dro luminoso. Dunque, il movmento orizzontale
lemento depolarizzante è costituito dall'ossido di del pennello elettronico concorre alla formazione
mercurio. Questi tipi di pile, oltre che essere ca- di un quadro, mentre il movimento verticale,
ratterizzati da piccole dimensioni, presentano il provvede a sostituire il quadro con un altro; la
vantaggio di un elevato rapporto energia-volume. successione dei quadri è di gK al secondo ed essi
La scarica avviene ad una tensione assai stabile vengono denominati «campi». Ma per far muo-
per quasi tutto il periodo di utilizzazione. Le pile vere il pennello elettronico in senso orizzontale ed
al manganese offrono una elevata sicurezza di in quello verticale occorrono, prima di tutto, due
funzionamento ed una durata più lunga rispetto speciali tensioni, che vengono denominate « ten-

dxW
sioni a denti di sega». In J1articolare, quella che scopo, che deve esplorare lo schermo da una
provvede al movimento verticale del pennello estremità laterale all'altra. Riepilogando si può
elettronico prende il nome di « tensione a denti dire che in ogni televisore vi è ¼n « oscillatore
di sega di campo » ; Queste due speciali tensioni orizzontale », seguito da un « amplificatore oriz-
vengono generate ed amplificate in altrettanti sta- zontale »; i è poi un « oscillatore verticale» e
di del televisore. E questi stadi, a loro volta, si un « amplificatore verticale ». Il controllo dei due
dividono in due sezioni distinte che prendono il oscillatori del televisore viene effettuato diretta-
nome di: mente dai « segnali di sincronismo ». che lii sta-
1"- oscillatore di de/ lessione zione trasmittente inva al televisore. Gli oscilla-
2° - amplificatore di deflessione tori verticali sono di due tipi fo11damrntali: < o-
All'oscillatore di deflessione è affidato il compito scillatore bloccato» ed « oscillatore a multii-
di generare la tensione a denti di sega, mentre bratore » ;
all'amplificatore di deflessione è serbato il com-
pito di amplificare la tensione a denti di sega,
cioé di elevarne l'ampiezza in modo da renderla
adatta a pilotare il pennello elettronico del cine-
•••
Le prime
esperienze
del dilettante

RICEVITORE PER ONDE MEDIE A 2 VAL VOLE


IN SCATOLA DI MONTAGGIO
L. 6.300 senza altoparlante
L. 7 .000 con altoparlante

dxd
CUFFIA Ascoltiamo ... la luce!
a GF J ¼8H$G $/$G«G è · UU· ~HG ¼F /F$8~8HH· F$8 · ~$/-
MONO-STEREO ) G«G H¼« %GH$~G D·H) /) G«G 6/ D8( ( ~· /G 6/ J ¼8H$.· FFG;
v ¼8« U~GV8$$G è H$· $G 6· B 8 ~8· «/\ \ · $G 8 D¼ F-
\ /GF· 6/H) ~8$· B 8F$8 ( 8F8 · ««8 U/) ) G«8 6/H$· F\ 8
Per ogni esigenza d'ascolto personale e per ogni
tipo di collegamento con amplificatori monofo-
) GF «/%8««/ HGFG~/ FG~B· «/; à ¼$$· %/· 4 J ¼· F6G $8F-
nici, stereofonici, con registratori, ricevitori ra- $G 6/ · ¼B 8F$· ~8 «· 6/H$· F\ · 4 /« ~/H¼«$· $G FGF è U/ù
dio, giradischi, ecc. ( ¼GFG4 U8~) ! é FGF H/ G$$/8F8 U/ù · ««.¼H) /$· 68« ~/-
) 8%/$G~8 ¼F H8VF· «8 H¼DD/ ) /8F$8 · ««· ~/%8«· \ /GF87
CARATTERISTICHE Viene fornita con spi- ) /ò H/ %8~/D/) · J ¼· F6G H/ U· ~«· FG~B · «B 8F$8 6· -
notto jack 0 3,5 mm.
e spina jack stereo (la %· F$/ · « B /) ~GDGFG7 J ¼· F6G /F%8) 8 H/ U· ~«· · %G) 8
cuffia è predisposta per
Gamma di frequenza: l'ascolto monofonico. · «$· 4 /« H8VF· «8 ~/H¼«$· B G«$G 6/H$G~$G 8 /« $~· FH/-
30- 13.000 Hz Per l'ascolto stereofo- H$G~ à z d 68« $~· HB 8$$/$G~8 H/ ~/H) · «6· FG$8%G«-
nico, tranciare i! colle-
Sensibilità: 150 dB gamento con lo spi- B 8F$8; v ¼8H$G D8FGB 8FG è 6· ) GFH/68~· ~H/ FG~-
notto jack 0 3,5 mm.,
separare le due coppie B · «8 GUU¼~8 68%8 · $$ ~/( ¼/~H/ · 6 ¼F B/ G 8~~G~8
Impedenza: 8 ohm di conduttori ed ef-
fettuare le esatte sal- 6/ ) · ( «· VV/GE
Peso: 170 gr. dature a stagno con la uc z na q c r c ­ Ns n
spina jack stereo).
z GB ·

Il difetto da lei riscontrato è assolutamente nor-


male, perché il trasmettitore è stato da noi pro-
gettato per lavorare con segnali assai modesti.
I segnali forti, infatti, fanno variare il punto di
lavoro del transistor finale, introducendo conse-
guentemente notevoli distorsioni. Non riteniamo
comunque utile la progettazione di un amplifi-
catore più perfezionato, tenendo conto del ca-
rattere sperimentale del progetto e dell'argomen-
to da noi trattato. Del resto sarebbe un contro-
senso servirsi di un ottimo amplificatore in ac-
coppiamento con una lampada a filamento, quan-
do per ottenere risultati apprezzabili si dovreb-
be ricorrere ai diodi LED, se non proprio al La-
ser. I diodi LED devono essere di potenza; que-
sti componenti non presentano lo svantaggio del-
l'inerzia termica e consentono di ottenere tra-
L. 4.800 smissioni a larga banda passante, senza apprezza-
bili distorsioni.

ADATTATORE
PER CUFFIE STEREO
Piccolo apparecchio che con-
sente il collegamento di una
o due cuffie stereo con tutti
•••
Circuito temporizzatore
i complessi stereofonici, La
commutazione altoparlanti-cuf-
N U· V/F· Mke 68« D·H) /) G«G 6/ B · ~\G 6/ J ¼8H$.· F-
fia è Immediata, tramite inter- FG è H$· $G U~8H8F$· $G /« U~GV8$$G 6/ ¼F $8B UG~/\ -
ruttore a slitta, senza dover
intervenire sui collegamenti. \ · $G~8 ) GF f c à 4 ) ! 8 %G~~8/ ~8· «/\ \ · ~8; s GF HGFG
L'apparecchio si inserisce nel
collegamento fra uscita del- $¼$$ · %/· ~/¼H) /$G · ~8U8~/~8 /« 6/G6G b « ) ! 84 F8«-
l'amplificatore e altoparlanti.
Lara
«.8«8F) G ) GB UGF8F$/4 ) G~~/HUGF68 · « B G68««G MK be
06/G6G · « H/«/) /G1;
L. 3.500 u¼~ 8HH8F6G /F B /G UGHH8HHG · «)¼F/ 6/G9«/ · « H/«/-
) /G4 FGF GHG B GF$· ~8 /« ) /~) ¼/$G U8~ $/B G~8 6/
~G%/F· ~«G; uG$~8H$8 /F6/) · ~B / ¼F ) GB UGF8F$8 HG-
H$/$¼$/%G 8 6/ U/ù D·) /«8 ~8U8~/( /«/$à ) GB B 8~) /· «8E
h nè ­ c uuc ­ à Nà c q q c
a · $· F/·

394
Il diodo b M ha la sola funzione di evitare che le per la ricezione delle onde medie e corte tramite
sovratensioni di apertura del relé z q « danneg- semplici commutazioni a tastiera o a mezzo com-
gino il circuito elettronico. Non si tratta quindi mutatore multiplo a W vie-2 posizioni.
di un componente critico ed è possibile sostituir- I terminali contrassegnati numericamente nei
lo anche con componenti di caratteristiche note- nostri schemi trovano la seguente corrispondenza
volmente diverse. Qualsiasi diodo al silicio, in teorico-pratica.
grado di sopportare tensioni di qualche centinaio s ; M t H) /««· $G~8 O.M. N. d N8~8G O.M.
di volt, con correnti di picco di K4g N4 potrà ri-
N. W t H) /««· $G~8 O.C. s ; e N8~8G O.C.
sultare utile. Allo scopo di aiutarla nel suo com-
pito, le citiamo alcuni modelli: «t b «t 5 Ms eKKi 5 La copertura di gamma delle onde medie è com-
P I MWi 5 P I MWk ; presa fra i MlK e i gl K m; quella delle onde corte
si estende tra i Wg e i gW m. E' anche possibile

Gruppo A.F. a 2 gamme d'onda


*** • 4p ]
+

0M '
­ GFG · ««8 U~8H8 ) GF ¼F ~/) 8%/$G~8 ~· 6/G · %· «%G«8
F8« J ¼· «8 H/ è V¼·H$· $G /« V~¼UUG 6/ · «$· D~ 8J ¼8F- -
2 t4
4
pe
8
q
\ · ; u¼~ H· U8F6G ) ! 8 J ¼8H$G ) GB UGF8F$8 è 6/%8- alla MF
n
F¼$G GVV/ 6/ 6/DD/ ) /«8 ~8U8~/( /«/$à ) GB B 8~) /· «84 ! G I
$¼$$8 «8 /F$8F\ /GF/ 6/ ~/U· ~· ~8 «.· UU· ~8) ) ! /G ~·- n

6/G 6· $G ) ! 84 /F ¼FG 68/ ) · HH8$$/ 68« B /G «· ( G~·-


0M ' GRIGLIA
$G~/G4 ! G $~G%· $G ¼F %8) ) ! /G V~¼UUG 6/ · «$· D~ 8- 5 yB«:3;« t ­ a nqq
J ¼8F\ · 6/ $/UG a G~$/4 68« J ¼· «8 $¼$$· %/· FGF ) G- e4 8
h z nh qnN
G)
FGH) G /« ) /~)¼/$G 8«8$$ ~/) G; r / ~/%G«VG J ¼/F6/ · « at sà zt qqt
%GH$~G H8~% /\ /G ) GFH¼«8F\ · U8~ /F%/$· ~% / · U¼( ( «/-
) · ~8 · «B 8FG «G H) ! 8B · 6/ J ¼8H$G V~¼UUG4 /F6/) · F-
6G / $/U/) / ) G««8V· B 8F$/ ) GF /« ) /~) ¼/$G 6/ ¼F ~/) 8-
%/$G~8 · %· «%G«8;
c z a t q c s Ns s n
u· %/· ottenere una gamma ad onde corte compresa
fra i Mi e i gW m, eliminando i condensatori da
dK pF collegati in parallelo con i condensatori
­ c O; t­a nq; SEZ.ANT. variabili. Tenga conto, tuttavia, che questa varian-
MASSA
te rende più critica la sintonizzazione.

' n 5

0M
MASSA
.
n

n
1
G)

'
jLr il
- - - - - - -
-
4·34
G)

.
-,- - - - - - - - - - - - - - - - - - J

REAZ.
Riteniamo che il gruppo da lei trovato sia il ANT .
modello WKKK4 perché questo è il gruppo di alta
frequenza che noi conosciamo e del quale possia-
mo pubblicare gli schemi di collegamento. Tenga
presente che questo componente veniva costruito ***
dxg
z 8H/H$8F\ 8
z « A MK ;KKK G! B 0%· ~/· ( /«81
z W A d;ddK G! B
COMPONENTI zd
ze
A i ;l KK G! B
A d;dKK G! B
R5 A M;KKK G! B
a GF68FH· $G~/ zi 5 M;KKK G! B
zk M;WKK G! B
a« A MKµ f 5 Wg é n 08«8$$~G«/$/)G1 zl 5 M4gK B8V· G! B
aW 5 WWK Uf zx A MKK G! B
ad MKUf z nt A e;kKK G! B
ae dK Uf 0%· ~/· ( /«81 z «« Ml G! B
C5 A ekUf
a i 5MK ;KKK Uf é · ~/8
a k5MK ;KKK Uf à z « 5 Ws MkMM 0P­ ù Wi 5 Ws WWWW1
al AMK
;KKK Uf àz W Pa MKl
ax 5 ek;KKK Uf à z d A Pa MKl
a nt 5 M;KKK Uf à z e 5 Ws «kMM
a «« 5 MKKµ f 5 Wg é « 08«8$$~G«/$/)G1 oM A /BU868F\ · N;f ; 0K4M H)
a MW 55 MKµ f 5 Wg é « 08«8$$~G«/$/)G1 àM $~·HD; Pf U8~ $~·FH/H$G~
a Md55 MKµ f 5 Wg é n 08«8$$~G«/$/)G1 z q 5 ~8«é U8~ ~· 6/G) GB· F6G 0i KK G! B1
a Me 5 WWK µ f 5 Wg é n 08«8$$~G«/$/)G1 N«/B 8F$· \ ; A x é

1R2 1R3

R11 c13 )e

R7

dxi
Ricetrasmettitore per radiocomando
é G~~8/ ~8· «/\ \ · ~8 ¼F ~· 6/G) GB · F6G 8H$~8B · B 8F$8
H8B U«/) 8 H¼««· D~ 8J ¼8F\ · 68/ Wk r m\ ; n« ~/) 8%/- COMPONENTI
$G~8 6G%~8( ( 8 8HH8~8 6/ $/UG · H¼U8~~8·\ /GF84 /F a GF68FH· $G~/
V~· 6G 6/ D¼ F\ /GF· ~8 6/H) ~8$· B 8F$8 ( 8F8; n« $~· - a« ek;KKK Uf
HB 8$$/$G~8 6G%~8( ( 8 8HH8~8 · F) ! .8HHG · HH· / H8B U«/- a W A ek;KKK Uf
) 84 6/ U/) ) G«· UG$8F\ · 4 H8F\ · D·~ ~/) G~HG · « ) ~/- ad A ddUf
H$· ««G 6/ J ¼· ~\G4 6· $G ) ! 8 J ¼8H$G $/UG 6/ ) GB UG- ae dKUf 0%· ~/· ( /«8
F8F$8 8«8$$~GF/) G è · HH· / ) GH$GHG 8 $· «%G«$· /F$~G-
%· ( /«8;
es i l Uf
ai A MK ;KKK Uf
b Ns à c ­ u ns t ­ n
z 8H/H$8F\ 8
u8H· ~G
zM l WK G! B
zW Ml;KKK G! B
Le sue opinioni sul cristallo di quarzo non sono
zd dd G! B
esatte. Perché il costo di un quarzo per i Wk MHz
é · ~/8
si aggira intorno alle M;gKK5 W;KKK lire. Questo
à z M AA Ws WWMx
componente è facilmente reperibile in commer-
cio e garantisce una notevole stabilità al trasmet-
J1A/B U; Nf 0K4M H)
N«/B 8F$· \ ; A xé
titore. Tuttavia, accogliendo le sue richieste, le
proponiamo un circuito impiegante un oscillatore
un A /F$8~~¼$$; · U¼«H· F$8
libero, di tipo Hartley, che si rivela abbastanza

P1 c2 R2 c5

C3 8
b
C1 vvvvv
G
9V
L ! R1
J1

TR1

-
B8C6
8

.zd

397
stabile, almeno nei confronti di altri tipi di oscil- lo. La bobina dovrà essere realizzata avvolgen-
latori. Il circuito che pubblichiamo non contiene do 10 spire di filo di rame smaltato del diametro
elementi critici. Questi infatti si riducono alle di K4g mm. su un supporto del diametro di l mm;
'possibilità di influenzare il circuito con le capa- la bobina dovrà essere munita di nucleo di fer-
cità parassite del corpo dell'operatore. Ecco per- ri te e la presa intermedia verrà ricavata alla ter-
ché è necessario racchiudere il circuito del tra- za spira dal lato collettore (presa W1;
smettitore in un contenitore metallico, collegato Il ricevitore è di tipo superreattivo, come lei de-
elettricamente a massa e munito di antenna a sti- sidera. Con questo tipo di progetto è possibile
ottenere, contemporaneamente ad una estrema
semplicità circuitale, una elevata sensibilità. La
bobina di sintonia dovrà essere realizzata con gli
stessi criteri costruttivi con cui si realizza la bo-
a t r ut s c s àn bina del trasmettitore, senza tuttavia ricavare
a GF68FH· $G~/ alcuna presa intermedia. Il relé è di tipo a i é 4
aM 55 W;gKK f 5 MgK é n 08«8$$ ~G«/$/) G1
molto sensibile 0i KK ohm) e adatto per radioco-
aW WgK f 5 MgK é n 08«8$$~G«/$/) G1
mandi.
ad WgKf 5 MgK é n 08«8$$~G«/$/)G1

***
z 8H/H$8F\ 8
z« M;KKK G! B
zW M;KKK G! B
zd W;kKK G! B
ze MK ;KKK G! B Alimentatore stabilizzato
zg M;KKK G! B 0UG$8F\ ; · %· ~/· \ ; «/F;1
­ GFG ¼F «8$$G~8 68««· %GH$~· ( 8««/HH/B · 86 /H$~¼$$ /-
zi M;KKK G! B
%· ~/%/H$· ; c HH8F6G · V«/ /F/\ / )GF «G H$¼6/G 68««·
é · ~/8 B · $8~/· 4 %G~~8/ · $$ ~8\ \ · ~8 ¼F B /G U/) ) G«G «· ( G~·-
àz n N­ I el $G~/G ) · H· «/FVG )GF · UU· ~·$/ · ¼$G) GH$~¼/$/; z /-
àz W Na MWl $8FVG ) ! 84 D~ · J ¼8H$/4 H/· B G«$G ¼$/«8 ¼F · «/B 8F-
àz d A.D149 $· $G~8 H$· ( /«/\ \ · $G4 ) GF UGHH/( /«/$à 6/ 8~GV· ~8 $8F-
àM $~· HD; 6.· «/B 8F$· \ ; 0WWK 5 We é 1 H/GF/ ) GF$/F¼8 6/ %· «G~/ 6/%8~H/ 8 ) GF 6/%8~H8 ) G~-
u« UGF$8 ~·66~/\ \ · $G~8 ~8F$/4 /F B G6G 6· FGF ) GFH¼B · ~8 «8 U/«8; ­ /8$8 /F
bO 6/G6G \ 8F8~ 0l é 1 V~· 6G 6/ U¼( ( «/) · ~8 ¼F $· «8 U~GV8$$GE
q c t s Nz b t a t q t r Pt
r /«· FG

Il circuito che pubblichiamo fa uso di d transi-

a
àM z.

( àz M zN
R2
C3

àz W 3
24V
c2 R5

R6

dxl
star al germanio ed è in gra do di ero gare tensio- Lo schermo del cinesco
ni continue stabilizzate regolabili, tram ite il po- 73 mm; l'accensione si o
tenziom etro z g4 f rà x e We é 4 con punte di cor- ternata di i 4d é 5 0,6 A
rente sino a d N4 naturalmente non in regime l è di W;KKK é 7 sul pie
continuativo. Il transistor di potenza à z d do- tra ddK e i WK é ; Sul te
vrà essere montato su adatto dissipatore di calore, estinzione è di MKK 4
di notevoli dimensioni, mentre per il transistor
T R M sarà su/ ficiente un dissipatore di dimensio-
ni modeste .
***
*** Termostato elettronico
mG FG$· $G ) ! 8 /F · «)¼F/ $/U/ 6/ moderne stufe
8«8$$~/) ! 8 è U~8H8F$8 ¼F $8~B GH$· $G 4)! 8 U8~F»84»
n« cinescopio 3WP1
6/ B · F$8F8~8 ) GH$· F$8 «· $8B U8~·$¼~· 6/ cottum
mG «· UGHH/( /«/$à 6/ · ) J ¼/H$· ~8 · 6 ¼F U~8\ \G J ¼· H/ 68/ ) /( /; v ¼8H$G · ) ) G~V/B 8F$G4 ) ! 8 ~/$8FVG 1io
/~~/HG~/G ¼F $¼( G a ~· VV/ ) · $G6/) / 6/ $/UG dì u M ¼$/«8 U8~ «· B · HH· /· 4 %G~~8/ · UU«/) · ~«G ·F ) ! 8 ·««·
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%868~ U¼( ( «/) · $/ «G H) ! 8B · 68« ) /F8H) GU/G 8 / Il progetto che presentiamo soddisfa certamente
6· $/ $8) F/) / ~8«· $/%/; le sue esigenze. Esso impiega in qualità di ele-
­ Nq é Nà t z c h Nq q t mento sensibile una resistenza NTC da 5.000 ohm
u/H· nominali 0z «1 ed utilizza un circuito triggr rea-
lizzato con due transistor complnnrncarì àz M5
à z W1; Questi transistor non rappresentano degli
elementi critici e possono essere sostit11iti con ai-
tri tipi simili di transistor al silicio. Il rel dovrà
essere da di K G! B 5 We é 4 in grado di sopportare.
sui contatti utili, la corrente assorbita dal carico.
I parallelo a quest'ultimo conviene collegar
una piccola lampada-spia, di tipo al neon. che
12 permetterà di informare la massaia sull'efficien-
za del circuito.

3 2 8 10 7

Siamo lieti di poterla aiutare nel risolvere il pro- R2 R7

blema tecnico che le si presenta. Tenga presente


che è doveruso da jJarte nostra metterla in guar-
dia contro facili entusiasmi, perché la realizza-
zione di un oscilloscopio è ,..ssai più complessa di
quanto possa sembrare. Essa implica in/ atti il
superamento cli molti problemi tecnici, dei quali
molti non sono problemi elettronici. Per esempio, 2

il circuito di alimentazione deve essere dispo-


sto in modo tale che il flusso disperso non inte-
ressi il tubo a raggi catodici, imponendo una
schermatura abbastanza costosa e di difficile re-
peribilità commerciale. Non vogliamo comunque
scoraggiarla e ben volentieri pubblichiamo gli
elementi richiestici.

399
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1973 DI ELETTRONICA PRATICAI

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Il fascicolo arretrato non invecchia mai! Perché i progetti in esso contenuti, le molte no-
zioni teorico-pratiche chiaramente esposte, le illustrazioni e gli schemi presentati, rimango-
no sempre attuali. E concorrono certamente al perfezionamento dell'attrezzatura di base di
chi desidera ottenere risultati sicuri nei :atca dell'elettronica

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sua larga banda di frequen-
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cii ità l'allineamento di tutte
le apparecchiature operanti
in onde medie, onde lunghe,
onde corte, ed in tutta la
gamma di VHF. Il quadrante
delle frequenze è di grandi
dimensioni che consente una
facile lettura.
Dimensioni: 250x170x90 mm

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mod. R.P. 20 KN
(sensibilità 20.000
ohm/volt)
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L. 18.200 /
l.6
o . ,.J~ -- I
è
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CARATTERISTICHE TECNICHE CARATTERISTICHE TECNICHE

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1□0+400Kc 400+1200Kc 1,1 + 3,8Mcj 3,5+12Mc
50yA 500pA 5 50 500 5000
GAMME
0,5 5 25 50 250 500 1000 E I r I G
RUGES 12+4011c 40+130Mc 80+260Mc
2,5 25 250 2500
1/0-+10x/ 110 /0+10Cl/ 110/0+1M/ 1 /0-+10M
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no privi di nozioni tecniche. Funziona immedia-
tamente, perché non richiede alcuna operazione
di messa a punto. Se occultato in un cassetto,
sotto un mobile o dentro un lampadario, capterà ...
indiscretamente suoni, rumori e voci, trasmetten-
doli a distanza notevole e rendendoli udibili at-
traverso un ricevitore a modulazione di frequen-
za, anche di tipo portatile.

IN SCATOLA
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MONTAGGIO . 6.80
L'emissione è in modulazione di frequenza, sulla
gamma degli 80-110 MHz. La portata, con an-
tenna, supera il migliaio di metri. Le dimensioni
B sono talmente ridotte che il circuito, completo
di pila e microfono, occupa lo spazio di un pac-
~i chetto di sigarette. L'elevato rendimento del cir-
cuito consente un'autonomia di 200 ore circa. La
potenza imput è di 0,5 mW. La sensibilità è re-
golabile per le due diverse condizioni d'uso del-
l'apparato: per captare suoni deboli e lontani dal
microfono, oppure suoni forti in prossimità del
microfono. Alimentazione con pila a 9 V.
ELETTRONICA
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Anno IV - N 6 - GIUGNO 1975 - Sped. in Abb. Post. Gr. lii L. 700

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Via Zuretti 52
20125 - Milano
Tel. 6891945
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415
TRASMETTITORE CB
UNA PRESTIGIOSA SCATOLA DI MONT

SCHEDA TECNICA

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[Hnu mod.)
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0) G8; F) 6;17 Wì 0) B »81

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pierzo

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G-
lilici. n. 2 trimmer capaclme.tricl - n. 11 res!stenze - n. 2 - impedenze AF. n. 1 Ira•
slormatore di moduln!one - n. I circuito integralo . n. 3 transfllor n. 2 bobl•
n ~· DD
~866· $G~8 U8~ $~· FH/H$G~ à z o;

Le richieste debbono essere ! $$ inviando anticipa tare I',.,_


poro 6/ q òx;­tt a agli
mezzo ttp d@Wi5è «
n. lnt<,stato ~

ELETTRONICA PRATICA· 2012 MILANO. Via z0retti, 52

416
GLI APPASSIONATI
DEU.A
Cl ZEN'S BAND
Cl CIIEDONO

l'elenco degli argomenti che. fino a queslo mese, sono stati presentati nella rubrica ·Le
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nel mese di aetlembre dello scorso anno.

ARGOMENTO ANNO MESE PAGINA

J misuratore d camnpo

Come eliminare Il lVI 1974 ottobre 732

Indicatore automatico di trasmssione 19/4 novembre

Pre;impli"icatore mlcrotcnico 1974 dicembre

L'antenna e necesseria gennaio 14

A caccia ci fughe AF 'ehhraio 92

A.ntenna Delta Loop 184

Single Side Band aprile Wg


K

Hosmnetro per TX 1975 mneggo

Tele vlsion interference 1975 giugno 4IO


pilotaggio
automatico
.·~ ···

5
A:.·:::...-
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4

delle luci ,
dell'auto
Q U ES T O DI S PO S ITIV O , C H E IN PR A TIC A E' U N SEM P LI C E
TE M P O RIZ Z A TO R E A D A TT O PER LA REA LI Z Z A Z IO N E
D EI PIU ' SV A R IA TI SIS TEM I D l A N TIFU R T O , E' ST A T O D A
N O I A PP O S IT A M EN TE PRO G ETT A TO PER C O N F O R TA RE
IL RIE N T RO IN M A C C H IN A N EL C A M P EG G IO O N EL LA
C A S ETT A IN M O N TA G N A D EG LI ES C U R S IO N IS T I
E D EI G ITA N TI, SEN Z A C O S TR IN G ER LI A PRO LU N G A T E
E LA B O R IO S E M A N O V R E D I ILLU M IN A Z IO N E C O N I FA R I
D EL L'A U TO V ETT U R A E G LI IN T ER R U TT O R I ELETT RIC I

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R2 - J.300 ohm
RJ A 560 ohm
A4 .. 560 ohm
Transistor
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a MW8))
TH2 • AD1b'2

é ·~/8
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b n * MKK e
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RL ,. relt' (12 V. 2 sc ambi)

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SIRENA
GIOCATTOLO
PER FAR FELICI I BAMBINI, NEI LORO
GIOCHI, CREATE PER ESSI
UN'ATMOSFERA PIU' REALISTICA
SIMULANDO IL SUONO DELLE SIRENE
DEI POMPIERI O DELLE AUTOAMBULANZE
CON QUESTO PROGETTO DI UN
SEMPLICE OSCILLATORE
A RILASSAMENTO

424
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425
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ad A WW K;KKK pf
8H/H$8F\ 8
R1 A 4.700 ohm (trlmmer poten~lometrico)
R2 .. ).300 ohm
AJ .. 47.000 ohm
R4 - 120 ohm
HS .. 150 .000 ohm
Var ie
IB I • 2N26'16
TR2 = 2N1711
S1 • lnterrutt
un U¼«H· F$8
AP • altoparlante da 32 ohm
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COMPONENTI
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..2.$ + 3G~G

M/± ;.
R2

R3

eWi
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Flg. 2 c~blaggio rlella $lren1 glocalloio oti,,n.ito •u


un,o piaoha ~uppo,to de•linal.o • fun~,e d~ pannella

::±&:zz:±
~le M w4g V elo•cuna collagRTe In serie frt1 di loro.
àF 4·/F«4 645M4M4 ~FU/6/«/4 68««F H)· ~/)·; M$M/ $w~B4-
F»4;«/ 68««· ~8*/H/8Fw·; z 5$; ~/H¼«$
· 6/;HUGF/( /«8 FF
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1uono ,. çoni.rnporanH0>1nte, la carica del conden
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«) ) GF6 /\/ GF/ G~/V/F· «/ 0H)· ~/)G ) /F J ¼8H$G B G6G
po /F/\ /·~8 ¼F B¼G% G ) /8«G 6/ /«7 5// 2N1711 2N2646

STADIO DI POTENZA

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CARICA BATTERIF
IN SCATOLA DI MONTAGGIO
ENTRATA: 220V • 50Hz
USCITA: 6 • 12 Vcc • 4 A
n 14.500
IU

per la realizzazione di questo apparato


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MODERNA, ACCONTENTERA
TUTTI GLI APPASSIONAI
DELLA CHITARRA L..ETTRICA
: DELL'ORGANO ELPTRONICO

430
EFFETTO
WAA WAA

/FD8;
po

IL CIRCUITO E:LETTRONICO ANALISI DEL PROGETTO

431
fig. $ 5 l numero esiguo

»»»;\
I• ,.i>eribiliù. ,ommer-olal•
bH\Moa far comprendere
I~ 8emplloltA elN!tJltale del
prooe<ttto. P•, qunlo di-
*U8*/$/%G ± 74· ± · · «y· «/·
men trine ¼ sere o4-

"" o » G «

COMPONENTI
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aW A W;WKKUf
ao * e;kKKUf
aN gKf * gK é n µ8«8$$
~G«/$/)G1
ag A W;WKKUf
ai A MKK;KKKUf
C1 • ekK;KKKUf
Hoisten?e
zn * MKK;KKKG! B
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Le prime
esperienze
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L. 7.000 con altoparlante

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mo ai lettoni la possibilità di realizzare

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reperibilità di materiali, un efficiente lo
tocomando adatto a lutte «8 applcorion
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LA SCATOLA DI MONTAGGIO DEVE ESSERE RICHl!:STA A: ELETT RONICA


PRATICA - 20125 MILANO - VIA ZURETTI, 52, INVIANDO ANT'CIPATAMEN-
TE IMPORTO DI L. 9.700 A MEZZO VAGLIA POSTAL[ 0 C.C.P. N. 3/28482
NEL PREZZO SONO CONIPRESE LE SPESE DI SPEDIZIONE
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437
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440
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DI CORRENTE
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SIONI. ESSO NON PUO' QUINDI MANCARE
NEL LABORATORIO DILETTANTISTICO,
PERCHE' LA OISPONIBILITA' DELLA COR-
RENTE COSTANTE E' ALTRETTANTO IM-
PORTANTE DI QUELLA DELLA TENSIONE
COSTANTE.


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FUNZIONAMENTO
DELLO STABILIZZATORE

PER LA COSTRUZIONE DEI NOSTRI


PROGffil SERV'TEVI DEL
KIT PER' CIRCUITI STAMPATI

Il kit è corredalo di fogli illustra-


tivi nei quali, in une ordinate,
chiaraeprecisasequenzadlfo-
tografie, vengono presentale le
successive operazioni che con-
ducono alla composizione del
circuito stampato.

Le richieste debbono essere fatte Inviando anticipatamente l'Importo a mezzo vaglia o


c.c.p. n. 3/26482 intestato a: ELETTRONICA PRATICA - 2012!5 MILANO . Via Zuratti, 52
_Telefono 6891945.
COSTRUZIONE DEL GENERATORE

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IL RICEVITORE
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DI MONTAGGIO

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LA SCATOLA
DI MONTAGGIO

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<49
NELLA MISURA DI CORRENTI CONTINUE,
IL VOLTMETRO ELETTRONICO E' UNO STRUMENTO
AD ALTA SENSIBILITA', SE CONFRONTATO CON IL
COMUNE TESTER CHE NON E' CERTO UN APPARATO
DI PRECISIONE ASSOLUTA. E COSTRUIRLO,
OGGI, E' IMPRESA SEMPLICE E SOPRATTUTTO
MOLTO ECONOMICA

450
VOLTMETRO
ELETTRONICO
AD ALTA
SENSILITA'
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, che garantiscono una notevole auto no noia
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IL NOSTRO MAGAZZ INO ~
AL VOSTRO SERVIZIO
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Abbiamo approntalo e posto In vendita, a quanti vorranno farne richiesta.
ben 6 BuSTE contenenti, ciascuna, un nutrito numero di componenti elet-
tronici, 6/ vario tipo e valore diverso, ma della stessa famiglia.

IMPORTANTE! Non si evadono ordini per importi inferiori alle J.000 lire! Coloro
che effettuano ordini di kit, fascicoli arretrati o contraggono« abbonamento con
dono - alla rivista, possono chiederci anche una sola buste, purché l'Importo
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456
CARACOL
RADIORICEVITORE IN SCATOLA DI MONTAGGIO
L. 9.800
8 TRANSISTOR

2 GAMME D'ONDA
IO DUI .O EP0139
PER
ELETTRONICO PER AUTO
CON ESSO POTRETE REALIZZARE:

«° · F«/D¼
~$GU8~· ¼$G
2) lampeggiatore di emergenza ad unn
lampada
3) lampeggiatore di emergenza a due
lampade
e1 U/«G$· VV/G 6/ ) · ~/) ! / 8«8$$
~/) / 6/ ¼F·
certa potenza

q· ~8·«/\ \ ·\ /GF8 6/ J¼8H$GFG6¼«G 8«8$$~GF/)G V·


~·¼F/H) 8 /« 6GUU/G %· F$·VV/G 68« H/) ¼~G D¼
B 8F$F
F\/G F·
68««./B B 86/· $· 6/HUGF/( /«/$à B 8«; B· x8$
$/FG 68««G HU8~/B 8F$· $G~8 dillettne
L 5.800
Per richiedere la scatola di montaggio, occorre inviare anticipatamente l'importo
di l. 5.800 a mezzo vaglia o c.c.p. n. 3/26482 intestato a: ELETTRONICA PRA.
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561
CARATTERISTICHE
INTERCAMBIABILITA'
DATI

TECNICI
E SOSTITUZIONE
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ANNO 4 - N. 8 - AGOSTO 1975


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editrice
ELETTRONICA PRATICA

direttore responsabile
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vati a termini di Legge per
tutti i Paesi. I manoscritti, i
disegni, le fotografie, anche
se non pubblicati, non si re- 8°- TABELLARI 602
stituiscono.
STORIA DEL TRANSISTOR

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«· ) G~~8F$8 8«8$$~/) · ; V¼8F$8 ) GF6¼\ /GF8 8«8$$~/) · F8/ H8B/ ) GF6¼$$ G~/;
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LA STRUTTURA CRISTALLINA
FG · « F¼)«8G4 ) ! /· B · $8 « 8«8$$~GF/ » 7 ) /· H) ¼F 8«8$-
$~GF8 ~¼G$· H¼ ¼F.G~( /$· 4 68H) ~/$$ · · $$G~FG · « F¼-
n B · $8~/· «/ H8B /) GF6¼$$ G~/ HGFG 6G$· $/4 · ««G H$· -
)«8G4 H8) GF6G «8VV/ D/H/) ! 8 ( 8F U~8) /H8;
$G U¼~G4 6/ ¼F· H$~¼ $$¼~ · ) ~/H$·««/F· ( 8F 68D/F/$· ;
q · ) G~~8F$8 8«8$$~/) · è ) GB UGH$· 6· ¼F /FH/8B 8 s 8« V8~B· F/G4 · 6 8H8B U/G4 / J ¼· $$~G 8«8$$~GF/
6/ 8«8$$ ~GF/4 ) ! 8 HGFG ~/¼H) /$/ · 6 · ( ( · F6GF· ~8 6/ %· «8F\· 6/ GVF/ · $GB G ~/H¼«$· FG /F ) GB U· ~$8-
«.86/D/) /G · $GB /) G 6/ · UU· ~$8F8F\· ; ) /U· \ /GF8 ) GF V«/ · $GB / %/) /F/4 ~8· «/\ \ · F6G 68/
­ 8F\ · %G«8~) / · 668F$~· ~8 /F U~GDG F6/$à F8««8 «8V· B / « ) G%· «8F$/» 8H$~8B · B 8F$8 H$·( /«/;
«8VV/ 68««· D/H/) · B G«8) G«· ~84 ~/) G~6/· B G ) ! 8 ¼F r · H8 $~· / %· ~/ ) ~/H$·««/ H/ /F$~G6¼) GFG 68««8
8«8$$~GF84 U8~ UG$8~ ¼H) /~8 6· ««· H$~¼ $$¼~· · $G- « /B U¼~/$à » 4 G%%8~G 4 ) GB 8 H/ H¼G« 6/~84 H/ « 6~G-
B /) · 4 68%8 U· HH· ~8 6· ¼F· ( · F6· 4 68$$· 6/ « %· - V· FG » / ) ~/H$· ««/4 «· H$~¼ $$¼~· H$8HH· H/ B G6/D/) ·
«8F\ · » 4 · 6 ¼F.· «$~· 68$$· 6/ « ) GF6¼\ /GF8» ; D·%G~8F6G4 ) GB 8 · %~8B G G) ) · H/GF8 6/ 6/~8 U/ù
s 8V«/ /HG«· F$/ «· 6/H$· F\ · $~· «8 6¼8 ( · F68 è FG5 · %· F$/4 «· ) GF6¼\ /GF8 8«8$$ ~/) · ;

gi g
GERMANI O "P"

r
---- 44
.
a
n
*n
**

elettrone in meno
µ
(foro) Fig. 1- Con questo disegno ab-
biamo cercato di interpretare,
simbolicamente il processo na-
turale che si verifica internamen-
te alla struttura atomica, in una
massa di germanio, puro, quando
atomo di indio un atomo di impurità (indio) vie-
ne introdotto in essa.

DROGAGGIO ) 8$$G 6/ «· ) ¼F· è H$· $G 68D/F/$G U8~ ¼F · $GB G4


B · 8HHG H/ 8H$8F68 G%% /· B 8F$8 · $¼$$G /« H8B /-
n« 6~GV· VV/G 68/ H8B /) GF6¼$$G~/ U¼ò 8HH8~8 8DD 8$- ) GF6¼$$G~87 è D·) /«8 U8FH· ~8 ) GB 8 /F ¼F H8B /-
$¼· $G )GF 6¼8 $/U/ 6/ HGH $· F\ 8 6/%8~H8» $~/%· «8F$/ ) GF6¼$$G~84 · « J ¼· «8 H/· H$· $· · VV/¼F$· ¼F· U/) -
G U8F$· %· «8F$/; q 8 U~/B 8 6· FFG «¼GVG · 6 ¼F ) G«· UG~\ /GF8 6/ « /B U¼~/$à » 4 «8 « «· ) ¼F8 » H/· -
H8B/ ) GF6¼$$G~8 6/ $/UG u; FG B G«$84 8 ) /Gè ) GB 8 H/· FG B G«$8 «8 ~8V/GF/ 68«
q 8 HGH$· F\ 8 $~/%· «8F$/ UGHH8VVGFG ¼F 8«8$$~GF8 6/ ) G~UG H8B /)GF6¼$$G~8 /F ) ¼/ H/ è DG ~B· $· F· $¼-
%·«8F\ · /F B 8FG 68««· HGH$· F\ · H8B /) GF6¼$$~/) 87 ~· «B 8F$8 ¼F· ) · ~/) · UGH/$/%· ;
8) )G U8~) ! é F8««· H$~¼$$¼~· ) ~/H$·««/F· 6~GV· $· H/ v ¼· F6G · « H8B /) GF6¼$$G~84 ·~~/) ) ! /$G 6/ /B U¼-
DG ~B· ¼F « ( ¼) G» G « «· ) ¼F· » 4 ) /Gè «· B · F) · F- ~/$à 4 %/8F8 · UU«/) · $· ¼F· 6/DD 8~8F\ · 6/ UG$8F-
\· 6/ ¼F 8«8$$~GF8 · « «8V· B 8 ) G%· «8F$8 0D/V¼~· M1; \ /· «84 H/ H$· ( /«/H) 8 /F 8HHG ¼F· ) G~~8F$8 8«8$$~/) · ;
q · B · F) · F\ · 6/ ¼F 8«8$$~GF8 ) G~~/HUGF68 · 6 ¼F· ­ ¼) ) 868 ) ! 8 ¼F 8«8$$~GF8 %· · ~/8B U/~8 «· « «· -
) ·~/) · 8«8$$~/) · UGH/$/%· 4 ) ! 8 )GFH8F$8 /« U·HH· V- ) ¼F· » 68««.· $GB G · 6/· ) 8F$84 6· F6G «¼GVG4 F8«-
V/G 6/ ) G~~8F$8 8«8$$~/) · « UGH/$/%· » 7 6· $· «8 D·$- «.· $GB G U~8)868F$84 · 6 ¼F· F¼G%· « «· ) ¼F· » ;
$G H) · $¼~/H) 8 «· 68FGB /F· \ /GF8 « u » ; v ¼8H$G B G%/B 8F$G 6/ « «· ) ¼F· » · «$~G FGF è ) ! 8
n« B 8) ) · F/HB G 6/ U·HH· VV/G 68««· ) G~~8F$84 6G- «· ) G~~8F$8 8«8$$~/) · ;; u8~ ) GB U~8F68~8 ( 8F8 J ¼8-
%¼$G · ««8 «· ) ¼F84 è · ( ( ·H$· F\ · H8B U«/) 8; n« ) GF5 H$G ) GF) 8$$G 6/ ) G~~8F$8 8«8$$~/) · U8~ B 8\ \ G 6/
« «· ) ¼F8 » H/ U¼ò ~/) G~~8~8 · 6 ¼F· · F·«GV/· /6~· ¼-
«/) · ; z /B · F8 /F$8HG ) ! 8 «.· F· «GV/· %¼G«8 /F$8~-
U~8$· ~8 /« ) GF) 8$$G 6/ B G%/B 8F$G 6/ 8«8$$~/) /$à
0) G~~8F$8 8«8$$~/) · 1 F8/ H8B /)GF6¼$$G~/ 6/ $/UG u;
a GFH/68~/· B G ¼F $¼(G %8~$/) ·«8 /B B 8~HG /F ¼F·
( · ) /F8««· 0D/V; W1; n« $¼( G %8~$/) · «8 8 «· ( · ) /F8««·
HGFG ~/8B U/$/ 6.· ) J ¼· 8 «· ) G«GFF· %8~$/) · «8 è

µ
H¼66/%/H· /F ¼F ) 8~$G F¼B 8~G 6/ H) GB U· ~$/B 8F$/4
) GB ¼F/) · F$/ D~ · «G~G U8~ B 8\ \G 6/ UG~$8; ­ ¼UUG-
F/· B G4 /F/\ /· «B 8F$84 ) ! 8 $¼$$/ V«/ H) GB U· ~$/B 8F$/4
D·$$· 8) ) 8\ /GF8 U8~ J ¼8««G F; W4 H/· FG ~/8B U/$/ 6/
· ) J ¼· ; qG H) GB U· ~$/B 8F$G F; W è ~/8B U/$G 6/ HG«·
Fig. 2 - Il processo di cor- · ~/· ; a GB 8 · %% /8F8 F8« H8B /) GF6¼$$G~8 6/ $/UG
rente elettrica per mezzo di u4 F8« J ¼· «8 «.· VV/¼F$· 6/ /B U¼~/$à ) ~8· 68««8
« lacune • si interpreta fa.
« «· ) ¼F8 » 4 · F) ! 8 /F J ¼8H$· · F· «GV/· H/ è %G-
cilmente ricorrendo all'a-
nalogia idraulica raffigurata «¼$G ) ~8· ~8 ¼F· « «· ) ¼F· » 4 ~· UU~8H8F$· $· 6· ««G
in questo disegno. H)GB U· ~$/B 8F$G F; W ~/8B U/$G 6/ · ~/· ;
a GB /F) /· B G G~· ) GF «.· U~/~8 «· UG~$· /B B 86/· 5

566
GERMANIO 'N'

Fig. 3 - Nel germanio di


1
tipo N esistono elettroni
allo stato libero. La libertà
degli elettroni è provocata
dall'aggiunta di atomi di
impurità nella massa del
cristallo puro. Gli atomi di
impurità prendono il nome
di « donatori» 4 perché essi
donano elettroni liberi al
germanio. n semiconduttori
di tipo N assomigliano un
po' ai conduttori metallici,
ma in questi ultimi esisto-
no elettroni liberi dovun-
que, in ogni punto della
massa del metallo.

$· B 8F$8 · « 6/ HGU~· 68««G H) GB U· ~$/B 8F$G F; W » IL DIODO A SEMICONDUTTORE


«.· ~/· ) GF$8F¼$· F8««G H) GB U· ~$/B 8F$G H/ $~·HD8-
~/H) 8 F8««G H) GB U· ~$/B 8F$G F; d4 B 8F$~8 «.· ) J ¼· u8~ UG$8~ · HH/B /«· ~8 )GB U«8$·B 8F$8 8 U8~D8$$ ·-
) GF$8F¼$· F8««G H) GB U· ~$/B 8F$G F; d H/ $~·HD8~/- B 8F$8 /« ) GF) 8$$G 6/ $~· FH/H$G~ 84 J ¼/F6/4 /« H¼G
H) 8 F8««G H) GB U· ~$/B 8F$G F; W; ­ 8 G~· · U~/· B G D¼F\ /GF· B 8F$G4 G) ) G~~8 F8) 8HH·~/· B 8F$8 U·HH·~8
«· UG~$· ) ! 8 H$· · « 6/ HGU~· 68««G H) GB U· ~$/B 8F$G · $$
~· %8~HG «.· F· «/H/ 68« D¼F\/GF· B 8F$G 6/ ¼F 6/G6G
F; d4 «G H$8HHG D8FGB 8FG 6/ H) · B ( /G · ~/· 5· ) J ¼· · V/¼F\ /GF84 ) ! 8 ~· UU~8H8F$· ¼F ) GB UGF8F$8 6/
$~· «G H) GB U· ~$/B 8F$G F; d 8 J ¼8««G F; e H/ ~/U8$8; V~· F68 /F$8~8HH8 F8««.8«8$$ ~GF/) · B G68~F· ;
t VF/ %G«$· ) ! 8 · U~/· B G ¼F· UG~$·6G( ( /· B G ) ! /¼- é 86/· B G 6¼FJ ¼8 6/ /F$8~U~8$·~8 /« D8FGB 8FG
68~8 J ¼8««· /B B 86/· $· B 8F$8 /FD8~/G~87 /« ~/H¼«$· - 68««· ) /~) G«· \ /GF8 6/ ) G~~8F$8 /F ¼F 6/G6G · H8-
$G ) GB U«8HH/%G è /« H8V¼8F$8» «.· ~/· H/ HUGH$· 6·« B /) GF6¼$$G~8;
( · HHG %8~HG «.· «$G4 B · J ¼8H$G B G%/B 8F$G 68««.· ~/· 4 ­ ¼UUGF/· B G 6/ ~8·«/\ \ · ~8 ¼F U/) ) G«G ( «G) )G 6/
) /Gè 68««8 « «· ) ¼F8 » %8~HG «.· «$G4 è HG«G ¼F D8FG- H8B /) GF6¼$$ G~/4 ) GB UGH$G 6· ¼F· U· ~$8 6/ V8~5
B 8FG · UU· ~8F$84 U8~) ! é /F ~8· «$à 4 è «.· ) J ¼· ) ! 8
H) 8F68 6· ««.· «$G %8~HG /« ( · HHG;
movimento dei 'fori"
q G HUGH$· B 8F$G 68««8 ) · ~/) ! 8 UGH/$/%8 F8/ H8-
B /) GF6¼$$G~/ 6/ $/UG u · %%/8F8 · ««G H$8HHG B G6G»
«.· ) J ¼· ~· UU~8H8F$· «.8«8$$ ~GF84 B 8F$~8 «.· ~/· ~· U- ID O
U~8H8F$· «8 \ GF8 H8F\ · 8«8$$ ~GF/4 ) /Gè «8 « «· ) ¼- 'ID. a
F8» 4 ) ! 8 ) G~~/HUGF6GFG · ««8 ) ·~/) ! 8 UGH/$/%8; 5
b bt
b ¼FJ ¼84 /« B G%/B 8F$G 68««8 ) · ~/) ! 8 UGH/$/%8 è bt b 5nb
HG«$· F$G · UU· ~8F$8 86 è U¼~8 · UU· ~8F$8 «G HUG-
H$· B 8F$G4 68F$~G /« H8B /) GF6¼$$G~84 68««8 « «· - GERMANIO 'P'
) ¼F8» ;
v ¼· F6G ¼F H8B /) GF6¼$$G~8 %/8F8 6~GV· $G ) GF
¼F· HGH$· F\ · U8F$· %·«8F$84 ) /Gè 6G$· $· 6/ g 8«8$- movimento
$~GF/ F8««.G~( /$· U/ù 8H$8~F· 4 /« H8B /) GF6¼$$ G~8 elettroni
H$8HHG4 «8V· F6GH/ ) GF /« ) ~/H$· ««G4 GDD ~8 /F ) GB -
U· ~$8) /U· \ /GF8 HG«$· F$G J ¼· $$ ~G 68/ H¼G/ 8«8$$ ~G-
F/4 U8~B 8$$ 8F6G · « J ¼/F$G 8«8$$ ~GF8 6/ · ( ( · F6G-
F· ~8 /« ) ~/H$· ««G 0D/V¼~· d1;
c . ) ! /· ~G ) ! 8 ) GF «.· UU«/) · \ /GF8 6/ ¼F ) · B UG 8-
«8$$~/) G H/ ) ~8· ¼F· ) G~~8F$8 6/ 8«8$$ ~GF/ H8) GF- Fig. 4 - II movimento dei « fori» nei cristalli di germa-
6G ¼F B 8) ) · F/HB G H/B /«8 · J ¼8««G 68« B G$G 68««8 nio di tipo P si sviluppa in senso inverso a quello degli
«· ) ¼F8 0D/V¼~8 e5g1; elettroni.

567
c.re 6/ ? 8;55H RAH GH$· F\ · ~/) ) ·
68««8 /~ ·»// ice nei V8~B · F/G 6/ $/UG
~$
G</B 8F$G degli u; ) G~8 ad se-».coo/«boro Al ) GF$~·-
8«8$$~GF/
~/G4 U8~ saldar' zcocore \ 8$·«« /) G H¼ ¼F
H8B/ ) GF6¼$$G~8 6/ / s H/~ ) ~;8»à · 6 ¼F· HG-
H$· F\· ~/) ) · 6/ 8«8\ 8~/H 8F$/ C8/8~$~ GF/ H¼««.G~-
( /~· · $GB /) · 8H$8~F· ; core ad 8H8BU/G °.· ~H8F/-
) G; q · \GF· F8««· J ¼·«8 si 8DD 8~~· «· H·«6· $¼ ~·
~/H¼«$8~à · F) G~ U/ù 9/B U¼~·C èrl ».8«)/) GF6¼$$G~8
H$8HHG; ­ G«$· F$G )GHì FGF H/ creano 6/H ) GF$/F¼/$à
GERMANIO 'N' D/H/) ! 8; r · ~/$GB /·B G al nostro blocco 6/ 6¼8
H8B /) GF6¼$$G~/4 ¼FG 6/ $/UG u e «.·«$~G6/ $/UG s 4
¼F/$/ $~· 6/ «G~G · $$~· %8~H G ¼F· H¼U8~D/) /8 ) ! 8
%/8F8 ) ! /· B · $· H¼U8~D/ ) /8 6/ V/¼F\ /GF8; ­ 8 H/ ) G«-
«8V· FG / 6¼8 D/«/ ¼H) 8F$/ 6· « ( «G)) G ad ¼F· HG~-
V8F$8 6/ ) G~~8F$84 ) GB 8 · 6 8H8B U/G ¼F· U/«· 4 8 H/
) GFF8$$8 /« B G~H8$$G UGH/$/%G 68««· U/«· · « H8B /-
) GF6¼$$G~8 6/ $/UG P, B 8F$~8 H/ ) G««8V· /« B G~H8$-
$G F8V· $/%G 68««· U/«· · « ) GF6¼$$G~8 ¼H) 8F$8 6· «
H8B /) GF6¼$$G~8 6/ $/UG s 4 H/ G$$/8F8 ¼F B G%/B 8F-
Fig. 5- Nei cristalli di germanio di tipo N esiste mo- $G 6/ )G~~8F$8 8«8$$~/) · /F $¼$$G /« ) /~) ¼/$G 0D V¼-
vimento di elettroni. Nei semiconduttori di tipo N il ~8 i 5k1;
movimento delle cariche elettriche è più rapido di quel- é 86/· B G G~· 6/ · F· «/\ \ · ~8 ) GF B · VV/G~ U~8) /-
lo dei semiconduttori di tipo P. H/GF8 ) ! 8 ) GH· · %%/8F8 D/H/) · B 8F$8 68F$~G /« ) ~/-
H$· ««G;
s 8« B GB 8F$G 68««· ~8· «/\ \ · \ /GF8 68««· V/¼F\ /GF84
B · F/G 6/ $/UG u 8 6· ¼F· U· ~$8 6/ V8~B · F/G 6/ V«/ 8«8$$ ~GF/ 68««· U· ~$8 s $8F6GFG · $~· HD8~/~H /
$/UG s 7 «8 6¼8 U· ~$/ HGFG ¼F/$8 /FH/8B 8 H¼ ¼F· F8««· \GF· P, G) ) ¼U· F6G / « ( ¼) ! / » 68««8 /B U¼-
H¼U8~D/) /84 ) ! 8 U~8F68 /« FGB 8 6/ « H¼U8~D/ ) /8 di ~/$à ; v ¼8H$G D8FGB 8FG 6/ /F$8~H) · B ( /G U~G%G) · 4
V/¼F\ /GF8» ; ­ ¼UUGF/· B G · F) G~· 6/ · %8~ H· «6· $G /F U~GHH/B /$à 68««· V/¼F\ /GF8 8 F8« H8B /) GF6¼$-
6¼8 D/«/ )GF6¼$$G~/ H¼««8 6¼8 H¼U8~D/ ) / «/( 8~8 68« $G~8 6/ $/UG P, ¼F· \GF· F8V· $/%· 4 G~/V/F· $· 6· «-
( «G) ) G 68« H8B /) GF6¼$$ G~8; «./F$8~H) · B ( /G ) GF V«/ 8«8$$~GF/4 B 8F$~8 F8« H8-
q · H· «6· $¼~· 68/ 6¼8 D/«/ ) GF6¼$$G~/ B 8$· ««/) / B /) GF6¼$$G~8 s H/ DG ~B · ¼F· \ GF· UGH/$/%· 4 ) ! 8
H¼««8 H¼U8~D/ ) / «/( 8~8 68« ( «G) ) G H8B /) GF6¼$$G~8 ! · G~/V/F8 6· ««.· ( ( · F6GFG 68V«/ 8«8$$ ~GF/ 68«
UG$~8( ( 8 ) ~8· ~8 ·«) ¼F/ U~G( «8B / 6/ G~6/F8 U~·- ) ~/H$· ««G U8~ ) GB ( /F· ~H/ ) GF «8 «· ) ¼F8 8 «· H) /· F-
$/)G; t ) ) G~~84 /FD·$$/4 ) ! 8 8H/H$· «/( 8~· ) /~) G«· - 6G «.· $GB G /GF/\ \ · $G UGH/$/%· B 8F$8; ­ / DG ~B ·
\ /GF8 8«8$$~/) · 68/ UG~$· $G~/ 6/ ) · ~/) ! 84 ) G~~/- 6¼FJ ¼8 ¼F· « ( · ~~/8~· » 6/ UG$8F\ /· «8 ) ! 84 6GUG
HUGF68F$/ · ««· F· $¼~· 68« H8B /) GF6¼$$G~84 $~· /« ¼F ) 8~$G $8B UG4 /B U86/H) 8 «./F$8~H) · B ( /G 6/ ¼«-
B 8$· ««G 8 /« H8B /) GF6¼$$G~8 H$8HHG; ­ / ~/HG«%8 $· «8 $8~/G~/ 8«8$$~GF/ ) GF «8 «· ) ¼F8;
U~G( «8B · 8DD 8$$¼· F6G «· H· «6· $¼~· 4 H¼« H8B /) GF5 n« %· «G~8 6/ J ¼8H$· ( · ~~/8~· 6/ UG$8F\ /· «8 %· «8
K4W é U8~ «8 V/¼F\ /GF/ 6/ V8~B · F/G 8 K4i é U8~
«8 V/¼F\ /GF/ 6/ H/«/) /G;
q · ) GF6¼\ /GF8 F8« 6/G6G · H8B /)GF6¼$$G~8 H/
%8~/D/) · J ¼· F6G ¼F· DG ~\ · 8«8$$~GB G$~/) 8 8H$8~F·
I • 11111
111 - + è /F V~· 6G 6/ · FF¼««· ~8 $· «8 ( · ~~/8~· ) GF ¼F·
$8FH/GF8 H¼U8~/G~8 · K4W é G K4i é 4
è F· %G«$· · FF¼««· $· «· ( · ~~/8~· 4 8«8$$~GF/ 8 «·-
) ¼F8 FGF $~G%· FG U/ù · «)¼F GH$· ) G«G al passag-
V/G 6· ¼F· U· ~$8 8 6· ««.· «$~· 68«« · V/¼F\/GF84
6· F6G «¼GVG · 6 ¼F /F$8~H )· B ( /G continuo. G%-
%/· B 8F$8 ~/V8F8~· $G dalla batteria
Fig. 6 - Per avere circolazione di corrente attraverso v ¼8H$G D8FGB 8FG è interre·a:
un blocco di cristalli semiconduttori di tipo P ed N, 68H$~· 6/ D/V¼~ · l
occorre collegare il morsetto positivo della pila al se- nF%8~$8F6G «8 polarità
mi conduttore di tipo P e quello negativo al semicondut-
tore di tipo N.
· ) ) 8Ftuazione della barrier a
giunzione e, conseguenter e
l'interscambio di

568
6/· B G · F) G~· ) ! 8 FGF è · HHG«¼$· B 8F$8 %8~G ) ! 8
/« 6/G6G )GF6¼) · ) G~~8F$8 HG«$· F$G H8 UG«· ~/\ \ · $G
6/~8$$ · B 8F$87 8HHG )GF6¼) 8 HG«$· F$G H8 «· $8FH/G-
B G%/B 8F$G B G%/B 8F$G
F8 6/ UG«· ~/\ \ · \ /GF8 H¼U8~· J ¼8««· /F$8~F· 68««·
68/ y$G~/ 8«8$$~GF/
( · ~~/8~· ; v ¼8H$· U~8) /H· \ /GF8 · UU· ~8F$8B 8F$8 H¼-
U8~D« ¼· FGF «G è ·DD · $$G /F ~8· «$à 4 U8~) ! é · HH· /
b bt HU8HHG /F $· «¼F8 · UU«/) ·\ /GF/ H/ HD~¼ $$
· J ¼8H$·
t -D
--D b U~GU~/8$à U8~ ~8· «/\ \ · ~8 ) /~) ¼/$/ « $GH· $G~/ » 8
« V8F8~· $G~/ 6./B U¼«H/» ;
5 gt
GERMANIO 'P' GERMANIO 'N'

IL TRANSISTOR

n« U· HH G ) ! 8 UG~$· 6· « ) GF) 8$$G 6/G6G · J ¼8««G


$~· FH/H$G~ è · HH· / ( ~8%8; P · H$· /FD·$$/ · VV/¼FV8~8
· ««· V/¼F\ /GF8 u;s ¼F · «$~G ) ~/H$· ««G4 6/ $/UG s
G 6/ $/UG P, U8~ ~8· «/\ \ · ~8 ¼F 6/HUGH/$/%G · 6¼8
V/¼F\ /GF/4 ) ! 8 U~8F68 /« FGB 8 6/ « $~· FH/H$G~ » ;
Fig. 7 - Le cariche fornite dalla pila vanno a neutra-
E' G%% /G ) ! 8 H/ UGHHGFG ~8· «/\ \ · ~8 6¼8 $/U/ 6/
lizzarsi sulla superficie di giunzione dei due semicon- $~· FH/H$G~4 V«/ s us G / PNP, · H8) GF6· 68« $/UG
duttori di tipo N e di tipo P. 6/ ) ~/H$· ««G ¼$/«/\ \ · $G;
nF D/V¼~· x HGFG ~· UU~8H8F$· $/ H) ! 8B · $/) · B 8F$8
J ¼8H$/ 6¼8 $/U/ 6/ $~· FH/H$G~ 0/F · «$G1 8 HGFG · F-
) ! 8 ~· UU~8H8F$· $/ / 6¼8 ) G~~/HUGF68F$/ H/B ( G«/
8«8$$~/) / 0/F ( · HHG1;
U· HH· VV/G F¼««G 6/ ) G~~8F$84 ) GHì ) GB 8 /F$8~U~8$· -
a GB 8 H/ U¼ò FG$· ~84 / $~· FH/H$G~ HGFG ) · ~· $$8~/\ -
$G F8««G H) ! 8B · · H/F/H$~· 6/ D/V¼~ · l;
\ · $/ 6· $~8 $8~B /F· «/4 ) GF$~· HH8VF· $/ ) GF «8 «8$-
nF ~8· «$à 4 H8 H/ %· · B /H¼~· ~8 «· ) G~~8F$8 /F J ¼8-
$8~8 c 5P 5a 08B /$$G~85( · H85) G««8$$G~81;
H$G H8) GF6G $/UG 6/ ) /~) ¼/$G4 B 86/· F$8 · B U8~G-
B 8$~/ H8FH/( /«/HH/B /4 H/ U¼ò ) GFH$· $· ~8 ) ! 8 · F) ! 8 f · ) ) /· B G FG$· ~8 ) ! 8 FGF è UGHH/( /«8 ~8· «/\ \ · ~8
/F J ¼8H$G ) /~) ¼/$G D« ¼/H) 8 )G~~8F$8 8«8$$~/) · 4 B · ¼F $~· FH/H$G~ U~8F68F6G «8 B GHH8 6· 6¼8 6/G6/ ·
8HH· è · HHG«¼$· B 8F$8 /~~/«8%· F$8 8 FGF U¼ò $~G%· - V/¼F\ /GF8 8 ) G««8V· F6G D~ · «G~G V«/ · FG6/ G / ) · -
~8 · «)¼F· U~·$/) · · UU«/) · \ /GF8; ­ / $~·$$· 6/ ¼F· $G6/ U8~ 68~/%· ~F8 /« $8~B /F· «8 6/ ( · H8; nFD·$$ /4
) G~~8F$8 6/ D¼ V· 4 ) ! 8 U¼ò · %8~8 H%· ~/· $8 G~/V/F/» ¼F· ) GF6/\ /GF8 U~/B · ~/· 6/ D¼ F\ /GF· B 8F$G 68«
8DD 8$$
G $8~B /) G H¼« ( «G) ) G 6/ V8~B· F/G4 «¼B /FGH/$à $~· FH/H$G~ /B UGF8 ) ! 8 «· ( · H8 ~/H¼«$/ B G«$G U/ù
H¼««· H¼U8~D/ ) /8 6/ V/¼F\ /GF84 ) · $$/%G /HG«· B 8F$G HG$$ /«8 68« ) G««8$$G~8 8 68««.8B /$$G~84 ) GB 8 · %~8B G
D~ · «8 H¼U8~D/) / 6/ ) GF$· $$G4 8) ) ; G) ) · H/GF8 6/ 6/~8 U/ù · %· F$/;
n« ) GB UG~$· B 8F$G 6/ ¼F· V/¼F\ /GF8 P-N ~/H¼«$· f · ) 8F6G ~/D8~/B 8F$G · ««8 D/V¼~ 8 H) ! 8B · $/) ! 8 G~·
J ¼8««G 6/ ¼F 6/G6G ) ! 8 ) GF6¼) 8 ) G~~8F$8 HG«$· F$G ) /$· $84 ~/) G~6/· B G ) ! 8 «8 « ( · ~~8$$8 » 6/ ) G««8$$ G-
H8 UG«· ~/\ \ · $G /F ¼F %8~HG4 B 8F$~8 FGF ) GF6¼) 8 ~8 86 8B /$$G~8 UG$~· FFG ~/H¼«$· ~8 «¼FV! 8 M4g B B ;4
) G~~8F$8 H8 UG«· ~/\ \ · $G /F%8~H· B 8F$8; à ¼$$ · %/· 4 B 8F$~8 «· ( · ~~8$$· 6/ ( · H8 6G%~à ~/H¼«$· ~8 «¼FV·
U8~ B 8V«/G U¼F$¼· «/\ \ · ~8 J ¼8H$G ) GF) 8$$G4 ~/) G~5 Wg B /) ~GF · UU8F· ;

SEMICOND SEMI CONO.

Fig. 8 - Il diodo a semicon duttore


è in grado di condurre corrente
LP /LP soltanto quando esso è polarizza -
SPENTA [ACCESA to direttamente (disegno a de-
@ stra); quando esso è polarizzato
" inversamente, non conduce cor-
rente e la lampada rimane spen-
ta (figura a sinistra).

gi x
E e E e

B 8

Fig. x 5 Rappresentazione

c teorica (in alto) e simbolica


(in basso) di un transistor
di tipo NPN e di uno di ti-
po PNP. Le tre lettere E-
B-C indicano gli elettrodi
di emittore-base-collettore
del transistor. Si noti che
nelle rappresentazioni sim-
boliche l'unica differenza
B 8 che intercorre fra i due
tipi di transistor consiste
nella posizione della frec-
cia di emittore.

FUNZIONAMENTO DEL TRANSISTOR

s 8««G H) ! 8~B · 6/ D/V¼~· MK è ~· UU~8H8F$· $G ¼F


$~· FH/H$G~ 6/ $/UG NPN ) G««8V· $G F8««· ) GFD/V¼~· -
\ /GF8 · « ( · H8 ) GB ¼F8» ;
Fig. 10 - Circuito teorico di alimentazione di un transi-
f · ) 8F6G ¼HG 6/ 6¼8 $8FH/GF/ 6/ UG«· ~/\ \ · \ /GF8 stor. I simboli adottati hanno il seguente riferimento:
u5U4 ) GF «8 UG«· ~/$à /F6/) · $8 F8« 6/H8VFG4 H/ G$- ic = corrente di collettore; ib = corrente di base;
$/8F8 «· UG«· ~/\ \ · \ /GF8 68««· V/¼F\ /GF8 ( · H858B /$- ie = corrente di emittore.
$G~87 «· UG«· ~/\ \ · \ /GF8 ( · H85) G««8$$G~8 ~/H¼«$· 6/
$/UG /F%8~HG;
c H· B /F· F6G H8U· ~· $· B 8F$8 «8 6¼8 V/¼F\ /GF/4 H/
) GF)«¼68~8( ( 8 ) ! 84 F8««· U~/B · 4 D« ¼/H) GFG 8«8$-
$~GF/ 6· ««.8B /$$ G~8 %8~HG «· ( · H84 B 8F$~8 F8««· H8-
) GF6· V/¼F\ /GF8 $· «8 H) G~~/B 8F$G è /B U86/$G;
a GFH/68~· F6G /« $~·FH/H$G~ F8««· H¼· V«G( · «/$à 4
H/ G$$ /8F8 ) ! 8 «· UG«· ~/\ \ · \ /GF8 6/~8$$· 68««· V/¼F-
\ /GF8 ( · H858B /$$G~8 U8~B 8$$8 · V«/ 8«8$$~GF/ 68««.8-
B /$$G~8 6/ $~·HD8~/~H/ %8~HG «· ( · H8; è F· %G«$· ic ie
~· VV/¼F$· «· \GF· u4 V«/ 8«8$$~GF/ H/ ~/) GB ( /F· FG
/F U· ~$8 ) GF «8 «· ) ¼F8 8 /F U· ~$8 H/ 6/~/VGFG %8~-
ib
HG «· V/¼F\ /GF8 6/ ) G««8$$ G~84 ) ! 8 ~/H¼«$· UG«· ~/\ -
\ · $· /F%8~H· B 8F$8 ) ! 8 FGF è J ¼/F6/ D·%G~8%G«8
· « U· HH· VV/G 68««8 ) · ~/) ! 8 UGH/$/%84 B 8F$~8 «G è 3 ; p
F8/ ) GFD~ GF$/ 68««8 ) · ~/) ! 8 F8V· $/%8; h «/ 8«8$$ ~G-
ni U~G%8F/8F$/ 6· ««.8B /$$G~8 H/ $~· HD8~/H) GFG J ¼/F-
6/ F8««· \ GF· N 84 · $$ ~· %8~HG /« ) G««8V· B 8F$G 8-
[f
H$8~FG; ~/$G~F· FG · ««· U/«· ;
U

Fig. 11 - Schematizzazione
dei due tipi principali di
E B C E e B
transistor: quello a giun-
zione, a sinistra, e quello
TRANS. TRANS.
di tipo planare, che per- GIUNZIONE PLANARE
mette di raggiungere un
elevatissimo guadagno, a
destra.

­ / FG$/ ) ! 8 «· ) G~~8F$8 6/ 8«8$$~GF/ ) ! 8 /F$8~8HH· $/ · H8B /) GF6¼$$G~8 8 H· ~8( ( 8 68« $¼$$G /F¼$/«8
/« ) G««8$$G~8 ~· UU~8H8F$· «· J ¼· H/ $G$· «/$à 68V«/ 8- ) /$· ~«8 $¼$$84 FGF · %8F6G /F J ¼8H$· H868 ¼FG HU· -
«8$$~GF/ ) ! 8 ! · FFG « · ( ( · F6GF· $G » «· ( ·H84 \ /G H¼DD/ ) /8F$8 U8~ · UU~GDG F6/~«8; a GB ¼FJ ¼84 $~·
U8~) ! é · ) · ¼H· 68««G HU8HHG~8 HG$$/«8 68««· ( · H8 / U~/F) /U· «/ $/U/ 6/ $~·FH/H$G~ ) /$/· B G J ¼8««G ·
HGFG UG) ! / V«/ 8«8$$ ~GF/ ) ! 8 ~/8H) GFG · ~/) GB ( /F· ~- V/¼F\ /GF8 0D/V¼~· MM · H/F/H$~·14 G$$8F¼$G · UUGV-
H/ ) GF «8 «· ) ¼F8 68««· \GF· u; V/· F6G 6¼8 UG~\ /GF/ 6/ ) ~/H$· ««G 6/ $/UG s H¼ ¼F·
nF U~·$/) · 4 J ¼· F$G B /FG~8 è /« F¼B 8~G 6/ 8«8$- ( · ~~8$$· « U» 0( · H81 8 ~/H) · «6· F6G il $¼$$G · $8B -
$~GF/ ) ! 8 H/ ~/) GB ( /F· FG F8««· \ GF· 6/ ( · H84 $· F- U8~· $¼~· · 68V¼· $· ; a GF J ¼8H$G H/H$8B · H/ G$-
$G B · VV/G~8 è /« V¼· 6· VFG 6/ ¼F $~·FH/H$G~4 ) ! 8 $/8F8 ¼F· U8F8$~·\/ GF8 6/ UG~$· $G~/ 6/ $/UG s
%/8F8 68D/F/$G ) GB 8 /« ~·UUG~$G D~ · «· %· ~/· \ /GF8 F8««· \GF· P, ) ! 8 ·HHG$$/V«/· FG «· V8H$/GF8 6/ ( · H8
68««· ) G~~8F$8 6/ ) G««8$$G~8 8 «· ) G~~/HUGF68F$8 H/FG · ~/6¼~«· · 6 ¼FG HU8HHG~8 6/ Wg ) /~) · ;
%· ~/· \ /GF8 68««· ) G~~8F$8 6/ ( · H8; è F · «$~G $/UG 6/ $~·FH/H$G~ 6/ U/ù B G68~F· )GF-
­ 8 «./F$8~H) · B ( /G 6/ 8«8$$~GF/ F8««· ( · H8 è U/) - ) 8\ /GF8 è J ¼8««G U«· F· ~8 0D/V¼~· MM · 68H$~·14 ) ! 8
) G«G4 ( · H$8~à ¼F· $8F¼8 ) G~~8F$8 6/ ( · H8 U8~ D·- ) GH$/$¼/H) 8 /« $~·FH/H$G~ 6/ ( · H/«· ~8 /B UG~$· F\ · U8~
%G~/~8 /« U· HH· VV/G 6/ ¼F FG$8%G«8 F¼B 8~G 6/ 8«8$- / B G68~F/HH/B / ) /~) ¼/$/ /F$8V~· $/; c HHG ~/H¼«$· G$-
$~GF/ F8««· \GF· 6/ ) G««8$$G~87 ) /Gè ) GF ¼F· U/) - $8F¼$G $~·B /$8 ¼F ¼F/) G ( «G) ) G 6/ B · $8~/·«8 H8-
) G«· ) G~~8F$8 6/ ( · H8 H/ U~G%G) · ¼F· V~· F68 ) G~- B /) GF6¼$$G~84 U8~ 8H8B U/G 6/ $/UG s 4 F8« J ¼· «8
~8F$8 6/ ) G««8$$G~8; %8FVGFG « 6/DD ¼H/ » /F ¼F· ) 8~$· \ GF· 4 ) GF U· ~-
s 8/ B G68~F/ $~· FH/H$G~ · « H/«/) /G H/ ~/8H) GFG · 6 G$- $/) G«· ~/ $8) F/) ! 8 6/ 6/DD
¼H/GF8 8 6/ B ·H) ! 8~·$¼~·4
$8F8~8 ( · HH/HH/B / /F$8~H ) · B ( /4 /FD8~/G~/ ·«/. M, 68«- 68««8 /B U¼~/$à 6/ $/UG P 84 H¼) ) 8HH/%· B 8F$84 68«-
«· ) G~~8F$8 6/ 8B /$$G~84 ) GHì ) ! 8 H/ U¼ò ~/$8F8~84 «8 /B U¼~/$à 6/ $/UG s ; n« %· F$· VV/G 68~/%· F$8 6·«-
) GF G$$ /B · · UU~GHH/B · \ /GF84 ) ! 8 «· ) G~~8F$8 6/ «· D·( ( ~/) · \ /GF8 6/ J ¼8H$/ H8B /) GF6¼$$ G~/ ) GFH/H$8
) G««8$$ G~8 ~/H¼«$/ ¼V¼· «8 · J ¼8««· 6/ 8B /$$G~84 · F- F8««· UGHH/( /«/$à 6/ ) GF$~G««G · ) ) ¼~·$G 68««G HU8H-
) ! 8 H8 /F ~8· «$à «.8H· $$ · ~8«· \ /GF8 è «· H8V¼8F$8» HG~8 68/ %· ~/ H$~· $/ ) ! 8 ! · FFG U8~B 8HHG 6/ G$$8F8-
na A «8 5 Mi ; ~8 $~·FH/H$G~ U8~ · «$8 D~ 8J ¼8F\ 8 86 8«8%· $G V¼· -
6· VFG; P · H$· U8FH· ~8 ) ! 84 /F J ¼8H$/ $~·FH/H$G~4
«· ( · H8 U¼ò 8HH8~8 ~/6G$$· · HG«/ g µ; 8 UG/) ! é il
TECNICHE COSTRUTTIVE V¼· 6· VFG 6/ ¼F $~· FH/H$G~ 6/U8F68 /F «· ~V· B /-
H¼~· 6· ««8 6/B 8FH/GF/ 68««· ( · H84 è D·) /«8 ) GB -
s 8« ) G~HG 68V«/ ¼«$/B / · FF/ H/ HGFG H%/«¼UU· $8 U~8F68~8 ) ! 8 ) GF / U«· F· ~/ H/ V/¼FV8 · V¼· 6· VF/
B G«$8 $8) F/) ! 8 U8~ «· ~8· «/\ \ · \ /GF8 6/ ) GB UGF8F5 g %G«$8 H¼U8~/G~/ · J ¼8««/ 68/ $~· FH/H$G~ · V/¼F\ /GF8;

571
EMITTORE A MASSA

n« $~·FH/H$G~4 /F$8HG ) GB 8 ) GB UGF8F$8 ) /~) ¼/$· «84


U¼ò 8HH8~8 /B U/8V· $G /F ¼F· /FD/F/$à 6/ B G6/4 B ·
J ¼· H/ H8B U~8 8HHG H/ ) GB UG~$· 6· 8«8B 8F$G ·B -
U«/D)/ · $G~8;
NB U«/D)/ · $G~8 H/VF/D/) · DG ~F/~8 · ««.8F$~·$· 6/ ¼F
) /~) ¼/$G ¼F H8VF· «84 U8~ G$$8F8~«G UG/ · B U«/D/) · $G
· ««.¼H) /$· ; Nel ) · HG 68« $~·FH/H$G~ «.8F$~· $· 8 «.¼H) /-
$· HGFG ~· UU~8H8F$· $8 6· 6¼8 8«8$$~G6/;
s 8««.8HUGH/\ /GF8 6/ J ¼8H$8 ( ~8%/ FG$84 FGF · ( ( /· -
B G HU8) /D/) · $G 6/ U~GUGH/$G J ¼· «/ H/· FG V«/ 8«8$$~G-
6/ 6/ 8F$~· $· G 6/ ¼H) /$· 4 U8~) ! é 8HH/ UGHHGFG %· -
~/· ~8 · H8) GF6· 68««· ) GFD/V¼~· \ /GF8 F8««· J ¼· «8
%/8F8 B GF$· $G /« $~· FH/H$G~;
q · ) GFD/V¼~· \ /GF8 U/ù $/U/) · 68« $~· FH/H$G~ ·B -
U«/D/) · $G~8 è J ¼8««· ) GF « 8B /$$G~8 · B · HH· » ;
c HH· è /F6/) · $· /F D/V¼~· M4 /F ) ¼/ è ~/UG~$· $G «G
H) ! 8B · 6/ ¼F H8B U«/) 8 ) /~) ¼/$G HU8~/B 8F$· «8 /F
V~· 6G 6/ /F$8~U~8$· ~8 /« D8FGB 8FG 68««.· B U«/D -
) · \ MGF8;
q 8 6¼8 «· B U· 68 q un5q uW HGFG 6· i 4d é ) /· H) ¼-
F· 7 «· U~/B · è ) G««8V· $· /F U· ~· ««8«G · ««· U/«· 6·
M4g é 4 «· H8) GF6· è ) G««8V· $· /F H8~/8 ) GF /« ) /~-
) ¼/$G 6/ ) G««8$$G~8 68« $~· FH/H$G~ à z «4 ) ! 8 ~· UU~8-
H8F$· «.¼H) /$· 68« ) /~) ¼/$G · B U«/D)/ · $G~8;
q · «· B U· 6· q u« ~/B · ~~à HU8F$· 4 U8~) ! é /« « H8-
VF· «8 » è $~GUUG ( · HHG U8~ U8~B 8$$8~F8 «.· ) ) 8F-
H/GF8 0/« H8VF· «8 /F J ¼8H$G ) · HG è ~· UU~8H8F$· $G
6· ««· $8FH/GF8 ) GF$/F¼· · M4g é 1;
­ 8 H/ H$· ( /«/H) 8 /« ) GF$· $$G 8«8$$~/) G F8« U¼F$G /F-
6/) · $G ) GF «· D~ 8) ) /· 0uè s à t b n a t s à Nà à t 14
H/ G$$ /8F8 «.· ) ) 8FH/GF8 68««· «· B U· 6· q uW4 ) ! 8
~/H¼«$8~à $· F$G U/ù /F$8FH· J ¼· F$G B /FG~8 H· ~à /«
%· «G~8 68««· ~8H/H$8F\ · z «4 ) /Gè J ¼· F$G B · VV/G~8
H· ~à /« %· «G~8 68««· ) G~~8F$8 6/ ( · H8;
a GF J ¼8H$G H8B U«/) 8 8HU8~/B 8F$G4 6¼FJ ¼84 H/ /F-
$8~U~8$· ) ! /· ~· B 8F$8 * /« D8FGB 8FG 68««.· B U«/D/-
) · \ /GF8 6/ ¼F H8VF· «8;
t ) ) G~~8 G~· ~/) G~6· ~8 ) ! 8 /« $~· FH/H$G~ FGF V8-
F8~· H8VF· «/ · B U«/D/) · $/ 8 ) ! 8 «.8F8~V/· F8) 8HH· -
~/· · ««.· B U«/D)/ · \ /GF8 68%8 %8F/~ DG ~F/$· 6· ¼F
V8F8~· $G~8 8H$8~FG ) ! 84 F8««.8H8B U/G 6/ D/V¼~· M4
è ~· UU~8H8F$· $G 6· ««· U/«· · x é ;
nF D/V¼~· W ~/UG~$/· B G «· ~8· «/\ \ · \ /GF8 U~· $/) ·
68« ) /~) ¼/$G $8G~/) G HU8~/B 8F$· «8 6/ D/V¼~ · M;
à ~· $$· F6GH/ 6/ ¼F H8B U«/) 8 8HU8~/B 8F$G4 «./F$8~-
~¼$$G~84 ) ! 8 U8~B 8$$8 6/ G$$8F8~8 «.· B U«/D)/ · \ /GF84
~/H¼«$· 8DD 8$$¼· $G ) GF ¼F U¼F$G 6/ ) GF$· $$G $~·
«· ~8H/H$8F\ · z « 8 «· H· «6· $¼~· H¼««· ( ·H8$$ · 6/
( · ) ! 8«/$8 68« $8~B /F· «8 UGH/$/%G 68««· U/«· ·
M4g V.
a GF «.8HU8~/B 8F$G G~· /F$8~U~8$· $G H/ %8~/D/) · FG
/F U~· $/) · 6¼8 HG«8 ) GF6/\ /GF/ 68««· «· B U· 6· q uW»
· ) ) 8H· GUU¼~8 HU8F$· 4 · H8) GF6· ) ! 8 8H/H$· G B 8-
FG /« ) GF$· $$ G D~ · /« H8VF· «8 6.8F$~· $· 8 la ~8H/5

572
IL
TRANSISTOR
AMPLIFICATORE
H$8F\ · z «; r · /« $~· FH/H$G~ ) GFH8F$8 6/ U· HH· ~8 F¼««G 8 FGF ~/8H) 8 · %/F) 8~8 «· ( · ~~/8~· 6/ UG-
6· ¼FG H$· $G · ««.· «$~G ) GF ) GF$/F¼/$à 4 H8 H/ U~G%- $8F\ /· «8 U~GU~/· 68««· V/¼F\/ GF8 ( · H858B /$$G~8;
%868 · 6 · UU«/) · ~8 ¼F H8VF·«8 %· ~/· ( /«8 D~· ¼F b ¼FJ ¼84 · F) ! 8 · ¼B 8F$· F6G /« H8VF·«84 FGF H/
%· «G~8 B /F/B G 8 ¼F %· «G~8 B · HH/B G; G$$/8F8 U· HH· VV/G 6/ ) G~~8F$8 /F ( · H8 H8 FGF H/
H¼U8~· /« «/B /$8 6/ K4i é 4 U8~ / $~· FH/H$G~ ·« H/«/) /G4
G 6/ K4W U8~ / $~· FH/H$G~ ·« V8~B · F/G;
In $· «/ )GF6/\ /GF/ H/ 6/) 8 ) ! 8 /« $~· FH/H$G~ H/ $~G-
%· · ««./F$8~6/\ /GF84 GUU¼~8 ) ! 8 /« $~· FH/H$G~ ~/H¼«$ ·
/F$8~68$$ G;
PUNTO OI s 8« ) /~) ¼/$G HU8~/B 8F$· «8 6/ D/V¼~· d «· «· B U· 6·
CONTATTO
q u« ~/B · F8 HU8F$· ; à ¼$$ · %/· 4 HUGH$· F6G «8F$· -
e
9V
B 8F$8 /« ) ¼~HG~8 68« UG$8F\ /GB 8$~G z « %8~HG «·

e 8 «/F8· UGH/$/%· 68««.· «/B 8F$· $G~84 ) /Gè · ¼B 8F$· F6G


/« H8VF· «8 6./FV~8HHG4 · $$~· %8~HG «.8«8$$~G6G 6/ ( · -
PI H8 68« $~· FH/H$G~ D«¼/H) 8 ¼F· ) 8~$· ) G~~8F$84 ) ! 8
%/8F8 · B U«/D)/ · $· 6· « $~· FH/H$G~4 ¼H) 8F6G 6· « H¼G
) G««8$$G~8; n« %· «G~8 6/ J ¼8H$· ) G~~8F$8 ) G~~/HUGF-
68 · « U~G6G$$G 68««· )G~~8F$8 6/ ( · H8 U8~ /« V¼· -
f /V; M 5 Questo semplice circuito di transistor am- 6· VFG 68« $~· FH/H$G~ H$8HHG;
plificatore, /F confi gurazione con l'emittore a mas- v ¼8H$G U· ~$/) G«· ~8 H$· $G 68« $~· FH/H$G~4 ) ! 8 U¼ò
sa, permette di interpretare il fenomeno dell'am-
plificazione. Interrompendo il contatto la lampada
LP2 rimane spenta, men tre la lampada LP1 si ac-
cende appena; stabilendo il contatto, cioè facen-
do fluire corrente attraverso la base di TR1, la
f /V; W 5 Cablaggio del circuito sperimentale di fi-
lampada LP2 si accende. Il transistor TR1 è di ti-
gura 1 con il quale /« lettore può rendersi conto
po 2N1711; la resistenza R1 ha /« valore di 15
nella realtà del fenomeno di amplificazione.
ohm; le due lampade LP1-LP2 sono identiche: 6,3
V-50 mA.

INTERDIZIONE E SATURAZIONE

è F H8VF· «8 %· ~/· ( /«8 U¼ò 8HH 8~8 H/B ¼«· $G U8~


B 8\ \ G 6/ ¼F UG$8F\ /GB 8$~G ) G««8V· $G D~ · / $8~-
B /F· «/ 68««.· «/B 8F$· $G~84 ) GHì ) GB 8 /F6/) · $G /F
D/V¼~· d;
v ¼· F6G /« ) ¼~HG~8 68« UG$8F\ /GB 8$~G z « è HUG-
H$· $G $¼$$ G %8~HG «· «/F8· 68««.· «/B 8F$· \ /GF8 F8-
V· $/%· 0B · HH· 14 F8HH¼F· ) G~~8F$8 H) G~~8 · $$ ~· %8~-
HG «· ( · H8 68« $~· FH/H$G~ à z M4 U8~) ! é /« H8VF· «8 è

573
/ r ?
9V

quM

Fig. d 5 Per mezzo 6« potenziometro R1 è possibile


simulare la variazione di un segnale applicato alla ba-
se del transistor, dimostrando praticamente che il tran-
TR1 sistor consente di passare dalla condizione di lampada
spenta a quella di lampada accesa con continuità. n«
e transistor TR1 è di tipo 2N1711; /« potenziometro a va-
riazione lineare R1 ha il valore di 2.000 ohm; la resi-
stenza R2 ha il valore di 680 ohm, mentre la lampada
LPI è da 6,3 V- 50 mA.

Fig. 4 - Cablaggio del circuito teorico di figura 3, con


il quale è possibile interpretare il passaggio dalla con-
dizione di interdizione a quella lineare e di saturazione
del transistor TR1.

Fig. 5 - Con questo semplice circuito teorico, com- 8HH8~8 · F) ! 8 68D/F/$G ) GB 8 ¼F· U· ~$/) G«· ~8 \ GF·
mutando /« deviatore nelle due possibili posizioni, si 6/ D¼F\ /GF· B 8F$G4 ) /Gè «· \ GF· /F ) ¼/ · ¼B 8F$· F6G
interpretano le condizioni di saturazione (1) e di in-
terdizione (2) del transistor TR. Fra queste due con-
/« H8VF· «8 · ¼B 8F$· «· ) G~~8F$8 6/ ) G««8$$G~8 84 ) GF-
dizioni è inclusa la zona lineare del transistor. La H8V¼8F$8B 8F$84 «· «¼B /FGH/$à 68««· «· B U· 6· q u«4
resistenza R1 ha il valore di 680 ohm; il transistor è %/8F8 68D/F/$· « \ GF· «/F8· ~8» ;
di tipo 2N1711, mentre la lampada LP è da 6,3 V - ­ / FG$/ ) ! 8 «.· ¼B 8F$G 6/ ) G~~8F$8 6/ ) G««8$$G~8
50 mA.
U~G%G) · 4 /F · ) ) G~6G ) GF «· «8VV8 6/ t ! B 4 ¼F
· ¼B 8F$G 6/ $8FH/GF8 H¼/ $8~B /F·«/ 68««· «· B U· 6·
q u« 84 ) GF$8B UG~· F8· B 8F$84 ¼F· 6/B /F¼\ /GF8
6/ $8FH/GF8 D~ · / $8FF/F· «/ 6/ )G««8$$ G~8 86 8B /$-
$G~8;
N6 ¼F ) 8~$G U¼F$G «· $8FH/GF8 ) G««8$$G~858B /$$G*
~8 6/B /F¼/H) 8 $· F$G 6· 6/%8F/~8 U~· $/) · B 8F$8 F¼«-
TR «· ; b · J ¼8H$G B GB 8F$G /F UG/4 U¼~ · ¼B 8F$· F6G
/« H8VF· «8 6./FV~8HHG4 FGF H/ G$$ /8F8 U/ù · «)¼F·
è O %· ~/· \ /GF8 6/ $8FH/GF84 8 6/ ) G~~ 8F$84 /F ¼H) /$· ;
P_A SV
v ¼8H$.¼«$/B G H$· $G 68« $~· FH/H$G~ U~8F68 /« FGB 8
é G 6/ « \ GF· 6/ H· $¼~· \ /GF8» ;
z /) · U/$G«· F6G UGHH/· B G 6/~8 ) ! 8 F8« $~· FH/H$G~
H/ UGHHGFG 6/H$/FV¼8~8 $~8 6/%8~H 8 \ GF8 6/ D¼ F\ /G-
F· B 8F$G;
v ¼8««· 6/ H· $¼~· \ /GF84 ) G~~/HUGF68F$8 · 6 ¼F·

574
Fig. 6 - Realizzazione pratica del circuito sperimentale
di figura 5, con il quale si interpretano le condizioni
di saturazione e interdizione del transistor TR. La
commutazione si ottiene spostando il conduttore fra
i punti contrassegnati con i numeri 1-2.

$8FH/GF8 F¼««· $~· ) G««8$$G~8 86 8B /$$G~8 84 J ¼/F- U¼~8 ( ~8%8B 8F$84 H¼ J ¼8H$G · ~VGB 8F$G4 U¼F$¼· -
6/4 · 6 ¼F %· «G~8 B · HH/B G 6/ ) G~~8F$8 U8~B 8HHG «/\ \ · F6G · «)¼F/ · HU8$$/ 6/ ¼F· ) 8~$· /B UG~$· F\ · ;
6· « ) /~) ¼/$G 8H$8~FG 0B · HH/B · «¼B /FGH/$à 68««· q · U~/B · U¼F$¼·«/\ \ · \ /GF8 ~/V¼· ~6· «8 $8FH/GF/
«· B U· 6· q u1; v ¼8H$· \ GF· 68« $~· FH/H$G~ ) G~~/- $/U/) ! 8 6/ «· %G~G; u8~) ! é /F ( · H8 · J ¼8H$8 $8F-
HUGF68 · ««· UGH/\ /GF8 M 6/ D/V¼~· g; H/GF/ è UGHH/( /«8 H$· ( /«/~84 ) GF ) 8~$8\ \ · 4 H8 ¼F $~· F-
v ¼8««· 6/ /F$8~6/\ /GF84 ) ! 8 ) G~~/HUGF68 · 6 ¼F· H/H$G~4 B GF$· $G /F ¼F ) /~) ¼/$G ¼$/«/\ \ · $G~84 D¼ F-
) G~~8F$8 F¼««· 6/ ) G««8$$G~8 8 · 6 ¼F· $8FH/GF8 \ /GF· ~8VG«· ~B 8F$8 GUU¼~8 U~8H8F$· ~G$$ ¼~8 G
B · HH/B · D~ · ) G««8$$G~8 86 8B /$$G~8 0«·B U· 6· LP ) G~$G) /~) ¼/$/;
HU8F$· 1; v ¼8H$· \GF· è /F$8~U~8$· $· 6· ««· UGH/\ /G- q · $8FH/GF8 U/ù $/U/) · 6/ ¼F $~· FH/H$G~ è J ¼8««·
F8 W 68« 68%/· $G~8 68« ) /~) ¼/$G HU8~/B 8F$· «8 /F D/- D~ · ( · H8 86 8B /$$G~84 ) /Gè «· ) GH/668$$· é ( 84 ) ! 8
V¼~· g; U¼ò ~/$8F8~H/ « ) GH$· F$8» 8 %· «8 K4i 5K4k V U8~ /
v ¼8««· «/F8· ~84 ) ! 8 ~/H¼«$· 8HH8~8 ) GB U~8H· D~ · $~· FH/H$G~ · « H/«/) /G 8 K4W V U8~ J ¼8««/ · « V8~B · -
«8 6¼8 \GF8 U~8) 868F$/ 86 è J ¼8««· ) ! 84 /F U~· - F/G 0D/V¼~· k1;
$/) · 4 %/8F8 ¼$/«/\ \ · $· U8~ G$$8F8~8 6· « $~· FH/H$G~ ­ / $8FV· U~8H8F$8 ) ! 8 / %·«G~/ G~· ) /$· $/ %·«VGFG
«· D¼F\ /GF8 6/ · B U«/D)/ · $G~8; HG«$· F$G U8~ «· \GF· «/F8· ~8 8 ) ! 8 HGFG J ¼· H/ /F-
6/U8F68F$/ 6· ««· ) G~~ 8F$8 6/ ( · H8 8 6/ 8B /$$ G~8;
q · H8) GF6· $8FH/GF8 /B UG~$· F$8 8 ) · ~· $$8~/H$/) ·
LA ZONA LINEARE 6/ GVF/ $~·FH/H$G~ è «· V ) 84 ) /Gè «· $8FH/GF8 D~ ·

q · \ GF· «/F8· ~8 è J ¼8««· ) ! 8 ) 8~$· B 8F$8 U~8-


H8F$· /« B · VV/G~ /F$8~8HH84 U8~) ! é è · UU¼F$G «·
\ GF· /F ) ¼/ ~$G~B · «B 8F$8 «· %G~· il $~· FH/H$G~;
c ) ) G U8~) ! é ~/$8F/· B G F8) 8HH· ~/G 6/«¼FV· ~) /4 H/·

"~
é t qà

1
AwP7;747
MN­ w
c;
c-E
(4:9V)

c r nàà cz
é t qà
5c
0K4k3K4Wé
Fig. 7 - Misurando i valori delle tensioni fra base ed
emittore e fra collettore ed emittore di un transistor,
è possibile sapere se questo è al germanio o al si-
licio, cosi come chiaramente detto nel corso di questo
secondo capitolo.

575
R2

.-
["-e?
s

USCITA
@
Fig. 8 - Esempio tipico di circuito amplificatore pilo-
tato a transistor montato nella configurazione con
emittore a massa. L'alimentazione è di 12 V e la ten-
àz M sione Vce, cioè la tensione misurata fra emittore e
collettore, si aggira intorno ai 9 V. Il valore della re-
sistenza R1 è di 1 megaohm, quello della resistenza
R2 è di 4.700 ohm. n cond ens atori C1-C2 sono iden-
tici, a carta da 1 F - 150 VI; il transistor TR1 è di
tipo BC108.

) G««8$$G~8 86 8B /$$ G~8; l 14 · «/B 8F$· $G4 ) GF «· $8FH/GF8 · MW é 4 /« %· «G~8


n« %· «G~8 6/ J ¼8H$· $8FH/GF8 6/DD/ ) /«B 8F$8 U¼ò 8H- 68««· $8FH/GF8 é ) 8 6G%~8( ( 8 · VV/~·~H/ /F$G~FG ai
H8~8 68D/F/$G ) GF 8H· $$ 8\ \ · 4 U8~) ! é 8HHG 6/U8F68 e5x é ; r · . ) /ò FGF ) GH$/$¼/H) 8 ¼F· ~8VG«· 4 U8~) ! é
8HH8F\ /· «B 8F$8 6· « $/UG 6/ ) /~) ¼/$G /F ) ¼/ è B GF- /F $· «¼F/ ) /~) ¼/$/ è UGHH/( /«8 D·~ «· %G~·~8 / $~· F-
$· $G /« $~· FH/H$G~; u8~ 8H8B U/G4 /F ¼F $/U/) G ) /~- H/H$G~ · F) ! 8 ) GF $8FH/GF/ é ) 8 B G«$G U/ù ( · HH8 G
) ¼/$G · B U«/D)/ · $G~8 ) GF 8B /$$ G~8 · B · HH· 0D/V¼~· %/) /F8 · « %· «G~8 68««· $8FH/GF8 6/ · «/B 8F$· \ /GF8;

Fig. 9 - Realizzando que-


sto semplice apparecchio,
che rappresenta il cablag-
gio del progetto riportato in L1 12v @
figura 8, il lettore potrà ren-
dersi conto, in concreto,
che la tensione Vce, cioè
la tensione fra collettore o G
ed emittore, difficilmente
può essere definita con e- TR1
sattezza, perché essa di-
pende essenzialmente dal
tipo di circuito in cui è
montato il transistor. Per
esempio, con la configura-
zione di figura 9 e con /
valori attribuiti ai compo-
nenti in quel progetto, la
tensione Vce dovrebbe ag-
girarsi intorno ai 4-9 V.

o:: 0
t- (/)
\ ::::,
w
G o
TENSIONI DI ALIMENTAZIONE $8F\ · ; r · J ¼8H$/ FGF HGFG ) GB ¼FJ ¼8 / %· «G~/ ) G-
B ¼F/ 68««.· «/B 8F$· \ /GF8 ) ! 84 U8~ B G$/%/ 6/ H/-
N U~GUGH/$G 68/ %· «G~/ 68««8 $8FH/GF/ 6/ ·«/B 8F$· - ) ¼~8\ \ · 68( ( GFG /F%8) 8 ~/H¼«$· ~8 · ( ( · H$· F\ · /F-
\ /GF8 68/ ) /~) ¼/$/ $~· FH/H$G~/\ \ · $/4 ~/) G~6/·B G ) ! 8 D8~/G~/;
GVV/ 8H/H$GFG $~·FH/H$G~ /F V~· 6G 6/ HGUUG~$· ~8 N 6/DD 8~8F\ · 6/ J ¼· F$G · %%/8F8 U8~ / $¼( / 8«8$-
$8FH/GF/ H/FG · eKK5i KK é ; v ¼8H$/ $~· FH/H$G~ ) G- $~GF/) /4 / 6/HUGH/$/%/ · H8B /) GF6¼$$G~8 B · « HGU-
H$/$¼/H) GFG $¼$$· %/· 68««8 8) ) 8\ /GF/; UG~$· FG «8 HG%~· $8FH/GF/4 U8~ ) ¼/ è H8B U~8 ) GFH/-
s G~B · «B 8F$8 / %· «G~/ B · HH/B / B 86/ H/ · VV/~· FG V«/· ( /«8 UG~~8 U· ~$/) G«· ~/ · $$8F\ /GF/ · ««.· «/B 8F$· -
/F$G~FG · / dK é 4 U8~ / $~· FH/H$G~ 6/ U/) ) G«· UG$8F- $G~84 H8~% 8F6GH/4 G%8 H/· UGHH/( /«84 6/ · «/B 8F$· -
\ · 4 B 8F$~8 ~· VV/¼FVGFG / gK é 4 U8~ / $~· FH/H$G~ $G~/ H$· ( /«/\ \ · $/4 ) ! 8 HGFG /F V~· 6G 6/ U~8H8~% · ~8
6/ B 86/· UG$8F\ · 8 / i K5kK é U8~ J ¼8««/ 6/ UG5 /« ) /~) ¼/$G $~· FH/H$G~/\ \ · $G 6· 8%8F$· · «/ ~G$$¼~8;

ff
LLL(T0-92)
+
H GG

5B(T0-66I

F(TO-57)

K(TO-3) N(T0-41I

577
CHE COS'E LA POLARIZZAZIONE

v ¼· F6G H/ B GF$· ¼F $~·FH/H$G~ /F ¼F ) /~) ¼/$G


¼$/«/\ \ · $G~84 G) ) G~~8 D·~ ·HH¼B 8~8 · 6 8HHG ¼F ) 8~-
$G « U¼F$G 6/ «· %G~G » ; nF $8~B/F/ U/ù $8) F/) /
H/ H¼G« 6/~8 ) ! 8 G) ) G~~ 8 H$· ( /«/~8 «· $8FH/GF8 é ) 8
8 /« %· «G~8 68««· ) G~~8F$8 6/ ) G««8$$G~8 /F ) GF6/-
\ /GF/ 6/ ~/UGHG4 J ¼· F6G · « $~· FH/H$G~ FGF %/8F8
· UU«/) · $G · «)¼F H8VF· «8 0· HH8F\ · 6/ H8VF· «81;
u8~ H$· ( /«/~8 J ¼8H$G « U¼F$G 6/ «· %G~G » H/ 68%8
DG ~F/~8 · ««· ( · H8 68« $~·FH/H$G~ ¼F· ) 8~$· ) G~~8F-
$84 ) ! 8 %8~~à U~8«8%· $· 6· « ) /~) ¼/$G 6/ · «/B 8F-
$· \ /GF8 G 6· · «$~· HG~V8F$8 6/ 8F8~V/· 8«8$$~/) · ;
c ( ( 8F84 ) GHì D·) 8F6G H/ « UG«· ~/\ \ · » /« $~·FH/H$G~
86 / %· ~/ ) GB UGF8F$/ 8«8$$~GF/) /4 ) ! 8 DG ~F/H) GFG
· « $~·FH/H$G~ «· ) G~~8F$8 6/ ~/UGHG4 · UU· ~$8FVGFG
· ««· ) GH /668$$· « ~8$8 6/ UG«· ~/\ \ · \ /GF8» ; q ·
H$8HH· ) G~~8F$8 DG ~F/$· · ««· ( · H8 68« $~·FH/H$G~
U~8F68 /« FGB 8 6/ « ) G~~8F$8 6/ UG«· ~/\ \ · \ /GF8» ;

VARI METODI DI POLARIZZAZIONE

s 8««.· F· «/\ \ · ~8 / %· ~/ B 8$G6/ 6/ UG«· ~/\ \ · \ /GF8


6/ ¼F $~· FH/H$G~4 D·~8B G J ¼· H/ 8H)«¼H/%· B 8F$8 ~/-
D8~/B 8F$G · ««· ) GFD V¼~· \ /GF8 ) GF « 8B /$$G~8 ·
B · HH· » ; u8~) ! é J ¼8H$· ) GFD/V¼~·\ /GF8 è H8F\ .· «-
$~G «· U/ù · 6G$$· $· ~/HU8$$ G · $¼$$8 «8 · «$~8 UGH-
H/( /«/ ) GFD/V¼~·\ /GF/ $8G~/) G5U~·$/) ! 8;
nF D/V¼~· M HGFG ~/UG~$· $/ / J ¼· $$~G H/H$8B / 6/ UG-
«· ~/\ \ · \ /GF8 6/ ¼F $~· FH/H$G~ U/ù ) GB ¼F/ F8««·
U~·$/) · 6/ GVF/ V/G~FG;
nF D/V¼~· «N è ~/UG~$· $G /« H/H$8B · U/ù H8B U«/) 8
6/ UG«· ~/\ \ · \ /GF8 68« $~· FH/H$G~ à z 4 J ¼8««G ) ! 8 D·
¼HG 6/ ¼F· HG«· ~8H/H$8F\ · 0z U14 ) G««8V· $· 6/~8$$ ·-
B 8F$8 ) GF /« ) /~) ¼/$G 6/ · «/B 8F$· \ /GF84 U/ù U~8-
) /H· B 8F$8 ) GF «· «/F8· 6/ · «/B 8F$· \ /GF8 UGH/$/%· 4
U8~ U~8«8%· ~8 6· J ¼8H$· «· F8) 8HH· ~/· ) G~~8F$8 6/
UG«· ~/\ \ · \ /GF8 6/ ( · H8;
v ¼8H$G H/H$8B · 4 U¼~U~8H8F$· F6G /« %· F$· VV/G 68«-
«· FG$8%G«8 H8B U«/) /$à ) /~) ¼/$· «84 U¼ò 8HH8~8 /B -
U¼$· $G 6/ /FH$· ( /«/$à 68« U¼F$G 6/ «· %G~G4 U8~) ! é
/« V¼· 6· VFG 68« $~· FH/H$G~ %· ~/· · « %· ~/· ~8 68««·
$8B U8~· $¼~· ) GB 8 ) GFH8V¼8F$8 %· ~/· \/ GF8 68««·
) G~~8F$8 6/ ) G««8$$G~84 U8~) ! é «· ) G~~8F$8 6/ ( · H8
è ) GH$· F$8;
a GB 8 H/ H· 4 «· ) G~~8F$8 6/ ) G««8$$G~8 è 68$8~B /F· $·
6· « U~G6G$$G 68« V¼· 6· VFG 68« $~· FH/H$G~ U8~ «·
) G~~8F$8 6/ ( · H8; b ¼FJ ¼84 H8 /« V¼· 6· VFG %· ~/·
8 «· ) G~~8F$8 6/ ( · H8 è ) GH$· F$84 «· ) G~~ 8F$8 6/
) G««8$$G~8 %· ~/· 8 %· ~/· J ¼/F6/ /« « U¼F$G 6/ «· -
é t ~G ».
u8~ G%%/· ~8 /F U· ~$8 · $· «8 /F) GF%8F/8F$8 ) GF-
%/8F8 ~8· «/\ \ · ~8 /« H/H$8B · 6/ UG«· ~/\ \ · \ /GF8 ~/-
UG~$· $G /F D/V¼~ · «P ; a GF J ¼8H$G H/H$8B · /FD·$$/
H/ ~8· «/\ \ · ¼F ) /~) ¼/$G 6/ ) GF$~G~8· \ /GF84 68$8~5
POLARIZZAZIONE
DEL TRANSISTOR
B /F· $G 6· « ) G««8V· B 8F$G 68««· ~8H/H$8F\ · 6/ UG- U~G%G) · $G 6· ««· ~8H/H$8F\ · 6/ UG«· ~/\ \ · \ /GF8 z U
«· ~/\ \ · \ /GF8 z U 6/~8$$· B 8F$8 H¼« ) G««8$$G~8 68« ) ! 8 ) G/F) /68 ) GF «· ~8H/H$8F\ · 6/ ) GF$~G~8· \ /GF8;
$~·FH/H$G~ à z 4 · F\ /) ! é 4 ) GB 8 F8« ) · HG 6/ D/V¼~· n« H/H$8B · 6/ UG«· ~/\ \ · \ /GF8 ~/UG~$· $G /F D/V¼~· Ma
«N4 H¼««· «/F8· 68««· $8FH/GF8 UGH/$/%· ; U~GUGF8 U~· $/) · B 8F$8 «8 H$8HH8 ) · ~· $$8~/H$/) ! 8
a GF J ¼8H$G $/UG 6/ UG«· ~/\ \ · \ /GF84 H8 «· ) G~~8F$8 68« ) /~) ¼/$G 6/ D/V¼~· MP ; v ¼8H$G ) /~) ¼/$G %/8F8
6/ ) G««8$$G~8 6G%8HH8 · ¼B 8F$· ~8 U8~ 8DD 8$$G 68««· $· «%G«$· ¼$/«/\ \ · $G U8~ / $~· FH/H$G~ · « V8~B· F/G4
$8B U8~· $¼~·4 «· ~8H/H$8F\ · 6/ UG«· ~/\ \ · \ /GF8 z U U8~ / J ¼· «/ G)) G~~8 HGUU8~/~8 · ««· ) G~~8F$8 6/ U8~-
%8~~8( ( 8 · «/B 8F$· $· 6· ¼F· $8FH/GF8 6/ %· «G~8 6/$· 68« ) GB UGF8F$8 ) GF ¼F· ~8H/H$8F\ · ) G««8V· -
/FD8~/G~84 68$8~B /F· F6G ¼F· 6/B /F¼\ /GF8 68« %· - $· D~ · ( · H8 86 8B /$$G~8 0z UW1;
«G~8 68««· ) G~~8F$8 6/ UG«· ~/\ \ · \/ GF8 ) GF ) GFH8- nF D/V¼~· Mb è ~/UG~$· $G /« H/H$8B · 6/ UG«· ~/\ \ · -
V¼8F$8 H$· ( /«/\ \ · \ /GF8 68« « U¼F$G 6/ «· %G~G» ; \ /GF8 U/ù ) GB U«8HHG B · 4 H8F\ · 6¼( ( /G4 /« U/ù
u8~ 8DD 8$$G 68««· $8B U8~· $¼~· 4 /FD·$$/4 H¼/ $8~B/- ) GB U«8$G D~ · $¼$$/; nF 8HHG H/ /B U/8V· FG 6¼8 ~8-
F· «/ 68««· ~8H/H$8F\ · z 8 H/ %8~/D/) ! 8~8( ( 8 ¼F· H/H$8F\ 8 6/ UG«· ~/\ \ · \ /GF8 0z U«5z UW1 8 ¼F· ~8-
B · VV/G~8 ) · 6¼$· 6/ $8FH/GF8; H/H$8F\ · 6/ 8B /$$G~8 (Re) ) ! 84 /F B G«$8 G) ) · H/G-
NF) ! 8 /« H/H$8B · 6/ UG«· ~/\ \ · \ /GF8 6/ D/V¼~· MP F/4 J ¼· F6G H/ %¼G«8 G$$8F8~8 6· ¼FG H$· 6/G il B · H-
U~8H8F$· /« H¼G /F) GF%8F/8F$8; c HHG ) GFH/H$8 /F H/B G V¼· 6· VFG4 ~/H¼«$· · ) ) GUU/· $· ) GF ¼F ) GF-
¼F B /FG~ V¼· 6· VFG 68««G H$· 6/G · B U«/D)/ · $G~84 68FH· $G~8 8«8$$ ~G«/$/) G 0) G««8V· B 8F$G /F U· ~· ««8-
r 3 $ + @ «G1;
q · D¼F\ /GF8 68««8 6¼8 ~8H/H$8F\ 8 z U«5z UW è J ¼8«-
Rp «· 6/ D/HH· ~8 «· $8FH/GF8 6/ ( · H84 B 8F$~8 «· ~8H/-
H$8F\ · z 8 ~8VG«· «· ) G~~8F$8 6/ 8B /$$ G~84 /F$~G-
6¼) 8F6G ¼F· ) GF$~G~8· \ /GF8 ) ! 8 H$· ( /«/\ \ · /«
TR « U¼F$G 6/ «· %G~G » ;
q .¼F/) G /F) GF%8F/8F$8 6/ J ¼8H$G J ¼· ~$G H/H$8B ·

B 6/ UG«· ~/\ \ · \ /GF8 è · HH· / 8%/68F$87 8HHG U~8H8F$·


¼F· ) 8~$· ;;; ) GB U«8HH/$à ) /~) ¼/$· «8; r · J ¼· F6G
H/ 68H/68~·FG FG$8%G«/ H$· ( /«/\ \ · \ /GF/ 68« U¼F$G
6/ «· %G~G4 /F U· ~$/) G«· ~8 / ) /~) ¼/$/ $~· FH/H$G~/\ \ · $/4
è J ¼· H/ /F6/HU8FH· ( /«8 ~/) G~~8~8 · J ¼8H$G $/UG 6/
HG«¼\ /GF84 · HH· / HU8HHG /F$8V~· $· 6· $· «¼F/ · ) ) G~-
V/B 8F$/ ) ! 8 FGF è /« ) · HG 6/ · F· «/\ \ · ~8 /F J ¼8H$·
Rp1
H8684 B · ) ! 84 UGH H/· B G 6/~84 H8~% GFG · ) GB U8F-
H· ~84 G«$~8 ) ! 8 · H$· ( /«/\ \ · ~84 «8 %· ~/· \ /GF/ $8~B/-
) ! 8 ) ! 8 /FD« ¼/H) GFG H8FH/( /«B 8F$8 H¼««8 ) · ~· $$8-
~/H$/) ! 8 8«8$$~/) ! 8 68/ H8B /) GF6¼$$ G~/;

Fig. 1 - Sono qui rappresentati / quattro sistemi


di polarizzazione di un transistor, quelli più co-
CIRCUITI NON FUNZIONANTI
muni nella pratica di ogni giorno. In A è riportata la
configurazione più semplice, quella che fa uso di a · U/$· HU8HHG 6/ B GF$· ~8 ¼F ) /~) ¼/$G $~· FH/H$G-
una sola resistenza di polarizzazione (Rp). In B ~/\ \ · $G4 U~8F68F6G «8 B GHH 8 6· ¼F U~GV8$$G ~/-
è riportata la configurazione con circuito di con-
troreazione. Il circuito riportato in C ricalca prati-
) · %· $G 6· J ¼· «)! 8 U¼( ( «/) · \ /GF8 HU8) /· «/\ \· $· 4
camente le stesse caratteristiche del circuito B. ~/H) GF$~·F6G ) ! 84 · «· %G~G D/F/$G; «.· UU· ~8) ) ! /G
Si tratta di una configurazione utilizzata per i tran- FGF D¼ F\ /GF· ; n B G$/%/ UGHHGFG 8HH8~8 B G«$8U«/) /;
sistor al germanio, per i quali occorre sopperire ­ / U¼ò $~· $$· ~8 · 6 8H8B U/G 6/ ¼F 8~~G~8 6/ H$· B -
alla corrente di perdita del transistor con la resi-
stenza Rp2. In D è riportato il sistema di polariz-
U· 4 6/ ¼F 8~~G~8 ) GF) 8$$¼· «84 68««· HGH$/$¼\ /GF8
zazione più complesso ma, senza dubbio, il più 6/ ¼F ) GB UGF8F$8 ) GF · «$~G ~/$8F¼$G ) G~~/HUGF-
completo fra tutti. 68F$84 H8F\ · ) ! 8 J ¼8H$G «G H/· ; r · $¼$$8 J ¼8H$8

579
CALCOLO DELLA POLARIZZAZIONE

u8~ UG$8~ ) GFD8~/~8 · « $~·FH/H$G~ ¼F G$$/B G U¼F-


$G 6/ «· %G~G4 ) GF%/8F8 ) · «)G«· ~8 V«/ 8«8B 8F$/ ) ! 8
IMPEDENZE
U· ~$8) /U· FG · ««· ~8$8 6/ UG«· ~/\ \ · \ /GF8;
ENTR.= 1Kn ­ 8F\ · · 668F$~· ~) / $~GUUG F8/ ) · «)G«/ B · $8B · $/) /4
use. 8HUG~~8B G4 J ¼/ 6/ H8V¼/$G4 / ) ~/$8~/ DG F6·B 8F$·«/
6/ U~GV8$$G 68««8 ~8$/4 ) GF «G H) GUG 6/ B 8$$8~8

4 .1'
s
ENrR
/« «8$$G~8 F8««8 ) GF6/\ /GF/ 6/ /F$8~%

68$8~/G~· $G;
8F/~8 8H· $$· -
B 8F$8 «à 6G%8 ¼F ) /~) ¼/$G $~· FH/H$G~/\ \ · $G H/ ~/%8«·

f · ) ) /· B G · F) G~· ~/D8~/B 8F$G · ««· D/V¼~ · «N4 ) ! 8


U~GUGF8 /« $/UG U/ù H8B U«/) 8 6/ UG«· ~/\ \ ·\ /GF8
EMITTER A MASSA 6/ ¼F $~· FH/H$G~;
In J ¼8H$G $/UG 6/ ) /~) ¼/$G /F$8~8HH· 68$8~B/F· ~8 /«
%· «G~8 68««· ~8H/H$8F\ · z U4 /F ) G~~/HUGF68F\ · ) GF
/« V¼· 6· VFG 68« $~· FH/H$G~; n« %· «G~8 6/ $· «8 ~8-
Fig. 2 - Configurazione con emittore a massa. Si
tratta di un tipico amplificatore di potenza che am-
H/H$8F\ · H/ G$$/8F8 · UU«/) · F6G «· H8V¼8F$8 DG ~B¼«· »
plifica la tensione e la corrente del segnale appli- é · «/B 8F$; 0,6 é
cato all'entrata, sfasandolo /F uscita di 180°. zU A ? V¼· 6· VFG
le
q .· UU«/) · \ /GF8 6/ J ¼8H$· DG ~B ¼«· /B U«/) · «· ) G-
UGHH/( /«/$à HGFG · ( ( ·H$· F\ · ~· ~84 B 8F$~8 /« U/ù FGH) 8F\ · 68««· ) G~~8F$8 le. ­ 8 J ¼8H$G %· «G~8 FGF
68««8 %G«$8 «./F) GF%8F/8F$8 ~/H/868 U~GU~/G F8« DG HH8 FG$G4 8HHG UG$~à 8HH8~8 ~/) · %· $G4 /F ) G~~/-
$~· FH/H$G~; nFD· $$/4 ) ! / ~8· «/\\ · ¼F ) /~) ¼/$G $~· F- HUGF68F\ · ) GF «· $8FH/GF8 é ) 84 ) /Gè ) GF «· $8F-
H/H$G~/\ \ · $G4 FGF B GF$· «G H$8HHG4 /68F$/) G $~· F- H/GF8 ) G««8$$G~858B /$$G~8 ) ! 8 H/ %¼G« G$$8F8~84 · U-
H/H$G~ B GF$· $G 6· ««.· ¼$G~8 68« U~GV8$$G7 B GF$· U«/) · F6G «· «8VV8 6/ t ! B $~· B /$8 «· H8V¼8F$8 DG ~-
/F%8) 8 ¼F $~·FH/H$G~ 68««G H$8HHG $/UG 84 · %G«$84 B ¼«· »
68««· H$8HH· B · ~) · ; r · 6¼8 $~·FH/H$G~ 68««G H$8H- é · «/B 8F$; é )8
HG $/UG 8 68««· H$8HH· B · ~) · UGHHGFG FGF 8HH8~8 le A
¼V¼· «/ D~ · «G~G 8 U~8H8F$· ~8 6/DD 8~8F\ 8 $· «/ 6· z8
~8F68~«/ · HHG«¼$· B 8F$8 6/%8~H/; u~8F6/· B G G~· /F ) GFH/68~·\ /GF8 /« H/H$8B · 6/ UG-
q · 6/%8~H /$à 68««8 ) · ~· $$8~/H$/) ! 8 8«8$$~/) ! 8 D~
· 6¼8 «· ~/\ \ · \ /GF8 ~/UG~$· $G F8« ) /~) ¼/$G 6/ D/V¼~· «P ;
$~· FH/H$G~ · UU· ~8F$8B 8F$8 /68F$/) / H) · $¼~/H) 8 8- u8~ 68$8~B/F· ~8 /F J ¼8H$G ) · HG /« %· «G~8 68««· ~8-
%/68F$8B 8F$8 6· ««· H$~¼ $$¼~· $/U/) · 68« ) GB UG- H/H$8F\ · 6/ UG«· ~/\ \ · \ /GF8 z U4 G) )G~~8 D/HH· ~8 /«
F8F$8; %· «G~8 é ) 8 68««· $8FH/GF8 ) G««8$$G~858B / $$G~8 8
q · H/V«· 4 ~/UG~$· $· H¼« ) G~UG 8H$8~FG 68« $~·FH/H$G~4 H$· ( /«/~8 · F) G~· /« %· «G~8 68««· ) G~~ 8F$8 le $~· -
V· ~· F$/H) 8 HG«$· F$G «8 ) · ~· $$8~/H$/) ! 8 ;;; B /F/B 8 /F- B /$8 «· DG ~B ¼«· G~ G~· ) /$· $· ;
6/) · $8 6· « )GH$~¼ $$G~8; a /ò H/VF/D/) · ) ! 8 /F U~· - Il %· «G~8 68««· ~8H/H$8F\ · z U H/ G$$/8F8 · UU«/) · F5
$/) · U¼ò ) · U/$· ~8 ) ! 84 6/ 6¼8 $~· FH/H$G~ · UU· ~8F-
$8B 8F$8 ¼V¼·«/4 /« V¼· 6· VFG 6/ ¼FG H/· 6/ MK K4
B 8F$~8 J ¼8««G 68««.· «$~G U¼ò 8HH8~8 6/ gKK; n« ) G-
H$~¼ $$G~8 U¼ò ) /$· ~8 /« V¼· 6· VFG 6/ J ¼8H$G $~· F- IMPEDENZE
Rp
H/H$G~ F8« %· «G~8 6/ MKK4 ) ! 8 è /« %· «G~8 B /F/B G 68« ENTR.= 50 n
) GB UGF8F$84 H¼« J ¼· «8 /« B GF$· $G~8 U¼ò D·~8 H/- USC. = 1Mn
) ¼~G · DD/ 6· B 8F$G; à ¼$$· %/· 4 H8 ¼F ) /~) ¼/$G è U~G-
V8$$· $G U8~ $~· FH/H$G~ ) GF V¼· 6· VFG 6/ MK K4 8HHG
U¼ò FGF D¼

6· VFG 6/ gKK;
F\ /GF· ~8 H8 H/ ¼$/«/\ \ · FG $~· FH/H$G~
68««G H$8HHG $/UG4 68««· H$8HH· B · ~) · 4 B · ) GF V¼· -

Fig. 3 - Configurazione circuitale di transistor con


~ .'e t
TR
e
12V
e

base a massa. In questo caso il guadagno di cor-


rente è pari all'unità, ma il guadagno di tensione .
è elevato. La caratteristica principale è quella di un BASE A MASSA
comportamento simile ad un trasformatore elevato-
re di impedenza.

gl K
6G «· H8V¼8F$8 8HU~8HH/GF8 B · $8B · $/) · »
é ) 85 K4i
z UA 5 5 5 5 5 5 5 5 5 ? V¼· 6· VFG IMPEDENZE
«8
s 8« ) · HG U/ù ) GB U«8HHG 6/ ) /~) ¼/$G 6/ UG«·~/\\ · - use.

.r
\ /GF84 ) /Gè F8« ) · HG 68« ) /~) ¼/$G 6/ D/V¼~· Mb 4 G) -
) G~~8 ~/) G~6· ~8 ) ! 84 U/ù ) ! 8 /« V¼· 6· VFG /F$~/F- e
12V
H8) G 68« $~· FH/H$G~4 G) ) G~~8 ) GFGH) 8~8 /« V¼· 6· -
VFG ) GB U«8HH/%G 68««G H$· 6/G4 ) ! 8 %· «8»
e
N = z 8» z 8 4 s ~z
­ ¼UUGF/· B G 6/ · %8~ D/HH· $G / %· «G~/ z 84 z 8 8 «· + @
$8FH/GF8 é ) 8 · ««· J ¼· «8 H/ %¼G« D·~ «· %G~· ~8 /« Re
$~· FH/H$G~;
NUU«/) · F6G «· «8VV8 6/ t ! B H/ H$· ( /«/H) 8 6· UU~/-
B · /« %· «G~8 68««· ) G~~8F$8 «84 $~·B /$8 «· H8V¼8F- COLLETTORE A MASSA
$8 DG ~B ¼«· »
é · «/B 8F$;5é ) 8 f /V; e 5 Circuito con collettore a massa, caratteriz-
«8 zato da una elevata impedenza d'ingresso e da una
z) + z8 bassa impedenza d'uscita.

q · $8FH/GF8 ) ! 84 U8~ 8DD 8$$G 68««· ) G~~8F$8 «84


%8~~à · 68$8~B /F· ~H/ H¼««.8B /$$G~8 68« $~· FH/H$G~4 n« ) /~) ¼/$G 6/ D/V¼~· W è J ¼8««G 6/ ¼F $/U/) G · B -
H· ~à 6· $· 6· » U«/D/) · $G~8 6/ UG$8F\· 4 ) ! 8 · B U«/D)/ · «· $8FH/GF8
é 8 = «8? z 8 8 «· ) G~~8F$8 68« H8VF· «8 · UU«/) · $G · ««.8F$~· $· ;
à 8F8F6G ) GF$G 68««· $8FH/GF8 6/ V/¼F\ /GF8 68« c J ¼8H$· è «· U~/B · /B UG~$·F $8 U· ~$/) G«·~/$à 68«
$~· FH/H$G~4 «· $8FH/GF8 B /H¼~·$· H¼««· ( ·H8 68« ) GB - ) /~) ¼/$G; è F.· «$~· U· ~$/) G«· ~/$à 6/ FG$8%G«8 /B -
UGF8F$8 H· ~à » UG~$· F\ · ) GFH/H$8 F8««G HD·H· B 8F$G 68« H8VF· «8;
é ( A é 8 + K4i nFD·$$/4 /« H8VF· «8 ¼H)8F$8 ~/H¼«$· HD·H· $G 6/ Ml K°
h /¼F$/ · J ¼8H$G U¼F$G H/ U¼ò 6/~8 6/ · %8~ H$· - ~/HU8$$G · « H8VF· «8 6/ 8F$~· $· 4 )GHì ) GB 8 8%/68F-
( /«/$G /« %· «G~8 68««· $8FH/GF8 6/ ( ·H8 68« $~· FH/- \ /· $G 6· ««8 H/F¼HG /6/ ~/UG~$· $8 F8« 6/H8VFG;
H$G~; s GF ~8H$8~à J ¼/F6/ ) ! 8 6/B 8FH/GF· ~8 /« U· ~- q .· B U«/D/) · $G~8 ! · ¼F· /B U868F\ · 6/ 8F$~· $· 6/
$/$G~8 6/ $8FH/GF8 z U«5z UW4 /F B G6G 6· G$$8F8- M;KKK G! B ) /~) · 86 ¼F· /B U868F\ · 6.¼H) /$· U· ~/
~8 J ¼8H$G %· «G~8 6/ $8FH/GF8; · z 8 0B · ?; gK;KKK; G! B ) /~) · 1;
è F H/H$8B · · HH· / H8B U«/) 8 U8~ 68$8~B /F· ~8 /« %· - nF D/V¼~ · d è ~/UG~$· $· «· ) GFD/V¼~· \ /GF8 ) /~) ¼/$· «8
«G~8 68««8 ~8H/H$8F\ 8 ) GFH/H$8 F8« D/HH· ~8 F8« U· ~$/- 6/ $~· FH/H$G~ ) GF ( ·H8 · B · HH· ; v ¼8H$G ) /~) ¼/$G è
$G~8 ¼F %· «G~8 6/ ) G~~8F$8 U· ~/ · M@ MK ) /~) · 6/ ) · ~· $$8~/\ \ · $G 6· ¼F V¼· 6· VFG 6/ ) G~~8F$8 U· ~/ ·
J ¼8««G 68««· ) G~~8F$8 6/ ) G««8$$G~8; nF6/) · F6G J ¼8- M 8 6· ¼F 8«8%· $G V¼· 6· VFG 6/ $8FH/GF8;
H$G %· «G~8 ) GF nU4 / 6¼8 %· «G~/ ~8H/H$/%/ H/ G$$8FVGFG q · ) · ~· $$8~/H$/) · U/ù H· «/8F$8 68« ) /~) ¼/$G 6/ D/-
) GHì » V¼~· d ) GFH/H$8 F8««.8«8%· B 8F$G 6/ /B U868F\ · 4
é · «/B 8F$; 5é ( UG/) ! é /« ) /~) ¼/$G H/ ) GB UG~$· ) GB 8 ¼F $~· HDG ~-
z UW é P nU z U« B · $G~8 8«8%· $G~8 6/ /B U868F\ · ;
nU q · ) GFD/V¼~· \ /GF8 )GF ( ·H8 · B · HH· U¼ò ) GFH/68-
~· ~H/ «· U/ù )«· HH/) · D~ · $¼$$84 U~GU~/G U8~) ! é /«
FGB 8 $~· FH/H$G~4 68~/%· $G 6· $~·FHD8~$5~8H/H$G~4 H$·
CONFIGURAZIONI CIRCUITALI · 6 /F6/) · ~8 «.· 6· $$· B 8F$G 6/ ~8H/H$8F\ · ~8HG UGH-
H/( /«8 6· J ¼8H$G ) /~) ¼/$G;
N( ( /· B G · F· «/\ \ · $G D/F J ¼/ «· ) GFD/V¼~ · \ /GF8 ) /~- q .¼«$/B · ) GFD/V¼~ · \ /GF8 $/U/) · 68« $~·FH/H$G~ è
) ¼/$·«8 U/ù ) GB ¼F8 68« $~·FH/H$G~4 J ¼8««· ) GF 8- J ¼8««· ~/UG~$· $· /F D/V¼~· e; c HH· è FG$· ) GB 8
B/ $$G~8 · B · HH· ; n« $~· FH/H$G~ $¼$$ · %/· U¼ò 8HH8~8 « ) /~) ¼/$G ) GF ) G««8$$G~8 · B ·HH· » GUU¼~8 « 8B /$-
B GF$· $G /F · «$~/ 6¼8 B G6/» ) GF ( · H8 · B ·HH· 8 $8~5DG ««G± 8~ » ; v ¼8H$· ) GFD/V¼~ · \ /GF8 è ) · ~· $$8-
con ) G««8$$G~8 · B · HH· ; ~/\ \ · $· 6· ¼F· 8«8%· $· /B U868F\· 6./FV~8HHG 4 U· ~/
a /·H) ¼F· 68««8 $~8 ) GFD/V¼~· \ /GF/ ) /~) ¼/$· «/ U~8- · « U~G6G$$G D~ · «· ~8H/H$8F\ · 6/ 8B /$$ G~8 8 /« V¼· -
H8F$· U· ~$/) G«· ~/ ) · ~· $$8~/H$/) ! 8 6/ V¼· 6· VFG 8 6· VFG 68« $~· FH/H$G~4 8 6· ¼F· ( · HH· /B U868F\·
6/%8~H 8 /B U868F\ 8 6/ /FV~8HHG 8 6.¼H) /$· ; 6.¼H) /$· ;
nF D/V¼~· W è ~/UG~$· $· «· ) GFD/V¼~ · \ /GF8 ) /~) ¼/- n« V¼· 6· VFG di $8FH/GF8 G$$8F¼$G ) GF J ¼8H$· ) GF-
tale )GF 8B /$$G~8 · B · HH· 4 V/à U~8H8F$· $· 8 · F· - D/V¼~·\ /GF8 ) /~) ¼/$· «8 è /FD8~/G~8 · ««.¼F/$à ; n« ) /~-
lizzata /F U~8) 868F\ · 4 B · H¼««· J ¼· «8 H/ 68( ( GFG ) ¼/$G ) /Gè FGF · B U«/D)/ · 4 B · 8«8%· /« V¼· 6· VFG 6/
·VV/ ¼FV8~8 · F) G~· · «$~8 FG$/\ /8; ) G~~8F$8;

581
FUNZIONI RADIOELETT RICHE

NHH· / ~· ~· B 8F$8 ¼F $~· FH/H$G~ G4 B 8V«/G4 ¼FG H$· -


6/G $~· FH/H$G~/\ \ · $G4 ~/8H) 8 · 6 8HU«/) · ~8 6· HG«G
$¼$$8 «8 D¼F\ /GF/ ~· 6/G8«8$$~/) ! 8 ~/) ! /8H$8 6· ¼F
) /~) ¼/$G; N) ) · 68 /F%8) 8 B G«$G HU8HHG 6/ 6G%8~ · ) -
) GUU/· ~8 6¼8 G U/ù H$· 6/ $~· FH/H$G~/\ \ · $/ $~· 6/ «G-
~G U8~ UG$8~ G$$8F8~8 «· D¼F\ /GF8 68H/68~· $· ; nn
) · HG U/ù $/U/) G4 ) ! 8 UGHH/· B G ) /$· ~8 U8~ /F$8~U~8-
$· ~8 J ¼8H$G ) GF) 8$$G4 è J ¼8««G 6/ ¼F · B U«/D/) · $G~8
· ¼6/G4 ) /Gè 6/ ¼F ) /~) ¼/$G 6G$· $G 6/ 8F$~· $· 86 ¼-
H) /$· 4 F8« J ¼· «8 %/8F8 · UU«/) · $G ¼F 68( G«8 H8VF· «8
6/ ( · HH· D~ 8J ¼8F\ · U8~ G$$8F8~F8 ¼FG4 /F ¼H) /$· 4
· B U«/D)/ · $G · « U¼F$G 6/ UG$8~ U/«G$· ~8 ¼F $~· H6¼$-
$G~8 · ) ¼H$/) G 86 8HH8~8 J ¼/F6/ · V8%G«B 8F$8 · H) G«-
$· $G;
s 8««.· B U«/D/) · $G~8 · ¼6/G ¼F HG«G H$· 6/G FGF UG5

m '
-•
$~8( ( 8 ~/H¼«$· ~8 H¼DD/
( G«8 H8VF· «8 U~G%8F/8F$8 6· ¼F B /) ~GDG
°
) /8F$8 U8~ · B U«/D)/ · ~8 /« 68-

¼F U/) Z5¼U4 ~8F68F6G«G · 6· $$G · U/«G$· ~8 ¼F · «-


FG G 6·

$GU· ~« · F$8; ­ GFG J ¼/F6/ F8) 8HH· ~/ U/ù H$· 6/ · B -


U«/D ) · $G~/ 86 · «)¼F/ · 6· $$· $G~/ 6/ /B U868F\ · U8~
~8· «/\ \ · ~8 ¼F · B U«/D)/ · $G~8 · ¼6/G; Ma J ¼8H$/ H$· 6/
68( ( GFG 8HH8~8 ) G««8V· $/ D~ · «G~G H8V¼8F6G · «)¼F/
) ~/$8~/ $8)F/) / 6/ FG$8%G«8 /B UG~$· F\ · ; ­ / H¼G«
6/~8 ) ! 84 U8~ ~8· «/\ \ · ~8 ¼F · B U«/D/) · $G~8 · ¼6/G4
G ¼F J ¼· «H/·H/ · «$~G · UU· ~8) ) ! /G $~· FH/H$G~/\ \ · $G4
H/ ~8F68 F8) 8HH· ~/G «.· ) ) GUU/· B 8F$G /F$8~H$· 6/G;
h «/ · ) ) GUU/· B 8F$/ D~ · H$· 6/ U/ù G B 8FG ) GB U«8H-
H/ UGHHGFG 8HH8~8 B G«$8U«/) /4 ) /Gè 6/ $/UG 6/%8~HG
«.¼FG 6· ««.· «$~G ; r · /F U~· $/) · / H/H$8B / 6/ · ) ) GU-
U/· B 8F$G U/ù ) GB ¼F/ HGFG $~8; c HH/ U~8F6GFG /«
FGB 8 6/ « · ) ) GUU/· B 8F$G ) · U· ) /$/%G » 4 « · ) ) GU-
U/· B 8F$G ~8H/H$/%G» 8 « · ) ) GUU/· B 8F$G /F6¼$$/-
%G» ;
q .· ) ) GUU/· B 8F$G ~8H/H$/%G è ) GFGH) /¼$G · F) ! 8 ) GF
/« FGB 8 6/ « · ) ) GUU/· B 8F$G /F ) GF$/F¼· » ;
q .· ) ) GUU/· B 8F$G /F6¼$$/%G è ) GFGH) /¼$G · F) ! 8
) GF «.8HU~8HH/GF8 « · ) ) GUU/· B 8F$G /F · «$ 8~F· $· » ;

582
ACCOPPIAMENTO
FRA I TRANSISTOR
z /· HH¼B 8F6G4 6¼FJ ¼84 / U~/F) /U· «/ H/H$8B / 6/ · ) - H$G~ à z M5à z W H/ ~/%8«· FG · ««.G) ) ! /G 68««G HU8$$ ·-
) GUU/· B 8F$G HGFG $~8» $G~8 ) GB 8 6¼8 H$· 6/ ·B U«/D)/ · $G~/ /68F$/) / · J ¼8«-
1o - Accoppiamento capacitivo «G $/U/) G 6/ ¼F ) /~) ¼/$G · $~· FH/H$G~ B GF$· $G F8««·
) GFD/V¼~· \ /GF8 ) GF 8B /$$G~8 · B · HH· ;
2° Accoppiamento resistivo o in continua
q · ) ·~· $$8~/H$/) · DG F6·B 8F$· «8 6/ J ¼8H$G H/H$8-
3° Accoppiamento induttivo o in alternata. B · 6/ · ) ) GUU/· B 8F$G ) GFH/H$8 F8« ~· VV/¼FV/B 8F-
u· HH8~8B G G~· /F ~· HH8VF· 4 ¼FG U8~ ¼FG4 J ¼8H$/ $G 68««.· B U«/D)/ · \ /GF8 68««· HG«· ) G~~8F$8 · «$8~F· -
$~8 DG F6· B 8F$· «/ $/U/ 6/ · ) ) GUU/·B 8F$G D~ · H$· 6/ $· ; nFD·$$/4 ) GB 8 è ( 8F ~/H· U¼$G4 · $$~· %8~HG /« ) GF-
$~·FH/H$G~/\ \ · $/4 ~/UG~$· F6G J ¼· «)! 8 ( ~8%8 FG$· 4 68FH· $G~8 FGF U¼ò H) G~~8~8 «· ) G~~8F$8 ) GF$/F¼· 4
· ««· D/F8 68««.· ~VGB 8F$G4 H¼V«/ · «$~/ $/U/ 6/ · ) ) GU- B 8F$~8 «· ) G~~8F$8 · «$8~F· $· $~G%· F8« ) GF68FH· -
U/· B 8F$G; $G~8 ¼F· %/· 6/ D·) /«8 $~·FH/$G;
s 8V«/ H$· 6/ · B U«/D)/ · $G~/ HGFG /F V/G)G / 6¼8 $/U/
6/ ) G~~8F$/» J ¼8««· ) GF$/F¼· 8 J ¼8««· ·«$8~F· $· ;
ACCOPPIAMENTO CAPACITIVO n« ) GF68FH· $G~8 ( «G) ) · «· ) GB UGF8F$8 ) GF$/F¼· 8
«· H) /· %/· «/( 8~· · ««· ) GB UGF8F$8 · «$8~F· $· ;
n« H/H$8B · 6/ · ) ) GUU/· B 8F$G ) · U· ) /$/%G4 D~ · 6¼8 v ¼8H$G ) GB U/$G %/8F8 H%G«$G4 F8« ) /~) ¼/$G 6/ D/-
G U/ù H$· 6/ $~·FH/H$G~/\ \ · $/4 è J ¼8««G U/ù H8B U«/) 8 V¼~· M4 6· « ) GF68FH· $G~8 6/ · ) ) GUU/· B 8F$G ) G«-
D~ · $¼$$ /4 ) GF) 8$$¼· «B 8F$8 8 U~· $/) · B 8F$84 U8~) ! é «8V· $G D~ · /« ) G««8$$G~8 68« $~·FH/H$G~ à z « 8 «· ( · -
«· H) /· /F· «$8~· $· «· H$~¼$$ ¼~· 6/ GVF/ H/FVG«G H$· - H8 68« $~· FH/H$G~ à z W;
6/G4 )GB 8 H8 J ¼8H$G 6G%8HH8 D¼F\ /GF· ~8 U8~ ) GF$G n« B · VV/G~ %· F$· VV/G4 ) ! 8 H) · $¼~/H) 8 6· « H/H$8B ·
H¼G4 /F6/U8F68F$8B 8F$8 6· V«/ · «$~/ H$· 6/; 6/ · ) ) GUU/· B 8F$G 6/ 6¼8 G U/ù H$· 6/ $~· FH/H$G~/\ -
è F 8H8B U/G 6/ ) /~) ¼/$G $~·FH/H$G~/\ \ · $G /F ) ¼/ HG- \ · $/ U8~ B 8\ \G 6/ ) GF68FH· $G~84 ) GFH/H$8 F8««·
FG H$· $/ · ) ) GUU/· $/ ) · U· ) /$/%· B 8F$8 6¼8 H$· 6/ UGHH/( /«/$à 6/ ~8· «/\ \ · ~8 «.· ) ) GUU/· B 8F$G H8F\ ·
· B U«/D)/ · $G~/ 6/%8~H/ è ~/UG~$· $G /F D/V¼~· M; a G- $~GUU8 U~8G) ) ¼U· \ /GF/ U8~ / H/H$8B / 6/ UG«· ~/\ \ · -
B 8 H/ U¼ò FG$· ~84 / 6¼8 H$· 6/ U/«G$· $/ 6· / $~· FH/5 \ /GF8 68/ %· ~/ H$· 6/;

Fig. 1 - Esempio di circuito tran-


sistorizzato di tipo capacitivo fra
i due stadi pilotati dal transistor
TR1-TR2. Con questo sistema di
connessione viene amplificata la
sola compo nente alternata, men-
tre la com ponente continua ri-
sulta bloccata dal condensatore
collegato fra il collettore di TR1
e la base di TR2.

gl d
ACCOPPIAMENTO IN CONTINUA H/H$G~ à z W · ««G H$8HHG UG$8F\ /·«8 8«8$$ ~/) G ) ! 8 · H-
H¼B 8~8( ( 8 /« ) G««8$$G~8 68« $~·FH/H$G~ à z « H8 J ¼8-
v ¼·F 6G H/ 68H/68~· · B U«/D/) ·~8 · F) ! 8 «· ) GB UG- H$.¼«$/B G «· %G~·HH8 6· HG«G; c ( ( 8F84 J ¼8H$G;;; H¼U-
F8F$8 ) GF$/F¼· 6/ ¼F H8VF· «84 GUU¼~8 J ¼· F6G H/ U«8B 8F$G 6/ UG«·~/\ \ · \ /GF84 %/8F8 G$$ 8F¼$G /FH8-
vuole 8%/ì ·~8 «./FH8~/B 8F$G 6/ D/«$~/ U·HH· 5·«$G ) GF ~8F6G H¼««.8B /$$G~8 68« $~· FH/H$G~ à z W «· ~8H/-
· ) )GUU/· B 8F$/ ) · U· ) /$/%/4 H/ ~/) G~~8 ·« H8) GF6G H$8F\ · z 84 · ) ) GUU/· $· /F U· ~·««8«G ) GF ¼F ) GF-
$/UG 6/ · ) ) GUU/· B 8F$G4 ) /Gè · ««.· ) ) GUU/· B 8F$G /F 68FH· $G~8 ) ! 84 FG~B· «B 8F$84 è 6/ $/UG 8«8$$ ~G«/$/) G
) GF$/F¼· 4 V/à B 8F\ /GF· $G /F U~8) 868F\ · ; 8 6/ %·«G~8 ) · U· ) /$/%G ~8«· $/%· B 8F$8 ·«$G; n« ) GF-
q .· ) ) GUU/· B 8F$G /F ) GF$/F¼· ) GFH/H$8 /F ¼F· 68FH· $G~8 ) G««8V· $G /F U· ~·««8«G ·««· ~8H/H$8F\ ·
) GFF8HH/GF8 6/~8$$ · 68««.8F$~· $· 6/ ¼FG H$· 6/G z 84 /F %/~$ù 68««· ) G~~8F$8 6/ 8B /$$G~84 8«8%· «·
) GF «.¼H) /$· 68««G H$· 6/G U~8) 868F$84 H8F\ · «./F$8~- $8FH/GF8 6/ 8B /$$ G~8 H/FG · « %· «G~8 68H/68~·$G;
UGH/\ /GF8 6/ · «)¼F ) GB UGF8F$8 8«8$$ ~GF/) G;
In D/V¼~ · W è ~·UU~8H8F$· $G ¼F $/U/) G 8H8B U/G 6/
· ) ) GUU/· B 8F$G /F ) GF$/F¼· D~ · 6¼8 H$· 6/ $~·FH/-
ACCOPPIAMENTO IN ALTERNATA
H$G~/\ \ · $/; a GB 8 H/ U¼ò FG$· ~84 /« ) G««8$$ G~8 68«
n« $8~\G $/UG 6/ · ) ) GUU/· B 8F$G D~ · H$· 6/ $~·FH/H$G-
$~·FH/H$G~ à z n ~/H¼«$· 6/~8$$ · B 8F$8 ) G««8V· $G ) GF
~/\ \ · $/ U/ù ) GB ¼F8 è J ¼8««G /F6¼$$ /%G G /F · «$8~-
«· ( · H8 68« $~· FH/H$G~ à z W;
F· $· ;
n« B · VV/G~ U~G( «8B · ) ! 8 /FHG~V8 /F J ¼8H$G $/UG n« ) /~) ¼/$G ~/UG~$· $G /F D/V¼~· d ) GH$/$¼/H) 8 ¼F 8-
6/ · ) ) GUU/· B 8F$G4 è H8F\ · 6¼( ( /G J ¼8««G 68««· H8B U/G 6/ · ) ) GUU/· B 8F$G /F6¼$$/%G4< G /F ·«$8~-
UG«· ~/\ \· \ /GF8 68/ %· ~/ H$· 6/; F· $· 4 D~ · / 6¼8 H$· 6/ $~·FH/H$G~/\ \ · $/ U/«G$· $/ 6·
s 8««.8H8B U/G 6/ D/V¼~ · W4 «· ~8H/H$8F\ · 6/ ) G««8$- à z M5à z W;
$G~8 68« U~/B G $~· FH/H$G~4 ) /Gè 68« U~/B G H$· 6/G v ¼8H$G H/H$8B · 6/ · ) ) GUU/· B 8F$G ) GFH/H$8 F8«
· B U«/D)/ · $G~84 D¼ FV8 · F) ! 8 6· ~8H/H$8F\ · 6/ UG- ) G««8V· ~8 /« $~·FH/H$G~ U~8) 868F$84 ) GF J ¼8««G H8-
«· ~/\ \· \ /GF8 U8~ «G H$· 6/G H¼) ) 8HH/%G; è 8~ $· «8 B G- V¼8F$84 U8~ B 8\ \G 6/ ¼F $~·HDG ~B· $G~8 0à «14 /«
$/%G 8HH· è H$· $· /F6/) · $· ) GF «8 H/V«8 z ) M@ z UW4 ) ¼/ · %%G«V/B 8F$G U~/B · ~/G H/ ) GB UG~$· ) GB 8 ~8-
) ! 8 %GV«/GFG H/VF/D/) · ~8 » ~8H/H$8F\ · 6/ ) G««8$$ G~84 H/H$8F\· 6/ ) · ~/) G 6/ ) G««8$$G~8 U8~ à z «; u8~ $· «8
) /Gè ~8H/H$8F\ · 6/ ) · ~/) G U8~ /« $~·FH/H$G~ à z «4 8 B G$/%G /FD·$$/ · ( ( /·B G /F6/) · $G «.· %% G«V/B 8F$G
~8H/H$8F\ · 6/ UG«· ~/\ \ · \ /GF8 6/ ( · H8 U8~ /« $~·F- U~/B · ~/G 6/ à « ) GF «· H/V«· z ) «;
H/H$G~ à z W; NF) ! 8 «.· ) ) GUU/·B 8F$G /F6¼$$/%G4 ) GHì ) GB 8 · %-
n« U~G( «8B · 4 6¼FJ ¼84 ) ! 8 H) · $¼~/H) 8 6· J ¼8H$G %/8F8 U8~ «.· ) ) GUU/· B 8F$G ) · U· ) /$/%G4 è ¼F · ) -
$/UG 6/ · ) ) GUU/· B 8F$G4 ) GFH/H$8 F8« FGF HG%~·) - ) GUU/· B 8F$G /F · «$8~F· $· 4 U8~) ! é /« $~·HDG ~B· -
) · ~/) · ~8 /« $~·FH/H$G~ à z « 8 F8« FGF 6· FF8VV/· ~8 $G~8 6/ · ) ) GUU/· B 8F$G $~· HD8~/H) 84 6· ¼FG H$· 6/G
«· V/¼F\ /GF8 ( · H858B /$$G~8 68« $~· FH/H$G~ à z W; c ) - · J ¼8««G H¼) ) 8HH/%G4 HG«$· F$G / H8VF· «/ %· ~/· ( /«/;
) G U8~) ! é è F8) 8HH· ~/G UG~$· ~8 «· ( · H8 68« $~· F5 c . FG$G ) ! 8 /« $~· HDG ~B· $G~8 è ¼F ) GB UGF8F$8

Fig. 2 - Esempio di circui-


to transistorizzato con ac-
coppiamento in continua.
Come si può notare, il col-
lettore del transistor TR1
risulta direttamente colle-
UM - 2 @
· $
gato con la base del tran-
sistor TR2. La resistenza
di carico di collettore fun-
ge anche da resistenza di
polarizzazione per il tran-
sistor TR2.

:'
NTR
iL
TR1 .G
i'
e
M USCITA
L

G 7>
7 T Il
2

gle
o

,4"#e Fig. 3 - Accoppiamento di


tipo induttivo fra due sta-
di transistorizzati. Il col-
lettore del transistor TR1

al "
è collegato con l'avvolgi-
mento primario del trasfor-
matore T1, che funge an-
che da elemento di carico
ENTR
R e T -
- D TR2
di collettore per TR1. Con
questo tipo di accoppia-
mento risultano blocc ate le
componenti continue, men-
tre trovano libero passag-
gio di transito, fra uno
stadio e l'altro, le com-
ponenti alternate.

) ! 8 D¼ F\ /GF· HG«· B 8F$8 ) GF «8 ) G~~8F$/ %· ~/· ( /«/4 $¼$$· %/· · «$~/ H/H$8B /4 U/ù G B 8FG HU8) /· «/\ \ · $/4
U8~) ! é J ¼8H$8 U~G6¼) GFG 68/ ) · B U/ 8«8$$~GB · - ) GF / J ¼·«/ H/ · ) ) GUU/· FG $~· «G~G / ) /~) ¼/$/ $~· F-
VF8$/) / %· ~/· ( /«/ ) ! 8 6· FFG «¼GVG · 6 ¼F· ) G~- H/H$G~/\ \ · $/;
~8F$8 %· ~/· ( /«8 F8««.· %%G«V/B 8F$G H8) GF6· ~/G; n« à ~· J ¼8H$/ UGHH/· B G ) /$· ~8 «.· ) ) GUU/· B 8F$G B 8) -
U· HH· VV/G 6/ 8F8~V/· 4 6¼FJ ¼84 $~· · %% G«V/B 8F$G ) · F/) G4 ¼$/«/\\ · $G F8/ D/«$~/ · J ¼·~\G G U/8\G8«8$-
U~/B · ~/G 8 · %%G«V/B 8F$G H8) GF6· ~/G 6/ ¼F $~·- $~/) /4 «.· ) ) GUU/· B 8F$G · ) ¼H$/) G 8 «.· ) ) GUU/·B 8F-
HDG ~B · $G~84 · %%/8F8 HG«$· F$G /F U~8H8F\ · 6/ ) G~- $G G$$/) G4 · $$¼· «B 8F$8 B G«$G ¼$/«/\ \ · $G F8««.8«8$-
~8F$/ · «$8~F· $8 G4 ) GB ¼FJ ¼84 %· ~/· ( /«/; $~GF/) · /F6¼H$~/· «8;
n« U· ~$/) G«· ~8 ) · ~· $$8~8 6/6· $$/) G 6/ J ¼8H$G HU8-
) /· «8 D·H) /) G«G 6/ c «8$$~GF/) · u~·$/) · ) / /B U86/-
ALTRI TIPI DI ACCOPPIAMENTO H) 84 $¼$$· %/· 4 6/ · UU~GDGF6/~8 G«$~8 J ¼8H$G /B UG~-
$· F$8 · ~VGB 8F$G4 U8~ /« J ¼· «8 UGHH/· B G )GFH/V«/· ~8
n $~8 $/U/ 6/ · ) ) GUU/· B 8F$G G~· ) /$· $/ HGFG4 ) GB 8 · « «8$$G~8 «· «8$$¼~· 6/ «/( ~/ 6/ $8H$G U/ù HU8) /· «/\ -
· ( ( /· B G 68$$G4 / U/ù )GB ¼F/ D~ · $¼$$/; c H/H$GFG \ · $/ 8 U/ù ) GB U«8$/;

e
e

E
e e

585
INSENSIBILITA' AGLI URTI

n« $~· FH/H$G~4 ) GB 8 GVF/ · «$~G ) GB UGF8F$8 8«8$-


$~GF/) G4 ~/) ! /868 $· «¼F8 U~8) · ¼\ /GF/4 6· U·~$8
68« $8)F/) G4 6¼~· F$8 «.¼HG; é /H$G HG$$G /« U~GD/«G
68««· ;;; D~
· V/«/$à G 68««· ;;; /F) G«¼B /$à 4 /« $~· FH/H$G~
U~8H8F$· · «) ¼F/ %·F$· VV/ 86 · F) ! 8 ) 8~$/ H%· F$· V-
V/ ~/HU8$$G · ««· %· «%G«· 8«8$$~GF/) · ; Ad 8H8B U/G4
J ¼· F6G «· %· «%G«· 8«8$$~GF/) · ) · 68 U8~ $8~~· 4
B G«$G HU8HHG 8HH· H/ ~GB U87 /« $~· FH/H$G~ FG4 U8~-
) ! é /« $~· FH/H$G~ è U/ù ) GB U· $$ G4 U/ù ~/V/6G 8
U~8H8F$· ¼F· B ·HH · ) GB U«8HH/%· /FD8~/G~8 · J ¼8«-
«· 6/ ¼F· FG~B · «8 %· «%G«· 8«8$$~GF/) · ; b ¼FJ ¼84
HG$$G /« U~GD/«G B 8) ) · F/) G4 /« $~·FH/H$G~ è B G«$G
U/ù ~G( ¼H$G 68««· %· «%G«· 8«8$$ ~GF/) · 8 U¼ò 8HH8~8
HG$$GUGH$G · HG««8) /$·\ /GF/ B 8) ) · F/) ! 8 · ««8 J ¼· «/
«8 %· «%G«8 8«8$$~GF/) ! 8 FGF ~8H/H$8~8( ( 8~G;

Fig. 1 - Quando si salda un terminale di un


transistor occorre sempre impedire che il ca-
lore del saldatore raggiunga la massa del
transistor stesso. Si risolve facilmente que-
sto importante problema stringendo il termina-
le fra i becchi di una pinza metallica.

Ma ) /ò FGF H/VF/D/) · ) ! 8 /« $~· FH/H$G~ 68( ( · ) GF-


H/68~· ~H/ ) GB 8 ¼F· U· ««· 6· ( /«/· ~6G4 6· HG$$G-
UG~H/ ) GF$/F¼· B 8F$8 · 6 ¼~ $/ 8 ) G«U/7 · F) ! 8 /«
$~·FH/H$G~ è ¼F ) GB UGF8F$8 ) ! 8 ) GH$· J ¼· $$~/F/
8 FGF %/ è · «)¼F B G$/%G ) ! 8 · ¼$G~/\ \ / /« $8) F/) G4
H/· 8HHG 6/«8$$· F$8 G U~GD8HH/GF/H$· 4 · B ·«$~· $$· ~«G;
r · H8 V«/ ¼~ $/ FGF HGFG F8B /) / 68« $~·FH/H$G~4 8H/-
H$GFG U¼~ · «$~/ 8«8B 8F$/ 6· / J ¼·«/ /« $~· FH/H$G~
68%8 8HH8~8 · HH G«¼$· B 8F$8 U~G$8$$G» «· $8B U8~· -
$¼~· 8) ) 8HH/%· 4 /« HG%~· ) ) · ~/) G 8«8$$~/) G4 «.8~~· $G
) G««8V· B 8F$G · « ) /~) ¼/$G4 «.8~~· $· UG«· ~/$à 6/ · «/-
B 8F$· \ /GF84 8) ) ;
t ) ) G~~84 6¼FJ ¼84 ) ! 8 /« $8) F/) G $8FV· U~8H8F$8
/F GVF/ ) · HG ¼F ) 8~$G F¼B 8~G 6/ ~8VG«8 6· ««8
J ¼· «/ FGF è UGHH/( /«8 68~GV· ~87 «.· UU«/)·\ /GF8 ) G-
H$· F$84 /F/\ /· «84 6/ J ¼8H$8 ~8VG«84 6/%8~~à /F H8-
V¼/$G4 ) GF «.8H8~) /\ /G U~· $/) G4 /H$/F$/%· 8 · ( /$¼· «84
) GHì ) GB 8 · %%/8F8 U8~ «.¼HG 68««8 %· «%G«8 8«8$$~G-
F/) ! 8 G 6/ · «$~/ ) GB UGF8F$/ ~·6/G8«8$$ ~/) /;

586
TRANSISTOR
E CALORE
IL PROBLEMA DELLA TEMPERATURA ) GF «· B · HH/B · «¼FV! 8\ \ · UGHH/( /«8 8 68%GFG 8H-
H8~8 U~G$8$$/ ) GF $¼( 8$$/ /HG«· F$/4 · ««G H) GUG 6/ 8-
q · $8B U8~· $¼~· 8) ) 8HH/%· 4 H/· ) ! 8 8HH· H/ H%/- %/$· ~8 )GF$· $$/ /F$8~8«8$$~G6/) / 8 ) GF · «$~/ ) GB UG5
«¼UU/ /F$8~F· B 8F$8 · « )G~UG 68« $~· FH/H$G~4 GUU¼-
~8 8H$8~F· B 8F$8 · 6 8HHG4 U¼ò 8HH8~8 ) · ¼H· 6/ B · -
«· FF/7 8HH· U¼ò 6· FF8VV/· ~8 68D/F/$/%· B 8F$8 /« Fig. 3- Le figure illustrano quattro tipi diversi
$~· FH/H$G~4 GUU¼~8 U¼ò · «$8~·~F8 «8 ) · ~· $$8~/H$/) ! 8 di saldatori usati comunemente nei lavori di
8«8$$~/) ! 8; montaggio e riparazione degli apparati a cir-
cuito transistorizzato. Le loro principali caratte-
q .· ¼B 8F$G 6/ $8B U8~·$¼~· F8« ) G~UG 68« $~· FH/- ristiche sono: punta sottile e potenza elettri-
H$G~ U¼ò 8HH8~8 68$8~B/F· $G 6· ) · ¼H8 B 8) ) · F/) ! 8 ca relativamente bassa. Sarebbe buona norma,
8H$8~F8 8 6· ) · ¼H8 8«8$$~/) ! 8; quando si lavora con / transistor, interporre tra
à ~· «8 ) · ¼H8 8H$8~F8 ~/) G~6/· B G «· H· «6· $¼~· FGF la spina del saldatore e la presa di rete un
trasformatore-isolatore, con un rapporto 1/1,
8H8V¼/$· H8) GF6G «8 ~8VG«8 FG~B · «/ 8 «· $8B U8~· - /F modo che sia scongiurato il pericolo della
$¼~· · B ( /8F$8 U/ù · «$· 68« FG~B· «8; à ~· «8 ) · ¼H8 presenza della tensione di rete sulla punta del
8«8$$~/) ! 8 ~/) G~6/· B G «8 8~~·$8 $8FH/GF/ · UU«/) · $8 saldatore.
· V«/ 8«8$$~G6/ 68« $~·FH/H$G~ H$8HHG;
v ¼· F6G H/ · UU«/) · ¼F $~·FH/H$G~ /F ¼F ) /~) ¼/$G4
2 = <L
-
( /HGVF· D·~8 /F B G6G ) ! 8 8HHG ~/B · FV· «GF$· FG
6· U· ~$/ 8 ) GB UGF8F$/ HGVV8$$/ · ~/H) ·o6·B 8F$G e;.
8) ) 8HH/%G 0%· «%G«8 8«8$$~GF/) ! 84 ~8H/H$8F\ 8 6/ 6/H-
H/U· \ /GF84 $~·HDG ~B· $G~/4 8) ) ;1; u8~ 8%/$· ~8 ) ! 8 /«
) · «G~8 V8F8~· $G 6· « H· «6· $G~8 6· FF8VV/ /« $~· FH/-
H$G~ 6¼~· F$8 «8 GU8~·\ /GF/ 6/ H· «6· $¼~· 68/ $8~-
B /F· «/ · « ) /~) ¼/$G4 G) ) G~~8 GU8~· ~8 /« U/ù %8«G-
) 8B 8F$8 UGHH/( /«84 D·) 8F6G /B U/8VG 6/ ¼F H· «6· -
$G~8 ( 8F ) · «6G4 «· ) ¼/ U¼F$· H/· HG$$/«84 U~/%· 6/
GHH/6G 8 ~/) GU8~$· 6/ H$· VFG; n $8~B /F· «/ 68/ $~·F-
H/H$G~4 J ¼· F6G 8HH/ %8FVGFG 6/~8$$·B 8F$8 ) G««8- --- ;;;
V· $/ · « ) /~) ¼/$G4 8 ) /Gè J ¼· F6G FGF H/ D· /B U/8VG
6/ \ G) ) G«G UG~$· $~· FH/H$G~4 68%GFG 8HH8~8 «· H) /· $/

8F$/ /« ) /~) ¼/$G; v ¼· F6G H/ H· «6· ¼F $8~B /F· «8


Fig. 2- Una delle regole prime per effettuare 6/ ¼F $~· FH/H$G~ G) ) G~~8 H8B U~8 U8FH· ~8 · ~/HG«-
una saldatura perfetta consiste nel liberare / %8~8 il U~G( «8B · 68««· 6/HU8~H/GF8 68« ) · «G~84
terminali dei componenti radioelettrici da ogni H$~/FV8F6G /« $8~B/F· «8 D~ · / ( 8) ) ! / 6/ ¼F· U/F\ ·
strato di impurità (sporcizia, ossido, annerimen-
to, ecc.), raschiando il terminale stesso con
B 8$· ««/) · 7 GU8~· F6G /F J ¼8H$· B · F/8~· /« ) · «G~84
la lama di un temperino o con una lametta da FGF ~·VV/¼FV8 il $~· FH/H$G~ U8~) ! é %/8F8 6/HU8~HG
barba. F8««· B ·HH· B 8$· ««/) · 68««· U/F\ · µD/V; M1;
c . ( ¼GF· ~8VG«· 4 U~/B · 6/ 8DD 8$$¼· ~8 «· H· «6· $¼5

gl k
Fig. 4 - I dilettanti risolvo-
no molto semplicemente /«
problema del raffredda-
mento dei transistor pre-
parando alette di raffred-
damento ricavate da lamie-
rini di ferro, nel modo in-
dicato in queste due figu-
re. Le alette di raffreddamento devono rimanere in in-
timo contatto con il telaio, in modo che il calore ero-
gato dai transistor si disperda attraverso la massa del
~· 4 U¼«/~8 · ) ) ¼~·$· B 8F$8 «· U· ~$8 68« $8~B /F·«8 telaio stesso.
/F ) ¼/ H/ 8DD 8$$¼· «· H· «6· $¼~· 4 ~·H) ! /· F6G /« $8~-
B /F· «8 H$8HHG ) GF «· «· B · 6/ ¼F $8B U8~/FG G ) GF
¼F· «· B · 6· ( · ~( · 4 /F B G6G 6· 8«/B /F· ~8 «· U· ~-
6/HU8~H/GF8 6/ ) · «G~87 /F J ¼8H$/ ) · H/ /« $8) F/) G 68-
$8 6/ GHH/6G ) ! 8 H/ DG ~B· HUGF$· F8· B 8F$8 H¼V«/
%8 U~G%%868~8 6· Hè U8~ ~8·«/\ \ · ~8 /« H/H$8B · U/ù
8«8$$~G6/4 8 /F B G6G 6· 8HH8~8 ) 8~$/ ) ! 8 «· H·«-
· 6· $$G 6/ ~· DD~866· B 8F$G;
6· $¼~· 4 U¼~ 8H8V¼/$· ~· U/6· B 8F$84 ~/H¼«$8~à U8~-
u~/B · 6/ 8H· B /F· ~8 / %· ~/ H/H$8B / U/ù G B 8FG
D8$$· 8 H$· ( /«8 0D/V; W1;
· 6· $$/ 8 U/ù G B 8FG 8DD/ ) /8F$/4 · $$/ · 6/HU8~68~8
à · «%G«$· 4 ¼F· 68««8 ) · ¼H8 ) ! 8 B 8$$GFG D¼G~/ ¼HG
/« ) · «G~8 U~G6G$$G 6· / $~· FH/H$G~4 G) ) G~~8 UGHH8-
68D/F/$/%· B 8F$8 ¼F $~·FH/H$G~ è 6G%¼$· · U8~6/$8
68~8 /688 ) ! /· ~8 H¼««.· ~VGB 8F$G4 HU8) /· «B 8F$8 U8~
8«8$$~/) ! 8 68« H· «6· $G~84 F8««· ) ¼/ U¼F$· è U~8-
J ¼8« ) ! 8 ~/V¼· ~6· /« U~G) 8HHG 6/ $~·HB /HH/GF8 68«
H8F$8 «· $8FH/GF8 6/ ~8$87 /« H·«6· $G~8 U/ù H/) ¼~G4
) · «G~84 8 H8F\ · ) GFDG F68~8 J ¼8H$· 8F$/$à D/H/) ·
/F J ¼8H$G ) · HG4 è /« $/UG · 6 /F6¼\ /GF87 $¼$$ · %/·
) GF «.· «$~· 4 U¼~8 /B UG~$· F$84 ) ! 8 è «· $8B U8~· -
· F) ! 8 / H· «6· $G~/ FG~B· «/ 0D/V; d1 UGHHGFG ¼$/«-
$¼~· ;
B 8F$8 8HH8~8 /B U/8V· $/ F8««· $8) F/) · 68/ $~· FH/-
H$G~4 U¼~) ! é H/ · ( ( /· «.· %%8~$8F\ · 6/ /F$8~UG~~84
$~· «· HU/F· 68« H· «6· $G~8 8 «· U~8H· 6/ ~8$84 ¼F
TEMPERATURA E CALORE
$~· HDG ~B · $G~8 ) GF ~· UUG~$G M »M;
è F· B · HH/B · /B UG~$· F$84 6· $8F8~ H8B U~8 ( 8F
r G«$G HU8HHG ) · U/$· ) ! 8 /« U~GD·FG ) GFDG
F6· $~·
U~8H8F$8 6· ) ! / U~GV8$$ · ) /~) ¼/$/ $~· FH/H$G~/\ \ · $/4
«G~G / 6¼8 $8~B/F/ $8B U8~· $¼~· 8 ) · «G~84 · F) ! 8
è J ¼8««· 6/ 8%/$· ~8 6/ D·~ D¼ F\ /GF· ~8 /« $~· FH/H$G~
H8 8HH/ 8HU~/B GFG 6¼8 ) GF) 8$$/ U~GDG F6·B 8F$8 6/-
F8««8 ) GF6/\ /GF/ 6/ B · HH/B · 6/HH/U· \ /GF84 J ¼· F-
%8~HM;
6G «· $8B U8~·$¼~· · B ( /8F$8 è U/¼$$GH$G 8«8%· $· ;
N6 8H8B U/G4 H8 /« $~· FH/H$G~ è 68H$/F· $G · D¼ F\ /G-
F· ~8 ) GF ¼F· $8B U8~· $¼~· · B ( /8F$8 6/ G«$~8
Wg ° 4 «· UG$8F\ · 6/HH/U· $· 68%8 8HH8~8 · 68V¼· $· -
B 8F$8 ~/6G$$· 4 8 FGF 68%8 · HHG«¼$· B 8F$8 H¼U8-
~· ~8 /« %· «G~8 /F6/) · $G F8/ 6· $/ $8) F/) / 8«8F) · $/
6· ««· ) · H· ) GH$~¼$$~/) 8; x
Vari sistemi di applicazione al telaio metallico
di alcuni transistor di potenza. Le sigle riportate nei
vari disegni assumono /« seguente significato: CS A
I TRANSISTOR DI POTENZA
circuito stampato; n A rondella isolante; M A mica;
R A radiatore; TA telaio o radiatore; TR A transistor.
n $~· FH/H$G~ 6/ UG$8F\ · 6/HH/U· FG UG$8F\ 8 8«8$$~/- In questi tip i di montaggi di transistor di potenza o di
) ! 8 68««.G~6/F8 68/ ± · $$4 B 8F$~8 V«/ · «$~/ $~· FH/- elementi raffreddanti, occorre sempre verificare che
H$G~ 6/HH/U· FG UG$8F\ 8 8«8$$~/) ! 8 68««.G~6/F8 68/ fra /« transistor e / vari fogli di mica non si inseriscano
granuli metallici, che possono essere la causa di cor-
B /««/± · $$; s 8/ U~/B /4 6¼FJ ¼84 %/8F8 V8F8~· $G tocircuiti. Con viene anche controllare che / transistor
) · «G~84 ) ! 8 U¼ò ~· VV/¼FV8~8 %· «G~/ FG$8%G«/; non presentino bordi taglienti, che possono perforare
v ¼· H/ $¼$$/ / $~· FH/H$G~ 6/ UG$8F\ · 4 GVV/ 8H/H$8F$/ la mica e creare falsi contatti. Le viti di fissaggio deb-
/F ) GB B 8~) /G4 HGFG ) GH$~¼/$/ /F B G6G 6· D·- bono essere strette energicamente, favorendo la di-
spersione dell'energia termica anche con l'uso di gras-
%G~/~8 «· 6/HU8~H /GF8 68« ) · «G~87 B G«$G HU8HHG4 so al silicone.
$¼$$ · %/· 4 «· ) GFD/V¼~· \ /GF8 8H$8~F· 68« $~· FH/H$G~
FGF ( · H$· U8~ D·%G~/~8 ¼F· ) G~~8$$· 8 ) GF$/F¼·

588
589
q · $8B U8~·$¼~ · H$· · 6 /F6/) · ~8 ¼FG H$· $G D/H/) G 6/ U· ~$/) 8««8 B · $8~/·«/; b 8F$~G «8 FGH$~8 ) ·H84 · 6
U·~$/)G«·~8 68/ ) G~U/4 B 8F$~8 /« ) · «G~8 8HU~/B 8 ¼F· 8H8B U/G4 «.· ~/· %/8F8 ~/H) · «6· $· 6· / ) · «G~/D8~/ U8~
J ¼·F $/$à ; f ·) ) /· B G ¼F 8H8B U/G7 UGF/· B G ¼F ) GF%8\ /GF87 «.· ) J ¼· ) GF$8F¼$· /F ¼F· U8F$G«· UG-
·VG HGU~· «· D/·BB · 6/ ¼F· ) · F68«· 8 ) GFH$· $/· - H$· HGU~· /« D¼ G) G H/ ~/H) · «6· U8~ ) GF%8\ /GF87 /F
B G )! 8 8HHG6/%/8F8 ~· U/6· B 8F$8 /F) · F68H) 8F$8; 8F$~· B ( / J ¼8H$/ 6¼8 8H8B U/ «8 B G«8) G«8 68««.· ~/·
n« ~/H¼« $· $G 6/ $·«8 8HU8~/B 8F$G è /« H8V¼8F$8 » «· 8 J ¼8««8 68««.· ) J ¼· H/ B ¼G%GFG 8 D¼ FVGFG 6· %8/-
$8B U8~·$¼~· 68««.· VG ! · ~·VV/¼F$G %· «G~/ · «$/HH/- ) G«/ 68« ) · «G~84 U8~) ! é «G $~· HUG~$· FG «GF$· FG 6· «-
B /4 B 8F$~8 «· J ¼· F$/$à 6/ ) · «G~8 6· 8HHG · HH G~- «· HG~V8F$8 $8~B/) · ; nF J ¼8H$/ 6¼8 U~/B / U~G) 8H-
( /$· è B G68H$· ; H/ 6/ $~· HB /HH/GF8 68« ) ·«G~8 /F$8~% /8F8 la B · $8-
q .· ) J ¼· ) GF$8F¼$· /F ¼F· %·H) · 6· ( · VFG U~GF- ~/· » 8HH· ) GH$/$¼/H) 8 /« B 8\ \ G 6/ $~·HUG~$G 68«
$· U8~ U~8F68~8 /« ( · VFG4 ! · ~· VV/¼F$G ¼F· $8B - ) · «G~8;
U8~·$¼~· B G68H$· B · ! · ·HHG~( /$G4 6¼~· F$8 /« ­ / ! · $~· HB /HH/GF8 6/ ) · «G~8 U8~ /~~· VV/· B 8F$G4
U~G)8HHG 6/ ~/H) · «6· B 8F$G4 ¼F· 8FG~B 8 J ¼· F$/$à J ¼· F6G $~· «· HG~V8F$8 $8~B/) · 86 /« ) G~UG ) ! 8 H/
6/ ) · «G~8; v ¼8H$/ 6¼8 8H8B U/ GDD ~GFG ¼F./68· ~/H) · «6· FGF è /F$8~UGH$G · «)¼F mezzo B · $8~/· «87
) ! /· ~· H¼««· 6/DD 8~8F\· D~ · / 6¼8 $8~B/F/ ) ·«G~8 8 «.8H8B U/G U/ù F· $¼~·«84 /F J ¼8H$G ) ·HG4 è J ¼8««G 68«
$8B U8~· $¼~· ; ­ 8 %G«8HH/B G 8HU~/B 8~) / ) GF «· $8~- HG«84 ) ! 8 ~/H) ·«6· «· FGH$~· $8~~· · $$~·%8~H G V«/
B /FG«GV/· $/U/) · 4 6G%~8B B G 6/~8 ) ! 8 «· $8B U8- HU· \ / · HHG«¼$·B 8F$8 U~/%/ 6/ B · $8~/· ;
~·$¼~· 86 /« ) · «G~8 $~G%· FG U~8) /HG ~/D8~/B 8F$G n U~G) 8HH/ 6/ $~·HB /HH/GF8 68« ) · «G~84 ) ! 8 /F$8~8H-
) GF / B G$/ ;6/ · V/$· \ /GF8 $8~B/) · B G«8) G«· ~8; n« H· FG / $~·FH/H$G~4 HGFG / U~/B / 6¼87 ) GF6¼\ /GF8 8
) · «G~84 /F $· « ) · HG4 8HU~/B 8 «· HGB B · $G$· «8 68««8 ) GF%8\ /GF8;4 n« U~G) 8HHG 6/ ) GF6¼\ /GF8 H/ H%/«¼UU·
%8«G) /$à 6/ B G%/B 8F$G 68««8 B G«8) G«8 ) GF$8F¼$8 · $$~·%8~HG «· B · HH· 68« $~· FH/H$G~ 8 J ¼8««· 6/ 8-
/F ¼F ) G~UG4 B 8F$~8 «· $8B U8~· $¼~· B /H¼~· «· %8F$¼· «/ ) G~U/ B 8$·««/) / · 6 8HHG ) G««8V· $/; n« U~G-
%8«G)/$à B 86/· 6/ B G%/B 8F$G 6/ ¼F· HG«· B G«8) G- ) 8HHG 6/ ) GF%8\ /GF84 /F%8) 84 ! · ) GB 8 mezzo 6/
«· ; $~· HUG~$G «.· ~/· 4 ) /Gè «8 H¼8 B G«8) G«8;
n« ) · «G~84 6¼FJ ¼84 è 8F8~V/· B 8) ) · F/) · %· «¼$· $· ­ D~ ¼$$· F6G J ¼8H$/ 6¼8 U~G)8HH/ H/ ~· VV/¼FV8 «·
J ¼· F$/$· $/%· B 8F$84 B 8F$~8 «· $8B U8~·$¼~· ~·U- HG«¼\ /GF8 6/ ¼F /B UG~$· F$8 U~G( «8B · » J ¼8««G 68«
U~8H8F$· ¼F· %· «¼$· \ /GF8 U· ~$/) G«· ~8 6/ $· «8 8- ~· DD~866· B 8F$G 68/ $~· FH/H$G~;
F8~V/· ;

PROBLEMA DEL RAFFREDDAMENTO


TRASMISSIONE DEL CALORE
t «$~8 · 6 8HH8~8 U8~/) G«GH G U8~ /« $~· FH/H$G~ 6¼~·F-
a GB 8 GVF/ · «$~· DG ~B· 6/ 8F8~V/· 4 · F) ! 8 /« ) · - $8 «· D·H8 6/ H· «6· $¼~· 4 /« ) ·«G~8 è · F) ! 8 6· FFGHG
«G~8 H¼( /H) 8 $~· HDG ~B ·\ /GF/ 8 6/ $· «/ $~·HDG ~B · - U8~ /« ) GB UGF8F$8 6¼~·F$8 /« H¼G D¼ F\ /GF· B 8F$G;
\ /GF/ HGFG B G«$/ V«/ 8H8B U/ ) ! 8 «· %/$· 6/ GVF/ t VF/ $~· FH/H$G~4 /FD·$$/4 è ) · ~· $$8~/\ \· $G 6· ¼F
V/G~FG ) / GDD ~87 /« ) · «G~8 F8««8 ) 8F$~·«/ $8~B G8«8$- %· «G~8 B ·HH/B G 6/ 6/HH/U·\ /GF84 ) ! 8 ~/H¼«$· · HH· /
$~/) ! 8 V8F8~· 8F8~V/· 8«8$$~/) · 4 F8««8 «G)GB G$/%8 /FD8~/G~8 · « U~G6G$$G D~ · /« %· «G~8 B · HH/B G 6/
· %· UG~8 U~G6¼) 8 B G%/B 8F$.G4 8) ) ; r · J ¼8« ) ! 8 $8FH/GF8 8 J ¼8««G B ·HH/B G 6/ ) G~~8F$8;
/B UG~$· 4 F8««.· B ( /$G 68««· U~8H8F$8 $~· $$· \ /GF84 n« %· «G~8 B · HH/B G 6/ 6/HH /U· \ /GF8 68« $~· FH/H$G~
è «· )GFGH) 8F\ · 68/ 6/%8~H/ U~G)8HH/ 6/ $~· HB /HH /G- %/8F8 ~/D8~/$G · 6 ¼F %·«G~8 6/ $8B U8~· $¼~· 68«
F8 68««.8F8~V/· $8~B /) · 4 ) /Gè 68« ) · «G~84 ) ! 8 G) ) G~- )GF$8F/$G~8 6/ Wg° a 7 $·«8 6/HH/U· \ /GF8 6G%~à
~8 ) GFGH ) 8~84 H8 H/ %¼G« 6/D8F68~8 GUUG~$¼F· B 8F- ) GFH/68~· ~H / ~/6G$$· F8« ) · HG /F ) ¼/ /« $~· FH/H$G~
$8 /« $~·FH/H$G~ 6· J ¼8H$G H¼G F· $¼~·«8 F8B /) G; H/ ~/H) · «6/;
n« ) · «G~8 H/ $~· HB 8$$8 H8) GF6G $~8 6/%8~H/ U~G) 8H- b · J ¼8H$8 UG) ! 8 ) GFH/68~· \ /GF/ ~/H¼«$· 8%/68F$8
H/» U8~ ) GF6¼\ /GF84 U8~ ) GF%8\ /GF8 8 U8~ /~~·V- ) ! 84 6¼~· F$8 /« D¼ F\ /GF·B 8F$G4 il $~· FH/H$G~ FGF
V/· B 8F$G; c U8~ ) ! /·~/~8 /« H/VF/D/) · $G 6/ J ¼8H$/ 68%8 H¼U8~· ~8 ) 8~$/ %· «G~/ 6/ $8B U8~·$¼~· ) ! 84
$~8 6/%8~H / U~G) 8HH/ 6/ $~·HB /HH/GF8 68« ) · «G~8 H8~- U8~ / $~· FH/H$G~ · « H/«/) /G4 /B U/8V· $/ /F ) /~)¼/$/ 6/
%GFG4 B 8V«/G 6/ $· «¼F8 HU/8V·\ /GF/ D/H/) ! 84 · «)¼F/ ~8VG«· \ /GF84 U¼ò 8HH8~8 6/ xK° a 4 B 8F$~8 U8~ / $~· F-
8H8B UM; H/H$G~ · B U«/D)/ · $G~/ J ¼8H$G %· «G~8 U¼ò ·VV/~· ~H/
­ / ! · $~· HB /HH/GF8 6/ ) · «G~8 U8~ ) GF6¼\ /GF84 J ¼· F- /F$G~FG · / eg5gK° a ;
6G FGF %.è · «)¼F B G%/B 8F$G · UU·~8F$8 6/ B · - u8~ G$$8F8~8 /« U~G) 8HHG 6/ 6/HU8~H /GF8 68« ) · «G~8
$8~/· 7 /« ) ·«G~8 ) ! 8 · ~~/%· · ««· U¼F$· 68« H· «6· $G- H/ ¼H· FG 6/%8~H/ H/H$8B /; n« U~/B G D~ · $¼$$ / ) GFH/H$8
~84 6· ««· ~8H/H$8F\· ~/H) ·«6· F$84 H/ $~·HB 8$$8 «¼F- F8««· ~8· «/\ \ · \ /GF8 /F6¼H$~/· «8 6/ $~·FH/H$G~ B ¼F/-
VG /« ~·B 8 H8) GF6G ¼F U~G)8HHG 6/ ) GF6¼\ /GF87 $/ 6/ /F%G«¼) ~G 8H$8~FG U· ~$/) G«· ~B8F$8 · 6· $$G · «-
/« D8~~G 6· H$/~G H/ ~/H) · «6· U8~ ) GF6¼\ /GF8; «· 6/HU8~H/GF8 68« ) · «G~8; è F H8) GF6G H/H$8B ·
­ / ! · $~·HB /HH/GF8 6/ ) ·«G~8 U8~ ) GF%8\ /GF84 ) GFH/H$8 F8« B GF$· ~8 /« $~· FH/H$G~ /F B G6G ) ! 8 /«
J ¼· F6G /« U~G)8HHG è /F$8~8HH· $G 6· ¼F B G%/B 8F$G H¼G /F%G«¼) ~G 8H$8~FG ~/H¼«$/ /F /F$/B G ) GF$· $$G

gxK
) GF /« $8«· /G B 8$· ««/) G H¼ ) ¼/ H/ ~8· «/\ \ · /« ) /~) ¼/$G; · F) ! 8 ) ! 8 · J ¼8H$G $~· FH/H$G~ H/· ) GFH8F$/$G ¼F
In $· « B G6G /« $8«· /G D¼ FV8 6· D« · FV/· 6/ 6/HU8~- · ¼B 8F$G 6/ $8B U8~· $¼~· 6/ Wg ° a 7 H8 «· $8B U8-
H/GF8 68« ) · «G~8; ~·$¼~· · B ( /8F$8 è 6/ Wg° a 4 · J ¼8« $~·FH/H$G~ è
s 8/ B GF$· VV/ 6/ $/UG 8) GFGB /) G H/ è HG«/$/ · %- ) GF) 8HHG 6/ ~· VV/¼FV8~8 «· $8B U8~·$¼~· B · HH/-
%G«V8~8 / $~·FH/H$G~ ) ! 8 H/ ~/H) · «6· FG D·) /«B 8F$8 B · 6/ gK° a ;
) GF ¼F· D·H) 8$$· B 8$· ««/) · 4 B ¼F/$· 6/ ¼F· G 6¼8 q · ~8H/H$8F\ · $8~B/) · 68« 6/HH/U· $G~8 ~/H¼«$· D·-
· «8$$8 6/ 6/HU8~H/GF8 ~·6/· «8 68« ) · «G~8 0D/V¼~· e1; ) /«B 8F$8 68$8~B/F· $· 6· « ~·UUG~$G D~ · «· %·~/· -
\ /GF8 6/ $8B U8~·$¼~·4 8HU~8HH· /F V~·6/ ) 8F$/V~·6/4
8 «· UG$8F\ · 8HU~8HH· /F ± · $$;
RESISTENZA TERMICA nF ( · H8 · ««.8H8B U/G G~· ) /$· $G /« %· «G~8 68««· ~8-
H/H$8F\ · $8~B/) · è 6/»
q .8«8B 8F$G ) · ~· $$
8~/H$/) G 8 U/ù /B UG~$· F$8 6/ GVF/ R A Wg° a » Wgì A M °C/W
$/UG 6/ 6/HH/U· $G~8 è ~·UU~8H8F$· $G 6· ««· « ~8H/- nF U~·$/) · FGF è $¼$$· %/· H¼DD/ ) /8F$8 ¼$/«/\ \ · ~8 ¼F
H$8F\ · $8~B/) · » ) ! 8 %/8F8 8HU~8HH· /F "C[W. 6/HH/U· $G~8 6· M"C/W, U8~) ! é G)) G~~8 $8F8~ U~8-
v ¼8H$· V~·F68\ \ · D/H/) · ~·UU~8H8F$· /« F¼B 8~G 6/ H8F$8 «.8H/H$8F\ · 6/ ¼F· ~8H/H$8F\· $8~B/) · D~ ·
V~·6/ ) 8F$/V~·6/ 6/ · ¼B 8F$G $8~B/) G 68« 6/HH/U· - 6/HH/U· $G~8 8 ) GF$8F/$G~8 68« $~·F H/H$G~4 ) ! 8 6/-
$G~84 J ¼· F6G è HG$$GUGH$G · 6 ¼F· 6/HH/U· \ /GF8 6/ U8F68 6·« $/UG 6/ B GF$·VV/G;
M W. f · ) ) /· B G ¼F 8H8B U/G» ¼F 6/HH/U· $G~8 6· E' G%%/G ) ! 8 ~/H¼«$· B G«$G /B UG~$· F$8 6/B /F¼/~8
d ° C/W è /F V~·6G 6/ 6/HU8~68~8 «· UG$8F\ · 6/ /« U/ù UGHH/( /«8 «· ~8H/H$8F\ · $8~B/) · 6/ ) GF$· $$G4
d W 8«8%· F6G «· U~GU~/· $8B U8~·$¼~· 6/ M ° a GU- · ««G H) GUG 6/ ¼$/«/\ \ · ~8 6/HH/U· $G~/ 6/ 6/B 8FH/GF/
U¼~84 /« ) ! 8 è «G H$8HHG4 U¼ò 6/HH/U· ~8 «· UG$8F\ · ~/6G$$8;
6/ M W 8«8%· F6G «· U~GU~/· $8B U8~·$¼~· 6/ d° a ; u8~ 6/B /F¼/~8 «· ~8H/H$8F\ · $8~B/) · 6/ ) GF$·$$G4
G) ) G~~8 /FF· F\ /$¼$$G H$~/FV8~8 ( 8F8 «8 %/$/ 6/ D/H -
H· VV/G D~ · $~·FH/H$G~ 8 6/HH/U· $G~84 ¼$/«/\\ · F6G UGH-
DIMENSIONAMENTO DEL DISSIPATORE H/( /«B 8F$8 68« V~·HHG · « H/«/)GF84 U8~ D·%G~/~8 «.· ) -
) GUU/· B 8F$G $8~B /) G; t ) ) G~~8 8%/$· ~84 H8 UGHH/-
­ ¼UUGF/· B G 6/ 6G%8~ B GF$· ~8 ¼F $~· FH/H$G~ ) ! 8 ( /«84 «.¼HG 6/ /HG«· F$/ D~ · $~·FH/H$G~ 8 6/HH /U· $G~8
68( ( · 6/HH/U· ~8 «· UG$8F\ · 6/ Wg W 8 H¼UUGF/· B G ) GB 84 · 6 8H8B U/G4 «8 ) GB ¼F/ ~GF68««8 6/ B /) · ;

591
PROVA CON L'OHMMET RO

v ¼· F6G H/ B GF$· ¼F $~·FH/H$G~ /F ¼F ) /~) ¼/$G4 è


( ¼GF· FG~B · ) GF$~G««· ~8 H8 8HHG H/· 8DD8$$/%· B 8F$8
/F$8V~G;
à · «8 U~8) · ¼\ /GF8 68%8 8HH8~8 U~8H· 4 · B · VV/G~
~·V/GF84 J ¼· F6G /« $~·FH/H$G~ è ¼F ) GB UGF8F$8
6/ ~8) ¼U8~G4 U~G%8F/8F$8 6· ««G HB · F$8««· B 8F$G
6/ ¼F · UU· ~·$G /F¼$/«/\ \ · $G;
u8~ ) GF$~G««· ~8 «./F) G«¼B /$à 68« $~·FH/H$G~ FGF è
F8) 8HH· ~/G /« U~G%· $~·FH/H$G~4 B · è H¼DD/
) /8F$8 «.¼HG
6/ ¼F $8H$8~ ) GB B ¼$· $G F8««· B /H¼~· 6/ ~8H/H$8F-
\ 8 8 F8««· UG~$· $· G! B ? MK ;
q · U~G%· 6G%~à 8HH8~8 8H8V¼/$· /F 6¼8 $8B U/ H¼) -
a 8­ ­ né M;
nF ¼F U~/B G $8B UG H/ ) G««8V· /« U¼F$· «8 UGH/$/%G
68« $8H$8~ ) GF «· ( · H8 68« $~·FH/H$G~ 8 /« U¼F$· «8
F8V· $/%G4 ¼F· U~/B · %G«$· 4 ) GF /« ) G««8$$G~84 UG/
) GF «.8B /$$G~8; c ( ( 8F84 H8 /« $~·FH/H$G~ è 6/ $/UG
NPN, H/ 6G%~à G$$8F8~84 /F 8F$~· B ( / / ) · H/4 ¼F·
) 8~$· 68%/· \ /GF8 68««./F6/) 8 68««G H$~¼ B 8F$G4 H/FG
· ) /~) · B 8$à H) · «· ;
­ 8 «8 U~G%8 D/F J ¼/ 8«8F) · $8 %8FVGFG ) GF6G$$8
H¼ ¼F $~· FH/H$G~ 6/ $/UG us u4 F8HH¼F· 68%/· \ /GF8
68««./F6/) 8 68« $8H$8~ 6G%~à %8~/D/) · ~H/;
u· HH/· B G G~· · ««· H8) GF6· D·H8 68««· U~G%· 68«-
~/F) G«¼B /$à 6/ ¼F $~· FH/H$G~; c HH· ) GFH/H$8 F8««G
H) · B ( /G 68/ U¼F$· «/ 68« $8H$8~7 H/ ) G««8V· ) /Gè /«
U¼F$· «8 F8V· $/%G 68« $8H$8~ ) GF «· ( · H8 68« $~· F-
H/H$G~ 8 /« U¼F$·«8 UGH/$/%G4 ¼F· U~/B · %G«$· 4 ) GF
/« ) G««8$$G~84 H¼) ) 8HH/%· B 8F$8 ) GF «.8B /$$G~8;
n« ~/H¼«$· $G 6/ J ¼8H$8 6¼8 H8) GF68 U~G%8 è /« H8-
V¼8F$8» «./F6/) 8 68« $8H$8~ 6G%~à GDD ~/~8 ¼F./F6/-
) · \ /GF8 ) GF ¼F· 68%/· \ /GF8 · B 8$à H) · «· ) /~) ·
F8« )· HG 6/ $~· FH/H$G~ 6/ $/UG us u; s 8HH¼F· /F5

t mr r c à z t

NPN
e

Fig. 1- Se un transistor di tipo NPN risulta ef-


fettivamente in buono stato, collegando il pun-
tale positivo dell'ohmmetro con la base e il
terminale negativo una prima volta con il col-
lettore e poi con l'emittore, si dovrà ottenere
una deviazione dell'indice dello strumento si-
no a metà scala circa. Nessuna deviazione si
dovrà ottenere invece quando la prova viene
condotta su un transistor di tipo PNP.

592
CONTROLLO
DEI TRANSISTOR
6/) · \ /GF8 H/ 6G%~à · %8~8 F8« ) ·HG 6/ $~· FH/H$G~ · B U«/D)/ · $G~/ · ¼6/G4 HGU~· $$ ¼$$G J ¼8««/ H$8~8GDG -
6/ $/UG s us ; F/) /4 F8/ J ¼· «/ è F8) 8HH· ~/G ) GB UG~~8 6¼8 ) · F· «/
­ 8 ¼F $~· FH/H$G~ 6G%8HH8 D·~ 68%/· ~8 «./F6/) 8 68« H$8~8G U8~D 8$$· B 8F$8 /68F$/) /;
$8H$8~ /F 8F$~· B ( 8 «8 U~G%84 · F) ! 8 U8~ /« HG«G nF ) GB B 8~) /G H/ $~G%· FG · ( ( GF6· F$8B 8F$8 ) GU-
) G««8$$G~8 G /« HG«G 8B /$$G~84 G)) G~~8~à ) GF)«¼68~8 U/8 6/ $~· FH/H$G~ H8«8\ /GF· $/4 · 6· $$8 U8~ «· ) GB -
UGH/\ /GF8 68V«/ H$· 6/ D/F· «/ 6.¼H) /$· ) GB U«8B 8F-
$· ~/ 68V«/ · B U«/D)/ · $G~/ · ¼6/G;
r · ) G«G~G ) ! 8 %G«8HH8~G 8%/$· ~8 «.· ) J ¼/H$G 6/ ) GU-
OHMMETRO U/8 V/à H8«8\ /GF· $84 UG$~· FFG D·) /«B 8F$8 ~/HG«%8-
~8 /« U~G( «8B · ~8· «/\ \ · F6G /« U~GV8$$G ~/UG~$· $G
/F D/V¼~· d; nF J ¼8H$G U~GV8$$ G H/ ~8· «/\ \ · ¼F ·B -
U«/D/) · $G~8 ) GF 8B /$$G~8 · B · HH· 4 F8« J ¼· «84 $~· -
PNP B /$8 «· ~8H/H$8F\ · z «4 H/ /F%/· ¼F· ) 8~$· ) G~~ 8F$8
6/ UG«· ~/\ \· \ /GF8 D/HH· · ««· ( · H8 68« $~· FH/H$G~ à z ;
e n« B /· ««/· B U8~GB 8$~G4 ~8«· $/%· B 8F$8 · « %· «G~8 68«
V¼· 6· VFG 68« $~·FH/H$G~4 H8VF· «8~à ¼F ) 8~$G %· -
«G~8 6/ ) G~~8F$84 ) ! 8 U8~ B 8\ \ G 68« UG$8F\ /GB 8-
$~Gz d UG$~à 8HH8~8 ) GF$~G««· $G /F B G6G 6· 8%/$· ~8

Fig. 2-Se un transistor di tipo PNP è realmen-


te integro, collegando il puntale negativo del-
l'ohmmetro con la base e quello positivo una
prima volta con il collettore e poi con l'emitto-
re, l'indice dello strumento dovrà raggiungere
la metà scala circa. Nessuna indicazione si do-
vrà invece ottenere con un transistor di tipo R2
NPN.
s1

R3
) ! 8 F8« ) GB UGF8F$8 8H/H$8 ¼F· V/¼F\ /GF8 /F ) G~-
$G) /~) ¼/$G;
s 8« ) ·HG /F ) ¼/ FGF H/ G$$8F8HH8 · «)¼F· 68%/· \ /GF8
68««./F6/) 8 68« $8H$8~ /F 8F$~·B ( 8 «8 U~G%84 G) -
TR e
4,5V
) G~~8~à ) GF)«¼68~8 ) ! 8 /« $~· FH/H$G~ HG$$G ) GF-
$~G««G è /F$8~~G$$G; In GVF/ ) · HG / $~· FH/H$G~ ) ! 8 e
U~8H8F$/FG $· «/ · FGB · «/8 68( ( GFG ) GFH/68~·~H / /~-
~/B 86/· ( /«B 8F$8 U8~6¼$/ 8 UGHHGFG %8F/~ ¼$/«/\ -
\ · $/ HG«$· F$G U8~ U· ~$/)G«· ~/ · UU«/) · \ /GF/» · 6 8-
H8B U/G ) GB 8 6/G6/4 F8« ) ·HG /F ) ¼/ ¼F· 68««8 6¼8
V/¼F\ /GF/ ~/H¼«$/ /F$8V~· ;
Fig. 3- Progetto di apparato utile per effettua-
re la selezione di coppie di transistor. La resi-
stenza R1 ha il valore di 1 megaohm; la resi-
SELEZIONE DEI TRANSISTOR stenza R2 ha il valore di 1.000 ohm; mentre R3
è un potenziometro a variazione lineare del va-
è F U~G( «8B · ·HH· / D~ 8J ¼8F$84 F8« J ¼· «8 H/ /B - lore di 5.000 ohm. Il milliamperometro è da 1
mA fondo-scala, Il transistor TR è il compo-
( · $$8 GVF/ U~/F) /U/· F$84 è J ¼8««G 68««· H8«8\ /GF8
nente in prova di piccola potenza.
68/ $~· FH/H$G~ /F )G~~/HUGF68F\ · · « «G~G V¼· 6· VFG;
v ¼8H$G U~G( «8B · /F$8~8HH· /F U·~$/) G«· ~ B G6G V«/

593
Fig. 4 - Cablaggio dell'ap-
parecchio utile per la sele-
zione di coppie di transi-
stor visto dalla parte po-
steriore del pannello fron-
tale di chiusura del conte-
nitore.

%/G«8F$8 68%/· \ /GF/ 68««./F6/) 8 %8~HG /« DGF6G H) · «· ; H/H$8F\ · z «4 GUU¼~ 8 ~8F68~8 J ¼8H$· ~8H/H$8F\ ·
u8~ H8«8\ /GF· ~8 6¼8 $~· FH/H$G~ ( · H$8~à /FH8~/~8 %· ~/· ( /«8 /FH8~8F6G4 /F H¼· %8) 84 ¼F UG$8F\ /GB 8-
¼F· H8~/8 H¼) ) 8HH/%· 6/ ) GB UGF8F$/ H¼««8 $~8 ( G) - $~G · F) ! 8 6/ $/UG H8B /D/HHG;
) G«8 G H¼/ $~8 B G~H8$$/ ) G~~/HUGF68F$/ · / $8~B/F· «/
6/ ( · H85) G««8$$G~858B /$$G~8; u8~ GVF/ $~· FH/H$G~ H/
U~G%%868~à · 6 · FFG$· ~8 H¼ ¼F DG V«/G 6/ ) · ~$· /« ACCORGIMENTI DI LABORATORIO
%· «G~8 68««· ) G~~8F$8 H8VF· «· $· 6· « B /««/·B U8~G-
B 8$~G 84 · ««· D/F8 68««8 U~G%84 H/ H) 8V«/8~· FFG 6¼8 a ! / «· %G~· ) GF / ) /~) ¼/$/ $~· FH/H$G~/\ \ · $/ H8V¼8
$~·FH/H$G~ ) ! 8 DG ~F/H) GFG «· H$8HH· /F6/) · \ /GF84 ¼F G~6/F8 U~· $/) G 86 · F) ! 8 ¼F ) 8~$G · 6· $$· B 8F$G
H8F\ · G%%/· B 8F$8 U/ù $G) ) · ~8 /« UG$8F\ /GB 8$~G B 8F$· «8 ) ! 8 FGF H/ ~/H) GF$~· /F · «$~/ $/U/ 6/ «· %G~/
z d; 8«8$$~/) / G6 8«8$$~GF/) /;
n« U~GV8$$G 6/ D/V¼~· d è U~8H8F$· $G · F) ! 8 F8««8 q 8 $8FH/GF/4 «8 ) G~~8F$/4 «8 UG$8F\ 8 8«8$$~/) ! 8 /F
%8~H/GF/ U~· $/) ! 8 68««8 D/V¼~8 e5g; c HHG è U~86/- V/G) G F8/ ) /~) ¼/$/ · $~· FH/H$G~ HGFG FG~B · «B 8F$8
HUGH$G U8~ «· H8«8\ /GF8 6/ $~· FH/H$G~ NPN. r · /F- B G«$G ( · HH8; u8~ 8H8B U/G «8 $8FH/GF/ ) ! 8 H/ /F-
%8~$8F6G «· UG«· ~/$à 68« ) /~) ¼/$G 6/ · «/B 8F$· \ /GF84 ) GF$~· FG ) GF / $~· FH/H$G~ 6/ UG$8F\ · ~· VV/¼FVGFG
/« U~GV8$$G H8~%8 · F) ! 8 U8~ «· H8«8\ /GF8 68« $~· F- «.G~6/F8 68««8 68) /F8 6/ %G«$4 B 8F$~8 H/ ~/6¼) GFG
H/H$G~ 6/ $/UG us u; q ./F%8~H/GF8 68««8 UG«· ~/$à 6/ · D~ · \ /GF/ 6/ %G«$ ) GF / $~· FH/H$G~ FG~B· «/;
· «/B 8F$· \ /GF8 UG$~à 8HH8~8 G$$8F¼$· /FH8~8F6G ¼F n« U~/F) /U/· F$8 ) ! 8 U8~ «· U~/B · %G«$· H/ · %%/) /F·
/F%8~$/$G~8 · «8%· 06GUU/G 68%/· $G~81; · « B GF6G 68/ $~·FH/H$G~ 68%8 $8F8~ ) GF$G ) ! 8
u8~ G$$8F8~8 ¼F U/ù %· H$G ) GF$~G««G 6/ $~· FH/H$G~4 J ¼8H$/ ) GB UGF8F$/4 U¼~ 8HH8 F6G B 8) ) · F/) · B 8F$8
6· / $/U/ · 6 · «$G V¼· 6· VFG · J ¼8««/ 6/ UG$8F\ · 4 H/ ~G( ¼H$/4 UGHHGFG 6· FF8VV/· ~H / 8«8$$~/) · B 8F$8 ) GF
UG$~· FFG /FH8~/~84 $~· B /$8 ¼F ) GB B ¼$· $G~84 6/- FG$8%G«8 D·) /«/$à 4 H8F\ · ) ! 8 ) / H/ · ) ) G~V· $· «%G«$·
%8~H/ %· «G~/ ~8H/H$/%/ /F HGH$/$¼\ /GF8 68««· HG«· ~85 68««.8~~G~8 ) GB B 8HHG /F D·H8 6/ B GF$· VV/G;

Fig. 5 - Pannello frontale dell'apparecchio necessario


per il controllo della selezione di coppie di transistor
di pari guadagno.

c P a
Fig. 6- Il montatore o riparatore di apparati a circuito
transistorizzato deve corredare il proprio laboratorio
con una attrezzatura parzialmente diversa da quella
usata nei tradizionali laboratori elettrici o elettronici.
La lente per orologiai, il pennello e i con tenitori di al-
cool e di lacca sciolta sono elementi nuovi ma molto
utili.

q 8 6/B 8FH/GF/ 68V«/ · UU· ~· $/ $~· FH/H$G~/\ \ · $/ HG- MdK° ; a GF J ¼8H$G H$8HHG · $$~8\ \ G ~/H¼«$8~à ·«$~8Hì
FG V8F8~· «B 8F$8 · ( ( · H$· F\ · U/) ) G«8 8 ) /ò /B U«/) · D·) /«/$· $G /« ) GB U/$G 6/ V¼/6· ~8 /« $8~B/F· «8 6/
¼F· B · VV/G~8 ) ¼~· F8« B · F8VV/· ~8 / %· ~/ ) GB - ¼F ) GB UGF8F$8 F8« DG ~G 68« ) /~) ¼/$G H$· B U· $G
UGF8F$/ 8 «.¼HG 6/ · $$~8\ \ / 6/ 6/B 8FH/GF/ ~/6G$$ 8; U8~ UG/ H· «6· ~«G; NF) ! 8 ¼F U/) ) G«G U8FF8««G ~/-
u8~ B GF$· ~8 G ~/U· ~· ~8 ¼F · UU· ~· $G $~· FH/H$G~/\ - H¼«$· B G«$G ¼$/«8 U8~ U¼«/~8 il ) /~) ¼/$G 8 $GV«/8~8
\ · $G4 6¼FJ ¼84 F8) 8HH/$· FG $~8 DG F6· B 8F$· «/ 8«8- V«/ 8) ) 8HH/ 6/ H$· VFG 6· / $8~B /F· «/ 68/ ) GB UGF8F$/;
B 8F$/»
1 - attrezzatura particolare di laboratorio
2- strumentazione adatta IL SALDATORE
3 - preparazione tecnica.
­ G«$· F$G UGHH868F6G $¼$$/ J ¼8H$/ 8«8B 8F$/ /« «· - n« H· «6· $G~8 6· U~8D8~/~H/ U8~ «8 H· «6· $¼~8 H¼ ) /~-
%G~G 6/ B GF$· VV/G G ~/U· ~· \ /GF8 6/ ¼F · UU· ~8) - ) ¼/$/ $~·FH/H$G~/\ \ · $/ 68%8 8HH8~8 · U¼F$· 6/~/$$·
) ! /G · $~· FH/H$G~ UG$~à U~G) 868~8 HU86/$G 8 H/)¼~G 8 HG$$/«87 «· U¼F$· 68« H· «6· $G~8 68%8 8HH8~8 H8B -
8 «· U~GD8HH/GF8 68« $8)F /) G UG$~à ~/H¼«$· ~8 ~/) ) · U~8 U¼«/$· 8 B · / GHH/6· $· 4 /F B G6G 6· ~8F68~8 U/ù
6/ HG66/HD·\ /GF/ 8 U~G) ¼~· ~8 «· ¼$/ U~G%8F$/; HU86/$8 8 $8) F/) · B 8F$8 U/ù 8H· $$8 «8 H· «6· $¼~8;
n« H· «6· $G~8 68%8 · %8~8 ¼F· UG$8F\ · ·«J ¼· F$G
( · HH· 4 ) GB U~8H· D~ · / WK 8 / eK ± · $$ 8 68%8 D¼ F-
GLI ARNESI NECESSARI \ /GF· ~84 U~8D8~/( /«B 8F$84 ) GF ¼F· ( · HH· $8FH/GF8
6/ · «/B 8F$· \ /GF8; q ./68· «8 ) GFH/H$8 F8««.· «/B 8F$·-
h «/ · ~F8H/ F8) 8HH· ~/ U8~ /« «· %G~G 6/ B GF$· VV/G G ~8 /« H· «6· $G~8 $~·B /$8 ¼F $~· HDG ~B· $G~84 ) ! 8 «G
~/U· ~·\ /GF8 6/ · UU· ~·$/ · ) /~) ¼/$G $~· FH/H$G~/\ \ · $G /HG«/ 8«8$$~/) · B 8F$8 6· ««· ~8$85«¼) 8; u¼ò ) · U/$· ~84
68( ( GFG 8HH8~8 · HH· / U/) ) G«/4 U¼~ 8HH8F6G 68««G /FD·$$/4 ) ! 8 ¼F· 68««8 D·H/ 68««· $8FH/GF8 6/ · «/B 8F-
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595
PRECAUZIONI DEL RIPARATORE

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GUASTI, CAUSE, RIMEDI
NEI RICEVITORI A TRANSISTOR
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GUASTI CAUSE o RIMEDI

STADIO AF
MANCANZA DI FUNZIONAMENTO Circuiti di antenna, circuiti oscillanti interrotti.
Saldatura imperfetta.
Condensatore in cortocircuito. Alterazione del valore o Interruzione
di una resistenza, in particolare della resistenza di base.
Condensatore variabile o trimmer in cortocircuito.
Interruzione del trasformatore M.F.
Transistor difettoso.

SENSIBILITA' DEBOLE VERSO L'ESTRE- Circuito oscillatore disacordato.


MITA' SUPERIORE DI GAMMA. Transistor difettoso. '
SENSIBILITA' DEBOLE VERSO L'ESTRE- Nucleo dell'antenna in ferrite rotto.
MITA' INFERIORE DI GAMMA. Spostamento dell'avvolgimento della bobina di antenna lungo Il
nucleo.
Circuito di antenna disaccordato o interrotto.
Transistor difettoso.
Tensioni errate.

INTERRUZIONE DELLE OSCILLAZIONI Tensione di oscillazione troppo debole. Tensione della pila insuf-
VERSO L'ESTREMITA' SUPERIORE DI ficiente. Circuito oscillatore disaccordato.
GAMMA. Deformazione e cortocircuito fra le lamine del condensatore va-
riabile o diminuzione della sua capacità.

L'OSCILLATORE NON OSCILLA IN Corrente dell'oscillatore troppo debole a causa di un transistor


ONDE CORTE. difettoso.

INTERRUZIONE DELLE OSCILLAZIONI Circuito di aereo disaccordato. Condensatore di disaccoppiamento


VERSO L'ESTREMITA' INFERIORE DI difettoso. Trasformatore M.F. della capacità di accordo o lamine
GAMMA. deformate del condensatore variabile.

FISCHI DI SUPERREAZIONE SULLE Tensione d'oscillazione troppo elevata.


FREQUENZE ELEVATE.

UNA SOLA EMITTENTE E' RICEVIBILE Mancanza di funzionamento dell'oscillatore o del convertitore.

SU TUTTA LA GAMMA. Trasformatore M.F. disaccordato.

RUMOROSITA'. Saldatura imperfetta. Polveri metalliche. Lamine del condensatore


variabile deformate. Transistor difettoso.

SOFFIO SU TUTTE LE GAMME. Nucleo ferroxcube rotto. Allineamento difettoso.

'
INNESCHI SULLE ONDE CORTE. Aggiungere in parallelo all'avvolgimento dell'oscillatore onde corte
una resistenza di valore compreso tra I 10.000 e I 20.000 ohm.

INNESCHI SU TUTTE LE GAMME. Mancanza di schermature.

598
GUASTI CAUSE o RIMEDI
STADIO MF
NESSUN SEGNALE Trasformatore M.F. interrotto. Condensatore di disaccoppiamento
di base e di collettore in cortocircuito.
Transistor difettoso. Diodo difettoso.

SEGNALE DEBOLE. Trasformatore M.F. starato. Resistenza di polarizzazione difettosa.


Tensione CAV troppo elevata. Transistor difettoso. Tensione di
collettore insufficiente.

DISTORSIONE SUI SEGNALI FORTI. Tensione AV nulla o insufficiente. Resistenza di polarizzazione


di base difettosa. Fensione di collettore troppo debole.

OSCILLAZIONI PARASSITE. Condensatore o resistenza di neutralizzazione interrotti oppure


alterati nel valore. Condensatore difettoso sul circuito CAV.

DIODO RIVELATORE (o transistor)


SEGNALE DEBOLE. Allineamento imperfetto del trasformatore M.F. Diodo difettoso.
Resistenza di carico o condensatori di fuga difettosi.

SEGNALE DEFORMATO SUI SEGNALI Diodo difettoso. Resistenza di carico interrotta. Capacità di fuga o
FORTI. capacità di filtro CAV interrotta o diminuita.

MANCANZA DI TENSIONE CAV. Diodo difettoso.


DEBOLE TENSIONE CAV. Diodo difettoso. Capacità di disaccoppiamento interrotta o di va-
lore insufficiente.

MANCANZA DI SEGNALE Diodo difettoso. Resistenza di carico o controllo di volume difet-


toso. Capacità elettrolitica di accoppiamento B.F. difettosa.

STADIO PREAMPLIFICATORE BF
·-- -

MANCANZA DI SEGNALE ALL'USCITA. Interruzione nell'avvolgimento primario nel trasformatore di ac-


coppiamento. Resistenza di polarizzazione di collettore o di base
interrotta. Condensatore di accoppiamento o di disaccoppiamento
difettoso. Transistor difettoso.

SEGNALE DEBOLE ALL'USCITA. Capacità di accoppiamento troppo debole. Resistenza di carico


troppo elevata e tensione di collettore insufficiente. Capacità di
disaccoppiamento sull'emittore insufficiente. Transistor difettoso.

RUMOROSITA'. Condensatore di disaccoppiamento di capacità insufficiente.


DISTORSIONE. Capacità di disaccoppiamento sull'emittore in cortocircuito. Resi-
stenza di base difettosa. Transistor difettoso.

599
GUASTI CAUSE o RIMEDI
STADIO FINALE
MANCANZA DI SEGNALE ALL'USCITA. Altoparlante difettoso. Interruzione degli avvolgimenti del trasfor-
matore di uscita. Condensatore di disaccoppiamento in cortocir-
cuito. Condensatore di accoppiamento di capacità insufficiente.
Controllo di volume difettoso. Presa jack difettosa. Transistor di-
fettoso.

SEGNALE DEBOLE. Altoparlante difettoso. Transistor difettoso.

DISTORSIONE. Altoparlante difettoso. Resistenza difettosa. Condensatore di di-


saccoppiamento sull'emittore in cortocircuito.

RUMORO SITA'. Condensatore del filtro di capacità insufficiente.


Capacità di disaccoppiamento sul collettore insufficiente.

ALIMENTAZIONE
A TRANSISTOR
MANCANZA DI TENSIONE ALL'USCITA. Avvolgimento del trasformatore interrotto. Induttanza di filtro
B.F. interrotta. Condensatore di filtro in cortocircuito. Resistenza
interrotta. Transistor o diodo difettoso. Pila difettosa. Interruttore
o contatti delle pile corrosi o ossidati.

TENSIONE INSUFFICIENTE. Capacità di filtro difettosa. Cortocircu ito nell'avvolgimento di alta


tensione. Alterazione del valore delle resistenze di polarizzazione.
Transistor difettoso.
Carico eccessivo.

RONZII. Capacità di filtro difettosa o di valore insufficiente.

RISCALDAMENTO ECCESSIVO DEI Difetto nei sistema di raffreddamento.


TRANSISTOR.

RICEZIONE INTERMITTENTE. Saldatura difettosa. Interruttore difettoso. Controllo di volume di-


fettoso. Cortocircuito nel condensatore variabile. Cattivi contatti nel-
la presa jack. Altoparlante difettoso.

INDEBOLIMENTO DOPO UN BREVE Pila esaurita.


PERIODO DI FUNZIONAMENTO.

segue
600
GUASTI CAUSE o RIMEDI

ALIMENTAZIONE
A TRANSISTOR
RUMOROSITA', CREPITII. Pila esaurita. Resistenza interna troppo elevata. Condensatore di-
fettoso nel filtro. Condensatore di disaccoppiamento B.F. difettoso.

SCARSA SENSIBILITA' GENERALE. Transistor o diodo rivelatore, transistor B.F, difettosi. Pila esaurita.
Condensatori elettrolitici staccati.

SCARSA SENSIBILITA' SULLA PARTE Transistor degli stadi convertitore o M.F. difettoso.
SUPERIORE DELLA GAMMA. Stadio oscillatore difettoso. Pila esaurita.

SCARSA SENSIBILITA' SULLA PARTE Pila esaurita. Circuito di antenna starato. Cortocircuito fra le la-
INFERIORE DELLA GAMMA. mine del condensatore variabile di aereo o d'oscillatore.

SLITTAMENTO DELLE EMITTENTI. Pila esaurita.

VARIAZIONE DEL VOLUME SULLE Assenza della tensione CAV o insufficienza della stessa. Diodo o
DIVERSE EMITTENTI. transistor rivelatore difettoso. Condensatore sulla linea del CAV
difettoso.

DISTORSIONE Condensatore di accoppiamento difettoso. Condensatore di disac-


coppiamento di emittore difettoso. Condensatore difettoso sulla
linea CAV. Altoparlaote difettoso. Pila esaurita. Mancanza di ac-
cordo di impedenza con la bobina mobile dell'altoparlante.

DISTORSIONE CON USCITA IN Un lato del circuito primario del trasformatore di uscita aperto.
PUSH-PULL. Transistor difettoso o non identico all'altro.

ESAURIMENTO RAPIDO DELLA PILA. Interruttore difettoso. Condensatore di filtro con elevata corrente
di fuga. Transistor difettoso.

ASCOLTO DI UNA STESSA EMITTENTE L'oscillatore non funziona più. Staratura dei circuiti M.F.
SU TUTTA LA GAMMA.

RUMORI PARASSITI CONTINUATI. Lamine del condensatore di aereo manomesse e contatti difettosi
nello stesso. Cortocircuiti nelle lamine. Transistor oscillatore di-
e
fettoso.

RICEVITORE MUTO o RICEZIONE Condensatori di disaccoppiamento rovinati o condensatore di ac-


IMPOSSIBILE. coppiamento alla base del transistor oscillatore difettoso. Bobina
d'oscillatore interrotta. Resistenza di polarizzazione di base difet-
tosa.

601
BREVE
GUIDA
ALLA
CORRETTA
CONSULTAZIONE
DELLE
TABELLE

n $· ( 8««· ~/ ) ! 8 ) GB UGFVGFG «.¼«$/B · U· ~$8 6/ J ¼8-


H$G D·H) /) G«G U~8H8F$· FG / 6· $/ $8)F /) / 8 «8 ) ·~· $-
$8~/H$/) ! 8 DG F6· B 8F$· «/ 68/ $~· FH/H$G~; s 8««· U~/B ·
) G«GFF· HGFG 8«8F) · $/ / $~· FH/H$G~ U8~ /B U/8V! / ) /-
%/«/ 8 U~GD8HH/GF· «/ U~G6G$$/ 6· / U~/F) /U· «/ ) G-
H$~¼ $$G~/ 8¼~GU8/ 86 · B 8~/) · F/; s 8««· H$8HH· U~/-
B · ) G«GFF· è ) /$· $G · F) ! 8 /« $/UG 6/ $~· FH/H$G~4
) /Gè H8 8HHG è 6/ $/UG s us G us u; s 8««· H8) GF6·
) G«GFF· è /F6/) · $G /« ) GH$~¼ $$G~8; s 8««· $8~\ · a G-
«GFF· HGFG 8«8F) · $/ / ) G~~/HUGF68F$/ $~· FH/H$G~
U~G6G$$/ 6· ««· u! /«/UH;
q G H) GUG U~/F) /U· «8 6/ J ¼8H$8 $· ( 8««8 è · UU¼F$G
J ¼8««G 6/ /F6/) · ~8 /« H8B /) GF6¼$$G~8 u! /«/UH 8-
J ¼/%· «8F$8 · 6 ¼F H8B /) GF6¼$$G~8 di · «$~· B · ~) · ;
nF B G«$/ ) ·H/4 U8~ «· 6/%8~H/$à 68««8 ) · ~·$$8~/H$/) ! 8
8«8$$~/) ! 8 8 68««8 6/B 8FH/GF/ 6./FVGB ( ~G4 FGF è
H$· $G UGHH/( /«8 $~G%· ~8 /« ) G~~/HUGF68F$8 u! /«/UH;

TIPO DI TRANSISTOR

q · 68FGB /F· \ /GF8 68/ %· ~/ $~·FH/H$G~4 8«8F) · $/ /F


G~6/F8 · «D·( 8$/) G4 8 /« $/UG 6/ ) ¼/ H/ %¼G«8 ) GFG-
H) 8~8 «.8J ¼/%· «8F$8 u! /«/UH4 HGFG ~/UG~$· $/ F8««·
U~/B · ) G«GFF· ; q · «8$$8~· u H/VF/D/) · PNP, «· «8$-
$8~· s H/VF/D/) · NPN.

i KW
TABELLARI
COSTRUTTORE CORRISPONDENTE PHILIPS

s 8««· H8) GF6· ) G«GFF· è ~/UG~$· $· ¼F· «8$$8~· ) ! 8 s 8««· $8~\ · ) G«GFF· è ~/UG~$· $G /« $~· FH/H$G~ u! /-
/F6/) · /« ) GH$~¼$$G~8 68« U· ~$/) G«· ~8 $/UG 6/ $~·F - «/UH ) G~~/HUGF68F$8 · J ¼8««G /F6/) · $G F8««· U~/B ·
H/H$G~; ) G«GFF· ; ­ 8 /« ) G~~ /HUGF68F$8 u! /«/UH è ~· ) ) !/ ¼-
n %· ~/ ) GH$~¼$$G~/ HGFG ~· UU~8H8F$· $/ 6· ««8 H8V¼8F- HG $~· U· ~8F$8H/4 ) /ò H/VF/D/) · ) ! 8 «8 H¼8 ) ·~· $$ 8-
$/ «8$$8~8 » ~/H$/) ! 8 6/DD8~/H) GFG 6/ ¼F· J ¼· F$/$à B · VV/G~8
68« ±; WK, ~/HU8$$G · / 6· $/ ~/UG~$· $/ F8««8 ) G«GF-
F8 ) 8F$~·«/ 68««8 $· ( 8««84 F8««8 J ¼·«/ HGFG 8«8F) · $/
/ U~/F) /U· «/ 6· $/ ) · ~· $$
8~/H$/) / 68« $~·FH/H$G~ 6· HG-
H$/$¼/~8 0U~/B · ) G«GFF· 1;
A ATES

D Ditratherm DATI TECNICI DEI TRANSISTOR

s 8««8 ) G«GFF8 ) 8F$~· «/ HGFG ~/UG~$· $/ · «)¼F/ 6· $/


E Nortron (Eco)
) · ~· $$8~/H$/) / 68« $~· FH/H$G~ /F6/) · $G F8««· U~/B ·
) G«GFF· ; n H/B ( G«/ 68/ ) GF$8F/$G~/ ~/UG~$· $/ F8««·
F Fairchild ) G«GFF· « ) GF$8F/$G~8» 4 ) /Gè F8««· J ¼· ~$· ) G-
«GFF· 4 8 ~· ) ) ! /¼H/ D~ · U·~8F$8H/ H$· FFG · 6 /F6/-
GE Generai Electric ) · ~8 ) ! 8 /« $/UG 6/ ) GF$8F/$G~8 è HG«G 8J ¼/%·«8F$8
· J ¼8««G 68« 6/HUGH/$/%G /F6/) · $G F8««· U~/B · ) G-
«GFF· ;
ITT r 5 ) GF$8F/$G~8 B 8$· ««/) G
p A ) GF$8F/$G~8 6/ B · $8~/· «8 H/F$8$/) G
M Motorola
h ) GF$8F/$G~8 6/ %8$~G
n %· «G~/ 6/ UG$8F\ · ~/UG~$· $/ F8««· J ¼/F$· ) G«GFF·
NR Nortron H/ /F$8F6GFG ~/D8~/$/ · ««8 H8V¼8F$/ ) GF6/\/ GF/»
$8B U8~·$¼~· · B ( /8F$8 di Wg° a H8 FGF HGFG
p Philips ~·) ) ! /¼H/ $~· U· ~8F$8H/
$8B U8~·$¼~· · B ( /8F$8 di eg° a H8 HGFG ~· ) -
R RCA ) ! /¼H/ $~· U· ~8F$8H/ $GF68» 0 ;;; 1
$8B U8~· $¼~· di Wg° a 68« ) GF$8F/$G~8 H8 HGFG
s Siemens ~·) ) ! /¼H/ $~· U· ~8F$8H/ 6/~/$$8» Q;;;M
$8B U8~·$¼~· 6/ eg° a 68« )GF$8F/$G~8 H8 HGFG
~· ) ) ! /¼H/ $~· 6¼8 H8VF/ 6/ HGB B · » 3;;;/
SE Sescosem

SG SGS SIMBOLI SPECIALI

SP Sprague n H/B ( G«/ B · $8B · $/) / C 0H¼U8~/G~8 · 1 8 9 0/F-


D8~/G~8 · 1 %8FVGFG HGH$/$¼/$/ F8««8 $· ( 8««84 ~/HU8$-
$/%· B 8F$84 ) GF / H/B ( G«/ 3 8; c H8B U/G» WKKe
T Telefunken H/VF/D/) · C WKK7 WKK555H/VF/D/) · 9 WKK; è F $~·$-
$G G( «/J ¼G 6· %· F$/ · 6 ¼F F¼B 8~G · ~· ( G /F6/) ·
TI 5 Texas lnstruments ) ! 8 J ¼8H$G F¼B 8~G 68%8 8HH8~8 «8$$G ) GB 8 H8 DG H-
H8 H$· B U· $G /F «8$$8~8 ~GB · F8; c H8B U/G» P f I dx@E
68%8 8HH8~8 «8$$ G P f I dxnnn;
TR Transistron n %8) ) ! / $/U/ 6/ $~· FH/H$G~ u! /«/UH HGFG ) GF$~· H-
H8VF· $/ ) GF /« H8VFG 3 ; c H8B U/G » t a MeK3 ;

603
DEFINIZIONE DEI PRINCIPALI SIMBOLI IMPIEGATI

= tensione tra collettore e base, emettitore aperto


cso
tensione-tra collettore ed emettitore, base aperta
co
{VCER) tensione tra collettore ed emettitore con resistenza di
valore specificato tra emettitore e base
tensione inversa di picco di un diodo
VRM
VRWM tensione di lavoro inversa di picco
tensione continua inversa in un diodo

'
%4
%4
tensione continua diretta in un diodo

tensione di lavoro in un diodo zener


tensione drain/ source
s
tensione drain/source {source in corto circuito con il gate)
'oss

corrente medi a di col I etto re


le 0· %1
corrente massima di col lettore
I CM
corrente complessiva diretta in un diodo
IF 0· %1
corrente di pi eco di retta in un diodo

'',
rsM
corrente complessiva inversa in un diodo
corrente diretta di picco non ripetitivo
corrente di lavoro in un diodo zener

corrente di drain
'o

',
P tot
corrente continua di source

dissipazione complessiva nel dispositivo


dissipazione in un diodo zener

guadagno in corrente continua

,
hFE
hi. guadagno in corrente per piccoli segnai i
frequenza di transizione (prodotto guadagno x larghezza
di banda)

trr . tempo di ricupero inverso in un diodo

e capacità

604
T03 S0T25 S0T37 S0T 48/4 T01 T018 T072

ee e
B
E
+ I/E
B

.de .; ,
% #-
o

S0T9
E

e
S0T 41
e
[fil E

S0T42
B
(ID

$0T 4856) T05{39)


B
e

T0126
e

Principali tipi di contenitori con relativo simbolo che


trova preciso riferimento con elenchi della quarta co-
lonna del tabellario.
Per il contenitore SOT25 vengono riportate due volte
le indicazioni di emittore-base-collettore quelle racchiu-
se in cornice quadra riferiscono il contenitore ai soli
transistor BF194-BF195-BF196-BF-197-BF-334 -BF335. Per
il contenitore SOT42, le sigle incorniciate si riferiscono
ai transistor BC200 -BC146. Per il contenitore TO72, le
sigle incorniciate si riferiscono ai transistor AF139-
AF239-AF240-AFY16-BF182-BF 183-BF200.

605
A B 8 D E F .
Dati tecoiel del $/U/ riportati nella prima colonna
CooteoUore

Tìpo N Coetruttore Corriepondeole M u G$ VCBO VCEO ICAV) hFE fT


p Philip• n0 (VCER) (1CM) hte)
G (W) (V) (V) (A) (Mllz)

IBD 1311 T0-66 M I 291 50 40 4 25-100 I


«0250 N R, A

40251 N A I BOY 381 T0-3


y /117/ 50 40 15 15-60 -
40314 N R BC 140-10 T0-5 M 15/ 5 30 0,7 70+ 100

40319 p R 8C 160-10 T0-5 r / 5/ - 40 0,7 50+ 100

40360 N R 2N 3019 T0-5 M /5/ - 70 0,7 40+ 100

BC 141-10 T0-5 M 15/ I 701 0,7 70-3 50 100


40361 N R

p BC 161 IO T0-5 r 15/ I 70 I 0,7 35-200 100


40362 R

R I2N 2218 Al T0-5 M I 50 50 0,7 40-200 100


40408 N

N 8S 65 T0-5 M @d
@ I 90 I 0,7 50+ 100
40409 R

40594 N R I RFX 341 T0-5 r / IO/ - I 95 I 2 70-3 50 -


40595 p R - T0-5 t / IO/ - I 95 I 2 70-350 -
40636 N z 8D 183 T0-3 M /115/ 5 I 95 I 15 20-70 -
p p (AC 125R) SOT-2/3 G I O, 05 I 15 I I 51 0,005 (601
AC 107 +

p I AC I 251' TO-IK M -0,225- 30 18 0,2 (55-1401


AC 116 T

p T AC I 28 K TO-IK M -l»l- 32 18 I 110


AC 11 7

p M 5K4
x5 20 20 0,3 30-250 1, 5
AC l?l s AC 128 T0-1

AC 122 p T,SE IAC 1251 T0-18 M -0,225- 30 18 G4 2 140-3001 -


AC 122 I 30 p T T0-18 M (0,09) 45 32 0,2 I 40-200! 5
AC 123 p T 5 TO-IK M I G41) 45 32 0,2 155-1401 5
4C 12« p T I AC 128KI TO-IK M -1,1- 45 32 I 60 5
AC 127 N s AC 127 T0-1 r -0,34- 32 - 0,5 105 2,5

p p AC 128 T0-1 r -1- 32 I 321 I 90 I


AC I 28

AC 130 + N p IAC 127) T0-1 M (0,11 20 10 0,1 25+ 2+

AC 131 p T (AC 128 I T0-18 M -0,75- 30 .18 I 120 -


AC 131 / 30 p T tAC 128) T0-18 M 5G475- 45 32 I 120 5
AC 132 p p AC 132 T0-1 M -o,s- 32 12 0,2 115 I, 3

AC 150 / 30 p T IAC 125RI TO-18 M ( 0,06) 30 18 0,05 (55-1401 -


AC I 51 U s IAC 1251 T0-1 M -0,9-- 32 246. 0,2 (30-2501 1,5

AC 152 p s AC 128 T0-1 M -0,9- 32 24 0,5 30-150 1,5

AC I 53 p s AC 128 T0-1 M -1- 32 132 I I 50-250 1,5

AC 153 K p s AC 128 K T0-1 K M -l- 32 I 321 I 50-250 1,5

AC 160 K p T IAC 125RI T0-18 M 10,031 15 IO 0,01 (35-250) 2

AC 161 p D,SE AC 125R T0-1 M 0,15 15 5 O, I 175+1 3

AC 162 p s AC 128 T0-1 M -0,9- 32 2 0,2 180-1701 1,7

AC 163 p s AC 128 T0-1 M -0,9- 32 24 0+2 1130-3001 2,3

AC I 70 p T IAC 1251 T0-18 M (0,09) 32 15 0,2 180-'1701 1,7

AC 171 p T AC 126) TD-18 M (0,09) 32 15 0,2 (130-300) 2,3

AC 172 ♦ N U AC 127 T0-1 M I O, 12 I 32 1321 0,01 I 45+ I 1,5

AC 173 U D,SE AC 132 T0-1 0,2 32 1241 0,3 50+ 1,5

AC I 75 N T I AC 187K) TO-IK M 5«4«5 25 18 I 150 5


AC 176 N s I AC 187 I T0-1 M -1- 32 18 I 50-250 3,0

AC 176 K N s I AC 187KI TO-IK M -1- 32 18 I 50-2 50 3,0

4C 178 U T AC 128K TO-IK M -1, 1- 20 18 0,7 60-400 -


AC I 79 N T (AC 187K) TO-IK r -1,l- 20 15 0,7 60-400 -

fi06
Contenitore
A B 8 b
D■ti tecall'.I del tipi riportati aell■ prima coloaa■
c D
-
à /UG s Coetruttorr Corriepondrnlt> M uG/ VCBO VCEO CAV) ! fc fr
p Phillps K é ac z 1 (CM) (hte)
h (wy (v) (V) (A) (Mlii)

AC 180 p D,SE AC 128 TO-I M 0,3 32 16 1, 5 50+ 2

AC I 80 K p SE AC 128r TO-IK H 0,44 32 16 1, 5 50+ 2

AC 181 N D I AC 127) T0-1 M 0,3 32 16 1,5 50+ 3,5

AC 181 K N D I AC 187KI TO-IK M 0,44 32 16 1,5 50+ 3,5

AC 184 p SE AC 128 T0-1 M 0,225 32 1321 0,5 5 -


AC 185 N D AC 127 T0-1 H 0,225 32 (321 0,5 - 5
AC 186 N T (AC 187 KI T0-18 H -0,75- 30 18 0,7 120 -
AC 187 N p AC 187 T0-1 M t0,8) 25 15 I 100-500 I

AC 187 K N $,1,P AC 187 K TO-IK M -o,e- 25 15 I 100-500 I

AC 188 p p AC 188 T0-1 M (0,8) 25 15 I 100-500 I

AC 188 K p S,T,P AC 188 K TO-IK M -o,e- 25 15 I 100-500 1

AC 193 K p A (AC !88KI TO-IK H ( li 25 15 I 200

AC 194 K N A AC 187 K TO-IK H ( li 25 15 I 200 I -


ACY 16 p T ( AC 128 KI TO-1K K -o,e- 40 30 K4
i 40+ -
ACY 23 p s AC 125 T0-1 M (0,15 I 32 30 02 (50-150) 1,5

ACY 24 p T - TO-IK M -0,53- 70 50 0,3 40 -


ACY 32 p s AC 125R T0-1 M -0,15- 32 30 0,2 (50-150) 1,5

ACY 33 p s AC 128 !TO-ll H -]- 32 1321 I 75-350 1,5

ACY 38 p D IAC 125RI TO-5 M ( o, li 15 - 0,1 175+) 5+

AD 130 p s AD 149 T0-3 M -30- 32 30 3 20-100 0,35

AD 131 p s !AD 1491 10-3 M -30- 64 45 3 20-100 0,35

AD 132 p s I ASZ I 51 T0-3 M -30- 80 60 3 20-100 0,35


AD 133 p s I ADZ 111 T0-41 M -36- 50 32 15 20-100 O, 30
I
AD 136 p S,T I ASZ 181 T0-8 M -11- 40 30 10 [20-100 O, 3

AD 138 .p T ASZ 16 T0-3 M -30- 40 30 A 25+ 5


AD 138 / 50 p T I ASZ I 51 T0-3 M -30- 70 50 8 25+

AD 139 p T,P AD 139 SDT-9 M -13-- 32 20 3,5 30-110 t 43

AD 142 p A I ASZ I5I T0-3 M -30- 80 50 10 30-170 -


AD 143 p A IASZ 161 T0-3 M -30- 40 25 10 30-170

AD 145 u A I ASZ 161 T0-3 M -30- 15 10 30-170 -


AD 148 p s I AD 139 I SDT-9 M -13,5- 32 26 3,5 30-100 G4);H
AD 149 p $,1,P AD 149 T0-3 M -27,5- 50 30 3,5 30-!0() 0,5
AD 150 p +4
n AD 149 T0-3 M -27,5- 32 30 3,5 dK5"at K4
eg
AD 152 p· T IAD 1621 SDT-9 M -6- 45 23 I dg5"a 5
AD I 53 p D AD 149 T0-3 M -33- 40 I I 401 3 3+ t 4g
AD 155 U T AD 162 SDT-9 M 54 25 «» n !20 -
AD 159 p à I ASZ I7 I T0-8 M J5 40 Wg 8 !5+ K4
d
AD 160 p T I ASZ 161 T0-8 M -9- 40 30 MW 504 0,3

AD 161 N $,T,P AD 161 SDT-9 M 6 32 20 " gK5dgW d4K


AD 162 p S,T,P AD 162 SDT-9 M b- 32 20 « 50-350 M4
g

-
AD 163 p s I ASZ I5 I T0-3 M -30- 00 80 d MW
4g5gK o·, 35
U
AD 164 T AD 162 SDT-9 M 25 WK l 150 -
AD 165 N T AD 161 SDT-9 M -5,3- 25 20 I ISO 5
AD 166 p s I BO 1321 SDT-9 ·M /27/ 60 0 t5) 150 I IA I 10

607
A B 8 D E D .
Dati tenlei dei tipi riportati nella prima colonna
Contenitore

Tipo N Costruttore ,orrispondente M Po VCBO VCEO IcAV» hFE à


p PHlips K VCER) 0n)a r 1 (hte)
h (w) (V) (V) IA) (Mlh)

AD 169 p T I AD 162) SDT-9 M - 45 26 I 35-160 -


A40 262 p A AD 139 SDT-9 r -IO- 35 20 4 30+

A0 263 p A I BO 1321 SDT-9 M -IO- 60 40 4 20+

ADY 26 p p A0Y 26 T0-36 M /100/ 80 60 25 I 5+ O, I

ADY 27 p s AD 149 T0-3 M -37,5- 32 30 3,5 30-100 0,45

ADY 2B p D ASZ 15 T0-3 r /45/ 80 180) 6 - -


p p T0-36 M -45- 50 40 I5 I 5+ 0,06+
ADZ Il ADZ Il

ADZ 12 p p ADZ 12 T0-36 M -45- BO 60 15 15+ o,oe+

AF 102 + p p I AF 1061 T0-7 M (0,05) 25 - o, 01 120+) IBO

AF 106 p $,1,P AF 106 T0-72 M -0,06- 25 18 0,01 70 220

AF 109 R p $,1,P AF 109R T0-72 M (0,06) 20 15 0,01 20+ 2BO

AF 114 + p p I AF 1241 T0-7 M {0,05) 32 I 32 I 0,01 I 1501 75

AF 115 + p p I AF 1251 TO-7 M (0,05) 32 I 32 I o, 01 I I 501 75

p p I AF 126) T0-7 M (0,05) 32 I 321 0,01 150) 75


AF 116 +

AF 117 + p p I AF 1271 T0-7 M 10,051 32 I 321 o, 01 I 1501 75

AF IIB p S,P AF IIB TD-7 M -0,38- 70 - 0,03 36 175

AF 121 p 1,P AF 121 T0-18 M ( 0,07 I 25 - 0,01 80 270

p AF 124 T0-72 M 0,06 32 I 321 0,01 40+ 75


AF 124 S,P

AF 125 p S,I' AF 125 T0-72 M O, 06 32 I 32 I 0,01 40+ 75

p AF 126 T0-72 M 0,06 32 I 32 l 0,01 40+ 75


AF 126 S,P

p AF 127 TQ-72 M 0,06 32 I 32 I 0,01 40+ 75


AF 127 S,P

AF 134 p T ( AF 124) T0-18 M I 0,061 25 I 18) - I 1101 55

AF 135 p T (AF 125) T0-18 M (0,06) 25 118 C - 1100) 50 ·-


AF 136 p T IAF 125) T0-18 M (0,06) 25 118) - 180) 40

AF 137 p T I AF 126) T0-18 M (0,06) 25 118 l - (60) 35

AF 138 p T (AF 126) T0-18 M t0,06) 25 118) - 160+) 40

p T0-72 M 0,06 20 15 0,01 10+ 550


AF 139 $,1,P AF 139

p 106) T0-5 M (0,075) 25 - 0,01 130+ C 180

;
AF 1 78 T I AF

AF 180 p p ( AF 109R l T0-5 M t0,095) 25 - 0,02 - -


p T0-5 M I0,09) 30 130) 0,02 60 170
IAF 121)

;
AF 181 T

AF 185 p p I AF 121) T0-5 M I O, Il 32 132 l 0,03 - 80

AF 193 p D AF 121 T0-1 M 0,15 20 - 0,01 - -


AF 200 p s AF 121 I T0-72) 7 -0,23- 25 - 0,01 30+ -
AF 201 p s AF 121 I TO--72) M -0,23- 25 - 0,01 20+ 5
AF 202 p s AF 121 (TO-72) M -0,23- 25 - 0,03 20+ -
AF 202 s p H AF 121 S T0-72 r -0,23- 32 - 0,03 20+ -
p T0-72 M 0,0 20 15 0,0l IO+ 650
AF 239 S,T,P AF 239

T0-72 M 0,06 20 15 O,OL IO+ 780


H p

;
AF 239 $+P AF 2 39 S

p T0-72 M 0,06 20 15 0,01 10+ 650


AF 260 S,P AF 239S

p SPEC. K I 0,091 20 15 0,01 30 750


AF 2 51 T IAF 239S)

p K 10,091 20 15 0,01 IO+ 650+


AF 252 T IAF 239) I SDT33 C

p I $0T33) K 10,09) 20 15 0,01 10+ 550


AF 253 T I AF 1391

AF 267 p U AF 267 SOT-37 K 10,06) 20 15 0,01 - 780

p T0-50 K 0,06 20 15 0,01 IO+ 780


AF 279 P,S AF 279

i Kl
Contenitore
A B 8 D E
Dati teniel dei tipi riportati nella primo colonna
f
-
Tipo s Costruttore ,orrispondente M Pot VCBO VCEO ICAV) AFE Dà
p l'hlllpo K (VCER) (1CM ) (hre)
h (w) (V) (V) (A) (MHz)

AF 280 p P,S AF 280 T0-50 K 0,06 20 15 0,01 IO+ 780

AFY Il p s (AFY 19+) ( T0-5) M -0,56- 30 15 0,07 ( 25+) 350

AFY 12 p S,T AF 106 T0-72 M 5G4112- 25 18 0,01 ( 30+) 230

AFY 13 p T ( AF 1241 T0-18 M (0,06) 25 18 0,05 I 1001 50

AFY 14 p T tASY 27) TO-IK -0,2- 40 20 0,25 66 20+

AFY I 5 p T ( AF 1261 T0-18 M t0,65) 22 12 0,05 30-250 6+

AFY 16 p S,T,P AFY 16 T0-72 M -0,112- 30 25 0,01 IO+ 550

AFY 18 p s (AFY 19+1 I T0-51 M -0,56- 30 15 0,1 I 40-600) 600

AFY 19 + p U 5 T0-5 M -o,e- 32 32 0,15 33 350

AFY 29 p T ( AF 1261 T0-18 M (0,6) 25 18 0,05 180) 35

FY 34 p s - SPlilC. M 5 40 5 0,02 IO+ 3500+

AFY 37 p s I AFY 401+ T0-72 M 5G4112- 32 - 0,02 10+ 600

AFY 39 p s IAFY 401+ (T0-721 H -0,225- 32 5 0,03 20+ 500

AFY 40 + p U ( AF239 SI TD-18 M 0,12 32 20 0,02 - 700

AFY 41 + p u ( AF 2391 T0-18 M (0,061 30 25 0,01 90 650

AFY 42 p s ( AFY 401+ T0-72 M /0,16/ 30 25 0,01 10+ 650

FZ 12 + p p AF 106 TD-72 # t0,05) 20 (201 0,01 (20+) 180

ASY 14 p n USY 771 T0-18 M (0,081 80 40 0,25 20-100 1,5

ASY 24 p T tASY 80) T0-18 M t0,65) 50 25 t0,25) 40+· 5 12+

ASY 24 8 p T ( ASY 761 TD-18 M (0,65) 35 20 (0,25)- 40+ 12+

ASY 26 p P1+s ASY 21> T0-5 M 0,15 30 1251 0,3 30-80 8


MSY 27 p P,T,S ASY 27 TD-5 M 0,15 25 (201 0,3 50-150 14

ASY 28 N P,T, ASY 28 T0-5 r 0,15 30 (251 0,3 30-80 4

ASY 29 N P, T, ASY 29 T0-5 M 0,15 25 I 201 0,3 50-150 10

ASY 30 p T (ASY 801 TO-IK M -0,2- 50 25 I O, 25 I 20+ 12+

ASY 31 + p p ( ASY 26 I+ SOT-2/3 G I O, 0751 25 I 201 O, I 20 4

ASY 32 + p f (ASY 271+ SOT-2/3 G (0,0751 25 (201 G4 I 30 6

ASY 48 p s (2N 2906 Al T0-1 M -0,9- 64 45 I O, 3 I 30-150 1,2

ASY 70 p s IASY 801 T0-1 M -0,9- 32 30 0,3 30-150 I, 5

ASY 73 N p ASY 73 T0-5 M 0,14 30 I 20 I 0, 20+ 4

ASY 74 N ~ ASY 74 T0-5 r 0,14 30 I 201 0,4 35+ 6

ASY 75 N u ASY 75 T0-5 M 0,14 30 ( 201 0,6 50+ 10

ASY 76 p U ASY 76 T0-5 M 0,24 «0 I 321 0,5 25-130 0,5

ASY 77 p u ASY 77 T0-5 M 0,24 60 (601 0,5 25-130 0,5

ASY 80 p P ASY 80 T0-5 M 0,24 40 1401 0,5 60-165 0,7

ASY 81 p D ASY 77 T0-5 M I 0,15) 60 5 0,5 30+ 2

ASZ Il + p ~ (ASY 261+ SOT-2/3 G (0,075) 20 (201 0,2 I 7+ 3

ASZ 12 + p U (ASY 271+ SOT-2/3 G (0,075) 20 I 201 0,2 30+ 5,5

AS Z I5 p p ASZ I5 T0-3 M -30- 100 60 8 15+ -


ASZ 16 p D,P ASZ 16 T0-3 M -30- 60 32 8 35+ -
ASZ 17 p D,P ASZ 17 T0-3 M -30- 60 32 8 20+ -
AS Z I 8 p ,P ASZ 18 T0-3 M --30- 100 32 8 20+ -
ASZ 20 p P,M IASY 801 T0-7 M o,o_e 40 40 0,025 t45) -
ASZ 21 + p ~ (BCl78Vll T0-72 M (0,08) 20 I· 15I 0,03 50 300

609
A B 8 b c f .
I aG· $~· «$
G~$y
b ·$/ $88F«8« 68« $/U/ ~/UG
~$· $/ ella U~/B · 8G«GF·

44;
à /UG s a G8$~·«$
t F. G ~~/HUGF68F$8 M tot VCo VCEO ICAV) MFE
p «.! «/«U8 K é acz t (lo,I) (hte)
h (w) (v) (V) (Al (Mllz )

A$z 23 ♦ p p IBCY 70) T0-7 n (0,05) 5 - I O, l) -


p t0,03) 50 ( 30) I O, 25) - 12+
ASZ 30

AT 605 N
T

A
( ASY-26)

IBO 160)
T0-1

T0-3
' N -50- 400 250 4 20 -
AU 103 ♦ p p t299 DO NPN) T0-3 M -10- 155 155 12 l 5+

AU 104 p p 1299 BO NPNI T0-3 r -15- !B5 1B5 10 1+

AU 105 p H IASZ-151 T0-3 M /27/ 130 60 IO 150+ I 5

AU 106 p A 1299BO NPNI T0-3 r -5- 320 13201 10 15-80 2

AU lOB p A IASZ 151 T0-3 M -30- 100 IO 35+ 5


AU 110 p A 12N 3442 NPNI T0-3 M -30- 160 (160) 10 20+
«
AU lii p A 1299BO NPNI T0-3 M -5- 320 1320) 10 15-80 2

AU 112 p A 1299BO NPNI T0-3 M -5- 320 I 3201 10 15-40 2

è 113

AUY 10 ♦
p

p
A

p 12N 4033)
;
I 299BO NPN l T0-3

T0-3
M

M
-5-
( 8
250

70
1250)

60
10

0,7
15-BO

40+
5
120

AUY 18 p H I BO 1321 T0- M -11- 6 45 B 20-100 0,3

AUY 19 p H ASZ 15 T0-3 M -30- 64 45 3 20-100 0,35

AUY 20 p H I ASZ 15 I T0-3 M -30- BO 60 3 20-100 o,35

AUY 21 p H ASZ 15 T0-3 M -30- 65 45 10 12,5-60 0,3

-36- 65 45 IO 13-60 0,3


AUY 21 A p A 'IASZ 151 T0-3
y
AUY 22 p H ASZ 15 T0-3 M 36 BO 60 B 12,5-60 0,3

BO 60 l 13-60 0,3
AUY 22 A p A IASZ 151 T0-3
y d5

AUY 2B p A tASZ 151 T0-3 M -30- 90 65 6 20+ 0,25

AUY 29 p H CADZ 11 l T0-3 M -3- 50 32 15 20-100 0,

AUY 30 p o ASZ 15 T0-3 M /45/ 100 - IO - -


AUY 31 p o ASZ 16 T0-3 M /45/ 60 5 6 - -
AUY 32 p G ASZ 15 T0-3
y /45/ BO 5 3 - 5
AUY 33 p o ASZ 16 T0-3 M /45/ 60 - 3 - 5
AUY 34 p H IASZ 15) T0-3 M -30- 100 BO 3 12,5-60 0,35

AUY 35 p A I ASZ 16) TO-B -11- 70 25 IO 35-260 2,5


y
AUY 36 p A - TO-B M -li 70 25 10 100+ 3

AUY 3B p A I ASZ 15 l T0-3 M -30- 130 70 IO 30-190 4

BC 26 J • p I 8C 179 TO-18 M 0,3 20 20 0,1 1125-500) -


BC 100 N T IBD 1151 T0-5 M -2,5- 350 300 K4
Mg 40 10

BC 10 7 A N I,S,T,P BC 107A TO-lB M 0,3 45 45 0,l 1220) 300

a 107 B ·N I,S,T,P BC I 07B TO-lB M 0,3 45 45 0,1 I 330 I 300

BC IOB A N n 4­ 4à 4u BC IOBA TO-lB M 0,3 20 20 O, I 1220) 300

BC IOB B N ;n 4­ 4à 4u BC IOBB TO-IB M 0,3 20 20 0,1 1330) 300

BC IOB 8 N 1,S,T,P BC IOBC TO-lB M 0,3 20 20 O, I t600) 300

BC 109 B N n 4­ 4à 4
u BC 109B TO-lB M 0,3 20 20 O, I ( 330 l 300

a 109 8 N 1,S,T,P BC I09C TO-lB M 0,3 20 20 O, I 1600) 300

BC I IO N S,T I BF 177) TO-IB M 0,3 BO BO G4Kg· 30+ 100

BC 112 ♦ N 8C 16 MINI K 0,05 20 20 0,05 I00-2BO 150

c 113 N F BC 23BB I TO-lBl K 0,2 5 25 5 350 5


BC 114 N F BC 239B I TO-!Bl K 0,2 5 25 - 350 -
BC 115 N F BC 237 A I T0-51 K 0,3 40 30 5 200 5

610
A B e b c f ■

Contenitore
Dati teniel del tipi riportati nella prima eolonna

Tipo N Coetruttol"I' ,orrispondente M tot VCBO VcEO ICA) MFE tr


p l'hlllpe K (VCER ) (cM) (hte)
G (VJ (V)
(w (A) (Mlii)

BC 116 p F I 8C 307 V 11 IT0-5I K 0,3 60 40 - 100 200

BC 11 7 N F BF 178 ( T0-5I K 0,3 120 120 - 50 60

BC 11 B N F BC 237A (T0-18I K0,2 45 45 - BO 350

BC 119 N F 2N2218 I T0-5I M O,B 60 30 - 40+ 40+

BC 120 N F 2N221B T0-5 M /3/ - 30 - 60 -


BC 121 B L N s IBC 146GN) MINI K 0,25 5 5 O,OB I 520 I 250

BC 121 Y N s I BC 146YW I MINI K 0,25 5 5 0,08 I I 75 I 250

BC 121 G R N s I BC l46YW I MINI K 0,25 5 5 O,OB 12901 250

BC 121 W B N s IBC 146Rl> I MINI K 0,25 5 5 O,OB 11001 250

BC 122 li q N s IBC 146 GNI MINI K 0,25 30 20 0,08 I 520 I 250

BC 122 y w N s IBC 146YW I MINI K 0,25 30 20 o,oe 117 51 250

BC 122 G R N s (BC l46GNI MINI K 0,25 30 20 O,OB ( 2901 250

BC 122 H N s IBC l46Rl> I MINI K 0,25 30 20 0,08 (1001 250

BC 12 3 N s 5 MINI K 0,25 5 30 o,oe I 75-5001 250

c 125 N F !BC 3371 IT0-5I K 0,3 50 30 - 60 0+

BC 126 N F (C 338) (T0-5I K 0,3 35 30 0,6 60 200+

BC 127 N F C 1+6RD MINI K 0,075 25 20 - 100 30

BC 12 B N F 8C 16 GN MINI K 0,1 25 20 - 300 30

BC 129 N T I BC 1071 TO -IB M I o, 13 51 45 45 O, I ( 125-5001 300

BC 130 N T I BC 108 I T0-1 B M (0,135) 20 20 0,1 (125-9001 300

BC 13 1 N T !BC 1091 TO -IB M IO, 13 51 20 20 0,1 (240-9001 300

BC 132 N F BC 238A ( T0- 181 K 0,2 30 25 - 22 0 60

BC 134 N F (c 237 Bl I SOT3 0) K 0,2 45 445 - 250 350

BC 13 5 N F I BC 237 Al I T0 -5I K C,2 45 45 - I 1101 200+

BC 13 6 N F !BC 237A I I T0 -5I K 0,3 60 40 - I 85 I BO

p F IBC 3271 I T0 -5I K 0,3 40 40 0,6 I 85 I bO+


8c 13 7

BC 138 N F 2N 2 219 T0-5 M O,B 60 30 - 100 40+

BC 139 p F 2N 2904 T0- 5 M /3/ 40 40 - «0

N p, I ,S, T BC 140 - 6 T0-39 M -3,7- BO 40 I 40-100 50


BC 140 - b

N P, 1,S, T BC 140 - IO T0-39 M -3,7- BO 40 I 63-160 50


BC 140 -IO

N P,1,S,T BC 10 - 16 T0-39 M -3,7- BO 40 I 100-250 50


BC 160 -16

M -3,7- « 40-100 50
BC 141 - N P, 1,5, T C 11 - 6 T0-39 !OC 60

-IO N P, 1,5, T BC 14 I - IO T0-39 M -3,7- 100 60 I 63-160 50


BC 141

-16 N P,I ,S, à BC 141 - 16 T0 -39 M -3,7- 100 60 I 100-250 50


ec 1+1

N F C 1 1-6 T0-5 M O,B BO 60 I 2c» 0


BC 142

p F C 161-6 T0-5 M 0,7 60 60 I 20+ 100


BC 143

C 16 N F 2N 2218A T0-5 M /3/ - 40 - 40 -


BC 145 N F BF I 78 I T0 -5I K 0,3 120 120 - I 301 -
BC 16 N p C 16 SOT-42 K 0,05 20 20 I O, 051 Il 5-380 150

BC 147 N S,T,P 8c 147 $0T-25 K 0,22 50 5 0,1 1125-5001 300

N $,1,P BC 148 SOT-25 K 0,22 30 20 O, I 1125-9001 300


BC 16

N S,T,P BC 149 SOT-25 K 0,22 30 20 O, I (2460-900) 300


BC 1649

BC 153 p F BC 307 A ISOT3 0I K 0,2 0 40 - 230 -


BC 154 p F BC 307 A ISOT3 0I K 0,2 0 40 - 230 -

611
A I e D c F ■

D■tl tee-atei del llpl rlport ■II ■ella prima f'Oloa ■■


ostenitere
Tlo N oetrattore ,errledetre lii tot VcO VCEO AV) 11n; l'r
• l'hlllpo Il(
h (w) (V)
(VCE)
(V)
CM)
(A)
(he)

(111111)

BC 155 N ·T IBC 1461 ­ uca ; K I 0,051 5 5 o, 05 185-9001 50+


BC I 56 N T C 16 IIJNI K (0,05) 5 5 0,05 185-9001 50+
c 157 p $,1,P BC 157 SGT-25 K 0,22 50 45 O, I 175-2601 ·130
BC I 5 8 p S,T,P BC I 58 SOT-25 K 0,22 30 25 0,1 175-5001 130
9C 159 p S,T BC 159 SOT-25 K 0,22 25 20 0,l 1125-5001 130
BC 160 - 6 p P,l,S,T BC 160 - T0-39 M
6 -3,7- 40 40 I 40-100 50
BC 160 -10 p P,1,S,T BC 160 - IO T0-39 M -3,7- 40 40 I 63-160 50
BC 160 -16 p P, I ,S, T BC 160 - 16 TU-39 M -3,7- 40 «0 I 100-250 50
C 161 - b p P, 1,S, T BC 161 - 6 T0-39 M -3,7- 60 60 I 40-100 50
BC 161 -IO p P,I,S,T BC 161 - 10 T0-39 M -3,7- 60 60 l 63-160 50
BC 161 -1 p P, I ,S, T BC 161 - 16 T0-39 M -3,7- 60 60 I 100-160 50
BC 167 N S,T BC 237 10-92 K 0,18 50 45 0l 1125-500 I 300
BC 168 N S,T BC 238 T0-92 K 0,18 30 20 0,1 1125-9001 300
C 169 N S,T BC 239 T0-92 K 0,18 30 20 0,1 1240-9001 300
BC 170 4 N I BC 238 A IT0-92I K 0,3 20 20 0,l 35-100 100
BC 170 8 N I BC 2 38 A IT0-92I K 0,3 20 20 0,1 80-250 100
BC 170 e N I C 238 IT0-92) K 0»3 20 20 o, I 200-600 100
BC 171 4 N I BC 237 A (10-92) K c,3 45 45 O,l [220 250
BC 171 B N I BC 237 8 IT0-92I K 0,3 45 45 O, I 320 250
BC l 72 4 N I IC 238 A I T0-92) K 0,3 20 20 0,l 220 250
c 172 8 N I BC 238 8 IT0-92) K 0,3 20 20 0,1 320 250
c 172 e N n BC 238 C IT0-92) K 0,3 20 20 0,1 620 250

c 173 8 N I BC 239 8 IT0-921 K 0,3 20 20 0,1 40+ 300

BC 173 e N I BC 239 C I T0-921 K 0,3 20 20 O, l 100+ 300

BC 174 4 N M4
u BC 174 A I T0-92) K 0,3 70 4 0,1 1125-260) 200

C 174 8 N M4
u 8C 174 e tT0-92) K 0,3 70 64 O, l 1240-500 I 200

BC 177 p S,T,P c 177 T0-1 M 0,3 50 45 0,1 175-2601 130

BC l 78 p S,T,P BC 178 T0-18 M 0,3 30 25 o, l 175-500) 130

BC 179 p S,T,P BC 179 T0-18 M 0,3 25 20 0,1 (125-5001 130

BC l 81 p TI I BC 308 VI I s0r-30 K 0,3 40 25 0,2 60+ 5


BC 182 N T BC 174 SOT-30 K 0,3 60 50 0,1 200 150+

BC l 83 N TI IBC 237A) SOT-30 K 0,3 45 30 O, l 100+ I 50+

BC 184 N TI IBC 239 81 SOT-30 K 0,3 45 30 0,1 400 150

se 185 N F

U
. 2N 2219 T0-5 M 0,8 60

40
30 111

0,1
40-130

140+)
-
60
BC 186 ♦ N BC 107 A T0-18 M 0,3 25

BC I 87 ♦ p p BC 177 VI T0-18 M 0,3 30 25 O,l 1140) 150

C 190 4 N I IBC 107 A) T0-18 K 0,3 70 6 0,1 1125-260) 200

BC 190 8 N I IBC 107 A) T0-18 M 0,3 70 64 0,1 1240-500) 200

BC 192 p I 2N 2907 T0-18 M 0, 25 25 0,5 60-180 100+

BC I 94 N T IBC 246-Bl>I TOll-13 K I O, 11 - 25 0,02 40-250 250+

C 196 4 p T ree 200 Bl>I MINI K (0,051 30 30 IO, 11

8 196 4 p T I8C 200 GNI MINI K (0,05) 30 30 IO, li 2460-500

BC 196 8 p T I BC 200 TI/ I MINI K 10,05) 30 30 10, li 125-260

BC 197 N T IBC 2378) IIINI K 10,051 50 45 0,1 220 300


aG· $F«$G~~8
A B e
b · $/ $8~± «8« 68« $/U/ ~/UG~$
D
· $/ F8««· U~/
c
· G«GF·
f
-
Tipo N oetruttrre ,orriepondntr M tot Vco VCEO IAV) ! fc 44;
p Phtllpo K VCER) CM) (he)
h (wy (v) (V) (Al (Mllz )

) 198 N T ( 8C 146 YW) MINI K (0,05) 30 20 o, I 220 300


a 199 N T 18C 146GN) MINI K (0,05) 30 20 0,1 400 300
8C ZOO p p 8C ZOO SOT-42 K o,os 20 20 0,05 75-250 90
8C 201 p s (8C 2001 MINI K 0,25 5 5 0,08 150-5001 80
8C 202 p s 18C ZOOTV) MINI K 0,25 30 20 0,08 (50-260) 80
8C 203 p s ( 8C ZOO ll/1 MINI K 0,25 45 30 0,08 150-2601 80
8C 204 p SE 8C 307 I SOT301 K 0,36 45 45 o, I 50-500 zoo
8c 213 p TI o,z
18C 307 VII SOT-30 K 0,3 45 30 0-400 zoo
8C 214 p TI o,z
18C 307 Al SOT-30 K 0,3 5 30 16«0-400 zoo
8C 215 4 p SE 8C 327 1 sono, K 0,% 50 30 0,5 40-120 zoo
8C 215 8 p SE 8C 327 I SOT301 K 0, 50 30 0,5 100-300 200
8C 216 N SG 18C 107 Al T0-18 M K4ix 45 45 0,02 40 70
8C 220 s f 18C 237 Al I SOT301 K 0,2 30 25 0,05 225+ 5
6c 221 p SG 8C 328 T0-105 K 0,3 30 30 0,5 50-115 150
8C 222 N SG 8C 338 T0-105 K 0,3 30 30 0,5 50-115 150
8C 223 N TI 8C 337 SOT-30 K 0,36 50 30 0, 100-450 -
p
8C 224 TI BC 308 8 T0-92 K 0,25 30 30 0,03 150-450 -
8C 225 p f 18C 307 Al I SOT301 K 0,2 40 K 0,1 190) 70
p
8C 231 4 TI 8C 327 T0-92 K 0,625 K 30 0, 100-300 5
U
8C 231 8 TI BC 327 T0-92 K 0,625 40 30 0, 200-450 5
i
BC 232 4 TI 8C 337 T0-92 K 0625 40 30 0, 100-300 -
6c 232 e N àn 8C 337 T0-92 K 0,625 40 30 0, 200-450 -
6c 237 N 1,P 8C 237 SOT-30 K 0,3 50 45 o, I 110-450 300

) 238 N T,P 8C 238 SOT-30 K 0,3 30 20 0,1 110-800 300

8C 239 N T,P 8C 239 SOT-30 K 0,3 30 20 0,1 200-80-0 300

8C 250 4 p I 8C 308 VI I T0-921 K 0,3 20 20 0,1 35-100 180

8C 250 8 p I 8C 308 V I I T0-921 K 0,3 20 20 O, I 80-250 180

8C 250 e p n 8C 308 8 IT0-921 K 0,3 20 20 O, I 200-600 180

BC 251 4 p I 8C 307 A (T0-92) K 0,3 45 45 O, I 200 200

8C 251 8 p I l8C 308 81 IT0-921 K 0,3 45 45 O, I 400 200

8C 251 e p I I 8C 308 8) IT0-921 K 0,3 45 45 O, I 600 200

8C 252 4 p I 8C 308 A I TIJ-921 K 0,3 20 20 0,I 200 200

8C 252 8 p I 8C 308 8 (TO-92) K 0,3 20 20 O, I 400 200

8c 252 e p I IBC 308 81 IT0-921 K 0,3 20 20 0,1 600 200

8C 253 A p I 8C 309 A IT0-921 K 0,3 zc 20 O, I (125-260) zoo


8C Z 53 8 p I 8C 309 IT0-92) K 0,3 20 20 O, I I 240-500 I zoo
8C 253 e p I 18C 309 81 IT0-921 K 0,3 20 20 O, I 1450-9001 200

8C 254 N TI I 8C 307 A) TG-92 K 0,25 100 55 0,03 50-600

8C 255 s àn 18C 3371 T0-92 p 0,625 100 55 K4Kd 50-600

8C 256 4 p I 18C 307 A) (T0-92) p 0,3 64 64 O, I 1125-2601 200

8C 256 8 p I I 8C 307 A I IT0-921 K 0,3 64 4 O, I 1240-5001 200

8C 257 p s I 8C 3071 T0-92 K 0,22 5 45 O, I 175-2601 I 30

a
;4 10-92 K 0,22 5 25 O, I 175-5001 130
258

8C 259
p
p
I ss I 8C 3081

18C 3091 10-92 K I o, 22 5 20 O, I 1125-500 130

613
I
I
A B e b c f .
I Dati teeaii del tipi riportati nella prima colonna

Contenitore

Tipo s Corrispondente M Po na Né 1 Dà
p
Costruttore
Philip• K
I %) 8G é a ct !f c
é a cz t na r 1 $! $8.
I G (w (V» (V» (A (MHz)

H8 W
iK A p n la Mkl é n àK5Ml M G4d WK WK K4M dg5MKK Ml K

P8 Wi K l p n P8 Mkl én àK5Ml M K4
d WK WK K4M l K5W
gK Ml K

H8 W
iK 8 p n H8 n k l P àK5Ml M K4
d W
K WK K4M WKK5i KK Ml K

H8 W
iM A p n H8 n kk A à K5Ml M K4
d eg eg t 4n 0MWg5W
i K1 5
l) W
i« 8 p n laI 79 n? àK5Ml M K4
d eg eg t 4n µW
eK5gKKM 5
H8 z iW A U n P8 n k l A àb 5Ml M K4
d WK t 4n 0 MW
g5W
i Kn 5
l) W
iW 8 U n H8 Mkl l àK5Ml M K4
d WK K4M MW
eK5gKK1 -
la W
id A U n P8 n kx N àK5Ml r K4
d WK K4M 0MWg5W
i KM 5
H8 Wi d 8 U n H8 n kx l àK5Ml r K4
d WK t 4n n WeK5gKKn 5
H8 z ii A U n nP8 dKk N« àK5xW p K4
d ie 6 t 4n 0MWg5W
gKM zoo
H8 W
ii l U n 0l a dKk N« àK5xW p K4
d ie ie t 4n µW
eK5gKK1 zoo
la W
ik A s A nOs W
W W
W N« àK5Ml M 0,375 gK xg n MW
g5W
iK n gK

H8 W
i k l s A (C ddk1 àK5Ml r 0,375 gK eg n W
eK5egK MgK

H8 z il s A n P8 ddl M àK5Ml M 0,375 dK WK n MMWg5xKKM MgK d5

la W
ix N A n P8 MKx n àK5Ml r G4dkg dK WK n MW
eK5xKKM MgK

H8 270 N A n H8 ddl M à t 5Ml r t 4d kg WK WK n MgK5xKK n MgK

c WkM s A 0l a ddl 1 àK5MP r K4


d W
g Wg ««« MKK5W
KK nk g

H8 272 s A 0l a ddk1 àK5Ml r K4


d eg eg n«/ MW
g5dKK Mkg

la W
ld U f n Os Wx Ki M àK5MP r K4
e dK dK I 0,6) « K5W
kK 5
88 Wl g s f nPf ddi M àK5Ml r 0,36 MW
K MW
K K4M dK* lK

la W
li s f la n«5Mi àK5dx r K4
l kK iK n MkK MKK

l a 287 U f P8 Mi M5MK àK5dx r K4


l 6 iK n xK zoo
s f nPf ù de1 MK5dx M K4
l lK eK g Mi K lK
la W
ll

H8 W
lx s f H8 MKk à K5Ml M 0,36 eg 0 t 4n MKK5i KK 5
H8 W
xK A s f H8 MKk 8 ~K5Ml M 0,36 eg eK t 4n WKK5i KK 5
C W
xM U f 88% k.M é /««/ à K5Ml M 0,36 eg eg o,z MKK5dKK 5
l ) WxW U f 8) % kx ? àK5Ml M 0,36 eg eg o,z MKK5i KK ex

s f n Pf ù de1 à K5dx M K4
l lK iK g dK5W
KK lK
C W
xd
U N (C dW
k1 àK5Ml M t 4d kg gK eg n kg5W
iK MgK
C W
xk

Ka 297 U U N C P8 dKkN1 nà K5Ml1 K o,zz gK eg K4


W MW
g5gKKM MgK

U A $l a dW
l1 àK5MP M 0,375 dK Wg « kg5gKK MgK
H8 W
xl
s A Ws dKMx àK5dx r @
i@ MW
K lK n eK5W
eK MW
K
H8 dKK
N A Pa M« «5i 1 àK5dx M @
i@ xK iK « eK5W
eK MW
K
H8 dK«
A 0l a M« K5i 1 T0-39 M 5g5 Pt eg « eK5W
iK MW
K
H8 dKW
y. eK3 i K*
H8 dKd U A Os eKdi MK5dx M @
i@ xK ig «

U N n C Mi K5i 1 àK5dx M -5- lK 45 « eK5W


eK i K3
la dKe
p P, S, T Pa dKk ­ t à 5dK K 0,28 gK 45 t 4n k g5W
WK MgK
la dKk
U P,S,T H8 dKl ­ t à 5dK K 0,28 dK W
g t 4« kg5egK MgK
H8 dKl

H8 dKx p r,s,r la dKx ­ t à 5dK K 0,28 Wg WK t 4« MMK5egK MgK

Pa d nd U 5E H8 Mi K5i àK5g M G4
8 lK eK « eK5MgK zoo
la dMi N f nPb MdxM àK5MP M 0,18 MKK MKK K4
g dK* gK

l ) dMg p àn "P8 eMg N« à K5xW K K4


d eg dg K4
M $MWg31 zoo
H8 dW
K A p M 0l a dW
k1 àK5xW K 0,31 gK eg K4
W g MMK5W
WK dKK

l ) dW
K 8 U M 0l a dW
kM àK5xW K 0,31 gK eg 0,25 W
W K5egK dKK

i Me
A B e b c F
Contenitore Uali te-c-aici del tipi riportati ae-11■ prima c-oloan■

Tipo N Costruttore ,orrispondenatr M Pot a t : VCEO ICAV) hFE fr


p P'hilipe K VCER) na r 1 (hre)
G (w» 0é 1 (Al (MHE)

BC 327 P I P, S, T BC 327 T0-92 K I G45 50 45 < 0,8) 100-530 100

BC 32 B P IP,S,I BC 32B T0-92 K I O, 5 30 25 I O, BI 100-530 100


BC 333 N ] M (BC 239 Bl T0-92 K I O, 31 25 25 0,05 100+ 50
BC 334 p I M IBC 309 Al T0-92 K I G431 25 25 0,05 100+ 50

BC 335 N [M IBC 239 8) T0-92 K I G431 25 20 o, 05 100+ 50

BC 336 p I M 18C 309 Al T0-92 K I G431 25 20 0,05 100+ 50


BC 337 s ]P,S,I 8C 337 T0-92 K I G45 50 45 t0,8) 100-530 200
BC 33B N I P ,S, T BC 338 T0-92 K I O, 5 30 25 I 0,8) 100-530 200

BC 340 5 i s I n 2N 2218 A T0-39 M] 0,8 40 40 0,5 40-100

BC 340 -IO s I n 2N 2219 A T0-39 M I G48 0 40 0,5 63-160


BC 340 -16 s I n 2N 2219 A T0-39 M] 0,8 40 40 0,5 100-250

8C 341 - 6 s I n 8C 141-6 T0-39 M] 0,8 60 60 0,5 40-100

BC 341 -IO s I n 8C 141-10 T0-39 M] 0,8 60 60 0,5 63-160

8C 342 N I M 18C 141-6) (T0-5) r : 0,8 70 60 20+ 100

BC 343 p I M 18C 161-6) (T0-5) r « 0,8 70 60 20+ 100


BC 344 s I M (80 139 (T0-5) r : 0,8 90 80 20+ 100
BC 345 P I M I BO 140) (TO-5) M] 0,8 90 80 20+ 100
8C 347 s I M 8C 237 A/8 I T0-92) p I t 43 50 45 40-3"/0 200 3
BC 34B s I M 8C 237 A/8 (T0-92) K I 0,3 35 30 40-370 200
BC 349 p I M BC 308 VI/A tT0-92) K] 0,3 25 20 40-3 70 200

BC 350 p I M 8C 307 VI/A (T0-92) K I 0,3 50 45 40-370 200


BC

BC
35

352
n p

p
I
I
M

M
8C

BC
307 VI /A

308 VI /A
(T0-92)
IT0-92)
K
K
1° 0,3
35
25
30
20
«0-370
40-370
200
200

BC 354 N [ M I 8C 238 A/8) I T0-92 K I G431 30 25 0,2 63-630 200

BC 355 p I M 18C 308 Vl/8) I T0-92 p I t 431 30 25 0,2 63-370 200

BC 357 p I M 8C 308 I T0-92 K I G431 25 25 100-500 200

8C 360 - 6 u I n 2N 2906 T0-39 MI 0,8 40 0 0,5 40- 100

BC 360 -IO u I n 2N 2905 T0-39 M] 0,8 40 40 0,5 63- 160

BC 360 -16 u I n 2N 2905 T0-39 M] 0,8 40 40 0,5 100-250

BC 361 5 i u I n 2N 2904 A T0-39 r : 0,8 60 60 0,5 1 40-100

BC 361 -IO u I n 2N 2905 A T0-39 r : 0,8 60 60 0,5 63-160

BC 370 p I A 18C 328) T0-18 [ 0,375 20 20 0,5 50-500 n 50

BC 377 s I N i8C 337) T0-18 r « 0,375 50 45 75-500 200

BC 3 7B N I A 18C 338) T0-18 M[ 0,375 30 25 75-500 200

c 381 P I TI 8C 328 $0T-30 p : 0,625 40 25 0,2 60+

BC 3B2 N I TI BC 414 A/8 SO1-30- K] 0,3 50 45 100-850

BC 383 N I TI 8C 413 8/C SOT-30 KI 0,3 45 30 t 4n 100-850

BC 3 B4 N I TI 8C 413 B SOT-30 K 0,3 45 30 250-450 150

BC 3B5 s TI BC 23 7 ( SOT30) p n G43 45 45 t 4n 125-500 n 50

BC 3B6 N I TI BC 238 ( SOT30l K 0,3 30 20 t 4« 125-900 n 50

BC 3B7 N I M 18C 337) T0-92 I 0,31 35 30 0,6 40-300 390

BC 3 BB p I M (BC 327) T0-92 MI 0,31 35 30 0,6 40-300 260

BC 397 p I f 18C 161-61 T0-5 r : 0,7 50 50 20+

BC 39B N I F (8C 1«1-6) T0-5 M] 0,8 60 50 20+

'----------'--------'---------'------

615
A B e D E F ■

Dati tee-alci del llpl ripo rtati ae-11 ■ prima r-oloaaa


Contenitore
Tipo N Coatruttorr Corri»po»dente M Pot VCBO VCEO IcAV) MFE tr
p Phlllp■ K (VCERO (CM) (hte)
G (w» (V) (V) (A) (Mllz)

BC 395 A N F ( 8C 146 YW) MINI K 0,075 30 20 0,075 125-260


8C 399 B N F (BC 146 GNI MINI K 0,075 30 20 0,075 240-500

8C 407 N p 8C 237 T0-106 K (0,1) 50 45 O, I 110-4650 300

8C 408 N p 8C 238 T0-106 K (0,11 30 20 0,1 110-800 300


8C 409 N p 8C 239 T0-106 K 10, Il 30 20 O, I 200-800 300
8C 413 N p 8C 413 SOT-30 K (0,24) 45 30 10,11 2460-900 250
8C 414 N p 8C 414 SOT-30 K (0,24) 50 45 (0,11 240-900 250

8C 415 p p 8C 415 SOT-30 K 40,26) 45 30 t0,1) 240-900 200

C 16 p p 8C 416 SOT-30 K 10,241 50 45 10,11 260-900 200


8C 429 N TI SOT-32 K /6/ 45 45 I 50+ 100
8C 430 p TI SOT-32 K /6/ 45 45 I 50+ -
8CW 34 N TI 12N 2222 Al T0-18 M 0,36 80 45 ( o, 51 60-220 150
8CW 35 p TI I 2N 2907 A) T0-1 M 0,36 80 45 (0,5 I 60-220 150
8CW 36 N TI 12N 2222 Al T0-92 K 0,36 80 45 ( O, 5 I 60-220 I 50
8CW 37 p TI 12N 2907 Al T0-92 K 0,36 80 45 I 0,51 60-220 150

BC 6 N p 8CW 46 SOT-33 K < o, 15) 80 60 0,2 130 300


8CW 47 N p 8CW 47 SOT-33 K ( 0,151 50 45 0,2 130 300
8CW 48 N p 8CW 48 SOT-33 K (0,15) 30 20 0+2 130 300
8CW 49 N p 8CW 49 $0T-33 K I 0,15 I 30 20 0,2 130 300
8CW 56 p p 8CW 56 SOT-33 K I 0,15) 80 60 0,2 130 130
8CW 57 p p 8CW 57 SOT-33 K I 0,151 50 45 0,2 130 130
8CW 58 p p 8CW 58 SOT-33 K (0,15) 30 20 0,2 130 130

8CW 59 p p 8CW 59 SOT-33 K I O, 151 30 20 02 130 130

8C 69 p p BC 69 SOT-23 K 0,15 50 45 I O, 21 120-260 150

8CW 10 p p 8CW 70 SOT-23 K 0,15 50 45 t0,2) 215-500 150

8CW 71 N p 8CW 71 SOT-23 K 0,15 50 45 I O, 21 110-220 300

8CW 72 N p BC 72 s0T-23 K 0,15 50 45 I O, 21 200-+650 300

8CW 85· p TI 12N 2907 Al SOT-30 K 0,3 90 60 0,2 80-200 200

.
8CW 86 p TI l8C 177 Al SOT-30 K 0,3 70 50 0,2 150-350 200

.
BCY 30 p p I 8CW 56 Al TD-5 M 0,25 66 64 I O, l J 18 1,2

..
8C Y 31 p p 18CW 56 Al T0--5 M 0,25 64 64 I O, I I 28 1,7

BC Y 32 p p (8C 56 A) TD-5 M 0,25 64 64 e O, l J 35 2,5

.
8CY 33 p p CY 78 VII l T0-5 M 0,25 32 32 <O, l > 18 1,5

. ( o,
8CY 34 p p 18CY 78 Vili TD-5 M 0,25 32 32 li 28 2,4

8C Y 38 p p 2N 2904) I o, 5)
.
TD-5 M 0, 32 32 13 1,5

.
BC Y 39 p p t2N 2904 Al T0-5 M 0, 6+ 64 (0,5) 19 1, 5

.
BCY 40 p p 12N 29041 T0-5 M 0,6 32 32 (0,5 l 23 2,5
BC Y 54 p p t2N 2904 A) T0--5 0,4 50 50 0,5) 25 2
"
BC Y 55 N p 8CY 55 SPEC , M (2X0,31 45 45 amplif.diff. a basso rumore

B8CY 5 N p 8CY 56 TD-18 M 0,3 45 45 I o, 2) 100-450 85

8CY 57 N p 8CY 5 7 T0-18 M 0,3 25 20 I O, 2 I 200-800 100


8C v s 8 A N I ,S BCY 58 VII TD-18 M 0,39 32 32 0,2 12001 300
8CY 58 8 N ).s CY 58 V Il l T0-18 M 0,39 32 32 I o, 2 t260) 300
CY 8 e N 1, s, P BCY 58 IX T0-18
" 0,39 32 32 I o, 2 I 330 I 300
I

616
Contenitore
A B e D
Dati tecniel dei tipi riportati ella prima colonna
E F
-
Tipo N Costruttore Corrispondente M Pot VCO VCEO IcAV» hFE fT
p fJhllìps I(
(VCER) 1CM ) (hte)
G (W) (V) (V) (Al (MHz)

BCY 5 B o N I,S,P BCY 5BX T0-18 M o, 39 32 32 0,2 15201 300


BCY 59 A N I ,S, T.,p BCY 59VII T0-18 M 0,39 45 45 0,2 1200) 300
BCY 59 B N I ,S, T ,P BCY 59V Il I T0-18 M 0,39 45 45 0,2 1260) 300
BC Y 59 e N I ,S, T ,P BCY 59!X T0-18 M 0,39 45 45 0,2 13301 300
BCY 59 o N I,S,T,P BCY 59X T0-18 M 0,39 45 45 0,2 (520) 300
8CY 65 ♦ N S,P I C 174) T0-18 M -1- - 60 0,2 1125-700) 300
8CY 66 N S,P BCY 59VI 11 T0-18 M -1- 45 45 0,2 180+ 300
CY 67 p s IBCY 71) T0-18 M (0,77) 45 0,05 180-630 180
BCY 70 p p BCY 70 T0-18 M 0,35 50 40 I O, 2) 50+ 200
BCY 71 p p BCY 71 T0-18 M 0,35 45 45 I O, 2) 100+ 200
BCY 72 p p 8CY 72 T0-18 M 0,35 25 25 I O, 2) 50+ 200
BCY 78 p S,P BCY 78 T0-18 M (0,3) 32 32 I O, 21 130-700 180
BCY 79 p S,T,P BCY 79 T0-18 M I o, 31 45 45 I O, 21 130-500 180
BC Y 85 A N TI I BCW 46 A I SOT-30 K 0,3 100 60 02 100-300 200
BCY 85 B N TI (BC « 8) SOT-30 K 0,3 100 60 0,2 250-400 200
BC Y 86 A N TI IBC 107 BI SOT-30 K 0,3 BO 50 02 250-450 200
BCY 86 8 N TI IBCY 59 Xl $0T-90 K 0,3 80 50 0,2 400-600 200
8CY 87 N P 8CY 87 T0-71 M

8CY 88 N P 8CY 88 T0-71 M

8CY 89 N P 8CY 89 T0-71 M

acz 13 ♦ p p (8C 200RD) SOT-19 M (0,08) 20 1201 0,01 1251 1,5


acz 14 ♦ p p 18C200RDJ SOT-19 M t0,081. 20 1201 0,01 I 55) 1,5

BD 106 A N I 80 124 SOT-9 M /ll,5/ 36 36 2,5 50-150 100

80 106 8 N I - SOT-9 M 11, 5 36 36 2, 5 100-300 100

80 107 A N l I 80 1241 SOT-9 M I 58-/ b4 6 2,5 50-150 100

80 107 8 N l - SOT-9 M /11,5/ b4 b4 2,5 100-300 100

80 109 N s 180 124 I SOT-9 M -18,5- 60 40 3 30-300 30+

80 111 N F 18DY 921 T0-3 M -15- 60 60 IO 100 -


80 113 N F 180 14 5 l T0-3 M 15 60 60 IO 60 100

80 115 N p 80 115 T0-39 M -6- 245 .180 0,15 60+ 1645

80 116 .N F 180 14 5 I T0-3 M -15- - 60 - 60

80 119 N F - T0-66 M -,- 300 300 0,4- 120

BO 120 N F - T0-66 M 7,5 150 150 - 170 30


'
80 124« N 89 124 T0-9 M -10- 70 45 I4I 50+ 120

80 127 N T - SOT-32 K -B,9- 350 300 O, 15 50+ 10+ ,

80 128 N T - SOT-32 K -8,9- 400 350 O, I 5 30+ IO+

80 129 N T - SOT-32 K -,9- 350 350 0,15 «0+ 10+

80 130 N s 2N 3055 I T0-31 M -100- 100 0 15

80 131 N p BO 131 SO T-3 2 K -Il- 45 45 3 40+ 60

80 132 p p 80 132 SOT-32 K -11- 45 445 I 40+


I 60
80 135 N P,S 80 135 SOT-32 K -6,5- 45 445 .: I, 5 I 4«0-250 250

80 136 p P,S 80 136 SOT-32 K -6,5- 45 45 1 O, 5 40-250 75

80 137 N P,SE,S,T 80 137 SOT-32 K -6,5- 60 60 I o. 5 250

80 138 p P,S 80 138 SOT-32 K -,5- 60 60 /0,5 140-160 75


I
I I

617
Contenitore
A B e D
Dati teuiei dei tipi riportati nella prima colonna
E f
-
Tipo N Costruttore Corrispondente M Po+ VCBO VCEO ICAV hFE fT
p l'hlllp• K (1CM)
(VCER) (hte)
G (w) (V) (V) (A) (MHz)

8D 139 N p BD 139 SOT-32 K -6,5- 80 80 { l, 5 I 40-160 250


BD 1«O p P,SE,S,T BD 140 SOT-32 K -6,5- 80 t1, 5)
80 75

BD 141 N A 2N 3442 T0-3 M / 11 7 / 140 120 B 20-70 1,3


;;,--
BD 142 N A C2N 30551 T0-3 M /117/ 50 50 15 20-50 1, 3

D 144 N p BD 144 T0-3 M -7- BOO CBOOJ CO, 25 J 20+ 12


8D 145 N p 8D0 145 T0-3 M -15- 150 150 C 10) 445 100

BD I57 N M - CSOT32J K 1201 - 250 0,5 30+ -


BD 158 N M - C SOT32 J K 1201 - 300 0,5 30+ -
BD I 59 N M - CSOT32J K /20/ - 350 0,5 30+ -
8D 160 N p 8D 160 T0-3 M -l0- 250 - ( 7) defless. orizz.
8D 162 N A I 8D 131) SOT-9 M -15- 40 20 4 30+ 0,75
8D 163 N A (8D 131) SOT-9 M -15- 60 40 4 20+ 0,75
8D 165 N M ( BD 131 J C SOT32 J K 1201 - 45 I, 5 60+ 3
p
BD 166 M I D0 132) CSOT32J K 1201 - 45 1, 5 40+ 3

8D 167 N M ( BF X 34 I C SOT32 J K /20/ - 60 1,5 40+ 3

BD 168 p M (BF S 921 CSOT32J K /20/ - 60 1, 5 +0+ 3

80 169 N M (BS 66) CSOT32J K 120I - 80 1, 5 25 3

BD 1 70 p M I2N 4033) I SOT32 J K /20/ - 80 I, 5 25+ 3

BD 171 N M (B8S 67) I SDT32J K 120I - 90 I 40+ 6

BD 1 72 N M CBSW 671 C SOT32 I K 1201 - 120 I 40+ 6

BD 173 N M (BO 1371 CSOT32J K 120/ - 60 I 40+ 6

BD I 75 N M (BD 1311 (S0T32 I K /30/ - 45 3 40+ 3

8D 176 p M I BD 1321 C SDT32 I K /30/ - 45 3 40+ 3

8D 1 77 N M ( BDY 6 l l C SOT32 J K /30/ - 60 3 40+ 3

BD I 7B p M - C SOT32 I K /30/ - 60 3 40+ 3

BD I 79 N M ( 80 126 CSOT321 K /30/ - 80 3 25 3

BD I BO p M - I SDT32J K /30/ - 80 3 25+ 3

8D 1 BI N p BD 181 T0-3 M 1781 55 45 10 20-70 I 0,015

BD !B2 N p 8D 182 T0-3 M /117/ 70 60 15 20-70 10,015

D 183 N p BD IB3 T0-3 M /II 7 / 85 80 I5 20-70 (0,015

BD l B5 N M C 8D 131 J 1S0T321 K /40/ - 30 4 40+ 2

BD 186 p M C 8D 1321 I SOT32I K /40/ - 30 4 40+ 2

BD I 87 N M (8D 131 J CSOT32J K /40/ - 45 4 40+ 2

BD I RR p M C BD 1321 ( SOT32J K /40/ - 45 4 40+ 2

D 1 B9 N M tBDY 6l J (50T32 K /40/ - 60 4 15+ 2

BD 190 p M - I SDT32 I K /40/ - 60 4 15+ 2

BDX 10 N A 2N 305 5 T0--3 M /117/ 100 60 15 20+ 1, 3

Dx 1l N A 2N 3442 T0-3 M / 117 / 160 1«0 10 20-70

BDX 12 N A 2N 434 7 T0-3 M C 100) 140 120 5 20-70

BDX 13 N A DY 38 I T0-3 M /117/ 50 40 15 15-60

aov 10 N MU (DY 38) T0-3 M /130/ 50 40 2 10-50 I

8DY 11 N MU ( 2N 3055) T0-3 M /130/ 100 70 2 10-50 1

8DY 12 N s C BD 1241 SOT-9 M -26- 60 40 2 30-300 30+

DY 13 N s C BD 1241 SOT-9 M -26- BO 60 2 30-300 30+


,

618
I Contenitore
A B e D
Dati teniel del tipi riportati nella prima colonna
E F
-
Tipo
,
N Cetruttore ,orrlepondent«e
t'hlllp■
M
K
Pet VcBO VCEO
(VCER)
ICAV)
(1CM )
MFE
(hte)
fT

G (wy (V) (v) (Al (Mffz l

BDY 15 A N I BD 124 SOT-9 M /11,5/ 36 3b 2,5 50-150 100


BDY I 5 B N I - SOT-9 ,, / 11,5/ 3b 36 2,5 100-300 100
BOY I 5 e N I - SOT-9 M /11,5/ 3b 36 2,5 200-bOO 100
BOY 16 A N I I BO 1241 SOT-9 M /11,5/ 64 64 2,5 50-100 100
BOY lb B N I - SOT-9 M /11,5/ 66 64 2,5 100-300 I 100
BDY I 7 + N p 2N 3055 T0-3 M /115 I 80 bO IO IO+ I
BOY I B + N p I BO I B3 l 1O-3 M /115/ 120 70 IO IO+
.
I
BOY 19 N p 2N 3442 T0-3 M /115 / 150 BO 10 10+ I
8DY 20 N p 2N 30 5 5 T0-3 M /115/ 100 bO 15 20-70 10•
BOY 23 N SE (8Y 92) T0-3 M /85/ bO bO b 15-180 IO•
BDY 24 N SE I BOY 91 l T0-3 M /85/ 100 90 b 15-180 IO+
BOY 2 5 N Sf 2N 3442) T0-3 M /85/ 200 140 6 15-180 IO•
BOY 2b N SE I BO lbOl T0-3 M /85/ 300 !BO b 15-180 IO+
DY 2 7 N SE I BU 12bl T0-3 M / 85/ 4 00 200 b I 5-180 IO+
8Y 28 N SE I BU 12b I T0-3 M /85/ 500 250 6 I 5-!BO IO•
8DY 34 N T BO 124 SOT-9 M -13- bO 40 3 30+ BO
BOY 38 N p BOY 38 T0-3 M /115/ 50 «0 b 30+ I
BDY 39 N s 12N 30551 I T0-31 M -75- bO I 101 20-70 1,1
8DY 49 N T IBDY 191 T0-3 M Il 50/ 100 BO 130) 15-60
BOY 53 N SE IBDY 921 T0-3 M ' lbOI 100 bO 12 20-60 20+
BOY 55 N SE 2N 3055 T0-3 M /115/ 100 bO I 15 I 20-70 10+
BOY bO N p BOY bO T0-3 M -15- 120 bO 5 653 100
I
BOY 61 N p BDY 61 T0-3 M -15- 100 bO 5 45+ 100

BDY 62 N p BOY 62 T0-3 M -15- 60 30 5 45+ 100


OY 71 N SE· I sY 61) T0-66 M /30/ 90 55 4 80-200 0,8

Y 72 N SE ! 2N 43471 T0-66 M /30/ 150 120 3 60-80 0,8

BOY 73 N SE 12N 30551 T0-3 M /115/ 100 60 15 50-150 I•


BOY 74 N SE 12N 34421 T0-3 M /115/ 150 120 15 50-150 -
BOY 75 N SE ( 2N 3771 l T0-3 M /150/ 50 40 30 '40-120 0,8
BOY 76 N SE 12N 37721 T0-3 M /150/ 100 60 20 40-120 0,8

BOY 77 N SE 12N 34421 T0-3 M /150/ 150 120 16 40-120

BOY 78 N SE (2N 3054) T0-66 M /30/ 90 55 4 25-100 8


BOY 79 N SE (2N 4347) T0-66 M /30/ 150 120 4 25-100 8
BOY 80 A N SE IBO 1311 T0-66P K /36/ 35 35 4 60-80 3

BOY 80 8 N SE - T0-66P K /36/ 35 35 4 70-140 3


BOY 80 e N SE e
T0-66P K /36/ 35 35 4 120-240 3

BOY 81 A N SE (BO 1311 T0-66P K /36/ 50 50 '4 0-80 3


BOY BI B N SE - T0-66P K /36/ 50 50 4 70-140 3
BOY 81 e N SE - T0-66P K /36/ 50 50 4 120-240 3
BOY 82 A p SE IBO 1321 T0-66P K /36/ 35 35 4 40- 80 I
DY 82 B p SE - T0-66P K /36/ 35 35 4 70-140 I
BOY 82 e p SE - T0-66P K /36/ 35 35 4 120-240 I
BOY 83 A p SE (BD 1321 T0-66P K /36/ 50 50 4 0-0 I
BOY 83 8 p SE - T0-66P K /36/ 50 50 4 70-140 I

... -~ ·- -
619
A B e D E F .
Dati tec-nlr-1 del tipi ripo rtati nella prima r-oloan■
Cotenltore

Tipo N Coalratton Corrispondente M Pot VCBO VCEO ICAV) hFE tT


p Phlllp• K (VCER) (CM) (he)
G (w (V) (V) (A) (MHz)

--
BOY 83 e p SE - TD-66P K /36/ 50 50 4 120-240 I

BOY 90 N p BY 90 T0-3 M 120 100 I 151 30-120 45

--
BOY 91" N p OY 91 T0-3 M Q- 100 80 I 15) 30-120 45

BOY 92 N p BOY 92 T0-3 M 80 60 (15) 30-120 45

BOY 93 N p BOY 93 T0-3 M -30- 750 350 15) 15-60 12

DY 94 N p BOY 94 T0-3 M -30- 600 300 I 5) 15-60 12

DY 95 N p BOY 95 T0-3 M -30- 400 250 15) 15-60 12

--
BOY 96 N p BOY 96 T0-3 M -40- 750 350 I 101 15-60 IO

BOY 97 N p BOY 97 T0-3 M 600 300 I IO) 15-60 IO

BOY 98 N p BOY 98 T0-3 M -4- 400 250 I IO) 15-60 IO

Bf 109 ♦ N p I Bf 178) T0-5 M -1,2- 135 110 0,05 20+ 80

8f 110 N S,T I BF 1781 T0-39 M /2,5/ 160 I 1601 0,04 30+ 150

BF lii N s I BO 115 J T0-39 M -3- - 1200) 0,08 20+ 120

Bf 114 N T I BF I 78) T0-5 M -2,6 150 t145) o, 05 30+ 80+

8F 115 N S, T ,P Bf 115 T0-72 M 10,1451 50 1501 0,03 47-166 230

BF 117 N I Bf 178 T0-39 M -1,27- 140 11401 O, I 25+ 80

BF 118 N I lllf 3381 T0-39 M /5/ 250 250 O, I 25 110

Bf 119 N I Bf 337 T0-39 M /5/ 160 160 0,1 25+ 110

Bf 120 N I I Bf 1791 T0-18 M 0,3 - (2201 0,05 20+ -


F 121 N I ( BF 1961 BPIIC . K (0,2651 «0 30 0,025 30+ 350

eF 123 N I I BF 1971 SPRC. K ( 0,2651 40 25 0,025 32+ 550

Bf 125· N I 1 BF 1971 SPIIC. K I0,2651 40 25 0,030 70 450

Bf 127 N I Bf 196 SPSC. K I 0,265 l 40 30 0,025 27+ 350

BF 1«0 N D,SE 8f 178 T0-5 M 12 ,5/ 135 (135) 0,05 15+ 40+

BF 1«O o N o Bf I 78 T0-5 M /2,5/ 180 I 1501 0,05 15+ 35+

8F I 52 N F 8F 183 ( T0-181 K 0,2 30 12 0,025 I 501 800

BF 153 N F IBF 2551 1 sono, K 0,2 30 12 - 20+ 300

8F 154 N F 8f 196 I T0-51 K 0,3 30 20 - 50 400

Bf 155 N F I 8F 1801 T0-72 M 0,175 40 40 o, 02 70 600

F 156 N F 8F 178 T0-5 M 0,8 120 120 - I 50 I 60

8F I 57 N F F 179 T0-5 M 0,8 150 150 - 60 60

8F 158 N F 8F 173 I T0-181 K 0,2 30 12 - 50 800

8F 159 N F BF 173 IT0-181 K 0,2 40 20 - 50 800

F 160 N F 18F 2551 I SOT301 K 0,2 30 12 50+ 600

8F 161 N F I 8F 181 I T0-18 M 0,175 50 50 O, 02 70 550

8F 162 N F IBF 2001 I TD-181 K 0,2 40 40 - 70 600

8F 163 N F 8F 196 I T0-181 K 0,2 40 40 - 70 600

8F 164 N F 8F 167 I TD-181 K 0,2 40 40 - 70 600

8F 165 N F 8F 185 T0-18 M 0,3 30 15 - 35 300

8F 166 N F 8F 200 T0-72 M 0,175 40 - - 50 500

8F 167 N I ,S, 1,P 8F 167 T0-72 M I 0,131 40 30 0,025 26+ 350

8F 169 N SE I 8F 1151 T0-18 M 0,3 50 30 0,05 200-500 200

8F 169 R N o I 8F 1151 I SOT301 K 0,3 50 30 0,05 200-500 200


,
9 173 N I ,S, T ,P BF 173 T0-72 M t0,26) 40 25 0,025 38+ 550
Contenitore
A B e D
Dati teniel del tipi riportati nella prima colona
E f
-
I
Tipo N Cnetrult nr«- Corrispondente M Pet VC O VCEO ICAV) hFE f-r
p l'hillp• K (VCERI dc M) (hre)
G (w) (V) (v) (Al (MHz)
I

BF 174 N F BF 17B T0-5 M O,B 150 150 - I


120+1 86

8F I 75 N F BF 167 T0-72 M 0,175 40 40 - 70 500

BF 17 N F BF 173 T0-18 M 0,25 40 40 - 65 450

8F 177 N $,1,P BF 177 T0-39 M (0,6) 100 I 1001 0,04 20+ 120
I
8F I 7B N S, T,P BF 178 T0-39 M -1,7- 160 160) 0, 05 20+ 120

F 179 e N S,T 8F 179 C T0-39 M 1+7 250 12501 0,05 20+ 120

BF 180 N SE ,P BF !BO T0-72 M 0,15 30 20 10,021 675

BF 181 N SE,P BF !BI T0-72 M 0,15 30 20 ( o, 21 600

BF !B2 N SE,P BF IB2 T0-72 M 0,15 25 20 (0,015 10+ 650

BF I B3 N SE,P 8F 183 T0-72 M 0,15 25 20 I o, 015) 10+ 800

BF 184 N S,T,SE 8F 184 T0-72 M I o, 145) 30 20 0,03 115 300

8F I 85 N S,T,SE 8F I 85 T0-72 M 10,145) 30 20 0,03 67 220 I


8F 186 • N p BF 178 T0-39 M -2,75- 190 11901 (0,06) 20+ 120

F 1 B9 N D BF 115 T0-72 M 0,167 50 30 0,03 95 270

8F 194 N $,1,P 8F 194 SOT-25 K /0, 22/ 30 20 0,03 115 300


I
BF ! 95 N S,T,P 8F 195 SOT-25 K /O, 22/ 30 20 0,03 67 220

F 196 N T,P BF 196 SPE C. K 10,21 40 30 0,025 80 400

BF 197 N T,P 8F 197 SOT-25 K 10,2) 40 25 0,025 37+ 550

8F 198 N T I 8F 196) SPEC . K I o, li ) 40 30 0,025 26+ 350

F 1 99 N T ( 8F 1971 SP EC . K 10,21 40 25 0,025 37+ 550

8F 200 N T,SE,P 8F 200 T0-72 M 0,15 30 20 0,02 30 650

8F 223 N T ( BF 1971 SOT-25 K 0,35 35 25 0,04 40+ 850

BF 224 N TI ( 8F 173 1 SOT-30 K 0,36 45 30 - 30+ 300+

8F 225 N TI ( F 196) SOT-30 K 0,36· 50 • 40 - 30+ 400+

8F 227 N T - MINI K (0,05) 40 25 0,025 100 600

8F 228 N T 18511 691 MINI K (0,05 100 - 0,05 30+ 50+

8F 229 N T (8F 254) MINI K (0,05) 30 20 0,03 115 260

8F 230 N T I 8F 1951 MINI K (0,051 30 20 0,03 [67 200

F 232 N s I 8F 173 ) T0-72 M -o, 2 7- 48 25 0,03 30+ 600

8F 234 N SE I F 254) I SOT3 01 K 0,3 30 20 0,03 90-33 0 250

8F 235 .N SE (8F 255) ISOT3 01 K 0,3 30 20 0,03 0 -165 250

BF 237 N TI ( 8F 1151 SOT-30 K 0,36 45 30 0,03 130+1 -


8F 238 N TI I 8F 115) SOT-30 K 0,36 5 30 0,03 (70+1
'
BF 240 N 1,P 8F 240 K (0,21 0 I 40 0,025 67+ 00

BF 24 1 N T,P 8F 241 K I o, 2 I 40 40 0,025 36+ 400

8F 2 51 N F 8F 167 T0-72 M 0,15 40 30 I- 60 -


F 254 N T,P,S 8F 254 snc. K I 0,16) 30 20 0,03 71• 280
I
8F 2 55 N T,P,S 8F 255 SPEC . K (0,16) 30 20 0,03 33 220

8F 25 7 N Tl,T 8D 115 T0-39 M /5/ 160 16 0 O, I 25+ 110

8F 258 N Tl,T BF 33 8 T0-39 M /5/ 250 250 O, I 2 5+ 110

8F 259 N TI, T I 8F 33 81 T0-39 M /5/ 300 I 300 O, I 25+ 110

8F 260 N A ( 8F 2001 1T0-72 M 0,15 I 45 30 0,05 70 800

F 268 N F 8FY 90 T0-18 M 0,15 30 30 - 50 1200

8F 270 N F I 8F 167) T0-72 M 0,15 40 40 (0,02) 600

621
I A B e D E F .
Dati tenii dei tipi riportati uella prima roloon
<.:ooh•aitor,·
,
Tipo N torri»podente M Po
p
tostruttore
l PHlip K
VCO VCEO CAVI hFE tT

I CER) CM thte) I
G ,w, (V» (V» (A) (MHr)

8F 271 N F I BF 1731 T0-72 M 0,24 «0 «0 0,03 1000

BF 2 87 N F I BF 167) 10-72 M 0,15 «0 «0 0,02) 50 600

BF 288 N F I BF 167) T0-72 M 0,15 «0 40 (0,02) 90 500

F 294 N F I 8D 1151 T0-39 M /3/ 160 160 ( o, 1) 70 BO

F 305 N A (8F 337 T0-39 M I 0,6) 15 150 O, I 20-75 100

F 310 N T I BF 18 I I T0-92 K 0,3 «0 30 0,006 - 550

BF 311 N P,T BF 311 T0-92 K 0,35 35 25 0,04 40+ 850

8F 316 N T I BF 2001 T0-92 K 0,3 «0 30 O, 025 - 580

F 324 p p F 324 T0-92 K 0,25 30 30 0,025 25+ 350

BF 334 N p BF 334 SOT-25 K 0,25 6«0 30 0,025 65-220 430

BF 335 N p BF 33 5 SOT-25 K O, 2 5 40 30 0,025 35-125 370

F 336 N p F 336 T0-39 M -2,75- I 85 120 0,1 20+ 80

BF 33 7 N p BF 337 T0-39 M -2,75- 250 180 O, I 20+ BO

8F 338 N p F 338 T0-39 M -2,75- 300 180 O, I 20+ BO

F 341 p TI I AF I 2ll ISOT301 K 0,25 35 32 0,05 65« BO

F 342 p TI I BF 450 I ($0130) K 0,25 35 32 0,05 60+ BO

F 343 p TI 1 BF 45 I I I SOT30l K 0,25 35 32 0,05 30+ 80

BF 35 7 N TI I BFW 921 1 sono, K 0,2 30 I5 ·o, os 30-150 1600

BF 384 N TI 1 BF 1801 I SOT301 K 0,25 30 20 o, 03 75-750 800

BF 3 85 N TI I BF 180) ISOT301 K 0,25 30 20 0,03 34-140 800

F 397 p TI (2N 39631 1 sono, K 0625 90 90 O, l «0-250

8F 398 p TI - I SOT301 K 0,625 150 150 0,1 30-200

8F 450 p p BF 450 T0-92 K 0,25 40 40 0,025 60+ 325

F 451 p p F 451 T0-92 K 0,25 40 40 0,025 30+ 325


'I
r 456 N TI 18D 115) SOT-32 K /7/ 160 160 O, I 40+ 100

BF 457 N TI 18D 1151 SOT-32 K /8/ 160 160 0,1 25+ 90-39

BF 458 N TI 18D 115) SOT-32 K /8/ 250 250 O, I 25+ 90

8F 459 N TI (BF 338) SOT-32 K /8/ 300 300 0,1 25+ 90

BFR 22 N A 2N 2102 T0-39 M 1 120 65 1 35-120 -


FR 23 p A 2N 4036 T0-39 M 1 900 65 1 40-160 -
BFR 24 p A 2N 4037 T0-39 M -7- 60 40 1 50-250 -
8FR 25 ' N A 18SV 68) T0-18 M 0,375 120 120 - 20 50

BFR 5 7 N TI 18F 3361 T0-39 M 0,8 160 160 O, I 25+ 90

FR 58 N TI (F 337) T0-39 M O,B 250 250 0,1 25+ 90

BFR 59 N TI IBF 3381 TD-39 M 0,8 300 300 O, 1 25+ 90

BFS 1 7 N p BF S 17 SOT-23 K 0,11 30 15 0,025 - 1200

8FS 18 N p BF S 18 SOT-23 K o, 11 30 20 0,3 - 200

8FS 19 N p BF S 19 SOT-23 K 0,11 30 20 0,3 - 260

BFS 20 N p BF S 20 SOT-23 K 0, 11 30 20 0,025 - 450

FS 22 N p BF S 22 T0-39 M -7- 36 18 2,25 5+ 700

BFS 23 N p BF S 23 T0-39 M -7- 65 36 1,5 5+ 500

BFS «7 N F BSX 21 + T0-18 M 0,36 120 BO - 45+ 70

BFS 48 p F 2N +031 T0-39 M D,B - BO - 55+ -


BFS 52 p F I 2N 2904) TD-5 M 0,« 28 28 - 50+ -

622
A B e D
Dati ter-alci del tipi riportati nella prima r-oloaaa
E F .
Contenitore

Tipo N (Corrispondente M
Costruttore Po VCO VCEO ICAV» MFE tr
p l'hlllp■ K (VCER) (1c) (he)
G (wy (V) (V) (A) (MHE)

BFS 53 p F ( 2N 2905) T0-5 M 0,8 28 28 - 100+ -


BFS 89 N TI I 80 1151 T0-39 M 0,8 300 300 0,15 25+ 90
8FS 92 p p OF $ 92 T0-39 M 0,8 100 60 I 30+ 65
BFS 93 p p 8FS 93 T0--39 M 0,8 100 • 60 I 70+ 65
8FS 94 p p 8FS 94 T0-39 M 0,8 80 40 I 40+ 65
FS 95 p p 8FS 95 T0-39 M 0,8 40 35 I 70+ 65
BFW 16 A N p 9FW I6 A T0-39 M -1,5- 40 25 I O, 3 I 25+ 1200
e 17 A N p 8++ !7 A T0-39 M -1,5- 40 25 I O, 31 25+ 1100
8FW 30 N p BFW 30 T0-72 M 0,25 20 IO O, I 25+ 1600
BFW 46 N p 2N 3924 T0-39 M 171 36 18 1,51 10-150 250
BFW 47 N p 2N 3553 T0-39 M 171 65 40 Ili 15-200 500
8FW 60 N p (8C 147 Al SOT-25 K 0,3 40 35 0,5 75 BO
8FW 92 N p 8F 92 SOT-37 K I O, 131 25 15 t0,05 20+ 1600
BFX 33 N T I2N 22181 T0-5 M -2,85- 55 ( 0,4)
30 25 680+
8FX 34 N P,F,SG BF X 34 T0-39 /5/ 120 60 (5 I 40+ 100
BF X 37 p F I2N 2907 Al TO-IB M 0,36 60 1601 0,05 200 40+
BF X 3B p F 2N 4032 T0-5 M 0,8 55 55 I B5+ 100+
8FX 39 p F 2N 4030 T0-5 M O,B 55 55 I 40+ 100+
8FX 40 p F (2N 4031) T0-5 M 08 75 75 I B5+ 100+
FX «1 p F 2N 4031 T0-5 M 0+8 75 75 I 40+ 100+
8FX 45 N p 8CW 49 SOT-33 K (0,125) 30 20 01 100♦ 175+
BFX 47 N p FX 47 T0-72 M 0,2 30 24 10,04) - 1000
8FX 4B p F I2N 2905) TO-IB M 0,36 30 30 0,1 130 550

8F X 53 N T ( 8FY 901 SOT-37 K 0,3 20 12 - - 1000+

BFX 55 N s IBFS 231 T0-39 M -3,7- 60 40 0,6 - 500•

BF X 59 N s BF X B9 T0-72 M 30 20 0,1 11201 800

BF X 60 N s BF 173 T0-72 M 0,23 40 25 0,025 50• 550

8FX 62 N s BF 180 T0-72 M (0,15) 30 - 0,012 20+ 650

FX 89 N 1P BFX 89 T0-72 M (0,18) 28 15 0,02 (20+) 800•

BFY 10 ♦ N p (2N 9291 T0-5 M (0,26) 45 (45) 0,05 120•1 60+

8FY 11 ♦ N p ( 2N 929) T0-5 M t0,26) 45 (45) 0,05 ( 35+ l 60•

8FY 12 N s ( 2N 2219 A) T0-5 M 0,7 60 40 0, t105 I BO

FY 17 N I2N 221BI T0-5 M 0,6 40 25 O, I (66) 265

BFY 19 N I BC I OBA T0-18 M 0,3 30 20 0,1 135+ l 300+

BFY 20 N I (2N 22181 T0-5 M 0,6 40 15 - C 35• J 265+

8FY 22 N I 8C 146 RD MINI K (0,05) 5 5 0,05 1601 -


FY 23 N I 8C 146 HD MINI K (0,05) 5 5 0,05 11101 -
BFY 23 A N I BC 146 GN MINI K (0,05) 5 5 0,05 (200+1 -
8FY 24 N I 8C 146 RD MINI K (0,05) 5 5 0,05 1100)

BFY 27 N T (2N 2222 Al TO-IB M (0,32) 70 50 - 0-160 250+

BFY 29 N I (BC 166 ED) MINI K (0,05) 5 30 0,05 1601

BFY 30 N I I8C 146 RDI MINI K 10,05) 45 30 0,05 1110) -


8FY 33 N s IBSX 951 T0-39 M -2,6- 50 24 0,5 60· 100+
I
BFY 34 N s BSX 95 T0-39 M -2,9- 75 30 0,5 40-120 60+

623
A B e D E f .
bwtl teriel del tipi riportati aella prima rotonna
Cnalraltort•
Tipo N C.O.trutlnff Corrispo ndente M Pet VCO VCEO ICAV) hFE fT
p l'hllip• I( (VCERO 1CM) (he)
G (w) (V) (V ) (Al (MHE)

BFY 37 N I BC 108 A T0-18 M 0,3 25 20 0,1 35+ 200+

BFY 39 / I N I I BC I07Al T0-18 M 0,3 45 25 O, I 35+ 150

IFY 39 / 2 N I IBC 107Al T0-1 M 0,3 45 25 0,1 100+ 150

BFY 39 / 3 N I IBC 1078) T0-18 M 0,3 45 25 O, I 180+ I 50

FY 4O N I 2N221 B T0-5 M 0,8 60 30 O,B 40+ 60

BF Y 41 N I I 2N221BAl T0-5 M 0,8 120 60 0,6 35+ -


rY 43 N I IBSW 68) T0-5 M 0,8 140 140 0,1 25+ 60

BFY 45 N s 18SW 66) T0-39 M /2,5/ 14«5 90 0,03 40+ 130

BFY 46 N s BSX 96 T0-39 M -26- 75 30 0,5 100-300 70+

FY 50 N 11, P FY 50 T0-5 M o,s BO 35 I 30+ 60+

BFY 51 N I, TI, P BFY 51 T0-5 M O,B 60 30 I 40+ 50+

BFY 52 N I ,TI, P BFY 52 T0-5 M O,B 40 20 I 60+ 50+

BF Y 55 N ·P 2N 2297 T0-5 M O,B BO 50 Ili 40+ 60


BFY 56 N F,TI SX 6l T0-5 M 0+8 - 45 0,5 70 40

BFY 56 A N F BSW 65 T0-39 M /5/ 80 55 - 20+ -


FY 6 p F I 2N 29051 T0-5 M - - 40 03 150 250
BFY 65 N T BF 177 T0-5 M -1,35- 100 (90) 0,05 30+ 50+

BFY 66 N T BF IBO T0-18 M -0,27- 30 15 - 20+ 600+


BFY 67 A N p BFY 67 A T0-39 M (0,7) 60 40 fil 40+ 60+
BFY 67 e N p FY 67 C T0-39 M (0,7) 50 35 Ili 30+ 60+
BFY 68 A N p BFY 68 A T0-39 M 0,71 60 40 (Il 100+ 70+

FY 69 N T tC 1«6) SPEZ. I(. t0,1) 25 15 - (60-520) 50+

FY 69 A N T (BC 1461 SP IIC . I(. ( O, l l 25 15 - (55-520) 50+

FY 72 N T 2N 2219 T0-5
"' - - 28 0,3 100 350

- ' 1130) 360


"' 0,36 60
BFY 75 N F ( 2N2222Al T0-18 4,5

45 (45) 0,05 375 60


BFY 77 N F BCY 591X T0-18
"' 0,36 30+ 50+
BFY BO N T BF 177 T0-18 M -0,87- 100 (90) 0,05

BFY 85 N T BCY 87 T0-5 M t0,131 45 45 IO, Il 50+ 30+

BFY 86 N T CY 89 T0-5 M (0,13) 45 45 ( o, li 50+ 50+

BFY 87 N T BC 146 P'IINI I(. I 0,051 25 15 - (40-520) 50+

BFY 87 A N T BC 146 HINI I(. (0,05) 25 15 - (55-520) 50+

FY 88 N T (BFX 891 T0-18 M 10,175) 40 25 O, 025 30+ 900

BFY 90 N P,T BFY 90 T0-72 M 0,2 30 15 0,025 25-150 1100

BFY 91 N I ( BCY 59 VI Il T0-5 M 0,6 45 45 - 100+ 60

BFY 92 N I lscv 59 v111 T0-5 M 0,6 45 45 - 100+ 60

gFY 99 N s 2N 3553 T0-39 M /6,6/ 65 0 I - 500

LY 1« ♦ N p (2N 3553) SOT-24 M -7,5- BO 55 I Il 190

BL Y 15 A N I 12N 36321 SOT-9 M /li, 5/ 64 64 2 20+ 180

LY 17 ♦ N p BLY 17 + T0-36 -85- 100 100 10 25+ 1600

LY 20 ♦ N p ( 2N 3375) T0-60 M -1+,5- 45 30 2 300

BL Y 21 ♦ N p (2N 36321 T0-60 M -14,5- 70 45 2 300

BL Y 22 N s ( 2N 36321 T0-60 M /11,6/ 65 40 1, 5 500

BLY 25 N F - T0-59 M -30- 120 BO 5 100+ 70+

8Y 2 6 N F - T0-59 M -30- 100 60 5 40+ 70+

624
Contenitore
A B e D
Uatl ter-nicl del tipi riportati nella prima r-olonna
E F -
Tipo N Costruttore Corrispondente M tot VCBO VCEO IcAV) MFE
,,.
p t'hillp• K (VCER) Clo,() (he)
G (w) (V) (V) (A) (Mllz)

8LY 29 N F - TD -59 M -30- 100 80 3 30+ 6


L Y 30 N F - T0--59 M -30- 100 80 3 50+ 50

8LY 37 N p 8LY 37 SOT-3b K -10- b5 36 (3) 35 800

8LY 38 N p 8L Y 38 SOT-3b K -+3- 36 18 ( 21 70 1000

9LY 53 N p 8L Y 53 SOT-3b K -10- 36 18 (4 50 800

BLY 57 N p 2N 3926 TO-bO M -10- 36 18 13 5-150 250

8LY 5 N p 2N 3927 TO-bO M -20- 36 18 ,5) 5-150 200

8L Y 59 N P,1 ,T 2N 33 75 TO- bO M -10- 65 40 t1,5) 5-50 500

8L Y bO N P,J ,T 2N 3927 TO-bO M -20- 65 40 13 I 15-200 400

LY 7 N p LY 76 SOT-3b K -,3- 65 36 1,5 30 1000

LY B7 N p 8LY 87 SOT-48 K ]- 36 18 t3,75) 5+ 700

8LY 88 N p 8LY 88 SOT-48 K -25- 36 18 t7,5) 5+ 700

8LY 89 N p 8LY 89 sOT-48 K --39- 36 18 1101 5+ 700

8LY 91 N p L Y g1 SOT-48 K -]- b5 36 ( 2, 25) 5+ 500

8LY 92 N p 8LY 92 SOT-4 8 K -25- 65 36 (6,5) 5+ 500

Bl Y 93 N p 8LY 93 SOT-48 K -39- 65 36 (6) 5+ 500


BSS 10 N A BSX 20 T0-1 M 0,3 40 15 0,5 30+ 300+
8SS li N A 2N 236 9 A T0- 18 M 0,36 40 15 0,2 30-120 500
BSS 12 N A BSX 20 T0- 18 M 0,36 30 12 0,2 25-120 400
BSS 13 N A ZN 3053 T0- 39 M I 60 35 I+ 30 350
BSS 14 N A BFX 34 TD•39 M I 75 50 2 35+ 350
BSS 15 N A BSV 94 T0-39 M I 100 75 2 30+ 50
BSS lb N A 8SV 93 TOr39 M I 75 50 2 0 -250 50

85S 17 p A (2N 4036) T0-39 M I 100 i5 2 30+ 50

BSS 18 p A (2N 403b) TD -39 M I 75 50 2 40+ 50

85S 19 N TI (BSk 69) I SOT3 3I K 0,225 120 120 o, 05 30+ 50

BSS 20 N TI I 8S 69) I SOT3 3 I K 0,225 lbO lbO 0,05 30+ 50

BSV 15 p $,P,T BSV 15 TD -39 M -3,2- 40 40 I IJ 40-250 -


8SV lb p S,P,T 8SV lb TD -39 M -3,2- b-0 bO 111 40-250 -
BSV 51 N T IBSX 211+ I SOT25 I K I o, 211 - 80 0,05 30+ 50+

8Sv 52 N p 8SV 52 O T-23 K 0,1 1 20 12 0,05 +0+ 500+

BSV b4 N p BSV b4 T0-39 M -2- 100 bO 15 I 40• 100

BSV b8 p p 8SV b8 T0-18 M I O, 2b I 120 100 e o, 21 50+ -


BSV 8b N p BSV 8b SOT-33 K I 0,1 81 75 30 ( li 100-300 100

8SV 87 N p 8SV 87 SOT-33 K I 0,1 81 75 30 Ili 40-120 100

8SV 88 N p 85v 88 SOT-33 K I 0,1 81 bO 25 I Il 3 5+ 100

8SV 93 N p 8SV 93 T0-39 M /5/ 80 bO 121 - bO+

BSV 94 N p 8SV 94 T0-39 M /5/ 100 80 f 21 - bO+


B.SW 10 N T 2N 2218A TD -5 M t0,6) 90 b5 0,8 40+ 200•
BSW

BS
11

12
N

N
T

T
I BSW 591 SPEC. K (0,05) 25 15 I O, 2 50+ 400+

BSX b9 SPEC. K 10,051 0 20 o, 2 40+ 200•


BSW 13 N s !BC l4bl MINI K o, 16 20 15
I 0,05 40-300 280+
I
BSW 19 p T (8CY 78VIII T0-18 M -0,21- 35 30 i o, I 40+ 400+

8SW 20 p T (C 307) I TD -92I K 10,231 35 0,1 40-300 150+


[so
I 1

625
Coatnltore
A B e D E
Dati terniei del tipi riportati nella prima «olonnoa
f"
-
Tipo N Coetruttnrr ,orrispadente M hot VcBO VCEO C(AV) MFE HT
p PHlipe K VCER) lcM) (he)
G (w) (V) (V) (A) (MH±)

BSW 21 p SE BCY 72 T0-18 M 0,3 25 25 0,2 75-225 300


BSW 21 A p SE BCY 71 T0-18 M 0,3 50 50 0,2 75-225 300
BSW 22 p SE (BC 1788) T0-18 M 0,3 25 25 0,2 10-540 300
8S 22 A p SE ( BCY 79VII I) T0-18 M 0,3 50 50 0,2 180-540 300
8$ 25 p F CBCY 72) T0-18 M 0,36 12 12 - 30+ -
BSN 26 N TI (8SX59) T0-18 M 0,5 50 40 ( li - -
BSW 27 N TI (8SX59) T0-18 M 0,5 60 50 ( li
BSW 28 N TI BSX 59 T0-5 M 0,8 60 50 ( li
BSW 29 N TI BSX 60 T0-5 M l 40 30 ( li
S 32 N TI (BSX 211+ T0-92 K 0,25 100 80 0,03 40+ -
8S 33 N p BCW 33 SOT-33 K (0,125) 40 32 o, l 60-180 250+
BS 34 + N p BC 47 SOT-33 K (0,125) 50 45 0,1 60-300 250+
BSW 35 + N p BCW 46 SOT-33 K (0,125) 60 60 o, l 50-200 250+
BSW 41 N p BSW 41 T0-18 M 0,35 40 25 t o, 5) 30+ 250+
BS 4«2 N D (BC 238 A) t SOT30l K 0,3 25 25 0,2 75-22 5 300
BSW 42 A N D (BC 237 A) tSOT30) K 0,3 50 50 0,2 75-225 300
BSW 43 N D tBC 238 8) t SOT30) K 0,3 25 25 0,2 180-540 300
BSW 43 A N D (8C 237 8) tSOT30) K 0,3 50 50 02 180-540 300
B$ 44 p SE tBC 308 VI/Al t SOT30l K 0,3 25 25 0,2 75-225 300
8S 45 p SE t BC 308 8) CSOT30) K 0,3 25 25 0,2 180-540 300
8S 45 4 p SE (BC 327) tSOT30) K 0,3 50 50 0,2 180-540 300
BSW 51 N p 2N 2218 T0-5 M 0,8 60 30 t0,8) 40+ 250

BSW 52 N p 2N 2219 T0-5 M 0,8 60 30 t0,B) 100+ 250

8S 53 N p 2N 2218 A T0-5 M 0,8 75 40 (0,8) 40+ 250

BSW 54 N p 2N 2219 A T0-5 M 0,8 75 40 t0,8) 100+ 250

BSW 58 N p BSW 58 SOT-33 K 10,125) 40 15 0,5 40+ 400+

BSW 59 N p BSW 59 SOT-33 K I O, 125) 30 12 0,5 60+ 500+

BS 61 N p 2N 2221 T0-18 M 0,6 60 30 t0,8) 40+ 250

8$ 62 N p 2N 2222 T0-18 M 0,6 60 30 (0,8) 100+ 250

8SW 63 N p 2N 2221 A T0-18 M 0+6 75 40 t o, 8) 40+ 300

BSM 6 N p 2N 2222 A T0-18 M 0,6 75 40 0,8) 100+ 300

BSW 65 N p BSW 65 T0-5 M -5- 80 BO ( 2) 30+ 80

8$ 66 N p 8S 66 T0-5 M 0,8 100 100 I 30+ 80

BSW 67 N p BSW 67 T0-5 M 0,8 120 120 I 30+ 80

8SW 68 N p BSW 68 T0-5 M 0,8 150 150 I 30+ 80

B8S 69 N p BSW 69 SOT-33 K 0,36 150 0,05 30+ 130

8S 72 p I 2N 2906 T0-18 M /1,8/ 40 25 0,5 40+ 150+

BSW 73 p I 2N 2907 T0-18 M /1,8/ 40 25 0,5 100+ 150+


B5 74 p I 2N 2906 T0-18 M /1,8/ 75 40 0,5 40+ 150+
BSW 75 p I 2N 2907 T0-18 M /1,8 75 40 05 100+ 150+

BSW 82 N I 2N 2221 T0-18 M /1,8/ 40 25 (0,5) 40+ 200+


BSW 83 N I 2N 2222 T0-18 M Il ,81 40 25 (0,5) 100+ 200+
BSW 84 N I 2N 2221 A T0-18 M 11,81 75 40 (0,5) 40+ 200+
8SW 85 N I 2N 2222 A T0-18 M /1,B/ 75 40 t o, 5) 100+ 200+

626
A B e o E
Dati teelel del tipi riportati ella prima eolona
F .
Contra.llort:"
Tipo N
p
CoetnattoN' Corrispondente M het VCO VCEO lcAV) NFE ,,.
l'hlllpt1 K (VcER) (lei() (e)
G (w) (V)
(VI (Al (MHr)

BSW BB N T (BSW 33) SPBC. K ( 0,23) 35 30 O, I ( 100+) 200+


BSW B9 N T (BSW 33) SPEC . K (0,23) 35 30 0,l (100+) 200+
BSX 12 N PF BSX 12 T0-39FL M (0,5) 25 12 I 30+ 450
BSX 12 A N P,F BSX 12 A T0-39FL M (0,51 25 15 I 30+ 450
BSX 19 N p 2N 2368 T0-1B M 0,36 40 15 (0,5) 20-60 400+
BSX 20 N p 2N 2369 TD-1B M 0,36 40 15 t0,5) 40-120 500+
BSX 21 N p 8SX 21 T0-18 M 0,3 120 80 I 0,25) 20+ b0+
BSX 22 N I I BFY 501 TD-39 M 0,8 40 32 1,5 35+ 100
BSX 23 N I BFX 34 T0-39 M 0,8 90 65 1,5 35+ -
BSX 24 N I ( BSW 41) T0-18 M 0,3 32 32 0,1 35+ 200
BSX 25 N T IBSW 41) T0-18 M -1,55- 40 25 0,3 30+ 50+
BSX 27 N F BSX 20 T0-18 M 0,3 Il - 0,05 80 600+
BSX 28 N F BSX 20 T0-18 M 0,36 30 - O, I 70 400+
8SX 29 p F 211 2894 TD-18 M 0,36 12 - 0,1 60 400+
BSX 32 N F 2N 2218 TD-5 M 3,5 40 - I 60 300
8SX 33 N F 211 221BA T0-1B M -1,B- - 40 0,5 70 60

8SX 35 p F ( BSX 20) T0-18 M 0,3 6 - 0,05 70 5004


BSX 36 p F (BSW 41) T0-18 M 0 - 0,3 60 200
BSX 38 N T IBCY58Vlll T0-18 M -0,76- 35 30 O, I 65+ 200+
BSX 39 N F BSX 20 TD-18 M 0,36 40 - 0,3 40 600
BSX 40 p I 2N 2904 T0-39 M o,8 30 30 0,5 40-120 100+
BSX 41 p I 2N 2905 T0-39 M 0,8 30 30 0,5 100-300 150+
BSX 45 N S,T ( 2N 2218 Al T0-39 M /5/ 80 40 I 40-120 b0+

BSx 46 N s BSV 6 T0-39 M /5/ 100 60 I 40-120 b0+

BSX 4B N s ( 2N 22211 T0-1B M -1- 50 25 0,6 17+ 400

BSX 49 N s (2N 2222A) T0-18 M -1- 60 40 0,6 25+ 400

BSX 51 N SE BCY 58VI I T0-1B M 03 25 25 0,2 75+ 150+

BSX 51 A N SE BC I 07A T0-1B M 0,3 50 50 0,2 75+ 150+

BSX 52 N SE BCY 58VIII T0-18 M 0,3 25 25 0,2 180+ I 50-+

BSX 52 A N SE BC 107B TD-18 M 0,3 50 50 0,2 180+ 150+

BSX 53 N T (BCY 58 VIII I T0-18 M ! o, 13) 35 30 (0,21 65+ 200+

BSX 54· N T I BC 107 Al T0-18 M (0,13) 50 45 ! o, 2) 65+ 200+

BSX 59 N p BSX 59 T0-5 M 0,8 70 45 1) 30+ -


BSX 60 N p BSX 60 T0-5 M 0,8 70 30 ( li 30+ -
BSX bi N p BSX bi T0-5 M 0,8 70 45 ! Il 30+ -
SX 62 N s (BS 65) T0-39 M -, 60 40 2,5 30-300 30+

BSX 63 N s BS 65 T0-39 M -, 80 60 2 30-150 30+

BSX bb N D BC 108 A T0-1B M 0,3 30 20 O, I 40-90 200+

BSX 67 N D 8C 108 A T0-1B M 0,3 30 20 O, I 60-350 200+

8SX 68 N P,T BSX 68 SDT-33 K (0,1251 30 15 o, I 30-300 175+

BSX 69 N P,T BSX 69 SOT-33 K (0,125) 30 20 0,1 60-180 175+

BSX 72 N T 2N 2219 T0-5 M ( o, 7) 40 25 I 40-300 200+

BSX 75 N T BSW 41 T0-18 M (0,63) 40 25 0,8 0-300 200+

BSX 79 N T BCY 59 VII T0-18 M (0,34) 50 45 0,1 65+ 200+

627
A B e D E F ■

Dati ternlei del tipi riportati ella primaa rolonna


Ctenltore
Tipo N Coetrullnrr (orrispondente M Ptol VCBO VcCEO Av) AFE tr
p l'hlllpo K VCER) (CM) (h#e)
G (w (V) (V) (A) (MH)

BSX BO N T IBSX 6Bl ISOT331 K I 0,23) 35 15 t0,2) 30+ 200+

BSX BI N T (BS 33) ( SOT331 K (0,23) 35 30 I 0,21 65+ 200+

BSX 95 N p BSX 95 T0-39 M 0,7 75 30 I li 40-120 100+

85x 96 N p BSX 96 T0-39 M 0,7 75 30 111 100-300 100+

BSX 97 N o 2N 2218 T0-1B M 0, 40 25 0,5 40+ 200+

es v 10 ♦ N p I BF 177) T0-5 M 10,26) 60 (60) 0,05 140+) 60+

BSY 11 ♦ N p I BCY 59 V 111 T0-5 M (0,261 45 45 0,05 155+) 60+

SY 17 N s 2N 914 T0-1B M -1- 20 12 0,2 20-60 2B0+

BSY 1B N s IBSX 201 T0-1B M -1- 20 12 0,2 40-120 2B0+

BSY 19 ♦ N P,T,I BSX 20 T0-1B M 0,36 40 15 0,2 30+ 300+

BSY 21 N 1, T BSX 20 T0-1B M o,36 40 15 0,5 30+ 300+

BSY 34 N s I BSX 61) T0-39 M -2,6- 60 40 0,6 25+ 250+

BSY 40 p p BSY 40 T0-1B M 0,3 25 20 o, 14 20-60 150+

BSY 41 p p 8SY 41 TD-1B M 0,3 25 20 0,14 50-200 150+

BSY 44 N T BSX 95 T0-5 M 0,7 75 (501 - 40-120 60+

BSY 45 N T 2N 1893 T0-5 M -2,6- 120 BO - 35+ 50+

BSY 46 N T 12N 1B931 T0-5 M -2,5- BO 50 I 40-120 50+

BS Y 51 N I ,SE ,P BSY 51 T0-5 M o,e 60 25 0,5 40-120 100


BSY 52 N I ,SE ,P BSY 52 T0-5 M O,B 60 25 0,5 100-300 130
BSY 53 N I ,SE ,P BSY 53 T0-39 M O,B 75 30 0,5 40-120 100

N
BSY 54 1,SE,P BSY 54 T0-39
" 0,8 75 30
80
0,5
0,5
100-300
100-300
100
100
BSY 56 N I+T+SE,P 8SY 56 T0-39
" 0, 120

50 25 0,6 17+ 250+


BSY 58 N

p
s 2N 2218 T0-39
" -26-

0,28 30 30 0,5 60♦ 100+


BSY 59 s 1 se 3281 soT-25 K

BSY 61 N s BC 238A TD-92 K o,z 25 15 0,2 30-300 ZOO+

BSY 62 N s BSX 20 T0O-18 M -]- 25 15 0,2 20-300 200+

BSY 63 N s BSX 20 T0-18 M -1- 40 15 0,2 30-120 300+

BSY 70 N T BSX 19 TD-18


" Ili 25 IZOI - 20♦ 200+

BSY 71 N T 2N 2219A T0-5


" -246- 75 1501 - 100-300 70+

18 0,03 70♦ 170


BSY 72 N I IBC !OSAI TD-18
"M 0,3 25

18 O,l 30+ 145


BSY 73 N I BC 108A T0-18 0,3 25

I 25 18 0,1 70♦ 170


BSY 74 N

I
BC IOSA T0-18
" 0,3

40 32 0,25 45+ 145


BSY 75 N 2N 2221 T0-18
"M 0,3
90+
BSY 76 # I ZN 2222 T0-18 0,3 40 32 0,25 170

I 0,3 80 b6 0,25 45 145+


BSY 77 N 18SX 211+ T0-18
"
8SY 7B N I (2N 3019) TD-18 M 0,3 80 b6 0,25 90+ 170

0,05 30+
BSY 79 N 1,P 8SY 79 T0-18
"M 0,3 120 lZO
0,1 120+ 210
BSY 80 N I BC 108 A T0-18 0,3 25 18

18 40-120 100
8sY I N I 12N 22181 T0-5
" 0,9 40

18
I

100-300
8sY 82 N I IZN 22191 T0-5
" 0,9

0,9
40

35
I

l 40-120
120

100
BSY 8J N I 2N 2218 A T0-5 M 80

8SY B4 N I 2N 2219 A T0-5 M 0,9 BO 35 I 100-300 120

BSY 85 N I BSY 85 T0-39 M 151 120 64 I 35+ 110

628
A I e D E
Dati teeiel del tlpl riportati ella prima eolona
F .
Costeiterre
Tipe N CoetrattOl'I' Corri epedente 1111 het Vc»o VCEO AV) MFE l'r
• Phlllpo r.
G (W) (V)
(VcE)
(V)
cx )
(A)
(Me)

(lllbl

8SY 86 N I 2N 3019 T0-39 M /5/ 120 64 l 100-300 130


8SY 87 N I 2N 1893 T0-39
" o,8 100 60 0,5 40-120 100
BSY 88 N I 2N 3019 10-39 M 0,8 100 60 0,5 100-300 100
BSY 89 N I - T0-18 M 0,3 25 18 0,1 2+ INY 40
8SY 90 N I (ZN 22191 T0-5 M 0,8 60 25 0,5 250+ 100
8SY 91 N T I BSX 601 T0-5 M -1, 95- 40 25 0,3 30+ 50+
BSY 92 N T 12N 2219 Al T0-5
" -1,95- 60 40 0,3 60+ 50+
BSY 93 N T 2N 2222 T0-18 -1,55- 60 40 0,3 60+ 50+
8SY 95 4 N I BC 108A T0-18 0,3 20 15 O, l 50+ 200+
8U 100 N F - T0-3 -15- 150 - - 90
BU 102 N F - T0-3 -37,5- 400 180 7 100
8U 104 N SE 8U 108) T0-3 M /85/ 00 (7 ) 10+ 10+
8U 105 N p 8U 105 T0-3 M -10- 1500 ( 1500) 25 7,5
BU 108 N p 8U 108 T0-3 M -12,5- 1500 I 1500) ( 5) defl.e■■, oriss,
8U 109 N se (BU 108) T0-3 M /85/ IHOl 16) 15-45
8U 110 N s T0-3
" /25/ 330 150 8 15
8U 111 N s IIU 1261 T0-3 M -25- 300 14) 5+ 10
BU 120 N 4 tY 98) T0-3 M -50- 400 290 5 35-165 10
BU 126 N p IU 126 T0-3 M -30- 750 - 15) 15-60 10
8UY 12 N s IIOY 911 T0-41 M -70- 210 IO 10 12+ 5+
IIUY 13 N s IIIDY 91) T0-41 M -70- 120 70 10 12+ S+
uY 14 N s toY 61) s0T-9 M --35-- 60 60 I 11+ 5«
8UY 16 N F (BOY 901 TD-59 M -15- 150 BO 10 40+ 100
BUY l 7 N F I BOY 601 T0-59 M -15- 120 60 10 100+ 100

BUY 26 N s (2N 3442) SOD-8/1 M -100- 200 150 10 13+ 0,01

UY 51 A N TI 12N 37721 T0-3 M /150/ 60 60 30 20-150 10


GA 004 p - ASY 27 T0-5 M 0,15 25 120) 0,05 80+
GT 70 p ASY 26 T0-5 M 0,15 18 15 0,04 25
ME 0411 p o I BC 307 VI I 1 sono, K 0,22 6D 45 O, l 80-300 60
ME 0412 p D I BC 307 Al 1 sono, K 0,22 60 45 O, l 150-600 60

MJ 4623 N M (BOY 961 T0-3 M /125/ 325 5 30-90 2,5

M 631 N M IBDY 961 T0-3 M /125/ 400 5 15-35 2,5


MJ 1800 N M ( BOY 98 J T0-3 M /100/ 250 5 40-120
MJ 3029 N
! IBDY 951 T0-3 M /125/ - 250 3,5 30
MJE 101 p M I BO 1321 ISOT321 K /75/ 40 5 25-150
MJE 105 p M I BO 1321 (0T32) K /75/ 50 5 25-100
MJE 201 N M I BO 1311 ISDT32J K /75/ 0 5 25-150
MJE 205 N M I BO 1311 I SOT32 ) K /75/ 50 5 25-100
MJE 340 N K (BD 144) ISOT35J K /20,8/ 300 0,_5 30-250 10
MJE 305 N M 12N 30551 c. 90 K /90/ 70 60 10 20+ 2
MPS 292 N M BC 238 B 10-92 K 0,31 18 - (470) 300
MPS 3 70 N M 8C238 10-92 K 0,31 40 20 - 30-600 100
MPS 653 N M BC237 A T0-92 K 0,31 60 40 - 40-120 390
MPS 653 N M BC237 A T0-92 K 0,31 60 0 - 90-270 390

629
A B e D E F ■

Dati tctnlci del Upl riportati nella prima rolonaa


Contrai torr
Tipo N Coatruttort" ,orrispondente M Pt VCBO VcEO CA) FE tr
p PHlip» K VCER) (1CM) (hpe)
G (wy (V) (V) (A) (MH±)

MS 6532 N M BC237 A T0-92 K 0,31 50 30 - 30+ 390

MPS 6533 p M (BC 177 IVI T0-92 K 0,31 40 40 - 40-120 260

MPS 6534 p M ( BC 177 A T0-92 K 0,31 40 40 - 90-270 260

MS 6535 p M IBC 177 IVI T0-92 K o,31 30 30 - 30+ 260

MPSU 05 N M I BO 1371 C.! 25 K /5/ 60 60 1 100+ 50

MP5U 06 N M (BO 139) C.125 K /5/ BO 80 1 100+ 50

oc 16 + p p I AD 162) SPEC. -7- 32 132) 1,5 35 -


oc 22 + p p I AD 1491 T0-3 - 15- 36 124 I 1 50+ -
0c 23 + p p !AD 1491 T0-3 -15- 36 124) 1 50+ -
oc 24 + p p (A 149) T0-3 -15- 36 124) 1 50+ -
0c 26 + p p AD 149 T0-3 M -12,5- 40 140) 13, 5 I 20+ -
0c 27 p - I AD 149) T0-3 M - - - - - -
0c 28 + p p ASZ 15 T0-3 -30- 80 (60) 6 20+ -
0C 29 + p p ASZ I6 T0-3 -30- 60 I4B) 6 45+ -
oc 30 +A p p AD I62 SOT-9/1 M -4- 32 1321 l»6 12+ -
oc 30 +B p p OC 30B+ S0T-9/1 M -4- 60 (60) 1,4 12+ -
oc 35 + p p Az 17 T0-3 M -30- 60 148) 6 25+ -
0C 36 + p p ASZ 18 T0-3 M -30- 80 1601 6 ·30+ -
oc 42 p AC 125) T0-1 M 0,05 I6 15 0,05 70 7

oc 44 + p p I AF 126) SOT-21 3 G 10,05) 15 I 15 l 0,005 ( 100) -


oc 45 + p p ( AF 126) SOT-21 3 G 10,05) 15 15) 0,005 150) -
OC 46 + p p (ASY 26)+ SOT-21 3 G (0,05) 20 120) 0,1 10+ -
oc 47 + p p IASY 27 )+ SOT-21 3 G ( 0,05 I 20 120) O, 1 25+ -
OC 65 + p p IOC 571+ SPEC. (0,025) 5 5 0,01 I 301 -
0C 66 + p p !OC 581+ SPEC. 10,025) 5 5 0,01 147) -
oc 70 + p p I AC 125) SOT-2/ 3 G I 0,075 l 32 130) 0,01 I 301 -
oc 71 + p p IAC 125) SOT-21 3 G (0,075) 32 130) 0,01 (47) -
OC 72 + p p I AC 1251 S0T-2/4 M I 0,075 I 32 (32) 0,05 50 -
oc 74 + p p (AC 125 O T-2/4 M I O, 135 I 20 120) 0,3 - -
oc 75 + p p I AC 1251 SOT-21 3 M (0,075) 32 130) 0,01 I 901 -
0c 76 + p p IASY 761 SOT-21 4 M I 0,075 I 32 I 321 0,125 30+ -
oc 77 + p p IASY 77 ) S0T-2/4 M I 0,075 I 60 (60) 0,125 30+ -
oc 79 + p p IAC 1251 S0T-2/4 M I O, 135 I - 126) 0,3 60 -
oc 80 +A p p I AC 126) S0T-2/4 M ( o, 135 l 20 120) 0,3 180 -
OC B3 p AC 128 l T0-1 M 0,6 32 20 0,5 90 0,85

oc 84 p .,., I AC 128 I T0-1 M 0,6 32 32 0,5 90 1

oc 122 + p p I ASY 80) T0-7 M I O, 21 32 I 32 I 0,5 180 1, 3

oc 123 + p p I ASY 77 ) T0-7 M I O, 21 50 I 501 0,5 160 1, 5

0C 139 + N p IASY 73 > SOT-21 3 G IO,OB5I 20 120) 0,25 33 3,5+

oc 140 + N p IASY 29) SOT-2/3 G (0,085) 20 120) 0,25 66 6,5

oc 141 + N p ( ASY 75) SOT-2/3 G 10,085) 20 1201 0,25 132 9+

0c 169 + p p AF 126) T0-7 M 10,05) 20 - 0,01 120+) 70

oc 171 + p p I AF 124 I T0-7 M (0,05) 20 - 0,01 120+) 80

oc 200 + p p I BC 30B VI l SOT-2/4 M r0,21/ 25 25 0,05 425) -

630
A B e D E F .
Dati tenici dei tipi riportati nella prima colonna
Contrai ton•

Tipo N Co■tru.UnN" (Corrispoadentr M Pt VCO VCEO AV) hFE fT


p t'hi.llpe K VCER) (1CM) (hre)
G (wy (V) (V) (A) (MHz)

oc 201 + p p (BC 308 VI) SOT-2/4 M /0,21/ 25 25 0,05 I 35 I -


oc 202 + p p ( A SY 27 I ( T0-11 M 0,25 15 10 0,05 (701 3,2
oc 303 p I (AC 125) T0-18 M (0,07) 32 15 0,05 (18-35) -
oc 304 - I p I ( AC 125) T0-18 M ( 0,071 32 15 0,05 ( 30-60) -
oc 304 - 3 p I ( AC 125) T0-18 M ( 0,07) 32 15 0,05 (70-1301 -
oc 304 -2 p I ( AC 125) T0-18 M (0,07) 32 15 0,05 (45-90) -
oc 305 - I p I I AC 126) T0-18 M (0,07) 32 8 0,05 I 110-2201 -
0C 305 -2 p I (AC 126) T0-18 M ( 0,07) 32 8 0,05 (2301 -
0C 306 - I p I (AC 125RI T0-18 M (0,07) 32 15 0,05 (30-60) -
0C 306 - 2 p I (AC 125RI T0-18 M (0,07) 32 15 0,05 145-901 -
oc 306 - 3 p I AC 125R) T0-18 M (0,07) 32 15 0,05 I 70-1301 -
oc 307 - I p I (ASY 7) T0-18 M t0,08) 32 18 0,25 20-40 1,5

oc 307 - 2 p I (ASY 761 T0-18 M (0,08) 32 18 0,25 30-60 1,5

oc 307 - 3 p I (ASY 801 T0-18 M 10,081 32 18 0,25 60-100 I, 5

0C 308 p I ASY 76) T0-18 M I o, 08) 32 18 0,25 15+ I, 5

0C 309 - I p I IASY 771 T0-18 M I 0,081 60 30 0,25 20-40 1,5

oc 309 - 2 p I IASY 771 T0-18 M I O, 08 I 60 30 0,25 30-60 I, 5

0C 309% - 3 p I ( ASY 801 T0-18 H (0,08) 60 30 0,25 50-100 1,5

oc 430 p I (BSY 401 T0-18 M I O, 21 IO IO 0,05 I 10-25 I -


oc 440 p I I BC I 78 VI I T0-18 M (0,2) 30 30 0,05 I IO+ I -
oc 443 p I I BC 178 V 11 T0-18 M I o, 21 25 20 0,05 (15-60) -
oc 445 p I ( BC I 77 V 11 T0-18 H I 0,21 50 50 0,05 (10+) -
oc 449 p I ( BC I 77 V 11 -T0-18 H I o, 21 60 30 0,05 110+1 -
oc 450 p I IBSV 681 T0-18 M t0,2) 75 75 o, 05 10-25 -
oc 460 p I (BC 178 VI T0-18 M I o, 21 10 10 0,05 (20-501

oc 463 p I (BCl78VII T0-18 M I 0,21 10 10 0,05 I 501 I ~


oc 465 p I (BC 178 VII T0-18 M I O, 21 20 20 0,05 120-501 -
oc 466 p I I BC I 78-VII T0-18 M 0,2) IO 10 0,05 1301 -
oc 467 p I (BC 178 VII T0-18 M I O, 21 25 2ò 0,05 25-60) -
0C +668 p I 18C 178 VII T0-18 M C 0,2) 10 10 0,05 1601 -
oc 469 p I 18C 177 VII T0-1 M I O, 21 32 32 0,05 I 10+1 -
oc 4 70 p I (BC 178 VI) T0-18 M 0,2) 30 30 0,05 120-701 -
oc 480 p I - T0-18 M ( o, 21 125 125 0,05 ( 10-25-1 -
PC 107 N SE BC 237 T0--98 K 0,3 50 45 O, I 110-45-0 300

P8C 108 N SE 8C 238 T0-98 K 0,3 30 20 o, I 110-800 300

PBC 109 N SE 8C 239 T0-98 K 0,3 30 20 0,1 220-800 300

SES 3705 N SE (6C 337) T0-98 K 0,36 95 30 (0,5) 50-150 200

S F T 22 3 p o ASY 26 T0-5 M I o, 15 I 30 ( 241 0,25 40+ 4

SFT 229 p o ASY 27 TD-5 M ( 0,151 18. ( 15 I 0,25 75+ 10+

SFT 321 p o AC 125 T0-1 M 0,2 32 - 0,5 30 1, 3

SF T 322 p o AC 125 TD-1 M 0,2 32 - 0,5 50 l,6

SF T 323 p o AC 125 TD-1 M 0,2 32 - 0,5 85 2,6

SF T 335 p SE AC 125) TD-1 M 0,2 32 - 0,15 60-150 2,

SFT 351 p o AC 125 T0-1 M 0,2 32 - 0,15 33 1,2

631
Coalrnitort•
A 8 e D E
D■tl trC"nlcl del tipi riportati nella prima colonna
f
-
Tipo N Costruttore ,orr ispondente M tot VBo VcEO ICAV) hFE rr
p l'hlllpo K (vVCER) CM) (hte)
G (w) (V) (V) (A) (Mli,)

SF T 352 p O AC 125 T0-1 M 0,2 32 - o, 15 57 l+6

SFT 353 p O AC 125 T0-1 M 0,2 32 - o, 15 92 2,

TF 65 p s I AC 125) ( T0-1 l M 0,025 16 12 0,015 I 45) 0,7

TF 78 /30 p s 2N 2904) T0 -8 M -3- 32 24 0,6 30-150 0,7

TF 78 /bO p s (2N 2904) T0-8 M -3- 4 45 0,6 30-150 0,7

T1 3027 p TI (ASZ lbl TO-3 M /!Obi 45 40 7 40-250 -


TI 3028 p TI IASZ 151 T0-3 M /lOb/ bO so 7 40-250

TI 3031 p TI IASZ 15) T0-3 M /!Obi 120 (b5l 7 70

TIP 29 N TI ISO 131) ISOT3 5) K -25- 40 40 I 20+

TIP 29 A N TI I SO I 371 I SOT3 5) K -25- 60 bO I 20+

TIP 30 p TI I D 132) ISOT3 5l K -25- 40 40 I 20+

TIP 30 A p TI I SO 1381 I SOT3 5l K -25- 60 bO I 20+

TIP 31 N TI (SO 131 1 (SOT3 5) K -34- 40 40 I 20+

T1P 32 p TI ( so 1321 ( SOT3 5l K -34- 40 40 l 20+

TIP 33 N TI (B Y 38) ( SOT3 5 l K -b1- 40 40 IO 20+

TIP 33 A N TI (2N 3055) ( SOT3 5 l K -7- bO bO 10 20+

TIP 34 p TI - (SOT3 5l K -b1- 40 40 10 20+

TIP 34 A p TI - ( SOT3 5) K -7- bO bO IO 20+

TIS 37 p TI ( se 308 V Il T0 -92 K 0,2 35 32 0,05 45+ 80+

T IS 38 p TI (C 308 VI) T0-92 K 0,2 35 32 0,05 25+ 50+

TIXS 39 N TI BFW 17 T0-5 M /3/ 30 20 02 20+

2N 85 N TI (BSX19l T0- 50 K 0,3 20 - 0,2 20+ -


2N 338 N TI ,GE (8C 107 Al T0-5 M 0,125 45 30 o, 02 (24 1 30

2N 526 ♦ N p ASY80 T0 -5 M I o, 15 l 45 30 o,s 53-90 -


2N 527 ♦ p p ASY80 T0-5 M I O, 15) 45 (301 o,s 65+ 3,5

2N 69 ♦ N T1,P 2N2218A T0-5 M /2/ bO (401 - 80+ 40+

2N 697 ♦ N TI,P 2N2218A T0-5 M /2/ bO (40) - 40+ 50+

2N' 698 N TI ISSWb7) T0-5 M /3/ 120 (80) - l20+ -


2N 699 N TI IBSWb7I T0-5 M /2/ 120 (801 - 40+

2N 706 ♦ N I, T, P BSX 19 T0-18 M 0,3 25 15 - 20+ 200+

2N 706 +A N TI, 1,P BSX 19 T0-18 M 0,3 25 15 - 20+ 200+

♦ N I, T, TI ,P BSX 19 T0-18 M 0,36 40 15 0,2 30+ 300+


2N 708

2N 709 ' ♦ N T1,P IBSX19) TO -IS M 0,3 15 6 0,2 20+ bOO+

p M,TI IAC 1251 T0-18 M 0,15 12 I 12 l 0,05) t2o+ 300


2N 71 1

2N 717 ♦ N TI ,P 2N2221A T0-18 M li,5/ bO (401 - 20+ 40+

2N 718 + N TI, P 2N22 21A T0- 18 M /1,5/ 60 (401 - 140+ 50+

2N 718 +A N TI,P 2N222 1A T0-18 M /1,8/ 75 (501 - 0+ 50+

2N 726 p TI IBC 178 VI I T0-18 M 0,3 25 20 .o,os 5+ 200

2N 727 p TI I BC 178 V 11 T0-18 M 0,3 25 20 0,05 30+ 200

2N 73 1 N TI 2N 2221A4 T0-18 M n1,5/ bO (401 l<.o+

2N 733 N TI 2N2221A T -18 M /1,5/ 60 (401 - 20+

N TI 2N2221 T0-18 M 0,5 bO 1,- 40+)


2N 73 5

2N 73 6 N TI 12N 2222 Al T0-18 M 0,5 80 bO - (80+1

2N 73 9 N TI 2N2221A T0-18 M /0,5/ 80 k 30+)


'

632
A B e e. E F -
Contenitore
ati tecnici dei tipi mriparte.
I
si. gema i
I
Tipo N
p
Costruttore (Corrispondente
l'hlllp•
M
K
G
Po

(w)
CBO

(V)
VEO
VCER'
(vVy
i.a
l1Qo
!Al
....
E

e
r

2N 740 N TI 2N2222A T0-18 M /0,5/ 80 - - tè.- I

I
2N 743 + N 1,T1,P BSX 19 T0-18 M 0,3 20 12 0,2 22- Md-

2N 744 + N 1,P BSX20 T0-18 M 0,3 20 12 0,2 4ç+ ED


2.-

2N 753 + N TI ,P BSX20 T0-18 M 0,3 25 1201 0,05 + 22z-

2N 760 N TI IBCY59VII I T0-18 M 0,5 45 45 O, I t7+)

2N 760 A N TI 2N2483 T0-18 M o,5 60 60 O, I ( 75+ >

2N 780 N TI IBCI07Al T0-18 M 0,3 45 45 0,05 35+

2N 834 N M BCY 56 T0-18 M 0,3 40 I 301 ( o, 2) - 35 0•

2N 849 N TI IBSX191 T0-50 K 0,3 25 - 0,05 20+

2N 850 N TI I BSX201 T0-50 K 0,3 25 - 0,05 40+

2N 851 N TI IBSX191 T0-50 K 0,3 20 - 0,2 10+

2N 914 N I, T, Tl BSX20 T0-18 M 0,36 40 15 0,5 30+ 300+

2N'915 N T 2N2221A T0-18 M e o, 321 70 50 - 40-160 250+

2N 916 N TI BCY56 T0-18 M 0,36 45 25 - 50t

2N 918 + N 1, T, TI, P BSX 19 T0-18 M -0,265- 30 15 - 20+ 600+

2N 929 + N I ,TI ,P 2N929 T0-18 M 0,3 45 45 0,03 40-120 30•

2N 930 + N I ,P 2N930 T0-18 M 0,3 45 45 0,03 100-300 30+

2N 956 + N TI ,P 12N2222A) T0-18 M /1,8/ 75 I 501 - 75+ 70+

2N 1100 p p 2N 1100 T0-36 M -100- 100 80 (20) 20 -


2N 1131 + p TI ,P 2N 2904 T0 -5 M 121 50 35 0,6 20+

2N 1132 + p TI ,P 2N2904 T0-5 M 121 50 35 0,6 30+

2N 1143 p M,I (ASY 76) T0-5 M 0,3 25 - 0,1 I 50 I -


2N 1190 s N O,TI BSW65 T0-5 M /2/ 100 I 75 l - 25+

2N 1252 N TI 2N 2218 T0-5 M 121 30 20 - I 5+

2N 1253 N TI 2N2218 T0-5 M 121 30 20 - 30+

p T 1 ,se I ASY 261 T0-5 M 0,25 25 I 25) 0,2 I 187 l


2N 12 74

ASY7 3 T0-5 M I O, l l 25 (15) 0,3 20+ 3+


2N 1302 + N SE ,P

p ASY26 T0-5 M (0,1 ) 30 15 0,3 20+ 3+


2N I 303 SE,P

ASY 28 T0-5 M I O, 11 25 I I5 l O, 3 40+ 5+


2N I 304 + N SE ,P

p SE,P ASY26 T0-5 M (0,1 ) 30 15 0,3 40+ 5•


2N 1 30 5 +

ASY29 T0-5 M (0,1 ) 25 I 15 l 0,3 60+ 10+


2N 1 306 + N SE ,P

p p ASY27 T0-5 M I O, l l 30 15 0,3 60• 10+


2N I 307 +

T0-5 M (0,1 ) 25 I 15 l o, 3 80+ 15+


2N I 308 + N p ASY29

p p ASY27 T0-5 M CO, l) 30 15 0,3 80• I 5+


2N 1309 +

2N 1420 + N TI ,P 2N2222 T0-5 M 121 60 (30) - 100+ 5c+


I
2N 1479 N o I BFX 341 T0-5 M /5/ - 40 l1,5 20• -
2N 180 N o (BFX 34) T0-5 M /5/ - 55 1,5 20• -
2N 1481 N o ( BFX 34) T0-5 M /5/ - 40 I, 5 35 -

2N 1482 N o ( BF X 34 l T0-5 M /5/ - 55 I, 5 35• -


N TI BOY3 8 ( T0-3) M /60/ 60 40 6 IO•
2N 1487

( T0-3) M /60/ 100 55 6 !0+


2N 1688 N TI 80Y 20

TI BOY3 8 I T0-3) M /60/ 60 0 6 25


2N 1489 N

BOY20 I T0-31 M /60/ 100 55 6 25+


2N 1490 N TI

2N 1 50 7 N TI 2N 2219 T0-5 M 121 60 ! 30) - 100+

633
A B e D F F .
Dati tecnici dei tipi riportati ella prima colonna
Contra.ltort•

Tipo N Costruttore ,orrispondete M Pot Vceo VCEO ICAV hFE fT


p l'hilip111 K VCE R) ICM) (hte)
G (w) (V) (v ) (A) (MHz)

2N I 5 65 N TI 2N221B T0-5 M 0,6 60 - - 140+)

2N I 566 N TI 2N 2219 T0-5 M 0,6 60 - - I BO+)

2N 1566 A N TI (BC 141-10) T0-5 M 0+6 BO 60 - ( BO+) -


2N I 572 N TI ( BF 177) T0-5 M 0,6 125 BO o, 05 120)

2N 1573 N TI (BF 178) T0-5 M 0,6 125 BO 0,05 (40)

2N 1574 N TI, P (2N 1893) T0-5 M 0,6 125 BO 0,05 ( BO I

2N 1613 N P, J, T, TI 2N 1613 T0-5 M /3/ 75 ( 50) 0,5 40+ 60+

2N 1617 N I BOY 91) T0-61 M /30/ BO 70 5 15-75 15

2N 1618 N SE (BOY 90) T0-3 M / 85/ 100 100 5 I 5-75 3+

2N 1 700 N D BFY 50 T0-5 M /5/ - 40 I 20+ -


2N 1711 + N TI, 1, T ,P 2N2219A T0-5 M /3/ 75 I 50) - 100+ 50+

2N 1724 N SE, TI 12N 43471 T0-3 M /I 00/ 120 BO 5 20-90 IO+

2N 1726 A TI,SE 12N 4347) T0-3 M /100/ 180 120 5 30-90 IO+

2N 1725 N TI 12N 3055) T0-61 M -50- - BO 7,5) 50-150 -


2N 1889 N TI BSW65 T0-5 M /3/ 100 (80) - 40+

2N 1 890 N TI ( BSW66 I T0-5 M /3/ 100 60 - 100+

2N I 893 N P, I, T, TI 2N 1893 T0-5 M /3/ 120 BO 0,5 40-120 50+

2N 1924 p D ASY77 T0-5 M ( o, 15) 60 !'40) 0,5 30+ I+

2N 1925 p o IASY77) T0-5 M I o, 15) 60 (40) 0,5 47+ 1,3+


2N 1926 p D ( ASY77) T0-5 M I 0,15) 60 (40) 0,5 55+ 1,3+
2N 1990 N D,TI,SE,P BSX 21 T0-18 M 0,25 100 175) - 25+

2N 2102 N P,T 2N 2102 T0-5 M /5/ 120 65 I 40-120 120

2N 2 I 92 N TI ,SE 2N22194 T0-5 M 0,8 60 40 I 100+

2N 2 I 92 A N TI ,SE 2N 22194 T0-5 M 0,8 60 40 I 100+

2N 2193 N T,TI,SE 2N221BA T0-5 M -2,5- 80 50 I 40-120 50+

2N 2193 A N TI ,SE 2N22184 T0-5 M O,B BO 50 I 40+

2N 2 I 94 N TI ,SE, 2N2218A T0-5 M 0,8 60 40 I 20+

2N 2 I 94
• N T l, SE 2N221BA T0-5 M 0,8 60 40 I 20+

2N 221 7 N TI 2N2 21 B T0-5 M /2/ 6-0 30 0,8 20+ 250+

2N 2218 N I, T, TI ,P 2N 2 218 T0-5 M 0,8 60 30 0,8 40-120 2 50+

2N 2218
• N Tltl ,P 2N221BA T0-5 M 0,8 75 40 0,8 25+ 250+

2N 2219 N l,T,TI,P 2N 2 2 I 9 T0-5 M 0,8 60 30 0,8 100-360 250+

2N 2219 A N TI ti ,P 2N2219A T0-5 M 0,8 75 40 0,8 40+ 300+

2N 2220 N T1,P 2N2221 T0-18 M 0,5 60 30 0,8 20+ 250+

2N 2221 N T, TI ti ,P 2N 22 21 T0-18 M -1,55- 60 30 o,5 40-120 250+

2N 2221 A N TI, I, P 2N2221A T0-18 M 0,5 75 40 0,5 25+ 250+

2N 2222 N T,TI,I,P 2N2 22 2 T0-18 M -1,55- 60 30 0,5 100-300 250+

2N 2222 A N F,T1,I 2N 2222A T0-18 M 0,5 75 40 0,5 40+ 300+

2N 2243 N TI BSW 65 T0-5 M /2,8/ 120 BO I 40+

2N 2 2 70 N P. 2N 3053 T0-5 M I 60 45 l 50-200 100

2N 2297 N p BFY 55 T0-5 M 0,8 BO 50 Ili 40+ 60

2N 2315 N 2N 2222 T0-46 0,4 60 - - 70 l 50

2N 2368 N 1,P,TI 2N 2368 T0-18 M 0,36 40 15 I 0,5 I 20+ 400+

2N 2369 N f ,P, TI 2N 2369 T0-18 M 0,36 40 15 I o, 5 I 40+ 500+

634
A B e D E F .
Dal teenlel del tipi riportati ella prima olona
Contenitore

Tipo N Costruttore Corrl•po adralt" M Po VcBO VCEO ICAV) MFE tr


p l'hlllp• K (VCER) (1CM) !hf,)
G (V)
(W) (V) (,\) (Mllz)

2N 2369 A N I, T1,P 2N 2369 A T0-18 M 0,36 40 I5 (O, 5 I 40+ 500+

2N 2387 N TI (8C237 A) T0-50 K 0,3 45 45 0,03 60+

2N 2388 N TI (8C237 A) T0-50 K 0,3 45 45 150+

2N 2 396 N TI I2N 2221 Al T0-105 0,45 60 40 0,3 20 50

2N 2405 N P,R, 2N 2405 T0-5 M /5/ 120 90 I 60-200 120

2N 2610 N TI 2N 22 I8 T0-5 M o,a 60 30 o,a 25+ 200+

2N 241 I p TI (C 178 VII T0-18 M 0,3 25 20 0,l 20+ 140+

2N 2412 p TI (C 178 VII T0-18 M 0,3 25 20 0,1 40+ 140+

2N 2483 N O, TI, P 2N2483 T0-18 M 11,21 60 60 0,05 350 60+

2N 2684 N D, TI ,P 2N 2484 T0-18 M 11, 21 60 60 0,05 450 80+

2N 2538 N TI 2N 2 219 T0-5 M o,a 60 30 0,8 100+ - I


2N 2539 N TI 2N 2 2 2 2 T0-18 M 0,5 60 30 o,a 50+

2N 2540 N TI 2N 2 22 2 T0-18 M 0,5 60 30 o,a 100+

2N 2586 N TI 8C1O7A T0-18 M 0,3 60 45 0,03 120+

2N 2604 p TI (8CY791X) T0-46 M 0, 60 45 0,03 (3501

2N 2 60 5 p TI (BCY79x) T0-46 M 0,6 60 45 0,03 (6001

2N 2614 p R (AC 126) T0-1 M o, 12 40 I 35 I t0,05) I 1001

2N 2 692 N TI seno T0-18 M 0,3 45 30 0,05 60+

2N 2 693 N TI seno T0-18 M 0,3 45 30 0,05 40+

2N 2694 N TI 8C108A T0-18 M 0,3 45 20 0,05 20+

2N 2695 p TI (8C 328) T0-46 M 0,36 25 25 0,5 30+

2N 2 696 p TI 2N 2906 T0-18 M 0,36 25 25 0,5 30+

2N 2712 N GE,SP (8C 238 Al T0-92 K 0,2 18 18 o, I ( 75 I

2N 2822 N SE - T0-3 M 1200I 200 200 25 10-50 -


2N 2 82 4 N SE - T0-3 M /200/ 100 100 30 10-40 -
2 N 2 82 5 N SE - T0-3 M 1200/ 150 150 30 10-40 -
2N 2863 N TI BF Y5 l T0-5 M /3/ 60 25 I 30+

2 N 2 864 N TI BF Y5 ! T0-5 M /3/ 60 25 I 20+

2N 2865 N TI I BF 1801 T0-72 M 0,2 25 13 0,05 20+

2N 2 883 N TI 8FWl7 T0-5 M /1,75/ 40 20 0,3 20--

2N 2884 N TI BFW I 7 T0-5 M 11,75/ 40 20 o, 3 20+


2N 2890 N SE asw 66 T0-5 M /5/ 100 80 I 21 3o+ 30»

2N 2891 N SE I BO 1401 T0-5 M /5/ 100 80 121 50+ 32%

2N 2 894 p I, TI, SE ,P 2N 2894 T0-18 M 0,36 12 12 0,2 70 00+

2N 2904 p I, TI ,P 2N 2904 T0-5 /3/ 60 40 0,6 0» 200+


2N 2904 A p I, T 1,P 2N 29044 T0-5 /3/ 60 60 O,é 40 ZOO+
2N 290 5 p I, TI ,P 2N 2905 T0-5 /3/ 60 40 0,6 10+ 2209+

2N 2 905 A p I, TI ,P 2N 2905A T0-5 /3/ 60 60 0, l00» ZOO+


2N 2906 p TI, 1, P 2N 2906 T0-18 /1,8/ 60 40 0, '-O• ZOO •

2N 2906 A p TI, I, P 2N 29064 T0-18 0,6 60 60 0,6 ',O+ zoo+


2N 2 90 7 p TI, I ,P 2N 2907 T0-18 /1,8/ 6G 0 0, 100. 200·
2N 2907 A p TI, I, P 2N 2907 A T0-18 0,« 60 60 0, 100+ 200+

2N 2944 p TI ,M (8C 178 Vii T0-46 M 0,+ 15 IO 0, Bo+

2N 2945 p TI ,M (8C 178 VI I T0-46 M 0,6 25 20 O, I 4-0+

635
I
A 8 e D
Dati tecniel dei tipl riportati nella prima olona
E f
-
Contenitore

Tipo N Coetrullorr ,orrispondente M Pet VCBO VCEO ICAV) hFE HT


p Phip K VCER) CM) (he)
G (W) (V) (V) (A) (MHz)

2N 294 6 p TI, SE (2N 3964) T0-46 M 0, 40 35 O, I 30+ -


2N 3009 N TI ( BSX 20) T0-52 0,36 40 15 0,2 30+

2N 30 IO N TI BSX 19 T0-I8 0,3 15 6 0,05 25+

2N 30 I I N TI BSX 20 T0-I8 0,36 30 12 0,2 30+

2N 3012 p TI IBC 178 VI) T0-I8 M 0,36 12 12 0,2 30+ 400+

2N 3013 N Tl,SE IBSX 20) T0-52 0,36 40 15 0,2 30+

2N 3014 N TI (BSX 20) T0-52 0,36 40 20 0,2 25+

2N 3015 N TI 2N 2218 T0-5 131 60 30 - 30+

2N 3019 N P,M,F,SG 2N 30 I 9 T0-5 M 0,8 140 BO I 100-300 100

2N 3020 N P, I ,F,M,SG 2N 3020 T0-5 M o,e 140 BO I (30) 80

2N 3033 N TI I BF 177) T0-I8 M 0,3 100 (100) 0,02 - -


2N 3034 N TI ( BF 177) T0-I8 M 0,3 70 I 70) 0,02 - -
2N 3035 N TI (8C 107 A) T0-I8 M 0,3 50 (50) 0,02 - -
2N 3036 N TI (2N 3019) T0-5 M 151 120 BO 1,2 50 -
2N 3037 N TI (2N 1893) T0-50 K lii 120 70 0,5 40 -
2N 3038 N TI I 2N 18931 T0-50 K lii 100 60 0,5 BO -
2N 3053 N P,SE 2N 3053 T0-5 M 151 60 40 t1,5) 50-250 100+

2N 3054 N SE, P,R 2N 3054 T0-66 M 1251 90 55 4 25-100 o,e


2N 3055 N R,P,A,S,M 2N 3055 T0-3 M 11151 100 60 15 20-70 1, 5

2N 3114 N TI BO 115 T0-5 151 150 150 0,2 30+

2N 3233 N SP (2N 4347) ( T0-3) M 11111 110 100 3 18-55 -


2N 324«1 A N R 12N 2222) T0-I04 0,5 30 25 - 100+ 175

2 3252 N TI BF Y 51 T0-5 M 151 60 30 I 30+ 200

2N 3253 N TI, SE IBSX 591 T0-5 151 75 «0 I 25+ I 75+

2N 32 61 N A,R BSX 20 T0-I8 M 0,3 40 15 0,5 30+ 300+


-
2N 3299 N I 2N 22 I 8 T0-5 M 0,8 60 30 0,5 +0+ 250+

N P, TI ,F 2N 3303 T0-39FL M 131 25 12 I 30+ 450+


2N 3303

2N 3304 p TI BSX 20 T0-I8 0,3 6 6 - 30+ 500+

2N 33 75 N P, I, T BLY 59 T0-60 M -10- 65 40 t1,5) 5-50 500

2N 3391 N SE BC 238 B T0-98 K 0,2 25 25 I O, I) 250 -


2N 3392 N SE BC 238 A T0-98 K 0,2 25 25 CO, 11 150 -
2N 3402 N SE IBC 338> T0-98K K 0,56 25 25 0,5 75-225 2 50

2N 3403 N SE I BC 338 l T0-98K K 0,56 25 25 0,5 180-540 250

2N 3404 N SE IBC 3371 T0-98K K 0,56 50 50 0,5 75-225 250

2N 3405 N SE (8C 337) T0-9BK K 0,56 50 50 0,5 180-540 250

2N 361« N SE (C 338) T0-98 K 0,36 25 25 0,5 75-225 250

2N 341 5 N SE IBC 3331 T0-98 K 0,36 25 25 0,5 180-540 250

2N 361 N SE I BC 3371 T0-98 K 0,36 50 50 0,5 75-225 250


I

2N 3417 N SE IBC 3371 T0-98 K 0,36 50 50 0,5 180-540 250

2N 3426 N P,F ,SG 2N 3426 T0-39FL M 0,6 25 12 I 30+ 450+

2N 3441 N SE,R (2N 3442) T0-66 M 1251 160 140 3 20-80 0,8

28 3442 N P,SE 2N 3442 T0-3 M 11111 160 140 I 15 l 20-70

2 3444 N Tl BSX 61 10-5 151 BO 50 I 20+ 150+

2N 3447 N M I BOY 6I l T0-3 M 11151 80 60 4 (40-120) IO

636
A B e D !E e -
I
Dati teli dei ti mirai ril gel

Tipo N
p
Coetrutlon- .'orrispondente
t'hilip•
Coatraltol"'t"

fil
K
Pot Vco VCEO
VCR

do
lift
a.i,.,
~.-
G (wy IVI (V A0 ate

2N 3485 p TI ' -
12N 2906 Al T0-46 M 0,6 60 60 0,6
"-
2N 3485

2N 3686
A p

p
TI

TI
(2N 29061

(2N 2907 Al
T0-46

T0-
M

M
e,
0,4
60

60
40

60
0,6

0,6
• 100-
-
-
p
2N 3486 A TI 12N 29071 T0-6 M 0,6 60 40 0,6 10,0.. -
2N 3502 p TI 2N 2905 T0-5 /3/ 45 45 0,6 100•
2N 3 50 3 p TI 2N 29054 T0-5 /3/ 60 60 0,6 100-
2N 3504 p TI 2N 2907 T0-18 M 0,6 45 45 0,6 100· -
2N 3505 p TI 2N 2907 A T0-18 M 0,4 60 60 0,6 100• -
2N 3543 N I I 8DY 61 l T0-3 M /60/ 65 60 5 10-80 1-
2N 3553 N p 8FW 47 T0-39 M 171 65 40 I Il I 5-200 $C

2N 3554 N TI esx 60 T0-5 M /5/ 60 30 1, 2 25+


2N 3568 N F,SG 18C 337\ T0-105 K 0,3 80 60 o,5 I 100 l %

2N 35 70 N TI ,P (8FX 891 T0-72 M 0,2 30 15 (0,05) 20 1503


2N 3572 N TI 18FX 891 T0-72 M 0,2 25 13 I o, 05) 20• 1500
2N 3585 N R (BOY 941 T0-66 M -30- 500 300 2 3 IO
2N 3615 p M ASZ 161 T0-3 M /85/ 80 40 7 30-60
2N 3616 p M ( ASZ 15 l T0-3 M /85/ 100 50 7 30-60

t-
2N 3617 p M I ASZ 16) T0-3 M /85/ 80 40 7 5-90
2N 3632 N P, I t T BLY 60 T0-60 M -20- 65 40 I3l 15-200
2N 3642 N F 18C 3371 ISOT30l K 0,35 60 45 0,5 1401 250
2N 3644 p F 18C 3271 I SOT30l K 0,3 45 45 0,5 1801 200
2N 3662 N SE IBF 2001 T0-98 K 0,2 18 12 0,025 20 700
2N 3700 N P,I,SG 2N 3700 T0-18 M 0,5 140 80 I (801 100

2N 3 701 N P, I ,SG 2N 3701 T0-18 M 0,5 140 80 I (30) o


2N 3702 p TI ( 8C 308 V 11 T0-92 K 0,36 0 25 0,2 50+ 100·

2N 3 703 p TI 18C 307 VII T0-92 K 0,3 50 30 0,2 30+ 100+

2N 3704 N TI ec 337 T0-92 K 0,36 50 30 o,8 100+ ICO-

2N 3 705 N TI BC 337 T0-92 K 0,36 50 30 0,8 $0· 100-

2N 3 706 N TI ec 338 T0-92 K 0,36 40 20 0,8 30+ 100-

2N 3 707 N TI 8C 237 A T0-92 K 0,25 30 30 0,03 100.

2N 3708 N TI (8C 237AJ T0-92 K 0,25 30 30 0,03 45

2N 3 709 N TI (8C 237AJ T0-92 K 0,25 30 30 0,03 454

2N 3710 N TI 8C 237 A T0-92 K 0,25 30 30 0,03 90-»

2N 3 71 I N TI ec 2378 T0-92 K 0,25 30 30 0,c3 10·

2N 3712 N TI 80 115 T0-5 M /5/ 150 150 11,2 30»

2N 3724 N I esx 60 T0-5 M o,e 50 30 I 32» 30+

2N 3725 N I 8SX 59 T0-5 M 0,8 80 50 1 35» 30-

2N 3 738 N SE (8U 126) T0-66 M /25/ 250 225 3 40-2 0,8

2N 3771 N P,SE ,R 2N 3771 T0-3 M /150/ 50 40 13Gl 15--l>'l 0,8

2N 3 772 N P,SE ,R 2N 3772 T0-3 M /150/ 100 % t30» 15-60 0,8

2N 3773 N SE,R - T0-3 M /150/ 160 1+0 30 15-60 -


2N 3 777 p TI (2N 40331 T0-5 M /5/ 100 1 (l-0 I 20-60 I

2N 3829 p t 12N 39641 T0-52 M 0,36 35 20 o, 2 30+ 350+

2N 3830 N TI ( BFX 34) T0-5 M /IO/ 80 50 1, 2 30+ -


Contenitore
A B
D ■tl lecald
e D E
del tipi ripo rtati nella prima "olona■
F
-
Tipo N Costruttore Corrispondente M Pet VCBO VCEO ICAV) hFE tr
p PHlp» K VCER) (1CM) (hte)
G (wy (V) (v) (Al (Mllz)

2N 3831 N TI I 80 1311 TD-5 M /IO/ 70 40 1, 2 35+


2N 3832 N TI 8SY 19 T0-72 M 0,2 15 6 0,035 I 5+
2N 3855 N SE 8C 238 A T0-98 K 0,2 18 18 IO, 11 120 130
2N 3856 N SE 8C 238 8 T0-98 K 0,2 18 18 f O, l) 200 140
2N 3866 N 1,P 2N 3866 TD-5 M /5/ 55 30 - 800
2N 3877 N G 18F 178 I T0-98 K 0,2 70 70 0,05 20 -
2N 3903 N M 8C 237 A T0-92 K 0,310 60 40 - 50-150 250
2N 3904 N M 8C 237 A T0-92 K 0,310 60 40 - 100-300 300
2N 3905 p M 18CY 701 TD-92 K 0,31 40 40 0,2 50 200
2N 3906 p M 18CY 701 T0-92 K 0,31 40 40 0,2 100 250
2N 3914 p TR 12N 29061 TD-18 M 0,6 60 40 0,2 60 8
2N 3924 N p 8F 46 T0-39 M /7/ 36 18 I 1,5) 10-150 250
2N 392 N p 8LY 57 T0-60 M -IO- 36 18 I3 5-150 250
2N 3927 N P,I,T 8LY 58 T0-60 M / 23/ 36 18 (4, 5) P2• 12 W 200

2N 3962 p I 2N 3963 T0-18 M 0,3 60 60 0,1 100-450 200

2N 3963 p P,1,F,TI,SG 2N 3963 T0-18 M 0,36 80 80 0,2 I 1001 40

2N 3964 p P, I ,SG, TI 2N 3964 T0-18 M 0,36 45 45 0,2 12501 50


.•
2N 4000 N TI 2N 3019 T0-5 M I 100 80· I 30+ 40+

2N 4001 N TI 8SW 66 T0-5 M I 120 100 I 40+ 40+

2N 4«030 p I,P 2N 4030 T0-39 M 0,8 60 60 l 40-120 100+

2N «031 p 1,P 2N 4031 TD-39 M 0,8 80 80 I 40-120 100+

2N 4032 p 1,P ZN 4032 T0-39 M 0,8 60 60 I 100-300 150+


2N 4033 p P, I ,SG 2N 4033 T0-5 M /4/ 80 80 I 100-300 150+

2N 4036 p P,R, 2N 4036 T0-5 M /7/ 90 65 I 40-140 60+

2N 4037 p P,R 2N 4037 T0-5 M I 50 50 I 50-350 60

2N 4046 N I 2N 2218 T0-5 M 0,8 50 30 0,5 40+ 300+

2N 4048 p P,M 2N 4048 T0-36 M /170/ 45 30 I 1001 0-120 0,002

2N 4049 p P,M 2N 4049 T0-36 M /170/ 60 45 I 1001 60-120 0,002

2N 4050 p P,M 2N 4050 T0-36 M /170/ 75 60 11001 60-120 0,002

2N 4051 p P,M 2N 4051 T0-36 M /170/ 45 30 I 1001 80-180 0,002

2N 4052 p P,M 2N 4052 T0-36 M / l 70/ 60 45 11001 80-180 0,002

2N 4053 p P,M 2N 4053 T0-36 M /I 70/ 75 60 I 1001 80-180 0,002

2N 4058 p TI 18CY 721 '


T0-92 K 0,25 30 .30 0,03

2N 4059 p TI 18C 308 81 T0-92 K 0,25 30 30 0,03 45-660 -


2N 4060 p TI I 8C 308 V 11 T0-92 K 0,25 30 30 0,03 45-165 -
2N 4061 p TI 18C 308 A I T0-92 K 0,25 30 30 0,03 90-330

2N 4062 p TI 18C 308 8 I T0-92 K 0,25 30 30 0,03 180-660

2N 4264 N M I 8C 2 38 A I T0-92 K 0,31 30 15 0,2 40-160 300

2N 4265 N M 18C 238 Al T0-92 K 0,31 30 12 0,2 11201 300

2N 4286 N - 8C 238 C I T0-921 K 0,25 30 25 O, I 16001 40

2N 4289 p - I 8C 307 8 I IT0-921 K 0,25 60 45 O, I 16001 40

2N 4347 N P,A 2N «347 T0-3 M /100/ 140 120 I 101 20-70

2N 4393 N A,M,TI 18SV 681 TD-18 M o, 3 75 120 120 - 20 50

2N 4402 p M 8C 307 VI T0-92 K O, 31 40 40 - 50-150 150

638
Contenitore
A B e
Dati teenlel del tipi riportati nella
D
rh
E
«le
E
-
Tipo N Coetratton Corrispondente M Pet VCBO VCEO I!;
A V» lllf'E
p l'hlllp• K (VCER) (lç),c) e
G (w) (V) (V) (A) ._,.
-
I
2N 4403 p M BC 307 A T0-92 K 0,31 40 40 I00-32.:
2N 4424 N SE IBC 337) T0-98 K 0,36 40 40 O, 5 180-54
2N 4625 N SE IBC 337) T0-98K K 0,56 40 40 0,5 180-56 -
2N 4427 N p 2N 4427 T0-39 M 3,5 40- 20 0,6 10-200 :~
2N 4918 p M I BO 132) SDT-32 K -25- 40 40 I 20-!0c 3

2N 4919 p M I BO 138) SOT-32 K -25- 60 60 l 20-1 CO 3

2N 4920 p M I BO 140) SOT-32 K -25- 80 80 l 20-100 3

2N 4921 N M ( BO l3ll SOT-32 K -25- 40 40 I 20-100 3

2N 4922 N M 180 137) SOT-32 K -25- 60 60 l 20-100 3


2N 4923 N M I BO 139) SOT-32 K -25- 80 80 l 20-100 3

2N 4951 N SE ,SP IBC 337) T0-98 K 0,36 60 30 0,5 60-200 250


2N 4952 N SE,SP IBC 337) T0-98 K o, 36 60 30 0,5 100-300 252
2N 4953 N SE,SP IBC 3371 T0-98 K 0,36 60 30 0,5 200-600 252
2N 4954 N SE,SP IBC 338) T0-98 K 0,36 40 30 0,5 60-600 250
2N 5006 N F 180 183) T0-61 M -100- - 80 IO 30-90 30·
2N 5007 N F - T0-61 M -100- - 80 10 70-200 62e
2N 5036 N R 12N 3055) SPEC. K /83/ 150 60 6 20+ 0,s

2N 5037 N R 180 l8ll SPEC, K /83/ - 40 8 20+ 0,5

2N 5083 N F 12N 3055) T0-59 /35/ 150 60 110) 120• 5-C•


2N 5086 p M I BC 307 Al TD-92 K 0,31 50 50 0,05 1150 l )IO

2N 5088 N M IBC 237 Bl T0-92 K 0,31 30 - 300-900 50

2N 5089 N M IBC 239 Cl T0-92 K 0,31 25 - 400-1200 50


2N 5139 p F I BC 308 V Il 16 X 9) 0,2 20 20 0,1 40 322

p M 80 30-90 e
2N 5147 F 12N 403ll T0-39 l 100 2

2N 5148 N F BSW 65 T0-39 M l 100 80 2 30-90 5c

2N 5149 p F 12N 4033) T0-39 M l 100 80 2 70-12G 42

2N 5150 N F 12N 3019) T0-39 M l 100 80 2 70-200 >.


2N 5151 p F 12N 403ll T0-39 M l 100 80 5 31)-90 e'

2N 5152 N F esw 65 T0-39 M l 100 80 2 30-90



2N 5153 p F 12N 4033) T0-39 M l 100 80 5 70-20 72

2N 5 l 54 N F 12N 3019) TD-39 M l 100 80 2 10-ZOO 77

2N 5172 N SP IBC 237 A) I TD 92) K 0,2 25 25 0,1 100

2N 5189

2N 5209 i
N A»R

M
2N 3053

IBC 237 Al
T0-39

TD-92
M

K
l

0,31
60 35

50
l+

-
32

100-lOCl
/ 30

2N 5210 N M IBC 237 Bl TD-92 K 0,31 50 - r.,o-oc:, 1-:)

2N 5219 N M IBC 239 Bl TD-92 K 0,31 15 ~ 35-5


0 15.

2N 5 22 3 N M IBC 239 Bl TD-92 K 0,31 20 - 5c-±.


2
I
15c

2N 5240 N R I BOY 97) T0-3 M /100/ 375 300 5 22 5

BFX 34 T0-39 M l 75 50 2 35+


I 35
2
2N 5262 N A+R

2N 5284 N F I BOY 90) T0-59 M /50/ - 10() 5 30-6%2



2N 5288 N F !BOY 90) T0-61 M /100/ 120 103 IO 30-%% 30-♦

2N 5290 p F - TD-61 M /100/ - 1 0% IO 30-93 30+

2N 5320 N A+R esv 94 T0-39 M l 100 75


I 2 30+ 50

'
2N 5321 N A,R BSV 93 TD-39 M l 75 50 40-250 50

639
A e e D E F .
Dati teniei dei tipi riportati nella prima colonna
Coalraitort •

Tipo N Co ■truttort" Corriepondratt' M Pot Vceo VCEO ICAV) hFE fT


p l'hlllpe K VCER) CM) (he)
G (W) (V) (V) (Al (MHz)

2 5322 p A,R I2N 40361 T0-39 M I 100 75 2 30+ 50

2N 5323 p +R 2N 4036) T0-39 M l 75 50 2 40+ 50

2N 53 54 p SE IBC 3281 T0-98 K 0,36 25 25 0,3 40-120 250

2N 5355 p SE,SP IBC 328) T0-98 K 0,36 25 25 0,3 100-300 2 50

2N 5356 p SE,SP I BC 328 l T0-98 K 0,36 25 25 0,3 250-500 250

2N 5365 p SE IBC 327) T0-98 K 0,36 40 40 03 40-120 250

2N 5366 p SE I8C 3271 T0-98 K 0,36 40 40 0,3 100-300 250

2N 5367 p SE I8C 3271 T0-98 K 0,36 40 40 0,3 2 50-500 250

2N 544 7 p TI IBC 3281 I SOT30I K 0,36 40 25 0,2 160) 100

2N 5496 N R TOP-66 K /50/ 90 70 7 20+ -


2N 5550 N M I BF 1781 T0-92 K 0,31 - 140 - 60-250 100

2N 5551 N M I BF 178 ! T0-92 K o, 31 - 160 - B0-250 100

2N 5655 N M IBF 3381 ISOT32I K /20/ 275 250 0,5 30+

2N 5949 N TI IBC 3371 ISOT30I K 0,3 50 30 0+8 1100) 100

2 SB 3 70 p I AC 128 I IT0-18I M 0,2 25 18 0,5 150

2SC 2 3C N I 0 137) T0-8 13 75 50 I o, 5 l 20+

2SC 103 N - I BOY 911 T0-3 M /50/ 150 80 6 35+ -


2SC 856 N I BF l 78 l I TO- ll 0,3 150 150 I 0,05) 30+

2SC 897 N - I BDY 90) T0-3 M /60/ 150 90 7 25+ -


2SC 91 7 N I BF 177 l IT0-72) M 0,3 0 40 I O, 05 I 20-100 -

640
L. 44.800 l'Analii.zatore modello R.P.
12/T.L. è uno strumento di
laboratorio di grandi dimen-

gas
sioni, caratterizzato per le n
ANALIZZATORE prestazioni particolarmente
elevate, grazie alla scelta dei
DI LABORATORIO suoi component,i, la sua ese- (i ~------r--;-,:_:·,,✓, ....;
MOD. R.P. 12/T.L. cuzione impeccabile e la
• V.
i·.
semplicità del suo impiego
e al suo costo limitato, che
lo impongono all"attenzione
dei tecnici più qualificati_
CARATTERISTICHE TECNICHE Dimensioni. 180x.160x80 mm.
'

V= O 1 1 5 10 50 100 200 500 1000


mA= 50A 500A 5 50 500 2500
Vr 0,5 5 25 50 250 50 O 1000
mA 2,5

dB -'IO +22
25 250 2500
Ohm= x0,1/0..;. 1 kl x 1/0+10~x10/0..;.100klx100/0..;.1Mlxlk/0+10 M .:~
. --
~,,._, .__, j. \';"J:: •+
I. • - - - .-..,,
a
.,.
Output 0,5 - 5 25 50 250 500 1000

'
OSC1ILLATORE MODULA
mod. AM'FM '30
Tutti gli
■trumenti di L. 44.000
mJaura e di
controllo pubblicizzati in
.. ·'ina possono Questo genern:a:re •. :;. ..;. i.
sua larga banc·a ,e '·==-·=
euere richiesti a: za consent-e cc- -:>.:.a. .:..-
s

Elettrenlca • Via Zurettf. n. 52, Inviando cilità l'allineane:z :· E


le apparecchia:~ ·e .c-::--;c-:;.·
anticl1t■tamente li relatlv, zzo vaglia postale o c.c.p. n. in onde medie :z= .• =
onde core, e -à s
3/21412. Nel rue le spese di apedizlone. gamma di VHF , , : _ao-, • =
del le 'requerzs è z ;±:
dimensioni ca cs±e ±
facile lettura.
Dimensioni' 2501729.---

"
"
rz.,

~~:,._ ,.

t2±42
.., ,o
s --1
»

l•,•,;,;-s,
%#i$
·?82
<iii
•• }'.:, '~-"1
- "''•••>••w
ANALIZZATORE
mod. R.P. 20 KN
(sensibilità 20.000
ohm/volt)

--, I
{ /
L .. 18.200 V
-~~-() t­
.±i 5 tlt
.
:
{&E,
?5i
>
i
'I
'~ ~
l
1 --- '; (:) ~
ocv w
..-

CARATTERISTICHE TECNICHE CARATTERISTICHE TECNICHE

V=
mA=
0,1
50 _ll_A
1
500µA
5
5
10
50
50
500 5000
100 200 500 1000 GAMME A B é
RANGES 100-;-40Ò K e fil+ 120Ke_11 - 3,6M:
I- 35-12w:
GAMME E f ìì
0,5 5 25 50 250 500 1000
RANGES 12-;-4.()_Mt 4021J0Mc 80-;-26011t
mA"- 2.L 25 250 2500
Ohm= xl t 0+10k xl010+ 1G0k.lx100t0+ 1M I 11kt 0-;-lOM
Ohm"- xlk/ 0-;-10Mlx10kt0-;-100M
xlk t 0-;-50k lxrn k/0+500k Grande strumento dalie pic-
cole dimensioni, realiZzàtù
Balli stic pf completamente su circui!O
Hz xlt0-;-5 stampato. Assenza totale di
commu1.atori rotanti e quindi
dB -10+2 di falsi contatti dovuti alla
usura e a guasti meccaflicì.
Output 0,5 500 1000 Jack di contatto di cor,ce-
zione completamente nuova.
Munito di dispositivo dr pro-
tezione.
Dimensioni' 140x90x35 mm
ICROTRASMETTITORE
TASCABILE
CON CIRCUITO INTEGRATO
Tutti lo possono costruire, anche coloro che so-
no privi di nozioni tecniche. Funziona immedia-
tamente, perché non richiede alcuna operazione
di messa a punto. Se occultato in un cassetto,
sotto un mobile o dentro un lampadario, capterà ...
indiscretamente suoni, rumori e voci, trasmetten-
doli a distanza notevole e rendendoli udibili at-
traverso un ricevitore a modulazione di frequen-
za, anche di tipo portatile.

IN SCATOLA
DI
MONTAGGIO . 6.80
L'emissione è in modulazione di frequenza, sulla
gamma degli 80-110 MHz. La portata, con an-
tenna, supera il migliaio di metri. Le dimensioni
m sono talmente ridotte che il circuito, completo
di pila e microfono, occupa lo spazio di un pac-
~i chetto di sigarette. L'elevato rendimento del cir-
cuito consente un'autonomia di 200 ore circa. La
potenza imput è di 0,5 mW. La sensibilità è re-
golabile per le due diverse condizioni d'uso del-
l'apparato: per captare suoni deboli e lontani dal
microfono, oppure suoni forti in prossimità del
microfono. Alimentazione con pila a 9 V.
PRATICA
-

eta.unente .sue.eesns
DI ELETTRONICA - RADIO - TELEVISIONE A&
Anno IV - N.9 - SETTEMBRE 1975 - Sped. in Abb.Post. Gr lii L. 700

MICRO
LIMITATORE
PER RX-TX

IL
CAMPANELLO
MUSICALE

MEMORIA
ELETTRONICA
SIGNAL LAUNCHER (Generatore di s _ _
Costruito nelle due versioni per Radio e Te'esce Par:zzaete adatto
per localizzare velocemente i guasti nei rad.orice.tc a catari, fono-
valigie. autoradio, televisori.

CARATTERISTICHE TECNICHE, MOD. RADIO


( 6.200)
Frequenza 1 Kc Dimensioni 12x160 mm
Armoniche fino a 50 Mc Peso 40 grs.
Tensione massima
Uscita 10,5 V e. applicabile al puntale 500 V
30 V pp. Corrente della batterla 2 mA

CARATTERISTICHE TECNICHE, MOD. TELEVISIONE


Frequenza 250 Kc Dimensioni
(L. 6.500) 12 x 160 mm
Armoniche lino a 500 Mc Peso 40 grs.
Tensione massima
Uscita 5 V eff. applicabile al puntale 500 V
15 V elf. Corrente della batterla 50 mA
VOLTMETRO
ELETT RONICO
MOD. R.P. 9/T.R.
A TRANSISTOR
Il Voltmetro elettronico Mod.
R.P. 9/T.R. completamente
transistorizzato con transi-
stor a effetto di campo è uno
strumento di grande impor-
tanza poiché nei servizi Ra-
dio, TV, FM e BF esso per- Tutti gli
mette di ottenere una gran-
de varietà di misure, tensio-
strumenti di
ni continue e alternate, non- misura e di
che corrente continua, mi-
sure di tensione di uscita, controllo pubblicizzati in
la R.F., la 8F, misure di re-
sistenza - il tutto con un
questa pagina possono
alto grado di precisione. essere richiesti a:
L'esattezza delle misure è
assicurata dall'alta impeden- Elettronica Pratica - 20125 Milano - Via Zuretti n. 52, inviando
za di entrata che è di 11
megaohm.
anticipatamente il relativo importo a mezzo vaglia postale o c.c.p. n.
Dimensioni: 180x160x80 mm 3/26482. Nel prezzo sono comprese le spese di spedizione.
CI\RATTERISTICHE TECNICHE

V= 05 15 5 25 100 500 1500 30K


mA- 0A 500A4 1 5 50 500 1500
V
Ohm
Pico Pico
05
X1
0-1k
4
15
X 10

14
5
x100

40
25 100
x I k xl Ok
0+10 k 0+100k 0-1M A-10
140 400
500 1500

d -20 +15

E± \{= o
.i
ANALIZZATORE mod. R.P. 20 K
(sensibilità 20.000 ohm/volt)
CARATTERISTICHE TECNICHE
~ ..• .,-
V= O,i 1 10 50 200 1000 Il generatore BF. 40 è uno
strumento di alta qualità per
mA= 50»4
50094 5 50 500 misure nella gamma di fre-
quenza da 20 a 200.000 Hz.
Strumento che unisce alla Il circuito impiegato è il
2,5 25 250 2500 massima semplicità d'uso un ponte di Wien, molto sta-
minimo ingombro. Realizza-
11/0+10k/1D0/0+1M /lk/@-10M to complelamente su circui-
bile. Tutta la gamma di fre-
quenza è coperta in quattro
Ballislic r 0hm1l00/0+ 200F/0hm !M/0=20r to stampato. Assenza totale bande riportate su un qua-
di commutatori rotanti e
dB -10 +22 quindi falsi contatti dovuti
drante ampio di facile let-
tura. Sono utilizzabili due
Output 0,5 5 50 250 1000 all'usura. Jack di contatto differenti rappresentazioni
di concezione completamen- grafiche dalla forma d'onda.
te nuova. Munito di disposi- SINUSOIDALI e QUADRE. Il
tivo di protezione. livello d'uscita costante è
Dimensioni: 80x125x35 mm garantito dall'uso di un
« thermistore » nel circuito
di reazione negativa.
Dimensioni: 250x170x90 mm

CARATTERISTICHE TECNICHE
OSCILLATORE A BASSA
e a FREQUENZA mod. BF. 40
GAMME A I B
20+200H1 200 - 2KHz 2+20KHz 20-200H2
RANGES
L. 73.600
Il periodo delle vacanze estive coincide immancabilmente,
ogni anno, con un intervallo di tempo singolare per l'elet­
tronica, quella intesa come hobby o disciplina collaterale
ad altra professione, arte o mestiere. Perché proprio in
questo periodo dell'anno i nostri lettori seguono più at­
tentamente la rivista, sentendosi più vicini a noi, intensi­
ficando l'attività con maggior fervore individuale e col­
lettivo. E perché

DURANTE
LE
VACANZE
c'è chi esulta maggiormente per i successi conseguiti e
c'è chi è costretto a lottare più del solito, procedendo in
mezzo a mille difficoltà.
Infatti, chi è riuscito ad attrezzarsi nella maniera più com­
pleta, prevedendo l'inevitabile isolamento tecnico-com­
merciale, che le vacanze comportano, non ha avuto pro­
blemi, sentendosi soddisfatto del lavoro compiuto. Chi
invece si è trovato nelle condizioni di dover reperire un
componente o di ascoltare un consiglio, ha dovuto neces­
sariamente rinviare ogni cosa al mese di settembre, al
mese in corso, in cui tutti i settori della nostra Editrice
hanno riaperto i battenti, a partire da quello di spedizio­
ne di materiali elettronici e scatole di montaggio, fino a
quello della programmazione, che ha allo studio l'appron­
tamento di due nuove e importanti scatole di montaggio:
quella di un alimentatore stabilizzato, con circuito inte­
grato, e quella, più adatta ai principianti, di un ricevitore
scolastico, a valvole, in onde medie e in onde corte. Il do­
povacanze, dunque, apre la via a due nuovi e validissimi
kit che verranno presentati e illustrati sui prossimi fasci­
coli di Elettronica Pratica.
L'ABBONAMENTO A
ELETTRONICA
PRATICA
vi dà la certezza di ricevere, puntualmente, ogni mese, in casa
vostra, una Rivista che è, prima di tutto, una scuola a domici-
lio, divertente, efficace e sicura. Una guida attenta e prodiga
di insegnamenti al vostro fianco, durante lo svolgimento del vo-
stro hobby preferito. Una fornitrice di materiali elettronici, di
apparecchiature e scatole di montaggio di alta qualità e sicuro
funzionamento.

VI REGALA
un formidabile modulo amplificatore di bassa frequenza per
cinque diverse applicazioni elettroniche. Oppure, a scelta, un
utensile di modernissima concezione tecnica, necessario per
la realizzazione _di perfette saldature a stagno sui terminali dei
semiconduttori è particolarmente indicato per i circuiti stampa-
ti: il saldatore elettrico da 25 W.

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le pagine in cui vi proponiamo le tre forme di abbonamento,
scegliendo quella preferita e da voi ritenuta la più interessan-
te, tenendo conto che « abbonarsi » significa divenire membri
sostenitori di una grande famiglia. Creare un legame affettivo,
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pria passione per l'elettronica.
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PRATICA
Via Zuretti, 52 Milano - Tel. 6891945

ANNO 4 - N. 9 - SETTEMBRE 1975


IN COPERTINA - Affrontiamo per la prima volta,
su questa Rivista, una costruzione elettronica il
cui principio di funzionamento si basa sulla mo- ·-
derna tecnica digitale. In pratica si tratta di im-
primere in una memoria circuitale il motivetto di
una canzone e riprodurlo coi normali sistemi di
amplificazione transistorizzati. L'intero circuito è
composto da quattro circuiti integrati, otto transi-
stor, una matrice di diodi e pochi" altri componenti.

editrice
ELETTRONICA PRATICA

direttore responsabile
ZEFFERINO DE SANCTIS
Sommario
disegno tecnico
CORRADO EUGENIO
IL CAMPANELLO MUSICALE
stampa
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za n° 27 - 20126 Milano
tel. 2526 autorizzazione IL LABIRINTO ELETTRONICO
Tribunale Civile di Milano -
N. 74 del 29-2-1972- pubbli- UN GIOCO PER L'AUTUNNO 664
cità inferiore al 25%.
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ZIONE - PUBBLICITA'-
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MILANO. ANTIFURTO SEMPLICE MA AFFICACE 692
Tutti i diritti di proprietà let-
teraria ed artistica sono riser- VENDITE ACQUISTI PERMUTE 704
vati a termini di Legge per
tutti i Paesi. I manoscritti, i
disegni, le fotografie, anche
se non pubblicati, non si re- UN CONSULENTE TUTTO PER VOI 715
stituiscono.
AFFRONTIAMO CON QUESTO AR-
TICOLO L'ELETT RONICA DIGITALE,
PERCHE' IL PROGETTO DESCRIT-
TO E' QUELLO DI UN SEQUENZIA-
TORE-ATTUATORE ELETTRONICO.
CHI LO REALIZZERA' AVRA' MODO
DI INTRODURSI, PER LA PRIMA
VOLTA, NEL MONDO DELL'ELET-
TRONICA PIU' AVANZATA, QUEL-
LA CHE STA' ALLA BASE DI MOLTE
MODERNE MACCHINE DI TIPO IN-
DUSTRIALE.

IL CAMPANELLO I

Che cosa significa campanello musicale? Ve lo ziatore-attuatore elettronico », oppure « memo­


anticipiamo: premendo un qualsiasi pulsante, ria elettronica», perché questo apparato è in
anche quello del campanello elettrico sulla por­ grado di attuare un determinato numero di ope­
ta di casa, potrete ascoltare immediatamente razioni ... incise sequenzialmente in una «memo­
il ritornello di una canzone, oppure le note ini­ ria», soltanto dopo una semplice e manuale ope­
ziali di una celebre sinfonia; tutto dipenderà dal razione di avviamento del circuito, che può essere,
modo con cui avrete affidato una sequenza di no­ ad esempio, quella della pressione col dito di
te musicali alla memoria elettronica. una mano di un interruttore a pulsante.
Il funzionamento di tale apparato può sembrare Ma la differenza che intercorre fra il nostro se­
molto semplice, ma in pratica non lo è, perché al­ quenziatore ed una macchina industriale a con­
cuni tra i principali circuiti che sono alla base di trollo sequenziale rimane sempre notevole; tut­
molte moderne macchine elettroniche, di tipo in­ tavia, nel « campanello musicale » rimane lo spi­
dustriale, sono utilizzati in questo apparato. E per rito del microcalcolatore o della moderna macchi­
tale motivo esso assomiglia più ad un microcalco­ na elettronica. E con questo spirito il nostro lettore
latore elettronico che non ad un comune campa­ dovrà accogliere l'originale progetto del « campa­
nello a pulsante. nello musicale » che rappresenta pur sempre un
Lo abbiamo chiamato « campanello musicale » elemento di accostamento futuro a macchine di
ma avremmo potuto chiamarlo anche « sequen- maggior importanza e complessità.

644
MUSICALE
Gli elementi fondamentali che compongono il no­ L'interpretazione di alcuni degli elementi ora elen­
s:ro progetto sono: cati non è cosa semplice, perché appartiene al­
l'elettronica digitale, che la maggior parte dei no­
stri lettori non conosce. Non possiamo tuttavia e­
simerci da una breve analisi di certi elementi, an­
circuito di avviamento (Pl-RL-TR8) che perché tra i nostri lettori ci sono sempre co­
loro che vogliono saperne di più. Coloro invece
circuito oscillatore (IC4) che si accontenteranno di montare il circuito
circuito contatore (IC3) avranno modo di veder funzionare un apparato in
cui domina l'elettronica digitale.
circuito decodificatore (IC2)

memoria ROM (matrice diodi) IL CONTATORE


generatore di nota (ICI) Per poter generare una certa sequenza, è necessa­
rio contare un certo numero di eventi. Nel no­
amplificatore (TR6-TR7). stro caso, volendo riprodurre il ritornello di una
canzone, cioé desiderando l'inserimento sequen-

645
R 1€

I I

1
$ 824

>
],
MATRICE
DIODI ~ # IC2 IC3
I ~ e
R25

22

COMPONENTI·
Condensatori R8 = 1.000 ohm
R9 = 10.000 ohm (variabile)
C1 = 220.000 pF R10 = 1.000 ohm
c2 = 100.000 pF R11 1.000 ohm
=
C3 = 100 F - 12 VI (elettrolitico) R12 = 10.000 ohm (variabile)
C4 = 2F - 50 VI (elettrolitico) R13 = 1.000 ohm
C5 = 10 F - 25 VI (elettrolitico) R14 = 1.000 ohm
C6 = 100.000 pF
C7 100 F - 50 VI (elettrolitico) R15 = 10.000 ohm (variabile)
= R16 4.700 ohm
=
R17 = 1.000 ohm (variabile)
Resistenze R18 = 10.000 ohm
R1 = 1.000 ohm R19 = 270 ohm
R2 = 1.000 ohm R20 = 680 ohm
R3 = 10.000 ohm (variabile) R21 = 100 ohm
R4 = 1.000 ohm R22 = 390 ohm
R5 = 1.000 ohm R23 = 4.700 ohm
R6 = 10.000 ohm (variabile) R24 = 27.000 ohm
R7 = 1.000 ohm R25 = 22.000 ohm (variabile)

646
Fig. 1 - Circuito elettrico completo del campane'llo
musicale. Premendo il pulsante P1, attraverso l'alto-
parlante si potranno ascoltare le note di un ritornello
musicale. Il circuito rimane sotto tensione per tutto
il tempo in cui viene riprodotta la musica; poi l'ali-
mentazione si interrompe automaticamente. Il tipo di
musica riprodotta dipende dalla composizione elettrica
della matrice diodi.

-I-

6v
@

Transistor
TR1 = BC177
TR2 = BC177
TR3 = BC177 ziale di vari oscillatori di nota, è necessario poter
TR4 = BC177 contare le «battute», cioé il tempo stabilito da
TR5 = BC177 un certo oscillatore.
TR6 = BC107
TR7 = 2N1711
Questi impulsi vengono contati da un circuito
TR8 = BC107 integrato digitale (IC3) di tipo 7493, definito
Circuiti integrati come « contatore binario a 4 bit».
IC1 = NE555 Il circuito integrato IC3 è in grado di contare si­
1C2 = SN74154 no a 16. Questo conteggio non avviene secondo
IC3 = SN7493
la normale numerazione, ma in codice binario na­
IC4 = NE555 turale.
Varie
RL = relé (6 V) Il circuito non è in grado di selezionare da solo
D1 = 10D4 16 fili conduttori, ma fornisce 4 terminali d'usci­
D2 = 10D4 ta, che possono essere messi in corrispondenza con
P1 = interruttore a pulsante i numeri normali secondo il codice riportato nella
seguente tabella, tenendo conto che con 1 e O
vengono indicati i livelli logici che possono assu-

647
>
=>
_J
o
>

1
o
z
N
<(
_J

o
(!)
w
o::

648
mere le quattro uscite. mgresso, secondo la legge sequenziale appena ci­
tata.

Numerazione Codice binario corrispondente


normale 12 9 8 1 IL DECODIFICATORE
o o o o o Dato che per eseguire determin ate funzioni se­
quenziali, come ad esempio produrre il suono di
1 1 o o o una nota musicale, è necessario che il contatore
2 o l 0 o selezioni una sola delle possibili 16 uscite, oc.cor­
re inserire un circuito di decodifica, in grado di
3 1 1 o o convertire il codice binario proprio del contato­
4 o o 1 o re in un codice esadecimale. Con parole più sem­
plici possiamo dire che il circuito di decodifica de­
5 1 o 1 o ve essere in grado, per ogni codifica delle quattro
uscite 12-9-8-1, di selezionare uno soltanto fra i
6 o 1 1 o 16 f6li conduttori, così da poter eseguire una sola
7 1 1 1 o funzione alla volta.
Il circuito che svolge tale funzione è l'integrato
8 o o o 1
IC2, di tipo 74154. Questo integrato è munito di
9
'
1 o o 1 24 piedini e il circuito è dotato di quattro entra­
te normali e due entrate supplementari di con­
10 o 1 o 1 trollo ( 18-19); alle quattro entrate corrispondono
11 1 1 o 1 16 uscite.

12 o o 1 1
13 1 ol 1 1 LA MATRICE DIODI

14 o 1 1 Il terzo importante circuito, presente nello schema


15 1 1 1 di figura 1, è quello della memoria, nella quale
viene ... registrato il ritornello della canzone che
si vuol ascoltare. La nostra memoria è di tipo
ROM (read only memory), cioè memoria a sola
Il circuito integrato IC3, varia la codifica dei lettura, perché una volta realizzata non è più
quattro terminali d'uscita ad ogni impulso in possibile cambiare il contenuto della memoria
stessa, a meno che non si provveda a variare la
disposizione fisica dei diodi che compongono la
memoria. --
Il concetto di memoria ROM è molto importante
nella moderna elettronica digitale; per tale mo­
tivo riteniamo utile approfondire ancora un po'
l'argomento.
Come ogni altra memoria, anche la memoria
ROM è accessibile per mezzo di un « indirizzo »,
che contraddistingue ciascuna cella di memoria.
Fornendo cioè alla memoria un indirizzo, che
nel nostro caso è rappresentato da uno dei 16 fili
selezionati del decodificatore, la memoria stessa
fornisce una « parola » d'uscita, ossia quanto era
stato precedentemente « scritto » in quella loca­
Fig. 2 - Piano di cablaggio del e campanello elettroni- zione di memoria.
co». La matrice diodi è composta in modo da ripro-
durre le note iniziali della marcia « Colone] Bogey •. Facciamo un esempio· concreto. Supponiamo di
L'accordatura musicale si ottiene regolando I trimmer voler suonare un qualsiasi ritornello musicale
potenziometrici R3-R6-R9-R12-R15. Con il trimmer R17 composto da cinque note suddivise in dieci bat­
si regola il volume sonoro in uscita. Con il trimmer tute.
R25 si regola il tempo, cloé la velocità di riproduzione
del ritornello musicale. Per raggiungere questo risultato occorre fare in

649
Fig. 3 - Disegno del circuito stampato a grandezza na-
turale necessario per la realizzazione del cablaggio
del « campanello musicale ».

650
modo che ciascuna delle dieci celle di memoria L'integrato IC4, lineare, di tipo NE555, svolge
contenga la nota che si intende suonare quando le funzioni di oscillatore e viene regolato in mo­
viene selezionato l'indirizzo corrispondente. Ad do da stabilire il tempo delle battute.
esempio, volendo ottenere DO-RE-Ml-FA-SOL­ Quando il contatore IC3 è a zero, l'integrato de­
SOL-FA-MI-RE-DO, basterà fare in modo di se­ codificatore IC2 seleziona soltanto il filo «0»,
lezionare ciclicamente gli indirizzi di memoria e corrispondente al piedino 1. Tale selezione si
porre le note secondo la seguente tabella: riflette sulla memoria, che è realizzata per mezzo
di una matrice a diodi la quale, a sua volta, se­
leziona una delle cinque uscite che pilotano i tran­
NOTE INDIRIZZI DI MEMORIA. sistor TR1-TR2-TR3-TR4-TR5. Questi tran­
sistor, se selezionati, entrano in saturazione e si
comportano come interruttori e, inseriscono fra
il terminale 7 dell'integrato ICI e l'alimentazio­
DO 1 ne, una delle cinque resistenze variabili R3-R6-
R9-R12-R15.
RE 2
Poiché dal valore di questi trimmer potenziome­
MI 3 trici dipende la nota generata dall'oscillatore IC1,
è possibile, per ogni uscita selezionata dalla me­
FA 4
moria, fare generare una nota a piacere che, suc­
SOL 5 cessivamente, verrà amplificata dai transistor
TR5-TR6 ed inviata direttamente all'altoparlan­
SOL 6 te AP per la riproduzione sonora.
FA 7 Quando dall'integrato IC4 arriva il primo im­
pulso, il contatore passa dalla configurazione 0000
MI 8 alla configurazione 1000, facendo selezionare il
RE 9 secondo filo della memoria (piedino 2) che, a sua
volta, agisce su uno dei cinque transistor di no­
DO 10 ta, facendo riprodurre attraverso l'altoparlante
quanto « scritto » nella seconda cella.
Si noti che il circuito rimane autoalimentato an­
E' ovvio che nella memoria non si potrà scri­ che quando cessa l'azione del pulsante Pl; l'au­
vere la nota, ma soltanto selezionare una delle toalimentazione permane sino a che non viene
cinque uscite che comandano le diverse note. selezionata l'uscita 15 (piedino 17) del decodifi­
catore (IC2).
Il contatore conta liberamente ben 15 battute,
IL CIRCUITO ELETTRICO cui corrispondono I5 note, scelte fra cinque note
diverse. Alla sedicesima battuta viene selezionato
il piedino 17, il quale manda all'interdizione il
E veniamo ora all'analisi del circuito elettrico del
transistor TR8; come conseguenza si ha la di­
campanello musicale riportato in figura 1.
seccitazione del relé e quindi l'interruzione del
La sua apparente complessità non deve trarre in circuito di alimentazione, che blocca il funziona­
inganno il lettore, perché il funzionamento del­ mento del campanello musicale in maniera del
l'apparato risulta praticamente semplice. tutto automatica.
In condizioni normali il circuito non è alimen­
tato. Ma quando qualcuno preme il pulsante P1
il circuito si alimenta e rimane autoalimentato REALIZZAZIONE PRATICA
attraverso i contatti del relé RL che risulta ec­
citato dalla saturazione del transistor TR8. La realizzazione del campanello musicale si ese­
La conduzione del transistor TR8 si spiega fa­ gue mediante circuito stampato, riproducendo il
cilmente: appena viene applicata la tensione, disegno di figura 3.
il circuito integrato IC3 si azzera automaticamen­ Si tenga presente che nello schema di figura 2
te in virtù della rete di ritardo R22-C4, che man­ i diodi al silicio che compongono la memoria
tiene i terminali 2-3 ad un livello alto per un ROM sono disposti in modo da riprodurre il ri­
tempo sufficiente all'azzeramento; successivamen­ tornello della nota canwne Colonel Bogey. La me­
te questi si portano ad un livello O, permettendo moria tuttavia può essere programmata a piacere,
il funzionamento del contatore. tenendo conto che il numero massimo di battute

651
~ e--
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l D DI NOTA
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> ALL' IC2

- 10
11
13
14
15
16

652
è di 15 ( + una battuta di stop), mentre il nu­
mero massimo delle note è di cinque. Quest'ulti­
mo parametro può essere modificato, perché è
sempre possibile inserire altri transistor di nota,
oltre i cinque montati nel circuito, sino ad un
massimo di 15.
Per programmare a piacere un motivo occorre­
rà prima di tutto scrivere la successione delle no­
te e collegare ad ogni battuta il filo selezionato
dall'integrato IC2, mediante un diodo, al gene­
ratore di nota corrispondente. Per esempio, per
il ritornello della canzone Colonne! Bogey si
avrà:

1 battuta (filo 1) pausa


2 battuta (filo 2) nota C

4
Fig. 4 - Realizzando questa matrice diodi, si otterrà la
3 battuta (filo 3) nota E
4 battuta (filo 4) pausa
5a battuta (filo 5) pausa
6° battuta (filo 6) nota E
riproduzione delle note iniziali della marcia « Colonel
Bogey >. 7 battuta (filo 7) nota D ecc.

MESSA A PUNTO
Fig. 5- Coloro che vorranno realizzare questa matrice
diodi potranno ascoltare, attraverso l'altoparlante, le
note iniziali della nona di Beethoven. Prima di collaudare definitivamente il circuito
consigliamo di controllare attentamente il ca­
blaggio, accertandosi di aver inserito gli integra­
ti nel loro giusto posto (per l'integrato IC2 con­

4
sigliamo di far uso di uno zoccoletto).
L'alimentazione ideale del circuito sarà quella sta­
bilizzata a 5 V. In tal caso occorrerà eliminare
il diodo Dl.
Con alimentazione a pile il diodo Dl dovrà ri­
sultare inserito, senza tuttavia superare mai la
tensione di 6 V.
Per poter considerare ultimato il montaggio del
campanello musicale, sarà necessario procedere al­
l'accordo delle varie note. L'unico strumento uti­
lizzabile sarà ... il proprio orecchio; l'accordatura
consiste nel regolare i cinque trimmer potenzio­
metrici. Per facilitare le operazioni di accordatu­
ra, converrà portare al minimo il ritmo delle bat­
tute, ruotando il perno del trimmer R25 com­
pletamente in senso antiorario e regolando poi
gradualmente, sempre più in senso orario i trim­
mer potenziometrici R15-R12-R9-R6-R3.
Queste operazioni vanno ripetute più volte fino a
raggiungere l'intonazione esatta.

653
MICR
LIIITATOR
PER TX

.. I

....
,'. I

=er re i hl :°'
Con l'attuale argomento continuiamo a percorrere la stràda che conduce al
perfezionamento delle emissioni sulla gamma dei 27 MHz. Questa volta in-
fatti presentiamo il progetto di un clipper che provvede a tagliare i picchi di
tensione ad un livello ragionevole, così da allinearli a quello medio della
voce.

Il maggior problema di ogni CB è sempre lo rabile senza opportuni interventi circuitali sul
stesso: riuscire a sfruttare al massimo la potenza progetto originale, ma significa soltanto aumen­
del proprio apparato, pur rimanendo nei limiti tare la potenza media dell'onda modulata, sfrut­
di potenza previsti dalle attuali disposizioni di tando le caratteristiche del trasmettitore· con mag­
legge. giore linearità ed omogeneità.
Non è la prima volta che ci capita di discutere
su questo argomento. Infatti, nel passato, abbia­
mo argomentato sulle antenne ricetrasmittenti, IL TAGLIO DEI PICCHI
sugli accordi delle impedenze e, ancora, su tanti
altri temi che avevano lo scopo di raggiungere Il taglio dei picchi o, come si suol dire con ter­
la miglior resa in un apparato ricetrasmittente. mine anglosassone, il clipping, non è del tutto
Questa volta diciamo ai nostri lettori che il ren­ immune da inconvenienti. Per esempio, quando
dimento dell'apparato dipende anche dalla per­ una sinusoide viene tagliata, il segnale risultante
centuale di modulazione della portante. assomiglia ad un'onda quadra, che contiene un
Molti ricetrasmettitori sono in grado di modu­ elevato numero di armoniche che, in un'ultima
lare la portante al 100%. Ma questa caratteri­ analisi, fanno variare il timbro della voce.
stica non riveste importanza eccessiva ai fini del L'uso del solo circuito di clipping, in aggiunta al
rendimento del trasmettitore, perché la voce u­ modulatore, provoca, da una parte, un aumen­
mana è composta da una sequenza di picchi e to della potenza media, ma dall'altra peggiora
di zone di minor ampiezza, così come indicato in la comprensibilità, variando la « forma» della
figura 1. Con la voce umana, dunque, la potenza voce e generando suoni incompensibili provocati
media risulta notevolmente più bassa di quella dalle armoniche, che vanno ad occupare una
dei picchi che modulano al 100%. Ne si può pen­ banda di frequenza eccessiva. Ecco perché un
sare di aumentare il volume, perché i picchi limitatore microfonico per ricetrasmettitori, ve­
condurrebbero inevitabilmente ad un superamen­ ramente degno di questo nome, deve provvede­
to della modulazione al di là della misura del re, oltre al clipping vero e proprio, anche alla
100%, peggiorando notevolmente la comprensi­ ricostruzione della forma d'onda originaria, con
bilità. l'eliminazione contemporanea delle armoniche di
La soluzione migliore consiste invece nel tagliare frequenza superiore ai 3 KH.
i picchi ad un livello ragionevole, in modo da
allinearli press'a poco al livello medio della vo­
ce. Con questo sistema la voce assume un anda­ CIRCUITO DEL LIMITATORE
mento molto più regolare e la potenza media
della modulazione aumenta in grande misura ed Lo schema elettrico del limitatore microfonico
aumenta anche la penetrabilità del trasmettitore. per ricetrasmettitori, da inserirsi tra il micro­
Ciò non significa esaltare la potenza di trasmis­ fono e l'apparato ricetrasmittente, è rappresen­
sione caratteristica dell'apparato, perché questa tato in figura 2.
è rappresentata da un valore costante e insupe- Il progetto è dotato di tutte quelle caratteristiche

655
Fig. 1 - Il diagramma caratteristico della voce umana
è composto da una sequenza di picchi e di zone di
minor ampiezza. Con il clipper si provvede a tagliare
j picchi ad un livello quasi pari a quello medio della
I 11 Il I voce.

I -

R1 R3 R4 R2« n

c5
TR1 TR2

l.4ti ~
J 1

02
e

re"
sr oI R2 C4 R6
01 C6 C7

MASSA

P. T.T.

AL MICRO

656
COMPONENTI
Condensatori R4 = 82.000 ohm
CI 1 F -150 VI (ceramico) R5 = 1.000 ohm (trimmer potenziometrico)
= 200 ohm
C2 50 F - 12 VI (elettrolitico) R6 =
= = 5.000 ohm (trimmer potenziometrico)
C3 1 F -150 VI (ceramico) R7
=
C4 1 F -150 VI (ceramico) R8 = 100.000 ohm
=
C5 1 F -150 VI (ceramico) R9 = 620 ohm
=
C6 = 50.000 pF - 150 VI
Varie
C7 = 50.000 pF - 150 VI
C8 = 1 F - 150 VI (ceramico) TR1 = ASY29 (AC127)
C9 = 100.000 pF TR2 = ASY29 (AC127)
C10 = 50 F - 150 VI (elettrolitico) TR3 = ASY29 (AC127)
D1 = diodo zener (2,7 V oppure 3,9 V)
Resistenze D2 = diodo zener (2,7 V oppure 3,9 V)
R1 = 82.000 ohm J1 = impedenza 75 mH (vedi testo)
R2 = 2.200 ohm S1 = interrutt.
R3 = 470 ohm alimentaz. = 9 V

Fig. 2 - Progetto completo del clipper, composto da


uno stadio adattatore di impedenza (TR1), da uno sta-
dio amplificatore (TR2), da un filtro passa-basso e da
uno stadio amplificatore ad alta impedenza (TR3), che
provvede a separare il filtro dall'entrata del trasmet-
titore.
R8 +
c10

TR3 9V
e

I
7

lese MpSS[
R9
C9

L e

erre[)DTT

AL RICE -TRASM.

657
proprie dei limitatori di una certa classe. Infatti risultare spostato verso il collettore del transistor
esso potrà essere utilizzato sia con microfoni di TR2.
tipo piezoelettrico, sia con microfoni dinamici,
perché lo stadio d'entrata, pilotato dal transistor
TR1. è di tipo ad alta impedenza. IL CLIPPING
Il primo stadio del progetto di figura 2, dunque,
è un adattatore di impedenza, al quale fa seguito Il segnale uscente dal trimmer potenziometrico
uno stadio amplificatore pilotato dal transistor
R5 viene applicato, tramite il condensatore di
TR2 che è montato in un circuito con cmi:ttore accoppiamento C5, al clipping, che è composto
a massa. Questo secondo stadio provvede ad au­
dai diodi zener DM-D2, i quali provvedono ad
mentare notevolmente l'ampiezza del segnale,
eliminare tutti i picchi che superano la tensione·
in misura tale che, anche i segnali di piccola en­
di zener, lasciando assolutamente invariati i se­
tità, risultino quasi al limite di clipping.
gnali di ampiezza inferiore.
La resistenza variabile R5, che in realtà è un
trimmer potenziometrico, funge da elemento di Giunti a questo punto il lettore potrà chiedersi
con trollo della sensibilità del circuì to. In sede per quale motivo il clipping sia composto da due
di messa a punto dell'apparato, la resistenza se­ diodi zener, collegati in serie e in antipolarità,
mifissa R5 dovrà essere regolata in modo da adat­ anziché da un solo diodo zener. La nostra rispo­
tare il circuito del limitatore microfonico al tipo sta è immediata: l'uso di un solo diodo zener
di microfono utilizzato. Se, ad esempio, il rice­ comporterebbe un errore abbastanza grave, per­
trasmettitore è dotato di microfono di tipo pie­ ché con esso si otterrebbe un clipping a 4,7 V per
zoelettrico, la resistenza semifissa R5 dovrà esse­ picchi positivi, mentre si otterrebbe un clipping
re regolata per una bassa sensibilità del circuito, di soli 0,6 V per i picchi negativi, creando una
spostando il cursore verso la linea di alimenta­ forte dissimmetria nel segnale e una notevole di­
zione positiva. Con i microfoni di tipo dinamico, storsione ed incomprensibilità. Ecco perché, in
invece, sarà necessaria una elevata sensibilità ed sostituzione di un solo diodo zener, si debbono
il cursore del trimmer potenziometrico R5 dovrà utilizzare due diodi zener collegati nel modo in-

658
Fig. 4 - Circuito stampato in
grandezza naturale, cioé in scala
1/1, che il lettore dovrà realizza-
re per compiere il progetto del
clipper.

dicato nel circuito di figura 2, ciascuno da 2,7 cui frequenza di taglio è stabilita intorno al va­
o 3.9 V. lore di 3 KHz.
Un errore di disegno purtroppo è stato commes­ Questo filtro, di tipo a «p greca», restituisce
so nello schema pratico di figura 3, perché in quel­ un segnale privo di armoniche e, quindi, in gra­
lo schema è stato disegnato un solo diodo zener do di modulare la frequenza portante del tra­
DI. Ma il lettore è già avvertito e saprà certa­ smettitore.
mente inserire in serie a D1 un secondo diodo,
Il segnale, dopo aver attraversato il filtro, anziché
collegandolo fra il terminale contrassegnato con
raggiungere direttamente il ricetrasmettitore, vie­
la fascetta di D 1 e con il terminale dell'impeden­
ne inviato ad uno stadio ad alta impedenza, che
za di J 1. Come abbiamo detto, le fascette dei
provvede a separare il filtro dall'entrata del tra­
due diodi dovranno risultare affacciate tra loro.
smettitore. Questo stadio è dotato di un comodo
controllo di ampiezza, rappresentato dal trimmer
potenziometrico R7, che permette la modulazione
FILTRO PASSA-BASSO
al 100% del trasmettitore alla soglia del clipping.
Il segnale limitato in ampiezza dal clipping rag­
giunge successivamente un filtro passa-basso, la
COSTRUZIONE DEL LIMITATORE

La costruzione di questo utile accessorio della


stazione CB non è difficile. Una certa dose di
pazienza e un po' di attenzione eviteranno ba­
nali errori di cablaggio, purché si segua attenta­
mente il nostro piano costruttivo riportato in fi­
gura 3 che, come si può notare, fa uso del cir­
cuito stampato. Quest'ultimo, come è nostra abi­
tudine, è riportato in scala 1/1 in figura 4.

4
Trattandosi di un amplificatore di segnali a bas­
so livello, il circuito dovrà essere racchiuso in
un contenitore metallico, in modo da creare uno
schermo elettromagnetico perfettamente efficiente.
Fig. 3 - Piano di cablaggio del limitatore microfonico
per radiotrasmettitori CB. Questo apparecchio può an-
che essere montato direttamente dentro il trasmetti- CONNETTORI MICROFONICI
tore, se in quest'ultimo esiste uno spazio libero e suf-
ficiente ad ospitare il clipper. In questo disegno è
stato commesso un errore: risulta infatti inserito il
Il montaggio del nostro limitatore microfonico
solo diodo D1, mentre nello schema elettrico di figura può essere effettuato in due modi diversi, così
2 i diodi sono due; il secondo diodo, quindi, deve es- come indicato in figura 5: inserendo l'apparec­
sere inserito fra D1 e l'impedenza I1; il collegamento chio tra il microfono e l'entrata del ricetrasmet­
e di tipo In serie e con polarità contrapposte (le due titore, oppure montando il limitatore microfonico
fascette debbono affacciarsi fra loro). I due diodi ze-
er D1-D2 debbono avere la stessa tensione zener: all'interno del contenitore del ricetrasmettitore;
oppure 3,9 V. questa seconda soluzione implica ovviamente la

659
MICRO

PTT

CLIPPER
0@

MICRO

1. CIRCUITO
CLIPPER

y L
SPINA

-@

$
Fig. 5 - Il limitatore microfonico per ricetrasmettitori può disposizione di un certo spazio dentro il trasmet­
essere inserito nella stazione CB in due modi diversi: titore.
fra il microfono e l'entrata del trasmettitore, oppure
dentro il trasmettitore stesso, se in questo esiste In ogni caso i connettori originali debbono esse­
qualche spazio libero. E' ovvio che i connettori ori- re conservati, perché continueranno a svolgere
ginali dovranno essere conservati. la loro funzione di collegamento fra il microfono,
o il clipper, e l'entrata del trasmettitore.
Il collegamento dei conduttori uscenti dal micro-

Con questo sintonizzatore, adatto per l'ascol-


to della Citizen's Band, potrete esplorare co-
modamente una banda di 3 MHz circa. Potrete
SINTONIZZATORE ce
inoltre ascoltare le emissioni dei radioamatori (Monogamma CB)
sulla gamma dei 1 O metri (28-30 MHz). Ac-
quistando anche il nostro kit del « TRASMET-
TITORE CB », è possibile realizzare un com-
pleto RX-TX a 27 MHz per la CB.
Meraviglioso kit a sole

L. 5.900
Le richieste del kit del « Sintonizzatore CB » deb-
bono essere fatte inviando anticipatamente l'im-
porto di L. 5.900 a mezzo vaglia o c.c.p. n.
3/26482 intestato a: ELETTRONICA PRATICA -
20125 MILANO - Via Zuretti, 52.

660
fono è chiaramente indicato nello schema pratico trasmettitore, dovrà lasciare inalterato il cavo
di figura 3. che congiunge il microfono con il trasmettitore.
Costruendo I" apparato a parte, come indicato in
alto di figura ». basterà interrompere il condut­
tore microfonico e collegare i due terminali ri­ COLLEGAMENTO CON IL MICROFONO
ultanti al clipper nel modo indicato in figura 3.
Chi opterà per la seconda soluzione, cioè chi Non tutti i microfoni per apparati ricetrasmetti­
momerà il clipper direttamente dentro i! rice- tori CB vengono costruiti allo stesso modo. Certi

TRASMETTITORE CB
UNA PRESTIGIOSA SCATOLA DI MONTAGGIO
-
A L. 19.500
SCHEDA TECNICA

Alimentazione: minima 12 V - tipica


13,5 V - massima 14 V

Potenza AF in uscita
(senza mod.): W (circa)

Potenza AF in uscita
(con mod.): 2 W (circa)

Sistema di emissione: in modulazione dam-


piezza

Profondità di mod.: 90% 100%


Potenza totale dissi-
pata: 5 W

Impedenza d'uscita per52 : 75 ohm (rego-


antenna: labili)
Con l'approntamento di questo nuovo kit voglia-
cro fono: di tipo piezoelettrico mo ritenere soddisfatte le aspirazioni dei nostri
vmero canali: a piacere lettori CB. Perché acquistando questa scatola di
montaggio, e quella del monogamma CB, ognu-
Portata: superiore a 1 O -;- 15 no potrà costruire un valido apparato ricetrasmit-
Km (in condizioni ideali) tente a 27 MHz.

La scatola di montaggio del trasmettitore CB contiene:


N. 1 circuito stampato - n. 13 condensatori ceramici - n. 5 condensatori elettro-
litici - n. 2 trimmer capacimetrici - n. 11 resistenze -n. 2- impedenze AF - n. 1 tra-
sformatore di modulazione- n. 1 circuito integrato - n. 3 transistor - n. 2 bobi-
ne - n. 1 raffreddatore per transistor TR3.

Le richieste debbono essere fatte inviando anticipatamente l'im-


porto di L. 19.500 a mezzo vaglia o c.c.p. n. 3/26482 intestato a
ELETTRONICA PRATICA - 20125 MILANO - Via Zuretti, 52.
tipi, infatti, sono dotati di un pulsante P.T.T.
(push to talk); questo pulsante serve per la com­
mutazione rapida del sistema dalla condizione
di ricezione a quella di trasmissione.
Dunque i cavi di collegamento fra microfono e
Lire 2.700 apparato ricetrasmettitore non sono tutti uguali:
possono essere quindi in numero di tre o più.
Ma questi fili conduttori non interessano il fun­
zionamento del clipper ed essi debbono essere
riportati sul connettore d'entrata microfonico
del ricetrasmettitore (figura 6).

L'IMPEDENZA J1

Nel circuito del clipper risulta montata una im­


pedenza che abbiamo denominato J. Questa im­
pedenza dovrà possedere un valore di 75 mH.
Ma tale valore è di difficile reperibilità com­
merciale. Esso potrà tuttavia essere composto
collegando, in serie fra loro, più impedenze di

CON QUESTA PENNA


APPRONTATE I VOSTRI Fig. 6 - Non tutti i microfoni presentano uguali sistemi
di collegamento, perché in certi tipi risulta inserito il
P.T.T. (commutatore parlo-ascolto), per il quale si fa
CIRCUITI STAMPATI uso di quattro fili conduttori contrassegnati con colori
diversi o uguali (massa).

Questa penna permette di preparare i circuiti stampati


con la massima perfezione nei minimi dettagli. Il suo
aspetto esteriore è quello di una penna con punta

:'
di, nylon. Contiene uno speciale inchiostro che garan­ BF
tisce una completa resistenza agli attacchi di soluzione
di cloruro ferrico ed altre soluzioni di attacco normal­
MICRO @
mente usate. Questo tipo particolare di inchiostro ade­ MASS
risce perfettamente al rame. o.
O

NORME D'USO CARATTERISTICHE


PTT
4. PTT

Tracciare il circuito su una La penna contiene un di-


lastra di rame laminata e 'spensatore di inchiostro
perfettamente pulita; la- controllato da una valvola
sciarla asciugare per 15 che garantisce. una lunga
minuti, quindi immergerla durata eliminando evapor-
nella soluzione di attacco zioni quando non viene
(acido corrosivo). Tolta la usata. La penna non con-
lastra dalla soluzione, si tiene un semplice tampo-
noterà che il circuito è In ne imbevuto, ma è comple-
perfetto rilievo. Basta tamente riempita di inchio-
quindi togliere l'inchiostro stro. Per assicurare una
con nafta solvente e la scrittura sempre perfetta, BF
lastra del circuito è pron- la penna è munita di una
ta per l'uso. punta di ricambio situata MICRO
nella parte terminale.
MASSA r
z
o.
MASSA 0)

p TT. r--1 Pl T.
75 mH
GLI ATTREZZI
DEL
PRINCIPIANTE

7.L'impedenza da 75 mHl, necessaria per la com-


posizione del circuito del clipper, non è di facile repe-
ità commerciale. Per ottenerla conviene collegare
serie fra loro tre impedenze, cosi come indicato in
esto disegno; l'impedenza da 30 mH è di tipo GBC
00/0497-01; l'impedenza da 15 ml è di tipo GBC
00/0497-04.

diverso valore. Nell'esempio riportato in figura


7 sono state collegate in serie fra loro tre impe­
denze; due di queste hanno il valore di 30 mH,
la terza ha il valore di 15 mH; il valore risul­
tante è quello di 75 mH. Coloro che non riusci­
ranno a ottenere questo valore esatto, potranno
ugualmente collegare fra loro più induttanze, IN UN UNICO KIT
accontentandosi di un valore totale molto pros­
simo a quello di 75 mH. PER SOLE
MESSA A PUNTO DEL CLIPPER LIRE 7.900
La messa a punto del clipper consiste in due
semplici e successive operazioni.
La prima operazione consiste nel regolare il trim­ CONTIENE:
mer potenziometrico R7 in modo da ottenere saldatore istantaneo (220 V - 90 W)
una modulazione del 100%. Per questa prima ope­ punta rame di ricambio
razione ci si potrà aiutare con l'oscilloscopio. scatola pasta saldante
Contemporaneamente si dovrà regolare il trim­ 90 cm. di stagno preparato in tubetto
mer potenziometrico R5 per la massima sensi­ 1 chiave per operazioni rìcambio punta saldatore
bilità, parlando poi a voce sufficientemente alta, paio forbici isolate
davanti al microfono, in modo da raggiungere pinzetta a molle in acciaio inossidabile con
un'azione efficace del clipper. punte internamente zigrinate
E passiamo ora alla seconda operazione, nella 1 cacciavite ìsolato alla tensione dì 15000 V
quale, senza più toccare il trimmer potenziome­ 4 lame intercambiabili per cacciavite con innesto
a croce
trico R7, si provvede a regolare il trimmer po­
tenziometrico R5 in modo da raggiungere la
maggior penetrabilità, cioè un compromesso tra
una potenza media elevata e la comprensibilità Le richieste del kit degli • ATTREZZI DEL PRIN-
CIPIANTE • debbono essere fatte a: Elettronica
della parola. Per questa seconda operazione l'u­ Pratica - 20125 MILANO - Via Zuretti n. 52, in-
nico strumento valido sarà rappresentato dall'au­ viando anticipatamente l'importo di L. 7.900 a
silio di un secondo ... CB dislocato in un punto mezzo vaglia postale o c.c.p. n. 3/26482 (spese
di spedizione comprese).
abbastanza lontano.

663
TRALASCIAMO, ALMENO PER UNA A vacanze finite, quando non è più possibile
prolungare la stagione balneare e la campagna
VOLTA, IL RIGORE TECNICO DEI comincia a perdere il suo colore estivo, mentre
la montagna si raffredda, allontanando i suoi
CIRCUITI ELETTRONICI PER CO- appassionati escursionisti, nei centri abitati di
pianura riprendono i giochi di società in casa,
STRUIRE UN APPASSIONANTE ED con lo scopo di occupare ancora piacevolmente
il tempo libero. Ciò avviene di preferenza in
ORIGINALE GIOCO DI SOCIETA'. quelle località in cui il settembre chiude definiti-

664
vamente le porte all'estate, portando con sè piog­ occorre avere occh1o e mano terma.
gia e grigiore. Il gioco consiste nell'entrare con un puntale elet­
Ma i giochi più comuni sono sempre gli stessi trico in un labirinto disegnato sulle nostre pagine
e difficilmente riescono ad allietare le ore dedi­ e di uscire senza mai abbandonare la pista per­
cate alla distensione e al riposo. Un gioco del corsa. Si tratta dunque di un gioco che molti
tutto nuovo e, per giunta, elettronico, è senza già conoscono, perché esso viene spesso pubbli­
dubbio queUo che più si addice ai nostri lettori. calo su quotidiani, rotocalchi e pubblicazioni spe­
Noi ve lo abbiamo presentato sotto il titolo di cializzate. Ma quei tipi di labirinti vengono per­
« II labirinto elettronico», ma avremmo potuto corsi con la punta di una matita, perché si trat­
chiamarlo anche il gioco della « mano ferma», ta soltanto di indovinare la via giusta. Nel no­
perché esso, oltre che mettere alla prova l'abi­ stro labirinto elettronico, invece, occorre indi­
lità tecnica di una persona, la sottopone ad un viduare il giusto percorso tra entrata ed uscita
lavoro manuale di grande pazienza, per il quale senza mai togliere il puntale dalla pista di rame,
perché altrimenti un apposito apparato acustico
emette subito dei suoni che denunciano l'irrego­
larità del giocatore.
Fig. 1 - Questo è Il labirinto, composto da piste di ra-
Dunque, la prima abilità di chi partecipa al gio­
me. cbe il lettore dovrà costruire per effettuare il gioco
della • mano ferma », Il disegno è qui riprodotto in co, cioè l'occhio, potrà essere valutata misurando
scala 1/1, II percorso esatto viene effettuato, a comin- il tempo consumato a compiere l'intero percorso;
ciare dal punto di partenza, con un puntale collegato la seconda qualità, cioè quella della mano per­
con il sistema d'allarme. Per non far scattare l'allar- fettamente ferma, viene controllata con lappa­
me acustico, non bisogna mai abbandonare con il pun-
tale la pista di rame. recchio acustico più avanti descritto.

PUNTO DI SALDATURA
FILO DI MASS
PARTENZA

ARRIVO

665
A

T1
SCR1
LIBERO
R2 R3
R1

UJT1 Tl

'
S1

O
/
9V
r
e LABIRINTO +
c1 R4

COMPONENTI-----
C1 = 5F - 15 VI (elettrolitico) TR1 = BC108
R1 = 1.000 ohm SCRI = SILEC TD 2001
R2 = 10.000 ohm T1 = trasf. d'uscita per RX transistor
R3 = 330 ohm S1 = interrutt.
R4 = 150 ohm Alimentaz. = 9 V
UIT1 = 2N2646

IL CIRCUITO ELETTRICO La prima parte del labirinto elettronico, cioè la


traccia di rame che costituisce il labirinto, è rap­
Il labirinto elettronico, i lettori lo avranno già presentata in figura 1. La seconda parte del pro­
intuito, consta di due parti fondamentali: la trac­ getto, cioè quella del dispositivo di innesco, è
cia di rame, ricavata da una basetta ramata del rappresentata in figura 2.
tipo di quelle usate per la composizione di cir­ Come si può notare, il circuito di innesco è rea­
lizzato mediante l'uso di un diodo controllato
cuiti stampati, che compone il labirinto; la se­
SCR, il cui gate risulta normalmente cortocircui­
conda parte è quella propriamente elettronica di
tato a massa attraverso il puntale e la traccia del
un allarme, che viene innescato quando manca
labirinto. Il disegno rappresentativo del labirin­
il contatto elettrico fra un puntale metallico, to, riportato nel circuito di figura 2, simboleggia
collegato al circuito d'allarme, e la traccia con­ il circuito vero e proprio del labirinto riportato in
duttrice del labirinto. figura l.

666
Fig. 2 - Progetto del sistema di allarme acustico. Il Quando il contatto fra il puntale e la pista dr
labirinto è appena accennato mediante la «greca». rame del labirinto viene a mancare, anche per
Quando il puntale viene tolto, la resistenza Rt invia un solo istante, il gate del diodo controllato SCR!
corrente al gate del diodo controllato SCRI che, inne-
riceve corrente attraverso la resistenza Rì. che è
scandosi, conduce corrente e costringe l'altoparlante
ad emettere un suono. collegata alla linea di alimentazione positiva. Il
diodo SCRI dunque si innesca.

4
Una volta innescato, cioè quando il diodo SCR
diviene conduttore, esso rimane tale sino a che
non si interrompe il circuito di alimentazione
tramite l'interruttore Sl.
La segnalazione dell'errore commesso dal gioca-
tore, e che rappresenta la causa dell'innesco del
diodo controllato SCRI, potrebbe venir eviden­
Fig. 3- Piano costruttivo del sistema d'allarme con pun- ziata in vari modi. Il più economico ed elemen­
tale. I componenti, necessari per realizzare questo cir- tare fra questi potrebbe essere quello della lam­
cuito, non sono critici e possono essere sostituiti con pada-spia, collegata fra il catodo del diodo con­
modelli equivalenti con la certezza di ottenere ugual- trollato SCRl e massa. La lampada-spia, così
mente il successo. Il trasformatore d'uscita TI è un
comune trasformatore d'uscita per push-pull di tran-
collegata, si accenderebbe immediatamente quan­
sistor di apparati riceventi di tipo portatile. do il diodo stesso entra in conduzione.

AL LABIRINTO
UJT1
o

a
Io 4
Fig. 4 - Disegno in scala 1/1 del circuito stampato
necessario per comporre il sistema di allarme acustico.

Ma per realizzare qualche cosa di più originale, L'impiego più tipico del transistor unigiunzione
cioè per rendere più interessante questo nostro è senza dubbio quello degli oscillatori a rilassa­
gioco di società, abbiamo voluto sostituire la mento, nei quali la nota acustica viene prodotta
lampada-spia con un allarme acustico di tipo dal continuo ed automatico processo di carica e
elettronico, realizzato con l'impiego di un tran­ scarica di un condensatore.
sistor di tipo unigiunzione e con un transistor di Nel nostro progetto di figura 2 questo conden­
tipo NPN. satore è indicato con Cl; si tratta di un conden­
satore elettrolitico che viene caricato attraverso
la resistenza R2.
IL SEGNALATORE ACUSTICO Quando la tensione sui terminali del condensa­
tore elettrolitico Cl, cioè la tensione di emittore
L'oscillazione di bassa frequenza, quella destina­ riferita al transistor UJT 1, raggiunge un certo
ta a denunciare l'errore commesso dal giocatore, valore di soglia, la giunzione emittore-base l del­
viene prodotta dal transistor unigiunzione UJTl, l'unigiunzione diviene conduttrice e scarica il
sul cui funzionamento teorico abbiamo avuto più condensatore elettrolitico Cl sulla resistenza R4.
voi te occasione di soffermarci in passato. Ricor­ Questa scarica avviene in un tempo assai breve,
diamone comunque alcuni elementi. a causa del basso valore della resistenza R4; ecco
Il transistor unigiunzione, conosciuto tecnicamen­ perché si ottiene la generazione di un impulso
te con la sigla UJT, può essere utilizzato da so­ di notevole potenza.
lo o in abbinamento con altri semiconduttori: L'impulso viene successivamente amplificato dal
transistor bipolari, thyristor, triac. transistor TRl, in modo da poter pilotare l'alto­
Questo tipo di transistor occupa, a torto, un po­ parlante.
sto di secondo piano nello studio e nelle appli­
cazioni dilettantistiche. Ma le sue applicazioni
pratiche si presentano un po' dovunque, in tutti
i settori dell'elettronica.
Il transistor unigiunzione è realizzato tramite una
Fig. 5- Zoccolatura dei semiconduttori montati nel di-
barretta di materiale semiconduttore (silicio) di
spositivo di segnalazione acustica.
tipo N, alle cui estremità vengono ottenuti dei
contatti ohmmici con i terminali di base Bl - B2.
Una punta di alluminio vien fatta penetrare in
una zona intermedia della batteria di silicio,
formando una giunzione P-N. Questa punta fa B1
capo ad un terzo elettrodo denominato emitto­
re (E).
Il simbolo elettrico del transistor unigiunzione
somiglia un po' a quello del FET, con l'unica
·€» 82

differenza che la linea contenente la freccia è TR1 UJT1 SCR1


sistemata in posizione obliqua rispetto alla bar­
retta centrale più grossa.

668
Per ottenere un miglior adattamento di impeden­ COSTRUZIONE DEL SISTEMA D'ALLARME
za tra il circuito di collettore del transistor TRl
e l'altoparlante, cioè per sfruttare al massimo la La realizzazione pratica del circuito d'allarme
potenza fornita dall'oscillatore, si è provveduto ad è rappresentata in figura 3. Essa fa uso di un
un accoppiamento tramite trasformatore (Tl) fra circuito stampato il cui disegno, in scala 1/1, è ri­
altoparlante e circuito d'uscita del transistor TRl. portato in figura 4.
Prima di inserire i semiconduttori nel circuito
stampato, cioè il transistor unigiunzione UJTl,
UNA POSSIBILE VARIANTE il transistor TRl e il diodo controllato SCRl,
occorrerà controllare attentamente i disegni ri­
A qualche lettore potrà sembrare più logico per­ portati in figura 5, che interpretano chiaramente
correreil labirinto sulle strisce isolate, anziché la zoccolatura dei tre semiconduttori.
sulle piste di rame, perché in pratica le piste di Ricordiamo che i componenti elettronici, neces­
rame dovrebbero simulare i muri o le siepi del sari per la composizione del sistema d'allarme,
labirinto, mentre le strisce isolate dovrebbero non sono critici; ciò significa che gli stessi semi­
rappresentare la strada. Percorrendo in tale mo­ conduttori potranno essere sostituiti con elementi
do il labirinto, occorrerebbe far scattare il siste­ equivalenti o anche soltanto similari. In ogni ca-
ma d'allarme ad ogni contatto accidentale del so si otterrà un esito positivo.
puntale con una delle due piste laterali. Per quanto riguarda il diodo SCRl, ricordiamo
Tale soluzione non ci è sembrata valida, perché che potranno venir utilizzati tutti i modelli con
essa permetteva ai giocatori... furbi di barare, caratteristiche di 50 V-0,8 A o superiori. Nel no­
saltando una pista di rame, cioè un muretto o stro prototipo si è fatto uso di un SILEC TD
una siepe del labirinto, senza provocare alcun al­ 2001.
larme. Disponendo di un altoparlante ad elevata im­
pedenza, cioè con impedenza superiore a 50 ohm,
Tuttavia, se qualcuno desiderasse concepire co­
si potrà fare a meno del trasformatore d'uscita
sì il nostro gioco, la variazione è sempre possibile
Tl, perché i terminali dell'altoparlante potranno
ed in maniera molto semplice. Basterà infatti
essere direttamente collegati con il collettore del
collegare il circuito del labirinto alla linea di
transistor TRl e con il terminale di catodo (K)
alimentazione positiva, anziché a massa, interrom­
del diodo controllato SCRl.
pendo il collegamento della resistenza RI con la­
nodo (A) del diodo controllato SCRl e colle­ Con gli altoparlanti di impedenza di pochi ohm
gando questa resistenza in serie con il puntale, occorrerà un trasformatore d'uscita del tipo di
cioè in serie con il gate del diodo SCRl. quelli montati nei ricevitori radio transistorizzati
e tascabili, lasciando libero il terminale centrale
In questo modo il diodo controllato risulterebbe
dell'avvolgimento primario, così come indicato
normalmente in stato di NON CONDUZIONE.
nel circuito elettrico di figura 2. Non essendoci
Toccando invece con il puntale una delle due
problemi di riproduzione fedele, l'impedenza del­
piste del labirinto (alimentazione positiva), si ot­
l'avvolgimento secondario del trasformatore di
tiene l'innesco del diodo controllato e la conse­
uscita T 1 potrà anche essere diversa da quella
guente segnalazione d'allarme.
dell'altoparlante.

IL LABIRINTO COME SI GIOCA


Sul labirinto abbiamo già avuto modo di intratte­ L'impiego di questo passatempo elettronico, già
nerci. Esso verrà costruito riproducendo integral­ ampiamente intuito dal lettore, è oltremodo sem­
mente il disegno di figura l, servendosi ovvia­ plice. Basterà infatti posizionare il puntale nella
mente di una basetta per circuiti stampati. Il zona di partenza del labirinto di figura 1, ovvia­
circuito non è comunque vincolante e il lettore mente dopo aver acceso il circuito del sistema
potrà sempre costruire quello preferito di sua d'allarme tramite l'interruttore Sl. Con il pun­
proprietà o tratto da qualche pubblicazione di tale, che può essere quello di un tester oppure
enigmistica. Le dimensioni possono essere mag­ un semplice spinotto di tipo a banana, si inizia
giori o minori rispetto a quelle del nostro dise­ il percorso ritenuto esatto senza mai sollevare il
gno di figura 1. Ciò che importa è che esista ef­ puntale dalla pista di rame. Se ci si accorge di
fettivamente almeno un collegamento continuo, aver sbagliato percorso, si ritorna indietro senza
ininterrotto, tra il punto di partenza e quello di mai sollevare il puntale, cioè senza far scattare
aIv o. l'allarme e senza incorrere nelle previste penalità.

669
RICEVE TUTTE LE PRINCIPALI EMIT- Anche il Caracol si è rinnovato. Si è rinnovato
cioè quel prestigioso e sempre nuovo radiorice­
TENTI AD ONDE MEDIE E QUELLE vitore transistorizzato in scatola di montaggio,
AD ONDE LUNGHE DI MAGGIOR in grado di captare tutte le principali emittenti
PRESTIGIO . ad onde medie e quelle ad onde lunghe di mag­
giore importanza.
Questo ricevitore venne presentato nell'ottobre

• FRANCE 1
del '74 all'insegna della novità e del perfezioni­
smo, perché in grado di far ascoltare un'emitten­
te in ogni plinto della scala, o quasi, nelle ore

• EUROPE 1 notturne e in quelle diurne che, come è ben ri­


saputo, sono le più sfavorevoli al sistema di co­

• BBC municazioni via radio. Il rinnovamento è stato


effettuato sul solo progetto, che è cambiato in

• M. CARLO
taluni punti, sia per il disegno, sia per i compo­
nenti elettronici. La veste esterna, invece, è ri­
masta sempre la stessa e sono rimaste sempre

• LUXEMBOURG le stesse anche le caratteristiche fondamentali.


L'alimentazione è ancora in corrente continua.
La potenza d'uscita si aggira sullo 0,3 W circa;
e questa è una potenza più che sufficiente per l'a­
sco! to delle emissioni radiofoniche anche in luo­
ghi rumorosi.

670
NUOVO
CARATTERISTICHE

Potenza d'uscita: 0,5 W


Ricezione in AM: 150 - 265 KHz (on-

CARACOL
de lunghe)
Ricezione in AM: 525 - 1700 KHz (on-
de medie)
Antenna interna: in ferrite
8 TRANSISTOR Semiconduttori: 8 transistor + 1 dio-
do
2 GAMME D'ONDA Alimentazione: 6 Vcc (4 elementi da
1,5 V)
Presa esterna: per ascolto in aurico-

RADIO lare
Media frequenza: 465 KHz
Banda di risposta: 80 Hz - 12.000 Hz

RICEVITORE Dimensioni: 15,5 x 7,5 x 3,5 cm.


Comandi esterni: sintonia - volume -
interruttore - cambio d'onda.

IN
SCATOLA Le due gamme d'onda, di cui è dotato il nce­
vitore, hanno la seguente estensione:
ONDE LUNGHE: 150-260 KHz
ONDE MEDIE : 525-1.650 KH

DI La media frequenza, sulla quale deve essere ta­


rato il ricevitore, è di 472 KHz.
Il circuito è munito di presa jack per l'ascolto
dei programmi radiofonici in auricolare.

ONTAGGIO Sei transistor sono di tipo NPN, mentre due tran­


sistor sono di tipo PNP. Tutti i transistor sono di
moderna concezione e produzione industriale. La
rivelazione dei segnali radio è ottenuta tramite
un diodo al germanio.
Il cablaggio si realizza su un circuito stampato,

COSTA L. 9.800 sul quale sono riportate le sigle dei componenti


in corrispondenza dei punti in cui questi debbo­
(senza auricolare) no essere applicati: ciò agevola notevolmente il
lavoro di montaggio.
L'altoparlante, di forma circolare e di tipo ma-
L. 10.300 gnetico, ha un diametro di 7 cm., l'impedenza
è di 8 ohm e la potenza massima tollerabile è di
{con auricolare) 0,3 W.
MF1
GIALLO
,-------7

0M
________ ç_v J_, : I ~•~ :
I I "[_

i -lilli

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«• - HJ_~t-~-
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lI
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, f.
,
C6
I
R5

OL

I _J C7
ROSSO

) +-09v
R3

Fig. 1 - Il progetto del « Caracol » è quello di un rice-


vitore radio a conversione di frequenza, cioé di tipo
supereterodina. L'alimentazione, in corrente continua
a 6 V, è ottenuta tramite un collegamento di 4 pile a
torcia, da 1,5 V ciascuna, inserite in serie. I valori
tielle tensioni, riportati nei principali punti del circuito,
sono quelli misurati con un voltmetro da 20.000 ohm/
volt. Le due possibili posizioni del commutatore S1,
permettono l'ascolto della gamma ad onde medie e
di quella ad onde lunghe. Nell'elenco componenti non
risulta citato il valore della resistenza R19; perché
questa resistenza, inizialmente prevista nel progetto Condensatori
originale, è risultata inutile; rimane quindi libero il
punto di connessione di questo componente.
CV = Condensatore variabile
CI = 22 pF (22J)
c2 = 20.000 pF (.02 F)
Il mobile contenitore ha le dimensioni di 15,5 x
Cc3 = 20.000 pF (.02 F)
3,5 x 7,6 cm. circa.
C4 = 10.000 pF (01 F)
C5 = 120 pF (120)
L'accensione del ricevitore si ottiene ruotando la C6 = 4,7 F 25 V (elettrolitico) 1
manopola di comando del potenziometro di vo- C7 = 50.000 pF (O5 F)
1 ume, sino a produrre lo scatto dell'interruttore. C8 = 20.000 pF (203)
La manovra inversa serve a spegnere l'apparec­ C9 = 5.000 pF (.005 F)
chio. La ricerca delle emittenti si effettua ruo­ C10 = 5.000 pF (.005 F)
tando la manopola di sintonia e seguendo gli in­ C11 = 20.000 pF (.02 F)
c12 = 20.000 pF (.02 F)
dici che scorrono lungo le tre finestre delle due C13 = 50.000 pF (.05 F)
scale parlanti. C14 = 10.000 pF (.01 M)
La scala relativa alle onde lunghe (GO-LW) re­ C15 = 2.200 pF (222)
ca impresse le denominazioni delle seguenti emit­ C16 = 150 uF 10 V (elettrolitico)
tenti: C17 = 4,7 uF 25 V (elettrolitico)
France 1 C18 = 2.200 pF (222)
Europe 1 C19 = 220 F 16 V (elettrolitico)
BBC C20 = 150 F 10 V (elettrolitico)
M. Carlo
Luxembourg

672
MF2 MF3
BIANCO NE RO
1-- -- - - 7 1- - - - ---7
% k«
Cl7

RI
I
-1-~ - - --- _J

1R3
r-.
15vi
i%
-----•---..---•---•- ~ 1---·
c12

4 c1o

R21

R7 R8
RIO ."r ~o

28

COMPONENTI

Resistenze Transistor
R1 = 560.000 ohm (verde-bleu-giallo)
TR1 = BF233
R2 = 27 ohm (rosso-viola-nero)
TR2 = BF233
R3 = 2.200 ohm (rosso-rosso-rosso)
220.000 ohm (rosso-rosso-giallo) TR3 = BF233
R4
R5 = 680 ohm (bleu-grigio-marrone) TR4 = BC208
R6 = 220 ohm (rosso-rosso-marrone) TR5 = BC205
R7 == 330.000 ohm (arancio-arancio-giallo) TR6 = PT.0 (NTO)
R8 = 1.000 ohm (marrone-nero-rosso) TR7 == AC184
R9 = 10.000 ohm (marrone-nero-arancio) TR8 = AC185
R10 = 47 .000 ohm (giallo-viola-arancio)
R11 = 22.000 ohm (rosso-rosso-arancio)
Varie
R12 = 33.000 ohm (arancio-arancio-arancio)
R13 = 5.000 ohm (potenziometro) D1 = diodo al germanio
R14 = 10.000 ohm (marrone-nero-arancio) L1 = bobina onde medie (avvolgimento più
R15 = 1000000 ohm (marrone-nero-verde) lungo)
R16 = 2.200 ohm (rosso-rosso-rosso) L2 = bobina onde lunghe (bobina più corta)
R17 = 82 ohm (grigio-rosso) = oscillatore (rosso)
L3
R18 = 100.000 ohm (marrone-nero-giallo)
non collegato MF1 = 1 ° trasf. di MF (giallo)
R19 =
R20 = 470 ohm (giallo-viola-marrone) MF2 = 2° trasf. di MF (bianco)
R21 = 22.000 ohm (rosso-rosso-arancio) MF3 = 3° trasf. di MF (nero)
R22 = 220 ohm (rosso-rosso-marrone) J = presa jack per auricolare

673
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I I
o
(J)
(J)
o
o::
La taratura del ricevitore può essere facilmente sta sigla è riportata anche sul circuito stampato
ottenuta ad orecchio, oppure con l'oscillatore mo­ in corrispondenza del punto di applicazione del
dulato, tenendo conto che i trasformatori di me­ condensatore variabile).
dia frequenza debbono essere tarati sul valore di Il commutatore Sl seleziona il circuito di en­
472 KH. trata per i segnali ad onda media da quelli ad
In corrispondenza dei trasformatori di media fre­ onda lunga.
quenza e dell'oscillatore, sono state riportate, sul La seconda sezione del condensatore variabile
circuito stampato, le lettere R-G-N-B (rosso­ CV compone, unitamente all'avvolgimento L3,
giallo-nero-bianco). Con queste indicazioni non il circuito dell'oscillatore locale. La frequenza di
è possibile commettere errori di inversione dei questo oscillatore determina la cosiddetta media
componenti. frequenza, che raggiunge il primo trasformatore
di media frequenza MFI. II transistor TR1 dun­
que funge contemporaneamente da miscelatore e
ANALISI DEL CIRCUITO amplificatore dei segnali radio di alta frequenza,
mentre sull'avvolgimento secondario del trasfor­
L'analisi del funzionamento del circuito del ri­ matore MF 1 sono presenti i segnali radio di me­
cevitore non costituisce un argomento di grande dia frequenza. Questi raggiungono il transistor
interesse per i lettori principianti, tuttavia è do­ TR2 e, successivamente, attraversando il tra­
veroso da parte nostra interpretare la funzione sformatore MF2, il transistor TR3.
dei vari stadi che compongono il ricevitore al­ Il trasformatore· MF3 rappresenta il terzo tra­
meno a grandi linee. sformatore di media frequenza. Sull'avvolgimento
L'antenna di ferrite Ll-L2 capta i segnali radio secondario di questo trasformatore è inserito il
e, assieme al condensatore variabile CV (que- circuito di rivelazione, cioè il circuito in cui i se­
gnali radio di media frequenza divengono segnali
radio di bassa frequenza.
Il potenziometro R13 dosa il segnale da appli­
care alla base del primo transistor amplificatore
di bassa frequenza TR4.
La differenza di potenziale fra le basi dei tran­

4
Fig. 2- Questo disegno deve essere sempre tenuto
sistor finali è stabilita dalla giunzione emittore­
base del transistor TR6; questa differenza di po­
tenziale stabilisce la corrente di riposo per i tran­
sistor finali ed è tanto maggiore quanto maggiore
è la corrente. La tendenza all'aumento della cor­
rente di riposo con l'aumentare della tempera­
sott'occhio durante tutte le fasi di montaggio del rice- tura delle giunzioni dei transistor finali viene
vitore. Si tenga presente che il circuito stampato deve contrastata dalla diminuzione della tensione ba­
considerarsi « visto » in trasparenza, dato che ogni
compon ente viene applicato sulla faccia della basetta se-emittore del transistor TR6, quando questo
rettangolare opposta a quella in cui sono presenti le funziona a temperature più elevate.
piste di rame, nelle quali si effettuano le saldature a
stagno dei terminali di tutti i componenti elettronici.
I due transistor finali TR7,-TR8 sono collegati
Tutte le resistenze vengono applicate in posizione secondo lo schema della simmetria complemen­
orizzontale, cioé adagiate sulla bachelite. I due termi- tare; in virtù dell'inversione delle polarità, i due
nali estremi del potenziometro R13 rappresentano i transistor finali amplificano le alternanze positive
terminali dell'interruttore S2, che provvede a chiu-
dere il circuito di alimentazione; questi due terminali e quelle negative del segnale.
possono essere fissati alla basetta mediante due ri- L'altoparlante costituisce il carico dei due tran­
vetti (con tenuti nel kit), oppure tramite due perfette sistor finali. La resistenza R20 restituisce una par-
saldature a stagno. Consigliamo di montare inizial-
ente i componenti più piccoli, lasciando per ultimi il
te del segnale, presente sull'altoparlante, alla ba­
condensatore variabile, i trasformatori di media fre- se dei transistor finali, stabilendo in tal modo una
senza , il commutatore, ecc. controreazione in corrente alternata per lo stadio
l prossimità della resistenza R20, dei transistor TR5- finale.
1111 rimangono liberi due fori: quelli in cui si sarebbe
dovuta inserire la resistenza R19 rivelatasi poi inutile. La scelta del tipo di accoppiamento in corrente
la basetta viene fissata al mobile-contenitore mediante continua per gli stadi amplificatori di bassa fre-
te viti autofi lettanti; la più corta di queste viene ap- quenza presenta notevoli vantaggi : buon rendi­
lirata nel foro vicino al condensatore variabile, cioé
mento complessivo, buona risposta alle frequen­
l foro prossimo alla scritta R13 (impressa sul cir-
ilo di bachelite). ze, particolarmente a quelle basse ed elimina-

675
MONTAGGIO DEL RICEVITORE
e Il montaggio del ricevitore deve essere eseguito
O tenendo bene sott'occhio il disegno relativo al ca­
blaggio e gli altri disegni che completano questo
b argomento.

·€ La prima operazione consiste nel montare la pre­


sa auricolare. Questo componente deve essere ap­
plicato alla basetta del circuito stampato nel pun­
to indicato con la lettera J.
Fig. 3 - Questo disegno Il secondo elemento che si dovrà fissare alla ba­
rappresenta alcune indica- setta è rappresentato dal potenziometro R13.
zioni utili per i principian-
ti. I tre transistor metallici L'applicazione di questo elemento si effettua me­
recano sull'involucro ester- diante due rivetti, regolarmente inseriti nel kit.
no un puntino colorato: in Coloro che fossero sprovvisti delle apposite pinze
corrispondenza di questo per il fissaggio dei rivetti, potranno saldare i ter­
puntino si trova il termi-
nale di collettore (primo minali del potenziometro a stagno.
disegno in alto); la distri- Successivamente si applicano i vari componenti
buzione degli elettrodi sui transistor TR1-TR2-TR3-TRA- elettronici, concedendo la precedenza agli ele­
TR5 è quella indicata nel secondo disegno a partire
dall'alto; nel terzo disegno è indicato il diodo al ger- menti più piccoli e montando invece per ultimi
manio, che deve essere inserito nel circuito con la i trasformatori di media frequenza, il condensa­
fascetta rivolta verso la resistenza R12; il quarto dise- tore variabile, il commutatore di gamma e l'an­
gno rappresenta i condensatori elettrolitici, nei quali tenna di ferrite.
il terminale negativo è contrassegnato da una freccia
recante il segno; un altro elemento per distinguere I valori delle resistenze sono espressi in codice,
nei condensatori elettrolitici il terminale positivo da mediante le fascette colorate.
quello negativo è il seguente: quando il componente
è nuovo, il terminale positivo è sempre il più lungo,
Tutte le resistenze dovranno risultare completa­
quello negativo è il più corto. mente adagiate sulla bachelite, in posizione oriz­
zontale rispetto alla stessa.
Le saldature dovranno essere eseguite con atten­
zione, usando poco stagno e servendosi di un
saldatore munito di punta sottile. Ciò è molto
importante perché, con saldatori dotati di pun­
ta grossa, si rischia di congiungere elettricamente
con lo stagno due tratti di piste di rame attigue.
zione di molti componenti elettronici a tutto van­ Nel montare i transistor conviene saldare un ter­
taggio della compattezza del circuito. E' bene te­ minale alla volta, aspettando un po' di tempo,
circa 30 secondi fra la saldatura di un terminale
ner presente, tuttayia, che un errore di collega­
e l'altra. In questo modo si evita di riscaldare
mento in uno degli stadi dell'amplificatore si
eccessivamente il transistor.
ripercuote quasi sempre anche sugli altri stadi;
Nel collegare il transistor TR6 si deve tener pre­
occorre quindi far molta attenzione in sede di
sente che questo semiconduttore svolge le fun­
cablaggio di questa parte del ricevitore radio, zioni di un diodo e il suo terminale di emittore
nel rispettare soprattutto le polarità dei transistor deve essere tranciato.
e montare i vari componenti con le solite cautele L'altoparlante risulta collegato per mezzo di due
imposte dall'operazione di saldatura. fili flessibili inseriti nel kit.
Prima di iniziare il montaggio del ricevitore, si La bobina delle onde lunghe deve essere monta­
dovranno distribuire ordinatamente sul banco di ta sull'estrema sinistra della ferrite; sull'estrema
lavoro tutti i componenti, raggruppando da una destra risulta montata la bobina delle onde me­
parte i condensatori e dall'altra le resistenze; die. La ferrite viene sostenuta da due forcelle di
successivamente si procede al controllo di questi plastica, le cui punte di fissaggio verranno ... ri­
elementi, confrontandone il valore con quello da battute con la punta del saldatore, che provoca
noi citato nell'elenco componenti. Questa stessa un'immediata fusione della plastica.
operazione verrà estesa ai transistor e agli altri Avvertimento importante: sulla basetta del cir­
elementi meccanici contenuti nel kit. Subito do­ cuito stampato, dalla parte in cui sono riportate
po si potrà procedere al cablaggio del ricevitore le varie sigle, appare anche l'indicazione R19.
radio. Si tratta di una indicazione superflua, perché

676
questa resistenza non esiste e i fori corrispon­ con piena potenza, anche le emittenti deboli e
denti rimangono quindi liberi. Ovviamente anche quelle più lontane.
nell'elenco componenti questa resistenza non vie­ Le operazioni di taratura sono abbastanza sem­
ne citata nel suo valore. plici e richiedono soltanto un po' di pazienza e
una buona dose di precisione; esse comunque so­
no molto più semplici di quelle necessarie per il
MESSA A PUNTO E TARATURA montaggio corretto del ricevitore.
Dunque, trattandosi dell'operazione finale e, for­
La messa a punto del ricevitore può essere ese­ se, di quella più importante, vale proprio la pena
guita in due modi diversi: ad orecchio o per di adoperarsi con tutta la buona volontà, soffo­
mezzo dell'oscillatore modulato. Il primo è un cando, almeno per un po' di tempo, listintivo
metodo empirico, che permette, tuttavia, di far bisogno di ascoltare immediatamente la voce di
funzionare ugualmente bene l'apparecchio ra­ quella che può essere ritenuta una propria crea­
dio; il secondo è il metodo classico, perseguito tura.
da tutti i tecnici, dilettanti e professionisti, che E cominciamo subito con il metodo empirico del­
permette di ottenere la messa a punto del rice­ la messa a punto del ricevitore.
vitore e la miglior resa; questo metodo richiede
l'uso dell'oscillatore modulato, cioè di uno stru­
mento che non tutti i principianti posseggono. TARATURA AD ORECCHIO
E' ovvio che dalle operazioni di taratura dipen­
dono, per la maggior parte, le prestazioni dell'ap­ La prima operazione consiste nel regolare i nu­
parecchio radio. Infatti, un ricevitore non per­ clei di ferrite dei tre trasformatori di media fre­
fettamente tarato può rimanere quasi muto o quenza, accessibili dalla parte superiore del com­
ricevere soltanto poche emittenti. Il ricevitore ponente, sistemandoli in una posizione interme­
perfettamente tarato, invece, consente di ricevere, dia.
Questa operazione deve essere effettuata con
molta delicatezza, arrestando eventualmente l'a­
zione del cacciavite nel caso si incontrasse una
Fig. 4 - Con questa foto vogliamo ricordare ai lettori
principianti che il buon funzionamento del ricevitore
certa resistenza.
Caracol dipende in gran parte dalla qualità delle sal- Poi si commuta S1 nella posizione PO, cioè nella
dature a stagno realizzate nei vari punti delle piste posizione onde medie e si agisce sulla manopola
di rame. Poco stagno di buona qualità e un saldatore
del condensatore variabile sino a ricevere una
dotato di punta sottile e ben calda sono sufficienti per
realizzare una saldatura perfetta. emittente. Questa, normalmente, verrà ascoltata
molto debolmente, pur avendo regolato il po- Fig. 5 - Risulta qui illustrato assai chiaramente il si-
tenziometro di volume al suo valore massimo. stema di applicazione, alla basetta rettangolare di ba-
chelite del circuito stampato, dell'antenna di ferrite;
Nel caso, piuttosto raro, in cui non si ricevesse le due forcelle di plastica bloccano il nucleo cilin-
alcuna emittente, conviene ricorrere ad una an­ drico della ferrite, sulle cui estremità risultano infilate
tenna esterna, formata da un conduttore di filo le due bobine relative alla ricezione delle onde medie
di rame isolato di una certa lunghezza, accop­ e delle onde lunghe. La cera abbondantemente fusa
sopra le bobine e sulle due forcelle assicura una per-
piandola induttivamente con l'antenna di ferrite. fetta rigidità del sistema. I terminali delle due forcelle,
In pratica si tratta di avvolgere una ventina di dopo essere stati infilati negli appositi fori del circuito
spire di filo flessibile sull'antenna di ferrite, col­ stampato, debbono essere appena toccati con la punta
legando il terminale alla discesa di antenna e del saldatore, in modo da formare una piccola fusione
in grado di irrigidire le due forcelle.
l'altro al circuito di massa del ricevitore, che è
presentato dalla linea della tensione positiva di
alimentazione del ricevitore.
Maggiori effetti si ottengono ricorrendo all'uso sta regolazione deve essere fatta in modo da ot­
di un'antenna di tipo Marconi. tenere la massima potenza sonora in uscita; poi
si passa al trasformatore di media frequenza pre­
Volendo evitare l'accoppiamento induttivo con cedente (MF2j, quello colorato in bianco, e co­
l'antenna Marconi, si possono fare alcuni ten­ sì via fino al primo trasformatore di media fre­
tativi, spostando leggermente i nuclei dei tre quenza. Queste operazioni debbono essere ese­
trasformatori di media frequenza (MF1-MF2- guite più volte, allo scopo di ottenere la massima
MF3), agendo prima in uno di questi e, suc­
intensità sonora.
cessivamente, negli altri, fino a ricevere un qual­ Nel caso in cui il massimo rendimento, cioè il
siasi segnale. In ogni caso, prima di iniziare le massimo volume sonoro, venisse raggiunto con
operazioni di taratura, conviene accertarsi che il nucleo completamente avvitato, o completa­
i valori delle tensioni, nei vari punti del circuito, mente svitato, di uno solo dei tre trasformatori
siano quelli riportati nello schema elettrico del di media frequenza, occorrerà intervenire sul nu­
ricevitore. Questi valori non debbono scostarsi cleo dell'oscillatore L3, quello colorato in rosso,
dal valore nominale oltre la misura del 15%6. ripetendo nuovamente tutte le precedenti ope­
Occorre anche controllare che lo stadio di bassa razioni e dopo aver spostato i nuclei dei tre tra­
frequenza funzioni regolarmente. Questa prova sformatori di media frequenza nello stesso senso.
può essere effettuata toccando con il cacciavite
il cursore del potenziometro di volume regolato
al massimo. Se gli stadi di bassa frequenza fun­ ALLINEAMENTO
zionano, si deve ascoltare un debole ronzio; il
cacciavite deve essere toccato con la mano nella Occorre ora tarare lo stadio di alta frequenza.
zona metallica. L'oscillatore locale deve essere regolato in modo
Quando si riesce a sintonizzare il ricevitore su da ottenere l'allineamento del ricevitore. E per
una emittente, occorre regolare il nucleo dell'ul­ allineamento intendiamo la corrispondenza fra la
ima media frequenza (MF3) cioè di quella me­ frequenza dell'emittente ricevuta e quella segnata
dia frequenza il cui nucleo è di color nero; que- sulla scala parlante.

678
A tale scopo occorre intervenire sulla vite del rali e in quelle notturne le emittenti radiofoniche
compensatore d'oscillatore, montato sul conden­ si ricevono più facilmente.
satore variabile ( chiaramente indicato nel piano Rimane ora da tarare lo stadio di entrata del ri-
di cablaggio). Questo compensatore deve essere cevitore, che prende il nome di stadio d'aereo o
regolato in posizione intermedia, avvitando qua­ circuito d'antenna. A tale scopo occorre sistema­
si completamente la vite relativa. re in posizione intermedia l'altro compensatore
Poi si regola il nucleo di ferrite dell'oscillatore R3 applicato sul condensatore variabile ( chiaramen­
(rosso), in modo che le indicazioni riportate sulla te indicato sul piano di cablaggio), avvitando qua-
scala coincidano con le emittenti che si ricevono. si a fondo la relativa vite e spostando la bobina
Queste operazioni possono essere effettuate con
OM lungo il nucleo di ferrite, fino ad ottenere
il massimo segnale in uscita.
il metodo di confronto, con un ricevitore radio
Questa stessa operazione, così come quella del-
già tarato, facendo in modo che le indicazioni
l'allineamento, dovrà essere ripetuta con il com-
offerte dalla scala del ricevitore campione siano
mutatore Sl in posizione GO (onde lunghe.
le stesse del ricevitore che si sta tarando. Ciò si­
Una volta ottenuta la condizione desiderata, si
gnifica che se una emittente viene ascoltata su
dovranno fissare sulla ferrite i due avvolgimenti
un determinato valore cli frequenza, citato dalla OL-OM per mezzo di alcune gocce di cera;
scala del ricevitore campione, la stessa cosa deve quindi si ritocca ancora, per la massima uscita.
verificarsi anche sul nostro «« Caracol ». Chi non il compensatore d'aereo situato sopra il conden­
avesse sotto mano una radio campione, potrà s2tore variabile.
ricorrere ad una delle tante pubblicazioni radio­ A questo punto si può dire di avere effettuato
foniche esistenti in commercio, traendo da esse la taratura del ricevitore. I più scrupolosi, tutta­
la corrispondenza fra le emittenti e i valori e­ via, potranno ancora sintonizzare il ricevitore
spressi in MHz. su una emittente molto debole ritoccando, nel­
Le operazioni di taratura devono essere effettua­ l'ordine, per la massima uscita, i nuclei di MF3-
re preferibilmente di sera, perché nelle ore se- MF2-MF I e il compensatore d'aereo.

IL RICEVITORE
DEL PRINCIPIANTE
IN SCATOLA
DI MONTAGGIO
... vuol tendere una mano amica a quei lettori che,
per la prima volta, si avvicinano a noi e all'affasci-
nante mondo della radio.

LA SCATOLA
DI MONTAGGIO
La realizzazione di questo semplice ricevitore rap- COSTA:
presenta un appuntamento importante per chi comin-
cia e un'emozione indescrivibile per chi vuol mette- L. 2.900 (senza altoparlante)
re alla prova le proprie attitudini e capacità nella L. 3.500 (con altoparlante)
oratica della radio.
Fig. 6 - Nella scatola di montaggio del Caracol sono
contenuti anche i fili flessibili necessari per i collega-
menti del circuito di accensione con l'altoparlante. In
TARATURA CON questa foto si notano alcune delle molte sigle, relative
ai componenti elettronici, impresse a stampa sulla
L'OSCILLATORE MODULATO basetta del circuito.

La taratura con l'oscillatore modulato si esegue


così. Lo strumento deve essere collegato con una
bobina composta da una decina di spire, avvolte Giunti a questo punto occorre regolare l'oscilla­
in aria, su un diametro di 1 cm. circa; il filo de­ tore modulato sulla frequenza di 1,6 MH, si­
ve essere di rame smaltato del diametro di 2 stemando la bobina in prossimità della bobina
mm., unipolare, isolato. L'uscita dell'oscillatore OM del ricevitore e regolando il condensatore
modulato deve essere regolata sulla frequenza di fino a che la posizione dell'indice del ricevitore
472 KHz. Lo strumento deve anche essere re­
si troverà sulla frequenza di 1,6 MHz. Quindi si
golato per il massimo segnale di uscita con la
modulazione inserita. regola il nucleo dell'oscillatore L3 (rosso) in mo­
do da ottenere la massima uscita.
Inizialmente si comincia con l'avvicinare la bo­
bina al ricevitore radio acceso, sistemandola in Successivamente si regola la posizione della bo­
posizione verticale sopra il trasformatore di me­ bina d'antenna OM sul nucleo di ferrite, allo
dia frequenza MF3, facendo in modo che gli scopo di raggiungere la massima uscita. Poi si
assi virtuali del trasformatore e della bobina coin­ commuta la frequenza dell'oscillatore modulato
cidano. Poi si regola il nucleo nero di MF3, ser­ sul valore di 525 KHz e si regola il condensatore
vendosi per ogni operazione di un cacciavite di variabile sino a che l'indice della scala coincida
plastica. La regolazione deve essere fatta in mo­ con il valore di 525 KHz (fondo scala). Quindi
do da ottenere il massimo volume sonoro. Questa si regola il compensatore dell'oscillatore in mo­
stessa operazione va ripetuta diminuendo progres­ do da raggiungere la massima uscita; si regola
sivamente l'intensità dell'oscillatore modulato. A­ poi il compensatore d'aereo per la massima usci­
naloga operazione deve essere eseguita sul tra­ ta. L'operazione di taratura delle medie frequen­
sformatore MF2. Poi, riducendo ancora l'inten­ ze e dello stadio di alta frequenza deve essere
sità del generatore, si tarano nuovamente i tra­ ripetuta almeno due volte. Per la gamma delle
sformatori MF3 ed MF2. onde lunghe, i valori estremi su cui si effettuano
Ci si porta poi sul trasformatore MFl (giallo) le operazioni di taratura sono quelli di 150-260
regolando il nucleo. Riducendo ancora l'uscita KHz. Occorre ricordare che l'uscita del genera­
del generatore, si tarano nuovamente i trasfor­ tore deve essere sempre tenuta al valore minimo
matori MF3-MF2-MF1, seguendo l'ordine con indispensabile, allo scopo di evitare fenomeni
cui questi sono citati. di saturazione.

680
QUESTO E' IL CONTENUTO DELLA
SCATOLA DI MONT AGGtO DEL
CARACOL

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LA SCATOLA DI MONTAGGIO
COSTA
L. 9.800 (senza auricolare)
L. 10.300 (con auricolare)
La scatola di montaggio del « Caracol deve essere richiesta a: ELETTRO-
»
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l'importo di L. 9.800 (senza auricolare), di L. 10.300 (con auricolare) a mezzo
vaglia postale o c.c.p. n. 3/26482. Nel prezzo sono comprese anche le spese
di spedizione.

681
Questo articolo, di espressione pura-
mente teorica, vuole introdurre il
principiante nello studio e nella co-
noscenza dei circuiti a transistor con
elevata impedenza d'ingresso.

CIRCUITI TRANSISTORIZZATI
AD ALTA IMPEDENZA
D'ENTRATA
682
L'aspetto maggiormente negativo dei transistor FATTORI DETERMINANTI
bipolari, cioè dei comuni transistor, consiste nel L'IMPEDENZA D'ENTRATA
valore relativamente basso della impedenza d'in­
gresso. Ed è forse proprio questo l'unico elemen­ I fattori che determinano l'impedenza d'entrata
to che possa far rimpiangere le vecchie valvole nel circuito di un amplificatore transistorizzato
termoioniche. t, come quello riportato in figura 1, sono moltepli­
L'impedenza d'ingresso dei tubi elettronici, infat­ ci. Prima di tutto ricordiamo che il segnale di
ti, ammonta a parecchi megaohm; ciò è dovuto entrata « vede » le resistenze di polarizzazi one
al fatto che nelle valvole la griglia risulta elettri­ RB-RB', che risultano virtualmente in parallelo,
camente isolata dagli altri elettrodi. Nei transistor dato che l'alimentazione costituisce per il segnale
invece la base, ovvero il terminale normalmente un collegamento a resistenza zero, cioè l'impe­
utilizzato per l'entrata, è collegata mediante una denza d'ingresso vera e propria del transistor.
giunzione diodica sia al collettore sia all'emittore. L'impedenza d'ingresso del transistor è di valore
Questa seconda giunzione, in particolare, essendo pari a quello della resistenza collegata in serie
comunemente utilizzata con polarizzazione diret­ con la base e maggiorata di quella collegata in
ta, determina una impedenza di ingresso parti­ serie con l'emittore; questa somma deve essere
colarmente bassa, valutabile attorno a valori di un moltiplicata per il fattore di amplificazione del
migliaio di ohm o poco più. transistor; il prodotto rappresenta il valore della
impedenza d'entrata.
Nel circuito di figura 1 la resistenza d'emittore
NECESSITA' DELL'ALTA non deve essere tenuta in considerazione per il
IMPEDENZA D'ENTRATA calcolo dell'impedenza d'entrata, perché essa vie­
ne shuntata, facendo riferimento a segnali va­
riabili, dal condensatore CE. Il valore dell'impe­
Per impedenza d'entrata di un circuito si intende
denza d'entrata del circuito di figura 1 è deter­
l'impedenza con cui viene « caricata » la sorgente
minato quindi dal parallelo RB-RB', collegato
del segnale che si vuol amplificare o analizzare.
ancora in parallelo con la resistenza interna della
In talune applicazioni pratiche è cosa importante
giunzione base-emittore. Il valore totale ammon­
caricare molto poco la sorgente del segnale, on­
ta quindi a poche migliaia di ohm.
de evitare una eccessiva alterazione delle carat­
teristiche del segnale stesso. Rientrano in questi E' possibile ottenere un notevole miglioramento
casi gli amplificatori di segnali provenienti da dell'impedenza eliminando il condensatore by­
microfoni piezoelettrici i quali, se troppo caricati, pass CE. Con questo sistema si arriva alla con­
diminuiscono notevolmente il segnale d'uscita va­ cezione dello stadio che va sotto la denominazio­
riandone completamente la risposta in frequenza. ne di « emitter-follower ». Questo stadio è ripro­
Un altro caso tipico è quello dei circuiti di misura, dotto in figura 2 (per motivi di semplicità risulta
come ad esempio i voltmetri elettronici, i quali esclusa la rete di polarizzazione). •
non possedendo una impedenza di ingresso molto
elevata, altererebbero la misura, rivelandosi pra­
ticamente inutili. CONFIGURAZIONE DARLINGTON
Anche se il transistor per sua natura possiede
una impedenza assai vasta, è sempre possibile Abbiamo detto che il valore della impedenza di
elevare questa grandezza ricorrendo a particolari entrata risulta praticamente pari al prodotto del
circuiti. fattore di amplificazione del transistor per la
Senza ricorrere alle valvole elettroniche, si pos­ somma della resistenza di base e quella di emit­
sono utilizzare i transistor FET o MOS-FET, tore. Ebbene, per aumentare il valore della im­
dotati di una impedenza d'ingresso elevata; op­ pedenza d'ingresso è chiaro che conviene servir­
pure si può ricorrere all'uso di circuiti integrati, si di transistor con elevati fattori di amplifica­
dai quali è sempre possibile ottenere le caratteri­ zione, oppure di circuiti con resistenze di emittore
stiche desiderate ricorrendo al sistema della con­ elevate.
troreazione. La prima soluzione può essere ottenuta anche so-
Nel corso di questo articolo, dunque, avremo stituendo il singolo transistor con due transistor
modo di analizzare tutti questi sistemi, sofferman­ collegati nella configurazione Darlington, in mo­
doci maggiormente sul transistor bipolare che, at­ do che il guadagno complessivo risulti pari al
tualm ente, costituisce il componente più usato nel prodotto dei guadagni dei due singoli transistor
settore dilettantistico e, quindi, alla portata di (figura 3).
tutti. Analizzando più attentamente il circuito riportato

683
Fig. 1 Fig. 2 +
+

Rs z Il
••

7
use

4
.,
Cl

-'
ZU

Ro' I

f
CE
~ENTR,
use

in figura 3, è possibile notare che la corrente di Un ulteriore beneficio può essere ottenuto colle­
collettore del transistor TRl è quella di base del gando la resistenza R2 nel modo indicato in f­
transistor TR2. Il transistor TRl quindi risulte­ gura 5. Così facendo l'impedenza d'ingresso è
rà interessato da correnti molto deboli, dell'ordi­ pari al prodotto dei guadagni dei due transistor
ne di poche decine di microampère. per la resistenza di emittore.
Poiché il guadagno dei transistor a correnti mol­ L'aumento di impedenza d'ingresso può essere
to basse risulta inferiore ai valori normali, è ov­ ottenuto, oltre che con la configurazione Darling­
vio che si otterrebbe un vantaggio facendo scor­ ton, anche utilizzando due transistor complemen­
rere nel transistor TRl una corrente di valore su­ tari, uno di tipo PNP e l'altro di tipo NPN, col­
periore a quella strettamente necessaria per pi- legati nel modo indicato nelle figure 6-7.
lotare il transistor TR2. Tale risultato può esse­
re raggiunto con il sistema circuitale di figura 4,
collegando verso massa la resistenza R2. AUMENTO DELLA RESISTENZA
Tuttavia, se l'introduzione della resistenza R2 DI EMITTORE
migliora, da una parte, il guadagno del transi­
stor TRl, dall'altra introduce una nuova resi­ Abbiamo già detto che per aumentare l'impe­
stenza di carico che deve essere computata come denza d'ingresso si può anche intervenire sulla
resistenza di ingresso. resistenza di emittore. Ma questa non può essere

+ +

TR1 ] , iqj +,,


I I Il T Rl
r 'idi e
TR2

I 'j
ENTR

Re
1vi

5 use T"" R2

R1
use

684
AMPUFICAT0RE BF
50 WATT
IN SCATOLA
DI MONTAGGIO
4L. 21.500
CARATTERISTICHE
Potenza musicale 50W
Potenza continua 45 W
Impedenza d'uscita 4 ohm
Impedenza entrata E1 superiore a 100.00 ohm
Impedenza entrata E2 superiore a 1 megaohm
Sensibilità entrata El 100 mV per 45 W
Sensibilità entrata E2 1 V per 45 W
Controllo toni atten. - 6 dB; esaltaz.
+ 23 dB a 20 KHz
Distorsione inf. al 2% a 40 W
Semiconduttori 8 transistor al silicio
+ 4 diodi al silicio
+ 1 diodo zener
Alimentazione 220 V
Consumo a pieno carico 60 VA
Consumo in assenza di segnale 2 W
Rapporto segnale/disturbo 55 dB a 10 W

Il kit è comprensivo di tutti gli


Questa scatola di montaggio, veramente pre- elementi necessari per la realiz-
stigiosa, si aggiunge alla collana dei kit ap-
prontati dalla nostra organizzazione. L'ampli- zazione dell'amplificatore ripro-
ficatore di potenza, appositamente concepito dotto nella foto. Per il suo com-
per l'accoppiamento con la chitarra elettrica,
è dotato di due entrate ed è quindi adattabile pletamento il lettore dovrà pro-
a molte altre sorgenti di segnali BF, così da curarsi, per proprio conto, gli al-
rendere l'apparato utilissimo per gli usi più
svariati. toparlanti e il contenitore.

H kit e comprensivo di tutti gli elementi necessari per la realz-


zarione dell'amplificatore riprodotto nella foto. Per il suo com-
pletamento il lettore dovra procurarsi, per proprio conto, gli
altoparlanti e il contenitore.
+ +
Flg. 5 Fig. 6

TR2

e
TR2 à

ENTR.
:f
-u -)TR1
e

wn use
ENTR.

+ +

TR1 1t==4; ~l TR2


C2.J..
- Fig. 7

I I r
# TR1
i
Il~,
Fìg. B

ENTR. ~
e b

ENTR. HIH, e
use

use TR2

r + ==~====-===== +
Fig. 9 R2
Fig. 10

Ri
TR

use use

686
CUFFIA
--c: •

Fig. 11
MONO-STEREO
Per ogni esigenza d'ascolto personale e per ogni
tipo di collegamento con amplificatori monofo-
nici, stereofonici, con registratori, ricevitori ra-
dio, giradischi, ecc.

CARATTERISTICHE Viene fornita con spi-


notto jack 0 3,5 mm.
e spina jack stereo (la
cuffia è predisposta per
Gamma di frequenza: l'ascolto monofonico.
30- 13.000 Hz Per l'ascolto stereofo-
nico, tranciare il colle-
Sensibilità: 150 dB gamento con lo spi-
notto jack 0 3,5 mm.,
separare le due coppie
Impedenza: 8 ohm di conduttori ed ef-
fettuare le esatte sal-
Peso: 170 gr. dature a stagno con la
spina jack stereo).

aumentata oltre certi limiti, perché il suo valore


deve risultare compatibile con la corrente di col­
lettore del transistor.
Un accorgimento pratico può essere quello cli
aumentare la resistenza dinamica di emittore,
ricorrendo ad un transistor che funga da genera­
tore di corrente, così come avviene per il tran­
sistor TR2 di figura 8.
Poiché l'impedenza di un transistor è molto ele­
vata, se «vista » dal collettore, si può conclude­
re che l'aumento di impedenza d'ingresso è no­
tevole, senza nulla togliere al guadagno del tran­
sistor TRI che può lavorare con la corrente di
collettore desiderata.

AUMENTO DI IMPEDENZA IN ALTERNATA

In talune particolari applicazioni conviene au­


mentare l'impedenza d'entrata soltanto in regi-
L. 6.500-.
me alternativo.
ADATTATORE -
PER CUFFIE STEREO
Fig. 12 Piccolo apparecchio che con-
sente Il collegamento di una
o due cuffie stereo con tutti
i complessi stereofonici. La
~ commutazione altoparlanti-cuf-
fia è Immediata, tramite inter-
ruttore a slitta, senza dover
-w? ].zj
,%
intervenire sul collegamenti.
L'apparecchio si inserisce nel
collegamento fra uscita del-
l'amplificatore e altoparlanti.
La

C4■~
L. 4.800
use

687
-=======-=====- + e
Fig. 14
Re

TR2
Cl

TR
• • •I TRl +4}

+ o
18

Fig. 15 Fig. 16 R1 R

4 TRl
,_ Il
+
i,-, , .. ----.,......, , _cx
,_ . _, =o
Il
=II

TR li u
'F I l i I
R3 .A T use.
P e

In questi casi risulta utile realizzare, tramite un


COMPONENTI
condensatore, una certa reazione, come avviene Condensatori
nel circuito di figura 10, nel quale la resistenza C1 = 100.000 pF
di polarizzazione RB (figura 9) viene scomposta C2 = 10 F - 25 VI (elettrolitico)
nelle due resistenze Rl-R2, che stabiliscono il gra­ C3 = 10 F - 25 VI (elettrolitico)
C4 = 10 F - 25 VI (elettrolitico)
do di reazione.
Analoghi circuiti, basati sul principio di quelli Resistenze
precedentemente analizzati, sono riportati nelle R1 = 2 megaohm
figure 11-12-13-14-15. R2 = 470.000 ohm
Tutti questi circuiti tendono a compensare, me­ R3 = 220.000 ohm
diante una reazione, la controreazione naturale, R4 = 100.000 ohm
provocata dalle capacità intrinseche del tiansi­ R5 = 12.000 ohm
stor, che rappresenta la causa prima della dimi­ Varie
nuzione di impedenza d'ingresso coll'aumentare TR1 = 2N930
ella frequenza del segnale. Alimentaz. = 18 Vcc.

688
COMPONENTI Fig. 17
Dg)?v
Condensatori
C1 = 100.000 pF
C2 = 10 F - 25 VI (elettrolitico)
C3 = 10 F- 25 VI (elettrolitico)
C4 = 10 F - 25 VI (elettrolitico)

Resistenze
R1 = 430.000 ohm
R2 = 1 megaohm
R3 = 1 megaohm
R4 = 100.000 ohm
R5 = 62.000 ohm
R6 = 200.000 ohm

Varie
TR1 = 2N1613
TR2 = 2N1613
Alimentaz. == 28 Vcc.

MODULO EP 0139
PER
ANTIFURTO ELETTRONICO PER AUTO
CON ESSO POTRETE REALIZZARE:

1) antifurto per auto

2) lampeggiatore di emergenza ad una


lampada

3) lampeggiatore di emergenza a due


lampade

4) pilotaggio di carichi elettrici di una


certa potenza

La realizzazione di questo modulo elettronico ga-


rantisce il doppio vantaggio del sicuro funziona-
mento e dell'immediata disponibilità nel ... magaz-
zino dello sperimentatore. dilettante.
L 5.800
2)6v
Fig. 18
R3
PER IMPEDENZA D'INGRESSO DI 2 MEGAOHM
Condensatori
C1 = 1 F
C2 = 1 uF
C3 = 920 pF

r
l
■ Il n 3
Resistenze
R1 = 10.000 ohm
R2 = 82.000 ohm
c2l $ 2
R3 = 91.000 ohm
R4
Varie
IC
= 220.000 ohm

= circuito integrato 1A702A


Alimentaz. = 6 Vcc. "- S: Ri

Il
@s

Fig. 19 ii
R2
° [[
12V
Q
2
Al R4 01
o
TR1

'I .
TR1
es ~ ~
[, I I G
E

• TR2

71
-c1r3

+] +
0 USCITA
(2 13

ENTR + O ''"'" "' ~,se,>,


R1 ...
R3 - - - . e

Condensatori
C1 = 220 pF
C2 = 2F - 25 VI {elettrolitico)
C3 = 10 F - 25 VI {elettrolitico)
Condensatori
C1 = 10.000 pF Resistenze
C2 = 100 F - 25 VI {elettrolitico) R1 = 1 megaohm
C3 = 1 F - 25 VI {elettrolitico) R2 = 1 megaohm
R3 = 100.000 megaohm
Resistenze R4 = 6.800 ohm
R1 = 5 megaohm R5 = 3.300 ohm
R2 = 12.000 ohm
R3 = 2.500 ohm {variabile) Varie
TR1 = BFX63
Varie TR2 = PCY72
TR1 = transistor FET a canale N D1 = diodo zener {C5-V6)
Alimentaz. = 12 Vcc. Alimentaz. = 24 Vcc.

690
Un esempio di circuito amplificatore con inte­
grato è quello riportato in figura 18; in esso si
fa impiego di un integrato di tipo A702. In
PER IMPEDENZA D'INGRESSO DI 6 MEGAOHM questo schema, oltre che risultare inserita una re­
Condensatori te di controreazione, tramite la resistenza R3, è
C1 = 1 uF anche applicata una reazione per mezzo del con­
C2 = 4,7 uF
densatore C2, con le stesse modalità adottate nei
C3 = 1.000 pF circuiti transistorizzati.
Resistenze La resistenza R4 ed il condensatore C3 hanno lo
R1 = 51.000 ohm
R2 = 51.000 ohm scopo di rendere stabile l'amplificatore, evitando
R3 = 100.000 ohm oscillazioni spurie. Con i valori da noi elencati
R4 = 220.000 ohm si ottengono impedenze d'ingresso di 2 e 6 me­
Varie gaohm.
IC = circuito integrato A702A
Alimentaz. = 6Vcc.
CIRCUITO A FET O MOS-FET

Quando da singoli componenti elettronici si de­


sidera ottenere impedenze d'ingresso veramente
elevate, è necessario ricorrere all'uso di transistor
FET o MOS-FET. Nei transistor FET il valore
dell'alta impedenza deriva dalla giunzione di
gate, che è polarizzata inversamente e non con­
duce corrente. In stretta somiglianza con il trio­
do, si può dire che il FET lavora in tensione, e
CIRCUITI PRATICI non in corrente, così come avviene per i transi­
stor bipolari.
I circuiti fin qui riportati ed analizzati hanno In figura 19 è riportato lo schema classico di un
rappresentato tutti un aspetto teorico del pro­ amplificatore a FET che presenta, oltre che un
blema dell'impedenza d'entrata. Lo schemna ri­ elevato valore di impedenza di ingresso, anche
portato, in figura 16, invece, costituisce il primo un discreto guadagno. La resistenza variabile R3
circuito pratico di un amplificatore ad elevata permette di regolare la polarizzazione; essa dovrà
impedenza d'entrata. Il valore dell'impedenza di essere tarata in modo da stabilire una caduta di
entrata, infatti, è di 500.000 ohm. Questo cir­ tensione di 1-2 V circa.
cuito può essere adottato come preamplificatore L'uso di transistor MOS permette anche di ot­
di bassa frequenza ad elevata impedenza.
tenere impedenze di ingresso di valore sbalordi­
Il secondo circuito pratico è riportato in figura tivo, dell'ordine delle centinaia e, talvolta, delle
17. Esso risulta più completo di quello di figura
migliaia di megaohm.
16, perché fa uso di una connessione di tipo boot­
strap e costituisce praticamente l'insieme di tut­ Nei transistor MOS il gate risulta del tutto iso­
te le tecniche di elevamento del valore di impe­ lato dal resto del circuito; ciò spiega facilmente
denza analizzate e interpretate nel corso di que­ l'elevatissimo valore di impedenza propria di ta­
sto articolo. li transistor.
Nel progetto riportato in figura 20 si utilizza un
transistor MOS in unione con un transistor bi­
CIRCUITI CON INTEGRATI polare, secondo la connessione bootstrap. In que­
sto circuito è possibile ottenere una impedenza di
Servendosi di transistor bipolari, si possono ot­ ingresso di 1.000.000 di megaohm circa.
tenere circuiti amplificatori ad elevata impeden­ Recentemente sono stati realizzati circuiti inte­
za d'ingresso ricorrendo all'uso di circuiti inte­ grati operazionali dotati di transistor MOS negli
grati operazionali controreazionati. In questi tipi stadi di ingresso. Con questi componenti, come è
di amplificatori è anche possibile conservare un facile intuire, si riescono ad ottenere prestazioni
elevato guadagno, mentre questo non poteva es­ veramente eccellenti, superiori a quelle dei sin­
sere ottenuto con i precedenti circuiti a guada­ goli integrati operazionali o dei singoli stadi a
gno unitario. MOS.

691
ANTIFURTO
SEMPLICE
MA EFFICACE
Con questo sistema di allarme è possibile proteggere dai ladri qualsiasi am-
biente o locale dotato di porte e finestre, perché basta applicare ad esse
una semplice ragnatela di sottili fili conduttori per far entrare in funzione il
dispositivo che, a sua volta, può far suonare un campanello elettrico 0 av-
viare qualsiasi altro avvisatore acustico.

I --···- - •• -- I

•\:
I

o9
'-
\
\
\ g@% ,,,

692
Non è esatto affermare che l'antifurto sia un professionale, ma di un congegno che pur espli­
congegno utile, se non proprio necessario, sol­ cando le sue più congeniali funzioni, bene si a­
tanto a coloro che debbono proteggere beni o datta a chi vuol proteggere un negozio. un ma­
cose immobili dagli assalti dei ladri. Perché que­ gazzino o un appartamento dall"assalto dei ladri.
sto apparato, molto spesso, potrebbe risultare Il nostro progetto potrà essere realizzato in due
utile a coloro che non debbono difendersi dai versioni. Nella prima di queste il sistema di al­
furti, ma dai vandalismi che i lestofanti com­ larme funziona per tutto il tempo in cui viene
piono quando si accorgono di ... essere capitati interrotto il collegamento d'allarme. Nella seconda
male, perché il loro campo d'azione è povero. versione l'apparato funziona finché non si inter­
Il più delle volte i rapinatori, lo sanno bene cer­ viene sull'interruttore generale d'allarme. indi­
te persone ... visitate dai dilettanti o dai profes­ pendentemente dalla chiusura o apertura del con­
sionisti del furto, vanno ... alla cieca, senza un tatto.
piano delittuoso prestabilito, con la sola speran­ Su questi argomenti, comunque, potremo risul­
za di ... essere capitati bene. Ma quando non tro- tare più chiari nel corso dell'articolo. quando

vano nulla, allora sfogano la loro malvagità di­ avremo modo di analizzare il funzionamento
struggendo e rovinando tutto quello che capita teorico delle due diverse funzioni del progetto.
sotto mano, mentre con un semplice ed efficace Intanto possiamo aggiungere che questo parti­
antifurto, come quello che stiamo per presentare, colare congegno di antifurto può essere installa­
tutto ciò potrebbe essere evitato. to là dove esiste sempre qualche persona pronta
ad intervenire in caso di innesco oppure, ma è
la stessa cosa, in caso di ... visita di maleinten­
SEMPLICITA' CIRCUITALE zionati.
La presenza della persona, che nei grossi stabili
L'antifurto è stato concepito all'insegna della può essere il custode, è necessaria per avvisare
semplicità, privo di automatismi per la tempo­ tempestivamente la Polizia e provvedere al disin­
rizzazione della durata d'allarme o di codifiche nesco dell'allarme.
segrete per il disinnesco e la messa in funzione Non consigliamo quindi l'uso di questo antifur-
del circuito. Non si tratta quindi di un apparato to in quei locali che, in caso di assalto ladresco,
....... R1
A
11 '--
MICRO
CONTAT~
t : ~ l
Il
i 7
01

~ RL
STRAPP02

Il e
b (Q
u e
~ERIA
12-16V
e
CONT. I TR1
} ,.-
B

Fig. 1 - Quelli che nel corso dell'articolo vengono de-


nominati « conduttori d'allarme » sono qui rappresen-
tati dai simboli riportati sull'estrema sinistra del dise-
gno: MICROCONTATTO - STRAPPO - CONT. RELE'.
Quando uno qualsiasi di questi elementi conduttori
viene interrotto, il transistor TR1, che normalmente si
trova all'interdizione, diviene conduttore e provoca
l'eccitazione di relé RL che, a sua volta, chiude il cir-
cuito di alimentazione della suoneria.
COMPONENTI
C1 = 50.000 pF
R1 = 3.300 ohm
TR1 = 2N1711
non possono essere controllati, perché l'inserimen­ D1 = 10D4-BY126, ecc.
to continuato del circuito di alimentazione del­ RL = relé ad uno scambio (12 V - 400 -
100 ohm)
l'allarme provocherebbe la scarica totale della
batteria-tampone, disattivando naturalmente l'al­
larme stesso.
Come si può notare, il circuito è pilotato da un
solo transistor di tipo NPN che, a sua volta, pi­
ANALISI DEL CIRCUITO lota il relé d'allarme.
L'uso del transistor permette di far scattare l'al­
Lo schema elettrico generale, cioé basilare del larme all'apertura dei contatti, facendo in modo
congegno dell'antifurto, è rappresentato in figu­ che una eventuale individuazione dei fili di col-·
ra l. legamento ed una loro rottura provochi ugual-

694
mente l'allarme, cosa questa che non si sarebbe sistenza RI, infatti, dipende sia dal valore della
verificata utilizzando semplicemente un relé pi­ resistenza del relé, sia dal guadagno del transi­
lotato da contatti in chiusura. stor TRl.
Un'altra particolarità del circuito dell'antifurto Per far scattare sicuramente il relé all'apertura
consiste nel consumo quasi nullo di corrente in dei contatti d'allarme, cioé per poter mandare
condizioni di riposo. Infatti, quando i contatti in saturazione il transistor TRI, il valore della
d'allarme sono tutti chiusi, il transistor TRl ri­ resistenza RI dovrà risultare inferiore al pro­
mane sicuramente all'interdizione. In tal modo dotto ottenuto moltiplicando il valore della re­
nessuna corrente scorre attraverso il relé, che sistenze:. del relé per il guadagno del transistor.
rimane diseccitato. Per esempio, assumendo una resistenza del
L'unica corrente assorbita dal circuito in queste valore di 300 ohm ed un transistor con guada­
condizioni è quella che attraversa la resistenza gno pari a 100, il prodotto ora citato varrà 30.900.
RI. Tale corrente può essere calcolata per mez­ Adottando quindi per RI un valore di 22.000
zo della legge di Ohm: ohm, questo risulterà più che sufficiente a man­
dare il transistor TRl in saturazione al momen-
I = V: Rl
1 = 12V : 3.300 ohm 3,5 mA Fig. 2 - Cablaggio del dispositivo di allarme. L'uso del
circuito stampato semplifica il sistema di collegamen-
Il valore di questa corrente, potrebbe risultare to dei vari componenti elettronici. Il transistor TR1
è munito di elemento dispersore dell'energia termica
ancor più ridotto se si aumentasse il valore della (RADIATORE). Il sistema di « conduttori d'allarme »
resistenza R 1 che, per ragioni di sicurezza, è sta­ deve essere applicato sui terminali contrassegnati con
to da noi fissato in 3.300 ohm. Il valore della re- le lettere A-B.

RADIATORE

ALLA
SUONERIA

S1

e @
12=16V

695
-- -
c

RL

@
ii»
K@o
O

to dell'apertura dei contatti d'allarme. Fig. 3 - Facendo uso di un relé a due scambi da 12 V
e con resistenza compresa fra i 100 e i 400 ohm, si
Si noti che in questo caso la corrente assorbita realizza questo circuito di automantenimento di ecci-
in stato di preallarme scenderebbe addirittura a : tazione. li campanello suona in continuazione fino a
che non si provvede all'apertura del circuito di ali-
I = 12V : 22.000 ohm = 600 A (circa) mentazione. Questo sistema di antifurto risulta valido
nei casi in cui i ladri, accorgendosi dell'installazione,
provvedessero a chiudere il circuito dei • conduttori
Il diodo D 1, collegato in parallelo con la bobi­ d'allarme ».
na di eccitazione del relé, non rappresenta parte
essenziale per il funzionamento del circuito. Esso
svolge soltanto una funzione preservatrice del
transistor TR 1 dalle sovratensioni inverse che si
SUONERIA D'ALLARME
verificano all'atto della diseccitazione del relé.
Poiché tali sovratensioni assumerebbero un po­ La suoneria d'allarme, per il modo come si pre­
tenziale inverso, rispetto a quello normale di ali­ senta il circuito di figura 1, entra in funzione sol­
mentazione, sulla giunzione base-collettore si ot­ tanto per il tempo durante il quale uno dei con­
terrebbe una tensione di polarizzazione diretta tatti d'allarme (MICROCONTATTO-STRAP­
di valore tale da mettere in pericolo il transistor PO-CONT. RELE') risulta aperto.
TRl. Con l'inserimento del diodo Dl, invece, le Utilizzando un relé a doppio scambio, in sosti­
tensioni inverse risultano limitate al valore della tuzione di un relé a scambio singolo, è possibile
tensione di giudizio tipica del diodo, cioé di 0,6- realizzare un circuito con autoritenuta, così come
0.7 V, risultando assolutamente innocue. indicato nello schema di figura 3. Con tale va-

696
IN SCATOLA
DI
MONTAGGIO
L. 9.700

FOTOCOMANDO
PER: interruttore crepuscolare
i
Con questa conteggio di oggetti o persone
scatola di
montaggio antifurto
offriamo ai
lettori la apertura automatica del garage
possibilità di
realizzare
rapidamente,
lampeggiatore
senza alcun
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tutti i comandi a distanza
reperibilità di
materiali, un
efficiente
fotocomando La scatola di montaggio deve essere richiesta a: ELET-
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distanza. comprese le spese di spedizione.
COMPONENTI
C1 = 5.000 F - 20 VI (elettrolitico) Fig. 4- Circuito ausiliario di alimentatore in grado di
p+ = ponte di diodi raddrizz. (50 V - 1 A) fornire la corrente di scarica naturale della batteria e
S1 = interruttore quella di riposo del circuito d'allarme.
T1 trasf. per campanelli (10 W)

TI

12

+
13-16V

C1

riante è possibile raggiungere una alimentazione


continua del relé attraverso il contatto ausiliario,
anche nel caso in cui venga ripristinata la con­
tinuità dei conduttori d'allarme.
Volendo utilizzare una sirena di potenza, è con­
sigliabile fare uso di un relé di una certa robu­ o
stezza, cioé in grado di sopportare correnti ele­
vate; è necessario anche collegare il terminale
centrale di scambio, relativo alla sirena, diretta­
mente al terminale positivo della bobina, senza
passare attraverso l'interruttore SI. Con tale ac­
corgimento si evita l'uso di un interruttore in

Fg. 5- Circuito stampato a grandezza naturale neces-


- •-'- per la realizzazione dell'antifurto.
ALIMENTAZIONE da erogare una dozzina di ampère circa; ma ciò
non risulta assolutamente conveniente.
Come avviene per tutti gli antifurti, anche per il Il progetto dell'alimentatore è presentato in fi-
nostro apparato abbiamo ritenuto necessario un gura 4. E come si può notare esso risulta estre­
mamente semplice, privo di stabilizzazione di ten­
sistema di alimentazione a batteria. Ciò non e­
sione, perché la batteria. durante il processo di
sclude comunque l'uso di un alimentatore da
carica, può raggiungere la tensione di 16 V sen­
rete, in grado di provvedere alla carica della
za subire alcun danno.
batteria. Questo circuito ausiliario potrà essere
L'accumulatore al piombo. di tipo economico,
di piccole dimensioni, perché il suo compito si
costituisce la batteria più adatta per l'alimenta­
limita a fornire la corrente di scarica naturale
zione del nostro sistema d'allarme. Esso dovrà
della batteria stessa e quella di riposo dell'allar­ essere collegato in parallelo con i monsetti del­
me. l'alimentatore.
Nel caso in cui si dovesse verificare l'allarme, in­ Si tenga presente che con luso della batteria
fatti, sarà la batteria a fornire la necessaria cor­ il condensatore elettrolitico CI potrebbe consi­
rente alla sirena e non l'alimentatore, che do­ derarsi superfluo, perché la batteria stessa agisce
vrebbe essere diversamente concepito in modo da condensatore di livellamento.

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Il kit permette di realizza-


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tilissimo, da adattarsi alle
seguenti funzioni·

Amplificatore BF Caratteristiche elettriche del modulo


Sirena elettronica Tensione tipica di lavoro: 9 V
Allarme elettronico
Consumo di corrente: 80 -;- 100 mA
Oscillatore BF
(emissione in codice mor- Potenza d'uscita: 0,3 W indistorti
se) Impedenza d'uscita: 8 ohm
SBARRAMENTO

Fig. 6 - Esempio di applicazione dell'antifurto descritto che tutti i principianti sono in grado di affron­
in queste pagine. Sulla finestra si applica un sistema tarlo.
di « conduttori d'allarme ·, incollandoli direttamente
sul vetro. Quando i ladri rompono il vetro, con esso
Il ,transistor TRl deve essere munito di radiatore,
interrompono anche la continuità dei conduttori e il allo scopo di favorire la dispersione dell'energia
sistema d'allarme entra in funzione. termica quando il componente si riscalda.
Il diodo al silicio di tipo BY126 deve essere in­
serito nel circuito tenendo conto delle sue pola­
rità (nello schema pratico di figura 2 questo par­
ticolare risulta ben evidenziato).
Sui terminali contrassegnati con le lettere A-B
grado di sopportare correnti intense, anche del­ verranno collegati i contatti d'allarme, quelli che
l'ordine della decina di ampère, con un notevole ognuno provvederà ad installare opportunamen­
risparmio di spazio e di danaro. te nei vari punti del negozio, magazzino o ap­
partamento sottoposti a controllo.

COSTRUZIONE
CONTATTI D'ALLARME
Riportiamo in figura 2 il piano di cablaggio del
dispositivo di antifurto. Esso è talmente semplice I contatti d'allarme, di qualsiasi tipo essi siano,

700
Fig. 7 - Esempio di applicazione pratica del sistema
d'allarme. Un microinterruttore viene applicato diret-
tamente sulla porta, in corrispondenza del catenaccio;
quando questo si apre la leva del microinterruttore apre
il circuito dei « conduttori d'allarme » provocando l'in-
nesco del relé.

devono essere collegati in modo da formare un siasi eventuale sistema di chiusura del la porta
circuito chiuso, così come indicato nello schema stessa, un microinterruttore in grado di aprire il
elettrico di figura 1. circuito quando si apre la porta. In sostituzione
Volendo proteggere una porta, così come indica­ del microinterruttore sarà possibile applicare un
to nel disegno di figura 7, converrà applicare, in contatto con lo stipite della porta.
corrispondenza del catenaccio, oppure di qual- Una soluzione più moderna e senza dubbio più

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do dell'elettronica pratica, non
può sottoporsi a spese eccessi-
ve per attrezzare il proprio banco di lavoro, anche se questo deve assumere un carattere essenzialmente dilet-
tantistico. II saldatore del principiante, dunque, deve essere economico, robusto e versatile, così come lo è
quello qui raffigurato. La sua potenza è di 50 W e l'alimentazione è quella normale di rete-luce di 220 V.

'01
elegante è quella che fa uso degli ormai famosi filo conduttore incollato e fatto correre a ser­
contatti magnetici REED. Con questo sistema pentina sul vetro della finestra, così come indi­
il contatto magnetico potrà venir celato sotto lo cato in figura 6. In tal modo la semplice rot­
stipite della porta, incassando nella porta stessa, tura del vetro provocata dai ladri interrompe la
sotto il contatto, una piccola calamita. All'atto continuità del filo, facendo innescare l'allarme.
dell'apertura della porta, venendo a mancare la Anche le finestre, tuttavia, possono essere con­
forza di attrazione esercitata dalla calamita sui trollate con gli interruttori magnetici REED,
contatti, questi si aprono facendo scattare l'allar­ così come è stato detto per il controllo delle por­
me. te. Questo sistema di protezione risulta valido nel
Per proteggere le finestre è possibile installare caso in cui i ladri riescono ad aprire la finestra
interruttori a strappo, costituiti da un sottilissimo senza rompere il vetro .

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zioni che potessero insorgere fra i signori lettori e sulla natura o veridicità
del testo pubblicato. In ogni caso non verranno accettati e, ovviamente,
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tecnici inerenti i vari progetti presentati sulla Rivista. Da parte no-
stra saremo ben lieti di rispondere a tutti, senza distinzione alcuna
pubblicamente, su queste pagine, oppure, a richiesta, privatamen-
te, tramite lettera. Per rimborso spese postali e di segreteria si
prega aggiungere alla domanda l'importo di L. 800 (abbonati l.
600) in francobolli.

MAGNETIZZAZIONE E gnetico. A questo punto lo ... strumento magnetiz-


zante e smagnetizzante è pronto. Occorre sol-
SMAGNETIZZAZIONE tanto sapere come deve essere adoperato. Per
attribuire all'apparecchio una certa esteriorità di
Durante il mio lavoro di elettronico principiante
laboratorio, converrà fissare l'avvolgimento su
avverto spesso la necessità di aver a disposizione
una tavoletta di legno e collegare i due terminali
qualche piccolo cacciavite con la punta calami­
dell'avvolgimento primario ad un cordone di ali-
tata. Ciò allo scopo di afferrare rapidamente le
mentazione, munito di spina-luce alla sua estre-
piccole viti, come ad esempio quelle che fissano
mità. Sempre sulla tavoletta di legno occorrerà
le manopole dei potenziometri nei ricevitori ra­
applicare un interruttore, di qualsiasi tipo, a leva
dio transistorizzati di piccole dimensioni. Cono­
o a slitta, collegandolo in serie con uno dei due
scete il sistema rapido e allo stesso tempo sem­
conduttori del cordone di alimentazione. Per ma-
plice per magnetizzare i cacciavi ti?
gnetizzare il cacciavite si dovrà chiudere il circui-
ORAZIO BUTTAFUOCO to di alimentazione, agendo sull'interruttore, in­
Imperia serire con la mano la parte metallica del caccia-
vite dentro l'avvolgimento, cioè in quello spazio
Alla sua domanda rispondiamo aff ermativamen- che prima era occupato dai lamierini del nucleo
te, con la certezza di metterla immediatamente ferromagnetico. Subito dopo si agisce nuovamen-
nelle condizioni di risolvere il suo problema. Lei te sull'interruttore, interrompendo la corrente di
deve procurarsi un trasformatore di una certa alimentazione. Si potrà quindi togliere il caccia-
grandezza; per esempio uno di quei trasformatori vite dal campo elettromagnetico, perché esso ri-
che venivano montati nei ricevitori radio a val- sulterà abbondantemente calamitato. Volendo in-
vole o, nei televisori anch'essi di tipo a valvole. vece smagnetizzare il cacciavite, basterà immer-
Da questo trasformatore, nel quale si presume che gerlo più volte dentro l'avvolgimento del trasfor-
l'avvolgimento primario, cioè quello che deve matore, lasciando chiuso il circuito di alimenta-
essere inserito direttamente sulla presa luce, ri- zione e intervenendo sull'interruttore soltanto do-
sulti integro lei dovrà togliere, uno per uno, tutti po che il cacciavite è stato tolto dal campo le-
i lamierini che compongono il nucleo ferroma- tromagnetico.
CHE COS'E L'EFFET TO PELLE un determinato momento del giorno e facendole
corrispondere con i valori espressi in metri o in
Ho sentito parlare di un certo effetto pelle ri­ KHz sulla scala del ricevitore. Il metodo più stret-
guardante le correnti di alta frequenza. Sapete tamente tecnico è quello seguito con l'uso del-
dirmi di che cosa si tratta? L'argomento può in­ l'oscillatore modulato, il quale, per ogni valore
teressare un principiante di elettronica come me? di frequenza, è in grado di emettere un segnale.
OSVALDO ATTAMANTI
La Spezia

L'effetto pelle non può interessare un principian-


te di elettronica nella sua attività pratica, perché
•••
DISLOCAZIONE DI PONTI PER I 144 MHz
si tratta di un argomento di ordine teorico che,
tuttavia, vale la pena di conoscere. Le correnti Ho intenzione di conseguire tra breve la licenza
elettriche di bassa frequenza, quando percorrono per i 144 MHz, in modo da dedicarmi alle tra­
un conduttore elettrico, interessano l'intero corpo smissioni in FM. Mi interesserebbe quindi cono­
metallico del conduttore, cioè gli elettroni si scere la dislocazione in Italia dei vari ponti cui
muovono in ogni punto del conduttore, nella par- potersi agganciare per la realizzazione di colle­
te interna e sulla superficie estera. Le correnti
gamenti a media distanza.
di alta frequenza, invece, non si comportano in CARLO SCHIVAZAPPA
questo modo, perché il movimento degli elettroni Treviso
in questo caso interessa soltanto la parte super-
Alla sua domanda rispondiamo presentandole
ficiale esterna del conduttore. Succede in pratica
l'elenco delle località da lei richieste:
che, convogliando le correnti di alta frequenza
LOCALITA'
attraverso un conduttore composto da un unico
corpo metallico, si verifichino notevoli perdite di
RO
energia. Ecco perché la conduzione delle correnti
TRIESTE: C. S. Giusto (mt. 80)
ad alta frequenza viene effettuata attraverso con-
MODENA: Lama di Mocogno (mt. 1044)
TERNI: M. S. Pancrazio
duttori composti da trecciole di sottili fili di ra-
me. La presenza di molti fili, raggruppati in un
ISOLA D'ELBA: M. Capanne (mt. 1019)
CAMPOBASSO: Capracotta (mt. 1416)
unico fascio, impedisce la perdita di energia, per-
TORINO: Superga (mt. 670)
ché le correnti, pur continuando ad interessare le
SONDRIO: Civo (mt. 1000)
pareti superficiali esterne dei conduttori, si ripar-
R 1
tiscono equamente attraverso tutti i conduttori
della treccia di fili di rame.
BRUNICO: Pian de Corones
SASSARI: M. Rasu (mt. 1259)

CHE COSA SIGNIFICA


•••
ALLINEAMENTO DI UN RICEVITORE
TERAMO: P. Cono (mt. 450)
M. Penice (mt. 1460)
PALERMO: M. Pellegrino (mt. 500)
PESARO: M. S. Angelo
R 2
NAPOLI: M. Vergine (mt. 1480)
Ho sentito assai spesso parlare, in generale, di ta­ BRESCIA: M. Maddalena' (mt. 870)
ratura di un ricevitore radio e, in particolare, di R 3
allineamento del circuito d'entrata. Pur sapendo CAGLIARI: Bruno Susoli (mt. 780)
che per taratura di un ricevitore si intende la Beigua N. Savona (mt. 1287)
messa a punto dei trasformatori di media fre­ TRENTO: Panarotta N. Levico (mt. 2100)
quenza, non so proprio che cosa si intenda per al­ PESARO: M. Catria (mt. 1700)
lineamento. Potete edurmi su tale argomento? RA
ROBERTO ROSSI PESCARA: M. Maiella (mt. 1935)
Pavia PADOVA: M. Madonna Euganei (mt. 480)
TORINO: M. Moro (mt. 1739)
L'allineamento di un ricevitore radio consiste in PALERMO: M. Cuccia (mt. 1100)
una serie di operazioni che permettono di rag- R 5
giungere una per/ etta corrispondenza tra il valo- BOLZANO: S. Vigilio-Merano (mt. 2100)
re della frequenza di una emittente e quello se- NAPOLI: M. Epomeo Ischia (mt. 650)
galato sulla scala dell'apparecchio. Questo r. CATANZARO: Serralta S. Vito (mt. 1013)
saltato può essere ottenuto col metodo empirico, IVREA: La Serra (mt. 517)
cioè conoscendo le emittenti che trasmettono in MN-VR: Boscochiesanuova (VR) (mt. 1104)

'6
GENOVA: M. Fasce (mt. 845) tensione d'uscita; il progetto quindi risulta di in-
R 6 teresse generale, perché si addice auche a coloro
AGRIGENTO: M. Cammarata (mt. 1578) che debbono alimentare apparati con diversi va-
BARI: Cassano Murge (mt. 600) lori di tensione. La massima corrente aogabile
TRENTO: Fai di Paganella (mt. 1050) si aggira intorno ai 250 mA; questo valore può
FIRENZE: M. Saltino (mt. 940) essere ritenuto più che sufficiente per ogni appa-
GORIZIA: Doberdò Lago (mt. 150) rato che lavora in bassa frequenz.a, .fatta ace.
HB9H: M. Generoso - Lugano (mt. 1601) zio ne per gli amplificatori finali di pate-11_::a. Le
R 7 ricordiamo che l'introduzione di ronzio ir
NOVI LIGURE: M. Spineto (mt. 500) complesso BF non sempre proviene da una
SIENA: M. Amiata (mt. 1630) mentazione malamente filtrata. Le cause infatti
FERRARA: M. Calderaro S. BO (mt. 608) possono essere molteplici; per esempio, contrito-
Plateau Rosa (mt. 3500) re metallico non collegato a massa, collegamenti
COSENZA: M. Cocuzzo (mt. 1541) di entrata ed uscita e coi potenziometri realizza-
R8 ti con conduttori non schermati, mancato coUt'-
BASSANO: Alt. Asiago (mt. 1300) gamento a massa delle carcasse dei poten:iome-
ROMA: M. Terminillo (mt. 1820) tri, mancanza di schermatura del trasf armato-re
BOLZANO: M. Secceda (mt. 2534) di alimentazione.
GENOVA: M. Righi (mt. 460)
REGGIO CALABRIA: Orti Aspromonte (mt.
780)
R9
CASALE M.: Città (mt. 300) R\ " -,-,-
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RIMINI : Torre Torriana (mt. 300)


VERONA: Dintorni Nord (mt. 100)
FIRENZE. M. Secchietta (mt. 1450)
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4
NAPOLI : Abb. Camaldoli (mt. 280)
TREVISO: M. Cesen (mt. 1500)
MILANO: Città (mt. 60)
!
+ l Il'. R3 7

ALIMENTATORE STABILIZZATO

Dispongo di un preamplificatore, con alimentazio­ COMPONENTI


ne a 22 V, che introduce normalmente un note­ Cl 200 F - 40 VI (elettrolitico)
vole ronzio negli altoparlanti. L'amplificatore di Rl 33.000 ohm
potenza, al contrario, non introduce alcun ron­ R2 - 1.000 ohm
zio; infatti eliminando il preamplificatore, il ron­ R3 33.000 ohm
zio risulta quasi impercettibile. Ritengo dunque R4 1.500 ohm
che l'origine dell'inconveniente sia da ricercarsi R5 3.300 ohm
nell'alimentatore, che non risulta stabilizzato. Po­ R6 - 500 ohm (potenz. a variaz. lin.)
treste fornirmi il circuito di un alimentatore sta­ R7 - 1.800 ohm
bilizzato e ben filtrato, in grado di eliminare si­ TRI BC147
curamente il ronzio? BC1A47
TR2
RUGGERO RUFFINI TR3 = BD137
Napoli - diodo zener (BZY8-C6 VS)
Dl
L'alimentatore stabilizzato e filtrato elettronica-
mente sarà certamente in grado di eliminare ogni
ronzio prodotto dall'alimentazione. L'entrata del-
/' alimentatore dovrà essere collegata a valle del FILTRO PER ALTOPARLANTI
condensatore di livellamento. Se questo non fosse
presente, occorrerà collegare fra la linea positiva Disponendo di un certo numero di altopari±:i
e quella negativa un condensatore elettrolitico da di varie dimensioni e impedenza di ! oh:
2.000-3.000 F - 45 VI circa. Il potenziometro rei realizzare con questi delle casse acustiche e:
R6 permette di regolare in maniera precisa la migliorare la riproduzione sonora del :.:: -
dischi. La qualità dell'impianto non è eccelsa e Gli inconvenienti sono stati rilevati troppo tardi
non intendo quindi spendere somme notevoli per dalla apposita lampada-spia. Per tale motivo vi
l'acquisto di casse acustiche di tipo commerciale. chiedo se è possibile applicare sul circuito elettri­
Ciò che mi interessa sono i dati tecnici per rea­ co dell'autovettura un dispositivo elettronico che
lizzare un semplice filtro per altoparlanti a 4 segnali tempestivamente la scarica della batteria.
ohm. Gradirei conoscere anche i dati costruttivi,
ENNIO RONZONI
in modo da tradurre in pratica i vostri suggeri­
Sondrio
menti.
TITO BENELLI
Livorno Per controllare la condizione di carica della bat-
teria sarebbe su/ ficiente un comune voltmetro,
possibilmente con scala dilatata attorno ai 12 V.
Ma un tale strumento e, soprattutto, l'indicazio-
ne di questo, potrebbe risultare inosservata. Sen-
za dubbio risulterebbe più efficace una spia in
ZI
grado di accendersi quando la batteria raggiunge
1 un valore critico di scarica. Il circuito qui pre-
MPL. P 8ASSI sentato è in grado di risolvere questo problema.
8F
2-4n
(z4n )
I In esso si fa impiego di un diodo controllato SCR,
di un diodo zener DZ e di un LED. Quest'ultimo

'.
elemento si comporta come una lampada-spia ed
è preferito a questa per il basso consumo di cor-
rente e la lunga durata di funzionamento. Il dio-
do zener dovrà avere una tensione di 11 V circa
AP ACUTI
(z4n ) per le batterie da 12 V. Per poter regolare il di-
sinnesco, converrà sostituire la resistenza fissa Rl

Poiché lei stesso afferma che la qualità del suo


impianto non è eccelsa, riteniamo su/ ficiente un
filtro da 6 dB/ottava, come quello qui presentato.
Per gli altoparlanti da 4 ohm, scegliendo una DZ
frequenza d'incrocio di 2.000 Hz circa, si ottiene
20 F per Cl e 300 mH per Zl. La realizzazione
dell'impedenza Z 1 dovrà essere fatta avvolgendo,
in modo serrato, 120 spire di filo di rame smal-
tato del diametro di 1 mm., utilizzando come sup-
porto un rocchetto ottenuto da un tubo di carto-
R1
ne o altro materiale non magnetico, del diametro
+
di 25 mm. Questo spezzone di tubo verrà chiuso
alle estremità da due fiancate distanti fra loro R2
25 mm .

BATTERIA SCARICA
••• COMPONENTI
Cl
Rl
R2
125
1.000
1.000
F - 25 VI (elettrolitico)
ohm
ohm
Per ben due volte nel giro di un anno ho avuto R3 6.800 ohm
l'amara sorpresa di ritrovarmi con l'accumulatore DZ diodo zener ( 11 V)
della mia auto completamente scarico. La causa Dl LED
di ciò è stata attribuita ad un difettoso sistema SCR C 106 Yl
di caricamento. Ho dovuto infatti cambiare la
prima volta la dinamo e il regolatore la seconda.

718
con una resistenza variabile. Lo strumento deve torio composto nella cantina della villetta in cui
essere collegato con un alimentatore variabile re- abito. Le luci sono molte e di notevole potenza.
golato sulla tensione critica e manovrando la re- Quando le dimentico accese per tutta la notte,
sistenza variabile R I sino ad ottenere l'innesco il danno economico comincia a farsi sentire. Non
del diodo SCR . sarebbe possibile installare al primo piano un di­
spositivo che mi possa avvertire quando mi capita

RIVELATORE DI LUCE
••• di dimenticare le luci accese?
ILARIO GELLI
Cremona

Il mio problema potrà sembrare banale a molti, Le soluzioni al suo problema sono innumerevoli.
ma per me è importante. Mi capita spesso di di­ Fra le tante ne scegliamo una semplice e di ap-
menticare le luci accese nel mio piccolo labora- plicazione immediata. Si tratta di installare nel
suo laboratorio, in prossimità delle sorgenti lu-
minose, una fotoresistenza collegata, tramite due
fili, ad un dispositivo elettronico situato al primo
piano. Questo dispositivo, il cui progetto è qui
presentato, consta di una minisirena elettronica
COMPONENTI che emette una nota alla frequenza di 500 Hz
Cl = 1.000 F - 12 VI (elettrolitico) circa, quando la fotoresistenza è colpita dalla lu-
Rl = 5.000 ohm (variabile) ce. Quindi, una volta salito al primo piano, lei
R2- 3.300 ohm potrà accendere anche per un solo attimo il cir-
R3 = 47 ohm cuito che presentiamo per accertarsi di una even-
R4 = 1.000 ohm tuale dimenticanza delle luci accese.
R5 = 1.000 ohm Poiché riteniamo che questo circuito possa ri-
TRI - AC!26 sultare di notevole interesse per molte altre appli-
TR2 = AC188 cazioni, ricordiamo che esso potrà essere utilizza-
TR3- AC188 to anche nella funzione inversa, cioè come avvi-
TRA4 = AC!88 satore di oscurità. A tale scopo basterà collegare
FR = fotoresistenza la resistenza R1 sul collettore di TR!, ponendo
T1 = trasf. d'uscita a massa l'emittore; sul collettore di TRl verrà
SI = interrutt. anche collegato il terminale della resistenza R2.

st. I !Es,l ~v
Il ~)

4i,
LII~ r11~~Lp
t 1

719
CARICABATTERIE
IN SCATOLA DI MONTAGGIO
ENTRATA: 220 V - 50 Hz
USCITA: 6 - 12 Vcc - 4A
L 14
'
500
·
L'Analizzatore modello R.P.
L. 44.800 12/T.L. è uno strumento di
laboratorio di grandi dimen-
sioni, caratterizzato per le
ANALIZZATORE prestazioni particolarmente
elevate, grazie alla scelta dei
DI LABORATORIO uoi componenti, la sua ese-
MOD. R.P. 12/T.L. cuzione impeccabile e la
semplicità del suo impiego
e al suo costo limitato, che
lo impongono all'attenzione
dei tecnici più qualificati.
CARATTERISTICHE TECNICHE Dimensioni: 180x160x80 mm.

OSCILLATORE MODULATO
mod. AM/FM/30

L. 44.000
Questo generatore, data la
sua larga banda di frequen-
za consente con molta la-
cii ità l'allineamento di tutte
le apparecchiature operanti
in onde medie, onde lunghe,
onde corte, ed in tutta la
gamma di VHF. Il quadrante
delle frequenze è di grandi
dimensioni che consente una
facile lettura.
Dimensioni: 250x170x90 mm

ANALIZZATORE

-
mod. R.P. 20 KN
(sensibilità 20.000
ohm/volt)
• j

L. 18.200 /
l.6
o . ,.J~ -- I
è
·l

CARATTERISTICHE TECNICHE CARATTERISTICHE TECNICHE

0,1 1 5 10 50 100 200 500 1000 GAMME


RANGES
A I e I e I o
1□0+400Kc 400+1200Kc 1,1 + 3,8Mcj 3,5+12Mc
50yA 500pA 5 50 500 5000
GAMME
0,5 5 25 50 250 500 1000 E I r I G
RUGES 12+4011c 40+130Mc 80+260Mc
2,5 25 250 2500
1/0-+10x/ 110 /0+10Cl/ 110/0+1M/ 1 /0-+10M
xlk/ 0+10Mjx10kt0+100M
xlkt0+50k lx10kt0+500k Grande strumento dalle pic-
eol.! df,'Tlf!nsloni, realizzato
Ballisticf @Mml00/0+-200F /0hmxl\/0:20F completamente su circuito
1/0+ 50/ 110/0+-500/100/0+5000 stampato. Assenza totale di
commutatori rotantl e quindi
-10 + 22 di falsi contatti dovuti al la
usura e a guasti meccanici.
0,5 5 25 50 250 500 1000 Jack di contatto di conce-
zione completamente nuova.
Munito di dispositivo di pro-
tezione.
Dimensioni· 140x90x35 mm
ICROTRASMETTITORE
TASCABILE
CON CIRCUITO INTEGRATO
Tutti lo possono costruire, anche coloro che so-
no privi di nozioni tecniche. Funziona immedia-
tamente, perché non richiede alcuna operazione
di messa a punto. Se occultato in un cassetto,
sotto un mobile o dentro un lampadario, capterà ...
indiscretamente suoni, rumori e voci, trasmetten-
doli a distanza notevole e rendendoli udibili at-
traverso un ricevitore a modulazione di frequen-
za, anche di tipo portatile.

IN SCATOLA
DI
MONTAGGIO . 6.80
L'emissione è in modulazione di frequenza, sulla
gamma degli 80-110 MHz. La portata, con an-
tenna, supera il migliaio di metri. Le dimensioni
m sono talmente ridotte che il circuito, completo
di pila e microfono, occupa lo spazio di un pac-
~i chetto di sigarette. L'elevato rendimento del cir-
cuito consente un'autonomia di 200 ore circa. La
potenza imput è di 0,5 mW. La sensibilità è re-
golabile per le due diverse condizioni d'uso del-
l'apparato: per captare suoni deboli e lontani dal
microfono, oppure suoni forti in prossimità del
microfono. Alimentazione con pila a 9 V.
PRA&
- -

e.une±e .aueees.sn.su
DI ELETTRONICA - RADIO - TELEVISIONE
ATI;
U
Anno IV-N. 10- OTTOBRE 1975 - Sped. in Abb. Post. Gr. lii L. 700

CONTROLLO TR 1 +
DI
MODULAZIONE
TR2 +
TR3
1RX
MINIATURIZZATO

ARRIVANO
GU INTEGRATI
IGITAUI
SIGNAL LAUNCHER (Generatore di s
Costruito nelle due versioni per Radio e Te'evs ce Panzzs
per localizzare velocemente i guasti nei rado'ce.tz
valige. autoradio, televisori.

CARATTERISTICHE TECNICHE, MOD. RADIO


(L O)
Frequenza 1 Kc Dimensioni 12x160 mm
Armoniche fino a 50 Mc Peso 40 grs.
Tensione massima
Uscita 10,5 V eft. applicabile al puntale 500 V
30 V pp. Corrente della batterla 2 mA

CARATTERISTICHE TECNICHE, MOD. TELEVISIONE (


Frequenza 250 Kc
.500)
Dimensioni 12x 160 mm
Armoniche fino a 500 Mc Peso 40 grs.
Tensione massima
Uscita 5 V eft. applicabile al puntale 500 V

VOLTMETRO
ELETT RONICO
8.400 15 V elf. Corrente della batterla 50 mA

MOD. R.P. 9/T.R.


A TRANSISTOR
Il Voltmetro elettronico Mod.
R.P. 9/T.R. completamente
transistorizzato con transi-
stor a effetto di campo è uno
strumento di grande impor-
tanza poiché nei servizi Ra-
dio, TV, FM e BF esso per- Tutti gli
mette di ottenere una gran-
de varietà di misure, tensio-
strumenti di
ni continue e alternate, non- misura e di
che corrente continua, mi-
sure di tensione di uscita, controllo pubblicizzati in
la R.F., la 8F, misure di re-
sistenza - il tutto con un
questa pagina possono
alto grado di precisione. essere richiesti a:
L'esattezza delle misure è
assicurata dall'alta impeden- Elettronica Pratica - 20125 Milano - Via Zurettl n. 52, inviando
za di entrata che è dì 11
megaohm.
anticipatamente il relativo importo a mezzo vaglia postale o c.c.p. n.
Dimensioni: 180x160x80 mm 3/26482. Nel prezzo sono comprese le spese di spedizione.
CARATTERISTICHE TECNICHE

V= 0,5 15 5 25 100 500 1500 30K


mA- 0A 500A4 1 5 50 500 1500
V
Ohm
0-1k
Pico Pico 4
05
X1
15
X 10
5
x100
25 100
x I k xl Ok
0+10 k 0+100k 0-1M A-10
500 1500

[é}J
14 40 140 400
dB -20 +15
C3 \ =
> i
i }
.i
.. .,
ANALIZZATORE mod. R.P. 20 K
(sensibilità 20.000 ohm/volt) ">-
-
CARATTERISTICHE TECNICHE

V= O.i 1 10 50 200 1000 Il generatore BF. 40 è uno


strumento di alta qualità per
mA= 04 S500»4 5 50 500 misure nella gamma di tre-
0,5 5 50 250 100O Strumento che unisce alla
quenza da 20 a 200.000 Hz.
Il circuito impiegato è il
2,5 25 250 2500 massima semplicità d'uso un ponte di Wien, molto sta-
minimo ingombro. Realizza-
hm- 11/0+10%/1100/0+1M /ti/0+10M to completamente su circui-
bile. Tutta la gamma di fre-
quenza è coperta in quattro
Ballistic r 0hm1l00/0+ 200F/0hm !M/0=20r to stampato. Assenza totale bande riportate su un qua-
di commutatori rotanti e
dB -10+22 quindi falsi contatti dovuti
drante ampio di facile let-
tura. Sono utilizzabili due
Output 9,5 5 50 250 1000 all'usura. Jack di contatto differenti rappresentazioni
di concezione completamen- grafiche dalla forma d'onda,

L. 15.900 te nuova. Munito di disposi-


tivo di protezione.
Dimensioni: 80x125x35 mm
SINUSOIDALI e QUADRE. Il
livello d'uscita costante è
garantito dall'uso di un
« thermistore » nel circuito
di reazione negativa.
Dimensioni: 250x170x90 mm

CARATTERISTICHE TECNICHE
OSCILLATORE A BASSA
GAMME A I B e a FREQUENZA mod. BF. 40
20+200H1 200 - 2KHz 2+20KHz 20-200H2
RANGES
L. 73.600
LETTERE NON TELEFONATE
Il nostro più acerrimo nemico, senza alcuna ombra di dubbio, è il telefono. Quel­
l'oggetto così prezioso se usato con discernimento, ma petulante ed invadente nella
maggioranza dei casi.
Siamo davvero convinti che le nostre telefonate siano tutte, veramente, non diciamo
necessarie, ma almeno utili?
Utili nel senso di servire sul serio ad aumentare la nostra e l'altrui capacità ope­
rativa attraverso un più rapido ed immediato contatto verbale?
Il telefono possiede due fondamentali difetti: quello dell'invadenza e quello di non
lasciare il tempo necessario per dare all'interlocutore risposte meditate ai quesiti che
egli pone.
Il secondo difetto è ben noto a chiunque.
Quante volte, nel corso di una stessa giornata, ci vengono posti per telefono dei
quesiti, spesso complessi, sempre richiedenti almeno un minimo di documentazione, ac­
compagnati dalla richiesta di una soddisfazione immediata?
Il caso forse più tipico è quello della « diagnosi telefonica», con il lettore che met­
te a dura prova la pazienza del tecnico e pretende che questo analizzi « via cavo » un
apparato e per la stessa via lo ripari.
Coprendo con una mano il microfono e facendo cenni disperati ad una segretaria,
cerchiamo ogni volta di farci portare gli elementi per rispondere, spesso quando non
desideriamo far capire all'interessato che il suo problema non è il primo della nostra
pila di richieste.
Nei casi fortunati questa pantomima si concreta con l'accumularsi sulla nostra scri­
vania di numerosi prontuari e tabellari, generalmente diversi da quelli che ci sareb­
bero in quel momento così utili. Non solo, ma con l'affanno cresce il nervosismo dei no­
stri gesti e con questo la confusione di chi diligentemente cerca di aiutarci.
Il tutto si conclude spesso con una collettiva perdita di tempo e con una seconda
telefonata ad informazioni assunte.
Non crediamo che ci si debba biasimare se sosteniamo che in una società meglio
organizzata della attuale molte telefonate potrebbero essere evitate con grande vantag­
gio per tutti e sostituite con chiare e concise comunicazioni scritte.
Una lettera presenta molti vantaggi rispetto ad una telefonata. Innanzitutto non è
da tutti scrivere sino in fondo una lettera manifestamente inutile. Anche il più incallito
dei grafomani sarebbe colto da imbarazzo nello scrivere certe insulsaggini che percor­
rono i fili del telefono.
In secondo luogo non è possibile rispondere in modo evasivo a dei quesiti scritti
esposti con chiarezza e se lo si deve fare ne resta almeno traccia.
Infine ad una lettera si risponde di solito dopo essersi documentati, nel momento
adatto e con la dovuta concentrazione ... sempre che in quel momento non cominci a
suonare il telefono!

721
L'ABBONAMENTO A

vi dà la certezza di ricevere, puntualmente, ogni mese, in casa


vostra, una Rivista che è, prima di tutto, una scuola a domici-
lio, divertente, efficace e sicura. Una guida attenta e prodiga
di insegnamenti al vostro fianco, durante lo svolgimento del vo-
stro hobby preferito. Una fornitrice di materiali elettronici, di
apparecchiature e scatole di montaggio di alta qualità e sicuro
funzionamento.

un formidabile modulo amplificatore di bassa frequenza per


cinque diverse applicazioni elettroniche. Oppure, a scelta, un
utensile di modernissima concezione tecnica, necessario per
la realizzazione _di perfette saldature a stagno sui terminali dei
semiconduttori e particolarmente indicato per i circuiti stampa-
ti: il saldatore elettrico da 25 W.

CONSULTATE
le pagine in cui vi proponiamo le tre forme di abbonamento,
scegliendo quella preferita e da voi ritenuta la più interessan-
te, tenendo conto che « abbonarsi » significa divenire membri
sostenitori di una grande famiglia. Creare un legame affettivo,
duraturo nel tempo. Testimoniare a se stessi e agli altri la pro-
pria passione per l'elettronica.
ELETTRONICA"
PRATICA
Via Zuretti, 52 Milano - Tel. 6891945

ANNO 4 - N. 1 O - OTTOBRE 1975


IN COPERTINA - Proponiamo, questo mese, la
realizzazione di un ricevitore radio con amplifi-
cazione dei segnali di alta frequenza, con il fer-
mo proposito di toccare una tappa importante
nella didattica delle radioricezioni, Contempora-
neamente, in questo stesso fascicolo, presen-
tiamo un nuovo, interessantissimo ed economico
componente elettronico: l'integrato digitale.

editrice
ELETTRONICA PRATICA

direttore responsabile
ZEFFERINO DE SANCTIS
Sommario
disegno tecnico
CORRADO EUGENIO
UN RICEVITORE TASCABILE
stampa
A TRE TRANSISTOR
TIMEC
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Distributore esclusivo per l'I-
talia: LE PAGINE DEL CB
A. & G. Marco - Via Fortez- COI\JTROLLO DI MODULAZIONE 732
za n° 27 - 20126 Milano
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Tribunale Civile di Milano -
N. 74 del 29-2-1972 - pubbli- ARRIVANO GLI INTEGRATI DIGITALI! 740
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UNA COPIA L. 700
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ARRETRATO L. 700 PER STRUMENTI MUSICALI ELETTRONICI 748
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Tutti I diritti di proprietà let-
teraria ed artistica sono riser- VENDITE ACQUISTI PERMUTE 770
vati a termini di Legge per
tutti i Paesi. I manoscritti, i
disegni, le fotografie, anche
se non pubblicati, non si re- UN CONSULENTE TUTTO PER VOI 779
stituiscono.
RICEVITORE TASCABILE
Non è mai possibile valutare il piacere che un poter ascoltare le emittenti radiofoniche locali e
principiante prova nel costruire un piccolo ri­ quelle estere di maggior rilievo.
cevitore radio tascabile. Il progetto che ci accingiamo ad analizzare si
Ma il piacere è certamente grande, quando il differenzia da quelli similari, già presentati in al­
costruttore compie per la prima volta una tale tre occasioni sulla nostra Rivista, per due prin­
impresa, facendo tutto da sé e servendosi di cipali motivi: la miniaturizzazione del circuito,
componenti elettronici, in parte, già in suo pos­ che consente di raggiungere un montaggio gra­
sesso e, in parte, acquistati direttamente presso devole a vedersi, compatto, portatile e, in secon­
i rivenditori di materiali radioelettrici. do luogo, la presenza di un circuito CAV
Al piacere costruttivo e a quello di sentir vivere (controllo automatico di volume), che costituisce
la propria « creatura » si aggiunge inevitabilmen­ un ... privilegio dei ricevitori a circuito superete­
te quello di partecipare ad una interessante le­ rodina, consentendo un volume d'ascolto molto
zione di radiotecnica, che sta alla base di tutta ben livellato nel passare da una emittente al­
la teoria e pratica degli attuali sistemi di radio­ l'altra.
comunicazione. L'uso di un'antenna di ferrite assicura un rendi­
Presentiamo dunque in queste pagine un progetto mento più che soddisfacente, senza dover ricor­
semplice e interessante allo stesso tempo, che rere agli ingombranti e lunghi fili conduttori ab­
tutti i lettori principianti potranno costruire con bandonati lungo il pavimento che eliminerebbero.
la certezza del successo e dell'opportunità di en­ nel ricevitore, la caratteristica della portatilità.
trare in possesso di un ricevitore radio sensibile, L'uso di un'antenna addizionale, accoppiata in­
selettivo, sufficientemente potente, con il quale duttivamente all'antenna di ferrite, è tuttavia

724
ADIO CON AMPLIFICAZIO
ENTA UNA TAPPA IMPOR-
CEZIONI. COSTRUENDO
ORE SI TROVERA' NELL
ONOSCENZE TEORICHE
SO DI UN BUON RICEVITO-

I I

consentito in tutti quei casi in cui si desideri esal­ duttivo e cominciamo con l'analisi del progetto
tare la sensibilità del ricevitore radio. di figura 1.
Prendiamo le mosse dal circuito di entrata del ri­
cevitore, cioé dal circuito di sintonia, che è com­
CIRCUITO DI SINTONIA posto da un'antenna di ferrite e da un conden­
satore variabile.
Nell'analizzare i vari stadi che compongono il L'antenna di ferrite, realizzata tramite un avvol­
nostro ricevitore radio tascabile, faremo riferi­ gimento di filo di rame su nucleo di ferrite, prov­
mento al progetto riportato in figura 1. vede a captare i segnali radio, che sono sempre
Come si può notare, i transistor, montati nel cir­ presenti dovunque, anche attorno alla stessa an­
cuito, sono tre (TR1-TR2-TR3). Questi tre se­ tenna di ferrite.
miconduttori, se opportunamente selezionati fra Il condensatore variabile C2 provvede a selezio­
transistor ad elevato guadagno, forniscono un'am­ nare i segnali radio captati dall'antenna di fer­
plificazione più che sufficiente per un buon ascol­ rite, concedendo via libera soltanto ad uno di
to dei segnali radio attraverso una cuffia ad alta questi.
impedenza. La posizione delle lamine mobili, rispetto a quelle
Con questo ricevitore radio è possibile effettuare fisse del condensatore variabile C2, stabilisce, as­
anche l'ascolto in altoparlante, purché si appor­ sieme alle caratteristiche radioelettriche dell'an­
tino al circuì to le varianti necessarie, adeguata­ tenna di ferrite Ll, la frequenza di risonanza, che
mente al tipo di potenza che si vuol raggiungere. è la frequenza caratteristica del circuito accor­
Ma lasciamo da parte ogni altro elemento intro- dato variabile a piacere tramite rotazione manua-

725
I
R6

L +
J
r•
5


- '.

33 e
TRl TR2

3 R4
TR3

°
JL

COMPONENTI
Condensatori R5 = 12.000 ohm
390 ohm
C1 = 10F - 12 VI (elettrolitico) R6
C2 = variabile (vedi testo)
C3 = 270 pF Varie
CA4 = 50 F - 25 VI (elettrolitico) TR1 = BC107
C5 = 150 pF TR2 = BC107
C6 = 100 F - 25 VI (elettrolitico) TR3 = BC107
D1 = diodo al germanio (di qualunque tipo)
Resistenze L1 = bobina sintonia (vedi testo)
R1 3.300
== 470.000 ohm L2 = bobina antenna ausiliaria (vedi testo)
R2 ohm S1 = microinterruttore
R3 = 500.000 ohm Cuffia = di media impedenza
R4 = 3 megaohm (variabile) Pila = 9V

le del perno del componente. frequenza è pilotato dal transistor TRl, che è di
La frequenza di risonanza è quella frequenza il tipo BC107. I segnali radio, captati dall'antenna,
cui valore è identico a quello del segnale radio vengono applicati alla base del transistor TR! ed
che può circolare nel circuito di sintonia. In escono amplificati dal collettore di questo stesso
pratica, dunque, manovrando il condensatore va­ transistor.
riabile C2 si ottiene l'ascolto della emittente de- Il guadagno ed il punto di lavoro di questo sta­
siderata. dio amplificatore di segnali di alta frequenza di­
pendono, oltre che dal valore delle resistenze
R3-R4, anche dalla tensione di coUe:,OR di TR3
PRIMO STADIO AF che, come avremo modo di dire più avanti. va­
ria col variare dell'intensità del radio ri­
segna
le

Il primo stadio amplificatore dei segnali di alta cevuto. In pratica questa tensione e i componenti

726
R3-RA formano il circuito CAV (controllo auto­

4
Fig. 1 - II progetto del ricevitore per onde medie im-
piega due transistor amplificatori dei segnali di alta
matico di volume).

SECONDO STADIO AF

I segnali di alta frequenza amplificati, uscenti


frequenza e un solo transistor amplificatore BF. L'a- dal collettore del transistor TRl, vengono appli­
scolto è in cuffia, ma può anche essere trasformato in cati, tramite la resistenza R2 e il condensatore
ascolto in altoparlante applicando, sulle boccole d'u- C3, alla base del transistor TR2.
scita, un amplificatore BF. La parte colorata del circui-
to si riferisce all'antenna ausiliaria, che dovrà essere Trattandosi di segnali ad alta frequenza, il con­
realizzata soltanto da coloro che vorranno esaltare densatore C3 si comporta ovviamente come un
maggiormente la sensibilità del ricevitore. elemento in cortocircuito, rispetto ai segnali stes­
si, mentre la resistenza R2 provvede principal­
mente alla polarizzazione del transistor TR2.
Questo secondo stadio amplificatore a radiofre­
quenza è di tipo aperiodico, cioé privo di circuiti
accoppiati. Il vantaggio di questo tipo di circuito
Fig. 2- Piano di cablaggio del ricevitore per onde me- consiste nell'eliminazione del tradizionale con­
die. L'antenna di ferrite è di facile reperibilità com- densatore variabile di sintonia di tipo doppio,
merciale, perché composta da un avvolgimento cilin-
drico, per onde medie, con presa intermedia e da un
nonché di un procedimento di taratura dell'in­
bastoncino di ferrite cilindrica. tero ricevitore assai più complesso.

CUFFIA
SUPPORTO ANT.
MAT. ISOLANTE
LIBERO

S1

TRt TR2

727
Fig. 3 - Il circuito stampato deve essere realizzato ri-
producendo al vero questodisegno.

RIVELAZIONE DEI SEGNALI RADIO

Come si sa, i segnali radio presenti nello spazio


sono composti da un'onda portante ad alta fre­
quenza e da un'onda di bassa frequenza rappre­ Fig. 4 - Questa variante al circuito originale è d'ob-
sentativa dei segnali audio. bligo nel caso in cui si vogliano utilizzare cuffie con
basso valore di impedenza.
L'onda portante funge da elemento di trasporto
dei segnali e quando giunge al ricevitore radio
ha completato la sua funzione e deve essere eli­
minata. Questa eliminazione si ottiene facendo at­ +
traversare i segnali radio di alta frequenza ampli­
ficati attraverso il diodo rivelatore D l. La fun­
zione di questo diodo consiste nel tagliare le se­
mionde negative del segnale, concedendo via li­
bera soltanto alle semionde positive.

STADIO AMPLIFICATORE BF 150 n


+
I segnali presenti a valle del diodo D 1 non sono 10F
ancora completamente segnali di bassa frequen­

I
za, perché nelle semionde positive del segnale
sono ancora presenti delle componenti AF, che
devono assolutamente essere eliminate se si vo­
gliono ascoltare con la massima chiarezza i pro­
grammi radiofonici. Ecco perché a valle del dio­
CUFFIA
do D 1 è presente un filtro realizzato in maniera 8-16n
e 0
attiva dalla controreazione del condensatore C
fra base e collettore del transistor TR3. Questo TR3
filtro consente quindi di eliminare la parte di al­
ta frequenza presente nel segnale rettificato.
Il carico di collettore del transistor TR3, che am­
plifica i segnali di bassa frequenza, è rappresenta­
to da una cuffia con impedenza compresa fra i
500 e i 2.000 ohm.
Ricordiamo che il trasduttore acustico ideale per
questo scopo è rappresentato da una capsula te­
lefonica, perché sensibile e di basso costo; la

728
capsula telefonica non è neppure di difficile re­
peribilità commerciale.
L'alimentazione dell'intero circuito del ricevitore
per onde medie è ottenuta tramite una pila da
9 V, del tipo di quelle montate nei ricevitori ra­
dio tascabili transistorizzati. PANNELLO 111.\ ALTOP.
FRONTALE

IL CIRCUITO CAV
~ PILA
Sul collettore del transistor TR3 è presente un
segnale la cui ampiezza è proporzionale all'inten­
sità del segnale radio ricevuto. Tale segnale vie­
ne prelevato dalle resistenze R3 ed R4; quest'ul­
tima è rappresentata da un trimmer potenziome­
trico. TELAIO
Lo stesso segnale viene applicato al condensatore
elettrolitico C 1.
Poiché la costante di tempo (R3 + R4) Cl è
molto maggiore della frequenza audio, sui termi­
nali del condensatore elettrolitico Cl si stabiliz­ Fig. 5 - Coloro che vorranno servirsi del ricevitore ad
za una tensione di valore proporzionale all'am­ onde medie per comporre una stazione d'ascolto fissa
dovranno impostare diversamente il piano costruttivo,
piezza del segnale ricevuto. Questa tensione mo­ prendendo spunto da questo disegno e componendo
difica, sia pure lievemente, lo stato di polarizza­ un contenitore metallico.
zione del transistor TRl, provocando una varia­
zione del guadagno in misura inversamente pro­
porzionale all'intensità del segnale; ciò si verifica
se il trimmer R4 viene ben regolato.
In presenza cli segnali deboli, quindi, si raggiunge
il massimo guadagno, mentre con i segnali forti
tale guadagno si riduce, permettendo di ottenere servirsi di una cuffa a bassa impedenza, anche
in entrambi i casi un volume d'ascolto nonnale e di tipo stereofonico che, attualmente, è larga­
limitando le naturali differenze di volume che mente diffusa.
si verificherebbero in assenza di un circuito
Anche questi lettori possono ritenersi acconten­
CAV.
tati, perché il problema può essere risolto in due
La resistenza variabile R4, che determina le con­
maniere: realizzando la variante riportata in fi­
dizioni di polarizzazione di tutti i transistor, che
gura +, oppure inserendo nella presa-cuffia un
sono collegati fra loro in continua, dovrà essere
piccolo trasformatore d'uscita del tipo di quelli
regolata in modo da ottenere il massimo volume
montati sui ricevitori a transistor, collegando
d'ascolto con i segnali deboli, perché lo stesso
l'avvolgimento primario alla presa-cuffia origina­
ricevitore provvederà poi a compensare automa­
le e l'avvolgimento secondario (avvolgimento a
ticamente i segnali di maggior potenza.
bassa impedenza) alla cuffia stereofonica o, co­
munque, alla cuffia a bassa impedenza.
CUFFIA O ALTOPARLANIE In entrambi i casi, servendosi di cuffia stereofo­
nica, consigliamo di collegare in serie fra loro i
I migliori risultati d'ascolto si ottengono utiliz­ due auricolari, allo scopo di raggiungere un va­
zando una cuffia di media impedenza, tenendo lore di impedenza complessivo di 16 ohm.
conto che, come abbiamo avuto modo di dire in Con la variante del piccolo trasformatore di
prececlenza, il trasduttore ideale è sempre la uscita è anche possibile ottenere l'ascolto in al­
capsula telefonica, soprattutto per conferire alla toparlante, anche se questo risulterà di basso vo­
costruzione il carattere di portatilità. lume. Per un buon volume di ascolto si dovrà
Fra i nostri lettori ci sarà certamente chi vorrà ricorrere all'inserimento di un amplificatore di

729
bassa frequenza ausiliario, collegandolo con la ve essere munita di presa intermedia verso una
presa-cuffia della variante di figura 4. delle due estremità dell'avvolgimento.
Il condensatore variabile C2 deve essere un qual­
siasi condensatore variabile adatto per ricevitori
L'ANTENNA ADDIZIONALE radio transistorizzati e miniaturizzati ( tascabili)
di tipo supereterodina. Di questo condensatore
Nello schema elettrico di figura 1, la prima parte
viene utilizzata una sola sezione, più precisamen­
del circuito è riprodotta in colore; questa parte
te la sezione d'aereo; l'altra sezione (sezione d'o­
circuitale si riferisce all'antenna addizionale, che
scillatore) deve essere lasciata libera, così come
potrà essere realizzata da coloro che volessero
indicato nello schema pratico di figura 2 (LI­
aumentare ulteriormente la sensibilità dell'appa­
BERO).
recchio radio.
Ai principianti ricordiamo che questi due elemen­
Questa variante consiste nell'installazione di una
ti non sono affatto critici. Ciò significa che non
antenna esterna, rappresentata da un semplice
è assolutamente i~ p rtante dichiarare al riven­
spezzone di filo, lungo il più possibile, teso lungo
ditore il valore ca acitivo esatto della sezione
le parti interne dell'abitazione o all'esterno. La
d'aereo del conde satore variabile C2; questa
soluzione migliore comunque rimane quella del­
stessa osservazion si estende anche alla bobina
l'installazione di un'antenna a quadro, che dovrà
Ll, che potrà anche essere realizzata direttamente
essere collegata al ricevitore per mezzo di un av­
dal lettore servendosi di filo di rame smaltato del
volgimento ausiliario (L2), realizzato sulla stessa
diametro di 0,1 mm.; ai principianti tuttavia non
ferrite della bobina Ll e composto da sole 4 spire.
consigliamo questo tipo di costruzione, perché la
La posizione di tale avvolgimento verrà indivi­
bobina acquistata in commercio è ottenuta per
duata sperimentalmente, spostandolo lungo l'as­
mezzo di macchine speciali ed è quindi più pre­
se della ferrite e fissandolo definitivamente in quel
cisa, più compatta ed economica.
punto in cui il segnale è più forte.
Nell'inserire i condensatori elettrolitici, ricordia­
Per un miglior funzionamento del ricevitore oc­
mo che questi sono componenti polarizzati e i lo­
corre installare anche il collegamento di terra.
ro terminali debbono essere saldati tenendo con­
to delle esatte polarità.
COSTRUZIONE DEL RICEVITORE Per ottenere buoni risultati, i tre transistor TRI­
TR2-TR3, che sono tutti di tipo NPN al silicio,
La costruzione del ricevitore per onde medie de­ debbono essere scelti fra quelli dotati di maggior
ve essere fatta seguendo attentamente il piano guadagno. Coloro che dispongono di un prova­
di cablaggio riportato in figura 2, ovviamente transistor potranno selezionare questi componen­
dopo essersi procurati tutti i componenti neces­ ti. Agli altri consigliamo di orientarsi verso i mo­
sari e dopo aver composto il disegno del circuito del BC108B, già selezionati. Ma il ricevitore
stampato riportato, in grandezza naturale, in radio funzionerà ugualmente bene anche con i
figura 3. comuni BC107 o similari che, normalmente, pre­
L'antenna di ferrite si ottiene infilando, in un ba­ sentano guadagni superiori a 100.
stoncino cilindrico di ferrite, delle dimensioni di Volendo trasformare questo ricevitore, che per
8 x 140 mm., una bobina cilindrica (Ll) dotata sua natura è un ricevitore portatile, in un appa­
di presa intermedia. recchio radio a postazione fissa, il lettore potrà
Questa bobina deve essere acquistata in commer­ orientarsi verso una costruzione del tipo di quella
cio chiedendo al rivenditore una bobina di forma presentata in figura 5. Realizzando cioé un telaio
cilindrica d'aereo per onde medie. metallico e applicando, sopra questo. un altopar­
Coloro che ci hanno fatto richiesta del kit « Il lante di una decina di centimetri di diametro. E'
ricevitore del principiante » possono ritenersi, in ovvio che, in questo caso, all'uscita del ricevitore
questo caso, più fortunati degli altri. Perché la qui presentato si dovrà collegare un piccolo am­
bobina contenuta in quel kit è la stessa che deve plificatore di bassa frequenza, sostituendo la pic­
essere montata in questo ricevitore. Comunque, cola pila a 9 V con due pile da +.5 V ciascuna,
lo ripetiamo, la bobina è di facile reperibilità collegate in serie fra di loro, per poter soddisfare
commerciale, soprattutto presso i punti di ven­ la maggior richiesta di energia eleurica imposta
dita GBC. La bobina, come abbiamo detto, de- dall'apparecchio radio.

730
L
RADIORICEVITORE IN SCATOLA DI MONTAGGIO
L 9.s0o a,e""CC
8 TRANSISTOR

2 GAMME D'ONDA

Riceve tutte le principali emittenti ad ond LA SCATOLA DI MONTAGGIO COSTA


e quelle ad onde lunghe di maggior prestigio.
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Il ricevitore « Caracol » viene fornito anche non- Antenna interna: in ferrite


tato e perfettamente funzionante (con auricola- Semiconduttori: 8 transistor + 1 diodo
re) al prezzo di L. 12.300. Alimentazione: 6 Vcc (4 elementi da 1,5 V)
Presa esterna: per ascolto in auricolare
Media frequenza: 465 KHz
CARATTERISTICHE Banda di risposta: 80 Hz - 12.00Ò Hz
Potenza d'uscita: 0,5 W Dimensioni: 15,5x7,5x3,5 cm.
Ricezione in AM: 150 265 KHz (onde lunghe) Comandi esterni: sintonia - volume - interruttore
Ricezione in AM: 525- 1700 KHz (onde medie) - cambio d'onda

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CONTROLLO - •
a[M
MODULAZIO E[
OST VIENE A
ME
OSTRUITE SEM
p OSTRO ATORE.
O DEI GIUDIZI DEGLI ALT DI SOTTO
A A DI N OSCILL COPIO

La necessità di migliorare sè stessi e le cose che controllo più obiettivo, ben diverso da quello del
ci circondano è insita nella natura umana. Lo è « corrispondente », il cui giudizio potrebbe risul­
quindi anche in quella di ogni CB, che dalla tare ottimistico soltanto perché dettato dai lega­
propria stazione radiotrasmittente vuole ottenere mi di amicizia, oppure troppo sfavorevole perché
un costante miglioramento di trasmissione. la voce risulta naturalmente rauca o roboante.
Uno degli esempi più comuni di operosità attor­
no al ricetrasmettitore è costituito dal controllo
e dalla messa a punto della modulazione, con lo METODI DI CONTROLLO
scopo di rendere sempre più intellegibile la pa­ DI MODULAZIONE
rola.
Di solito, quando si vuol controllare la propria Il controllo della modulazione o, meglio, della
modulazione, ci si affida al giudizio di un «cor- qualità di modulazione, può essere effettuato
rispondente», mentre la possibilità di poter con- con vari sistemi. Il più tecnico fra tutti consiste
trollare personalmente il segnale uscente dal tra- nell'uso di un buon oscilloscopio, dal quale si
smettitore comporterebbe un certo numero di deduce sia il valore della percentuale di modu­
vantaggi tecnici. Primo fra tutti quello di mette- !azione, sia l'eventuale presenza di fischi ed oscil­
re a punto, in qualsiasi momento, senza effettuare !azioni. Il sistema dell'oscilloscopio, tuttavia, ri­
alcun collegamento, i circuiti di modulazione del suita molto costoso per un principiante e, in
TX. In secondo luogo, quello di ragg1 · ngere un ultima analisi, non consente un controllo reale

Fig. 1 L'uso del monitor, durante il lavor di ricetrasmissione, è oltremodo semplice: l'apparecchio deve essere
sistemato in prossimità del trasmettitore collegato via cavo, con un registratore .

l o I .. I @

733

o
a

734
COMPONENTI
ANT.
C1 = 100 pF
C2 = 500 pF
C3 = 50.000 pF
R1 = 47.000 ohm (potenz. a variaz. log.)
R2 = 68.000 ohm
R3 = 33.000 ohm
D1 = diodo al germanio (di qualunque tipo)

R1 D1 C3

R2 c1 c2

Fig. 3 - Schema elettrico del monitor. I pochi compo- conveniente. Soprattutto perché risulta dispen­
nenti elettronici confermano la semplicità circuitale dioso e dà luogo facilmente al caratteristico ef­
dell'apparato. fetto Larsen, che è rappresentato da un feno­
meno di reazione fra microfono e altoparlante.
Per chi volesse saperne di più, apriamo una bre­
ve parentesi per interpretare in poche parole l'ef­
della voce che viene irradiata nello spazio. Per fetto Larsen.
mezzo dell'oscilloscopio non ci si rende conto Quando si trasmette, cioé quando si parla davanti
se la voce subisce trasformazioni di tonalità o al microfono, questo componente capta i segnali
distorsioni passando attraverso i vari stadi del acustici provenienti direttamente dalla bocca del­
trasmettitore. l'operatore e, in secondo luogo, quelli provenien­
Chi non possiede un oscilloscopio, si serve di ti dall'altoparlante del monitor. Questi due se­
un secondo ricevitore in funzione di monitor, in gnali acustici subiscono il regolare processo di
modo da ricevere direttamente ciò che viene ir­ amplificazione. Ma il segnale amplificato uscente
radiato. Ma anche questo sistema non appare dall'altoparlante ritorna al microfono per sotto-

735
porsi ad una seconda e poi ad una terza, una zione diviene difficile, perché essa si sviluppa con­
quarta, ecc., amplificazione. In conclusione si temporaneamente alla trasmissione. Per conclu­
raggiunge un processo di amplificazione talmente dere possiamo dire che è ben difficile parlare e
elevato da annullare completamente la compren­ giudicare la qualità della propria voce contempo­
sibilità della parola, che si trasforma invece in un raneamente; lo stesso cervello si affatica a seguire
acutissimo fischio. nello stesso tempo i due processi attraverso un'at­
Per evitare l'effetto Larsen e potersi servire an­ tività che, quasi sempre, conduce a confusione
cora del secondo ricevitore in funzione di moni­ e disordine logico.
tor, si può ricorrere all'uso di una cuffia. Ma an­ Una soluzione ideale del problema potrebbe con­
che con la cuffia l'interpretazione della modula- sistere nella registrazione su nastro magnetico

LIVELLO
(VOLUME )
m

Fig. 4 - Il cablaggio del monitor deve essere effettuato in un contenitore metallico, che ha lo scopo di scher-
mare elettricamente il circuito. Per mezzo del potenziometro R1 si regola il livello del segnale uscente.

736
della propria modulazione, per riascoltarla poi,
a trasmissione avvenuta, giudicandone pregi e
difetti.
E' pur vero che questa soluzione potrebbe essere
adottata anche con la tecnica del secondo ricevi­
tore, ma essa risulterebbe troppo costosa, soprat­
tutto perché risultati identici o, forse, migliori,
possono essere ottenuti da un apparato facilmente
autocostruibile, di basso costo, come quello che
stiamo per presentarvi.

CAVO SCHERMATO
LiJ
....J
t-
t-

u
IL
SPINA
==. E SPINA
<
r- o
Ln
RIVELATORE REGISTRATORE
e
LiJ
r- -
LiJ
<
z
5
< Fig. 6 - Il co gamento fra l'uscita del monitor e l'en-
z r- trata del gistratore deve essere eseguito tramite
LiJ cavo se rmato e per mezzo di due spine adatte alle
le o relativ prese montate sul monitor e sul registratore.
z -I
< Lu

SPINA IL MONITOR

Il nostro dispositivo deve considerarsi come un


·-PUNTA" monitor predisposto per il collegamento con un
registratore o, se proprio lo si desidera, con un
amplificatore di bassa frequenza, per effettuare
un ascolto simultaneo.
Fig. 5 - L'antenna è necessaria e può essere
realizzata in diverse maniere. Volendo sottrar- Il nostro monitor è praticamente un piccolo ri­
si alla spesa di un'antenna di tipo commerciale cevitore radio con rivelazione a diodo, che deve
(disegno a sinistra), il lettore potrà costruire essere sistemato in prossimità del ricetrasmettito­
l'antennina disegnata sulla destra, servendosi
di uno spezzone di filo di rame del diametro
re, così come indicato in figura 1.
di 2 mm e della lunghezza di 50 cm. circa. Gli La semplicità di questo ricevitore presenta il
spinotti terminali sono necessari per un cor- duplice vantaggio di un cablaggio elementare in
retto ·inserimento dell'antenna nell'apposita
boccola montata sul contenitore metallico del
grado di ridurre al minimo le possibilità di gua­
monitor. sti e starature, e di una buona fedeltà dovuta alla
mancanza di stadi di amplificazione, nei quali il
segnale potrebbe subire distorsioni.

737
CIRCUITO DEL MONITOR ponenti attivi che provvedono all'amplificazione
del segnale.
Il circuito del monitor è riportato in figura 2. Co­ Il circuito teorico del monitor è riportato in f­
me si può notare, esso rappresenta lo schema di gura 3; i componenti da noi elencati fanno
un ricevitore radio, con rivelazione a diodo, di quindi riferimento a questo circuito.
tipo aperiodico, nel quale cioé non esiste alcuna
bobina di sintonia, con l'eliminazione di qualsia­
si operazione di messa in gamma che, per un COSTRUZIONE DEL MONITOR
principiante, appare sempre molto critica.
Nello schema di figura 2 viene chiaramente in­
In figura 4 è disegnato il montaggio del monitor.
terpretato lo stato elettrico dei segnali radio nei Come si può vedere, l'intero cablaggio è realiz­
zato in un contenitore metallico, ricorrendo al­
vari punti del monitor.
l'uso di un ancoraggio a 4 terminali. Sullo stesso
L'antenna capta i segnali di alta frequenza, che contenitore metallico sono applicate le due prese
provengono dal trasmettitore. Questi segnali ri­ di entrata e di uscita: quella per il collegamento
sultano applicati al potenziometro, che li riduce dell'antenna e quella di uscita per il collegamento,
ad un giusto livello. Il diodo provvede quindi a tramite cavo schermato per bassa frequenza, con
rivelare il segnale di alta frequenza, eliminando
tutte le semionde negative che lo compongono. il registratore. ~
Il potenziometro RI, che h il valore di 47.000
Il successivo filtro, composto da una resistenza ohm ed è di tipo a variazi ne logaritmica, per­
e da due condensatori, provvede ad eliminare la mette di controllare il livel o sonoro del segnale
parte di segnale di alta frequenza ancora conte­ uscente dal monitor, cioé il olume dei segnali.
nuta nel segnale rivelato. Il successivo conden­ L'uso dell'antenna è necessario. Essa potrà esse­
satore applica la tensione alternata del segnale di re realizzata in uno dei due tipi presentati in fi­
bassa frequenza all'uscita, bloccando le compo­ gura 5. In questa stessa figura sono riportate, a
nenti continue. sinistra, l'antenna retrattile di tipo commerciale,
La tensione caratteristica del segnale di alta fre­ a destra quella che il lettore potrà facilmente
quenza rivelato può essere misurata sui terminali costruire servendosi di uno spezzone di filo di ra­
clella resistenza inserita a valle del diodo rivela­ me, del diametro di 2 mm e della lunghezza di
tore. 50 cm circa. In ogni caso, i due terminali estre­
Si noti che il circuito del monitor non necessita mi delle due antenne dovranno essere muniti di
di alcuna alimentazione, perché non esistono com- spinotto, allo scopo di ottenere un corretto inne-

Con questo sintonizzatore, adatto per l'ascol-


to della Citizen's Band, potrete esplorare co-
modamente una banda di 3 MHz circa. Potrete
SINTONIZZATORE ce
inoltre ascoltare le emissioni dei radioamatori (Monogamma CB)
sulla gamma dei 10 metri (28-30 MHz). Ac-
quistando anche il nostro kit del « TRASMET-
TITORE CB», è possibile realizzare un com-
pleto RX-TX a 27 MHz per la CB.
Meraviglioso kit a sole

L. 5.900
Le richieste del kit del « Sintonizzatore CB » deb-
bono essere fatte inviando anticipatamente l'im-
porto di L. 5.900 a mezzo vaglia o c.c.p. n.
3/26482 intestato a: ELETTRONICA PRATICA -
20125 MILANO - Via Zuretti, 52.

738
sco del componente sull'apposita boccola d'an­ L'uso di questo strumento è assai semplice. Ba­
tenna montata sul contenitore metallico del mo­ sta infatti sistemarlo in prossimità del trasmetti­
nitor. tore, così come indicato in figura 1, collegandolo
Il collegamento fra l'uscita del monitor e l'en­ con il registratore. Dopo alcune prove successive,
trata del registratore deve essere effettuato nel il regolatore di volume Rl potrà essere posiziona­
modo indicato in figura 6; tramite cavo scher­ to in modo da consentire l'ascolto della propria
mato per bassa frequenza e spine adatte per il voce in modo tale da poter emettere un preciso
registratore e per il monitor. giudizio tecnico.

TRASMETTITORE CB _
UNA PRESTIGIOSA SCATOLA DI MONTAGGIO
A L. 19.500
SCHEDA TECNICA

Alimentazione: minima 12 V - tipica


13,5 V- massima 14 V

Potenza AF in uscita
(senza mod.): l W (circa)

Potenza AF in uscita
(con mod.): 2 W (circa)

Sistema di emissione: in modulazione d'am-


piezza

Profondità di mod.: 90% 1 00%,

Potenza totale dissi-


pata: 5/W
Impedenza d'uscita per52 :. 75 ohm (rego-
antenna: labili)
Con l'approntamento di questo nuovo kit voglia-
Microfono: di tipo piezoelettrico
mo ritenere soddisfatte le aspirazioni dei nostri
Numero canali: a piacere lettori CB. Perché acquistando questa scatola di
montaggio, e quella del monogamma CB, ognu-
Portata: superiore a 10 : 15 no potrà costruire un valido apparato ricetrasmit-
Km (in condizioni ideali) tente a 27 MHz.

La scatola di montaggio del trasmettitore CB contiene:


N. 1 circuito stampato - n. 13 condensatori ceramici - n. 5 condensatori elettro-
litici - n. 2 trimmer capacimetrici - n. 11 resistenze - n. 2- impedenze AF - n. 1 tra-
sformatore di modulazione - n. 1 circuito integrato - n. 3 transistor - n. 2 bobi-
ne - n. 1 raffreddatore per transistor TR3.

Le richieste debbono essere fatte inviando anticipatamente l'im-


porto di L. 19.500 a mezzo vaglia o c.c.p. n. 3/26482 intestato a:
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739
INTEGRATI DIGITALI

La diffusione degli integrati logici o digitali si sta hobby personale e non certo un motivo di specu­
allargando sempre di più. Tanto che oggi si può lazione del pensiero. Niente paura, tuttavia, per­
dire che questi prodotti, fino a ieri assorbiti dal­ ché in queste pagine non abbiamo alcuna inten­
l'industria elettronica, stiano bussando alla porta zione di tenere un corso teorico-pratico sulle tec­
del piccolo laboratorio dilettantistico. niche di progettazione digitale ad alto livello,
Il perché di tale successo è presto detto : gli in­ mentre abbiamo in animo di offrire un semplice
tegrati digitali costano relativamente poco, men­ aiuto al dilettante, elencando e interpretando le
tre la loro versatilità nel realizzare interessantis­ nozioni più elementari e più utili alla compren­
simi circuiti, professionali, impegnativi, dilettan­ sione ed assimilazione di funzionamento dei cir­
tistici e più o meno utili, è veramente grande. cuiti logici, con qualche piccolo aggancio con ta­
Anche la facilità di impiego e di autoprogettazio­ luni sistemi di progettazione.
ne di apparati su misura è a tal punto alla por­
tata di tutti da conclamare questo recente com­
ponente elettronico come un circuito a carattere CIRCUITI LOGICI E ALGEBRA DI BOOLE
universale.
I vari aggettivi «logico», « digitale », « profes­ Per assimilare il concetto di circuito logico è
sionale » potrebbero anche spaventare il nostro necessario rifarsi ad alcune semplicissime nozioni
lettore, che fa dell'elettronica soltanto un suo dell'algebra di Boole.

740
PORGIAMO IN QUESTO ARTICOLO IL NOSTRO BENVENUTO AGLI INTE-
GRATI DIGITALI CHE, OGGI PIU' CHE MAI, BUSSANO ALLA PORTA DEL
PICCOLO LABORATORIO DILETTANTISTICO, PRESENTANDOSI SOTTO
LA VESTE DI COMPONENTI ELETTRONICI INTERESSANTISSIMI E DI
BASSO COSTO.

Occorre innanzitutto ricordare che nei circuiti


digitali esistono soltanto due « stati » elettrici,
sia per i segnali d'ingresso, sia per quelli d'uscita.
Tali stati sono « l» e «O». G1 __.........
Normalmente, nella cosiddetta logica positiva,
con livello logico 1 si intende definire un valore
di tensione superiore alla soglia di 2,4 V; con G2 •
livello logico O si intende definire un valore di
tensione inferiore a 0,4 V.
I valori di tensione ora citati non assumono ca­
rattere generale; essi valgono invece per la più
diffusa serie di integrati logici: la cosiddetta fa­
miglia« TTL» serie « 74», che adotteremo quale
serie tipica per i nostri semplici ragionamenti.
A
G2
G3

Gi
4
G4
Fig. 1 - Simboli elettrici comunemente usati nei disegni
di progetti teorici di un ANO e di un OR.
Fig. 2 - Simboli elettrici di circuiti logici NANO a due,
tre e quattro ingressi (G1-G2-G3-G4). L'unica uscita è
indicata con la lettera Q.

ANO
[N.{ l
use.
ING. 2 1
AND e OR

Nell'algebra di Boole esistono due circuiti logici


ING,1S USC. fondamentali : l' AND e !'OR, che realizzano le
funzioni di «e» e di «o».
ING.2 -/ Per meglio assimilare questo concetto conviene
associare al livello logico 1 l'affermazione VERO
e al livello logico O l'affermazione FALSO.
OR In un circuito AND, dotato ad esempio di due
ingressi (l'uscita è sempre e soltanto una), l'usci­
ta risulterà VERA quando entrambi gli ingressi
saranno VERI.

741
Nell'OR invece l'uscita sarà VERA quando an­ Tabella della verità per circuito AND
che un solo ingresso risulterà VERO, cioé quan­
do uno o l'altro ingresso sarà VERO. Ingresso 1 Ingresso 2 Uscita
Questi due circuiti logici possono venir caratte­
rizzati dalla cosiddetta « tabella della verità»,
che esprime le condizioni dell'uscita in funzione VERO VERO VERO
di quelle di ingresso. VERO FALSO FALSO
FALSO VERO FALSO
FALSO FALSO FALSO

Tabella della verità per circuito OR

Ingresso 1 Ingresso 2 Uscita

VERO VERO VERO


VERO FALSO VERO
FALSO VERO VERO
FALSO FALSO FALSO

Le tabelle della verità ora presentate hanno un


valore mnemonico e di facile comprensione. La
Fig. 3 - Integrato digitale NAND di tipo 7400, compo- loro espressione rigorosamente tecnica, ricorren­
sto da quattro NAND con due ingressi ciascuno. Il do ai valori «O» e « I » dei livelli logici, assu­
tutto risulta incapsulato in un unico contenitore con la me la forma seguente :
piedinatura chiaramente indicata in questo schema.

Circuito AND

Ingr. 1 Ingr. 2 Uscita

1 1 1
1 o o
o 1 o
o o o

Circuito OR
G1 G2 G G5 G6 02 GND ;
massa_)
lngr. 1 Ingr. 2 Uscita

Fig. 4 - In questo modello di NAND vengono utilizzati 1 1 1


tre NAND con tre ingressi ciascuno. 1 o 1
o 1 1
o o o

742
+ Vcc

R1
l
-.le
R2

TRl b
TR2 I~

·4
u Fig. 5 - Circuito e-

= b
lettrico di un NAND.
L'elemento cardine è
rappresentato dal
transistor multiemit-

± .-
tore TR 1. I valori
resistivi sono:
01 02 R1 = 4.000 ohm;
R2 = 1.600 ohm;
R3 = 130 ohm;
R4 = 1.000 ohm.
GN0

I! circuito digitale più diffuso nella pratica di a tre, quattro e otto mngress1.
ogni giorno è il NAND, che deve essere inteso Nell'integrato digitale di figura 4 sono contenuti
come un AND con uscita invertita. tre NAND a tre ingressi ciascuno. Il numero di
La tabella della verità di un circuito NAND ingressi comunque può essere aumentato a pia­
assume quindi la seguente forma: cere collegando opportunamente più elementi
fra loro.

Circuito N AN D

Ingr. 1 Ingr. 2 Uscita

'
1 1 o
1 o 1
o 1 1
o o 1

I. ipo di circuito integrato NAND più diffuso è


:'. 7-t-00, che risulta composto da quattro NAND;
gni NAND è dotato di due ingressi. Il tutto è
inserito in un unico contenitore la cui piedina­
~..:.ra è chiaramente indicata nel disegno di figura Fig. 6 - Simbolo elettrico di un transistor multiemittore
_,. Facciamo presente che esistono anche NAND con quattro emittori.

743
+Vcc
Fig. 7 - In questo secon-
e

}
do esempio di circuito

3
NAND sono presenti tre
ingressi (G1-G2-G3). I va- Rl
lori resistivi sono:
H1 == 4.000 ohm;
R2 = 1.600 ohm;
R3 = 130 ohm; TRJ
R4 = 1.000 ohm.
Il iI

G1 cl
4 MV

u
oA

=
G2

G3
O==
i
u
R4

GN

Fig. 8 - Esempio di circuito pratico con il quale il let-


tore può controllare dal vivo le conclusioni tratte dalle
semplici e brevi argomentazioni riportate nel testo.
Questo circuito è composto da un NAND a tre ingres-
si, da un commutatore a 1 via - 4 posizioni e da un
indicatore di livello logico, che abbiamo indicato con
l'espressione « lampada amplificatrice », la cui attua-
zione pratica è riportata in figura 1 O.


LAM P.
AMPLIE.

Fig. 9 - La « lampada amplificatrice » altro non è che


o:::
t--
un indicatore di livello logico in grado di accendersi z
quando l'uscita è a «1» e rimanere spento quando w
l'uscita è a «0».
CIRCUITO ELETTRICO DI UN NANO zare facilmente dei circuiti logici TTL che, in
inglese, significa « Transistor-Transistor-Logic ».
Giunti a questo punto, il lettore sarà curioso ora Il progetto riportato in figura 5 rappresenta ap­
di sapere in qual modo vengano realizzati elettri­ punto un circuito logico TTL nel quale è inseri­
camente tali circuiti. E a tale curiosità ci affret­ to il transistor multiemittore TR1.
riamo a rispondere rinviando subito, coloro che Per comprendere il funzionamento del circuito
ci hanno fin qui seguito, allo schema elettrico di logico di figura 5, ricordiamo che l'uscita di
figura 5. questo circuito risulta VERA o « l » anche
] «cuore » dell'intero dispositivo è rappresen­ quando soltanto uno dei due ingressi Gl-G2 è a
rato dal transistor multiemittore TRA. « O » (ovvia deduzione della tabella della verità).
Questo transistor, attualmente realizzabile anche Ciò è perfettamente equivalente alla precedente
con numerosi emittori (in figura 6 è rappresenta­ definizione del NAND, ma risulta più comodo
to un transistor di questo tipo con quattro emit­ per interpretare il funzionamento del circuito.
tori), può essere concepito come un normale tran­ Supponiamo innanzitutto di mantenere entrambi
sistor NPN, nel quale la zona N di emittore vie­ gli ingressi Gl-G2 a « 1 ».
ne suddivisa in tanti settori, fra loro isolati, ma In tal caso la giunzione base-emittore risulta
tutti comunicanti con la regione P della base. polarizzata inversamente ed il circuito rimane
Con il transistor multiemittore è possibile realiz- aperto.

AMPLIFICATORE TUTTOFARE
AS21
hn scatola dl montaggio a l. 3.750

Il kit permette di realizza-


re un modulo elettronico u-
tilissimo, da adattarsi alle
seguenti funzioni:

Amplificatore BF Caratteristiche elettriche del modulo


Sirena elettronica Tensione tipica di lavoro: 9 V
Allarme elettronico
Consumo di corrente: 80 : 100 mA
Oscillatore BF
(emissione in codice mor- Potenza d'uscita: 0,3 W indistorti
se) Impedenza d'uscita: 8 ohm

Tutti i componenti necessari per la realizzazione di questo apparato sono


contenuti ir una scatola di montaggio venduta dalla nostra Organizzazio-
ne al prezzo di L. 3.750. Le richieste debbono essere fatte inviando an-
ticipatamente l'importo a mezzo vaglia o c.c.p. n. 3/26482 intestato a:
Elettronica Pratica - 20125 MILANO - Via Zuretti. 52.

745
La giunzione base-collettore del transistor TRl ed il transistor si porta in saturazione cortocir­
agisce quindi come un diodo polarizzato diretta­ cuitando praticamente a massa la base del tran­
mente, facendo giungere alla base del transistor sistor TR2.
TR2 una corrente sufficiente alla conduzione Quest'ultimo transistor non può quindi più con­
del transistor. durre (funziona come un interruttore aperto),
A causa del dimensionamento delle resistenze mentre il transistor TR4 viene mantenuto all'in­
R2-R4, il transistor TR4 entra in saturazione terdizione dalla resistenza R4, che porta a mas­
portando a «O» l'uscita, mentre il transistor TR3 sa la base; contemporaneamente il transistor TR3
va all'interdizione. diviene conduttore per effetto della corrente che
Per favorire questa condizione, si inserisce, in raggiunge la sua base attraverso la resistenza R2
serie con l'emittore del transistor TR3, il diodo (precedentemente veniva deviata da TR2).

Fig. 1 O - Esempio di cir- LP


cuito costruttivo dell'indi-
catore di livello logico,
cioé della « lampada am-
plificatrice ». Questo cir-
cuito, cosi come quello di
figura 8, deve essere ali-
mentato con una tensione
stabilizzata di 5 V. e
LIM. 5V
COMPONENTI: b
R1 = 10.000 ohm;
R2 = 1.000 ohm;
TR1 ~
R3 = 270 ohm;
TR1 = BC107; e
TR2 = BC107; R3
LP = 6 V - 50 .µA. TR2

D3, in modo da compensare la tensione Vce di La situazione viene quindi capovolta e l'uscita
saturazione del transistor TR2 e mantenere si­ è a « l ».
curamente interdetto il transistor TR3 quando il In conclusione:
transistor TR4 risulta saturo.
In conclusione, quando: G1 = O oppure 1 oppure O
USCITA= 1
G1= 1 G2= 1 oppure O oppure O
G2= 1
s1 ha: aggiungendo queste conclusioni a quelle prece­
USCITA= O dentemente raggiunte, si ottiene la tabella della
verità del dispositivo, che risulta essere proprio
Se ora si porta a O un solo ingresso o, il che è quella di un circuito logico NANO.
lo stesso, entrambi gli ingressi, la giunzione base­ Un altro esempio di circuito NANO, questa volta
emittore del transistor TRl diviene conduttrice a tre ingressi, è presentato in figura 7.

746
Facciamo notare che i diodi DI-D2-D3, così co­
me quelli del circuito precedente, hanno lo scopo
di evitare l'applicazione di segnali negativi ri­
spetto a massa; inoltre essi riducono notevolmen­ GLI ATTREZZI
te le « riflessioni » dei segnali di commutazione,
consentendo di ottenere dal circuito logico velo­
cità molto elevate (il funzionamento tipico rag­
DEL
giunge i 18 MHz, mentre nei circuiti selezionati
si raggiungono valori di frequenza molto più
PRINCIPI ANTE
elevati).

UN CIRCUITO PRATICO

Per verificare praticamente quanto è stato detto


finora, si può realizzare il circuito riportato in
figura 8, che è composto da un NAND a tre in­
gressi, un commutatore a quattro posizioni (SI)
e una « lampada amplificata» (figura 9).
Per « lampada amplificata» intendiamo un in­
dicatore di livello logico in grado di accendersi
quando l'uscita è a « l» e di rimanere invece
spento quando l'uscita è a «O».
i

II circuito verrà alimentato con una tensione


stabilizzata di 5 V (più precisamente una ten­
sione composta fra 4,75 e 5,1 V).
Quando il commutatore multiplo S1 si trova nel­
la posizione libera, i tre ingressi G1-G2-G3 ri­
sultano a « l», perché gli emi ttori del transistor
multiemittore non conducono corrente (in pra­
IN UN UNICO KIT
tica converrebbe collegare con ciascuna entrata
una resistenza da 1.000 ohm inserita sulla linea
PER SOLE
positiva di alimentazione a 5 V).
In questa posizione la lampada indicherà uno
«O», mentre in qualsiasi altra posizione del com­
LIRE 7.900
mutatore multiplo S1 la lampada amplificatrice,
cioé l'indicatore di livello logico, indicherà un
« 1». CONTIENE:
saldatore istantaneo (220 V - 90 W)
1 punta rame ·di ricambio
L'INDICATORE DI LIVELLO LOGICO 1 scatola pasta saldante
90 cm. di stagno preparato in tubetto
L'indicatore di livello logico, che nei disegni ri­ 1 chiave per operazioni ricambio punta saldatore
portati alle figure 8-9 viene indicato con l'espres­ paio forbici isolate
sione « lampada amplificatrice », può essere co­ pinzetta a molle in acciaio inossidabile cor
struito in molti modi diversi; quello riportato in punte internamente zigrinate
figura 10 è un tipico esempio costruttivo della cacciavite isolato alla tensione di 15000 V
lampada indicatrice. 4 lame intercambiabili per cacciavite con innesto
a croce
Il funzionamento di questo circuito è estrema­
mente semplice. Quando all'entrata viene appli­
cato un « 1 » (tensione positiva), il transistor TRl
Le richieste del kit degli • ATTREZZI DEL PRIN-
conduce anche il transistor TR2; la lampada LP CIPIANTE • debbono essere fatte a: Elettronica
si accende. Pratica - 20125 MILANO - Via Zuretti n. 52, in-
Quando all'entrata viene applicato uno «O», viando anticipatamente l'importo di L. 7.900 a
mezzo vaglia postale o c.c.p. n. 3/26482 (spese
entrambi i transistor risultano interdetti e la lam­ di spedizione comprese).
pada rimane spenta.

747
EFFETTO VIBRATO

I CULTORI DELLA MUSICA MODERNA SI SFORZANO DI INTEGRA


RE ED ARRICCHI ORO STRUMENTI ELETTRONICI CON EFFETT
NUOVI ED ORIGI .. N QUESTE PAGINE PRESENTIAMO E DESCRIVIA
MO UNO DEI DISPOSITIVI PIU' COMUNI IN GRADO DI CONFERIRE AL-
A MUSICA EFFETTI SUGGESTIVE: IL VIBRATO.
748
STRUMENTI
MUSICALI
ELETTRONICI

L'uso dì strumenti elettronici nella musica. mo­ trica, nella quale la nota è determinata dalla lun­
derna è sempre più frequente. E sempre più fre­ ghezza tipica della corda e dalla sua tensione.
quenti sono gli effetti musicali nuovi ed originali Nella chitarra elettrica, dunque, l'unico modo
che si vogliono trarre dalle piccole orchestre di per ottenere l'effetto di tremolo è quello di far
musica leggera. variare la tensione della corda, agendo ad esem­
Il vibrato è uno degli effetti più comuni e più di pio sull'apposita leva di cui sono provviste molte
moda nel settore della musica leggera. chitarre elettriche.
Esso è di facile realizzazione e molto economico, E' pur vero che, ricorrendo a certi complicati
se sì preferisce autocostruirlo, anziché ricorrere circuiti, è sempre possibile realizzare l'effetto di
all'acquisto dì un apparecchio dì tipo commer­ tremolo anche nella chitarra elettrica e in altri
ciale già pronto. strumenti, ma la complessità circuitale, il costo
eccessivo e la mancanza di fedeltà di riproduzione
Il dispositivo di vibrato, che consente di ottenere
sono elementi che scoraggiano chiunque a per­
effetti musicali suggestivi, provvede a modulare
seguire tale effetto.
in ampiezza la musica prodotta da uno strumen­
Nel vibrato, al contrario, la soluzione del pro­
to elettronico come, ad esempio, la chitarra
blema è senz'altro più semplice, perché in pratica
elettrica o l'organo elettronico.
basta far variare ritmicamente soltanto il volume
L'effetto di vibrato è certamente ben noto ai no­ di riproduzione per raggiungere lo scopo desi-­
stri lettori, perché esso è già stato analizzato in derato.
precedenti occasioni e già da tempo viene sfrut­
Scartata la soluzione meccanica, che consiste
tato in molte esecuzioni musicali, soprattutto in
nell'agire manualmente sul comando di controllo
quelle melodiche.
di volume dell'amplificatore, sia perché questo si
deteriorerebbe facilmente, sia per la scomodità
dell'operazione, pur ammettendo di ricorrere ad
VIBRATO E TREMOLO un controllo a pedale, è necessario ripiegare su
una realizzazione di tipo elettronico.
L'effetto di vibrato non deve essere assolutamen­
te confuso con quello di tremolo. Quest'ultimo
infatti consiste nella modulazione di frequenza SCHEMA A BLOCCHI
del segnale, mentre l'effetto di vibrato si ottiene
con una modulazione d'ampiezza del segnale Il progetto dell'effetto vibrato, presentato e di­
stesso. L'effetto di tremolo è praticamente di più scusso in queste pagine, risulta schematizzato nel­
difficile realizzazione, soprattutto come apparato la composizione a blocchi di figura 1.
ausiliario negli strumenti musicali. Negli organi Come si può notare, il dispositivo di vibrato è
elettronici, ad esempio, l'effetto di tremolo si composto da due partì distinte. La prima consta
ottiene facendo variare la frequenza dell'oscilla­ di un generatore sinusoidale a. 10 Hz circa, la
tore che genera le varie note; ma questo sistema seconda è rappresentata da un attenuatore elet­
risulta ovviamente impossibile nella chitarra elet- tronico a transistor.

749
Gen. ,
10 Hz

Fig. 1 - Schema a blocchi del dispositivo di vibrato. La prima parte del progetto è composta da un generatorE
sinusoidale a 10 Hz circa; la seconda parte è quella di un attenuatore elettronico a transistor. Il segnale, nel·
l'attraversare il dispositivo, subisce una variazione in ampiezza, mentre la frequenza rimane sempre la stessa

Il funzionamento dell'insieme è assolutamente sistor TR per ottenere l'effetto desiderato. Ma


semplice. c'è di più. Controllando con il potenziometro R5
Un segnale proveniente da una chitarra elettrica, l'ampiezza del segnale di pilotaggio, si dispone
o da qualsiasi altro strumento musicale o appa­ di un agevole comando di profondità, in grado
rato generatore da segnali a bassa frequenza, di regolare l'incisività del vibrato stesso.
applicato all'entrata del generatore, è presente
all'uscita del circuito con la stessa frequenza ori­
ginale ma con diversa ampiezza, a causa del par­ ANALISI DEL CIRCUITO
titore di tensione composto dalle resistenze R7-
R8 e dal transistor TR. Il circuito elettrico del dispositivo di vibrato,
In pratica, quindi, lo stato di maggiore o mi­ rappresentato in figura 2, non differisce sostan­
nore conduzione del transistor TR determina zialmente· dal circuito a blocchi di figura 1. Il
transistor TR di figura 1, infatti, è rappresen­
l'ampiezza della nota d'uscita. Facendo variare
tato dal transistor TR2 in figura 2. I componenti
ritmicamente la conduzione del transistor TR,
R5-R7-R8 sono gli stessi. Ma lasciamo da parte
dunque, è possibile ottenere all'uscita l'effetto di
vibrato. Io schema a blocchi e analizziamo il circuito
teorico di figura 2.
Nello schema a blocchi di figura 1 viene propo­ Il transistor TRl pilota un circuito oscillatore
sto l'esempio di una sinusoide alla frequenza di sinusoidale del tipo a sfasamento. Con questo o­
1.000 Hz. Si nota che la frequenza rimane sem­ scillatore si ottiene una buona forma d'onda ed
pre la stessa mentre risulta variata l'ampiezza. una notevole ampiezza, anche se il transistor TRl
Il controllo di conduzione del transistor TR è fa­ è montato in un circuito di estrema semplicità.
cilmente raggiungibile. Basta infatti collegare l'u­ L'unico inconveniente dell'oscillatore sinusoidale
scita del generatore sinusoidale alla base del tran- è quello di permettere una facile variazione di

750
frequenza entro ampi limiti. Ma questo elemen­ la frequenza di oscillazione si aggira intorno ai
to negativo non interessa il nostro dispositivo per 10 Hz, così come indicato nello schema a blocchi
il quale l'oscillatore sinusoidale a sfasamento ri­ di figura 1. Questo valore tuttavia può essere
sulta ottimo. variato entro certi limiti, agendo sul potenzio­
Per coloro che non conoscessero ancora questo metro Rl.
tipo di oscillatore, ricordiamo che in questo cir­ L'oscillazione prodotta dal transistor TRl viene
cuito l'oscillazione viene ottenuta tramite una applicata, tramite il condensatore di disaccoppia­
controreazione per mezzo di tre filtri passa-alto mento C4 ed il potenziometro di profondità R5,
che, ad un certo valore di frequenza, si compor­ all'attenuatore elettronico, che risulta pilotato dal
tano in modo tale da provocare una reazione po­ transistor TR2 e il cui funzionamento è già stato
sitiva che, a sua volta, provoca l'oscillazione. analizzato in precedenza nel corso dell'interpre­
Con i valori da noi citati nell'elenco componenti, tazione dello schema a blocchi di figura I.

MODULO EP 0139
PER
ANTIFURTO ELETTRONICO PER AUTO
CON ESSO POTRETE REALIZZARE:

1) antifurto per auto

2) lampeggiatore di emergenza ad una


lampada

3) lampeggiatore di emergenza a due


lampade

4) pilotaggio di carichi elettrici di una


certa potenza

La realizzazione di questo modulo elettronico ga-


rantisce il doppio vantaggio del sicuro funziona-
mento e dell'immediata disponibilità nel ... magaz-
zino dello sperimentatore dilettante.
L 5.800
Per richiedere la scatola di montaggio, occorre inviare anticipatamente l'importo
di L. 5.800 a mezzo vaglia o c.c.p. n. 3/26482 intestato a: ELETTRONICA PRA-
TICA - 20125 MILANO - VIA ZURETTI n. 52 (nel prezzo sono comprese anche
le spese di spedizione).

751
t
C3 Il R6

Il C4 S1
W
R7
Il Il

·%
c1

• u'
te@ e
e
TR1
r· 13-16V
e
R3 TR2

R2
Il Il Il ..7 %

Fig. 2 - Circuito elettrico del dispositivo di vibrato. Con il potenziometro a variazione lineare RS si controlla
la profondità, cioé l'ampiezza del segnale di pilotaggio che, in termini musicali, si traduce in un controllo del-
l'Incisività del vibrato stesso. Con il potenziometro a variazione lineare R1 si controlla, entro certi limiti, la fre-
quenza di oscillazione dell'oscillatore sinusoidale pilotato da TR1

REALIZZAZIONE PRATICA

La costruzione del dispositivo di vibrato è propo­


COMPONENTI sta nello schema di figura 3, nel quale si fa uso
del circuito stampato.
I componenti elettronici necessari per questo ti­
Condensatori po di realizzazione pratica non sono critici; si
C1 = 1 F (ceramico) può anche affermare che questo apparato fun­
C2 = 2,5 uF - 15 VI (elettrolitico) ziona ugualmente bene anche con transistor di­
C3 = 470.000 pF versi da quelli citati nell'elenco componenti.
C4 = 68.000 pF Coloro che volessero far variare la frequenza del
Resistenze vibrato, dovranno intervenire sui valori dei con­
R1 = 5.000 ohm (potenz. a variaz. lin.) densatori C1-C2-C3, anziché su quelli delle re­
R2 = 270 ohm
sistenze.
R3 = 4.700 ohm
R4 = 1 Megaohm Ci si dovrà comunque ricordare che, aumentando
R5 = 500.000 ohm (potenz. a variaz. lin.) il valore capacitivo dei condensatori ora citati,
R6 = 27.000 ohm si ottiene una diminuzione della frequenza.
R7 = 39.000 ohm
R8 = 100.000 ohm
Varie
TR1 = BC107
INSERIMENTO DEL VIBRATO
TR2 = BC107
S1 = interrutt. Il punto migliore per l'applicazione del dispo­
Alimentaz. = 13-16 V sitivo di vibrato in un amplificatore di bassa fre­
quenza è senza dubbio quello del cursore del po­
tenziometro di volume dell'amplificatore BF. E'

752
Fig. 3 - La realiz-
ENTR. use. zazione pratica del
dispositivo di vibra-
to proposta in que-
sto disegno si rife-
risce al caso dell'in-
serimento dell'appa-
recchio fra l'uscita
dello strumento mu-
sicale e l'entrata
dell'amplificatore di
bassa frequenza. I
lettori più esperti
potranno invece in-
serire il solo circuito
internamente all'am-
plificatore BF, cosi
come chiaramente
indicato nel testo.

13:16V

ovvio tuttavia che, per realizzare questa connes­ ficatore di bassa frequenza.
sione, occorre manomettere l'amplificatore. Tale Il contenitore metallico, dentro il quale viene
operazione quindi è concessa soltanto ai più e­ realizzato il circuito del dispositivo di vibrato,
sperti. funge da schermo elettromagnetico; sul suo pan­
Il collegamento deve essere fatto nel seguente nello frontale sono presenti tre soli elementi: i
modo: la boccola d'entrata del dispositivo di vi­ due potenziometri R2-R5 e l'interruttore Sl. Nel­
brato dovrà essere collegata con il cursore del la parte posteriore risultano applicati i due boc­
potenziometro di volume dell'amplificatore BF; chettoni di entrata e d'uscita del dispositivo.
l'uscita del dispositivo di vibrato verrà collegata
con il conduttore che, nella precedente opera­
zione, sarà dissaldato dal terminale del cursore
del potenziometro.
Con questo tipo di inserimento non occorre co­
struire alcun contenitore metallico. Quest'ultimo
è invece necessario nel caso in cui si voglia ma­
nomettere l'amplificatore di bassa frequenza.
Collegando il dispositivo di vibrato all'entrata del­
l'amplificatore di bassa frequenza, i risultati po­
tranno ritenersi abbastanza buoni, anche se non
ottimi come nel caso dell'inserimento preceden­
temente descritto. I) collegamento all'entrata del­
l'amplificatore BF è semplice: il cavo proveniente
dallo strumento musicale deve essere collegato
Fig. 4 - Disegno in scala 1/1 del circuito stampato che
con l'entrata del dispositivo di vibrato; l'uscita il lettore dovrà comporre per ottenere una precisa e
di questo verrà collegata con l'entrata dell'ampli- corretta composizione del dispositivo di vibrato.

753
LICI DI TARATURA DI U
IN ALTA FREQUENZA, AUTOCOSTRUITO
O DILETTANTISTICO, RICHIEDONO L'US TO-
RE AF PERFETTAMENTE FUNZIONANTE, CHE NO CE
REPERIRE INE
CRI
SEMPLICE CHE AG
STA
ROP
DI U
DI
COMI
ED
ELATORE A DI
FICATORE DI BASSA F

754
TARATURA DEL
GENERATORE AF

La mancanza di una strumentazione professiona­ TARATURA DI UN GENERATORE


le pone assai spesso il dilettante in gravi difficol­ AUTOCOSTRUITO
tà, quando deve procedere alla messa a punto e
taratura di apparati autocostruiti. Tali difficoltà Supponiamo di poter disporre di un generatore
sono assai meno evidenti nel settore della bassa professionale campione, adatto per effettuare la
frequenza dove l'ausilio di un oscilloscopio, an­ taratura di un generatore con il metodo di pa­
che di qualità medioscre, è in grado di risolvere ragone.
buona parte dei problemi laboratoriali. Esse ri­ Quando il dilettante si trova in queste condi­
sultano invece assai più sensibili nel settore del­ zioni, che possono ritenersi ideali, egli può pro­
l'alta frequenza, nel quale il dilettante si appella cedere nel suo lavoro in due diverse maniere.
all'unico mezzo a disposizione, cioé all'orecchio La prima prevede l'uso di un ricevitore radio in
umano, subendo ogni conseguenza derivante dal­ grado di coprire le frequenze desiderate; la se­
l'imprecisione di questo nostro organo. conda consiste nel sostituire i! ricevitore radio
Capita sovente anche a noi di pubblicare pro­ con un miscelatore a diodi seguito da un ampli­
getti di apparati AF per usi dilettantistici, la ficatore di bassa frequenza.
cui taratura rimane spesso un problema insolu­
to, che il dilettante cerca sempre di risolvere alla
meno peggio, ma non certo con il necessario ri­ PRIMO METODO DI TARATURA
gore tecnico.
In queste pagine ci proponiamo di esporre un Il primo metodo di taratura, schematizzato in
metodo di taratura, o di ritaratura, di un gene­ figura l, prevede, come abbiamo detto, l'uso di
ratore AF autocostruito, che risulterà altrettanto un ricevitore radio provvisto dalla gamma di
utile per il controllo della taratura di un apparato frequenze presente nel generatore che si vuol
in funzione già da alcuni anni e per il quale è tarare. Il compito del ricevitore radio è quello di
necessario un rigoroso controllo tecnico. rilevare i battimenti tra le frequenze erogate

755
Flg. 1 - Uno del metod i GENERATORE CAMPIONE
o o o

.-.
più semplici per tara re un
generato re di segnali ad
• ....
u u • ·11 1•1 n o u u " " "
n<o ' r
alta fre quen za consiste tt u fa
1•
ti t o u ta
11
t t
,I
r
tr , ..
L

nell'accop piare l'appara to


con un genera to re cam pio-
ne e pro vocare il batti-
mento su un ricevito re ra - ANT.1 ~
dio pos to nelle vicinanze.

o
o o

ANT.3

GENERATORE DA TARARE ANT. 2

RICEVITORE RADIO

dal generatore campione e quelle. del generatore tonia di quest'ultimo fino ad ottenere il feno­
che si vuol tarare. meno del battimento zero. In virtù di questo fe­
Le modalità di taratura sono abbastanza sem­ nomeno il soffio della portante precedentemente
plici. Occorre infatti posizionare il generatore ascoltato cessa di esistere. Ebbene, su tale posi­
campione e quello da tarare ad una certa di­ zione del generatore da tarare corrisponde esat­
stanza dal ricevitore radio (figura 1), collegan­ tamente il valore di frequenza indicato dal ge­
do le uscite dei due generatori con altrettanti neratore campione.
spezzoni di filo di rame rigido con funzioni di Ricordiamo che il fenomeno del battimento zero
antenna. Con questo accorgimento le antenne in prende origine dalla miscelazione delle due fre­
funzione sono tre: quenze originate dai due generatori che, accop­
piandosi, danno luogo ad un valore di frequen­
ANT. 1 antenna del generatore campione za pari alla differenza matematica dei valori del­
ANT. 2 = antenna del generatore da tarare le frequenze dei due generatori.
ANT. 3 antenna del ricevitore radio. Quando i valori delle due frequenze dei due
Si sintonizza ora il generatore campione su quel generatori sono vicini, il valore della frequenza
valore di frequenza sul quale si vuole tarare il differenza cade nel campo delle frequenze acu­
generatore autocostruito e si sintonizza il ricevi­ stiche, permettendone l'ascolto.
tore radio su questo stesso valore di frequenza, Manovrando il bottone di sintonia del genera­
in modo da ricevere la portante che, all'orecchio tore da tarare in modo che la frequenza nel ri­
umano, viene percepita sotto forma di soffio più cevitore radio si annulli, o quasi, non essendo
o meno intenso. udibili i segnali di frequenza al di sotto dei 18
A questo punto si alimenta il generatore autoco­ Hz circa, si potrà essere certi che i valori delle
struito o, comunque, il generatore che si vuole due frequenze erogate dai generatori differisco­
tarare o ritarare, azionando il comando di sin- no tra loro, al massimo, di pochi Hz.

756
GENERATORE CAMPIONE C1 = 150 pF
o o C2 = 150 pF
C3 = 50.000 pF
1 .-
l ·'.
o, @@
i CA
R1
D1
=
=
=
470
15.000
diodo
pF
ohm
al germanio (di qualunque tipo)

o o
Alv1PLIF. BF.

+ !_@@@
ii 22 [

o
a

R1 C4

o
GENERATORE
DA TARARE

Fig. 2 - Un secondo metodo di taratura di un generatore di segnali ad alta frequenza consiste nell'inserire tra
il generatore campione e quello da tarare un miscelatore a diodo seguito da un amplificatore di bassa fre-
quenza.

TARATURA SENZA GENERATORE tre onde con cui lavorano le emittenti commer­
CAMPIONE ciali, per il dilettante non sussiste alcun proble­
ma di ordine tecnico od economico. Ma per
La taratura del generatore autocostruito o da tutte le altre gamme radiofoniche occorrono ap­
sottoporre a procedimento di ritaratura può es­ parecchi radio speciali, difficilmente reperibili
sere effettuata ancora con l'uso del ricevitore ra­ e molto costosi.
dio ma senza quello del generatore campione. Ed è proprio questo il motivo per cui molti dilet­
Coloro che vorranno seguire questo metodo do­ tanti scartano a priori i metodi di taratura fin
vranno procurarsi un preciso e completo elenco qui elencati.
delle emittenti radiofoniche che lavorano sulla
gamma che si vuol tarare, con i corrispondenti
valori di frequenza. Con questo elenco in mano, SECONDO METODO DI TARATURA
manovrando il bottone di sintonia del generatore
da tarare, si procederà alla ricerca della sovrap­ Una soluzione alternativa ai problemi fin qui
posizione della frequenza del generatore da tara­ enunciati esiste ed è senza ombra di dubbio la
re con le emittenti radiofoniche elencate. preferita, perché consente un metodo di taratura
Abbiamo fin qui ricordato due tipici esempi di con risultati più precisi, che mette l'operatore al
taratura di un generatore AF autocostruito, cioé riparo da eventuali abbagli provocati dalla rice­
nuovo, oppure di uno vecchio che richiede una zione di armoniche, anziché da quella della fon­
revisione della taratura. Questi due procedimenti, damentale. Tale soluzione consiste nel sostituire
tuttavia, presentano l'inconveniente di dover di­ il ricevitore radio con un miscelatore a diodi, se­
sporre di un ricevitore radio dotato di una par­ guito da un amplificatore di bassa frequenza in
ticolare gamma di frequenze. grado di rivelare il battimento zero.
Se la gamma di frequenze necessaria per la ta­ Questo secondo metodo di taratura è illustrato
ratura è quella delle onde medie, oppure delle al- in figura 2.

757
AMPLIFICATORE BF
50 WATT
IN SCATOLA
DI MONTAGGIO
l. 21.500
CARATTERISTICHE
Potenza musicale 50 W
Potenza continua 45 W
Impedenza d'uscita 4 ohm
Impedenza entrata El superiore a 100.00 ohm
Impedenza entrata E2 superiore a 1 megaohm
Sensibilità entrata E 1 100 mV per 45 W
Sensibilità entrata E2 1 V per 45 W
Controllo toni atten. - 6 dB; esaltar.
+ 23 dB a 20 KHz
Distorsione int. al 2% a 40 W
Semiconduttori 8 transistor al silicio
+ 4 diodi al silicio
+ 1 diodo zener
Alimentazione 220 V
Consumo a pieno carico 60 VA
Consumo in assenza di segnale 2 W
Rapporto segnale/disturbo 55 dB a 10 W

Il kit è comprensivo di tutti gli


Questa scatola di montaggio, veramente pre- elementi necessari per la realiz-
stigiosa, si aggiunge alla collana dei kit ap-
prontati dalla nostra organizzazione. L'ampli- zazione dell'amplificatore ripro-
ficatore dl potenza, appositamente concepito dotto nella foto. Per il suo com-
per l'accoppiamento con la chitarra elettrica,
è dotato di due entrate ed è quindi adattabile pletamento il lettore dovrà pro-
a molte altre sorgenti di segnali BF, così da curarsi, per proprio conto, gli al-
rendere l'apparato utilissimo per gli usi più
svariati. toparlanti e il contenitore.
l lnt e tor ee reiwa v tute l+ lrerta ceti l tea+t
t4eone del'pthie etere tolette nella ho. r il com
lenente il lette dva procwnt, per proto re, +
alto pelate il contenute

LA SCATOLA DI MONTAGGIO COSTA L. 21.500. Per richiederla occorre Inviare


Il relativo Importo a mezzo vaglia o c.c.p. n. 3/26482 intestato a: ELETTRONICA PRA-
TICA - 20125 MILANO - Via Zureti 52 (nel prezzo sono comprese anche le spese
di spedizione).

293
Fig. 3 - Progetto del cali-
96i bratore a cristallo di quar-
zo la cui caratteristica pe-

l., culiare è quella di risul-


tare un oscillatore aperio-
dico, privo di circuiti ac-
cordati.
R2 R3

XTAL
o
S1

c3

e e 9V
R1 C1 TR1 e
N

COMPONENTI
Condensatori R2 = 100.000 ohm
C1 10-50 pF (compensatore) R3 = 47 ohm
C2 = 150 pF Varie
C3 = 1.000 pF TR1 = 2N706 (2N708)
XT AL = cristallo di quarzo
Resistenze S1 = interruttore
R1 = 10.000 ohm Pila = 9V

o o
s1

Fig. 4 - Cablaggio del ca-


libratore a cristallo di quar- PILA
zo di tipo a bassa dissipa-
zione e adatto per montag- 9V
gi transistorizzati. Questo
cablaggio può essere inse-
rito, indifferentemente, in
un contenitore metallico o o o
in uno di materiale isolan-
te.
TR1
759
Il procedimento di taratura di un generatore con CIRCUITO DEL CALIBRATORE
questo secondo metodo è praticamente analogo
a quello che fa uso del ricevitore radio. Anzi, Il circuito del calibratore a cristallo di quarzo è
esso è più semplice, perché esclude il processo riportato in figura 3. La sua caratteristica pecu­
di sintonizzazione. liare è quella di risultare un oscillatore aperio­
Anche con il sistema di miscelatore a diodi, tut­ dico, che non richiede circuiti accordati, i quali
tavia, permane lo svantaggio di un generatore permetterebbero il funzionamento dell'apparato
campione assolutamente necessario per portare su una sola gamma di frequenza.
a termine questo secondo procedimento di ta­ In virtù della caratteristica ora ricordata, il pro­
ratura. getto di figura 3 si adatta automaticamente alla
Ma il nostro compito è quello di liberare il let­ frequenza del cristallo di quarzo; è necessaria
tore da molte forme di compromesso e, soprat­ infatti soltanto la regolazione del compensatore
tutto, dall'acquisto di un apparato il cui uso Cl, che deve avere un valore capacitivo com­
non è molto frequente. Ecco perché ci siamo pro­ preso tra i 10 e i 50 pF (inizio e fine corsa). La
posti di progettare e presentare in queste pagine regolazione serve per provocare l'innesco delle
il circuito di un calibratore a cristallo, che eli­ oscillazioni.
mina il problema dell'acquisto o, comunque, del­
la presenza di un generatore campione nel la­
boratorio.

CALIBRATORE A CRISTALLO SPINA 30+50 Cm FILO 2 mm

Per ovviare alla mancanza del generatore cam­


pione, è possibile aggirare l'ostacolo costruendo un
Fig. 5- In questo disegno riportiamo i dati costruttivi
calibratore di frequenza, a cristallo di quarzo, dell'antenna che, per mezzo di uno spinotto, verrà
nel quale si sfruttano le frequenze armoniche inserita nella presa d'uscita del calibratore. In pratica
prodotte da un oscillatore a quarzo sui 100 KH si tratta di uno spezzone di filo di rame rigido anche
(oppure su 1 MHz), in modo da ottenere precisi di tipo smaltato.
riferimenti di frequenza.
Per meglio chiarire questo concetto diciamo che,
utilizzando un calibratore a cristallo di quarzo
sui 100 KHz, vengono generate dal quarzo stes­
so delle armoniche distanziate fra loro di 100
KHz, sino a valori di frequenza di 3 MH circa. Il principale difetto del circuito riportato in fi­
Su un ricevitore radio dotato della gamma delle gura 3, che nel nostro caso diviene un pregio,
onde medie si potranno udire, ad esempio, dei consiste nel generare un'onda non perfettamente
soffi con intervalli di 100 KHz. Questi soffi ri­ sinusoidale, con la conseguente formazione di
sulteranno oltremodo utili per l'allineamento del­ frequenze armoniche.
al scala parlante.
L'alimentazione del circuito è ottenuta con una
Volendo tarare un generatore di frequenza, op­
pure un VFO, basterà rivelare il battimento ze­ pila da 9 V.
ro per mezzo del miscelatore a diodi e sostituen­
do il generatore campione con il calibratore a
cristallo. COSTRUZIONE DEL CALIBRATORE
Se con questo metodo si avrà lo svantaggio di Il piano di cablaggio del calibratore a cristallo
non poter effettuare una taratura continua su di quarzo è rappresentato in figura 4.
tutta la gamma, si otterrà certamente il vantag­
Il circuito può essere costruito, indifferentemen­
gio di una precisione superiore, concessa proprio
te, in un contenitore metallico o di materiale
da quella tipica di un cristallo di quarzo.
Ricordiamo che, se con un cristallo di quarzo da isolante.
100 KHz si possono ottenere armoniche sino a Il transistor TRl che è di tipo 2N706, potrà es­
3 MHz circa, con un cristallo di quarzo da 1 sere costruito con un gran numero di modelli si­
MH tali frequenze raggiungono i 30 MHz; con milari NPN al silicio, adatti per lavorare in alta
i cristalli di quarzo da 10 MHz si raggiungono i frequenza.
300 MHz (questi valori sono tuttavia assai cri­ Il cristallo di quarzo dovrà essere di tipo a bassa
tici per l'oscillazione). dissipazione, adatto per montaggi transistorizzati,

760
tenendo presente che un cristallo di quarzo, di lizzata prendendo spunto dal disegno riportato
provenienza surplus, adatto per circuiti a val­ in figura 5.
vole termoioniche, potrebbe anche non oscillare. Come si può notare, si tratta in pratica di uno
Non essendoci particolari critici degni di nota, spezzone di filo di rame rigido, anche di tipo
possiamo consigliare la realizzazione di questo ca­ smaltato, del diametro di 2 mm. e della lunghez­
libratore a cristallo di quarzo a tutti i nostri let­ za di 30-50 cm. Questo spezzone di filo di rame
tori, anche a quelli principianti. verrà applicato ad una comune banana in fun­
Ricordiamo che l'apparato potrà essere correda­ zione di spinotto, che verrà poi inserita nell'ap­
to con una eventuale antenna. Questa verrà rea- posita presa (USC. ANT.).

FOTOCOMANDO
PER:
interruttore crepuscolare

conteggio di oggetti
o persone

antifurto

apertura automatica del


garage

lampeggiatore

tutti i comandi a distanza

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Con questa scatola di montaggio offriamo ai lettori la possibilità di realizzare
rapidamente senza alcun problema di reperibilità di materiali, un efficiente fo-
tocomando adatto a tutte le applicazioni di comandi a distanza.

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761
PER LA GIOIA DEGLI APPASSIO-
NATI DI MUSICA LEGGERA PRE-
SENTIAMO QUESTO STRUMENTO
ELETTRONICO, CON EMISSIONI
SONORE MOLTO
. SIMILI .QUALITA-
TIVAMENTE A QUELLE DEGLI STRU-
MENTI MUSICALI A PERCUSSIONE.

_re

762
Il progresso dell'elettronica è stato così grande Le cinque note musicali sono prodotte da altret­
in questi ultimi anni da rendere possibile anche tanti stadi oscillatori fra loro uguali; la sola dif­
la composizione di una piccola orchestra nelle ferenza che li contraddistingue consiste nel di­
nostre case, in un locale di pochi metri quadrati. verso valore delle capacità, cioé dei condensatori
Perché anche lo strumento più ingombrante può che determinano la tonalità del suono.
sempre trovare una realizzazione, musicalmente
analoga, di piccole dimensioni. E' il caso, ad esem­
pio, del nostro bongo che, dotato di cinque note IL CIRCUITO ELETTRICO
basse, con timbro simile a quello dei tamburi,
cioé degli strumenti a percussione con suoni ra­ Poiché i cinque oscillatori del circuito del bon­
pidamente ammortizzati, non mancherà di inte­ go elettronico sono uguali, per comprenderne il
ressare una buona parte dei nostri lettori. funzionamento basterà analizzarne uno soltanto.
Le cinque note musicali potranno essere suonate Quindi prenderemo ad esempio il circuito oscil­
singolarmente, per eseguire una melodia, oppure latore pilotato dal transistor TR 1 e analizzeremo
assieme per l'esecuzione di un'armonia; con ciò soltanto questo circuito.
vogliamo dire che il musicista potrà premere due, L'oscillatore è realizzato secondo lo schema or­
tre, quattro o anche cinque tasti contemporanea­ mai noto della doppia « T ».
mente, a seconda delle necessità imposte dall'e­ La rete a doppia « T », così denominata in virtù
secuzione musicale. della particolare disposizione circuitale, è com­
In pratica non occorre premere alcun tasto, per­ posta da sei elementi: R4-R5-C2, per un ramo e
ché basta sfiorare con il dito un disco metallico C3-CA-R6+R7 per l'altro ramo.
per ottenere la produzione di una nota musicale. Questi sei elementi, opportunamente dimensiona­
Il suono emesso dal nostro strumento è molto ti, si comportano in modo tale da comporre un
simile a quello del bongo, più che a quello della circuito accordato di tipo L-C. La rete a doppia
batteria o del tamburo, dato che il suono stesso « T », infatti, presenta un'impedenza molto ele­
risulta smorzato molto rapidamente, così come vata ad una certa frequenza caratteristica, mentre
avviene per i tradizionali tam-tam africani. questa risulta bassa per tutte le altre frequenze.
Un altro fattore molto importante, che caratte­
rizza la rete a doppia « T», consiste nello sfasa­
CINQUE OSCILLATORI mento, fra entrata ed uscita, di 180; tale sfasa­
mento del segnale si verifica ovviamente alla fre­
L'elemento principale, che caratterizza la realiz­ quenza caratteristica.
zazione pratica del bongo elettronico, è costitui­ Inserendo una rete a doppia « T » nel circuito di
to dall'assenza totale di circuiti accordati negli controreazione di uno stadio amplificatore, l'am­
oscillatori. Mancano quindi le famose induttan­ plificatore stesso diviene un oscillatore, perché
ze che sono sempre difficili da tarare e da realiz­ lo sfasamento di 180", introdotto dalla rete a
zare. doppia «T», riporta all'entrata, cioé alla base
I nostri oscillatori sono composti esclusivamente del transistor TRl, il segnale perfettamente in
con elementi resistivo-capacitivi; la loro messa a fase con quello prelevato all'uscita, cioé sul col­
punto si ottiene mediante regolazione di una sola lettore di TRl.
resistenza variabile. La notevole impedenza della rete a doppia « T»
Il circuito teorico del bongo elettronico, riporta­ alla frequenza critica consente di mantenere ele­
to in figura 1, è privo di amplificatore di potenza. vato il guadagno dello stadio amplificatore, con
Ma questo non rappresenta un inconveniente per il risultato che il transistor, riuscendo a compen­
i nostri lettori, soprattutto per quelli che hanno sare le perdite della rete passiva, entra in oscil­
già realizzato il nostro kit dell'amplificatore per lazione.
chitarra elettrica da 50 W. L'oscillazione è comunque subordinata ad un
Qualsiasi tipo di amplificatore di bassa frequenza, opportuno dimensionamento dei componenti del­
tuttavia, potrà essere accoppiato con il circuito la rete di controreazione.
del bongo; l'accoppiamento si ottiene collegando In pratica le condizioni ideali vengono raggiunte
tramite cavo schermato l'uscita del bongo con quando si ha:
l'entrata dell'amplificatore di bassa frequenza. C3 = CA e C2= 203
Nel progetto originale del bongo sono montati R4= R5 e R6 + R7 = R4 : 2
sei transistor e numerosi altri componenti elet­ Per ottenere la funzione di bongo, la rete a dop­
tronici. Ma la quantità di elementi non deve la­ pia «T», e in particolar modo la resistenza R7,
sciar trarre in inganno il lettore, perché il pro­ debbono essere regolate per portare l'oscillazione
getto è di una semplicità estrema. ai limiti dell'innesco.

763
C11 =
COMPONENTI C12
C13
=
=
40.000
20.000
20.000
pF
pF
pF
C14 = 80.000 pF
C15 = 40.000 pF
C16 = 40.000 pF
Condensatori
Cf7 = 2 F - 12 VI (elettrolitico)
C1 = 20 F - 12 VI (elettrolitico) C18 = 2 F
c2 = 10.000 pF
Resistenze
C3 = 5.000 pF
CA = 5.000 pF A1 = 10.000 ohm
es = 20.000 pF A2 = 100.000 ohm
R3 = 22.000 ohm
C6 = 10.000 pF
C7 = 10.000 pF
R4 = 47.000 ohm
R5 = 47.000 ohm
ca = 30.000 pF R6 = 10.000 ohm
C9 = 15.000 pF R7 = 25.000 ohm (trimmer)
c1o = 15.000 pF R8 = 100.000 ohm

R1


"

J A 3 R14 i R15

I
9V
6
s, J:: te,

T bm
e

e
ti e
TRl TR2 TR3

C2 Il ~ C5 Il Il es

ki-l-ii4 [+mww C7

R7 R13 R19

764
R9 = 22.000 ohm R27 = 22.000 ohm
R10 = 47.000 ohm R28 = 47.000 ohm
R11 = 47.000 ohm R29 = 47.000 ohm
R12 = 10.000 ohm R30 = 10.000 ohm
R13 = 25.000 ohm (trimmer) R31 = 25.000 ohm (trimmer)
R14 = 100.000 ohm R32 = 470.000 ohm
R15 = 22.000 ohm R33 = 10.000 ohm (potenz. a variaz. lin.)
R16 = 47.000 ohm
R17 = 47.000 ohm Varie
R18 = 10.000 ohm TR1 = BC108
R19 = 25.000 ohm (trimmer)
R20 = 100.000 ohm TR2 = BC108
R21 = 22.000 ohm TR3 = BC108
R22 = 47.000 ohm TR4 = BC108
R23 = 47.000 ohm TR5 = BC108
R24 = 10.000 ohm TR6 = BC108
R25 = 25.000 ohm (trimmer) S1 = interrutt.
R26 = 100.000 ohm Alimentaz. = 9 Vcc

Il
R20 z
< 3 s C17
Il 1°

&$ e
& e & 1 ~SCITA

TR TR5 TR6
N

I
C11 C14

R22 T R23

Fig. 1 - Cinque transistor oscil-


latori e un sesto transistor ampli-
ficatore-miscelatore compongono
il circuito elettrico del bongo. Per
far entrare in oscillazione uno o
più transistor contemporaneamen-
te, basta sfiorare con un dito uno
o più tasti, rappresentati da di-
schi di rame. L'eccitazione degli
oscillatori risulta provocata dalle
cariche elettriche accumulate nel
R31 corpo umano e trasmesse, attra-
verso le dita, ai tasti di contatto.

765
o o

.....
a
li a
, '
t
\
( TASTO 1
I 5 I I
I
' I
' /
I

o o

USCITA TR6
SEGNALE BF
Fig. 2- Per comporre il cablaggio compatto e razionale, è necessario far uso del circuito
stampato. L'alimentazione è ottenuta con la tensione continua di 9 Vcc, che può essere
prelevata da un alimentatore da rete-luce, oppure da due pile da 4,5 V. ciascuna, collegate in
serie fra di loro. Il collegamento fra Il circuito d'uscita del bongo e quello di entrata di un
qualsiasi amplificatore di bassa frequenza deve essere realizzato con cavo schermato. La
taratura degli oscillatori si ottiene regolando opportunamente i cinque trimmer potenziome-
trici. Con il potenziometro lineare R33, invece, si regola l'ampiezza del segnale uscente.

Fig. 3- Ecco Il disegno del circuito stampato che il lettore dovrà assolutamente realizzare
per comporre, senza commettere errori di cablaggio, il circuito elettrico del bongo. Questo
disegno è riprodotto in scala 1/1, cioè in grandezza naturale.

766
Fig. 4 - I cinque tasti
del bongo elettronico
possono essere rappre-
sentati da altrettanti di-
schi di rame ricavati da
una basetta di vetroni-
te per circuiti stampati,
cosi come indicato in
questo disegno. La pia-
stra di vetronite servirà
anche da coperchio di
chiusura del contenito-
re del circuito.

Praticamente si provvederà in un primo tempo a tale da farlo oscillare e, in un secondo tempo,


tarare il trimmer potenziometrico R 7 in modo avremmo potuto pensare ad un intervento sulla
da ottenere l'innesco, poi si ruoterà leggermente alimentazione, per ottenere l'emissione del suono.
la vite di regolazione in senso inverso, allo scopo Si sarebbe trattato di un sistema molto semplice,
di far cessare l'oscillazione spontanea. che ci avrebbe portati alla riproduzione di un
suono poco reale, più simile a quello dell'organo
che non a quello degli strumenti a percussione.
IL ... TOCCO MUSICALE Infatti, la caratteristica fondamentale degli stru­
menti musicali a percussione è costituita dall'at­
Per simulare il suono del bongo, avremmo potuto tacco e dallo smorzamento, che non debbono es­
orientarci verso una regolazione dell'oscillatore sere immediati così come si verificherebbe agen-

Chi comincia soltanto ora a


muovere i primi passi nel mon-
do dell'elettronica pratica, non
mz e nL.
RTATA DI TUTTI! ■ 2.200

può sottoporsi a spese eccessi-
ve per attrezzare il proprio banco di lavoro, anche se questo deve assumere un carattere essenzialmente dilet-
tantistico. II saldatore del principiante, dunque, deve essere economico, robusto e versatile, cosi come lo è
quello qui raffigurato. La sua potenza è di 50 W e l'alimentazione è quella normale di rete-luce di 220 V.

Per richiederlo occorre inviare vaglia o servirsi del modulo di c.c.p. n 3/26482
intestato a ELETTRONICA PRATICA - Via Zuretti 52 - 20125 Milano

767
CUFFIA do sull'alimentatore.
Il problema è stato da noi risolto con un sistema
MONO-STEREO più elettronico, tramite tasti a ... tocco musicale,
collegati direttamente con la rete di controreazio­
ne dei vari oscillatori.
Per ogni esigenza d'ascolto personale e per ogni In questo modo, toccando soltanto con un dito
tipo di collegamento con amplificatori monofo-
nici, stereofonici, con registratori, ricevitori ra-
i tasti, che sono rappresentati in pratica da dischi
dio, giradischi, ecc. metallici, si trasmette al circuito la carica elettro­
statica accumulata nel proprio corpo. Questa ca­
CARATTERISTICHE Viene fornita con spi- rica risulterà più che sufficiente per modificare,
notto Jack 0 3,5 mm.
e spina jack stereo (la per un breve periodo ed in maniera appropriata,
Gamma di frequenza: cuffia è predisposta per le condizioni di polarizzazione del transistor oscil­
l'ascolto monofonico.
30 - 13.000 Hz Per l'ascolto stereofo- latore, provocando l'emissione di una nota mu­
nico, tranciare I! colle-
Sensibilità: 150 dB gamento con lo spi- sicale sorda, molto simile a quella di taluni stru­
notto jack 0 3,5 mm., menti a percussione.
Impedenza: separare le due coppie
8 ohm
di conduttori ed ef-
fettuare le esatte sal-
Peso: 170 gr. dature a stagno con la
spina jack stereo). MISCELAZIONE E AMPLIFICAZIONE

Le resistenze R3-R9-R15-R21 ed R27 provvedo­


no a miscelare le note prodotte da ciascun oscilla­
tore ed inviarle poi alla base del transistor TR6,
che funge da elemento miscelatore-separatore.
Lo stadio pilotato dal transistor TR6 provvede
ad amplificare ulteriormente il segnale, renden­
dolo pronto a pilotare qualsiasi amplificatore di
bassa frequenza.
Per meglio adattare il circuito del bongo elet­
tronico alla sensibilità dell'amplificatore di bas­
sa frequenza e alle esigenze del brano musicale,
abbiamo inserito, nel circuito d'uscita, il poten­
ziometro R33, con il quale è possibile controllare
la tensione uscente dal collettore di TR6 e, in
pratica, il volume sonoro.
Coloro che volessero realizzare un comando di
volume più raffinato, potranno servirsi di un
L. 6.500 potenziometro a pedale, in modo da poter re­
golare l'ampiezza del segnale d'uscita a piacere,
durante il corso dell'esecuzione musicale.
ADATTATORE
PER CUFFIE STEREO COSTRUZIONE DEL BONGO
Piccolo apparecchio che con-
sente i I co Il egamento di una Il numero di componenti necessario per realizza­
o due cuffie stereo con tutti
i complessi stereofonici, La
re il cablaggio del bongo elettronico è notevole;
commutazione altoparlanti-cuf- consigliamo quindi di servirsi del circuito stam­
fia è Immediata, tramite inter-
ruttore a sfitta, senza dover pato, che ognuno potrà costruire facendo riferi­
Intervenire sul collegamenti. mento al disegno riportato in figura 3.
L'apparecchio si Inserisce nel
collegamento fra uscita del- La disposizione razionale dei componenti non
l'amplificatore e altoparlanti.
dovrebbe creare problemi per nessuno; valgono
comunque le solite raccomandazioni relative alle
polarità degli elettrolitici e agli elettrodi del
transistor.
Le richieste devono essere effettuate invian- I tasti, che permettono di effettuare le esecuzioni
do l'importo a mezzo vaglia o c.c.p. 3/26482 musicali, potranno essere realizzati in vari modi.
intestato a: ELETTRONICA PRATICA - 20125 La soluzione, che ci è parsa più razionale, da
MILANO - Via Zuretti, 52. noi preferita, consiste nel ricavare cinque dischi

768
:li rame su una basetta per circuito stampato. Una novità assoluta nel settore elettronico
:he servirà contemporaneamente da coperchio dilettantistico.
:li chiusura del contenitore.
Nello schema di figura 4 suggeriamo al lettore il
sistema costruttivo del contenitore in tutti i suoi
particolari. Lure 2.700
Ricordiamo che è meglio orientarsi verso transi­
stor ad alto guadagno. Potranno quindi essere
adottati i comunissimi BC 108 o, meglio, i BC108B
selezionati a maggior guadagno.
Con i valori da noi prescritti 'nell'elenco com­
ponenti si ottengono, per i cinque transistor o­
scillatori, i seguenti valori di frequenza:
TRI = 400 Hz
TR2 = 200 Hz
TR3 = 166 Hz
TR4 = l00Hz
TR5 = 50 Hz
Volendo variare il valore delle frequenze otte­
nute dai cinque oscillatori, sempre mantenendo
le simmetrie del circuito a doppia «T», si po­
trà applicare la seguente formula:

Va RA RB CA CB CON QUESTA PENNA


in cui RA = R6 + R7, RB = R4 = R5, APPRONTATE I VOSTRI
CA = C2, CB = C3 = C4, a = coefficiente pa­
ri a 5 circa. CIRCUITI STAMPATI
E' ovvio che le frequenze degli oscillatori po­
tranno essere regolate entro i limiti consentiti dai
trimmer potenziometrici R7-R13-R19-R25-R31, Questa penna permette di preparare i circuiti stampati
con la massima perfezione nei minimi dettagli. Il suo
che hanno tutti il valore di 25.000 ohm. aspetto esteriore è quello di una penna con punta
di nylon. Contiene uno speciale inchiostro che garan-
tisce una completa resistenza agli attacchi di soluzione
MESSA A PUNTO di cloruro ferrico ed altre soluzioni di attacco normal-
mente usate. Questo tipo particolare di inchiostro ade-
risce perfettamente al rame.
La messa a punto del circuito del bongo elettro­
nico è semplicissima ed è stata già interpretata
in precedenza. Comunque, ripetiamo che la ta­
NORME D'USO CARATTERISTICHE
ratura consiste nel regolare i cinque trimmer po­
Tracciare il circuito su una La penna contiene un di-
tenziometrici R7-R13-R19-R25-R31. Questa re­ lastra di rame laminata e spensatore di inchiostro
golazione deve essere fatta in due tempi successi­ perfettamente pulita; la- controllato da una valvola
sciarla asciugare per 15 che garantisce. una lunga
vi. In un primo tempo si fa ruotare la vite del minuti, quindi immergerla durata eliminando evapora-
nella soluzione di attacco zioni quando non viene
trimmer lentamente fino a creare l'oscillazione (acido corrosivo). Tolta la usata. La penna non con-
spontanea del circuito relativo; poi si ruota len­ lastra dalla soluzione, si tiene un semplice tampo-
noterà che il circuito è in ne imbevuto, ma è comple-
tamente in senso inverso la vite di regolazione del perfetto rilievo. Basta tamente riempita di Inchio-
quindi togliere l'inchiostro stro. Per assicurare una
trimmer, fino a che l'oscillazione spontanea del con nafta so lv ente e la scrittura sempre perfetta,
circuito scompare. Questa deve invece ricompari­ lastra del circuito è pron- la penna è munita di una
ta per l'uso. punta di ricambio situata
re sfiorando con un dito il tasto corrispondente a nella parte terminale.
quel circuito oscillatore che si sta tarando.
Come abbiamo già detto, l'eccitazione degli o­
scillatori si manifesta per il semplice fatto che il
corpo umano è un piccolo accumulatore di cariche La PENNA PER CIRCUITI STAMPATI deve essere ri-
chiesta a: ELEI IRONICA PRATICA - 20125 MILANO -
elettriche, che vengono trasmesse al circuito del
Via Zureti, 52, inviando anticipatamente l'Importo di
bongo elettronico nel momento del contatto fra L. 2.700 a mezzo vaglia postale o c.c.p. n. 3/26482.
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iquesta Rubrica potranno avvalersi tutti quei lettori che sentiranno la
necessità di offrire in vendita, ad altri lettori, componenti o apparati
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di acquisto od un'offerta di permuta.
Elettronica Pratica non assume alcuna responsabilità su eventuali contesta-
zioni che potessero insorgere fra i signori lettori e sulla natura o veridicità
del testo pubblicato. In ogni caso non verranno accettati e, ovviamente,
pubblicati, annunci di carattere pubblicitario.
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nei limiti di 40 parole, scrivendo molto chiaramente (possibilmente in stam-
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600) in francobolli.

Spostamento di righe T uttotransistor

Sono molto interessato al progetto del ricevitore Sono rimasto veramente entusiasta del numero
a reazione per onde corte presentato sul fasci­
speciale teorico-pratico da voi pubblicato nel me­
colo di luglio di quest'anno. Ho già letto tutto
se di agosto, che ha per titolo TUTTOTRAN-
l'articolo e mi sono procurato i componenti ne­
cessari per costruire il ricevitore. Prima di co­ SISTOR. Per me si tratta di una vera guida di
minciare, tuttavia, vorrei essere certo di non aver laboratorio per ogni principiante, soprattutto per
perduto nemmeno una battuta di quanto da voi la possibilità di conoscere immediatamente il cor­
esposto. Questo dubbio mi è sorto dopo essermi rispondente Philips di ogni tipo di transistor.
accorto che l'articolo non risulta concluso a pa­ Devo tuttavia esprimere le mie riserve su un'affer­
gina 520 e neppure alle pagine seguenti. Le ul­ mazione riportata a pié di pagina del capitolo
time due righe dicono « il condensatore variabile VII° quello relativo ai guasti, cause, rimedi nei
C 1 deve risultare isolato dal contenitore metalli­ ricevitori a transistor. In quella pagina si leg­
co dentro il quale », senza lasciare intuire alcuna ge: « l'invecchiamento dei transistor può mani­
conclusione. Potreste dirmi o inviarmi l'esatta
festarsi dopo alcune centinaia di ore di funziona­
continuazione di quell'articolo?
mento del componente». E' vera tale afferma­
ITALO GUIDI
zione?
Firenze
DEMETRIO ROSI
La legittima conclusione dell'articolo da lei ci- Ravenna
tato risulta stampata nella stessa pagina 520 del
fascicolo di luglio '75. Più precisamente, a causa
Assolutamente no. Al contrario, c'è citi afferma
di una distrazione tipografica, le ultime due righe
conclusive sono state riportate sulla colonna di che il transistor è eterno. Noi invece volevamo
sinistra di quella stessa pagina. Esse dicono: « si dire soltanto che l'invecchiamento può manife-
realizza il cablaggio. L'isolamento potrà essere starsi dopo « alcune centinaia di migliaia di ore».
ottenuto interponendo una piastrina di vetroni- Evidentemente in tipografia è stata omessa una
te. » parola.

779
Resistenza di fuga nei condensatori ne, applicando la formula seguente:
T
E' possibile con un normale tester misurare la re­
R ==2-
sistenza di fuga dei condensatori non elettrolitici,
C
di valore capacitivo superiore ai 10.000 pF?
MARIO TIRABASSI in cui C rappresenta il valore capacitivo del
Cuneo condensatore in prova espresso in F, mentre R
risulta espressa in megaohm e T in secondi.
L'uso convenzionale del tester permette soltanto
la misura di resistenze dell'ordine dei megaohm,
mentre le resistenze di fuga dei condensatori cera-
miei, a carta, ad olio, o di altro tipo, sono dell'or- • •
dine delle migliaia di megaohm. In commercio
esistono particolari strumenti in grado di valutare
l'isolamento tra le armature dei condensatori, . . .
ma si tratta di apparati molto costosi che nulla Collegamento di una cuffia stereofonica

Recentemente mi è stata regalata una cuffia ste­


reofonica, che vorrei collegare al mio amplifica­
tore di bassa frequenza. Purtroppo lo stereo in
TESTER mio possesso non è dotato di una presa-cuffia.
Quale soluzione debbo adottare? E' possibile com­
porre una presa ausiliaria direttamente sugli al­
toparlanti?
CLAUDIO VERDI
Sansepolcro

---

hanno a che vedere con l'attività del dilettante.


Esiste tuttavia una soluzione al suo problema
che, se non offre risultati molto precisi, è abba-
stanza semplice ed utilizza il normale tester da
20.000 ohm/volt. In pratica si tratta di sfruttare
il tempo di scarica del condensatore sulla pro-
pria resistenza di fuga.
I puntali del tester, commutato su una portata
ohmmetrica, debbono essere collegati con i ter-
minali del condensatore sottoposto a prova. Sul-
la scala dello strumento si nota una certa devia-
zione dell'indice. Ripetendo questa operazione,
dopo un certo tempo T, si otterrà una nuova de-
viazione dell'indice del tester, ovviamente in mi-
sura inferiore alla prima; ma la deviazione del-
l'indice sarà tanto maggiore quanto maggiore è
stata la scarica sulla resistenza di fuga R. Senza
addentrarci in di/ ficili calcoli matematici, pos-
siamo assicurarle che, se il tempo T è tale per
cui la seconda indicazione risulti in/ eriore alla
prima del 63%, il valore della resistenza di fuga
R può essere ottenuto, con buona approssimazio-

780
Il collegamento diretto con gli altoparlanti è indirizzarmi verso una migliore soluzione del mio
sempre possibile, ma molto pericoloso. Infatti problema?
basta una semplice distrazione nel manovrare il FULVIO MONTI
comando di volume dell'amplificatore per dan- Sant'Angelo Lodigiano
neggiare tutto. Il secondo motivo per cui non è
consig{iabilr il collegamento con gli alto parlanti A lei occorre evidentemente, oltre che una certa
consiste nella difficoltà di regolare in misura bi- potenza, anche un'onda di tipo sinusoidale. E
lanciata e a basso livello i due canali, a causa questi elementi possono essere ottenuti, quando
dell'imperfezione dei potenziometri nelle zone la- non sia necessaria la stabilizzazione, per mezzo
terali. La miglior soluzione rimane sempre quel- di un trasformatore, o autotrasformatore, varia-
la dell'uso di un adattatore per cuffie stereo, co- bile. I più noti sono i cosiddetti Variac, che sono
me quello da noi pubblicizzato mensilmente e
venduto dalla nostra Organizzazione al prezzo di
L. 4.800.

•••
Variac com posti da un avvolgimento toroidale, sul quale
scorre una spazzola di grafite, che determina il
Mi capita spesso di effettuare prove di apparec­ contatto tra le spire e un terminale d'uscita.
chiature per stabilire i limiti delle tensioni alter­ Regolando la posizione della spazzola, si varia il
nate di funzionamento. A tale scopo ho realiz­ numero di spire interessate all'uscita e, conseguen-
zato un dispositivo regolatore di tensione a Triac, temente, la tensione. Tenga presente che con i
ma mi sono accorto che questo provoca un cat­ Varia si ottengono tensioni d'uscita superiori a
tivo funzionamento delle apparecchiature sotto quelle d'ingresso, consentendo anche prove di
prova e, talvolta, forti disturbi. Siete in grado di sovralimentazione.

IL RICEVITORE
DEL PRINCIPIANTE
IN SCATOLA
DI MONTAGGIO
... vuol tendere una mano amica a quei lettori che,
per la prima volta, si avvicinano a noi e all'affasci-
nante mondo della radio.

LA SCATOLA
DI MONTAGGIO
la realizzazione di questo semplice ricevitore rap- COSTA:
presenta un appuntamento importante per chi comin-
cia e un'emozione indescrivibile per chi vuol mette- L. 2.900 (senza altoparlante)
re alla prova le proprie attitudini e capacità nella L. 3.500 (con altoparlante)
oratica della radio.

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altoparlante e a L.3.500 con altoparlante. Le richieste debbono essere fatte inviando anticipatamente l'im-
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retti n. 52.

781
Antenne TV speciali Cominci dunque con l'eliminazione delle cause
ora citate e soltanto nel caso in cui gli inconve-
Ho dovuto sostituire la mia vecchia antenna TV, nienti dovessero persistere, allora monti un'an-
perché ormai logorata e distrutta dagli agenti tenna altamente direzionale, con un elevato rap-
atmosferici. Con la nuova antenna, tuttavia, non porto avanti/indietro, cioé in grado di discrimina-
riesco a vedere come prima. Il peggioramento re perfettamente il segnale principale fra quelli
della ricezione dei programmi televisivi si nota riflessi. Nell'illustrazione sono raffigurate due tipi-
in certi sdoppiamenti di immagine, assai note­ che antenne direzionali, munite di schermi che
voli in una parte del cinescopio e tremolanti sul­ impediscono alle onde retrostanti di raggiungere
l'altra. Si notano anche delle righe trasversali l'elemento attivo dell'antenna .
che turbano le immagini. A che cosa possono
essere attribuiti tali inconvenienti?
VITTORIO ARDUINI
Genova
•••
Battere al nichel-cadmio

Volendo aumentare la capacità elettrica di un


mio alimentatore a pile al nichel-cadmio, a 9 V,
ho in animo di collegare in parallelo fra loro
due elementi. Ma un mio amico, più esperto di
me, mi ha assolutamente sconsigliato tale colle­
gamento, che porterebbe alla rovina le pile che,
tra l'altro, sono molto costose. Ma il mio amico
non mi ha saputo dire il perché della sua affer­
mazione. Mi rivolgo quindi a voi per sapere,
prima di tutto, se è vero quanto affermato e,
in secondo luogo, quale rimedio si può adottare
per prolungare la durata di funzionamento della
batteria.
PAOLO RIMEDIOTTI
Venezia

Il suo amico ha perfettamente ragione. Le pile


non possono mai presentare un valore perfetta-
mente identico di tensione. Collegandole in pa-
rallelo, quindi, si stabilisce una circolazione di

01

Le cause che provocano gli sdoppiamenti di im-


magine possono essere molteplici. Prima fra tut- 02
te quella di un cattivo adattamento di impeden-
za fra antenna, cavo di discesa e televisore (tenga
presente le diverse variazioni di impedenza fra
300 ohm e 75 ohm e viceversa). Un'altra causa
potrebbe essere quella di un non perfetto orien- G @.
9V 9v 8,3V
tamento dell'antenna, sulla quale pervengono on-
de riflesse, cioé onde TV non esattamente prove-
@ @ @
nienti dal trasmettitore, ma da corpi riflettenti
posti nelle vicinanze. [ [ ]
782
corrente 1,-a ù due batterie che, per il basso va-
lore di resistenza interna, può assumere valori
elevati, con il rischio di danneggiare irrepara-
bilmente le pile al nichel-cadmio o, almeno, di
I
scaricarle prematuramente. La circolazione di
corrente si verifica in questo caso anche in as-
senza di carico .
Se lei si accontenta di una tensione leggermen-
te inferiore a quella reale di ciascuna batteria, le
consigliamo di effettuare il collegamento qui pre-
sentato, collegando in serie con i morsetti positi-
vi delle due pile, due diodi (D1-D2), in modo da
evitare che, in assenza di carico, si stabilisca una
corrente fra le due pile.
Quando si tratta di assorbire deboli correnti, del-
l'ordine di pochi milliampère, sono consigliabili i
diodi al germanio, in virtù della loro limitata ca-
duta di tensione, che si aggira intorno allo 0,2 V.
Per correnti relativamente elevate, sono consi-
gliabili invece i diodi al silicio, la cui caduta di
tensione si aggira intorno a 0,6-0,7 V; questi I molla
diodi sono in grado di sopportare una maggiore
intensità di corrente di quella sopportabile dai
diodi al germanio.

•••
Saldatore sempre caldo

Sono un vostro abbonato e un grande appassio­


nato di elettronica. Seguo sempre molto atten­
tamente la vostra rivista, di cui sono veramente
entusiasta, e ogni mese realizzo gran parte dei
vostri progetti. Talvolta costruisco anche qualche
piccolo apparato o strumento ausiliario di mia
invenzione. In questo mese, per esempio, quan­
do mi sono accorto che il saldatore rapido non è
sempre comodo, perché nell'eseguire una serie di
saldature successive, occorre aspettare che il sal­
datore di riscaldi, ho ... inventato un piccolo appa­
recchio con il quale il saldatore rimane sempre
pronto per l'uso. Questo apparecchio potrebbe
interessare qualche altro lettore ed è per questo
sotto tensione ed è sempre pronto per l'uso. Il
che vi mando il disegno e la foto per una eventua­
suo apparecchio potrebbe anche essere sostituito
le pubblicazione.
con un fermo applicabile in corrispondenza del
DARIO BURAGLIO « grilletto » del saldatore istantaneo. In ogni
Vicenza caso, vogliamo premiare il suo spirito di iniziati-
va pubblicando quanto da lei costruito e senza
Non abbiamo ben compreso l'utilità della sua aggiungere altro, relativamente al funzionamen-
invenzio ne. Perché, coloro che vogliono evitare to di quanto da lei ideato, perché i disegni e la
l'usc de. saldatore istantaneo, possono servrs foto sono la più evidente interpretazione dello
del sa.ztcre tradizionale, che rimane sempre scopo da lei raggiunto.

783
RI BATTERIE
IN SCATOLA DI MONTAGGIO
ENTRATA: 220 V - 50 Hz
USCITA: 6 - 12 Vcc - 4 A L 14.50

Tutti i componenti necessari per la realizzazione di questo apparato sono contenuti r


una scatola di montaggio venduta dalla nostra Organizzazione al prezzo di L 14550.
Le richieste debbono essere fatte inviando anticipatamente l'importo a mezzo vag a
c.c.p n. 3/26482 intestato a. Elettronica Pratica - 20125 MILANO - V,a Zurett•. 52
L'Analizzatore modello R.P.
L. 44.800 12/T.L. è uno strumento di
laboratorio di grandi dimen-
sioni, caratterizzato per le
ANALIZZATORE prestazioni particolarmente
elevate, grazie alla scelta dei
DI LABORATORIO uoi componenti, la sua ese-
MOD. R.P. 12/T.L. cuzione impeccabile e la
semplicità del suo impiego
e al suo costo limitato, che
lo impongono all'attenzione
dei tecnici più qualificati.
CARATTERISTICHE TECNICHE Dimensioni: 180x160x80 mm.

OSCILLATORE MODULATO
mod. AM/FM/30

L. 44.000
Questo generatore, data la
sua larga banda di frequen-
za consente con molta la-
cilità l'allineamento di tutte
le apparecchiature operanti
in onde medie, onde lunghe,
onde corte, ed in tutta la
gamma di VHF. Il quadrante
delle frequenze è di grandi
dimensioni che consente una
facile lettura.
Dimensioni: 250x170x90 mm

ANALIZZATORE
mod. R.P. 20 KN
(sensibilità 20.000
ohm/volt)

18.200

CARATTERISTICHE TECNICHE CARATTERISTICHE TECNICHE

0,1 1 5 10 50 100 200 500 1000 GAMME


RANGES
A I e I e
= 3,8Mc
I o
50yA 5004 5 50 500 5000 1+400re400+12OQxe 1,1 [ 3,5-12u:
0,5 GAMME
5 25 50 250 500 1000 RIKGES
E I r I G
12+4011c 40+130Mc 80+260Mc
2,5 25 250 2500
1/0-+10x/ 110/0+10Cl/ 110/0+1M/ 1 /0+10M
1ll/ 0+10Ml11\/ 0-+-100M
ti/0+50~ 110k/0-500k Grande strumento dalle pic-
0i dimensioni, realizzato
Ballisticf @Mml00/0+-200F /0hmxl\/0:20F completamente su circuito
1/0+ 50/ 110/0+-500/100/0+5000 stampato. Assenza totale di
commutatori rotantl e quindi
-10+22 oi falsi contatti dovuti al la
usura e a guasti meccanici.
0,5 5 25 50 250 500 1000 Jack di contatto di conce-
zione completamente nuova.
Munito di dispositivo di pro-
iezione.
Dimensioni· 140x90x35 mm
ICROTRASMETTITDRE
TASCABILE
CON CIRCUITO INTEGRATO
Tutti lo possono costruire, anche coloro che so-
no privi di nozioni tecniche. Funziona immedia-
tamente, perché non richiede alcuna operazione
di messa a punto. Se occultato in un cassetto,
sotto un mobile o dentro un lampadario, capterà ...
indiscretamente suoni, rumori e voci, trasmetten-
doli a distanza notevole e rendendoli udibili at-
traverso un ricevitore a modulazione di frequen-
za, anche di tipo portatile.

IN SCATOLA
DI
MONTAGGIO . 6.80
L'emissione è in modulazione di frequenza, sulla
gamma degli 80-110 MHz. La portata, con an-
tenna, supera il migliaio di metri. Le dimensioni
1T sono talmente ridotte che il circuito, completo
di pila e microfono, occupa lo spazio di un pac-
~ chetto di sigarette. L'elevato rendimento del cir-
cuito consente un'autonomia di 200 ore circa. La
potenza imput è di 0,5 mW. La sensibilità è re-
golabile per le due diverse condizioni d'uso del-
l'apparato: per captare suoni deboli e lontani dal
microfono, oppure suoni forti in prossimità del
microfono. Alimentazione con pila a 9 V.
PRA&
- -

e.une±e .aueees.sn.su
DI ELETTRONICA - RADIO - TELEVISIONE
ATI;
U
Anno IV-N. 11-NOVEMBRE 1975 -Sped. in Abb. Post Gr. lii L. 700

GUERRA TRASMITTITORE
AL CW -14 MHz
ORM TESTER
ELITTROCHIMICO

TRIANGOLO ELETTRONICO
SIGNAL LAUNCHER (Generatore di s
Costruito nelle due versioni per Radio e Te'evs ce Panzzs
per localizzare velocemente i guasti nei rado'ce.tz
valige. autoradio, televisori.

CARATTERISTICHE TECNICHE, MOD. RADIO


(L O)
Frequenza 1 Kc Dimensioni 12x160 mm
Armoniche fino a 50 Mc Peso 40 grs.
Tensione massima
Uscita 10,5 V eft. applicabile al puntale 500 V
30 V pp. Corrente della batterla 2 mA

CARATTERISTICHE TECNICHE, MOD. TELEVISIONE (


Frequenza 250 Kc
.500)
Dimensioni 12x 160 mm
Armoniche fino a 500 Mc Peso 40 grs.
Tensione massima
Uscita 5 V eft. applicabile al puntale 500 V

VOLTMETRO
ELETT RONICO
8.400 15 V elf. Corrente della batterla 50 mA

MOD. R.P. 9/T.R.


A TRANSISTOR
Il Voltmetro elettronico Mod.
R.P. 9/T.R. completamente
transistorizzato con transi-
stor a effetto di campo è uno
strumento di grande impor-
tanza poiché nei servizi Ra-
dio, TV, FM e BF esso per- Tutti gli
mette di ottenere una gran-
de varietà di misure, tensio-
strumenti di
ni continue e alternate, non- misura e di
che corrente continua, mi-
sure di tensione di uscita, controllo pubblicizzati in
la R.F., la 8F, misure di re-
sistenza - il tutto con un
questa pagina possono
alto grado di precisione. essere richiesti a:
L'esattezza delle misure è
assicurata dall'alta impeden- Elettronica Pratica - 20125 Milano - Via Zurettl n. 52, inviando
za di entrata che è dì 11
megaohm.
anticipatamente il relativo importo a mezzo vaglia postale o c.c.p. n.
Dimensioni: 180x160x80 mm 3/26482. Nel prezzo sono comprese le spese di spedizione.
CARATTERISTICHE TECNICHE

V= 0,5 15 5 25 100 500 1500 30K


mA- 0A 500A4 1 5 50 500 1500
V
Ohm
0-1k
Pico Pico 4
05
X1
15
X 10
5
x100
25 100
x I k xl Ok
0+10 k 0+100k 0-1M A-10
500 1500

[é}J
14 40 140 400
dB -20 +15
C3 \ =
> i
i }
.i
.. .,
ANALIZZATORE mod. R.P. 20 K
(sensibilità 20.000 ohm/volt) ">-
-
CARATTERISTICHE TECNICHE

V= O.i 1 10 50 200 1000 Il generatore BF. 40 è uno


strumento di alta qualità per
mA= 04 S500»4 5 50 500 misure nella gamma di tre-
0,5 5 50 250 100O Strumento che unisce alla
quenza da 20 a 200.000 Hz.
Il circuito impiegato è il
2,5 25 250 2500 massima semplicità d'uso un ponte di Wien, molto sta-
minimo ingombro. Realizza-
hm- 11/0+10%/1100/0+1M /ti/0+10M to completamente su circui-
bile. Tutta la gamma di fre-
quenza è coperta in quattro
Ballistic r 0hm1l00/0+ 200F/0hm !M/0=20r to stampato. Assenza totale bande riportate su un qua-
di commutatori rotanti e
dB -10+22 quindi falsi contatti dovuti
drante ampio di facile let-
tura. Sono utilizzabili due
Output 9,5 5 50 250 1000 all'usura. Jack di contatto differenti rappresentazioni
di concezione completamen- grafiche dalla forma d'onda,

L. 15.900 te nuova. Munito di disposi-


tivo di protezione.
Dimensioni: 80x125x35 mm
SINUSOIDALI e QUADRE. Il
livello d'uscita costante è
garantito dall'uso di un
« thermistore » nel circuito
di reazione negativa.
Dimensioni: 250x170x90 mm

CARATTERISTICHE TECNICHE
OSCILLATORE A BASSA
GAMME A I B e a FREQUENZA mod. BF. 40
20+200H1 200 - 2KHz 2+20KHz 20-200H2
RANGES
L. 73.600
ABBONAMENTO
SIGNIRCA
INVESTIMENTO
Con l'aumento del costo dell'energia si è aperto un nuovo
periodo di incertezze per l'economia italiana. Lo dimo­
strano le reazioni che, da qualunque parte provengano,
appaiono assai poco incoraggianti per tutti, perché si
identificano in una violenta spirale di aumento dei prez­
zi, all'ingrosso e al consumo, in un costante calo della
produzione e in un preoccupante regresso del reddito
nazionale.
Di fronte a questa valanga di oscure prospettive, che
vengono a formularsi intorno all'economia, noi tutti guar­
diamo con sempre maggiore apprensione ai nostri ri­
sparmi, erosi dall'inflazione e compressi dall'aumento dei
prezzi dei beni di consumo indispensabili. Anche il Let­
tore di Elettronica Pratica, nel disporre di una quota di
risparmio, sa che diviene sempre più difficile investire in
qualcosa che offra sicurezza e rendimento.
Ma il Lettore sa anche che un abbonamento alla Rivista
rappresenta sicuramente un investimento saggio ed ocu­
lato, perché abbonarsi subito significa difendere il valore
del denaro. Significa cautelarsi da inevitabili prossimi
aumenti del prezzo di copertina e del canone di abbona­
mento. Significa beneficiare di un perfezionamento tecni­
co di spedizione, che molti hanno già apprezzato e che
dà maggior affidamento nel convulso e congestionato traf­
fico postale: il ricevere mensilmente a domicilio la pro­
pria Rivista contenuta in una busta regolarmente affran­
cata, sulla quale sono stati applicati i normali francobolli
e non la vaga dicitura della spedizione in abbonamento
postale.

785
L'ABBONAMENTO A
ELETTRONICA
ud4T7CA
vi dà la certezza di ricevere, puntualmente, ogni mese, in casa
vostra, una Rivista che è, prima di tutto, una scuola a domici-
lio, divertente, efficace e sicura. Una guida attenta e prodiga
di insegnamenti al vostro fianco, durante lo svolgimento del vo-
stro hobby preferito. Una fornitrice di materiali elettronici, di
apparecchiature e scatole di montaggio di alta qualità e sicuro
funzionamento.

VI REGALA
un formidabile modulo amplificatore di bassa frequenza per
cinque diverse applicazioni elettroniche. Oppure, a scelta, un
utensile di modernissima concezione tecnica, necessario per
la realizzazione _di perfette saldature a stagno sui terminali dei
semiconduttori e particolarmente indicato per i circuiti stampa-
ti: il saldatore elettrico da 25 W.

CONSULTATE
le pagine in cui vi proponiamo le tre forme di abbonamento,
scegliendo quella preferita e da voi ritenuta la più interessan-
te, tenendo conto che « abbonarsi » significa divenire membri
sostenitori di una grande famiglia. Creare un legame affettivo,
duraturo nel tempo. Testimoniare a se stessi e agli altri la pro-
pria passione per l'elettronica.
ELETTRONICA
PRATICA
Via Zuretti, 52 Milano - Tel. 6891945

ANNO 4-N. 11-NOVEMBRE '75


IN COPERTINA - Abbiamo riprodotto il prototipo
dell'apparato in grado di alimentare, successiva-
mente e ciclicamente, tre carichi elettrici (lampa-
dine). La realizzazione di questo progetto può es-
sere destinata a molti usi: triangolo luminoso per
automobilisti in panne, girandole per manifesta-
zioni folcloristiche, insegne pubblicitarie, elemen-
ti di attrazione nelle vetrine dei negozi.

editrice
ELETTRONICA PRATICA

direttore responsabile
ZEFFERINO DE SANCTIS
Sommario
disegno tecnico
CORRADO EUGENIO
IL TRIANGOLO ELETTRONICO LUMINOSO 788
stampa
E LE SUE MOLTE APPLICAZIONI
TIMEC
ALBAIRATE - MILANO
LE PAGINE DEL CB 796
Distributore esclusivo per I'I-
talia: GUERRA AL QRM
, A. & G. Marco - Via Fortez-
za n° 27 - 20126 Milano
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Tribunale Civile di Milano -
N. 74 del 29-2-1972 - pubbli- CON UN TX PER OM
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DIREZIONE AMMINISTRA-
ZIONE- PUBBLICITA' IL TESTER ELETTROCHIMICO 828
VIA ZURETTI 52 - 20125
MILANO.
PER IL CONTROLLO DELLA BATTERIA

Tutti I diritti di proprietà let-


teraria ed artistica sono riser- VENDITE ACQUISTI PERMUTE 834
vati a termini di Legge per
tutti i Paesi. I manoscritti, I
disegni, le fotografie, anche 843
se non pubblicati, non si re-
UN CONSULENTE TUTTO PER VOI
stituiscono.
IL
I

ELETTRONICO
In questa stagione dell'anno, quando la nebbia veicoli nel periodo di tempo in cui ci si dà da fa­
impera nelle nostre valli, gli incidenti automobili­ re per riparare il guasto o per sostituire una gom­
stici sono purtroppo all'ordine del giorno. E qua­ ma.
si sempre si tratta di tamponamenti o di investi­ Purtroppo in queste occasioni il triangolo rosso
menti provocati dalla scarsa visibilità. non serve quasi a nulla, perché con la nebbia fit­
La sosta volontaria o necessaria nella nebbia co­ ta nessuno può vederlo e assai spesso viene inve-
stituisce una manovra estremamente pericolosa, stito e distrutto, annullando la sua funzione stra-
che assai spesso è la causa di tante sciagure. Ep­ dale.
pure l'umidità è uno dei motivi dominanti dei
guasti automobilistici, perché proprio nel perio­
do delle nebbie molti autoveicoli rimangono in UNA DIFESA PIU' SICURA
«panne».
Quando si è costretti alla sosta obbligata, si ac­ Per dare una soluzione ad uno degli annosi pro-
cendono tutte le luci dell'auto, talvolta anche i blemi della nebbia, ritenendo che questa preoc-
fari, nella speranza di non venir travolti da altri cupi un po' tutti gli automobilisti, i nostri tecni-

788
IL TRIANGOLO ROSSO CATARIFRAN GENTE RISCHIA DI PASSARE INOS-
SERVATO, SE NON DI ESSERE INVESTITO, QUANDO LA NEBBIA E' PIU'
FITT A O QUANDO LA VISIBILITA' E' ASSAI RIDOTT A. AGGIUNGENDO
AD ESSO ALCUNE LA MPADE, IN GRADO DI ACCENDERSI E SPEGNER-
SI SUCCESSIVAMENTE IN UN CICLO CONTINUO, COME QUELLO DEL-
LE GIRANDOLE LUMINOSE, SI RIUSCIRA' AD AUMENTARE LA SICU-
REZZA PROPRIA E QUELLA DEGLI ALTRI DURANTE LE SOSTE OBBLI-
GATE SULLA STRADA.

ci hanno progettato e realizzato un circuito che mobilistici, è quello di risultare alimentabile con
abbiamo denominato « Il Triangolo Elettroni­ la batteria dell'auto, oppure con altre batterie fa­
co », in grado di produrre lampi di luce succes­ cilmente trasportabili. Inoltre, per risultare si­
sivi in modo del tutto simile a quello delle giran­ curamente efficace, il triangolo deve essere dota­
dole luminose. to di lampadine di una certa potenza, perché le
Questo circuito, oltre che per i citati scopi auto­ normali lampadine da 2-3 W rimarrebbero quasi
mobilistici, potrà servire per la realizzazione di inosservate.
luci ruotanti negli alberi di Natale, collane lumi­ Il nostro circuito quindi è stato progettato per
nose, insegne pubblicitarie, ecc. funzionare con l'alimentazione a 12-14 Vcc e per
pilotare, senza rischio alcuno, lampade di poten­
za sino a 8 W.
REQUISITI DEL TRIANGOLO ELETTRONICO Con semplici modifiche, intervenendo sui valori
dei componenti, si possono pilotare anche lam­
Il primo requisito, che deve possedere un trian­ pade dell'ordine di 20 e più watt, come quelle
golo luminoso elettronico destinato agli usi auto- montate negli ormai diffusi fari rossi antinebbia.

789
±- TR6

cd. <±a»
R1
TR_:__11 e
13,5V
f ..!, •
k
r
.&iila"1!., '"'-'"11 e Il Il a g
Il b

Il K, Il 11 e-, a Il '<Z!Sìic Il C3

' S1
-- ! --, J
Il
! CARICO 3

r
CARICO 2

-'
CARICO 1

1
R2 c2
+

COMPONENTI
Condensatori R5 = 470 ohm
C1 = 220 F - 25 VI (elettrolitico) R6.= 470 ohm
C2 = 220 F - 25 VI (elettrolitico) Transistor
C3 = 220 F - 25 VI (elettrolitico)
.TR1 = 2N2905 (2N2904-AC188-AC128)
Resistenze TR2 = AD149
R1 = 470 ohm TR3 = 2N2905 (2N2904-AC188-AC128)
R2 = 470 ohm TR4 = AD149
R3 = 470 ohm TR5 = 2N2905 (2N2904-AC188-AC128)
R4 = 470 ohm TR6 = AD149

FUNZIONAMENTO DEL CIRCUITO po di lampade, viene alimentato dalla tensione


continua a 13,5 V. Ma questa alimentazione è
Passiamo ora all'analisi del circuito teorico del­ dovuta esclusivamente alla chiusura del circuito
l'apparato riportato in figura l. di alimentazione tramite il pulsante Pl e non
Come si può notare, il progetto è composto di attraverso i transistor TR1-TR2 che si trovano
tre sezioni perfettamente simili tra loro, pilotate all'interdizione a causa della resistenza R1. Anche
complessivamente da sei transistor, tre dei quali i transistor TR3-TR4 e TR5-TR6 si trovano al­
sono transistor di potenza in grado di controllare l'interdizione a causa della presenza delle resi­
il forte carico delle lampadine. stenze R4-R6.
Quando si vuol avviare il dispositivo, basta chiu­ Quando il pulsante Pl viene abbandonato, cioè
dere l'interruttore S1 e premere il pulsante Pl. quando nessuna pressione viene esercitata su que­
In queste condizioni il CARICO 1, che può es­ sto pulsante, il CARICO 1 cessa di essere ali­
sere rappresentato da una lampada o da un grup- mentato e le lampade si spengono. In questo stes-

790
so momento la tensione, misurata sul collettore del

4
Fig. 1 - Lo schema generale dell'apparato rivela l'im-
piego di sei transistor montati, a due a due, nella clas-
sica configurazione Darlington. Per « avviare » il cir-
transistor TR2, passa dal valore di 13 Vcc po­
sitivi a O V.
Durante il periodo della pressione del pulsante
PI, il condensatore elettrolitico C 1 si è caricato
al valore di tensione di 13 V cc. E quando il
pulsante Pl viene abbandonato, il condensato­
re elettrolitico Cl provoca una corrente di sca­
cuito occorre chiudere l'interruttore di alimentazione
S1 e premere il pulsante P1. Abbandonando il pulsante rica tale da costringere il transistor TR3 a
il ciclo di accensioni prende inizio e rimane finché condurre; anche il transistor TR4 viene conse­
rimane chiuso l'interruttore S 1. Le boccole contras- guentemente costretto alla conduzione. Il risul­
segnate con CARICO 1 - CARICO 2 - CARICO 3 tato di questa nuova conduzione è ovvio: il CA­
sono quelle in cui verranno collegate le lampadine o i
gruppi di lampadine, a seconda dell'uso che si vorrà RICO 2 risulta alimentato, cioè le lampade col­
fare del circuito. legate si accendono.
Le tre coppie di transistor sono collegate secon­
do lo schema Darlington (occorre ricordare che
Fig. 2 - Il montaggio del progetto deve possedere un due transistor connessi secondo lo schema Dar­
fondamentale requisito: quello della robustezza mec-
canica e dell'insensibilità alle sollecitazioni dell'auto- lington equivalgono ad un solo transistor di gua­
vettura in movimento, dato che l'apparecchio è destina- dagno virtualmente pari al prodotto dei guadagni
to ad essere conservato nel bagagliaio dell'auto. Il dei singoli transistor).
circuito stampato è d'obbligo e i tre transistor di po- I! CARICO 2 rimane alimentato, cioè le lampa­
tenza TR2 - TRA4 - TR6 debbono essere montati su ap-
positi elementi radianti dell'energia termica sviluppata de ad esso connesse rimangono accese, finché la
dai componenti durante il funzionamento. Sul conte- corrente di scarica attraverso il condensatore elet­
nitore metallico del circuito vengono montati l'inter- trolitico Cl è in grado di mantenere i transistor
ruttore S1 e il pulsante P1. TR3-TRA in conduzione. Quando il valore della
corrente scende al di sotto di un certo limite, le

RADIATORI

TR2 TR TR6

> /

13,5V

S1
791
o

Fig. 3 - Circuito stampato disegnato in grandezza naturale. L'uso di questo circuito è assolutamente neces-
sario per raggiungere una costruzione assai robusta.

lampadine si spengono, perché la resistenza R4 potrà accadere che la durata di alimentazione dei
riporta all'interdizione i transistor TR3-TR4. Ma tre carichi non sia identica; in pratica potrà ac­
in questo stesso momento il condensatore elettro­ cadere che le tre lampade o i tre gruppi di lam­
litico C3, che durante l'alimentazione del CA- pade non rimangano accesi tutti per lo stesso
RICO 3 si era caricato, si scarica attraverso la tempo.
resistenza R5 costringendo la coppia di transi­ Se questo inconveniente dovesse essere accettato
stor TR5-TR6 alla conduzione. Anche in questo e si desiderasse raggiungere tempi di accensione
caso il risultato è ovvio: il CARICO 3 viene perfettamente uguali per i tre carichi, basterà
alimentato, cioè le lampade collegate sui collet­ «aggiustare » sperimentalmente il valore dei con­
tori di TR5-TR6 si accendono. E il processo con­ densatori elettrolitici C1-C2-C3 oppure quelli del­
tinua allo stesso modo caricando il condensatore le resistenze R2-R3-R5, sino ad ottenere una per­
elettrolitico C2 che, quando il CARICO 3 non ri­ fetta uniformità di lampeggii.
sulta più alimentato, si scarica attraverso R2 co­
stringendo i transistor TR1-TR2 a condurre e
REALIZZAZIONE PRATICA
provocando l'accensione delle lampade del CA-
RICO 1. Il ciclo si ripete così in continuità fin­ Realizzare il triangolo elettronico è cosa facile.
ché non viene aperto il circuito di alimentazione Perché il requisito principale del montaggio è
tramite l'interruttore S1. soltanto quello della robustezza, dato che si trat­
ta di una apparecchiatura destinata a sollecita­
zioni meccaniche. Saldature, collegamenti di fili,
TEMPI DI ILLUMINAZIONE avvitamenti, ecc., debbono essere eseguiti in mo­
do da garantire sicurezza di montaggio e insen­
I tempi di illuminazione di ciascun gruppo di sibilità alle vibrazioni trasmesse a bordo dell'auto.
lampade dipendono sia dal valore del gruppo RC Il circuito stampato è d'obbligo per raggiungere
di accoppiamento allo stadio precedente, sia dal gli scopi prefissati. Nessun tipo di cablaggio vo­
guadagno dei transistor adottati. Per tale motivo lante quindi può essere ammesso.

792
In figura 2 è riportato il piano di cablaggio del­ lettronico carichi elettrici di una certa potenza.
l'apparecchia tura. A questo scopo si può arrivare in diverse ma­
I tre transistor di potenza TR2-TRA-TR6 deb­ niere. Si possono ad esempio sostituire i transi­
bono essere montati su elementi radiatori di ca­ stor di potenza AD149 con i ben noti 2N3055,
lore. Nel caso si intenda utilizzare un unico dis­ mentre i transistor pilota 2N2905 possono essere
sipatore per questi tre transistor, occorrerà prov­ sostituiti con i transistor BD137. In questo caso,
vedere all'isolamento del corpo metallico dei com­ poiché i transistor citati sono di tipo NPN, anzi­
ponenti, perché questo è direttamente collegato ché PNP come prescritto dal progetto originale,
con l'elettrodo di collettore. Fra il transistor e il sarà necessario invertire le polarità dell'alimenta­
metallo del radiatore si dovranno interporre alcu­ tore e di tutti i condensatori elettrolitici.
ne lamelle di mica, servendosi dei « passaviti » Nel caso si dovessero utilizzare lampade da 20
isolanti reperibili in ogni negozio di materiali ra­ W circa, anche l'interruttore S1 dovrà essere so­
dioelettrici. Questi passaviti servono per il fis­ stituito con altro di tipo più robusto. Il nuovo
saggio delle due viti che bloccano il transistor e interruttore dovrà essere in grado di sopportare
il radiatore sul circuito stampato. comodamente un flusso di corrente continua di
Ancora una volta ricordiamo che l'elettrodo di almeno 2 A.
collettore dei tre transistor di potenza è rap­ Una seconda soluzione del problema proposto,
presentato dal corpo metallico esterno del com­ cioè dell'aumento di potenza di carico, consiste
ponente. nel servirsi di relé ai quali è affidato il compito
di pilotare il carico effettivo. Con questo siste­
ma la soluzione del problema non ha praticamen­
VARIANTI AL PROGETTO ORIGINALE te limiti. E i transistor AD149 risulteranno su­
perflui e potranno essere sostituiti dai transistor
Abbiamo avuto occasione di anticipare, in pre­ PNP molto più economici; ad esempio AG128-
cedenza, la possibilità di collegare al triangolo e- AC188-2N2905, ecc.

Fig. 4 - Esempio di collegamen-


to di 21 lampadine ordinatamen-
te distribuite lungo i lati del trian-
golo luminoso. I terminali con-
trassegnati con i numeri 1-2-3
debbono essere collegati con il LAMP. COLLEGATE
morsetto positivo dell'accumula-
tore. IN SERIE

TRIANGOLO

FILO COMUNE
AL NEGATIVO)

--O-O-O--O--O--

793
I vari disegni proposti m queste pagine interpre­
tano abbondantemente questo concetto, propo­
nendo i vari tipi di carichi con diversi valori di
tensioni e di- potenze.

1 LAMP
12V 8w ALIMENTAZIONE DEL TRIANGOLO

L'alimentazione del nostro dispositivo potrà es­


sere effettuata sia con alimentazione autonoma,
sia sfruttando l'accumulatore dell'autovettura. Nel

Fig. 5 - Se il circuito è alimentato con la


tensione di 12 V, sulle tre uscite del cir-
cuito si potranno collegare tre lampade da
12 V - 8 W ciascuna; queste lampade po-
tranno essere applicate sui vertici del trian-
golo oppure al centro di ogni lato.

16 LMP 8 LMP
1,5V 0,5w 1,5V 1w

2 LMP
6V 4W

Fig. 7 - Nel caso in cui il nostro progetto venga uti-


lizzato per scopi diversi da quello della sicurezza stra-
Fig. 6 - In sostituzione di una sola lam- dale, per esempio per la composizione di insegne lu-
pada da 12 V - 8 W, si possono collegare, minose o pubblicitarie, sulle tre uscite del circuito
su ciascuna delle tre uscite del circuito, (CARICO 1 - CARICO 2 - CARICO 3), si potranno in-
tre coppie di lampadine da 6 V - 4 W col- serire i gruppi di lampadine qui rappresentate: 16 lam-
legate in serie fra di loro. padine da 1,5 V - 0,5 W collegate in due catene di
serie da 8 lampadine, oppure una sola catena di 8
lampadine da 1,5 V - 1 W.

IMPIEGO DEL TRIANGOLO primo caso sono necessarie 8 pile da 1,5 V cia­
ELETTRONICO scuna collegate in serie fra di loro, in modo da
erogare latensione di valore complessivo di 12 V.
Le modalità di impiego del triangolo elettronico Nel secondo caso il collegamento dell'apparato
sono molteplici. con la batteria dell'auto deve essere effettuato
La soluzione più semplice è quella del pilotaggio con morsetti volanti, del tipo di quelli usati per
di tre carichi rappresentati ciascuno da una sin­ i caricabatterie (pinze a bocca di coccodrillo), op­
gola lampadina da 8 W, montata su uno dei ver­ pure mediante una presa appositamente predi­
tici del triangolo, oppure al centro di ogni lato. sposta.
Ma in sostituzione di una sola lampada da 12 Si tenga presente che il nostro progetto è stato
V-8W, si potranno montare anche 2 lampade appositamente concepito per funzionare con la
da 4 W-6 V, collegate in serie, con gli stessi tensione di 12 V; tuttavia è possibile utilizzarlo
risultati. E si potranno ancora realizzare molte anche con tensioni di valore inferiore, per esem­
altre combinazioni di collegamenti in serie, in pa­ pio con la tensione di 6 V, a condizione che alle
rallelo o serie-parallelo, purché si rispettino i va­ resistenze R1-R4-R6 venga attribuito il valore
lori delle correnti massime sopportabili dai tran­ di 1.000 ohm, anziché quello prescritto di 470
sistor di potenza. ohm.

794
CARACOL
RADIORICEVITORE IN SCATOLA DI MONTAGGIO
L. 9.800
8 TRANSISTOR

2 GAMME D'ONDA

Riceve tutte le principali emittenti ad ond LA SCATOLA DI MONTAGGIO COSTA


e quelle ad onde lunghe di maggior prestigio.
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ll ricevitore « Caracol » viene fornito anche .non- Antenna interna: in ferrite


tato e perfettamente funzionante (con auricola- Semiconduttori: 8 transistor + 1 diodo
re) al prezzo di L. 12.300. Alimentazione: 6 Vcc (4 elementi da 1,5 V)
Presa esterna: per ascolto in auricolare
Media frequenza: 465 KHz
CARATTERISTICHE Banda di risposta: 80 Hz - 12.00Ò Hz
Potenza d'uscita: 0,5 W Dimensioni: 15,5 x 7,5 x 3,5 cm.
Ricezione in AM: 150 265 KHz (onde lunghe) Comandi esterni: sintonia - volume - interruttore
Ricezione in AM: 525 - 1700 KHz (onde medie) - cambio d'onda

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postale o c.c.p. n. 3/26482 (spese di spedizione comprese).
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L'APPASSIONATO DELLA BANDA CITT ADINA CHE PER LA PRIMA VOL-
TA SI INTRODUCE NEL MONDO DI QUESTO PARTICOLARE TRAFFICO
RADIOFONICO, NON DEVE RITENERSI DELUSO DALLA PRESENZA DEI
NOTEVOLI DISTURBI CHE POSSONO ACCOMPAGNARE LE TRASMIS-
SIONI. PERCHE' QUESTI POSSONO ESSERE ABBONDANTEMENTE AT-
TENUATI, SE NON PROPRIO ELIMINATI, REALIZZANDO UNO DEI FILTRI
DESCRITT I IN QUESTE PAGINE.

Chi per la prima volta si pone in ascolto della


banda cittadina, con l'illusione di sintonizzarsi su
una emittente ad onde medie o a modulazione di
frequenza, prova una grossa delusione, perché si
accorge che su quelle frequenze si ascoltano scric­
chiolii, scariche elettriche, rumori tipici degli im­
pianti elettrici delle autovetture, rumorosità do­
vute agli elettrodomestici. E' il QRM che, in
codice Q, significa « disturbi in genere».
In mezzo a tutti questi rumori l'appassionato del­
la CB cerca disperatamente di rintracciare un
corrispondente, sia pure imprecando contro il
QRM che, proprio in quel giorno, è assai forte,
tanto da rendere quasi incomprensibili le comu­
nicazioni. Ma questa prima difficoltà di ordine
tecnico insegna all'aspirante CB il primo e più
fastidioso vocabolo della banda cittadina. E «i
disturbi in genere » costringono il CB a leg­
gersi immediatamente il manuale di istruzioni
del proprio apparato e a documentarsi, in se­
guito, su alcune pubblicazioni settoriali. Questi disturbi, normalmente prodotti dai moto­
rini elettrici degli elettrodomestici, dai brucia­
Sul manuale è chiaramente detto che, almeno
tori, dagli ascensori, ecc., raggiungono attraverso
nella maggior parte dei casi, il ricevitore è do­ la rete di alimentazione tutti gli stadi del rice­
tato di un circuito di ANL (Automatic Noise Li­
vitore, rendendo spesso incomprensibile anche i
miter), che è un dispositivo in grado di attenuare segnali di una emittente molto forte. L'uso del­
automaticamente i disturbi di origine impulsiva PANL in questo caso si rivela del tutto inutile, per­
come, ad esempio, quelli prodotti dalle autovet­
ché i disturbi colpiscono direttamente gli stadi
ture e captati dall'antenna del ricevitore assieme
dell'amplificatore di bassa frequenza. Per com­
alle altre emittenti radiofoniche.
battere questo tipo di QRM si possono adottare
Questo dispositivo, realizzato nella maggior par­ vari accorgimenti, tutti più o meno validi.
te dei casi con diodi, risulta montato fra l'usci­ Il più efficace fra questi consiste nell'alimentare
ta dell'ultimo stadio a media frequenza del ri­ l'apparato ricetrasmittente per mezzo di un ac­
cevitore e l'ingresso dell'amplificatore di bassa cumulatore, eliminando qualsiasi tipo di con­
frequenza. Ecco perché l' ANL è in grado di at­ nessione con la rete-luce.
tenuare soltanto i disturbi che giungono al rice­ Questo sistema presenta comunque un duplice
vitore via radio. svantaggio: quello di dover costantemente prov­
Ma esistono altri tipi di disturbi, assai spesso vedere alla ricarica dell'accumulatore e quello di
sottovalutati, non meno fastidiosi di quelli già non poter usufruire di tensioni di alimentazione
menzionati : si tratta dei disturbi che raggiungo­ superiori ai 12 V, a meno che non si voglia ri­
no il ricevitore radio attraverso il circuito di ali­ correre al collegamento in serie di più elementi
mentazione. di accumulatore.

797
Fig. 1 - Primo tipo di filtro
in grado di attenuare il
QRM. I condensatori C1-
Ll C2 hanno rispettivamente
RETE i valori di 10.000 pF e
100.000 pF, con tensione
c C2 di lavoro di 1.000 V. I dati
costruttivi delle impedenze
L1-L2 sono riportati nel te-
L2 sto e in figura 4. Questo
filtro deve essere inserito
fra la rete-luce e l'alimen-
tatore dell'apparato rice-
trasmittente.

Nella stragrande maggioranza dei casi si opta Uno dei filtri di tipo più semplice è quello rap­
comunque per l'alimentatore stabilizzato, alimen­ presentato in figura 1. Esso è composto dalle due
tato con la tensione di rete-luce, che permette di induttanze Ll-L2, collegate in serie con il circuito
variare entro certi limiti la tensione di alimenta­
di alimentazione; il filtro è completato dai due
zione, eliminando l'operazione di continua rica­
condensatori in parallelo C1-C2.
rica dell'accumulatore ogni volta che questo per­
de la sua capacità. Le due induttanze di blocco Ll-L2 non presen­
tano praticamente alcuna resistenza per la fre­
Anche l'alimentatore stabilizzato, tuttavia, pre­
quenza di rete, mentre offrono una notevole im­
senta un difetto: quello di essere alimentato dalla
pedenza ai disturbi, la cui frequenza risulta mol­
rete-luce e di captare, conseguentemente, i di­
to superiore; al contrario, i condensatori C1-C2
sturbi in essa presenti.
presentano una impedenza elevatissima alla ten­
sione alternata di alimentazione, mentre risul­
tano praticamente in cortocircuito nei confronti
SEMPLICI FILTRI dei segnali-disturbo.
Per combattere il QRM nelle sue forme fin qui Il condensatore Cl ha il valore di 10.000 pF -
elencate, si debbono interporre, fra la rete di 1.000 VI; il condensatore C2 ha il valore di
alimentazione (rete-luce) e il ricetrasmettitore, dei 100.000 pF - 1.000 Vl. Le impedenze Ll-L2 si
filtri in grado di sopprimere, o almeno di atte­ costruiscono secondo i dati di figura 5
nuare in misura rilevante, i disturbi che giungono
dalla rete-luce. Questi filtri, che possono essere
acquistati in commercio, vengono normalmente SECONDO CIRCUITO DI FILTRO
autocostruiti dagli appassionati della banda cit­
tadina, perché la loro semplicità circuitale non In figura 2 è rappresentato un secondo circuito
presenta particolari difficoltà realizzative.
di filtro, che si differenzia da quello preceden­
temente analizzato per l'aggiunta delle induttan­
ze L3-L4 e del condensatore C3. I condensatori
UN PRIMO CIRCUITO DI FILTRO C1-C2 hanno gli stessi valori attribui ti nel cir­
cuito precedente; la stessa cosa vale per le indut­
Gli schemi elettrici dei filtri possono assumere tanze Ll-L2; il condensatore C3, invece, ha il
varie forme, a seconda del grado di soppressione valore di 3.300 pF; le due induttanze L3-L4 so­
dei disturbi. no di tipo VK200 della Philips.

798
TERZO TIPO DI FILTRO siste nella preparazione delle due induttanze Ll-
L2 che, non esistendo in commercio, debbono es­
Un notevole miglioramento, se non proprio la sere realizzate direttamente dal lettore.
sparizione del QRM, può essere ottenuto rea­ La costruzione di questi due componenti si ot­
lizzando il circuito di filtro riportato in figura 3. tiene effettuando due avvolgimenti su due sup­
In questo caso la variante sostanziale, rispetto ai porti di ferrite, di forma cilindrica, del tipo di
due tipi di filtro precedentemente descritti, con­ quelli usati nei ricevitori radio per l'avvolgimen­
siste nell'introduzione della linea di massa, nella to delle bobine di entrata.
quale vengono convogliati i disturbi. Su questi due supporti, le cui dimensioni non
II circuito di massa permette inoltre di racchiu­ sono critiche, si avvolgeranno 100 spire di filo
dere l'intero circuito del filtro in un contenitore di rame smaltato del diametro di 0,5 mm.
metallico ad esso elettricamente collegato, in mo- Le induttanze L3-L4 sono invece di tipo com-

RETE L-1 L3

C1 c2 c3 PRESA
63-1M.

L2 L4

Fig. 2 - Questo circuito di filtro, più efficace di quello riportato in figura 1, è dotato, oltre che degli elementi già
noti, anche di due impedenze di tipo commerciale (L3-LA). I valori dei condensatori C1-C2-C3 sono rispettiva-
mente di 10.000 pF - 100.000 pF - 3.300 pF; la tensione di lavoro è di 1.000 V; le due impedenze L3-L4 sono
di tipo VK200 della Philips.

do da ottenere una efficacissima schermatura e­ merciaie : VK200 della Philips.


lettromagnetica. E' assai importante che il circuito venga realiz­
Poiché questo terzo tipo di filtro non risulta pra­ zato dentro il contenitore metallico e che que­
ticamente più complesso dei due precedenti, con­ sto venga collegato, esternamente, ad una presa
sigliamo la costruzione del circuito a tutti gli di terra che, nelle abitazioni moderne, è rappre­
aspiranti CB, soprattutto per i vantaggi che ne sentato dalla boccola centrale delle normali prese­
derivano. luce a tre boccole.
Qualora non fosse disponibile la presa di terra
sulla presa-luce, ci si dovrà collegare per mezzo
COSTRUZIONE DEL FILTRO di un filo di rame del diametro di 1 mm., e di un
serratubo alle condutture dell'acqua, del gas o
In figura 4 è rappresentato il disegno del ca­ del termosifone, provvedendo prima a raschiare
blaggio del filtro di figura 3. energicamente l'eventuale vernice o l'ossido for­
Questa realizzazione pratica è alla portata di matosi nel punto di contatto fra filo e condut­
tutti i principianti, perché l'unica difficoltà con- tura.

799
RETE
-- L1
-"- L3
!!I Il ••
c1 Il I] ·> l,:) Il
Orsa

±l $"
C2 Il
~4

L2 T L4

Fig. 3 - Questo tipo di circuito di filtro è ovviamente il più completo e il più efficace
fra quelli presentati in queste pagine, perché esso è dotato della presa di terra. COM-
PONENTE: C1 = 10.000 pF; C2 = 10.000 pF; C3 = 100.000 pF; C4 = 100.000 pF;
C5 = 3.300 pF; C6 = 3.300 pF; L3 = L4 = VK200 della Philips.

Fig. 4 - Piano costruttivo del filtro per QRM riportato in figura 3. L'uso di un conteni-
tore metallico è d'obbligo: esso dovrà essere correttamente ed efficacemente · collegato ......
con la terra.

GOMMINO L1

PRESA
LIM.

SCATOLA METALLICA ALLA


TERRA

800
ALIMENT.
RX-TX
RETE
e FILTRO
e/

Fig. 5 -A conclusione di quanto detto nel corso dell'ar-


ticolo, schematizziamo in questo disegno l'impianto
completo di una ricetrasmittente CB. Come si può no-
tare, il filtro deve essere inserito fra la presa di re-
te-luce e l'entrata dell'alimentatore; il filtro dunque
rappresenta il primo elemento della catena della sta-
zione CB.

et)IIiIi«iIII41MI7
_jiiiwii"le Fig. 6 - In questo disegno riproduciamo le due impe-
denze montate nei filtri descritti nel testo. Quella in
alto è l'impedenza che il lettore dovrà costruire av-
volgendo, su uno spezzone di ferrite di forma cilin-
drica, 100 spire di filo di rame smaltato del diame-

4
tro di 0,5 mm. Le dimensioni della ferrite non sono


critiche; bene si adatta la ferrite montata nei ricevitori
radio di tipo portatile, purché di forma cilindrica. In
basso è disegnata l'impedenza commerciale di tipo
VK200 della Philips.

Con questo sintonizzatore, adatto per l'ascol-


to della Citizen's Band, potrete esplorare co-
modamente una banda di 3 MHz circa. Potrete
SINTONIZZATORE ce
inoltre ascoltare le emissioni dei radioamatori (Monogamma CB)
sulla gamma dei 10 metri (28-30 MHz). Ac-
quistando anche il nostro kit del • TRASMET-
TITORE CB •, è possibile realizzare un com-
pleto RX-TX a 27 MHz per la CB.
Meraviglioso kit a sole

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Le richieste del kit del « Sintonizzatore CB » deb-
bono essere fatte inviando anticipatamente l'im-
porto di L. 5.900 a mezzo vaglia o c.c.p. n.
3/26482 intestato a: ELETTRONICA PRATICA -
20125 MILANO - Via Zuretti, 52.

801
GLI APPASSIONATI
DELLA
CITIZEN'S BAND
Cl CHIEDONO
Il codice Q, che rappresenta uno dei ferri del mestiere di ogni buon CB. Lo
facciamo ben volentieri, ricordando che eventuali altre notizje o elementi
necessari per il normale traffico degli appassionati della banda cittadina so-
no stati pubblicati nelle precedenti rubriche « LE PAGINE DEL CB», la cui
data di inizio di pubblicazione risale al mese di settembre dello scorso anno.

IL CODICE O
QRA Nominativo della stazione QSA Forza del segnale
QRB Distanza fra le stazioni QSB Variabilità della forza del segnale
QRC Tasse a carico della stazione QSC Nave da carico
QRD Sto andando a... (località) QSD Modulazione difettosa
QRE Arriverò alle ore . QSE Deriva del mezzo di salvataggio
QRF Sto ritornando a (località) QSF Salvataggio effettuato
QRG La vostra frequenza esatta è ... QSG Trasmettere n.... messaggi per volta
QRH Slittamento di frequenza QSH Direzione a mezzo radiogoniometro
QRI Tonalità dell'emissione QSI Impossibile interrompere la trasmis-
QRJ Ho un messaggio radiotelefonico sione
QRK Comprensibilità della modulazione QSJ Tariffa del messaggio
QRL Sono occupato Non disturbare QSK Vi sento: entrate in ruota
QRM Disturbi in genere QSL Accuso ricevuta trasmissione
QRN Disturbi da interferenze QSM Ripetere l'ultimo messaggio
QRO Aumento di potenza QSN Ascolto di. ..
QRP Diminuzione di potenza QSO Comunicazione diretta
QRQ Trasmissione affrettata QSP Ritrasmissione
QRS Trasmissione rallentata QSQ Richiesta o disponibilità di medico
QRT Sospensione della trasmissione QSR Ripetere la chiamata
QRU Niente da segnalare QSS Frequenza di lavoro
QRV Sono pronto ad ascoltare QSU Trasmissione sull'attuale frequenza
QRW Avvisate... che lo sto chiamando QSV Prova di trasmissione
QRX Interruzione - Richiamerò tra ... QSW Frequenza di trasmissione
QRY Torno per entrare in trasmissione QS Passaggio ad altra frequenza
QRZ Siete chiamato da ... QSZ Ripetere due volte ogni parola

802
QTA Annullamento di messaggio NB. - Qualsiasi trasmissione di cifre o di
QTB Conteggio delle parole del messaggio segni d'interpunzione è preceduta e segui-
QTC Messaggio destinato a ... ta dalle parole « in cifra » o « in segno » ri-
QTD Abbiamo soccorso ... petute due volte.
QTE Mia posizione rispetto a voi
QTF Rilevamento radiogoniometrico In inglese: in cifra: as a number
QTG Prova di modulazione
in segno: as a mark
QTH Posizione o località
QTI Estremi della rotta In francese: in cifra: en nombre
QTJ Velocità di marcia relativa in segno: en signe.
QTK Velocità di marcia assoluta
QTL Direzione di marcia
QTM Direzione marcia secondo bussola
magnetica
QTN Ho lasciato ... (località) alle ore ...
QTO Uscita da bacino, porto, rimessa
QTp Entrata in bacino, rimessa, porto PAROLA DI
QTQ Comunicazione in Codice Q
LETTERA PRONUNCIA
CODICE
QTR Ora esatta
QTS Chiamata per sintonizzare
QTT Segnale coperto da altra emissione
QTU Stazione attiva alle ore ...
QTV Sostituirsi all'ascolto
A Alfa
QTW Condizioni dei superstiti B Bravo
QTX Restare in ascolto c Chiarlie (Ciarli)
QTY Dirigersi verso l'incidente D Delta
QTZ Continuare le ricerche E Echo (Eko)
QUA Trasmissione notizie F Foxtrot
QUB Informazioni sulla rotta G Golf
QUC Ultimo messaggio ricevuto
H Hotel
QUD Segnale d'urgenza
QUE Messaggio in lingua estera I India
QUF Ricezione segnale di soccorso J Jiuliett (Giuliett)
QUG Atterraggio d'emergenza K Kilo
QUH Pressione barometrica L Lima
QUI Luci di posizione o navigazione M Mike (Màik)
QUJ Direzione per raggiungermi N November
QUK Condizioni del mare o Oscar
QUL Altezza delle onde p Papa
QUM Ripresa normale del traffico
Q Quebec (Kébek)
QUN Posizione, direzione, velocità
R Romeo (Romìo)
QUO Ricercare mezzo mobile
QUP Seg:nalare visivamente posizione s Sierra
QUQ Puntare luce verso l'alto T Tango
QUR Condizioni dei superstiti u Uniform (lùniform)
QUS Avvertire superstiti V Victor (Vìctar)
QUT Segnalare posizione incidente W Whisky (Uìsski)
QUU Dirigersi verso di me
X X-Ray (Ecs-re)
QUW Essere sulla zona delle ricerche y Yankee (lénchi)
QUY Segnalare posizione superstiti
CFN Conferma messaggio z Zoulou (Zulù)
TNX Grazie
73 + 51 Cordiali saluti e auguri
88 Bacio

803
Hl ...ARAI

con un TI per DM
CON QUESTO TIPO DI REALIZZAZIONE PRATICA INVITIAMO IL LETTO-
RE AD INTRODURSI NEL MONDO DELLE TRASMISSIONI VIA ARIA. LA
MODESTISSIMA POTENZA DELL'APPARATO NON LO FA USCIRE DAI LI-
MITI DELLA LEGALITA' DATO CHE ESSO LAVORA SULLA GAMMA DEL-
LE ONDE MEDIE.

804
Il trasmettitore ad onde medie è un apparato sica riprodotta da un disco che, in quel momen­
assolutamente proibito, sia esso a valvole o a tran­ to, sta girando sul giradischi, permettendone l'a­
sistor, di piccola, media o grande potenza. Per­ scolto su qualsiasi ricevitore radio ad onde me­
ché la gamma delle onde medie rimane esclusi­ die. L'utilità della costruzione, poi, è risentita
vamente riservata alle radiotrasmissioni commer­ soprattutto nell'assimilazione di molti concetti
ciali. teorici e, in particolar modo, di una parte della
Ma se la potenza di emissione è ridottissima e, teoria delle oscillazioni a transistor.
soprattutto, se il trasmettitore viene usato per Coloro che, non potendo far uscire di casa il
scopi didattici e a brevi intervalli di tempo, si proprio riproduttore fonografico, volessero ugual­
può dire di rimanere ancora entro i limiti della mente ascoltare i dischi, potranno risolvere il
legalità o, per lo meno, della tolleranza. Del re­ problema collegando l'entrata del trasmettitore
sto, come potrebbe un principiante introdursi con il pick-up e andandosene fuori all'aperto con
teoricamente e praticamente nello studio delle un qualsiasi ricevitore radio, sintonizzato sulla
radiotrasmissioni senza toccare l'esercizio pratico? frequenza di emissione del piccolo trasmettitore
Come sarebbe possibile assimilare il concetto di a transistor.
oscillazione, senza aver mai fatto oscillare una Ai patiti delle radiotrasmissioni diciamo subito
valvola o un transistor? di non farsi soverchie illusioni sul raggio d'azione
Anche le attuali norme di legge debbono ... chiu­ del nostro TX, perché noi, primi fra tutti, ab­
dere un occhio, quando si tratta di far scuola e biamo il dovere di invitare coloro che ci leggono
quando lo studente, nel nostro caso il lettore, è a non uscire dalla legalità, minimizzando il più
una persona per bene, che si preoccupa di stu­ possibile la potenza di trasmissione su una gam­
diare senza dar fastidio a nessuno e nel pieno ma proibita per tutti. La potenza di trasmissio­
rispetto dei doveri e delle disposizioni legali. ne, infatti, si aggirerà intorno a pochi metri; più
Realizzando il progetto presentato in questo ar­ che sufficienti per l'esperimento prefissato e lo
ticolo, il lettore, ancora una volta, avrà modo di scopo da raggiungere.
unire l'utile al dilettevole. Perché con il trasmet­ Una semplice occhiata al progetto del trasmetti­
titore ad onde medie è possibile inviare nello tore permette di arguire che l'apparecchio è pri­
spazio circostante i segnali radio relativi alla mu- vo di circuiti di amplificazione, perché tutto il

805
R3

c3 ANT.

TR1 6
S1

C6
c7

R2
O
/
9V
L1 e
C1
PICK·UP c5

Fig. 1- Il segnale proveniente dal pick-up viene applicato, tramite una resistenza di dosaggio R2, alla base
del transistor oscillatore TR1. Lo stesso segnale, amplificato e miscelato con quello di alta frequenza, è pre-
sente sull'antenna (boccola d'uscita). L'alimentazione del circuito è a 9 Vcc; per ottenerla consigliamo di far
uso di due pile da 4,5 V ciascuna, collegate in serie tra di loro.

-----COMPONENTI
Condensatori Resistenze
C1 = 150 pF R1 = 47.000 ohm
C2 = 50.000 pF R2 = 220.000 ohm (variabile)
C3 500 pF R3 = 1.500 ohm
= Varie
C4 = 200-350 pF (variabile)
TR1 = AF121
C5 = 100 pF L1 = bobina (vedi testo)
C6 = 50 pF L2 = bobina (vedi testo)
C7 = 50.000 pF S1 = interrutt.
Pila = 9V

806
PICK
UP
PILA 9V

Fig. 2 - L'uso dell'antenna è assolutamente necessario nel caso in cui il contenitore sia di tipo metallico. Il
condensatore variabile C4 è del tipo di quelli montati nei ricevitori supereterodina transistorizzati; uno dei tre
terminali quindi rimane libero, perché ci si serve di una sola sezione.

lavoro compiuto in un normale trasmettitore è in riporta sull'emittore, con la stessa fase, il segnale
questo caso affidato ad un solo transistor, che primitivo. Ciò equivale a riportare sulla base
svolge principalmente le funzioni di elemento del transistor lo stesso segnale sfasato di 180°.
oscillatore. Aumenti negativi del segnale, infatti, provocano
un maggior flusso di corrente attraverso la resi­
stenza R3 e, conseuentemente, una maggior ca­
LO STADIO OSCILLATORE duta di tensione su questa stessa resistenza.
Ma la corrente di base dipende dalla tensione
Esaminiamo il progetto del trasmettitore presen­ misurata fra base ed emittore; e poiché la ten­
tato in figura 1. sione di base è fissa, essendo determinata dalla
Il solo transistor TR 1 pilota un classico stadio rete di polarizzazione R2-C3, aumentando la ten­
oscillatore; esso è di tipo AF121. sione di emittore diminuisce la tensione base­
Il transistor al germanio, di tipo PNP, oltre che emittore e, quindi, diminuisce anche la corrente
svolgere la funzione di oscillatore di alta frequen­ di base. Si giunge pertanto alla conclusione che,
za, si comporta anche da elemento amplificatore­ un segnale presente sull'emittore equivale ad un
modulatore rispetto ai segnali di bassa frequenza segnale presente sulla base, ma sfasato di 180.
provenienti da un pick-up. Il transistor, per sua stessa natura, nell'amplifi­
Lo schema dell'oscillatore non presenta elementi care il segnale, riporta sul collettore il segnale
particolari. L'oscillazione viene prodotta dalla stesso sfasato di 180° rispetto a quello presente
reazione introdotta dal condensatore C6, colle­ sulla base. Il segnale primitivo, proveniente dal
gato fra collettore ed emittore del transistor TR 1. collettore, quindi, si ritroverà ancora sul collet­
Il condensatore C6, che ha il valore di 50 pF, tore, ma amplificato ed in fase (dopo le due rota-

807
legata con l'antenna trasmittente.
La bobina L2 è composta da un numero di spire
COLLETTORE SCHERMO inferiore a quello della bobina L1, allo scopo di
abbassare il valore dell'impedenza d'uscita, adat­
tandola a quella dell'antenna e consentendo un
lavoro normale dell'oscillatore, senza sovracca­
- RIFERIM ricarlo.

LA MODULAZIONE

Fig. 3 - II transistor al germanio di tipo Il segnale proveniente dal pick-up del giradi­
AF121 è munito di quattro terminali. ll quar- schi, destinato a modulare in ampiezza la por­
to elettrodo, denominato SCHERMO, risul- . tante ad alta frequenza, viene applicato all'ap­
ta elettricamente connesso con l'involucro
esterno del componente, che funge appun- posita boccola di entrata del trasmettitore. Suc­
to da schermo elettrostatico ed elettroma- cessivamente esso incontra il condensatore di fil­
gnetico. La piccola tacca di riferimento per- tro Cl, che impedisce ritorni di alta frequenza
mette di individuare la successione esatta sul pick-up, attraverso il cavo di collegamento,
degli elettrodi sul transistor stesso.
scongiurando il pericolo dell'insorgenza di fischi
ed inneschi.
A valle del condensatore di filtro CI è presente
il potenziometro R2, che in pratica è rappresen­
zioni di 180"). Concludiamo dicendo che si è veri­ tato da un trimmer, cioé da una resistenza se­
ficata una reazione positiva, che permette al tran­ mifissa, del valore di 220.000 ohm. Con il trim­
sistor TRl di oscillare. mer R2 si regola l'ampiezza del segnale applica­
Il carico di collettore del transistor TRI è rap­ to alla base del transistor TRI e si regola anche
presentato da un circuito accordato (CA-L1). la percentuale di modulazione del segnale uscen­
Questo carico costringe il transistor ad oscillare te dal trasmettitore.
sulla frequenza caratteristica del circuito stesso.
E tale frequenza potrà essere regolata, entro i li­
miti di una certa banda, per mezzo del conden­ COSTRUZIONE DELLE BOBINE
satore variabile C4. In pratica si dovrebbe poter
coprire l'intera gamma delle onde medie, allo Tutti i componenti necessari a far funzionare il
scopo di far lavorare il trasmettitore su un valore trasmettitore sono di facile reperibilità commer­
di frequenza corrispondente ad un punto della ciale. Lo stesso transistor, da noi prescritto nel
scala del ricevitore radio in cui non esistono se­ modello AF121, munito di quattro terminali,
gnali radio. potrà essere sostituito con altri modelli similari.
La bobina di sintonia LI risulta accoppiata indut­ L'unico elemento non reperibile in commercio,
tivamente con la bobina L2, che deve essere col- che dovrà essere costruito direttamente dal let-

PICK-UP Fig. 4 - Il collegamen-


CRISTALLO
to tra testina piezoelet-
5 trica e trasmettitore de-
ve essere effettuato
con cavetto schermato,
possibilmente di quelli
-. . - muniti internamente di
[ .- due conduttori, conser-
vando per la calza me-
~~VENTUALE MASSA
tallica la sua originale
EL PICK-UP
funzione di conduttore
di massa.

808
tore, è rappresentato dalle bobine Ll-L2.
L'avvolgimento L1 risulta effettuato su un ba­
stoncino di ferrite di forma cilindrica, della mi­
sura standard di 8 x 150 mm. Sulla ferrite si av­
volgeranno, per Ll, 80 spire compatte di filo di
rame smaltato del diametro di 0,2 - mm. Per la
bobina L2 basteranno invece 10 spire di filo di
rame smaltato del diametro di 0,3 mm. (il dia­
metro di 0,2 può essere utilizzato anche in questo
caso). L'avvolgimento deve essere effettuato ver­
so una delle due estremità della ferrite, così co­
me indicato in figura 2. Il punto esatto di fissag­
gio dell'avvolgimento L2 verrà individuato em­
piricamente tramite leggeri spostamenti dell'av­
volgimento stesso lungo l'asse della ferrite. Ov­
viamente questi spostamenti tendono a raggiun­ Fig. 5 - Esempio di unità piezoelettrica di
gere la massima potenza d'uscita del segnale tra­ tipo commerciale molto comune.
smesso.

COSTRUZIONE DEL TRASMETTITORE

Pur trattandosi di un progetto molto semplice, la


realizzazione del trasmettitore necessita di parti­ za superiore ai due metri. Con questo tipo di an­
colari attenzioni. Anzitutto i collegamenti dovran­ tenna, tuttavia, si raggiungeranno portate molto
no essere realizzati molto corti, allo scopo di evi­ modeste, dato che la potenza del trasmettitore è
tare perdite di segnale di alta frequenza. assai debole e, per di più, esso lavora sulla gamma
I soli terminali del transistor TRl dovranno esse­ delle onde medie dove, per ottenere una buona
re conservati in tutta la loro lunghezza, per non penetrazione, si renderebbe necessaria una po­
danneggiare il componente durante la saldatura, tenza rilevante.
perché il transistor al germanio è molto sensibile
al calore. In figura 3 viene schematizzato il tran­
sistor di tipo AF121 che, come si può notare, è TARATURA E INSTALLAZIONE
dotato di quattro terminali; il quarto terminale è
quello di schermo, che risulta elettricamente col­ Il collegamento, fra apparato trasmettitore e pick­
legato con l'involucro esterno del componente che up piezoelettrico del giradischi, dovrà essere ef­
ha funzioni di schermo elettrostatico ed elettro­ fettuato con cavetto schermato. E a tale proposi­
magnetico. to ricordiamo che, in taluni giradischi di buona
Chi volesse realizzare il circuito del trasmettitore qualità, il cavo di collegamento è provvisto, in­
in modo diverso da quello da noi suggerito in ternamente, di due conduttori, ai quali è affidata
figura 2, potrà utilmente servirsi di un circuito la conduzione del segnale, mentre la calza metal­
stampato, che rappresenta ancora una volta la lica funge soltanto da schermo ed è collegata a
soluzione più valida. Ma per abbreviare i tempi massa alla fine del cavo, così come indicato in
di costruzione e per semplificare il cablaggio, in figura 4.
figura 2 viene suggerita la soluzione degli anco­ Una volta realizzata l'installazione del sistema di
raggi metallici isolati dal telaio. trasmissione, occorrerà sintonizzare un ricevito­
re per onde medie su una banda della scala libera
da emittenti. Poi si interviene sul condensatore va­
USO DELL'ANTENNA riabile C4 del trasmettitore, ruotandone il perno
fino ad udire, sulla radio, il caratteristico soffio
Se il contenitore, nel quale viene montato il cir­ che testimonia della presenza dei segnali di alta
cuito, è di tipo metallico, l'uso dell'antenna ester­ frequenza.
na è assolutamente necessario, altrimenti esso ri­ Sintonizzata la nostra emittente, si provvederà a
sulta superfluo, a meno che non si pretenda di mettere in funzione il giradischi, regolando len­
aumentare la portata di trasmissione. tamente il trimmer potenziometrico R2, così da
L'antenna più elementare è rappresentata da uno raggiungere una riproduzione sonora che appaia
spezzone di filo di trecciola di rame di lunghez- la più fedele ed indistorta possibile.

809
CORRETTORE
DI TONALITA
SE IL VOSTRO AMPLIFICATORE DI BASSA FREQUENZA E' SPROVVI-
STO DEI CONTROLLI MANUALI DI TONALITA' DELLE NOTE BASSE E DI
QUELLE ALTE, QUESTA E' L'OCCASIONE PROPIZIA PER METTERSI AL
LAVORO ALLO SCOPO DI VALORIZZARE ANCOR PIU' IL VOSTRO SI-
STEMA DI AMPLIFICAZIONE SONORA.
810
I comandi di controllo di tonalità non sono sem­ tener conto delle diverse modalità di registrazio­
pre presenti in tutti gli amplificatori di bassa ne dei dischi (in taluni dischi le note gravi ri­
frequenza. Assai spesso questi comandi, infatti, sultano molto accentuate, mentre in altri si di­
sono assenti in taluni apparati approntati in sca­ stinguono a fatica) e perché la maggior parte
tola di montaggio, oppure in certi amplificatori delle casse acustiche introducono delle variazio­
in cui l'alta fedeltà rimane un concetto assolu­ ni che debbono essere corrette nella tonalità.
tamente sconosciuto. Il correttore di tonalità, qui presentato, costitui­
Alle volte, per introdurre un correttore di tonali­ sce un'occasione vantaggiosa per completare un
tà in un amplificatore BF, non serve costruire un amplificatore di potenza con la dotazione di due
intero preamplificatore, perché il segnale entran­ potenziometri di controllo delle note basse e del­
te può essere, per sua natura, assai elevato, come le note acute, senza dover ricorrere alla costru­
ad esempio quando si utilizzano i pick-up cera­ zione di un intero e complesso circuito preampli­
mici, la cui tensione di uscita si aggira intorno a ficatore.
1 V.

IL CONTROLLO DI TIPO ATTIVO


NECESSITA' DEL CORRETTORE DI TONO
Presentiamo in figura 1 lo schema teorico del cir­
Taluni appassionati e cultori dell'alta fedeltà so­ cuito di controllo di tonalità.
no spesso propensi ad eliminare i controlli di to­ Come si può notare, il progetto utilizza due soli
nalità, allo scopo di ottenere una risposta piatta transistor di tipo NPN. Uno di questi funge da
e, quindi, assolutamente fedele. Ciò si verifica elemento preamplificatore del segnale entrante,
quasi sempre durante l'ascolto di musica classi­ l'altro pilota il circuito attivo di controllo di to­
ca, alla quale eventuali colorazioni di bassi od nalità.
acuti conferirebbero un carattere poco reale. Il progetto del correttore cli tonalità è stato da
Ma nella riproduzione della musica leggera mo­ noi concepito in modo da esaltare il rapporto
derna l'uso dei correttori di tonalità è indispen­ segnale/disturbo e per migliorare le prestazioni
sabile, almeno per due motivi. Perché occorre dell'intera catena di riproduzione sonora.

811
R13
R6

R11 ,C9 USCITA


R5

f T
rM-
{@ Q}=
"
R1

C10

Il R8
rRi trz
c VOL
TR2

bft
.~~
~~
o
R_IM
e
"•._r,
E.NTR +

il
R14
R2

w
Fig. 1 - Il transistor TR1 pilota un circuito preamplificatore ed elevatore di impedenza. Il successivo correttore
di tonalità è di tipo Baxandall. L'alimentazione ha un valore normale di 30 V circa ma, inserendo e calcolando
secondo la formula riportata nel testo la resistenza R15, il circuito può essere alimentato con la tensione
continua prelevata dall'alimentatore dell'amplificatore di potenza. Il circuito funziona ugualmente bene anche se
alimentato con la tensione di 12 V prelevata dalla batteria dell'auto.

COMPONENTI
Condensatori R4 10.000 ohm
C1 = 1uF R5 = 33.000 ohm
C2 = 0,2 F - 12 VI (elettrolitico) R6 =
270.000 ohm
C3 = 5 F - 15 VI (elettrolitico) R7 25.000 ohm (potenz. a variaz. log.)
C4 = 150.000 pF R8 = 100.000 ohm (potenz. a variaz. lin.)
es = 15.000 pF R9 22.000 ohm
C6 = 5 F - 5 VI (elettrolitico) R10 82.000 ohm
C7 = 39.000 F R11 2.200 ohm
ca = 3.900 pF R12 = 50.000 ohm (potenz. a variaz. lin.)
C9 = 25 F - 50 VI (elettrolitico) R13 = 22.000 ohm
C10 = 5 F - 1 O VI (elettrolitico) R14 8.200 ohm
C11 = 100 F - 5 VI (elettrolitico) R15 = vedi testo (27.000 ohm)
C12 = 100 F - 50 VI (elettrolitico) Varie
Resistenze TR1 = BC1O9C
R1 = 1,8 megaohm TR2 = BC108B
R2 = 470.000 ohm S1 = interrutt.
R3 = 18.000 ohm Alimentaz. = vedi testo

812
@
TR2
o

ENTR.

VOLUME 8ASSI ALTI

Fig. 2 - Trattandosi di un circuito destinato a funzionare a monte di una catena di riproduzione sonora, la rea-
lizzazione pratica deve essere ottenuta seguendo particolari attenzioni: servendosi del circuito stampato, in-
troducendo la basetta in un contenitore metallico con funzioni di schermo elettromagnetico e utilizzando cavetti
schermati per i collegamenti d'entrata e di uscita.

Nei circuiti di controllo di tonalità di tipo tradi­ dell'esempio precedente, perché anche con con­
zionale, cioé nei circuiti passivi, il segnale viene trolli di tipo passivo, è possibile ottenere global­
applicato ad una rete resistivo-capacitiva, di tipo mente un guadagno unitario. Nel primo caso,
passivo, che attenua il segnale in una certa mi­ tuttavia, il rumore interno del transistor viene
sura, mentre un successivo stadio amplificatore moltiplicato per 100, mentre nel secondo caso,
provvede ad amplificare lo stesso segnale nella dato che il guadagno assume il valore 1, il rumo­
stessa misura, cioé riportandolo al livello origina­ re viene moltiplicato soltanto per 1. Ne consegue
le. Facciamo un esempio: se la rete resistivo-ca­ che il primo transistor ha come sottofondo un
pacitiva attenua il segnale di 100 volte, lo stadio certo fruscio, mentre questo è molto ridotto nel
amplificatore successivo amplifica lo stesso segna­ secondo caso, che si addice senz'altro alle appli­
le di 100 volte. cazioni più qualificate.
Ma con questo sistema anche il rumore viene Si noti che, in pratica, non esistono complicazioni
amplificato di 100 volte (ci riferiamo al rumore circuitali nell'impiego di controlli di tonalità di
in terno del transistor). tipo attivo, che sono sempre consigliabili anche
In un controllo di tonalità di tipo attivo, lo stes­ nel settore dell'alta fedeltà.
so circuito fa parte della rete di controreazione,
che determina il guadagno del transistor amplifi­
catore, con la possibilità di stabilire i valori in ANALISI DEL CIRCUITO
modo tale da ottenere globalmente un guadagno
unitario. E in tal caso è ovvio che, rispetto al Il segnale, proveniente dalla sorgente sonora,
segnale originale, nulla è cambiato nei confronti viene applicato, tramite il condensatore elettroli-

813
NOVTTN' ASSOLUTA tico C2, alla base del transistor TRl, che funge
principalmente da elemento preamplificatore del
segnale di bassa frequenza.
Il transistor TRl, che amplifica per 3 volte circa
La penna dell'elettronico dilettante il segnale, viene sfruttato anche come elevatore
di impedenza d'ingresso, con la possibilità di ac­
coppiare il circuito con un pick-up di tipo pie­
Lire zoelettrico.
La resistenza R4, inserita sul circuito di emittore
2.700 del transistor TRl, che ha il valore di 10.000
ohm, consente di elevare notevolmente il valore
dell'impedenza di ingresso portandolo sino a 1,5
megaohm circa.
Il segnale amplificato viene successivamente ap­
plicato al potenziometro R 7, che consente di re­
golare il volume sonoro d'uscita del correttore di
tonalità. Questo potenziometro, unitamente alla
resistenza R6, compone la rete di polarizzazione
del transistor TR2, che funziona da elemento am­
plificatore controreazionato, la cui rete di con­
troreazione è rappresentata da un circuito cor­
rettore di tonalità di tipo Baxandall.
Il segnale uscente viene prelevato tramite il con­
densatore elettrolitico C9, che provvede a disac­
CON QUESTA PENNA coppiare la componente continua del segnale. In
questo modo sulle boccole d'uscita è presente sol­
APPRONTATE I VOSTRI tanto una tensione alternata, rappresentativa del
segnale di bassa frequenza, mentre sono comple­
CIRCUITI STAMPATI tamente assenti le componenti continue, compre­
sa quella di alimentazione del circuito.
Questa penna permette di preparare i circuiti stampati
con la massima perfezione nei minimi dettagli. Il suo
aspetto esteriore è quello di una penna con punta ALIMENTAZIONE DEL CIRCUITO
di nylon. Contiene uno speciale inchiostro che garan-
tisce una completa resistenza agli attacchi di soluzione
di cloruro ferrico ed altre soluzioni di attacco normal- Sullo schema elettrico di figura 1 non è indicato
mente usate. Questo tipo· particolare di inchiostro ade- il valore esatto di alimentazione del circuito del
risce perfettamente al rame. correttore di tonalità. L'alimentazione comunque
deve essere effettuata con tensioni continue, te­
nendo conto che il valore normale si aggira in­
NORME D'USO CARATTERISTICHE torno ai 30 V.
Tracciare il circuito su una La penna contiene un di- Applicando questo valore di tensione, non oc­
lastra di rame laminata e spensatore di Inchiostro
perfettamente pulita; la- controllato da una valvola corre inserire la resistenza R15. Quest'ultima in­
sciarla asciugare per 15 che garantisce. una lunga vece si rende necessaria nel caso in cui si volesse
minuti, quindi immergerla durata eliminando evapora-
nella soluzione di attacco rioni quando non viene alimentare il circuito del correttore di tonalità
(acido corrosivo). Tolta la usata. La penna non con-
lastra dalla soluzione, si tiene un semplice tampo- con la tensione continua prelevata dall'alimen­
noterà che il circu Ilo è in ne imbevuto, ma è comple- tatore dell'amplificatore di potenza. E poiché que­
perfetto rilievo. Basta tamente riempita di inchio-
quindi togliere l'inchiostro stro. Per assicurare una sta tensione non ha un valore uguale per tutti
con nafta solvente e la scrittura sempre perfetta,
lastra del circuito è pron- la penna è munita di una gli amplificatori BF, il lettore dovrà provvedere
ta per l'uso. punta di ricambio situata al calcolo di R15, tenendo conto che il consumo
nella parte terminale.
del correttore di tonalità si aggira intorno allo
0,37 mA e applicando la seguente formula:
Valim.-30V
La PENNA_PER_cIncum_S T AMPATI_deve essere_ri- R15 =------
chiesta a: ELETTRONICA PRATICA - 20125 MILANO -
Via Zuretti, 52, inviando anticipatamente l'importo _di 0,37 mA
L. 2.700 a mezzovaglia postale o c.c.p. n. 3/26482.
Nel prezzo sono comprese le spese di spedizione. L'applicazione cli questa formula, che scaturisce
immediatamente dalla legge di Ohm, permette
di individuare il valore ohmmico da attribuire
alla resistenza R15 espresso direttamente in Kohm
(migliaia di ohm). GLI ATTREZZI
Con i valore da noi attribuiti ai componenti elet­
tronici del circuito, il progetto del correttore di DEL
tonalità assume le seguenti caratteristiche:
PRINCIPIANTE

Sensibilità inferiore a 150


mV per una
uscita di 100
A su un ca­
rico di 200
ohm
Impedenza d'entrata inferiore a 1,5
megaohm
Rapporto segnale/rumore superiore a 75
dB
Tensione d'entrata massmma 2V
Accentuazione ai bassi + 10 dB a 60 IN UN UNICO KIT
Hz
Attenuazione ai bassi - 15dB a 60 PER SOLE
Hz
Accentuazione agli acuti + 10 dB a 12 LIRE 7.900
KHz
Attenuazione agli acuti 13 dB a 12
KHz CONTIENE:
saldatore istantaneo (220 V - 90 W)
punta rame di ricambio
scatola pasta saldante
90 cm. di stagno preparato in tubetto
1 chiave per operazioni ricambio punta saldatore
paio forbici isolate
pinzetta a molle in acciaio inossidabile con
punte internamente zigrinate
Ricordiamo che il circuito del correttore di to­ cacciavite isolato alla tensione di 15000 V
nalità può anche funzionare, con ottimi risultati, 4 lame intercambiabili per cacciavite con innesto
con la tensione prelevata, ad esempio, dalla bat­ a croce
teria dell'auto (12 V).

Le richieste del kit degli « ATTREZZI DEL PRIN-


COSTRUZIONE CIPIANTE • debbono essere fatte a: Elettronica
Pratica - 20125 MILANO - Via Zuretti n. 52, in-
viando anticipatamente l'importo di L. 7.900 a
Il disegno riportato in figura 2 propone al let­ mezzo vaglia postale o c.c.p. n. 3/26482 (spese
tore la realizzazione pratica del correttore di to­ di spedizione comprese).
nalità.
K-
0o

o
.....

Fig. 3 • Per questo tipo di realizzazione pratica il circuito stampato è d'obbligo. Il lettore potrà costruirlo ri-
portando integralmente questo disegno nell'apposita piastrina ramata, tenendo conto che il disegno stesso è
qui riprodotto in scala 1/1.

Trattandosi di un montaggio destinato a funzio- potrà realizzarlo ricopiando integralmente il di­


nare a monte di una catena di riproduzione so- segno di figura 3.
nora di bassa frequenza, il lavoro costruttivo de- Una volta completato il montaggio dei van
ve essere eseguito con particolari attenzioni. EccoCompon enti sulla basetta rettangolare, il tutto
perché il circuito stampato è d'obbligo; il lettore verrà racchiuso in un contenitore metallico, con

IL RICEVITORE
DEL PRINCIPIANTE
IN SCATOLA
DI MONTAGGIO
... vuol tendere una mano amica a quei lettori che,
per la prima volta, si avvicinano a noi e all'affasci-
nante mondo della radio.

LA SCATOLA
DI MONTAGGIO
La realizzazione di questo semplice ricevitore rap- COSTA:
presenta un appuntamento importante per chi comin-
cia e un'emozione indescrivibile per chi vuol mette- L. 2.900 (senza altoparlante)
re alla prova le proprie attitudini e capacità nella L. 3.500 (con altoparlante)
oratica della radio.

816
funzioni di schermo elettromagnetico. Ma lo scher­ po ad elevato guadagno e a basso rumore di fon­
mo non basta a scongiurare il pericolo di ronzii do. Sono consigliabili quindi, per TRl il BC109C,
parassiti se non si provvede ad usare del cavo per TR2 il BC108B.
schermato per i collegamenti di entrata e di Il circuito tuttavia può funzionare anche con al­
uscita. tri tipi di transistor, purché dotati delle caratte­
I due transistor TRI-TR2 dovranno essere di ti- ristiche prima elencate.

TRASMETTITORE CB
UNA PRESTIGIOSA SCATOLA DI MONTAGGIO
A L. 19.500
SCHEDA TECNICA

Alimentazione: minima 12 V - tipica


13,5 V - massima 14 V

Potenza AF in uscita
(senza mod.): 1 W (circa)

Potenza AF in uscita
(con mod.): 2 W (circa)

Sistema di emissione: in modulazione d'am-


piezza

Profondità di mod.: 90% 100%

Potenza totale dissi-


pata: 5W

Impedenza d'uscita per52 : 75 ohm (rego-


antenna: labili)
Con l'approntamento di questo nuovo kit voglia-
Microfono: di tipo piezoelettrico
mo ritenere soddisfatte le aspirazioni dei nostri
Numero canali: a piacere lettori CB. Perché acquistando questa scatola di
montaggio, e quella del monogamma CB, ognu-
Portata: superiore a 10 + 15 no potrà costruire un valido apparato ricetrasmit-
Km (in condizioni ideali) tente a 27 MHz.

La scatola di montaggio del trasmettitore CB contiene:


N. 1 circuito stampato - n. 13 condensatori ceramici - n. 5 condensatori elettro-
litici - n. 2 trimmer capacimetrici - n. 11 resistenze - n. 2 - impedenze AF - n. 1 tra-
sformatore di modulazione - n. 1 circuito integrato - n. 3 transistor - n. 2 bobi-
ne - n. 1 raffreddatore per transistor TR3.

Le richieste debbono essere fatte inviando anticipatamente l'im-


porto di L. 19.500 a mezzo vaglia o c.c.p. n. 3/26482 intestato a:
ELETTRONICA PRATICA - 20125 MILANO - Via Zuretti, 52.

817
TRASMETTITORE
C

DI PICCOLA POTENZA
Il ritorno alle piccole potenze è oggi una moda sionati di radiotecnica per due scopi principali:
fra i dilettanti ed anche fra i radioamatori. Per­ per farsi le ossa nel mondo delle radiotrasmissioni
ché con le trasmissioni in CW si possono effet­ e per prepararsi adeguatamente nella pratica del
tuare collegamenti incredibili, anche attraverso codice Morse in previsione del conseguimento del­
tutta l'Europa, se il trasmettitore viene equipag­ la patente di radiante.
giato con una buona antenna. La programmazione editoriale di un trasmettito­
Ma per raggiungere risultati così sorprendenti re in CW, dedicato ai futuri radioamatori, non è
con le piccole potenze, è necessario che non vi stata fatta a caso. Innanzitutto occorre tener ben
sia del QRM, cioè che non vi siano disturbi sulla presente che un trasmettitore in CW è costrutti­
frequenza di lavoro. vamente molto più semplice di un trasmettitore
Le trasmissioni in CW possono servire agli appas- in fonia; poi si deve tener conto che, lavorando

818
PER OTTENERE LA PATENTE DI TRASMISSIONE, PER DIVENTARE CIOE
DEGLI OM, SI DEVE SOSTENERE, OLTRE ALL'ESAME TEORICO, ANCHE
L'ESAME PRATICO, CON IL QUALE L'ASPIRANTE RADIOAMATORE DE-
VE DIMOSTRARE DI SAPER TRASMETTERE E RICEVERE, CON SUFFICIEN-
TE RAPIDITA', I SEGNALI RADIO IN CODICE MORSE.

in CW, si possono realizzare collegamenti a lun­ i 14,000 MHz, e i 14,100 MHz che rappresentano
ga distanza, anche con deboli potenze, perché è le frequenze appositamente riservate alle trasmis­
sufficiente captare la portante per decifrare il sioni in CW sulla banda amatoriale dei 20 metri.
messaggio. Il trasmettitore è del tipo con oscillatore pilotato
Al contrario, con gli altri sistemi di trasmissione, a cristallo di quarzo, che garantisce una eccellente
che prevedono la modulazione audio, può ca­ stabilità di frequenza.
pi tare di ricevere la parola talmente distorta da La frequenza di trasmissione può essere variata
risultare incomprensibile, anche se la portante di leggermente, di pochi KHz, facendo ruotare il
alta frequenza raggiunge un notevole valore. perno di un condensatore variabile collegato in
Per ultimo ricordiamo che lo studio del codice serie con il cristallo di quarzo. Per mezzo di que­
Morse risulta indispensabile se si vuol consegui­ sto condensatore si riesce a far variare lievemen­
re la patente di radioamatore per frequenze in­ te la frequenza caratteristica di oscillazione del
feriori ai 144 MHz. quarzo.
In ogni caso ci si dovrà astenere dal trasmettere La potenza di uscita del trasmettitore dipende
senza l'apposita licenza. Nell'attesa, per collau­ dalla taratura del circuito e dalle caratteristiche
dare il trasmettitore, si dovrà collegare ad esso dei semiconduttori adottati. Essa si aggira intor­
un carico fittizio, in sostituzione dell'antenna, co­ no a 1,5 W, con alimentazione a 13,8 V, mentre
sì da non contravvenire alle norme che regolano sale a 4 W, circa, aumentando la tensione di ali­
le radiotrasmissioni. mentazione sino a 24 V.

CARATTERISTICHE RADIOELETTRICHE ANALISI DEL CIRCUITO

Il trasmettitore descritto in questo articolo lavora Il circuito del trasmettitore, riportato in figura
sulla gamma dei 20 metri; più precisamente fra 1, impiega tre transistor di tipo NPN al silicio, il

819
u

820
FORO DI
FISS.
RADIAT.

2 7 6 4 ANT.
AL C1

Ì ALIM. MASSA

Fig. 2- Cablaggio del trasmettitore CW su c cuito stampato. I punti contrassegnati con i numeri 1-2-3-4-5-6-7
facilitano le operazioni di collegamento degli elementi ausiliari del trasmettitore (commutatore-alimentatore-con-
densatore-tasto-antenna-relè-milliamperometro-massa), tenendo sott'occhio il circuito teorico di figura 1. Il tran-
sistor finale TR3 deve essere munito di elemento radiante in grado di dissipare energicamente il calore ero-
gato dal componente durante il funzionamento. I tre stadi che compongono il trasmettitore sono separati tra
loro mediante schemi elettromagne/ eomposti da lamierini trasversali di rame o di ottone.

Resistenze
R1 = 1.200 ohm
R2 = 5.600 ohm
R3 = 330 ohm
R4 = 10 ohm
R5 == 4,7 ohm - 1 W
R6 = 4,7 ohm
R7 = 6.200 ohm (valore adatto per un mil-
li amperometro da 500 A - f.s.)
Transistor
Condensatori TR1 = 2N3866
C1 = 100 pF TR2 = 2N3866
C2 = 10.000 pF TR3 = 8D237
C3 = 22 pF Varie
C4 = 10.000 pF D1 = diodo zener (5,6 V- 1 W)
es = 10.000 pF D2 diodo al germanio (di qualunque tipo)
C6 = 10.000 pF mA = milliamperometro (500 A - f.s.)
C7 = 10.000 pF RL = relé ad uno scambio e a 12 V per ali-
C8 = 22 pF mentaz. a 12 V.
C9 = 100 uF - 25 VI (elettrolitico) S1 = commutatore
C10 10.000 pF XTAL = cristallo di quarzo (vedi testo)
C11 = 68 pF J1 = imp. AF (O, 1 mH)
C12 = 10.000 pF L1-L2-L3-L4-L5-L6 = vedi testo

821
primo dei quali (TRl) funge da oscillatore quar­ cui si presume che la temperatura rimanga costan­
zato e fornisce in uscita una potenza di 50 mW te il più possibile. Servendosi del circuito stam­
circa. Il secondo transistor (TR2) funge da ele­ pato da noi proposto, questa precauzione risul­
mento amplificatore ad alta frequenza; esso for­ terà superflua, perché si è provveduto a sistema­
nisce in uscita una potenza di 300 mW circa; il re il cristallo di quarzo il più lontano possibile
terzo transistor (TR3) funge da elemento ampli­ dal transistor finale, che rimane sempre il mag­
ficatore finale di potenza; questo transistor è in gior responsabile dei fenomeni di riscaldamento
grado di erogare una potenza di 1,5 W circa. degli altri componenti.
Ad ogni modo, per migliorare ulteriormente la
stabilità di frequenza del trasmettitore, abbiamo
LO STADIO OSCILLATORE provveduto a stabilizzare la tensione di alimen­
tazione del transistor TRl mediante il diodo ze­
Lo stadio oscillatore del nostro trasmettitore è di ner Dl, disaccoppiando in pari tempo il circuito
tipo classico. Esso utilizza un cristallo di quarzo di alimentazione dell'oscillatore da quello degli
(XTAL) la cui frequenza di oscillazione dovrà altri stadi.
risultare compresa fra 14,000 e 14,100 MH, in
Continuando con l'analisi del circuito del tra-
modo da ottenere una emissione in un settore
smettitore di figura 1, facciamo notare che sul
appositamente riservato al CW.
collettore del transistor TRl è presente un cir­
Ai principianti ricordiamo che il cristallo di
cuito risonante, composto dall'avvolgimento Ll
quarzo si comporta come un circuito risonante
e dal condensatore C3, che dovrà essere regola­
molto stabile, il quale evita le «derive » che ine­
vitabilmente si verificherebbero con circuiti oscil- to sullo stesso valore di frequenza del cristallo
latori classici ad LC. di quarzo, in modo da permettere l'oscillazione
L'uso di un cristallo di quarzo, tuttavia, non eli- ~,..~ltimo.
mina totalmente gli slittamenti di frequenza, per- L'emittorè del transistor TRI risulta collegato a
ché anche questo componente risulta sensibile a]- massa tramite l'impedenza Jl soltanto quando il
le variazioni termiche. Per tale motivo il crista]- tasto telegrafico rimane premuto.
lo di quarzo deve essere sistemato in una zona in L'oscillatore, dunque, funziona soltanto per

o o
o

Fig. 3- Circuito stampato a grandezza naturale necessario per effettuare il cablaggio del trasmettitore CW.

822
«punti» e le « linee », mentre rimane inattivo Sul circuito d'uscita, cioé sul collettore di TR2,
durante le pause. è presente il circuito accordato L3-C8, che do­
Ma occorre rilevare un'ulteriore importante par­ vrà risultare tarato sullo stesso valore di fre­
ticolarità dello stadio oscillatore. Si tratta della quenza del cristallo di quarzo.
presenza del condensatore variabile CI che, co­ Più avanti elencheremo i dati costruttivi esatti
me abbiamo detto, consente di variare, sia pure delle bobine che servono per costruire i circuiti
di pochi KHz, il valore della frequenza di o­ accordati collegati sui collettori dei tre tran­
scillazione del cristallo di quarzo. Per mezzo di sistor.
questo condensatore variabile è quindi possibile
spostarsi leggermente al di fuori di una emitten­
te più potente che, nello stesso momento, sta STADIO FINALE
trasmettendo sullo stesso valore di frequenza,
così da poter essere ricevuti assai meglio, sen­ Il terzo ed ultimo stadio, assai simile a quello
za venir «coperti » dalla emittente più forte. intermedio, assolve il compito di circuito ampli­
ficatore finale di potenza. Esso impiega un eco­
nomico transistor di potenza per bassa frequenza
STADIO AMPLIFICATORE INTERMEDIO e, in pratica, si è rivelato molto adatto a svol­
gere compiti di amplificatore ad alta frequenza,
Lo stadio amplificatore intermedio, pilotato dal proprio in virtù dell'elevata frequenza di taglio
transistor TR2, è di tipo con base a massa; esso' :lei componente.
risulta circuitalmente molto semplice. Il circuito finale risulta accoppiato all'anten-

PER LA COSTRUZIONE DEI NOSTRI


PROGETTI SERVITEVI DEL

KIT PER I CIRCUITI STAMPATI


facilità d'uso
rapidità di esecuzione
completezza di elementi

I! kit corredato di fogli illustra-


tivi nei quali, in una ordinata, •
chiara e precisa sequenza di fo-
tografie, vengono presentate le
successive operazioni che con-
ducono alla composizione del
circuito stampato.

L. 4.500
Le richieste debbono essere· tate_invandg, a!
"P% pente_t'imoro_a
· .,·.• e:.., e.-••
.. -.,,.,;;-t.M ··· mezzo
~•:..;uo _vaglia _o
,·c.c.{
•·
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·.•··. ..._ ... _._._
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cc.o·-•:~ a ll
·•-',
·-w.
· -
llLAl- ·z·--'.!.t ~
... ' '. ..... · .. ,
• I z
furetti,
..

823
na per mezzo di un sistema di accoppiamento
induttivo tra le bobine L5 ed L6, in modo da
ottenere un adattamento di impedenza che con­
RADIT. senta di sfruttare al massimo la potenza fornita
6x4 cm dal trasmettitore.
L'antenna viene commutata automaticamente
nelle due posizioni di trasmissione e ricezione per
mezzo del relé RL; questo relé viene comandato
dal deviatore Sl, che potrebbe essere utilizzato
anche per commutare l'alimentazione del rice­
vitore.

COSTRUZIONE DEL TRASMETTITORE

Anche se la realizzazione del trasmettitore in CW


non presenta aspetti particolarmente critici, il
cablaggio deve risultare perfetto. Ciò significa che
tutte le saldature dovranno essere eseguite a re­
gola d'arte, provvedendo a disossidare bene i ter­
minali dei componenti e le piste del circuito stam­
Fig. 4 - Illustriamo in questo disegno il sistema pra- pato prima della saldatura.
tico per favorire la dispersione di calore prodotto dal
transistor finale di potenza TR3. Il lamiérino, dello spes- Molto importanti risultano gli schermi che sepa­
sore minimo di 1 mm., deve essere preferibilmente di rano fra loro i tre stadi del trasmettitore; questi
rame. dovranno essere realizzati con lamierini di ottone
o di rame elettricamente collegati con il circuito
di massa, cioè con la linea di alimentazione nega­
tiva.
LATO
CALDO Il transistor TR3 tende a riscaldarsi notevolmen­
te durante il funzionamento del trasmettitore;
è quindi necessario provvedere alla dissipazione
del calore inserendo nel circuito un radiatore, co­
sì come indicato nelle figure 2-4. Eventuali au­
menti della superficie del dissipatore serviranno
a migliorare il funzionamento del trasmettitore.
Non è necessario invece alcun radiatore per il
transistor TR2, se ci si serve della tensione di
alimentazione di 13 V. Il dissipatore è invece
necessario nel caso in cui si faccia funzionare il
circuito con tensioni superiori.

COSTRUZIONE DELLE BOBINE

Le bobine che compongono i circuiti risonanti non


sono reperibili in commercio. Esse dovranno quin­
di venir costruite direttamente dal lettore.
VITE FISS,
Per tutti gli avvolgimenti occorrerà servirsi di
filo di rame smaltato del diametro di 0,5 mm.
Fig. 5 - I dati costruttivi delle bobine montate nel cir- Con questo filo si avvolgeranno 15 spire per le
cuito del trasmettitore sono ampiamente e chiaramente bobine L1-L3-L5. Occorreranno invece 3 spire
riportati nel testo. In questo disegno vogliamo soltan-
to chiarire il sistema di avvolgimento sul supporto iso- per le bobine L2-L4; per la bobina L6 occorre­
lante e il fissaggio di questo sulla basetta del circuito ranno 4 spire. Le bobine Ll-L2-L3-L4 verranno
stampato. avvolte su supporto isolante del diametro di 9
mm., munito di nucleo di ferrite. Per le bobine
L5-L6 servirà un supporto isolante di diametro

824
interno di 8 mm., munito di nucleo di ferrite. liamperometro usato; per un milliamperometro
Facciamo notare che il numero di spire relativo da 500 A - fondo scala la resistenza R7 assu­
alla bobina L6 è soltanto indicativo, perché es­ me il valore di 6.200 ohm.
so dovrà essere ritoccato in sede di messa a pun­ La sonda AF ausiliaria dovrà essere udlizzata in
to finale del trasmettitore, così da ottenere il mas­ abbinamento con un normale tester commutato
simo trasferimento di potenza sull'antenna. sulla portata voltmetrica.
Un punto molto importante, sul quale richiamia­ Le operazioni di taratura del trasmettitore si ef-
mo l'attenzione del lettore, è quello del lato fettuano interrompendo i collegamenti sulle bo­
« freddo » delle bobine. bine L2-L4 e collegando, in sostituzione, la
sonda ausiliaria.
Il lato freddo degli avvolgimenti secondari L2-
Quando la sonda AF è collegata sui terminali del­
L4-L6 dovrà essere collegato con la massa del
la bobina L2, si regola il nucleo della bobina L1
circuito (linea negativa del circuito di alimenta­
zione). Il lato freddo degli avvolgimenti primari
Ll-L3-L5 dovrà essere collegato con il circuito
di alimentazione positiva, cioè verso R3-R4-R5.
Il mancato rispetto di questa regola può deter­
minare un mancato funzionamento del trasmet­
titore.
LATO DG
CALDO

TARATURA +
Prima di iniziare la taratura del trasmettitore, si 56n0 5KPF TESTER
IN VOLT
dovrà costruire la sonda di alta frequenza ripor­
tata in figura 6. Poi si collega con il trasmettitore
un alimentatore a 12 V, interponendo in serie una
resistenza di limitazione di corrente da 2 ohm LATO
5 W, così come indicato nello schema di tara­ MASS
tura riportato in figura 7. La resistenza da 2 ohm
permette di salvaguardare l'alimentatore in caso
di sovraccarico o cortocircuito.
Fig. 6- Per tarare il trasmettitore CW è necessaria una
Sul circuito del trasmettitore si dovrà anche col­ sonda AF ausiliaria di cui riportiamo, in questo dise-
legare il tasto telegrafico e, in sostituzione dell'an­ gno, lo schema elettrico. La sonda comprende anche
tenna, un carico fittizio, allo scopo di evitare le una resistenza di carico da 56 ohm. I conduttori con-
radiotrasmissioni, almeno per il periodo in cui trassegnati con le diciture LATO CALDO e LATO
MASSA debbono essere collegati con gli analoghi
ci si sta preparando per sostenere l'esame di ra­
punti delle bobine (figura 5).
dioamatore.
Coloro che volessero evitare il carico fittizio po­
tranno, molto più semplicemente, ripiegare sulla
lampadina da 6 V - 1 W, che fungerà allo stes­
so tempo da elemento di carico e da indicatore
ottico della potenza d'uscita. E' ovvio che la lam­
padina dovrà essere inserita sulla presa d'antenna. sino ad ottenere la massima indicazione sul qua­
La sonda di alta frequenza è necessaria per ta­ drante del tester collegato con la sonda AF. Ruo­
rare lo stadio oscillatore e quello amplificatore tando ulteriormente il nucleo di Ll, si noterà il
intermedio (TR 1-TR2); per tarare lo stadio fi­ blocco del circuito oscillatore. Quindi, una volta
nale ci si serve della sonda AF già incorporata raggiunto il massimo valore, si provvederà a ruo­
nello schema del trasmettitore. Poiché questa son­ tare in senso inverso, leggermente, il nucleo di
da è collegata soltanto con lo stadio finale (R7- Ll, in modo da ottenere una minore potenza di
D2-C12-mA), è assolutamente necessario costruir­ uscita ma una maggiore stabilità e sicurezza di
ne una nuova per la taratura dei primi due sta­ funzionamento.
di. La nuova sonda, il cui schema elettrico è ri­ Successivamente si collega la sonda AF sui ter­
portato in figura 6, incorpora anche una resisten­ minali della bobina L4, agendo allo stesso mo­
za di carico da 56 ohm; quella montata sul tra­ do di L2, cioè facendo ruotare il nucleo di L3
smettitore prevede la resistenza di carico R1 il in modo da ottenere la massima potenza d'usci­
cui valore deve essere adattato al tipo di mii- ta (questa volta non si dovrà tornare indietro!).

825
2n. 5W

LAMP.
A\LIM. 12V TX 6V 1W
6

6 3

T$T0

La taratura dello stadio finale si raggiunge uti­ Con il metodo fonico il normale alfabeto Morse
lizzando la sonda incorporata nel trasmettitore, viene interpretato così :
cioè facendo ruotare il nucleo di L5 in modo
da ottenere la massima indicazione sul milliam­
A = di daa
perometro. B = daa di di di
Volendo sfruttare al massimo le prestazioni del
c daa di daa di
trasmettitore, si potrà intervenire sul numero di
D = daa di di
E di
spire della bobina L6, così come è stato detto in di di daa di
sede di elencazione dei dati costruttivi delle bo­
F
G daa daa di
bine. Variando il numero delle spire di L6 si di di di di
potrà raggiungere un ulteriore aumento di poten­
H
I di di
za d'uscita per mezzo di un ultimo avvitamento di daa daa daa
o svitamento del nucleo della bobina L5. J daa di daa
K
A questo punto il trasmettitore può considerarsi L = di daa di di
tarato. Per farlo funzionare basterà togliere la\re­ M = daa daa
sistenza di limitazione collegata in serie e N = daa di
l'alimentatore (figura 7), collegare un'antenn o = daa daa daa
vera o un'antenna fittizia sull'apposita presa ed p di daa daa di
inviare nell'etere i propri messaggi. E' ovvio che daa daa di daa
Q
_S1 dovrà risultare commutato sulla posizione TX. R di daa di
Con S1 commutato in posizione RX, la stazione di s di di di
ascolto è pronta per ricevere, purché sulla bocco­ T daa
la contrassegnata con la sigla RX ( estrema de­ u di di daa
stra dello schema di figura 1) venga inserita, tra­ V di di di daa
mite cavetto, la presa d'antenna del ricevitore. w di daa daa
X daa di di daa
y daa di daa daa
IL CODICE MORSE z daa daa di di
1 di daa daa daa daa
Per conseguire la patente di radioamatore, oc­ 2 di di daa daa daa
corre necessariamente conoscere il codice Morse 3 di di di daa daa
ed occorre quindi una buona preparazione pra­ 4 di di di di daa
tica. Attualmente a tutti i candidati viene consi­ 5 di di di di di
gliato un particolare metodo didattico, chiama­ 6 daa di di di di
to metodo fonico, che consiste nell'associare ad 7 daa daa di di di
ogni lettera un suono. Il punto viene interpreta­ 8 daa daa daa di di
to con il suono « di », la linea con il suono « daa » 9 daa daa daa daa di
(la doppia a serve ad allungare il suono). o daa daa daa daa daa

826
Durante l'esercizio pratico occorre tener pre­
sente che il suono corrispondente ad una linea
deve durare tanto quanto quello relativo a tre
punti; l'intervallo di tempo tra i punti e le
Fig. 7 - Questo semplice schema, di tipo a linee di una stessa lettera deve durare quanto
blocchi, interpreta il sistema di taratura del
trasmettitore. La resistenza di limitazione di
un punto, mentre l'intervallo tra le varie lettere
corrente (2 ohm- 5 W) tutela l'integrita del- deve superare quello di una linea.
l'alimentatore e del trasmettitore in caso di Nell'iniziare lo studio del codice Morse, consiglia­
sovraccarichi o cortocircuiti. La lampada da mo di mandare a memoria, in un primo tempo,
6 V - 1 W funge da carico fittizio e sostituisce
l'antenna trasmittente. Il lettore dovrà tener
le lettere più semplici, in un secondo tempo
ben presente che, durante la fase di taratura quelle più complicate e, per ultimi, i numeri.
del trasmettitore, l'oscillatore funziona soltan- Soltanto con questo sistema, dopo un tempo
to se il tasto telegrafico rimane premuto. relativamente breve di esercizio continuato, l'a­
spirante radioamatore potrà ritenersi pronto per
sostenere l'esame.

r i "- «
. 3
- TORE TUTTOFARE
g e g

AS21
in scatola di montaggio a L. 3.750

Il kit permette di realizza-


re un modulo elettronico u-
tilissimo, da adattarsi alle
seguenti funzioni:

Amplificatore BF Caratteristiche elettriche del modulo


Sirena elettronica Tensione tipica di lavoro: 9 V
Allarme elettronico
Consumo di corrente: 80 + 100 mA
Oscillatore BF
(emissione in codice mor- Potenza d'uscita: 0,3 W indistorti
se) Impedenza d'uscita: 8 ohm

827
IL
TESTER
ELETTROCHIMICO

per
il controllo
periodico
della batteria
dell'auto

828
CON QUESTO SEMPLICE APPARATO SI POSSONO EFFETTUARE DUE
DIVERSI TIPI DI MISURA DI TENSIONE DELLA BATTERIA DELL'AUTO:
QUELLO GLOBALE DELLA TENSIONE COMPLESSIVA E QUELLO PARTI-
COLARE DELLA TENSIONE DI OGNI ELEMENTO DELL'ACCUMULATORE.

L'automobilista scrupoloso provvede sempre a gli elementi che compongono l'accumulatore. Nel
controllare il livello dell'acqua distillata sopra le primo caso, ovviamente, l'apparecchio funge da
piastre dell'accumulatore. E quando l'accensio­ voltmetro a scala dilatata, nel secondo caso si
ne del motore diviene difficoltosa, allora provvede ha la possibilità di controllare lo stato di salute
alla ricarica della batteria. di ciascun elemento.
Ma quando non si riesce ad avviare il motore, la La semplicità realizzativa del nostro apparato è
ricarica della batteria può risultare un ... farmaco tale da consigliarne la costruzione anche ai prin­
assai poco efficace che, tutt'al più, può prolunga­ cipianti e a tutti coloro che vogliono effettiva­
re di poco la vita dell'accumulatore. E' come se mente tenere sotto controllo la batteria della loro
si volesse riportare in vita un moribondo con po­ auto.
che boccate di ossigeno.
Per una corretta conservazione della batteria,
perché essa sia sempre efficiente, per allungarne CIRCUITO ELETTRICO
la durata nel tempo, ogni buon automobilista sa
che la ricarica deve essere effettuata di quando in
Analizziamo lo schema elettrico del tester elettro­
quando, ogni volta che, dopo un preciso control­
chimico riportato in figura 1.
lo, ci si accorge di una lieve diminuzione della
capacità elettrica. Ma il preciso controllo della Come si può notare, il circuito è composto da
batteria non può essere effettuato con un comu­ pochi elementi, tutti di facile reperibilità com­
ne tester. Perché occorre uno strumento partico­ merciale e di basso costo.
lare, che noi ora presenteremo e che abbiamo Le indicazioni relative alla efficienza dell'accu­
denominato. « Il tester elettrochimico ». mulatore sono offerte da uno strumento misu­
Con il nostro strumento ogni automobilista sarà ratore di corrente (milliamperometro) da 1 mA
in grado di tenere sotto controllo periodico la fondo-scala.
propria batteria, in modo da prevenire o, alme­ Il milliamperometro, volendo economizzare an­
no, prevedere eventuali anomalie di funzionamen­ cor più sulla spesa complessiva, potrà essere so­
to. Il nostro strumento, in particolare, svolge due stituito con un normale tester.
singole funzioni: quella del controllo globale della Il deviatore S 1 permette di selezionare i due
batteria e quella del controllo elettrochimico de- diversi metodi di applicazione dell'apparato:

829
PILA 1,5V
R3

S1

@ oz
_J
$
T R2
+
z
::)
a

@ ±. mA
p

Fig. 1 - Il !ommutatore S1 permette di utilizzare il cir-


cuito del ster elettrochimico nelle due possibili po-
sizioni di controllo delle tensioni della batteria. La
posizione ndicata nello schema è quella da adottarsi
nel caso di misura di un singolo elemento dell'accu-
mulatore; commutando S1 verso il diodo zener DZ
è possibile controllare invece la tensione complessiva
della batteria.

COMPONENTI

R1
R2
R3
=
=
=
470 ohm - 2 W
2.700 ohm - ½ W
5.000 ohm (trimmer potenziometrico)
)
Fig. 2 - Il cablaggio del tester elettrochimico può es-
R4 = 5.000 ohm (trimmer potenziometrico) sere realizzato nel modo che ognuno può ritenere mi-
DZ = diodo zener (10 V ± 5%) gliore, perché non sussistono elementi di imposizione
particolare nella distribuzione dei componenti o nella
mA = milliamperometro (1 mA fondo-scala)
misura dei conduttori. Il milliamperometro può essere
pila = 1,5 V sostituito, per ragioni di economia, con un comune
S1 = commutatore (1 via - 2 posizioni) tester.

830
quello del controllo dei singoli elementi e quel­ Concludiamo dicendo che, mentre lo strumento
lo dell'esame globale della batteria. indica valori di tensione compresi fra O e 5 V,
Il controllo globale si effettua commutando S1 la tensione misurata esternamente varia fra 10 e
nella posizione in cui viene inserito il diodo 15 V. E' evidente che in questo modo si ottie­
zener DZ, il cui valore di tensione è di 10 V. ne una estensione della scala di 3 volte, che per­
Sui terminali della resistenza Rl si genera una mette letture più agevoli e più precise di quelle
caduta di tensione di valore pari alla differeriza effettuate con un normale strumento di misura
fra la tensione effettiva dell'accumulatore e quel­ con scala compresa fra O e 15 V, perché la let­
la tipica dello zener. Il valore di inizio-scala del­ tura si effettuerebbe soltanto sull'ultima parte
lo strumento indicatore assume quindi l'indica­ della scala.
zione di 10 V, mentre con un accumulatore su­ Ricordiamo infine che un accumulatore, a fine
percarico a 15 V, sullo strumento si avrà una carica, presenta una tensione di 2,6 V circa per
segnalazione a fondo-scala pari ad un valore di ogni elemento; questo valore di tensione scende,
tensione di soli 5 V (15- 10 = 5 V). dopo un breve tempo e sotto carico, a 2-2,2 V.
Se questo valore scende al di sotto di 1,8 V, la bat­
teria deve considerarsi scarica.
L'accumulatore deve invece considerarsi carico
quando la sua tensione è compresa fra 13,2 e 12
V. Si trova in fase di scarica quando la tensio­
ne risulta compresa fra 12 e 10,8 V. La batteria
risulta completamente scarica al di sotto del va­
lore di 10,8 V.
o o

MISURA DELLA TENSIONE

La misura della tensione della batteria, tramite


il nostro apparato, deve essere effettuata dopo un
certo periodo di quiete, cioè non subito dopo
+ aver spento il motore dell'auto. Perché la cari­
G @) /) BASETTA ca ricevuta dalla dinamo o dall'alternatore po­
ISOLANTE trebbe alterare la misura ottenuta subito dopo
_,
9)} l'arresto del motore.
E' inoltre importante che, durante la misura del­
la tensione, la batteria rimanga sotto carico,
accendendo, ad esempio, le luci di posizione del­
R4 l'auto. La misura della tensione di una batte­
ria a circuito aperto, cioè senza carico, non ha
senso, perché si otterrebbe in ogni caso una indi­
cazione di batteria perfettamente efficiente; tale
indicazione potrebbe essere smentita non appe­
na la batteria eroga corrente.

CONTROLLO DEI SINGOLI ELEMENTI

Il controllo globale della batteria non è sufficien­


te per conoscere le condizioni elettriche precise
di ogni singolo elemento. La misura di 12 V, ad
o o esempio, potrebbe significare che 5 elementi so­
no carichi a 2,06 V, mentre il sesto elemento è
8OCCOLE PER carico a 1,7 V, cioè fuori uso. Per sapere quindi
PUNTALI se tutti i sei elementi sono carichi a 2 V, occor­
re fare il controllo di ogni singolo elemento. E
nel nostro tester elettrochimico è previsto anche
questo sistema di controllo della batteria.
Il commutatore S1 deve trovarsi esattamente nel-

831
CUFFIA la posizione indicata nello schema elettrico di fi­
gura I, cioè con la pila a 1.5 V inserita nel cir­
MONO-STEREO cuito.
Anche in questa nuova posizione circuitale il
funzionamento del tester elettrochimico è del
Per ogni esigenza d'ascolto personale e per ogni tutto simile a quello analizzato precedentemente.
tipo di collegamento con amplificatori monofo-
nici, stereofonici, con registratori, ricevitori ra-
L'unica differenza consiste nel fatto che la bat­
dio, giradischi, ecc. teria funziona come un diodo zener da 1,5 V.
Il vantaggio ottenuto con la nuova disposizione
CARATTERISTICHE Viene fornita con spi- circuitale consiste nella possibilità di ottenere una
notto jack 0 3,5 mm.
e spina jack stereo (la scala espansa tra 1,5 e 2,5 V, assai utile per la
cuffia è predisposta per prova di un singolo elemento.
Gamma di frequenza: l'ascolto monofonico.
30- 13.000 Hz Per l'ascolto stereofo- Come è possibile analizzare un solo elemento
nico, tranciare i! colle-
Sensibilità: 150 dB gamento con lo spi- della batteria se le connessioni tra i vari elementi
notto jack 0 3,5 mm., sono interne?
separare le due coppie
Impedenza: 8 ohm di conduttori ed ef-
fettuare le esatte sal-
Peso: 170 gr. dature a stagno con la
spina jack stereo). LE SONDE ELETTROCHIMICHE

Il problema si risolve facilmente con l'uso di son­


de elettrochimiche, che dovranno essere diretta­
mente costruite dal lettore, tenendo sott'occhio
il piano costruttivo riportato in figura 3.
La realizzazione pratica della sonda si effettua
dentro due contenitori di penne a sfera, dalle
quali sarà stato eliminato il « refl »; le sonde
devono essere due: una per il morsetto positi­
vo e l'altra per il morsetto negativo del tester
elettrochimico.
Utilizzando dunque il solo tubetto esterno della
penna a sfera, si avvolgeranno, su una delle due
estremità e nel modo indicato in figura 3, 12
spire di filo di stagno in tubetto, di quello nor­
malmente usato per le saldature dei componenti
elettronici. L'avvolgimento deve risultare distan­
ziato di 5 mm. dalla fine del tubetto della pen­
L. 6.500 na. E' ovvio che le spire dovranno risultare com­
patte ed avvolte in modo eia non sciogliersi fa­
cilmente, allo scopo di evitare cortocircuiti ac­
ADATTATORE - cidentali delle piastre dell'accumulatore quando
la sonda viene immessa nella soluzione elettroli­
PER CUFFIE STEREO tica della batteria.
Il filo di stagno verrà saldato ad un filo di rame
Piccolo apparecchio che con-
sente il collegamento di una flessibile che scorre internamente alla penna e fa
o due cuffie stereo con tutti
i complessi stereofonici. La
capo ad uno spinotto necessario per il collega­
commutazione altoparlanti-cuf- mento con la presa. positiva o negativa del te­
fia è immediata, tramite inter-
ruttore a slitta, senza dover ster elettrochimico.
Intervenire sui collegamenti.
L'apparecchio si inserisce nel
Ripetiamo ancora: si dovranno costruire due
collegamento Ira uscita del- sonde identiche, una per il morsetto positivo e
l'amplificatore e altoparlanti.
l'altra per il morsetto negativo del tester elet­
trochimico.
L. 4.800 L'uso delle sonde è oltremodo semplice: esse ver­
ranno immerse contemporaneamente nel liquido
di due elementi vicini. Il valore della tensione
misurata dovrà essere superiore a 1,8 V.
Anche per questo tipo di misura valgono le re­
gole prima citate: batteria a riposo collegata con

832
mento indicatore per il tester elettrochimico e da
strumento di paragone.
STAGNO
Per la taratura della scala nella gamma 10 V -
15 V, occorrerà collegare lo strumento di para­
gone, oppure, provvisoriamente, il tester, sui
7--- terminali della resistenza Rl, regolando l'alimen­
tazione in modo da ottenere una indicazione di
5 V. Successivamente, senza variare la tensione
di alimentazione, che dovrà essere di tipo sta­
bilizzato, si provvederà a regolare la resistenza
Fig. 3- Per effettuare la misura della tensione di ogni R4 in modo da costringere l'indice dello stru­
singolo elemento dell'accumulatore, si dovranno co- mento ad una deviazione completa a fondo-scala
struire due sonde uguali, prendendo spunto dal dise- (lo strumento dovrà essere commutato sulla por­
gno qui riportato, in cui si suggerisce l'uso del con- tata di 1 mA fondo-scala).
tenitore di una penna a sfera. Su una delle due estre-
mità sono avvolte, in forma compatta, 12 spire di filo Per regolare la portata 1,5-2,5 V basterà ap­
di stagno in tubetto. Lo spinotto deve essere colle- plicare ai puntali del nostro apparato una ten­
gato con una delle due boccole del tester elettrochi- sione di 2,5 V e manovrare R3 in modo da co­
mico. stringere l'indice del milliamperometro ad una
deviazione completa a fondo-scala.
Dopo tali operazioni il tester elettrochimico po­
trà considerarsi tarato e in grado di offrire pre­
stazioni più che soddisfacenti e, soprattutto, uti­
un canco. li per diagnosticare lo stato di salute dell'accu­
Si tenga presente che, durante la misura della mulatore della propria auto.
tensione di due elementi attigui per mezzo delle
sonde, occorrerà agitare leggermente la soluzione
elettrolitica con la sonda stessa, allo scopo di e­
vitare fenomeni di polarizzazione chimica che
falserebbero le misure. A prova ultimata le son­
de verranno abbondantemente risciacquate sotto
l'acqua corrente, allo scopo di scongiurare feno­ IMPORTANTE
meni di corrosione dovuti alla soluzione acida del-
• l'elettrolita.
PER GLI ABBONATI

COSTRUZIONE DEL TESTER I Signori Abbonati che


ci comunicano il loro
La costruzione del tester elettrochimico è mol­
to semplice. In figura 2 suggeriamo un esempio

Cambiamento
di realizzazione, avvertendo il lettore che qualsia­
si altro tipo di cablaggio andrà ugualmente be­
ne, perché non esistono elementi critici e la lun­
ghezza dei collegamenti non assume alcuna im­
portanza nei confronti del funzionamento del­
l'apparato. L'unica cosa importante è che il dio­
do zener sia esattamente da 1O V ± 5/.
d'indirizzo
sono pregati di segnalarci, as-
TARATURA DEL TESTER
sieme al preciso nuovo indiriz-
La taratura della scala del milliamperometro, op­ zo, anche quello vecchio con cui
pure l'adattamento della scala del tester alle hanno finora ricevuto la Rivi-
nuove esigenze di lettura, dovranno essere ef­ sta, scrivendo, possibilmente,
fettuate per mezzo di un alimentatore variabile in stampatello.
ed eventualmente di uno strumento abbastanza
preciso, qualora non si utilizzi un tester già ta­
rato che potrà servire, alternativamente, da stru-

833
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Elettronica Pratica non assume alcuna responsabilità su eventuali contesta-
zioni che potessero insorgere fra i signori lettori e sulla natura o veridicità
del testo pubblicato. In ogni caso non verranno accettati e, ovviamente,
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Sensibilità entrata El 100 mV per 45 W
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+ 23 dB a 20 KHz
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Questa scatola di montaggio, veramente pre- elementi necessari per la realiz-
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ficatore di potenza, appositamente concepito dotto nella foto. Per il suo com-
per l'accoppiamento con la chitarra elettrica,
è dotato di due entrate ed è quindi adattabile pletamento il lettore dovrà pro-
a molte altre sorgenti di segnali BF, cosi da curarsi, per proprio conto, gli al-
rendere l'apparato utilissimo per gli usi più
svariati. toparlanti e il contenitore.
li kit e comprensivo di tutti gli elementi necessari per la realiz
razione dell'amplificatore riprodotto nella foto, Per il suo com-
pletamento Il lettore dovrà procurarsi, per proprio conto, gli
altoparlanti e il contenitore

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stra saremo ben lieti di rispondere a tutti, senza distinzione alcuna,
pubblicamente, su queste pagine, oppure, a richiesta, privatamen-
te, tramite lettera. Per rimborso spese postali e di segreteria si
prega aggiungere alla domanda l'importo di L. 800 (abbonati L.
600) in francobolli.

Le leghe di stagno, si definiscono con due numeri di cui il primo rap-


presenta il contenuto percentuale di stagno, il
Sono un principiante di elettronica e un vostro secondo quello del piombo. Varia inoltre la com-
affezionato lettore. Vorrei porvi una domanda di posizione chimica del disossidante che costitui-
natura tecnologica, vorrei cioè sapere se lo sta­ sce l'anima del filo, a seconda delle applicazioni.
gno usato da noi principianti, quello a filo con­ Una saldatura 60/40 con anima disossidante « i-
tenente all'interno la pasta disossidante è rap­ nerte » ( cioè non corrosiva) è particolarmente in-
presentato da stagno puro oppure da una lega. dicata per l'elettronica in quanto l'alto tenore di
Ancora una domanda: quando si compera que­ stagno permette saldature a bassa temperatura
sto tipo di stagno, capita spesso di vederlo defi­ (190°C circa), rapidamente e facilmente, mentre
nito dalla casa costruttrice con due numeri. Che il disossidante non corrosivo rende la giunzione
cosa significano questi numeri? affidabile, senza provocare « degradazioni » mo-
ZOCCHI SALVATORE lecolari dei metalli nel tempo .
Verona

Il materiale d'apporto, impiegato nella saldatu-


ra a stagno, è costituito da una lega di stagno e
piombo, normalmente sotto forma di filo del dia-
metro di 1-2 mm. e cavo per tutta la sua lun-
•••
La gara dei pulsanti

ghezza. L'interno del filo è riempito di una so- Per rendere più interessanti certe festicciole fra
stanza che, a caldo, cola con lo stagno e reagi- amici, vorrei realizzare un dispositivo simile a
sce chimicamente sulle superfici da saldare, di- quelli abbondantemente utilizzati in questi ulti­
sossidandole. Quasi tutti i metalli a contatto del- mi tempi in talune trasmissioni TV nelle quali,
!' aria si ricoprono infatti di un velo di ossido, per per mezzo di pulsanti, si provoca l'accensione del­
cui lo stagno non riuscirebbe a «legare » se l'os- la lampadina corrispondente al concorrente che
sido non venisse asportato, sia meccanicamente, per primo esercita la pressione sul pulsante stes­
tramite lime, carta vetro, ecc., sia chimicamente. so. E' ovvio che contemporaneamente dovrebbe
La percentuale o il «tenore » di stagno possono disinserirsi il circuito di accensione della lampa­
variare, ed è per questo che le leghe di stagno da dell'altro concorrente. E' possibile ottenere

843
lampada LPI a causa della corrente di base che
attraversa la lampada LP2 e la resistenza R1. Se
il secondo concorrente preme il pulsante P2 an-
che un solo attimo dopo, la lampada LP2 non
si accende, perché nessuna corrente può scor-
rere attraverso la base del transistor TR2, dato
che il transistor TRl si trova in saturazione e la
tensione del suo collettore è di o V circa. I due
transistor sono di tipo 2N1711; le due resistenze
sono entrambe da 2.200 ohm; le due lampadine
sono da 6 V- 50 mA .

•••
Caricabatterie al Ni-Cd

Mi capita spesso di dover ricavare accumulatori


al Ni-Cd da 12 V-0,5-2Ah. Potreste indicarmi
un progetto semplice ed efficiente, in grado di
mantenere ad un valore costante la corrente di
ciò senza ricorrere alla composizione di circuiti carica?
oltremodo complessi? FRANCO SFOLDI
FAGGI OTTO FRANCESCO Viterbo
Forli
Le consigliamo di realizzare il progetto del ge-
La nostra risposta è affermativa e lo dimostra ab- neratore di corrente presentato a pagina 442 del
bondantemente lo schema qui riportato. Come fascicolo di giugno di quest'anno. All'uscita del
può notare si tratta di un circuito estremamente circuito lei dovrà collegare, in parallelo, un vol-
semplice, che presenta l'unico svantaggio di do- tmetro in grado di segnalare l'avvenuta carica
ver mantenere premuto il pulsante se si vuole dell'accumulatore. Per rendere automatico il pro-
che la lampada corrispondente rimanga accesa. cedimento, basterà porre, in parallelo con l'u-
Il funzionamento del circuito è intuitivo; se ad scita, un diodo zener di tensione pari a quella di
esempio viene premuto per primo il pulsante PI, fine-carica, in modo che, una volta raggiunto tale
il transistor TRI diviene saturo e accende la valore di tensione, la corrente di carica possa in-

Chi comincia soltanto ora a


muovere i primi passi nel mon-
PREZZO È ALLA
RTATA DI TUTTI! ■
L 2 500 ■
do dell'elettronica pratica, non
può sottoporsi a spese eccessi-
ve per attrezzare il proprio banco di lavoro, anche se questo deve assumere un carattere essenzialmente dilet-
tantistico. Il saldatore del principiante, dunque, deve essere economico, robusto e versatile, cosi come lo è
quello qui raffigurato. La sua potenza è di 50 W e l'alimentazione è quella normale di rete-luce di 220 V.

844
teressare il solo diodo zener, senza sovraccarica- rienza aumenta, si può riuscire a colmare questa
re l'accumulatore. La potenza dello zener dovrà lacuna. Ma se voi pubblicaste l'interpretazione di
essere ovviamente calcolata applicando la se- questo particolare codice, sono certo che i tem­
guente formula: W = V z x I carica . pi di maturazione di un CB risulterebbero assai
più brevi.
UN LETTORE

IL CODICE Q
••• Milano

La sua richiesta è risultata contemporanea a


quanto pubblicato in coda alla rubrica « Le pa-
gine del CB» di questo mese. Come avrà potu-
Da qualche tempo sono entrato a far parte del to otare, abbiamo provveduto alla pubblicazio-
mondo dei CB in qualità di ascoltatore. Pur­ ne sia « dell'alfabeto » utile per lo spelling del
troppo ho notato che in questo particolare traf­ nominativo della propria stazione, o di altri mes-
fico delle ricetrasmissioni dilettantistiche si fa saggi, quando si viene mal ricevuti dal corrispon-
abbondantemente uso di espressioni in codice, dente, sia del codice «Q» completo che viene
delle quali non conosco il significato. E' ovvio che usato non soltanto da tutti i CE ma anche dai
col passare del tempo, mano a mano che l'espe- radioamatori.

' i

MODULO EP 0139
PER
ANTIFURTO ELETTRONICO PER AUTO
CON ESSO POTRETE REALIZZARE:

1) antifurto per auto

2) lampeggiatore di emergenza ad una


lampada

3) lampeggiatore di emergenza a due


lampade

4) pilotaggio di carichi elettrici di una


certa potenza

La realizzazione di questo modulo elettronico ga-


rantisce il doppio vantaggio del sicuro funziona-
mento e dell'immediata disponibilità nel... magaz-
zino dello sperimentatore dilettante.
L 7.500

845
Alta tensione senza trasformatore Talvolta, purtroppo, non riesco a realizzare i cir­
cuiti risonanti, per i quali mi affido qualche volta
Pur vivendo in piena era di integrati e transistor, all'esperienza e qualche volta ai dati dedotti da
io rappresento i lettori della vecchia guardia, certe tabelle. Esiste un sistema semplice, non certo
quelli che si dilettano ancora con le realizzazio­ quello del dip-grid-meter, di realizzazione delle
ni a valvole. La domanda che vi pongo verte bobine con il solo uso di un vecchio generatore
ovviamente su tale argomento. Attualmente le dif­ di alta frequenza a valvole in mio possesso?
ficoltà di approvvigionamento di materiali ra­ LAMPIGNANO DOMENICO
dioelettrici per i circuiti con tubi elettronici si Cerignola

Con un generatore di alta frequenza, anche di


vecchio tipo, a valvole, il problema della realiz-
zazione sperimentale delle bobine risulta notevol-
1
mente semplificato. Basta infatti montare un
circuito « test », come quello qui riportato, per
RI controllare la risonanza di una bobina. Nel no-
+ PRESA
250 V CC
stro caso si agisce sul condensatore variabile C2,
R2 oppure sul nucleo della bobina sperimentale Ll,
facendo in modo che l'indice del microampero-
metro µA subisca la massima deviazione; even-
tualmente si provvederà a collegare, in serie con
il microamperometro, una resistenza limitatrice,

sono estese al settore dei trasformatori per l'alta


tensione anodica; per esempio alla tensione di c1 DG
250 V. Come si può ovviare a tale inconvenien­
te?
COLOMBO MAURIZIO
Cremona
ENTR
F C3
Un sistema semplice ed economico per alimenta-
re i circuiti anodici degli apparati a valvole è A
quello di prelevare direttamente la tensione dalla
rete-luce, provvedendo all'isolamento elettrico di
tutti quei punti del circuito che possono venire
casualmente a contatto con il corpo dell'operato-
re. Il circuito qui presentato permette di ottene- se il segnale di alta frequenza dovesse risultare
re in uscita, la tensione continua di 250 V cc con di ampiezza eccessiva. Una volta individuata la
un assorbimento di corrente di 0,3 A circa. Ser- massima deviazione dell'indice dello strumento,
vendosi di circuiti duplicatori o, comunque, mol- si potranno ottenere i dati della bobina L1 e del
tiplicatori di tensione, si possono ottenere ten- condensatore variabile C2 necessari per l' accor-
sioni continue di valore superiore al migliaio di do alla frequenza desiderata. COMPONENTI:
V. COMPONENTI: Rl = 10 ohm - 2 W; R2 C1 = 10-50 pF; C2 = 10-350 pF; DG = diodo
= 100.000 ohm - 2 W; Cl = 100 F - 350 VI al germanio di qualsiasi tipo; A = microampe-
(elettrolitico); D1 = diodo al silicio di tipo BY rometro da 50 A fondo-scala; C3 = 1.000 pF.
127.

• •• •••
Un'anticipazione sul nostro programma
Realizzazione sperimentale delle bobine
Sono rimasto deluso a causa della risposta data
Sono un vostro affezionato lettore dedito, in mo­ alla mia richiesta di acquisto del kit, abbondan­
do particolare, ai montaggi di apparati radio­ temente pubblicizzato fino a poco tempo fa, del
riceventi. Mo,to spesso, quando costruisco un ricevitore per onde medie a due valvole. Infat­
progetto, cerco di personalizzare il più possibile ti mi scrivete che quella scatola di montaggio non
l'apparato apportando delle modifiche al circuito. viene più venduta dalla vostra Organizzazione.

846
Quali sono i motivi per cui avete eliminato un tor e a valvole può essere soppressa. Ma non è
progetto così interessante? Le valvole elettroni­ possibile continuare per molto tempo con la pub-
che non rappresentano tuttora un valido stru­ blicità di uno stesso progetto che, col passare
mento didattico per chi vuole istruirsi a fondo del tempo, invecchia e non viene più accettato
nella radiotecnica? dal grosso pubblico. Possiamo dunque anticipar-
DARIO FRANCISCI le una notizia relativa al nostro programma tecni-
Potenza co-editoriale: quanto prima, con tutta probabi-
lità, nel prossimo mese di dicembre, verrà pre-
La valvola elettronica, come lei giustamente dice, sentata una nuova scatola di montaggio di ri-
non può essere eliminata in una didattica seria cevitore radio a due valvole con circuito stampa-
e completa della radiotecnica. E per questo mo- to. Siamo certi che si tratterà di un kit molto
tivo neppure la scatola di montaggio del ricevi- interessante, attuale ed economico.

FOTOCOMANDO
PER:
e interruttore crepuscolare

e conteggio di oggetti
o persone

antifurto

e apertura automatica del


garage

lampeggiatore

e tutti i comandi a distanza

in scatola di montaggio a L. 9.700


Con questa scatola di montaggio offriamo ai lettori la possibilità di realizzare
rapidamente senza alcun problema di reperibilità di materiali, un efficiente fo-
tocomando adatto a tutte le applicazioni di comandi a di-stanza.

LA SCATOLA DI MONTAGGIO DEVE ESSERE RICHIESTA A: ELETTRONICA


PRATICA - 20125 MILANO - VIA ZURETTI, 52. INVIANDO ANTICIPATAMEN-
TE L'IMPORTO DI L. 9.700 A MEZZO VAGLIA POSTALE O C.C.P N. 3/26482
EL PREZZO SONO COMPRESE LE SPESE DI SPEDIZIONE

847
--

CARICABATTERIE
IN SCATOLA DI MONTAGGIO
ENTRATA: 220 V - 50 Hz
USCITA: 6 - 12 Vcc - 4A
L 14
's
500

L'Analizzatore modello R.P.
L. 44.800 12/T.L. è uno strumento di
laboratorio di grandi dimen-
sioni, caratterizzato per le
ANALIZZATORE prestazioni particolarmente
elevate, grazie alla scelta dei
DI LABORATORIO uoi componenti, la sua ese-
MOD. R.P. 12/T.L. cuzione impeccabile e la
semplicità del suo impiego
e al suo costo limitato, che
lo impongono all'attenzione
dei tecnici più qualificati.
CARATTERISTICHE TECNICHE Dimensioni: 180x160x80 mm.

OSCILLATORE MODULATO
mod. AM/FM/30

L. 44.000
Questo generatore, data la
sua larga banda di frequen-
za consente con molta la-
cilità l'allineamento di tutte
le apparecchiature operanti
in onde medie, onde lunghe,
onde corte, ed in tutta la
gamma di VHF. Il quadrante
delle frequenze è di grandi
dimensioni che consente una
facile lettura.
Dimensioni: 250x170x90 mm

ANALIZZATORE
mod. R.P. 20 KN
(sensibilità 20.000
ohm/volt)

18.200

CARATTERISTICHE TECNICHE CARATTERISTICHE TECNICHE

0,1 1 5 10 50 100 200 500 1000 GAMME


RANGES
A I e I e
= 3,8Mc
I o
50yA 5004 5 50 500 5000 1+400re400+12OQxe 1,1 [ 3,5-12u:
0,5 GAMME
5 25 50 250 500 1000 RIKGES
E I r I G
12+4011c 40+130Mc 80+260Mc
2,5 25 250 2500
1/0-+10x/ 110/0+10Cl/ 110/0+1M/ 1 /0+10M
1ll/ 0+10Ml11\/ 0-+-100M
ti/0+50~ 110k/0-500k Grande strumento dalle pic-
0i dimensioni, realizzato
Ballisticf @Mml00/0+-200F /0hmxl\/0:20F completamente su circuito
1/0+ 50/ 110/0+-500/100/0+5000 stampato. Assenza totale di
commutatori rotantl e quindi
-10+22 oi falsi contatti dovuti al la
usura e a guasti meccanici.
0,5 5 25 50 250 500 1000 Jack di contatto di conce-
zione completamente nuova.
Munito di dispositivo di pro-
iezione.
Dimensioni· 140x90x35 mm
ICROTRASMETTITDRE
TASCABILE
CON CIRCUITO INTEGRATO
Tutti lo possono costruire, anche coloro che so-
no privi di nozioni tecniche. Funziona immedia-
tamente, perché non richiede alcuna operazione
di messa a punto. Se occultato in un cassetto,
sotto un mobile o dentro un lampadario, capterà ...
indiscretamente suoni, rumori e voci, trasmetten-
doli a distanza notevole e rendendoli udibili at-
traverso un ricevitore a modulazione di frequen-
za, anche di tipo portatile.

IN SCATOLA
DI
MONTAGGIO . 6.80
L'emissione è in modulazione di frequenza, sulla
gamma degli 80-110 MHz. La portata, con an-
tenna, supera il migliaio di metri. Le dimensioni
1T sono talmente ridotte che il circuito, completo
di pila e microfono, occupa lo spazio di un pac-
~ chetto di sigarette. L'elevato rendimento del cir-
cuito consente un'autonomia di 200 ore circa. La
potenza imput è di 0,5 mW. La sensibilità è re-
golabile per le due diverse condizioni d'uso del-
l'apparato: per captare suoni deboli e lontani dal
microfono, oppure suoni forti in prossimità del
microfono. Alimentazione con pila a 9 V.
RIVISTA MENSILE PER GLI APPASSIONATI
DI ELETTRONICA - RADIO -TELEVISIONE
-

PIA&
AIIIJCA
Anno IV -N. 12- DICEMBRE 1975 - Sped. in Abb. Post. Gr. lii L. 700

ANTENNA MIGLIORIAMO
PORTAllLE L'EFFETTO
D'EMERGENZA STEREO

IN SCATOLA
DI MONTAGGIO

RX va ONDE MEDIE E CORTE


SIGNAL LAUNCHER (Generatore di segnali}
Costruito nelle due versioni per Radio e Telev,sioile. Particolarmente adatto
per localizzare velocemente i guasti nei radioricevitori, amplificatori, fono-
valigie. autoradio. televisori.

CARATTERISTICHE TECNICHE, MOD. RADIO


Frequenza 1 Kc Dimensioni
o
12r '2 mm
)
Armoniche fino a 50 Mc Peso 40 grs.
Tensione massima
Uscila 10,5 V etf. applicabile al puntale 500 y
30 V pp. Corrente della balleria 2 mA

CARATTERISTICHE TECNICHE, MOD. TELEVISIONE


Frequenza 250 Kc Dimensioni
(L. 7.800) 12 x160 mm
Armoniche tno a soo Mc "$??e massima 40 grs.
Uscita 5 V elf. applicabile ai puntale 500 V

VOLTMETRO
EL ETT RONICO
L. 95.000 15 V elf. Corrente della batterla 50 mA

MOD. R.P. 9/T.R.


A TRANSISTOR
II Voltmetro elettronico Mod.
R.P. 9/T.R. complelamenle
transistorizzato con transi-
stor a effello di campo è uno
slrumento di grande impor-
lanza poiché ne' servizi Ra-
dio, TV, FM e BF esso per-
Tutti gli
melte di ottenere una gran- strumenti di
de varietà di misure, tensio-
ni continue e alternate, non- misura e di
ché corrente continua, mi-
sure di tensione di uscita, controllo pubblicizzati in
la R.F .. la BF, misu:e di re- questa pagina possono
sistenza - il tutto con un
allo grado di, precisione. essere richiesti a:
L'esallezza delle misure è
assicurala dall'alla impeden- Elettronica Pratica - 20125 Milano - Via Zuretti n. 52, inviando
za di entrala che è di 11
megaohmn.
anticipatamente Il relativo Importo a mezzo vaglia postale o c.c.p. n
Dimensioni 180x760x80 mm. 3/26482. Nel prezzo sono comprese le spese di spedizione
CARATTERISTICHE TECNICHE

V= 05 15 5 25 l00 1500 30K


mA= 50A 50A 1 5 50 1500
Vr 0.5 1 5 25 00 1500
X1 xlO xlOO xtk xlOk x IM
Ohm
0-1k 0+10k 0+100k 0+1M 0-10 +-1000M
Pico Pico 4 14 40 140 400 4000
dB -20 +15

ANALIZZATORE mod. R.P. 20 K


(sensibilità 20.000 ohm/volt)
CARATTERISTICHE TECNICHE

V= 0,1 1 10 50 200 1000 Il generatore BF. 40 è uno


strumento di alta qualità per
m- 50A 500uA 5 50 So0 misure nella gamma di lre-
y 05 5 50 250 1000 quenza da 20 a 200.000 Hz.
Strumento che unisce alla Il circuito impiegato è il
mA v 25 25 250 2500 massima semplicità d'uso un ponte di Wien, mollo sta-
minimo ingombro. Realizza-
Ohm= 1l/0-10k 1100/0-1M xl\/@-1CM to completamente su circui-
bile. Tutta la gamma di fre-
quenza è coperta in quattro
Ballistic F 0Mm 1 100/0+200F/0hm xl/0-20yF to stampato. Assenza totale bande riportate su un qua-
di commutatori rotanti e drante ampio di facile /et-
dB -IO+ 22 quindi falsi contatti dovuti tura. Sono utilizzabili due
Output 0,5 5 50 250 1000 all'usura. Jack di contalto ditterenti rappresentazioni
di concezione completamen- grafiche dalla forma d'onda.
te nuova. Munito di disposi-

L. 19.000
SINUSOIDALJ e QUADRE. li
tivo di protezione. livello d'uscita costante è
Dimensioni: 80x125x35 mm garantito dall'uso di un
thermistore· re circuito
di reazione negativa
Dimensiai 252x170x0 mm

CARATTERISTICHE TECNICHE
OSCILLATORE A BASSA
FREQUENZA mod. BF. 40
GAMME B e o
RANGES 200 + 2KH 2+20KHz 20-200KH1
00
DUE NUOVE
SCATOLE
DI MONTAGGIO
A chiusura di questa annata editoriale, presentiamo due
nuove interessantissime scatole di montaggio, più che
collaudate e, quindi, sicuramente funzionanti: quella di
un ricevitore radio bivalvolare, con reazione di catodo e
ascolto in altoparlante, e quella di un semplice apparato
di pilotaggio di un impianto di luci psichedeliche. La pri­
ma succede al glorioso, ma tecnicamente superato, kit
del ricevitore a due valvole per sole onde medie, la se­
conda costituisce una novità in assoluto per Elettronica
Pratica e vuol significare una pronta e soddisfacente ri­
sposta alle molte richieste pervenuteci, in questi ultimi
tempi, su un argomento di grande attualità e interesse.
Con l'approntamento di questi due nuovi kit siamo certi
di allietare nel migliore dei modi le prossime festività dei
nostri lettori. Soprattutto di quelli che si stanno prepa­
rando a vivere un periodo di tempo in cui l'intimità e la
serenità sono motivi edificanti. Cioè quando la giustifi­
cazione, la constatazione della regolarità amministrativa,
la ben difficile critica costruttiva e il consolidamento di un
legame affettivo, come è quello che unisce il lettore a tut­
ti coloro che, nell'approntare la rivista, si sono prodigati
e sempre si prodigheranno nel miglior esercizio del pro­
prio dovere, dipendono in massima parte dalla nostra
volontà. Una volontà intesa a rafforzare i vincoli di una
collaborazione che, del resto, molti lettori hanno già con­
fermato sottoscrivendo un abbonamento annuo. Mentre
altri lo stanno facendo ora o lo faranno in questo periodo
dell'anno. Perché questo è il migliore dei modi per raffor­
zare l'unione e per avvicinarsi meglio alle grandi festivi­
tà, senza alcun turbamento e in clima di letizia che, in
parte, proviene anche dall'attuazione concreta e favore­
vole dei molti progetti suggeriti e proposti da Elettroni­
ca Pratica.
L'ABBONAMENTO A
ELETTRONICA
PRATICA
vi dà la certezza di ricevere, puntualmente, ogni mese, in casa
vostra, una Rivista che è, prima di tutto, una scuola a domici-
lio, divertente, efficace e sicura. Una guida attenta e prodiga
di insegnamenti al vostro fianco, durante lo svolgimento del vo-
stro hobby preferito. Una fornitrice di materiali elettronici, di
apparecchiature e scatole di montaggio di alta qualità e sicuro
funzionamento.

VI REGALA
due piastre, con superficie ramata da una parte, di forma ret-
tangolare e dimensioni pari a quelle della Rivista, utilissime per
l'approntamento dei circuiti stampati. Inoltre, un formidabile
modulo amplificatore di bassa frequenza per cinque diverse ap-
plicazioni elettroniche; oppure, a scelta, un saldatore elettrico
da 25 W.

CONSULTATE
nell'interno la pagina in cui Vi proponiamo le tre forme di abbo-
namento, scegliendo quella preferita e da Voi ritenuta più in-
teressante. E ricordate che « abbonarsi » significa confermare,
in concreto, la validità della nostra « formula ». Sostenere una
Rivista altamente educativa, testimoniando a se stessi e agli
altri la propria passione per l'elettronica.
ELETTRONICA
PRATICA
Via Zuretti, 52 Milano - Tel. 6891945

ANNO 4 - N. 12 - DICEMBRE '75


IN COPERTINA - Presentiamo il prototipo del
ricevitore bivalvolare, ad onda media e corta,
venduto in scatola di montaggio. In esso non ap-
paiono il trasformatore d'uscita, il cordone d'ali-
mentazione e l'altoparlante, che pure sono con-
tenuti nel kit. Il circuito è di tipo a reazione di
catodo. Costruirlo significa seguire una piacevole
lezione di radiotecnica.

editrice
ELETTRONICA PRATICA

direttore responsabile
ZEFFERINO DE SANCTIS
Sommario
disegno tecnico
CORRADO EUGENIO

stampa
TIMEC
RICEVITORE A DUE VALVOLE 852
ALBAIRATE - MILANO
PER ONDE MEDIE E CORTE
DIstributore esclusivo per I'I- IN SCATOLA DI MONTAGGIO
talla:
A. & G. Marco - Via Fortez-
za n° 27 - 20126 Milano
tel. 2526 - autorizzazlone LUCI PSICHEDELICHE 864
Tribunale Cille dl Milano - IN SCATOLA DI MONTAGGIO
N, 74 del 29-2-1972 - pubbli-
cità Inferiore al 25%.
UNA COPIA L. 700 LE PAGINE DEL CB 872
ARRETRATO L. 1.000 ANTENNA PORTATILE D'EMERGENZA
ABBONAMENTO ANNUO (12
numeri) PER L'ITALIA L. 7.500 878
ABBONAMENTO ANNUO (12
TEMPORIZZATORE SOLID STATE
numeri) PER L'ESTERO L.
10.000.
MIGLIORIAMO L'EFFETTO STEREO 886
DIREZIONE AMMINISTRA-
ZIONE - PUBBLICITA' -
VIA ZURETTI 52 - 20125 894
MILANO.
VENDITE ACQUISTI PERMUTE

Tutti i diritti di proprietà let-


teraria ed artistica sono riser- UN CONSULENTE TUTTO PER VOI 903
vati a termini di Legge per
tutti I Paesi. I manoscritti, i
disegni, le fotografie, anche
se non pubblicati, non si re- INDICE DELL'ANNATA 1975 910
stltulscono.
RICEVITORE
A DUE VALVOLE
PER ONDE
MEDIE E CORTE

IN SCATOLA DI MONTAGGIO
Lire 12.500 senza altoparlante
Lire 13.500 con altoparlante

QUESTO SEMPLICE RICEVITORE E' INSIEME UN BANCO DI PROVA


DELLE ATTITUDINI TECNICHE DEI LETTORI PRINCIPIANTI E UNA PIA-
CEVOLE E COMPLETA LEZIONE TEORICO-PRATICA DI RADIOTECNICA.

852
Caratteristiche tecniche
Tipo di circuito: in reazione di catodo
Estensione gamma onde medie: 400 KHz - 1.600 KHz
Sensibilità onde medie: 100 V con 100 mW in uscita
Estensione gamma onde corte: 4 MHz - 17 MHz
Sensibilità onde corte: 100 V con 100 mW in uscita
Potenza d'uscita: 2 W con segnale di 1.000 V
Tipo di ascolto: in altoparlante

Non è possibile aspirare alla qualifica di radio­ correre all'eccessivo scrupolo tecnico, così come è
tecnico, radiomontatore o radioriparatore, neppu­ necessario talvolta con i montaggi transistorizzati.
re in forma dilettantistica, senza aver montato, al­ E non v'è nulla di vetusto in tutto ciò, perché, pur
meno una volta e con successo, un ricevitore radio essendo la radio a valvole commercialmente su­
a valvole, alimentato con la tensione di rete e a­ perata o in fase di estinzione, questa è sempre
datto per l'ascolto in altoparlante della gamma valida, se non proprio necessaria, per fare scuola.
delle onde medie e di quelle corte. Senza ricorrere al difficile circuito supereterodina,
TI montaggio di un radioricevitore a valvole per­ il progetto di un ricevitore radio a due valvole,
mette di agire con un buon margine di sicurezza, in reazione, può essere in grado di percorrere
concedendo all'operatore una certa libertà d'a- tutto l'orizzonte della radiotecnica elementare,
• ne con il saldatore di tipo normale, senza ri- dalle funzioni delle resistenze e dei condensatori

853
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854
Fig. 1- Schema elettrico completo del ricevitore radio a due valvole. Gli avvolgimenti L1-L2 risultano effettua-
ti su un unico supporto rappresentativo della bobina per onde medie; glì avvolgimenti L3-L4 risultano effettuati
su uno stesso supporto rappresentativo della bobina per onde corte. Il deviatore S1, di tipo a slitta, permette
di commutare il circuito nella ricezione delle onde medie o in quella dèlle onde corte. Per mezzo del poten-
ziometro R5 si controlla la reazione, cioè si fa in modo di el_iminare il fischio e di rendere la ricezione intelleg-
gibile e potente. L'interruttore S2, collegato in serie con uno dei due conduttori di rete-luce risulta in pratica
incorporato con il potenziometro R5. Il lettore potrà osservare che questo disegno risulta delimitato, in massi-
ma parte, da linee tratteggiate. L'interpretazione di queste linee è la seguente: tutti gli elementi disegnati den-
tro il tratteggio vengono montati sulla basetta rettangolare del circuito stampato; gli elementi disegnati al di
fuori delle linee tratteggiate (spina-trasformatore di uscita T2-altoparlante AP) non trovano posto sul circuito
stampato. I simboli dei filamenti delle due valvole, disegnati nella parte bassa dei due dischi rappresentativi
di V1-V2, sono riportati anche nel collegamento in parallelo con l'avvolgimento secondario a 6,3 V del trasfor-
matore d'alimentazione T1; come si può notare, il numero dei piedini corrispondenti ai filamenti è sempre lo
stesso per entrambe le. valvole (3-4). Le diciture NERO-BIANCO-ROSSO, riportate in corrispondenza dei con-
duttori del trasformatore di alimentazione Tt, indicano il colore dei conduttori uscenti dal trasformatore stesso.

----COMPONENTI-----
Condensatori Resistenze
C1 = 470 pF (giallo-viola-marrone) R1 = 2,2 megaohm (rosso-rosso-verde)
C2 = 20 pF R2 = 470 ohm (giallo-viola-marrone)
C3 = 500 pF (condensatore variabile) R3 = 100.000 ohm (marrone-nero-giallo)
C4 = 150 pF R4 == 120.000 ohm (marrone-rosso-giallo)
C5 = 470 pF (giallo-viola-marrone) R5 = 100.000 ohm (potenz. a variaz. lin.)
C6 = 470 pF (giallo-viola-marrone) R6 = 470.000 ohm (giallo-viola-giallo)
C7 = 100.000 pF (0.1 O) R7 220 ohm - 1 W (rosso-rosso-marro-
C8 = 100.000 pF (0.1 O) ne)
C9 = 50 F - 35 VI (elettrolitico) R8 1.200 ohm - 1 W (marrone-rosso-ros-
doppio) so)
C10 = 3.300 pF N.B. Nel kit qualche resistenza potrà essere so-
C11+C12= 40 4 40 F - 350 VI (elettrolitico stituita con resistenza recante il valore ohmmico
doppio) impresso sull'involucro esterno.
C13 = 3.300 pF Varie
C14 = 3.300 pF V1 valvola 6AU6
N.B. Nel kit taluni condensatori qui citati possono V2 valvola 6AQ5
essere di valore leggermente diverso, senza che D1 = diodo raddrizzatore (BY127 o 1N4007)
il funzionamento del ricevitore subisca alterazio- T1 trasformatore d'alimentazione
i. Per esempio, il condensatore C2 potrebbe es- T2 trasformatore d'uscita
sere da 22 pF, i condensatori C10-C13-C14 po- L1-L2 = bobina per onde medie
trebbero essere da 3.000 pF. E ricordiamo an- L3-L4 = bobina per onde corte
ora che il valore di 100.000 pF può essere in- S1 = commutatore di gamma
dicato con 0.10/10. S2 = interruttore corrente incorporato con R5

855
c::c:
z
z
w
1-
z
c::c:
w v_
_j
e:( c::c:
0
1- r.
zw
Wt-­
>
w

856
Fig. 2 - Piano co stru ttivo del ricevitore a due valvole. pera di riconoscimento dei componenti. Ma le
Il diseg no del circuito stampato , ripo rta to in colore,
resistenze e i condensatori possono anche pre­
deve esse re considera to come se lo si vedesse In
tra sparenza, cioè in controluce per un oss erv ato re che sentarsi in una forma diversa da quella riprodotta
guardi la bas etta retta ngolare dalla parte oppo sta a nelle varie illustrazioni. Ciò dipende dalle con­
quella in cui sono riporta te le piste di ra me. Dura nte dizioni di mercato nel momento in cui viene con­
il monta ggio del ricevitore radio si faccia bene atte n-
zio ne al senso di co llegamento del diod o raddrizz ator e
fezionata la scatola di montaggio. I condensatori,
O I, a quello del con den satore elettro litico C9 e a ad esempio, possono essere di tipo diverso: colo­
quelli del condensatore elettrolitico doppio C11-C12. rati con lettura in codice del valore capacitivo,
I due conduttori disegnati sulla destra di T1 sono di a disco con valore capacitivo impresso, ecc. Que­
colore bianco; I due conduttori collegati In prossimità
del condensatore C13 sono entrambi di color nero; sta stessa osservazione si estende anche alle re­
quelli a cavallo della resistenza R7 sono di color ros- sistenze. Tuttavia, facendo bene attenzione, non
so. Il trasformatore di uscita T2 e l'altoparlante AP è assolutamente possibile sbagliare, perché la sca­
potranno essere montati su una tavoletta alla quale si tola di montaggio è confezionata in modo da non
attribuiscano le funzioni di pannello frontale del ricevi-
tore. Per il buon funzionamento del ricevitore necessita creare dubbi di sorta (eventuali varianti potranno
un filo di antenna della lunghezza di 5-10 metri. Una essere comunicate tramite foglietti aggiuntivi con­
antenna più lunga è necessaria in città e in zone lon- tenuti nel kit).
tane dalle stazioni trasmittenti. Il collegamento di terra
non è assolutamente necessario, anche se esso mi-
gliora il rendimento dell'apparato.
MONTAGGIO DEI COMPONENTI SUL CIR
CUITO STAMPATO

I primi componenti che si dovranno montare


sulla basetta del circuito stampato sono ovvia­
a quelle delle valvole e dei trasformatori, condu­ mente i più piccoli. E fra questi risultano com­
cendo veramente a scuola il lettore e ponendolo presi i condensatori fissi e le resistenze. Poi si
alla fine in possesso di un ricevitore radio fun­ montano i due zoccoli portavalvola, che sono i­
zionante e dotato di buone caratteristiche tec­ dentici e posseggono entrambi sette piedini. Nel­
niche. l'applicazione di questi elementi non si possono
commettere errori, perché il circuito stampato
obbliga lo zoccolo in una sola e precisa posi­
LA SCATOLA DI MONTAGGIO zione. Dopo gli zoccoli si montano le bobine
Ll-L2-L3-L4, tenendo sempre sott'occhio il pia­
Sappiamo, per esperienza, che non tutti i lettori no di montaggio di figura 2. Anche in questo
prestano interesse alla teoria che regola il fun­ caso non vi è alcuna possibilità di errore, perché
zionamento di un progetto; molti, infatti, preferi­ le bobine L1-L2 sono quelle avvolte a nido d'api
scono mettersi subito all'opera, prendendo in ma­ e con una notevole quantità di filo isolato. Le
no gli utensili necessari per cominciare immedia­ bobine L3-L4 sono quelle avvolte a solenoide con
tamente il lavoro costruttivo. Dunque, per non poche spire di filo di rame smaltato. L'inserimen­
disilludere i primi e per soddisfare le aspirazioni to nella basetta del circuito stampato di questi
di tutti gli altri, inizieremo subito con l'analisi due elementi deve essere fatto tenendo conto che
del piano costruttivo, mentre ci riserviamo di e­ il lato delle bobine in cui sono presenti tre termi­
sporre, più avanti, la teoria del funzionamento nali (capicorda) deve essere rivolto verso il con­
del progetto del ricevitore radio a due valvole. densatore variabile C3.
Il montaggio dell'apparato si effettua in tempi E' ora la volta dell'inserimento dei due conden­
SucceSSIv1. satori elettrolitici: quello singolo (C9) e quello
Dapprima si analizzano tutti gli elementi con­ doppio (C11-C12). L'applicazione del condensa­
tenuti nella scatola di montaggio, per riconoscer­ tore elettrolitico doppio non richiede alcun com­
li e, soprattutto, per individuarne l'esatto valore mento, perché il disegno di figura 2 appare ol­
elettrico (questo lavoro si ottiene tenendo sott' tremodo esplicativo. Per il condensatore elettro­
occhio l'elenco componenti). litico C9, invece, bisogna far bene attenzione che
Gli elementi contenuti nella scatola di montaggio il terminale positivo venga inserito verso lo zoc­
debbono essere stesi su un tavolo, provvedendo colo della valvola V2, mentre il terminale nega­
a separare le resistenze dai condensatori e rag­ tivo risulterà rivolto verso il trasformatore di a­
gruppando da una parte gli zoccoli delle valvole, limentazione TI. L'indicazione della polarità dei
le valvole, i trasformatori, le bobine, ecc. terminali è sempre chiaramente indicata sull'in­
I disegni e le fotografie, riprodotti in questo arti­ volucro esterno del componente. Se tale indica­
colo, potranno risultare di grande aiuto nello- zione non risultasse evidente, il lettore dovrà ri-

857
NERO n BIANCO PLACCA

ce-
--
ALTA
RESIST.
3l BASSA RESIST.

150V ZIE 220 V


+pT
T2

NERO Fig. 4 - Schema elettrico del trasformatore di uscita


T2. L'avvolgimento primario è quello composto con un
maggior numero di spire e con filo flessibile; l'avvolgi-
mento secondario, quello che deve essere collegato
ROSSO con i terminali dell'altoparlante, è dotato di un minor
numero di spire di filo di rame smaltato rigido.

6,3V

ROSSO BIANCO
T1
ché tutti risultano elettricamente collegati con le
Fig. 3 - Schema elettrico del trasformatore di alimen- lamine fisse.
tazione con le indicazioni dei valori delle tensioni e dei
colori dei conduttori uscenti dal componente. Seguendo lo schema pratico di figura 2 si ap­
plicano quindi l'interruttore S1 e il potenzio­
metro R5; l'interruttore Sl può essere comunque
inserito nella basetta; l'interruttore S2, diretta­
mente montato sul potenziometro R5, deve essere
collegato alle piste del circuito stampato per mez­
zo di due piccoli spezzoni di filo conduttore di­
rettamente saldati sui terminali dell'interruttore.
I terminali del potenziometro debbono essere pie­
cordarsi che il terminale positivo è sempre quello gati ad angolo retto (90%) e direttamente saldati
• che appare isolato rispetto al contenitore del com­ sulle apposite piste del circuito stampato.
ponente; il terminale negativo è quello che ri­ Il diodo raddrizzatore al silicio D 1 deve essere
sulta in contatto elettrico con l'involucro esterno assolutamente montato nel modo indicato nello
del condensatore. schema pratico, perché il diodo è un componente
L'applicazione del condensatore variabile C3 è polarizzato, cioè dotato di anodo e catodo. Il let­
molto semplice. Essa si ottiene mediante due viti tore si accorgerà che questo componente risulta
che provvedono a stabilire il contatto di massa piatto da una parte e appuntito dall'altra; la zona
fra le lamine mobili del componente e la linea appuntita risulterà rivolta verso la valvola V2.
di massa del circuito stampato; il collegamento L'ultimo elemento da montare sul circuito è rap­
fra uno dei due terminali del condensatore C3 e presentato dal trasformatore di alimentazione Tl,
il circuito stampato si ottiene per mezzo di un perché il trasformatore d'uscita T2 e l'altopar­
piccolo spezzone di filo flessibile. Si tenga presente lante vengono montati a parte, tenuti liberi o
che risulta del tutto indifferente servirsi di uno applicati su un pannello di un qualsiasi conte­
qualsiasi dei terminali utili del componente, per- nitore in cui il lettore inserirà l'intero circuito.

858
TI trasformatore di alimentazione TI è dotato di V, cioè dell'avvolgimento che alimenta i filamenti
sei fili uscenti. Questi fili rappresentano i tenni­ delle due valvole V1-V2.
nali estremi di tre coppie di avvolgimenti. Da Rimane ora il collegamento al circuito del tra­
una parte del trasformatore escono soltanto due sformatore d'uscita e dell'altoparlante. Come ab­
fili dello stesso colore ( normalmente bianco). Eb­ biamo detto, questi due elementi non vengono di­
bene, questi due fili costituiscono i terminali del­ rettamente inseriti sul rettangolo di bachelite. Es­
l'avvolgimento primario a 220 V; essi vanno in­ si dovranno essere quindi collegati al circuito
filati negli appositi fori presenti lungo il lato de­ stampato per mezzo di fili conduttori isolati. Più
stro del rettangolo della basetta di bachelite. Dal­ precisamente, l'avvolgimento primario del tra­
l'altra parte sono presenti, in posizione estrema, sformatore d'uscita T2 verrà collegato con i due
!"uno rispetto all'altro, due fili conduttori rossi, fori posti in corrispondenza del condensatore C 1 O;
che rappresentano i terminali dell'avvolgimento i due conduttori rappresentativi dell'avvolgimen­
a 6,3 V. Fra questi due fili rossi, sono presenti to secondario verranno collegati con i due termi­
due fili neri, che rappresentano i terminali estre­ nali dell'altoparlante. E qui sorge un ultimo pro­
mi dell'avvolgimento, cosiddetto ad alta tensione, blema, quello del riconoscimento dell'avvolgimen­
a 150 V. to secondario del trasformatore d'uscita T2. Ma
L ordine di inserimento nel circuito di questi per riuscire a risolvere questo semplice problema
quattro fili conduttori è il seguente: nero-nero­ basta ricordare che l'avvolgimento primario è
quello composto da un maggior numero di spire,
rosso-rosso. Cioè i due fili neri debbono essere
mentre l'avvolgimento secondario è quello com­
collegati (l'uno o l'altro è la stessa cosa) in corri­
posto da un minor numero di spire. Un altro ele­
spondenza del condensatore C13, mentre i due fili
mento assai importante, che permette di distingue­
rossi devono essere collegati a cavallo della resi­
re un avvolgimento dall'altro, è rappresentato
srenza R7. Se qualcuno avesse dei dubbi, oppure
dalla sezione e dal tipo di conduttori uscenti dal
temesse di sbagliare, potrà far riferimento allo
componente. I fili conduttori rappresentativi dei
.hema elettrico di figura 1, seguendo la corri­ terminali dell'avvolgimento primario sono flessi­
spondenza fra il circuito teorico e quello pratico. bili e di tipo a trecciola; i due conduttori rap­
Si tenga presente come regola che i conduttori presentativi dei terminali dell'avvolgimento se­
più grossi e più rigidi sono sempre quelli rappre­ condario sono sempre realizzati con filo di rame
sentativi dell'avvolgimento di bassa tensione a 6,3 smaltato rigido, cioè con un conduttore unico.

859
Fig. 5 - Normalmente, per
ottenere una precisa com-
mutazione di gamma, si
,9" I IANT. interviene sugli avvolgi-
menti primari delle bobine
l
I
I
I
I
I
ca
OM
d'entrata e ci si serve di un
condensatore variabile a
due sezioni. Noi abbiamo
semplificato ogni cosa
~*--- sfruttando alcuni principi
radioelettrici.
I segnali radio ad onda

,
il
z,
corta, pur raggiungendo lo
avvolgimento L1 (disegno a
sinistra), non possono at-
traversarlo, perché esso
L2
2 elocco > rappresenta, soltanto per i
l BLOCCO 1 I
segnali radio ad onda cor-
#I RF RF
~ ta, un blocco RF; fluisco-
I no invece attraverso l'av-
I volgimento L3 dopo essere
I
: Il passati per C2. Nessun
I segnale radio ad onda cor-
I ta è quindi presente sul-
\. l'avvolgimento L2.
Viceversa, i segnali radio
~ ad onda media non pos-
fr
I
s
oc L4
I Il
L3
oc L4
sono attraversare il con-
densatore C2, che costi-
t f tuisce un blocco RF, e so-
no quindi presenti nell'av-
volgimento L1 e, per in-
duzione, nell'avvolgimento
L2 (disegno a destra).

MESSA A PLINTO, TARATURA, USO glior posizione dei nuclei di ferrite, li faccia scor­
rere lentamente, avvitandoli e svitandoli, lungo
La messa a punto del ricevitore, e così pure la l'asse delle due bobine.
taratura, consistono nel fare ruotare i due nuclei Per quanto riguarda l'uso del ricevitore, sugge­
di ferrite inseriti dentro le due bobine, quella riamo, prima di inserire la spina nella presa-luce,
delle onde medie e quella delle onde corte. La di effettuare un attento controllo del lavoro ese.
rotazione dei nuclei di ferrite deve essere fatta in guito, tenendo conto che la cosa più importante
modo da raggiungere un punto in cui la ricezione è rappresentata dall'esatto collegamento del tra­
diviene più forte. Una volta raggiunto questo sformatore di alimentazione ( collegamenti dell'av­
punto, i nuclei di ferrite non debbono essere toc­ volgimento primario a destra e collegamenti de­
cati più. Ovviamente si comincerà con il nucleo gli avvolgimenti secondari a sinistra).
di ferrite della bobina delle onde medie L1-L2 e, Dopo essersi accertati che tutto è stato ordinata­
successivamente, con quella delle onde corte L3- mente compiuto, si potrà accendere il ricevitore
L4. Per dare un punto di riferimento possiamo tramite l'interruttore incorporato nel potenzio­
dire che la posizione ideale del nucleo della bo­ metro R5, ruotando da sinistra verso destra la
bina OM si trova verso la fine corsa del supporto manopolina inserita nel perno del componente.
cilindrico; questa posizione vale anche per la bo­ Volendo ascoltare una emittente sulla gamma
bina OC. Comunque è necessario che l'operatore, delle onde medie, il deviatore S1 dovrà essere
prima di convincersi di aver individuato la mi- posizionato in modo da inserire nel circuito di

860
entrata del ricevitore le bobine delle onde me­ re le bobine L3-L4, perché queste ultime rap­
die. Quando la slitta del deviatore S1 è spostata presentano un elemento di blocco per i segnali a
verso l'operatore, si ascolta la gamma delle onde frequenza compresa fra i, 400 KHz. Viceversa,
medie; viceversa, nell'altra posizione della slitta, quando si ascolta la gamma delle onde corte, i
si ascolta la gamma delle onde corte. segnali radio di frequenza compresa fra i 4 MHz
Successivamente si fa ruotare lentamente il perno e i 17 MHz, attraversano agevolmente la bobina
del condesatore variabile C3, in modo da ascol­ Ll e si trasferiscono nella bobina L3, interessando,
tare l'emittente desiderata; quindi, intervenendo per induzione, l'avvolgimento L4. Tale concetto
sul potenziometro R5, dopo averlo ruotato verso è interpretato con gli schemi riportati in figura
l'estrema destra, lo si fa ruotare lentamente verso 5, nei quali si vede che la bobina Ll costituisce
sinistra, facendo diminuire il gran rumore emesso un blocco, cioè un elemento di arresto, per i se­
dall'altoparlante ed arrestando questa manovra gnali ad onda corta, che sono costretti a raggiun­
appena scompare il fischio della reazione e quan­ gere il circuito di massa attraverso il condensatore
do l'emissione sonora diviene perfettamente in­ C2 (disegno a sinistra).
telleggibile. Il condensatore C2 rappresenta invece un blocco
Nel caso in cui la ricezione fosse accompagnata a radiofrequenza per i segnali ad onde medie.
da un ronzio noioso e insopportabile, consigliamo La sintonizzazione dei segnali radio avviene per
di invertire il senso di inserimento della spina mezzo del condensatore variabile C3, con il quale
nella presa-luce. Nel caso in cui questo ronzio non si fa variare il valore della frequenza di risonanza
dovesse cessare, allora si dovrà pensare ad un del circuito stesso, permettendo la circolazione di
errore di collegamento nei circuiti di alimenta­ un solo segnale radio, quello il cui valore di fre­
zione, oppure ad una messa fuori causa del con­ quenza è pari al valore della frequenza di riso­
densatore elettrolitico doppio Cl 1-C12. nanza del circuito di sintonia. Il condensatore va­
riabile, dunque, si comporta come un filtro, che
permette ad un solo segnale radio per volta, il
TEORIA raggiungimento della griglia controllo della val­
vola VI.
Abbiamo lasciato per ultima l'esposizione della
teoria del funzionamento del ricevitore radio a
due valvole. Perché sappiamo per esperienza che LA REAZIONE
alcuni lettori, essendo già ferrati in materia di
radiotecnica, conoscono già il principio di fun­ La maggior parte del funzionamento del ricevito­
zionamento di un ricevitore a valvole. Tale fatto re qui descritto è basato sul principio della rea­
tuttavia non ci autorizza a dimenticare i lettori z10ne.
principianti e, soprattutto, a non ricordare che La reazione consiste nel riprendere una parte di
il montaggio di un ricevitore deve rappresentare segnale radio, già entrato nella valvola VI per
sempre una lezione scolastica sui principi dei si­ immetterlo nuovamente in essa attraverso la gri­
stemi di radioricezione. glia controllo. Ma andiamo con ordine, comin­
I segnali presenti nello spazio vengono captati ciando con l'analisi della prima valvola del ri­
dall'antenna che, nel nostro caso, può essere rap­ cevitore. Questa è di tipo 6AU6, cioè un pentodo
presentata da un filo flessibile (trecciola di rame adatto all'amplificazione dei segnali radio. li pie­
i.solata). A questo proposito ricordiamo che sul dino 1 corrisponde alla griglia controllo; il pie­
fascicolo di febbraio 1973 di Elettronica Pratica, dino 2 alla griglia soppressore, il piedino 6 alla
più precisamente nella rubrica « I primi passi » griglia schermo, il piedino 7 al catodo, il piedino
sono stati esposti gli elementi di pratica con le 5 alla placca e i piedini 3-4 al filamento.
antenne. Consigliamo quindi i principianti a leg­ Il segnale radio entra nella valvola attraverso la
gersi quell'articolo prima di decidere sul miglior griglia controllo (piedino 1). Nella valvola stessa
tipo di antenna da installare e da collegare con esso subisce due processi : quello di amplificazio­
il ricevitore bivalvolare. ne e quello di rivelazione. Dunque, tramite il con­
Il condensatore C 1 funge da elemento di accop­ densatore C8 si preleva dalla placca della val­
piamento tra l'antenna e i circuiti di entrata del vola VI (piedino 5) un segnale di bassa frequenza
ricevitore. preamplificato e lo si applica alla griglia controllo
Quando si ascoltano le onde medie, cioè quando della valvola amplificatrice di bassa frequenza V2
il deviatore S1 è commutato nella posizione in­ (piedino 7).
dicata nello schema di figura 1, i segnali radio, Il principio della reazione consiste nel prelevare
presenti nell'avvolgimento LI, si trasferiscono, per una parte del segnale radio dal catodo della val­
induzione, nella bobina L2, evitando di interessa- vola Vl (piedino 7) e di riportarlo nella griglia

861
IL KIT DEL RICEVITORE A DUE VALVOLE
contiene:
n. 10 Condensatori normali n. 2 Trasformatori (trasformatore d'alimentazione e
n. 2 Condensatori elettrolitici dei quali uno è di tipo trasformatore d'uscita)
doppio n. 1 Altoparlante di forma circolare
n. 1 Condensatore variabile ad una sezione n. 1 Circuito stampato
n. 7 Resistenze n. 1 Deviatore di tipo a slitta
n. 1 Potenziometro a variazione lineare dotato di in- n. 1 Manopola per potenziometro
terruttore n. 1 Demoltiplica per eventuale composizione mecca-
n. 1 Diodo raddrizzatore al silicio (erroneamente o- nica di comando di sintonia su perno condensa-
messo nella foto) tore variabile
n. 2 Bobine (per onde corte e per onde medie) n. 1 Cordone alimentazione con spina
n. 2 Zoccoli portavalvola a sette piedini n. 4 Viti + n. 2 dadi (per fissaggio condensatore va-
n. 2 Valvole tuttovetro a sette piedini riabile e trasformatore T1)

La scatola di montaggio senza altoparlante costa L. 12.500. La scatola di montaggio con


altoparlante costa L. 13.500. Le richieste debbono essere fatte inviando anticipatamente
l'importo a mezzo vaglia o c.c.p. n. 3/26482 intestato a: ELETTRONICA PRATICA - 20125
MILANO - Via Zuretti, 52 (nel prezzo sono comprese anche le spese di spedizione).

controllo (piedino 1). e l'avvolgimento secondario a minor numero di


Accade così che il segnale, amplificato una prima spire di filo di rame rigido smaltato. Se si do­
volta, viene sottoposto ad una successiva serie di vessero misurare le resistenze di questi due avvol­
amplificazioni, che potrebbe essere anche infinita gimenti per mezzo dell'ohmmetro, si constatereb­
se non si intervenisse in questo processo per mezzo be che la resistenza dell'avvolgimento secondario
del potenziometro R5. Con questo elemento si è quasi nulla, mentre quella dell'avvolgimento
controlla il valore della tensione anodica appli­ primario è abbastanza consistente.
cata alla griglia schermo della valvola, riducen­
dola o aumentandola a piacere.
Se la serie di successive amplificazioni del segnale ALIMENTAZIONE
radio fosse notevole, attraverso l'altoparlante del
ricevitore si ascolterebbe soltanto un fischio, men­ L'alimentazione del circuito del ricevitore a due
tre la parola e i suoni risulterebbero assolutamen­ valvole è ottenuta per mezzo della tensione di
te incomprensibili. In pratica basta ruotare len­ rete-luce, interponendo fra la tensione di rete e
tamente il perno del potenziometro R5 per ri­ il circuito del ricevitore un trasformatore di ali­
durre l'amplificazione ad un valore accettabile. mentazione il cui schema teorico è riportato in
Alla valvola V2 viene affidato il compito di am­ figura 3.
plificare i segnali di bassa frequenza al punto Questo trasformatore provvede ad abbassare il
di poter pilotare l'altoparlante. valore della tensione di rete di 220 V ai valori di
Il carico anodico della valvola Vl è rappresentato 150 V e 6,3 V. Quest'ultima tensione serve per
dalla resistenza R3; il carico anodico della val­ alimentare in parallelo i due filamenti delle due
vola V2 è rappresentato dall'avvolgimento pri­ valvole, così come indicato nello schema elettrico
mario del trasformatore d'uscita T2. di figura 1.
Questo trasformatore, schematizzato in figura 4, Nei simboli delle valvole di figura 1 i filamenti
è dotato di due avvolgimenti: l'avvolgimento pri­ sono indicati con due punte; questi stessi simboli
mario a maggior numero di spire di filo flessibile sono riportati in basso dello schema di figura 1

862
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in corrispondenza dell'avvolgimento a 6,3 V (le in un altro kit potrebbero essere di tipo a disco,
due punte si presentano nel disegno come le te­ ceramici o in polistirolo. Nel primo caso la lettu­
ste di due frecce). ra del valore capacitivo si effettua in codice; ne­
La tensione alternata a 150 V viene raddrizzata gli altri casi il valore capacitivo del componente
tramite il diodo al silicio D1. A valle di questo risulta direttamente impresso sull'involucro ester­
diodo è presente la tensione pulsante che viene no del condensatore.
successivamente trasformata in tensione continua Anche i tipi di resistenze contenuti nel kit possono
per mezzo della cellula di filtro composta dalla essere, col passare del tempo, di tipo diverso : con
resistenza R8 e dal condensatore elettrolitico dop­ valore ohmmico espresso in codice (anelli colo­
pio C11-C12. A valle di questa cellula di filtro rati), oppure con valore ohmmico direttamente
è presente la tensione continua che prende il no­ stampato. sul corpo del componente.
me di tensione anodica; essa alimenta le due plac­ Per i principianti ricordiamo che la successione
che delle due valvole e le due griglie schermo (pie­ dei colori nei condensatori pin-up deve essere letta
dini 5-6). dall'alto al basso; nelle resistenze l'ultimo anello
colorato è quello d'argento o d'oro, che stanno
ad indicare la tolleranza resistiva e non concor­
ULTIMI CONSIGLI rono, così come avviene per gli altri anelli, alla
interpretazione del valore resistivo.
Prima di terminare questo argomento vogliamo Un'ultima raccomandazione: quando si effettua­
suggerire al lettore alcuni elementi informativi no le prove di funzionamento del ricevitore, oc­
e pratici. corre lavorare in condizioni di perfetto isolamento
Gli elementi contenuti nel kit possono mutare di con la terra, ponendo il montaggio su una tavola
forma col passare del tempo, in corrispondenza di legno e tenendo i piedi su un pannello isolan­
con il mutare del mercato dei componenti elet­ te, in modo da non favorire il passaggio di cor­
tron1ci. Per esempio i condensatori C1-C6-C5 rente attraverso il corpo umano in caso di mo­
possono essere, in un kit, di tipo pin-up, mentre vimento accidentale o di distrazione.

863
LUCI PSICHEDELICHE

L. 8.500

IN SCATOLA D MONTAGGIO
CON QUESTA SCATOLA DI MONTAGGIO AVRETE LA POSSIBILITA' DI
REALIZZARE UN IMPIANTO DI LUCI PSICHEDELICHE CON QUALSIASI
TIPO DI AMPLIFICATORE, ANCHE CON QUELLI STEREO DI POTENZA.
CON LE REGOLAZIONI DI SENSIBILITA' DEI VARI SUONI SI POSSONO
RAGGIUNGERE NOTEVOLI EFFETTI SUGGESTIVI, CONFERENDO AGLI
AMBIENTI UN TOCCO DI ORIGINALITA' E UN'ATMOSFERA DI MODER-
NA ALLEGRIA.
864
senza continuità, con effetto finale abbastanza
sgradevole.
L'uso di filtri separatori, con caratteristiche di
Circuito a due canali (note alte e bas- separazione meno nette, attenua questo effetto,
anche se riescono a separare in modo soddisfa­
se) con regolazioni indipendenti per cente suoni di tonalità completamente diverse.

ciascun canale. Potenza massima di


660 W a 220 V. LA SEPARAZIONE GALVANICA

Alimentazione in alternata da rete-lu- Esiste un elemento di grande importanza che


assai spesso viene trascurato anche negli apparati
ce. più complessi. Si tratta della separazione galva­
nica, cioè l'isolamento elettrico tra la sorgente
pilota e le luci psichedeliche.
Là dove questo elemento viene trascurato, può
capitare che, a causa di errati inserimenti della
spina di alimentazione, l'amplificatore ad alta
fedeltà possa subire danni talvolta disastrosi.
Per errato inserimento della spina di alimentazio­
Per rendere sempre più allegre le festicciole in
ne intendiamo il senso di inserimento della spina
famiglia, la semplice riproduzione sonora, tra­
nella presa luce, in modo da far concordare, fra
mite dischi, nastri o musicassette, oggi non basta
i vari circuiti accoppiati, la fase di massa. In­
più. Perché i giovani esigono anche una cornice
fatti, se in un circuito viene inviata a massa la
ambientale ai loro incontri, ricercando l'origina­
fase attiva, mentre in un altro circuito viene in­
lità, la suggestione e il colore. E la via più sem­
viato a massa il conduttore a O volt, si crea un
plice, più immediata e più economica per rea­
violento passaggio di corrente, che può risultare
lizzare tali ambizioni è attualmente quella delle
distruttivo per molti elementi.
luci psichedeliche.
Presentiamo dunque, non certo per la prima vol­
ta, un progetto di circuito per luci psichedeliche
la cui assoluta novità, per noi, consiste nella for­ UNA POTENZA SUFFICIENTE
ma in cui l'apparato viene offerto ai lettori, cioè
Tenendo conto delle considerazioni fin qui esposte
in scatola di montaggio.
e della nostra e altrui esperienza, in materia di
In tutti i progetti di luci psichedeliche, gli autori
luci psichedeliche, abbiamo deciso di approntare
indugiano, sempre volentieri, in talune finezze cir­
una scatola di montaggio in grado di abbinare
cuitali che, a nostro avviso, risultano inutili in
all'economia e alla semplicità realizzativa i neces­
questo tipo di apparecchiature. Il gran numero
sari requisiti per un buon funzionamento e, so­
di componenti attivi, transistor, UJT, FET, ecc-,
prattutto per garantire quella sicurezza neces­
in grado di amplificare segnali molto deboli, o di
saria a mantenere integra la sorgente sonora di
dividere in modo estremamente netto i bassi dagli
collegamento.
acuti, appare sempre come un peccato di eccesso
di raffinatezza non giustificata. Perché diviene Il risultato è stato quello di un circuito alquanto
assolutamente inutile pilotare un circuito di luci semplice, di potenza non eccessiva ma più che
psichedeliche con segnali di pochi millivolt, quan-. sufficiente per i normali usi domestici (nessuno
do l'uso generale consiste nel collegamento con si sognerebbe mai di accendere un numero di lam­
un amplificatore di potenza anche superiore ai padine per complessivi 6.000 W per ogni canale
20 watt. e al solo scopo di divertimento!».
La separazione netta delle frequenze è pur essa Il nostro circuito, inoltre, è in grado di essere
un'operazione sempre discutibile. Mentre la con­ pilotato correttamente dalla quasi totalità degli
dizione ideale potrebbe essere di associare, ad ogni amplificatori di bassa frequenza, senza richiedere
strum ento musicale, un canale separato. una alimentazione ausiliaria in corrente continua,
L'uso di filtri, a pendenza ripida, può migliorare cioè senza dover ricorrere all'uso di pile o di
la separazione fra le note acute e quelle gravi, alimentatore da rete-luce, con notevole rispar­
ma con tale operazione può anche capitare che mio immediato, per la maggiore semplicità circui­
uno stesso strumento, cambiando semplicemente tale, e a lungo termine per la mancanza di con­
nota, favorisca il passaggio da un canale all'altro, sumo di energia.

865
.-- - - -- - - --- - -,
I
TRIAC 1 m[3} l
A1 I
I
I
R2
I 3)a1co
ghaa)
1

I
1 a '2e l Cl
I
I
a.. I I
3» # # + {a} n
_J I
<:e I R3S e n I
R5
I
2 + I
@arco 2
I I ~ (CANALE2)

I T1
I C2
I
}F,ld
I TRIAC 2 T
L _ - _I

COMPONENTI
CI = 1F - 250 Vl (1J250) Fi~. 1 - Circuito teorico dell'apparato per luci psiche-
C2 = 47.000 pF (giallo-viola-arancio) deliche. La presenza del trasformatore T1 garantisce
R1 = 1.000 ohm (trimmer potenziometrico) l'assoluta incolumità dell'amplificatore di bassa fre-
R2 = 470 ohm (giallo-viola-marrone) quenza, perché isola quest'ultimo dal circuito di rete-
R3 = 1.000 ohm (trimmer potenziometrico) luce. I due TRIAC si comportano come veri e propri
R4 = 470 ohm (giallo-viola-marrone) interruttori, provocando l'accensione e lo spegnimen-
to delle lampade collegate su ciascun canale (in que-
RS = 10.000 ohm (marrone-nero-arancio) sto schema le lampade sono state indicate con le e-
TRIAC 1 = TDAL 223B spressioni CARICO 1- CARICO 2). Si tenga presente
TRIAC 2 = TDAL 223B che su ciascun canale non si possono applicare lam-
T1 = trasf. d'accoppiamento padine per un wattaggio superiore ai 660 W.

866
TRIAC 1 RETE

Fig. 2 - Piano costruttivo del circuito per luci


psichedeliche. Per semplicità di disegno, sono
state disegnate due sole lampadine in rappresen-
tanza dei due carichi collegati sulle due uscite.
Il circuito stampato (piste colorate) deve consi-
derarsi visto in trasparenza. Ciò significa che i
componenti risultano applicati sulla basetta ret-
tangolare dalla parte opposta a quella in cui è im- 2: CARICO 1: CARICO
presso il circuito stampato; da questa parte invece
si effettueranno le saldature a stagno dei termi-
nali dei componenti.

C arat teristic he elettriche La potenza massima è in ogni caso aumentabile


per mezzo dell'inserimento di attenuatori esterni.
Le caratteristiche elettriche più salienti del no­
stro progetto possono essere così riassunte:
Circuito a due canali: per le note acute e per le
note gravi CIRCUITO ELETTRICO
Regolazione di sensibilità: indipendente per ogni
canale Iniziamo ora l'esame del circuito teorico del pro­
getto per luci psichedeliche riportato in figura 1.
Separazione galvanica: a mezzo trasformatore
Il segnale elettrico da ... psichedelizzare viene ap­
Circuito di controllo: a TRIAC
plicato all'avvolgimento primario del trasforma­
Tensione alternata di alimentazione:- 110 - tore Tl, che è chiamato a svolgere una duplice
250 V funzione.
Potenza max senza raffreddatori: 330 W a 110 La prima 'di queste consiste nella già citata se­
V = 660 W a 220 V parazione galvanica, cioè nell'isolamento elettrico
per ogni canale) fra il circuito delle luci psichedeliche e quello
Potenza minima d'ingresso: 100 mW di uscita dell'amplificatore di bassa frequenza. Ciò
Potenza massima d'ingresso : 20 W su 16 ohm è assolutamente necessario se si tiene conto che

867
il circuito di figura 1 risulta direttamente colle­
gato con la tensione di rete-luce.
La seconda funzione consiste nell'adattamento
dell'impedenza d'uscita dell'amplificatore di bassa
La penna dell'elettro nico dilettante frequenza, che assume normalmente un valore
basso, intorno ai 2-16 ohm, a quello del circuito
elettronico delle luci psichedeliche, il cui valore
tipico è di 500 ohm.
Il trasformatore T 1 viene dunque utilizzato con
rapporto in salita, così da aumentare di circa 10
L.3.500 volte il livello di tensione, rendendo pilotabile
il dispositivo di luci psichedeliche anche con se­
gnali di debole potenza, cioè di debole ampiezza.
Dai due avvolgimenti secondari del trasformatore
T 1 vengono prelevati due segnali distinti, che
vengono inviati ai due potenziometri semifissi
R1-R3, la cui funzione è quella di dosare l'am­
piezza dei segnali per i due diversi canali.
In pratica il trimmer potenziometrico Rl con­
trolla la sensibilità del canale delle note gravi,
mentre il trimmer potenziometrico R3 controlla
la sensibilità del canale delle note acute.

CON QUESTA PENNA


FILTRI SEPARATORI
APPRONTATE I VOSTRI
I due segnali prelevati dai due trimmer RI-R3,
CIRCUITI STAMPATI più precisamente dai cursori di questi due ele­
menti, vengono inviati ai filtri separatori rap­
presentati, rispettivamente, da un filtro passa­
Questa penna permette di preparare i circuiti stampati basso e da un filtro passa-alto.
con la massima perfezione nei minimi dettagli. Il suo
aspetto esteriore è quello di una penna con punta Il filtro passa-basso è composto dalla resistenza
di nylon. Contiene uno speciale inchiostro che garan­ R2 e dal condensatore Cl; il filtro passa-alto è
tisce una completa resistenza agli attacchi di soluzione composto dalle resistenze R4-R5 e dal conden­
di cloruro ferrico ed altre soluzioni di attacco normal­
mente usate. Questo tipo particolare di inchiostro ade­ satore C2.
risce perfettamente al rame. L'uscita dei due filtri viene poi collegata con il
y y gate (G) dei due TRIAC che, come è noto, si
comportano da veri e propri interruttori allo sta­
NORME D'USO CARATTERISTICHE to solido, pilotati elettricamente.
Tracciare il circuito su una La penna contiene un di- Quando la tensione di gate supera un certo va­
lastra di rame laminata e spensatore di inchiostro
perfettamente pulita; la- controllato da una valvola lore di tensione di soglia, il TRIAC si innesca,
sciarla asciugare per 15 che garantisce. una lunga
minuti, quindi immergerla durata eliminando evapora- chiudendo il circuito elettrico tra i due anodi Al­
nella soluzione di attacco zioni quando non viene A2 e permettendo quindi l'accensione della lam­
(acido corrosivo). Tolta la usata. La penna non con-
lastra dalla soluzione, si tiene un semplice tampo- pada di carico del relativo canale.
noterà che il circuito è in ne imbevuto, ma è comple-
perfetto rilievo. Basta tamente riempita di inchio- Poiché i due TRIAC risultano alimentati in cor­
quindi togliere l'inchiostro stro. Per assicurare una
con nafta solvente e la scrittura sempre perfetta, rente alternata, è possibile ottenere il diseccita­
lastra del circuito è pron- la penna è munita di una mento automatico dei componenti quando la cor­
ta per l'uso. punta di ricambio situata
nella parte terminale. rente passa attraverso il valore zero; subito dopo
si ottiene una nuova eccitazione del TRIAC (nel
ciclo successivo), se il segnale di comando è an­
cora presente sul gate.
Quando il segnale di comando non è presente,
oppure la sua ampiezza risulta insufficiente ad ec­
citare il TRIAC, il componente rimane diseccita­
to e la relativa lampada di carico rimane spenta.
470 n
- 1W
ALTOP
AMPLIF
I
.JL_
--
100 KPF
1 UNITA
ALL'AMPL. B8F Il I l I
:Te] [a --- -- --
Out
-
O o'
I
-
- 100 KPF
L'ti-,
REOSTATO \ I @H?Jaao I2?UNITÀ I 2 470 il
1 W

Fig. 3 - Quando si ha a che fare con impianti sonori


di una certa potenza, può risultare necessario un au-
mento della potenza massima tollerabile dal circuito
per luci psichedeliche. Ciò si ottiene collegando due Fig. 4 - Può capitare che il TRIAC, che è un compo-
o più unità in parallelo fra loro. Il reostato è di tipo a nente che lavora ad intermittenza, generi una certa
filo da 500 ohm - 10 W. Regolando questo elemento quantità di segnali-disturbo. Per eliminarli basta rea-
si riesce ad adattare la potenza d'uscita dell'amplifi- lizzare il gruppo di filtri RC qui riprodotto, che è in
catore con la sensibilità del circuito per luci psichede- grado di smorzare i picchi di alta frequenza.
liche.

REALIZZAZIONE PRATICA ponenti e prendendone diretta conoscenza.


Il montaggio deve essere eseguito tenendo sott'oc­
La scatola di montaggio semplifica oltremodo il chio il piano costruttivo di figura 2, nel quale il
lavoro di costruzione dell'apparato per luci psi­ disegno in colore è rappresentativo del circuito
chedeliche, rendendolo possibile a tutti, indistin­ stampato visto in trasparenza, cioè dalla parte
tamente, anche a coloro che sono alle prime armi opposta a quella in cui sono presenti le piste di
con l'elettronica. Perché la presenza del circuito rame.
stampato non concede alcuna possibilità di er­ I due TRIAC sono sprovvisti di dissipatori, per­
rore. E i componenti sono talmente pochi da non ché pur pilotando carichi di alcune centinaia di
confondersi tra loro. watt, essi dissipano soltanto una piccolissima fra­
In ogni caso il lettore, prima di prendere in zione della potenza elettrica interessata, e ciò in
mano il saldatore, farà bene a controllare l'intero virtù del loro tipico funzionamento ad interrut­
contenuto del kit, separando fra loro i vari com- tore.

869
COLLEGAMENTO CON AMPLIFICATORE
NORMALE
I
I
Per ottenere il corretto funzionamento delle luci
5 psichedeliche, è necessario collegare i punti del
circuito contrassegnati con i numeri 1-2 (figura 2)
SERIE DI direttamente con l'uscita dell'amplificatore di bas­
é3 LMP. IN
PARALLELO sa frequenza, ad esempio in parallelo con una

"
I cassa acustica.

n
E' ovvio che coloro che disponessero di un im­
pianto stereofonico potranno accontentarsi di ...
SERIE OI
psichedelizzare un solo canale, oppure entrambi
e e 3 LMP. IN
PARALLELO i canali, purché si realizzino due unità distinte
di luci psichedeliche, ricorrendo all'acquisto di
T57
due scatole di montaggio.

COLLEGAMENTO CON AMPLIFICATORE


DI POTENZA

Coloro che desiderassero aumentare ulteriormen­


Fig. 5 - Sull'uscita di ciascun canale del circuito per lu- te la potenza massima tollerabile, in modo da pi­
ci psichedeliche si possono collegare due serie di
lampade in parallelo, In modo che la potenza com- lotare un maggior numero di lampade, oppure
plessiva di ciascuna serie (somma delle potenze di un maggior numero di gruppi di lampade, con
ciascuna lampada) non superi il valore di 660 W. suoni di diversa ampiezza, potranno servirsi di
due o più unità collegate in parallelo per ciascun
canale; occorrerà servirsi in tal caso di due o più
scatole di montaggio.
Questa eventualità può verificarsi con gli impianti
sonori di una certa potenza. E il problema si ri­
solve ricorrendo alla variante riportata in figura
Nel caso in cui si dovesse riscontrare un eccessivo 3. In questo schema si può notare il collegamento
riscaldamento dei due TRIAC, a causa di un in parallelo di due unità distinte. E se la potenza
uso continuo delle luci psichedeliche e con ca­ non fosse ancora raggiunta, le unità potranno
richi al limite della potenza massima dissipabile, essere più di due.
sarà necessario applicare sui due TRIAC due ra­ In serie alle unità, collegate in parallelo fra loro,
diatori di tipo a stella, di quelli normalmente risulta presente un reostato di tipo a filo, da 500
montati sui transistor. ohm - 10 W, regolabile in modo da adattare al
Il carico, cioè le lampade colorate, dovranno es­ meglio la potenza d'uscita dell'amplificatore di
sere collegate al circuito nel modo indicato nello bassa frequenza con la sensibilità delle luci psiche­
schema elettrico di figura 1 e in quello pratico deliche
di figura 2. Per motivi di economia, il reostato potrà essere
E' ovvio che in entrambi questi schemi, per ra­ sostituito con una resistenza di potenza in grado
gioni di semplicità di disegno, sono state dise­ di produrre gli stessi effetti.
gnate soltanto due comuni lampadine, che il let­
tore provvederà a sostituire, per raggiungere gli
effetti migliori, con lampadine colorate o con CONSIGLI UTILI
colonnine munite di piccoli fari, tenendo conto di
non superare mai il limite massimo della potenza Il nostro progetto di luci psichedeliche non neces­
ammissibile di 330 W per la tensione di rete di sita di una vera e propria taratura.
110 V e di 660 W per la tensione di rete di 220 Le uniche regolazioni da effettuare consistono
V. Queste potenze, come abbiamo già detto, ven­ nel far ruotare il cursore dei due trimmer po­
gono sopportate da ciascuno dei due canali. Ciò tenziometrici Rl-R3. Per mezzo di questa ope­
significa che in pratica è possibile applicare su razione si regola la sensibilità dei due canali,
un canale una potenza di 660 W, mentre una quello delle note acute e quello delle note gravi.
potenza analoga può essere applicata all'altro ca­ Noi consigliamo di non accentuare troppo la sen­
nale. sibilità, perché risulta assai più gradevole e sug-

870
\


e I
• • .
• • I
• •
• . e



»

e t

IL KIT DELL'APPARATO PER LUCI PSICHEDELICHE


contiene:
n. 2 condensatori- n. 3 resistenze fisse - n. 2 resistenze variabili (trimmer potenziometrici) - n. 2 TRIAC -
n. 1 circuito stampato - n. 1 trasformatore di accoppiamento.

La scatola di montaggio costa L. 8.500. Le richieste debbono essere fatte inviando anti-
cipatamente l'importo a mezzo vaglia o e.e. p. n. 3/26482 intestato a: ELETTRONICA PRA-
TICA - 20125 MILANO - Via Zuretti, 52 (nel prezzo sono comprese le spese di spedizione).

gestiva l'accensione breve delle lampade, anziché è un componente che lavora ad intermittenza,
la saturazione del canale, con una conseguente generando una certa quantità di segnali-disturbo
continua accensione delle lampade. Perché in que­ che, attraverso la rete di alimentazione, possono
st'ultimo caso, infatti, l'effetto psichedelico di raggiungere il sistema di riproduzione sonora,
sincronizzazione della musica con l'accensione nonchè gli apparecchi radio e i televisori in fun­
delle lampade si nota assai poco e l'effetto di se­ zione nelle vicinanze.
parazione delle note acute da quelle gravi diviene Se tale inconveniente dovesse manifestarsi in mi­
insignificante. sura inaccettabile, per eliminarlo basterà collegare
Un ultimo consiglio. Buona parte del circuito fra Al (anodo 1) ed A2 (anodo 2), un gruppo di
stampato risulta direttamente collegato con la filtro RC, in modo da smorzare i picchi di alta
tensione di rete. Per tale motivo raccomandiamo frequenza. Ovviamente occorrerà collegare un
a rutti di prendere le dovute cautele prima di gruppo su ciascun TRIAC. Tale modifica è chia­
inserire la spina nella presa-luce, isolando perfet­ ramente riportata in figura 4. Essa dovrebbe ri­
tamente il circuito. sultare efficace nella maggior parte dei casi.
Ciò si ottiene inserendo il montaggio in un con­ Un'altra soluzione del problema potrebbe consi­
tenitore. stere nel racchiudere il circuito di luci psiche­
deliche in un contenitore metallico, con funzioni
di schermo elettromagnetico.
FILTRI ANTIDISTURBO Tale soluzione implica ovviamente un perfetto i­
solamento elettrico interno ed esterno rispetto ai
Il TRIAC, così come avviene per il diodo SCR, conduttori di rete.

871
PER TUTTI I LETTORI APPASSIONA-
TI DELLE ATTIVITA' ESCURSIONI-
STICHE, CHE SI AVVENTURANO IN
LUOGHI INACCESSIBILI Al MEZZI
MOTORIZZATI, PRESENTIAMO E
DESCRIVIAMO, IN QUESTA RUBRI-
CA, LA COSTRUZIONE DI UN'AN-
TENNA CB FACILMENTE TRASPOR-
TABILE E DI RAPIDA MESSA IN O-
PERA.

#
• I : -... .
,•~ '

é?
·: °
ANTENNA PORTATILE
'EMERGENZA
Possedere un'antenna d'emergenza, facilmente L'antenna che ne è risultata è quindi di una e­
trasportabile, la cui installazione richieda poco strema semplicità costruttiva, così come è dato a
tempo e nessun particolare accorgimento tecnico, vedere in figura 1. Infatti essa è composta da due
può risultare utile in molte occasioni. conduttori metallici, che formano i due bracci del
L'antenna che intendiamo proporre ai nostri let­ dipolo tenuti in tensione da appositi tiranti. Il
tori non vuole essere un elemento sostitutivo del­ dipolo risulta alimentato al centro per mezzo di
l'antenna per postazione mobile, normalmente in­ un cavo schermato coassiale da 52 ohm, del tipo
stallata sulle autovetture, bensì un'antenna semi­ normalmente utilizzato per il trasmettitore (per
fissa installabile, ad esempio, in pochi minuti, esempio RG8 e RG58).
sulla vetta di una montagna, oppure in tutti quei Nel caso in cui l'impedenza d'uscita del trasmetti­
luoghi in cui è possibile arrivare con i mezzi mo­ tore fosse 75 ohm, anziché di 50-52 ohm, sarà
torizzati. necessario servirsi di un cavo coassiale con valore
di impedenza di 75 ohm, mentre nessuna variante
dovrà essere apportata ai dati costruttivi del di­
EFFICIENZA DELL'ANTENNA polo, che risultano chiaramente indicati in f­
gura 1.
L'efficienza della nostra antenna può considerarsi
una via di mezzo tra quella di una antenna per
postazione mobile e quella di un'antenna per po­ COSTRUZIONE DELL'ANTENNA
stazione fissa. Ma il più grande pregio di questa
antenna è quello di non richiedere alcun inter­
Non si può dire che i due bracci del dipolo pre­
vento di taratura ogni volta che essa viene in­
sentino aspetti critici degni di nota per quanto
stallata.
riguarda il materiale necessario alla loro costru­
E' ovvio che il ROS non potrà sempre risultare
zone.
perfetto, ma esso rimarrà comunque al di qua
dei limiti della pericolosità per l'apparato rice­ Normalmente per le installazioni fisse di questi
trasmittente. tipi di antenne, si utilizzano apposite trecciole di
rame trattato in modo tale da prevenire ogni
fenomeno di ossidazione. Ma nella nostra antenna
CLASSIFICAZIONE DELL'ANTENNA l'uso di tali cavi, assai ingombranti e abbastanza
rigidi, pregiudicherebbe la trasportabilità dell'an­
La nostra antenna d'emergenza, di tipo portatile, tenna stessa pur migliorando, in misura irrilevan­
è sostanzialmente un dipolo verticale con una lun­ te, le prestazioni del dipolo. E' dunque preferibile
ghezza complessiva pari a mezza lunghezza d'on­ servirsi di un comune cavo flessibile di rame ri­
da. coperto con isolante, del tipo di quello normal­
Abbiamo di proposito evitato l'inserimento, nel mente usato per i cablaggi dei circuiti elettronici,
circuito di antenna, di elementi come bobine di così come indicato in figura 2, dove si può notare
carico, accordatori, condensatori variabili per l'a­ l'immagine fotografica della nostra antenna por­
dattamento d'impedenza. tatile fuori servizio.
E :ali omissioni sono state imposte dalla necessità I due spezzoni di cavo, che formano i due bracci
di evitare processi di staratura con conseguenti del dipolo, dovranno essere agganciati a due iso­
perdite di rendimento. latori in vetro o porcellana e quindi saldati diret-

873
m 2,64 [_ m2,64

r
-.

SALD. ISOL. CENTR.


TIRANTE ..,.
~ -"'-' "==
ISOL. ISOL.
CALZA
METALLICA INTERNO

Fig. 1 - Piano costruttivo dell'antenna dipolo. Gli isolatori, di vetro o porcellana, sono necessari soltanto se i ti-
ranti risultano realizzati con materiali conduttori. Essi possono essere eliminati quando i tiranti sono ottenuti
con corde di canapa o di nylon.
La discesa d'antenna è ottenuta con un comune cavo flessibile di rame ricoperto con materiale isolante, del tipo
di quello usato per i cablaggi dei circuiti elettronici e con impedenza di 52 ohm. Le lunghezze dei due bracci
del dipolo dovranno essere leggermente variate nel caso in cui si verificasse un ROS eccessivamente pericoloso
per l'integrità del trasmettitore.

tamente al cavo coassiale, così come illustrato in


figura 1.
Gli isolatori laterali risulteranno inutili se i tiranti
utilizzati saranno stati composti con funi di ma­
teriale isolante (canapa - nylon - ecc.). Gli iso­
lanti risultano invece indispensabili quando il ti­
rante è di tipo metallico, così come illustrato in
figura 3, dove si nota che il tirante è rappresen­
tato da un gancio metallico; questo tipo di tiran­
te risulterà molto utile quando si dovrà aggan­
ciare l'antenna sul ramo di un albero.

USO DELL'ANTENNA

Anche se l'uso più consueto del dipolo è quello


in posizione orizzontale, la nostra antenna por­
tatile deve essere installata in posizione verticale, Fig. 2- Ecco come si presenta la nostra antenna, arro-
in modo da consentire l'irradiazione delle onde tolata e impacchettata, pronta per essere trasportata
elettromagnetiche in ogni direzione, permettendo e installata in un caso di emergenza.
inoltre una più semplice e rapida installazione.
Il ramo di un albero sufficientemente alto potrà
risultare un appiglio sufficiente per l'aggancio di

874
CARACOL
RADIORICEVITORE IN SCATOLA DI MONTAGGIO
L. 9.800
8 TRANSISTOR

2 GAMME D'ONDA

Riceve tutte le principali emittenti ad onde medie LA SCATOLA DI MONTAGGIO COSTA


e quelle ad onde lunghe di maggior prestigio.
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Il ricevitore « Caracol» viene fornito anche .non- Antenna interna: in ferrite


tato e perfettamente funzionante (con auricola- Semiconduttori: 8 transistor + 1 diodo
re) al prezzo di L. 12.300.
Alimentazione: 6 Vcc (4 elementi da 1,5 V)
Presa esterna: per ascolto in auricolare
Media frequenza: 465 KHz
CARATTERISTICHE Banda di risposta: 80 Hz - 12.000 Hz
Potenza d'uscita: 0,5 W Dimensioni: 15,5 x 7,5 x 3,5 cm.
Ricezione in AM: 150 265 KHz (onde lunghe) Comandi esterni: sintonia - volume - interruttore
Ricezione in AM: 525- 1700 KHz (onde medie) - cambio d'onda

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l'importo di L. 9.800 (senza auricolare) o di L. 10.300 (con auricolare) a mezzo vaglia
postale o c.c.p. n. 3/26482 (spese di spedizione comprese).
MASSIM A
RADI AZIONE

RX-TX

PICCHETT O
TER RA

Fig. 5 - Quando non è assolutamente possibile realiz-


Fig. 3 - Per avere la possibilità di servirsi dei rami di zare la posizione verticale del dipolo, come accade
un albero, come punto di appoggio della nostra an- ad esempio sulla vetta di una montagna, ci si deve
tenna, conviene realizzare uno dei due tiranti a forma di accontentare della disposizione qui riportata, sacrifi-
gancio, così come qui illustrato. cando la verticalità del dipolo a beneficio dell'adatta-
mento d'impedenza.

una delle due estremità del dipolo. L'altra estre­


mità dell'antenna dovrà essere posta in trazione
per mezzo del tirante, aiutandosi, nel caso in cui
ciò fosse necessario, con un picchetto da cam­
peggio, così come indicato in figura 5; in questo
modo si riuscirà a far assumere all'antenna stessa
una posizione sufficientemente verticale (figura
4).
E' assai importante che il cavo coassiale, in pros­
simità del dipolo e almeno per un paio di metri,
risulti perpendicolare all'antenna stessa, così co­
me illustrato in figura 4.
I Ciò serve a compensare il disadattamento di im­
pedenza provocato dal dipolo che è un'antenna
simmetrica, mentre il cavo coassiale presenta
un'impedenza asimmetrica.
Quando i rami dell'albero, ai quali è stata aggan­
ciata una delle due estremità dell'antenna por­
tatile, sono sufficientemente lunghi e l'antenna ri­
Fig. 4 - Gran parte dell'efficienza dell'antenna di emer- sulta distanziata dal tronco per alcuni metri, ri­
genza dipende dalla posizione del dipolo e del cavo di sulterà abbastanza facile far assumere al primo
discesa. Il dipolo deve essere installato in posizione
verticale, mentre il cavo di discesa deve risultare in
tratto di discesa d'antenna una posizione perfet­
posizione perpendicolare, rispetto al dipolo, per alcuni tamente orizzontale; a tale scopo ci si può anche
metri. L'albero ad alto fusto è in grado di risolvere aiutare ancorando il cavo coassiale allo stesso
facilmente questo problema. tronco dell'albero. In caso contrario ci si dovrà
accontentare della disposizione riportata in figura
5, sacrificando la verticalità del dipolo a beneficio
dell'adattamento d'impedenza.

876
TARATURA le onde stazionarie non risultino eccessivamente
elevate.
Come abbiamo detto, una volta costruita lanten­ Se quest'ultima eventualità dovesse verificarsi, al­
lora occorrerà variare leggermente la lunghezza
na portatile, secondo i dati riportati in figura I,
dei due bracci del dipolo, in modo da riportare
non dovrebbe essere necessario alcun intervento
il ROS entro limiti accettabili.
di taratura del dipolo. La spiegazione di questo possibile inconveniente
Tuttavia, per misura precauzionale e prima di ... risiede nella differente velocità delle onde elettri­
imballare l'antenna nel modo indicato in figura che in cavi diversi e nel fatto che la lunghezza
2, in attesa di un uso d'emergenza, sarà oppor­ dell'antenna deve essere pari a mezza lunghezza
tuno assicurarsi, per mezzo di un rosmetro, che d'onda (elettrica).

TRASMETTITORE CB
UNA PRESTIGIOSA SCATOLA DI MONTAGGIO
A L. 19.500
SCHEDA TECNICA

Alimentazione: minima 12 V - tipica


13,5 V - massima 14 V

Potenza AF in uscita
(senza mod.): 1W(circa)

Potenza AF in uscita
(con mod.): 2W(circa)

Sistema di emissione: in modulazione d'am-


piezza

Profondità di mod.: 90% 100%

Potenza totale dissi-


pata: 5W

Impedenza d'uscita per52 : 75 ohm (rego- Con l'approntamento di questo kit vengono sod-
antenna: labili) disfatte le aspirazioni di molti lettori CB. Perché
acquistando questa scatola di montaggio, e quella
Microfono: di tipo piezoelettrico
del sintonizzatore CB (venduta esclusivamente, a
Numero canali: a piacere richiesta, agli acquirenti di questo trasmettitore
CB, al prezzo di L. 5.900) ognuno può costruire
Portata: superiore a 10 : 15 un valido apparato ricetrasmittente sulla gamma
Km (in condizioni ideali) dei 27 MHz.

La scatola di montaggio del trasmettitore CB contiene:


N. 1 circuito stampato - n. 13 condensatori ceramici - n. 5 condensatori elettro-
litici - n. 2 trimmer capacimetrici- n. 11 resistenze - n. 2 - impedenze AF - n. 1 tra-
sformatore di modulazione - n. 1 circuito integrato - n. 3 transistor - n. 2 bobi-
ne - n. 1 raffreddatore per transistor TR3.

Le richieste debbono essere fatte inviando anticipatamente l'im-


porto di L. 19.500 a mezzo vaglia o c.c.p. n. 3/26482 intestato a:
ELETTRONICA PRATICA - 20125 MILANO - Via Zuretti, 52.

877
TEMPORIZZATORE
SOLID STATE
IL TEMPORIZZATORE E' UN APPARECCHIO CHE METTE SOTTO TEN-
SIONE UN CARICO ARRESTANDO AUTOMATICAMENTE L'ALIMENTA-
ZIONE DOPO UN TEMPO PRESTABILITO. AL DI LA' DEL CONTROLLO
DELLE LUCI DELLE SCALE, DELLE CANTINE, DEI SOLAI E DELL'USO
PIU' COMUNE NEI LABORATORI FOTOGRAFICI, LO STRUMENTO TROVA
MOLTEPLICI APPLICAZIONI NEI SETTORI DELL'ELETTROTECNICA, DEL-
LA CHIMICA E DELLA MECCANICA.

878
Quando si parla di temporizzatori, immediata­ Nel campo industriale il temporizzatore trova nu­
mente sorge, spontanea. 'associazione mentale merosissime applicazioni, ma per fare un esempio
fra questi apparati e il mondo della fotografa. comprensibile a tutti possiamo ricordare l'appli­
Perché proprio nel settore fotografico il tempo­ cazione più classica del temporizzatore, che è
rizzatore trova il suo più naturale e necessario quella dello spegnimento automatico delle luci
impiego. Infatti, soltanto con un temporizzatore di illuminazione delle scale, dei solai o delle can­
di grande precisione. si possono stampare mol­ tine.
tissime copie fotografiche, tutte perfettamente i­ Nelle nostre case il temporizzatore può risultare
dentiche nelle tonalità dei chiaroscuri. E anche di grande utilità nell'alimentazione degli elet­
quando si deve stampare un'unica copia, il tem­ trodomestici: stufette, ventilatori, televisori, ri­
porizzatore si rivela utilissimo, perché una volta cevitori radio, lampade abbronzanti, ecc. Infatti
stabilito il miglior tempo di esposizione, per un tutti questi apparati, per mezzo dell'inserimento

determinato tipo di carta, si avrà la certezza di di un temporizzatore, possono rimanere in fun­


ottenere ottime fotografie senza dover subire la zione per un tempo prestabilito; scaduto questo
schiavitù del legame costante con il cronometro. tempo, si avrà la certezza del disinserimento au­
Il temporizzatore elettronico, se ben progettato, tomatico dell'apparecchio, cioè della corrente di
non risente delle imprecisioni di inserimento. Que­ alimentazione.
sto vantaggio, che può essere trascurato per i
tempi lunghi, risulta apprezzatissimo per i tempi
brevi, quando un'imprecisione di inserimento e CARATTERISTICHE DEL TEMPORIZZATO
disinserimento provoca inevitabilmente errori an­ RE
che notevoli, dell'ordine dei 30-50%.
Non possiamo dire che il temporizzatore da noi
proposto sia un vero e proprio campione di pre­
VERSATILITA' DEL TEMPORIZZATORE cisione. Eppure, nonostante la grande semplicità
circuitale, l'apparato è in grado di offrire una
. temporizzatore elettronico non deve essere con­ sufficiente precisione di funzionamento ed una
siderato come un accessorio esclusivo degli appa­ accettabile ripetibilità dei tempi.
rati fotografici, perché esso trova applicazioni in Il principale vantaggio del nostro temporizzatore
li altri settori. consiste nel consumo nullo di corrente in condi-

879
R3

03
RETE

3 LP

TR2
.A TRAC
T1

l'

COMPONENTI Fig. 1 - Circuito elettrico del temporizzatore. Il tempo


di durata di alimentazione del carico, tramite la ten-
sione di rete-luce, può essere regolato, in misura li-
mitata, per mezzo del potenziometro R1, Per variazioni
di tempi più ampie occorre intervenire sul valore ca-
Condensatori pacitivo del condensatore elettrolitico C2.
C1 = 125 F - 15 VI (elettrolitico)
C2 = 125 F - 15 VI (elettrolitico)
Resistenze
R1 = 2 megaohm (potenz. a variaz. lin.)
R2 = 1.500 ohm
R3 = 120 ohm
R4 == 2.200 ohm


Semiconduttori
TR1 = 2N1711
TR2 = 2N1711
triac = vedi testo
DI = 1N4007
D2 = diodo al silicio (di qualunque tipo)
D3 = diodo al silicio (di qualunque tipo) Fig. 2 - La realizzazione pratica del temporizzatore è
Varie consigliabile anche ai principianti, proprio per la sem-
plicità estrema del circuito e la facilità di reperimento
T1 = trasf. d'alimentaz. (220 V - 9 V - 300 mA) dei componenti elettronici. Il circuito stampato è di
LP = lampada-spia (12 V - O, 1 A) obbligo, se si vuol raggiungere un cablaggio razionale
P1 = interrutt.-pulsante e compatto.

880
zioi di riposo. Un altro vantaggio, non trascura­ L'alimentazione del circuito avviene premendo
bile, consiste nell'assenza di relé, cioè di parti il pulsante Pl, che costituisce lo «start» del tem­
meccaniche in movimento. po di inserimento del carico.
Il consumo nullo di corrente, in condizioni di ri­ La pressione esercitata su Pl, cioè la chiusura
poso, permette di lasciare costantemente inse­ del circuito di rete-luce, corrisponde alla alimen­
rito l'apparecchio con la sicurezza di non surri­ tazione in alternata del trasformatore Tl e, cor­
scaldare alcun componente e, in particolare, il rispondentemente, anche del carico.
piccolo trasformatore di alimentazione. Quando si preme il pulsante PI, il campo elet­
La mancanza di relé e la loro sostituzione con un tromagnetico generato dall'avvolgimento prima­
modernissimo triac, aumentano il grado di affi­ rio del trasformatore Tl provoca una tensione
dabilità del dispositivo, conferendo al temporiz­ secondaria, che viene raddrizzata dal diodo al
silicio D 1; successivamente la tensione viene li­
zatore una concezione circuitale assolutamente
vellata dal condensatore elettrolitico Cl per ali­
moderna e al passo con i nuovi orientamenti della
mentare i] circuito di controllo del triac.
tecnologia.
Nel momento di avvio, cioè quando si preme il
pulsante PI, il condensatore elettrolitico C2 risul­
ta scarico; ciò equivale a dire che la tensione sui
ANALISI DEL CIRCUITO terminali del condensatore C2 è di O V. In tali
condizioni il transistor TR 1 si trova all'interdi­
Il circuito del temporizzatore vero e proprio, rap­ zione, mentre il transistor TR2 risulta condut­
presentato in figura l, è composto dai transistor tore, perché può ricevere liberamente una cor­
TR1-TR2, che sono entrambi di tipo NPN. Il rente di base attraverso la resistenza R4.
triac rappresenta l'elemento attuatore e sostitui­ Al gate (G) del triac giunge, attraverso il tran­
sce il tradizionale relé destinato a commutare il sistor TR2, una corrente la cui intensità è limi­
car1co. tata dalla resistenza R3.

TR1
RADIATORE R4

RETE

881
Quando cessa la pressione sul pulsante PI, cioè dalla costante di carica del condensatore elettro­
quando si apre il circuito di alimentazione in al­ litico C2, cioè praticamente dal valore capacitivo
ternata, il carico rimane ancora alimentato, per­ di C? e da quello resistivo di RI+R2.
ché il triac risulta eccitato dalla corrente che Con i valori citati nell'elenco componenti. il tem­
raggiunge il gate. L'eccitazione del triac e. quin­ po massimo di inserimento si aggira intorno ai
di, l'alimentazione del carico, perdurano finchè due minuti e mezzo.
la tensione sui terminali del condensatore elettro­
litico C2 non supera il valore di 1,2 V, vincendo
in tal modo la soglia del diodo D2 e quella della AUMENTO DEL RITARDO
giunzione base-emittore del transistor TR l, co­
stringendolo alla conduzione. Volendo aumentare il tempo di ritardo, si può
Ma quando il transistor TRI conduce, la base procedere in diversi modi.
del transistor TR2 diviene negativa rispetto al­ Quello più semplice consiste nel sostituire il con­
l'emittore ed il transistor stesso va all'interdizione densatore elettrolitico C2 con altri condensatori
bloccando la corrente di gate e provocando la di valore capacitivo più elevato, anche se il va­
diseccitazione del triac. lore capacitivo non può essere elevato all'infinito,
Il tempo di eccitazione del triac dipende dunque perché si rischierebbe di perdere la precisione del

MODULO EP 0139
PER
ANTIFURTO ELETTRONICO PER AUTO
CON ESSO POTRETE REALIZZARE:

1) antifurto per auto

2) lampeggiatore di emergenza ad una


lampada

3) lampeggiatore di emergenza a due


lampade

4) pilotaggio di carichi elettrici di una


certa potenza

La realizzazione di questo modulo elettronico ga-


rantisce il doppio vantaggio del sicuro funziona-
mento e dell'immediata disponibilità nel... magaz-
zino dello sperimentatore dilettante.
L. 7.500
Per richiedere la scatola di montaggio, occorre inviare anticipatamente l'importo
di L. 7.500 a mezzo vaglia o c.c.p. n. 3/26482 intestato a: ELETTRONICA PRA-
TICA - 20125 MILANO - VIA ZURETTI n. 52 (nel prezzo sono comprese anche
le spese di spedizione).

882
tempo di inserimento ed anche di incorrere nel­ di inserimento del catodo del diodo D2. Ricorren­
l'insuccesso per un mancato funzionamento del do a questo sistema è pure consigliabile aumenta­
circuito causato dalle forti perdite del conden­ re leggermente la tensione di alimentazione, ser­
satore di capacità troppo elevata. vendosi di un trasformatore D 1 con avvolgimen­
In pratica il valore capacitivo massimo non do­ to secondario a 12 V e scegliendo per TRI un
vrebbe superare troppo i 4 70 F, che corrispon­ transistor ad elevato guadagno, come ad esempio
dono ad un tempo di ritardo di 10 minuti circa. il BC108B o corrispondente.
In tutti quei casi in cui il tempo di ritardo di 10 Il trasformatore di alimentazione TI, da noi pre­
minuti non risultasse sufficiente, occorrerà inse­ scritto, deve essere dotato di un avvolgimento
rire, in serie al diodo D2, uno o più diodi al si­ primario a 220 V (tensione di rete) e di un av­
licio, con lo scopo di aumentare la soglia di con­ volgimento secondario a 9 V. L'avvolgimento
duzione del transistor TRI secondario deve essere in grado di erogare una
Un notevole aumento della soglia e, quindi, del corrente di 300 mA. Con questo tipo di trasfor­
tempo di ritardo, potrebbe essere raggiunto uti­ matore è possibile pilotare un carico massimo di
lizzando, in sostituzione del diodo al silicio D2, 2.000 W; cioè, ad esempio, 20 lampadine da 100
un diodo zener, con tensione di 4,7 0 6,8 V, prov­ W ciascuna, oppure 100 tubi elettrofluorescenti
vedendo ad invertire il catodo rispetto all'ordine da 20 W ciascuno.

AMPLIFICATORE TUTTOFARE
AS21
in scatola di montaggio a L. 3. 750

Il kit permette di realizza-


re un modulo elettronico u-
tilissimo, da adattarsi alle
seguenti funzioni:

Amplificatore BF Caratteristiche elettriche del modulo


Sirena elettronica
Tensione tipica di lavoro: 9 V
Allarme elettronico
Oscillatore BF Consumo di corrente: 80 + 100 mA
(emissione in codice mor- Potenza d'uscita: 0,3 W indistorti
se) Impedenza d'uscita: 8 ohm

Tutti I componenti necessari per la realizzazione di questo apparato sono


contenuti in una scatola di montaggio venduta dalla nostra Organizzazio-
ne al prezzo di L. 3.750. Le richieste debbono essere fatte inviando an-
ticipatamente l'importo a mezzo vaglia o c.c.p. n. 3/26482 intestato a:
Elettronica Pratica - 20125 MILANO - Via Zuretti. 52

883
co
af o
I
Fig. 3 - Questo disegno dovrà essere riprodotto in- REALIZZAZIONE PRATICA
tegralmente su una piastrina di bachelite ramata da
una parte, di quelle appositamente approntate per la
realizzazione dei circuiti stampati. Si tenga presente La realizzazione del temporizzatore si effettua su
che questo disegno è qui riportato in grandezza na- circuito stampato, che ogni lettore potrà costruire
turale.
servendosi del disegno riportato in figura 3.
I componenti necessari per la composizione del
circuito non sono critici. Per esempio, i diodi al
Fig. 4 - Cosi si presenta esteriormente il triac, che è
dotato di tre terminali. L'elettrodo A2 è normalmente silicio D2-D3 potranno essere di qualsiasi tipo.
collegato con l'aletta metallica di raffreddamento. Jn Per il transistor TR2 va bene un 2NI71I, o cor­
ogni caso, all'atto dell'acquisto del componente, con-
viene sempre chiedere al rivenditore l'esatta distribu- rispondente, mentre per il transistor TRl vanno
zione dei terminali del triac. bene anche i modelli per piccoli segnali come, ad
esempio, i BC107-BC108-BC147-BC148.
Il tipo di triac è condizionato al tipo di carico
che ognuno vuol collegare al circuito.
ALETTA
METALLICA Per un carico di 200 W a 220 V, è sufficiente
un triac da 400 V.3 A. Per carichi superiori ai
200 W basterà aumentare la corrente, tenendo
sempre un margine di sicurezza tra il valore della
corrente effettivamente circolante e quello tipico
del triac.
Per coloro che non avessero eccessiva pratica
con i triac, ricordiamo che questi componenti
provocano, durante il loro funzionamento, taluni
disturbi che. nel nostro caso, sono comunque
deboli e non possono destare preoccupazioni di
sorta.
La produzione di disturbi è dovuta al fatto che

A1 G il triac lavora in completa conduzione. In ogni


caso, se si dovessero riscontrare fastidiosi disturbi
radioelettrici nei ricevitori funzionanti in pros­
simità del temporizzatore, l'operatore ha il dovere
A2 di inserire un filtro antidisturbo in serie al cir­
cuito di alimentazione. E a tale proposito ricor­
diamo che questi tipi di filtro sono stati più
volte presentati e analizzati in precedenti fa­
scicoli della rivista, in particolar modo nella ru­
brica « Le pagine del CB».

884
li filtro antidisturbo, lo ripetiamo, potrà essere zati; questa impedenza dovrà essere collegata in
costituito da una cella a «p greca » con due serie alla linea. fra i due conclensatori.
condensatori da 100.000 pF- 600 VI collegati Per terminare, facciamo osservare la presenza
in parallelo alla linea; in serie dovrà essere inse­ della lampada LP, che è una lampada-spia cla 12
rita una impedenza composta eia un centinaio cli V - O_.! A. Questa lampada è collegata in pa­
spire di filo di rame smaltato avvolto su una bar­ rallelo con la rete di alimentazione.
retta di ferrite. del tipo di quelle usate per le Il suo compito è quello di fungere da elemento
bobine-antenne nei ricevitori radio transistoriz- stabilizzatore della tensione di alimentazione.

FOTOCOMANDO
PER:
e interruttore crepuscolare

conteggio di oggetti
o persone

antifurto

e apertura automatica del


garage

lampeggiatore

e tutti i comandi a distanza

in scatola di montaggio a L. 9.700


Con questa scatola di montaggio offriamo ai lettori la possibilità di realizzare
rapidamente senza alcun problema di reperibilità di materiali, un efficiente fo-
tocomando adatto a tutte le applicazioni di comandi a di-stanza.

LA SCATOLA DI MONTAGGIO DEVE ESSERE RICHIESTA A: ELETTRONICA


PRATICA - 20125 MILANO - VIA ZURETTI, 52, INVIANDO ANTICIPATAMEN-
TE L'IMPORTO DI L. 9.700 A MEZZO VAGLIA POSTALE O C.C.P. N. 3/26482.
NEL PREZZO SONO COMPRESE LE SPESE DI SPEDIZIONE.

885
I
L'EFFETTO
STEREO
FACILE DA REALIZZARE, IL PROGETTO CHE VI PROPONIAMO PUO' MI-
GLIORARE E CONTROLLARE L'EFFETTO STEREOFONICO DI OGNI AM-
PLIFICATORE. LA SUA COLLOCAZIONE AVVIENE FRA L'APPARATO
PREAMPLIFICATORE E QUELLO AMPLIFICATORE STEREOFONICO DI
POTENZA.

Quando sul mercato apparvero, per la prima considerarsi un traguardo raggiunto, i dischi mi­
volta, i dischi stereofonici, le case produttrici, gliorarono tecnicamente, perché in essi venne in­
allo scopo di conquistare il pubblico con questa trodotta una informazione comune ai due canali,
novità, esagerarono volutamente la separazione così da offrire l'impressione, durante l'ascolto, di
dei due canali. Perché in questo modo si poteva una orchestra disposta uniformemente, e con
far ben comprendere che la stereofonia consi­ continuità, da uno all'altro diffusore.
steva nella registrazione e nella riproduzione di Ogni medaglia tuttavia ha il suo rovescio. Perché
due canali sonori diversi. E non soltanto nella la stereofonia esige ambienti di notevoli dimen­
separazione dei toni alti da quelli bassi o vice­ sioni, mentre in pratica le casse acustiche ven­
versa. gono installate troppo vicine fra loro e in locali
di normali misure.
Chi può riascoltare oggi quei vecchi dischi con
Questi elementi negativi conducono ad un ap­
orecchio critico, subisce la netta impressione che
piattimento della riproduzione sonora, rendendola
essi siano stati costruiti per soli scopi dimostra­
assai più simile ad una riproduzione monofonica
tivi, con una eccessiva esasperazione di separa­
che ad una stereofonica.
zione dei canali.
Le casse acustiche contribuiscono, con la loro re­
Si può concludere quindi dicendo che i primi ciproca vicinanza, a mescolare notevolmente i
dischi stereofonici privavano l'ascoltatore di una due canali. Capita così che una ulteriore mi­
completa ... visione orchestrale. scelazione in fase di registrazione peggiora gran­
In seguito, quando ormai la stereofonia era da demente il suono.

886
Per risolvere tutte queste piccole incongruenze, l'altro canale, per esempio nella misura del 10%.
relative alla riproduzione stereofonica, ci siamo L'effettivo canale destro D risulterà quindi:
premurati nel trovare una soluzione che ritenia­
mo possa essere apprezzata da tutti gli appassio­ D - segnale destro + 10% segnale sinistro
nati della musica riprodotta, perché essa per­
mette di controllare, con uniformità, la separa­ mentre il canale sinistro S risulterà:
zione tra i due canali, raggiungendo così un efTet­
to che va dal monofonico allo stereofonico e fino S = segnale sinistro + 10% segnale destro
al superstereofonico.
Per intenderci meglio aggiungiamo che il nostro Il nostro dispositivo è in grado di sommare, ad
dispositivo non solo è in grado di diminuire la se­ esempio, con il canale D parte del canale S, op­
parazione tra i due canali (cosa questa relativa­ pure di sottrarlo.
mente semplice da realizzare), ma anche, e so­ Nel primo caso, se la somma è completa, si ot­
prattutto, di aumentarla. Ed è proprio questo se­ terrà un segnale pari a :
condo elemento che verrà apprezzato da tutti co­
loro che dispongono di poco spazio per la ripro­ (segn. destro + 10% segn. sinistro) + (segn. si­
duzione sonora e sono costretti a sistemare le nistro + 10/ segn. destro) = 110% segn. de­
casse acustiche con eccessiva vicinanza fra loro. stro + 110 segn. sinistro.

Si otterrà cioè un segnale perfettamente mono­


Principio di funzionamento fonico in quanto il diffuso re riproduce, nella stes­
sa misura (110%), sia il canale destro sia il ca­
Il nostro circuito di controllo di separazione è nale sinistro.
rappresentato essenzialmente da un miscelatore, Al contrario, regolando la miscelazione, in modo
nel quale è possibile mescolare il segnale di cia­ da sottrarre al canale il 10% dell'altro canale, si
scun canale con quello dell'altro. otterrà un segnale pari a:
l canale, inoltre, può essere controllato sia in (segn. destro 4 10% segn. sinistro) 10% (se­
ampiezza sia in fase, in modo da poter essere gn. sinistro 10 segn. destro) = segn. destro
mimato o sottratto al canale principale. + 10% segn. sinistro 10% segn. sinistro +
Per meglio comprenderci ricordiamo che ciascun 1% segn. destro = 101% segn. destro.
canale è formato, oltre che da un proprio se­ Viene cioè eliminata, nella riproduzione sonora,
e. anche da una certa parte di segnale del- la componente comune del segnale, con la conse-

887
TR 3
/.lii
4 8

7
R12

rr
,_
l 1=11 e
5 R13
e Il Il+

I + 1
C9 Il II c
10
I
ENTRATA@ h+
CANALE I R14
c2 RIS
~USC.1
12 ±z3 RIO

I 14

15
ENTRATA R9 ~USC.2
13 8
4 R17
R15

J
CANALE 2 ~ + C3

U. - e
6
R 16 CIO
ll

l
TR2 Il ? «.lw Il

.#
u■cs

+
Fig. 1 - Il circuito di controllo di separazione è essenzialmente quello di un miscelatore
nel quale è possibile mescolare il segnale di un canale con quello dell'altro. Ma il se-
gnale può essere controllato in ampiezza e in fase, in modo da potersi sommare o sot-
trarre all'altro segnale.

ca
COMPONENTI C9
= 220.000
= 220
pF
F - 25 VI (elettrolitico)
C10 = 220 F - 25 VI (elettrolitico)
Condensatori C11 = 1.000 F - 30 VI (elettrolitico)
C1 = 100.000 pF Resistenze
C2 = 1O µF - 25 VI (elettrolitico) R1 = 100.000 ohm
C3 = 10 F - 25 VI (elettrolitico) R2 = 100.000 ohm
C4 = 100.000 pF R3 = 100.000 ohm
es = 220 F - 25 VI (elettrolitico) R4 = 100.000 ohm
C6 = 220.000 pF R5 = 100.000 ohm
C7 = 220 F - 25 VI (elettrolitico) R6 = 100.000 ohm

888
21V

USc.1

ENTR.1

C1

ENTR. 2

TR2 Usc. 2

Fig. 2 - Piano costruttivo del circuito di controllo di separazione dei segnali. Esso è com-
posto da due sezioni perfettamente identiche, ciascuna pilotata da due transistor di tipo
NPN. La regolazione dei segnali viene fatta tramite il potenziometro doppio R8-R12. II
trimmer potenziometrico R7 viene usato esclusivamente per la messa a punto del circuito.

R7 = 4.700 ohm (trimmer potenziometrico- R17 = 10.000 ohm


lineare) R18 = 10.000 ohm
R8 10.000 ohm (potenz. a variaz. lin.) R19 = 1.000 ohm
=
R9 = 10.000 ohm Varie
R10 = 10.000 ohm TR1 = BC108
R11 = 3.900 ohm TR2 = BC108
R12 = 10.000 ohm (potenz. a variaz. lin.) TR3 = BC108
R13 = 150.000 ohm TRA4 = BC108
R14 = 150.000 ohm Alimentaz. = 21 V
R15 = 150.000 ohm N.B. I due potenziometri R8-R12 costituiscono
R16 = 150.000 ohm un potenziometro doppio ad asse unico.

889
CUFFIA guenza di una riproduzione di suono superstereo
e con la completa separazione dei due canali.
MONO-STEREO
Analisi del circuito
Per ogni esigenza d'ascolto personale e per ogni
tipo di collegamento con amplificatori monofo- Lo schema completo del circuito elettrico del­
nici, stereofonici, con registratori, ricevitori ra-
dio, giradischi, ecc.
l'apparato di controllo di separazione è riportato
in figura I. Esso è composto da due sezioni per­
CARATTERISTICHE Viene fornita con spi- fettamente identiche, una per ciascun canale, cia­
notto jack 0 3,5 mm. scuna pilotata da due transistor.
e spina jack stereo (la
Gamma di frequenza: cuffia è predisposta per Allo scopo di non ripeterci con la teoria, analiz­
l'ascolto monofonico.
30 - 13.000 Hz Per l'ascolto stereofo- zeremo, qui di seguito, uno soltanto dei due ca­
nico, tranciare il colle- nali, perché l'altro risulta perfettamente identico
Sensibilità: 150 dB gamento con lo spi-
notto jack 0 3,5 mm., al primo.
separare le due coppie
Impedenza: 8 ohm di conduttori ed ef- Il primo stadio, pilotato dal transistor TR!, di
Peso: 170 gr.
fettuare le esatte sal- tipo NPN, funge da elemento di controllo di gua­
dature a stagno con la
spina jack stereo). dagno e di fase.
Come è noto, quando un transistor è montato in
circuito con ingresso sulla base, come nel nostro
caso, esso ha la proprietà di invertire la fase del
segnale all'uscita sul collettore, mentre lo con­
serva in fase sull'emittore. Dunque, prelevando
il segnale di uscita sul cursore del potenziometro
R!2 (o di R8) è possibile, a seconda della con­
dizione di questo, ottenere un segnale in fase, o
in opposizione di fase con il segnale d'entrata, va­
riandone l'ampiezza.
Il segnale prelevato dal cursore del potenziome­
tro R!2 (segnale del primo canale) non viene in­
viato all'uscita (USC. 1), ma viene mescolato con
il segnale del secondo canale prelevato diretta­
mente sull'emittore del transistor TR2, attraver­
so la resistenza R15; questo segnale, essendo pre­
levato dall'emittore, risulta in fase con il segnale
d'entrata.
L. 6.500 Il transistor TR3 funge da elemento miscelatore,
così come il transistor TR4. Questi due elementi
provvedono a miscelare i segnali provenienti dalle
ADATTATORE resistenze R14-R15-R16.
Le uscite risultano collegate con gli emittori dei
PER CUFFIE STEREO due transistor. Soltanto con questo sistema si
possono ottenere basse impedenze d'uscita, molto
Piccolo apparecchio che con-
sente il collegamento di una utili per pilotare gli amplificatori di potenza.
o due cuffie stereo con tutti Si noti che l'ingresso del circuito è di tipo ad alta
i complessi stereofonici. La
commutazione altoparlanti-cuf- impedenza, ottenuta con un particolare circuito
fia è immediata, tramite inter-
ruttore a slitta, senza dover denominato « boot-strapp », che utilizza i due
intervenire sui collegamenti. condensatori elettrolitici C2-C3 quali elementi di
L'apparecchio si inserisce nel
collegamento fra uscita del- retroazione.
l'amplificatore e altoparlanti.
.J

L. 4.800 Inserimento del circuito

Le richieste devono essere effettuate invian- Il circuito di figura 1 non è quello di un pream­
do l'Importo a mezzo vaglia 0 c.c.p. 3/26482 plificatore, perché il guadagno complessivo è
intestato a: ELETTRONICA PRATICA - 20125 pari all'unità (circa). Ecco perché l'apparato do­
MILANO - Via Zuretti.52. vrà comporre uno dei molti anelli della catena di

890
riproduzione sonora. E in pratica esso dovrà es­
sere inserito tra l'uscita del preamplificatore e l'en­
trata dell'amplificatore di potenza, dove esista
almeno un segnale di 100 mV. GLI ATTREZZI
Nel caso di impiego del circuito con giradischi
muniti di testine piezoelettriche, cioè in presenza DEL
di segnali d'uscita di valore già elevato, il corret­
tore di separazione potrà essere utilizzato diretta­ PRINCIPIANTE
mente quale stadio d'entrata e ciò in virtù della
elevata impedenza d'ingresso che bene si adatta
a tali trasduttori.

Realizzazione pratica

Per la realizzazione pratica dell'apparato consi­


gliamo di servirsi del circuito stampato, riprodu­
cendolo nelle stesse dimensioni con cui esso è pre­
sentato in figura 3.
L'uso del circuito stampato permette di rea1izzare
un montaggio di dimensioni ridotte, in modo da
non sollevare problemi di sistemazione all'in­
terno del circuito preamplificatore o dell'ampli­
ficatore di potenza.
Nulla vieta comunque di servirsi di un conteni­
tore separato, purché di tipo metallico, che abbia
funzioni di schermo elettromagnetico e possa scon­
giurare la formazione di ronzii.
La dislocazione dei vari componenti elettronici
sulla basetta del circuito stampato è illustrata in IN UN UNICO KIT
figura 2. Ognuno dovrà tenere sempre sott'occhio
questo disegno mano a mano che il lavoro co­ PER SOLE
struttivo procede.
Come si può notare, lungo i due lati maggiori del
rettangolo del circuito stampato sono riportati dei
LIRE 7.900
numeri (3-5-4 e 7-6-8); ebbene, ognuno di questi
punti trova preciso riscontro nello schema co­
struttivo di figura 4; essi si riferiscono ai colle­
gamenti fra il circuito e i due potenziometri R8-
CONTIENE:
R12. saldatore istantaneo (220 V - 90 W)
punta rame di ricambio
I quattro transistor montati nel circuito sono di
scatola pasta saldante
tipo BC108. Essi possono essere sostituiti a piacere
90 cm. di stagno preparato in tubetto
con transistor similari; per esempio con i BC109-
1 chiave per operazioni ricambio punta saldatore
BC209-BC208, ecc.; qualsiasi transistor dotato di
paio forbici isolate
buon guadagno e di basso rumore, di tipo NPN,
pinzetta a molle in acciaio inossidabile cor
può comunque sostituire il BC108. punte internamente zigrinate
1 cacciavite isolato alla tensione di 15000 V
4 lame intercambiabili per cacciavite con innesto
Messa a punto a croce

Una sola operazione di messa a punto è neces­


saria prima dell'uso del nostro dispositivo. Essa Le richieste del kit degli • ATTREZZI DEL PRIN-
consiste nella regolazione della resistenza semi­ C[PIANTE » debbono essere fatte a: Elettronica
issa R7. Pratica - 20125 MILANO - Via Zuretti n. 52, in-
viando anticipatamente l'importo di L. 7.900 a
Il trimmer potenziometrico R7 deve essere rego­ mezzo vaglia postale o c.c.p. n. 3/26482 (spese
lato in modo che il segnale presente sui collettori di spedizione comprese).
ei due transistor sia di uguale ampiezza a pa-

891
Fig. 3- Circuito stampato
in scala 1/1 necessario per
la realizzazione dell'appa-
rato di controllo di sepa-
razione dei segnali dei due
canali di un amplificatore
stereofonico.

rità di segnale d'entrata. Tale condizione può


essere raggiunta e verificata in vari modi. Il più
semplice di questi consiste nel collegare assieme
le due entrate 1-2 ed applicando ad esse un certo
segnale. A questo punto si potrà effettuare una
verifica strumentale, controllando con un voltme­
tro per bassa frequenza che il segnale sul punto
3 di R!2 risulti uguale a quello sul punto 8 di R8
(vedi schema elettrico di figura 1). Oppure si può
condurre una verifica soggettiva, ruotando il per­
no del potenziometro verso i collettori e regolan­
do il trimmer R7 in modo da bilanciare con l'u­
dito i due altoparlanti. E' ovvio che con questo
secondo sistema di verifica si debbono ruotare
entrambi i cursori dei due potenziometri R8-Rl 2
verso gli elettrolitici C7-C5.
E' ovvio che la miglior regolazione del trimmer
FORI
potenziometrico R7 si ottiene per mezzo dello­
ENTRATE~ scilloscopio, controllando il segnale presente sui
collettori di TR! e TR2, che deve essere di uguale

I _ ampiezza a parità di segnale d'ingresso. Ma il si­


stema di taratura con l'oscilloscopio non è il solo.
Lasciamo comunque al lettore la scelta del pro­
cedimento più adatto alle proprie capacità e agli
strumenti di misura in suo possesso.

Alimentazione
Fig. 4- II contenitore metallico è in grado di scongiu-
rare l'ingresso nella catena di riproduzione sonora di L'alimentazione prevista per il nostro apparato
segnali estranei e, in particolar modo, dei ronzii. è di 21 V in corrente continua, così come indi-

892
Fig. 5 - Alimentatore adat-
to per l'alimentazione del
circuito dell'apparato di
controllo di separazione
dei segnali stereo. Il tra-
sformatore Tt riduce la
T1 14 V tensione di rete al valore
di 14 V. 11 ponte di diodi
(D1-D2-D3-D4) è composto
da quattro diodi di tipo
$1
BY126. II condensatore e-
lettrolitico C1 ha il valore
di 3.300 F - 30 VI.

cato nello schema elettrico di figura 1. tiamo il progetto separato di questo apparecchio
Si tenga presente che uno dei fattori di massima in figura 5.
importanza per il buon funzionamento dell'appa­ Il trasformatore di alimentazione T l deve avere
rato consiste nella presenza di una tensione con­ una potenza di 5 W e deve essere in grado di
tinua di 18 V esatti sui terminali del condensa­ trasformare la tensione di rete di 220 V al va­
tore elettrolitico C 11. lore di 14 V. Mediante un ponte di diodi di tipo
Coloro che volessero servirsi di un alimentatore BY126 (Dl-D2-D3-D4) si provvede a raddrizzare
con tensione di valore leggermente diverso da la tensione alternata di 14 V. Questa tensione vie­
quello prescritto di 21 V, dovranno intervenire ne poi livellata tramite il condensatore elettroli­
sul valore della resistenza Rl8, facendo in mo­ tico CI, che ha il valore di 3.300 F - 30 VI.
do che sui terminali del condensatore elettroli­ Anche questo apparecchio dovrà essere racchiuso
tico Cl l compaia anche in questo caso il valore in un contenitore metallico, facendo bene atten­
di 18 V. zione agli isolamenti della tensione di rete, allo
scopo di evitare formazioni di ronzio.
Coloro che vorranno riunire in un unico conte­
Alimentatore separato nitore i due apparati, quello di figura 1 e quello
di figura 5, dovranno aumentare le dimensioni del
Per coloro che volessero realizzare un alimen­ contenitore riportato in figura 4, in modo da ren­
tatore, non avendone uno a disposizione, presen- derlo adatto ad ospitare anche l'alimentatore.

IL SALDATORE DEL PRINCIPIANTE


IL PREZZO E' ALLA
PORTATA DI TUTTI!
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Chi comincia soltanto ora a muovere i primi passi nel mondo dell'elettronica non può sottoporsi a spese
eccessive per attrezzare il proprio banco di lavoro, anche se questo deve assumere un carattere essen-
zialmente dilettantistico. Il saldatore del principiante, dunque deve essere economico, robusto e versatile, così
come è qui raffigurato. La sua potenza è di 40 W e l'alimentazione è quella normale di rete-luce di 220 V.

Per richiederlo occorre inviare vaglia o servirsi del modulo di c.c.p. n° 3/26482
intestato a ELETTRONICA PRATICA - Via Zureti 52 - 20125 Milano

893
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viarci anche il solo schema. Massima serietà. pato o schema elettrico ( + L. 2).
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894
i questa Rubrica potranno avvalersi tutti quei l,ettori che sentiranno la

D necessità di offrire in vendita, ad altri lettori, componenti o apparati


elettronici, oppure coloro che vorranno rendere pubblica una richiesta
di acquisto od un'offerta di permuta.
Elettronica Pratica non assume alcuna responsabilità su eventuali contesta-
zioni che potessero insorgere fra i signori lettori e sulla natura o veridicità
del testo pubblicato. In ogni caso non verranno accettati e, ovviamente,
pubblicati, annunci di carattere pubblicitario.
Coloro che vorranno servirsi di questa Rubrica, dovranno contenere il testo
nei limiti di 40 parole, scrivendo molto chiaramente (possibilmente in stam-
patello).

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eiettronici, con pochi componenti e modica spesa.

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tori ceramici.
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fette saldature a stagno sui terminali dei semicon..
duttori e particolarmente indicato per i circuiti
stampati. Maneggevole e leggero, assorbe la po-

tenza di 25 W alla tensione alternata di 220 V. Nel


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80 cm. di filo-stagno e una scatola di pasta disos-
sidante.

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1 sola modalità di sottoscrizione
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per l'Estero L. 10.000
ABBONAMENTO ANNUO CON DONO: per l'Italia L. 9.000
A scelta: un modulo amplificatore BF. per l'Estero L. 12.000
Oppure: un saldatore elettrico.
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retrati, consulenza tecnica ine
rente ai progetti pubblicati sul
la rivista e per una delle tre
possibili forme di abbonamen
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chiaramente e nell'apposttc
spazio, la • causale di versa
mento.

UTILIZZATE
QUESTO
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Tutti possono scriverci abbonati o no
rivolgendoci quesiti tecnic, nerent1 1 va
ri argomenti presentati sulla rivista Ri
sponderemo nei limiti del possibile su
questa rubrica, senza accordare prefe-
renza a chicchessia, ma scegliendo di
volta in volta, quelle domande che ci
saranno sembrate più interessanti. La
regola ci vieta di rispondere privata
mente o di inviare progetti esclusivamen-
te concepiti ad uso di un solo lettore

LA POSTA .
#2
""_ #
. Pi
---- --

DEL 6G

LETTORE .%%% 1J I

Una variante al campanello musicale sigliamo di eliminare anche il transistor TR8, il


relé RL e il diodo D2, che potranno evidente-
Ho realizzato con molto interesse il progetto del mente servire per altri progetti, dato che in que-
campanello musicale presentato sul fascicolo di sto caso rimarrebbero del tutto inutilizzati.
settembre di quest'anno e devo dire che ho im­
parato molte cose interessanti.
Purtroppo, essendo ancora alle prime armi, non
mi arrischio a modificare il circuito da solo, men­
tre desidererei fare in modo che il campanello
•••
Il campanello non suona
suonasse in continuazione finché il pulsante ri­
mane premuto e cessasse di funzionare non ap­ Prima di realizzare il progetto dell'antifurto pre­
pena il pulsante viene abbandonato. E' possibile sentato a pagina 692 del fascicolo di settembre
una tale variante del circuito di quest'anno, vorrei fosse chiarito un mio dubbio.
LUIGI DAL ZOTTO Mi sembra di notare una discordanza fra lo sche­
Rovigo ma elettrico e quello pratico pubblicati alle pa­
gine 694-695.
La modi/ ica da lei desiderata è tra le più sem- Infatti, mentre nello schema pratico la suoneria
plici immaginabili. E' infatti sufficiente eliminare risulta inserita, tramite i terminali utili del relé,
la resistenza R23, perché la stessa interrompe nel circuito di alimentazione in corrente continua
il collegamento del piedino 17 di IC2. Il piedino a 12-16 V, nello schema pratico il circuito della
17, corrispondente alla quindicesima funzione, suoneria risulta inserito soltanto fra i terminali
potrà essere utilizzato per comandare una nuova utili del relé, ma non nel circuito di alimenta­
nota, arricchendo in tal modo la gamma dei mo- zione. Che cosa potete dire in proposito?
tivi musicali eseguibili. Se la modifica proposta GIANFRANCO TUMINELLI
dovesse assumere carattere permanente, le con- Roma

903
La sua osservazione è esatta. Perché il nostro di- Provaquarzi
segnatore si è veramente dimenticato di inserire,
in serie al circuito della suoneria, l'alimentatore. Ho la possibilità di acquistare, presso un locale
Tale errore, tuttavia, potrà essere vantaggioso mercato surplus, dei quarzi a prezzi convenien­
per tutti coloro che vorranno alimentare il cir- tissimi. Purtroppo, durante la prova del compo­
cuito dei segnali acustici, o altro tipo di circuito nente, capita che soltanto la metà dei quarzi si
avvisatore, con tensioni diverse da quelle da noi rivelano in ottimo stato, mentre l'altra metà non
prescritte. In sostanza, sullo schema pratico il oscilla. In pratica, dunque, il costo dei compo­
circuito dell'avvisatore acustico può essere comun- nenti risulta duplicato se non proprio triplicato.
que alimentato, anche con correnti alternate, per- E l'acquisto di tali componenti non rappresenta
ché il relé isola elettricamente il circuito di ecci- più un affare. Mi rivolgo a voi per chiedervi il
tazione da quello utilizzatore . progetto di un provaquarzi, di tipo portatile e di
uso semplicissimo, allo scopo di conoscere imme-
diatamente, all'atto dell'acquisto, le condizioni

•••
Protezione degli strumenti
dei quarzi.
Tenete conto che le frequenze di oscillazione si
aggirano normalmente intorno ai 3,5 MHz.
GIUSTINO DANDOLO
Molte case costruttrici, nel pubblicizzare taluni Venezia
strumenti di misura, dichiarano ripetutamente
che gli strumenti di loro produzione sono protet­ Il circuito qui pubblicato potrà certamente ri-
ti elettronicamente dai sovraccarichi e dalle in­ solvere il suo problema, interessando altresì tutti
versioni di polarità. Potreste dirmi in che cosa quei lettori che desiderano controllare l'efficien-
consistono queste protezioni, suggerendomi even­ za dei quarzi. Il circuito è di tipo aperiodico e
tualmente il tipo di circuito da adottarsi per il
mio vecchio tester?
OTTORINO DATTILO
Todi
RI
Il circuito di protezione di uno strumento galva-
nometrico consiste, nella quasi totalità dei casi,
nell'applicazione di due diodi al silicio (D1-D2)

Cl - 1.000 pF
C2 - 100 pF
C3 1.000 pF
C4 - 5.000 pF

RI - 33.000 ohm
collegati in parallelo allo strumento, come è da- R2 1.000 ohm
to a vedere nel disegno qui riportato. I diodi Dl­
D2 durante il normale funzionamento dello stru- TRl - 2N708
mento di misura si comportano praticamente co- TR2 - BC107
me se non esistessero. La loro presenza viene av- Dl - 1N914
vertita soltanto in caso di sovraccarico, perché D2 - 1N914
provvedono a limitare il valore della tensione, LP - 12 V - 50 mA
quella diretta e quella inversa, a 0,6 V circa, im-
pedendo la sicura distruzione dello strumento.

904
non necessita quindi di bobine o condensatori
variabili per l'accordo. Inoltre, il classico stru-
mento indicator e è stato sostituito con un più co- R3

modo rivelatore « go/no-go »,cioè « va] non va» , ~ e


composto da un transistor amplificatore che pi- B8ATI USCITA
12V
lota la lampada LP (la lampadina può essere so-
stituita con un diodo LED, collegando in serie TR2
una resistenza da 470 ohm). Quando la lampada
si accende, è segno che il quarzo oscilla ed è
quindi sicuramente efficiente. In caso contrario,
il quarzo non funziona, oppure, pur funzionando
nei circuiti a valvole, non è in grado di pilotare
un circuito transistorizzato.
rica della batteria. Ma talvolta capita che la
tensione scende al di sotto di certi livelli che dan­

•••
Protezione di un accumulatore
neggiano irreparabilmente l'accumulatore. Co­
me si potrebbe fare per provocare l'apertura au­
tomatica del circuito di illuminazione quando la
tensione della batteria scende, ad esempio, al di
sotto dei 4 V?
Non essendo riuscito ad effettuare un impianto SPLENDORI EZIO
luce in una mia piccola cantina, ho fatto ricor­ Ravenna
so all'installazione di una batteria al piombo, alla
quale è affidato il compito di alimentare una Il suo problema può essere facilmente risolto
lampadina. Periodicamente provvedo alla rica- sfruttando il circuito qui riportato. Infatti, fin-

Chi non ha ancora costruito il nostro microtrasmet-

RICEVITORE AM-FM titore tascabile, pubblicizzato in 4' di copertina,


soltanto perché sprovvisto di un buon ricevitore a
modulazione di frequenza, con cui ascoltare, con

a a L. 9.800 chiarezza e potenza, suoni, voci e rumori trasmessi


a distanza da quel miracoloso e piccolo apparato,
può trovare ora l'occasione per mettersi subito al
lavoro, acquistando questo meraviglioso

Questo ricevitore funziona dovunque ed è in grado


di captare tutte le emittenti private già in funzione
o che stanno per nascere un po' dovunque e che
trasmettono soltanto in MODULAZIONE DI FRE-
QUENZA.

CARATTERISTICHE

Ricezione in AM: 540 - 1.600 KHz


Ricezione in FM: 88 - 108 MHz
Potenza d'uscita: 800 mW
Semiconduttori: 9 transistor + 3 diodi
Alimentazione: 9 Vcc (una pila da 9 V)
Dimensioni: 8 x12x4 cm.
Contenitore: mobile in plastica antiurto tipo
military look con cinturino
Antenna AM: incorporata in ferrite
Antenna FM: telescopica estraibile
Corredo: auricolare + una pila da 9 V

905
ché la tensione della batteria si mantiene al di trati della rivista potrà certamente trovare il pro-
sopra della tensione del diodo zener DZ, i due getto che più la soddisfa. In alternativa, presen-
transistor TR1-TR2 risultano conduttori e all'usci- tiamo una versione semplicissima di alimentato-
ta sarà presente una tensione lievemente inferiore re stabilizzato a diodo zener, con tensione d'u-
a quella della batteria, più precisamente di 0,2 V scita di 9 V. Faccia attenzione a non lasciare
circa. Quando la tensione della batteria scende al per lungo tempo l'alimentatore senza carico; per-
di sotto dei 9 V, i due transistor TR1-TR2 van- ché il diodo zener assorbirebbe tutta la corrente
no all'interdizione, bloccando l'alimentazione del destinata al carico, con possibile danneggiamento.
carico. Il consumo a vuoto del circuito è di soli Per maggior sicurezza, comunque, si potrebbe
2 mA, mentre la corrente massima sopportabile montare un diodo zener da 9 V - 3 W .
è all'ordine dei 3-4 A. Tenga presente che il
transistor TR2 deve essere munito di elemento
raffreddante (radiatore) TRI = 2N2905; TR2
= 2N3055; Rl = 4.700 ohm; R2 = 1.000 ohm;
R3 = 10.000 ohm; DZ = diodo zener (9 V) . •••
•••
Alimentatore stabilizzato a 9 V
Luci psichedeliche

Ho realizzato il progetto da voi presentato a pa­


gina 362 del fascicolo di maggio dello scorso an­
no. Dopo aver più volte collegato l'apparato a
più amplificatori di bassa frequenza, ho riscon­
Sono in possesso di un ricevitore transistorizzato trato sempre Io stesso inconveniente: la distruzio­
con alimentazione a batteria. Poiché il consumo ne dei transistor finali di potenza. Da che cosa
dell'apparecchio risulta elevato (80 mA), le bat­ può dipendere tale inconveniente?
terie si consumano rapidamente con mio grande
D'ERCOLE DANTE
danno economico. Ecco perché vorrei costruire
Padova
un semplice alimentatore stabilizzato da collegarsi
alla rete a 220 V. Potreste pubblicare un simile L'inconveniente da lei citato è da attribuirsi, con
progetto, tenendo conto che la tensione d'uscita tutta probabilità, ad un imperfetto isolamento del
deve essere di 9 V continui?
trasf armatore di alimentazione Tl; l'isolamento
FRANCESCO FAZIO imperfetto si verifica nell'avvolgimento primario.
Salerno Un altro motivo dell'inconveniente può essere at-
tribuito al valore dell'impedenza del trasforma-
In più occasioni abbiamo presentato progetti di tore Tl, che può risultare talmente bassa da
semplici alimentatori stabilizzati adatti a risol- richiedere l'inserimento di una resistenza da 1.000
vere il suo problema. Sfogliando i fascicoli arre- ohm, di tipo a filo, collegata in serie.

Cl 1.000 F 25 VI (elettrolitico)
C2 1.000 F 25 VI (elettrolitico)
FUS.
hg C)€ g
9V

DZ

T1

Rl 33 ohm - l W D1-D2-D3-D4 = 4 x 1N4007


DZ diodo zener (9 V-3 W) LI = lampada-spia (6,3 V)
FUS. fusibile da 250 mA Tl - trasf. d'alimentaz. (220/9 V)

900
AMPLIFICATORE BF
50 WATT
IN SCATOLA
DI MONTAGGIO
0L. 21.500
CARATTERISTICHE
Potenza musicale 50 W
Potenza continua 45 W
Impedenza d'uscita 4 ohm
Impedenza entrata E1 superiore a 100.00 ohm
Impedenza entrata E2 superiore a 1 megaohm
Sensibilità entrata E1 100 mV per 45 W
Sensibilità entrata E2 I V per 45 W
Controllo toni atten. - 6 dB; esaltaz.
+ 23 dB a 20 KHz
Distorsione inf. al 2%/, a 40 W
Semiconduttori 8 transistor al silicio
+ 4 diodi al silicio
+ I diodo zener
Alimentazione 220 V
Consumo a pieno carico 60 VA
Consumo in assenza di segnale 2 W
Rapporto segnale/disturbo 55 dB a 10 W

Il kit è comprensivo di tutti gli


Questa scatola di montaggio, veramente pre- elementi necessari per la realiz-
stigiosa, si aggiunge alla collana dei kit ap-
prontati dalla nostra organizzazione. L'ampli- zazione dell'amplificatore ripro-
ficatore di potenza, appositamente concepito dotto nella foto. Per il suo com-
per l'accoppiamento con la chitarra elettrica,
è dotato di due entrate ed è quindi adattabile pletamento il lettore dovrà pro-
a molte altre sorgenti di segnali BF, così da curarsi, per proprio conto, gli al-
rendere l'apparato utilissimo per gli usi più
svariati. toparlanti e il contenitore.
li kit e comprensivo di tutti gli elementi necessari per la realiz-
zazione dell'amplificatore riprodotto nella foto, Per il suo com-
pletamento il lettore dovrà procurarsi, per proprio conto, gli
altoparlanti e il contenitore.

LA SCATOLA DI MONTAGGIO COSTA L. 21.500. Per richiederla occorre inviare


il relativo Importo a mezzo vaglia o c.c.p. n. 3/26482 intestato a: ELETTRONICA PRA-
TICA - 20125 MILANO - Via Zuretti 52 (nel prezzo sono comprese anche le spese
di spedizione).
L'integrato TAA420

Recentemente mi è stato regalato l'integrato di


tipo TAA420 del quale non conosco le caratte­
ristiche e le modalità di impiego. E' possibile
con questo componente realizzare un amplifica­
tore? In caso affermativo potreste pubblicare lo
schema?
MARIO BLASI
Verona

L'integrato TAA420 è rappresentativo di un cir-


cuito amplificatore a 5 stadi, così come è dato
vedere nello schema qui riportato. In particolare
C3 - 3F- 15 VI (elettrolitico)
il circuito è suddiviso in due blocchi amplifica-
C4 - 1 F- 15 VI (elettrolitico)
tori, in grado di fornire guadagni a spira aperta
rispettivamente di 31 dB e di 70 dB. Proprio per
es = 100 F - 15 VI (elettrolitico)
C6 - 47 F - 15 VI (elettrolitico)
questi guadagni elevati, l'integrato viene normal- -
C7 10 F - 15 VI ( elettrolitico)
mente utilizzato come amplificatore controreazio-
nato, nella configurazione tipica qui riportata. Le
es - 47 F - 15 VI (elettrolitico)
caratteristiche tecniche più salienti sono:
Rl - 27.000 ohm
Tensione di alimentazione max.: 12 V R2 - 25.000 ohm (variabile)
Dissipazione totale: 1,5 W R3 - 3.900 ohm
Temperatura ambiente di lavoro 15- 80°C R4 27.000 ohm
Corrente assorbita: 12 mA a 7,5 V R5 330 ohm
Frequenza di taglio: superiore a 20 KHz R6 12.000 ohm
Resistenza d'ingresso sul piedino 10 : 40.000 ohm R7 - 33.000 ohm
Tensione di rumore: 300 V R8 = 33 ohm
Resistenza d'uscita sul piedino 8: 330 ohm R9 820 ohm
RlO 3.900 ohm
CI= 5F- 15 VI (elettrolitico) Rl 1 330 ohm
C2 100 F - 15 VI (elettrolitico) R12 - 39.000 ohm

:-------------------7
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I
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l
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l2 I
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I
1
I I
I I
USCITA
I
L __ - 9 -
trn [c2

R6
ce
" ìt"

908
Preamplificatore equalizzatore Il nostro amplificalo/C di bassa frequenza è già
dotato di circuito preamplificatore.
Ho realizzato l'amplificatore cli bassa frequenza E' ovvio dunque che l'aggiunta di un nuovo
presentato a pagina 523 del fascicolo di luglio di preamplificatore, senza alcun accorgimento tec-
nico, non può che saturare lo stadio d'entrata.
quest'anno. Debbo dire che l'apparato funziona
Ma il suo problema può essere risolto per mezzo
decisamente bene. Tuttavia, mentre la risposta
di interventi circuitali più o mrno semplici. Si
risulta ottima quando collego l'entrata dell'am­ potrebbe ad esempio inserire un nuovo regolatore
plificatore con l'uscita di un sintonizzatore radio, di volume tra l'uscita del preamplificatore in
il suono diviene notevolmente distorto quando mi suo possesso e l'entrata dell'amplificatore. Ma co-
capita di collegare con l'amplificatore un pream­ sì facendo si peggiorerebbe comunque il rapporto
plificatore equalizzatore. Per rendere intelleggi­ segnale-disturbo dell'intero amplificatore. na so-
bile l'emissione sono costretto a tenere al minimo luzione più accettabile potrebbe essere quella di
il controllo di volume, senza possibilità alcuna di realizzare un ingresso a monte della resistenza
regolazione. R12, inserendo in questo punto il controllo di
volume ed eliminando gli stadi precedenti quando
GIANNI MINARDI si lavora con segnali già sufficientemente ampli-
Mantova f icati. •

PER LA COSTRUZIONE DEI NOSTRI


PROGETTI SERVITEVI DEL

KIT PER I CIRCUITI STAMPATI


facilità d'uso
rapidità di esecuzione
completezza di elementi

Il kit è corredato di fogli illustra-


tivi nei quali, in una ordinata,
chiara e precisa sequenza di fo-
tografie, vengono presentate le
successive operazioni che con-
ducono alla composizione del
circuito stampato.

L. 4.500

Le richieste debbono essere fatte Inviando anticipatamente l'Importo a mezzo vaglia o


c.c.p. n. 3/26482 intestato a: ELETTRONICA PRATICA - 20125 MILANO - Via Zuretti, 52
Telefono 6891945.

909
INDICE DELL'ANNATA
AMPLIFICATORI mese pagina

L'altoparlante amplificatore febbraio 114


Amplificatore selettivo in frequenza maggio 360
Amplificatore BF - 12-35 W luglio 522

APPARATI VARI mese pagina

Antifurto elettronico per autovetture gennaio 4


Termostato elettronico gennaio 22
Compressore di dinamica gennaio 28
Effetto percussione gennaio 38
Ascoltiamo ... la luce febbraio 84
Ricarichiamo le pile al nichel-cadmio febbraio 136
Luci pseudo-psichedeliche marzo 164
Temporizzatore con FET marzo 174
Le piante parlano? marzo 192
Distorsione con correttore di tonalità aprile 258
11 telefono pasticciato aprile 282
Telecomando sonoro maggio 324
Miscelatore a tre vie con IC maggio 368
Facciamo a testa e croce giugno 404
Pilotaggio automatico delle luci dell'auto giugno 418
Sirena giocattolo giugno 424
Effetto WAA WAA giugno 430
La penna per i circuiti stampati luglio 500
Flash elettronico per fotoamatori luglio 534
Il campanello musicale settembre 644
Il labirinto elettronico settembre 664
Antifurto semplice ma efficace settembre 692
Effetto vibrato ottobre 748
Bongo elettronico ottobre 762
Il triangolo elettronico novembre 788
Correttore di tonalità novembre 810
Luci psichedeliche dicembre 864
Temporizzatore solid state dicembre 878
Miglioriamo l'effetto stereo dicembre 886

DIDATTICA mese pagina

Il controllo dei diodi zener gennaio 48


Cellule fotosensibili febbraio 106
Transistor unigiunzione {1' puntata) febbraio 120
Transistor unigiunzione (2' puntata) marzo 200
L'abaco delle impedenze marzo 216
Alimentatori stabilizzati {1' puntata) aprile 270
Collaudo e prova dei FET maggio 346
Alimentatori stabilizzati (2' puntata) maggio 352
Sinusoide pilotata da onda quadra giugno 436
Nascita del transistor agosto 565
Il transistor amplificatore agosto 572
La polarizzazione del transistor agosto 578
Accoppiamento tra i transistor agosto 582
Transistor e calore agosto 586
Controllo dei transistor agosto 592
Guasti, cause, rimedi nei ricevitori a transistor agosto 596
1975
Tabellari agosto 602
Circuiti transistorizzati ad alta impedenza settembre 682
Arrivano gli integrati digitali ottobre 740

RICEVITORI mese pagina

Ricevitore reattivo per OC gennaio 54


Ricevitore reflex per principianti aprile 244
Ricevitore a reazione per O luglio 510
Radioricevitore Caracol settembre 671
Ricevitore tascabile per OM ottobre 724
Ricevitore a due valvole per OM e OC dicembre 852

TRASMETTITORI mese pagina

Trasmettitore per OM novembre 804


Trasmettitore CW - piccola potenza novembre 818

ELEMENTI DI RICETRASMISSIONE mese pagina

Un'antenna per due televisori aprile 296


Rosmetro per TX maggio 338
Il TX in auto luglio 492

STRUMENTI mese pagina

Strumento di controllo delle bobine febbraio 100


Generatore MF - 455 KHz febbraio 126
Monitor CW per l'autoascolto marzo 210
Oscillatore di potenza aprile 290
Ohmmetro per basse resistenze aprile 264
Capacimetro elettronico maggio 330
Indicatore di sovraccarico maggio 374
Generatore di corrente costante giugno 442
Voltmetro elettronico - alta sensibilità giugno 450
Lo strumento provatutto luglio 484
Calibratore a quarzo ottobre 754
Tester elettrochimico novembre 828

LA CITIZEN'S BAND mese pagina

L'antenna è necessaria gennaio 14


A caccia di fughe AF febbraio 92
Antenna delta loop marzo 184
Single side band aprile 250
Rosmetro per TX maggio 338
Tele vision interference giugno 410
Il TX anche in auto luglio 492
Micro limitatore per RX-TX settembre 654
Controllo di modulazione ottobre 732
Guerra al QRM novembre 796
Antenna portatile d'emergenza dicembre 872
CARICA BATTERIE
IN SCATOLA DI MONTAGGIO
ENTRATA: 220 V - 50 Hz
USCITA: 6 - 12 Vcc - 4 A L. 14.500

Tutti i componenti necessari per la realizzazione di questo apparato sono contenuti In


una scatola di montaggio venduta dalla nostra Organizzazione al prezzo di L. 14.500.
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c.c.p- n. 3/26482 intestato a: Elettronica Pratica - 20125 MILANO - Via Zuretti, 52.
L. 56.000 L'Analizzatore modello R.P.
12/T.L. è uno strumento di
laboratorio di grandi dimen-
sioni. caratterizzato per le
ANALIZZATORE prestazioni particolarmente
elevate, grazie alla scelta dei
DI LABORATORIO uoi componenti, la sua ese-
MOD. R.P. 12/T.L. cuzione impeccabile e la
semplicità del suo impiego
e al suo costo li,mitato. che
lo impongono all'attenzione
dei tecnici più qualificati.
CARATTERISTICHE TECNICHE Dimensioni 180x160x80 mm.

V= O1 1 5 10 50 100 200 500 1000


mA= A 500A 5 50 500 2500
,. 7 ..•• ,
-- •
·r·r:::,:.~
.,_ '::'-~
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" yuue
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Vr 0.5 5 25 50 250 50 O 1000


mr 2,5 25 250 2500 ,·✓ - w~·,. ..
0hm= x01/0-1k[x1/0--10kJ10 /0-1Ck400/0-1M'xli/0+10M .• :.~
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I ...__; •-

dB -10+22 a
B
Output 0,5 5 25 50 250 500 1000

OSCILLATORE MODULATO
mod. AM/FM/3O
Tutti gli
strumenti di
misura e di L. 53.600
controllo pubbbcizzati in
questa pagina possono Questo generatore. data la
sua larga banda di frequen-
essere richiesti a: za consente con molta ta-
Elettronica Pratica - 20125 MIiano • Via Zuretti n. 52, inviando cil ità l'allineamento di tutte
le apparecchiature operanti
anticipatamente il relativo Importo a mezzo vaglia postale o c.c.p. n. in onde medie, onde lunghe,
onde corte, ed in tutta la
3/26482. Nel prezzo sono comprese le spese di spedizione. gamma di VH II quadrante
delle freqcenze è di grandi
dimensioni che consente una
facile lettura.
Dimensioni 250x170x90 mm

ANALIZZATORE
mod. R.P. 20 KN
(sensibilità 20.000
ohm/volt)

L. 22.500

CARATTERISTICHE TECNICHE CARATTERISTICHE TECNICHE

v= 01 1 5 10 50 100 200 500 1000 GAMME A I B I e D


A = 50yA
50i4 5 50 500 5000 RANGES 100 -400xc_/400- 1200re_11+ 3,8ME 3,5-12e
Y'I. 0,5 5 25 50 250 500 1000 GAMME E I F I G
mA» 2,5 25 250 2500 RANGES 12 - 40Mc 40- 130M 80-260Me
Ohm= 1/0-+10k/110/0+100/1100/0+1M/1k /0+10M
Ohmv [tk/0+10M/1l[)k/ 0+100M
f» [lk/0-5lk/1lk/0-5l0k Grande strumento dal•e pic-
cole dimensioni, realizzato
Balistici @hm100/0+-200F / 0hm xlk/0=20yF completamente su circuito
Hz 1/0+50/110/0+ 500/7100/ 0+-5000 stampato. Assenza totale di
commut.atori rotanti e quindi
68 -10+22 di falsi contatti dovuti alla
usura e a guasti meccanici.
Output 0.5 5 25 50 250 500 1000 Jack di contatto di conce-
zione completamente nuova.
Munito di dispositivo di pro-
tezione.
Dimensioni: 140x90x35 mm
MI CR OTRASMETTITDRE
TASCABILE
CON CIRCUITO INTEGRATO
Tutti lo possono costruire, anche coloro che so-
no privi di nozioni tecniche. Funziona immedia-
tamente, perché non richiede alcuna operazione
di messa a punto. Se occultato in un cassetto,
sotto un mobile o dentro un lampadario, capterà ...
indiscretamente suoni, rumori e voci, trasmetten-
doli a distanza notevole e rendendoli udibili at-
traverso un ricevitore a modulazione di frequen-
za, anche di tipo portatile.

IN SCATOLA
DI
MONTAGGIO . 6.80
L'emissione è in modulazione di frequenza, sulla
gamma degli 80-110 MHz. La portata, con an-
tenna, supera il migliaio di metri. Le dimensioni
1D. sono talmente ridotte che il circuito, completo
di pila e microfono, occupa lo spazio di un pac-

- ~i chetto di sigarette. L'elevato rendimento del cir-


cuito consente un'autonomia di 200 ore circa. La
potenza imput è di 0,5 mW. La sensibilità è re-
golabile per le due diverse condizioni d'uso del-
l'apparato: per captare suoni deboli e lontani dal
microfono, oppure suoni forti in prossimità del
microfono. Alimentazione con pila a 9 V.

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